proprio contributo - Progetto per Pinerolo

PINEROLO:
UNA NUOVA
PROGRAMMAZIONE
URBANISTICA
Contributo al
DOCUMENTO
PROGRAMMATICO
12/2/2014 - 2.00
1
PREMESSE
Pianificare lo sviluppo urbanistico della nostra Città significa
immaginare il nostro futuro identificando in modo nitido i punti di
forza della Città ed i suoi punti di debolezza affrontando i rischi e
creando nuove opportunità.
Una società adeguatamente organizzata, che voglia garantire anche
solo una adeguata funzionalità, non può fare a meno della pratica di
cui l’urbanistica è portatrice: la pratica della pianificazione del
territorio immaginando il futuro della città.
Pinerolo non può restare isolata dal mondo che la circonda, ma
dovrà, al contrario essere sempre più aperta al territorio, al Paese ed
alla dimensione Europea alla quale apparteniamo.
Nel documento “Le città del futuro: Sfide, idee, anticipazioni”
(Ottobre 2011) l'Unione Europea mette in evidenza come la Città
europea del futuro debba essere:
 un luogo dallo sviluppo sociale avanzato, con un grado
elevato di coesione sociale, alloggi socialmente equilibrati,
nonché servizi sanitari ed educativi rivolti a tutti
 una piattaforma per la democrazia, il dialogo culturale e la
diversità
 un luogo verde, di rinascita ecologica e ambientale
 un posto attrattivo e un motore della crescita economica
Anche a Pinerolo, immaginiamo per le future generazioni una città in
grado di offrire una elevata qualità della vita ai propri cittadini,
fornendo opportunità di crescita e sviluppo per le imprese
e
garantendo un ottimale rapporto con l'ambiente e con il proprio
paesaggio storico. Una città aperta ed attenta al proprio ruolo sociale
ma soprattutto capace di offrire servizi di qualità ai propri cittadini
senza lasciare indietro nessuno.
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ANALISI SINTETICA DEL CONTESTO
URBANISTICO CITTADINO
Pinerolo, come le altre città del Piemonte, ha avuto uno sviluppo
articolato durante le diverse fasi storiche e, purtroppo, a partire dal
dopoguerra, molto disordinato.
Il tessuto urbano appare, quindi, molto disomogeneo, con presenza
di tipologie edilizie non sempre coerenti e con distribuzione dei
servizi al cittadino non sempre organica.
Anche a Pinerolo negli ultimi decenni si è costruito troppo.
L'eccesso di offerta ha portato ad una drammatica crisi del mercato
immobiliare con conseguente forte svalutazione del valore dei
fabbricati e conseguente intaccamento rilevante del patrimonio
delle famiglie. Oggi vendere un alloggio è difficile e se ci si riesce ci
si deve accontentare di un valore molto più basso delle attese.
Allo stesso tempo si è impoverito il tessuto produttivo cittadino,
basato sulle storiche fabbriche e sugli antichi opifici che non
abbiamo saputo valorizzare nel tempo, preferendo una più facile, ed
apparentemente efficiente, politica di trasferimento verso le periferie.
L'espansione urbanistica è stata, a volte, scriteriata, invadendo gli
spazi
di
pertinenza
delle
industrie
costringendole
alla
delocalizzazione o ad una complessa sopravvivenza (es. cartiera
Cassina, Corcos, ecc).
La creazione di grandi centri commerciali periferici con pesante
attrattività ha fortemente indebolito la funzione commerciale del
centro storico, delocalizzando il cuore della nostra città.
Pinerolo è, però, riuscita a mantenere molte caratteristiche di
gradevolezza e di vivibilità tipiche dei contesti della provincia
piemontese ed ha conservato una buona qualità urbana
complessiva. Da questi punti di forza dobbiamo ripartire.
Pinerolo è bella e merita la nostra cura!
3
QUALE VISIONE PER IL FUTURO DI PINEROLO
Nel contesto urbano che abbiamo descritto occorre identificare una
visione nitida del futuro della nostra città.
