inverter

cod. 988400
1400-1600
TECNICA
TECNICA 140.1 - 142
inver ter
MANUALE PER LA
RIPARAZIONE E
RICERCA GUASTI
INDICE
PAG.
FUNZIONAMENTO E SCHEMI ELETTRICI................
- Schema blocchi
- Analisi dello schema a blocchi
- Riferimenti illustrati
- Schemi elettrici
2
2
3
5
6
GUIDA ALLA RIPARAZIONE......................................10
- Attrezzatura necessaria
10
- Prescrizioni generali di riparazione
11
- Ricerca guasti e interventi nella macchina
11
- Collaudo della macchina
14
- Riferimenti illustrati
16
ELENCO PEZZI DI RICAMBIO....................................17
SCHEDA RIPARAZIONE.............................................19
“riparazione
no
problem !”
21
1
2
12
25
26
22
ALIMENTATORE
FLY-BACK
LED
ALIMENTAZIONE
VENTILATORE
-223
24
PROTEZIONE
SOTTOTENSIONE
5
4
3
13
DRIVER
6
15
14
7
Y
TRASFORMATORE
DI CORRENTE
CONTROLLO
16
8
17
19
9
18
20
10
INDUTTANZA
11
FILTRO EMC I I°
USCITA
TECNICA 1400 - 1600
FUNZIONAMENTO E SCHEMI ELETTRICI
SCHEMA A BLOCCHI
TECNICA 1400 - 1600
ANALISI DELLO SCHEMA A BLOCCHI
Blocco 8
NOTA: Ove non indicato è da intendersi che i
componenti sono montati su scheda primario.
Composto da: T3
Riduce la tensione convertita dal blocco 6 (chopper)
adattando tensione e corrente ai valori necessari al
procedimento di saldatura.
Separa inoltre galvanicamente il primario dal
secondario (circuito di saldatura dalla linea di
alimentazione).
Trasformatore di potenza
Blocco 1
Filtro EMC
Composto da: C1, C5, C6, L1
Evita che i disturbi provenienti dalla macchina si
propaghino alla linea di alimentazione e viceversa.
Blocco 9
Blocco 2
Diodi secondario
Composto da: D21, D22, D23
D21 Elimina la parte negativa della tensione del
secondario.
D22,D23 Ricircolano la corrente dell'induttanza in
uscita durante il periodo di non conduzione degli IGBT.
Varistore
Composto da: RV1
Evita che disturbi (spike) provenienti dalla linea con
ampiezza superiore ai 400V entrino nella macchina.
Blocco 3
Blocco 10
Precarica
Induttanza
Composto da: K1, R1
Evita il formarsi di correnti transitorie elevate che
potrebbero provocare danni all'interruttore di rete, al
ponte raddrizzatore e ai condensatori elettrolitici.
All'accensione del generatore il relè K1 è diseccitato,
i condensatori C2, C3, C4 vengono quindi caricati
tramite R1. Quando i condensatori sono carichi il relè
viene eccitato.
Composto da: L2
Livella la corrente di uscita dei diodi scheda
secondario rendendola pressoché continua.
Blocco 11
Filtro EMC secondario
Composto da: C31, C32
Evita che i disturbi provenienti dal generatore si
propaghino nei cavi di saldatura e viceversa.
Blocco 4
Ponte raddrizzatore
Composto da: D1
Converte la tensione alternata di rete in tensione
continua pulsante.
Blocco 12
Alimentatore flyback
Composto da: T1, U1, U2
Attraverso tecnica switching trasforma e stabilizza la
tensione ottenuta dal blocco 5 (filtro) e fornisce 2 valori
di tensione pari a 27V che consentono di alimentare
correttamente il blocco 13 (driver). U1: genera un'altra
tensione stabilizzata pari a 15V che viene utilizzata
principalmente per alimentare la scheda controllo.
Blocco 5
Filtro
Composto da: C2, C3, C4
Converte la tensione pulsante proveniente dal ponte
raddrizzatore in tensione continua.
Blocco 6
Chopper
Blocco 13
Composto da : Q1, Q2
Converte la tensione continua proveniente dal filtro in
un'onda quadra ad alta frequenza (circa 65 KHz) in
grado di pilotare il trasformatore di potenza.
Effettua la regolazione della potenza in funzione della
corrente/tensione di saldatura richiesta.
Driver
Composto da: ISO2, ISO3
Preleva il segnale proveniente dal blocco 12
(alimentatore flyback) e sotto il comando del blocco 15
(formatore duty cycle) lo rende idoneo al pilotaggio del
blocco 6 (chopper).
Blocco 7
Blocco 14
Trasformatore di corrente
Rivelatore corrente primaria
Composto da: R20, R37, R38 e parte del controllo
Rileva il segnale proveniente dal blocco 7
(trasformatore di corrente) e lo ridimensiona in modo
tale che possa essere elaborato e confrontato nei
blocco 15 e 16.
Composto da: T2
Il T.A. consente di misurare la corrente che circola sul
primario del trasformatore di potenza facendo
pervenire tale informazione al blocco 14 (rivelatore di
corrente primaria).
