ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE “ cÜ|ÅÉ _xä| ” BADIA POLESINE DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE (art.5, comma 2, D.P.R. 23 Luglio 1998, n.323) a CLASSE V^ B INDIRIZZO: Ambiente e salute opzione Salute ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE “PRIMO LEVI” ℡ 0425 53433 - 0425 589133 via Manzoni, 191 – 45021 Badia Polesine (RO) Codice Ministeriale ROIS00700D - Codice Fiscale 91005190292 e-mail istituzionale: [email protected] – posta certificata: [email protected] ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE”PRIMO LEVI” DI BADIA POLESINE DOCUMENTO DEL 15 MAGGIO LICEO TECNICO AMBIENTE E SALUTE CLASSE 5^ B LICEO TECNICO OPZIONE SALUTE A.S. 2013-2014 1 INDICE - Composizione del Consiglio della Classe 5^ B Liceo Tecnico opzione “Salute” pag.3 - Individuazione Aree Disciplinari pag.4 - Profilo del corso di studi pag.4 -Competenze acquisite e sbocchi professionali pag.4 - Docenti nel triennio pag.5 - Profilo della classe pag.5 - Percorso Formativo pag .7 a. Percorso didattico – formativo pag.7 b. Obiettivi formativi pag.7 c. Obiettivi cognitivi pag.7 d. Abilità standard pag.7 - Metodologie didattiche pag.7 - Supporti utilizzati nell’attività didattica pag.8 - Attività di recupero e sostegno pag.8 - Modalità di valutazione pag.8 - Criteri per le valutazioni intermedie e finali pag.8 - Attività integrative pag.8 - Attività di Stage pag.9 - Area d’Integrazione pag.9 - Relazioni e programmi pag.11 - Relazione finale e programma: Italiano pag.11 - Relazione finale e programma: Storia pag.14 - Relazione finale e programma: Inglese pag.16 - Relazione finale e programma: Matematica e Informatica pag.19 - Relazione finale e programma: Igiene ed Sanitaria pag. 22 - Relazione finale e programma: Legislazione Sanitaria pag.28 - Relazione finale e programma: Scienza della Nutrizione pag.33 - Relazione finale e programma: Anatomia pag.36 - Relazione finale e programma: Organizzazione e gestione dei Servizi C. pag.37 - Relazione finale e programma: Tecniche delle Relazioni Interpersonali pag.40 - Relazione finale e programma: Educazione Fisica pag. 42 - Relazione finale e programma: Religione pag. 45 Area Integrazione pag.46 - Allegato n.1: Simulazioni prove scritte d’esame pag.48 - Allegato n.2: Griglie proposte ( Prima, Seconda , Terza Prova, Colloquio) pag. 58 -Allegato 3 ( in busta chiusa) 2 INDIVIDUAZIONE AREE DISCIPLINARI Come da D. M. del 18- 09-1998 il C. di C. individua le seguenti aree disciplinari ai fini della correzione delle prove d’esame(Consiglio di classe effettuato in data 8 Marzo 2014): • area umanistica: Italiano, Storia, Inglese, Tecniche delle Relazioni Interpersonali • area tecnico-scientifica: Matematica, Igiene ed Educazione Sanitaria,Legislazione Sanitaria. PROFILO DEL CORSO DI STUDI Il corso di studi sperimentale del Liceo Tecnico Ambiente e Salute, attivato presso l’Istituto sia di Istruzione Superiore “L. Einaudi” di Badia Polesine (RO) dall’a.s. 1997/1998, si caratterizza per un biennio comune, un triennio di specializzazione nonché un’area d’integrazione (progettata e inserita nel POF d’istituto, finalizzata sia all’arricchimento culturale all’integrazione dei contenuti professionali) che si articola diversamente, in termine di monte ore, tra biennio e triennio. Il corso di studi del Liceo Tecnico opzione “Salute” (diploma di Dirigente di Comunità) e finalizzato alla preparazione di una figura professionale dotata, da una parte, di competenze specifiche, fornita di capacita polivalenti in grado di rispondere alle nuove esigenze organizzative, gestionali e decisionali all’interno di una comunità, nell’accezione più ampia del termine stesso e, dall’altra, di competenze scientifiche, tecniche, tecnologiche, operative dirette all’analisi e alla gestione della salute, individuale e collettiva, in relazione alla prevenzione, alla tutela e alla salvaguardia della persona. Indispensabile “habitus” per lo studente, pertanto, e quello di una propensione culturale al continuo aggiornamento orientata non solo alla capacita di cogliere la dimensione sociale ed economica dei problemi presenti nel management di una comunità ma anche incentrata a creare e favorire condizioni in ambito relazionale nonché a migliorare la condizione di salute individuale e collettiva. COMPETENZE ACQUISITE Il Dirigente di Comunità nell’ambito di un gruppo di coordinamento e gestione di una comunità: • sa utilizzare coerentemente tutti gli “strumenti culturali e professionali” in suo possesso; • sa individuare, pianificare e ottimizzare i processi presenti all’interno di una comunità; • sa individuare e proporre i determinanti per migliorare la qualità delle relazioni interpersonali e della salute individuale e collettiva all’interno di una comunità • è in grado di adattare la propria personalità alle varie necessita nel campo operativo specifico; 4 • è in grado di affrontare il proseguimento degli studi in campo scientifico basandosi su efficaci conoscenze. GLI SBOCCHI PROFESSIONALI Al termine del corso di studi il diplomato “Dirigente di Comunità” può operare negli ambiti di gestione e dell’assistenza alla persona, all’interno di Enti, gruppi o Comunità, nel settore pubblico o privato e può iscriversi a qualsiasi corso post-diploma, ITS e a qualsiasi facoltà universitaria. Docenti nel triennio NOMINATIVI Discipline Italiano Storia Inglese Matematica ITP matematica a.s.2011-2012 Classe Terza Nominativo docenti Maria Angela Pigozzo Maria Angela Pigozzo Gabriella Galvan Cesare Veronese Zanella M. Mirimin I. a.s.2012-2013 Classe Quarta nominativo docenti a.s.2013-2014 Classe Quinta Nominativo Docenti Maria Angela Pigozzo Maria Angela Pigozzo Maria Angela Pigozzo Maria Angela Pigozzo Gabriella Galvan Gabriella Galvan Afra Zangheratti Afra Zangheratti Antonella Presti Antonella Presti Igiene Rischio Collettivo Stefano Vallin Zebini Emanuela ITP Igiene Rischio Collettivo Igiene ed Ed Sanitaria ITP Igiene Educazione Sanitaria Anatomia,fisiologia, patologia ITP Anatomia,fisiologia,patologia Organizzazione e gestione servizi Legislazione Sanitaria Scienze Nutrizione ITP Scienze Nutrizione Tecniche Relazione Interpersonale Educazione Fisica Mambrin Daniela Stefano Vallin Mambrin Daniela Innocenzo Marcadella Mambrin Daniela Valeria Vallini Rita Veronesi Walter Ortolani Antonio Sturaro Emanuela Zebini Antonio Sturaro Stefano Vallin Antonio Sturaro Valeria Vallini Elisa Chieregato Calzolari Lorella Antonio Sturaro Walter Ortolani Emanuela Zebini Stefano Vallin Daniela Mambrin Maria Zizzi Elisa Chieregato Pamela Crepaldi Daniela Mambrin Chiara Mora Walter Ortolani Religione Michele Lionello Michele Lionello Michele Lionello Sostegno Area Integrazione Segala Paolo Vallin S.- Bimbatti L. Finotti Emanuela Vallin S.-Vallini V. Erika Martello Marcadella I.- Zebini E. N.B. ( in grassetto le discipline con “discontinuità didattica”) 5 - Dal prospetto risulta evidente che, in molte discipline, è stata garantita la continuità didattica, fattore indispensabile per favorire il dialogo educativo e l’acquisizione di conoscenze e competenze più articolate e sistematiche. PROFILO DELLA CLASSE Classe terza La classe è formata da 19 studenti( 13 femmine e 6 maschi); 9 alunni provengono dalla 2°A e 9 dalla 2°B Liceo Tecnico. C’è poi l’inserimento di una studentessa di origine straniera, ma di cittadinanza italiana,ben accettata dai compagni. Si presenta come una classe eterogenea, poco disciplinata, non sempre motivata. Appare evidente una differenziazione nei prerequisiti, nei livelli di acquisizione delle conoscenze e delle competenze. Il gruppo proveniente dalla 2°A appare più attrezzato per affrontare il triennio. Molti allievi, che presentano carenze nel metodo di studio e settorialità o discontinuità nell’impegno, sono ammessi alla classe successiva dopo il superamento dei debiti formativi in Matematica, Igiene ed Educazione Sanitaria, Inglese. A seguito dello Scrutinio finale, è stata stabilita una non ammissione in classe quarta. Classe quarta In classe quarta il numero degli studenti è di 18 unità. Molti allievi devono ancora acquisire un atteggiamento scolastico adeguato ed un comportamento corretto. Il clima non è sempre positivo ed incide negativamente sull’organizzazione dell’attività didattica che, a volte, subisce rallentamenti. L’eterogeneità si accentua ulteriormente dal momento che le discipline presentano programmi e metodologie di approccio molto più complesse. Le carenze nel metodo di studio, le inadeguatezze evidenziate soprattutto in merito alla rielaborazione, all’approfondimento , alla comunicazione efficace e appropriata creano una ulteriore e più evidente frattura tra studenti che,motivati e assidui nello studio, procedono con sicurezza verso l’acquisizione di conoscenze e competenze previste per il triennio e studenti che operano strategicamente delle scelte, studiano alcune discipline e tralasciano, in molti casi, di approfondire aree che presentano maggior complessità sia in alcune discipline d’indirizzo che in Matematica e Inglese. Il 10 Aprile 2013, il C. di C. prende in esame la domanda presentata da 1 studentessa di essere ammessa a sostenere le prove preliminari al fine di sostenere l’Esame di Stato per Dirigenti di Comunità e decide, all’unanimità, di non procedere allo scrutinio finale dell’alunna. A conclusione dell’ anno scolastico appare evidente una differenziazione ancora più accentuata rispetto alla classe terza nell’acquisizione degli obiettivi formativi e didattici. In sede di scrutinio finale si decide l’ammissione di tutti gli allievi alla classe successiva, anche se alcuni presentano debiti formativi soprattutto in Matematica, Inglese, Anatomia. A seguito dello scrutinio del 5 Settembre 2013, il C. di C. delibera all’unanimità,visto il perdurare di gravi carenze nelle 2 discipline in cui presentava il debito formativo, la non ammissione alla classe successiva di 1 allieva. Classe quinta Si presenta come una classe composta da 16 studenti, molto eterogenea sia sul piano educativo che sotto il profilo didattico. Accanto ad allievi che negli anni hanno dimostrato adeguata curiosità, interesse e impegno e hanno contribuito a promuovere un dialogo 6 formativo, è presente un gruppo poco motivato,impegnato in modo settoriale e superficiale,disponibile a studiare esclusivamente in occasione delle verifiche. Su queste premesse, i docenti non sempre hanno potuto realizzare un lavoro costruttivo, fondato sulla partecipazione attiva degli alunni e non finalizzato solo all’approfondimento disciplinare, ma anche alla formazione della loro personalità. Gli obiettivi didattici e formativi che il Consiglio di Classe si era proposto fin dal terzo anno di corso possono ritenersi pienamente raggiunti per un esiguo numero di studenti. La maggioranza presenta una preparazione complessivamente sufficiente, alcuni allievi denotano fragilità, debolezze, in alcuni casi vere e proprie carenze per mancanza di continuità nello studio e impegno settoriale. Nell’area tecnico-scientifica, si segnalano una partecipazione ed un impegno più attivo e produttivo nell’ultimo periodo dell’anno, questo atteggiamento ha consentito alla classe di migliorare rispetto alla situazione di partenza. Nell’area linguistico- letteraria la situazione, in merito all’acquisizione delle competenze di scrittura, pur avendo registrato miglioramenti soprattutto in classe quinta, presenta ancora delle criticità connesse a diversi fattori: le carenze di base non colmate soprattutto sotto il profilo ortografico grammaticale e logico-sintattico da parte di un gruppo di allievi poco motivati e interessati alla materia, il modesto impegno dimostrato nella lettura personale di testi significativi della narrativa italiana. Un esiguo gruppo di allievi ha compiuto un positivo processo di maturazione ed ha conseguito una significativa acquisizione dei contenuti professionali e culturali delle discipline, unitamente allo sviluppo di capacità di buon livello; in un secondo gruppo le conoscenze appaiono adeguate,unitamente alle competenze acquisite ed alle abilità raggiunte; una parte della classe, pur non mancando di capacità di assimilazione dei contenuti disciplinari, malgrado le ripetute sollecitazioni e l’applicazione di diverse strategie di recupero, evidenzia delle basi culturali da potenziare e deve ancora realizzare gli obiettivi più complessi del percorso formativo. Alcuni alunni infine hanno mantenuto carenze o lacune, soprattutto nelle discipline d’indirizzo,per mancanza di impegno e applicazione discontinua. IL PERCORSO FORMATIVO a. Percorso didattico - formativo Il percorso didattico- formativo ha cercato di coniugare il rigore disciplinare (sia delle discipline culturali che professionali) con la concretezza della preparazione dei singoli allievi, cosi da motivarli e portarli al successo formativo. Gli allievi, pur restando sempre al centro dell’azione formativa, ne hanno beneficiato in maniera diversa a seconda delle capacita e della continuità nell’impegno e nella partecipazione. Gli esiti di questo percorso, come precedentemente anticipato, si attestano pertanto su differenti livelli. b. Obiettivi formativi: partecipazione attiva alle lezioni; 7 relazione positiva con i compagni, i docenti, il personale dell’istituzione scolastica; consapevolezza dei propri diritti e osservanza dei propri doveri; osservanza delle norme stabilite nel Regolamento di Istituto; corretto uso di tutti gli strumenti assegnati; esecuzione adeguata e puntuale dei lavori assegnati; partecipazione attiva ai lavori in classe e nelle aule speciali; senso di responsabilità nell’affrontare situazioni problematiche; accettazione e rispetto delle “diversità” (di pensiero, di comportamento, di cultura); c. Obiettivi cognitivi: conoscenza chiara ed adeguata dei contenuti specifici delle singole discipline; utilizzazione efficace dei linguaggi propri delle singole discipline; ricerca, analisi e organizzazione delle informazioni provenienti da fonti diverse (testi, appunti, etc.); rielaborazione e organizzazione dei concetti in sequenze logiche deduttive; capacita di svolgimento di un lavoro interdisciplinare e di gruppo; capacita operative a livello dei laboratori; elaborazione delle conoscenze acquisite in modo autonomo e personale applicata alla analisi, interpretazione e risoluzione di problematiche anche reali; acquisizione della consapevolezza del proprio ruolo; acquisizione di doti di precisione, attenzione, concentrazione, affidabilità; d. Abilità e competenze standard: comprendere e saper trarre informazioni dai vari sussidi didattici e dalle nuove tecnologie della comunicazione; acquisire le conoscenze essenziali relative alle singole