La febbre e le malattie che non ti aspetti

Alberto Villani
UOC Pediatria Generale e Malattie Infettive
Dipartimento di Medicina Pediatrica
Direttore: Alberto G. Ugazio
Ospedale Pediatrico Bambino Gesù - IRCCS - Roma
La diagnosi eziologica
• Sono purtroppo pochi i laboratori in grado di
offrire diagnosi eziologiche, anche in patologie
gravi come le meningiti o le sepsi.
• Ancora più rari sono i laboratori in grado di
offrire la TIPIZZAZIONE dei germi (ad esempio del
meningococco)
• C’è sicuramente una sottostima dei reali dati
relativi alle infezioni da meningococco.
• Attualmente è possibile avere diagnosi
eziologiche in pochissimo tempo (poco più di
un’ora) e a bassissimi costi (poco più di 1 euro).
Il mondo microbiologico
• Fino al 1980 erano state validate e
pubblicate 1.800 specie batteriche.
• Negli ultimi 4 anni sono state descritte
e pubblicate più nuove specie di
quante ce ne fossero fino al 1980.
• Negli ultimi anni vengono descritte più
di 500 nuove specie l’anno.
Germi moderni
Tanti germi, ma pericolosi per l’uomo?
1) 1985 – Helicobacter pylori (ulcera gastrica e
carcinoma)
2) 2001 - Tropheryma whipplei (morbo di
Whipple)
3) 2003 – Coronavirus SARS (Severe Acute
Respiratory Syndrome)
4) 2009 – arenavirus Lujo virus (febbre
emorragica)
GRAZIE
Dipartimento Medicina Pediatrica Casistica 2013
Posti letto: 111
RICOVERI ORDINARI: 5.335
PESO MEDIO:
0,88
DAY HOSPITAL:
14.881
AMBULATORI:
64.378
Attività scientifica DMP 2013
Impact Factor: 415
Casistica TBC - OPBG 2007 - 2013
UOC Pediatria Generale e Malattie Infettive
ANNO
Casi
totali
Toraciche
SNC
Osso
Linfoadeniti
Pericarditi
Miliari
4
1
1
1
2
1
2
(polmonite/pleuriti/
mediastiniche)
2007
2008
10
28
8
18
2009
30
27
2010
25
19
2011
18
14
2012
26
20
1
2
22
Totale 159
21
127
1
7
2
10
3
9
(79,9%)
(4,4%)
(6,3%)
(5,7%)
2013
Altro
1
2
2
1
1
1
1
1
2
1
1
2
2
1
6
2
6
(1,3%)
(3,8%)
(3,8%)
EPIDEMIOLOGIA
Nuovi casi stimati di tubercolosi (tutte le forme) per
100.000 abitanti per anno. Italia: tra 0 - 9,9.
Il punto sull’epidemiologia della TBC
• Problema mondiale molto importante con
significativa mortalità anche pediatrica (70.000 130.000 morti/anno).
• Italia paese a bassa incidenza (7,66 casi/ 100.000
residenti), ma aumento dell’incidenza tra 0 e 14 anni.
• Casi notificati in Italia negli ultimi anni tra 4.000 e
6.000.
Storia naturale della TBC
Schwander, Dheda. Am J Respir Crit Care Med. 2011 Mar 15; 183(6) : 696-707
Trasmissione della Tubercolosi
Trasmissione:

per via aerea, attraverso i
droplet nuclei, particelle di 1-5
micron infette emesse dal
soggetto bacillifero.

un droplet nucleo può
trasportare 2-3 batteri.

la carica infettante è di 10 150 batteri.

un colpo di tosse, cantare,
parlare per 5 minuti possono
produrre 3000 droplet nuclei
(5.000-10.000 batteri).
Trasmissione della Tubercolosi
Il rischio di infezione aumenta in relazione a tipo e durata del
contato con il caso indice.
