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ANNO XLV • N. 104
ANCONA 06•11•2014
REPUBBLICA ITALIANA
BOLLETTINO UFFICIALE
DELLA REGIONE MARCHE
SOMMARIO
ATTI DELLA REGIONE
DELIBERAZIONI DELLA
GIUNTA REGIONALE
Deliberazione n. 1207 del
27/10/2014
Art. 29, comma 2, della l.r. n. 31
dell'11 dicembre 2001 - Variazione compensativa al Programma
Operativo Annuale 2014 approvato con Deliberazione della Giunta
Regionale n. 1734 del 27 dicembre 2013 e sue successive modificazioni ed integrazioni - Euro
1.194.975,69. Modifica al P.O.A.
2014 - DGR n. 1734 del 27 dicembre 2013 e s.m.i. . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 22755
Deliberazione n. 1208/ del
27/10/2014
Art. 2, comma 2 - lettera a) della
l.r. 23 dicembre 2013 n. 49 - Variazione compensativa al Programma
Operativo Annuale 2014 approvato con Deliberazione della Giunta
Regionale n. 1734 del 27 dicembre 2013 e sue successive modificazioni ed integrazioni - spese di
personale
Importo
Euro
2.189,81. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 22758
Deliberazione n. 1209 del
27/10/2014
Articoli 22 e 29, comma 4 bis del-
la l.r. 11/12/2001, n. 31 - Variazione compensativa di cassa al
Programma Operativo Annuale
approvato con deliberazione della
Giunta Regionale n. 1734 del 27
dicembre 2013 e sue successive
modificazioni ed integrazioni Euro 415.800,89. . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 22759
Deliberazione n. 1210 del
27/10/2014
Art. 20 comma 3 della l.r. n. 31
dell'11 dicembre 2001 - Prelevamento dal Fondo di riserva per le
Spese Obbligatorie per l'integrazione dello stanziamento di Capitoli compresi nell'Elenco n. 1 "Spese Obbligatorie" del Bilancio 2014
- Euro 115.000,00. . . . . . . . . . . . . . . . pag. 22761
Deliberazione n. 1211 del
27/10/2014
Art. 29 comma 1 della l.r.
31/2001 - Art. 25 comma 2 l.r.
50/2013 - Iscrizione nel Bilancio
di Previsione per l'anno 2014 di
entrate derivanti da assegnazione
di fondi da parte di soggetti terzi
vincolati a scopi specifici e delle
relative spese - Euro 990.299,46. . . pag. 22762
Deliberazione n. 1212 del
27/10/2014
Art. 2 comma 1 lettera a) della l.r.
23 dicembre 2013, n. 49 - Reiscrizione nel Bilancio di Previsione
per l'anno 2014 di economie
accertate relative a stanziamenti
Il Bollettino della Regione Marche si pubblica in Ancona e di norma esce una volta alla settimana, il giovedì.
La Direzione e la Redazione sono presso la Regione Marche
Segreteria della Giunta regionale - Via Gentile da Fabriano - Ancona - Tel. (071) 8061
POSTE ITALIANE S.p.A. SPEDIZIONE IN A.P. 70% DCB POTENZA
6 NOVEMBRE 2014
BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE
SERVIZIO RISORSE FINANZIARIE E
POLITICHE COMUNITARIE
aventi specifica destinazione - Euro
16.106,37. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 22764
Deliberazione n. 1213 del
27/10/2014
Art. 29, commi 2 e 3, della l.r. n° 31
dell'11 dicembre 2001 - Variazione
compensativa al Programma Operativo Annuale 2014 approvato con
Deliberazione della Giunta Regionale n. 1734 del 27 dicembre 2013
e sue successive modificazioni ed
integrazioni - settore sanità - Euro
5.000.000,00. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 22765
Deliberazione n. 1214 del
27/10/2014
Articoli 22 e 29, comma 4 bis della
l.r. 11/12/2001, n. 31 - Variazione
compensativa di cassa al Programma Operativo Annuale approvato
con deliberazione della Giunta
Regionale n. 1734 del 27 dicembre
2013 e sue successive modificazioni ed integrazioni - Euro 80.537,19. pag. 22766
Decreto del Dirigente della P.F.
Politiche Comunitarie e Autorità
di Gestione FESR e FSE n. 243
del 27/10/2014.
POR MARCHE OB. 2 FSE
2007/2013. ASSE V Ob. specifico
m, cat.74. AVVISO PUBBLICO:
RIMODULAZIONE BANDO “Che
fisico !” - Borse di ricerca a giovani
laureati marchigiani presso il CERN
di Ginevra. Approvazione graduatorie finali. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 22772
Decreto del Dirigente del Servizio Risorse Finanziarie e Politiche Comunitarie n. 483 del
28/10/2014.
Bando per la concessione di affitto
su terreni agricoli, appartenenti al
patrimonio disponibile della Regione, siti in comune di Treia. . . . . . . . . pag. 22773
SERVIZIO ATTIVITA' PRODUTTIVE,
LAVORO, TURISMO, CULTURA E
INTERNAZIONALIZZAZIONE
DECRETI DEL PRESIDENTE
DELLA GIUNTA REGIONALE
Decreto n. 204 del 23/10/2014
Commissione Tributaria Provinciale
di Ancona. Contenzioso in materia
tributaria: tassa automobilistica.
Costituzione in giudizio della Regione Marche. Affidamento incarico
all’Avv. Lucilla di Ianni. . . . . . . . . . . pag. 22768
DECRETI DEI DIRIGENTI
REGIONALI
SERVIZIO ATTIVITA' NORMATIVA
E LEGALE E RISORSE STRUMENTALI
Decreto del Dirigente del P.F.
Sistemi Informativi e Telematici
n. 152 del 30/10/2014
POR
FESR
2007-2013-Int.
2.1.2.11.05 “Smart Wi-FI Marche:
Sistema di Accesso Internet per
favorire Inclusione e Animazione
Digitale”. Bando di cui al DDPF n.
35/INF del 3/4/2014 - Approvazione graduatoria. . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 22768
ANNO XLV • N. 104
Decreto del Dirigente della P.F.
Internazionalizzazione n. 138
del 27/10/2014.
DDPF N. 67/IAP 2014, contributi
sotto forma di voucher in favore di
consorzi per l'internazionalizzazione e consorzi per l’export, bando
2014, proroga della fase istruttoria. pag. 22777
Decreto del Dirigente della P.F.
Programmazione Integrata Attività Produttive, Formazione e
Lavoro, Accesso al Credito e
Finanza n. 247 del 27/10/2014.
R.R. 1/2012 e s.m.i.:negoz. con
unico operat. economico serv. assist. tecnica Piano azione Test PMI,
Piano SBA-EER alla t33 srl (CUP
B39D14009760002-CIG
Z91103B66E)
Imp.
Euro
28.150,00 (IVA escl.)-Bil. 2014cap.31301119.
Aggiudicazione
Efficace . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 22777
Decreto del Dirigente della P.F.
Lavoro e Formazione n. 548 del
29/10/2014.
DDPF n. 178/SIM/2013 - Avviso
pubblico: Progetti integrati a supporto della ricollocazione nel merca-
22750
6 NOVEMBRE 2014
BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE
SERVIZIO POLITICHE SOCIALI
E SPORT
to del lavoro di soggetti over 45, con
la collab. e il cofin. Terzo Settore.
Euro 900.000,00. Proroga termine
presentazione progetti. . . . . . . . . . . . pag. 22777
SERVIZIO AMBIENTE E
AGRICOLTURA,
Decreto del Dirigente della P.F.
Competitività e Sviluppo dell’Impresa Agricola, struttura
decentrata di Ancona e irrigazione n. 437 del 23/10/2014.
L.R. 34/83. Produzione sementi di
piante allogame. Approvazione programmi di coltivazione anno 2015. pag. 22778
Decreto del Dirigente del Servizio Ambiente e Agricoltura n.
864 del 24/10/2014.
Reg. CE n. 1698/05 - Programma
di Sviluppo Rurale 2007 – 2013.
Bando Misura 1.2.3 - sottomisura
a) Aumento del valore aggiunto dei
prodotti agricoli - Terza scadenza
Anno 2014. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 22793
Decreto del Dirigente del Servizio Ambiente e Agricoltura n.
865 del 27/10/2014.
Manuale delle procedure domande
di aiuto e domande di pagamento
Misure Asse 3 PSR 2007/2013
attuate dai GAL e dalle Amministrazioni provinciali. DDS 95/AFP
del 12/03/2013. Integrazioni al
fine della semplificazione. . . . . . . . . pag. 22819
Decreto del Dirigente del Servizio Ambiente e Agricoltura n.
872 del 27/10/2014.
Reg. CE 1698/05 - PSR Marche
2007-13 - DDS 327/AFP del
16/05/2013. Bando misura 3.2.3.
azione c) “Realizzazione Piani di
gestione dei siti Natura 2000”.
Modifica § 5 e § 16 del bando Modifica termini presentazione
domanda pagamento. . . . . . . . . . . . . pag. 22819
Decreto del Dirigente del Servizio Ambiente e Agricoltura n.
879 del 29/10/2014.
DDS 817/AFP del 07/10/2014 Bando domande di aiuto Misura
216 a valere sugli accordi agro
ambientali d’area per la tutela della biodiversità - Campagna 2014.
Proroga scadenza. . . . . . . . . . . . . . . . pag. 22822
ANNO XLV • N. 104
Decreto del Dirigente della Posizione di Funzione Programmazione
Sociale
n.
78
del
28/10/2014.
DGR n. 2564/01 - Integrazione
Elenco regionale degli aspiranti al
ruolo di Coordinatore d’Ambito. . . . . pag. 22822
ATTI DI ENTI LOCALI E DI ALTRI
SOGGETTI PUBBLICI E PRIVATI
Provincia di Ascoli Piceno
L.R. 9/06 "Testo Unico delle norme
Regionali in Materia di Turismo" e
D.G.R. n° 479 del 14 maggio 2007 Classificazione delle strutture ricettive. Struttura ricettiva: Hotel Parco
dei Principi Dependance. Indirizzo:
via Lungomare De Gasperi n. 90.
Comune: Grottammare (AP). Pratica: n. 302 (archivio interno ns Servizio). Provvedimento di Classificazione. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 22836
Provincia di Ascoli Piceno
L.R. 9/06 "Testo Unico delle norme
Regionali in Materia di Turismo" e
D.G.R. n° 479 del 14 maggio 2007 Classificazione delle strutture ricettive - Struttura ricettiva: Hotel Parco
dei Principi Indirizzo: via Lungomare De Gasperi n. 90 Comune: Grottammare (AP). Pratica: n. 070
(archivio interno ns Servizio). Provvedimento di Classificazione. . . . . . pag. 22836
Provincia di Ascoli Piceno
L.R. 9/06 "Testo Unico delle norme
Regionali in Materia di Turismo" e
D.G.R. n° 479 del 14 maggio 2007 Classificazione delle strutture ricettive. Struttura ricettiva: Hotel Eden.
Indirizzo: via Lungomare De Gasperi n. 142. Comune: Grottammare
(AP). Pratica: n. 076 (archivio interno ns Servizio). Provvedimento di
Classificazione. . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 22836
Provincia di Fermo
Art. 20 D.Lgs. n. 152/2006; art. 8
l.r. n. 3/2012 - Procedura di verifica
di assoggettabilità a valutazione di
impatto ambientale del progetto di
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6 NOVEMBRE 2014
BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE
un impianto per la digestione anaerobica dei rifiuti organici, Località
San Biagio, Comune di Fermo (FM).
Società Proponente Fermo Asite
s.r.l.u. di Fermo estratto della
Determinazione Dirigenziale n.
1426 Generale n. 407 settore del
02.10.2014 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 22836
Provincia di Fermo
Estratto dalla determinazione dirigenziale servizio urbanistica n.
1527 del 20/10/2014. Procedura
di verifica ai sensi dell'art. 8 della
l.r. 26 marzo 2012, n. 3 "Disciplina
regionale della valutazione di
impatto
ambientale"
DGR
1600/2004 - DGR 1016/12. Potenziamento da 35.000 AE a 45.000
AE ed efficientamento processistico
del depuratore di Salvano. Comune
di Fermo. Richiedente: CIIP spa. . . . pag. 22837
Comune di Ascoli Piceno
Decreto Dirigenziale n. 30 del
15/10/2014. Settore programmazione, progettazione, direzione e
controllo opere pubbliche servizio
espropri - 67 - Lavori di realizzazione dei Marciapiedi Brecciarolo Monticelli e ampliamento percorsi ciclabili - decreto definitivo di esproprio. pag. 22838
Comune di Agugliano
Statuto del Comune di Agugliano (Art.
6
decreto
legislativo
18/08/2000 n. 267). Approvato
con atto di Consiglio comunale n.
50 del 30/09/2014 . . . . . . . . . . . . . . pag. 22839
Comune di Camerino
Deliberazione della Giunta Comunale numero 143 del 14/10/2014.
Variante al piano di recupero di iniziativa privata approvato con D.G.
n. 32/2014 per un fabbricato sito
in viale Giacomo Leopardi n. 35 Approvazione Definitiva. . . . . . . . . . . pag. 22862
Comune di Camerino
Deliberazione della Giunta Comunale n. 146 del 14/10/2014. Piano
di recupero di iniziativa privata per
un fabbricato sito in via Viviano
Venanzi n. 41 - Approvazione definitiva. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 22863
Comune di Cupra Marittima
“Deliberazione di Giunta Comunale
n. 29 del 26/09/2014 ad oggetto:
“Spostamento tracciato di tratto di
strada vicinale S. Egidio - Menoc-
ANNO XLV • N. 104
chia. Approvazione della sdemanializzazione vecchio tracciato e
della permuta aree. Ditta: Straccia
Vincenzo”. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 22863
Comune di Magliano di Tenna
Deliberazione del Consiglio Comunale n. 16 del 6 agosto 2014. Modifica alle norme tecniche di attuazione allegate al piano regolatore
generale in vigore. Approvazione
definitiva. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 22864
Comune di Pesaro
Estratto Delibera di C.C. n. 96 del
15/09/2014: approvazione variante non sostanziale al P.R.G. vigente
relativamente al piano attuativo PA
0.055, sito in località Tre Ponti, ai
sensi del combinato disposto degli
artt. 15 e 30 della l.r. Marche n.
34/92 e successive modificazioni
ed integrazioni. . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 22864
Comune di Pesaro
Estratto Delibera di C.C. n. 98 del
15/09/2014: approvazione variante non sostanziale al P.R.G. vigente
ai sensi del combinato disposto
degli artt. 15 e 30 l.r. n. 34/9 2 e
s.m.i. Relativamente ad un’area
situata in strada Montefeltro 27-29,
individuata al N.C.E.U. con il fg. 24
mapp.le 121. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 22865
Comune di Pesaro
Estratto Delibera di C.C. n. 99 del
15/09/2014: approvazione variante non sostanziale al P.R.G. vigente
ai sensi del combinato disposto
degli artt. 15 e 30 l.r. n. 34/92 e
s.m.i. relativamente ad un'area
situata in strada Montefeltro, individuata al N.C.E.U. con il fg. 24
mapp.li 239-168-197-193 parte. . . . pag. 22866
Città di Porto San Giorgio
Estratto delibera del G.M. n. 163
del 09/10/2014 ad oggetto: “Piano
di recupero del patrimonio edilizio
esistente con applicazione della
L.R. 22/09 e s.m.i. su un edificio
ubicato in via Misericordia. Approvazione ai sensi dell’art. 30 della
L.R. 34/92 e s.m.i.” . . . . . . . . . . . . . . pag. 22867
Asur Marche - Area Vasta n. 2 Ancona
Determina del Direttore dell’Area
Vasta n. 2 - n. 1589/AV2 del
28/10/2014. Approvazione graduatorie provinciali definitive dei
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6 NOVEMBRE 2014
BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE
medici Specialisti Ambulatoriali
Interni dell'anno 2015. Art. 21 dell'Accordo Collettivo Nazionale
29.7.2009, ss.mm. e ii. . . . . . . . . . . . pag. 22867
COMUNICAZIONI DI AVVIO
DEI PROCEDIMENTI
AMMINISTRATIVI
Regione Marche - Autorità di
Bacino Regionale
L. 07/08/90 n. 241 e s.m.i., art. 13
- D.Lgs. 3/4/06 n.152, artt. 66 e 68
- L.R. 11/05/99 n. 13, art. 11 Comunicazione dell'avvio del procedimento amministrativo relativo
all’aggiornamento del Piano stralcio di bacino per l'Assetto Idrogeologico (PAI). . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 22883
Giunta Regionale - Posizione di
Funzione Valutazione ed autorizzazioni Ambientali
Maltempo novembre 2012. Decreti
n. 2/CDM12 del 26/11/2013 e n.
3/CDM12 del 13/03/2014. L. n.
241/90; LR n. 3/2012, art. 3, commi 5 e 6. Procedura di verifica di
assoggettabilità a VIA, del progetto:
“Rifacimento delle opere trasversali sul Fiume Cesano crollate definitivamente a seguito del maltempo
del 2012, al confine fra le Province
di Pesaro-Urbino e Ancona, nei
Comuni di Mondavio (PU) e Corinaldo (AN).” Proponente: Provincia di
Pesaro e Urbino - Comunicazione di
avvio del procedimento amministrativo. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 22907
Giunta Regionale - Posizione di
Funzione Valutazione ed autorizzazioni Ambientali
D.Lgs.42/2004 art. 146; D.P.R.
139/2010: Autorizzazione Paesaggistica - L.R. 34/1992 art.6. Progetto: “Collettamento delle acque
reflue da Ponterio di Monterado
(AN) alla rete fognaria del Comune
di Mondolfo (PU) ”. Proponente:
Multiservizi S.p.A. Comunicazione
di avvio del procedimento di rilascio
Autorizzazione Paesaggistica. . . . . . pag. 22908
Giunta Regionale - Servizio
Infrastrutture, Trasporti ed
Energia P.F. Tutela delle Acque
Aggiornamento delle acque di bal-
ANNO XLV • N. 104
neazione (BW) costiere e lacustri
della Regione Marche. A seguito
della Direttiva 2006/7/CE, del
D.Lgs. 116/08 (art. 4, comma 1,
lett b - art. 9 - allegato III), del DM
n. 97 del 30/03/2010 (allegato E),
con la presente viene data comunicazione, ai sensi dell'art. 7 della
L.R. 44/94, dell'avvio del procedimento amministrativo finalizzato
all'aggiornamento delle acque di
balneazione (BW) costiere e lacustri
della Regione Marche. . . . . . . . . . . . . pag. 22908
Giunta Regionale Servizio Infrastrutture, Trasporti ed Energia
P.F. Tutela delle Acque
Aggiornamento dei profili delle
acque di balneazione (BW) costiere
e lacustri della Regione Marche. . . . pag. 22909
BANDI E AVVISI DI GARA
Regione Marche - Servizio Attività Normativa e Legale e Risorse Strumentali
Indagine di mercato per l’affidamento della fornitura di divise per il
personale ausiliario della Giunta
Regione Marche. . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 22909
Comune di Sassoferrato
Bando di gara per l’affidamento in
appalto del servizio di Asilo Nido
del Comune di Cerreto d’Esi procedura per l’individuazione degli offerenti criterio di selezione delle offerte . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 22917
Comune di Sassoferrato
Bando di gara per l’affidamento in
appalto dei servizi di igiene urbana
CIG 5988115CCF. . . . . . . . . . . . . . . . pag. 22949
AVVISI D’ASTA
Comune di Loreto
Bando d’asta pubblica per la cessione di quote azionarie del Comune di Loreto pari allo 0.35% del
capitale sociale della società partecipata “Conerobus spa - Società per
la mobilità intercomunale” dichiarate dismissibili ai sensi e per gli
22753
6 NOVEMBRE 2014
BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE
effetti dell’art. 3, commi 27, 29 l.
244/2007 e s.m.i. e dell’art. 14
comma 32 D.L. 78/2010 e s.m.i. . . pag. 22976
Comune di Porto San Giorgio
Avviso d’asta pubblica per la vendita di immobile comunale denominato ex silos consorzio agrario sito
in Via Martiri di Cefalonia n. 2 Porto San Giorgio. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 22990
BANDI DI CONCORSO
Ospedali Riuniti Umberto I G.M. Lancisi - G. Salesi - Ancona.
Concorso Pubblico, per titoli ed esami, per l’assunzione, a tempo indeterminato, di: n. 1 Dirigente Ingegnere (S.O. Impianti). . . . . . . . . . . . . . pag. 22990
ANNO XLV • N. 104
Società Italservizi srl - San
Benedetto del Tronto
Integrazione quantità annuali rifiuti dell’autorizzazione n. 1130/GEN
del 28/04/11 e successiva rettifica
n. 1736/GEN del 17/06/2011 dell’impianto di Via Val Tiberina, 133
a San Benedetto del Tronto. . . . . . . pag. 23002
Water Wind Energy - San Severino Marche
Avviso depositati atti per la connessione a nuovo impianto di produzione di energia elettrica da fonte eolica in località Stigliano del Comune
di San Severino Marche (MC).
ERRATA CORRIGE . . . . . . . . . . . . . . pag. 23003
AVVISI
Provincia di Ascoli Piceno
Estratto del Titolo unico finale del
SUAP del Piceno Consind. Procedura di Verifica di assoggettabilità a
V.I.A ai sensi del combinato disposto art. 8 della L.R. 3/2012, “Linee
guida generali per l’attuazione della legge regionale sulla VIA” - Deliberazione G.R. 1600/2004 e dell’art. 20 D.lgs. 152/2006. Progetto
denominato: Prosecuzione operazione di recupero R1 dei rifiuti speciali non pericolosi derivanti da
lavorazioni del legno, svolta all’interno di una falegnameria esistente
sita nel Comune di Castignano
(AP), in Via Borgo Piave, 48 con
iscrizione al registro provinciale
delle imprese di Ascoli Piceno n.
116. Richiedente: De Angelis Tullio,
in qualità di proponente e legale
rappresentante della Società F.lli
de Angelis Tullio & Noradino s.n.c.
Partita IVA 01002710448 con sede
legate nel Comune di Castignano
(AP), Via Borgo Piave, 48 - Fraz.
Ripaberarda CAP 63072. Rif. Pratica ID 264/2014. Estratto del Titolo
unico finale del SUAP del PICENO
CONSIND. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 23002
22754
6 NOVEMBRE 2014
BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE
ATTI DELLA REGIONE
ANNO XLV • N. 104
DELIBERA
1) Di apportare al Programma Operativo Annuale
per l'anno 2014 - DGR n. 1734 del 27/12/2013 e
sue successive modificazioni ed integrazioni - la
variazione compensativa in termini di competenza e di cassa ai capitoli di spesa come indicato
nell'ALLEGATO A parte integrante della presente deliberazione;
2) Di apportare al Programma Operativo Annuale
per l'anno 2014 - DGR n. 1734 del 27/12/2013 e
sue successive modificazioni ed integrazioni - le
modifiche tecniche al Programma operativo
Annuale così come nell'ALLEGATO B, parte
integrante della presente deliberazione;
3) Di trasmettere copia del presente atto all'Assemblea legislativa delle Marche entro dieci giorni
dalla sua adozione e di disporne la pubblicazione
sul Bollettino della Regione Marche entro quindici giorni ai sensi dell'articolo 29, comma 8 e
dell'articolo 9, comma 4 della l.r. 11/12/2001, n.
31.
DELIBERAZIONI DELLA
GIUNTA REGIONALE
_______________________________________________________
Deliberazione n. 1207 del 27/10/2014
Art. 29, comma 2, della l.r. n. 31 dell'11 dicembre 2001 - Variazione compensativa al Programma Operativo Annuale 2014 approvato
con Deliberazione della Giunta Regionale n.
1734 del 27 dicembre 2013 e sue successive
modificazioni ed integrazioni - Euro
1.194.975,69. Modifica al P.O.A. 2014 - DGR
n. 1734 del 27 dicembre 2013 e s.m.i.
LA GIUNTA REGIONALE
omissis
22755
6 NOVEMBRE 2014
BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE
22756
ANNO XLV • N. 104
6 NOVEMBRE 2014
BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE
22757
ANNO XLV • N. 104
6 NOVEMBRE 2014
BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE
ANNO XLV • N. 104
1) Di apportare al Bilancio di Previsione per l'anno
2014 le variazioni in termini di competenza e di
cassa di cui all'allegata TABELLA A;
2) di apportare al Programma Operativo Annuale per
l'anno 2014 le variazioni di cui all'allegata
TABELLA B;
3) di trasmettere copia del presente atto all'Assemblea legislativa delle Marche entro dieci giorni
dalla sua adozione e di disporne la pubblicazione
sul Bollettino della Regione Marche entro quindici giorni ai sensi dell'articolo 29, comma 8 e
dell'articolo 9, comma 4 della l.r. 11/12/2001, n.
31.
_______________________________________________________
Deliberazione n. 1208/ del 27/10/2014
Art. 2, comma 2 - lettera a) della l.r. 23 dicembre 2013 n. 49 - Variazione compensativa al
Programma Operativo Annuale 2014 approvato con Deliberazione della Giunta Regionale n.
1734 del 27 dicembre 2013 e sue successive
modificazioni ed integrazioni - spese di personale - Importo Euro 2.189,81.
LA GIUNTA REGIONALE
omissis
DELIBERA
22758
6 NOVEMBRE 2014
BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE
ANNO XLV • N. 104
2014 le variazioni in termini di cassa di cui all'allegata TABELLA A, parte integrante e sostanziale del presente provvedimento;
2) Di apportare, ai fini della gestione, alla DGR 1734
del 27 dicembre 2013 (POA 2014), e sue successive modificazioni ed integrazioni, le seguenti
variazioni in termini di cassa di cui all'allegata
TABELLA B, parte integrante e sostanziale del
presente provvedimento;
3) Di trasmettere copia del presente atto, all'Assemblea legislativa delle Marche entro dieci giorni
dalla sua adozione e di disporne la pubblicazione
sul Bollettino della Regione Marche entro quindici giorni ai sensi dell'articolo 29, comma 8 e
dell'articolo 9, comma 4 della l.r. 11 dicembre
2001, n. 31.
_______________________________________________________
Deliberazione n. 1209 del 27/10/2014
Articoli 22 e 29, comma 4 bis della l.r.
11/12/2001, n. 31 - Variazione compensativa
di cassa al Programma Operativo Annuale
approvato con deliberazione della Giunta
Regionale n. 1734 del 27 dicembre 2013 e sue
successive modificazioni ed integrazioni - Euro
415.800,89.
LA GIUNTA REGIONALE
omissis
DELIBERA
1) Di apportare al bilancio di previsione per l'anno
22759
6 NOVEMBRE 2014
BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE
22760
ANNO XLV • N. 104
6 NOVEMBRE 2014
BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE
ANNO XLV • N. 104
1) Di apportare al Bilancio di Previsione per l'anno
2014 le variazioni in termini di competenza e di
cassa di cui all'allegata TABELLA A;
2) di apportare al Programma Operativo Annuale per
l'anno 2014 le variazioni di cui all'allegata
TABELLA B;
3) di trasmettere copia del presente atto all'Assemblea legislativa delle Marche entro dieci giorni
dalla sua adozione e di disporne la pubblicazione
sul Bollettino della Regione Marche entro quindici giorni ai sensi dell'articolo 29, comma 8 e
dell'articolo 9, comma 4 della l.r. 11/12/2001, n.
31.
_______________________________________________________
Deliberazione n. 1210 del 27/10/2014
Art. 20 comma 3 della l.r. n. 31 dell'11 dicembre 2001 - Prelevamento dal Fondo di riserva
per le Spese Obbligatorie per l'integrazione
dello stanziamento di Capitoli compresi nell'Elenco n. 1 "Spese Obbligatorie" del Bilancio
2014 - Euro 115.000,00.
LA GIUNTA REGIONALE
omissis
DELIBERA
22761
6 NOVEMBRE 2014
BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE
ANNO XLV • N. 104
2014 le variazioni in termini di competenza e di
cassa così come riportato nell'ALLEGATO A
parte integrante della presente deliberazione;
2) Di modificare la DGR 1734 del 27 dicembre 2013
e successive modificazioni concernente l'approvazione del Programma Operativo Annuale per
l'anno 2014, le variazioni in termini di competenza e di cassa così come riportato nell'ALLEGATO B parte integrante della presente deliberazione;
3) di trasmettere copia del presente atto, all'Assemblea legislativa regionale entro dieci giorni dalla
sua adozione e di disporne la pubblicazione sul
BUR entro 15 giorni ai sensi dell'art. 29, comma
8 e dell'art. 9 comma 4 della l.r. 11/12/2001, n°
31.
_______________________________________________________
Deliberazione n. 1211 del 27/10/2014
Art. 29 comma 1 della l.r. 31/2001 - Art. 25
comma 2 l.r. 50/2013 - Iscrizione nel Bilancio
di Previsione per l'anno 2014 di entrate derivanti da assegnazione di fondi da parte di
soggetti terzi vincolati a scopi specifici e delle
relative spese - Euro 990.299,46.
LA GIUNTA REGIONALE
omissis
DELIBERA
1) Di apportare al Bilancio di Previsione per l'anno
22762
6 NOVEMBRE 2014
BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE
22763
ANNO XLV • N. 104
6 NOVEMBRE 2014
BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE
ANNO XLV • N. 104
1) Di apportare al Bilancio di Previsione per l'anno
2014 le variazioni in termini di competenza di
cui all'ALLEGATO A, parte integrante della presente deliberazione;
2) Di apportare al Programma Operativo Annuale
per l'anno 2014 le variazioni di cui all'allegata
ALLEGATO B, parte integrante della presente
deliberazione;
3) Di trasmettere copia del presente atto all'Assemblea legislativa delle Marche entro dieci giorni
dalla sua adozione e di disporne la pubblicazione
sul Bollettino della Regione Marche entro 15
giorni ai sensi dell'articolo 2, comma 1, della l.r.
23/12/2013, n. 49.
_______________________________________________________
Deliberazione n. 1212 del 27/10/2014
Art. 2 comma 1 lettera a) della l.r. 23 dicembre
2013, n. 49 - Reiscrizione nel Bilancio di Previsione per l'anno 2014 di economie accertate
relative a stanziamenti aventi specifica destinazione - Euro 16.106,37.
LA GIUNTA REGIONALE
omissis
DELIBERA
22764
6 NOVEMBRE 2014
BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE
ANNO XLV • N. 104
2014 le variazioni in termini di competenza e di
cassa così come riportato nell'ALLEGATO A
parte integrante della presente deliberazione;
2) Di apportare al Programma Operativo Annuale
per l'anno 2014 - DGR n. 1734 del 27/12/2013 e
sue successive modificazioni ed integrazioni - la
variazione compensativa in termini di competenza e di cassa ai capitoli di spesa come indicato
nell'ALLEGATO B parte integrante della presente deliberazione;
3) Di trasmettere copia del presente atto all'Assemblea legislativa delle Marche entro dieci giorni
dalla sua adozione e di disporne la pubblicazione
sul Bollettino della Regione Marche entro quindici giorni ai sensi dell'articolo 29, comma 8 e
dell'articolo 9, comma 4 della l.r. 11/12/2001, n.
31.
_______________________________________________________
Deliberazione n. 1213 del 27/10/2014
Art. 29, commi 2 e 3, della l.r. n° 31 dell'11
dicembre 2001 - Variazione compensativa al
Programma Operativo Annuale 2014 approvato con Deliberazione della Giunta Regionale n.
1734 del 27 dicembre 2013 e sue successive
modificazioni ed integrazioni - settore sanità Euro 5.000.000,00.
LA GIUNTA REGIONALE
omissis
DELIBERA
1) Di apportare ai Bilancio di Previsione per l'anno
22765
6 NOVEMBRE 2014
BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE
ANNO XLV • N. 104
2014 le variazioni in termini di cassa di cui all'allegata TABELLA A, parte integrante e sostanziale del presente provvedimento;
2) Di apportare, ai fini della gestione, alla DGR 1734
del 27 dicembre 2013 (POA 2014), e sue successive modificazioni ed integrazioni, le seguenti
variazioni in termini di cassa di cui all'allegata
TABELLA B, parte integrante e sostanziale del
presente provvedimento;
3) Di trasmettere copia del presente atto, all'Assemblea legislativa delle Marche entro dieci giorni
dalla sua adozione e di disporne la pubblicazione
sul Bollettino della Regione Marche entro quindici giorni ai sensi dell'articolo 29, comma 8 e
dell'articolo 9, comma 4 della l.r. 11 dicembre
2001, n. 31.
_______________________________________________________
Deliberazione n. 1214 del 27/10/2014
Articoli 22 e 29, comma 4 bis della l.r.
11/12/2001, n. 31 - Variazione compensativa
di cassa al Programma Operativo Annuale
approvato con deliberazione della Giunta
Regionale n. 1734 del 27 dicembre 2013 e sue
successive modificazioni ed integrazioni - Euro
80.537,19.
LA GIUNTA REGIONALE
omissis
DELIBERA
1) Di apportare al bilancio di previsione per l'anno
22766
6 NOVEMBRE 2014
BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE
22767
ANNO XLV • N. 104
6 NOVEMBRE 2014
ANNO XLV • N. 104
BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE
DECRETI DEL PRESIDENTE
DELLA GIUNTA REGIONALE
Bando di cui al DDPF n. 35/INF del 3/4/2014
- Approvazione graduatoria.
IL DIRIGENTE DEL P.F. SISTEMI INFORMATIVI
E TELEMATICI
_______________________________________________________
omissis
Decreto n. 204 del 23/10/2014
Commissione Tributaria Provinciale di Ancona. Contenzioso in materia tributaria: tassa
automobilistica. Costituzione in giudizio della
Regione Marche. Affidamento incarico all’Avv.
Lucilla di Ianni.
DECRETA
1. Di approvare, sulla base delle risultanze del verbale redatto dalla Commissione di Valutazione
nominata con D.D.P.F. n. 131/INF del 24.9.2014
e conservato presso la P.F. Sistemi Informativi e
Telematici, la graduatoria dei progetti presentati
dai Comuni marchigiani in risposta al bando
indetto con DDPF N. 35/INF del 03/04/2014,
POR FESR 2007–2013–Int. 2.1.2.11.05 “Smart
Wi-FI Marche: Sistema di Accesso Internet per
favorire Inclusione e Animazione Digitale”,
come riportata nella tabella allegato “A” facente
parte integrante e sostanziale del presente atto;
2. Di ammettere a finanziamento n. 45 progetti in
base alla graduatoria di cui al precedente punto 1,
per gli importi relativi a ciascun soggetto come
indicato nella citata tabella “A”, per un importo
complessivo pari a Euro 306.520,71;
3. Di rinviare a quanto previsto dal Bando approvato con DDPF n. 35/2014 per quanto non esplicitamente riportato nel presente atto, specie con
riferimento agli obblighi in capo ai beneficiari
ammessi a contributo, nonché ai casi di decadenza e revoca del contributo;
4. Di dare atto che all’onere derivante dal presente
atto per un importo complessivo pari a Euro
306.520,71 si fa fronte con i fondi relativi al POR
FESR Competitività Regionale ed Occupazione
periodo 2007/2013 - Regione Marche, con impegno di spesa già assunto con DDPF n. 35/INF del
03/04/2014 sul capitolo 31402767 del bilancio
2014 come di seguito indicato:
Capitolo 31402767 - Codice SIOPE 2 02 03 Residui anno 2013 211.451,65 imp. 6948 Competenza 2014 95.069,06 Imp. 1359
5. Di accertare l’economia di Euro 8.124,29 all’impegno n. 1359 capitolo 31402767 competenza
propria del bilancio 2014.
6. di dare evidenza pubblica al presente decreto
attraverso la pubblicazione sul BUR Marche, sul
sito istituzionale della Regione Marche:
www.regione.marche.it alla rubrica bandi regionali, nonché sul sito tematico www.ecommunity.marche.it/Pianotelematico/BandieAvvisi e
sul sito www.europa.marche.it, oltre alla comunicazione ai diretti interessati elencati nell’allegato
sopra citato.
IL DIRIGENTE DELLA P.F. SISTEMI
INFORMATIVI E TELEMATICI
Dott.ssa Serenella Carota
IL PRESIDENTE DELLA GIUNTA REGIONALE
omissis
DECRETA
- di costituirsi in giudizio e resistere - ai sensi della
DGR n. 651 del 30.05.2005 - nel ricorso notificato in data 19/08/2014, proposto avanti alla Commissione Tributaria Provinciale di Ancona, in
materia di tasse automobilistiche, dalla persona
indicata nel documento istruttorio, per le motivazioni ivi espresse;
- di affidare l’incarico di rappresentanza e difesa della Regione Marche all’Avv. Lucilla DI IANNI dell’Avvocatura regionale, conferendole ogni più
opportuna facoltà al riguardo;
- di rilasciare procura speciale al predetto legale
eleggendo domicilio in Ancona, Piazza Cavour, 23
, presso la sede dell’Avvocatura regionale.
IL PRESIDENTE DELLA GIUNTA
Gian Mario Spacca
DECRETI DEI DIRIGENTI
REGIONALI
SERVIZIO ATTIVITA' NORMATIVA
E LEGALE E RISORSE
STRUMENTALI
_______________________________________________________
Decreto del Dirigente del P.F. Sistemi
Informativi e Telematici n. 152 del
30/10/2014
POR FESR 2007-2013-Int. 2.1.2.11.05 “Smart
Wi-FI Marche: Sistema di Accesso Internet per
favorire Inclusione e Animazione Digitale”.
22768
6 NOVEMBRE 2014
BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE
ANNO XLV • N. 104
ALLEGATO A) - Graduatoria soggetti ammessi a contributo e relativo contributo assegnato
N.
Comune
Punteggio
MONTEFALCONE
APPENNINO
84,83
2 MONTEFORTINO
84,67
3 COSSIGNANO
79,82
4 FRONTINO
77,85
5 ALTIDONA
74,49
6 CARPEGNA
70,87
7 SMERILLO
70,44
8 MONTEDINOVE
69,70
9 MONTEMONACO
69,42
10 BELMONTEPICENO
69,21
11 ORTEZZANO
69,09
12 ROTELLA
68,92
13 MONTEGIBERTO
68,88
14 CARASSAI
68,74
15 MONTOTTONE
68,65
16 MERGO
68,60
1
SANTAVITTORIAIN
17
MATENANO
MONTEVIDON
18
COMBATTE
PONZANODI
19
FERMO
68,57
68,55
68,27
TOTPROGETTO
Importo
IVA
TOT
COSTO CONTRIBUTO CONTRIBUTO
AMMESSO RICHIESTO CONCESSO
7.131,15
7.131,15
1.568,85
1.568,85
9.000,00
9.000,00
8.700,00
8.700,00
5.918,03
8.705,00
1.301,97
1.915,10
7.520,00
10.620,10
7.220,00
10.620,10
8.360,00
8.655,00
6.390,00
6.390,00
6.390,00
6.390,00
6.390,00
6.390,00
1.839,20
1.904,10
1.405,80
1.405,80
1.405,80
1.405,80
1.405,80
1.405,80
10.199,20
10.559,10
7.795,80
7.795,80
7.795,80
7.795,80
7.795,80
7.795,80
10.199,20
10.559,10
7.795,80
7.795,80
7.795,80
7.795,80
7.795,80
7.795,80
6.390,00
6.390,00
6.390,00
9.020,00
6.390,00
1.405,80
1.405,80
1.405,80
1.984,40
1.405,80
7.795,80
7.795,80
7.795,80
11.400,90
7.795,80
7.795,80
7.795,80
7.795,80
11.004,40
7.795,80
6.390,00
6.390,00
1.405,80
1.405,80
7.795,80
7.795,80
7.795,80
7.795,80
22769
7.200,00 6.960,00
7.200,00 6.960,00
6.000,00 5.776,00
8.120,10 8.120,10
7.547,41 7.547,41
8.059,10 8.059,10
4.677,48 4.677,48
4.677,48 4.677,48
4.677,48 4.677,48
4.677,48 4.677,48
4.677,48 4.677,48
4.677,48 4.677,48
4.677,48 4.677,48
4.677,48 4.677,48
4.677,48 4.677,48
8.803,52 8.803,52
4.677,48 4.677,48
4.677,48 4.677,48
4.677,48 4.677,48
6 NOVEMBRE 2014
BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE
20 PETRITOLI
68,26
21 FORCE
68,21
22 COMUNANZA
68,15
23 AMANDOLA
68,11
24 GROTTAZOLINA
67,97
POGGIOSAN
25
MARCELLO
66,30
26 GENGA
65,54
27
SERRASAN
QUIRICO
63,98
28 SIROLO
63,05
29 CUPRAMONTANA
62,90
30 MOMBAROCCIO
62,66
31 SANMARCELLO
62,63
32 BORGOPACE
61,23
ACQUAVIVA
PICENA
BELVEDERE
34
OSTRENSE
MACERATA
35
FELTRIA
61,12
36 NUMANA
60,87
37 PEDASO
60,59
38 URBISAGLIA
60,37
39 BARBARA
60,32
40 MORROD’ALBA
60,28
41 MONTERINALDO
60,26
33
61,15
61,02
6.390,00
6.390,00
6.390,00
6.390,00
6.390,00
6.201,00
9.020,00
9.020,00
11.562,00
1.405,80
1.405,80
1.405,80
1.405,80
1.405,80
1.364,22
1.984,40
1.984,40
2.543,64
7.795,80
7.795,80
7.795,80
7.795,80
7.795,80
7.565,22
11.400,90
11.400,90
14.105,64
7.795,80
7.795,80
7.795,80
7.795,80
7.795,80
7.565,22
11.004,40
11.004,40
12.222,20
9.020,00
9.600,00
9.100,00
7.900,00
4.602,00
8.501,00
1.984,40
2.112,00
2.002,00
1.738,00
1.012,44
1.870,22
11.400,90
11.712,00
11.102,00
9.638,00
11.714,44
10.371,22
11.004,40
11.712,00
11.102,00
9.638,00
11.714,44
10.371,22
10.784,90
8.890,00
9.100,00
9.140,00
8.196,72
9.600,00
2.372,68
1.955,80
2.002,00
2.010,80
1.803,28
2.112,00
13.157,58
10.845,80
11.102,00
11.150,80
10.000,00
11.712,00
13.157,58
9.734,38
11.102,00
10.801,88
10.000,00
11.712,00
4.970,85 1.093,59 6.064,44
22770
ANNO XLV • N. 104
4.677,48 4.677,48
4.677,48 4.677,48
4.677,48 4.677,48
4.677,48 4.677,48
4.677,48 4.677,48
6.052,18 6.052,18
8.803,52 8.803,52
8.803,52 8.803,52
10.000,00 9.777,76
8.803,52 8.803,52
9.369,60 9.369,60
8.881,60 8.881,60
7.710,40 7.710,40
9.371,55 9.371,55
8.296,98 8.296,98
10.000,00 10.000,00
8.676,64 7.787,50
8.215,48 8.215,48
8.920,64 8.641,50
8.000,00 8.000,00
9.369,60 9.369,60
4.851,55
6.064,44 4.851,55
6 NOVEMBRE 2014
BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE
42 POLVERIGI
60,24
43 OFFAGNA
60,11
44 SERRADÈCONTI
60,08
45 LOROPICENO
60,07
9.600,00
5.433,61
10.245,90
8.350,00
2.112,00
1.195,39
2.254,10
1.837,00
22771
12.000,00
6.629,00
12.500,00
10.187,00
TOTALE
11.712,00
6.629,00
12.500,00
9.375,70
419.658,66
ANNO XLV • N. 104
9.600,00 9.369,60
5.171,00 5.171,00
10.000,00 10.000,00
8.149,60 7.500,56
309.494,67 306.520,71
6 NOVEMBRE 2014
ANNO XLV • N. 104
BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE
SERVIZIO RISORSE FINANZIARIE E
POLITICHE COMUNITARIE
IL DIRIGENTE DELLA P.F. POLITICHE COMUNITARIE E AUTORITA’ DI GESTIONE FESR E FSE
_______________________________________________________
omissis
Decreto del Dirigente della P.F. Politiche
Comunitarie e Autorità di Gestione FESR
e FSE n. 243 del 27/10/2014.
POR MARCHE OB. 2 FSE 2007/2013. ASSE V
Ob. specifico m, cat.74. AVVISO PUBBLICO:
RIMODULAZIONE BANDO “Che fisico !” - Borse di ricerca a giovani laureati marchigiani
presso il CERN di Ginevra. Approvazione graduatorie finali.
DECRETA
1. Di approvare le seguenti graduatorie relative
all’attivazione di borse di ricerca a giovani laureati marchigiani presso il CERN di Ginevra:
BORSEDIRICERCAPRESSOCERN
GRADUATORIATIPOLOGIA"A"INFORMATICA
COGNOMEENOMEͲ1^FaseͲ2^FaseͲMedia
1.PANCOTTIRiccardoͲ80,00Ͳ85,00Ͳ82,500
BORSEDIRICERCAPRESSOCERN
GRADUATORIATIPOLOGIA"B"INGEGNERIA
COGNOMEENOMEͲ1^FaseͲ2^FaseͲMedia
1.TRIVISONNERaffaellaͲ66,67Ͳ88,00Ͳ77,335
2.CORINAValeriaͲ60,83Ͳ77,00Ͳ68,915
3.MERCANTIMartinaͲ65,83Ͳ70,00Ͳ67,915
BORSEDIRICERCAPRESSOCERN
GRADUATORIATIPOLOGIA"C"FISICA
COGNOMEENOMEͲ1^FaseͲ2^FaseͲMedia
1.BONFIGLIFedericaͲ64,17Ͳ76,00Ͳ70,085
né può derivare, alcun impegno di spesa a carico
della Regione Marche.
2. Di dare evidenza pubblica al presente Decreto
attraverso la pubblicazione sul sito dell’Autorità
di Gestione del FSE della Regione Marche
www.europa.marche.it e sul Bollettino Ufficiale
della Regione Marche.
3. Di dare atto che dal presente Decreto non deriva,
IL DIRIGENTE DELLA P.F.
Dott. Mauro Terzoni
22772
6 NOVEMBRE 2014
BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE
_______________________________________________________
Decreto del Dirigente del Servizio Risorse
Finanziarie e Politiche Comunitarie n.
483 del 28/10/2014.
Bando per la concessione di affitto su terreni
agricoli, appartenenti al patrimonio disponibile della Regione, siti in comune di Treia.
IL DIRIGENTE DEL SERVIZIO RISORSE FINANZIARIE E POLITICHE COMUNITARIE
omissis
DECRETA
- di indire una procedura di gara per l’affitto di terreni ad uso agricolo, appartenenti al patrimonio
disponibile della Regione, siti in comune di Treia;
- di approvare il bando di gara riportato in allegato al
presente atto, di cui è parte integrante; gli estremi
identificativi dei terreni, le condizioni e i termini
per la presentazione delle offerte sono specificati
nel bando stesso;
- di pubblicare il bando, oltre che nel BURM, nella
sezione “Bandi regionali” del sito istituzionale
della Regione e di comunicare lo stesso alle principali associazioni agricole della Provincia di
Macerata.
Si attesta inoltre che dal presente decreto non deriva
un impegno di spesa a carico della Regione.
IL DIRIGENTE DEL SERVIZIO
Maria Di Bonaventura
22773
ANNO XLV • N. 104
6 NOVEMBRE 2014
BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE
ANNO XLV • N. 104
AVVISO D’ASTA PUBBLICA
AFFITTO DI TERRENO AGRICOLO DI PROPRIETA’ DELLA REGIONE MARCHE
SITO IN COMUNE DI TREIA
IL DIRIGENTE DEL SERVIZIO RISORSE FINANZIARIE
E POLITICHE COMUNITARIE
RENDE NOTO
Che il giorno QUATTORDICI del mese di NOVEMBRE dell'anno DUEMILAQUATTORDICI
alle ore 12,00, presso il Servizio Risorse Finanziarie e Politiche Comunitarie della Regione Marche,
via Gentile da Fabriano, n.9 - Ancona, dinanzi all'apposito Seggio di gara, avrà luogo un pubblico
incanto ad offerte segrete per l’affitto del terreno agricolo di proprietà della Regione Marche sito nel territorio del
Comune di Treia , i cui estremi identificativi sono di seguito riportati:
Foglio
particella
63
63
63
63
24
34
55
56
TOTALE
RIFERIMENTI CATASTALI
Superficie
catastale
della Superficie a seminativo della
particella in mq
particella in mq
21.110
20.126
850
850
5.780
3.900
36.930
11.250
64.670
36.126
Oggetto di affitto sono solo le superfici seminabili e non anche i fabbricati rurali presenti, ancorché non in
uso, e le relative aree di pertinenza.
L’affittuario si impegna a contenere la vegetazione spontanea originata dalla superficie non coltivata con almeno
un intervento annuo di sfalciatura o trinciatura.
II canone annuale a base d'asta per detto terreno è di euro 1.500,00 (millecinquecento/00) e dovrà essere
corrisposto al momento della stipula del contratto di affitto.
La Regione conferisce all’affittuario il godimento legittimo dei terreni concessi in affitto
all'atto della stipula del contratto di affitto, con i diritti e le servitù attive e passive relative ancorché non
apparenti, senza esclusione e riserve alcuna.
L’affitto si intende per 1 (uno) anno agrario e pertanto avrà termine il 30 ottobre 2015. La
Regione Marche si riserva, a richiesta di parte, di prorogare l’affitto, di anno in anno, fino
ad un massimo di ulteriori due annualità.
22774
6 NOVEMBRE 2014
BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE
ANNO XLV • N. 104
L'aggiudicazione avrà luogo mediante asta pubblica con il metodo della presentazione delle
offerte segrete.
L'aggiudicazione si intende definitiva e ad unico incanto ed avrà luogo anche se perverrà una sola
offerta giudicata valida che dovrà, comunque, essere almeno pari al canone annuale a base d'asta.
In caso di offerte uguali, si pro cederà mediante so rteg gio.
L'offerta dovrà essere redatta su carta resa legale, e dovrà contenere l ' indicazione in cifre ed in
lettere del canone annuale di importo maggiore o uguale a quelle a base d’asta con il quale il
concorrente si impegna ad affittare il terreno agricolo posto in gara. In caso di discordanza tra il
prezzo indicato in lettere e quello in cifre, sarà ritenuta valida l'indicazione più vantaggiosa per
l'Amministrazione. L'offerta dovrà essere sottoscritta con firma leggibile e per esteso e dovrà
riportare il numero di codice fiscale del concorrente, il luogo e la data di nascita.
La suddetta offerta dovrà essere racchiusa in busta sigillata con ceralacca o con nastro adesivo e
controfirmata sui lembi di chiusura che dovrà riportare esternamente il nome del mittente e la
seguente dicitura: "OFFERTA PER AFFITTO DI TERRENO AGRICOLO DI PROPRIETA’
DELLA REGIONE MARCHE SITO IN COMUNE DI TREIA"
La busta contenente esclusivamente la predetta offerta, dovrà essere inserita in un plico sigillato con
ceralacca o con nastro adesivo e controfirmato sui lembi di chiusura che dovrà inoltre contenere:
a. Deposito cauzionale dell'importo di Euro 100,00 (Euro CENTO/00) da effettuare con bonifico
bancario presso Banca Marche cod. IBAN IT16W0605502600000000007129, intestato alla
Regione Marche - Tesoreria. II suddetto deposito cauzionale verrà r e s t i t u i t o , d o p o l a c h i u s u r a
d e l l ' a s t a , a g l i o f f e r e n t i c h e n o n r i s u l t i n o aggiudicatari; il deposito di chi risulterà
aggiudicatario, restituito a seguito di sottoscrizione del contratto.
b. Dichiarazione sostitutiva dell’atto di notorietà ex D.P.R. 445 / 2000 di colui che presenta l'offerta, dalla quale
risulti l'inesistenza di condanne penali a proprio carico che comportino la p e r d i t a o
s o s p e n s i o n e d e l l a c a p a c i t à d i c o n t r a t t a r e c o n l a P u b b l i c a Amministrazione, nonchè
l'inesistenza di stato di interdizione, inabilitazione o fallimento e che a proprio carico non sono
in corso procedure per nessuno di tali stati. Nel caso di offerta presentata da persona fisica
coniugata, dovrà e s s e r e p r e c i s a to i l r e g i me p a t r i mo n i a l e l e g a l e t r a i c o n iu g i ; in c a s o d i
comunione di beni anche il coniuge dovrà produrre la predetta dichiarazione. Dovrà essere,
inoltre, dichiarata la propria qualifica professionale di imprenditore agricolo a titolo principale.
La dichiarazione deve essere sottoscritta in modo leggibile ed accompagnata da fotocopia
semplice di un documento di identità del sottoscrittore in corso di validità.
Non sono ammessi, a pena di esclusione, plichi contenenti più offerte.
22775
6 NOVEMBRE 2014
ANNO XLV • N. 104
BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE
S o n o a m m e s s e l e o f f e r t e p e r p ro c u r a . In tal caso dovrà essere allegata la procura (in copia
autenticata se rilasciata per atto di notaio, in originale se rilasciata per scrittura privata, a firma
autenticata da notaio).
Il plico, nel quale saranno inseriti gli allegati richiesti e la busta sigillata contenente
unicamente l'offerta economica, dovrà essere recapitato alla Regione Marche Servizio Risorse
Finanziarie e Politiche Comunitarie della Regione Marche – Via Gentile da Fabriano, n.9, 60125
Ancona, entro e non oltre le ore 10,00 (dieci) del giorno 14 NOVEMBRE 2014.
Anche su detto plico dovrà essere riportato, esternamente, il nome e recapito del Mittente nonchè la
seguente dicitura: "OFFERTA PER AFFITTO DI TERRENO AGRICOLO DI PROPRIETA’
DELLA REGIONE MARCHE SITO IN COMUNE DI TREIA”
L a s p e d i z i o n e ed i l r e c a p i t o d e l l ' o f f e r t a s o n o ad e s c l u s i v o r i s c h i o d el concorrente, le
offerte non pervenute o pervenute in ritardo, non potranno essere prese in considerazione.
La mancata presentazione di uno o più degli allegati richiesti comporterà l'esclusione dalla gara.
Il terreno oggetto del presente bando verrà affittato nello stato di fatto e di diritto in cui si trova, a
corpo e non a misura, con i relativi pesi ed oneri, accessori a pertinenze, servitù attive e passive,
anche se non dichiarate, tanto apparenti quanto non apparenti.
Il contratto sarà stipulato, con l’ assistenza delle Federazioni di categoria in deroga ai disposti di cui alla Legge
11.02.1971 n. 11, della Legge 03.05.1982 n. 203, nonché del D. Lgs. 18.05.2001 n. 228, art. 5.
Tutti gli oneri relativi al contratto di affitto sono a carico dell’affittuario.
Le spese di registrazione sono a carico dell’affittuario. L' aggiudicazione diverrà immediatamente
impegnativa e vincolante per l'aggiudicatario. Di tutti gli atti e documenti comunque interessanti
l'asta i concorrenti potranno prendere visione presso il Servizio Risorse Finanziarie e Politiche
Comunitarie della Regione Marche - Via Gentile da Fabriano, n.9, 60125 Ancona tel.071/8062215 dal lunedì al venerdì dalle ore 9.00 alle ore 13,00.
I dati personali verranno trattati a mano ed in forma elettronica nel rispetto del Decreto Legislativo 30 giugno
2003, n. 196.
Ancona li, .......................
IL DIRIGENTE
(Maria Di Bonaventura)
'
22776
6 NOVEMBRE 2014
ANNO XLV • N. 104
BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE
1. di dichiarare efficace, a seguito dell’avvenuta
verifica positiva dei requisiti prescritti, ai sensi
dell’art. 11 comma 8 del D.Lgs. 163 del
12/04/2006, l’aggiudicazione definitiva disposta
con decreto n. 218/ACF del 15/09/2014 a favore
della società ditta T33 S.r.l. con sede legale in
Via XXV Aprile, 28/b - 60125 Ancona - Partita
IVA e C.F. 02343620429, relativa alla fornitura
di servizi di assistenza tecnica Piano azione Test
PMI, Piano SBA e EER alla T33, per un importo di Euro 28.150,00 (IVA esclusa);
2. di dare atto che alla copertura finanziaria del
decreto di aggiudicazione definitiva n. 218/ACF
del 15/09/2014, per una somma complessiva di
pari ad Euro 28.150,00 (IVA esclusa) pari ad
Euro 34.343,00 (IVA 22% inclusa) si è fatto fronte con impegno di spesa n. 3695 a carico del capitolo 31301119 - SIOPE 10301/1364 - del Bilancio di previsione 2014 assunta con decreto n.
193/ACF del 05/08/2014;
3. di dare atto che, dal presente decreto non deriva
né può derivare alcun impegno aggiuntivo di spesa a carico della Regione Marche.
SERVIZIO ATTIVITA' PRODUTTIVE,
LAVORO, TURISMO, CULTURA E
INTERNAZIONALIZZAZIONE
_______________________________________________________
Decreto del Dirigente della P.F. Internazionalizzazione n. 138 del 27/10/2014.
DDPF N. 67/IAP 2014, contributi sotto forma
di voucher in favore di consorzi per l'internazionalizzazione e consorzi per l’export, bando
2014, proroga della fase istruttoria.
IL DIRIGENTE DELLA P.F.
INTERNAZIONALIZZAZIONE
omissis
DECRETA
1) di prorogare di 30 giorni i termini della fase istruttoria delle domande presentate a valere sul bando
approvato con DDPF n. 66/IAP DEL 23/06/2014
concernete la “concessione contributi sotto forma di “voucher” a favore di consorzi per l'internazionalizzazione e consorzi per l’export”.
2) di stabilire che dall’adozione del presente atto non
deriva un onere finanziario a carico della Regione Marche.
3) di pubblicare integralmente il presente atto sul
Bollettino Ufficiale della Regione Marche.
IL DIRIGENTE DELLA P.F.
PROGRAMMAZIONE INTEGRATA ATTIVITÀ
PRODUTTIVE, FORMAZIONE E LAVORO,
ACCESSO AL CREDITO E FINANZA
Dott. Rolando Amici
IL DIRIGENTE DELLA P.F.
Raimondo Orsetti
_______________________________________________________
_______________________________________________________
Decreto del Dirigente della P.F. Lavoro e
Formazione n 548 del 29/10/2014.
DDPF n. 178/SIM/2013 - Avviso pubblico:
Progetti integrati a supporto della ricollocazione nel mercato del lavoro di soggetti over 45,
con la collab. e il cofin. Terzo Settore. Euro
900.000,00. Proroga termine presentazione
progetti.
Decreto del Dirigente della P.F. Programmazione Integrata Attività Produttive,
Formazione e Lavoro, Accesso al Credito e
Finanza n. 247 del 27/10/2014.
R.R. 1/2012 e s.m.i.:negoz. con unico operat.
economico serv. assist. tecnica Piano azione
Test PMI, Piano SBA-EER alla t33 srl (CUP
B39D14009760002-CIG Z91103B66E)- Imp.
Euro 28.150,00 (IVA escl.)-Bil. 2014cap.31301119. Aggiudicazione Efficace
IL DIRIGENTE DELLA P.F. LAVORO
E FORMAZIONE
omissis
DECRETA
IL DIRIGENTE DELLA P.F. PROGRAMMAZIONE
INTEGRATA ATTIVITÀ PRODUTTIVE, FORMAZIONE E LAVORO, ACCESSO AL CREDITO E
FINANZA
- Di prorogare il termine dell’Avviso pubblico di
cui al DDPF n. 178/SIM del 16/12/2013 (BURM
n. 99 del 19 dicembre 2013), avente ad oggetto
presentazione di Progetti integrati a supporto della
ricollocazione nel mercato del lavoro di soggetti
over 45, con la collaborazione e il cofinanziamento del Terzo Settore, dal 31 ottobre 2014 al 31
omissis
DECRETA
22777
6 NOVEMBRE 2014
BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE
dicembre 2014, per le motivazioni indicate nel
documento istruttorio contenuto nel presente atto e
di cui costituisce parte integrante e sostanziale;
- di stabilire che la procedura valutativa a sportello
per la selezione dei progetti presentati avverrà a
scadenza mensile: 30/11/2014 e 31/12/2014;
- di dare evidenza pubblica al presente atto attraverso la pubblicazione per estratto nel Bollettino
ufficiale della Regione Marche e con l’inserimento nel sito internet www.istruzioneformazionelavoro.marche.it;
- di dare atto che dall’adozione del presente provvedimento non deriva, né può derivare un impegno di spesa a carico della Regione Marche.
ANNO XLV • N. 104
- di pubblicare il presente atto sul BUR per estratto.
Si attesta che dal presente decreto non deriva un
impegno di spesa a carico della regione.
Luogo di emissione Ancona.
IL DIRIGENTE
Roberto Luciani
IL DIRIGENTE DELLA P.F. LAVORO
E FORMAZIONE
Dott. Fabio Montanini
SERVIZIO AMBIENTE E
AGRICOLTURA,
_______________________________________________________
Decreto del Dirigente della P.F. Competitività e Sviluppo dell’Impresa Agricola,
struttura decentrata di Ancona e irrigazione n. 437 del 23/10/2014.
L.R. 34/83. Produzione sementi di piante allogame. Approvazione programmi di coltivazione anno 2015.
IL DIRIGENTE DELLA P.F. COMPETITIVITÀ E
SVILUPPO DELL’IMPRESA AGRICOLA,
STRUTTURA DECENTRATA DI ANCONA
E IRRIGAZIONE
omissis
DECRETA
- di approvare i programmi di coltivazione relativi
alla produzione di bietola (da coste, da orto e da
foraggio), cicoria a semina autunnale, carota,
cavolo e cipolla anno 2015, presentati dai produttori sementieri ricadenti nei comuni specificati
negli elenchi allegati, parte integrante e sostanziale del presente atto;
- di comunicare il presente atto ai produttori sementieri e ai comuni interessati riportando il presente
decreto sul sito www.agri.marche.it, ai sensi dell’art. 5 comma e) della L.R. 34/’83;
22778
6 NOVEMBRE 2014
ANNO XLV • N. 104
BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE
ALLEGATO A
bietola (da coste, da orto e da foraggio) cicoria a semina autunnale
raccolto anno 2015
BIETOLA
a semina autunnale
PROVINCIA DI ANCONA
COMUNI
AGUGLIANO
ARCEVIA
BARBARA
CASTELFIDARDO
CORINALDO
FABRIANO
FILOTTRANO
JESI
MONSANO
MONTE SAN VITO
MONTECAROTTO
OSIMO
OSTRA
OSTRA VETERE
POLVERIGI
SASSOFERRATO
SENIGALLIA
SERRA DE' CONTI
TRECASTELLI
ANSEME
X
X
X
X
DITTE SEMENTIERE
CAC
PMP
SAIS
SUBA
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
TERA
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
22779
X
6 NOVEMBRE 2014
ANNO XLV • N. 104
BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE
BIETOLA
a semina autunnale
PROVINCIA DI PESARO - URBINO
COMUNI
BARCHI
CARTOCETO
FANO
MONBAROCCIO
MONDAVIO
MONDOLFO
MONTEFELCINO
MONTEMAGGIORE AL M.
MONTE PORZIO
ORCIANO
PERGOLA
PESARO
PIAGGE
SAN COSTANZO
SAN GIORGIO DI PS
SAN LORENZO IN C.
SANT'IPPOLITO
ANSEME CAC
X
X
X
X
X
AZIENDE
MARALDI
SAIS
X
X
X
X
X
X
X
X
SUBA
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
BIETOLA
a semina autunnale
PROVINCIA DI MACERATA
COMUNI
CINGOLI
MONTECASSIANO
MONTEFANO
POLLENZA
RECANATI
TOLENTINO
TREIA
ANSEME
X
DITTA
PMP SUBA
X
X
TERA
X
X
X
X
22780
X
X
X
6 NOVEMBRE 2014
ANNO XLV • N. 104
BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE
CICORIA
a semina autunnale
PROVINCIA DI ANCONA
COMUNI
DITTE
SUBA
CAC
CASTELLEONE DI
SUASA
CORINALDO
FILOTTRANO
MONTE SAN VITO
OSIMO
OSTRA
OSTRA VETERE
SENIGALLIA
SERRA DE' CONTI
TRECASTELLI
LUPINI
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
CICORIA
a semina autunnale
PROVINCIA DI FERMO
COMUNI
CAC
X
FERMO
MONTOTTONE
SERVIGLIANO
DITTE
SUBA
X
X
CICORIA
a semina autunnale
PROVINCIA DI PESARO
COMUNI
FRATTE ROSA
MONDAVIO
MONDOLFO
MONTE PORZIO
ORCIANO
SALTARA
SAN COSTANZO
SAN GIORGIO DI PS
SAN LORENZO IN C.
SANT'IPPOLITO
22781
CAC
X
X
DITTE
SUBA
X
X
X
X
X
X
X
X
6 NOVEMBRE 2014
BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE
CICORIA
a semina autunnale
PROVINCIA DI MACERATA
COMUNI
CINGOLI
RECANATI
DITTE
SUBA
X
X
CICORIA
a semina autunnale
PROVINCIA DI ASCOLI PICENO
COMUNI
CARASSAI
CASTIGNANO
MASSIGNANO
MONTEFIORE DELL'ASO
ROTELLA
22782
DITTE
CAC
X
X
X
X
X
ANNO XLV • N. 104
6 NOVEMBRE 2014
ANNO XLV • N. 104
BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE
ALLEGATO B
Carota, cavolo e cipolla raccolto anno 2015
CAROTA
PROVINCIA DI ANCONA
AZIENDE
ANSEME CAC PMP SAIS SUBA MONSANTO
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
COMUNI
ARCEVIA
CASTELLEONE DI SUASA
CORINALDO
FILOTTRANO
JESI
MONTE SAN VITO
OSIMO
OSTRA
OSTRA VETERE
SANTA MARIA NUOVA
SENIGALLIA
TRECASTELLI
CAROTA
PROVINCIA DI PESARO - URBINO
COMUNI
BARCHI
CARTOCETO
FANO
FOSSOMBRONE
FRATTE ROSA
GRADARA
MONDAVIO
MONDOLFO
MONTEPORZIO
MONTEFELCINO
MONTEMAGGIORE
ORCIANO
PESARO
PIAGGE
SAN COSTANZO
SAN GIORGIO DI PS
SAN LORENZO IN CAMPO
SANT'IPPOLITO
ANSEME PMP
X
X
AZIENDE
SAIS SUBA MONSANTO
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
22783
X
X
X
X
LUPINI
X
6 NOVEMBRE 2014
BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE
CAROTA
PROVINCIA DI MACERATA
COMUNI
PMP
CINGOLI
MONTECASSIANO
MONTE LUPONE
POLLENZA
POTENZA PICENA
RECANATI
TOLENTINO
TREIA
X
X
AZIENDE
SUBA MONSANTO
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
CAROTA
PROVINCIA DI FERMO
DITTA
SUBA
TERA
X
X
X
X
COMUNI
CAMPOFILONE
FERMO
MONTERUBBIANO
MONTOTTONE
22784
ANNO XLV • N. 104
6 NOVEMBRE 2014
ANNO XLV • N. 104
BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE
CAVOLO
PROVINCIA DI PESARO - URBINO
COMUNI
BARCHI
CAGLI
CARTOCETO
COLBORDOLO
FANO
FOSSOMBRONE
FRATTEROSA
GRADARA
MONDAVIO
MONDOLFO
MONTECALVO IN FOGLIA
MONTECICCARDO
MONTEFELCINO
MONTELABBATE
MONTEMAGGIORE AL M.
MONTE PORZIO
ORCIANO DI PESARO
PERGOLA
PIAGGE
SALTARA
SAN COSTANZO
SAN GIORGIO DI PS
SAN LORENZO IN C.
SANT'ANGELO IN LIZZOLA
SANT'IPPOLITO
TAVULLIA
Aziende
ANSEME
X
CAC
X
X
X
X
X
X
MONSANTO
PMP
SAIS
X
SUBA
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
22785
X
6 NOVEMBRE 2014
ANNO XLV • N. 104
BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE
CAVOLO
PROVINCIA DI ANCONA
COMUNI
AGUGLIANO
ARCEVIA
BARBARA
BELVEDERE O.
CAMERANO
CASTELBELLINO
CASTELFIDARDO
CASTELLEONE DI S.
CASTELPLANIO
CHIARAVALLE
CORINALDO
CUPRAMONTANA
FILOTTRANO
JESI
MAIOLATI SPONTINI
MERGO
MONSANO
MONTECAROTTO
MONTEMARCIANO
MONTE ROBERTO
MONTE SAN VITO
MORRO D'ALBA
OSIMO
OSTRA
OSTRA VETERE
POLVERIGI
ROSORA
SAN MARCELLO
SAN PAOLO DI JESI
SANTA MARIA NUOVA
SASSOFERRATO
SENIGALLIA
SERRA DE' CONTI
SERRA S. QUIRICO
STAFFOLO
TRECASTELLI
ANSEME
X
X
CAC
X
X
AZIENDE
SAIS
MONSANTO
SUBA
X
X
TERA LUPINI
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
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X
X
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X
X
X
X
X
X
X
X
X
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X
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X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
22786
6 NOVEMBRE 2014
ANNO XLV • N. 104
BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE
CAVOLO
PROVINCIA DI ASCOLI PICENO
AZIENDE
ANSEME CAC MONSANTO
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
COMUNI
ACQUAVIVA PICENA
CARASSAI
CASTEL DI LAMA
CASTIGNANO
COMUNANZA
COSSIGNANO
CUPRA MARITTIMA
FORCE
MASSIGNANO
MONSAMPOLO DEL TRONTO
MONTEDINOVE
MONTALTO DELLE MARCHE
MONTEFIORE DELL'ASO
OFFIDA
PALMIANO
RIPATRANSONE
ROTELLA
SAN BENEDETTO DEL TRONTO
TERA
X
CAVOLO
PROVINCIA DI MACERATA
COMUNI
APIRO
APPIGNANO
CASTELRAIMONDO
CINGOLI
CIVITANOVA MARCHE
MACERATA
MOGLIANO
MAONTE SAN GIUSTO
MONTECASSIANO
MONTE LUPONE
MORROVALLE
PETRIOLO
POTENZA PICENA
RECANATI
SAN SEVERINO MARCHE
SANT'ANGELO IN PANTANO
TOLENTINO
TREIA
URBISAGLIA
ANSEME
CAC
X
AZIENDE
PMP
MONSANTO
X
SAIS
X
SUBA
TERA
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
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X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
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6 NOVEMBRE 2014
ANNO XLV • N. 104
BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE
CAVOLO
PROVINCIA DI FERMO
COMUNI
ALTIDONA
BELMONTE PICENO
CAMPOFILONE
FALERONE
FERMO
GROTTAZZOLINA
LAPEDONA
MONSAMPIETRO MORICO
MONTE GIBERTO
MONTE RINALDO
MONTE SAN PIETRANGELI
MONTE URANO
MONTE VIDON CORRADO
MONTEGIORGIO
MONTEGRANARO
MONTELEONE DI FERMO
MONTELPARO
MONTERUBBIANO
MONTOTTONE
MORESCO
ORTEZZANO
PETRITOLI
PONZANO DI FERMO
PORTO S. ELPIDIO
SAN VITTORIA IN MATENANO
SANT'ELPIDIO A MARE
SERVIGLIANO
ANSEME
X
X
AZIENDE
CAC
SUBA
TERA
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
22788
X
X
X
X
6 NOVEMBRE 2014
ANNO XLV • N. 104
BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE
CIPOLLA
PROVINCIA DI ANCONA
COMUNI
AGUGLIANO
ANCONA
ARCEVIA
BARBARA
BELVEDERE O.
CASTELFIDARDO
CASTELPLANIO
CASTELLEONE DI S.
CORINALDO
CUPRAMONTANA
FABRIANO
FILOTTRANO
GENGA
JESI
MAIOLATI SPONTINI
MERGO
MONTE SAN VITO
MONTECAROTTO
MONTEMARCIANO
MORRO D'ALBA
OSIMO
OSTRA
OSTRA VETERE
POLVERIGI
ROSORA
SAN MARCELLO
SANTA MARIA NUOVA
SASSOFERRATO
SENIGALLIA
SERRA S. QUIRICO
SERRA DE' CONTI
STAFFOLO
TRECASTELLI
ANSEME
X
X
CAC
X
X
X
X
X
X
AZIENDE
MONSANTO
SAIS
X
SUBA
LUPINI
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
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X
X
X
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X
X
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X
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X
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X
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X
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X
X
X
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X
X
X
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ANNO XLV • N. 104
BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE
CIPOLLA
PROVINCIA DI PESARO
COMUNI
ACQUALAGNA
APECCHIO
BARCHI
CAGLI
FANO
FOSSOMBRONE
FRATTE ROSA
FRONTONE
GRADARA
ISOLA DEL PIANO
MONDAVIO
MONDOLFO
MONTE PORZIO
MONTECICCARDO
MONTEFELCINO
MONTEMAGGIORE
ORCIANO DI PESARO
PERGOLA
PESARO
PETRIANO
PIAGGE
SAN COSTANZO
SAN GIORGIO DI PS
SAN LORENZO IN C.
SANT'IPPOLITO
SERRA SANT'ABBONDIO
TAVULLIA
URBINO
VALLEFOGLIA
ANSEME
X
X
X
CAC
Aziende
MONSANTO
SAIS
X
SUBA
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
22790
X
X
6 NOVEMBRE 2014
ANNO XLV • N. 104
BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE
CIPOLLA
PROVINCIA DI ASCOLI PICENO
COMUNI
AZIENDE
CAC MONSANTO
ANSEME
X
ACQUAVIVA PICENA
CARASSAI
CASTEL DI LAMA
CASTIGNANO
COLLI DEL TRONTO
COMUNANZA
COSSIGNANO
CUPRA MARITTIMA
FORCE
GROTTAMMARE
MASSIGNANO
MONTALTO DELLE MARCHE
MONTEDINOVE
MONTEFIORE DELL'ASO
OFFIDA
PALMIANO
RIPATRANSONE
ROTELLA
SUBA
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
CIPOLLA
PROVINCIA DI MACERATA
COMUNI
APIRO
APPIGNANO
CINGOLI
CORRIDONIA
GUALDO
MATELICA
MONTE SAN GIUSTO
MONTECASSIANO
MONTE LUPONE
MORROVALLE
PENNA S. GIOVANNI
POTENZA PICENA
RECANATI
SAN GINESIO
S. SEVERINO MARCHE
SANT'ANGELO IN PONTANO
TOLENTINO
TREIA
URBISAGLIA
ANSEME
X
CAC
X
X
X
X
X
AZIENDE
MONSANTO
PMP
X
X
X
X
REM
SAIS
X
SUBA
X
X
X
TERA
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
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X
X
X
6 NOVEMBRE 2014
ANNO XLV • N. 104
BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE
CIPOLLA
PROVINCIA DI FERMO
COMUNI
ALTIDONA
AMANDOLA
BELMONTE PICENO
CAMPOFILONE
FALERONE
FERMO
GROTTAZZOLINA
LAPEDONA
MAGLIANO DI TENNA
MONSAMPIETRO MORICO
MONTA GIBERTO
MONTE RINALDO
MONTE SAN PIETRANGELI
MONTE URANO
MONTE VIDON CORRADO
MONTEGIORGIO
MONTEGRANARO
MONTELEONE DI FERMO
MONTELPARO
MONTERUBBIANO
MORESCO
ORTEZZANO
PETRITOLI
PONZANO DI FERMO
PORTO SAN GIORGIO
RAPAGNANO
SANTA VITTORIA IN MATENANO
SANT'ELPIDIO A MARE
SERVIGLIANO
AZIENDE
ANSEME
CAC
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
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TERA
X
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ANNO XLV • N. 104
BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE
sionali, i Centri di Assistenza Agricola Autorizzati
(CAA), gli ordini e i collegi professionali convenzionati.
_______________________________________________________
Decreto del Dirigente del Servizio Ambiente e Agricoltura n. 864 del 24/10/2014.
Reg. CE n. 1698/05 - Programma di Sviluppo
Rurale 2007 – 2013. Bando Misura 1.2.3 - sottomisura a) Aumento del valore aggiunto dei
prodotti agricoli - Terza scadenza Anno 2014.
Luogo di emissione, Ancona
IL DIRIGENTE
Avv. Cristina Martellini
IL DIRIGENTE DEL SERVIZIO
AMBIENTE E AGRICOLTURA
omissis
DECRETA
- di approvare, in attuazione della DGR n. 1161 del
13/10/2014, il bando per la Misura 1.2.3. sottomisura a) “Aumento del valore aggiunto dei prodotti
agricoli” del Programma di Sviluppo Rurale della
Regione Marche, riportato in allegato A al presente decreto quale parte integrante e sostanziale;
- di stabilire le ore 13,00 del giorno 17 novembre
2014 il termine per la presentazione delle domande;
- che, ai sensi della richiamata DGR n. 1161 del
13/10/2014, le risorse destinate alla Misura 1.2.3.
Sottomisura a) “Aumento del valore aggiunto dei
prodotti agricoli” sono pari a euro 3.000.000,00;
- di stabilire che, per quanto non specificato nel presente atto, si applicano le norme e disposizioni
contenute nel Programma di Sviluppo Rurale
2007-2013 e le vigenti disposizioni comunitarie,
nazionali e regionali;
- di precisare che gli indirizzi procedurali, definiti
secondo quanto stabilito da AGEA OP, potranno
essere successivamente modificati e/o integrati a
fronte di nuove determinazioni dell’organismo
pagatore;
- di consentire il caricamento su SIAR dalla data del
28/10/2014;
- che la copertura finanziaria del presente atto è assicurata dalla quota FEASR, dalla quota dello Stato,
oltre alla quota di cofinanziamento regionale
garantita dalla disponibilità del capitolo 30906710
UPB 3.09.06 del bilancio di previsione 2014;
- di fare espressa riserva di modifica del presente
bando aggiornandolo con le ulteriori misure attuative ed integrative da applicare in materia di riduzioni, esclusioni e sanzioni a carico di contributi
pubblici previsti dal PSR;
- di dare la massima diffusione al presente atto attraverso la pubblicazione sul BUR Marche ai sensi
della L.R. n.17/03, nonché sul sito regionale
www.psr2.agri.marche.it, e attraverso le Strutture
Decentrate Agricoltura, le Organizzazioni Profes-
22793
6 NOVEMBRE 2014
BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE
ANNO XLV • N. 104
- ALLEGATI -
Allegato A
REGIONE MARCHE
Programma di Sviluppo Rurale 2007 – 2013
REG. (CE) N. 1698/05
BANDO di ATTUAZIONE
Misura 1.2.3
Accrescimento del valore aggiunto dei prodotti agricoli e forestali – sottomisura a) Aumento
del valore aggiunto dei prodotti agricoli
INDICE
1. BENEFICIARI RICHIEDENTI
2. CONDIZIONI DI ESCLUSIONE RELATIVE AI RICHIEDENTI
3. TIPOLOGIE DI INTERVENTO
4.
5.
6.
7.
8.
9.
10.
11.
3.a) Immobili
3.b) Dotazioni (macchine, attrezzature, impianti)
3.b.1) Impianti tecnologici per la produzione di energie derivanti da fonti rinnovabili
3.b.2) Investimenti finalizzati alla sicurezza sul posto di lavoro
3.b.3) Investimenti finalizzati alla sostenibilità ambientale
3.c) Spese immateriali
INVESTIMENTI NON AMMISSIBILI
INIZIO DEGLI INTERVENTI E CERTIFICAZIONE DELLA SPESA
5.1 Certificazione della spesa
ENTITÀ DEGLI AIUTI
6.1 Massimale di investimento globale sovvenzionabile
6.2 Cumulabilità degli aiuti
6.3 Intensità massima dell’aiuto
6.4 Dotazione finanziaria
CONDIZIONI DI AMMISSIBILITÀ
AMMISSIBILITÀ: LIMITI E DIVIETI DEI SETTORI SPECIFICI
ZONIZZAZIONE
PROCEDURE DI SELEZIONE DELLE DOMANDE
10.1 Criteri di priorità per la selezione dei progetti
10.2 Formazione della graduatoria
10.3 Riserva di fondi
10.4 Scorrimento in graduatoria
PRESENTAZIONE DELLA DOMANDA E TERMINI DI SCADENZA
11.1 Modalità
11.2 Documentazione di valenza generale
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6 NOVEMBRE 2014
BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE
ANNO XLV • N. 104
11.3 Altra documentazione
11.4 Ulteriore documentazione da presentare per l’istruttoria di ammissibilità:
12. TEMPI DI REALIZZAZIONE DEGLI INTERVENTI
13. PROROGHE
14. EROGAZIONE DEGLI AIUTI
14.1 Anticipo
14.2 Stato Avanzamento Lavori
14.3 Saldo finale
15. VARIANTI E ADEGUAMENTI TECNICI AL PROGRAMMA DI INVESTIMENTI
16. OBBLIGHI DEI BENEFICIARI
17. CONTROLLI - DECADENZA DELL’AIUTO, RIDUZIONI, ESCLUSIONI E SANZIONI
18. TUTELA DEI DIRITTI DEL RICHIEDENTE
19. INFORMATIVA AI SENSI DELL’ART. 13 DEL DECRETO LEGISLATIVO 30 GIUGNO 2003, N. 196.
1. BENEFICIARI RICHIEDENTI
Le tipologie di beneficiari ammissibili sono:
1.
micro, piccole e medie imprese, ai sensi della Raccomandazione 2003/361/CE della Commissione;
2.
imprese diverse da quelle di cui al trattino precedente, che occupano meno di 750 persone o il cui fatturato annuo
non supera i 200 milioni di euro;
Le imprese debbono:
™ svolgere l’attività di trasformazione e commercializzazione dei prodotti agricoli di cui all'Allegato I del Trattato, sia
come materia prima che come prodotto ottenuto dalla trasformazione, esclusi i prodotti della pesca;
™ sostenere l’onere finanziario delle iniziative ed essere titolari di una posizione debitamente validata (fascicolo
aziendale) presso Agea;
™ essere in possesso delle strutture su cui intendono realizzare gli interventi oggetto della domanda di aiuto, potendo
far valere un titolo di proprietà di usufrutto o di affitto, in quest’ultimo caso per un periodo di tempo non inferiore
al vincolo a cui il bene oggetto di finanziamento sarà assoggettato.
2. CONDIZIONI DI ESCLUSIONE RELATIVE AI RICHIEDENTI
Il sostegno non può essere concesso a:
A. imprese in difficoltà ai sensi degli orientamenti comunitari sugli aiuti di stato per il salvataggio e la ristrutturazione
di imprese in difficoltà; in particolare, sono esclusi i soggetti in stato di fallimento, liquidazione, concordato
preventivo o amministrazione controllata o per i quali siano in corso procedimenti che possano determinare una
delle situazioni suddette. Imprese che non dimostrino di lavorare materie prime di provenienza extra - aziendale
per almeno il 70% del totale delle materie prime lavorate;
B. imprese che occupano più di 750 persone e il cui fatturato annuo supera i 200 milioni di euro;
C. imprese che non rispettano i requisiti minimi in materia di ambiente, igiene e benessere degli animali;
D. domande di aiuto presentate da soggetti ritenuti inaffidabili, che saranno considerate irricevibili. Sono inaffidabili i
soggetti per i quali, nel precedente periodo di programmazione (PSR 2000/2006) o nell’attuale (PSR 2007/2013),
è stato avviata e conclusa una procedura di decadenza totale con relativa revoca degli aiuti con recupero di
indebiti percepiti, senza che sia intervenuta la restituzione degli stessi, relativamente ad operazione cofinanziate
nell’ambito dei suddetti programmi di sviluppo rurale. A tale proposito l’A. d. G. curerà la predisposizione di
apposita banca dati con i nominativi dei soggetti inaffidabili. Non si considera inaffidabile il soggetto per il quale la
procedura di revoca è stata avviata a seguito di rinuncia all’aiuto per cause di forza maggiore.
