Pia Policicchio

Anno XV | N° 11 | 17 giugno 2014
ECM 2014 - 3 corsi
37,5
manchette Fad.indd 1
CREDITI
FORMATIVI
ECM
fad
Farmaci innovativi per le patologie
croniche: diabete, malattia
di Alzheimer, sclerosi multipla
07/02/14 09.44
Pia Policicchio
Con la mano tesa al confronto
parliamone
Outing... finalmente
interventi
Agguato alla pianta organica
gestione
La sicurezza in farmacia
Anno XV | N° 11 | 17 giugno 2014
ECM 2014 - 3 corsi
37,5
manchette Fad.indd 1
CREDITI
FORMATIVI
ECM
fad
Farmaci innovativi per le patologie
croniche: diabete, malattia
di Alzheimer, sclerosi multipla
07/02/14 09.44
Pia Policicchio
Con la mano tesa al confronto
parliamone
Outing... finalmente
interventi
Agguato alla pianta organica
gestione
La sicurezza in farmacia
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48
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Grafica e Immagine
Emanuela Contieri - [email protected]
Editoriale5
PARLIAMONE
Tra noi
Outing... finalmente
Interventi
Agguato alla pianta organica
Interventi
I prodotti incorporei in farmacia
PRIMO PIANO
Incontri
Pia Policicchio
Attualità
No a contaminazioni di ruoli
Medicina
Il carcinoma midollare della tiroide
Galenica
Nuove opportunità in laboratorio
6
Ecm
La malattia di Alzheimer
11
Convegni
Focus sull’oral care
12
Cosmesi
Il consiglio sui solari Diritto
14
18
Farmacoeconomia
Errori da evitare20
Il bugiardino al paziente
Produzione
30
34
38
46
48
50
Spigolature52
Iniziative55
56
Un nuovo paradigma 24
Belle farmacie
58
Gestione
Consigli per le vendite
60
Farmacisti di carta
64
La sicurezza in farmacia
28
Immagini
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Editoriale
Il futuro
è farmacia
clinica
Una società scientifica degna di questo nome alla farmacia è sempre mancata.
Più di una volta, discutendo con colleghi e amici, si è detto che ci vorrebbe una Simg,
la Società italiana di medicina generale, che tanto ha fatto e continua a fare per la categoria
che rappresenta e per tutto il sistema sanitario. Oggi però un grande passo avanti i farmacisti
lo hanno fatto. Nata in sordina nel 2012, la Società italiana di farmacia clinica (Sifac)
sta promuovendo una serie di iniziative uniche, utili e di grandissima qualità.
In collaborazione con il mondo universitario in primis, ma anche con le eccellenze
nella farmacologia, come l’Istituto Mario Negri e con le industrie più illuminate e attente
ai reali bisogni dei farmacisti che, se soddisfatti, inevitabilmente producono risultati
in termini di redditività. Durante il terzo modulo dell’International master in clinical pharmacy
organizzato da Sifac, che si è tenuto a Cagliari ai primi di giugno, gli studenti - in gran parte sotto
i trent’anni, tutti molto preparati e motivati - hanno presentato sei lavori di gruppo,
tre in ambito strettamente clinico, tre nell’area marketing.
Gli argomenti dei project work? In area clinica l’individuazione di linee guida
per il trattamento delle problematiche gastrointestinali; l’individuazione di linee guida
per il trattamento del dolore muscolo scheletrico; un progetto di farmacovigilanza attiva
su benzodiazepine e allopurinolo. In area marketing lo sviluppo di un progetto di fidelizzazione
tra farmacie e clienti attraverso servizi di prevenzione ed educazione sanitaria;
l’innovazione di un prodotto tradizionale del canale farmacia in un mercato in cambiamento;
la promozione del consiglio di un Otc nelle patologie di automedicazione.
I due pomeriggi in cui gli studenti del master hanno esposto i loro lavori sono stati ricchissimi
di dati, di spunti interessanti, di idee. Si è discusso di valutazione sistematica della letteratura
scientifica nazionale e internazionale, di percorsi diagnostici, terapeutici e di monitoraggio
standardizzati, di selezione di prodotti nutraceutici in base a caratteristiche specifiche
e certificate da studi clinici. E poi di software che consentano di fornire ai pazienti ticket
personalizzati di consigli e indicazioni, di banche dati che diano sempre maggiori informazioni
e di molto altro di cui avremo modo di parlarvi in specifici articoli nei prossimi numeri della rivista.
Prioritaria, da parte dei giovani farmacisti che hanno partecipato al master, l’esigenza
di acquisire maggiori competenze, di poter disporre di linee guida basate sull’Evidence based
medicine, per poter mettere a frutto di più e meglio la propria professionalità, al servizio
del paziente che ne otterrebbe innegabili vantaggi, così come il Servizio sanitario.
Un approccio tecnico - scientifico alla farmacia di comunità di alto livello, entusiasmante,
in questo momento più che mai. Se le nuove generazioni di farmacisti fossero
quelle che abbiamo visto in quell’aula a Cagliari, la farmacia italiana non avrebbe
più paura di nulla e di nessuno.
5
giugno 2014
di Laura Benfenati
Parliamone Tra noi
Outing…
finalmente
Un involontario “mea culpa” della presidente di Federfarma:
certe preziose indagini sull’universo farmacia
non partono mai, infatti, dal Centro studi del sindacato.
E la farmacia dei servizi rimane, conti alla mano,
una fumosa illusione
di Maurizio Guerra, farmacista
S
abato 10 maggio 2014 è accaduto un fatto assolutamente
straordinario, che mi ha favorevolmente colpito, in quanto va
nella direzione della trasparenza
e della umiltà che tanto abbiamo richiesto e
che ammiriamo.
