Piano dell`offerta formativa - Istituto Comprensivo Cuore dello Stella

ISTITUTO COMPRENSIVO
“CUORE DELLO STELLA”
Scuola Secondaria di 1° grado, Primarie e dell'Infanzia
di Pocenia, Rivignano, Teor e Torsa
PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA
PIANO
DELL’OFFERTA
FORMATIVA
anno scolastico 2014/2015
anno scolastico 2014/15
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INDICE
PREMESSA
1.
MODALITÀ, TEMPI DI APPROVAZIONE E PUBBLICAZIONE DEL POF
2.
DIRIGENTE, RESPONSABILI, REFERENTI
3.
PRINCIPI E FINALITÀ
4.
CURRICOLO DI BASE
5.
VALUTAZIONE ALUNNI E COMPETENZE
6.
FUNZIONAMENTO DIDATTICO
A. Scuola dell’Infanzia
B. Scuola Primaria
C. Scuola Secondaria di Primo grado
7.
ATTIVITÀ DI RECUPERO E INTERVENTI A FAVORE DELLE ECCELLENZE 8.
CONTINUITÀ
9.
ORIENTAMENTO SCOLASTICO SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO
10.
PROGETTI DI ISTITUTO E DI PLESSO
11.
USCITE DIDATTICHE – ATTIVITÀ SPORTIVE
12.
ACCOGLIENZA ALUNNI STRANIERI
13.
VALUTAZIONE POF
14. AGGIORNAMENTO E/O INCONTRI PER GLI INSEGNANTI, PER IL PERSONALE
ATA E PER I GENITORI
15. MODALITÀ DI COMUNICAZIONE ALLE FAMIGLIE
16. RAPPORTI CON ENTI LOCALI E ASSOCIAZIONI
17. CALENDARIO DELLE RIUNIONI PER I DOCENTI E LE FAMIGLIE
18. ORARI E CALENDARI SEGRETERIA E PLESSI
19. ISTRUZIONI IN CASO DI ASSENZA DEGLI INSEGNANTI
20. ATTIVITÀ PARTICOLARI: FESTE, MANIFESTAZIONI, INIZIATIVE DELL’ISTITUTO
ALLEGATI: • REGOLAMENTO D’ISTITUTO e USCITE ALUNNI
• REGOLAMENTO DI DISCIPLINA
• REGOLAMENTO RELATIVO AI CRITERI PER ASSEGNAZIONE E RETRIBUZIONE DI
ATTIVITÀ EDUCATIVE E INSEGNAMENTO EXTRACURRICOLARI
• REGOLAMENTO VIAGGI E VISITE DI ISTRUZIONE
• CALENDARIO SCOLASTICO
• PROTOCOLLO ACCOGLIENZA
• PATTO DI CORRESPONSABILITÀ
• LINEE GUIDA PER LA VALUTAZIONE DEGLI ALUNNI DELLA SCUOLA PRIMARIA E
SECONDARIA DI 1° GRADO
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PREMESSA
Il Piano dell’Offerta Formativa (POF), secondo il Regolamento sull’autonomia didattica e
organizzativa, è il documento fondamentale della scuola che la identifica dal punto di
vista culturale e operativo e ne “esplicita la progettazione curricolare, extracurricolare,
educativa e organizzativa” (D.P.R. 275 dell’8 marzo 1999, art. 3). Pertanto, esso esplicita
che cos’è il nostro Istituto, quali competenze si assume e intende promuovere e ha lo
scopo di fornire a studenti e famiglie un quadro il più esaustivo possibile delle iniziative,
delle attività curricolari e complementari. Esso tiene conto delle concrete esigenze
formative dei bambini e dei ragazzi, delle risorse delle scuole e del territorio compreso tra
i Comuni di Pocenia e Rivignano Teor.
I genitori possono intervenire nell’approvazione mediante i rappresentanti eletti nel
Consiglio di Istituto e anche formulare pareri e proposte per migliorare il documento nel
corso delle assemblee di presentazione e di verifica dello stesso. L'Istituto Comprensivo “Cuore dello Stella”, costituitosi nel settembre del 1999,
comprende quattro scuole dell’Infanzia (Rivignano, Pocenia, Teor e Torsa), tre scuole
Primarie (Pocenia, Rivignano, Teor) e la scuola secondaria di primo grado di Rivignano,
dove hanno sede la Presidenza e gli uffici amministrativi.
Il numero degli alunni nel corso di questi anni si è mantenuto, complessivamente,
costante; l’Istituto, pur essendo articolato in tre diversi ordini di scuola, Infanzia-PrimariaSecondaria di primo grado, suddiviso in otto plessi, dislocato in due Comuni, si propone
di offrire percorsi il più possibile orientati verso l’integrazione e l’unità dei processi di
formazione.
Nella storia del nostro Istituto, inoltre, hanno acquisito un notevole valore aggregante
varie esperienze didattiche e in particolare la Festa di Maggio, nella quale trovano
visibilità i molteplici aspetti organizzativi e didattici che durante l’anno sono progettati e
attuati nei vari plessi. Per realizzare questa manifestazione convergono le energie della
quasi totalità degli alunni, dalle scuole dell’Infanzia alla Secondaria di primo grado, delle
famiglie, degli insegnanti e del personale scolastico, di numerose associazioni e degli Enti
Locali.
Le condizioni in cui si trova a operare un Istituto Comprensivo come il nostro spingono
con decisione verso la ricerca di un impianto organizzativo e didattico partecipato e
condiviso, per cui l’elaborazione di un POF unitario si rende necessaria per varie ragioni.
In primo luogo si pone il principio della continuità educativa: oltre ad assicurare un
passaggio senza traumi tra una scuola e l’altra, è importante costruire con coerenza un
clima educativo e organizzativo interno all’Istituto che nasca nella scuola dell’infanzia e
attraversi tutto il ciclo della scuola di base senza dispersioni o ri-partenze: sono
necessarie le stesse linee educative anche con insegnanti diversi nei vari ordini di scuola.
In secondo luogo, il contesto ambientale e le caratteristiche della popolazione dei due
comuni offrono una discreta omogeneità culturale, sociale e linguistica che permette alle
nostre scuole di presentarsi come un unico Istituto capace di rapportarsi, con equilibrio,
non solo con gli alunni e le loro famiglie ma anche con le Istituzioni e le Associazioni di
tutto il territorio.
3
Un POF unitario permette, inoltre, di far riferimento a valori, orientamenti e principi
condivisi, a scelte e azioni comuni che rafforzano l’identità della scuola e rendono più
efficaci gli indirizzi, le attività e i progetti.
Infine, ne risultano rafforzati e facilitati i processi amministrativi, l’impiego del personale e
delle risorse economiche.
Un Piano dell’Offerta Formativa unitario dovrebbe favorire, quindi, la realizzazione di uno
strumento molto efficace per superare i "tradizionali steccati" tra i diversi ordini di scuola,
tra scuola e territorio, tra scuola e famiglia, tra attività didattica e attività amministrativa;
risponde ai bisogni di trasparenza e credibilità dell’Istituzione scolastica, individua
interlocutori certi ed evidenzia responsabilità e competenze.
Così, il POF si propone di essere utile su due versanti: interno, cioè per gli insegnanti, gli
alunni e il personale non docente; esterno, cioè per le famiglie e per la società che ci
circonda.
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1. MODALITÀ, TEMPI DI APPROVAZIONE E PUBBLICAZIONE DEL POF
Come principio di riferimento va considerato il fatto che il Piano dell’Offerta Formativa
richiede, sia nella formulazione che nell’approvazione, il concorso di più soggetti:la
scuola con i suoi organi collegiali;le famiglie con i loro rappresentanti; le Amministrazioni
Comunali; i servizi sociali nelle loro varie dimensioni; le realtà associative locali con le loro
proposte.
Tutti questi soggetti hanno la facoltà di inoltrare le proprie analisi e proposte per la
formulazione del POF, che non dev’essere pertanto solo discusso e conosciuto, ma
anche elaborato con le componenti esterne della scuola.
Il percorso ottimale è quello proposto dal seguente schema:
a. FASE DELL’ELABORAZIONE. 1. Il Consiglio di presidenza propone le linee guida;
2. Il Collegio docenti, tramite i suoi delegati, le elabora;
3. Il gruppo di lavoro Scuola – Servizi Sociali elabora il proprio piano di lavoro;
4. Le Amministrazioni Comunali avanzano le proprie proposte;
5. I genitori, riuniti in assemblee, raccolgono le proprie proposte;
6. Le associazioni e i gruppi fanno pervenire le proprie iniziative
b. FASE DELL’APPROVAZIONE
1. Approvazione del Collegio Docenti (entro novembre);
2. Presentazione e approvazione Assemblea Genitori (entro dicembre);
3. Approvazione del Consiglio di Istituto (entro dicembre).
c. VERIFICA
Fine anno scolastico
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2. DIRIGENTE, RESPONSABILI, REFERENTI
1. Il Consiglio di Presidenza
Il Consiglio di Presidenza ha il compito di organizzare le varie attività della scuola e di
provvedere al funzionamento dei vari plessi. Esso è così composto da:
Dirigente Scolastico: prof. Luca GERVASUTTI
Collaboratore del Dirigente: prof. Giuliano ROMANO e ins. Mara PIGHIN
Fiduciari di plesso:
scuola primaria di Pocenia: ins. Raffaella DE MONTE
scuola primaria di Rivignano: ins. Pierina BIASUTTI
scuola primaria di Teor: ins. Lucia ZULIANI
scuola infanzia di Pocenia: ins. Loretta GUIDI
scuola infanzia di Teor: ins. Annetta BERTOLINI
scuola infanzia di Rivignano: ins. Franca SPAGNOLO
scuola infanzia di Torsa: ins. Marianna COLAUTTI
scuola secondaria di 1° grado: prof.ssa Elisa ZANELLI
Direttore dei Servizi Generali e Amministrativi: sig.ra Gianna PASCUTTO
2. Organi di Gestione
Di seguito si specificano tutti gli Organi che gestiscono l’Istituto e le riunioni previste:
ORGANO
COMPOSIZIONE
COMPITI
RIUNIONI
Consiglio d’Istituto
Giunta
Genitori, ATA, Insegnanti,
Dirigente Scolastico
Deliberare nelle materie
di competenza
Di norma mensili
Consiglio d’Istituto
allargato
Come sopra, più i
rappresentanti delle
amministrazioni comunali
Acquisire accordi di
programma
Di norma semestrali
Collegio dei Docenti
Tutti i docenti
Deliberare nelle materie
di competenza
6 volte all’anno
Consiglio di
Presidenza
Dirigente scolastico,
Eseguire le delibere,
direttore dei servizi, vicaria, programmare le attività,
fiduciari di plesso, funzioni monitorare il POF
strumentali
Di norma bimestrali
Rappresentanze
Sindacali Unitarie
(RSU)
Rappresentanti eletti
Accordi relativi alla
gestione del personale
Almeno una
all’anno
Referenti
Designati dal Collegio
Docenti
Organizzare le attività di
competenza
All’occorrenza
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Organo di garanzia
Giunta del Consiglio
Decidere in merito a
ricorsi presentati verso
provvedimenti
disciplinari, nonché su
eventuali conflitti relativi
all'applicazione dello
Statuto delle
studentesse e degli
studenti
All’occorrenza
3. Funzioni strumentali L’Istituto intende utilizzare la possibilità di nominare docenti quali funzioni strumentali. Le
funzioni strumentali organizzano il lavoro di Istituto e vengono individuate dal Collegio dei
Docenti.
Le funzioni strumentali attivate quest’anno hanno i seguenti compiti, che esercitano a
favore dell’intero Istituto:
AREA
COMPITI
DOCENTE
D i s a b i l i t à , p r e v e n z i o n e , Coordina il GLI e le attività di
Prof.ssa Renata
disagio
integrazione rivolte agli alunni BES;
DOPLICHER
raccoglie i materiali elaborati dai
Ins. Mario GROSSO
gruppi di insegnanti;
Partecipa al gruppo di lavoro con i
servizi sociali e socio-educativi;
Coordina i rapporti tra scuolafamigliaterritorio
nell’ambito del sostegno e e del
disagio scolastico
Revisione e attuazione del Coordina il gruppo di lavoro per la Ins. Franca
Piano dell’Offerta Formativa
stesura del POF. SPAGNOLO
Predispone e attua strumenti e
iniziative per la verifica degli obiettivi
definiti nel POF.
Supporta il DS nell’attività di stesura
del Bilancio Sociale.
Continuità educativa e profilo Coordina le attività per la continuità
in uscita
scuola infanzia - scuola primaria e gli
interventi agenzie per l'orientamento
in uscita classi terze-secondaria II°
grado;
Coordina l’elaborazione del curricolo
verticale alla luce della nuove
Indicazioni Nazionali
Prof.ssa Antonietta
FROSUTTO
Ins. Raffaella DE
MONTE
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Intercultura, Italiano L2 e
accoglienza alunni stranieri
Coordina la Commissione di
accoglienza per alunni stranieri.
Mantiene i rapporti con le famiglie,
con i vari Enti e Associazioni per le
attività di mediazione linguistica.
Partecipa alle attività proposte dalla Regione sul Quaderno
dell'integrazione.
Cura i rapporti con le famiglie degli
alunni NAI, soprattutto nella fase di
prima accoglienza.
Compila i Bandi Regionali relativi
all'intercultura, alla mediazione
l i n g u i s t i c o - c u l t u r a l e e
all'insegnamento dell'italiano L2
Prof. ssa Sara BERTI
4 – Referenti e commissioni
Sono i docenti che hanno assunto dei compiti particolari in specifici ambiti operativi.
Vengono designati in base a disponibilità personale.
COMMISSIONE
Stesura Orari
COMPITI
Propone a inizio anno al
D.S. l’orario settimanale
delle classi nonché quello dei
singoli docenti.
Appronta altre tabelle di
consultazione: le ore a
disposizione, i turni di
sorveglianza durante
l’intervallo, il ricevimento delle
famiglie, le assistenze agli
Esami di stato.
DOCENTI
F. Boldrini
PLESSO
Secondaria
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Sicurezza degli
edifici
Predispone e aggiorna
annualmente il documento di
valutazione del rischio.
Verifica le situazioni di
pericolosità e le richieste di
intervento di
manutenzione straordinaria agli
organi
competenti.
Predispone le mappe delle vie
di fuga, laddove ci siano stati
cambiamenti strutturali.
Predispone i Piani di
evacuazione dei diversi plessi,
che risultano affissi in tutti i
locali degli edifici scolastici.
Interagisce con l’operato del
RSSP.
Invia le comunicazioni
trimestrali al RSPP.
Verifica la compilazione del
registro annuale controlli
giornalieri
sistemi di sicurezza
L. Raddi
T. Del Pin
ML. Sbrugnera
T. Mauro
L. Pitton
S. Prenassi
M. Grosso
E. Baron Toaldo
Infanzia Pocenia
Infanzia Teor
Infanzia Torsa
Infanzia Rivignano
Primaria Pocenia
Primaria Rivignano
Primaria Teor
Secondaria
Accoglienza
alunni stranieri
Definisce una prassi condivisa
in tema di accoglienza di alunni
non italofoni.
Riduce il grado di vulnerabilità
degli alunni rispetto alla crisi di
adattamento al nuovo
contesto.
Favorisce un clima di
accoglienza scolastica e
sociale che permetta una piena
integrazione.
Costruisce un contesto
favorevole all’incontro con altre
culture.
Garantisce una serie di
strategie didattiche e
organizzative favorendo
l'inserimento di alunni
non italofoni.
C. Picotti
C. Martinuzzi
G. Chiaradia
ML. Sbrugnera
R. De Monte
F. Pedrina
D .Giacomini
S. Berti
Infanzia Pocenia
Infanzia Rivignano
Infanzia Teor
Infanzia Torsa
Primaria Pocenia
Primaria Rivignano
Primaria Teor
Secondaria
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Coordinatori di
classe per la
secondaria di 1°
grado
Presiede, su delega del DS,il
Consiglio di classe.
Cura il rapporto con i genitori
degli alunni e con i
rappresentanti dei genitori.
Cura i rapporti con la dirigenza.
Cura, su specifica indicazione
della dirigenza, le varie fasi
relative all’adozione dei libri di
testo.
Conserva gli atti.
1A C.Tognon
1B C. Ursella
1C G. Romano
1D M. Vidon
2A B. Scura
2B M. Zolfo
2C A. Frosutto
2D P. Del Piccolo
3A M. Martinis
3B R. Doplicher
3C C. Tamagnini
3D S. Berti
Secondaria
Segretari di
classe
Cura la verbalizzazione dei
Consigli di classe
1A E. Dose
1B F. Boldrini
1C F. Rossi
1D E. Zanelli
2A M.T.Baron
2B I. Valentinuzzi
2C E. Dose
2D E. Faggiani
3A D. Gallimberti
3B E. Baron Toaldo
3C G. Vendramin
3D S. Della Mora
Secondaria
Valutazione
servizio docenti
Valuta l'anno di formazione del
personale docente.
Riabilita il personale docente
su richiesta.
Esprime parere sulla conferma
in ruolo dei docenti in prova
M. Grosso (eff.)
A. Regini (eff.)
C. Tamagnini (eff.)
F. Rossi (sup.)
R. De Monte (sup.)
Laboratori,
strumenti,
biblioteche
Verifica lo stato degli strumenti,
L. Guidi
controlla e registra il materiale
R. Castellani
librario O. Martinuzzi
S. Tonizzo
G. Chiaradia
ML. Sbrugnera
D. Gorasso
N. Galizio
C. Sirch
A. Ciani
R. Doplicher
Infanzia Pocenia
Infanzia Rivignano
Infanzia Rivignano
Infanzia Teor
Infanzia Teor
Infanzia Torsa
Primaria Pocenia
Primaria Teor
Primaria Teor
Primaria Rivignano
Secondaria
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Gruppo di lavoro
alunni disabili dsa - bes
Analizza la situazione
complessiva nell’ambito
dell’Istituto: numero alunni,
tipologia deficit,
tipologia handicap, classi
coinvolte.
Monitora le risorse disponibili a
livello umano e strumentale.
Predispone un calendario per
gli incontri con gli operatori
sanitari per la stesura del PEI e
del PDF.
Verifica periodicamente
gli interventi a livello di Istituto.
Formula proposte di
aggiornamento e formazione
per i docenti,
impegnati nei PEI
Incontri EMT,
continuità
Coordina in sinergia con le altre T. Flaugnacco
commissioni le forme di
N. Colle
progettazione curricolare
elaborate dai docenti
dell’Istituto.
Appronta altre tabelle di
consultazione, le ore a
disposizione, i turni di
sorveglianza durante
l’intervallo, il ricevimento delle
famiglie, le assistenze agli
esami di Stato
Primaria Rivignano
Primaria Rivignano
Orientamento
secondaria di
primo grado
Coordina le attività di
orientamento degli studenti.
Gestisce i bisogni formativi
degli studenti in relazione
all’orientamento scolastico
Secondaria
M.P.Franceschetti
A. Regini
F. Cortese
C. Picotti
M.L. Sbrugnera
R. Comisso
N. Di Palma
N. Galizio
L. Pellizzoni
C. Sirch
S. Dall’ O’
D. D’Angela
R.. Doplicher
S. Della Mora
E. Baron Toaldo
M. Martinis
C. Tognon
G. Vendramin
S. Berti
Infanzia Teor
Infanzia Teor
Infanzia Rivignano Infanzia Pocenia
Infanzia Torsa
Primaria Pocenia
Primaria Pocenia
Primaria Teor
Primaria Teor
Primaria Teor
Primaria Rivignano
Primaria Rivignano
Secondaria
Secondaria
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Scuole Infanzia
Programmazione
educativodidattica
M Colautti Ml. Sbrugnera
A. Bertolini D. Giacomini
S. Tonizzo
G. Chiaradia
A. Regini
T. Del Pin
F. Cortese
R. Mascherin
R. Castellani
C. Martinuzzi
T. Mauro
F Spagnolo
C. Picotti
L. Guidi
A. Bafumi
L. Raddi
Castellani
Commissione libri Organizza, in
in comodato
collaborazione con l’a.a.
incaricata, le gare per
l’acquisto dei testi.
Effettua gli ordini e verifica la
corretta esecuzione.
Organizza la distribuzione.
