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CARTA DEI SERVIZI DELLA FONDAZIONE
MADONNA DEL CORLO ONLUS
Residenza Sanitaria Assistenziale
Istituto di Riabilitazione
Ambulatori di Riabilitazione
Hospice Agape – Cure Palliative
Argomenti
Cenni storici
Amministrazione
Mission della Fondazione
Organigramma funzionale
Procedure di accoglienza e presa in carico degli ospiti
Servizi
RSA
IDR
Ambulatori di riabilitazione
Hospice Agape – Cure palliative
Servizi generali
Giornata tipo dell’ospite in R.S.A. e I.D.R.
U.R.P. (Ufficio Relazioni con il Pubblico)
Organismi rappresentativi degli ospiti e dei familiari
Carta dei diritti dell’anziano
Codice etico e comportamentale
Customer Care
EDIZIONE GENNAIO 2014.
La carta dei servizi della Fondazione Madonna del Corlo Onlus viene
periodicamente aggiornata per il costante perfezionamento degli
standard di qualità.
La versione aggiornata è consultabile in rete all’indirizzo:
www.madonnadelcorlo.it
CENNI STORICI
La Fondazione “Madonna del Corlo O.N.L.U.S.”, persona giuridica di
diritto privato di utilità sociale e senza scopo di lucro, trae origine
dalla trasformazione – ai sensi e per gli effetti della Legge Regionale
n.1 del 12 febbraio 2003 “Riordino della disciplina delle istituzioni
pubbliche di assistenza e beneficenza operanti in Lombardia”dell’I.P.A.B. “Casa di Riposo di Lonato”.
L’I.P.A.B. “Casa di Riposo di Lonato” era presente nella realtà lonatese
quale ente derivante dalla fusione, in virtù del D.P.G.R. n. 5536 del
07/04/1987, tra l’I.P.A.B. “Ospizio Cronici Poveri Umberto I” –eretta
in Ente Morale in data 21/01/1905 – e l’I.P.A.B. Ospedale Civile e
LL.PP. di Lonato.
Le origini dell’Ente risalgono all’anno 1600, epoca nella quale venne
fondata l’Istituzione Ospedaliera dai Monaci Disciplini presso la
Chiesa della Beata Vergine del Corlo – tuttora parte del patrimonio
della Fondazione – per accogliere gli ammalati indigenti del Comune
di Lonato o forestieri di passaggio. Il servizio di assistenza dei vecchi
cronici impotenti al lavoro fu organizzato dalla Pia Opera
Congregazione di Carità, in accordo con l’Amministrazione Comunale
di Lonato nel 1901.
La sede fu trasferita il 1° di luglio del 1926 nei locali all’angolo di
congiunzione tra via Sorattino e via Corobbiolo, con fusione delle due
sezioni Ospizi Cronici Umberto I.
L’attuale sede, in Corso Garibaldi 3, venne edificata nel 1981 mentre
nel 1991 la Regione Lombardia autorizzò la conversione
dell’”Ospedalino” in Lungodegenza Geriatrica Riabilitativa.
Il Consiglio di AMMINISTRAZIONE
L’organo deputato all’amministrazione ordinaria e straordinaria della
Fondazione Madonna del Corlo Onlus è il Consiglio di
Amministrazione, al quale spettano compiti di indirizzo e
programmazione generali. L’organo della Fondazione è composto da 5
membri, compreso il Presidente, che vengono nominati dal Sindaco.
MISSION DELLA FONDAZIONE
La Fondazione Madonna del Corlo Onlus è Ente gestore di una R.S.A.
(Residenza Sanitaria Assistenziale), di un I.D.R. (Istituto di
Riabilitazione), di Ambulatori di Riabilitazione accreditati e di un
Hospice per cure palliative.
La Fondazione persegue finalità di solidarietà socio-sanitaria nei
confronti di persone bisognose, garantendo prestazioni di natura
sociale, sanitaria, infermieristica, riabilitativa, ricreativa, alberghiera.
Lo scopo precipuo della Fondazione consiste nell’ospitare persone che
necessitino di assistenza fornendo adeguati servizi attraverso moduli
organizzativi altamente qualificati e diversificati in ragione della
tipologia degli ospiti.
Attualmente l’assistenza viene garantita mediante i sottoelencati
servizi:
• Nuclei della Residenza Sanitaria Assistenziale, atti ad
accogliere ospiti autosufficienti e non autosufficienti;
• Reparti di Riabilitazione, atti ad accogliere pazienti in area
specialistica, generale geriatrica e di mantenimento;
• Struttura per prestazioni riabilitative ambulatoriali;
• Nucleo Hospice.
La mission della Fondazione consiste nel garantire - nel rispetto
dell’individualità, della riservatezza e della dignità della persona una qualità di vita il più possibile elevata al paziente, autonomo o
meno, considerandone i peculiari bisogni fisici, psichici e sociali,
attraverso un’assistenza qualificata e continuativa, in stretta
collaborazione con la famiglia ed i servizi del territorio.
La derivante tipologia interventistica si fonda quindi, oltre che sul
miglioramento continuo delle prestazioni, anche sulla trasparenza
dell’operato e dell’etica professionale. A tutto ciò si aggiunge la
consapevolezza che per la soddisfazione ed il recupero ottimale del
paziente risulta fondamentale l’umanità: concetto chiave che
contribuisce all’erogazione di un servizio di elevata qualità.
Le modalità di organizzazione e funzionamento, la disciplina del
personale, l’erogazione dei Servizi e l’accesso alla strutture della
Fondazione sono disciplinati dai Regolamenti approvati dal Consiglio
di Amministrazione.
Nell’erogazione dei Servizi la Fondazione si avvale di proprio
personale, ferma restando la possibilità di acquisizione di servizi e
prestazioni da altre strutture pubbliche e/o private; per particolari
compiti si può avvalere di esperti consulenti esterni.
La Fondazione esaurisce le proprio finalità statutarie nell’ambito
territoriale della Regione Lombardia.
ORGANIGRAMMA FUNZIONALE
Direttore Amministrativo
Dirige ed è responsabile – coerentemente ai principi, agli obiettivi, agli indirizzi definiti dal Consiglio
di Amministrazione – della gestione economico-finanziaria, amministrativa, tecnica e del personale
della Fondazione.
Direttore Sanitario
Il Direttore Sanitario dirige i servizi sanitari della Fondazione e assume dirette responsabilità delle
funzioni attribuite alla sua competenza dalla legislazione vigente, e concorre con la formulazione di
proposte e pareri alla conduzione ottimale dei servizi sanitari dell’Ente.
AREA AMMINISTRATIVA
Istruttore Direttivo e Collaboratori Amministrativi
I dipendenti del servizio assicurano l’espletamento di tutte le attività amministrative della
Fondazione riguardanti il personale, gli ospiti, i fornitori.
AREA SANITARIA
Medici e specialisti di reparto
Coordinati dal Direttore Sanitario, assicurano l’attività diagnostica, le prescrizioni terapeutiche, e la
prevenzione delle complicanze da malattia conclamata. La valutazione medica dell’ospite avviene
all’ingresso, durante la sua permanenza in struttura e prima della dimissione. Ai medici di struttura
(presenti ogni giorno nelle ore diurne, e attivi su chiamata per quelle diurne e festive).si affiancano
gli specialisti: fisiatra, neurologo, cardiologo, psicologo sono i professionisti attivati con maggior
frequenza se ne ravveda la necessità per l’ospite.
Caposala Idr / Caposala Rsa
I Caposala valutano i problemi sanitari e i bisogni del paziente, sviluppano e attuano piani di
assistenza infermieristica e archiviano la documentazione medica. Forniscono assistenza
infermieristica diretta ai pazienti. Redigono i turni di servizio del personale di assistenza.
Infermieri
Presente nelle 24 ore per rispondere ai bisogni di assistenza infermieristica degli ospiti con azioni
finalizzate al miglior grado di benessere raggiungibile (sicurezza, autonomia,libertà dal dolore,
conservazione di livelli nutrizionali ottimali, mantenimento delle funzioni di eliminazione, ecc.). Gli
infermieri effettuano un monitoraggio continuo delle condizioni e dei bisogni sanitari dei pazienti e
sono i responsabili della corretta effettuazione delle procedure terapeutiche.
AREA RIABILITATIVA
Responsabile di Struttura Complessa
Ha le «funzioni di direzione ed organizzazione della struttura riabilitativa (Idr), da attuarsi,
nell’ambito degli indirizzi operativi e gestionali stabiliti dall’Amministrazione, anche mediante
direttive a tutto il personale operante nella stessa, e l’adozione delle relative decisioni necessarie
per il corretto espletamento del servizio e per realizzare l’appropriatezza degli interventi con finalità
preventive, diagnostiche, terapeutiche e riabilitative, attuati nella struttura.
Medici Fisiatri
I Fisiatri lavorano nell’ambito di tutte le articolazioni dell’Ente, affrontando le problematiche relative
alla limitazione dell’autonomia e partecipazione della persona in relazione al proprio ambiente
familiare, lavorativo e sociale. Lavorano e si coordinano all’interno del team riabilitativo
interdisciplinare per la definizione dei progetti riabilitativi individuali.
Coordinatore Fisioterapia
Il Coordinatore del servizio di fisioterapia redige i turni dei servizi di fisioterapista nelle varie
articolazioni (IDR, RSA e ambulatori accreditati per pazienti esterni). Svolge riabilitazione
funzionale diretta.
Fisioterapisti
Si occupano della riabilitazione funzionale, cioè dell’insieme di interventi che hanno l’obiettivo di
abilitare nuovamente il paziente al movimento, al recupero della forza e dell’autonomia delle
funzioni fisiche. L’attività riabilitativa è proposta nei reparti, in palestra, in piscina.