È accaduto a Cosmofarma, durante l’unico
convegno della manifestazione che personalmente ritengo sia stato interessante e innovativo: “Il bilancio sociale delle farmacie”, in
cui si è posto in evidenza il ruolo di sostegno
alla collettività da parte della rete delle farmacie, iniziando a far conoscere la loro attività
L’attività
di consulenza
sanitaria gratuita
occupa almeno
due ore al giorno
per ogni addetto,
e il suo costo
medio si aggira
su un quarto
del costo di ogni
farmacista
complessiva e il loro valore sociale ai cittadini,
alle istituzioni, ai politici, agli altri attori della
filiera, oltre che ai farmacisti stessi. Utifar ha
commissionato un’indagine al “Centro Studi
nella ripartizione media giornaliera: il 33 per
costo medio si aggira su un quarto del costo
Sintesi” di Mestre (Ve) sulla situazione della
cento dei cittadini entra per acquistare far-
di ogni farmacista». La farmacia, inoltre, tute-
farmacia italiana (campione troppo ristretto,
maci con ricetta, mentre il 23 per cento chiede
la anche l’economia dei cittadini: «Nonostan-
come annunciato dallo stesso Centro studi,
farmaci in base a sintomi al farmacista, visto
te un generale incremento medio dei listini dei
ma significativo e sicuramente ampliabile,
come consulente della salute, il 6 per cento
fornitori del 3 per cento, i prezzi di vendita so-
se si avrà più tempo per prepararlo). L’espo-
chiede informazioni su farmaci e il 4 per cento
no sostanzialmente stabili o hanno registrato
sizione dei consulenti ha toccato vari punti
desidera informazioni sanitarie specialistiche:
una leggera flessione e, comunque, mentre il
essenziali: «Ogni giorno si stima che entrino
una consulenza sanitaria gratuita che interes-
60 per cento delle farmacie ha riscontrato un
in farmacia tra i 2 e i 3 milioni di cittadini. La
sa oltre un milione di cittadini al giorno. Quindi
aumento nei costi dei fornitori, solo il 40 per
vendita è certamente una parte prevalente
questa attività secondaria occupa almeno
cento di esse ha aumentato i prezzi». Infine, la
dell’attività della farmacia ma non è la sola,
due ore al giorno per ogni addetto, e il suo
farmacia investe anche molto in prevenzione:
6
giugno 2014
Parliamone Tra noi
indeterminato per la quasi totalità dei dipen-
d’affari superiore ai 2,4 milioni di euro mo-
denti». La “burocrazia informatica” costa al
strano maggiore difficoltà all’adattamento
sistema farmacie circa 50 milioni di euro l’anno
rispetto a quelle di minore dimensione.
solo per le attrezzature informatiche: la spesa
media annua in software che consente anche
Colpo di scena
la trasmissione dei dati delle ricette agli orga-
Tutto questo, e molto di più che non mi dilun-
nismi pubblici è di almeno 3.000 euro a far-
go a descrivere anche perché ci sono altri de-
macia, un contributo al sistema senza alcuna
putati a farlo (Utifar in primis), ha dato origine
contropartita».
all’outing di cui al titolo dell’articolo.
Quanto ai risultati economici delle farmacie,
Infatti, la molto ineffabile e tempestiva pre-
tra il 2008 e il 2012 i ricavi totali annui delle
sidente di Federfarma, cogliendo la palla al
La “burocrazia informatica” costa al sistema farmacie
circa 50 milioni di euro l’anno solo per le attrezzature:
la spesa media annua in software che consente anche
la trasmissione dei dati delle ricette agli organismi pubblici
è di almeno 3.000 euro a farmacia, un contributo
al sistema senza alcuna contropartita
farmacie territoriali sono calati in media sotto
balzo, dopo i dovuti e rispettosissimi com-
il milione e 200mila euro per farmacia, con un
plimenti al presidente di Utifar, Eugenio Leo-
calo drastico del margine operativo lordo (ri-
pardi, per l’interessantissima e puntualissima
cavi - acquisti e costi) del 15 per cento che nel
iniziativa che, come sempre, anticipa cultu-
2012 si è fermato, in media, intorno ai 135 mila
ralmente e professionalmente l’attività delle
euro annui. Le farmacie, inoltre, hanno perso
farmacie (in altri tempi, la preparazione gale-
un quinto del loro reddito d’impresa (incassi
nica, la misurazione della pressione arteriosa
- acquisti e costi generali, oneri e ammorta-
e le analisi di capello, pelle, sangue, urine, la
menti di vario genere) che è sceso, sempre
dermocosmetica, l’informatica) e al Centro
in media, sotto i 100 mila euro annui, mentre
Studi che ha operato l’indagine, dichiara in
nel 2008 era oltre i 120 mila euro. Sono infat-
modo, come detto sopra, umilissimo e tra-
ti cresciuti i costi operativi del 5 per cento e
sparentissimo, che questa indagine è stu-
quelli del personale del 17 per cento, così co-
penda e utilissima e che mai nessuno prima di
me gli ammortamenti del 12 per cento e i costi
Utifar ci aveva pensato e tanto meno l’aveva
straordinari del 24 per cento. E non ci sono
realizzata.
ancora i dati relativi al 2013 e inizio 2014.
Non sono le esatte parole, dato che non
«Oltre il 50 per cento delle farmacie ha orga-
Se, però, si parametrano questi dati alla di-
avevo il registratore, ma il concetto è proprio
nizzato giornate di prevenzione per varie pa-
mensione della farmacia, si scopre che le
questo: un riconoscimento sincero, onesto e
tologie, con un costo di decine di milioni di euro
perdite sul reddito d’impresa, per esempio,
appassionato ai meriti di Utifar e, indiretta-
ma incassi molto minori. A ogni giornata ade-
appaiono più contenute nelle farmacie con
mente, un disconoscimento delle capacità di
risce una media di circa 20 persone, che non
non più di 1-2 addetti (-22 per cento) che in
Federfarma.
copre le spese, ma che comunque ha usufruito
quelle con oltre quattro (-28 per cento). E i
Or dunque: se questa affermazione l’aves-
di un servizio di prevenzione». Nonostante la
costi totali sono scesi maggiormente nel-
se fatta Eugenio Leopardi, era ovviamente
crisi, «l’occupazione nelle farmacie ha tenuto
le farmacie con meno personale (-18 per
scontata, se l’avessi fatta io, altrettanto ov-
ed è composta soprattutto di giovani e donne:
cento) che in quelli con più addetti (-10 per
viamente, sarebbe stata intesa come inutil-
il 25 per cento ha meno di 45 anni e oltre il 60
cento). Stessi trend in una ripartizione degli
mente critica e provocatoria, se l’avesse fatta
per cento sono donne, con contratti a tempo
esercizi per fatturato: le farmacie con giro
Franco Gariboldi Muschietti, presidente del 
7
giugno 2014
Parliamone Tra noi
secondo sindacato, Farmacieunite, sarebbe
settore, allo scopo di controbattere alle inizia-
è anche vero che sono ancora convinti che le
stata di parte e chiaramente denigratoria e
tive devastanti (e spesso stupide) dello Stato
farmacie - che loro non hanno ma invidiano -
insultante, ma fatta dalla presidente di Feder-
e delle Regioni? Come fa a dimostrare la follia di
siano un’anomalia di un sistema pubblico che
farma, ossia dalla presidente di 17.000 far-
un sistema che vuole risparmiare sulla farma-
non dovrebbe utilizzare mai i privati - fino a
macie (praticamente tutte), alla presenza del
ceutica territoriale quando è quella ospedalie-
quando non vincono una farmacia a concor-
giornalista del Sole 24ore che moderava, del
ra a sforare, a documentare l’impossibilità per
so e allora cambiano subito idea - e che siano
presidente delle Farmacie Comunali e di oltre
un terzo delle farmacie a continuare a eserci-
fonti di ricchezze inconcepibili. Risulta però
duecento titolari, ecco, posso solo dire che mi
tare alle condizioni economiche attuali e spe-
assurdo che anche il sindacato spinga le far-
ha totalmente disarmato.
