N° 31 09/2014 - Villa San Giuseppe - Bassano del Grappa

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NOTIZIARIO
dell’Associazione Amici di Villa S. Giuseppe - Bassano del Grappa (VI)
pubblicazione trimestrale - n° 31 - settembre 2014
www.villasangiuseppebassano.it
14 OTTOBRE 1914 – 14 OTTOBRE 2014
Ci stiamo preparando a celebrare il
90° anniversario della Casa di Esercizi
di Villa San Giuseppe, luogo che
durante
tutti
questi
anni
ha
continuato ad essere un’oasi di
spiritualità per tante persone, uomini
e donne alla ricerca di una pausa di
silenzio in mezzo al frenetico ritmo
quotidiano, desiderose di riscoprire la
bellezza e di dissetarsi alla sorgente
della vita interiore.
Villa San Giuseppe è stato un luogo dove acquisire la vera sapienza che viene
dall’ascolto della Parola di Dio abbondantemente elargita attraverso
l’esperienza degli Esercizi Spirituali guidati secondo il metodo e lo spirito di
San Ignazio di Loyola, ma anche attraverso tante altre iniziative di formazione
umana e cristiana che sono andate fiorendo nel corso del tempo.
Forse è impossibile elencare e raccontare tutti gli avvenimenti di cui Villa San
Giuseppe è stata testimone durante questi lunghi anni. Innumerevoli come le
stelle del cielo sono le persone passate di qui, in questo luogo accogliente e
tranquillo, immerso nel verde, che favorisce un clima di contemplazione e di
preghiera silenziosa. Ma ancora più grande e incalcolabile è la ricchezza
spirituale che ha potuto scaturire, moltiplicarsi e diffondersi a partire da
questo luogo. Una ricchezza che solo Dio può conoscere e misurare in tutta la
sua profondità.
Tutto questo è stato possibile grazie alla presenza e al servizio dei padri e dei
fratelli gesuiti, e negli ultimi dieci anni, anche alla collaborazione di laici
volontari, che si sono prodigati con generosità nell’offrire accoglienza e nel
rendere più agevole la permanenza nella casa.
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Celebrare questo anniversario di Villa San Giuseppe è importante, non solo per
far memoria, magari con nostalgia, del passato, ma innanzitutto per ringraziare
Dio di questi 90 anni che sono un tempo di Grazia e di benedizione da cui è
scaturito un Bene capace di oltrepassare i confini del tempo e dello spazio.
Ma è anche il momento giusto per essere riconoscenti nei confronti di tutte le
persone che hanno vissuto in questa casa, chi più stabilmente, chi più di
passaggio, e soprattutto a coloro che maggiormente hanno contribuito a
mantenere in vita e a far prosperare questa Opera a servizio della Chiesa e del
mondo.
Un sentito grazie va a padre Mario Marcolini che, per trent’anni, è vissuto in
questa casa come superiore della comunità, prima, e come Direttore dell’Opera,
poi. Con tanta dedizione e sacrificio si è prodigato perché tutti i partecipanti ai
vari corsi di esercizi e agli altri corsi di formazione trovassero un ambiente
favorevole al raggiungimento degli obiettivi prefissati.
90 anni di vita non sono pochi e, come avviene per ogni realtà materiale che ha
un inizio e un termine, neppure Villa San Giuseppe può essere eterna. Come dice
il libro del Qoèlet: «Per ogni cosa c’è il suo momento, il suo tempo ...; c’è un
tempo per nascere e un tempo per morire ...» (Qo.3, 1-2).
Anche Villa San Giuseppe è arrivata ad una tappa particolare, ad una svolta che
ha il sapore del “morire”, un sapore amaro per chi vorrebbe che le cose
continuassero sempre come lo sono state nel passato. Ma la vita non è staticità,
e anche il morire può essere un nuovo inizio. Ci auguriamo che sia così. Ci
vogliono gli occhi nuovi della fede per saperlo vedere. «Non lasciamoci rubare la
speranza», come insiste Papa Francesco, e il Signore amante della vita non ce la
farà mancare (M. Lucia Ziliotto).
@LCUNE TESTIMONI@NZE …
La notizia che il 90° anniversario di Villa San Giuseppe coinciderà con la sua
chiusura ha prodotto in me un senso profondo di tristezza. La vivo – e con me tanti
altri gesuiti e Amici laici – come una sconfitta. Un’ammaina bandiera.
Infatti, chiude un’opera che per quasi un secolo è stata una scuola spirituale di alta
qualità.
Ma non chiude perché ha esaurito il suo compito o perché è invecchiata e ha fatto
il suo tempo. Anzi, Villa San Giuseppe gode di buona salute ed è, a tutt’oggi, viva e
in piena attività apostolica. La formula secondo cui si regge da alcuni anni, grazie
a una presenza ridotta della Compagnia
e alla gestione generosa di
un’associazione di Amici laici, si è dimostrata valida e può continuare
tranquillamente a funzionare. Lo dimostrano, tra l’altro, i numerosi «corsi» di
spiritualità e di «Esercizi ignaziani», sempre molto frequentati. L’ho potuto
verificare io stesso di persona, nell’aprile scorso, in occasione di una «tre giorni»
sulla spiritualità dei cristiani impegnati socialmente. Perciò, tutti ci chiediamo
increduli: per quale ragione si decide di chiudere una Casa di spiritualità, tuttora
vitale? In base a quali criteri evangelici si prende una simile decisione, proprio
quando maggiore è la richiesta di formazione spirituale? Non è forse questa
un’attività apostolica tra le più importanti, alla quale dare la precedenza?