discipline; saper organizzare in modo autonomo il proprio lavoro; saper applicare le conoscenze acquisite nella risoluzione di situazioni problematiche; METODOLOGIE DIDATTICHE Come stabilito nella programmazione annuale del Consiglio di Classe, nel corso dell’anno scolastico,quali metodologie didattiche sono state utilizzate lezioni frontali, lezioni interattive, problem-solving, lavori di gruppo, discussioni e attività pratiche di laboratorio. Pertanto, la metodologia adottata ha mirato non solo alla acquisizione di conoscenze, ma anche di competenze e di abilita cosi da sviluppare abitudini mentali orientate alla risoluzione dei problemi ed alla gestione delle informazioni. Partendo da situazioni concrete, non ancora organizzate e ordinate, si e cercato di stimolare nello studente l’abitudine a costruire modelli e a confrontarsi con problemi, sempre più complessi, che necessitavano di soluzioni oggettive in linea con le conoscenze acquisite. SUPPORTI UTILIZZATI NELL’ATTIVITA’ DIDATTICA Laboratori: di igiene, di informatica, audiovisivi, di biologia/anatomia; Attrezzature: video, lavagna luminosa e proiettore presente nell’aula della classe. Tecnologie: LIM, PC e Internet Piattaforma MOODLE 8 ATTIVITA’ DI RECUPERO E SOSTEGNO Durante il triennio è stato svolto un’azione costante di potenziamento e di recupero in itinere nelle ore curricolari al mattino. Per alcune discipline, sono stati organizzati corsi di recupero pomeridiani e largo utilizzo è stato fatto dello “sportello didattico” per fronteggiare situazioni di carenze o incertezze legate a contenuti disciplinari limitati non prontamente acquisiti da parte degli studenti. MODALITÀ DI VALUTAZIONE Il grado di raggiungimento delle conoscenze, delle abilita e delle competenze è stato verificato periodicamente attraverso verifiche sommative sia scritte che orali. In particolare, sono state adottate le seguenti tipologie di controllo: prove strutturate e semistrutturate; simulazione prove di esame sia per l’area umanistica sia tecnico scientifica (analisi di un testo, saggio breve, temi di ordine generale, di carattere storico, argomenti e temi di seconde e terze prove d’esame ecc.); esperienze di laboratorio; interrogazioni e colloqui orali. Le diverse modalità di valutazione sono state proposte in maniera differenziata a seconda delle discipline interessate CRITERI PER LE VALUTAZIONI INTERMEDIE E FINALI Nel corso del triennio, per la valutazione si e’ tenuto conto dei seguenti criteri: livello di partenza e progressione compiuta rispetto a tale livello; interesse e partecipazione; frequenza; impegno e metodo di studio; livello di conoscenze ed abilita; contenuti e metodologie acquisite; capacità di carattere teorico e pratico-operativo; autonomia e rielaborazione critica; Per la corrispondenza tra i livelli raggiunti e i voti si fa riferimento alle varie griglie di valutazioni (allegate al presente documento) che riportano gli indicatori e i descrittori di valutazione diversificati per ogni tipo di prova. ATTIVITA’ INTEGRATIVE Numerose sono state le iniziative integrative al percorso scolastico proposte agli studenti nel corso del triennio. Tale iniziative hanno sempre promosso e consolidato opportunità di formazione 9 aggiuntive consentendo agli studenti di irrobustire la loro preparazione culturale e professionale. Si citano in modo esemplificativo : viaggi di istruzione a SALISBURGO-MATTAUSHEN (a.s.2011-2012)/ NAPOLI- COSTIERA AMALFITANA(.s. 2012-2013), PRAGA (a.s.2013-2014) progetto “Jonathan Livingstone” progetto ECDL CORE - ECDL HEALTH progetto di Orientamento per la scelta universitaria visita a Rovereto venerdì 2 maggio 2014 (Museo della Prima Guerra Mondiale) Gli studenti sono stati altresì coinvolti in molte Conferenze e Dibattiti inerenti tematiche culturali o approfondimenti coerenti con le discipline d’indirizzo. ATTIVITA’ DI STAGE Gli studenti nel corso del periodo estivo 2012- 2013 sono stati inseriti in Enti Pubblici e Privati al fine di effettuare un periodo di stage della durata di circa due settimane. Tale attività ha consentito agli studenti di avvicinarsi alla realtà del mondo produttivo permettendo un orientamento attivo e diretto in contesti lavorativi pertinenti con il percorso formativo intrapreso. L’attività di stage, come tutte quelle proposte nel POF, e stata monitorata confermando complessivamente un esito significativamente favorevole. Cognome Nome Alkaya Eylul Bertagnon Giulia Fantinati Chiara Romani Jessica Ursoj Viorica Vitale Assunta Zeggio Anna Di Lorenzo Michael Stage 3 B SA 3 B SA 3 B SA 3 B SA 3 B SA 3 B SA 3 BSA 3B SA Cognome Nome Stage 4B SA 4 B SA 4 B SA Gorni Luca Maestrello Gianluca Temporin Ilaria 3 sett. 3 sett. 3 sett. 3 sett. 3 sett. 3 sett. 4 sett. 4 sett. IST. IST. IST. IST. IST. IST. IST. IST. a.s. 2011- 2012 Cooperativa s.Paolo Asilo P. di Rosa Casa AlbergoAnziani Asilo P. di Rosa Coop. TAM TAM Asilo P.di Rosa Scuola Mat. S.Pio X Coop. TAM TAM Castelmassa Badia Pol. Lendinara Badia Pol. Badia Pol. Badia Pol. Villanova G Badia Pol. a.s. 2012-2013 3 sett. 3 sett. 3 sett. IST. IST. IST. Coop. San Paolo Coop. TAM TAM Casa Albergo Anziani Castelmassa Badia Pol. Lendinara AREA D’ INTEGRAZIONE. Originariamente, nel progetto Ministeriale del Liceo Tecnico Ambiente-Salute, l’Area d’Integrazione risultava così strutturata: 2 ore al biennio e 3 ore al triennio, nasceva con l’intento di affrontare e sviluppare dei percorsi culturali differenziati finalizzati a un vero approfondimento inter-pluridisciplinare. Di anno in anno gli studenti avrebbero avuto la possibilità di una “lettura per competenze” dei problemi affrontati e discussi con il coinvolgimento di più docenti. Cosi e accaduto per i primi anni della sperimentazione del progetto. Successivamente, secondo nuove 10 indicazioni, le ore destinate all’area di integrazione sono state affidate a docenti di singole discipline utilizzata prevalentemente per potenziare le competenze disciplinari o per affrontare insegnamenti o parti di insegnamenti propedeutici al corso di studio. La valutazione dei docenti sul lavoro svolto dagli studenti, in quest’ultimo caso, e sempre stata “convogliata” alla disciplina più affine dell’impianto curricolare. Classe terza Sono previste 2 ore di area di integrazione così strutturate: Fisica: approfondimenti coerenti con discipline dell’area tecnico- scientifica Igiene e Rischio Collettivo: approfondimenti inerenti nuclei tematici interdisciplinari ( utilizzo della PIATTAFORMA MOODLE) Classe quarta 1 ora di flessibilità così strutturata: Primo quadrimestre Matematica (approfondimenti disciplinari) Secondo quadrimestre Igiene ed Sanitaria (approfondimenti interdisciplinari) Sono previste 2 ore di area di integrazione così strutturate: Scienza della Nutrizione: recupero e approfondimenti programmatici. Classe quinta E’ prevista inoltre 1 ora di flessibilità: Primo quadrimestre Legislazione Sanitaria ( approfondimenti sul programma) Secondo quadrimestre:Matematica ( attività di approfondimento) Sono previste 2 ore di area di integrazione così strutturate: Scienza della Nutrizione ,Igiene ed Ed. Sanitaria, Anatomia: approfondimenti e recupero 11 RELAZIONI FINALI E PROGRAMMI RELAZIONE FINALE E PROGRAMMA DI ITALIANO E STORIA Docente. prof.ssa Maria Angela Pigozzo a.s.2013-2014 ITALIANO Presentazione della classe La classe 5 B L.T. opzione Salute ha dimostrato, nel corso dell’ultimo anno del corso di studi, una adeguata motivazione ed una positiva partecipazione alle attività proposte. Caratteristica della classe e stata una certa eterogeneità nello stile di apprendimento, nella capacità di rielaborazione e di approfondimento personale. Un gruppo di allievi ha gestito in maniera consapevole la partecipazione al processo educativo, si e applicato in maniera regolare, ha costantemente migliorato il metodo di lavoro ed il profitto. Un gruppo ha evidenziato impegno e applicazione inadeguati rispetto alle potenzialità; in tal caso la preparazione raggiunta risulta superficiale e poco approfondita. La maggioranza ha dimostrato impegno, applicazione allo studio e progressione a livelli accettabili Il dialogo educativo è andato progressivamente migliorando La coesione interna alla classe è risultato spesso un elemento di criticità anche se alcuni allievi si sono impegnati a mantenere nel contesto un clima più disteso e a rendere più efficace le relazioni con i docenti. ARTICOLAZIONE DEL PERCORSO FORMATIVO IN TERMINI DI CONOSCENZE E COMPETENZE Conoscenze: livello medio di conseguimento DISCRETO ( con oscillazioni tra SUFFICIENTE E BUONO) L’allievo conosce: - i temi delle opere (brani, testi) considerate - i temi fondamentali della poetica degli autori presi in esame - le caratteristiche principali dei movimenti culturali e letterari - le più significative caratteristiche strutturali di un testo o di un genere - le fasi essenziali della formazione intellettuale di un autore - gli aspetti più significativi che caratterizzano un periodo storico-culturale Competenze: livello medio di conseguimento DISCRETO ( con oscillazioni tra QUASI SUFFICIENTE e BUONO) L’allievo riconosce: - i modelli culturali caratterizzanti un’epoca 12 - le tematiche comuni a testi letterari - le fasi evolutive nella formazione di un autore L’allievo valuta: - l’intreccio dei fattori individuali e sociali nella biografia L’allievo ricostruisce: - i temi della poetica degli autori attraverso i testi letterari L’allievo esprime - un discorso pertinente, coerente e argomentato - un giudizio personale con chiarezza e coerenza Educazione Linguistica: livello medio conseguito DISCRETO L’allievo sa: - esporre argomentazioni pertinenti e coerenti - applicare le tecniche di scrittura - applicare le regole morfo-sintattiche - approfondire gli argomenti - rielaborare i contenuti proponendo valutazioni CONTENUTI DISCIPLINARI MODULO 1 ( Incontro con l’opera): La lotta per la vita, il modello di Verga Articolazione in Unita Didattiche: U.D. Storico-culturale: Il Naturalismo e il Verismo a confronto U.D. Incontro con l’opera: I Malavoglia Contenuti Il Naturalismo in Francia, lettura dell’introduzione dell’”Ammazzatoio” di Zola. La nascita del romanzo sperimentale moderno. Confronto tra Naturalismo e Verismo. Analisi della novella “Rosso Malpelo” la tecnica dello “straniamento” e l’artificio della “regressione”. Lettura della novella “La roba” e analisi dell’ideologia verghiana MODULO 2 ( tematico): Il ruolo dell’intellettuale attraverso le opere di Pascoli e D’Annunzio Articolazione in Unita Didattiche: U.D. Storico-culturale : L’eta del Decadentismo U.D. Tematica: il “ Fanciullino” di Pascoli e il “poeta-vate” di D’Annunzio Contenuti L’età del Decadentismo: Simbolismo, Estetismo; Charles Baudelaire e la poesia simbolista Analisi e lettura delle liriche “ L’albatro” e “ Corrispondenze” Le avanguardie artistiche del ‘900, con particolare riferimento al Futurismo, al Crepuscolarismo e all’ Ermetismo. Lettura del “ Primo manifesto del Futurismo”. Lettura e analisi della poesia di Sergio Corazzini” Desolazione di un povero poeta sentimentale”. Il linguaggio poetico pascoliano: analisi e lettura delle seguenti liriche:”Arano”, “ Lavandare”,” X Agosto”, “Il gelsomino notturno” ”La mia sera”. I temi della natura e della morte. La poetica del “Fanciullino”. L’eclettismo di D’Annunzio, interprete del Decadentismo europeo: il superuomo e le novità contenute nei romanzi. Novità e tematiche contenute nel romanzo”Il piacere”. I temi di “ Alcyone”: lettura delle liriche: “La sera fiesolana” e “La pioggia nel pineto” MODULO 3 ( storia di un genere letterario: il Romanzo) Il modello di Svevo e Pirandello 13 Articolazione in Unita Didattiche: U.D. n 1 Le caratteristiche della produzione pirandelliana ( Il romanzo e le novelle). U.D. n.2 Il motivo dell’ “Inettitudine”, le novità della prosa di Svevo Contenuti Il posto di Pirandello nell’immaginario novecentesco e nella letteratura europea. Lettura delle novelle “ Il fischio del treno” e “ “La patente”. Differenza tra “ Umorismo” e “Comicità”: La vecchia imbellettata. I contenuti, i temi ,le novità stilistiche e strutturali de” Il Fu Mattia Pascal.” Lettura e analisi della pagina finale del romanzo “ Pascal porta i fiori alla sua tomba” Le novità della narrativa del primo novecento. La psicoanalisi di Freud, il pensiero critico-negativo di Nietzche, il relativismo di Einstein. L’inettitudine dei personaggi sveviani. Lettura e analisi di alcuni brani dalla “Coscienza di Zeno”,in particolare: La Prefazione, il Preambolo, La morte del padre,Il matrimonio di Zeno, Psicoanalisi. MODULO 4 (Incontro con l’autore, incontro con l’opera) Il simbolo e l’allegoria: il modello di Montale Articolazione in Unita Didattiche: U.D Storico-culturale: le caratteristiche della poesia del Novecento U.D. Incontro con l’opera “L’allegria” di G.Ungaretti U.D. Incontro con l’autore: E.Montale, la coerenza e l’essenzialità Contenuti: Cenni alle principali poetiche del Novecento. La poetica di Ungaretti. Lettura e analisi delle poesie “I fiumi”, “San Martino del Carso”, “Veglia”, “Fratelli”, “Soldati”. L’allegoria nella poetica di Montale. Analisi delle seguenti liriche dell’autore: “ Non chiederci la parola”, “Spesso il male di vivere ho incontrato”, “ I limoni”, “Meriggiare pallido e assorto””Ho sceso, dandoti il braccio…”. MODULO 5 ( Storico-culturale) La letteratura impegnata: il Neorealismo Articolazione in Unita Didattiche: U.D. Storico-culturale: L’età della seconda guerra mondiale, gli anni della ricostruzione . Dal “miracolo economico” alla “globalizzazione” U.D. Incontro con l’opera “ Se questo e un uomo” di Primo Levi Contenuti: Il Neorealismo da esperienza involontaria a scuola poetica organica. Primo Levi. La cultura e l’impegno sociale. Analisi dei temi contenuti nell’opera” Se questo e un uomo”. Metodologie attivate Lezione frontale-dialogata Contestualizzazione storico- sociale- culturale del periodo esaminato Analisi dei testi Frequente coinvolgimento della classe, per motivare gli allievi al dialogo educativo Collegamenti, quando e stato possibile, con altre discipline Ricerche e approfondimenti personali. Strumenti utilizzati Per lo studio della Letteratura italiana e stato utilizzato il testo in adozione Autori Sambugar-Salà: Generi, autori, opere Gaot, Ed La Nuova Italia. Volume 3A -3 B 14 Relazione finale e programma Classe 5 B L.T. SA Docente. prof.ssa Maria Angela Pigozzo MATERIA: STORIA PRESENTAZIONE DELLA CLASSE La classe ha dimostrato interesse per la disciplina e un discreto livello di partecipazione durante le spiegazioni e le attività proposte. Gli obiettivi raggiunti tuttavia testimoniano il grado di eterogeneità presente soprattutto a livello di studio individuale, di capacita di approfondire e di rielaborare i contenuti proposti. Alcuni argomenti sono stati oggetto di lezione frontale, altri sono stati affrontati autonomamente dagli allievi attraverso ricerche personali. Per la maggioranza degli allievi si può parlare di una positiva progressione dei livelli di apprendimento. ARTICOLAZIONE DEL PERCORSO FORMATIVO IN TERMINI DI CONOSCENZE E COMPETENZE Conoscenze: Livello medio raggiunto BUONO, con oscillazioni tra SUFFICIENTE E PIU’ CHE BUONO L’alunno conosce: - fatti e problemi relativi agli eventi italiani ,europei e mondiali - esperienze e culture, anche tra loro contrapposte, che sono alla base del nostro mondo - termini, espressioni e concetti specifici, che sono alla base del linguaggio storico Competenze: Livello medio raggiunto DISCRETO L’alunno - riconosce gli aspetti più significativi di un evento storico complesso - individua le varie realtà costituenti una civiltà - ordina cronologicamente i fatti - individua i rapporti di causa-effetto - riconosce le relazioni tra i diversi fenomeni - espone in modo appropriato e coerente - utilizza i sussidi fondamentali per lo studio della disciplina CONTENUTI DISCIPLINARI U.D.1 Dalla Belle Epoque all’età giolittiana. U.D. 2 La grande guerra. 