Dà corso alle richieste di
riscatto dei testi da parte dei
beneficiari
C. Tamagnini
R. Doplicher
Infanzia Torsa
Infanzia Torsa
Infanzia Teor
Infanzia Teor
Infanzia Teor
Infanzia Teor
Infanzia Teor
Infanzia Teor
Infanzia Rivignano
Infanzia Rivignano
Infanzia Rivignano
Infanzia Rivignano
Infanzia Rivignano
Infanzia Rivignano
Infanzia Pocenia
Infanzia Pocenia
Infanzia Pocenia
Infanzia Pocenia
Infanzia Pocenia
5. Organi Collegiali e rapporti con le RSU
Attualmente restano in vigore i seguenti Organi Collegiali:
GRADO
SCOLASTICO
ORGANO
COLLEGIALE
COMPITI
COMPONENTI
Tutti
Consiglio di Istituto
• Propone e delibera le
linee educative,
didattiche generali ed
amministrativo contabili
dell'Istituto
Membri di diritto ed eletti
Tutti
Assemblea generale
• Informazione sui temi
generali
Tutti i genitori e gli
insegnanti
Tutti
Assemblea di classe o
di sezione
• Problemi particolari
Genitori e insegnanti della
classe o sezione
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Tutti
Collegio Docenti
Unitario
• Elaborazione ed
approvazione del POF
• Programmazione
generale
Tutti gli insegnanti dell’IC
Tutti
Collegio Docenti di
Segmento
• Problemi particolari
• Adozione libri di testo
Tutti i docenti suddivisi
per ordini di scuola
Infanzia
Consiglio di
Intersezione
• Programmazione e
analisi dei problemi
• Gestione del plesso
• Verifica
Genitori eletti e insegnanti
del plesso
Primaria
Consiglio di Interclasse
• Programmazione e
soli docenti
analisi dei problemi
Consiglio di Interclasse
• Adozione dei libri di
allargato
testo
• Programmazione e
gestione del plesso
Secondaria di 1° Consiglio di Classe
grado
• Programmazione e
analisi dei problemi
• Adozione di libri di testo
Insegnanti del plesso
Genitori eletti
Genitori eletti e insegnanti
della classe
Nell’Istituto opera la Rappresentanza Sindacale Unitaria (RSU) che è delegata a trattare le
questioni relative all’orario, all'organizzazione del lavoro e alla ripartizione del Fondo
dell’Istituzione Scolastica.
Tra la dirigenza e la Rappresentanza Sindacale Unitaria si prevedono almeno due riunioni
annuali. Gli argomenti affrontati nel corso delle trattative verranno tempestivamente
pubblicizzati. Compito della RSU è anche quello di designare il Delegato dei Lavoratori
per la Sicurezza che, assieme al Responsabile d’Istituto per la Sicurezza, curerà
l’applicazione della il D.lgs. n. 81 del 9 aprile 2008 riguardante gli specifici accorgimenti
da adottare in materia; nel corso dell'anno scolastico si prevedono corsi formativi per il
personale docente e ATA, oltre ad una educazione rivolta agli alunni. È obiettivo
dell’Istituto non solo realizzare le opere necessarie per la migliore sicurezza degli edifici,
ma anche operare per l’educazione e la presa di coscienza di tutti su questi temi.
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3. PRINCIPI E FINALITÀ
È fondamentale che l’Istituto, con il concorso del territorio, espliciti i valori fondanti in
grado di orientare effettivamente l’azione formativa: si tratta di individuare le domande
educative emergenti dal contesto socio-culturale di riferimento e di delineare le finalità
istituzionali della scuola. Pertanto il nostro Istituto eroga un servizio scolastico ispirandosi a tre criteri
fondamentali:
o
garanzia di pari opportunità di base per tutti gli alunni;
o
differenziazione della proposta formativa adeguandola alle esigenze di ciascuno;
o valorizzazione delle molteplici risorse esistenti sul territorio (Enti locali,
associazioni culturali, professionali e sportive, esperti, singole persone).
Dai criteri si deducono i principi e le finalità generali ai quali si attiene il nostro Istituto
nella concreta organizzazione del servizio scolastico:
• flessibilità:
le singole scuole pongono attenzione all’organizzazione didattica per superare la
•
rigidità del rapporto trasmissivo insegnante-classe
•
uguaglianza ed imparzialità:
l’arricchimento del percorso formativo, anche con attività non curricolari, è
finalizzato a garantire a tutti gli alunni uguali opportunità di crescita culturale • accoglienza e integrazione: Le scuole favoriscono l’accoglienza di alunni e genitori Particolare attenzione sarà rivolta agli alunni ed alle loro famiglie che per la prima volta
entreranno nella scuola dell’infanzia o effettueranno i passaggi dei vari ordini di scuola
(prima anno primaria, primo anno secondaria di 1° grado)
• si metteranno in essere adeguati progetti di continuità • per l’integrazione degli alunni diversamente abili, le scuole, in collaborazione con le
famiglie, le A.S.L. di appartenenza, gli Enti riconosciuti, predisporranno gli appositi Piani
educativi individualizzati (P.E.I.)
• per l’accoglienza e il primo inserimento degli alunni stranieri è in vigore un Protocollo di
Accoglienza.
• per gli alunni certificati DSA si adotteranno le procedure previste dalla legge 170/2010:
progetto didattico personalizzato, applicazione di strumenti compensativi e dispensativi,
modalità valutative differenziate.
• progettualità:
le scuole realizzano progetti educativi ricchi ed articolati affinché l’offerta
•
formativa dell’Istituto assuma un più ampio ruolo di promozione culturale e sociale
con l’avvertenza di non stravolgere l’identità della scuola, di non
lasciarsi
trascinare in una rincorsa di “progetti ad ogni costo”, ma di concordare con
equilibrio e buon senso le richieste del territorio, di enti o associazioni, attenti a
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non far passare in secondo piano il dovere di curare, anzitutto, la qualità del
curricolo di base e della didattica “quotidiana”;
“il progetto” è un punto di incontro e una strategia che facilita il lavoro in comune.
• interculturalità: ▪ ogni azione didattica si fonda sul rispetto per ogni cultura e sul rifiuto di ogni
forma di discriminazione
▪ per l’integrazione degli alunni stranieri – numerosi e in costante crescita nei nostri
plessi – le scuole, oltre alle risorse interne, si possono avvalere di insegnanti esterni,
mediatori culturali e linguistici e, se necessario e possibile, di progetti o personale
messo a disposizione dagli Enti Locali
• autonomia: Si progettano percorsi di studio, anche individualizzati
▪ coerenti tra loro didatticamente e dal punto di vista dei contenuti, ▪ adatti a sviluppare e potenziare conoscenze, capacità e competenze rispondenti
alle attitudini ed ai ritmi personali ▪ capaci di coinvolgere gli alunni in attività scolastiche motivanti ▪ atti a sviluppare fantasia e creatività.
Favorisce, inoltre, lo sviluppo di autonome capacità di studio, di elaborazione e di
scelta.
• responsabilità: il principio di responsabilità è tornato a rivestire un ruolo centrale nella
scuola di oggi, come sottolineato dall'introduzione del Patto educativo di
corresponsabilità (Scuola Secondaria di 1° grado) .Crescere significa assumersi la
responsabilità delle proprie azioni, compatibilmente con l'età e il relativo grado di
maturazione; l'educazione non può quindi prescindere da tale principio. Ma la
responsabilità non riguarda solo gli alunni, bensì tutti i protagonisti del processo
educativo, compresi quindi la scuola e le famiglie. Il suddetto Patto serve per l'appunto
a stabilire, in maniera chiara e trasparente, i rispettivi compiti e obblighi di ciascuno
(alunni, genitori, insegnanti) nei confronti del compito educativo, che non può e non
deve essere esclusivamente a carico della scuola.
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4. IL CURRICOLO DI BASE
Nel D.M. 31/07/07, il Ministro della Pubblica Istruzione parla esplicitamente della
costruzione del curricolo. In particolare si afferma che “…La costruzione del curricolo è il
processo attraverso il quale si sviluppano e organizzano la ricerca e l’innovazione
educativa. Il curricolo si delinea con particolare attenzione alla continuità del percorso
educativo dai 3 ai 14 anni. Ogni scuola predispone il curricolo, all’interno del Piano
dell’offerta formativa, nel rispetto delle finalità, dei traguardi per lo sviluppo delle
competenze, degli obiettivi di apprendimento posti dalle Indicazioni. Il curricolo si articola
attraverso i campi di esperienza nella scuola dell’infanzia e attraverso le discipline nella
scuola del primo ciclo.
Alla costruzione del curricolo di base sono converse le maggiori attenzioni ed energie,
operando delle scelte culturali, metodologiche e didattiche per aderire, da una parte, alle
indicazioni culturali e agli indirizzi di riferimento dei Programmi Ministeriali e, dall’altra, alle
esigenze del contesto territoriale e alle caratteristiche dei singoli allievi e/o gruppi-classe.
Il curricolo sostituisce le vecchie programmazioni, tutti i plessi dei vari ordini di scuola
dovranno operare perseguendo gli obiettivi indicati nel curricolo adattando attività e
tempi alla realtà particolareggiata delle varie classi. I curricoli, in fase di elaborazione, fanno parte integrante del documento P.O.F. a cui
vengono allegati.
Sempre comunque, la programmazione didattica costituisce il nodo fondamentale del
lavoro scolastico e rappresenta il tramite per produrre negli alunni:
• formazione della personalità
• apprendimento disciplinare
• sviluppo delle potenzialità
Essa progetta specifiche situazioni d’insegnamento/apprendimento in grado di attivare
quel processo cognitivo, emotivo, motivazionale e socio-relazionale che permette agli
alunni di progredire nei vari livelli cognitivi ed operativi.
La programmazione parte:
- dall’analisi delle reali condizioni, interne ed esterne alla scuola, in cui gli insegnanti
operano;
- dalle caratteristiche della classe e dagli interessi dei singoli allievi;
- dai traguardi formativi previsti dalle varie discipline del curricolo.
Essa deve concretizzarsi nella pianificazione del lavoro didattico.
La programmazione deve, inoltre, fondarsi sulla collegialità e sulla verticalità che le
conferiscono legittimità ed efficacia.
La programmazione, nel rispetto della specificità di ogni ordine, avviene a vari livelli:
• di classe, modulo e/o di plesso cui partecipano tutti gli insegnanti, che operano nella
stessa classe o con lo stesso gruppo di alunni ed eventuali operatori esterni;
• per la realizzazione di progetti curricolari o extracurricolari, a carattere inter/
pluridiscipliare.
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È indispensabile che l’attività di programmazione soddisfi alcune condizioni professionali
irrinunciabili: - l’impegno all’elaborazione collegiale, - la costruzione di strumenti di osservazione che consentano di accertare i risultati
dell’apprendimento, - di regolare e modificare l’impianto curricolare e le strategie didattiche.
L’Istituto pertanto è impegnato nello studio delle condizioni in cui calare la
programmazione didattica, potenziando i seguenti strumenti:
• la programmazione condivisa nei suoi ambiti: generale (con il gruppo
programmazione), di segmento (con i consigli di classe, interclasse, intersezione) ed
individuale. Si favorirà l’interscambio di esperienze fra le scuole dell’infanzia, primarie e
secondaria di 1° grado;
• la raccolta dati relativi alle esperienze attuate e alle metodologie messe in opera e delle
attività realizzate. 17
5.
VALUTAZIONE DEGLI ALUNNI E COMPETENZE
L'istituto ha recepito e fatto proprie le indicazioni provenienti dal documento Linee guida
per la valutazione dell'apprendimento nel primo ciclo di istruzione emanato dall'Ufficio
scolastico regionale nell'a.s. 2010-2011, documento allegato al POF d'istituto.
Di seguito i punti salienti.
La valutazione
La valutazione è elemento fondamentale delle programmazioni didattiche, senza di
essa non si potrebbero seguire i progressi dell'alunno rispetto agli obiettivi da
raggiungere ed ai traguardi fissati per lo sviluppo delle competenze. Tra questi vi sono:
l'acquisizione di conoscenze disciplinari (il sapere), la capacità di trasformare in azione i
contenuti acquisiti (il saper fare) e la capacità di interagire e di tradurre le conoscenze e
le abilità in comportamenti ed azioni (il saper essere). La scuola valuta esplicitamente
anche le competenze trasversali che attengono non solo agli obiettivi cognitivi, ma
anche agli obiettivi extracognitivi, riferiti cioè al comportamento sociale ed al
comportamento di studio e di lavoro dello studente. La valutazione in contesto educativo
è relativa perciò ad aspetti conoscitivi, emotivi e relazionali della personalità e ha lo
scopo prioritario di fornire le informazioni necessarie per misurare la distanza dal livello
di partenza di ogni singolo alunno.
... nella scuola primaria
Gli alunni vengono valutati dal docente o collegialmente dai docenti contitolari della
classe. La valutazione tiene conto del livello di conoscenza e del rendimento scolastico
complessivo degli alunni nelle singole materie e viene espressa in voti numerici. Solo
per l'insegnamento della religione cattolica la valutazione è indicata da un giudizio
sintetico formulato dal docente. Il voto del comportamento viene descritto attraverso
un giudizio. Gli alunni possono non essere ammessi alla classe successiva solo in casi
eccezionali e motivati.
... nella scuola secondaria di primo grado
Ai fini della validità dell'anno scolastico, prima di procedere allo scrutinio vero e proprio,
deve essere accertata per ciascun alunno la frequenza alle lezioni ai sensi delle
norme vigenti. Il mancato raggiungimento del limite previsto, quindi l'impossibilità di
accedere alla valutazione, comporta la non ammissione alla classe successiva o
all'esame di Stato. Motivate deroghe devono essere stabilite dal collegio dei
docenti in casi eccezionali da applicarsi a condizione che le assenze complessive non
pregiudichino la possibilità di procedere alla valutazione stessa.
All'atto dello scrutinio, gli alunni sono valutati nelle singole discipline con voti
numerici, espressi collegialmente. Solo per l'insegnamento della religione
cattolica, la valutazione è attribuita attraverso un giudizio sintetico formulato dal
docente.
18
Il voto di comportamento viene comunicato attraverso un voto numerico,
accompagnato da una nota di illustrazione e riportato anche in lettere nel documento
di valutazione. Tale voto, riguardante anche la condotta nelle attività previste fuori
dall'ambiente scolastico (uscite, visite didattiche, viaggi d'istruzione etc.), concorre alla
valutazione complessiva e, in caso di non sufficienza, determina la non ammissione
al successivo anno di corso o all'esame conclusivo del ciclo.
La valutazione finale tiene conto delle verifiche periodiche, delle attività programmate,
degli interventi realizzati e dei risultati ottenuti; essa riguarda il livello di formazione
e di preparazione conseguiti in relazione agli obiettivi. Pertanto si valuta non solo il
profitto, ma anche il rispetto delle persone e delle cose, l'ordine, l'autonomia e la
partecipazione secondo criteri comuni a tutti i docenti e comunicati ad alunni e famiglie.
Per essere ammessi alla classe successiva, è necessario avere almeno 6 (sei) in
ciascuna disciplina, ottenuto con decisione assunta a maggioranza dal consiglio di
classe. Per l'ammissione all'esame di Stato conclusivo del primo ciclo di istruzione è
necessario avere almeno 6 (sei) in ogni materia di studio, così come anche per il
comportamento. Nello scrutinio finale il consiglio di classe formula un giudizio di
idoneità, espresso in voto numerico, considerando il percorso scolastico compiuto
dall'alunno nella scuola secondaria di primo grado.
La valutazione finale dell'esame di Stato è costituita dalla media dei voti espressi in
decimi ottenuti nelle singole prove scritte, ivi compresa la prova scritta nazionale
predisposta dall'INVALSI, nel colloquio pluridisciplinare e nel giudizio di idoneità, media
arrotondata all'unità superiore per frazione pari o superiore a 0,5. Ai candidati che
conseguono il punteggio di dieci decimi può essere assegnata la lode da parte della
commissione esaminatrice con decisione assunta all'unanimità.
L'attribuzione dei voti in decimi non deve far dimenticare il significato formativo della
valutazione che non può essere compressa solo nella rilevazione degli esiti, ma deve
porre attenzione allo sviluppo dell'alunno. Essa è indubbiamente determinata dai
risultati ottenuti nelle varie prove di verifica scritte, orali e pratiche effettuate, ma è
anche influenzata significativamente da altri elementi: la partecipazione, l'impegno, la
motivazione, le effettive capacità e attitudini, la costanza dei risultati, i progressi
rispetto alla situazione di partenza, rilevati per tappe successive, che evidenziano
l'avvicinamento al traguardo per lo sviluppo delle competenze.
La valutazione degli alunni disabili
Per gli alunni con disabilità, premesso che "le capacità e il merito devono essere
valutati secondo parametri adeguati alle specifiche situazioni di minorazione", la
valutazione segue quanto indicato:
" si riferisce al piano educativo individualizzato predisposto per l'allievo in cui sono
indicati i criteri valutativi; " quella quadrimestrale degli apprendimenti e del comportamento è espressa in
decimi, quella in itinere può essere espressa anche con osservazioni informali
riguardo all'esito di una performance, alle abilità, all'impegno, agli atteggiamenti e ai
progressi riconducibili ai voti;
19
" è documentata nel registro dell'insegnante di sostegno e in quello degli
insegnanti curricolari; " riflette il percorso svolto dall'alunno e i progressi evidenziati, inoltre
tiene conto dell'impegno dimostrato, quindi considera il processo e non solo la
performance. Per le prove INVALSI si seguono le prescrizioni diramate ogni anno a livello nazionale.
Gli allievi partecipano agli esami e sostengono prove, relative agli insegnamenti impartiti,
idonee a valutare il loro progresso in rapporto alle potenzialità possedute ed al livello di
apprendimento iniziale. Le medesime vengono, ove necessario e sempre in relazione al
piano educativo individualizzato, differenziate o adattate nella misura ritenuta più
opportuna dalla commissione d'esame. Quest'ultima indica:
" gli ausili, le attrezzature e i sussidi didattici eventualmente
necessari; " la modalità di presentazione delle prove; o le eventuali
riduzioni e/o modifiche;
" i tempi;
" il sistema di valutazione.
Tutto ciò coerentemente con la progettazione didattica predisposta durante l'anno. Nei
verbali d'esame vengono indicate le materie eventualmente sostituite o ridotte per le
quali sono da attribuirsi i voti. Nel diploma di scuola secondaria di primo grado di licenza
non viene fatta menzione delle modalità di svolgimento e della differenziazione delle
prove.
La valutazione degli alunni con disturbi specifici di apprendimento (D.S.A.)
Per la valutazione degli alunni con disturbo specifico di apprendimento certificato si deve
tener conto di quanto qui appresso indicato:
" è sempre espressa in decimi;
" considera le specifiche situazioni dei singoli alunni;
" fa riferimento ad un programma di lavoro personalizzato, stabilito dagli insegnanti
di classe, in cui sono indicati gli strumenti compensativi e dispensativi previsti a suo
beneficio; " riflette il suo percorso, i progressi registrati e tiene conto dell'impegno dimostrato,
considera perciò il processo e non solo la performance.
Anche in questo caso per le prove INVALSI si seguono le prescrizioni diramate ogni
anno a livello nazionale. Gli alunni con D.S.A. partecipano a tutte le prove d'esame. La
commissione d'esame dal canto suo indica:
•
gli strumenti compensativi e quelli dispensativi con riferimento alle verifiche; •
la modalità di presentazione delle prove, ad esempio materiale scritto su
formato digitale leggibile con sintesi vocale;
•
i tempi, che possono essere più lunghi;
•
l'espressione di giudizi più attenti ai contenuti che alla forma, coerentemente
con quanto adottato durante l'anno e con le risorse possibili.
20
Sul diploma di licenza non viene fatta menzione delle modalità di svolgimento
e della differenziazione delle prove.
La valutazione degli alunni non italofoni
Gli alunni con cittadinanza non italiana sono valutati nelle forme e nei modi previsti
per i cittadini italiani. In questo caso ai sensi dell'art. 45, comma 4, del D.P.R. n. 394 del
31 agosto 1999 " Il Collegio dei Docenti definisce, in relazione al livello di competenza dei
singoli alunni stranieri il necessario adattamento dei programmi di insegnamento; allo
scopo possono essere adottati specifici interventi individualizzati o per gruppi di alunni per
facilitare l'apprendimento della lingua italiana, utilizzando, ove possibile, le risorse
professionali della scuola. Il consolidamento della conoscenza e della pratica della
lingua italiana può essere realizzata altresì mediante l'attivazione di corsi intensivi di lingua
italiana sulla base di specifici progetti, anche nell'ambito delle attività aggiuntive di
insegnamento per l'arricchimento dell'offerta formativa ".
