DOCUMENTO 5B LT

ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE
“ cÜ|ÅÉ _xä| ”
BADIA POLESINE
DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE
(art.5, comma 2, D.P.R. 23 Luglio 1998, n.323)
a
CLASSE V^ B
INDIRIZZO: Ambiente e salute
opzione Salute
ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE “PRIMO LEVI”
℡ 0425 53433 - 0425 589133
via Manzoni, 191 – 45021 Badia Polesine (RO)
Codice Ministeriale ROIS00700D - Codice Fiscale 91005190292
e-mail istituzionale: [email protected] – posta certificata:
[email protected]
ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE”PRIMO LEVI” DI BADIA
POLESINE
DOCUMENTO DEL 15 MAGGIO
LICEO TECNICO AMBIENTE E SALUTE
CLASSE 5^ B LICEO TECNICO
OPZIONE SALUTE
A.S. 2013-2014
1
INDICE
- Composizione del Consiglio della Classe 5^ B Liceo Tecnico opzione “Salute” pag.3
- Individuazione Aree Disciplinari pag.4
- Profilo del corso di studi pag.4
-Competenze acquisite e sbocchi professionali pag.4
- Docenti nel triennio pag.5
- Profilo della classe pag.5
- Percorso Formativo pag .7
a. Percorso didattico – formativo pag.7
b. Obiettivi formativi pag.7
c. Obiettivi cognitivi pag.7
d. Abilità standard pag.7
- Metodologie didattiche pag.7
- Supporti utilizzati nell’attività didattica pag.8
- Attività di recupero e sostegno pag.8
- Modalità di valutazione pag.8
- Criteri per le valutazioni intermedie e finali pag.8
- Attività integrative pag.8
- Attività di Stage pag.9
- Area d’Integrazione pag.9
- Relazioni e programmi pag.11
- Relazione finale e programma: Italiano pag.11
- Relazione finale e programma: Storia pag.14
- Relazione finale e programma: Inglese pag.16
- Relazione finale e programma: Matematica e Informatica pag.19
- Relazione finale e programma: Igiene ed Sanitaria pag. 22
- Relazione finale e programma: Legislazione Sanitaria pag.28
- Relazione finale e programma: Scienza della Nutrizione pag.33
- Relazione finale e programma: Anatomia pag.36
- Relazione finale e programma: Organizzazione e gestione dei Servizi C. pag.37
- Relazione finale e programma: Tecniche delle Relazioni Interpersonali pag.40
- Relazione finale e programma: Educazione Fisica pag. 42
- Relazione finale e programma: Religione pag. 45 Area Integrazione pag.46
- Allegato n.1: Simulazioni prove scritte d’esame pag.48
- Allegato n.2: Griglie proposte ( Prima, Seconda , Terza Prova, Colloquio) pag. 58
-Allegato 3 ( in busta chiusa)
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INDIVIDUAZIONE AREE DISCIPLINARI
Come da D. M. del 18- 09-1998 il C. di C. individua le seguenti aree disciplinari ai fini della
correzione delle prove d’esame(Consiglio di classe effettuato in data 8 Marzo 2014):
• area umanistica: Italiano, Storia, Inglese, Tecniche delle Relazioni Interpersonali
• area tecnico-scientifica: Matematica, Igiene ed Educazione Sanitaria,Legislazione
Sanitaria.
PROFILO DEL CORSO DI STUDI
Il corso di studi sperimentale del Liceo Tecnico Ambiente e Salute, attivato presso l’Istituto
sia di
Istruzione Superiore “L. Einaudi” di Badia Polesine (RO) dall’a.s. 1997/1998, si caratterizza
per un
biennio comune, un triennio di specializzazione nonché un’area d’integrazione
(progettata e inserita nel POF d’istituto, finalizzata sia all’arricchimento culturale
all’integrazione dei contenuti professionali) che si articola diversamente, in termine di
monte ore, tra biennio e triennio.
Il corso di studi del Liceo Tecnico opzione “Salute” (diploma di Dirigente di Comunità) e
finalizzato
alla preparazione di una figura professionale dotata, da una parte, di competenze
specifiche, fornita di capacita polivalenti in grado di rispondere alle nuove esigenze
organizzative, gestionali e
decisionali all’interno di una comunità, nell’accezione più ampia del termine stesso e,
dall’altra, di
competenze scientifiche, tecniche, tecnologiche, operative dirette all’analisi e alla gestione
della
salute, individuale e collettiva, in relazione alla prevenzione, alla tutela e alla salvaguardia
della
persona. Indispensabile “habitus” per lo studente, pertanto, e quello di una propensione
culturale al continuo aggiornamento orientata non solo alla capacita di cogliere la
dimensione sociale ed economica dei problemi presenti nel management di una comunità
ma anche incentrata a creare e favorire condizioni in ambito relazionale nonché a
migliorare la condizione di salute individuale e collettiva.
COMPETENZE ACQUISITE
Il Dirigente di Comunità nell’ambito di un gruppo di coordinamento e gestione di una
comunità:
• sa utilizzare coerentemente tutti gli “strumenti culturali e professionali” in suo
possesso;
• sa individuare, pianificare e ottimizzare i processi presenti all’interno di una
comunità;
• sa individuare e proporre i determinanti per migliorare la qualità delle relazioni
interpersonali e della salute individuale e collettiva all’interno di una comunità
• è in grado di adattare la propria personalità alle varie necessita nel campo operativo
specifico;
4
• è in grado di affrontare il proseguimento degli studi in campo scientifico basandosi
su efficaci conoscenze.
GLI SBOCCHI PROFESSIONALI
Al termine del corso di studi il diplomato “Dirigente di Comunità” può operare negli ambiti
di
gestione e dell’assistenza alla persona, all’interno di Enti, gruppi o Comunità, nel settore
pubblico o privato e può iscriversi a qualsiasi corso post-diploma, ITS e a qualsiasi facoltà
universitaria.
Docenti nel triennio
NOMINATIVI
Discipline
Italiano
Storia
Inglese
Matematica
ITP matematica
a.s.2011-2012
Classe Terza
Nominativo docenti
Maria Angela Pigozzo
Maria Angela Pigozzo
Gabriella Galvan
Cesare Veronese
Zanella M. Mirimin I.
a.s.2012-2013
Classe Quarta
nominativo docenti
a.s.2013-2014
Classe Quinta
Nominativo Docenti
Maria Angela Pigozzo Maria Angela Pigozzo
Maria Angela Pigozzo Maria Angela Pigozzo
Gabriella Galvan
Gabriella Galvan
Afra Zangheratti
Afra Zangheratti
Antonella Presti
Antonella Presti
Igiene Rischio Collettivo
Stefano Vallin
Zebini Emanuela
ITP Igiene Rischio Collettivo
Igiene ed Ed Sanitaria
ITP Igiene Educazione Sanitaria
Anatomia,fisiologia, patologia
ITP Anatomia,fisiologia,patologia
Organizzazione e gestione servizi
Legislazione Sanitaria
Scienze Nutrizione
ITP Scienze Nutrizione
Tecniche Relazione Interpersonale
Educazione Fisica
Mambrin Daniela
Stefano Vallin
Mambrin Daniela
Innocenzo Marcadella
Mambrin Daniela
Valeria Vallini
Rita Veronesi
Walter Ortolani
Antonio Sturaro
Emanuela Zebini
Antonio Sturaro
Stefano Vallin
Antonio Sturaro
Valeria Vallini
Elisa Chieregato
Calzolari Lorella
Antonio Sturaro
Walter Ortolani
Emanuela Zebini
Stefano Vallin
Daniela Mambrin
Maria Zizzi
Elisa Chieregato
Pamela Crepaldi
Daniela Mambrin
Chiara Mora
Walter Ortolani
Religione
Michele Lionello
Michele Lionello
Michele Lionello
Sostegno
Area Integrazione
Segala Paolo
Vallin S.- Bimbatti L.
Finotti Emanuela
Vallin S.-Vallini V.
Erika Martello
Marcadella I.- Zebini E.
N.B. ( in grassetto le discipline con “discontinuità didattica”)
5
-
Dal prospetto risulta evidente che, in molte discipline, è stata garantita la continuità
didattica, fattore indispensabile per favorire il dialogo educativo e l’acquisizione di
conoscenze e competenze più articolate e sistematiche.
PROFILO DELLA CLASSE
Classe terza
La classe è formata da 19 studenti( 13 femmine e 6 maschi); 9 alunni provengono dalla 2°A
e 9 dalla 2°B Liceo Tecnico. C’è poi l’inserimento di una studentessa di origine straniera, ma
di cittadinanza italiana,ben accettata dai compagni. Si presenta come una classe
eterogenea, poco disciplinata, non sempre motivata. Appare evidente una differenziazione
nei prerequisiti, nei livelli di acquisizione delle conoscenze e delle competenze. Il gruppo
proveniente dalla 2°A appare più attrezzato per affrontare il triennio. Molti allievi, che
presentano carenze nel metodo di studio e settorialità o discontinuità nell’impegno, sono
ammessi alla classe successiva dopo il superamento dei debiti formativi in Matematica,
Igiene ed Educazione Sanitaria, Inglese. A seguito dello Scrutinio finale, è stata stabilita
una non ammissione in classe quarta.
Classe quarta
In classe quarta il numero degli studenti è di 18 unità. Molti allievi devono ancora
acquisire un atteggiamento scolastico adeguato ed un comportamento corretto. Il clima
non è sempre positivo
ed incide negativamente sull’organizzazione dell’attività didattica che, a volte, subisce
rallentamenti. L’eterogeneità si accentua ulteriormente dal momento che le discipline
presentano programmi e metodologie di approccio molto più complesse. Le carenze nel
metodo di studio, le inadeguatezze evidenziate soprattutto in merito alla rielaborazione,
all’approfondimento , alla comunicazione efficace e appropriata creano una ulteriore e più
evidente frattura tra studenti che,motivati e assidui nello studio, procedono con sicurezza
verso l’acquisizione di conoscenze e competenze previste per il triennio e studenti che
operano strategicamente delle scelte, studiano alcune discipline e tralasciano, in molti casi,
di approfondire aree che presentano maggior complessità sia in alcune discipline
d’indirizzo che in Matematica e Inglese. Il 10 Aprile 2013, il C. di C. prende in esame la
domanda presentata da 1 studentessa di essere ammessa a sostenere le prove preliminari
al fine di sostenere l’Esame di Stato per Dirigenti di Comunità e decide, all’unanimità, di
non procedere allo scrutinio finale dell’alunna. A conclusione dell’ anno scolastico appare
evidente una differenziazione ancora più accentuata rispetto alla
classe terza
nell’acquisizione degli obiettivi formativi e didattici. In sede di scrutinio finale si decide
l’ammissione di tutti gli allievi alla classe successiva, anche se alcuni presentano debiti
formativi soprattutto in Matematica, Inglese, Anatomia. A seguito dello scrutinio del 5
Settembre 2013, il C. di C. delibera all’unanimità,visto il perdurare di gravi carenze nelle 2
discipline in cui presentava il debito formativo, la non ammissione alla classe successiva
di 1 allieva.
Classe quinta
Si presenta come una classe composta da 16 studenti, molto eterogenea sia sul piano
educativo che sotto il profilo didattico. Accanto ad allievi che negli anni hanno dimostrato
adeguata curiosità, interesse e impegno e hanno contribuito a promuovere un dialogo
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formativo, è presente un gruppo poco motivato,impegnato in modo settoriale e
superficiale,disponibile a studiare esclusivamente in occasione delle verifiche.
Su queste premesse, i docenti non sempre hanno potuto realizzare un lavoro costruttivo,
fondato sulla partecipazione attiva degli alunni e non finalizzato solo all’approfondimento
disciplinare, ma anche alla formazione della loro personalità.
Gli obiettivi didattici e formativi che il Consiglio di Classe si era proposto fin dal terzo anno
di corso
possono ritenersi pienamente raggiunti per un esiguo numero di studenti. La maggioranza
presenta una preparazione complessivamente sufficiente, alcuni allievi denotano fragilità,
debolezze, in alcuni casi vere e proprie carenze per mancanza di continuità nello studio e
impegno settoriale.
Nell’area tecnico-scientifica, si segnalano una partecipazione ed un impegno più attivo e
produttivo nell’ultimo periodo dell’anno, questo atteggiamento ha consentito alla classe di
migliorare rispetto alla situazione di partenza.
Nell’area linguistico- letteraria la situazione, in merito all’acquisizione delle competenze di
scrittura, pur avendo registrato miglioramenti soprattutto in classe quinta, presenta ancora
delle criticità connesse a diversi fattori: le carenze di base non colmate soprattutto sotto il
profilo ortografico grammaticale e logico-sintattico da parte di un gruppo di allievi poco
motivati e interessati alla materia, il modesto impegno dimostrato nella lettura personale
di testi significativi della narrativa italiana.
Un esiguo gruppo di allievi ha compiuto un positivo processo di maturazione ed ha
conseguito una significativa acquisizione dei contenuti professionali e culturali delle
discipline, unitamente allo
sviluppo di capacità di buon livello; in un secondo gruppo le conoscenze appaiono
adeguate,unitamente alle competenze acquisite ed alle abilità raggiunte; una parte della
classe, pur non mancando di capacità di assimilazione dei contenuti disciplinari, malgrado
le ripetute sollecitazioni e l’applicazione di diverse strategie di recupero, evidenzia delle
basi culturali da potenziare e deve ancora realizzare gli obiettivi più complessi del
percorso formativo. Alcuni alunni infine hanno mantenuto carenze o lacune, soprattutto
nelle discipline d’indirizzo,per mancanza di impegno e applicazione discontinua.
IL PERCORSO FORMATIVO
a. Percorso didattico - formativo
Il percorso didattico- formativo ha cercato di coniugare il rigore disciplinare (sia delle
discipline
culturali che professionali) con la concretezza della preparazione dei singoli allievi, cosi da
motivarli e portarli al successo formativo.
Gli allievi, pur restando sempre al centro dell’azione formativa, ne hanno beneficiato in
maniera
diversa a seconda delle capacita e della continuità nell’impegno e nella partecipazione. Gli
esiti di
questo percorso, come precedentemente anticipato, si attestano pertanto su differenti
livelli.
b. Obiettivi formativi:
partecipazione attiva alle lezioni;
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relazione positiva con i compagni, i docenti, il personale dell’istituzione scolastica;
consapevolezza dei propri diritti e osservanza dei propri doveri;
osservanza delle norme stabilite nel Regolamento di Istituto;
corretto uso di tutti gli strumenti assegnati;
esecuzione adeguata e puntuale dei lavori assegnati;
partecipazione attiva ai lavori in classe e nelle aule speciali;
senso di responsabilità nell’affrontare situazioni problematiche;
accettazione e rispetto delle “diversità” (di pensiero, di comportamento, di cultura);
c. Obiettivi cognitivi:
conoscenza chiara ed adeguata dei contenuti specifici delle singole discipline;
utilizzazione efficace dei linguaggi propri delle singole discipline;
ricerca, analisi e organizzazione delle informazioni provenienti da fonti diverse (testi,
appunti,
etc.);
rielaborazione e organizzazione dei concetti in sequenze logiche deduttive;
capacita di svolgimento di un lavoro interdisciplinare e di gruppo;
capacita operative a livello dei laboratori;
elaborazione delle conoscenze acquisite in modo autonomo e personale applicata alla
analisi,
interpretazione e risoluzione di problematiche anche reali;
acquisizione della consapevolezza del proprio ruolo;
acquisizione di doti di precisione, attenzione, concentrazione, affidabilità;
d. Abilità e competenze standard:
comprendere e saper trarre informazioni dai vari sussidi didattici e dalle nuove
tecnologie
della comunicazione;
acquisire le conoscenze essenziali relative alle singole discipline;
saper organizzare in modo autonomo il proprio lavoro;
saper applicare le conoscenze acquisite nella risoluzione di situazioni problematiche;
METODOLOGIE DIDATTICHE
Come stabilito nella programmazione annuale del Consiglio di Classe, nel corso dell’anno
scolastico,quali metodologie didattiche sono state utilizzate lezioni frontali, lezioni
interattive, problem-solving, lavori di gruppo, discussioni e attività pratiche di laboratorio.
