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Archivio settimanale
Dal 27-02-2015 al 05-03-2015
2015-09
COMUNICATI
- Cibo biologico: fa bene all'ambiente e alla salute
http://salute.aduc.it/comunicato/cibo+biologico+fa+bene+all+ambiente+alla+salute_22900.php
- Alimenti da ridurre. Il sushi di tonno
http://salute.aduc.it/comunicato/alimenti+ridurre+sushi+tonno_22890.php
- Eutanasia a Firenze. Regione Toscana: la fiera delle ipocrisie. La lezione di Giorgio Conciani
http://salute.aduc.it/comunicato/eutanasia+firenze+regione+toscana+fiera+ipocrisie_22888.php
- Alimentazione e fede
http://salute.aduc.it/comunicato/alimentazione+fede_22885.php
LETTERE
- scelta medico di base
http://salute.aduc.it/lettera/scelta+medico+base_269840.php
- Diritto alla salute fino a quando
http://salute.aduc.it/lettera/diritto+alla+salute+fino+quando_269775.php
NOTIZIE
- ITALIA/Eutanasia. Emma Bonino: puntare su responsabilita' individuale e liberta'
http://salute.aduc.it/notizia/eutanasia+emma+bonino+puntare+responsabilita_130834.php
- ITALIA/Eutanasia. Caso Careggi/Firenze. Consulta Bioetica Pisa: chiarezza sui termini
http://salute.aduc.it/notizia/eutanasia+caso+careggi+firenze+consulta+bioetica_130833.php
- ITALIA/Supergravita' utile in medicina rigenerativa
http://salute.aduc.it/notizia/supergravita+utile+medicina+rigenerativa_130826.php
- COREA DEL SUD/Caffe'. I benefici effetti contro infarto e ictus
http://salute.aduc.it/notizia/caffe+benefici+effetti+contro+infarto+ictus_130824.php
- GRAN BRETAGNA/Staminali. Sclerosi multipla, nuovo trattamento
http://salute.aduc.it/notizia/staminali+sclerosi+multipla+nuovo+trattamento_130822.php
- ITALIA/Staminali. Autotrapianto per sclerosi funziona
http://salute.aduc.it/notizia/staminai+autotrapianto+sclerosi+funziona_130821.php
- USA/Cellule della pelle trasformate in neuroni
http://salute.aduc.it/notizia/cellule+della+pelle+trasformate+neuroni_130820.php
- /Cuffiette. Udito a rischio per 1 mld di giovani, OMS
http://salute.aduc.it/notizia/cuffiette+udito+rischio+mld+giovani+oms_130819.php
- ITALIA/Eutanasia. Medici cattolici: consentire morire, non dare morte
http://salute.aduc.it/notizia/eutanasia+medici+cattolici+consentire+morire+non_130817.php
- SVIZZERA/Barretta snack a base di insetti
http://salute.aduc.it/notizia/barretta+snack+base+insetti_130815.php
- ITALIA/Eutanasia. Due casi sospetti a Grosseto. Inchiesta
http://salute.aduc.it/notizia/eutanasia+due+casi+sospetti+grosseto+inchiesta_130813.php
- USA/Legalizzazione cannabis. E' la volta degli indiani?
http://salute.aduc.it/notizia/legalizzazione+cannabis+volta+indiani_130812.php
- ITALIA/Fecondazione. Nuovo metodo per individuare spermatozoi efficaci
http://salute.aduc.it/notizia/fecondazione+nuovo+metodo+individuare+spermatozoi_130810.php
- ITALIA/Eutanasia a Firenze. Intervengono i Radicali
http://salute.aduc.it/notizia/eutanasia+firenze+intervengono+radicali_130808.php
- SVEZIA/Igiene. La lavastoviglie fa male ai bambini?
http://salute.aduc.it/notizia/igiene+lavastoviglie+fa+male+ai+bambini_130803.php
- TAIWAN/Staminali. Liquore estratto dall'orchidea
http://salute.aduc.it/notizia/staminali+liquore+estratto+dall+orchidea_130802.php
- ITALIA/Eutanasia a Firenze. Interviene la Consulta bioetica di Pisa
http://salute.aduc.it/notizia/eutanasia+firenze+interviene+consulta+bioetica+pisa_130801.php
------------------------------------------COMUNICATI
05-03-2015 09:39 Cibo biologico: fa bene all'ambiente e alla salute
Il cibo biologico fa bene all'ambiente e alla salute. Sul primo aspetto tutti sono
d'accordo: non usare composti chimici di sintesi (es. fertilizzanti) riduce l'inquinamento ambientale.
Recentemente, gli effetti positivi del cibo biologico sull'organismo umano sono stati studiati dalla School of
Allied Health Sciences dell’Università di Boise, in Idaho (USA).
Lo studio ha analizzato l'esposizione alimentare ai composti organofosfati (insetticidi) di quasi 4.500 persone
in sei città degli Stati Uniti. I risultati hanno mostrato che tra gli individui che assumono quantita' simili di
frutta e verdura, convenzionale e biologica, quelli che sceglievano il biologico avevano livelli di organofosfati
nelle urine piu' bassi di quelli che sceglievano gli alimenti coltivati tradizionalmente.
Oltre alla coltivazione biologica, ci sono altre tecniche (biodinamica, integrata), sempre piu' diffuse, che
tendono a evitare o diminuire l'impatto ambientale sull'ecosistema
La Terra e i suoi abitanti non possono che ringraziare.
Primo Mastrantoni
02-03-2015 13:00 Alimenti da ridurre. Il sushi di tonno
Sushi di tonno e' uno degli esempi che il cibo sano puo' essere pericoloso se
si mangia in grandi dosi. Anche se il sushi di tonno e' crudo e non contiene quindi molte calorie, e'
necessario sapere che il sushi servito nei ristoranti contiene una buona dose di mercurio. Se si mangia
troppo mercurio, si puo' finire inebriati da questa sostanza. Conseguenze? Insonnia, vomito, perdita di
capelli, pressione alta, ecc.
Attenzione, quindi, alle mode alimentari.
