Rassegna stampa - Azienda USL 3 Pistoia

REGIONE TOSCANA
AZIENDA USL 3
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6 marzo 2014
Rassegna del 06/03/2014
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Tirreno PistoiaMontecatini
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0 [ Pistoia ] L’Asl 3: “A nessun pazienta mai introdotta la terapia con
eritropoietina perché mancava il farmaco” | gonews.it
0 La Ferrari degli acceleratori inaugurazione al San Jacopo Cronaca - il Tirreno
0 Sarà ancora più efficace la lotta contro i tumori con il nuovo
acceleratore lineare dell’Azienda USL3 ..:: La Voce di Pistoia ::..
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0 IN NOME DEL PAPA RE: IL BALLETTO DEI NUMERI DELL’ASL
3 | Linee Future
0 L’ASL PROMUOVE IL PACINI, LA POPOLAZIONE NO | Linee
Future
0 MET - ASL 3 PISTOIA: A NESSUN PAZIENTE E’ MAI STATA
INTERROTTA LA TERAPIA CON L’ERITROPOIETINA
0 MET - ASL 3 PISTOIA: IL NUOVO ACCELERATORE LINEARE
DELLA AZIENDA USL3 DI PISTOIA
17 Abenante lancia una sua lista civica
...
1
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10 Abetone senza medico
Nannini Andrea
15
9 Agliana -«Indagine epidemiologica: è importante che tutti
partecipino»
9 Montale - «Staio morendo per un infarto Mi hanno salvato medici e
infermieri»
7 Lettera - Io, madre incapace e i raccomandati - La mia rabbia di
madre "incapace" davanti ai figli raccomandati
2 Asl, 42 gli stipendi oltre centomila euro
Salvi Piera
16
Bini Giacomo
17
...
18
Calamati Fabio
19
2 Le buste paga nome per nome - Sul web anche i compensi
"intramurari"
3 Sotto i 54 milioni la spesa totale per i dirigenti
...
20
...
23
3 La Ferrari degli acceleratori stamani il taglio del nastro
...
24
9 Pescia - Assistenza ai bambini da mantenere
...
25
9 Pescia - Più personale e macchinari nuovi
...
26
Bessi Sara
27
Sa.Be.
Bessi Sara
...
Poli Simona
30
31
33
34
...
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Lardara Maria
35
36
37
...
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Montanari Lorenzo
40
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42
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Nazione PistoiaMontecatini
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4 Lotta all'illegalità cinese Arrivano gli ispettori ma il rischio ora è la
tbc - Rossi: «L'economia cinese in nero è un tumore da estirpare»
4 «Duemila blitz entro la fine del 2014 in aziende pratesi»
5 «Servono più assistenti sanitari per fronteggiare la tubercolosi»
9 Seno, esame senza dolore. Ora si può con MammoPad
4 L'accordo - Impiegati dalle Asl alle procure per gestire i controlli a
Chinatown - Più controlli sulle ditte cinesi dalle Asl impiegati alle
procure
11 ROSSI «L'economia in nero dei cinesi a Prato è un tumore: basta»
3 IL CASO Allarme Tbc Prato 4 volte oltre la media regionale
1 Sanita': il nuovo ospedale - Il pronto soccorso trasformato in una
sala d'attesa
1 Esenzione, tutto ok sopra i 65 anni
SANITA' NAZIONALE
64 Ammalati di povertà - Visite a 1 euro ed è boom: 9mila pazienti
all'anno
69 Il comune apre l'ambulatorio gratuito per chi ha bisogno
3 "Così un bravo medico ha salvato la mia vista con una sola
iniezione"
9 Prostituzione perché tutelare quella volontaria
CRONACA LOCALE
06/03/14
06/03/14
17 Pescia - Associazioni mobilitate per la sede della polizia
3 Sequestrata villa, di noto politico - Riccomi: accusa di bancarotta
fraudolenta La Finanza sequestra villa a Montecatini
7 Il caso Farcom I consiglieri comunali chiedono lumi - Caso
Farcom, i consiglieri vogliono sapere la verità.
06/03/14
06/03/14
Nazione PistoiaMontecatini
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4 «Ceppo, parcheggio gratuito per un anno»
...
49
8 Anche un convegno per ricordare Marco Vettori
...
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Data Pubblicazione: 05/03/2014
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Ultimo aggiornamento: 6 marzo 2014 00:07 | Pagine visualizzate ieri: 76982 (Fonte Google Analytics)
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L’ ASL 3 : “A nessun pazienta mai introdotta la terapia
con eritropoietina perché mancava il farmaco”
05 marzo 2014 20:49
Sanità
Pistoia
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l’aula e migliorare la qualità dei pasti della mensa”
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Speciale Primarie 2014
05-03-2014 22:45
Larciano | Riapre al
traffico la via
Francesca a
Castelmartini
San Jacopo di Pistoia
“A nessun paziente è mai stata interrotta la terapia con
l’eritropoietina (Epo) per motivi economici o per mancanza di
farmaco a seguito di usi illeciti dello stesso”.