Pertanto, la metodologia adottata ha mirato non solo alla acquisizione di conoscenze, ma
anche di competenze e di abilita cosi da sviluppare abitudini mentali orientate alla
risoluzione dei problemi ed alla gestione delle informazioni. Partendo da situazioni
concrete, non ancora organizzate e ordinate, si e cercato di stimolare nello studente
l’abitudine a costruire modelli e a confrontarsi con problemi, sempre più complessi, che
necessitavano di soluzioni oggettive in linea con le conoscenze acquisite.
SUPPORTI UTILIZZATI NELL’ATTIVITA’ DIDATTICA
Laboratori: di igiene, di informatica, audiovisivi, di biologia/anatomia;
Attrezzature: video, lavagna luminosa e proiettore presente nell’aula della classe.
Tecnologie: LIM, PC e Internet
Piattaforma MOODLE
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ATTIVITA’ DI RECUPERO E SOSTEGNO
Durante il triennio è stato svolto un’azione costante di potenziamento e di recupero in
itinere nelle ore curricolari al mattino. Per alcune discipline, sono stati organizzati corsi di
recupero pomeridiani e largo utilizzo è stato fatto dello “sportello didattico” per
fronteggiare situazioni di carenze o incertezze legate a contenuti disciplinari limitati non
prontamente acquisiti da parte degli studenti.
MODALITÀ DI VALUTAZIONE
Il grado di raggiungimento delle conoscenze, delle abilita e delle competenze è stato
verificato
periodicamente attraverso verifiche sommative sia scritte che orali. In particolare, sono
state
adottate le seguenti tipologie di controllo:
prove strutturate e semistrutturate;
simulazione prove di esame sia per l’area umanistica sia tecnico scientifica (analisi di un
testo,
saggio breve, temi di ordine generale, di carattere storico, argomenti e temi di seconde e
terze prove d’esame ecc.);
esperienze di laboratorio;
interrogazioni e colloqui orali.
Le diverse modalità di valutazione sono state proposte in maniera differenziata a seconda
delle
discipline interessate
CRITERI PER LE VALUTAZIONI INTERMEDIE E FINALI
Nel corso del triennio, per la valutazione si e’ tenuto conto dei seguenti criteri:
livello di partenza e progressione compiuta rispetto a tale livello;
interesse e partecipazione;
frequenza;
impegno e metodo di studio;
livello di conoscenze ed abilita;
contenuti e metodologie acquisite;
capacità di carattere teorico e pratico-operativo;
autonomia e rielaborazione critica;
Per la corrispondenza tra i livelli raggiunti e i voti si fa riferimento alle varie griglie di
valutazioni
(allegate al presente documento) che riportano gli indicatori e i descrittori di valutazione
diversificati per ogni tipo di prova.
ATTIVITA’ INTEGRATIVE
Numerose sono state le iniziative integrative al percorso scolastico proposte agli studenti
nel corso
del triennio. Tale iniziative hanno sempre promosso e consolidato opportunità di
formazione
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aggiuntive consentendo agli studenti di irrobustire la loro preparazione culturale e
professionale. Si citano in modo esemplificativo :
viaggi di istruzione a SALISBURGO-MATTAUSHEN (a.s.2011-2012)/ NAPOLI- COSTIERA
AMALFITANA(.s. 2012-2013), PRAGA (a.s.2013-2014)
progetto “Jonathan Livingstone”
progetto ECDL CORE - ECDL HEALTH
progetto di Orientamento per la scelta universitaria
visita a Rovereto venerdì 2 maggio 2014 (Museo della Prima Guerra Mondiale)
Gli studenti sono stati altresì coinvolti in molte Conferenze e Dibattiti inerenti tematiche
culturali o approfondimenti coerenti con le discipline d’indirizzo.
ATTIVITA’ DI STAGE
Gli studenti nel corso del periodo estivo 2012- 2013 sono stati inseriti in Enti Pubblici e
Privati al fine di effettuare un periodo di stage della durata di circa due settimane. Tale
attività ha consentito agli studenti di avvicinarsi alla realtà del mondo produttivo
permettendo un orientamento attivo e diretto in contesti lavorativi pertinenti con il
percorso formativo intrapreso. L’attività di stage, come tutte quelle proposte nel POF, e
stata monitorata confermando complessivamente un esito significativamente favorevole.
Cognome Nome
Alkaya Eylul
Bertagnon Giulia
Fantinati Chiara
Romani Jessica
Ursoj Viorica
Vitale Assunta
Zeggio Anna
Di Lorenzo Michael
Stage
3 B SA
3 B SA
3 B SA
3 B SA
3 B SA
3 B SA
3 BSA
3B SA
Cognome Nome
Stage
4B SA
4 B SA
4 B SA
Gorni Luca
Maestrello Gianluca
Temporin Ilaria
3 sett.
3 sett.
3 sett.
3 sett.
3 sett.
3 sett.
4 sett.
4 sett.
IST.
IST.
IST.
IST.
IST.
IST.
IST.
IST.
a.s. 2011- 2012
Cooperativa s.Paolo
Asilo P. di Rosa
Casa AlbergoAnziani
Asilo P. di Rosa
Coop. TAM TAM
Asilo P.di Rosa
Scuola Mat. S.Pio X
Coop. TAM TAM
Castelmassa
Badia Pol.
Lendinara
Badia Pol.
Badia Pol.
Badia Pol.
Villanova G
Badia Pol.
a.s. 2012-2013
3 sett.
3 sett.
3 sett.
IST.
IST.
IST.
Coop. San Paolo
Coop. TAM TAM
Casa Albergo Anziani
Castelmassa
Badia Pol.
Lendinara
AREA D’ INTEGRAZIONE.
Originariamente, nel progetto Ministeriale del Liceo Tecnico Ambiente-Salute, l’Area
d’Integrazione risultava così strutturata: 2 ore al biennio e 3 ore al triennio, nasceva con l’intento di
affrontare e sviluppare dei percorsi culturali differenziati finalizzati a un vero approfondimento
inter-pluridisciplinare. Di anno in anno gli studenti avrebbero avuto la possibilità di una “lettura per
competenze” dei problemi affrontati e discussi con il coinvolgimento di più docenti. Cosi e
accaduto per i primi anni della sperimentazione del progetto. Successivamente, secondo nuove
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indicazioni, le ore destinate all’area di integrazione sono state affidate a docenti di singole
discipline utilizzata prevalentemente per potenziare le competenze disciplinari o per affrontare
insegnamenti o parti di insegnamenti propedeutici al corso di studio. La valutazione dei docenti sul
lavoro svolto dagli studenti, in quest’ultimo caso, e sempre stata “convogliata” alla disciplina più
affine dell’impianto curricolare.
Classe terza
Sono previste 2 ore di area di integrazione così strutturate:
Fisica: approfondimenti coerenti con discipline dell’area tecnico- scientifica
Igiene e Rischio Collettivo: approfondimenti inerenti nuclei tematici interdisciplinari ( utilizzo
della PIATTAFORMA MOODLE)
Classe quarta
1 ora di flessibilità così strutturata:
Primo quadrimestre Matematica (approfondimenti disciplinari)
Secondo quadrimestre Igiene ed Sanitaria (approfondimenti interdisciplinari)
Sono previste 2 ore di area di integrazione così strutturate:
Scienza della Nutrizione: recupero e approfondimenti programmatici.
Classe quinta
E’ prevista inoltre 1 ora di flessibilità:
Primo quadrimestre Legislazione Sanitaria ( approfondimenti sul programma)
Secondo quadrimestre:Matematica ( attività di approfondimento)
Sono previste 2 ore di area di integrazione così strutturate:
Scienza della Nutrizione ,Igiene ed Ed. Sanitaria, Anatomia: approfondimenti e recupero
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RELAZIONI FINALI E PROGRAMMI
RELAZIONE FINALE E PROGRAMMA DI ITALIANO E STORIA
Docente. prof.ssa Maria Angela Pigozzo
a.s.2013-2014
ITALIANO
Presentazione della classe
La classe 5 B L.T. opzione Salute ha dimostrato, nel corso dell’ultimo anno del corso di studi, una
adeguata motivazione ed una positiva partecipazione alle attività proposte.
Caratteristica della classe e stata una certa eterogeneità nello stile di apprendimento, nella capacità
di rielaborazione e di approfondimento personale.
Un gruppo di allievi ha gestito in maniera consapevole la partecipazione al processo educativo, si e
applicato in maniera regolare, ha costantemente migliorato il metodo di lavoro ed il profitto.
Un gruppo ha evidenziato impegno e applicazione inadeguati rispetto alle potenzialità; in tal caso
la preparazione raggiunta risulta superficiale e poco approfondita.
La maggioranza ha dimostrato impegno, applicazione allo studio e progressione a livelli accettabili
Il dialogo educativo è andato progressivamente migliorando La coesione interna alla classe è
risultato spesso un elemento di criticità anche se alcuni allievi si sono impegnati a mantenere nel
contesto un clima più disteso e a rendere più efficace le relazioni con i docenti.
ARTICOLAZIONE DEL PERCORSO FORMATIVO IN TERMINI DI CONOSCENZE E
COMPETENZE
Conoscenze: livello medio di conseguimento DISCRETO ( con oscillazioni tra SUFFICIENTE E
BUONO)
L’allievo conosce:
- i temi delle opere (brani, testi) considerate
- i temi fondamentali della poetica degli autori presi in esame
- le caratteristiche principali dei movimenti culturali e letterari
- le più significative caratteristiche strutturali di un testo o di un genere
- le fasi essenziali della formazione intellettuale di un autore
- gli aspetti più significativi che caratterizzano un periodo storico-culturale
Competenze: livello medio di conseguimento DISCRETO ( con oscillazioni tra QUASI
SUFFICIENTE e BUONO)
L’allievo riconosce:
- i modelli culturali caratterizzanti un’epoca
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- le tematiche comuni a testi letterari
- le fasi evolutive nella formazione di un autore
L’allievo valuta:
- l’intreccio dei fattori individuali e sociali nella biografia
L’allievo ricostruisce:
- i temi della poetica degli autori attraverso i testi letterari
L’allievo esprime
- un discorso pertinente, coerente e argomentato
- un giudizio personale con chiarezza e coerenza
Educazione Linguistica: livello medio conseguito DISCRETO
L’allievo sa:
- esporre argomentazioni pertinenti e coerenti
- applicare le tecniche di scrittura
- applicare le regole morfo-sintattiche
- approfondire gli argomenti
- rielaborare i contenuti proponendo valutazioni
CONTENUTI DISCIPLINARI
MODULO 1 ( Incontro con l’opera): La lotta per la vita, il modello di Verga
Articolazione in Unita Didattiche:
U.D. Storico-culturale: Il Naturalismo e il Verismo a confronto
U.D. Incontro con l’opera: I Malavoglia
Contenuti Il Naturalismo in Francia, lettura dell’introduzione dell’”Ammazzatoio” di Zola. La
nascita del romanzo sperimentale moderno. Confronto tra Naturalismo e Verismo. Analisi della
novella “Rosso Malpelo” la tecnica dello “straniamento” e l’artificio della “regressione”. Lettura
della novella “La roba” e analisi dell’ideologia verghiana
MODULO 2 ( tematico): Il ruolo dell’intellettuale attraverso le opere di Pascoli e D’Annunzio
Articolazione in Unita Didattiche:
U.D. Storico-culturale : L’eta del Decadentismo
U.D. Tematica: il “ Fanciullino” di Pascoli e il “poeta-vate” di D’Annunzio
Contenuti L’età del Decadentismo: Simbolismo, Estetismo; Charles Baudelaire e la poesia
simbolista
Analisi e lettura delle liriche “ L’albatro” e “ Corrispondenze”
Le avanguardie artistiche del ‘900, con particolare riferimento al Futurismo, al Crepuscolarismo e
all’ Ermetismo. Lettura del “ Primo manifesto del Futurismo”. Lettura e analisi della poesia di
Sergio Corazzini” Desolazione di un povero poeta sentimentale”.
Il linguaggio poetico pascoliano: analisi e lettura delle seguenti liriche:”Arano”, “ Lavandare”,” X
Agosto”, “Il gelsomino notturno” ”La mia sera”. I temi della natura e della morte. La poetica del
“Fanciullino”.
L’eclettismo di D’Annunzio, interprete del Decadentismo europeo: il superuomo e le novità
contenute nei romanzi.
Novità e tematiche contenute nel romanzo”Il piacere”.
I temi di “ Alcyone”: lettura delle liriche: “La sera fiesolana” e “La pioggia nel pineto”
MODULO 3 ( storia di un genere letterario: il Romanzo) Il modello di Svevo e Pirandello
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Articolazione in Unita Didattiche:
U.D. n 1 Le caratteristiche della produzione pirandelliana ( Il romanzo e le novelle).
U.D. n.2 Il motivo dell’ “Inettitudine”, le novità della prosa di Svevo
Contenuti Il posto di Pirandello nell’immaginario novecentesco e nella letteratura europea. Lettura
delle novelle
“ Il fischio del treno” e “ “La patente”. Differenza tra “ Umorismo” e “Comicità”: La vecchia
imbellettata. I contenuti, i temi ,le novità stilistiche e strutturali de” Il Fu Mattia Pascal.” Lettura e
analisi della pagina finale del romanzo “ Pascal porta i fiori alla sua tomba”
Le novità della narrativa del primo novecento. La psicoanalisi di Freud, il pensiero critico-negativo
di Nietzche, il relativismo di Einstein.
L’inettitudine dei personaggi sveviani. Lettura e analisi di alcuni brani dalla “Coscienza di Zeno”,in
particolare: La Prefazione, il Preambolo, La morte del padre,Il matrimonio di Zeno, Psicoanalisi.
MODULO 4 (Incontro con l’autore, incontro con l’opera) Il simbolo e l’allegoria: il modello di
Montale
Articolazione in Unita Didattiche:
U.D Storico-culturale: le caratteristiche della poesia del Novecento
U.D. Incontro con l’opera “L’allegria” di G.Ungaretti
U.D. Incontro con l’autore: E.Montale, la coerenza e l’essenzialità
Contenuti: Cenni alle principali poetiche del Novecento. La poetica di Ungaretti. Lettura e analisi
delle poesie “I fiumi”, “San Martino del Carso”, “Veglia”, “Fratelli”, “Soldati”.
L’allegoria nella poetica di Montale. Analisi delle seguenti liriche dell’autore: “ Non chiederci la
parola”, “Spesso il male di vivere ho incontrato”, “ I limoni”, “Meriggiare pallido e assorto””Ho
sceso, dandoti il braccio…”.
MODULO 5 ( Storico-culturale) La letteratura impegnata: il Neorealismo
Articolazione in Unita Didattiche:
U.D. Storico-culturale: L’età della seconda guerra mondiale, gli anni della ricostruzione . Dal
“miracolo economico” alla “globalizzazione”
U.D. Incontro con l’opera “ Se questo e un uomo” di Primo Levi
Contenuti: Il Neorealismo da esperienza involontaria a scuola poetica organica.
Primo Levi. La cultura e l’impegno sociale. Analisi dei temi contenuti nell’opera” Se questo e un
uomo”.
Metodologie attivate
Lezione frontale-dialogata
Contestualizzazione storico- sociale- culturale del periodo esaminato
Analisi dei testi
Frequente coinvolgimento della classe, per motivare gli allievi al dialogo educativo
Collegamenti, quando e stato possibile, con altre discipline
Ricerche e approfondimenti personali.