Si distinguono:
•contatti stretti: persone che convivono con il caso o che
hanno condiviso lo stesso spazio per almeno 8 ore
cumulative in uno spazio piccolo (familiari, compagni di
classe).
•contatti regolari: persone che condividono
regolarmente lo stesso spazio chiuso
•contatti occasionali: persone che condividono
occasionalmente lo stesso spazio chiuso
Tubercolosi pediatrica
bambino affetto da tubercolosi raramente
causa infezioni in altri bambini
bambino malato = evento sentinella
Infezione tubercolare latente
L’Infezione Tubercolare Latente è
quello stato in cui è presente una
risposta immunitaria T-specifica in
assenza di evidenza clinica e
radiologica di malattia tubercolare
attiva.
Definizioni
Contatto o Esposto: intradermo Mantoux
negativa, esame obiettivo generale negativo, Rx
torace negativo
Infetto: condizione in cui il BK si insedia
nell’organismo senza segni clinici né radiologici e
con reperto batteriologico negativo
Malato: condizione morbosa documentabile
clinicamente, microbiologicamente, e/o
radiologicamente in uno o più distretti
dell’organismo
World Health Organization
Algoritmo diagnostico
SOSPETTA TBC:
• clinica
• epidemiologica
MANTOUX e/o IGRA test +
Rx torace -
INFEZIONE TBC
•
•
•
Rx TORACE
IDR alla MANTOUX
IGRA test
MANTOUX e/o IGRA test +
Rx torace +
Microbiologia
positivo/negativa
MALATTIA TBC
Terapia con Isoniazide:
10 mg/Kg/die per 6 mesi
Terapia specifica
Intradermoreazione alla Mantoux
POSITIVO
• Infezione
• Malattia
• Vaccinazione BCG
• Micobatteri non tubercolari (MNT)
NEGATIVO
• Assenza di infezione
• Anergia temporanea
FALSI POSITIVI
• Lettura errata (eritema)
• Precedente vaccinazione con BCG
Lettura IGRA (3 provette)
• Nil (negative control)
• RD1 peptides (M. tuberculosis-specific antigens)
• Mitogen (positive control)
Test Result
Nil
RD1 peptides
(M. tuberculosis-specific
antigen)
Mitogen
Indeterminate
–
–
–
Negative
–
–
+
Positive
–
+
+
Caratteristiche test diagnostici
TST
Esecuzione
QTF-Gold
T-SPOT
In vivo
In vitro
In vitro
Visita di ritorno
Si
No
No
Cross-reattività
BCG
MOTT
si
si
no
no
no
no
Effetto booster
si
no
no
Antigeni usati
PPD
Esat-6/Cfp-10
Esat-6/Cfp-10
Tipo di risposta
Ipersensibilità
ritardata
Produzione di
IFN gamma
Produzione di
IFN gamma
Tipo di risultato
Infiltrato cutaneo
Concentrazione
di IFN
Numero linfociti
Ag-specifici
Sensibilità
Popolazione generale
75-90%
90%
92-96%
Specificità
Popolazione generale
35 % bassa
98%
92%
Pai M. et al. Lancet Infect Dis 2004
Il punto sulla diagnosi della TBC
• L’intradermoreazione alla Mantoux è ancora
oggi uno strumento valido, ma caratterizzato da
limiti importanti.
• I “nuovi” test diagnostici basati sulla
determinazione dell’IFN-γ sono convalidati
nell’adulto e considerati nelle linee guida; sono
oggetto ancora di studi nell’età pediatrica dove
comunque sono già largamente impiegati.
• Al momento i 2 test vengono spesso usati in
maniera complementare.
