Le azioni del PAES Nel presente capitolo verranno illustrate le azioni ideate per raggiungere almeno il 20% di riduzione delle emissioni di CO2 al 2020 rispetto all’anno base 2008, nella cornice di una visione strategica a lungo termine che mette in evidenza l’operato dell’Amministrazione Comunale. In primis verranno illustrati i principali risultati che si potranno ottenere dall’attuazione del PAES, per poi passare all’illustrazione della strategia alla base del PAES, terminando con l’illustrazione nel dettaglio delle singole schede azione. I risultati del PAES in pillole Nei due grafici che seguono sono riassunti i risultati della strategia e delle azioni del PAES programmate sino al 2020. In particolare in Figura 80 viene confrontato il bilancio delle emissioni di CO2 del 2008 con quello del 2020, includendo la riduzione delle emissioni di CO2 dovuta all’incremento della produzione locale di energia rinnovabile, arrivando ad una riduzione del 31,11% delle emissioni di CO2. - 31,11% Città di Latina - Bilancio emissioni di CO2 2008-2020 emissioni di CO2 [t] 600.000,00 500.000,00 400.000,00 300.000,00 200.000,00 100.000,00 0,00 TCO2 2008 emissioni di CO2 594.956,55 TCO2 2020 409.856,11 Figura 80 Città di Latina - Bilancio emissioni di CO2 2008-2020 TCO2 2008 594.956,55 riduzione 2008-2020 -185.100,43 TCO2 2020 409.856,11 riduzione % 2008-2020 -31,11 Tabella 54 Città di Latina - Confronto bilancio emissioni di CO2 2008-2020 Comune di Latina - Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile 88 La riduzione delle emissioni di CO2 proviene non solo dalla riduzione dei consumi energetici nei macrosettori, come illustrato nella tabella che segue, ma anche dall’incremento della produzione locale di energia rinnovabile, come precedentemente accennato. riduzione tCO2/a al 2020 subtotali per i macrosettori EDIFICI, ATTREZZATURE/IMPIANTI E INDUSTRIE TRASPORTI PRODUZIONE LOCALE DI ENERGIA RINNOVABILE totale -92.514,41 -45.265,48 -47.320,54 -185.100,43 Tabella 55 Città di Latina - riduzione delle emissioni di CO2 per macrosettori al 2020 [tCO2/a] Nel grafico sottostante sono illustrati i risultati di riduzione delle emissioni di CO2 grazie alla riduzione dei consumi energetici, tramite il risparmio e l’efficientamento energetico, e al ricorso a fonti energetiche più sostenibili. Città di Latina Emissioni di CO2 dai consumi di energia primaria 2008-2020 600.000,00 500.000,00 400.000,00 Emissioni di CO2 [t] 300.000,00 200.000,00 100.000,00 0,00 Trasporti privati e commerciali TCO2/a 2008 TCO2/a 2020 215.766,44 171.306,44 Trasporti pubblici 2.052,75 1.642,20 Parco auto comunale 2.224,81 1.829,89 Industrie (escluse ETS) 139.955,57 97.968,90 Illuminazione pubblica comunale 6.212,13 2.389,35 Edifici residenziali 118.066,88 94.453,50 Edifici, attrezzature/impianti terziari non comunali 97.576,41 78.061,12 Edifici, attrezzature/impianti comunali 13.101,55 9.525,24 Figura 81 Città di Latina: Emissioni di CO2 dai consumi di energia primaria 2008-2020 Comune di Latina - Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile 89 La tabella che segue illustra la riduzione assoluta e percentuale per ogni singolo settore. CATEGORIA EDIFICI, ATTREZZATURE/ IMPIANTI E INDUSTRIE TRASPORTI SETTORE Edifici, attrezzature/impianti comunali Edifici, attrezzature/impianti terziari non comunali Edifici residenziali Illuminazione pubblica comunale Industrie (escluse ETS) Parco auto comunale Trasporti pubblici Trasporti privati e commerciali RIDUZIONE TCO2/A AL 2020 -3.576,30 RIDUZIONE % 2008-2020 -27,30 -19.515,28 -20,00 -23.613,38 -3.822,78 -41.986,67 -394,92 -410,55 -44.460,00 -20,00 -61,54 -30,00 -17,75 -20,00 -20,61 Tabella 56 Città di Latina - riduzione assoluta e percentuale delle emisioni di CO2 al 2020 per ogni settore di analisi La produzione locale di energia rinnovabile subisce un notevole incremento rispetto al 2008, soprattutto in termini di energia elettrica prodotta localmente grazie agli impianti fotovoltaici installati nel territorio tra il 2008 e il 2012 contestualmente alla disponibilità degli incentivi erogati dai vari conti energia. La produzione locale di energia termica è collegata all’impianto a biogas AgriPowerPLUS della Esco Lazio e alla valorizzazione energetica del verde urbano. Al 2020 tali incrementi porteranno ad una riduzione di almeno -47.320,54 tCO2/a, come indicato in Tabella 55. Città di Latina Produzione locale di energia rinnovabile 2008-2020 120000,00 100000,00 Titolo asse 80000,00 60000,00 40000,00 20000,00 0,00 MWh/a 2008 MWh/a 2020 previsto (tiene conto del trend) termica 0,00 7690,52 elettrica 154,14 89732,98 Figura 82 Città di Latina: produzione locale di energia rinnovabile 2008-2020 Comune di Latina - Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile 90 LA STRATEGIA del PAES All’interno di tale capitolo verrà illustrata la strategia alla base della stesura del PAES, approfondendo le premesse che hanno portato alla formulazione delle azioni selezionate. Figura 83 La strategia del PAES La strategia alla base della formulazione delle azioni volte alla riduzione delle emissioni di CO2, contabilizzate nell’Inventario Base delle Emissioni, si struttura come illustrato nella Figura 83. Vi sono due Macroaree principali di intervento: • • MACROAREA A: “Una Amministrazione Comunale energeticamente sostenibile” MACROAREA B: “Una Città energeticamente sostenibile” Tale suddivisione in Macroaree di intervento, che va oltre la mera suddivisione per categorie e settori come effettuato in sede di analisi per la formulazione del bilancio, risiede nella volontà di illustrare l’impegno dell’Amministrazione Comunale, che non si ferma alla mera redazione del Piano, ma essa stessa può e vuole diventare fonte di ispirazione e buon esempio per promuovere la sostenibilità energetica all’interno del territorio comunale. Ogni Macroarea, a sua volta, si articola in Linee Strategiche, Obiettivi e Azioni, come illustrato dal diagramma che segue30. 30 All’interno dei paragrafi relativi agli obiettivi strategici, le frasi evidenziate in grassetto e in verde indicano la presenza di una corrispondente scheda azione, il cui codice è riportato in parentesi. Comune di Latina - Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile 91 Figura 84 Macroaree e Linee Strategiche del PAES La divisione in Linee Strategiche risponde alla necessità di raggruppare le azioni per finalità di intervento, e non meramente per la Categoria e il Settore, al fine di comunicare al meglio una visione strategica a lungo termine. Comune di Latina - Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile 92 MACRO AREA A Una Amministrazione Comunale energeticamente sostenibile L’Amministrazione Comunale con il suo operato e il suo impegno vuole dare il buon esempio alla cittadinanza. Per tale motivo è stato formulato un set di azioni volte ad incrementare la sostenibilità energetica dell’Ente. Comune di Latina - Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile 93 Linea strategica A1 Incrementare la sostenibilità energetica dell‘Amministrazione Comunale La presente linea strategica si sviluppa in una serie di obiettivi ed azioni specifici volti ad incrementare la sostenibilità energetica dell’amministrazione comunale. Da una parte abbiamo interventi concreti di efficientamento energetico e di incremento della quota di energia rinnovabile: • • • • nel patrimonio edilizio comunale nelle infrastrutture quali la pubblica illuminazione, la rete semaforica e la rete del servizio idrico integrato nel parco auto dell’Amministrazione Comunale e del servizio di gestione del ciclo dei rifiuti nel parco veicoli del trasporto pubblico locale Dall’altra abbiamo quelle azioni di rafforzamento della struttura amministrativa e di sensibilizzazione del personale per incrementare la consapevolezza del PAES e della sostenibilità energetica. OBIETTIVO 1 Incrementare la sostenibilità energetica degli edifici dell’Amministrazione Comunale Per ridurre i consumi energetici degli edifici comunali bisogna agire su più fronti: • Incrementare la sostenibilità energetica (EDI01L) del patrimonio edilizio comunale mediante interventi di riqualificazione energetica (efficientamento e fonti rinnovabili) mediante la Comune di Latina - Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile 94 riorganizzazione della gestione degli impianti termici ed elettrici con affidamento tramite “Servizi Energia”, integrati con gli strumenti tipici dell’Efficienza Energetica nel rispetto delle disposizioni in materia contenute nel D.lgs. 115/2008. • Formare e sensibilizzare il personale (EDI01L) comunale e gli utenti ad un razionale e corretto uso dell’energia Tali attività permetteranno non solo di ridurre a breve e a lungo termine la spesa pubblica riguardante i consumi di energia, ma attribuirà credibilità all’azione della Pubblica Amministrazione e allo strumento del Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile, e costituirà una occasione per dare il buon esempio alla cittadinanza e facilitare e incentivare l’adozione delle azioni proposte dal Comune di Latina per ridurre i consumi di energia non comunali. La riqualificazione energetica degli edifici pubblici comunali con differenti destinazioni d’uso (uffici, scuole, impianti sportivi) risulta prioritaria sia per i risvolti diretti ambientali ed economici che l’azione comporta, sia per l’effetto trainante ed esemplare che l’amministrazione deve svolgere nei confronti del cittadino chiamato a contribuire agli obiettivi delle politiche energetico-ambientali comunali. In considerazione che la sola applicazione, per esempio, del contratto “Servizio Energia Plus”, prevede la “riduzione dell’indice di energia primaria per la climatizzazione invernale di almeno il 10% rispetto al corrispondente indice riportato sull’attestato di certificazione” ci si pone al 2020 l’obiettivo di ridurre del 20% le emissioni di CO2 di tale settore. Il Comune di Latina affida annualmente la gestione e manutenzione degli impianti termici e tecnologici degli edifici comunali non prevedendo azioni di riduzione dei consumi con ammodernamento e/o efficientamento degli impianti. Lo scenario normativo però ha subito importanti cambiamenti, sia dal punto di vista degli obblighi di rendimento energetico degli edifici e di rispetto ambientale per le pubbliche amministrazioni, sia da quello procedurale per gli acquisti in genere. In particolare con il D. Lgs. 115/2008 le pubbliche amministrazioni hanno l’obbligo di gestire gli impianti con criteri di efficienza e risparmio energetico, direttamente o attraverso l’affidamento a soggetti terzi che devono garantire i risultati pattuiti. L’affidamento di tali servizi inoltre è soggetto all’applicazione del codice degli appalti (D.lgs.163/2006) Nello specifico della riqualificazione energetica del patrimonio edilizio si rammenta la definizione contenuta nel decreto di recepimento della direttiva 2010/31/UE, emanata dal Parlamento Europeo il 19 maggio 2010, che quindi sarà obbligatoria anche in Italia: “A partire dal 31 dicembre 2018, gli edifici di nuova costruzione utilizzati da Pubbliche Amministrazioni e di proprietà di queste ultime devono essere progettati e realizzati quali edifici a energia quasi zero. Dal 1 gennaio 2021 la predetta disposizione è estesa a tutti gli edifici di nuova costruzione”. Secondo il decreto, entro il 31 dicembre 2014 dovrà essere realizzato un Piano nazionale di attuazione della direttiva, che comprenda: a) L’applicazione della definizione di edifici a energia quasi zero alle diverse tipologie di edifici e indicatori numerici del consumo di energia primaria, espresso in kWh/m2 anno; b) Le politiche e le misure finanziarie o di altro tipo previste per promuovere gli edifici a energia quasi zero, comprese le informazioni relative alle misure nazionali previste per l’integrazione delle fonti rinnovabili negli edifici, in attuazione della direttiva 2009/28/CE; c) Individuazione, in casi specifici e sulla base dell’analisi costi-benefici sul ciclo di vita economico; d) Gli obiettivi intermedi di miglioramento della prestazione energetica degli edifici di nuova costruzione entro il 2015. Comune di Latina - Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile 95 La nuova direttiva è finalizzata quindi alla promozione del miglioramento della prestazione energetica degli edifici, ma lasciando agli Stati la facoltà di deciderne le modalità. Questa flessibilità è infatti necessaria per tenere inconsiderazione le condizioni climatiche esistenti e il rapporto costo-efficacia degli interventi. Nella direttiva sono stabilite anche le linee guida generali di metodologia per il calcolo della prestazione energetica degli edifici, che dovrà tenere in considerazione: • • • • • • • delle caratteristiche termiche dell’edificio e delle sue divisioni interne (capacità termica, isolamento, riscaldamento passivo, elementi di raffrescamento, ponti termici), degli impianti di riscaldamento e di produzione di acqua calda, tra cui le caldaie e gli impianti solari termici degli impianti di condizionamento, ventilazione e di illuminazione, della progettazione, posizione e orientamento dell’edificio, dei sistemi solari passivi e di protezione solare, delle condizioni climatiche interne, dei carichi interni. E’ tuttavia rilevante sottolineare le azioni già avviate dall’Amministrazione Comunale in materia. A breve termine verrà conclusa la “metanizzazione” (EDI03B) di tutte le strutture attualmente scollegate dalla rete gas e alimentate con gpl o gasolio da riscaldamento. Trasformare le centrali termiche alimentate a gasolio in centrali termiche alimentate a gas metano è un processo che valorizza in pieno gli obiettivi della pubblica amministrazione di riduzione dei consumi e delle emissioni di agenti inquinanti e ad un adeguamento normativo sotto il profilo dei rendimenti. Inoltre il Comune di Latina è risultato aggiudicatario nel 2013 dei fondi del bando regionale “Energia Sostenibile”, un’iniziativa finanziata dal POR FESR Lazio 2007-2013 che mira a promuovere lo sviluppo e la diffusione delle fonti di energia rinnovabile, il risparmio energetico e il contenimento delle emissioni inquinanti in atmosfera, attraverso azioni per migliorare l’efficienza energetica degli edifici pubblici situati nel territorio regionale. La selezione ha visto attribuito al Comune di Latina un finanziamento per 4 progetti per un totale di Euro 1.691.550,14. I progetti finanziati riguardano: a) servizi sociali; b) impianti sportivi; c) scuole. In particolare, le risorse saranno impiegate per il Centro per disabili di Via Mugilla, il Palazzetto dello Sport, la Scuola Primaria "G.Mazzini" di Borgo San Michele e la Scuola dell'Infanzia di Via Macchiagrande a Borgo Santa Maria. Gli interventi finanziati prevedono per tutte le strutture: installazione di pannelli solari, lavori di coibentazione e sostituzione di impianti e infissi. Ad ogni modo, nonostante le attività in corso di realizzazione, una diagnosi energetica, o audit energetico (EDI02B), sarà prioritaria e propedeutica all’attuazione di una riqualificazione