I progetti PON - giovanni verga

RecuperiAMO, ConsolidiAMO, PotenziAMO la lingua italiana
Parole in gioco!
UN LUOGO PER APPRENDERE
Migliorare il livello di conoscenze
e competenze dei giovani: con
tale obiettivo gli insegnanti F.
Alberghina e L. Orlandi hanno
affrontato la realizzazione di un
progetto finanziato con i fondi
Pon 2007-2013 (FSE-FESR) che
ha coinvolto i ragazzi della Scuola Media “G. Verga” di Niscemi.
Le tematiche affrontate durante
il percorso didattico sono state
molteplici e diversificata l’area
degli interventi. Infatti, si è cercato di recuperare le lacune di
base, consolidare le conoscenze
acquisite, potenziare le competenze ed incrementare gli interessi attraverso la lettura, l’analisi e la scrittura di testi di varia
natura, proprio per stimolare negli alunni la propensione alla didattica attiva e l’amore per la
lingua italiana. Gli insegnanti hanno privilegiato l’approccio laboratoriale, lo spirito di collaborazione, la peer education, il problem
solving, il lavoro in team procedendo progressivamente alla realizzazione di una redazione giornalistica il cui prodotto si sottopone adesso alla vostra lettura.
Saluto del nuovo Dirigente Scolastico, prof.ssa Anna Maria Conti
Il 1° settembre 2013 è iniziato un
nuovo anno scolastico; per me, professoressa a Sciacca, è iniziata una
nuova carriera da dirigente e, con
essa, una nuova avventura a Niscemi.
Non conoscevo nessuno e non sapevo
cosa aspettarmi, ma l’accoglienza che
ho ricevuto è stata così calorosa da
farmi sentire sin dal primo giorno a
mio agio e farmi dimenticare, giorno
dopo giorno, tutti i dubbi e le paure.
E così, Niscemi, questo paese così
lontano e sconosciuto, è diventato la
mia seconda casa, e la scuola media
“G. Verga” è diventata l’obiettivo su
cui concentrare tutte le mie risorse
Prof. F. Alberghina; Prof.ssa M. L. Orlandi e le mie energie, per garantire un’ofIl PON (Programma Operativo Nazionale) è un progetto didattico dedicato alla formazione, al recupero e
al potenziamento delle abilità di base dei ragazzi. A Niscemi, nella Scuola Media Statale Giovanni Verga, si sono realizzati vari progetti PON:
Giochiamo con i numeri 1 e 2, Giochiamo con i suoni 1 e 2, English for
everybody 2, Il mondo delle scienze, Le Français pour tous, Coloriamo ed
impariamo 1 e 2, progetti che hanno coinvolto diversi (Segue a pag. 2)
I progetti PON
ferta formativa già ad alti livelli,
per implementarla sempre di più, per
essere all’altezza di una scuola con
una grande tradizione che rappresenta un punto di riferimento per
l’intera comunità.
Sono già passati nove mesi da quel 1°
settembre, ogni mese ha portato
nuove preoccupazioni, nuove scadenze, ma anche nuove sfide e nuove
soddisfazioni.
Lontanissimo mi sembra ora il primo
giorno di scuola da dirigente, ma non
scorderò mai il clima festoso, il suono della prima campa- (Segue pag.2)
Dove nasce il giornale
Anche quest’anno la scuola all’E.TI.S.
L’E.TI.S. (edizione tipografica siciliana ) è una grande fabbrica dove
vengono stampati dei giornali tra cui
il giornale “ La Sicilia “, “La Repubblica” e tanti altri. Gli operai hanno
due turni lavorativi, il diurno e il notturno. Durante il (Segue a pag. 5)
nella, l’emozione
per il primo discorso da rivolgere ai genitori e ai
bambini, radunati
in attesa di iniziare questo nuovo percorso e forse anche un po’
curiosi di conoscere la nuova
preside.
E ora eccomi qui,
a scrivere per il giornalino della scuola e a fare
un primo bilancio di questi primi mesi da dirigente. E’ stata un’esperienza gratificante, che mi ha
arricchita tanto, sia dal punto di vista professionale che umano. Se il bilancio è positivo, è anche
grazie alla grande professionalità e serietà di
chi, con diversi ruoli e compiti, opera nella scuola, perché tutti, dal personale ATA ai docenti,
lavorano con passione ed impegno, anche oltrepassando i normali obblighi di servizio. Un grazie
va anche a chi lavora per la scuola, dall’amministrazione comunale alle altre istituzioni ed associazioni, che attivamente contribuiscono al suo
funzionamento e all’ espletamento delle finalità istituzionali. Il clima sereno che si è creato,
la disponibilità alla collaborazione, mi hanno aiutata ad affrontare questa impegnativa sfida, e
questo giornalino mi offre l’occasione per ringraziare tutti coloro che ogni giorno, anche se inconsapevolmente, con un sorriso, o un gesto gentile, mi trasmettono il loro affetto e la loro simpatia.
Naturalmente, non posso tralasciare i presidi
che mi hanno preceduta, perché se oggi la Scuola
media “G. Verga” è
una scuola viva e
di qualità è anche
merito del loro
lavoro. I numerosi
laboratori, i corsi
di aggiornamento,
le
attrezzature
tecnologiche,
i
progetti PON e
FESR che negli
anni sono stati
realizzati, consentono oggi a questa
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scuola di essere al
passo con i tempi e di
rispondere ai bisogni
educativi degli alunni.