Farmaco
Dosaggio Giornaliero
(range di dosaggio) in mg/kg
Raccomandato dalla WHO
Prima Linea di Agenti orali:
•Isoniazide
•Rifampicina
•Pirazinamide
•Etambutolo
10 – 15
10 – 20
30 – 40
15 – 25
MULTIRESISTENZA
NELLA
TUBERCOLOSI
PEDIATRICA
Farmaco
Dosaggio Giornaliero
(range di dosaggio) in mg/kg
Raccomandato dalla WHO
Prima Linea di Agenti orali:
•Isoniazide
•Rifampicina
•Pirazinamide
•Etambutolo
10 – 15
10 – 20
30 – 40
15 – 25
Classificazione farmaci antitubercolari
Linea
PRIMA
S
E
C
O
N
D
A
Classe
Categoria
Farmaci
1
Farmaci
Essenziali
Rifampicina, Isoniazide, Pirazinamide,
Etambutolo
2
Iniettabili
Capreomicina, Kanamicina, Amikacina,
Streptomicina
3
Fluorchinoloni
Moxifloxacina, Levofloxacina, Ofloxacina
4
Farmaci
batteriostatici
di II linea
Etionamide, Protionamide, Cicloserina,
Terizidone, PAS
5
Farmaci di
incerta
efficacia
Clofazimina, Linezolid,
Amoxicillina/clavulanato,
Imipenem/cilastatina
DEFINIZIONI
MDR-TB (multidrug resistant tubercolosis):
resistente almeno a 1 farmaco tra isoniazide e
rifampicina, i due più importanti farmaci di prima
linea nel trattamento della tubercolosi. Può
manifestarsi in caso di infezione con un batterio
farmaco-resistente o può svilupparsi durante un
trattamento non ottimale per durata o scelta
dei famaci. L’efficacia della cura delle forme
resistenti è bassa: 50-70%.
DEFINIZIONI
XDR-TB (extensively multidrug
resistent tubercolosis): resistente a
isoniazide e rifampicina così come a
un fluoroquinolone più una farmaco
iniettable antitubercolare di
seconda linea (amikacina,
kanamicina, capreomicina).
Situazione italiana
«The spread of drug-resistant tuberculosis in
children: an Italian case series»
Mignone F., Codecasa L.R., Scolfaro C., Raffaldi I., Lancella L., Ferrarese M.,
Garazzino S., Marabotto C., Esposito S., Gabiano C., Lipreri R., Tovo P.A.
Epidemiol Infect, 2013 Dec 19: 1-8
Dal giugno 2006 al luglio 2010
22 pazienti pediatrici
17 resistenti a 1 o più farmaci
5 multidrug-resistant
Figure 4. Drug resistance-associated genes containing Mycobacterium tuberculosis lineage-specific mutations. Phylogenetic
tree of the six main lineages of M. tuberculosis associated with human tuberculosis (TB), based on 21 whole-genome
sequences [81]. Genes indicated are associated with drug resistance (Table 1, main text) and harbor lineage-defining,
nonsynonymous substitutions. This creates the potential for epistatic interactions between the genetic background of a
given strain and specific drug resistance-conferring mutations. Abbreviation: SNPs, single nucleotide polymorphisms.
Histology of lungs infected with different lineages of M. tuberculosis.
Sections of the lungs were stained with H&E stain. Representative lung sections for each M. tuberculosis infected
group at day 14 and day 28 post-infection are displayed (A). Lung sections were scored (blind to the strain lineage)
for lymphocytic infiltrates (B) and granulomas (C) and mean scores for each group presented. A score of
0 = normal lung; a score of 2 = moderate lymphocytic infiltrate/granuloma formation seen; a score of
3 = extensive lymphocytic infiltrate/granuloma formation seen. The displayed histology images are from one
experiment only.
ADULTI
• L’infezione primaria è
Presentazione spesso asintomatica, ma
segni e sintomi sono specifici
clinica
• Principalmente si sviluppa
la TBC polmonare
BAMBINI
• L’infezione primaria è
asintomatica che rapidamente
diviene una TBC sintomatica, ma
senza segni e sintomi specifici
• Spesso si sviluppano forme di
TBC extrapolmonari e miliari
Più comuni
Manifestazioni cliniche di TBC in bambini
Polmoni
Vie aeree
Linfonodi
Polmonite, lesioni cavitarie, wheezing,
interessamento laringeo
SNC
Ossa e
muscoli
Slargamento linfonadale mediastinico,
cervicale, sottomandibolare, sovraclaveare,
prearicolare, sottomentoniero, addominale
Meningite, tubercoloma
Malattia di Pott, artrite, cisti ossee, ascessi
muscolo-scheletrici
Meno comuni Manifestazioni cliniche di TBC in bambini
Addome
Peritonite, ascessi epatici e splenici,
enterolitiasi, perforazione intestinale.