energetica complessiva del patrimonio edilizio. Essa si pone l’obiettivo di capire in che modo l’energia viene utilizzata, quali sono le cause degli eventuali sprechi ed eventualmente quali interventi possono essere suggeriti. L’azione è fortemente propedeutica alla riqualificazione energetica degli edifici comunali. Un audit energetico è generalmente mirato a: • individuare indicatori di intensità energetica (potenze e consumi al m2) • individuare condizioni di inefficienza dei dispositivi Comune di Latina - Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile 96 • individuare condizioni di inefficienza gestionale • individuare interventi proponibili di miglioramento dell'esistente La formazione del personale è altrettanto importante: bisogna dare il buon esempio alla cittadinanza per sensibilizzare sulla necessità e i vantaggi economici del risparmio energetico. Inoltre studi confermano una riduzione fino al 12% dei consumi solamente grazie ad un utilizzo razionale dell’energia da parte degli utenti. OBIETTIVO 2 Incrementare la sostenibilità energetica delle attrezzature/impianti dell’Amministrazione Comunale Le principali attrezzature/impianti dell’Amministrazione Comunale riguardano: • • • Il servizio idrico integrato L’illuminazione pubblica stradale Gli impianti semaforici Come illustrato nel capitolo relativo all’IBE, le infrastrutture dedicate alla gestione del servizio idrico integrato hanno una notevole incidenza nel bilancio energetico dell’Amministrazione Comunale. Al 2020 si otterrà una riduzione delle emissioni di CO2 del -9,55% per gli impianti dediti al ciclo delle acque reflue e del -41,31% per gli impanti della rete idropotabile. Due sono i principali settori nei quali intervenire: • rete fognaria e depuratori (EDI04L): si interverrà principalmente sui depuratori e sui sollevamenti fognari con un adeguamento delle infrastrutture con tecnologie energeticamente sostenibili • rete idropotabile (EDI05L): riduzione delle perdite mediante il completamento della mappatura della rete ed impiego di soluzioni tecnologiche per potenziare le attività di monitoraggio e di contenimento degli sprechi. La rete idropotabile consente ampi margini di intervento e di risparmio energetico, questo principalmente a causa all’attuale livello di dispersione che si attesta intorno al 64%: una riduzione delle perdite comporterà pertanto notevoli risparmio energetici. Anche gli impianti di illuminazione pubblica stradale ricoprono un ruolo rilevante, e vi sono ampi margini di contenimento dei consumi energetici. L’illuminazione pubblica comunale (ILL01B) comporta circa il 30% delle emissioni di CO2 dell’Amministrazione Comunale e il 2% nelle emissioni della Città, percentuale allineata al dato nazionale e presenta interessanti prospettive sia in termini di riduzione delle emissioni che delle spese correnti. Fino al 2008 l’illuminazione pubblica comunale è stata gestita dall’Amministrazione Comunale, dal 2009 tramite convenzione Consip è stata affidata con contratto Servizio Luce 2 alla REI Mattali gestito dalla Soc. CEIE Power. Un efficientamento degli impianti è ritenuto prioritario e sarà oggetto di un apposito piano di ammodernamento che comporterà al 2020 un notevole contenimento dei consumi energetici annui (-50% dei consumi e -59,74% delle emissioni di CO2 rispetto al 2008). L’efficientamento degli impianti semaforici (ILL02B) consiste nella totale conversione a LED del parco lampade e in interventi di ammodernamento del sistema. E’ una azione già avviata dall’Amministrazione Comunale e in fase di completamento entro il 2014. Al 2020 si otterrà una riduzione dei consumi energetici dell’85,27% e del -88,14% delle emissioni di CO2. Gli interventi di sostituzione di lanterne semaforiche ad incandescenza con lanterne semaforiche a led costituisce una valida metodologia per un intervento di riduzione dei consumi energetici e di conseguenza delle emissioni inquinanti emesse in atmosfera per la produzione dell’energia elettrica. Comune di Latina - Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile 97 Le lampade LED risultano essere ben visibili a distanza ed in condizioni di scarsa visibilità ambientale, riuscendo quindi a garantire situazioni di maggiore sicurezza della viabilità. Attraverso la sostituzione con LED è possibile inoltre evitare i costi aggiuntivi propri delle lampade ad incandescenza, quali costi di sostituzione preventiva per ragioni di sicurezza, visto le durate limitate caratteristiche di tali tipologia di lampada. Con la conversione a LED delle vecchie lanterne, per una lanterna a tre colori del diametro di 200 mm si varia la potenza impegnata per ciascun colore da 60W a 12W (potenza del led variabile da 11 a 13W in funzione del colore). Il rapporto fra le potenze corrisponde direttamente alla riduzione dell’energia assorbita ovvero circa 80% di riduzione dell’energia. Contemporaneamente alle sostituzioni delle lampade sono previsti interventi di ammodernamento del sistema di attraversamento ai semafori con segnalatori acustici, recependo le istanze delle persone con disabilità visiva (non vedenti, ipovedenti e anziani con difficoltà visive) e all’installazione di apparecchiature che rilevano il flusso veicolare e ottimizzano la gestione dei tempi semaforici, rendendo più fluida e scorrevole la circolazione. OBIETTIVO 3 Incrementare la sostenibilità energetica del parco auto dell’Amministrazione Comunale Nel bilancio energetico del parco auto comunale sono inclusi, come già indicato nell’IBE: • • il parco auto municipale di diretta competenza dell’Ente Comunale (TRA01L) il parco mezzi per la gestione dei rifiuti (TRA02L) Il Comune ha attuato nel corso degli anni la sostituzione di alcuni veicoli del proprio parco municipale ma un'alta percentuale dei veicoli risulta tuttora inferiore (o uguale) alla classe Euro 3, pertanto l'attuale parco auto necessita un ammodernamento sostanziale che verrà attuato tramite un apposito piano pluriennale come illustrato nella scheda specifica azione, ottenendo una riduzione del 50% delle emissioni di CO2 al 2020. Per la riduzione dei consumi energetici del parco mezzi dedicato alla gestione del ciclo dei rifiuti è necessario intervenire su due fronti: 1. La riduzione dei rifiuti a monte del ciclo e aumento della percentuale sulla differenziata tramite un apposito piano comunale partecipato per definire le buone pratiche per la diminuzione degli imballaggi e degli sprechi, tra cui: o Coinvolgere la Grande Distribuzione Organizzata nella riduzione degli imballaggi e degli sprechi o Installare le “Case dell’Acqua” ponendo l’“Acqua del Sindaco” come concorrente all’acqua imbottigliata in flaconi di plastica o Promuovere: acqua alla spina nelle mense, nei ristoranti e nei bar; l’adozione di pannolini lavabili; la riduzione dello spreco di carta negli uffici; la riduzione della carta nelle cassette della posta; il compostaggio domestico; il recupero degli ingombranti tramite giornate del riuso; i prodotti a filiera corta con ridotto imballaggio o Rafforzare la dematerializzazione delle attività della pubblica amministrazione (vedere schede azione apposita) per la riduzione del consumo e spreco di carta 2. Riduzione dei consumi energetici dei mezzi circolanti. Così agendo si stima una riduzione del 15% dei consumi energetici del parco mezzi. Nell’obiettivo generale di riduzione dei consumi energetici del parco auto comunale risulta infine fondamentale sensibilizzare il personale conducente ad una guida energeticamente sostenibile ed efficiente attraverso dei Corsi di ECODrive, che rientreranno a far parte di un programma più ampio così come illustrato nella linea strategica B2. Comune di Latina - Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile 98 OBIETTIVO 4 Incrementare la sostenibilità energetica del parco veicoli del trasporto pubblico locale Al 2008 vi sono 51 mezzi operativi, di cui circa l’86 % risulta inferiore o uguale alla classe Euro 3 e il 100% è alimentato a gasolio. L'azienda ATRAL scrl ha attuato nel corso degli anni la sostituzione di alcuni veicoli, come riportato nell’IBE, ma la situazione è rimasta pressoché invariata ed è chiaro che risulta urgente un ammodernamento sostanziale del parco veicoli, ricorrendo a combustibili a minori emissioni di CO2, e di sostanze nocive, come ad esempio il gas naturale. Tramite l’azione di ammodernamento dei veicoli del Trasporto Pubblico Locale (TRA03L) si prevede al 2020 di ridurre di almeno del 20% le emissioni dei mezzi del TPL. OBIETTIVO 5 Fonti energetiche rinnovabili per l’Amministrazione Comunale L’obiettivo si concretizza mediante le seguenti azioni: • • installazione di impianti fotovoltaici su edifici scolastici (PLE01L) valorizzazione energetica degli scarti derivanti dalla manutenzione del verde pubblico (PLC01L) Installare un impianto fotovoltaico in una scuola è la soluzione ottimale per permettere all'edificio scolastico di diventare completamente autosufficiente energeticamente e ridurre costi di gestione, consumi e impatto ambientale. L'irraggiamento solare, infatti, è sfruttato proprio nel momento in cui si ha maggiore bisogno di energia, ovvero durante la mattina in cui si svolgono le lezioni, permettendo di ottenere una produzione di energia elettrica immediata sia nella generazione che nella sua fruizione e consumo. Si prevede l’installazione di impianti fotovoltaici su 54 scuole di proprietà comunale con un totale di 3.168,50 kWp. Inoltre, nel tema delle risorse rinnovabili il quantitativo di prodotti derivanti dalle potature delle aree di verde urbano può costituire una interessante fonte energetica. Le grandi quantità di scarti prodotti possono essere utilizzate come fonte energetica tramite combustione (biomassa legnosa derivante dalla potature) e il calore ottenuto dalla combustione della biomassa legnosa può essere utilizzato direttamente per il riscaldamento degli edifici comunali. Il loro riutilizzo inoltre va visto sia in termini di risparmio di emissioni inquinanti sia in termini di risparmio economico derivante dal non necessario smaltimento del quantitativo potato e dalla possibilità di sostituire una fonte di energia derivante da risorse fossili con una risorsa energetica rinnovabile. Considerando un estensione complessiva delle aree di verde urbano pari a 135,33 ha, mediante il recupero della biomassa è possibile riscaldare un locale di circa 7923,89 mq con un effettivo e notevole risparmio in termini di potenza termica e di emissioni di sostanze ad effetto serra. I calcoli sui risparmi ottenibili sono stati effettuati prendendo in considerazione i consumi di una tradizionale caldaia utilizzata per il riscaldamento degli ambienti alimentata a gas naturale (metano) e considerando le emissioni dovute alla combustione del materiale legnoso. Si è considerato un tempo di funzionamento di 1300 ore (5 mesi, autunnali ed invernali) utilizzando una caldaia con potenza nominale di 800 kW e rendimento termico dell’80-85%. OBIETTIVO 6 Appalti verdi Il modo in cui le procedure d’appalto pubblico sono realizzate e le priorità stabilite nelle decisioni offrono la possibilità di migliorare le prestazioni complessive in termini di consumo energetico. Comune di Latina - Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile 99 Appalti pubblici efficienti sul piano energetico, inserendo l’efficienza tra criteri rilevanti per la gara e i processi decisionali relativi a beni, servizi o opere (progettazione, costruzione, gestione edifici, acquisto attrezzature che consumano energia, acquisto diretto energia, mezzi di trasporto pubblico): tali scelte portano numerosi vantaggi (risparmio economico nella media del 1,2% EU; alcuni beni efficienti hanno vita più lunga; riduzione delle emissioni di CO2 nella media del 25% EU; dare il buon esempio). Ad aprile 2012 sono state approvate dalla giunta comunale31 le linee di indirizzo del Green Pubblic Procurement (APP01C) del Comune di Latina, ovvero quelle procedure di acquisto di beni e servizi da parte dell’amministrazione a ridotto impatto ambientale. Le linee di indirizzo del GPP del Comune di Latina, prevedono una serie di interventi che spaziano dall’acquisto di prodotti ecologici per il fabbisogno della macchina amministrativa, dalla carta e i toner per gli uffici ai pneumatici per le vetture del parco macchine, alle mense scolastiche ed alle feste sul territorio comunale le cui concessioni saranno subordinate all’utilizzo di materiale ecologico/compostabile, sino alla realizzazione di lavori ed opere pubbliche con l’utilizzo di materiali inerti. Il piano di GPP intende coinvolgere l’intera comunità a 360° gradi. L’amministrazione comunale attraverso la modifica del regolamento di acquisto dei beni e servizi, sarà la prima a prevedere l’applicazione puntuale degli acquisti verdi nelle forniture di beni e servizi; sarà successivamente fondamentale incentivare e coinvolgere tutti gli altri soggetti che potranno contribuire, attraverso l’adozione di procedure di GPP, al miglioramento dei livelli di sostenibilità del nostro territorio, dalla riduzione dei rifiuti a quelle delle emissioni di C02. Nelle linee guida sono state pertanto incluse tutta una serie di azioni che dovranno essere pianificate ed avviate, tra cui: • • • • • • L’istituzione di un tavolo di concertazione con la Grande Distribuzione, al fine di promuovere ed incentivare gli acquisti di prodotti ecologici ed alla spina, all’interno dei supermercati della città, nonché alla riduzione degli imballaggi. L’istituzione di una tavolo di concertazione con i rappresentanti della Pubblica Istruzione, al fine di promuovere la differenziata e gli acquisti verdi nelle scuole; Utilizzare nelle mense scolastiche o proprie mense una quota di contenitori e stoviglie riutilizzabili pari ad almeno al 50% del proprio fabbisogno. Subordinare le concessioni per l’utilizzo del suolo pubblico per feste e sagre, all’impegno di utilizzo di materiale ecologico e compostabile; Coinvolgere le associazioni di categoria al fine di rendere partecipi delle GPP anche le aziende locali. Prediligere nelle gare di appalto del Comune di Latina, quelle aziende che rispettano i requisiti si eco sostenibilità. Etc L’attuazione del piano presuppone momenti di formazione e partecipazione da parte di tutti, nonché la verifica ed il monitoraggio della corretta attuazione delle procedure di GPP. OBIETTIVO 7 Rafforzare la struttura amministrativa comunale per il PAES L’adesione al Patto dei Sindaci e il Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile impegneranno l’Amministrazione Comunale fino al 2020. Sarà pertanto necessaria una continuità nel tempo, che potrà essere garantita solamente grazie alla presenza di un ufficio di coordinamento di tutte le attività 31 http://www.comune.latina.it/a-8458/news/approvate-le-linee-guida-per-lapplicazione-del-green-public-procurement Comune di Latina - Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile 100 necessarie all’attuazione del Piano e che al contempo ne monitori l’attuazione nel rispetto dei tempi e delle indicazioni in esso contenute. Tale