E’ per loro che ogni
giorno lavoriamo con
passione ed è a loro
che rivolgo l’augurio
di vivere serenamente
questa
esperienza
scolastica, nella certezza che essa contribuirà alla formazione e all’istruzione dei Cittadini di domani.
Il Dirigente Scolastico
Prof.ssa Anna Maria Conti
(Segue dalla prima pagina) — ambiti disciplinari in
una dinamica integrata e laboratoriale.
Per quanto riguarda la maggior parte dei PON l’obiettivo principale è il C1, ovvero il consolidamento
delle abilità di base degli alunni, invece i PON linguistici preparano i ragazzi alle certificazioni TRINITY
e DELF che li agevoleranno nei programmi delle scuole superiori. Il numero di alunni di ciascun corso varia da 20 a 60, che divisi in diversi gruppi permettono ai tutor di organizzarsi meglio.
I tutor e i formatori intervistati sono: Spinello M.C.,
Ficicchia C., Arena R., Milletarì S., Matraxia I., Serra L., Mogliarisi V., Lo Vecchio A., Cortile C., Parisi
G., Incarbone M., Bonci J. L., Giugno A., Giugno M.,
Piazza M., Callari C., Alberghina F. e Orlandi M.L. I
ragazzi riconoscono l’utilità dei progetti, perché rappresentano uno spunto per l’apprendimento e la comprensione delle varie materie, li aiutano a fare nuove
conoscenze ed esperienze.
Inoltre, possono imparare divertendosi, grazie alla
collaborazione, al lavoro di
gruppo e alla condivisione di
un progetto comune.
Amato Giuseppe,
Caruso Saverio Andrea
In giardino
In giardino vedo un verde prato,
forse il più bello del creato,
con i fiori di tutti i colori,
illuminati dai raggi solari.
Al centro c’è un albero grande,
con tante fronde.
Stracquadaini Mario
PON 2007—13 C1—FSE. Parole in gioco 1. “NOI RAGAZZI” . NUM. 1
PON 2013-14 (C1 FSE 2013-1695)
English for everybody 1 e 2
Le Français pour tous
Parole in gioco 1 e 2
Il mondo delle scienze
Giochiamo con i numeri 1 e 2
Coloriamo ed impariamo 1 e 2
Giochiamo con i suoni 1 e 2
La scuola: simbolo di cultura
La Scuola Media Statale Giovanni Verga è un luogo
d’istruzione molto organizzato: è suddiviso in due
grandi plessi, il Centrale e l’Angelo Marsiano. Come
sappiamo, la tecnologia moderna è stata in grado di
compiere miracoli, pertanto si è deciso di istallare
in ogni classe le LIM, cioè
delle lavagne interattive
multimediali che permettono di svolgere la lezione
con meno monotonia e più
divertimento. Questa iniziativa è in via di potenziamento: infatti, se si entra in una delle tante classi
della scuola si nota subito la preziosa apparecchiaPON 2007—13 C1—FSE. Parole in gioco 1. “NOI RAGAZZI” . NUM. 1
tura che si sta sempre più incrementando in entrambi i plessi. La scuola, come argomento principale, trae spunto dalla realtà odierna, infatti se si
osservano le mura frontali del plesso Centrale, si
nota la scritta “Pace” che è tradotta nelle varie lingue. L’istruzione e la cultura vengono prima di tutto.
Come corredo di tali attività, nel seminterrato del
plesso Marsiano è stato realizzato dal C.E.D. il Museo Didattico Comprensoriale di Storia Naturale
che rappresenta fisicamente le intenzioni positive
della scuola.
Per concludere, possiamo dire che la scuola Giovanni
Verga è un istituto accogliente, moderno e funzionante.
Amato Giuseppe
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(SEGUE DALLA 1 ° pagina) - il turno di giorno, puli- viola vengono stampati sul giornale dei pixel rossi e
scono le macchine evitando i guasti mentre nelle ore
notturne stampano i giornali, da mezzanotte alle due
e mezza . Dopo la fase di stampa i giornali vengono
consegnati in tutta la
Sicilia e in Calabria .
Ne stampano oltre tre
milioni di copie a notte
e consumano oltre 4
rotoli di carta . Ogni
rotolo di carta pesa
più di mezza tonnellata e con uno si possono fare circa 700 mila copie.
I colori utilizzati sono il giallo, il rosso, il blu e il
nero. Per creare gli altri colori come per esempio il
blu alternandoli, creando l’illusione ottica del colore. La Repubblica è un giornale speciale perché non
utilizza l’inchiostro ma i colori a tempera ed è per
questo che per stamparla esiste una macchina adatta. Appena usciti dai rulli i giornali piegati e stampati vengono raccolti da alcune pinze, immessi in
degli scatoloni e poi trasportati con dei camion. Le
consegne iniziano da Cosenza; poi arrivati in Sicilia,
partono dalla provincia più estrema, Trapani, e per
ultima Catania, a cominciare dai paesini alle pendici
dell’Etna. La nostra guida, la dott.ssa Letizia Ravidà, ci ha illustrato le funzioni dei macchinari che
servono per la realizzazione dei giornali.