22795
6 NOVEMBRE 2014
BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE
ANNO XLV • N. 104
3. TIPOLOGIE DI INTERVENTO
Sono ammissibili all’aiuto, per la trasformazione e/o commercializzazione, nonché per lo sviluppo di nuovi prodotti,
processi e tecnologie, i seguenti investimenti materiali, salvo specifiche limitazioni di cui al capitolo 7:
3.a) Immobili:
1.
realizzazione di fabbricati le cui caratteristiche e dimensioni risultino coerenti ed adeguate alle effettive
necessità di trasformazione e commercializzazione espresse dal progetto approvato;
2.
ricostruzione di fabbricato in sostituzione di fabbricato aziendale di almeno 30 anni di vita, a seguito della sua
completa demolizione;
3.
recupero o ristrutturazione di edifici per i quali le spese complessive dell’intervento di recupero siano superiori
al 50% del valore stimato del nuovo edificio;
4.
lavori edili su fabbricati esistenti necessari e funzionali o finalizzati alla installazione di nuovi macchinari
ammissibili a finanziamento;
5.
lavori edili funzionali alla realizzazione e/o installazione di nuovi impianti tecnologici, strutture di servizio e
dotazioni precedentemente non esistenti;
6.
ampliamenti a nuovo delle strutture esistenti funzionali e coerenti alle attività produttive oggetto di intervento
7.
costruzione o ricostruzione o recupero o ristrutturazione di fabbricati che consentano un aumento di oltre il
25% della capacità di produzione, stoccaggio, trasformazione e lavorazione dei prodotti aziendali;
8.
costruzione o ricostruzione o recupero o ristrutturazione di fabbricati che consentano la modifica sostanziale
della natura della produzione, consistente in prodotti merceologicamente diversi da quelli ottenuti nella fase
ante investimento;
9.
investimenti destinati alla realizzazione o adeguamento di punti vendita all’interno degli impianti di
trasformazione.
3.b) Dotazioni (macchine, attrezzature, impianti)
1.
acquisto di macchinari, attrezzature ed impianti strettamente necessari alla realizzazione dell’investimento di
trasformazione e commercializzazione, che non sostituiscono dotazioni aziendali già esistenti, compreso il
software di gestione per gli impianti e per i personal computer aziendali;
2.
sostituzione di macchinari con altre tipologie in grado di aumentare la capacità di produzione del 25%, intesa
come rendimento e/o quantità totali lavorate nel ciclo di trasformazione e commercializzazione cui
l’investimento è funzionale;
3.
acquisto di macchine o attrezzature di recente introduzione in sostituzione di altre di pari funzioni con almeno
10 anni di età. Per “recente introduzione” si intende la presenza della dotazione nel catalogo del fornitore da
non più di tre anni (da attestarsi nel preventivo del fornitore);
4.
sostituzione di macchine e/o di attrezzature con altre in grado di realizzare produzioni sostanzialmente diverse
delle precedenti e consistenti in prodotti merceologicamente diversi da quelli ottenuti nella fase ante
investimento;
5.
sostituzione di macchine e/o di attrezzature finalizzata alla realizzazione di sostanziali modifiche delle
tecnologie adottate, compresi i nuovi adattamenti o le dotazioni per la sicurezza sui luoghi di lavoro. Sono
compresi gli investimenti che comportino un risparmio energetico o una riduzione delle emissioni nocive
nell’atmosfera pari ad almeno il 15%;
6.
investimenti destinati alla realizzazione o adeguamento di punti vendita all’interno degli impianti di
trasformazione, compreso il software di gestione per gli impianti;
7.
investimenti che comportino il risparmio energetico, la protezione dell’ambiente e la sicurezza del lavoro, come
meglio dettagliato ai successivi punti, e che concorrono al miglioramento del rendimento globale
dell’impresa, come meglio specificato al successivo capitolo “ condizioni di ammissibilità”:
22796
6 NOVEMBRE 2014
BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE
ANNO XLV • N. 104
3.b.1) Impianti tecnologici per la produzione di energie derivanti da fonti rinnovabili
Al fine di garantire le condizioni dell’esclusivo utilizzo all’interno dell’impresa delle energie prodotte derivanti da fonti
rinnovabili, è necessario che gli impianti di produzione di energie siano dimensionati all’effettivo fabbisogno aziendale
calcolato sulla base dei consumi elettrici e termici del triennio precedente. Nel caso di nuove imprese tali fabbisogni
dovranno essere desunti dallo specifico progetto industriale. Detti dimensionamenti dovranno essere opportunamente
indicati nella relazione tecnica.
Gli investimenti realizzati al fine della classificazione in “impianti tecnologici per la produzione di energie derivanti da
fonti rinnovabili” ai sensi del presente documento, devono rispettare la condizione di non superare il limite massimo di
potenza complessiva di 250 KW elettrici, inoltre:
1.
Gli impianti di produzione di energia (elettrica e termica) alimentati da biomassa o biogas di origine agricola o
forestale devono soddisfare le seguenti prescrizioni tecniche:
a)
Oltre il 50% della materia prima utilizzata dall’impianto è rappresentata da sottoprodotti e/o scarti di
lavorazione dell’impresa;
b)
rendimento termico effettivo non inferiore all’85% rispetto al rendimento nominale certificato da un ente terzo
in base al biocombustibile utilizzato;
c)
emissioni nei limiti previsti nel D. Lgs.vo 152/2006, Parte V.
2.
Per biomassa di origine agricola e forestale si intende quella così definita dal D. Lgs.vo 152/2006, Parte V, Allegato
X, Parte II, Sezione 4, punti da a) ad e);
3.
Per biogas di origine agricola e forestale si intende quello da digestione anaerobica prodotto da:
4.
a)
effluenti di allevamenti zootecnici;
b)
biomasse di origine agricola e forestale.
Impianti fotovoltaici solo se installati su strutture per le quali si procede alla sostituzione di coperture in amianto e
nel limite del 30% dell’investimento totale proposto, con un massimale di spesa, comprensiva di qualsiasi onere,
(quindi anche di spese generali e tecniche), di € 1.600,00 /Kw installato.
In sede di presentazione della domanda di aiuto, gli investimenti di cui al presente paragrafo devono essere
specificamente riportati nella relazione tecnica del progetto giustificando la scelta tecnica adottata.
In sede di domanda di pagamento deve essere riportata nella relazione finale la rispondenza della soluzione realizzata
con quanto previsto in domanda.
3.b.2) Investimenti finalizzati alla sicurezza sul posto di lavoro
Gli investimenti realizzati al fine della classificazione in “investimenti finalizzati all’ottenimento di livelli di sicurezza sul
posto di lavoro” ai sensi del presente documento, debbono raggiungere requisiti superiori a quelli previsti dalla
normativa obbligatoria. Tale condizione dovrà essere attestata da apposita certificazione rilasciata da figura
professionale abilitata al rilascio di detta documentazione.
In sede di presentazione della domanda di aiuto, dovrà essere allegata una specifica relazione a firma di un tecnico
abilitato e competente in materia di sicurezza sul lavoro completa di elaborati grafici di progetto, di specifiche
misurazioni degli ambienti ed attrezzature oggetto di aiuto e di indicazioni dei risultati presumibili.
In sede di domanda di pagamento, una dichiarazione di rispondenza delle soluzioni adottate a quanto descritto nella
relazione presentata a completamento della domanda di aiuto con riportate le misurazioni specifiche effettuate con le
stesse modalità e negli stessi punti della misurazione precedente
3.b.3) Investimenti finalizzati alla sostenibilità ambientale
Gli investimenti realizzati al fine della classificazione in “investimenti finalizzati alla tutela ambientale” ai sensi del
presente documento, debbono raggiungere requisiti superiori a quelli previsti dalla normativa obbligatoria ed in
particolare rientrare tra i seguenti investimenti:
22797
6 NOVEMBRE 2014
BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE
ANNO XLV • N. 104
a)
la realizzazione di impianti di recupero delle acque reflue di scarico delle lavorazioni ai fini della tutela
qualitativa e quantitativa delle risorse idriche favorendo la riduzione dell’impatto degli scarichi sui corpi idrici
recettori e assicurando il risparmio del consumo d’acqua. Fatto salvo il rispetto delle vigenti norme sanitarie,
tali impianti debbono possedere i requisiti minimi ai sensi del D. Lgs.vo 152/2006 e regolamenti attuativi per
quanto riguarda la qualità delle acque reflue recuperate al fine del loro riutilizzo;
b)
la realizzazione di sistemi di captazione, filtraggio ed accumulo di acque meteoriche al fine di utilizzare la risorsa
a scopi diversi da quelli potabili. Per tali impianti il dimensionamento minimo della capacità di accumulo delle
acque non deve essere inferiore a litri 15.000 per lo stabilimento produttivo oggetto di finanziamento;
c)
Sistemi volti al recupero degli scarti di lavorazione di alcuni prodotti con conseguente trasformazione degli
stessi in materia prima da riutilizzare in impianti di cogenerazione, mangimistica, cosmetica ecc.
Tra gli investimenti di cui al presente capitolo sono comprese oltre alle macchine e attrezzature anche i lavori e le opere
necessarie alla realizzazione di condutture, sistemi di accumulo e locali di controllo.
In sede di presentazione della domanda di aiuto, gli investimenti di cui al presente paragrafo devono essere
specificamente riportati nella relazione tecnica del progetto giustificando la scelta tecnica adottata.
In sede di domanda di pagamento deve essere riportata nella relazione finale la rispondenza della soluzione realizzata
con quanto previsto in domanda.
3.c) Spese immateriali
Per progetti i cui costi materiali sopra indicati non superano l’importo di € 500.000,00, sono inoltre ammissibili i
seguenti investimenti immateriali nel limite complessivo del 10% dei costi materiali di cui sopra al netto dell’IVA, con
le limitazioni specifiche riportate nella tabella seguente:
Spese ammissibili
% massima
ammissibile
Spese tecniche progettuali per investimenti fissi
10 %
Spese tecniche progettuali relative a beni strumentali mobili
3%
Spese per acquisto di brevetti e licenze
10%
Spese per polizze fideiussorie eventualmente necessarie a garantire
1,5%
acconti o s. a. l.
TOTALE SPESE GENERALI
10%
Per progetti i cui costi materiali sopra indicati superano l’importo di € 500.000,00 al netto dell’IVA, le spese immateriali
sono ammissibili in misura pari al 60% di quanto stabilito nella tabella sopra riportata.
4. INVESTIMENTI NON AMMISSIBILI
Una domanda di aiuto presentata a valere sulla presente misura 1.2.3. a), determina l’automatica esclusione di
tipologie di interventi analoghi presenti in una qualsiasi domanda di aiuto a valere sulla medesima misura 1.2.3.
ricompresa nella seguente casistica: a) domanda singola; b) domanda compresa in un qualsiasi progetto di filiera.
Sono inoltre esclusi i seguenti investimenti e spese:
1)
interventi sovvenzionabili in virtù delle Organizzazioni Comuni di Mercato di cui all’allegato 1 del Reg. (CE) 1974/06
così come riportati all’interno nella tabella settoriale di cui al paragrafo 8 del presente documento;
2)
investimenti effettuati allo scopo di ottemperare ai requisiti resi obbligatori da specifiche norme comunitarie;
3)
investimenti destinati a semplice sostituzione di impianti ed attrezzature esistenti. In particolare, nel caso di
fabbricati, impianti ed attrezzature esistenti, è considerato intervento di sostituzione quello che non risponde ad
almeno uno dei seguenti obiettivi:
a. non riduce in modo significativo i costi di gestione;
b. non apporta consistenti vantaggi ambientali e di risparmio energetico;
c. non migliora in modo sostanziale il benessere degli animali o la sicurezza e le condizioni di lavoro.
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ANNO XLV • N. 104
Non sono considerati investimenti di sostituzione quelli indicati ai precedenti paragrafi 3.b.1., 3.b.2. e 3.b.3.;
4)
investimenti relativi alla trasformazione di prodotti non compresi nell’Allegato I al Trattato sia come prodotti in
entrata che come prodotti in uscita. Sono inoltre esclusi i prodotti della pesca e dell’acquacoltura;
5)
interventi finalizzati alla lavorazione, trasformazione e commercializzazione di materie prime provenienti da
coltivazioni o da allevamenti di organismi geneticamente modificati (OGM);
6)
progetti che non offrono adeguate garanzie di immediata esecuzione come definite al capitolo 7 punto c) del
presente documento;
7)
investimenti di importo inferiore ai 100.000,00 euro di spesa ammissibile e di importo inferiore a 20.000 euro di
spesa ammissibile per investimenti di sola commercializzazione;
8)
acquisto di stabili già esistenti e di impianti e macchinari usati e terreni;
9)
investimenti per abitazioni di servizio;
10) investimenti per beni immateriali ad eccezione di quanto previsto al punto 3.c. del precedente capitolo;
11) veicoli di qualsiasi tipo;
12) opere di manutenzione ordinaria, riparazione, provvisorie ed opere definite di edilizia libera (DPR 380/2001);
13) macchine ed attrezzature la cui durata tecnica sia inferiore a quella del periodo vincolativo (vincolo di destinazione
d’uso) tra cui hardware per ufficio, (incluse stampanti, fax, scanner, monitor, ecc.), barriques, bins, pallets,
imballaggi e contenitori vari, teli di contenimento di granaglie, teli per coperture in genere ecc.;
14) spese di noleggio ed oneri riconducibili a revisioni prezzi o addizionali per inflazione oltre che le spese relative a
beni che non trovano riscontro nel registro dei cespiti o nel libro inventari della impresa richiedente.
Non sono ammissibili le spese che aumentano i costi dell'opera senza aumentarne il valore, in particolare per i beni
forniti dalle imprese esecutrici del progetto che non hanno le capacità di realizzarlo direttamente. Non sono
ammissibili oneri relativi a trasporti, montaggi, vitto e alloggio del personale addetto al montaggio se non
espressamente citati come voci di spesa nel capitolato di fornitura o preventivo. Sono inoltre esclusi i costi per gli
interessi, le ammende, le spese bancarie, gli oneri finanziari su mutui e capitali di rischio, spese per atti notarili
necessari alla trascrizione di vincoli ed altre spese legali, qualsiasi spesa derivante da acquisizione di beni mobili,
anche a seguito di aste pubbliche;
15) nel caso di investimenti finalizzati alla produzione di energia rinnovabile nell’azienda, sono esclusi gli investimenti
per impianti le cui potenzialità produttive non siano proporzionate al fabbisogno energetico aziendale. In ogni caso,
sono esclusi gli impianti la cui capacità produttiva massima risulti superiore ai 250 KW elettrici e tutti gli
investimenti riconducibili alla produzione di energia eolica, idraulica, da biomasse, fotovoltaica e geotermica se
finanziati con altre forme di aiuto pubblico in conto capitale;
16) spese per impianti ad energie rinnovabili finalizzati a soddisfare i fabbisogni energetici dei fabbricati adibiti ad uso
abitativo;
17) lavori in economia;
18) spese e oneri amministrativi per autorizzazioni, concessioni, canoni di allacciamento e fornitura di energia elettrica,
gas, acqua, telefono ecc.;
19) attrezzature e materiali d’uso corrente, di consumo o normalmente ammortizzabili in un anno;
20) onorari professionali per i quali non sia chiaramente indicato nel documento contabile il riferimento ai lavori, alle
opere e agli investimenti ammessi al finanziamento e per i quali l’impresa beneficiaria non sia in grado di
giustificare le prestazioni professionali con la produzione di elaborati tecnici, perizie, relazioni, ecc. e che non siano
accompagnati dalla copia del versamento della ritenuta d’acconto;
21) spese generali relative agli investimenti immateriali;
22) imposta sul valore aggiunto (IVA), altre imposte, oneri e tasse;
23) spese relative ad investimenti realizzati con operazioni di locazione finanziaria (leasing);
24) spese relative ad investimenti in strutture, macchinari e attrezzature che sono riconducibili alla fase di produzione
di prodotti agricoli o che vengono utilizzate nell’ambito di aziende agricole e non risultano pertanto direttamente
connessi all’attività di trasformazione e commercializzazione);
25) spese che non rispettano le condizioni di ammissibilità di cui al successivo capitolo 5;
26) spese per opere relative alla realizzazione di punti vendita se non inclusi all’interno dell’area del centro di
trasformazione;
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ANNO XLV • N. 104
5. INIZIO DEGLI INTERVENTI E CERTIFICAZIONE DELLA SPESA
Al fine di salvaguardare l’effetto incentivante del contributo pubblico, sono considerate ammissibili le attività e le spese
sostenute dal beneficiario successivamente alla presentazione della relativa domanda, fatta salva la spesa
propedeutica alla presentazione della domanda stessa. Per spesa propedeutica si intende esclusivamente:
¾
¾
analisi di fattibilità dell’intervento (Business Plan)
progettazione degli interventi proposti;
Per quanto riguarda l’acquisto di impianti, macchinari e attrezzature, la dimostrazione che gli acquisti sono stati
effettuati dopo l'inoltro dell'istanza sarà fornita dalla data riportata sui relativi documenti di trasporto (D.D.T) o fatture
accompagnatorie. Sono comunque esclusi totalmente dal finanziamento gli investimenti i cui contratti di fornitura e/o
i pagamenti di relative caparre o anticipi, siano stati effettuati anteriormente alla data di presentazione della domanda.
Per le opere edili soggette a titolo autorizzativo che prevedono la comunicazione di inizio attività al Comune disgiunta
dalla comunicazione iniziale, la dimostrazione che le stesse sono iniziate successivamente alla presentazione
dell’istanza (rilascio informatico della domanda), è documentata dalla data di comunicazione di inizio lavori inoltrata
presso gli uffici del Comune competente. Per le opere edili diverse da quelle di cui sopra, l’inizio dei lavori è
documentato dalla data di specifica comunicazione inoltrata direttamente alla Struttura Decentrata Agricoltura della
Regione Marche competente per territorio.
In fase di inizio lavori è opportuno ribadire la necessità di prevedere da parte del direttore dei lavori la realizzazione di
opportuna documentazione fotografica volta a documentare l’esecuzione di lavori non più visibili o ispezionabili
successivamente alla loro realizzazione, (es. demolizione di edifici sottoposti a ristrutturazione, sottofondazioni,
massetti ecc.). Tale documentazione dovrà essere trasmessa il allegato alla richiesta di liquidazione del saldo.
I beneficiari possono iniziare i lavori e/o acquistare le dotazioni anche prima della pubblicazione dell’ammissione a
finanziamento della domanda di contributo (collocamento in posizione utile nella graduatoria unica regionale), in tal
caso l’Amministrazione è sollevata da qualsiasi obbligo nei riguardi del beneficiario qualora la domanda non sia
totalmente o parzialmente finanziata.
In deroga a quanto stabilito nel presente capitolo, per il riconoscimento dell’ammissibilità delle spese a decorrere da
una data anteriore alla presentazione della domanda a valere sul presente bando debbono sussistere le seguenti
condizioni:
a)
la domanda di aiuto sia stata presentata a valere su altri bandi PSR o altre linee di finanziamento i cui bandi
siano stati predisposti con specifico riferimento alle regole di accesso del PSR. In questi casi sarà riconosciuto
il diritto alla retroattività della spesa per tutte le opere ed impianti descritti nel progetto allegato alla medesima
domanda. Tale diritto viene riconosciuto a decorrere dal giorno successivo alla data di presentazione della
domanda di aiuto presso le Strutture regionali competenti;
b) le spese risultino ammissibili ai sensi del presente bando.
5.1 Certificazione della spesa
Tutti i pagamenti, pena la non ammissibilità della spesa, dovranno essere effettuati esclusivamente secondo le modalità
stabilite dal manuale delle procedura e dei controlli delle domande di pagamento del PSR 2007-2013, di cui al DDS
154/AFP del 02/05/2011 e successivi aggiornamenti.
6. ENTITÀ DEGLI AIUTI
6.1 Massimale di investimento globale sovvenzionabile
Per ciascuna impresa beneficiaria valgono le seguenti condizioni:
1) Il massimale di contributo pubblico concedibile per tutto il periodo di programmazione (2007 – 2013), è fissato in
3.000.000,00 di euro/impresa.
2) È stabilito inoltre un massimale di contributo pubblico pari a 600.000 euro/impresa per il presente bando.
3)
Il massimale di investimento per progetto proposto per ogni impresa, non può in ogni caso superare il limite posto
per la reintegrazione di cui al seguente capitolo 7 punto a.2) “sostenibilità economica degli investimenti”;
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6.2 Cumulabilità degli aiuti
Gli aiuti di cui al presente bando non sono cumulabili con altri benefici pubblici di origine Comunitaria, Statale,
Regionale, Locale, erogati a sostegno dei medesimi investimenti.
6.3 Intensità massima dell’aiuto
Sono concessi aiuti sotto forma di contributi in conto capitale per gli investimenti ritenuti ammissibili, fino ad un
massimo del:
a)
40% degli investimenti ammissibili realizzati da parte di micro, piccole e medie imprese, ai sensi della
Raccomandazione 2003/361/CE della Commissione, aderenti ad Organizzazioni di Produttori riconosciute ai
sensi della normativa vigente o che siano esse stesse Organizzazioni di Produttori;
b) 30% degli investimenti ammissibili realizzati da parte di altre micro, piccole e medie imprese ai sensi della
Raccomandazione 2003/361/CE della Commissione;
c)
20% degli investimenti ammissibili realizzati da imprese diverse da quelle dei due trattini precedenti, che
occupano meno di 750 persone o il cui fatturato annuo non supera i 200 milioni di euro, aderenti ad
Organizzazioni di Produttori, riconosciute ai sensi della normativa vigente o che siano esse stesse
Organizzazioni di Produttori;
d) 15% degli investimenti ammissibili realizzati dalle restanti imprese, che occupano meno di 750 persone o il cui
fatturato annuo non supera i 200 milioni di euro.
Le imprese di trasformazione e commercializzazione sono considerate esse stesse OP nel caso in cui siano partecipate
per almeno il 90% del proprio capitale sociale da OP.
Le imprese di trasformazione e commercializzazione sono considerate aderenti alle OP nei seguenti casi:
Produttori di materia prima soci di OP, ai quali la OP ha delegato la trasformazione del prodotto. In questo caso tutti gli
investimenti proposti dall’impresa possono beneficare del tasso massimo di aiuto di cui alle lettere a) e c).
Imprese di trasformazione e commercializzazione che sono partecipate da OP per almeno il 25% del proprio capitale
sociale e che hanno come fornitori una o più OP per oltre il 50% del prodotto totale lavorato. In questo caso tutti gli
investimenti proposti dall’impresa possono beneficare del tasso massimo di aiuto di cui alle lettere a) e c);
Imprese di trasformazione e commercializzazione che sono partecipate da OP per almeno il 25% del proprio capitale
sociale e che hanno come fornitori una o più OP per oltre il 50% del prodotto totale lavorato da una singola linea di
lavorazione. In questo caso solo gli investimenti proposti dall’impresa per tale linea di lavorazione possono beneficare
del tasso massimo di aiuto di cui alle lettere a) e c), mentre gli eventuali restanti investimenti possono beneficiare del
tasso ridotto di aiuto di cui alle lettere b) e d). In ogni caso nella medesima domanda di aiuto non possono essere
previsti contemporaneamente investimenti che possono beneficiare del tasso massimo di aiuto di cui alle lettere a) e c)
ed investimenti che possono beneficiare del tasso ridotto di aiuto di cui alle lettere b) e d).
6.4 Dotazione finanziaria
La dotazione finanziaria del presente bando è pari ad euro 3.000.000,00 quale somma risultante dallo stanziamento
previsto dalla DGR 1161/2014. Tale somma potrà essere incrementata delle eventuali economie prodotte a seguito
dell’ammissibilità delle domande pervenute a valere sul primo e secondo bando dell’annualità 2014 ed approvati con
DDS 377/AFP del 29/04/2014 e DDS 592/AFP del 17/07/2014.
CONDIZIONI DI AMMISSIBILITÀ
Le imprese, al momento della presentazione della domanda, devono rispettare le seguenti condizioni di
accesso:
a)
presentare, pena la non ammissibilità della domanda, un Piano aziendale per lo sviluppo dell’attività
agroindustriale che dimostri la validità del progetto, valutando la convenienza economica e la fattibilità
dell’investimento rispetto alla struttura economico-finanziaria aziendale, anche in termini di sostenibilità
economica e finanziaria nel tempo. Il Piano di sviluppo dovrà inoltre dimostrare:
a.1) il miglioramento del rendimento globale dell’impresa, che si considera ottenuto qualora l’investimento
proposto sottenda al raggiungimento di almeno uno dei seguenti obiettivi:
-
introduzione di nuove tecnologie;
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-
introduzione di innovazione di processo;
-
incremento dell’utilizzo di fonti energetiche rinnovabili come specificato al precedente punto 3.b.1)
“Impianti tecnologici per la produzione di energie derivanti da fonti rinnovabili”;
-
miglioramento della sicurezza sul lavoro come specificato al precedente punto 3.b.2) “Investimenti
finalizzati alla sicurezza sul posto di lavoro”;
-
miglioramento della sostenibilità ambientale delle attività produttive aziendali come specificato al
precedente punto 3.b.3) “Investimenti finalizzati alla sostenibilità ambientale”;
-
introduzione di sistemi volontari di certificazione di qualità.
Il miglioramento del rendimento globale dell’impresa di cui all’elenco precedente si intende raggiunto quando il
costo complessivo degli investimenti è per oltre il 50% riferibile ad uno o più degli obiettivi in esso indicati e deve
essere dimostrato nella relazione tecnica del progetto tramite una dettagliata descrizione sul collegamento
esistente tra gli investimenti previsti ed almeno uno degli aspetti specifici sopra elencati.
a.2) Il Piano aziendale deve inoltre dimostrare la sostenibilità degli investimenti.
La sostenibilità economica dell’investimento si intende soddisfatta quando la rata annuale di reintegrazione,
calcolata dividendo il costo dell’investimento richiesto, rispettivamente per 30 o per 10 a seconda che si tratti di
fabbricati e opere fisse o di macchinari e attrezzature mobili, sia inferiore al 15% del fatturato aziendale riferito alla
situazione post investimento desumibile da business plan.
Il fatturato pre - investimento riportato nel Piano aziendale, deve rappresentare la situazione dell’azienda desunta
dall’ultimo bilancio depositato. Le imprese richiedenti, la cui attività non è inserita tra quelle che hanno l’obbligo di
una contabilità ordinaria, possono essere ammesse solo se in grado di presentare un bilancio redatto da un
professionista abilitato in materia che attesti la corrispondenza dei dati contabili con la reale situazione economica
e patrimoniale dell’impresa.
Per le imprese di nuova costituzione, intese come quelle che al momento della presentazione della domanda non
hanno ancora un primo bilancio chiuso, non vale la condizione precedente e pertanto il Piano aziendale per lo
sviluppo dell’attività agroindustriale dovrà riferirsi alla sola situazione post investimento.
b)
Dimostrazione di non inclusione tra le imprese in difficoltà economica, ai sensi degli orientamenti
comunitari sugli aiuti di Stato per la ristrutturazione ed il salvataggio delle imprese in difficoltà, così come definite
nella Comunicazione della Commissione 2004/C 244/02. Le imprese in difficoltà sono i soggetti in stato di
fallimento, liquidazione, concordato preventivo o amministrazione controllata o per i quali siano in corso
procedimenti che possano determinare una delle situazioni suddette.
La dimostrazione è assolta tramite apposita certificazione ai sensi degli articoli 46 e 47 del DPR n. 445 del 28
dicembre 2000 e successive modificazioni ed integrazioni che attesti che l’impresa non si trova in stato di
fallimento, liquidazione, concordato preventivo o amministrazione controllata o per i quali siano in corso
procedimenti che possano determinare una delle situazioni suddette. La dichiarazione sarà verificata in sede di
istruttoria attraverso verifica telematica con accesso a “Telemaco” del portale Infocamere.
c)
Dimostrazione di immediata esecuzione dell’investimento alla data di presentazione della domanda di aiuto.
Per le opere e gli interventi strutturali (opere murarie ed affini), l’impresa richiedente, dovrà produrre, lo specifico
titolo autorizzativo (Concessione edilizia, SCIA, DIA, ecc.) rilasciato dai competenti uffici comunali.
d)
Rispetto dei parametri tecnici. Il sostegno agli investimenti è concesso ai beneficiari che al momento in cui
viene presentata la domanda di aiuto garantiscono le sotto indicate condizioni:
d1. dimostrare, nel caso di investimenti destinati alla lavorazione ed all’ottenimento di prodotti di qualità, per i settori
indicati al successivo capitolo 8, il rispetto della condizione che almeno il 70% della materia prima lavorata
appartenga alle categorie di prodotti ammissibili per singolo settore ossia: DOP, IGP, STG, DOC, DOCG, IGT e
prodotti contraddistinti dal marchio regionale QM. Le materie prime dovranno provenire da produttori agricoli di
base con i quali dovranno essere stipulati contratti atti a dimostrare l’effettivo approvvigionamento delle stesse per
un periodo di almeno tre anni, a decorrere dalla prima annualità post investimento. I contenuti essenziali di detti
contratti sono richiamati nel successivo punto d4 del presente bando.
d2. per tutti gli altri prodotti ammissibili, dimostrare che almeno il 70% della materia prima lavorata derivi da
produttori agricoli di base, con contratti di fornitura i cui contenuti essenziali sono richiamati nel successivo punto
d4 del presente bando.
Per materia prima lavorata dagli impianti finanziati si intende normalmente tutta la materia prima lavorata dall’
impresa di trasformazione, salvo le specifiche condizioni di seguito indicate.
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Le materie prime lavorate si intendono limitate al solo stabilimento oggetto di aiuto, qualora ricorrano le seguenti
condizioni:
x
il progetto oggetto di domanda è dimensionato e finalizzato esclusivamente alla trasformazione e/o
condizionamento delle materie prime lavorate in quello stabilimento;
x
la ditta richiedente è in grado di dimostrare tramite scritture contabili o altra documentazione fiscale,
l’effettiva quantità e valore di materia prima trasformata e/o condizionata nello stabilimento oggetto di
intervento rispetto al totale della materia prima lavorata da tutti gli stabilimenti posseduti dalla stessa.
Le materie prime lavorate si intendono limitate ai soli singoli impianti oggetto di aiuto, qualora ricorrano le seguenti
condizioni:
x
Nel caso di finanziamento di una linea di lavorazione (trasformazione) – in fase istruttoria si stabilirà la
capacità lavorativa potenziale sulla base della capacità lavorativa oraria desumibile dalle specifiche
tecniche dell’impianto, nonché dal periodo medio annuo di lavorazione del prodotto (stagionalità del
prodotto lavorato). La materia prima effettivamente lavorata dalla linea di lavorazione sarà quindi
rapportata alla capacità lavorativa potenziale per la verifica del rispetto del parametro del 70% in
questione;
x
Nel caso di stoccaggio di cereali – in fase istruttoria si terrà conto dei nuovi volumi realizzati e delle
capacità di stoccaggio degli stessi senza considerare i potenziali cicli di riempimento annuale. La materia
prima effettivamente stoccata dalla linea di lavorazione sarà quindi rapportata alla capacità di stoccaggio
di cui sopra per la verifica del rispetto del parametro del 70% in questione;
x
Nel caso di stoccaggio per maturazione di prodotti – in fase istruttoria si stabilirà la capacità lavorativa
potenziale dell’impianto sulla base della capacità di stoccaggio per la maturazione e tenendo conto dei cicli
annuali effettuati per lo specifico tipo di condizionamento del prodotto. La materia prima effettivamente
lavorata dalla linea di lavorazione sarà quindi rapportata alla capacità lavorativa potenziale per la verifica
del rispetto del parametro del 70% in questione.
I contratti di cui ai punti d1 e d2 precedenti, in fase di verifica finale dovranno essere esibiti in originale (di cui l’Ufficio
acquisisce copia), datati e sottoscritti ai sensi dell’art. 38 del DPR 445/2000, con produttori agricoli di base. Come già
specificato, i contratti devono dimostrare l’effettivo approvvigionamento delle materie prime per un periodo di almeno
tre anni, a decorrere dalla prima annualità post investimento il cui termine di riferimento corrisponde alla data di
assunzione dell’atto di liquidazione del saldo finale.
Poiché la normativa comunitaria non considera tra le attività di trasformazione e commercializzazione ammissibili
all’aiuto, la lavorazione dei prodotti agroalimentari per conto terzi, le condizioni di ammissibilità di cui al presente punto
non potranno essere dimostrate con tali attività. Pertanto, come già chiarito nella DGR 912 del 17/06/2013, la ditta
richiedente dovrà dichiarare che nella situazione post investimento il fatturato derivante dall'attività “servizi conto
terzi” non sarà prevalente (< 50%) rispetto al fatturato totale aziendale. Tale condizione sarà verificata ex-post in base
al fatturato effettivo dell’impresa nel periodo di vincolo triennale di fornitura di materie prime.
Il possesso dei requisiti sopra specificati deve essere attestato in domanda, mediante dichiarazione sostitutiva in
conformità alle disposizioni del D.P.R. 28 dicembre 2000, n. 445.
Le condizioni di ammissibilità di cui ai punti d1 e d2 precedenti saranno considerate rispettate purché il richiedente, in
sede di presentazione della domanda, assuma a suo carico l’obbligo di dimostrare tali legami al momento dell’entrata
in funzione dei nuovi impianti, producendo detti contratti, per la prima annualità post-investimento, contestualmente
alla presentazione della richiesta di saldo finale.
La mancata produzione, nei termini previsti, di tali contratti, o la fornitura di contratti per i quali non è chiaramente
dimostrato l’effettivo approvvigionamento delle materie di cui sopra, comporta l’esclusione dall’aiuto ed il recupero del
contributo eventualmente erogato.
d3. Per le società cooperative, consorzi di produttori agricoli, O. P., la dimostrazione delle condizioni di cui ai
due punti precedenti si intende assolta qualora, da statuto o da regolamento interno, esista l’obbligo per i soci a
conferire materie prime che permettano l’ottenimento di prodotti con le caratteristiche suddette (DOP, IGP, DOC,
DOCG, IGT, prodotti contraddistinti dal marchio regionale QM e STG, per i settori che le prevedono, o di materia
prima per tutti gli altri prodotti ammissibili, per almeno il 70% del prodotto complessivamente lavorato.
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d4. Contenuti essenziali del contratto tipo
Il contratto di fornitura consiste nell’impegno ad acquistare i prodotti agricoli, necessari all’attività di trasformazione
e/o commercializzazione dell’impianto oggetto di aiuto, direttamente da produttori agricoli di base. Deve contenere
almeno le seguenti indicazioni:
ƒ
termini di decorrenza e mantenimento del vincolo;
ƒ
tipologia e quantità dei prodotti agricoli acquistati;
ƒ
modalità di definizione dei prezzi con indicata la quantificazione dei benefici economici per il produttore di base
oggettivamente riscontrabili dai singoli mercati di riferimento dei prodotti oggetto di trasformazione, o da
accordi interprofessionali e/o di filiera.
d5. Procedura di verifica legame con la produzione primaria
In fase di presentazione della domanda di adesione la ditta si impegna a dimostrare, con idonea documentazione e
per ciascuno dei 3 anni di vincolo previsti, l’applicazione dei contratti di fornitura.
L’applicazione dei contratti di fornitura decorre dall’annualità successiva a quella della liquidazione del saldo finale e
a partire da tale annualità, gli stessi impegni devono essere mantenuti almeno per i successivi 3 anni.
La dimostrazione della partecipazione adeguata e duratura ai vantaggi economici per i produttori di base e la
dimostrazione eventuale della lavorazione di almeno il 70% di prodotto di qualità, è a carico della ditta beneficiaria
che al termine di ciascuno dei 3 anni di vincolo previsti, deve predisporre:
a) in caso di Cooperative agricole, Consorzi e Organizzazioni di Produttori:
x statuto o regolamento con vincolo di conferimento per almeno il 70% della produzione dei soci ovvero contratto
di consorzio con vincolo di conferimento per almeno il 70% della propria produzione da parte dei consorziati;
x idonea documentazione attestante la quantità totale di prodotti agricoli trasformata e/o commercializzata
nell’impianto oggetto di aiuto e la quantità di prodotti agricoli conferiti dai soci;
x nel caso di acquisto di prodotti agricoli, idonea documentazione consistente nella predisposizione di tabelle
riepilogative delle quantità di prodotto agricolo trasformato e/o commercializzato sulla base delle fatture di
acquisto della materia prima. Le tabelle devono essere suddivise per fornitore e contenere le indicazioni relative
al possesso, da parte dei fornitori, del requisito di produttore agricolo di base;
b) in caso di altre imprese:
x documentazione contabile attestante il mantenimento dell’impegno assunto relativamente all’acquisto di
materie prime provenienti da produttori agricoli di base per almeno il 70% della quantità totale annua
trasformata e/o commercializzata nell’impianto oggetto di finanziamento;
x analoga documentazione contabile attestante il rispetto dell’obbligo di lavorazione per almeno il 70% di
prodotto con caratteristiche di qualità per i settori indicati al successivo capitolo 8 ;
x idonea documentazione d’accompagnamento alle suddetta documentazione contabile consistente nella
predisposizione di tabelle riepilogative delle quantità di prodotto agricolo trasformato e/o commercializzato
sulla base delle fatture di acquisto della materia prima. Le tabelle devono essere suddivise per fornitore e
contenere le indicazioni relative al possesso, da parte dei fornitori, del requisito di produttore agricolo di base.
Le tabelle devono contenere per i settori che le prevedono, le indicazioni relative al possesso, da parte dei
prodotti, del requisito di qualità.
Il beneficiario è pertanto tenuto, nei 60 giorni successivi a ciascuna scadenza annuale, dalla data di decorrenza
dell’impegno e per i 3 anni successivi, a predisporre la suddetta documentazione. Per le domande estratte a
controllo, da parte della Struttura Regionale preposta alla esecuzione dei controlli ex post, verrà richiesta la
documentazione sopra specificata ai fini della verifica della effettiva applicazione dei contratti di fornitura. I contratti
di fornitura possono essere sottoscritti anche da produttori di base diversi da quelli iniziali, che sostituiscono i primi
nella fornitura di materie prime.
7. AMMISSIBILITÀ: LIMITI E DIVIETI DEI SETTORI SPECIFICI
Nella tabella 1 che segue sono riportati per ciascun settore i prodotti ammissibili, gli investimenti prioritari e le
esclusioni e/o limitazioni specifiche.
Tab. 1
SETTORI
INVESTIMENTI
SETTORIALE
AMMISSIBILI
E
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PRIORITA’ ESCLUSIONI E LIMITAZIONI
SPECIFICHE
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Settore
olivicolo
– prodotti ammissibili:
x
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Nessuna.
tutti gli interventi per la trasformazione e la
commercializzazione di prodotti della categoria “olio
extra-vergine”;
x
prodotti derivati dalla lavorazione delle olive (es. pasta di
olive, olive in salamoia, olive ripiene, );
– priorità settoriali:
x
interventi volti all’ottenimento ed allo stoccaggio di oli
monovarietali che comprendano anche la loro
tracciabilità;
x
progetti
che
prevederanno
interventi
all’accorpamento di più realtà produttive locali;
volti
x
Settore carni
bovine
interventi
finalizzati
alla
riduzione
dell'impatto
ambientale, specie riguardo al recupero e lo smaltimento
dei sottoprodotti ed il corretto utilizzo della risorsa idrica.
– prodotti ammissibili:
x
x
prodotti DOP e IGP regionali;
x
investimenti finalizzati ad aumentare il benessere degli
animali e le garanzie sanitarie;
x
investimenti finalizzati a ridurre l’impatto ambientale
anche attraverso l’adozione di processi alternativi di
gestione degli scarti e dei sottoprodotti;
x
investimenti per la fase di macellazione e
commercializzazione finalizzati al miglioramento delle fasi
della logistica;
x Investimenti in impianti di
macellazione che
comportino un aumento di
capacità produttiva;
x Investimenti per
surgelazione e/o
stoccaggio di materie prime
e/o prodotti finiti non
funzionali al normale ciclo
produttivo.
prodotti contraddistinti dal marchio regionale “QM”;
– priorità settoriali:
x
Settore carni
suine
investimenti finalizzati all’adesione a sistemi di
certificazione della qualità comprese le produzioni
biologiche.
– prodotti ammissibili:
x
x
x
prodotti DOP e IGP regionali;
x
investimenti finalizzati ad aumentare il benessere degli
animali e le garanzie sanitarie;
x
investimenti finalizzati a ridurre l’impatto ambientale
anche attraverso l’adozione di processi alternativi di
gestione degli scarti e dei sottoprodotti;
x
investimenti per la fase di macellazione e
commercializzazione finalizzati al miglioramento delle fasi
della logistica;
x
Investimenti in impianti di
macellazione che
comportino un aumento di
capacità produttiva;
x
Investimenti per
surgelazione e/o stoccaggio
di materie prime e/o
prodotti finiti non funzionali
al normale ciclo produttivo.
x
Investimenti in impianti di
macellazione che
comportino un aumento di
capacità produttiva;
x
Investimenti per
surgelazione e/o stoccaggio
di materie prime e/o
prodotti contraddistinti dal marchio regionale “QM”;
altri prodotti realizzati nell’ambito delle Organizzazioni di
Prodotto (OP).
– priorità settoriali:
x
investimenti finalizzati all’adesione
certificazione della qualità.
Settore avicolo – prodotti ammissibili:
(carne e uova) x prodotti DOP e IGP regionali;
a
sistemi
di
x
prodotti contraddistinti dal marchio regionale “QM”;
– priorità settoriali:
x
investimenti finalizzati ad aumentare il benessere degli
animali e le garanzie sanitarie;
x
investimenti finalizzati a ridurre l’impatto ambientale
22805
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ANNO XLV • N. 104
BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE
anche attraverso l’adozione di processi alternativi di
gestione degli scarti e dei sottoprodotti;
x
prodotti finiti non funzionali
al normale ciclo produttivo.
per le carni, investimenti finalizzati all'ottenimento di
prodotti finiti a maggiore contenuto di servizi (prodotti di
quarta e quinta gamma);
x
Settore del
latte e dei
prodotti
lattiero-caseari
investimenti finalizzati all’adesione ai sistemi di
tracciabilità e di etichettatura volontaria delle produzioni.
– prodotti ammissibili:
x
x
x
Prodotti DOP e IGP regionali;
x
investimenti finalizzati a valorizzare i prodotti derivati
con particolare riferimento all'utilizzo dei sottoprodotti;
x
investimenti finalizzati ad una gestione dei sottoprodotti
compatibile con il rispetto dell’ambiente e la convenienza
economica;
prodotti contraddistinti dal marchio regionale “QM”;
altri prodotti realizzati nell’ambito delle Organizzazioni di
Prodotto (OP).
– priorità settoriali:
x
Investimenti proposti da
imprese che siano prime
acquirenti nei confronti dei
produttori di base non in
regola col versamento del
prelievo supplementare e/o
riferiti ad una capacità
produttiva non coperta dai
quantitativi di riferimento
individuali di cui i produttori
di base dispongono;
x non sono ammessi
investimenti per prodotti di
incentivare il recepimento di innovazioni di prodotto e di
imitazione.
processo per adeguare il prodotto alle esigenze del
mercato in termini di qualità, sicurezza e sostenibilità
ambientale.
Nessuna.
– prodotti ammissibili:
x
Settore delle
carni
ovi-caprine
Settore
ortofrutticolo
x
x
prodotti DOP e IGP regionali;
x
investimenti per minimizzare l’impatto ambientale e per
migliorare il benessere degli animali;
x
incentivare il recepimento di innovazioni di prodotto e di
processo per adeguare il prodotto alle esigenze del
mercato in termini di qualità, sicurezza e sostenibilità
ambientale.
prodotti contraddistinti dal marchio regionale “QM”;
– priorità settoriali:
Per le imprese di
trasformazione e/o
– prodotti ammissibili:
x prodotti DOP e IGP regionali;
commercializzazione aderenti
alle O.P. con sede nelle Marche
x prodotti contraddistinti dal marchio regionale “QM”;
x altri prodotti realizzati nell’ambito di Organizzazioni di o fuori regione e/o che
svolgono esse stesse ruolo di
Produttori (O.P.);
O.P., per investimenti che
– priorità settoriali:
x interventi volti alla dotazione o al potenziamento delle abbiano un costo totale
inferiore a 450.000 euro per
produzioni di III e IV Gamma;
ciascuna domanda di
x investimenti volti alla razionalizzazione e/o il finanziamento.
potenziamento dell'attività logistica;
x
Settore
sementiero
interventi
finalizzati
alla
riduzione
dell'impatto
ambientale, specie riguardo al recupero e lo smaltimento
dei sottoprodotti ed il corretto utilizzo della risorsa idrica.
nessuna.
– prodotti ammissibili:
x
tutti i prodotti sementieri non OGM;
– priorità settoriali:
x
Settore
florovivaistico
investimenti finalizzati all’adesione
certificazione della qualità.
– Prodotti ammissibili
x
a
sistemi
di
tutti i prodotti per gli investimenti relativi a piattaforme
logistiche e di commercializzazione;
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nessuna.
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ANNO XLV • N. 104
BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE
– priorità settoriali:
x
Settore
cerealicolo
investimenti volti alla razionalizzazione
potenziamento dell'attività logistica.
e/o
il
– prodotti ammissibili:
x prodotti contraddistinti dal marchio regionale “QM”;
x altri prodotti realizzati nell’ambito di Organizzazioni di
Produttori (O.P.);
- priorità settoriali:
x
investimenti finalizzati alla trasformazione delle materie
prime diversa dal semplice stoccaggio, (decorticazione,
molitura, tostatura, maltatura, ecc.);
x
investimenti in innovazioni di processo, finalizzate, al
miglioramento della salubrità della qualità del prodotto ed
alla riduzione dell'impatto ambientale;
x
interventi finalizzati all'introduzione di sistemi volontari
di certificazione della qualità.
x
è vietata la realizzazione di
nuovi impianti di stoccaggio
a livello aziendale (*), con
deroga per gli impianti di
stoccaggio di cerali
biologici, realizzati in
stretta connessione con
impianti di trasformazione
di materie prime
(decorticazione, molitura,
tostatura, maltatura).
(*)Nuovi impianti aziendali nel settore dei cereali convenzionali sono ammessi nel caso in cui vi sia la dismissione di impianti
di pari o superiore capacità di stoccaggio di cereali all’interno della medesima azienda, assimilando tale nuova costruzione ad
una ristrutturazione con delocalizzazione degli impianti. La capacità di stoccaggio aziendale è comunque valutata solo in
relazione alle strutture di stoccaggio in proprietà, alla data della presentazione domanda di aiuto
9. ZONIZZAZIONE
La misura è applicabile su tutto il territorio della Regione Marche con le sotto elencate priorità di settore (* = priorità
bassa, ** = priorità media, *** = priorità alta), e di zona, in funzione del luogo in cui sono realizzati gli investimenti
sulla base della tabella seguente:
Tabella di zonizzazione con priorità per settore e per zona
Settore di intervento
Priorità
di
settore
Zona A
Zona C1
Zona C2
Zona C3
Zona D
Oleicolo
***
**
***
***
**
-
Carne bovina
**
*
**
**
***
***
Carni suine
***
*
**
***
**
**
Avicolo
**
*
*
**
**
*
Latte e lattiero
caseari
***
*
*
**
***
***
Carni ovine
**
*
*
*
**
***
Ortofrutticolo
***
**
***
***
**
*
Sementiero
**
*
***
***
**
*
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Florovivaistico
**
**
***
**
*
-
Cerealicolo
*
*
**
***
*
-
10. PROCEDURE DI SELEZIONE DELLE DOMANDE
10.1 Criteri di priorità per la selezione dei progetti
L’attribuzione del punteggio di priorità, alle domande ritenute ammissibili, avviene valutando nell’ordine ciascuna
tipologia di priorità a cui viene attribuito un peso in % su un totale di 100:
TIPOLOGIA DELLE PRIORITA’
PESO
A
Investimenti relativi a tipologie indicate come prioritarie dal PSR per i settori
50%
produttivi (vedere Tabella 1 - priorità settoriali).
B
interventi finalizzati alla riduzione dell’impatto ambientale, al miglioramento del
benessere degli animali ed all’aumento della sicurezza sul lavoro superiori a 10%
quelli previsti dalla normativa vigente.
C
Investimenti realizzati per i settori prioritari ed in territori preferenziali (Vedere
10%
tab. 3 Zonizzazione).
D
Percentuale di materia prima lavorata proveniente da aziende agricole con le
quali la ditta di trasformazione può vantare, al momento della presentazione 15%
della domanda, dei contratti di fornitura.
E
Presenza nella base sociale di imprenditori agricoli professionali.
15%
TOTALE
100%
La posizione in graduatoria sarà stabilita in base ai seguenti parametri:
A. Investimenti relativi a tipologie indicate come prioritarie nella tabella 1 di cui al
capitolo 8.
Punti
quota per investimenti prioritari > al 80% sul costo totale
1
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quota per investimenti prioritari > al 60% e < al 80% sul costo totale
0,7
quota per investimenti prioritari > al 40% e < al 60% sul costo totale
0,4
quota per investimenti prioritari < al 40% sul costo totale
0
B. Interventi finalizzati alla riduzione dell’impatto ambientale, al miglioramento
del benessere degli animali ed all’aumento della sicurezza sul lavoro superiori a
quelli previsti dalla normativa vigente.
Punti
quota per investimenti finalizzati > al 50% sul costo totale
1
quota per investimenti finalizzati < al 50% sul costo totale
0
C Investimenti realizzati per i settori prioritari ed in territori preferenziali:
Settore di
settore)
intervento
(priorità
di
Zona A
Zona C1
Zona C2
Zona C3
Zona D
Carne bovina (**)
0,18
0,36
0,36
0,6
0,6
Carni suine (***)
0,36
0,6
1
0,6
0,6
Oleicolo (***)
0,6
1
1
0,6
0
Latte e lattiero caseari (***)
0,36
0,36
0,6
1
1
Avicolo (**)
0,18
0,18
0,36
0,36
0,18
Carni ovine (**)
0,18
0,18
0,18
0,36
0,6
Ortofrutticolo (***)
0,6
1
1
0,6
0,36
Sementiero (**)
0,18
0,6
0,6
0,36
0,18
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Flovivaistico (**)
0,36
0,6
0,36
0,18
0
Cerealicolo (*)
0,09
0,18
0,36
0,09
0
L’attribuzione del punteggio viene effettuata interpolando il settore di intervento con la zona di appartenenza. Il
punteggio di cui al punto C non potrà essere riconosciuto in caso di investimenti che non siano riconducibili in maniera
esclusiva ad un settore di intervento specifico.
Qualora il piano aziendale non riguardi i tipi di intervento e gli ambiti territoriali considerati nella tabella precedente,
non viene assegnato alcun punteggio di priorità. Ai fini dell’attribuzione della zona di appartenenza si considera la zona
su cui viene realizzato l’investimento.
D. Percentuale di materia prima lavorata proveniente da aziende agricole con le
quali la ditta di trasformazione può vantare al momento della presentazione della
domanda, dei contratti di fornitura.
Punti
quota di materia prima con contratto di fornitura > al 80% del quantitativo totale lavorato
espresso in quantità e valore
1
quota di materia prima con contratto di fornitura > al 50% e < al 80% del quantitativo totale
lavorato espresso in quantità e valore
0,5
quota di materia prima con contratto di fornitura < al 50% del quantitativo totale lavorato
espresso in quantità e valore
0
La rispondenza di quanto sopra sarà verificata in sede di controllo sulla base della effettiva fatturazione da parte dei
fornitori di base.
E. Presenza nella base sociale di imprenditori agricoli professionali (IAP)
Punti
presenza nella base sociale di un numero di IAP > 80% rispetto al totale dei soci
1
presenza nella base sociale di un numero di IAP > 50% e < 80% rispetto al totale dei soci
0,8
presenza nella base sociale di un numero di IAP > 30% e < 50%
0,4
presenza nella base sociale di un numero di IAP < 30%
0
La rispondenza di quanto sopra sarà verificata al momento della presentazione della domanda con le copie dei certificati
di attribuzione della qualifica di IAP forniti dal comune di residenza relativi ai componenti della base sociale.
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10.2 Formazione della graduatoria
Per ogni scadenza è prevista la formazione di una graduatoria unica regionale che verrà redatta secondo le seguenti
modalità:
1. si attribuiranno i punteggi previsti per ciascun criterio (A-B-C-D-E);
2. si calcolerà il punteggio finale, espresso come somma ponderata dei punteggi relativi a ciascun criterio
(A-B-C-D-E) moltiplicati per i rispettivi pesi di cui alla tabella tipologia delle priorità.
Le domande verranno finanziate in ordine decrescente di punteggio fino alla concorrenza della dotazione finanziaria
prevista al capitolo 6.4 del presente documento.
A parità di punteggio avranno priorità le proposte progettuali presentate dalle imprese con maggiore fatturato
complessivo.
10.3 Riserva di fondi
Va precisato che il 10%, della dotazione finanziaria disponibile sarà cautelativamente riservata dall’Autorità di Gestione
alla costituzione di un fondo di riserva. Attraverso tale fondo sarà garantita la disponibilità di somme necessarie alla
liquidazione di domande che, a seguito di ricorsi amministrativi o giurisdizionali, dovessero essere riconosciute
finanziabili. Tale somma reintegrerà la dotazione finanziaria disponibile per la graduatoria, allorché saranno scaduti i
termini dei ricorsi eventualmente presentati contro la graduatoria stessa.
10.4 Scorrimento in graduatoria
È possibile lo scorrimento delle posizioni in graduatoria nei casi di eventuali aumenti della dotazione finanziaria prevista
da specifici atti.
11. PRESENTAZIONE DELLA DOMANDA E TERMINI DI SCADENZA
Il presente bando prevede, la possibilità di presentare domande sino alle ore 13,00 del 10/09/2014.
Pertanto, successivamente al rilascio della domanda informatizzata, la documentazione allegata in forma cartacea,
presentata con le modalità di cui al successivo punto 11.1, deve pervenire perentoriamente alla Struttura Decentrata
Agricoltura territorialmente competente in base alla localizzazione degli interventi, entro le ore 13,00 del 10/09/2014.
Non potranno essere accettate, e saranno dichiarate “irricevibili”, le istanze che, per qualsiasi motivo, perverranno oltre
la data e l’ora stabilite per la consegna.
In ogni caso, l’Amministrazione Regionale non assume alcuna responsabilità in merito a disguidi o disservizi degli
incaricati alla consegna. Il recapito intempestivo dei plichi, indipendentemente dalla modalità utilizzata, rimane ad
esclusivo rischio dei richiedenti.
Per specifiche limitazioni informatiche, sarà dichiarata irricevibile la documentazione cartacea presentata presso i
Presidi agricoli territoriali.
11.1 Modalità
La domanda di adesione alla presente misura si compone di una parte informatizzata e di allegati in forma cartacea.
La domanda, pena la irricevibilità della stessa, deve essere obbligatoriamente compilata on line sul Sistema Informatico
Agricolo Regionale ( SIAR) e rilasciata dal sistema entro il termine previsto.
L’accesso al sistema avviene al seguente indirizzo internet: http:\\siar.regione.marche.it
La sottoscrizione della domanda, da parte del richiedente, avviene in forma digitale mediante specifica smart card
(Carta Raffaello).
Le Strutture abilitate all’accesso al SIAR, possono essere i Centri di Assistenza Agricola (CAA) riconosciuti e
convenzionati con la Regione Marche e/o altri soggetti abilitati dalla Autorità di Gestione.
Detti soggetti sono responsabili della verifica dell’esistenza dei prerequisiti richiesti per la presentazione della domanda
di aiuto:
x fascicolo aziendale aggiornato e validato prima del rilascio della domanda informatizzata;
x documentazione richiesta dal bando, compresa quella non acquisibile in formato elettronico;
x busta contenente la documentazione di cui ai successivi punti 11.2 e 11.3, da consegnare alla Struttura
Decentrata Agricoltura territorialmente competente in funzione della localizzazione degli investimenti (Sono
esclusi i presidi agricoli territoriali), compilata mediante apposizione dei seguenti elementi minimi:
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identificativo del richiedente
di norma è il CUAA dell’azienda
identificativo di misura
codice da PSR
identificativo di sottomisura
codice da PSR
anno
Anno di riferimento
identificativo del bando
estremi dell’atto
identificativo della domanda
N° domanda assegnato dal Sistema Informativo della Regione
(altro)
La documentazione relativa al progetto individuale relativo alla Misura 123 a), comprende elementi di valenza generale
ed altri di carattere più specifico. Ciascuno di essi può originare esiti differenziati in corso d’istruttoria.
11.2 Documentazione di valenza generale
L’assenza della documentazione di valenza generale di seguito elencata determina l’inammissibilità
domanda:
x
Relazione tecnico-economica timbrata e firmata da un tecnico professionista abilitato competente in materia e
controfirmata dal richiedente, composta da:
1.
2.
3.
4.
5.
6.
x
dell’intera
giustificazione della scelta dei preventivi. Nel caso di beni altamente specializzati, per i quali non sia possibile
reperire o utilizzare più fornitori, dovrà essere predisposta, sempre da un tecnico qualificato, una specifica
dichiarazione nella quale si attesti l’impossibilità di individuare altre ditte concorrenti in grado di fornire i beni
oggetto di richiesta di finanziamento;
dimostrazione che l’investimento non è di sostituzione secondo quanto previsto al punto 4 del paragrafo 4 del
presente allegato.
piano aziendale degli investimenti, di cui al paragrafo 7 del presente allegato, nel quale sia evidenziato il
raggiungimento del miglioramento del rendimento globale dell’impresa, la sostenibilità economica
dell’investimento ed il fatto di non essere tra le imprese in difficoltà;
analisi di supporto alla redazione del Piano aziendale che dimostri la valutazione di fattibilità e convenienza
economica degli investimenti;
in caso di eventuali investimenti per impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili, calcolo delle
potenzialità produttive degli impianti per la produzione di energia rinnovabile proporzionate al fabbisogno
energetico aziendale.
Nel caso di investimenti di cui ai punti 3.b.1, 3.b.2 e 3.b.3 del presente bando, specifica sezione della relazione
tecnica riferita al particolare tipo di intervento.
Delibera dell’organo di amministrazione della ditta richiedente riguardante: l’approvazione del progetto,
l’approvazione del piano finanziario, la delega al legale rappresentante a presentare domanda ad assumere, in caso
di finanziamento, l’impegno a garantire l’inalienabilità degli investimenti oggetto di finanziamento, per un periodo
di 5 anni a decorrere dalla data di assunzione dell’atto di liquidazione del saldo del contributo, l’impegno a garantire
la destinazione d’uso degli investimenti realizzati, per le medesime finalità per cui sono stati approvati, per un
periodo di 10 anni per gli investimenti fissi e per un periodo di 5 anni gli investimenti mobili tra cui i macchinari e
le attrezzature ammessi a contributo, dalla data di assunzione dell’atto di liquidazione del saldo del contributo;
11.3 Altra documentazione
La seguente documentazione invece, riveste carattere più puntuale e l’assenza determina la non ammissibilità
soltanto della relativa spesa o la mancata attribuzione della relativa priorità:
x
Computo metrico estimativo analitico completo dei codici di riferimento delle voci di spesa, redatto in base al
prezzario regionale vigente al momento della presentazione della domanda, consultabile sul sito
www.operepubbliche.marche.it Il computo metrico estimativo dovrà essere distinto per categoria di opera e
dovrà essere timbrato e firmato dal tecnico progettista e vistato dal legale rappresentante della ditta richiedente.
Per le eventuali lavorazioni non previste dal prezzario dovrà essere predisposta specifica analisi dei prezzi. Nel caso
di interventi che riguardino fabbricati finanziabili in parte, il Computo Metrico Estimativo dovrà riguardare le sole
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BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE
ANNO XLV • N. 104
superfici ammesse a finanziamento; gli eventuali costi comuni (ad es. tetto, fondamenta, piazzali ecc.) dovranno
essere suddivisi per quota parte in ragione della ripartizione delle superfici per specifica destinazione (ad esempio
in millesimi). I lavori relativi ad impiantistica quali impianti idrici, elettrici, vapore, idraulici, aria compressa, ecc.,
oltre alle opere riguardanti impianti di climatizzazione compresa la realizzazione di eventuali celle frigo, potranno
essere quantificati anche sulla base dei preventivi in numero di tre di cui uno scelto e due di raffronto.
x
Disegni progettuali relativi alle opere oggetto di intervento secondo quanto previsto dalle normative comunali.
Tutti gli elaborati progettuali debbono essere timbrati e firmati dal tecnico progettista ciascuno per quanto di
propria competenza e debbono riportare il visto di approvazione del progetto da parte della commissione edilizia nei
casi previsti. Per ogni edificio l’elaborato progettuale deve essere comprensivo di: Ubicazione del fabbricato
oggetto di intervento - quadro d’unione di tutti i fabbricati in dotazione all’azienda - planimetrie - sezioni
significative e prospetti in scala 1:100 o comunque in scala adeguata a documentare lo stato attuale e lo stato di
progetto. In particolare i disegni dovranno riportare le dimensioni geometriche esterne/interne – la destinazione
dei locali in maniera da definire la tipologia d’intervento e i limiti di attività previsti – l’area oggetto dei lavori in caso
di intervento parziale, ed i layout dettagliati relativi all’impiantistica interna comprensivi di macchine e
attrezzature e delle relative superfici di ingombro - eventuale documentazione fotografica - dimostrazione grafica
del calcolo dei millesimi nel caso di interventi a finanziamento parziale;
x
Copia del permesso di costruire rilasciato dal Comune valido al momento della presentazione della domanda, o
in alternativa, laddove ne ricorrano le condizioni, della Denuncia di Inizio Attività (DIA) assentita, SCIA per le opere
per le quali è richiesto il contributo ai sensi della presente misura secondo quanto previsto dai regolamenti
comunali;
x
N. 3 preventivi dettagliati di spesa forniti da ditte specializzate, per ogni singolo, macchinario ed eventualmente
impianto, qualora per quest’ultimo non si decida di utilizzare il CME, datati e firmati in originale dalla ditta che li ha
emessi, di cui uno prescelto e altri 2 di raffronto. Si precisa che detti preventivi di raffronto devono riferirsi ad
investimenti con le medesime caratteristiche tecniche e prodotti da tre fornitori diversi ed in concorrenza tra loro.
Tutti i preventivi dovranno poi essere distinti in un elenco riepilogativo dei preventivi presentati distinto per
singola opera, macchina, o linea di lavorazione;
Analogamente a quanto previsto per gli investimenti fissi finanziabili in parte, di cui al primo punto del presente
capitolo, si deve intendere valida la stessa regola per gli investimenti mobili. Qualora questi, per la loro potenzialità
produttiva dovessero risultare sovradimensionati rispetto alle materie prime lavorate per le quali la ditta si impegna
con opportuni contratti di fornitura, detti investimenti dovranno essere richiesti a finanziamento per la sola quota
parte proporzionale ai quantitativi contrattualizzati. Il riparto pro – quota di questi investimenti dovrà essere
dettagliato nella relazione tecnica di cui al primo punto del cap. 11.2 del presente bando.
x
Contratti di fornitura di materia prima di qualità proveniente da aziende agricole con posizione fiscale attiva al
momento della presentazione della domanda. La documentazione prodotta sarà utilizzata per il calcolo delle priorità
di cui alla lettera D del paragrafo 9;
x
Certificati di attribuzione della qualifica IAP forniti dal Comune di residenza ai fini della dimostrazione della
priorità di cui alla lettera E del paragrafo 9;
11.4 Ulteriore documentazione da presentare per l’istruttoria di ammissibilità
x
Bilancio depositato relativo all’anno precedente la presentazione della domanda, completo di certificazione di
avvenuto deposito, di stato patrimoniale, conto economico, nota integrativa, relazione degli amministratori e del
collegio sindacale.
Le imprese richiedenti la cui attività non è inserita tra quelle che hanno l’obbligo di una contabilità ordinaria
dovranno presentare il bilancio chiuso nell’ ultima annualità precedente alla presentazione della domanda di aiuto,
redatto da un professionista abilitato che attesti la corrispondenza dei dati contabili con la reale situazione
economica e patrimoniale dell’impresa, controfirmato dal legale rappresentante della ditta richiedente.
Le imprese di nuova costituzione, intese come quelle che alla data di presentazione della domanda non hanno
ancora chiuso il bilancio della prima annualità, sono esonerate dalla produzione di tale documento.
Atto di usufrutto o contratto di affitto della struttura su cui verrà realizzato l’investimento, contenente, nel
caso di affitto, l’indicazione della disponibilità alla costituzione dell’atto di vincolo notarile di destinazione d’uso
qualora necessario. Nel caso di proprietà, il relativo atto non necessita di essere allegato in quanto per questo è
possibile verificarne la presenza all’interno del fascicolo aziendale tramite portale SIAN;
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BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE
ANNO XLV • N. 104
x
per le Cooperative agricole, loro Consorzi, e Organizzazioni di Prodotto statuto e/o regolamento interno da cui
risulti l’obbligo al conferimento del prodotto dei soci o dei consorziati e la relativa percentuale di prodotto
interessato a tale obbligo;
x
Lay out dettagliato in cui vengono evidenziati tutti gli investimenti proposti;
x
Lista di eventuali altri documenti presentati, sottoscritta dal beneficiario.
In domanda saranno anche aggiunte le seguenti dichiarazioni rese conformemente alle disposizioni di cui al D.P.R. 28
dicembre 2000, n. 445 in materia di autocertificazioni, in relazione a:
1. appartenenza ad una delle categorie di impresa definite dall’art. 2 della Raccomandazione 2003/361/CE della
Commissione;
2. il legale rappresentante della impresa non ha subito, negli ultimi 5 anni, sentenza di condanna passata in
giudicato o decreto penale di condanna divenuto irrevocabile, oppure sentenza di applicazione della pena su
richiesta, ai sensi dell'articolo 444 del codice di procedura penale, per reati gravi in danno dello Stato o della
Comunità europea che incidono sulla moralità professionale o per delitti finanziari;
3. la ditta non si trova in stato di fallimento, di liquidazione coatta, di concordato preventivo e in qualsiasi altra
situazione equivalente secondo la legislazione vigente;
4. non aver richiesto, né ottenuto, altre agevolazioni pubbliche per le opere o acquisti oggetto della domanda di
aiuto. A tal fine è sufficiente che il richiedente abbia ricevuto l’atto di concessione del contributo, ancorché non
liquidato;
5. rispetto delle norme comunitarie e nazionali in materia di ambiente, igiene e benessere degli animali, vigenti alla
data di presentazione delle domande e i cui eventuali termini di adeguamento siano scaduti;
6. lavorazione di prodotti agricoli di base, provenienti almeno per il 70% da materia prima extra-aziendale;
7. conoscenza dell’impegno a dimostrare, con idonea documentazione e per ciascuno dei 3 anni di vincolo previsti,
l’applicazione dei contratti di fornitura con le modalità stabilite al punto d5 del cap. 7 del bando;
8. essere a conoscenza dell’obbligo di inalienabilità degli investimenti oggetto di finanziamento, per un periodo di 5
anni a decorrere dalla data di assunzione dell’atto di liquidazione del saldo del contributo, pertanto in tale periodo,
i beni oggetto di finanziamento non possono essere ceduti a terzi;
9. essere a conoscenza dell’obbligo di mantenimento della destinazione d’uso degli investimenti realizzati, per le
medesime finalità per cui sono stati approvati, per un periodo di 10 anni per gli investimenti immobili e 5 anni per
quelli mobili a decorrere dalla data di assunzione dell’atto di liquidazione del saldo del contributo. Qualora, per
esigenze imprenditoriali, un impianto o un macchinario oggetto di finanziamento necessiti di essere spostato
dall’insediamento produttivo ove lo stesso è stato installato ad altro sito, sempre all’interno della Regione Marche,
appartenente allo stesso beneficiario, il beneficiario medesimo ne deve dare preventiva comunicazione all’autorità
che ha emesso il provvedimento di concessione del contributo;
10. per le imprese che svolgono anche attività “servizi conto terzi”, essere a conoscenza dell’obbligo di documentare
il fatturato post investimento in cui la parte “servizi conto terzi” risulti non prevalente (< 50%) rispetto al
fatturato totale aziendale;
11. essere a conoscenza dell’obbligo a dare adeguata pubblicità al finanziamento pubblico secondo quanto previsto
dal Reg. CE 1974/06;
12. essere in regola con la predisposizione di un fascicolo aziendale disponibile sul SIAN;
13. essere affidabile, ai sensi dell’art. 26 del reg. 1975/2006, in base ad eventuali altre operazioni cofinanziate dal
PSR a partire dal 2000, come stabilito al cap. 2 lettera D del bando;
14. essere a conoscenza del divieto di cumulabilità con altri benefici pubblici di origine Comunitaria, Statale,
Regionale, Locale, erogati a sostegno dei medesimi investimenti
Per la documentazione prevista ai punti precedenti, eventualmente già inviata, entro il periodo di validità della stessa,
è sufficiente allegare una dichiarazione sottoscritta ai sensi degli articoli 46 e 47 del DPR 445 del 28 dicembre 2000 e
successive modificazioni, attestante l’indicazione del Servizio a cui è stata inviata, la data e la normativa ai sensi della
quale si è prodotta tale documentazione.
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ANNO XLV • N. 104
Le informazioni aziendali relative al possesso dei terreni, fabbricati, organizzazione del lavoro saranno desunte dal
fascicolo aziendale AGEA aggiornato in tutte le sezioni e validato prima della presentazione della domanda di adesione
al presente bando. Per quanto non estraibile in modalità automatica dai corrispondenti sistemi informativi che
certificano il dato, il richiedente o l’eventuale soggetto da questi delegato per la presentazione della domanda,
garantisce la corrispondenza tra quanto dichiarato in domanda con il dato reale memorizzato a quella data nella fonte
ufficiale, pena la decadenza della domanda. In tal senso i soggetti legittimati dalla Regione Marche al
caricamento dati sul sistema informativo regionale rispondono sotto il profilo amministrativo, civile e
penale della regolarità e legittimità di tale operazione ai sensi delle specifiche convenzioni stipulate con
l’Autorità di Gestione per l’attività in questione.
12. TEMPI DI REALIZZAZIONE DEGLI INTERVENTI
Gli interventi, pena la decadenza della domanda di aiuto, debbono essere realizzati e rendicontati entro il
30/06/2015.
13. PROROGHE
Allo stato attuale, vista l’imminenza della chiusura dell’attuale periodo di programmazione, non possono essere
previste proroghe per la chiusura e rendicontazione dei progetti finanziati. Qualora se ne riscontrassero le condizioni,
sarà cura dell’A. d. G. assumere atti in tal senso.
Per quanto riguarda situazioni particolari si farà riferimento al manuale delle procedure della Autorità di Gestione
(A.d.G.) del PSR 2007-2013.
14. EROGAZIONE DEGLI AIUTI
Il contributo totale concesso viene di norma erogato in un’unica soluzione a saldo dell’investimento rendicontato,
tuttavia, qualora esso sia uguale o superiore ad € 50.000 su richiesta del beneficiario, può essere frazionato in un
anticipo, un acconto e un saldo finale, con le seguenti modalità:
14.1 Anticipo
L’anticipo può essere concesso fino ad un massimo del 50% del contributo ammesso. (art.1 comma 9 del Reg. CE 363).
La liquidazione avviene dietro presentazione della seguente documentazione:
1.
2.
3.
4.
richiesta di liquidazione del contributo alla Struttura Decentrata Agricoltura competente per territorio;
garanzia fidejussoria stipulata con istituto di credito o società assicurativa per un valore equivalente al 110%
dell’importo anticipato, utilizzando le procedure e la modulistica AGEA disponibile su SIAR. La fidejussione accesa
per l’anticipo deve avere validità fino alla liquidazione del saldo finale dell’aiuto, può essere svincolata solo alla
chiusura del procedimento amministrativo ed ha efficacia fino alla data di rilascio dell’apposita autorizzazione di
svincolo da parte dell’Amministrazione competente;
copia della comunicazione di inizio lavori, (nel caso di lavori edili per le quali il titolo autorizzativo la prevede),
riportante gli estremi di presentazione al Comune. Per i casi di opere fisse i cui titoli abilitativi non prevedono la
comunicazione di inizio lavori al comune e nel caso di investimenti mobili, fatture, ddt ecc., attestanti che sono
stati iniziati gli investimenti previsti dal progetto.
qualora il contributo complessivo sia superiore a 150.000,00 euro, dichiarazione sostitutiva di certificazione, ai
sensi del DPR 445/2000, di iscrizione alla Camera di Commercio (allegato 1) e relativa ai familiari a carico
(allegato 2 e relativa appendice) come da modelli allegati alla comunicazione AGEA DPMU.2013 1021 del
26/03/2013, reperibili nell’apposita sezione del SIAR.
14.2 Stato Avanzamento Lavori
L’importo complessivo che può essere erogato a SAL, sommato all’eventuale anticipo, non può comunque superare
l’80% del contributo concesso, né essere inferiore al 40%.
Come stabilito con decreto n. 404//AFP del 16/07/2012, per concludere nel minor tempo possibile l’istruttoria delle
richieste, stante la garanzia fideiussoria fornita, si ritiene che la verifica puntuale della congruità della spesa prevista dal
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ANNO XLV • N. 104
Manuale delle procedure di Agea OP e dal Manuale dell’AdG, possa essere rinviata in fase di sopralluogo da effettuare
per la liquidazione della domanda di saldo. Di conseguenza, ai fini della liquidazione del SAL è sufficiente richiedere la
liquidazione del contributo di acconto su SAL presentata tramite portale SIAR e presentare la seguente
documentazione:
1. garanzia fidejussoria stipulata con istituto di credito o società assicurativa per un valore equivalente al 110%
dell’importo richiesto, utilizzando le procedure e la modulistica AGEA disponibile su SIAR. La fidejussione
accesa per il SAL deve avere validità fino alla liquidazione del saldo finale dell’aiuto, può essere svincolata solo
alla chiusura del procedimento amministrativo ed ha efficacia fino alla data di rilascio dell’apposita
autorizzazione di svincolo da parte dell’Amministrazione competente,
2. fatture degli investimenti programmati e realizzati per i quali si richiede lo Stato di Avanzamento Lavori;
3. documentazione attestante l’avvenuto pagamento;
4. dichiarazione sostitutiva dell'atto di notorietà (art. 47 DPR 445/2000, copia documento di identità), con la
quale il direttore dei lavori dichiara che la percentuale richiesta è stata realizzata e che le fatture allegate si
riferiscono ai lavori effettuati.
5. qualora il contributo complessivo sia superiore a 150.000,00 euro, dichiarazione sostitutiva di certificazione, ai
sensi del DPR 445/2000, di iscrizione alla Camera di Commercio (allegato 1) e relativa ai familiari a carico
(allegato 2 e relativa appendice) come da modelli allegati alla comunicazione AGEA DPMU.2013 1021 del
26/03/2013, reperibili nell’apposita sezione del SIAR.
14.3 Saldo finale
La liquidazione avviene dietro presentazione di specifica richiesta di saldo su SIAR a cui dovrà seguire la seguente
documentazione:
1. dichiarazione sostitutiva dell’atto di notorietà rilasciata dal tecnico progettista direttore dei lavori, conforme
all’allegato al Decreto n. 503/AFP del 26/07/2013 reperibile nell’apposita sezione del SIAR;
2. Computo Metrico Consuntivo dei lavori analitico, completo dei codici di riferimento delle voci di spesa, redatto in
base al prezzario regionale vigente al momento della presentazione della domanda. Lo stato finale dei lavori dovrà
essere distinto per categoria di opera e dovrà essere timbrato e firmato dal tecnico progettista direttore dei lavori
conformemente a quanto stabilito dal manuale delle procedure di cui al Decreto n. 503/AFP del 26/07/2013. Detto
computo, verrà valutato in conformità a quanto stabilito dal manuale delle procedure e dei controlli delle domande
di pagamento di cui al sopra citato decreto.
3. nel caso di interventi che riguardino fabbricati finanziabili in parte, lo Stato Finale dei Lavori dovrà riguardare le sole
superfici ammesse a finanziamento; gli eventuali costi comuni (es. tetto - fondamenta ecc.) con edifici non
ammessi a contributo dovranno essere suddivisi per quota parte in ragione della ripartizione delle superfici per
specifica destinazione (ad esempio in millesimi).
Analogamente a quanto sopra, per gli investimenti mobili finanziati in parte, in quanto risultanti sovradimensionati
rispetto alle materie prime lavorate per le quali la ditta si impegna con opportuni contratti di fornitura, dovranno
essere specificati nella relazione finale di cui al successivo punto 9, i criteri del riparto pro – quota riferiti alla sola
parte proporzionale ai quantitativi di materia prima contrattualizzati.
4. disegni progettuali, qualora non siano stati precedentemente consegnati e/o siano intervenute varianti edilizie;
5. copia delle fatture relative agli investimenti oggetto del finanziamento e del relativo Documento di Trasporto
(D.D.T.). Le fatture originali, dopo il confronto con le copie presentate, verranno annullate con l’apposizione della
dicitura “Prestazione e/o fornitura inerente all’attuazione di Progetti di filiera locale - Misura “123 a)” del PSR
Marche - Reg. CE 1698/05”. Le fatture debbono recare, pena l’inammissibilità della spesa, il dettaglio dei lavori
svolti con specifico riferimento all’investimento finanziato, e nel caso di macchine ed attrezzature il numero seriale
o di matricola qualora la fornitura ne sia provvista. Le fatture originali dopo l’annullamento verranno restituite al
richiedente;
6. dichiarazione sostitutiva dell’atto notorio in cui il fornitore attesta che le macchine sono nuove di fabbrica, che non
sono stati utilizzati pezzi usati e non esiste da parte della ditta patti di riservato dominio e gravami di alcun genere;
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7. copia dei bonifici eseguiti, prodotti dalla Banca o dalla Posta, (o in alternativa documentazione equivalente come
stabilito dall’Ad. G con proprio atto in merito alle modalità di pagamento), con il riferimento alla fattura per la quale
è stato disposto il pagamento;
9. relazione finale in cui sia dimostrata la rispondenza della soluzione realizzata con quanto previsto in domanda. La
relazione, dovrà altresì evidenziare gli scostamenti qualora verificatisi nel corso della realizzazione del progetto
tramite un prospetto comparativo che riassuma nel dettaglio dette variazioni che consenta di effettuare un
collegamento tra la situazione precedentemente approvata e quella risultante dalla realizzazione definitiva. In
questo caso nella relazione dovrà essere fatto esplicito riferimento alla natura e alle motivazioni che hanno portato
alle modifiche del progetto inizialmente approvato. Nel caso in cui la variazione interessi anche opere edili la
corrispondente relazione sarà sottoscritta dal tecnico progettista o da professionista abilitato nelle opere oggetto
d’intervento. Le maggiori spese eventualmente sostenute dal beneficiario per la realizzazione della variazioni
progettuali rispetto all’investimento approvato non determineranno aumento di contributo.
10. elenco riassuntivo delle fatture, suddiviso per tipologia di investimento approvato, redatto su apposito modello
SIAR (Mod 8/123 a);
11. dichiarazione, sottoscritta ai sensi degli articoli 46 e 47 del DPR 445 del 28 dicembre 2000 e successive
modificazioni, che le opere e/o gli acquisti non hanno usufruito di altri contributi pubblici;
12. certificato di agibilità (nel caso di costruzioni) rilasciata dal Comune o in alternativa copia della dichiarazione resa
dal Direttore dei lavori ai sensi del D.P.R. 380/01 con il timbro di ricevimento del Comune e dichiarazione
sottoscritta dal beneficiario ai sensi degli articoli 46 e 47 del DPR 445 del 28 dicembre 2000 e successive
modificazioni, che sono trascorsi i termini previsti dalla predetta norma e che pertanto l’agibilità si intende
attestata. Qualora tale certificato, per la particolare tipologia di opera a cui ci si riferisce, non sia previsto,
dichiarazione resa dal Direttore dei lavori indicante la non necessità di tale documento;
13. lay-out che rappresenti la situazione finale dello stabilimento oggetto di intervento;
14. copia di eventuali ulteriori titoli autorizzativi qualora siano intervenute varianti edilizie;
15. documentazione fotografica per lavori non più visibili o ispezionabili successivamente alla loro realizzazione ( es.
demolizione di edifici sottoposti a ristrutturazione, ecc.) ove non già prodotti;
16. copia della comunicazione di inizio lavori (nel caso di lavori edili) riportante gli estremi di presentazione al Comune
se non presentato in occasione della richiesta di anticipo e SAL;
17. copia di ultimazione dei lavori riportante gli estremi di presentazione al Comune;
18. per i progetti che includono le tipologie di lavori previste ai capitoli 3b1, 3b2, 3b3, deve essere riportata nella
relazione finale la rispondenza della soluzione realizzata con quanto previsto in domanda;
19. per i progetti che includono tra i beni finanziati investimenti fissi, atto notarile di vincolo di inalienabilità
quinquennale e destinazione d’uso decennale per i beni immobili e quinquennale per i beni mobili, a favore della
Regione Marche e con decorrenza dalla data di assunzione dell’atto di liquidazione del saldo del contributo. Nel caso
di progetti in cui gli investimenti finanziati sono costituiti esclusivamente da beni mobili, l’atto notarile non è mai
necessario, in quanto è sufficiente una dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà resa ai sensi del DPR 445/2000,
con la quale il beneficiario si impegna a vincolare per la specifica destinazione d’uso e a non alienare gli investimenti
mobili oggetto di finanziamento, per un periodo di cinque anni a decorrere dalla data di liquidazione del saldo del
contributo;
20. qualora il contributo complessivo sia superiore a 150.000,00 euro, dichiarazione sostitutiva di certificazione, ai
sensi del DPR 445/2000, di iscrizione alla Camera di Commercio (allegato 1) e relativa ai familiari a carico (allegato
2 e relativa appendice) come da modelli allegati alla comunicazione AGEA DPMU.2013 1021 del 26/03/2013,
reperibili nell’apposita sezione del SIAR.
15. VARIANTI E ADEGUAMENTI TECNICI AL PROGRAMMA DI INVESTIMENTO
Le modalità semplificate per la presentazione delle variazioni progettuali alle sono state adottate con Decreto n.
604/AFP del 23/07/2014 avente per oggetto: Manuale delle procedure e dei controlli della domanda di pagamento del
PSR 2007/2013. Modalità semplificate presentazione varianti, adeguamenti tecnici, modifiche non sostanziali16. Si
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rinvia pertanto a tale atto disponibile sul sito: www.psr2.agri.marche.it, sezione Procedure – Manuale dell’Autorità
di Gestione del PSR 2007 – 2013 – Domanda di pagamento.