azione consiste nel potenziamento del Servizio Gestione Energia (SA01B), come illustrato nella scheda azione SA01B. Linea strategica A2 Rafforzare la digitalizzazione e l’informatizzazione dell’Amministrazione Comunale La presente linea strategica si sviluppa in una serie di obiettivi ed azioni volte ad rafforzare la digitalizzazione e l’informatizzazione dell’Amministrazione Comunale. Intervenire in tale ambito risulta prioritario per porre solide basi alla gestione delle informazioni e dei dati inerenti l’attuazione ed il monitoraggio del PAES. OBIETTIVO 1 Implementare e potenziare la gestione informatizzata dei dati energetici e territoriali La creazione di una banca dati informatizzata municipale e territoriale (ITC01B) è un’azione fondamentale alla base dell’attività di gestione dell’attuazione del PAES. Tale azione necessita la creazione di banche dati di dettaglio che verranno gestite dal Servizio Comunale di competenza ma faranno capo ad un database complessivo in cui il Servizio Gestione Energia potrà effettuare le necessarie valutazioni sulle azioni formulate all’interno del PAES. Inoltre sarebbe auspicabile che tale banca dati venga in parte resa pubblica per fornire al cittadino uno sguardo d’insieme sui progressi in atto in campo energetico sul territorio e sul patrimonio comunale. Banca dati territoriale Tale banca dati permetterà di valutare e monitorare i progressi nel campo della riqualificazione energetica all’interno del territorio comunale, indicando l’efficacia o meno delle iniziative di sensibilizzazione, coinvolgimento e informazione della cittadinanza in merito all’efficientamento energetico e al ricorso alle fonti rinnovabili. Inoltre permetterà di monitorare tutti i progressi nei settori riguardanti i consumi territoriali non municipali permettendo di valutare l’efficacia delle azioni e degli strumenti attuati per ridurre le emissioni di CO2. Si tratterà di una banca dati georeferenziata, unica e integrata, tra i servizi comunali di competenza, che conterrà: Comune di Latina - Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile 101 • • • • • • • Stato di fatto e consumi energetici di edifici, attrezzature/impianti (classificati almeno in residenziale, terziario e industriale) Impianti di produzione di elettricità ed energia a fonte rinnovabile Certificazioni energetiche (Catasto Comunale delle Certificazioni Energetiche) Interventi di riqualificazione energetica Vincoli urbanistici, paesaggistici e ambientali vigenti, previsioni di PRG e di tutti gli strumenti di gestione e trasformazione del territorio Analisi e indicazioni del Piano Energetico Ambientale della Provincia di Latina Dati sulla mobilità e il traffico in merito a: • Rete stradale e piste ciclabili • Flussi del traffico (suddivisi in cicli, motocicli, veicoli leggeri e pesanti) • Strumenti di pianificazione del traffico (PGTU), della mobilità urbana (PUMS e PMCP) e della sosta • Servizio di trasporto pubblico urbano (rete e utenti) • Interventi di razionalizzazione e ottimizzazione delle infrastrutture della mobilità (rotonde, piste ciclabili, parcheggi scambiatori, zone pedonali…) Banca dati municipale Tale banca dati permetterà di valutare e monitorare i progressi nel campo della riqualificazione energetica delle utenze Comunali, indicando l’efficacia o meno delle iniziative attuate in merito all’efficientamento energetico, al ricorso alle fonti rinnovabili e alla sensibilizzazione del personale e degli utenti sull’uso razionale dell’energia. La banca dati conterrà tutti i dati relativi ai consumi elettrici, termici ed idrici del patrimonio comunale e sarà georeferenziata, ed avrà come oggetto la gestione di tutte quelle informazioni relative agli immobili e alle attrezzature di proprietà dell’Amministrazione Comunale. Sarà necessaria un’attività puntuale di raccolta, razionalizzazione e archiviazione dei dati relativi alle utenze di proprietà comunale. Tale banca dati permetterà di poter monitorare e valutare i consumi energetici dell’Ente comunale, (e i relativi costi) e di poter ipotizzare interventi di efficientamento e ottimizzazione energetica. Il database, realizzato su base vettoriale in sistema GIS, conterrà in sintesi le seguenti informazioni e attributi per ogni edificio, attrezzatura/impianto: - - - Informazioni catastali Stato di fatto: o Dati quantitativi (SUL, volume netto, livelli, epoca di costruzione) o Dati qualitativi (nome, destinazione d’uso, dati topografici, gestore) Consumi energetici e di acqua dell’edificio e rispettivi costi Dati sugli impianti energetici installati, sugli interventi attuati/in programmazione Dati sugli interventi di riqualificazione energetica dell’immobile Audit energetici e certificazioni energetiche Impianti di produzione di elettricità ed energia a fonte rinnovabile di proprietà dell’Amministrazione Comunale (con monitoraggio in tempo reale dell’energia prodotta e analisi delle prestazioni) Vincoli urbanistici, paesaggistici e ambientali vigenti, previsioni di PRG e di tutti gli strumenti di gestione e trasformazione del territorio Comune di Latina - Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile 102 OBIETTIVO 2 Ridurre la necessità degli spostamenti privati per il contatto con l’Amministrazione Comunale Il tema della “dematerializzazione” della documentazione prodotta nell’ambito dell’attività della Pubblica Amministrazione rappresenta uno dei principali elementi di discussione all’interno dei processi di riforma della gestione dell’attività amministrativa in ambiente digitale. Risulta pertanto necessaria un’azione di dematerializzazione procedure burocratiche comunali (ITC02L). Il problema può essere affrontato da molteplici angoli di visuale: dal punto di vista strettamente economico, con particolare attenzione alla riduzione del consumo della carta, del conseguente risparmio sui costi e del diminuito impatto ambientale; dal punto di vista giuridico e archivistico, con la necessità di riformare tradizioni e prassi amministrative consolidate e di adattare e armonizzare la normativa dedicata alla gestione documentale all’impatto della informatizzazione; dal punto di vista delle soluzioni tecniche, che devono necessariamente rispondere alla domanda di efficienza, efficacia e trasparenza richieste dall’azione amministrativa e fornire tutte le garanzie in termini di autenticità e integrità della documentazione e di accessibilità e sicurezza nel contesto della conservazione; dal punto di vista della riduzione degli spostamenti privati per lo svolgimento di pratiche burocratiche da parte della cittadinanza. OBIETTIVO 3 Delocalizzare le prestazioni lavorative mediante le tecnologie dell’informazione e della comunicazione Il presente obiettivo si traduce in una azione di introduzione del Telelavoro nell'Amministrazione Comunale (SA02L): l’azione “telelavoro” può essere consolidata in una modalità di svolgimento dell’attività lavorativa che coinvolga – a tempo indeterminato - il maggior numero di risorse umane al fine di realizzare diversi obiettivi (razionalizzare l'organizzazione del lavoro e realizzare economie di gestione attraverso l'impiego flessibile delle risorse umane; aumento della produttività e forti risparmi per le amministrazioni; attuazione politiche di conciliazione vita lavorativa/vita sociale e familiare) fra i quali anche la riduzione di emissioni di CO2 provenienti dallo spostamento casa-lavoro di quelle figure per le quali sia possibile il ricorso al telelavoro come previsto da normativa vigente. Tra le normative principali si cita: Decreto Legge 18.10.2012 n° 179 "Ulteriori misure urgenti per la crescita del Paese" (c.d. Decreto Crescita 2.0), convertito nella Legge 17 dicembre 2012 n. 221 (pubblicato in Gazzetta Ufficiale 18 dicembre 2012, n. 294) che testualmente prevede all’art. 9 “Documenti informatici, dati di tipo aperto e inclusione digitale”: comma 7. Entro il 31 marzo di ogni anno, le amministrazioni pubbliche di cui all'articolo 1, comma 2, del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, pubblicano nel proprio sito web, gli obiettivi di accessibilità per l'anno corrente e lo stato di attuazione del «piano per l'utilizzo del telelavoro » nella propria organizzazione, in cui identificano le modalità di realizzazione e le eventuali attività per cui non è possibile l'utilizzo del telelavoro. La redazione del piano in prima versione deve essere effettuata entro sessanta giorni dalla data di entrata in vigore della legge di conversione del presente decreto. La mancata pubblicazione è altresì rilevante ai fini della misurazione e valutazione della performance individuale dei dirigenti responsabili. comma 9. L'inosservanza delle disposizioni del presente articolo, ivi inclusa la mancata pubblicazione degli obiettivi di cui al comma 7: a) è rilevante ai fini della misurazione e della valutazione della performance individuale dei dirigenti responsabili; Comune di Latina - Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile 103 b) comporta responsabilità dirigenziale e disciplinare ai sensi degli articoli 21 e 55 del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, e successive modificazioni, ferme restando le eventuali responsabilità penali e civili previste dalle disposizioni vigenti. Il telelavoro si traduce nello stabile adempimento della prestazione lavorativa in un luogo distante dalla sede dell’Amministrazione, grazie al prevalente supporto di tecnologie dell’informazione e della comunicazione. Esistono varie tipologie di modalità di svolgimento della prestazione in telelavoro: a) a domicilio (o domiciliare), b) delocalizzato dalla sede principale, c) telelavoro mobile. La “telelavorabilità” di una specifica attività lavorativa è inversamente proporzionale al livello delle modifiche che bisogna apportare sia nella struttura organizzativa e gestionale che nella modalità di produzione di quella attività per delocalizzarne e, quindi, remotizzarne il luogo di produzione. Ad esempio, quanto più è complessa e diversa (per il lavoratore interessato) l’infrastruttura tecnologica o il suo uso necessario (per delocalizzare e remotizzare il proprio lavoro), tanto più l’indice di telelavorabilità di questa attività è scarso. Inoltre, si evidenzia che risultano “telelavorabili” le attività caratterizzate da elevato grado di autonomia e contenuto professionale del lavoro prodotto strettamente collegato ad obiettivi e risultati connessi all'inquadramento giuridico della risorsa umana interessata, prevalentemente svincolate da un criterio di ordine quantitativo-temporale, che non richiedono - per il loro svolgimento - la presenza in sede. Per questo motivo si è delineata l’azione “telelavoro” per step, individuando per l’inizio quelle attività che, per caratteristiche specifiche (indice di telelavorabilità ed elevato grado di autonomia, come specificato ai precedenti due punti) consentono l’avvio senza necessità di particolari implementazioni e sviluppi del sistema informatico. Per step successivi, con la realizzazione dei suddetti interventi di implementazione e sviluppo del sistema informatico, si prevede di individuare maggiori attività “telelavorabili” e, conseguentemente, ampliare la platea di risorse umane utilizzabili in telelavoro, con incremento dell’incidenza dell’azione “telelavoro” sulle condizioni ambientali e climatiche con la riduzione delle emissioni di CO2 e la diminuzione dei consumi energetici. Al fine di massimizzare tali riduzioni si individua prioritariamente il personale che impieghi il maggior tempo di percorrenza dall’abitazione del dipendente all’abituale sede di lavoro. Il Telelavoro, comporta nello specifico i seguenti benefici diffusi: • la possibilità di razionalizzare l'organizzazione del lavoro e realizzare economie di gestione attraverso l'impiego flessibile delle risorse umane; • l’aumento della produttività e forti risparmi per le amministrazioni; • riduzione dei costi per affitti passivi, contrazione della necessità di locali, correlata diminuzione delle spese per pulizia, per manutenzione uffici, per consumi energetici; • l’attuazione politiche di conciliazione vita lavorativa/vita sociale e familiare; • la diminuzione dei costi a carico della collettività per riduzione stress con conseguente possibile diminuzione dell’incidenza – anche economica -di eventi morbosi correlati allo stress; • il miglioramento della qualità della vita e della qualità ambientale. Comune di Latina - Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile 104 Il Telelavoro comporta più di una semplice riduzione meccanica di consumo di energia rispetto alle attività d’ufficio. Il semplice fatto, ad esempio, che il dipendente col telelavoro diviene responsabile della gestione del comfort termico per la sua attività nonché dei suoi spostamenti, ha un effetto educativo evidente anche nella sua vita privata Al 2015 ci si pone di completare i seguenti step: 1. Individuazione ulteriori mansioni che potrebbero divenire “telelavorabili”: tre mesi ; 2. Ricognizione di disponibilità dei Dirigenti ad avviare per altre mansioni il telelavoro: tre mesi; 3. Verifica delle attività dei lavoratori in telelavoro: cinque mesi ; 4. Implementazione degli aspetti organizzativi e finanziari, della strumentazione informatica necessaria: cinque mesi ; 5. Analisi quantitativa dei benefici derivanti dall’attivazione del telelavoro : cinque mesi ; 6. Individuazione dei costi di gestione dei progetti di telelavoro: tre mesi 7. Verifica di eventuali fonti di finanziamento esterne/contributi: due mesi 8. Attivazione ulteriori mansioni in telelavoro: due mesi Comune di Latina - Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile 105 MACRO AREA B Una Città energeticamente sostenibile Nella Macro Area A abbiamo visto come l’Amministrazione Comunale con il suo operato e il suo impegno voglia dare il buon esempio alla cittadinanza. D’altra parte il 98% circa delle emissioni di CO2 nel bilancio urbano è costituito dai settori che riguardano la sfera civile e delle attività economiche. Tale Macro Area risulta pertanto cruciale e l’Amministrazione Comunale ricoprirà un ruolo fondamentale nelle attività di promozione, coordinamento, sensibilizzazione, concertazione tra gli attori del territorio, programmazione e pianificazione a lungo termine. Comune di Latina - Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile 106 Linea strategica B1 Efficienza e risparmio energetico nell’edilizia Il comparto edilizio ricopre un ruolo fondamentale all’interno dei consumi energetici e del bilancio delle emissioni: la categoria “Edifici, attrezzature/impianti e industrie” incide di fatto circa al 63% del bilancio delle emissioni di CO2 della Città di Latina (inclusi i consumi dell’Amministrazione Comunale). All’interno di tale linea strategica si delineano una serie di azioni mirate ad incrementare la sostenibilità energetica dei settori: • • • residenziale terziario industriale OBIETTIVO 1 Ridurre i consumi energetici ed incrementare l’efficienza energetica nell’edilizia Il settore residenziale è risultato secondo in termini di incidenza nel comparto edilizio, con il 31,49% delle emissioni di CO2 nella categoria e il 19,84% nel bilancio della Città (primo il settore industriale e terzo il terziario). Promuovere l'efficientamento, il risparmio energetico e l’uso razionale dell’energia nel settore residenziale (EDI07C) è una delle azioni prioritarie da mettere in campo, soprattutto in termini di supporto alle misure previste nell’Allegato Energetico-Ambientale al Regolamento Edilizio Comunale (PT06B). Come si può notare dalla figura sottostante, la maggior parte dei consumi è imputabile all’esigenza di riscaldamento degli spazi interni (68% circa), pertanto bisognerà focalizzare l’attenzione su quegli interventi che da una parte migliorino il comportamento dell’involucro edilizio e dall’altra mirino all’ammodernamento degli impianti termici. 