-3-
TECNICA 1400 - 1600
Blocco 15
Blocco 21
Formatore di duty cycle
Formato da: U2 (scheda controllo) = UC 3845
Elabora le informazioni provenienti dal blocco 16
(sommatore) e dal Blocco 14 (rivelatore corrente
primaria) e produce un'onda quadra con duty cycle
variabile limitando in ogni caso la corrente primaria ad
un valore massimo prestabilito.
Termostato trasformatore di potenza
Composto da: capsula termostatica ST Quando la
temperatura sul trasformatore di potenza raggiunge
un valore troppo elevato interviene tale protezione. Il
ripristino avviene in modo automatico cessata tale
condizione di allarme.
Blocco 16
Separazione galvanica
Formato da: ISO1
Il segnale proveniente dalle capsule termostatiche
viene separato galvanicamente e inviato al blocco 17
(allarmi) per il riconoscimento di una eventuale
condizione di allarme.
Blocco 22
Sommatore
Formato da: U1D (scheda controllo)
Raccoglie tutte le informazioni che provengono dal
bolcco 14 (rivelatore corrente primaria), dal blocco
allarmi 17 (allarmi) e dal blocco 18 (potenziometro),
produce un segnale in tensione adatto a essere
elaborato dal blocco 15 (formatore duty cycle).
Blocco 23
Protezione sovratensione
Formato da: R3, R4 e par te del controllo
Se la tensione di rete supera il valore massimo
interviene questa protezione (è ammessa una
tolleranza di circa ±15% intorno al valore della
tensione di alimentazione: al di fuori di questo range
interviene la protezione).
Blocco 17
Blocco allarmi
Formato da: U1A, U1C (scheda controllo)
Quando viene rilevato un allarme limita
drasticamente la corrente di uscita della macchina
agendo e alterando direttamente il segnale di
riferimento ottenuto dal blocco 18 (potenziometro).
Blocco 24
Blocco 18
Protezione sottotensione
Formato da: R5, R6 e parte del controllo
Se la tensione di rete assume valore inferiore al
minimo consentito interviene questa protezione (è
ammessa una tolleranza di circa ±15% intorno al
valore della tensione di alimentazione: al di fuori di
questo range interviene la protezione).
Potenziometro
Formato da: R7
Consente di creare il riferimento in tensione
necessario a regolare la corrente d'uscita: ruotando il
potenziometro la tensione sul cursore varia e di
conseguenza varia la corrente dal valore minimo al
valore massimo.
Blocco 25
Blocco 19
Led alimentazione
Formato da: D2
Indica se la macchina è correttamente alimentata e
pronta a saldare.
Su macchina che funziona esclusivamente a 230V è
di colore verde.
Led giallo di allarme
Composto da: D26 (giallo)
Viene acceso attraverso il blocco 17 (allarmi) in caso
di:
1) Intervento capsula termostatica su trasformatore
di potenza.
2) Intervento per sottotensione.
3) Intervento per sovratensione.
4) Cortocircuito sull'uscita (pinza porta elettrodo e
cavo di massa collegati assieme o elettrodo
incollato sul pezzo da saldare).
Blocco 26
Ventilatore
Provvede a raffreddare i componenti di potenza. Su
macchina che funziona esclusivamente a 230V viene
alimentato direttamente dal blocco 12 (a 12V).
Blocco 20
Regolazione corrente massima
Composto da: R32, R33, R42
Consente la taratura della corrente massima di
saldatura che il generatore può erogare.
-4-
TECNICA 1400 - 1600
RIFERIMENTI ILLUSTRATI
Scheda potenza
(3) PONTE
RADDRIZZATORE
(4) PRECARICA
(8) TRASFORMATORE
DI POTENZA
(1) FILTRO EMC
(12) TRASFORMATORE
FLY-BACK
(18)
POTENZIOMETRO
(25) LED
ALIMENTAZIONE
(19)
LED ALLARMI
(15) FORMATORE
DUTY CYCLE
(5) FILTRO
(22)
SEPARAZIONE
GALVANICA
(10)
INDUTTANZA
(6) CHOPPER
(9) DIODI
SECONDARIO
(13) DRIVER
(21) CAPSULA
TERMOSTATICA
SUL
TRASFORMATORE
POTENZA
(11)
FILTRO
EMC SECONDARIO
-5-
TECNICA 1400 - 1600
SCHEMI ELETTRICI
Schema elettrico generale - TECNICA 1400 - 1600
-6-
TECNICA 1400 - 1600
Schema elettrico scheda di potenza - alimentazione / controllo
-7-
TECNICA 1400 - 1600
IGBT
IGBT
Schema elettrico scheda di potenza - potenza / driver
-8-
TECNICA 1400 - 1600
Schema elettrico scheda controllo
-9-
TECNICA 1400 - 1600
GUIDA ALLA RIPARAZIONE
ATTREZZATURA NECESSARIA
4
1
3
2
6
5
7
STRUMENTI INDISPENSABILI
1
2
3
4
Oscilloscopio doppia traccia
Carico statico
Variac 0 - 300v 1500 VA
Multimetro digitale
cod. 802401 (*)
cod. 802110 (*)
cod. 802402 (*)
STRUMENTI UTILI
5 Stazione dissaldante
VARIE
6 Tronchesino
7 Pinza a becchi piatti
(*) La strumentazione con codice può essere fornita da Telwin. Il prezzo di vendita è comunicato su richiesta!