15 U.D. 3 L’età dei Totalitarismi . U.D.4 Il secondo conflitto mondiale. U.D. 5 Il mondo bipolare. U.D. 6 L’Italia dal dopoguerra agli anni Settanta. CONTENUTI 1 La Belle Epoque. Le riforme di Giolitti; la nascita della grande industria in Italia, l’avvento dei partiti di massa. 2La prima guerra mondiale: cause e conseguenze del conflitto; interventisti e neutralisti in Italia; i principali fronti, la guerra di trincea- i trattati di pace ( con particolare riferimento ai trattati di Versailles e di Parigi), la nascita della Società delle Nazioni. 3 La rivoluzione d’ottobre: da Lenin a Stalin. Brevi cenni sull’organizzazione dell’URSS. L’avvento e lo sviluppo del Fascismo. La Germania dalla Repubblica di Weimar alla nascita del terzo Reich. Confronto tra nazismo e fascismo. 4 Il secondo conflitto mondiale: cause e conseguenze del conflitto; l’antisemitismo ,la soluzione finale e i lager, la bomba atomica ; i trattati di pace alla conclusione del conflitto 5 Il mondo bipolare: Nato e Patto di Varsavia. La guerra fredda, il Muro di Berlino. Gli Stati Uniti da Kennedy a Nixon ( cenni) 6 La nascita della Repubblica in Italia, la ricostruzione dello stato democratico, i governi Centristi, la svolta del Centro-Sinistra, il boom economico, la contestazione studentesca,la svolta degli anni settanta. Metodologie attivate Lezione frontale-dialogata Contestualizzazione storico- sociale- culturale del periodo esaminato Analisi dei testi Frequente coinvolgimento della classe, per motivare gli allievi al dialogo educativo Collegamenti, quando e stato possibile, con altre discipline Ricerche e approfondimenti personali. Strumenti utilizzati Per lo studio della Storia e stato utilizzato il testo adottato: Storia: fatti e interpretazioni di Franco Bertini; Mursia Editore , Volume 3° Attività coerenti con la progettazione educativa e didattica La classe ha partecipato il 27 Gennaio ad attività inerenti il “ giorno della Memoria”. Il 10 febbraio ha partecipato ad una conferenza sulle Foibe Il giorno 2 Maggio la classe ha partecipato ad un viaggio di istruzione a Rovereto (Museo della Prima guerra mondiale) 16 A.S. 2013/2014 Docente: Galvan Gabriella Disciplina: Lingua Inglese RELAZIONE FINALE E PROGRAMMA Percorso formativo realizzato in termini di conoscenze, competenze e capacità Nel corso dell’anno la classe ha seguito l’attività didattica con sufficiente interesse applicandosi nel lavoro da svolgere in classe con impegno a volte alterno e, in qualche caso, non adeguato alle effettive potenzialità. Un limitato numero di allievi si è impegnato in modo costante sia in classe che a casa, dimostrando senso di responsabilità e discreta autonomia nel lavoro. L’impegno, una regolare applicazione e disponibilità al lavoro scolastico hanno permesso loro di conseguire in modo discreto gli obiettivi disciplinari fissati a inizio d’anno in termini di conoscenze, competenze e capacità. Sono in grado di esporre gran parte dei temi studiati con una certa correttezza, sia sul piano fonologico che sintattico, e sanno rielaborare in modo personale, se pur semplice, le conoscenze acquisite. Un secondo gruppo di studenti, che ha manifestato un impegno non sempre costante, rivela, invece, una certa inadeguatezza nell’esposizione orale e scritta, che risulta non priva di imperfezioni e/o errori di tipo strutturale, grammaticale e con l’utilizzo di un lessico piuttosto semplice e non sempre adeguato al contesto. Migliori, per costoro, sono risultati gli esiti nella comprensione dei testi scritti di carattere scientifico e non. Per quanto concerne le capacità di sintesi espressiva e cognitiva gli alunni non padroneggiano la lingua nelle sue complete forme e funzioni o nei diversi contesti situazionali, ma in media sono in grado di organizzare una semplice rielaborazione disponendo del lessico specifico e di contenuti collegati alle discipline d’indirizzo. Si può affermare che a conclusione del ciclo di studi la classe ha mediamente e complessivamente raggiunto i seguenti obiettivi in modo sufficiente, in qualche caso buono: Conoscenze • Conosce in modo completo, anche se non sempre approfondito, esponenti linguistici di base. • Conosce un lessico vario e differenziato che consente un uso della lingua adeguato al contesto e alla situazione di comunicazione. 17 • Conosce contenuti di carattere scientifico relativi all’area professionale. Competenze • Coglie il senso globale e ricava dati specifici di un testo di carattere scientifico e non. • Utilizza diverse tecniche di lettura. • Descrive semplici processi di tipo scientifico, utilizzando in modo essenzialmente corretto e adeguato elementi fonologici, morfosintattici e lessicali. • Traduce nella lingua madre brevi testi scientifici, mantenendo il messaggio comunicativo del testo di partenza. Capacità • Individua l’organizzazione di un testo. • Distingue le diverse parti e la loro funzione. • Risponde in modo essenzialmente corretto a domande fattuali e di inferenza. • • Riassume a livello orale e/o scritto dati di brevi testi scientifici in modo logico ed essenzialmente corretto. Esprime semplici valutazioni in modo appropriato e corretto. CONTENUTI DISCIPLINARI Contenuti di lingua • • • Revisione e approfondimento delle principali strutture morfosintattiche della lingua. Potenziamento della competenza comunicativa attraverso l’utilizzo di funzioni quali esprimere opinioni, fornire informazioni, descrivere processi. Arricchimento lessicale nell’ambito scientifico. From INTO SCIENCE Module 7: HOW DO WE EAT? • Introduction • Proteins • Carbohydrates • Lipids • Vitamins • Allergy or intolerance? • Eating disorders Module 8: IMMUNOLOGY • What is immunology? 18 • The immune system • Active and passive immunity • Stress can weaken vaccines Extra readings: • Bacteria and Viruses • AIDS Cardiovascular diseases • The Cardiovascular System • Cardiovascular disease: know your heart and blood vessels • Five medical-free strategies to prevent heart disease Obesity • Introduction to obesity • Symptoms, causes, diagnosis • Treatment, therapy and prevention • Article ‘Obese children in danger of an early death’ (from The Scotsman) • Article ‘New Yorkers in grip of diabetes epidemic’ (from The Guardian) Cancer • Cancer: introduction • Risk Factors • Screening • Symptoms • Diagnosis • Treatment • Breast cancer Metodologie attivate Per il raggiungimento degli obiettivi stabiliti si è sempre posta attenzione sull’aspetto prevalentemente comunicativo, in modo tale da far apprendere ed acquisire la disciplina, attraverso i suoi contenuti, in modo operativo, ossia con lo svolgimento di attività e compiti specifici. In tal senso si è privilegiato il lavoro centrato sullo studente per rendere quest’ultimo consapevole e responsabile del processo di apprendimento e fornirgli gli strumenti necessari per giungere ad una reale autonomia di studio. Si è posto particolare rilievo sulla comprensione, proponendo testi soprattutto scritti rispondenti alla realtà socioculturale degli studenti nonché ai loro interessi curricolari. L’abilità di comprensione scritta è stata esercitata con attività di tipo comunicativo centrate su problematiche incontrate nella lettura di testi sia di attualità che di carattere specifico, al fine di coglierne sia il significato complessivo che il dettaglio. A tale scopo sono stati forniti documenti tratti da manuali e/o testi scolastici, riviste internazionali, pubblicazioni 19 specializzate, internet. In questo ambito si è fatto ricorso alle diverse strategie di lettura quali lo skimming (per cogliere l’idea centrale del testo e le informazioni principali) seguito dallo scanning (per riconoscere in dettaglio i punti chiave e le idee specifiche), attraverso un lavoro individuale, a coppie, a gruppi, con compilazione di tabelle, esercizi vero/falso, matching exercises, domande, frasi da completare, ecc.. La fase successiva ha riguardato l’applicazione delle conoscenze, servendosi anche di attività di breve traduzione e di decodificazione di forme grafiche in forma linguistica. Strumenti didattici - Testo in adozione: E. Grasso-P. Melchiori Into Science, Clitt Editore, 2012. - Per gran parte dei contenuti affrontati si è fatto ricorso ad articoli di quotidiani e riviste inglesi, nonché a materiale tratto da altri testi scolastici o da internet. Collegamenti realizzati e prove multidisciplinari effettuate Nel corso dell’anno sono stati letti e studiati testi che presentavano argomenti già affrontati nelle discipline di carattere professionale relativi ai seguenti ambiti: il Corpo Umano, le Cardiopatie, l’Alimentazione, l’Obesità, i Tumori. Tali argomenti sono stati sviluppati all’interno dei due nuclei interdisciplinari individuati dal C.d.C.: ‘La prevenzione attraverso una corretta attività fisica’ e ‘Stili di vita e corretta alimentazione nell’era della globalizzazione’ Nelle due simulazioni di terza prova sono stati somministrati un testo relativo al collegamento tra l’industria alimentare e l’aumento dell’obesità e uno sulla relazione tra i lipidi nella dieta e le malattie cardiovascolari. Le prove hanno avuto come obiettivo primario la verifica della capacità di rielaborazione personale e quella di comprensione di testi a carattere scientifico. 20 RELAZIONE FINALE DI MATEMATICA ED ELEMENTI DI INFORMATICA Prof.ssaZangheratti Afra Prof.ssaPresti Antonella (ITP) SITUAZIONE DELLA CLASSE La classe, all’inizio dell’anno, non ha evidenziato particolare interesse ed attitudine per la materia, tuttavia, grazie ai contenuti proposti, sempre correlati all’attività di laboratorio ed a l loro significato grafico, questa situazione, si è via via modificata fino al raggiungimento di livelli finali accettabili, ed in qualche caso buoni, sia per conoscenze sia per competenze. 21 Anche per quanto riguarda il metodo di lavoro, per la maggioranza degli alunni, mnemonico e finalizzato ai momenti di verifica, qualche progresso è avvenuto e, di conseguenza, è migliorato l’approccio speculativo proprio della matematica, alla risoluzione dei problemi. Si evidenziano due fasce: • allievi motivati, capaci, che si impegnano con risultati buoni (circa un terzo della classe) • allievi con basi fragili o non sufficientemente impegnati e partecipi con risultati incerti. OBIETTIVIDISCIPLINARI SPECIFICI Conoscenze - conoscere e potenziare il lessico, il linguaggio e il formalismo specifici. Competenze: - risolvere adeguatamente esercizi e problemi; - esporre efficacemente le proprie conoscenze oralmente, per iscritto e mediante elaborazioni su supporto informatico (derive). Capacità - consolidare le capacita logico-deduttive; - cercare sempre la migliore soluzione ai problemi proposti, cioè quella più “economica”, anche, ovviamente, ai fini della loro corretta interpretazione in termini concreti (finalità interdisciplinari); - maturare una progressiva autonomia nell’analisi e nella risoluzione di problemi. La programmazione prevista per l’attuale corso di studi e stata rivista e decurtata di alcuni argomenti significativi, quali le funzioni goniometriche. Non sono state affrontate dimostrazioni teoriche, ma si è cercato di motivare gli enunciati più significativi con esempi adatti e con applicazioni specifiche, anche se di livello elementare. Il programma si conclude con lo studio di funzioni, prevalentemente algebriche, e la verifica grafica delle stesse con derive. TIPOLOGIE DELLE PROVE DI VERIFICA • verifiche scritte di tipo tradizionale; • verifiche orali e formative; • verifiche da svolgersi con il mezzo informatico mediante l’uso di relativi software applicativi. MATERIALI DIDATTICI • Testo in dotazione: M. Re Fraschini, G. Grazzi – ANALISI Matematica e Tecnica (tomo D) – ATLAS • Lavagna, LIM • Dispense e/o schede di sintesi • Software applicativo ( Derive) e didattico • Laboratorio di Informatica con videoproiettore PROGRAMMA SVOLTO DI MATEMATICA E LABORATORIO A.S. 2013-2014 CLASSE 5B SALUTE TESTO DI RIFERIMENTO: 22 MATEMATICA E TECNICA-ANALISI, Marzia Re Fraschini-Gabriella Grazzi, ATLAS, tomo D U.A.1 INSIEMI NUMERICI E FUNZIONI Pag. 12 Intervallo chiuso/aperto, intorno, intorno circolare, intorno di , intorno destro/sinistro, punto di accumulazione. Pag. 14 Le funzioni: definizione, dominio, codominio. Funzione suriettiva, iniettiva, biiettiva. Classificazione delle funzioni: algebriche, razionali/irrazionali, intere/fratte; trascendenti. Funzione monotona crescente/decrescente, pari/dispari. Pag. 19 Calcolo del dominio di una funzione (non funzioni goniometriche) Pag. 24 Calcolo del segno di una funzione (non funzioni goniometriche) U.A. 2 IL CONCETTO DI LIMITE ED I LIMITI DELLE FUNZIONI Pag. 34 Definizione1: limite finito in un punto (tutte le definizioni sono con gli intorni, non si sono svolte verifiche di alcun limite) Pag. 38 Definizione1: limite infinito in un punto; asintoto verticale Pag. 40 Il limite da destra e da sinistra Pag. 43 Definizione1: Limite finito all’infinito; asintoto orizzontale Pag. 46 Limite infinito all’infinito Pag. 48 Le proprietà dei limiti: i primi teoremi (solo enunciati) Teorema dell’unicità del limite. Teorema della permanenza del segno. Teorema del confronto. Pag. 50 Il calcolo dei limiti. Limiti finiti: teorema della somma/differenza, del prodotto/quoziente Pag. 53 I limiti infiniti e le forme di indecisione. L’aritmetizzazione dei simboli di infinito. Forme di indecisione. Pag. 57 Il calcolo delle forme indeterminate: + , , . Pag. 62 Regola generale per calcolare