1990 Usi cucina 6,60% Riscaldamento 68,80% Acqua calda 11,20% Usi elettrici obbligatori… 2007 Usi cucina 4,90% Acqua calda 9,00% Riscaldamento 68,00% Usi elettrici obbligatori 18,10% Tabella 57 L'uso dell'energia nel settore residenziale - 2007 - Rapporto SAIENERGIA Comune di Latina - Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile 107 Non si può tuttavia tralasciare il dato relativo alle emissioni di CO2 che vedono l’elettricità al 2008 il vettore energetico più emissivo (54,21%) a causa di un fattore di emissione più elevato rispetto al metano. Molteplici sono i campi d’azione per l’incremento dell’efficienza energetica nel settore residenziale; se ne illustrano di seguito alcuni con indicazione del risparmio energetico ottenibile. CATEGORIA INTERVENTO Chiusure verticali trasparenti INTERVENTO RISPARMIO ENERGETICO Sostituzione delle finestre Chiusure verticali opache Cappotto termico esterno Parete ventilata Il risparmio energetico derivante dalla sostituzione degli infissi, partendo da finestre con infisso in legno con un vetro singolo, è compreso tra il 50% (infissi AI TT vetro 4/12/4 aria 100%) e il 70% (infissi AI TT vetro 4/12/6/12/4 LoE aria 10% e argon 90%). Il risparmio annuo in bolletta per una famiglia media varia da 80€ a 125€. Anche il costo del condizionamento estivo viene ridotto. L’utilizzo del cappotto termico permette un potenziale di risparmio energetico (variabile tra il 20% e il 60%) e protegge le strutture dal degrado. Il potenziale di risparmio energetico varia da 25% a 70% e prevede un minore assorbimento di calore nei mesi caldi, per cui si ottiene un importante risparmio dei costi di condizionamento, e una minore dispersione del calore, ottenendo un marcato risparmio energetico nei mesi freddi. Un dimensionamento corretto dell’intercapedine, in funzione dell’orientamento, dell’inclinazione e della lunghezza di falda e del materiale del manto, può comportare un risparmio energetico compreso tra 25% e 70%. L’isolamento esterno oltre a ridurre considerevolmente i consumi del riscaldamento da 20% a 50%, potenzia l’effetto stabilizzatore di temperatura della massa termica riducendo o addirittura eliminando il consumo in condizionamento. La possibilità di risparmio energetico derivante dall’isolamento del primo e dell’ultimo solaio è compresa tra 20% e 40%. Complessivamente si raggiungono risparmi sulla spesa energetica variabili dal 15% a 40%. In particolare per la fornitura di acqua calda a 80°C si ha un risparmio del 15-20%, a 60°C del 20-30%. Il risparmio in termini di consumo energetico rispetto ad un impianto di tipo tradizionale varia dal 40% al 50%. Tetto ventilato Isolamento esterno Impianti di riscaldamento e condizionamento Primo-ultimo solaio Caldaie a condensazione Caldaie a cogenerazione Tabella 58 Esempi di interventi di efficientamento energetico nel settore residenziale (Fonte: elaborazione rapporti CRESME) In termini di apparecchiature energeticamente efficienti si illustrano di seguito alcune soluzioni. SOLUZIONE Lampadine a basso consumo/led Riduttori di flusso dell’acqua Valvole termostatiche Lavatrice Frigorifero Isolamento del cassonetto degli avvolgibili Scaldabagno BENEFICIO Riduzione fino all’90% del consumo di elettricità per l’illuminazione Riduzione fino al 70% del consumo di acqua potabile con una conseguente riduzione dei consumi energetici per il riscaldamento della medesima Potendo regolare la temperatura in ogni stanza si ipotizza un risparmio di circa il 10% dei consumi energetici per il riscaldamento dell’abitazione una lavatrice di classe energetica massima (A+++) consente una riduzione dei consumi elettrici del 30% rispetto ad una analoga di classe A e del 60% rispetto a una di classe C, pari a un risparmio di circa 40 euro l'anno. Un frigorifero A+++ significa un consumo pari al 22% di un frigorifero equivalente (per volume, capacità di congelazione ed altri fattori) di classe D o a circa la metà del consumo di un frigorifero di classe A+. Con questo intervento si può risparmiare il 5% sulla spesa per il riscaldamento La sostituzione di uno scaldabagno elettrico con uno a gas permette di consumare la metà dell’energia Comune di Latina - Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile 108 Caldaia Una caldaia a condensazione consente un aumento del rendimento fino al 30% se si interviene anche sul sistema di distribuzione del calore. Un climatizzatore di classe energetica superiore (A+++, A++, A+) con tecnologia inverter permette, rispetto ad un modello on/off, un risparmio del 30% sui consumi elettrici. Condizionatore Tabella 59 Esempi di apparecchiature energeticamente efficienti nel settore residenziale (Fonte: Legambiente Vivi con Stile www.viviconstile.org) Il settore terziario è risultato, dopo il settore residenziale e quello industriale, il più energivoro nel comparto edilizio, con il 23,06% delle emissioni di CO2 nella categoria e il 16,40% nel bilancio della Città. Promuovere l'efficientamento, il risparmio energetico e l’uso razionale dell’energia nel settore terziario (EDI06C) è un’altra delle azioni prioritarie da mettere in campo: si arriverà al 2020 ad una riduzione del 20% delle emissioni di CO2 rispetto al 2008. Il settore terziario nel Comune di Latina è composto da innumerevoli attività economiche (quasi 8000 utenze) e risulta complicato coinvolgerle tutte in prima linea. Pertanto risulta fondamentale il coinvolgimento delle grandi utenze come utenze pilota al fine di individuare le best practice da diffondere nel settore terziario. Il fabbisogno energetico si differenzia a seconda della categoria di appartenenza dell’utenza, ma di certo il raffrescamento estivo ed il riscaldamento invernale degli ambienti interni svolgono un ruolo fondamentale all’interno del bilancio energetico complessivo. Si illustrano di seguito a titolo esemplificativo alcuni interventi attuabili per le differenti tipologie di attività. SOLUZIONE Interventi sull'involucro edilizio Sostituzione di vetri Ammodernamento dei sistemi di climatizzazione invernale e estiva Scalda-acqua a gas più efficienti Regolazione automatica della temperatura interna Interventi sull’illuminazione interna UTENZA Direzionale Pubblico e Privato; Università e Scuole; Caserme e Questure; Finanza e Retail, Uffici Postali; Commerciale Direzionale Pubblico e Privato; Strutture Sanitarie; Università e Scuole; Caserme e Questure; Finanza e Retail, Uffici Postali; Commerciale; Ricettivo Direzionale Pubblico e Privato; Strutture Sanitarie; Università e Scuole; Caserme e Questure; Finanza e Retail, Uffici Postali; Commerciale; Ricettivo Strutture Sanitarie; Ricettivo Università e Scuole; Caserme e Questure; Ricettivo Direzionale Pubblico e Privato; Strutture Sanitarie; Università e Scuole; Caserme e Questure; Finanza e Retail, Uffici Postali; Commerciale; Ricettivo Tabella 60 Esempi di interventi di efficientamento energetico nel settore terziario per categoria di utenze (Fonte: Assoimmobiliare 2010 “Efficienza Energetica nel Terziario” ed integrazioni ) Parallelamente alle azioni di promozione delle buone pratiche pocanzi illustrate, sono previste due azioni che incidono sugli impianti termici dei settori residenziale e terziario: • • il controllo degli impianti termici (EDI09B) la promozione della conversione a gas metano degli impianti termici (CC08C) Da una indagine della FIRE sullo stato di attuazione del DPR 412/93 (atti del convegno di Bologna del giugno 2000) risulta che in dieci anni di controlli sistematici si hanno riduzioni di oltre il 5% di consumi di gas legate all’effetto del sistema dei controlli e sull’incentivazione delle buone pratiche di gestione e manutenzione degli impianti. Ai sensi dell’art.31, comma 3 della legge 9 gennaio 1991, n°10, i comuni con più di quarantamila abitanti e le province per la restante parte del territorio, in un quadro di azioni che vedono l’Ente locale promuovere la tutela degli interessi degli utenti e dei consumatori, ivi comprese informazione, sensibilizzazione ed assistenza all’utenza, effettuano, con cadenza almeno biennale e con onere a carico degli utenti ed anche avvalendosi di organismi esterni aventi specifica competenza tecnica, i controlli necessari ad accertare l’effettivo stato di manutenzione e di esercizio dell’impianto termico. Comune di Latina - Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile 109 Il settore residenziale è composto da circa 50.000 utenze per un totale di quasi 6 milioni di m2 di abitazioni, mentre il settore terziario è composto da circa 8.000 utenze per circa 2.000.000 di mq (dato 2013). Parte di queste utenze risulta scollegata dalla rete di distribuzione del gas metano e pertanto alimentata con altre fonti fossili (gasolio, gpl, legna, etc.). Risulta pertanto necessaria una conversione di tali impianti ed un allacciamento alla rete da parte di queste utenze sia per la riduzione delle emissioni di CO2 che per il miglioramento della qualità dell’aria, visto che gli impianti alimentati a combustibili come il gasolio provocano differenti emissioni nocive. In un quadro di promozione di una sostenibilità energetica nel comparto edilizio, si prevede anche una azione di promozione e incentivazione delle nuove edificazioni e degli interventi edilizi ad alte prestazioni energetico-ambientali (CC06C). A conferma di tale necessità, entro il 2020 ogni nuova costruzione in Europa dovrà essere a energia quasi zero, questo varrà per tutti gli edifici, ma già dalla fine del 2018 per quelli pubblici o ad uso pubblico: lo prevede a direttiva europea 31 del 2010 sulla performance energetica degli edifici. L’ultimo settore del comparto edilizio è il settore industriale, responsabile per il 23,52% delle emissioni di CO2 della Città di Latina, e del 37,33% della categoria di appartenenza, pari a 139.954,87 tCO2/a all’anno di riferimento dell’IBE (2008). Sono pertanto previste azioni di promozione della sostenibilità energetica nel settore industriale (EDI08L), sia in termini di diffusione delle best practice, che di adozione di pratiche virtuose per il contenimento dei consumi energetici nel processi industriali, ottenendo al 2020 una riduzione del 30% delle emissioni del settore industriali rispetto al 2008 (2008-2011 riduzione CO2 ottenuta -27,43%). Sono state incluse pertanto le seguenti iniziative: • • Certificazione EMAS del Distretto Chimico-Farmaceutico della Provincia di Latina (EMAS APO). Diffusione della certificazione ISO 50001 Dalle analisi effettuate nell’elaborazione dell’IBE il settore industriale risulta essere tra gli ambiti con maggiore impatto ambientale ed atmosferico. Risulta dunque indispensabile intervenire al fine di garantire un’adeguata riduzione di emissioni senza tuttavia danneggiare la competitività dello stesso settore. Oltre agli interventi già effettuati al fine di garantire emissioni atmosferiche al di sotto dei limiti di legge mediante l’introduzione di appositi sistemi di depurazione degli effluenti gassosi, è necessario intervenire sul controllo e sull’ottimizzazione dell’utilizzo energetico. Una corretta gestione energetica consente al settore industriale non solo di ridurre sensibilmente le emissioni di CO2, ma soprattutto comporta una riduzione dei consumi energetici incrementando sensibilmente la competitività del settore stesso. Tra le normative applicabili si citano: Regolamento (CE) n.1221/2009 (cosiddetto EMAS III), certificazioni ISO 50001 ed UNI CEI 11352. Certificazione EMAS del Distretto Chimico-Farmaceutico della Provincia di Latina (EMAS APO). In tema di sostenibilità energetica nel settore industriale all’interno del Comune di Latina è importante sottolineare l’azione dell’ottenimento della Certificazione EMAS dal Distretto Chimico Farmaceutico: il 7 novembre 2011 la Provincia di Latina, la Camera di Commercio di Latina, i Comuni nei quali ricade il sistema produttivo: Latina, Sermoneta, Cisterna di Latina ed Aprilia, l’Arpa Lazio, Confindustria Latina, in persona dei rispettivi rappresentanti all’uopo designati, costituiscono il Comitato Promotore per l’applicazione di Emas all’Ambito Produttivo Omogeneo chimico-farmaceutico della provincia di Latina ed approvano il relativo “Regolamento”. Il Comitato Promotore dell’EMAS per il Distretto Chimico-Farmaceutico della Provincia di Latina riconosce la tutela dell’ambiente come valore fondamentale per lo sviluppo del proprio territorio ed elemento imprescindibile dalle altre politiche del distretto. E’ per questo motivo che ha deciso di Comune di Latina - Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile 110 intraprendere un percorso improntato ai principi del Regolamento CE n. 1221/2009 EMAS, basato sulla conoscenza delle maggiori problematiche ambientali del territorio, la definizione di azioni di miglioramento per tali problematiche, la predisposizione di strumenti di gestione ambientale per le organizzazioni e la diffusione dei risultati di tali iniziative tra tutti i portatori di interessi locali. Nel Programma Ambientale Territoriale vengono illustrate le azioni programmate suddivise per ambiti di miglioramento. Nello specifico per l’ambito energetico sono state previste le seguenti azioni: Inoltre, il Comitato Promotore si è posto l’obiettivo di incrementare le organizzazioni registrate EMAS sul territorio. Comune di Latina - Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile 111 In tale contesto, l’Amministrazione Comunale ha ospitato in settembre 2012 il Workshop “Opportunità e strumenti per l’efficienza energetica” durante il quale sono stati illustrati gli aggiornamenti in materia di sostenibilità energetica e soprattutto le opportunità del Patto dei Sindaci per la Pubblica Amministrazione. Il Workshop è stato organizzato da Confindustria Latina nell’ambito del progetto EMAS APO. Diffusione della certificazione ISO 50001 Le certificazioni ISO 50001 ed UNI CEI 11352 sono norme che regolano forme volontarie di certificazione, definendo quindi delle prescrizioni ma lasciando ai soggetti economici la libertà di adeguarvisi. Tali norme si propongono di definire delle “best practice” nell’ambito dell’efficientamento energetico, inoltre hanno come premessa indispensabile la creazione di sistemi ad hoc di gestione e controllo dei requisiti, introducendo competenze di verifica e