Strumenti utilizzati
Per lo studio della Letteratura italiana e stato utilizzato il testo in adozione Autori
Sambugar-Salà: Generi, autori, opere Gaot, Ed La Nuova Italia. Volume 3A -3 B
14
Relazione finale e programma
Classe 5 B L.T. SA
Docente. prof.ssa Maria Angela Pigozzo
MATERIA: STORIA
PRESENTAZIONE DELLA CLASSE
La classe ha dimostrato interesse per la disciplina e un discreto livello di partecipazione durante le
spiegazioni e le attività proposte. Gli obiettivi raggiunti tuttavia testimoniano il grado di
eterogeneità presente soprattutto a livello di studio individuale, di capacita di approfondire e di
rielaborare i contenuti proposti.
Alcuni argomenti sono stati oggetto di lezione frontale, altri sono stati affrontati autonomamente
dagli allievi attraverso ricerche personali.
Per la maggioranza degli allievi si può parlare di una positiva progressione dei livelli di
apprendimento.
ARTICOLAZIONE DEL PERCORSO FORMATIVO IN TERMINI DI CONOSCENZE E
COMPETENZE
Conoscenze: Livello medio raggiunto BUONO, con oscillazioni tra SUFFICIENTE E PIU’ CHE
BUONO
L’alunno conosce:
- fatti e problemi relativi agli eventi italiani ,europei e mondiali
- esperienze e culture, anche tra loro contrapposte, che sono alla base del nostro mondo
- termini, espressioni e concetti specifici, che sono alla base del linguaggio storico
Competenze: Livello medio raggiunto DISCRETO
L’alunno
- riconosce gli aspetti più significativi di un evento storico complesso
- individua le varie realtà costituenti una civiltà
- ordina cronologicamente i fatti
- individua i rapporti di causa-effetto
- riconosce le relazioni tra i diversi fenomeni
- espone in modo appropriato e coerente
- utilizza i sussidi fondamentali per lo studio della disciplina
CONTENUTI DISCIPLINARI
U.D.1 Dalla Belle Epoque all’età giolittiana.
U.D. 2 La grande guerra.
15
U.D. 3 L’età dei Totalitarismi .
U.D.4 Il secondo conflitto mondiale.
U.D. 5 Il mondo bipolare.
U.D. 6 L’Italia dal dopoguerra agli anni Settanta.
CONTENUTI
1 La Belle Epoque. Le riforme di Giolitti; la nascita della grande industria in Italia, l’avvento dei
partiti di massa.
2La prima guerra mondiale: cause e conseguenze del conflitto; interventisti e neutralisti in Italia; i
principali fronti, la guerra di trincea- i trattati di pace ( con particolare riferimento ai trattati di
Versailles e di Parigi), la nascita della Società delle Nazioni.
3 La rivoluzione d’ottobre: da Lenin a Stalin. Brevi cenni sull’organizzazione dell’URSS.
L’avvento e lo sviluppo del Fascismo. La Germania dalla Repubblica di Weimar alla nascita del
terzo Reich. Confronto tra nazismo e fascismo.
4 Il secondo conflitto mondiale: cause e conseguenze del conflitto; l’antisemitismo ,la soluzione
finale e i lager, la bomba atomica ; i trattati di pace alla conclusione del conflitto
5 Il mondo bipolare: Nato e Patto di Varsavia. La guerra fredda, il Muro di Berlino. Gli Stati
Uniti da Kennedy a Nixon ( cenni)
6 La nascita della Repubblica in Italia, la ricostruzione dello stato democratico, i governi
Centristi, la svolta del Centro-Sinistra, il boom economico, la contestazione studentesca,la svolta
degli anni settanta.
Metodologie attivate
Lezione frontale-dialogata
Contestualizzazione storico- sociale- culturale del periodo esaminato
Analisi dei testi
Frequente coinvolgimento della classe, per motivare gli allievi al dialogo educativo
Collegamenti, quando e stato possibile, con altre discipline
Ricerche e approfondimenti personali.
Strumenti utilizzati
Per lo studio della Storia e stato utilizzato il testo adottato: Storia: fatti e interpretazioni di
Franco Bertini; Mursia Editore , Volume 3°
Attività coerenti con la progettazione educativa e didattica
La classe ha partecipato il 27 Gennaio ad attività inerenti il “ giorno della Memoria”.
Il 10
febbraio ha partecipato ad una conferenza sulle Foibe
Il giorno 2 Maggio la classe ha partecipato ad un viaggio di istruzione a Rovereto (Museo della
Prima guerra mondiale)
16
A.S. 2013/2014
Docente: Galvan Gabriella
Disciplina: Lingua Inglese
RELAZIONE FINALE E PROGRAMMA
Percorso formativo realizzato in termini di conoscenze, competenze e capacità
Nel corso dell’anno la classe ha seguito l’attività didattica con sufficiente interesse
applicandosi nel lavoro da svolgere in classe con impegno a volte alterno e, in qualche
caso, non adeguato alle effettive potenzialità. Un limitato numero di allievi si è impegnato
in modo costante sia in classe che a casa, dimostrando senso di responsabilità e discreta
autonomia nel lavoro. L’impegno, una regolare applicazione e disponibilità al lavoro
scolastico hanno permesso loro di conseguire in modo discreto gli obiettivi disciplinari
fissati a inizio d’anno in termini di conoscenze, competenze e capacità. Sono in grado di
esporre gran parte dei temi studiati con una certa correttezza, sia sul piano fonologico che
sintattico, e sanno rielaborare in modo personale, se pur semplice, le conoscenze acquisite.
Un secondo gruppo di studenti, che ha manifestato un impegno non sempre costante,
rivela, invece, una certa inadeguatezza nell’esposizione orale e scritta, che risulta non priva
di imperfezioni e/o errori di tipo strutturale, grammaticale e con l’utilizzo di un lessico
piuttosto semplice e non sempre adeguato al contesto. Migliori, per costoro, sono risultati
gli esiti nella comprensione dei testi scritti di carattere scientifico e non.
Per quanto concerne le capacità di sintesi espressiva e cognitiva gli alunni non
padroneggiano la lingua nelle sue complete forme e funzioni o nei diversi contesti
situazionali, ma in media sono in grado di organizzare una semplice rielaborazione
disponendo del lessico specifico e di contenuti collegati alle discipline d’indirizzo.
Si può affermare che a conclusione del ciclo di studi la classe ha mediamente e
complessivamente raggiunto i seguenti obiettivi in modo sufficiente, in qualche caso
buono:
Conoscenze
• Conosce in modo completo, anche se non sempre approfondito, esponenti
linguistici di base.
• Conosce un lessico vario e differenziato che consente un uso della lingua adeguato
al contesto e alla situazione di comunicazione.
17
•
Conosce contenuti di carattere scientifico relativi all’area professionale.
Competenze
• Coglie il senso globale e ricava dati specifici di un testo di carattere scientifico e
non.
• Utilizza diverse tecniche di lettura.
• Descrive semplici processi di tipo scientifico, utilizzando in modo essenzialmente
corretto e adeguato elementi fonologici, morfosintattici e lessicali.
• Traduce nella lingua madre brevi testi scientifici, mantenendo il messaggio
comunicativo del testo di partenza.
Capacità
• Individua l’organizzazione di un testo.
• Distingue le diverse parti e la loro funzione.
• Risponde in modo essenzialmente corretto a domande fattuali e di inferenza.
•
•
Riassume a livello orale e/o scritto dati di brevi testi scientifici in modo logico ed
essenzialmente corretto.
Esprime semplici valutazioni in modo appropriato e corretto.
CONTENUTI DISCIPLINARI
Contenuti di lingua
•
•
•
Revisione e approfondimento delle principali strutture morfosintattiche della lingua.
Potenziamento della competenza comunicativa attraverso l’utilizzo di funzioni quali
esprimere opinioni, fornire informazioni, descrivere processi.
Arricchimento lessicale nell’ambito scientifico.
From INTO SCIENCE
Module 7:
HOW DO WE EAT?
• Introduction
• Proteins
• Carbohydrates
• Lipids
• Vitamins
• Allergy or intolerance?
• Eating disorders
Module 8:
IMMUNOLOGY
• What is immunology?
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• The immune system
• Active and passive immunity
• Stress can weaken vaccines
Extra readings:
• Bacteria and Viruses
• AIDS
Cardiovascular diseases
• The Cardiovascular System
• Cardiovascular disease: know your heart and blood vessels
• Five medical-free strategies to prevent heart disease
Obesity
• Introduction to obesity
• Symptoms, causes, diagnosis
• Treatment, therapy and prevention
• Article ‘Obese children in danger of an early death’ (from The Scotsman)
•
Article ‘New Yorkers in grip of diabetes epidemic’ (from The Guardian)
Cancer
• Cancer: introduction
• Risk Factors
• Screening
• Symptoms
• Diagnosis
• Treatment
• Breast cancer
Metodologie attivate
Per il raggiungimento degli obiettivi stabiliti si è sempre posta attenzione sull’aspetto
prevalentemente comunicativo, in modo tale da far apprendere ed acquisire la disciplina,
attraverso i suoi contenuti, in modo operativo, ossia con lo svolgimento di attività e
compiti specifici. In tal senso si è privilegiato il lavoro centrato sullo studente per rendere
quest’ultimo consapevole e responsabile del processo di apprendimento e fornirgli gli
strumenti necessari per giungere ad una reale autonomia di studio.
Si è posto particolare rilievo sulla comprensione, proponendo testi soprattutto scritti
rispondenti alla realtà socioculturale degli studenti nonché ai loro interessi curricolari.
L’abilità di comprensione scritta è stata esercitata con attività di tipo comunicativo centrate
su problematiche incontrate nella lettura di testi sia di attualità che di carattere specifico, al
fine di coglierne sia il significato complessivo che il dettaglio. A tale scopo sono stati forniti
documenti tratti da manuali e/o testi scolastici, riviste internazionali, pubblicazioni
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specializzate, internet. In questo ambito si è fatto ricorso alle diverse strategie di lettura
quali lo skimming (per cogliere l’idea centrale del testo e le informazioni principali) seguito
dallo scanning (per riconoscere in dettaglio i punti chiave e le idee specifiche), attraverso
un lavoro individuale, a coppie, a gruppi, con compilazione di tabelle, esercizi vero/falso,
matching exercises, domande, frasi da completare, ecc..
La fase successiva ha riguardato l’applicazione delle conoscenze, servendosi anche di
attività di breve traduzione e di decodificazione di forme grafiche in forma linguistica.
Strumenti didattici
- Testo in adozione: E. Grasso-P. Melchiori Into Science, Clitt Editore, 2012.
- Per gran parte dei contenuti affrontati si è fatto ricorso ad articoli di quotidiani e riviste
inglesi, nonché a materiale tratto da altri testi scolastici o da internet.
Collegamenti realizzati e prove multidisciplinari effettuate
Nel corso dell’anno sono stati letti e studiati testi che presentavano argomenti già
affrontati nelle discipline di carattere professionale relativi ai seguenti ambiti: il Corpo
Umano, le Cardiopatie, l’Alimentazione, l’Obesità, i Tumori. Tali argomenti sono stati
sviluppati all’interno dei due nuclei interdisciplinari individuati dal C.d.C.: ‘La prevenzione
attraverso una corretta attività fisica’ e ‘Stili di vita e corretta alimentazione nell’era della
globalizzazione’
Nelle due simulazioni di terza prova sono stati somministrati un testo relativo al
collegamento tra l’industria alimentare e l’aumento dell’obesità e uno sulla relazione tra i
lipidi nella dieta e le malattie cardiovascolari.
Le prove hanno avuto come obiettivo primario la verifica della capacità di rielaborazione
personale e quella di comprensione di testi a carattere scientifico.
20
RELAZIONE FINALE
DI
MATEMATICA ED ELEMENTI DI INFORMATICA
Prof.ssaZangheratti Afra
Prof.ssaPresti Antonella (ITP)
SITUAZIONE DELLA CLASSE
La classe, all’inizio dell’anno, non ha evidenziato particolare interesse ed attitudine per la
materia, tuttavia, grazie ai contenuti proposti, sempre correlati all’attività di laboratorio ed
a l loro significato grafico, questa situazione, si è via via modificata fino al raggiungimento
di livelli finali accettabili, ed in qualche caso buoni, sia per conoscenze sia per competenze.
21
Anche per quanto riguarda il metodo di lavoro, per la maggioranza degli alunni,
mnemonico e finalizzato ai momenti di verifica, qualche progresso è avvenuto e, di
conseguenza, è migliorato l’approccio speculativo proprio della matematica, alla
risoluzione dei problemi.
Si evidenziano due fasce:
• allievi motivati, capaci, che si impegnano con risultati buoni (circa un terzo della classe)
• allievi con basi fragili o non sufficientemente impegnati e partecipi con risultati incerti.
OBIETTIVIDISCIPLINARI SPECIFICI
Conoscenze
- conoscere e potenziare il lessico, il linguaggio e il formalismo specifici.
Competenze:
- risolvere adeguatamente esercizi e problemi;
- esporre efficacemente le proprie conoscenze oralmente, per iscritto e mediante
elaborazioni su supporto informatico (derive).
Capacità
- consolidare le capacita logico-deduttive;
- cercare sempre la migliore soluzione ai problemi proposti, cioè quella più “economica”,
anche, ovviamente, ai fini della loro corretta interpretazione in termini concreti (finalità
interdisciplinari);
- maturare una progressiva autonomia nell’analisi e nella risoluzione di problemi.
La programmazione prevista per l’attuale corso di studi e stata rivista e decurtata di alcuni
argomenti significativi, quali le funzioni goniometriche.
Non sono state affrontate dimostrazioni teoriche, ma si è cercato di motivare gli enunciati
più significativi con esempi adatti e con applicazioni specifiche, anche se di livello
elementare.
Il programma si conclude con lo studio di funzioni, prevalentemente algebriche, e la
verifica grafica delle stesse con derive.
TIPOLOGIE DELLE PROVE DI VERIFICA
• verifiche scritte di tipo tradizionale;
• verifiche orali e formative;
• verifiche da svolgersi con il mezzo informatico mediante l’uso di relativi software
applicativi.
MATERIALI DIDATTICI
• Testo in dotazione: M. Re Fraschini, G. Grazzi – ANALISI
Matematica e Tecnica (tomo D) – ATLAS
• Lavagna, LIM
• Dispense e/o schede di sintesi
• Software applicativo ( Derive) e didattico
• Laboratorio di Informatica con videoproiettore
PROGRAMMA SVOLTO DI MATEMATICA E LABORATORIO A.S. 2013-2014
CLASSE 5B SALUTE
TESTO DI RIFERIMENTO:
22
MATEMATICA E TECNICA-ANALISI, Marzia Re Fraschini-Gabriella Grazzi, ATLAS, tomo D
U.A.1 INSIEMI NUMERICI E FUNZIONI
Pag. 12 Intervallo chiuso/aperto, intorno, intorno circolare, intorno di
, intorno
destro/sinistro, punto di accumulazione.
Pag. 14 Le funzioni: definizione, dominio, codominio. Funzione suriettiva, iniettiva, biiettiva.
Classificazione delle funzioni: algebriche, razionali/irrazionali, intere/fratte; trascendenti.
Funzione monotona crescente/decrescente, pari/dispari.
Pag. 19 Calcolo del dominio di una funzione (non funzioni goniometriche)
Pag. 24 Calcolo del segno di una funzione (non funzioni goniometriche)
U.A. 2 IL CONCETTO DI LIMITE ED I LIMITI DELLE FUNZIONI
Pag. 34 Definizione1: limite finito in un punto (tutte le definizioni sono con gli intorni, non
si sono svolte verifiche di alcun limite)
Pag. 38 Definizione1: limite infinito in un punto; asintoto verticale
Pag. 40 Il limite da destra e da sinistra
Pag. 43 Definizione1: Limite finito all’infinito; asintoto orizzontale
Pag. 46 Limite infinito all’infinito
Pag. 48 Le proprietà dei limiti: i primi teoremi (solo enunciati)
Teorema dell’unicità del limite. Teorema della permanenza del segno. Teorema del
confronto.
