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CASE HISTORY
Acetificio CARANDINI Emilio S.p.a.
SOMMARIO:
L’azienda
Esigenze iniziali
Il percorso di scelta
Il progetto
“Nel corso degli anni, l’azienda è riuscita a coniugare sapientemente aspetti
tecnologici e innovativi con altri maggiormente legati alla tradizione …”
L’azienda
L’Acetificio Carandini Emilio
è uno tra i più moderni e
attrezzati stabilimenti di produzione di Aceto Balsamico
di Modena IGP, grazie ai suoi
Benefici ottenuti dal cliente
SCHEDA
Cliente
Acetificio Carandini Emilio
S.p.a.
Settore d’appartenenza
•
Produzione aceto
balsamico di Modena
Partner Four Solutions
•
SDG Four Bytes S.r.l.
Periodo progetto
2008/2009
impianti all’avanguardia e
una capacità produttiva di
primissimo livello.
Il laboratorio interno è strutturato per effettuare controlli in tempo reale di tutte
le fasi del processo produttivo, a partire dalle materie
prime
fino
all’imbottigliamento, passando per i cicli di maturazione
e
di
invecchiamento
dell’aceto. L’evoluto e accurato sistema di filtrazione
garantisce un’ottima stabilità
al prodotto, rendendolo ido-
neo e conforme alle diverse
normative in essere nei diversi mercati internazionali.
Tutti gli impianti di imbottigliamento, completamente
automatizzati,
offrono
un’ottima flessibilità di produzione, con una velocità
d’imbottigliamento prossima alle 16.000 bottiglie
l’ora.
Nel corso degli anni,
l’azienda è riuscita a coniugare sapientemente aspetti
tecnologici e innovativi con
altri maggiormente legati
alla tradizione, come la
maturazione e il lento invecchiamento dell’aceto in botti
di differenti essenze lignee,
che conferiscono al prodotto
le tipiche caratteristiche di
colore e sapore che lo contraddistinguono.
pare, per esigenze di mercato o di strategia, una
linea di Aceto Balsamico di
Modena IGP e di condimenti ad esso correlati con
l’immagine del proprio
logo.
Attualmente gli impianti di
produzione Carandini realizzano le loro specialità
per oltre 1500 private labels e le richieste di personalizzazione delle etichette
sono in costante ascesa.
Esigenze iniziali
La soluzione in essere
all’inizio del 2008 era quella che aveva accompagnato l’Acetificio Carandini
nella sua prima informatizzazione e, di conseguenza,
non era più in grado di
seguire l’azienda lungo la
Questa capacità
“coniugativa” ha
portato l’azienda
a sviluppare la
sezione “Private
Label”, incaricata
di dare visibilità ai
marchi dei nostri
clienti che hanno
deciso di svilup-
Prodotti
•
Target Cross
•
Business
Intelligence
fase evolutiva, di crescita tà dei dati e diversi elementi
commerciale e produttiva, di rigidità.
avvenuta nel corso degli anni
Il percorso di scelta
precedenti.
Molte delle attività aziendali L’azienda, con un contributo
risultavano essere gestite esterno, nella prima parte
con soluzioni non integrate del 2008 effettua un’analisi
nel Sistema Informativo A- delle proprie procedure e
delle esigenze d’integrazione
ziendale.
alla luce del proprio flusso di
Ciò creava diseconomie dal processo. Da questa attivipunto di vista dell’efficienza, tà si genera una sorta di user
scarsa “garanzia” sulla quali- requirements list, che servirà
successivamente nella fase
di valutazione delle possibili proposte.
SDG Four Bytes, conosciuta
dal consulente che ha affiancato il team di Carandini nell’analisi delle procedure, è chiamata a presentare la propria soluzione
basata sull’ERP Target
Cross.
La fase di software selection consiste, sostanzialmente, nella valutazione
del grado di copertura delle soluzioni
presentate, nel grado di integrazione
della
soluzione
complessiva,
nell’usabilità delle funzioni e in una
valutazione particolare del livello di
competenza del potenziale fornitore.
Il fattore economico, pur presente, non
è discriminante.
Cross ha messo a disposizione degli utenti strumenti di indagine sui dati (data
mining) e di navigazione degli stessi
(modulo
OLAP della business
intelligence) per rispondere anche alle
esigenze di presidio e controllo dei risultati.
Il progetto
Il progetto iniziale ha incluso, anche, il
modulo per la gestione Qualità. Considerando che l’azienda ha conseguito,
tra il 2003 ed il 2006, diversi attestati e
certificazioni di qualità, estesi a tutte le
principali linee di produzione, compresa
quella del “biologico”, la fase attuativa
di questa implementazione non è stata
ancora messa definitivamente in cantiere.
Gli elementi fondamentali del progetto
sono strettamente
collegati alla natura
dell’organizzazione e
delle
strategie
d’impresa adottate
da Carandini nella
anni precedenti: la
scelta delle private
labels come mercato
d’elezione e la conseguente forte diversificazione dei prodotti ed alta flessibilità produttiva.
Benefici ottenuti dal cliente e valutazioni sul progetto
La soluzione Target Cross risulta interessante e, alla fine, “giusta” per due
motivi
sostanziali:
l’usabilità
dell’applicativo e la qualità percepita
del servizio, emersi soprattutto durante
le fasi di approfondimento delle aree
“produzione” e “commerciale”.
Il ché comporta il fatto di dover gestire
la presenza/creazione di un numero
alto di “miscele”, ottenute attraverso le
fasi di taglio, maturazione ed invecchiamento diversificate, e un elevato numero di prodotti finiti/imbottigliati a
cui accompagnare un set documentale
specifico
per
prodotto/cliente/
destinazione.
Questa diversificazione di linee consente di soddisfare esigenze anche molto
diverse per gusto e palato, oltreché
rendere “unico” il prodotto delle singole private label.
•
Completa integrazione dei lotti
nella gestione dei processi produttivi e
tracciabilità completa (a cui accompagnare tutti i relativi certificati d’analisi);
•
introduzione dell’ordine di produzione nei medesimi processi;
•
integrazione delle funzioni di
MPS e MRP;
•
gestione
dei
documenti/
certificati per specifico cliente e/o destinazione degli ordini.
Oltre a ciò, come già anticipato, Target
“Completa
integrazione
dei lotti nella gestione dei
processi produttivi e tracciabilità completa (a cui
accompagnare tutti i relativi certificati d’analisi)”
L’azienda ha più volte dichiarato la propria soddisfazione, sia per la
“produttività” della soluzione, sia per la
competenza del servizio fornito dai consulenti di Four Bytes.
Ricordiamo che questi aspetti erano
quelli considerati “discriminanti”, dal
management Carandini, nella impostazione
del
progetto
di
re/
informatizzazione.
Alla luce di questa considerazione e
nella prospettiva di un ulteriore consolidamento della soluzione implementata
nel corso del 2008/2009, si può presumere che il prossimo step di progetto,
in un’ottica d’espansione del sistema,
sia quello dell’installazione delle procedure informatizzate per la logistica interna (con l’utilizzo di barcode o, eventualmente, tecnologia RfID).
Oltre a ciò, l’azienda sta valutando, da
tempo, come attuare ulteriori passi verso un controllo di gestione più articolato
e puntuale.
SDG Four Bytes S.r.l.
Via Vittorio Bottego, 243/B —
Cognento
41126 Modena (MO)
Tel. +39 059 2919 811
Fax +39 059 2919 825
[email protected]
loc.