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ULTURA
Libro
Eco e la cattiva stampa
I
Cos’è il temibile
Stato Islamico
Decapitazioni di arabi e occidentali,
attentati nel cuore dell’Europa, donne schiavizzate, bambini trasformati
in killer, pulizia etnica, fosse comuni.
Da Aleppo a Baghdad lo Stato Islamico guidato dal califfo Abu Bakr al-Baghdadi ridisegna la geografia del Medio Oriente e incombe minacciosamente su di noi. Ma da dove vengono i jihadisti che vogliono purificare il
mondo dagli infedeli? E cosa c’entra
la religione? «Il califfato del terrore»
del giornalista Maurizio Molinari (Rizzoli) rivela la genesi di un’ideologia
totalitaria che evoca le brutalità di Hitler e Stalin, travolge l’Islam e genera
violenze orrende. Violenze che sono
la punta dell’iceberg di un sistema di
potere efficiente e barbarico.
l giornalismo che diventa macchina del fango, le notizie che «non è necessario inventarle, basta riciclarle» e il destino dei quotidiani che è sempre più quello «di assomigliare a
un settimanale». In «Numero zero» (Bompiani)
Umberto Eco racconta la preparazione di un
quotidiano, «Domani», e di un libro, «Domani:
ieri», che non usciranno mai e mette a nudo il
nostro mondo dell’informazione. Si tratta di un romanzo giallo
sul cattivo giornalismo, pieno di
ironia e di colpi di scena sulla
storia d’Italia e su misteri e pagine oscure come Gladio e la P2,
l’assassinio di papa Luciani e la
Cia, fino ai terroristi rossi. «La
questione è che i giornali non sono fatti per diffondere, ma per
coprire le notizie», viene sottolineato nel libro. A cinque anni da
«Il cimitero di Praga» di cui era
protagonista un cinico falsario
antisemita, Eco torna su un argomento che da sempre lo appassiona: il tema del falso e della menzogna.
«Non lo nego, ma mio padre mi ha abituato a
non prendere le notizie per oro colato. I giornali mentono, gli storici mentono, la televisione oggi mente» e anche «la scienza mente», dice uno dei protagonisti della storia. Il libro si
svolge da aprile a giugno del 1992, subito dopo lo scandalo di Tangentopoli, evento che sarà al centro del numero 0/1 di «Domani». L’edi-
tore è il commendator Vimercate che ha il controllo di alberghi sulla costa adriatica, case di
riposo, tv locali con televendite, aste e improbabili show. Per Vimercate «Domani» dovrebbe essere uno strumento di ricatto più che di
informazione. L’obiettivo, infatti, è far uscire
dodici numero zero in poche copie che mettano in difficoltà i salotti buoni della finanza e
della politica per poi chiuderlo
in cambio dell’ingresso in questi
ambienti. Il direttore Simei ne è
consapevole, così come il giornalista Colonna, ghost writer fallito cui viene affidata la stesura
parallela del libro «Domani: ieri»,
che il direttore pensa possa rappresentare un investimento per
il suo futuro. Tra i redattori:
Maia Fresia, ex collaboratrice a
una rivista di gossip; Romano
Braggadocio, specializzato in rivelazioni scandalose; Cambria,
un ex cronista di nera; Lucidi, ex
collaboratore di riviste che nessuno conosceva. E non manca una storia
d’amore che ha l’imprinting del rapporto fra
perdenti e la paura di essere in pericolo di vita. «Numero zero» è il romanzo più snello di
Eco (poco più di 200 pagine contro una media di 500) e il più vicino al nostro tempo. Snello e dinamico anche nello stile, che conquista
per il ritmo e, quasi sciocco dirlo, per la scrittura precisa alla virgola e piena di brio.
Le scelte della libreria Cerutti & Pozzi di Luino
«La parola contraria»
di Erri De Luca (Feltrinelli)
Un pamphlet sulla libertà di parola ispirato
al caso giudiziario che riguarda De Luca
per le sue dichiarazioni sulla lotta No Tav
in Valsusa. Lo scrittore è stato citato in giudizio per avere proclamato la necessità di
sabotare il Tav, ma lui ha solo espresso
un’opinione. Vado in aula, ha detto, «a mettermi di traverso alla censura».
«L’istante esatto che lega due destini» di Angélique Barbérat (Sperling & Kupfer)
Basta un istante per cambiare il corso
del destino. Anche un semplice sguardo tra un uomo e una donna. Kyle e
Coryn appartengono a due mondi lontani, lui è una giovane rockstar, lei moglie
e madre in una gabbia dorata. Ma quando per caso s’incontrano...
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Lombardia Oggi
«Il sentiero dei profumi»
di Cristina Caboni (Garzanti)
Delusa e spaventata, Elena non si fida di
nessuno. Solo quando crea i suoi profumi riesce ad allontanare le insicurezze e
le paure e ad arrivare al cuore delle persone per esaudirne i desideri. Nel suo lavoro è molto brava, ma ancora non è riuscita a creare l’essenza per fare pace
con il suo passato...
«Una luce improvvisa»
di Garth Stein (Piemme)
Spetta al giovane Trevor, nella lunga,
magica estate che lo aspetta, gettare luce sui misteri di Riddell House, la magione degli avi, e aiutare suo padre a riconciliarsi con il passato e con la famiglia, scoprendo che cosa ha avvelenato
a poco a poco i suoi membri, per generazioni, come una maledizione.
8 Febbraio 2015