Pag. 50 Il calcolo dei limiti. Limiti finiti: teorema della somma/differenza, del
prodotto/quoziente
Pag. 53 I limiti infiniti e le forme di indecisione. L’aritmetizzazione dei simboli di infinito.
Forme di indecisione.
Pag. 57 Il calcolo delle forme indeterminate: +
, , .
Pag. 62 Regola generale per calcolare il limite di una funzione definita come rapporto di
polinomi.
U.A. 3 LA CONTINUITA’ DELLE FUNZIONI
Pag. 77 Definizione di funzione continua in un punto del dominio; a dx/sx del pto; continua
in un intervallo.
Pag. 80 Criteri per la continuità e teoremi (senza dimostrazioni).
Pag. 82 I pti di discontinuità di prima/seconda/terza specie.
Pag. 86 Proprietà delle funzioni continue (senza dimostrazioni).
Pag. 89 Gli asintoti di una funzione: verticale, orizzontale, obliquo (esempi di pag. 91-94)
Pag. 91 Il grafico probabile di una funzione
U.A. 5 DERIVATA E DIFFERENZIALE DI UNA FUNZIONE
Pag. 138 Definizione di rapporto incrementale di una funzione in un pto
Pag. 140 Definizione di derivata di una funzione in un pto; derivata dx/sx
Pag. 143 La derivata e la retta tangente. Pti di non derivabilità: pti angolosi e cuspidi
Pag. 146 Continuità e derivabilità: teorema (senza dimostrazione)
Pag. 148 La derivata delle funzioni elementari
Pag. 151 Le regole di derivazione: somma, prodotto, quoziente
Pag. 158 La derivata di una funzione composta
Pag. 164 Derivate di ordine superiore
23
U.A. 6 I TEOREMI SULLE FUNZIONI DERIVABILI
Pag. 177 Il teorema di Rolle (senza dimostrazione)
Pag. 180 Il teorema di Lagrange (senza dimostrazione)
Pag. 184 Le conseguenze del teorema di Lagrange
U.A. 7 PUNTI ESTREMANTI E PUNTI DI INFLESSIONE
Pag. 209 Definizioni di pto di massimo/minimo relativo di una funzione
Pag. 210-212-219La ricerca dei pti estremanti e dei massimi/minimi assoluti
Pag. 226 La concavità e i pti di flesso
U.A. 8 LO STUDIO DI FUNZIONE
Pag. 237-264 Esempi di studio di funzione
LABORATORIO DI MATEMATICA
• Uso costante del software DERIVE, anche in classe tramite il videoproiettore, per
verificare le definizioni date, con esempi vari.
• Svolgimento di Test in ambiente Zanichelli ZTE, sui contenuti svolti, redatti dalle
insegnanti o presi dal sito stesso:
Test1: Punti di discontinuità ed asintoti
Test2: Derivate
Test3: Grafici di funzioni
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ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE “PRIMO LEVI”
RELAZIONE FINALE
DI
IGIENE ED EDUCAZIONE SANITARIA
a.s. 2013- 2014
Prof.ssa Zebini Emanuela
PREMESSA
Lo studio dell’Igiene si è integrato con lo studio dell’Anatomia, della Fisiologia e con
le Scienze della Nutrizione in modo da permettere allo studente una comprensione olistica
delle funzioni del nostro organismo. L’approccio interdisciplinare si è reso indispensabile
anche per comprendere come i diversi determinanti esogeni ed endogeni possano alterare
gli equilibri omeostatici e quindi condurre allo stato patologico. Relativamente alle
patologie non infettive oggetto di studio, particolare attenzione è stata dedicata agli
aspetti inerenti ad alcuni meccanismi patogenetici ed all’epidemiologia, approfondendo
alcune modalità di prevenzione generale e specifica.
SITUAZIONE DELLA CLASSE IN ORDINE AGLI OBIETTIVI DISCIPLINARI
SPECIFICI
La classe, abbastanza eterogenea sul piano delle abilità e delle competenze
acquisite, ha seguito con discreto interesse le attività e gli argomenti proposti
evidenziando una partecipazione propositiva e continuativa in pochi casi.
Circa un terzo degli alunni si è applicato con una certa regolarità cogliendo in gran
parte i numerosi spunti di approfondimento proposti e discussi utilizzando fonti diverse
dal libro di testo; con un metodo di studio abbastanza proficuo questi allievi hanno
saputo potenziare ed utilizzare, in relazione alle finalità della disciplina, le abilità sviluppate
nel corso del triennio acquisendo livelli più che discreti e/o buoni nelle competenze
specifiche del profilo professionale dell’indirizzo.
La maggior parte della classe ha evidenziato un metodo di studio e/o un impegno
non del tutto adeguati affrontando con una certa superficialità le tematiche proposte; per
questi motivi la visione della disciplina non è sempre unitaria ed organica risultando
difficile in qualche caso l’approccio interdisciplinare. Comunque, con un atteggiamento più
consapevole nell’ultima fase dell’anno scolastico volto a recuperare alcuni argomenti ed a
superare, almeno in parte, difficoltà anche di ordine espositivo , sono stati raggiunti livelli
di preparazione sufficienti ed in qualche caso discreti.
Nella seguente tabella vengono riportati gli obiettivi disciplinari specifici, in termini
di conoscenze, abilità e competenze che hanno contribuito al perseguimento di quelli
25
trasversali prefissati dal C.D.C., esplicitati nel documento del 15 di Maggio.
Inoltre, a fianco di ciascuno di questi obiettivi è indicato un giudizio sintetico
tenendo conto del livello medio raggiunto dalla classe al termine del quinto anno.
Obiettivi disciplinari specifici
(Conoscenze, Abilità e Competenze)
•
26
Conoscere e saper applicare le principali misure utilizzate in
epidemiologia
Livello medio
raggiunto
dalla classe
Sufficiente
•
Sapere la definizione ed applicare a casi simulati i tassi di
prevalenza ed incidenza e di altre misure di frequenza delle
malattie
Sufficiente
•
Analizzare e classificare i diversi determinanti di salute e malattia
esogeni ed endogeni con particolare riferimento a quelli che
intervengono come fattori causali e/o come fattori di rischio
nelle malattie non infettive monofattoriali e multifattoriali
Discreto
•
Confrontare la storia naturale delle malattie infettive con quella
delle malattie cronico-degenerative
Discreto
•
Analizzare dati raccolti da fonti epidemiologiche e valutare il
rischio relativo (RR) e/o il rapporto odds-ratio (OR)
Sufficiente
•
Conoscere le misure di prevenzione in generale, i diversi livelli di
prevenzione spiegandone gli obiettivi
Discreto
•
Saper suggerire, in casi simulati, alcuni interventi di prevenzione
prevedendone gli effetti
Sufficiente
•
Conoscere, spiegare gli obiettivi e le metodologie della
prevenzione delle malattie cronico degenerative
Buono
•
Descrivere le caratteristiche epidemiologiche delle malattie
cronico degenerative più rilevanti per la salute pubblica :
malattie cardiovascolari, tumori, diabete, malattie dell’apparato
respiratorio, malattie dell’ apparato osteoarticolare (cenni),
demenze senili
Più che
sufficiente
•
Elaborare e presentare, anche in forma multimediale, alcuni
approfondimenti relativi a malattie di interesse per gli allievi.
Discreto
•
Saper ricercare dati , interpretare grafici aggiornati sulle malattie
oggetto di studio
Discreto
•
Integrare, confrontare, porre in relazione i concetti acquisiti con
lo studio dell’anatomia, fisiologia e patologia e della scienza
della nutrizione
Sufficiente
MODALITA’ DI LAVORO
Metodologie
In accordo con quanto stabilito in C.d.C. e con il progetto educativo dell'Istituto si
ritengono tuttora valide le seguenti metodologie di base:
• "Centralità dell'allievo" promuovendo il coinvolgimento attivo dello stesso nel processo
di apprendimento al fine di potenziare le sue capacità e una sua piena realizzazione
anche come persona
• Rapporto con l'allievo fondato sul rispetto, lealtà e fiducia reciproci per favorire una
proficua collaborazione ed un comportamento responsabile
• Partecipazione all'allievo dei punti principali su cui si articola la programmazione delle
unità didattiche
• Promuovere la convergenza delle diverse discipline su problemi comuni per lo sviluppo
di un sapere unitario
Tecniche didattiche
•
•
•
•
•
•
27
Lezione "frontale" per gli argomenti che necessitano di una impostazione ed
organizzazione che vanno oltre le conoscenze e capacità degli allievi e, comunque,
condotta in termini problematici
Discussione collettiva guidata insegnante-allievo, allievo-allievo con sollecitazione a
risposte precise ed esaurienti
Lavoro individuale in classe e domestico, quest'ultimo inteso come momento di
rielaborazione ed approfondimento personali da utilizzarsi come punto di partenza per
discussione collettiva o per lavoro di gruppo
Sviluppo autonomo di alcuni argomenti sulla base di indicazioni e materiale forniti
dall'insegnante e successiva discussione in classe
Utilizzo sistematico della tecnica "stimolo-risposta" con ausilio di presentazioni, filmati,
schemi, tabelle, grafici...........
Lavoro di gruppo nell'ambito delle attività di laboratorio intesa come verifica delle
nozioni teoriche acquisite, come esercizio per potenziare determinate abilità, come
momento di scambio di informazioni e conoscenze
•
Utilizzo ragionato degli strumenti in dotazione; invito all'abitudine della raccolta
ordinata di dati, al commento razionale dei risultati ottenuti
STRUMENTI DI VERIFICA E DI VALUTAZIONE
•
•
•
•
•
•
Osservazione sistematica del comportamento degli allievi e registrazione delle
informazioni
ottenute sulle griglie di valutazione concordate.
Per "comportamento" si intendono disponibilità, impegno, partecipazione, grado di
autonomia, interesse, progressione nell'apprendimento, grado di responsabilità.
Discussioni collettive e colloqui individuali anche brevi, ma frequenti
Brevi relazioni sull'attività svolta
Verifiche scritte a stimolo chiuso-risposta chiusa; chiuso-risposta aperta o stimolo
aperto-risposta aperta per la verifica di parte degli obiettivi
-
Si fa presente che per la valutazione delle prove di verifica a risposta aperta ( vedi
simulazioni della seconda prova e relativa griglia di correzione nel documento
del 15 Maggio) si terrà conto di tutti i criteri seguenti:
pertinenza alla traccia proposta
grado di approfondimento dei contenuti richiesti
numero di risposte o punti sviluppati in conformità a quelli attesi
capacità di esporre i contenuti con organicità e sequenza logica
capacità di collegamento con quanto appreso nelle altre discipline
capacità di riformulare in modo personale i contenuti sviluppati
forma espositiva ed utilizzo della terminologia specifica
Criteri generali di valutazione
1)Raggiungimento, indipendentemente dalla situazione di partenza,
dei livelli minimi prefissati nella disciplina
•
2)Grado di raggiungimento degli obiettivi espressi in termine di
conoscenze, abilità e competenze prefissati nelle riunioni didattiche
•
3)Grado di raggiungimento degli obiettivi generali fissati dal C.d.C. con
riferimento a:
- acquisizione di abilità e competenze
- progressione nell'apprendimento
- qualità della partecipazione, impegno.... interesse
- abilità espressive
- abilità nell’utilizzo dei laboratori
•
PROGRAMMA SVOLTO
DI
IGIENE ED EDUCAZIONE SANITARIA
28
Prof.ssa Zebini Emanuela
CONTENUTI
Blocchi tematici:
Principali misure di frequenza utilizzate in epidemiologia.
Malattie non infettive: generalità
“Etiologia” delle malattie non infettive (fattori causali e fattori di rischio).
Storia naturale delle malattie infettive e non infettive a confronto.
Determinanti di salute e malattia delle malattie non infettive: endogeni (individuali,
genetici, immunologici, comportamentali) ed esogeni (matrici ambientali, agenti
fisici, chimici, biologici, ambiente sociale, di vita e di lavoro). Esempi di agenti per
ogni tipologia considerata e principali patologie associate con particolare
riferimento alle malattie cronico-degenerative.
• Determinanti comportamentali:
•
•
•
•
•
-
alimentazione (principali patologie associate alla malnutrizione)
attività fisica e sedentarietà come fattore di rischio
fumo di tabacco (principali componenti del fumo e loro effetti nocivi)
alcool (cenni sul metabolismo dell’alcool, effetti dannosi sui diversi apparati,
abuso di alcool ed incidenti stradali)
• Determinanti metabolici:
- Ipertensione arteriosa
- iperglicemia
- obesità (IMC e valutazione del grado di obesità) Valutazione del rischio relativo(
RR) di diabete utilizzando dati di incidenza di esposti e non esposti.
- iperlipidemia (principali tipi di lipidi, funzioni e cenni sul metabolismo; le
lipoproteine plasmatiche: struttura, funzioni e cenni sul loro metabolismo con
particolare riferimento alle HDL ed LDL )
• Definizione, principali determinanti , analisi e commento di dati epidemiologici e
grafici ricavati da fonti ufficiali aggiornate, cenni sui principali meccanismi
patogenetici, modalità di prevenzione, cenni clinici e cenni terapeutici delle seguenti
malattie cronico degenerative:
¾ Malattie cardiovascolari: cardiopatia ischemica e malattie vascolari cerebrali
(arteriosclerosi con particolare riferimento alla aterosclerosi: stadi di
formazione ateroma e possibili complicanze; angina pectoris, infarto
miocardico, tipi di ictus)
Fonte dei dati: “Progetto cuore”
¾ Tumori benigni e maligni: classificazione, differenze, evoluzione e stadiazione,
formazione di metastasi, genetica e cancro (oncogèni e oncosoppressori,
alcuni esempi ), immunologia e cancro, epidemiologia dei principali tumori
maschili e femminili, principali agenti chimici, fisici e biologici, alimentazione
e cancro, prevenzione e terapia di alcuni tumori.
Fonte dei dati: AIRTUM, AIRC
29
¾ Diabete: definizione e classificazione. Regolazione della glicemia. Patogenesi
e cenni clinici. Epidemiologia, cenni prevenzione e terapia.
¾ Malattie dell’apparato respiratorio: Broncopneumopatia cronica ostruttiva
(BPCO): bronchiti croniche e meccanismi patogenetici dell’enfisema;
significato, applicazione, interpretazione della spirometria. Asma: differenze
tra BPCO e ASMA. Epidemiologia, prevenzione e cenni terapeutici.
¾ Fonti dei dati: Progetto mondiale BPCO e progetto GINA
¾ Malattie dell’apparato osteoarticolare: Artrite, artrosi, osteoporosi
(Definizione e cenni clinici)
¾ Demenze senili: cenni clinici della malattia di Alzheimer e del morbo di
Parkinson.
Testi:
Testo in adozione:
¾ Amendola, Messina…
“Igiene e patologia”
Ed. Zanichelli
Materiale fornito in classe dal docente e ricercato in internet da fonti attendibili.
LEGISLAZIONE SANITARIA
Anno Scolastico 2013-2014
RELAZIONE FINALE E PROGRAMMA SVOLTO
Docente. Prof.ssa Elisa Chieregato
Classe 5^ B L.T. SA Liceo Tecnico
ARTICOLAZIONE DEL PERCORSO FORMATIVO REALIZZATO
In relazione alla programmazione curricolare sono stati conseguiti i seguenti obiettivi
in termini di Conoscenze, competenze e capacità:
Al termine del corso lo studente deve:
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Comprende la natura giuridica della legislazione sociale attraverso la storia
Comprendere il rapporto di lavoro e i soggetti dello stesso
Individuare i principali diritti e obblighi del datore di lavoro in relazione alla tutela
sanitaria del lavoratore
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Comprendere la normativa di protezione giuridica del lavoratore da agenti nocivi,
cancerogeni e biologici
Comprendere l’importanza di visite mediche obbligatorie e della istituzione del
pronto soccorso in fabbrica
Comprendere la necessità dell’istituzione del servizio di prevenzione e protezione
dai rischi
Comprende l’istituzione dei rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza
Comprende i caratteri dell’assicurazione sociale e i soggetti a cui è rivolta
Conoscere il sistema degli assegni familiari
Individuare l’importanza dell’assicurazione contro la disoccupazione e le forme di
assistenza ai non lavoratori
Comprendere la costituzione, i soggetti e l’oggetto del rapporto previdenziale
Comprendere il sistema di assicurazione per i rischi generici
Individuare il sistema di assicurazione per i rischi professionali
Comprendere il fenomeno della fecondazione artificiale dal punto di vista medico ed
etico.