cialmente a quelle future, e per un altro terzo
macie a trasformarsi in una agenzia di servizi
A questo punto due lacrimucce alla Fornero ci
l’impossibilità a poter soddisfare pienamente
invece di fare l’unica cosa che deve fare: bat-
stavano benissimo, peccato.
gli obblighi imposti dallo Stato, senza alcuna
tersi sulla giusta remunerazione per ogni tipo
Ma come? La presidente del più compatto sin-
contropartita, su burocrazia e controlli e servizi,
di servizio svolto in regime di Ssn e per conto
dacato (unico fino a pochi mesi fa) dei titolari
tutto a costo delle farmacie stesse e senza al-
dello Stato, dalla dispensazione del farmaco,
di farmacia, che conta il 98 per cento delle far-
cun contributo dello Stato?
attraverso i servizi per conto delle Aulss, al-
macie e che ha una storia di 45 anni; che ha una
E la presidente di Federfarma riprende quan-
le attività infermieristiche di primo soccorso,
struttura centrale che si sviluppa su tre piani in
to detto nel discorso di apertura e pubblicato
alle diagnosi di prima istanza, alle incomben-
una delle più famose piazze di Roma, piazza
ovunque nei giornali, on line, nei vari convegni:
ze burocratiche e fiscali per conto dello Stato
San Giovanni, che conta su decine di dipen-
il futuro della farmacia non è nella distribuzio-
e dei cittadini, fino ai turni diurni e notturni e
denti e di funzionari e dirigenti (alcuni laureati
in varie discipline e molto preparati); che ha un
sistema informatico interno di altissimo livello,
che collega fra l’altro tutte le farmacie, sia per la
raccolta dei dati delle ricette, sia per il controllo
della banca dati fornita a tutte le farmacie; che
ha un ufficio stampa da anni in funzione per la
comunicazione interna alla categoria ed ester-
Il futuro della farmacia non è nella distribuzione
dei farmaci, che ormai sta avvicinandosi a remunerazione
zero, altro che nuova remunerazione. Come facciamo
a controbilanciare con i servizi le perdite sui farmaci?
Qualcosa mi sfugge
na; che ha un Centro studi con cinque egregi
colleghi più il segretario nazionale; che ha una
rete con tutte le Unioni regionali e Associazioni provinciali bidirezionale per informative e
ne dei farmaci - che ormai sta avvicinandosi
tenere quindi sotto controllo l’adeguamento
raccolta dati vari, che ha una classe dirigente
a remunerazione zero, altro che nuova remu-
annuale di questi onorari e, infine, concertare
espressione del massimo livello intellettuale,
nerazione - ma nei servizi che la farmacia può
ogni singolo nuovo servizio deciso dallo Stato
culturale e professionale della categoria, que-
svolgere sul territorio a vantaggio dei cittadi-
sia dal punto di vista operativo che remune-
sta presidente ci viene a dire che nessuno mai
ni e dello Stato. Chi li pagherà questi servizi? I
rativo in una Convenzione che non esiste più.
prima aveva pensato a uno studio approfondi-
cittadini no, non hanno più soldi da spendere
Certo il ministro Lorenzin è un ottimo ministro,
to sulla situazione delle farmacie, sul loro stato
nei farmaci, figuriamoci nei servizi, lo Stato
e probabilmente una delle poche nella storia
economico, sull’impatto sociale ed economico
no perché deve ridurre le spese, quindi co-
del dicastero a comprenderci e a esserci vici-
delle farmacie sul Sistema sanitario nazionale
me facciamo a controbilanciare con i servizi le
na, ma non ha soldi e per questo motivo dice
e sull’intero sistema pubblico nazionale?
perdite sui farmaci? Qualcosa mi sfugge.
pubblicamente che le farmacie sono insosti-
Come è possibile?
È vero che i nostri intellettuali del settore, tutti
tuibili, sono una rete più che utile allo Stato e ai
farmacisti pubblici (per definizione immaco-
cittadini, che non si possono perdere né smi-
lati e puri), che spesso sono invitati ai conve-
nuire nel loro ruolo, anzi vanno incoraggiate
gni, cercando di ingraziarli e di acquisirne la
a potenziarsi in modo da fornire tutti i servizi
Mi chiedo allora ingenuamente, come fa il sin-
compiacenza, inorridiscono a sentir parlare di
necessari alla popolazione in affiancamento
dacato unico (fino a poco tempo fa) a rendersi
margine, di utili, di remunerazione sul farma-
al sistema pubblico e quindi è pronta a caldeg-
credibile, a produrre documenti, a fornire nu-
co poiché le farmacie devono fare il servizio
giare l’ampliamento dei servizi concessi alle
meri seri e indiscutibili al Parlamento, a pre-
gratuitamente dal momento che la conces-
farmacie ma, naturalmente, scontatamente,
sentare proposte e progetti ben finalizzati, al
sione, di per sé, dona l’opportunità di avere
obbligatoriamente, incontrovertibilmente, a
Governo, ai Ministeri, ai dirigenti regionali del
una sicura clientela convogliata in farmacia.
costi invariati per lo Stato. Poveri noi.
Una questione
di credibilità
8
giugno 2014
Parliamone Tra noi
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9
giugno 2014
Parliamone Interventi
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per le professioni sanitarie
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Celiachia:
dalla definizione
alla dieta senza glutine
Crediti ECM
in collaborazione con
Nutrition Foundation of Italy
Responsabile Scientifico:
Franca Marangoni
Farmacologa.
Responsabile della Ricerca e della comunicazione
presso Nutrition Foundation of Italy
Destinatari: Farmacisti Territoriali e Ospedalieri
Modalità di erogazione: Autoapprendimento senza tutoraggio (FAD)
Durata: Data di inizio 20 marzo 2014 – Data di fine 31 dicembre 2014
Ore formative: 6
Prezzo: 36,60 Euro (IVA inclusa)
Abstract dei contenuti. La celiachia è un’intolleranza permanente al glutine, che riguarda una
fascia sempre più ampia della popolazione. Tuttavia passa ancora spesso troppo tempo tra l’insorgenza dei sintomi e la diagnosi, che può riguardare tanto i bambini quanto gli adulti. Test genetici
permettono oggi di stabilire la predisposizione a sviluppare la patologia.