il limite di una funzione definita come rapporto di polinomi. U.A. 3 LA CONTINUITA’ DELLE FUNZIONI Pag. 77 Definizione di funzione continua in un punto del dominio; a dx/sx del pto; continua in un intervallo. Pag. 80 Criteri per la continuità e teoremi (senza dimostrazioni). Pag. 82 I pti di discontinuità di prima/seconda/terza specie. Pag. 86 Proprietà delle funzioni continue (senza dimostrazioni). Pag. 89 Gli asintoti di una funzione: verticale, orizzontale, obliquo (esempi di pag. 91-94) Pag. 91 Il grafico probabile di una funzione U.A. 5 DERIVATA E DIFFERENZIALE DI UNA FUNZIONE Pag. 138 Definizione di rapporto incrementale di una funzione in un pto Pag. 140 Definizione di derivata di una funzione in un pto; derivata dx/sx Pag. 143 La derivata e la retta tangente. Pti di non derivabilità: pti angolosi e cuspidi Pag. 146 Continuità e derivabilità: teorema (senza dimostrazione) Pag. 148 La derivata delle funzioni elementari Pag. 151 Le regole di derivazione: somma, prodotto, quoziente Pag. 158 La derivata di una funzione composta Pag. 164 Derivate di ordine superiore 23 U.A. 6 I TEOREMI SULLE FUNZIONI DERIVABILI Pag. 177 Il teorema di Rolle (senza dimostrazione) Pag. 180 Il teorema di Lagrange (senza dimostrazione) Pag. 184 Le conseguenze del teorema di Lagrange U.A. 7 PUNTI ESTREMANTI E PUNTI DI INFLESSIONE Pag. 209 Definizioni di pto di massimo/minimo relativo di una funzione Pag. 210-212-219La ricerca dei pti estremanti e dei massimi/minimi assoluti Pag. 226 La concavità e i pti di flesso U.A. 8 LO STUDIO DI FUNZIONE Pag. 237-264 Esempi di studio di funzione LABORATORIO DI MATEMATICA • Uso costante del software DERIVE, anche in classe tramite il videoproiettore, per verificare le definizioni date, con esempi vari. • Svolgimento di Test in ambiente Zanichelli ZTE, sui contenuti svolti, redatti dalle insegnanti o presi dal sito stesso: Test1: Punti di discontinuità ed asintoti Test2: Derivate Test3: Grafici di funzioni 24 ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE “PRIMO LEVI” RELAZIONE FINALE DI IGIENE ED EDUCAZIONE SANITARIA a.s. 2013- 2014 Prof.ssa Zebini Emanuela PREMESSA Lo studio dell’Igiene si è integrato con lo studio dell’Anatomia, della Fisiologia e con le Scienze della Nutrizione in modo da permettere allo studente una comprensione olistica delle funzioni del nostro organismo. L’approccio interdisciplinare si è reso indispensabile anche per comprendere come i diversi determinanti esogeni ed endogeni possano alterare gli equilibri omeostatici e quindi condurre allo stato patologico. Relativamente alle patologie non infettive oggetto di studio, particolare attenzione è stata dedicata agli aspetti inerenti ad alcuni meccanismi patogenetici ed all’epidemiologia, approfondendo alcune modalità di prevenzione generale e specifica. SITUAZIONE DELLA CLASSE IN ORDINE AGLI OBIETTIVI DISCIPLINARI SPECIFICI La classe, abbastanza eterogenea sul piano delle abilità e delle competenze acquisite, ha seguito con discreto interesse le attività e gli argomenti proposti evidenziando una partecipazione propositiva e continuativa in pochi casi. Circa un terzo degli alunni si è applicato con una certa regolarità cogliendo in gran parte i numerosi spunti di approfondimento proposti e discussi utilizzando fonti diverse dal libro di testo; con un metodo di studio abbastanza proficuo questi allievi hanno saputo potenziare ed utilizzare, in relazione alle finalità della disciplina, le abilità sviluppate nel corso del triennio acquisendo livelli più che discreti e/o buoni nelle competenze specifiche del profilo professionale dell’indirizzo. La maggior parte della classe ha evidenziato un metodo di studio e/o un impegno non del tutto adeguati affrontando con una certa superficialità le tematiche proposte; per questi motivi la visione della disciplina non è sempre unitaria ed organica risultando difficile in qualche caso l’approccio interdisciplinare. Comunque, con un atteggiamento più consapevole nell’ultima fase dell’anno scolastico volto a recuperare alcuni argomenti ed a superare, almeno in parte, difficoltà anche di ordine espositivo , sono stati raggiunti livelli di preparazione sufficienti ed in qualche caso discreti. Nella seguente tabella vengono riportati gli obiettivi disciplinari specifici, in termini di conoscenze, abilità e competenze che hanno contribuito al perseguimento di quelli 25 trasversali prefissati dal C.D.C., esplicitati nel documento del 15 di Maggio. Inoltre, a fianco di ciascuno di questi obiettivi è indicato un giudizio sintetico tenendo conto del livello medio raggiunto dalla classe al termine del quinto anno. Obiettivi disciplinari specifici (Conoscenze, Abilità e Competenze) • 26 Conoscere e saper applicare le principali misure utilizzate in epidemiologia Livello medio raggiunto dalla classe Sufficiente • Sapere la definizione ed applicare a casi simulati i tassi di prevalenza ed incidenza e di altre misure di frequenza delle malattie Sufficiente • Analizzare e classificare i diversi determinanti di salute e malattia esogeni ed endogeni con particolare riferimento a quelli che intervengono come fattori causali e/o come fattori di rischio nelle malattie non infettive monofattoriali e multifattoriali Discreto • Confrontare la storia naturale delle malattie infettive con quella delle malattie cronico-degenerative Discreto • Analizzare dati raccolti da fonti epidemiologiche e valutare il rischio relativo (RR) e/o il rapporto odds-ratio (OR) Sufficiente • Conoscere le misure di prevenzione in generale, i diversi livelli di prevenzione spiegandone gli obiettivi Discreto • Saper suggerire, in casi simulati, alcuni interventi di prevenzione prevedendone gli effetti Sufficiente • Conoscere, spiegare gli obiettivi e le metodologie della prevenzione delle malattie cronico degenerative Buono • Descrivere le caratteristiche epidemiologiche delle malattie cronico degenerative più rilevanti per la salute pubblica : malattie cardiovascolari, tumori, diabete, malattie dell’apparato respiratorio, malattie dell’ apparato osteoarticolare (cenni), demenze senili Più che sufficiente • Elaborare e presentare, anche in forma multimediale, alcuni approfondimenti relativi a malattie di interesse per gli allievi. Discreto • Saper ricercare dati , interpretare grafici aggiornati sulle malattie oggetto di studio Discreto • Integrare, confrontare, porre in relazione i concetti acquisiti con lo studio dell’anatomia, fisiologia e patologia e della scienza della nutrizione Sufficiente MODALITA’ DI LAVORO Metodologie In accordo con quanto stabilito in C.d.C. e con il progetto educativo dell'Istituto si ritengono tuttora valide le seguenti metodologie di base: • "Centralità dell'allievo" promuovendo il coinvolgimento attivo dello stesso nel processo di apprendimento al fine di potenziare le sue capacità e una sua piena realizzazione anche come persona • Rapporto con l'allievo fondato sul rispetto, lealtà e fiducia reciproci per favorire una proficua collaborazione ed un comportamento responsabile • Partecipazione all'allievo dei punti principali su cui si articola la programmazione delle unità didattiche • Promuovere la convergenza delle diverse discipline su problemi comuni per lo sviluppo di un sapere unitario Tecniche didattiche • • • • • • 27 Lezione "frontale" per gli argomenti che necessitano di una impostazione ed organizzazione che vanno oltre le conoscenze e capacità degli allievi e, comunque, condotta in termini problematici Discussione collettiva guidata insegnante-allievo, allievo-allievo con sollecitazione a risposte precise ed esaurienti Lavoro individuale in classe e domestico, quest'ultimo inteso come momento di rielaborazione ed approfondimento personali da utilizzarsi come punto di partenza per discussione collettiva o per lavoro di gruppo Sviluppo autonomo di alcuni argomenti sulla base di indicazioni e materiale forniti dall'insegnante e successiva discussione in classe Utilizzo sistematico della tecnica "stimolo-risposta" con ausilio di presentazioni, filmati, schemi, tabelle, grafici........... Lavoro di gruppo nell'ambito delle attività di laboratorio intesa come verifica delle nozioni teoriche acquisite, come esercizio per potenziare determinate abilità, come momento di scambio di informazioni e conoscenze • Utilizzo ragionato degli strumenti in dotazione; invito all'abitudine della raccolta ordinata di dati, al commento razionale dei risultati ottenuti STRUMENTI DI VERIFICA E DI VALUTAZIONE • • • • • • Osservazione sistematica del comportamento degli allievi e registrazione delle informazioni ottenute sulle griglie di valutazione concordate. Per "comportamento" si intendono disponibilità, impegno, partecipazione, grado di autonomia, interesse, progressione nell'apprendimento, grado di responsabilità. Discussioni collettive e colloqui individuali anche brevi, ma frequenti Brevi relazioni sull'attività svolta Verifiche scritte a stimolo chiuso-risposta chiusa; chiuso-risposta aperta o stimolo aperto-risposta aperta per la verifica di parte degli obiettivi - Si fa presente che per la valutazione delle prove di verifica a risposta aperta ( vedi simulazioni della seconda prova e relativa griglia di correzione nel documento del 15 Maggio) si terrà conto di tutti i criteri seguenti: pertinenza alla traccia proposta grado di approfondimento dei contenuti richiesti numero di risposte o punti sviluppati in conformità a quelli attesi capacità di esporre i contenuti con organicità e sequenza logica capacità di collegamento con quanto appreso nelle altre discipline capacità di riformulare in modo personale i contenuti sviluppati forma espositiva ed utilizzo della terminologia specifica Criteri generali di valutazione 1)Raggiungimento, indipendentemente dalla situazione di partenza, dei livelli minimi prefissati nella disciplina • 2)Grado di raggiungimento degli obiettivi espressi in termine di conoscenze, abilità e competenze prefissati nelle riunioni didattiche • 3)Grado di raggiungimento degli obiettivi generali fissati dal C.d.C. con riferimento a: - acquisizione di abilità e competenze - progressione nell'apprendimento - qualità della partecipazione, impegno.... interesse - abilità espressive - abilità nell’utilizzo dei laboratori • PROGRAMMA SVOLTO DI IGIENE ED EDUCAZIONE SANITARIA 28 Prof.ssa Zebini Emanuela CONTENUTI Blocchi tematici: Principali misure di frequenza utilizzate in epidemiologia. Malattie non infettive: generalità “Etiologia” delle malattie non infettive (fattori causali e fattori di rischio). Storia naturale delle malattie infettive e non infettive a confronto. Determinanti di salute e malattia delle malattie non infettive: endogeni (individuali, genetici, immunologici, comportamentali) ed esogeni (matrici ambientali, agenti fisici, chimici, biologici, ambiente sociale, di vita e di lavoro). Esempi di agenti per ogni tipologia considerata e principali patologie associate con particolare riferimento alle malattie cronico-degenerative. • Determinanti comportamentali: • • • • • - alimentazione (principali patologie associate alla malnutrizione) attività fisica e sedentarietà come fattore di rischio fumo di tabacco (principali componenti del fumo e loro effetti nocivi) alcool (cenni sul metabolismo dell’alcool, effetti dannosi sui diversi apparati, abuso di alcool ed incidenti stradali) • Determinanti metabolici: - Ipertensione arteriosa - iperglicemia - obesità (IMC e valutazione del grado di obesità) Valutazione del rischio relativo( RR) di diabete utilizzando dati di incidenza di esposti e non esposti. - iperlipidemia (principali tipi di lipidi, funzioni e cenni sul metabolismo; le lipoproteine plasmatiche: struttura, funzioni e cenni sul loro metabolismo con particolare riferimento alle HDL ed LDL ) • Definizione, principali determinanti , analisi e commento di dati epidemiologici e grafici ricavati da fonti ufficiali aggiornate, cenni sui principali meccanismi patogenetici, modalità di prevenzione, cenni clinici e cenni terapeutici delle seguenti malattie cronico degenerative: ¾ Malattie cardiovascolari: cardiopatia ischemica e malattie vascolari cerebrali (arteriosclerosi con particolare riferimento alla aterosclerosi: stadi di formazione ateroma e possibili complicanze; angina pectoris, infarto miocardico, tipi di ictus) Fonte dei dati: “Progetto cuore” ¾ Tumori benigni e maligni: classificazione, differenze, evoluzione e stadiazione, formazione di metastasi, genetica e cancro (oncogèni e oncosoppressori, alcuni esempi ), immunologia e cancro, epidemiologia dei principali tumori maschili e femminili, principali agenti chimici, fisici e biologici, alimentazione e cancro, prevenzione e terapia di alcuni tumori. Fonte dei dati: AIRTUM, AIRC 29 ¾ Diabete: definizione e classificazione. Regolazione della glicemia. Patogenesi e cenni clinici. Epidemiologia, cenni prevenzione e terapia. ¾ Malattie dell’apparato respiratorio: Broncopneumopatia cronica ostruttiva (BPCO): bronchiti croniche e meccanismi patogenetici dell’enfisema; significato, applicazione, interpretazione della spirometria. Asma: differenze tra BPCO e ASMA. Epidemiologia, prevenzione e cenni terapeutici. ¾ Fonti dei dati: Progetto mondiale BPCO e progetto GINA ¾ Malattie dell’apparato osteoarticolare: Artrite, artrosi, osteoporosi (Definizione e cenni clinici) ¾ Demenze senili: cenni clinici della malattia di Alzheimer e del morbo di Parkinson. Testi: Testo in adozione: ¾ Amendola, Messina… “Igiene e patologia” Ed. Zanichelli Materiale fornito in classe dal docente e ricercato in internet da fonti attendibili. LEGISLAZIONE SANITARIA Anno Scolastico 2013-2014 RELAZIONE FINALE E PROGRAMMA SVOLTO Docente. Prof.ssa Elisa Chieregato Classe 5^ B L.T. SA Liceo Tecnico ARTICOLAZIONE DEL PERCORSO FORMATIVO REALIZZATO In relazione alla programmazione curricolare sono stati conseguiti i seguenti obiettivi in termini di Conoscenze, competenze e capacità: Al termine del corso lo studente deve: 30 Comprende la natura giuridica della legislazione sociale attraverso la storia Comprendere il rapporto di lavoro e i soggetti dello stesso Individuare i principali diritti e obblighi del datore di lavoro in relazione alla tutela sanitaria del lavoratore Comprendere la normativa di protezione giuridica del lavoratore da agenti nocivi, cancerogeni e biologici Comprendere l’importanza di visite mediche obbligatorie e della istituzione del pronto soccorso in fabbrica Comprendere la necessità dell’istituzione del servizio di prevenzione e protezione dai rischi Comprende l’istituzione dei rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza Comprende i caratteri dell’assicurazione sociale e i soggetti a cui è rivolta Conoscere il sistema degli