Ad affermarlo con assoluta risolutezza è il direttore della unità operativa
aziendale di nefrologia e dialisi della AUSL3 il dottor Alessandro
Capitanini che aggiunge: “è falso quanto è stato diffuso sulla stampa
nei giorni scorsi e insieme a tutti gli operatori della unità operativa,
medici, infermieri e operatori socio sanitari, esprimiamo viva e
pubblica indignazione per quanto è stato riferito e scritto: sembra
che alcuni pazienti emodializzati talvolta non abbiano ricevuto la
terapia a base di eritropoietina per mancanza della stessa,
ipotizzando motivi economici e facendo insinuazioni che
05-03-2014 22:28
Larciano | Il sindaco
risponde all’invito di
Renzi e segnala
l’istituto “Ferrucci”
05-03-2014 21:00
Agliana | Primarie di
centrosinistra, Sel
sostiene Eleanna
Ciampolini
05-03-2014 20:55
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respingiamo con determinazione perché tutti pazienti sono sempre
stati seguiti con scrupolo e si rigetta qualsiasi strumentalizzazione”.
Il dottor Capitanini spiega che l’eritropoietina nei pazienti affetti da
insufficienza renale serve a trattare l’anemia e la somministrazione
del farmaco deve essere guidata da parametri clinici precisi (livelli di
emoglobina, assetto del ferro, pressione arteriosa) che in certe
condizioni portano a sospendere o a ridurre il dosaggio. Può succedere,
come forse nel caso specifico descritto, che il paziente non comprenda le
motivazioni della sospensione, e probabilmente dovremo curare
maggiormente questo aspetto di comunicazione, ma in realtà la
terapia viene sospesa a giudizio del medico ed esclusivamente
per tutelare lo stato di salute del paziente stesso.
“Pubblicare e comunicare notizie inesatte non fa altro che
peggiorare la percezione e i rapporti fra i cittadini e il sistema
sanitario pubblico e –aggiunge Capitanini- ancora più grave è
trasformare in realtà oggettiva una interpretazione soggettiva e
suggestiva senza alcuna verifica”.
Per quanto riguarda invece l’approvvigionamento dei farmaci EPO,
meglio definiti come ESA (agenti stimolatori eritropoiesi) essi sono
prescrivibili dallo specialista nefrologo o ematologo su apposito piano
terapeutico, di cui una copia va al servizio farmaceutico e uno al curante,
seguendo il quale il medico di famiglia prescrive poi il farmaco e la
posologia indicata. Questo vale per i pazienti ambulatoriali mentre i
pazienti sottoposti ad emodialisi ricevono direttamente il farmaco
durante la seduta dialitica.
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Data Pubblicazione: 05/03/2014
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Sei in: il Tirreno Pistoia Cronaca La Ferrari degli acceleratori inaugurazione al San Jacopo
La Ferrari degli acceleratori inaugurazione al
San Jacopo
È costato oltre 2,5 milioni di euro il nuovo macchinario che sarà inaugurato dall’assessore regionale
Marroni
asl
acceleratore
PISTOIA. Sarà ancora più efficace la lotta contro i tumori con il
nuovo acceleratore lineare dell’Asl. La potente macchina, un il
“Linac Synergy Agilit” dell’Elekta di ultima generazione per
trattamenti con tecniche avanzate, verrà inaugurata giovedì alle 11
nel nuovo reparto di radioterapia dell’ospedale San Jacopo, diretto
dal dottor Marco Stefanacci, alla presenza dell’assessore
regionale alla sanità Luigi Marroni, del direttore generale Roberto
Abati insieme ai direttori sanitario Lucia Turco e amministrativo
Luca Cei. Presente il sindaco Samuele Bertinelli e le massime
autorità politiche ed istituzionali locali. La benedizione inaugurale
sarà impartita dal vescovo Mansueto Bianchi.
Il nuovo acceleratore lineare è costato oltre 2,5 milioni di euro e «rappresenta un avanzamento significativo –
sottolinea l’Asl in una nota – nella cura della patologia tumorale: alta velocità, precisione nel trattamento,
radiazioni che risparmiano i tessuti circostanti sono le principali caratteristiche del nuovo “Elekta”».
