TECNOLOGIE FARMACEUTICHE

TECNOLOGIE FARMACEUTICHE
•  Prof. S. Scalia
•  Dip. Scienze Chimiche e Farmaceutiche
•  Corso : Lezioni teoriche + laboratorio
•  Esame: scritto + orale (relazione del laboratorio) - appelli consecutivi ?
•  Principi di Tecnologie Farmaceutiche (Ambrosiana);
•  Pharmaceutics : the science of dosage forms – M.E. Aulton – Churcill Livingstone
-  Martin’s Physical Pharmacy and Pharmaceutical Sciences
-  Modern Pharmaceutics
•  FU XII; European Pharmacopea 8.0 ed. (2 vol. + 8 suppl. –jan. 2015)
Obiettivi
Lezioni teoriche
• 
Formulazione delle forme farmaceutiche solide, semisolide e liquide
• 
Caratterizzazione chimico-fisica dei farmaci ed eccipienti
• 
Fasi di produzione delle forme farmaceutiche
Esercitazioni
• 
Realizzazione pratica di formulazioni
• 
Controllo tecnologico delle forme farmaceutiche secondo FU, EU
• Pharmaceutical Technology, 2010- 40% of commercial drugs and 60% of drug under development
are poorly soluble
• Pharmaceutical Technology, 2010 – biotherapeutics represent 7.5% of all drugs on the market
(growing rate 15% compared to 7% for pharmaceuticals)
DRUG DEVELOPMENT
DRUG DEVELOPMENT PROCESSES
FARMACO - MEDICINALE
q Qualità
q Efficacia
q Sicurezza
Qualitá intrinseca di un prodotto farmaceutico
* Qualitá degli ingredienti (materia prima attiva e non attiva)
* Rispetto delle norme di buona fabbricazione (GMP)
* Specifiche e stabilitá del prodotto finale
* Qualitá della confezione, etichetta e “leaflet”
* Bioequivalenza
* Condizioni di trasporto e conservazione
La qualitá di un prodotto farmaceutico,
si riferisce sempre alla “coppia prodotto – fabbricante”
CONTROLLO DI QUALITA’ DEI FARMACI
• Determinazione
identità e purezza delle materie prime e degli
intermedi;
• Determinazione identità e purezza del principio attivo;
• Identificazione impurezze presenti;
• Determinazione della cinetica e dei prodotti di degradazione del p.a. ;
• Determinazione identità e purezza degli eccipienti;
• Determinazione della cinetica e dei prodotti di degradazione nella
formulazione finale;
• Fornire uno standard di riferimento
Gas cromatografia dei solventi residui
Nel processo di produzione della Nifedipina (ipertensione) lo scopo della GC è
l’identificazione e la quantificazione dei solventi residui: in questo caso il cloruro di
metilene utilizzato per lo spray-drying.
Dal tabulato:
% di CH2Cl2 =
0,349%
Le specifiche di produzione prevedono un contenuto massimo di CH2Cl2 dell’1%
Analisi sulle compresse rivestite
Sostanze correlate
La nifedipina [4-(2'-nitrofenil)-2,6-dimetil-3,5-dicarbometossi-1,4-diidropiridina ] è
un principio attivo fotosensibile alla luce; i suoi derivati di fotodegradazione sono:
•  il nitroderivato [4-(2'-nitrofenil)-2,6-dimetil-3,5-dicarbometossi-piridina]
•  il nitrosoderivato [4-(2'-nitrosofenil)-2,6-dimetil-3,5-dicarbometossi-piridina]
Il saggio per quantificare questi derivati viene condotto in HPLC
Le specifiche di produzione forniscono
questi limiti:
•  Nitroderivato ≤ 0,1%
•  Nitrosoderivato ≤ 0,1% Impurezze calcolate dal
cromatogramma:
•  Nitroderivato = 0,08%
•  Nitrosoderivato = 0,02%
FARMACOPEA
!
•  !La Farmacopea è un complesso di disposizioni tecniche e amministrative rivolte
a permettere il controllo della qualità dei medicamenti, mediante l'indicazione di
metodiche di controllo analitico e tecnologico, delle specifiche di qualità, dei
metodi di preparazione e della formulazione.!
!