AREA ASSISTENZIALE
Operatori Socio Sanitari (OSS)
Supportano
dell’Ospite.
l’attività infermieristica e contribuiscono alla soddisfazione dei bisogni di salute
Ausiliari Socio Assistenziali (ASA)
Il personale ASA, invece, assiste la persona sana o malata che necessita di sostegno nelle attività
di vita quotidiana: cure igieniche e della persona, mobilizzazione, alimentazione,socializzazione,
gestione del tempo libero.
AREA DEI SERVIZI
Servizi Generali
Lavorano in questo ambito i dipendenti preposti alle pulizie e alla sanificazione dell’Ente e al
pedonaggio dei pazienti.
Manutenzioni/Magazzini
I manutentori dell’Ente garantiscono tutti gli interventi di piccola e ordinaria manutenzione e
riparazione di attrezzature ed arredi.
Lavanderia/Guardaroba
I dipendenti del servizio lavanderia/guardaroba effettuano quotidianamente il lavaggio, la stiratura,
il riordino e il rammendo della biancheria personale degli ospiti, delle divise del personale, di
tendaggi, cuscini e materassi.
Cucina
Il reparto Cucina dell’Ente, composto da 1 Capocuoco e 4 Aiutocuoche, prepara i pasti per tutti gl
ospiti della RSA (78 posti letto), per i ricoverati in IDR (42 posti letto), per i pazienti del Nucleo
Hospice e per i dipendenti dell’Ente che usufruiscono del servizio mensa interno.
AREA SOCIALE
Animatore
L’animatore dell’Ente aiuta gli ospiti della RSA a sviluppare interessi e ad occupare il tempo libero
dalle terapie al fine di recuperare il più possibile il proprio ruolo sociale. L’animatore partecipa per
quanto di propria competenza alla stesura del Piano di Assistenza Individuale.
Psicologo Hospice
Lo psicologo che opera nell’ambito delle cure palliative assiste i pazienti ed i parenti degli ospiti
ricoverati nell’accompagnamento alla morte.
Assistente Sociale
L’Assistente Sociale, nelle cure palliative, approfondisce le caratteristiche del contesto e dei
bisogni specifici del malato giunto in fase terminale di malattia. Identifica i modelli operativi capaci
di dare risposte concrete nella logica della continuità assistenziale.
PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA E PRESA
DELL’OSPITE DELLA FONDAZIONE MADONNA
ONLUS.
IN CARICO
DEL CORLO
SCOPO
Le seguenti procedure definiscono l’organizzazione della struttura e le attività
degli operatori nelle fasi di accoglienza, presa in carico e dimissione dell’Ospite
che trascorre un periodo di degenza presso la Fondazione Madonna del Corlo
Onlus di Lonato del Garda.
La scelta di elaborare le procedure sull’accoglienza e la presa in carico dell’Ospite
nasce da alcune riflessioni: queste fasi hanno un valore determinante sia per
l’importanza che per la complessità del rapporto relazionale ed empatico - ancora
prima che clinico - che l’operatore instaura con l’Ospite. Inoltre l’accoglienza e la
presa in carico dell’Ospite sono fattori di qualità della struttura e degli operatori
appartenenti alla stessa.
La procedura è applicata ad ogni nuovo ingresso presso la Fondazione Madonna
del Corlo Onlus.
MODALITA’ DI GESTIONE
a)
PRE ACCOGLIENZA
Comunicazione da parte dell’ufficio preposto del nominativo dell’ospite in
ingresso. Prima valutazione dei dati riportati sulla domanda. Verifica delle
condizioni generali dell’ospite. Comunicazione del nuovo ingresso a tutto il
personale di assistenza ed assegnazione della stanza.
b)
ACCOGLIENZA E PRESA IN CARICO DELL’OSPITE
Atti amministrativi
Predisposizione e firma da parte dell’ospite e/o del famigliare del
contratto (RSA ed Hospice posti solventi)
Predisposizione e firma da parte dell’ospite e/o del famigliare dei
consensi (RSA, Hospice, IDR)
Consegna della carta dei servizi (RSA, Hospice, IDR)
Consegna dell’elenco del corredo necessario (RSA, Hospice, IDR)
Consegna dell’elenco riepilogativo delle rette mensili (RSA, Hospice,
IDR)
Preparazione dell’ambiente
• Verificare che l’ambiente sia pulito, ordinato, confortevole.
• Garantire un microclima adeguato.
• Preparare eventuali presidi medico chirurgici in riferimento al grado di
autonomia dell’ospite.
Preparazione del materiale:
• Preparare la documentazione sanitaria ed infermieristica necessaria per
il ricovero (Carta di accesso in RSA, Fascicolo sanitario, ecc.).
•
Controllare che ci sia la strumentazione necessaria alla valutazione dei
parametri da rilevare all’ingresso (sfigmomanometro con fonendoscopio,
termometro, set misurazione glicemia, bilancia pesapersone ecc…)
DIMISSIONE A DOMICILIO O TRASFERIMENTO PRESSO ALTRA STRUTTURA
MODALITA’ DI GESTIONE
ATTIVITA’ BUROCRATICO AMMINISTRATIVE
• Compilare il modulo del movimento scrivendo la data di dimissione.
• Raggruppare tutta la documentazione (documentazione personale, esami
radiografici, terapia, schemi rilevazione parametri, schede infermieristiche,
etc….) in un raccoglitore nominale.
• Portare il Fascicolo Sanitario (comprensivo di fascicolo infermieristico dell’
ospite), vidimato dal Medico, presso l’archivio centrale per l’archiviazione.
ATTIVITA’ SANITARIA
Avvisare in tempo utile i familiari o l’assistente sociale, o altro referente, della
dimissione o trasferimento.
Il Medico referente redige la lettera di dimissione.
L’Infermiere redige la lettera di dimissione infermieristica.
La Caposala o l’Infermiere consegnano la lettera di dimissione nella stanza
dell’ospite o nella guardiola infermieristica: luoghi che permettano di dialogare
con calma e tranquillità.
La Caposala o l’Infermiere illustra ogni parte della lettera di dimissione e
fornisce le informazioni necessarie per accedere ai servizi qualora ci sia la
necessità di un controllo, medicazioni o esami.
La Caposala o l’Infermiere verifica che vi siano gli ausili o le protesi (personali)
di cui l’ospite abbisogna.
La Caposala o l’Infermiere verifica che l’ospite o un familiare sia in grado di
gestire l’uso e/o la manutenzione di tali protesi.
La Caposala o l’Infermiere informa sulle modalità per proseguire, a domicilio,
la gestione di diete speciali, trattamenti o attività.
La Caposala o l’Infermiere attua trasferimenti presso Istituti di riabilitazione o
R.S.A. fornendo la documentazione concordata e, se necessario,
programmandone il trasporto.
Gli operatori di supporto provvedono a ripristinare la stanza e l’unità di
degenza .
I SERVIZI OFFERTI
R.S.A.
La Residenza Sanitaria Assistenziale, accreditata dalla Regione
Lombardia per n. 70 posti-letto (di cui n. 62 convenzionati) garantisce
prestazioni di natura sociale, sanitaria, infermieristica, riabilitativa,
ricreativa ed alberghiera nei confronti di persone anziane che
necessitino di assistenza, fornendo servizi destinati a salvaguardare
l’integrità fisica e psichica degli assistiti anche attraverso lo stimolo al
recupero delle attività e la promozione del ruolo sociale e culturale.
Gli alloggi per gli ospiti della R.S.A. sono costituiti da n. 33 stanze di
cui n. 4 a 1 letto, n. 21 a 2 letti e n. 8 a 3 letti.
Tutte le camere – adeguatamente climatizzate tramite impianto di aria
primaria – sono dotate di servizi igienici, armadi personali per ogni
ospite, televisore.
Nel determinare le priorità di accesso al servizio, particolare rilevanza
viene attribuita alle valutazioni di natura sanitaria – privilegiando i
soggetti più bisognosi – e alle condizioni socio-economiche
dell’interessato/a, tenuto conto anche della residenza.
Retta RSA
La retta giornaliera è così differenziata:
• Stanza singola
73 euro pro capite/die
• Stanza a 2/3 letti su posto accreditato
59 euro pro capite/die
• Stanza a 2/3 letti su posto convenzionato 48 euro pro capite/die
I.D.R.
L’Istituto di Riabilitazione, riclassificato nel 2006 dalla Regione
Lombardia, rientra a pieno titolo nel progetto dell’Area Riabilitativa
disegnata dall’Ente Regionale.
I posti letto, e quindi le specifiche attività, sono finalizzati ad
assicurare prestazioni riabilitative individuali di mantenimento – 20
posti letto – di assistenza generale geriatrica – 10 posti letto – e di
area specialistica – 12 posti letto -.
Gli alloggi per gli ospiti dell’I.D.R. sono costituiti da n. 21 camere a 2
letti ciascuna.
Tutte le camere – adeguatamente climatizzate tramite impianto di aria
primaria – sono dotate di servizi igienici, armadi personali per ogni
ospite, televisione.
AMBULATORI DI RIABILITAZIONE
La Fondazione è in possesso dell’autorizzazione regionale a prestare
attività rivolte ad utenti esterni – n. 20.800 prestazioni ambulatoriali
annue rivolte a patologie di tipo ortopedico e neurologico.
Tale servizio ha preso avvio nel mese di febbraio del 2007 e si
estrinseca presso la Palazzina situata in Corso Garibaldi 3.
Le attività consistono in prestazioni di fisiokinesiterapia e di terapia
fisica determinate tramite visita medica specialistica e definizione di
piano riabilitativo individuale.