Infiammazione dello scroto, idrocele,
stenosi uretrali, idronefrosi, nefrocalcinosi.
Apparato
urinario
Cuore e vasi Tubercoloma intracardiaco,
pseudoaneurismi
Cavità orale Ipertrofia tonsillare, ascesso
retrofarinngeo, cheilite granulomatosa
Uveite, episclerite, neurite ottica,
Occhi
tubercoloma orbitale
Scrofulo, lupus vulgaris, tubercolosi
Cute
verrucosa cutanea
Segni e sintomi comuni della TBC nell’infanzia sono:
tosse cronica, tosse insistente presente da 21 giorni
che non migliora, con o senza wheezing;
febbre > 38°C per 14 giorni, quando altre cause,
compresa la polmonite, sono state escluse;
documentata perdita di peso o arresto di crescita;
sentirsi malati o deboli, sonnolenza o
ridotta capacità di giocare;
sudorazione notturna.
La maggioranza dei bambini che contraggono
l’infezione da Mycobatterio Tubercolare
hanno l’infezione polmonare dopo settimane e
non presentano segni, sintomi o
quadri radiologici alterati
Conclusioni. A dispetto di innegabili progressi nell’identificazione
di markers di definitiva, probabile o possibile TBC,
i Pediatri devono fronteggiare molti problemi irrisolti nella
gestione della TBC. La difficoltà più importante resta
la diagnosi precoce perché la terapia può curare la
gran parte dei casi di TBC se precocemente sospettati.
ANAMNESI
Sonia, età 4 mesi
Terzogenita, nata a termine da parto
spontaneo. PN 3.100 gr. Periodo
neonatale nella norma. Allattamento
materno per un mese, poi LA.
Precedente ricovero presso la UOC
di Pediatria della sede di Palidoro dal
26 al 29 aprile 2011 ( 1 mese di età)
per varicella senza complicazioni.
Anamnesi patologica prossima
14 luglio 2011  controllo Ambulatorio
Pediatria OPBG Palidoro per scarso
accrescimento e inappetenza da giugno
2011.
Durante la visita pediatrica, per il riscontro
di epatomegalia e di un reperto
ascultatorio di broncospasmo, viene
ricoverata per le cure e gli accertamenti
del caso.
In prima giornata di degenza
Condizioni generali buone. Pannicolo adiposo ben
rappresentato. Fontanella normotesa. Attività cardiaca ritmica,
toni netti e validi pause libere. Al torace sibili limitati
all'emitorace di sinistra, senza rientramenti intercostali e
al giugulo. Fegato e milza a 2 cm dall'arco. Restante
obiettività nella norma.
Peso
4700 gr (<5° centile)
Lunghezza
59 cm (10°-25° centile)
CC
39 cm (10° centile)
FC:
142 bpm
FR:
47 atti/min
PA:
100/60 mmHg
Rx torace 15 luglio 2011
[..] presenza di micronoduli
diffusi di entrambi gli
emitoraci compatibili con
infiltrati alveolo-interstiziali di
natura flogistica da determinare
… . Non versamenti pleurici.
Presenza di opacità della
densità dei tessuti molli di 3
cm di diametro massimo in
sede paramediastica destra, a
localizzazione retrosternale, con
margine laterale netto appena
polilobulato in assenza di effetti
compressivi sulla trachea; il
reperto è verosimilmente
riferibile in prima ipotesi a
lobo timico destro ipertrofico.