05 marzo 2014
PERSONE: i nomi
degli ultimi tre giorni
LUOGHI: la mappa
degli ultimi tre giorni
Persone
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Samuele Bertinelli
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Edoardo Fanucci
Ciro Natale
Giacomo Mangoni
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Silvia Cormio
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PISTOIA
Sarà ancora più efficace la lotta contro
i tumori con il nuovo acceleratore
lineare dell’Azienda USL3
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5/3/2014 - 15:44
(0 commenti)
LE ATTIVITA'
CONSIGLIATE
Sarà ancora più efficace la lotta contro i tumori con il nuovo acceleratore lineare
dell’Azienda USL3 di Pistoia che contribuirà a sviluppare ulteriormente la rete oncologica
provinciale e regionale della Toscana. La potente macchina, un il “Linac Synergy Agilit”
dell’Elekta di ultima generazione per trattamenti con tecniche avanzate, verrà inaugurata
domani (giovedi 6 marzo) alle ore 11,00 nel nuovo reparto di Radioterapia dell’Ospedale
San Jacopo di Pistoia (piano terra ala nord-ovest), diretto dal dottor Marco Stefanacci, alla
presenza dell’assessore regionale alla sanità Luigi Marroni, del direttore generale Roberto
Abati insieme ai direttori sanitario Lucia Turco e amministrativo Luca Cei.
Sarà presente il Sindaco di Pistoia e presidente della Conferenza dei Sindaci provinciale
Samuele Bertinelli e le massime autorità politiche ed istituzionali locali. La benedizione
inaugurale sarà impartita dal Vescovo di Pistoia Monsignor Mansueto Bianchi.
L’acquisizione del nuovo acceleratore lineare da parte dell’azienda sanitaria pistoiese, che
ha operato un investimento pari a 2.577.499,00, rappresenta un avanzamento significativo
nella cura della patologia tumorale: alta velocità, precisione nel trattamento, radiazioni che
risparmiano i tessuti circostanti sono le principali caratteristiche del nuovo “Elekta”.
Alta tecnologia ed evoluzione nelle cure. Il nuovo macchinario è di ultima generazione.
Dispone di un sistema gestionale talmente evoluto che il personale, medici e tecnici, hanno
dovuto frequentare un apposito corso di formazione per poterlo utilizzare in modo ottimale
sui pazienti che saranno sottoposti ai trattamenti radioterapici. Il dottor Stefanacci, insieme
al dottor Luca Bernardi, direttore della unità operativa di fisica sanitaria, ha evidenziato che
la sofisticata apparecchiatura è, al momento, quanto di meglio si possa oggi offrire ai
pazienti affetti da tumore per l’alta dotazione tecnologica del macchinario che ha la
straordinaria caratteristica di attaccare con la giusta dose di radiazione la zona da irradiare,
permettendo un risparmio maggiore dei tessuti circostanti, ove questo sia necessario.
Il Linac Synergy Agilit. E’ un moderno acceleratore lineare per la radioterapia. I fasci
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Data Pubblicazione: 05/03/2014
esterni impiegano un sistema di collimazione multilammellare (MLC) che si muovono
indipendentemente per conformare il fascio radiante al bersaglio tumorale per i diversi
angoli di rotazione del gantry intorno al paziente. Il nuovo sistema di collimazione
multilammellare MLC Agility dispone di 160 lamelle, numero doppio rispetto a quelle dei
collimatori MLC standard, e questo consente di conformare in maniera estremamente
precisa il fascio radiante al volume di trattamento riducendo il rischio di esposizione dei
tessuti sani circostanti. Il sistema ha una velocità di movimento delle lamelle circa doppia
rispetto ai sistemi standard ed è caratterizzato da un fattore di trasmissione della radiazione
sotto le lamelle chiuse molto basso.L'elevato numero di lamelle ad alta risoluzione (5 mm di
spessore all'isocentro), la velocità di movimentazione complessiva di 6.5 cm/s e la
possibilità di interdigitazione consentono di diminuire notevolmente i tempi della terapia.
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Il nuovo acceleratore in dotazione all'ospedale di Pistoia consente anche di verificare
accuratamente il corretto posizionamento del paziente prima e durante il trattamento e di
assicurare una erogazione precisa della dose radiante. Le caratteristiche del nuovo
acceleratore consentono di svolgere in modo estremamente accurato la radioterapia: esso
asseconda anche il naturale movimento (respiratorio, cardiaco) e l’eventuale deformazione
degli organi adattandosi, di volta in volta, alla effettiva anatomia del paziente.
Redazione
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Un'opinione
Sono state particolarmente impegnative le manovre di posizionamento e calibrazione della
nuova apparecchiatura all’interno del bunker le cui pareti in cemento baritico (un tipo di
calcestruzzo impiegato principalmente nelle costruzioni nucleari che ha la capacità di raggi x
di densità elevate) hanno uno spessore di 130 centimetri.
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SCUOLE
La nuova Radioterapia. L’acceleratore lineare è stato collocato nel nuovo reparto di
Radioterapia dell’Ospedale San Jacopo, operativo da pochi giorni, situato al piano terra
nell’ala nord-ovest (accanto alla radiologia e all’area dell’alta tecnologia con la risonanza
magnetica e le TC). Il nuovo reparto si sviluppa su una superficie complessiva di 690 metri
quadrati: sono presenti sale d’attesa, spogliatoi per i pazienti, ambulatori e studi medici.
