2015 20FEB LETTERA APERTA AL CONSIGLIERE GIANNI

COSTA PARADISO NEWS “ LA VOCE DELLA NOSTRA COMUNITÀ ”
Costa Paradiso, 20 febbraio 2015
LETTERA APERTA AL CONSIGLIERE GIANNI MONTEROSSO
Egregio Signor Gianni Monterosso,
sono Pasquale Ferrara, ci siamo incontrati per la prima volta negli uffici della Comunità nel
mese di luglio 2014 in occasione della consegna estratti conto credit card relativi ai
rimborsi spese del Presidente Piergianni Addis, estratti conto per migliaia e migliaia di euro
privi di riscontro, le pezze giustificative da Lei promesse non sono mai state consegnate
così come è stata disattesa la promessa di pubblicare la prima nota di cassa e gli estratti
conti bancari intestati alla Comunità.
Il nostro incontro fu cordiale nonostante le problematiche sul tappeto fossero già
inaccettabili come la mancata trasparenza gestionale, la rozzezza con la quale era stato
redatto il bilancio consuntivo triennale 2010/2013 non corredato di note esplicative e
tantomeno di una relazione finale, in altre parole una mera elencazione di cifre, infarcita di
numerosi errori di conto, un documento fatto apposta per non far capire nulla dell’uso che
il CdA fa delle quote condominiali.
Bilancio bocciato dall’Assemblea dell’ 11 agosto 2014 per poi essere approvato da soli 67
partecipanti nell’Assemblea farsa di Bologna del 4 ottobre 2014 pur continuando a
contenere voci come
- ARROTONDAMENTI E ABBUONI PASSIVI
EURO 41.310,22
- SOPRAVV. INSUSSIST. PASSIVE
EURO 13.902,18
prive di giustificazioni.
Del nostro primo incontro ricordo la Sua raccomandazione a bassa voce ….”Ferrara lei ha
pubblicato un articolo dove afferma che la prima nota di cassa non esiste ….. non so chi le
abbia dato questa notizia, io le consiglio di non spingersi oltre perché questa notizia è una
bufala, la prima nota di cassa esiste, non è aggiornata ma esiste, abbiamo assunto una
nuova impiegata stagionale per accelerare le registrazioni”.
Egregio Signor Gianni Monterosso, mi spiace dirlo ma Lei è un bugiardo !
La prima nota di cassa non è mai esistita.
L’attuale sistema contabile della Comunità si limita al software “VEGA”, programma
obsoleto ed inadatto, dove si registrano le entrate per poter consegnare una ricevuta di
pagamento per poi registrare uscite raggruppare per totali senza specificarne tutti i
dettagli.
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Un bugia nera che Lei, Signor Gianni Monterosso, ha avuto il coraggio di ripetere
nell’unico confronto del 22 luglio 2014 con il C.d.A. presso gli uffici della Comunità di
Costa Paradiso, cui hanno partecipato i signori:
- Gianni Monterosso, Sandro Guiducci, Francesco Pittalis, per il C.d.A.;
- Pasquale Ferrara, per il BLOG CostaParadisoNews;
- Mario Mela, in rappresentanza degli operatori economici;
- Paolo Fresi, in rappresentanza degli esercenti commerciali;
- Ferdinando Mulas, Arrigo Horn, Ferdinando Abbatantuono, in rappresentanza di A.T.C.P.
dinanzi a 4 delegazioni formate da 6 persone Lei, Signor Gianni Monterosso,
spalleggiato dal tesoriere Sandro Guiducci, oltre a riconfermare l’ impegno per l’imminente
pubblicazione on line, con cadenza settimanale, dell’inesistente prima nota di cassa, avete
avuto entrambi la sfacciataggine di promettere un immediato cambio di passo per
raggiungere i seguenti obiettivi :
1) Le aperture sulla trasparenza gestionale e le rassicurazioni sulla volontà di adottare una
nuova struttura di bilancio
2) L’adozione di un nuovo approccio nei rapporti col Comune di Trinità d’Agultu
3) Qualificare giuridicamente Costa Paradiso come condominio
Egregio Signor Gianni Monterosso, Lei che, dopo le dimissioni del Dott. Ferdinando
Mulas (vicepresidente) e del Dott. Francesco Pittalis (consigliere) è rimasto l’ultima faccia
presentabile di un CdA incapace, assente e negligente, ci dica, a distanza di 22 mesi
quale dei tre obiettivi sono stati raggiunti.