Per accedere al servizio è necessaria idonea impegnativa.
Per informazioni il numero telefonico di riferimento è lo 030/9134450.
HOSPICE RESIDENZA AGAPE
L’Hospice Residenza Agape della Fondazione Madonna del Corlo,
struttura residenziale destinata ad accogliere pazienti in fase
avanzata e/o terminale di malattia e che necessitino di cure palliative,
è collocato al piano terra della Residenza Sanitaria Assistenziale
rispetto alla quale mantiene la più ampia autonomia funzionale e
strutturale.
L’Hospice, dotato di 8 posti letto in confortevoli camere singole con
servizi igienici propri, frigo-bar, televisore lcd, dispone di un soggiorno
polivalente per la lettura e la conversazione.
La finalità principale del servizio è l’accompagnamento e il supporto
all’ospite e ai familiari in una delicata fase della vita, attraverso il
miglior controllo del dolore e di tutti gli scompensi fisici e psichici
mediante il servizio di cure palliative, atte a permettere al paziente il
superamento di situazioni difficilmente gestibili al domicilio,
sollevando nel contempo le famiglie da un carico assistenziale
particolarmente provante.
Le cure palliative sono, secondo una definizione dell’Organizzazione
Mondiale della Sanità, “un approccio che migliora la qualità della vita
dei malati e delle famiglie che si confrontano con i problemi associati
a malattie inguaribili, attraverso la prevenzione e il sollievo dalla
sofferenza, per mezzo dell’identificazione precoce, della approfondita
valutazione e del trattamento del dolore e di altri problemi, fisici,
psico-sociali e spirituali”.
Nel Nucleo Hospice è presente – tramite apposito convenzionamento –
un gruppo di volontari selezionati che garantiscono preziosa opera e
continuativa presenza.
La retta giornaliera per i 2 posti non convenzionati è di 122= euro.
PIANO DI GESTIONE DEI SERVIZI
Orari di visita
R.S.A.: tutti i giorni dalle ore 8 alle ore 20.
I.D.R.: tutti i giorni dalle ore 11 alle ore 20.
Hospice: tutti i giorni dalle ore 8 alle ore 20 per i parenti non
accompagnatori.
Non è permesso rimanere nelle stanze di degenza qualora siano in
corso visite mediche o pratiche assistenziali. E’ necessario evitare
sovraffollamento e non intralciare le normali attività di reparto.
Vitto
La Fondazione Madonna del Corlo Onlus è dotata di proprie cucine
per la preparazione dei pasti per gli ospiti di tutti i nuclei, per i
parenti accompagnatori, per i dipendenti e i collaboratori.
Il capo-cuoco provvede affinché vengano rispettate le norme di
autocontrollo attraverso il sistema HACCP (Hazard Analysis and
Critical Control Point).
Il menù è articolato su 30 giorni, per ognuno dei quali sono previsti
piatti diversi, e prevede variazioni stagionali.
E’ strutturato sotto stretto controllo medico e prevede menù
personalizzati a seconda delle necessità degli ospiti, anche con diete
speciali in relazione alle prescrizioni del PAI.
Esempio di menù-tipo settimanale:
PRANZO
L
U
N
M
A
R
M
E
R
G
I
O
V
E
N
S
A
B
D
O
M
Pasta panna e prosciutto – Pasta in bianco
Minestrina
Petti di pollo ai ferri
Ripieno agli aromi
Purè di patate – Verdura fresca
Frutta di stagione – Frullato di frutta
CENA
Passato di verdura – Minestrina
Crescenza – Grana
Coppa – Prosciutto cotto
Carote al vapore – Verdura fresca
Mele cotte con prugne
Pasta col pesto – Pasta in bianco
Minestrina
Minestrina
Uova: rotolo con spinaci e fontina
Asiago – Crescenza
Manzo lesso
Carne salata rucola/grana – Prosciutto cotto
Zucchine alla parmigiana – Purè – Verdura
Patate al vapore – Verdura fresca
Mele cotte con prugne
fresca
Frutta di stagione – Frullato di frutta
Minestrone di verdure con pasta – Riso in
Crema di piselli – Minestrina
bianco - Minestrina
Crescenza – Taleggio
Lonza al forno alla crema di funghi
Tonno – Prosciutto cotto
Pollo lesso
Cornetti al vapore – Verdura fresca
Purè di patate – Verdura fresca
Mele cotte con prugne
Frutta di stagione – Frullato di frutta
Pasta gamberetti e zucchine – Pasta in bianco
Semolino – Minestrina
Minestrina
Emmenthal – Crescenza
Roast beef – Uova sode
Mortadella – Prosciutto cotto
Pomodori ripieni al forno – Purè – Verdura
Patate al vapore – Verdura fresca
fresca
Mele cotte con prugne
Frutta di stagione – Frullato di frutta
Pasta burro e salvia – Minestrina
Minestrone – Minestrina
Filetti di sogliola impanati
Crescenza – Grana
Polpettine di carne
Roast beef – Prosciutto cotto
Spinaci alla parmigiana – Purè –Verdura
Zucchine al vapore – Verdura fresca
fresca
Mele cotte con prugne
Frutta di stagione – Frullato di frutta
Riso freddo – Pasta in bianco
Panada – Minestrina
Minestrina
Ricotta – Crescenza
Svizzere di cavallo al forno – Pollo lesso
Prosciutto cotto
Mix di verdure al vapore
Purè di patate - Pomodori
Frutta di stagione – Frullato di frutta
Mele cotte con prugne
Anelli crespelle valdostana – Minestrina
Cosce di pollo al forno
Manzo bollito
Purè di patate – Verdura fresca
Frutta di stagione – Frullato di frutta
Dolce: torta
Minestrina
Crescenza – Fontal
Prosciutto crudo
Finocchi al vapore – Verdura fresca
Frutta sciroppata
Modalità di riconoscimento degli operatori
Tutti gli operatori della Fondazione indossano camici personalizzati
con indicato nome e qualifica. Il personale amministrativo è dotato di
apposito cartellino di riconoscimento.
Assistenza medica
L’assistenza medica agli ospiti della Fondazione è garantita 24 ore su
24, tramite equa distribuzione tra presenza attiva ed un efficace
servizio di reperibilità.
Gli ospiti su posto autorizzato usufruiscono dell’assistenza dei medici
territorialmente competenti.
Il Direttore Sanitario e i medici di reparto sono a disposizione per i
colloqui con i parenti secondo orari esposti presso le bacheche della
Fondazione.
Assistenza infermieristica
Tutti gli ospiti della Fondazione usufruiscono di assistenza
infermieristica 24 ore su 24 da parte di qualificato personale abilitato
a norma di legge.
Piano di assistenza individualizzato e Progetto riabilitativo
individuale
Per ogni ospite della R.S.A. viene definito il piano di assistenza
individualizzato (PAI) attraverso una valutazione multidimensionale che viene effettuata anche con l’uso di strumenti validati - dei
problemi/bisogni sanitari, cognitivi, psicologici e sociali dell’ospite al
momento dell’ammissione e periodicamente.
Per ogni ospite dell’I.D.R. viene definito il progetto riabilitativo
individuale (PRI), strumento elaborato dal team riabilitativo,
coordinato dal medico responsabile, che definisce potenzialità,
strumenti ed obbiettivi del processo di recupero che la Persona e gli
Operatori scelgono, condividono e si impegnano a realizzare.
Igiene e cura della persona e servizio socio-assistenziale
Sono garantiti dagli operatori addetti all’assistenza, muniti di
specifico attestato regionale, che agiscono sulla base dei piani
assistenziali individualizzati, rispettando protocolli specifici in
coerenza con le consegne medico-infermieristiche.
Servizio di farmacia ed ausili per incontinenti
Tutte le medicine, i presidi per incontinenza ed i gas medicali per
ospiti in ossigenoterapia sono a carico della struttura, ad esclusione
di quelle per gli ospiti ricoverati su posto non convenzionato.
Sostegno psicologico
Il team di psicologi che presta servizio presso la Fondazione
garantisce qualificato supporto psicologico agli ospiti e, in caso di
necessità, ai loro familiari.
Riabilitazione logopedica
La logopedista in servizio presso la Fondazione fornisce la necessaria
professionalità nei percorsi riabilitativi psico-cognitivi, relazionali e
comunicativi.
Servizio di animazione RSA.
Il servizio di animazione finalizza i propri interventi al mantenimento
degli interessi specifici degli anziani ed alla prevenzione del
decadimento cognitivo. L'animatore partecipa, per quanto di propria
competenza, alla stesura del piano di assistenza individuale.
Tutte le attività di animazione, particolarmente variegate, vengono
rese note settimanalmente e mensilmente presso i vari punti di
informazione presenti nella struttura.
La Fondazione organizza annualmente per gli ospiti della R.S.A. un
soggiorno/vacanza.
Assistenza religiosa
Presso la Fondazione è presente un luogo di culto ove gli ospiti
vengono accompagnati e dove viene celebrata la Santa Messa, il cui
orario viene esposto regolarmente nella bacheca. Il personale religioso
è presente in struttura con visite e momenti di preghiera.
Guardaroba, lavanderia e stireria
La Fondazione offre un servizio guardaroba in grado di soddisfare le
esigenze dell’ospite. Quotidianamente il servizio lavanderia effettua il
lavaggio, la stiratura, il riordino e il rammendo della biancheria
personale degli ospiti, delle divise del personale, dei tendaggi, cuscini
e materassi.
Il servizio relativo alla biancheria piana è affidato a ditta esterna.
Soggiorno polifunzionale
Nei soggiorni poli-funzionali della Fondazione viene svolta
quotidianamente l’attività di animazione.
