SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO “G.PASCOLI

SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO
“G.PASCOLI- C. NIVOLA”
ASSEMINI
Plesso “G. Pascoli” Corso America
Plesso “C. Nivola” via Cipro
1
2
PREMESSA1
Il Piano dell'Offerta Formativa della Scuola Secondaria di Primo Grado " G: Pascoli - C.
Nivola" di Assemini contiene la progettazione educativa e organizzativa della Scuola per
l'anno scolastico 2014 -15.
Nel POF la scuola evidenzia le proprie strutture organizzative e finalità educative da
realizzarsi in funzione dei bisogni formativi dei ragazzi e delle loro famiglie, in armonia con
le esigenze culturali, economiche e sociali del territorio.
L'offerta formativa riguarda due plessi e due istituti scolastici: quello in Corso America
intitolato al poeta Giovanni Pascoli e quello di via Cipro intitolato allo scultore Costantino
Nivola, unificati nell'anno 2011/12 secondo il piano di dimensionamento della rete
scolastica2.
Questo documento scritto da chi coopera quotidianamente al funzionamento della Scuola
con compiti e funzioni differenti: docenti, personale ATA, dirigenti, amministrativi
 è una promessa d'impegno
 è per i ragazzi un atto di trasparenza su quello che la scuola organizza e mette loro
a disposizione
 è per i genitori un'occasione di coinvolgimento nelle attività di programmazione e
progettazione.
Le esigenze delle famiglie si incontrano con quelle della scuola, nei limiti delle risorse
messe a disposizione dalle Istituzioni comunali, provinciali, regionali e ministeriali. Per la
sua dimensione progettuale, il POF prevede integrazioni e adeguamenti nel corso
dell'anno scolastico, purché siano approvati dagli organi di autogoverno competenti
(Collegio dei Docenti, Consiglio d'Istituto, Consigli di Classe), coerenti con le sue finalità e
tali da assicurare una reale rispondenza delle attività alle esigenze di tipo formativo ed
educativo.
1 Per una definizione di POF cfr. art.3, D.P.R. n° 275/1999 : "Il piano dell'Offerta Formativa è il documento fondamentale
costitutivo dell'identità culturale e progettuale delle Istituzioni Scolastiche ed esplicita la progettazione curricolare,
extracurricolare, educativa ed organizzativa che le singole scuole adottano nell'ambito della loro autonomia".
2 Deliberazione della Giunta Regionale n. 11/12 del 1.03.2011
3
1. IL CONTESTO AMBIENTALE
1.1 Il contesto socio- economico e culturale
Il Comune di Assemini conta attualmente circa 27.155 abitanti, fa parte dell'area vasta
metropolitana di Cagliari da cui dista appena 18 Km. Tale vicinanza ha determinato una
crescita urbanistica e demografica costante, ma ha contemporaneamente originato un
diffuso pendolarismo, supportato da una buona rete di collegamenti stradali e ferroviari. La
crescita demografica di Assemini è stata favorita nel tempo dallo sviluppo della zona
industriale di Macchiareddu che, però, da qualche anno risente di una grave crisi
occupazionale.
Centro di antica vocazione agricola, Assemini ha profondamente modificato la sua
fisionomia originaria, che complice l'insediamento di molte famiglie che, provenienti da
tutta l'isola, svolgono la propria attività lavorativa nell'area vasta metropolitana e qui
trovano casa a condizioni più favorevoli.
La distribuzione urbanistica della cittadina, estesa lungo la SS 130, ha assunto nel tempo
connotati da periferia urbana e negli ultimi anni ha registrato un significativo incremento di
immigrati stranieri residenti (527 circa) e una ripresa dell'emigrazione.
Sul piano economico Assemini mantiene una propria fisionomia storica grazie alle attività
del settore agricolo con un alto numero di aziende e di piccole cooperative, dedite
soprattutto all'orticoltura, alle colture da serra e ai frutteti; a quelle che si sono sviluppate
intorno agli stagni di Santa Gilla nel settore ittico ed è tuttora nota sul piano internazionale
per essere uno dei centri della lavorazione della ceramica artigianale tradizionale;
nonostante la crisi del settore industriale è ancora parte integrante del consorzio CASIC, e
con la Miniera di San Leone fa parte del Parco Geominerario. La città è servita da
numerosi esercizi commerciali, gode di una fitta rete di impianti sportivi ed è sede di
numerose attività socio-culturali.
Date le caratteristiche di una crescita veloce e caotica, la città risente di tutte le
problematiche relative all'area metropolitana: microcriminalità, disoccupazione, devianza
minorile che incidono pesantemente sul carico di lavoro dei Servizi Sociali e della Scuola
dell'obbligo.
Si evidenzia in questo contesto la forte presenza di minori presi in carico e seguiti dai
Servizi Sociali, la maggior parte dei quali appartiene a gruppi familiari multi problematici,
caratterizzati al loro interno, da forme diverse di disagio.
1.2 Caratteristiche dell'utenza
Come si evince da quanto detto sopra, l'ambiente socio - familiare da cui provengono gli
studenti di Assemini è costituito da artigiani, piccoli commercianti, coltivatori diretti,
impiegati, piccoli imprenditori, operai e professionisti.
Negli ultimi anni, soprattutto a causa della crisi economica, c'è un forte aumento di famiglie
senza reddito stabile. I nuclei familiari sono composti da tre/quattro persone, con
percentuali alte di separazioni, divorzi, disoccupazione, indigenza e senso di precarietà del
lavoro.
4
La maggior parte delle famiglie segue la vita scolastica dei figli collaborando attivamente
con la scuola ma si registra un aumento delle situazioni di mancata attenzione da parte
delle famiglie in difficoltà.
Il livello culturale degli alunni all'ingresso nella scuola si presenta pertanto poco omogeneo
per i differenti percorsi personali e familiari.
Molti allievi presentano fenomeni di scarsa autostima, difficoltà relazionali, problemi e
difficoltà di apprendimento e infatti i dati relativi alla ripetenza (8.6%), alla dispersione e
all'abbandono definitivo degli studi (1%) sono indicativi di un disagio profondo.
2. INFORMAZIONI GENERALI
5
6
2.1 Dati generali
Il personale in attività nei due plessi è suddiviso secondo le seguenti categorie:
PERSONALE DOCENTE
SEDE PASCOLI
Materie
N° docenti
Lettere
Inglese
Spagnolo
Francese
Matematica e Scienze
Arte e Immagine
Tecnologia
Musica
Scienze motorie
Religione
Sostegno
Strumento
Totale
Docente assegnato ad altro
incarico
Ruolo
DSGA
SEDE NIVOLA
12
3
1
1
7
2
2
2
2
1
4
/
37
13
3
/
2
8
2
2
2
2
2
7
4
47
1
PERSONALE NON DOCENTE (A.T.A.)
SEDE PASCOLI
SEDE NIVOLA
Nominativo
Glauco Ibba
Assistenti Amministrativi
Maria Cristina Badas
Maria Pia Cintura
Patrizia Gessa
Marisa Melis
COLLABORATORI SCOLASTICI
SEDE PASCOLI
SEDE NIVOLA
Nominativo
Cabras Maria Teresa
Altamura Giuseppina
Lecca Olga
Aru Franco
Palla Anna Maria
Atzori Paola
Palmas Giovanna
Floris Annamaria
Pintore Peppina (P.T.)
Mostallino Angela
Sanna Lorenza
Saba Maria Assunta
Murru Marco (Corso E.D.A)
TOTALE 7
TOTALE 6
Il numero e la composizione delle classi nei due plessi è riportata nella seguente tabella:
7
N° classi
I
6
Totale
N° alunni
Totale
113
CLASSI E ALUNNI
SEDE PASCOLI
SEDE NIVOLA
II
III
I
II
6
6
6
7
18
18
130
365
122
125
132
363
III
5
Totale
36
106
728
2.2 Formazione delle classi
La formazione delle classi avviene secondo queste procedure:
il Collegio dei Docenti individua 4 professori per ogni plesso affinché formino la
Commissione classi.
La Commissione acquisisce tutte le informazioni reperibili attraverso la lettura delle schede
degli alunni, e se possibile attraverso incontri con i docenti della Scuola Primaria.
Si richiedono, inoltre, informazioni sulle competenze e sul comportamento degli alunni
provenienti da zone esterne al territorio della nostra Istituzione dalle scuole di provenienza.
Successivamente si procede alla formazione delle classi distribuendo gli alunni sulla base
dei criteri definiti dal Collegio dei docenti, tenuto conto della normativa vigente:

Per l'iscrizione al corso B a indirizzo musicale 1ogni anno le domande si presentano
al momento dell'iscrizione; tra febbraio e marzo i docenti di strumento dispongono le
prove orientativo/ attitudinali per selezionare 24 allievi che formeranno la nuova prima.
Gli studenti che hanno indicato in ordine di preferenza lo studio del pianoforte,
clarinetto, chitarra e violino saranno selezionati in modo da formare una classe con sei
chitarre, sei violini, sei clarinetti e sei pianoforti;









scelta tra tempo normale (30 ore) e tempo prolungato (36 ore)
scelta della seconda lingua comunitaria (francese/spagnolo)
alunni diversamente abili
gruppi paritari di maschi e femmine
alunni con diversi livelli di competenza
alunni ripetenti
alunni con difficoltà comportamentali
alunni stranieri
si mantengono, ove possibile, piccoli gruppi di alunni provenienti dalla stessa Scuola
Primaria o dalla stessa classe
si valutano motivate richieste dei genitori per l'inserimento del/dei figlio/i in una
determinata sezione o classe. Tale possibilità, tuttavia, non è vincolante per la
Commissione.

I gruppi classe così formati si assegnano alle diverse sezioni per sorteggio, si inseriscono
gli alunni ripetenti nei corsi di provenienza, salvo motivata e valida richiesta resa per
iscritto dai genitori o per gravi motivi segnalati dal Consiglio di Classe.
1
(D.M. 201/99)
8
Per le classi seconde e terze si tiene conto:
 della permanenza dei ripetenti nella stessa sezione (i passaggi ad altra sezione
sono previsti in casi eccezionali e motivati);
 dell'inserimento di nuovi studenti in base al numero degli alunni della classe, alla
situazione didattico- disciplinare della stessa e alla valutazione del Dirigente
Scolastico.
In caso di iscrizione di alunni ad anno scolastico già iniziato, il Dirigente per decidere in
quale classe inserire il nuovo allievo procede:
 alla convocazione dei Coordinatori;
 all' eventuale convocazione del Consiglio di Classe tenendo conto dei seguenti criteri:
- numero di alunni (compresi i disabili e/o gli stranieri);
- situazioni problematiche della classe.
Il limite massimo degli alunni per classe è di 24.
SEDE
PASCOLI
Corso A
TP
SEDE
NIVOLA
Corso A
TP
COMPOSIZIONE CLASSI
N° corsi e tipologia
Corso B Corso D Corso E Corso F
3^ TP
TN
TN
TN
2^ TN
1^ TN
Corso B
TN con
indirizzo
musicale
Corso C
1^/2^TN
Corso D
TP
Corso E
TP
Corso G
TN
Corso F
TP
Corso G
2^ TP
TP: tempo prolungato
TN: tempo normale
Particolarità della popolazione scolastica
Allievi di età superiore all'età scolare
N.
%
0,41
Secondaria di 1° grado
Allievi portatori di handicap
N.
9
%
1,23
Presenza di allievi nomadi
N.
1
%
0,13
Presenza di allievi stranieri
N.
23
%
3,18
Abbandoni anno scolastico 2009/2010
Abbandoni anno scolastico 2010/2011
Abbandoni anno scolastico 2011/2012
Abbandoni anno scolastico 2012/2013
Ripetenze anno scolastico 2009/2010
Ripetenze anno scolastico 2010/2011
Ripetenze anno scolastico 2011/2012
Ripetenze anno scolastico 2012/2013
Tasso di dispersione
N.
7
%
N.
4
%
N.
9
%
N.
5
%
N.
70
%
N.
36
%
N.
51
%
N.
62
%
1 sui
0'55
1,23
0,69
10
5 sui
7,1
8,6
sul totale
sul totale
sul totale
sul totale
frequentanti
sui frequentanti
sui frequentanti
sui frequentanti
sui frequentanti
frequentanti
sui frequentanti
sui frequentanti
9
3. TEMPO SCUOLA
Per quanto concerne l’articolazione dell'orario complessivo annuale, la nostra scuola è
organizzata con tre moduli orari settimanali a seconda dell’indirizzo scelto:
 30 ore per il Tempo Normale (TN);
 36 ore per il Tempo Prolungato (TP), comprensivo di mensa con 2 rientri
pomeridiani;
 34,5 ore per il Tempo Normale ad indirizzo musicale (Corso B, plesso "C. Nivola") 33
ore la mattina e 1,5 ora per un rientro pomeridiano).
Le ore di lezione sono di 60 minuti. L'anno scolastico è diviso in due quadrimestri.
QUADRO ORARIO NEI DUE PLESSI
SEDE
PASCOLI
N°
ore/settimana
Rientri
Orario
settimanale
TEMPO
NORMALE
30 ore totali
TEMPO PROLUNGATO
Nessun
rientro
Dal lunedì al
sabato
ore 8,30 –
13,30
Due rientri il martedì e il giovedì
dalle 14,30 alle 16,30
Lunedì, Mercoledì, Venerdì,
Sabato
8,30-13,30
36 ore totali
Martedì e Giovedì:
 8,30-13,30
 13,30-14,30 (mensa)
 14,30-16,30
(prolungamento
pomeridiano)
SEDE
NIVOLA
N°
ore/settimana
Rientri
TEMPO
NORMALE
30 ore totali
TEMPO PROLUNGATO
Nessun
rientro
Due rientri il Martedì e il Giovedì
dalle 14,30 alle 16,30
Orario
settimanale
Dal lunedì al
sabato
ore 8,30 –
13,30
Lunedì, Mercoledì
Venerdì, Sabato
8,30-13,30
36 ore totali



