Appell italienischer Wissenschaftsverbände gegen die

„Ein gravierender Schritt weg vom europäischen Zeitgeist“ –
nationale und internationale Reaktionen auf die drohende
Schließung der Italianistik an der Universität des Saarlandes
Die Sparmaßnahmen, die der Universität des Saarlandes auferlegt wurden, sehen eine
Schließung der Italianistik vor. Dieses Vorhaben lässt zahlreiche nationale und
internationale Stimmen ertönen, die sich entschieden dagegen aussprechen. Im
Folgenden werden die prägnantesten Aussagen renommierter Wissenschaftler in
komprimierter Form präsentiert.
Datum: 08. Dezember 2014
Rita Librandi
Rita Librandi
Presidente dell’ Associazione Storia della Präsidentin der Associazione Storia della
Lingua italiana (ASLI)
Lingua italiana (ASLI)
Oggetto: Italiano nel Saarland
Betreff: Italienisch im Saarland
Care socie, cari soci,
in allegato troverete una notizia che
veramente ci allarma: l'insegnamento
dell'italiano nel Saarland è infatti a rischio
di estinzione. Tutti noi sappiamo quale
importanza abbia per la storia della lingua
italiana, per gli studi lessicografici e per le
ricerche
linguistiche
in
generale
l'italianistica
nella
Universität
des
Saarlandes. La notizia ci colpisce ancora di
più dopo tutto ciò che ci siamo detti e
soprattutto che ci è stato detto da chi si
propone non solo di sorvegliare ma anche
di espandere l'italiano all'estero. Ci
chiediamo quale sia la funzione di
operazioni sia pure importanti come gli
Stati generali della lingua italiana, se poi il
Ministero degli Esteri, dimenticando la sua
funzione principale, si lascia sottrarre spazi
così importanti e strategici.
Cercherò nel mio piccolo di intervenire
laddove sia possibile, ma nel frattempo vi
pregherei di inviare un messaggio di
adesione alla richiesta di conservare
l'insegnamento
all'indirizzo
[email protected]
Liebe Mitglieder,
eine Neuigkeit erschreckt uns zutiefst: die
Italianistik im Saarland ist vom Untergang
bedroht. Wir kennen alle die Bedeutung,
die die Italianistik der Universität des
Saarlandes
für
die
italienische
Sprachgeschichte, für die Lexikographieforschung und für die Sprachwissenschaft
im Allgemeinen hat.
Die Nachricht trifft uns umso härter, wenn
man bedenkt, dass uns zugesichert wurde,
dass die italienische Sprache im Ausland
nicht nur bewahrt, sondern auch gefördert
werden solle.
Wir fragen uns, worin der Sinn und Zweck
besteht von durchaus wichtigen Initiativen
wie der Bestandsaufnahme der weltweiten
Verbreitung der Italienischen Sprache
[Stati Generali della Lingua Italiana 2014],
wenn das Außenministerium versäumt,
seine wichtigste Funktion wahrzunehmen,
und sich von so bedeutenden, strategischen
Posten zurückdrängen lässt.
Ich werde versuchen im Rahmen meiner
Möglichkeiten zu intervenieren, wo es nur
möglich ist, aber in der Zwischenzeit bitte
ich Sie, eine Solidaritätsbekundung an die
angegebene
Adresse
zu
senden:
[email protected]
Un saluto cordiale
Rita Librandi
Mit freundlichen Grüßen
Rita Librandi
Datum: 09. Dezember 2014
Antonio Pioletti
Antonio Pioletti
Presidente della Società Italiana di Filologia Präsident der Società Italiana di Filologia
Romanza
Romanza
Appello per la difesa delle cattedre di
letteratura italiana e di linguistica italiana e
romanza presso l’Università del Saarland
(Saarbrücken)
Appell zur Verteidigung der Lehrstühle für
italienische
Literaturund
Sprachwissenschaft an der Universität des
Saarlandes (Saarbrücken)
Per rispondere ai tagli ministeriali,
l’Università del Saarland prevede di non
rinnovare le cattedre di letteratura italiana e
di linguistica italiana e romanza quando, tra
qualche anno, andranno in pensione gli
attuali titolari. La soppressione totale
dell’insegnamento accademico dell’italiano
in una Università così prestigiosa che, tra
l’altro, si colloca in un Land ben marcato
dalla presenza italiana, sarebbe una scelta
che penalizza non solo l’importanza che
hanno rivestito la letteratura e la cultura
italiana nel panorama europeo, ma anche il
progetto di costruire una dimensione
europea caratterizzata da una visione
multiculturale e plurilinguistica nella quale
proprio il patrimonio comune di letterature,
lingue e culture possano essere lievito per
una coscienza civile sempre più integrata.
La Società Italiana di Filologia Romanza fa
appello alle autorità accademiche deputate
alla gestione degli assetti scientifici e
didattici dell’Università del Saarland a
tenere in debito conto le ricadute negative
che i tagli previsti avrebbero per
l’avanzamento degli studi e della formazione
in tutta la comunità europea.
Als
Reaktion
auf
die
erlassenen
Sparvorgaben der Regierung beabsichtigt
die Universität des Saarlandes, die
Lehrstühle für italienische Literatur- und
Sprachwissenschaft aufgrund der in
wenigen Jahren anstehenden Pensionierung
der aktuellen Lehrstuhlinhaber, nicht neu zu
besetzen.
Die
vollständige
Streichung
des
Italienischen aus dem akademischen
Gesamtangebot einer so renommierten
Universität, die, abgesehen davon, in einem
Bundesland
mit
hohem
italienischstämmigen
Bevölkerungsanteil
angesiedelt ist, würde einer Entscheidung
gleichkommen, die nicht nur die Bedeutung
der italienischen Literatur und Kultur im
europäischer Kontext abstraft, sondern auch
das Vorhaben, eine europäische Dimension
aufzubauen, die von Multikulturalität und
Mehrsprachigkeit
gekennzeichnet
ist.
Gerade das gemeinsame Erbe von Literatur,
Sprachen und Kultur dient dabei als
Antriebskraft für eine immer näher
zusammenrückende Zivilgemeinschaft.