Primo Mastrantoni
27-02-2015 16:02 Eutanasia a Firenze. Regione Toscana: la fiera delle ipocrisie. La lezione di Giorgio
Conciani
Dopo che il quotidiano La Repubblica ha pubblicato la testimonianza
di un infermiere che, dall'ospedale fiorentino di Careggi, ha raccontato come la pratica dell'eutanasia sia
quotidianita' da parte degli operatori della sanita', i responsabili politici della sanita' regionale non hanno
evitato di essere piu' realisti del re: cioe' di negare le evidenze, i drammi, le realta'. “In Toscana si rispettano
le leggi, senza alcuna esitazione. Dunque, di eutanasia, nelle nostre strutture, non se ne parla neppure”.
Cosi' l’assessore per il Diritto alla salute della Regione Toscana, Luigi Marroni. Mentre il Governatore
toscano Enrico Rossi dice che non c’è bisogno di una legge sul fine vita, la quale "Non contribuirebbe a
migliorare la situazione. Tutto in queste vicende rinvia alla professionalità e all'eticità dei medici", cioe' lo
Stato deve restare fuori dalle scelte del malato.
Ma intanto la legge, e lo Stato, ci sono e pesantissimi: chi aiuta un malato a morire rischia l’imputazione per
‘Omicidio del consenziente’, fino a 15 anni di carcere.
E allora, come la mettiamo? Il metodo per loro e' semplice, e' quello dello struzzo: di fronte ad un problema
la testa va messa sotto terra, e tutto sulla terra continua a scorrere a loro insaputa.
Nella quotidianita' di noi comuni mortali, questa si chiama ipocrisia. Che se praticata da chi ha responsabilita'
politiche ed amministrative, diventa grave. Chiariamo: Marroni e Rossi possono anche essere contrari ad
una legge sul fine vita e sull'eutanasia, non saremmo noi a dileggiarli, pur essendo noi di diversa opinione.
Ma non si possono permettere di ignorare che il problema esiste, e che non e' marginale: verrebbero cosi'
meno al loro mandato istituzionale che -ironia dei modi di presentarsi- in Toscana si chiama “diritto alla
salute”. Forse non e' salute quella che invoca una persona che chiede che sia posta fine alla propria vita
perche' non degna -per lui- di essere vissuta e chiamata tale? Questo lo si puo' negare nel nome del proprio
credo, ma nascondersi dietro alla non-presa di posizione e' quanto di piu' meschino ci possa essere,
umanamente, sanitariamente, civilmente ed istituzionalmente.
Io, tanti anni fa, avevo un caro amico che poi e' morto suicida. Era il dottor Giorgio Conciani. Nella sua
attivita' professionale aveva quotidianamente a che fare con problemi del genere e mi aveva insegnato una
cosa importante: se io ho una conoscenza, una scienza, una responsabilita' di valore e funzione pubblica (e
lui, in quanto medico, ce l'aveva) non posso negare a chi me lo chiede, di utilizzarla a loro favore,
quand'anche questo favore fosse aiutarli a privarsi della propria vita, la volonta' del paziente e' superiore a
tutto. Il dottor Conciani ando' anche in galera per questa sua interpretazione e pratica del giuramento di
Ippocrate (e qualche cretino lo aveva appellato 'dottor morte'). Un giorno decise di suicidarsi perche' non
sopportava piu' la sua malattia, e fu costretto a farlo coi classici metodi brutali che vigono in assenza di una
legge che trasformi questa estrema decisione in un momento dolce e non violento. Conciani mi ha lasciato
un segno non indifferente che oggi, di fronte a questi ipocriti che governano la sanita' toscana, mi fa meglio
capire quale fosse la sua grandezza e il suo essere al servizio dei cittadini e della liberta' degli individui.
Cari governanti della Toscana, nessuno vi chiede di violare la legge, ma abbiate la capacita' di capire chi
siete e cosa dovreste fare, anche talvolta col silenzio, visto che non avete mai mostrato interesse alle
proposte di modifica legislativa che giacciono in Parlamento anche grazie a raccolte popolari di firme.
Qui il canale web di Aduc sull'eutanasia
Vincenzo Donvito
27-02-2015 09:54 Alimentazione e fede
Alimentarsi e' diventato un problema. Ci sono quelli che
mangiano di tutto, altri sono vegetariani, altri ancora vegani, alcuni addirittura crudisti. In un libro dissacrante,
"Homo dieteticus", l'antropologo Marino Niola analizza le varie scuole di pensiero o meglio, come le
definisce, le nuove religioni che, in quanto tali, pretendono di essere le depositarie della verita' a cui tutto va
sacrificato. Si perdono, cosi', i piaceri della tavola, la compagnia, la ricerca di nuovi sapori o l'accostamento
di altri dei quali non se ne conosceva l'esistenza.
Le varie scuole di pensiero sull'alimentazione ci allungano la vita? Secondo il "World Health Statistics 2014"
dell'OMS, l'Italia e' il quarto dei Paesi piu' longevi al Mondo. Ci attestiamo, in media, attorno agli 80 anni e
questo e' dovuto ad una serie di fattori quali l'abitazione, le condizioni igieniche, l'assistenza sanitaria e,
ovviamente, l'alimentazione che, cosi' come viene praticata nel nostro Paese, senza gli atti di fede, ci pone
nella graduatoria alta della longevita'. Scegliere un regime alimentare il piu' adatto alle esigenze del nostro
corpo ci pare una scelta razionale. Altro e' aderire ad una fede. Oltretutto la "gola" e' solo il quinto dei sette
vizi capitali stabiliti nella dottrina cattolica.
Primo Mastrantoni
------------------------------------------LETTERE
05-03-2015 00:00 scelta medico di base
Buongiorno una mia collaboratrice ha l'esigenza di avere Un medico di base nel mio comune di residenza.
Avendo questa persona residenza in altro comune della provincia di Milano, come può ottenere un medico
nel mio comune di residenza senza cambiare la stessa?
La signora intrattiene con me solamente rapporto di lavoro come colf.
Grazie
Daniele
Daniele, da San Donato Milanese (MI)
Risposta:
non ci sono regole generali in merito, ma dipende dalle specifiche regioni. Per cui dovrebbe informarsi
presso il cup del SSN della Regione Lombardia.