Martedì e Giovedì:
8,30-13,30
13,30-14,30 (mensa)
14,30-16,30
(prolungamento
pomeridiano)
INDIRIZZO
MUSICALE
34,5 ore totali
Un rientro alla
settimana
Martedì o Giovedì
Dal lunedì al sabato
Ore 8,00-13,30
Lezioni di strumento
Martedì e Giovedì
dalle 14,30 alle
19,00
( 3 moduli di 90
minuti per ogni
classe)
10
3.1 Calendario scolastico 2014/2015
In conformità alle disposizioni vigenti relative all’anno scolastico 2014/2015, il calendario
scolastico è il seguente:
Calendario nazionale
Festività nazionali
Calendario Regione Sardegna
Ulteriori sospensioni
dell’attività didattica
Tutte le domeniche
Dal 23 dicembre 2014 al 6
1° novembre 2014
gennaio 2015
festività di Tutti i Santi;
vacanze natalizie;
8 dicembre 2014
17 febbraio 2015
Immacolata Concezione
martedì grasso;
(domenica);
Dal 2 al 7 aprile 2015
25 dicembre 2014
vacanze pasquali;
Santo Natale;
28 aprile 2015
26 dicembre 2014
Sa Die de sa Sardigna
Giorni deliberati dal
Consiglio d’Istituto
(2 giorni a disposizione
del Consiglio d’Istituto).
16 febbraio 2015
02 maggio 2015
Santo Stefano;
1° gennaio 2015
Capodanno;
6 gennaio 2015
Epifania;
06 aprile 2015
Lunedì dell’Angelo;
25 aprile 2015
Anniversario della
Liberazione;
1° maggio 2015
Festa del Lavoro
(domenica);
2 giugno 2015
Festa Nazionale della
Repubblica
Festa del Santo Patrono
(se ricade in periodo di
attività scolastica).
11
3.2 Piano annuale delle attività collegiali 2014-2015
MESE
DATA
GIO.
RIUNIONE
RIPARTIZIONE ORARIA
OTTOBRE
OTTOBRE
OTTOBRE
OTTOBRE
OTTOBRE
OTTOBRE
13
15
17
20
22
24
L
MR
V
L
MR
V
OTTOBRE
OTTOBRE
OTTOBRE
OTTOBRE
OTTOBRE
OTTOBRE
13
15
17
20
22
24
L
MR
V
L
MR
V
NOVEMBRE
NOVEMBRE
NOVEMBRE
NOVEMBRE
NOVEMBRE
NOVEMBRE
17
19
21
24
26
28
L
MR
V
L
MR
V
NOVEMBRE
NOVEMBRE
NOVEMBRE
NOVEMBRE
NOVEMBRE
NOVEMBRE
17
19
21
24
26
28
L
MR
V
L
MR
V
GENNAIO
8
MA
FEBBRAIO
FEBBRAIO
FEBBRAIO
FEBBRAIO
FEBBRAIO
FEBBRAIO
2
4
6
9
11
13
L
MR
V
L
MR
V
FEBBRAIO
FEBBRAIO
FEBBRAIO
FEBBRAIO
FEBBRAIO
FEBBRAIO
2
4
6
9
11
13
L
MR
V
L
MR
V
MARZO
MARZO
MARZO
MARZO
MARZO
MARZO
9
11
13
16
18
20
L
MR
V
L
MR
V
MARZO
MARZO
MARZO
MARZO
MARZO
MARZO
9
11
13
16
18
20
L
MR
V
L
MR
V
APRILE
8
MA
DIPARTIMENTO
ORARIO 15.30/18.00
MAGGIO
MAGGIO
11
13
L
MR
CONS. DI CLASSE
2A ore 15
3D ore 15
CONS. DI CLASSE
(Sede Nivola)
CONS. DI CLASSE
(Sede Pascoli)
CONS. DI CLASSE
(Sede Nivola)
CONS. DI CLASSE
(Sede Pascoli)
DIPARTIMENTO
CONS. DI CLASSE
(Sede Nivola)
SCRUTINI
CONS. DI CLASSE
(Sede Pascoli)
SCRUTINI
CONS. DI CLASSE
(Sede Nivola)
CONS. DI CLASSE
(Sede Pascoli)
2A
3D
3E
1B
1F
1C
3A
1F
1E
3G
1B
1D
2A
3D
3E
1B
1F
1C
3A
1F
1E
3G
1B
1D
ore 15
ore 15
ore 15
ore 15
ore 15
ore 15
ore 15
ore 15
ore 15
ore 15
ore 15
ore 15
ore 15
ore 15
ore 15
ore 15
ore 15
ore 15
ore 15
ore 15
ore 15
ore 15
ore 15
ore 15
3A
2D
1E
2B
2F
2C
ore 16
ore 16
ore 16
ore 16
ore 16
ore 16
1A
2F
2E
2G
3B
2D
ore 16
ore 16
ore 16
ore 16
ore 16
ore 16
3A
2D
1E
2B
2F
2C
ore 16
ore 16
ore 16
ore 16
ore 16
ore 16
1A
2F
2E
2G
3B
2D
ore 16
ore 16
ore 16
ore 16
ore 16
ore 16
1A
1D
2E
3B
3F
2G
ore 17
ore 17
ore 17
ore 17
ore 17
ore 17
2A
3F
3E
1G
2B
3D
ore 17
ore 17
ore 17
ore 17
ore 17
ore 17
1A
1D
2E
3B
3F
2G
ore 17
ore 17
ore 17
ore 17
ore 17
ore 17
2A
3F
3E
1G
2B
3D
ore 17
ore 17
ore 17
ore 17
ore 17
ore 17
1A
1D
2E
3B
3F
2G
ore 17
ore 17
ore 17
ore 17
ore 17
ore 17
2A
3F
3E
1G
2B
3D
ore 17
ore 17
ore 17
ore 17
ore 17
ore 17
1A
1D
2E
3B
3F
2G
ore 17
ore 17
ore 17
ore 17
ore 17
ore 17
2A
3F
3E
1G
2B
3D
ore 17
ore 17
ore 17
ore 17
ore 17
ore 17
ORARIO 15.30/18.00
2A
3D
3E
1B
1F
1C
3A
1F
1E
3G
1B
1D
2A
3D
3E
1B
1F
1C
3A
1F
1E
3G
1B
1D
ore 15
ore 15
ore 15
ore 15
ore 15
ore 15
ore 15
ore 15
ore 15
ore 15
ore 15
ore 15
ore 15
ore 15
ore 15
ore 15
ore 15
ore 15
ore 15
ore 15
ore 15
ore 15
ore 15
ore 15
3A
2D
1E
2B
2F
2C
1A
2F
2E
2G
3B
2D
3A
2D
1E
2B
2F
2C
1A
2F
2E
2G
3B
2D
ore 16
ore 16
ore 16
ore 16
ore 16
ore 16
ore 16
ore 16
ore 16
ore 16
ore 16
ore 16
ore 16
ore 16
ore 16
ore 16
ore 16
ore 16
ore 16
ore 16
ore 16
ore 16
ore 16
ore 16
3A ore 16
2D ore 16
1A ore 17
1D ore 17
12
MAGGIO
MAGGIO
MAGGIO
MAGGIO
15
18
20
22
V
L
MR
V
MAGGIO
MAGGIO
MAGGIO
MAGGIO
MAGGIO
MAGGIO
11
13
15
18
20
22
L
MR
V
L
MR
V
GIUGNO
GIUGNO
GIUGNO
GIUGNO
GIUGNO
GIUGNO
10
11
11
12
12
13
MR
G
G
V
V
S
GIUGNO
GIUGNO
GIUGNO
GIUGNO
GIUGNO
GIUGNO
10
11
11
12
12
13
MR
G
G
V
V
S
(Sede Nivola)
CONS. DI CLASSE
(Sede Pascoli)
CONS. DI CLASSE
(Sede Nivola)
SCRUTINI
CONS. DI CLASSE
(Sede Pascoli)
SCRUTINI
3E
1B
1F
1C
ore 15
ore 15
ore 15
ore 15
1E ore 16
2B ore 16
2F ore 16
2C ore 16
2E
3B
3F
2G
ore 17
ore 17
ore 17
ore 17
3A
1F
1E
3G
1B
1D
ore 15
ore 15
ore 15
ore 15
ore 15
ore 15
1A
2F
2E
2G
3B
2D
ore 16
ore 16
ore 16
ore 16
ore 16
ore 16
2A
3F
3E
1G
2B
3D
ore 17
ore 17
ore 17
ore 17
ore 17
ore 17
3A
3D
3E
3B
3F
1C
ore 15
ore 9.00
ore 15
ore 9.00
ore 15
ore 9.00
2A
2D
2E
2B
2F
2C
ore 16
ore 10.00
ore 16
ore 10.00
ore 16
ore 10.00
1A
1D
1E
1B
1F
2G
ore 17
ore 11.00
ore 17
ore 11.00
ore 17
ore 11.00
1A
1F
1E
1G
1B
1D
ore 17.30
ore 10.30
ore 17.30
ore 10.30
ore 17.30
ore 10.30
3A
3F
3E
3G
3B
3D
ore 15.30
ore 8.30
ore 15.30
ore 8.30
ore 15.30
ore 8.30
2A
2F
2E
2G
2B
2D
ore 16.30
ore 9.30
ore 16.30
ore 9.30
ore 16.30
ore 9.30
CONSEGNA SCHEDE
FEBBRAIO
GIUGNO
27
29
V
L
CONSEGNA SCHEDE
CONSEGNA SCHEDE
DICEMBRE
APRILE
17
15
MR
MR
COLLOQUI GENERALI
COLLOQUI GENERALI
1^ QUADRIM.
2^ QUADRIM.
16.00/18.00
9.30/10.30
1^ QUADRIM.
2^ QUADRIM.
16.00/18.30
16.00/18.30
COLLOQUI GENERALI
4. STRUTTURE DELLA SCUOLA
Aule classi
Aule per l’attività informatiche
Aule per l’educazione artistica
Laboratorio di ceramica
Laboratorio di scienze
Aule di musica
Aula cinema, ascolto musica e video
Aula video Edit
Biblioteca e videoteca
Palestra
Aule speciali per diversamente abili
Aula magna
Sala mensa
Laboratorio di cucina
SEDE PASCOLI
18
2
1
/
1
2
1
1
1
1
1
1
1
/
SEDE NIVOLA
18
3
1
1
1
4
1
/
1
1
1
1
1
1
13
5. SERVIZI AGLI ALUNNI E ALLE FAMIGLIE
5.1 Servizio di Biblioteca e videoteca
Docente responsabile: Prof.ssa Gesuina Deidda
La scuola possiede due biblioteche, una in ogni plesso.
La responsabile del servizio bibliotecario gestisce il servizio di consultazione e prestito con
il seguente orario:
 lunedì, mercoledì, venerdì dalle ore 9,00 alle ore 13,00 plesso “Pascoli”
 martedì, giovedì, sabato dalle ore 9,00 alle ore 13,00 plesso “Nivola”.
La bibliotecaria organizza inoltre il servizio di affidamento dei libri di testo in comodato
d’uso.
Le biblioteche sono dotate di un elenco telematico dei libri e collaborano insieme ai
docenti con i progetti di educazione alla lettura organizzate dalla biblioteca comunale di
Assemini e dalle biblioteche di Cagliari.
Il patrimonio librario è in continua crescita anche grazie all’attivazione di progetti di
promozione alla lettura.
5.2 Servizio mensa
Il servizio di mensa è riservato alle classi che frequentano i corsi a tempo prolungato e si
attua nei locali scolastici nel rispetto del regolamento del servizio.
Il servizio mensa è attivo nei giorni di rientro pomeridiano: martedì e giovedì dalle 13.30
alle 14.30.
Le famiglie possono scegliere se usufruirne o meno compilando appositi moduli forniti
dalla segreteria, mentre modalità di pagamento e costi sono stabiliti dal Comune di
Assemini.
Per ciascuna mensa esiste un docente responsabile e un comitato di valutazione di qualità
costituito da docenti e genitori.
5.3 Collaborazione con i Servizi sociali del Comune
Per tutte le situazioni di disagio, di sostegno e di assistenza agli alunni e alle famiglie, la
scuola opera in stretta collaborazione con l'Assessorato ai Servizi Sociali del Comune, come
definito all'interno del Piano Socio-assistenziale.
Tra le misure più importanti per il buon funzionamento della scuola si segnala
l’attribuzione di figure di supporto agli alunni in difficoltà come gli educatori che
intervengono in classe e a domicilio su richiesta delle famiglie.
5.4 Collaborazione con l'ASL per gli interventi sanitari obbligatori
La scuola, nell'ambito delle sue funzioni istituzionali, partecipa, offrendo ampia
collaborazione, insieme alle strutture sanitarie territoriali, alle attività di prevenzione ed
informazione (vaccinazioni, conferenze su temi specifici, raccolta di dati).
5.5 Rapporti con le famiglie
La nostra scuola dedica particolare attenzione ai rapporti con le famiglie finalizzati a
creare una relazione basata sull'ascolto e sul dialogo costruttivo. Le comunicazioni
hanno come strumento il libretto delle assenze dove vengono annotate le valutazioni
che i docenti assegnano e il diario personale dell'alunno dove vengono annotate le
variazioni temporanee all'orario delle lezioni e le comunicazioni ufficiali.
Due volte l'anno, a dicembre e ad aprile, l'Istituto programma i colloqui generali
pomeridiani, ma per evitare un afflusso massiccio dei genitori, buona parte degli insegnanti
mette a disposizione un'ora di ricevimento settimanale per discutere l'andamento degli
14
studenti sul piano didattico e disciplinare. Altre occasioni d'incontro e scambio sono le
assemblee indette per l'elezione dei rappresentanti dei Consigli di classe e la consegna
delle schede di valutazione.
I genitori degli alunni partecipano alla vita della scuola eleggendo i propri rappresentanti
negli Organi Collegiali (Consigli di classe e Consiglio d'Istituto).
5.6 L'educazione degli adulti
Il plesso "G. Pascoli" ospita i corsi serali di Educazione Degli Adulti (E.D.A.) che si
configurano come servizio sul territorio finalizzato a soddisfare l'esigenza di
alfabetizzazione culturale e funzionale, ma anche a svolgere un ruolo di consolidamento
delle conoscenze e delle competenze specifiche, anche professionali.
I corsi E.D.A. sono infatti destinati a chi intende conseguire il titolo di licenza media - adulti
e giovani usciti dall'obbligo senza un'adeguata strumentazione di base- sia a quelle
persone che, pur essendo in possesso del titolo, desiderano approfondire le proprie
conoscenze; offrono inoltre ai cittadini stranieri presenti nel territorio l'opportunità di
seguire corsi di alfabetizzazione di lingua italiana. I corsi si svolgono dal lunedì al venerdì
dalle ore 17.00 alle ore 21.00.
15
6. 2INTEGRAZIONE DEGLI ALUNNI
L' integrazione degli alunni disabili, viene garantita nella nostra scuola dalla collaborazione
e il coordinamento di tutte le componenti impegnate nella pianificazione/ attuazione/
verifica e aggiornamento del Piano Educativo Individualizzato il cui obiettivo fondamentale
è lo sviluppo delle competenze dell'alunno negli apprendimenti, nella comunicazione e
nella relazione, nonché nella socializzazione.
Il PEI descrive tutti gli interventi predisposti per l'alunno in situazione di handicap, relativi
ad un periodo di tempo determinato (un anno o il triennio); è redatto congiuntamente dagli
operatori sanitari, dal personale insegnante curricolare e di sostegno della scuola e/o
dall'operatore psico- pedagogico, in collaborazione con i genitori o di chi ne fa le veci. Per
la sua definizione ciascun soggetto propone gli interventi e le forme d'integrazione
correlate alle disabilità, alle difficoltà e alle potenzialità dell'alunno stesso.
Per gli alunni disabili la progettualità didattica orientata alla loro inclusione comporterà
l'adozione di strategie e metodologie favorenti l'apprendimento cooperativo, il lavoro di
gruppo e/o a coppie, il tutoring, l'apprendimento per scoperta, la suddivisione del tempo
secondo modalità adeguate alle esigenze di ciascuno, l'utilizzo di mediatori didattici, di
attrezzature e ausili informatici, di software e sussidi specifici e/o altro in base alle
necessità.
Per la realizzazione delle attività concernenti l'integrazione scolastica previste dal P.E.I, la
DS ha individuato prof. Paolo Giacobbe quale referente per le iniziative di organizzazione
e di cura della documentazione, delle quali è responsabile e garante. Tra gli strumenti
organizzativi per l'integrazione sono presenti nella scuola:
A. Un registro informatizzato per il sostegno che mette in relazione obiettivi con
attività, scelte con periodizzazioni, P.E.I con registro, dando effettiva univocità agli
strumenti operativi utilizzati.
B. Lo schema in versione digitale per la compilazione del Piano Educativo
Individualizzato uniformato alla struttura del registro.
C. Un archivio informatizzato con le documentazioni per tutti gli alunni (P.E.I., registri,
progetti speciali, relazioni, diagnosi, informazioni generali) la cui visione possa favorire
l'integrazione nel passaggio fra i vari ordini di scuola, nonché l'accesso ai dati relativi alle
iniziative, ai progetti, agli acquisti che hanno dirette ripercussioni con l'attività di sostegno e
integrazione.
D. Il Piano della continuità consente, nel passaggio dalla scuola media alla scuola
superiore, di accedere, per un periodo di due anni, alle valutazioni periodiche ed ha
l'importante funzione di fornire informazioni di ritorno sulla qualità degli apprendimenti,
sull'adeguatezza degli interventi realizzati nel corso della scuola secondaria di I grado,
sulla qualità dell'integrazione, sulle eventuali difficoltà o carenze rilevate e loro ricaduta
nell'analisi delle scelte educativo-didattiche, ed altro ancora.
2
Per la legislazione sulla disabilità a scuola cfr. gli Articoli 3 e 34 della Costituzione, Legge 118/71, Legge 517/77, Legge 104/92, DPR
24 Febbraio 1994, Linee Guida 2009
16
E. Il piano d'integrazione per gli alunni che, pur necessitando di un intervento
specialistico, non beneficiano dell'insegnante di sostegno. Tale piano si fonda
sull'ottimizzazione delle risorse professionali della scuola e sul loro coordinamento in
funzione delle esigenze espresse dai consigli di classe ed ha il compito di fornire supporti,
non solo sul piano delle dotazioni scolastiche, ma anche su quello del confronto con
diverse professionalità, per prospettare nuove opportunità o differenti "letture" dello
stesso fenomeno.
F. Il collegamento con il piano per il recupero che ha lo scopo di rendere espliciti e
diffusi alcuni strumenti legandoli alle operazioni di monitoraggio delle situazioni didattiche.
6.1 Strumenti ordinari per l’integrazione degli alunni diversamente abili
In base alla normativa vigente sono strumento ordinario di programmazione per gli alunni
in situazione di disabilità:
La diagnosi funzionale, di competenza degli specialisti dell’A.S.L., rappresenta il
“bilancio” della realtà dell’alunno, allo scopo di agevolare i processi di apprendimento e di
crescita.
Il profilo dinamico funzionale comprende la descrizione funzionale dell’alunno in
relazione alle difficoltà mostrate, nonché l’analisi del suo sviluppo potenziale a breve e a
medio termine.
Il piano educativo individualizzato, redatto dagli insegnanti in collaborazione con la
famiglia e gli operatori ASL, con riferimento ai bisogni specifici dell’allievo, descrive gli
interventi integrati predisposti per l'alunno diversamente abile comprendenti gli aspetti
educativi, didattici, riabilitativi e di socializzazione nell'arco di ogni anno scolastico, le
strategie e gli strumenti più idonei a facilitare l’insegnamento/apprendimento. Il PEI è
sottoposto a verifiche ed aggiornamenti periodici da parte del GLH.
6.2 Dsa (Disturbo Specifico dell’Apprendimento)
La legge n. 170/2010 riconosce la dislessia, la disortografia, la disgrafia e la discalculia
come Disturbi Specifici di Apprendimento (DSA), assegnando al sistema nazionale di
istruzione il compito di individuare forme didattiche e modalità di valutazione adeguate
affinché alunni e studenti con DSA possano raggiungere il successo formativo.
Per raggiungere gli obiettivi di apprendimento le modalità didattiche e le strategie di
insegnamento vengono ridefinite sulla base dei bisogni educativi specifici attraverso l’uso
di strumenti e l’adozione di misure che derogano da alcune prestazioni richieste dalla
scuola.3
La Scuola quale atto dovuto si impegna alla stesura di un Piano Didattico Personalizzato
(PDP) elaborato con la collaborazione di tutti i componenti del Consiglio di Classe, della
famiglia e degli specialisti. Il documento conterrà l’indicazione degli strumenti compensativi
e dispensativi adottati nelle diverse discipline, nonché le modalità di verifica e di
valutazione che si intendono applicare, diverse da quelle consuete.
Per gli alunni DSA (valutando di volta in volta i progressi, l'entità e il profilo della
difficoltà da affrontare) si utilizzeranno:
3
Le Linee guida allegate al Decreto Ministeriale 12 luglio 2011 presentano alcune indicazioni, elaborate sulla base
delle più recenti conoscenze scientifiche, per realizzare interventi didattici individualizzati e personalizzati, nonché per
utilizzare gli strumenti compensativi e per applicare le misure dispensative. Esse indicano il livello essenziale delle
prestazioni richieste alle istituzioni scolastiche per garantire il diritto allo studio degli alunni con DSA.
17
Strumenti compensativi:





computer con programmi di video-scrittura, correttore ortografico e sintesi vocale,
audiolibri e altro secondo le necessità;
tavola pitagorica;
tabella delle misure, tabella delle formule geometriche;
calcolatrice;
registratore.
Strumenti dispensativi:
 dispensa dalla lettura ad alta voce, scrittura veloce sotto dettatura, uso del
vocabolario, studio mnemonico delle tabelline;
 dispensa, se necessario, dallo studio della lingua straniera in forma scritta;
 programmazione di tempi più lunghi per prove scritte e per lo studio a casa;
 organizzazione di interrogazioni programmate;
 valutazione delle prove scritte e orali con modalità che tengano conto del contenuto
e non della forma.
6.3 Gruppo GLI
Il GLI, Gruppo di Lavoro per l'Inclusione, ha il compito di rilevazione e intervento sulle
criticità presenti a scuola. La finalità preminente è quella di aiuto e supporto al corpo
docente per migliorare la qualità dell'offerta formativa e la personalizzazione della didattica
all'interno delle classi.
A tale gruppo di lavoro partecipano, tutti i docenti di sostegno e, in qualità di genitori, le
Sigg.re Franca Garau e Anna Rita Scalas, rispettivamente rappresentanti di alunni in
situazione di handicap e di alunni con DSA. Ai lavori del gruppo sono integrate le figure di
riferimento della ASL n° 8 nella persona della Neuropsichiatra Infantile del servizio
territoriale competente, Dott.ssa Marchei, la Pedagogista per i Servizi Sociali del Comune
di Assemini, Dott.ssa Cabras, nonché le altre figure che esercitano ruoli determinanti nei
servizi di assistenza alla persona e di supporto educativo alle attività.
Il GLI svolge le seguenti funzioni:






rilevazione dei BES presenti nella scuola;
raccolta e documentazione degli interventi didattico - educativi posti in essere anche in
funzione di azioni di apprendimento organizzativo e/o in rapporto con azioni strategiche
dell'Amministrazione;
focus/confronto sui casi, consulenza e supporto ai colleghi sulle strategie/metodologie di
gestione delle classi;
rilevazione, monitoraggio e valutazione del livello di inclusività della scuola;
raccolta e coordinamento delle proposte formulate dai singoli GLH operativi sulla base
delle effettive esigenze, ai sensi dell'art. 1, c. 605, lettera b, della legge 296/2006,
tradotte in sede di definizione del PEI come stabilito dall'art. 10 comma 5 della Legge
30 luglio 2010 n. 122 ;
elaborazione di una proposta di Piano Annuale per l'Inclusività riferito a tutti gli alunni
con BES, da redigere al termine di ogni anno scolastico.
18
6.4
Inserimento dei Minori Stranieri
Disposizioni del MPI
L'inserimento dei minori stranieri nella nostra scuola, avviene nel pieno rispetto della
normativa vigente4
In particolare, in attesa dei decreti applicativi delle recenti novità normative contenute nella
C.M. n. 2 dell' 8 gennaio 2010, per l'assegnazione dei minori stranieri alle classi, si seguono le
disposizioni e raccomandazioni contenute nella C.M. 110/07 e di seguito riportate:
 in via ordinaria gli alunni stranieri soggetti all'obbligo d'istruzione sono iscritti
d'ufficio alla classe corrispondente all'età anagrafica. I collegi dei docenti possono
comunque definire modalità generali dell'assegnazione dell'alunno straniero alla classe
inferiore o superiore a quella corrispondente all'età, tenendo conto dell’ordinamento
scolastico del Paese di provenienza, e dell’accertamento delle competenze del,
corso di studi seguito, del titolo di studio posseduto ecc.,
 è opportuno che la modalità di assegnazione dell’alunno a una classe avvenga
previo accertamento delle conoscenze e delle competenze acquisite al momento
dell’iscrizione, valutate ad opera di un gruppo di docenti preposto all'accoglienza,
che ne segua inizialmente l'inserimento. Il Dirigente e il Collegio possono valutare
la possibilità che l'assegnazione definitiva alla classe sia preceduta da una fase di
alfabetizzazione linguistica in intergruppo e/o interclasse finalizzata a favorire un
efficace inserimento;
 occorre in ogni modo che la questione dell'inserimento scolastico degli alunni
stranieri venga assunta in termini interistituzionali anche attraverso la stipula di
appositi accordi di rete tra scuole e intese territoriali con gli Enti nonché in
collaborazione con la sezione stranieri dell'Ufficio Scolastico Regionale e Provinciale.
Nel nostro istituto esiste la figura del mediatore culturale che si occupa del percorso di
alfabetizzazione degli stranieri con progetti personalizzati. Si tratta di un servizio messo in
essere dalla Provincia che risponde alle richiesta delle scuole sulla base del personale
disponibile, in quanto non tutte le comunità straniere hanno queste figure istituzionali.
4
T.U. n. 286/1998; D.P.R. n. 394 del 31/8/1999; D.L.vo n. 76/2005;
19
7. PROGETTI E ATTIVITA’
Nel corrente anno scolastico verranno realizzate iniziative e attività di ampliamento
dell'Offerta formativa, discusse ed elaborate nei vari Consigli di Classe, senza oneri per il
F.I.S.
7.1 Educazione ambientale e valorizzazione del territorio
Sono previste attività di educazione ambientale e di conoscenza del territorio circostante e
di alcuni ambienti naturali.
 Partecipazione al progetto "Georientiamoci"
 Collaborazione con il Corpo Forestale della Sardegna
 Collaborazione con l'Associazione L.I.P.U
 Progetto INSETTI-AMO sulla conoscenza, la prevenzione e la difesa dagli insetti
più comuni, curato, a costo zero, dalla Provincia di Cagliari (Centro provinciale antiinsetti)