•  Tali norme o specifiche debbono costituire la garanzia per la sicurezza dell'uso
dei medicinali da parte dei pazienti. !
!
•  Farmacopea Ufficiale Italiana!
!
•  In Europa vi è stata un'armonizzazione sopranazionale dei testi delle principali
Farmacopee attraverso la compilazione della Farmacopea Europea !
!
•  Farmacopea.EU - Farmacopea.Giapponese -Farmacopea. USA : ICH (International
Conference Harmonization)!
•  DOSSIER / Common Technical Document
Farmacopea
La Farmacopea Ufficiale della Repubblica Italiana è costituita dalla
Farmacopea Europea e dalla Farmacopea Ufficiale It.
I testi attualmente in vigore sono:
XII Edizione della Farmacopea Ufficiale (marzo 2009)
• 
L’obbligo di detenzione in Farmacia è relativo solo alla F.U.I. (Testi
europei tradotti; preparazioni galeniche : galenici magistrali -galenici
officinali)
8th Edition EUROPEAN PHARMACOPOEIA (1/2014)
• Supplementi 8.1, 8.2, 8.3, alla 8th Edizione
(8.8, 1-1-2016)
Farmacopea Europea
European Pharmacopoeia – 8° edition
( 2 volumi + supplementi )
V.
VI.
IX
PREFAZIONE
PREFAZIONE ALLA VI EDIZIONE DELLA FARMACOPEA EUROPEA
XI
INTRODUZIONE ALLA VI EDIZIONE DELLA FARMACOPEA EUROPEA
XVII
COMMISSIONE PERMANENTE PER LA REVISIONE E LA PUBBLICAZIONE DELLA
FARMACOPEA UFFICIALE
XXIII
COMMISSIONE DELLA FARMACOPEA EUROPEA
XXV
CONTENUTO DELLA XII EDIZIONE
XXX
Materiali /
Contenitori
I.
II.
III.
IV.
Metodi
di Analisi
Prescrizioni
Generali
Farmacopea Ufficiale della Repubblica Italiana –
XIICONTENUTO
Edizione
CAPITOLI GENERALI
321
337
4.
5.
Materiali usati nella fabbricazione di contenitori e Contenitori
3.1.
Materiali usati nella fabbricazione di contenitori
3.2.
Contenitori
Reattivi
Argomenti generali
445
447
495
519
673
MONOGRAFIE
Monografie generali
825
Forme farmaceutiche
883
Materie prime
943
Preparazioni farmaceutiche specifiche
1015
Preparazioni omeopatiche
1327
TABELLE
1341
NORME DI BUONA PREPARAZIONE DEI MEDICINALI IN FARMACIA
1415
NORME DI BUONA PREPARAZIONE DEI RADIOFARMACI PER MEDICINA NUCLEARE
Decreto di recepimento della 6! edizione della Farmacopea Europea
1427
1440
Decreto di recepimento dei supplementi 6.1, 6.2 e 6.3 alla 6! edizione della Farmacopea Europea
1533
INDICE
1545
VII
Indice
3.
Reattivi
2.8.
2.9.
Argomenti
Generali
19
21
27
123
133
167
191
261
Forme
Monografie
Farmaceutiche
Generali
Metodi di analisi
2.1.
Apparecchiature
2.2.
Metodi generali fisici e fisico-chimici
2.3.
Identificazione
2.4.
Saggi limite
2.5.
Saggi
2.6.
Saggi biologici
2.7.
Dosaggi biologici
Materie
Prime
2.
Metodi generali di farmacognosia
Saggi e procedimenti tecnologici
3
5
16
Preparazioni
Prescrizioni generali
1.
Prescrizioni generali della Farmacopea Europea
1. FU1 Prescrizioni generali della Farmacopea Ufficiale
Preparazioni Farmaceutiche
Omeopatiche Specifiche
1.
Farmacopea I. XII
Bagno maria. Il termine ‘‘bagno-maria’’ significa un
bagno di acqua bollente a meno che non venga indicata
acqua ad un’altra temperatura. Possono essere usati
altri metodi di riscaldamento a condizione che la temperatura sia vicina, ma non superiore ai 100 !C o alla
temperatura prescritta.