La terapia è rappresentata dalla dieta priva di glutine, basata in parte su alimenti che ne sono naturalmente privi ed in parte su prodotti appositamente preparati per sostituire, nell’alimentazione
del paziente celiaco o sensibile al glutine, quelli tradizionali, a base di cereali contenenti glutine.
Obiettivi del corso sono la definizione di celiachia, la conoscenza dell’eziologia e della prevalenza,
la comprensione dei criteri diagnostici, il riconoscimento dei sintomi e delle principali complicazioni
associate, l’individuazione del glutine sia negli alimenti che nei farmaci e l’identificazione dei prodotti
privi di glutine e delle relative caratteristiche nutrizionali.
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10
giugno 2014
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ECM5/2014
6
Parliamone Interventi
Agguato
alla pianta
organica
A Ferrara una farmacia comunale si amplia in locali
del tutto separati da quelli della sede originaria.
In evidente spregio delle norme vigenti
di Stefania Menegatti, consigliere di Federfarma Ferrara
I
l 7 aprile scorso, la Farmacia Comunale n.1
importante e necessario, visto che c’era biso-
uno stabile diverso e lontano? E se ciò è sta-
di Ferrara, con sede in via Porta Mare, ha
gno di nuovi spazi per garantire i servizi neces-
to fatto rispettando la normativa, quali sono i
inaugurato quello che chiamano un “am-
sari a una farmacia che guarda al futuro».
criteri che sono stati utilizzati per l’apertura?
pliamento di sede”, aprendo nuovi locali siti
E ancora, quanti ampliamenti di sede “distan-
La reazione
ziati” si possono fare all’interno della propria
con lo stabile della farmacia stessa ma addirit-
L’associazione titolari di farmacia in un primo
pianta organica o addirittura invadendo quella
tura separati da un rotatoria e da una strada a
momento ha creduto che si trattasse dell’a-
altrui? Se la legge è uguale per tutti ogni far-
rapido scorrimento. L’inaugurazione, avvenuta
pertura di una semplice parafarmacia, tanto
macia potrà aprire un’altra sede o potrà aprir-
un po’ in sordina, è stata declamata all’insegna
più che la Commissione per la revisione della
ne anche di più? A noi pare di essere di fronte
della “farmacia dei servizi”: nei locali di proprie-
pianta organica non è mai stata convocata e
a un paradosso. Nel frattempo, a seguito di
tà del Comune di Ferrara. Il giorno successivo
che il direttore delle Farmacie Comunali, che
tale ampliamento, sono pervenute alla nostra
all’inaugurazione compariva sulle pagine del
ha richiesto l’autorizzazione di apertura all’Usl,
Associazione anche due segnalazioni di titola-
nostro principale quotidiano locale un articolo
è anche il vicepresidente dell’Ordine dei Far-
ri che ritengono sia stata invasa la loro pianta
particolarmente sintetico di cui riportiamo la
macisti di Ferrara e quindi dovrebbe conoscere
organica. Noi ci stiamo muovendo per quanto
parte saliente:
bene l’istituto della pianta organica e le leggi
possibile, abbiamo interpellato i responsabili
«La farmacia comunale Porta Mare si allarga.
che disciplinano l’apertura di nuove farmacie.
degli uffici competenti provinciali e regionali
Esattamente di fronte all’attuale sede, dall’altro
Ora però ci sono arrivate diverse segnalazioni
chiedendo immediato “accesso agli atti” per
lato di Rampari San Rocco. Inaugurati ieri mat-
secondo cui l’esercizio in oggetto vende anche
verificare che tipo di autorizzazioni siano sta-
tina e ufficialmente aperti tra qualche giorno,
farmaci etici, con relative emissioni di scontrini
te concesse ma è del tutto evidente che se
i nuovi spazi (ingresso al civico 108 di corso
fiscali (alcuni dei quali sono in nostro posses-
l’apertura venisse confermata ci troveremmo
Porta Mare) sono stati ricavati e debitamen-
so), e sulla facciata dell’immobile è comparsa
di fronte a un agguato alla pianta organica che
te ristrutturati in un’ala al piano terreno dell’ex
la croce verde delle farmacie. Pertanto, non
potrebbe coinvolgere non solo la nostra Pro-
santuario di Santa Maria della Consolazione.
sembra anche a voi che un cosiddetto “allar-
vincia e la nostra Regione ma rivestirebbe un
All’interno saranno acquistabili essenzialmen-
gamento di fronte alla sede” altro non sia che
aspetto di carattere nazionale con danni fa-
te prodotti parafarmaceutici, ma non manca lo
una apertura di nuova sede farmaceutica e
cilmente immaginabili. Noi stiamo facendo la
spazio per il Cup. La farmacia numero 1, spiega
che ciò costituisca un avvenimento totalmen-
nostra parte per scongiurare questa sciagura
il direttore di Afm, Riccardo Zavatti, affianca-
te al di fuori delle attuali normative che disci-
ma non possiamo essere lasciati soli in questa
to dall’amministratore unico Sergio Caselli, è
plinano il servizio farmaceutico sul territorio?
battaglia e ci aspettiamo che i sindacati regio-
la più grande della provincia con i suoi sei mi-
Come si spiega che si possa “ampliare una
nali e nazionali se ne facciano carico in un’e-
lioni di fatturato. Il nostro è un investimento
sede” aprendo di fatto una nuova farmacia in
ventuale battaglia legale.
a circa 300 metri di distanza, non contigui
11
giugno 2014
Parliamone Interventi
I prodotti incorporei
in farmacia
Perché l’ampliamento
dell’offerta dovrebbe
limitarsi al solo
settore “salute”
e non estendersi anche
a quello della cosmesi?
C
arissimo Avvocato Nicoloso,
sono un appassionato ed entusiasta lettore dei suoi articoli
su Puntoeffe e le sono ricono-
scente per quello che lei fa per
la farmacia italiana. Tuttavia devo confessarle che non ho apprezzato il tono e il merito del suo articolo Le Bain (Puntoeffe del 22
aprile 2014), pur comprendendone le ragioni.
Salvo che io non ne abbia frainteso lo spirito,
mi ha fatto ricordare - per analogia - il tempo lontano in cui la dermocosmesi era snobbata da molti farmacisti come «indegna».