Riferimento importante è contenuto anche nelle Linee Guida per l'accoglienza e
l'integrazione degli alunni stranieri, C.M. n. 24 del 01/03/2006, orientate ad una
valutazione che rispetti i tempi di apprendimento per l'acquisizione dei contenuti delle
varie discipline come da P.S.P., piano di studio personalizzato. Un'attenzione
particolare va riservata all'individuazione di criteri per la valutazione degli alunni non
italofoni di recente immigrazione, neo arrivati in Italia: • prevedendo tempi più lunghi per il raggiungimento degli obiettivi (modularità
degli interventi);
• valutando il progresso rispetto al livello di partenza (valutazione idiografica);
• avvalendosi dell'ausilio del mediatore, laddove possibile, somministrando prove
d'ingresso nella lingua madre dell'alunno;
• valorizzando il raggiungimento degli obiettivi non cognitivi (valutazione criteriale);
• tenendo conto che l'alunno non italofono è sottoposto ad una doppia
valutazione: quella relativa al suo percorso di italiano seconda lingua, quella
relativa alle diverse aree disciplinari e ai contenuti del curricolo comune; • predisponendo strumenti differenziati per la valutazione.
La certificazione delle competenze
Al termine della scuola primaria e della scuola secondaria di I grado sono descritte e
certificate le competenze acquisite dagli alunni, ossia le capacità di utilizzare in
modo autonomo e creativo le conoscenze, le abilità e di dimostrare le attitudini personali
e sociali in situazioni concrete. Le competenze indicano quindi la comprovata capacità
di usare conoscenze, abilità e capacità personali, sociali e/o metodologiche, nelle
situazioni di lavoro o di studio e nello sviluppo personale. La "competenza" è l'agire
personale di ciascuno, basato sulle conoscenze e abilità acquisite, adeguato in un
determinato contesto a rispondere ad un bisogno, a risolvere un problema, ad eseguire
un compito, a realizzare un progetto. Non è mai un agire semplice, ma è sempre un agire
complesso che connette in maniera unitaria e inseparabile i saperi (conoscenze) e il
saper fare (abilità). Per questo, nasce da una continua interazione tra persona,
ambiente e società, e tra significati personali e sociali, impliciti ed espliciti. 21
Ai docenti è riconosciuta la responsabilità di certificare le competenze possedute
da ciascun allievo a tre/quattro livelli: iniziale/elementare, intermedio, maturo /
avanzato / esperto.
In relazione a quanto emerge dal lavoro delle reti di scuole, le competenze si
possono classificare in base alla tipologia:
• competenze culturali di base: sono quelle ritenute essenziali per il cittadino,
costituiscono i requisiti irrinunciabili per la prosecuzione della formazione (1° ciclo),
offrono maggiori possibilità occupazionali e di sviluppo della propria professionalità (2°
ciclo). Riguardano il consolidamento e l'approfondimento progressivo delle competenze
disciplinari e cognitive: linguistico espressive, matematiche, scientifico - tecnologiche,
storico sociali;
•
competenze trasversali di cittadinanza: sono quelle relative alla costruzione
del sé – imparare a imparare, progettare - al rapporto con gli altri - comunicare,
collaborare e partecipare, agire in modo autonomo e responsabile - e al rapporto
con la realtà fisica e sociale - risolvere problemi, individuare collegamenti e
relazioni, selezionare e interpretare le informazioni; permettono all'individuo di far
fronte a situazioni nuove ed imprevedibili dell'ambiente di apprendimento e/o
della vita quotidiana;
La valutazione, individuale e collegiale, riguarda pertanto aree trasversali fondanti così
come anche specifiche aree disciplinari e ben individuate competenze; fra loro
non sono meccanicamente collegabili, ma certamente inestricabilmente intrecciate in
moltissimi punti.
Le aree trasversali
•
Imparare ad imparare: organizzare il proprio apprendimento, individuando,
scegliendo ed utilizzando varie fonti e varie modalità di informazione e di
formazione - formale, non formale ed informale -, anche in funzione dei tempi
disponibili, delle proprie strategie e del proprio metodo di studio e di lavoro.
•
Progettare: elaborare e realizzare progetti riguardanti lo sviluppo delle proprie
attività di studio e di lavoro, utilizzando le conoscenze apprese per stabilire
obiettivi significativi e realistici e le relative priorità, valutando i vincoli e le
possibilità esistenti, definendo strategie di azione e verificando i risultati raggiunti.
•
Comunicare: comprendere messaggi di genere diverso - quotidiano,
letterario, tecnico, scientifico - e di complessità differente, trasmessi
utilizzando linguaggi plurimi – verbale, matematico, scientifico, simbolico, ecc.
- e mediante diversi supporti: cartacei, informatici e multimediali; rappresentare
eventi,
fenomeni,
principi,
concetti,
norme,
procedure, atteggiamenti,
stati d'animo, emozioni, ecc. utilizzando linguaggi differenti - verbale,
matematico, scientifico, simbolico, ecc. - diverse conoscenze disciplinari, ciò
mediante diversi supporti: cartacei, informatici e multimediali.
•
Collaborare e partecipare: interagire in gruppo, comprendendo i diversi
punti di vista, valorizzando le proprie e le altrui capacità, gestendo la
conflittualità, contribuendo all'apprendimento comune ed alla realizzazione delle
attività collettive, nel riconoscimento dei diritti fondamentali degli altri.
22
•
Agire in modo autonomo e responsabile: sapersi inserire in modo attivo e
consapevole nella vita sociale e far valere al suo interno i propri diritti e bisogni
riconoscendo al contempo quelli altrui, le opportunità comuni, i limiti, le regole, le
responsabilità.
•
Risolvere problemi: affrontare situazioni problematiche costruendo e
verificando ipotesi, individuando le fonti e le risorse adeguate, raccogliendo
e valutando i dati, proponendo soluzioni utilizzando, secondo il tipo di problema,
contenuti e metodi delle diverse discipline.
•
Individuare
collegamenti
e
relazioni:
individuare
e
rappresentare, elaborando argomentazioni coerenti, collegamenti e relazioni tra
fenomeni, eventi e concetti diversi, anche appartenenti a diversi ambiti
disciplinari, lontani nello spazio e nel tempo, cogliendone la natura sistemica,
individuando analogie e differenze, coerenze ed incoerenze, cause ed effetti e la
loro natura probabilistica.
•
Acquisire ed interpretare l'informazione: acquisire, interpretare
criticamente l'informazione ricevuta nei diversi ambiti attraverso i diversi strumenti
comunicativi, valutarne l'attendibilità e l'utilità, distinguendo tra fatti ed opinioni.
Raccordo tra competenze trasversali e aree disciplinari
Il nostro Istituto è stato capofila di una rete di scuole della Bassa friulana che ha elaborato
un documento nel quale si esplicita il raccordo tra competenze trasversali aree
disciplinari. Tale documento è allegato al POF.
Per favorire la conoscenza e l'abitudine alla valutazione delle competenze trasversali, si è
deciso di fornire anche nelle classi prime e seconde della secondaria, al termine dell'anno
scolastico e a fianco della usuale pagella, un documento di valutazione delle competenze
di cittadinanza suddivise in 4 macro-aree. Tale valutazione consiste in un giudizio che
attesta il livello di maturità della competenza raggiunto dall'alunno (iniziale, intermedio,
esperto), espresso collegialmente dal consiglio di classe.
Bilancio Sociale
Il recente Regolamento sul Servizio Nazionale di Valutazione (DPR 80/2013) prevede che
nelle scuole sia presente un sistema di autovalutazione interna, oltre a un sistema di
rendicontazione sociale, al fine di valorizzarne il ruolo progettuale.
L’Istituto redigerà entro l’anno solare 2015 il Bilancio sociale, al fine non solo di
adempiere a quanto previsto nel suddetto Regolamento, ma anche di offrire uno
strumento efficace con il quale renderemo conto ai portatori d’interesse del nostro
operato, rendendo trasparenti e comprensibili all’interno e all’esterno i programmi, le
attività e i risultati raggiunti secondo modalità non sempre evidenti nei tradizionali
documenti e nelle tradizionali procedure di rendicontazione. Siamo convinti che il
processo di rendicontazione sociale, oltre a offrire utili elementi relativi all’efficienza e
all’efficacia dell’operato interno, sia fondamentale per innescare meccanismi di riflessione
interna e autovalutazione e per ottenere un coinvolgimento attivo dei portatori di
interesse, che, lungi dall’essere meri fruitori di dati, possono diventare protagonisti
collaborativi.
23
6. FUNZIONAMENTO DIDATTICO
Scuola dell’Infanzia Nel nostro Istituto operano, dal lunedì al venerdì, quattro Scuole dell’Infanzia,
orario consta di 25 ore settimanali, finalizzate all’ attività educativo- didattica.
il cui
Le finalità e i principi
La Scuola dell’Infanzia • in relazione ai tempi, ai bisogni, agli interessi e alle motivazioni dei/lle bambini/e
• promuovendo le potenzialità di ciascun di loro • con un’organizzazione flessibile
• con inventività operativa e didattica • assicurando a tutti un’ effettiva e concreta opportunità educativa
• in collaborazione con le famiglie
• con un utilizzo significativo delle risorse disponibili
Si propone inoltre come ricco e significativo contesto di relazione, di cura e di
apprendimento, concorrendo all’educazione e allo sviluppo affettivo, sociale,
psicomotorio, cognitivo e morale dei/lle bambini/e (identità, autonomia, competenze,
cittadinanza).
Considerata anche la forte valenza affettiva presente nei bambini, necessaria per
favorire il suo processo di crescita anche sul piano cognitivo. la Scuola pone
un’attenzione continua alle modalità relazionali ,favorendo un clima sociale positivo ORGANIZZAZIONE ORARIA
Orario
Scuola Infanzia Pocenia
08.00/16.00
con uscita intermedia dalle 12:45.alle 13:00
Scuola Infanzia Rivignano
08.00/16.00 con uscita intermedia dalle 13.00 alle13.15
Scuola Infanzia Teor
08.00/16.00 con uscita intermedia dalle 12.50 alle 13.10
Scuola Infanzia Torsa
08.00/16.00 con uscita intermedia dalle 12.45 alle 13.00
In casi di giustificata emergenza (episodi occasionali), su richiesta tramite apposito
modulo, sono previste ENTRATE POSTICIPATE e USCITE ANTICIPATE, che dovranno
essere comunque autorizzate dalle insegnanti.
Per eventuali ENTRATE POSTICIPATE e USCITE ANTICIPATE permanenti, dovute a validi
e documentati motivi, è necessaria invece l’autorizzazione del Dirigente Scolastico. E’
24
possibile, previa autorizzazione, il rientro a casa per il pranzo (h. 11.30) e il successivo
ritorno a scuola (h.13.15 )
Al momento dell’uscita, se non è il genitore a ritirare l ’alunno/a, le insegnanti, avvertite in
precedenza,lo affideranno solo a persone maggiorenni delegate dal genitore stesso.
L’adulto (genitore o persona delegata dallo stesso) che preleva l’alunno da scuola ne
diventa responsabile.
Le insegnanti avranno cura di prender nota dei nominativi degli alunni che escono
anticipatamente.
La scuola funzionerà in solo orario antimeridiano :
•
nelle prime due settimane di inizio anno
•
nei giorni immediatamente precedenti alle festività natalizie e pasquali •
in occasione della Festa di fine anno
•
l'ultima settimana di fine anno.
L’organizzazione didattica.
L’organizzazione della giornata scolastica è scandita dai seguenti momenti:
• l’accoglienza è un tempo delimitato, denso di significato, nel quale l'insegnante
percepisce e riceve una vasta gamma di informazioni, richieste, messaggi da parte degli
adulti e dei bambini.
• le attività di routine sono azioni quotidiane (appello, calendario, incarichi,
conversazioni, cura di sé, riordino,….) e costituiscono il nucleo fondamentale per la
strutturazione della dimensione spazio-temporale e per l’apprendimento delle prime
regole del vivere sociale
• il gioco permette ai bambini di imitare se stessi e gli adulti, assumere ruoli diversi,
sperimentare comportamenti ed emozioni, utilizzare linguaggi anche simbolici, porre a
confronto desiderio e realtà, immaginazione e dati di fatto, …
• le attività educativo/didattiche organizzate nelle aule, in salone, in palestra, nei
laboratori: sono in fase di studio le “Indicazioni Nazionali per il curricolo della Scuola
dell'Infanzia e del primo ciclo dell'istruzione”, edizione 2012. Ai bambini viene data la
possibilità di operare con creatività ed ingegno sulla realtà , in accordo con le necessità
evolutive, attraverso l’osservazione, la manipolazione, l’esplorazione, la formulazione di
ipotesi, la sperimentazione. L’esperienza diventa occasione per attivare i processi di
pensiero, approfondire e formalizzare gli apprendimenti, avviare il processo di
simbolizzazione.
in ottemperanza alle indicazioni nazionali per il curricolo, sono attività curricolari anche i seguenti percorsi didattico/educativi:
> - coltivazioni (preparazione del terreno, semine e trapianti, cura e pulizia dell'orto,
compostaggio, raccolta dei prodotti).
> - allevamenti (gallo, galline, pulcini, bachi da seta con relativo accudimento).
> - attività di cucina (esecuzione di semplici ricette che implicano la cooperazione anche
fra sezioni ).
> - esperimenti scientifici 25
> - utilizzo di materiali poveri e di recupero.
• le attività nel gruppo omogeneo o misto consentono a bambini/e di età diversa di
socializzare e di esprimere conoscenze in relazioni e contesti diversi. • il pranzo e la merenda sono momenti di grande concretezza di vita. In essi si attua
quotidianamente un insieme di indicazioni e di regole nutrizionali e comportamentali,
imparando a mangiare insieme agli altri;
• l’uscita è il tempo dell'incontro con i propri familiari e del saluto L’utilizzo delle compresenze.
Nelle Scuole dell’Infanzia, con modalità e orari diversificati nei plessi, sono previste
quotidianamente momenti di compresenza fra insegnanti, utilizzati per:
• Svolgere attività didattiche in piccoli gruppi di sezione e/o misti
• Svolgere attività di recupero e/o di potenziamento
• Permettere una migliore integrazione degli alunni stranieri e degli alunni diversamente
abili, con percorsi educativo-didattici mirati
• Attuare progetti didattici
• Osservare le dinamiche socio-relazionali fra i bambini
• Svolgere attività alternative all’I.R.C.
Nelle scuole dell’infanzia del nostro Istituto, in questi ultimi anni, hanno acquisito, inoltre,
un particolare ruolo le seguenti educazioni che ormai da alcuni anni vengono proposte in
modo sistemico e con insegnanti specializzati interni e/o esterni.
Educazione musicale
L’educazione musicale, in questi anni attuata da insegnanti interni ed esterni all’I.C.
rientra nei progetti d’Istituto e coinvolge tutte le fasce d’età delle quattro scuole
dell’infanzia. Mira a sviluppare il comportamento creativo musicale insito naturalmente
nel bambino, attraverso una forma ludica e seguendo principi didattici e metodologie
adatte all’età. Gli elementi musicali fondamentali che si trattano sono: la pulsazione (ad
es. seguire ritmi su esempio), il ritmo (ad es. scandire nomi di persone o cose battendo le
mani), il silenzio, eseguire canzoni, cogliere le caratteristiche dei suoni (lunghezza,
intensità, durata), far uso delle percussioni corporali e di semplici strumenti musicali per
accompagnare canzoni e “musicare” racconti. Lingua inglese
L’insegnamento della lingua inglese trova spazio nelle scuole dell’infanzia del nostro
istituto, già da diversi anni. L’approccio metodologico che viene applicato
nell’insegnamento della lingua straniera è rivolto alla promozione di un atteggiamento
positivo e curioso verso una lingua diversa, per questo, in questa fascia d’età, viene
privilegiato l’ approccio ludico e audio-orale.
26
Lingua e cultura friulana
La lingua friulana ha assunto in questi ultimi anni particolare importanza nelle scuole
dell'infanzia dell'Istituto. In coerenza con gli indirizzi complessivi riguardanti questo
segmento formativo e nel rispetto dell’autonomia didattica, l'approccio specifico
all'insegnamento/apprendimento della lingua friulana assume il connotato
dell’immersione in contesti comunicativi e relazionali centrati sulla dimensione ludica, per
sperimentazione diretta da parte dei bambini dell'apprendere attraverso l'azione, dentro
uno sfondo significativo. L’attività di insegnamento della lingua friulana prevede non
meno di trenta ore annuali per gruppo/sezione.
L’esperienza verrà attuata attraverso il racconto di storie in lingua friulana da parte degli
insegnanti, l'invenzione di altre storie da parte dei bambini, mediante rime e filastrocche,
giochi, canzoni.
Quest’anno, in due plessi (Rivignano e Teor) verrà realizzata un’attività in collaborazione
con l’ASL n°5 che ha come obiettivi la prevenzione degli incidenti domestici e
l’educazione stradale.
Attività di approfondimento e aggiornamento
Al fine di porre in relazione le conoscenze acquisite con la tradizione culturale e
l’evoluzione sociale e scientifica della società contemporanea saranno organizzati attività
e incontri con esperti – anche esterni – su particolari argomenti.
La documentazione
La documentazione del lavoro svolto è uno strumento indispensabile per l’insegnante e
ha importanza professionale non solo nel momento frontale con i bambini, ma anche per
la programmazione, l’organizzazione del lavoro, l’osservazione e la valutazione di ciò che
si fa e la comunicazione alle famiglie. È finalizzata, perciò, a:
•
ampliare le esperienze dei bambini;
•
costruire un patrimonio didattico;
•
verificare le attività;
•
cogliere i cambiamenti dei singoli bambini in relazione all’intervento educativo;
•
socializzare metodologie didattiche;
•
documentare le attività svolte per favorire il progetto della continuità con le
famiglie e il territorio;
•
documentare le attività svolte per favorire il progetto della continuità con il
successivo;
•
ordine scolastico.
Consta di materiale fotografico e video, disegni, raccolte di attività, cartelloni, messaggi
esplicativi, notiziari e giornalini, produzioni grafiche, pittoriche e verifiche.
27
Scuola Primaria
Nel nostro Istituto operano tre scuole primarie, situate nei Comuni di Pocenia e Rivignano
Teor. I fondamenti culturali e formativi della Scuola Primaria
I “punti cardinali” per la Scuola Primaria possono così essere enucleati:
• la scuola, rispettando le scelte educative delle famiglie, costituisce un momento di
riflessione aperta, ove si incontrano esperienze diverse;
• si aiutano gli alunni a superare sia i punti di vista egocentrici e soggettivi che i giudizi
sommari che privilegiano in maniera esclusiva un punto di vista e un gruppo sociale a
scapito di altri;
• si promuove l’acquisizione di tutti i fondamentali tipi di linguaggio e un primo livello di
padronanza dei quadri concettuali, delle abilità, delle modalità di indagine essenziali alla
comprensione del mondo umano, naturale ed artificiale;
• si instaura un clima positivo nella vita quotidiana della scuola, promuovendo contesti
significativi di apprendimento, organizzando forme di lavoro laboratoriale, di gruppo e di
aiuto reciproco e favorendo l’iniziativa, l’autodecisione e la responsabilità personale
degli alunni;
• la Scuola Primaria è scuola che realizza concretamente il rapporto tra istruzione ed
educazione.
Organizzazione didattica
• L’organizzazione didattica, a seconda delle esigenze dei vari plessi, è strutturata
riservando una moderata prevalenza da parte di uno o due insegnanti su una classe.
L’insegnante “prevalente” è coadiuvato da un team docenti. Alcuni insegnanti operano
anche su più di classi. In alcune classi operano insegnanti di sostegno ed educatori. ORGANIZZAZIONE ORARIA.
Rivignano
Lunedì e Mercoledì dalle ore 07.55 alle ore 15.00 , con rientro
pomeridiano, con mensa dalle ore 12.00 alle ore 13.00 (doppio
turno)
Martedì, Giovedì e Venerdì dalle ore 07.55 alle ore 12.55
Teor
Lunedì e Mercoledì dalle 7.50 alle 15.05, con mensa dalle ore
12.30 alle ore 13.30
Martedì, Giovedì e Venerdì dalle ore 7.50 alle ore 12.20
Pocenia
Lunedì e Mercoledì dalle 8.00 alle 16.00, con mensa dalle ore 13.00 alle ore 14.00
Martedì, Giovedì e Venerdì dalle 08.00 alle 12.20
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La scuola funzionerà in solo orario antimeridiano :
•
nelle prime due settimane di inizio anno
•
nei giorni immediatamente precedenti alle festività natalizie e pasquali •
l'ultima settimana di fine anno.
Continua inoltre a rivestire importanza il ”momento della programmazione” che è
condizione di fattibilità per lo stesso servizio scolastico.