Lombardo Mariaconcetta, Tizza Giada, Galesi Giorgia,
Bartoluccio Sofia, Esposito Sara
Il Plesso Centrale intitolato al preside Giuseppe Spata
La Scuola media Statale “G. Verga” si compone
di due istituti: il plesso “Centrale” e il plesso “A.
Marsiano”, quest’ultimo intitolato allo storico
niscemese che negli anni settanta vi ha lavorato
come segretario. Per iniziativa congiunta della
dirigente, prof.ssa Anna Maria Conti e dei docenti di tutta la scuola, il plesso “Centrale” verrà dedicato al prof. Giuseppe Spata, dirigente
per lungo tempo del Verga, morto alcuni anni fa,
lasciando un ottimo ricordo come educatore e
come uomo di grande umanità e cultura. La richiesta è stata trasmessa
agli organi competenti del Comune di Niscemi.
Il vice sindaco Rosario Meli, presidente della commissione toponomastica, ha affermato: “L'Amministrazione comunale ha adottato la delibera
per intitolare il plesso di viale Gori alla memoria del compianto preside
Giuseppe Spata”. Fondamentale è stato l'apporto della dirigente Anna
Maria Conti e del vicario, prof. Carmelo Giugno che hanno corredato la
richiesta di una biografia del prof. Spata. L'amministrazione ha approvato all'unanimità la proposta e il locale Rotary Club, in occasione della cerimonia di intitolazione, donerà alla scuola un defibrillatore.
Di Benedetto Sofia, Blanco Giorgia, Iudicelli Giorgia, Gallì Ludovica, Blanco Gioia
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La Natura
La pioggia che bagna la terra,
il sole che la asciuga,
le nuvole che coprono la serra,
i bambini sul bagno-asciuga.
La melodia delle onde,
che si scontrano con gli scogli,
e il sole che si nasconde,
e l’uomo con i suoi sbagli.
Bartoluccio Sofia
Le Stagioni
Calde e lunghe giornate d'estate ,
durate tanto, con tante risate.
Fredde e corte giornate d’inverno,
passate subito con un gelido vento.
Alberi di mele che sbocciano fioriti,
in un prato di fiori infiniti.
Giornate temperate di foglie cadenti,
con alberi e foreste tutte morenti.
Fidone Giorgia, Ferrante Chiara,
Terranova Carmela
PON 2007—13 C1—FSE. Parole in gioco 1. “NOI RAGAZZI” . NUM. 1
Bullismo: comportamento da non imitare
Incontro tra alunni ed esperti sul tema del cyberbullismo
Oggi, 25 febbraio 2014, nella Scuola media statale
Giovanni Verga, plesso “Angelo Marsiano“, di Niscemi si è tenuto un incontro per combattere e contrastare il fenomeno del bullismo dei ragazzi, vittime e
bulli, alla presenza
del Sindaco di Niscemi Francesco
La Rosa , del dottor Massimo Arena e della dottoressa Cettina Cinquerrui. Il convegno è stato aperto
dal Sindaco, il
quale ha raccomandato ai ragazzi di raccontare ai genitori e ai
professori i casi di soggetti vittime di bullismo o
cyberbullismo. Subito dopo qualche applauso, sono
stati proiettati due video: uno è stato realizzato
dalla classe 1 B. Il filmato parlava di una ragazza
presa di mira da due bulli suoi compagni di classe e
di un suo amico che l’ha aiutata a confidarsi e denunciare i fatti alla polizia. Il discorso è stato ripreso dalla dottoressa Cinquerrui, la quale ha spiegato gli effetti del bullismo tradizionale a scuola.
Infine ha parlato il dottor Arena, che ha introdotto
e concluso il discorso sul cyberbullismo, cioè il bullismo tramite internet e ci ha consigliato anche di
non installare alcune applicazioni tra le quali “My
Talking Angela” perché durante il gioco l’applicazione potrebbe scattare foto senza il consenso dell’utente e pubblicarle in siti internet.
PERCORSI DI LEGALITA’
La violenza sulle donne
Un problema del nostro tempo
Ogni giorno le cronache dei giornali ci
riportano fatti di
violenze e omicidi
commessi nei confronti delle donne:
mogli,
fidanzate,
sorelle, semplici conoscenti che sono
sempre più spesso vittime indifese di abusi e prepotenze da parte degli uomini che giungono spesso a
gesti estremi.
E’ il caso di Lucia Annibali
il cui volto è stato sfregiato dall’acido per iniziativa dell’ex fidanzato; è il
caso di
Mahtab Ahad
Savoji uccisa e gettata in
mare; è il caso di tante
altre donne che subiscono persecuzioni, stalking e
violenze di ogni tipo e che denunciano i loro aguzzini.
Purtroppo il numero di queste ragazze, di queste
donne, vittime di femminicidi causati dalla violenza e
dalla prepotenza dei loro compagni è in aumento, come dimostrano le notizie degli ultimi giorni che ci
giungono da ogni parte del mondo.
Secondo noi la violenza sulle donne è ingiusta, perché
ogni donna ha il diritto di avere una vita tranquilla e
serena. Tutte le donne hanno il diritto di vivere un’esistenza senza tormenti e senza paure.