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TECNICA 1400 - 1600
2) Pulizia dell’interno della macchina
PRESCRIZIONI GENERALI DI
RIPARAZIONE
Tramite aria compressa eseguire un’accurata pulizia dei
componenti del generatore poiché la sporcizia
rappresenta un pericolo per le parti soggette ad alte
tensioni e pregiudica la separazione galvanica del
primario dal secondario.
E’ importante porre attenzione alla pulizia dei seguenti
particolari:
Vengono illustrate delle regole pratiche alle quali P
indispensabile attenersi per una corretta riparazione.
A) Maneggiare i componenti elettronici attivi, in
particolare IGBT e DIODI di Potenza seguendo
elementari regole di protezione antistatica (uso di
calzari o bracciali antistatici, piani di lavoro antistatici
ecc...)
B) Per garantire il flusso termico tra componenti
elettronici e dissipatore interporre sempre un sottile
velo di pasta termoconduttiva (es. COMPOUND
GREASIL MS12) in corrispondenza delle zone di
contatto.
C) Le resistenze di potenza (qualora si renda necessaria
la sostituzione) vanno sempre saldate sollevate di
almeno 3 mm dalla scheda.
D) Se viene rimosso il silicone presente su alcuni punti
delle schede esso va poi applicato.
NB. Utilizzare solo siliconi a reticolazione ossimica o
neutra che non siano conduttivi (es. DOW CORNING
7093). In caso contrario il silicone posto a contatto con
punti a diverso potenziale (reofori IGBT ecc...) deve
essere lasciato reticolare prima di collaudare la
macchina.
E) La stagnatura dei dispositivi a semiconduttore va
effettuata rispettando i limiti massimi di temperatura
(generalmente 300°C per non pij di 10 secondi).
F) E’ necessario prestare la massima attenzione in ogni
fase di smontaggio e montaggio dei vari elementi della
macchina.
G) Conservare la minuteria e gli elementi che vengono
smontati dalla macchina per poi posizionarli nel
processo inverso di montaggio. (particolari
danneggiati non vanno mai omessi ma sostituiti in
riferimento all’elenco ricambi riportato nelle ultime
pagine del presente manuale).
H) Le schede (eventualmente riparate) e i cablaggi non
vanno mai modificati senza preventiva autorizzazione
da Telwin.
I) Per ulteriori informazioni sulle caratteristiche e
funzionalitB della macchina fare riferimento al
Manuale Istruzione.
J) ATTENZIONE! La macchina in funzione presenta al
suo interno valori di tensione pericolosi, evitare
pertanto di toccare le schede che la compongono
quando essa P sotto tensione.
Ventilatore (figura 2A): verificare che la sporcizia non
comprometta la corretta rotazione delle pale, se tale
condizione permane anche dopo la pulizia procedere con
la sostituzione dello stesso.
Scheda potenza (figura 2A e 2B):
A) Reofori degli IGBT Q1, Q2,
B) Reofori dei diodi di ricircolo D14, D20,
C) Reofori dei diodi di potenza secondari D21,D22,D23,
D) Capsula termostatica su trasformatore di Potenza
(figura 3),
E) Fotoaccoppiatore ISO1 (figura 3),
F) Scheda di controllo (figura 3).
3) Esame visivo della macchina
Verificare che non vi siano deformazioni meccaniche,
ammaccature, connettori danneggiati
e/o scollegati.
Verificare che il cavo di alimentazione non risulti
danneggiato o scollegato internamente e che con
macchina accesa il ventilatore sia funzionante.
Osservare che i componenti sotto elencati non presentino
segni di bruciature o rotture:
A) Interruttore di alimentazione (figura 2A)
Controllare con il multimetro se i contatti sono incollati o
aperti.
Probabile causa: Shock meccanico o elettrico (es.
ponte raddrizzatore o IGBT in corto, manovra sotto
carico).
B) Potenziometro corrente R7 (figura 3)
Probabile causa: shock meccanico.
C) Varistore RV1 (figura 3)
Probabile causa: macchina collegata a una tensione di
linea molto superiore di 230Vac (es.380 Vac).
D) Relè K1 (figura 3)
Probabile causa: Vedi interruttore di alimentazione
NB. Se i contatti del relP sono incollati o sporchi, non
tentare di staccarli e pulirli ma sostituire il relP.
E) Condensatori elettrolitici C2,C3 (figura 3)
Probabile causa:
- shock meccanico,
- macchina collegato a una tensione di linea molto
superiore di 230Vac,
- reoforo di uno o pij condensatori spezzati: gli eventuali
rimanenti vengono sollecitati eccessivamente e
riscaldandosi si danneggiano,
- invecchiamento dopo un considerevole numero di ore
di lavoro,
- sovratemperatura determinata dal mancato
funzionamento delle capsule termostatiche.
F) IGBT Q1, Q2 (figura 4)
Probabile causa:
- rete snubber interrotta,
- guasto al circuito di comando (driver),
- contatto termico tra IGBT e dissipatore scadente (es.
RICERCA GUASTI E INTERVENTI
NELLA MACCHINA
1) Smontaggio della macchina
Ogni manipolazione deve essere svolta in completa
sicurezza con il cavo di alimentazione scollegato dalla
presa di rete.
A) Svitare le 10 viti che fissano il mantello al fondo: 5 viti
per lato (figura 1).