Anche una TC dedicata. Il reparto dispone anche di una TC Philips Big Bore dedicata
collegata all’acceleratore in modo tale da utilizzare i dati e le immagini acquisiti, tramite un
complesso software capace di pianificare e ottimizzare il trattamento: in tal modo si possono
attuare complessi e sofisticati interventi. Il Simulatore TC e’ un’apparecchiatura non
dissimile alla TC utilizzata per la radiodiagnostica; nel caso specifico è dedicata ad ottenere
immagini molto dettagliate dei volumi del paziente da irradiare, per ottimizzare le terapie .
Istituto Pacini
Liceo artistico
Petrocchi
ENTI
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Pistoia
COMUNI
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Cutigliano
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Montale
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Pistoia
Comune di
Piteglio
Comune di
Quarrata
Comune di
Sambuca
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San Marcello
Comune di
Serravalle
Due acceleratori lineari. La vecchia radioterapia ancora collocata nell’ ospedale del
“Ceppo” continuerà ad essere attiva e a trattare i pazienti fino ad esaurimento dell’attività
prenotata e poi è previsto che dai primi giorni di aprile tutta l’attività, a valenza aziendale, si
trasferisca al San Jacopo: il secondo bunker è già predisposto ad accogliere l’altro
acceleratore lineare il “Clinac DHS Varian”, anch’esso all’avanguardia: effettua radioterapia
conformazionale e con modulazione di intensità grazie ad un collimatore multilamellare a
120 lamelle (impiegata soprattutto per i tumori della mammella, prostata, encefalo, tumori
gastro-intestinali, etc.), quella e radioterapia con elettroni.In questo modo mentre al San
Jacopo veniva istallata la prima apparecchiatura al vecchio ospedale si proseguiva l’attività
sanitaria con il Clinac DHS Varian” in modo da non interrompere mai i trattamenti
radioterapici ai pazienti. In sostanza la ASL3, quando anche il secondo acceleratore sarà
posizionato nel bunker del San Jacopo la ASL3 disporrà di due acceleratori lineari
specializzandosi ulteriormente nella terapia tumorale.
Quando servono le cure radioterapiche. La radioterapia può essere adoperata da sola
(radioterapia radicale) o in associazione ad altri trattamenti, ad esempio alla chirurgia, prima
dell’intervento (radioterapia preoperatoria), al fine di ridurre la massa neoplastica e quindi
tentare di effettuare interventi chirurgici conservativi, evitando asportazioni mutilanti; oppure
dopo il trattamento chirurgico (radioterapia postoperatoria), allo scopo di eliminare
eventuali cellule tumorali ancora presenti. Quando la terapia chirurgica non è indicata, la
radioterapia consente, da sola, anche quando non puo’ essere radicale, di ridurre la massa
tumorale ed alleviare i sintomi conseguenti alla sua presenza (dolore, compressione di
organi vicini, ecc…). La radioterapia può anche essere associata alla chemioterapia al fine
di ottenere una maggiore efficacia antitumorale. A Pistoia viene eseguita anche la
Radioterapia interstiziale (o Brachiterapia) del carcinoma prostatico.
L’equipé di Radioterapia è composta dai medici Marco Stefanacci, Enola Maria vezzani,
Roberto Santini, Alessia Petrucci; dai tecnici Silvia Nastasi, Lara Mori, Roberta Marini,
Michele Giorgi; dagli infermieri Raffaella Marovelli e Daniela Magni caposala di Radiologia
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CNA
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in allegato alcune foto in anteprima per la stampa del nuovo acceleratore lienare, della TC,
della consolle.
Confartigianato
Fonte: Asl3
Data Pubblicazione: 05/03/2014
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Confesercenti
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ma dove vivi luca sforzi?
In risposta a luca sforzi.
Volevo farti presente che trenitalia opera in
una realtà di monopolio. . . come le poste!. .
. altrimenti petchè le vogliono privatizzare??
Inoltre chi pensi che nomini .....
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IN NOME DEL PAPA RE: IL BALLETTO DEI
NUMERI DELL’ ASL 3
Articolo inserito in data: 5 marzo 2014 alle 20:10 | 0 commenti
di FELICE DE MATTEIS
Patti scritti nel bronzo (Marroni) e… facce di bronzo
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SAN MARCELLO-MONTAGNA. Se volevamo una controprova al fatto
che l’Azienda ASL 3 , che da adesso in poi chiameremo solo Azienda
(con scopo di lucro: e qui è il guaio!), non sempre dice la verità, si
può leggere l’ultimo parto dell’Ufficio veline di questa ditta dove fin
dai primi righi, a nostro modesto avviso, ci si vorrebbe far beffa del
lettore.