OBBLIGHI DEI BENEFICIARI
La mancata osservanza degli obblighi di seguito elencati può determinare l’applicazione di provvedimenti di revoca. La
revoca può essere totale qualora le inosservanze di cui all’elenco precedente interessano l’intero investimento. Può
essere parziale qualora il mancato rispetto di una delle condizioni elencate è verificata per porzioni di investimento e
le parti restanti dell’investimento mantengano una loro specifica funzionalità.
-
variazione della destinazione d’uso dal loro originario impiego prima della scadenza del vincolo;
-
mancato mantenimento delle condizioni che hanno determinato l’accesso al contributo;
-
varianti eseguite in assenza dell’autorizzazione della struttura competente;
-
mancata realizzazione degli investimenti approvati;
-
mancata conservazione a disposizione degli uffici della Regione Marche, della Commissione Europea, nonché dei
tecnici incaricati, la documentazione originale di spesa dei costi ammessi a contributo per i 5 anni successivi alla
liquidazione del saldo del contributo;
-
mancato consenso ai soggetti di cui al punto precedente dell’effettuazione delle altre forme di controllo necessaria
nelle procedure di verifica;
-
altri obblighi specifici di misura quali pubblicità al finanziamento ecc..
17 . CONTROLLI - DECADENZA DELL’AIUTO, RIDUZIONI, ESCLUSIONI E SANZIONI
Ove ne ricorrano le circostanze possono inoltre essere applicate le penalità previste dalla DGR n. 1545 del 12/11/2012
“disposizioni applicative regionali trasversali a tutte le misure di investimento e specifiche per singole misure. D. M.
MIPAF n. 30125 del 22/12/2009.
Si fa espressa riserva di modifica del presente bando, per quanto non previsto, aggiornandolo con le ultime misure
attuative ed integrative in materia di applicazione delle riduzioni, esclusioni e sanzioni.
18 . TUTELA DEI DIRITTI DEL RICHIEDENTE
Per quanto riguarda questo capitolo fare riferimento al manuale delle procedure della Autorità di Gestione (A.d.G.) del
PSR 2007-2013.
19 . INFORMATIVA AI SENSI DELL’ART. 13 DEL DECRETO LEGISLATIVO 30 GIUGNO 2003, N. 196.
Si informano i partecipanti al presente procedimento che i dati personali ed aziendali ad esso relativi saranno oggetto
di trattamento da parte della Regione Marche o dei soggetti pubblici o privati a ciò autorizzati, con le modalità sia
manuale che informatizzata, esclusivamente al fine di poter assolvere tutti gli obblighi giuridici previsti da leggi,
regolamenti e dalle normative comunitarie nonché da disposizioni impartite da autorità a ciò legittimate.
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BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE
ANNO XLV • N. 104
te nell’allegato A alla presente deliberazione che
ne costituisce parte integrante e sostanziale;
- di modificare conseguentemente il termine per la
presentazione della domanda di pagamento dell’aiuto che viene spostato alle ore 13,00 del giorno 30 giugno 2015;
- di incaricare il responsabile regionale della misura
3.2.3. c) di comunicare il presente atto tramite
PEC agli Enti gestori dei siti Natura 2000 beneficiari;
- che dal presente atto non deriva né può derivare un
impegno di spesa a carico della Regione Marche;
- di pubblicare il presente atto sul BUR Marche.
_______________________________________________________
Decreto del Dirigente del Servizio
Ambiente e Agricoltura n. 865 del
27/10/2014.
Manuale delle procedure domande di aiuto e
domande di pagamento Misure Asse 3 PSR
2007/2013 attuate dai GAL e dalle Amministrazioni provinciali. DDS 95/AFP del
12/03/2013. Integrazioni al fine della semplificazione.
IL DIRIGENTE DEL SERVIZIO AMBIENTE E
AGRICOLTURA
omissis
IL DIRIGENTE DEL SERVIZIO
Cristina Martellini
DECRETA
- di procedere alla semplificazione delle procedure
approvando le integrazioni al testo del Manuale
delle procedure e dei controlli della domanda di
pagamento del PSR 2007/2013, come riportate nel
documento istruttorio;
- di dare la massima diffusione al presente atto attraverso la pubblicazione sul BUR Marche, nonché
sui siti regionali http://psr2.agri.marche.it e
www.agri.marche.it;
- che dal presente decreto non deriva né può derivare un impegno di spesa a carico della Regione.
IL DIRIGENTE DEL SERVIZIO
Avv. Cristina Martellini
_______________________________________________________
Decreto del Dirigente del Servizio Ambiente e Agricoltura n. 872 del 27/10/2014.
Reg. CE 1698/05 - PSR Marche 2007-13 DDS 327/AFP del 16/05/2013. Bando misura 3.2.3. azione c) “Realizzazione Piani di
gestione dei siti Natura 2000”. Modifica § 5 e
§ 16 del bando - Modifica termini presentazione domanda pagamento.
IL DIRIGENTE DELSERVIZIO AMBIENTE E
AGRICOLTURA
omissis
DECRETA
- di approvare le modifiche al § 5 e al § 16 del Bando della Misura 3.2.3. azione c) approvato con
DDS 327/AFP del 16/05/2013, per le parti indica-
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- ALLEGATI ALLEGATO A
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REGIONE MARCHE
Programma di Sviluppo Rurale 2007 – 2013
REG. (CE) n. 1698/2005
BANDO
Misura 3.2.3.
- Tutela e riqualificazione del territorio rurale
Azione c)
- Realizzazione di Piani di gestione dei siti Natura 2000,
designati ai sensi delle direttive 79/409/CEE e 92/43/CEE
Modifiche all’allegato A al DDS n. 327/AFP del 16/05/2013
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MODIFICA N. 1: Modifiche al § 5 del bando (Allegato A al DDS 327/AFP del 16/05/2013)
Nel § 5 a pagina 7 sostituire il seguente testo:
“Pertanto i parametri di attribuzione dei costi di cui al successivo paragrafo 4.2.1.5.
verranno considerati solo prendendo in considerazione la superficie desumibile dalla
vecchia perimetrazione. Per l’unitarietà della pianificazione e in considerazione che la
Regione Marche, con l’approvazione degli atti di riperimetrazione, ha riconosciuto
particolare valenza naturalistica anche alle aree esterne alla vecchia perimetrazione, il
piano dovrà analizzare anche le aree non presenti nella vecchia perimetrazione ma
ricomprese nella nuova.
Il Piano di gestione dovrà essere condiviso con gli attori locali. In particolare dovrà essere
adottato il metodo partecipativo di cui all’Allegato C, che garantisca il coinvolgano
nell’approvazione delle scelte gestionali degli attori locali del mondo agro-forestale.”
con il seguente testo:
“Pertanto i parametri di attribuzione dei costi di cui al successivo paragrafo 4.2.1.5.
verranno considerati solo prendendo in considerazione la superficie desumibile dalla
vecchia perimetrazione. Per l’unitarietà della pianificazione e in considerazione che la
Regione Marche, con l’approvazione degli atti di riperimetrazione, ha riconosciuto
particolare valenza naturalistica anche alle aree esterne alla vecchia perimetrazione, il
piano dovrà analizzare anche le aree non presenti nella vecchia perimetrazione ma
ricomprese nella nuova.
Qualora nelle more della redazione dei Piani le nuove perimetrazioni vengano
ufficializzate a livello della Commissione Europea, il Piano di gestione dovrà
riguardare i nuovi perimetri vigenti al momento di adozione del piano.
Il Piano di gestione dovrà essere condiviso con gli attori locali. In particolare dovrà essere
adottato il metodo partecipativo di cui all’Allegato C, che garantisca il coinvolgano
nell’approvazione delle scelte gestionali degli attori locali del mondo agro-forestale.”
MODIFICA N. 2: Modifiche al § 16 del bando (Allegato A al DDS 327/AFP del 16/05/2013)
Nel § 16 a pagina 16 sostituire il seguente testo:
“La domanda di pagamento dell’aiuto deve essere rilasciata sul SIAR entro le ore 13,00
del giorno 30 aprile 2015, entro lo stesso termine deve essere fatta pervenire alla
Struttura decentrata agricoltura (esclusi i presidi) competente per territorio, pena la
decadenza del contributo, la seguente documentazione.”
con il seguente testo:
“La domanda di pagamento dell’aiuto deve essere rilasciata sul SIAR entro le ore 13,00
del giorno 30 giugno 2015, entro lo stesso termine deve essere fatta pervenire alla
Struttura decentrata agricoltura (esclusi i presidi) competente per territorio, pena la
decadenza del contributo, la seguente documentazione.”
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- BRUNELLI ROSELLA
- Di pubblicare sul BUR Marche l’elenco aggiornato degli aspiranti al ruolo di Coordinatore d’Ambito di cui all’Allegato A), quale parte integrante e
sostanziale del presente atto, così come previsto
dalla DGR n. 2564/01;
- Si attesta, inoltre, che dal presente decreto non
deriva, né può derivare, un impegno di spesa a
carico della Regione.
_______________________________________________________
Decreto del Dirigente del Servizio Ambiente e Agricoltura n. 879 del 29/10/2014.
DDS 817/AFP del 07/10/2014 - Bando
domande di aiuto Misura 216 a valere sugli
accordi agro ambientali d’area per la tutela
della biodiversità - Campagna 2014. Proroga
scadenza.
IL DIRIGENTE DEL SERVIZIO AMBIENTE E
AGRICOLTURA
IL DIRIGENTE RESPONSABILE
Dott. Giovanni Santarelli
omissis
DECRETA
- Di stabilire di prorogare alla data del 10 dicembre
2014 ore 13.00, il termine ultimo per la presentazione delle domande di aiuto a parziale modifica
del bando della Misura 216 a valere sugli accordi
agro ambientali d’area per la tutela della biodiversità di cui al decreto n. 817/AFP del 07/10/2014;
- Di dare la massima diffusione del presente atto
attraverso la pubblicazione sul BUR Marche ai
sensi della L.R. n. 17/03, nonché sul sito regionale www.agri.marche.it.
IL DIRIGENTE
Avv. Cristina Martellini
SERVIZIO POLITICHE SOCIALI
E SPORT
_______________________________________________________
Decreto del Dirigente della Posizione di
Funzione Programmazione Sociale n. 78
del 28/10/2014.
DGR n. 2564/01 - Integrazione Elenco regionale degli aspiranti al ruolo di Coordinatore
d’Ambito.
IL DIRIGENTE DELLA POSIZIONE DI
FUNZIONE PROGRAMMAZIONE SOCIALE
omissis
DECRETA
- Di integrare l’Elenco regionale degli aspiranti al
ruolo di Coordinatore d’Ambito istituito con DGR
n. 2564 del 30/10/2001 e riportato nell’Allegato
A) quale parte integrante e sostanziale del presente atto, con il seguente nominativo:
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BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE
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Allegato A)
REGIONE MARCHE
SERVIZIO POLITICHE SOCIALI E SPORT
P.F. PROGRAMMAZIONE SOCIALE
ELENCO ASPIRANTI AL RUOLO DI COORDINATORE DI AMBITO
(Aggiornato al 28/10/2014)
Cognome Nome
Accardo Sandro
Agostinelli Anna Rita
Albertini Andrea
Alessandrini Daniela
Alessandroni Maria Elisa
Alleruzzo Gianfranco
Amadio Paula Beatriz
Ambroggio Giuseppina
Animali Samuele
Antognoli Sonia
Antognozzi Giorgio
Antognozzi Maria
Baiocco Samuela
Baldeschi Cesare
Baldrati Maria Luisa
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6 NOVEMBRE 2014
BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE
Banzato Sabrina
Barone Carmine
Baroni Clara
Bartolomei Angela
Battazzi Claudia
Battistini Sonia
Belbusti Giuseppe
Beltutti Valeria
Bemardini Roberto
Benedetti Monica
Benivegna Roberta
Bigonzi Giuliana
Biscarini Matteo
Bo' Maria
Bocchini Claudio
Bocchini Mariella
Bonetti Ada
Borboglini Graziella
Borini Riccardo
Bozzi Marcello
Bramucci Andrea
Branchesi Pia Maria
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ANNO XLV • N. 104
6 NOVEMBRE 2014
BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE
Brizi Carlo
Brocanelli Emanuela
Brunelli Rosella
Bruni Alessandro
Bruni Antonio
Brutti Marco
Brutti Patrizia
Bucciarelli Matteo
Busca Roberto
Busca Tiziano
Cameranesi Gabriele
Canigola Licia
Cantori Alessandra
Capannelli Giuliana
Caporossi Michele
Capparucci Maria Letizia
Carbonari Danilo
Cardelli Corrado
Cardinaletti Simona
Carli Enzo
Carnevali Marisa
Castellucci Maria Antonietta
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ANNO XLV • N. 104
6 NOVEMBRE 2014
BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE
Catini Marilena
Ceccarelli Stefania
Cerioni Sergio
Cervigni Laila
Chiccarella Roberto
Chitti Daniele
Ciabattoni Mirko
Ciacci Laura
Ciarrocchi Renata
Ciccarelli Antonella
Ciccarelli Barbara
Cimarelli Lucio
Cingolani Cardenia
Cittadini Guido
Collina Gian Aldo
Concetti Giuseppina
Conti Mario
Coppe Orazio
Cordella Stefano
Corradini Fabio
Cutini Alberto
D’Angeli Pietro
22826
ANNO XLV • N. 104
6 NOVEMBRE 2014
BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE
De Berardinis Roberto
De Santis Antonio
De Sio Concetta
Del Bianco Maria Beatrice
Del Giovane Tiziana
Del Papa Giorgio
Del Turco Mario
Dolci Annarita
D'Orazio Lucilla
Draghi Liliana
Drago Roberto
Duranti Amedeo
Duranti Gabriele
Ercolani Lorena
Esposto Gilberto
Evangelisti Carlo
Fabri Anna Paola
Fabri Ruggero
Fanesi Domenico
Felice Laura
Feliziani Giovanni
Ferrero Ivana Maria
22827
ANNO XLV • N. 104
6 NOVEMBRE 2014
BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE
Ficcadenti Luigi
Finocchi Bona
Fiorani Graziella
Fiorini Roberto
Firmani Nazzareno
Flamini Carlo
Foglia Milena
Fomaroli Stefano
Formica Brunetta
Forti Giuseppe
Franceschi Antonio
Francesconi Patrizio
Fraternale Piero
Fratesi Claudio
Fratini Patrizia
Frattone Paolo
Fucili Alessandro Maria
Fuligni Giuliano
Fuselli Maria
Galanti Anna Maria
Galassi Filippo Maria
Galeassi Marina
22828
ANNO XLV • N. 104
6 NOVEMBRE 2014
BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE
Gasparetto Maurizia
Gherardi Giampaolo
Giacani Gina
Giacomini Ruggero
Giammarchi Claudia
Giangiacomi Eraldo
Giombini Laura
Giordani Nello
Giretti Anita
Giuliodoro Stefano
Giustozzi Giulio
Giustozzi Sandra
Graziani Graziella
Gretter Christian
Iencinella Marco
Inserra Pier Paolo
La Duca Giuseppe
Lambertucci Giulio
Lampacrescia Luigina
Lo Schiavo Francesca
Longarini Mariella
Lucchesi Nicoletta
22829
ANNO XLV • N. 104
6 NOVEMBRE 2014
BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE
Lucchetti Maria
Lucesoli Stefano
Luciani Mariella
Lucidi Giulio
Macrì Pietro
Malvestiti Pamela
Manca Ada
Manca Anna Maria
Mancinelli Antonella
Mancinelli Diego
Mancini Milena
Mandolini Anna Giuseppina
Mandolini Maurizio
Manenti Massimo
Manna Bernardetta
Marcantonio Adamo
Marcelli Marinella
Marchetti Marco
Marchetti Mirco
Marchionni Danilo
Marcoionni Paolo
Marconi Maria Simona
22830
ANNO XLV • N. 104
6 NOVEMBRE 2014
BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE
Marinelli Marina
Martinangeli Paolo Antonio
Martinengo Marco
Masera Filippo
Mazzanti Antonella
Mengani Massimo
Mengarelli Mery
Menzietti Gian Luigi
Mercanti Barbara
Miccini Moreno
Mogianesi Dina
Moretti Carla
Nardelli Alessandro
Nespeca Ornella
Nocchi Marco
Nori Giuseppina
Ondedei Vittorio
Ottini Elvezia
Pacassoni Alfredo
Panfili Enrico
Panichi Domenico (Ascoli Piceno)
Panichi Domenico (Cagli)
22831
ANNO XLV • N. 104
6 NOVEMBRE 2014
BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE
Parasecoli Simone
Pascucci Gianfranco
Pela Doriano
Pellegrini Lamberto
Pelosi Paolo
Pesaresi Franco
Petrelli Sabrina
Piccioni Ombretta
Pierluca Giulia
Pierpaoli Giorgio
Pirani Marco
Pirro Adele
Polidori Ido
Pozzari Giovanni
Pretini Roberto
Prudenzano Pasquale
Ragaini Alfredo
Ragaini Roberto
Ranieri Alessandro
Ranieri Stefano
Rapagnani Cesare
Ricci Antonio
22832
ANNO XLV • N. 104
6 NOVEMBRE 2014
BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE
Ricci Stefano
Ricino Giampiero
Riparini Paolo
Rossetti Cristina
Rossi Giuliana
Rossini Maria Teresa
Rossolini Roberto
Sabatini Marisa
Saldari Valeria
Salvi Tiziana
Salvucci Elia
Sani Filippo
Santalucia Adoma
Santoro Paola
Sarcina Maria Rosaria
Sardella Maria Teresa
Scarponi Carla
Scatasta Paola
Scherpiani Giuseppe
Scocchera Andrea
Secchiaroli Marcello
Sellitti Maria
22833
ANNO XLV • N. 104
6 NOVEMBRE 2014
BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE
Severini Andrea
Sgarzini Patrizia
Sgolastra Patrizia
Simoncelli Ermanno
Simoncelli Mirella
Soli Mauro
Spinelli Sergio
Steca Donatella
Tacchi Giuliano
Taffi Tania
Talevi Albarosa
Tassone Enrico
Tedeschi Rita
Tittoni Margherita
Tomassini Maurizio
Topi Parizia
Torelli Mauro
Tortorelli Silvia
Tosoni Bianca Rosa
Totò Anna Rita
Traini Tullio
Trapè Concetta
22834
ANNO XLV • N. 104
6 NOVEMBRE 2014
BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE
ANNO XLV • N. 104
Trevisani Sergio
Urbinati Carla
Valeriani Valerio
Valli Maria Letizia
Verdicchio Ivana
Verdicchio Orfeo
Vergnani Mauro
Vincenzi Gabriele
Vita Andrea
Vita Luciano
Zallocco Patrizia
Zammit Agnese
Zarletti Vinicio
Zenobi Ombretta
n.b. Per maggiori informazioni sono disponibili c/o questa struttura i curriculum degli aspiranti Coordinatori di
Ambito, previa autorizzazione ai sensi del D.Lgs. 196/200
22835
6 NOVEMBRE 2014
ANNO XLV • N. 104
BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE
ATTI DI ENTI LOCALI E DI ALTRI
SOGGETTI PUBBLICI E PRIVATI
mare De Gasperi n. 90 nel comune di Grottammare
(AP) la classificazione a quattro (4) stelle per il
quinquennio 2011/2015.
La capacità ricettiva è di camere n. 52, posti letto n.
136 e bagni n. 60.
_______________________________________________________
Provincia di Ascoli Piceno
L.R. 9/06 "Testo Unico delle norme Regionali
in Materia di Turismo" e D.G.R. n° 479 del 14
maggio 2007 - Classificazione delle strutture
ricettive. Struttura ricettiva: Hotel Parco dei
Principi Dependance. Indirizzo: via Lungomare
De Gasperi n. 90. Comune: Grottammare (AP).
Pratica: n. 302 (archivio interno ns Servizio).
Provvedimento di Classificazione.
ISTRUTTORE TECNICO
Geom. Biondi Emidio
IL DIRIGENTE SERVIZIO CULTURA, BENI
CULTURALI, P.I., TURISMO, PARCHI, AGRICOLTURA E SPORT
Dott. Roberto Giovannozzi
IL DIRIGENTE DEL SERVIZIO
_______________________________________________________
Provincia di Ascoli Piceno
L.R. 9/06 "Testo Unico delle norme Regionali
in Materia di Turismo" e D.G.R. n° 479 del 14
maggio 2007 - Classificazione delle strutture
ricettive. Struttura ricettiva: Hotel Eden. Indirizzo: via Lungomare De Gasperi n. 142.
Comune: Grottammare (AP). Pratica: n. 076
(archivio interno ns Servizio). Provvedimento
di Classificazione.
omissis
DISPONE
All'Hotel Parco dei Principi Dependance Situato
in via Lungomare De Gasperi n. 90 nel comune di
Grottammare (AP) la classificazione a quattro (4)
stelle per il quinquennio 2011/2015.
La capacità ricettiva è di camere n. 10, posti letto n.
22 e bagni n. 10.
IL DIRIGENTE DEL SERVIZIO
omissis
ISTRUTTORE TECNICO
Geom. Biondi Emidio
DISPONE
IL DIRIGENTE SERVIZIO CULTURA, BENI
CULTURALI, P.I., TURISMO, PARCHI, AGRICOLTURA E SPORT
Dott. Roberto Giovannozzi
All’Hotel Eden situato in via Lungomare De Gasperi n. 142 nel comune di Grottammare (AP) la classificazione a 3 (tre) stelle per il quinquennio
2011/2015.
La capacità ricettiva è di camere n. 51, posti letto n.
120 e bagni n. 58.
_______________________________________________________
Provincia di Ascoli Piceno
L.R. 9/06 "Testo Unico delle norme Regionali
in Materia di Turismo" e D.G.R. n° 479 del 14
maggio 2007 - Classificazione delle strutture
ricettive - Struttura ricettiva: Hotel Parco dei
Principi Indirizzo: via Lungomare De Gasperi
n. 90 Comune: Grottammare (AP). Pratica: n.
070 (archivio interno ns Servizio). Provvedimento di Classificazione.
ISTRUTTORE TECNICO
Geom. Biondi Emidio
IL DIRIGENTE SERVIZIO CULTURA, BENI
CULTURALI, P.I., TURISMO, PARCHI, AGRICOLTURA E SPORT
Dott. Roberto Giovannozzi
_______________________________________________________
IL DIRIGENTE DEL SERVIZIO
Provincia di Fermo
Art. 20 D.Lgs. n. 152/2006; art. 8 l.r. n.
3/2012 - Procedura di verifica di assoggettabilità a valutazione di impatto ambientale del
progetto di un impianto per la digestione anaerobica dei rifiuti organici, Località San Biagio,
Comune di Fermo (FM). Società Proponente
omissis
DISPONE
All'Hotel Parco dei Principi situato in via Lungo-
22836
6 NOVEMBRE 2014
ANNO XLV • N. 104
BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE
_______________________________________________________
Fermo Asite s.r.l.u. di Fermo estratto della
Determinazione Dirigenziale n. 1426 Generale
n. 407 settore del 02.10.2014
Provincia di Fermo
Estratto dalla determinazione dirigenziale servizio urbanistica n. 1527 del 20/10/2014.
Procedura di verifica ai sensi dell'art. 8 della
l.r. 26 marzo 2012, n. 3 "Disciplina regionale
della valutazione di impatto ambientale" DGR 1600/2004 - DGR 1016/12. Potenziamento da 35.000 AE a 45.000 AE ed efficientamento processistico del depuratore di Salvano. Comune di Fermo. Richiedente: CIIP spa.
IL DIRIGENTE
omissis
DETERMINA
1) Di assoggettare alla procedura di V.I.A., ai sensi
dell'art. 8 della L.R. n. 3/2012 e dell'art. 20 del
D.Lgs. n. 152/2006, per i motivi indicati in premessa e che si intendono integralmente riportati,
il progetto relativo all'impianto per la digestione
anaerobica dei rifiuti organici da realizzarsi in
Loc. San Biagio nel Comune di Fermo, censito al
catasto terreni del medesimo Comune al Foglio
111 Mappali nn. 10, 85, 91, 116, 117, 119, 120,
Foglio 110 Mappali nn. 76, 93, 136, Foglio 113
Mappali nn. 57, 95, 97, 132, 133, 134, presentato dalla Società Fermo Asite s.r.l. C.F./P.IVA
01746510443, con sede legale a Fermo (FM) in
Via Mazzini n. 4, con istanza del 15/05/2014
prot. n. 15003 e successive integrazioni;
2) Di dare atto che, ai sensi del comma 1 dell'art. 12
della l.r. 3/2012, il progetto (con livello informativo e di dettaglio equivalente al D.Lgs.
163/2006) da allegare all'istanza per la procedura
di Valutazione d'Impatto Ambientale deve comprendere gli esiti della procedura di verifica;
3) Di trasmettere copia conforme del presente provvedimento ai seguenti Enti e Servizi Interni della
Provincia di Fermo: Comune di Fermo, Comune
di Monterubbiano, Comune di Ponzano di Fermo, ARPAM Dipartimento di Fermo, ASUR
Area Vasta n. 4, Soprintendenza Beni Architettonici e Paesaggistici, Soprintendenza Beni
Archeologici, Direzione Regionale Beni Culturali e Paesaggistici, Regione Marche, Settore Urbanistica - Viabilità e Settore Genio Civile della
Provincia di Fermo;
4) Di trasmettere copia conforme del presente provvedimento al proponente, Società Fermo Asite
S.r.l., C.F./P.IVA 01746510443, con sede legale a
Fermo (FM) in Via Mazzini n. 4.
5) Di richiamare che contro il presente provvedimento è ammesso ricorso al T.A.R. Marche entro
60 giorni o, in alternativa, ricorso straordinario al
Capo dello Stato entro 120 giorni dalla sua notifica o, comunque, dalla sua piena conoscenza.
IL DIRIGENTE
omissis
DETERMINA
1 - il pronunciamento di non assoggettare, ai sensi
dell'art. 8 della legge regionale 3/2012, alla procedura di valutazione di impatto ambientale prevista dall'art. 9 della citata L.R., il progetto per il
Potenziamento da 35.000 AE a 45.000 AE ed
efficientamento processistico del depuratore di
Salvano, su richiesta del rappresentante della
Ditta CIIP SpA purchè al fine di migliorare l'inserimento delle opere proposte nel contesto
ambientale dei luoghi e mitigarne il relativo
impatto, vengano rispettate le modifiche e prescrizioni che seguono:
- Vengano rispettati i pareri dell'ARPAM, (prot.
n. 34237 del 16.10.2014 e prot. n. 34590 del
20.10.2014), della Soprintendenza Archeologica delle Marche (prot. n. 8153 del 15.10.2014),
del Settore Ambiente della Provincia di Fermo
(prot. n. 252039 del 20.10.2014) e del Servizio
Viabilità della Provincia di Fermo prot. n. 1510
del 16.01.2014;
- In fase di autorizzazione del progetto definitivo
e/o esecutivo dovrà essere acquisita l'autorizzazione paesaggistica ai sensi dell'art. 146 del
D.Lgs 42/2004 di competenza del Comune di
Fermo, previa predisposizione di una relazione
di compatibilità paesaggistica dell'intervento ai
sensi del D.P.C.M. 12 dicembre 2005.
2 - di incaricare il Comune affinchè verifichi rigorosamente l'attuazione delle prescrizioni sopra formulate e la rispondenza del progetto alle norme e
previsioni che regolano l'esecuzione di dette opere nell'ambito del territorio comunale anche alla
luce delle disposizioni previste dagli strumenti
urbanistici vigenti, al Regolamento Edilizio, del
Codice della Strada ed infine dal Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale;
IL RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO
Dott. Roberto Fausti
IL DIRIGENTE DEL SETTORE
Dott. Roberto Fausti
22837
6 NOVEMBRE 2014
ANNO XLV • N. 104
BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE
Di trasmettere il presente provvedimento ai Comuni
di Fermo e Porto San Giorgio, ed al Segretario
Generale;
Di procedere alla sua pubblicazione all'Albo Pretorio, sul sito web della Provincia di Fermo (www.provincia.fm.it) e sul BUR.
Si dà atto che il presente provvedimento non comporta onere diretto od indiretto a carico del bilancio
provinciale.
Avverso il presente atto è ammessa proposizione di
ricorso giurisdizionale avanti il Tribunale Amministrativo Regionale ovvero, in via alternativa, è
ammesso ricorso straordinario al Capo dello Stato,
rispettivamente entro 60 (sessanta) e 120 (centoventi) giorni dalla data di ricezione della presente
Comunicazione.
_______________________________________________________
Comune di Ascoli Piceno
Decreto Dirigenziale n. 30 del 15/10/2014.
Settore programmazione, progettazione, direzione e controllo opere pubbliche servizio
espropri - 67 - Lavori di realizzazione dei Marciapiedi Brecciarolo Monticelli e ampliamento
percorsi ciclabili - decreto definitivo di esproprio.
IL DIRIGENTE
omissis
DECRETA
1) Sono definitivamente espropriati a favore del
Comune di Ascoli Piceno, i beni immobili occorsi per i lavori di realizzazione dei “Marciapiedi
Brecciarolo Monticelli e ampliamento percorsi
ciclabili” siti nel territorio del Comune di Ascoli
Piceno e distinti al Catasto Terreni come segue:
omissis
IL DIRIGENTE DEL SERVIZIO
Ing. Ivano Pignoloni
22838
6 NOVEMBRE 2014
BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE
2) L’immissione nel possesso delle aree è già avvenuta pertanto si intende già eseguito il presente
decreto di esproprio. Il passaggio di proprietà
avviene in data odierna.
3) Il presente decreto sarà notificato a mezzo messo
alle ditte espropriande e pubblicato all’Albo Pretorio di questo Comune nonché sul B.U.R. della
Regione Marche.
4) Il presente decreto sarà altresì registrato presso il
competente Ufficio del Registro, trascritto presso
la Conservatoria dei Registri Immobiliari nonché
volturato al Catasto a cura e spese di questo
Comune; dopo la trascrizione del decreto, tutti i
diritti relativi al bene espropriato possono essere
fatti valere unicamente sull’indennità.
5) Avverso il presente provvedimento è possibile
ricorrere all’Autorità Giudiziaria competente
entro i termini di legge.
6) Ai fini fiscali il presente decreto è esente da bollo, diritti catastali ed ipotecari ai sensi dell’art. 1
della legge 21.11.1967 n. 1149 ed art. 22 della
tabella “B” allegata al D.P.R. 26.10.1972 n. 642.
ANNO XLV • N. 104
- Art. 8 Promozione della tolleranza e del rispetto
reciproco - Prevenzione e rifiuto di ogni forma di
violenza
- Art. 9 Promozione della solidarietà, dell’associazionismo e del volontariato
- Art. 10 Famiglia e diritti dei bambini
- Art. 11 Rimozione delle cause dell’emarginazione
delle persone svantaggiate
- Art. 12 Valorizzazione degli anziani
- Art. 13 Promozione della conoscenza e della cultura
- Art. 14 Diritto allo studio
- Art. 15 Parità fra uomo e donna
- Art. 16 Difesa e promozione della natura e del paesaggio
- Art. 17 Promozione ed educazione alla salute
- Art. 18 Diritti dei lavoratori
- Art. 19 Partecipazione popolare
- Art. 20 Sviluppo economico e massima occupazione
- Art. 21 Tutela dei diritti del contribuente
IL DIRIGENTE
Dott. Ing. Vincenzo Ballatori
TITOLO III: ORGANI DEL COMUNE E
LORO ATTRIBUZIONI
Capo I: Organi del Comune
- Art. 22 Organi istituzionali
- Art. 23 Deliberazioni degli organi collegiali
- Art. 24 Consiglio comunale
- Art. 25 Sessioni e convocazioni
- Art. 26 Linee programmatiche di mandato
- Art. 27 Commissioni
- Art. 28 Consiglieri
- Art. 29 Diritti e doveri dei Consiglieri
- Art. 30 Consigliere straniero aggiunto
- Art. 31 Gruppi consiliari
- Art. 32 Regolamento per il funzionamento del Consiglio comunale e dei Gruppi consiliari
_______________________________________________________
Comune di Agugliano
Statuto del Comune di Agugliano - (Art. 6
decreto legislativo 18/08/2000 n. 267).
Approvato con atto di Consiglio comunale n.
50 del 30/09/2014
INDICE
TITOLO I: PRINCIPI GENERALI
Capo I: Elementi costitutivi
- Art. 1 Confini e composizione del Comune
- Art. 2 Sede del Comune
- Art. 3 Autonomia comunale
- Art. 4 Funzioni amministrative
Capo II: Sindaco
- Art. 33 Sindaco
- Art. 34 Attribuzioni di amministrazione
- Art. 35 Attribuzioni di vigilanza
- Art. 36 Attribuzioni di organizzazione
- Art. 37 Distintivo del Sindaco e cerimoniale
- Art. 38 Dimissioni e impedimento permanente del
Sindaco
- Art. 39 Vice Sindaco
- Art. 40 Mozione di sfiducia
Capo II: Cooperazione ed associazione
- Art. 5 Associazione dei servizi - Cooperazione e
concertazione
TITOLO II: VALORI FONDAMENTALI
- Art. 6 Principi e valori ispiratori dell’azione comunale
- Art. 7 Ripudio della guerra e abolizione degli armamenti nucleari
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6 NOVEMBRE 2014
BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE
ANNO XLV • N. 104
TITOLO V: DIFENSORE CIVICO
- Art. 69 Difensore civico
Capo III: Giunta
- Art. 41 Giunta comunale
- Art. 42 Composizione
- Art. 43 Nomina
- Art. 44 Funzionamento
- Art. 45 Competenze
- Art. 46 Obbligo di astensione e divieto di incarichi
e consulenze
TITOLO VI: ORDINAMENTO AMMINISTRATIVO DEL COMUNE
- Art. 70 Principi generali
- Art. 71 Organizzazione degli uffici e del personale
- Art. 72 Regolamento degli uffici e dei servizi
- Art. 73 Diritti e doveri dei dipendenti
- Art. 74 Direttore generale
- Art. 75 Compiti del Direttore generale
- Art. 76 Funzioni del Direttore generale
- Art. 77 Segretario comunale
- Art. 78 Funzioni del Segretario comunale
- Art. 79 Vice Segretario
- Art. 80 Responsabili di settore
- Art. 81 Compiti dei Responsabili di settore
- Art. 82 Collaborazioni esterne
- Art. 83 Responsabilità verso il Comune
- Art. 84 Responsabilità verso terzi
- Art. 85 Responsabilità dei contabili
- Art. 86 Sanzioni amministrative
TITOLO IV: PARTECIPAZIONE E ACCESSO
ALLE INFORMAZIONI E AI DOCUMENTI
AMMINISTRATIVI
Capo I: Partecipazione
- Art. 47 Partecipazione popolare
- Art. 48 Consiglio comunale dei ragazzi
- Art. 49 Sostegno dell’associazionismo
- Art. 50 Consulte
- Art. 51 Poteri delle Consulte
- Art. 52 Albo comunale delle associazioni
- Art. 53 Diritti delle associazioni
- Art. 54 Volontariato
- Art. 55 Comitato di protezione civile
Capo II: Modalità di partecipazione
- Art. 56 Istanze, petizioni e proposte
- Art. 57 Consultazione
- Art. 58 Materia di consultazione
- Art. 59 Svolgimento e conseguenze della consultazione
TITOLO VII: ENTI, AZIENDE, ISTITUZIONI
E SOCIETA’ DI PARTECIPAZIONE COMUNALE
- Art. 87 Obiettivi dell’attività amministrativa
- Art. 88 Servizi pubblici comunali
- Art. 89 Forme di gestione dei servizi pubblici
- Art. 90 Convenzioni
- Art. 91 Unioni di Comuni
- Art. 92 Accordi di programma
Capo III: Referendum
- Art. 60 Istituzione del referendum
- Art. 61 Pronunciamento sull’ammissibilità del
referendum
- Art. 62 Casi di inammissibilità del referendum
- Art. 63 Presa d’atto del risultato del referendum
TITOLO VIII: CONTABILITA’
- Art. 93 Finanza locale
- Art. 94 Bilancio e programmazione finanziaria
- Art. 95 Regolamenti di contabilità e dei contratti
- Art. 96 Revisione economica e finanziaria
- Art. 97 Controllo economico della gestione
Capo IV: Accesso alle informazioni
- Art. 64 Diritto di accesso e di informazione dei cittadini
- Art. 65 Partecipazione dei cittadini nel procedimento
- Art. 66 Comunicazione dell’avvio del procedimento
- Art. 67 Interventi di altri soggetti nel procedimento
- Art. 68 Raccolte normative a disposizione dei cittadini
TITOLO IX: DISPOSIZIONI FINALI E
APPROVAZIONE DELLO STATUTO
- Art. 98 Pareri obbligatori
- Art. 99 Norme per l’approvazione dello Statuto
- Art. 100 Pubblicità dello Statuto
- Art. 101 Regolamenti vigenti
- Art. 102 Entrata in vigore
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6 NOVEMBRE 2014
BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE
TITOLO I
PRINCIPI GENERALI
ANNO XLV • N. 104
5. Considerata la peculiare realtà territoriale e sociale in cui si colloca, rivendica per sé e per gli altri
Comuni uno specifico ruolo nella gestione delle
risorse economiche locali, ivi compreso il gettito
fiscale, nonché nell’organizzazione dei servizi
pubblici o di pubblico interesse, ciò nel rispetto
del principio della sussidiarietà, secondo cui la
responsabilità pubblica compete all’autorità territorialmente e funzionalmente più vicina ai cittadini.
Capo I
Elementi costitutivi
Art. 1
Confini e composizione del Comune
1. Il territorio del Comune ha un’estensione di kmq
21,68 ed é delimitato come risulta dall’allegata
carta I.G.M. in scala 1:25.000 (sotto la lettera
“A”).
2. Il Comune ha lo stemma e il gonfalone di cui ai
bozzetti allegati al presente Statuto (sotto la lettera “B”).
3. Nelle cerimonie e nelle altre pubbliche ricorrenze,
e ogni qualvolta sia necessario rendere ufficiale
la partecipazione dell’Ente a una particolare iniziativa, il Sindaco può disporre che sia esibito il
gonfalone con lo stemma del Comune.
4. La Giunta può autorizzare l’uso e la riproduzione
dello stemma del Comune per fini non istituzionali soltanto ove sussista un pubblico interesse.
Art. 4
Funzioni amministrative
1. Spettano al Comune tutte le funzioni amministrative riguardanti la popolazione ed il territorio di
competenza, principalmente nei settori organici
dei servizi sociali, dell’assetto ed utilizzazione
del territorio e dello sviluppo economico, salvo
quanto non sia attribuito espressamente ad altri
enti dalla legge statale o regionale.
2. L’attività amministrativa del Comune persegue i
fini stabiliti dalla Costituzione della Repubblica,
dalle leggi e dal presente Statuto ed è improntata
a criteri di correttezza, imparzialità, efficacia,
economicità e pubblicità, secondo il principio
della sussidiarietà.
Art. 2
Sede del Comune
1. La sede del Comune é situata nel capoluogo, nell’edificio a tal scopo adibito in via Leopardi n. 5.
2. Le adunanze degli organi collegiali si svolgono
normalmente nella sede comunale; esse possono
tenersi in luoghi diversi in caso di necessità o per
particolari esigenze.
Capo II
Cooperazione ed associazione
Art. 5
Associazione dei servizi - Cooperazione
e concertazione
1. Il Comune valorizza ogni forma di collaborazione, cooperazione e concertazione fra gli Enti
locali, secondo i principi contenuti nel T.U.
18.8.2000.
2. Per l’esercizio delle funzioni proprie e conferite o
delegate dalla Regione, attua forme di cooperazione con i Comuni del territorio circostante,
attraverso gli organismi associativi delle proprie
funzioni e dei servizi di competenza, al fine di
raggiungere una maggiore efficienza ed utilità
sociale degli stessi.
3. Favorisce altresì la collaborazione e la concertazione con la Provincia e la Regione al fine di
potenziare e rendere più efficiente il sistema delle autonomie locali al servizio dello sviluppo
economico, sociale e civile.
4. Al fine di realizzare sinergie, economie di scala e
maggiore efficacia, promuove l’esercizio della
funzione sociale anche attraverso Io sviluppo di
forme di associazionismo economico e di cooperazione.
Art. 3
Autonomia comunale
1. Il Comune di Agugliano é costituito in Comune
autonomo, rappresenta la comunità locale, ne
cura gli interessi e ne promuove lo sviluppo.
2. Il Comune rappresenta la comunità di Agugliano
nei rapporti con lo Stato, con la Regione Marche,
con la Provincia di Ancona e con gli altri enti o
soggetti pubblici e privati e, nell’ambito degli
obiettivi indicati nel presente Statuto, nei confronti della comunità internazionale.
3. Il Comune di Agugliano è Ente democratico che
crede nei principi europeistici, della pace e della
solidarietà.
4. Si riconosce in un sistema statuale unitario (di tipo
federativo e solidale), basato sul principio dell’autonomia degli Enti locali e realizza, con i
poteri e gli istituti del presente Statuto, l’autogoverno della Comunità.
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5. Il Comune, qualora la dimensione o le analisi economico-gestionali lo giustifichino o come fase
organizzativa intermedia, per motivazioni storiche ed organizzative, può fare riferimento ai
Comuni limitrofi per la gestione associata dei
servizi.
ANNO XLV • N. 104
Art. 8
Promozione della tolleranza e del rispetto
reciproco Prevenzione e rifiuto di ogni forma di
violenza
1. Il Comune promuove e garantisce nel proprio territorio il rispetto e la tolleranza fra le persone, le
culture, le etnie, le religioni, l’ateismo, l’agnosticismo, le idee e le ideologie, considerando le
diversità e le differenze una risorsa del Comune.
Allo stesso tempo promuove la cultura del confronto e della collaborazione, nella convinzione
che rappresenti una risorsa per il futuro del
Comune.
2. Il Comune combatte qualsiasi manifestazione di
violenza, personale o collettiva, evidente o
nascosta. Opera per rimuovere le condizioni che
nella quotidianità, in tutti i campi, dall’informazione, al costume, ai rapporti interpersonali o
familiari, possono indurre le persone a manifestare comportamenti violenti.
3. Opera, nel quadro della collaborazione collettiva
e fra gli organi istituzionalmente preposti, per
garantire la sicurezza nella vita delle persone e
della convivenza sociale.
TITOLO II
VALORI FONDAMENTALI
Art. 6
Principi e valori ispiratori dell’azione comunale
1. L’azione dell’Amministrazione comunale si ispira
ai valori fondamentali della Costituzione italiana
e ai principi esplicitati nella Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo.
2. Partendo da tali presupposti, il Comune pone in
essere un’azione finalizzata alla crescita sociale,
culturale ed economica della comunità, riconoscendo ed appoggiando l’impegno educativo e
formativo dei genitori, delle scuole e delle altre
formazioni sociali in cui si sviluppa la personalità dell’individuo.
Art. 9
Promozione della solidarietà, dell’associazionismo e del volontariato
1. Il Comune favorisce e promuove tutte le forme di
solidarietà e di reciproco sostegno fra le persone
ed i ceti sociali. Valorizza e sostiene ogni forma
di associazionismo e di collaborazione sociale,
sportiva o ricreativa rivolta alla crescita ed al
miglioramento dei servizi della città, quando essa
contribuisce al raggiungimento del benessere
personale e sociale ed alla pacifica convivenza
fra le persone.
Art. 7
Ripudio della guerra e abolizione degli
armamenti nucleari
1. Agugliano, in conformità ai principi fondamentali della Costituzione: solidaristici, antirazzisti e
antifascisti che riconoscono i diritti innati delle
persone umane, sancisce il ripudio della guerra
come mezzo di risoluzione delle controversie
internazionali, promuove la cooperazione fra i
popoli e riconosce nella pace un diritto fondamentale delle persone e dei popoli.
Art. 10
Famiglia e diritti dei bambini
1. Il Comune assume come risorse fondamentali i
valori sociali, etici e morali del cittadino e della
famiglia, nella varietà delle forme in cui oggi
essa concretamente si realizza.
2. Il Comune, al fine di contribuire alla crescita civile e culturale dei ragazzi, riconosce l’importanza
dell’impegno educativo e formativo dei genitori,
della scuola e delle associazioni, nonché il ruolo
che nella vita associata svolgono i bambini, i
ragazzi ed i giovani.
3. Il Sindaco e l’intero Consiglio comunale sono i
principali garanti dei valori e dei diritti dei
bambini. A tal fine cooperano con tutte quelle
organizzazioni nazionali ed internazionali, che si
2. A tale fine il Comune promuove la cultura della
pace e del rispetto dei diritti umani, assumendo
direttamente tutte quelle iniziative che ne favoriscono la diffusione ed un maggiore radicamento
nella società.
3. Favorisce in generale l’affermazione di una nuova
cultura della pace che rappresenti un mezzo per il
raggiungimento di un ruolo più forte ed autonomo dell’Europa, indispensabile per un rinnovamento ed un rafforzamento delle istituzioni internazionali, per un miglior controllo della politica
degli armamenti, per la abolizione degli armamenti nucleari e per il rispetto dei diritti umani in
ogni paese del mondo.
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adoperano per il rispetto e sviluppo dell’intera
comunità.
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Art. 14
Diritto allo studio
1. Il Comune attua tutte le azioni possibili per far sì
che il diritto allo studio ed alla conoscenza possa
affermarsi, rimuovendo gli ostacoli che impediscono il raggiungimento di questo obiettivo.
2. Sostiene le attività e le iniziative di qualificazione
e di rinnovamento della scuola locale in direzione dell’integrazione con la società, attivando iniziative in collaborazione con le scuole che permettano l’estensione del diritto allo studio ed alla
formazione intellettuale e fisica dei ragazzi.
Art. 11
Rimozione delle cause dell’emarginazione
delle persone svantaggiate
1. Il Comune, anche mediante la sensibilizzazione
dei cittadini, promuove opportune iniziative per
rimuovere le cause dell’emarginazione sociale,
economica e culturale di concerto con altri enti e
istituzioni.
2. Promuove le iniziative dirette a sostenere le attività di assistenza, integrazione sociale e salvaguardia dei diritti delle persone svantaggiate
anche nell’organizzazione dei propri servizi.
3. Si adopera a che i portatori di handicap siano adeguatamente assistiti e coinvolti in iniziative
ricreative, sociali, culturali e lavorative.
4. A tal fine favorisce le iniziative delle associazioni
educative e formative presenti sul suo territorio e
opera per l’abbattimento delle barriere architettoniche.
Art. 15
Parità tra uomo e donna
1. Il Comune finalizza la propria azione al raggiungimento della effettiva parità giuridica tra uomo
e donna. Sostiene la partecipazione della donna
alla vita sociale, culturale, economica e politica
della città.
2. A tal fine, per affermare l’effettiva diffusione paritaria delle opportunità, il Comune adotta iniziative specifiche e organizza i propri servizi ed i
tempi di funzionamento del Comune.
Art. 12
Valorizzazione degli anziani
1. Il Comune si prefigge di estendere il sistema di
garanzie sociali e di servizi e di assistere moralmente e materialmente gli anziani. Questo obiettivo può essere raggiunto compiutamente se si
considerano gli anziani come un prezioso patrimonio di conoscenze ed esperienze che costituisce una risorsa per il miglioramento complessivo
della qualità della vita.
Art. 16
Difesa e promozione della natura e del paesaggio
1. Il Comune riconosce e valorizza l’ambiente il territorio e il paesaggio come beni e risorse universali da salvaguardare, nelle loro componenti
naturalistiche, storiche e culturali.
2. Partecipa alla gestione dei parchi, delle riserve e
delle aree protette interessanti il proprio territorio
favorendo la tutela e valorizzazione delle risorse
culturali e ambientali.
3. Promuove la razionale utilizzazione delle terre
civiche, in particolar modo dei boschi e dei
pascoli, proponendo a tal fine l’adeguamento
degli statuti e dei regolamenti delle comunanze,
associazioni e università agrarie comunque denominate.
4. Per questo assume la compatibilità ambientale
come dato strutturale e centrale di qualsiasi programma organico di sviluppo economico, urbanistico, sociale e civile del Comune.
5. A tal fine, nell’ambito delle competenze attribuitegli dalla legge, assume e sostiene interventi e
progetti di recupero ambientale, naturale, di
riqualificazione dell’estetica cittadina; adotta tutte le misure per contrastare e ridurre l’inquinamento atmosferico, acustico, elettromagnetico,
delle acque e dei terreni.
6. Allo stesso tempo si adopera per far sì che la
Art. 13
Promozione della conoscenza e della cultura
1. Il Comune valorizza il proprio patrimonio culturale in tutte le sue forme, opera per la tutela, la
conservazione e la valorizzazione del patrimonio
monumentale, artistico, archivistico, documentale e garantisce alla cittadinanza il diritto alla fruizione ed alla consultazione di tale patrimonio.
2. Promuove la ricerca storica delle radici della cultura e delle tradizioni del Comune, favorisce le
iniziative che fanno riferimento alla tradizione
storica locale e ne valorizza il recupero.
3. Sostiene le nuove forme di espressione culturale,
di comunicazione e di creatività, soprattutto dei
giovani.
4. Si avvale a tal fine delle istituzioni proprie e promuove, nel rispetto delle reciproche autonomie,
la più ampia collaborazione con le Associazioni e
gli Istituti culturali.
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coscienza e la consapevolezza della centralità
ambientale si diffonda sempre di più nella cittadinanza, trasformandosi in responsabilità collettiva.
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Art. 19
Partecipazione popolare
1. Il Comune promuove la più ampia partecipazione
dei cittadini, sia direttamente sia attraverso le
organizzazioni politiche e le associazioni del
volontariato, alla determinazione delle scelte
politiche e amministrative del Comune.
2. L’azione del Comune é informata al più ampio
decentramento con le modalità di cui al titolo III
del presente Statuto.
Art. 17
Promozione ed educazione alla salute
1. Nell’ambito delle proprie attribuzioni, il Comune
concorre a rendere effettivo il diritto alla salute,
inteso non solo come assenza di malattia ma
anche e soprattutto come promozione di un sano,
equilibrato ed armonico sviluppo della persona.
2. Si impegna, in collaborazione con la struttura
sanitaria, affinché attraverso la conoscenza piena
e consapevole dei propri diritti, la corretta informazione sui principi basilari di un’efficace prevenzione, la reale possibilità di usufruire dei servizi del sistema sanitario, si possano eliminare o
comunque ridurre il più possibile i rischi potenziali derivanti da errati stili di vita, dalle condizioni dei luoghi di lavoro, dalle condizioni generali dell’habitat.
3. Opera affinché si affermi una integrazione sempre
maggiore fra i servizi sociali e sanitari ed un nuovo concetto di servizi a rete, per rispondere più
efficacemente sia alle esigenze di prevenzione
sia di recupero e riabilitazione sanitaria e sociale
degli anziani, dei minori, degli inabili ed invalidi.
4. Riconosce l’efficace azione educativa, formativa,
di crescita sociale e di tutela della salute svolta
dallo sport e ne favorisce la diffusione e la pratica.
5. Promuove le iniziative più opportune per contribuire alla sconfitta della diffusione della droga,
dell’alcoolismo e del tabagismo, adoperandosi
per il recupero a una normale vita associata dei
tossicodipendenti e degli alcolisti.
Art. 20
Sviluppo economico e massima occupazione
1. Il Comune compatibilmente con le sue disponibilità finanziarie e nei limiti delle sue competenze,
nell’ambito della concertazione con gli altri
Comuni, la Provincia e la Regione, promuove lo
sviluppo economico e sociale del territorio, con
l’obiettivo della più ampia occupazione ed il
superamento degli squilibri economici e sociali
esistenti.
2. A tal fine sostiene le imprese industriali, artigianali e commerciali operanti sul suo territorio,
promuove lo sviluppo dell’agricoltura e dell’allevamento, favorisce l’associazionismo e la nascita di cooperative che comprendano anche soggetti svantaggiati.
3. Il Comune sostiene e promuove lo sviluppo turistico, accrescendo la propria visibilità e conoscenza anche al di fuori dei confini dell’Italia, in
collaborazione ed in concerto con gli altri Comuni, I’A.P.T. regionale, gli istituti ed associazioni
culturali internazionali, nazionali e locali.
Art. 21
Tutela dei diritti del contribuente
1. Il Comune adegua il proprio ordinamento tributario ai principi sanciti dalla legge in materia di
diritti del contribuente.
2. I rapporti tra contribuente e Amministrazione
comunale sono improntati al principio della collaborazione e della buona fede.
3. L’Amministrazione comunale deve assumere idonee iniziative volte a consentire la completa ed
agevole conoscenza delle disposizioni legislative
e amministrative vigenti in materia di tributi
comunali.
4. Le disposizioni tributarie non hanno effetto
retroattivo e, in ogni caso, non possono prevedere adempimenti a carico dei contribuenti la cui
scadenza sia fissata anteriormente al sessantesimo giorno dalla data della loro entrata in vigore.
5. Gli atti tributari dell’Amministrazione comunale
Art. 18
Diritti dei lavoratori
1. Il Comune nell’ambito dei principi costituzionali
considera il lavoro un diritto fondamentale e l’elemento costitutivo della democrazia.
2. Ritiene pertanto che i lavoratori debbano essere
considerati una risorsa fondamentale dello sviluppo della città e del territorio.
3. Opera affinché i lavoratori in tutte le loro espressioni possano partecipare alla determinazione
delle scelte economiche e sociali della città.
4. Si adopera per far sì che i diritti dei lavoratori siano garantiti all’interno delle aziende operanti nel
suo territorio e per favorire le migliori condizioni di lavoro a tutela della salute quale bene primario costituzionalmente garantito.
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esercita inoltre le funzioni di Ufficiale di Governo secondo le leggi dello Stato.
4. La Giunta collabora con il Sindaco nella gestione
amministrativa del Comune e svolge attività propositiva e di impulso nei confronti del Consiglio.
devono essere motivati e devono sempre recare
l’indicazione dell’ufficio presso il quale è possibile ottenere informazioni, del responsabile del
procedimento, nonché le modalità, il termine e
l’organo cui è possibile ricorrere in caso di atti
impugnabili.
6. I termini di prescrizione e di decadenza per gli
accertamenti d’imposta non possono essere prorogati.
7. L’obbligazione tributaria può essere estinta anche
per compensazione secondo le modalità stabilite
con legge o regolamento. E’ ammesso l’accollo
del debito tributario altrui senza liberazione del
contribuente originario.
8. Con le modalità stabilite per legge o regolamento
ciascun contribuente può inoltrare per iscritto
all’Amministrazione comunale, che risponde
entro centoventi giorni, circostanziate e specifiche istanze di interpello concernenti l’applicazione delle disposizioni tributarie a casi concreti e
personali.
9. Non sono irrogate sanzioni né richiesti interessi
moratori al contribuente, qualora egli si sia
conformato a indicazioni contenute in atti dell’Amministrazione, ancorché successivamente
modificate dall’Amministrazione medesima, o
qualora il suo comportamento risulti posto in
essere a seguito di fatti direttamente conseguenti
a ritardi, omissioni od errori dell’Amministrazione. Le sanzioni non sono comunque irrogate
quando la violazione dipende da obiettive condizioni di incertezza sulla portata e sull’ambito di
applicazione della norma tributaria o quando essa
si traduce in una mera violazione formale senza
alcun debito d’imposta.
Art. 23
Deliberazioni degli organi collegiali
1. Le deliberazioni degli organi collegiali sono
assunte, di regola con votazione palese.
2. L’istruttoria e la documentazione delle proposte di
deliberazione avvengono attraverso i Responsabili degli uffici, la verbalizzazione degli atti e
delle sedute del Consiglio e della Giunta è curata
dal Segretario comunale, secondo le modalità e i
termini stabiliti dal regolamento per il funzionamento dei rispettivi organi.
3. Il Segretario comunale non partecipa alle sedute
quando si trova in stato di incompatibilità; in tal
caso è sostituito in via temporanea dal componente del Consiglio o della Giunta nominato dal
Presidente, di norma il più giovane di età.
4. I verbali delle sedute sono firmati dal Sindaco e
dal Segretario.
Art. 24
Consiglio comunale
1. Il Consiglio comunale è l’espressione della sovranità della comunità locale.
2. Il Consiglio comunale è composto dal Sindaco e
dai Consiglieri.
3. L’elezione e la durata del Consiglio comunale, il
numero e la posizione giuridica dei consiglieri
sono regolati dalla legge.
4. Il Consiglio comunale è dotato di autonomia organizzativa e funzionale, rappresenta l’intera
comunità, delibera l’indirizzo politico amministrativo ed esercita il controllo sulla sua applicazione.
5. Il Consiglio comunale esercita le potestà e le competenze stabilite dalla legge e dallo Statuto e
svolge le proprie attribuzioni conformandosi ai
principi, alle modalità e alle procedure stabiliti
nel presente Statuto e nelle norme regolamentari.
6. Il Consiglio comunale definisce gli indirizzi per la
nomina e la designazione dei rappresentanti del
Comune presso enti, aziende e istituzioni e provvede alla nomina degli stessi nei casi previsti dalla legge. Detti indirizzi sono valevoli limitatamente all’arco temporale del mandato politico
amministrativo dell’organo consiliare.
7. Il Consiglio comunale conforma l’azione complessiva dell’Ente ai principi di pubblicità, tra-
TITOLO III
ORGANI DEL COMUNE E LORO
ATTRIBUZIONI
Capo I
Organi del Comune
Art. 22
Organi istituzionali
1. Sono organi di governo del Comune: il Consiglio
comunale, il Sindaco e la Giunta comunale. Le
rispettive competenze sono stabilite dalla legge e
dal presente Statuto.
2. Il Consiglio comunale è organo di indirizzo e di
controllo politico e amministrativo.
3. Il Sindaco è responsabile dell’Amministrazione
ed è il legale rappresentante del Comune; egli
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sparenza e legalità ai fini di assicurare imparzialità e corretta gestione amministrativa.
8. Gli atti fondamentali del Consiglio devono contenere l’individuazione degli obiettivi da raggiungere nonché le modalità di reperimento e di destinazione delle risorse e degli strumenti necessari.
3. Il funzionamento, la composizione, i poteri, l’oggetto e la durata delle commissioni saranno disciplinati dal regolamento del Consiglio comunale.
4. La delibera di istituzione dovrà essere adottata a
maggioranza assoluta dei componenti del Consiglio.
Art. 25
Sessioni e convocazione
1. L’attività del Consiglio comunale si svolge secondo le modalità stabilite nel presente Statuto e nell’apposito regolamento di funzionamento del
suddetto organo.
Art. 28
Consiglieri
1. Il Consigliere comunale rappresenta l’intero
Comune ed esercita le proprie funzioni senza
vincolo di mandato, perché al servizio di tutti i
cittadini.
2. Lo stato giuridico, le dimissioni e la sostituzione
dei Consiglieri sono regolati dalla legge.
3. Le funzioni di Consigliere anziano sono esercitate dal Consigliere che, nell’elezione a tale carica,
ha ottenuto il maggior numero di preferenze. A
parità di voti sono esercitate dal più anziano
d’età.
4. I Consiglieri comunali che non intervengono alle
sessioni per tre volte consecutive senza giustificato motivo sono dichiarati decaduti con deliberazione del Consiglio comunale. A tale riguardo
il Sindaco, a seguito dell’avvenuto accertamento
dell’assenza maturata da parte del Consigliere
interessato, provvede per iscritto, ai sensi dell’art. 7 della legge 7 agosto 1990 n. 241, a comunicargli l’avvio del procedimento amministrativo. Il Consigliere ha facoltà di far valere le cause giustificative delle assenze, nonché a fornire al
Sindaco eventuali documenti probatori, entro il
termine indicato nella comunicazione scritta, che
comunque non può essere inferiore a giorni 20,
decorrenti dalla data di ricevimento. Scaduto
quest’ultimo termine, il Consiglio esamina e infine delibera, tenuto adeguatamente conto delle
cause giustificative presentate da parte del Consigliere interessato.
5. Il Sindaco, con proprio decreto, può conferire ai
Consiglieri comunali l’incarico di affiancamento
e collaborazione con il Sindaco e la Giunta su
determinate materie, compiti circoscritti all’esame e alla cura di situazioni particolari, “funzioni
istruttorie” - in quanto tali funzioni, per la loro
natura, hanno rilievo meramente interno - che
non implicano la possibilità di assumere atti a
rilevanza esterna, né di adottare atti spettanti alla
Giunta o agli organi burocratici. I Consiglieri
comunali delegati non sono componenti della
Giunta e non rivestono la carica formale di
Assessore; potranno rappresentare il Comune,
ma le eventuali decisioni dovranno essere approvate dalla Giunta comunale o dal Sindaco, per
produrre rilevanza esterna. Potranno assistere
Art. 26
Linee programmatiche di mandato
1. Nel primo Consiglio comunale, dopo l’insediamento, il Sindaco presenta un documento programmatico relativo alle azioni e ai progetti da
realizzare durante il mandato politico amministrativo.
2. Ciascun Consigliere comunale ha il pieno diritto
di intervenire nella definizione delle linee programmatiche, proponendo le integrazioni, gli
adeguamenti e le modifiche, mediante presentazione d’appositi emendamenti, nelle modalità
indicate dal regolamento del Consiglio comunale.
3. Con cadenza annuale, il Consiglio provvede, in
sessione straordinaria, a verificare l’attuazione di
tali linee, su relazione del Sindaco e dei rispettivi Assessori entro il 30 settembre d’ogni anno. E’
facoltà del Consiglio provvedere ad integrare, nel
corso della durata del mandato, con adeguamenti strutturali e/o modifiche, le linee programmatiche, sulla base delle esigenze e delle problematiche che dovessero emergere in ambito locale.
Art. 27
Commissioni
1. Il Consiglio comunale può istituire, con apposita
deliberazione, commissioni permanenti, temporanee o speciali per fini di controllo, di indagine,
di inchiesta e di studio. Dette commissioni sono
composte solo da Consiglieri comunali in numero uguale a quello dei Gruppi consiliari. Ogni
componente esprime nella commissione tanti
voti quanti sono i Consiglieri che aderiscono al
Gruppo rappresentato.
2. Per quanto riguarda le commissioni aventi funzione di controllo e di garanzia, la presidenza è attribuita ai Consiglieri appartenenti ai Gruppi di
opposizione.
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alle sedute di Giunta, previa autorizzazione del
Sindaco, al solo fine di illustrare gli esiti della
loro attività, senza diritto di voto.
Tale incarico può essere revocato al Consigliere
comunale dal Sindaco, dandone motivata comunicazione al Consiglio comunale nella prima
seduta utile.
Non sono previsti oneri finanziari per il Comune.
4. Il Comune assicura le migliori condizioni operative per l’esercizio del mandato.
Art. 31
Gruppi consiliari
1. I Consiglieri possono costituirsi in gruppi, formati da uno o più componenti, secondo quanto previsto nel regolamento del Consiglio comunale e
ne danno comunicazione al Sindaco e al Segretario comunale unitamente all’indicazione del
nome del Capogruppo. Qualora non si eserciti
tale facoltà o nelle more della designazione, i
gruppi sono individuati nelle liste che si sono
presentate alle elezioni e i relativi Capigruppo
nei Consiglieri, non appartenenti alla Giunta, che
abbiano riportato il maggior numero di preferenze.
2. E’ istituita, presso il Comune di Agugliano, la
conferenza dei Capigruppo. La disciplina, il funzionamento e le specifiche attribuzioni sono contenute nel regolamento del Consiglio comunale.
Art. 29
Diritti e doveri dei Consiglieri
1. I Consiglieri hanno diritto di presentare interrogazioni, interpellanze, mozioni e proposte di deliberazione.
2. I Consiglieri comunali hanno diritto di ottenere
dagli uffici del Comune nonché dalle aziende,
istituzioni, o enti dipendenti, tutte le notizie e le
informazioni utili all’espletamento del proprio
mandato. Essi hanno diritto di accesso agli atti e
ai documenti, anche preparatori, e di conoscere
ogni altro atto utilizzato ai fini dell’attività
amministrativa e sono tenuti al segreto nei casi
specificatamente determinati dalla legge. Inoltre
essi hanno diritto di ottenere, da parte del Sindaco, adeguata e preventiva informazione sulle
questioni sottoposte all’organo, anche attraverso
l’attività della conferenza dei Capigruppo, di cui
al successivo art. 31 del presente Statuto.
3. I Consiglieri devono astenersi dal prendere parte
alla discussione e alla votazione di deliberazioni
riguardanti interessi propri o di loro parenti o
affini.
4. I diritti e doveri dei Consiglieri sono meglio specificati nel regolamento del Consiglio comunale.
Art. 32
Regolamento per il funzionamento del Consiglio
comunale e dei Gruppi consiliari
1. L’Attività del Consiglio comunale è disciplinata
da un regolamento approvato a maggioranza
assoluta dei Consiglieri assegnati.
Capo II
Sindaco
Art. 33
Sindaco
1. Il Sindaco è eletto direttamente dai cittadini
secondo le modalità stabilite nella legge che
disciplina altresì i casi di ineleggibilità, di incompatibilità, lo stato giuridico e le cause di cessazione dalla carica.
2. Egli rappresenta il Comune ed è l’organo responsabile dell’amministrazione, sovrintende alle
verifiche di risultato connesse al funzionamento
dei servizi comunali, impartisce direttive al
Segretario comunale, al Direttore, se nominato, e
ai Responsabili degli uffici in ordine agli indirizzi amministrativi e gestionali, nonché sull’esecuzione degli atti.
3. Esercita le funzioni attribuitegli dalle leggi, dallo
Statuto, dai regolamenti e sovrintende all’espletamento delle funzioni statali o regionali attribuite al Comune. Egli ha inoltre competenza e poteri di indirizzo, di vigilanza e controllo sull’atti-
Art. 30
Consigliere straniero aggiunto
1. E’ istituita la figura del Consigliere straniero
aggiunto, riconoscendo ai cittadini stranieri maggiorenni, residenti nel territorio comunale, il
diritto di eleggere propri rappresentanti, chiamati a partecipare ai lavori del Consiglio con diritto
di convocazione alle sedute del Consiglio, di
informazione preliminare sugli oggetti da trattare, con solo diritto di parola.
2. Il Consigliere straniero aggiunto partecipa ai lavori delle commissioni consiliari permanenti e delle commissioni speciali con le stesse modalità
previste al comma primo.
3. L’elezione della figura del Consigliere straniero
aggiunto, disciplinata da apposito regolamento,
avviene in coincidenza delle elezioni per il rinnovo del Consiglio. Questi rimane in carica per la
durata del mandato dello Consiglio stesso.
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Art. 35
Attribuzioni di vigilanza
1. Il Sindaco nell’esercizio delle sue funzioni di vigilanza acquisisce direttamente presso tutti gli uffici e servizi le informazioni e gli atti, anche riservati, e può disporre l’acquisizione di atti, documenti e informazioni presso le aziende speciali,
le istituzioni e le società per azioni, di cui l’Ente
è parte, tramite i rappresentanti legali delle stesse, informandone il Consiglio comunale.
2. Egli compie gli atti conservativi dei diritti del
Comune e promuove, direttamente o avvalendosi del Segretario comunale o del Direttore se
nominato, le verifiche amministrative sull’intera
attività del Comune.
3. Promuove e assume iniziative atte ad assicurare
che gli uffici e i servizi, svolgano le loro attività
secondo gli obiettivi indicati dal Consiglio o in
coerenza con gli indirizzi attuativi espressi dalla
Giunta.
vità degli Assessori e delle strutture gestionali ed
esecutive.
4. Sulla base degli indirizzi stabiliti dal Consiglio,
provvede alla nomina, alla designazione e alla
revoca dei rappresentanti del Comune presso
enti, aziende e istituzioni.
5. E’ competente, sulla base degli indirizzi espressi
dal Consiglio comunale, nell’ambito dei criteri
indicati dalla Regione e sentite le categorie interessate, a coordinare gli orari degli esercizi commerciali, dei pubblici esercizi e dei servizi pubblici, nonché, previo accordo con i responsabili
territorialmente competenti delle amministrazioni interessate, degli orari di apertura al pubblico
degli uffici pubblici localizzati nel territorio, considerando i bisogni delle diverse fasce di popolazione interessate, con particolare riguardo alle
esigenze delle persone che lavorano.
Art. 34
Attribuzioni di amministrazione
1. Il Sindaco ha la rappresentanza generale dell’Ente, può delegare le sue funzioni, o parte di esse,
ai singoli Assessori ed è l’organo responsabile
dell’amministrazione del Comune. In particolare
il Sindaco:
a) dirige e coordina l’attività politica e amministrativa del Comune nonché l’attività della
Giunta e dei singoli Assessori;
b) promuove e assume iniziative per concludere
accordi di programma con tutti i soggetti pubblici previsti dalla legge;
c) convoca i comizi per i referendum previsti dalla normativa vigente;
d) adotta le ordinanze contingibili e urgenti previste dalla legge;
e) nomina il Segretario comunale, scegliendolo
nell’apposito albo;
f) conferisce e revoca al Segretario comunale, se
lo ritiene opportuno, le funzioni di Direttore
generale nel caso in cui non sia stipulata la
convenzione con altri Comuni per la nomina
del Direttore;
g) nomina i Responsabili degli uffici e dei servizi, attribuisce gli incarichi dirigenziali e quelli di collaborazione esterna, in base a esigenze effettive e verificabili e nel rispetto delle
modalità stabilite dalla legge, dallo Statuto e
dai regolamenti comunali;
h) rappresenta l’Ente in giudizio;
i) può conferire e revocare ai Consiglieri comunali gli incarichi di cui all’art. 28, comma 5,
dello Statuto Comunale.
Art. 36
Attribuzioni di organizzazione
1. Il Sindaco nell’esercizio delle sue funzioni di
organizzazione:
a) esercita i poteri di polizia nelle adunanze e
negli organismi pubblici di partecipazione
popolare dal Sindaco presieduti, nei limiti
previsti dalle leggi;
b) propone argomenti da trattare in Giunta, ne
dispone la convocazione e la presiede;
c) stabilisce gli argomenti all’ordine del giorno
delle sedute del Consiglio comunale, ne
dispone la convocazione e lo presiede.
Art. 37
Distintivo del Sindaco e cerimoniale
1. Distintivo del Sindaco é la fascia tricolore con lo
stemma della Repubblica e del Comune da portarsi a tracolla.
2. Egli la indossa in tutti i casi previsti per legge, nel
caso di manifestazioni istituzionali nelle quali
sono presenti rappresentanti ufficiali del Governo o di altre istituzioni e nel caso di ricevimento
di delegazioni ospiti nella sala del Consiglio e in
occasione delle ricorrenze nazionali.
Art. 38
Dimissioni e impedimento permanente
del Sindaco
1. Le dimissioni comunque presentate dal Sindaco al
Consiglio diventano irrevocabili decorsi venti
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Comune e impronta la propria attività ai principi
della trasparenza e dell’efficienza.
2. Adotta tutti gli atti idonei al raggiungimento degli
obiettivi e delle finalità dell’Ente nel quadro
degli indirizzi generali e in attuazione delle decisioni fondamentali approvate dal Consiglio
comunale. In particolare, la Giunta esercita le
funzioni di indirizzo politico - amministrativo,
definendo gli obiettivi e i programmi da attuare e
adottando gli altri atti rientranti nello svolgimento di tali funzioni, e verifica la rispondenza dei
risultati dell’attività amministrativa e della
gestione agli indirizzi impartiti.
giorni dalla loro presentazione. Trascorso tale
termine, il Consiglio comunale è sciolto, con
contestuale nomina di un Commissario.
2. La procedura per la verifica dell’impedimento
viene attivata dal Vice Sindaco o, in mancanza,
dall’Assessore più anziano secondo l’ordine di
nomina che vi provvede di intesa con i Gruppi
consiliari.
3. Il Consiglio si pronuncia definitivamente sulle
cause dell’impedimento.
Art. 39
Vice Sindaco
1. Il Vice Sindaco, nominato dal Sindaco, è l’Assessore che ha la delega generale per l’esercizio di
tutte le funzioni del Sindaco, in caso di assenza o
impedimento di quest’ultimo.
2. In caso di assenza, impedimento o sospensione
anche del Vice Sindaco si segue l’ordine degli
Assessori così come risultante dall’atto di nomina.
3. Se il Vice Sindaco cessa dalla carica per dimissioni, revoca o altra causa, il Sindaco individua
l’Assessore tenuto a svolgere le funzioni di Vice
Sindaco dandone comunicazione al Consiglio
nella prima seduta successiva alla cessazione della carica.
Art. 42
Composizione
1. La Giunta è composta dal Sindaco e da un numero di Assessori non superiore ad un terzo, arrotondato aritmeticamente, del numero dei Consiglieri comunali, computando a tal fine il Sindaco,
di cui uno è investito della carica di Vice Sindaco.
2. Gli Assessori sono scelti normalmente tra i Consiglieri; possono tuttavia essere nominati anche
Assessori esterni al Consiglio, purché dotati dei
requisiti di eleggibilità e in possesso di competenza ed esperienza tecnica, amministrativa o
professionale.
3. Gli Assessori esterni possono partecipare alle
sedute del Consiglio e intervenire nella discussione, ma non hanno diritto di voto.
Art. 40
Mozione di sfiducia
1. Il voto del Consiglio comunale contrario a una
proposta del Sindaco o della Giunta non comporta le dimissioni degli stessi.
2. Il Sindaco e la rispettiva Giunta cessano dalla
carica in caso di approvazione di una mozione di
sfiducia votata per appello nominale dalla maggioranza assoluta dei componenti del Consiglio.
La mozione di sfiducia deve essere motivata e
sottoscritta da almeno i due quinti dei Consiglieri assegnati, senza computare a tal fine il Sindaco, e viene messa in discussione non prima di
dieci giorni e non oltre trenta giorni dalla sua presentazione. Se la mozione viene approvata, si
procede allo scioglimento del Consiglio ed alla
nomina di un Commissario ai sensi delle leggi
vigenti.
Art. 43
Nomina
1. Il Vice Sindaco e gli altri componenti della Giunta sono nominati dal Sindaco e presentati al Consiglio comunale nella prima seduta successiva
alle elezioni.
2. Il Sindaco può revocare uno o più Assessori dandone motivata comunicazione al Consiglio e
deve sostituire entro quindici giorni gli Assessori dimissionari.
3. Le cause di incompatibilità, la posizione e lo stato giuridico degli Assessori nonché gli istituti
della decadenza e della revoca sono disciplinati
dalla legge. Non possono comunque far parte
della Giunta coloro che abbiano tra loro o con il
Sindaco rapporti di parentela entro il terzo grado,
di affinità fino al terzo grado, di affiliazione e i
coniugi.
4. Salvi i casi di revoca da parte del Sindaco, la
Giunta rimane in carica fino al giorno della proclamazione degli eletti in occasione del rinnovo
del Consiglio comunale.
Capo III
Giunta
Art. 41
Giunta comunale
1. La Giunta è organo d’impulso e di gestione amministrativa, collabora col Sindaco al governo del
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Art. 44
Funzionamento
1. La Giunta è convocata e presieduta dal Sindaco,
che coordina e controlla l’attività degli Assessori
e stabilisce l’ordine del giorno delle riunioni,
anche tenuto conto degli argomenti proposti dai
singoli Assessori.
2. Le modalità di convocazione e di funzionamento
della Giunta sono stabilite in modo informale
dalla stessa.
3. Le sedute sono valide se è presente la metà più
uno dei componenti arrotondata aritmeticamente
e computando il Sindaco e le deliberazioni sono
adottate a maggioranza dei presenti.
ANNO XLV • N. 104
i) approva e decide su tutte le materie ad essa
riservate dalla legge vigente;
j) modifica le tariffe ed elabora e propone al Consiglio comunale i criteri per la determinazione delle nuove;
k) promuove la resistenza in giudizio e nomina il
difensore dell’Ente.
Art. 46
Obbligo di astensione e divieto
di incarichi e consulenze
1. I componenti degli organi comunali devono astenersi dal prendere parte alle deliberazioni riguardanti interessi propri nei confronti del Comune e
degli enti o aziende dipendenti o sottoposte alla
sua amministrazione o vigilanza. Parimenti
devono astenersi quando si tratta di interessi dei
loro parenti o affini sino al quarto grado del
coniuge o del convivente o di conferire impieghi
o incarichi ai medesimi.
2. Il divieto di cui al comma precedente comporta
anche l’obbligo di allontanarsi durante la trattazione delle precedenti questioni.
3. I due precedenti commi si applicano anche al
Segretario.
4. Al Sindaco nonché agli Assessori ed ai Consiglieri comunali è vietato ricoprire incarichi ed assumere consulenze presso enti ed istituzioni dipendenti o comunque sottoposti al contributo ed alla
vigilanza del Comune.
Art. 45
Competenze
1. La Giunta collabora con il Sindaco nell’amministrazione del Comune e compie gli atti che, ai
sensi di legge o del presente Statuto, non siano
riservati al Consiglio e non rientrino nelle competenze attribuite al Sindaco, al Segretario comunale, al Direttore o ai Responsabili dei servizi
comunali.
2. Opera in modo collegiale, da attuazione agli indirizzi generali espressi dal Consiglio e svolge attività propositiva e di impulso nei confronti dello
stesso.
3. La Giunta, in particolare, nell’esercizio delle attribuzioni di governo e delle funzioni organizzative:
a) propone al Consiglio i regolamenti;
b) approva i progetti, i programmi esecutivi e tutti i provvedimenti che non siano riservati dalla legge o dal regolamento di contabilità ai
Responsabili dei servizi comunali;
c) elabora le linee di indirizzo e predispone le
proposte di provvedimenti da sottoporre alle
determinazioni del Consiglio;
d) assume attività di iniziativa, di impulso e di
raccordo con gli organi di partecipazione e
decentramento;
e) propone i criteri generali, per la concessione di
sovvenzioni, contributi, sussidi e vantaggi
economici di qualunque genere a enti e persone;
f) approva i regolamenti sull’ordinamento degli
uffici e dei servizi nel rispetto dei criteri generali stabiliti dal Consiglio,
g) decide in ordine alle controversie sulle competenze funzionali che potrebbero sorgere fra
gli organi gestionali dell’Ente;
h) approva il P.E.G. su proposta del Direttore
generale;
TITOLO IV
PARTECIPAZIONE E ACCESSO ALLE
INFORMAZIONI ED AI DOCUMENTI
AMMINISTRATIVI
Capo I
Partecipazione
Art. 47
Partecipazione popolare
1. Il Comune promuove e tutela la partecipazione dei
cittadini, singoli o associati, all’amministrazione
dell’Ente al fine di assicurarne il buon andamento, l’imparzialità e la trasparenza.
2. La partecipazione popolare si esprime attraverso
l’incentivazione delle forme associative e di
volontariato e il diritto dei singoli cittadini a
intervenire nel procedimento amministrativo.
Art. 48
Consiglio comunale dei ragazzi
1. Il Comune, allo scopo di favorire la partecipazio-
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BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE
ne dei ragazzi alla vita collettiva, può promuovere l’elezione del Consiglio comunale dei ragazzi.
2. Il Consiglio comunale dei ragazzi può deliberare
in via consultiva nelle seguenti materie: politica
ambientale, sport, tempo libero, giochi, rapporti
con l’associazionismo, cultura, spettacolo, pubblica istruzione, assistenza ai giovani e agli
anziani, rapporti con l’UNICEF.
3. Le modalità di elezione e il funzionamento del
Consiglio comunale dei ragazzi sono stabiliti con
apposito regolamento.
ANNO XLV • N. 104
Consulta, nel rispetto del principio di autogestione, e ne stabilisce le materie di competenza.
3. Con provvedimento del Sindaco è istituita la conferenza delle Consulte, costituita dai membri di
ciascuna Consulta e da rappresentanti dell’Amministrazione comunale.
Art. 51
Poteri delle Consulte
1. Le Consulte, nelle materie di competenza, possono:
a) esprimere, a richiesta o su propria iniziativa,
pareri preventivi sull’adozione di atti comunali;
b) formulare proposte agli organi comunali per
l’adozione di atti;
c) avanzare proposte per la gestione di servizi e
per l’uso di beni comunali;
d) chiedere che funzionari comunali vengano
invitati alle riunioni per l’esposizione di particolari problematiche.
ART. 49
Sostegno dell’associazionismo
1. Il Comune promuove, sostiene e valorizza le organizzazioni di volontariato, gli enti, le associazioni e le cooperative sociali, con esclusione dei partiti politici e delle organizzazioni sindacali, che
perseguono, senza scopo di lucro, finalità umanitarie, scientifiche, culturali, sportive, religiose, di
promozione sociale e civile, di integrazione
sociale e lavorativa dei portatori di handicap, di
salvaguardia dell’ambiente naturale e del patrimonio culturale ed artistico.
2. Il Comune può erogare alle associazioni iscritte
all’albo comunale di cui al successivo art. 52
contributi economici da destinarsi allo svolgimento dell’attività associativa.
3. Il Comune può altresì mettere a disposizione delle associazioni, di cui al comma precedente, a
titolo di contributo, strutture, beni e servizi.
4. Le modalità di erogazione dei contributi o di fruizione delle strutture, dei beni o dei servizi dell’Ente sono stabilite in apposito regolamento, in
modo da garantire a tutte le associazioni pari
opportunità.
5. Il Comune può infine erogare contributi anche ad
associazioni, con esclusione dei partiti politici e
delle organizzazioni sindacali, che non hanno
sezioni locali, ma di cui siano riconosciute finalità di elevato valore culturale, sociale, civile,
ecc.
Art. 52
Albo comunale delle associazioni
1. Nell’ambito delle finalità perseguite dal Comune,
è istituito l’albo delle libere associazioni nel quale hanno titolo di essere iscritte le libere associazioni che siano regolarmente istituite ed organizzate, operino nel territorio comunale, ivi comprese le sezioni locali di associazioni a rilevanza
sovracomunale, e perseguano scopi di tutela e di
promozione di interessi generali o comunque di
interessi significativi e rilevanti per la comunità
locale.
2. L’iscrizione, su domanda, all’albo comunale è
deliberata dalla Giunta, previo accertamento dei
requisiti di cui al comma precedente.
3. Allo scopo di ottenere la registrazione è necessario che l’associazione depositi in Comune copia
dell’atto costitutivo e del proprio statuto e comunichi la sede e il nominativo del legale rappresentante.
Art. 50
Consulte
1. Al fine di rendere effettiva la partecipazione dei
cittadini alla cosa pubblica, il Comune costituisce, di propria iniziativa o su richiesta dei soggetti di cui all’articolo precedente, purché iscritti
all’albo comunale, le Consulte, quali organi di
consultazione e di partecipazione dell’Amministrazione comunale.
2. Apposito regolamento disciplina la composizione,
l’organizzazione e il funzionamento di ciascuna
Art. 53
Diritti delle associazioni
1. Ciascuna associazione registrata all’albo comunale ha diritto, per il tramite del legale rappresentante o suo delegato, di accedere ai dati di cui è
in possesso l’Amministrazione e di essere consultata, a richiesta, in merito alle iniziative dell’Ente nel settore in cui essa opera.
2. Le scelte amministrative che incidono sull’attività
delle associazioni devono essere precedute dal-
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l’acquisizione di pareri espressi dagli organi collegiali delle stesse. I pareri devono pervenire
all’Ente nei termini stabiliti nella richiesta che, in
ogni caso, non devono essere inferiori a dieci
giorni.