L’orario di insegnamento per gli insegnanti della scuola primaria è costituito da
ventiquattro ore settimanali, di cui ventidue ore di insegnamento e due ore dedicate alla
programmazione da attuarsi in incontri collegiali dei docenti di ciascun Team docente di
classe, in tempi non coincidenti con l’orario delle lezioni.
Il momento della programmazione rimane momento organizzativo fondamentale per
garantire la collegialità e l'unitarietà dell'azione educativo – didattica dei docenti,
stabilendo le modalità concrete, i percorsi, le procedure per lo svolgimento
dell'insegnamento. Si svolgono anche interclassi di plesso oltre alle tre ufficiali per
discutere e confrontarsi sulle problematiche didattico educative e organizzative del
plesso. Si aggiungono anche riunioni tra insegnanti di classe e teams socio psico
pedagogici.
Per quanto riguarda l’insegnamento delle singole materie, queste vengono affidate ad
ogni insegnante a seconda dell’organizzazione predisposta dal plesso, cercando di
utilizzare al meglio le competenze e le esperienze personali di ogni singolo docente,
garantendo per quanto possibile la continuità didattica.
Una disciplina, comunque, non funziona e non può funzionare senza l’apporto di tutte le
altre; l’INTERDISCIPLINARITÀ è il metodo per dare unità al sapere che altrimenti si
disperderebbe, nell’organizzazione scolastica, nella rigidità dei contenuti. Essa è il
presupposto dell’educazione integrale del bambino: la cultura non consiste solamente
nella conoscenza dei contenuti tipici di una disciplina, ma nella conoscenza viva “di un
sapere collegato” che assegna proprio alle discipline un compito fondamentale nel lavoro
di mediazione culturale della Scuola Primaria. Le finalità didattiche generali e gli obiettivi delle singole discipline della Scuola Primaria
sono definite nei dettagli nei curricoli allegati e fanno riferimento alle Indicazioni Nazionali
del settembre 2007.
Sono in fase di studio le “Indicazioni Nazionali per il curricolo della Scuola dell'Infanzia e
del primo ciclo dell'istruzione”, edizione 2012.
Nelle scuole primarie del nostro Istituto, vengono svolte delle educazioni e delle attività
non curriculari che sono trasversali alle varie discipline, e che i docenti promuovono
all’interno dei loro ambiti o nelle ore opzionali, alle quali si aggiungono attività di recupero
per alunni/e in difficoltà e/o alunni/e stranieri/e.
Le azioni educative e didattiche che tramite l'educazione alla cittadinanza,
multiculturalità, stradale, ambientale, alla salute e alimentare, all'affettività si intendono
29
promuovere, spaziano dalla riflessione quotidiana in classe sulle difficoltà relazionali, alla
consulenza medico – specialistica sull’alimentazione e sull'igiene, alla promozione di
situazioni di “benessere” nell'ambiente scolastico, tramite progetti mirati anche
supportati da esperti, alla partecipazione a progetti sull'educazione ambientale promossi
dal territorio.
Educazione alla convivenza civile
Essendo la Scuola Primaria un luogo privilegiato di educazione e prevenzione si devono
considerare in modo particolare gli aspetti che favoriscono un reciproco rafforzamento tra
crescita individuale, appartenenza e crescita comune, per la formazione del cittadino
consapevole dei suoi diritti e dei suoi doveri. Educazione alla lettura
" La finalità complessiva è quella di far emergere nei bambini il bisogno e il piacere
di leggere per formare un lettore autonomo e consapevole, che sia in grado di fruire in
modo spontaneo, responsabile e consueto di un servizio e di un bene culturale
comune.
" L'educazione alla lettura contribuisce inoltre allo sviluppo delle capacità
intellettuali, in particolare del pensiero, della riflessività e delle capacità più
propriamente linguistico – espressive. A tal fine si attuano progetti che implicano
attività trasversali, lettura in classe, visite alla biblioteca comunale e includono
interventi di esperti in lettura animata, musica e teatro.
Lingua e cultura friulana.
Nella scuola primaria, in coerenza con gli indirizzi complessivi riguardanti detto segmento
formativo e nel rispetto dell’autonomia didattica, l'intervento di insegnamento/
apprendimento della lingua friulana viene programmato nell’orario curricolare
complessivo e prevede non meno di trenta ore annuali di insegnamento/apprendimento
della lingua friulana per gruppo classe.
Nei primi anni della scuola primaria il processo di insegnamento della lingua friulana si
sviluppa in logica di continuità con i percorsi realizzati nella scuola che precede e articola
il processo formativo nella sequenza parlare, leggere e scrivere.
A partire dalle varianti locali, veicolate nei contesti di vita degli allievi e sperimentate nella
dimensione plurilingue, si orienta il processo formativo verso la lingua comune.
L'alfabetizzazione culturale attribuisce rilevanza ai contesti comunicativi all'interno dei
quali sviluppare le competenze relative all'interazione verbale e allo scambio linguistico,
nella consapevolezza che si creano le premesse per la costruzione di significati condivisi
in grado di sviluppare l'identità linguistica di ogni soggetto nella comunità scolastica ed
extrascolastica.
La lettura, oltre allo sviluppo progressivo della competenza nella strumentalità del
leggere, attiva i complessi processi cognitivi del comprendere e sviluppa la familiarità
degli allievi con i libri, anche attraverso attività svolte in collaborazione con le sezioni
ragazzi delle biblioteche pubbliche e private, considerate come veri e propri “laboratori
didattici” di un sistema formativo integrato.
30
L'apprendimento della scrittura si articola all'interno dei bisogni comunicativi degli alunni
mediante la produzione di brevi frasi e poi via via di frasi più complesse, controllando
ortografia e sintassi, anche nella comparazione con letture e con semplici testi di autori
per i bambini di questa età.
Educazione teatrale, musicale e all’espressività
•
Trasversalmente a molte discipline ed educazioni, si inseriscono l’educazione
teatrale, musicale, al movimento, artistico-espressiva che, ormai in modo
consolidato, si svolgono nei vari plessi con modalità ed organizzazione diverse ma
che perseguono le stesse finalità educative e formative.
Favorendo l’integrazione di alunni diversamente abili e stranieri promuovono lo sviluppo
emotivo, permettono di esprimere la propria emotività, rafforzano la sicurezza interiore
degli alunni, permettono di conoscere e controllare la propria emotività, insegnano a
confrontarsi e a cooperare con gli altri. Attivià di approfondimento e aggiornamento.
Al fine di porre in relazione le conoscenze acquisite con la tradizione culturale e
l’evoluzione sociale e scientifica della società contemporanea saranno organizzati attività
e incontri con esperti – anche esterni – su particolari argomenti che approfondiranno
alcuni nuclei concettuali delle discipline
Eventuali ore a disposizione
Con le modifiche apportate all’organizzazione scolastica dalla recente riforma scolastica
le compresenze sono state quasi del tutto eliminate.
Le eventuali ore a disposizione saranno pianificate secondo i seguenti criteri:
" Supplire colleghi assenti
" svolgere attività di recupero e/o potenziamento;
" permettere l‘integrazione degli alunni stranieri con percorsi educativo-didattici
mirati;
" svolgere attività con gruppi ristretti di alunni della stessa classe o di classi diverse;
" svolgere attività alternative per chi non si avvale dell’Insegnamento della Religione
Cattolica, dove l’organizzazione oraria lo permetta.
31
Scuola Secondaria di Primo Grado
La Scuola Secondaria di primo grado statale “G. Marconi” accoglie, principalmente, la
popolazione scolastica che proviene dalle Scuole Primarie di Pocenia, Rivignano e Teor.
All’interno del plesso si trovano la sede del Dirigente scolastico e gli Uffici di Segreteria
dell’Istituto Comprensivo.
I fondamenti culturali e formativi della Scuola Secondaria di Primo Grado
•
Favorire la crescita delle capacità autonome di studio.
•
Rafforzare le attitudini all’interazione sociale.
•
Organizzare le conoscenze e le abilità, anche attraverso l’alfabetizzazione e lo
sviluppo di competenze nelle tecnologie informatiche.
•
Curare la dimensione sistematica delle discipline.
•
Porre in relazione le conoscenze acquisite con la tradizione culturale e
l’evoluzione sociale, culturale e scientifica della realtà contemporanea.
•
Sviluppare progressivamente le competenze e le capacità di scelta corrispondenti
alle attitudini e vocazioni degli allievi.
•
Fornire strumenti adeguati alla prosecuzione delle attività di istruzione e di
formazione.
•
Introdurre lo studio di una seconda lingua dell’Unione Europea.
•
Aiutare ad orientarsi per la successiva scelte di istruzione e formazione. Organizzazione didattica
In accoglimento della Riforma, dal 2009 la scelta delle famiglie è stata ridotta a due
moduli orari: tempo normale e tempo prolungato. Assecondando le volontà espresse dai
genitori delle classi prime, si sono formate 2 classi a tempo prolungato da 36 ore (2 rientri
pomeridiani), 2 a tempo normale da 30 ore. Le classi seconde sono 2 a tempo prolungato e 2 a tempo normale.
Le classi terze sono 3 a tempo prolungato, 1 a tempo normale. DISCIPLINE
MODULO A 36 h
MODULO A 30 h
Italiano
7
6
Storia
2
2
Geografia
2
2
Matematica/Scienze
7
6
Tecnologia
2
2
Inglese
3
3
Lingua com. (tedesco)
2
2
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Arte e immagine
2
2
Musica
2
2
Sc. motorie
2
2
Religione
1
1
1+1
/
2 (pomeriggio)
/
36 ore
30 ore
Mensa
Laboratori
TOTALE
ORGANIZZAZIONE ORARIA
TEMPO NORMALE
1A 1B
2A 2B
3A 3B
dal lunedì al sabato
dalle ore 08.00 alle ore 13.00
TEMPO PROLUNGATO
1C 1D
2C 2D
Lunedì,mercoledì,giovedì e sabato
dalle ore 08.00 alle ore 13.00; martedì dalle ore 08.00 alle ore17.00;
venerdì dalle ore 08.00 alle 14.45.
TEMPO PROLUNGATO
3C
3D
Lunedì,mercoledì,giovedì e sabato
dalle ore 08.00 alle ore 13.00;
martedì dalle ore 08.00 alle ore 14.45;
venerdì dalle ore 08.00 alle 17.00
ORA
ATTIVITÀ
08.00 –
10.55
Attività didattica curricolare
10.55 –
11.10
Ricreazione
11.10 –
13.00
Attività didattica curricolare
13.00 13.20
Mensa o pranzo al sacco
13.20 14.00
Pausa ricreativa libera
14.00 14.55
Attività didattiche curricolari
33
15.05 17.00
Laboratori (attività strutturate a classi aperte)
Il pranzo può avvenire utilizzando la mensa, portandosi il pranzo al sacco o, per chi abita
nei pressi della Scuola, rientrando a casa.
ATTIVITÀ DI ARRICCHIMENTO DELL'OFFERTA FORMATIVA:
I LABORATORI DEL TEMPO PROLUNGATO
Le attività di arricchimento dell'offerta formativa coincidono con i “laboratori” e sono
inserite nelle ultime due ore del rientro pomeridiano. Esse contribuiscono a sviluppare
competenze cognitive, operative e relazionali, utilizzando modalità didattiche più libere e
attive rispetto alle lezioni curricolari. Vengono formati gruppi composti da alunni provenienti da classi diverse (organizzazione
didattica a classi aperte). La durata di ciascun laboratorio è solitamente bimestrale, per
cui ogni alunno alla fine avrà frequentato quattro diversi laboratori.
Per gli alunni in difficoltà sono previsti laboratori di recupero e di studio assistito di
italiano e matematica di durata quadrimestrale.
Per gli alunni delle classi terze è previsto nell'ultimo bimestre un laboratorio di
preparazione alla prova nazionale dell'Esame di Stato.
LABORATORI RIVOLTI ALLE CLASSI PRIME E SECONDE – A.S. 2014-2015
DA MARTEDì 30 SETTEMBRE 2014 – dalle ore 15.00 alle ore 17.00
Laboratorio: INGLESE MULTIMEDIALE (Prof. Matteo Vidon)
PRESENTAZIONE: Il laboratorio si propone di fare ampio utilizzo degli strumenti
multimediali di recente acquisizione da parte della scuola (in particolar modo tablet e LIM)
allo scopo di potenziare l'insegnamento della lingua inglese.
ARGOMENTI: Verrà data la priorità all'ascolto e alla traduzione di filmati e canzoni in
lingua originale; si realizzeranno poi brevi dialoghi in situazione con la modalità del gioco
di ruolo; si studieranno quindi batterie lessicali divise per argomenti
OBIETTIVI: rinforzo delle conoscenze acquisite durante le ore curricolari; potenziamento
della comprensione e della produzione orale; arricchimento del lessico.
METODOLOGIA: applicazioni per l'insegnamento della lingua inglese su tablet; utilizzo di
materiale audiovisivo in lingua originale; giochi di ruolo.
Laboratorio: ADOLESCENZA E FILOSOFIA AL CINEMA (Prof.ssa Chiara Tamagnini)
PRESENTAZIONE: è un laboratorio in cui ci si serve di film di qualità come strumento di
formazione e di riflessione su varie importanti tematiche. Seguirà, infatti, alla fine di ogni
proiezione un dibattito-discussione in cui ogni ragazza/o sarà aiutata/o a esprimere il
proprio pensiero critico e le proprie valutazioni sulla problematica proposta,
confrontandoli con quelle delle/gli altre/i.
34
ARGOMENTI: i film avranno protagonisti bambini/e o adolescenti e le tematiche saranno
relative a questo spazio temporale di vita per suscitare l’immedesimazione e l’interesse
dei partecipanti.
OBIETTIVI: arricchimento dell’offerta formativa; comprensione del linguaggio e del
messaggio cinematografico; sviluppo di un pensiero critico, nell’ottica di una educazione
permanente
METODOLOGIA: ci si avvarrà della metodologia della kinderphilosophie, in cui il
pensiero si forma in una comunità di ricerca. Laboratorio: ORIENTEERING (Prof.ssa Sara Berti)
PRESENTAZIONE: L’orienteering, o corsa di orientamento, è uno sport per atleti
agonisti, ma è anche un’attività divertente per bambini e ragazzi. Consiste nel completare
un percorso predefinito visitando una serie di punti di controllo chiamati lanterne (in cui
possono trovarsi dei compiti assegnati), posti su particolari siti del territorio, con il solo
uso di una bussola e di una cartina in cui i luoghi sono rappresentati attraverso simboli
convenzionali. Il laboratorio sarà impostato su un gioco a squadre in cui vince la squadra
che svolge in minor tempo l’intero percorso portando a termine i compiti assegnati.
ARGOMENTI: l’orientamento ed i suoi strumenti, simboli e mappe, verranno utilizzati per
approfondire argomenti di studio o legati alla quotidianità.
OBIETTIVI: sviluppare capacità di orientamento, strategie, capacità di lavorare in gruppo
e di dare e ricevere istruzioni; capire ed interpretare una mappa geografica ed i suoi
simboli.
METODOLOGIA: lezioni pratiche ed interattive al chiuso o all’aperto (quando possibile)
con giochi di squadra.
Laboratorio: SCACCHI PER RAGAZZI - 2° bimestre(Prof.ssa Sara Berti)
PRESENTAZIONE: il ciclo di lezioni, svolto in collaborazione con il circolo scacchistico di
Rivignano, intende introdurre gli alunni alle regole di base del gioco degli scacchi. Questo
gioco ha il pregio di sviluppare capacità logiche e strategiche nei ragazzi con implicazioni
anche in ambito matematico.
ARGOMENTI: regole del gioco, esercitazioni e tornei
OBIETTIVI: sviluppo di capacità logiche e di concentrazione, sviluppo di capacità
strategiche e di problem-solving, conoscenza delle regole del gioco, rispetto delle regole.
METODOLOGIA: il corso verrà svolto con il contributo del circolo scacchistico di
Rivignano che interverranno in classe per illustrare le regole e i primi rudimenti del gioco.
Laboratorio: BIZWORLD (Prof.ssa Paola Del Piccolo)
PRESENTAZIONE: Avere un’eccellente attitudine allo studio o una buona idea in mente
spesso non è sufficiente per avere successo e/o un buon lavoro nella società attuale.
L’idea di Bizwold è di coniugare queste attitudini per crearsi il lavoro da sé. Per fare
questo è necessario conoscere e non sottovalutare tutti gli aspetti che concernono la
creazione di un’impresa e che ne possono determinare lo sviluppo futuro. Il laboratorio
35
intende spiegare ai ragazzi quali sono i passi necessari per fare impresa. Il laboratorio
prende il nome dall’omonima associazione no-profit Bizworld Italia, fondazione che ha
l’obiettivo di diffondere l’imprenditoria tra i giovani.
ARGOMENTI: organizzazione di un’azienda, strategie di marketing, la ricerca di
finanziamenti, la produzione, la pubblicità, verifica dei ricavi, valutazione delle strategie,
rinforzo di conoscenze matematiche; importanza della comunicazione
OBIETTIVI: Conoscere alcuni elementi di economia, sviluppare pensiero critico,
imprenditorialità, doti di leadership e capacità di lavorare in gruppo.
METODOLOGIA: didattica interattiva e lavori di gruppo finalizzati a creare aziende di
successo.
Laboratorio: TEATRO - durata quadrimestrale - (Prof. Giuliano Romano e Prof.ssa
Elisa Zanelli)
PRESENTAZIONE: Il Teatro, prezioso strumento formativo interdisciplinare è una forma
interattiva di linguaggi diversi: verbale, non verbale, mimico, gestuale, prossemico...
L'idea di teatro didattico non si riferisce solamente al momento finale della
rappresentazione, ma anche e soprattutto ai processi che conducono alle forme
rappresentative della realtà.
ARGOMENTI: La scelta dello spettacolo da mettere in scena sarà oggetto di discussione
con gli studenti.
OBIETTIVI: Facilitare l'apprendimento e la padronanza di strumenti creativi; incentivare la
motivazione individuale; sperimentare nuove possibilità comunicative e relazionali nella
globalità dei linguaggi; padroneggiare strumenti e modalità di espressione verbale e nonverbale.
METODOLOGIA: Il laboratorio si svolgerà in varie fasi: scelta del testo da teatralizzare;
lettura collettiva del testo, sua analisi ed iniziale messa in spazio; elaborazione collettiva
del piano di regia; realizzazione dello spettacolo e sua eventuale messa in scena.
STUDIO ASSISTITO (Prof.ssa Isabella Valentinuzzi e Prof.ssa Maria Teresa Baron)
PRESENTAZIONE: facendo seguito alle richieste emerse negli anni precedenti di
dedicare ore pomeridiane allo studio assistito (svolgimento dei compiti con la
supervisione dell’insegnante e lavoro sul metodo di studio), la scuola propone un
laboratorio finalizzato al recupero e potenziamento delle competenze linguistiche e
matematiche. Nel primo quadrimestre sarà rivolto agli alunni delle classi seconde, mentre
nel secondo agli alunni delle classi prime.
I docenti del consiglio di classe individueranno gli alunni che dovranno frequentare il
corso per colmare le lacune disciplinari.
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PRESENTAZIONE DEI LABORATORI RIVOLTI ALLE CLASSI TERZE– A.S. 2014-2015
DA VENERDI’ 03 OTTOBRE 2014 – dalle ore 15.00 alle ore 17.00
Laboratorio: DICTUM FACTUM - durata quadrimestrale - (Prof. Chiara Tamagnini)
PRESENTAZIONE: è un laboratorio in cui si apprendono delle basilari conoscenze della
lingua latina e in cui si approfondisce la sintassi della proposizione (analisi logica) della
grammatica italiana
ARGOMENTI: Italiano (predicato verbale e nominale e vari complementi); latino (1° e 2°
declinazione; presente indicativo delle 4 coniugazioni e del verbo essere; aggettivi della
prima classe; paradigma verbale).
OBIETTIVI: saper sviluppare le proprie competenze linguistiche con l’acquisizione degli
elementi di base del latino
METODOLOGIA: Le lezioni prevedono un ripasso e approfondimento dell’analisi logica e
un approccio alla lingua latina mediante esercizi graduati di traduzione
Laboratorio: SCACCHI PER RAGAZZI - 3° bimestre - (Prof. Chiara Tamagnini)
PRESENTAZIONE: il ciclo di lezioni, svolto in collaborazione con il circolo scacchistico di
Rivignano, intende introdurre gli alunni alle regole di base del gioco degli scacchi. Questo
gioco ha il pregio di sviluppare capacità logiche e strategiche nei ragazzi con implicazioni
anche in ambito matematico.