Die italienische Gesellschaft für romanische
Philologie appelliert an die zuständigen
akademischen Ausschüsse der Universität
Il Presidente della Società Italiana di des Saarlandes, die negativen Folgen der
Filologia Romanza
geplanten Einschnitte für die weitere
Antonio Pioletti
Entwicklung von Bildung und Studium
innerhalb der gesamten europäischen
Gemeinschaft
mit
gebührender
Berücksichtigung zu bedenken.
Der Präsident der Società Italiana di
Filologia Romanza
Antonio Pioletti
Datum: 13. Dezember 2014
Emanuele Banfi
Emanuele Banfi
Presidente della Società di Linguistica Presidente della Società di Linguistica
Italiana (SLI)
Italiana (SLI)
Appello per la difesa delle cattedre di
letteratura italiana e di linguistica italiana e
romanza presso l’Università del Saarland
(Saarbrücken)
Appell zur Verteidigung der Lehrstühle für
italienische
Literaturund
Sprachwissenschaft an der Universität des
Saarlandes (Saarbrücken)
La Società di Linguistica Italiana (SLI)
aderisce con piena convinzione all'appello
di numerose Associazioni e Società
scientifiche italiane tendenti a scongiurare
la soppressione, presso l'Università di
Saarland, delle cattedre di Letteratura
italiana e di Linguistica Italiana e Romanza.
Die Italienische Gesellschaft für Linguistik
(SLI) schließt sich mit voller Überzeugung
dem Appell zahlreicher Berufs- und
Wissenschaftsverbände an, mit dem Ziel,
die Streichung der Lehrstühle für
Italienische
Literaturund
Sprachwissenschaft an der Universität des
Saarlandes zu verhindern.
Il prestigio internazionale raggiunto dalle
attività scientifiche ruotanti attorno a tali
cattedre e l'eccellenza dei risultati
raggiunti da colleghi ivi operanti (uno per
tutti: Max Pfister, ideatore e animatore del
LEI) rendono tale prospettiva
particolarmente rattristante soprattutto in
una fase storica - quale è l'attuale - in cui il
disegno politico-culturale dell'Europa unita
non può se non reggersi sulla promozione
e sulla salvaguardia delle peculiarità
linguistiche e culturali di tutti i Paesi che a
tale disegno aderiscono.
La SLI invita quindi le Autorità
accademiche del Saarland a recedere
senz'altro da tale malaugurata intenzione.
Emanuele Banfi
Das internationale Ansehen, das durch die
wissenschaftliche Tätigkeit an diesen
Lehrstühlen erlangt wurde sowie die
erzielten
herausragenden Forschungsergebnisse der dort tätigen Kollegen
(erwähnt sei hier nur Max Pfister, Schöpfer
und treibende Kraft des LEI), lassen dieses
Vorhaben als besonders bedauerlich
erscheinen, vor allem in der heutigen Zeit,
denn die kulturpolitische Einheit Europas
kann sich nur auf die Förderung und
Wahrung der sprachlichen und kulturellen
Vielfalt aller Länder stützen, die dieses Ziel
verfolgen.
Die SLI fordert daher die Gremien der
Universität des Saarlandes dazu auf, von
diesem
bedauerlichen
Vorhaben
abzusehen.
Emanuele Banfi
Unterstützer
Berufsverbände:
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9.
Società Italiana di Filologia Romanza (SIFR, Vorsitzender Prof. Antonio Pioletti,
Universität Catania)
Associazione Storia della Lingua italiana (ASLI, Vorsitzende Prof. Rita Librandi,
Universität Neapel, Accademia della Crusca)
Società di Linguistica Italiana (SLI, Vorsitzender Prof. Emanuele Banfi, Universität
Mailand)
Associazone Docenti di Italiano in Germania (ADI, Vorsitzende Livia Novi)
Deutscher Italianistenverband (DIV, Vorsitzender Prof. Dr. Marc Föcking, Universität
Hamburg)
Associazione degli Italianisti (ADI, Vorsitzender Prof. Guido Baldassarri, Universität
Padua)
Società dei Filologi della Letteratura Italiana (SFLI, Vorsitztender Prof. Claudio Ciociola,
Scuola Normale Superiore di Pisa)
Associazione Italiana di Germanistica (AIG, Vorsitzende Prof. Elda Morlicchio,
Universität Neapel)
Associazione Internazionale per gli Studi di Lingua e Letteratura Italiana (AISLLI,
Vorsitzender Prof. Gilberto Pizzamiglio, Universität Venedig)
10. Laboratorio ITALS (Italiano come Lingua Straniera) (Vorsitzender Prof. Paolo Balboni,
Universität Venedig)
11. Associazione Italiana di Linguistica Applicata (AitLa, Vorsitzender Prof. Giuliano
Bernini, Universität Bergamo)
12. Società Italiana di Glottologia (SIG, Vorsitzender Prof. Giovanna Marotta, Universität
Pisa)
13. Associazione Italiana di Scienza della Voce (AISV, Vorsitzender Prof. Franco Cutugno,
Universität Neapel)
14. Consulta Universitaria di Topografia Antica (CUTA, Vorsitzende Prof. Stefania Gigli,
Universität Neapel)
15. Associazione Italiana di Cultura Classica (AICC, Vorsitzender Prof. Mario Capasso,
Universität des Salento)
16. Associazione Italiana degli Slavisti (AIS, Vorsitzender Prof. Giorgio Ziffer, Universität
Udine)
17. Consulta Universitaria del Teatro (CUT, Vorsitzender Prof. Franco Perrelli, Universität
Turin)
18. Associazione Italiana di Filologia Germanica (AIFG Vorsitzender Prof. Fulvio Ferrari,
Univesität Trient)
19. Società Universitaria per gli Studi di Lingua e Letteratura Francese (SUSLLF,
Vorsitzende Prof. Mariagrazia Margarito, Universität Turin)
20. Associazione Italiana di Anglistica (AIA, Vorsitzende Prof. Lilla Crisafulli, Universität
Bologna)
21. Associazione Nazionale Docenti di Anglistica (ANDA, Vorsitzender Prof. Paolo Bertinetti,
Universität Turin)
22. Italian Association of Shakespearean and Early Modern Studies (IASEMS, Vorsitzende
Prof. Alessandra Petrina, Universität Padua)
23. Seminario di Filologia Francese (SFF, Vorsitzender Prof. Gianni Iotti, Universität Pisa)
24. Consulta Universitaria del Cinema (CUC, Vorsitzender Prof. Guglielmo Pescatore,
Universität Bologna)
