POF - Liceo Statale "PE Imbriani" Avellino

MINISTERO DELL’ ISTRUZIONE, DELL’UNIVERSITA’ E DELLA RICERCA
LICEO STATALE “PAOLO EMILIO IMBRIANI”
Linguistico ~ Scientifico ~ Scientifico Scienze Applicate ~ Musicale e Coreutico Sez. Musicale
Via Salvatore Pescatori 155, 83100 Avellino
Certificazione di qualità ISO:9001
Marchio collettivo S.A.P.E.R.I per la
Tel. (2 linee) 08257821.84 - 86 ~ Fax Uffici 0825783899 ~ Fax Dirigenza 082535375
www.liceoimbriani.it ~ [email protected], [email protected]
Codice meccanografico AVPM040007 ~ Codice fiscale 80011170646
qualità ed eccellenza della scuola
PIANO dell’OFFERTA
FORMATIVA
ANNO SCOLASTICO 2013-2014
1
BREVE PROFILO STORICO DELL’ISTITUTO “IMBRIANI”
Nel 1866, su iniziativa del Consiglio Provinciale Scolastico presieduto dal Cavaliere Paolo De
Cristofaro, nasce in Avellino una Scuola Magistrale Femminile, volta a curare la preparazione di
educatrici capaci di promuovere la diffusione del sapere anche in una provincia interna ed isolata come
quella Irpina.
Dopo i primi anni di intenso impegno e di positivi risultati, ad onta dei tanti ostacoli,
diffidenze, riserve più volte espressi, la scuola viene affermandosi ed imponendosi all’attenzione di
tutti per i traguardi culturali raggiunti e per l’incremento costante di iscritti.
“Regificata” l’11 ottobre 1885 dal Re Umberto I, la Scuola Normale Femminile Superiore
Provinciale di Avellino è convertita in Scuola Normale Femminile Governativa col concorso della
Provincia.
Sei anni più tardi, il 4 gennaio 1891, la Scuola viene intitolata a Paolo Emilio Imbriani.
Divenuta Regio Istituto Magistrale “P. E. Imbriani” nel 1923, per effetto della Riforma Gentile,
la Scuola è aperta anche ai maschi. Ne usciranno innumerevoli e prestigiose figure di educatori che,
con umiltà e zelo indicibili, si impegneranno nella provincia e fuori di essa, in una nobilissima opera di
istruzione e di educazione.
Altrettanto nobili le figure dei Presidi e dei Docenti susseguitisi nel corso dell’attività più che
secolare dell’Istituto: fra le tante ricordiamo quelle di studiosi ed educatori illustri quali Leopoldo
Cassese, Emanuele Papa, Olindo Di Popolo.
Dal 1972 la sede della Scuola è stata trasferita nell’area del campus scolastico di contrada
Baccanico, dove sono stati attivati gli indirizzi Linguistico, Socio-psico-pedagogico, Scientificotecnologico, Classico e delle Scienze Sociali, eredi e interpreti, sia pure in modo e per vie diverse, del
magistero di cultura e di umanità assolto per tanti decenni dall’Istituto Magistrale “P. E. Imbriani”.
Oggi, nella sede dell’ Istituto Magistrale “P. E. Imbriani” continuano la loro opera educativa i
docenti del Liceo Linguistico, del Liceo Scientifico, del Liceo Scientifico delle Scienze Applicate e del
Liceo Musicale e coreutico sez. musicale guidati dal Preside Dott. Luciano Di Rienzo.
FINALITÀ
DEL LICEO STATALE “P. E. IMBRIANI”
Il Liceo Imbriani considera quali proprie finalità:
il miglioramento continuativo e il conseguimento della qualità e dell’efficienza nell’attività didatticoformativa
Il conseguimento di tali finalità rappresenta un’applicazione organica dei principi previsti dalla
normativa sull’autonomia scolastica, che si possono individuare:
- nell’orientamento scolastico e professionale inteso come processo mirato sia all’organizzazione di
esperienze, di processi logici e di strategie di apprendimento, sia alla piena valorizzazione delle
competenze, delle abilità e delle potenzialità degli studenti;
- nell’arricchimento dell’offerta formativa al fine di promuovere e sostenere non solo
l’individualizzazione all’insegnamento, ma anche una costruttiva e positiva forma di raccordo e
d’integrazione tra scuola e territorio.
LA POLITICA PER LA QUALITÀ
L’azione didattico-formativa rispondente alle finalità dell’Istituto deve garantire, attraverso
un’appropriata Progettazione curricolare e l’azione coordinata che si realizza nei Progetti e nelle
Attività integrative, il "successo" degli allievi, inteso come:
- crescita culturale, sia di base, sia specialistica;
2
-
facilità nel proseguire gli studi;
proficuo inserimento in ambito sociale e lavorativo.
Per il raggiungimento di tale obiettivo il Liceo Imbriani ha costruito e tende costantemente ad
aggiornare le proprie attività sui seguenti punti fondamentali:
- efficace ed efficiente applicazione delle procedure previste;
- l’adeguata formazione di base e professionale;
- la predisposizione di ambienti sicuri e di una strumentazione didattica idonea;
- la creazione di un “sistema integrato” fra il Liceo, gli enti locali e le Università;
- la considerazione della famiglia, nelle sue componenti figli–studenti e genitori, e del territorio
- la definizione e l’analisi periodica dei risultati, tramite la sistematica valutazione del Piano
dell’Offerta Formativa e dei servizi erogati.
STRATEGIE PER UNA POLITICA PER LA QUALITÀ
-
-
-
Autodiagnosi: per avere un quadro più completo possibile della situazione di stato:
 le condizioni del contesto sociale, economico e istituzionale;
 la situazione delle risorse interne (risorse umane e professionali, logistiche, attrezzature);
 la situazione della struttura organizzativa;
 le necessità espresse dai fabbisogni formativi (soggettivi ed oggettivi);
 l’accertamento dei livelli degli studenti.
Autovalutazione, in termini di assessment, cioè:
 di controllo dei processi per determinare il livello di efficacia e di efficienza dell’istituzione
scolastica;
 verifica continua dei risultati intermedi e finali, per determinare la produttività delle strategie
attuate e dei relativi processi attivati.
Autoanalisi: analisi dei risultati ottenuti – efficienza ed efficacia – per definire:
 i livelli di prestazione complessiva;
 il riconoscimento del valore dei risultati come qualità realizzata o qualità dell’offerta formativa
attuata;
 i punti di forza e quelli di debolezza dell’Istituto scolastico in funzione del cambiamento e
miglioramento
 le strategie di miglioramento, ossia i possibili rimedi per sanare le debolezze e le iniziative da
intraprendere per rafforzare ulteriormente i punti di forza, disseminare e trasferire le “buone
pratiche” realizzate.
GLI INDICATORI DI QUALITÀ
Per la valutazione del Piano dell’Offerta Formativa e l’analisi dei risultati conseguiti dal Liceo
Imbriani si considerano i seguenti indicatori:
 percentuale di successo scolastico (rapporto tra allievi iscritti ed allievi diplomati);
 percentuale degli studenti che si iscrivono ad un corso di laurea;
 percentuale dei diplomati che hanno trovato occupazione nel settore di riferimento;
 percentuale degli studenti che hanno ottenuto certificazioni esterne;
 indice di soddisfazione dell’utenza rispetto al servizio offerto e del personale rispetto al sistema
organizzativo;
 numero di nuovi iscritti rispetto all’anno precedente;
 livello di partecipazione dei docenti alle fasi di lavoro collettivo;
 livello di partecipazione degli studenti alle attività proposte;
 livello di partecipazione delle famiglie alle attività collegiali.
3
LE CERTIFICAZIONE DELLA QUALITÀ
Certificazione ISO 9001 e formazione scolastica.
Il concetto di Qualità è nato e si è affermato all’interno del contesto produttivo e
imprenditoriale come necessità di strutturare e diffondere una nuova cultura dell’organizzazione, del
lavoro, nuove metodologie tecniche nell’utilizzo delle risorse e nella definizione dei comportamenti e
degli obiettivi.
I principi cardine su cui è basata la cultura della Qualità nell’impresa sono i seguenti:
-riconoscimento del rilievo prioritario che assume la soddisfazione del cliente
-la ricerca continua del miglioramento della Qualità dei processi produttivi e dei relativi prodotti.
Il servizio scolastico è il risultato di un insieme coerente di processi che devono essere
programmati, governati e controllati per garantire la qualità e l’affidabilità dell’offerta formativa.
La scuola è dunque un’organizzazione che eroga un servizio sia agli studenti e alle loro
famiglie, ma anche all’intera comunità, pertanto gli istituti vengono incoraggiati ad adottare un
modello gestionale conforme allo standard ISO– 9001.
In questo momento di decentramento e decentralizzazione istituzionale – con le nuove
disposizioni, infatti, le scuole diventano autonome sul piano didattico, organizzativo e amministrativo,
acquistando nuovi spazi di flessibilità, progettualità e responsabilità – il Liceo “Imbriani” ha ritenuto
di doversi uniformare ai criteri del sistema gestione qualità, avendo i requisiti della buona pratica
dell’organizzazione e della gestione, e si è sottoposto a una continua valutazione interna ed esterna dei
fattori di qualità nella realizzazione, controllo, riesame e processo di miglioramento dei servizi
scolastici erogati.
La scuola ha acquisito, pertanto, certificazione di qualità UNI EN ISO 9001, da parte dell’Ente
di certificazione SGS, nel mese di novembre 2008, riconfermandola anno per anno, nel mese di
dicembre 2009 e nel novembre 2010, quando si è effettuato l’aggiornamento all’edizione 2008 del
riferimento normativo.
Certificazione S.A.P.E.R.I.
Inoltre, nel corso dell’a.s. 2010-2011 la scuola, avendo dimostrato alla visita ispettiva di
valutazione esterna di avere tutti i requisiti del sistema di gestione qualità, ha ottenuto la certificazione
del marchio nazionale per la Qualità e l’Eccellenza S.A.P.E.R.I., rilasciata dalla Direzione Generale
dell’Ufficio Scolastico Regionale per il Piemonte, sotto l’egida del Ministero dell’Istruzione
dell’Università e della Ricerca.
Sono requisiti essenziali per l’ appartenenza all’ area del marchio:
1.Avere un sistema di gestione dell’ istituto strutturato e coerente;
2.Effettuare periodiche attività di autovalutazione, di benchmarking e di miglioramento secondo la
metodologia e i requisiti dei S.A.P.E.R.I.;
3.L’acrostico “S.A.P.E.R.I.” fornisce una mappatura di requisiti ottenuta raccogliendo le attività della
scuola in sei macro-processi: S macroprocesso servizi - A apprendimenti - P pari opportunità - E
etica - R ricerca, aggiornamento e sperimentazione - I integrazione con le scuole, con il territorio e
con l’ Europa.
4
INFORMAZIONI UTILI
Denominazione e sede
Liceo Statale “Paolo Emilio Imbriani”
Via S. Pescatori, 155 83100 – Avellino
Distretto Scolastico 003
Tel. 0825 782184 / 782184 Fax 0825 783899
Codice Istituto AVPM040007 Servizio di tesoreria c/c 11838836 Codice Fiscale 80011170646
Sito web
www.liceoimbriani.it
E-mail
[email protected]
Posta Elettronica Certificata: [email protected]
TEL.
NUMERI TELEFONICI INTERNI
0825.7821.84
0825.7821.86
Post selezione
Centralino
Dirigenza
Direzione
Amministrativa
Ufficio
Affari Generali
Ufficio
Protocollo e Segreteria
Generale
Ufficio
della Didattica
Ufficio
Amministrazione del
Personale
Ufficio
AmministrativoContabile
Ufficio
Patrimonio e
Economato
Cillo Annunziata
1
Dirigente Scolastico
Dott.Luciano Di Rienzo
9
Direttore SGA
Rocco Paolo Barbaro
8
Proff. Domenico De Simone
Diana Testa - Vincenzo Di Costanzo
2
Ins. Maria Caracciolo
Duraccio Maria
7
Assistenti Amm.vi
Cusimano Elena
Romagnuolo Mauro
Nevola Paola
3
Assistenti Amm.vi
De Palma Anna
Mario Ventola
4
Assistenti Amm.vi
Mirella Manzo
Romagnuolo Maria Rosaria
Capone Carmine G.
5
Assistente Amm.vo
Vena Antonio
5
6
ORGANIGRAMMA
FUNZIONI DI COORDINAMENTO
Dirigente Scolastico
Luciano Di Rienzo
Collaboratori della
Presidenza
Domenico De Simone
Immacolata Tina Diana Testa
Vincenzo Di Costanzo
Direttore dei Servizi Generali e
Amministrativi
Rocco Paolo Barbaro
Area 1
Gestione del Piano dell'Offerta Formativa
Vincenzo Di Costanzo
Area 2
Area 3
Sostegno al lavoro dei docenti,
Lucia Scotto Di Clemente
Responsabile qualità
Franco Pascale
Organizzazione visite guidate e viaggi d’istruzione
Filomena Serpico
Stages, Scambi con l’estero
Rosalba Pisani
Area 4
Funzioni Strumentali
Area 5 Rapporti con gli enti esterni, coordinamento Scuolanet,
Sito Web, Stazione Sperimentale Metereologica
Antonio IannuzziGestione rete d’Istituto
Marcello Sette
Area 6
Area 7
Servizio prevenzione e protezione
Andrea Centrella
Comitato di valutazione
Casarella Rita
Campagna Cinzia
Sette Marcello
Sole Carmela
(membro effettivo)
(membro effettivo)
(membro supplente)
(membro supplente)
Maria Caracciolo
Ufficio Dirigenziale
6
Coordinatore dell’Area
disciplinare umanistica
Pascale Franco
Coordinatore dell’Area
disciplinare scientifica
e disegno
Abate Gaetano
Coordinatore dell’Area
disciplinare antropologica
Giordano Marisa
Coordinatore dell’Area
disciplinare linguistica
Campagna Cinzia
Coordinatore dell’Area
disciplinare motoria
e scienze
Orefice Carmela
Coordinatore Area
Liceo Musicale
Paradiso Ida
Referente Coordinatrice docenti
di sostegno ed esperta alunni DSA
De Blasio Daniela
Referente Olimpiadi di
Matematica
Immacolata Tina Diana Testa
Referente Olimpiadi di Fisica
Oriana Fiore
Referente Olimpiadi di Chimica
Nicolino Santoro
Referente Olimpiadi di Scienze
Concetta Imperatrice
Referente Olimpiadi di Filosofia
Marina Villanacci
Referente Olimpiadi di Italiano
Venezia Maria
Premio Caianiello
Oriana Fiore
Responsabile del progetto di
avviamento alla pratica sportiva
Orefice Carmela
Referente Biblioteca
Orsini Assunta
Addetti alla Biblioteca
Romano Barbara – Serpico Filomena
Commissione Elettorale
Barbieri Michele; De Girolamo Salvatore; Minichiello
Nunziatina (docenti), Di Zeo Rosa (genitore), Cusimano
Elena (Ass. Amm.inistrativo), Mauriello Simone (alunno)
7
DIRETTORI DI AULE SPECIALI E LABORATORI
Polo Scientifico :
Gabinetto Scientifico 1 – Biologia; Chimica; e Fisica:
Abate Gaetano
Polo Linguistico:
Multimediale 1: biblioteca interattiva; linguistico e
pluridisciplinare
Marrazzo Rosa
Polo informatico :
Multimediale: Informatico, CD
Vitale Lucrezia
Polo sportivo :
Palestra: Orefice Carmela
Gruppo per l’inclusione
Luigia Cataldo
Luisa Del Regno
Daniela De Blasio
Rosa Rita Ianniello
Riccio Paola
Palombo Vincenza
Referenti Educazione alla Salute
Barbara Romano
Commissione Tecnica di Collaudo
Andrea Centrella
Domenico De Simone
Antonio Iannuzzi
Felice Raja
Vena Antonio
Commissione Acquisti
Rocco Paolo Barbaro
Rita Casarella
Vincenzo Di Costanzo
Marcello Sette
Immacolata Tina Diana Testa
Vena Antonio
8
CONSIGLIO D’ISTITUTO
Presidente
Dirigente Scolastico
Docenti
ATA
Genitori
Alunni
Fiore Grazia
Luciano Di Rienzo
Casarella Rita
Di Costanzo Vincenzo
Petrillo Pierina
Romano Barbara
Santoro Nicolino
Serpico Filomena
Mancini Antonella
Sacchetti Ada
Napolitano Francesco
Barbaro Rocco Paolo
Cucciniello Teresa
Fiore Grazia
Giannetti Annamaria
Napolitano Giovanni
De Vito Giuseppe Maria
Basileo Aurelio
Giampà Denise
Gradone Andrea
CONSULTA PROVINCIALE
Alunni
Della Rocca Giampiero
Damiano Alessandro
ORGANO DI GARANZIA
Presidente
Docenti
A.T.A.
Genitori
Alunni
D.S. Luciano Di Rienzo
Pascale Franco, Clemente Anna Maria,
Romagnuolo Mauro - Segretaria D’Avanzo Carmine
Vietri Gilda
COMITATO STUDENTESCO
Alunni
Andrea Maffeo
Leonardo Vitale
Luigi Orlando
9
- Presidente
ALUNNI E GENITORI ELETTI NEI CONSIGLI DI CLASSE
A.S.2013/2014
LICEO LINGUISTICO
1A
2A
3A
4A
5A
1B
2B
3B
4B
5B
1C
2C
3C
4C
5C
1D
2D
3D
4D
5D
1E
2E
3E
4E
5E
ALUNNI
ANDREOTTI ALESSANDRA
DAMOIA GIORGIA
CIOCE CHRISTIAN
DE CHIARA ALFONSINA
PAGANO RITA
IMBIMBO ALESSIA
TORNATORE SARA
IANNACCONE MARGHERITA
IANNACCHERO ANNA
DE PALMA ERIKA
LEONE DAVIDE
VENEZIA ROSSELLA
AMENDOLA TANIA
ERBA FRANCESCA
CARULLO ADELE
MANZO MARTINA
VECCHIONE SONIA
IANNUZZI ANTONELLA M. F.
GALASSO GIUSEPPINA
CUCCINIELLO ALESSIA
SIANO FRANCESCA
ROCCO DANIELA VITA
POLCARO NOEMI
ARGENIO MARTA
BRUNO MICHELE
BUHNE VIVIANA
ASCOLESE JLENIA
SCARSELLI CLAUDIA
GRAZIANO ANTONIO
RUBICONDO CHIARA
PERROTTA DAVIDE
TOMEO NOEMI
PIRONE GIULIA
GENGARO LUCA
IANDOLO LORENZA
PENNA ALESSIA
DE FALCO ANTONIA
DI GENNARO ROBERTA
PETRUZZIELLO ANITA LUCIA
LONGO LUCA
SEPE LUCIA
FESTA MARIA DOLORES
LEO BRUNA
BATTISTA MARIA CRISTINA
CALIANO NOEMI
DE CICCO MICHELA
MARINELLA ILENIA
DE STEFANO GIOVANNI
SIMEONE MONICA
GENITORI
ZOLLO ANNA
/////////////////////////////////////////////////////////
MAFFEI NICOLINA
CAPUTO MARIA TERESA
ROCA FRANCO
/////////////////////////////////////////////////////////
CAPORASO PAOLA
/////////////////////////////////////////////////////////
/////////////////////////////////////////////////////////
/////////////////////////////////////////////////////////
SPAGNUOLO ASSUNTA
SAURA SAVERIA
TESTA GIUSEPPE
CAPOBIANCO SIMONA
MANZO SERGIO
/////////////////////////////////////////////////////////
LAMBERTI LIDIA
SETOLA GIOVANNA
/////////////////////////////////////////////////////////
/////////////////////////////////////////////////////////
ROCCO GIUSEPPE
/////////////////////////////////////////////////////////
/////////////////////////////////////////////////////////
/////////////////////////////////////////////////////////
RIZZO LOREDANA
/////////////////////////////////////////////////////////
DE STEFANO ROSARIA A.
/////////////////////////////////////////////////////////
SELLITTO ARMANDO
/////////////////////////////////////////////////////////
CUSANO ANNAMARIA
RICCIARELLI PAOLA
FERRANTINO DANIELA
FACCADIO ELVIRA
ZIRPOLO GIOVANNA
/////////////////////////////////////////////////////////
DI GENNARO GIUSEPPE
LIMONGELLI CESARE
FIORE GRAZIA
/////////////////////////////////////////////////////////
RUSSO GIOVANNA
STAFFIERI MARCO VINCENZO
/////////////////////////////////////////////////////////
//////////////////////////////////////////////////////////
DE BENEDICTIS PATRIZIA
//////////////////////////////////////////////////////////
VANNI GIOVANNI
//////////////////////////////////////////////////////////
//////////////////////////////////////////////////////////
10
1F
1G
CIARDIELLO GIOVANNA
BARLETTA FRANCESCA ANNA
IOMMAZZO SARA
COLUCCI MARIA
AURIEMMA NINA
/////////////////////////////////////////////////////////
VALENTE FILOMENA
//////////////////////////////////////////////////////////
MANGANIELLO CIRO F.
/////////////////////////////////////////////////////////
LICEO SCIENZE APPLICATE
1A
2A
3A
4A
5A
1B
2B
3B
4B
5B
1C
2C
3C
4C
5C
1D
2D
3D
4D
5D
1E
2E
3E
4E
ALUNNI
CAPONE LUDOVICA
DI NOIA ANTONIETTA
ABATE GIANMARCO
CIRILLO LAURA
BARBARISI GIANMARCO
TALENTO SAMANTHA
LUCIANO SALVATORE
ORLANDO LUIGI
SERINO FRANCESCO
MEDUGNO ALESSIA
IANNUZZI EDOARDO
MELCHIONNO ALESSIO
MONTEFORTE GUGLIELMINA
GUERRA FERNANDO
CUFINO GAIA
CAFASSO DARIO
SANTOLI CESARE
FONTANA ALESSANDRO
VANGONE TERESA
ADABBO EVA
VIETRI CATERINA
D’AGOSTINO PAOLO
D’ARGENIO DANILO
MARTORINO EMANUELE
ROCA DIANA
MANGANIELLO ANGELO
VITALE CARMEN
CERRONE CARMEN
PETRILLO VINCENZO
MOTTOLA PASQUALE
MONTEFORTE FRANCESCO
BIDDAU STEFANO
LIBERALE RITASTELLA
ELIA TERESA
DELLA ROCCA GIAMPIERO
VITALE LEONARDO
VIETRI GILDA
FREDA FABIOLA
ALTAVILLA EMANUELE
DAMIANO ALESSANDRO
TOMASETTA ALBERTO
IANDOLI DOMENICO
BORRIELLO YLENIA
SICONOLFI MICHELA
AQUINO ANTONIO
MARAJO MARCO
CATALDO GIORGIA RITA
CAPONE MARIA
GENITORI
CIAMPI PATRIZIA
////////////////////////////////////////////////////////
CIRILLO ANIELLO
MARANO MARGHERITA
TESTA MARIA TERESA
NAPOLITANO GIOVANNI
COVELLUZZI MICHELE
AMMIRATI ANNA
////////////////////////////////////////////////////////
////////////////////////////////////////////////////////
DE SAPIO LOREDANA
/////////////////////////////////////////////////////////
NATALE NADIA
/////////////////////////////////////////////////////////
CUFINO EDUARDO
DE BENEDICTIS PATRIZIA
D’AVANZO CARMINE
/////////////////////////////////////////////////////////
////////////////////////////////////////////////////////
/////////////////////////////////////////////////////////
D’ADAMO SANTARITA
/////////////////////////////////////////////////////////
PETROZZIELLO ASSUNTA
/////////////////////////////////////////////////////////
IANDOLO GIUSEPPE
DEL GAUDIO MODESTINO
SPICA VIRGINIA
////////////////////////////////////////////////////////
////////////////////////////////////////////////////////
////////////////////////////////////////////////////////
PETILLO NUNZIA LINDA
/////////////////////////////////////////////////////////
TESTA ANNA
MARTURIELLO CARMELA
/////////////////////////////////////////////////////////
/////////////////////////////////////////////////////////
MUPO ANTONIO
RENZULLI MICHELINA
CIPRIANO MARIA TERESA
//////////////////////////////////////////////////////////
IMBIMBO ANNA
CONEDERA ANNA
BENEVENTO ANNA
BELVEDERE DANIELA
DE STEFANO ROSARIA A.
/////////////////////////////////////////////////////////
NAPOLITANO SILVESTRO
//////////////////////////////////////////////////////////
11
LICEO SCIENTIFICO TRADIZIONALE
ALUNNI
MATARAZZO GIUSEPPINA
GIANNETTI OTTAVIA
GIFUNI CARLO
PICARIELLO DAVIDE
MATARAZZO GRETA
PASTENA CLELIA
MELCHIONDA CHIARA
IANDOLI LAURA
TUCCI FAUSTO
MARUOTTO IDA
DURACCIO DANIELE
MANCIAGLI STEFANO
MAIETTA MICOL
SPAGNUOLO LUCA
NEVOLA MARIO
DELLA PIETRA M. CARMINA
TROPEANO ANTONELLA
MAFFEO ANDREA
1A
2A
3A
4A
1B
2B
3B
1C
2C
GENITORI
CUFINO EDUARDO
COPPOLA MARIA ROSARIA
TOMEO ANNA
/////////////////////////////////////////////////////////
CATALANO TERESA
MATARAZZO SILVESTRO
IMBIMBO GIOCONDA
TECCE MARILINA
DI PALMA CHIARA
PISCIOTTA CECILIA
MATTIELLO ASSUNTA
MARIGLIANO VINCENZA
DE DOMINICIS ALFONSO
////////////////////////////////////////////////////////
NAPOLITANO SILVESTRO
////////////////////////////////////////////////////////
TROISI FILOMENA
////////////////////////////////////////////////////////
LICEO MUSICALE COREUTICO
ALUNNI
CIRINO DARIO
NAPOLITANO GAETANA
CUCCINIELLO MARIO
LAMBERTI MATTHEW
GAROFALO GABRIELE
SCALA MAURIZIO
1A
2A
3A
GENITORI
NICODEMO GERARDINO
AMBROSONE GUIDO
CUCCINIELLO LUIGI
////////////////////////////////////////////////////////
OLIVIA GIUSEPPE
NAPOLITANO ANGELO G.
CALENDARIO SCOLASTICO 2013-2014
a.
b.
c.
d.
e.
f.
g.
h.
i.
j.
k.
l.
m.
n.
o.
p.
Le lezioni avranno inizio il 16 settembre 2013 e termineranno il 07 giugno 2014
Le vacanze natalizie saranno fruite da 23 dicembre 2013 al 06 gennaio 2014
Le vacanze pasquali saranno fruite dal 17 aprile 2014 al 22 aprile 2014 compreso
Le attività didattiche sono interrotte nei giorni:
01 novembre 2013 – festa di tutti i Santi
02 novembre 2013 – commemorazione dei defunti
08 dicembre 2013 – Immacolata Concezione
25 dicembre 2013 - Natale
06 gennaio 2014 - Epifania
14 febbraio 2014 – festa del Santo Patrono
04 marzo 2014 – ultimo giorno di carnevale
20 Aprile 2014, Pasqua
21 Aprile 2014, lunedì dopo Pasqua;
25 aprile 2014 – anniversario della Liberazione
01 maggio 2014 – festa del lavoro
02 giugno 2014 – festa nazionale della Repubblica
12
Sono fatti salvi gli adempimenti del calendario scolastico, esercitabili nell’ambito dell’autonomia
delle istituzioni scolastiche così come regolamentate dal DPR n. 275 del 1999, nel rispetto del
disposto dell’art. 74, comma 3 del D. Lgs n. 297 del 1994, tenuto conto che il limite numerico è pari a
200 giorni di effettiva lezione.
Per l’a.s. 2013/2014 saranno disponibili, da parte del Consiglio di Istituto, n° 3 (tre) giornate di
sospensione delle attività scolastiche.
Complessivamente sono 204 giorni di lezione
ORARIO DELLE LEZIONI
Ora
I
II
III
IV
V
VI
dalle ore
8.15
9.15
10.15
11.15
12.15
13.15
dalle ore
9.15
10.15
11.15
12.15
13.15
14.15
L’OFFERTA FORMATIVA DELL’ISTITUTO “IMBRIANI”
Il Piano dell’Offerta Formativa (POF) è il documento che definisce le scelte educative e le linee
programmatiche generali della formazione offerta dall’Istituto, sia per l’attività didattica curricolare sia
in relazione alle attività ed ai progetti didattico-educativi integrativi ed extracurricolari.
Il POF rappresenta, pertanto, una sorta di documento di identità dell’Istituto ed insieme, il
cardine intorno a cui ruota l’effettiva realizzazione dell’autonomia scolastica: un impegno e una sfida
culturale esaltanti e ineludibili per la scuola italiana, a cui l’Istituto “Imbriani” giunge tutt’altro che
impreparato, avendo acquisito da anni la disponibilità alla sperimentazione didattica, alla
collaborazione con altre scuole ed agenzie formative, agli scambi culturali con i paesi dell’Unione
Europea ed extraeuropei, all’interazione con il territorio, all’analisi dei bisogni formativi della
popolazione scolastica.
Nato come Istituto Magistrale, infatti, l’Imbriani ha saputo nel corso degli anni aprirsi ai nuovi
indirizzi rappresentati dal Liceo Linguistico, Liceo Socio-Psico-Pedagogico, a cui si aggiunsero lo
Scientifico-Tecnologico, il Liceo Classico “Brocca” e il Liceo delle Scienze Sociali. Anche in seguito
al dimensionamento, disposto dal Ministero della Pubblica Istruzione dall’anno scolastico 2008-2009,
l’Imbriani ha saputo adattarsi ai cambiamenti e le riforme. Oggi la scuola comprende il Liceo
Linguistico e lo Scientifico Tecnologico - in fase di transito al Liceo Scientifico delle Scienze
Applicate-; a questi si sono aggiunti il Liceo Scientifico e il Liceo Musicale.
La scuola è dotata di laboratori ed attrezzature modernissime che danno la possibilità di diversificare
ed arricchire l’offerta formativa.
Presupposto fondamentale del POF è il coinvolgimento di tutte le componenti della scuola, che,
pur nella diversità dei ruoli, contribuiscono attivamente, in spirito di collaborazione, a rendere questo
progetto sempre più adeguato alla realizzazione della finalità istituzionale della scuola, la formazione
culturale e civile degli alunni.
13
Il POF, in ogni caso, resta aperto alle proposte integrative, alle verifiche sul campo dei risultati
conseguiti, alle dinamiche socio-culturali che intervengono sul territorio di riferimento.
Il Piano dell’Offerta Formativa dell’Istituto “P.E. Imbriani” si caratterizza, pertanto, come un
documento di programmazione articolato e rigoroso sulle finalità e sui contenuti ma al tempo stesso
agile e flessibile, aperto alla creatività ed ai contributi del dirigente scolastico, dei docenti e del
personale A.t.a., alle esigenze degli studenti e delle famiglie, in uno spirito di confronto e di
partecipazione.
I criteri generali cui si ispira il presente POF sono i seguenti:
 garantire il diritto all’educazione ed all’istruzione mediante il successo formativo;
 offrire formazione integrale valorizzando le diversità;
 assicurare il successo formativo a tutti gli alunni attraverso obiettivi e percorsi
personalizzati;
 adottare un progetto educativo unitario che tenga conto della centralità degli alunni che
apprendono e si formano;
 utilizzare la fase della valutazione per individuare le strategie più adeguate ad assicurare il
successo degli alunni nei processi di apprendimento.
CRITERI E MODALITA’ DI VERIFICA DELLA GESTIONE DEL POF
La funzione strumentale Area 1 procederà a verificare la gestione del POF alla luce dei seguenti
criteri:
 corrispondenza tra gli obiettivi indicati ed i risultati conseguiti su piano didattico ed
organizzativo
 rispetto delle finalità educative e degli standard formativi indicati nel POF
 rispetto del budget di spesa relativo alle attività ed ai progetti didattici approvati
 livello di partecipazione degli allievi alle attività didattico-educative indicate nel POF
ORGANI DELLA GESTIONE DIDATTICA
DIRIGENTE SCOLASTICO
Il DS assicura la gestione unitaria dell’Istituzione, ne ha la legale rappresentanza, è
responsabile della gestione delle risorse finanziarie e dei risultati del servizio; a lui spettano autonomi
poteri di direzione, coordinamento e valorizzazione delle risorse. È il responsabile ed il garante del
buon funzionamento dell’istituzione.
Il Dirigente Scolastico della nostra scuola è il Prof. Luciano Di Rienzo.
COLLABORATORI DELLA PRESIDENZA
I collaboratori della presidenza sono:
 prof. Domenico De Simone, collaboratore, con compito di sostituire il DS in caso di
assenza breve ed adoperarsi per il buon funzionamento dell’Istituto;
 prof. Immacolata Tina Diana Testa, secondo collaboratore;
 prof. Vincenzo Di Costanzo, funzione strumentale con delega;
 docenti con Funzioni strumentali.
COLLEGIO DEI DOCENTI
E’ responsabile della programmazione di inizio anno e della verifica dei risultati ottenuti e, per
questo, definisce:
 gli strumenti con i quali comunicare con le famiglie e gli studenti;
14