ARGOMENTI: regole del gioco, esercitazioni e tornei
OBIETTIVI: sviluppo di capacità logiche e di concentrazione, sviluppo di capacità
strategiche e di problem-solving, conoscenza delle regole del gioco, rispetto delle regole.
METODOLOGIA: il corso verrà svolto con il contributo del circolo scacchistico di
Rivignano che interverranno in classe per illustrare le regole e i primi rudimenti del gioco.
Laboratorio: PUPPET SCIENCE- storie di scienza da animare (Prof.ssa Elisa Zanelli)
PRESENTAZIONE: gli studenti dopo aver approfondito alcune importanti tematiche
scientifiche dovranno digitalizzare una storia utilizzando un’app (applicazione per tablet)
come in un teatro virtuale
OBIETTIVI: imparare argomenti di scienze in maniera facile e divertente con l’utilizzo di
mezzi multimediali
METODOLOGIA: lettura di documenti e testi, utilizzo dell’ipad e di alcune applicazioni
Laboratorio: ORIENTEERING
(Prof.ssa Sara Berti)
PRESENTAZIONE: L’orienteering, o corsa di orientamento, è uno sport per atleti
agonisti, ma è anche un’attività divertente per bambini e ragazzi. Consiste nel completare
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un percorso predefinito visitando una serie di punti di controllo chiamati lanterne (in cui
possono trovarsi dei compiti assegnati), posti su particolari siti del territorio, con il solo
uso di una bussola e di una cartina in cui i luoghi sono rappresentati attraverso simboli
convenzionali. Il laboratorio sarà impostato su un gioco a squadre in cui vince la squadra
che svolge in minor tempo l’intero percorso portando a termine i compiti assegnati.
ARGOMENTI: l’orientamento ed i suoi strumenti, simboli e mappe, verranno utilizzati per
approfondire argomenti di studio o legati alla quotidianità.
OBIETTIVI: sviluppare capacità di orientamento, strategie, capacità di lavorare in gruppo
e di dare e ricevere istruzioni; capire ed interpretare una mappa geografica ed i suoi
simboli.
METODOLOGIA: lezioni pratiche ed interattive al chiuso o all’aperto (quando possibile)
con giochi di squadra.
Laboratorio: BIZWORLD (Prof. Matteo Vidon)
PRESENTAZIONE: Avere un’eccellente attitudine allo studio o una buona idea in mente
spesso non è sufficiente per avere successo e/o un buon lavoro nella società attuale.
L’idea di Bizwold è di coniugare queste attitudini per crearsi il lavoro da sé. Per fare
questo è necessario conoscere e non sottovalutare tutti gli aspetti che concernono la
creazione di un’impresa e che ne possono determinare lo sviluppo futuro. Il laboratorio
intende spiegare ai ragazzi quali sono i passi necessari per fare impresa. Il laboratorio
prende il nome dall’omonima associazione no-profit Bizworld Italia, fondazione che ha
l’obiettivo di diffondere l’imprenditoria tra i giovani.
ARGOMENTI: organizzazione di un’azienda, strategie di marketing, la ricerca di
finanziamenti, la produzione, la pubblicità, verifica dei ricavi, valutazione delle strategie,
rinforzo di conoscenze matematiche; importanza della comunicazione
OBIETTIVI: Conoscere alcuni elementi di economia, sviluppare pensiero critico,
imprenditorialità, doti di leadership e capacità di lavorare in gruppo.
METODOLOGIA: didattica interattiva e lavori di gruppo finalizzati a creare aziende di
successo.
STUDIO ASSISTITO (Prof.ssa Berti Sara e Prof.ssa Paola Del Piccolo)
PRESENTAZIONE: facendo seguito alle richieste emerse negli anni precedenti di
dedicare ore pomeridiane allo studio assistito (svolgimento dei compiti con la
supervisione dell’insegnante e lavoro sul metodo di studio), la scuola propone un
laboratorio finalizzato al recupero e potenziamento delle competenze linguistiche e
matematiche.
I docenti del consiglio di classe individueranno gli alunni che dovranno frequentare il
corso per colmare le lacune disciplinari.
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PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITA'
È stato approntato dagli insegnanti della scuola secondaria di primo grado il “Patto
educativo di corresponsabilità”, seguendo le linee essenziali dedotte dalla circolare Prot
n. 3602/PO, sulla responsabilità congiunta di scuola, famiglie ed alunni in merito
all’offerta formativa, alla relazionalità, alla partecipazione ed agli interventi educativi. Tale documento, allegato al presente P.O.F., ne è parte integrante. 39
7. ATTIVITÀ DI RECUPERO E POTENZIAMENTO DELLE ECCELLENZE
Attività di recupero
Si è riscontrato che una percentuale significativa di alunni presenta problemi di
apprendimento, che possono manifestarsi fin dai primi anni della scuola primaria e
possono riguardare sia l’acquisizione di abilità fondamentali, sia il ritmo di apprendimento
rispetto alla media della classe.
Intervengono in questo caso alcuni meccanismi che possono produrre effetti negativi,
quali ad esempio l’ansia nella famiglia e nell’alunno stesso che possono ripercuotersi
nella relazione tra la scuola e la famiglia. Nei casi più significativi si ricorre alla richiesta di certificazione delle difficoltà dell’alunno
da parte di un’Azienda Sanitaria o Riabilitativa, con richiesta dell’assegnazione di un
insegnante di sostegno.
In altri casi, sempre più frequenti, il disagio si manifesta in atteggiamenti poco produttivi e
costruttivi nella classe, alle volte con una scarsa osservanza delle regole di
comportamento concordate.
La scuola è consapevole che tale alunno deve essere preso in carico da tutti gli
insegnanti della classe e del plesso.
In questa direzione i docenti predispongono un piano ben strutturato ed efficace
dell’utilizzo delle compresenze, al fine di creare dei percorsi individualizzati e mirati,
utilizzando metodologie e strategie ritenute più efficaci per il recupero degli alunni in
difficoltà.
Gli interventi che la scuola propone sono i seguenti:
" strategie operative che aiutino a interiorizzare le regole di comportamento, quali
circle time, tutoraggio…;
" progetti riferiti all’area “stare bene a scuola” attuati da insegnanti dell’Istituto;
" progetti attuati da persone o enti come ASS n.5 Bassa Friulana (Dipartimento di
Prevenzione di Palmanova, E.M.T. di Latisana);
" progetto di educazione alla salute;
" percorsi individuali di recupero delle abilità e delle competenze, utilizzando le
compresenze degli insegnanti che operano nel modulo della sezione o classe o nel
plesso;
" attività mirate per recuperare specifiche carenze nelle abilità di base, per gruppi
omogenei di alunni indicati nei Consigli di Classe della Scuola Secondaria; " riunioni con genitori della sezione o della classe per illustrare l’azione didattica ed
educativa intrapresa;
" colloqui con le famiglie volti a delineare strategie educative comuni d’intervento
tra scuola e famiglia;
" nel caso in cui si presentino particolari esigenze, l’Istituto, in collaborazione con i
Servizi Sociali e Socio-Educativi del territorio, attua un percorso finalizzato
all’integrazione degli alunni con particolari difficoltà tramite lo sviluppo delle abilità
sociali e il recupero delle competenze di tipo curricolare;
40
" e come ultimo intervento, eventuale invito ai genitori di una verifica con le Aziende
sanitarie dell’utilità di una certificazione del disagio o del deficit, che permetta
l’assegnazione di un insegnante di sostegno.
Tutte queste fasi passano attraverso una condivisione progettuale tra la scuola, gli
operatori e le famiglie.
In casi certificati gli alunni possono essere seguiti a scuola anche da educatori esterni
incaricati dai Servizi sociali.
Attività a favore delle eccellenze
Gli alunni (considerati “eccellenze”) che possono utilizzare il tempo scuola per acquisire
abilità più approfondite rispetto allo standard medio, verranno seguite preferibilmente con
percorsi individualizzati che permettano loro di trarre il massimo giovamento
dall’esperienza didattica. Alunni “eccellenti” vengono considerati quelli che mettono in
luce particolari abilità in qualche settore, non vanno quindi confusi con gli alunni
“diligenti”, per i quali i programmi scolastici offrono di per sé la possibilità di lavorare in
modo gratificante.
In particolare si possono prevedere, a seconda delle prerogative messe in luce, alcune di
queste attività:
1. attività di “peer tutoring”, cioè di lavoro abbinato ad alunni in difficoltà. Spiegare ad
un compagno le nozioni apprese le rinsalda e permette alcuni percorsi di una iniziale
riflessione sui contenuti delle materie. Permette inoltre di sviluppare alcune tecniche,
soprattutto legate all’esposizione orale (che rimane punto critico anche per gli alunni più
dotati);
2. attività di formalizzazione degli elaborati, mediante l’utilizzo delle tecnologie
informatiche e multimediali (ruoli preminenti nella produzione di CD-Rom, cartelloni,
testi…). In questi casi gli alunni devono comunque essere supportati da un insegnante
competente o inseriti in qualche gruppo che lavora con i computer dell’aula
multimediale. Questa attività permette di affinare le doti grafiche e formali (individuando
delle eccellenze specifiche in questo campo) e di elaborare strategie operative, di
leadership, etc.;
3. gare di varia natura, non collegate solo allo sport (anche in questo campo esistono le
eccellenze che vanno valorizzate ), ma anche ad altri campi: matematica, poesia,
disegno, musica. È noto il grande valore di rinforzo psicologico che acquistano i
riconoscimenti che si ottengono nell’età della formazione della personalità;
4. attività di approfondimento individuale (per non creare interferenze nel lavoro della
classe) su contenuti disciplinari proposti e programmati dall’insegnante, con relazione
alla classe, da valutare secondo i criteri previsti.
METODOLOGIE DIDATTICHE ALTAMENTE INNOVATIVE KINDERPHILOSOPHIE: responsabile prof.ssa Chiara Tamagnini
41
Descrizione metodologica: Questa metodologia didattica è presente nel nostro Istituto
da più di vent’anni. Consiste nel trasformare la classe o il gruppo in una comunità di
ricerca, legando il filosofare all’insegnamento delle abilità di pensiero complesso,
attraverso l’uso del linguaggio.
Il filosofare in questo modo si manifesta come un’attività metadisciplinare e trasversale
che possiede anche la capacità di fungere da collante metodologico tra i programmi
didattici e i diversi approcci disciplinari.
La kinderphilosophie come pratica filosofica potenzia la riflessività che è l’elemento
distintivo della “competenza”; più specificatamente rafforza la capacità di porsi
interrogativi, la capacità di analisi e interpretazione di situazioni e problemi, la capacità di
argomentazione e la capacità etica di operare scelte responsabilmente.
Competenze cruciali nell’affrontare tutte le situazioni che caratterizzano la vita
organizzativa dello studente, ora, e dell’adulto, poi.
METODO FEUERSTEIN: responsabile ins. Marianna Colautti
Descrizione metodologica: Questa metodologia didattica viene adottata nella scuola
dell'infanzia di Torsa, dove vengono utilizzati anche i principi del metodo Feuerstein. Lo
psicologo israeliano, allievo di Piaget, sostiene che nello sviluppo cognitivo un ruolo
fondamentale viene assunto dall’esperienza di apprendimento mediato. Esso ha luogo
non tanto in seguito all’esposizione diretta del soggetto agli stimoli, quanto piuttosto
attraverso l’azione di un mediatore, l'insegnante (nel nostro caso), che in modo
intenzionale funge da filtro tra lo stimolo esterno e il soggetto che apprende. Il mediatore
seleziona ed organizza gli stimoli proposti dall’ambiente affinché diventino più intelligibili
e proficui per l’apprendimento.
Alcuni strumenti del metodo verranno utilizzati per sviluppare nei bambini di cinque anni
una parte dei prerequisiti utili all'apprendimento della letto-scrittura.
Con l’obiettivo di implementare ulteriormente l’offerta formativa della Scuola, tale
metodologia verrà gradualmente integrata con l’utilizzo di alcuni “materiali di vita pratica”
che sono alla base del metodo Montessori, ritenuti particolarmente adatti a sviluppare
nel bambino, attraverso l’esperienza sensoriale, la capacità di formare schemi mentali e
generalizzazioni.
PRATICA PSICOMOTORIA (Metodo B.Aucouturier): responsabile ins. Tiziana Mauro
Descrizione metodologica: Questa metodologia didattica viene adottata nella scuola
dell'infanzia di Rivignano.
Valorizzare a scuola la dimensione del gioco, che è propria del bambino, lo aiuta a
manifestare la sua intelligenza, creatività, capacità inventiva e socialità.
Il bambino filtra la conoscenza del mondo esterno attraverso la dimensione emotiva che
dipende dalla sua storia affettiva, familiare,sociale. Nelle azioni e nei giochi dei bambini si
esprimono i suoi desideri, le sue emozionalità e tutte le sue possibilità di comunicare,
creare, concettualizzare, apprendere.
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La Pratica Psicomotoria offre al bambino un tempo ed uno spazio dove reintegrare i
personali bisogni affettivi ed emotivi con il mondo dell’apprendimento e delle relazioni. Il
bambino a questa età ha la necessità di conoscere nuove dimensioni della realtà e di
agire sul mondo esterno attraverso il gioco e il movimento, che sono la privilegiata di
espressione di sé.
Quindi la Pratica Psicomotoria:
▪ mette in gioco l’espressività dl bambino attraverso il piacere del movimento,
dell’azione e del gioco, favorendo la sua maturazione e il piacere di pensare
▪ è un’attività che va ad integrare l’esperienza educativa dei bambini e svolge un’
importante funzione di aiuto anche nei casi di disagio infantile
▪ favorisce la COMUNICAZIONE,la CREAZIONE E TRASFORMAZIONE sul piano
motorio, simbolico, verbale, di rappresentazione; l’accesso al PENSIERO
OPERATORIO come capacità di TRASFORMARE, ASSOCIARE, CONFRONTARE,
RAPPRESENTARE METTERE IN RELAZIONE
▪ favorisce la relazione fra bambini e adulto/bambino
▪ permette al bambino di vivere, strutturare ed organizzare le sue emozioni e
percorrere in pienezza le tappe che lo portano alla CONQUISTA
DELL’AUTONOMIA, ALLA MATURAZIONE DELL’IDENTITA’ E ALLO SVILUPPO
DELLE SUE POTENZIALITA’ E COMPETENZE. La seduta di pratica psicomotoria si tiene in un luogo appropriato, in un tempo adeguato
e con materiale specifico, non strutturato (cuscinoni, drappi,..).
La metodologia valorizza il gioco spontaneo come presupposto ad aprirsi al piacere di
fare, di partecipare,di condividere,di ricercare, di apprendere
La seduta si sviluppa in quattro tempi :
1. un tempo riservato al saluto;
2. un tempo riservato all’espressività motoria;
3. un tempo per il racconto interattivo della storia;
4. un tempo riservato alla attività di rappresentazione simbolica attraverso il disegno,
il modellaggio, la costruzione.
PROGETTO RECUPERO ALUNNI IN DIFFICOLTA’.
Descrizione metodologica: Questa metodologia didattica viene adottata nella scuola
primaria di Teor. Il progetto di recupero si propone di offrire una serie di opportunità di
successo negli apprendimenti scolastici a quegli alunni che evidenziano particolari
carenze di tipo linguistico, logico, emotivo e che hanno bisogno di un tempo di
apprendimento, di condizioni favorevoli alla concentrazione e di essere infine portati a
considerare il loro impegno determinante per il successo formativo.
Attraverso il recupero, che si svolgerà lungo tutto l’anno scolastico, si offriranno agli
alunni una serie di input e proposte didattiche per il consolidamento e il recupero delle
abilità di base e per sviluppare un atteggiamento positivo verso la scuola.
Gli insegnanti elaboreranno progetti e interventi calibrati, per rispondere alle effettive
esigenze di ciascun allievo e metterlo in grado di colmare le lacune esistenti e superare le
difficoltà.
43
Non si tratta soltanto di progettare attività aggiuntive o integrative di quelle “curricolari”,
ma di incidere positivamente sulle condizioni che possono favorire e facilitare processi di
apprendimento adeguati per tutti gli alunni quali valorizzazione e sviluppo di attitudini,
interessi e curiosità, promozione di un positivo rapporto con la scuola, acquisizione di
abilità di studio, incentivazione di forme di collaborazione e di responsabilizzazione.
CORSI DI INFORMATICA
A partire da quest’anno scolastico l’Istituto Comprensivo “Cuore dello Stella” diventa test
center per la formazione e il rilascio dell’ECDL, la patente europea del computer.
L’obiettivo è di consentire ai propri allievi e al proprio personale di effettuare esami presso
il nostro Istituto e conseguire la relativa certificazione denominata “Nuova ECDL”,
sviluppata per rispondere alle mutate condizioni della realtà tecnologica e informatica:
una nuova certificazione che offre nuovi moduli e una maggior flessibilità per favorire
l’apprendimento continuo. Parallelamente ai corsi finalizzati al conseguimento della certificazione si svolgeranno
corsi di Informatica per alunni delle scuole primarie, propedeutici ai corsi ECDL per le
scuola secondaria di I grado; i corsi saranno organizzati tenendo conto delle attitudini
degli allievi: non saranno utilizzate le classiche lezioni frontali, poiché i bambini durante il
corso impareranno a utilizzare le basi dell'informatica e del computer attraverso giochi e
una serie di attività che propongono un utilizzo spontaneo e naturale del computer. A seguito di una apposita connessione approvata dal Consiglio d’Istituto i corsi, con
cadenza settimanale, saranno gestiti dal Centro Studi Excel di Palmanova.
PROMOZIONE DIRITTI DEI MINORI
Il progetto favorisce una riflessione e un dialogo sui diritti dei minori, attivando in maniera
consapevole gli stessi bambini/ragazzi attraverso dei laboratori scolastici e delle
rappresentazioni teatrali con consulenti esterni individuati dall’Ambito distrettuale. I plessi
coinvolti sono: Scuola Primaria di Rivignano (2 classi): laboratorio di espressività teatrale con esperti
esterni, con rappresentazione finale delle classi interessate per tutto l’Istituto
Comprensivo; Scuola Primaria di Pocenia(1 classe): laboratori creativi in classe con esperti esterni
utilizzando tecniche espressive; Scuola Primaria di Teor (1 classe): laboratori creativi in classe con esperti esterni
utilizzando tecniche espressive.
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8. CONTINUITÀ
In relazione alla necessità di rendere meno problematico il passaggio fra i diversi ordini di
scuole e di tarare i programmi scolastici sulla realtà degli alunni si curerà la continuità
didattica dei tre ordini di scuola, con particolare risalto per le classi contermini: grandi
della scuola dell’infanzia e primo anno della primaria, quinto anno della primaria e primo
della secondaria di primo grado.
Momento particolare è l’accoglienza degli alunni che entrano per la prima volta nella
scuola dell’infanzia e primaria, per i quali si prevedono particolari modalità di approccio
sereno e graduale nella nuova scuola. In ogni grado scolastico si verificheranno obiettivi, metodi e contenuti comuni con
proposte operative di scambi di esperienze e materiali prodotti. È ormai consuetudine del nostro Istituto predisporre degli incontri tra gli insegnanti dei tre
ordini di scuole per la presentazione dei singoli alunni e la formazione delle future classi
prime della primaria e della secondaria di primo grado.
Si auspica che l’attività di continuità primaria–secondaria di primo grado trovi altri motivi
per realizzare raccordi curricolari mediante percorsi in cui gli alunni vengano
maggiormente coinvolti. Specifiche strategie educative e didattiche connesse ai tre ordini di scuole possono
favorire un migliore adattamento e predisporre l’alunno a “star bene con se stesso e con
gli altri” in un clima di serenità e fattiva collaborazione. La continuità educativa scuola dell’infanzia - scuola primaria
La continuità educativa nella scuola dell’infanzia assume due dimensioni: una orizzontale
ed una verticale.
• La continuità orizzontale implica un sistema di rapporti interattivi tra la scuola
dell’infanzia e le istituzioni ad essa contigue, in modo da fruire, a seconda del proprio
progetto didattico-educativo, delle risorse umane, culturali e didattiche presenti nelle
famiglie e nel territorio (Enti Locali ed associazioni).
• La continuità verticale riguarda il rapporto con la scuola primaria.
Tale percorso è finalizzato a:
• realizzazione di percorsi didattici trasversali nell’anno-ponte; • utilizzo del “fascicolo personale” (compilato dalle insegnanti della S.I. e condiviso poi
con gli insegnanti della S.P., quale strumento per la trasmissione di dati e delle
competenze raggiunte dagli alunni ;
• incontri tra insegnanti della S.I. con quelli della S.P. per ricevere e fornire contributi per la
formazione delle classi iniziali, affinché il passaggio tra i due ordini di scuola venga
preparato e vissuto dagli alunni e dagli insegnanti stessi come una graduale e naturale
transizione;
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• visita degli alunni della sez. GRANDI agli edifici scolastici che li accoglieranno all’inizio
del nuovo anno scolastico.