Cannì Isabella, Blanco Rita Maria Ludovica,
Di Liberto Rossella
Cutrona Antonio, Quinci Giuseppe, Cutrona Sebastiano,
Di Giovanni Gaetano
Nella società giovanile del nostro tempo, oltre alla
scienza e alla tecnologia dominano anche la violenza e
la trasgressione familiare. Molti ragazzi invece di
esprimere le proprie idee attraverso le parole, lo
fanno in modo violento e aggressivo. L’adolescenza è
il periodo in cui si passa dall’infanzia alla maturità e
si subiscono cambiamenti fisici e morali, inoltre si
compiono scelte riguardanti il proprio futuro. Alcuni
ragazzi riescono a superare questo periodo con facilità, invece altri non ci riescono e ricorrono all’uso di
droghe, all’abuso di alcool e gesti violenti. Molto
spesso a compiere questi atti è la baby-gang, un
gruppo di ragazzi di età compresa tra i 13 e 18 anni
PON 2007—13 C1—FSE. Parole in gioco 1. “NOI RAGAZZI” . NUM. 1
Il mondo dell’adolescenza
Tra disagio, violenza e trasgressione
che praticano atti di bullismo e di vandalismo. Il fenomeno del bullismo si verifica soprattutto nelle
scuole; questa delinquenza è il sintomo del malessere
degli adolescenti che spesso dipende dalla mancanza
di punti di riferimento e dei valori all’interno della
famiglia. Per risolvere questo problema la società
civile e la famiglia dovrebbero curare molto l’educazione dei ragazzi, aprendo un dialogo con i giovani,
cercando di ascoltarli per farli diventare responsabili e coraggiosi.
Blanco R.M. Ludovica, Cannizzo Daria, Perticone Sofia
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NO al razzismo!
Nella nostra società multietnica e multiculturale, il razzismo purtroppo costituisce una piaga difficile da sanare.
Il termine “razzismo” si riferisce ad
un concetto errato che si è diffuso in
diverse epoche storiche e in differenti paesi. La teoria della “razza” catalogava gli esseri umani basandosi sulle
differenze
somatic h e ,
creando
una gerarchia
tra gli individui. Essa è stata smentita
dalla moderna biologia, la quale ha dimostrato che tutti gli esseri umani
sono geneticamente uguali.
Il razzismo nacque nel Medioevo. Ma
fu nel XVI secolo che Spagna e Portogallo catturarono schiavi africani per
impegnarli nelle loro colonie a lavorare
nelle piantagioni di caffè, cotone, tabacco in condizioni di vita spesso disumane. Nel XX secolo il razzismo è diventato lo strumento politico di una
dittatura, il nazismo, causando lo sterminio del popolo ebraico e la discriminazione di altri gruppi umani.
Purtroppo fenomeni di razzismo si verificano ogni giorno: quotidianamente
assistiamo ad episodi di intolleranza e
di insofferenza, a pregiudizi e prepotenze nei confronti di individui e gruppi etnici, di culture e religioni differenti.
Il colore della pelle o la provenienza
geografica, la lingua o l’aspetto fisico
non possono rendere un essere umano
superiore o inferiore ad un suo simile.
Noi crediamo che oggi occorra più che
mai aprirsi al mondo circostante, considerare gli esseri umani tutti allo
stesso modo, vivere insieme in armonia
e pace e tutti insieme alzare in coro un
solo grido: No al razzismo!
Uffa le mamme!
Soldati
A voi soldati che prendete la mira
Questi spari non li voglio più sentire
Non voglio sentire gridare le persone
Perché non sono fatte di cotone
Non voglio vedere in faccia la morte
Perché non è giusta questa sorte
Non voglio sentir tremar la terra
Perciò io vi chiedo basta con la guerra
Liberto Orazio
Pronti alla guida
Uno degli oggetti più desiderati
dai ragazzi d’oggi è il motorino ,
il più piccolo dei veicoli a motore.
Per guidarlo
occorre avere 14 anni e
avere
il
“patentino”.
Quando si sta
sul motorino
bisogna avere con sé il libretto, il
certificato di identità personale,
l’assicurazione e il “patentino”.
Poi bisogna rispettare il codice
della strada: portare il casco,
perché salva la vita in caso di
caduta, tenere i fari accesi, non
usare il cellulare per ascoltare la
musica. Inoltre non si può circolare contromano, bisogna dare la
precedenza ai pedoni e a chi viene da destra, fermarsi quando il
semaforo è rosso o giallo.
Vogliamo dare dei consigli a tutti
i ragazzi, non correte troppo,
non viaggiate con le gomme sgonfie, con i freni rotti, non guidate
se siete stanchi o state poco bene, non truccate il motorino per
correre più veloce, guidare il motorino è bello...ma la bicicletta
non è male! Pedalare fa bene alla
salute mentre guidare il motoriFidone Giorgia, Terranova Carmela,
no inquina l’ambiente.
Ferrante Chiara
Liberto Orazio
Pagina 6
Le mamme certe volte sono troppo
insopportabili, perché
ci obbligano
a fare cose
che
non
vogliamo.
Ad esempio
quando siamo tranquille a guardare la TV o a
giocare, oppure, quando svolgiamo
attività che ci piacciono molto, ci
devono sempre disturbare per motivi inutili come per esempio: sistemare la nostra camera, anche
se non ne abbiamo voglia. UFFA,
che noia!! Però sappiamo che le
mamme fanno tante cose per noi
come lavarci i vestiti, cucinare del
cibo appetitoso, comprarci capi
d’abbigliamento, quindi le dobbiamo aiutare sempre.