Riteniamo che i punti cardine che ci dovranno guidare verso la
Pinerolo di domani debbano essere i seguenti:
migliorare la qualità urbana e la vivibilità della nostra Città
contenere in modo molto significativo le nuove edificazioni
ed interrompere definitivamente il consumo di suolo a
vantaggio del recupero dell'esistente
ricostruire
un'immagine
caratterizzante
di
Pinerolo,
armonizzando le tipologie edilizie e l'organizzazione del
costruito
creare opportunità di localizzazione per le imprese partendo
dall'innovazione e dall'economia della conoscenza e delle
comunicazioni
riqualificare il costruito da un punto di vista sismico,
energetico ed estetico
Attraverso la concretizzazione di questi auspici Pinerolo diverrà
veramente la SMART CITY che noi
immaginiamo.
Per dare vita a questa nostra
visione occorre concentrarsi ed
identificare alcune strategie chiare
di
azione
anche
in
campo
urbanistico.
Partendo, per comodità, dall'elenco fornito in “Le città del futuro:
Sfide, idee, anticipazioni” possono essere identificati i seguenti
Obiettivi Strategici.
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GLI OBIETTIVI STRATEGICI
1 Pinerolo: un luogo dallo sviluppo sociale
avanzato, con un grado elevato di coesione
sociale, alloggi socialmente equilibrati, nonché
servizi sanitari ed educativi rivolti a tutti
FUNZIONE ABITATIVA
Edilizia residenziale privata
OBIETTIVO 1.1 - Riqualificazione del patrimonio abitativo
La riqualificazione energetica, sismica ed estetica del patrimonio
edilizio privato cittadino rappresenta un obiettivo primario per
perseguire un miglioramento tecnico, ambientale ed estetico del
contesto urbano. Sono prioritari gli interventi di miglioramento sismico,
energetico ed estetico dell'edificato.
AZIONI
Avviare un grande programma di riqualificazione del
patrimonio edilizio privato in grado stimolare il ricorso alle
incentivazioni statali sulle ristrutturazioni abbinandolo
ad
interventi pubblici di riqualificazione urbana
Snellire e razionalizzare le norme di PRGC che limitano in
modo non giustificato la possibilità di ristrutturazione e
recupero dell'esistente.
Prevedere la stesura di un “testo unico” che sintetizzi ed
unifichi tutte le norme di PRG vigenti (es. PAI, PRGC,
Regolamento Edilizio ecc), al fine di agevolare la comprensione
delle norme ed evitare interpretazioni.
Ampliare le possibilità di recupero nel centro storico nel
pieno rispetto delle valenze storiche ed architettoniche
Massimizzare le possibilità di recupero, anche drastico, del
patrimonio edilizio anni 50-70 che presenta spesso caratteri di
scarsa qualità. Prevedere, in questo ambito, norme specifiche di
5
forte agevolazione di interventi di “edilizia di sostituzione”
con demolizione e totale ricostruzione con premialità edilizia
(premio cubatura)
Prevedere la possibilità di monetizzazione degli standards
(parcheggi,
ecc)
in
caso
di
interventi
di
recupero
dell'esistente sia nei casi di ampliamento che ristrutturazione
edilizia
Prevedere
per
tutti
gli
interventi
di
manutenzione
straordinaria, restauro e risanamento conservativo e
ristrutturazione edilizia, l’occupazione del suolo pubblico
gratuita per i primi 60 giorni in tutte le aree edificate in zona A e
per i primi 30 giorni in tutte le aree edificate in zona B;
Eliminare i vincoli normativi che impediscono ai fabbricati
classificati nella aree RU di poter procedere con gli
interventi
di
recupero,
principalmente nei contesti già
urbanizzati dove i fabbricati
fatiscenti deprimono la qualità
edilizia
circostante
dell’intera
(es.
area
definizione
razionale delle subaree);
Perseguire, con adeguate forme di incentivazione, in sinergia
con i meccanismi nazionali, il miglioramento energetico degli
edifici, finalizzato al risparmio significativo di energia primaria
per il riscaldamento/raffrescamento e per le utenze elettriche.