B) Sfilare il mantello verso l’alto (figura 1).
Terminata la riparazione, procedere in senso inverso con il
montaggio del mantello, non dimenticando di inserire la
rondella dentata sulla vite di massa.
- 11 -
TECNICA 1400 - 1600
viti di fissaggio allentate: controllare),
eccessivo surriscaldamento dovuto a funzionamento
anomalo.
G) Diodi primari D14, D20 (figura 4)
Probabile causa: eccessivo surriscaldamento dovuto a
funzionamento anomalo.
H) Diodi secondari D21, D22, D23 (figura 4) scheda
rimossa dalla macchina)
Probabile causa:
- rete snubber interrotta,
- contatto termico diodi-dissipatore scadente (es. viti di
fissaggio allentate: controllare),
- condizioni anomale di collegamento dell’uscita
I) Trasformatore di potenza e induttanza filtro (figura
2A).
6) Misure elettriche a macchina funzionante
-
Attraverso le prove in seguito riportate P possibile
verificare la funzionalitB della macchina nelle sue parti di
potenza e di controllo.
Predisposizione alle prove.
A) Predisporre l’oscilloscopio con sonda di tensione x100
collegata tra il pin 3 di U2 (sonda) e il case di U1
(massa) sulla scheda potenza (figura 3).
B) Posizionare il potenziometro R7 al massimo (tutto in
senso orario).
C) Collegare la spina della macchina ad un variac
monofase con uscita variabile 0-300 Vac.
Prove previste per TECNICA 1400
A) Accendere il variac (impostato inizialmente al valore
0V), chiudere l’interruttore della macchina e
aumentare progressivamente la tensione generata dal
variac fino al valore 230 Vac e verificare che:
il relP K1 di precarica si chiuda (figura 3),
- il led verde D2 di alimentazione si accenda (figura 3),
- il ventilatore entri in funzione correttamente,
- per tensioni prossime al valore di alimentazione
nominale (230Vac ±15%) la macchina non sia in
allarme (led giallo D26 spento).
NB. Nel caso la macchina sia permanentemente in
allarme potrebbe essere guasta la scheda controllo (in
ogni caso procedere con ulteriori verifiche figura 3)
B) Verificare con oscilloscopio che la forma d’onda della
tensione tra pin 3 di U2 e massa sia analoga a quella
riportata in figura A.
4) Controllo cablaggi di potenza e di segnale
E’ importante controllare che tutti i collegamenti siano in
buono stato e i connettori correttamente inseriti e/o fissati.
Per accertarlo, prendere i cavi tra pollice e indice (pij
possibile vicino ai faston o ai connettori) ed esercitare una
leggera trazione verso l’esterno: i cavi non devono sfilarsi
dai faston o dai connettori.
In particolare sulla scheda potenza (figura 2A) bisogna
verificare i cablaggi di potenza:
A) Il collegamento del cavo di alimentazione ai faston
dell’interruttore di rete e al faston della scheda terra
(J3),
B) Collegamenti dalla scheda all’interruttore di rete (J1,
J2),
In particolare sulla scheda potenza (figura 2B)
bisogna verificare i cablaggi di segnale:
A) Collegamenti della capsula termostatica su
trasformatore di potenza (J4),
B) Collegamenti ventilatore (J5+, J5-),
Altre verifiche:
Verificare che i collegamenti alle prese dinse siano
correttamente fissati.(figura 2B)
FIGURA A
5) Misure elettriche a macchina spenta
Con multimetro digitale settato in prova diodi controllare i
seguenti componenti (tensioni giunzioni non inferiori a
0.2V):
A) Ponte raddrizzatore D1 (figura 3).
B) IGBT Q1, Q2 (assenza di cortocircuiti tra collettoregate e collettore-emettitore figura 4).
C) Diodi secondari D21, D22, D23 tra anodo e catodo
(figura 4).
NB. La verifica pub essere svolta senza rimuovere la
scheda: un puntale sul dissipatore diodi secondari e
l’altro in sequenza sulle 2 uscite del trasformatore di
potenza.
Tolleranza ampiezza: ±10%
Frequenza: 65KHz ± 10%
NB. Nel caso tale segnale non sia presente pu b rendersi
necessaria al sostituzione dell’integrato U2 (figura 3).
Con multimetro digitale settato in ohm controllare i
seguenti componenti:
A) Resistenza R1: 47ohm 7W ±5% (precarica figura 3).
B) Resistenze R21,R27: 22ohm 13W ±5% (snubber
primario figura 3).
C) Resistenza R31: 10ohm 5W ±5% (snubber
secondario figura 3).
D) Prova di continuitB capsula termostatica su
trasformatore di potenza: pulire le piazzole di J4 dalla
vernice e misurare la resistenza tra le due piazzole
della stessa, che deve essere circa 0 ohm (figura 2B).
C) Con un multimetro digitale settato in volt appoggianre il
puntale negativo alla massa di U1 e con il puntale
positivo controllare i seguenti punti:
- verificare che la tensione tra il pin 1 di U1 e massa sia
pari a +18V ±1V (figura 3).
- verificare che la tensione tra il pin 3 di U1 e massa sia
pari a +15V ±0.5V (figura 3).
- verificare che la tensione tra il pin 2 di U2 e massa sia
pari a +13V ±1V (figura 3).