Pedalata ecologica: questa manifestazione organizzata dall’Amministrazione del
Comune di Assemini si è svolta in data 27/09/2014 e ha visto la partecipazione di
numerosi alunni dei due plessi accompagnati da alcuni insegnanti. Il percorso
effettuato è stato il seguente: partenza degli alunni dalle rispettive sedi scolastiche,
arrivo e pausa presso il parco Santa Maria di Uta e rientro alle ore 13.00 nella sede
scolastica di appartenenza.
7.2 Attivita' culturali
 Partecipazione a spettacoli teatrali e musicali, proiezione di film a scuola o nelle
strutture del territorio.
 Saggi musicali di Natale e di fine anno scolastico organizzati dai docenti di musica.
 Recita di Natale realizzata dagli alunni del Plesso “Nivola”.
 Partecipazione a concorsi dell'indirizzo musicale plesso “Nivola” : ogni anno il corso
musicale partecipa ai concorsi regionali e nazionali di musica classica dedicati
alle scuole a indirizzo musicale e in particolare: quello organizzato dal Convitto
Nazionale, Sant'Andrea Frius “Suoniamo insieme”, “Cartocci” di Iglesias,
“Kellarious” di Selargius.
 Promozione della lettura in collaborazione con Biblioteche e associazioni del
territorio.
 Partecipazione di alcune classi della scuola al Festival di letteratura per ragazzi
"Tuttestorie" e incontro con alcuni autori, in collaborazione con la Biblioteca
Comunale di Assemini e la Libreria "Tuttestorie" di Cagliari;
 Realizzazione del Mercatino del libro usato per l’acquisto di libri scolastici.
L’attività ha visto il coinvolgimento di numerosi alunni dei due plessi e si è svolta
all’inizio dell’anno presso l'anfiteatro di Assemini.
 Partecipazione ai Giochi Matematici in collaborazione con L'Università
Bocconi di Milano.
 Partecipazione alla IV edizione del Festival della scienza “La scienza ci aiuta”
svoltosi a Cagliari nei giorni 4- 9 Novembre 2014 presso l’Exma e il Parco di Monte
Claro.
 Partecipazione al progetto regionale Unplugged per la prevenzione contro l'uso di
sostanze.
 Partecipazione al progetto di lingua inglese Kangourou con finali a Mirabilandia.
 Partecipazione al concorso nazionale indetto dal Corriere della Sera e
l’Unione Sarda "Il quotidiano in classe".
20




Partecipazione alla manifestazione nazionale Libriamoci “Il libro in tasca”
promossa, dal 29 al 31 ottobre, dal Centro per il libro e la lettura e dalla Direzione
generale per lo studente, in collaborazione con l’ANCI. L’attività è stata svolta nel
Plesso “Pascoli” in collaborazione con la Biblioteca comunale di Assemini.
Partecipazione al progetto “Repubblica@scuola”, per la realizzazione di un
“giornale” on line e la lettura del giornale in formato on line in classe. (Plesso
“Pascoli”)
Adesione all’iniziativa Ministeriale denominata “Programma il futuro”, docente
referente Prof. Pierluigi Podda di tecnologia. Sono coinvolte le classi del Plesso
“Pascoli”.
Progetto multidisciplinare sulla Storia della Sardegna tra Otto e Novecento
coinvolge anche tecnologia, scienze, musica, teatro e cineforum. Sono coinvolte le
classi del Plesso “Nivola”
7.3 Attivita' sportiva
Da diversi anni, nella nostra scuola, è stato istituito il Centro Sportivo Studentesco che
prevede la partecipazione a:




Attività e tornei organizzati dall’Ufficio Scolastico per l’educazione fisica in
collaborazione con altre scuole.
Partecipazione al torneo 1,2,3 Volley per le prime e torneo 3xVolley per le classi
seconde e terze (Nivola) con torneo di classe, d'istituto e finale provinciale.
“Classi in gioco” tornei interni delle seguenti discipline sportive:
- calcio a 5 (classi seconde e terze) plesso “G. Pascoli”
- pallavolo (classi prime e seconde) plesso “C. Nivola”
Giochi studenteschi con la partecipazione ai seguenti tornei:
- Calcio maschile
- Calcio a 5
- Atletica leggera (maschile- femminile)
- Pallacanestro (maschile- femminile)
- Corsa campestre (maschile- femminile)
- Nuoto (maschile- femminile)
- Arrampicata sportiva (in collaborazione con l’ITI Giua)
7.4 Altre collaborazioni della scuola
 Progetto biennale in rete "Insieme per un ambiente amico" con le scuole
elementari di Assemini, Istituto Comprensivo Sarroch e Scuole elementari e medie
di Capoterra.
 Polizia postale
 Croce azzurra
 Istruzione domiciliare
21
8. PROGETTAZIONE CURRICOLARE
Nel rispetto e nella valorizzazione dell'autonomia, la nostra scuola elabora la
progettazione curricolare annuale ispirandosi sia ai " Traguardi per lo sviluppo delle
competenze ", sia agli Obiettivi di apprendimento al termine della classe III della scuola
secondaria di I grado, entrambi contenuti nelle Indicazioni per il curricolo del 5 settembre
2007.
I docenti, nel rispetto della libertà d'insegnamento, dedicheranno il 20% del loro monte ore
annuale ad attività didattiche diverse in base alle necessità formative della classe.
Parte integrante del curricolo obbligatorio sono:
 Informatica e Linguaggi multimediali
 Seconda Lingua comunitaria: francese o spagnolo (solo plesso Pascoli)
 Il Corso ad indirizzo musicale (solo sezione B del plesso "C. Nivola", pianoforte,
chitarra classica, violino, clarinetto e musica d'insieme)
 Educazione musicale con attività strumentale e corale
 Sport
 Orientamento
8.1 Informatica e linguaggi multimediali
Lo studio e l'utilizzo delle tecnologie informatiche e multimediali rispondono alle esigenze
di una società che dipende sempre più dalle nuove tecnologie. La rete Internet, il
computer, le LIM, i tablet diventano nella didattica strumento per raccogliere dati,
comporre tabelle e visualizzare appunti per lo studio; un modo per imparare a usare le
diverse forme testuali (cinema, racconto, video, poesia) e produrre creativamente ipertesti,
studiare la geometria, cimentarsi nel disegno tecnico. Dal 2014 la Scuola è dotata di LIM
(Lavagna Interattiva Multimediale) in tutte le aule e i laboratori principali.
8.2 Seconda lingua comunitaria
Lo studio e la conoscenza della seconda Lingua comunitaria (Francese o Spagnolo alla
“Pascoli”), risponde ai bisogni formativi di una società sempre più integrata. Finalità
ineludibili della scuola sono: l’ acquisizione delle competenza di cittadinanza attiva che
comprende anche la capacità di riconoscere la propria identità culturale attraverso
un’esperienza multipla dell’alterità e la competenza plurilingue e pluriculturale.
Nelle “Nuove Indicazioni per il curricolo per la scuola di base” l’apprendimento in più
lingue si trova in linea con i documenti del Consiglio d’Europa e con le politiche europee.
Le lingue sono considerate infatti una chiave di accesso a culture diverse dalla propria
nell’ottica dell’apprendimento lungo tutto l’arco della vita. La “Pascoli- Nivola” cura con
particolare attenzione l'apprendimento delle lingue straniere anche attraverso la
partecipazione ai programmi di scambio europei; la presenza, quando possibile, di lettori
di lingua madre e attività di potenziamento delle eccellenze con certificazione delle
competenze.
8.3 Educazione Musicale e
Corso a indirizzo musicale (solo plesso Nivola)
Caratteristica della “Pascoli –Nivola” è l'attenzione all'educazione musicale per tutti gli
studenti che viene curata, in entrambi i plessi, attraverso la realizzazione di concerti
(Natale e fine anno), esibizioni e partecipazioni a concorsi. Gli studenti hanno a
disposizione aule speciali per suonare ed educare l'orecchio all'ascolto e al canto. Il plesso
“Nivola” ha dal 2008 il corso B a indirizzo musicale che attira molti studenti del territorio. Le
22
modalità d'iscrizione e il funzionamento del corso musicale sono spiegate nei paragrafi
sulla organizzazione della scuola.
L'insegnamento strumentale costituisce integrazione interdisciplinare ed arricchimento
dell'insegnamento obbligatorio dell'educazione musicale nel più ampio quadro delle finalità
della scuola media e del progetto complessivo di formazione della persona. Concorre,
pertanto, alla consapevole appropriazione del linguaggio musicale, di cui fornisce al
preadolescente un'ampia conoscenza. L'indirizzo musicale richiede quindi che l'ambito in
cui si realizza offra un'adeguata condizione metodologica di interdisciplinarità:
l'educazione musicale e la pratica strumentale vengono così posti in costante rapporto con
l'insieme dei campi del sapere.
L'educazione alla musica nella nostra scuola prevede:




partecipazione a concerti
lezioni, visite guidate e di istruzione nei luoghi della musica (teatri, conservatorio di
musica, musei, etc..).
attività di tipo vocale e strumentale
il Corso ad indirizzo musicale, nella sezione B del plesso “Nivola”, con lo studio
individuale e di gruppo di 4 specialità strumentali: chitarra, clarinetto, pianoforte e
violino, teoria e lettura della musica, nonché attività di musica d'insieme.
Le attività musicali sono attuate attraverso la collaborazione e il supporto degli Enti locali e
delle Associazioni del territorio, prevedono la realizzazione di saggi, la partecipazione a
Concorsi Musicali di livello regionale e nazionale, nonché la presentazione di spettacoli,
manifestazioni e iniziative di vario genere finalizzati a sostenere anche azioni e progetti di
solidarietà.
8.4 Attività sportiva a scuola 5
L'Istituto "G.Pascoli - C.Nivola" considera la pratica sportiva strumento ed elemento
imprescindibile del processo di crescita dei singoli alunni. A tale riguardo, ha istituito il
"Centro sportivo scolastico" affidando l'incarico di referente ai docenti di scienze motorie
Marcello Ibba e Roberto Dessì, approvando un progetto che intende offrire a tutti gli alunni
(compresi i diversamente abili) attività sportive, di gruppo e/o individuali, propedeutiche alla
carriera agonistica. Durante la preadolescenza si scoprono infatti nuove attitudini e
capacità che indirizzate correttamente possono favorire l'attività sportiva a livello amatoriale
o professionale.
Aspetto importante dell'organizzazione sarà la collaborazione e il coordinamento della
scuola con le singole federazioni che prevede anche la presenza, durante le lezioni, di
tecnici federali. Si intende partecipare alle fasi agonistiche dei giochi sportivi studenteschi
e altri avvenimenti sportivi (provinciali/regionali/nazionali).
L'attività sportiva si svolge sia durante le ore curricolari che in orario pomeridiano
extracurricolare quando si tratta di tornei e campionati.
5
Cfr. "Linee guida sulla riorganizzazione delle attività di educazione fisica, motoria e sportiva nelle scuole secondarie di
primo e secondo grado" diramate dal MIUR il 4 agosto 2009 che attribuiscono alle attività sportive un ruolo fondamentale
sia sotto il profilo culturale sia educativo, nel percorso di formazione e maturazione della personalità degli alunni.
23
8.5 Orientamento scolastico e professionale 6
L'Orientamento costituisce uno dei punti cardine del processo formativo di base dei
giovani tra gli 11 e i 15 anni. È pertanto indispensabile una programmazione didattica che
preveda un processo di auto-formazione e momenti di crescita significativi che
consentano agli adolescenti di inserirsi coscientemente nel contesto scolastico, quotidiano
e professionale. Poiché sapersi orientare è un'abilità di base trasversale alle varie
discipline, il percorso orientativo riguarda tutti i docenti di tutte le discipline. Ogni disciplina
scolastica può infatti essere orientativa, sia fornendo strumenti idonei ad attivare capacità
comportamentali per rapportarsi alla realtà, sia alimentando i livelli di conoscenza e di
sapere. In questo senso l'Orientamento non si configura come qualcosa di extra, di
aggiuntivo rispetto ai programmi delle diverse discipline, ma come un insieme di obiettivi
interdisciplinari, una modalità di lavoro che deve essere condivisa e seguita da tutti i
docenti e non delegata ad un unico ambito disciplinare.
Le attività riguardanti l'orientamento scolastico e professionale rientrano nella
programmazione educativa del Collegio Docenti, come momento fondamentale e
permanente nel processo evolutivo del preadolescente nell'arco dell'intero triennio. Le
tappe essenziali si snodano attraverso fasi di carattere sia educativo sia conoscitivo che
pratico. L'attività di orientamento si impernia sulla conoscenza di sé (interesse, attitudini,
abitudini di studio), sui complessi rapporti esistenti nel mondo del lavoro e l'analisi della
realtà economica locale.
Le attività che si svolgono alla “Pascoli Nivola” a cura dei docenti responsabili dell'orientamento
prevedono due linee d'intervento parallele, in entrata e in uscita, secondo le indicazioni tese a
favorire un processo di educazione permanente.
L'orientamento in entrata, date le caratteristiche anomale di accorpamento in orizzontale due
scuole medie anziché due istituti comprensivi, come nel resto della regione, prevedono attività di
incontro con le insegnanti elementari all'inizio dell'anno per la formazione classi; concerti, visite
guidate e open day tra dicembre e gennaio per le classi quinte che devono scegliere la scuola
media, laboratori comuni tra quinte e prime durante l'intero anno.
L'Orientamento in uscita prevede l'organizzazione di incontri e visite con le scuole superiori di
Cagliari e del territorio circostante, attività di tutoraggio e guida alla scelta consapevole con
esperti degli enti locali per i ragazzi indecisi, incontri con le famiglie e organizzazione di visite per
gruppi di studenti che ne facciano esplicita richiesta.
6
Cfr. Legge istitutiva della Scuola Media (L. 1859/62) e Nuovi Programmi della Scuola Media (D.M. 9/2/79)
24
9. VISITE GUIDATE E VIAGGI D’ISTRUZIONE
Notevole importanza nella nostra scuola assumono le visite guidate ed i viaggi di
istruzione che hanno i seguenti obiettivi:
 ampliare la cultura degli alunni,
 arricchire la personalità degli alunni in relazione ai processi di socializzazione del
gruppo,
 stimolare il dialogo ed il confronto tra culture e realtà differenti,
 elevare il livello medio della qualità del servizio scolastico,
 riscoprire le ricchezze artistiche italiane,
 fornire una visione dinamica degli ecosistemi e dei fattori che influiscono sul loro
equilibrio,
 comprendere che l’intervento dell’uomo ha sempre una influenza molto forte
sull’ambiente.
L'Istituto per la realizzazione delle visite guidate e dei viaggi di istruzione adotta la
normativa generale che prevede la seguente procedura:
1.
Programmazione delle iniziative contestualmente a quella annuale dei vari Consigli
di Classe.
2.
Raccolta delle informazioni riguardanti gli aspetti organizzativi delle attività.
3. Definizione di un progetto completo di: motivazioni, percorso, periodo, classi coinvolte,
insegnanti disponibili a guidare tali iniziative, prospetto economico.
L'Istituto si riserva di determinare:
 il periodo più opportuno di realizzazione delle uscite didattiche, compatibilmente con
l'attività didattica;
 il numero di allievi partecipanti;
 le destinazioni e la durata
Le iniziative in argomento possono essere, in linea di massima, ricondotte alle seguenti
tipologie:
 Viaggi e visite d'integrazione culturale, finalizzati a promuovere negli alunni una
maggiore conoscenza del territorio regionale di appartenenza, nazionale ed estero;
 Partecipazione a manifestazioni culturali o a concorsi, visita presso complessi
aziendali, stand espositivi sull'orientamento, mostre, località d'interesse storico
artistico, sempre in coerenza con gli obiettivi formativi programmati;
 Viaggi e visite nei parchi e nelle riserve naturali, considerati come momenti
conclusivi di progetti in cui siano sviluppate attività connesse alla problematiche
ambientali;
 Viaggi connessi ad attività sportive, che devono avere anch' essi valenza formativa,
anche sotto il profilo dell'Educazione alla Salute. Rientrano in tali tipologie
manifestazioni sportive scolastiche nazionali ed internazionali, nonché le attività in
ambiente naturale e quelle rispondenti a significative esigenze a carattere sociale,
anche locale.
L'individuazione dei limiti per la percentuale dei partecipanti alle iniziative e i termini per la
presentazione dei viaggi d'istruzione sono definiti volta per volta dal Capo d'Istituto.
Tra le iniziative in corso: “Da qui all’Europa” è un progetto triennale che coinvolge alcune
seconde del plesso Pascoli, che ha come scopo principale rendere i ragazzi consapevoli
d’essere sardi, italiani, europei. In prima si organizza un itinerario sul territorio regionale (lo
scorso anno un percorso sulle antiche rotte dei sardi da Cabras ad Alghero, l’Asinara, e
Fordongianus) in seconda la visita di una capitale italiana (Torino, Firenze o Roma) e in
terza visita alle Istituzioni europee.
25
10.
RAPPORTI COL TERRITORIO
La scuola intende valorizzare il rapporto con il contesto ambientale ed è aperta a forme di
collaborazione con Enti, associazioni, mondo del volontariato, fondazioni, imprese, che
siano funzionali al raggiungimento degli obiettivi caratterizzanti, sul piano educativo e
formativo, il Piano dell'Offerta Formativa.
Una scuola presente sul territorio, in grado di rapportarsi e di dialogare con i fermenti che
lo animano e con il variegato ambito dell'associazionismo, con le istituzioni e con le realtà
economiche e culturali, può da un lato rendere più riconoscibile il suo ruolo istituzionale e
la sua funzione sociale, dall'altro trarre stimoli ed opportunità preziose per arricchire e
potenziare i propri specifici interventi e la propria progettualità.
L'apertura al territorio, è - d'altro canto - un fondamentale ambito attraverso cui sostenere
e rafforzare il prezioso bene della coesione e della fiducia reciproca tra i soggetti e le
diverse componenti che animano la realtà sociale.
La nostra scuola, in modo particolare, collabora con:
 Comune di Assemini
 I e II Circolo di Assemini, Istituto Comprensivo Sarroch e Scuole elementari e
medie di Capoterra.
 Lipu
 Corpo Forestale della Sardegna
 Biblioteca di Assemini
 Asl e Servizi Sociali di Assemini
 Polizia postale
 Croce azzurra di Assemini
 Società sportive
26
ORGANIZZAZIONE DELLA SCUOLA
Organigramma d’Istituto
DIRIGENTE SCOLASTICO
Prof.ssa Marisella Daga
CONSIGLIO D’ISTITUTO
DIRETTORE D.S.G.A.
Glauco Ibba
COLLABORATORI
SCOLASTICI
ASSISTENTI
AMMINISTRATIVI
COLLABORATORI
Prof. Paolo Giacobbe (Vicario)
Prof. Roberto Dessì
(2° collaboratore)
COLLEGIO DOCENTI
GIUNTA
ESECUTIVA
CONSIGLI DI CLASSE
FUNZIONI STRUMENTALI
COMMISSIONI E ALTRI ORGANI
DELLA SCUOLA
27
11.
ORGANIZZAZIONE DELLA SCUOLA
11.1Collaboratori DS
La Dirigente Scolastica, tenuto conto delle esigenze organizzative dell'Istituto
 visto l'art. 21 della L. 15/03/ 1997,n. 59;
 visto il D. Lgs. N. 165/2001, come modificato dal D. Lgs. N. 150 del 27/10/209;
 visto l'art. 34 del CCNL/2007;
ha nominato come propri collaboratori, per il corrente anno scolastico i sottoelencati docenti
con i seguenti compiti:
Nominativo
Compiti
 Sostituzione della Dirigente in caso di assenza o
Prof. Paolo Giacobbe
impedimento;
 Cura dei rapporti DS, DSGA, Personale ATA e
Docenti;
 Coordinamento organizzativo generale
dell'Istituto:
a) articolazione dell'orario di lezione
b) sostituzione dei colleghi assenti;
 Applicazione delle direttive e delle
Circolari;
 Vigilanza sul rispetto del Regolamento
d'Istituto;
 Cura dei rapporti con alunni e con le famiglie.
Prof. Roberto Dessì