Strumento fondamentale per la realizzazione di tali prospettive è la programmazione
coordinata di obiettivi, itinerari, strumenti di osservazione e verifica.
I docenti della scuola dell’infanzia formulano e comunicano agli insegnanti della scuola
primaria un profilo per ogni alunno, tenendo conto delle competenze ottenute dagli alunni
negli anni di frequenza della scuola dell’infanzia.
Continuità educativa scuola primaria – scuola secondaria di primo grado
La scuola definisce la continuità del processo educativo condizione essenziale per
assicurare agli alunni il positivo conseguimento delle finalità dell’istruzione obbligatoria. Le scuole primarie del nostro Istituto garantiscono la continuità con gli ordini di scuole
che rispettivamente le precedono e le seguono. Nel concreto, gli strumenti per realizzare la continuità sono:
• incontri tra insegnanti della scuola primaria con quelli della scuola secondaria di primo
grado per ricevere e fornire contributi per la formazione delle classi iniziali, affinché il
passaggio tra i due ordini di scuola venga preparato e vissuto dagli alunni e dagli
insegnanti stessi come una graduale e naturale transizione;
• predisposizione di strumenti quali schede per la rilevazione e la trasmissione di dati sugli
alunni;
• conoscenza di alcuni insegnanti e visite degli alunni di 5^della primaria, a dicembre,
prima delle iscrizioni, agli edifici scolastici che accoglieranno i ragazzi all’inizio del nuovo
anno scolastico.
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9. ORIENTAMENTO SCOLASTICO – SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO L’orientamento scolastico è centrale negli obiettivi della scuola secondaria di primo grado
e va inteso innanzitutto come educazione alla decisionalità e alla scelta consapevole. È
ragionevole pensare che un alunno in grado di valutare in modo costruttivo le proprie
potenzialità e informato circa i vari percorsi scolastici, saprà anche scegliere il proprio
percorso scolastico e inserirsi nel mondo del lavoro. La scuola educa all’autocoscienza, all’autonomia, alla progettualità attraverso tutte le
discipline e per tutto il periodo scolastico e questo progetto riguarda le attività comuni
finalizzate alla scelta della scuola superiore, che vengono proposte alle classi.
Il percorso comune di orientamento scolastico ha una durata biennale e riguarda le classi
seconde e terze della scuola secondaria di primo grado: 1) Nella seconda classe si prevedono le seguenti attività da effettuarsi nel secondo
quadrimestre:
• letture specifiche per riflettere sulle attitudini, gli interessi e i risultati scolastici
individuali;
• visita guidata alle scuole superiori di secondo grado di Codroipo e Latisana.
• Percorsi informativi con varie figure professionali che operano in collaborazione con gli
insegnanti
2) Nella classe terza il percorso si completa come segue:
• colloqui con gli insegnanti
• distribuzione della guida “L’Informascuola” edito dalla Regione Autonoma Friuli Venezia
Giulia che illustra le scuole esistenti in Regione;
• conferenza con i rappresentanti delle scuole superiori della provincia
• distribuzione a tutti gli alunni interessati del materiale illustrativo prodotto ed inviato dalle
varie scuole superiori di secondo grado e degli inviti alle “scuole aperte” a cui si rimanda
per un’opportuna visita “esplorativa” privata;
• consulenza individuale proposta dalla psicologa del Centro di Orientamento scolastico
regionale agli alunni ed alle famiglie (su appuntamento).
Inoltre il Consiglio di Classe esprime per ciascun alunno il “consiglio orientativo” che
tiene conto delle attitudini e delle difficoltà riscontrate nel triennio e soprattutto della
perseveranza nello studio.
L’Istituto ha individuato quest’anno la referente responsabile dell’orientamento nella
prof.ssa Antonietta Frosutto, incaricata della pianificazione delle attività comuni.
I genitori sono invitati a sostenere i propri figli in questo momento, così delicato
psicologicamente, in particolare evitando gli estremi di una ansia eccessiva o di una
ingiustificata leggerezza nella scelta. Gli alunni sono invitati a riflettere su quanto intendano impegnarsi realmente nello studio
successivo. Il Dirigente Scolastico e gli insegnanti di classe sono a disposizione dei
genitori e degli alunni per ogni consiglio utile in questa circostanza.
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10. PROGETTI DI ISTITUTO E DI PLESSO
I progetti costituiscono un momento qualificante dell’offerta formativa e, al di là della
eventuale flessibilità dell’orario, forniscono la risposta puntuale dell’Istituto alle richieste
formative del territorio. In alcuni plessi i progetti vengono inseriti, in parte, nelle ore
opzionali.
Gli OBIETTIVI che i progetti, in ogni grado scolastico, si propongono sono i seguenti:
• ampliare l’offerta formativa per gli alunni in relazione alle richieste delle famiglie;
• realizzare nuovi percorsi didattici, in cui possano essere messe in luce abilità e
competenze particolari;
• favorire il recupero degli alunni in difficoltà e sviluppare le eccellenze;
• creare metodologie di lavoro diverse dal curricolo per affinare le metodologie degli
insegnanti;
• produrre in tutti (operatori e studenti) una cultura del progetto, cioè di una attività che
sfoci in una produzione, con controllo di tempi e metodi;
• migliorare lo “star bene a scuola”.
Le RISORSE che i progetti richiedono sono di tempo e finanziarie.
Il tempo è riferito:
• al momento della predisposizione del progetto, da parte di uno o più insegnanti, con la
esplicitazione di tutti i passaggi necessari alla sua realizzazione;
• ad eventuali ore eccedenti la normale didattica, sia per gli alunni che per i docenti.
Le risorse finanziarie servono a coprire:
• le prestazioni orarie eccedenti il normale orario di cattedra dei docenti interni;
• l’eventuale utilizzo di docenti o esperti esterni;
• i materiali necessari e le attrezzature da acquistare.
L’acquisizione delle risorse passa attraverso i seguenti canali di finanziamento:
• utilizzo del fondo per l’istituzione scolastica (con cui si possono compensare le
prestazioni eccedenti dei docenti interni);
• il fondo per l’autonomia (per acquisti e per esperti esterni);
• il fondo per il funzionamento della scuola (per alcuni acquisti dei materiali);
• gli eventuali contributi dei Comuni, sponsor privati (per esperti esterni e per acquisti);
• finanziamenti particolari per progetti speciali (es: Tecnologia, Lingua friulana…); • concorso dei genitori (per progetti che richiedano uscite didattiche).
Il quadro dei progetti nei singoli plessi va valutato non per il numero o per il prestigio, ma
in relazione alla loro coerenza con il piano formativo complessivo e con l’utilità che
presentano al fine di conseguire i risultati prefissati.
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Si elencano di seguito i progetti approvati dal Collegio dei docenti: Scuola dell’infanzia di Pocenia
Star bene con il mio corpo (attività motoria)
Non solo latte (lettura)
There is time for everything (inglese)
A spasso con le note
Scuola dell’infanzia di Teor
Penso, provo, imparo
A spasso con le note
Una scuola che accoglie
Suoni, rumori, voci, emozioni
Inglese
Arte circense*
Scuola dell’infanzia di Torsa
Metodo Feuerstein
Il gioco serio del teatro
English corner (inglese)
Musica
Star bene a scuola
Scuola dell’infanzia di Rivignano
Verso la Primaria (continuità)
Let's play with English (inglese)
Leggere prima di leggere (lettura)
Maestra guardami (pratica psicomotoria)
Star bene a scuola
Scuola Primaria Teor
Drum Circle: amici con il tamburo
Biblioteca
Scuola Primaria Pocenia
Recupero alunni in difficoltà
Insieme creando
Orienteering
Topi da biblioteca
Scacchi
Teatro per star bene insieme
Alunni Stranieri
Scuola Primaria Rivignano
Sani e belli a scuola
Collaborazione Banda Musicale Primavera
Scacchi
Viaggio nel mondo e nel tempo biblioteca
anno 17 Progetto Intercultura
Arte circense*
Sc. Secondaria di 1°grado di Rivignano
Sport a scuola
Sport Lab
Un coro per la scuola media
Cantami di questo tempo il jazz
Domani è un altro film
Unplugged
Arte circense*
Recupero alunni in difficoltà
*Il Progetto, in collaborazione con il Circo all’Incirca di Udine, è rivolto alla sezione dei
Grandi della Scuola dell’Infanzia di Teor, alle classi 4 della Scuola Primaria di Rivignano e
alla classe 2^ B della Suola Secondaria di 1° grado di Rivignano. Dopo aver assistito ad
uno spettacolo presso il Palamostre di Udine, sono previsti interventi nella classi di ARTE
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CIRCENSE (fisica-giocoleria) tenuti dal prof. Benuzzi, insegnante di fisica, attore e
giocoliere
PROGETTI DI ISTITUTO
Starbene a scuola (prevenzione dispersione scolastica)
Intercultura
Accoglienza alunni stranieri
Recupero (aree a rischio)
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11. USCITE DIDATTICHE E ATTIVITÀ SPORTIVE
In tutti i plessi dell’Istituto vengono organizzate delle uscite degli alunni nel corso
dell’anno scolastico, per conseguire importanti obiettivi di socializzazione, miglioramento
delle conoscenze, acquisizione di comportamenti costruttivi.
• Per tutte le uscite che avvengono sul territorio comunale (di norma a piedi), comprese le
passeggiate non programmabili, viene richiesta ai genitori un’unica autorizzazione
all’inizio dell’anno. • Per le uscite che vengono effettuate mediante scuolabus o pullman turistico viene
sempre richiesta un’autorizzazione specifica.
Valgono le seguenti regole:
- gli alunni sono sempre accompagnati da un congruo numero di insegnanti (di regola
almeno 1 insegnante ogni 15 alunni) che li prendono in custodia;
- ogni alunno viene fornito di un cartellino di riconoscimento riportante le generalità e i
numeri telefonici;
-
ogni alunno è assicurato specificatamente per le uscite e le gite scolastiche;
il costo dei trasporti viene ripartito fra tutti gli alunni partecipanti all’uscita;
in casi particolari possono essere aggregati alla comitiva anche non docenti le destinazioni delle uscite e la loro frequenza sono decisi dai Consigli di Classe,
Interclasse e Intersezione;
Infanzia di Rivignano
DESTINAZIONE
GRUPPO
DATA/PERIODO
ARIIS
Acquario e Parco Villa Otellio
Piccoli Medi e Grandi
04 novembre 2014
PORDENONE
Immaginario scientifico
Medi e Grandi
16 marzo 2015
RIVIGNANO
Scuola Primaria
Grandi
Da gennaio 2015, una volta
al mese
(continuità)
CAVAZZO
Il Lago
Piccoli Medi e Grandi
15 maggio 2015
DESTINAZIONE
GRUPPO
DATA/PERIODO
UDINE Grandi
07 ottobre 2014
Medi e Grandi
23 ottobre 2014
Infanzia di Teor
Palamostre
RIVAROTTA
Fattoria Didattica
51
ADEGLIACCO
Grandi
07 novembre 2014
Grandi
Marzo 2015
Medi e Grandi
Primavera 2015
Piccoli
Primavera 2015
Grandi
Maggio 2015
DESTINAZIONE
GRUPPO
DATA/PERIODO
TORSA
Tutti
19 novembre 2014
Grandi
Febbraio 2015
Tutti
Marzo 2015
DESTINAZIONE
GRUPPO
DATA/PERIODO
ADEGLIACCO
MARTIGNACCO
Grandi e Medi
18 novembre 2014
TORSA
Tutti
Marzo 2015
Tutti
08 aprile 2015
Immaginario Scientifico
UDINE
Città Fiera
Centro Colibrì
PIANCADA
La latteria
UDINE
Vigili del fuoco
FLAMBRUZZO Fattoria didattica “Zarnic”
RIVIGNANO
Continuità con primarie
Rivignano e Teor
Infanzia di Pocenia
Polifunzionale
PIANCADA
La latteria
VILLALTA
Il Castello
Infanzia di Torsa
Azienda Agricola Sacripanti
LIGNANO
Parcozoo
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POCENIA
Tutti
Primavera 2015
CLASSI
DATA/PERIODO
Scuola dell’Infanzia e CSS
Primaria di Rivignano
DESTINAZIONE
UDINE
Palamostre
o Teatro San Giorgio
o
CERVIGNANO del FRIULI
Teatro Pasolini
1^ A - 1^ B
2^ A – 2^ B
3^ A – 3^ B
4^ A – 4^ B
5^A – 5^ B
13 marzo 2015
UDINE
Progetto STAR BENE A
SCUOLA
4^ A – 4^ B
07 ottobre 2014
SAMMARDENCHIA
Centro visite storicoarcheologico
3^ A – 3^ B
Marzo 2015
FAGAGNA
Fattoria Didattica “Il Tiglio”
Casali Campeis
1^ A – 1^B
Aprile - Maggio 2015
CODROIPO
Parco delle risorgive
2^ A – 2^ B
3^ A – 3^ B
16 Aprile 2015
MALNISIO
MONREALE
Immaginario Scientifico
4^ A – 4^ B
Aprile 2015
AQUILEIA
5^A – 5^ B
16 Aprile 2015
CAVAZZO /BORDANO
Il lago
La casa delle farfalle
TOLMEZZO
Museo di Tradizioni Popolari
2^ A – 2^ B
18 Maggio 2015
Primaria di Pocenia
DESTINAZIONE
CLASSI
DATA/PERIODO
ARIIS
Acquario
1^
3^
Primavera 2015
ARIIS
Acquario e Parco Villa Otellio
53
4^A – 4^B
5^
Primavera 2015
ROVEREDO-POCENIA
3^
Primavera 2015
SAMMARDENCHIA
Centro visite storicoarcheologico
3^
Primavera 2015
POCENIA
2^A-2^B
Maggio 2015
4^A 4^B 5^
27 Maggio 2015
DESTINAZIONE
CLASSI
DATA/PERIODO
ADEGLIACCO
1^ 2^
18 novembre 2014
RIVIGNANO
Progetto continuità (Scuola
secondaria 1°grado)
5^
Dicembre 2014
PORDENONE
4^ 5^
14 gennaio 2015
SAMMARDENCHIA
Centro visite storicoarcheologico
3^
Aprile 2015
RIVIGNANO
TUTTE
Primavera 2015
TUTTE
Maggio 2015
Fattoria “Rabbiosi”
Panificio
TRIESTE
Museo di arte e storia
Primaria di Teor
(Immaginario Scientifico)
UDINE
Città Fiera
Centro Colibrì
Auditorium
MARANO LAGUNARE
Secondaria di Rivignano
DESTINAZIONE
CLASSI
DATA/PERIODO
UDINE
2^ B
7 ottobre 2014
PASSARIANO
3^A 3^ D
Novembre/Dicembre 2014
Villa Manin
3^B 3^ C
UDINE
1^A 1^B Teatro Giovanni da Udine
1^C 1^D
Palamostre
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17 marzo 2015
VALVASONE
1^A 1^B
Maggio 2015
1^C 1^D
Maggio 2015
TRENTO
2^A 2^C
29/30 Aprile 2015 (2gg)
TRENTO
2^B 2^D
23/24 Aprile 2015 (2gg)
UDINE
2^ A 2^B
Da definire
Mostra Tiepolo
2^C 2^ D
CORDOVADO
SESTO AL REGHENA
Il Castello
TARVISIO o
FORNI
Centro storico
CODROIPO
2^ A 2^B
LATISANA
2^C 2^ D
Marzo/Aprile 2015
Orientamento
UDINE
3^A 3^B
14 novembre 2015
Teatro Zanon
3^C 3^D
UDINE
Istituto Bertoni
Torneo scacchi
interclasse
Aprile 2015
RECANATI
Grotte Frasassi
3^A 3^B 3^C 3^D
Aprile/Maggio 2015
PARTECIPAZIONE AD ATTIVITA' SPORTIVE E GARE:
• Un’ ulteriore serie di uscite riguarda la partecipazione ai Giochi Sportivi Studenteschi per
la scuola secondaria di primo grado, a cui l’Istituto aderisce per diverse specialità. Gli
alunni vengono preparati alle gare nelle ore curricolari di educazione fisica.
Corsa campestre: fase d’istituto tutte le classi
Corsa campestre fase distrettuale
Torneo Pallatamburello maschile e femminile classi 2^ e 3^
Torneo Pallavolo femminile classi 2^ e 3^
Atletica leggera su pista maschile e femminile classi 2^ e 3^
55
Giochi della gioventù ( Coni) alunni/e classi 1^
Festa di maggio – tornei sportivi – tutte le classi
Durante l’anno possibili tornei ( giochi di squadra) fra classi parallele.
(Centro sportivo scolastico: docente referente prof.ssa Federica Rossi)
• Nell'ambito della collaborazione con il Circolo scacchisti di Rivignano, alcuni alunni
della scuola secondaria parteciperanno al Torneo interscolastico provinciale di scacchi a
squadre che si tiene annualmente ad aprile presso l'Istituto Bertoni di Udine.
• Alcune classi parteciperanno ai rally a squadre, a gare di kangourou singolo e
kangourou a squadre.
56
12.
ACCOGLIENZA, INSERIMENTO E INTEGRAZIONE DEGLI ALUNNI STRANIERI
Premessa
Pensare e vivere in una società plurale significa anche pensare e vivere una scuola
plurale, nella quale ci sia posto e dignità per tutti, ma anche e soprattutto pensare e
vivere una società ed una scuola dove ogni singola identità, ogni cultura e ogni credo
possano riconoscere una parte di sé, portare le proprie peculiarità e scoprire e conoscere
quelle altrui.
La crescita della presenza degli alunni stranieri nella nostra scuola
Negli ultimi anni la presenza di bambini e alunni stranieri nella scuola dell’infanzia e nella
scuola dell’obbligo del nostro Istituto si è diffusa ed è aumentata in misura costante: i
comuni di Rivignano Teor e Pocenia, infatti, registrano una presenza elevata di immigrati
sia per ricongiungimenti familiari che per intere famiglie qui trasferite.
Nella nostra scuola sono presenti alunni provenienti da paesi comunitari ed
extracomunitari, alcuni sono già in possesso di competenze linguistiche a vari livelli,
mentre altri, appena giunti in Italia, comunicano solo nella propria lingua. Si tratta però di una realtà in continuo mutamento, poiché i bambini stranieri giungono a
scuola durante tutto l’arco dell’anno scolastico, ciò richiede l’attivazione di diverse
strategie di intervento, sia per quanto riguarda l’accoglienza degli alunni stranieri, sia
rispetto alla predisposizione di interventi di tipo didattico all’interno dei curricoli.
Tra gli alunni stranieri iscritti si possono distinguere:
- i minori che migrano per ricongiungersi ad uno o entrambi i genitori in genere dopo una
lunga separazione;
- i nati in Italia da genitori stranieri o qui giunti piccolissimi;
- i bambini arrivati per adozione internazionale.
Le ragioni di questa presenza crescente nel nostro territorio sono principalmente la
disponibilità di lavoro e probabilmente anche la disponibilità abitativa.
Iniziative didattiche, interventi interculturali e risorse impiegate
La scuola intesa come luogo d’accoglienza, confronto, integrazione e insieme
valorizzazione delle diverse culture, ha primaria responsabilità nella trasmissione di
atteggiamenti di apertura nei confronti di ogni diversità. Si devono pertanto creare le
condizioni affinché l’arrivo in classe di alunni stranieri diventi, per tutti, non un ostacolo
ma piuttosto una risorsa per la costruzione di un progetto comune e, per l’alunno stesso,
occasione di vera integrazione e nuova appartenenza. Diverse circolari ministeriali
sottolineano l’importanza di un’educazione indirizzata alla trasmissione di conoscenze
che possano soddisfare ambiti culturali differenti e, nello stesso tempo, in grado di
tradurre i saperi interculturali in comportamenti che riflettano un concetto di cittadinanza
sempre più allargato.
Nella nostra scuola, al fine di favorire il confronto interculturale ed attivare azioni
educative per l’accoglienza, l’inserimento e l’integrazione degli alunni immigrati, vengono
attuati i seguenti interventi:
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Educazione interculturale: per favorire il confronto interculturale attraverso il processo di
conoscenza di cultura dell’altro, per accettare la diversità come risorsa e come
valore, verranno sviluppati nei singoli plessi, delle scuole dell’infanzia, delle primarie
e della scuola secondaria di primo grado, diversi progetti, alcuni di essi in continuità
con esperienze effettuate negli anni precedenti. Alcuni interventi verranno realizzati
con il supporto di mediatori culturali dell’A.C.L.I. F.V.G. (Associazioni Cristiane
Lavoratori Italiani).