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Pertanto, mentre da un lato ringraziamo il Signore, la Compagnia e gli Amici laici
che hanno consentito a Villa San Giuseppe di raggiungere l’invidiabile traguardo
dei 90 anni, dall’altro preghiamo lo Spirito Santo che illumini i superiori e dia loro il
coraggio profetico di ripensare la decisione presa. Ad majorem Dei gloriam! (p.
Bartolomeo Sorge S.I.).
Ho incominciato a collaborare con Villa S.
Giuseppe nel 1995, prima in forma
saltuaria e poi con il passare degli anni in
modo sempre più intenso e costante. Si
può quindi intuire il legame affettivo che
gradualmente mi ha fatta sentire parte viva
di questo centro di spiritualità ignaziana.
Villa S. Giuseppe è stata per me prima di
tutto un luogo dello Spirito dove ho potuto toccare con mano l’azione della Grazia
nelle persone che accompagnavo e anche in me. E’ stata anche un laboratorio
dove ho imparato a dare gli esercizi spirituali ma soprattutto ad accompagnare le
persone, pur dovendo continuamente fare i conti con i miei limiti e i miei errori. E’
stata uno spazio prezioso in cui ho potuto esercitare con molta libertà alcuni doni
ricevuti, come la capacità di organizzazione e di coinvolgimento delle persone,
l’attenzione alle piccole cose, la fantasia dello Spirito attraverso la realizzazione di
tante iniziative, la capacità di tematizzare il mio vissuto ma anche di scrivere
articoli, la determinazione nelle difficoltà, … insieme ai doni legati alla diaconia
della Parola e dello Spirito. E’ stata infine un luogo di relazioni, costruite a volta ad
intra con molta fatica e comunque sempre vissute nella gratuità a 360° gradi,
ricominciando ogni volta da capo.
Ho sempre ritenuto Villa S. Giuseppe un luogo ideale per fare gli esercizi spirituali
e sono sempre più convinta che il luogo abbia la sua importanza anche se lo
Spirito agisce sempre e dovunque. Ovviamente mi riferisco a un luogo abitato,
dove le persone che vi operano sanno improntarvi uno stile che favorisca l’incontro
personale del Signore con le sue creature.
Sono rimasta quindi sconcertata quando ho saputo della decisione dei Superiori
Maggiori della Compagnia di Gesù di chiudere questo centro di spiritualità
ignaziana. Pur cercando di comprendere le loro motivazioni e pur avendo fiducia
nella bontà del loro discernimento, mi resta sempre il dubbio che questa scelta sia
volontà di Dio. Penso, infatti, alla storia travagliata di Villa S. Giuseppe dal
momento in cui la Compagnia aveva deciso di chiudere la comunità di Padri e
Fratelli che risiedeva lì. Nonostante le molte difficoltà che ha incontrato in tutti
questi anni, per Grazia è riuscita ad andare avanti per il bene della Chiesa e degli
uomini e delle donne del nostro tempo. In tutto questo vi ho letto e continuo a
leggervi, anche alla luce di alcun segni recenti, una volontà precisa del Signore che
quest’opera così preziosa continui il suo servizio della Parola e dello Spirito
nell’oggi della nostra storia.
Fa sorridere perciò chiudere un’opera proprio nello stesso anno in cui fa memoria
dei suoi 90 anni di vita come casa di esercizi spirituali ignaziani e da molti anni
anche come centro di spiritualità ignaziana. Sono sicura che Dio provvede sempre
e lo sta facendo anche adesso: non potendo cambiare la volontà degli uomini, apre
Lui stesso delle strade inaspettate perché quest’opera possa continuare attraverso
altre vie. Proprio tutto è Grazia! (Gabriella Mian AdGB).
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Per anni Villa S. Giuseppe è stata per me il luogo dei corsi di Padre Costenaro e
dell'Amaro S. Giuseppe. Vi ero venuta per accompagnare giovani coppie e per
acquistare il magico elisir. Ne ripartivo con il cuore pacificato e toccato, ma non
sapevo perché.
Per me, gesuiti era uguale ad Antonianum di Padova e a Villa S. Ignazio di
Trento. Fu proprio in quest’ultimo posto che un giorno padre Livio mi disse:
"Mariolina, vedo che ciò che ti sta più a cuore - e te lo riconosco come carisma - è
di cercare le condizioni che favoriscono la vita interiore. Perché non vai a Villa S.
Giuseppe?”. “Per fare esercizi? Per darli? Per aiutare nell’accoglienza? Per
viverci?”. “Tu vai e poi …!”.
Fu padre Gigi Zanettin ad accogliermi la prima volta che chiesi di fare un ritiro.
Pranzai con la comunità dei gesuiti, in un’atmosfera serena, viva, accogliente.
Senza nominare mai Gesù e S. Ignazio il loro spirito circolava e mi sentii a casa.
Poi la casa, il parco, la camera linda sul Brenta, l'Eucaristia, il silenzio arioso a
tavola e dovunque. Ero a casa e il Dio che incontravo aveva il volto della pace e
della dolcezza.
Da allora sono ritornata più volte, come esercitante (ho fatto anche il mese
ignaziano), come aiuto guida, come animatrice, come amica. Vi ho trovato sempre
pace e dolcezza.
Sì, ho trovato proprio quello che padre Livio mi aveva indicato: le condizioni,
congeniali a me, per rendermi trasparente all'Amore, alla Pace, alla Dolcezza, che
mi abitano.