Seccare e calcinare a massa costante. I termini ‘‘seccare
a massa costante’’ e ‘‘calcinare a massa costante’’ significano che due pesate consecutive non differiscono per
piu' di 0,5 mg; la seconda pesata viene effettuata dopo
un ulteriore periodo di essiccamento o calcinazione
appropriato alla natura e quantita' del residuo.
Dove e' prescritto l’essiccamento utilizzando una delle
espressioni ‘‘in essiccatore’’ o ‘‘nel vuoto’’, esso viene
effettuato usando le condizioni descritte in 2.2.32.
Perdita all’essiccamento.
Reattivi. La realizzazione corretta delle procedure analitiche descritte nella Farmacopea e la attendibilita' dei
risultati dipende, in parte, dalla qualita' dei reattivi usati.
Espressione del contenuto. Nel definire il contenuto, l’espressione ‘‘per cento’’ viene usata, a seconda delle circostanze, con uno dei seguenti due significati:
^
per cento m/m (percentuale, massa su massa)
esprime il numero di grammi di sostanza in 100
grammi di prodotto finale;
^
per cento V/V (percentuale, volume su volume)
esprime il numero di millilitri di sostanza in
100 millilitri di prodotto finale.
L’espressione ‘‘parti per milione (ppm)’’ si riferisce a
massa su massa, se non diversamente specificato.
Temperatura. Quando una procedura analitica indica una
temperatura senza specificarla numericamente, le espressioni generali utilizzate hanno i seguenti significati:
In congelatore:
In frigorifero:
In luogo fresco:
a temperatura ambiente
sotto - 15 !C
tra
2 !C e 8 !C
tra
8 !C e 15 !C
tra
15 !C e 25 !C
1.1.3. CAPITOLI GENERALI
Contenitori (recipienti). I materiali utilizzati nella fabbricazione dei contenitori (recipienti) sono descritti nel
capitolo generale 3.1.
Le denominazioni generali utilizzate per i materiali ed in
particolare per le materie plastiche, comprendono ciascuna una gamma di prodotti che differiscono non solo
7
Metodi
di Analisi
Materiali /
Contenitori
Reattivi
Argomenti
Generali
Il termine ‘‘etanolo’’ senza altra qualificazione significa
etanolo anidro. Il termine ‘‘alcool’’ senza qualificazione
significa etanolo (96 per cento V/V). Altre diluizioni di
etanolo sono indicate con il termine ‘‘alcool’’ seguito
dall’indicazione della percentuale, in volume di etanolo
(C2H6O), richiesta.
Forme
Monografie
Farmaceutiche
Generali
Se non diversamente prescritto, i saggi comparativi
vengono effettuati in tubi identici di vetro incolore, trasparente, neutro aventi un fondo piatto; i volumi di
liquido prescritti debbono essere usati per tubi con un
diametro interno di 16 mm; tubi con un diametro
interno piu' grande possono essere usati a condizione
che il volume di liquido usato venga adeguato (2.1.5).
Volumi uguali dei liquidi da comparare vengono esaminati secondo l’asse verticale dei tubi contro un fondo
bianco o, se necessario, contro un fondo nero. L’esame
viene effettuato con luce diffusa. Tutti i solventi impiegati in un saggio o dosaggio che prevede l’uso di un
indicatore vengono preventivamente neutralizzati in
presenza di quell’indicatore, a meno che non sia
prescritto un saggio in bianco.
Materie
Prime
Se non diversamente prescritto, le procedure analitiche
vengono effettuate ad una temperatura compresa tra
15 !C e 25 !C.
Preparazioni
Apparecchi e procedure. La vetreria volumetrica soddisfa ai requisiti di Classe A delle appropriate Norme
Internazionali stabilite dalla Organizzazione Internazionale di Normalizzazione.
Solventi. Il termine ‘‘soluzione’’, senza indicazione
del solvente, indica una soluzione acquosa. Quando
l’uso dell’acqua e' prescritto o implicito per le procedure analitiche descritte nella Farmacopea o per la
preparazione dei reattivi, l’acqua usata deve essere
conforme alle specifiche della monografia Acqua depurata (0008), ma per la maggior parte delle utilizzazioni
non sono necessarie, le specifiche per le endotossine
batteriche (Acqua depurata in grande vulume) e per la
contaminazione microbica (Acqua depurata ripartita in
contenitori). Il termine ‘‘acqua distillata’’ indica acqua
depurata preparata mediante distillazione.