Riconoscere le differenti tecniche riproduttive sperimentate negli ultimi anni.
Comprendere il concetto di sperimentazione genetica a fini terapeutici
Individua le diverse tipologie di ingegneria genetica e ne riconosce l’ambito di
regolamentazione giuridica
Comprendere il concetto di eutanasia e il dibattito culturale sulla liceità o meno
della stessa, distingue le tipologie di eutanasia ed esamina la normativa
Individua le ragioni etiche che spingono alcuni stati a legalizzare l’eutanasia e quelle
che al contrario la vietano
Individuare il concetto di trapianto e le diverse tipologie e ne riconosce la
regolamentazione
Comprendere il significato del consenso informato e la disciplina che ne deriva
Individua l’ambito oggettivo di operatività della bioetica
Comprende il concetto di invalidità-disabilità e la normativa giuridica a tutela
Comprende le dinamiche dei soggetti affetti da dipendenze: dipendenza da sostanze
psicotrope.
Comprendere il dibattito culturale sotteso all’entrata in vigore della L. 194/78 a
tutela della maternità responsabile e della interruzione volontaria della gravidanza
Analizzare le fonti a tutela della lavoratrice madre e a tutela della maternità
Progressione della classe
31
Per tutto l’anno scolastico, la classe ha evidenziato un profilo non sempre omogeneo e
collaborativo nonostante l’interesse per la disciplina e il livello di partecipazione si siano
evidenziati accettabili, tranne che per pochi. Il grado di raggiungimento degli obiettivi è
mediamente più che sufficiente. In particolare le conoscenze di base sono possedute da
quasi tutti gli allievi in misura accettabile, e risultano complete e approfondite per un
limitato numero di alunni, che si sono impegnati con assiduita’ ,costanza e metodo.
Nel corso dell’anno scolastico la classe ha mantenuto un ritmo di lavoro per lo piu’
concentrato in occasione delle verifiche scritte ed orali e l’apprendimento si e’ profilato
non sempre produttivo ed in progressione.
La partecipazione si profilava piu’ improntata ad approfondimenti e ricadute sull’attualita’
piuttosto che finalizzata alla rigorosa e sistematica interpretazione degli istituti tecnicogiuridici. E’ stato valorizzato un gruppo esiguo di allievi impegnati, responsabili e maturi
mentre si e’ potenziare il metodo di studio e ripasso per il restante gruppo di modesti
risultati in termini di profitto,capacità ed impegno.
Il lavoro domestico, non è sempre stato adeguato e costante; ciò influisce sulla precisa
acquisizione delle competenze e determina stentatezza della esposizione dei concetti e
scarsa ricchezza lessicale specifica.
Il metodo di lavoro si e’ profilato maggiormente improntato alla
assimilazione/applicazione dei contenuti che alla rielaborazione personale.
Appaiono a volte refrattari nelle consegne di approfondimento privilegiando una certa
esecutività e aderenza alle indicazioni offerte. La maggior parte predilige consegne
operative ed applicative nonché un apprendimento ancora mnemonico e meccanico.
La disponibilità al lavoro è sufficiente ma, soprattutto, a scuola tendono a richiedere il
ruolo-guida dell’insegnante. Manifestano difficoltà a ricercare collegamenti e cogliere
implicazioni.
Contenuti e saperi disciplinari
MODULO 1 IGIENE E SICUREZZA DEL LAVORO
SAPERE
32
„
Artt. 2087 codice civile
„
La tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori ne D.Igs 626/94
„
T.U. n. 81 del 2008
„
Accordo Stato- Regioni 2011
„
L’oggetto della prevenzione e le misure generali di tutela
„
Il soggetto responsabile
„
I beneficiari della tutela prevenzionale
„
L’informazione e la formazione dei lavoratori. Diritti dei lavoratori in caso di
pericolo grave e immediato
„
II rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza
„
RSL e RSLT
„
L’RSPP
„
La sorveglianza sanitaria obbligatoria
„
Prevenzione e protezione : il rischio
„
La vigilanza sull’osservanza delle misure di sicurezza del lavoro: organi
esterni
MODULO2 LA LEGISLAZIONE SOCIALE :IL DIRITTO DEL LAVORO E LA
PREVIDENZA SOCIALE
„
Il lavoro nella
„
Le fonti nazionali ed europee
„
Le fonti contrattuali
„
Lavoro autonomo,subordinato e parasubordinato ( a progetto)
„
Il diritto di sciopero(art. 40) e i sindacati(art.39)
„
1^Unità: Il rapporto di lavoro
„
La disciplina del collocamento: divieti di assunzioni e assunzioni obbligatorie.
Le procedure per l’assunzione e il patto di prova
„
I soggetti del rapporto di lavoro subordinato
„
Il contratto di lavoro: Caratteri,Elementi essenziali ed accidentali
„
I diritti e gli obblighi dei lavoratori
„
Gli obblighi e il potere del datore di lavoro
„
La sospensione del rapporto di lavoro subordinato
„
Gli interventi di integrazione salariale(CIGe CIGS)
„
33
Costituzione(artt.1,4,35,36,37,38,39,40)
L’estinzione del rapporto di lavoro:il licenziamento individuale ed il
licenziamento collettivo
„
Il trattamento di fine rapporto e la pensione.
„
Riforma Biagi e le nuove tipologie di lavoro.
„
La riforma Fornero
„
UNITA’2^
„
Evoluzione storica della legislazione sociale e previdenziale
„
La previdenza sociale
IL SISTEMA PREVIDENZIALE E ASSISTENZIALE
„
L’assicurazione per l’invalidità, la vecchiaia ei superstiti.
„
L’assicurazione contro gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali
„
L’assistenza sociale
„
I nuovi interventi di integrazione e sostegno sociale
„
L’assistenza a favore di minori, stranieri, portatori di handicap, nuclei
famigliari.
„
La tutela della maternità e della lavoratrice madre
„
La tutela del lavoro minorile.
MODULO 3 LA BIOETICA
„
La fecondazione medicalmente assistita
„
L’eutanasia
„
I trapianti
MODULO 4 PRESTAZIONI DEL SSN
„
Gli interventi per le tossicodipendenze e l’alcool dipendenza. I sert.
„
L’interruzione volontaria di gravidanza-la legge n.194 del 1978
„
Il problema dei portatori di handicap- la legge quadron.104/1992
„
Cenni sul trattamento delle malattie mentali.
Metodologie e strategie
Dal punto di vista metodologico è stata fatta la scelta di un approccio problematico alla
disciplina, allo scopo di motivare gli allievi all’apprendimento, sollecitarne l’attenzione e la
curiosità e cercando di sviluppare un atteggiamento critico.
Per quanto riguarda le tecniche didattiche:
•
•
•
•
•
•
•
•
34
costante interazione con gli studenti attraverso domande, richieste di interventi e
rielaborazione di guide per l’elaborazione personale di materiale assegnato
coinvolgimento sui grandi temi d’attualità correlati con le problematiche disciplinari
e stimolo alla lettura e raccolta di fonti aggiornate e diversificate
lezione frontale per lo sviluppo di argomenti che necessitavano di una trattazione
logica e sequenziale
lezione-discussione con approcci problematici
lavori di gruppo per la discussione, elaborazione e produzione di materiali di sintesi
(purtroppo tale modalità è stata poco utilizzata per l’esiguo n° di ore settimanali
previste per la disciplina)
si è cercata di guidare sistematicamente gli allievi ad un collegamento di quanto
studiato con la realtà di tutti i giorni
ricerca multimediale della normativa più recente ed aggiornata
ricerche ed approfondimenti in laboratorio informatico
Modalità di verifica
Sono state somministrate verifiche formative: colloqui, domande flash e semplici esercizi
per verificare se gli alunni seguivano con costanza il percorso loro proposto.
Le verifiche sommative effettuate, da due a tre per quadrimestre, sono state realizzate
secondo le tipologie :
-
test a quesiti singoli simili a quelli assegnati in terza prova simulata
trattazione sintetica (saggio breve)
problemi a soluzione rapida
colloqui individuali
stesura delle tesine per il colloquio orale
Sono state effettuate due simulazioni di terza prova a tipologia mista B e C ( test a scelta
multipla e quesiti a risposta singola).
Materiali didattici utilizzati
•
•
•
•
•
Manuale in adozione: “Diritto sanitario”a cura di Rosaria Sangiuliano
Simone
Dispense e schemi elaborate dal docente
Articoli tratti da altri testi aggiornati con le recenti modifiche normative
Consultazione di manuali in affiancamento e testi normativi
Laboratorio di informatica
Edizione
Recupero
In considerazione del livello mediamente sufficienti dei risultati conseguiti, non si sono rese
necessarie particolari attività di recupero extracurricolari tranne che per un allievo; i
recuperi sono stati realizzati prevalentemente attraverso la sistematica revisione ed
autocorrezione, con discussione in classe degli aspetti cognitivi risultati inadeguati, dopo la
valutazione degli esiti delle prove strutturate di verifica, somministrate in classe dopo ogni
modulo di lavoro.
RELAZIONE FINALE SCIENZE della NUTRIZIONE
35
a.s. 2013- 2014
CLASSE 5B LICEO TECNICO (SALUTE)
DOCENTE
PAMELA CREPALDI
1 - Svolgimento del programma e coordinamento interdisciplinare. Criteri didattici
seguiti e mete educative raggiunte.
La classe è formata da 17 alunni (11 femmine e 5 maschi).
Il livello medio della preparazione complessiva risulta mediamente sufficiente. Nella classe
è inserito un alunno che presenta qualche difficoltà nell’apprendimento, non risulta però
seguito da un insegnante di sostegno. Durante l’anno scolastico si è cercato di far
raggiungere all’allievo finalità e obiettivi differenziati con lezioni personali, quando
possibili, con la sottoscritta o con il tecnico Daniela Mambrin.
Per raggiungere le finalità fissate nella programmazione si è cercato di stimolare
l'intervento attivo degli alunni con domande frequenti durante la lezione diretta, che è
stata la tecnica didattica più utilizzata. Per controllare l'efficacia dell'azione didattica e per
fornire suggerimenti sull'acquisizione di un corretto metodo di studio, si sono fatte
verifiche in itinere.
I principi nutritivi (carboidrati, lipidi, proteine) non sono stati affrontati in quanto
argomenti dell’anno precedente. I ragazzi hanno però espresso la volontà di ripassare
tali argomenti, e data l’importanza, si è pensato di ripassarli nell’ultimo mese di scuola
(in considerazione anche del fatto che tutti gli argomenti previsti per l’anno in corso
sono stati svolti).
2 - Profitto medio ottenuto e criteri di valutazione. Comportamento degli alunni e
giudizio sul rendimento di ciascuna classe.
Buona parte degli alunni ha migliorato il linguaggio, che è diventato più corretto, preciso,
organizzato. Le prove sia scritte che orali, hanno permesso di valutare la conoscenza dei
contenuti e la qualità dell'esposizione. Il profitto medio si può considerare positivo.
Anche la parte dei laboratori è stata resa possibile grazie al tecnico Daniela Mambrin che
per tutto l’anno scolastico ha sostenuto prove di laboratorio al fine di avere una
valutazione completa in ogni parte per tutti gli alunni.
Il comportamento è stato moderatamente corretto.
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3 - Osservazioni sui rapporti con le famiglie. Attività parascolastiche e uso dei
sussidi didattici.
I rapporti con le famiglie sono stati corretti anche se non molto assidui in quanto per la
maggior parte dei genitori si è limitato agli incontri pomeridiani scuola-famiglia.
Per quattro studenti
è stata eseguita una prova di recupero alla fine del primo
quadrimestre che è risultata insufficiente solo per uno.
4 - Osservazioni sui programmi ed i libri di testo e relative proposte.
In tutte le classi il libro in uso si è rivelato adatto e ben utilizzabile per cui l’adozione è
confermata.
PROGRAMMA SCIENZE della NUTRIZIONE
CLASSE 5BLT LICEO TECNICO (SALUTE)
Docente: Pamela Crepaldi
BLOCCHI TEMATICI:
L
•
’alimentazione umana:
Caratteristiche e classificazione degli alimenti
Alimenti del gruppo I: latte e derivati
Alimenti del gruppo II: carne, pesce, uova e legumi
Alimenti del gruppo III: cereali e derivati, patate e castagne
Alimenti del gruppo IV: grassi da condimento
Alimenti del gruppo V: verdura e frutta
Le bevande
A
•
Alimentazione e salute:
L’organismo e l’energia
Energia negli alimenti e consumo nell’organismo
Fabbisogno energetico – LARN
Fabbisogni di protidi, lipidi e glucidi – LARN
Fabbisogni di acqua, vitamine e Sali minerali – LARN
L
•
La dieta equilibrata:
Dieta equilibrata e peso corporeo
Quanto mangiare: le porzioni
Che cosa mangiare: i gruppi e la piramide alimentare
37
Quando mangiare: la suddivisione di pasti
L’importanza dell’attività fisica
Alimentazione in gravidanza e nel primo anno di vita
L’alimentazione a seconda dell’età
•
Malnutrizioni e malattie correlate all’alimentazione
Lo stato di nutrizione
Obesità e magrezza
Vitamine e malnutrizioni vitaminiche
Malnutrizioni saline
Malattie correlate all’alimentazione
Alla fine di tale unità sono stati eseguiti dai ragazzi approfondimenti con relative
esposizioni e power point.
L
•
La cottura degli alimenti
Perché si cuociono gli alimenti
Tecniche di cottura a calore umido
Tecniche di cottura a calore secco e frittura
L
•
La conservazione degli alimenti
Cause dell’alterazione degli alimenti e metodi di conservazione
Cenni sulla conservazione con alte e con basse temperature
C
•
Cenni di biochimica (acetil co-A, ciclo di Krebs, ciclo dell’urea, beta ossidazione
degli acidi grassi)
R
•
Ripasso di carboidrati, lipidi e proteine
A
•
Attività di laboratorio (tabelle in excel):
Scheda dati antropometrici
Scheda dati antropologici e fabbisogno calorico
Scheda morfologica e fabbisogno calorico
Bilanciamento di una dieta per l’anziano
METODI, MEZZI E STRUMENTI
Libri di testo: Cappelli – Vannucchi “Principi di scienza dell’alimentazione”. Ed. Zanichelli.
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Relazione finale e Programma di Anatomia, Fisiologia e Patologia
CLASSE 5 B LT. SALUTE
PROF. STEFANO VALLIN
Progressione della classe in ambito disciplinare.
La classe quinta, pur evidenziando miglioramenti nello studio rispetto al precedente anno
scolastico, ha mantenuto alcune caratteristiche non completamente positive.
Lo studio durante l’anno scolastico è stato sufficiente, anche se la collaborazione tra gli
studenti non ottimale; la preparazione raggiunta si può considerare discreta o più che
discreta per circa un terzo della classe, sufficiente per il resto del gruppo.
Rispetto al programma previsto non è stato svolto l’apparato urinario per permettere una
acquisizione più profonda degli argomenti trattati.
Metodologie
Il libro di testo, peraltro di buon livello, è stato alla base della trattazione della materia, sia
per motivazioni di ordine pratico sia per la necessità di un utilizzo corretto della
terminologia.