Le sale vengono anche utilizzate per i corsi di formazione interni ed
esterni e per conferenze.
Servizio di Parrucchiere
Il Parrucchiere è presente un giorno alla settimana. Il servizio di taglio
e piega è garantito bimestralmente per ogni ospite della Fondazione.
Sala tv
Ogni nucleo dei reparti della Fondazione è dotato di apposite sale
televisione e sale di soggiorno.
Angolo bar
Il servizio bar – a pagamento – è garantito dalla presenze di
macchinette per la distribuzione di bevande calde e fredde e di snack.
Spazi esterni
All’interno della Fondazione è ubicato un giardino protetto a
disposizione degli ospiti e dei familiari.
Servizio di camera ardente
In caso di decesso di un Ospite viene messa a disposizione la camera
mortuaria.
GIORNATA-TIPO DELL’OSPITE
R.S.A.
Ore 6: risveglio, igiene personale, vestizione e mobilizzazione eseguita dagli
Operatori Socio Sanitari che cercano di stimolare le potenzialità residue e favorire
l’autonomia dell’ospite nel totale rispetto della privacy personale.
Ore 8: prima colazione nelle sale da pranzo o servita direttamente in camera di
degenza in base alle necessità individuali.
Dalle ore 8.30: somministrazione delle terapie prescritte dai Medici di Reparto,
eventuali prelievi ematici e medicazioni eseguite dagli Infermieri Professionali.
Nell’arco della mattinata vengono anche effettuate le visite mediche programmate
e le consulenze specialistiche.
Dalle ore 9: nei Soggiorni Polifunzionali inizia l’attività di animazione, il cui
programma viene esposto settimanalmente dai Responsabili del servizio.
Ore 11.45: viene servito il pranzo.
Dalle ore 13: per gli ospiti che lo desiderano è previsto il riposo in camera, chi lo
desidera può invece trattenersi negli spazi comuni dotati di televisore.
Ore 15.30: viene servita la merenda e riprende nei Soggiorni Polifunzionali
l’attività di animazione.
Ore 18: viene servita la cena.
Dalle ore 19: trasferimento nelle camere per il riposo notturno. Viene effettuata
l’igiene personale e vengono somministrate, da personale qualificato, eventuali
terapie farmacologiche.
I.D.R.
Ore 6: risveglio, igiene personale, vestizione e mobilizzazione eseguita dagli
Operatori Socio Sanitari che cercano di stimolare le potenzialità e favorire
l’autonomia del paziente nel totale rispetto della privacy personale.
Ore 8: prima colazione nelle sale da pranzo o servita direttamente in camera di
degenza in base alle necessità individuali
Dalle ore 8.30: somministrazione delle terapie prescritte dai Medici di Reparto,
eventuali prelievi ematici e medicazioni eseguite dagli Infermieri Professionali.
Nell’arco della mattinata vengono anche effettuate le visite mediche programmate
e le consulenze specialistiche.
Dalle ore 8.30: inizio delle attività per la Riabilitazione: terapia occupazionale, e
fisioterapia in palestra o nel reparto di degenza in base al Progetto Riabilitativo
Individuale.
Ore 12: viene servito il pranzo.
Dalle ore 13: per gli ospiti che lo desiderano è previsto il riposo in camera, chi lo
desidera può invece trattenersi negli spazi comuni dotati di televisore.
Dalle ore 13.30: riprendono le attività di Riabilitazione personalizzate in base al
Progetto Riabilitativo Individuale.
Ore 18: viene servita la cena.
Dalle ore 19: trasferimento nelle camere per il riposo notturno. Viene effettuata
l’igiene personale e vengono somministrate, da personale qualificato, eventuali
terapie farmacologiche.
U.R.P. (Ufficio Relazioni con il Pubblico)
L’Ufficio Relazioni con il Pubblico è il punto d’incontro a disposizione
di ospiti, parenti e utenti esterni per richieste, comunicazioni o
segnalazioni da esplicitare alla Direzione della Fondazione Madonna
del Corlo Onlus, istituito anche allo scopo di prevenire eventuali
problematiche e di proporre interventi di miglioramento alla qualità
dei servizi con riferimento alle segnalazioni degli utenti.
L’U.R.P. è aperto dal lunedì al venerdì in orario d’ufficio, presso la
sede della Direzione Amministrativa, in via Sorattino 15, ed è a
disposizione anche per visite guidate alla struttura da parte di utenti
potenziali e/o loro familiari. E’ possibile inviare comunicazioni anche
per via telematica, all’indirizzo [email protected].
ORGANISMI RAPPRESENTATIVI DEGLI OSPITI E DEI
FAMILIARI
Presso la Fondazione (Reparto R.S.A.) è prevista la costituzione del
Consiglio degli Ospiti – organismo consultivo – composto da 3 membri
eletti ogni anno dagli Ospiti.
La designazione dei rappresentanti degli ospiti viene effettuata
durante l’assemblea annuale degli ospiti fissi indicando su apposita
scheda 3 nomi tra quelli degli anziani che avranno dichiarato la
disponibilità all’incarico. Risulteranno eletti gli ospiti che avranno
ottenuto un maggior numero di voti. Nel caso non venga raggiunto il
minimo di tre tra gli ospiti, potranno essere eletti due parenti (degli
ospiti) che diano la loro disponibilità all’incarico.
I tre rappresentanti nomineranno un loro delegato-coordinatore che
sarà promotore delle riunioni e portavoce presso la Direzione dei
problemi sollevati.
Il Consiglio degli Ospiti rappresenta gli ospiti presso gli Organi
Amministrativi e Direttivi della Casa di Riposo.
Concorre inoltre con la Direzione alla determinazione degli orari delle
visite e formula proposte in ordine a:
• miglior funzionamento dei servizi;
• soddisfacimento di esigenza individuali e collettive;
• miglioramento dei rapporti di solidarietà, di amicizia , di
reciproca comprensione;
• regole di vita comunitaria;
• attività ricreative e sociali.
CARTA DEI DIRITTI DELL’ANZIANO
Introduzione
Gli anziani rappresentano un patrimonio per la società, non solo perché in loro si
identifica la memoria culturale di una popolazione, ma anche perché
costituiscono una risorsa umana attiva, un contributo di energie e di esperienze
del quale la società può valersi. Questo nuovo ruolo emerge dalla ricerca clinica e
sociale che rende ragione della constatazione di un numero sempre maggiore di
persone di età anagrafica avanzata ed in buone condizioni psico-fisiche. Tuttavia
esistono delle condizioni nelle quali l'anziano è ancora una persona fragile, sia
fisicamente che psichicamente, per cui la tutela della sua dignità necessita di
maggiore attenzione nell'osservanza dei diritti della persona, sanciti per la
generalità dei cittadini. La valorizzazione del ruolo dei più anziani e della loro
cultura si fonda sull'educazione della popolazione al riconoscimento ed al rispetto
dei loro diritti, oltre che sull'adempimento puntuale di una serie di doveri da
parte della società. Di questi, il primo è la realizzazione di politiche che
garantiscano ad un anziano di continuare ad essere parte attiva nella nostra
società, ossia che favoriscano la sua condivisione della vita sociale, civile e
culturale della comunità.
Questo documento vuole indirizzare l'azione di quanti operano a favore di persone
anziane, direttamente o indirettamente, come singoli cittadini oppure all'interno
di:
•
•
•
istituzioni responsabili della realizzazione di un valore pubblico (ospedali,
residenze sanitario-assistenziali, scuole, servizi di trasporti ed altri servizi
alla persona sia pubblici che privati)
agenzie di informazione e, più in generale, mass media;
famiglie e formazioni sociali;
Con loro condividiamo l'auspicio che i principi qui enunciati trovino la giusta
collocazione all'interno della attività quotidiana, negli atti regolativi di essa quali
statuti, regolamenti o carte dei servizi, nei suoi indirizzi programmatici e nelle
procedure per la realizzazione degli interventi. Richiamiamo in questo documento
alcuni dei principi fondamentali dell'ordinamento giuridico italiano:
•
il principio "di giustizia sociale", enunciato nell'articolo 3 della Costituzione,
là dove si ritiene compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine
economico e sociale che, limitando di fatto la libertà e l'eguaglianza dei
cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana.
La letteratura scientifica riporta che lo sviluppo pieno della persona umana è un
processo continuo, non circoscrivibile in una classe di età particolare poiché si
estende in tutto l'arco della vita;
•
il principio "di solidarietà", enunciato nell'articolo 2 della Costituzione, là
dove si ritiene compito della Repubblica riconoscere e garantire i diritti
inviolabili dell'uomo, sia come singolo sia nelle formazioni sociali ove si
svolge la sua personalità, e richiedere l'adempimento dei doveri inderogabili
di solidarietà politica, economica e sociale.
A queste espressioni di solidarietà inderogabili vanno affiancate quelle proprie
della libera partecipazione del cittadino al buon funzionamento della società e alla
realizzazione del bene comune, pure finalizzate alla garanzia della effettiva
realizzazione dei diritti della persona;
•
il principio "di salute", enunciato nell'articolo 32 della Costituzione, là dove
si ritiene compito della Repubblica tutelare la salute come fondamentale
diritto dell'individuo e interesse della collettività e garantire cure gratuite
agli indigenti.
Va inoltre ricordato che, al concetto di salute affermato dall'Organizzazione
Mondiale della Sanità (OMS) nella dichiarazione di Alma Ata (1978) come
equilibrio fisico, psichico e sociale, si è affiancato il concetto di promozione della
salute della dichiarazione di Ottawa (1986).
La persona anziana al centro di diritti e di doveri.