Si dice infatti che “è giunto a conclusione il primo monitoraggio sul
Piot di San Marcello”, ovviamente fatto tutto all’interno dell’Azienda e
senza un corrispettivo controllo di parti terze, come la Zeno Colò che,
se non andiamo errati, si era proposta, rifiutata, di collaborare al
monitoraggio. Già questo dovrebbe essere significativo e il dott.
Abati, che di queste cose si intende, dovrà convenire che il metodo
sa più di Papa Re che di ecumenismo francescano.
Roberto Abati
Dopo questa iniziale affermazione è tutto uno scatenarsi di numeri, di
per sé non piccoli, ma allo stesso tempo fuorvianti: basti dire che
5.268 utenti del pronto soccorso assistiti sono meno del numero
dell’anno precedente perché certe figure professionali, molto
accondiscendenti, hanno baipassato questo pronto soccorso per
inviare direttamente i pazienti al San Jacopo.
Se questa affermazione è falsa, vorremmo essere smentiti. Se il
lettore ha pazienza e si rilegge la velina del 3 marzo, pubblicata (vedi) noterà che dai roboanti numeri, che non
dicono niente, si passa furbescamente alle percentuali. Un esempio fra tutti: “l’aumento di personale destinato alle
cure territoriali ha prodotto un incremento pari al 96% rispetto al 2012 del servizio di assistenza domiciliare […]”.
Quanti sono gli assistiti sul territorio, dieci, trenta, cento, trecento? Il giochetto delle percentuali sembra palese e
non si comprende perché in questo caso le cifre siano sparite.
Si comprende, invece, perché una collaborazione esterna e gratuita, quale quella offerta dalla Zeno Colò, sia stata
rifiutata. Insomma, il monitoraggio “cosa nostra fu”! Le cifre riportate sono a sostegno dell’opera di
disinformazione che vuole arrivare a dipingere l’ex ospedale Pacini come esempio di efficienza e di pronta cura alla
persona. Anche se l’ortopedia, di fatto, non esiste più? Anche se la chrurgia, di fatto, non esiste più? E potremmo
continuare…
Dott. Abati, lei comprende: tutto ciò è un “misterium fidei” o semplicemente un “modello di integrazione ospedaleterritorio”, il tutto rigorosamente al ribasso?
In compenso i 150.000 euro previsti sulla struttura a
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Data Pubblicazione: 05/03/2014
In compenso i 150.000 euro previsti sulla struttura a
cosa potrebbero e dovrebbero servire?Arifare le strisce
del parcheggio davanti all’ingresso dell’ex Ospedale?
Paola Fortunati: Edoardo, gli sputnik su facebook sono
davvero eccessivi e velenos...
Non tutto è perduto perché l’Azienda garantisce
soluzioni alternative con i vari Comuni e con i Sindaci
(che hanno firmato i patti territoriali senza sapere ciò a
cui sarebbero andati incontro) e furbescamente,
menzionando ed usando l’assemblea del 28 (quella
della Dynamo che poteva benissimo essere fatta in una
qualsiasi cabina telefonica, vista la partecipazione…)
rigetta al mittente, cioè ai cittadini che vivono la
Montagna, “i ricorrenti allarmi sulla sua (dell’ospedale –
n.d.r.) soppressione o depotenziamento […] frutto di
strumentalizzazioni che risultano di difficile
comprensione”.
Andrea Balli: COMUNICATO STAMPA: VALERIANANNI
ELETTASEGRETARIO PROVINCIAL...
Luigi Marroni. Scrisse i ‘patti’ nel bronzo (ma dei cannoni nemici
o delle facce toste?)
Alcuni, a suo tempo (Marroni?), parlarono di patti
sanitari scritti nel bronzo. Qui, in quanto a facce di bronzo, la scelta non manca.
Agliana Aldo Morelli Andrea Giuntoli
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Comune di Pistoia Comune di
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P.S. – Ma è anche Venturi o sbaglio che parla di depotenziamento…?
Tags: ASL 3 Pistoia, Assessore Luigi Marroni, Associazione Zeno Colò, Ospedale di San Marcello, Roberto Abati
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Articolo inserito in data: 5 marzo 2014 alle 11:13 | 0 commenti
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«Le responsabilità nessuno se le vuole assumere, ma tantomeno nessuno vuol fare chiarezza»
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SAN MARCELLO-MONTAGNA. L’Asl si fa grande
pronunciando numeri e percentuali, ma da febbraio
2013 all’ospedale Pacini funzionava solo il reparto di
Medicina, e se i ricoveri fossero stati effettuati anche con
i reparti di Chirurgia e Ortopedia? Chissà.
Alla riunione di Maresca affollatissima di gente comune
e di rappresentanti politici si è evidenziato che la
cittadinanza della montagna non vuole questa
riorganizzazione ma preferisce riavere il suo ospedale.