Invece già negli anni Sessanta mio padre,
apprezzatissimo farmacista, aveva la licenza di profumeria e per qualche tempo anche
l’estetista in farmacia (come da immagine
a fianco) senza nulla togliere alla professionalità di una farmacia di antica tradizione. Mi
permetta perciò qualche considerazione.
Innanzitutto la mia ignoranza in campo legale
mi porta a ritenere che la cabina estetica in farmacia sia specificatamente prevista dalla legge n.1/1990 nell’art.7 comma 2 ove recita «Le
imprese autorizzate (…) alla vendita di prodotti
cosmetici possono esercitare l’attività di estetista …». Nessuno può negare che la farmacia
venda prodotti cosmetici, giacché la dermocosmesi in farmacia è una realtà consolidata
Perché mai non dovremmo integrare la “vendita
di scatolette” nel reparto dermocosmesi con la vendita
di trattamenti eseguiti nella nostra cabina estetica
con la medesima filosofia, cioè attenzione all’efficacia,
alla professionalità e alla qualità, tipiche della farmacia?
e apprezzata che raggiunge spesso il 15 per
12
giugno 2014
Parliamone Interventi
cento del dispensato. Non capisco quindi per-
nella visibilità dei vari settori e dei vari prodotti,
della farmacia ma non per questo dobbiamo
ché, nella sentenza citata, il Tar abbia legitti-
in modo che la farmacia rimanga sempre una
dimenticare che la farmacia, oltre che un pre-
mato la cabina in farmacia sulla base di una
farmacia. Concordo con Lei che non vorrem-
sidio della salute, è per moltissimi cittadini
generica libertà di impresa anziché come la
mo vedere un Bagno di Ingres con annessa
anche un riferimento per il benessere. L’ironia
prevista estensione di una consolidata attività
farmacia, proprio come in passato non vole-
sul Bagno di Ingres in farmacia può essere fa-
della farmacia stessa.
vamo vedere una profumeria con annesso
stidiosa per chi cerca con serietà, passione ed
Inoltre, la farmacia si sta velocemente evol-
banco etico. Però non vorrei che il fastidio per
equilibrio di offrire ai suoi clienti un prodotto/
vendo nella direzione di proporre, oltre alle
gli eccessi di qualche collega “creativo” ci fa-
servizio in più, non commerciabile su internet.
usuali “scatolette”, anche “prodotti incorpo-
cesse gettare l’acqua con il neonato dentro,
E rischia di contribuire a sostenere la mentali-
rei”. Mi piace chiamare così quei prodotti che
cioè la possibilità di vendere in farmacia un
tà ottusa di certe Ulss che non vedono l’ora di
non hanno scatola come le medicine ma che
trattamento dermocosmetico.
mettere i bastoni tra le ruote.
possono essere molto professionali e ap-
Certamente oggi è il momento di punta-
Pierantonio Cinzano
prezzati. In genere sono chiamati “servizi”. Nel
re sulla professionalità e sul valore sanitario
Farmacia Alla Madonna, Thiene (Vi)
settore “farmaco e salute” le farmacie già propongono autoanalisi, atti sanitari di infermieri,
trattamenti fisioterapici, test in telemedicina,
analisi fatte presso laboratori professionali e
si avviano a proporre a pagamento, in un vi-
Gentile dottore,
cino futuro, la compilazione del fascicolo far-
non è mio costume interloquire su Punto
maceutico, il supporto alla compliance e tutte
Effe, ma semmai personalmente, con i
quelle attività che, per esempio, la Fofi, con il
diciotto lettori (presbiti) del mio Os-
professor Andrea Manfrin sta sperimentan-
servatorio legale, ma lo faccio con Lei,
do. È evidente a tutti che nell’odierno mondo
che è certamente tra questi, per un
di internet la farmacia non può più limitarsi a
duplice ordine di considerazioni.
dispensare “scatolette”, sebbene sarebbe un
La prima: perché ha già dato Lei la
errore altrettanto grave esagerare dal lato op-
risposta al problema della “cabi-
posto e fantasticare che possa diventare una
na estetica in farmacia”, se pure il
sorta di centro servizi.
mio riferimento riguardasse più da
vicino la “spa in farmacia”, nel dire,
Non solo scatolette
come lei ha detto, che «non vorrem-
Detto questo, non mi è chiaro perché l’am-
mo vedere un Bagno di Ingres, con an-
pliamento dell’offerta della farmacia con pro-
nessa farmacia», ed è quando ho detto
dotti “incorporei” dovrebbe limitarsi al solo
anch’io attraverso l’illustrazione del quadro
settore “salute”. Perché mai non dovremmo
di Ingres, tenuto conto che la “farmacia dei ser-
integrare la “vendita di scatolette” nel reparto
vizi” è tutt’altra cosa e la biocosmesi trova accesso in
dermocosmesi con la vendita di trattamenti
farmacia per la sua valenza sanitaria, pur complementare alla
dermocosmetici eseguiti nella nostra cabina
tutela della qualità e della dignità della vita che in farmacia va ben al di là del benessere
estetica con la medesima filosofia, cioè at-
inteso in senso lato.
tenzione all’efficacia, alla professionalità e alla
La seconda: perché la sua lettera mi offre l’occasione di precisare il perché dell’illustrazione, e
qualità, tipiche della farmacia? Analogamente,
il perché è molto semplice: perché è molto bella, ma anche perché attraverso le illustrazioni
perché non dovremmo abbinare alla vendita di
che l’editore mi consente di pubblicare (insieme ai titoli dei miei contributi corsari) rimane
un prodotto di benessere, come per esempio
fissato in immagine aulica, ma penetrante, il concetto che vuole essere espresso sulle pro-
un prodotto per la linea, un prodotto “incorpo-
blematiche affrontate in termini giuridici molto spesso oscuri per demerito mio più che per
reo” come la consulenza dietistica-nutrizio-
la difficoltà della questione in sé, e poi, me lo lasci dire, tali contributi da lei apprezzati (e la
nale? Perché non dovremmo offrire accanto
ringrazio di questo) non sarebbero tali senza le immagini che li accompagnano si parva licet
a un prodotto contro la dipendenza dal fumo
componere magnis.
la consulenza di uno psicologo? E via dicendo,
La saluta il suo avvocato Bruno Riccardo Nicoloso.
senza eccessi. Sul titolare, come sempre, grava la responsabilità di mantenere un equilibrio
13
giugno 2014
Primo piano Intervista
Con la mano tesa
al confronto
Il recente rinnovo
delle cariche Fenagifar
vede alla presidenza
Pia Policicchio, titolare
a Cosenza, da anni attiva
all’interno della Federazione.