Preparazioni Farmaceutiche
Omeopatiche Specifiche
EØ tuttavia ammesso che, in certi casi, la precisione con la
quale le quantita' vengono indicate non corrisponda al
numero di cifre significative indicato in uno specifico
limite numerico. Le pesate e le misure vengono in questo
caso effettuate con un sufficiente grado di accuratezza.
I reattivi sono descritti nel capitolo generale 4.
Si assume che i reattivi utilizzati siano di qualita' analitica;
per alcuni reattivi, i saggi per determinare la loro adeguatezza sono inclusi nelle specifiche.
Indice
puo' essere impiegato un cilindro o una pipetta graduata.
I volumi indicati in microlitri vengono misurati
mediante una micropipetta o microsiringa.
Prescrizioni
Generali
Prescrizioni generali della Farmacopea Europea
Farmacopea I. XII
1.FU.3. DROGHE VEGETALI
Oltre a quanto previsto nella monografia generale
‘‘Droghe vegetali’’ e nel capitolo 2.8 Metodi di farmacognosia le droghe vegetali devono:
I.R.
Infrarosso.
p.i.
Preparazione iniettabile.
U.V.
Ultravioletto.
Var
Varieta'.
EOPS
Esenti da organismi patogeni specificati.
UFC
Unita' formante colonia.
UFP
Unita' formante pustola o unita' formante
placca.
1.FU.5. SINONIMI ED ESPRESSIONI
Nelle monografie e in altri testi della Farmacopea si usa
molto sovente, in luogo del termine ‘‘Contenitore’’, il
sinonimo ‘‘Recipiente’’; cio' vale in particolare per la
sezione ‘‘Conservazione’’ delle forme farmaceutiche
finite nella quale si impiega anche l’espressione ‘‘in confezione ben chiusa’’.
Metodi
di Analisi
Materiali /
Contenitori
Bagno maria.
Reattivi
b.m.
Argomenti
Generali
1.FU.4. ABBREVIAZIONI
Forme
Monografie
Farmaceutiche
Generali
Conservazione. I gas medicinali possono essere conservati sia allo stato liquido che allo stato di gas compresso; nel caso di conservazione in bombole allo stato
di gas compresso o liquefatto, occorre rispettare la specifica normativa in vigore.
^
contenere, quando non sia fissato un limite, non
piu' del 10 per cento di umidita' (perdita all’essiccamento);
se importate, rispondere a quanto stabilito dalle
relative vigenti norme comunitarie.
Materie
Prime
Titolo delle monografie. Il titolo delle monografie dei
gas medicinali costituiti da ‘‘ossidi’’ evidenzia per primo
il nome dell’elemento diverso dall’ossigeno (i.e. carbonio diossido, azoto protossido). Questo stesso criterio
e' stato usato anche per i nomi di tutti gli ossidi che sono
presenti nei titoli di altri testi di farmacopea; i termini
tradizionali (ossido di azoto, ossido di carbonio, ecc.)
trovano comunque spazio, discorsivamente, nell’ambito
di singoli testi.
Definizione. Si definiscono gas medicinali i gas la cui
monografia e' presente nella farmacopea come il carbonio diossido (anidride carbonica), l’aria medicinale, l’azoto, l’ossigeno, l’azoto protossido.
Sono assimilate ai gas medicinali le miscele ottenute tra
i gas sopraindicati, le cui caratteristiche ovviamente
corrispondono alle caratteristiche indicate nelle specifiche monografie.
^
zioni
utiche
iche
1.FU.2. GAS MEDICINALI
Prescrizioni
Generali
Prescrizioni generali della Farmacopea Ufficiale
tura ambiente.
Quando richiesto, i contenitori per compresse soddisfano alle specifiche dei Materiali usati nella fabbricazione di contenitori (3.1. e sottosezioni) e Contenitori
(3.2. e sottosezioni).
ETICHETTE
Farmacopea I. XII
L’etichetta indica, se del caso, la quantita' totale del o
dei principi attivi per cerotto, la dose rilasciata
nell’unita' di tempo e l’area della superficie di rilascio.