25. Consulta Universitaria di Letteratura Cristiana Antica (CULCA, Vorsitzender Prof.
Roberto Palla, Universität Macerata)
26. Centro Interuniversitario di Studi Ungheresi e sull'Europa Centro-Orientale (CISUECO,
Prof. Roberto Ruspanti, Universität Udine)
27. Associazione Ispanisti Italiani (AISPI, Vorsitzende Prof. Maria Vittoria Calvi, Universität
Mailand)
28. Associazione Italiana di Studi Catalani (AISC, Vorsitzende Prof. Veronica Orazi,
Universität Turin)
29. Associazione Italiana di Studi Nord Americani (AISNA, Vorsitzender Prof. Giuseppe Nori,
Universität Macerata)
30. Consulta Universitaria di Studi Latini (CUSL, Vorsitzender Prof. Paolo De Paolis,
Universität Cassino)
31. Consulta per le Archeologie Postclassiche
32. Società Italiana per lo Studio della Modernità Letteraria
33. Associazione Italiana di studi Iberoamericani
34. Associazione fra Docenti Italiani di Musica (ADUIM, Vorsitzender Prof. Franco Piperno,
Universität Rom)
35. Collegium romanicum (Association des romanistes suisses, Académie suisse des
sciences humaines et sociales, Vorsitzende Prof. Dr. Yasmina Foehr-Janssens,
Universität Genf)
36. Vereinigung Deutsch-Italienischer Kultur-Gesellschaften e.V. (VDIG, Vorsitzende Rita
Marcon-Grothausmann, Weimar)
37. Centro Internazionale di Studi sulle Letterature Europee (CISLE, Vorsitzende Dott.ssa
Caterina Arcangelo, Turin)
38. Societé des Italialistes de l'Enseignement Supérieur (SIES, Vorsitzende Prof. Barbara
Meazzi, Universität Nizza)
39. Deutsche Dante-Gesellschaft (Vorsitzender Prof. Dr. Rainer Stillers, Universität
Marburg)
40. Associazione Internazionale dei Professori d’Italiano (AIPI, Vorsitzender Prof. Dr. Peter
Kuon, Universität Salzburg
Weitere UnterzeichnerInnen:
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43.
44.
Prof.em. Francesco Bruni, Universität Venedig
Prof. em. Maurizio Dardano, Universität Rom
Prof. Dr. h.c. Luca Serianni, Universität Rom, Accademia dei Lincei, Accademia della
Crusca
Prof. Alfredo Stussi, Scuola Normale Superiore Pisa, Accademia della Crusca e dei Lincei
Prof. Teresa Poggi Salani, Universität Siena, Accademia della Crusca
Prof.em. Roberto Antonelli, Universität Rom (La Sapienza)
Prof. Claudio Giovanardi, Universität Rom
Prof. Rosario Coluccia, Universität des Salento, Accademia della Crusca
Prof. Sergio Lubello, Universität Salerno
Prof. Marcello Aprile, Universität des Salento
Prof. Marcello Barbato, Universität Neapel
Prof. Alberto Casadei, Universität Pisa
Prof. Luca Curti, Universität Pisa
Prof. Gabriella Alfieri, Universität Catania
Prof. Roberta Cella, Universität Pisa
Prof. Massimo Fanfani, Universität Florenz
Prof. Cristina Lavinio, Universität Cagliari
Prof. Federica Venier, Universität Bergamo
Prof. Giovanna Frosini, Università per Stranieri di Siena
Prof. Vittorio Formentin, Universität Udine
Prof. Ilaria Bonomi, Universität Mailand
Prof. Fabio Rossi, Universität Messina
Prof. Stefano Telve, Universität Tuscia (Viterbo)
Prof. Francesca Malagnini; Universität Venedig
Prof. Salvatore Bancheri, Universität Toronto
Dr. Stefania Stefanelli, Scuola Normale Superiore di Pisa
Prof. Sandra Covino, Università per Stranieri di Perugia
Prof. Cecilia Robustelli, Universität Modena
Prof. Serena Fornasiero, Universität Venedig
Prof. Sabina Canobbio, Universität Turin
Dr. Giuseppe Polimeni, Universität Pavia
Prof. Marco Mazzoleni, Universität Bologna
Dr. Daniela Pietrini, Universität Heidelberg
Prof. Antonio Batinti, Università per Stranieri di Perugia
Prof. Jacqueline Visconti, Universität Genua
Dr. Anna Rinaldin, Universität Venedig
Dr. Francesco Montuori, Universität Neapel
Prof. Michele Colombo, Università Cattolica del Sacro Cuore (Mailand)
Dr. Francesca Geymonat, Universität Turin
Prof. Daron Burrows, Universität Oxford, Anglo-Roman Text Society
Prof. Gabriella Cartago Scattaglia, Universität Mailand
Prof.em. Anthony Hunt, Universität Oxford, British Accademy
Dr. Luca D’Onghia, Scuola Normale Superiore di Pisa
Prof. Claudio Giunta, Universität Trento
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87.
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89.