Ecografia addome
• Milza ai limiti dimensionali superiori
della norma con diametro bipolare di
6.4 cm con evidenza di alcune
minute focalità iperecogene
intraparenchimali (quella di maggiori
dimensioni, di 2 mm, provvista di
cono d'ombra posteriore) riferibili a
calcificazioni intraspleniche.
• Nella norma fegato, reni, pancreas e
vescica.
Indagini infettivologiche
16 luglio 2011
Urinocoltura  nessuno sviluppo di colonie
Test di linfostimolazione agli antigeni
tubercolari  POSITIVO
Intradermoreazione secondo Mantoux
positiva  1.2 cm x 1 cm lievemente
rilevata
16-17-18 luglio 2011
Aspirato gastrico per ricerca Micobatteri -->
batterioscopico ASSENTI, PCR
POSITIVA
TRASFERIMENTO PRESSO U.O.C. PEDIATRIA GENERALE – MALATTIE INFETTIVE
GRAZIE
Mandeep, 12 anni, indiana.
E.O.: Condizioni generali discrete, vigile
e reattiva, eupnoica; non segni meningei.
Addome globoso, diffusamente dolente
ma trattabile, dolente prevalentemente
al fianco dx. Peristalsi torbida. Restante
obiettività nella norma.
Peso kg 40 (10 ̊-25 ̊ c) Alt cm 152 (25 ̊50 ̊ c) BMI 17,3 (10 ̊-25 ̊ c)
 Esami ematochimici: leucocitosi neutrofila e anemia microcitica (GB
19.360/mmc con N 16.840/mmc, L 1.510/mmc, GR 4,250 x106 /mmc, HB 9.1
g/dl, MCV 68 fl, PLT 632.000/mmc), PCR 11.6 mg/dl
 Ecografia addome : Anse tenuali a peristalsi conservata, marcatamente distese da
materiale fluido-corpuscolato con colon ascendente e discendente privo di
contenuto endoluminale. Nell'emiscavo pelvico destro è riconoscibile con difficoltà
una appendice tubuliforme del calibro di circa 1 cm, non comprimibile, con lume
disteso da materiale iperecogeno e pareti ipoecogene compatibile con il sospetto
clinico di appendicopatia. Coesiste lieve e diffuso ispessimento iperecogeno del
cellulare lasso mesenteriale come per alterazioni edematoso-flogistiche peritoneali.
Discreta quota di versamento addominale in sede sovrapubica tra le anse
intestinali, parzialmente settata a sinistra
vescica
Immagini gentilmente concesse dal Dott.Schingo
Rx diretta addome: Grossolani livelli idro-aerei tenuali in
sede mesogastrica. Assenza di meteorismo in sede colica e
retto-sigmoidea.
Ricovero presso il reparto di Chirurgia
o All’ingresso condizioni generali stabili.
Miglioramento clinico e della sintomatologia dolorosa.
o E.O.: Persistenza addome disteso, trattabile, scarsamente dolente.
Restante obiettività invariata
o Terapia: - Ceftazidime 1 gr ev x 3/die
- Fluidi ev
Dopo circa 12 ore peggioramento clinico
• Ecografia addome: Appendice in FID di mm 6,5, con stratificazione
conservata, non aumentati i segnali vascolari. Versamento ascitico
che si dispone tra le anse, in FID , in FIS e nello scavo del
Douglas. Le anse intestinali distese da materiale fluido
corpuscolato, presentano ridotta peristalsi.
• Rx diretta Addome: Presenza di livelli idroaerei attualmente
distribuiti in ipocondrio sinistro, in sede mesogastrica e in FIS.
Assenza di aria nel retto. Non aria libera in addome. Il quadro
radiologico è compatibile con quadro occlusivo/subocclusivo.