Programma svolto:
• Apparato cardiovascolare: Il cuore e i vasi sanguigni
• Apparato Respiratorio: Anatomia, fisiologia, patologia dell’apparato respiratorio
• Apparato digerente: anatomia e fisiologia dell’apparato digerente, metabolismo
• Apparato endocrinoanatomia e fisiologia dell’apparato endocrino
• Il Sangue: composizione del sangue, emostasi, gruppi sanguigni
Libro di testo:
E.N. Marieb
“Il corpo umano” – volume secondo
Zanichelli Editore
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PROGRAMMA E RELAZIONE FINALE
Disciplina:Organizzazione e gestione dei servizi collettivi
Classe: 5 B Liceo Tecnico opzione SALUTE dell’ I.T.A.S. “Luigi Einaudi”
Anno scolastico: 2013/2014
Docente: Zizzi Maria, supplente di Ferrari Gloria
In relazione alla programmazione curricolare sono stati conseguiti i seguenti obiettivi in
termini di:
CONTENUTI DISCIPLINARI:
L’AZIENDA:
¾ Il concetto di azienda;
¾ L’azienda come sistema;
¾ I soggetti aziendali;
¾ La forma giuridica delle aziende;
¾ Le relazioni aziende/mercati;
¾ Le dimensioni aziendali.
L’ORGANIZZAZIONE AZIENDALE E LE OPERAZIONI DI GESTIONE:
¾ Le principali funzioni dell’impresa;
¾ La struttura organizzativa aziendale;
¾ La gestione aziendale;
¾ Fatti interni e fatti esterni di gestione;
¾ Le operazioni di gestione e i flussi aziendali;
¾ Gli aspetti e i cicli della gestione d’impresa.
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ASPETTO PATRIMONIALE E REDDITUALE DEL BILANCIO D’ESERCIZIO:
¾ Il patrimonio aziendale;
¾ Il sistema costi/ricavi;
¾ La determinazione del reddito d’esercizio;
¾ Le relazioni tra attività, passività e patrimonio netto;
¾ La competenza economica dei costi e dei ricavi d’esercizio;
¾ Il bilancio d’esercizio;
¾ Lo stato patrimoniale;
¾ Il conto economico;
¾ I risultati parziali della gestione e il reddito d’esercizio.
AZIENDE DI EROGAZIONE:
¾ L’attività delle aziende di erogazione;
¾ La classificazione delle aziende di erogazione;
¾ Il settore non profit e l’impresa sociale;
¾ Le cooperative sociali;
¾ Le associazioni di volontariato:LEGGE 266/1991, CARTA DELLA DONAZIONE;
¾ Le onlus (ORGANIZZAZIONI NON LUCRATIVE DI UTILITA’ SOCIALE);
¾ Il patrimonio delle aziende non profit;
¾ Il bilancio d’esercizio delle aziende non profit;
¾ Il bilancio sociale delle aziende non profit;
¾ L’aspetto finanziario della gestione;
¾ Le previsioni e i rendiconti;
¾ Il movimento di volontariato italiano (MO.V.I.);
¾ Il revisore sociale degli enti non profit.
LA GESTIONE DEL PERSONALE:
¾ La contabilità del personale;
¾ I libri obbligatori per il datore di lavoro;
¾ Gli elementi della retribuzione;
¾ I rapporti con l’INPS e con l’INAIL;
¾ L’assegno per il nucleo familiare;
¾ Il calcolo delle ritenute sociali e della ritenuta fiscale.
COMPETENZE, CAPACITA’/ABILITA’, CONOSCENZE :
La classe è formata da 17 allievi ( 6 maschi, 11 femmine), un alunno non ha mai
frequentato.
Un alunno ha studiato un programma differenziato preparato dalla Docente curricolare.
Tre alunni hanno acquisito un sufficiente livello di preparazione, dieci studenti hanno
raggiunto una valutazione discreta, buona ed infine tre allievi hanno ottenuto degli ottimi
voti dimostrando di aver assimilato i contenuti e di saper esporre con sicurezza e
proprietà di linguaggio.
Gli alunni hanno avuto un comportamento a volte troppo vivace e non propenso allo
svolgimento della lezione (soprattutto al Sabato).
Dal punto di vista socio/affettivo gli alunni sono stati molto uniti e reciprocamente si sono
rispettati.
Gli allievi, con differenti livelli di apprendimento, hanno imparato:
41
¾ che cos’è un’azienda, quali sono gli elementi che la caratterizzano, come si
classificano e, come si collocano nel macro sistema economico e sociale;
¾ a riconoscere i modelli organizzativi aziendali, a saper individuare e classificare
le operazioni di gestione che si svolgono all’interno dell’azienda;
¾ a saper leggere e interpretare il contenuto di un bilancio;
¾ a saper riconoscere le peculiarità delle aziende di erogazione rispetto alle
aziende profit oriented;
¾ quali sono le maggiori fonti normative che disciplinano il rapporto di lavoro, a
saper leggere una busta paga, a sapere quali sono gli adempimenti dei datori
di lavoro e i diritti/doveri dei lavoratori.
METODOLOGIE
Lezione frontale, interattiva; svolgimento degli esercizi preparati dagli autori del testo
adottato.
MATERIALI DIDATTICI
¾ Il testo in adozione:TECNICA AMMINISTRATIVA,Astolfi & Venini, RCS Education
(edizione aggiornata gennaio 2009);
¾ fonti normative consultate utilizzando internet: motore di ricerca google.
TIPOLOGIA DELLE PROVE DI VERIFICA UTILIZZATE
Gli alunni all’inizio dell’a.s. 2013/2014 (il giorno SABATO 12/10/2013) hanno svolto un test
d’ingresso inerente gli argomenti svolti nell’a.s. 2012/2013 (compilazioni di documenti
fiscali, normativa “Sicurezza e tutela della salute nei luoghi di lavoro”).
Durante il primo periodo scolastico sono state svolte due verifiche: una verifica orale ed
una verifica scritta il giorno SABATO 11/01/2014 (concernente i seguenti argomenti: la
struttura organizzativa aziendale, la gestione aziendale, fatti interi e fatti esterni di
gestione, le operazioni di gestione e i flussi aziendali, gli aspetti e i cicli della gestione).
Durante il secondo periodo scolastico, iniziato il giorno MARTEDI’ 21/01/2014, gli alunni
sono stati
interrogati verbalmente due volte.
Gli studenti hanno migliorato le capacità di analisi e di sintesi acquisite nel percorso di
studio.
42
RELAZIONE FINALE E PROGRAMMA SVOLTO
Disciplina: Tecniche di Relazione Interpersonale
Docente: Prof.ssa Chiara Mora
La disciplina proposta agli allievi unicamente nel corso del quinto anno per due ore
settimanali risente della diversità di fondo con le altre materie solitamente studiate dai
ragazzi, poiché suggerisce un oggetto di studio, l’essere umano nel suo contesto sociale e
comunicativo, che non può essere ridotto a meri criteri scientifici e numerici. La classe si è
rapportata con la disciplina in modo positivo e propositivo.
Lo svolgimento del programma ha risentito di alcune coincidenze (incontri con
personale esterno all’Istituto, assemblee d’Istituto, viaggio d’istruzione,…), che ne hanno
43
rallentato i ritmi, pur non compromettendo nell’insieme la qualità e la quantità degli
apprendimenti.
Il percorso didattico si è concentrato soprattutto sulla comunicazione strategica,
intesa come insieme di tecniche di comunicazione atte al raggiungimento di un
determinato scopo, sia esso fornire conoscenza di un eventuale contenuto o persuadere il
ricevente così da indurlo a particolari comportamenti.
Le prove di verifica hanno dato nel corso dell’anno risultati più che sufficienti, c'è un
gruppo di studenti che tende ad approfondire e un altro gruppo che si accontenta di
accostarsi in modo superficiale ai contenuti.
Sempre rispettoso ed onesto l’atteggiamento con la docente.
Obiettivi
Conoscenza:
• Avere consapevolezza della varietà dei segni comunicativi;
• Avere consapevolezza della struttura complessa dell'atto comunicativo in sé:
creazione e ricezione di messaggi;
• Avere consapevolezza dell’importanza e del peso dell’ascolto;
• Avere
consapevolezza
della
valenza
sociale
della
comunicazione
intenzionale/strategica e non intenzionale
• Avere consapevolezza dei vari componenti delle dinamiche relazionali;
• Avere consapevolezza delle strutture sociali e mentali che determinano la
traduzione del messaggio.
• Avere consapevolezza delle strategie e delle dinamiche della comunicazione
audiovisiva;
Capacità:
• Essere in grado di individuare i legami della disciplina con la realtà che lo circonda;
• Essere in grado di contestualizzare le conoscenze acquisite rendendole operanti.
Competenza:
• saper riportare i contenuti appresi utilizzando in modo sufficientemente corretto il
lessico specifico della disciplina;
• saper fare proprie le conoscenze apprese, applicandole consapevolmente.
Il programma svolto è risultato essere il seguente:
• Contenuti
Modulo 1 LA COMUNICAZIONE
• UD 1 I principi della comunicazione
• Cosa vuol dire comunicare: modello lineare e modello circolare
• Le basi della comunicazione
• Segni e simboli
• I livelli della comunicazione: Contenuto/ Relazione
• Comunicazione analogica – comunicazione digitale
• Percezione ed interpretazione dei messaggi
• UD 2 Comportamento e comunicazione
• La comunicazione non verbale
• La comunicazione paraverbale
• Il valore significativo del silenzio
MODULO 2 LA COMUNICAZIONE PUBBLICITARIA
• UD 1 La pubblicità, ovvero la comunicazione above the line
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•
UD 2 Storia della pubblicità
UD 3 Gli obiettivi della pubblicità ieri e oggi
UD 4 I new media e le forme di promozione e pubblicità
Internet:da mezzo accessorio a mezzo strutturale
Pubblicità: quanto e come si comunica oggi in Italia
I diversi livelli di lettura di un'immagine pubblicitaria
Approfondimento circa l'utilizzo dei mass media per scopi politici e propagandiatici
MODULO 3 LA VENDITA
UD 1 La comunicazione con il cliente
UD 2 Il punto vendita
UD 3 Il valore comunicativo del punto vendita nel tempo
UD 4 La leadership e i diversi modelli di leadership
MODULO 4: CRITERI PER DEFINIRE E PROGETTARE CAMPAGNE PUBBLICITARIE
La costruzione dell'immagine aziendale
Il marchio e la marca: perchè e come crearli
Come impostare una campagna pubblicitaria
MODULO 5: APPROFONDIMENTI
Il manifesto della razza: uso dell'immagine
Siti pro-ana: internet come strumento senza controllo
Strategie e Strumenti
• Libro di testo: F. Cammisa, P. Tournour – Viron, Tecniche di comunicazione, Milano,
Scuola & Azienda, 2012;
• Attraverso l’utilizzo di materiale proveniente dalla letteratura, dall’arte e dalla rete
(poesia, dipinti, fotografia, audiovisivi, immagini, canzoni…) saranno proposti
approfondimenti dei temi trattati;
• Durante le lezioni saranno propostij schemi riassuntivi e mappe concettuali con lo
scopo di rendere semplice ciò che è complesso, allo scopo di facilitare l’esposizione
e i momenti di verifica sia formativa sia sommativa;
• Lezione dialogica.
RELAZIONE FINALE DEL DOCENTE
Materia :
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Educazione Fisica
Classe 5^ B LT A.S. 2013/14
DOCENTE: Prof. VALTER ORTOLANI
La classe ha seguito con interesse il lavoro programmato, partecipando con impegno
e volontà alle attività proposte. Sia la componente maschile che femminile ha saputo
esprimere le proprie potenzialità raggiungendo un profitto mediamente buono.
In relazione alla programmazione curricolare sono stati conseguiti i seguenti obiettivi
in termini di:
CONOSCENZE:
Comprendere e conoscere il linguaggio specifico dell'Educazione Fisica.
Avere conoscenze teoriche di almeno due discipline individuali di atletica leggera.
Avere conoscenze teoriche di almeno due sport di squadra.
Conoscere le finalità ed i criteri di esecuzione degli esercizi proposti.
Conoscere le fasi di un allenamento tipo.
Conoscere le fonti energetiche del lavoro muscolare.
COMPETENZE:
Essere in grado di :
Svolgere attività ed esercizi a carico naturale
Eseguire attività ed esercizi di resistenza ed opposizione.
Eseguire attività ed esercizi di rilassamento, per il controllo segmentario ed
intersegmentario e della respirazione.
Svolgere attività ed esercizi eseguiti in varietà di ampiezza, di ritmo o in situazioni
spazio-temporali diversificate.
Eseguire attività ed esercizi di equilibrio in situazioni dinamiche complesse ed in
volo.
Praticare attività sportive individuali: due specialità dell'atletica leggera.
Praticare attività sportiva di squadra: Pallavolo, Pallacanestro, Pallamano, Calcetto.
Attività di arbitraggio.
CAPACITA':
Saper utilizzare le abilità psicomotorie per interagire in modo cooperativo e/o
oppositivo.
Saper intuire il progetto tecnico altrui e progettare il proprio contestualmente allo
svolgersi dell'azione ludica.
Saper eseguire le tattiche sportive codificate.
Saper intuire e progettare tattiche nel contesto di un gioco codificato o non
codificato (giochi di movimento).
Saper variare le regole dei giochi ed inventarne di nuove.
Saper esprimersi con il corpo ed il movimento in funzione di una comunicazione.
Saper eseguire movimenti complessi in forma economica in situazioni variabili.
Saper svolgere compiti motori in situazioni inusuali tali che richiedano la conquista,
il mantenimento ed il recupero dell'equilibrio.
CONTENUTI DISCIPLINARI
46
E TEMPI DI REALIZZAZIONE ESPOSTI PER U.D.
UNITA' D.
ARGOMENTO TRATTATO
ORE
PRIMO QUADRIMESTRE
1^ U. D.
Potenziamento fisiologico e metodologia di allenamento.
2^ U. D.
Pallavolo: teoria e tecnica dei fondamentali individuali,
6
regole di gioco e schemi tattici elementari.
12
Calcetto: teoria e tecnica dei fondamentali individuali,
regole di gioco e schemi tattici elementari.
4
4^ U. D.
Esercizi di coordinazione oculo-manuale e oculo-podalica.
4
5^ U. D.
Esercizi di mobilità articolare, tonicità muscolare ed equilibrio.
4
6^ U.D.
Educazione al ritmo
3^ U. D.
6
SECONDO QUADRIMESTRE
6^ U.D.
Educazione al ritmo
8
7^ U. D.
Pallacanestro: teoria e tecnica dei fondamentali individuali,
regole di gioco e schemi tattici elementari.
6
8^ U. D.
Atletica Leggera: tecnica del salto in alto.
4
9^ U. D.
Atletica Leggera: tecnica del salto in lungo.
2
10^ U. D.
Atletica Leggera: tecnica del getto del peso.
2
11^ U. D.
Atletica Leggera: tecnica del lancio del disco
12^ U. D.
Pallamano: teoria e tecnica dei fondamentali individuali,
regole di gioco e schemi tattici elementari.
2
6
METODOLOGIE:
Per lo sviluppo delle capacità operative nei vari ambiti delle attività motorie sono state
privilegiate le situazioni implicanti l’autonoma ricerca di soluzioni e favorire il passaggio da
un approccio globale ad una sempre maggiore precisione anche tecnica del movimento.
47
Un’adeguata utilizzazione delle diverse attività ha permesso di valorizzare la personalità
dello studente, generando interessi e motivazioni specifiche utili a scoprire ed orientare le
attitudini personali che ciascuno ha potuto sviluppare nell’ambito a lui più congeniale.
A tal fine il docente ha potuto anche cogliere e valorizzare stimoli culturali legati alla
tradizione ed alle realtà locali.
La pratica degli sport individuali e di squadra, anche quando assumeva carattere di
competitività, doveva realizzarsi in armonia con l’istanza educativa, in modo da
promuovere in tutti gli studenti, anche nei meno dotati, l’abitudine alla pratica motoria e
sportiva
TIPOLOGIE DELLE PROVE DI VERIFICA UTILIZZATE:
Gli strumenti utilizzati per la verifica formativa sono:
Controllo dei lavori eseguiti dagli alunni individualmente e/o in gruppo.