monitoraggio. Le industrie, certificandosi, andranno a rianalizzare e revisionare, l’intero processo produttivo al fine di individuare i processi che comportino sprechi energetici. L’obiettivo è quello di consentire che un organizzazione persegua con approccio sistematico il miglioramento continuo della propria prestazione energetica. La ISO fornisce alle imprese un quadro di riferimento per l’integrazione delle prestazioni energetiche nella gestione quotidiana delle varie attività, ed è in particolare attenta ad individuare i fattori di consumo energetico lungo tutta la catena di processi dell’impresa. Si intende informare, formare ed incentivare le aziende all’ottenimento di sistemi di gestione dell’energia (ISO 50001 ed UNI CEI 11352) mediante le seguenti azioni: - Informazione del settore industriale in merito le caratteristiche su cui si basano i sistemi di gestione energetica, l’impegno che comporta certificarsi ed i benefici che potrebbe trarne l’impresa stessa. Individuazione e formazione di soggetti esperti in ambito energetico (energy manager, EGE) . Formazione ed informazione del personale aziendale assegnato alla gestione dell’energia. Comune di Latina - Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile 112 Linea strategica B2 Garantire una mobilità sostenibile Il comparto dei trasporti incide circa al 37% nel bilancio delle emissioni di CO2 della Città di Latina. Le azioni che verranno di seguito illustrate agiscono principalmente nel settore IBE “Trasporti privati e commerciali”. Si tratta di intervenire nel settore dei trasporti non soltanto in termini di incremento della sostenibilità energetica, ma di miglioramento della qualità dell’aria, dell’accessibilità e facilità di spostamento dei con mezzi alternativi ed ecologici, della sicurezza e della tutela dei soggetti più deboli. Mettere in campo delle azioni per il contenimento dei consumi energetici nel settore dei trasporti comporterà pertanto benefici di ampio spettro, permettendo così di garantire una mobilità realmente sostenibile, sicura ed efficiente. OBIETTIVO 1 Promuovere e incentivare una mobilità alternativa e sostenibile Potenziare il trasporto pubblico locale e la rete delle infrastrutture per la mobilità ciclabile è considerato prioritario all’interno del Piano. La città di Latina si colloca tra gli ultimi posti nelle classifiche delle province italiane per utilizzatori del servizio di trasporto pubblico locale (media di 8,2 viaggi/anno/abitante, dato 2008). Il servizio è all'attuale poco attraente e competitivo. E’ pertanto prevista una azione di potenziamento e promozione del trasporto pubblico locale (TRA04L) che comporterà un incremento degli utenti con una sensibile riduzione del traffico e dello smog nelle aree urbane, oltre che una riduzione stimata delle emissioni di CO2 del 15% circa nel settore IBE “Trasporti privati e commerciali”. All’attuale nel Comune di Latina vi sono 21 km di piste ciclabili. E’ prevista una azione di potenziamento delle infrastrutture per la mobilità ciclistica (TRA05L) con interventi a breve e a lungo termine che porterà ad una riduzione del 5,56% delle emissioni di CO2 nel settore di riferimento. In dicembre 2012 è stato presentato alla cittadinanza il “Progetto integrato per la mobilità sostenibile: le piste ciclabili della Città” redatto dal Primo Settore di Staff del Comune di Latina in collaborazione con laureandi della Facoltà di Architettura della Sapienza di Roma. Tale documento è un insieme Comune di Latina - Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile 113 organico dei percorsi ciclabili pianificati, progettati, in via di approvazione, approvati e realizzati. All’interno vi sono riportate alcune schede tipologiche per guidare la progettazione esecutiva delle piste ciclabili in relazione al contesto di riferimento. L’azione prevede entro il 2015 un ampliamento della rete delle piste ciclabili così come previsto, per un totale di 16,3 km di nuovi percorsi ciclabili: Intervento Pista pedonale Nascosa-Capoportiere Pista ciclabile lungo mare Pista ciclabile Oasi Verde – Via del Lido Anello ciclabile nel centro storico (R0) Pista ciclabile lungo il Canale Colmata Lunghezza (km) 3,8 2,5 2 3 5 Tempi 2015 2015 2014 2014 2015 Costi totali dell’opera 808.500 € 148.000 € 330.000 € 195.000 € 1.650.000 € Tabella 61 Piste ciclabili programmate entro il 2015 Al 2020 sono previsti ulteriori ampliamenti da finanziare, tra cui: • • • la realizzazione della pista ciclabile Latina centro – Latina Scalo (10 km) per la quale nel 2013 è stato approvato il progetto preliminare di un primo stralcio funzionale di 2 km. Adeguamento e collegamento piste esistenti tratto Latina centro – Latina Mare per la quale nel 2013 è stato approvato il progetto preliminare per 2,14 km di completamento del tratto mancante Latina centro – Via dell’Agora. La realizzazione di una pista ciclabile di collegamento tra Torre Astura e Satricum per un totale di 14 km per la entro il 2013 verrà approvata la progettazione preliminare. Il Comune di Latina è tra i pochi capoluoghi di provincia in Italia ad essere ancora sprovvisto di una Zona pedonale nel centro storico. Essa risulta necessaria per permetterne una rivitalizzazione economica e una maggiore vivibilità. L’inserimento di una isola pedonale nel centro storico permetterà di ridurre i consumi di carburante grazie agli spostamenti evitati in centro. Il tutto dovrà ovviamente essere accompagnato da un adeguato potenziamento delle aree di sosta periferiche e del trasporto pubblico entrante nel centro per garantire una corretta intermodalità. Il Comune di Latina è inoltre sprovvisto di una Zona a Traffico Limitato (ad eccezione della ZTL della zona dei pub). L'inserimento della ZTL risulta indispensabile per la riduzione delle vetture circolanti nel centro storico e l'incentivazione alla mobilità alternativa (ciclabile, pedonale, bus), oltre che per la riduzione dell’inquinamento atmosferico. Nella redazione del Piano Urbano della Mobilità Sostenibile verranno realizzate quelle analisi necessarie alla valutazione delle necessarie politiche di moderazione del traffico. Alla luce di tali considerazioni si prevede di realizzare una nuova mobilità nel Centro Storico (TRA06B) con azioni concrete e programmate al 2015 (come indicato nella scheda azione) che consistono nella pedonalizzazione di una porzione del Centro Storico e nell’inserimento di un anello ciclabile. In tema di politiche di moderazione del traffico, le Zone 30 (TRA07L) sono considerate anch’esse rilevanti. Sono aree della rete stradale urbana in cui il limite di velocità è di 30 km/h invece dei normali 50 km/h previsti in aree urbane dal codice della strada. La strategia delle “zone 30” si è dimostrata come il tipo di azione più efficace per mettere in sicurezza lo spazio della mobilità interna agli ambiti residenziali. Essa si presenta sotto diverse denominazioni, a seconda anche dei contesti nazionali: il più delle volte viene indicata come politica di “moderazione del traffico” (traffic calming); talvolta come azione di messa in sicurezza del traffico nelle zone residenziali. In effetti, la strategia delle “zone 30” persegue l’obiettivo primario della sicurezza dello spazio della mobilità negli ambiti residenziali urbani. • Le zone 30 consistono in: Comune di Latina - Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile 114 • • • • • Riduzione della velocità a 30km/h Inserimento opere per indurre la riduzione di velocità Inserimento di tecnologie di controllo e monitoraggio Integrazione degli utenti della strada e condivisione degli spazi Precedenza a pedoni e ciclisti Le zone 30 sono caratterizzate dai seguenti benefici: • • • • Riduzione degli incidenti e della gravità dei medesimi Riduzione del rumore, del consumo di carburante, dell’inquinamento, delle emissioni di CO2 Aumento della capacità delle strade Aumento dei parcheggi, degli spazi pedonali e del verde Altro tema rilevante all’interno della strategia per garantire una mobilità sostenibile è quello della pianificazione degli spostamenti casa-lavoro e casa-scuola. Il decreto del Ministero dell’Ambiente del 27.03.98 riconosce nei piani degli spostamenti casa-lavoro (PSCL) (TRA08B) uno degli strumenti per ridurre l’uso delle auto private individuali incentivando forme di trasporto ambientalmente più sostenibili. Dispone che tutte le aziende e gli enti, con oltre 300 dipendenti per unità locale o con complessivamente oltre 800 dipendenti distribuiti su più unità locali, debbano identificare la figura del Mobility Manager che ha il compito di ottimizzare gli spostamenti sistematici del personale, soprattutto puntando a ridurre l’uso dell’auto privata. Ad integrazione di quanto previsto dal decreto interministeriale del 28/3/98, potranno essere presentati piani degli spostamenti casa-lavoro o piani per la gestione della domanda di mobilità riferiti ad aree industriali, artigianali, commerciali, di servizi, poli scolastici e sanitari o aree che ospitano, in modo temporaneo o permanente, manifestazioni ad alta affluenza di pubblico32. Un PSCL si occupa di analizzare la domanda di mobilità all’interno di un contesto aziendale e proporre le soluzioni applicabili al fine di incentivare una mobilità più sostenibile (TPL, bicicletta, car sharing, car pooling, etc.). Benefici dall’adozione di un Piano degli spostamenti casa-lavoro: Figura 85 Benefici dei PSCL - Relazione PGTU Latina 2005 32 PGUT Latina 2005 Cap 6 Comune di Latina - Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile 115 Il principale obiettivo dell’impostazione di piani/progetti per Percorsi Sicuri Casa-Scuola (PSCS) (TRA08B) è quello di produrre modifiche sia infrastrutturali che comportamentali al fine di migliorare le condizioni di accessibilità alle strutture scolastiche e della sicurezza degli spostamenti e di ridurre il ricorso all’auto privata a favore della ciclopedonalità e della mobilità collettiva. I progetti di PSCS più diffusi sono: • Piedibus: Il Pedibus è una modalità alternativa di spostamento casa-scuola già attuata con successo in altre città italiane e premiata dalla Comunità Europea come una delle migliori buone pratiche di mobilità sostenibile. Il Piedibus è letteralmente un gruppo di bambini che raggiunge a piedi la propria scuola con l’accompagnamento di un adulto "autista" davanti ed un adulto "controllore" che chiude la fila. I bambini vanno a scuola insieme seguendo un percorso prestabilito e raccogliendo passeggeri alle fermate predisposte lungo il cammino. Il Piedibus funziona come un vero autobus con delle linee, degli orari e delle fermate precise stabilite. Anche i bambini che abitano lontano possono prendere il Piedibus, basta che i genitori li accompagnino ad una delle fermate, evitando così l'ingorgo di auto che si forma davanti alle scuole. • Bicibus Funziona orientativamente come il Piedibus; la differenza sta nell’utilizzo della bicicletta come mezzo di spostamento Obiettivi di piedibus e bicibus sono: • • Ambientale: educare alla mobilità sostenibile e contribuire al miglioramento della qualità dell’aria (studi e monitoraggi già effettuati hanno testato che, se realizzata su ampia scala, esso contribuisca in maniera sensibile al miglioramento della qualità dell’aria, per il ridotto uso degli autoveicoli negli spostamenti casa-scuola). Socio-sanitario: stimolare l’attività fisica dei ragazzi, favorendo la riduzione dell’obesità e il miglioramento della coordinazione; responsabilizzare i bambini incoraggiando il loro grado di autonomia e di autostima; incoraggiare e diffondere comportamenti salutari ed ecologici. Approfondimento: Sperimentazione del Pedibus all’interno del Progetto MobiLatina 2013 Nelll’ambito della sperimentazione del Pedibus all’interno del progetto Mobilatina sono stati distribuiti nel 2013 circa 1600 questionari agli alunni delle scuole individuate. L’individuazione è avvenuta in base al criterio della differente dislocazione urbana: zona centrale, zone residenziali adiacenti al centro e Borghi isolati rispetto al nucleo primario della città. Circa 300 bambini usufruiranno del Pedibus nelle seguenti scuole: • • • • • • Scuola «Montiani » -Piazza Dante Scuola «De Amicis» -via Pasubio Scuola «Daniele» -via Legnano Scuola «Rodari» -via Fattori Scuola «Mazzini» -Borgo San Michele Scuola «Appio Claudio» -Borgo Faiti Il servizio sperimentale sarà inoltre esteso alle scuole primarie di Borgo Sabotino e di Latina Scalo. Comune di Latina - Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile 116 Figura 86 Mobilatina – Pedibus – Sintesi dati scuole coinvolte Risultati dei questionari somministrati Abitudini di spostamento nel percorso casa-scuola dei bambini che hanno aderito al servizio Pedibus • Il mezzo di trasporto più utilizzato è l’automobile, mentre è molto bassa la percentuale di chi va a piedi e assente o irrilevante chi si sposta in bici o con i mezzi pubblici. Figura 87 Mobilatina - Pedibus - Mezzo di trasporto utilizzato nel percorso casa-scuola Comune di Latina - Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile 117 • L’automobile viene utilizzata per coprire anche distanze brevi, percorribili in pochi minuti a piedi (da poche centinaia di metri a 1 chilometro). Figura 88 Mobilatina - Pedibus - Mezzo di trasporto utilizzato in relaziona alla distanza casa-scuola Percorsi progettati Sono state complessivamente progettate 15 linee Pedibus, per un totale di 14,9 km e 54 fermate. Figura 89 Mobilatina - Pedibus - Mappa delle 6 linee di Pedibus progettate per la scuola Montiani in Piazza Dante Comune di Latina - Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile 118 Figura 90 Mobilatina - Pedibus - Dettaglio dei capolinea dei percorsi della scuola Montiani in Piazza Dante Alla base dell’elaborazione delle due azioni PSCL e PSCS vi è l’utilizzo del software Euromobility che dispone delle seguenti funzionalità: • • • • • • • • Crea un questionario compilabile dagli utenti direttamente dal sito web aziendale. Ottiene istantaneamente un report dei risultati dell’indagine in formato Microsoft Excel contenente più di 40 indicatori. Pianifica gli scenari di intervento tramite un modello di simulazione integrato nel software. Visualizza le informazioni tramite il modulo cartografico. Calcola automaticamente le emissioni medie per sei diverse tipologie di inquinanti. Suggerisce gli interventi di maggior successo in relazione agli obiettivi da raggiungere, ottimizzando le risorse disponibili. Simula il comportamento dei dipendenti e fornisce una valutazione ex ante dell’efficacia delle misure previste. Analizzare tutti gli aspetti della mobilità aziendale, come parcheggi, navette aziendali, accesso al trasporto pubblico, incentivi sugli abbonamenti, car pooling, veicoli aziendali. Nell’ottica di garantire una mobilità sostenibile sono inoltre previste azioni per la promozione di una condivisione diffusa di differenti mezzi di spostamento. E’ previsto il potenziamento del servizio di bikesharing: il servizio di bike sharing nel Comune di Latina è al momento attuato con il progetto "C'entro in bici" con circa 