Perseguire, con adeguate forme di incentivazione, in sinergia
con i meccanismi nazionali, il miglioramento sismico degli
edifici esistenti, finalizzato ad una maggior prevenzione e
sicurezza strutturale (Pinerolo è zona sismica 3S !).
Disincentivare il ricorso ai permessi di costruire in deroga
(L. 106/2011) favorendo il ricorso allo strumento della
variante (es. art. 17bis L.R. 56/77) snellendo per quanto
possibile le procedure
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OBIETTIVO 1.2 - Contenimento della crescita di offerta di edilizia
abitativa
Un eccesso di offerta residenziale privata ha portato ad una crisi di
mercato con conseguente calo del valore degli immobili e grave
difficoltà per gli operatori del settore. Occorre contenere e ottimizzate
l'offerta di nuove realizzazioni e migliorare la fruibilità ed il valore
dell'esistente.
AZIONI
Escludere in modo tassativo l'identificazione di nuove aree
di espansione a destinazione residenziale.
Perseguire
l’obiettivo
di
ridurre
del
10%
la
capacità
insediativa globale potenziale attualmente prevista dal
P.R.G.C. (auspicabilmente già con la variante ponte) con criteri
non banalmente lineari ma qualificanti dal punto di vista
urbanistico.
Ridurre, in tale ottica, la capacità edificatoria delle zone di
espansione a prevalente destinazione residenziale non ancora
attuate e autorizzate (CE, CP, CPS) incentivando, ove possibile,
trasferimenti volontari di SLP evitando di penalizzare le zone già
gravate da aree a servizi già previste nel PRGC.
Incentivare la retrocessione agricola volontaria di aree
attualmente edificabili (soprattutto aree periferiche) tramite
la trasferibilità a titolo oneroso delle cubature con misure
premiali
per
passaggio
da
destinazione
residenziale
a
produttiva.
Normare
in
modo
chiaro
ed
equo
le
valorizzazioni
urbanistiche prevedendo una adeguata partecipazione della
collettività alle rendite fondiarie
Evitare in modo rigoroso il ricorso a “sanatorie” di fatto o
“deroghe” che possano avvantaggiare i più furbi rispetto ai più
onesti. Vietare il cambio di destinazione per fabbricati non
terminati e privi di agibilità oppure per fabbricati in cui siano stati
riscontrati cambi di destinazione abusivi (con decorrenza
variante ponte e quindi senza intenti punitivi, ma solo educativi.
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EDILIZIA RESIDENZIALE PUBBLICA
OBIETTIVO 1.3 – Potenziare l'offerta di edilizia popolare
La pesante crisi economica sta mettendo a dura prova le famiglie,
giungendo ad interessare nuclei un tempo appartenenti alla cosiddetta
classe media. La contrazione dei redditi limita l'accesso ai beni primari
e fra questi la casa. E' urgentissima una risposta pubblica con
efficacia nel breve periodo. L'emergenza abitativa non è dettata da
carenza di abitazioni, ma da carenza di reddito.
AZIONI
Avviare un piano immediato di acquisto diretto o tramite
ATC di unità abitative esistenti sul mercato con l’obiettivo di
dare una rapida risposta all’emergenza abitativa, di ridurre il
consumo di suolo e di ridurre i costi di investimento.
Prevedere, esclusivamente fra le aree già edificabili, zone a
destinazione di edilizia residenziale pubblica, pattuendo con
il
privato
la
trasformazione
con
adeguate
forme
di
incentivazione (cessione onerosa di cubatura su altre aree)
Incentivare, con premialità di SLP regolate da apposita norma,
la possibilità di ricavare,
all’interno di tutte le zone
soggette a SUE, quote
extra-standard di aree a
servizi
da
acquisire
al
pubblico
potere
patrimonio
comunale per
edilizia per le fasce più deboli senza che la cubatura pubblica
incida sulla capacità edificatoria privata.
Avviare le procedure del Piano per l'Edilizia Economico
Popolare (PEEP) con acquisizione bonaria della aree evitando
il ricorso all’esproprio.