Il luogo: la storia di cui è impregnata la casa, la bellezza solenne e nello stesso
tempo sobria, la natura, il parco, il fiume, le montagne ... e, all'interno, ancora la
bellezza sobria e ariosa, l’ordine, l’essenzialità. I ritmi di vita: rispettosi dei bisogni
di ciascuno … Gli esercizi: sempre ben organizzati e di alta qualità …
L’accoglienza semplice, schietta, che mette a proprio agio; una casa che ha un
cuore, nei suoi spazi e in chi l’ha gestita.
Sono molti i volti che mi si affacciano alla memoria. Non è il caso di elencarli. Non
posso tuttavia non menzionare Padre Mario, "occhio del pastore" per me e per
molti, sempre amoroso e sempre alla giusta distanza e chi si è avvicendato fino ad
oggi nel delicato compito dell’accoglienza e l’ha fatto sempre da persona a persona
al di là dei ruoli, mettendo a proprio agio l’ospite.
Ora la casa chiude. Sono senza parole. Un nodo mi impedisce di esprimerle. Dico
solo che rimpiango di averla frequentata, aiutata, abitata troppo poco. Le vie del
Signore!?! (Mariolina Cornoldi, guida della preghiera profonda).
Sono arrivata a Villa San Giuseppe per Grazia. Sentivo da tempo il richiamo ad
una vita di fede più profonda. Osservando una zia che stava facendo gli EVO e il
suo aprirsi alla gioia, ho sentito che la spiritualità ignaziana forse poteva essere la
strada anche per me. Sono giunta a VSG del tutto ignara della bellezza
dell'esperienza che avrei fatto lì.
A VSG il Signore mi ha condotto nei primi passi della mia conversione, lì ho fatto
esperienza di Dio. Mi sono sentita amata senza limite e condizione, accettata e
sostenuta. Ho percepito che in questo amore non potevo portare nessun merito
perché l'Amore precede ogni iniziativa. In questo Amore mi sono riconosciuta, ho
riconosciuto il mio principio, il mio fine e la direzione verso la mia piena
realizzazione come creatura. Quell'Amore che mi ama a prescindere, mi ha dato la
pace, mi ha indicato la via alla riconciliazione con me stessa, i miei limiti, il dolore e
la fatica della vita; due anni di analisi non mi avevano dato che rabbia e
confusione.
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Sono stati giorni duri, di
conflitto interno profondo,
che ancora non capisco
bene, ma alla fine ho
percepito che Dio e' dalla
mia parte, sempre. Sono io
che gli sto a cuore:
gratitudine immensa!
Dai miei giorni a Bassano
ricordo
ogni
dettaglio.
Quanti
passi
in
quel
meraviglioso giardino, gli
alberi
secolari
e
la
compagnia degli scoiattoli
... Il fiume Brenta in
sottofondo.
Il pasto assunto nel silenzio, senza fretta o ingordigia, riconosciuto come grazia
ricevuta e diventato luogo di gratitudine. Il tempo riconquistato, lasciando fuori il
ritmo frenetico e disumanizzante, ... non più dominatore della giornata ma alleato. I
compagni, persone speciali e sconosciute, con cui ho comunicato solo con sguardi
ogni giorno più intimi e affettuosi; nel rapporto con loro non essendoci parole non
ho potuto portare me stessa e ciò mi ha fatto capire che Dio basta per amarsi.
A Villa San Giuseppe ho sentito la chiamata di Dio alla verità di vita, sono
profondamente legata a quel luogo e ringrazio chi, nella Madre Chiesa, ha messo a
disposizione un angolo speciale dove si possa arrivare così vicini al Paradiso! Un
sentimento di vera gratitudine per chi mi ha condotto, veri angeli! (Stefania, laica
sposata, medico, vive in Lombardia).
Pur abitando in Romagna, prete diocesano, posso dire di aver assaporato la
ricchezza spirituale e umana di Villa San Giuseppe in Bassano. Conosco oramai a
memoria la strada che dall'uscita della Valdastico mi porta a Via Ca' Morosini, so
disegnare gli ambienti interni ed esterni della Villa, gli arredi e le piante, ho cara
negli occhi la grande foto degli anni cinquanta con il patriarca Roncalli attorniato
dai padri gesuiti sotto la medesima statua di San Giuseppe. Non posso dimenticare
alcuni vissuti e la stanza all'ultimo piano, in fondo a sinistra, durante il Mese nel
luglio del 2007, con l'inginocchiatoio e l'immagine colorata del Crocifisso di Fratel
Venzo, porto nel Ministero come tesoro le esperienze formative cui ho potuto
partecipare, dopo la mia Ordinazione, quasi puntualmente ogni anno. A Villa ho
poi conosciuto persone che mi dicono di quel centuplo promesso a chi ha cercato
volgersi al Signore, ma soprattutto sr. M. Paola che mi ha orientato verso i corsi
per diventare a mia volta guida di esercizi spirituali. Si vorrebbe partecipare al
meglio a quest'opera, restando pur sempre anche a me, oggi, la parte migliore che
si fa gratitudine e benedizione (don Gabriele, sacerdote romagnolo).
VSG resterà un bel ricordo nella mia vita. Ho vissuto in quel luogo esperienze
toste, mi sono scontrata con la mia piccolezza. Ho provato tante volte smarrimento
ma, nonostante tutto, sentivo che era una esperienza che mi avrebbe fatto bene,
una esperienza che considero una luce e una grazia che mi sono state offerte. Ho
ancora tanta strada da fare, ma i molti appunti che ancora conservo gelosamente
possono ancora essermi d’aiuto e mi permetteranno di rivivere le consolazioni
ricevute (Rosetta, vedova, vive nel Veneto).