03-03-2015 00:00 Diritto alla salute fino a quando
Ho la mamma malata di Alzheimer da 10 anni finora gestita a casa con mille difficoltà.. ora aggravandosi a
uno stadio quasi terminale si è presa la decisione della rsa nel comune dove vive... e ovviamente la retta è
molto al di fuori della sua portata......ma il diritto alla salute con una malattia cosi dove sta? Il comune offre
500 euro, mamma percepisce 1000 euro mancano quasi 1000 euro......soluzione del comune? Portarla in un
altra provincia allontanandola da mio papà a sua volta invalido totale.......... poi si scoprono fondi per il
ricongiungimento familiare degli stranieri....... e agli italiani si mandano a morire lontano dai loro familiari non
sono razzista sono un italiana schifata e che invoca l'eutanasia......... a questo punto...
cosa posso fare per farmi aiutare a pagare dal Comune.... esiste un riconoscimento all'Alzheimer???
Antonietta, da Pioltello (MI)
Risposta:
crediamo che la malattia che affetta sua madre allo stadio terminale possa imporre alle autorità sanitarie asl)
prima ancora che al comune stesso, la presa in carico del paziente in via totale, purché le terapie fornite
nella rsa siano prevalentemente di natura medica.
Le consigliamo di rivolgersi ad un legale di sua fiducia esperto in materia affinché la assista nel percorso
stragiudiziale e, se del caso, giudiziale.
------------------------------------------NOTIZIE
05-03-2015 16:46 ITALIA/Eutanasia. Emma Bonino: puntare su responsabilita' individuale e liberta'
"Quando abbiamo avuto il coraggio insieme di puntare sulla liberta' e responsabilita' individuale, abbiamo
convinto e quindi abbiamo vinto tutti insieme". Cosi' Emma Bonino in un appello ai parlamentari perche'
affrontino il tema dell'eutanasia e del fine vita, trasmesso oggi all'interno di Sky Tg24 Pomeriggio, registrato
prima che l'esponente dei Radicali apprendesse della sua malattia. "La liberta' - prosegue l'appello - e' quella
forza che unisce; e' la mancanza di liberta' che in realta' rende la vita impossibile. Abbiamo vinto insieme
quando abbiamo deciso di puntare sulla liberta' e sulla responsabilita' delle donne e degli uomini di questo
Paese, per scegliere se e quando diventare madri. Abbiamo vinto insieme quando abbiamo puntato sui
cittadini e le cittadine, perche' decidessero loro se la loro vita familiare, se il loro matrimonio, era ancora
possibile, agibile, era ancora vivibile. E nei momenti difficili e nelle scelte individuali non abbiamo altre scelte:
se vogliamo vivere insieme, anche se la pensiamo diversamente, anche se crediamo in cose diverse, l'unica
cosa che ci puo' unire e' la liberta' nella responsabilita'. E quindi vivere liberi, fino alla fine".
05-03-2015 12:34 ITALIA/Eutanasia. Caso Careggi/Firenze. Consulta Bioetica Pisa: chiarezza sui
termini
La testimonianza dell’infermiere dell'ospedale di Careggi sui casi in cui medici e familiari di un paziente a
prognosi altamente infausta decidono concordemente di non insistere con trattamenti sanitari invasivi e inutili
ha scatenato una serie di dichiarazioni che non aiutano a far chiarezza. C’è molta confusione sui termini
testamento biologico (TB), eutanasia, sospensione delle cure.
Monsignor Betori cerca di screditare la testimonianza dell’infermiere perché proveniente da “volto anonimo”
e non sarebbe dunque possibile “verificare l’autenticità” di quelle dichiarazioni, le denuncia quindi come una
manovra della campagna pro-eutanasia. La soluzione sarebbe affidarsi “a una parola di verità sull’uomo che
solo Dio può donarci in pienezza” (con quale possibilità di verificazione non è dato sapere). Antonio Pala
dell’Associazione medici cattolici di Firenze sostiene che ci sono stati due soli veri casi di eutanasia in Italia e
sarebbero - a suo dire - quelli di PierGiorgio Welby ed Eluana Englaro. Il Presidente dell’Ordine dei medici
Antonio Panti riconosce invece che la professionalità medica include anche l’accompagnamento alla morte
senza insistere con terapie e trattamenti inutili anche se si affretta a sostenere che l’eutanasia (“dolce
morte”) non può prevedere la somministrazione diretta di barbiturici o simili.
Proviamo a fare un po’ di chiarezza.
Il TB è un istituto normativo (non ancora adottato nel nostro Paese) che consiste nella manifestazione di
volontà anticipata circa trattamenti sanitari cui essere sottoposti o meno quando non si sia più in grado di
esprimersi direttamente. Esso rappresenterebbe per il paziente la garanzia che il suo diritto
all’autodeterminazione in materia sanitaria possa essere riconosciuto ed esercitato anche in condizioni di
perdita definitiva della coscienza o comunque di incapacità di esprimersi attualmente e – per il medico – il
punto di riferimento fondamentale per come agire nei casi di pazienti in tali condizioni cliniche. Rappresenta
in sostanza l’estensione dell’istituto del consenso informato.
L’eutanasia propriamente detta, in Bioetica, è quella attiva volontaria, cioè la somministrazione diretta di un
farmaco letale su precisa, reiterata e lucida richiesta del paziente. Essa viene dunque operata su richiesta
‘attuale’ del malato e dove è in vigore è regolamentata da passaggi e verifiche di ordine clinico e psicologico.
Nel nostro Paese l’eutanasia non solo non è prevista ma è punita dall’articolo 579 del codice penale.
Infine la sospensione e la limitazione delle cure sono nient’altro che la decisione di non iniziare o
interrompere trattamenti sanitari anche salvavita perché ritenuti dai medici curanti inappropriati (accanimento
diagnostico-terapeutico) e ritenuti dal paziente invasivi e lesivi della sua dignità. Essa è, prima ancora che
regolata da norme positive o deontologiche, affermata dall’articolo 32 della nostra Carta Costituzionale.
E’ dunque evidente che i casi Welby ed Englaro ricadono sotto questa fattispecie e vengono – purtroppo
spesso – richiamati in maniera del tutto inopportuna a proposito della pratica eutanasica.