assegni familiari Individuare l’importanza dell’assicurazione contro la disoccupazione e le forme di assistenza ai non lavoratori Comprendere la costituzione, i soggetti e l’oggetto del rapporto previdenziale Comprendere il sistema di assicurazione per i rischi generici Individuare il sistema di assicurazione per i rischi professionali Comprendere il fenomeno della fecondazione artificiale dal punto di vista medico ed etico. Riconoscere le differenti tecniche riproduttive sperimentate negli ultimi anni. Comprendere il concetto di sperimentazione genetica a fini terapeutici Individua le diverse tipologie di ingegneria genetica e ne riconosce l’ambito di regolamentazione giuridica Comprendere il concetto di eutanasia e il dibattito culturale sulla liceità o meno della stessa, distingue le tipologie di eutanasia ed esamina la normativa Individua le ragioni etiche che spingono alcuni stati a legalizzare l’eutanasia e quelle che al contrario la vietano Individuare il concetto di trapianto e le diverse tipologie e ne riconosce la regolamentazione Comprendere il significato del consenso informato e la disciplina che ne deriva Individua l’ambito oggettivo di operatività della bioetica Comprende il concetto di invalidità-disabilità e la normativa giuridica a tutela Comprende le dinamiche dei soggetti affetti da dipendenze: dipendenza da sostanze psicotrope. Comprendere il dibattito culturale sotteso all’entrata in vigore della L. 194/78 a tutela della maternità responsabile e della interruzione volontaria della gravidanza Analizzare le fonti a tutela della lavoratrice madre e a tutela della maternità Progressione della classe 31 Per tutto l’anno scolastico, la classe ha evidenziato un profilo non sempre omogeneo e collaborativo nonostante l’interesse per la disciplina e il livello di partecipazione si siano evidenziati accettabili, tranne che per pochi. Il grado di raggiungimento degli obiettivi è mediamente più che sufficiente. In particolare le conoscenze di base sono possedute da quasi tutti gli allievi in misura accettabile, e risultano complete e approfondite per un limitato numero di alunni, che si sono impegnati con assiduita’ ,costanza e metodo. Nel corso dell’anno scolastico la classe ha mantenuto un ritmo di lavoro per lo piu’ concentrato in occasione delle verifiche scritte ed orali e l’apprendimento si e’ profilato non sempre produttivo ed in progressione. La partecipazione si profilava piu’ improntata ad approfondimenti e ricadute sull’attualita’ piuttosto che finalizzata alla rigorosa e sistematica interpretazione degli istituti tecnicogiuridici. E’ stato valorizzato un gruppo esiguo di allievi impegnati, responsabili e maturi mentre si e’ potenziare il metodo di studio e ripasso per il restante gruppo di modesti risultati in termini di profitto,capacità ed impegno. Il lavoro domestico, non è sempre stato adeguato e costante; ciò influisce sulla precisa acquisizione delle competenze e determina stentatezza della esposizione dei concetti e scarsa ricchezza lessicale specifica. Il metodo di lavoro si e’ profilato maggiormente improntato alla assimilazione/applicazione dei contenuti che alla rielaborazione personale. Appaiono a volte refrattari nelle consegne di approfondimento privilegiando una certa esecutività e aderenza alle indicazioni offerte. La maggior parte predilige consegne operative ed applicative nonché un apprendimento ancora mnemonico e meccanico. La disponibilità al lavoro è sufficiente ma, soprattutto, a scuola tendono a richiedere il ruolo-guida dell’insegnante. Manifestano difficoltà a ricercare collegamenti e cogliere implicazioni. Contenuti e saperi disciplinari MODULO 1 IGIENE E SICUREZZA DEL LAVORO SAPERE 32 Artt. 2087 codice civile La tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori ne D.Igs 626/94 T.U. n. 81 del 2008 Accordo Stato- Regioni 2011 L’oggetto della prevenzione e le misure generali di tutela Il soggetto responsabile I beneficiari della tutela prevenzionale L’informazione e la formazione dei lavoratori. Diritti dei lavoratori in caso di pericolo grave e immediato II rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza RSL e RSLT L’RSPP La sorveglianza sanitaria obbligatoria Prevenzione e protezione : il rischio La vigilanza sull’osservanza delle misure di sicurezza del lavoro: organi esterni MODULO2 LA LEGISLAZIONE SOCIALE :IL DIRITTO DEL LAVORO E LA PREVIDENZA SOCIALE Il lavoro nella Le fonti nazionali ed europee Le fonti contrattuali Lavoro autonomo,subordinato e parasubordinato ( a progetto) Il diritto di sciopero(art. 40) e i sindacati(art.39) 1^Unità: Il rapporto di lavoro La disciplina del collocamento: divieti di assunzioni e assunzioni obbligatorie. Le procedure per l’assunzione e il patto di prova I soggetti del rapporto di lavoro subordinato Il contratto di lavoro: Caratteri,Elementi essenziali ed accidentali I diritti e gli obblighi dei lavoratori Gli obblighi e il potere del datore di lavoro La sospensione del rapporto di lavoro subordinato Gli interventi di integrazione salariale(CIGe CIGS) 33 Costituzione(artt.1,4,35,36,37,38,39,40) L’estinzione del rapporto di lavoro:il licenziamento individuale ed il licenziamento collettivo Il trattamento di fine rapporto e la pensione. Riforma Biagi e le nuove tipologie di lavoro. La riforma Fornero UNITA’2^ Evoluzione storica della legislazione sociale e previdenziale La previdenza sociale IL SISTEMA PREVIDENZIALE E ASSISTENZIALE L’assicurazione per l’invalidità, la vecchiaia ei superstiti. L’assicurazione contro gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali L’assistenza sociale I nuovi interventi di integrazione e sostegno sociale L’assistenza a favore di minori, stranieri, portatori di handicap, nuclei famigliari. La tutela della maternità e della lavoratrice madre La tutela del lavoro minorile. MODULO 3 LA BIOETICA La fecondazione medicalmente assistita L’eutanasia I trapianti MODULO 4 PRESTAZIONI DEL SSN Gli interventi per le tossicodipendenze e l’alcool dipendenza. I sert. L’interruzione volontaria di gravidanza-la legge n.194 del 1978 Il problema dei portatori di handicap- la legge quadron.104/1992 Cenni sul trattamento delle malattie mentali. Metodologie e strategie Dal punto di vista metodologico è stata fatta la scelta di un approccio problematico alla disciplina, allo scopo di motivare gli allievi all’apprendimento, sollecitarne l’attenzione e la curiosità e cercando di sviluppare un atteggiamento critico. Per quanto riguarda le tecniche didattiche: • • • • • • • • 34 costante interazione con gli studenti attraverso domande, richieste di interventi e rielaborazione di guide per l’elaborazione personale di materiale assegnato coinvolgimento sui grandi temi d’attualità correlati con le problematiche disciplinari e stimolo alla lettura e raccolta di fonti aggiornate e diversificate lezione frontale per lo sviluppo di argomenti che necessitavano di una trattazione logica e sequenziale lezione-discussione con approcci problematici lavori di gruppo per la discussione, elaborazione e produzione di materiali di sintesi (purtroppo tale modalità è stata poco utilizzata per l’esiguo n° di ore settimanali previste per la disciplina) si è cercata di guidare sistematicamente gli allievi ad un collegamento di quanto studiato con la realtà di tutti i giorni ricerca multimediale della normativa più recente ed aggiornata ricerche ed approfondimenti in laboratorio informatico Modalità di verifica Sono state somministrate verifiche formative: colloqui, domande flash e semplici esercizi per verificare se gli alunni seguivano con costanza il percorso loro proposto. Le verifiche sommative effettuate, da due a tre per quadrimestre, sono state realizzate secondo le tipologie : - test a quesiti singoli simili a quelli assegnati in terza prova simulata trattazione sintetica (saggio breve) problemi a soluzione rapida colloqui individuali stesura delle tesine per il colloquio orale Sono state effettuate due simulazioni di terza prova a tipologia mista B e C ( test a scelta multipla e quesiti a risposta singola). Materiali didattici utilizzati • • • • • Manuale in adozione: “Diritto sanitario”a cura di Rosaria Sangiuliano Simone Dispense e schemi elaborate dal docente Articoli tratti da altri testi aggiornati con le recenti modifiche normative Consultazione di manuali in affiancamento e testi normativi Laboratorio di informatica Edizione Recupero In considerazione del livello mediamente sufficienti dei risultati conseguiti, non si sono rese necessarie particolari attività di recupero extracurricolari tranne che per un allievo; i recuperi sono stati realizzati prevalentemente attraverso la sistematica revisione ed autocorrezione, con discussione in classe degli aspetti cognitivi risultati inadeguati, dopo la valutazione degli esiti delle prove strutturate di verifica, somministrate in classe dopo ogni modulo di lavoro. RELAZIONE FINALE SCIENZE della NUTRIZIONE 35 a.s. 2013- 2014 CLASSE 5B LICEO TECNICO (SALUTE) DOCENTE PAMELA CREPALDI 1 - Svolgimento del programma e coordinamento interdisciplinare. Criteri didattici seguiti e mete educative raggiunte. La classe è formata da 17 alunni (11 femmine e 5 maschi). Il livello medio della preparazione complessiva risulta mediamente sufficiente. Nella classe è inserito un alunno che presenta qualche difficoltà nell’apprendimento, non risulta però seguito da un insegnante di sostegno. Durante l’anno scolastico si è cercato di far raggiungere all’allievo finalità e obiettivi differenziati con lezioni personali, quando possibili, con la sottoscritta o con il tecnico Daniela Mambrin. Per raggiungere le finalità fissate nella programmazione si è cercato di stimolare l'intervento attivo degli alunni con domande frequenti durante la lezione diretta, che è stata la tecnica didattica più utilizzata. Per controllare l'efficacia dell'azione didattica e per fornire suggerimenti sull'acquisizione di un corretto metodo di studio, si sono fatte verifiche in itinere. I principi nutritivi (carboidrati, lipidi, proteine) non sono stati affrontati in quanto argomenti dell’anno precedente. I ragazzi hanno però espresso la volontà di ripassare tali argomenti, e data l’importanza, si è pensato di ripassarli nell’ultimo mese di scuola (in considerazione anche del fatto che tutti gli argomenti previsti per l’anno in corso sono stati svolti). 2 - Profitto medio ottenuto e criteri di valutazione. Comportamento degli alunni e giudizio sul rendimento di ciascuna classe. Buona parte degli alunni ha migliorato il linguaggio, che è diventato più corretto, preciso, organizzato. Le prove sia scritte che orali, hanno permesso di valutare la conoscenza dei contenuti e la qualità dell'esposizione. Il profitto medio si può considerare positivo. Anche la parte dei laboratori è stata resa possibile grazie al tecnico Daniela Mambrin che per tutto l’anno scolastico ha sostenuto prove di laboratorio al fine di avere una valutazione completa in ogni parte per tutti gli alunni. Il comportamento è stato moderatamente corretto. 36 3 - Osservazioni sui rapporti con le famiglie. Attività parascolastiche e uso dei sussidi didattici. I rapporti con le famiglie sono stati corretti anche se non molto assidui in quanto per la maggior parte dei genitori si è limitato agli incontri pomeridiani scuola-famiglia. Per quattro studenti è stata eseguita una prova di recupero alla fine del primo quadrimestre che è risultata insufficiente solo per uno. 4 - Osservazioni sui programmi ed i libri di testo e relative proposte. In tutte le classi il libro in uso si è rivelato adatto e ben utilizzabile per cui l’adozione è confermata. PROGRAMMA SCIENZE della NUTRIZIONE CLASSE 5BLT LICEO TECNICO (SALUTE) Docente: Pamela Crepaldi BLOCCHI TEMATICI: L • ’alimentazione umana: Caratteristiche e classificazione degli alimenti Alimenti del gruppo I: latte e derivati Alimenti del gruppo II: carne, pesce, uova e legumi Alimenti del gruppo III: cereali e derivati, patate e castagne Alimenti del gruppo IV: grassi da condimento Alimenti del gruppo V: verdura e frutta Le bevande A • Alimentazione e salute: L’organismo e l’energia Energia negli alimenti e consumo nell’organismo Fabbisogno energetico – LARN Fabbisogni di protidi, lipidi e glucidi – LARN Fabbisogni di acqua, vitamine e Sali minerali – LARN L • La dieta equilibrata: Dieta equilibrata e peso corporeo Quanto mangiare: le porzioni Che cosa mangiare: i gruppi e la piramide alimentare 37 Quando mangiare: la suddivisione di pasti L’importanza dell’attività fisica Alimentazione in gravidanza e nel primo anno di vita L’alimentazione a seconda dell’età • Malnutrizioni e malattie correlate all’alimentazione Lo stato di nutrizione Obesità e magrezza Vitamine e malnutrizioni vitaminiche Malnutrizioni saline Malattie correlate all’alimentazione Alla fine di tale unità sono stati eseguiti dai ragazzi approfondimenti con relative esposizioni e power point. L • La cottura degli alimenti Perché si cuociono gli alimenti Tecniche di cottura a calore umido Tecniche di cottura a calore secco e frittura L • La conservazione degli alimenti Cause dell’alterazione degli alimenti e metodi di conservazione Cenni sulla conservazione con alte e con basse temperature C • Cenni di biochimica (acetil co-A, ciclo di Krebs, ciclo dell’urea, beta ossidazione degli acidi grassi) R • Ripasso di carboidrati, lipidi e proteine A • Attività di laboratorio (tabelle in excel): Scheda dati antropometrici Scheda dati antropologici e fabbisogno calorico Scheda morfologica e fabbisogno calorico Bilanciamento di una dieta per l’anziano METODI, MEZZI E STRUMENTI Libri di testo: Cappelli – Vannucchi “Principi di scienza dell’alimentazione”. Ed. Zanichelli. 