Secondo noi però ci dovrebbero
lasciare un po’ più libere, ma le
mamme sono sempre le mamme e
le dobbiamo ascoltare anche se
non ne abbiamo voglia.
Alma Noemi, Di Corrado Giada,
Iudicelli Giorgia
1
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4
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7
8
9
1. Il “traghettatore infernale”
2. Lo sono alcune creature dantesche
3. E’ uno dei fiumi attraversato da Dante
4. Soccorre il poeta nella “selva oscura”
5. La comanda il Pontefice
6. Compie il “folle volo”
7 Un numero….dantesco
8 Uno dei sette peccati capitali
9 Così Boccaccio definì la Commedia
PON 2007—13 C1—FSE. Parole in gioco 1. “NOI RAGAZZI” . NUM. 1
NOI RAGAZZI, cittadini d’Europa...
Stage in lingua inglese a Malta
IL MONDO E’...
Il mondo è verde
come la primavera
che porta allegria.
Il mondo è rosso
come l’amore
che emoziona il cuore.
Il mondo è giallo
come la luce del sole,
è blu come la notte,
è bianco come le stelle
che brillano nel cielo nelle notti serene.
Anche
quest’anno la nostra scuola ha
organizzato
uno stage di
una settimana
a Malta rivolto
agli alunni delle
classi
prime.
Abbiamo aderito con entusiasmo all’iniziativa. Siamo partiti il 3 maggio con due professoresse, Giusy Meli ed Edy Salvo, che
poi è stata sostituita dalla professoressa Lucia Orlandi.
La mattina andavamo a scuola per imparare la lingua inglese, all’uscita
pranzavamo a sacco, il pomeriggio facevamo delle escursioni guidate. Abbiamo visitato Medina, La Valletta e
St. Julian’s e abbiamo fatto anche
un’escursione sulla nave di Capitan
Morgan. Un pomeriggio abbiamo visto
un film in 5 D sulla storia di Malta, è
stato molto emozionante.
La sera cenavamo in hotel a self service; certo, alcuni di noi si lamentavano
per il cibo, ma in realtà era vario, buono e abbondante….soprattutto di patatine fritte che sparivano subito!
Finita la cena tornavamo nelle nostre
camere dove ci divertivamo molto a
stare tra di noi, facendo dei pigiama
Ticli Clelia
...legati alle nostre tradizioni!
La memoria di una civiltà
antica
L’economia di Niscemi si è sempre basata sull’
agricoltura. Una vita di lavoro e fatica, data
dall’abbondanza delle messi e dei raccolti. In passato nella piana di Gela i niscemesi coltivavano
grano e cotone. Per conoscere la storia economica
del nostro paese e il modo in cui vivevano e lavoravano i nostri nonni e bisnonni, abbiamo visitato il “Museo della civiltà contadina-Angelo Marsiano”. Abbiamo così osservato gli oggetti, gli attrezzi e i
manufatti che venivano usati tanto tempo fa. Inoltre abbiamo visitato anche
la ricostruzione della tipica abitazione del contadino, che teneva in casa
anche gli animali. Ci ha colpito il fatto che nella camera matrimoniale, sopra
il letto, era appesa la “naca”, cioè una culla in cui veniva messo il neonato,
che poteva essere dondolato dalla mamma, senza che questa si alzasse.
Amato Denise, Ticli Clelia, Blanco Fabiana, Meli Angela Carla
PON 2007—13 C1—FSE. Parole in gioco 1. “NOI RAGAZZI” . NUM. 1
party. Insomma, la settimana a Malta
è stata mitica, supermegasplendida.
Siamo proprio
sicuri
che
rifaremmo
altre
mille
volte un’esperienza così.
Ticli Clelia,
Blanco Fabiana, Amato
Denise, La Rosa Alice, Minardi Melissa
Welcome to Ashford
L’11
maggio
scorso,
35
alunni
della
nostra scuola
sono
partiti
alla volta dell’Inghilterra. Dopo aver
sorvolato il nostro continente siamo
arrivati nel college, ci siamo sistemati
ed abbiamo esplorato la zona.
Ogni mattina abbiamo frequentato le
lezioni in lingua inglese, migliorando le
nostre competenze. Ma l’esperienza si
è arricchita dalla quotidianità del college: sport, arrampicate, percorsi ad
ostacoli, tiro con l’arco, ecc.
La nostra settimana poi ha avuto due
tappe fondamentali: Canterbury e, soprattutto, Londra, città meravigliosa e
cosmopolita. Il tempo era spesso nuvoloso, ma gli ultimi tre giorni ci ha stupito: è stato a dir poco primaverile! Il
cibo non era così male, visto che alternavamo la cucina tradizionale inglese a
quella italiana. L’affetto dei nostri cari
ci è mancato, ma frequentare uno stage linguistico all’estero in Inghilterra,
a nostro parere, è un’esperienza indimenticabile!
Quinci Giuseppe, Cutrona Sebastiano, Di
Giovanni Gaetano, Cutrona Antonio
Pagina 7
Le piazze antiche
Nel mondo antico la piazza
svolgeva un ruolo importante. Nella Grecia antica la piazza si chiamava
<<agorà>> ed era il centro della città. Era il luogo dove si svolgevano molte attività, dal mercato alle feste religiose, dove gli uomini liberi si riunivano per trattare gli affari della Città-Stato. Era il luogo simbolo della democrazia, tant’è che vi si riuniva l’assemblea della polis. Nell’antica
Roma invece la piazza era detta <<forum>>. Il foro più antico è quello
conosciuto come Foro Romano, situato fra il Campidoglio (dove c’era il
tempio di Giove Ottimo Massimo) e il Palatino (sede dell’imperatore).