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Per quanto mi riguarda gli esercizi spirituali vissuti a Villa S. Giuseppe sono stati un
ripercorrere con la mente e con il cuore una lunga strada, le scelte fatte, gli
incontri, i vissuti, … con luci ed ombre. Come un ripercorrere una mappa che si
svelava ogni giorno, passo a passo. Li considero una benedizione, un dire bene di
questa storia, nonostante tutto, che ha creato in me una pace che ancora continua
(Renata, laica, vive nel Veneto).
E’ possibile che questa sia la prima volta che scrivo della mia esperienza per una
rivista. Lo faccio in occasione della celebrazione dei 90 anni dell’Opera degli
esercizi svoltasi a Villa San Giuseppe, pensando anche al fatto che i Superiori
Maggiori hanno deciso di chiudere quest’opera a metà ottobre.
Si tratta di condividere, non tanto le idee che mi vengono in testa, ma un percorso
nato dall’ascolto della Parola che nella preghiera mi ha condotto, passo dopo
passo, a farmi discepola, a immergermi in uno stile di ascolto e di discernimento
che tiene conto di un metodo e di una spiritualità che è stata capace di farmi
“sentire e gustare le cose internamente”.
L’opera Villa San Giuseppe è stata un “luogo di riferimento” che ho frequentato non
per accumulare nozioni o moltiplicare il sapere, ma per dare spazio al “sentire in
profondità la risonanza esistenziale” di ciò che vivevo o meditavo nel mio frenetico
quotidiano di donna consacrata.
Attraverso le molteplici proposte e i vari itinerari, “Il Mese, i corsi
sull’accompagnamento e sul discernimento spirituale, lo psicodramma biblico,
ecc.”, sono giunta io stessa a dare esercizi nella vita ordinaria.
La fedeltà all’accompagnamento e alla supervisione hanno operato in me il
passaggio dalla molteplicità all’unificazione, dal sapere intellettuale al sapere vitale
in cui il termine “conoscere” ha riacquistato la sua ricchezza di significato biblico
nel coinvolgimento esperienziale e intimo.
Anche se, da qualche tempo ormai, la comunità gesuitica non aveva più sede nella
Villa S. Giuseppe l’aver tenuto in piedi questo luogo come “punto di riferimento” è
stata una grande intuizione e questo perché considero gli esercizi spirituali
ignaziani una “diaconia dello Spirito” più che una “diaconia della Parola”. Vero
grande dono per la Chiesa e per l’uomo di oggi, servizio questo che sembra
spesso assente.
Osservo che mancano i luoghi di riferimento nei quali si propone un ritmo segnato
non tanto dalla concatenazione logica dei contenuti, quanto piuttosto dall’itinerario
storico-esistenziale della persona, nelle sue varie risonanze alla parola di Dio.
Attraverso i percorsi proposti all’interno di questa struttura, personalmente ho
raccolto la luminosità dell’incontro con il Vivente e della mia identità di consacrata
tra le Francescane Missionarie S. C.
Qui i contenuti sono interiorizzati ed evidenziano la storia di salvezza personale
con riferimento continuo alla storia oggettiva della salvezza, la quale rimane
sempre sullo sfondo e indica in cammino che si è chiamati a percorrere e
assimilare per restare in comunione con Il Vivente e la sua Chiesa (sr. Natalina,
religiosa, vive nel Veneto).
Ho fatto gli esercizi spirituali a Villa S. Giuseppe a giugno 2012. E’ stato
sicuramente un aiuto spirituale (non solamente perché le suore fanno gli esercizi
come sollievo e come ricarica annuale. Sinceramente per me quell’anno è stato
una felice sorpresa, facendo memoria dell’amore di Dio nella mia vita, ho
compreso, come Israele, come il Signore mi abbia accompagnata lungo tutto il mio
cammino e nei momenti difficile mi abbia presa sulle sue ali.
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Questa memoria mi accompagna ora tutti i giorni della mia vita e mi da fiducia per
affrontare qualunque prova e difficoltà.
La Villa con i suoi orari, il suo silenzio, i pasti sobri e in modo particolare per me
quello scorrere del fiume accanto alla casa è stato uno strumento valido per gli
esercizi. Mi sono sentita in cammino verso Dio e verso i fratelli. Ringrazio tutti per
questa esperienza e in modo particolare la mia guida, sr. Gabriella Mian (sr.
Cecilia, religiosa, vive in Puglia).
Mi è rimasto nel cuore quel luogo
meraviglioso: il Brenta, il parco, la villa,
dove era passato anche mio nonno a
fare gli esercizi spirituali. Soprattutto ho
apprezzato la guida sapiente di chi
opera lì.
Mi spiace per la chiusura di Villa San
Giuseppe: che bell’edificio che belle
stanze con appese alle pareti le foto dei
volti di tanti che in questi 90 anni sono
passati per incontrare Gesù attraverso
gli esercizi!
Mi fermavo spesso a guardare quei volti di altre epoche per scoprirli fratelli che mi
hanno preceduto nella battaglia della vita e nella ricerca del bene e della verità.
Che magnifica posizione Villa San Giuseppe a ridosso del Brenta, prima dei monti,
quanto mi piaceva passeggiare nel parco ricco di piante secolari dove si trova la
statua della Madonna di Fatima alla cui intercessione affidavo queste settimane di
meditazione perché portassero frutto di vita santa da vero discepolo del Signore
(Luigi, laico sposato e diacono, vive nel Veneto).