Le nuove generazioni
di attori della sanità
dovranno imparare a fare
rete per il bene del paziente
e della professione
di ELENA BOTTAZZI
In federazione dal 2001
Pia Policicchio, cosentina, è nata nel 1973
e si è laureata in Chimica e tecnologie farmaceutiche a Perugia. Ha iniziato la pratica professionale nella farmacia di famiglia
- la farmacia Policicchio di Cosenza - nel
1999, diventandone titolare nel 2003.
Dal 2000 al 2006 è stata presidente
dell’Associazione giovani farmacisti (Agifar) di Cosenza, entrando nel contempo a
far parte di Fenagifar. Nella Federazione
ha ricoperto la carica di consigliere dal
2001 al 2004; di tesoriere dal 2004 al
2007; di vicepresidente dal 2010 al 2013.
Dal 10 maggio scorso ne ha assunto la
presidenza per il triennio 2014-2017.
Esperta di omeopatia e di galenica, ha
conseguito un master in Diritto sanitario
presso l’Università Roma 3.
Primo piano Intervista
A
ccanto a Fofi e Federfarma vi
è Fenagifar, la federazione che
intende riunire i novelli professionisti del medicamento, già a
partire dagli ultimi anni dell’u-
niversità. In occasione delle recenti elezioni
la carica di presidente per il triennio 20142017 è diventata per la prima volta femminile, nella figura della cosentina Pia Policicchio.
Verrebbe da dire che sia scontato, data la
netta preponderanza di donne tra le nuove
generazioni di farmacisti, invece può non
essere un caso, visto il periodo ricco di svolte e passaggi epocali per la categoria. Dalla
chiacchierata con la neopresidente è emersa una professionista pronta ad accettare le
sfide che il ruolo le richiederà, consapevole
che quanto già puntualizzato nei recenti in-
contri nazionali della Federazione - necessità
di collaborazione tra i professionisti sanitari, di
aggiornamento del corso di studi e del ruolo
dei titolari e dei dipendenti - sia più che mai
un’urgenza che non può essere ulteriormente
rimandata.
Il primo presidente donna. Quali sono le motivazioni che l’hanno spinta a candidarsi?
L’interesse per la professione mi ha avvicinato alla Fenagifar già nel 2001. Da allora ho
cominciato un percorso che mi ha condotto
alla vicepresidenza per il triennio precedente
(2011-2014) e all’attuale presidenza. La voglia di portare a compimento tutte le idee e i
percorsi che ho condiviso con le persone con
cui ho lavorato in questi anni mi ha fatto decidere per la candidatura. Sono convinta che si
debba sempre ultimare il lavoro che si comincia e portarlo a termine è sempre una grande
soddisfazione.
invitati presso il ministero della Salute per
Fenagifar significa aggregazione di giovani
Ci racconti un obiettivo che è stato portato
portare le nostre istanze. Il susseguirsi del-
farmacisti, qual è il limite massimo d’età per
a termine nel precedente mandato e di cui è
le presidenze non deve quindi essere visto
farne parte?
fiera e se vi sono degli aspetti della Federa-
solo come un’alternanza di persone. Bisogna
Come per tutte le associazioni di categoria
zione che vorrebbe contribuire a modificare
pensare che dietro il presidente c’è sempre
giovanili anche per noi il limite è il quarantesi-
o innovare.
un gruppo che lavora e condivide tutte le sfi-
mo anno di età, ma si può continuare a farne
Vado veramente fiera del lavoro di comunica-
de che ci si propone di affrontare. Anche per
parte anche in seguito, come soci sostenitori e
zione che il presidente uscente Distefano e il
me è cosi. Innestarsi su un solco già tracciato
con un ruolo attivo differente. Sono un esem-
consiglio hanno portato avanti. La maggiore
è solo portare a compimento il lavoro prece-
pio di ciò alcuni noti professionisti che hanno
visibilità acquisita ci ha permesso di essere
dente per creare le basi di quello futuro.
iniziato il percorso all’interno di Fenagifar per 
15
giugno 2014
Primo piano Intervista
technology assessment, conoscenza dei far-
dall’evoluzione della società e che, come ac-
maci innovativi sono oggi indispensabili nel
cennavo in precedenza, dovrebbero scatu-
bagaglio culturale del giovane farmacista. Inol-
rire da un percorso di formazione adeguato,
tre, presso l’Università di Salerno, per esempio,
benché necessitino di essere approfondite
è in atto un progetto che intende avvicinare i
anche dopo la laurea. Penso per esempio alla
corsi di laurea in Farmacia e Medicina, in vista
formazione sull’omeopatia e le medicine com-
di una sempre maggiore vicinanza delle due
plementari: purtroppo capita ancora troppo
figure professionali nell’ambito dell’assistenza,
spesso che i neolaureati siano totalmente
poiché presentano numerosi aspetti comuni,
digiuni di questi argomenti, così come dei far-
soprattutto nei primi anni accademici.
maci biologici e innovativi in generale. Essere
pronti a soddisfare le richieste variegate dell’u-
Per quanto riguarda invece il tema dell’occu-
tenza è l’arma vincente; saper maneggiare
pazione, vi allineerete alle iniziative di Fofi o
queste conoscenze rende prezioso il collabo-
pensate di progettarne di ulteriori?
ratore, quindi ritengo che sia giusto cominciare
La problematica occupazionale è importante.
a parlare e a pensare di introdurre anche un
La crisi che ha investito la società negli ultimi
compenso calibrato sulle capacità dei singoli
anni si è fatta sentire anche nel nostro set-
dipendenti.
tore. Credo che per poter ampliare l’offerta
lavorativa si debba innanzitutto fronteggiare
È ormai chiaro inoltre che per resistere e dare
la riduzione del fatturato e superare questo
una svolta alla professione bisogna specializ-
poi continuare in altri ambiti. Per esempio il se-
momento di difficoltà, per far sì che non siano
zarsi: la sua farmacia su cosa ha puntato?
natore Andrea Mandelli o il presidente di Utifar
messi in discussione i posti di lavoro già esi-
Abbiamo dato da subito molta importanza alla
Eugenio Leopardi.