0478
COMPRESSE
Compressae
Le specifiche di questa monografia non si applicano
necessariamente a preparazioni presentate come compresse destinate ad uso diverso dalla somministrazione
orale. Le specifiche per tali preparazioni si possono trovare, quando appropriato, in altre monografie generali,
per esempio: Preparazioni rettali (1145), Preparazioni
vaginali (1164) e Preparazioni oromucosali (1807).
Questa monografia non si applica a tavolette, liofilizzati,
paste e gomme per uso orale. Se giustificato e autorizzato,
le specifiche di questa monografia non si applicano alle
compresse per uso veterinario.
DEFINIZIONE
Le compresse sono preparazioni solide contenenti ciascuna una dose unica di uno o piu' principi attivi e ottenute usualmente per compressione di volumi uniformi
di particelle. Sono destinate alla somministrazione
orale. Alcune vengono inghiottite intere, alcune dopo
essere state masticate, altre sono disciolte o disperse in
acqua prima della somministrazione e altre ancora
sono tenute in bocca, dove viene liberato il principio
attivo.
Le particelle sono formate da uno o piu' componenti
attivi con o senza eccipienti come diluenti, leganti,
disaggreganti, sostanze atte a favorire lo scorrimento,
lubrificanti, sostanze in grado di modificare il comportamento della preparazione nel tubo digerente, coloranti autorizzati e aromatizzanti.
Le compresse sono di norma cilindri solidi regolari, con
le superfici di base piane o convesse e con i bordi che
890
Si possono distinguere varie categorie di compresse per
uso orale:
^
compresse non rivestite,
^
compresse rivestite,
^
compresse effervescenti,
^
compresse solubili,
^
compresse dispersibili,
^
compresse orodispersibili,
^
compresse a rilascio modificato,
^
compresse gastroresistenti,
^
compresse da utilizzare nella cavita' buccale.
PRODUZIONE
Le compresse sono preparate usualmente per compressione di volumi uniformi di particelle o di aggregati di particelle ottenuti per granulazione. Nella produzione di compresse si adottano opportune misure
atte ad assicurare che abbiano sufficiente resistenza
meccanica per evitare sbriciolamenti o rotture nelle
manipolazioni o trattamenti successivi. Questo puo'
essere dimostrato per mezzo dei saggi Friabilita' delle
compresse non rivestite (2.9.7) e Resistenza alla rottura
delle compresse (2.9.8). Le compresse masticabili sono
preparate in modo da assicurare che vengano facilmente rotte masticando.
Le compresse possono avere uno o piu' segni di rottura
in modo tale che le compresse stesse possono essere
suddivise in parti sia per facilitare l’assunzione del
medicinale che per adeguare la posologia. In quest’ultimo caso la suddivisione deve essere valutata ed autorizzata dalla competente autorita'. Per far si che il
paziente riceva la dose prescritta, deve essere valutata,
durante il processo di sviluppo del prodotto, l’adeguatezza dei segni di rottura nei confronti dell’uniformita'
di massa delle parti suddivise.
Ogni dose autorizzata deve soddisfare al seguente
saggio.
Prendere a caso 30 compresse, romperle a mano lungo i
segni di rottura per ogni compressa utilizzata per il saggio prendere solo una parte e scartare le altre. Pesare
individualmente ciascuna delle 30 parti e calcolare la
DETERMINAZIONE QUANTITATIVA
Disciogliere 0,500 g in una miscela di 40 ml di alcool R,
neutralizzato alla fenolftaleina R, e 20 ml di acqua R.
Aggiungere ancora una goccia di fenolftaleina soluzione R e titolare con sodio idrossido 0,1 M.
1 ml di sodio idrossido 0,1 M equivale a 40,25 mg di
C24H34O5.
Farmacopea I. XII
CONSERVAZIONE
Conservare in un recipiente ben chiuso, protetto dalla luce.
SAGGI
Acidum dehydrocholicum
Aspetto della soluzione. Disciogliere 0,500 g in una
miscela di 3,5 ml di acqua R e 1,5 ml di sodio idrossido
soluzione diluita R: la soluzione e' limpida (2.2.1) e non
piu' intensamente colorata della soluzione di riferimento G1 (Metodo I, 2.2.2).