Prof. Matthias Heinz, Universität Salzburg
Prof. Margarita Borreguero Zuloaga, Universität Madrid
Prof. Patrizia Cordin, Universität Trento
Prof. Alessandro Parenti, Universität Trento
Prof. Roland Bauer, Universität Salzburg
Prof. Manuela Caterina Moroni, Universität Trento
Prof. Alessandra Riccardi, Universität Triest, Scuola Superiore Bologna (SSLMIT)
Prof. Richard Trachsler, Universität Zürich
Prof. Pietro Taravacci, Universität Trento
Prof. Lorenza Rega Geremia, Universität Triest
Prof. Eva Wiesmann, Universität Bologna
Prof. Mauro Tulli, Universität Pisa
Dr. Laura Santini Braun, Universität Warschau
Dr. Barbara Kleiner, München, Übersetzerin
Dr. Christoph Ferber, Übersetzer
Dr. Klaus Grübl, Universität München
Prof. Dr. Anna-Maria De Cesare, Universität Basel
Dr. Pierre Levron
Dr. Anna Laura Puliafito, Universität Basel
Doriana Cimmino, Universität Basel
Rocío Agar Marco, Universität Basel
Diana Bahr, Studienseminar Freiburg
Dr. Giovanni Tidona, Universität Mainz
Prof. Dr. Tobias Leuker, Universität Münster
Prof. Carla Marello, Universität Turin
Prof. Dr. Angela Ferrari, Universität Basel
Prof. Dr. Eva-Maria Remberger, Universität Wien
Prof. Dr. Maria Selig, Universität Regensburg
Prof. Dr. Martin Glessgen, Universität Zürich, Sekretär der Société de Linguistique
Romane
Gianna Berberat, Universität Basel
Dr. Alessia Angiolini, Universität Konstanz
Dr. Antje Lobin, Universität Gießen
Prof. Dr. Gerald Bernhard, Universität Bochum
Prof. Dr. Florian Mehltretter, Universität München, Dekan Fakultät 13
Dr. Barbara Czernilofsky-Basalka, Universität Wien
Prof. Dr. Wolfgang Dahmen, Universität Jena
Prof. Giovanni Ruffino, Universität Palermo, Vorsitzender Centro di studi filologici e
linguistici siciliani
Prof. Dr. Barbara Wehr, Universität Mainz
Christina Maier, Universität Stuttgart
Dr. Anna Maria Arrighetti, Programmleiterin VHS Hanau
Dr. Sonja Kral, Universität Wien
Prof. Dr. Maria Lieber, Universität Dresden
Dr. Simona Brunetti, Universität Dresden
Dr. Katrin Wisniewsky, Universität Dresden
Josephine Klingebeil-Schieke, Universität Dresden
90.
91.
92.
93.
94.
95.
96.
Chiara Maria Pedron, Universität Dresden
Marie-Christin Piotrowski, Universität Dresden
Antonella Ruggieri, Universität Dresden
Rebecca Schreiber, Universität Dresden
Mariella Ludovico, Karolinen-Gymnasium Frankenthal
Bettina Michels, Gauß-Gymnasium Worms
Onorevole Laura Garavini, Parlamentsabgeordnete, Vorsitzende der “Intergruppo
parlamentare di amicizia italo-tedesco”
97. Dr. Franck Floricic, Maître de Conférences Universität Paris 3
98. Prof. Dr. Steffen Schneider, Universität Trier
99. Prof. Dr. Georg Kremnitz, Universität Wien
100. Dr. Bianca Barattelli, Universität München
101. Stephanie Pretsch, Universität Mainz
102. Prof. Dr. Hans Rudolf Velten, Universität Siegen
103. Prof. Dr. Michèle Mattusch, Humbolt Universität Berlin
104. MA UZH Daniela Mileti Schmitz, Universität Konstanz
105. Prof. Dr. Caroline Lüderssen, Universität Heidelberg, Frankfurter Stiftung für
Deutsch-Italienische Studien
106. Prof. Elisabeth Burr, Universität Leipzig
107. Jan Rohden, Universität Bonn
108. Matthias Grosskloss, Universität Bremen
109. Prof. Dr. Wolfgang Pöckl, Universität Innsbruck
110. Prof. Dr. Dr.h.c. Wolf-Dieter Stempel, LMU München
111. Prof. Dr. Wulf Oesterreicher, LMU München
112. Prof. Dr. Daniela Marzo, LMU München
113. Prof. Dr. Irmgard Scharold, Universität Würzburg
114. Dott.ssa Simonetta Puleio, Universität Stuttgart
115. Rosemarie Biedermann, Übersetzerin, Basel
116. Dr. Stephen Dörr, Universität Heidelberg
117. Prof. Dr. Doris Ruhe, Universität Greifswald
118. Prof. Dr. Monica Jansen, Universität Utrecht, Universität Antwerpen
119. Dr. Philipp Krämer, FU Berlin
120. Prof. Dr. Thomas Städtler, Universität Heidelberg, Heidelberger Akademie der
Wissenschaften Leiter des Dictionnaire étymologique de l'ancien français
121. Prof. Dr. Rita Franceschini, Direktor Kompetenzzentrum Sprachen, Universität Bozen
122. Prof. Simone Albonico, Université de Lausanne
123. PD Dr. Edi Zollinger, Universität München
124. Prof. Dr. Earl Jeffrey Richards, Universität Wuppertal
125. PD Dr. Judith Frömmer, Universität München
126. Prof. em. Dr. Germà Colón Domènech, Universität Basel
127. Dr. Davide Garassino, Universität Basel
128. Prof. Dr. Franz Lebsanft, Universität Bonn
129. Katrin Lange, Universidad Nacion de Asunción, Paraguay
130. Prof. Dr. Heidi Siller-Runggaldier, Universität Innsbruck
131. Prof. Lorenzo Tomasin, Université de Lausanne, Vorstandsmitglied Associazione per
la Storia della Lingua Italiana
132. Prof. Dr. Pietro De Marchi, Universität Zürich
133. Dr. Denis Forasacco, University of Connecticut
134. Prof. Dr. Benjamin Meisnitzer, Universität Mainz
135. Dr. Inge Lanslots, Universität Antwerpen
136. Prof. Dr. Andreas Dufter, Universität München
137. Prof. Dr. Vahram Atayan, Universität Heidelberg
138. Prof. Dr. Thomas Klinkert, Universität Freiburg
139. Prof. Dr. Johannes Bartuschat, Universität Zürich
140. Prof. Dr. Ursula Reutner, Universität Passau
141. Prof. Dr. Michael Schreiber, Universität Mainz