gli obiettivi formativi relativi al biennio e triennio;
le attività di sostegno e di recupero;
i criteri generali relativi alle modalità di svolgimento delle attività didattiche;
individua gli strumenti per la verifica dell’apprendimento;
suggerisce gli elementi che concorrono alla formulazione della valutazione
periodica e finale.
CONSIGLIO DI CLASSE
E’ responsabile del coordinamento didattico interdisciplinare, delle strategie specifiche atte al
recupero e delle attività complementari e integrative che abbiano attinenza con gli obiettivi didattici
generali. In particolare:
 realizza il coordinamento didattico dei rapporti interdisciplinari e sceglie i metodi e gli
strumenti per il loro conseguimento;
 prende decisioni rispetto all’attività di sostegno e di recupero dell’apprendimento e alle
attività integrative, con il contributo fattivo dei rappresentanti degli alunni e dei genitori.
COORDINATORE DI CLASSE
Al docente coordinatore vengono assegnate le seguenti funzioni e deleghe:
 essere il referente per tutte le componenti del Consiglio di classe;
 favorire il dialogo interdisciplinare;
 curare l’applicazione delle decisioni del Consiglio di classe;
 essere il punto di riferimento delle famiglie;
 curare le comunicazioni alle famiglie per le assenze ingiustificate, per i ritardi e per il
profitto insufficiente.
 presiedere il Consiglio di classe escluso gli scrutini;
 controllare settimanalmente il registro di classe e compilare il prospetto delle assenze;
 controllare sistematicamente le assenze degli alunni e le giustificazioni anche pregresse;
 controllare periodicamente il libretto personale del discente;
 vigilare sull’aspetto disciplinare della classe con autonomia decisionale per la
convocazione del Consiglio straordinario per fatti comportamentali;
 indire autonomamente l’Assemblea dei genitori.
COORDINATORE DI AREE DISCIPLINARI
Il coordinatore dell’area viene nominato dai docenti della stessa disciplina. I docenti si
confrontano per stabilire i nodi fondamentali della materia di studio, i possibili percorsi
interdisciplinari, gli strumenti di cui ci si avvale, i tipi di verifica, i criteri di valutazione con
esplicitazione degli obiettivi minimi.
Tutto sempre nel rispetto della libertà d’insegnamento e delle strategie individuali che ogni
docente autonomamente può operare nell’ambito di ogni singolo Consiglio di Classe.
Gli incontri periodici offrono ai docenti la possibilità di scambiare informazioni, idee e proposte
e di verificare lo stato di svolgimento delle programmazioni.
15
LE FUNZIONI STRUMENTALI
Hanno compiti definiti dal Collegio dei docenti e sono funzionali al raggiungimento di alcuni
obiettivi ritenuti prioritari. Esse sono:
□ Gestione del Piano dell’Offerta Formativa (un docente)
□ Sostegno al lavoro dei docenti, servizio qualità e valutazione di Istituto (un docente)
□ Organizzazione visiti guidate e viaggi d’istruzione (un docente)
□ Rapporti con gli enti esterni, coordinamento ScuolaNet, sito Web, stazione meteorologica (un
docente)
□ Gestione rete (un docente)
□ Stages, Scambi con l’estero (un docente)
□ Responsabile del servizio di prevenzione e protezione.
OBIETTIVI DIDATTICI GENERALI TRASVERSALI E DISCIPLINARI
Gli obiettivi didattici generali trasversali e disciplinari saranno perseguiti durante il processo
di insegnamento/apprendimento in cui è ribadita la centralità dell’alunno.
Gli obiettivi didattico-educativi, realizzati secondo le priorità dei licei presenti nella
nostra scuola, sono distinti per aree disciplinari. Si dà risalto agli obiettivi del biennio perché inseriti
nell’obbligo scolastico e a quelli del triennio perché non solo integrano ed ampliano le finalità del
biennio ma formano i giovani alla consapevolezza dei processi di apprendimento che permette la
progressiva acquisizione di autonomia nella scelta e nell’organizzazione delle proprie attività di studio.
Per l’anno 2011-2012 le classi del primo biennio sono interessate agli obiettivi coerenti con
le indicazioni nazionali della Riforma dove sono indicate le aree disciplinari. (Si rimanda al
capitolo I LICEI dopo la Riforma – Nuova organizzazione, parte integrante di questo POF)
OBIETTIVI DEL BIENNIO
(prerequisiti del triennio)
Area umanistica


Conoscenze
 Sviluppare la consapevolezza dei processi comunicativi, cioè dei fattori sui quali
si basa la comunicazione e dei diversi scopi che essa si può prefiggere in
rapporto a funzioni e situazioni diverse
 Saper cogliere con chiarezza il significato e lo scopo di un testo in rapporto alle
varie modalità di lettura: lettura veloce, selettiva, per studio
 Ampliare il proprio orizzonte culturale attraverso la conoscenza di culture
diverse
Competenze
 Cogliere la natura sistemica della lingua, cogliendo analogie e differenze tra
lingue diverse
 Organizzare il tempo e lo spazio per predisporre le condizioni, in classe e a casa,
che favoriscano l’apprendimento
 Controllare i prerequisiti necessari per affrontare il compito assegnato
 Saper pianificare un proprio intervento
 Saper discutere rispettando le regole prefissate
 Esercitare la capacità di ascoltare, parlare, leggere e scrivere nell’ambito dei
diversi linguaggi
16

Capacità
 Rispettare gli insegnanti, il personale scolastico, le regole della vita scolastica e
sociale
 Valorizzare la riflessione individuale e la libera espressione di sé
 Saper realizzare una comunicazione decentrata, accettando il punto di vista
dell’altro
 Acquisire il senso della solidarietà con gli altri nell’accettazione e nel rispetto
delle diversità
 Saper prestare attenzione, integrare informazioni, individuare nel discorso i
rapporti logici, operare inferenze, ricostruire il non sentito, anticipare
Area tecnico-scientifica

Conoscenze
 Acquisizione dei concetti e delle nozioni fondamentali proprie di ciascuna
disciplina
 Conoscenza del linguaggio tecnico-scientifico e simbolico di ogni singola
disciplina
 Conoscenza delle regole di base logico-matematiche
 Acquisizione della percezione visiva nello studio delle materie sperimentali

Competenze
 Saper raccogliere, selezionare e sistemare in modo organico i dati
 Saper rielaborare le informazioni
 Saper elaborare uno schema e interpretare tabelle e grafici
 Saper impostare problemi e formulare ipotesi
 Saper applicare il ragionamento formale
Capacità
 Rispettare gli insegnanti, il personale scolastico, le regole della vita scolastica e
sociale
 Capacità di relazionarsi e di collaborare nell’ambito di attività di laboratorio
svolte in gruppo
 Capacità di osservazione dei fenomeni del mondo naturale
 Capacità di partecipare ed intervenire nel dialogo educativo
 Capacità di recepire modelli di riferimento geometrici della realtà
 Sviluppo della curiosità nei confronti della scienza

OBIETTIVI DEL TRIENNIO
Area umanistica

Conoscenze
 Conoscenza diretta dei testi più rappresentativi del patrimonio letterario italiano,
considerato nel suo storico costituirsi e nelle sue relazioni con le altre
letterature, soprattutto europee
 Conoscenza consapevole sia della lingua italiana sia della lingua inglese
 Conoscenza delle espressioni più complesse della civiltà inglese e degli aspetti
significativi della sua cultura e letteratura
 Conoscenza delle nozioni storiche fondamentali e padronanza degli strumenti
concettuali che danno conto della complessità delle epoche storiche
 Riconoscimento e consapevolezza della storicità delle conoscenze, delle idee e
delle credenze, come mezzo per acquisire l’attitudine a problematizzarle
17


 Conoscenza consapevole di aspetti e momenti fondamentali della vicenda
artistica
Competenze
 Padroneggiare il mezzo linguistico nella ricezione e nella produzione orale e
scritta, anche negli usi complessi e formali che caratterizzano i livelli avanzati
del sapere
 Padroneggiare gli aspetti comunicativi della gestualità del corpo
 Istituire collegamenti fra le varie discipline, individuando nessi, analogie,
differenze
 Usare diversi strumenti di studio, con capacità di accedere autonomamente a
varie fonti di informazione e di approfondimento individuale
 Sviluppare e consolidare l’abitudine alla lettura autonoma
Capacità
 Rispettare gli insegnanti, il personale scolastico, le regole della vita scolastica e
sociale
 Maturare la consapevolezza della propria autonomia e del proprio situarsi in una
pluralità di rapporti umani, implicante responsabilità verso se stessi, la natura e
la società
 Acquisire un metodo autonomo di lavoro e di studio
 Imparare ad interagire con i compagni di classe, attraverso un atteggiamento
improntato alla tolleranza e allo spirito di collaborazione
 Acquisire l’abitudine all’analisi critica, a formulare domande, a dilatare il
campo delle prospettive, a inserire le conoscenze acquisite in altre aree
disciplinari
 Imparare ad esercitare la riflessione critica sulle diverse forme del sapere, sulle
loro condizioni di possibilità e sul loro “senso”, cioè sul loro rapporto con la
totalità dell’esperienza umana
 Sapere usare e padroneggiare i linguaggi specifici delle diverse discipline
 Sapere sintetizzare e rielaborare in modo personale quanto appreso, saperlo
mettere in relazione con le proprie esperienze e arrivare a formulare motivati,
ancorché semplici, giudizi critici.
Area tecnico-scientifica

Conoscenze
 Conoscenze a livelli più elevati di astrazione e di formalizzazione
 Crescita culturale attraverso lo studio dell’apporto delle varie scienze
all’evoluzione delle conoscenze umane e allo sviluppo della società moderna
 Acquisizione di specifici strumenti di interpretazione e di orientamento nella
realtà quotidiana e nel mondo circostante
 Comprensione dei procedimenti caratteristici dell’indagine scientifica, nei
continui rapporti tra costruzione teorica e attività sperimentale
 Acquisizione di un insieme organico di metodi e contenuti, finalizzati ad una
adeguata interpretazione della natura
 Capacità di analisi e soluzioni dei problemi attraverso lo studio di metodi tipici
delle tecnologie avanzate
 Acquisizione di metodi e linguaggi offerti dall’informatica e dalla sistemistica,
trasferibili e applicabili in altri contesti
 Conoscenza della Terra come sistema complesso e comprensione del carattere
dinamico di tale insieme di conoscenze
 Conoscenze sugli ecosistemi, sulle loro modificazioni e sull’intervento umano,
nel contesto di una crescita del senso della razionalità e della responsabilità.
18

Competenze
 Rispettare gli insegnanti, il personale scolastico, le regole della vita scolastica e
sociale
 Utilizzare metodi, strumenti e modelli logico-scientifici in situazioni diverse
 Usare strumenti informatici di supporto all’attività sperimentale e nella
risoluzione di problemi
 Acquisire atteggiamenti sperimentali non circoscritti alla sola pratica scolastica
 Utilizzare principi, strumenti e metodi grafici come mezzi di analisi e di sintesi
nell’interpretazione della realtà.

Capacità
 Propensione culturale al continuo aggiornamento
 Attitudine a riesaminare criticamente e a sistemare logicamente le conoscenze
via via acquisite
 Attuazione di una stretta correlazione tra “fare” e “pensare”
 Capacità di analizzare e schematizzare situazioni reali e di affrontare problemi
concreti, anche al di fuori dello stretto ambito disciplinare
 Capacità di pensare per modelli diversi e di individuare alternative possibili,
anche in rapporto alla richiesta di flessibilità nel pensare che nasce dalla rapidità
di trasformazione delle conoscenze scientifiche e tecnologiche.
I LICEI PRESENTI NELLA NOSTRA SCUOLA
LICEO LINGUISTICO
L’indirizzo linguistico venne istituito per rispondere alla domanda diffusa nel territorio
provinciale, di una scuola con l’occhio rivolto all’Europa.
Questo liceo offre:
 una conoscenza delle lingue straniere non schematica o semplicemente strumentale, ma
arricchita da una consapevolezza che solo una solida formazione culturale - di tipo liceale
- può garantire;
 un atteggiamento mentale di apertura verso il mondo contemporaneo e l’Europa in
particolare;
 il possesso di strumenti intellettuali ed operativi utili ad affrontare gli studi universitari e
para-universitari;
 la possibilità di affrontare il mondo del lavoro anche subito dopo il diploma in svariate
attività (turismo, import-export, pubbliche relazioni ecc.).
Nel corso linguistico sono adeguatamente rappresentati quegli insegnamenti, sia dell’ambito
storico-umanistico-giuridico, sia di quello scientifico, che caratterizzano la formazione liceale e
mirano a creare, attraverso un sicuro metodo di studio, una conoscenza ampia ed approfondita dei
fondamenti della nostra civiltà, unita a consapevolezza critica.
L’insegnamento delle lingue, inglese, francese, tedesco e spagnolo, considera obiettivi
indispensabili il rafforzamento, il potenziamento e lo sviluppo delle conoscenze linguistiche attraverso
un percorso integrato che qualifichi e certifichi i processi che coinvolgono le attività di ricezione,
integrazione e mediazione al fine di acquisire competenze comunicative certificate secondo il Quadro
Comune Europeo di riferimento (European Framework).
L’intento, dunque, è il superamento delle quattro abilità linguistiche di base (comprendere,
parlare, leggere e scrivere) in favore di una più articolata formulazione delle attività comunicative in:
ricezione-interazione-produzione-mediazione.
A garantire l’efficacia dell’insegnamento della lingua viva concorrono l’utilizzo delle più
recenti tecnologie (l’istituto è dotato di modernissimi laboratori linguistici e multimediali), la presenza
degli esperti di madrelingua e un intenso programma di scambi culturali con i Paesi di cui si studiano
le lingue; di fatto, nel corso degli anni, si sono istaurati rapporti con Grecia, Francia, Germania, Regno
Unito, Spagna, Svezia e Stati Uniti. Tale attività di scambio è nata dalla consapevolezza
19
dell’importanza della lingua straniera come mezzo di comunicazione e di sviluppo della crescita
personale attraverso l’ampliamento degli orizzonti culturali, conoscitivi e valutativi. Il coinvolgimento
di tutte le discipline curricolari ha consentito l’elaborazione di un processo multidisciplinare teso a
favorire un atteggiamento critico verso il proprio modello di cultura e di rispetto delle differenze.
La scuola promuove anche attività d’approfondimento linguistico attraverso percorsi
comunicativi che prevedono ”stages” nei paesi dell’Unione Europea volti alla riqualificazione del
profilo formativo-professionale del cittadino in un contesto internazionale e multiculturale.
Il Liceo Linguistico mantiene inoltre, oramai da diversi anni, rapporti di collaborazione con
enti certificatori riconosciuti in tutta Europa, quali il Trinity College, Alliance Française, l’Instituto
Cervantes e il Goethe Institut, il Cambridge e il British Institute con risultati sempre brillanti per gli
allievi che hanno sostenuto i diversi livelli d’esame acquisendo, così, un qualificato e spendibile
credito formativo.
I corsi si differenziano nella scelta della seconda e terza lingua straniera e negli insegnamenti di
discipline quali Musica ed Educazione Artistica.
PROFILO CULTURALE DELLO STUDENTE E SBOCCHI PROFESSIONALI
L’istruzione liceale prelude generalmente ad un ulteriore corso di studi in sede universitaria,
costituisce dunque una importante opportunità per una formazione integrale della personalità dello
studente finalizzata:
 allo sviluppo della propria personalità;
 alla consapevolezza delle proprie attitudini e orientamenti;
 all’analisi dei complessi mutamenti personali e sociali;
 all’istaurarsi di rapporti corretti e solidali;
 alla valorizzazione della propria sensibilità e intelligenza in una dimensione critica e
creativa.
La diversa provenienza geografica e culturale ha rappresentato un punto di forza per la
formazione e l’inserimento degli studenti nel mondo del lavoro e ha dato loro la consapevolezza di
un’appartenenza paneuropea.
Il Liceo Linguistico predispone un articolato piano di attività, in collaborazione con istituti di
ricerca universitari, per garantire le medesime e qualificate opportunità di formazione e istruzione
attraverso:
 l’innalzamento del livello di motivazione;
 il sostegno alle abilità psicomotorie e sociali;
 l’acquisizione e l’affinamento del metodo di studio;
 la possibilità di sostegno e recupero;
 l’orientamento formativo consapevole e consolidato, maturato nell'intero triennio
conclusivo;
 il possesso di una cultura personale integrata, critica e flessibile;
 l’educazione alla cittadinanza ed apertura interculturale.
Il tipo di preparazione che il Liceo Linguistico fornisce consente di proseguire gli studi in
ambito universitario privilegiando le facoltà umanistiche ad indirizzo linguistico. L’allievo può
accedere all’area produttiva nel ruolo di interprete e traduttore, come operatore turistico e del settore
del commercio e bancario-finanziario.
20
LICEI POST-RIFORMA
L’anno scolastico 2010-2011 è stato l’anno della Riforma della Scuola Secondaria di Secondo
grado modificando ed ampliando l’offerta formativa e nel corrente anno scolastico si conclude il
primo biennio. Le prove di verifica, utili alla valutazione, sono state individuate dalla C.M. n° 94 del
18/10/2011.
L’offerta formativa dell’Imbriani si è ampliata per soddisfare al meglio le esigenze dei giovani
che si affacciano alla scuola secondaria di secondo grado in un nuovo panorama educativo offerto
dalla RIFORMA GELMINI (legge 6 agosto 2008, n. 133 ; legge 30 ottobre 2008, n. 169).
Sono presenti il Liceo Linguistico, Liceo Scientifico, Liceo Scientifico delle Scienze applicate,
ed il Liceo Musicale e Coreutico sez. Musicale.

Liceo linguistico. Il liceo linguistico prevederà l’insegnamento di 3 lingue straniere. Dalla
terza liceo un insegnamento non linguistico sarà impartito in lingua straniera e dalla quarta
liceo un secondo insegnamento sarà impartito in lingua straniera.
LICEO LINGUISTICO
1° biennio
1° anno
2° biennio
2° anno
3° anno
4° anno
5° anno
Attività ed insegnamenti obbligatori per tutti gli studenti orario
settimanale
Materia d’insegnamento
Lingua e letteratura italiana
s/o
4
4
4
4
4
Lingua e cultura latina
s/o
2
2
----
-----
----
Lingua straniera 1*
s/o
4
4
Lingua straniera 2*
s/o
3
3
3
4
3
4
3
4
Lingua straniera 3*
s/o
3
3
4
4
4
Storia e Geografia
o
3
3
-----
-----
-----
Storia
o
2
2
o
---------
2
Filosofia
---------
2
2
2
Matematica**
s/o
3
3
2
2
2
Fisica
o
-----
-----
2
2
2
Scienze naturali***
o
2
2
2
2
2
Storia dell’Arte
o
-----
-----
2
2
2
Scienze motorie o sportive
p/o
2
2
2
2
2
Religione Cattolica o Attività
alternative
o
1
1
1
1
1
27
27
30
30
30
Totale ore
*
sono comprese 33 ore di conversazione con l’insegnante di madrelingua
** con informatica al primo biennio
*** Biologia, Chimica, Scienze della Terra
21

Liceo scientifico. Oltre al normale indirizzo scientifico la scuola ha attivato l’opzione delle
Scienze Applicate che consentirà l’approfondimento della conoscenza di concetti, principi e
teorie scientifiche e di processi tecnologici, anche attraverso esemplificazioni operative.
In tale opzione confluisce l’esperienza del liceo tecnologico, che ha rappresentato negli anni
trascorsi un significativo filone di innovazione e di cui il nostro liceo è stata una forte realtà
nell’Offerta Formativo-educativa dall’anno scolastico 1992-1993.
LICEO SCIENTIFICO
1° biennio
1° anno
2° biennio
2° anno
3° anno
4° anno
5° anno
Attività ed insegnamenti obbligatori per tutti gli studenti
orario settimanale
Materia d’insegnamento
4
4
4
4
s/o
4
3
3
3
3
3
Lingua straniera
s/o
3
3
3
3
3
Storia e Geografia
o
3
3
----
-----
-----
Storia
o
2
2
o
---------
2
Filosofia
---------
3
3
3
Matematica*
s/o
5
5
4
4
4
Fisica
s/o
3
3
s/o
2
2
3
Scienze naturali**
2
2
3
3
3
Disegno e storia dell’arte
o
2
2
2
2
2
Scienze motorie o sportive
p/o
2
2
2
2
2
Religione Cattolica o Attività alternative
o
1
1
1
1
1
27
27
30
30
30
Lingua e letteratura italiana
s/o
Lingua e cultura latina
Totale ore
* con informatica al primo biennio
** Biologia, Chimica, Scienze della Terra
22
LICEO SCIENTIFICO
Opzione Scienze Applicate
1° biennio
1° anno
2° anno
3° anno
4° anno
5° anno
Attività ed insegnamenti obbligatori per tutti gli studenti orario
settimanale
Materia d’insegnamento
Lingua e letteratura italiana
s/o
4
4
4
4
4
Lingua straniera
s/o
3
3
3
3
3
Storia e Geografia
o
3
3
-----
-----
-----
Storia
o
2
2
o
---------
2
Filosofia
---------
2
2
2
Matematica
s/o
5
Informatica
s/o
2
4
2
4
2
4
2
4
2
Fisica
s/o
2
2
Scienze naturali*
s/o
3
4
3
5
3
5
3
5
Disegno e storia dell’arte
o
2
2
2
2
2
Scienze motorie o sportive
p/o
2
2
2
2
2
Religione Cattolica o Attività
alternative
o
1
1
1
1
1
27
27
30
30
30
Totale ore
*
2° biennio
Biologia, Chimica, Scienze della Terra
LICEO MUSICALE
Il percorso del liceo musicale è indirizzato all’apprendimento tecnico pratico della musica e allo
studio del suo ruolo nella storia e nella cultura. Guida lo studente ad approfondire e a sviluppare le
conoscenze e le abilità e a maturare le competenze necessarie per acquisire la padronanza dei
linguaggi musicali sotto gli aspetti della composizione, interpretazione, esecuzione e
rappresentazione, maturando la necessaria prospettiva culturale, storica, estetica, teorica, tecnica.
Per accedere al liceo musicale è necessario superare una prova volta a verificare il possesso di
specifiche competenze musicali.
23
1° biennio
1° anno
2° biennio
2° anno
3° anno
4° anno
5° anno
Attività ed insegnamenti obbligatori per tutti gli studenti –
orario settimanale
Materia d’insegnamento
Lingua e letteratura italiana
s/o
4
4
4
4
4
Lingua straniera 1
s/o
3
3
3
3
3
Storia e Geografia
o
3
3
Storia
o
3
3
3
Filosofia
o
2
2
2
2
2
2
2
2
2
3
s/o
Matematica*
3
Fisica
o
Scienze naturali**
o
2
2
Storia dell’Arte
o
2
2
2
2
2
Religione Cattolica o Attività alternative
o
1
1
1
1
1
p/o
2
2
2
2
2
p
3
3
3
3
3
Teoria e composizione***
s/o
3
3
3
3
3
Storia della musica***
s/o
2
2
1
1
1
Laboratorio di musica d’insieme***
p
2
2
2
2
2
Tecnologia musicale***
p
2
2
2
2
2
32
32
32
32
32
Scienze motorie o sportive***
Esecuzione e interpretazione***
Totale ore
* con informatica
** Biologia, Chimica, Scienze della Terra
*** Attività ed insegnamenti per la sezione musicale
Questo quadro orario è da riferirsi alle classi prime, seconde , terze e quarte
post-riforma per l’a.s. 2014/2015 del liceo musicale coreutico sez. Musicale
Gli allievi del liceo musicale, per l’anno scolastico 2014/2015, avranno l’opportunità di scegliere tra i
seguenti strumenti:
a.
b.
c.
d.
e.
f.
g.
h.
i.
j.
k.
Pianoforte
Chitarra
Violino
Violoncello
Flauto
Oboe
Sax
Tromba
Percussioni
Fisarmonica
Clarinetto
l. Canto
m. Contrabbasso
n. Viola
Nel prossimo anno scolastico (2014/2015)
saranno attivati i seguenti strumenti:
a. Corno
b. Fagotto
c. Trombone
24
Le attività relative agli strumenti saranno svolte in orario pomeridiano.
Al termine del quinquennio gli allievi potranno accedere alle facoltà Universitarie ed al
Conservatorio.
NUOVA ORGANIZZAZIONE