- verificare che la tensione tra il pad J5 e massa sia pari
- 12 -
TECNICA 1400 - 1600
Spegnere la macchina e scollegare l’oscilloscopio.
F) Riaccendere la macchina a 230Vac e verificare che
dopo il transitorio di accensione essa non sia ancora in
allarme (led giallo D26 allarme sia spento figura 3).
a +13V ±1V (figura 3).
D) Predisporre l’oscilloscopio con sonda x10 collegata tra
gate (sonda) ed emettitore (massa) dell’IGBT Q1.
Verificare che la forma d’onda visualizzata sia analoga
a quella di figura B.
N.B. Nel caso di allarme permanente (se tale condizione
non P da imputare a malfunzionamento della scheda
controllo) potrebbe essere guasto il foto-accoppiatore
ISO1 (figura 3).
FIGURA B
Prove previste per TECNICA 1600:
Le prove in questo caso sono del tutto analoghe e possono
essere svolte con lo stessa modalitB.
7) Riparazione, sostituzione schede
Qualora la riparazione della scheda risulti complessa o
impossibile procedere alla sostituzione integrale della
stessa.
La scheda P contraddistinta da un codice a 6 cifre
(serigrafato in bianco su lato componenti dopo la sigla
TW). Tale codice rappresenta il riferimento per una
eventuale sostituzione: Telwin si riserva sulla possibilitB di
fornire schede con diverso codice ma compatibili.
Attenzione: prima di inserire una nuova scheda
controllare attentamente che questa non abbia subito
danni dovuti al trasporto. Le schede da noi fornite vengono
precedentemente collaudate quindi, dopo una corretta
sostituzione, se il guasto permane controllare i rimanenti
elementi della macchina. Se non espressamente richiesto
dalla procedura non agire mai sui trimmer delle schede.
Tolleranza ampiezza: ±10%
Frequenza: 65KHz ± 10%
Ripetere tale prova su Q2.
N.B. Nel caso tale segnale non sia presente potrebbero
essere interessati dal guasto il circuito driver degli IGBT
(figura 4) oppure la scheda di controllo (figura 3, in
quest’ultimo caso si consiglia la sostituzione della stessa).
RIMOZIONE DELLA SCHEDA POTENZA (figura 2A)
- Su macchina scollegata dalla rete staccare tutti i
cablaggi collegati alla scheda.
- Togliere la manopola di regolazione della
corrente
posta sul pannello frontale della macchina ( figura 1).
- Tagliare eventuali fascette che vincolano la scheda (es.
su cavo di alimentazione e collegamenti primari)
- Svitare con un cacciavite, dal lato saldature, le due viti
che fissano le prese dinse allo stampato (figura 2B).
- Svitare con un cacciavite le 4 viti che fissano la scheda
al fondo (2 viti nel lato componenti della scheda, e 2 nel
fondo della macchina figura 2B).
- Tolte le viti rimuovere la scheda dal fondo sollevandola
verso l’alto.
NB. Per il montaggio procedere in senso inverso non
dimenticando di inserire le rondelle dentate sulla vite di
massa.
E) Predisporre l’oscilloscopio con sonda x10 collegata tra
il pin 9 di strip J6 (sonda) e il case di U1 (massa) (figura
3).
Verificare che la forma d’onda visualizzata sia analoga a
quella di figura C.
Verificare che la tensione d’uscita tra OUT+ e OUT- sia
pari a 85V ±10V.
FIGURA C
A)Si richiama l’attenzione sulla procedura di
sostituzione degli IGBT: (figura 4).
I 2 IGBT sono applicati su 2 diversi dissipatori e ogni
qualvolta si proceda con la sostituzione devono essere
sostituiti entrambi
- Svitare le viti che fissano il dissipatore alla scheda per
sostituire Q1.(figura 2B)
- Svitare le viti che fissano il dissipatore alla scheda per
sostituire Q2 (figura 2B)
- Rimuovere i 2 IGBT Q1,Q2 e i 2 diodi D20, D14
dissaldando i reofori e liberare inoltre le piazzole dello
stampato dallo stagno.
- Rimuovere i 2 dissipatori dalla scheda.
- Togliere la molle che bloccano i 2 IGBT.
L’ ampiezza di picco 0.5V ± 20%
- Prima di procedere alla sostituzione verificare che non
siano danneggiati anche i componenti che pilotano gli
- 13 -
TECNICA 1400 - 1600
IGBT:
- Con multimetro settato in ohm controllare su stampato
che non vi sia cortocircuito tra 1° e 3° piazzola (tra gate
ed emettitore) in corrispondenza di ogni componente.
- Alternativamente le resistenze R22 e R29 potrebbero
essere scoppiate e/o i diodi D12, D15, D17 e D19 non in
grado di funzionare a una tensione di Zener corretta
(questo sarebbe stato rilevato nelle prove preliminari).
- Pulire i dissipatori da eventuali asperitB o sporcizie. Nel
caso gli IGBT siano scoppiati P possibile che i
dissipatori siano stati danneggiati in modo irreversibile:
in tal caso sostituirli.
- Applicare la pasta termoconduttiva seguendo le
prescrizioni generali.