A questo, nel corso degli anni, soprattutto durante l’impero, se ne aggiunsero molti altri: furono i Fori Imperiali. Il Foro era il centro della
vita politica della Stato e vi si amministrava la giustizia. Era da
tutti considerato un monumento della civiltà romana. Esso racchiudeva molti edifici: le terme, l’anfiteatro, il teatro, la basilica, il tempio; doveva essere maestoso e avere un porticato. Era
attraversato dalla via sacra, che era percorsa dalle processioni
religiose e dalle sfilate dei cortei, che celebravano i trionfi dei
comandanti vittoriosi con il bottino e i prigionieri di guerra.
I fori erano sempre affollati di gente impegnata in affari e anche di
sfaccendati e frequentatori di taverne. Quindi sia nell’agorà che nel
foro si svolgeva la vita della città. Le nostre piazze ancora oggi hanno
ereditato da Greci e Romani tali funzioni.
Di Gregorio Andrea, Cutrona Antonio, Di Giovanni Gaetano, Bartoluccio Sofia,
Tizza Giada , Galesi Giorgia.
Il salotto della nostra città
Anche Niscemi ha la sua piazza principale, che è il salotto della città e il
punto di riferimento per tutti i suoi
abitanti. E’ Piazza Vittorio Emanuele
III, come si può leggere da una lapide, ma originariamente si chiamava
Piazza Duomo. Su di essa si affacciano il Palazzo Comunale, costruito tra
il 1870 e il 1882, in stile neoclassico,
la Chiesa Madre e quella dell’Addolorata. La Chiesa Madre, dedicata a S.
Maria D’Itria, fu progettata dall’architetto La Rosa e costruita dal 1742
al 1753, a spese dei niscemesi, sul
luogo dove già sorgeva la Chiesa Madre, molto danneggiata dal terremoto del 1693. E’ in stile barocco, ha la
facciata in pietra di “Pilacane”ed è
abbellita da un portale con colonne
corinzie e da alcune statue di santi,
ricordate dal poeta locale “Mario
Gori”, come testimoni assorti e silenziosi dei fatti della nostra comunità.
La Chiesa dell’Addolorata venne co-
quella di Maria SS. Addolorata. An-
ch’essa è in stile barocco, fu progettata dal capomastro Silvestro Gugliara.
Oltre a questi tre edifici, sulla piazza si affacciano quattro bar e una
banca. La domenica e il tardo pomeriggio di ogni giorno è molto frequentata da persone di ogni età. Molti
adulti si recano nel “salotto della
città” per incontrare gente, per discutere di politica e di affari, un po’
come nell’antichità. I giovani, invece,
ci vanno per passeggiare e chiacchierare con gli amici.
struita, dal 1753 al 1764 a spese di Cutrona Antonio, Cutrona Sebastiano,
due confraternite, ancora oggi esi- Di Giovanni Gaetano, Quinci Giuseppe,
stenti quella della SS. Crocifisso e Stracquadaini Mario
Pagina 8
Estate
Si avvicina la splendida estate
con le sue lunghissime giornate.
E’ il risveglio di odori e sapori,
che riempiono di gioia tutti i cuori.
Sapete cosa mi ricorda l’estate?
Le giornate al mare e le lunghe passeggiate.
Al mio risveglio, al mattino,
sento cinguettare il mio canarino
che risveglia allegramente
i più bei ricordi nella mia mente.
Quinci Giuseppe
Le ricette della nostra tradizione
A cura di Fabiana Blanco
CARCIOFI STUFATI
INGREDIENTI :
Carciofi
Peperoncino
Sale
Pecorino
Pan grattato
Prezzemolo
Aglio
Olio
Acqua
PROCEDIMENTO :
Sbattere i carciofi (dalla parte opposta al cuore)
su un piano e lavarli bene, lasciarli sgocciolare
per qualche minuto. In una terrina mettere sale,
peperoncino e pecorino grattugiato (o qualsiasi
altro formaggio). Farcire i carciofi in ogni loro
parte con il composto e posizionare in pentola
con le punte verso l’alto. Aggiungere l’ acqua fino
a coprire i 3/4 dei carciofi. Infine mettere
abbondante olio in ogni carciofo, coprire con un
coperchio e cucinare a fuoco medio. Dopo 30
minuti controllare se l’acqua è sufficiente e
staccare una foglia. Se si stacca facilmente i
carciofi sono pronti. Buon appetito!
RAIA CCA STEMPERATA RI ACITU
INGREDIENTI :
Razza
Olio
Farina di grano duro
Aceto
Aglio
Sale e pepe q.b.
PROCEDIMENTO:
Lessare le ali della razza per 10-15 minuti (in
base alla grandezza), metterle in una teglia e
farle raffreddare. Con una forchetta rimuovere
delicatamente la pelle; quando sarà pulita, tagliare le ali in 4-5 pezzi e infarinare. In una padella
antiaderente mettere un filo d’olio e adagiare la
razza. Lasciare soffriggere a fuoco medio fin
quando sarà dorata da entrambi i lati; aggiungere
l’aglio in camicia ( usare spicchi piccoli ) e mettere un coperchio per evitare che l’aglio scoppi;
infine aggiungere l’aceto. Togliere dal fuoco e
aggiungere sale e pepe. Buon appetito!