Purtroppo resta sempre in secondo piano il diritto di autodeterminazione del paziente. Infatti quand’anche i
riferimenti degli interventi di questi giorni fossero stati corretti, si ha come l’impressione che a decidere
debba essere un medico o i medici e i familiari oppure ancora politici zelanti preoccupati di non turbare
religiose sensibilità. Il diritto fondamentale in ogni società liberal democratica per cui ogni individuo è
“sovrano su se stesso, sulla propria mente e sul proprio corpo” sembra che sia prescindibile quando invece è
il vero fulcro su cui poter impostare il dibattito e un conseguente intervento legislativo. Aggiungiamo – senza
aver qui lo spazio per argomentare opportunamente questa posizione – che ciò che giuridicamente non è
ancora legale può essere moralmente lecito e plausibile.
Dott.ssa Seila Bernacchi – Bioeticista, Coordinatrice della Consulta di Bioetica ONLUS di Pisa
Prof. Paolo Malacarne – Direttore del Reparto di Anestesia e Rianimazione 6 dell’AO di Cisanello di Pisa
03-03-2015 17:44 ITALIA/Supergravita' utile in medicina rigenerativa
La supergravità può aiutare i ricercatori nello sviluppo di applicazioni nella medicina rigenerativa per il
sistema scheletrico e nel testare nuovi farmaci, ancora più efficaci, per la stimolazione di cellule staminali.
Con queste premesse sono stati pubblicati sull'International Journal of Nanomedicine i risultati degli
esperimenti condotti dalla Scuola Superiore Sant'Anna di Pisa e del Center for Micro Biorobotics dell'istituto
italiano di tecnologia a Pontedera (Pisa), nell'ambito della campagna "Spin Your Thesis!" promossa
dall'Agenzia Spaziale Europea. Il gruppo italiano è stato scelto dopo una lunga selezione dall'agenzia per
condurre esperimenti in regime di gravità alterata presso la Large Diameter Centrifuge dello European
Space Research and Technology Centre di Noordwijk, in Olanda dove c'è una strumentazione che consente
di fare esperimenti in condizioni di ipergravità, fino a 20 volte rispetto a quella terrestre. I ricercatori italiani
hanno lavorato su un progetto che valuta l'effetto della gravità e di altri stimoli fisici sull'accrescimento e sulla
differenziazione di osteoblasti (precursori di cellule ossee). "I risultati ottenuti - spiega Gianni Ciofani, team
leader dell'istituto italiano di tecnologia - hanno permesso di dimostrare come l'ipergravità possa fornire un
importante stimolo per guidare il comportamento cellulare: una strada ancora decisamente inesplorata e con
notevoli potenzialità in biomedicina, per applicazioni che spaziano dalla medicina rigenerativa allo screening
di nuovi farmaci. Grazie all'Agenzia Spaziale Europea al nostro gruppo è stata concessa un'opportunità
unica per sfruttare strumentazioni altrimenti di difficile accesso".
03-03-2015 14:48 COREA DEL SUD/Caffe'. I benefici effetti contro infarto e ictus
Il caffè protegge il cuore. Dalle tre alla cinque tazzine al giorno possono ridurre il rischio di un attacco
cardiaco o di un ictus. A svelarlo è uno studio internazionale condotto su 25 mila persone (uomini e donne di
mezza età), coordinato dal Kangbuk Samsung Hospital di Seoul (Corea del Sud) e pubblicato su 'Heart'. Chi
consuma regolarmente la bevanda, ha un rischio più di insorgenza di calcificazioni nelle coronarie, un
campanello d'allarme. Il caffè dunque avrebbe questa capacità di 'pulire' le arterie che portano il sangue al
muscolo cardiaco. "Il nostro studio - osservano i ricercatori - aggiunge altre prove che il consumo di caffè è
inversamente associato al rischio di sviluppare malattie cardiovascolari. Servono ulteriori ricerche per
confermare i nostri risultati e stabilire le basi biologiche dei potenziali effetti preventivi del caffè sulla malattia
coronarica".
02-03-2015 18:17 GRAN BRETAGNA/Staminali. Sclerosi multipla, nuovo trattamento
In Gran Bretagna e' stato definito un nuovo protocollo medico per il trattamento con cellule staminali per i
sintomi della sclerosi multipla. Effetti definiti "miracolosi" dai ricercatori: pazienti ridotti su una sedia a rotelle
da dieci anni hanno riacquistato l'uso delle gambe mentre alcuni ciechi hanno riacquistato la vista. Il
trattamento, riferisce il Daily Telegraph, e' il primo ad invertire i sintomi della sclerosi multipla, per la quale va sempre ricordato - non esiste una cura oltre ad essere ancora non accertate le cause. Le due decine di
pazienti che hanno preso parte ai test, al Royal Hallamshire Hospital di Sheffield e al Kings College Hospital
di Londra, "hanno effettivamente visto riaccendersi il loro sistema immunitario". Benche' non siano ancora
del tutto chiare le causa della sclerosi multipla, molti ricercatori ritengono che "sia lo stesso sistema
immunitario ad attaccare il cervello ed il midollo spinale , causando infiammazioni e dolori, oltre disabilita' e
nei casi piu' gravi la morte. La ricerca e' stata pubblicata sul prestigioso 'Journal of the American Medical
Association' (Jama).