142. Prof. Dr. Massimo Danzi, Universität Genf
143. Prof. em. Dr. Annegret Bollée, Universität Bamberg
144. Prof. Paolo D’Achille, Universität Rom
145. Prof. em. Dr. Gerhard Ernst, Universität Regensburg
146. Prof. Yan Greub, CNRS/Université de Lorraine, directeur du FEW
147. Prof. Dr. Daniela Pirazzini, Universität Bonn
148. Prof. Jean-Pierre Chambon, Université Paris 4, Sorbonne, ehem. Vorsitzender der
Société de linguistique romane
149. Prof. Dr. Rainer Schlösser, Universität Jena
150. Prof. Dr. Paul Geyer, Universität Bonn
151. PD Dr. Anja Overbeck, Universität Göttingen
152. Dr. Rembert Eufe, Universität Regensburg, LMU München
153. Prof. Dr. Werner Frick, Universität Freiburg
154. Prof. Dr. Stefan Pfänder, Universität Freiburg
155. Dr. Wolfgang Raible, Universität Freiburg
156. Prof. Dr. Niklas Bender, Universität Freiburg
157. Prof. Peter Schnyder, Université de Haute Alsace
158. Dr. Alessandra Sorrentino, LMU München
159. Prof. Mario Pagano, Universität Catania
160. Prof. Dr. Sascha Gaglia, Universität Göttingen
161. PD Dr. Oliver Hidalgo, Universität Regensburg
162. Prof. Dr. Achim Aurnhammer, Universität Freiburg
163. Dr. Henning Hufnagel, Universität Freiburg
164. Dr. Andrea Seilheimer, Universität Frankfurt
165. Dr. Raniero Speelman, Universität Utrecht
166. Prof. Pietro Gibellini, Universität Venedig
167. Dr. Francesca Medaglia, Universität Rom
168. Prof. Dr. Uta Helfrich, Universität Göttingen
169. Prof. Dr. Sarah Dessì Schmidt, Universität Tübingen
170. Prof. Dr. Sabine Heinemann, Universität Graz
171. Prof. Dr. Renato Martinoni, Universität St. Gallen, ehem. Vorsitzender des „Collegium
Romanicum“, Schweizer Italianistenverband
172. Prof. Dr. Ursula Hennigfeld, Universität Düsseldorf
173. Dr. Yasmin Temelli, Universität Düsseldorf
174. Prof. Giovanni Puglisi, Rektor der „Libera Università di Lingue e Comunicazione
IULM, Mailand
175. Katharina Jakob, Universität München
176. Prof. Dr. Costantino C. M. Maeder, Université de Louvain, Président de la commission
de programme langues et littératures modernes, Leiter des “Centro di studi italiani”
177. Prof. Dr. Dagmar Reichardt, Universität Groningen
178. Prof. Daniela Marcheschi, Fondazione Gino Terra
179. Prof. Fabrizio Scrivano, Universität Perugia
180. Dr. François Buchard, Université de Tours
181. Prof. Raquel Macciuci, Universidad Nacional de La Plata, Argentinien
182. Prof. Eleni Kassapi, Universität Thessaloniki
183. Prof. Despina Papadopoulou, Universität Thessaloniki
184. Dott.ssa Flavia Cartoni, Universidad de Castilla-La Mancha
185. Dipl.-Übers. Brunella Del Freo, Italienisches Konsulat Stuttgart
186. Prof. Dr. Barbara Kuhn, Katholische Universität Eichstätt-Ingolstadt
187. Prof. Dr. Stephanie Wodianka, Universität Rostock
188. Prof. Dr. Martha Kleinhans, Universität Würzburg
189. Prof. Silvia Contarini, Universite Paris-Ouest-Nanterre
190. Dr. Elke Sallach, Beamtin bei der Europäischen Kommission, Brüssel
191. Dott. Annick Charton, Italienisches Kulturinstitut Paris
192. Prof. Christophe Mileschi, Université Paris-Ouest-Nanterre
193. Prof. Giuliana Pias, Université Paris-Ouest-Nanterre
194. Prof. Barbara Meazzi, Universität Nizza, Directrice adjointe du CMMC, Présidente de
la SIES (Societé des Italialistes de l'Enseignement Supérieur)
195. Prof. Tiziano Zanato, Universität Venedig
196. Prof. Dr. Ralph Müller, Universität Freiburg (Schweiz)
197. Prof. Dr. Vittoria Borsò, Universität Düsseldorf, Mitglied des Hochschulrates, DFGFachkollegiatin für Literaturen Europas und Amerikas (Fachkollegium 105-3)
198. Prof. Dr. Dirk Vanden Berghe, Universität Brüssel
199. Prof. Dr. Pietro Benzoni, Universität Brüssel
200. Prof. Dr. Hans W. Hubert, Universität Freiburg
201. Prof. i.R. Dr. Hermmann H. Wetzel, Universität Regensburg
202. Prof. Dr. Kirsten Dickhaut, Universität Graz
203. Prof. Dr. Klaus-Dieter Ertler, Universität Graz
204. Prof. Luciano Curreri, Université de Liège
205. Dr. Daniele Comberiati, Université Montpellier
206. Dr. Cristina Boscolo, Universität Passau
207. Prof. Dr. Cornelia Klettke, Universität Potsdam
208. Prof. Dr. Gudrun Bachleitner-Held, Universität Salzburg
209. Prof. Dr. Chrstine Ott, Universität Frankfurt am Main
210. Prof. Dr. Till Kuhnle, Universität Limoges
211. Prof. Dr. Rudolf Behrens, Universität Bochum
212. Prof. Dr. Robert Fajen, Universität Halle-Wittenberg
213. Prof. Dr. Rotraud von Kulessa, Universität Augsburg
Auszüge aus den Stellungnahmen
“Die drohende Schließung der Studiengänge der Italianistik an der Universität des Saarlandes wäre
ein gravierender Einschnitt für unsere Kultur und für das Zusammengehörigkeitsgefühl, das die
Europäische Union durchdringen sollte.“
Maurizio Dardano, emeritierter Professor an der Universität Roma Tre
“Das unerwartete Vorhaben, die italienischen Studiengänge an der Universität des Saarlandes zu
streichen, ruft bei der Forschungsgemeinde der Italianisten großes Erstaunen hervor und ist eine
äußerst Besorgnis erregende Entwicklung.“
Prof. Teresa Poggi Salani, Accademia della Crusca
“Die Konsequenzen wären fatal für die wissenschaftliche Forschung, wenn man bedenkt, dass das