Verifica delle conoscenze specifiche riguardanti l'Educazione Fisica attraverso prove
pratiche
Gli strumenti utilizzati per la verifica sommativa sono:
Prove pratiche inerenti l'unità didattica
48
RELAZIONE FINALE
RELIGIONE
DOCENTE: MICHELE LIONELLO
CLASSE 5 B LT
SITUAZIONE DELLA CLASSE
Il livello generale della classe è discreto, buono l’interesse e discreta la partecipazione, il
comportamento è sufficientemente corretto.
In relazione alla programmazione sono stati conseguiti i seguenti OBIETTIVI in termini di:
CONOSCENZE
Gli alunni conoscono discretamente il valore del dialogo e le condizioni affinché esso sia autentico;
l’importanza della Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo; la situazione critica circa il
rispetto dei diritti umani e il valore della vita con il bisogno di un impegno concreto; il valore della
ricerca di Dio da parte dell’uomo ed il rapporto tra fede e scienza; la riflessione cristiana sui
problemi etici più significativi per l’esistenza personale e la convivenza sociale.
CAPACITÀ
Sanno usare in maniera discreta il linguaggio proprio della religione cattolica; sanno riferirsi alla
Bibbia e ad alcuni documenti della Chiesa Cattolica utilizzandoli in maniera sufficientemente
corretta; sanno riconoscere, rispettare e apprezzare i valori religiosi ed etici nell’esistenza delle
persone e nella storia dell’umanità.
COMPETENZE
Sanno leggere la realtà storico-culturale in cui vivono, aprendo tale realtà all’interrogazione radicale
dell’uomo; sanno esercitare le proprie capacità critiche.
CONTENUTI E TEMPI DI REALIZZAZIONE
Promozione della vita e contraddizioni legislative: aborto, pena di morte ed eutanasia (12 ore)
I diritti umani: l’impegno del cristiano nella giustizia e la solidarietà. (6 ORE)
Fede e scienza la sfida della Bioetica. (4 ORE)
La vita come progetto: in cammino verso la realizzazione. (4 ORE)
Problematiche giovanili: la multiculturalità, le utopie dei giovani, la guerra. (4 ORE)
METODOLOGIE
Il metodo privilegiato dall’insegnante è stato quello dialogico-problematico al fine di rendere gli
49
alunni protagonisti del proprio cammino formativo. Alle indispensabili lezioni dirette, sono stati
uniti momenti di discussione e di ascolto con gli allievi per affrontare anche argomenti legati alle
loro reali esigenze. L’acquisizione dei contenuti è avvenuta anche grazie all’analisi di brani tratti da
importanti documenti, la ricerca e il lavoro di gruppo.
MATERIALI DIDATTICI
Testo adottato: L. Solinas, Tutti i colori della vita, ed. SEI.
Come integrazione: alcune pagine tratte da testi di morale, teologia, psicologia, sociologia; alcuni
documenti del magistero ecclesiastico; alcuni numeri di quotidiani e di riviste; alcuni filmati.
TIPOLOGIA DELLE PROVE DI VERIFICA UTILIZZATE
Verifiche orali
Test
Riflessioni scritte
ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE “PRIMO LEVI”
Sede “EINAUDI”
Indirizzo: Liceo Tecnico opzione Salute
Classe 5^B anno scolastico 2013-2014
RELAZIONE FINALE DI:
Area di Integrazione
(Anatomia, Fisiologia e Patologia – Igiene ed Educazione Sanitaria – Scienze della
nutrizione)
Prof. Innocenzo Marcadella
La classe, durante l’intero anno scolastico, ha partecipato limitatamente, anche se
opportunamente sollecitata, al dialogo educativo durante le attività teoriche previste
nell’ora settimanale destinata all’area di integrazione.
Gli studenti sono riusciti a conseguire risultati complessivamente accettabili anche se molti
non sono ancora riusciti ad impadronirsi e a padroneggiare la capacità di rielaborazione
unitaria tra le discipline scientifiche che concorrono alla formazione culturale e
professionale. Gli allievi sono pertanto prevalentemente
orientati ad uno studio
disciplinare, a volte anche poco approfondito, più che ad approfondire, anche in modo
critico, i collegamenti specifici tra le materie d’indirizzo.
In ultima analisi la classe nel complesso ha evidenziato, sempre con le segnalate eccezioni,
un parziale interesse per opportunità interdisciplinare offerta dall’Area di integrazione
conseguendo risultati differenziati in ragione delle specifiche potenzialità dimostrando,
generalmente, un modesto impegno e una contenuta assiduità nello studio.
OBIETTIVI CURRICOLARI DEL PROFILO PROFESSIONALE
50
In ottemperanza al perseguimento degli obiettivi del profilo professionale previsti del
corso Liceo Tecnico opzione Salute, sono state implementare tutte le azioni in grado di
contribuire alla formazione di una figura professionale chiamata ad operare in realtà in
rapida evoluzione sia sotto il profilo tecnico/tecnologico che di organizzazione del lavoro.
Si è cercato di promuovere, in tutti gli studenti, una sensibilità nei confronti dell’impegno
scolastico volta a dare un effettivo contributo alla rielaborazione dei contenuti affrontati
insistendo fortemente sulla riorganizzazione critica e ragionata delle parti disciplinari al
fine di consolidare una preparazione culturale e professionale adeguata e aggiornata.
MODALITA’ DI LAVORO
Metodologie
In accordo con quanto stabilito in C.d.C. e con il progetto educativo dell'Istituto si
ritengono
tuttora valide le seguenti metodologie di base:
• "Centralità dell'allievo" promuovendo il coinvolgimento attivo dello stesso nel processo
di
apprendimento al fine di potenziare le sue capacità e una sua piena realizzazione anche
come persona
• Rapporto con l'allievo fondato sul rispetto, lealtà e fiducia reciproci per favorire una
proficua collaborazione ed un comportamento responsabile
• Partecipazione all'allievo dei punti principali su cui si articola la programmazione delle
unità didattiche
• Promuovere la convergenza delle diverse discipline su problemi comuni per lo sviluppo di
un sapere unitario
Tecniche didattiche
• Lezione "frontale" per gli argomenti che necessitano di una impostazione ed
organizzazione che vanno oltre le conoscenze e capacità degli allievi e, comunque,
condotta in termini problematici
• Lavoro individuale in classe e domestico, quest'ultimo inteso come momento di
rielaborazione ed approfondimento personali da utilizzarsi come punto di partenza per
discussione collettiva o per lavoro di gruppo
• Sviluppo autonomo di alcuni argomenti sulla base di indicazioni e materiale forniti
dall'insegnante e successiva discussione in classe
• Utilizzo sistematico della tecnica "stimolo-risposta" con ausilio di lucidi, diapositive,
schemi, tabelle, grafici...........
• Utilizzo ragionato degli strumenti in dotazione; invito all'abitudine della raccolta ordinata
di dati, al commento razionale dei risultati ottenuti
Programma svolto.
Gli argomenti proposti sono quelli concordati, di volta in volta, con i docenti di Anatomia,
Fisiologia e Patologia – Igiene ed Educazione Sanitaria – Scienze della nutrizione volti
51
a recuperare le parti disciplinari non ancora adeguatamente acquisite dagli studenti e
integrarle tra di loro.
ISTITUTO DI ISTRUZIONE “PRIMO LEVI” sede Einaudi
DOCUMENTO 15 MAGGIO a.s. 2013/2014
CLASSE 5^B L.T. OPZIONE “SALUTE”
ALLEGATO 1
SIMULAZIONI PROVE SCRITTE D’ESAME
Simulazione di Prima prova effettuata in data 28 Aprile
2014
Tracce assegnate:
TIPOLOGIA B: Saggio breve o Articolo
2. AMBITO SOCIO - ECONOMICO
ARGOMENTO: Il lavoro tra sicurezza e produttività.
52
3. AMBITO STORICO - POLITICO
ARGOMENTO: Crollo dei regimi “nazionalistici”,”guerra fredda” e motivi economici agli inizi
del processo di integrazione europea.
4. AMBITO TECNICO – SCIENTIFICO
ARGOMENTO: L’acqua, risorsa e fonte di vita.
TIPOLOGIA C - TEMA DI ARGOMENTO STORICO
ARGOMENTO: I due volti del Novecento. Da un lato esso è secolo di grandi conquiste
civili, economiche, sociali, scientifiche, tecniche; dall’altro è secolo di grandi tragedie
storiche. Rifletti su tale ambivalenza del ventesimo secolo, illustrandone i fatti più
significativi.
TIPOLOGIA D - TEMA DI ORDINE GENERALE
ARGOMENTO:La musica-diceva Aristotele(filosofo greco del IV secolo a.C.) non va praticata
per un unico tipo di beneficio che da essa può derivare,ma per usi molteplici,poiché può
servire per l’educazione, per procurare la catarsi e in terzo luogo per la ricreazione,il
sollievo, il riposo dallo sforzo. Il candidato si soffermi sulla funzione, sugli scopi e sugli usi
della musica nella società contemporanea.
IL C.di C. ha previsto la seconda Simulazione di Prima Prova in data 28 Maggio 2014.
Le tracce di riferimento verranno poste in apposita cartellina e messe a disposizione
della Commissione d’Esame.
PRIMA SIMULAZIONE DELLA SECONDA PROVA
ESAME DI STATO
IGIENE ED EDUCAZIONE SANITARIA
Sviluppa in modo completo ed approfondito una delle seguenti tracce inerenti alle
malattie non infettive esponendo le argomentazioni con terminologia specifica
adeguata.
Traccia 1
53
Nel determinismo di una malattia cronico - degenerativa possono agire in modo
cumulativo e/o sinergico più agenti di tipo esogeno presenti nelle matrici ambientali e/o
negli ambienti di vita e di lavoro.
Il candidato, dopo aver sviluppato i concetti dell’affermazione sopracitata, con riferimento
ad una o più malattie studiate, approfondisca gli effetti dannosi che alcuni di questi agenti
producono sull’organismo.
Traccia 2
Con riferimento alle malattie cronico – degenerative dell’apparato respiratorio, il candidato
ne esponga i principali aspetti epidemiologici (frequenza, distribuzione, determinanti..).
Inoltre, chiarendo il significato di prevenzione, si spieghino le modalità attraverso le quali
è possibile effettuare una diagnosi precoce ed una valutazione dello stadio di gravità della
malattia.
Traccia 3
Obesità associata ad iperlipidemia ed ipertensione rappresentano importanti fattori di
rischio nei confronti di più malattie cronico - degenerative.
Il candidato, dopo aver definito queste condizioni, spieghi i principali meccanismi
attraverso i quali si sviluppano i danni all’apparato cardiovascolare.
SECONDA SIMULAZIONE DELLA SECONDA PROVA ESAME DI
STATO
IGIENE ed ED.SANITARIA
Sviluppa in modo completo ed approfondito una delle seguenti tracce inerenti alle
malattie non infettive esponendo le argomentazioni con terminologia specifica
adeguata.
Traccia 1
Il candidato, dopo aver definito la malattia tumorale ed enunciato i principali criteri di
classificazione, si soffermi a discutere le differenze maggiormente significative tra tumori
benigni e maligni facendo riferimento agli stadi della cancerogenesi, alle diverse
condizioni di alterazione dell’aspetto citologico, istologico e della crescita cellulare.
Inoltre, scegliendo alcuni tipi di tumori e tenendo conto delle loro possibili cause e/o
fattori di rischio, proponga alcuni interventi mirati di prevenzione primaria e secondaria.
Traccia 2
Il candidato, dopo aver enunciato la definizione e discusso i principali fattori patogenetici
dei diversi tipi di diabete mellito, approfondisca gli aspetti inerenti alle alterazioni del
metabolismo glucidico, lipidico e protidico che conducono alla comparsa dei sintomi
caratteristici del diabete di tipo I quando non venga mantenuto sotto controllo con
adeguata terapia.
Inoltre, con riferimento alle modalità di diagnosi maggiormente utilizzate per il diabete in
generale, spieghi il significato e la procedura di somministrazione del test OGTT.
54
ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE “PRIMO LEVI”di Badia Pol
Sede EINAUDI
Simulazioni di Terza prova effettuate nel corso
dell’anno
Il Consiglio di Classe ha fatto svolgere, nel corso del secondo quadrimestre, 2 simulazioni di Terza
Prova tipologia A ( Trattazione Sintetica di argomenti) .
PRIMA SIMULAZIONE DI TERZA PROVA SCRITTA
effettuata in data 12 FEBBRAIO 2014
Tipologia B: QUESITI A RISPOSTA SINGOLA
Discipline coinvolte: Legislazione Sanitaria , Scienza della Nutrizione, Tecniche di
relazione interpersonale, Inglese.
Durata della prova: 3 ore
MATERIA
Legislazione Sanitaria
12 Febbraio 2014
CLASSE 5 B L.T.SA
1) Spiega la completa disciplina dei licenziamenti collettivi anche alla luce delle
recenti modifiche.( 10 RIGHE)
2) La mancanza di requisiti di un elemento essenziale del contratto di lavoro ha
effetti sospensivi sul rapporto di lavoro. Spiega (10 RIGHE)
3) L’azione disciplinare del datore di lavoro si configura come aspetto rilevante dei
suoi poteri . Spiega. (10 RIGHE)
55
PRIMA SIMULAZIONE TERZA PROVA D’ESAME
CLASSE 5 B L.T.SA
12 Febbraio 2014
MATERIA: SCIENZE DELLA NUTRIZIONE
1. Quali sono le basi di una dieta equilibrata e che cosa si intende per dieta equilibrata. (10
righe)
2. Che cosa indica lo schema a piramide per una corretta alimentazione.(10 righe)
3. Quali sono i rischi dovuti ad uno stile di vita sedentario.(10 righe)
56
ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE”PRIMO LEVI”SEDE “EINAUDI”
PRIMA SIMULAZIONE TERZA PROVA
Tecniche di Relazione Interpersonale
Cognome _____________ Nome__________ Classe: 5 B LT Data: 12/02/2014
1-Quali sono gli scopi della comunicazione “above the line”?( 10 righe)
2-Che cosa è cambiato nella pubblicità da quando ha fatto le sue prime apparizioni
in televisione? (10 righe)
3-Indica i livelli dei bisogni dell'essere umano secondo Maslow, e come questa
classificazione si inserisce nell’effettiva creazione di uno spot pubblicitario.(10 righe)
57
Materia: Inglese
Classe 5^B LT – indirizzo SALUTE
12 Febbraio 2014
Food industry blamed for surge in obesity
At last three in four of British men and women will be overweight within 10 to 15
years, according to health professionals who accuse governments of failing to tackle
the problem because of fear of the food and drink industry.
An extraordinary rise in the numbers of the overweight and obese has taken place in the
last 20 years. In 1980 6% of men and 8% of women were overweight. By the mid 1980s,
they had doubled. Now 65.5%of men and 55.2% of women are overweight or obese in the
U.K., and the numbers are climbing.
A European Union summit on obesity in Copenhagen yesterday brought together
government ministers and health professionals. They heard that obesity was becoming
more of a threat than smoking.
A report from the International Obesity Taskforce said that a ban on tobacco advertising
should be followed by restrictions to stop industry targeting children with adverts for junk
food and sweets and prevent the installation of vending machines for soft drinks in
schools.
Philip James , chairman of the summit, said: “The fast food and soft drink industries have
enormous interests which we need to confront. If we don’t, the epidemic of childhood
obesity is going to rip through Europe so fast that we will have clinics of diabetic children
of 13….. Kidneys units should be regearing because they are going to need huge numbers
of kidneys transplants and dialysis...”
Type two diabetes, usually caused by obesity, used to be unknown in childhood but now
paediatricians are having to learn how to treat it… The chief reason for the epidemic was
diet, said the taskforce report, which criticizes the industry for targeting children.
“Large business interests are involved in both promoting sedentary behaviour and the
passive over-consumption of food,“ it said. “The food and drink industry seeks to focus on
inactivity and promote sports to divert attention from the role of food and drinks. Analysis
of marketing strategies shows a targeting of the young and particularly of preschool
children to establish brand preferences”.