- Inserire i nuovi IGBT tra dissipatore e molla facendo
attenzione a non danneggiare il componente nella fase
di montaggio (la molla deve essere inserita a pressione
sul dissipatore in modo da bloccare il componente)
- Depositare i dissipatori assieme ai nuovi IGBT e ai
diodi primari D14 e D20 (ATTENZIONE! Controllare la
presenza dell’isolante tra il case del diodo D20 e il
dissipatore) nelle piazzole dello stampato,
interponendo tra dissipatore e stampato 4 distanziali (2
per ogni dissipatore) e fissarli con le viti (coppia di
serraggio viti 1 Nm ±20%).
- Saldare i terminali prestando attenzione che lo stagno
non coli lungo gli stessi.
- Tagliare su lato saldature la parte sporgente dei reofori
e verificare che gli stessi non siano in corto (in
particolare tra gate ed emettitore).
C) Scheda controllo (figura 3)
Qualora il guasto risieda su scheda controllo P vivamente
consigliata la sostituzione della stessa senza ulteriori
interventi.
Per rimuoverla tranciare e poi dissaldare dalla scheda di
potenza il connettore che la tiene fissata in modo
perpendicolare allo stampato quindi, sostituirla e risaldare
il connettore.
COLLAUDO DELLA MACCHINA
Il collaudo va svolto su macchina assemblata prima della
chiusura con il mantello.
Durante le prove e’ vietato commutare i selettori o azionare
il telerruttore del carico ohmico con macchina in funzione.
Predisposizione alle prove.
A) Collegare tramite cavi dotati di apposite prese dinse la
macchina al carico statico (cod.802110).
B) Predisporre l’oscilloscopio a 2 canali.
C) Collegare la sonda (CH1) di tensione x 100 tra
collettore (sonda) ed emettitore (messa) dell’IGBT Q1.
D) Collegare la sonda (CH2) di tensione x 10 tra PIN 9 di
strip J6 (sonda) ed emettitore.
E) Collegare la presa di alimentazione della macchina al
variac.
Prove previste per TECNICA 1400.
A) Prova a carico medio:
- Con carico disinserito accendere il variac e l’interruttore
generale della macchina.
- Portare progressivamente la tensione di alimentazione
da 0V a 230Vac, verificare che il relP di precarica si
chiuda, il ventilatore entri in funzione correttamente e il
led D2 di alimentazione si accenda.
- Predisporre il carico statico con commutatori settati
come da tabella di figura D, su pannello frontale
posizionare il potenziometro della corrente di saldatura
al valore 60A e accendere l’alimentazione:
- Verificare che le forme d’onda di tensione visualizzate
con oscilloscopio siano analoghe a quelle di figura D.
B) Si richiama l’attenzione sulla procedura di
sostituzione dei diodi secondari:(figura 4).
I 3 DIODI SECONDARI sono applicati sullo stesso
dissipatore e ogni qualvolta si procede con la sostituzione
devono essere sostituiti tutti e tre:
- Svitare le viti che fissano il dissipatore alla scheda per
sostituire D21, D22 e D23.
- Rimuovere i 3 diodi secondari D21, D22 e D23
dissaldando i reofori e liberare inoltre le piazzole dello
stampato dallo stagno.
- Rimuovere il dissipatore dalla scheda.
- Togliere la molle che bloccano i 3 diodi.
- Pulire il dissipatore da eventuali asperitB o sporcizie.
Nel caso i diodi siano scoppiati P possibile che il
dissipatore sia stato danneggiato in modo irreversibile:
in tal caso sostituirlo.
- Applicare la pasta termoconduttiva seguendo le
prescrizioni generali.
- Inserire i nuovi diodi tra dissipatore e molla facendo
attenzione a non danneggiare il componente nella fase
di montaggio (la molla deve essere inserita a pressione
sul dissipatore in modo da bloccare il componente).
- Depositare il dissipatore con i nuovi componenti nelle
piazzole dello stampato e fissare con le viti (coppia di
serraggio viti 1 Nm ±20%).
- Saldare i terminali prestando attenzione che lo stagno
non coli lungo gli stessi.
- Tagliare su lato saldature la parte sporgente dei reofori
e verificare che gli stessi non siano in corto (tra catodo e
anodo).
NB. Verificare che la resistenza (R31) e il condensatore
(C30) di snubber siano saldati correttamente sullo
stampato (figura 3).
FIGURA D
CH1 ampiezza massima 320V ± 10%
CH2 ampiezza di picco 4V ± 10%
0
Tensione ai capi del carico: 20.5V ±5%
Corrente sul carico: 60A ±3%
B) Prova a carico nominale:
- Predisporre il carico statico con commutatori settati
- 14 -
TECNICA 1400 - 1600
-
come da tabella di figura E, su pannello frontale
posizionare il potenziometro della corrente di saldatura
tutto in senso orario (massimo)
e accendere
l’alimentazione.
Verificare che le forme d’onda di tensione e corrente
visualizzate con oscilloscopio siano analoghe a quelle
di figura E.
D) Prova di durata e chiusura macchina:
- Nelle condizioni di carico della figura E e con
potenziometro di regolazione della corrente al
massimo, accendere la macchina e lasciarla funzionare
fin o all 'in ter ven to del le cap sul e ter mos tat ich e
(macchina in allarme).
- Verificato il corretto posizionamento dei cablaggi interni
assemblare definitivamente la macchina.