La nuova organizzazione dei licei prevede:
Maggiore autonomia scolastica:
 Possibilità per le istituzioni scolastiche di usufruire di una quota di flessibilità degli orari
del 20% nel primo biennio e nell’ultimo anno e del 30% nel secondo biennio. Attraverso
questa quota, ogni scuola può decidere di diversificare le proprie sezioni, di ridurre (sino a
un terzo nell’arco dei 5 anni) o aumentare gli orari delle discipline, anche attivando ulteriori
insegnamenti previsti in un apposito elenco.
 Possibilità di attivare ulteriori insegnamenti opzionali anche assumendo esperti qualificati
attraverso il proprio bilancio.
Un rapporto più forte scuola-mondo del lavoro-università:
 Possibilità, a partire dal secondo biennio, di svolgere parte del percorso attraverso
l’alternanza scuola-lavoro e stage o in collegamento con il mondo dell’alta formazione
(università, istituti tecnici superiori, conservatori, accademie).
Nuove articolazioni del collegio dei docenti:
 costituzione in ogni scuola di dipartimenti disciplinari, che riuniscono i docenti di uno
stesso ambito disciplinare, per sostenere la didattica, la ricerca, la progettazione dei
percorsi.
I dipartimenti disciplinari non ledono comunque la sovranità del collegio docenti.
Nella nostra scuola sono attivi, già dall’anno scolastico 2008-09, dipartimenti disciplinari, così
suddivisi:
Dipartimento italiano, storia
Dipartimento matematica, fisica, informatica e disegno
Dipartimento lingue straniere
Dipartimento filosofia
Dipartimento educazione fisica e scienze
Risultati di apprendimento comuni a tutti i percorsi liceali
A conclusione dei percorsi di ogni liceo gli studenti dovranno:
1. Area metodologica
 Aver acquisito un metodo di studio autonomo e flessibile, che consenta di condurre ricerche e
approfondimenti personali e di continuare in modo efficace i successivi studi superiori, naturale
prosecuzione dei percorsi liceali, e di potersi aggiornare lungo l’intero arco della propria vita.
 Essere consapevoli della diversità dei metodi utilizzati dai vari ambiti disciplinari ed essere in
grado valutare i criteri di affidabilità dei risultati in essi raggiunti.
 Saper compiere le necessarie interconnessioni tra i metodi e i contenuti delle singole discipline.
2. Area logico-argomentativa
 Saper sostenere una propria tesi e saper ascoltare e valutare criticamente le argomentazioni
altrui.
25


Acquisire l’abitudine a ragionare con rigore logico, ad identificare i problemi e a individuare
possibili soluzioni.
Essere in grado di leggere e interpretare criticamente i contenuti delle diverse forme di
comunicazione.
3. Area linguistica e comunicativa
 Padroneggiare pienamente la lingua italiana e in particolare:
o dominare la scrittura in tutti i suoi aspetti, da quelli elementari (ortografia e morfologia)
a quelli più avanzati (sintassi complessa, precisione e ricchezza del lessico, anche
letterario e specialistico), modulando tali competenze a seconda dei diversi contesti e
scopi comunicativi;
o saper leggere e comprendere testi complessi di diversa natura, cogliendo le implicazioni
e le sfumature di significato proprie di ciascuno di essi, in rapporto con la tipologia e il
relativo contesto storico e culturale;
o curare l’esposizione orale e saperla adeguare ai diversi contesti.
 Aver acquisito, in una lingua straniera moderna, strutture, modalità e competenze
comunicative corrispondenti almeno al Livello B2 del Quadro Comune Europeo di
Riferimento.
 Saper riconoscere i molteplici rapporti e stabilire raffronti tra la lingua italiana e altre lingue
moderne e antiche.
 Saper utilizzare le tecnologie dell’informazione e della comunicazione per studiare, fare
ricerca, comunicare.
4. Area storico umanistica
 Conoscere i presupposti culturali e la natura delle istituzioni politiche, giuridiche, sociali ed
economiche, con riferimento particolare all’Italia e all’Europa, e comprendere i diritti e i doveri
che caratterizzano l’essere cittadini.
 Conoscere, con riferimento agli avvenimenti, ai contesti geografici e ai personaggi più
importanti, la storia d’Italia inserita nel contesto europeo e internazionale, dall’antichità sino ai
giorni nostri.
 Utilizzare metodi (prospettiva spaziale, relazioni uomo-ambiente, sintesi regionale), concetti
(territorio, regione, localizzazione, scala, diffusione spaziale, mobilità, relazione, senso del
luogo...) e strumenti (carte geografiche, sistemi informativi geografici, immagini, dati statistici,
fonti soggettive) della geografia per la lettura dei processi storici e per l’analisi della società
contemporanea.
 Conoscere gli aspetti fondamentali della cultura e della tradizione letteraria, artistica, filosofica,
religiosa italiana ed europea attraverso lo studio delle opere, degli autori e delle correnti di
pensiero più significativi e acquisire gli strumenti necessari per confrontarli con altre tradizioni
e culture.
 Essere consapevoli del significato culturale del patrimonio archeologico, architettonico e
artistico italiano, della sua importanza come fondamentale risorsa economica, della necessità di
preservarlo attraverso gli strumenti della tutela e della conservazione.
 Collocare il pensiero scientifico, la storia delle sue scoperte e lo sviluppo delle invenzioni
tecnologiche nell’ambito più vasto della storia delle idee.
 Saper fruire delle espressioni creative delle arti e dei mezzi espressivi, compresi lo spettacolo,
la musica, le arti visive.
 Conoscere gli elementi essenziali e distintivi della cultura e della civiltà dei paesi di cui si
studiano le lingue.
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5. Area scientifica, matematica e tecnologica
 Comprendere il linguaggio formale specifico della matematica, saper utilizzare le procedure
tipiche del pensiero matematico, conoscere i contenuti fondamentali delle teorie che sono alla
base della descrizione matematica della realtà.
 Possedere i contenuti fondamentali delle scienze fisiche e delle scienze naturali (chimica,
biologia, scienze della terra, astronomia), padroneggiandone le procedure e i metodi di
indagine propri, anche per potersi orientare nel campo delle scienze applicate.
 Essere in grado di utilizzare criticamente strumenti informatici e telematici nelle attività di
studio e di approfondimento; comprendere la valenza metodologica dell’informatica nella
formalizzazione e modellizzazione dei processi complessi e nell’individuazione di
procedimenti risolutivi.
METODOLOGIA E TECNICHE D’INSEGNAMENTO
I Consigli di Classe s’impegnano, nel rispetto della formazione culturale, della specificità
disciplinare e dell’autonomia di ciascun docente, ad adottare una metodologia unitaria basata sui
seguenti criteri:
 coordinamento e coerenza tra i diversi insegnamenti curricolari;
 impostazione scientifica e rigorosa del lavoro didattico strutturata secondo i seguenti
momenti:
 analisi della situazione iniziale, della classe in generale e di ciascun alunno in
particolare;
 definizione degli obiettivi educativi e didattici scanditi nel tempo;
 individuazione dei contenuti;
 individuazione delle strategie e della metodologia didattica;
 definizione dei criteri di valutazione.
 attenzione alla psicologia degli allievi per stimolare l’apprendimento e favorire la
creatività;
 interdisciplinarità come costante;
 presentazione dei contenuti come ambiti conoscitivi e non come nozioni o informazioni;
 diversificazione dell’attività scolastica per cui a brevi lezioni frontali seguono lavori
individualizzati e di gruppo, momenti di dialogo e di confronto.
Parte integrante della programmazione didattica è costituita dalle le visite guidate ed i viaggi di
istruzione progettati in relazione al piano educativo - didattico del Consiglio di classe.
Libri di testo, aule speciali, laboratori, , riviste, e quant’altro i docenti individueranno come
pertinente e utile per i loro percorsi didattici, costituiranno i mezzi e gli strumenti di lavoro.
Le famiglie degli allievi vengono continuamente informati circa le strategie operative, gli
obiettivi e la situazione particolare di ciascun alunno in modo tale da rendere genitori, studenti e
docenti responsabili del progetto formativo in atto.
Con la ricerca metodologica disciplinare, che in molte materie si avvale della programmazione
modulare, non si farà la semplice lezione-trasmissione, ma si individueranno i nuclei del sapere,
ordinandoli in relazione alle possibilità di apprendimento degli allievi.
STRUMENTI DI VERIFICA E CRITERI DI VALUTAZIONE
Gli strumenti di verifica saranno costituiti da prove soggettive ed oggettive.
Le prime consentono maggiore spazio alla produzione libera dello studente e si avvalgono degli
strumenti tradizionali della valutazione (interrogazione individuale, verifica scritta e lavoro di gruppo).
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Le seconde, volendo rispondere ai criteri di scientificità e di universalità dei giudizi, sono
rappresentate dalle prove strutturate come test a risposta chiusa o aperta.
Saranno effettuate in modo sistematico e continuativo prove pluridisciplinari per tutte le classi,
anche per preparare gli allievi ad affrontare la terza prova prevista dall’esame di Stato.
La scansione temporale sarà quadrimestrale.
LA VALUTAZIONE
La valutazione sarà:

formativa in quanto si rivolgerà sia all’intervento didattico dell’insegnante (autovalutazione
permanente, da parte di quest’ultimo, nella propria azione didattica e nel proprio rapporto
con gli alunni), sia al processo di apprendimento dell’alunno (costante confronto fra la
situazione di partenza ed i risultati raggiunti in ordine agli obiettivi; rilevazione permanente
delle difficoltà riscontrate e degli eventuali interventi compensativi attuati);

sommativa perché avrà la funzione di verificare e valutare i risultati effettivamente
conseguiti alla fine di un determinato ciclo della programmazione con lo scopo di
individuare orientamenti per una nuova formulazione della programmazione;

orientativa in quanto dovrà aiutare lo studente ad affrontare verifiche lungo il percorso
formativo. La valutazione rivestirà un ruolo strutturale nelle fasi della programmazione,
perché consentirà la regolazione continua dei processi d’insegnamento-apprendimento,
rendendo in tal modo efficace il percorso didattico rispetto ai diversi ritmi di
apprendimento degli alunni.
Essa pertanto verificherà l’effettivo “stato” di ogni singolo alunno, l’adeguatezza degli obiettivi
programmati, l’idoneità dei contenuti scelti, la validità dei metodi e degli strumenti utilizzati.
La valutazione dunque non si identificherà, né solo con la classificazione (voto da 1 a 10), né
solo con le espressioni di un giudizio.
Nelle varie fasi della valutazione, mettendo in rapporto la situazione finale con quella iniziale, si
terrà sempre presente il grado di sviluppo di ogni aspetto della personalità dell’alunno.
Per l’analisi della situazione saranno proposte agli studenti “prove d’ingresso” per evidenziare le
abilità di base ed il possesso dei pre-requisiti necessari per affrontare con successo il corso di studi.
I docenti potranno utilizzare apposite griglie di valutazione con i vari indicatori in modo da
disporre di un congruo numero di dati e di informazioni nell’intento di rendere l’intervento didattico
più conforme alle reali potenzialità individuali.
Il Consiglio di classe, con questo tipo di valutazione, mirerà a superare la soggettività dei singoli
docenti utilizzando modalità e strumenti che assicurino criteri di oggettività e sistematicità.
CRITERI PER LA VALUTAZIONE FINALE
Vengono promossi alla classe successiva gli alunni che hanno riportato una votazione di almeno
sei decimi in ciascuna disciplina.
Viene sospeso il giudizio ed avviato ai corsi di recupero estivo l’alunno che presenta una
insufficienza in una o più discipline (generalmente non più di tre). In presenza di una insufficienza non
grave si può procedere all’ammissione alla classe successiva attraverso uno studio individuale
riconoscendo all’alunno capacità di recupero autonomo.
Per gli alunni del biennio si richiede:
 che abbiano comunque fatto registrare, rispetto al livello di partenza, miglioramenti nel
possesso delle abilità fondamentali, nelle capacità cognitive, socio-affettive e
relazionali.
Per gli alunni del triennio si richiede:
28

l’acquisizione di specifiche competenze, evidenziando il possesso di una certa capacità
di recupero ed una accettabile autonomia nel ragionamento e nello studio;
 che abbiano partecipato con profitto agli interventi didattico-educativi integrativi,
evidenziando capacità di recupero.
Vengono non ammessi alla classe successiva gli alunni che:
 presentino gravi carenze non recuperabili nell’anno scolastico successivo;
 abbiano partecipato, nonostante le continue sollecitazioni dei docenti della classe, in
maniera discontinua al dialogo educativo, con gravi carenze attribuibili a scarso
impegno o demotivazione;
 non siano in possesso di abilità fondamentali o non abbiano colmato le lacune di base
evidenziate nella situazione di partenza, per cui non potrebbero con serenità affrontare
la classe successiva;
 non abbiano partecipato con profitto agli interventi didattico-educativi integrativi messi
in atto dall’Istituto;
 abbiano comunque mantenuto lacune gravi rispetto al precedente anno scolastico, non
colmando, neppure parzialmente, i precedenti debiti formativi.
CRITERI PER LA VALUTAZIONE DEL VOTO DI CONDOTTA
IL DIRIGENTE SCOLASTICO
Visto i D.P.R. 24 giugno 1998 n.249;
Viste le note delle sanzioni disciplinari del Piano dell’offerte Formative ri ferite all’ a.s.
2011/12
DELIBERA
La correzione dei criteri di valutazione del comportamento alunni che vanno a sostituire
quelli che, sin ad oggi, sono adottati:
Il Voto dieci è assegnato agli alunni che abbiano integrato con lodevole
positività tutti gli indicatori, dimostrandosi in particolare:
 Assidui e regolari nella frequenza;
 Autonomi e responsabili nell’impegno;
 Costruttori e propositari nella partecipazione;
 Corretti e consapevoli nei comportamenti e nelle relazioni interpersonali.
I voti otto e nove sono assegnati agli alunni sulla base di un comportamento corretto,
positivo e costruttivo, tenuto conto in particolare:
 Della mancanza di assenze non giustificate;
 Di una continuità nell’impegno;
 Del rispetto delle regole che governano la vita scolastica;
 Della correttezza nelle relazioni interpersonali;
 Dell’assenza di sanzioni disciplinari scritte.
I voti sei e sette sono assegnati per un comportamento accettabile:
 Siano stati assenti senza adeguato motivo;
 Siano stati poco puntuali all’inizio della prima ora di lezione;
 Siano stati poco costanti nell’impegno;
 Abbiano avuto richiami per comportamento di disturbo alle attività scolastiche;
 »Siano incorsi in ammonimenti disciplinari verbali e/o scritti.
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I voti da 1 a 5 saranno assegnati agli alunni nei seguenti casi:
 Reati che violano la dignità e il rispetto delle persone umane;
 Comportamenti che abbiano messo in pericolo l’incolumità delle persone;
 Gravi violazioni nell’adempimento dei propri doveri, nel rispetto delle regole che
governano la vita scolastica e nel rispetto de diritti altrui e delle regole che governano
la convivenza civile;
 Dopo l’rrogazione l’alunno non ha dato segno di comportamenti migliorati nel
percorso di crescita e di maturazione personale.
VALUTAZIONE DEL CREDITO SCOLASTICO E DEL CREDITO
FORMATIVO
Il Consiglio di classe, nella valutazione del credito scolastico, attenendosi ai criteri stabiliti dalla
normativa vigente, nell’ambito della banda di oscillazione fissata, procederà all’assegnazione del
relativo punteggio sulla base dei seguenti criteri :
 si considererà il percorso didattico del precedente anno, per cui si valuterà positivamente un
percorso didattico lineare e senza giudizi sospesi nei precedenti anni;
 si valuteranno positivamente l’assiduità della frequenza scolastica, l’interesse e la
partecipazione al dialogo educativo;
 si prenderanno in considerazione, infine, la partecipazione ad attività complementari ed
educative ed eventuali crediti formativi.
Considerati tutti questi elementi, il Consiglio di classe delibererà, in sede di scrutinio,
l’assegnazione del credito scolastico.
Nella individuazione degli elementi che concorrono a delineare il credito formativo, il Consiglio
di classe valuterà con attenzione i crediti esterni certificati presentati dagli alunni, tenendo conto sia
dell’attinenza con il percorso formativo, sia della valenza ai fini della crescita personale del candidato,
purché gli attestati prodotti provengano da Istituzioni validamente accreditate.
INTERVENTI DI RECUPERO
Il collegio dei docenti, tenendo conto delle innovazioni introdotte dal Decreto ministeriale 3
ottobre 2007, n. 80, determina i criteri da seguire per lo svolgimento degli scrutini, al fine di assicurare
omogeneità nelle procedure e nelle decisioni di competenza dei singoli consigli di classe.
Per gli studenti che in sede di scrutinio finale, conseguono il giudizio sospeso il consiglio di classe
predispone interventi di recupero delle carenze rilevate nei mesi di giugno, luglio e agosto. Sarà cura
del consiglio di classe procedere ad un’analisi attenta dei bisogni formativi di ciascuno studente e della
natura delle difficoltà rilevate nell’apprendimento delle varie discipline. Il consiglio di classe terrà
conto anche della possibilità degli studenti di raggiungere autonomamente gli obiettivi formativi
stabiliti dai docenti.
La nostra scuola, nel rispetto delle specifiche competenze degli organi collegiali, individua
modalità diverse ed innovative di attività di recupero attraverso l’utilizzazione dei docenti della scuola
in relazione agli specifici bisogni formativi di ciascuno studente.
INTERVENTI DIDATTICO- EDUCATIVI INTEGRATIVI
Il recupero ed il sostegno degli alunni è una delle finalità primarie della scuola e si pone
nell’ottica della valorizzazione della persona umana e dell’individualizzazione dei percorsi di
apprendimento.
Le attività di sostegno per gli alunni in difficoltà saranno strutturate con l’attuazione degli
interventi straordinari di sostegno nel primo periodo dell’anno scolastico, su richiesta del Consiglio di
classe in orario aggiuntivo pomeridiano o in orario curricolare.
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Gli obiettivi fondamentali degli interventi sono così esemplificati.
Biennio:
 Sviluppo ed orientamento delle abilità di base nei campi
 Linguistico-espressivo.
 Logico-matematico.
 Recupero motivazionale.
 Recupero delle conoscenze e delle abilità specifiche.
 Acquisizione e potenziamento di un metodo di studio efficace, attraverso
l’insegnamento di strategie di apprendimento.
Triennio:
 Recupero delle conoscenze e delle specifiche competenze disciplinari.
 Recupero motivazionale.
 Pianificazione dello studio.
INTERVENTI EDUCATIVI E DIDATTICI PER ALLIEVI
CON BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI (BES)
Ai sensi della legge quadro n. 104/92 art. 15, e della legge n. 170/2010 e della Direttiva
Ministeriale del 27/12/2012, l’Istituto prevede l’inclusione di allievi BES attraverso interventi
educativi e didattici condotti congiuntamente dall’intero gruppo classe, dagli insegnanti di sostegno e
dagli operatori socio-sanitari.
Il gruppo di lavoro, sulla base della diagnosi redatta dagli specialisti della A.S.L. e di altri enti
convenzionati, elabora
 Un profilo dinamico dell’allievo in relazione agli aspetti fondamentali dello sviluppo
personale, ai percorsi scolastici precedenti ed attuali, ai livelli di abilità raggiunti
finalizzati alla programmazione successiva ed alle richieste di risorse professionali.
 Un progetto di accoglienza in grado di favorire un sereno inserimento dell’allievo nella
classe e nella struttura scolastica.
 Un progetto di scuola aperta che, attraverso accordi con gli Enti locali e con altre
scuole, dia la possibilità di individuare e praticare le occasioni di integrazione che le
risorse del territorio mettono a disposizione nell’area socio-culturale.
ATTIVITA’ CONNESSE ALL’OBBLIGO SCOLASTICO
Le problematiche relative all’accoglienza degli alunni iscritti alle classi prime ed alla dispersione
scolastica vengono affrontate con opportune strategie dal nostro Istituto già da tempo (anche attraverso
il CIC, Centro di Informazione e Consulenza) e secondo i criteri indicati nel Piano dell’Offerta
Formativa.
In particolare:
 nel raccordo tra scuole medie e superiori: le funzioni strumentali preposte cureranno la
diffusione di una corretta informazione agli studenti sull’offerta formativa del nostro
Istituto;
 al momento dell’accoglienza: l’istituto offre attività di sostegno (linguistica,
relazionale) e sensibilizza i docenti del biennio sul problema della dispersione
scolastica;
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
al termine del primo quadrimestre: monitoraggio degli alunni segnalati per gravi
difficoltà nell’apprendimento e nel dialogo educativo e attivazione dei programmi di riorientamento interni ed esterni all’Istituto.
Lo strumento “passerella” mira a favorire il passaggio nel primo biennio ad altro tipo di
indirizzo o di scuola dell’alunno che si accorga di aver compiuto una scelta non adeguata ai suoi
bisogni/progetti formativi. Tale passaggio è realizzato tenendo conto del Decreto 22 Agosto 2007 , n.
139, Regolamento recante norme in materia di adempimento dell'obbligo di istruzione, ai sensi
dell'articolo 1, comma 622, della legge 27 dicembre 2006, n. 296 e articolo 2 comma 4 del
Regolamento dei licei “Il primo biennio è finalizzato all'iniziale approfondimento e sviluppo delle
conoscenze e delle abilità e a una prima maturazione delle competenze caratterizzanti le singole
articolazioni del sistema liceale di cui all'articolo 3 nonché all'assolvimento dell'obbligo di
istruzione”.
ACCOGLIENZA DELLE PRIME CLASSI
“ La scuola deve essere per il ragazzo un luogo di benessere.”
I docenti delle prime classi avranno cura dei nuovi allievi accogliendoli e favorendo la loro
integrazione nel nuovo ambiente scolastico.
Gli stessi docenti prepareranno questionari d’ingresso per rilevare informazioni riguardanti i
dati anagrafici e scolastici, il profilo culturale e comportamentale degli allievi.
Alcuni diplomati sono invitati a fare Orientamento e Accoglienza agli iscritti delle classi prime;
nei primi giorni di scuola dunque, agli ex allievi è affidato il compito di affiancare i nuovi iscritti,
infondendo loro tranquillità e fiducia.
CRITERI PER L’ISCRIZIONE DI ALUNNI PROVENIENTI DA
ALTRE SCUOLE
Per gli studenti che, ad anno scolastico in corso, chiedono di iscriversi al nostro Istituto, ci si
atterrà ai seguenti criteri stabiliti dal Collegio dei docenti.
A)
Domanda di iscrizione pervenuta entro il 31 ottobre
1)
Gli studenti che chiedono l’iscrizione alla classe prima di uno degli indirizzi di studio
del nostro Istituto la otterranno immediatamente e non dovranno sostenere esami integrativi.
2)
Gli studenti che chiedono l’iscrizione alle classi seconde, terze, quarte e quinte di
ciascun indirizzo di studio del nostro Istituto dovranno sostenere un esame integrativo.( Le modalità ed
i tempi saranno stabilite dal Dirigente Scolastico)
B)
Domanda dì iscrizione pervenuta entro il 15 dicembre:
Tutti gli studenti che chiedono l’iscrizione alle classi prime, seconde, terze, quarte e quinte di
ciascun indirizzo di studio del nostro Istituto dovranno sostenere un esame integrativo.
C)
Domanda di iscrizione pervenuta dopo il 15 dicembre.
1)
Gli studenti che chiedono l’iscrizione alla classe prima di uno degli indirizzi di studio
del nostro Istituto dovranno avvalersi della cosiddetta “passerella”.
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2)
Gli studenti che chiedono l’iscrizione alle classi seconde, terze, quarte e quinte di
ciascun indirizzo di studio del nostro Istituto dovranno sostenere gli esami di
idoneità.
SERVIZI AL TERRITORIO
La scuola intende offrire ai propri allievi e all’utenza esterna opportunità formative per
l’arricchimento del proprio percorso culturale attraverso le seguenti proposte operative:
 una ricca biblioteca con relativa sala di consultazione
 corsi per il conseguimento della Patente Europea del computer e relativi esami
 corsi per il conseguimento di certificazioni nelle varie lingue straniere
 una continua informazione della scuola alle famiglie mediante collegamento al sito web
 username e password per entrare “virtualmente” nella scuola
BIBLIOTECA
Il personale della biblioteca promuove l’uso dei libri e delle altre fonti informative, dalla
narrativa alla saggistica, dalle fonti a stampa a quelle elettroniche, disponibili sia in loco sia su web.
I materiali dovrebbero completare e arricchire i libri di testo, nonché le metodologie e gli
strumenti didattici. È stato dimostrato che quando bibliotecari e insegnanti lavorano insieme, gli
studenti raggiungono livelli più alti nell’alfabetizzazione, nella lettura, nell’apprendimento, nel
problem solving e nelle abilità relative alle tecnologie dell’informazione e della comunicazione.
Il servizio si pone le seguenti finalità:
 Fornire informazioni e idee fondamentali alla piena realizzazione di ciascun individuo
nell’attuale società dell’informazione e della conoscenza.
 Consentire ai fruitori l’acquisizione di abilità per l’apprendimento lungo l’arco della vita e
lo sviluppo dell’ immaginazione, rendendoli cittadini responsabili.
 Consentire di acquisire capacità di pensiero critico e di uso efficace dell’informazione in
qualsiasi forma e mezzo, con legami con il più ampio sistema bibliotecario e informativo
secondo i principi esposti nel Manifesto Unesco sulle biblioteche pubbliche.
La biblioteca è informatizzata; sono presenti 12 postazioni multimediali per una consultazione in rete
che consente di potenziare ed approfondire tematiche di vario interesse
CERTIFICAZIONI ESTERNE LINGUE STRANIERE
L’insegnamento delle lingue europee, inglese, francese, tedesco e spagnolo si pone come
obiettivo l’adeguamento alle indicazioni del Quadro Comune Europeo di riferimento (European
Framework) che prevede il superamento delle quattro abilità linguistiche di base (comprendere,
parlare, leggere e scrivere) in favore di una più articolata formulazione delle attività comunicative in:
ricezione-interazione-produzione-mediazione.
L’istituto mantiene, da molti anni, rapporti di collaborazione con enti certificatori riconosciuti
in tutta Europa, quali il Trinity College, Cambridge, British Institute, Alliance Française, l’Instituto
Cervantes e il Goethe Institut.
 L’Istituto ha chiesto il riconoscimento per l’idoneità a svolgere gli esami i sede per la
certificazione Cambridge ESOL
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SCUOLANET
L’Istituto per il corrente anno scolastico, in via sperimentale, adotterà il Registro elettronico per le
classi dell’indirizzo Scientifico Tradizionale. Tale iniziativa coinvolgerà un totale di nove (9) classi..
STAZIONE METEOREOLOGICA
La nostra scuola è dotata di stazione meteorologica professionale; il servizio di monitoraggio
meteorologico consente di offrire un valido supporto a docenti e alunni per la conoscenza e
l’approfondimento della meteorologia: i dati rilevati, con l’ausilio di grafici esplicativi, consentono un
rapido ed immediato strumento di avvicinamento a tale scienza.
Allo stesso tempo la scuola offre un servizio al territorio in quanto le immagini rilevate dalla
webcam e i dati meteorologici saranno inseriti sul sito web della scuola www.liceoimbriani.it e quindi
fruibili da vari utenti. La stazione offre esclusivi servizi di monitoraggio meteo di tipo professionale a
livello locale, previsioni meteo regionali e provinciali. La stazione realizzata con la collaborazione
della Società Meteorologica Mediterranea s.r.l. sarà pubblicata sul sito web www.campaniameteo.it
LA RETE SCOLASTICA
Negli ultimi anni l’Amministrazione scolastica ha svolto una crescente azione mirata sia al
finanziamento delle istituzioni scolastiche, per dotarle di infrastrutture al passo coi tempi, sia alla
formazione del personale, per far crescere le competenze professionali specifiche nell’impiego delle
nuove tecnologie. È ormai normale che le scuole si connettano al vasto mondo di Internet tanto per
svolgere significative esperienze formative quanto per condurre in modo più efficace ed efficiente le
funzioni amministrative. Via Internet si può facilmente fare ricerca, comunicare, documentare il
proprio lavoro attraverso la pubblicazione dei lavori realizzati in classe; altrettanto facilmente la
Pubblica Amministrazione interconnette i suoi Uffici centrali e periferici attraverso la rete Internet. Il
Nostro istituto è dotato di una rete scolastica che consente agli allievi di poter “ navigare” su internet
con la massima sicurezza nel rispetto delle regole.
PROGETTO ATTIVITÀ SPORTIVA SCOLASTICA
CENTRO SPORTIVO SCOLASTICO
Il CSS si pone come scopo prioritario quello di orientare gli alunni,sulla base delle loro attitudini
individuali e delle loro preferenze, alla pratica motoria in modo tale che le ore aggiuntive siano il
naturale completamento del lavoro curriculare, relativamente alle discipline sportive scelte. Il CSS si
propone di costruire un circuito strutturato sia per la promozione sportiva che per la valorizzazione
dell’eccellenza. Tutti gli alunni che si iscriveranno al CSS diventeranno soci interni all’associazione.
Considerando che l’attività sportiva è un momento costitutivo del processo educativo,gli obiettivi
trasversali riguarderanno: lo sviluppo del senso civico,del rispetto di regole condivise e delle
persone,l’accettazione dei propri limiti,il superamento dell’insicurezza nell’affrontare situazioni da
risolvere,la capacità di vivere lo sport come momento di verifica di se stessi e non di scontro con
l’avversario,la capacità di vivere in modo sano il momento della vittoria e saper rielaborare la
sconfitta,interiorizzando i principi dello sport e i valori educativi ad esso sottesi,la capacità di sapere
fare squadra,in modo positivo relazionandosi serenamente con gli altri. Il CSS si propone di
coinvolgere il maggior numero di studenti anche in compiti di arbitraggio,favorendo l’inclusione dei
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più deboli e degli svantaggiati,e di chi ritiene di non avere particolari attitudini,per favorire l’adozione
di sani stili di vita in cui la pratica motoria regolare venga proseguita anche nel periodo successivo alla
scolarizzazione. Il CSS si impegna a realizzare momenti di confronto sportivo,sia a livello di singola
scuola,attraverso tornei di interclasse,che a livello territoriale nelle discipline individuali e in quelle di
squadra,rapportandosi con altri CSS che esistono sul territorio.
Gli insegnanti si impegnano a pubblicizzare le attività e a curare l’adesione ai Campionati
Studenteschi, provvedendo alla preparazione degli studenti e accompagnandoli alle gare,come da
calendario degli incontri.
OBIETTIVI DIDATTICI :
 Coinvolgimento della maggior parte degli alunni di ogni singolo docente
 Sviluppo e consolidamento delle capacità coordinative e condizionali
 Conoscenza dei fondamentali di base e delle regole dei vari sport
 Prevenzione e rimozione dei disagi giovanili
 Avviamento alla pratica sportiva, con la partecipazione alle varie fasi dei Giochi Sportivi
Studenteschi.
Componenti del CSS:
 Il Dirigente Scolastico del Liceo Statale “ P.E. Imbriani “ di Avellino quale presidente del
Centro in parola
 Gli insegnanti di educazione fisica in servizio presso il Liceo Statale “ P.E. Imbriani “ di
Avellino che aderiscono all’attività sportiva annualmente programmata
 Tutti gli alunni che si iscrivono al Centro Sportivo Scolastico.
OLIMPIADI DI MATEMATICA
La scuola prevede la partecipazione alle Olimpiadi di Matematica organizzate dall’Unione
Matematica Italiana. Le gare sono articolate nelle seguenti fasi: Giochi di Archimede (gara all’interno
dell’istituto), Gare Provinciali di Selezione, Olimpiadi nazionali della Matematica, a Cesenatico,
Olimpiadi Internazionali della Matematica.
OLIMPIADI DI FISICA
La scuola partecipa alle Olimpiadi di Fisica organizzate dall’Associazione per l’insegnamento della
Fisica. Le gare, rivolte agli studenti degli ultimi tre anni della scuola secondaria, sono articolate nelle
seguenti fasi: gare di primo livello (gara all’interno dell’istituto), gare nazionali ed internazionali.
I Giochi di Anacleto-Primi Passi nella Fisica, rivolti a tutti gli studenti della scuola secondaria
superiore, rappresentano una competizione a livello di istituto con due prove, una a carattere teorico ed
una sperimentale;
OLIMPIADI DI CHIMICA
La scuola partecipa alle Olimpiadi di Chimica organizzate dall’Associazione per l’insegnamento della
Chimica. Le gare sono rivolte agli studenti degli ultimi tre anni della scuola secondaria.
OLIMPIADI DI SCIENZE
La scuola partecipa alle Olimpiadi di Scienze organizzate dall’Associazione per l’insegnamento delle
Scienze. Le gare sono rivolte agli studenti del biennio scuola secondaria.
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OLIMPIADI DI FILOSOFIA
La scuola partecipa alle Olimpiadi di Filosofia, organizzate dalla Società Filosofica Italiana e
realizzate presso la sede regionale di competenza. Le gare sono rivolte agli studenti del triennio.
OLIMPIADI DI ITALIANO
La scuola partecipa alle Olimpiadi di Italiano indette dal MIUR in collaborazione con il comune di
Firenze, l’Accademia della Crusca e l’ASLI (Associazione Storia Lingua Italiana). Le gare sono
rivolte agli studenti del primo e del secondo biennio e dell’ultimo anno scuola secondaria. Gli
argomenti delle prove rimandano ai diversi livelli si analisi della lingua, dalla grammatica alla
testualità con riferimento anche alle indicazioni nazionali. Referente: Prof. Pascale Franco
GIOCHI MATEMATICI
La scuola partecipa ai giochi matematici organizzati dall’Università Bocconi. Le fasi dei Giochi sono:
a livello di istituto, a livello provinciale e a livello nazionale, presso la sede dell’Università Bocconi di
Milano. La scuola è riferimento per le scuole della provincia di Avellino. L’Istituto partecipa, inoltre a
“Matematica senza Frontiere”
PREMIO CAIANIELLO
Competizione scientifica dedicata al Prof. Eduardo Caianiello, ed è rivolto agli studenti delle scuole
superiori delle province di Avellino e Salerno
PIANO LAUREE SCIENTIFICHE
La scuola partecipa al PIANO Lauree Scientifiche organizzato dall’Università degli Studi di Salerno. Il
progetto prevede tre sottoprogetti: ambito matematica, ambito fisica e ambito chimica. Il progetto
promuove la cultura scientifica attraverso un ciclo di incontri-lezione in cui si affrontano tematiche di
forte interesse culturale. Gli incontri si svolgono nei laboratori dell’Università.
Al progetto partecipano alunni con comprovate motivazioni e più che positivo profitto.
PROGETTAZIONE EXTRA-CURRICOLARE
La scuola, tenendo sempre conto della centralità dell’alunno, amplia la programmazione
curricolare, istituzionalmente centrale e prevalente, mediante una ponderata attività formativa
caratterizzata da
 corsi per il potenziamento, l’ ampliamento e lo sviluppo del curricolo;
 momenti di insegnamenti individualizzati che si realizzano in itinere mediante corsi di
sostegno e dopo gli esiti di scrutini finali in corsi di recupero.
 La scuola si propone inoltre come comunità di formazione al servizio del territorio
utilizzando Fondi Strutturali
 attività e servizi extra scolastici per utenti interni ed esterni;
 iniziative e servizi per adulti e genitori, tesi alla qualificazione e ad una consapevole
partecipazione alla vita della scuola.
L’istituto utilizza principalmente quale canale informativo delle attività il sito web della
scuola www.liceoimbriani.it
36
ORIENTAMENTO
L’orientamento è molto importante per gli studenti in entrata o in uscita perché guida gli
studenti, in base delle loro attidudini, a un’attenta scelta del corso di studi da intraprendere.
E’ rivolto agli studenti delle classi terze della scuola media inferiore (orientamento in entrata) e
a quelli delle classi quarte e quinte del nostro Istituto (orientamento in uscita).
Propone di dare un’informazione consapevole dell’Offerta Formativa del Liceo "Imbriani” o
dell’Università perché il passaggio ad una nuova realtà di studi possa essere quanto più naturale,
sereno e costruttivo possibile.
Orientamento in ENTRATA
OBIETTIVI:
 Informare il bacino d’utenza sull’offerta formativa del nostro Liceo e sulle conoscenze e
competenze che i nostri corsi di studio sviluppano in un’ottica universitaria e
occupazionale;
 Creare e potenziare i contatti con le Scuole Medie del Distretto Scolastico attraverso RETI
per assicurare continuità didattica all’interno della Scuola dell’obbligo;
 Prevenire il disagio e la dispersione scolastica attraverso una puntuale informazione perché
gli alunni scelgano in modo consapevole.
MODALITA’:
 Partecipazione a tutte le iniziative finalizzate alla promozione e conoscenza dell’offerta
formativa della scuola;
 Contatti ed incontri presso le Scuole Medie con studenti e genitori per illustrare l’offerta
formativa del nostro liceo e dare le informazioni necessarie ad una scelta scolastica propria
e consapevole degli alunni;
 Realizzazione e svolgimento dell’OPEN DAY per offrire ai genitori ed agli alunni la
possibilità di visitare aule, laboratori, palestra, Auditorium, oltre che tutta la struttura nella
sua articolazione e complessità. Nella circostanza i visitatori ospiti potranno vedere e
partecipare a simulazioni di attività didattiche .
 Elaborazione, in cooperazione fra docenti di materie affini dei due ordini di Scuola Media
Inferiore e Superiore, di materiale mirato alla definizione dei livelli minimi di uscita dalla
Scuola Media e di entrata nella Scuola Superiore;
 Esplicitazione e definizione degli obiettivi educativi e cognitivi minimi del biennio per una
chiara informazione sulle finalità del liceo, con particolare riferimento alle capacità e
competenze acquisite;
 Coinvolgimento degli alunni delle Scuole Medie Inferiori nelle attività del nostro Liceo
Orientamento in USCITA
OBIETTIVI:
 Assicurare un’informazione generale più ampia e varia possibile sulle opportunità di scelta
universitaria, non solo a livello regionale, e nello stesso tempo informare circa le richieste
del mondo del lavoro;
 Approfondire l’informazione con specialisti del mondo universitario e del lavoro;
 Aiutare e guidare all’individuazione delle proprie attitudini.
MODALITA’
37
 Disponibilità del Liceo a divulgare ogni informazione concernente la possibilità di
orientamento universitario e lavorativo attraverso l’aggiornamento della pagina del sito web
del Liceo; sarà garantito agli studenti l’accesso a Internet per visitare siti di particolare
rilevanza orientativa;
 Informazione circa le possibilità di visite a facoltà universitarie ed eventuale organizzazione
delle stesse su segnalazione dei consigli di classe;
 Informare gli alunni sugli incontri, programmati dalle diverse Università, e i relativi siti per
l’iscrizione e la partecipazione attraverso circolari interne;
 Partecipazione ai Saloni dell’Orientamento delle Università di Napoli;
 Visite a facoltà universitarie collettive o di gruppo, secondo gli interessi degli alunni;
 Organizzazione, presso il nostro Liceo, d’incontri con i rappresentanti di tutte le Università
disponibili ad illustare ed informare gli alunni;
 Organizzazione di conferenze e incontri con personaggi del mondo della ricerca
Universitaria, delle Libere Professioni e dell’Industria.
EDUCAZIONE ALLA SALUTE
In ottemperanza al disposto legislativo, l’Istituto progetta “attività di educazione alla salute e di
informazione sui danni derivanti dall’alcolismo, dal tabagismo, dall’uso delle sostanze stupefacenti o
psicotrope, nonché dalle patologie correlate” (art. 104 comma 1 del D.P.R. 309/90).
Tali attività vengono svolte grazie all’impegno del personale docente referente il cui compito è:




coordinare ed organizzare progetti relativi ai temi dell’educazione
alla salute ed alla prevenzione del disagio;
organizzare la consulenza psicologica per gli studenti, fornita dagli operatori dell’A.S.L.;
raccogliere, organizzare e gestire materiale d’informazione e di studio sui temi di propria
competenza.
Il docente referente dedica due ore settimanali all’informazione ed alla consulenza da offrire agli
alunni che ne fanno richiesta. Nell’intento di offrire un servizio valido e rispondente ai reali bisogni
dei ragazzi, ci si avvale delle risorse e dei progetti attivati dall’ASL AV2 e dal SERT che mettono a
disposizione della scuola uno psicologo, un sociologo, un assistente sociale e un medico. Tale
collaborazione prevede alcuni incontri in orario curriculare ed extracurriculare.
LABORATORIO DIDATTICO RESTAURO DI ANTICHI STRUMENTI SCIENTIFICI
Ambito Disciplinare Fisica
Il progetto prevede la catalogazione di strumenti scientifici di fine 800 inizio 900 e la realizzazione di
esperienzedi fisica anche con apporti multimediali. Gli alunni avranno la possibilità di potenziare
tematiche scientifiche anche in contesto storico.la metodologia didattica sarà quella di ricercaazionemediante fonti di vario genere. Referente del progetto Prof.re Abate Gaetano
SPORTELLO D’ASCOLTO PSICOLOGICO
Lo Sportello d’Ascolto Psicologico è un servizio di promozione della salute intesa nel senso più
ampio che ne dà l’Organizzazione Mondiale della Sanità: benessere fisico, psichico, socio-relazionale,
con obiettivi di prevenzione del disagio e delle devianze, oltre che di educazione alla gestione del
proprio equilibrio mentale nel rispetto della propria individualità. Tale sportello è attivo nell’orario
scolastico, è gratuito per utenti, studenti, genitori, insegnanti.
Lo Sportello d’Ascolto Psicologico è tenuto dallo psicologo dott. Domenico Dente
38
PROGETTO TEATRO ( MUSICAL “ Let it be”)
Il progetto, presentato dalle Prof.sse Sole Carmela e Campagna Cinzia, docenti di Inglese presso
L’Istituto, è rivolto al triennio del liceo linguistico del liceo linguistico ed ha come contenuti la
realizzazione del Musical ”Let it be”.
L’obiettivo è quello di migliorare le relazioni interpersonali con coetanei, acquisire strategie per
imparare ad esprimere positivamente i propri stati emotivi, interpretare criticamente un testo musicale,
usare l’inglese in situazioni interattive. Docenti referenti: Sole Carmela e Campagna Cinzia.
PROGETTO CLIL IMBRIANI
Content and Language Integrated Learning
Il liceo Imbriani vuole iniziare la sperimentazione CLIL nell’anno scolastico 2012-13
effettuando brevi moduli in lingua straniera di discipline non linguistiche in classi del liceo.
I contenuti disciplinari saranno veicolati dai docenti che hanno competenze di lingua straniera,
anche se non certificata, ma dichiarata dal docente.
Le lezioni saranno effettuate in compresenza con il docente di conversazione della lingua
straniera coinvolta durante le ore curricolari.
I docenti coinvolti concorderanno con i docenti di conversazione fasi e tempi di attuazione dei
moduli in modalità CLIL e comunicheranno al Dirigente scolastico l’orario di compresenza.
Alcune finalità basilari dell’insegnamento veicolare possono essere così sintetizzate:
1. fare acquisire i contenuti disciplinari;
2. migliorare la competenza comunicativa nella L2 (lingua seconda o lingua veicolare);
3. utilizzare la L2 come strumento per apprendere, sviluppando così le abilità cognitive ad
essa sottese.
Per realizzare queste finalità l’insegnante CLIL non solo utilizza la L2 per veicolare i contenuti
della sua materia ma attua una serie di strategie che sono essenziali per l’apprendimento integrato.
STAGE LINGUA SPAGNOLA a.s. 2013/14
I docenti di lingua spagnola di questo Istituto, propongono per il corrente a.s. un stage in Spagna per le
classi IV e V del Liceo Linguistico con lingua curriculare spagnolo.
Le finalità del progetto prevedono una crescita personale dei partecipanti attraverso l’ampliamento
degli orizzonti culturali, sociali e umani.
Gli obiettivi linguistici sono il consolidamento delle capacità comunicative, cioè della capacità di
utilizzare la lingua sul piano ricettivo e produttivo.
Lo stage sarà attivato al raggiungimento di almeno quindici adesioni e avrà un durata di 7 (sette)
giorni. Esso prevede il soggiorno presso famiglie selezionate con trattamento di pensione completa,
corso intensivo di lingua straniera (20 ore settimanali di 50 minuti) in un “Centro Accreditato”
dall’Istituto Cervantes e tenuto da professori madrelingua qualificati al rilascio di un certificato al
termine dello stage (valutabile come credito formativo).
I costi sono a totale carico delle famigli partecipanti.
Al termine dello stage i docenti accompagnatori presenteranno al Dirigente Scolastico e ai Consigli di
classe coinvolti una relazione delle attività svolte.
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SCAMBIO LINGUISTICO-CULTURALE CON IL LICEO “Walter EuckenGymnasium” di Freiburg (Baden-Wurttemberg) - GERMANIA
I docenti di lingua tedesca di questo Istituto, propongono per il corrente a.s. un scambio culturale con il
Liceo di Freiburg (Germania) per la classi III C del Liceo Linguistico.
L’esperienza di scambio linguistico prevede due fasi:
1. Soggiorno di circa una settimana) in primavera 2014 (marzo – aprile) presso le famiglie cui gli
allievi sono abbinati e di cui sono ospiti in famiglia nella esperienza di scambio scolastico.
2. Soggiorno di circa una settimana inizio ottobre 2014 del gruppo di tedesco ad Avellino, per la
frequenza di lezioni curriculari presso il nostro Istituto
Tale bisogno di scambio scaturisce da uno spiccato e vivo interesse all’apprendimento della lingua e
civiltà dei paesi di lingua tedesca.
Gli obiettivi didattici sono:
1. La conoscenza reciproca della scuola e del territorio e della realtà quotidiana in famiglia
2. Ulteriore rafforzamento della competenza comunicativa attiva e passiva del tedesco per gli
alunni italiani e dell’italiano per gli alunni tedeschi.
Modalità di autovalutazione del progetto: elaborazione di tests di valutazione prima e dopo
l’esperienza di scambio culturale.
STAGE LINGUA INGLESE a.s. 2013/14
I docenti di lingua Inglese, tramite la loro coordinatrice, Prof.ssa Campagna Cinzia, propongono uno
Stage linguistico, che garantisca non solo l’acquisizione di una esperienza stimolante e formativa, ma
anche un’occasione di studio e di crescita culturale.
Lo stage prevede non solo un programma che approfondisca l’aspetto culturale, ma anche la
partecipazione a corsi e dibattiti su temi preselezionati. La durata prevista è di sei/sette giorni da
svolgersi nel periodo Febbraio/Marzo
CERTIFICAZIONE CAMBRIGE ESOL
L’Istituto, su proposta dei docenti di lingua Inglese, tramite la loro coordinatrice, Prof.ssa Campagna
Cinzia, ha attivato la procedura per i laboratori a svolgere gli esami di certificazione Cambridge in
sede.
STAGE LINGUA FRANCESE a.s. 2013/14
I docenti di lingua francese, propongono uno stage linguistico in Francia, per le cladssi III, IV, V del
liceo Linguistico con lingua curriculare Francese. Gli obiettivi che si propone sono quelli di rafforzare
i processi logici attraverso la riflessione sul sistema di lingua straniera.
La durata sarà di circa otto giorni e si prevede la sua attuazione prima delle vacanze pasquali.
40
VISITE GUIDATE, VIAGGI DI ISTRUZIONE
Le visite guidate e i viaggi d’istruzione sono regolamentati dalla C.M. n 291/92, integrata dai
criteri approvati nel regolamento di istituto.
I viaggi, le visite guidate e d’istruzione, la partecipazione ad attività teatrali e conferenze, rientranti
tra le attività integrative della scuola, si configurano come esperienze di apprendimento e di crescita
della personalità, perciò necessitano di un'adeguata programmazione. Essi si configurano come veri e
propri momenti di formazione e di apprendimento che prevedono una fase di preparazione e una fase
di acquisizione di elementi attraverso l’osservazione e i documenti reperiti attraverso l'esperienza
vissuta durante il viaggio.
Una precisa e adeguata programmazione didattica e culturale predisposta fin dall’inizio dell’anno
scolastico da parte di ogni area disciplinare, rispondente a particolari esigenze didattiche e finalizzata
al conseguimento di precisi obiettivi di formazione generale culturale, deve fondarsi su progetti facenti
parte della programmazione didattica.
Visite Guidate e/o spettacoli teatrali, conferenze:
1. Orario di lezione o una giornata;
2. Partecipazione quasi totale della classe.
Viaggi d’Istruzione:
1. Partecipazione da parte delle classi del triennio;
2. Viaggi in Italia e all’estero;
3. Durata cinque/sei giorni;
4. Minimo partecipanti 75% della classe;
5. Spese a carico della famiglia;
6. Gli insegnanti accompagnatori dovranno essere in numero adeguato ai partecipanti vedi
normativa 68 art. 4 comma 1;
7. Un insegnante accompagnatore per ogni portatore di handicap.
Le proposte di visite guidate/viaggi d’istruzione dovranno essere presentate entro i termini previsti dal
Regolamento di Istituto.
L’IMBRIANI IN UN VASTO PROGRAMMA INTERNAZIONALE
La conoscenza delle lingue e delle culture straniere, anche in un’ottica interculturale, è rafforzata, oltre
che dalla presenza di esperti di madrelingua, da un’ampia offerta formativa del nostro liceo, che
include l’organizzazione di scambi culturali, soggiorni linguistici all’estero, progetti con scuole di altre
nazioni, spettacoli teatrali, incontri con autori e conferenze in lingua straniera, preparazione per
conseguire le certificazioni internazionali ed iniziative culturali e didattiche che forniscono le
competenze necessarie per rispondere alle richieste del mercato del lavoro e per integrare la propria
formazione di persone autonome e consapevoli.
Da diversi anni gli alunni del nostro Liceo vivono l’esperienza dello scambio culturale all’estero
(Germania, Spagna, Francia, USA, ecc), del soggiorno – studio (Inghilterra, Malta, Spagna), dei viaggi
d’istruzione in vari paesi europei, rappresentazioni e spettacoli teatrali in lingua. Tutte attività ritenute
essenziali alla crescita culturale della persona e finalizzate al potenziamento della conoscenza delle
lingue straniere.
41
 Mobilità individuale: Il nostro istituto, in collaborazione con varie associazioni, sostiene lo
sviluppo dell’educazione internazionale attraverso la “mobilità individuale”.
La finalità è quella di favorire il contatto dei nostri allievi con culture diverse e consentire il
confronto con comportamenti e modelli di vita differenti.
 Accoglienza di alunni stranieri: Da anni ospitiamo studenti stranieri provenienti da
ogni parte del mondo (attualmente una messicana, due australiane, due tedesche e una
austriaca). Sono ospitati in casa di alunni del nostro istituto e iscritti, in generale, nella
sua stessa classe.
 Frequenza di una scuola estera. I singoli allievi possono chiedere di frequentare la
quarta classe, o parte di essa, presso una scuola estera a loro scelta, avvalendosi delle
proposte di organizzazioni di provata affidabilità, come Intercultura.
La normativa scolastica italiana rende possibile il riconoscimento degli studi effettuati all’estero.
Il Testo Unico sulla scuola n. 297/94, art. 192, consente l’iscrizione di giovani provenienti da un corso
all’estero senza perdere l’anno, normalmente nella stessa classe di appartenenza, previa un’eventuale
prova integrativa su alcune materie indicate dal Consiglio di Classe.
 Scambi culturali di classi con scuole di diverse nazionalità prevedono l’integrazione degli
allievi in famiglia e nella classe parallela di una scuola simile al nostro Istituto ma ubicata in un
Paese di cui si studia la lingua.
I nostri alunni si integrano per una settimana nella vita delle famiglie ospitanti, frequentano le
lezioni presso il Liceo straniero e lavorano su progetti comuni legati al territorio. Un’esperienza
analoga viene vissuta dagli studenti stranieri.
Sono stati attuati scambi con Svezia, Germania, Francia, Spagna, Inghilterra, USA.
Attualmente sono stati effettuati con strutture scolastiche Tedesche, e degli Stati Uniti.
Sono attuati e continueranno scambi con la Germania
 Stages Linguistici: si tratta di soggiorni-studio in un paese straniero presso una scuola
qualificata. Il periodo di attuazione è da settembre alla fine di aprile, in genere immediatamente
dopo il primo quadrimestre, o contemporaneamente ai viaggi di istruzione.
Nel precedente anno scolastico sono stati effettuati, nell’ambito dei POR, due stages, uno a
Londra ed uno a Berlino, della durata di 21 giorni, finalizzati al conseguimento della
certificazione linguistica e finanziati interamente dalla Regione Campania.
Sono da attuare stage nel Regno Unito, Spagna e Francia
 Teatro in lingua: per un approccio diretto col testo in lingua, per l’apprendimento ed il
perfezionamento della pronuncia e l’arricchimento lessicale, per avvicinare i giovani al teatro
Obiettivi: Conoscenza di un testo o di un adattamento teatrale di autori celebri della letteratura
in inglese, in francese, in spagnola o in tedesco.
 Viaggi di istruzione in un paese europeo.
 Certificazioni delle competenze linguistiche: L’insegnamento curriculare delle varie lingue
straniere è finalizzato al conseguimento delle competenze linguistiche secondo il Quadro
Comune Europeo. Gli alunni possono sostenere l'esame presso gli Enti certificatori –Trinity,
Instituto Cervantes, University of Cambridge, Goethe Institut, Alliance Francaise- e conseguire
una certificazione internazionale spendibile nel mondo del lavoro e nel proseguimento della
carriera scolastica.
 Corso di Cinese: Il Liceo Imbriani dà la possibilità di studiare la lingua cinese su richiesta degli
alunni interessati.
Obiettivi: Potenziare e ampliare la conoscenza delle lingue straniere; avvicinarsi a civiltà, oggi
sempre più presenti in Europa, per motivi commerciali e culturali.
 Integrazione studenti non italofoni
Il Liceo Imbriani accoglie i numerosi alunni stranieri che chiedono l’inserimento nel nostro
Istituto.
42
Il progetto accoglienza degli immigrati si propone di:
 Favorire l'acquisizione e il potenziamento di competenze linguistiche per la
comunicazione, l’ inserimento e l’integrazione;
 Favorire l'acquisizione di conoscenze, competenze e capacità specifiche;
 Ridurre il rischio di dispersione scolastica, favorendo il successo formativo degli
studenti stranieri
STRATEGIE:
 Corso intensivo di Italiano L2 per il raggiungimento del livello A2/B1- in orario
extrascolastico;
 Open Class: Creazione di una classe virtuale formata dai ragazzi stranieri per realizzare
attività di supporto alla didattica
 realizzazione di percorsi didattici individualizzati;
 attività di recupero e/o sostegno delle singole discipline;
 Coinvolgimento di allievi stranieri già inseriti nell'Istituto con funzione di guida e
interprete;
 Biblioteca Multiculturale :
 Educazione Interculturale
Il progetto di educazione interculturale si propone di:
 Creare occasioni di incontro di studenti di culture diverse per conoscersi e confrontarsi,
sperimentare modelli di buone pratiche per l‟integrazione dei cittadini immigrati;
 Promuovere attività interculturale che valorizzino la diversità e la faccia percepire come
un’occasione di arricchimento reciproco: presentare qualcosa di tipico del proprio paese;
scrivere un articolo o recensione in più lingue; comporre un frasario essenziale plurilingue;
 di rendere effettivamente disponibili strumenti e materiali di studio presenti all’interno della
Scuola.
L’IMBRIANI NEL PROGRAMMA OPERATIVO NAZIONALE
La scuola partecipa al Programma Operativo Nazionale dei Fondi strutturali 2007-2013 annualità 2011
e 2012, secondo la normativa prevista dal PON-FSE-2007 IT 05 1 PO 007 "Competenze per lo
sviluppo"- e realizza percorsi formativi specifici. La scuola realizza:
 un Piano integrato relativo alla Formazione del Fondo Sociale Europeo “Competenze per
dello sviluppo caratterizzato da progetti destinati agli alunni per il raggiungimento di
competenze chiave e da progetti per la valorizzazione delle eccellenze”
 un Piano integrato relativo alle Infrastrutture del Fondo Europeo Sociale Regionale
“Ambienti per l’apprendimento, caratterizzato dal potenziamento di strutture già esistenti e
dalla costituzione di nuovi ambienti di studio. ”.
Le azioni del Piano, deliberate dal Collegio dei Docenti, sono parte integrante della programmazione
dell’istituto perseguendone gli obiettivi formativi e didattici, anche alla luce della riforma scolastica.
Dall’analisi della scheda di autodiagnosi sullo stato del SISTEMA SCUOLA sono stati evidenziati i
bisogni di tutte le componenti della scuola con i relativi punti di forza e punti di debolezza e pertanto
sono state approvate le seguenti attività
C Migliorare i livelli di conoscenza e competenza dei giovani
C1 (interventi per lo sviluppo di competenze chiave )
Tedesco per comunicare
Inglese per comunicare in B1
Inglese per comunicare in B2
43
Spagnolo per comunicare in B1
Comunicare in italiano
ilmiosito.it
Matematica e realtà
C2 (orientamento e riorientamento)
La Fisica del PLS
La Matematica del PLS
La Chimica del PLS
PIANO Infrastrutture
Dotazioni tecnologiche e laboratori multimediali per le scuole del secondo ciclo
Laboratori e strumenti per l’apprendimento delle competenze di base nelle istituzioni scolastiche
del II ciclo – Musica- MUSICALMENTE A SCUOLA
La scuola partecipa al Programma Operativo Nazionale POR CAMPANIA, con progetti relativi
all’azione C1 ( interventi formativi per lo sviluppo delle competenze chiavi Comunicazione nelle
Lingue Straniere ) e C5 Tirocini/Stage in Italia e Paesi Europei.
L’IMBRIANI COME PRESIDIO DI FORMAZIONE NAZIONALE A
DISTANZA
“Presidio per la Formazione”
La scuola è sede dei corsi dedicati alla Formazione Nazionale a Distanza . Questa attività rientra nella
Programmazione dei Fondi Strutturali 2007-2013 Competenze per lo sviluppo FSE AZIONI B10 .
La formazione si attua in modalità blended, con ore in presenza ed ore on-line.
 PON DIDATEC base n. 3 corsi
 PON DIDATEC avanzato n. 2 corsi
DOCENTI DEL LICEO STATALE “P.E.IMBRIANI”
Docenti di ARTE, TECNOLOGIA e DISEGNO Classe A025
DE PALMA
DE VITO
MINICHIELLO
SANTORO
BAVARO
CARMINE
MARIO
NUNZIATINA
CIRIACO
GILDA
Docenti di EDUCAZIONE FISICA Classe A029
MARINO
GIOVANNA
NOIO
FRANCESCO
OREFICE
CARMELA
TAMBURRO
ROCCO
TRONCONE
MICHELE
FIORE
FATIMA
PREZIOSI
ROSALBA
44
Docenti di FILOSOFIA Classe A036
ROMANO
BARBARA
Docenti di FILOSOFIA e STORIA Classe A037
DE SANTIS
CARMEN
DE SIMONE
DOMENICO
TOSCANO
PAOLA
VILLANACCI
MARINA
LEGGIERI
GIANLUCA
MELCHIONNA
ANTONIO
MONGIELLO
MARIA ROSARIA
DE ROSA
DANIELA
LIMONGIELLO
TONY
Docenti di INFORMATICA Classe A042
DE FEO
VINCENZO
DI LEO
GIUSEPPE
VITALE
LUCREZIA
Docenti di MATEMATICA e FISICA Classe A049
ABATE
GAETANO
BALDASSARRE
LINA
BARBIERI
MICHELE
CARUSO
GELSOMINA
CASARELLA
RITA
CENTRELLA
ANDREA
DELL’ANNO
FABIO
DANZICA
DANIELA
DE VITO
MARIO
DI COSTANZO
VINCENZO
FIORE
ORIANA
GIORDANO
ANNA
IANNUZZI
ANTONIO
ROCA
IRMA
SERPICO
FILOMENA
SETTE
MARCELLO
SACCHETTI
ADA
TESTA
IMMACOLATA TINA
VELLA
ROSARIA
Docenti di ITALIANO e STORIA Classe A050
CAPUANO
MARIA GIOVANNA
CASTAGNETTI
CLAUDIA
DI ZEO
ROSA
GUIDI
ADRIANA
TETA
ANGELO
LO VUOLO
ELENA
PIANO
LETIZIA
SARNO
LAURA
Docenti di ITALIANO e LATINO Classe A051
CASO
ANNA
45
D’AMATO
FESTA
GARRITANO
LA SALA
LANDRI
MARINO
MARRONE
PASCALE
SPERANZA
SCOTTO DI CLEM.
IANDOLO
VENEZIA
SCALA
GAETA
Docenti di SCIENZE
DAVIDDE
DE GIROLAMO
DONATANTONIO
GIORDANO
GUGLIELMO
IMPERATRICE
MAZZOTTA
MUSTO
PELLECCHIA
SANTORO
VITIELLO
ANGELINA
ROSARIA
ANNA
RAFFAELE
SIMONETTA
GIULIA
ASSUNTA
FRANCO
PAOLO
LUCIA
CLAUDIA
MARIA
MARCELLA
LILIANA
Classe A060
AMALIA
SALVATORE
MARIA
MARISA
MARIA ROSA
CONCETTA
ANNA GRAZIA
GERARDO
MARIA VIRGINIA
NICOLINO
LEA
Docenti di FRANCESE Classe A246
INNARELLA
VINCENZINA
ORABONA
MARIA
PETRILLO
PIERINA
PETRILLO
ASSUNTINA
VIVENZIO
LINO
ZARRELLA
ANNA
Docenti di INGLESE
CAMPAGNA
CARBONARA
CIRILLO
CLEMENTE
DE BENEDICTIS
GRASSO
MALANGA
MANCINI
ROMITO
SCIARAPPA
SOLE
TROMBETTA
Classe A346
CINZIA
MARIA ROSARIA
ISABELLA
ANNA AMRIA
ELVIRA
PATRIZIA
BIANCA
ANTONELLA
MARIA CAROLINA
DANTE
CARMELA ALBA
AURELIA
Docenti di SPAGNOLO Classe A446
APICELLA
VIVIANA
BRUNO
AMALIA
46
MARRAZZO
VIRGILI
ROSA
LAURA
Docenti di TEDESCO Classe A546
PISANI
ROSALBA M.GRAZIA
GUBITOSI
ANNA
Docenti di RELIGIONE
MATARAZZO
CARMELA
ORSINI
ASSUNTA
TULIMIERO
MARIA ROSARIA
SPINA
ELVIA
CILLO
MARCO
Docenti di Conversazione inglese
JAMIESON
JOAN
ROZZA
ANTONELLA
Docenti di Conversazione spagnolo
LO CHIATTO
ANA
Docenti di Conversazione tedesca
MANCINI
VITA
Docenti di sostegno Area Scientifica
CATALDO
LUIGIA
DEL REGNO
LUISA
PALUMBO
VINCENZA
Docenti di sostegno Area Umaninistica-Linguistica-Musicale
DE BLASIO
IANNIELLO
RICCIO
DANIELA
ROSA RITA
PAOLA
ELENCO DOCENTI DISCIPLINE MUSICALI
AMOROSO
FRANCESCO
( TROMBA )
BUONANNO
GIOVANNI
( FLAUTO )
SACCONE
STEFANO
( FLAUTO
CILIO
SOCCORSO
( FISARMONICA )
DE CARO
SALVATORE
( OBOE )
47
)
D’ARCO
CAMILLA.
( SASSOFONO )
DELLA CORTE
CRISTIANO
( VIOLONCELLO )
DE LORENZO
GIUSEPPE
( CHITARRA )
MARINO
GIANLUCA
( CHITARRA )
PARADISO
IDA
( PIANOFORTE )
DEL VACCHIO
GINEVRA
( PIANOFORTE )
BALAYAN
ALINA
( PIANOFORTE )
FIORETTO
GIUSEPPE
( PERCUSSIONI )
FERRANTE
VINCENZO
( VIOLINO E MUSICA DA CAMERA )
PASCUCCI
GIUSEPPE
( VIOLINO )
SANTUCCI
ANGELINA
( CLARINETTO )
POLCARO
ERMINIO
( VIOLA)
LO CONTE
VINCENZO
(CONTRABBASSO)
DE PAOLA
FRANCESCO MARIA
( TEORIA, ANALISI E COMPOSIZIONE )
COLELLA
EVIGO
( NUOVE TECNOLOGIE MUSICALI )
TOZZA
PATRIZIA
( STORIA DELLA MUSICA )
PETITTO
CARMELA
(MUSICA D’INSIEME CORO )
CAPOSSELA
ANNA
( MUSICA D' INSIEME ARCHI )
D’AMORE
CATERINA
(MUSICA D’INSIEME FIATI)
I COORDINATORI DI CLASSE
1AL
COORDINATORI
MAZZOTTA MARIA GRAZIA
ANNO SCOLASTICO 2013/14
2 BT SCALA MARCELLA
2AL
DANZICA DANIELA
3 BT
ABATE GAETANO
3AL
CAMPAGNA CINZIA
1CT
D’AMATO ANGELINA
4AL
VIRGILI LAURA
2 CT
CASTAGNETTI CLAUDIA
5AL
GARRITANO ANNA
1AS
GIORDANO MARISA
1BL
MARRAZZO ROSA
2AS
IANNUZZI ANTONIO
2BL
DAUCHEZ DOMENIQUE
3AS
MALANGA BIANCA
3BL
BAVARO GILDA
4AS
MINICHIELLO NUNZIATINA
48
4BL
GUGLIELMO MARIA ROSA
5AS
TESTA IMMACOLATA DIANA
5BL
LEGGIERO GIANLUCA
1BS
CAPUANO MARIA GIOVANNA
1CL
TROMBETTA AURELIA
2BS
DONATANTONIO MARIA
2CL
SPERANZA PAOLO
3BS
SERPICO FILOMENA
3CL
PISANI ROSALBA
4BS
SANTORO NICOLINO
4CL
SACCHETTI ADA
5BS
MONGIELLO MARIA ROSARIA
5CL
LA SALA RAFFAELE
1CS
ROCA IRMA
1DL
MARINO GIULIA
2CS
FIORE ORIANA
2DL
BRUNO AMALIA
3CS
MANCINI ANTONELLA
3DL
TULIMIERO MARIA ROSARIA
4CS
DI COSTANZO VINCENZO
4DL
CASARELLA RITA
5CS
DI LEO GIUSEPPE
5DL
DE GIROLAMO SALVATORE
1DS
ORSINI ASSUNTA
1EL
TETA ANGELO
2DS
CIRILLO ISABELLA
2EL
PIANO MARIA LETIZIA
3DS
BARBIERI MICHELE
3 EL
GUIDI ADRIANA
4DS
VITIELLO LEA
4 EL
ZARRELLA ANNA
5DS
DE VITO MARIO (A049)
5 EL
VELLA ROSARIA
1ES
FIORE FATIMA
1 FL
PETRILLO ASSUNTINA
2ES
PELLECCHIA MARIA VIRGINIA
1GL
BALDASSARRE LINA
3ES
DELL’ANNO FABIO
1 AT
IANDOLO CLAUDIA
4ES
DE BENEDICTIS ELVIRA
2 AT
DE PALMA CARMINE
1AM
SCOTTO DI CLEMENTE LUCIA
3 AT
MARRONE ASSUNTA
2AM
FESTA MARIA ROSARIA
4 AT
SETTE MARCELLO
3AM
CENTRELLA ANDREA
1 BT
TRONCONE MICHELE
Le sezioni contrassegnate con la L sono le sezioni del Liceo Linguistico, quelle con la S del Liceo
Scientifico delle Scienze Applicate /Scientifico Tecnologico(quinto anno), quelle con T del Liceo
Scientifico Tradizionale e quelle con la M del Liceo Musicale.
PERSONALE AMMINISTRATIVO / TECNICO / AUSILIARIO
Assistenti Amministrativi
CAPONE
CUSIMANO
DE PALMA
DURACCIO
MANZO
NEVOLA
ROMAGNUOLO
ROMAGNUOLO
CARMINE
ELENA
ANNA
MARIA
MIRELLA
PAOLA
MARIA ROSARIA
MAURO
49
VENA
VENTOLA
ANTONIO
MARIO
Assistenti Tecnici
COLUCCI
DI GISI
NAPOLITANO
PASQUA
POLCARO
RAJA
RUBINACCIO
FILOMENA
PAOLA
FRANCESCO
ANTONIO
ANGELO
FELICE
FRANCESCO
Personale art.23 C.C.N.L.
CARACCIOLO
MARIA
Collaboratori scolastici
ACIERNO
ALBANESE
BAIOSTO
CANONICO
CAPOZZI
CASTALDO
CIARDIELLO
CILLO
CIPRIANO
GAETA
IMBIMBO
MELISSA
MERCIARI
MUOLLO
PICARIELLO
ROSSI
SICA
SUPPA
ULINO
ANGELINA
PASQUALINA
ANTONIETTA
GIUSEPPE
VERA
ANNA
ANNA MARIA
ANNUNZIATA
ROCCO CARMINE
ANGELO
ERMELINDA
FRANC. ANTONIO
JOLE
GERARDA
DONATA
GELSOMINA F.
ALFONSINA
ANGELA
ANDREA
CARTA DEI SERVIZI
La Carta dei Servizi illustra alle famiglie, agli studenti e al territorio l’offerta formativa e i servizi
che caratterizzano il nostro Istituto, nonché le regole di comportamento che gli operatori e i fruitori