Saarland heute ein Exzellenzzentrum für die italienische Linguistik außerhalb Italiens ist, das
seinesgleichen sucht. Ich hoffe, dass die finanziellen Probleme nicht so geartet sind, dass sie die
Kultur beeinträchtigen und, im vorliegenden Fall, mehr als 40 Jahre an Arbeit am Lessico etimologico
italiano zunichtemacht, das einzige Werk seiner Art für eine europäische Sprache.“
Prof. Dr. h.c. Luca Serianni, Universität La Sapienza (Rom)
“Eine derartige Streichung würde nicht nur einen enormen kulturellen Verlust für die Italianistik in
Deutschland und in Italien bedeuten, sondern wäre auch ein deutliches antieuropäisches Signal, das
negative Auswirkungen auf das internationale Profil der SaarUni hätte.“
Prof. Sergio Lubello, Universität von Salerno
„In dieser Ideenschmiede [das LEI] wurden Dutzende, italienische Wissenschaftler ausgebildet, die,
auch aufgrund der dort erworbenen Fertigkeiten, in die obersten Ränge der italienischen,
universitären Gemeinde aufgestiegen sind.“
Prof. Rosario Coluccia, Accademia della Crusca
“Seit vielen Jahren schon ist die Universität des Saarlandes der wichtigste Bezugspunkt für die
italienische Sprachwissenschaft außerhalb Italiens. Dort entsteht das Lessico Etimologico Italiano,
das wichtigste etymologische Wörterbuch, nicht nur für das Italienische, sondern auch für alle
europäischen Sprachen. Hier geht es um einen Kampf für alle europäischen Sprachen, nicht nur fürs
Italienische.“
Prof. Marcello Aprile, Universität Salento
“Es wäre ein unentbehrlicher Verlust, nicht nur für die Italianistik, sondern für die gesamte
europäische Wissenschaftslandschaft.“
Prof. Rita Librandi, Präsidentin der Associazione Storia della Lingua italiana (ASLI)
“Die Schließung der Italianistik ist ein gravierender kultureller Rückschritt im Herzen Europas.“
Prof. em. Francesco Bruni, Universität Venedig
„Die Werkstatt des LEI […] ist ein Flaggschiff der deutschen Sprachwissenschaft und ein Treffpunkt
für italienische und deutsche ForscherInnen, die hier gemeinsam an einem prestigeträchtigen und
international bedeutenden Projekt arbeiten. Damit dieses Projekt fortgeführt werden kann, ist es
unbedingt notwendig, dass […] das italianistische Institut UdS intakt bleibt, wenn nicht sogar
verstärkt wird: Es ist eins der wichtigsten in Europa für die Ausbildung sowohl von qualifizierten
Italienischdozenten, als auch von exzellenten Wissenschaftlern im Bereich der philologischen und
sprachwissenschaftlichen Forschung.“
Prof. Alfredo Stussi, Scuola Normale Superiore Pisa, Accademia della Crusca e dei Lincei
„Mit Empörung und großer Trauer habe ich von den Plänen der saarländischen Regierung gehört, die
italianistischen Lehrstühle an der Universität Saarbrücken dem Sparzwang zu opfern. Mit dieser
übereilten Maßnahme werden Strukturen zerstört, die im Bereich der deutschen
Hochschullandschaft ihresgleichen suchen. Eine gut funktionierende und äußerst effektive Lehr- und
Forschungseinrichtung, die dem Land internationales Renommee, Forschungsgelder und gut
ausgebildete Wissenschaftler, Lehrer und Sprachmittler gesichert hat, wird leichtfertig aufgegeben,
ein Verlust, den man später nicht mehr einholen können wird.
Ich appelliere an die Verantwortlichen, ihre Entscheidung nochmals zu überdenken und sich für die
Wissenschaft und für die universitäre Lehre zu entscheiden. Nur so können kurzsichtige
Panikreaktionen verhindert werden, die exzellente Strukturen zerstören, ohne etwas Besseres an
deren Stelle setzen zu können.“
Prof. Dr. Maria Selig, Universität Regensburg,
ehemalige Vorsitzende des Deutschen Italianistenverbandes/DIV
"Dieser Entschluss erscheint in unseren Augen umso unverständlicher, als die Italianistik in
Saarbrücken zu den exponiertesten im gesamten deutschsprachigen Raum gehört. Publikationen
vom Kaliber des Lessico Etimologico Italiano (LEI) sowie des Deonomasticon Italicum und des
Dictionnaire Étymologique Roman haben die Saarbrückener Italianistik zu internationalem Ruhm
gebracht. Wir schließen uns ausdrücklich der Auffassung unserer Kolleginnen und Kollegen aus aller
Welt an, von einer Schließung der italianistischen Abteilung abzusehen. Die Saarbrücker Italianistik
hat Wissenschaftlerinnen und Wissenschaftler hervorgebracht, deren Verdienste sich im weltweiten
Renommee der Universität widerspiegeln. Es wäre ein großer Verlust, wenn dieser in Saarbrücken
tradierte Innovationsgeist nicht weitergeführt würde."
Prof. Dr. Maria Lieber, Technische Universität Dresden
„Es kann einfach nicht sein, dass ein exzellenter Forschungsbereich, der gerade der Aufarbeitung
gemeinsamer europäischer sprachlicher Verständigung dient, also politisch höchst wünschenswert
ist, weil er der europäischen Verständigung und dem gegenseitigen europäischen Zusammenhalt
dient, den offensichtlich unreflektierten und unbedacht vorgeschlagenen Kürzungen zum Opfer
fallen soll. Die Schließung des ganzen Faches Italienisch ist uneuropäisch und unverantwortlich, auch
angesichts des Selbstverständnisses des Saarlandes. Jede politische Rede, die das Bekenntnis zu
Europa enthält, wird damit zur Makulatur.