PON 2007—13 C1—FSE. Parole in gioco 1. “NOI RAGAZZI” . NUM. 1
Natural game al Biviere di Gela
NOI RAGAZZI...a teatro
Il dodici Maggio abbiamo partecipato ad una visita guidata alla Riserva Naturale del Biviere di Gela, organizzata
dai professori di scienze della nostra scuola per gli alunni
delle prime classi. Alle ore 8:30 ci siamo recati davanti al
plesso Angelo Marsiano, dove due pullman ci hanno portato al Biviere. Appena arrivati abbiamo fatto colazione,
poi siamo stati divisi in due gruppi ed affidati ad una guida che ci ha parlato della flora e della fauna locali, di
quest’ultima facevano parte insetti come farfalle e libellule e animali come uccelli migratori e uccelli sedentari.
Con dei binocoli personali o con il cannocchiale dell’osservatorio della Riserva, abbiamo potuto vivere in prima
persona l’esperienza di
osservare un piccolo
uccello bianco caratteristico del luogo. Dopo aver pranzato a sacco, abbiamo
partecipato ad un “Natural Game”, un quiz naturalistico
costituito da tredici domande riguardanti il Biviere di
Gela e i suoi animali. I vincitori hanno ricevuto come premio dei libri, dei giochi da tavolo, delle cartoline, delle
spille e dei poster della LIPU. Infine siamo tornati a
scuola dove abbiamo trovato i genitori che ci hanno accompagnati a casa .
Amato Giuseppe,
Caruso Saverio, Occhipinti Dario, Cannata Francesco
Anche quest’anno la nostra scuola ha aderito alla Stagione Teatrale organizzata dal Teatro Stabile di Catania.
Abbiamo potuto assistere a quattro spettacoli: “ La Bottega del caffè “ di Carlo Goldoni, “ Otello “ di Luigi Lo
Cascio, liberamente ispirato all’Otello di W. Shakespeare, ”Per non morire di mafia” di Pietro Grasso, ”Cyrano
de Bergerac” di E. Rostand. Tutte le rappresentazioni
sono state interessanti, in particolar modo “Otello” e
“Per non morire
di mafia”.
La prima inizia
dalla fine, cioè
da quando la
tragedia ormai
è compiuta. La
storia
viene
raccontata da
un soldato fedele al suo generale, Otello, che vuole presentare i fatti
per come sono accaduti, senza distorsioni. La storia è
quella di un uomo, che ha compiuto un atto scellerato,
cioè l’uccisione della moglie Desdemona, non a causa della diversità che deriva dal colore della pelle, ma per la
differenza fondamentale che c’è tra uomo e donna che a
volte invece che all’amore può portare ad un odio profondo, senza misura.
In questo caso l’odio è stato provocato da Iago, che
mosso dal suo risentimento verso Otello ha innescato
una tragedia. Questa rappresentazione ci ha fatto riflettere sul fenomeno del femminicidio, che è molto
diffuso nella nostra società.
L’ altra opera che ci è piaciuta molto è stata “ Per non
morire di mafia “di Pietro Grasso, l’ attuale Presidente
del Senato, che parla della sua vita dedicata alla lotta
contro la criminalità per il trionfo della legalità.
Il protagonista, interpretato dall’ attore Sebastiano Lo
Monaco, racconta in un monologo la propria storia di magistrato impegnato nella lotta alla mafia, le paure e i
rischi coinvolgenti anche la sua famiglia, conseguenti alla
sua scelta professionale e morale .
Con queste opera l’autore vuole scuotere le coscienze di
tutti, a cominciare da quelle dei giovani , perché solo in
questo modo , prendendo posizione può esserci la speranza di sconfiggere la mafia e far trionfare la legge
dello Stato, che deve essere guidato dalla legge morale
“Finché la mafia esiste bisogna parlarne, discuterne,
reagire”. Dice Pietro Grasso: “I silenzi di oggi siamo destinati a pagarli duramente domani, con una mafia sempre più forte, con cittadini sempre meno liberi”.
Proverbi popolari niscemesi
I guai ra pignata i sapi u cucchiaiu ca l’arrimina.
(I guai veri li sa solo chi li vive)
A pignata taliata nun bugghi mai.
(Quando una cosa si aspetta non arriva mai)
Primma ‘i parrari mastica i paroli.
(Rifletti bene prima di parlare)
Ogni cai è liuni na so casa.
(Ogni persona si sente bene nella propria casa)
Cu mancia fa muddichi.
(Chi fa qualcosa, commette qualche errore)
Ogni lignu avi u so fummu.
(Ogni uomo ha il suo carattere)
A mal’erva nun sicca mai.
(L’erba cattiva non muore mai)
A matinata fa a iurnata.
(Non bisogna perder tempo!)
Amato Giuseppe, Cannizzo Daria, Caruso Andrea, Liberto Orazio,
Terranova Carmela, Ticli Clelia
Pagina 9
Spinello Ludovica, Lombardo Mariaconcetta, Blanco Gioia,
Meli Angela Carla, Blanco Giorgia
PON 2007—13 C1—FSE. Parole in gioco 1. “NOI RAGAZZI” . NUM. 1
Un anno insieme
Proponiamo ai nostri
lettori alcuni scatti
fotografici relativi
alle numerose attività
didattiche
(curriculari ed extracurriculari) realizzate nella nostra
scuola durante l’a.s.