La procedura usata prevede l'impiego di altissime dosi di chemioterapici (di solito impiegati con i malati di
cancro) per mettere fuori gioco il sistema immunitario dei pazienti. Questo viene poi ricostruito e riattivato
con le cellule staminali ottenute dal sangue dei singoli pazienti. "Da quando abbiamo iniziato a trattare i
pazienti, 3 anni fa alcuni dei risultati cui abbiamo assistito sono miracolosi", ha detto il professore Basil
Sharrack, neurologo allo Sheffield Teaching Hospital, sottolineando che "miracoloso non e' un termine che
uso a cuor leggero ma abbiamo assistito a profondi miglioramenti neurologici". Durante il trattamento le
staminali del paziente sono 'coltivate' e conservate. Dopo le massicce dosi di chemioterapici (di per se' non
facili da tollerare) vengono reinfuse nel corpo dove iniziano a crescere creando nuovi globuli rossi e
soprattutto bianchi (le 'truppe' che difendono il corpo dalle aggressioni di virus e batteri) in sole due
settimane. In solo un mese il sistema immunitario torna a funzionare ed e' allora che i pazienti iniziano ad
accorgersi dei primi cambiamenti Il Telegraph ha raccolto la testimonianza della 25enne Holly Drew, su una
sedia a rotelle da due anni: "Ricordo che ero in ospedale...dopo tre settimane o chiamato mia madre e le
detto piangendo 'riesco a stare in piedi'. Ora posso correre per un po'. Posso ballare. E' stato un miracolo" I
ricercatori sono pero' prudenti: "Non e' un trattamento adatto per tutti (i malati di sclerosi mutlipla) perche' e
molto aggressivo e i pazienti debbono aspettare di riprendersi dagli effetti della chemioterapia" prima di
procedere all'infusione delle staminali, ha avvertito il prof Sharrack.
02-03-2015 18:12 ITALIA/Staminali. Autotrapianto per sclerosi funziona
Resettare le difese naturali dei malati di sclerosi multipla somministrando prima una potente terapia
immunosoppressiva che crei una 'pagina bianca' nei baluardi protettivi dell'organismo, poi un'infusione di
cellule staminali ematopoietiche prelevate dagli stessi pazienti. Si chiama autotrapianto di midollo osseo ed è
tornato sotto i riflettori della cronaca dopo "il miracolo" riferito da una giovane mamma britannica che, grazie
al trattamento, spiega di essere tornata a camminare rialzandosi dalla sedia a rotelle. Lo studio, pubblicato
su 'Jama' e coordinato dagli Usa, segue un filone che vede anche l'Italia in prima linea. Un trial di fase II che
appare su 'Neurology', guidato da Giovanni Mancardi dell'università degli Studi di Genova e Riccardo
Saccardi dell'Aou Careggi di Firenze, conferma la bontà dell'approccio: "Risultati clamorosi in termini di
riduzione delle nuove lesioni (-80%) rispetto alla terapia tradizionale". "Non c'è dubbio che questa strategia
produrrà grandi risultati - assicura all'Adnkronos Salute Mancardi, presidente del prossimo Congresso
nazionale della Società italiana di neurologia (Genova, 10-13 ottobre) - a patto di indirizzarla ai pazienti che
possono beneficiarne e cioè malati in fase recidivante-remittente, nei quali la patologia evolve rapidamente
peggiorando in pochi mesi o anni, e abbiano fallito tutti i trattamenti tradizionali: diciamo un 5-10% del totale
pazienti con sclerosi multipla", complessivamente pari a circa 60 mila nel nostro Paese. Ma prima di poterli
trattare, precisa l'esperto, "i nostri risultati, così come quelli analoghi riportati da altri colleghi, vanno
approfonditi e verificati con un ampio trial di fase III. Si tratta infatti di un trattamento molto aggressivo e a
rischio tossicità". Lo studio co-coordinato da Mancardi è multicentrico e internazionale, promosso dalla
Società europea trapianti di midollo (Ebmt) e finanziato fra gli altri dalla Fism, Fondazione italiana sclerosi
multipla. La ricerca, durata oltre 15 anni, ha coinvolto 21 persone con sclerosi multipla secondaria
progressiva o recidivante-remittente, la cui disabilità era peggiorata nell'anno precedente nonostante il
trattamento con farmaci di prima linea. Tutti i partecipanti, età media 36 anni, avevano ricevuto terapie
classiche senza risultato.
A differenza del trial pubblicato su Jama, quello a guida 'tricolore' è randomizzato verso un gruppo di
controllo: 12 pazienti hanno ricevuto una terapia standard con l'immunosoppressore mitoxantrone, mentre
agli altri 9 è stato somministrato un potente 'cocktail' immunosoppressivo seguito da infusione di proprie
staminali ematopoietiche. Nei 4 anni successivi il trattamento ha ridotto l'attività della malattia in misura
"molto più significativa" rispetto al mitoxantrone. Il gruppo 'staminali' ha presentato il 79% in meno di nuove
lesioni cerebrali (una media di 2,5 contro le 8 del gruppo controllo), e non ha più sviluppato un altro tipo di
lesioni (dette 'captanti il gadolinio') che nel gruppo controllo si sono ripresentate nel 56% dei pazienti. Non
sono invece state registrate differenze tra i due gruppi in termini di progressione della disabilità. "Dal nostro
studio sembra emergere che l'introduzione di cellule staminali sia in grado di riprogrammare il sistema
immunitario", commenta Mancardi, per il quale "è verosimile ipotizzare che il trattamento con staminali possa
influenzare profondamente il decorso della malattia". Il trapianto autologo "è stato globalmente ben tollerato,
con effetti collaterali prevedibili e risolti senza alcuna conseguenza permanente - aggiunge Saccardi Abbiamo utilizzato la stessa tecnologia riportata in un precedente studio coordinato dal Gruppo italiano
trapianti di midollo (Gitmo), ad oggi lo standard nella maggior parte dei trapianti per sclerosi multipla riportati
in letteratura". "I risultati di questo e degli altri studi condotti con il nuovo approccio concordano: i dati sono
promettenti e spingono verso l'organizzazione di un trial di fase III", ribadisce Mancardi che auspica "una
collaborazione Usa-Ue" per centrare l'obiettivo e compiere il passo finale verso il futuro ingresso
dell'autotrapianto nella routine clinica, su malati di sclerosi multipla che possano beneficiarne: per 'fare
meta', conclude, "dobbiamo unire le forze".