38 Relazione finale e Programma di Anatomia, Fisiologia e Patologia CLASSE 5 B LT. SALUTE PROF. STEFANO VALLIN Progressione della classe in ambito disciplinare. La classe quinta, pur evidenziando miglioramenti nello studio rispetto al precedente anno scolastico, ha mantenuto alcune caratteristiche non completamente positive. Lo studio durante l’anno scolastico è stato sufficiente, anche se la collaborazione tra gli studenti non ottimale; la preparazione raggiunta si può considerare discreta o più che discreta per circa un terzo della classe, sufficiente per il resto del gruppo. Rispetto al programma previsto non è stato svolto l’apparato urinario per permettere una acquisizione più profonda degli argomenti trattati. Metodologie Il libro di testo, peraltro di buon livello, è stato alla base della trattazione della materia, sia per motivazioni di ordine pratico sia per la necessità di un utilizzo corretto della terminologia. Programma svolto: • Apparato cardiovascolare: Il cuore e i vasi sanguigni • Apparato Respiratorio: Anatomia, fisiologia, patologia dell’apparato respiratorio • Apparato digerente: anatomia e fisiologia dell’apparato digerente, metabolismo • Apparato endocrinoanatomia e fisiologia dell’apparato endocrino • Il Sangue: composizione del sangue, emostasi, gruppi sanguigni Libro di testo: E.N. Marieb “Il corpo umano” – volume secondo Zanichelli Editore 39 PROGRAMMA E RELAZIONE FINALE Disciplina:Organizzazione e gestione dei servizi collettivi Classe: 5 B Liceo Tecnico opzione SALUTE dell’ I.T.A.S. “Luigi Einaudi” Anno scolastico: 2013/2014 Docente: Zizzi Maria, supplente di Ferrari Gloria In relazione alla programmazione curricolare sono stati conseguiti i seguenti obiettivi in termini di: CONTENUTI DISCIPLINARI: L’AZIENDA: ¾ Il concetto di azienda; ¾ L’azienda come sistema; ¾ I soggetti aziendali; ¾ La forma giuridica delle aziende; ¾ Le relazioni aziende/mercati; ¾ Le dimensioni aziendali. L’ORGANIZZAZIONE AZIENDALE E LE OPERAZIONI DI GESTIONE: ¾ Le principali funzioni dell’impresa; ¾ La struttura organizzativa aziendale; ¾ La gestione aziendale; ¾ Fatti interni e fatti esterni di gestione; ¾ Le operazioni di gestione e i flussi aziendali; ¾ Gli aspetti e i cicli della gestione d’impresa. 40 ASPETTO PATRIMONIALE E REDDITUALE DEL BILANCIO D’ESERCIZIO: ¾ Il patrimonio aziendale; ¾ Il sistema costi/ricavi; ¾ La determinazione del reddito d’esercizio; ¾ Le relazioni tra attività, passività e patrimonio netto; ¾ La competenza economica dei costi e dei ricavi d’esercizio; ¾ Il bilancio d’esercizio; ¾ Lo stato patrimoniale; ¾ Il conto economico; ¾ I risultati parziali della gestione e il reddito d’esercizio. AZIENDE DI EROGAZIONE: ¾ L’attività delle aziende di erogazione; ¾ La classificazione delle aziende di erogazione; ¾ Il settore non profit e l’impresa sociale; ¾ Le cooperative sociali; ¾ Le associazioni di volontariato:LEGGE 266/1991, CARTA DELLA DONAZIONE; ¾ Le onlus (ORGANIZZAZIONI NON LUCRATIVE DI UTILITA’ SOCIALE); ¾ Il patrimonio delle aziende non profit; ¾ Il bilancio d’esercizio delle aziende non profit; ¾ Il bilancio sociale delle aziende non profit; ¾ L’aspetto finanziario della gestione; ¾ Le previsioni e i rendiconti; ¾ Il movimento di volontariato italiano (MO.V.I.); ¾ Il revisore sociale degli enti non profit. LA GESTIONE DEL PERSONALE: ¾ La contabilità del personale; ¾ I libri obbligatori per il datore di lavoro; ¾ Gli elementi della retribuzione; ¾ I rapporti con l’INPS e con l’INAIL; ¾ L’assegno per il nucleo familiare; ¾ Il calcolo delle ritenute sociali e della ritenuta fiscale. COMPETENZE, CAPACITA’/ABILITA’, CONOSCENZE : La classe è formata da 17 allievi ( 6 maschi, 11 femmine), un alunno non ha mai frequentato. Un alunno ha studiato un programma differenziato preparato dalla Docente curricolare. Tre alunni hanno acquisito un sufficiente livello di preparazione, dieci studenti hanno raggiunto una valutazione discreta, buona ed infine tre allievi hanno ottenuto degli ottimi voti dimostrando di aver assimilato i contenuti e di saper esporre con sicurezza e proprietà di linguaggio. Gli alunni hanno avuto un comportamento a volte troppo vivace e non propenso allo svolgimento della lezione (soprattutto al Sabato). Dal punto di vista socio/affettivo gli alunni sono stati molto uniti e reciprocamente si sono rispettati. Gli allievi, con differenti livelli di apprendimento, hanno imparato: 41 ¾ che cos’è un’azienda, quali sono gli elementi che la caratterizzano, come si classificano e, come si collocano nel macro sistema economico e sociale; ¾ a riconoscere i modelli organizzativi aziendali, a saper individuare e classificare le operazioni di gestione che si svolgono all’interno dell’azienda; ¾ a saper leggere e interpretare il contenuto di un bilancio; ¾ a saper riconoscere le peculiarità delle aziende di erogazione rispetto alle aziende profit oriented; ¾ quali sono le maggiori fonti normative che disciplinano il rapporto di lavoro, a saper leggere una busta paga, a sapere quali sono gli adempimenti dei datori di lavoro e i diritti/doveri dei lavoratori. METODOLOGIE Lezione frontale, interattiva; svolgimento degli esercizi preparati dagli autori del testo adottato. MATERIALI DIDATTICI ¾ Il testo in adozione:TECNICA AMMINISTRATIVA,Astolfi & Venini, RCS Education (edizione aggiornata gennaio 2009); ¾ fonti normative consultate utilizzando internet: motore di ricerca google. TIPOLOGIA DELLE PROVE DI VERIFICA UTILIZZATE Gli alunni all’inizio dell’a.s. 2013/2014 (il giorno SABATO 12/10/2013) hanno svolto un test d’ingresso inerente gli argomenti svolti nell’a.s. 2012/2013 (compilazioni di documenti fiscali, normativa “Sicurezza e tutela della salute nei luoghi di lavoro”). Durante il primo periodo scolastico sono state svolte due verifiche: una verifica orale ed una verifica scritta il giorno SABATO 11/01/2014 (concernente i seguenti argomenti: la struttura organizzativa aziendale, la gestione aziendale, fatti interi e fatti esterni di gestione, le operazioni di gestione e i flussi aziendali, gli aspetti e i cicli della gestione). Durante il secondo periodo scolastico, iniziato il giorno MARTEDI’ 21/01/2014, gli alunni sono stati interrogati verbalmente due volte. Gli studenti hanno migliorato le capacità di analisi e di sintesi acquisite nel percorso di studio. 42 RELAZIONE FINALE E PROGRAMMA SVOLTO Disciplina: Tecniche di Relazione Interpersonale Docente: Prof.ssa Chiara Mora La disciplina proposta agli allievi unicamente nel corso del quinto anno per due ore settimanali risente della diversità di fondo con le altre materie solitamente studiate dai ragazzi, poiché suggerisce un oggetto di studio, l’essere umano nel suo contesto sociale e comunicativo, che non può essere ridotto a meri criteri scientifici e numerici. La classe si è rapportata con la disciplina in modo positivo e propositivo. Lo svolgimento del programma ha risentito di alcune coincidenze (incontri con personale esterno all’Istituto, assemblee d’Istituto, viaggio d’istruzione,…), che ne hanno 43 rallentato i ritmi, pur non compromettendo nell’insieme la qualità e la quantità degli apprendimenti. Il percorso didattico si è concentrato soprattutto sulla comunicazione strategica, intesa come insieme di tecniche di comunicazione atte al raggiungimento di un determinato scopo, sia esso fornire conoscenza di un eventuale contenuto o persuadere il ricevente così da indurlo a particolari comportamenti. Le prove di verifica hanno dato nel corso dell’anno risultati più che sufficienti, c'è un gruppo di studenti che tende ad approfondire e un altro gruppo che si accontenta di accostarsi in modo superficiale ai contenuti. Sempre rispettoso ed onesto l’atteggiamento con la docente. Obiettivi Conoscenza: • Avere consapevolezza della varietà dei segni comunicativi; • Avere consapevolezza della struttura complessa dell'atto comunicativo in sé: creazione e ricezione di messaggi; • Avere consapevolezza dell’importanza e del peso dell’ascolto; • Avere consapevolezza della valenza sociale della comunicazione intenzionale/strategica e non intenzionale • Avere consapevolezza dei vari componenti delle dinamiche relazionali; • Avere consapevolezza delle strutture sociali e mentali che determinano la traduzione del messaggio. • Avere consapevolezza delle strategie e delle dinamiche della comunicazione audiovisiva; Capacità: • Essere in grado di individuare i legami della disciplina con la realtà che lo circonda; • Essere in grado di contestualizzare le conoscenze acquisite rendendole operanti. Competenza: • saper riportare i contenuti appresi utilizzando in modo sufficientemente corretto il lessico specifico della disciplina; • saper fare proprie le conoscenze apprese, applicandole consapevolmente. Il programma svolto è risultato essere il seguente: • Contenuti Modulo 1 LA COMUNICAZIONE • UD 1 I principi della comunicazione • Cosa vuol dire comunicare: modello lineare e modello circolare • Le basi della comunicazione • Segni e simboli • I livelli della comunicazione: Contenuto/ Relazione • Comunicazione analogica – comunicazione digitale • Percezione ed interpretazione dei messaggi • UD 2 Comportamento e comunicazione • La comunicazione non verbale • La comunicazione paraverbale • Il valore significativo del silenzio MODULO 2 LA COMUNICAZIONE PUBBLICITARIA • UD 1 La pubblicità, ovvero la comunicazione above the line 44 • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • UD 2 Storia della pubblicità UD 3 Gli obiettivi della pubblicità ieri e oggi UD 4 I new media e le forme di promozione e pubblicità Internet:da mezzo accessorio a mezzo strutturale Pubblicità: quanto e come si comunica oggi in Italia I diversi livelli di lettura di un'immagine pubblicitaria Approfondimento circa l'utilizzo dei mass media per scopi politici e propagandiatici MODULO 3 LA VENDITA UD 1 La comunicazione con il cliente UD 2 Il punto vendita UD 3 Il valore comunicativo del punto vendita nel tempo UD 4 La leadership e i diversi modelli di leadership MODULO 4: CRITERI PER DEFINIRE E PROGETTARE CAMPAGNE PUBBLICITARIE La costruzione dell'immagine aziendale Il marchio e la marca: perchè e come crearli Come impostare una campagna pubblicitaria MODULO 5: APPROFONDIMENTI Il manifesto della razza: uso dell'immagine Siti pro-ana: internet come strumento senza controllo Strategie e Strumenti • Libro di testo: F. Cammisa, P. Tournour – Viron, Tecniche di comunicazione, Milano, Scuola & Azienda, 2012; • Attraverso l’utilizzo di materiale proveniente dalla letteratura, dall’arte e dalla rete (poesia, dipinti, fotografia, audiovisivi, immagini, canzoni…) saranno proposti approfondimenti dei temi trattati; • Durante le lezioni saranno propostij schemi riassuntivi e mappe concettuali con lo scopo di rendere semplice ciò che è complesso, allo scopo di facilitare l’esposizione e i momenti di verifica sia formativa sia sommativa; • Lezione dialogica. RELAZIONE FINALE DEL DOCENTE Materia : 45 Educazione Fisica Classe 5^ B LT A.S. 2013/14 DOCENTE: Prof. VALTER ORTOLANI La classe ha seguito con interesse il lavoro programmato, partecipando con impegno e volontà alle attività proposte. Sia la componente maschile che femminile ha saputo esprimere le proprie potenzialità raggiungendo un profitto mediamente buono. In relazione alla programmazione curricolare sono stati conseguiti i seguenti obiettivi in termini di: CONOSCENZE: Comprendere e conoscere il linguaggio specifico dell'Educazione Fisica. Avere conoscenze teoriche di almeno due discipline individuali di atletica leggera. Avere conoscenze teoriche di almeno due sport di squadra. Conoscere le finalità ed i criteri di esecuzione degli esercizi proposti. Conoscere le fasi di un allenamento tipo. Conoscere le fonti energetiche del lavoro muscolare. COMPETENZE: Essere in grado di : Svolgere attività ed esercizi a carico naturale Eseguire attività ed esercizi di resistenza ed opposizione. Eseguire attività ed esercizi di rilassamento, per il controllo segmentario ed intersegmentario e della respirazione. Svolgere attività ed esercizi eseguiti in varietà di ampiezza, di ritmo o in situazioni spazio-temporali diversificate. Eseguire attività ed esercizi di equilibrio in situazioni dinamiche complesse ed in volo. Praticare attività sportive individuali: due specialità dell'atletica leggera. Praticare attività sportiva di squadra: Pallavolo, Pallacanestro, Pallamano, Calcetto. Attività di arbitraggio. CAPACITA': Saper utilizzare le abilità psicomotorie per interagire in modo cooperativo e/o oppositivo. Saper intuire il progetto tecnico altrui e progettare il proprio contestualmente allo svolgersi dell'azione ludica. Saper eseguire le tattiche sportive codificate. Saper intuire e progettare tattiche nel contesto di un gioco codificato o non codificato (giochi di movimento). Saper variare le regole dei giochi ed inventarne di nuove. Saper esprimersi con il corpo ed il movimento in funzione di una comunicazione. Saper eseguire movimenti complessi in forma economica in situazioni variabili. Saper svolgere compiti motori in situazioni inusuali tali che richiedano la conquista, il mantenimento ed il recupero dell'equilibrio. CONTENUTI DISCIPLINARI 46 E TEMPI DI REALIZZAZIONE ESPOSTI PER U.D. UNITA' D. ARGOMENTO TRATTATO ORE PRIMO QUADRIMESTRE 1^ U. D. Potenziamento fisiologico e metodologia di allenamento. 2^ U. D. Pallavolo: teoria e tecnica dei fondamentali individuali, 6 regole di gioco e schemi tattici elementari. 12 Calcetto: teoria e tecnica dei fondamentali individuali, regole di gioco e schemi tattici elementari. 4 4^ U. D. Esercizi di coordinazione oculo-manuale e oculo-podalica. 4 5^ U. D. Esercizi di mobilità articolare, tonicità muscolare ed equilibrio. 4 6^ U.D. Educazione al ritmo 3^ U. D. 6 SECONDO QUADRIMESTRE 6^ U.D. Educazione al ritmo 8 7^ U. D. Pallacanestro: teoria e tecnica dei fondamentali individuali, regole di gioco e schemi tattici elementari. 6 8^ U. D. Atletica Leggera: tecnica del salto in alto. 4 9^ U. D. Atletica Leggera: tecnica del salto in lungo. 2 10^ U. D. Atletica Leggera: tecnica del getto del peso. 2 11^ U. D. Atletica Leggera: tecnica del lancio del disco 12^ U. D. Pallamano: teoria e tecnica dei fondamentali individuali, regole di gioco e schemi tattici elementari. 2 6 METODOLOGIE: Per lo sviluppo delle capacità operative nei vari ambiti delle attività motorie sono state privilegiate le situazioni implicanti l’autonoma ricerca di soluzioni e favorire il passaggio da un approccio globale ad una sempre maggiore precisione anche tecnica del movimento. 