Mediazione linguistica-culturale: per promuovere la socializzazione nell’ambiente
scolastico degli alunni di recente immigrazione e/o con esperienze frammentarie di
scolarizzazione, per superare le difficoltà di adattamento a nuovi stili di vita, regole,
abitudini e per promuovere e sostenere i rapporti scuola-famiglia, verranno realizzati
nella scuola primaria e nella scuola secondaria di 1° grado una serie di interventi
volti all’accoglienza e all’inserimento scolastico degli alunni stranieri di recente
immigrazione (servizio “sportello”), alla relazione con le famiglie di provenienza,
all’offerta di percorsi graduali e personalizzati di alfabetizzazione.
Tali attività saranno realizzate o da insegnanti dell’Istituto stesso o con il supporto di
mediatori linguistici dell’associazione Ce.S.I. (Centro Solidarietà Immigrati).
Apprendimento della lingua italiana: per favorire la conoscenza e l’apprendimento della
lingua italiana, come strumento comunicativo orale e scritto e come lingua dello
studio, verranno avviati corsi di sostegno linguistico nella scuola primaria e
secondaria; essi si avvarranno di insegnanti dell’Istituto dell’area linguisticoumanistica e insegnanti specializzati nell’insegnamento dell’italiano come L2.
Commissione Accoglienza
Per organizzare l’inserimento degli alunni stranieri, sia di coloro che si iscrivono nei tempi
previsti, sia soprattutto per coloro che arrivano nel corso dell’anno, è stata istituita con
delibera del Collegio docenti la Commissione per l’accoglienza. Essa è composta dal Dirigente scolastico, dall’insegnante funzione strumentale per gli
alunni stranieri e da insegnanti della scuola dell’infanzia, della scuola primaria e
secondaria di primo grado.
Ha diversi compiti, quali l’accoglienza e l’inserimento degli alunni di recente
immigrazione, la predisposizione di percorsi di apprendimento, il monitoraggio di progetti,
la promozione di rapporti e collaborazioni con le amministrazioni comunali e il territorio.
Protocollo d’accoglienza
I principi, i criteri, le indicazioni relativi all’iscrizione, accoglienza ed inserimento degli
alunni stranieri sono definiti nel documento “Accoglienza, inserimento ed integrazione
scolastica degli alunni stranieri”. Esso si configura come uno strumento di lavoro per
definire ruoli e compiti dei diversi operatori e indicare pratiche condivise in tema di
accoglienza, inoltre vuole promuovere l’integrazione e pari opportunità di istruzione e
facilitare la partecipazione delle famiglie immigrate al percorso scolastico dei figli, offrire
alcuni spunti di riflessione, indicazioni metodologiche e proposte operative per
un’adeguata programmazione educativa .
58
13. VALUTAZIONE DEL POF
Nel Piano dell'Offerta Formativa (POF) valutare è importante: rappresenta una delle
condizioni fondamentali perché la scuola possa sviluppare efficacemente azioni
progressive di miglioramento del proprio intervento didattico, rinsaldare il rapporto di
collaborazione con i genitori e con gli altri enti che operano nel territorio; perciò è bene
favorire una attitudine positiva verso la valutazione tra i docenti, il personale
amministrativo e ausiliario, i genitori e gli alunni. Attitudine nella quale il valutare è strumento di ricerca costante e supporto affidabile per
scegliere tra più possibilità.
Per quanto attiene alle procedure di autovalutazione e verifica del POF, si è scelto di
procedere • a una attenta analisi dei progetti dei vari plessi valutando con particolare attenzione
l’efficacia degli interventi offerti dai collaboratori esterni; • una mirata rilevazione mediante l'utilizzo di questionari per:
▪ individuare, valorizzare e ampliare i propri "punti forti";
▪ riconoscere i propri "punti deboli" e assumere le necessarie azioni di
miglioramento;
▪ ricercare una sempre più elevata qualità, anche attraverso la definizione e il
monitoraggio di fattori indicatori e standard, punti di riferimento per la qualità.
È scontato che il POF per essere efficace strumento di lavoro abbisogna di una buona
conoscenza e quindi diffusione tra tutti i fruitori del servizio scolastico. Di conseguenza sarà fondamentale un’adeguata pubblicizzazione del documento tra le
famiglie degli alunni. Si procederà quindi con:
➢la pubblicazione del POF sul sito istituzionale www.icrivignano.gov.it
➢copia del POF, consultabile da tutti i genitori, sarà in visione presso l’albo di tutte le
scuole. ➢questionari alle famiglie con cadenza annuale
➢questionari annuali di valutazione a insegnanti e personale ATA ➢questionari annuali, differenziati tra i vari ordini di scuola, per una valutazione delle
offerte dell’istituto.
59
14. AGGIORNAMENTO E/O INCONTRI PER GLI INSEGNANTI, IL
PERSONALE ATA E PER I GENITORI
Le attività di aggiornamento del personale riguardano i temi più sentiti per la ricaduta
sull’attività didattica. Nel corso dell’anno verranno inoltre attivati tutti i percorsi di aggiornamento compatibili
con le risorse reperibili, eventualmente in rete con altre scuole. L’Istituto giudica molto importante l’organizzazione di una serie di attività formative
rivolte ai genitori degli alunni, sia per migliorare la conoscenza dei temi riguardanti
l’educazione dei figli, sia nella prospettiva di un’educazione permanente. Per questo
motivo vengono instaurati rapporti di collaborazione con l’UTE, con la Consulta dei
Genitori e con le Amministrazioni Comunali, allo scopo di organizzare e coordinare una
serie di incontri, dibattiti, attività riservate ai genitori. Meta finale è quella di realizzare una
vera e propria “Scuola per genitori”, parallela alle scuole degli allievi.
È evidente che tali iniziative potranno concorrere in maniera determinante all’acquisizione
di un metodo comune di intervento fra scuola, servizi sociali, famiglie e quindi alla
realizzazione di un progetto di educazione permanente nel nostro territorio.
60
15. MODALITÀ DI COMUNICAZIONE ALLE FAMIGLIE La tempestiva informazione a tutti i soggetti coinvolti nell’IC è alla base del
funzionamento di tutti i meccanismi.
Il percorso IN ENTRATA prevede che i genitori comunichino (preferibilmente attraverso i
coordinatori di classe/sezione o i fiduciari di plesso, ma anche direttamente al capo
d’istituto) tempestivamente e con fiducia riguardo a tutti i problemi, le circostanze
importanti, le necessità dei loro figli. È importante una partecipazione attiva ai
colloqui e alle assemblee generali.
IN USCITA la scuola adotterà le seguenti strategie di comunicazione:
• Una copia del POF verrà esposta all’albo di ogni singola scuola e sarà consultabile nel
sito dell’Istituto. Alle famiglie verrà distribuito un Mini-POF
• L’utilizzo del libretto personale o di avvisi in copia per ogni comunicazione importante.
• Comunicazioni di particolari attività (gite, mensa, laboratori …) completate da un
tagliando da compilare e restituire tempestivamente.
• L’utilizzo del libretto personale per note di condotta e valutazioni. • Comunicazioni mediante lettera - posta prioritaria del Dirigente Scolastico - per
problemi particolari riguardanti la condotta degli alunni su segnalazione dei Consigli di
Classe. A queste comunicazioni dovrebbe seguire, da parte dei genitori, la richiesta di
un colloquio.
• Le schede di valutazione in distribuzione a fine quadrimestre e da ritirare il mese di
giugno. • La convocazione di Assemblee Generali (Dirigente Scolastico, Docenti, Genitori,
Rappresentanti enti locali e associazioni, ecc.) per la discussione di argomenti generali.
Tutte queste comunicazioni richiedono, da parte dell’Istituto, un notevole impegno e
anche un considerevole investimento di risorse finanziarie.
Alle famiglie è richiesto l’onere di leggere con attenzione quanto distribuito.
61
16. RAPPORTI CON ENTI LOCALI E ASSOCIAZIONI In attuazione dei principi che legano la scuola autonoma al suo territorio, si continuerà a
ricercare e promuovere incontri e scambi con gli enti amministrativi e le varie realtà
costitutive il complesso di relazioni presenti. Nel corso dell’anno si continuerà con
l’analisi e lo studio delle realtà territoriali in cui calare l’offerta formativa. Si verificheranno le condizioni socio-culturali in cui l’Istituto opera tenendo conto in
particolare:
• della situazione relativa a fenomeni di disagio giovanile;
• della presenza di immigrati e della loro provenienza;
• delle iniziative culturali relative all’educazione permanente (UTE, Progetti comunali,
parrocchiali, iniziative musicali, teatrali…);
• della disponibilità di Enti o Associazioni ad intervenire in progetti coinvolgenti i ragazzi;
• delle risorse disponibili (scuolabus, attrezzature, biblioteche, sale civiche…);
• delle risorse finanziarie stanziate dai Comuni;
• dei programmi relativi ai lavori pubblici dei Comuni inerenti l’edilizia scolastica e la
manutenzione degli edifici;
• della partecipazione dei genitori alla vita scolastica nei suoi vari momenti (assemblee,
elezioni, colloqui…).
L’I.C. a sua volta si aprirà al territorio valutando le proposte che ne emergono e
dimostrandosi disponibile ad accogliere iniziative (UTE, conferenze, concorsi, corsi
formativi…) mettendo a disposizione, per quanto possibile, le proprie attrezzature e le
proprie risorse di personale e collaborando (se richiesto) all’organizzazione. Tutto questo
dovrà essere però oggetto di una programmazione coordinata fra i vari soggetti
proponenti od operanti. Al fine di chiarire i rapporti con tutti gli interlocutori con cui l’Istituto entra in contatto ed
opera, si continuerà a formalizzare il più possibile accordi di programma o convenzioni.
Con tali accordi si intende costituire la rete di relazioni in cui inquadrare la
programmazione dell’Istituto nei suoi vari aspetti.
Accordi di programma in essere e in previsione:
Ente associato
Contenuto dell’accordo
• Ambito Socio Assistenziale del • Interventi su alunni in difficoltà
distretto di Latisana / S. Giorgio di • Interventi su famiglie Nogaro
• Accoglienza alunni H
• Servizi sociali dei Comuni di Teor,
Pocenia, Rivignano
62
- • Sperimentazione della "Proposta di protocollo
• Servizio sociale dei Comuni
distretto di Latisana / S. Giorgio di operativo" redatta dal GLI (Gruppo di Lavoro
Nogaro
Interistituzionale): "Prevenzione dei disturbi
dell'apprendimento scolastico e lavoro di rete"
• Università degli Studi di Udine Centro • Rapporti di collaborazione nell'accoglienza di
I n t e rd i p a r t i m e n t a l e d i R i c e rc a studenti iscritti ad un corso universitario per un
Didattica
percorso di tirocinio
• Comuni di Rivignano Teor e Pocenia
• Servizi scolastici
• Edilizia e attrezzature
• Progetti didattici
• Disponibilità della scuola verso iniziative delle
Amministrazioni (Festa dei Santi, manifestazioni
di Protezione Civile, concorsi…)
Educazione
ambientale (in accordo di programma
•
con 7 comuni del Basso e Medio Friuli)
• Rete di scuole della Bassa friulana
• Rete di scuole del Medio Friuli
• Costituzione di rete informatica
• Aggiornamento comune degli insegnanti
• Attivazione équipe relativa alla prevenzione del
disagio scolastico
Si manterranno e si potenzieranno i rapporti con le associazioni locali, che si sono
rivelate in molti casi interessate ai ragazzi della fascia di età della scuola dell’obbligo. Il momento migliore di tale collaborazione è previsto con la Festa di Maggio, ma anche in
altri momenti significativi. La successiva tabella mostra il complesso di associazioni con cui l’Istituto è entrato in
contatto negli scorsi anni scolastici. Risulta che la crescita dell’autonomia dell’Istituto
passa anche attraverso un potenziamento e una formalizzazione di tali rapporti. Un discorso a parte riguarda i rapporti di collaborazione con la Consulta dei Genitori dei
tre Comuni, con cui si opera con l’obiettivo di informare e formare i genitori e di dare
risposte alle loro esigenze e problemi. Anche i responsabili del Progetto giovani di Ambito, saranno invitati a mantenere contatti
con alunni e docenti delle medie per l’organizzazione della loro attività, già sperimentate
positivamente nell’anno scolastico precedente.
Segue un elenco di attività che si ritiene di riproporre in comune con altri enti ed
associazioni:
Ente o Associazione
• Progetto Integrato Cultura–PIC
È un’iniziativa di animazione culturale per
le scuole, promossa da un consorzio di 14
Comuni del Medio Friuli di cui fa parte il
nostro Istituto.
63
Attività comuni
• Rappresentazioni teatrali
• Lezioni sulla lingua friulana
• Giornate didattiche ecologiche
• Conoscenza del territorio
• Gruppo Protezione Civile dei Comuni
• Partecipazione alle prove di evacuazione
• Dimostrazioni di primo intervento
• Sensibilizzazione sulla sicurezza
• Corpi di Polizia, Carabinieri e Polizia • Incontri, conferenze, lezioni riguardanti
Municipale dei Comuni
l’educazione alla legalità e all’educazione
stradale
• Operatori dei Servizi Sanitari
• Incontri, conferenze, lezioni riguardanti
l’educazione alimentare e i corretti stili di vita
• Consulta dei Genitori di Pocenia e • Conferenze
Rivignano Teor
• Corsi di formazione
• Incontri
• Festa di Maggio
• Parrocchie dei Comuni
• Festa di Maggio, esibizioni teatrali
• Gruppo giovanile dei Comuni
• Progetti di coinvolgimento nelle attività
• Contatti con il Comitato Terze per attività
comuni
Festa
di Maggio
•
• Veloclub di Rivignano e CONI Udine
• Progetto di educazione alla salute
• Festa di Maggio
• Associazione calcio “Stella verde” di • Festa di Maggio
Rivignano
• Bande Musicali di Rivignano
• Festa di Maggio • Corsi di Educazione musicale
• Gruppo arcieri “Tire e smire” di Torsa
• Festa di Maggio
• Associazione canoisti “Fiume Stella” di • Festa di Maggio
Rivignano
• A.N.A. di Rivignano
• Festa di Maggio
• A.F.D.S. di Rivignano
• Festa di Maggio
• Incontri di sensibilizzazione alla donazione
• Ente Tutela Pesca di Udine
• Festa di Maggio
• Biblioteca civica di Rivignano
• Progetti di educazione alla lettura
• Ass. “Par no dismenteà”
• Pro loco Passariano
64
• I bambini del mondo
17. CALENDARIO DELLE RIUNIONI PER I DOCENTI E LE FAMIGLIE
Scuola dell’Infanzia di Rivignano
Data
Orario
Ore
Attività
01 settembre
9.00-10.00
1
Collegio docenti
02 settembre
9.00-12.00
2
Attività di inizio anno
03 settembre
9.00-12.00
2
Attività di inizio anno
04 settembre
14.30-16.30
2
Formazione sicurezza
05 settembre
9.00-13.00
9.00-11.00
4
2
Formazione DSA
Attività di inizio anno
08 settembre
9.00-11.00
2
Attività di inizio anno
9 settembre
9.00-11.00
10.00.12.00
2
Attività di inizio anno Riunione Gruppo H
10 settembre
17.30-18.30
1
Assemblea genitori
11 settembre
10.00-12.00
2
Commissione Autovalutazione
12 settembre
9.00-10.30
1,30
Collegio docenti
15 settembre
13.00-14.30
1,30
Attività di inizio anno
19 settembre
13.00-14.30
1,30
Attività di inizio anno
24 settembre
13.00-14.30
1,30
Attività di inizio anno
8 ottobre
16.00-18.00
2
Programmazione di plesso / sezione
15 ottobre
16.00-18.00
2
Assemblea per presentazione progettazione educativo/didattica ed elezioni
21 ottobre
17.15/19.15
/
Elezioni rappresentanti genitori
4 novembre
16.00-18.00
2
Colloqui sezione Piccoli
5 novembre
16.00-17.00
1
Programmazione di plesso / sezione
5 novembre
17.00-18.00
1
Consiglio di intersezione solo docenti
5 novembre
17.00-18.00
1
Colloqui sezione Piccoli
5 novembre
18.00-19.00
2
Consiglio di intersezione docenti/genitori
6 novembre
16.00-18.00
2
Colloqui sezione Piccoli
12 novembre
16.15-18.00
1.15
Collegio docenti
18 novembre
16.00-19.00
3
Colloqui sezione Grandi
19 novembre
16.00-19.00
3
Colloqui sezione Grandi
25 novembre
16.00-19.00
3
Colloqui sezione Grandi
26 novembre
16.00-19.00
3
Colloqui sezione Grandi
3 dicembre
16.00-18.00
2
Programmazione di plesso / sezione
7 gennaio
16.00-18.00
2
Programmazione di plesso / sezione
14 gennaio
17.30-19.00
1,30
Scuole aperte
26 gennaio
16.00-19.00
3
Colloqui sezione Medi
27 gennaio
16.00-19.00
3
Colloqui sezione Medi
Pagina 65
4 febbraio
16.00-18.00
2
Programmazione di plesso / sezione
11 febbraio
16.00-17.00
1
Consiglio di intersezione solo docenti
11 febbraio
17.00-18.00
1
Consiglio di intersezione docenti/genitori
25 febbraio
16.30-17.45
1.15
Collegio docenti
4 marzo
16.00-18.00
2
Programmazione di plesso / sezione
8 aprile
16.00-18.00
2
Programmazione di plesso / sezione
20 aprile
16.00-18.00
2
Colloqui sezione Piccoli
23 aprile
16.00-18.00
2
Colloqui sezione Piccoli
27 aprile
16.00-18.00
2
Colloqui sezione Piccoli
6 maggio
17.00-18.00
1
Programmazione di plesso / sezione
13 maggio
16.00-17.00
1
Consiglio di intersezione solo docenti
13 maggio
17.00-18.00
1
Consiglio di intersezione docenti/genitori
20 maggio
16.30-17.45
1.15
Collegio docenti
26 maggio
16.00-19.00
3
Colloqui sezione Grandi
27 maggio
16.00-19.00
3
Colloqui sezione Grandi
3 giugno
16.00-17.00
1
Verifica
3 giugno
17.00-18.30
1,30
Assemblea generale genitori
9 giugno
16.00-19.00
3
Colloqui sezione Grandi
10 giugno
16.00-19.00
3
Colloqui sezione Grandi
17 giugno
17.00-18.30
1,30
Assemblea nuovi iscritti
da definire
26 giugno
Colloqui continuità scuola primaria
16.30-17.45
1.15
Collegio docenti
Scuola dell’Infanzia di Teor
GiornoDara
Orario
Ore
Attività
01 settembre
9.00-10.00
1
Collegio docenti
02 settembre
9.00-11.00
2
Attività di inizio anno
03 settembre
9.00-11-00
2
Attività di inizio anno
04 settembre
14.30-16.30
2
Formazione sicurezza
05 settembre
9.00-13.00
9.00-11.00
4
2
Formazione DSA
Attività di inizio anno
08 settembre
9.00-11.00
2
Attività di inizio anno
9 settembre
9.00-11.00
10.00.12.00
2
10 settembre
17.30-18.30
1
Assemblea genitori
11 settembre
10.00-12.00
2
Commissione Autovalutazione
12 settembre
9.00-10.30
1,30
Collegio docenti
15 ottobre
1
Intersezione docenti
21 ottobre
1
Assemblea per elezioni genitori
-
Attività di inizio anno
Riunione Gruppo H
Pagina 66
novembre
12 novembre
16.30-17.45
2
Intersezione Docenti
Intersezione Docenti/genitori
1.15
Collegio docenti
Dicembre
Scuola aperta
14 gennaio
2
Intersezione Docenti
Intersezione genitori
5 febbraio
Colloqui Piccoli Medi Grandi
6 febbraio
Colloqui Piccoli Medi Grandi
25 febbraio
16.30-17.45
11 marzo
1.15
Collegio docenti
2
Intersezione Docenti
Intersezione genitori
Colloqui individuali Grandi
Colloqui individuali Piccoli
20 maggio
16.30-17.45
1.15
25/26/27
maggio
Assemblea generale genitori
3 /4 giugno
Colloqui Grandi
Metà giugno
26 giugno
Collegio docenti
Verifica finale
16.30-17.45
1.15
Collegio docenti
Scuola dell’Infanzia di Pocenia
Giorno
Orario
Ore
Attività
01 settembre
9.00-10.00
1
Collegio docenti
02 settembre
9.00-11.00
2
Attività di inizio anno
03 settembre
2
Attività di inizio anno
04 settembre
14.30-16.30
2
Formazione sicurezza
05 settembre
9.00-13.00
4
Formazione DSA
Attività di inizio anno
9.00-11.00
2
08 settembre
17.00-19.00
14.00-17.00
2
Assemblea con i genitori
Programmazione
9 settembre
9.00-12.00
10.00.12.00
2
Attività di inizio anno
Riunione Gruppo H
10 settembre
17.30-18.30
1
Assemblea genitori
11 settembre
10.00-12.00
2
Commissione Autovalutazione
12 settembre
9.00-10.30
1,30
Collegio docenti
1
Programmazione
ottobre
Pagina 67
ottobre
29 ottobre
16.30-17.45
26 novembre
1
Assemblea genitori per elezioni
1.15
Collegio docenti
2
Intersezione Docenti
Intersezione Docenti/ Genitori
3 dicembre
3
Colloqui individuali
10 dicembre
3
Colloqui individuali
7 gennaio
2
Programmazione
11 febbraio
2
Intersezione Docenti
Intersezione genitori
25 febbraio
2
Collegio Docenti
22 aprile
2
Intersezione Docenti
Intersezione genitori
29 aprile
3
Colloqui individuali
06 maggio
3
Colloqui individuali
1.15
Collegio docenti
2
Verifica finale
1.15
Collegio docenti
20 maggio
16.30-17.45
10 giugno
26 giugno
16.30-17.45
Scuola dell’Infanzia di Torsa
Giorno
Orario
Ore
Attività
01 settembre
9.00-10.00
1
Collegio docenti
02 settembre
8.00-12.00
4
Attività di inizio anno
04 settembre
14.30-16.30
2
Formazione sicurezza
05 settembre
8.00-12.00
4
08 settembre
16.30-18.30
2
10.00-12.00
2
Commissione Gruppo GLI
08.00-13.00
5
Attività di inizio anno
10 settembre
13.30-17.00
Attività di inizio anno
Assemblea genitori
Colloqui individuali Piccoli
11 settembre
10.00-12.00
2
Commissione Autovalutazione
12 settembre
9.00-10.30
1,30
Collegio docenti
11.30-12.30
1
Programmazione
16.00-18.00.