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QUALITA' URBANA
UNA PINEROLO RICREATIVA, SPORTIVA E CULTURALE
OBIETTIVO 1.4 - Riqualificazione sportiva e di aggregazione
La grande crescita sociale della nostra città ha consentito di creare
poli di eccellenza culturale, sportiva e ricreativa. Abbiamo perso, però,
gli spazi di aggregazione libera che hanno unito e fatto crescere le
passate generazioni che debbono essere ricreati.
Occorre ricreare spazi di aggregazione libera e di vita sociale in tutti i
quartieri.
AZIONI
Favorire la creazione di spazi all’aperto per il gioco “libero”
dei ragazzi. Abbiamo molte strutture organizzate, ma mancano
spazi liberi (i vecchi campetti da oratorio, cortile condominiale,
ecc). Prevedere a tal fine apposita previsione negli standard
urbanistici. Meno verde attrezzato (..e costoso) e più campetti
verdi per i ragazzi.
Completare la creazione del polo museale di Pinerolo
IN UNA CITTA' BELLA SI VIVE MEGLIO
OBIETTIVO 1.5 - Riqualificazione delle aree degradate
Una Città ad elevata qualità urbana non ammette il permanere di aree
di degrado, di scarsa qualità e di abbandono. Occorre censirle,
identificarle e progettare una riqualificazione di ampio respiro.
AZIONI
Censire le aree degradate cittadine ed adeguare le relative
previsioni urbanistiche in modo da incentivare l'intervento
privato, privilegiando, ove possibile, destinazioni produttive,
servizi, terziario, ecc
Prevedere il ricorso ai Piani di iniziativa pubblica ove la
situazione di degrado non possa essere superata a causa di
inattività del privato.
Introdurre criteri di premialità per il trasferimento di cubatura
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da
aree
periferiche
di
espansione
ad
aree
urbane
degradate;
Recuperare le aree ex militari di Pinerolo con valorizzazioni
che consentano il mantenimento delle tipologie e delle
peculiarità storiche dei fabbricati, garantendo la sostenibilità
economica degli interventi
2 Pinerolo: una piattaforma per la democrazia, il
dialogo culturale e la diversità
PINEROLO SMART CITY
Il progresso sta rapidamente trasformando quello che una volta era
solamente un esteso e stabile agglomerato in qualcosa di più,
qualcosa di molto diverso.
Qualcosa di talmente rivoluzionario che è difficile da comprendere
nella sua interezza. Qualcosa di intelligente. La Smart City.
La Smart City è un modello urbano che minimizza lo sforzo per i
bisogni “bassi” e soddisfa efficacemente i bisogni più “alti”, per
garantire un’elevata qualità della vita, ottimizzando risorse e spazi
per la sostenibilità. [Rapporto Ambrosetti]
Produciamo tanta energia ma stiamo distruggendo il pianeta, siamo
circondati dall’informazione ma non abbiamo più tempo, possiamo
facilmente andare all’altro capo del mondo ma buttiamo ore
muoverci di pochi chilometri (da Pinerolo a Torino, per esempio...): a
tematiche come queste deve rispondere una Smart City!
E’ importante ricordare che gli aspetti di una smart city sono
interdipendenti gli uni con gli altri; nell’approcciare il modello Smart
City è impensabile pretendere di curare ogni singolo ambito
singolarmente ma anzi, è d’obbligo una visione d’insieme: la
progettazione della Smart City necessita di un approccio sistemico.
Un recente rapporto Ambrosetti ha presentato i risultati di
un'indagine fra i cittadini italiani, volta a comprendere quale sia la
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loro principale esigenza di città:
Nel caratterizzare una Smart City, il Politecnico di Vienna,
l’Università di Lubiana e Politecnico di Delft hanno definito alcuni
aspetti che ad oggi sono largamente condivisi ed accettati:
SMART CITY E'....