58
Glossary
blame: incolpare
paura
target: rivolgersi
marca
surge: aumento
tackle: affrontare
rip: andare a gran velocità
ban: divieto
threat: minaccia
fear:
regear: modificare brand:
1. How has the obesity problem developed in the last two decades and what is
expected in the
future? [min 5 lines]
2. According to the International Obesity Taskforce, what should be done to help to
solve the
problem? [min 3 lines
3. Obesity: causes and treatment (min 10 lines)
ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE”PRIMO LEVI”
SECONDA SIMULAZIONE DI TERZA PROVA
TIPOLOGIA B QUESITI A RISPOSTA SINGOLA
effettuata in data 8 Maggio 2014
durata della prova: 3 ore
Discipline coinvolte: Anatomia, Matematica,Inglese,Legislazione
Sanitaria.
ANATOMIA E FISIOLOGIA – CLASSE 5B opzione SALUTE
CLASSE 5 B L.T. SA
SIMULAZIONE DI TERZA PROVA – 8 Maggio 2013
1-Nell’Europa occidentale si sentono ancora gli effetti dell’esplosione di Cernobil e della
successiva ricaduta radioattiva; tra gli organi colpiti troviamo la tiroide. Tratta, all’interno
dello spazio assegnato la funzione di questa ghiandola e la sua importanza per la vita di
tutti noi (max. 10 righe)
59
2-Nel nostro mondo l’alimentazione è sempre più causa di patologie anche gravi; tra le
sostanze accusate di minare la nostra salute troviamo i grassi. Tratta, all’interno dello
spazio definito, la digestione, l’assorbimento dei grassi e accenna brevemente in quali
patologie sono coinvolti (max. 10 righe)
3-Quale ruolo hanno gli ormoni nella risposta allo stress? (max. 10 righe)
COGNOME _________________________________ NOME _______________________
CLASSE 5^B SALUTE
SIMULAZIONE TERZA PROVA DI ESAME DI STATO del 08/05/2014
MATERIA: MATEMATICA
Studiare e rappresentare graficamente la funzione
.
In particolare, sviluppare i seguenti punti:
1. classificare, determinare il dominio e cercare eventuali simmetrie
2. cercare le eventuali intersezioni con gli assi
3. studiare il segno
4. calcolare i limiti agli estremi del dominio e trovare gli eventuali asintoti
5. determinare dove la funzione cresce/decresce ed eventuali massimi/minimi
GRIGLIA DI CORREZIONE:
60
2/10 per ognuno dei 5 punti svolti correttamente, e rappresentati correttamente nel
grafico finale
3/15 per ognuno dei 5 punti svolti correttamente, e rappresentati correttamente nel
grafico finale
A.S. 2013/’14
Materia: INGLESE
NAME
8 May 2014
DIETARY FAT AND HEART DISEASE LINK STRONGER FOR WOMEN
Women only need to eat an extra 100 grams of saturated fat a week to increase their
chances of dying from heart disease by nearly 40%, a study published yesterday
shows.
The research was based on 2,700 British men and women between the ages of 40 and 75.
D. Boniface, head of statistics at the University of Hertfordshire, who monitored this group
of people, found there was a direct link between the amount of saturated fat women ate
and coronary heart disease rates.
61
The participants diets were assessed through questions about how often they ate items
from 30 different food groups and the amount of bread, butter, margarine, milk, coffee, tea
and sugar they consumed.
The research found that for men there was no relationship between dietary fats and
coronary heart disease. But it found for women a “substantial and significant relationship”
between these two factors (the relationship was stronger for older women).It found women
aged about 55 years who ate an extra 100 grams of saturated fat each week had a 38%
increased risk over the following 16 years of dying from heart disease.
Mr Boniface suggested the possible reasons behind the different outcome for females and
males might partly rest with the fact that 29% of the women surveyed bought and
prepared food they ate and so, compared with men – who were more frequently eating at
work- could have given more accurate reports of their diets. Additionally, smoking and
alcohol might relate to dietary fat and heart disease in different ways for men and women.
Social class could also play a role because of access to health related resources.
(from The Guardian)
Glossary:
item: alimento(cibo) assess: valutare/analizzare
rest: basarsi
health resource: struttura sanitaria outcome:esito/risultato
1. What was the research about and what was the result?[min 4 lines]
2. What are the possible reasons for the different result between men and
women? [min 3 lines]
3 Describe a heart disease and a blood vessel disease. (min 8 lines)
SECONDA SIMULAZIONE TERZA PROVA
DISCIPLINA: LEGISLAZIONE SANITARIA
COGNOME ________________________ NOME _____________________
Classe 5^ B LT
62
Data
8 maggio 2014
1)
Analizza e spiega l’istituto della “assistenza” avendo cura di
approfondire uno degli interventi assicurati e disciplinati dalla
normativa. (10 righe)
2) Individua e spiega i principi che ritieni fondamentali della Legge n.
40/2004 che regola la Procreazione medicalmente assistita.(10 righe)
3) Dopo aver identificato il concetto di rischio individua il ruolo del
rappresentante dei lavori per la sicurezza.(10 righe)
ALLEGATO 2
Griglie di valutazione delle prove d’esame
Griglie di correzione prima prova
Tipologia A- Analisi del testo
63
2 indicatori
aspetti
contenutistici
5 descrittori
lettura/ decodifica del testo
B
M
A
1
2
3
1
2
3
1
2
3
1
2
3
1
2
3
analisi del testo
elaborazione critica, riflessione,
approfondimento
morfosintassi e lessico
aspetti formali
sviluppo argomentativo
PUNTEGGIO TOTALE :
/15
Tipologia B1- Articolo di giornale
5 descrittori
conformità e congruenza dello stile e del registro linguistico del
"pezzo" con la tipologia del destinatario
modalità della trattazione dei dati e dei documenti di supporto e
loro corretta e pertinente utilizzazione ai fini della informazione
correttezza morfosintattica e capacità comunicativa
originalità della elaborazione
caratterizzazione del registro e dello stile ed eventuali capacità
divergenti e creative
B
M
A
1
2
3
1
1
1
2
2
2
3
3
3
1
2
3
B
M
A
1
1
2
2
3
3
1
1
1
2
2
2
3
3
3
Tipologia B2 - saggio breve
5 INDICATORI
conformità e congruenza dello stile e del registro linguistico del
"saggio" con la tipologia della pubblicazione e del destinatario
qualità della analisi dei dati forniti e loro corretta utilizzazione
correttezza e pertinente utilizzazione delle citazioni, dei
documenti, dei riferimenti,
delle testimonianze che accompagnano le indicazioni di lavoro
correttezza morfosintattica e proprietà lessicale
originalità delle argomentazioni e della elaborazione
PUNTEGGIO TOTALE :
/15
Tipologie C e D- Tema tradizionale
3 indicatori
competenze
linguistiche
64
5 descrittori
punteggiatura ortografia
morfosintassi
B
M
A
1
2
3
proprietà lessicale
conoscenze mono e
pluridisciplinari
capacità elaborative
logico-critiche e creative
PUNTEGGIO TOTALE :
65
1
2
3
1
2
3
1
2
3
1
2
3
correttezza e pertinenza dei
contenuti
sviluppo delle argomentazioni
originalità della elaborazione
/15
GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLA SECONDA PROVA
Disciplina: IGIENE ED EDUCAZIONE SANITARIA
Classe……………………….
Data………………………
Candidato…………………………………………………
INDICATORI
Pertinenza alla traccia proposta
Contenuti e loro grado di
approfondimento
Organicità e rielaborazione dei
contenuti
DESCRITTORI
•
•
•
•
•
•
Nulla
Parziale
Del tutto pertinente
Assenti
Scarsi e/o piuttosto frammentari
Presenti ma superficiali e/o incompleti
•
Presenti con grado di approfondimento
sufficiente/discreto
•
•
Presenti con buon grado di approfondimento
Trattazione completa e molto approfondita
•
•
•
•
•
Forma e terminologia specifica
•
•
Nulle
Esposizione confusa e frammentaria
Esposizione non sempre organica e
prevalentemente mnemonica
Esposizione abbastanza organica con
sufficiente/disceto grado di rielaborazione
Esposizione organica, rielaborata con spunti
critici
0
1
2
3
4
5
0
1
2
3
4
0
Decisamente scorretta
Incerta, con molte imprecisioni formali e con
terminologia non sempre adeguata
1
•
Non del tutto corretta e con qualche imprecisione
di terminologia specifica
2
•
Corretta con sufficienti/discrete proprietà
linguistiche specifiche
Corretta, con lessico ricco e terminologia
specifica molto appropriata
•
Totale
66
PUNTI
0
1
2
3
4
………/15
ESAME DI STATO 2013-2014 –
ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE”PRIMO LEVI” sede EINAUDI
CLASSE 5 B L.T. SA
GRIGLIA DI VALUTAZIONE PER LA TERZA PROVA SCRITTA
CANDIDATO COGNOME__________________________________
Nome___________________________________Classe V B LT
INDICATORI
DESCRITTORI
CONOSCENZE
G.I. Non conosce gli argomenti
I. Conosce gli argomenti in maniera parziale
S. Conosce gli argomenti fondamentali
D. Conosce gli argomenti fondamentali in modo
abbastanza ampio
B. Conosce gli argomenti in maniera ampia
O. Conosce gli argomenti in maniera ampia e
approfondita
E. Conosce gli argomenti in maniera ampia,
approfondita e completa
G.I. Non comprende i problemi e i temi proposti;
sviluppo frammentario e confuso, con gravi e diffusi
errori;
I. Comprende con difficoltà le tematiche proposte;
trattazione
incompleta/testo
organizzato
non
adeguatamente con diffusi errori
S. Comprende le tematiche proposte e le sviluppa in
forma essenziale ed appropriata, seppur con lievi
imprecisioni e qualche errore;
D. Comprende le tematiche proposte e le sviluppa in
forma essenziale ed appropriata e mediamente corretta
B. Comprende, risolve e sa rielaborare le tematiche
proposte in un testo articolato e corretto
O. Risolve in maniera sicura le tematiche proposte,
operando collegamenti e confronti in un linguaggio
vario e appropriato con buona padronanza lessicale
G.I. Non sa analizzare né sintetizzare; tratta la tematica
in modo stentato e frammentario
I. Tratta la tematica in maniera imprecisa, con un‘analisi
poco puntuale ed una sintesi poco efficace;
S. Tratta la tematica analizzandola in maniera essenziale
e in una sintesi semplice ma chiara e lineare
D. Tratta la tematica analizzandola in maniera
abbastanza dettagliata e nel complesso corretta
B. Tratta la tematica analizzandola in maniera
dettagliata e in una sintesi incisiva, corretta e fluida
O. Tratta la tematica analizzandola in modo
approfondito, con collegamenti pertinenti e in una
sintesi espressiva, efficace, arricchita da spunti personali
Punteggio
Possesso dei contenuti
(max 6 PUNTI )
COMPETENZE
Comprensione
Linguaggio specifico
Sviluppo
Collegamento/Confronto
Coesione/Coerenza
Correttezza morfosintattica e lessicale
(max 5 PUNTI )
ABILITA’
Analisi
Sintesi
Efficacia espressiva
(max 4 PUNTI )
PUNTEGGIO
1
3
4
4,5
5
5,5
6
1
2,5
3,5
4
4,5
5
1
1,5
2,5
3
3,5
4
/15
Punteggio assegnato _______/15
67
ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE”PRIMO LEVI “
ESAME DI STATO 2013-2014
CLASSE 5 B L.T. SA
Griglia di valutazione del COLLOQUIO (valutazione in /30esimi)
Candidato________________________________ Classe_________________________________
INDICATORI
1. Conoscenza
2. Competenze
3. Capacità
4. Discussione
degli elaborati
PUNTEGGI
MASSIMI
9 punti
9 punti
9 punti
PUNTEGGIO
AI DIVERSI
LIVELLI
<4
5
6
•
•
•
7
•
8
9
•
•
<4
•
5
•
6
•
7
•
8
•
9
•
<4
•
5
•
6
•
7
•
8
•
9
•
DESCRITTORI
Prima prova
1 punto
0,5
1
•
•
Seconda prova
1 punto
0,5
1
•
•
Terza prova
1 punto
0,5
1
•
•
Non conosce gli argomenti.
Conosce solo parzialmente gli argomenti.
Conosce gli argomenti fondamentali delle
discipline, pur con qualche incertezza.
Conosce gli elementi fondamentali delle
discipline.
Conosce gli argomenti in maniera ampia.
Conosce gli argomenti in maniera ampia
e approfondita.
Non comprende i problemi e i temi
proposti.
Comprende con difficoltà i problemi
proposti o non è in grado di risolverli.
Comprende i problemi proposti e li risolve
se opportunamente guidato.
Comprende i problemi proposti, li risolve
e li contestualizza.
Comprende, risolve e sa elaborare i
problemi proposti.
Risolve in maniera sicura i problemi
proposti con rielaborazioni personali.
Non è in grado di cogliere collegamenti di
alcun tipo.
Coglie con una certa difficoltà i
collegamenti.
Opera i collegamenti ma deve essere
guidato.
Opera i collegamenti in maniera
parzialmente autonoma.
Opera collegamenti ed esprime giudizi in
modo autonomo.
Opera collegamenti ed esprime giudizi
con sicurezza e spirito critico.
Non sa correggere e/o fornire spiegazioni.
Sa auto correggersi, fornire spiegazioni
e/o approfondire.
Non sa correggere e/o fornire spiegazioni.
Sa auto correggersi, fornire spiegazioni
e/o approfondire.
Non sa correggere e/o fornire spiegazioni.
Sa auto correggersi, fornire spiegazioni
e/o approfondire.
Punteggio
.
68
/30
ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE”PRIMO LEVI”
ESAME DI STATO A. S. 2013- 2014
GRIGLIA DI VALUTAZIONE PER IL COLLOQUIO
CANDIDATO_____________________________
Indicatori
CONOSCENZE
COMPETENZE
Descrittori
Conoscenza nulla
Conoscenza quasi nulla
Conoscenza molto frammentaria
Conoscenza frammentaria
Conosce solo parzialmente gli argomenti
Conosce gli elementi fondamentali delle discipline, con qualche incertezza
Conosce gli elementi fondamentali delle discipline
Conosce gli argomenti in maniera ampia
Conosce gli argomenti in maniera ampia e approfondita
Non comprende i problemi e i temi proposti
Comprende solo in parte i problemi proposti e non li risolve
Comprende con difficoltà i problemi proposti e non li risolve
Comprende con difficoltà i problemi proposti e li risolve molto parzialmente
Comprende con difficoltà i problemi proposti e li risolve parzialmente
Comprende i problemi proposti e li risolve, se opportunamente guidato
Comprende i problemi proposti , li risolve e li contestualizza
Comprende, risolve e sa rielaborare i problemi proposti
Comprende, rielabora autonomamente e completamente
CAPACITA’
Non espone
Espone in modo assai stentato e scorretto
Espone in modo stentato e scorretto
Espone in maniera molto imprecisa con evidenti difficoltà di analisi
Espone in maniera imprecisa con qualche difficoltà di analisi
Espone in modo semplice con lessico tecnico essenziale
Espone in modo semplice e chiaro con lessico tecnico adeguato
Espone in modo chiaro e corretto e usa un linguaggio tecnico appropriato
Sa fare autonomamente collegamenti, con buone capacità di analisi e sintesi
Discussione
degli elaborati
Non sa correggere né fornire spiegazioni accettabili
Sa correggersi parzialmente
Sa correggersi e/o fornire spiegazioni e/o approfondire
Data_________________
VOTO COMPLESSIVO ATTRIBUITO ALLA PROVA: _________/30
69
Punti Punteggio
1
2
3
4
5
6
7
8
9
1
2
3
4
5
6
7
8
9
1
2
3
4
5
6
7
8
9
1
2
3