E) Prova di saldatura:
Con macchina predisposta secondo le prescrizioni del
manuale istruzione provare a saldare con corrente 80A
(elettrodo diam. 2.5 mm): controllare il comportamento
dinamico della stessa.
FIGURA E
Prove previste per TECNICA 1600:
Le prove previste per Tecnica 1600 sono analoghe alle
precedenti e possono essere svolte con le stessa modalitB
ad esclusione di quelle con carico nominale (vedi B) e
verifica tensioni su diodi secondari (vedi C).
NB. A carico nominale:
- Predisporre il carico statico con commutatori settati
come in tabella 1, su pannello frontale posizionare il
potenziometro della corrente di saldatura tutto in senso
orario (massimo) e accendere l’alimentazione.
- Verificare che le forme d’onda di tensione e corrente
visualizzate con oscilloscopio siano analoghe a quelle
di figura E.
- Verificare il valore della corrente sul carico 149A±3%
con tensione 26V± 5%.
NB. Verifica tensione diodi secondari:
- Predisporre il carico statico con commutatori settati
come in tabella 1, su pannello frontale posizionare il
potenziometro della corrente di saldatura tutto in senso
orario (massimo) e accendere l’alimentazione.
- Verificare che le forme d’onda di tensione visualizzate
con oscilloscopio siano analoghe a quelle di figura F.
CH1 ampiezza massima 320V ± 10%
CH2 ampiezza di picco 8V ± 10%
Tensione ai capi del carico: 24.8V ±5%
Corrente sul carico: 120A ±3%
C) Verifica tensione diodi secondari:
- Collegare 2 sonde di tensione x100 tra le due uscite del
trasformatore di potenza T1 (sonde) e dissipatore
secondario (masse).
- Connesse le 2 sonde all’oscilloscopio e nelle condizioni
di carico secondo tabella di figura E accendere la
macchina e posizionare il potenziometro della corrente
al massimo (tutto in senso orario).
- Verificare che le forme d’onda delle tensioni visualizzate
con oscilloscopio siano analoghe a quelle di figura F.
Tabella 1
ATTENZIONE!
Le misure di tensione e corrente per TECNICA 1400 e 1600
devono essere effettuate ad una tensione di rete di almeno
220Vac.
La misura della tensione di rete va effettuata
sull’interruttore di alimentazione con macchina in funzione
alla massima potenza.
FIGURA F
Tolleranza ampiezza: ±10%
Il picco di tensione inversa non deve superare 150V
- 15 -
TECNICA 1400 - 1600
RIFERIMENTI ILLUSTRATI
FIG. 1
POTENZIOMETRO
REGOLAZIONE
CORRENTE
VITI TENUTA
MANTELLO
LED
ALIMENTAZIONE
LED
ALLARME
VITI TENUTA
MANTELLO
PRESE DINSE
FIG. 2A
FIG. 2B
COLLEGAMENTI
INTERRUTTORE
DI ALIMENTAZIONE
INTERRUTTORE
DI ALIMENTAZIONE
FILI VENTILATORE
CONDENSATORI
FILTRO
VITE TENUTA
SCHEDA
INDUTTANZA
FILTRO
PIAZZOLE
VENTILATORE
(J5+, J5-)
REOFORI REOFORI
14
Q2
VITE TENUTA
SCHEDA
SCHEDA POTENZA
VITI
FISSAGGIO
COLLEGAMENTI
PER PRESE
DINSE
VITI
FISSAGGIO
DISSIPATORE
IGBT Q2
VITI
FISSAGGIO
DISSIPATORE
IGBT Q1
DISSIPATORI
IGBT
FONDO
VENTILATORE
VITE
FISSAGGIO
DISSIPATORE
SECONDARIO
DISSIPATORE
TRASFORMATORE
DIODI
DI POTENZA
SECONDARI
FIG. 3
D23,D22,D21
REOFORI
VITE TENUTA
SCHEDA
PIAZZOLE
CAPSULA
TERMOSTATICA
J4
VITE
FISSAGGIO
DISSIPATORE
SECONDARIO
VITE TENUTA
SCHEDA
REOFORI
REOFORI
Q1
D20
FIG. 4
PONTE A DIODI D1
C3
RV1
R1
RELÈ K1
TRASFORMATORE
FLY BACK
U2
SCHEDA
CONTROLLO
U1
R7
IGBT Q2
DRIVER IGBT
DIODO
PRIMARIO
D14
LED
D2
LED
D26
C2
R21
ISO 1
R27
DISSIPATORE
PRIMARIO
DISSIPATORE
SECONDARIO
R31 E C30
CAPSULA
TERMOSTATICA
DIODO PRIMARIO
D20
- 16 -
IGBT Q1
D21
D22
D23
DIODI SECONDARI
TECNICA 1400 - 1600
ELENCO PEZZI DI RICAMBIO - LISTE PIECES DETACHEES
SPARE PARTS LIST - ERSATZTEILLISTE - PIEZAS DE REPUESTO
Esploso macchina, Dessin appareil, Machine drawing, Explosions Zeichnung des Geräts, Diseño seccionado maquina.