Non vi è dunque contraddizione tra asserire che la persona gode, per tutto l'arco
della sua vita, di tutti i diritti riconosciuti ai cittadini dal nostro ordinamento
giuridico e adottare una carta dei diritti specifica per i più anziani: essa deve
favorire l'azione di educazione al riconoscimento ed al rispetto di tali diritti
insieme con lo sviluppo delle politiche sociali, come si è auspicato
nell'introduzione.
La persona ha il diritto
La società e le Istituzioni hanno il dovere
di rispettare l'individualità di ogni persona
anziana, riconoscendone i bisogni e
di sviluppare e di conservare la realizzando gli interventi ad essi adeguati,
propria individualità e libertà.
con riferimento a tutti i parametri della sua
qualità di vita e non in funzione
esclusivamente della sua età anagrafica.
di conservare e veder rispettate, in
osservanza
dei
principi
costituzionali,le proprie credenze,
opinioni e sentimenti.
di conservare le proprie modalità di
condotta sociale, se non lesive dei
diritti altrui, anche quando esse
dovessero apparire in contrasto
con i comportamenti dominanti nel
suo ambiente di appartenenza.
di rispettare credenze, opinioni e sentimenti
delle persone anziane, anche quando essi
dovessero apparire anacronistici o in
contrasto con la cultura dominante,
impegnandosi a coglierne il significato nel
corso della storia della popolazione.
di rispettare le modalità di condotta della
persona anziana, compatibili con le regole
della convivenza sociale, evitando di
"correggerle" e di "deriderle", senza per
questo venire meno all'obbligo di aiuto per la
sua migliore integrazione nella vita della
comunità.
di rispettare la libera scelta della persona
anziana di continuare a vivere nel proprio
domicilio, garantendo il sostegno necessario,
di conservare la libertà di scegliere
nonché, in caso di assoluta impossibilità, le
dove vivere.
condizioni di accoglienza che permettano di
conservare alcuni aspetti dell'ambiente di
vita abbandonato.
di accudire e curare l'anziano fin dove è
possibile a domicilio, se questo è l'ambiente
che meglio stimola il recupero o il
mantenimento della funzione lesa, fornendo
di essere accudita e curata
ogni prestazione sanitaria e sociale ritenuta
nell'ambiente che meglio garantisce
praticabile ed opportuna. Resta comunque
il recupero della funzione lesa.
garantito all'anziano malato il diritto al
ricovero
in
struttura
ospedaliera
o
riabilitativa per tutto il periodo necessario
per la cura e la riabilitazione.
di vivere con chi desidera.
di favorire, per quanto possibile, la
convivenza della persona anziana con i
familiari, sostenendo opportunamente
questi ultimi e stimolando ogni possibilità
di integrazione.
di avere una vita di relazione.
di evitare nei confronti dell'anziano ogni
forma di ghettizzazione che gli impedisca
di interagire liberamente con tutte le fasce
di età presenti nella popolazione.
di essere messa in condizione di
esprimere le proprie attitudini
personali, la propria originalità e
creatività.
di fornire ad ogni persona di età avanzata
la possibilità di conservare e realizzare le
proprie attitudini personali, di esprimere
la propria emotività e di percepire il
proprio valore, anche se soltanto di
carattere affettivo.
di contrastare, in ogni ambito della
di essere salvaguardata da ogni
società, ogni forma di sopraffazione e
forma di violenza fisica e/o morale.
prevaricazione a danno degli anziani.
di essere messa in condizione di
godere e di conservare la propria
dignità e il proprio valore, anche in
casi di perdita parziale o totale
della
propria
autonomia
ed
autosufficienza.
di operare perché, anche nelle situazioni
più compromesse e terminali, siano
supportate le capacità residue di ogni
persona,
realizzando
un
clima
di
accettazione,
di
condivisione
e
di
solidarietà che garantisca il pieno rispetto
della dignità umana.
La tutela dei diritti riconosciuti
È opportuno ancora sottolineare che il passaggio, dalla individuazione dei diritti
di cittadinanza riconosciuti dall'ordinamento giuridico alla effettività del loro
esercizio nella vita delle persone anziane, è assicurato dalla creazione, dallo
sviluppo e dal consolidamento di una pluralità di condizioni che vedono implicate
le responsabilità di molti soggetti. Dall'azione di alcuni di loro dipendono
l'allocazione delle risorse (organi politici) e la crescita della sensibilità sociale
(sistema dei media, dell'istruzione e dell'educazione). Tuttavia, se la tutela dei
diritti delle persone anziane è certamente condizionata da scelte di carattere
generale proprie della sfera della politica sociale, non di minor portata è la
rilevanza di strumenti di garanzia che quella stessa responsabilità politica ha
voluto: il difensore civico regionale e locale, l'ufficio di pubblica tutela (UPT) e l'
Ufficio di Relazione con il Pubblico (URP). Essi costituiscono un punto di
riferimento informale, immediato, gratuito e di semplice accesso per tutti coloro
che necessitano di tutela. E' constatazione comune che larga parte dei soggetti
che si rivolgono al difensore civico, agli UPT e agli URP è costituita da persone
anziane. È necessario che lo sviluppo di questa rete di garanzia sia incentivato in
tutto l'ambito sanitario, socio-sanitario e socio-assistenziale in sede di
autorizzazione al funzionamento e di accreditamento di tutti i servizi della
Regione Lombardia.
CODICE ETICO E COMPORTAMENTALE
Il Decreto Legislativo n. 231 dell’8 giugno 2001, recante “Disciplina della
responsabilità amministrativa delle persone giuridiche, delle società e delle
associazioni anche prive di personalità giuridica”, ha introdotto nell’ordinamento
giuridico italiano un regime di responsabilità amministrativa diretta a carico degli
enti, nei casi in cui persone fisiche che rivestano funzioni di rappresentanza e di
amministrazione e direzione, o soggetti sottoposti alla loro vigilanza e controllo
commettano determinati reati a vantaggio o nell’interesse degli stessi Enti.
La responsabilità dell’Ente si aggiunge così a quella della persona fisica che ha
commesso materialmente il reato; l’esclusione della responsabilità dell’ente è
prevista qualora dimostri (art. 6 e 7 del suddetto D. Lgs.):
di “aver adottato ed efficacemente attuato prima della commissione del fatto
modelli di organizzazione e gestione idonei a prevenire il reato”;
di “vigilare sul funzionamento e sull’osservanza dei modelli di organizzazione e
gestione idonei a prevenire il reato”
In particolare, la predisposizione dei modelli previsti dal D. Lgs. 231/2001 deve
avvenire contestualmente all’adozione di un sistema disciplinare idoneo a
sanzionare le violazioni del codice stesso.
La Fondazione Madonna del Corlo Onlus, (di seguito Fondazione-Ente) intende
dotarsi di un “Codice Etico Comportamentale” con la finalità di fornire indirizzi
generali di carattere etico comportamentale ai dipendenti/collaboratori, in cui gli
stessi dovranno conformarsi nell’esecuzione delle proprie attività, nonché per
cercare di contribuire alla prevenzione della realizzazione degli illeciti
conseguenza dei reati previsti dal D. Lgs. n. 231/2001.
Il Codice Etico non sostituisce e non si sovrappone alle leggi ed alle altre fonti
normative esterne ed interne; è invece un documento che integra e rafforza i
principi contenuti in tali fonti, ed in particolare il profilo etico dei comportamenti
aziendali.
La predisposizione del Codice Etico ha pertanto come presupposto l’introduzione
di Modelli Organizzativi Comportamentali atti a perseguire fondamentalmente due
finalità:
impedire ed ostacolare condotte contrarie alle prescrizioni di legge;
Incentivare la migliore qualità delle attività svolte dall’azienda, tramite i propri
collaboratori, tenendo in considerazione i valori espressamente indicati.
Il Codice Etico cerca di costruire con i propri stakeholders (portatori di interesse)
un rapporto di fiducia che sappia contemplare tutti gli interessi coinvolti nel
rispetto delle disposizioni di legge e dei principi di onestà, imparzialità,
affidabilità, lealtà, correttezza e trasparenza.
L’osservanza delle disposizioni contenute nel Codice Etico costituisce parte
integrante ed essenziale delle obbligazioni contrattuali facenti capo ai destinatari.
La violazione delle disposizioni contenute nel Codice Etico costituirà
inadempimento alle obbligazioni derivanti dai rapporti intrattenuti a qualsiasi
titolo con l’Ente.
Premessa
La Fondazione Madonna del Corlo Onlus di Lonato del Garda è Ente operante nel
settore dei servizi alla persona, nodo della rete dei servizi socio integrati della
Regione Lombardia per lo svolgimento di attività socio sanitaria di cura ed
assistenza in regime residenziale, semiresidenziale e ambulatoriale a favore di
cittadini in condizioni di non autosufficienza con particolare riguardo alla
popolazione anziana.
L’etica nell’attività imprenditoriale, soprattutto per la Fondazione Madonna del
Corlo che opera in assenza di lucro, è di fondamentale importanza per il buon
funzionamento e la credibilità nei confronti di cittadini, clienti/utenti, fornitori e
più in generale verso l’intero contesto socio-economico nel quale la stessa opera.
La Fondazione Madonna del Corlo intende trasformare in un vantaggio
competitivo la conoscenza e l’apprezzamento dei valori etici che la animano.
Il presente Codice Etico contiene l’insieme delle norme volte a disciplinare e
regolare l’organizzazione e tutte le attività della Fondazione Madonna del Corlo
Onlus (in seguito denominata “Fondazione”), secondo i principi di seguito
esplicitati che la stessa ritiene siano di fondamentale importanza e che devono
essere osservati da parte di tutti coloro che prestano la propria attività lavorativa
all’interno della Fondazione.