INTERVENTO CHIRURGICO
Incisione di Mc Burney modificata. Nella manovra di accesso al
cavo peritoneale si reperta un peritoneo estremamente ispessito e
carnoso di consistenza. Sezione dello stesso. (…) Omento
estremamente ispessito e disseminato di piccoli noduli biancastri,
è completamente adeso al peritoneo parietale dello scavo pelvico
alla sua origine sul trasverso. (…) Tutto il peritoneo parietale
palpabile è a sua volta costellato di noduli analoghi di dimensioni
variabili. (…)Anse intestinali distese da contenuto fluido, con
parete edematosa, estremamente friabile e sanguinante. Presenza
di numerose lacinie lasse viscero-viscerali tra le quali una sola, più
tenace, costringe il lume di un’ansa ileale. Palpazione degli organi
ipocondriaci resa impossibile poiché l’accesso ad essi risulta
sbarrato dalle tenaci aderenze.
ISTOLOGIA
Frammenti di tessuto fibro-adiposo del diametro di 1 cm; 4.2 cm e 3 cm e
neoformazioni di colorito bianco-giallastro del diametro di 0.7 cm e 1 cm.
L'esame istologico, sovrapponibile in tutti in campioni, mostra tessuto fibroadiposo con localizzazione di granulomi epitelioidei con cellule giganti
multinucleate, che in alcuni casi mostrano calcificazione centrale, in assenza di
necrosi.
La colorazione istochimica Zhiel-Neelsen per la ricerca di batteri alcol-acido
resistenti è risultata negativa così come è negativa la ricerca per ife/spore fungine
(PAS-).
In II giornata di degenza comparsa di
febbre (resistente al trattamento con
paracetamolo).
 Emocoltura per aerobi, anaerobi e
miceti: negativa
 RX torace :Non alterazioni
parenchimali a focolaio in atto. Cavità
pleuriche libere da versamento. E’
apprezzabile slargamento del
mediastino superiore; eventuale
integrazione diagnostica con esame TC
del torace.
 Dosaggio markers tumorali (αFP,
CEA, BHCG): negativi
TC torace: A carico di entrambi i polmoni si osservano
multipli noduli solidi e di ground glass, delle dimensioni
massime di circa 5 mm, a prevalente distribuzione mantellare
ed ai lobi superiori, alcuni dei quali con iniziale escavazione
nel contesto. Nodulo solido calcifico di circa 4 mm nel
segmento laterale del lobo medio. Grossolane
linfoadenopatie ilo-mediastiniche coalescenti, ipodense
per fenomeni di tipo necrotico-colliquativo, estese "a
colata" in sede paratracheale destra, retrotracheale e
paraesofagea, nella loggia del Barety, ed in sede
sottocarenale ove si apprezza pacchetto linfonodale
disomogeneo (…).
TC ADDOME (…) raccolta di circa 56x25 mm si estende dalla superficie
anteriore dell'emisacro di sinistra a livello di S3, attraverso i tessuti molli nel
forame otturatorio, sino alla testa femorale senza tuttavia prendervi contatto,
anteriormente al muscolo grande gluteo. (…) Area ovalare osteolitica
dell'emisoma di destra di L5 con interruzione della corticale a livello della
limitante somatica superiore. Presenza di raccolta fluida paravertebrale in
sede lombo-sacrale: i reperti sono compatibili con ascesso ossifluente a
localizzazione L4-S2.
Trasferimento presso la UOC di Pediatria Generale e Malattie
Infettive per sospetta TBC
•IDR alla Mantoux (5 UI) positiva a 24 ore (2 x 2 cm)
• Quantiferon positivo
• Aspirato gastrico per BK : I PCR ed es. colturale positivi (gene per le resistenza alla
rifampicina assente), II e III negativi
• Ricerca BK su liquido peritoneale : negativo
Diagnosi : Tubercolosi disseminata
Terapia (dal 21.12 ad oggi) : - Rifampicina (20 mg/kg/die)
- Isoniazide (10-15 mg/kg/die)
- Piraldina (25-35 mg/kg /die)
- Etambutolo (15-20 mg/kg/die)
- vit. B6 300 mg /settimana
RMN rachide. Alterazione morfo-strutturale dei somi L5 e di S1 con evidenza
di alterazioni di tipo litico per focale avvallamento della limitante somatica
superiore per entrambi i corpi vertebrali. Raccolta paravertebrale al passaggio
lombo-sacrale con segni di necrosi-colliquazione centrale che si sviluppa sul
versante antero-laterale di destra al piano L4-L5 fino in sede presacrale,
mediana-paramediana bilaterale a livello S1-S2 (…).Il reperto appare in
accordo con l'ipotesi di spondilodiscite specifica.