Ich bin entsetzt und fordere die Verantwortlichen der Universität des Saarlandes auf, diesen Schritt
noch einmal zu überdenken und Mittel zu finden, die Schließung zu verhindern!“
Prof. Dr. Hans Rudolf Velten, Deutsche Literatur und Sprache des Mittelalters,
Germanistisches Seminar Universität Siegen
„An der Universität des Saarlandes soll ausgerechnet eine jener Abteilungen aufgelöst werden, für die
diese Universität europaweit bekannt ist. Die Italianistik gilt sowohl aufgrund der personellen
Besetzung der Professuren als auch wegen der dort beheimateten Projekte (insbesondere des Lessico
Etimologico Italiano) seit langem als Leuchtturm der Romanistik. Die Auflösung dieser Abteilung
kann von außen nur als mutwillige, ja vorsätzliche Beschädigung des Prestiges der
deutschsprachigen Italianistik interpretiert werden. Als österreichischer Romanist, für den das
Saarbrücker Institut immer ein unverzichtbarer Orientierungspunkt war, plädiere ich mit allem mir
zur Verfügung stehenden Nachdruck für die Erhaltung der Italianistik an der Universität des
Saarlandes.“
Prof. Dr. Wolfgang Pöckl, Universität Innsbruck
„Ich halte diese Absicht für kulturpolitisch skandalös und nicht zuletzt schädlich für das Ansehen der
deutschen Universität im Ausland.“
Prof. Dr. Dr.h.c. Wolf-Dieter Stempel, Ludwig-Maximilians-Universität München
„Die Italianistik in Saarbrücken genießt international einen hervorragenden Ruf in Lehre und
Forschung, nicht zuletzt wegen der dort in Arbeit befindlichen Großprojekte LEI, DI und DERom. Ich
finde es nachgerade skandalös, dass dort, wo seit vielen Jahren Wissenschaft auf höchstem Niveau
betrieben wird, der Rotstift angesetzt werden soll. Das hätte nicht nur verheerende Fogen innerhalb
der deutschen Romanistik, sondern wäre auch dem Ansehen der deutschen Universität insgesamt
mehr als abträglich.“
Prof. Dr. Thomas Städtler, Universität Heidelberg, Heidelberger Akademie der Wissenschaften
Leiter des Dictionnaire étymologique de l'ancien français
„… ein verwerfliches Vorhaben, das die Umkehrung der grundlegenden Werte der europäischen
Kutlur darstellt: Diese basiert nicht auf der grauen Buchhaltung der Bürokraten, sondern auf der
gegenseitigen und fruchtbaren Vermischung der lateinischen und germanischen Elemente, auf einer
Geschichte also, die ausgerechnet im Saarland ihr greifbarstes Erbe hinterlassen hat. Der Verzicht auf
ein deutsches Exzellenzzentrum der Italianistik ist ein äußerst schwerer Schaden für Deutschland
und seine Kulturtradition. Ich wünsche mir, dass eine solche Selbstverstümmelung angehalten wird.“
Prof. Lorenzo Tomasin, Université de Lausanne,
Vorstandsmitglied Associazione per la Storia della Lingua Italiana
„Es verwundert besonders, dass von einer Pluralität der europäischen romanischen Kulturen eine
Verschmälerung auf das Französische erfolgen soll wenn man sich doch als Europa-Universität
versteht. […] Diese Entscheidung führt zu einem nicht widergutmachbaren Verlust in der deutschen
Romanistik […] wird dem Ruf und internationalen Ansehen der Universität bestimmt keinen Gefallen
tun […] und wirft wieder einmal die Frage auf: Ist Deutschland noch eine Nation der Bildung und
Kultur?“
Prof. Dr. Benjamin Meisnitzer, Universität Mainz
„Nicht nur prinzipiell ist dies eine Narretei, die leider auch an anderen deutschen Universitäten zu
beobachten ist, sondern insbesondere in Saarbrücken, wo die deutsche Italianistik international
sichtbar ist wie an kaum einer anderen Universität. Nicht nur das Prinzip der flächendeckenden
Präsenz großer Kulturfächer an deutschen Universitäten, sondern auch das Prinzip der
Schwerpunktbildung und der Stärkung der Stärken wird hier mit Füßen getreten.“
Prof. Dr. Thomas Klinkert, Universität Freiburg
“J'espère que dans votre prestigieuse université, située de plus dans un Land qui connaît une forte
présence italienne, les choses puissent se passer différemment. La supréssion des chaires de
littérature italienne et de linguistique italienne et romanes serait un triste moment pour beaucoup
de disciplines qui tirent profit d'une connaissance ample et historique du passé.”
Prof. Dr. Massimo Danzi, Universität Genf
„Ich konnte diese Nachricht zunächst kaum glauben, ist doch die Universität in Saarbrücken geradezu
ein Leuchtturm der Italianistik in der Bundesrepublik Deutschland. Wenn überdies mit der
Schließung der Italianistik in Saarbrücken die Europäisierung und Internationalisierung der
Universität gefördert werden sollen, so lässt einen das sprachlos. Das zuständige Ministerium hat
offenbar seinen Sitz in Schilda. Ich wüsste nicht, wie Europäisierung / Internationalisierung besser
betrieben werden kann als in einem Forschungsunternehmen wie dem LEI […], ein international
weithin geachtetes Projekt, das ein dichtes Netz wissenschaftlicher Zusammenarbeit mit einem Land
der EU knüpft, und das eine Reihe von deutschen und italienischen Wissenschaftlern ausgebildet hat,
die heute renommierte Lehrstühle innehaben.
Man mag argumentieren, das LEI sei ja gar nicht von der Schließung betroffen, da es mittlerweile von
der Mainzer Akademie als Projekt übernommen wurde. Dieser Argumentation ist entgegenzuhalten,
dass ein solches Langzeitprojekt auch in der Zukunft auf wissenschaftlichen Nachwuchs angewiesen
sein wird, der ja nicht aus dem wissenschaftlichen Nichts kommen kann.