della scuola sono tenuti a rispettare.
Essa ha come fonte di ispirazione fondamentale gli art. 33 e 34 della Costituzione.
Articolo 1. Uguaglianza e imparzialità
a) Nessuna discriminazione nell’erogazione del servizio viene compiuta per motivi riguardanti
sesso, razza, etnia, lingua, religione, opinioni politiche, condizioni psicofisiche e socioeconomiche
b) La scuola ha cura che la scelta, se avvalersi o meno dell’insegnamento della religione cattolica,
avvenga senza alcuna discriminazione e predispone, all’evenienza, alternative didattiche di pari
dignità.
Articolo 2. Regolarità del servizio
a) La scuola, attraverso tutte le sue componenti e con l’impegno di tutte le istituzioni collegate,
garantisce la regolarità e la continuità del servizio e delle attività educative, nel rispetto dei
50
principi e delle norme sanciti dalla legge e in applicazione delle disposizioni contrattuali in
materia
b) La scuola informa le famiglie della partecipazione dei docenti alle assemblee sindacali,
attraverso circolari da parte del D.S.
Articolo 3. Accoglienza e integrazione
a) La scuola s’impegna con opportuni ed adeguati atteggiamenti e azioni di tutti gli operatori del
servizio a favorire l’accoglienza dei genitori e degli alunni, l’inserimento e l’integrazione di
questi ultimi, con particolare attenzione alla fase d’ingresso, alle classi iniziali e alle situazioni
di difficoltà
b) Per questo scopo la scuola, prima delle iscrizioni, partecipa ad incontri di presentazione e
orientamento organizzati dalla commissione “Orientamento” presso tutte le scuole medie
inferiori statali del proprio bacino di utenza.
Articolo 4. Diritto di scelta e frequenza. Formazione classi
a) L’utente ha diritto di scelta tra tutte le istituzioni esistenti sul territorio; in caso di eccedenza di
domanda va comunque considerato il criterio della territorialità (residenza, domicilio, sede di
lavoro dei familiari..)
b) Il D.S. procede alla formazione delle classi, avendo cura che le prime classi siano equamente
formate, sulla scorta delle votazioni riportate alla licenza media, in modo che ogni classe sia
costituita da fasce che vanno dall’ottimo al sufficiente
c) All’atto dell’iscrizione viene consegnato a ciascun allievo un libretto personale utile per
giustificazioni, ritardi, uscite anticipate, autorizzazioni varie, che seguiranno le modalità
previste dal Regolamento d’Istituto
d) Il coordinatore di classe curerà il controllo della regolarità della frequenza degli studenti. Il D.S.
dispone la comunicazione scritta o telefonica alla famiglia, tutte le volte che se ne ravvisi la
necessità
e) Le assenze individuali frequenti e quelle collettive vengono tempestivamente comunicate per
iscritto alle famiglie.
Articolo 5. Partecipazione e trasparenza
a) I genitori partecipano alla vita scolastica dell’Istituto
b) I rappresentanti dei genitori e degli studenti eletti nei C.d.C. possono riunirsi in comitato
c) L’istituzione scolastica s’impegna a promuovere e a favorire attività extrascolastiche di
carattere culturale, sociale e civile, anche in orario extra-cuurricolare
d) Le delibere del Consiglio d’Istituto e del Collegio dei Docenti sono pubblicate all’albo.
Articolo 6. Libertà d’insegnamento ed aggiornamento
a) Nel POF e nelle programmazioni didattiche sono garantiti libertà d’insegnamento dei docenti,
pluralismo culturale e libertà di coscienza morale e civile degli studenti
b) I docenti rispettano il diritto all’istruzione dei discenti, la corresponsabilità e la collegialità al
fine di garantire l’unitarietà dell’insegnamento e del processo educativo
c) Ogni studente ha diritto alla tutela della propria libertà di apprendimento, ad essere educato ai
valori sociali tendenti al pluralismo, solidarietà, convivenza democratica, tolleranza culturale,
attraverso un insegnamento ispirato ai valori costituzionali ed esercitato nel rispetto della sua
personalità e del suo sviluppo civico e professionale
d) Il Collegio dei Docenti favorisce l’aggiornamento e la formazione degli insegnanti,
esaminando e deliberando proposte dei docenti, purchè conformi ai criteri approvati collegialmente,
tenendo in considerazione anche eventuali proposte provenienti da enti esterni, pubblici o privati.
Articolo 7. Area didattica
a) La scuola, con l’apporto delle competenze professionali di tutto il personale responsabile della
qualità delle attività educative, s’impegna a migliorare le reali esigenze culturali e formative
degli alunni
51
b) La programmazione didattica per materia o per gruppi di materie, l’individuazione di obiettivi,
di metodi, la formazione dei criteri di valutazione sono attuate all’interno di incontri tra
docenti, all’inizio di ogni anno scolastico
c) Il Collegio dei Docenti in base al progetto formativo delibera le modalità e i tempi di
attuazione dei corsi formativi
d) Nella scelta dei libri di testo e delle strumentazioni didattiche la scuola assume come criteri di
riferimento la validità culturale, l’aggiornamento scientifico e la funzionalità educativa, con
particolare riguardo agli obiettivi formativi, sentito il parere espresso dall’utenza nei C.d.C.
appositamente convocati
e) Nell’assegnazione dei compiti a casa, i docenti operano in coerenza con la programmazione
didattica del C.d.C. e delle commissioni per area e per materia, tenendo presente la necessità di
rispettare razionali tempi di studio degli alunni
f) Le verifiche in classe possono essere di carattere formativo o sommativo, al termine di ogni
unità didattica sia attraverso la prova scritta che l’interrogazione individuale
g) Le verifiche devono essere coerenti come tipologia e come prova con il programma
effettivamente svolto, adeguatamente distribuite nel corso dell’a.s. e diversificate
h) Tutte le verifiche scritte sono programmate con un congruo anticipo, in modo da evitare
sovrapposizioni
i) La riconsegna e la correzione della verifica scritta avvengono in tempi rapidi e sicuramente
prima della nuova verifica
j) Alle riunioni di area e per materia è affidato il compito di stabilire la tipologia delle prove per
ogni disciplina
k) Il rapporto docente-allievo è fondato sul reciproco rispetto, nonché sul riconoscimento e
valorizzazione della specificità dei ruoli
l) Ogni anno vengono programmati specifici progetti, atti a garantire il benessere a scuola, ed
attività integrative
m) La programmazione educativa e didattica dell’Istituto è dettagliatamente definita nel POF
n) I docenti delle prime e terze classi hanno cura di accertare, prima di definire gli obiettivi
minimi da raggiungere per ogni materia, i livelli di partenza dei singoli alunni.
Articolo 8. Servizi amministrativi
a) La distribuzione dei moduli d’iscrizione è effettuata nel mese di gennaio come da normativa
vigente
b) Lo sportello al pubblico dell’ufficio di segreteria è aperto tutti i giorni dalle ore 10.30 alle ore
12.30
c) Sono affissi all’albo per l’intero anno scolastico le seguenti comunicazioni all’utenza: orario
del personale docente, assegnazione delle classi ai docenti, organigramma degli uffici, elenco
dei libri, organico di diritto e di fatto relativo all’anno in corso, carta dei servizi
d) L’ufficio di presidenza riceve il pubblico nei giorni dispari dalle ore 10.30 alle ore 12.30.
Articolo 9 . Condizioni ambientali della scuola
a) L’ambiente scolastico sarà sempre tenuto pulito, accogliente e sicuro, onde garantire sempre
per gli alunni e per il personale una permanenza confortevole.
Articolo 10. Procedura dei reclami e valutazione del servizio
a) I reclami possono essere espressi in forma orale, scritta, telefonica, via fax e devono contenere
indirizzo e reperibilità del proponente. Eventuali reclami orali e telefonici devono, successivamente,
essere sottoscritti. Se non circostanziati, i reclami anonimi non saranno presi in considerazione. Il D.S.,
dopo gli accertamenti del caso, risponde in forma scritta entro 15 giorni, attivandosi per rimuovere le
cause che hanno procurato il reclamo
b) Alla fine di ciascun anno scolastico saranno consegnati dei questionari ai genitori e agli
alunni, per la valutazione, e ai docenti e personale ATA, per l’autovalutazione, in base ad indicatori
ritenuti rilevanti circa gli aspetti organizzativi, didattici ed amministrativi del servizio, su cui sarà
stilata un’apposita relazione.
Articolo 11. Attuazione
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a) Le indicazioni contenute nella presente carta si applicano fino a quando non intervengono in
materia disposizioni modificative contenute nei contratti o a norma di legge
b) Gli organi collegiali possono deliberare modifiche alla presente carta, quando se ne ravvisi la
necessità, seguendo le procedure di legge.
REGOLAMENTO del CONSIGLIO D’ISTITUTO
Preambolo
Il Consiglio trova la sua definizione normativa nel Testo Unico delle disposizioni vigenti in
materia d’Istruzione relative alle scuole di ogni ordine e grado approvato con il Decreto Legislativo 16
aprile 1994, n. 297. Osserva, inoltre, le norme contenute nel Regolamento concernente le "Istruzioni
generali sulla gestione amministrativo - contabile delle istituzioni scolastiche" approvato con il
Decreto Interministeriale 1 febbraio 2001, n. 44, l’Ordinanza Ministeriale 15 luglio 1991, n. 215,
recante “Elezione degli organi collegiali a livello di circolo - istituto” e tutte le altre norme che
dispongano sul suo funzionamento.
Il Consiglio trae la sua forza dalla sua collegialità. Si ritiene, infatti, che un collegio di persone
possa valutare – meglio del singolo – l’interesse pubblico che la norma vuol perseguire e il proprio
operato con la dovuta imparzialità sia per il reciproco controllo, sia perché l’organo collegiale, proprio
per la sua natura, si sottrae facilmente alle pressioni che possono provenire dall’esterno.
Nel Consiglio d’Istituto tutti i membri hanno eguali poteri e si trovano su un piano di eguaglianza
giuridica ed al di fuori di ogni rapporto gerarchico.
ART. 1 - LUOGO DI RIUNIONE DEL CONSIGLIO
Le sedute consiliari si tengono in apposita sala dell’Istituto scolastico. In caso di inagibilità di
essa spetterà al Presidente del Consiglio, sentito il parere dei consiglieri presenti, a fissare la sede di
riunione.
ART. 2 - AVVISI DI CONVOCAZIONE DEL CONSIGLIO
La convocazione del consiglio è fatta con avviso scritto, contenente il giorno, l’ora, il luogo
dell’adunanza e l’ordine del giorno, da consegnare a ciascun componente del Consiglio, tramite i figli
frequentanti l’Istituto o spedito a mezzo posta. Gli avvisi dovranno essere consegnati o spediti a
ciascun consigliere almeno 5 giorni prima di quello fissato per l’adunanza. Nei casi urgenti i termini di
avviso potranno essere ridotti a 2 giorni.
ART. 3 - RICHIESTA DI CONVOCAZIONE DEL CONSIGLIO
Il Consiglio è convocato dal Presidente, su richiesta della Giunta esecutiva che ne predispone
l’O.d.g., almeno 3 volte all’anno, la prima entro dicembre e la seconda entro aprile, la terza entro
giugno. Il Consiglio può essere convocato anche ogniqualvolta ne venga fatta richiesta da 8 membri
del Consiglio. La richiesta di convocazione del Consiglio deve indicare la data e l’ordine del giorno.
ART. 4 - NUMERO LEGALE - CONVOCAZIONI
Per la validità dell’adunanza è richiesta la presenza della maggioranza dei componenti il
Consiglio d’Istituto, se si tratta della prima convocazione.
Se mezz’ora dopo l’orario fissato per la convocazione non si è raggiunto il numero legale sopra
fissato, l’adunanza è dichiarata deserta. Per la seconda convocazione è necessaria la presenza di
almeno sette consiglieri.
Gli orari della prima e della seconda convocazione devono essere dichiarati nell’avviso di
convocazione.
Il Consiglio di Istituto è presieduto dal suo Presidente; in caso di assenza o di impedimento ne fa
le veci il vicepresidente; in mancanza di questo ultimo il consigliere più anziano di età.
Le riunioni devono terminare entro le ore 20.00 e, nel caso di mancato svolgimento dell’intero
ordine del giorno, vanno in prosieguo il giorno successivo.
ART. 5 - APPELLO NOMINALE - ASSENZE DEI CONSIGLIERI
Il numero legale degli intervenuti si accerta mediante appello nominale effettuato dal segretario.
Accertata la presenza del numero legale, il Presidente dichiara aperta la seduta e il segretario del
Consiglio tiene nota dei consiglieri che entrano ed escono. Se l’uscita dei consiglieri dalla sala fa
venire meno il numero legale, il Presidente sospende o scioglie la seduta, a seconda che l’uscita, a
53
dichiarazione degli interessati, abbia carattere temporaneo o definitivo. I nomi dei Consiglieri as-senti
non giustificati saranno comunicati al Consiglio all’inizio dell’adunanza successiva.
ART. 6 INTERVENTI ESTERNI
Il Consiglio può decidere di sentire alle riunioni del Consiglio, a titolo consultivo, gli specialisti
che operano in modo continuativo nell’Istituto.
ART. 7 - VERBALE DELLE SEDUTE CONSILIARI E SUA APPROVAZIONE
. Il verbale della seduta precedente, consegnato almeno 5 gg. prima della seduta successiva, deve
indicare i nominativi dei Consiglieri presenti ed assenti, l’ora dell’inizio della seduta, il resoconto
chiaro ed esaustivo della discussione, con le indicazioni:
a. degli argomenti trattati;
b. delle succinte esposizioni;
c. delle proposte formulate;
d. delle votazioni con i relativi risultati.
Sul processo verbale è concessa la parola a chi intende farvi inserire un’ eventuale rettifica.
Se sul processo verbale nessun consigliere muove osservazioni esso si intende approvato senza
votazioni e, occorrendo una votazione, questa avrà luogo per alzata di mano.
Gli atti conclusivi e le deliberazioni sono pubblicate in apposito albo della scuola.
ART. 8 - ORDINE DELLA TRATTAZIONE DEGLI ARGOMENTI - INVERSIONE
DELL’ORDINE DEL GIORNO
Esaurite le formalità preliminari il Presidente dà inizio alla discussione sugli argomenti all’ordine
del giorno, seguendo la progressione numerica dello stesso, incominciando da quelli da trattare
eventualmente a porte chiuse. Tuttavia il Presidente o un Consigliere può proporre che l’ordine in
discussione sia mutato e la proposta di inversione dell’ordine del giorno, salvo opposizione della
maggioranza dei consiglieri.
Se qualche consigliere si oppone, la proposta sarà sottoposta al voto del Consiglio.
ART. 9 – ARGOMENTI URGENTI E VARIAZIONE DELL’ODG
L’iniziativa delle proposte da trattarsi in Consiglio spetta anche al Presidente e ai Consiglieri.
Per discutere e deliberare su argomenti di particolare urgenza che non siano all’Odg è indispensabile la
presenza di tutti i membri in carica e la maggioranza di 2/3 dei voti validamente espressi. L’inversione
dei punti all’Odg può essere deliberata anche se non sono presenti tutti i membri in carica, ma con la
maggioranza dei voti validamente espressi.
La proposta può essere illustrata brevemente solo dal proponente. Ogni Consigliere potrà
chiedere la parola ed avrà diritto di ottenerla per celebrazioni di importanti eventi di interesse
nazionale o locale, per commemorazione di persone benemerite o per comunicazioni relative a fatti di
grave importanza avvenuti dopo l’ultima seduta. Tali celebrazioni o comunicazioni dovranno essere
contenute nei limiti di 3 minuti.
ART. 10 - TRATTAZIONE DI ARGOMENTI DA PARTE DEL CONSIGLIO
Il Consiglio di Istituto può iscrivere all’ordine del giorno, discutere e deliberare solo argomenti
che ne sono previsti dal decreto interministeriale n. 44 del 1° gennaio 2001 e O.M. n. 215 del 15
luglio 1991..
ART. 11 - FUNZIONI DEL PRESIDENTE
Il Presidente rappresenta il Consiglio, ne dirige i dibattiti, mantiene l’ordine fa osservare il
seguente ordinamento, concede la parola, annuncia il risultato delle votazioni.
Art. 12 - PUBBLICITA’ DELLE SEDUTE
In conformità all’art. 8 della Legge n. 748 del 11/10/77 alle sedute del C.d.I. possono assistere
gli elettori delle componenti rappresentate dal consiglio stesso
ART. 13 - CONTEGNO DEL PUBBLICO EVENTUALMENTE AMMESSO ALLE
SEDUTE
54
Il pubblico ammesso ad assistere alle sedute deve stare nello spazio ad esso riservato,
limitandosi ad ascoltare.
ART. 14 - TRATTAZIONE DELLE PROPOSTE ALL’ORDINE DEL GIORNO
Il Presidente del Consiglio o un Consigliere riferisce intorno all’argomento in trattazione.
ART. 15 - VOTAZIONE
Quando nessuno chiede la parola o quando tutti i richiedenti hanno avuto la parola, si procede
alla votazione osservando le norme e le procedure di legge e del presente regolamento.
ART. 16 - INTERVENTO IN DISCUSSIONE
Alla discussione possono prendere parte i Consiglieri, ognuno dei quali deve prima chiedere la
parola al Presidente. La richiesta può essere verbale o scritta. Ogni consigliere può domandare la
chiusura di una discussione, che, se appoggiata da tre o più consiglieri, è messa ai voti. Da questo
momento sull’argomento non possono parlare che due soli Consiglieri, uno a favore e uno contrario,
che non hanno diritto di replica. Gli oratori iscritti a parlare prima che sia stata domandata la chiusura
conservano la facoltà di parlare sull’argomento, a meno che decidano di rinunciare.
ART. 17 - LIMITE AGLI INTERVENTI NELLA DISCUSSIONE
Non sono consentite divagazioni ed osservazioni estranee all’argomento in discussione. Il
Presidente può richiamare il consigliere che nel suo intervento non si attenga ai limiti su esposti ed
anche interdirgli la parola in caso si persistente inosservanza.
ART. 18 FATTO PERSONALE
Sussiste fatto personale quando si faccia riferimento a persone componenti o meno il Consiglio.
Chi chiede la parola per fatto personale, alla presenza dei soli consiglieri, deve precisare in che
esso si concreti; il Presidente decide se la condizione sussista. Se la decisione del Presidente non è
accettata dal richiedente decide il Consiglio con votazione segreta e senza discussione.
ART. 19 - MOZIONE D’ORDINE
E’ mozione d’Ordine il richiamo alla legge o al regolamento o il rilievo sul modo e l’ordine col
quale si intende procedere alla votazione. Sulla ammissione o meno di ogni mozione d’ordine si
pronuncia il Presidente. Qualora la sua decisione non sia accettata dal proponente la mozione, il
consiglio decide per alzata di mano senza discussione.
ART. 20 - PRECEDENZA NEGLI INTERVENTI IN DISCUSSIONE E POTERI DEL
PRESIDENTE PER LIMITARLA
Il Presidente dà la parola a coloro che l’hanno chiesta e nell’ordine della domanda, a meno che
taluno degli iscritti dichiari di cedere il proprio turno ad altri. In ogni caso ha la precedenza chi chiede
la parola per mozione d’ordine.
Il Presidente, può richiamare all’argomento gli oratori che se ne discostino ed ammonire coloro
che in qualche modo turbino l’ordine dell’adunanza.
Il Presidente, quando si debbano adottare deliberazioni urgenti riconosciute tali dal Consiglio,
può stabilire un limite massimo di tempo al dibattito.
ART. 21 - DIVIETO DI INTERROMPERE GLI ORATORI
Nessuno può interloquire quando altro Consigliere ha la parola, come non è permesso
interrompere l’oratore, salvo per un richiamo al regolamento. La parola è sempre diretta all’intero
Consiglio, anche quando sia per rispondere ad argomenti di precedenti oratori. Le spiegazioni a
dialogo non sono ammesse.
ART. 22 - ESITO DELLE PROPOSTE
L’argomento posto in discussione può essere approvato, respinto, rinviato o approvato con
modifiche. Si intende approvato l’argomento trattato che, posto in votazione abbia ottenuto la
maggioranza dei voti prescritti.
ART. 23 - ASTENSIONE DEI CONSIGLIERI
L’astensione dei Consiglieri dal prendere parte alle deliberazioni comporta l’obbligo di uscire
dalla sala.
ART. 24 - METODI DI VOTAZIONE - VOTAZIONE PALESE
La votazione si distingue in "palese" e "segreta".
55
La votazione palese ha luogo per alzata di mano o per appello nominale. Il metodo di votazione
palese è scelto di volta in volta dal Presidente. Se l’appello è nominale si segue l’ordine alfabetico dei
cognomi. Ogni consigliere risponde "SI’" o "NO" oppure con la parola "ASTENUTO". quando la
votazione per alzata di mano sia dubbia nel suo risultato, il Presidente dispone la controprova per
appello nominale.
ART. 25 - VOTAZIONE PER SCRUTINIO SEGRETO
La votazione per scrutinio segreto è prescritta nelle sole deliberazioni di nomina e in quelle
concernenti persone e nei casi previsti dalla legge e dal presente regolamento ed ha luogo con schede.
ART. 26 - VOTAZIONE PER SCHEDE SEGRETE
Dovendosi procedere alla elezione di una persona o più persone a cariche uguali o correlative,
salvo diversa disposizione di legge, si intendono eletti coloro che avranno ottenuto un numero
maggiore di voti. A parità di voti viene dichiarato eletto il più giovane. Nessuno può deporre una
scheda a nome di un consigliere assente anche momentaneamente. Il numero delle schede deve
corrispondere a quello dei votanti.
ART. 27 - PROPOSTE A VOTAZIONE
Ogni proposta comporta distinta votazione.
ART. 28 - APPROVAZIONE DELLE PROPOSTE
Si intendono approvate le proposte che conseguano la maggioranza dei voti validamente espressi,
fatte salve le norme e le procedure di legge e del presente regolamento. Per voti validamente espressi si
intendono: la somma dei voti favorevoli e dei voti contrari.
Non sono computabili: i voti nulli, gli astenuti e le schede bianche.
ART. 29 - PARITÀ’ DI VOTI
In caso di parità di voti favorevoli e di voti contrari, nelle votazioni palesi prevale il voto del
Presidente .
In caso di parità di voti favorevoli e di voti contrari nelle votazioni per scrutinio segreto si riapre
una breve discussione sull’argomento per dichiarazione di voto. Al termine si ripete la votazione per
scrutinio segreto.
ART. 30 - CHIUSURA DELLA DISCUSSIONE
Quando tutti i richiedenti hanno avuto la parola, il Presidente dichiara chiusa la discussione.
Art. 31 - APPROVAZIONE DEL PROGRAMMA ANNUALE O DEL CONTO
CONSUNTIVO
Entro i termini fissati dall’O.M., il Consiglio, dopo ampie consultazioni delle componenti della
scuola, approva le linee generali per la formulazione del bilancio. La Giunta, sulla base delle linee
generali approvate dal Consiglio predispone il programma annuale. Copia di detto programma
annuale, così come quella del conto consuntivo, deve essere consegnata ad ogni membro del Consiglio
di regola con 15 giorni di anticipo sulla data della riunione e comunque non meno di 5 giorni prima
della convocazione stessa. Il Consiglio, inoltre, adotta il Piano dell’Offerta formativa.
Art.32-DIRITTI DEI MEMBRI DEL CONSIGLIO
I membri del Consiglio, durante l’orario di servizio, possono accedere agli uffici di segreteria per
richiedere tutte le informazioni e copia degli atti relativi alle materie di competenza del Consiglio.
Ogni membro può chiedere al Presidente informazioni o spiegazioni sulla esecuzione da parte della
Giunta, delle deliberazioni adottate.
Art. 33-I rappresentanti degli studenti che hanno compiuto il 18° anno di età hanno voto
deliberativo nelle materie di cui all’art. 6 del Testo Unico. Gli studenti che non abbiano raggiunto la
maggiore età non hanno voto deliberativo sulle materie di cui al primo e secondo comma, lettera b,
dello stesso art. 6. Essi tuttavia hanno diritto di partecipare alla discussione delle materie di cui al
precedente comma e di esprimere i loro parere, che deve essere tenuto nella massima considerazione.
Art. 34 - CONVOCAZIONE DELLA GIUNTA
La Giunta è convocata dal Dirigente Scolastico con l’indicazione dell’ordine del giorno.
56
REGOLAMENTO D’ISTITUTO
Parte 1 Principi generali
1. La scuola è luogo di formazione critica dello studente e ne promuove la maturazione personale,
la crescita culturale e sociale. essa non è un corpo separato della società, ma un servizio ed una
istituzione culturale essenziale.
2. Tutte le componenti dell’Istituto, senza distinzioni ideologiche e di fede religiosa, hanno diritto
di manifestare liberamente il proprio pensiero, anche associandosi per favorire momenti di
confronto e di dialogo all’interno della scuola, nel rispetto dei principi della Costituzione, della
normativa scolastica e del presente regolamento.
3. La comunità scolastica riconosce la validità del dibattito tra opinioni e posizioni
differenti,secondo il metodo democratico, considerate le finalità educative della scuola.
4. Tutti coloro che a qualsiasi titolo operano all’interno dell’Istituto sono tenuti ad agire, ciascuno
secondo la propria funzione, per l’attuazione concreta del diritto allo studio per tutti gli studenti