Smart environment:
environment: Attrattività delle condizioni naturali, Basso
inquinamento, Tutela ambientale, Gestione sostenibile delle risorse
Smart mobility:
mobility: Accessibilità locale, Accessibilità nazionale e
internazionale, Disponibilità di infrastrutture ICT, Sistemi di trasporto
sostenibili, innovativi e sicuri
Smart people: Livello di istruzione, Disposizione ad un
apprendimento continuo, Pluralità sociale ed etnica, Flessibilità,
Creatività, Cosmopolitismo / Apertura mentale, Partecipazione alla
vita pubblica
Smart living: Strutture culturali, condizioni di salute, Sicurezza
individuale, Qualità abitativa, Strutture per l’istruzione, Attrattività
turistica, La coesione sociale
Smart economy: Spirito innovativo, Imprenditorialità, Produttività,
flessibilità del mercato del lavoro, Radicamento internazionale,
Capacità di trasformare
Smart governance: Partecipazione dei cittadini al processo
decisionale, Servizi pubblici e sociali, Governo trasparente,
Strategie politiche e prospettive
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MOBILITA', RETI, INFRASTRUTTURE, SPAZI PUBBLICI
OBIETTIVO 2.1 – Razionalizzazione del sistema infrastrutturale di
Pinerolo guardando al futuro
La qualità urbana di una Città si misura anche dall'efficienza delle sue
infrastrutture (strade, piazze, acquedotti, illuminazione, verde
pubblico). E' necessario verificare puntualmente tutte le opere
infrastrutturali previste dal PRGC vigente per capire se sono ancora
utili. Bisogna, poi, immaginare infrastrutture per una città del futuro.
AZIONI
Rimodulare le previsioni infrastrutturali del PRGC collegate
a nuove espansioni non più confermate. Eliminazione di molte
attuali previsioni.
Razionalizzare la rete infrastrutturale (strade, piazze) che verrà
mantenuta in previsione
sulla base delle mutate
esigenze
Potenziare
la
mobilità
sostenibile,
con
particolare attenzione allo
sviluppo
ciclabile.
della
rete
Prevedere
sviluppo di piste ciclabili
su assi principali e come opere di urbanizzazione per singole
aree di espansione.
Attuare un moderno piano dei parcheggi, con previsione
urgente di un parcheggio interrato al servizio del centro
storico in linea con quelli presenti in tutte le cittadine europee
(e in molte italiane…).
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TECNOLOGIE, RETI, ECONOMIA DELLA CONOSCENZA
OBIETTIVO 2.2 – Verso una città SMART
Costruire una città smart significa realizzare un grande piano
di
riqualificazione energetica, sismica ed ambientale della città. Significa
anche porre Pinerolo all'avanguardia tecnologica nelle comunicazioni,
nelle reti e nella conoscenza (es Banda larga, WiFi, WEB 2.0)
2.0)
massimizzare l'accesso ai bandi comunitari e nazionali per la
realizzazione
della
implementazione
“città
delle
intelligente”
migliori
tecnologie
puntando
alla
disponibili
per
migliorare il benessere dei cittadini, aumentare la qualità dei
servizi e della vita e per creare nuove opportunità di lavoro
ricreare in centro città spazi produttivi e lavorativi urbani,
posti a pochi minuti dalle abitazioni, in modo integrare gli
elementi
di
socializzazione
Prevedere come opere
di
urbanizzazione
irrinunciabili
le
tecnologie abilitanti della
smart city, quali l’ampia
disponibilità di banda larga, la facilità di accesso alla rete
Wi-Fi, una rete di trasporto pubblico efficiente, la capacità
dell'amministrazione comunale e delle imprese di stimolare
l’innovazione
Anche il PRGC deve essere smart! Già dalla nuova variante
ponte le informazioni geografiche e normative dovranno essere
fruibili tramite Web GIS in modo da essere facilmente
consultabili da tutti.
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3 Pinerolo: un luogo verde, di rinascita ecologica e
ambientale
IL SUOLO AGRICOLO: UN PATRIMONIO INSOSTITUIBILE
OBIETTIVO 3.1 – Un PRGC a ZERO consumo di suolo
Il suolo è una risorsa finita, non rinnovabile, caratterizzata da velocità
di degrado potenzialmente molto rapide e allo stesso tempo da
processi di formazione e rigenerazione estremamente lenti. A Pinerolo
il 17% della superficie territoriale è urbanizzata (Regione – 2008). La
scelta di un piano a zero consumo è una scelta per le future
generazioni.