ANNO XLV • N. 104
Art. 57
Consultazione
1. Il Comune riconosce, come istituto di partecipazione, la consultazione dei cittadini.
2. La consultazione, indetta dal Sindaco, a seguito di
decisione del Consiglio comunale o della Giunta
ovvero su richiesta del 3% (tre per cento) dei cittadini residenti nel capoluogo o in ciascuna delle
frazioni, che abbiano compiuto i 16 anni, è volta
a conoscere, tramite l’espressione di un voto, la
volontà dei cittadini nei confronti degli indirizzi
politico-amministrativi dell’Amministrazione
comunale su questioni di esclusivo interesse
locale.
3. La consultazione dei cittadini può essere generale, se è diretta ad ascoltare tutti i cittadini che
abbiano compiuto i 16 anni di età, senza alcuna
altra qualificazione, oppure parziale, se è rivolta
ad ascoltare esclusivamente parte della popolazione residente su una determinata zona di territorio e/o frazione, ovvero organizzata in formazioni economiche e sociali, in associazioni o altri
organismi, ovvero costituita da particolari categorie di cittadini, quali i giovani, gli studenti, i
lavoratori, gli imprenditori, le casalinghe, gli
anziani, ecc.
Art. 54
Volontariato
1. Il Comune promuove forme di volontariato per un
coinvolgimento della popolazione in attività volte al miglioramento della qualità della vita personale, civile e sociale, in particolare delle fasce in
costante rischio di emarginazione, nonché per la
tutela dell’ambiente.
2. Il volontariato potrà esprime il proprio punto di
vista sui bilanci e i programmi dell’Ente e collaborare a progetti, strategie, studi e sperimentazioni.
3. Il Comune può gestire servizi in collaborazione
con le associazioni di volontariato riconosciute a
livello nazionale e/o inserite nell’apposito albo
regionale o comunale.
Art. 55
Comitato di protezione civile
1. Viene costituito, per effetto della legge regionale,
un Comitato per la protezione civile, al quale partecipano cittadini volontari adeguatamente formati che si rendono disponibili, sia per avviare
attività di prevenzione e di sensibilizzazione della popolazione, sia per offrire un aiuto nel caso di
eventuali emergenze nel territorio.
2. Il Comitato ha sede nel Comune è presieduto dal
Sindaco che funge da garante del rispetto delle
direttive regionali e nomina nel suo seno un
direttore tecnico.
3. L’attività del Comitato è disciplinata da apposito
regolamento.
Art. 58
Materia di consultazione
1. La consultazione, non coincidente con altre operazioni di voto, può vertere su:
a) pianificazione urbanistica generale del territorio comunale;
b) apertura e sfruttamento di cave;
c) costruzione di infrastrutture di particolare
rilievo;
d) proposta di gestione, in concessione o a mezzo S.p.A., di servizi o beni pubblici, già gestiti in economia o azienda speciale;
e) altre questioni di interesse locale.
2. Sono escluse dalla consultazione le materie tributarie e tariffarie, le designazioni e le nomine, le
questioni attinenti la tutela delle minoranze etniche e religiose e le questioni che eccedano la
dimensione locale.
Capo II
Modalità di partecipazione
Art. 56
Istanze, petizioni e proposte
1. I cittadini, singoli e associati, possono rivolgere al
Comune istanze, petizioni e proposte dirette a
promuovere interventi per la miglior tutela di
interessi collettivi alle quali viene data risposta
scritta nei termini delle vigenti norme di legge.
2. Il Sindaco, in considerazione della loro rilevanza,
può inserire le questioni sollevate nell’ordine del
giorno della prima seduta utile del competente
organo comunale.
Art. 59
Svolgimento e conseguenze della consultazione
1. Le modalità di convocazione e svolgimento delle
consultazioni sono stabilite nell’apposito regolamento.
2. Si dovrà comunque assicurare:
a) la divulgazione dell’indizione della consulta-
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BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE
zione, con il preciso quesito da sottoporre a
votazione;
b) la disciplina della campagna di informazione;
c) l’accessibilità al luogo di riunione;
d) la verifica quantitativa della risposta;
e) la stesura di un sommario processo verbale
della proclamazione del risultato sottoscritto
dal Sindaco o suo sostituto, da tre cittadini
designati quali scrutatori e dal Funzionario
comunale verbalizzante.
3. I costi della consultazione sono a carico del
Comune.
4. Il Consiglio comunale ha il dovere di tenere in
considerazione la volontà espressa con la stessa.
ANNO XLV • N. 104
10. Il Comune fa fronte con proprie entrate all’onere finanziario per le spese referendarie.
Art. 61
Pronunciamento sull’ammissibilità
del referendum
1. E’ competenza del Consiglio comunale, sulla base
di un parere formale del Segretario comunale,
pronunciarsi sull’ammissibilità dei referendum.
Art. 62
Casi di inammissibilità’ del referendum
1. Non possono essere indetti referendum in materia
di tributi locali e di tariffe, di attività amministrative vincolate da leggi statali o regionali. Sono
inoltre escluse dalla podestà referendaria le
seguenti materie:
a) lo Statuto comunale;
b) il regolamento che disciplina il funzionamento degli organi comunali;
c) il regolamento degli uffici, dei servizi e le
materie inerenti l’organico comunale o di
enti, aziende, istituzioni dipendenti dal
Comune e società a partecipazione comunale;
d) le materie attinenti il bilancio;
e) il piano regolatore generale e strumenti urbanistici attuativi;
f) le espropriazioni ed occupazioni d’urgenza;
g) le designazioni, le nomine, le revoche ed in
genere le deliberazioni o questioni concernenti persone;
h) le questioni attinenti le minoranze etniche e
religiose.
Capo III
Referendum
Art. 60
Istituzione del referendum
1. Il Comune di Agugliano riconosce il referendum
come forma di partecipazione dei cittadini al
governo della città.
2. Sono consentiti nell’ambito del Comune di Agugliano il referendum propositivo ed abrogativo su
materie di esclusiva competenza locale e su atti
del Consiglio comunale sulla base di quesiti sottoscritti da un gruppo di promotori composto da
almeno cinquanta elettori.
3. Per la celebrazione della consultazione referendaria è necessario che il quesito proposto sia sottoscritto da elettori del Comune in numero non
inferiore al 10% (dieci per cento) di quelli iscritti nelle liste generali alla data di richiesta del
referendum.
4. La richiesta di referendum deve contenere il quesito che si vuole sottoporre alla popolazione,
esposto in termini chiari ed intelleggibili e si conclude con la sottoscrizione degli elettori con l’indicazione della loro qualificazione e del loro
riconoscimento.
5. La richiesta di referendum viene rivolta al Sindaco che provvederà in conformità alle disposizioni di apposito regolamento.
6. Il referendum è valido se ha partecipato la metà
più uno degli aventi diritto a voto.
7. Il referendum non può aver luogo in coincidenza
con le operazioni elettorali nazionali e locali.
8. Non vi può essere più di una consultazione referendaria all’anno.
9. Il referendum su un medesimo oggetto non può
essere ripetuto prima che siano trascorsi almeno
cinque anni dalla prima consultazione.
Art. 63
Presa d’atto del risultato del referendum
1. Nel caso in cui la proposta sottoposta a referendum abrogativo venga approvata dalla maggioranza assoluta degli aventi diritto al voto, il Consiglio comunale e la Giunta devono deliberare
l’annullamento degli atti sottoposti a referendum
entro trenta giorni dalla proclamazione dei risultati. Il successivo atto deliberativo sulla stessa
materia non può essere in contrasto con l’esito
del referendum e deve essere sufficientemente
motivato.
2. Nel caso in cui la proposta sottoposta a referendum propositivo venga approvata dalla maggioranza assoluta degli aventi diritto al voto, il Consiglio comunale e la Giunta devono prendere atto
del risultato della consultazione referendaria
entro trenta giorni e provvedere con atto formale
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BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE
in merito all’oggetto della stessa. Il mancato
recepimento delle indicazioni emerse dal referendum propositivo nei tempi indicati, o una interpretazione della proposta stessa, deve essere adeguatamente motivato e deliberato dalla maggioranza assoluta dei Consiglieri comunali.
ANNO XLV • N. 104
8. Il regolamento assicura ai cittadini singoli o associati il diritto d’accesso ai documenti amministrativi e alle informazioni di cui é in possesso
l’Amministrazione, disciplina il rilascio di copie
di atti previo pagamento dei soli costi; individua,
con norme di organizzazione degli uffici e dei
servizi, i responsabili dei procedimenti; detta le
norme necessarie per assicurare ai cittadini
l’informazione sullo stato degli atti e delle procedure e sull’ordine di esame di domande, progetti
e provvedimenti che comunque li riguardino.
9. Il rifiuto, il differimento e la limitazione dell’accesso sono ammessi soltanto nei casi e nei limiti
stabiliti dal regolamento.
10. Al fine di rendere effettiva la partecipazione dei
cittadini all’attività dell’Amministrazione, il
Comune assicura l’accesso alle strutture e ai
servizi agli enti, alle organizzazioni di volontariato e alle associazioni.
11. Le aziende e gli enti dipendenti dal Comune hanno l’obbligo di informare la loro attività a tali
principi.
Capo IV
Accesso alle informazioni
Art. 64
Diritto di accesso e di informazione dei cittadini
1. Ciascun elettore può far valere innanzi alle giurisdizioni amministrative le azioni e i ricorsi che
spettano al Comune.
2. Tutti gli atti dell’Amministrazione comunale sono
pubblici a eccezione di quelli coperti da segreto
per effetto di previsione di legge o di temporanea
e motivata dichiarazione del Sindaco che ne vieti l’esibizione, quando la diffusione possa pregiudicare il diritto alla riservatezza delle persone,
dei gruppi e delle imprese.
3. Anche in presenza del diritto alla riservatezza il
Sindaco deve garantire ai soggetti interessati la
visione degli atti relativi ai procedimenti amministrativi la cui conoscenza sia necessaria per
curare o per difendere i loro interessi giuridici.
4. Il Sindaco ha la facoltà di differire l’accesso ai
documenti richiesti sino a quando la conoscenza
di essi possa impedire o gravemente ostacolare lo
svolgimento dell’attività amministrativa. Non é
comunque ammesso l’accesso agli atti preparatori nel corso della formazione dei provvedimenti
riguardanti atti normativi, amministrativi generali, di pianificazione e di programmazione, salvo
diverse disposizioni di legge.
5. E’ considerato documento amministrativo ogni
rappresentazione grafica, foto cinematografica,
elettromagnetica o di qualunque altra specie del
contenuto di atti anche interni formati dall’Amministrazione comunale o comunque dalla stessa
utilizzati ai fini dell’attività amministrativa.
6. Il diritto di accesso si esercita mediante esame e
estrazione di copia dei documenti amministrativi
nei modi e con i limiti indicati dal regolamento.
L’esame dei documenti é gratuito. Il rilascio di
copia é subordinato soltanto al rimborso del
costo di riproduzione salve le vigenti disposizioni in materia di bollo, nonché i diritti di ricerca e
di visura.
7. La richiesta di accesso ai documenti deve essere
motivata e deve riguardare documenti formati
dall’Amministrazione comunale o da questa
detenuti stabilmente.
Art. 65
Partecipazione dei cittadini nel procedimento
relativo all’adozione di atti che incidono su
situazioni giuridiche soggettive
1. Ove non sussistano ragioni d’impedimento derivanti da particolari esigenze di celerità del procedimento, l’avvio dello stesso é comunicato con le
modalità di cui all’art. 66 del presente Statuto ai
soggetti nei confronti dei quali il provvedimento
finale é destinato a produrre effetti diretti e a
quelli che per legge debbono intervenirvi. Ove
parimenti non sussistano le ragioni di impedimento predette, qualora da un provvedimento
possa derivare un pregiudizio a soggetti individuati o facilmente individuabili diversi dai suoi
diretti destinatari, l’Amministrazione é tenuta a
fornire loro con le stesse modalità notizia dell’inizio del procedimento.
2. Nelle ipotesi di cui al comma primo resta salva la
facoltà dell’Amministrazione comunale di adottare, prima della effettuazione delle comunicazioni, provvedimenti cautelari.
3. Il Comune non può aggravare il procedimento se
non per straordinarie e motivate esigenze imposte dallo svolgimento dell’istruttoria.
Art. 66
Comunicazione dell’avvio del procedimento
1. L’Amministrazione comunale provvede a dare
notizia dell’avvio del procedimento mediante
comunicazione personale.
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BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE
2. Nella comunicazione debbono essere indicati:
- l’organo competente al provvedimento conclusivo;
- l’oggetto del procedimento promosso;
- l’Ufficio e la persona responsabile del procedimento;
- l’Ufficio dove prendere visione degli atti.
3. Qualora per il numero dei destinatari la comunicazione personale non sia possibile o risulti particolarmente gravosa l’Amministrazione provvede a rendere noti gli elementi di cui al precedente comma mediante forme di pubblicità idonee di
volta in volta stabilite dalla Amministrazione
medesima.
4. L’omissione di taluna delle comunicazioni prescritte può essere fatta valere soltanto dal soggetto nel cui interesse la comunicazione è prevista.
ANNO XLV • N. 104
2. All’Ufficio di Difensore civico deve essere eletta
persona che sia in possesso dei requisiti di eleggibilità e di compatibilità con la carica di Consigliere comunale e che, per esperienze acquisite
presso le amministrazioni pubbliche o nell’attività svolta, offra garanzia di competenza giuridico-amministrativa, di probità e obiettività di giudizio.
3. L’incarico di Difensore civico è incompatibile con
ogni altra carica elettiva pubblica. L’incompatibilità, originaria o sopravvenuta, comporta la
dichiarazione di decadenza dall’ufficio ad opera
del Consiglio se l’interessato non fa cessare la
relativa causa entro venti giorni dalla contestazione.
4. Il Difensore civico è eletto dal Consiglio a scrutinio segreto con la maggioranza dei due terzi dei
Consiglieri in carica. Dura in carica cinque anni
e, comunque, fino alla prestazione del giuramento da parte del successore.
5. Prima di assumere le funzioni presta giuramento
nelle mani del Sindaco con la seguente formula:
“Giuro di adempiere il mandato ricevuto nell’interesse dei cittadini e nel rispetto delle leggi”.
6. Svolge il proprio incarico in piena indipendenza
dagli organi del Comune. Ha diritto di accedere a
tutti gli atti d’ufficio e non può essergli opposto
il segreto d’ufficio ai sensi dell’art. 24, comma
quattro della Legge 7 agosto 1990, n. 241, ed è
tenuto a sua volta al segreto d’ufficio secondo le
norme di legge. Gli Amministratori del Comune
e degli enti sottoposti a vigilanza del Comune,
nonché i dipendenti sono tenuti a fornirgli le
informazioni utili allo svolgimento della funzione entro sette giorni dalla richiesta.
7. Può essere revocato prima della scadenza del
mandato solo per gravi o ripetute violazioni di
legge, ovvero per accertata inefficienza. La
mozione di sfiducia deve essere approvata con la
stessa maggioranza richiesta per la designazione.
8. Entro il 31 gennaio di ogni anno presenta al Consiglio una relazione sull’attività svolta e sulle
disfunzioni rilevate. La relazione viene iscritta
all’ordine del giorno del primo Consiglio utile.
Per casi di particolare importanza o, comunque,
meritevoli di urgente segnalazione, il Difensore
civico può inviare in qualsiasi momento particolari relazioni o segnalazioni al Consiglio.
9. Può rendere pubblici i risultati della propria attività nelle forme che ritiene più idonee, con l’omissione di riferimenti nominativi a persone.
10. Le risorse finanziarie, il personale, le strutture
tecniche e gli uffici a disposizione del Difensore civico, nonché la sua indennità sono determinati con specifico provvedimento della Giunta.
Art. 67
Interventi di altri soggetti nel procedimento
1. Qualunque soggetto portatore d’interessi pubblici
o privati, nonché i portatori di interessi diffusi
costituiti in associazioni o comitati cui possa
derivare un pregiudizio dal provvedimento, hanno facoltà di intervenire nel procedimento.
Art. 68
Raccolte normative a disposizione dei cittadini
1. Presso apposito ufficio comunale debbono essere
tenute a disposizione dei cittadini le raccolte della “Gazzetta Ufficiale della Repubblica”, del
“Bollettino Ufficiale della Regione Marche”, dei
regolamenti comunali e la raccolta degli usi locali.
2. Presso la biblioteca comunale è depositata la raccolta delle deliberazioni di Consiglio e di Giunta
comunali per la libera consultazione dei cittadini.
TITOLO V
DIFENSORE CIVICO
Art. 69
Difensore civico
1. Può essere istituito l’Ufficio del Difensore civico,
preferibilmente in collaborazione con i Comuni
limitrofi. Il Difensore civico svolge il ruolo di
garante dell’imparzialità e del buon andamento
dell’Amministrazione comunale e delle aziende
ed enti dipendenti, segnalando al Sindaco, anche
di propria iniziativa, gli abusi, le disfunzioni le
carenze e i ritardi nei confronti dei cittadini. Il
Difensore civico svolge altresì funzioni del controllo eventuale contemplato dal Testo Unico.
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BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE
ANNO XLV • N. 104
- adottano gli atti rientranti nello svolgimento
delle funzioni di cui sopra;
- verificano la rispondenza dei risultati dell’attività amministrativa e della gestione degli indirizzi impartiti.
3. Gli uffici sono organizzati secondo i principi e i
criteri di autonomia, trasparenza, efficacia, efficienza, funzionalità ed economicità di gestione,
professionalità, flessibilità e responsabilizzazione del personale.
4. I servizi e gli uffici operano sulla base dell’individuazione delle esigenze dei cittadini, adeguando
costantemente la propria azione amministrativa e
i servizi offerti, verificandone la rispondenza ai
bisogni e all’economicità.
5. Gli orari dei servizi aperti al pubblico vengono
fissati dal Sindaco per il miglior soddisfacimento
delle esigenze dei cittadini.
TITOLO VI
ORDINAMENTO AMMINISTRATIVO DEL
COMUNE
Art. 70
Principi generali
1. L’Amministrazione del Comune si esplica
mediante il perseguimento di obiettivi specifici e
deve essere improntata ai seguenti principi:
- organizzazione del lavoro per obiettivi, programmi e progetti;
- analisi e individuazione delle produttività e dei
carichi funzionali di lavoro e del grado di efficacia dell’attività svolta da ciascun elemento
dell’apparato;
- attribuzione di responsabilità strettamente collegata all’ambito di autonomia decisionale dei
soggetti;
- superamento della separazione rigida delle
competenze nella divisione del lavoro e conseguimento della massima flessibilità delle strutture e del personale e dell’ampia collaborazione tra gli uffici.
2. Il Comune uniforma la sua iniziativa al principio
della separazione tra compiti di indirizzo e di
controllo spettanti agli organi elettivi e compiti di
gestione amministrativa tecnica e contabile spettanti ai dirigenti.
3. Assume come caratteri propri i criteri dell’autonomia, della funzionalità ed economicità di gestione, secondo principi di professionalità e responsabilità. L’organizzazione comunale si ripartisce
in settori.
Art. 72
Regolamento degli uffici e dei servizi
1. Il Comune attraverso il regolamento degli uffici e
dei servizi stabilisce le norme generali per l’organizzazione e il funzionamento degli stessi e, in
particolare le attribuzioni, e le responsabilità di
ciascuna struttura organizzativa, i rapporti reciproci tra uffici e servizi e tra questi, il Direttore,
se nominato, e gli organi amministrativi.
2. Il regolamento si uniforma al principio secondo
cui agli organi di governo è attribuita la funzione
politica di indirizzo e di controllo, intesa come
potestà di stabilire in piena autonomia, obiettivi e
finalità dell’azione amministrativa in ciascun settore e di verificarne il conseguimento; al Direttore, se nominato, e ai Funzionari responsabili
spetta, ai fini del perseguimento degli obiettivi
assegnati, il compito di definire, congruamente
con i fini istituzionali, gli obiettivi più operativi e
la gestione amministrativa, tecnica e contabile
secondo principi di professionalità e responsabilità.
3. Il Comune recepisce e applica gli accordi collettivi nazionali approvati nelle forme di legge e tutela la libera organizzazione sindacale dei dipendenti stipulando con le rappresentanze sindacali
gli accordi collettivi decentrati ai sensi delle norme di legge e contrattuali in vigore.
Art. 71
Organizzazione degli uffici e del personale
1. Il Comune disciplina con appositi atti la dotazione organica del personale e, in conformità alle
norme del presente Statuto, l’organizzazione
degli uffici e dei servizi sulla base della distinzione tra funzione politica e di controllo attribuita al Consiglio Comunale, al Sindaco e alla Giunta e funzione di gestione amministrativa attribuita al Direttore generale, se nominato, al Segretario comunale e ai Responsabili degli uffici e dei
servizi.
2. Sulla base del principio di separazione delle competenze di cui al precedente comma, gli organi di
governo:
- esercitano le funzioni di indirizzo politico amministrativo, definendo gli obiettivi e i programmi;
Art. 73
Diritti e doveri dei dipendenti
1. I dipendenti comunali, inquadrati in ruoli organici e ordinati secondo categorie in conformità alla
disciplina generale sullo stato giuridico e il trattamento economico del personale stabilito dalla
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legge e dagli accordi collettivi nazionali, svolgono la propria attività al servizio e nell’interesse
dei cittadini.
2. Ogni dipendente comunale è tenuto ad assolvere
con correttezza e tempestività agli incarichi di
competenza dei relativi uffici e servizi e, nel
rispetto delle competenze dei rispettivi ruoli, a
raggiungere gli obiettivi assegnati, egli è altresì
direttamente responsabile verso il Direttore, se
nominato, verso il Responsabile di settore e verso l’Amministrazione degli atti compiuti e dei
risultati conseguiti nell’esercizio delle proprie
funzioni.
3. Il regolamento di organizzazione degli uffici e dei
servizi determina le condizioni e le modalità con
le quali il Comune promuove l’aggiornamento e
la progressione professionale del personale, assicura condizioni di lavoro idonee a preservarne la
salute e l’integrità psicofisica e garantisce pieno
ed effettivo esercizio delle libertà e dei diritti sindacali.
4. L’approvazione dei ruoli dei tributi e dei canoni
nonché la stipulazione, in rappresentanza dell’Ente, dei contratti già approvati, compete al
personale responsabile dei settori, nel rispetto
delle direttive impartite dal Sindaco, dal Direttore e dagli Organi collegiali.
5. Il personale di cui al precedente comma provvede
altresì al rilascio delle autorizzazioni commerciali di polizia amministrativa, nonché delle autorizzazioni, delle concessioni edilizie e alla pronuncia delle ordinanze di natura non contingibile ed
urgente.
6. Il regolamento d’organizzazione individua forme
e modalità di gestione della struttura comunale.
ANNO XLV • N. 104
Art. 75
Compiti del Direttore generale
1. Il Direttore generale provvede ad attuare gli indirizzi e gli obiettivi stabiliti dagli organi di governo dell’Ente secondo le direttive che, a tale
riguardo, gli impartirà il Sindaco.
2. Sovrintende alla gestione dell’Ente perseguendo
livelli ottimali d’efficacia ed efficienza tra i
Responsabili di settore che allo stesso tempo
rispondono nell’esercizio delle funzioni loro
assegnate.
3. La durata dell’incarico non può eccedere quella
del mandato elettorale del Sindaco che può procedere alla sua revoca nel caso in cui non riesca
a raggiungere gli obiettivi fissati o quando sorga
contrasto con le linee di politica amministrativa
della Giunta, nonché in ogni altro caso di grave
opportunità.
Art. 76
Funzioni del Direttore generale
1. Il Direttore generale predispone la proposta di
piano esecutivo di gestione e del piano dettagliato degli obiettivi previsto dalle norme della contabilità, sulla base degli indirizzi forniti dal Sindaco e dalla Giunta comunale.
2. Egli in particolare esercita le seguenti funzioni:
a) predispone sulla base delle direttive stabilite
dal Sindaco, programmi organizzativi o d’attuazione, relazioni o studi particolari;
b) organizza e dirige il personale, coerentemente
con gli indirizzi funzionali stabiliti dal Sindaco e dalla Giunta;
c) verifica l’efficacia e l’efficienza dell’attività
degli uffici e del personale ad essi preposto;
d) promuove i procedimenti disciplinari nei confronti dei Responsabili dei settori e adotta le
sanzioni sulla base di quanto prescrive il
regolamento, in armonia con le previsioni dei
contratti collettivi di lavoro;
e) autorizza le missioni, le prestazioni di lavoro
straordinario, i congedi, i permessi, dei
Responsabili di settore;
f) emana gli atti d’esecuzione delle deliberazioni
non demandati alla competenza del Sindaco o
dei Responsabili di settore;
g) gestisce i progetti di mobilità intersettoriale
del personale;
h) riesamina annualmente, sentiti i Responsabili
di settore, l’assetto organizzativo dell’Ente e
la distribuzione dell’organico effettivo, proponendo alla Giunta e al Sindaco eventuali
provvedimenti in merito;
Art. 74
Direttore generale
1. Il Sindaco può nominare un Direttore generale, al
di fuori della dotazione organica e con un contratto a tempo determinato, secondo i criteri stabiliti dal regolamento d’organizzazione, dopo
aver stipulato apposita convenzione tra Comuni
le cui popolazioni assommate raggiungono i 15
mila abitanti.
2. In tal caso il Direttore generale dovrà provvedere
alla gestione coordinata o unitaria dei servizi tra
i Comuni interessati.
3. Quando non risulta stipulata la convenzione per il
servizio di direzione generale, le relative funzioni possono essere conferite dal Sindaco al Segretario comunale.
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i) promuove i procedimenti e adotta, in via surrogatoria, gli atti di competenza dei Responsabili di settore nei casi in cui essi siano temporaneamente assenti, previa istruttoria curata
dal servizio competente o previa diffida, nel
caso di inadempienza.
j) istruisce questioni a carattere legale.
ANNO XLV • N. 104
Statuto o dai regolamenti o conferitagli dal
Sindaco;
- assume la presidenza delle commissioni di concorso relative ai posti di Responsabile di settore.
3. Al Segretario comunale spetta altresì l’esercizio di
tutte le competenze proprie del Direttore generale, qualora tali funzioni siano state conferite con
provvedimento del Sindaco.
4. Qualora il Comune non provveda alla nomina del
Direttore generale in forma associata con altri
Comuni, oppure qualora il Sindaco non provveda
a conferire le funzioni di Direttore generale al
Segretario comunale, allo stesso Segretario compete, infine, la sovrintendenza e il coordinamento dei Responsabili di Settore.
5. Il Sindaco può conferire al Segretario comunale
ulteriori attribuzioni nell’ambito di quelle a rilevanza squisitamente politica.
Art. 77
Segretario comunale
1. Il Comune, ha un Segretario titolare nominato dal
Sindaco scelto tra gli iscritti nell’apposito albo
professionale.
2. Il Segretario continua ad esercitare le proprie funzioni, dopo la cessazione del mandato del Sindaco, fino alla riconferma o alla nomina del nuovo
Segretario. La nomina è disposta non prima di
sessanta giorni e non oltre centoventi dall’insediamento del Sindaco, decorsi i quali il Segretario si intende confermato.
3. Il Segretario può essere revocato con provvedimento motivato del Sindaco, previa deliberazione della Giunta, per gravi violazioni dei doveri
d’ufficio, nel rispetto della procedura definita in
sede di contratto collettivo.
4. Il Consiglio comunale può approvare la stipulazione di convenzioni con altri Comuni per la
gestione consortile dell’ufficio del Segretario
comunale.
5. Lo stato giuridico e il trattamento economico del
Segretario comunale sono stabiliti dalla legge e
dalla contrattazione collettiva.
6. Il Segretario comunale nel rispetto delle direttive
impartite dal Sindaco, presta consulenza giuridica agli organi del Comune, ai singoli Consiglieri
e agli uffici.
Art. 79
Vice Segretario
1. Il Comune può istituire la figura del Vice Segretario che coadiuva il Segretario comunale e lo
sostituisce nei casi di vacanza, assenza o impedimento.
2. Il Vice Segretario collabora con il Segretario
comunale, ove richiesto da quest’ultimo, in relazione a specifiche attività proprie del Segretario
medesimo.
3. Il Vice Segretario è nominato, di norma, tra i
responsabili apicali di settore, con provvedimento del Sindaco, a tempo determinato e su proposta del Segretario comunale.
Art. 78
Funzioni del Segretario comunale
1. Il Segretario comunale svolge compiti di collaborazione e funzioni di assistenza giuridico-amministrativa, nei confronti degli organi dell’Ente sia
elettivi che gestionali, in ordine alla conformità
dell’azione amministrativa alle leggi, allo Statuto e ai regolamenti.
2. Il Segretario comunale inoltre:
- partecipa con funzioni consultive referenti e di
assistenza alle riunioni del Consiglio e della
Giunta e ne cura la verbalizzazione;
- può rogare tutti i contratti nei quali il Comune è
parte ed autenticare scritture private ed atti unilaterali del Comune stesso;
- esercita ogni altra funzione attribuitagli dallo
Art. 80
Responsabili di settore
1. I Responsabili di settore sono individuati nel regolamento di organizzazione degli uffici e dei servizi e sono nominati dal Sindaco.
2. I Responsabili provvedono ad organizzare gli uffici e i servizi ad essi assegnati secondo le direttive impartite dal Sindaco e dalla Giunta comunale e in base alle indicazioni ricevute dal Direttore generale se nominato, ovvero dal Segretario se
nominato Direttore.
3. Essi nell’ambito delle competenze loro assegnate
provvedono a gestire l’attività dell’Ente e ad
attuare gli indirizzi e a raggiungere gli obiettivi
indicati dal Direttore, se nominato, dal Sindaco e
dalla Giunta comunale.
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Art. 81
Compiti dei Responsabili di settore
1. I Responsabili di settore stipulano in rappresentanza dell’Ente i contratti già deliberati, approvano i ruoli dei tributi e dei canoni, gestiscono le
procedure d’appalto e di concorso e provvedono
agli atti di gestione finanziaria, ivi compresa l’assunzione degli impegni di spesa.
2. Essi provvedono altresì al rilascio delle autorizzazioni o concessioni e svolgono inoltre le seguenti funzioni:
a) presiedono le commissioni di gara e di concorso, assumono le responsabilità dei relativi
procedimenti e propongono alla Giunta la
designazione degli altri membri;
b) rilasciano le attestazioni e le certificazioni;
c) emettono le comunicazioni, i verbali, le diffide ed ogni altro atto costituente manifestazione di giudizio e di conoscenza, ivi compresi,
per esempio, i bandi di gara e gli avvisi di
pubblicazione degli strumenti urbanistici;
d) provvedono alle autenticazioni e alle legalizzazioni;
e) pronunciano le ordinanze di demolizione dei
manufatti abusivi e ne curano l’esecuzione;
f) emettono le ordinanze d’ingiunzione di pagamento di sanzioni amministrative e dispongono l’applicazione delle sanzioni accessorie
nell’ambito delle direttive impartite dal Sindaco;
g) pronunciano le altre ordinanze previste da
norme di legge o di regolamento ad eccezione di quelle di cui all’art. 50 del D.Lgs.
18.8.2000, n.267;
h) promuovono i procedimenti disciplinari nei
confronti del personale ad essi sottoposto e
adottano le sanzioni nei limiti e con le procedure previste dalla legge e dal regolamento;
i) provvedono a dare pronta esecuzione alle deliberazioni della Giunta e del Consiglio e alle
direttive impartite dal Sindaco e dal Direttore;
j) forniscono al Direttore nei termini in cui al
regolamento di contabilità gli elementi per la
predisposizione della proposta di piano esecutivo di gestione;
k) autorizzano le prestazioni di lavoro straordinario, le ferie, i recuperi, le missioni del personale dipendente secondo le direttive impartite
dal Direttore o dal Sindaco;
l) concedono le licenze agli obiettori di coscienza in servizio presso il Comune;
m) rispondono nei confronti del Direttore generale del mancato raggiungimento degli obiettivi loro assegnati.
ANNO XLV • N. 104
3. I Responsabili di settore possono delegare le funzioni che precedono al personale ad essi sottoposto, pur rimanendo completamente responsabili
del regolare adempimento dei compiti loro assegnati.
4. Il Sindaco può delegare ai Responsabili di settore
ulteriori funzioni non previste dallo Statuto e dai
regolamenti, impartendo contestualmente le
necessarie direttive per il loro corretto espletamento.
Art. 82
Collaborazioni esterne
1. Il regolamento può prevedere collaborazioni
esterne, ad alto contenuto di professionalità con
rapporto di lavoro autonomo con obiettivi determinati e con convenzioni a termine.
2. Le norme regolamentari per il conferimento degli
incarichi di collaborazione a soggetti estranei
all’Amministrazione devono stabilirne la durata,
che non potrà essere superiore alla durata del
mandato elettorale, e i criteri per la determinazione del relativo trattamento economico.
Art. 83
Responsabilità verso il Comune
1. Gli Amministratori e i dipendenti comunali sono
tenuti a risarcire al Comune i danni derivanti dalla violazione di obblighi di servizio.
2. Il Sindaco, il Segretario comunale, il Responsabile di settore, che vengano a conoscenza, direttamente o in seguito a rapporto cui sono tenuti gli
organi inferiori, di fatti che diano luogo a responsabilità ai sensi del primo comma, devono farne
denuncia al procuratore della Corte dei Conti,
indicando tutti gli elementi raccolti per l’accertamento della responsabilità e la determinazione
dei danni.
3. Qualora il fatto dannoso sia imputabile al Segretario comunale o ad un Responsabile di settore la
denuncia è fatta a cura del Sindaco.
Art. 84
Responsabilità verso terzi
1. Gli Amministratori, il Segretario, il Direttore, se
nominato, e i dipendenti comunali che, nell’esercizio delle funzioni loro conferite dalle leggi e
dai regolamenti, cagionino ad altri, per dolo o
colpa grave, un danno ingiusto sono personalmente obbligati al risarcimento.
2. Ove il Comune abbia corrisposto al terzo l’ammontare del danno cagionato dall’Amministratore, dal Segretario o dal dipendente si rivale agen-
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BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE
do contro questi ultimi a norma del precedente
articolo.
3. La responsabilità personale dell’Amministratore,
del Segretario, del Direttore o del dipendente che
abbia violato diritti di terzi sussiste sia nel caso
d’adozione d’atti o di compimento d’operazioni,
sia nel caso d’omissioni o nel ritardo ingiustificato d’atti od operazioni al cui compimento
l’Amministratore, o il dipendente, siano obbligati per legge o per regolamento.
4. Quando la violazione del diritto sia derivata da atti
od operazioni d’organi collegiali del Comune,
sono responsabili in solido, il presidente e i membri del collegio che hanno partecipato all’atto od
operazione. La responsabilità è esclusa per coloro che abbiano fatto costatare nel verbale il proprio dissenso.
ANNO XLV • N. 104
Art. 88
Servizi pubblici comunali
1. Il Comune può istituire e gestire servizi pubblici
che abbiano per oggetto produzione di beni e servizi o l’esercizio d’attività rivolte a perseguire
fini sociali e a promuovere lo sviluppo economico e civile della comunità locale.
2. I servizi da gestirsi con diritto di privativa sono
stabiliti dalla legge.
Art. 89
Forme di gestione dei servizi pubblici
1. Il Consiglio comunale può deliberare l’istituzione
e l’esercizio dei pubblici servizi nelle seguenti
forme:
a) i servizi locali di rilevanza industriale nei modi
e nei termini stabiliti dalla legge;
b) i servizi pubblici locali privi di rilevanza industriale, cioè quelli sociali, culturali e del tempo libero, mediante affidamento diretto a:
- istituzioni;
- società di capitale;
- società di capitale costituite o partecipate
dagli Enti locali, regolate dal Codice Civile.
2. La gestione in economia è consentita quando, per
le modeste dimensioni o per le caratteristiche del
servizio, non sia opportuno procedere ad affidamento ai soggetti di cui al comma precedente.
3. Il Comune può procedere all’affidamento diretto
dei servizi sociali, culturali e del tempo libero
anche ad associazioni e fondazioni dal medesimo
costituite o partecipate.
4. Quando sussistono ragioni tecniche, economiche
o di utilità sociale, i servizi di cui al comma precedente possono essere affidati a terzi in base a
procedure di evidenza pubblica, secondo le
modalità stabilite dalle norme di settore.
Art. 85
Responsabilità dei contabili
1. Il tesoriere ed ogni altro contabile che abbia
maneggio di denaro del Comune o sia incaricato
della gestione dei beni comunali, nonché chiunque ingerisca, senza legale autorizzazione, nel
maneggio del denaro del Comune deve rendere il
conto della gestione ed è soggetto alle responsabilità stabilite nelle norme di legge e di regolamento.
Art. 86
Sanzioni amministrative
Le contravvenzioni ai regolamenti comunali sono
punite con sanzioni amministrative, la cui entità è
stabilita nei regolamenti.
TITOLO VII
ENTI, AZIENDE, ISTITUZIONI E SOCIETA’
DI PARTECIPAZIONE COMUNALE
Art. 87
Obiettivi dell’attività amministrativa
1. Il Comune conforma la propria attività amministrativa ai principi di democrazia, di partecipazione, di trasparenza, di efficienza, di efficacia,
di economicità, e di semplicità delle procedure.
2. Gli organi istituzionali del Comune e i dipendenti
responsabili dei servizi sono tenuti a provvedere
sulle istanze degli interessati nei modi e nei termini stabiliti dalla legge, dal presente Statuto e
dai regolamenti di attuazione.
3. Il Comune, allo scopo di soddisfare le esigenze
dei cittadini, attua le forme di partecipazione previste dal presente Statuto, nonché forme di cooperazione con altri comuni e con la provincia.
Art. 90
Convenzioni
1. Il Consiglio comunale delibera apposite convenzioni da stipularsi con amministrazioni statali,
altri enti pubblici o con privati al fine di fornire
in modo coordinato servizi pubblici.
2. Le convenzioni devono stabilire i fini, la durata, le
forme di consultazione degli enti contraenti, i
loro rapporti finanziari e i reciproci obblighi e
garanzie.
Art. 91
Unione di Comuni
1. Il Comune può altresì partecipare alla costituzio-
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BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE
ANNO XLV • N. 104
2. Quando il bilancio non sia approvato nei termini,
si affida, in via transitoria, al Prefetto il compito
di nominare un Commissari ad acta per la predisposizione dello schema o per l'approvazione del
bilancio.
3. Il bilancio è corredato di una relazione previsionale e programmatica.
4. Il bilancio e i suoi allegati devono, comunque,
essere redatti in modo da consentirne la lettura
per programmi, servizi ed interventi, assicurandone la conoscenza ai cittadini e agli organismi
di partecipazione con le modalità previste dalla
legge e dai regolamenti.
5. I provvedimenti dei Responsabili dei servizi che
comportano impegni di spesa sono trasmessi al
Responsabile del servizio finanziario e diventano
esecutivi con l'apposizione del visto di regolarità
contabile attestante la copertura finanziaria.
6. I risultati di gestione sono rilevati mediante contabilità finanziaria ed economica e dimostrati nel
rendiconto comprendente il conto del bilancio, il
conto economico e il conto del patrimonio,
secondo le disposizioni del regolamento.
7. Al conto consuntivo è allegata una relazione illustrativa della Giunta che esprime le valutazioni di
efficacia dell'azione condotta sulla base dei risultati conseguiti in rapporto ai programmi ed ai
costi sostenuti.
8. Il conto consuntivo è deliberato dal Consiglio
entro il trenta giugno dell'anno successivo.
ne di Unioni di Comuni per esercitare congiuntamente una pluralità di funzioni di competenza
degli stessi.
2. L’unione di Comuni non prevede la successiva
fusione.
3. Il funzionamento delle unioni di Comuni è stabilito dalla legge.
Art. 92
Accordi di programma
1. Il Sindaco per la definizione e l’attuazione d’opere, d’interventi o di programmi d’intervento che
richiedono, per la loro completa realizzazione,
l’azione integrata e coordinata del Comune e di
altri soggetti pubblici, in relazione alla competenza primaria o prevalente del Comune sull’opera o sugli interventi o sui programmi d’intervento, promuove la conclusione di un accordo di
programma per assicurare il coordinamento delle
azioni e per determinare i tempi, le modalità, il
finanziamento ed ogni altro connesso adempimento.
2. L’accordo di programma, consistente nel consenso unanime del Presidente della Regione, del
Presidente della Provincia, dei Sindaci delle
Amministrazioni interessate viene definito in
un’apposita conferenza la quale provvede altresì
all’approvazione formale dell’accordo stesso.
3. Qualora l’accordo sia adottato con decreto del
Presidente della Regione e comporti variazioni
degli strumenti urbanistici, l’adesione del Sindaco allo stesso deve essere ratificata dal Consiglio
comunale entro trenta giorni a pena di decadenza.
Art. 95
Regolamenti di contabilità e dei contratti
1. Il Consiglio approva i regolamenti di contabilità e
amministrazione del patrimonio e dei contratti.
2. Il Comune si attiene alle procedure previste dalla
normativa della Comunità Economica Europea
recepita o, comunque, vigente nell’ordinamento
giuridico italiano.
TITOLO VIII
FINANZA E CONTABILITA’
Art. 93
Finanza locale
1. Il Comune ha autonomia finanziaria fondata su
certezze di risorse proprie e trasferite, nell’ambito delle leggi sulla finanza pubblica.
2. Il Comune ha, altresì, potestà impositiva autonoma nel campo delle imposte, delle tasse e delle
tariffe nei limiti stabiliti dalla legge.
Art. 96
Revisione economica e finanziaria
1. La revisione economica e finanziaria é affidata ad
un Revisore dei Conti eletto dal Consiglio comunale.
2. Il Revisore dei Conti dura in carica tre anni ed è
rieleggibile per una seconda volta. Esso è revocabile per inadempienza e qualora ricorrano gravi motivi che influiscano negativamente sull’espletamento del suo mandato. Nei suoi confronti
trovano applicazione le cause di ineleggibilità e
di decadenza previste dall’art.2398 del C.C..
3. Il Revisore collabora con il Consiglio comunale
nella sua funzione di controllo e di indirizzo;
controlla altresì l’attività svolta dalla Giunta
Art. 94
Bilancio e programmazione finanziaria
1. Il Comune delibera entro il termine previsto dalla
normativa vigente il bilancio di previsione per
l'anno successivo, osservando i principi di unità,
annualità, universalità ed integrità, pareggio
finanziario e pubblicità.
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BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE
ANNO XLV • N. 104
di opere pubbliche, ai sensi dell’art. 16, commi 14, della legge 7 agosto 1990 n. 241, sostituito dall’art. 17, comma 24, della legge 127/97.
2. Decorso infruttuosamente il termine di 45 giorni,
il Comune può prescindere dal parere.
comunale, esercita la vigilanza sulla regolarità
contabile e finanziaria e attesta la corrispondenza
del rendiconto alle effettive risultanze della
gestione redigendo apposita relazione che
accompagna la proposta di deliberazione consiliare del conto consuntivo.
4. I compiti di collaborazione con il Consiglio comunale e quelli di controllo dell’attività della Giunta di cui al precedente comma sono circoscritti e
limitati all’attività di gestione economico-finanziaria.
5. Per l’esercizio delle sue funzioni il Revisore ha
diritto d’accesso agli atti e documenti e di ricevere tempestivamente copia dell’ordine del giorno del Consiglio comunale.
6. Esso ha altresì diritto di partecipare senza diritto
di voto alle riunioni del Consiglio.
7. Nella relazione di cui al comma terzo del presente articolo il Revisore esprime rilievi e proposte
tendenti a conseguire una migliore efficienza
produttività e economicità della gestione.
8. Il Consiglio comunale può affidare al Revisore il
compito di eseguire analitiche verifiche sull’efficienza e efficacia di alcuni servizi.
9. Il Revisore risponde della verità delle sue attestazioni. Ove riscontri gravi irregolarità nella
gestione dell’Ente ne riferisce immediatamente
al Consiglio.
Art. 99
Norme per l’approvazione dello Statuto
1. Il presente Statuto é approvato dal Consiglio
comunale con il voto favorevole dei due terzi dei
Consiglieri assegnati.
2. Qualora nella prima votazione non venisse raggiunta la maggioranza dei due terzi dei Consiglieri assegnati, la votazione é ripetuta in successive sedute da tenersi entro trenta giorni e lo Statuto é approvato se ottiene per due volte il voto
favorevole della maggioranza dei Consiglieri
assegnati.
Art. 100
Pubblicità dello Statuto
1. Questo Statuto sarà pubblicato secondo le modalità di legge.
2. Copia di esso sarà consegnato gratuitamente ai
cittadini che ne facciano richiesta.
Art. 101
Regolamenti vigenti
1. I Regolamenti vigenti devono essere adeguati alle
norme statutarie.
2. Le norme regolamentari, incompatibili con il presente Statuto cessano di avere vigore.
Art. 97
Controllo economico della gestione
1. I Responsabili degli uffici e dei servizi possono
essere chiamati a eseguire operazioni di controllo economico-finanziario per verificare la rispondenza della gestione dei fondi loro assegnati dal
bilancio e agli obiettivi fissati dalla Giunta e dal
Consiglio.
2. Le operazioni eseguite e le loro risultanze sono
descritte in un verbale che, insieme con le proprie
osservazioni e rilievi, viene rimesso al Sindaco
competente che ne riferisce alla Giunta per gli
eventuali provvedimenti di competenza, da adottarsi sentito il Revisore.
Art. 102
Entrata in vigore
1. Il presente Statuto sostituisce ed abroga il precedente adottato con deliberazione consiliare n. 46
del 03/10/2002 e successive modificazioni ed
integrazioni.
2. Entra in vigore il trentesimo giorno successivo
alla sua affissione all’albo pretorio del Comune.
TITOLO IX
DISPOSIZIONI FINALI E APPROVAZIONE
DELLO STATUTO
_______________________________________________________
Art. 98
Pareri obbligatori
1. Il Comune è tenuto a chiedere i pareri prescritti da
qualsiasi norma avente forza di legge ai fini della programmazione, progettazione ed esecuzione
Comune di Camerino
Deliberazione della Giunta Comunale numero
143 del 14/10/2014. Variante al piano di
recupero di iniziativa privata approvato con
D.G. n. 32/2014 per un fabbricato sito in viale Giacomo Leopardi n. 35 - Approvazione
Definitiva.
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ANNO XLV • N. 104
BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE
LA GIUNTA COMUNALE
_______________________________________________________
Comune di Cupra Marittima
“Deliberazione di Giunta Comunale n. 29 del
26/09/2014 ad oggetto: “Spostamento tracciato di tratto di strada vicinale S. Egidio Menocchia. Approvazione della sdemanializzazione vecchio tracciato e della permuta
aree. Ditta: Straccia Vincenzo”.
omissis
DELIBERA
1) la premessa è parte integrante del presente dispositivo;
2) di approvare definitivamente, con le condizioni
espresse dagli Enti interessati e richiamate in premessa, ai sensi dell’art. 30, comma 1 della L.R.
34/1992, la variante al piano di recupero di iniziativa privata approvato con Delibera di C.G. n.
32/2014, presentata dal sig. Broglia Gianfranco,
nato a Camerino (MC) il 13/03/1963 ed ivi residente in via V. Favorino n. 101, C.F.: BRGGFR63C16B474D, in qualità di Presidente del
Comitato locale della Croce Rossa Italiana, con
sede in viale Giacomo Leopardi 35, proprietaria
del fabbricato sito in viale Giacomo Leopardi 35,
censito al Catasto al foglio 62, p.lle 36, 40 e 159,
consistente nell’ampliamento dell’autorimessa
dei mezzi di soccorso;
omissis
LA GIUNTA COMUNALE
DELIBERA
1) Di sdemanializzare ad ogni effetto di legge la
porzione di strada vicinale denominata S.Egidio
Menocchia in disuso in quanto sostituita dal nuovo tratto ricadente sull’area di proprietà del Sig.
Straccia, ai sensi art.lo 829 del Codice Civile;
2) Di approvare, la permuta del tratto della strada
vicinale denominata S.Egidio Menocchia in disuso con il nuovo tratto di strada ricadente sull’area
di proprietà del Sig. Straccia, […];
3) Di dare atto che le aree oggetto di permuta sono
così individuate:
Aree che il proponente cede a titolo di permuta al
Comune (nuovo tracciato)
- Foglio n. 6 part. n. 856 di mq. 10,00
- Foglio n. 6 part. n. 858 di mq. 230,00
TOTALE mq. 240,00
Aree che il Comune cede a titolo di permuta al
proponente (relitto stradale):
- Foglio n. 6 part. n. 860 di mq. 240,00
TOTALE mq. 240,00
4) Di attribuire alle porzioni di terreno oggetto della permuta, in considerazione che le stesse risultano destinate a strada, il valore di 1,00 _/mq.
5) Di dare atto che la permuta avviene senza conguaglio in quanto e si concretizza con lo scambio
di beni a parità di valore per l’equipollenza della
funzione svolta dagli stessi;
6) Di dare atto che la ditta richiedente dovrà provvedere a propria cura e spese a tutti gli atti per il
perfezionamento della permuta in questione
come frazionamento e stipula del contratto;
7) Di autorizzare l’Arch. Luca Vagnoni in qualità di
Responsabile dell’Area Tecnica Urbanistica a
che provveda a tutti gli atti inerenti e conseguenti alla presente disposto nonché a sottoscrivere il
rogito notarile in argomento, legittimandolo con
il presente atto ad apportare le opportune modifiche di carattere tecnico giuridico che si rendessero necessarie al momento della sua stipula, nell’interesse dell’Amm.ne Com.le.
omissis”
omissis
_______________________________________________________
Comune di Camerino
Deliberazione della Giunta Comunale n. 146
del 14/10/2014. Piano di recupero di iniziativa privata per un fabbricato sito in via Viviano
Venanzi n. 41 - Approvazione definitiva.
LA GIUNTA COMUNALE
omissis
DELIBERA
1) la premessa è parte integrante del presente dispositivo;
2) di approvare definitivamente, con le prescrizioni
espresse dagli Enti interessati e richiamate in premessa, ai sensi dell’art. 30, comma 1 della L.R.
34/1992, il piano di recupero presentato dalla
sig.ra Zampetti Cristiana, nata a Camerino (MC)
il 02/10/1972 ed ivi residente in via Milziade
Santoni n. 10, C.F.: ZMPCST72R42B474D, in
qualità di delegata, relativo ai lavori di demolizione e ricostruzione di un accessorio a servizio
dell’abitazione e di sistemazione esterna della
corte di un fabbricato sito in via Viviano Venanzi n. 41, distinto al Catasto al foglio 61, part.lla
87, sub 9 porz..
omissis
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ANNO XLV • N. 104
BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE
to del rilievo formulato con deliberazione di
Giunta Provinciale n. 45/2014.
6. Rilevata la necessità di dare attuazione immediata al provvedimento ai sensi del l’art. 134, comma 4 del D.Lgs. 267/2000, di dichiarare con
votazione palese unanime favorevole resa per
alzata di mano, il presente atto, immediatamente
eseguibile.
_______________________________________________________
Comune di Magliano di Tenna
Deliberazione del Consiglio Comunale n. 16
del 6 agosto 2014. Modifica alle norme tecniche di attuazione allegate al piano regolatore
generale in vigore. Approvazione definitiva.
IL CONSIGLIO COMUNALE
omissis
IL PRESIDENTE
Dott.sa Maria Federica Paoloni
DELIBERA
IL SEGRETARIO COMUNALE
Dott.sa Gabriella Mariotti
1. Ai sensi dell’art. 2 comma 6 lettera a) della L.R.
16 agosto 2001 n. 19 di esprimersi favorevolmente sui rilievi formulati dalla Giunta Provinciale accogliendoli integralmente e di approvare
le Modifiche alle Norme Tecniche del Piano
Vigente Piano Regolatore Generale in adeguamento al rilievo contenuto nella Delibera della
Giunta Provinciale n.45/2014;
2. Di dare atto che è stato provveduto alla rielaborazione dell’elaborato tecnico secondo il rilievo
formulato dalla Giunta Provinciale con Deliberazione n. 45 del 27/03/2014, che di seguito si trascrive:
1. Di modificare il punto b) del comma integrativo proposto nel modo seguente:
b – I depositi per attrezzi, macchine, fertilizzanti,
sementi e antiparassitari aventi una superficie
lorda non superiore a mq. 30,00 ed un’altezza
massima di mt. 3,00, posto essere posti a mt. 5,00
dal confine di proprietà così come sopra definita; è ammesso il ricovero di animali purché l’area interessata non sia a confine con una zona
residenziale
3. Di approvare, ai sensi della Legge 17 agosto 1942
n. 1150 e s.m. ed i. e della Legge Regionale 5
agosto 1992 n. 34, come modificata con la Legge
Regionale 16 agosto 2001 n. 19, la variante
all’art. 35 delle Norme Tecniche di Attuazione
del vigente Piano Regolatore Generale del
Comune di Magliano di Tenna, con le modifiche
conseguenti all’accoglimento dei rilievi della
Giunta Provinciale di cui alla deliberazione n. 45
del 30/09/2014;
4. Di dare atto che sarà eseguita la procedura indicata dall’art. 26 della legge regionale n. 34/92,
modificata dalla legge regionale n. 19/2001, ad
oggetto: “Approvazione degli strumenti urbanistici comunali, dei regolamenti edilizi e delle
relative varianti;
5. Di dare atto che le Norme Tecniche di Attuazione
allegate al vigente Piano Regolatore di questo
Comune saranno modificate a seguito dell’approvazione della presente variante e dal recepimen-
_______________________________________________________
Comune di Pesaro
Estratto Delibera di C.C. n. 96 del
15/09/2014: approvazione variante non
sostanziale al P.R.G. vigente relativamente al
piano attuativo PA 0.055, sito in località Tre
Ponti, ai sensi del combinato disposto degli
artt. 15 e 30 della l.r. Marche n. 34/92 e successive modificazioni ed integrazioni.
IL CONSIGLIO COMUNALE
omissis
DELIBERA
1. di attestare che avverso la delibera di C.C. n. 55
del 09/04/2014 – avente per oggetto “Adozione
variante non sostanziale al P.R.G. vigente relativamente al Piano Attuativo PA 0.055, sito in loc.
Treponti, ai sensi del combinato disposto degli
artt. 15 e 30 della L.R. Marche n. 34/92 e s.m.i.”
– non sono pervenute opposizioni/osservazioni, così come esplicitato nella parte narrativa del
presente atto;
2. di approvare la variante al P.R.G. vigente, relativa al Piano Attuativo PA 0.055 - località Treponti, ai sensi del combinato disposto degli artt. 15 e
30 della L.R. Marche n. 34/92 e s.m.i., così come
formulata nella parte narrativa del presente atto,
costituita dai seguenti elaborati che in formato
digitale sono già allegati alla delibera di C.C. n.
55 del 09/04/2014:
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ANNO XLV • N. 104
BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE
elaborato
A01_Relazione tecnico illustrativa,
integrata ai sensi dell’art. 5, L.R. 14/2008
A02_Serie c.2 tav. 26806012, Usi del suolo e
modalità di intervento – P.R.G. vigente - scala
1:2000 (Stralcio)
A03_Serie c.2 tav. 26806012, Usi del suolo e
modalità di intervento – P.R.G. variante - scala
1:2000 (Stralcio)
documento digitale
A01_RTI_VNS457-492_PA055_ADOZIONE_CC.pdf.p7m
A02_PRG_VIG_VNS457-492_PA055_ADOZIONE_CC.pdf.p7m
A03_PRG_VAR_VNS457-492_PA055_ADOZIONE_CC.pdf.p7m
3. di attestare che la variante di cui al punto 2) non
è stata sottoposta a Valutazione Ambientale Strategica (VAS), per le motivazioni riportate nella
parte narrativa del presente atto e nella delibera
di C.C. n. 55 del 09/04/2014;
4. di disporre che, successivamente all’approvazione della presente delibera, copia del presente atto
verrà trasmessa all’Amministrazione Provinciale, ai sensi dell’art. 30 della L.R. Marche n. 34/92
e s.m.i.;
5. di disporre, ai sensi dell’art. 40, comma 2 bis,
della L.R. Marche n. 34/92 e s.m.i., che un estratto del presente atto, relativo all’approvazione
della variante al P.R.G. vigente di cui al punto 2),
venga pubblicato sul Bollettino Ufficiale della
Regione Marche;
6. di dare atto che lo schema del presente provvedimento è stato pubblicato in data 10/09/2014 nell’apposita sezione del sito del Comune di Pesaro
denominata “Amministrazione trasparente”, sotto-sezione “Pianificazione e governo del territorio”, ai sensi dell’art. 39 del D. Lgs. 15/03/2013
n. 33, ai fini della trasparenza dell’attività di pianificazione della pubblica amministrazione;
7. di dare atto che la presente deliberazione sarà
pubblicata nell’apposita sezione del sito del
Comune di Pesaro denominata “Amministrazione trasparente”, sottosezione “Pianificazione e
governo del territorio”, ai sensi dell’art. 39 del D.
Lgs. 15/03/2013 n. 33, ai fini della trasparenza
dell’attività di pianificazione della pubblica
amministrazione e dell’acquisizione dell’efficacia degli atti approvati.
elaborato
A01_Relazione tecnico illustrativa, integrata ai sensi
dell’art. 5, comma 2, L.R. 14/2008
A02_Serie c.2 tav. 26807014, Usi del suolo e
modalità di intervento – PRG vigente - scala 1:2000
(Stralcio)
A03_NTA PRG vigente variante (stralcio allegato A)
_______________________________________________________
Comune di Pesaro
Estratto Delibera di C.C. n. 98 del
15/09/2014: approvazione variante non
sostanziale al P.R.G. vigente ai sensi del combinato disposto degli artt. 15 e 30 l.r. n. 34/9
2 e s.m.i. Relativamente ad un’area situata in
strada Montefeltro 27-29, individuata al
N.C.E.U. con il fg. 24 mapp.le 121.
IL CONSIGLIO COMUNALE
omissis
DELIBERA
1. di attestare che avverso la delibera di C.C. n. 54
del 09/04/2014, relativa a “Adozione di variante
al P.R.G. vigente, relativamente ad un’area situata a Pesaro in Strada Montefeltro 27-29, distinta
al NCEU con il fg. 24 mapp.le 121, ai sensi del
combinato disposto degli art.15 e 30 della legge
regionale n. 34/92 e s.m.i.,” non sono pervenute
opposizioni/osservazioni, così come esplicitato
nella parte narrativa del presente atto;
2. di approvare la variante al PRG vigente, relativa
ad un’area situata a Pesaro in Strada Montefeltro,
distinta al NCEU con il Fg. 24 mapp.le 121, ai
sensi del combinato disposto degli artt. 15 e 30
della L.R. n. 34/92 e s.m.i., così come formulata
nella parte narrativa del presente atto, costituita
dai seguenti elaborati già allegati alla delibera di
CC n. 54 del 09/04/2014:
documento digitale
A01_RT_VNS481_ADOZIONE_CC.pdf.p7m
A02_PRG_VIG_VNS481_ADOZIONE_CC.pdf.p7m
A03_NRA_TAB4_VIG_VAR_VNS_ADOZIONE_CC.pdf.p7m
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ANNO XLV • N. 104
BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE
3. di attestare che la variante di cui al punto 2) non
è stata sottoposta a Valutazione Ambientale Strategica (VAS), per le motivazioni riportate nella
parte narrativa del presente atto;
4. di disporre che, successivamente all’approvazione della presente delibera, copia del presente atto
verrà trasmessa all’Amministrazione Provinciale, ai sensi dell’art. 30 della L.R. Marche n. 34/92
e s.m.i.;
5. di disporre, ai sensi dell’art. 40, comma 2 bis,
della L.R. Marche n. 34/92 e s.m.i., che un estratto del presente atto, relativo all’approvazione
della variante al P.R.G. vigente di cui al punto 2),
venga pubblicato sul Bollettino Ufficiale della
Regione Marche;
6. di dare atto che lo schema del presente provvedimento è stato pubblicato in data 10/09/2014 nell’apposita sezione del sito del Comune di Pesaro
denominata “Amministrazione trasparente”, sottosezione “Pianificazione e governo del territorio”, ai sensi dell’art. 39 del D.Lgs 15/03/2013 n.
33, ai fini della trasparenza dell’attività di pianificazione della pubblica amministrazione;
7. di dare atto che la presente deliberazione, corredata dai relativi allegati, sarà pubblicata nell’apposita sezione del sito del Comune di Pesaro
denominata “Amministrazione trasparente”, sottosezione “Pianificazione e governo del territorio”, ai sensi dell’art. 39, comma 1, lett. b) del
D.Lgs. 15/03/2013 n. 33, ai fini della trasparenza
dell’attività di pianificazione della pubblica
amministrazione e dell’acquisizione dell’efficacia degli atti approvati.
elaborato
A01_Relazione tecnico illustrativa, integrata ai sensi
dell’art. 5, comma 2, L.R. 14/2008
A02_Serie c.2 tav. 26807012, Usi del suolo e
modalità di intervento – PRG vigente - scala 1:2000
(Stralcio)
A03_Serie c.2 tav. 26807012, Usi del suolo e
modalità di intervento – PRG variante - scala 1:2000
(Stralcio)
_______________________________________________________
Comune di Pesaro
Estratto Delibera di C.C. n. 99 del
15/09/2014: approvazione variante non
sostanziale al P.R.G. vigente ai sensi del combinato disposto degli artt. 15 e 30 l.r. n. 34/92
e s.m.i. relativamente ad un'area situata in
strada Montefeltro, individuata al N.C.E.U.
con il fg. 24 mapp.li 239-168-197-193 parte.
IL CONSIGLIO COMUNALE
omissis
DELIBERA
1. di attestare che avverso la delibera di C.C. n. 53
del 09/04/2014, relativa a “Adozione di variante
al P.R.G. vigente, relativamente ad un’area situata a Pesaro in Strada Montefeltro, distinta al
NCEU con il fg. 24 mapp.li 239-168-197-193, ai
sensi del combinato disposto degli art. 15 e 30
della legge regionale n. 34/92 e s.m.i.,” non sono
pervenute opposizioni/osservazioni, così come
esplicitato nella parte narrativa del presente atto;
2. di approvare la variante al PRG vigente, relativa
ad un’area situata a Pesaro in Strada Montefeltro,
distinta al NCEU con il Fg. 24 mapp.li 239-168197-193, ai sensi del combinato disposto degli
artt. 15 e 30 della L.R. n. 34/92 e s.m.i., così
come formulata nella parte narrativa del presente
atto, costituita dai seguenti elaborati già allegati
alla delibera di CC n. 53 del 09/04/2014:
documento digitale
A01_RT_VNS413_ADOZIONE_CC.pdf.p7m
A02_PRG_VIG_VNS413_ADOZIONE_CC.pdf.p7m
A03_PRG_VAR_VNS413_ADOZIONE_CC.pdf.p7m
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ANNO XLV • N. 104
BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE
3. di attestare che la variante di cui al punto 2) non
è stata sottoposta a Valutazione Ambientale Strategica (VAS), per le motivazioni riportate nella
parte narrativa del presente atto;
4. di disporre che, successivamente all’approvazione della presente delibera, copia del presente atto
verrà trasmessa all’Amministrazione Provinciale, ai sensi dell’art. 30 della L.R. Marche n. 34/92
e s.m.i.;
5. di disporre, ai sensi dell’art. 40, comma 2 bis,
della L.R. Marche n. 34/92 e s.m.i., che un estratto del presente atto, relativo all’approvazione
della variante al P.R.G. vigente di cui al punto 2),
venga pubblicato sul Bollettino Ufficiale della
Regione Marche;
6. di dare atto che lo schema del presente provvedimento è stato pubblicato in data 10/09/2014 nell’apposita sezione del sito del Comune di Pesaro
denominata “Amministrazione trasparente”, sottosezione “Pianificazione e governo del territorio”, ai sensi dell’art. 39 del D.Lgs 15/03/2013 n.
33, ai fini della trasparenza dell’attività di pianificazione della pubblica amministrazione;
7. di dare atto che la presente deliberazione, corredata dai relativi allegati, sarà pubblicata nell’apposita sezione del sito del Comune di Pesaro
denominata “Amministrazione trasparente”, sottosezione “Pianificazione e governo del territorio”, ai sensi dell’art. 39, comma 1, lett. b) del
D.Lgs. 15/03/2013 n. 33, ai fini della trasparenza
dell’attività di pianificazione della pubblica
amministrazione e dell’acquisizione dell’efficacia degli atti approvati.
si economica, difendere l’occupazione, migliorare la
sicurezza degli edifici e promuovere tecniche di edilizia sostenibile il piano di recupero IN ZONA A2.2
del vigente PRG, relativo ad un edificio ubicato in
Via Misericordia, di proprietà dei signori Castelli
Ivana, Castelli Lucio e Castelli Pierina, presentato in
data 29/11/2013 e seg., distinto in catasto al F2 particelle 157 porzione, 156 porzione e 2420 porzione,
come indicato nella documentazione tecnica allegata all’atto G.M. n. 126 del 12/07/2014, successiva
relazione integrativa prot. n. 24262 del 25/09/2014 e
bozza di convenzione urbanistica.
omissis
_______________________________________________________
Asur Marche - Area Vasta n. 2 - Ancona
Determina del Direttore dell’Area Vasta n. 2 n. 1589/AV2 del 28/10/2014. Approvazione
graduatorie provinciali definitive dei medici
Specialisti Ambulatoriali Interni dell'anno
2015. Art. 21 dell'Accordo Collettivo Nazionale
29.7.2009, ss.mm. e ii.
IL DIRETTORE DELL'AREA VASTA N. 2
omissis
DETERMINA
per le motivazioni indicate nel documento istruttorio
che qui si intendono espressamente richiamate.
1. di approvare e fare proprie le graduatorie provinciali definitive dei medici Specialisti Ambulatoriali Interni, valevoli per l'anno 2015, di cui
all'art. 21 dell'Accordo Collettivo Nazionale del
23.3.2005, ss.mm. e ii., che si allegano e costituiscono parte integrante e sostanziale del presente atto (all. 1);
2. di confermare l'esclusione dalle graduatorie
medesime degli specialisti di cui all'allegato
elenco, che forma parte integrante e sostanziale
del presente atto (all. 2);
3. di provvedere alla pubblicazione delle graduatorie
medesime, tramite inserzione su Bollettino Ufficiale della Regione Marche, in quanto la pubblicazione predetta costituisce notificazione ufficiale agli interessati ed alle Aziende Sanitarie;
_______________________________________________________
Città di Porto San Giorgio
Estratto delibera del G.M. n. 163 del
09/10/2014 ad oggetto: “Piano di recupero
del patrimonio edilizio esistente con applicazione della L.R. 22/09 e s.m.i. su un edificio
ubicato in via Misericordia. Approvazione ai
sensi dell’art. 30 della L.R. 34/92 e s.m.i.”
LA GIUNTA COMUNALE
omissis
DELIBERA
omissis
Approvare, ai sensi dell’art. 30 comma 4 della L.R.
5 agosto 1992 n. 34, in attuazione della L.R. 8 ottobre 2009, n. 22 “Interventi della Regione per il riavvio delle attività edilizie al fine di fronteggiare la cri-
IL DIRETTORE DI AREA VASTA N. 2
Dott. Giovanni Stroppa
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ALLEGATO 1
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ANNO XLV • N. 104
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BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE
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BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE
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BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE
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BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE
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BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE
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ANNO XLV • N. 104
LLEGATO 2
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BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE
COMUNICAZIONI DI AVVIO
DEI PROCEDIMENTI
AMMINISTRATIVI
ANNO XLV • N. 104
Il responsabile del procedimento è il Segretario
Generale dell'Autorità di Bacino regionale, Dott.
Marcello Principi.
Ancona, 06/11/2014
IL PRESIDENTE DEL COMITATO
ISTITUZIONALE - ASSESSORE DELEGATO
Paola Giorgi
_______________________________________________________
Regione Marche - Autorità di Bacino
Regionale
L. 07/08/90 n. 241 e s.m.i., art. 13 - D.Lgs.
3/4/06 n.152, artt. 66 e 68 - L.R. 11/05/99
n. 13, art. 11 - Comunicazione dell'avvio del
procedimento amministrativo relativo all’aggiornamento del Piano stralcio di bacino per
l'Assetto Idrogeologico (PAI).
Allegato: Documento tecnico per l’avvio del procedimento di aggiornamento del Piano stralcio di bacino per l’Assetto Idrogeologico (PAI) dei bacini di
rilievo regionale.
Si comunica che, a seguito della Delibera di Comitato Istituzionale n. 64 del 29/7/2014, è avviato il
procedimento amministrativo di cui all'oggetto per
l’aggiornamento del PAI approvato con Delibera di
Consiglio Regionale n. 116 del 21/1/2004.
Alla deliberazione di Comitato Istituzionale sopra
indicata è allegato il documento tecnico richiesto
dall’art. 11, comma 1, della L.R. 13/1999 contenente:
- specifici obiettivi da perseguire in relazione agli
elementi conoscitivi disponibili sullo stato dei
bacini idrogeologici di competenza;
- quadro conoscitivo di riferimento e ulteriori ricerche da svolgere;
- rapporti con il D.Lgs 152/2006 e con le procedure
di VAS (D. Lgs. 152/2006 - L.R. 6/2007 - D.G.R.
1813/2010);
- iter amministrativo di approvazione.
Il predetto documento tecnico è pubblicato sul
B.U.R. Marche unitamente al presente avviso.
Il Calendario e le modalità di espletamento della
fase di consultazioni preliminari per la promozione
della partecipazione attiva di tutte le parti interessate all'elaborazione del PAI (che potrà inoltre avere i
contenuti richiesti dal D.Lgs. 49/2010 per l’approvazione del previsto Piano di Gestione del Rischio di
Alluvioni) saranno comunicati, unitamente a documenti, cartografie, avvisi ed ogni altra informazione
utile sul sito Internet dell’Autorità di Bacino Regionale, all’indirizzo: www.autoritabacino.marche.it.
L’iter di formazione del Piano, le necessarie fasi ed
ogni altra informazione inerente l’approvazione
sono contenuti nel paragrafo 6 del Documento tecnico.
La redazione del PAI è curata dalla Segreteria Tecnico - Operativa dell'Autorità di Bacino regionale, sita
in Via Palestro n. 19, Ancona.
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BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE
ANNO XLV • N. 104
REGIONE MARCHE
AUTORITÀ DI BACINO REGIONALE
COMITATO ISTITUZIONALE
ůůĞŐĂƚŽ͟͞ĂůůĂ/Ŷ͘ϲϰĚĞůϮϵͬϬϳͬϮϬϭϰ
REGIONE MARCHE
Autorità di Bacino regionale delle Marche
DOCUMENTO TECNICO
PER L’AVVIO DEL PROCEDIMENTO
DI AGGIORNAMENTO DEL
PIANO STRALCIO DI BACINO
PER L’ASSETTO IDROGEOLOGICO (PAI)
DEI BACINI DI RILIEVO REGIONALE
(ART. 11, L.R. 13/1999)
(Approvato in Comitato Tecnico in data 5 giugno 2014)
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Dirigente del Servizio Infrastrutture, Trasporti ed Energia:
POMPEI Mario
Segretario generale Autorità di bacino regionale
PRINCIPI Marcello
Gruppo di Lavoro - Decreto 300/ITE del 02/12/2013
Coordinamento
DIOTALLEVI Luigi – SMARGIASSO Mario
Il presente documento è stato redatto col contributo di:
BETTUCCI Claudia
BOCCHINO Francesco
BOROCCI Maria Cristina
BURZACCA Giuliano
COPPARONI Roberto
DIOTALLEVI Luigi
GIORDANI Andrea
LAZZARO Patrizio
LETI Stefano
Documento redatto nel mese di maggio 2014
Versione: 1
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ANNO XLV • N. 104
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ANNO XLV • N. 104
REGIONE MARCHE – L.R. 13/99 – ART. 11, C.1
DOCUMENTO TECNICO
PER L’AVVIO DEL PROCEDIMENTO DI AGGIORNAMENTO DEL PIANO STRALCIO DI
BACINO PER L’ASSETTO IDROGEOLOGICO (PAI) DEI BACINI DI RILIEVO REGIONALE
INDICE
1. SINTESI E CONCLUSIONI
2. SPECIFICI OBIETTIVI DA PERSEGUIRE IN RELAZIONE AGLI ELEMENTI CONOSCITIVI
DISPONIBILI
• Recepimento Direttiva 2007/60/CE e D.Lgs. 49/2010 (Piano di Gestione del Rischio di
Alluvioni e conseguente aggiornamento del Piano per l’Assetto Idrogeologico – PAI, Assetto
Idraulico).
• Aggiornamento del Piano per l’Assetto Idrogeologico – PAI, Assetto dei Versanti
3. QUADRO CONOSCITIVO DI RIFERIMENTO E RICERCHE DA SVOLGERE
• Quadro riferimento (stato attuale)
• Attività concluse per il recepimento della Direttiva 2000/60/CE
• Progetto IFFI – Inventario dei Fenomeni Franosi Italiani
• Ulteriori fonti conoscitive sul quadro del dissesto
4. METODOLOGIE E STRATEGIE DI AGGIORNAMENTO DEL PIANO
• Premessa ed indicazioni generali
• Metodologia aggiornamento piano per l’assetto idraulico
• Metodologia aggiornamento piano per l’assetto dei versanti
• Analisi Economica
5. PROCEDURE DI VAS (D.LGS 152/2006 - LR 6/2007 – DGR 1813/2010)
6. PRIMA IPOTESI DI ITER PROCEDIMENTALE, CRONOPROGRAMMA
A. avvio del procedimento
B. progetto di piano stralcio (PAI) – prima adozione
C.misure di salvaguardia
D.pubblicazione piano – osservazioni - pareri e determinazioni su osservazioni e pareri
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E. seconda e definitiva adozione del piano da parte del Comitato istituzionale
F. determinazioni Giunta regionale e trasmissione piano all’Assemblea legislativa regionale
G.approvazione del PAI da parte dell’Assemblea legislativa regionale
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1.
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SINTESI E CONCLUSIONI
Il vigente Piano stralcio di bacino per l’Assetto Idrogeologico, PAI, dei bacini di rilievo
regionale, approvato con Delibera Amministrativa di Consiglio Regionale n. 116 del 21
gennaio 2004 rappresenta un Piano di “prima generazione”, redatto “sulla base dei documenti
e delle informazioni disponibili” a seguito dei c.d. DD.LL. Sarno (180/1998) e Soverato
(279/2000).
L’intervenuta modificazione del quadro di riferimento legislativo per tali strumenti della
pianificazione di bacino (D. Lgs. 152/2006, D. Lgs. 49/2010 – entrambi emanati a recepimento
di direttive comunitarie), l’esperienza decennale di gestione del Piano, l’acquisizione di ulteriori
informazioni e dati sul quadro conoscitivo dei dissesti di riferimento, rendono naturale oltre che
necessario e richiesto un suo aggiornamento.
A riguardo il Dirigente del Servizio Infrastrutture, Trasporti ed Energia ha adottato apposito
atto, Decreto 300/ITE del 02/12/2013, avente ad oggetto: “DGR 1072/2007 – DGR n.154 del
18.02.2013 Conferimento incarico Gruppo lavoro attuazione “Aggiornamento Piano Assetto
Idrogeologico dei bacini di rilievo regionale PAI” DACR n. 116/2004 e attuazione “Direttiva
alluvioni” 2007/60/UE”.
Nel seguito si individua, per punti, un “decalogo” dei principi ispiratori che potranno fungere da
guida al processo di aggiornamento.
1.
Ricognizione sullo stato di attuazione del PAI e prima analisi dei risultati conseguiti in
riferimento agli obiettivi prefigurati;
2. Rivisitazione di quadro conoscitivo dei dissesti e delle strategie del vigente Piano ed
individuazione di un primo elenco di criticità;
3. Integrazione delle metodologia di Piano al fine della necessaria congruenza con la
direttiva 2007/60/CE (c.d. direttiva alluvioni);
4. Individuazione della metodologia per la mappatura delle fasce di territorio interessabili da
eventi esondativi caratterizzati dai tempi di ritorno definiti dal D.Lgs 49/2010 e riferibili al
reticolo idrografico “principale”;
5. Definizione delle azioni necessarie per migliorare l’efficacia del vigente Piano rispetto alle
criticità rilevate e alle richieste del quadro legislativo vigente;
6. Favorire la necessaria coerenza tra la direttiva alluvioni e la direttiva acque (2000/60/CE);
7. Definizione, in concerto con la struttura regionale competente in materia, delle modalità di
raccordo tra i sistemi di pianificazione di bacino e gestione dell’emergenza (prevenzione,
previsione ed allertamento);
8. Promozione, in concerto con le strutture regionali competenti, di azioni e strategie per la
diffusione delle conoscenze sul rischio da parte delle popolazioni potenzialmente
coinvolte;
9. Miglioramento scambio formativo/informativo tra enti preposti alla difesa del suolo e
mondo scientifico;
10. Definizione di criteri per l’aggiornamento del fabbisogno economico del Piano e per
valutarne la sostenibilità economica in un’ottica strategica, consentendo l’individuazione
degli obiettivi da conseguire e le strategie da mettere in atto per la loro soddisfazione.
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2.
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SPECIFICI OBIETTIVI DA PERSEGUIRE IN RELAZIONE AGLI ELEMENTI CONOSCITIVI
DISPONIBILI
• Recepimento Direttiva 2007/60/CE e D.Lgs. 49/2010 (Piano di Gestione del Rischio di
Alluvioni e conseguente aggiornamento del Piano per l’Assetto Idrogeologico – PAI,
Assetto Idraulico).
o La Direttiva Europea n. 2007/60/CE del 23 ottobre 2007 relativa alla valutazione e alla
gestione dei rischi di alluvioni intende istituire “un quadro per la valutazione e la
gestione dei rischi di alluvioni, volto a ridurre le conseguenze negative per la salute
umana, l’ambiente, il patrimonio culturale e le attività economiche ... ” (art.1).
Quindi, avere coscienza della situazione per stabilire quali siano le migliori scelte.
Secondo questo spirito la direttiva chiede di impostare il piano delle alluvioni e non
casualmente riporta il termine “gestione”.
Le fasi impostate dall’Europa e con le quali si intende dar seguito al processo sono:
- il chiarimento attraverso riferimenti certi rappresentato dalla nomina delle autorità
competenti e degli ambiti territoriali di riferimento;
- la valutazione preliminare del rischio da alluvioni, come primo punto di partenza;
- la predisposizione delle mappe della pericolosità e del rischio per poter operare delle
scelte;
- la predisposizione del piano di gestione del rischio da alluvione al termine del
processo.
o Con l'emanazione del D.Lgs. 23 febbraio 2010 n. 49 concernente “Attuazione della
Direttiva 2007/60/CE relativa alla valutazione ed alla gestione dei rischi di alluvioni”
compete alle Autorità di Bacino Distrettuali l'adozione dei Piani Stralcio di distretto per
l'assetto idrogeologico.
Il decreto di cui sopra tiene conto delle Direttive comunitarie collegate ma anche, della
vigente normativa nazionale riguardante sia la pianificazione dell'assetto idrogeologico
(D.Lgs. 152/2006), sia il sistema di Protezione civile relativo al rischio idrogeologico.
I Piani di Gestione del Rischio di Alluvioni sono predisposti dalle Autorità di Bacino
distrettuali, per la parte di propria competenza e dalle Regioni in coordinamento tra loro
e con il Dipartimento nazionale della Protezione Civile, per la parte relativa al sistema di
allertamento per il rischio idraulico ai fini di protezione civile.
Le Autorità di Bacino distrettuali svolgono tale compito nell'ambito delle attività di bacino
previste dal D.Lgs. 152/2006, e, quindi, nell'ambito e secondo le medesime procedure di
adozione ed approvazione, dei piani di bacino distrettuali, con specifico riguardo a
quanto previsto per l'adozione dei P.A.I (art.67).
I Piani di cui al D.Lgs. 49/2010 (da ultimare e pubblicare entro il 22 giugno 2015) devono
prevedere misure per la gestione del rischio di alluvioni nelle zone ove possa sussistere
un rischio potenziale ritenuto significativo evidenziando, in particolare, la riduzione delle
potenziali conseguenze negative per la salute umana, il territorio, i beni, l'ambiente, il
patrimonio culturale e le attività economiche e sociali, attraverso l'attuazione prioritaria di
interventi non strutturali e di azioni per la riduzione della pericolosità.
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Il decreto prevede i termini per il riesame delle mappe di pericolosità e rischio
(22/09/2019 e successivamente ogni sei anni) nonché dei Piani di Gestione (22/09/2021
e successivamente ogni sei anni).
o L'art.4 del D.Lgs. 10 dicembre 2010 n. 219, ha attribuito alle Autorità di Bacino di rilievo
nazionale ed alle Regioni (ciascuna per la parte di territorio di propria competenza), il
compito di provvedere all'adempimento degli obblighi previsti dal decreto legislativo 23
febbraio 2010, n. 49.
Ai fini della predisposizione degli strumenti di pianificazione le autorità di bacino di
rilievo nazionale svolgono la funzione di coordinamento nell'ambito del distretto
idrografico di appartenenza.
Una volta esperiti gli adempimenti previsti dal recepimento della Direttiva Europea
risulta opportuno, oltre che in pratica obbligato, aggiornare il quadro conoscitivo del
dissesto del Piano di Assetto Idrogeologico – PAI - del bacini di rilievo regionale.
• Aggiornamento del Piano per l’Assetto Idrogeologico – PAI, Assetto dei Versanti
Il vigente PAI dei bacini di rilievo regionale è stato approvato nel gennaio 2004 e pertanto,
anche in considerazione della necessità di recepimento delle richieste della UE per quanto
riguarda il rischio idraulico, risulta fortemente opportuna nonché auspicabile una sua
revisione/aggiornamento anche nella parte che tratta l’assetto dei versanti.
Quanto sopra in funzione sia dell’acquisizione di nuove fonti conoscitive sul quadro dei
dissesti, sia dell’esperienza di gestione decennale del piano, sia in considerazione che una
migliore “gestione” dei versanti può costituire un contributo non indifferente ad una migliore
gestione del rischio alluvioni.
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3.
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QUADRO CONOSCITIVO DI RIFERIMENTO E RICERCHE DA SVOLGERE
• Quadro riferimento (stato attuale)
o PAI – Piano di Assetto Idrogeologico dei bacini di rilevo regionale
Il PAI dei bacini di rilievo regionale, approvato con DACR 116 del 21 gennaio 2004
rappresenta il principale strumento di definizione dello stato attuale di conoscenza e
gestione dei dissesti di riferimento (esondazioni, frane e valanghe).
Esso è stato redatto, in ottemperanza al vigente quadro normativo dell’epoca,
principalmente tramite l’acquisizione di fonti di natura pubblica e non tramite la
realizzazione/esecuzione di studi dedicati o di modelli specialistici.
In estrema sintesi, le aree di esondazione del piano per l’assetto idraulico sono state
determinate a mezzo di valutazioni di natura prevalentemente storico-morfologica;
mentre le aree di versante in dissesto risultano in gran parte essere quelle individuate
dagli strumenti urbanistici comunali.