Il Codice Etico intende essere un efficace mezzo per prevenire comportamenti
irresponsabili o illeciti da parte di chi, a diverso titolo, operi in nome e per conto
della Fondazione introducendo una definizione chiara ed esplicita delle
responsabilità etiche e sociali dei propri dirigenti, dipendenti, consulenti e
collaboratori.
Destinatari
Le norme del presente Codice Etico si applicano, senza alcuna eccezione, a tutti i
dipendenti della Fondazione e a tutti coloro (in seguito denominati “Destinatari”)
che, direttamente o indirettamente, stabilmente o temporaneamente, instaurino
con la stessa rapporti e relazioni, od operino per perseguirne la “mission” e gli
obbiettivi così come definiti nella Carta dei Servizi.
Tali soggetti sono tenuti a conoscere il contenuto del Codice, a contribuire alla
sua attuazione ed alla diffusione dei principi in esso sviluppati, promuovendone il
rispetto anche da parte di tutti coloro con i quali intrattengono relazioni (clienti,
fornitori, consulenti, ecc..)
Le regole contenute nel Codice integrano il comportamento che i destinatari sono
tenuti ad osservare in virtù delle leggi vigenti, civili e penali, e degli obblighi
previsti dalla contrattazione collettiva.
I Destinatari del Codice Etico che ne violino le regole ledono il rapporto di fiducia
con la Fondazione e saranno soggetti alle sanzioni qui previste.
L’attuazione del codice etico è demandata alla Direzione della Fondazione.
Principi generali
I destinatari del presente Codice Etico dovranno attenersi per quanto di loro
competenza ai seguenti principi guida
agire nel rispetto della legge e dei regolamenti vigenti in Italia ed in Regione
Lombardia;
trattare i clienti/utenti, il personale dipendente, i fornitori, i volontari, la
comunità circostante e le istituzioni che la rappresentano, nonché ogni terzo con
il quale essi entreranno in rapporto per motivi professionali, con onestà,
correttezza, imparzialità e senza pregiudizi;
comportarsi secondo lealtà e correttezza;
evitare ogni tipo di discriminazione basata sull’età, sul sesso, sullo stato di
salute, sulla nazionalità, sulla razza, sulle credenze religiose, opinioni politiche o
stili di vita diversi;
rifiutare in ogni modo comportamenti che possano favorire o agevolare il
compimento di pratiche proprie di qualsiasi cultura o religione che si pongano in
contrasto con le norme di ordine pubblico riconosciute dallo stato e che
influiscano sull’integrità fisica delle persone per finalità non connesse al
trattamento o, comunque, considerate illecite dalle leggi vigenti;
tutelare la salute e la sicurezza, proprie e di terzi;
monitorare e, nel caso, minimizzare gli effetti potenzialmente nocivi delle attività
svolte sull’ambiente, conformemente alle direttive nazionali e regionali in materia;
mantenere la riservatezza delle informazioni riguardanti la Fondazione, il suo
Know-how, i dipendenti, i clienti/utenti ed i fornitori, attenendosi nei rapporti
con i “pazienti” alle norme stabilite dai codici deontologici delle professioni
operanti all’interno della Fondazione nonché alle indicazioni derivanti
dall’organigramma deliberato dal Consiglio di Amministrazione;
evitare o
dichiarare preventivamente eventuali conflitti d’interesse con la
Fondazione;
utilizzare i beni intellettuali e materiali della Fondazione nel rispetto della
destinazione d’uso ed in modo da tutelarne la conservazione e la funzionalità;
Definizioni
Fondazione: MADONNA DEL CORLO ONLUS di Lonato del Garda.
Dipendenti: tutti i dipendenti di Fondazione.
Collaboratori: tutti coloro che agiscono in nome e/o per conto della Fondazione
sulla base di un mandato o di altro rapporto di collaborazione professionale.
Clienti/utenti: tutti coloro che per ragioni diverse accedono ai servizi erogati
dalla Fondazione, ivi compresa la rete parentale di riferimento, siano essi persone
fisiche o persone giuridiche.
Fornitori: in genere controparti contrattuali della Fondazione, quali ad esempio
società di fornitura servizio, appaltatori, tecnici, sia persone fisiche che persone
giuridiche, con cui la Fondazione addivenga ad una qualunque forma di
collaborazione contrattualmente regolata.
CCNL: contratti di lavoro applicati dalla Fondazione nonché i relativi contratti
integrativi aziendali.
Protocollo operativo: istruzione operativa interna, supportata anche da
documentazione bibliografica, da applicare a cura di dipendenti e collaboratori
per la corretta esecuzione del processo di lavoro.
Processo: insieme delle azioni coordinate e sviluppate in flusso ordinato atte a
garantire la corretta esecuzione di un servizio o la realizzazione di un prodotto.
Il comportamento nella gestione degli affari
I Destinatari sono tenuti, nello svolgimento dell’attività aziendale, ad un
comportamento etico e rispettoso delle leggi, dei protocolli e delle procedure
interne, improntandosi alla massima trasparenza, chiarezza, correttezza ed
efficienza.
Devono essere altresì eseguiti i dettami delle procedure aziendali e delle
normative regionali di riferimento, per quanto concerne la formalizzazione e la
validazione dei rapporti al fine di garantirne la rintracciabilità.
Rapporti con i clienti/utenti
La Fondazione orienta la propria attività, così come definito nella politica per la
qualità, alla soddisfazione ed alla tutela dei propri clienti/utenti prestando
attenzione alle richieste che possano favorire un miglioramento della qualità dei
servizi.
In particolare nello svolgimento del proprio operato si conforma ai seguenti
principi, espressi nella politica aziendale per le qualità e ritenuti fondamentali:
eguaglianza ed equità
imparzialità
centralità della persona
continuità
qualità della vita
autonomia della persona
partecipazione
diritto di scelta
rapporto con il territorio
efficacia ed efficienza
I destinatari del Codice sono tenuti a dare informazioni complete, comprensibili ai
clienti/utenti in applicazione delle normative vigenti e, nel caso di sanitari, nel
rispetto del diritto di autodeterminazione del paziente acquisendo, secondo
normativa, un consenso informato e attraverso la più ampia forma di
coinvolgimento della rete parentale.
Rapporti con gli stakeholders
La Fondazione considera obiettivo primario lo svolgimento etico delle attività di
diagnosi e cura nell’interesse dei pazienti, nel rispetto delle normative in materia
e in armonia con il sistema socio-sanitario nazionale e regionale; l’azienda è
consapevole che dal perseguimento corretto di tale obiettivo primario discende la
creazione di valore per la sensibilizzazione di tutti gli stakeholders intendendosi
per tali tutti i soggetti pubblici o privati, individui, gruppi, aziende ed istituzioni
che abbiano a qualsiasi titolo contatti e/o che comunque abbiano un interesse
nelle attività che la Fondazione pone in essere.
Ciascun amministratore, dipendente e collaboratore orienterà perciò il proprio
operato al perseguimento di tale obiettivo.
Gli amministratori incoraggiano e facilitano la partecipazione più ampia e
possibile degli stakeholders attraverso forme di coinvolgimento assembleare e
informative.
Rapporti con i fornitori
Le relazioni con i fornitori della Fondazione, comprensive dei contratti finanziari e
di consulenza, sono regolate dalle norme del presente codice e sono oggetto di
costante ed attento monitoraggio da parte dell’azienda attraverso il processo di
valutazione dei fornitori.
La società si avvale di fornitori che operino in conformità della normativa vigente.
La selezione dei fornitori e la determinazione delle condizioni di acquisto sono
basate su una valutazione obiettiva della qualità, del prezzo dei beni e servizi
offerti, della capacità di fornire e garantire tempestivamente beni e servizi di
livello adeguato alle esigenze della azienda.
In nessun caso un fornitore dovrà essere preferito ad altro in ragione di rapporti
personali, favoritismi o altri vantaggi, diversi da quelli dell’esclusivo interesse e
beneficio della Fondazione
Rapporti con dipendenti e collaboratori
Le risorse umane sono un fattore indispensabile per l’esistenza, lo sviluppo ed il
successo di una qualsiasi impresa. Per questo motivo la Fondazione tutela e
promuove il valore delle risorse umane allo scopo di migliorare ed accrescere il
patrimonio e la competitività delle competenze possedute da ciascun
collaboratore nel contesto organizzativo dell’azienda.
La Fondazione rispetta la dignità e l’integrità morale di ogni dipendente e
collaboratore; non tollera richieste o minacce atte a indurre le persone ad agire
contro la legge ed in violazione del codice etico né atti di violenza psicologica e/o
comportamenti discriminatori o lesivi della dignità della persona.
La Fondazione offre pari opportunità a tutti i dipendenti sulla base delle loro
qualifiche professionali e delle capacità individuali di ciascuno, senza alcuna
discriminazione di religione, sesso, razza, credo politico o sindacale.
Pertanto la Fondazione, per il tramite delle funzioni competenti, seleziona,
assume, retribuisce ed organizza i dipendenti sulla base di criteri di merito e di
competenza, nel rispetto del sistema premiante adottato ed improntato a criteri di
obiettività e ragionevolezza.
Le politiche del personale sono rese disponibili attraverso gli strumenti di
comunicazione aziendale.
L’ambiente di lavoro, oltre che adeguato dal punto di vista della sicurezza e della
salute personale dei dipendenti, favorisce la collaborazione reciproca e lo spirito
di squadra, nel rispetto della personalità morale di ciascuno, ed è privo di
pregiudizi, intimidazioni, illeciti condizionamenti o indebiti disagi.