AZIONI
Le future varianti dovranno escludere in modo tassativo
l'edificabilità di aree oggi classificate agricole o naturali.
In caso di localizzazione su aree agricole di insediamenti ad
elevata rilevanza pubblica non residenziale, dovrà essere
recuperata pari superficie agricola in altra area oggi edificabile
Dovrà essere incentivata la retrocessione agricola volontaria
di
aree
periferiche
attualmente
edificabili
(aree
di
transizione) tramite valorizzazione e trasferimento oneroso di
cubatura in aree dense ai sensi del PTC2.
IL VERDE URBANO COME PATRIMONIO COLLETTIVO
OBIETTIVO 3.2 –Una Città verde
Il verde pubblico è uno degli elementi estetici del paesaggio urbano
che maggiormente incide sulla qualità della vita dei cittadini e
sull'attrattività verso l'esterno. Pinerolo non deve trascurare il verde,
ma anzi rafforzarlo per superficie e qualità.
AZIONI
Riorganizzare la manutenzione del verde cittadino per
migliorarne la cura e la qualità paesaggistica
Mantenere a carico dei soggetti attuatori ed aventi causa, la
gestione delle aree verdi dismesse o asservite a pubblica
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utilità in tutte le aree di espansione a prevalente destinazione
residenziale non ancora attuate ed autorizzate (CE, CP, CPS);
Estendere la cura delle rotonde cittadine, anche con la
collaborazione dei privati.
Favorire la stipula di convenzioni per l’affidamento della
gestione ai privati (condomini, consorzi, ecc) delle aree
verdi pubbliche con riconoscimento agli stessi soggetti di
contributi legati alle spese sostenute conseguendo una migliore
gestione del verde ed un contestuale risparmio di risorse
pubbliche.
Rafforzare l'immaginario di “Città dei Pini” aumentando il
ricorso a questa specie nelle alberature urbane e nei parchi. Il
nostro toponimo non deve essere un caso!
Rivedere il piano del verde pubblico rendendolo più snello ma
anche più efficace.
Rivedere la scelta delle specie e dei sesti di impianto al fine
di ridurre i costi di manutenzione e di limitare i costi di
trattamenti fitosanitari che oggi assorbono una quota troppo
alta del bilancio cittadino.
Dare attuazione alla Legge 113/92 tramite l'identificazione delle
porzioni recuperate della discarica del Torrione come area per
l'impianto di nuovi alberi (un albero per ogni bambino) quale
simbolo di rinascita.
OBIETTIVO 3.3 – Miglioramento della qualità dell’aria
Pinerolo presenta livelli di qualità dell’aria in linea con le altre realtà
similari della Provincia. Occorre, in ogni caso, una pianificazione
urbanistica che consenta una progressiva riduzioni delle emissioni sia
da traffico veicolare che da riscaldamenti civili
AZIONI
Predisporre, in sinergia con il PRGC, il Piano Urbano del
Traffico con l’obiettivo di snellire la circolazione urbana, di
favorire il ricorso alla mobilità sostenibile
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Avviare un piano comunale di riqualificazione energetica del
patrimonio edilizio pubblico
OBIETTIVO 3.4 – Tutela del nostro territorio
Occorre mantenere saldi i livelli di tutela del territorio, specialmente
nelle aree sensibili, ponendo vincoli chiari ove occorra, garantendo nel
contempo possibilità ragionevole di operare per i cittadini e rapidità
nelle procedure.

Recepire il piano provinciale per la collina, mantenendo, però, i
vincoli più gravosi in caso di contrasto fra gli strumenti comunali
e quelli provinciali.

Limitare i fenomeni di sprawling (localizzazione disordinata di
nuove edificazione in contesti agricoli o naturali) ponendo limiti
alle nuove localizzazioni anche in ambito agricolo.

Limitare l'edificabilità (anche oltre quanto previsto dal PAI)
nelle
aree
prossime
al
reticolo
fluviale.
I
fiumi
si
riprenderanno prima o poi gli antichi alvei ed i costi per la
collettività saranno altissimi.