Nella sua gestione, tramite il disposto dell’art. 19 delle NA, si è ordinariamente
proceduto, quasi esclusivamente a seguito di specifiche richieste avanzate da soggetti
pubblici e privati, ad un aggiornamento di singole aree in dissesto (inserimento,
modifica di perimetro e caratteristiche, eliminazione).
o Studi ed elementi acquisiti durante la gestione del PAI
Contemporaneamente, anche nel corso dell’espletamento di ulteriori procedure previste
dal PAI, si sono acquisiti ulteriori studi, conoscenze ed informazioni sui suddetti dissesti
di riferimento che possono sicuramente concorrere ad un aggiornamento “organico” del
quadro conoscitivo del dissesto.
o Attività concluse per il recepimento della Direttiva 2007/60/CE (con AdB Nazionali)
Ai fini degli adempimenti previsti dalla Direttiva del 23 ottobre 2007 relativa alla
"Valutazione e alla gestione dei rischi di alluvioni", da attuarsi nell'ambito dello Stato
secondo il Decreto Legislativo n. 49/2010 e il Decreto Legislativo n. 219/2010, la
Regione Marche ha predisposto le "mappe preliminari di pericolosità e rischio" da
inondazione dei fiumi/torrenti secondo le indicazioni fornite dal Ministero dell'Ambiente
e della Tutela del Territorio e del Mare (MATTM) con gli specifici "Indirizzi operativi per
l'attuazione della direttiva 2007/60/CE relativa alla valutazione e alla gestione dei rischi
da alluvione" pubblicati il 16 aprile 2013.
L'obiettivo di predisporre le mappe per la pubblicazione sul sito regionale è stato
conseguito con la collaborazione delle Autorità di Bacino ricadenti nel territorio
regionale:
- Autorità di Bacino Interregionale del Marecchia-Conca;
- Autorità di Bacino Interregionale del Tronto;
- Autorità di Bacino Regionale.
Per la parte di territorio ricadente nel bacino del fiume Tevere le mappe sono state
redatte dall'Autorità di bacino nazionale del Tevere, così come previsto dal Decreto
Legislativo n. 219/2010.
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Nel rispetto delle indicazioni previste dalla Direttiva comunitaria è stato inoltre trattato il
tema delle inondazioni marine, in particolare mediante la perimetrazione delle zone
della fascia costiera soggette a fenomeni meteo marini in grado di determinare
situazioni di rischio per i beni e le persone ad essi esposti.
Per tale aspetto le mappe di pericolosità e rischio sono state redatte dalla struttura
regionale del Servizio Infrastrutture, Trasporti ed Energia competente per l'attuazione
del vigente Piano di Gestione Integrata delle Aree Costiere.
Le attività svolte sino a giugno 2013 costituiscono il primo riferimento utile per la
partecipazione attiva di tutti i soggetti potenzialmente interessati al processo di
costruzione del futuro "Piano di gestione dei rischi di alluvione", da predisporsi a scala
di distretto idrografico entro il 22 giugno 2015.
A livello intermedio nel percorso che porterà al Piano di Gestione, le Autorità di Bacino
Nazionali svolgono il ruolo di coordinamento delle informazioni prodotte dalle varie
Regioni ricomprese nei distretti idrografici istituiti dall'art. 64 del D. Lgs.vo 152/2006; ai
sensi dell'art. 64, comma 1, lett. c) e lett. e) del D. Lgs.vo 152/2006, il territorio della
Regione Marche risulta suddiviso tra il distretto dell'Appennino Settentrionale
(coordinato dall'Autorità Nazionale del F. Arno) e il distretto dell'Appennino Centrale
(coordinato dall'Autorità Nazionale del F. Tevere).
A tali Autorità è inoltre demandata, di concerto con il MATTM, l'omogeneizzazione
delle informazioni e della loro restituzione su cartografia (mappatura); il processo di
redazione delle mappe è pertanto da considerarsi iterativo e quindi suscettibile di
modifiche sia nelle perimetrazioni delle pericolosità che nell'attribuzione del livello di
rischio.
• Attività concluse per il recepimento della Direttiva 2000/60/CE
o Piano di Tutela delle Acque
L'Assemblea legislativa regionale delle Marche ha approvato il nuovo Piano di Tutela
delle Acque (PTA) con delibera DACR n.145 del 26/01/2010.
La pubblicazione è avvenuta con il supplemento n. 1 al B.U.R. n. 20 del 26/02/2010.
o
Corpi Idrici Superficiali
I Corpi Idrici Superficiali (fiumi, laghi e acque costiere) costituiscono le unità di
riferimento per riportare ed accertare la conformità con gli obiettivi ambientali della
normativa del settore delle acque (costituita principalmente dalla Direttiva 2000/60/CE
del Parlamento Europeo e dal D.Lgvo 152/2006).
L'individuazione dei Corpi Idrici Superficiali fluviali, lacustri e delle acque costiere è stata
condotta in attuazione del D.M. 131/2008 del Ministero dell'Ambiente, recepito con
Deliberazioni di Giunta Regionale delle Marche:
-
n. 2060/2009 per i laghi,
-
n. 2105/2009 per le acque costiere,
-
n. 2108/2009 (comprensiva di allegati) per i fiumi.
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I criteri utilizzati hanno tenuto conto principalmente delle differenze dello stato di qualità,
delle pressioni esistenti sul territorio, dell'estensione delle aree protette e di alcune
caratteristiche fisiche distintive (variazioni di pendenza, confluenze, differenze
idrologiche ed altre rilevanti variazioni morfologiche).
Le basi cartografiche di riferimento sono costituite dalla CTR Marche (1:10.000) e dalla
carta IGM (1:25.000). Analisi di dettaglio sono state condotte anche con ortofoto rese
disponibili dal Ministero dell’Ambiente tramite il Portale Cartografico Nazionale.
La rappresentazione cartografica dei corpi idrici fluviali è alla scala 1:100.000; quella dei
laghi e della costa è contenuta in immagini a scala non definita all’interno delle delibere
citate.
Tutte le informazioni cartografiche ed alfanumeriche sono state trasmesse al nodo
WISE così come previsto dal D.M. 17 luglio 2009; le stesse sono comprensive di
modeste revisioni, resesi necessarie per garantire l’omogeneità della metodologia
indicata nelle linee guida del sistema informativo europeo sulle acque.
Ad ogni corpo idrico è associato un set di dati. A titolo di esempio si riportano le
informazioni di un corpo idrico fluviale: ID_CORPO_IDRICO:11.R05a_TR04.B; NOME
CORPO IDRICO: Fiume Metauro Tratto 4 C.I._B; NOME ASTA: Fiume Metauro;
BACINO: Fiume Metauro; TIPO DM131/08: 12SS4F; LUNGHEZZA (km): 10.52
o
Corpi Idrici Sotterranei
I Corpi Idrici Sotterranei (CIS) costituiscono le unità di riferimento per riportare ed
accertare la conformità con gli obiettivi ambientali della normativa del settore delle
acque sotterranee (costituita principalmente dalla Direttiva 2000/60/CE del Parlamento
Europeo e dal D.Lgvo 152/2006).
L'individuazione dei Corpi Idrici Sotterranei è stata condotta in attuazione del D.Lgvo
30/2009 del Ministero dell'Ambiente, recepito con Deliberazione di Giunta Regionale
delle Marche n. 2224/2009 . L' Allegato 3 alla DGR citata contiene l'individuazione
cartografica dei CIS.
• Progetto IFFI – Inventario dei Fenomeni Franosi Italiani
Il Progetto IFFI (Inventario dei Fenomeni Franosi in Italia), realizzato dall’ISPRA e dalle
Regioni e Province Autonome, fornisce un quadro dettagliato sulla distribuzione dei
fenomeni franosi sul territorio italiano. L'inventario ha censito ad oggi oltre 486.000
fenomeni franosi che interessano un’area di 20.721 km2, pari al 6,9% del territorio
nazionale.
I principali prodotti e servizi realizzati dal Progetto IFFI sono: il Servizio di cartografia online,
che consente la visualizzazione delle frane e l’interrogazione dei principali parametri ad
esse associati, e il Rapporto sulle frane in Italia (Rapporti ISPRA, 78/2007), che fornisce
una sintesi dei dati sul dissesto a scala sia nazionale sia regionale.
La regione Marche ha aderito al progetto in questione.
• Ulteriori fonti conoscitive sul quadro del dissesto
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In aggiunta al sopra denominato Progetto IFFI si prevede inoltre l’inserimento, con la
medesima metodologia, delle seguenti ulteriori informazioni contenute:
-
nelle carte geomorfologiche degli strumenti urbanistici comunali (PRG) o varianti
generali, approvati o adottati successivamente alla fase di predisposizione del PAI;
-
nelle ricognizioni delle informazioni geomorfologiche acquisite a seguito di nuovi
dissesti;
-
nelle segnalazioni trasmesse dagli enti locali;
-
nei piani o programmi, sia regionali sia statali, che prevedono la realizzazione di
interventi di difesa del suolo;
-
in altri eventuali studi specifici di settore già elaborati e di accertata attendibilità.
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4.
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METODOLOGIE E STRATEGIE DI AGGIORNAMENTO DEL PIANO
• Premessa ed indicazioni generali
A seguito della costituzione del gruppo di lavoro di cui sopra, si sono avviate le attività di
raccolta ed elaborazione di informazioni, oltre che di definizione di una prima strategia
metodologica per l’aggiornamento.
Tale strategia è stata definita attraverso a più documenti tecnici “interni” di riferimento
relativi:
-
alla parte idraulica;
-
alla parte di dissesto di versante;
-
alle procedure di approvazione del piano.
Nel seguito del presente paragrafo vengono riportati, in estratto, i contenuti dei primi due
predetti documenti, integrati con ulteriori indicazioni.
Per quanto riguarda le procedure di approvazione del Piano si rimanda alla specifico
capitolo riportato più avanti nel presente documento.
Volendo descrivere in maniera estremamente semplificata la dinamica dei possibili squilibri
dei dissesti di riferimento del PAI sia lungo le aste fluviali sia sui versanti, risulta immediato
individuare quali elementi fondamentali, quei fenomeni di dissesto i cui effetti non sono
“compatibili” con le condizioni di uso ed utilizzo del suolo (sia in atto, sia pianificate). Tali
squilibri hanno l’effetto prevalente di provocare danni, a diversa scala di effetto e gravosità,
al sistema antropico.
Per le aste fluviali, a riguardo di tali dinamiche di squilibrio, si possono individuare quali
elementi caratterizzanti: la presenza di opere idrauliche prevalentemente longitudinali di
controllo-difesa, la presenza di opere trasversali in alveo e l’uso del territorio non
compatibile con le “naturali” dinamiche di deflusso, di espansione delle piene e di mobilità
dell’alveo. Ad aggravamento del quadro sopra descritto si evidenzia la ormai cronica e
generale carenza manutentiva delle opere idrauliche e dei relativi tratti fluviali ad esse
afferenti, che a volte comporta una amplificazione degli effetti che invece dovrebbero
attutire.
In considerazione della specificità geo-morfologica del territorio marchigiano, ulteriore
elemento di crisi del sistema di deflusso delle acque, che in generale costituiscono anche il
fattore di innesco di fenomeni franosi, è rappresentato dalla intensità e consistenza delle
dinamiche di formazione del deflusso sui versanti rispetto alle quali risulta evidente
elemento di criticità la mancata ovvero inadeguata manutenzione e gestione del territorio.
Da ultimo ed in generale, come concausa aggravante degli effetti sul sistema antropico
delle criticità sopra individuate, non va dimenticato il contributo fornito dall’inadeguatezza
del sistema di smaltimento delle acque raccolte dalle superfici impermeabilizzate dalle
trasformazioni urbanistiche.
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• Metodologia aggiornamento piano per l’assetto idraulico
o
Individuazione del reticolo idrografico di riferimento
-
reticolo comprendente aree già a rischio nel PAI attuale;
-
reticolo direttiva 2000/60/CE – corpi idrici significativi;
Sono esclusi dalle successive analisi i tratti ove non vi siano elementi a rischio e
segnalazioni di criticità da esondazione (generalmente nelle porzioni di testata).
o
reticolo minore, dove ci sono segnalazioni/conoscenze circa un rischio potenziale
legato ai fenomeni alluvionali limitatamente alle zone segnalate/conosciute.
Analisi della pericolosità da inondazione
Per la delimitazione della fasce si utilizzerà la metodologia semplificata di seguito
descritta, basata principalmente su dati storici-inventariali e analisi geomorfologiche e
idrologico-idrauliche speditive.
Scenari da considerare:
Partendo dal reticolo di riferimento di cui al precedente punto si valutano con
metodologia semplificata gli scenari di allagamento considerando i seguenti tempi di
ritorno:
P1 - Scarsa probabilità alluvioni: Tr 300-500 ; per bacini principali,
P2 - Media probabilità alluvioni: Tr 100-200; per tutti i bacini del reticolo di riferimento,
P3 - Elevata probabilità alluvioni: Tr 30-50; per bacini principali del reticolo di
riferimento e per i casi (bacini secondari) dove esiste la mappatura di un evento circa
associabile a tale tempo di ritorno o preesistenti analisi ritenute di adeguata
attendibilità.
Il valore del tempo di ritorno da considerare per i differenti scenari, all’interno degli
intervalli sopra indicati, potrà essere variato a seconda dell’estensione del bacino
idrografico.
Nelle aree arginate, qualora ritenuto possibile, potrà essere considerato uno scenario di
rischio connesso al loro cedimento e/o una fascia di rispetto dai corpi arginali.
o
Metodologia semplificata per la delimitazione delle aree soggette ai differenti scenari:
Fase 1 (Raccolta Materiale):
Raccolta informazioni su eventi di piena che hanno interessato in passato i vari bacini
idrografici: informazioni generali sugli eventi-effetti e mappatura delle aree allagate e/o
tratti interessati (ove disponibili).
Raccolta analisi idrauliche e/o idrologiche disponibili (presso Adb, Province; Comuni e
Altri Enti se conosciuti).
Raccolta ed elaborazione dati lidar-rilievi.
Raccolta fotografie aree-cartografia tecnica.
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Fase 2 (Tracciamento perimetri per un tempo di ritorno):
Caso A: presenza di studio idrologico/idraulico (si valuta l’attendibilità di massima e si
analizzano i tiranti in alcune sezioni con riferimento alla Tr=100-200 anni esaminando
comunque eventuali altri tempi di ritorno analizzati)
Caso B: presenza di evento con perimetro o comunque punti ben definiti di limite
esondazione (si associa un tempo di ritorno e si analizza la coerenza altimetrica)
Caso C: presenza di PAI attuale (si associa Tr=200 anni e si analizza la coerenza
altimetrica)
Caso D: verifiche idrauliche, nelle aree a maggior rischio, a cura dell’autorità di bacino
laddove possibile, anche in riferimento alle tempistiche, e ritenuto strettamente
necessario.
Fase 3 (Passaggio tra tempi di ritorno)
Il passaggio avviene generalmente su base altimetrica, ad eccezione dei corsi d’acqua
dove sono presenti invasi, e confronto con le caratteristiche geomorfologiche degli
ambiti di pertinenza fluviale.
o
Analisi rischio
La definizione dei diversi gradi di rischio, articolato in quattro classi, sarà effettuata
partendo dall’attribuzione del danno atteso, in relazione agli elementi esposti contenuti
nei strati informativi/dati disponibili e alla loro diversa esposizione.
Elementi a rischio – Classi di Danno
Fonti:
uso del suolo Regione Marche 2007 secondo livello;
popolazione da sezioni censuarie ISTAT (2011 se disponibile; altrimenti 2001);
aree con captazione di acque uso umano, da database dati AATO (con eventuale
controllo dell’ubicazione in seconda fase);
beni culturali (SIRPAC);
ferrovie, autostrade e altre strade (da CTR e/o altri dati presso Servizio Infrastrutture o
Province);
depuratori;
cave;
elisuperfici;
porti;
scuole, ospedali;
aree rischio incidente rilevante (334), impianti soggetti ad AIA;
aree protette (in relazione a aree a rischio incidente rilevante e AIA)
Il rischio sarà attribuito secondo le seguenti fasi:
FASE 1: Integrazione dell’uso del suolo 2007 sulla base delle altre fonti disponibili
(strade, scuole, etc.) e individuazione degli elementi/aree esposte a rischio;
FASE 2: Attribuzione delle classi di danno (eventualmente considerando la presenza a
monte di fonti di aumento del danno, es. 334 e AIA) e Mappatura del Danno,
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ANNO XLV • N. 104
FASE 3: Mappatura preliminare del Rischio, con definizione della matrice di incrocio tra
scenario di allagamento e classi di danno, ed eventuali valutazioni di maggior dettaglio
per le aree a maggior rischio,
FASE 4: Divisione delle aree inondabili in tratti sulla base dello scenario di
accadimento/propagazione dell’evento di inondazione, ed assegnazione dei codici ad
ogni area,
FASE 5: Valutazione se attribuire al poligono il rischio massimo che si verifica dentro o
eventualmente dare un range di % area a rischio su poligono per attribuzione del
rischio al poligono,
FASE 6: Attribuzione finale del rischio.
• Metodologia aggiornamento piano per l’assetto dei versanti
o 1° Fase - Fase di individuazione e di perimetrazione delle aree in frana.
Il quadro conoscitivo per l’elaborazione dell’aggiornamento del PAI sarà predisposto, ad
integrazione dei dati e degli elementi acquisiti durante la redazione del PAI, sulla base
delle informazioni già disponibili e reperibili, con specifico riferimento alle informazioni
dei singoli fenomeni franosi contenute:
nell’Inventario dei Fenomeni Franosi in Italia (IFFI);
nelle carte geomorfologiche degli strumenti urbanistici comunali (PRG) o varianti
generali, approvati o adottati successivamente alla fase di predisposizione del PAI;
nelle ricognizioni delle informazioni geomorfologiche acquisite a seguito di nuovi
dissesti;
nelle segnalazioni trasmesse dagli enti locali;
nei piani o programmi, sia regionali sia statali, che prevedono la realizzazione di
interventi di difesa del suolo;
in altri eventuali studi specifici di settore già elaborati e di accertata attendibilità.
Ai nuovi fenomeni franosi verrà assegnata la classificazione del dissesto (tipologia e
stato di attività), oltre al codice identificativo del PAI.
La scala di analisi dell’aggiornamento del piano sarà 1:10.000, ovvero la medesima
scala utilizzata per la predisposizione del PAI.
o
2° Fase - Fase di valutazione della pericolosità.
A tutte le nuove aree di versante in dissesto, individuate con la prima fase, verrà
attribuito un livello di pericolosità, graduato su quattro ordini, definito in base alla
tipologia del fenomeno e al relativo stato di attività, così come già configurato nel PAI.
o
3° Fase - Fase di valutazione del rischio.
La procedura per la valutazione del grado di rischio delle nuove aree a pericolosità
idrogeologica sarà articolata secondo una metodologia, sviluppata su più livelli:
22898
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ANNO XLV • N. 104
-
il primo livello, che costituirà l’analisi di base del quadro dei dissesti, utilizzerà la
metodologia similare a quella adoperata per il recepimento della c.d. direttiva
alluvioni, ovvero una procedura semiautomatica (analisi a grande scala);
-
il secondo livello prevederà delle successive specifiche considerazioni, da eseguirsi
per ogni singola area di versante in dissesto, attraverso l’interpretazione della
cartografia e delle foto aeree (analisi a media scala);
-
il terzo livello rappresenterà l’ulteriore approfondimento, da eseguirsi per ogni singola
area di versante in dissesto, attraverso, la compilazione di una scheda con cui si
procederà alla definizione di maggior dettaglio di tutti gli elementi che concorrono
alla valutazione del rischio (analisi a piccola scala).
La definizione dei diversi gradi di rischi, articolato in quattro classi, sarà effettuata
partendo dall’attribuzione del danno atteso, in relazione agli elementi esposti contenuti
nei strati informativi disponibili, individuato in ragione della diversa esposizione e
considerando la massima vulnerabilità.
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BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE
ANNO XLV • N. 104
• Analisi Economica
L’aggiornamento dell’analisi economica prende avvio dal recepimento dell’attività
conoscitiva e di monitoraggio compiuta a partire dall’approvazione del PAI, avvenuta nel
2004, rielaborando le informazioni disponibili tanto per il settore geomorfologico che per
quello idraulico, allo scopo di individuare le tipologie di intervento realizzate e i relativi costi.
Si ritiene che tale indagine possa contribuire a fornire un quadro significativo delle attività
compiute in questi dieci anni per la programmazione degli interventi futuri da finanziare.
In effetti, l’analisi economica ha lo scopo di valutare la sostenibilità economica del Piano in
un’ottica strategica, consentendo l’individuazione degli obiettivi da conseguire e le strategie
da mettere in atto per la loro soddisfazione. In tal modo, è possibile garantire la
realizzabilità del Piano oltre che dal punto di vista tecnico anche da quello gestionale ed
economico, intervenendo in itinere nel processo di redazione del Piano stesso; ciò
consente, attraverso un processo reiterativo, di valutare ipotesi alternative e guidare
l’attività pianificatoria da compiere per giungere alla redazione di un Piano sostenibile.
Quanto sopra descritto rafforza l’idea che l’analisi economica è un elemento fondamentale
del processo decisionale, strettamente correlato alla metodologia di aggiornamento del
Piano e alle classi di pericolosità e rischio associate ai perimetri.
Come evidenziato anche nella Direttiva 2007/60/CE, infatti, la conoscenza del territorio e
delle sue fragilità, permette “una valutazione delle potenziali conseguenze negative di
future alluvioni per la salute umana, l’ambiente, il patrimonio culturale e le attività
economiche” e questo concetto è insito nella definizione stessa di rischio.
Allo stesso tempo, si ritiene necessario procedere ad un aggiornamento del fabbisogno
economico del Piano che tenga conto dei seguenti aspetti:
Nuovo contesto normativo di riferimento (Direttiva 2007/60/CE e D.Lgs. 49/’10)
Priorità definite dal Piano
Quadro degli interventi esistenti già finanziati
Nuove situazioni di rischio idraulico e geomorfologico
Affinamenti e approfondimenti metodologici nel frattempo intercorsi
Pertanto una prima traccia di indice per l’analisi economica può essere strutturata nel
seguente modo:
o
Riferimenti normativi
o
Interventi in materia di difesa del suolo: piani e programmi esistenti
o
Fabbisogno finanziario del piano
o
Principali fonti di finanziamento
o
Il principio del recupero dei costi.
22900
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5.
BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE
ANNO XLV • N. 104
PROCEDURE DI VAS (D.LGS 152/2006 - LR 6/2007 – DGR 1813/2010)
Quanto alle procedure di VAS, si richiamano nel prosieguo i principali riferimenti legislativi
(specificamente riferiti al PAI) esaminati:
• il D.Lgs. 152/2006 prevede dapprima, all’art. 66, comma 1, “66. Adozione ed approvazione
dei piani di bacino - 1. I piani di bacino, prima della loro approvazione, sono sottoposti a
valutazione ambientale strategica (VAS) in sede statale, secondo la procedura prevista
dalla parte seconda del presente decreto”.
• Il medesimo Decreto Legislativo 152, successivamente e con specifico riferimento ai PAI,
prevede: “
o
Art. 67. I piani stralcio per la tutela dal rischio idrogeologico e le misure di prevenzione
per le aree a rischio - comma 1 “Nelle more dell'approvazione dei piani di bacino, le
Autorità di bacino adottano, ai sensi dell'articolo 65, comma 8, piani stralcio di distretto
per l'assetto idrogeologico (PAI), che contengano in particolare l'individuazione delle
aree a rischio idrogeologico, la perimetrazione delle aree da sottoporre a misure di
salvaguardia e la determinazione delle misure medesime”.
o
Art. 68, comma 1 - 68. Procedura per l'adozione dei progetti di piani stralcio 1. “I
progetti di piano stralcio per la tutela dal rischio idrogeologico, di cui al comma 1
dell'articolo 67, non sono sottoposti a valutazione ambientale strategica (VAS) e
sono adottati con le modalità di cui all'articolo 66 (n.d.r relativo all’adozione del piano di
bacino)”.
Appare chiara la volontà del legislatore: in generale si intende assoggettare il Piano di
Bacino/Distretto a procedura di Valutazione Ambientale Strategica; in particolare, invece, di
intende escludere dalla suddetta procedura il suo stralcio funzionale relativo all’Assetto
Idrogeologico.
Tale lettura del disposto normativo è stata informalmente verificata con la struttura
regionale competente in materia che ha convenuto, sempre in via informale,
sull’interpretazione sopra riportata.
Pertanto, in sintesi ed in conclusione, si ritiene il Piano escluso dalla procedura di VAS,
posto che il citato art. 66 del D. Lgs. 152 (da seguire nella fase di adozione) prevede
comunque adempimenti e forme multiple di coinvolgimento di stackeholder e categorie
della società, all’interno delle quali potrebbero essere recepiti informazioni e suggerimenti
utili ad un miglioramento del progetto di piano (ad esempio si prevede la promozione della
“partecipazione attiva di tutte le parti interessate all'elaborazione”).
22901
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BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE
ANNO XLV • N. 104
6. PRIMA IPOTESI DI ITER PROCEDIMENTALE, CRONOPROGRAMMA
Per l’approvazione del piano, secondo le previsioni del citato D.Lg 152/2006 (art. 68, c. 1 del d.Lgs
152/06) va seguito l’art. 66 del medesimo decreto, che va tuttavia coordinato, per parti non in
contrasto ed in virtù della non completa operatività della riforma operata dal Testo Unico per
l’Ambiente, con le previsioni dalla L.R. 13/99, tuttora vigente.
D’altro canto, nelle more della piena operatività della riforma operata col citato D. Lgs. 152/06 e
per prassi giurisprudenzialmente consolidata, sussiste la competenza delle Autorità di bacino ad
operare per l’aggiornamento dei loro strumenti di pianificazione, in virtù delle previsioni del comma
2-bis, dell’art. 170 che espressamente dispone “Nelle more della costituzione dei distretti idrografici
di cui al Titolo II della Parte terza del presente decreto e della eventuale revisione della relativa
disciplina legislativa, le Autorità di bacino di cui alla legge 18 maggio 1989, n. 183, sono prorogate,
senza nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica, fino alla data di entrata in vigore del
decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri di cui al comma 2, dell'articolo 63 del presente
decreto”.
Per una migliore comprensione delle richieste dei succitati disposti normativi si riporta di seguito un
sintetico schema comparativo di quanto previsto in essi.
22902
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Schema comparato iter approvazione PAI secondo D. Lgs 152/06 e L.R. 13/99
D. Lgs. 152/2006
L.R. 13/1999
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22903
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BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE
ANNO XLV • N. 104
A migliore esplicitazione dello schema precedente si formula il seguente elenco descrittivo che
individua con maggior dettaglio alcuni dei contenuti di ogni singolo passaggio/documento/fase, con
la scontata precisazione che, trattandosi di una elencazione meramente esemplificativa, la stessa
può essere oggetto di modifiche.
A. avvio del procedimento
•
Redazione del documento di cui all’art. 11 della L.R. 13/99 (il presente)
Il documento individua:
o specifici obiettivi da perseguire in relazione agli elementi conoscitivi disponibili;
o
quadro conoscitivo di riferimento e ricerche da svolgere;
o
rapporti con le procedure di VAS (D. Lgs. 152/2006 – L.R. 6/2007 – D.G.R.
1813/2010)
o
iter amministrativo di approvazione.
•
Approvazione in Comitato tecnico del documento di cui all’art. 11, c. L.R. 13/99
•
Delibera di Comitato istituzionale
L’atto:
o approva il documento tecnico proposto dal Comitato;
o dà mandato al Presidente del C.I. di avviare il procedimento di aggiornamento del
Piano;
o dispone la pubblicazione sul BUR Marche della Comunicazione di avvio del
procedimento e del documento tecnico.
B. progetto di piano stralcio (PAI) – prima adozione
•
Redazione del Progetto di Piano
•
Prima Adozione del Progetto di Piano da parte del Comitato Istituzionale
Previo parere C.T. con i seguenti passaggi/documenti/fasi:
o Elaborati di Piano (Elenco da definire)
o Approvazione/parere del Comitato Tecnico degli elaborati di Piano
o Delibera di Comitato Istituzionale che:
-
Adotta Il Progetto di Piano, ad aggiornamento del PAI;
Dà mandato al Segretario generale per pubblicazioni, invio agli Enti Locali ed
altri Enti Interessati per la proposizione di osservazioni;
Formula alla Giunta regionale la proposta d’intesa per l’adozione delle misure di
salvaguardia
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BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE
ANNO XLV • N. 104
C. misure di salvaguardia
•
Approvazione Misure di Salvaguardia da parte della Giunta regionale
o Delibera di Giunta regionale che:
-
Approva, d’intesa col Comitato istituzionale, le misure di salvaguardia (in vigore
per tre anni a decorrere dalla loro pubblicazione)
D. pubblicazione piano – osservazioni - pareri e determinazioni su osservazioni e pareri
•
Pubblicazione del Progetto di Piano adottato su BUR, Internet, ecc.
o (i termini per la proposizione delle osservazioni decorrono dalla data di
pubblicazione sul BUR Marche)
•
Avvio dei lavori della Conferenza programmatica (per ambiti provinciali oppure altro
ambito deliberato dalla Giunta)
o Riunioni e lavori conferenza
•
Ricevimento osservazioni e determinazione sulle stesse (in caso di accorpamento in
unica fase procedura come evidenziato in colore verde nello schema)
o Riunioni e lavori conferenza
o Espressione del parere finale da parte della Conferenza anche sulla base
dell’esame congiunto con l’AdB sulle osservazioni ricevute
E. seconda e definitiva adozione del piano da parte del Comitato istituzionale
•
Seconda e definitiva adozione del Piano (previo parere C.T.) con i seguenti
passaggi/documenti/fasi:
o Determinazione sulle osservazioni ricevute;
o Aggiornamento degli elaborati di piano a seguito delle decisioni sulle osservazioni e
delle modifiche recepite rispetto al parere della Conferenza programmatica
o Delibera di Comitato istituzionale che:
-
Adotta definitivamente l’aggiornamento del PAI;
Trasmette il Piano alla Giunta per le proprie determinazioni ed il successivo
invio al Consiglio;
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BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE
ANNO XLV • N. 104
F. determinazioni Giunta regionale e trasmissione piano all’Assemblea legislativa regionale
•
Trasmissione del Piano all’Assemblea legislativa regionale per la sua approvazione
o Delibera di Giunta Regionale che:
-
fa proprio, con eventuali determinazioni di sua competenza, il Piano approvato
in seconda adozione dal Comitato Istituzionale;
presenta all’Assemblea legislativa regionale la proposta di atto amministrativo
per la definitiva approvazione del Piano;
G. approvazione del PAI da parte dell’Assemblea legislativa regionale
•
Approvazione da parte dell’Assemblea legislativa regionale con:
o Delibera Amministrativa, previo esame in Commissione consiliare, richiesta di
parere al CAL, audizioni di soggetti pubblici e privati interessati, ecc.
-
Per tali fasi è necessario il supporto tecnico della Segreteria tecnico-operativa
AdB alla Commissione consiliare competente.
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BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE
ANNO XLV • N. 104
rezza gli immobili da un pericolo imminente o a
seguito di calamità, e quindi esclusi dalla procedura
di VIA ai sensi dell’art. 3, comma 5, della LR
3/2012.
La Provincia di Pesaro e Urbino con nota loro prot.
n. 7793311 del 23.10.2014, ns. prot. n. 763313 del
27.10.2014, conferma che l’intervento riveste carattere di urgenza a causa dello stato di grave degrado
del corso del Fiume Cesano e comunica che l’appalto dei lavori è già stato assegnato e che gli stessi verranno iniziati non appena concluso l’iter approvativo.
Esaminata la documentazione trasmessa, ed a seguito dei chiarimenti forniti dalla stessa, si ritiene che
anche questo intervento può essere ricondotto alla
fattispecie sopra descritta.
L’area d’intervento si trova sul fiume Cesano, al
confine tra le Province di Pesaro-Urbino e Ancona,
più precisamente nel territorio dei Comuni di Mondavio e Corinaldo.
Il progetto consiste nella demolizione di tratti di briglia preesistenti in pessime condizioni e di ricostruire l’opera secondo criteri moderni e con materiali
più resistenti. Sui fianchi del fiume verranno realizzati due tratti di gabbionata che conterranno la cassa
di dissipazione dell’energia di caduta idraulica.
Il progetto rientra nella tipologia prevista nell’Allegato B2, della LR 3/2012, punto 7, lett. i) e lett. o),
punto 7 dell’Allegato IV alla Parte Seconda del
DLgs 152/2006, così recentemente modificato dal
D.L 91/2014, convertito con L. n. 116/2014.
In regime ordinario l’intervento è soggetto alla procedura di verifica di assoggettabilità a VIA di cui
all’articolo 8, della LR 3/2012 di competenza della
Provincia. Ai sensi dell’art. 4 comma 1, lett d) la
Regione è competente per i progetti relativi ad interventi se la Provincia è il proponente.
Sono esclusi in tutto in parte dal campo di applicazione della legge, quando non sia possibile in alcun
modo svolgere la valutazione di impatto ambientale,
singoli interventi disposti in via d'urgenza, ai sensi
dell'articolo 5, commi 2 e 5 della legge 24 febbraio
1992, n. 225, al solo scopo di salvaguardare l'incolumità delle persone e di mettere in sicurezza gli
immobili da un pericolo imminente o a seguito di
calamità.
_______________________________________________________
Giunta Regionale - Posizione di Funzione
Valutazione ed autorizzazioni Ambientali
Maltempo novembre 2012. Decreti n.
2/CDM12 del 26/11/2013 e n. 3/CDM12 del
13/03/2014. L. n. 241/90; LR n. 3/2012, art.
3, commi 5 e 6. Procedura di verifica di assoggettabilità a VIA, del progetto: “Rifacimento
delle opere trasversali sul Fiume Cesano crollate definitivamente a seguito del maltempo
del 2012, al confine fra le Province di PesaroUrbino e Ancona, nei Comuni di Mondavio (PU)
e Corinaldo (AN).” Proponente: Provincia di
Pesaro e Urbino - Comunicazione di avvio del
procedimento amministrativo.
La Provincia di Pesaro e Urbino, con nota prot. n.
64173 del 14/10/2014, acquisita al prot. numero
736854 del 15/10/2014, ha convocato questo ufficio
ad una conferenza di servizi per il giorno mercoledì
5 novembre p.v., al fine di dirimere gli aspetti procedurali di VIA di cui alla LR 3/2012.
Alla nota la Provincia ha allegato, ai sensi dell’art. 5,
comma 6, LR n. 3/2012, la seguente documentazione progettuale:
- 1 Relazione tecnica e illustrativa
- 2.1 Relazione Geologica
- 2.2 Relazione geotecnica
- 2.3 Sezione Geotecnica
- 3 Relazione Idrologica Idraulica
- 4 Relazione paesaggistica
- 5 Corografia
- 6 Stato Attuale
- 7 Planimetria generale
- 8 Sezioni e Particolari
- 9 Schemi e montaggi
- 10 Computo Metrico Estimativo
- 11 Elenco prezzi
- 12 Schema di contratto
- 13 Cronoprogramma lavori
- 14 Capitolato speciale d'appalto Norme generali
- 15 Capitolato Speciale d'appalto Norme Tecniche
- 16 Piano di sicurezza
- 17 Quadro di incidenza della manodopera
La Provincia di Pesaro Urbino, così facendo, ha dato
seguito alla nota di questo ufficio prot. n.
683396/GRM/VAA/P del 26.09.2014. In tale nota
questa p.f. ha comunicato di ritenere che alcuni
interventi urgenti, proposti dalla stessa Provincia di
Pesaro e Urbino allo scopo di mettere in sicurezza
l’alveo del Fiume Foglia, potessero essere ricompresi tra quei lavori disposti al solo scopo di salvaguardare l’incolumità delle persone e di mettere in sicu-
In tale caso l'autorità competente, sulla base della
documentazione immediatamente trasmessa dalle
autorità che dispongono tali interventi:
a) esamina se sia opportuna un'altra forma di valutazione;
b) mette a disposizione del pubblico coinvolto le
informazioni raccolte con le altre forme di valutazione di cui alla lettera a), le informazioni rela-
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6 NOVEMBRE 2014
BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE
tive alla decisione di esenzione e le ragioni per
cui è stata concessa;
c) informa la Commissione europea, tramite il Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e
del Mare nel caso di interventi di competenza
regionale, prima di consentire il rilascio dell'autorizzazione, delle motivazioni dell'esclusione
accludendo le informazioni messe a disposizione
del pubblico.
Pertanto, con la presente si comunica ai soggetti a
vario titolo coinvolti, dell’avvio del procedimento
amministrativo, ai sensi degli artt. 7 e 8 della L. n.
241/1990.
ANNO XLV • N. 104
_______________________________________________________
Giunta Regionale - Posizione di Funzione
Valutazione ed autorizzazioni Ambientali
D.Lgs.42/2004 art. 146; D.P.R. 139/2010:
Autorizzazione Paesaggistica - L.R. 34/1992
art.6. Progetto: “Collettamento delle acque
reflue da Ponterio di Monterado (AN) alla rete
fognaria del Comune di Mondolfo (PU) ”. Proponente: Multiservizi S.p.A. Comunicazione di
avvio del procedimento di rilascio Autorizzazione Paesaggistica.
La Ditta MultiServizi spa, con nota loro prot. 20760
del 17.10.2014 assunta al ns. prot. 749003 del
20.10.2014, ha perfezionato la documentazione relativa al progetto “Collettamento delle acque reflue da
Ponterio di Monterado (AN) alla rete fognaria del
Comune di Mondolfo (PU) già trasmessa dal Comune di Trecastelli (AN) e dal Comune di Mondolfo
(PU) al fine del rilascio dell’Autorizzazione Paesaggistica.
Ai sensi degli artt. 7 e 8 della Legge n° 241/1990 si
comunica l’avvio del procedimento indicando in
particolare che:
a) l’oggetto del procedimento è il rilascio dell’Autorizzazione paesaggistica semplificata ai sensi
dell’art.1 del DPR 139/2010;
b) l’Amministrazione competente è la Regione Marche, Servizio Infrastrutture Trasporti ed Energia,
P.F. Valutazioni ed Autorizzazioni Ambientali ;
c) L’Ufficio competente è la Posizione di Funzione
Valutazioni e Autorizzazioni Ambientali del Servizio Infrastrutture, Trasporti ed Energia.
Responsabile del Procedimento è l’arch. Silvia
Sternini, tel. 071/8063542, e-mail: [email protected];
d) I tempi per la conclusione del procedimento di
rilascio dell’Autorizzazione Paesaggistica semplificata sono stabiliti in sessanta giorni dalla
richiesta ai sensi del comma 1 dell’art.3 del DPR
139/2010.
Nel rispetto di quanto disposto dall’art. 8, della legge n. 241/90 si precisa quanto segue:
a) L’Amministrazione procedente è la Regione Marche - Servizio Infrastrutture Trasporti ed Energia
- Posizione di Funzione Valutazioni ed Autorizzazioni Ambientali;
b) L’oggetto del procedimento è l’applicazione dell’art. 3, commi 5, 6 della LR 3/2012 teso ad effettuare una valutazione dei progetti esclusi dalla
procedura di VIA in quanto disposti in via d’urgenza;
c) L’ufficio competente è la Posizione di Funzione
Valutazioni ed Autorizzazioni Ambientali del
Servizio Infrastrutture, Trasporti ed Energia. Il
Responsabile del procedimento è l’Arch. Velia
Cremonesi, tel. 071/806.3897, e-mail: [email protected];
d) L’istanza che ha dato avvio al presente procedimento è stata acquisita al n: 736854 del
15/10/2014;
e) È possibile prendere visione della documentazione progettuale anche al seguente indirizzo web di
questo ufficio:
http://www.ambiente.marche.it/Ambiente/Valutazionieautorizzazioni/ValutazionediImpattoAmbientale/tabid/86/ctl/Dettaglio/mid/626/Impianto/639/Di
tta/260/ID_proc/1244/Tipo/VIA/directory/V00584/
Default.aspx
Inoltre saranno messe a disposizione del pubblico
coinvolto le informazioni raccolte, le informazioni
relative alla decisione di esenzione, informando la
Commissione europea, tramite il Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare delle
motivazioni dell'esclusione.
IL RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO
Arch. Silvia Sternini
IL DIRIGENTE DELLA POSIZIONE
DI FUNZIONE
Geol. David Piccinini
IL RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO
Arch. Velia Cremonesi
_______________________________________________________
Giunta Regionale - Servizio Infrastrutture,
Trasporti ed Energia P.F. Tutela delle
Acque
Aggiornamento delle acque di balneazione
IL DIRIGENTE DELLA P.F.
Geol. David Piccinini
22908
6 NOVEMBRE 2014
BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE
ANNO XLV • N. 104
Bolognini (tel. 071/8063479 - 071/8067337, fax
071/8067314 - email luigi.bologniniPregione.marche.it).
Presso la Regione Marche - Servizio Infrastrutture,
Trasporti ed Energia - P.F. Tutela delle Acque con
sede ad Ancona in Via Palestro n. 19, piano lo, stanza 14, sarà possibile prendere visione della documentazione relativa al suddetto procedimento.
Per la conclusione del procedimento è stabilito il termine di 90 giorni, riferito alla data di pubblicazione
sul BUR della seguente comunicazione.
Gli interessati possono intervenire nel procedimento, ai sensi degli articoli 9 e 10 della L. 241/90,
anche inviando memorie scritte e documenti, fino a
15 giorni prima della scadenza del termine per la
conclusione del procedimento, utilizzando preferibilmente l'indirizzo mail [email protected]
Eventuali altre informazioni sul procedimento sono
reperibili all'indirizzo web http://www.regione.marche.it/aggiornamentoprofiloBW
(BW) costiere e lacustri della Regione Marche.
A seguito della Direttiva 2006/7/CE, del
D.Lgs. 116/08 (art. 4, comma 1, lett b - art. 9
- allegato III), del DM n. 97 del 30/03/2010
(allegato E), con la presente viene data comunicazione, ai sensi dell'art. 7 della L.R. 44/94,
dell'avvio del procedimento amministrativo
finalizzato all'aggiornamento delle acque di
balneazione (BW) costiere e lacustri della
Regione Marche.
Il responsabile del procedimento è il Dott. Luigi
Bolognini (tel. 071/8063479 - 071/8067337, fax
071/8067314 - email [email protected]).
Presso la Regione Marche - Servizio Infrastrutture,
Trasporti ed Energia - P.F. Tutela delle Acque con
sede ad Ancona in Via Palestro n. 19, piano 1°, stanza 14, sarà possibile prendere visione della documentazione relativa al suddetto procedimento.
Per la conclusione del procedimento è stabilito il termine di 30 giorni, riferito alla data di pubblicazione
sul BUR della seguente comunicazione.
Gli interessati possono intervenire nel procedimento, ai sensi degli articoli 9 e 10 della L. 241/90,
anche inviando memorie scritte e documenti, fino a
10 giorni prima della scadenza del termine per la
conclusione del procedimento, utilizzando preferibilmente l'indirizzo mail [email protected].
Eventuali altre informazioni sul procedimento sono
reperibili all'indirizzo web http://www.regione.marche.it/aggiornamentoprofiloBW
IL DIRIGENTE DELLA P.F.
Arch. Alberto Cecconi
BANDI E AVVISI DI GARA
_______________________________________________________
Regione Marche - Servizio Attività Normativa e Legale e Risorse Strumentali
Indagine di mercato per l’affidamento della
fornitura di divise per il personale ausiliario
della Giunta Regione Marche.
IL DIRIGENTE DELLA P.F.
Arch. Aberto Cecconi
_______________________________________________________
Si rende noto che la Regione Marche – Giunta
Regionale, intende espletare un’indagine di mercato
per l’affidamento della fornitura di divise per il personale ausiliario della Giunta Regione Marche nel
rispetto dei principi di non discriminazione e parità
di trattamento, al fine di individuare operatori economici da invitare alla relativa procedura negoziata
ai sensi del regolamento regionale n. 01/2012 e
ss.mm.
Importo dell’appalto:
L’importo a base d’asta è Euro 21.000,00 (iva esclusa)
Procedura di aggiudicazione:
La procedura verrà affidata al prezzo più basso.
Oggetto della fornitura:
Giunta Regionale Servizio Infrastrutture,
Trasporti ed Energia P.F. Tutela delle
Acque
Aggiornamento dei profili delle acque di balneazione (BW) costiere e lacustri della Regione
Marche.
A seguito della Direttiva 2006/7/CE, del D.Lgs.
116/08 (art. 4, comma 1, lett b - art. 9 - allegato III),
del DM n. 97 del 30/03/2010 (allegato E), con la presente viene data comunicazione, ai sensi dell'art. 7
della L.R. 44/94, dell'avvio del procedimento amministrativo finalizzato all'aggiornamento dei profili
delle acque di balneazione (BW) costiere e lacustri
della Regione Marche.
Il responsabile del procedimento è il Dott. Luigi
22909
6 NOVEMBRE 2014
BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE
DESCRIZIONE
ARTICOLI
MASSE VESTIARIE
FEMMINILI PER STAGIONE
ESTIVA
PREZZO
PREZZO
PEZZI UNITARIO TOTALE
GIACCA
10
PANTALONE
CAMICIE M/C
CRAVATTA
10
20
10
MASSE VESTIARIE MASCHILI
PER STAGIONE ESTIVA
GIACCA
1
PANTALONE
CAMICIE M/C
1
2
MASSE VESTIARIE MASCHILI
PER STAGIONE INVERNALE
GIACCA
PANTALONE
CAMICIE M/L
CRAVATTA
MAGLIONI
MASSE VESTIARIE
FEMMINILI PER STAGIONE
INVERNALE
GIACCA
PANTALONE o
GONNA
CAMICIE M/L
ANNO XLV • N. 104
15
16
32
16
2
6
6
12
GIACCONI UNISEX
IMPERMEABILI
TRASPIRANTI
15
Rilevazione taglie ed eventuali correzioni
Requisiti di partecipazione:
La ditta aggiudicataria sarà tenuta alla rilevazione
delle taglie di ogni componente il corpo ausiliari
presso la sede operativa dell’Amministrazione e va
eseguita per ogni operatore da personale specializzato della ditta medesima.
Non versale in alcuna delle cause di esclusione dalla partecipazione alle procedure di affidamento dei
contratti della pubblica amministrazione previste
dalle norme vigenti ed essere in regola con le disposizioni relative allo svolgimento delle rispettive professioni, sia sotto l’aspetto fiscale che amministrativo.
Sono, altresì, a carico della ditta l’esecuzione delle
correzioni che, eventualmente, dovessero rendersi
necessarie per la migliore vestibilità dei capi confezionati.
Iscrizione nel registro cciaa per l’attività oggetto
dell’appalto.
22910
6 NOVEMBRE 2014
BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE
Le manifestazioni di interesse dovranno pervenire,
debitamente sottoscritte ed utilizzando l’allegato B e
l’autocertificazione B1) entro il termine perentorio
delle ore 13,00 del giorno 17/11/2014 al seguente
indirizzo “Regione Marche Servizio Attività Normativa e Legale e Risorse Strumentali Via G. da Fabriano n 2/4 60125 Ancona .
Il plico contenente l’istanza e la relativa documentazione dovrà indicare all’esterno la seguente
dicitura “Manifestazione di interesse per l’affidamento della fornitura di divise per il personale
ausiliario della Giunta Regione Marche” NON
APRIRE.
I plichi che non arriveranno nel giorno ed ora indicati non saranno presi in considerazione.
Il presente avviso non può essere assimilato ad una
procedura di gara e non comporta alcun obbligo nei
confronti dei soggetti interessati, ne per questi ultimi, alcun diritto a qualsivoglia prestazione e né
alcun impegno nei confronti dell’Amministrazione
medesima.
L’Amministrazione si riserva la facoltà di interrompere la procedura in qualsiasi momento per ragioni
di sua esclusiva pertinenza.
Tutti gli operatori economici che avranno manifestato l’interesse , saranno invitati a partecipare alla procedura negoziata.
Si procederà anche in presenza di una sola manifestazione di interesse.
Responsabile unico del procedimento: Antonella
Ciasca
071/8064379
[email protected]
Ulteriori contatti Maria Grazia Orsini 071/8064439
[email protected].
22911
ANNO XLV • N. 104
6 NOVEMBRE 2014
ANNO XLV • N. 104
BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE
Allegato B1)
Dichiarazione Sostitutiva
FACSIMILE DA COMPILARE E SOTTOSCRIVERE DA PARTE DEL RICHIEDENTE AI SENSI
DEL DPR 445/2000
Il sottoscritto _______________________________________________________________________
nato a ___________________________________________________________________________
e residente a ______________________________________________________________________
manifesta con la sottoscrizione della presente autocertificazione la sua volontà a partecipare all’indagine di
mercato per l’affidamento della fornitura di divise per il personale ausiliario della Giunta Regione Marche.
DICHIARA
-
che la denominazione ufficiale dell’impresa è la seguente:
……………………………………………………………………………….………………………………………………………………………………………………………………………
………….
…………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………
………..
con
sede
legale
in……………………………………………………………….……………………………………………………………………………………………………….(…….),
CAP
………,……………………
Via…………………………………………………………………………..……………………………………………………………………………………….
Numero
di
codice
fiscale
dell’impresa:………………………..………….………………………………………………………………………………………………………;
N. iscrizione ordine/albo/ruolo:…………………………………………………………….
Partita
I.V.A.
dell’Impresa:………………………………………………………………………………………………………………………;
codice
Ditta
INAIL
……………………………………………………………………………………………………………………………,
Assicurative
Territoriali
–
Matricola
P.A.T.
n.
n.
Posizioni
……………………………………………………………………………………
aziendale
INPS
n.
…………………………………………………………………………………………………………………….,
C.C.N.L………………………………………………………………………………………………………………………………………………………
… n. dipendenti………………………...
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BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE
ANNO XLV • N. 104
DICHIARA SOTTO LA PROPRIA RESPONSABILITÀ:
1.
Ai sensi del D.P.R. 28.12.2000, n. 445 e ss.mm.ii.:
che il sottoscritto dichiarante ricopre la carica di: (segnare con una X il caso che ricorre)
‰ legale rappresentante
‰ procuratore speciale con poteri di rappresentanza
che i soggetti individuati dall’art. 38, comma 1, lett. b) e c) del D.Lgs. n. 163/2006 e ss.mm.ii., sono i seguenti:
(riportare nome, cognome, luogo e data di nascita, residenza)
………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………
………
che i soggetti individuati dall’art. 38, comma 1, lett. b) e c) del D.Lgs. n. 163/2006 e ss.mm.ii. cessati dalla carica
nell’anno antecedente la data dell’indagine di mercato
sono i seguenti: (riportare nome, cognome, luogo e
data di nascita, residenza)
………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………
…………
L’impresa ha adottato gli atti o le misure necessari per la completa dissociazione dalla condotta penalmente
sanzionata di costoro (quest’ultima dichiarazione è da rendere solo nel caso in cui nei confronti dei soggetti
indicati al presente punto 3. ricorra una delle cause di esclusione di cui all’art. 38, comma 1, lett. C) del D.Lgs.
n. 163/2006 e ss.mm.ii.);
che l’impresa non si trova in alcuna delle situazioni di esclusione dalla partecipazione alla gara di cui all’art. 38,
comma 1, del D.Lgs. n. 163/2006 e ss.mm.ii., e precisamente:
a)
che l’impresa non si trova in stato di fallimento, di liquidazione coatta, di concordato preventivo
né sono in corso procedimenti per la dichiarazione di una di tali situazioni;
b)
che nei confronti del dichiarante non è pendente alcun procedimento per l’applicazione di una
delle misure di prevenzione di cui all’art. 3 della legge n. 1423/1956 o di una delle cause ostative
previste dall’art. 10 della legge n. 575/1965;
c)
che nei confronti del dichiarante non è stata pronunciata sentenza di condanna passata in
giudicato, o emesso decreto penale di condanna divenuto irrevocabile, oppure sentenza di
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6 NOVEMBRE 2014
BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE
ANNO XLV • N. 104
applicazione della pena su richiesta, ai sensi dell’art. 444 del codice di procedura penale, per
reati gravi in danno dello Stato o delle Comunità che incidono sulla moralità professionale, né è
stata pronunciata sentenza di condanna passata in giudicato per uno o più reati di partecipazione
a un’organizzazione criminale, corruzione, frode, riciclaggio, quali definiti dagli atti comunitari
citati dall’art. 45, paragrafo 1, Direttiva CE 2004/18;
d)
che il dichiarante ha subito le seguenti condanne per le quali ha beneficiato della non menzione:
(indicare SI o NO – se SI indicare le condanne per le quali ha beneficiato della non menzione)
…………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………
………..
e)
Il dichiarante inoltre, ai sensi dell'art. 38, comma 1, lett. m ter) del D.Lgs. 163/06 ss.mm.ii.,
(segnare con un X in caso di circostanza):
non è mai stato vittima dei reati di cui agli articoli 317 e 629 del Codice Penale (concussione e
estorsione),
ovvero
è stato vittima dei reati sopra indicati, ma ha denunciato i fatti alle Autorità competenti,
ovvero
altre circostanze (specificare eventuali altri fatti o circostanze attinenti alle fattispecie
sopra indicate nelle quali il dichiarante è stato coinvolto);
f)
l’impresa, ai fini della presentazione dell’offerta, come previsto dall’art. 38, comma 1, lettera m)quater del D.Lgs. n. 163/2006 e ss.mm.ii.:
non si trova in una situazione di controllo ai sensi dell’art. 2359 del Codice Civile con altri
soggetti partecipanti alla presente gara, né in una qualsiasi altra relazione anche di fatto tale
da comportare l’imputazione delle relative offerte ad un unico centro decisionale;
non è a conoscenza della partecipazione alla medesima procedura di soggetti che si trovino,
rispetto all’impresa, in una delle situazioni di controllo di cui all’art. 2359 del Codice civile;
è a conoscenza della partecipazione alla medesima procedura di soggetti (indicare nome del
concorrente e tipo di rapporto) che si trovino, rispetto all’impresa, in una delle situazioni di
controllo di cui all’art. 2359 del Codice civile;
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g)
ANNO XLV • N. 104
BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE
che non è stato violato il divieto di intestazione fiduciaria posto all’art. 17 della legge n. 55/1990
decorrente dall’accertamento definitivo della violazione, sempreché la violazione non sia stata
rimossa;
h)
che non sono state commesse gravi infrazioni debitamente accertate alle norme in materia di
sicurezza e a ogni altro obbligo derivante dai rapporti di lavoro (si intendono gravi le violazioni
individuate ai sensi dell’art. 14, comma 1, del D.Lgs. n. 81/2008 ss.mm.ii.), risultanti dai dati in
possesso dell’Osservatorio;
i)
che non sono stati commessi errori gravi nell’esercizio dell’attività professionale;
j)
che non sono state commesse violazioni, definitivamente accertate, rispetto agli obblighi relativi
al pagamento delle imposte e tasse; (indicare l’Ufficio competente dell’Agenzia delle Entrate
indirizzo
completo
e
numero
di
fax)
………………………………………………………………………..………………………………………………………………
k)
che nell’anno precedente la data di pubblicazione dell’avviso di indagine non sono state rese false
dichiarazioni in merito ai requisiti e alle condizioni rilevanti per la partecipazione alle procedure
di gara e per l’affidamento di subappalti;
l)
che non sono state commesse violazioni, definitivamente accertate, alle norme in materia di
contributi previdenziali e assistenziali;
m) che l’impresa ha ottemperato alle norme che disciplinano il diritto al lavoro dei disabili ex lege
n. 68/1999 (o legge equivalente per le imprese di altro Stato U.E.) e che l’Ufficio competente ai
fini del rilascio della dichiarazione di ottemperanza alle norme della L. 68/1999 è il seguente:
(indicare
sede,
via,
numero
di
fax)
……………………………………………………………………………………………………………………………………………………..
oppure
che l’impresa non è soggetta agli obblighi di cui alla legge n. 68/1999 in quanto:
ha un organico inferiore a 15 dipendenti;
ha un organico compreso tra 15 e 35 dipendenti
altro
(precisare
……………………………………………………………………………………………………………………………………);
n)
nei confronti dell’impresa e/o dei suoi amministratori muniti di poteri di rappresentanza (se
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BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE
ANNO XLV • N. 104
soggetto collettivo) non è stata applicata la sanzione interdittiva di cui all’art. 9, comma 2,
lettera c), del d.lgs. dell’8 giugno 2001, n. 231 o altra sanzione che comporta il divieto di
contrarre con la pubblica amministrazione; (se impresa individuale) non è stata comunque
applicata alcuna sanzione che comporta il divieto di contrarre con la pubblica amministrazione;
o)
che gli Uffici INPS ed INAIL competenti ai fini del rilascio del certificato relativamente alla
regolarità contributiva (DURC) sono i seguenti (indicare sede, via e posizione contributiva)
INPS
di
………………………………..
Via
………………………………………………………………..
posizione
INPS
n.
INAIL
n.
………………………….
INAIL
di
…………..………………..
Via
…..…………………………………………………………….
posizione
…………..…………
p) che l’impresa (per i soggetti tenuti) è iscritta alla Camera di Commercio, Industria, Artigianato
ed Agricoltura (o registro equivalente per le imprese di altro Stato U.E.) della Provincia di
……………………………
dall’anno …………………….. al numero ………………………. e che l’oggetto sociale – come
da registrazioni camerali – comprende ovvero è coerente con l’oggetto di gara;
q) che non sussistono condizioni di esclusione dalla gara di cui all’art. 1-bis della legge 383/2001 (o
legge equivalente per le imprese di altro Stato UE), specificando (segnare con una X il caso che
ricorre):
‰
di non essersi avvalsi dei piani individuali di emersione previsti dalla legge n.
383/2001 e succ. modd. e intt.;
‰
di essersi avvalsi dei piani individuali di emersione previsti dalla legge n.
383/2001 e succ. modd. e intt. ma gli stessi si sono conclusi;
Allego congiuntamente alla presente:
1.
copia fotostatica di un documento di identità in corso di validità del soggetto sottoscritto della scheda
stessa o di altro documento di riconoscimento equipollente ai sensi dell’art. 35 comma 2 del DPR
445/2000.
Data ………………
Il Legale Rappresentante o Il Procuratore speciale
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BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE
ANNO XLV • N. 104
Ai sensi dell’art. 113 del D.Lgs 163/2006 come
modificato, da ultimo, dal D.Lgs. 152/2008 l’importo della cauzione è ridotto del cinquanta per cento
per gli operatori economici in possesso della certificazione del sistema di qualità conforme alle norme
europee della serie UNI EN ISO 9000.
SCADENZA PRESENTAZIONE OFFERTE: ore
12,30 del 08/01/2015 INIZIO OPERAZIONI DI
GARA IN SEDUTA PUBBLICA: ore 10.00 del
14/01/2015 presso la Sede del Comune di Sassoferrato - Ufficio Segretario Generale – Centrale Unica
di Committenza;.
SOGGETTI AMMESSI ALL’APERTURA DELLE OFFERTE: le sedute di gara sono pubbliche; il
legale rappresentante o il soggetto munito di specifica delega o procura, possono rendere la dichiarazione di cui all’art. 243-bis del D.Lgs. 163/2006 (Informativa in ordine all’intento di proporre ricorso giurisdizionale). La suddetta dichiarazione sarà inserita
nel verbale di gara e comunicata immediatamente al
Responsabile del procedimento.
RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO:
Dott. Angelo Bonetti - Segretario Generale CIG
5985853229
MODALITÀ RITIRO ATTI E MODELLI DI
GARA
Il Capitolato speciale d’appalto, gli atti di gara, sono
visionabili sul sito internet del Comune di Sassoferrato – www.comune.sassoferrato.an.it e sul sito
internet del Comune di Cerreto d’Esi - www.comune.cerretodesi.an.it.
TUTTE LE INFORMAZIONI RELATIVE
ALLA GARA D’APPALTO DEBBONO ESSERE
RICHIESTE
ESCLUSIVAMENTE
PER
ISCRITTO ALL’INDIRIZZO E.MAIL: [email protected] E LA RELATIVA RISPOSTA SARA’ FORNITA AL RICHIEDENTE ESCLUSIVAMENTE PER POSTA
ELETTRONICA.
_______________________________________________________
Comune di Sassoferrato
Bando di gara per l’affidamento in appalto del
servizio di Asilo Nido del Comune di Cerreto
d’Esi procedura per l’individuazione degli offerenti criterio di selezione delle offerte
Oggetto della presente procedura di gara è l’affidamento in appalto del servizio della seguente struttura:
- Asilo Nido del Comune di Cerreto d’Esi - Via Don
Giuseppe Riganelli n.6.
L’affidamento dei servizi avverrà mediante procedura aperta, art.55 D.lgs. 163/2006,da aggiudicarsi in
base al criterio dell’offerta economicamente più
vantaggiosa, art.83 D.lgs. 163/2006, da individuarsi
sulla base dell’applicazione degli elementi di valutazione indicati nel capitolato di gara.
DURATA DEL CONTRATTO
L’appalto ha durata triennale con la possibilità, ove
non intervenga disdetta da una delle parti, di rinnovo per altri tre anni e decorre dalla data del verbale
di consegna del servizio, che potrà avvenire anticipatamente rispetto alla stipula del contratto, presumibilmente prevista entro il 30-03-2015.
IMPORTI A BASE DI GARA
Il canone annuo posto a base di gara è pari ad
Euro 200.961,00 (IVA non dovuta).
All’importo suindicato va aggiunta la quota di Euro
2.500,00 comprensivo delle spese di pubblicazione
sulla Gazzetta Europea e nazionale, quota ANAC,
quota operatore economico e spese generali Centrale Unica di Committenza.
Si precisa che questa quota, non soggetta a ribasso,
è a carico della Società aggiudicataria dell’appalto.
METODOLOGIA DI GARA
La presente gara viene effettuata con il sistema previsto dall’art.55 del D.lgs. 163/2006 (procedura
aperta) e con i combinati disposti degli artt.82 (prezzo più basso) e 83 (offerta economica più vantaggiosa) del D.lgs. 163/2006.
Si accettano solamente offerte in ribasso.
Questa gara utilizza il sistema AVCPASS poiché
l’importo è superiore a Euro 40.000,00.
UBICAZIONE Ubicazione
La struttura è ubicata a Cerreto d’Esi, Via Don Giuseppe Riganelli n. 6.
CAUZIONE DEFINITIVA
A garanzia degli oneri per mancato o inesatto adempimento degli obblighi derivanti dalla esecuzione
del contratto, l’impresa dovrà prestare un deposito
cauzionale definitivo pari al 10% (dieci per cento)
del valore del contratto (IVA esclusa).
IL RESPONSABILE DEL
PROCEDIMENTO
Dott. Angelo Bonetti
22917
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BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE
ANNO XLV • N. 104
COMUNE DI SASSOFERRATO
C.A.P. 60047
PROVINCIA DI ANCONA
Piazza Matteotti, 1
Telefono: 0732/9561
Fax: 0732/956234
www.comune.sassoferrato.an.it
[email protected]
CAPITOLATO D'ONERI
GESTIONE ASILO NIDO
DEL COMUNE DI CERRETO D’ESI
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ANNO XLV • N. 104
BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE
Art. 1
Oggetto dell'appalto
Oggetto del presente Capitolato d'Oneri è la gestione in appalto del servizio educativo (compreso un
coordinatore), di cucina ed ausiliario compresi generi alimentari, i materiali ed i mezzi per la pulizia
del Asilo Nido del Comune di Cerreto d’Esi.
Art. 2
Durata dell’appalto
L’appalto avrà la durata di anni tre, con possibilità di proroga.
Nell’eventualità comunque che l’Amministrazione Comunale non abbia concluso le procedure per
la nuova gara, la ditta appaltatrice sarà obbligata al termine della scadenza contrattuale a proseguire
l’esecuzione del contratto agli stessi prezzi, patti e condizioni contrattuali in corso d’opera per il
periodo necessario all’individuazione del nuovo contraente.
Art. 3
Procedura per l'aggiudicazione
Il conferimento della gestione avverrà mediante procedura aperta ai sensi dell’art. 55, D.lgs.
163/2006 e s.m.i. con aggiudicazione, secondo le modalità di cui all’art. 83, a favore dell’offerta
economicamente più vantaggiosa, con esclusione di offerte pari o in aumento, valutabile in base ai
sotto elencati elementi:
a) PROGETTO TECNICO DI GESTIONE
fino a 60 punti
b) RIBASSO OFFERTO:
fino a 40 punti
L'offerta di cui sopra dovrà tenere conto dei seguenti elementi e condizioni:
•
utenti del servizio: massimo 42 bambini;
•
•
Nido d’Infanzia
orari di apertura:
7.00 - 18,00 (incluso pasto)
Centro per l’Infanzia
orari di apertura:
part time mattino:
8,30 – 12,00 (escluso pasto)
part time pomeriggio: 14,30 – 18,30 (escluso pasto)
Con la possibilità di servizi aggiuntivi così diversificati:
i periodi delle feste natalizie e della Pasqua non seguono il calendario scolastico ultimamente, ma
secondo le esigenze delle famiglie.
L’Asilo Nido del Comune di Cerreto d’Esi resterà chiuso il sabato e la domenica e qualunque altro
giorno festivo infrasettimanale e l’intero mese di Agosto.
L'aggiudicazione sarà determinata da una commissione appositamente costituita.
Per quanto riguarda le “PROCEDURE DI GARA” si rimanda all’art. 12 del presente capitolato.
Art. 4
Osservanza delle leggi e del regolamento
La Ditta aggiudicataria è obbligata ad osservare, oltre alle norme del presente capitolato, tutte le
disposizioni di legge concernenti la materia con specifico riferimento alla L.R. 13.05.2003 n. 9 e
relativo regolamento attuativo 22.12.2004 n. 13, al D.Lgs 81/2008 e s.m.i., D.Lgs.196/2003 e s.m.i.,
alla normativa vigente in materia di sicurezza ed igiene alimentaree a qualunque altra legge regionale,
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BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE
ANNO XLV • N. 104
statale e comunitaria che possa direttamente o indirettamente disciplinare il servizio Asilo Nido del
Comune di Cerreto d’Esi.
Art. 5
Importo dell’appalto - Versamenti
Il valore dell’appalto dei servizi oggetto del presente capitolato viene stimato per le spese del
personale e, forfettariamente quantificato, per i generi alimentari, prodotti ed i mezzi per la pulizia
e le spese per le utenze per un importo annuo complessivo di €._200.961,00 (IVA non dovuta) ai
sensi di legge se dovuta per tutta la durata dell’appalto (anni 3 con possibilità di proroga) calcolato
su una media mensile di n.32 utenti così diversificati:
a) utenti Asilo Nido n.24 bambini;
b) utenti Centro per l’Infanzia n.8 bambini
Il numero degli utenti indicato fa riferimento alla frequenze dell’anno 2013-2014
Il servizio dovrà essere espletato con le modalità e con il personale in possesso dei requisiti richiesti
dall’art.7 del presente capitolato per un monte ore giornaliero non inferiore a:
− n. 32 ore per le educatrici;
− n. 6,30 ore per il personale ausiliario;
− n. 5,30 ore per il cuoco;
− n.1 ore per il coordinatore.
Il corrispettivo dovuto a seguito del presente appalto sarà erogato in rate mensili posticipate, entro
60 giorni dalla presentazione di regolare fattura corredata dai fogli giornalieri delle presenze del
personale utilizzato e sulla base delle ore lavorative effettivamente rese. Sarà determinato dal monte
ore mensile prestato dal personale impiegato nell’appalto e sarà commisurato al numero dei
bambini iscritti e frequentanti che non hanno rinunciato ufficialmente al servizio.
Per il primo anno di esecuzione dell’appalto, la Ditta aggiudicataria non può pretendere
sovrapprezzi o indennità speciali di nessun genere sia per intervenuti aumenti dei costi delle materie
prime che del costo del personale.
Tuttavia dopo il primo anno di validità del contratto, l’aggiornamento del prezzo annuo contrattuale
potrà avvenire, su espressa richiesta della Ditta aggiudicataria, in base alla variazione in aumento
accertata dall’Istat dell’indice dei prezzi al consumo per le famiglie di operai ed impiegati
verificatasi nell’anno precedente.
L’amministrazione comunale procederà periodicamente alla verifica della regolarità contributiva
tramite acquisizione del DURC.
In caso di verificata irregolarità, la liquidazione delle fatture verrà sospesa sino a quando
l’Amministrazione non avrà accertato che ai lavoratori dipendenti/soci sia stato corrisposto quanto
dovuto ovvero che la vertenza sia stata risolta.
L’impresa aggiudicataria non potrà opporre eccezioni ne’ avrà diritto al risarcimento danni o
riconoscimento di interessi per detta sospensione dei pagamenti dei corrispettivi.
All’importo suindicato va aggiunta la quota di € 2.500,00 comprensivo delle spese di pubblicazione sulla
Gazzetta Europea e nazionale, quota ANAC, quota operatore economico e spese generali Centrale Unica di
Committenza.
Si precisa che questa quota, non soggetta a ribasso, è a carico della Società aggiudicataria dell’appalto.
Art. 6
Estensione dell’appalto
Durante la gestione dei servizi la ditta aggiudicataria è tenuta ad accogliere le proposte di modifica
degli stessi avanzate dal Comune di Cerreto d’Esi nel limite massimo del 20% in aumento o in
diminuzione dell’importo contrattuale a base d’asta.
Qualora infatti durante la gestione dei servizi il Comune dovesse verificare la necessità di aumentare o
diminuire le ore già previste per i servizi oggetto di gara o integrare i servizi stessi con ulteriori
prestazioni di natura simile e complementare, potrà affidare gli stessi alla ditta aggiudicataria.
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La ditta aggiudicataria da parte sua dovrà eseguire l’ulteriore servizio richiesto ai medesimi prezzi,
patti e condizioni fissati in sede di gara, senza sollevare alcuna eccezione al riguardo o pretendere
indennità di sorta.
Art. 7
Organizzazione e svolgimento del servizio - Compiti della ditta aggiudicataria
La Ditta aggiudicataria dovrà provvedere direttamente attraverso l'organizzazione del lavoro e del
proprio personale (personale educativo, cuoca), nel rispetto delle scelte concordate con l'Amministrazione Comunale mantenendo opportuni contatti per collaborare alla verifica dell'attività dei
propri operatori.
Il personale impiegato dovrà possedere i requisiti previsti al capo III del Regolamento Regionale del
22/12/2004, n.13 attuativo della L.R. n.9/2003.
Le mansioni che dovranno essere svolte durante il servizio dal personale della Ditta affidataria
consisteranno principalmente negli adempimenti di seguito elencati:
- Il coordinatore dovrà: essere referente per l’ufficio comunale competente di tutto quanto attiene la
gestione dell’asilo nido (turni del personale impiegato, necessità di interventi e manutenzione
presso la struttura, richieste di acquisto materiali, arredi ecc.); redigere all’inizio di ogni anno
scolastico i progetti relativi agli interventi educativi da svolgere all’interno del nido per le diverse
fasce di età, proporli alle educatrici e presentarli all’ufficio comunale di riferimento; verificarne i
risultati redigendo trimestralmente una relazione da presentare al competente ufficio comunale;
partecipare, su richiesta del competente ufficio comunale, ad incontri promossi dall’Ambito
Territoriale Sociale n.10 o dalla Regione Marche inerenti le problematiche connesse alla gestione
degli asili nido.
- Il personale educativo dovrà provvedere con la massima diligenza e cura alla vigilanza,
all'assistenza, all'alimentazione, alla perfetta igiene dei bambini, all'attività socio-pedagogica e
ricreativa dei bambini e quanto altro si rendesse necessario per il perfetto funzionamento del Nido
secondo le indicazioni date dal coordinatore; dovranno essere previsti incontri almeno mensili di
verifica e programmazione interne al fine di ottimizzare il servizio.
- Il cuoco è responsabile delle ordinazioni, del controllo delle forniture, della conservazione e
manipolazione degli alimenti nel rispetto delle vigenti norme igienico-sanitarie, della tenuta delle
schede di autocontrollo e della piena attuazione del manuale di corretta manipolazione degli
alimenti che deve essere sempre a disposizione in cucina.
- Il personale addetto alle pulizie dovrà curare con la massima perizia la pulizia e l’igiene degli
ambienti, della mobilia, delle suppellettili seguendo specifici piani di lavoro e di sanificazione che
devono essere esposti nella struttura con la specifica dei detergenti e disinfettanti utilizzati.
Inoltre la Ditta dovrà provvedere con costo a proprio carico:
- alla fornitura dei generi alimentari
- all’approvvigionamento dei pannolini
- all’approvvigionamento dei prodotti e dei mezzi per l’igiene degli ambienti e dei detersivi per
l’utilizzo della piccola lavanderia interna
- pagamento delle utenze (acqua, gas, telefono, ecc..)
- manutenzione ordinaria interno ed esterno (manutenzione ordinaria degli ambienti interni, della
mobilia e delle attrezzature in dotazione, taglio periodico dell’erba zona verde circostante e
manutenzione ordinaria arredi esterni)
- tutti gli oneri relativi al personale e alla sua organizzazione.
- La Ditta dovrà far compilare a ciascun operatore impiegato nell’appalto un foglio individuale con
l’indicazione dell’orario giornaliero effettuato in ciascun servizio. Il foglio di servizio
individuale,debitamente compilato, dovrà essere inviato in originale al Comune allegato alla fattura
mensile contenente il monte ore mensile.
- La Ditta,al fine di consentire al Comune l’emissione delle rette, dovrà altresì compilare
mensilmente e trasmettere al Comune entro il primo giorno del mese successivo, il registro mensile
delle presenze dell’utenza diversificato per tipologia di servizio.
La Ditta dovrà curare gli inserimenti dei bambini al Nido.
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Art. 8
Compiti e funzioni dell’Amministrazione Comunale
All’Amministrazione Comunale spettano i seguenti compiti e funzioni:
- raccogliere le domande di Ammissione,
- formulare la graduatoria, ai sensi del Regolamento del Nido;
- stabilire le fasce orarie di frequenza, tenendo conto delle esigenze dei cittadini, e le relative rette;
- riscuotere le rette;
- provvedere alla manutenzione straordinaria all’interno e all’ esterno;
- vigilare sull'andamento dell'attività dell’Asilo Nido del Comune di Cerreto d’Esi (controllo dei
risultati e verifica della regolarità retributiva e contributiva ai sensi dell’art. 5 del presente
capitolato).
Art. 9
Materiale in uso
Il Comune concede in comodato alla Ditta aggiudicataria per tutto il periodo di gestione, l'edificio e
l’area verde circostante. Oltre alle suddette strutture il Comune concederà tutti gli arredi ed il materiale
didattico necessario per i bambini ammessi.
Tutti gli arredi saranno inventariati a cura dell'Ufficio Economato prima della consegna e dovranno
essere riconsegnati, a fine gestione, nella stessa quantità e condizione, salvo il deterioramento per
l'uso.
La Ditta risponderà degli eventuali danni prodotti all'immobile ed ai mobili dall'opera dei propri
operatori e di eventuali danni ai mobili ed immobili causati dagli utenti, da accertarsi in contraddittorio
tra le parti.
Art. 10
Requisiti richiesti al personale
La Ditta aggiudicataria dovrà utilizzare, per la gestione dell’Asilo Nido, personale in possesso dei
requisiti professionali di cui alla L.R.9/2003 e relativo regolamento di attuazione
La Ditta aggiudicataria dovrà utilizzare il personale nel numero previsto dalla vigente normativa.
La Ditta dovrà garantire le seguenti condizioni:
- Tutto il personale educativo e non, dovrà rendersi disponibile a frequentare eventuali corsi di
aggiornamento e specializzazione.
- Il Personale educativo dovrà essere in regola con le disposizioni sanitarie in merito.
E’ fatto obbligo alla Ditta aggiudicataria dell'appalto, l'assunzione del personale già in servizio
presso la struttura con la precedente gestione, salvo i casi in cui il personale sia incorso in gravi e
verificate inadempienze.
Prima della stipula del contratto, l’Appaltatore dovrà trasmettere all’ Amministrazione Comunale
un elenco nominativo degli addetti che l’appaltatore stesso impiegherà nei servizi oggetto
dell’appalto, con specificazione delle qualifiche professionali e contrattuali, dei titoli di formazione
e servizio, posizione assicurativa, livello di inquadramento, anzianità di servizio riconosciuta. Tale
elenco dovrà essere costantemente aggiornato, anche nel caso di temporanee sostituzioni.
Art. 11
Personale
La Ditta appaltatrice solleva l’ Amministrazione Comunale da qualsiasi obbligo e responsabilità per
retribuzioni, contribuzioni, assicurazioni e, in genere, da tutti gli obblighi derivanti dalle
disposizioni legislative e regolamentari in materia di lavoro e di assicurazioni sociali, assumendone
a proprio carico tutti i relativi oneri.
Il personale della ditta aggiudicataria non ha e né potrà vantare conseguentemente al presente
appalto alcun rapporto di dipendenza con l’ Amministrazione Comunale.
5
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In ogni momento l’Appaltatore, su semplice richiesta dell’Amministrazione comunale, dovrà
dimostrare di avere ottemperato agli obblighi di cui sopra; l’appaltatore, su richiesta, dovrà esibire
all’Amministrazione comunale il libro matricola ed il libro paga come previsto dalle norme vigenti.
Più specificatamente la Ditta appaltatrice è tenuta, per tutta la durata dell’appalto:
a) ad attuare nei confronti dei propri dipendenti e/o soci lavoratori la piena applicazione del
contratto collettivo nazionale di lavoro di categoria nonché degli accordi integrativi regionali ed
in special modo a garantire l’assunzione di tutto il personale già stabilmente impiegato nella
gestione del Nido, nei modi ed alle condizioni previste dalla legislazione vigente, in particolare,
dovrà essere assicurato il pagamento dei contributi senza la applicazione del salario medio
convenzionale;
b) ad attuare, nei confronti dei propri dipendenti e/o soci lavoratori, condizioni normative e
retributive non inferiori a quelle risultanti dai contratti collettivi nazionali di lavoro applicabili
alla categoria. La ditta dovrà altresì provvedere, a propria cura e spese, alle assicurazioni
obbligatorie assistenziali, previdenziali ed infortunistiche.
c) ad impiegare in modo continuativo e secondo le esigenze della struttura il personale previsto
per l’esecuzione dell’appalto nonché a comunicare tempestivamente, motivandola con
documentazione probante, ogni variazione che dovesse verificarsi nel corso dell'esecuzione del
presente contratto.
d) garantire la riservatezza di dati ed informazioni riferite a persone che fruiscono delle prestazioni
oggetto della convenzione.
La Ditta è l'unica responsabile dei danni a persone e cose che nell'espletamento del servizio
dovessero derivare agli utenti del medesimo.
Art. 12
Procedure di gara
12.1 – Importo a base di gara e assegnazione punteggio
L’importo complessivo posto a base di gara per l’intero periodo (anni tre, con possibilità di proroga)
è pari ad €.602.883,00 (euro seicentoduemila/883), IVA non dovuta, calcolato su una media
mensile di 32 utenti, così distinti:
a) utenti Asilo Nido n.24;
b) utenti Centro per l’Infanzia n. 8.
La procedura di scelta del contraente avverrà mediante procedura aperta ai sensi dell’art. 55 D.lgs.
163/2006 e s.m.i. con aggiudicazione, secondo le modalità di cui all’art. 83, a favore dell’offerta
economicamente più vantaggiosa, con esclusione di offerte pari o in aumento, valutabile in base ai
sotto elencati elementi:
a) PROGETTO TECNICO DI GESTIONE:
b) RIBASSO OFFERTO:
fino a 60 punti
fino a 40 punti
L’attribuzione dei punteggi alle singole offerte avverrà applicando la seguente formula:
P.tot = a)+b)
Il servizio verrà affidato all’offerta che avrà ottenuto il punteggio più alto, assegnato come di
seguito:
A) Progetto tecnico di gestione: fino a punti 60
dovrà essere presentata specifica relazione, sottoscritta dal legale rappresentante della
ditta.
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Il punteggio sarà attribuito al progetto tecnico nella sua globalità ad insindacabile giudizio
della Commissione giudicatrice. La relazione dovrà essere redatta in modo da illustrare nel
dettaglio i seguenti aspetti:
1) Aspetti organizzativi della vita al Nido
- Organizzazione degli spazi e della giornata tenendo conto delle
particolari diverse esigenze dell’utenza (3 mesi – 3 anni);
- Modalità e occasioni di coinvolgimento e collaborazione
con le famiglie;
- Promozione e visibilità del servizio sul territorio;
- Modalità e occasioni di collaborazione con altri Nidi;
- Modalità e collegamento con la rete educativa del territorio;
- Idee o proposte particolarmente originali e meritevoli
massimo punti 25
max punti 4
max punti 4
max punti 3
max punti 5
max punti 5
max punti 4
2) Modalità di Gestione delle risorse umane
massimo punti 20
- organizzazione dell’orario degli operatori del Nido: articolazione,
principi e modalità;
max punti 5
- piano di aggiornamento e formazione permanente del personale
anche rispetto a quanto richiesto dalla L.R. 9/2003 e relativo
regolamento attuativo;
max punti 4
- esistenza all’interno della Ditta aggiudicataria di personale
appositamente dedicato al coordinamento e all’aggiornamento;
max punti 4
- esistenza all’interno della Ditta aggiudicataria di personale addetto
alla verifica ed al controllo del servizio svolto rispetto agli obiettivi
da raggiungere;
max punti 4
- piano organizzativo/descrittivo da cui risultino gli strumenti e
le modalità individuate per garantire stabilità del personale
impiegato nella gestione del servizio, con particolare riferimento alle
figure educative
max punti 3
3) Cucina e servizi: gestione e organizzazione
- modalità di collaborazione tra il personale e supporto nel lavoro
con i bambini
- piano di svolgimento (prestazioni, frequenze, metodologie,
prodotti ed attrezzature usati) dei servizi pulizia e sanificazione;
- modalità organizzative del servizio cucina
- organizzazione del menù rispetto alle diverse esigenze all’interno
delle fasce di età interessate
- manuale di autocontrollo e corretta manipolazione degli alimenti
massimo punti 15
max punti 3
max punti 2
max punti 2
max punti 5
max punti 3
B) Ribasso offerto: fino a 40 punti
L’assegnazione del punteggio relativo al corrispettivo economico sarà determinato dalla
seguente formula:
Ri x C
B) = ------------Rmaggiore
ove:
Rmaggiore = ribasso maggiore offerto
C
= valore ponderale 40
Ri
= ribasso offerto dal concorrente
I risultati derivanti dalle singole formule verranno espressi in valori centesimali.
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L’ Amministrazione Comunale si riserva il diritto di:
a) non procedere all’aggiudicazione nel caso in cui nessuna delle offerte presentate venisse
ritenuta idonea;
b) procedere all’aggiudicazione anche in presenza di una sola offerta valida, purché ritenuta
congrua, idonea ed adeguata;
c) sospendere o non aggiudicare la gara qualora l’ Amministrazione Comunale ritenesse di non
avere raggiunto l’obiettivo che si prefiggeva a proprio discrezionale ed insindacabile
giudizio.
Non è ammessa la partecipazione di imprese, anche in R.T.I. o Consorzio, che abbiano rapporti di
controllo, ai sensi dell’art. 2359 cod. civ., con altre imprese che partecipano alla gara singolarmente
o quali componenti di R.T.I. o Consorzi, pena l’esclusione dalla gara sia delle imprese controllanti
che delle imprese controllate, nonché di R.T.I. o Consorzi ai quali le imprese eventualmente
partecipano.