Ricordo con gioia e con tanta gratitudine il mese vissuto alla Villa San Giuseppe di
Bassano, è stato un grande dono che ancora mi accompagna e orienta la mia vita
di donna e di donna consacrata perché mi ha aiutata a guardare la vita NON
attraverso uno specchio, ma in faccia e nella verità (Lucia, consacrata, vive a
Bologna).
Non posso non rimanere affezionato al luogo dove ho incontrato Gesù in un modo
nuovo, unico: Villa San Giuseppe a Bassano del Grappa. Non si può dire di più
riguardo a quell'incontro intimo: sarebbe come dissotterrare un tesoro, senza aver
comprato il luogo nel quale si trova (cfr. il Vangelo di oggi in Mt 13). Tuttavia posso
testimoniare che il luogo della motivazione per cui sono entrato in seminario, il
luogo in cui ho trovato sotterrato il tesoro (del campo da acquistare) è lì dove è
stato permesso a Gesù di parlare ... nell'Agosto del 2004 durante un "mese
ignaziano" (don Marco, sacerdote fiorentino dal 2010).
Da 5 anni il Signore mi ha fatto il gran dono di frequentare VSG, vuoi per gli
esercizi, vuoi per il Mese, gli incontri spirituali o per semplice amicizia … e in questi
anni è progressivamente diventata il luogo dello Spirito dove amo quotidianamente
ritornare, anche solo con la memoria del cuore, per cercare e trovare ristoro nella
Volontà di Dio e per pulire lo sguardo, quando la fretta erode lo spessore
evangelico della vita.
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Parlare di VSG significa per me rileggere la mia relazione con il Signore Gesù:
perché VSG è la casa dove sono stata introdotta da padri e madri dello Spirito ad
ascoltare come il Signore parlava al mio cuore; il luogo dove sono stata
accompagnata a gustare l’intimità con Lui, che desiderava maturare la mia fede
rendendola più affettiva e quotidiana. VSG è silenzio amoroso, attenzione discreta
alle piccole cose, dedizione gratuita, collaborazione fedele, stile di vita sobrio e
sodo, dove l’essenziale è preparare i cuori al Signore, senza mai scadere nel
cercare notorietà o grandi numeri.
Ciò che più ho amato e che ha fatto la differenza in questi anni, è stato sapere che
gli esercizi non erano una splendida, confortante parentesi, ma che a VSG la vita
continuava secondo lo stile e lo spessore ignaziano nella quotidianità dell’anno.
Sapere che c’erano persone che avevano il coraggio di continuare a dedicare la
loro vita esclusivamente agli esercizi e a facilitare l’incontro con il Signore senza
cercare altrove altre realizzazioni, come ho avuto occasione di mettere più volte
alla prova. Questo aspetto ha avuto in me una forza evangelica straordinaria. La
continuità nello stile di vita mi ha toccato il cuore, insegnandomi che è davvero
possibile vivere la costanza in Gesù, richiamandomi a prendere sul serio il Signore,
stimolandomi ad una fedeltà più profonda alla mia vocazione e, soprattutto,
all’incontro personale con Lui ….
E ora? È il tempo della fiducia … La decisione di chiudere VSG ci rende più
responsabili dei doni di grazia ricevuti da questa casa e dalle persone che negli
anni l’hanno resa un luogo ospitale ed accogliente. Poco importa se non sappiamo
ancora come o perché, ce lo farà capire Lui come moltiplicare con fedeltà quanto
ricevuto …
Oggi più che mai abbiamo bisogno di luoghi di ristoro che custodiscano il primato
della cura personale e di persone che spendano la vita nell’aiutare altri a
riconoscere e a corrispondere alla voce del Signore, senza paura di amarlo
teneramente. Luoghi e persone la cui fedeltà nascosta e quotidiana è motivo di
coraggio nella fedeltà al Vangelo… poco importa se a VSG o altrove. L’importante
è che la Compagnia abbia il coraggio - nel nostro tempo così disperso - di
custodire questi luoghi dello Spirito dove trovare stabilità in Gesù, “segni di
contraddizione” dal sapore evangelico, com’è VSG (sr Sarah, vive nell’Alto
Adige).
Ho frequentato Villa San Giuseppe per gli Esercizi ignaziani su indicazione della
guida spirituale; il mese di esercizi è stato diviso in tre parti, e in questo modo ho
potuto partecipare senza grosse difficoltà. Certo non si è trattato di una
passeggiata: sono stati giorni di pace ma anche di lavoro intenso sul piano
spirituale. Il ritmo della preghiera è davvero impegnativo per chi, come me, non era
abituato a dare al Signore tanto tempo!
E’ difficile dire su due piedi quali siano i frutti degli esercizi. Non tutto può essere
facilmente pesato. Faccio un tentativo per quanto molte cose, sono convinto, sono
entrate nell’intimo, quasi sono diventate parte di me stesso, tanto che fatico a
vederle in modo oggettivo.
Certo ho avuto uno slancio nella preghiera, che è diventata più prolungata, meno
frettolosa, più profonda. Non ho paura di affrontare con tutto me stesso la Parola,
anche con un coinvolgimento dei sentimenti. Anche attraverso questa modalità ho
affinato la mia spiritualità. Ho iniziato (anche se con alti e bassi!) a seguire la
pratica dell’esame di coscienza: questo mi aiuta a individuare delle tracce della vita
spirituale sulle quali lavorare.