stenti. Allo stesso modo sarebbe giusto ve-
pharmaceutical care. Da sempre nella mia far-
dere la conclusione e la concretizzazione del
macia il fulcro centrale è stata la presa in carico
Siete in stretto rapporto anche con il mondo
concorso, sul quale molti hanno puntato per
del paziente e la cura dei suoi bisogni: non è più
universitario: con quali iniziative vi adope-
il proprio futuro, seppur con le difficoltà che
pensabile un nostro ruolo solo come mero di-
rate per avvicinare i futuri farmacisti alla fe-
implicherà l’apertura di nuovi punti vendita.
spensatore di farmaco. Oggi la nostra azione
derazione e alle dinamiche che da laureati li
Auspichiamo quindi una risoluzione che possa
dovrà indirizzarsi sempre più ai servizi ad alto
riguarderanno?
cercare di accontentare tutti e aspettiamo di
valore aggiunto, basati su competenze spe-
Abbiamo instaurato un dialogo con il mondo
vedere il progetto Fofi definitivo.
cifiche, rivolti al paziente e alla soddisfazione
universitario, ne è prova la presenza di Ettore
delle sue necessità nelle condizioni sia di be-
Novellino, presidente della Conferenza dei Pre-
Lo scenario attuale sta modificando molto
sidi, al congresso di Catania svoltosi nel marzo
anche il rapporto titolare-dipendenti. Quali
scorso. Facciamo parte del Tavolo di riforma
sono secondo lei le qualità che il primo deve e
Quali saranno quindi i primi impegni come
del corso di studi di Farmacia con tutti gli attori
dovrà possedere in futuro?
nuovo presidente e con il neoeletto consiglio
e pensiamo di poter portare un contributo con
Certo oggi la farmacia ha “cambiato pelle”, di
direttivo, anche alla luce di quanto emerso
le nostre esperienze lavorative.
conseguenza deve evolversi anche il titola-
dal vostro Congresso e da FarmacistaPiù e
re. Chi, infatti, sarà capace di spogliarsi della
Cosmofarma?
Quale sarà quindi il vostro contributo alla ri-
proprietà che si sentiva cucita addosso e di
Da FarmacistaPiù e da Cosmofarma è emer-
forma del corso di laurea?
cominciare a vedere la farmacia come una
sa più che mai la necessità di riportare al cen-
Sentiamo di poter essere anello di congiunzio-
squadra da far progredire, avrà risultati più
tro del nostro operato il paziente. Sarà sempre
ne tra il mondo universitario e quello lavorativo.
soddisfacenti. Sono dell’idea che si debba par-
più importante sviluppare la rete di collabora-
Il nostro impegno sul campo ha messo in luce
tecipare tutti alle scelte aziendali. Solo con-
zione efficiente sia tra di noi sia con le diffe-
come la professionalità del giovane farmacista
dividendo gli obiettivi si possono ottenere i
renti realtà sanitarie. L’esempio più recente è
è in evoluzione e la necessità di uniformarsi per
risultati sperati.
stata la presentazione della piattaforma web
nessere sia di malattia.
di Federfarma che consente di far fare alla
acquisire nuove competenze sia diventata, ormai, improcrastinabile. Conoscenze approfon-
Per quanto riguarda invece i collaboratori?
farmacia un passo avanti in quei servizi che ci
dite in materie come economia farmaceutica
Il collaboratore di oggi dovrebbe possedere
attendiamo essere una componente evoluti-
e aziendale, medicine complementari, health
quelle conoscenze che sono rese necessarie
va della nostra professione.
16
giugno 2014
Primo piano Intervista
eglab.it
Anche
i farmaci
generici
hanno
un nome.
EG
®
Anche i farmaci generici equivalenti hanno un nome:
EG®, da sempre, garanzia di sicurezza e qualità.
Stesso principio attivo, stessa efficacia dei farmaci
di marca e più attenzione al prezzo.
Quando scelgo un generico, chiedo EG ®
17
giugno 2014
Primo piano Attualità
No a pericolose
contaminazioni di ruoli
Il ministro Lorenzin ha ribadito che la parte pubblica si deve occupare
di controllare e regolamentare, senza sovrapposizioni di compiti dannose
per la salute dei cittadini e per le casse dello Stato
di Maurizio Bisozzi, farmacista
A
maggio fioriscono le rose,
De Lillo, consigliere della Regione Lazio e
sbocciano amori primaverili,
organizzata dall’ormai onnipresente Vitto-
si moltiplicano gli incontri let-
rio Contarina, collega che negli ultimi anni si
terari. Deve entrarci in qual-
propone spesso come riferimento nel pano-
che modo il clima, le giornate
rama farmaceutico romano.
lunghe e il pensiero positivo che aleggia sulla bella stagione, l’istinto di riproduzione.
LA SPADA DEL MINISTRO
Quest’anno, in omaggio alla fecondità ma-
Ogni incontro aveva delle peculiarità, i farmaci-
riana, si sono moltiplicati pure gli incontri
sti della cooperativa hanno spiegato al ministro
tra farmacisti e ministro della Salute: le rose
le ricadute pratiche sulla professione delle de-
hanno fatto da cornice ai rendez-vous con
cisioni prese nelle stanze dei bottoni, spesso
la leggiadra Lorenzin e parrebbe scoccata
prive di finestre che si aprano sul mondo ester-
più di una scintilla di reciproco interesse, se
no; lei ha ricambiato garantendo attenzione alle
non di amore. In poco più di una settimana
esigenze di chi la mattina alza la serranda e si
la dinamica ministra ha voluto toccare con
mette al servizio della collettività. Al mattino ha
mano la concretezza di una realtà operati-
ricordato alla presidente Racca, che richiamava
va, concedendosi alla platea dei soci di una
il ruolo della Ue nella tutela della salute dei cit-
delle cooperative del Lazio, Sinfarma. Subito
tadini europei, la sua personale esperienza eu-
dopo ha posto il suggello a un interessan-
ropea, nella quale il modello di farmacia italiana
te convegno promosso da Federfarma e
è quello che riscuote più consensi e approva-
presieduto della sua presidente Anna Rosa
zioni da parte di tutti i Paesi comunitari.
