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Provincia di Bergamo
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Bergamo, 17/01/2014
Verbale della 1^ Conferenza di valutazione per la variante del Piano territoriale di
coordinamento provinciale relativa ad aree ricadenti in ambiti normati dagli artt. 54 e 66
delle nta, nonché alle previsioni in materia di beni ambientali e paesaggistici ai sensi degli
artt. 15 e 18 della L.R.12/05.
In data 17 gennaio 2014 alle ore 10.00 presso lo Spazio Viterbi del Palazzo della Provincia, in via
T. Tasso 8 a Bergamo, si è svolta la 1^ Conferenza di Valutazione Ambientale Strategica della
Variante al PTCP richiamata in oggetto.
Alla Conferenza di valutazione, con nota prot. 117550/07-03 del 18/12/2013 sono stati convocati i
rappresentanti degli enti territorialmente interessati e i soggetti competenti in materia ambientale, oltre ai
settori del pubblico interessati all’iter decisionale, come individuati con D.D. n.1476 del 16/07/13 di
approvazione del percorso metodologico per la redazione della VAS
(Per l’elenco degli intervenuti si rimanda all’allegata tabella presenze)
L’Arch. Silvia Garbelli, responsabile del Servizio Pianificazione territoriale e Grandi infrastrutture
e Responsabile del Procedimento, apre i lavori della Conferenza specificando che la necessità di
procedere alla Variante in questione deriva dalle prescrizioni della l.r. 1272005 e s.m.i. (artt 15
e18) nonché dalla constatazione che il Servizio Strumenti Urbanistici della Provincia, che ha
esaminato la gran parte dei P.G.T. comunali ai fini della verifica di compatibilità con il P.T.C.P.
vigente, ha segnalato che sussistono diverse richieste di Variante allo stesso P.T.C.P. espresse ai
sensi dell’art 13 della l.r. 12 citata, con particolare riferimento alle aree normate dagli articoli 54
“Contesti di elevato valore naturalistico e paesistico” e 66 “Ambiti di valorizzazione, riqualificazione
e progettazione paesistica” che sono elencate tra le componenti essenziali e strategiche del Piano.
Poiché nel PTCP vigente questi tematismi sono normati dal Titolo II- Paesaggio e Ambiente si è
ritenuto di procedere nell’ambito della stessa Variante.
Scopo della Conferenza odierna, è l’illustrazione del documento di scoping pubblicato sul portale
della Regione Lombardia SIVAS in data 18/12/2013 e la raccolta di contributi ed osservazioni, in
base a quanto descritto nella DGR 761/2010 all 1c.
La dott.ssa Sara Lodrini (dello Studio associato Percorsi Sostenibili incaricato dell’elaborazione
dei documenti di VAS), illustra i contenuti del documento di scoping che è finalizzato alla
definizione del quadro di riferimento del procedimento di VAS, vale a dire a individuare l’ambito di
influenza della proposta di variante, il tipo di informazioni da includere nel Rapporto Ambientale e
tutte le informazioni utili a costruire un quadro conoscitivo ampio e condiviso. Sottolinea l’aspetto
partecipativo della procedura di VAS.
Nello specifico il documento suddivide la proposta di Piano in due macro aree: la prima riguarda il
tema generale Ambiente e Paesaggio mentre la seconda attiene alle modifiche chieste dai comuni
per le aree ricadenti negli artt. 54 e 66 del vigente PTCP.
In sostanza vengono illustrati gli orientamenti iniziali della Variante e il suo ambito di influenza per
le ricadute ambientali; viene compiuta una analisi di sostenibilità iniziale e un confronto tra i principi
di sostenibilità e gli obiettivi della variante; vengono descritti i criteri e gli indicatori sulla base dei
quali andrà sviluppato il Rapporto ambientale, di cui si riassume la struttura. Dal momento che
l’ambito di influenza della variante oggetto di studio coincide con l’intero territorio provinciale, la
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procedura di VAS sarà affiancata dalla procedura di Valutazione di incidenza sia per la presenza di
numerosi Siti Natura 2000 sia per le eventuali interferenze con la Rete Ecologica Regionale.
Infine si richiama la stretta correlazione che la Variante dovrà avere con la Rete ecologica e Rete
verde provinciale.
L’arch Garbelli aggiunge sommariamente i criteri con cui si intendono valutare le richieste
avanzate dai Comuni per la modifiche alle aree ex artt 54 e 66, evidenziando che sono state
presentate domande da 30 Comuni ma 6 istanze sono già state escluse dalla possibile variante in
quanto ritenute non pertinenti al tema (riguardavano aree normate da altri articoli delle NTA) o
perché troppo generiche.
L’arch. Piergiorgio Tosetti, estensore del progetto di Variante al PTCP, interviene per descrivere
come si è inteso impostare il documento di Piano, tenuto conto in primis del PTR, ma anche delle
indicazioni contenute nel Piano della Rete ecologica-Rete verde provinciale che è già stato
completato ancorché non ancora approvato formalmente ed infine tenuto conte della Variante per
la definizione degli ambiti agricoli di interesse strategico che sta completando il suo iter per
l’adozione da parte del Consiglio provinciale.