Non è ammessa, pena l’esclusione, la presentazione di offerte per la gara in oggetto al contempo
singolarmente e quale componente di un R.T.I. e/o Consorzio ovvero la partecipazione a più R.T.I.
e/o Consorzi. Pertanto l’impresa che intende partecipare è tenuta a presentarsi sempre nella
medesima forma (singola o raggruppata) e, nel caso di R.T.I. e Consorzi, sempre con la medesima
composizione.
Qualora, al termine del procedimento, non fosse possibile aggiudicare la gara, l’ Amministrazione
Comunale si riserva il diritto di ricorrere all’affidamento dell’appalto mediante procedura negoziata,
ai sensi e con le modalità indicate dalla normativa comunitaria in vigore.
12.2 - Requisiti per la partecipazione alla gara
I requisiti minimi di ammissione alla gara e la relativa documentazione probatoria sono, pena
l’esclusione della ditta dalla gara, i seguenti:
A) Requisiti di idoneità morale e capacità giuridica – prove richieste:
a.
Dichiarazione circa l’iscrizione al registro imprese tenuto dalla C.C.I.A.A. , per le
attività cui inerisce l’appalto o all’Albo nazionale degli enti cooperativi o altri albi
previsti per legge. L’attestazione del possesso del requisito dovrà indicare:
o il numero di iscrizione/codice fiscale al Registro delle imprese presso la C.C.I.A.A.,
la sede della C.C.I.A.A., il numero di Repertorio Economico Amministrativo, la
descrizione dell’attività risultante dal registro; in alternativa il numero di iscrizione
ad analogo registro di altro Stato membro U.E; nel caso, il numero di iscrizione
all’Albo Nazionale degli enti cooperativi; la data di iscrizione, la forma giuridica, la
durata della ditta/data termine, il numero dei dipendenti;
o l’indirizzo dell’Ufficio competente INPS e il numero di matricola INPS;
o l’indirizzo dell’Ufficio competente INAIL e il numero di Posizione Assicurativa
Territoriale INAIL;
o l’indirizzo dell’Ufficio Provinciale competente al quale rivolgersi per la verifica del
rispetto della L. n° 68/1999;
o i dati identificativi (anagrafici e di residenza) relativi a tutti i soggetti in possesso
della legale rappresentanza (soci, amministratori) e dei direttori tecnici dell’impresa
concorrente al momento della presentazione dell’offerta e i dati relativi agli stessi
soggetti cessati dalla carica nel triennio antecedente la data di pubblicazione del
bando di gara;
b.
dichiarazione di insussistenza dei motivi di esclusione previsti dall’art. 38, 1° comma,
D.lgs. n° 163/2006 e s.m.i.. (Relativamente all’attestazione di cui alla lettera c), si
precisa che i concorrenti devono dichiarare, a pena di esclusione, tutte le condanne
eventualmente riportate dai soggetti indicati, poiché la valutazione dell’eventuale
incidenza delle stesse sull’affidabilità morale e professionale spetta unicamente alla
stazione appaltante e non al concorrente. Inoltre le indicazioni relative agli estremi
dell’eventuale condanna dovranno essere chiare e dettagliate al fine di consentirne la
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c.
d.
e.
f.
g.
h.
i.
j.
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verifica direttamente in seduta di gara, senza alcuna sospensione e senza così
compromettere la celerità del procedimento);
dichiarazione circa il tassativo ed integrale rispetto delle norme sulla sicurezza nei
luoghi di lavoro di cui al D.lgs. 9 aprile 2008, n° 81;
dichiarazione di avere tenuto conto, nel redigere la propria offerta, degli obblighi
relativi alle disposizioni vigenti in materia di sicurezza e protezione dei lavoratori, delle
condizioni di lavoro, di previdenza nonché di quelle previste dal C.C.N.L. di categoria
vigente e di garantire ai propri dipendenti e/o soci la piena ed integrale applicazione dei
contenuti economico-normativi della contrattazione nazionale e del settore e dei
contratti integrativi vigenti e delle norme di legge in vigore;
dichiarazione di inesistenza delle cause di esclusione di cui all’art. 34, comma 2, D.lgs.
n° 163/2006, relative alla partecipazione alla medesima gara di concorrenti che si
trovino tra loro in una delle situazione di controllo di cui all’art. 2359 del codice civile.
dichiarazione circa l’inesistenza delle cause di esclusione di cui all’art. 36, comma 5
D.lgs. n° 163/2006, relative alla partecipazione alla medesima procedura di affidamento
del consorzio stabile e dei consorziati.
Dichiarazione circa l’inesistenza delle cause di esclusione di cui all’art. 37, comma 7,
D.lgs. n° 163/2006 relative alla partecipazione alla medesima gara in più di un
raggruppamento temporaneo o consorzio ordinario di concorrenti, ovvero alla
partecipazione alla gara anche in forma individuale in caso di partecipazione alla gara
medesima in raggruppamento o consorzio ordinario di concorrenti;
in caso di consorzi di cui al D.lgs. n° 163/2006, art. 34, comma 1, lett. b) e c)
dichiarazione attestante per quali ditte il consorzio concorre;
in caso di r.t.i. (anche se non ancora costituiti) e consorzi dichiarazione specificante le
parti del servizio che saranno eseguite dai singoli operatori riuniti o consorziati;
dichiarazione circa l’insussistenza dei provvedimenti interdittivi alla contrattazione con
la Pubblica Amministrazione ed alla partecipazione alle gara pubbliche, di cui
all’art.14, comma 1, D.lgs. n° 81 del 9.04.2008 conseguenti a provvedimenti di
sospensione dell’attività imprenditoriale per violazioni delle disposizioni per il
contrasto del lavoro irregolare e per la tutela della salute e della sicurezza dei
lavoratori;
B) Requisiti di capacità tecnica: prove richieste
a) Elenco dei servizi di gestione di asili nido effettuati, con esito positivo, nell’ultimo
triennio, da calcolare a ritroso, a favore di enti pubblici o privati di importo complessivo,
al netto degli oneri fiscali,
non inferiore ad Euro 450.000,00
(quattrocentocinquantamila/00), con l’indicazione degli importi, delle date e dei
destinatari dei servizi stessi e della valutazione positiva.
Su richiesta
dell’Amministrazione appaltante, in fase di controllo dei requisiti dichiarati, i servizi
dovranno essere provati da certificazioni rilasciate e vistate dalle amministrazioni o dagli
enti medesimi.
C) Le imprese partecipanti oltre a quanto specificato ai precedenti punti A) e B), dovranno
inoltre dichiarare:
1) di avere preso piena conoscenza delle condizioni contenute nel capitolato speciale di
appalto, nei suoi allegati e di accettarle incondizionatamente ed integralmente senza riserva
alcuna;
2) di essere a perfetta conoscenza della natura del servizio nonché dell’ubicazione, della
natura, della superficie dei luoghi e dei locali dove lo stesso verrà espletato e di essere
edotta di ogni altra circostanza di luogo e di fatto inerente le prestazioni richieste e di avere
giudicato i prezzi medesimi nel loro complesso remunerativi e tali da consentire il ribasso
offerto;
3) di essere in possesso dei mezzi e del personale necessario in relazione alle indicazioni
fornite dal capitolato di appalto;
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Qualora il concorrente sia un R.T.I. o Consorzio:
•
i requisiti generali (di idoneità morale e capacità giuridica) dovranno essere
posseduti da tutte le imprese partecipanti al raggruppamento e da tutte le imprese
consorziate designate per i servizi.
•
il requisito di cui al precedente punto B) – lett. a) (servizi prestati) deve essere
posseduto:
- in caso di R.T.I. o consorzi di imprese di cui agli artt. 2602 e 2615-ter Codice
Civile: la capogruppo per i raggruppamenti o una delle consorziate designate per
l’esecuzione del servizio dovrà possedere almeno il 60% del requisito richiesto,
fermo restando che il requisito dovrà essere posseduto cumulativamente per intero
dalle ditte esecutrici del servizio;
- in caso di consorzi di società cooperative di produzione e lavoro, consorzi di
imprese artigiane e consorzi stabili: dal consorzio nonché cumulativamente dalle
consorziate indicate quali esecutrici del servizio.
Ogni impresa riunita/consorziata non può dichiarare di avere intenzione di eseguire una percentuale
di prestazione maggiore rispetto a quella cui si riferiscono i requisiti indicati in sede di ammissione.
12.3 – Modalità di presentazione dell’offerta:
L’offerta, redatta in lingua italiana, dovrà pervenire, con qualsiasi mezzo, pena l’esclusione, entro il
termine perentorio delle ore 12,30 del giorno 08-01-2015 all’Ufficio Protocollo del Comune di
SASSOFERRATO, Piazza Matteotti n.1 – 60041 SASSOFERRATO.
L’offerta dovrà essere contenuta, a pena di esclusione dalla gara, in un unico plico sigillato, recante
a scavalco dei lembi di chiusura il timbro del concorrente e la firma del legale rappresentante,
recante altresì all’esterno:
- gli estremi del mittente (denominazione o ragione sociale del concorrente, indirizzo sede
legale); in caso di R.T.I. si veda al successivo art. 12.8
- gli estremi del destinatario: Comune di Sassoferrato – Piazza Matteotti, 1- 60041 Sassoferrato
(AN);
- la dicitura “Procedura aperta per affidamento della Gestione dell’Asilo Nido del Comune
di Cerreto d’Esi.
Il plico potrà essere inviato mediante servizio postale, a mezzo di raccomandata con avviso di
ricevimento, o mediante corrieri privati o agenzie di recapito debitamente autorizzati, ovvero
consegnato a mano da un incaricato del concorrente all’Ufficio Protocollo del Comune di
Sassoferrato; soltanto in tale ultimo caso verrà rilasciata apposita ricevuta - con l’indicazione
dell’ora e della data di consegna – nelle giornate non festive dal lunedì al Venerdì e negli orari
d’ufficio (9,00-13,00 e nei giorni di Martedì e Giovedì dalle ore 15,30 alle ore 18,00).
L’invio del plico contenente la richiesta di invito è a totale ed esclusivo rischio del mittente,
restando esclusa qualsiasi responsabilità del Comune di Sassoferrato (An) ove per disguidi postali o
di altra natura, ovvero per qualsiasi motivo, il plico non pervenga entro il previsto termine
perentorio di scadenza all’indirizzo di destinazione.
Non saranno in alcun caso presi in considerazione i plichi pervenuti oltre il suddetto termine
perentorio di scadenza, anche indipendentemente dalla volontà del concorrente ed anche se spediti
prima del termine medesimo; ciò vale anche per i plichi inviati a mezzo raccomandata con avviso di
ricevimento, a nulla valendo la data di spedizione risultante dal timbro postale dell’agenzia
accettante.
Non verranno aperti i plichi che non rechino all’esterno l’indicazione dell’oggetto dell’appalto e la
denominazione dell’impresa concorrente.
Il suddetto plico deve contenere al suo interno, a pena di esclusione dalla gara, tre (n° 3) buste
sigillate, recanti a scavalco sui lembi di chiusura il timbro del concorrente e la firma del legale
rappresentante, recanti altresì all’esterno:
- gli estremi del mittente (denominazione o ragione sociale del concorrente); in caso di R.T.I. si
veda al successivo art. 11.8;
- gli estremi del destinatario (indirizzo completo).
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Le buste dovranno essere non trasparenti (tali da non rendere conoscibile il loro contenuto) e
dovranno riportare, rispettivamente, la dicitura ed avere il contenuto come di seguito specificato:
Busta
n° 1
n° 2
n° 3
Dicitura
Contenuto
Procedura aperta
per appalto
gestione Asilo Nido del Comune di
Cerreto d’Esi
DOCUMENTAZIONE
AMMINISTRATIVA
Procedura aperta per appalto
gestione Asilo Nido del Comune di
Cerreto d’Esi
DOCUMENTAZIONE UTILE AI
FINI DELLA DETERMINAZIONE
DEL PUNTEGGIO
Procedura aperta per appalto
gestione Asilo Nido del Comune di
Cerreto d’Esi
OFFERTA ECONOMICA
Documentazione amministrativa di
cui al paragrafo 12.4 del presente
capitolato
Documentazione di cui al paragrafo
12.5 del presente capitolato
Offerta economica di cui al paragrafo
12.6 del presente capitolato
Le espressioni “busta/e sigillata/e” e “plico sigillato” di cui sopra comportano che la busta ed il
plico, oltre alla normale chiusura loro propria, devono essere chiusi, pena l’esclusione dalla gara,
mediante l’applicazione sui lembi di chiusura di una qualsiasi impronta o segno impresso su un
materiale plastico, ovvero di una striscia incollata sui lembi di chiusura, o sigillatura equivalente
atta in ogni caso ad assicurare la segretezza dell’offerta e nello stesso tempo a confermare
l’autenticità della chiusura originaria.
12.4 - Documentazione amministrativa (busta n° 1):
La Busta n° 1 “Procedura aperta per appalto gestione Asilo Nido del Comune di Cerreto d’Esi” Documentazione amministrativa” dovrà contenere un indice completo del proprio contenuto,
nonché, a pena di esclusione dalla gara, la seguente documentazione:
A) Copia del capitolato speciale di appalto, senza aggiunte o integrazioni, debitamente
sottoscritto in modo leggibile per accettazione in ogni sua pagina dal legale rappresentante del
concorrente;
B) Deposito cauzionale: per partecipare alla gara i soggetti concorrenti devono allegare la
documentazione comprovante l’effettuato versamento di una cauzione provvisoria, a favore del
Comune di Cerreto d’Esi (An), del 2% del valore complessivo dell’appalto € 200.961,00 (IVA
non dovuta), corrispondente ad Euro 4.019,22 fatto salvo il beneficio previsto dall’art. 75,
comma 7, D.lgs. n° 163/2006; in tale caso, l’importo della cauzione, ridotto del 50%, sarà pari
ad Euro 2.009,61, purché venga dimostrato il possesso della certificazione di qualità mediante
produzione di copia fotostatica semplice della stessa. La cauzione provvisoria potrà essere
effettuata, oltre che in numerario o in titoli dello Stato, anche a mezzo di polizza fidejussoria
assicurativa rilasciata da imprese regolarmente autorizzate all’esercizio del ramo cauzioni
ovvero da polizza bancaria emessa dalle aziende di credito previste dal D.P.R. 22.05.1956 n°
653 e s.m.i.
Detta cauzione, se prestata mediante fidejussione bancaria o assicurativa, deve prevedere:
ƒ la rinuncia al beneficio della preventiva escussione del debitore principale;
ƒ la sua operatività entro quindici giorni a semplice richiesta scritta del soggetto
appaltante;
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ƒ
ƒ
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la rinuncia all’eccezione di cui all’articolo 1957, comma 2, del c.c.;
avere validità per almeno 180 (centottonta) giorni dal termine ultimo fissato per la
ricezione delle offerte.
La cauzione copre la mancata sottoscrizione del contratto per fatto dell’aggiudicatario e sarà
svincolata automaticamente al momento della sottoscrizione di tutti i contratti, successivamente
alla prestazione della cauzione definitiva.
I depositi cauzionali delle imprese non aggiudicatarie saranno svincolati entro trenta giorni
dall’adozione del provvedimento di aggiudicazione definitiva.
Il deposito cauzionale della ditta aggiudicataria, ove questa non mantenga l’offerta presentata o
non intervenga alla stipula del contratto previa costituzione del deposito definitivo, si intenderà
devoluto alla amministrazione appaltante.
C) Istanza di partecipazione e dichiarazione sostitutiva, in competente bollo, secondo lo schema
unico predisposto dall’Amministrazione aggiudicatrice (Allegato “A“), sottoscritta in ogni sua
pagina dal legale rappresentante dell’impresa. Detta istanza contiene dichiarazioni rese ai sensi
degli artt. 46 e 47 D.P.R. 445/2000. A pena di esclusione dalla gara, l’istanza deve essere
corredata da copia fotostatica di documento valido di identità del sottoscrittore o, in alternativa,
deve essere prodotta con sottoscrizione autenticata nei modi di legge (in caso di R.T.I. o
Consorzi si veda al successivo art 12.8)
Tale dichiarazione dovrà riportare tutti gli estremi identificativi della ditta (nominativo,
ragione sociale, indirizzo sede legale, recapiti telefonici) e attestare, pena l’esclusione,
quanto richiesto all’art. 12.2 lett. A), B) e C) del presente capitolato.
E) In caso di R.T.I. già costituito o Consorzio: copia autentica del mandato collettivo irrevocabile
con rappresentanza conferito alla mandataria ovvero dell’atto costitutivo del Consorzio;
in caso di R.T.I. non ancora costituiti, dichiarazioni (o dichiarazione congiunta) rese ai sensi
dell’art. 37 del D.lgs. 163/2006 e s.m.i. dal legale rappresentante di ogni impresa raggruppanda
attestanti:
- le parti del servizio che saranno eseguite dalle singole imprese;
- l’impegno che, in caso di aggiudicazione della gara, le stesse imprese si conformeranno alla
disciplina prevista dall’art. 37 del D.lgs. 163/2006 e s.m.i.;
- in caso di aggiudicazione, a quale impresa raggruppanda, designata quale capogruppo, verrà
conferito mandato speciale con rappresentanza;
F) Verbale sopralluogo locali: Le ditte che intendono partecipare alla gara dovranno
effettuare obbligatoriamente e pena l’esclusione un sopralluogo presso l’Asilo Nido del
Comune di Cerreto d’Esi.
Al sopralluogo potrà partecipare il legale rappresentante dell’impresa o un delegato della stessa
(munito, pena la non effettuazione del sopralluogo, della relativa delega). In caso di
raggruppamenti,
la ditta che effettuerà il sopralluogo dovrà essere espressamente a ciò
delegata da tutto il raggruppamento. Per effettuare il sopralluogo, dovrà essere richiesto un
appuntamento all’ufficio Segreteria e Servizi Sociali del Comune di Cerreto D’Esi dalle ore
08:00 alle ore 12:30 (tel. 0732-679000-3).
Della visita sarà rilasciata apposita certificazione che verrà consegnata alla ditta per il suo
inserimento all’interno della busta n° 1 (Documentazione amministrativa).
Le date ed gli orari utili per il sopralluogo saranno fissati ad insindacabile giudizio
dell’Amministrazione Comunale e comunicati dal Comune di Cerreto d’Esi via fax alle
ditte richiedenti.
La data ultima disponibile per il sopraluogo è inderogabilmente fissata nel giorno 30-122014.
G) Eventuale procura speciale legalizzata originale o in copia autenticata qualora l’offerta ed
ogni altra documentazione richiesta non siano firmati dal legale rappresentante dell’impresa
concorrente;
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H) RICEVUTA del versamento della somma di Euro 375,00 (trecentosettantacinquemila/00) da
parte della stazione appaltante e Euro 70,00 (settanta/00) da parte degli operatori economici
a favore dell’Autorità per la Vigilanza sui contratti pubblici, quale contribuzione dovuta per la
partecipazione alla presente gara ai sensi dell’art. 1, commi 65 e 67 della L. 23.12.2005 n° 266
e della deliberazione dell’Autorità del 01.03.2009. Il versamento dovrà essere effettuato e
comprovato, a pena di esclusione dalla gara, con le seguenti modalità:
a. Mediante versamento on line collegandosi al portale web “Sistema di riscossione”
all’indirizzo http://www.avcp.it seguendo le istruzioni disponibili sul portale. A
riprova dell’avvenuto pagamento, il partecipante deve allegare all’offerta copia
stampata della e.mail di conferma, trasmessa dal sistema di riscossione.
b. Mediante versamento sul c.c.p. n° 73582561 intestato a “AUT. CONTR. PUBB.”
Via di Ripetta n° 246 – 00186 Roma, presso qualsiasi ufficio postale. La causale del
versamento deve riportare esclusivamente:
ƒ il codice fiscale del partecipante;
ƒ Il CIG che identifica la procedura per la gara in oggetto è il numero 5985853229
A conferma dell’avvenuto pagamento, il partecipante deve allegare all’offerta la
ricevuta in originale del versamento ovvero fotocopia dello stesso corredata da
dichiarazione di autenticità e copia di un documento di identità in corso di validità.
La stazione appaltante si riserva comunque la facoltà di prendere visione dell’originale del
versamento.
Gli estremi del versamento effettuato presso gli uffici postali devono essere comunicati al
sistema on-line di riscossione all’indirizzo http://www.avcp.it
Per i raggruppamenti temporanei di impresa costituiti o costituendi il versamento è unico e
deve essere effettuato dall’impresa capogruppo.
La stazione appaltante procederà, ai fini dell’ammissione alla gara del partecipante, al
controllo dell’avvenuto pagamento, dell’esattezza dell’importo e della rispondenza del
CIG riportato sulla ricevuta del versamento con quello assegnato nel bando di gara alla
procedura in corso. Il controllo potrà essere effettuato dalla stazione appaltante anche
mediante accesso al Sistema Informativo di Monitoraggio Gare dell’Autorità.
Si raccomanda di non inserire documenti di natura amministrativa all’interno dei plichi relativi
all’offerta tecnica o economica in quanto la mancanza di un documento di natura amministrativa di
cui è richiesto l’inserimento, pena l’esclusione, all’interno della busta n° 1 “documentazione
amministrativa” comporterà l’esclusione del concorrente dalla gara e non si procederà pertanto alla
successiva apertura delle buste e n° 2 e n° 3 contenute all’interno del plico principale.
Si rammenta che la falsa dichiarazione:
1) comporta responsabilità e sanzioni civili e penali ai sensi dell’art. 76 D.P.R. 445/2000 e s.m.i.;
2) è causa di esclusione del concorrente dalla gara e di escussione della cauzione provvisoria;
3) è oggetto di segnalazione all’Autorità per la vigilanza sui contratti pubblici con conseguente
sospensione da uno a dodici mesi dalla partecipazione alle procedure di affidamento.
Il Comune di Sassoferrato si riserva di procedere, anche a campione, a verifiche d’ufficio in
ordine alle veridicità delle dichiarazioni presentate.
Non è ammessa la sostituzione dei certificati e delle dichiarazioni con fotocopie e duplicati non
autenticati nelle forme previste dagli articoli 18 e 19 D.P.R. 445/2000.
Si precisa che, su richiesta del Comune di Cerreto d’Esi, le dichiarazioni prodotte dovranno essere
successivamente comprovate, da parte della ditta provvisoriamente aggiudicataria, mediante
esibizione nei modi di legge di idonea documentazione attestante il possesso dei requisiti dichiarati.
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12.5 – Documentazione utile ai fini della determinazione del punteggio (busta n° 2)
La busta n° 2 “Procedura aperta per appalto gestione Asilo Nido del Comune di Cerreto d’Esi
- DOCUMENTAZIONE UTILE AI FINI DELLA DETERMINAZIONE DEL PUNTEGGIO”
dovrà contenere la documentazione utile ai fini della determinazione del punteggio, come
indicato al precedente comma 12.1, in particolare:
A) PROGETTO TECNICO: dovrà essere prodotta dettagliata e specifica relazione
sottoscritta dal legale rappresentante dell’impresa nella quale vengano chiaramente illustrate
le metodologie organizzative, tecniche ed operative adottate per l’esecuzione dell’appalto,
secondo quanto indicato al comma 12.1, lett. A) del presente Capitolato.
12.6 - Offerta economica (busta n° 3)
La busta n° 3 “Procedura aperta per appalto gestione Asilo Nido del Comune di Cerreto d’Esi
– Offerta economica” dovrà contenere, a pena di esclusione dalla gara, la sola dichiarazione di
offerta, redatta in lingua italiana ed in competente bollo (come da modello offerta - allegato “B”),
sottoscritta per esteso dal legale rappresentante della ditta concorrente.
L’offerta dovrà espressamente indicare, pena l’esclusione dalla gara:
- denominazione, indirizzo sede legale, numero di codice fiscale e partita IVA del
concorrente;
- il ribasso (espresso in cifre ed in lettere) offerto sulla tariffa oraria a base d’asta (IVA
esclusa);
- il costo annuo del personale risultante dal costo orario offerto moltiplicato il monte ore
annuo inserito nel modello offerta – Allegato B:
- il ribasso (espresso in cifre ed in lettere) offerto per il costo annuo dei prodotti pulizia e
delle spese utenze posto a base d’asta;
- il totale annuo.
N.B.: Si precisa che la percentuale di ribasso sulle tariffe poste a base di gara dovrà essere
unica per tutte le tariffe ad eccezione di quella per i prodotti di pulizia, spese utenze.
L’offerta dovrà altresì indicare l’aliquota IVA applicata, se ed in quanto dovuta, per l’espletamento
del servizio oggetto dell’appalto. Si precisa che non verrà tenuto conto della predetta aliquota ai fini
dell’aggiudicazione della gara.
Non sono ammesse, pena l’esclusione, offerte parziali e/o offerte pari o in aumento rispetto
all’importo posto a base di gara. In caso di discordanza tra l’indicazione del ribasso in cifre e quello
in lettere sarà ritenuto valido il ribasso espresso in lettere. Detta offerta dovrà essere formulata
tenendo conto degli obblighi previsti per la sicurezza e protezione dei lavoratori e delle condizioni
di lavoro.
E’ nulla l’offerta priva di sottoscrizione o recante correzioni e/o cancellazioni non espressamente
confermate e sottoscritte.
12.7 - Modalità di espletamento ed aggiudicazione della gara
La presente gara verrà aggiudicata ai sensi dell’articolo dell’art. 83 del D.lgs. n° 163/2006 a favore
dell’offerta economicamente più vantaggiosa, secondo le modalità indicate al comma 12.1 del
presente capitolato.
Saranno esclusi dalla gara i concorrenti che presentino offerte nelle quali fossero sollevate eccezioni
e/o riserve di qualsiasi natura alle condizioni specificate nel presente capitolato e nel bando di gara,
ovvero che siano sottoposte a condizioni, nonché offerte incomplete e/o parziali.
La Commissione di gara verrà nominata successivamente alla scadenza del termine stabilito per la
presentazione delle offerte.
La gara sarà dichiarata aperta dalla Commissione il giorno 14-01-2015 , con inizio alle ore 10,00
presso il Comune di Sassoferrato – Ufficio del Segretario Generale – Piazza Matteotti n°1, che
procederà come segue, in seduta pubblica:
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Verifica dell’integrità e regolarità dei plichi pervenuti nei termini;
Verifica della presenza delle buste n° 1, 2 e 3 all’interno dei plichi stessi e della loro
regolarità secondo quanto prescritto dal capitolato di appalto;
Apertura della busta n° 1 e verifica della documentazione in essa contenuta ai fini
dell’ammissibilità delle offerte alla fase successiva della gara;
In successive sedute riservate la Commissione giudicatrice procederà all’apertura delle buste
contrassegnate con il n° 2 “Documentazione utile ai fini della determinazione del punteggio”
nonché all’assegnazione del punteggio tecnico-qualitativo secondo i criteri fissati nel presente
capitolato.
La Commissione giudicatrice potrà invitare le imprese, nel rispetto della “par condicio” tra i
concorrenti ed entro un termine perentorio, pena l’esclusione dalla gara, a completare e/o fornire
chiarimenti in ordine al contenuto dei certificati, documenti e dichiarazioni presentati.
Al termine della fase di apertura e di valutazione delle offerte sotto il profilo tecnico, la
Commissione giudicatrice fisserà una nuova seduta pubblica (con avviso affisso all’Albo Pretorio
comunale e di cui saranno tempestivamente informati a mezzo fax tutti i concorrenti ammessi a tale
fase). In questa seduta si procederà come segue:
•
•
•
•
lettura dei punteggi attribuiti nella fase di valutazione tecnica delle offerte;
apertura delle buste contrassegnate con il n° 3 “Offerta economica”;
attribuzione del punteggio relativo al prezzo;
somme dei due risultati per l’attribuzione del punteggio totale ai fini dell’aggiudicazione
provvisoria.
L’appalto sarà aggiudicato alla ditta che avrà ottenuto il punteggio più elevato.
A parità di punteggio verrà preferita la ditta che avrà offerto la percentuale di ribasso maggiore
sull’importo a base di gara; in caso di ulteriore parità si procederà ai sensi dell’art. 77 R.D.
827/1924.
In caso di offerte anormalmente basse, si procederà ai sensi dell’art. 86, comma 3, D.lgs. 163/2006
e s.m.i.
12.8 – Partecipazione di raggruppamenti temporanei di impresa e consorzi.
E’ ammessa la partecipazione alla gara di imprese temporaneamente raggruppate o raggruppande
con l’osservanza della disciplina di cui agli artt. 35, 36 e 37 del D.Lgs 163/2006 e s.m. e i., di
Consorzi di imprese ovvero, per le imprese stabilite in altri Paesi membri dell’U.E., nelle forme
previste nei paesi di stabilimento.
I concorrenti che intendano presentare un’offerta per la presente gara in R.T.I. o con l’impegno di
costituire un R.T.I., ovvero i Consorzi, dovranno osservare le seguenti condizioni:
a) il plico principale, nonché le buste n° 1, n° 2 e n° 3 in esso contenute dovranno riportare
all’esterno l’intestazione:
- di tutte le imprese raggruppande, in caso di R.T.I. non formalmente costituiti al
momento della presentazione dell’offerta;
- dell’impresa mandataria, in caso di R.T.I. formalmente costituiti prima della
presentazione dell’offerta.
Con riferimento alla busta n° 1 (Documentazione amministrativa):
a) la documentazione di cui alla lettera A) (Capitolato speciale di appalto) articolo 11.4,
del presente capitolato dovrà essere sottoscritta, pena l’esclusione:
- dal legale rappresentante di tutte le imprese raggruppande, in caso di R.T.I. non
formalmente costituiti al momento della presentazione dell’offerta;
- dal legale rappresentante dell’impresa mandataria, in caso di R.T.I. formalmente
costituito prima della presentazione dell’offerta;
- dal legale rappresentante del Consorzio, in caso di Consorzio;
b) il deposito cauzionale di cui alla lett. C) articolo 11.4 del presente capitolato dovrà
essere prestato dall’impresa capogruppo e dovrà essere riferito a tutte le imprese
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c)
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partecipanti;
la dichiarazione sostitutiva di cui alla lettera D) articolo 11.4 del presente capitolato
(Istanza di partecipazione e dichiarazione sostitutiva), dovrà essere presentata, pena
l’esclusione, da tutte le imprese raggruppate o raggruppande ovvero consorziate;
Con riferimento alla busta n° 2 (Documentazione utile ai fini della determinazione del punteggio):
In caso di R.T.I. la documentazione di cui all’art. 11.5 lett. A) del presente capitolato (Progetto
tecnico) va sottoscritta, pena l’esclusione, da tutte le imprese partecipanti al raggruppamento.
Con riferimento alla busta n° 3 (Offerta economica):
la dichiarazione di offerta dovrà essere firmata, pena l’esclusione:
o dal legale rappresentante dell’impresa mandataria o del Consorzio, in caso di
R.T.I. costituiti o di Consorzi;
o dal legale rappresentante di tutte le imprese raggruppande, in caso di R.T.I. non
ancora costituiti al momento della presentazione dell’offerta.
In caso di aggiudicazione definitiva e sempre nel termine indicato dall’Amministrazione Comunale,
dovrà inoltre essere prodotta la copia autentica dell’atto costitutivo del R.T.I., con mandato speciale
irrevocabile e rappresentanza all’impresa capogruppo, ai sensi dell’articolo Art. 37 D.Lgs 163/2006
e s.m.i.
12.9 – Adempimenti per la stipula dei contratti
Trascorsi 180 giorni dal termine ultimo fissato per la ricezione delle offerte senza che
l’Amministrazione appaltante abbia dato corso all’aggiudicazione, le ditte offerenti hanno facoltà
di svincolarsi, dandone comunicazione all’Amministrazione entro i 7 (sette) giorni successivi
mediante raccomandata a.r.
La ditta aggiudicataria dovrà stipulare apposito contratto con il Comune di Cerreto d’Esi (An) per
l’importo risultante dal ribasso offerto in sede di gara.
Il contratto verrà stipulato per atto pubblico amministrativo con intervento del Segretario
Comunale di Cerreto d’Esi, per il quale dovranno essere versati dall’impresa aggiudicataria diritti di
segreteria negli importi che saranno individuati a seguito dell’aggiudicazione secondo le
disposizioni di legge e di regolamento ed in base all’importo contrattuale.
La stipulazione del contratto dovrà aver luogo entro 60 (sessanta) giorni dalla comunicazione di
aggiudicazione definitiva e, comunque, previa acquisizione della documentazione inerente la
normativa antimafia di cui al D.P.R. 3 giugno 1998 n° 252 e dell’ulteriore certificazione che verrà
richiesta dall’Ente appaltante.
Prima della stipula del contratto di appalto, la ditta definitivamente aggiudicataria dovrà produrre,
nei termini indicati dalla stazione appaltante, la seguente documentazione:
1) idoneo documento comprovante la prestazione di una cauzione definitiva, a garanzia degli
impegni contrattuali, di importo pari al 10% dell’importo contrattuale, secondo le modalità
previste all’art.12 del presente capitolato;
2) polizze assicurative a copertura di eventuali danni che possono occorrere nello svolgimento
delle attività previste nel presente Capitolato e di tutti i rischi connessi alle attività contrattuali
come previsto dal successivo art. 12;
3) per le imprese non residenti, senza stabile organizzazione in Italia, la nomina, nelle forme di
legge, del rappresentante fiscale ai sensi dell’articolo 17, comma 2, e 53 D.P.R. 633/72;
4) dichiarazione resa ai sensi dell’art. 46 Legge n° 445/2000 attestante, come previsto dalla
D.P.C.M. n° 187/91 “la composizione societaria, l’esistenza di diritti reali di godimento o di
garanzia sulle azioni “con diritto di voto” sulla base delle risultanze del libro dei soci, delle
comunicazioni ricevute e di qualsiasi altro dato a propria disposizione, nonché l’indicazione
dei soggetti muniti di procura irrevocabile che abbiano esercitato il voto nelle assemblee
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societarie nell’ultimo anno o che ne abbiano comunque diritto”; qualora il soggetto
aggiudicatario sia un consorzio, esso è tenuto a comunicare i dati sopra indicati riferiti alle
singole società consorziate che comunque partecipano all’esecuzione del servizio;
5) documento di valutazione dei rischi di cui all’art. 17 c.1 lettera A del D.Lgs 81/2008 ed il
nominativo del Responsabile Servizio Prevenzione e Protezione,
6) manuale di corretta manipolazione degli alimenti con le relative schede di autocontrollo e
l’indicazione del responsabile dell’autocontrollo;
7) piano quotidiano di sanificazione comprensivo dell’indicazione delle modalità di esecuzione,
dei tempi e dei prodotti usati, - schede tecniche dei prodotti di igiene utilizzati;
8) nominativo del Responsabile del trattamento dei dati ai sensi della legge sulla privacy n° 196
del 30.06.2003 e s.m.i.;
9) elenco nominativo degli addetti che l’appaltatore impiegherà nei servizi oggetto dell’appalto,
con specificazione delle qualifiche professionali e contrattuali, dei titoli di formazione e
servizio, posizione assicurativa, livello di inquadramento, anzianità di servizio riconosciuta;
10) ogni altro documento che si renderà necessario per la stipulazione del contratto.
Tutte le spese inerenti e conseguenti la stipula dei singoli contratti sono a carico della ditta
aggiudicataria salvo quelle che, per legge, gravano sulle Amministrazioni Comunali.
Art. 13
Responsabilità ed obbligo assicurazione - Cauzione definitiva
A garanzia dell'esatto adempimento di tutti gli obblighi contrattuali, nonché del risarcimento dei
danni derivanti dall'inadempimento degli obblighi stessi, l'Impresa aggiudicataria dovrà prestare
entro 10 giorni dalla richiesta, un deposito cauzionale definitivo pari al 10% (dieci per cento) del
valore di aggiudicazione ( IVA non dovuta) fatto salvo il beneficio previsto dall’art. 75, comma 7,
D.lgs. n° 163/2006; in tale caso, l’importo della cauzione, ridotto del 50%.
La cauzione potrà essere effettuata, oltre che in numerario od in titoli di Stato, anche a mezzo di
polizza fidejussoria assicurativa rilasciata da imprese regolarmente autorizzate all’esercizio del
ramo cauzioni ai sensi del T.U. delle leggi sull’esercizio delle assicurazioni private, approvato con
D.P.R. 13.12.1959 n° 449 ovvero da polizza bancaria emessa dalle aziende di credito previste dal
D.P.R. 22.05.1956 n° 653 e s.m.i.
Nella fidejussione bancaria o polizza assicurativa dovranno essere inserite le seguenti clausole:
a) rinuncia del fidejussore al beneficio della preventiva escussione di cui all'art. 1944 c.c.
volendo ed intendendo il fidejussore restare obbligato in solido con il debitore principale;
b) impegno del fidejussore a versare, ogni eccezione rimossa comprese quelle di cui
all'art.1945 c.c. al Comune di Cerreto d’Esi a semplice richiesta dello stesso da formularsi
con lettera raccomandata A.R., entro quindici giorni dalla richiesta medesima, l'importo
della cauzione;
c) dispensa al Comune di Cerreto d’Esi dell'onere di agire entro i termini previsti dall'art.1957
c.c. intendendo il fidejussore rimanere obbligato, in deroga a tale disposizione, anche se il
Comune non abbia proposto le sue istanze contro il debitore principale e gli eventuali
coobbligati, o non le abbia continuate;
d) competenza esclusiva del foro di Ancona per qualsiasi controversia tra gli enti garantiti e la
società di assicurazione (o Istituto bancario);
e) validità sino a 90 giorni dopo la scadenza naturale dell’affidamento.
La cauzione copre il mancato rispetto degli obblighi contrattuali secondo le previsioni del
Capitolato di Appalto.
In caso di escussione della cauzione, l’appaltatore dovrà provvedere a reintegrarla entro 30 giorni
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dalla richiesta, a pena di risoluzione del contratto.
Lo svincolo della cauzione sarà disposte dall’ Amministrazione Comunale accertata la completezza
e regolare esecuzione dell’appalto, anche in relazione all’assolvimento da parte dell’Appaltatore
degli obblighi retributivi, contributivi, assicurativi, nonché ultimata e liquidata ogni ragione
contabile.
L’impresa aggiudicataria è inoltre responsabile dei danni che per fatto suo, dei suoi dipendenti, soci,
dei suoi mezzi o per mancate previdenze o inosservanza di leggi e regolamenti igienico-sanitari
venissero arrecati agli utenti, alle persone e alle cose sia del Comune che di terzi durante il periodo
contrattuale, tenendo sollevate le Amministrazioni Comunali, che saranno inserite nel novero dei
terzi, da ogni responsabilità ed onere.
Ai fini di cui sopra, la ditta aggiudicataria è tenuta a stipulare, prima della sottoscrizione del relativo
contratto e a favore del Comune di Cerreto d’Esi, specifica polizza assicurativa RCT/RCO valida
per tutto il tempo di durata dell’affidamento, a copertura di tutti i rischi connessi e conseguenti a
tutte le attività descritte nel presente capitolato e costituenti obbligazione dell’appalto, a copertura
anche di rischi di tossinfezione alimentare o avvelenamento, comprese anche operazioni di attività
inerenti, accessorie e complementari, nessuna esclusa né eccettuata.
La copertura RTC/RCO dovrà avere massimale di garanzia non inferiore ad Euro 2.000.000 “unico”
per sinistro e per danno assicurativo senza alcun sottolimite di risarcimento.
L’operatività o meno della copertura assicurativa predetta non esonera l’aggiudicataria stessa dalle
responsabilità di qualunque genere su di essa incombenti né dal rispondere di quanto non coperto, in
tutto o in parte, dalle suddette coperture assicurative, avendo esso solo lo scopo di ulteriore
garanzia.
Art. 14
Cessione del contratto e subappalto
All’appaltatore è fatto divieto di cedere il contratto, pena la risoluzione del contratto stesso ed il
risarcimento dei danni subiti dall’ Amministrazione Comunale.
Non è consentito il subappalto.
Art.15
Controlli e penali
L’Appaltatore si impegna ad accettare le attività di controllo da parte dei soggetti preposti dall’
Amministrazione Comunale.
Nel caso in cui si dovesse rilevare che l'andamento del servizio convenzionato non è conforme a
quanto stabilito dal presente Capitolato d'Oneri, l'Amministrazione stessa contesta l'inadempienza alla
Ditta assegnando alla medesima un termine massimo di 7 gg. per fornire le proprie giustificazioni.
Trascorso inutilmente tale termine o qualora, ricevute le giustificazioni, l'Amministrazione non le ritenesse valide, richiama la Ditta al rispetto degli obblighi sanciti e, nei casi più gravi, procede ad una
formale diffida fissando un termine entro il quale la Ditta deve adeguarsi agli impegni assunti.
In caso di mancata ottemperanza nei tempi stabiliti, per ogni giorno di ritardo rispetto alle scadenze
date sarà applicata una penale giornaliera nel modo seguente:
- in caso di violazione lieve Euro 50,00 al giorno
- in caso di violazione media Euro 100,00 al giorno
- in caso di violazione grave Euro 150,00 al giorno
Trascorso inoltre tale ulteriore termine senza esito positivo, è facoltà dell’Amministrazione di ritenere
risolto di diritto il rapporto convenzionale ai sensi dell’art. 1456 C.C. senza il riconoscimento di
indennizzo alcuno a favore della Ditta aggiudicataria, salvo il pagamento del corrispettivo per le
prestazioni regolarmente eseguite.
La risoluzione del contratto comporta l’incameramento della cauzione da parte del Comune salvo il
risarcimento del maggior danno eventualmente subito dal medesimo, con eventuale rivalsa anche sui
crediti derivanti dal presente Capitolato.
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Le determinazioni di ordine cautelativo possono essere adottate dall’Amministrazione senza alcuna
formalità. In nessun caso la Ditta può ritenersi esonerata dall’esecuzione degli obblighi che derivano
dal presente contratto.
L'Amministrazione Comunale può chiedere l'allontanamento o la sostituzione del dipendente della
Ditta appaltatrice che non soddisfa il servizio.
Art.16
Risoluzione del contratto
Oltre a quanto previsto dall’articolo 1453 del codice civile (risolvibilità del contratto per
inadempimento) la risoluzione opera di diritto, ai sensi dell’articolo 1456 del codice civile (clausola
risolutiva espressa) nei seguenti casi:
- in caso di frode dell’appaltatore o collusione con personale appartenente
all’organizzazione dell’Amministrazione comunale o terzi;
- in caso di gravi inadempimenti contrattuali, tali da giustificare l’immediata
risoluzione del contratto quali, a titolo esemplificativo: inosservanza delle norme
igienico-sanitarie, inosservanza delle norme di legge relative al personale dipendente,
compreso utilizzo di personale privo di requisiti, mancata applicazione al personale
del contratto collettivo di lavoro, gravi danni arrecati ai beni immobili e mobili di
proprietà dell’ Amministrazione comunale e riconducibili alle attività
dell’appaltatore;
- in caso di accertata inadeguatezza e/o inaffidabilità dell’Appaltatore;
- contegno abituale scorretto verso il personale comunale e/o gli utenti del servizio e
personale ASUR;
- cessione ad altri, in tutto o in parte, sia direttamente che indirettamente per interposta
persona, di diritti ed obblighi contrattuali;
- in tutti gli altri casi espressamente previsti dal presente capitolato.
Nei casi suddetti l’Appaltatore incorre nell’immediata perdita del deposito cauzionale, oltre al
completo risarcimento di tutti i danni diretti o indiretti che l’Amministrazione Comunale dovrà nel
caso sopportare, anche in relazione all’affidamento del contratto ad altro soggetto, per il rimanente
periodo contrattuale.
Al verificarsi delle sopraelencate ipotesi la risoluzione si verifica di diritto quando
l’Amministrazione comunale determini di valersi della clausola risolutiva e comunichi tale volontà
in forma scritta all’Appaltatore.
Art. 17
Controversie
Per la definizione delle controversie tra l’ Amministrazione Comunale e la Ditta aggiudicataria che
possono insorgere in relazione al presente rapporto contrattuale, comprese quelle inerenti la validità
del medesimo, per la sua interpretazione, esecuzione e risoluzione, è competente il Foro di Ancona.
Art. 18
Modificazioni della natura della ditta appaltatrice
La Ditta appaltatrice si obbliga a comunicare tempestivamente all’ Amministrazione Comunale
ogni modificazione che interverrà negli assetti proprietari, nella struttura d'impresa e negli
organismi tecnici ed esecutivi della stessa dalla data di aggiudicazione sino alla definitiva
esecuzione del contratto di appalto.
Art. 19
Disposizioni particolari
Nel corso dell’appalto, qualora l’Amministrazione comunale ravveda la necessità di apportare
modifiche non sostanziali all’organizzazione interna proposta, le stesse saranno concordate tra le
parti con l’obiettivo di rendere più funzionale il servizio offerto.
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ANNO XLV • N. 104
Art. 20
Riservatezza – consenso trattamento dati
L’Appaltatore ha l’obbligo di mantenere riservati i dati e le informazioni di cui venga in possesso o
a conoscenza e di non divulgarli in alcun modo ed in qualsiasi forma e di non farne oggetto di
utilizzazione a qualsiasi titolo per scopi diversi da quelli strettamente necessari all’esecuzione del
contratto.
L’Appaltatore è responsabile per l’esatta osservanza da parte dei propri dipendenti, consulenti e
collaboratori degli obblighi di segretezza sopra citati.
L’appaltatore si impegna a rispettare quanto previsto dal D.Lgs. 30.06.2003 n° 196 e s.m.i. in tema
di protezione di dati personali.
Art. 21
Informazioni sull’appalto
Questa gara utilizza il sistema AVCPASS poiché l’importo è superiore a €. 40.000,00.
Tutta la documentazione di gara è disponibile sul sito del Comune di Sassoferrato:
e
nel
sito
del
Comune
di
Cerreto
d’Esi:
www.comune.sassoferrato.an.it
www.comune.cerretodesi.an.it. TUTTE LE INFORMAZIONI RELATIVE ALLA GARA
D’APPALTO DEBBONO ESSERE RICHIESTE ESCLUSIVAMENTE PER ISCRITTO
ALL’INDIRIZZO E.MAIL: [email protected] E LA RELATIVA
RISPOSTA SARA’ FORNITA AL RICHIEDENTE ESCLUSIVAMENTE PER POSTA
ELETTRONICA.
Qualsiasi modifica e/o precisazione al capitolato apportata successivamente verrà tempestivamente
pubblicata sul sito internet del Comune di Sassoferrato e Cerreto d’Esi ed pubblicata all’Albo
Pretorio Comunale.
Art.22
Disposizioni finali
Ai sensi dell’art. 20 del Codice dei contratti, le disposizioni del codice medesimo trovano
applicazione se ed in quanto richiamate nel presente capitolato di appalto.
Viene allegato al presente capitolato, per farne parte integrante e sostanziale:
- schema di istanza di partecipazione e dichiarazione sostitutiva “Allegato A”
- schema di offerta “Allegato B”.
IL RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO
F.to Dott. Angelo Bonetti
AB/afr
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Allegato “A” al capitolato di appalto
BOLLO
da
€ 16,00
Spett.
Comune di Sassoferrato
Piazza Matteotti n° 1
60041 – SASSOFERRATO
OGGETTO: Gara per l’affidamento della gestione del servizio Asilo Nido del Comune
di Cerreto d’Esi, sito in Via Don Giuseppe Riganelli n.6, per anni 3 rinnovabili - CIG:
5985853229.
Il/La
sottoscritto/a
_______________________________________________________,
nato/a _______________________________(_________) il _________________________,
residente a _________________________________________________ (__________), in Via
_____________________________________________________ n° ________, in qualità di
______________________________________________ e legale rappresentante/procuratore
della impresa ____________________________________________________________ con
sede in _____________________________________, Via _________________________ n°
________, codice fiscale ______________________ partita I.V.A. __________________,
codice attività ditta __________________________ telefono _______________________ fax
_______________ e.mail: ______________________ di seguito nominata “Impresa”
-
-
ai sensi e per gli effetti dell’art. 76 D.P.R. 445/2000, consapevole della responsabilità e
delle conseguenze civili e penali previste in caso di rilascio di dichiarazioni mendaci
e/o formazione di atti falsi e/o uso degli stessi;
consapevole altresì che qualora emerga la non veridicità del contenuto della presente
dichiarazione questa Impresa decadrà dai benefici per i quali la stessa è stata rilasciata,
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Il LEGALE RAPPRESENTANTE
(_____________________________________)
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concorrente quale (barrare per la scelta):
‰ impresa singola
‰ consorzio
(specificare
la
tipologia)
_________________________________________________________________________
‰ in associazione temporanea tra le imprese:
- impresa capogruppo ____________________________________________________
- imprese mandatarie ____________________________________________________
_____________________________________________________________________
_____________________________________________________________________
____________________________________________________________________;
‰ Altro____________________________________________________________________
Chiede di partecipare alla gara in oggetto e, allo scopo:
DICHIARA
sotto la propria responsabilità:
1) che l’Impresa è iscritta al Registro delle Imprese (n° _______) presso la C.C.I.A.A. di
_______________________________ al n° Repertorio Economico Amministrativo
________o
al
seguente
analogo
registro
di
altro
stato
aderente
UE
_____________________________________________________________________
__________________________________ /all’Albo Nazionale degli Enti Cooperativi
_____________________________________________________/ all’Albo Regionale
di
cui
alla
legge
8.11.1991
n°
381
e
s.m.i.
(cooperative
________________________________________________________/al
sociali)/
seguente
Albo _________________________________________________________________
per le sottospecificate attività:
______________________________________________________________________
_____________________________________________________________________;
o data di iscrizione: _______________________;
o forma giuridica: ______________________;
o durata della ditta/data termine: __________________;
o n° dei dipendenti della ditta: _______;
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(_____________________________________)
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•
•
•
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INAIL: codice ditta/PAT e indirizzo sede competente:
________________________________________________________
________________________________________________________;
INPS: matricola azienda/p.c.i. e indirizzo sede competente:
________________________________________________________
________________________________________________________;
Indirizzo dell’Ufficio Provinciale competente al quale rivolgersi per la
verifica
del
rispetto
Legge
n°
68/1999:
________________________________________________________;
o generalità del/i legale/i rappresentante/i dell’impresa:
Sig. __________________________________ nato a ____________________
il _________________________, residente a ___________________________
Via ____________________________ n° _______ Prov. __________ carica
sociale ___________________________ con scadenza il _________________;
o altre persone aventi la legale rappresentanza e/o direttori tecnici
dell’impresa:
Sig. __________________________________ nato a ____________________
il _________________________, residente a ___________________________
Via ____________________________ n° _______ Prov. __________ carica
sociale ___________________________ con scadenza il _________________;
Sig. __________________________________ nato a ____________________
il _________________________, residente a ___________________________
Via ____________________________ n° _______ Prov. __________ carica
sociale ___________________________ con scadenza il _________________;
Sig. __________________________________ nato a ____________________
il _________________________, residente a ___________________________
Via ____________________________ n° _______ Prov. __________ carica
sociale ___________________________ con scadenza il _________________;
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Il LEGALE RAPPRESENTANTE
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o persone che hanno avuto la legale rappresentanza e/o che sono state
direttori tecnici dell’impresa e che sono cessate dalla carica nel triennio
antecedente la data di pubblicazione del bando di gara:
Sig. __________________________________ nato a ____________________
il _________________________, residente a ___________________________
Via ____________________________ n° _______ Prov. __________ carica
sociale ___________________________ cessata il _________________;
Sig. __________________________________ nato a ____________________
il _________________________, residente a ___________________________
Via ____________________________ n° _______ Prov. __________ carica
sociale ___________________________ cessata il _________________;
Sig. __________________________________ nato a ____________________
il _________________________, residente a ___________________________
Via ____________________________ n° _______ Prov. __________ carica
sociale ___________________________ cessata il _________________;
2) che la ditta non si trova nelle condizioni di cui all’art. 38 comma 1 D.lgs. n° 163/2006
e s.m.i. e, in particolare:
a) di non trovarsi in stato di fallimento, di liquidazione coatta, di concordato
preventivo e insussistenza di procedimenti in corso per la dichiarazione di una di
tali situazioni;
b) per tutti i soggetti di cui all’art. 38 D.lgs. n° 163/2006, comma 1, lett. b):
inesistenza di procedimenti pendenti per l’applicazione di una delle misure di
prevenzione di cui all’art. 3 della legge n° 1423/1956 o di una delle cause ostative
previste dall’art. 10 della legge n° 575/1965;
c) per tutti i soggetti di cui all’art. 38 D.lgs. n° 163/2006, comma 1, lettera c), anche
per quelli cessati dalla carica nel triennio antecedente la data di pubblicazione del
bando di gara (si precisa che i concorrenti devono dichiarare, a pena di
esclusione, tutte le condanne eventualmente riportate dai soggetti sopra indicati,
poiché la valutazione dell’eventuale incidenza delle stesse sull’affidabilità morale
e professionale spetta unicamente alla stazione appaltante e non al concorrente.
Inoltre le indicazioni relative agli estremi dell’eventuale condanna dovranno
essere chiare e dettagliate al fine di consentirne la verifica direttamente in seduta
di gara, senza alcuna sospensione e senza così compromettere la celerità del
procedimento):
- inesistenza di sentenza di condanna passata in giudicato, inesistenza di decreto
penale di condanna divenuto irrevocabile, inesistenza di sentenza di
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-
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applicazione della pena su richiesta, ai sensi dell’art. 444 del codice di
procedura penale, per reati gravi in danni dello Stato o della comunità che
incidono sulla moralità professionale;
inesistenza di condanna con sentenza passata in giudicato, per uno o più reati
di partecipazione ad un’organizzazione criminale, corruzione, frode,
riciclaggio quale definiti dagli atti comunitari citati dall’art. 45, paragrafo 1,
direttiva CE 2004/18;
d) di non avere violato il divieto di intestazione fiduciaria posto all’art. 17 della L. n°
55/1990;
e) di non avere commesso gravi infrazioni debitamente accertate alle norme in
materia di sicurezza e a ogni altro obbligo derivante dai rapporti di lavoro,
risultanti dai dati in possesso dell’Osservatorio;
f) di non avere commesso grave negligenza o malafede nell’esecuzione delle
prestazioni affidate dal Comune di Sassoferrato né di avere commesso un grave
errore nell’esercizio della propria attività professionale accertato, con qualsiasi
mezzo di prova dal Comune di Sassoferrato;
g) di non avere commesso violazioni, definitivamente accertate, rispetto agli
obblighi relativi al pagamento delle imposte e delle tasse, secondo la legislazione
italiana o quella dello Stato in cui il concorrente è stabilito;
h) di non avere reso, nell’anno antecedente la data di pubblicazione del bando di
gara, false dichiarazioni in merito ai requisiti e alle condizioni rilevanti per la
partecipazione alle procedure di gara e per l’affidamento dei subappalti, risultanti
dai dati in possesso dell’Osservatorio;
i) di non avere commesso violazioni gravi, definitivamente accertate, alle norme in
materia di contributi previdenziali e assistenziali, secondo la legislazione italiana
o quella di altro Stato in cui il concorrente è stabilito;
j) di essere in regola con le norme che disciplinano il diritto al lavoro dei disabili ai
sensi della L. n° 68/1999;
k) di non avere subìto l’applicazione della sanzione interdittiva di cui all’art. 9,
comma 2, lett. c) del D.lgs. n° 231/2001 o altra sanzione comportante il divieto di
contrarre con la pubblica amministrazione, compresi i provvedimenti interdittivi
di cui all’art. 36-bis, comma 1, D.L. 4.07.2006 n° 223, convertito con
modificazioni nella L. 4.08.2006 n° 248;
3) il tassativo ed integrale rispetto delle norme sulla sicurezza nei luoghi di lavoro di cui
al D.lgs. 2 aprile 2008 n° 81;
4) di avere tenuto conto, nel redigere la propria offerta, degli obbligi relativi alle
disposizioni vigenti in materia di sicurezza e protezione dei lavoratori, delle condizioni
di lavoro, di previdenza e assistenza nonché di quelle previste dal C.C.N.L. di
categoria vigente e di garantire ai propri dipendenti e/o soci la piena ed integrale
applicazione dei contenuti economico-normativi della contrattazione nazionale e del
settore vigenti e delle norme di legge in vigore;
5) l’inesistenza delle cause di esclusione di cui all’art. 34, comma 2, D.lgs. n° 163/2006,
relative alla partecipazione alla medesima gara di concorrenti che si trovino tra di loro
in una delle situazioni di controllo di cui all’art. 2359 del c.c. e, precisamente:
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a) di non trovarsi nello stato di impresa controllante e/o controllata ai sensi dell’art.
2359 del codice civile;
ovvero (depennare la parte che NON interessa):
di trovarsi nello stato di impresa controllante e/o controllata ai sensi dell’art.
2359 del c.c. come di seguito specificato:
- controllante di (indicare l’esatta ragione sociale):
____________________________________________________________
____________________________________________________________
____________________________________________________________
- controllata da (indicare l’esatta ragione sociale):
____________________________________________________________
____________________________________________________________
____________________________________________________________
b) che nessuno dei legali rappresentanti di questa impresa riveste cariche con poteri
di rappresentanza in altre imprese;
ovvero (depennare la parte che NON interessa)
che l’elenco delle altre imprese in cui i legali rappresentanti di questa impresa
rivestono cariche con poteri di rappresentanza è il seguente (indicare l’esatta
ragione sociale):
____________________________________________________________
_________________________________________________________________
______________________________________________________;
6) l’inesistenza delle cause di esclusione di cui all’art. 36, comma 5, D.lgs. n° 163/2006,
relative alla partecipazione alla medesima procedura di affidamento del consorzio
stabile e dei consorziati;
7) l’inesistenza delle cause di esclusione di cui all’art. 37, comma 7, D.lgs. n° 163/2006,
relative alla partecipazione alla medesima gara in più di un raggruppamento
temporaneo o consorzio ordinario di concorrenti, ovvero alla partecipazione alla gara
anche in forma individuale in caso di partecipazione alla gara medesima in
raggruppamento o consorzio ordinario di concorrenti;
8) (in caso di consorzi di cui all’art. 34, comma 1, lett. b) e c) D.gls. n° 163/2006) che il
consorzio
concorre
per
le
seguenti
ditte
_____________________________________________________________________
__________________________________________________________;
9) (in caso di r.t.i. e consorzi) che le parti della fornitura che saranno eseguite dai singoli
operatori riuniti o consorziati sono le seguenti:
________________________________________________________________
_______________________________________________________________;
10) l’insussistenza dei provvvedimenti interdittivi alla contrattazione con la pubblica
amministrazione ed alla partecipazione alle gare pubbliche, di cui all’art. 14, comma
1, del D.lgs. n° 81 del 9.04.2008 conseguenti a provvedimenti di sospensione
dell’attività imprenditoriale per violazioni delle disposizioni per il contrasto del lavoro
irregolare e per la tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori;
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(_____________________________________)
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11) che la ditta ha svolto, con esito positivo, nell’ultimo triennio i seguenti servizi di
gestione di asili nido a favore di enti pubblici/privati per un importo, al netto degli
oneri fiscali, non inferiore ad Euro 450.000:
• Struttura:
____________________________________________________
Oggetto:
__________________________________________
Periodo:
__________________ Importo complessivamente corrisposto (al netto
dell’I.V.A.) __________________;
• Struttura:
____________________________________________________
Oggetto:
__________________________________________
Periodo:
__________________ Importo complessivamente corrisposto (al netto
dell’I.V.A.) __________________;
• Struttura:
____________________________________________________
Oggetto:
__________________________________________
Periodo:
__________________ Importo complessivamente corrisposto (al netto
dell’I.V.A.) __________________;
• Struttura:
____________________________________________________
Oggetto:
__________________________________________
Periodo:
__________________ Importo complessivamente corrisposto (al netto
dell’I.V.A.) __________________;
12) di avere preso piena conoscenza delle condizioni contenute nel capitolato speciale di
appalto, nei suoi allegati e nel bando di gara e di accettarle incondizionatamente ed
integralmente senza riserva alcuna;
13) di essere a perfetta conoscenza della natura del servizio nonché dell’ubicazione, della
natura, della superficie, dei luoghi e dei locali dove verranno effettuate le forniture e
di essere edotta di ogni altra circostanza di luogo e di fatto inerente le prestazioni
richieste e di avere giudicato i prezzi medesimi remunerativi e tali da consentire il
ribasso offerto;
14) di essere in possesso dei mezzi e del personale necessario in relazione alle indicazioni
fornite dal capitolato speciale di appalto;
15) di essere informato che:
, I dati personali forniti per la partecipazione al procedimento per l’affidamento del
presente appalto pubblico e per le successive fasi verranno trattati esclusivamente
per le finalità istituzionali dell’Amministrazione Comunale;
,, Il conferimento dei dati richiesti è obbligatorio, in quanto previsto dalla citata
normativa; l’eventuale rifiuto a fornire tali dati potrebbe comportare il mancato
perfezionamento del procedimento di gara e delle sue successive fasi contrattuali;
,,, Il trattamento sarà effettuato sia con modalità manuali che mediante l’uso di
procedure informatiche; il trattamento dei dati verrà effettuato in modo da garantire
la sicurezza e la riservatezza degli stessi e potrà essere effettuato mediante
strumenti manuali, informatici e telematici idonei a memorizzarli, gestirli e
trasmetterli. Tali dati potranno essere anche abbinati a quelli di altri soggetti in
base a criteri qualitativi, quantitativi e temporali di volta in volta individuati;
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Il LEGALE RAPPRESENTANTE
(_____________________________________)
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,9 I dati sensibili e giudiziari non saranno oggetto di diffusione; tuttavia alcuni di essi
potranno essere comunicati ad altri soggetti pubblici o privati nella misura
strettamente indispensabile per svolgere attività istituzionali previste dalle vigenti
disposizioni in materia di rapporto di conferimento di appalti pubblici, secondo
quanto previsto dalle disposizioni di legge e di regolamento di cui al precedente
punto i e secondo quanto previsto dalle disposizioni contenute nel D.lgs. n°
196/2003.
9 Il titolare del trattamento dati è il Comune di Sassoferrato;
9, Il Responsabile del trattamento è il Dott.Pietro Baldoni, Responsabile del Servizio
– Servizi Sociali del Comune di Sassoferrato.
________________ lì _____________
IL LEGALE RAPPRESENTANTE
Timbro e firma
(con allegata copia fotostatica di documento di identità valido)
___________________________________________________
N.B.:
- La presente dichiarazione deve essere sottoscritta in ogni sua pagina
- Le parti che NON INTERESSANO vanno depennate
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Il LEGALE RAPPRESENTANTE
(_____________________________________)
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BOLLO
da
€ 16,00
MODELLO OFFERTA – ALLEGATO B
Spett.
Comune di Sassoferrato
Piazza Matteotti n° 1
60041 – SASSOFERRATO
OGGETTO: Gara per l’affidamento della gestione del servizio Asilo Nido del Comune di
Cerreto d’Esi per anni 3 rinnovabili - CIG: 5985853229.
Il sottoscritto …………………………………………………..nato a………………………………..
il ………………………residente a ……………………….via……………………………………….
Codice fiscale …………………………………………………in qualità di legale rappresentante
della Cooperativa……………………………………………………………………………………..
con sede in …………………………………………….via …………………………………………..
Codice fiscale………………………………………….Partita Iva……………………………………
Tel………………………………..Fax…………………………, con espresso riferimento alla Ditta
che rappresenta,
FORMULA LA SEGUENTE OFFERTA,
inferiore rispetto alle tariffe orarie poste a base di gara, con percentuale di ribasso UNICA PER
TUTTE LE TARIFFE AD ECCEZIONE DELLA SPESA ANNUA PER I GENERI
ALIMENTARI, I PRODOTTI DI PULIZIA E SPESE UTENZE:
- educatrice Cat. D1 (C.C.N.L. lavoratrici e lavoratori cooperative sociali) tariffa oraria a base
d’asta € 18,65 oltre IVA se dovuta
(in cifre) ________________________________________________________________________
(in lettere)_______________________________________________________________________
percentuale di ribasso (in cifre)___________ (in lettere) __________________________________
aliquota IVA, se dovuta …………………..
- personale ausiliario Cat. B1 (C.C.N.L. lavoratrici e lavoratori cooperative sociali) tariffa
oraria a base d’asta €.16,23 oltre IVA se dovuta
(in cifre) ________________________________________________________________________
(in lettere)_______________________________________________________________________
percentuale di ribasso (in cifre)___________ (in lettere) __________________________________
Aliquota IVA se dovuta …………………….
- cuoco Cat. C1 (C.C.N.L. lavoratrici e lavoratori cooperative sociali) tariffa oraria a base
d’asta € 17,49 oltre IVA se dovuta
(in cifre) ________________________________________________________________________
(in lettere)_______________________________________________________________________
percentuale di ribasso (in cifre)___________ (in lettere) __________________________________
Aliquota IVA se dovuta ………………..
- coordinatore Cat. E1 (C.C.N.L. lavoratrici e lavoratori cooperative sociali) tariffa oraria a
base d’asta € 21,01 oltre IVA se dovuta
(in cifre) ________________________________________________________________________
(in lettere)_______________________________________________________________________
percentuale di ribasso (in cifre)___________ (in lettere) __________________________________
Aliquota IVA se dovuta …………………
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BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE
ANNO XLV • N. 104
- COSTO ANNUO DEL PERSONALE – ausiliari cat. B1 monte ore annuo n. 1.417 per costo
orario offerto ___________________________________= Euro_________________________
- COSTO ANNUO DEL PERSONALE – cuoco Cat. C1 monte ore annuo n. 1.192 per costo
orario offerto___________________________________= Euro_________________________
- COSTO ANNUO DEL PERSONALE – educatrici Cat. D1 monte ore annuo n.7.200 per costo
orario offerto___________________________________= Euro_________________________
- COSTO ANNUO DEL PERSONALE – coordinatore Cat. E1 monte ore annuo n.225 per costo
orario offerto___________________________________= Euro_________________________
^^^^^^^^^^^
- COSTO ANNUO GENERI ALIMENTARI, PRODOTTI PULIZIA, SPESE UTENZE:
€.18.107,76
(in cifre) ________________________________________________________________________
(in lettere)_______________________________________________________________________
percentuale di ribasso (in cifre)___________ (in lettere) __________________________________
- TOTALE ANNUO: Euro_________________________
Data _________________________ Timbro e firma leggibile del legale rappresentante
Ulteriori giustificazioni OBBLIGATORIE relative alle voci di prezzo che concorrono a formare
l’importo complessivo dell’offerta (qualora non fosse sufficiente lo spazio sotto riportato si può
allegare la documentazione relativa alle giustificazioni):
Data _________________________ Timbro e firma leggibile del legale rappresentante
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6 NOVEMBRE 2014
BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE
ANNO XLV • N. 104
C O M U N E D I C E R R E T O D’E S I
PROVINCIA DI ANCONA
Tel. 0732-679000 Fax 0732-678318
[email protected]
www.cerretodesi.pannet.it
IL RESPONSABILE DEL SERVIZIO SEGRETERIA E SERVIZI SOCIALI
VISTI gli atti d’ufficio
ATTESTA
Che il giorno_____________________ alle ore__________il Sig.________________
__________________________, in qualità di Legale rappresentante o da esso
delegato della ________________________________________________________
con sede in _________________________________________________________
ha effettuato il sopraluogo dei locali adibiti ad Asilo Nido del Comune di Cerreto d’Esi
sito in Via Don Giuseppe Riganelli n.6.
Cerreto d’Esi, ___________
IL RESPONSABILE DEL 1° SERVIZIO
(Sig.ra Anna Martella)
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BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE
ANNO XLV • N. 104
CONDIZIONI RELATIVE ALL’APPALTO
Cauzioni e garanzie richieste: cauzione provvisoria per un importo garantito di Euro 14.400,00. costituita ai sensi dell’articolo 75 del D.lgs 12/04/2006,
n. 163 e ss.mm.ii. La garanzia potrà essere ridotta al
50% in caso di possesso della Certificazione di Qualità UNI EN ISO 9001:2000 che dovrà essere allegata alla documentazione in originale o copia
conforme.
La cauzione provvisoria, anche se costituita in contanti o assegni circolari o in titoli del debito pubblico o garantiti dallo Stato, dovrà essere accompagnata, pena l’esclusione, dall’impegno incondizionato
del fideiussore, in caso di aggiudicazione, a presentare, la cauzione definitiva di cui all’articolo 75,
comma 8, del D.lgs 12.04.2006, n. 163 e ss.mm.ii.
La cauzione definitiva dovrà essere conforme a
quanto previsto dall’articolo 113 del D.lgs
12.04.2006n. 163 e ss.mm.ii.
La cauzione provvisoria deve prevedere espressamente la rinuncia al beneficio della preventiva
escussione del debitore principale, la rinuncia all’eccezione di cui all’art. 1957 comma 2 del Codice
Civile, nonché la sua operatività entro 15 giorni a
semplice richiesta scritta dell’Ente appaltante. La
garanzia deve avere validità per almeno 180 giorni
dalla data di presentazione delle offerte. La garanzia
copre la mancata sottoscrizione del contratto per fatto dell’aggiudicatario e sarà svincolata automaticamente al momento della sottoscrizione del contratto
medesimo, mentre ai non aggiudicatari sarà restituita entro trenta giorni dall’aggiudicazione.
In caso di raggruppamento temporaneo già costituito o da costituirsi, la cauzione provvisoria in forma
di fidejussione dovrà essere prodotta dal capogruppo
o dal soggetto individuato come futuro capogruppo,
con indicazione espressa nella fideiussione dei
nominativi degli altri componenti il raggruppamento.
La cauzione di importo inferiore a quanto richiesto
oppure la mancanza della cauzione comporterà l’esclusione dell’offerente dalla gara.
Modalità di pagamento: fondi comunali, per la
quota parte di propria competenza. Fatturazione
mensile con pagamento a 30 giorni dalla fine del
mese di ricevimento della fattura (D.lgs. 231/2002).
Forma giuridica che dovrà assumere il raggruppamento di operatori economici aggiudicatario
dell’appalto: i soggetti interessati potranno partecipare come singoli e altresì nelle forme di ATI, consorzio, GEIE, società di progetto o altra forma di
aggregazione prevista dalla legge (il Raggruppamento).
Nel caso di Raggruppamento, il soggetto cui è stato
conferito mandato da tutti gli altri componenti (il
mandatario) deve fornire l’elenco dei soggetti parte-
_______________________________________________________
Comune di Sassoferrato
Bando di gara per l’affidamento in appalto dei
servizi di igiene urbana CIG 5988115CCF.
SEZIONE I: AMMINISTRAZIONE AGGIUDICATRICE.
A. Denominazione, indirizzi e punti di contatto:
Denominazione: Comune di Sassoferrato (Centrale
unica di committenza)
Indirizzo: Piazza Matteotti, 1 - (AN).
Punti di contatto: Comune di Cerreto d’Esi Tel.
0732/ 679000-3
E-mail: [email protected]
[email protected]
Ulteriori informazioni: sono disponibili, previa
richiesta mediante invio di e-mail. Responsabile del
procedimento: Angelo Bonetti
AVCPASS: Il presente appalto viene esperito nel
rispetto della normativa AVCPASS
SEZIONE II: OGGETTO DELL’APPALTO.
DESCRIZIONE
Oggetto: Gestione dei servizi di igiene urbana.
Breve descrizione dell’appalto o degli acquisti:
Raccolta differenziata di prossimità-SpazzamentoTrasporto rifiuti in discarica-Gestione centro
ambiente comunale.
Ammissibilità di varianti: SI, solo, se intese come
offerte migliorative/integrative, che non modifichino la struttura sostanziale del servizio, così come
definito nel Capitolato d’Oneri e che non comportino oneri aggiuntivi rispetto all’importo posto a base
di gara.
QUANTITATIVO O ENTITÀ DELL’APPALTO
Quantitativo o entità totale: Euro 240.000,00
annue (oltre IVA) a corpo per la somma complessiva Euro 720.000,00.
Si prevede inoltre un corrispettivo premiale
variabile, da liquidare in due rate pari ad Euro
500,00 per ogni punto intero percentuale di raccolta differenziata raggiunto, oltre la soglia attuale del 75%.
Durata dell’appalto o termine di esecuzione:
Periodo: anni tre, dalla data di consegna del servizio.
Sono a carico della ditta appaltatrice gli oneri
relativi alle spese generali della Centrale di Committenza che sono quantificate nell’importo di
Euro 2.600,00
SEZIONE III: INFORMAZIONI DI CARATTERE GIURIDICO, ECONOMICO, FINANZIARIO E TECNICO
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BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE
ANNO XLV • N. 104
- idonea dichiarazione di istituti bancari ai sensi del
D.Lgs. 385/93, atta a dimostrare il requisito di
capacità economica e finanziaria del concorrente.
In caso di raggruppamento (costituito o costituendo), a tutte le ditte partecipanti è richiesto il possesso di tale requisito.
Capacità tecnica:
- elenco dei servizi di raccolta dei rifiuti urbani con
modalità di raccolta di prossimità. Dovrà essere
allegata una certificazione in originale o in copia
autentica rilasciata dall’Ente o dagli Enti; la certificazione deve, a pena di esclusione, contenere
l’indicazione del tipo di servizio svolto, la durata,
l’importo contrattuale, il buon esito, l’obiettivo
RD raggiunto ed il numero degli abitanti riferiti
agli anni indicati. In caso di raggruppamento, Consorzi ordinari di concorrenti di cui all’art. 34 lett.
e) del D.lgs. 163/2006, e GEIE, tale requisito, non
frazionabile, dovrà essere posseduto dall’insieme
del raggruppamento; per i consorzi di cui all’art.
34 lett. b) e c) i suddetti requisiti devono essere
posseduti direttamente dal consorzio.
- possesso della certificazione di qualità/ambientali
della serie UNI ISO 9001 o UNI ISO 14000 od
EMAS attinenti al servizio in oggetto ed emesso
da organismo abilitato. In caso di raggruppamento
(costituito o costituendo), a tutte le ditte partecipanti è richiesto il possesso di tali requisiti.
Sopralluogo: a pena di esclusione il concorrente
deve prendere visione dei luoghi in cui verranno
espletati i servizi, previa richiesta.
Della presa visione degli elaborati verrà rilasciata
apposita attestazione dal Responsabile del procedimento o da un suo delegato o da altra persona da
nominare esclusivamente alle persone di seguito
elencate munite di apposito documento di riconoscimento: il Legale rappresentante dell’Impresa munito
di apposita documentazione comprovante la sua
figura o altro soggetto munito di specifica delega.
In caso di raggruppamento il sopralluogo potrà essere effettuato da uno solo dei componenti delle citate
forme associative.
L’attestazione di cui sopra dovrà essere inserita nella busta A - documenti amministrativi.
Avvalimento: nel caso in cui le imprese in possesso
dei requisiti generali di cui alla sezione III, lettera
B), risultino carenti dei requisiti di carattere economico, finanziario, tecnico ed organizzativo richiesti,
possono partecipare alla gara utilizzando l’istituto
dell’avvalimento ai sensi dall’art. 49, del D.lgs
12.04.2006, n. 163.
Non è consentito, a pena di esclusione, che della
stessa impresa ausiliaria si avvalga più di un concorrente e che partecipino sia l’impresa ausiliaria che
quella che si avvale dei requisiti.
cipanti, completo, per ogni soggetto, dell’indicazione di: ragione sociale, rappresentante legale, compagine sociale, amministratori della società.
CONDIZIONI DI PARTECIPAZIONE
Situazione personale degli operatori, inclusi i
requisiti relativi all’iscrizione all’Albo Nazionale
Gestori Ambientali e nel registro commerciale:
- Iscrizione alla Camera di commercio per attività
coincidente con quella oggetto del presente appalto o in un registro professionale o commerciale
dello Stato di residenza;
- Iscrizione all’Albo Nazionale Gestori Ambientali.
Nel caso di Raggruppamenti Temporanei di Imprese,
Consorzi, GEIE, ciascuna impresa partecipante
deve possedere il requisito prescritto per il servizio
che eseguirà nell’appalto, purché, nel suo complesso, il concorrente lo possegga per intero. In
sede di offerta devono essere indicati il/i servizio/i
o loro parti che saranno eseguiti da ciascuna
impresa partecipante e la corrispondente percentuale.
- Di non trovarsi nelle condizioni di esclusione dalla
partecipazione ad appalti pubblici e di stipula dei
relativi contratti previste dall’articolo 38 del D.lgs
12.04.2006, n. 163 e ss.mm.ii. e da qualsiasi altra
disposizione legislativa e regolamentare.
Non hanno titolo a presentare l’offerta per il presente bando soggetti, singoli o in qualità di membri di
Raggruppamento, che abbiano in corso contenziosi
civili, penali o amministrativi nei confronti dell’Ente o dei Comuni soci, come parti proponenti o come
parti resistenti, sia personalmente, sia tramite persone fisiche o giuridiche loro socie, sia tramite persone giuridiche di cui siano socie o che controllano o
da cui siano controllate o con cui vi siano interessenze o partecipazioni.
Capacità economica e finanziaria:
- fatturato specifico medio annuo nell’ultimo triennio (2011, 2012, 2013), per servizi di raccolta dei
rifiuti urbani, non inferiore a Euro 300.000,00
annui oltre IVA, con indicazione del/i committente/i, della/e data/e e del/i relativo/i importo/i. In
caso di raggruppamento (costituito o costituendo),
alla mandataria/capofila è richiesto il possesso dei
requisiti minimi prescritti nella misura minima del
60%, mentre alle mandanti/consorziate è richiesto
il possesso dei medesimi requisiti nella misura
minima del 20%, purché il raggruppamento raggiunga, nella sua interezza, il fatturato specifico
medio annuo richiesto; per i consorzi di cui all’art.
34 lett. b) e c) i suddetti requisiti devono essere
posseduti direttamente dal consorzio; ai Consorzi
ordinari di concorrenti di cui all’art. 34 lett. e) del
D.lgs. 163/2006, ed ai GEIE, si applicano le disposizioni stabilite per i raggruppamenti.
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BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE
Ai fini di cui sopra il concorrente deve produrre:
a. una sua dichiarazione verificabile ai sensi dell’art.
48 del D.Lgs. n. 163/2006 e ss.mm.ii attestante
l’avvalimento dei requisiti necessari per la partecipazione alla gara, con specifica indicazione dei
requisiti stessi e dell’impresa ausiliaria;
b. una sua dichiarazione circa il possesso da parte
del concorrente medesimo dei requisiti generali
di cui all’art. 38 del D.Lgs. n. 163/2006 e
ss.mm.ii.;
c. una dichiarazione sottoscritta da parte dell’impresa ausiliaria attestante il possesso da parte di quest’ultima dei requisiti generali di cui all’art. 38
del D.Lgs. n. 163/2006 e ss.mm.ii.;
d. una dichiarazione sottoscritta dall’impresa ausiliaria con cui quest’ultima si obbliga verso il concorrente e verso la stazione appaltante a mettere
a disposizione per tutta la durata dell’appalto le
risorse necessarie di cui è carente il concorrente;
e. una dichiarazione sottoscritta dall’impresa ausiliaria con cui questa attesta che non partecipa alla
gara in proprio o associata o consorziata ai sensi
dell’art. 34 del D.Lgs. n. 163/2006 e ss.mm.ii;
f. originale o copia autentica del contratto in virtù
del quale l’impresa ausiliaria si obbliga nei confronti del concorrente a fornire i requisiti e a mettere a disposizione le risorse necessarie per tutta
la durata dell’appalto; nel caso di avvalimento
nei confronti di un’impresa che appartiene al
medesimo gruppo in luogo del contratto di cui
alla lettera f) l’impresa concorrente può presentare una dichiarazione sostitutiva attestante il legame giuridico ed economico esistente nel gruppo.
Gli obblighi previsti dalla normativa antimafia a
carico del concorrente si applicano anche nei confronti del soggetto ausiliario.
SEZIONE IV: PROCEDURA
TIPO DI PROCEDURA: Procedura aperta: art. 55
D.Lgs n. 163/2006.
CRITERI DI AGGIUDICAZIONE: offerta economicamente più vantaggiosa ai sensi degli artt. 81
e 83 del D.lgs. 163/2006 e ss.mm.ii., sulla base dei
criteri e pesi di seguito indicati:
prezzo: 40 punti;
organizzazione servizi e proposte migliorative/
integrative del servizio: 60 punti.
Il progetto deve prevedere delle proposte concrete
che abbiano le precise finalità di migliorare il servizio in tutti i suoi aspetti e nelle sue diverse articolazioni e con la previsione di premialità per l’utenza.
Il punteggio è determinato con arrotondamento al
decimo superiore in caso di seconda cifra dopo la
virgola maggiore o uguale a cinque e, conseguentemente, con arrotondamento al decimo inferiore in
ANNO XLV • N. 104
caso di seconda cifra dopo la virgola minore di cinque.
L’aggiudicazione è effettuata a favore del concorrente che ha riportato il punteggio complessivo maggiore (somma del punteggio dell’offerta tecnica e del
punteggio dell’offerta economica). In caso di offerte
con pari punteggio, si darà precedenza, con il
seguente ordine di priorità: alle offerte che hanno
riportato il maggior punteggio per l’offerta tecnica;
sorteggio tra le offerte avente lo stesso punteggio.
L’aggiudicazione verrà determinata, sulla base dei
criteri e pesi indicati nell’allegato 1), da una commissione giudicatrice, nominata ai sensi dell’art. 84
del D.lgs 12.04.2006, n. 163 e ss.mm.ii.
Si accettano solamente offerte in ribasso sull’importo a base di gara
MODALITÀ DI PRESENTAZIONE DELL’OFFERTA: per la presentazione dell’offerta, il soggetto partecipante dovrà attenersi alle seguenti prescrizioni.
Presentazione dell’offerta: l’offerta dovrà essere
contenuta in un plico principale, chiuso e sigillato in
modo da garantire l’assoluta integrità e segretezza
dell’offerta e controfirmato sui lembi di chiusura dal
soggetto che ha presentato l’offerta, sul quale
dovranno essere indicati:
- la ragione sociale del soggetto partecipante con
relativo recapito, partita Iva, telefono, fax e posta
certificata (pec); per i concorrenti raggruppati, la
ragione sociale del mandatario con relativo recapito, partita Iva, telefono, fax e posta certificata
(pec), nonché la ragione sociale degli altri soggetti costituenti il Raggruppamento;
- il seguente indirizzo di destinazione: COMUNE DI
SASSOFERRATO 1 – Piazzale Matteotti(AN);
- la dicitura: offerta per “Gara per la gestione dei
servizi di igiene urbana”. All’interno del plico
principale dovranno essere inseriti tre plichi separati, debitamente chiusi e sigillati in modo da
garantire l’integrità e controfirmati sui lembi di
chiusura, da denominare “Plico A, documenti”,
“Plico B, offerta tecnica” e “Plico C, offerta economica”.