2013-2014.
La redazione
Ottobrata, Concorso “U Falarinu“ e Giornata ecologica
Attività natalizie
Mobile vulgus
Carnevale
Carnevale
Stage in lingua inglese a Malta
Sagra del Carciofo
Laboratorio di Ceramica
Teatro
Stage linguistico London – Grosvenor Hall Ashford
Giochi Matematici alla Bocconi di Milano
Tutti pronti per la SCHERMA!
Pagina 10
PON 2007—13 C1—FSE. Parole in gioco 1. “NOI RAGAZZI” . NUM. 1
Viaggio d’istruzione in Toscana-Umbria
Curriti carusi!
Il 19 Febbraio si è
svolta la sesta edizione della corsa
campestre svoltasi
presso l’ ”Oasi Madonna Del Buon Consiglio” in contrada
Stizza dal titolo
significativo,
“Curriti carusi”.
Quest’anno vi hanno
partecipato
250
alunni divisi in 4
categorie (ragazze,
ragazzi,
cadetti,
cadette). È stata
organizzata da tutti i professori di educazione fisica
della Scuola Media “G. Verga”. Dopo che tutti gli alunni
hanno ricevuto il numero di gara è iniziato il corteo
olimpico, allietato dalla presenza degli sbandieratori
dell’IISS “Leonardo da Vinci” di Niscemi, da altri
gruppi di ragazzi provenienti dalla parrocchia Santa
Maria del Bosco e altri che percuotevano i tamburi. Poi
il prof. Ragusa ha chiamato i corridori per classe e li
ha invitati a salire sul palco per il saluto delle autorità
presenti prima della gara. Finalmente la competizione
è iniziata; per prima è partita la categoria ragazze,
facendo due giri di fila per tutto il percorso. Dopo è
partita la categoria ragazzi, che hanno manifestato
tutto l’impegno possibile per raggiungere l’agognato
traguardo. In seguito è toccato alle cadette che hanno
PON 2007—13 C1—FSE. Parole in gioco 1. “NOI RAGAZZI” . NUM. 1
ANGOLO DELLO SPORT
percorso 3 giri di campo.
Infine è partita la categoria cadetti: la gara è stata
molto combattuta con qualche atleta caduto per lo
sforzo profuso. I vincitori alla fine della gara hanno
ricevuto le medaglie. Ma la vera essenza dello sport è
una sana ed allegra competizione: tutti i partecipanti si
sono divertiti, hanno bevuto il tè caldo e gustato dolciumi preparati dalle nostre fantastiche mamme!
E’ stata un’esperienza magnifica e indimenticabile.
Ravalli Claudia e Occhipinti Dario
Pagina 11
Pagina dei giochi
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-Alighieri
-Angeli
-Anime
-Antipodi
-Barca
-Beati
-Beatrice
-Caronte
-Cielo
-Cerchio
-Cornice
-Dannati
-Dante
-Diavolo
- Endecasillabi
- Eunoè
- Gerusalemme
- Imbuto
- Inferno
- Lete
- Lucifero
- Minosse
- Monte
- Paradiso
- Purgatorio
- Terzine
- Virgilio
O
LA REDAZIONE
1
PON C-1 FSE—2013– 1695
2
3
4
5
1. Discendere...dalle nubi
2. Il rifugio domestico
3. Sono “carnascialeschi” quelli di
Lorenzo il Magnifico
4. Participio passato del verbo dire
1.Scienza che studia le stelle.
2.Colui che tira le frecce.
3.Regione italiana patria di
San Francesco.
4.La regione di Dante Alighieri.
5.Allattò Romolo e Remo.
6.La punta del nostro stivale
3.
4.
5.
6.
Amato Giuseppe, Amato Denise Maria, Blanco
Fabiana Stefania, Blanco Rita Maria Ludovica,
Cannata Francesco, Caruso Saverio Andrea,
Cutrona Sebastiano, Cutrona Antonio, Di Giovanni Gaetano, Di Liberto Rossella, Esposito
Sara, Ferrante Chiara, Fidone Giorgia, Galesi
Giorgia, La Rosa Alice, Liberto Orazio, Lombardo Maria Concetta, Meli Angela Carla, Minardi Rachele, Minardi Melissa, Occhipinti
Dario, Quinci Giuseppe, Ravalli Claudia, Terranova Carmela, Ticli Clelia, Tizza Giada, Valenti
Emanuela
5. Il numero dei canti della Commedia
1.
2.
E
Di Benedetto Sofia, Blanco Giorgia, Cannizzo
Daria, Iudicelli Giorgia, Blanco Gioia, Gallì Ludovica, Di Corrado Giada, Alma Noemi, Cannì
Isabella, Bartoluccio Sofia, Perticone Sofia,
Spinello Ludovica, Stracquadaini Mario
Formatore: prof.ssa M. L. Orlandi
Tutor: prof. F. Alberghina
(Impaginazione
e grafica)
Siamo su Internet
www.giovanniverganiscemi.gov.it
Giochi didattici a cura di Bartoluccio Sofia, Cutrona Antonio e Cutrona Sebastiano