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Un altro aspetto degli esercizi è quello vocazionale: ho trovato che le indicazioni di
San Ignazio su questo argomento sono davvero illuminanti perché sono di una
chiarezza ed essenzialità sorprendenti, cosa che mi ha aiutato a sbrogliare una
matassa e, almeno, a orientarmi per una strada che ho intrapreso e che sto
percorrendo.
Si tratta di piccole cose, di “perle preziose”. Non ringrazierò mai abbastanza le
persone che hanno permesso questa esperienza e che hanno favorito il mio
avvicinarmi al Signore attraverso la sua Parola (Fabio, laico, vive nel Veneto).
Ho conosciuto l’opera degli Esercizi Villa San Giuseppe a Bassano del Grappa
nell’occasione dei miei Esercizi spirituali nell’ottobre 2010. Desideravo in quel
tempo un accompagnamento personalizzato e l’ho ricevuto nella persona di suor
Gabriella Mian alla quale, grazie alla conoscenza avuta in quell’occasione, ho
chiesto poi collaborazione per la formazione delle Superiore dell’Istituto cui
appartengo. Non ero la prima però tra noi sorelle a conoscere Villa San Giuseppe.
Diverse suore della nostra Congregazione hanno fatto in questa casa il mese
ignaziano in preparazione alla professione perpetua oppure gli Esercizi spirituali in
momenti particolari della loro vita e hanno considerato le guide avute come punto
di riferimento anche successivamente. Ringrazio quindi a nome mio personale e
delle sorelle che hanno trovato a Bassano nelle persone, nella casa, nella natura
un aiuto per essere ricreate nel Signore (sr. Lucia, religiosa, Madre Generale del
suo Istituto, vive in Lombardia).
Sono Grazia e voglio condividere con voi cosa rappresenta per me Villa San
Giuseppe. Prima di tutto è un luogo dove puoi trovare pace, serenità e silenzio ma
per me è un luogo importante per la mia crescita personale perché qui ho
incontrato la mia guida spirituale, che mi aiuta a capire cosa si muove nella
profondità e a discernere quello che succede intorno e dentro di me. E’ un aiuto
prezioso per la mia maturazione e per il mio percorso (Grazia, laica, vive nel
Veneto).
Io ho fatto il mese ignaziano a Villa S. Giuseppe due anni fa. Per me e per la mia
storia vocazionale è stato proprio un tempo bello e significativo che ricordo sempre
con grande gioia. Le persone, in modo particolare la mia guida, e i luoghi mi sono
diventati familiari. Come non ricordare la mia stanza nella quale ho passato tutte le
mie ore di preghiera, come non ricordare quel viale alberato dove mi sono sentito
guardato e amato da Dio per quello che sono? Ringrazio tutti quanti mi hanno dato
di vivere questa esperienza, in primis Dio. Non nego che mi dispiaccia sapere che
la Villa verrà chiusa, perché lì dentro c’è anche un parte di me (Roberto,
seminarista, prossimo all’ordinazione diaconale, vive nel Veneto).
Mi chiamo Anna Maria e sono sposata con Claudio e madre di due figli, Christian e
Mattia. Nella comunità pastorale, dove abito, ormai da alcuni anni ho accolto la
chiamata al servizio di animatrice dei Giovanissimi di Azione Cattolica.
Con queste mie piccole riflessioni vorrei condividere con voi quanto il cammino
intrapreso, seguendo la spiritualità di s. Ignazio, ha dato a me ed a chi mi è
accanto: la mia famiglia che ne ha beneficiato.
Ho incontrato il Signore di persona a questi esercizi Spirituali Ignaziani, gli EQ, che
si sono svolti a Bassano, alla guida di padre Mario Marcolini.
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Ciò che mi spinse ad
iniziare questo cammino fu
il grande desiderio interno
di conoscere di più il
Signore
per
seguirlo:
avevo infatti conosciuto
degli animatori in AC della
mia
diocesi
che
emanavano
una
luce
particolare e avevano un
qualcosa
di
diverso
rispetto ad altri. Furono
loro a parlarmi degli EVO.
La curiosità mi avvolse e
decisi di iniziare questo
cammino di due anni.
Fu una grande grazia che il Signore mi donò: la chiamata. Una chiamata fatta di
grandi “grazie”: da subito il silenzio interiore ed esteriore; lo spogliamento, tanto
necessario, di tutto ciò che non aiuta la crescita spirituale; l’ascolto di Colui che
Parla e l’incontro con il Signore per lasciarsi poi rivestire da Lui. Nel cammino
passo dopo passo, sempre accompagnata dalla guida della preghiera, mi sono
lasciata plasmare, nutrire, coccolare, amare ogni giorno nella fedeltà che Lui
richiede alla Sua Parola per ASCOLTARE ciò che dice oggi a me.
Terminai gli esercizi domenica 2/06/2012 con la S. Messa, ringraziandolo per tutti i
doni che mi aveva fatto.
Il 17/06/2012, quindici giorni dopo, mio figlio Mattia fu chiamato a una nuova vita in
cielo, in un incidente stradale. Nel passaggio di Mattia dalla terra al cielo consegnai
la sua vita nelle mani di Dio Padre e, in un dialogo tra figlia e Padre, gli dissi:
“Padre prima di essere mio figlio Mattia è tuo figlio, prima che io sia sua madre tu
sei suo Padre, tu sai ciò che è meglio per lui, io non lo so, ma tu si, perché non so
come trovo Mattia visto che è in rianimazione e se lui si accetta com’è. Padre io te
lo affido, si compia in lui ciò che Tu vuoi purché si salvi l’anima di questo figlio, sia
fatta la tua volontà”. Mattia fece il suo passaggio subito dopo la preghiera. Dentro
di me c’e una grande consapevolezza di essere stata guidata dallo Spirito Santo
nel presentare Mattia al Signore, una riconsegna del dono grande che il Padre ci
ha fatto 16 anni fa: a Lui è ritornato certi che è in Paradiso e intercede per noi.