Vogliamo parlare del nuovo approccio con il Comune di Trinità d’Agultu che vi ha
commissariati per la mancata stesura del cronoprogramma relativo alla realizzazione
dell’impianto fognario. Solo una tempestiva azione dell’Ente potrà scongiurare la chiusura
del nostro villaggio riottenendo a breve dalla Provincia l’autorizzazione alla scarico
provvisorio scaduto lo scorso mese di agosto.
Vogliamo parlare sulla trasparenza gestionale con il recente ammanco di 55.000,00
euro di cui a distanza di 4 mesi non si conoscono ancora le dinamiche.
La certezza dell’ammanco è fuori discussione e se ci sono stati impiegati, consiglieri,
tesoriere, presidenti e rappresentanti infedeli devono essere smascherati denunciati e
pretendere la restituzione del maltolto.
Come è certo l’ammanco (55.093,69) così è certa la mancanza totale di controllo da parte
del tesoriere Sandro Guiducci, dell’intero CdA e CdR che dal 30 settembre 2013 non
hanno effettuato alcuna quadratura della cassa. Particolarmente grave la responsabilità
del CdR presieduto da Bartolomeo Sotgiu per l’omissione dei controlli periodici (ogni tre
mesi obbligo istituzionale).
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Visto che il sito web della Comunità, pagato da tutti, è diventato, nei fatti, il sito del
dileggio e dell’intolleranza nei confronti dei Partecipanti che non risultano in sintonia col
C.d.A. in carica, considerato che da mesi non si hanno notizie dei verbali del CdA né
maggiori informazioni sulla vicenda ammanco di cassa, mi sono attivato per raccogliere
notizie sul tipo di controllo e prevenzione che il CdA esercita a tutti i livelli sulle procedure
e sicurezza amministrativa.
Partiamo da chi possiede le chiavi degli uffici :
Il Presidente
Piergianni Addis
Ufficio Tecnico:
Geom. Giovanni Serra
Impiegate
Maria Rita Cossu
Angela Pileri
Michela Suelzu
una copia delle chiavi viene custodita in portineria per emergenze e a disposizione di
alcuni amministratori.
All’interno degli uffici ci sono 3 cassette di sicurezza a combinazione digitale, ogni
impiegata ne utilizza una con password personale, come tutte le cassette di sicurezza con
combinazione digitale (tipo Hotel) esiste una password di fabbrica (nella foto esempio di
cassaforte provvista di apertura con combinazione di fabbrica).
Nessuna delle tre impiegate gode del beneficio dell’indennità di cassa per coprire
eventuali perdite involontarie, dovute al caso o negligenza.
Tutt’ora le operazioni contabili vengono effettuate in questo modo :
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- Incasso di assegni e di contante anche superiore a 1000 euro
- Registrazione al terminale dell’avvenuto pagamento software di gestione “VEGA”
- Rilascio della ricevuta di pagamento
- Deposito degli assegni e del contante in cassetta di sicurezza personale
Il contante depositato nelle cassette di sicurezza viene all’occorrenza utilizzato per
pagamenti diversi a fronte di post-it provvisori successivamente registrati nel software di
gestione “VEGA”
Compatibilmente con la presenza in loco del tesoriere Sandro Guiducci o del presidente
Piergianni Addis le impiegate predispongono a loro discrezione le relative distinte di
versamento che tutt’uno con gli assegni e il contante vengono consegnate al Tesoriere o
Presidente per la firma.