47 Un’adeguata utilizzazione delle diverse attività ha permesso di valorizzare la personalità dello studente, generando interessi e motivazioni specifiche utili a scoprire ed orientare le attitudini personali che ciascuno ha potuto sviluppare nell’ambito a lui più congeniale. A tal fine il docente ha potuto anche cogliere e valorizzare stimoli culturali legati alla tradizione ed alle realtà locali. La pratica degli sport individuali e di squadra, anche quando assumeva carattere di competitività, doveva realizzarsi in armonia con l’istanza educativa, in modo da promuovere in tutti gli studenti, anche nei meno dotati, l’abitudine alla pratica motoria e sportiva TIPOLOGIE DELLE PROVE DI VERIFICA UTILIZZATE: Gli strumenti utilizzati per la verifica formativa sono: Controllo dei lavori eseguiti dagli alunni individualmente e/o in gruppo. Verifica delle conoscenze specifiche riguardanti l'Educazione Fisica attraverso prove pratiche Gli strumenti utilizzati per la verifica sommativa sono: Prove pratiche inerenti l'unità didattica 48 RELAZIONE FINALE RELIGIONE DOCENTE: MICHELE LIONELLO CLASSE 5 B LT SITUAZIONE DELLA CLASSE Il livello generale della classe è discreto, buono l’interesse e discreta la partecipazione, il comportamento è sufficientemente corretto. In relazione alla programmazione sono stati conseguiti i seguenti OBIETTIVI in termini di: CONOSCENZE Gli alunni conoscono discretamente il valore del dialogo e le condizioni affinché esso sia autentico; l’importanza della Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo; la situazione critica circa il rispetto dei diritti umani e il valore della vita con il bisogno di un impegno concreto; il valore della ricerca di Dio da parte dell’uomo ed il rapporto tra fede e scienza; la riflessione cristiana sui problemi etici più significativi per l’esistenza personale e la convivenza sociale. CAPACITÀ Sanno usare in maniera discreta il linguaggio proprio della religione cattolica; sanno riferirsi alla Bibbia e ad alcuni documenti della Chiesa Cattolica utilizzandoli in maniera sufficientemente corretta; sanno riconoscere, rispettare e apprezzare i valori religiosi ed etici nell’esistenza delle persone e nella storia dell’umanità. COMPETENZE Sanno leggere la realtà storico-culturale in cui vivono, aprendo tale realtà all’interrogazione radicale dell’uomo; sanno esercitare le proprie capacità critiche. CONTENUTI E TEMPI DI REALIZZAZIONE Promozione della vita e contraddizioni legislative: aborto, pena di morte ed eutanasia (12 ore) I diritti umani: l’impegno del cristiano nella giustizia e la solidarietà. (6 ORE) Fede e scienza la sfida della Bioetica. (4 ORE) La vita come progetto: in cammino verso la realizzazione. (4 ORE) Problematiche giovanili: la multiculturalità, le utopie dei giovani, la guerra. (4 ORE) METODOLOGIE Il metodo privilegiato dall’insegnante è stato quello dialogico-problematico al fine di rendere gli 49 alunni protagonisti del proprio cammino formativo. Alle indispensabili lezioni dirette, sono stati uniti momenti di discussione e di ascolto con gli allievi per affrontare anche argomenti legati alle loro reali esigenze. L’acquisizione dei contenuti è avvenuta anche grazie all’analisi di brani tratti da importanti documenti, la ricerca e il lavoro di gruppo. MATERIALI DIDATTICI Testo adottato: L. Solinas, Tutti i colori della vita, ed. SEI. Come integrazione: alcune pagine tratte da testi di morale, teologia, psicologia, sociologia; alcuni documenti del magistero ecclesiastico; alcuni numeri di quotidiani e di riviste; alcuni filmati. TIPOLOGIA DELLE PROVE DI VERIFICA UTILIZZATE Verifiche orali Test Riflessioni scritte ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE “PRIMO LEVI” Sede “EINAUDI” Indirizzo: Liceo Tecnico opzione Salute Classe 5^B anno scolastico 2013-2014 RELAZIONE FINALE DI: Area di Integrazione (Anatomia, Fisiologia e Patologia – Igiene ed Educazione Sanitaria – Scienze della nutrizione) Prof. Innocenzo Marcadella La classe, durante l’intero anno scolastico, ha partecipato limitatamente, anche se opportunamente sollecitata, al dialogo educativo durante le attività teoriche previste nell’ora settimanale destinata all’area di integrazione. Gli studenti sono riusciti a conseguire risultati complessivamente accettabili anche se molti non sono ancora riusciti ad impadronirsi e a padroneggiare la capacità di rielaborazione unitaria tra le discipline scientifiche che concorrono alla formazione culturale e professionale. Gli allievi sono pertanto prevalentemente orientati ad uno studio disciplinare, a volte anche poco approfondito, più che ad approfondire, anche in modo critico, i collegamenti specifici tra le materie d’indirizzo. In ultima analisi la classe nel complesso ha evidenziato, sempre con le segnalate eccezioni, un parziale interesse per opportunità interdisciplinare offerta dall’Area di integrazione conseguendo risultati differenziati in ragione delle specifiche potenzialità dimostrando, generalmente, un modesto impegno e una contenuta assiduità nello studio. OBIETTIVI CURRICOLARI DEL PROFILO PROFESSIONALE 50 In ottemperanza al perseguimento degli obiettivi del profilo professionale previsti del corso Liceo Tecnico opzione Salute, sono state implementare tutte le azioni in grado di contribuire alla formazione di una figura professionale chiamata ad operare in realtà in rapida evoluzione sia sotto il profilo tecnico/tecnologico che di organizzazione del lavoro. Si è cercato di promuovere, in tutti gli studenti, una sensibilità nei confronti dell’impegno scolastico volta a dare un effettivo contributo alla rielaborazione dei contenuti affrontati insistendo fortemente sulla riorganizzazione critica e ragionata delle parti disciplinari al fine di consolidare una preparazione culturale e professionale adeguata e aggiornata. MODALITA’ DI LAVORO Metodologie In accordo con quanto stabilito in C.d.C. e con il progetto educativo dell'Istituto si ritengono tuttora valide le seguenti metodologie di base: • "Centralità dell'allievo" promuovendo il coinvolgimento attivo dello stesso nel processo di apprendimento al fine di potenziare le sue capacità e una sua piena realizzazione anche come persona • Rapporto con l'allievo fondato sul rispetto, lealtà e fiducia reciproci per favorire una proficua collaborazione ed un comportamento responsabile • Partecipazione all'allievo dei punti principali su cui si articola la programmazione delle unità didattiche • Promuovere la convergenza delle diverse discipline su problemi comuni per lo sviluppo di un sapere unitario Tecniche didattiche • Lezione "frontale" per gli argomenti che necessitano di una impostazione ed organizzazione che vanno oltre le conoscenze e capacità degli allievi e, comunque, condotta in termini problematici • Lavoro individuale in classe e domestico, quest'ultimo inteso come momento di rielaborazione ed approfondimento personali da utilizzarsi come punto di partenza per discussione collettiva o per lavoro di gruppo • Sviluppo autonomo di alcuni argomenti sulla base di indicazioni e materiale forniti dall'insegnante e successiva discussione in classe • Utilizzo sistematico della tecnica "stimolo-risposta" con ausilio di lucidi, diapositive, schemi, tabelle, grafici........... • Utilizzo ragionato degli strumenti in dotazione; invito all'abitudine della raccolta ordinata di dati, al commento razionale dei risultati ottenuti Programma svolto. Gli argomenti proposti sono quelli concordati, di volta in volta, con i docenti di Anatomia, Fisiologia e Patologia – Igiene ed Educazione Sanitaria – Scienze della nutrizione volti 51 a recuperare le parti disciplinari non ancora adeguatamente acquisite dagli studenti e integrarle tra di loro. ISTITUTO DI ISTRUZIONE “PRIMO LEVI” sede Einaudi DOCUMENTO 15 MAGGIO a.s. 2013/2014 CLASSE 5^B L.T. OPZIONE “SALUTE” ALLEGATO 1 SIMULAZIONI PROVE SCRITTE D’ESAME Simulazione di Prima prova effettuata in data 28 Aprile 2014 Tracce assegnate: TIPOLOGIA B: Saggio breve o Articolo 2. AMBITO SOCIO - ECONOMICO ARGOMENTO: Il lavoro tra sicurezza e produttività. 52 3. AMBITO STORICO - POLITICO ARGOMENTO: Crollo dei regimi “nazionalistici”,”guerra fredda” e motivi economici agli inizi del processo di integrazione europea. 4. AMBITO TECNICO – SCIENTIFICO ARGOMENTO: L’acqua, risorsa e fonte di vita. TIPOLOGIA C - TEMA DI ARGOMENTO STORICO ARGOMENTO: I due volti del Novecento. Da un lato esso è secolo di grandi conquiste civili, economiche, sociali, scientifiche, tecniche; dall’altro è secolo di grandi tragedie storiche. Rifletti su tale ambivalenza del ventesimo secolo, illustrandone i fatti più significativi. TIPOLOGIA D - TEMA DI ORDINE GENERALE ARGOMENTO:La musica-diceva Aristotele(filosofo greco del IV secolo a.C.) non va praticata per un unico tipo di beneficio che da essa può derivare,ma per usi molteplici,poiché può servire per l’educazione, per procurare la catarsi e in terzo luogo per la ricreazione,il sollievo, il riposo dallo sforzo. Il candidato si soffermi sulla funzione, sugli scopi e sugli usi della musica nella società contemporanea. IL C.di C. ha previsto la seconda Simulazione di Prima Prova in data 28 Maggio 2014. Le tracce di riferimento verranno poste in apposita cartellina e messe a disposizione della Commissione d’Esame. PRIMA SIMULAZIONE DELLA SECONDA PROVA ESAME DI STATO IGIENE ED EDUCAZIONE SANITARIA Sviluppa in modo completo ed approfondito una delle seguenti tracce inerenti alle malattie non infettive esponendo le argomentazioni con terminologia specifica adeguata. Traccia 1 53 Nel determinismo di una malattia cronico - degenerativa possono agire in modo cumulativo e/o sinergico più agenti di tipo esogeno presenti nelle matrici ambientali e/o negli ambienti di vita e di lavoro. Il candidato, dopo aver sviluppato i concetti dell’affermazione sopracitata, con riferimento ad una o più malattie studiate, approfondisca gli effetti dannosi che alcuni di questi agenti producono sull’organismo. Traccia 2 Con riferimento alle malattie cronico – degenerative dell’apparato respiratorio, il candidato ne esponga i principali aspetti epidemiologici (frequenza, distribuzione, determinanti..). Inoltre, chiarendo il significato di prevenzione, si spieghino le modalità attraverso le quali è possibile effettuare una diagnosi precoce ed una valutazione dello stadio di gravità della malattia. Traccia 3 Obesità associata ad iperlipidemia ed ipertensione rappresentano importanti fattori di rischio nei confronti di più malattie cronico - degenerative. Il candidato, dopo aver definito queste condizioni, spieghi i principali meccanismi attraverso i quali si sviluppano i danni all’apparato cardiovascolare. SECONDA SIMULAZIONE DELLA SECONDA PROVA ESAME DI STATO IGIENE ed ED.SANITARIA Sviluppa in modo completo ed approfondito una delle seguenti tracce inerenti alle malattie non infettive esponendo le argomentazioni con terminologia specifica adeguata. Traccia 1 Il candidato, dopo aver definito la malattia tumorale ed enunciato i principali criteri di classificazione, si soffermi a discutere le differenze maggiormente significative tra tumori benigni e maligni facendo riferimento agli stadi della cancerogenesi, alle diverse condizioni di alterazione dell’aspetto citologico, istologico e della crescita cellulare. Inoltre, scegliendo alcuni tipi di tumori e tenendo conto delle loro possibili cause e/o fattori di rischio, proponga alcuni interventi mirati di prevenzione primaria e secondaria. Traccia 2 Il candidato, dopo aver enunciato la definizione e discusso i principali fattori patogenetici dei diversi tipi di diabete mellito, approfondisca gli aspetti inerenti alle alterazioni del metabolismo glucidico, lipidico e protidico che conducono alla comparsa dei sintomi caratteristici del diabete di tipo I quando non venga mantenuto sotto controllo con adeguata terapia. Inoltre, con riferimento alle modalità di diagnosi maggiormente utilizzate per il diabete in generale, spieghi il significato e la procedura di somministrazione del test OGTT. 54 ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE “PRIMO LEVI”di Badia Pol Sede EINAUDI Simulazioni di Terza prova effettuate nel corso dell’anno Il Consiglio di Classe ha fatto svolgere, nel corso del secondo quadrimestre, 2 simulazioni di Terza Prova tipologia A ( Trattazione Sintetica di argomenti) . PRIMA SIMULAZIONE DI TERZA PROVA SCRITTA effettuata in data 12 FEBBRAIO 2014 Tipologia B: QUESITI A RISPOSTA SINGOLA Discipline coinvolte: Legislazione Sanitaria , Scienza della Nutrizione, Tecniche di relazione interpersonale, Inglese. Durata della prova: 3 ore MATERIA Legislazione Sanitaria 12 Febbraio 2014 CLASSE 5 B L.T.SA 1) Spiega la completa disciplina dei licenziamenti collettivi anche alla luce delle recenti modifiche.( 10 RIGHE) 2) La mancanza di requisiti di un elemento essenziale del contratto di lavoro ha effetti sospensivi sul rapporto di lavoro. Spiega (10 RIGHE) 3) L’azione disciplinare del datore di lavoro si configura come aspetto rilevante dei suoi poteri . Spiega. (10 RIGHE) 55 PRIMA SIMULAZIONE TERZA PROVA D’ESAME CLASSE 5 B L.T.SA 12 Febbraio 2014 MATERIA: SCIENZE DELLA NUTRIZIONE 1. Quali sono le basi di una dieta equilibrata e che cosa si intende per dieta equilibrata. (10 righe) 2. Che cosa indica lo schema a piramide per una corretta alimentazione.(10 righe) 3. Quali sono i rischi dovuti ad uno stile di vita sedentario.(10 righe) 56 ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE”PRIMO LEVI”SEDE “EINAUDI” PRIMA SIMULAZIONE TERZA PROVA Tecniche di Relazione Interpersonale Cognome _____________ Nome__________ Classe: 5 B LT Data: 12/02/2014 1-Quali sono gli scopi della comunicazione “above the line”?( 10 righe) 2-Che cosa è cambiato nella pubblicità da quando ha fatto le sue prime apparizioni in televisione? (10 righe) 3-Indica i livelli dei bisogni dell'essere umano secondo Maslow, e come questa classificazione si inserisce nell’effettiva creazione di uno spot pubblicitario.(10 righe) 57 Materia: Inglese Classe 5^B LT – indirizzo SALUTE 12 Febbraio 2014 Food industry blamed for surge in obesity At last three in four of British men and women will be overweight within 10 to 15 years, according to health professionals who accuse governments of failing to tackle the problem because of fear of the food and drink industry. An extraordinary rise in the numbers of the overweight and obese has taken place in the last 20 years. In 1980 6% of men and 8% of women were overweight. By the mid 1980s, they had doubled. Now 65.5%of men and 55.2% of women are overweight or obese in the U.K., and the numbers are climbing. A European Union summit on obesity in Copenhagen yesterday brought together government ministers and health professionals. They heard that obesity was becoming more of a threat than smoking. A report from the International Obesity Taskforce said that a ban on tobacco advertising should be followed by restrictions to stop industry targeting children with adverts for junk food and sweets and prevent the installation of vending machines for soft drinks in schools. Philip James , chairman of the summit, said: “The fast food and soft drink industries have enormous interests which we need to confront. If we don’t, the epidemic of childhood obesity is going to rip through Europe so fast that we will have clinics of diabetic children of 13….. Kidneys units should be regearing because they are going to need huge numbers of kidneys transplants and dialysis...” Type two diabetes, usually caused by obesity, used to be unknown in childhood but now paediatricians are having to learn how to treat it… The chief reason for the epidemic was diet, said the taskforce report, which criticizes the industry for targeting children. “Large business interests are involved in both promoting sedentary behaviour and the passive over-consumption of food,“ it said. “The food and drink industry seeks to focus on inactivity and promote sports to divert attention from the role of food and drinks. Analysis of marketing strategies shows a targeting of the young and particularly of preschool children to establish brand preferences”. 