Come esponente politico sammarcellino di Fratelli
D’Italia e An costituitasi recentemente, come membro
dell’ associazione di centrodestra Obiettivo Montagna
Pistoiese dove i tre punti cardine sono: 1. salvaguardia
dell’ospedale; 2. recupero ammanco della Comunità
Piot Pacini di San Marcello
Montana; 3. no al Comune Unico con San Marcello
Pistoiese, non posso essere che solidale con le
richieste fatte dalla popolazione, dalle associazioni e comitati che si stanno battendo per la tutela della struttura e
dei servizi: una cosa che è apparsa è la non credibilità delle persone che sino ad oggi non hanno fatto nulla per
tutelare questo presidio ospedaliero; come si dice le responsabilità nessuno se le vuole assumere ma tantomeno
nessuno vuol fare chiarezza.
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IN NOME DEL PAPARE: IL BALLETTO DEI
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AL VOTO PER LASCELTADEL CANDIDATO
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Infatti l’interpellanza fatta in Provincia sulla tutela della sanità in Montagna, alla quale tutto il Consiglio Provinciale si
è detto favorevole, è stata posta a firma di Patrizio La Pietra e Alessandra Nesti.
Giorgio Fabbri
Fdi – Alleanza Nazionale San Marcello
“LAGRANDE BELLEZZA”, UN OSCAR ALLA
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ASL 3 PISTOIA: A NESSUN PAZIENTE E’ MAI STATA INTERROTTA LA TERAPIA CON L’ERITROPOIETINA
Perché mancava il farmaco. La replica del direttore e degli operatori della Unità operativa nefrologia e dialisi della AUSL 3
“Anessun paziente è mai stata interrotta la terapia con l’eritropoietina (Epo) per motivi economici o per mancanza di farmaco a seguito di usi illeciti dello stesso”.
Ad affermarlo con assoluta risolutezza è il direttore della unità operativa aziendale di nefrologia e dialisi della AUSL3 il dottor Alessandro Capitanini che aggiunge: “è falso quanto è
stato diffuso sulla stampa nei giorni scorsi e insieme a tutti gli operatori della unità operativa, medici, infermieri e operatori socio sanitari, esprimiamo viva e pubblica indignazione
per quanto è stato riferito e scritto: sembra che alcuni pazienti emodializzati talvolta non abbiano ricevuto la terapia a base di eritropoietina per mancanza della stessa, ipotizzando
motivi economici e facendo insinuazioni che respingiamo con determinazione perché tutti pazienti sono sempre stati seguiti con scrupolo e si rigetta qualsiasi
strumentalizzazione”.
Il dottor Capitanini spiega che l’eritropoietina nei pazienti affetti da insufficienza renale serve a trattare l’anemia e la somministrazione del farmaco deve essere guidata da
parametri clinici precisi (livelli di emoglobina, assetto del ferro, pressione arteriosa) che in certe condizioni portano a sospendere o a ridurre il dosaggio. Può succedere, come
forse nel caso specifico descritto, che il paziente non comprenda le motivazioni della sospensione, e probabilmente dovremo curare maggiormente questo aspetto di
comunicazione, ma in realtà la terapia viene sospesa a giudizio del medico ed esclusivamente per tutelare lo stato di salute del paziente stesso.
“Pubblicare e comunicare notizie inesatte non fa altro che peggiorare la percezione e i rapporti fra i cittadini e il sistema sanitario pubblico e –aggiunge Capitanini- ancora più grave
è trasformare in realtà oggettiva una interpretazione soggettiva e suggestiva senza alcuna verifica”.
Per quanto riguarda invece l’approvvigionamento dei farmaci EPO, meglio definiti come ESA(agenti stimolatori eritropoiesi) essi sono prescrivibili dallo specialista nefrologo o
ematologo su apposito piano terapeutico, di cui una copia va al servizio farmaceutico e uno al curante, seguendo il quale il medico di famiglia prescrive poi il farmaco e la
posologia indicata. Questo vale per i pazienti ambulatoriali mentre i pazienti sottoposti ad emodialisi ricevono direttamente il farmaco durante la seduta dialitica.
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ASL 3 PISTOIA: IL NUOVO ACCELERATORE LINEARE DELLAAZIENDA USL3 DI PISTOIA
Un investimento di due milioni e mezzo di euro per potenziare la rete oncologica provinciale
Sarà ancora più efficace la lotta contro i tumori con il nuovo acceleratore lineare dell’Azienda USL3 di Pistoia che contribuirà a sviluppare
ulteriormente la rete oncologica provinciale e regionale della Toscana. La potente macchina, un il “Linac SynergyAgilit” dell’Elekta di ultima
generazione per trattamenti con tecniche avanzate, verrà inaugurata domani (giovedi 6 marzo) alle ore 11,00 nel nuovo reparto di Radioterapia
dell’Ospedale San Jacopo di Pistoia (piano terra ala nord-ovest) , diretto dal dottor Marco Stefanacci, alla presenza dell’assessore regionale alla
sanità Luigi Marroni, del direttore generale Roberto Abati insieme ai direttori sanitario Lucia Turco e amministrativo Luca Cei.