Cura dei rapporti tra DS, DSGA, Personale ATA e Docenti;
Coordinamento organizzativo generale del plesso "Pascoli" e
sostituzione dei colleghi assenti;
Applicazione delle direttive e delle Circolari;
Vigilanza sul rispetto del Regolamento d'Istituto;
Cura dei rapporti con alunni e con le famiglie;
Responsabile del plesso "Pascoli" in sostituzione della Dirigente.
28
11.2 Funzioni Strumentali
Le Funzioni strumentali nella nostra scuola sono 15 per 4 aree; esse assolvono ai compiti
istituzionali attribuiti loro dai provvedimenti di legge ( art. 33 del CNL 2006/2009). Le aree,
le funzioni, i compiti e i docenti incaricati sono i seguenti:
AREA 1
Gestione del Piano
dell'Offerta
Formativa
Docenti
Prof.ssa Daniela Paba
Prof.ssa Daniela Pilloni
AREA 2
Sostegno al lavoro
dei docenti
Docenti
Prof. Marco Argiolas
Prof. Piero Collu
Compiti
 Revisionare/ aggiornare il P.O.F
 Produrre un mini P.O.F
 Recepire istanze dal Collegio Docenti e relazionare allo
stesso sullo stato/svolgimento delle attività del Piano
dell’Offerta formativa
 Coordinare le attività del Piano
 Informare costantemente il D.S.
 Monitorare e valutare il P.O.F.
 Partecipare ad incontri e riunioni con le altre funzioni
strumentali e la dirigenza.
 Produrre una relazione finale.
Compiti
2.1 Musica
 Acquisire le istanze dal Collegio Docenti
 Progettare e produrre materiali didattici, cd, locandine,
video
 Programmare e coordinare attività musicali, curriculari ed
extra-scolastiche





Prof. Marcello Ibba
Prof. Giuseppe Satta
Promuovere ed organizzare concorsi/attività/spettacoli musicali
Promuovere e pianificare visite guidate e viaggi d’istruzione a
carattere musicale
Produrre circolari
Partecipare ad incontri e riunioni con le altre funzioni
strumentali e la Dirigente
Produrre una relazione finale sull’attività e funzione
strumentale svolta
2.2 Coordinamento attività extracurricolari e viaggi d’istruzione






Acquisire le istanze dal Collegio Docenti
Promuovere e pianificare visite guidate e viaggi
d'istruzione
Supportare i docenti e gli alunni nel disbrigo delle pratiche
burocratiche di viaggio
Produrre circolari
Partecipare ad incontri e riunioni con le altre funzioni
strumentali e la Dirigenza
Produrre una relazione finale sull'attività e funzione
strumentale svolta
29
Prof.ssa Sandra Sotgia
AREA 3
Interventi e servizi
per gli studenti
Docenti
Prof.ssa Michela Gaia
Prof.ssa Rosalia
D’Amico
Prof.ssa Porceddu
Monica
Prof. Marcello Secci
Prof.ssa Laura S.
Strabone
2.3 Invalsi
 Gestire pratiche d'iscrizione annuali
 Compilare/aggiornare i dati studenti/famiglie
 Verificare il materiale inviato dall'INVALSI
 Coordinare i lavori di somministrazione correzione delle
prove
 Gestire i rapporti con l'INVALSI
 Partecipare ad incontri e riunioni con le altre funzioni
strumentali e la Dirigenza
 Produrre una relazione finale sull'attività e funzione
strumentale svolta.
Continuità e orientamento
 Coordinare le attività di continuità tra Scuola PrimariaSecondaria di I grado e Secondaria di II grado
 Stendere un calendario per le attività di orientamento in
rapporto agli incontri e/o visite guidate degli alunni delle
classi terze e consegnarlo per tempo al Dirigente
Scolastico
 Coordinare, con gli Istituti di 2° grado presenti nelle zone
vicine, le attività di orientamento per gli alunni delle terze
classi
 Organizzare interventi a supporto delle scelte future
(professionisti, ex studenti della scuola, Enti, ecc.)
 Partecipare ad incontri e riunioni con le atre funzioni
strumentali e la Dirigenza.
 Produrre una relazione finale sull’attività e funzione
strumentale svolta
BES (Bisogni Educativi Speciali)
 Supportare il Consiglio di Classe:
 nel controllo della documentazione dei BES in ingresso,
in itinere e in uscita
 nel coordinamento delle attività di programmazione per
l’inserimento, l’accoglienza e l’integrazione degli alunni
BES
 nella lettura dei bisogni educativi degli alunni BES in
merito alle modalità degli interventi da attuare
 nel coordinamento al sostegno e recupero di alunni con
basi deboli e/o con disagio e aiuto nel percorso di
apprendimento in itinere
 nel collaborare con i docenti e con le famiglie degli alunni
con DSA (esempio: guida all'uso degli strumenti
compensativi, ecc.)
 nel monitoraggio delle azioni didattiche attivate dai singoli
consigli di classe
 nel promuovere le attività di aggiornamento
 Partecipare ad incontri e riunioni con le altre funzioni
strumentali e la Dirigenza
 Produrre una relazione finale sull'attività e funzione
30
AREA 4
Realizzazione di
progetti formativi e
Multimedialità
Prof.ssa Sebastiana
Rubiu
Prof.ssa Piga Elisabetta
Prof. Pier Luigi Podda
strumentale svolta.
Compiti
T.I.C.
 Predisporre orario e regolamento di utilizzo delle aule di
informatica
 Monitorare e garantire il buon funzionamento delle
attrezzature informatiche in possesso della scuola
 Dare assistenza ai docenti per il corretto utilizzo delle
tecnologie informatiche
 Coordinare con ditta esterna l’assistenza tecnica
 Produrre circolari
 Partecipare ad incontri e riunioni con le altre funzioni
strumentali e la Dirigenza
 Produrre una relazione finale sull'attività e funzione
strumentale svolta
12. ORGANI COLLEGIALI
12.1 Collegio docenti
Il Collegio dei docenti, composto dal Capo d'Istituto che lo presiede e dal personale docente
in servizio nella Scuola, è l'organo tecnico di programmazione didattica, pertanto elabora e
delibera:








il POF e regolamenta lo svolgimento delle attività inerenti all'ampliamento
dell'Offerta Formativa, precisando anche il regime di responsabilità;
l'adozione dei libri di testo;
l’aggiornamento dei docenti;
i criteri di assegnazione delle cattedre e di formazione delle classi;
i criteri di formulazione del calendario scolastico;
verifica e valuta l'andamento dell'attività didattica e l'operato dei docenti responsabili
d'area;
elegge i suoi rappresentanti nel Consiglio d'Istituto o docenti responsabili d'area, i
docenti membri del Comitato di valutazione e il Rappresentante dei lavoratori per la
sicurezza
approva gli accordi con le altre scuole relativi ad attività didattiche o di ricerca,
sperimentazione e sviluppo, di formazione e aggiornamento
Le funzioni di segretario per la redazione dei verbali, sono attribuite dal Capo d'Istituto ad
uno dei docenti, eletto dallo stesso Collegio.
12.2 Consigli di classe
Il Consiglio di classe è presieduto dal Capo d'Istituto e si compone dei docenti di ogni
singola classe e dei rappresentanti dei genitori (max.4), eletti ogni anno nel mese di
ottobre, tra tutti i genitori degli studenti della classe.
Il Dirigente Scolastico nomina un coordinatore e un segretario per ogni Consiglio di classe.
Il coordinatore potrà essere delegato a presiedere i Consigli in assenza del Dirigente. Le
31
funzioni di segretario e presidente sono autonome e non possono, pertanto, essere
esercitate congiuntamente.
Il Consiglio di Classe ha il compito di formulare proposte in ordine all'azione educativa e
didattica e a iniziative di sperimentazione nonché quello di agevolare ed estendere i
rapporti reciproci tra docenti, genitori ed alunni. Fra le mansioni del consiglio di classe
rientra anche quello relativo ai provvedimenti disciplinari a carico degli studenti.
Componente docente dei Consigli di Classe
Componente docente “G, Pascoli”
Classe
Coordinatore
Segretario
1^ A
Belfiori M.
Collu
2^ A
Pilloni
Loi
3^ A
Ventura
Dolce
1^ B
Licheri
Sposito
2^ B
Usai
Satta
3^ B
Mura
Balata
1^ D
Tumatis
Porcheddu
2^ D
Tocco
Ogno
3^ D
Prasciolu
Tistis
1^ E
Paba
Cambosu
2^ E
Meloni
Aresu
3^ E
Mascia
Podda
1^ E
Tidu
Farris
2^ F
Ligas
Piras
3^ F
Lucchette
Bel fiori P.
1^ G
Fadda S.
Fadda L.
2^ G
Argiolas
Caddeo
3^ G
Troncia
Gaia
Componente docente “C. Nivola”
Classe
Coordinatore
Segretario
1^ A
Cadoni
De Murtas
2^ A
Longu
Secci
3^ A
Sotgia
Fadda
1^ B
Faret
Tidu
2^ B
Chiappe
Nucciarelli
3^ B
Pitzalis
Pinna
1^ D
Uda
Giacobbe
2^ D
Scalas
Carcangiu
3^ D
Collu
Porceddu
1^ E
Cappai
Strabone
2^ E
Mocci
Piscedda
3^ E
Figus
Schirra
1^ F
Spiga
Vittone
2^ F
D’amico
Zuncheddu
3^ F
Schirru
Arisci
1^ C
Muntoni
Murru
2^ C
Usai
Pisu
2^ G
Rubiu
Orru’
Componente genitori “G. Pascoli”
Classe 1^A
Mameli Cinzia
Locci Maria Cristina
Sira Lucia
Classe 1^B
Casula Daniele
Medda Cristina
Rossi Alessandra
Tolu Daniela
Classe 1^D
Manca Giada
Moi Anna Paola
Sotgiu Liliana
Congiu Claudio
Classe 1^E
Classe 2^A
Foti Donatella
Classe 3^A
Messina Filippa
Mattana Maura
Classe 2^B
Cataldo Salvatore
Casula Samuela
Lai Roberto
Classe 3^B
Tolu Alba
Pirisi Simona
Classe 2^D
Ghiani Annarita
Figus Elisabetta
Sirigu Tiziana
Classe 3^D
Coraddu Sarah
Znaidi Zakia
Sirigu Tiziana
Di Carlo Daniela
Classe 3^E
Classe 2^E
32
Basciu Maria Paola
Garau Cristina
Giordano Monica
Arzedi Maria Ernesta
Classe 1^F
Porcu Tiziana
Sorrentino Simonetta
Casula Mario
Spiga Claretta
Usala Monnalisa
Classe 2^F
Filippino Michela
Lecca Romina
Classe 2^G
Moi Sandra
SiddiAannalisa
Cadeddu Cristina
Classe 3^F
Balducchi Sabrina
Casula Gigliola
Classe 3^G
Dessi’ Sara
Iannello Maria Rosa
Pes Virginia
Classe 1^G
Porcu Mariolina
Sanna Tiziana
Stara Mariella
Puzanov Anrey
Componente genitori sede “C. Nivola”
Classe 1^A
Diana Giancarlo
De Martis Caterina
Tugulo Mariella
Classe 1^B
Mandis Claudia
Classe 2^B
Classe 3^A
Simbola Alessandra
Testa Carmela
Picciau Stefania
Classe 3^B
Peralta Maria Giovanna
Matzeu Michela
Sedda Sandra
Corona Cinzia
Vargiu Anna
Cossu Graziella
Piras Barbara
Cara Iolanda
Porceddu Enrico
Classe 1^C
Classe 2^C
Serri Cristina
Moschiano Anna Barbara
Farci Antonella
Classe 2^D
Zuddas Paola
Murtas Ignazia
Mattana Daniela
Classe 2^E
Classe 2^G
Sanna Giuseppe
De Bernardini Georgia
Classe 1^D
Melis Cristiana
Classe 1^E
Classe 2^A
Camba Maria Laura
Perra Roberta
Classe 3^D
Carboni Giovanni
Marras Pietro
Farci Fabio
Massacci Luisa
Piano Sandra
Classe 1^F
Classe 2^F
Classe 3^E
Di Gioia Battistina
Murgia Marina
Moschiano Barbara
Ibba Donatella
Classe 3^F
Piras Gavino
Sanna Caterina
Frau Stefania
Di Martino Francesco
Cocco Mariangela
Pau Roberta
Mura Maria Rita
33
12.3 Consiglio d’Istituto
Il Consiglio d'Istituto è costituito da 19 membri così ripartiti:
 Il Dirigente Scolastico
 8 rappresentanti dei docenti
 8 rappresentanti dei genitori
 2 rappresentanti del personale non docente
Il Consiglio dura in carica tre anni, è presieduto da un genitore e le funzioni di Segretario
sono affidate ad un membro del Consiglio stesso. Insediato in data 03/12/2014 il nuovo
Consiglio ha eletto Presidente Antonello Pireddu.
Alle sedute del Consiglio d'Istituto possono assistere gli elettori delle componenti
rappresentate nel Consiglio stesso.
Il Consiglio di istituto elabora e adotta gli indirizzi generali, determina le forme di
autofinanziamento della scuola; delibera il bilancio preventivo e il conto consuntivo e
stabilisce come impiegare i mezzi finanziari per il funzionamento amministrativo e
didattico.
Spetta al Consiglio l'adozione del regolamento interno dell'istituto, l'acquisto, il rinnovo e la
conservazione di tutti i beni necessari alla vita della scuola, la decisione in merito alla
partecipazione dell'istituto ad attività culturali, sportive e ricreative, nonché allo
svolgimento di iniziative assistenziali.
Fatte salve le competenze del collegio dei docenti e dei consigli di classe, ha potere
deliberante sull'organizzazione e la programmazione della vita e dell'attività della scuola,
nei limiti delle disponibilità di bilancio, per quanto riguarda i compiti e le funzioni che
l'autonomia scolastica attribuisce alle singole scuole.
In particolare adotta il Piano dell'offerta formativa elaborato dal collegio dei docenti.
Inoltre il consiglio d’istituto indica i criteri generali relativi alla formazione delle classi,
all'assegnazione dei singoli docenti, e al coordinamento organizzativo dei consigli di
classe; esprime parere sull'andamento generale, didattico ed amministrativo, dell'istituto,
stabilisce i criteri per l'espletamento dei servizi amministrativi ed esercita le competenze in
materia di uso delle attrezzature e degli edifici scolastici.
Composizione del Consiglio
GENITORI
Farci Fabio Francesco
Locci Maria Crisitina
Mameli Cinzia
Moi Sandra
Nappo Rodolfo
Pireddu Antonello
Tugulu Mariella
Vargiu A. Maria
DOCENTI
Collu M. Elisabetta
Collu Piero
Giacobbe Paolo
Paba Daniela
Schirra Paola
Sotgia Sandra
Sposito Stefania
Usai Ivana
PERSONALE ATA
Cintura M. Pia
Saba M. Assunta
12.4 Giunta Esecutiva
La Giunta esecutiva prepara i lavori del consiglio di istituto e cura l'esecuzione delle
relative delibere. Ha il compito di proporre al Consiglio d’istituto il programma delle attività
34
finanziarie della istituzione scolastica, accompagnato da un'apposita relazione e dal
parere di regolarità contabile del Collegio dei revisori. Nella relazione, su cui il consiglio
dovrà deliberare entro il 15 dicembre dell'anno precedente quello di riferimento, sono
illustrati gli obiettivi da realizzare e l'utilizzo delle risorse in coerenza con le indicazioni e le
previsioni del Piano dell'offerta formativa, nonché i risultati della gestione in corso e quelli
del precedente esercizio finanziario.
La Giunta esecutiva è composta dal Dirigente Scolastico, che ne è il Presidente, dal
Direttore dei Servizi Generali Amministrativi, un docente, due genitori e un non docente
eletti dal Consiglio d'Istituto nel suo interno
Composizione della Giunta Esecutiva
Dirigente
MARISELLA DAGA
DSGA
GLAUCO IBBA
DOCENTE
IVANA USAI
GENITORE
RODOLFO NAPPO
GENITORE
MARIELLA TUGULU
ATA
12.5 Comitato di valutazione degli insegnanti
Il Comitato per la valutazione del servizio degli insegnanti è composto da
 Capo d'Istituto- Presidente
 4 docenti - membri effettivi
 4 docenti - membri supplenti
I membri del Comitato sono eletti dal Collegio dei docenti, le funzioni di segretario sono
attribuite dal Presidente ad uno dei docenti, membro del Comitato stesso. Esso dura in
carica un anno scolastico.
Il Comitato provvede alla valutazione del servizio dei docenti che ne facciano richiesta ed
esprime un parere obbligatorio sul periodo di prova dei docenti a tempo indeterminato.
Esprime, inoltre, un giudizio sulla condotta del docente che chieda la riabilitazione, trascorsi
i due anni, dalla data dell'atto con cui gli fu inflitta una sanzione disciplinare ( art. D.L.vo n.
297/1994)
Componenti
Ruoli
Presidente
Membro effettivo (Nivola)
Membro effettivo (Nivola)
Membro effettivo (Pascoli)
Membro effettivo (Pascoli)
Membro effettivo (Nivola)
Membro effettivo (Nivola)
Membro effettivo (Pascoli)
Membro effettivo (Pascoli)
Nomi
Dirigente Prof.ssa Daga Marisella
Prof.ssa Pitzalis Ignazia
Prof.ssa Rubiu Sebastiana
Prof.ssa Cambosu Caterina
Prof.ssa Sposito Stefania
Prof.ssa Giacobbe Elisabetta
Prof.ssa Schirra Elisabetta
Prof.ssa Paba Daniela
Prof.ssa Puxeddu Luisa
35
13. ALTRI ORGANI DELLA SCUOLA
13.1 Commissione Disciplinare
Gli organi competenti a comminare le sanzioni disciplinari sono, in base alla gravità della
mancanza compiuta dall'alunno/a, il:
 Docente
 Consiglio di Classe
 Consiglio D'Istituto
come illustrato dettagliatamente nel Regolamento d'Istituto nella sezione norme specifiche.
13.2 Organo di garanzia
Contro le sanzioni disciplinari è ammesso ricorso da parte di chiunque vi abbia interesse
(genitori, studenti), entro quindici giorni dalla comunicazione ad un apposito Organo di
garanzia interno alla scuola che deve essere rinnovato.
Componenti
DIRIGENTE SCOLASTICO
Prof.ssa Daga Marisella
GENITORE (effettivo)
GENITORE (supplente)
DOCENTE effettivo (Pascoli)
DOCENTE effettivo (Nivola)
DOCENTE supplente (Pascoli)
DOCENTE supplente (Nivola)
13.3 Dipartimenti
I Dipartimenti sono degli organismi formati da tutti i docenti della stessa disciplina. Il loro
compito è quello di fornire al Collegio Docenti tutti gli elementi necessari a uniformare il
lavoro di ciascuna materia. Grazie alla collaborazione viene garantita uniformità di
insegnamento nelle classi parallele delle diverse sezioni, salvaguardata un’ offerta
formativa omogenea, evitando che, pur nel rispetto della libertà d’insegnamento, si creino
differenze significative di preparazione tra una classe e l’altra.
Per questa ragione nelle riunioni di dipartimento si determinano:
 le linee delle programmazioni annuali per materia;
 le conoscenze e le competenze da acquisire durante il triennio per fasce di livello;
 gli strumenti principali per le valutazioni disciplinari;
 la scelta dei libri di testo da presentare al Collegio;
 ogni altra decisione che riguardi nello specifico la materia di insegnamento.
Dipartimento
LETTERE
MATEAMTICA/SCIENZE
LINGUA STRANIERA
TECNOLOGIA
MUSICA
ARTE E IMMAGINE
SCIENZE MOTORIE
SOSTEGNO
RELIGIONE
Referente “Pascoli”
Argiolas V.
Usai I.
Cambosu C.
Gaia M.
Collu P.
Loi G.
Satta G.
Secci M.
Fadda L.
Referente “Nivola”
Sotgia S.
Porceddu M.
Giacobbe M.E.
Piga M.E.
Argiolas M.
Zuncheddu S.
Ibba M.
Orru’ C.
Lampis
36
13.4 Sicurezza
RSPP è il Responsabile del servizio protezione e prevenzione. Il Dirigente Scolastico
nomina il RSPP secondo l’art. 17 del D.L. 81/2008; il servizio è composto da un docente
coordinatore per l’emergenza antincendio e primo soccorso.
RLS è il Responsabile sicurezza dei lavoratori
Addetti alla sicurezza
RSPP
RLS
Usai Ivana
Palla Annamaria
37
14.FINALITÀ EDUCATIVE ED ORGANIZZAZIONE DIDATTICA
In base alle norme generali la scuola secondaria di primo grado, attraverso le discipline
di studio, è finalizzata:
 alla crescita delle capacità autonome di studio
 al rafforzamento delle attitudini all'interazione sociale;
 organizza ed accresce, anche attraverso l'alfabetizzazione e l'approfondimento
delle tecnologie informatiche, le conoscenze e le abilità, in relazione alla
tradizione culturale e all'evoluzione sociale, culturale e scientifica della realtà
contemporanea;
 è caratterizzata dalla diversificazione didattica e metodologica in relazione allo
sviluppo della personalità dell'allievo;
 cura la dimensione sistematica delle discipline;
 sviluppa competenze e capacità di scelta corrispondenti alle attitudini e
vocazione degli allievi;
 fornisce strumenti adeguati alla prosecuzione delle attività di formazione;
 introduce lo studio di una seconda lingua dell'Unione Europea;
 aiuta ad orientarsi per la successiva scelta di istruzione formazione.
14.1 Obiettivi formativi: aree socio-relazionale e cognitiva
Area socio-relazionale
1. Acquisire e consolidare i valori della convivenza civile e dell'assunzione di responsabilità.
2. Portare sempre a scuola il materiale occorrente
3. Essere rispettosi di se stessi, degli altri e dell'ambiente
4. Collaborare con i compagni, gli insegnanti e il personale della scuola
5. Rispettare gli impegni
6 Accettare e rispettare le regole di comportamento vigenti in classe e nella scuola
7. Partecipare attivamente alla vita scolastica in modo ordinato e pertinente
8. Raggiungere un'adeguata capacità di autocontrollo
9. Accettare la diversità in modo consapevole
10. Approfondire la conoscenza di sé al fine di valorizzare gli interessi, le attitudini, le
inclinazioni personali, così da effettuare scelte consapevoli
Area cognitiva
1. Consolidare e potenziare le abilità di base nelle diverse aree disciplinari
2. Sviluppare la capacità di ascolto
3. Sviluppare la capacità di lettura di un testo e saperlo riferire in modo adeguato
4. Sviluppare la capacità di osservazione e operare opportuni collegamenti nello spazio e
nel tempo
5. Sviluppare e potenziare la conoscenza e l'uso dei linguaggi verbali e non verbali, nonché
degli strumenti specifici nelle varie discipline
6. Sviluppare, consolidare e potenziare le capacità espressive
7. Sviluppare un metodo di studio organizzato e produttivo
38
14.2 Obiettivi formativi trasversali alle discipline
Autonomia sociale e relazionale
 Favorire
diverse
occasioni
di
socializzazione durante l’attività didattica
 Acquisire una maggiore autonomia
personale e sociale
 Rispettare regole di comportamento
 Prendere
coscienza
delle
proprie
potenzialità
 Maturare atteggiamenti di rispetto nei
confronti degli altri, delle loro opinioni e
della loro persona
 Sviluppare l’autonomia di pensiero e
opinione, riconoscendo e rafforzando
l’immagine di sé
 Distinguere modelli di comportamento
positivo da modelli di comportamento
negativo
Obiettivi educativi
 Sviluppare autostima, autonomia e
autocontrollo
 Acquisire fiducia nelle proprie capacità
 Acquisire
autonomia
nel
lavoro
scolastico
 Valutare realisticamente le proprie
difficoltà
 Affrontare situazioni reali e quotidiane
 Rispettare regole e consegne
 Abituarsi all’ordine, alla puntualità,
osservazione di regole, senso di
responsabilità
 Interiorizzare un metodo di lavoro e di
studio produttivo
 Imparare a chiedere aiuto per difficoltà
specifiche
Obiettivi didattici
 Sviluppare l’attenzione e memorizzazione
 Sviluppare la comunicazione verbale
 Migliorare l’esposizione orale e scritta in
funzione di una migliore chiarezza e
sequenzialità logiche
 Rinforzare gli apprendimenti acquisiti
 Rinforzare capacità operative e manuali
 Sviluppare capacità di calcolo
 Sviluppare e potenziare capacità logiche e
di analisi della realtà
 Saper utilizzare le conoscenze apprese in
situazioni nuove.
39
15.METODOLOGIA
Il team docente al fine di conseguire gli obiettivi pensati e concordati in ciascun Consiglio
di Classe, stabilisce e attua i propri interventi educativi in relazione alle seguenti strategie
metodologiche:
Ascolto
attivo,
motivazione,
pluridisciplinarietà
chiarezza,
comunicazione,
operatività
e
La tipologia dei gruppi flessibili è una delle possibilità che ciascun Consiglio di Classe si
riserva di utilizzare nell'ambito di alcune attività. Essa consiste nella modifica dei criteri di
aggregazione degli alunni e delle alunne a classi aperte per esempio per dar vita ad
iniziative specifiche slegate dal contesto rigido della classe.
I gruppi-alunni possono essere