13
11
15
12
21
16
24
19
25
23
20
7
1
2
6
4
3
10
8
22
9
18
14
5
17
Per richiedere i pezzi di ricambio senza codice precisare: codice del modello; il numero di matricola; numero di riferimento del particolare sull'elenco ricambi.
Pour avoir les pieces detachees, dont manque la reference, il faudra preciser: modele, logo et tension de I'appareil; denomination de la piece; numero de matricule
When requesting spare parts without any reference, pls specify: model-brand and voltage of machine; list reference number of the item; registration number
Wenn Sie einen Ersatzteil, der ohne Artikel Nummer ist, benoetigen, bestimmen Sie bitte Folgendes: Modell-zeichen und Spannung des Geraetes; Teilliste Nuemmer; Registriernummer
Por pedir una pieza de repuesto sin referencia precisar: modelo-marca e tension de la maquina; numero di riferimento de lista; numero di matricula
- 17 -
TECNICA 1400 - 1600
REF.
1
2
3
4
5
6
7
8
ELENCO PEZZI DI RICAMBIO
PIECES DETACHEES
SPARE PARTS LIST
ERSATZTEILLISTE
PIEZAS DE REPUESTO
Potenziometro
Potentiometre
Potentiometer
Potentiometer
Potenciometro
Interruttore
Interrupteur
Switch
Schalter
Interruptor
Scheda Controllo
Platine De Control
Control Pcb
Steurungskarte
Tarjeta De Controlo
Cavo Alimentazione
Cable D'alimentation
Mains Cable
Netzkabel
Cable De Alimentacion
Ventilatore
Ventilateur
Fan
Ventilator
Ventilador
Raddrizzatore
Redresseur
Rectifier
Gleichrichter
Rectificador
Induttanza Filtro
Inductance Filter
Filter Inductance
Filter Drossel
Induccion Filtro
Induttanza
Inductance
Inductance
Drossel
Induccion
REF.
9
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ELENCO PEZZI DI RICAMBIO
PIECES DETACHEES
SPARE PARTS LIST
ERSATZTEILLISTE
PIEZAS DE REPUESTO
Trasformatore Potenza
Trasformateur Puissance
Power Transformer
Leistungstransformator
Transformador De Potencia
Pressacavo
Presse Cable
Cable Bushing
Kabelhalter
Prensa Cable
Fibbia Per Cinghia
Boucle Pour Courroie
Belt Buckle
Gurtschnalle
Hebilla Para Correa
Aggancio Per Cinghia
Accrochage Pour Courroie
Belt Hook
Gurthaken
Gancho Para Correa
Cinghia
Courroie
Belt
Gurt
Correa
Fondo
Chassis
Bottom
Bodenteil
Fondo
Mantello
Capot
Cover
Deckel
Panel De Cobertura
Presa Dinse
Prise Dix
Dinse Socket
Dinse Steckdose
Enchufe Dinse
REF.
17
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19
20
21
22
23
24
ELENCO PEZZI DI RICAMBIO
PIECES DETACHEES
SPARE PARTS LIST
ERSATZTEILLISTE
PIEZAS DE REPUESTO
Diodo
Diode
Diode
Diode
Diodo
Kit Igbt + Diodo
Kit Igbt + Diode
Kit Igbt + Diode
Kit Igbt + Diode
Kit Igbt + Diodo
Kit Scheda Completa
Kit Platine Complete
Kit Complete Card
Kit Komplette Karte
Kit Tarjeta Completa
Pwm Controller
Pwm Controller
Pwm Controller
Pwm Controller
Pwm Controller
Kit Manopola
Kit Poignee
Knob Kit
Griff Kit
Kit Manija
Condensatore
Condensateur
Capacitor
Kondensator
Condensador
Resistenza
Resistance
Resistor
Widerstand
Resistencia
Rele'
Relais
Relais
Relais
Relais
REF.
ELENCO PEZZI DI RICAMBIO
PIECES DETACHEES
SPARE PARTS LIST
ERSATZTEILLISTE
PIEZAS DE REPUESTO
25
Trasformatore
Transformateur
Transformer
Transformator
Transformador
REF.
ELENCO PEZZI DI RICAMBIO
PIECES DETACHEES
SPARE PARTS LIST
ERSATZTEILLISTE
PIEZAS DE REPUESTO
Scheda tecnica di riparazione:
Con lo scopo di migliorare il servizio, alla fine di ogni riparazione chiediamo ad ogni Centro Assistenza di
compilare e restituire a Telwin la scheda tecnica riportata nella pagina seguente.
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TECNICA 1400 - 1600
Centri assistenza autorizzati
Scheda riparazione
Data:
Modello macchina:
Matricola:
Ditta:
Tecnico:
In quale ambiente ha lavorato la macchina:
Cantiere
Officina
Altro:
Alimentazione:
Gruppo elettrogeno
Da rete senza prolunga
Da rete con prolunga m:
Stress meccanici subiti dalla macchina.
Descrizione:
Grado di sporcizia.
Distribuzione della sporcizia nella macchina
Descrizione:
Tipo di guasto
Sigla componente
Sostituzione scheda potenza:
Ponte raddrizzatore
si
Problemi riscontrati durante la riparazione:
Condensatori elettrolitici
Relè
Resistenza precarica
IGBT
Reti snubber
Diodi secondari
Potenziometro
Altro
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no
TELWIN S.p.A. - Via della Tecnica, 3
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