I dipendenti/collaboratori devono agire lealmente al fine di rispettare gli obblighi
contrattuali ed in conformità di quanto previsto dal Codice Etico.
In particolare il dipendente/collaboratore è tenuto a conoscere ed attuare quanto
previsto dalle politiche aziendali in tema di sicurezza delle informazioni ed a
garantire l’integrità, ad operare con diligenza al fine di tutelare i beni aziendali,
utilizzandoli con parsimonia e scrupolo ed evidenziando utilizzi impropri.
Tutti i soggetti che operino in nome e nell’interesse della Fondazione e che si
trovino ad avere un interesse attualmente o potenzialmente in conflitto con quello
dell’azienda, devono astenersi dal porre in essere ogni atto in merito e segnalare
la sussistenza del conflitto alla Direzione affinché si effettuino le opportune
valutazioni, quali, ad esempio, indicare altro dipendente o collaboratore che non
si trovi nella stessa situazione.
In ogni caso, del conflitto di interessi e delle determinazioni assunte al proposito
deve essere data comunicazione al Consiglio di Amministrazione.
Rapporti con la concorrenza
La Fondazione crede nella libera e leale concorrenza ed uniforma le proprie azioni
all’ottenimento di risultati competitivi che premino la capacità, l’esperienza e
l’efficienza, pur nel contesto del sistema integrato pubblico-privato del settore
socio sanitario.
Qualsiasi azione diretta ad alterare le condizioni di corretta competizione è
contraria alla politica aziendale ed è vietata ad ogni soggetto che per essa agisce.
In nessun caso il perseguimento dell’interesse dell’azienda può giustificare una
condotta dei vertici aziendali o dei collaboratori della Fondazione che non sia
rispettosa delle leggi vigenti e conforme alle regole del presente Codice.
Comunicazioni esterne, rapporti con i mass media e relazioni istituzionali
Tutti i contatti con gli organi di informazione devono essere tenuti esclusivamente
dai membri del Consiglio di Amministrazione e dalla Direzione Generale.
Le comunicazioni all’esterno dell’azienda verso l’opinione pubblica sono
improntate al rispetto del diritto all’informazione. In nessun caso è permesso di
divulgare notizie o commenti falsi o tendenziosi.
L’informazione verso i mass media deve essere accurata, coordinata e coerente
con i principi e le politiche dell’azienda, deve rispettare le leggi, le regole, le
pratiche di condotta professionale; deve essere realizzata con chiarezza e
trasparenza. In ogni comunicazione verso l’esterno le informazioni riguardanti la
Fondazione devono essere veritiere, chiare e verificabili.
L’azienda, consapevole del valore e dell’uso a fine sanitario – sociale dei dati in
suo possesso, si adopera affinché la redazione di tutti i documenti destinati
all’esterno rispettino il principio di correttezza, competenza e responsabilità
rispetto alle informazioni diffuse, anche al fine di evitare falsi allarmismi connessi
alla situazione socio sanitaria.
La Fondazione ritiene che il dialogo con le Associazioni presenti sul territorio sia
di fondamentale importanza, riconoscendo alle stesse il diritto ad essere
informate e a rappresentare il proprio punto di vista.
Rapporti con la Pubblica Amministrazione
Nel rapporto con la Pubblica Amministrazione (di seguito anche P.A.) la
Fondazione presta particolare attenzione ad ogni atto, comportamento od
accordo, in modo tale che essi siano improntati alla massima trasparenza,
correttezza e legalità.
Nel corso delle trattative, richieste o rapporti con la P.A., i destinatari non
terranno direttamente o indirettamente comportamenti tali da influenzare in
modo non corretto la decisione della controparte. In particolare non è consentito
esaminare o proporre opportunità di impiego e/o commerciali che possano
avvantaggiare dipendenti della P.A. a titolo personale, o sollecitare od ottenere
informazioni riservate che possano compromettere l’integrità o la reputazione di
entrambe le parti.
Durante l’esecuzione dei rapporti l’azienda dovrà rispettare quanto stabilito nel
contratto, evitando modifiche non autorizzate, predisponendo adeguati
meccanismi di controllo e salvaguardia e avvalendosi solo della collaborazione di
persone competenti ed adeguate.
L‘azienda agisce nel rispetto le disposizioni di legge e regolamentari relative al
rapporto di convenzione con il sistema socio sanitario regionale e ciò con in
particolare, ma non esclusivo, riferimento agli standard qualitativi e procedurali
del servizio socio sanitario, nonché alla rendicontazione delle prestazioni e dei
rapporti economici in genere.
Regali, omaggi e benefici
Non è ammessa alcuna forma di regalo che possa essere interpretata come
eccedente le normali pratiche commerciali o di cortesia, o comunque rivolta ad
acquisire trattamenti di favore nella conduzione di qualsiasi attività collegabile
alla Fondazione.
In particolare è vietata in assoluto qualsiasi forma di regalo a funzionari pubblici
o a loro famigliari che possa influenzare l’indipendenza di giudizio o indurre ad
assicurare un qualsiasi vantaggio.
Si precisa che tale norma concerne sia i regali promessi o offerti sia quelli
ricevuti, intendendosi per regalo qualsiasi tipo di beneficio (partecipazione
gratuita a convegni, promessa di un’offerta di lavoro ecc..) I regali offerti a terzi,
comunque non appartenenti alla P.A., stante il divieto assoluto sopra indicato,
devono essere di modico valore e documentati in modo adeguato per consentire le
opportune verifiche e devono essere segnalati al Consiglio di Amministrazione.
I destinatari del presente codice che ricevano regali o benefici non di modico
valore sono tenuti a darne comunicazione al Consiglio di Amministrazione il quale
ne valuterà l’adeguatezza e provvederà a far notificare al mittente la politica della
Fondazione in materia.
Salute e sicurezza
La Fondazione tutela l’integrità psico fisica dei propri collaboratori tramite
condizioni di lavoro rispettose della dignità individuale e ambienti di lavoro sicuri
e salubri, nel pieno rispetto della normativa vigente in materia di erogazione di
servizi socio sanitari, prevenzione degli infortuni sul lavoro e protezione dei
lavoratori.
Ogni decisione aziendale in materia di sicurezza e salute del lavoro deve tenere
conto dei seguenti principi e criteri fondamentali:
evitare i rischi;
valutare i rischi che non possono essere evitati;
combattere i rischi alla fonte;
adeguare il lavoro all’uomo – in particolare per quanto concerne la concezione dei
posti di lavoro e la scelta delle attrezzature e dei metodi di lavoro e produzione dei
servizi – in particolare per attenuare il lavoro monotono e ripetitivo e per ridurre
gli effetti di questi lavori sulla salute;
tenere conto del grado di evoluzione della tecnica;
sostituire ciò che è pericoloso con ciò che non lo è o lo è di meno;
dare la priorità alle misure di protezione collettiva rispetto alle misure di
protezione individuale;
promuovere all’interno dell’azienda la cultura del benessere;
La Fondazione programma la prevenzione, mirando ad un complesso coerente
che integri in sé la tecnica, l’organizzazione, le condizioni di lavoro, le relazioni
sociali e l’influenza dei fattori dell’ambiente di lavoro.
La Fondazione si impegna a diffondere e consolidare tra tutti i propri
dipendenti/collaboratori una cultura della sicurezza, sviluppando la
consapevolezza dei rischi e promovendo comportamenti responsabili da parte di
tutti anche impartendo adeguate istruzioni.
I destinatari del presente codice contribuiscono al processo di prevenzione dei
rischi e tutela della salute e sicurezza nei confronti di se stessi, dei colleghi e dei
terzi, fatte salve le responsabilità individuali ai sensi delle disposizioni di legge
applicabili in materia.
Nell’ambito dell’attività aziendale sussiste il divieto assoluto di far uso di sostanze
alcoliche o di stupefacenti ed il divieto di fumare nei luoghi di lavoro, in
conformità alle norme di legge e comunque ove il fumo possa determinare
pericolo per le strutture ed i beni aziendali o per la salute o l’incolumità dei
colleghi e dei terzi.
Tutela dell’ambiente
L’ambiente è un bene primario della comunità che la Fondazione vuole
contribuire a salvaguardare. A tal fine essa programma le proprie attività
ricercando un equilibrio tra iniziative economiche ed esigenze ambientali, nel
rispetto delle disposizioni di legge e regolamenti applicabili, prestando la massima
cooperazione alle autorità pubbliche preposte alla verifica, sorveglianza e tutela
dell’ambiente.
I destinatari del presente codice contribuiscono al processo di protezione
dell’ambiente. In particolare coloro che sono coinvolti nei processi operativi
prestano la massima attenzione ad evitare ogni scarico ed emissione illecita di
materiali nocivi o rifiuti speciali e trattano i rifiuti in conformità alle specifiche
prescrizioni.
Trattamento di informazioni riservate
Ogni informazione ed altro materiale relativa all’attività dell’Ente, di cui i
destinatari vengano a conoscenza od in possesso, in relazione al proprio rapporto
di lavoro o professionale, sono strettamente riservati e di proprietà esclusiva della
Fondazione. Tali informazioni possono riguardare attività presenti e future,
informazioni e notizie non ancora diffuse, anche se di prossima divulgazione.
Particolare rilevanza assumono, tra le informazioni riservate, le informazioni
relative a clienti/utenti e di coloro che a qualsiasi titolo si rapportano con la
Fondazione.
L’azienda a tal fine garantisce la riservatezza nel trattamento dei dati dotandosi di
apposite misure organizzative definite secondo i dettami del D. lgs 196/03.