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Sarà presente il Sindaco di Pistoia e presidente della Conferenza dei Sindaci provinciale Samuele Bertinelli e le massime autorità politiche ed
istituzionali locali.
La benedizione inaugurale sarà impartita dal Vescovo di Pistoia Monsignor Mansueto Bianchi.
L’acquisizione del nuovo acceleratore lineare da parte dell’azienda sanitaria pistoiese, che ha operato un investimento pari a 2.577.499,00, rappresenta un avanzamento
significativo nella cura della patologia tumorale: alta velocità, precisione nel trattamento, radiazioni che risparmiano i tessuti circostanti sono le principali caratteristiche del nuovo
“Elekta”.
Alta tecnologia ed evoluzione nelle cure . Il nuovo macchinario è di ultima generazione. Dispone di un sistema gestionale talmente evoluto che il personale, medici e tecnici, hanno
dovuto frequentare un apposito corso di formazione per poterlo utilizzare in modo ottimale sui pazienti che saranno sottoposti ai trattamenti radioterapici.
Il dottor Stefanacci, insieme al dottor Luca Bernardi, direttore della unità operativa di fisica sanitaria, ha evidenziato che la sofisticata apparecchiatura è, al momento, quanto di
meglio si possa oggi offrire ai pazienti affetti da tumore per l’alta dotazione tecnologica del macchinario che ha la straordinaria caratteristica di attaccare con la giusta dose di
radiazione la zona da irradiare, permettendo un risparmio maggiore dei tessuti circostanti, ove questo sia necessario.
Il Linac SynergyAgilit. E’ un moderno acceleratore lineare per la radioterapia. I fasci esterni impiegano un sistema di collimazione multilammellare (MLC) che si muovono
indipendentemente per conformare il fascio radiante al bersaglio tumorale per i diversi angoli di rotazione del gantry intorno al paziente. Il nuovo sistema di collimazione
multilammellare MLC Agility dispone di 160 lamelle, numero doppio rispetto a quelle dei collimatori MLC standard, e questo consente di conformare in maniera estremamente
precisa il fascio radiante al volume di trattamento riducendo il rischio di esposizione dei tessuti sani circostanti. Il sistema ha una velocità di movimento delle lamelle circa doppia
rispetto ai sistemi standard ed è caratterizzato da un fattore di trasmissione della radiazione sotto le lamelle chiuse molto basso.
L'elevato numero di lamelle ad alta risoluzione (5 mm di spessore all'isocentro), la velocità di movimentazione complessiva di 6.5 cm/s e la possibilità di interdigitazione
consentono di diminuire notevolmente i tempi della terapia.
Il nuovo acceleratore in dotazione all'ospedale di Pistoia consente anche di verificare accuratamente il corretto posizionamento del paziente prima e durante il trattamento e di
assicurare una erogazione precisa della dose radiante. Le caratteristiche del nuovo acceleratore consentono di svolgere in modo estremamente accurato la radioterapia: esso
asseconda anche il naturale movimento (respiratorio, cardiaco) e l’eventuale deformazione degli organi adattandosi, di volta in volta, alla effettiva anatomia del paziente.
Sono state particolarmente impegnative le manovre di posizionamento e calibrazione della nuova apparecchiatura all’interno del bunker le cui pareti in cemento baritico (un tipo di
calcestruzzo impiegato principalmente nelle costruzioni nucleari che ha la capacità di raggi x di densità elevate) hanno uno spessore di 130 centimetri.
La nuova Radioterapia . L’acceleratore lineare è stato collocato nel nuovo reparto di Radioterapia dell’Ospedale San Jacopo, operativo da pochi giorni, situato al piano terra nell’ala
nord-ovest (accanto alla radiologia e all’area dell’alta tecnologia con la risonanza magnetica e le TC). Il nuovo reparto si sviluppa su una superficie complessiva di 690 metri
quadrati: sono presenti sale d’attesa, spogliatoi per i pazienti, ambulatori e studi medici.
Anche una TC dedicata. Il reparto dispone anche di una TC Philips Big Bore dedicata collegata all’acceleratore in modo tale da utilizzare i dati e le immagini acquisiti, tramite un
complesso software capace di pianificare e ottimizzare il trattamento: in tal modo si possono attuare complessi e sofisticati interventi.
Il Simulatore TC e’ un’apparecchiatura non dissimile alla TC utilizzata per la radiodiagnostica; nel caso specifico è dedicata ad ottenere immagini molto dettagliate dei volumi del
paziente da irradiare, per ottimizzare le terapie .