4 Pinerolo: un posto attrattivo e un motore della
crescita economica
IL LAVORO E' PRESUPPOSTO DI BENESSERE
OBIETTIVO 4.1 – Attrarre le attività produttive
Solo il mantenimento delle aziende già insediate sul territorio e
l’attrazione di nuove attività produttive potrà garantire per il futuro il
mantenimento di occupazione e conseguente benessere collettivo.
AZIONI
Dotare le aree industriali esistenti di tutte le infrastrutture
necessarie affinché le aziende attualmente presenti possano
essere incentivate a mantenere i livelli occupazionali sul
territorio e magari anche aumentare il numero degli addetti;
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Prevedere altre aree a destinazione artigianale, servizi e
terziario con minima possibilità di commercio in aree già
edificate o di già prevista edificazione, preferendo, ove possibile
contesti periurbani o urbani.
Creare, in contesto cittadino, poli tecnologici e produttivi
valorizzando, ove possibile, aree industriali dismesse esistenti
Valutare l’opportunità di ampliare l’area industriale della
Porporata per nuovi insediamenti prettamente industriali od
a forte impatto (traffico, emissioni, rumore..)
Introdurre il concetto del decommissioning nelle strutture
industriali ed artigianali, incentivandone il ricorso con corsie
autorizzative preferenziali.
OBIETTIVO 4.2 – Potenziare il commercio e l'artigianato
Il Commercio e l'artigianato debbono disporre di procedure
autorizzative rapide e norme molto chiare. Le opportunità vanno colte
rapidamente e l'amministrazione deve essere in grado di rispondere.
AZIONI
Limitare drasticamente (e tardivamente) la possibilità
insediativa per ulteriori grandi strutture di commercio al
dettaglio (centri commerciali)
Garantire il rispetto rigoroso delle convenzioni stipulate con
le grandi strutture commerciali
Semplificare nel limite del legittimo le procedure autorizzative
per il commercio e l'artigianato
Potenziare, in sinergia con la Regione, le possibilità di ricorso a
strumenti e procedure on-line di autorizzazione
Prevedere ove possibile Piani urbanistici di dettaglio (nell'ambito
del PRGC) per le principali zone commerciali ed artigianali in
modo da snellire e velocizzare gli interventi degli operatori
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OBIETTIVO 4.3 – L'agricoltura è la risorsa del futuro
L'agricoltura ha bisogno di norme chiare e snelle. Gli investimenti
agricoli si evolvono e diversificano nel tempo in funzione delle nuove
opportunità. Occorre rendere rapide le possibilità operative delle
aziende, chiedendo in cambio un impatto limitato nel tempo e
nell'entità.
AZIONI
Adottare per le principali realtà aziendali agricole pinerolese dei
Piani Agricoli di Dettaglio già in ambito PRGC, stabilendo
tipologie edilizie ammesse, caratteristiche tecnologiche, ecc,
massimizzando di conseguenza il ricorso alla SCIA/DIA per gli
interventi
Introdurre il concetto della “struttura a tempo” caratterizzata
da tipologie edilizie sostenibili (es. legno o acciaio) e concessa
per una durata limitata (es. 25 anni) in modo estremamente
rapido con vincolo di decommissioning
Normare in modo chiaro le serre diversificando i tunnel
stagionali, le serre temporanee e le serre fisse, semplificando in
modo drastico la realizzazione delle strutture temporanee prive
di calcestruzzo.
Limitare in modo drastico la possibilità di edificazione della
residenza rurale, consentendola esclusivamente ad aziende
con fabbisogno tabellare di almeno tre addetti convenzionali (>
3 ULU) che dimostrino la indisponibilità di strutture abitative
esistenti da recuperare.
Agevolare e snellire le norme e le procedure per la
realizzazione di strutture produttive agricole (stalle, ricoveri,
serre,
ecc)
ipotizzando
tipologie
edilizie
generalmente
ammissibili sul territorio comunale.
Normare
le
tensostrutture
consentendone
ammissibili
la
di
realizzazione
(esteticamente
definendo
accettabili)
preventivamente la durata massima.
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ricovero
e
temporanee
le
tipologie
fissandone