2
Programmazione
16 ottobre
16.30-17.30
12 novembre
16.30-17.45
Assemblea genitori
1.15
Collegio docenti
Pagina 68
6 novembre
16.00-17.00
17.00-18.00
Intersezione Docenti
Intersezione genitori
14 gennaio
22 gennaio
18.00-19.00
1
Programmazione
16.00-18.00
2
Colloqui individuali Grandi e medi
18.00-19.00
1
Programmazione
16.00-17.00
1
1
Intersezione Docenti
17.00-18.00
Intersezione Docenti-Genitori
18.00-19.00
1
Programmazione
25 febbraio
16.30-17.45
1.15
Collegio docenti
12 marzo
16.00-18.00
2
Programmazione
29 aprile
16.00-17.00
17.00-18.00
1
1.
Intersezione Docenti
Intersezione Docenti-Genitori
18.00-19.00
1
Programmazione
20 maggio
16.30-17.45
1, 15
Collegio docenti
28 maggio
16.00-19.00
3
Colloqui individuali Piccoli e medi
4 giugno
16.00-19.00
3
Colloqui individuali Piccoli, medi e grandi
10 giugno
16.00-18.00
2
Assemblea generale genitori
26 giugno
16.30-17.45
1.15
Collegio docenti
Scuola Primaria di Rivignano
Giorno
Orario
Ore
Attività
01 settembre
9.00-10.00
1
Collegio docenti
02 settembre
9.00-11.00
2
Linee progettuali di plesso a.s. 2014/15;
Organizzazione dell’attività didattica e dell’attività di sostegno
Definizione degli orari delle attività didattiche (orario provvisorio e stesura
orario definitivo)
03 settembre
9.00-11.00
2
Linee progettuali di plesso a.s.2014/15;
Organizzazione dell’attività didattica e dell’attività di sostegno
Definizione degli orari delle attività didattiche (orario provvisorio e stesura
orario definitivo)
04 settembre
14.30-16.30
2
Formazione sicurezza
05 settembre
9.00-13.00
4
Formazione DSA
Formulazione proposte per attribuzione incarichi (commissioni e plesso)
Organizzazione delle attività di accoglienza, attività per gruppi e sezioni
aperte; iniziative per alunni stranieri
Pagina 69
08 settembre
9.00-11.00
2
Formulazione proposte per attribuzione incarichi (commissioni e plesso)
Organizzazione delle attività di accoglienza, attività per gruppi e sezioni
aperte; iniziative per alunni stranieri
Riunione gruppo H
10.00.12.00
9 settembre
9.00-11.00
2
Proposte di modifiche alla scheda di valutazione
Proposte per il piano delle attività e per la ripartizione delle ore di non
insegnamento
10 settembre
9.00-11.00
2
Proposte visite didattiche
Proposte per il piano delle attività e per la ripartizione delle ore di non
insegnamento
Proposte acquisto nuove tecnologie e apps
11 settembre
10.00-12.00
2
Autovalutazione
12 settembre
9.00-11.00
2
Collegio docenti
21 ottobre
15.00-16.00
1
Assemblea elettorale per l’interclasse allargata
12 novembre
16.30-18.30
2
Collegio docenti
28 aprile
16.15-18.15
2
Colloqui e/o assemblea con genitori
29 aprile
14.00-16.00
2
Colloqui e/o assemblea con genitori
6 maggio
16.15-18.15
2
Interclasse docenti n3
13 maggio
16.15-18.15
2
Interclasse Docenti-genitori
20 maggio
16.30-18.30
2
Collegio docenti
Seconda decade
09.00-12.00
3
Scrutini
Seconda decade
09.00-12.00
3
Scrutini
16?17?18?
09.00-12.00
3
Interclasse Docenti n4
entro il 20?
mattino
26 giugno
Consegna schede di valutazione
Collegio docenti
•
La programmazione di solito si svolgerà di mercoledì dalle ore 15.15 alle ore
16.15 per la durata di un’ora a cui si aggiunge 1 ora svolta singolarmente in altro
giorno dei cinque in orario
•
Interclassi Docenti e Allargate si svolgeranno in due mercoledì successivi dopo
l’ora di programmazione
•
I colloqui o le assemblee con i genitori di mercoledì e nel giovedì seguente dato
le classi parallele
•
Le riunioni di plesso, riguardanti i progetti, si svolgeranno in prossimità dell’inizio
e delle verifiche in itinere o finale dei progetti e anche per altri punti
programmatici o problematiche di natura didattica,educativa, organizzativa o
sulla sicurezza sorte durante le attività, si svolgeranno in base alle necessità e
saranno incluse nell’orario di programmazione dei mercoledì
•
Le riunioni di commissioni d’istituto o gli incontri di aggiornamento settembre
escluso, nel presente elenco
Pagina 70
Scuola Primaria di Teor
Giorno
Orario
Ore
Attività
01 settembre
9.00-10.00
1
Collegio docenti
02 settembre
9.00-11.00
2
Linee progettuali di plesso a.s.2014/15;
Organizzazione dell’attività didattica e dell’attività di sostegno
Definizione degli orari delle attività didattiche (orario provvisorio e stesura
orario definitivo)
03 settembre
9.00-11.00
2
Linee progettuali di plesso a.s.2014/15;
Organizzazione dell’attività didattica e dell’attività di sostegno
Definizione degli orari delle attività didattiche (orario provvisorio e stesura
orario definitivo)
04 settembre
14.30-16.30
2
Formazione sicurezza
05 settembre
9.00-13.00
4
Formazione DSA
Formulazione proposte per attribuzione incarichi (commissioni e plesso)
Organizzazione delle attività di accoglienza, attività per gruppi e sezioni
aperte; iniziative per alunni stranieri
08 settembre
9.00-11.00
2
Formulazione proposte per attribuzione incarichi (commissioni e plesso)
Organizzazione delle attività di accoglienza, attività per gruppi e sezioni
aperte; iniziative per alunni stranieri
Riunione gruppo H
10.00.12.00
9 settembre
9.00-11.00
2
Proposte di modifiche alla scheda di valutazione
Proposte per il piano delle attività e per la ripartizione delle ore di non
insegnamento
10 settembre
9.00-11.00
2
Proposte visite didattiche
Proposte per il piano delle attività e per la ripartizione delle ore di non
insegnamento
Proposte acquisto nuove tecnologie e apps
11 settembre
10.00-12.00
2
Autovalutazione
12 settembre
9.00-11.00
2
Collegio docenti
21 ottobre
Assemblea rinnovo Interclasse
30 ottobre
Interclasse Docenti
12 novembre
Collegio Docenti
17 novembre
Interclasse plenario
24 novembre
Colloqui individuali
25 novembre
Colloqui individuali
27 novembre
Colloqui individuali
27 gennaio
Interclasse solo docenti
2 febbraio
Scrutini
Pagina 71
3 febbraio
Scrutini
11 febbraio
Consegna documento di valutazione
25 febbraio
Collegio docenti
10 marzo
Interclasse solo docenti
16 marzo
Interclasse plenario
13 aprile
Colloqui individuali
14 aprile
Colloqui individuali
16 aprile
Colloqui individuali
12 maggio
Interclasse solo docenti
18 maggio
Interclasse plenario
20 maggio
Collegio docenti
15 giugno
Scrutini
16 giugno
Scrutini
26 giugno
Collegio docenti
Scuola Primaria di Pocenia
Giorno
Orario
Ore
Attività
01 settembre
9.00-10.00
1
Collegio docenti
02 settembre
9.00-11.00
2
Linee progettuali di plesso a.s.2014/15;
Organizzazione dell’attività didattica e dell’attività di sostegno
Definizione degli orari delle attività didattiche (orario provvisorio e stesura
orario definitivo)
03 settembre
9.00-11.00
2
Linee progettuali di plesso a.s.2014/15;
Organizzazione dell’attività didattica e dell’attività di sostegno
Definizione degli orari delle attività didattiche (orario provvisorio e stesura
orario definitivo)
04 settembre
14.30-16.30
2
Formazione sicurezza
05 settembre
9.00-13.00
4
Formazione DSA
Formulazione proposte per attribuzione incarichi (commissioni e plesso)
Organizzazione delle attività di accoglienza, attività per gruppi e sezioni
aperte; iniziative per alunni stranieri
08 settembre
9.00-11.00
10.00.12.00
2
Formulazione proposte per attribuzione incarichi (commissioni e plesso)
Organizzazione delle attività di accoglienza, attività per gruppi e sezioni
aperte; iniziative per alunni stranieri
Riunione gruppo H
Pagina 72
9 settembre
9.00-11.00
2
Proposte di modifiche alla scheda di valutazione
Proposte per il piano delle attività e per la ripartizione delle ore di non
insegnamento
10 settembre
9.00-11.00
2
Proposte visite didattiche
Proposte per il piano delle attività e per la ripartizione delle ore di non
insegnamento
Proposte acquisto nuove tecnologie e apps
11 settembre
10.00-12.00
2
Autovalutazione
12 settembre
9.00-11.00
2
Collegio docenti
28 ottobre
16.15
Interclasse Docenti
5 novembre
16.30
Interclasse Docenti-Genitori
12 novembre
Collegio Docenti
28 gennaio
Interclasse Docenti
25 febbraio
Collegio Docenti
18 marzo
Interclasse Docenti
25 marzo
Interclasse Docenti-Genitori
6 maggio
Interclasse Docenti
13 maggio
Interclasse Docenti-Genitori
20 maggio
Collegio Docenti
26 giugno
Collegio Docenti
Scuola Secondaria
Giorno
Orario
Ore
Attività
01 settembre
9.00-10.00
1
Collegio docenti
02 settembre
9.00-11.00
2
Linee progettuali a.s.2014/15;
Organizzazione dell’attività didattica e dell’attività di
sostegno
Definizione degli orari delle attività didattiche (orario
provvisorio e stesura orario definitivo)
2
Linee progettuali a.s.2014/15;
Organizzazione dell’attività didattica e dell’attività di
sostegno
Definizione degli orari delle attività didattiche (orario
provvisorio e stesura orario definitivo)
2
Formazione sicurezza
03 settembre
04 settembre
14.30-16.30
Pagina 73
05 settembre
9.00-13.00
4
Formazione DSA
9.00-11.00
08 settembre
Formulazione proposte per attribuzione incarichi
(commissioni e plesso)
Organizzazione delle attività di accoglienza, attività per
gruppi e sezioni aperte; iniziative per alunni stranieri
9.00-11.00
2
10.00-12.00
2
Formulazione proposte per attribuzione incarichi
(commissioni e plesso)
Organizzazione delle attività di accoglienza, attività per
gruppi e sezioni aperte, laboratori; iniziative per alunni
stranieri
Riunione gruppo H
9 settembre
9.00-11.00
2
Proposte di modifiche al Regolamento di disciplina
Proposte per il piano delle attività e per la ripartizione delle
ore di non insegnamento
10 settembre
9.00-11.00
2
Proposte visite didattiche
Proposte per il piano delle attività e per la ripartizione delle
ore di non insegnamento
Proposte acquisto nuove tecnologie e apps
Consigli di classe
11 settembre
10.00-12.00
2
Autovalutazione
12 settembre
9.00-10.30
1,5
Collegio docenti
CONSIGLI DI
CLASSE
SETTEMBRE
OTTOBRE
NOVEMBRE
***
DICEMBRE
FEBBRAIO
SCRUTINI
MARZO
***
APRILE
MAGGIO
***
GIUGNO
SCRUTINI
MERC. 10
MERC.15
LUN.24
LUN.1
LUN.2
LUN.23
MERC.6
GIO.11
1D ore 9.00
1C ore 9.30
1B ore 10.00
1A ore 10.30
3C ore
14.30
2C ore
15.30
1C ore
16.30
1A ore
14.30
2A ore15.45
3A ore17.00
1C ore
14.30
2C ore
15.45
3C ore
17.00
2A ore14.30
3A ore
15.15
1A ore
16.00
3A ore14.30
2A ore15.45
1A ore
17.00
1A ore
14.30
2A ore15.30
3A ore16.30
POMERIGGIO
GIO.16
MERC.26
MERC.4
MERC.25
GIO.7
VEN.12
3D
ore14.30
2D
ore15.30
1D ore
16.30
1B ore
14.30
2B ore
15.45
3B ore
17.00
2D ore14.30
3D ore
15.15
1D ore
16.00
3D ore14.30
2D ore15.45
1D ore
17.00
1D ore
14.30
2D ore15.30
3D ore16.30
MATTINA
E
POMERIGGIO
LUN.20
GIO.28
GIO.5
GIO.26
LUN.1
3B ore
14.30
2B ore
15.30
1B ore
16.30
1D ore
14.30
2D ore15.45
3D ore17.00
2B ore
14.30
3B ore
15.15
1B ore
16.00
3C ore
14.30
2C ore
15.45
1C ore
17.00
1C ore
14.30
2C ore
15.30
3C ore
16.30
MERC.22
MERC.11
LUN.30
MERC.13
3A
ore14.30
2A
ore15.30
1A ore
16.30
2C ore
14.30
3C ore
15.15
1C ore
16.00
3B ore
14.30
2B ore
15.45
1B ore
17.00
1B ore
14.30
2B
ore15.45
3B ore
17.00
Pagina 74
LUNEDI’ 1
COLLEGIO DOCENTI
MERC.12
MERC 25
MERC. 20
MERC.26
VENERDI’ 12
ALTRE
SCADENZE
MAR. 28
VEN. 12
Ass.
genitori
tutte le
classi
Ricevimento
generale
Genitori
Consegna
schede
VEN. 10
Ricevimento
generale
Genitori
Elezione,
rinnovo.
OOCC
DURATA CONSIGLI DI CLASSE
OTTOBRE
NOVEMBRE/MARZO
SCRUTINI
MAGGIO
CLASSI 1^: 1 0RA E 30M.
CLASSI 2^ E 3^ : 1 ORA
TUTTE LE CLASSI 1 ORA E 15 M
1 ORA – 45 M
TUTTE LE CLASSI 1 ORA *** presenza rappresentati genitori
Pagina 75
18. ORARI E CALENDARI SEGRETERIA E PLESSI
Il calendario scolastico 2014/2015, visto il calendario scolastico regionale, sentiti gli
Organi Collegali della Scuola, è così determinato:
•
Inizio lezioni: lunedì 15 settembre 2014; •
Termine lezioni: giovedì 11 giugno 2015 (primarie e secondaria);
venerdì 26 giugno 2015 (infanzia);
•
Festività Natalizie: da mercoledì 24 dicembre 2014 a martedì 06 gennaio 2015
(compresi);
•
Festività Pasquali: da giovedì 02 aprile 2015 a martedì 07 aprile 2015 (compresi);
•
Altre festività: commemorazione dei santi: sabato 01 novembre 2015
carnevale/ceneri: da lunedì 16 a mercoledì 18 febbraio 2015;
Calendario delle Festività nazionali:
• tutte le domeniche;
• lunedì 08 dicembre, Immacolata Concezione;
• sabato 25 aprile, anniversario della liberazione;
• venerdì 01 maggio e sabato 02 maggio, festa del lavoro
• lunedì 01 giugno e martedì 02 giugno,festa nazionale della Repubblica
Orario della Segreteria.
La Segreteria, posta nella scuola media di Rivignano, è aperta al pubblico dal lunedì al
sabato dalle 11.00 alle 13.00.
La Segreteria è chiusa la vigilia di Natale, Capodanno, la vigilia di Pasqua, tutti i sabati
dei mesi di luglio e agosto e il giorno del S. Patrono 10.08.2013.
Il Dirigente Scolastico riceve previo appuntamento.
Trasporti, mense e assicurazioni
I trasporti degli alunni sono assicurati per ogni plesso dalle Amministrazioni Comunali
secondo gli orari concordati. Il servizio mense nei giorni di rientro è fornito secondo il seguente schema:
SCUOLA
DITTA FORNITRICE
Infanzia Pocenia, Rivignano, Teor e
Torsa
CAMST Preparazione in loco
GESTORE
Comune
Pagina 76
Primaria e secondaria di 1° grado di
Rivignano, primaria di Teor,primaria di
Pocenia
CAMST
Comune
Tutti gli alunni sono assicurati per tutti i momenti della vita scolastica, sia con
l’assicurazione scolastica regionale che mediante un’apposita assicurazione integrativa
facoltativa. Gli eventuali infortuni vanno segnalati tempestivamente in segreteria.
Pagina 77
19. ISTRUZIONI IN CASO DI ASSENZA DEGLI INSEGNANTI
Regole generali
• Gli alunni che raggiungono gli edifici scolastici, in nessun caso resteranno privi di
sorveglianza nell’orario delle lezioni e dell’interscuola,
• Qualora dovessero mancare gli insegnanti titolari delle lezioni (ad esempio, per
sciopero), non verrà consentito agli alunni di ritornare da soli a casa senza una
autorizzazione scritta dei genitori sul libretto personale o la presenza personale di un
adulto autorizzato che accompagni a casa l’alunno.
Assemblee sindacali in orario di servizio
• Gli insegnanti hanno diritto a partecipare ad assemblee sindacali per un numero di ore
definito dai Contratti di Lavoro. Se queste avvengono durante l’orario di servizio, viene
loro richiesta l’adesione: i docenti che chiedono di assentarsi per esercitare questo
diritto sindacale possono essere sostituiti da altri, ma se il loro numero non consente il
normale svolgimento delle lezioni, gli alunni delle classi interessate, avvisati in
precedenza con una comunicazione sul libretto personale, saranno rinviati a casa
prima dell’orario consueto, preferibilmente attivando il servizio di scuolabus.
• È necessario che i genitori firmino la comunicazione di cui sopra
Pagina 78
20. ATTIVITÀ PARTICOLARI: FESTE, RICORRENZE, ESIBIZIONI
1.Festa d’Istituto- Maggio
Le modalità di realizzazione della Festa di Istituto verranno definite in itinere.
2.Esibizioni musicali, saggi e feste Queste attività vengono ritenute significative per i seguenti motivi:
• mostrano attività realizzate a scuola, motivando gli alunni ad un risultato;
• realizzano modalità di utilizzo delle strutture scolastiche in modo aperto alla comunità;
•
iscrivono la scuola tra gli enti capaci di organizzare eventi culturali sul territorio
Potranno essere utilizzati per spettacoli teatrali delle varie scuole l’auditorium annesso
alla scuola secondaria di primo grado o le sale parrocchiali degli altri Comuni.
Pagina 79