omogenei: per iniziative legate a standard di livello (potenziamento, recupero,
ecc).

eterogenei: per iniziative legate a lavori di gruppo e ispirate a criteri di inserimento
e cooperazione (classe, gruppi sull'espressività, ecc).
Tali divisioni sono importanti e necessarie sia per l'organizzazione dell'attività curricolare,
sia per quella extracurricolare.
Gli insegnanti faranno anche ricorso alla metodologia dell'apprendimento cooperativo
attivando in ciascun alunno le personali strategie di approccio al "sapere", rispettando,
pertanto, i diversi ritmi e stili di apprendimento.
15.1 Procedimenti individualizzati per favorire il processo di apprendimento e di
maturazione.
Le strategie per il potenziamento /arricchimento delle conoscenze e delle competenze
saranno le seguenti:
 Approfondimento, rielaborazione e problematizzazione dei contenuti;
 Affidamento di incarichi e /o di coordinamento;
 Stimolo alla ricerca di soluzioni originali, anche in situazioni non note;
 Affinamento delle tecniche specifiche per le diverse fasi dello studio individuale;
 Valorizzazione degli interessi extrascolastici positivi;
 Ricerche individuali e/o di gruppo;
 Impulso allo spirito critico e alla creatività;
 Lettura di testi scolastici;
 Altro in base alle esigenze.
Le strategie per il sostegno /consolidamento delle conoscenze e delle competenze
saranno le seguenti:
 Attività guidate a crescente livello di difficoltà;
 Adattamento di lezioni ed esercitazioni alle caratteristiche affettivo-cognitive
dei singoli alunni;
 Esercitazione di acquisizione/automatizzazione delle conoscenze;
40






Inserimento in gruppi di lavoro;
Potenziamento di fattori volitivi;
Assiduo controllo dell'apprendimento, con frequenti verifiche e richiami;
Valorizzazione delle esperienze extrascolastiche;
Rinforzo delle tecniche specifiche per le diverse fasi dello studio individuale;
Altro in base alle esigenze.
Le strategie per il recupero delle conoscenze e delle competenze saranno le seguenti:
 Unità didattiche individualizzate;
 Studio assiduo in classe;

insegnamento differenziate;
 Allungamento dei tempi di acquisizione dei contenuti disciplinari ;
 Assiduo controllo dell'apprendimento con verifiche e richiami;
 Coinvolgimento in attività collettive;
 Apprendimento /rinforzo delle tecniche specifiche per le diverse fasi dello studio
individuale;
 Valorizzazione dell'ordine e della precisione nell'esecuzione dei lavori;
 Affidamento dei compiti a crescente livello di difficoltà e/o di responsabilità;
 Potenziamento dei fattori volitivi;
 Altro in base alle esigenze.
16. VALUTAZIONE7
16.1 Norme
Sulla base degli esiti della valutazione periodica, il nostro Istituto, nello specifico il singolo
Consiglio di Classe, predispone gli interventi educativi e didattici di recupero
consolidamento e potenziamento di abilità, conoscenze e comportamenti finalizzati a
superare qualsiasi forma di disagio cognitivo correlato a quello educativo.
Alla valutazione periodica e annuale si aggiunge quella biennale ai fini del passaggio al
terzo anno, l'ultimo del ciclo. Essa è affidata ai docenti delle diverse discipline e attività
che devono aver cura di :
"Accertare il raggiungimento di tutti gli obiettivi formativi del biennio, valutando altresì il
comportamento degli alunni" ( art. 11, comma 3 D.L.vo n. 59/04).
Gli stessi docenti, in casi motivati, possono non ammettere l'allievo alla classe successiva
all'interno del periodo biennale.
7
"La valutazione ha per oggetto il processo di apprendimento, il comportamento e il rendimento scolastico
complessivo degli alunni. La valutazione concorre, con la sua finalità anche formativa e attraverso
l'individuazione delle potenzialità e delle carenze di ciascun alunno, ai processi di autovalutazione degli alunni
medesimi, al miglioramento dei livelli di conoscenza e al successo formativo, anche in coerenza con
l'obiettivo dell'apprendimento permanente di cui alla «Strategia di Lisbona nel settore dell'istruzione e della
formazione»" (Art. 1 comma 3 del DPR n.12/2009).
41
Ai fini della validità dell'anno, la norma dice "per procedere alla valutazione finale di
ciascuno studente, è richiesta la frequenza di almeno tre quarti dell'orario annuale
personalizzato". (Art. 2 DPR 122/2009)
Personalizzazione del monte ore annuo
L'art. 11 del decreto legislativo n. 59/2004 e il richiamato articolo 2 del Regolamento
parlano espressamente di "orario annuale personalizzato".
A riguardo è opportuno precisare che tale riferimento è stato interpretato alla luce del
nuovo assetto ordinamentale definito dal D.P.R. 20 marzo 2009 n. 89 (in particolare
dall'art. 5.
Deroghe
L'articolo 14, comma 7, del Regolamento prevede che "le istituzioni scolastiche
possono stabilire, per casi eccezionali, analogamente a quanto previsto per il primo ciclo,
motivate e straordinarie deroghe al suddetto limite [dei tre quarti di presenza del monte
ore annuale]. Tale deroga è prevista per assenze documentate e continuative, a
condizione, comunque, che tali assenze non pregiudichino, a giudizio del consiglio di
classe, la possibilità di procedere alla valutazione degli alunni interessati".
Spetta, dunque, al collegio dei docenti definire i criteri generali e le fattispecie che
legittimano la deroga al limite minimo di presenza. Tale deroga è prevista per casi
eccezionali, certi e documentati.
È compito del consiglio di classe verificare, nel rispetto dei criteri definiti dal collegio
dei docenti e delle indicazioni della presente nota, se il singolo allievo abbia superato il
limite massimo consentito di assenze e se tali assenze, pur rientrando nelle deroghe
previste dal collegio dei docenti, impediscano, comunque, di procedere alla fase
valutativa, considerata la non sufficiente permanenza del rapporto educativo.
Ad ogni buon conto, si ritiene che rientrino fra le casistiche apprezzabili ai fini delle
deroghe previste, le assenze dovute a:
 gravi motivi di salute adeguatamente documentati;
 terapie e/o cure programmate;
 donazioni di sangue;
 partecipazione ad attività sportive e agonistiche organizzate da federazioni
riconosciute dal C.O.N.I.;
 adesione a confessioni religiose per le quali esistono specifiche intese che
considerano il sabato come giorno di riposo (cfr. Legge n. 516/1988 che recepisce
l'intesa con la Chiesa Cristiana Avventista del Settimo Giorno; Legge n. 101/1989
sulla regolazione dei rapporti tra lo Stato e l'Unione delle Comunità Ebraiche Italiane,
sulla base dell'intesa stipulata il 27 febbraio 1987);
 Inserimento in casa famiglia o comunità.
La valutazione periodica e annuale cui fa riferimento la normativa ha per oggetto:

apprendimenti ( livelli raggiunti dagli alunni nelle conoscenze abilità);