Consapevole di aver risposto alla sua chiamata a questo cammino, perché mi
stava preparando a questo avvenimento, rafforzata dalla sua presenza, aiutando
mio marito e Christian insieme ad affrontare il tutto, certi della sua presenza, della
sua consolazione, l’amore di Dio non ci ha mai abbandonato, ma ci da i suoi frutti
giorno per giorno. Tutt’ora frequento gli esercizi Ignaziani non solo nella vita
quotidiana (EQ), che sono diventati la mia preghiera giornaliera, ma anche il ritiro
settimanale.
Ora posso dire: “Io ho incontrato il Signore veramente, non per sentito dire dagli
altri, ma personalmente”. Ringrazio il Padre per il dono dei padri Gesuiti, delle
guide, della pazienza, della semplicità che hanno nel dare gli esercizi. Dono
prezioso è lo Spirito Santo che agisce in loro e in noi.
Consiglio per chi vuole fare un esperienza forte, sicura, di incontro con il Signore
per capire dove il Signore lo chiama, di provare a fermarsi nel silenzio per
ASCOLTARE la Sua voce: solo li nel silenzio, lontani da tutte le voci e dai rumori,
si può sentirlo, si può conoscerlo per poterlo seguire ed amare sempre di più
(Annamaria, laica sposata, vive nel Veneto).
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Grazie, Villa S. Giuseppe, di ciò
che sei stata per me, delle
persone che ti hanno resa così.
Grazie di ciò che eri e di quello
che, con queste tue
fondamenta ben solidificate nel
tempo, sarai (sr. Rita,
religiosa, vive nel Veneto).
VILLA S. GIUSEPPE:
casa dalle mura trasudanti
preghiera,
dall’aria impregnata di silenzio,
di persone accoglienti del tuo
essere così come sei,
di giovani sostanti ore ed ore in
ascolto ricevente Parola.
VILLA S. GIUSEPPE:
nostalgia di un anno intero
per rivedere il luogo dove il Signore
si fa incontrare
nella “ brezza leggera”
giungendo in punta di piedi dalla
finestra del cuore
per chiederti di entrare
facendoti vibrare di momenti
incontenibili di commozione.
VILLA S. GIUSEPPE:
casa del silenzio,
luogo della Parola, abbraccio di un
incontro
con Colui che mi ama.
Ritorno a Villa S. Giuseppe, dopo un anno, a metà agosto, per
completare l’esperienza rigenerante degli esercizi spirituali. Ho ritrovato
un giardino, un monte, un fiume, e soprattutto una casa immersa nel
silenzio. Un silenzio abitato dalla Parola: proposta, meditata,
contemplata e celebrata per vivere la dimensione di Chiesa animata
dallo Spirito.
Mi sono sembrate “mura viventi”: dentro di esse si diviene “campo,
edificio di Dio” (1 Cor 3, 9). Ogni giorno, compiendo tanti piccoli passi
possibili, si viene costruiti “quali pietre vive … come edificio spirituale
… mediante Gesù Cristo” (1 Pt 2, 5). Ho avvertito dentro di me una
“casa interiore”, libera e spaziosa per il Signore
In giardino: possenti cedri, alberi dalle foglie colorate trapassate dalla
luce e, più in là, gli ulivi. Un giardino all’italiana, reso ancora più
ospitale dai volontari che nelle ore meridiane lo curano. I volontari
“Amici di Villa S. Giuseppe” sono per lo più nascosti: difficile conoscerli
tutti. Hanno tratti d’aspetto in comune: il servizio per l’accoglienza.
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Il monte il quale un’infinità di volte mi conferma nella solidità della
“Roccia eterna”, Cristo e la sua Chiesa: questa radice santa nella quale
mi ha innestato il Signore Gesù, il Fratello che mi ha tenuto a
battesimo. Ringrazio Dio per quest’acqua benedetta che mi ha
rigenerata.
Il fiume, nel suo perenne scorrere, è un invito ad abbandonare alle
onde ogni inutile peso e a riporre una fiducia incrollabile nella “Roccia
che difende”.
Ora, mentre faccio mio il monito degli animatori spirituali di questa
Casa “Ascolta!”, mi sia consentito lasciare con più verità S. Giuseppe
come custode di questo luogo, come al principio, noi che di questa
Casa abbiamo conosciuto le pietre vive (Pia, laica consacrata, vive
nel Lazio).
Conosco la spiritualità ignaziana perché ho fatto i miei studi presso la
Pontificia Università Gregoriana a Roma. Al termine ebbi modo di fare il
Mese Ignaziano a Galloro, presso Ariccia e ne porto da sempre nel
cuore una ricchezza grande. La mia attività, sia nel settore parrocchiale
che in quello dell’insegnamento, è sempre stata illuminata e arricchita
da queste esperienze vissute. Le numerose attività e i molteplici
impegni finiscono però per attutire un po’ l’innamoramento verso il Dio
paterno e benevolo che sempre ci guarda con amore. Sì, l’amore resta
e si gusta perché Lui, il Dio dell’Amore, si fa sentire, però la freschezza
dell’innamoramento si attenua.