Partendo dal presupposto che il vigente PTCP per la Parte relativa al Paesaggio/ambiente, non si
discosta sostanzialmente dagli indirizzi e dagli obiettivi del PTR, il nuovo documento porrà
un’attenzione particolare all’ambito territoriale dei laghi, sulla quale il PTR si sofferma
particolarmente, nonché all’introduzione di due “categorie” di paesaggio che nel vigente PTCP non
hanno un’individualità e quindi una tutela specifica: il paesaggio dinamico (i sistemi dell’acqua, i
percorsi panoramici, i paesaggi della mobilità) e il paesaggio degli elementi a rete (rete dei castelli,
delle abbazie, dell’archeologia industriale).
Si apre la discussione al pubblico intervenuto.
Rappresentante dell’ordine degli ingegneri e di Italia nostra: chiede chiarimenti sull’ipotesi di tutela
del “paesaggio percepito”, richiama l’importanza del monitoraggio che è obbligatoriamente
introdotto nei documenti di VAS ma di cui si perdono le tracce in sede operativa; infine chiede di
conoscere la percentuale della superficie delle aree protette nella provincia.
Rappresentante dell’Ordine degli ingegneri: pur riconoscendo che non è in questa fase che si
possono conoscere le linee guida su come saranno gestite le nuove norme in funzione degli
obiettivi dichiarati, sottolinea l’importanza di ragionare anche in funzione delle azioni di governo del
territorio e non solo di tutela. Richiama la necessità di correlare il progetto di variante in
discussione con quello della Rete ecologica provinciale.
Rappresentante di WWF Bergamo: chiede chiarimenti su chi abbia presentato le richieste di
variante relative agli artt. 54 e 66 del PTCP (Comuni e/o privati).
Rappresentante Legambiente: comunica che ha depositato al protocollo un documento di
osservazioni; sottolinea che non è stata presa in considerazione alcuna opzione alternativa come
sarebbe previsto nelle procedure di VAS e di VIA e ciò in particolare per le aree oggi tutelate dal
PTCP e che potranno essere trasformate a seguito delle richieste dei Comuni. Ritiene che debba
essere posta più attenzione agli indicatori relativi ai consumi energetici, alle conseguenti necessità
di infrastrutturazione sopra e sottosuolo.
L’arch. Garbelli conferma che le modifiche puntuali prese in considerazione sono solo quelle
presentate dai Comuni ai sensi dell’art. 13 della l.r. 12/05 e chiarisce che il Piano della Rete
ecologica-Rete verde provinciale non è ancora stato formalizzato in quanto Piano di Settore del
PTCP (si approverà successivamente alla Variante).
L’arch Tosetti interviene per rispondere e chiarire alcune delle questioni poste, in particolare per i
primi due interventi. Innanzitutto chiarisce che il paesaggio non percepito va comunque tutelato e
che l’intenzione della Variante è quella di introdurre un valore di tutela in più che valorizzi anche la
percepibilità del paesaggio (dalla strada, dal fiume, dall’altra sponda del lago…).
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Per quanto riguarda il governo del territorio innanzitutto ricorda che i dettami della Variante, ai
sensi della l.r. 12/2005 e s.m.i., saranno prescrittivi e prevalenti per i Comuni, indipendentemente
dalla vigenza o meno del PGT. Poi si sofferma sull’attività che la Provincia ha condotto fino ad oggi
per la pronuncia di compatibilità dei PGT al PTCP, svolta attraverso il confronto continuo con i
Comuni con i quali sono state concertate le scelte urbanistiche grazie alla condivisione delle Linee
guida del peso insediativo e delle principali direttive contenute nel PTCP, anche dove non
prescrittive.
Per le modifiche agli artt 54 e 66 verrà posta attenzione alle modalità e alle destinazioni delle
trasformazioni ove potranno essere ritenute ammissibili, così come verrà posta attenzione al
contesto nell’esame delle richieste.
La dott.ssa Lodrini invece puntualizza le considerazioni sulla VAS. Concorda sull’importanza del
monitoraggio e sul fatto che non venga preso sufficientemente in considerazione a processo
concluso e ritiene che ciò sia in parte dovuto al fatto che non sono previste scadenze e sanzioni e
in parte al fatto che si applica in seguito a processi di elaborazione dei PGT temporalmente troppo
lunghi.
Quantificare la % di aree tutelate è difficile e probabilmente scientificamente poco corretto perché
riguarda situazioni non omogenee per livello e tipo di tutela.
Per quanto riguarda le soluzioni alternative sono difficili da individuare per il paesaggio, a meno
che non si voglia pensare all’alternativa 0. Per le modifiche puntuali l’alternativa è in parte già stata
valutata con l’esclusione di alcune richieste. Tale aspetto potrà essere meglio evidenziato nelle
schede di valutazione che faranno parte del Rapporto Ambientale.
Arch. Silvia Garbelli, non essendoci altri interventi, chiude la conferenza alle ore 12.30
LA RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO
arch. Silvia Garbelli
Allegato: Tabella presenze
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