comportamento dell'alunno ( livello di accettazione e di rispetto delle regole che
caratterizzano i personali modi di essere e di rapportarsi della scuola, nonché il
livello di maturazione nella personalità, negli atteggiamenti, nei comportamenti
quotidiani, con riferimento alla convivenza civile).
Le conoscenze e le abilità acquisite da ciascuno alunno, concorrono a promuovere le
competenze personali, che formano l'oggetto della valutazione e della certificazione delle
42
competenze come momento conclusivo della valutazione complessiva e dei risultati
ottenuti.
Infine, dall'anno scolastico 2008/2009, è parte integrante della valutazione anche il voto
in condotta "attribuito collegialmente dal Consiglio di Classe, che concorre alla valutazione
complessiva dello studente e determina, se inferiore a 6 decimi, la non ammissione al
successivo anno di corso e all'esame conclusivo del ciclo." ( art.2 com.3) Testo coord. Del
D.L. 137 con la L. n. 169 del 30/10/2008.
La scuola ha pertanto elaborato la seguente scala di misurazione indicante i voti espressi
in decimi in riferimento al D.L. n. 137/2008
16.2 Scala di misurazione degli apprendimenti con descrittori di livello
Voti
Descrittori
1-2 Mancanza di
 Non produce lavori e né testi,  Impegno nullo,
conoscenze di
né conosce linguaggi specifici
partecipazione
base
 Non esegue semplici calcoli
inesistente
matematici
3
Gravi lacune
relative ai
principali
elementi delle
discipline.
4
Conoscenze degli
elementi
essenziali:
frammentaria e
lacunosa
5
Conoscenza
parziale degli
elementi di base
6
Conosce gli
elementi
essenziali delle
discipline
 Produce saltuariamente, in
modo approssimato ( testi,
lavori.), in relazione alle
richieste disciplinari.
 Non conosce i numeri e non
risolve problemi.
 Gravi difficoltà nell'uso del
linguaggio specifico, nonché
errori nelle procedure di
applicazione delle conoscenze
di base.
 Non
conosce
i
numeri.
Commette errori (: * ,riporto,
incolonnamento.)
 Sa risolvere problemi, molto
semplici, solo se guidato.
 Usa un linguaggio talvolta poco
chiaro e specifico.
 Applica solitamente in modo
meccanico e ripetitivo
 Esegue semplici calcoli in modo
corretto
 Conosce e sa usare le unità di
misura solo se guidato
 Sa risolvere, commettendo
alcuni errori, ma in modo
autonomo, semplici problemi.
 Effettua
tra
le
discipline
collegamenti corretti ma non
sempre completi e accurati.
 Esprime una semplice ma
accettabile
terminologia
specifica, seppure con qualche
incertezza.
 Impegno quasi nullo,
partecipazione quasi
inesistente.
 Impegno e
partecipazione modesti,
anche se sensibilizzato.
 Impegno e
partecipazione
discontinua e settoriale.
 Impegno e
partecipazione adeguate
43
7
8
9
10
 Esegue
semplici
calcoli,
conosce e sa usare le unità di
misura in modo quasi sempre
corretto.
 Sa risolvere in modo autonomo
semplici problemi.
Possiede
 Produce elaborati di vario
corrette
genere con pochi errori,
conoscenze di
utilizzando il lessico e i
base
linguaggi specifici in modo quasi
sempre appropriato.
 Esposizioni organiche e con
pochi salti logici.
 Esegue calcoli e sa applicare
procedimenti per semplici
costruzioni grafiche e
geometriche.
 Risolve problemi e individua,
quasi sempre, i procedimenti
risolutivi.
Conoscenze
 Sicurezza nelle applicazioni e
chiare e
procedimenti con alcuni errori.
consolidate
 Esegue calcoli con sicurezza, sa
 applicare
procedimenti
costruzioni
grafiche
e
geometriche.
 E' sicuro nel risolvere problemi e
nell' individuarne i procedimenti
risolutivi.
Conosce in
 Produce in modo completo in
modo
relazione alle richieste
completo i
 E' sicuro nel calcolo in contesti
principali elementi
vari.
della disciplina
 Sa
utilizzare
diversi
procedimenti
risolutivi,
verifica
il
procedimento svolto
 Padronanza
sicura
nelle
Conoscenza
applicazioni
e
ampia,
disinvoltura nel procede senza
esauriente
e
errori.
approfondita.
 Esposizioni brillanti
 E' sicuro nel calcolo in
contesti vari e complessi.
 Sa
utilizzare
diversi
procedimenti
risolutivi,
 Impegno e
partecipazione costante
con interventi appropriati
per tempi e modi.
 Metodo di studio sicuro,
rispetto puntuale
degli impegni.
 Partecipazione
propositiva e
costante
 Partecipazione attiva e
costruttiva
 Partecipazione ed
impegno eccellenti.
Metodo di studio
personale e critico.
verifica il procedimento svolto
e correla i risultati con le
richieste.
44
16.3 Criteri di valutazione della condotta
Voti
9/10
Criteri
Sempre corretto, responsabile, controllato e rispettoso di tutte
(10/10)/quasi tutte(9/10) le norme della convivenza civile.
7/8
(8/10)/Quasi sempre responsabile, rispetta molte delle norme
della convivenza civile.
(7/10) Accettabile, rispetta, solo in parte, le principali norme di
convivenza (note nel registro e/ o ammonizioni del D.S.)
6
(6/10)Mostra notevoli difficoltà ad acquisire ed accettare
comportamenti responsabili, con specifico riferimento alla vita
scolastica e alla cultura dei valori della cittadinanza e della
convivenza civile. (note/richiami verbali/sospensioni da due a
15 gg)
5
(5/10)Non accetta e rispetta le disposizioni che disciplinano la
vita della istituzione scolastica. Si rende protagonista di ripetuti
comportamenti scorretti e pericolosi per la propria e altrui
incolumità.
(sospensione con più di 15 gg)
16.4 Valutazione degli alunni con Bisogni Educativi Speciali
La Direttiva Ministeriale del 27 dicembre 2012 "Strumenti di intervento per alunni con
bisogni educativi speciali e organizzazione territoriale per l'inclusione scolastica" e
successivamente la C.M. n.8 del 6 marzo 2013, estendono a tutti gli studenti in difficoltà il
diritto alla personalizzazione dell'apprendimento, richiamandosi espressamente ai principi
enunciati dalla Legge 53/2003.
Fermo restando l'obbligo di presentazione delle certificazioni per l'esercizio dei diritti
conseguenti alle situazioni di disabilità e di DSA (nelle Leggi 104/92 e 170/10), la C.M. n. 8
del 6 marzo 2013 sottolinea come sia doveroso, da parte dei Consigli di classe indicare in
quali altri casi sia opportuna e necessaria l'adozione di una personalizzazione della
didattica ed eventualmente di misure compensative o dispensative, nella prospettiva di
una presa in carico globale ed inclusiva di tutti gli alunni. Gli insegnanti dovranno valutare
pedagogicamente e didatticamente il funzionamento problematico dell'alunno, con la loro
competenza professionale.
La nostra scuola da sempre accoglie e cura particolarmente gli alunni in difficoltà e
l'impegno è ancora maggiore in seguito alle direttive e alle circolari ministeriali.
Sono ritenuti alunni con bisogni educativi speciali tutti coloro che per motivi fisici, biologici,
fisiologici o anche per motivi psicologici o sociali, necessitano di una didattica
personalizzata (si veda la Direttiva Ministeriale del 27.12.2012).
Hanno fatto seguito a questa Direttiva Ministeriale due Circolari Ministeriali, (nota
protocollo N. 1551 del 27 giugno 2013 e nota protocollo N. 2563 del 22 Novembre 2013),
che forniscono ulteriori indicazioni e chiarimenti relativamente all'applicazione della
Direttiva Ministeriale del 27.12.2012, anche sulla base delle richieste pervenute dalle
scuole e delle esigenze rappresentate dal personale docente e dai dirigenti scolastici.
Resta fermo che il corrente anno scolastico dovrà essere utilizzato per sperimentare e
monitorare procedure, metodologie e pratiche anche organizzative, con l'obiettivo
45
comune di migliorare sempre più la qualità dell'inclusione, che è un tratto distintivo della
nostra tradizione culturale e del sistema di istruzione italiano, in termini di accoglienza,
solidarietà, equità, valorizzazione delle diversità e delle potenzialità di ciascuno.
I docenti, nello stabilire il giudizio e i voti, fanno riferimento agli obiettivi e ai criteri stabiliti
nei piani didattici tenendo conto del livello di partenza dell'alunno e dell'impegno profuso,
con la convinzione che valutare significa valorizzare e non discriminare, all'insegna di una
scuola inclusiva e non differenziale.
 Valutazione degli alunni con disabilità
Gli Alunni Diversamente Abili saranno valutati, oltre che sul comportamento, anche sulle
discipline e sulle attività predisposte e svolte sulla base del P.E.I. (Piano Educativo
Individualizzato, come dall'art. 12, c. 5 L.104/92).
Per essi, qualora richieste, si provvederà in sede di Esame di Stato, alla predisposizione
di prove differenziate.
 Valutazione degli alunni con difficoltà specifica di apprendimento (DSA)
Per gli alunni con difficoltà specifiche di apprendimento adeguatamente certificate, la
valutazione e la verifica degli apprendimenti, comprese quelle effettuate in sede d'esame,
terranno conto delle specifiche situazioni soggettive di tali alunni, pertanto, nello
svolgimento dell'attività didattica e delle prove d'esame, sono adottati strumenti
compensativi e dispensativi ritenuti più idonei. (Decreto Ministro dell'Istruzione n
5669/2011)
16.5 Valutazione esterna degli apprendimenti (INVALSI)
Sono state avviate le procedure per l'organizzazione della rilevazione degli apprendimenti
degli studenti per l'anno scolastico 2014/15 predisposta dal Servizio Nazionale di
Valutazione.
La rilevazione riguarderà anche quest'anno gli studenti della terza classe della scuola
secondaria di primo grado.
I risultati dei test cui verranno sottoposti gli alunni, oltre a contribuire a livello statistico al
monitoraggio nazionale, permetteranno ai docenti dell'Istituto di acquisire informazioni sul
livello d'apprendimento raggiunto dalle proprie classi rispetto a parametri di tipo
standardizzato.
Le prove si svolgeranno secondo il calendario stabilito dall’Ente valutante .
16.6 Certificazione delle competenze
Le competenze acquisite dagli alunni sono descritte e certificate nonché accompagnate da
valutazione in decimi, nel rispetto della normativa vigente.
46
17. LIBRI DI TESTO
17.1 Scelta dei testi
L'adozione dei libri di testo rientra tra i compiti attribuiti al Collegio dei Docenti, sentiti i
Consigli di Classe.
La scelta del testo scolastico rientra nella responsabilità del Docente ed attiene alle sue
competenze professionali. L'articolo 15 della legge 133/2008 prevede, inoltre, che i libri di
testo siano prodotti nella versione a stampa, on line scaricabile da internet e mista
(incentivazione utilizzo sistemi multimediali e strumenti didattici per DSA); l’adozione vale
per tutto il triennio, salvo che ragioni di carattere scientifico, pedagogico e didattico non ne
rendano necessarie la sostituzione. A partire dall'anno scolastico 2011-2012, il collegio dei
docenti adotta esclusivamente libri utilizzabili nelle versioni on line scaricabili da internet o
mista. I vincoli indicati si applicano per le nuove adozioni e non per le conferme. La
nomina di altro docente nella classe, non consente in alcun modo di cambiare il libro
adottato. Il dirigente scolastico è tenuto ad esercitar una scrupolosa vigilanza sul rispetto di
tale divieto
17.2 Vincoli
Le adozioni devono rispettare i seguenti vincoli:
a) i tetti di spesa indicati dal Ministero, ogni anno;
b) la cadenza pluriennale: ogni sei anni per la scuola secondaria di I grado;
c) la non modificabilità delle scelte da parte degli insegnanti e della scuola nell'arco del
periodo previsto;
d) hanno priorità i libri di testo a stampa per i quali l'editore si sia impegnato a mantenere
invariato il contenuto per un quinquennio, fatta salva la possibilità per l'editore di fornire
una versione del testo on line scaricabile da internet o mista;
e) la progressiva transizione ai libri di testo on line o in versione mista a partire dall'anno
scolastico 2009/2010 in relazione alla disponibilità di proposte editoriali.
17.3 Procedimento di adozione
Una buona adozione è frutto di un ponderato equilibrio tra la qualità e il costo dei libri. I
docenti sono tenuti comunque a osservare, per quanto possibile, il contenimento del
peso dei libri da portare a scuola. Al fine di agevolare il rispetto dei tetti di spesa, i docenti
verificano che l'ammontare della spesa complessiva sia compatibile col tetto, apportando le
opportune modifiche in modo collegiale all'interno del Consiglio di classe. Le adozioni sono
deliberate dal Collegio dei docenti entro il 15 aprile .
17.4 La pubblicità delle adozioni
L' istituzione scolastica affigge all'albo dell'istituto e nel sito web della scuola, l'elenco dei
libri di testo adottati, distinguendo i testi obbligatori di ogni singola classe/sezione da quelli
consigliati, mettendo in evidenza che, per questi ultimi, l' acquisto non costituisce un
obbligo, ma rientra nella libera scelta delle famiglie e degli studenti. (Cfr. Circolare n. 16
Roma, 10 febbraio 2009).
47
18 ATTIVITÀ DI AGGIORNAMENTO DEL PERSONALE
L'aggiornamento è un diritto e nello stesso tempo un dovere per chi opera all'interno della
Scuola.
A tale proposito l'Istituto organizza corsi di aggiornamento per docenti e personale ATA in
sede e ne promuove la partecipazione a iniziative di aggiornamento nazionale.
L'aggiornamento personale permette di acquisire competenze e abilità che:
 migliorino la qualità degli interventi didattici ed educativi;
 facilitino la flessibilità organizzativa finalizzata alla integrazione dell'handicap, al
recupero e al potenziamento delle abilità individuali;
 qualifichino gli interventi finalizzati al successo formativo garantendo pari
opportunità a tutti gli alunni.
A livello individuale i docenti attuano forme di auto-aggiornamento attraverso forme di
studio, ricerca, sperimentazione didattica, condivisione informale di materiali ed esperienze
educative.
48
19. REGOLE E STATUTI DELLA SCUOLA: DIRITTI, DOVERI E FORME DI
PARTECIPAZIONE
20.1 CARTA DEI SERVIZI SCOLASTICI
PRINCIPI FONDAMENTALI
La carta dei servizi della scuola ha come fonte di ispirazione fondamentale gli artt. 3, 33 e
34 della Costituzione italiana.
1. UGUAGLIANZA
1.1 Nessuna discriminazione nell'erogazione del servizio scolastico può essere compiuta per
motivi riguardanti sesso, razza, etnia, lingua, religione, opinioni politiche, condizioni psicofisiche e socio- economiche.
2. IMPARZIALITA' E REGOLARITA'
2.1 I soggetti del servizio scolastico agiscono secondo criteri di obiettività ed equità.
2.2 La scuola, attraverso tutte le sue componenti e con l'impegno delle istituzioni
collegate, garantisce la regolarità e la continuità del servizio e delle attività educative,
anche in situazioni di conflitto sindacale, nel rispetto dei principi e delle norme sanciti
dalla legge e in applicazione delle disposizioni contrattuali in materia.
3. ACCOGLIENZA E INTEGRAZIONE
3.1 La scuola si impegna, con opportuni ed adeguati atteggiamenti ed azioni di tutti gli
operatori del servizio, a favorire l'accoglienza dei genitori e degli alunni, l'inserimento e
l'integrazione di questi ultimi, con particolare riguardo alla fase di ingresso alle classi iniziali e
alle situazioni di rilevante necessità.
Particolare impegno è prestato per la soluzione delle problematiche relative agli studenti
lavoratori, agli stranieri, a quelli degenti negli ospedali, a quelli in situazione di handicap, a
quelli presenti nelle istituzioni carcerarie.
3.2 Nello svolgimento della propria attività, ogni operatore ha pieno rispetto dei diritti e
degli interessi dello studente.
4. DIRITTO DI SCELTA, OBBLIGO SCOLASTICO E FREQUENZA
4.1. L'utente ha facoltà di scegliere fra le istituzioni che erogano il servizio scolastico. La
libertà di scelta si esercita tra le istituzioni scolastiche statali dello stesso tipo, nei limiti della
capienza obiettiva di ciascuna di esse. In caso di eccedenza di domande va, comunque,
considerato il criterio della territorialità (residenza, domicilio, sede di lavoro dei familiari,
ecc.).
4.2 L'obbligo scolastico, il proseguimento degli studi superiori e la regolarità della frequenza
sono assicurati con interventi di prevenzione e controllo dell'evasione e della dispersione
scolastica da parte di tutte le istituzioni coinvolte, che collaborano tra loro in modo
funzionale ed organico.
5 PARTECIPAZIONE, EFFICIENZA, TRASPARENZA
5.1 Istituzioni, personale, genitori, alunni, sono protagonisti e responsabili dell'attuazione
della "Carta", attraverso una gestione partecipata della scuola, nell'ambito degli organi e
delle procedure vigenti.
I loro comportamenti devono favorire la più ampia realizzazione degli standard generali del
servizio.
49
5.2 Le istituzioni scolastiche e gli enti locali si impegnano a favorire le attività
extrascolastiche che realizzano la funzione della scuola come centro di promozione
culturale, sociale e civile, consentendo l'uso degli edifici e delle attrezzature fuori dell'orario
del servizio scolastico.
5.3 Le istituzioni scolastiche, al fine di promuovere ogni forma di partecipazione,
garantiscono la massima semplificazione delle procedure ed un'informazione completa e
trasparente.
5.4 L'attività scolastica, ed in particolare l'orario di servizio di tutte le componenti, si informa
a criteri di efficienza, di efficacia, di flessibilità, nell'organizzazione dei servizi amministrativi,
dell'attività didattica e dell'offerta formativa integrata.
5.5 Per le stesse finalità, la scuola garantisce ed organizza le modalità di aggiornamento del
personale in collaborazione con istituzioni ed enti culturali, nell'ambito delle linee di indirizzo
e delle strategie di intervento definite dall'amministrazione.
6. LIBERTA' DI INSEGNAMENTO ED AGGIORNAMENTO DEL
PERSONALE
6.1 La programmazione assicura il rispetto delle libertà di insegnamento dei docenti e
garantisce la formazione dell'alunno, facilitandone le potenzialità evolutive e contribuendo
allo sviluppo armonico della personalità, nel rispetto degli obiettivi formativi nazionali e
comunitari, generali e specifici, recepiti nei piani di studi di ciascun indirizzo.
6.2 L'aggiornamento e la formazione costituiscono un impegno per tutto il personale
scolastico e un compito per l'amministrazione, che assicura interventi organici e regolari.
PARTE I
7. AREA DIDATTICA
7.1 La scuola, con l'apporto delle competenze professionali del personale e con la
collaborazione ed il concorso delle famiglie, delle istituzioni e della Società civile, è
responsabile della qualità delle attività educative e si impegna a garantirne l'adeguatezza
alle esigenze culturali e formative degli alunni, nel rispetto di obiettivi educativi validi per il
raggiungimento delle finalità istituzionali.
7.2 La scuola individua ed elabora gli strumenti per garantire la continuità educativa tra i
diversi ordini e gradi dell'istruzione, al fine di promuovere un armonico sviluppo della
personalità degli alunni.
7.3 Nella scelta dei libri di testo e delle strumentazioni didattiche, la scuola assume come
criteri di riferimento la validità culturale e la funzionalità educativa, con particolare riguardo
agli obiettivi formativi, e la rispondenza alle esigenze dell'utenza. Nella programmazione
dell'azione educativa e didattica i docenti, nella scuola dell'obbligo, devono adottare, con il
coinvolgimento delle famiglie, soluzioni idonee a rendere possibile un'equa distribuzione
dei testi scolastici nell'arco della settimana, in modo da evitare, nella stessa giornata, un
sovraccarico di materiali didattici da trasportare.
7.4 Nell'assegnazione dei compiti da svolgere a casa, il docente opera in coerenza con la
programmazione didattica del consiglio di interclasse o di classe, tenendo presente la
necessità di rispettare razionali tempi di studio degli alunni. Nel rispetto degli obiettivi
formativi, previsti dagli ordinamenti scolastici e della programmazione educativo-didattica, si
deve tendere ad assicurare ai bambini, nelle ore extrascolastiche, il tempo da dedicare al
gioco o all'attività sportiva o all'apprendimento di lingue straniere o arti.
7.5 Nel rapporto con gli allievi, in particolare con i più piccoli, i docenti colloquiano in modo
pacato e teso al convincimento. Non devono ricorrere ad alcuna forma di intimidazione o
minaccia di punizioni mortificanti.
50
PARTE II
8. SERVIZI AMMINISTRATIVI
8.1 La scuola individua, fissandone e pubblicandone gli standard e garantendone altresì
l'osservanza ed il rispetto, i seguenti fattori di qualità dei servizi amministrativi: celerità delle
procedure; trasparenza; informatizzazione dei servizi di segreteria; tempi di attesa agli
sportelli; flessibilità degli orari degli uffici a contatto con il pubblico.
8.2 Ai fini di un miglior servizio per l'utenza, si può derogare dagli standard fissati.
Standard specifici delle procedure
8.3 La distribuzione dei moduli di iscrizione è effettuata "a vista" nei giorni previsti, in orario
potenziato e pubblicizzato in modo efficace.
8.4 La Segreteria garantisce lo svolgimento della procedura di iscrizione alle classi in un
massimo di 10 minuti dalla consegna delle domande.
8.5 Il rilascio di certificati è effettuato nel normale orario di apertura della Segreteria al
pubblico, entro il tempo massimo di tre giorni lavorativi per quelli di iscrizione e frequenza e
di cinque giorni per quelli con votazioni e/o giudizi.
8.6 Gli attestati e i documenti sostitutivi del diploma sono consegnati "a vista", a partire dal
terzo giorno lavorativo successivo alla pubblicazione dei risultati finali.
8.7 I documenti di valutazione degli alunni sono consegnati dal Capo di Istituto o dai
docenti incaricati entro cinque giorni dal termine delle operazioni generali di scrutinio.
8.8 Gli uffici di Segreteria - compatibilmente con la dotazione organica di personale
amministrativo - garantiscono un orario di apertura al pubblico, di mattina e di pomeriggio,
funzionale alle esigenze degli utenti e del territorio.
Il Consiglio di Circolo o di istituto delibera in merito sulla base delle indicazioni degli utenti e
dei loro rappresentanti.
L'ufficio di direzione o di presidenza riceve il pubblico sia su appuntamento telefonico sia
secondo un orario di apertura comunicato con appositi avvisi.
8.9 La scuola assicura all'utente la tempestività del contatto telefonico, stabilendo al proprio
interno modalità di risposta che comprendano il nome dell'Istituto, il nome e la qualifica di chi
risponde, la persona o l'ufficio in grado di fornire le informazioni richieste.
Per l'informazione vengono seguiti i seguenti criteri:
8.10 Ciascun Istituto deve assicurare spazi ben visibili adibiti all'informazione; in particolare
sono predisposti:
- tabella dell'orario di lavoro dei dipendenti (orario dei docenti; orario, funzioni e dislocazione
del personale amministrativo, tecnico, ausiliario - A.T.A.)
- organigramma degli organi collegiali
- organico del personale docente e A.T.A.
- albi d'Istituto.
Sono inoltre resi disponibili appositi spazi per:
- bacheca sindacale
- bacheca degli studenti
- bacheca dei genitori
8.11 Presso l'ingresso e presso gli Uffici devono essere presenti e riconoscibili operatori
scolastici in grado di fornire all'utenza le prime informazioni per la fruizione del servizio.
8.12 Gli operatori scolastici devono indossare il cartellino di identificazione in maniera ben
visibile per l'intero orario di lavoro.
8.13 Il Regolamento d'Istituto deve avere adeguata pubblicità mediante affissione.
51
PARTE III
9. CONDIZIONI AMBIENTALI DELLA SCUOLA
9.1 L'ambiente scolastico deve essere pulito, accogliente, sicuro.
Le condizioni di igiene e sicurezza dei locali e dei servizi devono garantirne una
permanenza a scuola confortevole per gli alunni e per il personale.
Il personale ausiliario deve adoperarsi per garantire la costante igiene dei servizi.
La scuola si impegna, in particolare, a sensibilizzare le istituzioni interessate, comprese le
associazioni dei genitori, degli utenti e dei consumatori, al fine di garantire agli alunni la
sicurezza interna ed esterna (quest'ultima nell'ambito del circondario scolastico).
9.2 Ogni scuola individua i seguenti fattori di qualità riferibili alle condizioni ambientali, e ne
dà informazione all'utenza:
- Numero, dimensione (superficie, cubatura e numero degli alunni) e dotazioni (cattedra,
banchi, lavagne, armadietti, ecc.) delle aule dove si svolge la normale attività didattica.
- Numero tipo, dimensione (superficie e cubatura), dotazioni (macchine e attrezzature, posti
alunno, ecc.). orario settimanale di disponibilità e di utilizzo effettivo delle aule speciali e dei
laboratori.
- Numero, dimensione (superficie e cubatura), dotazioni e media delle ore di utilizzazione
settimanale distinta per attività curricolari e per attività extracurricolari delle palestre.
- Numero, dimensioni, con indicazioni del numero massimo di persone contenibile,
dotazione delle sale (posti a sedere, microfoni, schermi per proiezione, ecc.) e media delle
ore di utilizzazione settimanale distinta per attività curricolari ed extracurricolari delle sale
per riunioni.
- Numero, dimensione e dotazioni dei locali di servizio (per fotocopie, per stampa, sala
docenti, ecc.).
- Numero, dimensioni, dotazioni di libri e riviste, orario settimanale di apertura e modalità
per la consultazione e il prestito delle biblioteche.
- Numero dei servizi igienici, con indicazione dell'esistenza di servizi igienici per handicappati.
- Esistenza di barriere architettoniche
- Esistenza di ascensori e montacarichi.
- Esistenza e descrizione di spazi esterni attrezzati e non (posteggi, impianti sportivi, ecc.).
- Piano di evacuazione dell'edificio in caso di calamità.
9.3 I fattori di qualità devono essere riferiti a ciascuna delle sedi che facciano parte della
stessa istituzione.
PARTE IV
10. PROCEDURA DEI RECLAMI E VALUTAZIONE DEL SERVIZIO
10.1 Procedura dei reclami
I reclami possono essere espressi in forma orale, scritta, telefonica, via fax e devono
contenere generalità, indirizzo e reperibilità del proponente.
I reclami orali e telefonici debbono, successivamente, essere sottoscritti. I reclami anonimi
non sono presi in considerazione, se non circostanziati. Il Capo di Istituto, dopo avere
esperito ogni possibile indagine in merito, risponde, sempre in forma scritta, con celerità e,
comunque, non oltre 15 giorni, attivandosi per rimuovere le cause che hanno provocato il
reclamo.
Qualora il reclamo non sia di competenza del Capo di Istituto, al reclamante sono fornite
indicazioni circa il corretto destinatario.
Annualmente, il Capo di Istituto formula per il Consiglio una relazione analitica dei reclami
e dei successivi provvedimenti. Tale relazione è inserita nella relazione generale del
Consiglio sull’anno scolastico.
52
10.2 Valutazione del servizio
Allo scopo di raccogliere elementi utili alla valutazione del servizio, viene effettuata una
rilevazione mediante questionari opportunamente tarati, rivolti ai genitori, al personale e limitatamente alle scuole secondarie di 2° grado - anche agli studenti.
I questionari, che vertono sugli aspetti organizzativi, didattici ed amministrativi del servizio,
devono prevedere una graduazione delle valutazioni e la possibilità di formulare proposte.
Nella formulazione delle domande, possono essere utilizzati indicatori forniti dagli organi
dell'amministrazione scolastica e degli enti locali.
Alla fine di ciascun anno scolastico, il Collegio dei docenti redige una relazione sull'attività
formativa della scuola che viene sottoposta all'attenzione del Consiglio di circolo o di istituto.
PARTE V
11. ATTUAZIONE
11.1 Le indicazioni contenute nella presente Carta si applicano fino a quando non
intervengano, in materia, disposizioni modificative contenute nei contratti collettivi o in
norme di legge.
11.2 Il Ministro della Pubblica Istruzione cura, con apposita direttiva, i criteri di attuazione
della presente Carta.
21 REGOLAMENTO D'ISTITUTO
Il Regolamento d'Istituto è parte integrante del Piano dell'Offerta Formativa, perché
rappresenta la trasparente descrizione del funzionamento della scuola sotto l'aspetto
organizzativo, delle regole che si è data attraverso una elaborazione e condivisione
collegiale, per sottolineare l'importanza e il rispetto dei ruoli dei diversi protagonisti, per
permettere relazioni chiare e di crescita per ciascuno, per garantire sicurezza e tranquillità
a tutti , in modo speciale agli alunni e alle loro famiglie, per incrementare i rapporti tra i
vari "attori" del processo educativo. In buona sostanza per garantire un livello
organizzativo efficiente che sia presupposto e fondamento di un'azione educativa
efficace. Il buon livello organizzativo, la chiarezza di regole e ruoli, per noi , non sono
l'obiettivo ultimo ma il percorso obbligato per una altrettanto chiara e incisiva azione
educativa e formativa.
A) Norme generali
1. Autodisciplina come fondamento della vita della
scuola
La scuola è una comunità aperta ai valori e ai problemi sociali, che si avvale dell'impegno,
dello studio e della ricerca per promuovere la formazione dell'alunno.
Ciò impegna tutte le componenti della comunità scolastica (docenti, non docenti, alunni,
genitori) ad una autodisciplina, che induca al decoro, al rispetto delle persone e dei beni
materiali di cui la scuola è dotata e generi reciproca comprensione e spirito di
collaborazione.
Tutta l'organizzazione della vita scolastica deve essere improntata ad uno spirito che faccia
dell'autodisciplina una conquista fondamentale, affinché si instauri un clima sereno in cui
operare. Per raggiungere tale obiettivo è imprescindibile la collaborazione della famiglia.
Per questo ci rivolgiamo in particolar modo a voi genitori invitandovi a prendere visione
del nostro Regolamento, considerandolo alla luce di quanto abbiamo voluto sottolinearne
53
più sopra, strumento per costruire e mantenere ordinata e viva la fitta rete di relazioni, di
realtà, tempi e spazi che caratterizza la scuola.
2. Frequenza
Docenti e alunni sono tenuti alla rigorosa osservanza dell'orario di lezione. Gli alunni
sono tenuti a frequentare regolarmente le lezioni; la presenza e la partecipazione sono
obbligatorie anche per le attività integrative previste nell'ambito dell'Offerta formativa
dell'Istituto. I coordinatori controllano il registro di classe e segnalano al DS i nominativi
degli alunni che evadono l'obbligo scolastico al fine di poter informare le famiglie.
La partecipazione a visite didattiche, viaggi d'istruzione, con il contributo economico della
famiglia, è volontaria e soggetta alla normativa relativa all'autonomia scolastica.
2.1 Orari
Gli alunni devono trovarsi in classe alle 8.30; pertanto il personale docente si troverà in
aula alle ore 8.25; gli alunni raggiungeranno ordinatamente la propria aula, dove
troveranno l'insegnante della prima ora ad accoglierli.
Si stabilisce il principio del Libretto personale dell'alunno (Libretto delle giustificazioni)
come mezzo di comunicazione privilegiata tra scuola e famiglia, in modo che ciascun
genitore o chi ne fa le veci sia coinvolto nella vita scolastica del proprio figlio attraverso la
periodica consultazione delle annotazioni riportate. La firma del genitore (o del delegato)
che giustifica le assenze deve risultare preventivamente depositata in Presidenza. La
scuola, se necessario, si riserva la facoltà di controllare periodicamente le annotazioni
riportate. Tale documento, di proprietà della scuola e consegnato agli alunni, dovrà
essere tenuto in modo ordinato, serio e consono alla sua funzione; al termine dell'anno
scolastico dovrà essere consegnato alla scuola.
Gli insegnanti della prima ora sono delegati in via permanente a giustificare le assenze dei
giorni precedenti.
Gli alunni che sono stati assenti, al ritorno a scuola presenteranno la giustificazione scritta
sull'apposito libretto e firmata dall'esercente la patria potestà. Il professore della prima ora,
controllata la giustificazione,la registrerà sul Giornale di classe. In caso di mancata
presentazione della giustificazione scritta e firmata, l'alunno sarà comunque riammesso in
aula con riserva e, previa annotazione sul registro di classe, sarà avvisata la famiglia
tramite il diario dell'alunno, se necessario provvederà la segreteria. Nel caso in cui le
assenze siano ripetute o si protraggano nel tempo, verrà informata e convocata la
famiglia. Le assenze collettive non sono ammesse; qualora si dovessero verificare, il
Dirigente Scolastico (o suoi delegati) informerà per iscritto le famiglie e applicherà le
relative sanzioni disciplinari. Qualora l'assenza superi i cinque giorni, per essere riammessi
a scuola gli alunni presenteranno il certificato medico. Nei cinque giorni vanno conteggiati
anche le domeniche ed i giorni festivi compresi nei giorni di assenza. L'eventuale ritardo,
ammesso solamente in caso di validi motivi, va giustificato. I ritardi saranno annotati nel
Libretto personale dell'alunno (Libretto delle giustificazioni) e nel Giornale di classe,
documento da consultare in sede di scrutinio al momento della verifica della validità
dell'anno scolastico, nonché della formulazione del giudizio sul comportamento. L'entrata
alla seconda ora di lezione è ammessa solo eccezionalmente per gravi motivi di salute e
di famiglia, va giustificata nell'apposito Libretto dall'esercente la patria potestà.
L'autorizzazione all'uscita anticipata, in via eccezionale, dovrà essere concessa dal
docente presente in classe che registrerà l'ora e farà firmare sul registro di classe
l'esercente la patria potestà (unico soggetto autorizzato a prelevare il minore dalla
54
scuola). In casi del tutto eccezionali il minore può essere affidato dal Dirigente Scolastico
ad un familiare di cui sia stata preventivamente depositata relativa delega ed accertata
l'identità. Le schede informative e le comunicazioni apposte dagli insegnanti sul diario
dell'alunno devono essere sottoposte alla firma di un familiare responsabile. I genitori degli
alunni devono lasciare uno o più recapiti telefonici per facilitare le comunicazioni tra
scuola e famiglia ed in caso di modifiche, informare tempestivamente la segreteria sui
nuovi numeri da utilizzare. Se i genitori degli alunni non saranno reperibili a causa di
recapiti inesistenti o falsi rilasciati alla scuola, la stessa si rivolgerà alle Forze dell'Ordine. I
coordinatori controllano il registro di classe e segnalano i nominativi degli alunni che
evadono l'obbligo scolastico o hanno riportato un numero eccessivo di note disciplinari al
fine di poter informare le famiglie.
2.2 L'intervallo
Durante l'intervallo delle lezioni, che di norma è di 15 minuti (10.25-10.40), gli alunni
staranno nelle aule e non potranno recarsi in bagno. Il cambio di insegnante tra la seconda
e la terza ora di lezione sarà effettuato dopo l'intervallo.
3. Rispetto e correttezza nei comportamenti
3.1 Comportamento corretto
La disciplina, durante la permanenza delle classi nei locali scolastici, è affidata
all'autocontrollo degli alunni e alla responsabile vigilanza degli insegnanti e, quando
necessario, del personale ausiliario
Il comportamento nei confronti di se stessi, dei compagni e delle compagne, dei docenti e
del personale della scuola deve essere improntato al massimo rispetto.
Tutti gli studenti dovranno presentarsi a scuola con un abbigliamento adeguato
all'ambiente scolastico (evitando, pertanto, abiti succinti, magliette eccessivamente
scollate per le ragazze e/o che lascino scoperta la pancia o la schiena, pantaloni a vita
bassa o gonne eccessivamente corte che lascino intravedere la biancheria intima).
Gli studenti sono tenuti ad eseguire i compiti assegnati e portare il materiale didattico; per
ottenere ciò è fondamentale la responsabile collaborazione della famiglia, la quale è tenuta
all'educazione e alla formazione dei figli (art. 30 della Costituzione Italiana).
È consentito uscire dall'aula per recarsi in bagno, individualmente, al massimo per due
volte nell'arco della mattinata, salvo casi certificati o di effettiva necessità; l'uso dei servizi
è vietato durante l'intervallo (fatti salvi i casi eccezionali).
Gli studenti devono recarsi nei bagni loro riservati, contrassegnati da apposita indicazione
(distinti per le ragazze e per i ragazzi).
Gli studenti si dovranno mostrare responsabili in tutti i momenti della vita scolastica. È
dovere degli alunni entrare e uscire in ordine e in silenzio, mantenere un contegno
corretto nei confronti del personale della scuola e dei propri compagni, astenersi da
schiamazzi e disordini durante la ricreazione, la mensa e le uscite ai/dai servizi, lasciare
l'aula in ordine e pulita, osservare il decoro personale nelle azioni, nelle parole e nel
vestire.
Gli studenti dovranno sempre rispettare le disposizioni sulla raccolta differenziata dei rifiuti
Gli alunni sono tenuti al rispetto dell'ambiente scuola, degli arredi scolastici, delle strutture
murarie, dei bagni, evitando scritte lesive della dignità personale di ogni componente
della comunità scolastica. È, pertanto, responsabile ed è tenuto al risarcimento l'alunno
che arrechi danno ai locali, agli arredi o al materiale didattico o li deturpi con scritte o
figure. Gli insegnanti e il personale ausiliario sono tenuti a comunicare tempestivamente
55
al DS o a un suo collaboratore eventuali danni; se non è noto il responsabile, del danno
risponde l'intera classe.
Gli alunni sono tenuti ad avere cura dei sussidi didattici, degli strumenti e delle
attrezzature.
Ogni alunno ha il dovere di portare sempre il materiale concordato con l'insegnante, così
da averlo a disposizione durante le lezioni. Gli alunni non devono portare in classe
materiale estraneo all'attività didattica; in caso contrario, esso verrà ritirato
dall'insegnante e restituito direttamente a un familiare responsabile.
I docenti eviteranno assolutamente di mandare gli alunni in giro per la scuola a prendere
materiale didattico o a predisporre fotocopie.
L'accesso alle aule, alla mensa, ai laboratori, alla palestra, alla biblioteca, all'aula magna
e all'aula video dovrà avvenire in modo ordinato e disciplinato; gli studenti occuperanno i
posti loro assegnati.
Gli alunni sono tenuti ad accedere alle aule speciali (palestra, aule multimediali,
laboratori scientifici, linguistici e artistici) con l'apposita attrezzatura, qualora richiesta.
Dovranno prestare particolare attenzione nell'utilizzo della strumentazione presente in tali
aule, seguendo sempre regolamenti ed istruzioni impartiti dagli insegnanti.
Al termine delle lezioni, dopo il suono della campana, lasceranno le aule in maniera
disciplinata sotto la sorveglianza dei rispettivi insegnanti che li accompagneranno all'uscita.
Nel corso delle attività pomeridiane di laboratorio, qualora siano previste, al cambio
dell'ora gli alunni dovranno lasciare tempestivamente le aule in modo ordinato, disciplinato
e silenzioso, utilizzando per recarsi nell'aula della lezione successiva il percorso più breve,
avendo cura di evitare spostamenti o soste non giustificati all'interno dell'istituto; gli
spostamenti fuori dalla classe al cambio dell'ora debbono avvenire sotto la sorveglianza del
personale ausiliario.
Gli alunni che non usufruiscono del servizio mensa sono riammessi alle attività del
pomeriggio al suono della campanella.
Il tempo di interscuola (intervallo che intercorre tra la fine delle lezioni del mattino e l'inizio
delle attività pomeridiane) è parte integrante delle attività scolastiche e pertanto valgono
per esso tutte le norme di comportamento sopra indicate.
In caso di gravi fatti di indisciplina, gli alunni non devono essere allontanati dall'aula, ma
accompagnati dal personale ausiliario in Presidenza unitamente ad un rapporto
disciplinare sul registro di classe, in caso di assenza momentanea del DS segnalarle il fatto
telefonicamente oppure rivolgersi ad un suo collaboratore.
La famiglia viene preavvisata dal coordinatore della classe in caso di provvedimenti
disciplinari; un familiare accompagnerà l'alunno all'atto della riammissione alle lezioni.
Nei casi di gravi fatti di indisciplina collettiva si convoca immediatamente l'assemblea dei
genitori della classe interessata per l'eventuale deferimento dei responsabili al Consiglio di
classe o d'Istituto.
4. Vigilanza
4.1 La responsabilità di vigilanza
La responsabilità di vigilanza della scuola inizia quando l' allievo varca la soglia
dell'edificio scolastico e termina con l' uscita dall' edificio stesso. Si precisa quindi che
l'eventuale cortile non può essere considerato luogo in cui si esercita la sorveglianza degli
insegnanti e dei Collaboratori bensì come punto di transito. Invece, durante le attività
didattiche in cortile, in orario scolastico, la responsabilità della scuola comprende anche
tutti gli spazi esterni fino ai cancelli d'accesso.
Durante l'entrata degli alunni è necessario sorvegliare tutte le zone dell'edificio a garanzia
56
dell'incolumità degli studenti e al fine di evitare atti vandalici e/o bullismo Durante le
lezioni, gli insegnanti non abbandoneranno per nessun motivo l' aula; ma in caso di
necessità affideranno temporaneamente gli alunni alla vigilanza di un collaboratore
scolastico.
Tutti gli spostamenti degli allievi devono sempre avvenire con l' accompagnamento del
personale della scuola.
Durante le lezioni la vigilanza nei corridoi (e nei servizi igienici per quanto possibile) è
effettuata dal personale collaboratore scolastico.
Gli alunni che si trovano a svolgere la lezione in palestra o nei laboratori devono essere
accompagnati nelle loro aule prima dell' inizio dell' intervallo o dell' ora successiva .
Il servizio di sorveglianza sugli alunni durante l' intervallo viene prestato dai docenti
impegnati nell'ora precedente.
I cambi di insegnante devono avvenire con la massima puntualità, affinché le classi non
restino senza sorveglianza; il professore è pertanto tenuto a raggiungere immediatamente
la propria classe.
Al termine delle lezioni gli insegnanti controlleranno se l'aula è in ordine e
accompagneranno gli alunni fino alla porta d'ingresso.
Il personale ausiliario è tenuto alla sorveglianza delle scolaresche se l'insegnante è
assente, finché il Ds o un suo collaboratore non abbia provveduto alla sostituzione.
Gli insegnanti di sostegno vigileranno l'alunno/a a loro affidato/a o, se questo/a è assente
vigilerà la classe.
Al termine delle lezioni le classi con rientro pomeridiano raggiungono ordinatamente, il
locale adibito a mensa. Gli insegnanti dell' ultima ora accompagneranno prima l' intera
classe verso l'uscita lasciando andare i ragazzi che non usufruiscono della mensa e
accompagneranno gli altri ragazzi al refettorio affidandoli agli insegnanti incaricati che poi
assisteranno e vigileranno gli alunni durante la mensa.
In caso di incidenti o malori di una certa gravità sarà valutata la possibilità/opportunità di
attendere l'arrivo dei genitori, immediatamente informati, o di allertare subito il 118. In
caso l' alunno debba essere portato al Pronto Soccorso e i genitori non siano ancora
arrivati o siano irreperibili l' alunno dovrà essere accompagnato dal docente o da un
collaboratore scolastico.
La sorveglianza della scuola e quindi la sua responsabilità termina con l' uscita effettiva
del ragazzo dall' interno dell' edificio, in ciò accompagnato dalle insegnanti. Si precisa
"dall' interno dell' edificio" in quanto l' eventuale cortile non può essere considerato luogo
in cui si può esercitare la sorveglianza degli insegnanti e dei Collaboratori.
La vigilanza sugli alunni durante lo svolgimento di visite guidate o viaggi d'istruzione
dovrà essere costantemente assicurata dai docenti accompagnatori, assegnati in tale
compito nel rapporto di un docente ogni quindici alunni (C.M. n°291/92). In caso di
partecipazione di uno o più alunni portatori di handicap, sarà designato - in aggiunta al
numero di accompagnatori dovuto in proporzione al numero dei partecipanti - un
accompagnatore fino a due alunni disabili.
Il plesso Nivola è dotato di un sistema di video-sorveglianza mentre per il Plesso Pascoli è
stata inoltrata formale richiesta agli organi competenti.
B) Norme specifiche
I procedimenti disciplinari hanno finalità educativa e tendono allo sviluppo del senso di
responsabilità e all' acquisizione di comportamenti e relazioni corrette all'interno della
comunità scolastica.
La sanzione disciplinare, pertanto, sarà graduata, proporzionata alle mancanze
commesse, terrà conto della situazione personale dello studente, della gravità del
comportamento e delle conseguenze che da esso derivano. Sarà ispirata, per quanto
57
possibile, al principio della riparazione del danno e non sarà mortificante ed inutilmente
ripetitiva. Allo studente sarà, quando possibile, offerta la possibilità di convertire la
sanzione in attività a favore della comunità scolastica(Art. 1, comma 5, D.P.R. n. 235/07 Modifiche allo statuto delle studentesse e degli studenti), inoltre, sarà garantito il diritto
all'esposizione delle proprie ragioni.
Gli studenti che violano i propri doveri sono soggetti alle seguenti sanzioni
disciplinari:
Descrizione
Sanzion
Sanzione
Organo
sanzione
e
reiterazion
competent
e
e
Descrizione infrazione
Sanzione
Sanzione
Organo
Reiterazione
competente
1. Ritardo occasionale
2. Ritardo frequente
 Comunicazione
scritta
3. Ritardo reiterato
 Convocazione del
genitore
4. Assenze non
autorizzate dalla
famiglia
 Nota nel registro
di classe e
comunicazione
tempestiva alla
famiglia
 Nota nel registro di
classe e
comunicazione
tempestiva alla
famiglia
 Nota nel registro
di classe; rientrare
il giorno
successivo
accompagnato dal
genitore
 Ammonizione allo
studente e
comunicazione
scritta
 Sospensione di un
giorno
 Ammonizione allo
studente e
comunicazione scritta
 Convocazione del
genitore
 Docente
 Consiglio di Classe
 Richiamo verbale
 Nota nel Registro di
classe
 1-2 richiami Docente
 Più richiami C.d.C
5. Non recapitare e/o
alterare le
comunicazioni
scuola- famiglia e
verifiche
6. Abbigliamento
inadeguato ( abiti
succinti, magliette
eccessivamente
scollate per le
ragazze e/o che
lascino scoperta la
pancia o la schiena,
pantaloni a vita
bassa o gonne
eccessivamente
corte che lascino
intravedere la
biancheria intima);
7. Disturbo alla lezione
 Penalizzazione sulla
valutazione del
comportamento
 Docente
 Consiglio di Classe
 Docente
 Consiglio di classe
 Attività a favore della
comunità scolastica
 Comunicazione scritta
con convocazione del
genitore
 Sospensione di un
giorno dalle lezioni
 Attività a favore della
comunità scolastica
58
8. Mancanza-assenza
del materiale
scolastico
 Richiamo verbale
9. Parziale/ mancata
esecuzione dei
compiti assegnati
 Comunicazione
scritta alla famiglia
10. Interventi inopportuni
(verbali o fisici) che
ostacolino il sereno e
regolare svolgimento
delle lezioni,
negando il diritto allo
studio a sé e agli altri
 Nota nel registro
di classe
 Convocazione
della famiglia e
confronto
costruttivo sulle
norme e vincoli
condivisi nel Patto
di
corresponsabilità
 Richiesta scritta per
colloquio con famiglia
 Segnalazione ai
S.S.A. in caso di
inadempienze
reiterate
 Convocazione del
genitore e confronto
costruttivo sulle
norme e vincoli
condivisi nel Patto di
corresponsabilità
 Nota nel registro di
classe
 Docente
 Consiglio di Classe
 Docente
 Docente
 Consiglio di Classe
 Convocazione della
famiglia e confronto
costruttivo sulle
norme e vincoli
condivisi nel Patto di
corresponsabilità
 Sospensione dalle
lezioni da uno a tre
giorni (in base alla
gravità)
 Sospensione dalle
uscite didattiche con
obbligo di frequenza
11. Allontanamento
volontario dalle
lezioni senza
permesso
 Nota nel registro
di classe
 Comunicazione
scritta e
convocazione del
genitore
 Attività a favore della
comunità scolastica
 Nota nel registro di
classe
 Docente
 Consiglio di Classe
 Comunicazione scritta
convocazione del
genitore e
penalizzazione sul
comportamento
 Sospensione dalle
lezioni
 Attività a favore della
comunità scolastica
12. Spostarsi o sostare
senza motivo e
senza autorizzazione
all’interno dell'aula e
nell'edificio
 Ammonizione
verbale
13. Comportamenti
 Nota nel registro di
scorretti rivolti ai
classe
compagni: insulti,
minacce,
 Comunicazione
prevaricazioni verbali
scritta e
 Ammonizione scritta
sul Registro di classe
con successiva
informazione
telefonica o scritta
alla famiglia
 Nota nel registro di
classe
 Comunicazione scritta,
convocazione del
genitore
 Docente
 Docente
 Consiglio di Classe
 Consiglio d’Istituto
59
e aggressioni fisiche.
convocazione del
genitore
 Sospensione dalle
lezioni da uno a tre
giorni in base alla
gravità
 5g di sospensione
dalle lezioni
 Sospensione dalle
uscite didattiche con
obbligo di frequenza
 Utilizzo dell’alunno
nelle attività didattiche
ed educative del
gruppo H
 Attività a favore della
comunità scolastica
 Esclusione dallo
scrutinio finale
14. Comportamenti
scorretti rivolti ai
Docenti
 Nota nel registro
di classe
 Non ammissione
all’esame
 Nota nel registro di
classe
 Comunicazione
scritta e
convocazione del
genitore
 Comunicazione
scritta e
convocazione del
genitore
 Sospensione dalle
lezioni per 2 gg
 Sospensione dalle
lezioni dai 7 ai 15 gg
e/o oltre i 15 gg. in
base alla gravità
 Docente
 Consiglio di Classe
 Consiglio d’Istituto
 Partecipazione
obbligatoria ai
progetti relativi all’Ed.
alla Legalità e/o altri
volti al recupero di
comportamenti
scorretti
 Esclusione dallo
scrutinio finale
 Attività a favore della
comunità scolastica
15. Comportamenti
scorretti rivolti al
personale A.T.A.
 Nota nel registro
di classe
 Non ammissione
all’esame
 Nota nel registro di
classe
 Comunicazione
scritta e
convocazione del
genitore
 Comunicazione
scritta e
convocazione del
genitore
 Sospensione dalle
lezioni per 2 gg.
 Sospensione dalle
lezioni dai 7 ai 15 gg.
 Docente
 Consiglio di Classe
 Consiglio d’Istituto
60
 Partecipazione
obbligatoria a progetti
relativi all’Ed. alla
Legalità
 Attività a favore della
comunità scolastica
 Esclusione dallo
scrutinio finale
16. Danneggiamento
delle strutture
murarie, di strumenti,
materiali e arredi
scolastici, interni ed
esterni all’Istituto
(imbrattare muri e
bagni, allagamento
dei locali, distruzione
infissi, strutture edili,
PC, LIM, ecc.)
 Nota nel registro
di classe
 Non ammissione
all’esame
 Nota nel registro di
classe
 Comunicazione
scritta e
convocazione del
genitore
 Comunicazione
scritta e
convocazione del
genitore
 Ripristino/ pulizia
immediata se
possibile o
sanzione
pecuniaria
adeguata al danno
 Ripristino/ pulizia
immediata se
possibile o sanzione
pecuniaria adeguata
al danno
 Docente
 Consiglio di Classe
 Consiglio d’Istituto
 Sospensione dalle
lezioni a partire dai
15 gg.
 Sospensione dalle
uscite didattiche con
obbligo di frequenza
 Partecipazione
obbligatoria ai
progetti relativi all’Ed.
alla Legalità
 Attività a favore della
comunità scolastica
 Segnalazione ai
S.S.A. in caso di
inadempienze
reiterate
17. Non rispettare le
disposizioni sulla
raccolta differenziata
dei rifiuti
 Ammonizione
verbale
 Esclusione dallo
scrutinio finale
 Rimborso e/o
riparazione dei danni
arrecati
 Nota nel registro di
classe
 Comunicazione
scritta e
convocazione del
 Comunicazione
scritta e
convocazione del
 Docente
 Consiglio di Classe
61
genitore
18. Fumo nei bagni, nei
locali della scuola
e/o nel cortile
19. Sostare nei bagni
oltre il tempo
necessario
genitore
 Nota nel registro
di classe
 Attività a favore della
comunità scolastica
 Nota nel registro di
classe
 Comunicazione
scritta e
convocazione del
genitore
 Comunicazione
scritta e
convocazione del
genitore
20. Non osservare le
indicazioni relative
all’utilizzo di bagni
distinti per ragazze e
ragazzi
 Attività a favore della
comunità scolastica
 Sanzione pecuniaria
prevista dalla L. N 3
23/12/2003
21. Aprire la porta del
bagno occupato
 Sospensione dalle
lezioni a partire da 5
g.
 Nota nel registro di
classe
22. Utilizzo di oggetti
non pertinenti
all’attività didattica (
cellulari, hi-pod,
registratori, MP3,
giochi elettronici,
figurine, carte da
gioco, video-camere,
ecc)
23. Possesso di oggetti
potenzialmente
pericolosi (
accendini, coltelli,
oggetti contundenti
ecc.)
 Nota nel registro
di classe
 Ritiro immediato,
consegna al D.S.
e restituzione alla
fine dell’anno ai
genitori
 Sospensione
immediata dalle
lezioni (uso
cellulare per foto o
registrazione,
accendini,
coltelli…)
 Comunicazione
scritta e
convocazione del
genitore
 Non si garantisce
nessuna forma di
rimborso riguardo
smarrimento o
furto di oggetti
personali
 Ritiro immediato,
consegna al D.S. e
restituzione alla fine
dell’anno ai genitori
 Docente
 Consiglio di Classe
 Consiglio d’Istituto
 Docente
 Consiglio di Classe
 Consiglio d’Istituto
 Comunicazione
scritta e
convocazione del
genitore
 1g.di sospensione
dalle lezioni
 Sospensione oltre 15
giorni
 Attività a favore della
comunità scolastica
 Sospensione dalle
uscite didattiche con
obbligo di frequenza
 Penalizzazione sul
comportamento
 Segnalazione al
Garante della Privacy
ai sensi della Direttiva
n° 104 del 30/11/2007