02-03-2015 18:10 USA/Cellule della pelle trasformate in neuroni
Cellule della pelle umana sono state trasformate in neuroni che regolano l'appetito, diventando un modello
per studiare i meccanismi neurologici responsabili dell'aumento di peso e per testare nuove terapie
personalizzate contro l'obesità. Il risultato è stato ottenuto dai ricercatori della Columbia University e della
New York Stem Cell Foundation, che pubblicano i risultati dello studio su Journal of Clinical Investigation. Nel
loro esperimento, i biologi statunitensi hanno prelevato cellule adulte della pelle umana e le hanno fatte
tornare bambine, trasformandole in cellule staminali pluripotenti indotte (iPS) capaci di specializzarsi in ogni
tipo di tessuto. Una volta raggiunto questo stadio, le cellule sono state riprogrammate con uno speciale
cocktail di molecole che le ha indotte a specializzarsi in neuroni regola-appetito tipici della regione del
cervello chiamata ipotalamo. Altri neuroni simili sono stati ottenuti con un procedimento analogo anche dai
ricercatori di Harvard, che proprio nei giorni scorsi hanno pubblicato sulla rivista Development uno studio
indipendente condotto grazie alla stretta collaborazione con la Columbia University. ''Finora - sottolinea
Dieter Egli della New York Stem Cell Foundation - nessuno era riuscito a convertire cellule iPS in neuroni
dell'ipotalamo''. Questo rappresenta un notevole passo avanti che metterà il 'turbo' alla ricerca sull'obesità,
finora limitata agli studi su topi di laboratorio e sui campioni di neuroni umani prelevati durante le autopsie. I
neuroni coltivati in provetta non sono del tutto identici a quelli naturali, ''ma sono molto simili - spiega
Rudolph L. Leibel della Columbia University - e saranno utili per studiare la neurofisiologia del controllo del
peso così come le anomalie molecolari che portano all'obesità. Inoltre ci permetteranno di valutare il
potenziale dei farmaci anti-obesità in un modo del tutto inedito''.
02-03-2015 14:27 /Cuffiette. Udito a rischio per 1 mld di giovani, OMS
Mp3 e cuffiette, ma anche discoteche e stadi finiscono nel mirino dell'Organizzazione mondiale della sanità.
Tutta colpa delle cattive abitudini dei ragazzi a qualsiasi latitudine: incollati alle cuffiette praticamente tutto il
giorno, e assidui frequentatori di situazioni in cui il rumore assordante è l'ospite d'onore. Risultato: "Circa 1,1
miliardi di teenager e giovani adulti sono a rischio di sviluppare una perdita di udito - avverte l'Oms in
occasione della giornata mondiale 'International Ear Care Day 2015' - per via dell'ascolto non sicuro di
musica con le cuffie e per l'esposizione a livelli dannosi di rumore in eventi e luoghi di intrattenimento". Ed è
per questo che il monito degli esperti internazionali si rivolge soprattutto ai giovani. Fra gli avvertimenti c'è
quello di limitare l'uso delle cuffiette a "meno di un'ora al giorno", ma anche l'invito ad abbassare il volume,
cercando di "non superare il 60% del massimo consentito dai dispositivi utilizzati". Nei Paesi ad alto e medio
reddito un ragazzo su 2 fra i 12 e i 35 anni è inseparabile da smartphone, lettori Mp3 e altri dispositivi per
l'ascolto della musica e non li usa in condizioni di sicurezza, mentre il 40% è esposto a livelli sonori
potenzialmente dannosi in locali notturni, concerti o eventi sportivi. Per gli esperti internazionali non è un
caso che oggi un adolescente su 5 lamenti un disturbo uditivo. E i numeri risultano in aumento del 30% negli
ultimi 15 anni.
La musica, aggiungono gli esperti italiani, può superare la soglia dei 120 decibel (soglia del dolore) e a volte
toccare anche la vetta dei 150. Il volume eccessivo può avere un effetto dannoso sulle cellule nervose
sensibili dell'orecchio interno, che sono così indotte a vibrare con intensità eccessiva fino a rompersi e a
morire. Per salvaguardare il proprio udito, spiega Antonio Cesarani, direttore dell'Unità operativa complessa
di Audiologia del Policlinico di Milano e presidente della Società italiana di audiologia e foniatria (Siaf), "i
giovani non devono rinunciare alla musica o a divertirsi con gli amici, ma è sufficiente qualche piccolo
accorgimento". Ad esempio, "è buona norma abbassare il livello della musica del proprio smartphone e
ridurre l'uso continuativo di Mp3 a non più di 2 ore durante una giornata. Inoltre, quando si è in discoteca o in
un locale rumoroso, bisogna rispettare la cosiddetta 'regola dell'in&out', prendendosi una pausa di un quarto
d'ora ogni 90 minuti. Può capitare frequentemente che all'uscita i giovani avvertano una sensazione di
pienezza o occlusione all'orecchio, associata a rumori o fischi (i cosiddetti acufeni): qualora il disturbo
permanesse dopo 16 ore di riposo acustico, è consigliabile recarsi in un ambulatorio medico specialistico".
Questi suggerimenti ricorrono anche nella mini-guida realizzata da Amplifon con la consulenza di Cesarani,
insieme all'invito a non avvicinarsi troppo agli altoparlanti nei locali e a indossare protezioni uditive in
ambienti particolarmente rumorosi come stadi e concerti.
02-03-2015 13:31 ITALIA/Eutanasia. Medici cattolici: consentire morire, non dare morte
"La Carta degli Operatori sanitari sottolinea che c'e' radicale differenza tra 'dare la morte' e 'consentire il
morire': il primo è atto soppressivo della vita, il secondo accetta la vita fino alla morte: cosi' il presidente
dell'Associazione medici cattolici Filippo Maria Boscia in una nota diffusa dopo che il vescovo di Firenze,
cardinale Giuseppe Betori, ha parlato ieri di una "ossessiva campagna a favore dell'eutanasia". Il
"drammatico appello" che i medici cattolici rivolgono a tutti gli operatori sanitari e' quello "della più grande
competenza e l'attenzione a testimoniare la fedeltà affettiva senza riserve. Attenzione quindi alle varie forme
di abbandono". "Oltre le cure mediche - sostiene Boscia - l'ammalato ha bisogno di amore, calore umano,
comprensione e vicinanza da parte di tutti coloro che possono circondarlo di 'care', di attenzioni e che sono i
medici, gli infermieri, i genitori, i figli, cioè tutti coloro che gli sono vicini nel momento piu' critico della sua
vita". "Secondo la bioetica personalistica - dice tra l'altro Boscia - morire con dignità umana e cristiana è un
diritto reale e legittimo che il personale sanitario è chiamato a salvaguardare, curando il morente, accettando
anche il naturale compimento della vita".