18 stazioni di prelievo e 72 biciclette. Al 2013 risultano 500 iscritti al servizio. Tale servizio presenta differenti criticità e pertanto si ipotizza l’affidamento a terzi di un nuovo servizio di bike sharing elettronico. Comune di Latina - Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile 119 Si prevede inoltre di introdurre del servizio di Car Sharing per la cittadinanza (TRA12L): Il Car Sharing si presenta come un sistema vantaggioso per gli spostamenti quotidiani ed è altamente competitivo per gli spostamenti di breve percorrenza. Si sta diffondendo in molte città italiane con notevole successo. Il Car Sharing è un servizio innovativo basato su un’idea di mobilità sostenibile. Le vetture sono messe a disposizione di più utenti e quindi usate singolarmente, da più persone, in momenti diversi della giornata. In più il servizio permette di pagare solo l’uso effettivo della vettura, senza i costi fissi di manutenzione, tasse e assicurazione legati al mezzo privato33. Infine si attuerà una promozione del Car Pooling (TRA13C): il Car Pooling è una pratica che si sta diffondendo negli ultimi anni soprattutto grazie ai social network e a siti web dedicati in cui è possibile registrarsi ed entrare a far parte di un circuito protetto e sicuro in cui poter usufruire del servizio. Il carpooling è una modalità di trasporto caratterizzato dalla condivisione di autoveicoli privati tra persone per effettuare insieme un percorso. Uno dei soggetti coinvolti mette a disposizione il proprio veicolo mentre gli altri soggetti ottengono un passaggio e, pertanto, possono contribuire a coprire parte delle spese sostenute dal conducente. Il ricorso al car pooling offre benefici sotto molteplici aspetti: • • • • urbano/organizzativo: il car pooling (in affiancamento al trasporto pubblico) è una nuova forma di trasporto organizzato a costo marginale nullo, che favorisce la diminuzione del livello di traffico locale fortemente congestionato, specialmente nei centri urbani e nelle ore di punta. Il rapporto di Legambiente “Mal’aria di città 2010” riporta un tempo medio impiegato per gli spostamenti in auto a Roma nei giorni feriali pari a 74 minuti, rispetto a 60 minuti a Milano, 62 a Torino, 63 a Napoli e 58 a Palermo; ambientale: la condivisione dell’uso temporaneo di un veicolo per uno spostamento di più persone consente di ridurre il numero di veicoli in circolazione a beneficio di una riduzione dell’inquinamento atmosferico (gas inquinanti ed effetto serra) e acustico; sociale: il car pooling è anche per gli utenti finali un’opportunità di incontro e socializzazione, nel rispetto dei dovuti requisiti di sicurezza e privacy; economico: il car pooling consente di condividere le spese di viaggio per chi offre e riceve il passaggio. Tali spese comprendono: o costo del carburante; o ammortamento del veicolo; o eventuali pedaggi stradali; o eventuali costi di parcheggio a pagamento34. Al fine di permettere un accesso rapido e in tempo reale alle informazioni riguardanti tutte le azioni e i servizi che verranno messi in campi per garantire una mobilità sostenibile verrà introdotto un portale web/app denominato InfoMobiLatina (ICT03B) tramite il quale gli utenti potranno inoltre effettuare differenti operazioni per usufruire dei suddetti servizi, come illustrato nella specifica scheda azione. 33 34 https://www.e-vai.com/web/evai/ilservizio http://www.drivebook.com/?action=content&name=box1 Comune di Latina - Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile 120 OBIETTIVO 2 Incrementare la sostenibilità energetica dei veicoli circolanti La maggior parte dei consumi energetici del settore dei trasporti deriva dal consumo di gasolio e benzina e i veicoli circolanti appartengono perlopiù allo standard emissivo euro 0-3. Parallelamente alle attività di promozione di modalità di spostamento alternative all’automobile privata, è importante quindi agire anche sulla sostenibilità energetica dei veicoli circolanti. Tale obiettivo sarà raggiunto tramite la promozione e incentivazione di veicoli a basse emissioni di CO2 (CC05C) e la promozione e incentivazione dei veicoli elettrici e installazione colonnine per la ricarica (TRA11C). OBIETTIVO 3 Ridurre i consumi energetici dei veicoli circolanti Al fine di ridurre i consumi energetici dei veicoli circolanti verranno messe in campo azioni continuative di promozione di stili di guida efficienti e sostenibili tramite corsi di ECO-Drive (CC13C) che coinvolgeranno la popolazione locale. Verranno inoltre portati avanti progetti specifici di ECO-Drive per il personale dell’amministrazione comunale (dipendenti, conducenti TPL, etc.) Nella “Guida 2012 al risparmio di carburanti e delle emissioni di co2 delle auto” redatta da Ministero dello Sviluppo Economico, Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare e Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti vengono indicate le 10 regole per una guida ecocompatibile (ecodriving). In sintesi, di seguito si riportano alcune indicazioni utili per ridurre i consumi di combustibile, le emissioni di CO2 e migliorare la sicurezza sulla strada. 1. Accelerare gradualmente 2. Inserire al più presto la marcia superiore 3. Mantenere una velocità moderata e il più possibile uniforme 4. Guidare in modo attento e morbido evitando brusche frenate e cambi di marcia inutili 5. Decelerare gradualmente rilasciando il pedale dell’acceleratore e tenendo la marcia innestata 6. Spegnere il motore quando si può, ma solo a veicolo fermo 7. Mantenere la pressione di gonfiaggio degli pneumatici entro i valori raccomandati 8. Rimuovere porta-sci o portapacchi subito dopo l’uso e trasportare nel bagagliaio solo gli oggetti indispensabili mantenendo il veicolo, per quanto possibile, nel proprio stato originale 9. Utilizzare i dispositivi elettrici solo per il tempo necessario 10. Limitare l’uso del climatizzatore energetica del parco veicoli del trasporto pubblico locale Comune di Latina - Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile 121 Linea Strategica B3 Diffondere le fonti energetiche rinnovabili In termini di produzione energetica locale da fonti rinnovabili, la produzione locale di elettricità ha subito un notevole incremento dal 2008 al 2011, legata esclusivamente agli impianti fotovoltaici diffusi nel territorio. A fine 2011 è stato inaugurato l’impianto a biogas AgriPower Plus della Esco Lazio che produce energia elettrica e termica. La presente linea strategica si pone l’obiettivo di promuovere impianti di produzione energetica da fonte rinnovabile, con un focus dedicato al settore terziario e residenziale. OBIETTIVO 1 Promuovere impianti di produzione energetica da fonte rinnovabile Il presente obiettivo vuole incidere nella produzione energetica nei seguenti comparti: • • • fotovoltaico biomasse moto ondoso Nono stante gli incentivi per la produzione di energia elettrica da tecnologia fotovoltaica non siano più economicamente vantaggiosi come nei primi conti energia, l’installazione di impianti fotovoltaici risulta tuttora conveniente, merito della detrazione fiscale del 50%, che verrà probabilmente prorogata fino al 2014, e della diminuzione dei prezzi degli impianti. In tale quadro si ritiene quindi ancora opportuno promuovere l'installazione di impianti fotovoltaici nel settore residenziale, terziario e industriale (CC09C), attuando soprattutto una sensibilizzazione sui sistemi incentivanti di volta in volta vigenti al fine di facilitare l’accesso del cittadino e delle imprese a tali benefici economici. Per quanto riguarda il settore delle biomasse, si tratta di promuovere il recupero e valorizzazione energetica della biomassa derivante dal settore agricolo e dagli allevamenti (PLC02L). Il comune di Latina, situato in una zona ad elevata vocazione agricola e zootecnica, presenta buone potenzialità dal punto di vista del recupero energetico della biomassa. Le grandi quantità di scarti prodotti possono essere utilizzate come fonte energetica tramite combustione (biomassa legnosa derivante dalla potatura di coltivazioni arboree) o per la produzione di biogas in appositi digestori (scarti delle coltivazioni cerealicole e reflui zootecnici). Il calore ottenuto dalla combustione della biomassa legnosa e dal biogas può essere utilizzato direttamente per il riscaldamento o per la produzione di energia elettrica. La presenza di un biodigestore già operante a Borgo s. Maria può facilitare ulteriormente l’utilizzo di questi scarti. Inoltre, oltre ai vantaggi in termini energetici, economici e di risparmio nelle emissioni di CO2, l’utilizzo degli scarti agricoli e zootecnici permette di ridurre il volume di rifiuti da smaltire in discarica e l’inquinamento dei corsi d’acqua superficiali e delle Comune di Latina - Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile 122 falde acquifere, sposando gli obiettivi del progetto europeo LIFE+Rewetland in corso di realizzazione all’interno del territorio dell’Agro Pontino. (www.rewetland.eu) La biomassa legnosa (scarti delle potature di vigneti, oliveti ed alberi da frutto) può essere utilizzata direttamente come fonte di calore, grazie al discreto potere calorifico. Gli scarti delle coltivazioni cerealicole (in prevalenza mais e grano) possono essere utilizzati sia per combustione diretta (sebbene abbiano un potere calorifico inferiore rispetto alla biomassa legnosa), sia in processi di digestione anaerobica, per la produzione di biogas. Per quanto riguarda i reflui zootecnici, la loro destinazione d’uso è la produzione di biogas attraverso digestione anaerobica. L’attuale aumento del fabbisogno energetico che ha coinvolto ogni parte del mondo, accompagnato dalla crisi del petrolio ha fatto sì che produrre energia di tipo “sostenibile” sia diventato ormai un imperativo, non più un’alternativa. Alle ormai note classiche forme di energia rinnovabile quali eolica, o fotovoltaica, se ne può affiancare una ancora poco conosciuta e poco sfruttata, quella ricavabile dalle onde marine, la cosiddetta energia da moto ondoso (PLE03L). Alcuni vantaggi di questo tipo di energia intermittente sono: - distribuzione diffusa, il che si traduce in facilità nell’approvvigionamento; le onde percorrono enormi distanze con perdite di energia ridotte; le onde possono essere previste attraverso misurazioni satellitari dirette e con previsioni metereologiche che forniscono un elevato livello di prevedibilità. Anche se sono conseguenza dell’energia eolica, l’energia delle onde è fuori fase con le condizioni locali del vento; questo significa che l’energia delle onde può aiutare a bilanciare la variabilità dell’uscita da altre fonti rinnovabili e massimizzare l’uso efficiente delle reti elettriche. OBIETTIVO 2 Incrementare la quota delle fonti energetiche rinnovabili nell’edilizia residenziale e terziaria Il presente obiettivo si articola in una azione di promozione della produzione di energia termica da fonti rinnovabili nel settore residenziale e terziario (CC07C) accompagnata da una promozione di Gruppi di Acquisto Energie Rinnovabili (CC01C) per facilitare l’accessibilità economica da parte dell’utente finale. La produzione di energia termica da fonte rinnovabile può essere attuata mediante gli interventi a titolo esemplificativo illustrati nella tabella sottostante35: INTERVENTO Solare termico Biomassa Geotermico – Pompa di calore 35 RISPARMIO ENERGETICO Generalmente nei mesi più caldi dell’anno l’acqua calda fornita dall’impianto solare riesce a coprire il 100% del fabbisogno mentre per i mesi invernali dal 50% al 75%, per questo è sempre necessario un sistema d’appoggio (caldaia). Per riscaldare gli ambienti con il pavimento radiante il solare termico copre dal 25 al 50% del fabbisogno ed offre un risparmio energetico di combustibile tra il 25 e il 40%. Il risparmio sul combustibile dipende dal funzionamento a bassa temperatura del pavimento radiante: 35 – 40°C contro i 75 – 80°C dei radiatori. Prendendo come esempio la solita famiglia che vive in un appartamento che ha una buona efficienza energetica e che consuma 3.500 kWh/anno, di cui 2.450 in riscaldamento, si può calcolare facilmente la convenienza di una caldaia a pellet rispetto ad un sistema convenzionale. Un kg di pellet ha una potenza calorifica di 4.555 Kcal, corrispondenti a 5,3 kWh e costa circa 0,30 €; per soddisfare la domanda di riscaldamento servono 462 kg di pellet/anno che equivalgono a circa 140 €/anno, 1/3 rispetto alla spesa sostenuta con sistemi convenzionali. Per assorbire il grado termico del terreno la pompa di calore sfrutta la differenza di temperatura fra quest’ultimo e l’esterno, più questa differenza è alta migliore sarà il rendimento. La pompa di Rapporto SAIENERGIA 09 - Cresme Comune di Latina - Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile 123 calore in condizioni medie produce 3 kW termici per ogni kW elettrico consumato, quindi riduce i consumi ad 1/3 se paragonata ad un sistema elettrico. Iniziando il processo di climatizzazione da una temperatura prossima ai 15°C, che si raggiunge con uno scavo di circa 15 metri, si ottiene un risparmio energetico del 40 - 60%. Per favorire l’incremento della quota delle fonti energetiche rinnovabili nell’edilizia residenziale e terziaria si può ricorrere alla promozione dei Gruppi di Acquisto per le Energie Rinnovabili: un sistema di acquisto collettivo che permette a cittadini e a imprese di acquistare impianti a fonte rinnovabile e/o ad alta efficienza energetica a prezzi competitivi. Un Gruppo di Acquisto Energie Rinnovabili garantisce: • • • • • • • La fornitura omogenea di prodotti di qualità per tutti; La possibilità di avere un servizio di installazione “chiavi in mano”, risparmiando a tutti tempo e risorse economiche; L’abbattimento del costo di acquisto del 15-20% circa; Il grande risparmio economico sulle bollette, che vengono sensibilmente ridotte grazie all’installazione degli impianti solari; La possibilità di ottenere gli sgravi fiscali previsti dalla legge; Di godere degli incentivi dati dal conto energia e del conto termico; L’accesso agevolato ai crediti per l’installazione di strumenti di efficienza energetica, scegliendo fra i prodotti migliori offerti dalle banche locali. Comune di Latina - Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile 124 Linea Strategica B4 Pianificare uno sviluppo urbano energeticamente sostenibile Gli interventi infrastrutturali e le azioni di promozione e sensibilizzazione previsti nelle linee strategiche sinora affrontate possono agire meglio se coordinati da strumenti di programmazione e pianificazione. Si è ritenuto pertanto necessario formulare una linea strategica ad hoc per illustrare gli strumenti di pianificazione previsti per garantire uno sviluppo urbano energeticamente sostenibile. OBIETTIVO 1 Garantire la sostenibilità energetica delle trasformazioni urbane future mediante gli strumenti di pianificazione Il presente obiettivo si articola nelle seguenti azioni: • • • • • • "Allegato Energetico-Ambientale" al Regolamento Edilizio Comunale Piano Energetico Comunale Piano Urbano della Mobilità Sostenibile e Mobility Manager Piano della mobilità ciclistica e pedonale Piano regolatore dell'illuminazione comunale Telelavoro nell'Amministrazione Comunale Il Regolamento Edilizio Comunale è lo strumento cardine per poter ottenere risultati tangibili in materia di sostenibilità energetica dell'edilizia privata. L’Allegato Energetico al Regolamento Edilizio Comunale (PT06B) è un importante strumento per attuare strategie di risparmio energetico nell’edilizia esistente e di nuova costruzione. L’obiettivo dell’azione è garantire la sostenibilità energetica delle trasformazioni urbane future, ottenendo un contenimento dei consumi energetici delle edificazioni previste da Piano Regolatore Generale e ridurre nel contempo il consumo energetico del parco edilizio esistente. La riduzione di CO2 stimata riguarda solo il comparto residenziale per le motivazioni che seguono: per il settore terziario e industriale non è possibile al momento fare una stima della riduzione delle emissioni di CO2 in quanto, mentre per il residenziale gli elementi che compongono il fabbisogno energetico dello stabile sono simili di struttura in struttura, negli altri due settori essi differiscono a seconda dell’attività svolta nell’immobile. L’Allegato produrrà sicuramente degli effetti su questi due comparti, ma al momento si lascia la stima della riduzione delle emissioni di CO2 alle azioni di promozione, incentivazione e sensibilizzazione correlate. Per quanto riguarda quindi il settore residenziale, la tabella di cui sotto illustra le abitazioni al 1991 suddivise per epoca di costruzione36. La soglia del 1991 è stata scelta in quanto ante legge 10/1991. Il numero totale delle abitazioni al 1991 risulta 39.439, che rappresentano il 78,88% circa delle abitazioni esistenti al 2011 (circa 50.000). 