Plico A: nel plico A dovranno essere inserite, a pena
di esclusione:
la domanda di partecipazione come da allegato) al
presente bando;
le dichiarazioni sostitutive attestanti i requisiti di
ordine generale di cui all’art. 38 del Codice e quelli
previsti alla sezione III del presente bando e/o la
documentazione comprovante il possesso dei requisiti anzi richiesti per la presentazione dell’offerta
stessa, in particolare (1) come da allegato 3a) per le
imprese singole, i raggruppamenti temporanei, i
Consorzi ed i GEIE; (2) come da allegato 3b) per
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BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE
ANNO XLV • N. 104
A4 (escluso copertina, indici ed eventuali allegati
planimetrici esterni alla relazione in formato
A3 o maggiore);
- tabella riepilogativa del personale operativo;
- tabella riepilogativa dei mezzi impiegati nei servizi ;
Ogni pagina stampata dei su elencati elaborati dovrà
essere timbrata e sottoscritta dal legale rappresentante dell’impresa, compresi eventuali depliants.
la/e impresa/e esecutrice/i consorziata/e di un consorzio stabile (art. 34 lett. c) del codice di contratti)
o di un consorzio tra cooperative di produzione e
lavoro (art. 34 lett. b) del codice di contratti); (3)
come da allegato 3c) per la/e impresa/e componente/i di un Consorzio ordinario di concorrenti (art. 34
lett. e) del codice di contratti) o di un GEIE; la
dichiarazione che il contratto collettivo applicato ai
lavoratori dipendenti è FISE Assoambiente; (nel
caso di consorzi di cui all’articolo 34, comma 1, lettere b) e c) del D.lgs 12.04.2006. 163 ss.mm.ii) l’indicazione, pena l’esclusione, per quali consorziati il
consorzio concorre relativamente a questi ultimi
consorziati opera il divieto di partecipare alla gara in
qualsiasi altra forma; la dichiarazione di accettare,
senza condizione o riserva alcuna, tutte le norme e
disposizioni contenute nel Bando di gara e nel Capitolato d’oneri e relativi allegati; la dichiarazione di
aver preso conoscenza e di aver tenuto conto nella
formulazione dell’offerta delle condizioni contrattuali e di tutti gli oneri compresi quelli relativi alle
disposizioni in materia di sicurezza, di assicurazione, di condizioni di lavoro e di previdenza ed assistenza in vigore nel luogo dove devono essere eseguite le prestazioni; la dichiarazione di avere nel
complesso preso conoscenza della natura dell’appalto e di tutte le circostanze generali, particolari e locali, nessuna esclusa ed eccettuata, che possono avere
influito o influire sulla determinazione della propria
offerta e di giudicare, pertanto, remunerativa l’offerta economica presentata; attestato di presa visione
dei luoghi in cui verranno espletati i servizi rilasciato dal Comune di Cerreto d’Esi;
le dichiarazioni bancarie come indicato alla precedente Sezione III, cauzione provvisoria sull’importo
totale posto a base di gara come indicato alla precedente Sezione III, lettera A, punto 1, da prestare in
uno dei modi previsti dall’art. 75 del D. Lgs.
163/2006 e ss.mm.ii.;
2.11 la documentazione attestante il versamento a
favore dell’Autorità per la vigilanza sui contratti
pubblici secondo le modalità vigenti ed in conformità alle istruzioni riportate sul sito www.autoritalavoripubblici.it/riscossioni.html, riportando il codice
identificativo gara (CIG).
Plico B: deve contenere, N. 3 copie cartacee e N. 3
copie su supporto informatico CD file PDF e/o
WORD, contenenti, a pena di esclusione, la seguente documentazione:
- un progetto che comprenda p delle proposte concrete che abbiano le precise finalità di migliorare il
servizio in tutti i suoi aspetti e nelle sue diverse
articolazioni e con la previsione di premialità per
l’utenza(Piano Programma Organizzativo Migliorativo dei Servizi), il tutto in massimo 30 cartelle
Plico C: nel plico C, a pena di esclusione, dovà
essere inserita l’offerta economica completa dei
seguenti documenti:
- dichiarazione (redatta in conformità all’allegato B)
del presente Disciplinare titolato “Modulo dell’offerta”), redatta in competente bollo ed in lingua
italiana, sottoscritta dal legale rappresentante o
titolare del concorrente o da suo procuratore, contenente l’indicazione del prezzo (in cifre e in lettere) dei servizi a base di gara. In caso di contrasto
tra le due indicazioni prevarrà quella più vantaggiosa per l’amministrazione (art. 72, R.D.
23.05.1924, N. 827)
In caso di raggruppamenti temporanei e consorzi
ordinari non ancora costituiti, ai sensi dell’articolo
37, comma 8, del decreto legislativo n. 163 del 2006,
l’offerta economica deve essere sottoscritta dai legali rappresentanti di tutti gli operatori economici che
compongono il raggruppamento temporaneo o il
consorzio ordinario; inoltre, l’offerta economica
deve contenere l’impegno che, in caso di aggiudicazione, i concorrenti conferiranno mandato collettivo
speciale con rappresentanza ad uno di essi, indicato
specificatamente e qualificato come capogruppo, il
quale stipulerà il contratto in nome e per conto proprio e delle mandanti e che si conformeranno alla
disciplina prevista dalle norme per i raggruppamenti temporanei.
Gli importi dichiarati da imprese stabiliti in altro stato membro dell’Unione Europea, devono essere
espressi in euro.
Termine per la presentazione dell’offerta: l’offerta, debitamente elaborata, sottoscritta e redatta con
le modalità sopraindicate, indirizzata a Comune di
Sassoferrato (AN)(Centrale Unica di Committenza), dovrà pervenire, a pena di inammissibilità,
redatta in lingua italiana, entro e non oltre le ore
12,00 del giorno 9 (nove) gennaio 2015 tramite
Servizio Postale, Agenzia di recapito autorizzata o
consegnata a mano, in quest’ultimo caso nel rispetto
degli orari di ufficio, dalle ore 9:00 alle ore 13:00 dal
lunedì al venerdì.
L’invio dell’offerta, in ogni caso, si intende fatto ad
esclusivo rischio del concorrente. Sarà pertanto considerato inaccettabile qualsiasi reclamo per mancato
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BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE
ANNO XLV • N. 104
Qualora ricorrano le condizioni di cui al precedente
comma, la verifica delle offerte anormalmente basse
avverrà secondo quanto previsto dal D.lgs. 163/2006
e s. m. e i..
Conseguentemente, esperite le verifiche di cui
all’art. 48, comma 2, del D.lgs. 163/2006 e s. m. e i.
e le altre verifiche di Legge, si procederà all’aggiudicazione definitiva e, acquisita la garanzia per l’esecuzione del contratto (ex art. 113 del D.lgs.
163/2006 e s. m. e i.) e gli altri documenti richiesti
dal Capitolato d’Oneri, si procederà alla stipulazione del contratto in forma pubblica amministrativa, ai
sensi dell’art. 11, comma 13, del D.lgs. 163/2006 e
s. m. e i.
Prima della stipulazione del contratto, in caso di
aggiudicazione, le singole imprese facenti parte di
Raggruppamento Temporaneo, Consorzio ordinario
o GEIE da costituire dovranno conferire mandato
collettivo speciale irrevocabile con rappresentanza
ad una di esse qualificata come mandataria, che stipulerà il contratto in nome e per conto proprio e dei
mandanti.
Il raggruppamento dovrà essere costituito con atto
notarile entro trenta giorni dalla data di ricevimento
della comunicazione d’aggiudicazione.
Per quanto non espressamente previsto si fa riferimento alla normativa in materia art. 35, 36 e 37 del
D.Lgs 163/2006 ss.mm.ii..
Saranno ammessi ad assistere all’apertura dei plichi,
durante le sedute pubbliche, i legali rappresentanti
delle imprese partecipanti e/o loro delegati, muniti di
apposita delega.
SEZIONE V: ALTRE INFORMAZIONI
CAUSE DI ESCLUSIONE
Si applicherà l’art. 46 comma 1bis del D.Lgs. n.
163/2006, introdotto dal D. L. 13 maggio 2011 n. 70
“Sono cause di esclusione ai fini del presente bando
il mancato adempimento alle prescrizioni previste
dal D.Lgs. 163/2006 e dal relativo regolamento e da
altre disposizioni di legge vigenti, nonché nei casi di
incertezza assoluta sul contenuto o sulla provenienza dell’offerta, per difetto di sottoscrizione o di altri
elementi essenziali ovvero in caso di non integrità
del plico contenente l’offerta o la domanda di partecipazione o altre irregolarità relative alla chiusura
dei plichi, tali da far ritenere, secondo le circostanze
concrete, che sia stato violato il principio di segretezza dell’offerta.” Per altri elementi essenziali, ai
fini del presente bando, si intendono quelli soggetti
“a pena di esclusione” secondo quanto indicato nelle singole Sezioni, alle quali si rimanda.
L’Ente potrà comunque richiedere, ai sensi dell’art.
46 del D.Lgs. n. 163/2006, completamenti/chiarimenti in ordine al contenuto dei certificati, documenti e dichiarazioni presentati.
o ritardato arrivo dell’offerta e conseguentemente,
saranno prese in considerazione solo le offerte pervenute al suddetto ufficio entro il termine stabilito.
INFORMAZIONI DI CARATTERE GENERALE
Validità dell’offerta: il periodo minimo durante il
quale l’offerente è vincolato alla propria offerta è di
giorni 180 (centottanta) dal termine ultimo per il
ricevimento delle offerte.
Modalità di apertura delle offerte: le offerte,
documentazione di cui al plico A, saranno aperte in
seduta pubblica il giorno 20 gennaio 2015, presso la
sede della Centrale Unica di Committenza. Nella
medesima seduta si procederà al sorteggio di cui
all’art. 48 del D.Lgs 163/2006.
I concorrenti sorteggiati dovranno comprovare,
entro e non oltre 10 giorni (termine perentorio) dal
ricevimento di fax di richiesta, con pieno valore di
legale, pena l’esclusione dalla gara e le conseguenze
di cui all’art. 48 del D.Lgs 163/2006, il possesso dei
requisiti di capacità economico - finanziario e tecnico professionale.
Nel caso in cui venga presentata una sola offerta o
risulti ammesso un solo offerente e, allo stesso
modo, nel caso in cui vengano presentate due sole
offerte o ammessi due soli offerenti, la verifica dei
requisiti verrà effettuata successivamente all’aggiudicazione in fase di controllo della prima e seconda
classificata; l’esito del controllo verrà comunicato a
tutti i concorrenti ammessi.
Diversamente la commissione interromperà la seduta e procederà, nei tempi di legge, a verificare la
documentazione trasmessa dai concorrenti sorteggiati. In relazione all’esito del controllo documentale, la Commissione conferma o meno l’ammissione
dei sorteggiati e ne darà comunicazione mediante
pubblicazione sul sito web dell’Ente. Successivamente in seduta pubblica, previo avviso a mezzo fax
inviato almeno tre giorni prima della data stabilita, la
Commissione giudicatrice procederà all’apertura
dell’offerta tecnica di cui al plico B per la verifica
della congruità della documentazione ivi contenuta
e. quindi, in seduta segreta, all’esame delle offerte
tecniche di cui al plico B.
Infine in seduta pubblica, previo avviso a mezzo fax
inviato almeno tre giorni prima della data stabilita, la
Commissione giudicatrice procederà all’apertura
dell’offerta economica di cui al plico C e provvederà, a seguito dell’attribuzione dei punteggi, a stilare la graduatoria provvisoria di aggiudicazione della
gara.
I criteri di individuazione e di verifica nonché il procedimento di verifica e di esclusione delle offerte
anormalmente basse (offerte anomale) sono regolati
dagli artt. 86, 87 e 88 del D.lgs. 163/2006 e s. m. e i.
22953
6 NOVEMBRE 2014
BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE
INFORMAZIONI COMPLEMENTARI
Ai sensi dell’articolo 55, comma 4, del decreto legislativo n. 163 del 2006, l’Ente si riserva di effettuare l’aggiudicazione anche in presenza di una sola
offerta valida se ritenuta congrua e conveniente.
Non sono ammesse offerte pari o in aumento all’importo posto a base di gara. Si accettano solo offerte
in ribasso sull’importo a base di gara
Non sono ammesse offerte condizionate.
E. facoltà dell’Ente appaltante posticipare la data di
inizio del servizio oggetto del presente
bando. Sulle autodichiarazioni operano i controlli di
veridicità di cui all’art. 48 del D.Lgs. n. 163/2006 e
ss.mm.ii.
I dati personali forniti saranno trattati ai sensi del
D.Lgs. n. 196/2003.
L’Ente si riserva la facoltà, a suo insindacabile giudizio, di non procedere all’aggiudicazione dell’appalto oggetto del presente bando; in tal caso le
Imprese concorrenti non potranno vantare diritti o
pretese, né per il fatto di aver rimesso offerta, né per
effetto del mancato affidamento. Per l’Ente committente, il vincolo giuridico sorgerà solo a seguito della sottoscrizione del formale contratto di appalto.
Ulteriori informazioni potranno essere richieste
esclusivamente in forma scritta via e-mail, esclusivamente in lingua italiana. Le risposte saranno pubblicate esclusivamente nel sito internet dell’Ente
come sopra specificato almeno sei giorni prima del
termine ultimo di presentazione delle offerte (art. 71,
comma 2, D.Lgs 163/2006). Non saranno quindi trasmesse risposte dirette e riservate alle singole Ditte.
Per i sopralluoghi e la presa visione dei luoghi è
necessario richiedere appuntamento tramite contatto
al
seguente
indirizzo:
Via
email:
[email protected]. dalle ore 09,00
alle ore 12,00.
Sassoferrato 30/10/2014
IL RESPONSABILE DEL
PROCEDIMENTO
Dott Angelo Bonetti
22954
ANNO XLV • N. 104
6 NOVEMBRE 2014
BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE
ANNO XLV • N. 104
COMUNE DI SASSOFERRATO
C.A.P. 60047
PROVINCIA DI ANCONA
Piazza Matteotti, 1
Telefono: 0732/9561
Fax: 0732/956234
www.comune.sassoferrato.an.it
E-mail:[email protected]
PEC: [email protected]
ǯ
ART. 1
OGGETTO DEL CAPITOLATO
L’oggetto del presente appalto riguarda l’affidamento di un servizio di gestione dei rifiuti urbani con ridotto
impatto ambientale in un’ottica di ciclo di vita, ai sensi del Piano d’azione per la sostenibilità ambientale dei
consumi nel settore della pubblica amministrazione (PAN GPP) e del Decreto del Ministro dell’Ambiente e
della Tutela del Territorio e del Mare del 13/02/2014.
Cerreto D’Esi
Estensione territorio
Frazioni
Produzione rifiuti anno 2013
Numero abitanti
Utenze domestiche
Utenze non domestiche
16 Kmq
1
1.524,50 tonnellate
3.986
1.741
129
I servizi oggetto del presente appalto sono:
1. la raccolta a domicilio porta a porta ed il trasporto a destino della frazione dei rifiuti urbani residuale dalle
raccolte differenziate (rifiuto residuo non riciclabile), destinata a smaltimento, proveniente da locali e luoghi
adibiti ad uso di civile abitazione e ad usi diversi, ma assimilati ai rifiuti urbani per qualità e quantità, ai
sensi dell’art. 184, comma 2, lettera b) del D.Lgs. n. 152/2006 e s.m.i,
- i rifiuti domestici, anche ingombranti provenienti da locali e luoghi adibiti ad uso civile abitazione -i rifiuti
non pericolosi provenienti da locali e luoghi adibiti ad usi diversi da quelli di cui sopra, assimilati ai rifiuti
urbani per qualità e quantità ai sensi dell’art. 198 comma 2 lettera g);
-i rifiuti provenienti da spazzamento stradale;
- i rifiuti di qualunque natura ( non pericolosa) o provenienza, giacenti sulle strade ed aree pubbliche o sulle
strade ed aree private comunque soggette ad uso pubblico o sulle rive dei corsi d’acqua;
- i rifiuti vegetale provenienti da aree verdi, quali parchi, giardini, ed aree cimiteriali;
- rifiuti provenienti da esumazioni ed estumulazioni, nonché gli altri rifiuti provenienti da attività cimiteriali
diversi da quelli di cui ai punti precedenti;
2. la raccolta differenziata presso l’isola ecologica ed il trasporto a destino di varie frazioni di rifiuto urbano
destinate a trattamento per il recupero, riciclo o riuso proveniente da locali e luoghi adibiti ad uso di civile
abitazione e ad usi diversi, ma producenti analoghi residui a condizione che siano assimilati ai rifiuti urbani
per qualità e quantità, ai sensi dell’art. 184, comma 2, lettera b) del D.Lgs. 152/2006 e s.m.i;
3.I costi dello smaltimento presso le discariche, autorizzate dalla Provincia di Ancona,
dell’indifferenziata domiciliare e dell’organico conferito presso le isole ecologiche sono a carico
dell’Amministrazione Comunale.
4. Lavaggio e disinfezione dei contenitori utilizzati per i servizi di cui ai precedenti punti (di seguito indicato
globalmente in lavaggio cassonetti);
5. l’effettuazione del servizio di pulizia meccanizzata e/o manuale del suolo pubblico,compreso il diserbo,
lo spurgo di pozzi e pozzetti, il trasporto ad impianto e relativo smaltimento dei rifiuti provenienti da tali
attività;
6.Fornitura dei contenitori domiciliari, dei contenitori delle isole ecologiche e di tutti i mezzi necessari da
dedicare ai servizi igiene urbana;
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7. Servizi accessori: pulizia caditoie, raccolta rifiuti abbandonati, pulizia di bagni pubblici (di seguito indicati
globalmente in servizi accessori);
8.Allestimento degli scarrabili e delle campane e Gestione del Centro Ambiente su area messa a
disposizione dal Comune di Cerreto d’Esi in località Campodonico;
9. la raccolta, trasporto e smaltimento dei rifiuti di qualunque natura o provenienza, giacenti sulle strade ed
aree private comunque soggette ad uso pubblico, o sulle rive dei corsi d’acqua.
10. l’attività di informazione e sensibilizzazione agli utenti, secondo quanto previsto nel presente capitolato
e nelle forme nello stesso specificate;
11. Monitoraggio dei servizi effettuati e produzione di un report semestrale;
Ai fini della classificazione dei rifiuti da gestire con il servizio di cui al presente capitolato, si fa riferimento al
Dlg.vo 22/97 e sue successive modifiche e integrazioni.
ART. 2
MODALITA’ E SVOLGIMENTO DEL SERVIZIO
I servizi oggetto dell’appalto dovranno attenersi ai disposti di cui all’art.178 del D.Lgs. 152/2006 e s.m.i. ed
in particolare dovranno conformarsi ai principi di precauzione, di prevenzione, di proporzionalità e di
responsabilizzazione nell’intero circuito di gestione del rifiuto.
Nell’erogazione dei servizi, l’I.A. si impegnerà formalmente affinché gli stessi vengano svolti nel rispetto dei
principi di cui alla Direttiva del Presidente del Consiglio dei Ministri del 27 gennaio 1994 nei confronti del
cittadino utente ed in particolare: eguaglianza, imparzialità, continuità, diritto di scelta, partecipazione,
efficienza ed efficacia.
Il Comune di Cerreto d’Esi nell’esercizio dei propri poteri di direzione, controllo e vigilanza verificherà
l’osservanza ed il rispetto, da parte dell’I.A., di questi principi generali.
L’I.A. dovrà inoltre impegnarsi precipuamente allo sviluppo e gestione di iniziative tendenti alla riduzione
del rifiuto, al potenziamento dei sistemi di raccolta differenziata per il recupero, riutilizzo e riciclo del
materiale raccolto in collaborazione con la Stazione appaltante. L’I.A. potrà anche presentare iniziative
legate al riuso (quali mercatini, organizzazione centri di riuso ecc.) e a sistemi di misurazione della
produzione dei rifiuti delle singole utenze finalizzati alla valutazione per l’eventuale applicazione di
meccanismi premiali per il cittadino della tariffa rifiuti.
L’I.A. dovrà garantire, per le fasi di competenza, l’assenza di rischi per l’ambiente, l’assoluta mancanza di
inconvenienti imputabili a rumori o odori molesti, il massimo decoro di mezzi ed attrezzature utilizzate
nell’espletamento dei servizi oggetto dell’appalto e il corretto riposizionamento dei contenitori nelle aree
dove sono stati prelevati.
Nell’espletamento delle funzioni affidate, l’I.A. e per essa il personale incaricato, dovrà collaborare con le
strutture tecniche e di vigilanza del Comune per garantire il regolare svolgimento dei servizi e per il
raggiungimento degli obbiettivi di efficacia ed efficienza degli stessi.
Il servizio dovrà quindi essere espletato a perfetta regola d’arte e l’Amministrazione Comunale eseguirà i
controlli accurati per accertare la regolarità’ del servizio stesso.
Eventuali inadempienze saranno tempestivamente contestate verbalmente e per iscritto al Responsabile
del servizio: a tal fine il Gestore dovrà comunicarne le generalità e recapito all’amministrazione comunale.
E’ fatto obbligo al Gestore comunicare all’amministrazione comunale il calendario dei servizi di cui all’Art. 1.
L’impresa si obbliga ad osservare tutte le norme contrattuali, assicurative e previdenziali in vigore per la
categoria e gli accordi integrativi locali.
I servizi oggetto dell’appalto sono a tutti gli effetti servizi pubblici essenziali e costituisconoquindi attività di
pubblico interesse sottoposta alla normativa dettata dalla Parte IV del D.Lgs. 152/2006 e s.m.i.. I servizi
oggetto dell’appalto non potranno pertanto essere sospesi o abbandonati salvo cause di forza maggiore;
tra esse viene annoverato lo sciopero delle maestranze a condizione che lo stesso rispetti le norme per
l’esercizio del diritto di sciopero nei servizipubblici essenziali previsti dalla Legge 12 giugno 1990, n. 146.
In relazione al suddetto diritto di sciopero e alla regolamentazione delle sue modalità di esercizio sono
inoltre da intendersi integralmente richiamate le disposizioni in materia definite nei CCNL dei servizi
ambientali dei settori pubblico e privato (Federambiente e FISE) e nei loro allegati. Si precisa inoltre al
riguardo che la sospensione del servizio deve essere tempestivamente comunicata al Comune di Cerreto
d’Esi entro il decimo giorno antecedente all’evento ed all’utenza a mezzo di appositi avvisi da pubblicare
negli appositi spazi comunali ed a mezzo di volantini, recapitati a domicilio, entro cinque giorni antecedenti
all’evento interruttivo.
Non saranno considerati causa di forza maggiore, scioperi del personale che dipendessero da cause locali
e/o direttamente imputabili all’I.A. quali, a titolo d’esempio, il ritardo nel pagamento degli stipendi, la
distribuzione dei carichi di lavoro rispetto a quanto previsto dal contratto e simili.
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In caso di arbitrario abbandono, sospensione, o non rispetto della normativa sopra citata, nonché in caso di
mancata effettuazione del servizio informativo, previsto al precedente paragrafo, il Comune di Cerreto d’Esi
potrà sostituirsi direttamente, o mediante terze ditte, all’I.A. per l’esecuzione d’ufficio, con rivalsa nei
confronti dell’I.A. per il risarcimento dei danni e degli oneri sostenuti.
L’I.A. dovrà comunicare al Comune di Cerreto d’Esi ed all’utenza, in occasione della campagna informativa
annuale e all’inizio di ogni anno nell’apposito calendario, i giorni festivi di sospensione dei servizi ed i
relativi recuperi degli stessi; in caso di eventuali interruzioni impreviste del servizio l’I.A. dovrà darne
tempestiva comunicazione al Comune di Cerreto d’Esi e all’utenza a mezzo di manifesti e locandine oltre ai
volantini recapitati a domicilio, ovvero con altri mezzi da concordare con l’Amministrazione Comunale.
ART. 3
GESTIONE R.S.U.
Il Gestore dovrà garantire:
I contenitori attuali sono di proprietà della Ditta esecutrice del servizio
Ͳ Servizio di raccolta e trasporto delle frazioni conferite nei contenitori collocati nelle isole ecologiche,
fino agli impianti di smaltimento e/o recupero, con una frequenza come di seguito riportato:
Ͳ
Ͳ
Ͳ
Ͳ
Ͳ
Ͳ
Ͳ
Ͳ
Ͳ
Ͳ
Tipologia rifiuto
Frequenza utenze domestiche
Frazione indifferenziata p. a p.
Pannoloni e pannolini p. a p. su richiesta
Frazione organica isole prossimità
Carta e cartone isole prossimità
Plastica isole prossimità
Vetro e lattine isole prossimità
Settimanale
Settimanale
Bisettimanale
Settimanale
Settimanale
Quindicinale
Tipologia rifiuto
Frequenza utenze non domestiche
Frazione indifferenziata p. a p.
Frazione organica p. a p.
Carta e cartone p. a p.
Plastica p. a p.
Vetro e lattine p. a p.
Settimanale
Bisettimanale
Settimanale
Settimanale
Settimanale
Servizio di raccolta domiciliare della frazione indifferenziata e trasporto fino agli impianti di
smaltimento indicati dalla provincia di Ancona;
Pulizia delle piazzole e delle aree ove sono collocati i contenitori, rimuovendo anche gli eventuali
rifiuti ingombranti abbandonati;
La fornitura, la manutenzione ordinaria e straordinaria nonché la sostituzione dei contenitori qualora
obsolescenti o inutilizzati;
Il potenziamento del parco contenitori collocato sul territorio comunale, qualora durante l’estensione
del contratto, questo si renda necessario;
La raccolta pannoloni-pannolini verrà assicurata a tutti gli utenti serviti con il sistema di raccolta
domiciliare del secco residuo e che ne faranno apposita richiesta, con una frequenza settimanale
aggiuntiva rispetto alla possibilità di conferimento dei rifiuti in oggetto da parte degli utenti nel
circuito di raccolta dedicato al rifiuto indifferenziato;
Lo svuotamento del contenitore domiciliare con la frazione indifferenziata sarà effettuato con
frequenza settimanale;
Lavaggio cassonetti: il servizio di lavaggio di tutti i cassonetti collocati sul territorio comunale dovrà
essere garantito mediante l’utilizzo di apposito automezzo dotato di attrezzatura lavacassonetti che
dovrà permettere il lavaggio interno dei contenitori, mediante acqua ad alta pressone con aggiunta
di detergenti e disinfettanti, ed esterno in modo tale che risultino decorosi esternamente, non
emanino odori molesti e risultino efficienti i pannelli rifrangenti. Dovranno comunque essere garantiti
interventi di lavaggio su tutti i contenitori con una frequenza non inferiore a:
Dal 15 settembre al 15 maggio n. 1 intervento/40 giorni;
Dal 16 maggio al 14 settembre n. 1 intervento/20 giorni.
Sono a carico del Gestore tutti gli oneri relativi al servizio compreso lo smaltimento dei reflui che
dovrà avvenire in impianti autorizzati. Il Gestore dovrà fornire all’Amministrazione, ogni qualvolta
questa ne faccia richiesta, copia dei formulari attestanti il corretto smaltimento dei reflui prodotti.
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Ͳ
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La fornitura, la collocazione, il regolare svuotamento concordato con l’amministrazione comunale e
la rimozione finale dei contenitori necessari per il conferimento rifiuti (in modo differenziato) in
occasioni di manifestazioni (Ricorrenti e non) che avranno luogo nel territorio comunale.
COMUNE DI CERRETO D’ESI – ELENCO MANIFESTAZIONI RICORRENTI
MANIFESTAZIONE
LOCALITA’
DURATA
Festa dell’uva
Centro storico e zone limitrofe
4 giornate
fiera del 6 agosto
Centro storico e zone limitrofe
2 giornate
Corpus Domini
Centro storico e zone limitrofe
2 giornate
Art.4
SPAZZAMENTO
Generalità
L’I.A. dovrà provvedere alle operazioni di spazzamento manuale e meccanizzato di strade ed aree
pubbliche e ad uso pubblico, secondo il progetto che verrà presentato in sede di gara, che dovrà riportare
dotazioni non inferiori a quanto indicato successivamente.
L’I.A. dovrà procedere allo svuotamento settimanale dei cestini stradali e di quelli presenti nei giardini
pubblici presenti sull’intero territorio comunale. E’ cura della I.A. utilizzare e collocare, a proprie spese,
appositi sacchi a perdere all’interno degli stessi, che dovranno essere sostituiti ogni volta che vengono
effettuate le operazioni di svuotamento dei cestini, unitamente alla pulizia dell’area circostante; nelle zone
dove è previsto lo spazzamento manuale, la frequenza di svuotamento deve essere la stessa dello
spazzamento. Il servizio di vuotatura dei cestini dovrà essere esteso anche a quelli che venissero
successivamente posizionati sul territorio comunale nel corso della durata dell’appalto senza ulteriori oneri
a carico del comune di Cerreto d’Esi.
L’I.A. dovrà provvedere, con frequenza adeguata, alla manutenzione ordinaria ed alla pulizia dei cestini
effettuando anche il lavaggio interno ed esterno e la loro disinfezione. L’I.A. dovrà inoltre provvedere alla
riparazione dei cestini danneggiati, qualora giunga segnalazione da parte del Comune o su rilevazione
dello stesso Appaltatore di danni che ne precludano il corretto utilizzo.
Le dotazioni e la frequenza minima di intervento possono essere concordate su proposta dell’I.A. solo
previo consenso del Comune e comunque sempre e soltanto con il fine di ottenere un miglioramento del
servizio.
Ogni ulteriore strada, piazza, marciapiede, parco, giardino, pista ciclabile, ecc. che dovesse essere
realizzata ex novo durante il corso dell’appalto dovrà essere inserita, se richiesto dal Comune, nei servizi di
pulizia con i criteri di intervento e di standard qualitativi previsti nella zona o richiesti dal Comune; in modo
analogo, il Comune si riserva il diritto di richiedere all’I.A. eventuali inserimenti all’interno delle aree da
servire con lo spazzamento di strade, piazze, ecc. inizialmente non incluse. Il canone corrispondente verrà
nel caso modificato con accordo tra le parti.
Lo spazzamento deve essere effettuato da parte di personale ad esso appositamente addetto, dotato dei
mezzi e delle attrezzature necessarie ed idonee (soffiatori, agevolatori, aspiratori, ecc.).
Nell’effettuare le operazioni di pulizia gli addetti dovranno usare tutti gli accorgimenti necessari per evitare
di sollevare polvere ed arrecare ingiustificati disagi agli utenti e comunque al pubblico.
L’esecuzione dei servizi di nettezza urbana deve essere effettuata anche tenendo conto ed in funzione
delle esigenze della circolazione veicolare e pedonale, nonché nel rispetto delle disposizioni contenute nel
Codice della strada e delle eventuali ordinanze comunali in materia di circolazione.
I mezzi utilizzati per lo svolgimento del servizio e le attrezzature di cui il personale è dotato devono
consentire lo spazzamento e l’aspirazione dei rifiuti anche all’interno di vicoli/viottoli di difficile accesso, dei
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porticati e negli spazi circostanti e sottostanti i contenitori e le autovetture eventualmente presenti lungo il
percorso.
I viali e le strade alberate devono essere tempestivamente ripuliti, in particolare nella stagione autunnale,
dalle foglie, ramaglie naturalmente cadute, ecc. al fine di tutelare la pubblica e privata incolumità di chi vi
transita
Particolare attenzione andrà posta, in ogni periodo dell’anno, alla pulizia delle bocche di lupo e alle griglie,
lasciandole libere da qualsiasi materiale ostruente.
Al termine delle operazioni di spazzamento, i luoghi interessati dovranno risultare sgombri da detriti, foglie,
carte e rifiuti di qualsiasi genere.
Il servizio di spazzamento dovrà essere eseguito di norma nelle ore antimeridiane.
Durante le operazioni di spazzamento l’I.A: dovrà provvedere alla segnalazione al Comune di qualsiasi
anomalia (es. presenza di discariche abusive, cestini stradali danneggiati, contenitori esposti erroneamente
su strada, ecc.) sia presente sul territorio in cui viene effettuato il servizio.
Servizi di spazzamento meccanizzato
Lo spazzamento meccanizzato deve essere effettuato con l’impiego di mezzi autospazzatrici idonee ad
asportare sabbia, graniglia e ogni altro rifiuto presente.
Le autospazzatrici devono essere dotate di cassone di adeguata capacità, e di un sistema che consenta,
con un’opportuna riserva d’acqua, l’abbattimento delle polveri mediante umidificazione. Tale sistema deve
essere tenuto costantemente in funzione.
Mezzi ed attrezzature devono avere un sistema di insonorizzazione che contenga la loro rumorosità entro i
limiti di accettabilità ammessi per gli interventi nelle ore notturne.
L’apparato di convogliamento e raccolta dei rifiuti rimossi deve essere aspirante o meccanico, in relazione
al tipo di pavimentazione stradale e con il preciso obiettivo che la stessa non venga danneggiata
dall’utilizzo di un mezzo non idoneo; dovrà infatti essere posta particolare attenzione alle pavimentazioni
posate con sabbia quali blocchetti di porfido, autobloccanti e simili.
L’uso delle autospazzatrici deve garantire l’igienicità delle operazioni eseguite mediante la dotazione delle
apparecchiature occorrenti (spazzole rotanti anteriori e laterali (ed eventuale terza spazzola) , umidificatori,
aspiratori di polvere e detriti, contenitori per i rifiuti raccolti), arrecando il minore disturbo possibile causato
da emissione di gas di scarico e rumori; per tali fini devono essere rispettate le specifiche disposizioni
legislative e regolamentari vigenti.
Il rifornimento dell’acqua necessario alle macchine utilizzate sarà a carico dell’I.A., salvo specifici accordi
con i singoli Comuni.
Per migliorare la qualità del servizio, l’intervento delle spazzatrici meccaniche potrà essere effettuato con
l’impiego della prescritta segnaletica stradale mobile occorrente per eliminare la sosta delle auto; tale
segnaletica dovrà essere fornita e posizionata a cura e spese dell’I.A. nelle modalità precedentemente
condivise con il Comune.
Nell’ambito delle normali operazioni di spazzamento, devono essere puliti anche i cordoli dei seguenti
elementi: rotonde, aiuole spartitraffico, elementi rigidi di indirizzamento del traffico, e altre strutture del
genere. Sono a carico dell’Impresa gli oneri per l’eventuale deviazione del traffico e le eventuali
autorizzazioni.
Ogni spazzatrice dovrà essere preceduta da un operatore manuale, dotato di soffiatore o agevolatore nei
mesi autunnali e di scopa nel restante periodo dell’anno. All’interno delle mure del Centro Storico è
assolutamente vietato l’uso del soffiatore per tutto l’anno.
Sarà esclusivamente di tipo manuale lo spazzamento di Piazza Lippera, Piazza Caraffa e Viale Giuseppina
Vitali al fine di preservarne l’integrità nel tempo.
Il servizio deve essere programmato con l’Amministrazione Comunale per quanto concerne le ordinanze
sosta, circolazione e quant’altro….e dovrà avere almeno questa cadenza:
Ͳ La pulizia del centro storico e le immediate vicinanze dovrà essere effettuata tutti i giorni.
Ͳ La pulizia delle località adiacenti il centro storico e ogni altra zona dovrà essere effettuata
una o due volte la settimana a seconda delle esigenze.
Ͳ La pulizia della località “Cerquete” deve essere effettuata una volta a settimana.
Ͳ Dovrà essere assicurato lo spazzamento meccanico e manuale anche in concomitanza delle
manifestazioni sottoelencate così come specificato nella tabella seguente:
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MANIFESTAZIONE
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LOCALITA’
DURATA
Festa dell’uva
Centro storico e zone limitrofe
4 giornate
fiera del 6 agosto
Centro storico e zone limitrofe
2 giornate
Corpus Domini
Centro storico e zone limitrofe
2 giornate
^ŽŶŽ Ă ĐĂƌŝĐŽ ĚĞů ŐĞƐƚŽƌĞ ƚƵƚƚŝ Őůŝ ŽŶĞƌŝ ƌĞůĂƚŝǀŝ Ăů ƐĞƌǀŝnjŝŽ ƐĂůǀŽ ŝů ƐŽůŽ ŽŶĞƌĞ ĚĞůůŽ ƐŵĂůƚŝŵĞŶƚŽ ĚĞůůĂ ĨƌĂnjŝŽŶĞ
ƌĂĐĐŽůƚĂƉƌĞƐƐŽů͛ŝŵƉŝĂŶƚŽĨŝŶĂůĞĐŚĞƌŝŵĂŶĞĂĐĂƌŝĐŽĚĞůů͛ŵŵŝŶŝƐƚƌĂnjŝŽŶĞŽŵƵŶĂůĞ͘
Servizi di spazzamento manuale
L’operatore deve essere dotato di un mezzo leggero per la mobilità ed il trasporto al centro di raccolta del
materiale raccolto.
Si prevede più in dettaglio che ogni operatore, attenda ai seguenti compiti:
- spazzamento manuale di marciapiedi, vie, strade, piazze, giardini, aree gioco bimbi, parchi (limitatamente
alla viabilità pedonale interna, alle aree limitrofe alle panchine ed ai cestini gettacarte), aiuole, tazze
alberate, aree di parcheggio veicolare, spartitraffico, camminamenti pedonali, fermate dei mezzi di
trasporto, ecc..., procedendo alla rimozione sistematica dei rifiuti. Particolare attenzione deve essere posta
alle aree adiacenti ai cestini gettacarte, ai contenitori autorizzati alla permanenza su suolo pubblico, ecc.
ove possono trovarsi rifiuti vari collocati all’esterno degli stessi; inoltre particolare cura deve essere
dedicata all’asportazione di residui di qualsiasi genere (gomme da masticare, frammenti di vetro, ecc.);
- prelievo dei rifiuti urbani eventualmente giacenti sulle banchine stradali anche non pavimentate, entro il
limite di tre metri dal ciglio stradale e movimentabili da singolo operatore, fatta eccezione per rifiuti che
necessitino di procedura particolare (es. eternit) che l’I.A. deve provvedere a comunicare al Comune;
- eliminazione delle piante infestanti presenti su piazze, strade e marciapiedi, parcheggi e cordoli;
- asporto, dai viali alberati, parchi e giardini pubblici, delle foglie giacenti a terra;
- rimozione dello sterco di volatili e delle eventuali deiezioni canine;
- rimozione di piccole carogne di animali;
- rimozione di siringhe abbandonate.
Gli operatori addetti allo spazzamento devono essere dotati di appositi mezzi motorizzati.
^ŽŶŽ Ă ĐĂƌŝĐŽ ĚĞů ŐĞƐƚŽƌĞ ƚƵƚƚŝ Őůŝ ŽŶĞƌŝ ƌĞůĂƚŝǀŝ Ăů ƐĞƌǀŝnjŝŽ ƐĂůǀŽ ŝů ƐŽůŽ ŽŶĞƌĞ ĚĞůůŽ ƐŵĂůƚŝŵĞŶƚŽ ĚĞůůĂ ĨƌĂnjŝŽŶĞ
ƌĂĐĐŽůƚĂƉƌĞƐƐŽů͛ŝŵƉŝĂŶƚŽĨŝŶĂůĞĐŚĞƌŝŵĂŶĞĂĐĂƌŝĐŽĚĞůů͛ŵŵŝŶŝƐƚƌĂnjŝŽŶĞŽŵƵŶĂůĞ͘
Art.5
ESTIRPAZIONE, SFALCIO E DISERBO
Il servizio in oggetto è da riferirsi ad attività aggiuntive alle operazioni di estirpazione previste nell’ambito
dello spazzamento manuale ed è dovuto in tutte le aree dove è previsto il servizio di spazzamento
meccanizzato.
Il servizio consiste nell’estirpazione e all’asporto delle erbe infestanti presenti nelle strade, nelle piazze, nei
marciapiedi, nelle aree a parcheggio e in generale nelle aree pubbliche e private soggette ad uso pubblico
di tutto il territorio comunale.
Devono essere previsti almeno tre interventi annui, da eseguirsi approssimativamente nei mesi di aprile,
giugno ed ottobre.
Gli interventi di taglio ed estirpazione dell’erba lungo le strade, le piazze ed i marciapiedi, comprese le
banchine stradali, devono essere effettuati manualmente o meccanicamente attraverso l’utilizzo di mezzi
ed attrezzature adeguate.
In caso di accertata necessità possono essere utilizzati appositi diserbanti chimici e/o biologici selettivi
forniti dall’IA ed approvati preventivamente dall’Autorità Sanitaria competente sul territorio, da usarsi
esclusivamente in assenza o a debita lontananza dalla vegetazione decorativa.
Nell’effettuare il servizio gli addetti devono usare tutti gli accorgimenti necessari per evitare di sollevare
polvere ed arrecare ingiustificati disagi agli utenti e comunque al pubblico.
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I rifiuti derivanti dall’attività devono essere trasportati agli impianti a cura e a carico dell’IA, che, ai sensi del
D.Lgs. n. 152/2006 e s.m.i., è identificato quale produttore di tali rifiuti.
Per l’effettuazione del servizio si prevede l’impiego di squadre composte da operatori con veicolo leggero e
dotazione delle necessarie attrezzature e materiali di consumo.
Sarà cura dell’I.A. predisporre idonea segnaletica di sgombero delle auto in sosta; tale segnaletica dovrà
essere fornita e posizionata a cura e spese dell’I.A. nelle modalità precedentemente condivise dal Comune.
Art.6
SERVIZI ACCESSORI
Servizio di pulizia dei bagni:
Il servizio prevede la pulizia e disinfezione dei bagni pubblici, effettuata con le seguenti metodologie:
- lavaggio e pulizia di manufatti e pavimenti contigui, nonché relativa disinfezione in modo da garantirne
l’igienicità;
- eventuale disostruzione e controllo della funzionalità.
Per l’effettuazione del servizio si prevede l’impiego di operatori dotati di attrezzatura canaljet e con impiego
di materiale di consumo (prodotti detergenti, sanificanti, di consumo per toilettes, carta igienica).
BAGNO
FREQUENZA
n. 2 bagni posti sotto colonnato Piazza Caraffa
giornaliera
Bagno sito lungo Viale Della Repubblica
giornaliera
Bagno contiguo alla stazione ferroviaria
giornaliera
Servizio di pulizia mercati:
Va garantita la pulizia ed il lavaggio dell’area interessata dal mercato settimanale, dopo il termine dello
stesso, in modo da non interferire nel suo svolgimento.
Mercato settimanale (martedì – Piazza Caraffa – Via XXIV Maggio)
Sono a carico del gestore tutti gli oneri relativi al servizio.
Servizio di pulizia vasche e fontane:
Pulizie fontane evitando che si formino depositi, rimozione dei materiali presenti.
Frequenza: quindicinale (dal 1^ giugno al 30 settembre), mensile (dal 1^ ottobre al 31 maggio).
Fontane: Piazza Marconi – Piazza Lippera.
Sono a carico del gestore tutti gli oneri relativi al servizio.
Servizio di pulizie caditoie:
Per la pulizia delle caditoie si intende la pulizia interna ed esterna dai rifiuti (fogli, detriti, cartacce………
accumulati).
Il Gestore deve provvedere alla pulizia periodica delle griglie e caditoie presenti sul territorio comunale,
garantendo:
n. 1 intervento quadrimestrale (1/4 mesi) su tutte le caditoie presenti.
Interventi mirati ogni qualvolta si realizzi occlusione di alcuni manufatti.
Sono a carico della ditta appaltatrice tutti gli oneri relativi al servizio.
Servizio di rimozione rifiuti abbandonati:
Solo per i pericoli la ditta dovrà segnalarlo al Comune che provvederà autonomamente.
Per il resto resta tutto a carico del Gestore, salvo lo smaltimento, qualora si tratti di materiale non riciclabile.
Servizio di lavaggio e disinfezione stradale:
Con l’uso di macchina lavastrade (autobotti, acqua ad alta pressione, barra anteriore).
Periodo estivo: la frequenza e in dipendenza delle necessità.
Sono a carico del gestore tutti gli oneri relativi al servizio.
Art.7
CENTRO AMBIENTALE COMUNALE
L’area sarà messa a disposizione dal Comune, mentre la Ditta aggiudicataria dovrà fornire i rispettivi
container e/o campane, cassonetti, ecc.
Il centro di raccolta rappresenta la modalità offerta agli utenti (domestici per rifiuti urbani e non domestici
per rifiuti assimilati agli urbani) per il conferimento di rifiuti per quanto non previsto nei servizi di raccolta
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domiciliari già descritti, oltre a costituire un supporto integrativo anche per le frazioni del rifiuto già
interessate dalle raccolte effettuate sul territorio. Il centro di raccolta può inoltre rappresentare (in misura
residuale rispetto alla principale funzione di servizio ai cittadini, dove ciò è possibile ed a condizione che
non infici alla citata principale funzione) un punto di supporto di estrema utilità per il conferimento di rifiuti
provenienti da servizi effettuati sul territorio (es. rifiuti da spazzamento o frazioni differenziate), con
l’effettuazione di operazioni di travaso nei specifici container e/o campane che consentano l’ottimizzazione
della logistica dell’avvio a destino.
La ditta appaltatrice dovrà effettuare la gestione del Centro Ambiente comunale e il suo relativo
smaltimento sito in località Campodonico, laddove saranno collocati container e campane per la raccolta
differenziata di materiale di rifiuto diverso, riconducibile a queste tipologie: legno, ferro, inerti, sfalci,
elettrodomestici, apparecchi audio, televisori ed elettronici, ecc, (RAEE) toner, pneumatici, batterie
esauste, oli minerali, vernici e solventi, vetro, lattine e altro materiale indifferenziato non altrimenti
classificabile.
Il conferimento presso questo centro di raccolta deve essere effettuato con cadenza di 4 volte la settimana
e articolato in tre volte la mattina e una pomeridiana, secondo l’orario da concordare con l’Amministrazione
comunale.
La ditta dovrà corrispondere alla stazione appaltante l’importo CONAI I° fascia derivante dalla vendita del
materiale differenziato conferito dagli utenti presso il centro ambiente e del materiale differenziato conferito
dagli utenti presso le isole ecologiche. L’importo verrà quantificato sulla scorta delle relative fatture
comunque non inferiore a 24.000,00 euro.
Art.8
SERVIZIO RIFIUTI INGOMBRANTI
Il Gestore dovrà garantire comunque:
Ͳ Per utenze domestiche un servizio GRATUITO di raccolta, trasporto almeno quindicinale ( un
intervento/15 giorni) attivabile telefonicamente mediante numero telefonico gratuito messo a
disposizione dalla ditta stessa;
Ͳ Per le altre utenze un servizio di raccolta mirata con sistemi e frequenze idonee e trasporto del
materiale fino al suo sito di recupero/smaltimento finale;
Sono a carico del gestore tutti gli oneri relativi al servizio, compreso anche lo smaltimento dei rifiuti.
Art.9
SERVIZIO RACCOLTA PILE E FARMACI (RUP)
Il Gestore dovrà provvedere ad effettuare tale servizio tramite tre postazioni da concordare con
l’Amministrazione Comunale.Sono a carico del gestore tutti gli oneri relativi al servizio, compreso anche lo
smaltimento dei rifiuti.
Art.10
SERVIZIO DISTRIBUZIONE SACCHETTI PER FRAZIONE ORGANICA
I sacchetti per frazione organica verranno distribuiti 1-2 volte anno per un totale di 120 sacchetti per nucleo
familiare direttamente dal Gestore con oneri a suo carico.
Art.11
ISTITUZIONE DI UNA PREMIALITA’
Viene istituito un premio di Euro 500,00 per ogni punto oltre il 75% della raccolta differenziata da conferire
al Gestore.
Art. 12
DURATA TEMPORALE
La durata temporale della presente gara, viene stabilita con inizio dalla data di sottoscrizione del contratto
con una durata di anni tre, con la possibilità di recesso, senza alcuna richiesta di risarcimento,
riconoscimento di spese o danno o qualunque tipo di pretesa a carico del Comune qualora dovesse essere
istituito, organizzato ed attivato il servizio di gestione integrata dei rifiuti da parte dell’ATA (Autorità
Territoriale d’Ambito) ai sensi della normativa vigente, Legge Regionale Marche n. 18 del 25/10/2011, e ss.
Mm. ii. Con possibilità di eventuale proroga se consentito dalle norme allora vigenti.
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ANNO XLV • N. 104
Art. 13
AGGIORNAMENTO ISTAT
A partire dal secondo anno di decorrenza del servizio verrà corrisposto alla Ditta esecutrice un
aggiornamento ISTAT nella misura del 100% della variazione ISTAT dell’indice dei prezzi al consumo per
le famiglie degli operai ed impiegati (c.d. FOI) verificatosi nell’anno precedente.
Art. 14
PERSONALE
/D 'LWWD DJJLXGLFDWDULD GRYUj IDUVL FDULFR GHO SHUVRQDOH SHU OD JHVWLRQH GHO VHUYL]LR LQ
TXHVWLRQH VHFRQGR TXDQWR SUHYLVWR GDO &&1/ )HGHUDPELHQWH H VDUj DVVXQWR GDOOD 'LWWD
DJJLXGLFDWDULD
ART. 15
SUBAPPALTO
/D VRFLHWj DIILGDWDULD SRWUj DIILGDUH LQ VXEDSSDOWR L VHUYL]L RJJHWWR GHOOD SUHVHQWH JDUD QHL
OLPLWLFRQVHQWLWLGDOOHQRUPHYLJHQWL
Art.16
METODOLOGIA DI GARA PER IL CONFERIMENTO DEL SERVIZIO
L’importo a base di gara viene determinato nella somma di € 240.000,00 annue
Il sistema di gara viene effettuato con la procedura aperta (art.55 D.Lgs 163/2006) e con il metodo
dell’offerta economica piu’ vantaggiosa (art.83 D.Lgs 163/2006).
Verranno accettate solamente offerte in ribasso sull’importo a base di gara
Art.17
SERVIZIO ATTUALE DI RACCOLTA DEI RIFIUTI
Rifiuto residuo (secco)
Pannoloni e pannolini
Rifiuto organico (umido)
Carta e cartone
Plastica
Vetro e lattine
raccolta a domicilio
raccolta a domicilio su richiesta
40 contenitori da 360
40 cassonetti da 2400
40 cassonetti da 2400
40 contenitori da 660
UNITA’ OPERATIVE IMPIEGATE: 3 operatori.
Il servizio prevede la raccolta domiciliare solamente del rifiuto indifferenziato (secco/residuo), pannoloni e
pannolini su richiesta lasciando tutte le altre frazioni (umido, carta - cartone, plastica e vetro e lattine ) da
conferire nei cassonetti stradali.
ISOLA ECOLOGICA TIPO
La raccolta delle frazioni differenziate è quella stradale di prossimità (isole ecologiche).
I contenitori in uso per la raccolta della plastica e della carta sono rispettivamente di colore giallo e bianco
ed hanno una capienza di 2400 l.
Per la raccolta del vetro e delle lattine, il contenitore è ugualmente di 660 l. (verde)
La raccolta dell’organico si effettua con i contenitori da 360 l. (marrone )
IL RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO
F.to Dott. Angelo Bonetti
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COMUNE DI SASSOFERRATO
C.A.P. 60047
PROVINCIA DI ANCONA
Piazza Matteotti, 1
Telefono: 0732/9561
Fax: 0732/956234
www.comune.sassoferrato.an.it
E-mail:[email protected]
PEC: [email protected]
ǯ
ART. 1
OGGETTO DEL CAPITOLATO
L’oggetto del presente appalto riguarda l’affidamento di un servizio di gestione dei rifiuti urbani con ridotto
impatto ambientale in un’ottica di ciclo di vita, ai sensi del Piano d’azione per la sostenibilità ambientale dei
consumi nel settore della pubblica amministrazione (PAN GPP) e del Decreto del Ministro dell’Ambiente e
della Tutela del Territorio e del Mare del 13/02/2014.
Cerreto D’Esi
Estensione territorio
Frazioni
Produzione rifiuti anno 2013
Numero abitanti
Utenze domestiche
Utenze non domestiche
16 Kmq
1
1.524,50 tonnellate
3.986
1.741
129
I servizi oggetto del presente appalto sono:
1. la raccolta a domicilio porta a porta ed il trasporto a destino della frazione dei rifiuti urbani residuale dalle
raccolte differenziate (rifiuto residuo non riciclabile), destinata a smaltimento, proveniente da locali e luoghi
adibiti ad uso di civile abitazione e ad usi diversi, ma assimilati ai rifiuti urbani per qualità e quantità, ai
sensi dell’art. 184, comma 2, lettera b) del D.Lgs. n. 152/2006 e s.m.i,
- i rifiuti domestici, anche ingombranti provenienti da locali e luoghi adibiti ad uso civile abitazione -i rifiuti
non pericolosi provenienti da locali e luoghi adibiti ad usi diversi da quelli di cui sopra, assimilati ai rifiuti
urbani per qualità e quantità ai sensi dell’art. 198 comma 2 lettera g);
-i rifiuti provenienti da spazzamento stradale;
- i rifiuti di qualunque natura ( non pericolosa) o provenienza, giacenti sulle strade ed aree pubbliche o sulle
strade ed aree private comunque soggette ad uso pubblico o sulle rive dei corsi d’acqua;
- i rifiuti vegetale provenienti da aree verdi, quali parchi, giardini, ed aree cimiteriali;
- rifiuti provenienti da esumazioni ed estumulazioni, nonché gli altri rifiuti provenienti da attività cimiteriali
diversi da quelli di cui ai punti precedenti;
2. la raccolta differenziata presso l’isola ecologica ed il trasporto a destino di varie frazioni di rifiuto urbano
destinate a trattamento per il recupero, riciclo o riuso proveniente da locali e luoghi adibiti ad uso di civile
abitazione e ad usi diversi, ma producenti analoghi residui a condizione che siano assimilati ai rifiuti urbani
per qualità e quantità, ai sensi dell’art. 184, comma 2, lettera b) del D.Lgs. 152/2006 e s.m.i;
3.I costi dello smaltimento presso le discariche, autorizzate dalla Provincia di Ancona,
dell’indifferenziata domiciliare e dell’organico conferito presso le isole ecologiche sono a carico
dell’Amministrazione Comunale.
4. Lavaggio e disinfezione dei contenitori utilizzati per i servizi di cui ai precedenti punti (di seguito indicato
globalmente in lavaggio cassonetti);
5. l’effettuazione del servizio di pulizia meccanizzata e/o manuale del suolo pubblico,compreso il diserbo,
lo spurgo di pozzi e pozzetti, il trasporto ad impianto e relativo smaltimento dei rifiuti provenienti da tali
attività;
6.Fornitura dei contenitori domiciliari, dei contenitori delle isole ecologiche e di tutti i mezzi necessari da
dedicare ai servizi igiene urbana;
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7. Servizi accessori: pulizia caditoie, raccolta rifiuti abbandonati, pulizia di bagni pubblici (di seguito indicati
globalmente in servizi accessori);
8.Allestimento degli scarrabili e delle campane e Gestione del Centro Ambiente su area messa a
disposizione dal Comune di Cerreto d’Esi in località Campodonico;
9. la raccolta, trasporto e smaltimento dei rifiuti di qualunque natura o provenienza, giacenti sulle strade ed
aree private comunque soggette ad uso pubblico, o sulle rive dei corsi d’acqua.
10. l’attività di informazione e sensibilizzazione agli utenti, secondo quanto previsto nel presente capitolato
e nelle forme nello stesso specificate;
11. Monitoraggio dei servizi effettuati e produzione di un report semestrale;
Ai fini della classificazione dei rifiuti da gestire con il servizio di cui al presente capitolato, si fa riferimento al
Dlg.vo 22/97 e sue successive modifiche e integrazioni.
ART. 2
MODALITA’ E SVOLGIMENTO DEL SERVIZIO
I servizi oggetto dell’appalto dovranno attenersi ai disposti di cui all’art.178 del D.Lgs. 152/2006 e s.m.i. ed
in particolare dovranno conformarsi ai principi di precauzione, di prevenzione, di proporzionalità e di
responsabilizzazione nell’intero circuito di gestione del rifiuto.
Nell’erogazione dei servizi, l’I.A. si impegnerà formalmente affinché gli stessi vengano svolti nel rispetto dei
principi di cui alla Direttiva del Presidente del Consiglio dei Ministri del 27 gennaio 1994 nei confronti del
cittadino utente ed in particolare: eguaglianza, imparzialità, continuità, diritto di scelta, partecipazione,
efficienza ed efficacia.
Il Comune di Cerreto d’Esi nell’esercizio dei propri poteri di direzione, controllo e vigilanza verificherà
l’osservanza ed il rispetto, da parte dell’I.A., di questi principi generali.
L’I.A. dovrà inoltre impegnarsi precipuamente allo sviluppo e gestione di iniziative tendenti alla riduzione
del rifiuto, al potenziamento dei sistemi di raccolta differenziata per il recupero, riutilizzo e riciclo del
materiale raccolto in collaborazione con la Stazione appaltante. L’I.A. potrà anche presentare iniziative
legate al riuso (quali mercatini, organizzazione centri di riuso ecc.) e a sistemi di misurazione della
produzione dei rifiuti delle singole utenze finalizzati alla valutazione per l’eventuale applicazione di
meccanismi premiali per il cittadino della tariffa rifiuti.
L’I.A. dovrà garantire, per le fasi di competenza, l’assenza di rischi per l’ambiente, l’assoluta mancanza di
inconvenienti imputabili a rumori o odori molesti, il massimo decoro di mezzi ed attrezzature utilizzate
nell’espletamento dei servizi oggetto dell’appalto e il corretto riposizionamento dei contenitori nelle aree
dove sono stati prelevati.
Nell’espletamento delle funzioni affidate, l’I.A. e per essa il personale incaricato, dovrà collaborare con le
strutture tecniche e di vigilanza del Comune per garantire il regolare svolgimento dei servizi e per il
raggiungimento degli obbiettivi di efficacia ed efficienza degli stessi.
Il servizio dovrà quindi essere espletato a perfetta regola d’arte e l’Amministrazione Comunale eseguirà i
controlli accurati per accertare la regolarità’ del servizio stesso.
Eventuali inadempienze saranno tempestivamente contestate verbalmente e per iscritto al Responsabile
del servizio: a tal fine il Gestore dovrà comunicarne le generalità e recapito all’amministrazione comunale.
E’ fatto obbligo al Gestore comunicare all’amministrazione comunale il calendario dei servizi di cui all’Art. 1.
L’impresa si obbliga ad osservare tutte le norme contrattuali, assicurative e previdenziali in vigore per la
categoria e gli accordi integrativi locali.
I servizi oggetto dell’appalto sono a tutti gli effetti servizi pubblici essenziali e costituisconoquindi attività di
pubblico interesse sottoposta alla normativa dettata dalla Parte IV del D.Lgs. 152/2006 e s.m.i.. I servizi
oggetto dell’appalto non potranno pertanto essere sospesi o abbandonati salvo cause di forza maggiore;
tra esse viene annoverato lo sciopero delle maestranze a condizione che lo stesso rispetti le norme per
l’esercizio del diritto di sciopero nei servizipubblici essenziali previsti dalla Legge 12 giugno 1990, n. 146.
In relazione al suddetto diritto di sciopero e alla regolamentazione delle sue modalità di esercizio sono
inoltre da intendersi integralmente richiamate le disposizioni in materia definite nei CCNL dei servizi
ambientali dei settori pubblico e privato (Federambiente e FISE) e nei loro allegati. Si precisa inoltre al
riguardo che la sospensione del servizio deve essere tempestivamente comunicata al Comune di Cerreto
d’Esi entro il decimo giorno antecedente all’evento ed all’utenza a mezzo di appositi avvisi da pubblicare
negli appositi spazi comunali ed a mezzo di volantini, recapitati a domicilio, entro cinque giorni antecedenti
all’evento interruttivo.
Non saranno considerati causa di forza maggiore, scioperi del personale che dipendessero da cause locali
e/o direttamente imputabili all’I.A. quali, a titolo d’esempio, il ritardo nel pagamento degli stipendi, la
distribuzione dei carichi di lavoro rispetto a quanto previsto dal contratto e simili.
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In caso di arbitrario abbandono, sospensione, o non rispetto della normativa sopra citata, nonché in caso di
mancata effettuazione del servizio informativo, previsto al precedente paragrafo, il Comune di Cerreto d’Esi
potrà sostituirsi direttamente, o mediante terze ditte, all’I.A. per l’esecuzione d’ufficio, con rivalsa nei
confronti dell’I.A. per il risarcimento dei danni e degli oneri sostenuti.
L’I.A. dovrà comunicare al Comune di Cerreto d’Esi ed all’utenza, in occasione della campagna informativa
annuale e all’inizio di ogni anno nell’apposito calendario, i giorni festivi di sospensione dei servizi ed i
relativi recuperi degli stessi; in caso di eventuali interruzioni impreviste del servizio l’I.A. dovrà darne
tempestiva comunicazione al Comune di Cerreto d’Esi e all’utenza a mezzo di manifesti e locandine oltre ai
volantini recapitati a domicilio, ovvero con altri mezzi da concordare con l’Amministrazione Comunale.
ART. 3
GESTIONE R.S.U.
Il Gestore dovrà garantire:
I contenitori attuali sono di proprietà della Ditta esecutrice del servizio
Ͳ Servizio di raccolta e trasporto delle frazioni conferite nei contenitori collocati nelle isole ecologiche,
fino agli impianti di smaltimento e/o recupero, con una frequenza come di seguito riportato:
Ͳ
Ͳ
Ͳ
Ͳ
Ͳ
Ͳ
Ͳ
Ͳ
Ͳ
Ͳ
Tipologia rifiuto
Frequenza utenze domestiche
Frazione indifferenziata p. a p.
Pannoloni e pannolini p. a p. su richiesta
Frazione organica isole prossimità
Carta e cartone isole prossimità
Plastica isole prossimità
Vetro e lattine isole prossimità
Settimanale
Settimanale
Bisettimanale
Settimanale
Settimanale
Quindicinale
Tipologia rifiuto
Frequenza utenze non domestiche
Frazione indifferenziata p. a p.
Frazione organica p. a p.
Carta e cartone p. a p.
Plastica p. a p.
Vetro e lattine p. a p.
Settimanale
Bisettimanale
Settimanale
Settimanale
Settimanale
Servizio di raccolta domiciliare della frazione indifferenziata e trasporto fino agli impianti di
smaltimento indicati dalla provincia di Ancona;
Pulizia delle piazzole e delle aree ove sono collocati i contenitori, rimuovendo anche gli eventuali
rifiuti ingombranti abbandonati;
La fornitura, la manutenzione ordinaria e straordinaria nonché la sostituzione dei contenitori qualora
obsolescenti o inutilizzati;
Il potenziamento del parco contenitori collocato sul territorio comunale, qualora durante l’estensione
del contratto, questo si renda necessario;
La raccolta pannoloni-pannolini verrà assicurata a tutti gli utenti serviti con il sistema di raccolta
domiciliare del secco residuo e che ne faranno apposita richiesta, con una frequenza settimanale
aggiuntiva rispetto alla possibilità di conferimento dei rifiuti in oggetto da parte degli utenti nel
circuito di raccolta dedicato al rifiuto indifferenziato;
Lo svuotamento del contenitore domiciliare con la frazione indifferenziata sarà effettuato con
frequenza settimanale;
Lavaggio cassonetti: il servizio di lavaggio di tutti i cassonetti collocati sul territorio comunale dovrà
essere garantito mediante l’utilizzo di apposito automezzo dotato di attrezzatura lavacassonetti che
dovrà permettere il lavaggio interno dei contenitori, mediante acqua ad alta pressone con aggiunta
di detergenti e disinfettanti, ed esterno in modo tale che risultino decorosi esternamente, non
emanino odori molesti e risultino efficienti i pannelli rifrangenti. Dovranno comunque essere garantiti
interventi di lavaggio su tutti i contenitori con una frequenza non inferiore a:
Dal 15 settembre al 15 maggio n. 1 intervento/40 giorni;
Dal 16 maggio al 14 settembre n. 1 intervento/20 giorni.
Sono a carico del Gestore tutti gli oneri relativi al servizio compreso lo smaltimento dei reflui che
dovrà avvenire in impianti autorizzati. Il Gestore dovrà fornire all’Amministrazione, ogni qualvolta
questa ne faccia richiesta, copia dei formulari attestanti il corretto smaltimento dei reflui prodotti.
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Ͳ
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La fornitura, la collocazione, il regolare svuotamento concordato con l’amministrazione comunale e
la rimozione finale dei contenitori necessari per il conferimento rifiuti (in modo differenziato) in
occasioni di manifestazioni (Ricorrenti e non) che avranno luogo nel territorio comunale.
COMUNE DI CERRETO D’ESI – ELENCO MANIFESTAZIONI RICORRENTI
MANIFESTAZIONE
LOCALITA’
DURATA
Festa dell’uva
Centro storico e zone limitrofe
4 giornate
fiera del 6 agosto
Centro storico e zone limitrofe
2 giornate
Corpus Domini
Centro storico e zone limitrofe
2 giornate
Art.4
SPAZZAMENTO
Generalità
L’I.A. dovrà provvedere alle operazioni di spazzamento manuale e meccanizzato di strade ed aree
pubbliche e ad uso pubblico, secondo il progetto che verrà presentato in sede di gara, che dovrà riportare
dotazioni non inferiori a quanto indicato successivamente.
L’I.A. dovrà procedere allo svuotamento settimanale dei cestini stradali e di quelli presenti nei giardini
pubblici presenti sull’intero territorio comunale. E’ cura della I.A. utilizzare e collocare, a proprie spese,
appositi sacchi a perdere all’interno degli stessi, che dovranno essere sostituiti ogni volta che vengono
effettuate le operazioni di svuotamento dei cestini, unitamente alla pulizia dell’area circostante; nelle zone
dove è previsto lo spazzamento manuale, la frequenza di svuotamento deve essere la stessa dello
spazzamento. Il servizio di vuotatura dei cestini dovrà essere esteso anche a quelli che venissero
successivamente posizionati sul territorio comunale nel corso della durata dell’appalto senza ulteriori oneri
a carico del comune di Cerreto d’Esi.
L’I.A. dovrà provvedere, con frequenza adeguata, alla manutenzione ordinaria ed alla pulizia dei cestini
effettuando anche il lavaggio interno ed esterno e la loro disinfezione. L’I.A. dovrà inoltre provvedere alla
riparazione dei cestini danneggiati, qualora giunga segnalazione da parte del Comune o su rilevazione
dello stesso Appaltatore di danni che ne precludano il corretto utilizzo.
Le dotazioni e la frequenza minima di intervento possono essere concordate su proposta dell’I.A. solo
previo consenso del Comune e comunque sempre e soltanto con il fine di ottenere un miglioramento del
servizio.
Ogni ulteriore strada, piazza, marciapiede, parco, giardino, pista ciclabile, ecc. che dovesse essere
realizzata ex novo durante il corso dell’appalto dovrà essere inserita, se richiesto dal Comune, nei servizi di
pulizia con i criteri di intervento e di standard qualitativi previsti nella zona o richiesti dal Comune; in modo
analogo, il Comune si riserva il diritto di richiedere all’I.A. eventuali inserimenti all’interno delle aree da
servire con lo spazzamento di strade, piazze, ecc. inizialmente non incluse. Il canone corrispondente verrà
nel caso modificato con accordo tra le parti.
Lo spazzamento deve essere effettuato da parte di personale ad esso appositamente addetto, dotato dei
mezzi e delle attrezzature necessarie ed idonee (soffiatori, agevolatori, aspiratori, ecc.).
Nell’effettuare le operazioni di pulizia gli addetti dovranno usare tutti gli accorgimenti necessari per evitare
di sollevare polvere ed arrecare ingiustificati disagi agli utenti e comunque al pubblico.
L’esecuzione dei servizi di nettezza urbana deve essere effettuata anche tenendo conto ed in funzione
delle esigenze della circolazione veicolare e pedonale, nonché nel rispetto delle disposizioni contenute nel
Codice della strada e delle eventuali ordinanze comunali in materia di circolazione.
I mezzi utilizzati per lo svolgimento del servizio e le attrezzature di cui il personale è dotato devono
consentire lo spazzamento e l’aspirazione dei rifiuti anche all’interno di vicoli/viottoli di difficile accesso, dei
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porticati e negli spazi circostanti e sottostanti i contenitori e le autovetture eventualmente presenti lungo il
percorso.
I viali e le strade alberate devono essere tempestivamente ripuliti, in particolare nella stagione autunnale,
dalle foglie, ramaglie naturalmente cadute, ecc. al fine di tutelare la pubblica e privata incolumità di chi vi
transita
Particolare attenzione andrà posta, in ogni periodo dell’anno, alla pulizia delle bocche di lupo e alle griglie,
lasciandole libere da qualsiasi materiale ostruente.
Al termine delle operazioni di spazzamento, i luoghi interessati dovranno risultare sgombri da detriti, foglie,
carte e rifiuti di qualsiasi genere.
Il servizio di spazzamento dovrà essere eseguito di norma nelle ore antimeridiane.
Durante le operazioni di spazzamento l’I.A: dovrà provvedere alla segnalazione al Comune di qualsiasi
anomalia (es. presenza di discariche abusive, cestini stradali danneggiati, contenitori esposti erroneamente
su strada, ecc.) sia presente sul territorio in cui viene effettuato il servizio.
Servizi di spazzamento meccanizzato
Lo spazzamento meccanizzato deve essere effettuato con l’impiego di mezzi autospazzatrici idonee ad
asportare sabbia, graniglia e ogni altro rifiuto presente.
Le autospazzatrici devono essere dotate di cassone di adeguata capacità, e di un sistema che consenta,
con un’opportuna riserva d’acqua, l’abbattimento delle polveri mediante umidificazione. Tale sistema deve
essere tenuto costantemente in funzione.
Mezzi ed attrezzature devono avere un sistema di insonorizzazione che contenga la loro rumorosità entro i
limiti di accettabilità ammessi per gli interventi nelle ore notturne.
L’apparato di convogliamento e raccolta dei rifiuti rimossi deve essere aspirante o meccanico, in relazione
al tipo di pavimentazione stradale e con il preciso obiettivo che la stessa non venga danneggiata
dall’utilizzo di un mezzo non idoneo; dovrà infatti essere posta particolare attenzione alle pavimentazioni
posate con sabbia quali blocchetti di porfido, autobloccanti e simili.
L’uso delle autospazzatrici deve garantire l’igienicità delle operazioni eseguite mediante la dotazione delle
apparecchiature occorrenti (spazzole rotanti anteriori e laterali (ed eventuale terza spazzola) , umidificatori,
aspiratori di polvere e detriti, contenitori per i rifiuti raccolti), arrecando il minore disturbo possibile causato
da emissione di gas di scarico e rumori; per tali fini devono essere rispettate le specifiche disposizioni
legislative e regolamentari vigenti.
Il rifornimento dell’acqua necessario alle macchine utilizzate sarà a carico dell’I.A., salvo specifici accordi
con i singoli Comuni.
Per migliorare la qualità del servizio, l’intervento delle spazzatrici meccaniche potrà essere effettuato con
l’impiego della prescritta segnaletica stradale mobile occorrente per eliminare la sosta delle auto; tale
segnaletica dovrà essere fornita e posizionata a cura e spese dell’I.A. nelle modalità precedentemente
condivise con il Comune.
Nell’ambito delle normali operazioni di spazzamento, devono essere puliti anche i cordoli dei seguenti
elementi: rotonde, aiuole spartitraffico, elementi rigidi di indirizzamento del traffico, e altre strutture del
genere. Sono a carico dell’Impresa gli oneri per l’eventuale deviazione del traffico e le eventuali
autorizzazioni.
Ogni spazzatrice dovrà essere preceduta da un operatore manuale, dotato di soffiatore o agevolatore nei
mesi autunnali e di scopa nel restante periodo dell’anno. All’interno delle mure del Centro Storico è
assolutamente vietato l’uso del soffiatore per tutto l’anno.
Sarà esclusivamente di tipo manuale lo spazzamento di Piazza Lippera, Piazza Caraffa e Viale Giuseppina
Vitali al fine di preservarne l’integrità nel tempo.
Il servizio deve essere programmato con l’Amministrazione Comunale per quanto concerne le ordinanze
sosta, circolazione e quant’altro….e dovrà avere almeno questa cadenza:
Ͳ La pulizia del centro storico e le immediate vicinanze dovrà essere effettuata tutti i giorni.
Ͳ La pulizia delle località adiacenti il centro storico e ogni altra zona dovrà essere effettuata
una o due volte la settimana a seconda delle esigenze.
Ͳ La pulizia della località “Cerquete” deve essere effettuata una volta a settimana.
Ͳ Dovrà essere assicurato lo spazzamento meccanico e manuale anche in concomitanza delle
manifestazioni sottoelencate così come specificato nella tabella seguente:
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MANIFESTAZIONE
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LOCALITA’
DURATA
Festa dell’uva
Centro storico e zone limitrofe
4 giornate
fiera del 6 agosto
Centro storico e zone limitrofe
2 giornate
Corpus Domini
Centro storico e zone limitrofe
2 giornate
^ŽŶŽ Ă ĐĂƌŝĐŽ ĚĞů ŐĞƐƚŽƌĞ ƚƵƚƚŝ Őůŝ ŽŶĞƌŝ ƌĞůĂƚŝǀŝ Ăů ƐĞƌǀŝnjŝŽ ƐĂůǀŽ ŝů ƐŽůŽ ŽŶĞƌĞ ĚĞůůŽ ƐŵĂůƚŝŵĞŶƚŽ ĚĞůůĂ ĨƌĂnjŝŽŶĞ
ƌĂĐĐŽůƚĂƉƌĞƐƐŽů͛ŝŵƉŝĂŶƚŽĨŝŶĂůĞĐŚĞƌŝŵĂŶĞĂĐĂƌŝĐŽĚĞůů͛ŵŵŝŶŝƐƚƌĂnjŝŽŶĞŽŵƵŶĂůĞ͘
Servizi di spazzamento manuale
L’operatore deve essere dotato di un mezzo leggero per la mobilità ed il trasporto al centro di raccolta del
materiale raccolto.
Si prevede più in dettaglio che ogni operatore, attenda ai seguenti compiti:
- spazzamento manuale di marciapiedi, vie, strade, piazze, giardini, aree gioco bimbi, parchi (limitatamente
alla viabilità pedonale interna, alle aree limitrofe alle panchine ed ai cestini gettacarte), aiuole, tazze
alberate, aree di parcheggio veicolare, spartitraffico, camminamenti pedonali, fermate dei mezzi di
trasporto, ecc..., procedendo alla rimozione sistematica dei rifiuti. Particolare attenzione deve essere posta
alle aree adiacenti ai cestini gettacarte, ai contenitori autorizzati alla permanenza su suolo pubblico, ecc.
ove possono trovarsi rifiuti vari collocati all’esterno degli stessi; inoltre particolare cura deve essere
dedicata all’asportazione di residui di qualsiasi genere (gomme da masticare, frammenti di vetro, ecc.);
- prelievo dei rifiuti urbani eventualmente giacenti sulle banchine stradali anche non pavimentate, entro il
limite di tre metri dal ciglio stradale e movimentabili da singolo operatore, fatta eccezione per rifiuti che
necessitino di procedura particolare (es. eternit) che l’I.A. deve provvedere a comunicare al Comune;
- eliminazione delle piante infestanti presenti su piazze, strade e marciapiedi, parcheggi e cordoli;
- asporto, dai viali alberati, parchi e giardini pubblici, delle foglie giacenti a terra;
- rimozione dello sterco di volatili e delle eventuali deiezioni canine;
- rimozione di piccole carogne di animali;
- rimozione di siringhe abbandonate.
Gli operatori addetti allo spazzamento devono essere dotati di appositi mezzi motorizzati.
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Art.5
ESTIRPAZIONE, SFALCIO E DISERBO
Il servizio in oggetto è da riferirsi ad attività aggiuntive alle operazioni di estirpazione previste nell’ambito
dello spazzamento manuale ed è dovuto in tutte le aree dove è previsto il servizio di spazzamento
meccanizzato.
Il servizio consiste nell’estirpazione e all’asporto delle erbe infestanti presenti nelle strade, nelle piazze, nei
marciapiedi, nelle aree a parcheggio e in generale nelle aree pubbliche e private soggette ad uso pubblico
di tutto il territorio comunale.
Devono essere previsti almeno tre interventi annui, da eseguirsi approssimativamente nei mesi di aprile,
giugno ed ottobre.
Gli interventi di taglio ed estirpazione dell’erba lungo le strade, le piazze ed i marciapiedi, comprese le
banchine stradali, devono essere effettuati manualmente o meccanicamente attraverso l’utilizzo di mezzi
ed attrezzature adeguate.
In caso di accertata necessità possono essere utilizzati appositi diserbanti chimici e/o biologici selettivi
forniti dall’IA ed approvati preventivamente dall’Autorità Sanitaria competente sul territorio, da usarsi
esclusivamente in assenza o a debita lontananza dalla vegetazione decorativa.
Nell’effettuare il servizio gli addetti devono usare tutti gli accorgimenti necessari per evitare di sollevare
polvere ed arrecare ingiustificati disagi agli utenti e comunque al pubblico.
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I rifiuti derivanti dall’attività devono essere trasportati agli impianti a cura e a carico dell’IA, che, ai sensi del
D.Lgs. n. 152/2006 e s.m.i., è identificato quale produttore di tali rifiuti.
Per l’effettuazione del servizio si prevede l’impiego di squadre composte da operatori con veicolo leggero e
dotazione delle necessarie attrezzature e materiali di consumo.
Sarà cura dell’I.A. predisporre idonea segnaletica di sgombero delle auto in sosta; tale segnaletica dovrà
essere fornita e posizionata a cura e spese dell’I.A. nelle modalità precedentemente condivise dal Comune.
Art.6
SERVIZI ACCESSORI
Servizio di pulizia dei bagni:
Il servizio prevede la pulizia e disinfezione dei bagni pubblici, effettuata con le seguenti metodologie:
- lavaggio e pulizia di manufatti e pavimenti contigui, nonché relativa disinfezione in modo da garantirne
l’igienicità;
- eventuale disostruzione e controllo della funzionalità.
Per l’effettuazione del servizio si prevede l’impiego di operatori dotati di attrezzatura canaljet e con impiego
di materiale di consumo (prodotti detergenti, sanificanti, di consumo per toilettes, carta igienica).
BAGNO
FREQUENZA
n. 2 bagni posti sotto colonnato Piazza Caraffa
giornaliera
Bagno sito lungo Viale Della Repubblica
giornaliera
Bagno contiguo alla stazione ferroviaria
giornaliera
Servizio di pulizia mercati:
Va garantita la pulizia ed il lavaggio dell’area interessata dal mercato settimanale, dopo il termine dello
stesso, in modo da non interferire nel suo svolgimento.
Mercato settimanale (martedì – Piazza Caraffa – Via XXIV Maggio)
Sono a carico del gestore tutti gli oneri relativi al servizio.
Servizio di pulizia vasche e fontane:
Pulizie fontane evitando che si formino depositi, rimozione dei materiali presenti.
Frequenza: quindicinale (dal 1^ giugno al 30 settembre), mensile (dal 1^ ottobre al 31 maggio).
Fontane: Piazza Marconi – Piazza Lippera.
Sono a carico del gestore tutti gli oneri relativi al servizio.
Servizio di pulizie caditoie:
Per la pulizia delle caditoie si intende la pulizia interna ed esterna dai rifiuti (fogli, detriti, cartacce………
accumulati).
Il Gestore deve provvedere alla pulizia periodica delle griglie e caditoie presenti sul territorio comunale,
garantendo:
n. 1 intervento quadrimestrale (1/4 mesi) su tutte le caditoie presenti.
Interventi mirati ogni qualvolta si realizzi occlusione di alcuni manufatti.
Sono a carico della ditta appaltatrice tutti gli oneri relativi al servizio.
Servizio di rimozione rifiuti abbandonati:
Solo per i pericoli la ditta dovrà segnalarlo al Comune che provvederà autonomamente.
Per il resto resta tutto a carico del Gestore, salvo lo smaltimento, qualora si tratti di materiale non riciclabile.
Servizio di lavaggio e disinfezione stradale:
Con l’uso di macchina lavastrade (autobotti, acqua ad alta pressione, barra anteriore).
Periodo estivo: la frequenza e in dipendenza delle necessità.
Sono a carico del gestore tutti gli oneri relativi al servizio.
Art.7
CENTRO AMBIENTALE COMUNALE
L’area sarà messa a disposizione dal Comune, mentre la Ditta aggiudicataria dovrà fornire i rispettivi
container e/o campane, cassonetti, ecc.
Il centro di raccolta rappresenta la modalità offerta agli utenti (domestici per rifiuti urbani e non domestici
per rifiuti assimilati agli urbani) per il conferimento di rifiuti per quanto non previsto nei servizi di raccolta
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domiciliari già descritti, oltre a costituire un supporto integrativo anche per le frazioni del rifiuto già
interessate dalle raccolte effettuate sul territorio. Il centro di raccolta può inoltre rappresentare (in misura
residuale rispetto alla principale funzione di servizio ai cittadini, dove ciò è possibile ed a condizione che
non infici alla citata principale funzione) un punto di supporto di estrema utilità per il conferimento di rifiuti
provenienti da servizi effettuati sul territorio (es. rifiuti da spazzamento o frazioni differenziate), con
l’effettuazione di operazioni di travaso nei specifici container e/o campane che consentano l’ottimizzazione
della logistica dell’avvio a destino.
La ditta appaltatrice dovrà effettuare la gestione del Centro Ambiente comunale e il suo relativo
smaltimento sito in località Campodonico, laddove saranno collocati container e campane per la raccolta
differenziata di materiale di rifiuto diverso, riconducibile a queste tipologie: legno, ferro, inerti, sfalci,
elettrodomestici, apparecchi audio, televisori ed elettronici, ecc, (RAEE) toner, pneumatici, batterie
esauste, oli minerali, vernici e solventi, vetro, lattine e altro materiale indifferenziato non altrimenti
classificabile.
Il conferimento presso questo centro di raccolta deve essere effettuato con cadenza di 4 volte la settimana
e articolato in tre volte la mattina e una pomeridiana, secondo l’orario da concordare con l’Amministrazione
comunale.
La ditta dovrà corrispondere alla stazione appaltante l’importo CONAI I° fascia derivante dalla vendita del
materiale differenziato conferito dagli utenti presso il centro ambiente e del materiale differenziato conferito
dagli utenti presso le isole ecologiche. L’importo verrà quantificato sulla scorta delle relative fatture
comunque non inferiore a 24.000,00 euro.
Art.8
SERVIZIO RIFIUTI INGOMBRANTI
Il Gestore dovrà garantire comunque:
Ͳ Per utenze domestiche un servizio GRATUITO di raccolta, trasporto almeno quindicinale ( un
intervento/15 giorni) attivabile telefonicamente mediante numero telefonico gratuito messo a
disposizione dalla ditta stessa;
Ͳ Per le altre utenze un servizio di raccolta mirata con sistemi e frequenze idonee e trasporto del
materiale fino al suo sito di recupero/smaltimento finale;
Sono a carico del gestore tutti gli oneri relativi al servizio, compreso anche lo smaltimento dei rifiuti.
Art.9
SERVIZIO RACCOLTA PILE E FARMACI (RUP)
Il Gestore dovrà provvedere ad effettuare tale servizio tramite tre postazioni da concordare con
l’Amministrazione Comunale.Sono a carico del gestore tutti gli oneri relativi al servizio, compreso anche lo
smaltimento dei rifiuti.
Art.10
SERVIZIO DISTRIBUZIONE SACCHETTI PER FRAZIONE ORGANICA
I sacchetti per frazione organica verranno distribuiti 1-2 volte anno per un totale di 120 sacchetti per nucleo
familiare direttamente dal Gestore con oneri a suo carico.