01-03-2015 11:26 SVIZZERA/Barretta snack a base di insetti
L'Accademia svizzera delle scienze tecniche ha premiato l'invenzione di due altoatesini che hanno proposto
un nuovo snack a base di proteine di insetti. Secondo i ricercatori avrebbe un sapore molto simile a quelle
"tradizionali"
I vantaggi di questa nuova alimentazione sarebbero anche economici favorendo nuovi posti di lavoro per chi
alleva le specie di insetti. Dal punto di vista ambientale, l’allevamento di insetti produce meno gas serra di
quello, ad esempio, dei bovini e dei maiali. Il prodotto base non si presta solo come cibo, ma anche come
mangime per animali -dice Klettenhammer, ch ha sviluppato la barretta insieme a Meinrad Koch, entrambi
giovani ricercatori della Società Svizzera di Scienza e Tecnologia degli Alimenti. “La barretta – dice
Klettenhammer – contiene il 23% di proteine, di cui la metà proviene da vermi della farina”. Con una sorta di
centrifuga dai vermi viene estratto il 95% delle proteine. Alla fine non resta altro che una farina di colore
marrone chiaro. “Gli insetti possono avere un sapore eccellente. Tutto dipende dalla preparazione e questo
vale per molti cibi”. Secondo una ricerca di Paul Rozin, dell’Università della Pennsylvania, i consumatori
perfetti di larve, vermi ed altri insetti sono giovani maschi, mentre la farina di formiche è il prodotto a base di
insetti che crea meno ribrezzo negli europei e nei nordamericani.
Il progetto di ricerca di Klettenhammer e Koch ha suscitato interesse mediatico. Il quotidiano Neue Zürcher
Zeitung e la tv pubblica Srf vi hanno dedicato ampio spazio.
Da un punto di vista culturale, chi vive nell’Africa centrale e nel Sud-Est asiatico è già abituato, mentre gli
occidentali dovrebbero essere pian piano educati a questi nuovi consumi alimentari. Tanto che a gennaio
2013 l’Unione Europea ha stanziato un finanziamento di 3 milioni di euro per ogni Paese membro che
incoraggi l’uso degli insetti in cucina.
28-02-2015 12:19 ITALIA/Eutanasia. Due casi sospetti a Grosseto. Inchiesta
La Procura di Grosseto indaga su due casi di sospetta eutanasia che sarebbero avvenuti all'interno
dell'ospedale di Orbetello. Tutto e' cominciato da una segnalazione arrivata ai carabinieri in cui sono citati un
anestesista e un suo collaboratore, accusati di aver praticato delle iniezioni per porre fine alla vita di una
donna di 90 anni e a un uomo di 85 anni. Entrambi i pazienti erano ricoverati nel reparto dedicato alle cure
palliative. Il procuratore Maria Navarro ha dato l'ok per la riesumazione delle due salme.
28-02-2015 12:16 USA/Legalizzazione cannabis. E' la volta degli indiani?
Legalizzata passo dopo passo da una serie di Stati e amministrazioni locali Usa, ultima la capitale
Washington Dc, la marijuana 'libera' è ora all'esame delle tribù degli indiani d'America, che dovranno
decidere se rendere la cannabis accessibile nelle loro riserve, per uso medico, per uso ricreativo, o per
entrambi i casi. I rappresentanti tribali stanno convergendo questo week-end al 'resort' della tribu' Tulalip a
Nord di Seattle, nello stato di Washington, per discutere il tema e il dipartimento alla Giustizia statunitense
ha fatto sapere ai nativi-americani che non interferirà con la decisione che verrà presa, pur chiedendo loro
che venga seguita, nel caso, la stessa cornice di regole per la legalizzazione utilizzata dagli stati americani.
Tra le questione in agenda per i capi indiani: le potenzialita' del business ella marijuana, i rischi di abusi della
sostanza nelle riserve, la possibilità di creare una 'associazione tribale della cannabis'.
27-02-2015 18:02 ITALIA/Fecondazione. Nuovo metodo per individuare spermatozoi efficaci
Si chiama "Istone H2AX" ed e' un test in grado di valutare gli spermatozoi efficaci nella Procreazione
medicalmente assistita. A individuarlo e' stato il Servizio per la Patologia della Riproduzione umana
dell'Azienda Universitaria di Padova diretta da Carlo Foresta, che lo ha presentato in occasione del XXX
Convegno di Medicina della Riproduzione che si sta svolgendo ad Abano. Il nuovo test e' rivolto agli
spermatozoi dei soggetti infertili ed e' in grado di valutare la presenza di alterazioni strutturali del DNA
spermatico. L'analisi dell'Istone H2AX e' stata eseguita sui campioni seminali di 100 soggetti infertili
candidati a tecniche di fecondazione assistita e si e' rivelato l'unico test in grado di predire l'esito positivo
rispetto a tutti gli altri metodi di valutazione spermatica finora conosciuti. Questo studio apre nuovi scenari
sulle metodiche di analisi del DNA degli spermatozoi nei soggetti infertili e fornisce informazioni importanti
sulle chances di successo dei trattamenti di procreazione assistita.
27-02-2015 15:24 ITALIA/Eutanasia a Firenze. Intervengono i Radicali
Dichiarazione di Massimo Lensi, Comitato nazionale di Radicali Italiani, e di Maurizio Buzzegoli, segretario
dell’Associazione “Andrea Tamburi” e membro della Direzione di Radicali Italiani.