36 Edifici ad uso abitativo per epoca di costruzione censimento 2001 - ISTAT Comune di Latina - Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile 125 Prima del 1919 30 ABITAZIONI ANTE 1991 PER EPOCA DI COSTRUZIONE Dal 1919 al Dal 1946 al Dal 1962 al Dal 1972 al Dal 1982 al 1945 1961 1971 1981 1991 3019 5564 11449 11124 8253 Totale 39439 Tali abitazioni rappresentano un potenziale accertato sul quale poter intervenire con azioni di riqualificazione energetica volte a ridurne i consumi. L’azione si pone quindi l’obiettivo di intervenire su tali abitazioni al fine di ridurne i consumi almeno del 20% al 2020. L’efficacia dell’applicazione del regolamento edilizio nel settore residenziale sarà supportata da azioni di sensibilizzazione così come indicato nelle schede azione apposite. PIANO ENERGETICO COMUNALE (PEC) Il Comune di Latina risulta all’attuale sprovvisto di un Piano Energetico Comunale (PT01B). L’articolo 5 della Legge 10/91, al comma 5, stabilisce che i Piani Regolatori Generali dei Comuni con popolazione superiore a 50mila abitanti devono prevedere uno specifico piano a livello comunale relativo all’uso delle fonti rinnovabili di energia, ossia un Piano Energetico Comunale (PEC). Come illustrato nello schema sottostante, il Piano Energetico Comunale fornisce quelle linee guida e quegli indirizzi per gli interventi previsti dagli strumenti di pianificazione urbanistica comunale. Figura 91 Relazioni tra gli strumenti di pianificazione energetica e territoriale nel contesto locale - Fonte CRESME Comune di Latina - Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile 126 Un PEC consta principalmente di 3 parti: 1. La PARTE CONOSCITIVA: mira a definire il bilancio energetico comunale (domanda e offerta). Fondamentale è l’analisi di efficienza energetica degli edifici. Per valutare la domanda di energia si suddivide il territorio in aree di domanda e si costruiscono le serie storiche dei consumi energetici. 2. La PARTE PROPOSITIVA: fa riferimento ad una tavola di azzonamento energetico, si individuano gli obiettivi del PEC e si illustrano gli interventi così raggruppabili: impiantistici- sui combustibili rifiuti- trasporti- protezione ambientale. 3. La PARTE NORMATIVA: prevede prescrizioni sull’involucro edilizio (coibentazione di muriintercapedini- solette e tetti- efficienza dei serramenti- cassonetti- doppi vetri), sull’impianto di riscaldamento e climatizzazione e sull’impianto di illuminazione. Il PEC si compone dei seguenti elaborati: DI STUDIO: Bilancio energetico; Consumi delle infrastrutture; Consumi settore trasporti; Emissioni industrie; Emissioni traffico; Tavola meteo climatica. DI PROGETTO: Azzonamento energetico; Piano conservazione energetica degli edifici pubblici; Piano razionalizzazione energetica pubblica illuminazione; Norme attuazione; Relazione tecnica illustrativa Il PEC dovrà nel dettaglio contenere: − Il bilancio energetico comunale, che confronta il fabbisogno energetico con la reperibilità dell’energia; − L’individuazione di fonti energetiche tradizionali e/o innovative, che possono essere: o Rinnovabili (sole, vento, idraulica, geotermia, maree, moto ondoso); o Assimilate (alle fonti rinnovabili- cogenerazione (produzione combinata di energia elettrica e calore, vapore e d aria compressa) e l’energia di processo cioè il calore recuperabile nei fumi di scarico e da impianti termici); o Virtuali (sono i risparmi di energia conseguibili dalla razionalizzazione dei consumi). − Gli interventi da attuare; − Le misure di tutela dell’ambiente; − Le direttive per l’adeguamento degli edifici e proposte di modifica al regolamento edilizio; − Considerazioni da integrare negli strumenti di pianificazione urbanistica comunale al fine di ridurre i consumi energetici: o Promuovere un uso misto (abitazioni, servizi e posti di lavoro) per ridurre il ricorso ai mezzi motorizzati o Pianificare al fine di evitare l’espansione urbana incontrollata: Controllare l’espansione delle aree edificate Sviluppare e rilanciare le aree industriali svantaggiate Posizionare le nuove aree di sviluppo entro la portata delle linee di trasporto pubblico esistenti Evitare centri commerciali in periferia Comune di Latina - Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile 127 Incentivare la ristrutturazione del patrimonio edilizio esistente aumentando le prestazioni energetiche dei fabbricati esistenti o Pianificare zone senza auto o a traffico limitato, chiudendo aree al traffico o introducendo un sistema di tassa sul traffico, ecc. Promuovere una pianificazione urbana orientata al sole, per esempio attraverso la pianificazione dei nuovi edifici con una posizione ottimale rispetto al sole, e più in generale una pianificazione volta alla riduzione della domanda energetica dei fabbricati PIANO URBANO DELLA MOBILITÀ SOSTENIBILE (PUMS) La gestione del traffico e della mobilità del Comune di Latina è attualmente affidata al Piano Generale del Traffico Urbano adottato al 2005. Risulta necessario un aggiornamento di tale strumento, con una sua evoluzione nel Piano Urbano della Mobilità Sostenibile (PT04B) di più recente applicazione. Il PUMS costituisce lo strumento generale di programmazione e pianificazione della mobilità all’interno del quale inquadrare i seguenti Piani di Settore: Piano della Mobilità Ciclistica e Pedonale, Piano Generale del Traffico Urbano, Piano della Sosta (PUP Piano Urbano dei Parcheggi), Piano della Sicurezza Stradale, Piano del Trasporto Pubblico Locale. Le Direttive per la redazione dei PUT (Ministero LL.PP.; G. U. n° 77 del 24/6/1995) prevedono che essi debbano in certi casi occuparsi della "gestione ottimale del sistema di trasporto pubblico collettivo stradale". Divengono così Piani della Mobilità. Il Piano Urbano della Mobilità (P.U.M.) è stato istituito dalla Legge 340 del 24 novembre del 2000 Disposizioni per la delegificazione di norme e per la semplificazione di procedimenti amministrativi - Legge di semplificazione 1999, ”al fine di soddisfare i fabbisogni di mobilità della popolazione, assicurare l'abbattimento dei livelli di inquinamento atmosferico ed acustico, la riduzione dei consumi energetici, l'aumento dei livelli di sicurezza del trasporto e della circolazione stradale, la minimizzazione dell'uso individuale dell'automobile privata e la moderazione del traffico, l'incremento della capacità di trasporto, l'aumento della percentuale di cittadini trasportati dai sistemi collettivi anche con soluzioni di car pooling e car sharing e la riduzione dei fenomeni di congestione nelle aree urbane" (art. 22, comma 1). I P.U.M. vanno intesi come "progetti del sistema della mobilità comprendenti l'insieme organico degli interventi sulle infrastrutture di trasporto pubblico e stradali, sui parcheggi di interscambio, sulle tecnologie, sul parco veicoli, sul governo della domanda di trasporto attraverso la struttura dei mobility manager, i sistemi di controllo e regolazione del traffico, l'informazione all'utenza, la logistica e le tecnologie destinate alla riorganizzazione della distribuzione delle merci nelle città". I soggetti beneficiari dei cofinanziamenti statali per l'attuazione degli interventi previsti dal P.U.M. sono i singoli Comuni o aggregazioni di Comuni limitrofi con popolazione superiore a 100.000 abitanti, le Province aggreganti i Comuni limitrofi con popolazione complessiva superiore a 100.000 abitanti, d'intesa con i Comuni interessati, e le Regioni, nel caso delle aree metropolitane di tipo policentrico e diffuso, d'intesa con i Comuni interessati. Il PUMS porrà le basi per l’attuazione delle seguenti azioni (vedere le singole schede azione correlate): - Politiche di moderazione del traffico (ZTL, isole pedonali, zone 30, logistica delle merci e della raccolta rifiuti etc.) Potenziamento, ammodernamento e promozione del trasporto pubblico locale Potenziamento delle infrastrutture per la mobilità ciclistica e pedonale Potenziamento dei nodi di interscambio Sostituzione semafori e intersezioni con rotatorie Comune di Latina - Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile 128 - Promozione e incentivazione dei veicoli ecologici e realizzazione/potenziamento delle infrastrutture di supporto Eco Drive Car sharing Car pooling Piani spostamento casa-lavoro Percorsi sicuri casa-scuola ICT per la gestione telematica del traffico e per l’informazione al cittadino Attività di promozione e incentivazione di una mobilità alternativa e sostenibile La redazione del PUMS dovrà essere eseguita sulla base dei seguenti requisiti minimi: a) Analisi delle criticità del sistema di trasporto attuale e delle infrastrutture b) Coordinamento ed integrazione con altri strumenti di pianificazione c) Definizione degli scenari di progetto sulla base delle azioni previste nel presente PAES e delle rispettive strategie di intervento, con cronoprogramma e analisi della coerenza o meno degli interventi (sui quali elaborare una progettazione funzionale) con i documenti di pianificazione e programmazione, verificando la prefattibilità tecnica, amministrativa, economico-finanziaria ed ambientale delle opere infrastrutturali previste d) Impostazione modelli di previsione e simulazione per valutare il conseguimento degli obiettivi e individuazione di indicatori di monitoraggio Per una ottimale gestione della mobilità urbana, il Comune di Latina si è dotato nel 2013 della figura del Mobility Manager al quale sono stati affidati differenti compiti, tra cui l’istituzione dell’Ufficio di Mobility Management, azione in itinere. PIANO DELLA MOBILITÀ CICLISTICA E PEDONALE (PMCP) Il Comune di Latina è attualmente dotato di 21 km di piste ciclabili. In virtù della conformazione prevalentemente pianeggiante e per rispondere alla domanda crescente, nonché per incentivare ulteriormente la mobilità ciclistica e pedonale, il Comune di Latina ha presentato in dicembre 2012 il “Progetto integrato per la mobilità sostenibile: Le piste ciclabili della Città”, un quadro d’unione riportante i percorsi ciclabili esistenti, programmati e in programmazione, con allegate alcune schede tecniche progettuali di sintesi per le infrastrutture per la mobilità ciclistica (vedere la linea strategica B2 per maggiori dettagli). Un passo successivo e fondamentale è l’adozione di uno strumento pianificatorio quale il Piano della mobilità ciclistica e pedonale (PT05B) da inquadrare o all’interno dello strumento più ampio che è il PUMS o a se stante. Nel DM 557/99, all’Art.3 si definiscono gli obblighi pianificatori in merito alla pianificazione della mobilità ciclistica: “Al fine di predisporre interventi coerenti con le finalità ed i criteri anzidetti gli enti locali si dotano dei seguenti strumenti di pianificazione e progettazione: a) un piano della rete degli itinerari ciclabili (…) Per i Comuni che sono tenuti alla predisposizione del Piano Urbano del Traffico (PUT), (…) il piano della rete ciclabile deve essere inserito in maniera organica, quale piano di settore, all’interno del PUT” Il Piano avrà durata quinquennale e si pone i seguenti obiettivi: - Promozione degli spostamenti in bici e a piedi: incentivare la cittadinanza a camminare e andare in bici per la città, nel tempo libero, per lavoro e per l’accesso ai servizi, realizzando una rete sicura Comune di Latina - Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile 129 - e piacevole dei percorsi pedonali e ciclabili in tutta la città e grandi aree pedonali nel centro, evitando i possibili conflitti Assicurare intermodalità (bici – auto - bus) Assicurare la mobilità dei soggetti diversamente abili La redazione del Piano dovrà essere eseguita sulla base dei seguenti requisiti minimi: - Stesura di una cartografia riportante: o o o - Lo stato di fatto dei percorsi ciclabili esistenti o in corso di realizzazione o in programma; Individuazione dei tratti di collegamento per la messa in rete dei percorsi esistenti o mancanti per la copertura dell’intero territorio comunale. Individuazione di poli di attrazione significativi, da servire con percorsi; impostazione di uno schema di programma di intervento sulla base delle priorità definite in funzione di alcuni parametri dati (migliore rapporto costi/benefici, costo in valore assoluto, importanza strategica, emergenze e valori storici e ambientali, valore sinergico con altre iniziative, interrelazione con altri mezzi quali treno-bici, ecc), e sulla base di fonti di finanziamento differenziate in merito ai seguenti interventi che dovranno essere previsti, cui deve essere data priorità agli interventi low cost, anche instaurando partenariati pubblico-privato: o o o o o o o o Inserimento di nuovi percorsi ciclabili e potenziamento delle infrastrutture per rafforzare la rete e garantire sicurezza negli spostamenti, con priorità agli interventi low cost Realizzazione "case avanzate" in prossimità dei maggiori incroci semaforizzati Incremento rastrelliere nel centro urbano e sul lungomare in prossimità di stabilimenti e chioschi. Inserimento rastrelliere nei parcheggi di scambio prossimi al centro storico Realizzazione di tutti quelle strutture/attrezzature di supporto alla mobilità ciclabile e di promozione dell’intermodalità Potenziamento e promozione del servizio di bikesharing Punti ricarica bici elettriche Eliminazione delle barriere architettoniche