58 Glossary blame: incolpare paura target: rivolgersi marca surge: aumento tackle: affrontare rip: andare a gran velocità ban: divieto threat: minaccia fear: regear: modificare brand: 1. How has the obesity problem developed in the last two decades and what is expected in the future? [min 5 lines] 2. According to the International Obesity Taskforce, what should be done to help to solve the problem? [min 3 lines 3. Obesity: causes and treatment (min 10 lines) ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE”PRIMO LEVI” SECONDA SIMULAZIONE DI TERZA PROVA TIPOLOGIA B QUESITI A RISPOSTA SINGOLA effettuata in data 8 Maggio 2014 durata della prova: 3 ore Discipline coinvolte: Anatomia, Matematica,Inglese,Legislazione Sanitaria. ANATOMIA E FISIOLOGIA – CLASSE 5B opzione SALUTE CLASSE 5 B L.T. SA SIMULAZIONE DI TERZA PROVA – 8 Maggio 2013 1-Nell’Europa occidentale si sentono ancora gli effetti dell’esplosione di Cernobil e della successiva ricaduta radioattiva; tra gli organi colpiti troviamo la tiroide. Tratta, all’interno dello spazio assegnato la funzione di questa ghiandola e la sua importanza per la vita di tutti noi (max. 10 righe) 59 2-Nel nostro mondo l’alimentazione è sempre più causa di patologie anche gravi; tra le sostanze accusate di minare la nostra salute troviamo i grassi. Tratta, all’interno dello spazio definito, la digestione, l’assorbimento dei grassi e accenna brevemente in quali patologie sono coinvolti (max. 10 righe) 3-Quale ruolo hanno gli ormoni nella risposta allo stress? (max. 10 righe) COGNOME _________________________________ NOME _______________________ CLASSE 5^B SALUTE SIMULAZIONE TERZA PROVA DI ESAME DI STATO del 08/05/2014 MATERIA: MATEMATICA Studiare e rappresentare graficamente la funzione . In particolare, sviluppare i seguenti punti: 1. classificare, determinare il dominio e cercare eventuali simmetrie 2. cercare le eventuali intersezioni con gli assi 3. studiare il segno 4. calcolare i limiti agli estremi del dominio e trovare gli eventuali asintoti 5. determinare dove la funzione cresce/decresce ed eventuali massimi/minimi GRIGLIA DI CORREZIONE: 60 2/10 per ognuno dei 5 punti svolti correttamente, e rappresentati correttamente nel grafico finale 3/15 per ognuno dei 5 punti svolti correttamente, e rappresentati correttamente nel grafico finale A.S. 2013/’14 Materia: INGLESE NAME 8 May 2014 DIETARY FAT AND HEART DISEASE LINK STRONGER FOR WOMEN Women only need to eat an extra 100 grams of saturated fat a week to increase their chances of dying from heart disease by nearly 40%, a study published yesterday shows. The research was based on 2,700 British men and women between the ages of 40 and 75. D. Boniface, head of statistics at the University of Hertfordshire, who monitored this group of people, found there was a direct link between the amount of saturated fat women ate and coronary heart disease rates. 61 The participants diets were assessed through questions about how often they ate items from 30 different food groups and the amount of bread, butter, margarine, milk, coffee, tea and sugar they consumed. The research found that for men there was no relationship between dietary fats and coronary heart disease. But it found for women a “substantial and significant relationship” between these two factors (the relationship was stronger for older women).It found women aged about 55 years who ate an extra 100 grams of saturated fat each week had a 38% increased risk over the following 16 years of dying from heart disease. Mr Boniface suggested the possible reasons behind the different outcome for females and males might partly rest with the fact that 29% of the women surveyed bought and prepared food they ate and so, compared with men – who were more frequently eating at work- could have given more accurate reports of their diets. Additionally, smoking and alcohol might relate to dietary fat and heart disease in different ways for men and women. Social class could also play a role because of access to health related resources. (from The Guardian) Glossary: item: alimento(cibo) assess: valutare/analizzare rest: basarsi health resource: struttura sanitaria outcome:esito/risultato 1. What was the research about and what was the result?[min 4 lines] 2. What are the possible reasons for the different result between men and women? [min 3 lines] 3 Describe a heart disease and a blood vessel disease. (min 8 lines) SECONDA SIMULAZIONE TERZA PROVA DISCIPLINA: LEGISLAZIONE SANITARIA COGNOME ________________________ NOME _____________________ Classe 5^ B LT 62 Data 8 maggio 2014 1) Analizza e spiega l’istituto della “assistenza” avendo cura di approfondire uno degli interventi assicurati e disciplinati dalla normativa. (10 righe) 2) Individua e spiega i principi che ritieni fondamentali della Legge n. 40/2004 che regola la Procreazione medicalmente assistita.(10 righe) 3) Dopo aver identificato il concetto di rischio individua il ruolo del rappresentante dei lavori per la sicurezza.(10 righe) ALLEGATO 2 Griglie di valutazione delle prove d’esame Griglie di correzione prima prova Tipologia A- Analisi del testo 63 2 indicatori aspetti contenutistici 5 descrittori lettura/ decodifica del testo B M A 1 2 3 1 2 3 1 2 3 1 2 3 1 2 3 analisi del testo elaborazione critica, riflessione, approfondimento morfosintassi e lessico aspetti formali sviluppo argomentativo PUNTEGGIO TOTALE : /15 Tipologia B1- Articolo di giornale 5 descrittori conformità e congruenza dello stile e del registro linguistico del "pezzo" con la tipologia del destinatario modalità della trattazione dei dati e dei documenti di supporto e loro corretta e pertinente utilizzazione ai fini della informazione correttezza morfosintattica e capacità comunicativa originalità della elaborazione caratterizzazione del registro e dello stile ed eventuali capacità divergenti e creative B M A 1 2 3 1 1 1 2 2 2 3 3 3 1 2 3 B M A 1 1 2 2 3 3 1 1 1 2 2 2 3 3 3 Tipologia B2 - saggio breve 5 INDICATORI conformità e congruenza dello stile e del registro linguistico del "saggio" con la tipologia della pubblicazione e del destinatario qualità della analisi dei dati forniti e loro corretta utilizzazione correttezza e pertinente utilizzazione delle citazioni, dei documenti, dei riferimenti, delle testimonianze che accompagnano le indicazioni di lavoro correttezza morfosintattica e proprietà lessicale originalità delle argomentazioni e della elaborazione PUNTEGGIO TOTALE : /15 Tipologie C e D- Tema tradizionale 3 indicatori competenze linguistiche 64 5 descrittori punteggiatura ortografia morfosintassi B M A 1 2 3 proprietà lessicale conoscenze mono e pluridisciplinari capacità elaborative logico-critiche e creative PUNTEGGIO TOTALE : 65 1 2 3 1 2 3 1 2 3 1 2 3 correttezza e pertinenza dei contenuti sviluppo delle argomentazioni originalità della elaborazione /15 GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLA SECONDA PROVA Disciplina: IGIENE ED EDUCAZIONE SANITARIA Classe………………………. Data……………………… Candidato………………………………………………… INDICATORI Pertinenza alla traccia proposta Contenuti e loro grado di approfondimento Organicità e rielaborazione dei contenuti DESCRITTORI • • • • • • Nulla Parziale Del tutto pertinente Assenti Scarsi e/o piuttosto frammentari Presenti ma superficiali e/o incompleti • Presenti con grado di approfondimento sufficiente/discreto • • Presenti con buon grado di approfondimento Trattazione completa e molto approfondita • • • • • Forma e terminologia specifica • • Nulle Esposizione confusa e frammentaria Esposizione non sempre organica e prevalentemente mnemonica Esposizione abbastanza organica con sufficiente/disceto grado di rielaborazione Esposizione organica, rielaborata con spunti critici 0 1 2 3 4 5 0 1 2 3 4 0 Decisamente scorretta Incerta, con molte imprecisioni formali e con terminologia non sempre adeguata 1 • Non del tutto corretta e con qualche imprecisione di terminologia specifica 2 • Corretta con sufficienti/discrete proprietà linguistiche specifiche Corretta, con lessico ricco e terminologia specifica molto appropriata • Totale 66 PUNTI 0 1 2 3 4 ………/15 ESAME DI STATO 2013-2014 – ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE”PRIMO LEVI” sede EINAUDI CLASSE 5 B L.T. SA GRIGLIA DI VALUTAZIONE PER LA TERZA PROVA SCRITTA CANDIDATO COGNOME__________________________________ Nome___________________________________Classe V B LT INDICATORI DESCRITTORI CONOSCENZE G.I. Non conosce gli argomenti I. Conosce gli argomenti in maniera parziale S. Conosce gli argomenti fondamentali D. Conosce gli argomenti fondamentali in modo abbastanza ampio B. Conosce gli argomenti in maniera ampia O. Conosce gli argomenti in maniera ampia e approfondita E. Conosce gli argomenti in maniera ampia, approfondita e completa G.I. Non comprende i problemi e i temi proposti; sviluppo frammentario e confuso, con gravi e diffusi errori; I. Comprende con difficoltà le tematiche proposte; trattazione incompleta/testo organizzato non adeguatamente con diffusi errori S. Comprende le tematiche proposte e le sviluppa in forma essenziale ed appropriata, seppur con lievi imprecisioni e qualche errore; D. Comprende le tematiche proposte e le sviluppa in forma essenziale ed appropriata e mediamente corretta B. Comprende, risolve e sa rielaborare le tematiche proposte in un testo articolato e corretto O. Risolve in maniera sicura le tematiche proposte, operando collegamenti e confronti in un linguaggio vario e appropriato con buona padronanza lessicale G.I. Non sa analizzare né sintetizzare; tratta la tematica in modo stentato e frammentario I. Tratta la tematica in maniera imprecisa, con un‘analisi poco puntuale ed una sintesi poco efficace; S. Tratta la tematica analizzandola in maniera essenziale e in una sintesi semplice ma chiara e lineare D. Tratta la tematica analizzandola in maniera abbastanza dettagliata e nel complesso corretta B. Tratta la tematica analizzandola in maniera dettagliata e in una sintesi incisiva, corretta e fluida O. Tratta la tematica analizzandola in modo approfondito, con collegamenti pertinenti e in una sintesi espressiva, efficace, arricchita da spunti personali Punteggio Possesso dei contenuti (max 6 PUNTI ) COMPETENZE Comprensione Linguaggio specifico Sviluppo Collegamento/Confronto Coesione/Coerenza Correttezza morfosintattica e lessicale (max 5 PUNTI ) ABILITA’ Analisi Sintesi Efficacia espressiva (max 4 PUNTI ) PUNTEGGIO 1 3 4 4,5 5 5,5 6 1 2,5 3,5 4 4,5 5 1 1,5 2,5 3 3,5 4 /15 Punteggio assegnato _______/15 67 ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE”PRIMO LEVI “ ESAME DI STATO 2013-2014 CLASSE 5 B L.T. SA Griglia di valutazione del COLLOQUIO (valutazione in /30esimi) Candidato________________________________ Classe_________________________________ INDICATORI 1. Conoscenza 2. Competenze 3. Capacità 4. Discussione degli elaborati PUNTEGGI MASSIMI 9 punti 9 punti 9 punti PUNTEGGIO AI DIVERSI LIVELLI <4 5 6 • • • 7 • 8 9 • • <4 • 5 • 6 • 7 • 8 • 9 • <4 • 5 • 6 • 7 • 8 • 9 • DESCRITTORI Prima prova 1 punto 0,5 1 • • Seconda prova 1 punto 0,5 1 • • Terza prova 1 punto 0,5 1 • • Non conosce gli argomenti. Conosce solo parzialmente gli argomenti. Conosce gli argomenti fondamentali delle discipline, pur con qualche incertezza. Conosce gli elementi fondamentali delle discipline. Conosce gli argomenti in maniera ampia. Conosce gli argomenti in maniera ampia e approfondita. Non comprende i problemi e i temi proposti. Comprende con difficoltà i problemi proposti o non è in grado di risolverli. Comprende i problemi proposti e li risolve se opportunamente guidato. Comprende i problemi proposti, li risolve e li contestualizza. Comprende, risolve e sa elaborare i problemi proposti. Risolve in maniera sicura i problemi proposti con rielaborazioni personali. Non è in grado di cogliere collegamenti di alcun tipo. Coglie con una certa difficoltà i collegamenti. Opera i collegamenti ma deve essere guidato. Opera i collegamenti in maniera parzialmente autonoma. Opera collegamenti ed esprime giudizi in modo autonomo. Opera collegamenti ed esprime giudizi con sicurezza e spirito critico. Non sa correggere e/o fornire spiegazioni. Sa auto correggersi, fornire spiegazioni e/o approfondire. Non sa correggere e/o fornire spiegazioni. Sa auto correggersi, fornire spiegazioni e/o approfondire. Non sa correggere e/o fornire spiegazioni. Sa auto correggersi, fornire spiegazioni e/o approfondire. Punteggio . 68 /30 ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE”PRIMO LEVI” ESAME DI STATO A. S. 2013- 2014 GRIGLIA DI VALUTAZIONE PER IL COLLOQUIO CANDIDATO_____________________________ Indicatori CONOSCENZE COMPETENZE Descrittori Conoscenza nulla Conoscenza quasi nulla Conoscenza molto frammentaria Conoscenza frammentaria Conosce solo parzialmente gli argomenti Conosce gli elementi fondamentali delle discipline, con qualche incertezza Conosce gli elementi fondamentali delle discipline Conosce gli argomenti in maniera ampia Conosce gli argomenti in maniera ampia e approfondita Non comprende i problemi e i temi proposti Comprende solo in parte i problemi proposti e non li risolve Comprende con difficoltà i problemi proposti e non li risolve Comprende con difficoltà i problemi proposti e li risolve molto parzialmente Comprende con difficoltà i problemi proposti e li risolve parzialmente Comprende i problemi proposti e li risolve, se opportunamente guidato Comprende i problemi proposti , li risolve e li contestualizza Comprende, risolve e sa rielaborare i problemi proposti Comprende, rielabora autonomamente e completamente CAPACITA’ Non espone Espone in modo assai stentato e scorretto Espone in modo stentato e scorretto Espone in maniera molto imprecisa con evidenti difficoltà di analisi Espone in maniera imprecisa con qualche difficoltà di analisi Espone in modo semplice con lessico tecnico essenziale Espone in modo semplice e chiaro con lessico tecnico adeguato Espone in modo chiaro e corretto e usa un linguaggio tecnico appropriato Sa fare autonomamente collegamenti, con buone capacità di analisi e sintesi Discussione degli elaborati Non sa correggere né fornire spiegazioni accettabili Sa correggersi parzialmente Sa correggersi e/o fornire spiegazioni e/o approfondire Data_________________ VOTO COMPLESSIVO ATTRIBUITO ALLA PROVA: _________/30 69 Punti Punteggio 1 2 3 4 5 6 7 8 9 1 2 3 4 5 6 7 8 9 1 2 3 4 5 6 7 8 9 1 2 3
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