"Mentre aumenta il numero di operatori sanitari che coraggiosamente rompono il silenzio sull’eutanasia
clandestina praticata negli ospedali italiani, la politica continua a non darsi il coraggio per affrontare il
problema. Oggi, chi aiuta un malato a morire rischia l’imputazione per ‘Omicidio del consenziente’ e fino a 15
anni di carcere. Questo il Governatore Rossi non può non saperlo, quando, ricalcando pedissequamente la
dichiarazione del Ministro Madia alle Invasioni Barbariche, riafferma che non c’è bisogno di una legge sul
fine vita, la quale “"Non contribuirebbe a migliorare la situazione. Tutto in queste vicende rinvia alla
professionalità e all'eticità dei medici". A chi come il Governatore Rossi rifiuta di riconoscere la realtà
sostenendo di voler tenere lo Stato fuori dalle scelte del malato e dei suoi cari, risponde la cronaca
quotidiana di una società più avanti di loro, cui non resta, quando non ha mezzi per emigrare per morire con
dignità, che affidarsi all'eventuale coraggio e lealtà di medici e famiglie.Solo una legge può tutelare familiari e
operatori sanitari da inopportune persecuzioni penali per aver rispettato la volontà del malato.Da più di un
anno e mezzo giace indiscussa in Parlamento la proposta di legge di iniziativa popolare sul fine vita,
presentata dai radicali e sostenuta da decine di migliaia di cittadini. Al Governatore Rossi e a tutti i
Parlamentari toscani chiediamo un atto di responsabilità e riconoscere che la realtà dell'eutanasia
clandestina, come già accaduto per l'aborto, o per il diritto alla cannabis terapeutica, può essere portata fuori
dalle nebbie dell’arbitrio solo con la legalizzazione."
27-02-2015 12:17 SVEZIA/Igiene. La lavastoviglie fa male ai bambini?
La lavastoviglie è utile ma troppo igienica. Infatti dei ricercatori svedesi hanno scoperto che i bambini delle
famiglie che fanno i piatti a mano hanno il 40% in meno di probabilità di sviluppare allergie rispetto a quelli
che vivono in una famiglia dove la lavastoviglie la si usa regolarmente. La "colpa" risiederebbe nel fatto che
la lavastoviglie è troppo "efficiente" nell'igienizzare le stoviglie. Al che i bambini, non essendo esposti ai
batteri, sarebbero più propensi a soccombere a un'allergia, perché il loro sistema immunitario non è
sufficientemente stimolato e quindi non in grado di difendersi. Per arrivare a queste conclusioni, i ricercatori
hanno analizzato la salute di 1.029 bambini tra i sette e gli otto anni e le abitudini dei loro genitori. Il 12%
faceva i piatti a mano, l'84% ha utilizzato una lavastoviglie. In queste famiglie di recente, il 38% dei bambini
ha sofferto di eczema (contro il 23% degli altri) e il 7% aveva l'asma (contro il 2 per cento là dove i piatti sono
stati lavati a mano). "A confermare la scarsa utilità dei detergenti battericidi - osserva Giovanni D'Agata,
presidente dello Sportello dei Diritti -, sono diversi studi che hanno dimostrato come la maggior parte dei
battericidi presenti nei prodotti per uso domestico, dal punto di vista clinico, sono dei veri e propri antibiotici.
Le persone che usavano saponi e detergenti battericidi presentavano sintomi e disturbi (tosse, naso
gocciolante, mal di gola, febbre, vomito, diarrea) con la stessa incidenza delle persone che non ne facevano
uso. E sono sempre più numerose le evidenze scientifiche che sottolineano come i battericidi usati per
l'igiene domestica e personale stiano producendo famiglie di batteri resistenti ai farmaci".
27-02-2015 12:02 TAIWAN/Staminali. Liquore estratto dall'orchidea
E' stata presentata ieri una invenzione del Centro di ricerche
sull'orchidea dell'Universita' nazionale Cheng Kung, frutto di una collaborazione con gli agricoltori della
regione: il Moonbeam, un liquore prodotto a partire da una varieta' particolare di orchidee, la I-shin Venus,
dall'aroma delicatamente zuccherato.
Nel 2013 il centro di ricerche si era gia' fatto conoscere con il lancio di prodotti cosmetici creati a partire da
cellule staminali di orchidee. Oggi, grazie ad una migliore tecnologia per l'estrazione delle cellule staminali,
che permette di ottenerne un maggior numero e di migliore qualita' -come spiegano al centro- si possono
immaginare una serie di nuovi prodotti.
Il clima di Taiwan e' ideale per la produzione di orchidee, ha sottolineato Hsia Yu-yun, ricercatore del Centro.
Le tecnologia di cui l'isola e' dotata per la coltivazione di questo fiore le hanno avvalso la nome di “regno
della phalaenopsis”. Taiwan produce 3 miliardi di dollari taiwanesi di orchidee ogni anno.
27-02-2015 11:36 ITALIA/Eutanasia a Firenze. Interviene la Consulta bioetica di Pisa
E' il caso di dire che stavolta il Presidente della Regione toscana Enrico Rossi ha perso una buona
occasione per tacere. In merito alla testimonianza di un infermiere dell’Ospedale di Careggi circa la
decisione condivisa da medici e parenti dei pazienti in condizioni di fine vita di abbreviare l’agonia del
paziente attraverso atti di sospensione o non avvio delle cure, il Presidente ha affermato (La Repubblica 27
febbraio p.33) non solo che “non c’è bisogno di una legge sul fine vita” , ma addirittura che “tutto in queste
vicende rinvia alla professionalità e all’eticità dei medici”.
Così dicendo il Presidente dimentica il paziente e la sua centralità nei contesti di cura che riguardano il suo
proprio corpo e il suo diritto costituzionale di autodeterminarsi. Se Rossi avesse contezza di che cosa
significa quel diritto dovrebbe chiedere pubblicamente scusa a tutti i cittadini malati o potenziali tali per aver
calpestato il loro diritto di scegliere – essi ed essi soltanto – a quali trattamenti sanitari essere sottoposti o
meno. L’eticità e la professionalità del medico riguardano la capacità di questi di saper accettare e non di
sostituirsi alla volontà del paziente riguardo a ciò che il paziente reputa moralmente bene per sé.
In Italia si continua ad essere lontani anni luce da riconoscere l’autonomia degli individui in tutte le decisioni
sanitarie che li riguardano, comprese cioè quelle più delicate su come e quando morire. E tuttavia meraviglia
che proprio da un rappresentante delle istituzioni si finisca per banalizzare e, di fatto, ripudiare la regola
elementare del consenso informato del paziente, di cui il "testamento biologico", che il Presidente Rossi con
le sue parole censura o sconfessa, è l'espressione finale.
Seila Bernacchi
Coordinatrice Consulta di Bioetica ONLUS - Pisa
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