iscritti, senza discriminazioni o differenziazione.
Parte 2 Norme generali
1. Il presente regolamento presuppone il rispetto e l’applicazione dell’insieme delle leggi in materia
scolastica nonché delle leggi più generali sul diritto del cittadino e sul funzionamento delle
istituzioni della Repubblica italiana e si limita a regolare le norme e i comportamenti interni al
liceo statale polivalente non esplicitamente previste dalla legge.
2. Ogni organo, monocratico o collegiale, per la propria competenza, valuterà le violazioni al
presente regolamento
3. Il presente regolamento, in occasione della sua approvazione, viene reso pubblico alla scuola.
Successivamente, copia del regolamento, viene distribuita in occasione di ogni nuova
iscrizione.
Parte 3 Gli Organi Collegiali
Gli Organi Collegiali sono definiti dalla normativa in vigore.
Parte 4 Diritto d’informazione
1.
L’Istituzione scolastica riconosce la necessità di agevolare al massimo ogni forma di
comunicazione tra le diverse componenti della comunità scolastica :attraverso le seguenti forme:
a documento di programmazione
1)
All’inizio di ogni anno scolastico il Dirigente scolastico predispone una
programmazione di massima delle principali scadenze che riguardano le date dei collegi dei docenti,
delle riunioni per aree disciplinari,dei consigli di classe riservati alla componete docenti e quelle aperte
a genitori e studenti, del ricevimento genitori in numero non inferiore a due per anno scolastico, degli
scrutini quadrimestrali, delle prove di ammissione per eventuali privatisti agli esami di stato, le date
per gli esami di idoneità, le date di ogni altra iniziativa parascolastica ed extra scolastica programmata
in anticipo.
IL documento, in copia, è consegnato a ciascun docente e, successivamente, approvato dal
collegio dei docenti.
2)
La programmazione di massima viene affissa all’albo dell’Istituto e comunicata
all’utenza attraverso il sito web d’Istituto.
57
b Colloqui con le famiglie
Oltre gli incontri programmati, i genitori possono chiedere un colloquio con il docente previo
accertamento della sua disponibilità.
c Pubblicità delle decisioni degli organismi
1)
Tutte le delibere del Consiglio d’Istituto vengono affisse all’albo.
2)
Possono essere affissi, su richiesta dell’ organismo interessato, tutti i comunicati o
mozioni approvate da organi ufficiali della scuola previsti dalla legge, dal presente regolamento o
istituito da un organo della scuola.
3)
Il dirigente scolastico può rendere pubblico ogni atto amministrativo che ritiene
d’interesse della situazioni collettività scolastica.
d Diffusione di comunicati, manifesti e documenti da parte di singoli i gruppi.
1)
Tutte le componenti presenti nell’Istituto hanno diritto di esporre le loro idee mediante
documenti affissi in appositi spazi .
Ogni documento :
- dovrà rispettare le norme generali della stampa e le regole della corretta convivenza civile e
scolastica;
- sarà affisso, previo visto da parte del Dirigete scolastico;
- dovrà riportare la firma dell’estensore che si assume la responsabilità civile e e penale del
contenuto;
- dovrà essere datato e restare affisso per almeno cinque giorni;
- non dovrà contenere riferimenti offensivi e diffamatori a persone.
Il Dirigente scolastico ha l’onere di vigilare, regolamentare e autorizzare le affissioni.
Parte 5 Diritto di riunione e associazione
a Norma generale
Attraverso le assemblee di studenti e genitori la scuola intende farsi promotrice della più ampia
partecipazione alla vita dell’Istituto da parte di ogni componente, secondo ruoli e competenze.
b Assemblee studentesche
1) Sono previste due modalità di assemblea degli studenti: assemblea di classe e assemblea
d’Istituto.
2) Dal mese di ottobre al mese di maggio di ogni anno scolastico si possono tenere
un’assemblea di classe e un’assemblea di istituto mensili. L’assemblea di classe ha una
durata massima di due ore; l’assemblea mensile può durare anche tutta la mattinata.
3) L’assemblea d’Istituto è convocata dalla maggioranza del comitato studentesco o dal 10%
degli studenti. L’ordine del giorno è deciso da coloro che la convocano
4) Chi convoca l’assemblea propone al Dirigente scolastico data e ora della stessa e ne
comunica contestualmente l’ordine del giorno con un preavviso di almeno cinque giorni
sulla data proposta. IL Dirigente ha facoltà, per motivi organizzativi, didattici e di opportunità, di
confermare o differire la data con il metodo della rotazione dei giorni della settimana.
5) Il Comitato studentesco elabora un Regolamento dell’Assemblea d’Istituto che affronta il
problema della modalità di elezione del Presidente, i compiti del Presidente, la gestione
dell’Assemblea, i rapporti tra Assemblea e rappresentanza degli studenti nel Consiglio
58
d’Istituto. Detto regolamento deve essere portato a conoscenza del Consiglio d’Istituto.
6) Le riunioni del comitato studentesco si tengono fuori dell’orario scolastico, garantendo,
però, la possibilità degli incontri nei locali del Liceo. Il Dirigente scolastico, per
comunicazioni urgenti, può convocare il Comitato studentesco nelle prime due o nelle
ultime due ore di lezione.
7) Si possono invitare alle assemblee studentesche esperti previa autorizzazione del
Dirigente scolastico;
8) A richiesta del Comitato studentesco le ore destinate alle assemblee possono essere
utilizzate per attività di ricerca, di seminario e per lavori di gruppo. I componenti del
comitato, tra l’altro, si fanno garanti del democratico svolgimento dei lavori.
9) Il Dirigente, o un suo delegato, ha facoltà di intervento se il regolamento è violato o se
non si garantisce uno svolgimento democratico delle assemblee.
10) Il Dirigente e i docenti possono assistere, se lo desiderano, alle assemblee d’Istituto.
11) Il docente titolare della corrispondente ora di lezione ha il compito di vigilare, senza
interferire, durante le assemblee di classe.
12) Nessun docente può negare agli allievi il diritto all’assemblea di classe.
C assemblea dei genitori
1) I Genitori delegati di classe possono costituire un Comitato dei Genitori dell’Istituto.
2) Le assemblee sono di classe o d’Istituto.
3) La convocazione dell’assemblea di classe avviene su richiesta dei delegati di classe.
La convocazione dell’assemblea di Istituto spetta: a) al Presidente dell’assemblea, ove sia
stato eletto; b) alla maggioranza del Comitato dei genitori; c) ai genitori, in numero di almeno
L’avviso di convocazione è affisso all’albo della scuola.
4) Se la riunione avviene nei locali della scuola, data e ora devono essere concordate con il
Dirigente.
5) All’assemblea possono partecipare, con diritto di parola, il Dirigente e i docenti nonché
gli studenti, se autorizzati.
D Libertà sindacali
1) E’ previsto il diritto di riunione all’interno dell’orario di lavoro per le disposizioni previste
dallo stato giuridico del personale della scuola e dal contratto collettivo nazionale.
2) Tutte le altre riunioni si svolgono, di norma, fuori dell’orario scolastico.
Parte 6 Norme sull’orario e sulla frequenza
La scuola garantisce agli studenti il diritto-dovere di partecipazione alle lezioni e alle altre
attività didattiche. Per le attività pomeridiane ciascun alunno può iscriversi al massimo a due corsi
extra curricolari.
A Orario delle lezioni
1) L’orario delle lezioni viene predisposto dal Dirigente.
59
2) Nella formulazione dell’orario si tengono presenti, nell’ordine, i seguenti criteri: equa
distribuzione delle materie nell’ambito della settimana; collocazione delle ore a disposizione nell’arco
dell’intero orario in modo da garantire la sostituibilità dei docenti assenti per brevi periodi; richieste
motivate dai docenti.
B Regolamento delle assenze
1) L’alunno deve giustificare tutte le assenze dalla normale attività didattica, a qualsiasi titolo
effettuate. L’avvenuta giustificazione viene verificata dal docente della prima ora di lezione.
2) Il controllo nella ripetitività di assenze e/o ritardi viene effettuato dal coordinatore di classe il
quale provvede ad informare il Dirigente in presenza di discrasie.
3) E’ prerogativa del Dirigente o del docente da lui delegato accettare o no la giustificazione.
4) In caso di assenze per partecipazione ad attività della scuola, la giustificazione è effettuata
d’ufficio dalla scuola stessa.
C Regolamento degli ingressi e delle uscite fuori orario
1) L’ingresso e l’uscita, al di fuori del normale orario scolastico, costituiscono evento
eccezionale soggetto a specifica autorizzazione da parte del Dirigente o di un suo delegato.
2) L’ingresso posticipato è consentito nei seguenti casi: ritardo dei mezzi di trasporto; motivi
medici documentati; fatti eccezionali comprovati dall’accompagnamento di uno dei due genitori.
3) L’uscita anticipata è concessa per le seguenti cause: motivi di trasporto; motivi medici
documentati; attività sportiva; fatti eccezionali verificati dall’ufficio dirigenziale. Sarà consentita
l’uscita agli studenti minorenni solo se prelevati da uno dei due genitori.
4) Per quanto riguarda le richieste di uscita per attività sportive, esse saranno possibili solo se la
società sportiva ne farà esplicita richiesta scritta su foglio intestato, con firma della società e
controfirma del genitore che libera la scuola di ogni responsabilità.
5) In linea generale l’alunno ritardatario accede alla scuola a partire dalla seconda ora di lezione;
si deroga a tale disposizione in presenza di eventi eccezionali valutabili esclusivamente dal Dirigente.
Parte 7 Tutela della salute degli alunni
1) L’alunno, in caso di malessere e/o incidente, deve rivolgersi al docente alla cui vigilanza egli
è sottoposto.
Il docente esegue una prima valutazione sul da farsi decidendo se accompagnare l’alunno ai
servizi mediante un collaboratore scolastico, affidarlo al primo soccorso, avvertire la segreteria
didattica per la comunicazione alla famiglia.
2) Quando l’alunno lascia l’aula il docente viene sollevato dalla responsabilità di affidamento
che passa al Dirigente.
3) Gli alunni in stato di malessere attendono i genitori o l’ambulanza nel locale infermeria.
4) In caso di incidente traumatico o di malessere grave la scuola, avvertita la famiglia, provvede
a trasferire l’alunno in ambulanza presso la struttura ospedaliera.
Parte 8 Vigilanza sugli alunni all’interno della scuola
1) Al personale docente e a quello ausiliario è affidata la vigilanza sul comportamento degli
alunni in maniera idonea ad evitare che si arrechi pregiudizio alle persone e alle cose.
2) La sorveglianza all’entrata e all’uscita è affidata al personale ausiliario in servizio e ai
collaboratori della dirigenza delegati.
3) La vigilanza su quanto accade nei corridoi, durante le ore di lezione, è affidata al personale
ausiliario.
4) Gli alunni, previa autorizzazione esclusiva del dirigente, possono recarsi presso altre aule, per
ragioni motivate e non differibili.
60
5) Al termine di ciascuna ora di lezione, il cambio che ne segue deve avvenire nel più breve
tempo possibile e secondo le seguenti modalità:
a) i docenti che continuano il servizio devono raggiungere tempestivamente la classe in cui sono
impegnati,
b) i docenti che hanno terminato il servizio devono attendere, rimanendo in classe, il collega che
subentra per il cambio;
c) il docente, vittima di un improvviso malore, deve registrare il suo allontanamento motivato sul
Giornale di classe ed avvertire immediatamente la Dirigenza, affidando la sorveglianza momentanea
della classe al collaboratore scolastico del reparto interessato, in attesa che la Dirigenza provveda alla
sostituzione.
Parte 9 Formazione delle classi
1)
La formazione delle classi prime viene fatta dal dirigente che si avvale dei seguenti
criteri:
- provenienza degli alunni dalla stessa scuola e/o dallo stesso paese; eventuali parentele;
eterogenea fascia di
valutazione; nessuna distinzione etnica, religiosa, politica e sessuale nel
rispetto della cultura dei diritti; inserimento dei diversamente abili, salvaguardando la privacy;
eventuali richieste delle famiglie secondo la discrezionalità del Dirigente.
2)
Per le classi intermedie, in linea di massima, gli alunni interni non possono
autonomamente cambiare sezione. Richieste in tal senso possono essere avanzate al Dirigente, previo
parere del nuovo Consiglio di classe, ha facoltà di accettare o respingere la richiesta.
3) Gli alunni ripetenti vengono iscritti d’ufficio nella sezione di provenienza a meno che
essi presentino motivata richiesta scritta di cambiamento di sezione; ciò non costituisce obbligo per il
Dirigente, il quale dovrà tenere conto anche di criteri di equa ripartizione tra le classi.
Parte 10 Utilizzo delle strutture al di fuori del normale orario scolastico
1) La scuola promuove e agevola il massimo utilizzo delle proprie strutture nell’ambito
delle finalità educative e di socializzazione che ad essa competono.
2) Circa l’utilizzo delle strutture e attrezzature al di fuori del normale orario di lezione, deve
essere presentata richiesta al Dirigente che a sua volta chiederà nulla osta al Consiglio d’Istituto.
3) Il Consiglio d’Istituto può delegare il Dirigente alla concessione dei locali vincolandola a
criteri di priorità.
4) Gli utilizzatori di strutture e attrezzature sono tenuti a garantirne il corretto uso e sono
responsabili di eventuali danni arrecati alle stesse.
5) L’accesso dei docenti e degli alunni, anche in orario scolastico, deve essere concordata
preventivamente col Direttore del laboratorio e /o col personale tecnico.
6) Le attività di Biblioteca sono assicurate dalla presenza di almeno uno dei tre docenti
nominati all’uopo che garantiscono il prestito e la consultazione dei testi, in orario curricolare e non,
per tutta la settimana.
Parte 11 Assegnazione delle classi ai docenti
1) L’assegnazione delle classi ai docenti viene fatta dal Dirigente che si avvale dei seguenti
criteri: vincolo della tabella ministeriale con le ore residue; graduatorie interne d’Istituto; ove possibile
nomina in un unico indirizzo ( o linguistico o scientifico-tecnologico) al fine di snellire i carichi di
lavoro per i docenti.
2) Il dirigente, ad inizio di ogni anno scolastico, formula una proposta di assegnazione nella
quale una commissione di nomina collegiale, valuta eventuali desiderata dei docenti.
61
Qualsiasi variazione della proposta del Dirigente sarà possibile soltanto se condivisa dagli
attori.
3) Se si rende disponibile una cattedra perché giuridicamente libera per trasferimento o
pensionamento la stessa verrà assegnata ai docenti che ne fanno richiesta in base a graduatoria interna
d’Istituto.
Parte 12 Accesso agli uffici di segreteria
Il pubblico potrà accedere allo sportello della segreteria tutti i giorni dalle ore 10:30 alle ore
12:30.
Il personale docente e ATA in servizio presso l’Istituzione scolastica avrà accesso agli
uffici quando non sono impegnati in attività didattica e, comunque, dalle ore10,00 alle ore 13,30.
REGOLAMENTO PER LE USCITE DIDATTICHE, VIAGGI DI
ISTRUZIONE, SCAMBI e SOGGIORNO-STUDI
Art. .1
Il presente regolamento, redatto in conformità alle circolari ministeriali n. 291 del 14/10/92, n.
358 del 23/07/1996, n. 623 del 2/10/96, al D.P.R. n. 275 del 8/3/1999, si applica a :
-
-
Visite guidate/uscite didattiche durante le ore curriculari o di una giornata presso
mostre,monumenti, musei, gallerie, fiere, località d’interesse storico-artistico, partecipazioni ad
iniziative culturali;
Viaggi connessi ad attività sportive;
Viaggi d’integrazione culturale in località italiane ed estere;
Scambi culturali all’estero e/o soggiorni studio;
Adesioni ad iniziative promosse dal Ministero o altri enti istituzionali.
PRINCIPI GENERALI
Art. 2
2.1 Le iniziative dell’art.1 costituiscono attività didattica a tutti gli effetti e vanno
considerate
parte integrante della programmazione di classe;
2.2 Esse rappresentano un completamento della formazione e della promozione personale e
culturale degli allievi;
2.3 Il C.d.C. deve farsi carico di preparare didatticamente le attività e di verificarne, poi, la ricaduta
didattica;
2.4 Tutti i docenti del C.d.C. devono contribuire alla preparazione culturale che metta gli allievi
nelle condizioni di usufruire al meglio dei benefici delle suddette iniziative;
2.5 Le suddette iniziative devono essere indirizzate alle seguenti finalità:
a)
b)
c)
d)
e)
Socializzazione delle classi e integrazione di ciascun alunno;
Sviluppo delle capacità di collaborazione, senso di responsabilità e rispetto delle regole;
conoscenza del patrimonio culturale, artistico, ambientale di realtà nazionali ed estere;
Conoscenza delle istituzioni pubbliche;
Perfezionamento della conoscenza delle lingue straniere.
Art. 3
62
3.1 Il primo Consiglio di classe, accoglie le proposte dei docenti, valuta e sceglie quelle più coerenti
con gli obiettivi e i contenuti disciplinari della classe. Nel primo Consiglio di classe utile,
unitamente alla componente alunni e genitori si confermano le proposte già fatte dalla
componente docente e si rendono pubblici i costi di attuazione. La delibera di questo ultimo
consiglio di classe è esecutiva.
3.2 Ogni proposta deve essere presentata al Dirigente Scolastico e, se coerente con quanto stabilito
dai dipartimenti e, successivamente, dalla programmazione didattica del Consiglio di classe,
sarà sottoposta per la delibera del Collegio dei Docenti, nel rispetto delle indicazioni generali
del Consiglio d’Istituto;
3.3 Il Collegio dei Docenti, approvata la validità didattica delle proposte, demanda alle Funzioni
Strumentali per i viaggi e/o per gli Scambi e stage, eletti al suo interno, il compito di
raccogliere i Progetti e le proposte per il responsabile ed accompagnatori e di sottoporli
all’esame ed autorizzazione del Dirigente Scolastico.
3.4 Il Dirigente Scolastico autorizza il Progetto, nomina il responsabile e gli accompagnatori,
autorizza l’erogazione dei servizi all’ agenzia aggiudicante.
3.5 Le Funzioni Strumentali per i viaggi e/o per gli Scambi e stage collaborano con gli Uffici
Amministrativi per l’organizzazione, predispongono le autorizzazioni da sottoporre alla firma
dei genitori, le liste dei partecipanti e le nomine degli accompagnatori.
3.6 Il responsabile si occupa della partecipazione della classe, dei contatti, prenotazioni delle
visite, versamento sul c.c. della scuola della quota di partecipazione, autorizzazioni dei
genitori (ricevuta di versamento ed autorizzazioni da consegnare in Amministrazione).
3.7 Al rientro il docente responsabile, o accompagnatore, deve presentare una relazione
dell’attività svolta.
3.8 La commissione viaggi, unitamente all’organo competente, tra i preventivi delle diverse
agenzie, sceglie quello che, presentata dettagliatamente risponde alle richiesta e consente la
più ampia partecipazione degli alunni della classe all’attività programmata;
3.9 Il Consiglio d’Istituto ha facoltà di deliberare, su proposta del dirigente, un contributo per gli
alunni meno abbienti se esistono le condizioni e la copertura finanziaria;
3.10L’effettuazione delle visite e dei viaggi dovrà essere concentrata nello stesso arco dell’anno
scolastico in modo da non intralciare il buon funzionamento delle attività curriculari;
3.11E’ fatto divieto programmare uscite in corrispondenza di scrutini, attività Collegiali e di
recupero, ultimo mese di attività didattica;
3.12Nel corso della visita o del viaggio studenti e docenti sono tenuti a seguire il programma
stabilito e il rientro deve avvenire di norma entro le ore 22.00 affinché non si verifichino
assenze il giorno successivo per ogni alunno vanno computati al massimo otto giorni di uscite
didattiche.
Art. 4
4.1 Il Consiglio di classe indica i docenti accompagnatori tra coloro che dichiarano la loro
disponibilità, nel numero di 1 ogni 15 allievi. Essi sono responsabili della classe durante le
visite di studio.
4.2 Nel caso in cui il viaggio venga compiuto da una sola classe, quale che sia il numero degli
studenti, per assicurare sempre la presenza di un docente, è necessario che gli
accompagnatori siano due; nei gruppi di più classi, dove i docenti sono comunque due o più
di due, sarà il D.S. a concedere un rapporto docente allievi diverso da 1/15. La partecipazione
di un alunno diversamente abile richiede la presenza di un insegnante di sostegno o di un
genitore;
4.3 E‘ opportuno indicare sempre un docente supplente.
4.4 I docenti accompagnatori devono appartenere al Consiglio della classe interessata; in caso di
loro indisponibilità, verranno, nell’ordine, nei modi assegnati:
a) Un docente di classe diversa che, negli anni precedenti, è stato docente di quella classe;
b) Un docente di classe diversa ma dello stesso corso-sezione;
63
4.5
4.6
c) Un docente di provata esperienza e autorevolezza di altro corso.
Deve essere assicurato l'avvicendamento dei docenti accompagnatori così da escludere che
lo stesso partecipi a un numero complessivo di uscite didattiche pari ad otto ( 8 ) giorni di
lezione nel medesimo anno scolastico.
Un docente partecipa quale accompagnatore ad un secondo viaggio o scambio solo se, a
fronte di un’attività già programmata per gli alunni, si registra una indisponibilità
improvvisa legata a gravi motivi di salute. In questo caso il Dirigente farà valere la
discrezionabilità legata alla funzione che ricopre.. La deroga è concessa solo dal Dirigente
scolastico.
Art. 5
I viaggi d’istruzione di più giorni e le visite guidate sono regolati come di seguito:
Classi del biennio: massimo tre giorni non continuativi per visite guidate;
Classi III, IV e V: tre giorni non continuativi per visite guidate, teatro e spettacoli;
Classi III, IV e V: massimo cinque giorni di lezione per il viaggio d’istruzione;
Classi III, IV e V, pertanto, il numero massimo di uscite è pari a otto giorni di lezione.
.
Per gravi e comprovati motivi di natura disciplinare il Consiglio di classe può proporre al
Consiglio d’istituto l’esclusione di studenti dalle attività programmate. Le unità escluse non rientrano
nel computo del numero dei partecipanti per classe.
a)
b)
c)
d)
Art. 6
Le visite guidate/uscite didattiche durante le ore curriculari o di una giornata presso
mostre, monumenti, musei, gallerie, fiere, località d’interesse storico-artistico, partecipazioni ad
iniziative culturali,come rappresentazioni teatrali o concerti sono regolate come segue:
6.1
6.2
6.3
6.4
Destinatari: tutte le classi del Liceo Statale “Imbriani”
Numero Partecipanti: intera classe;
Accompagnatori: come art. 4;
Eccezionalmente il Consiglio di classe può chiedere una uscita didattica, fuori dalla
programmazione, per un evento importante e difficilmente ripetibile; la richiesta, però, deve
essere inoltrata almeno quindici giorni prima dell’evento e autorizzata dal Dirigente Scolastico.
Art. 7
Viaggi d’integrazione culturale in località italiane ed estere di più giorni:
7.1 la partecipazione alle attività oggetto del presente articolo, per le finalità che le stesse devono
perseguire, è estesa a tutti gli studenti; la partecipazione minima deve essere di due terzi dei
componenti la classe;
7.2 Il Consiglio di classe, in osservanza delle indicazioni generali date dal Collegio dei docenti e,
nel rispetto del presente regolamento, è responsabile della programmazione delle attività
descritte all’art. 1 e della conformità della stessa e stabilito all’art. 2 del presente documento;
7.3 Nel momento in cui si dovessero organizzare, per il linguistico viaggi all’estero, è opportuno
indicare tra le mete almeno uno dei paesi di cui si studia la lingua straniera.
7.4 Destinatari: classi: III, IV e V del Liceo Statale “Imbriani”;
7.5 Numero Partecipanti: almeno i 2/3 della classe;
7.6 Accompagnatori: come art. 4
Art. 8 Scambi Educativi
8.1 Gli scambi educativi si realizzano attraverso la programmazione di un Progetto Educativo
Comune, al cui interno viene individuato un ambito disciplinare o interdisciplinare da
sviluppare in collaborazione con la scuola partner;
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8.2
8.3
8.4
8.5
8.6
8.7
8.8
8.9
8.10
8.11
8.12
8.13
8.14
8.15
8.16
La proposta di scambio educativo è presentata da uno o più docenti al Dirigente a seguito di
contatti con una scuola straniera per gli opportuni accordi sul Progetto Educativo Comune;
Dopo che, il progetto, presentato da uno più docenti, riceve la vidimazione del Dirigente,