lungo i principali percorsi - Individuazione dei costi parametrici sommari di intervento per tratti funzionali; - Individuazione di un sistema segnaletico, conforme alle normative vigenti in materia - Riduzione del traffico nelle aree urbane e dell’inquinamento atmosferico; maggiore sicurezza e riduzione dei possibili conflitti tra le differenti modalità di spostamento; maggiore vivibilità degli spazi urbani. La mobilità ciclistica e pedonale necessita inoltre di una struttura amministrativa specifica all’interno dell’Amministrazione Comunale: un Ufficio Mobilità Ciclistica e Pedonale in attuazione dell’adesione del Comune di Latina nel 2012 alla Carta delle Città in Bici. L'U.M.C.P. (Ufficio Mobilità Ciclistica e Pedonale), attivabile con la collaborazione attiva degli stakeholder locali, promuove la ciclabilità e pianifica gli interventi che riguardano infrastrutture collegate alle biciclette. Incentiva l'uso della bicicletta non solo per il tempo libero, ma soprattutto per i movimenti casa-scuola e casa-lavoro, e quindi quale modalità di spostamento alternativa agli attuali spostamenti motorizzati pubblici e privati, contribuendo così a ridurre il traffico cittadino, soprattutto nelle ore di punta, e conseguentemente i livelli di inquinamento atmosferico. Esso è una chiara volontà politica dell'Amministrazione che vuole incentivare l'uso delle due ruote anche per dare una risposta ecologica ai problemi odierni della viabilità e dei parcheggi. Riceve segnalazioni, suggerimenti e Comune di Latina - Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile 130 richieste; fornisce informazioni sullo sviluppo della ciclabilità del Comune di Latina e supporto nell'organizzazione di iniziative che prevedono l'utilizzo della bicicletta. Nell’ottica di non incidere sul bilancio comunale e di creare un Ufficio il più possibile partecipato e condiviso, l’Ufficio della Mobilità Ciclistica e Pedonale verrà gestito con la collaborazione attiva degli stakeholder attivi sul territorio con apposito bando di selezione. PIANO REGOLATORE DELL’ILLUMINAZIONE COMUNALE (PRIC) Il Piano Regolatore dell’Illuminazione Comunale (PT02B) è uno strumento, redatto dalle amministrazioni comunali, per il censimento della consistenza e dello stato di manutenzione degli impianti insistenti sul territorio amministrativo di competenza e per la disciplina delle nuove installazioni, nonché dei tempi e delle modalità di adeguamento, manutenzione o sostituzione di quelle esistenti. Il Piano della Luce è uno strumento di pianificazione urbana, in grado di integrarsi con altri strumenti di piano (il Piano Regolatore Generale, il Piano Particolareggiato e i Piani di Recupero, il Piano Urbano del Traffico, il Piano del Colore, il Piano del Rumore e il Piano Energetico). Gli obiettivi illuminotecnici progettuali possono riguardare: • • • • • Dotare i percorsi automobilistici di luminanza richiesta dalle norme di riferimento, Limitare l’abbagliamento, Assicurare corretti livelli d’illuminamento sui marciapiedi, Limitare il flusso luminoso rivolto verso l’alto, Ottimizzare i consumi energetici. Comune di Latina - Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile 131 Linea Strategica B5 Cittadinanza attiva e consapevole Una cittadinanza attiva e consapevole si pone alla base dell’attuabilità di molte delle azioni sinora proposte. All’interno della presente linea strategica sono state incluse quelle attività di promozione, sensibilizzazione e coinvolgimento attivo della cittadinanza che si presentino come intersettoriali e che abbiano una incidenza ad ampio spettro in termini di categorie di utenti coinvolte. OBIETTIVO 1 Promuovere il PAES e aumentare la consapevolezza della cittadinanza verso la questione della sostenibilità energetica e dei cambiamenti climatici Promozione del PAES (CC07C) La promozione, la condivisione e la concertazione del PAES risultano fondamentali ai fini di una sua attuazione più efficace possibile, per arrivare al 2020 con il raggiungimento degli obiettivi prefissati. Il Comune di Latina nel 2013 ha già attivato, all’interno del sito web ufficiale dell’Amministrazione, una sezione apposita dedicata al PAES all’interno del quale poter prendere visione di tutta la documentazione prodotta in itinere e dei risultati dei momenti di concertazione, oltre che degli sviluppi del processo di attuazione del Piano. (http://www.comune.latina.it/c-1068/paes) Inoltre in ottobre 2013 si è svolto il primo "Forum per la concertazione del Piano d'Azione per l'Energia Sostenibile (PAES)", all’interno del quale i cittadini e i principali stakeholder hanno potuto presentare le proprie istanze sulla base della documentazione presentata. Tutti gli atti del convegno sono stati pubblicati nell’apposita sezione http://www.comune.latina.it/c-1095/forum-del-24-ottobre-2013 Il portale web diverrà il punto di riferimento principale per la comunicazione degli sviluppi del PAES e costituirà la memoria storica dell’attuazione del Piano sino al 2020. Il Comune di Latina ha aderito inoltre all’iniziativa European Solar Days per la promozione delle tecnologie per lo sfruttamento dell’energia solare e nel 2012 è stato dato spazio all’informazione sul progetto del Patto dei Sindaci. Progetto scuola “Il laboratorio della sostenibilità” (CC10L) La scuola deve ricoprire un ruolo di primo piano nella formazione verso un futuro sostenibile, sia per la capacità di far acquisire alle nuove generazioni comportamenti maggiormente sostenibili, sia per l’effetto moltiplicatore che l’esperienza scolastica può avere sulle famiglie degli studenti. L’azione proposta vuole promuovere nelle scuole del comune di Latina l’avvio di azioni pratiche di riduzione delle emissioni di CO2 in atmosfera, con la finalità di far prendere coscienza al personale scolastico, agli alunni e alle rispettive famiglie, che tutti possono dare un piccolo contributo. Comune di Latina - Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile 132 Con il progetto scuola “Il laboratorio della sostenibilità” l’obiettivo finale è quello di valutare l’impatto complessivo in termini riduzione di CO2 proveniente dai consumi energetici del comparto scuola (edilizia e mobilità) nel territorio Comunale e quali possano essere le azioni per percorrere la strada della sostenibilità. Le attività deI progetto scuola saranno coordinate con audit energetici e con l’analisi ambientale del programma Eco schools delle scuole aderenti (CC11L). Gli studenti potranno essere coinvolti nel recupero dei dati con il supporto di tutor. Formazione degli studenti con esperienza diretta, coinvolgimento studenti universitari in affiancamento agli auditor, per compiere un’indagine energetica della propria scuola. Il Progetto Scuola ha visto una prima sperimentazione nel 2013, grazie alla collaborazione tra Università “La Sapienza”- I.T.C. “Vittorio Veneto - Salvemini”. Questi sono gli step intrapresi sinora nell’ambito di questa prima sperimentazione: 1. Impostazione del progetto pilota di sostenibilità ambientale all’interno dell’istituto scolastico con preparazione del questionario, analisi ed elaborazione dei dati, calcolo delle emissioni di CO2, proposte d’interventi per la riduzione di CO2. 2. Istituzione di un tavolo di distribuzione di questionari all’interno dell’istituto richiedendo informazioni sulle modalità di spostamento degli studenti e del personale scolastico, le distanze percorse, il carburante utilizzato. 3. Costruzione di un database sulla mobilità scolastica. 4. Individuazione di indicatori atti ad analizzare le caratteristiche di mobilità. 5. Analisi delle emissioni di CO2. 6. Individuazione di sistemi di trasporto alternativi e sostenibili. Progetto Eco Schools (CC11C) Nel corso del primo Forum di concertazione pubblica del PAES è stata raccolta la proposta di coinvolgere gli istituti scolastici locali nell’adesione al progetto europeo Eco Schools. L’obiettivo è pertanto quello di una sensibilizzazione e promozione del programma internazionale dedicato alle scuole per l’educazione, la gestione e la certificazione ambientale, coinvolgendo entro il 2015 alcuni plessi scolastici in via sperimentale. Sensibilizzazione su incentivazioni per l’efficienza energetica e la produzione di energia da fonti rinnovabili (CC04C) Una sensibilizzazione sui sistemi incentivanti di volta in volta vigenti risulta necessaria al fine di facilitare l’accesso del cittadino a tali benefici economici. Le incentivazioni nazionali attualmente previste (gennaio 2014) sono le seguenti: CONTO TERMICO (per i privati): erogazione di incentivi per gli interventi "di piccole dimensioni di produzione di energia termica da fonti rinnovabili e di sistemi al alta efficienza" (Non vi sono importi predefiniti e fissi, gli incentivi variano sulla base di diversi criteri, dal prezzo d'acquisto alla quantità di energia prodotta, dalla potenza dell'impianto alla sua dimensione.) ECOBONUS 1. Detrazione 65% dall’IRPEF (imposta sul reddito delle persone fisiche) o dall’IRES (imposta sul reddito delle società) per interventi di riqualificazione energetica di edifici esistenti37 37 Detrazione 65% (ex 55% - risparmio energetico) Le spese sostenute per la sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale con l'installazione di caldaie a condensazione sono detraibili dalle tasse al 65%, fino ad un massimo di 30mila euro (su un totale di spesa di Comune di Latina - Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile 133 2. Detrazione 50% per le ristrutturazioni edilizie, tetto massimo a 96.000 Euro. Le spese per l'acquisto di elettrodomestici, sostenute in fase di ristrutturazione edilizia, godono della detrazione Irpef del 50% sino al 31 dicembre 2013, fino a un massimo di 10 mila euro. (si prevede che la detrazione sarà estesa al 2014) Promozione e incentivazione della mobilità alternativa e sostenibile (CC03C) Il Comune di Latina si colloca da anni tra i primi posti in Italia per numero di autovetture circolanti ogni mille abitanti. Tale dato si riflette nella realtà del contesto urbano che è fortemente congestionato nelle ore di punta e dominato dalla presenza dell’automobile come primo mezzo di spostamento. La mobilità per essere sostenibile deve comprendere tutte le modalità di spostamento, permettendo al cittadino di scegliere quella idonea a seconda delle proprie esigenze, il tutto sempre garantendo la sua sicurezza. Il Comune di Latina aderisce dal 2011 alla Settimana Europea della Mobilità Sostenibile durante la quale, grazie al contributo delle associazioni no profit locali e del mondo delle aziende, vengono promosse modalità di spostamento sostenibili ed alternative al trasporto individuale con autovettura sia mediante stand permanenti in Piazza del Popolo, che con incontri ad hoc negli istituti scolastici. 46mila euro circa). La detrazione, da ripartire in 10 anni, è prorogata dal 6 giugno fino al 31 dicembre 2013 per tutti gli edifici e fino al 30 giugno 2014 per i condomini. Comune di Latina - Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile 134 Linea Strategica B6 Compensiamo le emissioni Per concludere la strategia del PAES si è ritenuto interessante includere una azione di compensazione che, nonostante il Piano si occupi di formulare azioni per la riduzione delle emissioni do CO2 derivanti dai consumi energetici, va ad attribuire un valore aggiunto alla strategia sinora illustrata. OBIETTIVO 1 Compensare le emissioni di CO2mediante la vegetazione Piano del verde e riforestazione urbana (PT03B) La diffusione del verde urbano è un elemento di grande importanza per il miglioramento della qualità di vita nella città. Il piano del verde urbano è uno strumento che consente di determinare un programma organico di interventi per quanto concerne lo sviluppo quantitativo e qualitativo del Verde Urbano, oltre che la sua manutenzione e gestione, in relazione agli obiettivi e alle esigenze specifici dell’area urbana. Esso si pone l’obiettivo di: • • • • migliorare la funzione del verde; favorire le modalità di gestione del verde; consentire una razionale pianificazione degli interventi di estensione delle aree verdi; promuovere l’orticoltura urbana All’interno di tale Piano viene data rilevanza all’azione di riforestazione per la mitigazione dei cambiamenti climatici e la compensazione delle emissioni di CO2 prodotte. In tale ambito sarà fondamentale l’instaurazione di una partnership tra l’Amministrazione Comunale e le imprese, ad esempio, quali attori principali del territorio che potranno compensare le proprie emissioni di CO2 (o parte di esse) mediante la piantumazione di nuove essenze all’interno del territorio comunale. Il Comune di Latina, a partire dal 2012, ha potenziato le attività di manutenzione e cura del verde urbano, in particolare nelle scuole di competenza comunale (asili nido, scuole elementari e medie nella città e nei borghi). Anche nei parchi e nelle aree verdi della città sta entrando a regime il passaggio dagli interventi straordinari a quelli di manutenzione ordinaria con l’obiettivo di arrivare entro l’estate del 2014 ad avere tutte le aree verdi della città gestite e curate costantemente, e non solo saltuariamente. E’ un progetto ambizioso che ha l’obiettivo di costruire un servizio stabile e costante in tutto il territorio comunale. Una parte importante di questo progetto è realizzato attraverso le cooperative sociali di Latina che hanno potuto inserire nel mondo del lavoro decine di persone svantaggiate della nostra città. In ottobre 2013 è stata inoltre approvata in giunta comunale la delibera del bando "Smart Park", progetto pilota presentato dall'amministrazione nell'ambito del Piano di Impiego Giovanile per il Servizio Civile Comunale. Si tratta del primo bando relativo ad una serie di progetti che vedranno Comune di Latina - Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile 135 protagonisti i giovani del capoluogo dai 18 ai 25, per dare loro la possibilità di svolgere una esperienza formativa di coscienza civica mediante un percorso d'inserimento in realtà lavorative e di volontariato sociale, attraverso l'esperienza diretta. Nello specifico il bando Smart Park, ha come obiettivo l'impiego di 30 giovani nella supervisione e manutenzione dei parchi e delle aree verdi attrezzate della città di Latina, in particolare per quanto attiene alla supervisione, al controllo del rispetto delle regole da parte dei cittadini, al monitoraggio ed alla piccola manutenzione e riparazione di strutture, quali giostre per bambini, panchine, contenitori per i rifiuti etc. Il progetto intende ovviare alla duplice criticità legata ai giovani: quella della disoccupazione o della mancanza di un ammortizzatore sociale, in grado ad esempio di supportare con un'ulteriore entrata economica gli studi o il lavoro che il giovane conduce, e quella di una scarsa coscienza civica, rivolta in particolare al rispetto della propria città ed al suo patrimonio ambientale, culturale e storico. Comune di Latina - Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile 136
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