Anche le informazioni e/o qualunque altro genere di notizie, documenti o dati,
che non siano di pubblico dominio e siano connesse agli atti ed alle operazioni
proprie e di ciascuna mansione o responsabilità, non devono essere divulgate, né
usate e tanto meno comunicate a fini diversi senza specifica autorizzazione.
E’ in ogni caso raccomandato un auspicabile riserbo in merito alle informazioni
concernenti l’azienda e l’attività lavorativa o professionale.
Uso di risorse informatiche
Le risorse informatiche e telematiche sono uno strumento fondamentale per
l’esercizio corretto e la competitività della Fondazione, dal momento che
assicurano la rapidità, l’ampiezza e la correttezza dei flussi di informazioni
necessari all’efficiente gestione ed al controllo delle attività aziendali.
Tutte le informazioni che risiedono nei sistemi informatici e telematici aziendali,
posta elettronica inclusa, sono di proprietà della Fondazione e vanno usati
esclusivamente per lo svolgimento delle attività aziendali con le modalità ed i
limiti indicati dalla Fondazione stessa.
Anche per garantire il rispetto delle normative in materia di privacy individuale si
persegue l’utilizzo di strumenti informatici e telematici corretto e legittimo
evitandosi ogni uso che abbia per finalità la raccolta, l’archiviazione e la
diffusione di dati ed informazioni a fini diversi dall’attività dell’azienda e/o
comunque la finalità di danneggiare informazioni, dati, programmi o sistemi
informatici o telematici altrui e/o l’intercettazione, l’impedimento o l’interruzione
illecita di comunicazioni informatiche o telematiche altrui; l’utilizzo degli
strumenti informatici e telematici è soggetto a monitoraggi e verifiche da parte
dell’azienda.
L’accesso a sistemi e programmi informatici dovrà avvenire nel rispetto dei diritti
di terzi sui predetti sistemi e programmi, esclusivamente utilizzando procedure e
chiavi d’accesso legittimante acquisite.
La trasmissione di dati ed informazioni in via informatica e telematica a soggetti
pubblici o comunque relativamente a documenti aventi efficacia probatoria, dovrà
seguire criteri di legittimità, verità, esatta corrispondenza ai fatti e circostanze
rappresentati.
Libri contabili e registri
La Fondazione registra in modo accurato e completo tutte le attività ed operazioni
aziendali, onde attuare la massima trasparenza contabile nei confronti di
stakeholders, dei terzi e degli enti esterni preposti, ed evitare che compaiano
poste false, fuorvianti od ingannevoli.
L’attività amministrativa e contabile è attuata con l’utilizzo di aggiornati
strumenti e procedure informatiche che ne ottimizzano l’efficienza, la correttezza,
la completezza e la corrispondenza ai principi contabili, oltre a favorire i necessari
controlli verifiche sulla legittimità coerenza e congruità dei processi di decisione,
autorizzazione, svolgimento delle azioni ed operazioni della azienda.
La Fondazione ritiene che la correttezza e la trasparenza dei bilanci aziendali
siano valori importanti, che essa persegue anche con le verifiche da parte del
Revisore dei Conti.
La Fondazione presta a tutti i livelli la massima collaborazione, fornendo
informazioni corrette e veritiere in merito alle attività beni ed operazioni aziendali
nonché in merito ad ogni ragionevole richiesta ricevuta dagli organi competenti.
Delle risultanze contabili e di esercizio annuali viene data visibilità ai terzi
attraverso la pubblicazione delle stesse.
Condotta aziendale
La Fondazione ritiene che debba essere sempre perseguita una condotta
aziendale nel rispetto formale e sostanziale delle normative di legge proteggendo
la libera determinazione assembleare, mantenendo una condotta trasparente ed
affidabile, anche nei confronti dei creditori.
Conflitti di interesse
I destinatari devono evitare tutte le situazioni ed astenersi da ogni attività in cui
si possa manifestare, anche solo potenzialmente, un conflitto di interessi tra le
attività economiche personali e le mansioni che ricoprono all’interno della
struttura di appartenenza. Deve, comunque, essere data comunicazione al
Consiglio di Amministrazione della Fondazione delle situazioni nelle quali si
ritiene possa sussistere, anche in via ipotetica, un conflitto di interessi.
Non è consentito, inoltre, perseguire interessi propri a danno degli interessi
aziendali, né fare un uso personale non autorizzato di beni aziendali, né detenere
interessi direttamente o indirettamente in aziende concorrenti, clienti, fornitrici o
addette alla certificazione dei conti.
Attuazione e controllo
Nel rispetto della normativa vigente e nell’ottica della pianificazione e della
gestione delle attività aziendali tesa all’efficienza, alla correttezza, alla trasparenza
ed alla qualità, la Fondazione adotta ed attua modelli di organizzazione, gestione
e controllo che prevedono misure idonee a garantire lo svolgimento delle attività
nel rispetto della legge e delle regole di comportamento di questo Codice nonché a
scoprire ed eliminare tempestivamente le situazioni di rischio, prevenendo
comportamenti illeciti o comunque contrari alle regole di questo Codice da parte
di qualunque soggetto che agisca per la Fondazione.
In ragione dell’articolazione delle attività e della complessità organizzativa la
Fondazione adotta un sistema di deleghe di funzioni e poteri, prevedendo in
termini espliciti e specifici l’attribuzione degli incarichi a persone dotate di idonea
capacità e competenza.
La competenza per l’applicazione del Codice Etico è demandata all’Organismo di
Vigilanza, composto da tre membri, professionalmente idonei, che svolgono
quest’incarico a titolo gratuito.
All’Organismo di Vigilanza sono affidati i compiti di:
vigilare sull’osservanza del Codice e sulla diffusione del medesimo presso tutti i
Destinatari
verificare ogni notizia di violazione del Codice ed informare gli organi e le funzioni
aziendali competenti dei risultati delle verifiche all’adozione degli eventuali
provvedimenti sanzionatori;
proporre modifiche al contenuto del Codice per adeguarlo al mutevole contesto in
cui la Fondazione si trova ad operare ed alle esigenze derivanti dall’evoluzione
della Fondazione stessa.
Al presente Codice Etico viene data massima diffusione nei confronti di tutti i
Destinatari.
Violazioni
La rilevazione di comportamenti non conformi alle norme di legge e/o aziendali o
del presente Codice Etico devono essere prontamente segnalate per iscritto alla
Direzione Generale .
Le segnalazioni saranno compiutamente verificate ed in caso di accertata
violazione, saranno applicate le sanzioni di cui all’articolo successivo.
E’ impegno della Fondazione che nessuno possa subire ritorsioni di qualunque
genere per aver fornito informazioni di possibili violazioni del Codice e delle norme
di riferimento.
Sanzioni
La violazione delle disposizioni del presente Codice Etico, tenuto conto della sua
intensità ed eventuale recidiva, costituirà illecito disciplinare o inadempimento
alle obbligazioni contrattuali del rapporto di lavoro dipendente o funzionale o di
collaborazione professionale con ogni conseguente effetto di legge e di contratto,
anche ai sensi dell’art. 2104(*) e 2105(**) codice civile.
Darà inoltre diritto alla Fondazione di applicare le sanzioni disciplinari previste
dai CCNL applicabili di volta in volta.
Per i destinatari non dipendenti, l’osservanza del Codice Etico costituisce
presupposto per la prosecuzione del rapporto professionale o di collaborazione
esistente.
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Note
*ARTICOLO 2104 DILIGENZA DEL PRESTATORE DI LAVORO
IL PRESTATORE DI LAVORO DEVE USARE LA DILIGENZA RICHIESTA DALLA NATURA DELLA PRESTAZIONE DOVUTA, DALL'INTERESSE
DELL'IMPRESA E DA QUELLO SUPERIORE DELLA PRODUZIONE NAZIONALE (1176).
DEVE INOLTRE OSSERVARE LE DISPOSIZIONI PER L'ESECUZIONE E PER LA DISCIPLINA DEL LAVORO IMPARTITE DALL'IMPRENDITORE E DAI
COLLABORATORI DI QUESTO DAI QUALI GERARCHICAMENTE DIPENDE.
**ARTICOLO 2105 OBBLIGO DI FEDELTÀ
IL PRESTATORE DI LAVORO NON DEVE TRATTARE AFFARI, PER CONTO PROPRIO O DI TERZI, IN CONCORRENZA CON L'IMPRENDITORE, NÉ
DIVULGARE NOTIZIE ATTINENTI ALL'ORGANIZZAZIONE E AI METODI DI PRODUZIONE DELL'IMPRESA, O FARNE USO IN MODO DA POTER
RECARE AD ESSA PREGIUDIZIO.
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Disposizioni finali
Il presente Codice Etico ha effetto immediato dalla data odierna di approvazione
da parte del Consiglio di Amministrazione e sino a sua revisione o aggiornamento.
A tutti i destinatari è fatto obbligo di prenderne adeguata conoscenza e di
osservarlo.
Bibliografia e documentazione di riferimento
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Dichiarazione universale dei diritti umani
Carta dei diritti dell’anziano
Codice deontologico degli infermieri
Codice deontologico dei medici e odontoiatri
Linee guida Regione Lombardia per l’adozione del Codice Etico
Linee guida Confindustria per la costruzione dei modelli di organizzazione
gestione e controllo (Il Codice etico).
CUSTOMER CARE
L’Amministrazione verifica costantemente il grado di soddisfazione
degli ospiti, dei familiari, degli utenti esterni e dei propri operatori,
distribuendo appositi questionari all’uopo predisposti.
L’Amministrazione provvede a pubblicare annualmente i relativi
risultati presso le bacheche dell’Ente.
Di seguito vengono allegati sotto forma di fac-simile i citati strumenti
di partecipazione e garanzia.