Singolare il fatto che non avvenga un riscontro immediato della differenza tra il totale
degli incassi ed il totale del contante utilizzato per i pagamenti diversi. In altre parole se si
registra a terminale l’avvenuto pagamento di una o più quote condominiali senza
rilasciarne la ricevuta il pagamento risulta effettuato in contabilità a beneficio dell’utente
anche senza l’incasso materiale del relativo corrispettivo in denaro. In questo caso chi
beneficia di questo trattamento non possiede una ricevuta ma in contabilità risulta saldato
il suo debito.
Ciò potrebbe ipotizzare che impiegati, consiglieri, tesoriere, presidenti e rappresentanti
infedeli in grado di fare una registrazione al terminale avrebbero potuto saldare posizioni
contabili anche di più proprietari caricando fraudolentemente una o l’altra cassa delle
impiegate.
In altre parole una condizione di caos amministrativo dove tutti possono fare tutto
senza che nessuno sia direttamente responsabile. Il mancato controllo del tesoriere
Sandro Guiducci è schiacciante, la sua assenza da Costa Paradiso dal mese di ottobre
2014 aggrava in modo esponenziale le molteplici omissioni di controllo.
Il primo punto del servizio di tesoreria consiste nel complesso di operazioni legate alla
gestione finanziaria della Comunità e finalizzate in particolare alla riscossione delle
entrate, al pagamento delle spese, alla custodia di titoli e valori ed agli adempimenti
connessi previsti dalla legge.
Per eventuali danni causati alla Comunità il tesoriere risponde con tutte le proprie attività e
con il proprio patrimonio.
La mancanza totale di controllo da parte dell’intero CdA e CdR che dal 30 settembre 2013
non hanno effettuato alcuna quadratura della cassa è l’apoteosi della negligenza.
Egregio Signor Gianni Monterosso, vogliamo parlare della transazione segreta dei 21
anni di Bartolomeo Sotgiu, dello scandalo Misericordia assistenza sanitaria di Giuseppe
Cerino, della morosità che supera i 2 milioni di euro, del bilancio 2013/2014 di cui non si
hanno notizie e nel contempo richiedete acconti sul bilancio preventivo 2014/2015, del
contenzioso con la Condomani s.r.l. che vede coinvolti lei e suo fratello Ottavio.
Oltre a questi argomenti mi consenta di concentrarmi su una domanda.
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Dopo le dimissioni del Consigliere Dott. Francesco Pittalis da 9 siete rimasti in 5, le
problematiche del nostro villaggio sono tante e di difficile soluzione, i rapporti con il
Comune di Trinità d’Agultu sono ai minimi storici, la collaborazione con i dipendenti della
Comunità di male in peggio, rapporti di diffidenza dei fornitori dopo la notizia della
mancanza di fondi per il pagamento delle tredicesime ai dipendenti, trasparenza
amministrativa inesistente, pacificazione del villaggio neanche a parlarne, in breve un
totale fallimento su tutti i fronti.
Costa Paradiso al di là di un bellissimo angolo della Sardegna non è un condominio,
non è un consorzio. Lo sostiene la Magistratura con il recente provvedimento del Tribunale
di Tempio. Non è una Società, anche se ne ha adottato alcuni strumenti. Si potrebbe dire
che è una associazione di fatto, nata spontaneamente negli anni 60. Ma ad una
associazione di fatto si aderisce volontariamente. Nessuno può obbligare nessuno a farne
parte. In ultima analisi, occorre dare una risposta a questo interrogativo, anche per i
rapporti che devono intercorrere con gli enti locali, responsabili ope legis delle
infrastrutture di base (rete fognaria, rete idrica, strade, ecc).
Ecco la domanda : Egregio Signor Gianni Monterosso non sarebbe meglio fare un passo
indietro e non rischiare la sfiducia con il massimo disprezzo da parte dell’intera
Comunità ?
La strada per una dignitosa ritirata si può ancora cercare insieme.
Attendo un Suo riscontro.
Distinti saluti
Redazione Costa Paradiso News
Pasquale Ferrara
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