Dem Vernehmen nach sollen bei der fraglichen Entscheidung auch geringe Teilnehmerzahlen am
schulischen Italienischunterricht eine Rolle spielen. Wer sich um Europäisierung und
Internationalisierung bemüht, sollte dies aber gerade zum Anlass nehmen, die Sprachenvielfalt zu
fördern und nicht in provinzieller Weise zu reduzieren.“
Prof. em. Dr. Gerhard Ernst
„Sarrebruck n'est de loin pas un département d'italien comme les autres mais […]le plus visible qui
soit en Allemagne, et certainement l'un des plus importants d'Europe. […] Sarrebruck est le point
commun dans la formation de toute une génération d'italianistes. Le prestige de l'Université de
Sarrebruck ne pourrait être plus élevé qu'il n'est actuellement […] Dans celle-ci, la suppression de
l'italien à Sarrebruck semblerait aussi étrange que la suppression des études de droit à Harvard.
[…] Le dictionnaire que je dirige pour le CNRS (Centre national de la recherche scientifique) français,
le Französisches Etymologisches Wörterbuch (FEW), est un projet frère du LEI (frère aîné, mais
aujourd'hui moins important que le LEI), et nos rapports de recherche sont constants et étroits. […]
l'un de nos plus importants projets, le Dictionnaire étymologique roman, est réalisé en collaboration
avec la chaire de linguistique italienne et M. Wolgang Schweickard. Sans l'italien à Sarrebruck, ce sont
plusieurs pans de la recherche internationale en linguistique romane qui s'effondreraient.”
Prof. Yan Greub, CNRS/Université de Lorraine, directeur du FEW
„Es ist unfassbar, dass eine Universität, die den Schwerpunkt der "Kulturen Europas" vertreten will
und dies als besondere strategische Entscheidung präsentiert, auf Italien-Studien verzichtet, ja diese
auslöschen will.“
Prof. Dr. Vittoria Borsò, Universität Düsseldorf, DFG-Fachkollegiatin
„Angesichts der Tatsache, dass die Uni Saarbrücken für Ihre Italianistik international berühmt ist,
halte ich die geplante Schließung für einen Schildbürgerstreich und einen Skandal.“
Prof. i.R. Dr. Hermmann H. Wetzel, Universität Regensburg
„Gibt es eine geschichtsträchtigere, renommiertere Italianistik in Deutschland überhaupt noch...? Das
ist ein Trauerspiel für Europa und seine Sprachkulturen!“
Prof. Dr. Gudrun Bachleitner-Held, Universität Salzburg
„Welche abstrakte Kultur Europas soll als künftige strategische Orientierung der Hochschule gemeint
sein, wenn einer der elementaren und ältesten Bausteine dieser europäischen Kultur als verzichtbar
angesehen wird?“
Prof. Dr. Rainer Stillers, Universität Marburg, Vorsitzender der Deutschen Dante-Gesellschaft
„Die Universität gibt damit ein Fach auf, das zu ihrer Profilbildung wesentlich beigetragen hat. Seit
Jahrzehnten steht die Saarbrücker Italianistik für wissenschaftliche Exzellenz und international
hochangesehene Forschungsprojekte […]. Sie ist zweifellos eine der führenden Italianistiken im
deutschen Sprachraum. Es ist erstaunlich, dass die Universität Saarbrücken ausgerechnet eine
Abteilung schließen will, die ihr Drittmittel in Millionenhöhe einbrachte und höchste internationale
Anerkennung genießt. Es ist aber geradezu absurd, dass die Entscheidung, die einzige ItalianistikAbteilung im Saarland zu schließen, die Ausbildung von Italienisch-LehrerInnen abzubrechen und
damit mittelfristig den Italienisch-Unterricht zu beenden, ausgerechnet von einer Universität
getroffen wird, die sich die Pflege der „Kulturen Europas“ - wie wir nun wissen: völlig zu Unrecht auf die Fahnen schreibt. Als Präsident der Associazione Internazionale dei Professori d‘Italiano, als
Vize-Präsident des Deutschen Romanistenverbandes und als engagierter Fachkollege bedaure ich die
angekündigte Maßnahme zutiefst. Es ist kurzsichtig und kontraproduktiv, in einer Zeit des Krise
Europas die Kultur, die das moderne Europa begründet hat, an einem wichtigen Universitätsstandort
auszulöschen.“
Prof. Dr. Peter Kuon, Universität Salzburg, Vorsitzender der AIPI,
Vize-Präsident des Deutschen Romanistenverbandes
„Die Italianistik ist eine der tragenden Säulen im kultur- und geisteswissenschaftlichen Fächergefüge;
unter keinen Umständen und in keinem Bundesland darf sie zur Disposition gestellt werden. Aus
einem einfachen Grund: Die Idee Europas ist ohne Italien, ohne seine Geschichte und ohne seine
Gegenwart schlechterdings nicht denkbar. Die Gesellschaft - die saarländische, die deutsche, die
europäische - braucht Spezialisten und Spezialistinnen, die die Kultur, Literatur, Sprache und
Geschichte dieses Landes, das kulturell zu den reichsten der Welt zählt, genau kennen und die in der
Lage sind, dieses Wissen an jüngere Generationen weiter zu vermitteln. Die Landesregierung in
Saarbrücken darf nicht so kurzsichtig, ja dumm sein, kurzfristigen Sparzielen Strukturen zu opfern,
die gewachsen sind, die Herausragendes geleistet haben und leisten und die, einmal zerstört,
unwiderruflich verloren sind. Das Saarland mag (wie mein eigenes Bundesland) arm sein, aber es
sollte sich auf diese Weise nicht noch ärmer machen.“
Prof. Dr. Robert Fajen, Universität Halle-Wittenberg
„MIt der sukzessiven Schließeung 'kleinerer geisteswissenschaftlichen Fächer' wird das
humanistische Bildungsideal in Deutschland nunmehr leider verabschiedet.“
Prof. Dr. Rotraud von Kulessa, Universität Augsburg