H2O
Mr 402,5
Aqua valde purificata
Mr 18,02
Acidita' e alcalinita'. A 0,500 g aggiungere 50 ml di
acqua R, agitare per 5 min e filtrare. A 10 ml del filtrato
DEFINIZIONE
aggiungere una goccia di blu bromofenolo soluzione R.
altamente depurata e' destinata alla preparaIl liquido assume una colorazione blu-violetta e vira L’acqua
al
zione di medicinali per i quali e' necessaria acqua di alta
giallo-verde o al giallo per aggiunta di 0,5 ml di acido
qualita' biologica, eccetto quelli per cui deve essere
cloridrico 0,01 M.
Materiali /
Contenitori
C24H34O5
1927
ACQUA ALTAMENTE DEPURATA
Metodi
di Analisi
ACIDO DEIDROCOLICO
Prescrizioni
Generali
Acido deidrocolico
impiegata Acqua per preparazioni iniettabili (0169).
Fonde tra 233 !C e 242 !C o tra 237 !C e 242 !C se
impiegato per preparazioni parenterali. L’intervallo
tra l’inizio e il termine della fusione non deve essere
comunque superiore a 3 !C.
IDENTIFICAZIONE
Prima identificazione: A.
Seconda identificazione: B, C.
A. Esaminare mediante spettrofotometria di assorbimento infrarosso (2.2.24), in confronto con lo spettro ottenuto con acido deidrocolico SCR.
B. Disciogliere 5 mg circa in una miscela di 1 ml di
acido solforico R e una goccia di formaldeide R e
lasciare a riposo per 5 min. Aggiungere cautamente 5 ml di acqua R: la soluzione presenta una
colorazione gialla e una fluorescenza blu-verdastra.
Reattivi
Argomenti
Generali
Forme
Monografie
Farmaceutiche
Generali
Polvere soffice, bianca, praticamente insolubile in
acqua, solubile in acido acetico glaciale, in alcool con
lieve opalescenza e in cloroformio, moderatamente
solubile in etere. Si scioglie nelle soluzioni di idrossidi
e carbonati alcalini.
Per assicurare la qualita' appropriata dell’acqua, si
Cloruri (2.3.1). A 5,0 g aggiungere 50 ml di acqua R.
devono utilizzare procedure convalidate e si effettuano
Agitare per 5 min e filtrare. 15 ml del filtrato soddiil monitoraggio in-linea della conduttivita' elettrica e
sfano al saggio limite per i cloruri (100 ppm).
un regolare monitoraggio della crescita microbica.
L’acqua altamente depurata e' conservata e distribuita
Solfati (2.4.13). A 2,0 g aggiungere 100 ml di acqua R,
in condizioni designate a prevenire la crescita di microragitare per 5 min e filtrare. A 25 ml della soluzione
e ad evitare ogni altro tipo di contaminazione.
aggiungere 1 ml di acido cloridrico diluito R, scaldareganismi
a
Monitoraggio microbiologico. Durante la produzione e la
b.m. per 5 min, raffreddare e filtrare. Lavare il residuo
successiva conservazione debbono essere prese approcon 10 ml di acqua R, riunire le acque di lavaggio al filpriate misure per garantire che la conta microbiologica
trato limpido e diluire la soluzione a 50 ml con acqua R.
sia adeguatamente controllata e monitorata. Appropriati
La soluzione soddisfa al saggio limite per i solfati
livelli di allerta e di intervento vengono stabiliti per indi(0,045 per cento). Preparare la soluzione di riferimento
viduare evoluzioni indesiderabili. In condizioni normali
utilizzando 0,50 ml di acido solforico 0,005 M.
Materie
Prime
CARATTERI
competente per l’acqua destinata al consumo umano.
Bario. Bollire 2,0 g della sostanza in esame con 100 ml di
acqua R per 2 min, aggiungere 2 ml di acido cloridrico IRmetodi di produzione attuali prevedono per esempio
una doppia osmosi inversa associata ad altre tecniche
e bollire ancora per 2 min. Raffreddare, filtrare e lavare
appropriate come l’ultrafiltrazione e la deionizzazione.
il filtro con acqua R fino ad ottenere 100 ml di filtrato.