Due acceleratori lineari. La vecchia radioterapia ancora collocata nell’ ospedale del “Ceppo” continuerà ad essere attiva e a trattare i pazienti fino ad esaurimento dell’attività
prenotata e poi è previsto che dai primi giorni di aprile tutta l’attività, a valenza aziendale, si trasferisca al San Jacopo: il secondo bunker è già predisposto ad accogliere l’altro
acceleratore lineare il “Clinac DHS Varian”, anch’esso all’avanguardia: effettua radioterapia conformazionale e con modulazione di intensità grazie ad un collimatore multilamellare
a 120 lamelle (impiegata soprattutto per i tumori della mammella, prostata, encefalo, tumori gastro-intestinali, etc.), quella e radioterapia con elettroni.
In questo modo mentre al San Jacopo veniva istallata la prima apparecchiatura al vecchio ospedale si proseguiva l’attività sanitaria con il Clinac DHS Varian” in modo da non
interrompere mai i trattamenti radioterapici ai pazienti.
In sostanza la ASL3, quando anche il secondo acceleratore sarà posizionato nel bunker del San Jacopo la ASL3 disporrà di due acceleratori lineari specializzandosi ulteriormente
nella terapia tumorale.
Quando servono le cure radioterapiche. La radioterapia può essere adoperata da sola (radioterapia radicale) o in associazione ad altri trattamenti, ad esempio alla chirurgia, prima
dell’intervento (radioterapia preoperatoria), al fine di ridurre la massa neoplastica e quindi tentare di effettuare interventi chirurgici conservativi, evitando asportazioni mutilanti;
oppure dopo il trattamento chirurgico (radioterapia postoperatoria), allo scopo di eliminare eventuali cellule tumorali ancora presenti. Quando la terapia chirurgica non è indicata, la
radioterapia consente, da sola, anche quando non puo’ essere radicale, di ridurre la massa tumorale ed alleviare i sintomi conseguenti alla sua presenza (dolore, compressione
di organi vicini, ecc…). La radioterapia può anche essere associata alla chemioterapia al fine di ottenere una maggiore efficacia antitumorale. APistoia viene eseguita anche la
Radioterapia interstiziale (o Brachiterapia) del carcinoma prostatico.
L’equipé di Radioterapia è composta
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dai medici Marco Stefanacci, Enola Maria vezzani, Roberto Santini, Alessia Petrucci;
dai tecnici Silvia Nastasi, Lara Mori, Roberta Marini, Michele Giorgi;
dagli infermieri Raffaella Marovelli e Daniela Magni caposala di Radiologia e Radioterapia
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06-MAR-2014
Lettori: n.d.
Diffusione: n.d.
Dir. Resp.: Gabriele Canè
SANITA' REGIONALE
da pag. 4
28
06-MAR-2014
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Dir. Resp.: Gabriele Canè
SANITA' REGIONALE
da pag. 4
29
06-MAR-2014
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Dir. Resp.: Gabriele Canè
da pag. 4
art
SANITA' REGIONALE
30
06-MAR-2014
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Dir. Resp.: Gabriele Canè
da pag. 5
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SANITA' REGIONALE
31
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Dir. Resp.: Gabriele Canè
SANITA' REGIONALE
da pag. 5
32
06-MAR-2014
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Dir. Resp.: Gabriele Canè
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art
SANITA' REGIONALE
33
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Dir. Resp.: Sandro Bertuccelli
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SANITA' REGIONALE
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Dir. Resp.: Roberto Bernabò
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SANITA' REGIONALE
35
06-MAR-2014
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Dir. Resp.: Roberto Bernabò
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SANITA' REGIONALE
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06-MAR-2014
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Dir. Resp.: Roberto Bernabò
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SANITA' REGIONALE
37
06-MAR-2014
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Dir. Resp.: Roberto Bernabò
SANITA' REGIONALE
da pag. 1
38
06-MAR-2014
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art
SANITA' REGIONALE
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SANITA' NAZIONALE
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09-MAR-2014
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Dir. Resp.: Antonio Sciortino
SANITA' NAZIONALE
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09-MAR-2014
Lettori: 2.027.000
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Dir. Resp.: Antonio Sciortino
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SANITA' NAZIONALE
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Dir. Resp.: Ezio Mauro
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SANITA' NAZIONALE
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Dir. Resp.: Sandro Bertuccelli
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SANITA' NAZIONALE
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Nazione Pistoia-Montecatini
Dir. Resp.: Gabriele Canè
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art
CRONACA LOCALE
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Nazione Pistoia-Montecatini
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06-MAR-2014
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Nazione Pistoia-Montecatini
Dir. Resp.: Gabriele Canè
CRONACA LOCALE
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Nazione Pistoia-Montecatini
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