TC rachide (14.01): Alterazioni osteolitiche grossolane a livello
dell'emisoma destro di L5 e di S1 con avvallamento della limitante
somatica superiore Si associa raccolta paravertebrale con
colliquazione centrale ed enhancement periferico che si pone al
passaggio lombo-sacrale sul versante antero-laterale di destra fino
in sede presacrale e in sede intraforaminale destra estendendosi
nello spazio endocanalare-epidurale antero-laterale omolaterale.
Il reperto e' presumibilmente riferibile ad infezione specifica.
Videat ortopedico: Corsetto lombostatico in previsione di intervento chirurgico di
artrodesi per stabilizzazione vertebrale (al termine del 1° ciclo di terapia
specifica)
ROSOLIA CONGENITA
Il rischio di trasmissione materno-fetale dipende dalla settimana di
gestazione in cui la madre si infetta:
1) rischio maggiore: nelle prime 10 settimane
2) le manifestazioni cliniche variano a seconda del periodo in cui è
avvenuta la trasmissione (più sono precoci, più sono gravi)
3) difetti cardiaci strutturali e degli occhi (< 8 settimane), perdita
dell’udito (fino a 18 settimane). Raramente difetti congeniti oltre
le 18-20 settimane.
ROSOLIA CONGENITA – La risposta umorale
• Nella prima prima metà della gestazione, solo il 5-10% delle
IgG materne antirosolia vengono trasferite passivamente al
feto.
• Le IgM, IgG e IgA prprie del feto compaiono dalla 9°-11°
settimana di gestazione, ma i livelli anticorpali sono molto
bassi.
• Alla nascita, gli anticorpi prevalenti sono IgG (materni), mentre
le IgM sono poche, ma interamente fetali.
ROSOLIA CONGENITA - Neonato
• A 3-5 mesi di età, le IgG materne decrescono fino a sparire,
mentre le IgM del bambino aumentano. Nei bambini con
infezione congenita da rosolia le IgM specifiche per rosolia
persistono per almeno 6 mesi, talvolta fino ad un anno,
eccezionalmente 2 anni.
• Le IgG possono persistere per anni, anche dopo la fine della
presenza del virus. Negli anni tenderanno a diminuire fino a
sparire nel 10-20% dei soggetti.
ROSOLIA CONGENITA – Esiti
•
•
•
•
•
•
•
Morte in utero
Prematurità
Difetti congeniti (sordità, cataratta, malattie cardiache)
Nel primo trimestre: incidenza 80-85%
Nel terzo trimestre: ritardo di crescita
Alla nascita la gran parte dei soggetti sono asintomatici
Negli USA, su 4005 bambini con rosolia congenita, il 71% dei
pazienti aveva presentato sintomi nei primi 5 anni.
Rosolia congenita – manifestazioni tardive
•
•
•
•
•
•
Perdita dell’udito
Disordini endocrinologici
Problemi oculari
Difetti vascolari
Panencefalite progressiva
Deficit immunitari
ROSOLIA CONGENITA – Cosa fare
La valutazione di un neonato con clinica suggestiva di infezione da
virus della rosolia (cataratta, difetti cardiaci), comprende:
• Anamnesi materna (rosolia)
• Valutazione cardiologica e neurologica
• Funzionalità epatica
• Rx ossa lunghe
• Esame audiologico
• Neuroimmagini (ECO, TAC, RMN)
• Puntura lombare