La sirenetta Nyna - Nottiasciutte.it

La sirenetta Nyna
di paola balcon
Tra gli scogli di un'isoletta nell'Oceano, viveva Nyna: una bella sirenetta. Passava le giornate nuotando
coi delfini e suonando l'arpa. Un giorno passò un veliero pirata. Il capitano, un uomo burbero e cattivo,
appena udì la melodia della sirena ordinò ai suoi uomini di catturarla e di metterla in una gabbia in
cima al ponte. Loro ubbidirono. La povera Nyna si mise a piangere pregando il capitano che la lasciasse
andare ma lui le disse che sarebbe rimasta lì a suonare per lui. Ogni giorno la povera sirenetta era
costretta a suonare a comando per i pirati. Passò un anno. La nave ormeggiò in una baia nascosta
aspettando che la tempesta finisse. La mattina seguente, all'alba, mentre tutti i pirati stavano ancora
dormendo, Nyna scorse un branco di delfini che nuotava nella baia e, raccontando loro cosa le fosse
successo, li pregò di aiutarla a scappare. Gli animali si misero ad escogitare un piano per salvare la
sirenetta: chiamarono gabbiani, balene ed orche e prepararono il piano di attacco. Appena i pirati
furono pronti per salpare, il piano cominciò: i gabbiani volarono a picco sui pirati beccandoli, le balene
ribaltarono la nave ed i delfini liberarono la sirenetta. Il capitano che stava raggiungendo la riva su un
canotto di salvataggio, venne raggiunto da un'orca che, aperta la bocca, se lo portò via al largo. Via via
via fino allo scoglio della sirenetta.
"Adesso,tu,mi pescherai il pesce fresco tutte le mattine!"
Il capitano supplicò di lasciarlo andare libero ma la sirenetta gli disse "Quando io ti ho supplicato di
lasciarmi andare, mi hai chiusa in una gabbia per non farmi scappare, io ti lascerò libero, ma non potrai
andartene da questo scoglio."
Il tempo passava e il capitano invecchiava, così Nyna pregò l'orca di riportare l'uomo a terra facendosi
promettere di diventare una persona buona e generosa. Arrivato in un villaggio, l'uomo decise di
insegnare ai bambini a rispettare tutte le creature del creato perchè nessuno deve decidere della vita
altrui e ogni giorno gettava una rosa in mare.
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