La corretta gestione e manutenzione del sistema sono
A 10 ml del filtrato aggiungere 1 ml di acido solforico
di fondamentale importanza.
diluito R: non si produce torbidita'.
un appropriato livello di intervento e' quello di una conta
Metalli pesanti (2.4.8). Calcinare 1 g della sostanza in
microbiologica di 100 UFC/ml, determinata mediante
esame e riprendere il residuo con 1 ml di acido nitrico
filtrazione su una membrana la cui dimensione nominale
diluito R. Evaporare a secco, aggiungere al residuo
1 ml di acido cloridrico diluito R e 19 ml di acqua R ed
eventualmente filtrare. 12 ml della soluzione soddisfano
946
al saggio limite B per i metalli pesanti. Preparare la
soluzione di riferimento utilizzando la soluzione standard di piombo (Pb 1 ppm) R.
Preparazioni
L’acido deidrocolico contiene non meno del 99,0 per
cento e non piu' dell’equivalente del 101,0 per cento di
acido 3,7,12-trioxo-5b-colan-24-oico, calcolato con
riferimento alla sostanza essiccata.
Potere rotatorio specifico (2.2.7). Preparare una soluzione al 2 per cento m/V della sostanza in esame in
PRODUZIONE
diossano R. Il potere rotatorio specifico e' compreso tra
L’acqua altamente depurata si prepara a partire da
+ 29,0! e + 32,5!.
acqua conforme alla normativa prevista dall’autorita'
razioni Farmaceutiche
patiche Specifiche
DEFINIZIONE
dei fori non e' piu' grande di 0,45 m, utilizza
R2A e almeno 200 ml di acqua altamente pu
incubando a 30-35 !C per non meno di 5 giorni.
Agar R2A
Estratto di lievito
0,5 g
Peptone proteoso
0,5 g
Idrolizzato di caseina
0,5 g
Glucosio
0,5 g
Amido
0,5 g
Potassio fosfato dibasico
0,3 g
Magnesio solfato amido
0,024 g
Sodio piruvato
0,3 g
Gelosio
15,0 g
Acqua depurata q.b.a.
1000 ml
Aggiustare il pH in modo tale che, dopo la
zione, esso sia 7,2 ! 0,2. Sterilizzare riscal
autoclave a 121 !C per 15 min.
Fertilita' dell’agar R2A
^ Preparazione dei ceppi di riferimento. U
delle sospensioni standardizzate stabili d
riferimento o preparare delle sospensio
indicato in Tabella 1927.-1.
Le culture vengono effettuate secondo un s
lotto di semenza tale che i microrganismi vi
zati per l’inoculazione non abbiano subito pi
saggi a partire dal lotto di semenza primario
Far crescere separatamente ciascuno dei c
terici come indicato nella Tabella 1927.-1. P
rare le sospensioni di riferimento usare s
ruro-peptone soluzione tamponata a pH 7
tampone fosfato soluzione a pH 7,2. Uti
sospensioni entro 2 h o entro 24 h se con
2 " 8 !C. Come alternative alla preparazio
cessiva diluizione di una sospensione fres
lule vegetative di Bacillus subtilis, si puo'
una sospensione stabile di spore e quindi
lizza un volume appropriato per l’inocula
sospensione di spore stabile puo' essere m
a 2 " 8 !C per un periodo di tempo con
^ Saggio di fertilita' (Promozione della cresci
tuare il saggio su ciascun lotto del terreno
pronto all’uso e su ciascun lotto del terren
rato sia da un terreno disidratato che da in
descritti. Inoculare separatamente piastr
R2A con un piccolo numero (non piu' di 1
di microrganismi indicati nella Tabella 192
Incubare nelle condizioni specificate ne
tabella. La crescita ottenuta non deve dif
piu' di un fattore 2 del valore calcolato pe
culo standardizzato.
Per un inoculo preparato di recente la cr
microrganismi deve essere comparabile
osservata con un lotto di un terreno pr
mente controllato e approvato.
Farmacopea I. XII
La Farmacopea Ufficiale della Repubblica Italiana è costituita dalla
Farmacopea Europea e dalla Farmacopea Ufficiale.