La Provvidenza mi ha fatto scoprire Villa S. Giuseppe di Bassano e io
da tre anni trascorro un mese gustandomi la tenerezza di un Dio che
scopro sempre più innamorato di me.
Esco da questo nuovo Mese sereno, gioioso e con un amore sempre
più giovanile ed entusiasta verso quel Dio che si è fatto come me per
dimostrarmi la tenerezza profonda che Lui nutre per me. Egli vuole
vedere ricambiata questa tenerezza perché è vero che io lo cerco, ma
è molto entusiasmante scoprire e gustare che Lui da sempre mi cerca,
quasi bisognoso della mia presenza di figlio da Lui amato alla follia.
Riprendo allora la mia attività carico di ottimismo che, pur non
rendendomene conto, so diffondere intorno a me, creando un clima di
gustosa serenità e allontanamento da ogni paura perché Lui è in me e
io vivo in Lui.
Gli innamorati sentono il bisogno di interrompere un po’ la monotonia
del vivere quotidiano per dedicare un po’ di tempo esclusivamente
l’uno per l’altro e sentirsi uniti e pienamente realizzati. Così è il mio
rapporto di amore con un Dio che quanto più scopro, più mi attrae
follemente. E col passare degli anni sempre più mi rendo conto quanto
sia veritiera l’affermazione di S. Agostino: “Signore, ci hai fatti per Te e
il nostro cuore è inquieto finché non riposa in Te”.
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Grazie a Gesù. Grazie a chi conduce con tanto amore questo Mese
con lo scopo di entrare in un rapporto sempre più arricchente con Te
che sei il nostro Tutto (don Italo, sacerdote di 74 anni, vive in
Toscana).
Per me Villa S. Giuseppe è stata un luogo di incontro con il Signore.
Forse anche Lui da tanto tempo aveva bisogno di incontrarmi e lì
siamo riusciti a guardarci, a parlarci. Dalla prima esperienza fatta ho
custodito questo posto come un “riparo” dalle fatiche e dalle
preoccupazioni della vita di tutti i giorni.
Ritornando, questo luogo è diventato un “grembo” che ha fatto nascere
un nuovo legame con Dio e dove ho capito che Dio è fantasioso e
amante della vita in tutte le sue forme, in tutte le vocazioni, in tutte le
culture, in tutte le lingue, in tutti i colori della pelle e in ogni storia
d’uomo. Indipendentemente dallo stato di vita, è bello pensare che se
potremo amare le persone che avremo accanto, sarà anche grazie
all’aver incontrato posti come questo … “sulla via della vita”.
Ciao, Villa S. Giuseppe, grazie, non ti dimenticherò! (Cristian, laico,
vive in Emilia Romagna).
Mese Ignaziano 9 agosto – 8 settembre 2014, con sr. Gabriella, p. Mario e p. Ernesto …
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INFORMIAMOCI …
APPUNTAMENTI autunno – inverno 2014
4 OTTOBRE – ore 20,30
Proiezione film “Religion Today”
CHANGE! Religioni, società, cambiamento
25 OTTOBRE e 22 NOVEMBRE dalle ore 15 alle 18
Incontro di preghiera silenziosa condotto da Mariolina Cornoldi, animatrice di gruppi di meditazione e preghiera silenziosa.
3 NOVEMBRE – ore 20,30
Incontro sul tema “CHIESA DEL FUTURO” nell’esortazione apostolica Evangelii Gaudium di Papa Francesco
Condotto da P. Eugenio Brovedani sj presidente Fondazione Stensen (FI)
12 DICEMBRE – ore 20,30
Proiezione film “Religion Today”
20 DICEMBRE – dalle ore 15 alle 18
Ritiro per gli Amici di Villa San Giuseppe
A conclusione Santa Messa
24 DICEMBRE – ore 21
Santa Messa della veglia di Natale
VILLA SAN GIUSEPPE
Qui dove i sussurri del Brenta/ li senti appena appena,/ qui immerso in un mare di verde/ che
dipinge alberi e siepi/ tra sguardi di olivi e di viti,/ qui tra immagini sacre/ di Ignazio, Maria
e Giuseppe/ trovi l’invito alla preghiera.//
Qui trovano pace e serenità/ le anime in pena di Dio/ tra una parola d’amicizia/ e una sottile
riga di fede/ come lieve canto sommesso./ Qui tra i passi del tempo/ l’anima ritrova se
stessa/ in un abbraccio di pensiero//
che diventa subito orazione/ e le promesse per domani/ sono sentieri che portano a Dio/ tra
piccoli sogni e realtà/ che attraversano il calendario/ e si riparte poi con le valige/ cariche di
tante promesse/ per seguire il sentiero dell’anima. ( n.b. )
Villa S. Giuseppe vive dell’offerta degli esercitanti, ma anche della generosità di chi voglia
aiutare l’Opera a vivere questo servizio. Chi vuole può contribuire economicamente al sostegno di
Villa S. Giuseppe con un’offerta in denaro, oltre che con il servizio di volontariato.
Direttore responsabile:
Maurizio Mellarini
Redazione:
Nico Bertoncello ([email protected])
Stampa:
Villa San Giuseppe - Via Ca’ Morosini, 41
36061 Bassano del Grappa (VI)
[email protected]
Grafica:
Nicola Gerardi ([email protected])
Marco Gambarotto ([email protected])
Collaboratori/trici di questo numero:
Sito web di Villa S. Giuseppe:
(www.villasangiuseppebassano.it)
- M. Lucia Ziliotto
- Gabriella Mian
- Nico Bertoncello
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