Esclusione dallo
scrutinio finale , non
ammissione esame
62
24. Non è consentito
consumare cibi o
bevande al di fuori
dell’intervallo e nelle
aule d’informatica,
portare a scuola
bevande gassate,
masticare gomma
americana;
25. Gettare le bottiglie
mezzo piene nel
cestino ; gettare
liquidi e/o alcun
oggetto dalle finestre
26. Comportamenti
scorretti assunti
durante l’ora del
servizio mensa:
sprecare il cibo,
alzare la voce, non
rispettare compagni
e l’ambiente
 Ammonizione
verbale
 Nota nel registro di
classe
 Nota nel registro
di classe
 Comunicazione
scritta e
convocazione del
genitore
 1g.di sospensione
dalle lezioni
 Attività a favore della
comunità scolastica
 Nota nel registro
di classe
 Nota nel registro di
classe
 Riordino dei locali:
aule,
laboratori e mensa
 Riordino dei locali
mensa
 Docente
 Consiglio di Classe
 Sospensione dalle
lezioni per 2 gg
 Attività a favore della
comunità scolastica
27. Lasciare le aule in
disordine e sporche
28. Allontanamento
volontario , non
autorizzato
dall’Istituto
 Docente
 Consiglio di Classe
 Nota nel registro
di classe
 Penalizzazione sul
comportamento
 Nota nel registro di
classe
 Comunicazione
scritta e
convocazione del
genitore
 Comunicazione
scritta e
convocazione del
genitore
 Sospensione dalle
lezioni per 2 gg
 Sospensione dalle
lezioni per 2 gg
 Docente
 Consiglio di classe
 Partecipazione
obbligatoria ai
progetti relativi
all’Educazione alla
Legalità
29. Non osservare le
disposizioni relative
alla sicurezza
all’interno dell’Istituto
contenute nel
relativo documento
sulla sicurezza.
 Nota nel registro
di classe
 attività a favore della
comunità scolastica
 Nota nel registro di
classe
 Comunicazione
scritta e
convocazione del
genitore
 Comunicazione
scritta e
convocazione del
genitore
 Docente
 Consiglio di Classe
 Sospensione dalle
lezioni per 2 gg
63
30. Non rispettare i
regolamenti d’uso di
LIM e laboratori
d’informatica
31. Su Facebook
scrivere frasi lesive
della dignità
personale di ogni
componente della
comunità scolastica.
 Nota nel registro
di classe
 Attività a favore della
comunità scolastica
 Nota nel registro di
classe
 Comunicazione
scritta e
convocazione del
genitore
 Comunicazione
scritta e
convocazione del
genitore
 Docente
 Consiglio di Classe
 Consiglio d’Istituto
 Sospensione dalle
lezioni
 attività a favore della
comunità scolastica
 Segnalazione al
Garante della Privacy
ai sensi della Direttiva
n° 104 del 30/11/2007
 Esclusione dallo
scrutinio finale