viene individuato un coordinatore che, fattivamente, collaborerà con la funzione strumentale
preposta al progetto esecutivo;
Il progetto relativo allo scambio è correlato al curricolo degli studi, proposto al Consiglio di
Classe, inserito nella Programmazione Didattica della classe, approvato dal Collegio dei
Docenti e, quindi, deliberato dal Consigli di Istituto;
Gli scambi educativi, dove l’accoglienza è presso le famiglie, di norma, possono durare da un
minimo di una settimana ad un massimo di dieci giorni ed essere realizzati nel corso dell'intero
anno scolastico;
Gli scambi, per la propria natura, devono essere effettuati solo nel periodo di attività
curriculare; possono essere effettuati nel periodo delle vacanze soltanto qualora siano in corso,
nel paese che ospita, le normali attività didattiche;
Il Dirigente coinvolge tutte le componenti scolastiche, secondo ruoli e competenze
diversificate, negli aspetti organizzativi e gestionali e nomina, tra gli insegnanti dei Consigli di
classe coinvolti nel Progetto, un docente coordinatore del Progetto, che cura i contatti con la
Scuola partner e assicura il raccordo fra il Collegio dei Docenti, il Consiglio d’ Istituto e gli
Uffici Amministrativi;
Il Consiglio di Classe, sulla base dei criteri espressi dal Collegio dei Docenti, indica al
Dirigente i docenti da designare quali accompagnatori. E’ opportuno che venga indicato anche
un insegnante supplente;
I docenti accompagnatori devono appartenere all’ambito disciplinare coinvolto nel Progetto,
almeno uno deve conoscere la lingua del paese partner;
La realizzazione concreta dell'attività di scambio consiste in due momenti: la visita degli
studenti italiani all'estero, l'accoglienza degli studenti stranieri in Italia.
L’attuazione dello scambio comporta l’ospitalità reciproca sia a scuola che in famiglia;
Nella fase finale viene effettuata la verifica dell'attività svolta e la valutazione qualitativa dei
risultati conseguiti;
Possono partecipare allo scambio esclusivamente le classi del triennio;
Il progetto è destinato all’intera classe; la partecipazione allo scambio richiede, almeno i due
terzi della stessa. Il Consiglio di classe, che programma lo scambio, non partecipa ai viaggi di
istruzione o stage, a meno che lo scambio non coinvolga gruppi di alunni di classi bilingue;
Il progetto può coinvolgere gruppi di studenti di diverse classi solo se lo richiede il carattere e
la natura del progetto stesso in base agli accordi e/o alle esigenze della scuola partner;
E’ preferibile che gli scambi avvengano all’interno dei Paesi europei così da contenere i costi e
favorire la partecipazione della maggior parte degli alunni;
Art. 9 Stages linguistici
9.1
Gli stage linguistici sono rivolti agli alunni delle classi III, IV e V del Liceo Imbriani con
particolare attenzione ai gruppi-classe non coinvolti in altre esperienze didattiche
internazionali, come ad esempio gli scambi culturali. Saranno scelti i paesi in cui approfondire
lo studio dell’Inglese, dello Spagnolo, del Francese e del Tedesco;
9.2 Gli studenti possono appartenere allo stesso gruppo classe, o sarà possibile organizzare un
gruppo con alunni provenienti da diverse classi. In quest’ultimo caso le unità incluse nello
scambio non rientrano nel computo del numero dei partecipanti per classe ad altre uscite
oggetto di questo Regolamento;
9.3 Ogni singolo stage viene proposto dal consiglio di classe, previa la disponibilità dei docenti di
lingua straniera. La scelta del paese di destinazione, e di conseguenza della lingua oggetto di
approfondimento, sarà effettuata dal consiglio in classe in base alle esigenze degli alunni e
delle altre opportunità offerte alla classe sia nell’anno in corso che nei precedenti;
65
9.4 Le domande di effettuazione di uno stage linguistico devono essere presentate alla Funzione
Strumentale per gli Scambi e gli Stage entro il 30 ottobre;
9.5 Ogni stages verrà attivato solo al raggiungimento dei 2/3 dei componenti di un gruppo classe,
ovvero al raggiungimento di un minimo di 15 alunni provenienti da classi diverse;
9.6 Gli stages di tutte le lingue saranno effettuati contemporaneamente, preferibilmente o nel mese
di febbraio, o eventualmente, in contemporanea agli scambi/viaggi di istruzione;
9.7 La durata massima è di otto giorni. lavorativi
9.8 Per lo stesso alunno e/o gruppo classe, nel medesimo anno scolastico, non sarà consentito il
cumulo delle due tipologie.
9.9 Si precisa che, mentre gli scambi coinvolgono sempre la famiglia che si dichiara ospitante, gli
stages si realizzano, sempre e comunque presso struttura a pagamento specializzate
Art. 10 Deroghe
Eventuali deroghe al presente regolamento saranno valutate di volta in volta dal DS.
66
ALLEGATI:
REGOLAMENTO DI DISCIPLINA DEL LICEO “P.E.IMBRIANI”
La finalità del presente regolamento è collocare lo studente al centro della vita della scuola,
renderlo effettivamente protagonista di un rapporto dialettico e costruttivo con i docenti e l’intera
comunità scolastica.
In premessa, nel rispetto delle fonti normative, si precisa che le sanzioni hanno sempre e
comunque una finalità educativa. Nell’applicazione, poi, del regolamento, le sanzioni rispetteranno i
seguenti criteri:
a sono sempre temporanee;
b sono proporzionali all’infrazione disciplinare;
c tendono al ripristino di corretti rapporti all’interno della comunità scolastica;
d tendono al rafforzamento del senso di responsabilità;
e devono esser ispirate al principio della riparazione del danno;
f non possono influire sul profitto;
h devono limitare al minimo l’aspetto di espulsione;
i devono preveder ogni possibile contatto con lo studente e la sua famiglia.
Art. 1 Doveri degli studenti
Sono quelli previsti dallo statuto degli studenti.
Art. 2 Comportamenti che configurano mancanze disciplinari
Sono quei comportamenti che contrastano con quanto previsto dal precedente articolo e per i
quali, con differente intensità. Possano essere previste sanzioni disciplinari.
In particolare sono da ritenersi tali quei comportamenti, messi in atto nella scuola
a che nuocciano all’esigenza e all’immagine di una scuola accogliente e pulita;
b che siano indice di frequenza scolastica irregolare quali ritardi abituali e assenze
ingiustificate;
c che contrastino con le disposizioni organizzative impartite circa le norme di sicurezza e di
tutela della salute;
d che rechino turbativa al normale andamento scolastico;
e che offenda no il decoro delle persone, che rechino insulto alle istituzioni, alle convinzioni
religiose ed etiche dei singoli e delle appartenenze etniche;
f che arrechino offesa a persone o danno a strutture e /o attrezzature della scuola o di persone in
essa operanti o esterne ad essa.
Art. 3 Sanzioni disciplinari
La responsabilità è sempre individuale; le sanzioni dovranno essere irrogate in modo tale da
tener conto della gravità della mancanza commessa, delle possibilità di convertite la sanzione in
attività utile alla comunità scolastica.
Tali sanzioni consistono in:
1) richiamo scritto da parte del Docente, previa consultazione al Dirigente.
Il richiamo scritto deve essere comunicato alla famiglia e al Consiglio di classe, nella sua
componente docente. Sono abolite le note sanzionatorie tradizionalmente apposte sul registro
di classe.
2) Richiamo scritto da parte del Dirigente scolastico
67
Tale richiamo sarà comunicato alla famiglia e al Consiglio di classe nella sua componente
docente.
Il Dirigente decide l’inserimento facoltativo di tale richiamo nel fascicolo dello studente e
l’eventuale segnalazione nella pagella e nel registro generale dei voti.
3) Obbligo di svolgimento di attività aggiuntive, didattiche o non didattiche, indicate dal
Consiglio di classe, in relazione alla natura della mancanza commessa. Tali attività possono
essere:
- attività di studio o ricerca;
- partecipazione obbligatoria ad attività organizzate dalla scuola;
- attività non didattiche utili alla collettività scolastica svolte in orario extra curricolare (riordino
materiale librario,cancelleria, raccolta e sistemazione di dati non sensibili e simili).
4) Sospensione dalle lezioni con o senza obbligo di presenza a scuola, con eventuale obbligo
di svolgimento delle attività aggiuntive di cui al punto precedente.
L’eventuale obbligatorietà della presenza e dello svolgimento delle attività aggiuntive è
deliberato dal Consiglio di classe e, oltre i 15 giorni, dal Consiglio di’Istituto.
Art. 4 Organi competenti ad irrogare sanzioni disciplinari
Le sanzioni disciplinari che prevedono richiami scritti previste ai punti 1 e 2 del precedente art.
3 sono irrogate, rispettivamente, dal Docente (punto 1) e dal dirigente (punto 2).
Le sanzioni previste ai punti 3 e 4 del precedente art. 3 sono deliberate dal Consiglio di classe al
completo delle sue componenti e irrogate dal Dirigente con proprio decreto.
Art. 5 Procedura per l’irrogazione delle sanzioni disciplinari
Per quanto riguarda le sanzioni previste dai punti 2, 3,4 del precedente art. 3, prima di irrogare la
sanzione, il Dirigente contesta per iscritto allo studente gli addebiti, invitandolo ad esporre le proprie
ragioni, con atto scritto, entro il termine di tre giorni.
Il Dirigente, entro il successivo termine di cinque giorni, delibera se irrogare la sanzione di cui al
punto 2.
Convoca, invece, il Consiglio di classe se le sanzioni sono quelle previste dai punti 3 e 4. Su
delibera definitiva dell’organo il Dirigente procede all’irrogazione per decreto.
Art.6 Impugnazioni
Per le sanzioni disciplinari che prevedano la sospensione si applicano le disposizioni di cui art.
328 commi 2 e 4 del D.L. 297/99.
Per le sanzioni previste dai punti 1,2,3 dell’art. 3 del presente regolamento, è ammesso ricorso,
entro 15 gg. Dall’irrogazione, all’Organo di garanzia interno della scuola.
L’Organo di garanzia di cui art. 6, ricevuto ed esaminato il ricorso, decide in via definitiva
qualora non riscontri vizi precedenti o rinvia all’Organo che ha inflitto la sanzione, invitandolo al
riesame.
Art. 7 Organo di garanzia
E’ istituito l’Organo di garanzia; esso si attiva nei casi previsti dal precedente art. 6.
Di esso fanno parte:
1) il Dirigente scolastico;
68
2) due docenti;
3) un genitore;
4) uno studente;
5) un non docente.
L’Organo è presieduto dal Dirigente che partecipa esclusivamente per coordinare i lavori, senza
diritto di voto.
Art. 8 Danni alle strutture
In caso di danno arrecato a strutture o attrezzature scolastiche, nell’irrogazione delle sanzioni
disciplinari ci si ispira, ove possibile al principio della riparazione del danno a spese dello studente.
In caso di danno arrecato durante la permanenza nella scuola a studenti o a persone del Liceo o a
persone esterne alla scuola, si applicheranno i medesimi principi di cui sopra nei limiti di legge.
Le sanzioni disciplinari che prevedono il rimborso economico di danni arrecati sono irrogate,
sulla base di una precisa quantificazione effettuata dalla Giunta Esecutiva, tenuto conto di quanto
indicato nell’art. 4 del D.P.R. 249/98.
TABELLA RIASSUNTIVA ALLEGATA AL REGOLAMENTO DISCIPLINARE
MANCANZE DISCIPLINARI
(Art. 2)
Punto 1
Comportamenti
che
nuocciano
all’esigenza ed all’immagine di una
scuola pulita
SANZIONI
ORGANI CHE IRROGANO LA
SANZIONE
A seconda della gravità del fatto:
1) richiamo scritto;
2) obbligo di svolgimento di attività
aggiuntive;
3)sospensione dalle lezioni in caso di
recidiva.
Docente o D.S.
Per l’accumulo di ritardi non occasionali:
1) richiamo scritto – per abituali ritardi;
2) richiamo scritto in caso di recidiva
dopo la prima sanzione;
3) obbligo di svolgimento di attività
aggiuntive o sospensione dalle lezioni.
Docente coordinatore di classe
Per assenze ingiustificate:
1) richiamo scritto.
Per manomissioni del libretto di
giustifiche o falsificazioni;
1) obbligo di svolgimento di attività
aggiuntive;
2) sospensione dalle lezioni.
In caso di recidiva:
1) sospensione dalle lezioni
D.S.
A seconda della gravità del fatto:
1) richiamo scritto;
2) obbligo di svolgimento di attività
aggiuntive;
3) sospensione dalle lezioni
D.S.
Comportamenti che ledono la legge
penale
1) sospensione dalle lezioni.
C.di C.
Comportamenti pericolosi per sé e per
gli altri o vietati dalla legge
1) richiamo scritto.
In caso di recidiva:
1) obbligo di svolgimento di attività
aggiuntive;
2) sospensione dalle lezioni.
Punto 2
Frequenza scolastica irregolare (ritardi
nell’ingresso)
Punto 2/a
Frequenza
scolastica
(assenze ingiustificate)
irregolare
Punto 3
Comportamenti che contrastino con le
disposizioni circa le norme di sicurezza
e di tutela della salute
69
D.S. su delibera del C.di C.
D.S.
D.S. su delibera del C.di C.
D.S. su delibera del C.di C.
D.S. su delibera del C.di C.
D.S. su delibera del C.di C.
D.S. su delibera del C.di C.
Punto 4
Comportamenti scorretti o azioni di
ostacolo all’attività didattica
Punto 5
Comportamenti che offendano, che
rechino insulto alle persone, alle
istituzioni, alle convinzioni religiose ed
etiche dei singoli o alle appartenenze
etniche
Punto 6
Comportamenti
che
causino
impedimento alla libera espressione di
idee o al servizio che la scuola eroga
Punto 7
Comportamenti che comportino danni
morali o materiali a persone interne o
esterne alla scuola
Punto 8
Comportamenti che arrechino danno a
strutture e/o attrezzature della scuola
1) richiamo scritto
In caso di recidiva:
1) obbligo di svolgimento di attività
aggiuntive;
2) sospensione dalle lezioni
Docente o D.S.
1) richiamo scritto;
In caso di recidiva:
1) obbligo di svolgimento di attività
aggiuntive;
2) sospensione dalle lezioni
Docente o D.S.
A seconda della gravità del fatto:
1) richiamo scritto;
2) obbligo di svolgimento di attività
aggiuntive;
3) sospensione dalle lezioni
In caso di recidiva:
1) sospensione dalle lezioni
D.S.
A seconda della gravità del fatto:
1) obbligo di svolgimento di attività
aggiuntive;
2) sospensione dalle lezioni
A seconda della gravità del fatto:
1) richiamo scritto;
2) obbligo di svolgimento di attività
aggiuntive;
3) sospensione dalle lezioni
D.S. su delibera del C.di C.
D.S. su delibera del C.di C.
D.S. su delibera del C.di C.
D.S. su delibera del C.di C.
D.S. su delibera del C.di C.
D.S. su delibera del C.di C.
Per tutti i comportamenti che richiedano una sospensione superiore ai 15 giorni è prevista la delibera del Consiglio di Classe e la
conferma da parte del Consiglio d’Istituto. Consequenziale potrebbe essere l’attribuzione del cinque in condotta con la non ammissione
alla classe successiva.
In caso di provvedimento di espulsione (almeno 5 giorni), l’alunno non può essere condidato negli OO.CC. né partecipare a
viaggi di istruzione.
70
PATTO DI CORRESPONSABILITÀ EDUCATIVA
IL PATTO DI CORRESPONSABILITÀ EDUCATIVA è finalizzato a definire in maniera dettagliata e
condivisa diritti e doveri nel rapporto tra il Liceo Statale “P.E. Imbriani” di Avellino, gli studenti
iscritti e le loro famiglie.
PATTO
Tra il Dirigente Scolastico Preside dott. Luciano di Rienzo,
l’alunno_________________________________________________________________________
della classe ___sez. ___indirizzo ___________________e gli esercenti la patria podestà genitoriale
sig.ri____________________________________________________________________________
ART. 1 Lo studente ha diritto ad una formazione culturale e professionale qualificata che
rispetti e valorizzi, anche attraverso l’orientamento, l’identità di ciascuno e sia aperta alla pluralità
delle idee.
ART. 2 La comunità scolastica promuove il diritto dello studente alla riservatezza.
ART. 3 Lo studente ha il diritto di essere informato sulle decisioni e sulle norme che regolano
la vita della scuola.
ART. 4 Lo studente ha il diritto di partecipazione attiva e responsabile della scuola ed essere
informato circa la programmazione didattica; ha inoltre diritto ad una valutazione trasparente che gli
permetta d’individuare i propri punti di forza e di debolezza, al fine di migliorare il proprio
rendimento.
ART. 5 Gli studenti stranieri hanno diritto al rispetto della vita culturale e religiosa della
comunità alla quale appartengono.
ART. 6 La scuola s’impegna a porre in essere condizioni per assicurare, sempre, un ambiente
favorevole alla crescita integrale della persona anche attraverso un servizio educativo didattico di
qualità, nonché offerte aggiuntive ed integrative extracurriculari.
ART. 7 La scuola s’impegna ad assicurare la salubrità e la sicurezza degli ambienti e la
necessaria disponibilità di un’adeguata strumentazione tecnologica.
ART. 8 Sarà garantito il servizio dello sportello psicologico, di corsi per il conseguimento della
patente europea dell’informatica e delle certificazioni di lingua straniera. Saranno attivati corsi di
sostegno e/o recupero ai sensi della normativa vigente.
LO STUDENTE S’IMPEGNA A
ART. 9 Studiare con assiduità e serietà, impegnandosi a recuperare le eventuali insufficienze
anche utilizzando al meglio i servizi offerti dalla scuola.
Portar sempre il materiale didattico occorrente per le lezioni e mantenere un comportamento
corretto durante le lezioni e nel cambio d’ora.
Frequentare le lezioni e osservare scrupolosamente l’orario scolastico e i regolamenti interni,
emessi dal Dirigente, che regolano la vita d’Istituto.
Acquisire informazioni sulla proposta formativa.
ART. 10 Portar sempre a scuola il libretto scolastico personale; vivere con fiducia nei confronti
dei docenti le valutazioni assegnate e accettare gli eventuali insuccessi scolastici come un momento di
costruttiva riflessione nel processo di apprendimento.
ART. 11 Tenere nei confronti del Dirigente Scolastico, dei docenti e del personale tutto della
scuola lo stesso rispetto, anche formale, che si chiede per se stessi; usare un abbigliamento adeguato
all’ambiente scolastico.
71
ART. 12 Partecipare alle attività proposte dall’istituzione scolastica e finalizzate al recupero e
al potenziamento.
ART. 13 Rispettare le attrezzature e l’arredo, utilizzare correttamente le strutture, i macchinari
e i sussidi didattici senza recare danni al patrimonio della scuola.
LA FAMIGLIA S’IMPEGNA A
ART. 14 Collaborare con la scuola nell’azione educativa e didattica, rispettando la libertà
d’insegnamento di ogni docente.
Controllare che il proprio figlio frequenti regolarmente le lezioni; evitare o limitare le assenze, i
ritardi e le uscite anticipate.
ART. 15 In caso di segnalazione da parte della scuola di assenze non giustificate del figlio,
provvedere a verificare e fornire le relative giustificazioni.
ART. 16 Conoscere il Piano dell’Offerta Formativa, prendere visione del Regolamento
dell’Istituto, del documento sulle sanzioni disciplinari e collaborare perché siano rispettate tutte le
disposizioni organizzative dell’istituto.
ART. 17 Partecipare agli incontri collegiali e mantenersi informati sull’andamento didattico e
disciplinare del proprio figlio.
Vivere in modo sereno ed equilibrato le valutazioni assegnate dai docenti, accettando eventuali
insuccessi scolastici del figlio, aiutandolo a migliorare il rendimento.
ART. 18 Assicurarsi che il proprio figlio rispetti il personale della scuola e i suoi compagni,
con lo steso rispetto, anche formale, che si chiede per il proprio figlio.
ART. 19 Tenersi informati sulle attività della scuola e rispondere agli inviti, partecipando alle
iniziative proposte.
ART. 20 In caso di non osservanza, da parte del proprio figlio, delle disposizioni adottate dal
regolamento, condividere e sostenere i provvedimenti deliberati dal Dirigente e/o dagli OO.CC.
Risarcire in danaro gli eventuali danni arrecati dal proprio figlio ai sussidi didattici.
L’ISTITUZIONE SCOLASTIA S’IMPEGNA
A
ART. 21 Organizzare in modo flessibile le lezioni al fine di adeguare le attività didattiche ai
ritmi di apprendimento degli alunni, nel rispetto delle specificità di ciascuno.
ART.22 Aiutare lo studente nell’acquisizione di un metodo di studio, valorizzando
l’importanza della frequenza assidua.
ART.23 Favorire la tempestiva informazione ai genitori sui dati relativi ad assenze, ritardi e
permessi del figlio; rispettare, nel contempo, la privacy dell’alunno e della sua famiglia, non
divulgando informazioni sui dati sensibili se non autorizzati.
ART. 24 Comunicare tempestivamente alla famiglia inadempienze del figlio e provvedimenti
presi.
ART. 25 Ascoltare le problematiche espresse dall’allievo e/o dalla classe di appartenenza,
quando queste sono rilevanti per il processo di apprendimento.
ART. 26 Comunicare agli allievi gli obiettivi acquisiti, comportamentali e trasversali stabiliti
dal Consiglio di classe, nonché i risultati intermedi e finali mediante affissione pubblica all’albo
d’Istituto; in caso d’insuccesso scolastico le negatività saranno trattate nel rispetto della privacy.
ART. 27 Attivare, se necessario, corsi recupero/sostegno quando se ne ravvisa la necessità e su
esplicita richiesta del Consiglio di classe, tramite il suo coordinatore, ai sensi dell’O.M. 92 del 2007.
Attivare momenti di ascolto a scuola e aiutare gli studenti a stabilire contatti con i servizi di sostegno.
72
ART. 28 Individuare i responsabili dei danni arrecati al patrimonio scolastico.
DATA ______________________
FIRMA ALUNNO
____________________________
FIRMA GENITORI
__________________________
FIRMA DEL DIRIGENTE
__________________________
Liberatoria per utilizzo immagine utenza minorenne
In base alla normativa vigente si richiede la liberatoria prevista dal Dlg 196/2003 che avrà validità per
l’intera durata della permanenza di suo figlio/sua figlia all'interno del Liceo Statale “P.E.Imbriani” di
Avellino.
Nel corso della documentazione delle attività svolte all’interno dei progetti e delle attività della scuola,
in particolare in occasione di manifestazioni culturali svolte nella scuola, escursioni, viaggi di
istruzione, manifestazioni sportive, laboratori pomeridiani, ecc., spesso si rende necessario ricorrere
alla realizzazione di fotografie, CD Rom, riprese televisive e quant’altro possa contestualizzare,
tesorizzare e valorizzare il lavoro degli alunni,
Il sottoscritto___________________________________, esercente la patria podestà genitoriale
sull’alunno/a__________________________________
dichiara
la propria disponibilità a raccogliere foto, immagini, testi e disegni relativi al proprio/a figlio/a,
elaborati o ripresi durante lo svolgimento delle attività scolastiche, con l'esclusiva finalità della
documentazione e della promozione dell’attività didattica.
FIRMA GENITORI
___________________________
___________________________
73
MINISTERO DELL’ ISTRUZIONE, DELL’UNIVERSITA’ E DELLA RICERCA
LICEO STATALE “PAOLO EMILIO IMBRIANI”
Linguistico ~ Scientifico ~ Scientifico Scienze Applicate ~ Musicale e Coreutico Sez. Musicale
Via Salvatore Pescatori 155, 83100 Avellino
Certificazione di qualità ISO:9001
Marchio collettivo S.A.P.E.R.I per la
Tel. (2 linee) 08257821.84 - 86 ~ Fax Uffici 0825783899 ~ Fax Dirigenza 082535375
www.liceoimbriani.it ~ [email protected], [email protected]
Codice meccanografico AVPM040007 ~ Codice fiscale 80011170646
qualità ed eccellenza della scuola
CERTIFICATO DELLE COMPETENZE DI BASE
Acquisite nell’assolvimento dell’obbligo di istruzione
N° __________
IL DIRIGENTE SCOLASTICO
Visto il regolamento emanato dal Ministro dell’Istruzione, Università e Ricerca (ex Ministro della Pubblica Istruzione
con decreto 22 agosto 2007, n°139;
Visti gli atti d’Ufficio;
certifica 1
che__ l__ student ________________________________________________________________________________
nat __ il
______ a_______________________________________ ,stato _________________________
iscritt ____ presso questo Istituto nella classe _________ Sez.___/______________ ____________________________
nell’anno scolastico ____________________________
nell’assolvimento dell’obbligo di istruzione, della durata di 10 anni,
ha acquisito
le competenze di base dei seguito indicate.
Competenze di base e relativi livelli raggiunti
Asse dei linguaggi
Livelli
lingua italiana:
•
•
•
padroneggiare gli strumenti espressivi ed argomentativi indispensabili per gestire
l’interazione comunicativa verbale in vari contesti
leggere comprendere e interpretare testi scritti di vario tipo
produrre testi di vario tipo in relazione ai differenti scopi comunicativi
Lingua straniera
• utilizzare la lingua inglese per i principali scopi comunicativi ed operativi
Competenze disciplinari:


Comprendere espressioni e parole di uso molto frequente relative a ciò che riguarda
direttamente la persona,la famiglia, gli acquisti, l’ambiente circostante e il lavoro.
 Leggere testi molto brevi e semplici, trovare informazioni specifiche e prevedibili in
materiale di uso quotidiano.
 Comunicare affrontando compiti semplici e di routine, riuscire a sostenere la
conversazione.
 Usare espressioni e frasi per descrivere la famiglia, le altre persone, le condizioni di vita, la
carriera scolastica.
Prendere appunti, scrivere brevi messaggi su argomenti riguardanti bisogni
74
immediati, scrivere una lettera personale molto semplice.
Competenze di cittadinanza:
•
Utilizzare la lingua straniera per i principali scopi comunicativi ed operativi.
•
Leggere, comprendere ed interpretare testi scritti di vario tipo.
•
Riflettere sul sistema (fonologia, morfologia, sintassi, lessico, ecc.) e sugli usi linguistici
(funzioni, varietà di registri e testi, ecc.).


altri linguaggi
utilizzare gli strumenti fondamentali per una fruizione consapevole del patrimonio artistico e letterario
utilizzare e produrre testi multimediali
Livelli
Asse matematico
•
•
•
•
utilizzare le tecniche e le procedure del calcolo aritmetico ed algebrico, rappresentandole anche sotto
forma grafica
confrontare ed analizzare figure geometriche, individuando invarianti e relazioni
individuare le strategie appropriate per la soluzione dei problemi
analizzare dati e interpretarli sviluppando deduzioni e ragionamenti sugli stessi anche con l’ausilio di
rappresentazioni grafiche, usando consapevolmente gli strumenti di calcolo e le potenzialità offerte da
applicazioni specifiche di tipo informatico
Livelli
Asse scientifico-tecnologico
•
•
•
•
•
•
osservare,descrivere ed analizzare fenomeni appartenenti alla realtà naturale e artificiale e riconoscere
nelle varie forme i concetti di sistema e di complessità
analizzare qualitativamente e quantitativamente fenomeni legati alle trasformazioni di energia a partire
dall’esperienza
essere consapevole delle potenzialità e dei limiti delle tecnologie nel contesto culturale e sociale in cui
vengono applicate
Asse storico-sociale
Livelli
comprendere il cambiamento e la diversità dei tempi storici in una dimensione diacronica attraverso il,
confronto fra epoche e in una dimensione sincronica attraverso il confronto fra aree geografiche e
culturali
collocare l’esperienza personale in un sistema di regole fondato sul reciproco riconoscimento dei diritti
garantiti dalla Costituzione, a tutela della persona, della collettività e dell’ambiente
riconoscere le caratteristiche essenziali del sistema socio economico per orientarsi nel tessuto produttivo
del proprio territorio
Le competenze di base relative agli assi culturali sopra richiamati sono state acquisite dallo studente con riferimento alle competenze
chiave di cittadinanza di cui all’allegato 2 del regolamento citato in premessa (1.imparare ad imparare; 2.progettare; 3. comunicare; 4.
collaborare e partecipare; 5. agire in modo autonomo e responsabile; 6. risolvere problemi; 7. individuare collegamenti e relazioni; 8.
acquisire e interpretare l’informazione).
_______________ li __________________
IL DIRIGENTE SCOLASTICO
Preside Dott.Luciano Di Rienzo
(1)
Il presente certificato ha validità nazionale.
(2)
Livelli relativi all’acquisizione delle competenze di ciascun asse:
Livello di base: lo studente svolge compiti semplici in situazioni note, mostrando di possedere conoscenze ed abilità
essenziali e di saper applicare regole e procedure fondamentali.
Nel caso in cui non sia stato raggiunto il livello base, è riportata l’espressione “livello base non raggiunto”, con
l’indicazione della relativa motivazione.
Livello intermedio: lo studente svolge compiti e risolve problemi complessi in situazioni note, compie scelte consapevoli,
mostrando di saper utilizzare le conoscenze e le abilità acquisite.
Livello avanzato: lo studente svolge compiti e problemi complessi in situazioni anche note, mostrando padronanza nell’uso
delle conoscenze e delle abilità. Sa proporre sostenere le proprie opinioni e assumere autonomamente decisioni consapevoli.
SINTESI
Legenda
a. Livello base non raggiunto
b. Livello base
c. Livello intermedio
75
d. Livello avanzato
Criteri per la sostituzione dei docenti assenti
Nel caso dell’assenza di un docente si provvede alle necessarie sostituzioni
utilizzando il seguente modello, che sintetizza anche i criteri di riferimento per
la procedura:
ORDINE DI SERVIZIO PER SOSTITUZIONE DOCENTI
SOSTITUZIONI PER IL GIORNO ___________DOCENTE ASSENTE______________
ora classe DOCENTE PER LA SOSTITUZIONE
firma
note
I
II
III
IV
V
VI
_______
NOTE:
Si comunica inoltre che il calendario è stato redatto tenendo conto del piano disponibilità e, in
ordine di priorità, dei seguenti criteri:
1) Docente in obbligo di recupero orario dovuto a richiesta di permessi, ecc.
2) Docente appartenente allo stesso Consiglio di Classe del docente assente
3) Docente della stessa disciplina insegnata dal docente assente
4) Docente che ha effettuato il minor numero di sostituzioni
5) Docente coordinatore di classe
6) Docente in sorveglianza allievi che non seguono l’insegnamento della religione
cattolica
7) Docente in ore di approfondimento
8) Docente in compresenza
Per quanto concerne la normativa sull’orario di lavoro, modalità di prestazione
dell’orario di lavoro, dei ritardi, recuperi e riposi compensativi, si rimanda al contratto
nazionale CCNL del 24 luglio 2003 e normative vigenti.
ESAMI DI IDONEITA’
(Il Ministro della pubblica istruzione determina annualmente, con propria ordinanza, le modalità
organizzative
degli scrutini ed esami stessi –art.205 del D.Lvo n.297 del 16/04/1994 Testo Unico).
Per quali
Per coloro che non provengano da istituti e scuole statali, pareggiati o
candidati
legalmente riconosciuti, l'accesso alle classi successive alla prima ha
luogo per esame di idoneità.
Possono partecipare agli esami anche coloro che, prima del 15 marzo,
cessino dal frequentare l'istituto o scuola statale, pareggiata o legalmente
riconosciuta.
L'alunno d'istituto o scuola statale, pareggiata o legalmente riconosciuta
può presentarsi ad esami di idoneità solo per la classe immediatamente
superiore a quella successiva alla classe da lui frequentata, purché abbia
ottenuto da questa la promozione per effetto di scrutinio finale.
Periodo di
Gli esami di idoneità si svolgono in un'unica sessione estiva.
svolgimento
La sessione degli esami di idoneità ha inizio nel giorno stabilito dal
Dirigente scolastico, sentito il parere del Collegio dei Docenti.
Gli esami di idoneità possono svolgersi, nell’ambito della sessione unica
d’esame dell’A.S. in corso, in qualunque periodo purchè prima dell’inizio
delle lezioni dell’A.S. successivo.
76
art.192
art.193
D.Lvo
n.297 del
16/04/199
4
art.193
D.Lvo
n.297 del
16/04/199
4
O.M. n.90
del
Commissione
Requisiti di
ammissione
Valutazione
requisiti
di
ammissione
Prove
d’esame
La commissione per gli esami di idoneità è nominata dal Preside ed è
composta dai docenti della classe cui il candidato aspira e di un docente
della classe immediatamente inferiore, in modo da rappresentare tutte le
materie comprese nel programma di esame. Il numero dei componenti
deve essere proporzionato al numero presumibile dei candidati e non può
mai essere inferiore a 3, compreso il presidente, che è il preside od un
docente da lui delegato. Il preside provvede alla sostituzione dei
commissari che vengano, per qualsiasi ragione, a mancare (comunque il
personale deve essere in possesso di abilitazione valida per
l'insegnamento della materia per la quale si rende necessaria la
sostituzione).
L'ammissione agli esami di idoneità, è subordinata all'avvenuto
conseguimento, da parte dei candidati privatisti, della licenza della scuola
media tanti anni prima quanti ne occorrono per il corso normale degli
studi.
Sono dispensati dall'obbligo dell'intervallo dal conseguimento della licenza
di scuola media i candidati che abbiano compiuto il diciottesimo anno di
età il giorno precedente quello dell'inizio delle prove scritte; sono altresì
dispensati coloro che, nell'anno in corso, abbiano compiuto o compiano il
ventitreesimo anno di età anche dalla presentazione di qualsiasi titolo di
studio inferiore.
La valutazione sulla rispondenza dei requisiti per l’ammissione agli esami
di idoneità è affidata alla commissione esaminatrice che deve pronunciarsi
almeno dieci giorni prima dell’inizio delle prove. Per l’ammissione agli
esami è indispensabile il parere favorevole della commissione sulla
sufficienza dei requisiti.
Possono accedere agli esami i candidati esterni che documentano di
avere espletato attività di lavoro o di aver frequentato un corso di
formazione professionale nell’ambito di quelli autorizzati dalla Regione
purchè coerenti, per durata e contenuto, con quanto previsto
dall’ordinamento del corso di qualifica richiesto.
Agli esami di idoneità alla quinta classe dei corsi post-qualifica possono
essere ammessi, purchè in possesso sia del diploma di qualifica attinente
il corso scelto sia della documentazione attestante di aver svolto attività
lavorativa (caratterizzata da attività non semplicemente esecutive)
coerente o di aver frequentato un corso di formazione regionale con lo
stesso indirizzo:
- coloro che sono in possesso di tale diploma da un numero di anni
almeno uguale a quello necessario per accedervi con normale frequenza.
- coloro che entro il giorno precedente quello di inizio delle prove scritte
abbiano compiuto il 18 anno di età
I candidati esterni, in possesso di licenza di scuola media inferiore,
sostengono le prove d’esame sui programmi integrali di tutte le classi
precedenti quella alla quale aspirano.
I candidati in possesso di un titolo di studio, di una idoneità , di una
promozione ad una classe precedente l’ultima, di una ammissione alla
frequenza alla classe terminale sostengono le prove d’esame sui
programmi delle classi precedenti quella alla quale aspirano,
limitatamente alle materie o parti di materie non comprese nei programmi
della scuola di appartenenza.
Le prove orali sostenute alla presenza di un solo commissario sono nulle
e devono essere ripetute.
Supera gli esami di idoneità chi abbia conseguito in ciascuna delle prove
scritte ed in quella orale voto non inferiore ai sei decimi.
77
21/05/200
1
art.198
D.Lvo
n.297 del
16/04/199
4
art.193
D.Lvo
n.297 del
16/04/199
4
148
O.M. n.90
del
21/05/200
1
art.193
D.Lvo
n.297 del
16/04/94
O.M. n.90
del
21/05/01
ESAMI INTEGRATIVI
(Il Ministro della pubblica istruzione determina annualmente, con propria ordinanza, le modalità
organizzative degliscrutini ed esami stessi –art.205 del D.Lvo n.297 del 16/04/1994 Testo Unico).
Per quali
Gli esami integrativi vengono istituiti per:
art.192
candidati
- gli alunni promossi anche per esame di idoneità, i quali vogliano
D.Lvo
ottenere il passaggio ad una classe corrispondente di istituto o
n.297 del
scuola di diverso tipo o di un diverso indirizzo o sezione.
16/04/1994
- gli alunni che non hanno conseguito la promozione o l'idoneità
O.M. n.90
possono sostenere in scuole di diverso ordine, tipo o indirizzo,
del
esami integrativi soltanto per classe corrispondente a quella
21/05/2001
frequentata con esito negativo.
Analogamente i candidati esterni che non hanno conseguito
l'idoneità possono sostenere gli esami integrativi soltanto per
classe
corrispondente a quella cui dà accesso il titolo di studio
posseduto.
- i candidati in possesso di diploma di qualifica o di promozione a
una
classe intermedia di un corso di qualifica. Essi possono
proseguire
gli studi in altro corso di qualifica, previ esami integrativi su
materie
o parti di materie non seguite nel corso di provenienza.
Periodo di
svolgimento
Gli esami integrativi si svolgono in un'unica sessione speciale,
che deve
aver termine prima dell'inizio delle lezioni. Il periodo degli esami
integrativi viene stabilito dal Dirigente scolastico, sentito il parere
del
Collegio dei Docenti.
art.193
D.Lvo
n.297 del
16/04/1994
O.M. n.90
del
21/05/2001
Commissione
La commissione per gli esami integrativi è nominata dal Preside
ed è
composta dai docenti della classe cui il candidato aspira e di un
docente
della classe immediatamente inferiore, in modo da rappresentare
tutte
le materie comprese nel programma di esame. Il numero dei
componenti deve essere proporzionato al numero presumibile dei
candidati e non può mai essere inferiore a 3, compreso il
presidente,
che è il Preside od un docente da lui delegato. Il Preside
provvede alla
sostituzione dei commissari che vengano, per qualsiasi ragione, a
mancare (comunque il personale deve essere in possesso di
abilitazione valida per l'insegnamento della materia per la quale si
rende
necessaria la sostituzione).
art.198
D.Lvo
n.297 del
16/04/1994
O.M. n.90
del
21/05/2001
Valutazione requisiti
di ammissione
La valutazione sulla rispondenza dei requisiti per l’ammissione
agli
esami è affidata alla commissione esaminatrice che deve
pronunciarsi
almeno dieci giorni prima dell’inizio delle prove. Per l’ammissione
agli
esami è indispensabile il parere favorevole della commissione
sulla
sufficienza dei requisiti.
L'ammissione agli esami integrativi per la frequenza di classi di
O.M. n.90
del
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istituto
professionale, è limitata ai corsi di qualifica e prescinde dal
requisito
dell’attività lavorativa.
Prove d’esame
Le prove d’esame vertono su materie o parti di materie non
comprese
nei programmi del corso di studio di provenienza
Le prove orali sostenute alla presenza di un solo commissario
sono
nulle e devono essere ripetute.
Supera gli esami chi abbia conseguito in ciascuna delle prove
scritte ed
in quella orale voto non inferiore ai sei decimi.
Gli alunni promossi al termine del primo anno, che chiedono di
essere
iscritti alla seconda classe di altro indirizzo di studi, non
sostengono le
prove integrative. L’iscrizione a tale classe avviene previo
colloquio
presso la scuola ricevente, diretto ad accertare gli eventuali debiti
formativi, da colmarsi mediante specifici interventi da realizzarsi
all’inizio
dell’anno scolastico successivo.
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art.193
D.Lvo
n.297 del
16/04/1994
O.M. n.90
del
21/05/2001
INDICE
BREVE PROFILO STORICO DELL’ISTITUTO “P.E. IMBRIANI”
FINALITA’ DEL LICEO
LA POLITICA PER LA QUALITA’
STRATEGIE PER UNA POLITICA DI QUALITA’
GLI INDICATORI DI QUALITA’
LA CERTIFICAZIONE DI QUALITA’
INFORMAZINI UTILI
ORGANIGRAMMA FUNZIONI DI COORDINAMENTO
DIRETTORI DI AULE SPECIALI E LABORATORI
CONSIGLIO D’ISTITUTO
CONSULTA PROVINCIALE
ORGANO DI GARANZIA
COMITATO STUDENTESCO
ALUNNI E GENITORI ELETTI NEI CONSIGLI DI CLASSE
CALENDARIO SCOLASTICO 2013-2014
ORARIO DELLE LEZIONI
L’OFFERTA FORMATIVA DELL’ISTITUTO “IMBRIANI”
CRITERI E MODALITA’ DI VERIFICA DELLA GESTIONE DEL POF
ORGANI DELLA GESTIONE DIDATTICA
CONSIGLIO DI CLASSE
COORDINATORE DI CLASSE
COORDINATORE DI AREE DISCIPLINARI
LE FUNZIONI STRUMENTALI
OBIETTIVI DIDATTICI GENERALI TRASVERSALI E DISCIPLINARI
OBIETTIVI DEL BIENNIO
OBIETTIVI DEL TRIENNIO
I LICEI PRESENTI NELLA NOSTRA SCUOLA
I LICEI POST-RIFORMA
NUOVA ORGANIZZAZIONE
METODOLOGIA E TECNICHE D’INSEGNAMENTO
STRUMENTI DI VERIFICA E CRITERI DI VALUTAZIONE
LA VALUTAZIONE
CRITERI PER LA VALUTAZIONE FINALE
CRITERI PER LA VALUTAZIONE DEL VOTO DI CONDOTTA
VALUTAZIONE DEL CREDITO SCOLASTICO E DEL CREDITO FORMATIVO
INTERVENTI DI RECUPERO
INTERVENTI DIDATTICO- EDUCATIVI INTEGRATIVI
INTERVENTI EDUCATIVI E DIDATTICI PER ALLIEVI BES
ATTIVITA’ CONNESSE ALL’OBBLIGO SCOLASTICO
ACCOGLIENZA DELLE PRIME CLASSI
CRITERI PER L’ISCRIZIONE DI ALUNNI PROVENIENTI DA ALTRE SCUOLE
SERVIZI AL TERRITORIO
BIBLIOTECA
CERTIFICAZIONI ESTERNE LINGUE STRANIERE
SCUOLANET
STAZIONE METEOREOLOGICA
LA RETE SCOLASTICA
PROGETTO ATTIVITA’ PRATICA SPORTIVA
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2
2
2
3
3
4
5
6
7
9
9
9
9
10
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13
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30
30
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32
33
33
33
34
34
34
34
OLIMPIADI DI MATEMATICA
OLIMPIADI DI FISICA
OLIMPIADI DI CHIMICA
OLIMPIADI DI SCIENZE
OLIMPADI DI ITALIANO
GIOCHI MATEMATICI
PREMIO CAIANIELLO
PIANO LAUREE SCIENTIFICHE
PROGETTAZIONE EXTRA-CURRICOLARE
ORIENTAMENTO
EDUCAZIONE ALLA SALUTE
LABORATORIO RESTAURO ANTICHI STRUMENTI
SPORTELLO D’ASCOLTO PSICOLOGICO
PROGETTO CLIL
PROGETTO TEATRO – MUSICAL STAGE SPAGNOLO
SCAMBIO CULTURALE CON ISTITUTO TEDESCO
STAGE INGLESE
CERTIFICAZIONE CAMBRIGE ESOL
STAGE/ SCAMBI FRANCESE
VISITE GUIDATE, VIAGGI DI ISTRUZIONE
L’IMBRIANI IN UN VASTO PROGRAMMA INTERNAZIONALE
L’IMBRIANI COME PRESIDIO DI FORMAZIONE
DOCENTI DEL LICEO STATALE “P.E.IMBRIANI”
I COORDINATORI DI CLASSE
PERSONALE AMMINISTRATIVO / TECNICO / AUSILIARIO
CARTA DEI SERVIZI
REGOLAMENTO del CONSIGLIO D’ISTITUTO
REGOLAMENTO D’ISTITUTO
REGOLAMENTO PER
LE
USCITE
DIDATTICHE,
ISTRUZIONE, SCAMBI e SOGGIORNO-STUDI
ALLEGATI
REGOLAMENTO DI DISCIPLINA DEL LICEO “P.E.IMBRIANI”
PATTO DI CORRESPONSABILITA’EDUCATIVA
CERTIFICATO COMPETENZE DI BASE
CRITERI SOSTITUZIONE DOCENTI ASSENTI
ESAMI IDONEITA’
ESAMI INTEGRATIVI
35
35
35
35
36
36
36
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37
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38
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39
39
40
40
40
40
41
41
44
44
48
49
50
53
57
VIAGGI
DI
62
67
71
74
76
76
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Il Piano dell’Offerta Formativa del LICEO STATALE “P.E. Imbriani” di Avellino per l’Anno
Scolastico 2013-2014, è stato aggiornato e stilato tenendo conto delle seguenti documentazioni:

Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2012-2013,

Scheda di autodiagnosi dell’istituto in merito a:
o personale della scuola, studenti, rapporti scuola-famiglia e strutture ed infrastrutture,
o programmi della commissione Brocca per le classi terze, quarte e quinte con
approfondimenti ed articolazioni dettate dalle riunioni per aree disciplinari,
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o indicazioni nazionali della Riforma dei Licei e C.M. n° 94 del 18/10/2011;

autorizzazioni del Piano Integrato d’istituto secondo i Fondi Strutturali annualità 2012/13,

attività didattiche extracurricolari proposte ed approvate dal Collegio dei docenti,

report di Autovalutazione d’Istituto a.s. 2012-2013,

relazioni delle funzioni strumentali a.s. 2012-2013,

decreto ministeriale sulla RIFORMA della scuola secondaria di secondo grado,

attività dell’Imbriani come polo di formazione,

regolamento del Consiglio d’Istituto.
Il presente piano è stato approvato dal Collegio Docenti del 18/11/2013.
e adottato dal Consiglio d’Istituto in data 02/12/2013
Il Dirigente Scolastico ringrazia i docenti ed il personale amministrativo
che hanno partecipato alla stesura del POF.
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