Art.11
ISTITUZIONE DI UNA PREMIALITA’
Viene istituito un premio di Euro 500,00 per ogni punto oltre il 75% della raccolta differenziata da conferire
al Gestore.
Art. 12
DURATA TEMPORALE
La durata temporale della presente gara, viene stabilita con inizio dalla data di sottoscrizione del contratto
con una durata di anni tre, con la possibilità di recesso, senza alcuna richiesta di risarcimento,
riconoscimento di spese o danno o qualunque tipo di pretesa a carico del Comune qualora dovesse essere
istituito, organizzato ed attivato il servizio di gestione integrata dei rifiuti da parte dell’ATA (Autorità
Territoriale d’Ambito) ai sensi della normativa vigente, Legge Regionale Marche n. 18 del 25/10/2011, e ss.
Mm. ii. Con possibilità di eventuale proroga se consentito dalle norme allora vigenti.
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Art. 13
AGGIORNAMENTO ISTAT
A partire dal secondo anno di decorrenza del servizio verrà corrisposto alla Ditta esecutrice un
aggiornamento ISTAT nella misura del 100% della variazione ISTAT dell’indice dei prezzi al consumo per
le famiglie degli operai ed impiegati (c.d. FOI) verificatosi nell’anno precedente.
Art. 14
PERSONALE
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ART. 15
SUBAPPALTO
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Art.16
METODOLOGIA DI GARA PER IL CONFERIMENTO DEL SERVIZIO
L’importo a base di gara viene determinato nella somma di € 240.000,00 annue
Il sistema di gara viene effettuato con la procedura aperta (art.55 D.Lgs 163/2006) e con il metodo
dell’offerta economica piu’ vantaggiosa (art.83 D.Lgs 163/2006).
Verranno accettate solamente offerte in ribasso sull’importo a base di gara
Art.17
SERVIZIO ATTUALE DI RACCOLTA DEI RIFIUTI
Rifiuto residuo (secco)
Pannoloni e pannolini
Rifiuto organico (umido)
Carta e cartone
Plastica
Vetro e lattine
raccolta a domicilio
raccolta a domicilio su richiesta
40 contenitori da 360
40 cassonetti da 2400
40 cassonetti da 2400
40 contenitori da 660
UNITA’ OPERATIVE IMPIEGATE: 3 operatori.
Il servizio prevede la raccolta domiciliare solamente del rifiuto indifferenziato (secco/residuo), pannoloni e
pannolini su richiesta lasciando tutte le altre frazioni (umido, carta - cartone, plastica e vetro e lattine ) da
conferire nei cassonetti stradali.
ISOLA ECOLOGICA TIPO
La raccolta delle frazioni differenziate è quella stradale di prossimità (isole ecologiche).
I contenitori in uso per la raccolta della plastica e della carta sono rispettivamente di colore giallo e bianco
ed hanno una capienza di 2400 l.
Per la raccolta del vetro e delle lattine, il contenitore è ugualmente di 660 l. (verde)
La raccolta dell’organico si effettua con i contenitori da 360 l. (marrone )
IL RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO
F.to Dott. Angelo Bonetti
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ALLEGATO
ANNO XLV • N. 104
B)
Modello offerta economica
RAGIONE SOCIALE DELL’IMPRESA
……………………………………………
.
……………………………………………
.
……………………………………………
.
……………………………………………
.
……………………………………………
.
Spett.le
Comune di Sassoferrato
Piazzale Matteotti , 1
60041 SASSOFERRATO
OGGETTO: appalto per la gestione servizi di raccolta dei rifiuti urbani - CIG: 5988115CCF
– OFFERTA ECONOMICA.
Il sottoscritto …………………………………………............................………………….. nato a
……………………………..…………….
il ………………………………… nella sua qualità di
Titolare / Legale Rappresentante / Mandatario / Procuratore Speciale dell’Impresa
................................………… .....................................................con sede legale
in............…………………………………………via ……………………….………………………...
(Cod.Fiscale/P.IVA...........………….....................……)
tel.
n.
……………………...
fax
n.
………………………………………… email ……………………….,
DICHIARA/DICHIARANO
Di offrire per i servizi oggetto dell’appalto, comprensivi di materiali ed automezzi, carico e
scarico, eventuali depositi provvisori, manovalanza, mano d’opera specializzata, mezzi
d’opera, consumi, ammortamenti e quant’altro necessario per lo svolgimento degli stessi,
secondo le indicazione del Capitolato d’Oneri e sui allegati, compreso servizi migliorativi e/o
integrativi, il canone offerto, per il periodo di durata contrattuale, pari ad:
€ ________________________________________ iva esclusa (in lettere ___________
___________________________________________ iva esclusa), oltre € 1.000,00 iva
esclusa per oneri della sicurezza non soggetti a ribasso.
Che tale canone offerto rapportato all’importo a base d’asta determina un ribasso percentuale
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BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE
ANNO XLV • N. 104
pari al _______ % (in lettere ___________________________________________________)
da applicarsi sull’elenco prezzi unitari di cui all’allegato D.
DICHIARA/DICHIARANO inoltre
( nel caso di concorrenti riuniti in raggruppamento temporaneo) (1) di impegnarsi, in caso
di
aggiudicazione, a conferire mandato collettivo speciale con rappresentanza ad uno di essi, indicato
specificatamente e qualificato come capogruppo, il quale stipulerà il contratto in nome e per conto
proprio e delle mandanti e che si conformeranno alla disciplina prevista dalle norme per i
raggruppamenti temporanei
Addì ___________________________________
Il/I dichiarante/i
______________________________________
Allegati:
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BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE
AVVISI D’ASTA
ANNO XLV • N. 104
PREMESSA
Il Comune di Loreto con deliberazione del C.C. N.
61. del 27/09/2013 ha proceduto a dichiarare dismissibili le quote della società partecipata CONEROBUS S.p.A., perché priva dei requisiti atti a giustifi-
carne il mantenimento in portafoglio, ai sensi e per
gli effetti dell’art. 3, commi da 27 a 29 della Legge
n. 244/2007 e s.m.i. e dell’art. 14 comma 32 D.L.
78/2010 e s.m.i..
In attuazione della predetta deliberazione, nonchè
della deliberazione di G.C. n. 181 del 22.10.14 con
la quale si dava mandato, con atto di indirizzo, al
Responsabile del V Settore (Servizi Finanziari) di
procedere a tutti gli adempimenti amministrativi
necessari per la vendita delle quote. Nonché in esecuzione di determina a contrarre n 125. del
22/10/2014 del Responsabile del V Settore (Servizi
Finanziari), questo Ente intende offrire in vendita le
quote della società partecipata CONEROBUS
S.p.A. qui sotto riportate, fatto salvo l’esercizio del
diritto di prelazione, nonché l’esperimento delle
clausole di gradimento, così come previste dallo Statuto sociale.
La partecipazione da dismettere risulta la seguente:
1) ENTE CEDENTE:
Comune di Loreto, Corso Boccalini n.32, 60025
Loreto n.32, (AN).
Riferimenti: V Settore Servizi Finanziari, Corso
Boccallini n. 32, - 60025 Loreto (AN) tel.
0717505631 Fax 0717500150 Indirizzo e-mail:
[email protected]
Il presente avviso è consultabile anche sul sito istituzionale dell’Ente, al seguente indirizzo web:
www.comune.loreto.an.it
2) OGGETTO DELLA PROCEDURA
Cessione di quote sociali della società sopra indicata, previa applicazione del diritto di prelazione e del
gradimento prevista dallo Statuto societario.
Si precisa che il presente avviso costituisce invito a
offrire e non offerta al pubblico ex art. 1336 c.c. né
sollecitazione al pubblico risparmio ai sensi del
D.Lgs. 24.02.1998, n. 58 e s.m.i.
Il presente avviso, la ricezione di eventuali offerte e
l’apertura di trattative non comportano per il Comune di Loreto alcun obbligo o impegno d’alienazione
nei confronti d’eventuali offerenti e, per questi ultimi, alcun diritto a qualsivoglia prestazione.
Il Comune di Loreto si riserva comunque la facoltà
di non addivenire alla vendita. In tal caso, gli offerenti non potranno vantare alcun diritto per danno
emergente o lucro cessante.
3) PREZZO A BASE D’ASTA
Il prezzo a base d’asta, per il numero complessivo
delle quote, è fissato in: Euro 43.414 (quarantatremilaquattrocentoquattordici)
4) SOGGETTI AMMESSI ALLA GARA:
Potranno presentare offerta persone fisiche e persone giuridiche, per mezzo di legale rappresentante o
procuratore speciale (sono esclusi i procuratori
generali) in possesso dei requisiti prescritti dal presente bando.
Non sono ammesse offerte per conto di persona (fisica o giuridica) da nominare.
Nel caso in cui il partecipante agisca in nome e per
conto di un terzo è necessario che sia munito di procura speciale, conferita con atto pubblico o scrittura
privata autenticata, da presentare con l’offerta a pena
di esclusione, in originale o copia autenticata. In
questo caso l’offerta, l’aggiudicazione e la stipulazione del contratto si intendono compiuti in nome e
per conto del rappresentato.
_______________________________________________________
Comune di Loreto
Bando d’asta pubblica per la cessione di quote azionarie del Comune di Loreto pari allo
0.35% del capitale sociale della società partecipata “Conerobus spa - Società per la mobilità intercomunale” dichiarate dismissibili ai
sensi e per gli effetti dell’art. 3, commi 27, 29
l. 244/2007 e s.m.i. e dell’art. 14 comma 32
D.L. 78/2010 e s.m.i.
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reati gravi in danno dello Stato o della Comunità che incidono sulla moralità professionale; è comunque causa di esclusione la condanna, con sentenza passata in giudicato, per
uno o più reati di partecipazione a un’organizzazione criminale, corruzione, frode, riciclaggio, quali definiti dagli atti comunitari
citati all’articolo 45, paragrafo 1, direttiva Ce
2004/18.
(L’esclusione e il divieto operano se la sentenza o il decreto sono stati emessi nei confronti: del titolare o del direttore tecnico se si
tratta di impresa individuale; dei soci o del
direttore tecnico, se si tratta di società in
nome collettivo; dei soci accomandatari o del
direttore tecnico se si tratta di società in
accomandita semplice; degli amministratori
muniti di potere di rappresentanza o del direttore tecnico o del socio unico persona fisica,
ovvero del socio di maggioranza in caso di
società con meno di quattro soci, se si tratta
di altro tipo di società. In ogni caso l’esclusione e il divieto operano anche nei confronti
dei soggetti cessati dalla carica nell’anno
antecedente la data di pubblicazione del bando d’asta, qualora l’impresa non dimostri che
vi sia stata completa ed effettiva dissociazione della condotta penalmente sanzionata; l’esclusione e il divieto in ogni caso non operano quando il reato è stato depenalizzato ovvero quando è intervenuta la riabilitazione
ovvero quando il reato è stato dichiarato
estinto dopo la condanna ovvero in caso di
revoca della condanna medesima);
f) Che non hanno commesso violazioni gravi,
definitivamente accertate, rispetto agli obblighi relativi al pagamento delle imposte e tasse, secondo la legislazione italiana o quella
dello Stato in cui sono stabiliti;
g) che non hanno commesso violazioni gravi,
definitivamente accertate, alle norme in materia di contributi previdenziali e assistenziali,
secondo la legislazione italiana o dello Stato
in cui sono stabiliti
h) che nei propri confronti non è stata applicata la
sanzione interdittiva di cui all’articolo 9,
comma 2, lettera c), del decreto legislativo
dell’8 giugno 2001 n. 231 o altra sanzione che
comporta il divieto di contrarre con la pubblica amministrazione compresi i provvedimenti interdittivi di cui all’art. 14, comma 1, del
D.lgs. n° 81/2008;
i) di non trovarsi, rispetto ad un altro partecipante alla medesima procedura di affidamento, in
una situazione di controllo di cui all’articolo
2359 del codice civile o in una qualsiasi rela-
Non sono ammessi i mandati con procura generale,
né i mandati collettivi né la semplice delega. Non è
ammessa la partecipazione sotto forma d’associazione temporanea di impresa, joint venture, consorzio o
società consortili.
Requisiti dei soggetti partecipanti:
I soggetti partecipanti alla presente procedura
dovranno dichiarare, pena l’esclusione:
A) In caso di persone giuridiche (comprese le
imprese individuali):
a) L’iscrizione al registro imprese tenuto dalla
C.C.I.A.A. L’attestazione del possesso del
requisito dovrà indicare il numero di iscrizione al Registro delle Imprese presso la competente C.C.I.A.A., la descrizione dell’attività
risultante dal registro; in alternativa il numero di iscrizione ad analogo registro di altro
Stato membro U.E; nel caso, il numero di
iscrizione all’Albo Nazionale degli enti cooperativi; la data di iscrizione, la forma giuridica, la durata della ditta/data termine;
b) I dati identificativi (anagrafici e di residenza)
relativi a tutti i soggetti in possesso della legale rappresentanza (soci, amministratori) e dei
direttori tecnici dell’impresa al momento della presentazione dell’offerta;
c) Di non trovarsi in stato di fallimento, di liquidazione coatta, di concordato preventivo, salvo il caso di cui all’articolo 186-bis del regio
decreto 16 marzo 1942, n. 267, o nei cui
riguardi sia in corso un procedimento per la
dichiarazione di una di tali situazioni;
d) che nei propri confronti non è pendente procedimento per l’applicazione di una delle misure di prevenzione o di una delle cause ostative previste dagli articoli 6 e 67 D.lgs. n°
159/2011; (L’esclusione e il divieto operano
se la pendenza del procedimento riguarda il
titolare o il direttore tecnico, se si tratta di
impresa individuale; il socio o il direttore tecnico se si tratta di società in nome collettivo,
i soci o il direttore tecnico se si tratta di
società in nome collettivo, i soci accomandatari o il direttore tecnico se si tratta di società
in accomandita semplice, gli amministratori
muniti di poteri di rappresentanza o il direttore tecnico o il socio unico persona fisica,
ovvero il socio di maggioranza in caso di
società con meno di quattro soci, se si tratta
di altro tipo di società);
e) Che nei propri confronti non è stata pronunciata sentenza di condanna passata in giudicato, o emesso decreto penale di condanna divenuto irrevocabile, oppure sentenza di applicazione della pena su richiesta, ai sensi dell’articolo 444 del codice di procedura penale, per
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zione, anche di fatto, se la situazione di controllo o la relazione comporti che le offerte
sono imputabili ad un unico centro decisionale.
B) In caso di persone fisiche:
a. Di trovarsi nel pieno e libero godimento dei
diritti civili;
b. Di essere pienamente capace a contrarre con la
pubblica amministrazione e che non esistono
a proprio carico condanne penali che comportino la perdita o la sospensione di tale capacità ovvero sentenze dichiarative di interdizione, inabilitazione o fallimento e che non
sono in corso a proprio carico i relativi procedimenti;
c. L’inesistenza di sentenza di condanna passata
in giudicato, o di decreto penale di condanna
divenuto irrevocabile, oppure di sentenza di
applicazione della pena su richiesta, ai sensi
dell’articolo 444 del codice di procedura
penale, per reati gravi in danno dello Stato o
della Comunità che incidono sulla moralità
professionale; è comunque causa di esclusione la condanna, con sentenza passata in
d. giudicato, per uno o più reati di partecipazione
a un’organizzazione criminale, corruzione,
frode, riciclaggio, quali definiti dagli atti
comunitari citati all’articolo 45, paragrafo 1,
direttiva Ce 2004/18.
(L’esclusione e il divieto in ogni caso non
operano quando il reato è stato depenalizzato ovvero quando è intervenuta la riabilitazione ovvero quando il reato è stato dichiarato estinto dopo la condanna ovvero in caso di
revoca della condanna medesima).
e. Che nei propri confronti non è pendente procedimento per l’applicazione di una delle misure di prevenzione o di una delle cause ostative previste dagli articoli 6 e 67 D.lgs. n°
159/2011;
f. L’inesistenza di gravi violazioni, definitivamente accertate, rispetto agli obblighi relativi
al pagamento delle imposte e tasse secondo la
legislazione italiana o quella dello Stato U.E.
di residenza;
5) RICHIESTA DI CHIARIMENTI E DOCUMENTAZIONI DISPONIBILE:
Ogni eventuale chiarimento o documento inerente la
presente procedura potrà essere consultato e richiesto solo in forma scritta al Responsabile del V Settore – Servizi Finanziari, Corso Boccalini 32, 60025
Loreto (AN), Tel. 0717505631 - Fax 0717500150,
Indirizzo e-mail: [email protected]
La seguente documentazione è disponibile in fotocopia presso l’ufficio di cui sopra e potrà essere riti-
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rata copia, previa richiesta e rimborso spese di riproduzione:
- Copia statuto società.
- Elenco amministratori della società.
- Copie bilanci della società anni 2010-2011-20122013.
6) CRITERI, MODALITA’ DI SVOLGIMENTO
DELLA GARA ED AGGIUDICAZIONE
La gara sarà aggiudicata col metodo dell’asta pubblica, ai sensi dell’art. 73, comma 1, lettera c) del
R.D. N. 827/1924 e s.m.i., da effettuarsi col metodo
delle “offerte segrete”, da porre a confronto con il
prezzo a base d’asta.
L’aggiudicazione, avrà luogo in favore del soggetto
che, in possesso dei requisiti richiesti, avrà offerto il
prezzo più elevato rispetto a quello posto a base d’asta. Non sono ammesse offerte a ribasso.
Si procederà all’aggiudicazione anche qualora sia
stata presentata una sola offerta valida, purché superiore o uguale alla base d’asta, salva la facoltà del
Comune di Loreto di non procedere all’aggiudicazione, come enunciato al precedente punto 2).
L’aggiudicazione avverrà in seduta pubblica, che si
terrà presso la sede comunale, Corso Boccalini,32, il
giorno 25/11/2014 ore 12,00.
La commissione, constatata la conformità dei plichi
rispetto a quanto stabilito dal bando, nonché l’integrità degli stessi, procederà alla verifica della documentazione presentata, all’ammissione delle offerte
idonee ed alla successiva apertura delle buste contenenti le offerte economiche. La Commissione procederà, quindi, alla lettura delle offerte economiche,
tra quelle valide pervenute, indicando, poi, tra le
valide pervenute, quelle con prezzo più alto rispetto
alla base d’asta. Quindi procederà all’aggiudicazione provvisoria in favore del concorrente che, in possesso dei requisiti, abbia offerto il maggior prezzo
rispetto a quello a base d’asta. Le offerte inferiori al
prezzo a base d’asta non saranno considerate valide
e saranno escluse dalla gara.
Nel caso di parità di offerta tra due o più concorrenti, tutti in possesso dei necessari requisiti, che risultasse essere anche l’offerta più alta, la Commissione
inviterà i concorrenti che hanno proposto
il medesimo prezzo migliore a far pervenire, entro il
termine stabilito nella medesima seduta pubblica,
una ulteriore offerta migliorativa. In caso di ulteriore parità si procederà, allo stesso modo, fino ad ottenere il prezzo più elevato.
Dell’esito della procedura di aggiudicazione sarà
redatto apposito verbale, a cura del segretario della
Commissione. L’aggiudicazione provvisoria al soggetto che avrà presentato l’offerta più alta avrà effetti obbligatori e vincolanti per l’aggiudicatario. L’aggiudicazione definitiva sarà subordinata all’espleta-
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ANNO XLV • N. 104
1) Istanza di partecipazione e dichiarazione
sostitutiva, in competente bollo, redatta in
lingua italiana secondo lo schema unico predisposto dall’Amministrazione aggiudicatrice
(Allegato A), sottoscritta per esteso e pena
l’esclusione dall’offerente se persona fisica o
dal legale rappresentante se persona giuridica.
Detta istanza contiene dichiarazioni rese ai
sensi degli artt. 46 e 47 D.P.R. 445/2000. L’istanza deve essere corredata da copia fotostatica di documento di identità del sottoscrittore o, in alternativa, deve essere prodotta con
sottoscrizione autenticata nei modi di legge.
Tale dichiarazione dovrà attestare, pena
l’esclusione, il possesso dei requisiti di cui
al precedente articolo articolo 4.
Dovrà altresì essere dichiarato, a pena di esclusione:
a) Di aver preso conoscenza e di accettare integralmente tutte le condizioni riportate nel Bando d’asta pubblica;
b) Di impegnarsi a corrispondere il prezzo offerto
in sede di gara secondo le modalità di pagamento previste dal successivo art. 10.
1) Per chi agisce per procura speciale: originale o
copia conforme all’originale della relativa procura notarile.
2) Ricevuta del versamento di una cauzione, di
Euro 4.341(quattromilatrecentoquarantuno), pari
al 10% del prezzo a base d’asta, a garanzia delle
obbligazioni derivanti dalla presentazione dell’offerta e dell’aggiudicazione (ivi compresi la
stipula del Contratto di Cessione e il pagamento
del prezzo per la cessione)
La predetta cauzione potrà essere prestata mediante:
- fidejussione bancaria rilasciata da aziende di credito autorizzate ai sensi di legge;
- polizza fidejussoria rilasciata da impresa di assicurazioni debitamente autorizzata all’esercizio
del ramo cauzioni.
- Versamento in numerario in favore della Tesoreria del Comune di Loreto - Banca delle Marche
s.p.a. Agenzia di Loreto, Via Bramante - IBAN
IT17C0605537380000000002874
ovvero
mediante assegno circolare non trasferibile intestato a “Tesoreria Comune di Loreto” da presentare unitamente alla documentazione di gara
all’interno del plico principale;
La polizza fidejussoria o la fidejussione bancaria
dovrà contenere l’assunzione dell’obbligo, da parte
del fideiussore:
- di pagare l’importo della garanzia entro 15 giorni a semplice richiesta dell’Ente appaltante, con
rinuncia espressa al diritto di opporre a quest’ultimo qualsiasi eccezione;
mento della procedura prevista dal successivo art.
9). La stessa sarà efficace a conclusione della positiva verifica sul possesso dei requisiti dichiarati in
sede di gara dal soggetto aggiudicatario. Il Comune
di Loreto, si riserva comunque la facoltà di sospendere o revocare, in qualunque momento, la procedura e/o di non procedere alla vendita, a suo insindacabile giudizio, senza che possa essere avanzata alcuna pretesa o responsabilità nei suoi confronti.
Per quanto non previsto si renderanno applicabili le
disposizioni di cui agli art. 76 e ss. del R.D.827/1924
e s.m.i.
Qualora non pervenga, in relazione al presente bando alcuna offerta valida, l’Amministrazione si riserva la facoltà di procedere a trattativa privata, ferma
restando l’osservanza delle norme statutarie in materia di prelazione e gradimento di cui al successivo
art.9)
7) MODALITA’ E TEMPI DI PRESENTAZIONE DELLE OFFERTE:
Il plico contenente l’offerta e la documentazione
amministrativa dovrà pervenire al Comune di Loreto - Piazza Risorgimento n° 11, a pena di esclusione,
entro le ore 12,00 del giorno 24/11/2014 mediante
consegna a mano all’Ufficio Protocollo del Comune
di Loreto (dal lunedì al venerdì dalle ore 10,00 alle
ore 13,00, martedì - giovedì 15,30-18,00) o a mezzo
raccomandata A.R. o agenzia di recapito autorizzata.
Non saranno ammessi all’asta i plichi che perverranno all’Ufficio Protocollo oltre il suddetto termine
perentorio di scadenza, anche se spediti in tempo utile. Pertanto la consegna delle offerte entro i tempi
indicati rimane ad esclusivo rischio del mittente.
Il suddetto plico dovrà essere debitamente chiuso,
sigillato e controfirmato sui lembi di chiusura e
dovrà indicare il nominativo ed il recapito del concorrente nonché la seguente dicitura “Asta pubblica
per la vendita quote partecipazione societaria
CONEROBUS
Il predetto plico dovrà contenere al suo interno e
pena l’esclusione due buste:
- BUSTA N.1.”DOCUMENTAZIONE AMMINISTRATIVA” deve contenere tutta la documentazione amministrativa come specificato al successivo punto A);
- BUSTA N.2 “OFFERTA PER L’ACQUISTO
DELLA PARTECIPAZIONE SOCIETARIA
CONEROBUS S.p.A.” deve contenente l’offerta
economica, chiusa e controfirmata pena l’esclusione sui lembi di chiusura e come meglio specificato al successivo punto B), riportante all’esterno
il nominativo dell’offerente
A) Documentazione amministrativa: all’interno
del plico principale dovrà essere inserita, pena
l’esclusione, la seguente documentazione:
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- l’espressa rinuncia del fideiussore al beneficio
della preventiva escussione del debitore principale previsto dall’art. 1944 del codice civile;
- l’espressa rinuncia del fideiussore all’eccezione
di cui all’art. 1957 del codice civile.
La polizza fidejussoria o la fidejussione bancaria
dovrà avere validità per almeno 180 giorni dalla data
di espletamento dell’asta pubblica.
Il deposito cauzionale, ai concorrenti non aggiudicatari o non ammessi alla gara, sarà svincolato o restituito entro 30 giorni dall’intervenuta aggiudicazione
definitiva.
Il deposito cauzionale dell’aggiudicatario:
- se costituito con assegno circolare o mediante versamento in numerario, viene incamerato dal venditore a titolo di acconto sul prezzo;
- se costituito con fidejussione bancaria o polizza
fidejussoria, viene svincolato contestualmente alla
stipula del contratto di compravendita.
B) Offerta per l’acquisto di partecipazione societaria Conerobus S.p.A. dovrà contenere:
L’offerta economica, redatta (preferibilmente
secondo lo schema Allegato B) in competente
bollo ed in lingua italiana, sottoscritta dal rappresentante legale o procuratore speciale che dovrà
specificare, a pena di esclusione:
a) Il prezzo complessivamente offerto per l’intera quota di partecipazione espresso oltre che
in cifre anche in lettere, ai sensi del bando di
gara. Non saranno ammesse offerte parziali,
condizionate, indeterminate ovvero recanti
cancellazioni, aggiunte o correzioni non
espressamente approvate con postilla firmata
dall’offerente. In caso di discordanza tra l’importo in cifre e quello in lettere, sarà tenuta
valida l’offerta espressa in cifre.
b) La dichiarazione che l’offerta economica presentata è incondizionata, ferma, vincolante,
irrevocabile ai sensi dell’art. 1329 c.c. fino a
180 giorni dalla data di scadenza di presentazione delle offerte prevista dal bando d’asta
pubblica.
8) DIRITTO DI PRELAZIONE A FAVORE DEI
SOCI E GRADIMENTO NUOVO SOCIO
A seguito dell’aggiudicazione provvisoria, il Comune di Loreto, provvederà a comunicare, nelle forme
statutariamente previste dalla Società CONEROBUS SpA, le condizioni di vendita determinatesi a
seguito dell’aggiudicazione provvisoria e, prima di
procedere all’aggiudicazione definitiva, dovrà attendere la scadenza dei termini per l’esercizio dei diritti dei soci in relazione alla prelazione, nonché alla
clausola di gradimento previste dallo Statuto societario.
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In relazione alla sussistenza del diritto di prelazione
e clausola di gradimento, relative alle quote della
gara, l’aggiudicatario provvisorio non potrà vantare
nei confronti del Comune di Loreto alcun diritto o
titolo all’aggiudicazione definitiva e/o alla stipulazione del contratto di cessione, nel caso in cui gli
altri soci della Società si siano avvalsi del suddetto
diritto loro spettante e/o nel caso in cui l’Assemblea
dei Soci, o i Soci, abbiano negato il gradimento,
come previsto dallo Statuto.
9) STIPULAZIONE DEL CONTRATTO DI
CESSIONE
Decorsi i termini stabiliti dallo Statuto societario per
l’esercizio dei diritti di prelazione e di gradimento,
senza che alcuno degli aventi titolo li abbia esercitati, si procederà all’aggiudicazione definitiva.
Il Comune di Loreto comunicherà con lettera raccomandata A/R, l’esito all’aggiudicatario provvisorio.
L’aggiudicatario sarà contestualmente invitato ad
indicare, entro 10 (dieci) giorni dalla data di ricezione della missiva, il nome del Notaio o Istituto di Credito o intermediario abilitato, presso il quale intenda
effettuare la stipulazione del contratto di cessione.
La mancata e non giustificata presentazione dell’aggiudicatario alla firma del contratto, che comunque
dovrà avvenire entro il termine di 20 (venti) giorni
dall’efficacia del provvedimento di aggiudicazione
definitiva, comporta per l’aggiudicatario medesimo
la decadenza dall’acquisto, con conseguente violazione dei doveri di responsabilità precontrattuale in
capo all’acquirente.
Tutte le spese contrattuali, ivi comprese le spese
notarili, imposte, diritti, commissioni, etc. saranno
integralmente a carico dell’aggiudicatario stesso,
giusto art. 62 del R.D. 827/1924 e s.m.i..
10) PREZZO D’ACQUISTO
Il contraente deve provvedere al versamento dell’intero prezzo di vendita (al netto dell’eventuale caparra in caso di versamento della cauzione definitiva in
numerario o assegno circolare n.t. in favore della
Tesoreria Comunale) entro e non oltre l’improrogabile termine del 30 dicembre 2014 fatto salvo ogni
diritto conseguente l’aggiudicazione, l’incameramento della cauzione provvisoria e fatti salvi i maggiori danni.
Il prezzo risultante dall’aggiudicazione definitiva
dovrà essere versato entro il 30 dicembre 2014 presso la Tesoreria del Comune di Loreto - Banca delle
Marche s.p.a. Agenzia di Loreto, Via Bramante IBAN IT17C0605537380000000002874 ovvero
mediante assegno circolare non trasferibile intestato
a “Tesoreria Comune di Loreto”.
Copia della ricevuta di versamento dovrà essere esibita al Notaio o all’intermediario abilitato che interviene nella transazione, affinchè ne sia dato atto nel
contratto.
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11) INFORMAZIONI
Ogni ulteriore informazione e/o documentazione
necessaria per la formulazione dell’offerta dovrà
essere richiesta esclusivamente per iscritto anche via
e-mail all’indirizzo: [email protected], fatto salvo il rispetto delle vigenti disposizioni in materia di privacy.
12) TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI
Il titolare del trattamento dei dati personali è il
Comune di Loreto.
Il Comune di Loreto opererà secondo quanto previsto dal D. Lgs. 196/2003; la raccolta dei dati personali ha la finalità di consentire l’accertamento dell’idoneità dei concorrenti a partecipare al pubblico
incanto. L’eventuale rifiuto di fornire i dati costituirà
motivo di esclusione dalla gara. Il trattamento dei
dati verrà attuato mediante strumentazione manuale,
informatica e telematica idonea e la loro conservazione avverrà tramite archivi cartacei ed informatici.
13) CONTROVERSIE
Per ogni controversia che dovesse insorgere con
l’aggiudicatario sarà competente l’Autorità Giudiziaria del Foro di Ancona.
Per tutto quanto non previsto dal presente avviso,
sarà fatto riferimento al R.D. 23/05/1924, n. 827 e
s.m.i., nonché a tutte le altre norme in materia ed al
vigente regolamento sui contratti dell’Ente.
14) RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO
Il Responsabile del procedimento è il Responsabile
del V Settore - Servizi Finanziari: Dott.ssa Paola
Pettinari, Tel. 0717505631 Fax 0717500150. Indirizzo e-mail cert.: [email protected]. Indirizzo mail [email protected]
Loreto, 22 ottobre 2014
IL RESPONSABILE DEL V SETTORE SERVIZI FINANZIARI
Dott.ssa Paola Pettinari
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ANNO XLV • N. 104
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Bollo da
€ 16,00
Allegato A al bando d’asta
fac-simile istanza di partecipazione e dichiarazione sostitutiva
Spett.
Comune di Loreto
Corso Boccalini ,32
60025 - LORETO (AN)
Oggetto: Asta pubblica per la cessione delle quote del Comune di Loreto della società
partecipata CONEROBUS S.p.A.
Il/La sottoscritto/a _______________________________________________________, nato/a
_______________________________(_________) il _________________________, residente a
_________________________________
(______)
–
Cap
___________,
in
Via
_____________________________________________________ n° ________, codice fiscale n°
____________________
telefono
n°
___________
fax
n°
________________,
mail
______________, posta certificata ____________________ in qualità di (barrare per la scelta):
† Privato (persona fisica)
† Legale
rappresentante
della
impresa
____________________________________
______________________ con sede in _____________________________________, Via
__________________________ n°_______, codice fiscale _______________ partita I.V.A.
_________________,
telefono
_____________
fax
_______________
mail
_________________ posta certificata _______________
† Procuratore speciale (come da copia autenticata/originale di procura speciale allegata alla
presente
dichiarazione)
della
impresa
____________________________________
______________________ con sede in _____________________________________, Via
__________________________ n°_______, codice fiscale _______________ partita I.V.A.
_________________,
telefono
_____________
_________________ posta certificata _______________
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fax
_______________
mail
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† Procuratore
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speciale
di
________________________________________________,
nato/a ______________________________ (_________) il _________________________,
residente a _________________________________ (______) – Cap ___________, in Via
_______________________________
n°
________,
codice
fiscale
n°
____________________ telefono n° ___________ fax n° ________________, mail
______________, posta certificata ____________________
-
-
ai sensi e per gli effetti dell’art. 76 D.P.R. 445/2000, consapevole della responsabilità e delle
conseguenze civili e penali previste in caso di rilascio di dichiarazioni mendaci e/o
formazione di atti falsi e/o uso degli stessi;
consapevole altresì che qualora emerga la non veridicità del contenuto della presente
dichiarazione questa Impresa decadrà dai benefici per i quali la stessa è rilasciata,
chiede di essere ammesso all’asta pubblica per la cessione delle quote, del Comune di Loreto
della società partecipata CONEROBUS S.p.A.
A tal fine e sotto la propria responsabilità
DICHIARA
1) Di aver preso conoscenza e di accettare integralmente tutte le condizioni riportate nel bando
d’asta pubblica;
2) Di impegnarsi a corrispondere il prezzo offerto in sede di gara secondo le modalità di
pagamento previste dall’art. 10 del bando d’asta;
3)
(barrare per la scelta):
† per le imprese (persona giuridica, incluse le imprese individuali):
a. che l’Impresa è iscritta al Registro delle Imprese
presso la C.C.I.A.A. di
_____________________________________ o al seguente analogo registro di altro
stato aderente UE ___________________________________________________ o
all’Albo Nazionale degli Enti Cooperativi _________________________________
o al seguente Albo _______________________________________ per attività di
____________________________________________________________________
x
data di iscrizione: _______________________;
x
forma giuridica: ______________________;
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x
durata della ditta/data termine: __________________;
x
INAIL: codice ditta/PAT__________________________;
x
INPS: matricola azienda/p.c.i.______________________;
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generalità del/i legale/i rappresentante/i dell’impresa:
Sig. __________________________________ nato a ____________________
il _________________________, residente a ___________________________
Via ____________________________ n° _______ Prov. __________ carica sociale
___________________________ con scadenza il _________________ - codice
fiscale: ______________________;
Sig. __________________________________ nato a ____________________
il _________________________, residente a ___________________________
Via ____________________________ n° _______ Prov. __________ carica sociale
___________________________ con scadenza il _________________ - codice
fiscale: ______________________;
altre persone aventi la legale rappresentanza, soci accomandatari e direttori
tecnici dell’impresa:
Sig. __________________________________ nato a ____________________
il _________________________, residente a ___________________________
Via ____________________________ n° _______ Prov. __________ carica sociale
___________________________ con scadenza il _________________ - codice
fiscale ______________________;
Sig. __________________________________ nato a ____________________
il _________________________, residente a ___________________________
Via ____________________________ n° _______ Prov. __________ carica sociale
___________________________ con scadenza il _________________ - codice
fiscale: ____________________________;
Sig. __________________________________ nato a ____________________
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ANNO XLV • N. 104
il _________________________, residente a ___________________________
Via ____________________________ n° _______ Prov. __________ carica sociale
___________________________ con scadenza il _________________ - codice
fiscale ________________________;
b. Che l’impresa non si trova in stato di fallimento, di liquidazione coatta, di
concordato preventivo, salvo il caso di cui all'articolo 186-bis del regio decreto 16
marzo 1942, n. 267, o nei cui riguardi sia in corso un procedimento per la
dichiarazione di una di tali situazioni;
c. Che nei propri confronti non è pendente procedimento per l'applicazione di una delle
misure di prevenzione o di una delle cause ostative previste dagli articoli 6 e 67
D.lgs. n° 159/2011 (L’esclusione e il divieto operano se la pendenza del
procedimento riguarda il titolare o il direttore tecnico, se si tratta di impresa
individuale; il socio o il direttore tecnico se si tratta di società in nome collettivo, i
soci o il direttore tecnico se si tratta di società in nome collettivo, i soci
accomandatari o il direttore tecnico se si tratta di società in accomandita semplice,
gli amministratori muniti di poteri di rappresentanza o il direttore tecnico o il socio
unico persona fisica, ovvero il socio di maggioranza in caso di società con meno di
quattro soci, se si tratta di altro tipo di società);
d. Che nei propri confronti non è stata pronunciata sentenza di condanna passata in
giudicato, o emesso decreto penale di condanna divenuto irrevocabile, oppure
sentenza di applicazione della pena su richiesta, ai sensi dell'articolo 444 del codice
di procedura penale, per reati gravi in danno dello Stato o della Comunità che
incidono sulla moralità professionale; è comunque causa di esclusione la condanna,
con sentenza passata in giudicato, per uno o più reati di partecipazione a
un’organizzazione criminale, corruzione, frode, riciclaggio, quali definiti dagli atti
comunitari citati all’articolo 45, paragrafo 1, direttiva Ce 2004/18.
(L’esclusione e il divieto operano se la sentenza o il decreto sono stati emessi nei
confronti: del titolare o del direttore tecnico se si tratta di impresa individuale; dei
soci o del direttore tecnico, se si tratta di società in nome collettivo; dei soci
accomandatari o del direttore tecnico se si tratta di società in accomandita
semplice; degli amministratori muniti di potere di rappresentanza o del direttore
tecnico o del socio unico persona fisica, ovvero del socio di maggioranza in caso di
società con meno di quattro soci, se si tratta di altro tipo di società. In ogni caso
l'esclusione e il divieto operano anche nei confronti dei soggetti cessati dalla carica
nell'anno antecedente la data di pubblicazione del bando d’asta, qualora l'impresa
non dimostri che vi sia stata completa ed effettiva dissociazione della condotta
penalmente sanzionata; l'esclusione e il divieto in ogni caso non operano quando il
reato è stato depenalizzato ovvero quando è intervenuta la riabilitazione ovvero
quando il reato è stato dichiarato estinto dopo la condanna ovvero in caso di revoca
della condanna medesima);
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e. Di non avere commesso violazioni gravi, definitivamente accertate, rispetto agli
obblighi relativi al pagamento delle imposte e tasse, secondo la legislazione italiana
o quella dello Stato in cui sono stabiliti;
f. Di non avere commesso violazioni gravi, definitivamente accertate, alle norme in
materia di contributi previdenziali e assistenziali, secondo la legislazione italiana o
dello Stato in cui sono stabiliti;
g. Che nei propri confronti non è stata applicata la sanzione interdittiva di cui
all’articolo 9, comma 2, lettera c), del decreto legislativo dell’8 giugno 2001 n. 231 o
altra sanzione che comporta il divieto di contrarre con la pubblica amministrazione
compresi i provvedimenti interdittivi di cui all'art. 14, comma 1, del D.lgs. n°
81/2008;
h. Di non trovarsi, rispetto ad un altro partecipante alla medesima procedura di
affidamento, in una situazione di controllo di cui all'articolo 2359 del codice civile o
in una qualsiasi relazione, anche di fatto, se la situazione di controllo o la relazione
comporti che le offerte sono imputabili ad un unico centro decisionale.
i. Che le dichiarazioni di cui alle precedenti lett. c) e d) sono rese anche nei confronti
di (barrare per la scelta):
† Impresa individuale: il titolare e il direttore tecnico;
† Società in nome collettivo: il socio e il direttore tecnico;
† Società in accomandita semplice: i soci accomandatari e il direttore tecnico;
† Ogni altro tipo di società: gli amministratori muniti di poteri di
rappresentanza e il direttore tecnico;
† per i privati (persona fisica):
g. Di trovarsi nel pieno e libero godimento dei diritti civili;
h. Di essere pienamente capace a contrarre con la pubblica amministrazione e che non
esistono a proprio carico condanne penali che comportino la perdita o la sospensione
di tale capacità ovvero sentenze dichiarative di interdizione, inabilitazione o
fallimento e che non sono in corso a proprio carico i relativi procedimenti;
i. L’inesistenza di sentenza di condanna passata in giudicato, o di decreto penale di
condanna divenuto irrevocabile, oppure di sentenza di applicazione della pena su
richiesta, ai sensi dell'articolo 444 del codice di procedura penale, per reati gravi in
danno dello Stato o della Comunità che incidono sulla moralità professionale; è
comunque causa di esclusione la condanna, con sentenza passata in giudicato, per
uno o più reati di partecipazione a un’organizzazione criminale, corruzione, frode,
riciclaggio, quali definiti dagli atti comunitari citati all’articolo 45, paragrafo 1,
direttiva Ce 2004/18.
(L'esclusione e il divieto in ogni caso non operano quando il reato è stato
depenalizzato ovvero quando è intervenuta la riabilitazione ovvero quando il reato è
stato dichiarato estinto dopo la condanna ovvero in caso di revoca della condanna
medesima).
j.
Che nei propri confronti non è pendente procedimento per l'applicazione di
una delle misure di prevenzione o di una delle cause ostative previste dagli articoli 6
e 67 D.lgs. n° 159/2011;
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ANNO XLV • N. 104
k. L’inesistenza di gravi violazioni, definitivamente accertate, rispetto agli obblighi
relativi al pagamento delle imposte e tasse secondo la legislazione italiana o quella
dello Stato U.E. di residenza;
4) di avere eseguito il deposito cauzionale a garanzia dell’offerta come da quietanza allegata
alla presente, pari ad Euro 4.341 (quattromilatrecentoquarantuno)
5) di essere informato che:
I dati personali forniti per la partecipazione al presente procedimento e per le
successive fasi verranno trattati esclusivamente per le finalità istituzionali
dell’Amministrazione comunale, così come definite dalla normativa vigente;
Il conferimento dei dati richiesti è obbligatorio, in quanto previsto dalla citata
normativa; l’eventuale rifiuto a fornire tali dati potrebbe comportare il mancato
perfezionamento della procedura e delle sue successive fasi contrattuali;
Il trattamento sarà effettuato sia con modalità manuali che mediante l’uso di procedure
informatiche; il trattamento dei dati verrà effettuato in modo da garantire la sicurezza e
la riservatezza degli stessi e potrà essere effettuato mediante strumenti manuali,
informatici e telematici idonei a memorizzarli, gestirli e trasmetterli. Tali dati potranno
essere anche abbinati a quelli di altri soggetti in base a criteri qualitativi, quantitativi e
temporali di volta in volta individuati;
I dati sensibili e giudiziari non saranno oggetto di diffusione; tuttavia alcuni di essi
potranno essere comunicati ad altri soggetti pubblici o privati nella misura strettamente
indispensabile per svolgere attività istituzionali previste dalle vigenti disposizioni in
materia secondo quanto previsto dalle disposizioni di legge e di regolamento di cui al
precedente punto 1 e secondo quanto previsto dalle disposizioni contenute nel D.lgs. n°
196/2003.
Il titolare del trattamento dati è il Comune di Loreto.
Il Responsabile del trattamento è, Responsabile V° Settore del Comune di Loreto.
________________ lì _____________
_________________________________________
(firma con allegata copia fotostatica di documento di identità)
Allegati alla presente dichiarazione:
- quietanza versamento deposito cauzionale
- Altro ___________________________________________
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Allegato B all’avviso d’asta
Fac-simile offerta economica
Spett.
Comune di Loreto
Corso Boccalini n.32
.60025 - LORETO (AN)
Oggetto: Asta pubblica per la cessione delle quote, del Comune di Loreto della società
partecipata CONEROBUS S.p.A.
Il/La sottoscritto/a _______________________________________________________, nato/a
_______________________________(_________) il _________________________, residente a
_________________________________________________
(__________),
in
Via
_____________________________________________________ n° ________, codice fiscale n°
____________________ - telefono n° ___________ - fax n° ________________ - in qualità di
(barrare per la scelta):
†
Privato (persona fisica)
†
Legale
rappresentante
della
impresa
____________________________________
______________________ con sede in _____________________________________, Via
__________________________ n° _______;
†
Procuratore
speciale
della
impresa
____________________________________
______________________ con sede in _____________________________________, Via
__________________________ n°_______;
†
Procuratore speciale di ________________________________________________,
nato/a
____________________________________ (_________) il ________________________,
residente a _________________________________ (______) – Cap ___________, in Via
________________________ n° ________,
OFFRE
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Per l’acquisto di quote della società partecipata dal Comune di Loreto, CONEROBUS S.p.A., come
da avviso d’asta in data _____________ prot. n° _______ la somma, al netto dell’IVA ed altre
imposte, se dovute, di:
Euro ________________________________________ (in cifre)
Euro _____________________________________________________________ (in lettere)
assoggettandosi a tutte le condizioni fissate nell’avviso medesimo.
La presente offerta economica è incondizionata, ferma, vincolante, irrevocabile ai sensi dell’art.
1329 c.c. fino a 180 giorni dalla data di scadenza di presentazione delle offerte prevista dal bando
d’asta pubblica.
Data __________________
Firma________________________________________
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BANDI DI CONCORSO
_______________________________________________________
Comune di Porto San Giorgio
Avviso d’asta pubblica per la vendita di immobile comunale denominato ex silos consorzio
agrario sito in Via Martiri di Cefalonia n. 2 Porto San Giorgio.
_______________________________________________________
Ospedali Riuniti Umberto I - G.M. Lancisi
- G. Salesi - Ancona.
Concorso Pubblico, per titoli ed esami, per l’assunzione, a tempo indeterminato, di: n. 1 Dirigente Ingegnere (S.O. Impianti).
IL DIRIGENTE DEL II SETTORE
SERVIZI DEMOGRAFICI, URP, SUAP
E PATRIMONIO
RENDE NOTO
che il giorno 24.11.2014 alle ore 10.00 presso la Sala
Consiliare del Comune di Porto San Giorgio, si procederà all'incanto per la vendita dell'immobile di
proprietà comunale denominato “ex Silos Consorzio
Agrario”, ubicato nel Comune di Porto San Giorgio
alla via Martiri di Cefalonia, 2, così identificata catastalmente:
- Foglio 11 part.lla 109, Sub. 4, cat. D/8, rendita _
7.888,00
Costituente porzione del piano terra (accesso e
vano scala) ed i piani 1 - 2 - 3 e 4
- Foglio 11 part.lla 109, Sub. 5, area urbana, consistenza mq 22
destinazione d’uso in residenziale e terziario diffuso
non commerciale e attività commerciale nei limiti
del 30% della Sul max assentibile.
Prezzo a corpo a base d'asta, della proprietà
comunale, Euro 3.000.000,00, oltre oneri fiscali e
spese di pubblicazione del bando
L'esperimento del pubblico incanto si svolgerà con il
sistema del massimo rialzo, mediante offerte segrete
in aumento da confrontarsi con il prezzo posto a base
d'asta, ai sensi dell'art. 73, lett. c), del R.D.
23/5/1924, n. 827.
Il bene posto in vendita sarà aggiudicato a colui che
abbia presentato l'offerta economicamente più vantaggiosa per l'Ente alienante.
Le offerte dovranno essere incrementate con scaglioni minimi di Euro 30.000,00 sul prezzo a base
d'asta.
Il termine di presentazione dell'offerta e della
domanda di partecipazione alla presente gara è entro
le ore 12.00 del giorno 21/11/2014.
Il bando integrale è pubblicato sul sito internet:
http://www.comune.portosangiorgio.fm.it/ e all'Albo
Pretorio del Comune di Porto San Giorgio.
Responsabile del Procedimento: dott. Gianraffaele
Cecati.
Viale della Vittoria 162, Porto San Giorgio, Telefono: 0734/680207 - Fax: 0734/680253, Posta elettronica (e-mail) [email protected].
Al suddetto dirigente è attribuito il trattamento economico e giuridico previsto dalle disposizioni legislative vigenti nonché dal CCNL in vigore per il personale delle Aziende Sanitarie ed Ospedaliere.
Al predetto profilo professionale è attribuito il trattamento giuridico ed economico previsto dalle
vigenti disposizioni legislative, nonché dal CCNL in
vigore per il personale del Servizio Sanitario Nazionale.
Il concorso è diretto ad individuare una figura professionale con formazione universitaria ingegneristica ad indirizzo Elettrico o Elettrotecnico, da
assegnare alla S.O. Impianti
REQUISITI GENERALI DI AMMISSIONE
- Cittadinanza italiana, salve le equiparazioni stabilite dalle leggi vigenti, o cittadinanza di uno dei
Paesi dell’Unione Europea
- Godimento dei diritti politici
Non possono partecipare al concorso coloro che siano stati esclusi dall’elettorato attivo o che siano stati dispensati dall’impiego presso Pubbliche Amministrazioni, per aver conseguito l’impiego stesso
mediante la produzione di documenti falsi o viziati
da invalidità non sanabile.
- Idoneità fisica all’impiego
L’accertamento di tale idoneità è effettuato dal
Medico competente dell’Azienda Ospedaliera
(D.Lgs. n. 626 del 19.09.1994 e successive modificazioni) prima dell’immissione in servizio. Avverso
l’eventuale giudizio di inidoneità fisica, l’interessato
può ricorrere, entro 30 giorni dalla data di comunicazione, all’Organo di Vigilanza territorialmente
competente.
Qualora l’attività del dipendente comporti l’esposizione a radiazioni ionizzanti, sono fatti salvi gli ulteriori accertamenti, sempre in tema di idoneità fisica,
da parte del Medico autorizzato di cui al D.Lgs. 230
del 17.03.95.
Il personale dipendente, a tempo indeterminato, da
Pubbliche Amministrazioni ed il personale dipendente dagli Istituti od Enti di cui agli arrt. 25-26,
comma 1, del DPR 20.12.1979 n. 761, sarà dispensato dalla visita medica.
IL DIRIGENTE DEL SERVIZIO
PATRIMONIO
Dott. Gianraffaele Cecati
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ANNO XLV • N. 104
60100 - ANCONA e debbono pervenire entro le ore
12,00 del trentesimo giorno successivo alla data di
pubblicazione del bando, per estratto, nella G.U. della Repubblica (Serie Speciale “Concorsi ed Esami”).
Qualora il giorno di scadenza sia festivo, il termine
è prorogato alla stessa ora del primo giorno successivo non festivo.
Le domande possono essere presentate:
- a mezzo del servizio postale; in tal caso la data di
spedizione è comprovata dal timbro datario dell’ufficio postale accettante.
Non saranno comunque ammessi al concorso i concorrenti le cui domande, ancorché presentate nei termini all’Ufficio Postale accettante, perverranno alla
S.O. Gestione del Personale, della Azienda, con un
ritardo superiore a 7 giorni.
- direttamente alla S.O. Gestione del Personale - purché in busta chiusa ed esclusivamente secondo il
seguente calendario: dal lunedì al venerdì ore
11,00/13,00.
In tal caso la data di presentazione della domanda
sarà comprovata dall’apposizione del timbro datario
su una copia della stessa fornita direttamente dal
candidato.
Il termine per la presentazione delle domande è
perentorio e pertanto, non saranno ammessi al concorso i concorrenti le cui domande perverranno al di
fuori dei termini stabiliti.
L’Azienda Ospedaliero - Universitaria Ospedali Riuniti Umberto I - G.M. Lancisi - G. Salesi - declina
ogni responsabilità per eventuale smarrimento della
domanda o dei documenti spediti a mezzo servizio
postale, nonché per il caso di dispersione di comunicazioni dipendente da inesatta indicazione del recapito da parte del candidato o da mancata, oppure tardiva, comunicazione del cambiamento di indirizzo
indicato nella domanda.
DOMANDE DI AMMISSIONE
Nella domanda di partecipazione al concorso gli
aspiranti devono indicare sotto la propria responsabilità:
a) la data, il luogo di nascita e la residenza;
b) il possesso della cittadinanza italiana o equivalente;
c) il Comune di iscrizione nelle liste elettorali, ovvero i motivi della non iscrizione o della cancellazione dalle liste medesime;
d) le eventuali condanne penali riportate (la dichiarazione è dovuta anche se negativa);
e) la posizione nei riguardi degli obblighi militari
(per i soli aspiranti di sesso maschile);
f) l’iscrizione all’albo professionale ove richiesta per
l’esercizio professionale;
REQUISITI SPECIFICI DI AMMISSIONE
A) Diploma di Laurea in Ingegneria Elettrica o Ingegneria Elettrotecnica, conseguita ai sensi del vecchio ordinamento universitario o altro Diploma
di Laurea equipollente ovvero, Lauree Specialistiche (D.M. n. 509/99) o Lauree Magistrali
(D.M. n. 270/04), corrispondenti;
Il certificato o l’autocertificazione dovrà specificare la classe di appartenenza del titolo di studio posseduto
B) abilitazione all’esercizio professionale;
C) cinque anni di servizio effettivo corrispondente
alla medesima professionalità, relativa al concorso specifico, prestato in enti del Servizio sanitario nazionale nella posizione funzionale di settimo e ottavo livello, ovvero in qualifiche nella
posizione funzionali di settimo, ottavo e nono
livello di altre pubbliche amministrazioni o, in
alternativa, quanto previsto ai sensi dell’art. 26
comma 1 del D.Lgs. 30/3/01, n. 165;
D) iscrizione all’albo dell’Ordine degli Ingegneri.
L’iscrizione al corrispondente albo professionale
di uno dei Paesi dell’Unione Europea consente la
partecipazione al concorso, fermo restando l’obbligo dell’iscrizione all’albo in Italia prima dell’assunzione in servizio.
I requisiti sopra indicati devono essere posseduti alla
data di scadenza del termine stabilito dal presente
bando di concorso per la presentazione delle domande di ammissione.
CONTRIBUTO DI PARTECIPAZIONE AL
CONCORSO
Alla domanda deve essere unita la ricevuta comprovante il versamento del contributo di partecipazione al concorso pari ad Euro 10,00 da effettuarsi
a mezzo vaglia postale o sul c/c postale n.
16784605 intestato alla “Azienda Ospedaliero Universitaria Ospedali Riuniti Umberto I - G.M.
Lancisi - G. Salesi” ovvero a mezzo bonifico bancario intestato alla Tesoreria della “Azienda Ospedaliero - Universitaria Ospedali Riuniti Umberto I
- G.M. Lancisi - G. Salesi” - Banca delle Marche
Sede di Ancona Via Menicucci n. 4/6 - Codice
IBAN IT71G0605502600000000004017 (nel vaglia
o nel c./c. postale o nel bonifico bancario indicare il
concorso cui si partecipa).
TERMINE E MODALITA’ PER LA PRESENTAZIONE DELLE DOMANDE
Le domande di partecipazione al concorso, redatte
su carta semplice, secondo lo schema allegato al presente bando (Allegato A) e corredato dalla prescritta
documentazione nonché dagli altri eventuali titoli
vanno indirizzate al Direttore Generale Azienda
Ospedaliero - Universitaria Ospedali Riuniti Umberto I - G.M. Lancisi - G. Salesi - Via Conca, 71,
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ANNO XLV • N. 104
B) dichiarazione sostitutiva dell’atto di notorietà (art. 47 D.P.R. n° 445/2000) da utilizzare per tutti gli stati, fatti e qualità personali
non presenti nel citato art. 46 DPR 445/2000
(attività di servizio, etc.);
- le dichiarazioni sostitutive sopra citate, (allegate o contestuali alla domanda), dovranno contenere:
1) l’esatta indicazione dell’Ente presso il quale il
servizio è stato prestato (nominativo, struttura pubblica, struttura privata accreditata o
meno ………);
2) il servizio prestato presso Case di Cura private deve espressamente contenere l’indicazione della convenzione o accreditamento con il
S.S.N.; in assenza di tale indicazione il servizio non sarà considerato nei titoli di carriera
ma nel curriculum formativo e professionale;
3) la natura giuridica del rapporto di lavoro (contratto di dipendenza a tempo indeterminato
determinato; contratto di collaborazione, consulenza, etc.);
4) la qualifica rivestita, il profilo, la disciplina e
l’area di appartenenza;
5) la tipologia del rapporto di lavoro (tempo pieno - parziale, con l’indicazione del numero di
ore svolte alla settimana etc.);
6) la data di inizio e fine rapporto di lavoro
(gg/mm/aa);
7) l’indicazione di eventuali interruzioni del rapporto di lavoro (aspettativa senza assegni,
sospensione cautelare. etc.);
8) tutto ciò che si renda necessario, nel caso concreto, per valutare correttamente il servizio
stesso.
9) nella autocertificazione relativa ai servizi deve
essere inoltre attestato se ricorrono o meno le
condizioni di cui all’ultimo comma dell’art.
46 del d.p.r. 20 dicembre 1979 n. 761.
- Le dichiarazioni sostitutive di cui alle precedenti
lettere A e B, devono essere presentate unitamente a copia fotostatica (fronte e retro) di
documento di identità in corso di validità del
dichiarante, se non sottoscritta dall’interessato
in presenza dell’impiegato competente a ricevere la documentazione stessa.
- In ogni caso le dichiarazioni sostitutive di cui ai
precedenti punti A e B, devono contenere, a pena
di non valutazione, tutte le informazioni atte a
consentire una corretta ed esaustiva valutazione
delle attestazioni in essa presenti.
L’Azienda effettuerà idonei controlli a norma dell’art. 71 del d.p.r. 28 dicembre 200 n. 445 atti a verificare la veridicità e l’autenticità delle attestazioni
g) il possesso dei requisiti specifici di ammissione di
cui ai precedenti punti A), B), e C);
h) eventuali altri servizi prestati presso Pubbliche
Amministrazioni e le cause di risoluzione degli
stessi;
i) il consenso al trattamento dei dati personali
(D.Lgs. n. 196 del 30.06.2003).
Gli aspiranti devono, inoltre, indicare il domicilio
presso il quale deve, ad ogni effetto, essere fatta ogni
necessaria comunicazione, ivi compreso, se possibile, il numero telefonico.
In difetto le comunicazioni saranno inviate al luogo
di residenza.
La firma in calce alla domanda deve essere resa in
forma leggibile e per esteso dall’interessato.
La mancata indicazione delle dichiarazioni, non
altrimenti rilevabili di cui alle lettere b), c), d), f) e
g), nonché l’omissione della firma e la mancata presentazione della ricevuta comprovante il versamento
del contributo di partecipazione al concorso, determinano l’esclusione dalla presente procedura.
La firma in calce alla domanda non necessita di
autenticazione ai sensi dell’art. 39 del D.P.R. 445 del
28.12.2000. L’Amministrazione si riserva la facoltà
di verificare la veridicità delle dichiarazioni prodotte; in caso di falsa dichiarazione si applicano le
disposizioni di cui agli artt. 75 e 76 del suddetto
D.P.R.
DOCUMENTAZIONE DA ALLEGARE ALLA
DOMANDA
Alla domanda il concorrente dovrà allegare:
- i documenti relativi ai titoli e servizi che ritenga
opportuno presentare agli effetti della valutazione
di merito e della formazione della graduatoria. A
tale proposito si precisa che:
- In seguito all’entrata in vigore dell’art. 15 della
L. 12 novembre 2011 n. 183, le certificazioni
rilasciate dalla Pubblica Amministrazione in
ordine a stati, qualità personali e fatti sono sempre sostituite dalle dichiarazioni di cui agli artt.
46 e 47 del d.p.r. 445/2000. Non potranno pertanto essere accettate certificazioni rilasciate
da Pubbliche Amministrazioni e da gestori di
pubblici servizi, che - ove presentate - devono
ritenersi nulle.
- in sostituzione delle relative certificazioni rilasciate da Enti pubblici, il candidato deve avvalersi delle dichiarazioni sostitutive previste dal
DPR 445/2000 e ss. mm. (allegate in facsimile al
presente bando) e di seguito riportate:
A) dichiarazione sostitutiva di certificazione,
da utilizzare nei casi riportati nell’elenco di
cui all’art. 46 D.P.R. n° 445/2000 (stato di
famiglia, possesso di titolo di studio, possesso di specializzazione, etc.);
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prodotte, con applicazione, in caso di falsa dichiarazione, delle gravi conseguenze - anche di ordine
penale - di cui all’art. 76 del medesimo d.p.r.
445/2000.
Non saranno valutate le dichiarazione sostitutive
incomplete o prive dei requisiti di forma previsti
dalla vigente normativa.
- eventuali pubblicazioni edite a stampa;
- ricevuta del versamento della tassa di partecipazione al concorso pubblico. Il mancato versamento
della suddetta tassa entro la scadenza del bando
comporta l’esclusione dalla partecipazione al concorso.
- curriculum formativo e professionale, redatto in
carta semplice, datato e firmato dal concorrente. Il
curriculum ha unicamente uno scopo informativo
e non costituisce autocertificazione. Le attività
ivi dichiarate saranno prese in esame solo se formalmente autocertificate.
- elenco in triplice copia dei documenti presentati.
Si rammenta che, ai sensi dell’art. 38, III comma del
citato D.P.R. la dichiarazione sostitutiva dell’atto
di notorietà può essere:
- sottoscritta dall’interessato in presenza del dipendente addetto a ricevere la documentazione; ovvero
- sottoscritta e spedita unitamente a copia fotostatica
di un documento di identità del sottoscrittore.
La compilazione della dichiarazione sostitutiva
dell’atto di notorietà senza il rispetto delle modalità sopra indicate, comporta l’invalidità dell’atto
stesso.
Ai sensi dell’art. 18 del D.P.R. 445 del 28.12.2000 le
copie fotostatiche, predisposte dal concorrente,
potranno essere autenticate dal Responsabile del
procedimento o da qualsiasi altro dipendente competente a ricevere la documentazione, su esibizione
di originale e senza obbligo di deposito dello stesso
presso l’Amministrazione precedente. In tal caso la
copia autenticata può essere utilizzata solo nel procedimento in corso.
Non è ammessa la produzione di documenti, pubblicazioni etc., dopo la scadenza del termine utile
delle domande; l’eventuale riserva di invio successivo è priva di effetto.
L’eventuale riserva di invio dei documenti successivamente alla scadenza del bando è priva di effetto.
COMMISSIONE ESAMINATRICE
La Commissione esaminatrice è nominata dal Direttore Generale della Azienda nei modi e nei termini
stabiliti dal DPR n. 483/1997, nonché dal D.Lgs. n.
165 del 30 marzo 2001.
Si rende noto sin d’ora che i sorteggi dei componenti la Commissione esaminatrice avranno luogo pres-
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so la sede della S.O. Gestione del Personale di questa Azienda, con inizio dalle ore 9,30 del settimo
giorno successivo allo scadere del termine per la
presentazione delle domande. Qualora si rendesse
necessario, per qualsiasi ragione, rinviare o ripetere
l’estrazione, le operazioni saranno effettuate nella
stessa ora e nello stesso giorno di ogni settimana
successiva alla prima fino all’individuazione completa dei componenti la Commissione stessa. Nell’eventualità che tali giorni siano festivi, le operazioni
di sorteggio saranno svolte il primo giorno successivo lavorativo.
PUNTEGGIO PER TITOLI E PROVE DI ESAME
Ai sensi dell’art. 65 del DPR n. 483/1997, la Commissione dispone complessivamente di 100 punti
così ripartiti:
- 20 punti per i titoli;
- 80 punti per le prove di esame.
I punti per la valutazione dei titoli sono così ripartiti:
a. Titoli di carriera: punti 10
b. Titoli accademici e di studio: punti 3
c. Pubblicazioni e titoli specifici: punti 3
d. Curriculum formativo e professionale: punti 4
I punti per le prove di esame sono così ripartiti:
a. Prova scritta: punti 30
b. Prova pratica: punti 30
c. Prova orale: punti 20
I punteggi previsti per le pubblicazioni e per il curriculum formativo e professionale sono attribuiti dalla
Commissione, con motivata valutazione, tenuto conto dell’attinenza dei titoli posseduti con la posizione
funzionale da conferire e secondo i criteri indicati
nell’art. 11 del DPR n. 483/1997.
PROVE DI ESAME
Le prove di esame sono le seguenti:
PROVA SCRITTA: Relazione su argomenti scientifici relativi alle materie inerenti al profilo messo
a concorso o soluzione di una serie di quesiti a risposta sintetica inerenti alle materie stesse
PROVA TEORICO PRATICA: Esame e parere
scritto su di un progetto o impianto. PROVA ORALE: Colloquio nelle materie delle prove scritte.
La data, l’ora e il luogo della prova scritta saranno
pubblicati sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica
- 4° serie speciale - Concorsi ed Esami - non meno
di 15 giorni prima dell’inizio della prova medesima.
Nel caso in cui il numero dei candidati sia inferiore
alle 50 unità, il diario della prova sarà comunicato
agli stessi, a mezzo raccomandata R.R., sempre
almeno 15 giorni prima dell’inizio della prova.
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entro tale data, dovessero rendersi disponibili (art.
18, comma 7, DPR 10 dicembre 1997 n. 483).
La graduatoria potrà, altresì, essere utilizzata per
l’attivazione di rapporti di lavoro a tempo determinato per i casi previsti dalle vigenti disposizioni.
COSTITUZIONE DEL RAPPORTO DI LAVORO
Il provvedimento di approvazione della graduatoria
di merito unitamente a quella dei vincitori del concorso è immediatamente esecutivo (art.18, comma 5,
DPR 483/1997).
Il concorrente dichiarato vincitore del concorso, nel
termine di 30 (trenta) giorni dalla data di ricevimento della richiesta ed a pena di decadenza, dovrà presentare alla Azienda la documentazione di cui all’art.
19 del DPR 483/1997 e all’art. 13 del CCNL
8.6.2000.
Scaduto inutilmente il termine di 30 giorni l’Azienda comunica di non dar luogo alla stipulazione del
contratto.
Il rapporto di lavoro si instaura con la stipula del
contratto individuale di lavoro.
Con la sottoscrizione dello stesso e l’assunzione in
servizio è implicita l’accettazione, senza riserve, di
tutte le disposizioni che disciplinano e disciplineranno lo stato giuridico ed economico dei dipendenti di
questa Azienda Ospedaliero - Universitaria.
L’assunzione ha decorrenza giuridica ed economica
dalla data di effettiva immissione in servizio.
Decade dall’impiego chi l’abbia conseguito mediante la presentazione di documenti falsi o viziati da
invalidità non sanabile.
PERIODO DI PROVA
La conferma in servizio del vincitore è subordinata
al superamento, con esito positivo, del periodo di
prova della durata di sei mesi, ai sensi dell’art. 14 del
CCNL 8.6.2000.
Detto periodo non è rinnovato né prorogato alla scadenza.
NORME FINALI
L’Azienda Ospedaliero - Universitaria Ospedali Riuniti Umberto I , G.M. Lancisi - G. Salesi - si riserva
la facoltà di prorogare, sospendere o revocare la presente procedura, qualora ne rilevasse l’opportunità
per ragioni di pubblico interesse.
Non è consentito il diritto di accesso (sia quello formale che quello informale) se non quando le operazioni concorsuali saranno formalmente concluse.
Al termine dell’intero procedimento lo stesso diritto
potrà, peraltro, essere attivato nei limiti e con le condizioni di cui al DPR n. 352 del 27.06.1992.
Per quanto non contemplato nel presente bando, si fa
rinvio alle vigenti norme in materia.
I concorrenti sono tenuti a presentarsi a sostenere la
prova scritta muniti di un valido documento di riconoscimento.
E’ tassativamente vietato introdurre ed utilizzare nei
locali della prova telefoni cellulari ed altri strumenti
tecnici che consentano di comunicare con l’esterno.
Le prove di esame non potranno essere tenute nei
giorni di riposo sabbatico, né durante le altre festività religiose ebraiche di cui all’art. 5 della Legge 8
marzo 1989, n. 101. Non possono, altresì, aver luogo nei giorni festivi né nei giorni di festività religiose valdesi (art. 6 DPR 10 dicembre 1997, n. 483).
Ai candidati che conseguono l’ammissione alla prova pratica ed orale sarà data apposita notizia con
l’indicazione del voto riportato nella prova scritta.
La convocazione alla prova orale avverrà almeno 20
giorni prima di quella in cui i candidati ammessi
debbono sostenerla.
Nel caso in cui, con riguardo al numero dei candidati partecipanti, le prove del concorso possano concludersi presumibilmente nello stesso giorno, la convocazione dei candidati avverrà direttamente con un
preavviso di almeno 20 giorni.
Sono ammessi alla prova pratica e a quella orale i
candidati che avranno superato, rispettivamente, la
prova scritta e quella pratica con una valutazione di
sufficienza espressa in termini numerici di almeno
21/30. Il superamento della prova orale è subordinato al raggiungimento di una valutazione di sufficienza di almeno 14/20.
Al termine delle prove d’esame la Commissione formula la graduatoria di merito dei candidati e la trasmette all’Azienda Ospedaliera per l’approvazione.
I candidati che non si presenteranno a sostenere le
prove di concorso nel giorno, nell’ora e nella sede
stabiliti, saranno dichiarati decaduti dal concorso
quale sia la causa dell’assenza, anche se non dipendente dalla volontà degli stessi.
APPROVAZIONE DELLA GRADUATORIA E
DICHIARAZIONE VINCITORI
Il Direttore Generale dell’Azienda Ospedaliero Universitaria Ospedali Riuniti Umberto I, G.M. Lancisi, G. Salesi, dopo aver riconosciuto la regolarità
degli atti del concorso, li approva con proprio atto e
dichiara i vincitori.
La graduatoria finale di merito è formata secondo
l’ordine dei punti della votazione complessiva riportata da ciascun candidato.
In caso di parità di punteggio, saranno applicate le
disposizioni di legge in materia vigenti.
La graduatoria dei vincitori del concorso è pubblicata nel Bollettino Ufficiale della Regione Marche e
resta valida per 36 (trentasei) mesi dalla data di pubblicazione per il conferimento dei posti per i quali il
concorso è stato bandito e che, successivamente ed
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Il bando è stato emanato nel rispetto della Legge 10
aprile 1991, n. 125 che garantisce pari opportunità
fra uomini e donne per l’accesso all’impiego, così
come statuito dall’art. 61 del D.Lgs. 3 febbraio
1993, n. 29 e successive modificazioni ed integrazioni.
Sono fatte salve le disposizioni di legge vigenti sulle assunzioni obbligatorie, nonché sulla riserva dei
posti e sulle preferenze, qualora ne sussistano le condizioni.
Ai sensi dell’art. 13 della D.Lgs. 30 giugno 2003 n.
196 e successive modificazioni ed integrazioni, si
informano i partecipanti alla presente proceduta che
i dati personali ad essi relativi saranno oggetto di
trattamento da parte dell’Azienda, con modalità sia
manuale che informatizzata, esclusivamente al fine
di assolvere tutti gli obblighi previsti da leggi, regolamenti, normative comunitarie, nonché da disposizioni imperative da autorità a ciò legittimate.
Per eventuali informazioni rivolgersi alla S.O.
Gestione del Personale - Settore Reclutamento
Risorse Umane - della Azienda Ospedaliero - Universitaria Ospedali Riuniti Umberto I - G.M. Lancisi - G. Salesi - Via Conca n. 71, Ancona - dal lunedì
al venerdì dalle ore 11,00 alle ore 13,00 (Tel.
071/596.3875, 071/596.3673, 071/596.3307).
IL DIRETTORE GENERALE
Dott. Paolo Galassi
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AVVISI
ANNO XLV • N. 104
L’esclusione dalla procedura di VALUTAZIONE DI
IMPATTO AMBIENTALE del progetto in argomento è condizionata alle prescrizioni espresse nel Parere favorevole - prot. n. 33082 del 08/10/2014 - dell’ARPAM - Dipartimento di Ascoli Piceno allegato
al Verbale della Conferenza dei Servizi
dell’08/10/2014 e che si allega al presente provvedimento quale parte integrante e sostanziale.
_______________________________________________________
Provincia di Ascoli Piceno
Estratto del Titolo unico finale del SUAP del
Piceno Consind. Procedura di Verifica di
assoggettabilità a V.I.A ai sensi del combinato
disposto art. 8 della L.R. 3/2012, “Linee guida generali per l’attuazione della legge regionale sulla VIA” - Deliberazione G.R.
1600/2004 e dell’art. 20 D.lgs. 152/2006.
Progetto denominato: Prosecuzione operazione
di recupero R1 dei rifiuti speciali non pericolosi derivanti da lavorazioni del legno, svolta
all’interno di una falegnameria esistente sita
nel Comune di Castignano (AP), in Via Borgo
Piave, 48 con iscrizione al registro provinciale
delle imprese di Ascoli Piceno n. 116. Richiedente: De Angelis Tullio, in qualità di proponente e legale rappresentante della Società
F.lli de Angelis Tullio & Noradino s.n.c. Partita
IVA 01002710448 con sede legate nel Comune di Castignano (AP), Via Borgo Piave, 48 Fraz. Ripaberarda CAP 63072. Rif. Pratica ID
264/2014. Estratto del Titolo unico finale del
SUAP del PICENO CONSIND.
Gli elaborati sono conservati digitalmente presso il
S.U.A.P. Piceno Consind ai sensi del Decreto Legislativo 7 marzo 2005, n. 82.
E’ onere di questo S.U.A.P. la comunicazione dell’esito del procedimento in essere alle Amministrazioni interessate;
Il presente provvedimento unico conclusivo è composto di 10 pagine ed è trasmesso per i controlli di
competenza ai seguenti soggetti:
- Provincia di Ascoli Piceno
- Servizio Ambiente
- Servizio Urbanistica
- Genio Civile
- Comune di Castignano (AP);
- Autorità di Bacino Interregionale del Fiume Tronto;
- ARPAM - Dipartimento di Ascoli Piceno - Servizio
Acque;
IL RESPONSABILE DELLO SPORTELLO
UNICO PICENO CONSIND
- ASUR AREA VASTA n. 5;
DISPONE
- Direzione regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici delle Marche;
ai sensi e per gli effetti dell’art. 7 del D.P.R.
160/2010 e successive integrazioni, l’ESCLUSIONE DALLA PROCEDURA DI VALUTAZIONE
DI IMPATTO AMBIENTALE il progetto denominato: PROSECUZIONE OPERAZIONE DI
RECUPERO R1 DEI RIFIUTI SPECIALI NON
PERICOLOSI DERIVANTI DA LAVORAZIONI DEL LEGNO, svolta all’interno di una falegnameria esistente sita nel comune di Castignano (AP),
via Borgo Piave n. 48 - fraz. Ripaberarda, identificato catastalmente al foglio n. 35 part.lla 445 presentato dalla società F.LLI DE ANGELIS TULLIO &
NORADINO SNC, P.I.: 01002710448 con sede
legale nel Comune di Castignano, Via Borgo Piave
n. 48 - fraz. Ripaberarda ai (art. 20 del
D.Lgs.152/2006 e dell’art. 8 della L.R. 3/2012).
La Proposta di Adozione Atto Finale della Provincia
di Ascoli Piceno - Servizio Tutela Ambientale C.E.A. - Rifiuti - Energia - Acque - Sistemi e Bacini
di Trasporto prot. n. 42864 del 14/10/2813, costituisce parte integrante e sostanziale del presente Titolo
Unico.
- Soprintendenza per i Beni Archeologici delle Marche;
- Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici delle Marche;
- Corpo Forestale dello Stato - Comando Stazione di
Ascoli Piceno;
IL RESPONSABILE SPORTELLO
UNICO PICENO CONSIND
Ing. Gianfranco Piccinini
_______________________________________________________
Società Italservizi srl - San Benedetto del
Tronto
Integrazione quantità annuali rifiuti dell’autorizzazione n. 1130/GEN del 28/04/11 e successiva rettifica n. 1736/GEN del 17/06/2011
dell’impianto di Via Val Tiberina, 133 a San
Benedetto del Tronto.
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BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE MARCHE
Avviso di deposito per Verifica di assoggettabilità a Valutazione di Impatto Ambientale
(art. 20 D.Lgs. 152/2006 e art 8 l.r. 3/2012)
ANNO XLV • N. 104
nel caso l'Autorità Competente valuti che non abbia
impatti ambientali negativi significativi ovvero l'assoggettamento del progetto alla procedura di VIA
nel caso abbia impatti ambientali negativi significativi.
Il provvedimento finale di verifica di assoggettabilità che dispone l'esclusione del progetto dalla VIA
può impartire eventuali prescrizioni, anche relative
al monitoraggio dell'opera o all'utilizzazione delle
migliori tecnologie disponibili, tali prescrizioni
obbligano il proponente a conformare il progetto
definitivo a quanto in esse stabilito.
Il provvedimento finale di verifica di assoggettabilità che dispone l'esclusione del progetto dalla VIA
comprende:
NON è SOGGETTA A Valutazione di Incidenza di
cui all'art. 5 del D.P.R. 357/97 e/o l'approvazione del
progetto di riutilizzo delle terre e rocce da scavo di
cui all'art. 186 del D.Lgs 152/06.
Il progetto preliminare e lo studio preliminare
ambientale sono altresì pubblicati e visionabili sul
sito web dell'autorità competente alla verifica di
assoggettabilità a VIA al seguente indirizzo:
http://www.provincia.ap.it/pagina 672_via.html;
Il sottoscritto Costantini Ettore in qualità di proponente e legale rappresentante della Società Italservizi srl Codice Fiscale/Partita IVA 01333330445 con
sede legale nel Comune di San Benedetto del Tronto, Provincia di Ascoli Piceno. Via Val Tiberina n°
133 Cap 63074.
AVVISA CHE
gli elaborati del progetto denominato "Integrazione
quantità annuali rifiuti dell'autorizzazione n.
1130/GEN del 28/04/11 e successiva rettifica n.
1736/GEN del 17/06/2011 dell'impianto di Via Val
Tiberina, 133 a San Benedetto del Tronto."
Che ha per oggetto L'integrazione delle quantità
annuali di rifiuti dell'autorizzazione n. 1130/GEN
del 28/04/2011 è localizzato in Via Val Tiberina, 133
a San Benedetto del Tronto e che consiste in “Integrazione quantità annuali rifiuti dell'autorizzazione
n. 1130/GEN del 28/04/11 e successiva rettifica n.
1736/GEN del 17/06/2011 dell'Impianto di Via Val
Tiberina, 133 a San Benedetto del Tronto."
Sono stati depositati presso il seguente comune:
- Comune di San Benedetto del Tronto: Viale De
Gasperi, 124
- Comune di San Benedetto del Tronto - SERVIZIO
TUTELA AMBIENTALE - Viale De Gasperi 124
San Benedetto del Tronto AP
- Dipartimento provinciale dell'ARPAM: Viale Della Repubblica, 34 Ascoli Piceno
- Amministrazione Provinciale di Ascoli Piceno SETTORE TUTELA AMBIENTE Viale della
Repubblica 34 Ascoli Piceno
L'Autorità Competente al rilascio del provvedimento finale di verifica di assoggettabilità è la Provincia
di Ascoli Piceno.
Il progetto medesimo ed i relativi elaborati rimarranno depositati presso gli enti sopra elencati per 45
giorni consecutivi a partire dalla data odierna.
Il deposito è effettuato ai sensi dell'art. 20, comma 3,
del D.Lgs. n. 152/2006 e dell'art. 8, comma 7, della
l.r 3/2012 ai fini di consentire a chiunque vi abbia
Interesse di prenderne visione, ottenerne a proprie spese una copia e presentare all'Autorità
Competente osservazioni e memorie relative al
progetto depositato, anche fornendo nuovi o ulteriori elementi conoscitivi e valutativi, da prodursi
per iscritto in carta semplice entro 45 giorni dalla data odierna.
Il provvedimento finale di verifica di assoggettabilità ha natura obbligatoria e vincolante e può disporre l'esclusione del progetto dalla procedura di VIA
San Benedetto del Tronto, lì 30/10/2014
IL PROPONENTE
Italservizi srl
_______________________________________________________
Water Wind Energy - San Severino Marche
Avviso depositati atti per la connessione a
nuovo impianto di produzione di energia elettrica da fonte eolica in località Stigliano del
Comune di San Severino Marche (MC).
ERRATA CORRIGE
Nell’avviso su indicato (pubblicato nel BUR n. 100
del 23/10/2014), per errore della Water Wind
Energy, è stata inserita la parola “solare” anziché
“eolica”.
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Gli annunci da pubblicare devono pervenire entro le ore 16,00 del giovedì precedente la data
di pubblicazione.
Dovranno essere inviati:
Direzione del Bollettino - Regione Marche - Giunta Regionale, Via Gentile da Fabriano 60125 Ancona.
ABBONAMENTO ORDINARIO
(ai soli Bollettini ordinari esclusi
i supplementi e le edizioni speciali
e straordinarie)
Annuo (01.01.2014 - 31.12.2014)
Semestrale (01.01.2014 - 30.06.2014 o
01.07.2014 - 31.12.2014)
ABBONAMENTO SPECIALE
(comprensivo dei bollettini ordinari,
dei supplementi e delle edizioni speciali
e straordinarie)
Annuo (01.01.2014 - 31.12.2014)
Semestrale (01.01.2014 - 30.06.2014 o
01.07.2014 - 31.12.2014)
COPIA BUR ORDINARIO
a 100,00
a 55,00
a 125,00
a 68,00
a
COPIA SUPPLEMENTO - COPIA EDIZIONE SPECIALE COPIA EDIZIONE STRAORDINARIA
(fino a 160 pagine)
a
(da pagina 161 a pagina 300)
a
(da pagina 301 a pagina 500)
a
(oltre le 500 pagine)
a
COPIE ARRETRATE
(si considerano copie arretrate i numeri dei bollettini
stampati negli anni precedenti a quello in corso)
Editore:
REGIONE MARCHE
AUT. TRIBUNALE ANCONA
N. 23/1971
Direttore responsabile:
Dottoressa ELISA MORONI
2,50
2,50
5,50
7,00
8,00
il doppio del prezzo
I versamenti dovranno essere effettuati sul
C/C P. N. 368605 “Regione Marche Servizi Tesoreria regionale”
IBAN IT 83 E 07601 02600 000000368605
causale: BUR MARCHE
Si prega di inviare a “BOLLETTINO UFFICIALE REGIONE MARCHE
Via Gentile da Fabriano - 60125 Ancona” l’attestazione del versamento o fotocopia di esso con
la esatta indicazione dell’indirizzo cui spedire il Bollettino Ufficiale.
(Anche tramite Fax: 071/8062411)
Spedizione in a.p. art. 2 comma 20/c. legge 662/96 - Filiale di Ancona
Il Bollettino è in vendita presso la Redazione del Bollettino Ufficiale della Regione Marche Giunta Regionale Via Gentile da Fabriano - 60125 Ancona e c/o gli sportelli informativi di
Ancona Via G. da Fabriano Tel. 071/8062358 - Ascoli Piceno Via Napoli, 75 Tel. 0736/342426
- Macerata Via Alfieri, 2 Tel. 0733/235356 - Pesaro V.le della Vittoria, 117 Tel. 0721/31327.
Il Bollettino è consultabile su Internet al seguente indirizzo:
http://www.regione.marche.it/bur
Stampa: STES srl
POTENZA