Non ammissione
all’esame
Vincoli all'applicazione delle sanzioni previste dalle norme sopraelencate

La sanzione disciplinare deve specificare in maniera chiara le motivazioni che hanno
reso necessaria l'irrogazione della stessa ( art. 3 L.n.241/1990).
 Nessuno può essere sottoposto a sanzioni disciplinari senza replicare le proprie
ragioni.
 Più la sanzione è grave e più sarà necessario il rigore motivazionale anche al fine di
dar conto del rispetto del principio di proporzionalità e di gradualità della sanzione
medesima.
 Nel caso di sanzioni che comportano l'allontanamento fino alla fine dell'anno
scolastico, l'esclusione dallo scrutinio finale, la non ammissione agli esami di stato,
occorrerà, anche esplicitare i motivi per cui "non siano esperibili interventi per un
reinserimento responsabile e tempestivo dello studente nella comunità durante l'anno
scolastico".
 Le sanzioni disciplinari non sono considerati dati sensibili, a meno che, nel testo
della sanzione, non si faccia riferimento a dati sensibili che riguardano altre persone
coinvolte nei fatti che hanno dato luogo alla sanzione stessa.
 Nessuna infrazione disciplinare può influire sulla valutazione del profitto.
 Organo di garanzia - d. p.r. 235/21-11-2007 -impugnazioni
 Contro le sanzioni disciplinari anzidette è ammesso ricorso da parte di chiunque vi
abbia
interesse (genitori, studenti), entro quindici giorni dalla comunicazione ad un apposito
Organo di Garanzia interno alla scuola, istituito e disciplinato dai regolamenti delle singole
istituzioni scolastiche. L'organo di garanzia dovrà esprimersi nei successivi dieci giorni.
Qualora
64
l'organo di garanzia non decida entro tale termine, la sanzione non potrà che ritenersi
confermata.
Patto di corresponsabilità educativa
Il contratto formativo è la dichiarazione esplicita e partecipata dell'operato della scuola. Esso
si stabilisce tra il docente e l'allievo ma coinvolge l'intero consiglio di classe e la classe, gli
organi collegiali dell'istituto, i genitori, gli enti esterni preposti od interessati al servizio
scolastico.
Visto il D.M. n. 5843/A3 del 16 ottobre 2006 "Linee di indirizzo sulla cittadinanza democratica e legalità"
Visti i D.P.R. n. 249 del 24/6/1998 e D.P.R. n. 235 del 21/11/2007 "Regolamento recante lo Statuto delle
studentesse e
degli studenti della scuola secondaria"
Visto il D.M. n. 16 del 5 febbraio 2007 "Linee di indirizzo generali ed azioni a livello nazionale per la
prevenzione del
bullismo"
Visto il D.M. n. 30 del 15 marzo 2007 "Linee di indirizzo ed indicazioni in materia di utilizzo di telefoni cellulari e di
altri dispositivi elettronici durante l'attività didattica, irrogazione di sanzioni disciplinari, dovere di vigilanza e
di corresponsabilità dei genitori e dei docenti".
Si stipula con l'alunno e la sua famiglia il seguente patto educativo di
corresponsabilità, con il quale:
LA SCUOLA SI IMPEGNA
A:
LO STUDENTE SI IMPEGNA
A:
 Fornire una formazione
culturale e professionale
qualificata, aperta alla
pluralità delle idee, nel
rispetto dell'identità di
ciascuno studente
 Prendere coscienza dei
 Valorizzare l'istituzione
propri
scolastica, instaurando un
diritti-doveri rispettando la
positivo clima di dialogo, nel
scuola intesa come insieme
rispetto delle scelte
di
educative e
persone,
ambienti
e
didattiche condivise, oltre
attrezzature.
ad un atteggiamento di
reciproca
collaborazione
 Frequentare regolarmente i
con i docenti.
corsi e assolvere
assiduamente
 Rispettare
l'istituzione
agli impegni di studio.
scolastica, favorendo una
assidua frequenza dei propri
 Favorire in modo positivo lo
figli alle lezioni.
svolgimento
dell'attività
didattica
e
formativa,  Controllare lo svolgimento
garantendo costantemente
regolare dei compiti e la
la
gestione
del
materiale
propria
attenzione
e
didattico.
partecipazione alla vita della
classe.
 Partecipare
attivamente
agli organismi collegiali,
 Rispettare
i
tempi
informandosi costantemente
programmati e concordati
del
percorso
didattico
 Offrire
un
ambiente
favorevole alla crescita
integrale della persona,
garantendo un servizio
didattico di qualità in un
ambiente educativo sereno,
favorendo il processo di
formazione di ciascuno
studente, nel rispetto dei
suoi
ritmi
e
tempi
di
apprendimento.
 Offrire iniziative concrete
per il recupero di situazioni
di ritardo e di svantaggio, al
fine di favorire il successo
LA FAMIGLIA SI IMPEGNA A:
65
formativo e combattere la
dispersione scolastica oltre
a promuovere il merito e
incentivare le situazioni
di eccellenza
con i docenti per il
educativo dei propri figli
raggiungimento del proprio
curricolo, impegnandosi in  Controllare
modo
responsabile
quotidianamente
le
nell'esecuzione dei compiti
comunicazioni provenienti
richiesti.
dalla scuola e firmarle.
 Favorire
la
piena
integrazione
 Accettare, rispettare e
 Discutere, presentare e
degli studenti diversamente
aiutare
condividere con i propri figli
abili, promuovere iniziative
gli altri e i diversi da sé,
il
patto
educativo
di
impegnandosi
a
sottoscritto
accoglienza e integrazione
comprendere
con l'Istituzione scolastica.
degli studenti comunitari o
le
ragioni
dei
loro
extracomunitari,
comportamenti
 La famiglia ha il diritto ma
tutelandone la
anche il dovere di
lingua e la cultura, anche
comunicare i propri bisogni,
attraverso la realizzazione di
attraverso
iniziative
interculturali,
un comportamento civile e
stimolare
riflessioni
e
rispettoso della propria
attivare percorsi volti al
dignità e di quella altrui, al
benessere e alla tutela della
fine di trasmettere adeguati
salute degli studenti
modelli
educativi anche ai propri
 Comunicare costantemente
figli.
con
le famiglie, informandole
 Risarcire la scuola per i
sull'andamento
didattico
danneggiamenti
arrecati
disciplinare degli studenti
dall'uso improprio dei servizi,
per i danni agli arredi e alle
 Fare rispettare le norme di
attrezzature ove questi
comportamento,
i
siano stati accertati; oppure
regolamenti
contribuire al risarcimento
ed i divieti, in particolare
secondo quanto stabilito
relativamente all'utilizzo di
volta per volta dal Consiglio
telefonini e altri dispositivi
d'Istituto
in
caso
di
elettronici.
Prendere
accertamento collettivo delle
adeguati
responsabilità.
provvedimenti disciplinari in
caso di infrazioni.
 Comprendere
che
l'obbligo di vigilanza della
scuola è concorrente e
 Garantire
la
massima
non alternativo rispetto a
trasparenza nelle valutazioni
quello di educazione
e
nelle
comunicazioni
facente capo ai genitori.
mantenendo un costante
rapporto con le famiglie,
Ciò comporta che, in
anche attraverso strumenti
situazioni
tecnologicamente avanzati,
disciplinari
o
fatti
nel rispetto della privacy.
particolarmente
gravi,
accanto all'eventuale "culpa in
 La scuola ha il diritto ma
vigilando"
anche
il
dovere
di
dell'istituzione scolastica, ben
comunicare
quanto
le
possa ravvisarsi anche una
compete, attraverso un
“culpa in educando” dei
comportamento civile e
genitori.
rispettoso della propria
66
dignità e di quella altrui, al
fine di
trasmettere
adeguati
modelli
educativi anche ai propri
studenti.
 La scuola osserverà l'obbligo
di sorveglianza sui minori nel
tempo in cui questi sono ad
essa affidati, esercitandolo
nei modi e tempi previsti dal
Regolamento d'istituto.
21. MONITORAGGIO E VALUTAZIONE DEL POF
La nostra Scuola, al fine di valutare la qualità del servizio offerto, attiverà procedure di
autovalutazione interna con la predisposizione di questionari elaborati da Docenti incaricati,
sulla base delle indicazioni fornite dal Collegio dei Docenti. Successivamente, i citati
questionari, saranno somministrati al corpo docente, al personale Ata e ai genitori. Ciò
consentirà di monitorare l'intero processo formativo ed il sistema scolastico, individuandone
i punti di forza e di debolezza. Le risultanze del monitoraggio saranno comunicate al
Collegio dei Docenti e alle famiglie, salvo imprevisti, al termine dell'anno scolastico.
67
INDICE
Premessa
1. IL CONTESTO AMBIENTALE
1.1 Il contesto socio- economico e culturale
1.2
Caratteristiche dell'utenza
2. INFORMAZIONI GENERALI
2.1 Dati generali
2.2 Formazione delle classi
Pag. 3
Pag.4
3.TEMPO SCUOLA
3.1 Calendario scolastico 2014/2015
3.2 Piano annuale delle attività collegiali 2014-2015
Pag. 10
4.STRUTTURE DELLA SCUOLA
Pag. 13
5.SERVIZI AGLI ALUNNI E ALLE FAMIGLIE
5.1 Servizio di Biblioteca e videoteca
5.2 Servizio mensa
5.3 Collaborazione con i Servizi sociali del Comune
5.4 Collaborazione con l'ASL per gli interventi sanitari obbligatori
5.5 Rapporti con le famiglie
5.6 L'educazione degli adulti
Pag. 14
6. INTEGRAZIONE DEGLI ALUNNI
6.1 Strumenti ordinari per l’integrazione degli alunni diversamente abili
6.2 Dsa (Disturbo Specifico dell’Apprendimento)
6.3 Gruppo GLI
6.4 Inserimento degli alunni stranieri
Pag.16
7. PROGETTI E ATTIVITA’
7.1 Educazione ambientale e valorizzazione del territorio
7.2 Attivita' culturali
7.3 Attivita' sportiva
7.4 Altre collaborazioni della scuola
Pag. 20
8. PROGETTAZIONE CURRICOLARE
8.1 Informatica e linguaggi multimediali
8.2 Seconda lingua comunitaria
8.3 Educazione Musicale e Corso a indirizzo musicale
8.4 Attività sportiva a scuola
8.5 Orientamento scolastico e professionale
Pag. 22
9. VISITE GUIDATE E VIAGGI D’ISTRUZIONE
Pag. 25
10 RAPPORTI COL TERRITORIO
Pag. 26
Pag. 5
68
11.ORGANIZZAZIONE DELLA SCUOLA
11.1Collaboratori DS
11.2 Funzioni Strumentali
Pag. 27
12. ORGANI COLLEGIALI
12.1 Collegio docenti
12.2 Consigli di classe
12.3 Consiglio d’Istituto
12.4 Giunta Esecutiva
12.5 Comitato di valutazione degli insegnanti
Pag. 31
13.ALTRI ORGANI DELLA SCUOLA
13.1 Commissione Disciplinare
13.2 Organo di garanzia
13.3 Dipartimenti
13.4 Sicurezza
Pag. 36
14.FINALITÀ EDUCATIVE ED ORGANIZZAZIONE DIDATTICA
14.1 Obiettivi formativi: aree socio-relazionale e cognitiva
14.2 Obiettivi formativi trasversali alle discipline
Pag. 38
15.METODOLOGIA
15.1 Procedimenti individualizzati per favorire il processo di
apprendimento e di maturazione.
Pag. 40
16. VALUTAZIONE
16.1 Norme
16.2 Scala di misurazione degli apprendimenti con descrittori di livello
16.3 Criteri di valutazione della condotta
16.4 Valutazione degli alunni con Bisogni Educativi Speciali
16.5 Valutazione esterna degli apprendimenti (INVALSI)
16.6 Certificazione delle competenze
Pag. 41
17. LIBRI DI TESTO
17.1 Scelta dei testi
17.2 Vincoli
17.3 Procedimento di adozione
17.4 La pubblicità delle adozioni
Pag. 47
18 ATTIVITÀ DI AGGIORNAMENTO DEL PERSONALE
Pag. 48
19 REGOLE E STATUTI DELLA SCUOLA: DIRITTI, DOVERI E
FORME DI PARTECIPAZIONE
19.1 Carta dei Servizi Scolastici
Pag. 49
20 REGOLAMENTO D'ISTITUTO
Pag. 53
21. MONITORAGGIO E VALUTAZIONE DEL POF
Pag. 67
69