§ 
CAPITOLI GENERALI -
Metodi di analisi -
Saggi e procedimenti tecnologici
§  MONOGRAFIE
Forme farmaceutiche
§  Preparazioni Farmaceutiche Specifiche : raccolta di formulazioni
galeniche (preparazioni medicinali diverse dalle specialità medicinali) –
magistrali , officinali
CARATTERISTICHE e
FORMULAZIONE
delle Forme Farmaceutiche
SOLUZIONI
• 
S-L ; L-L; G-L
• 
Soluzioni
• 
Dispersioni colloidali
• 
Emulsioni -Sospensioni
• 
Soluto
• 
Solvente
SOLUZIONI- solubilizzazione
SOLUZIONI- solubilizzazione
SOLUZIONI
SOLUZIONI- determinazione della solubilità
SOLUZIONI
• L
/L
•  G
/L
LEGGE DI HENRY
SOLUZIONI :solventi
SOLUZIONI - pharmaceutical solvents
SOLUZIONI - pharmaceutical solvents- H2O
SOLUZIONI - pharmaceutical solvents- H2O
SOLUZIONI - pharmaceutical solvents- H2O
•  Acqua depurata : distillazione, deionizzazione, ecc.
•  Acqua altamente depurata : doppia osmosi inversa, ultrafiltrazione,
deionizzazione (10 microorg/100 ml)
•  Acqua per preparazioni iniettabili di grande volume: distillazione
(vetro neutro, quarzo; dispositivo anti-trascinamento; scartare prima
porzione)
•  Acqua sterilizzata per iniettabili: distillazione e sterilizzazione con
calore
SOLUZIONI - fattori che influenzano la solubilità
dei solidi in H2O
SOLUZIONI - fattori che influenzano la solubilità
dei solidi in H2O
•  Aggiunta di sali
•  Non- Elettroliti
•  Reazioni chimiche
•  Elettroliti deboli
•  Aggiunta di cosolventi
•  etanolo
•  glicerina
•  glicole propilenico
SOLUZIONI
•  Solventi polari : etanolo, glicerina, glicole propilenico, isopropanolo, PEG 400
•  Solventi mediamente polari: acetone
•  Solventi non-polari: oli vegetali, oli idrogenati, vaseline,
Solventi residui
•  Limiti nel contenuto di solvente che può essere presente nel p.a, eccipienti,
formulazione finale
Classe 1 : da non utilizzare nella produzione di medicinali (benzene, dicloroetano,
CCL4)
Classe 2 : uso limitato (acetonitrile, CH2Cl2, metanolo, esano, < 50-3880 ppm)
Classe 3: basso rischio ai livelli normalmente usati nei prodotti
Farmaceutici (acetone, etanolo, etil acetato, < 5000 ppm)
•  Metodi per il controllo dei solventi residui
Formulazioni orali con co-solventi
•  AMPRENAVIR HIV / GSK / poco solubile in H2O
PEG 400 (17%) , Propylen glycol (55%) , NaCl, Citric acid, Sodium citrate
•  DIGOXIN cardiotonic/ GSK / insolubile in H2O
Ethanol(10%) , Propylen glycol , Na phosphate, Citric acid, Sucrose
•  RITONAVIR HIV / Abbot/ insolubile in H2O
Ethanol (42%) , Glycerin , Propylen glycol, NaCl, Sodium citrate, Flavors
•  ETOPOSIDE antineoplastic/ Bristol-Myers- Squibb/ poco solubile in H2O
Glycerin, PEG 400, Citric acid
•  PHENOBARBITAL sedative / A.H. Robbins / poco solubile in H2O /
Ethanol (23%) , Glucose , Sodium Saccharin
Formulazioni orali - pH
• RISPERIDONE antypsycotic / Janssen/ insolubile in H2O
Tartaric acid, Benzoic acid
•  LORATADINE CLARATIN allergies/ Shering / insolubile in H2O / pH3.1
Glycerin , Propylen glycol ,EDTA, Citric acid, Sodium citrate, flavors
•  ITRACONAZOLE antifungal / Janssen / insolubile in H2O / pH 2.5
Propylen glycol (2.5%) , Sorbitol , Sodium Saccharin, HP- β -CD 40%
Formulazioni orali - solventi insol. in H2O
•  PROGESTERONE hormone / Solvay/ insolubile in H2O/ capsule molli
Peanut oil
•  DRONABITOL anorexia, nausea/ Roxane and Unimed / insolubile in H2O / capsule molli
Sesame oil
•  CALCITROL hypocalcemia / Roche / insolubile in H2O / oral solution
Fractionated triglyceride of palm seed oil