Racca, sul ruolo della farmacia alla luce delle
Beatrice Lorenzin, nella serata dello stesso
recenti sentenze della Consulta e della Corte
giorno, ha tranquillizzato Franco Caprino: il
di giustizia europea. Ha poi accettato di buon
nuovo Patto della salute non sarà un’altra 405,
grado l’invito dei presidenti Emilio Croce e
numero di una legge che per le farmacie ita-
Franco Caprino, rispettivamente dell’Ordi-
liane echeggia il lugubre rintocco del 451 del
ne di Roma e di Federfarma Lazio, a com-
romanzo di Bradbury. A 451 gradi Fahrenheit
mentare il partorendo Patto della Salute; ha
infatti, bruciano i libri e la cultura, nella 405
concluso la maratona farmaceutica, fresca
bruciano la sopravvivenza delle farmacie e la
come alla partenza, concedendosi al bagno
capillarità del servizio farmaceutico. Concetto
di folla di farmacisti, in una conviviale quanto
questo condiviso ampiamente dal ministro,
riuscita serata di gala. Promotore l’on. Fabio
lanciata in una difesa accorata dell’importanza
18
giugno 2014
Primo piano Attualità
territoriale delle farmacie di quartiere contro
ripropongono modelli di umanità e coesione
professionisti. D’altra parte, ha ricordato la
la deriva commerciale da una parte e l’accen-
che si oppongono alla desertificazione impo-
Lorenzin in un applauditissimo passaggio,
tramento distributivo da parte di strutture
sta dalle esigenze dei centri commerciali.
Bersani era quello che, a fronte degli enor-
delegate al controllo e alla verifica, non al com-
Problema questo sentito e affrontato seria-
mi problemi strutturali italiani in tema di
mercio, con tutti i rischi e le insidie insite nelle
mente in una grande capitale europea come
energia, comunicazioni, credito bancario,
gare, appalti, assegnazioni emersi clamorosa-
Parigi, dove la civile e lungimirante ammi-
servizi, disoccupazione, trasparenza e cor-
mente nel recente scandalo Expo di Milano.
nistrazione comunale ha posto limiti se-
ruzione aveva trovato la soluzione di tutto
La spada della ministra, pulzella d’Orleans,
veri alla proliferazione e alle dimensioni dei
nella liberalizzazione di taxi e farmacie. O
ha affettato con decisione responsabilità e
centri commerciali all’interno dei suoi venti
dalle indicazioni del desaparecido Monti,
competenze: i bottegai facciano i bottegai, i
arrondissements.
breve apparizione politica a sistemare alcu-
farmacisti quello che sanno fare - e bene - da
Stacchiamoci però dalla Senna e torniamo
ne cosette in casa dei suoi amici banchieri e
sempre, la parte pubblica si occupi di control-
al Tevere, dove abbiamo lasciato il ministro
finanzieri internazionali e ora senatore a vita
lare e regolamentare, senza contaminazioni
Lorenzin a ribadire la radicata collocazione
con il 99,8 per cento di assenze alle sedute
di ruoli, pericolose per la salute dei cittadini e
della farmacia nei cromosomi culturali ita-
del Senato. Il suo Cresci-Italia è mancato po-
per le casse pubbliche.
liani e dove è oggi chiamata ad accentuare il
co che l’Italia la sbriciolasse e ne regalasse i
In effetti controllare i controllori è un ossimo-
proprio rilievo sociale, gestendo l’assistenza
frammenti ai discepoli del dio Mercato.
ro ai confini dell’incesto, un compito al quale,
dai tempi delle Satire in cui Giovenale poneva
la domanda fino a oggi, nessuno ha saputo
dare una risposta praticabile. L’unica possibile è non mettere in condizione il controllore
di svolgere azioni meritevoli di controllo, ma
questo è solo buonsenso da umile farmacista, ignaro delle necessità e delle pratiche di
Beatrice Lorenzin siederà al tavolo del Patto della Salute
con le idee ben chiare, grinta ed entusiasmo invidiabili,
poca voglia di cedere alle rivendicazioni dei sultanati regionali,
decisa a restituire ai cittadini italiani quel diritto alla salute
uguale per tutti sancito dalla Costituzione
potere nei corridoi del Palazzo.
Modelli di umanità
e coesione
domiciliare del paziente cronico e di quello
Cosa resta agli spettatori della kermesse
Infine la ministra Lorenzin ha messo a segno
malato semplicemente di vecchiaia. La far-
farmaceutica del ministro? In fondo parole
l’ennesimo punto, su assist fornito dal presi-
macia può così esercitare un controllo sulla
e impegni presi dai politici si somigliano un
dente Emilio Croce con la domanda sul ruolo
spesa farmaceutica e rappresentare quindi
po’ tutti, diciamo che nessuno dei suoi pre-
della farmacia come infrastruttura sociale. La
una sicura forma di risparmio della spesa
decessori aveva mai lasciato la stessa sen-
giovane rappresentante del governo ha ricor-
pubblica, verificando l’aderenza terapeu-
sazione epidermica di convinzione, lucidità,
dato come le farmacie siano una parte inte-
tica e la corretta assunzione del farmaco
entusiasmo e voglia di fare, di dare un vero
grante della cultura del nostro Paese, non una
da parte del paziente, fino ad arrivare, in un
seguito alle chiacchiere. Dipenderà magari
moda dell’ultimo decennio, destinata a dissol-
futuro che personalmente mi auguro pros-
dalla giovane età, che le consente di saltare
versi come una tendenza superata. L’Italia non
simo, alla personalizzazione delle terapie.
con disinvoltura gli steccati tra politica e vi-
è nazione di megalopoli, ha una struttura ge-
Niente più sprechi, niente più confezioni di
ta reale, dalla semplicità e cordialità di modi,
ografica che si oppone agli enormi agglome-
farmaci avanzati, lasciate scadere in fondo ai
dalla indubbia capacità di fascinazione, sta-
rati urbani in stile Istanbul o Città del Messico.
cassetti del comò, dosaggi adatti al singolo
remo a vedere.
Il nostro è il Paese dei Comuni prima e delle
paziente e alle sue esigenze terapeutiche.
In conclusione, Beatrice Lorenzin siederà al
Signorie poi e tale è rimasto fino a oggi, pas-
Risparmio per le casse pubbliche, esaltazio-
tavolo del Patto della Salute con le idee ben
sando per le vignette letterarie di Giovannino
ne professionale della figura del farmacista.
chiare, grinta ed entusiasmo invidiabili, poca
Guareschi, abile descrittore della provincia
Una strada, quella indicata dalla giovane re-
voglia di cedere alle rivendicazioni dei sulta-
italiana post bellica. Le baruffe tra Peppone e
sponsabile del dicastero della salute, ben
nati regionali, decisa a restituire ai cittadini
don Camillo avevano come scenario paesotti
lontana da quella tracciata da un certo go-
italiani quel diritto alla salute uguale per tutti
in cui la farmacia rappresentava un irrinun-
verno Bersani, che pensava di risolvere i
sancito dalla Costituzione. Un ministro della
ciabile riferimento sanitario e tuttora i quar-
problemi della sanità italiana unicamente
Salute così non lo ricordo dai tempi di, anzi,
tieri di Palermo, Milano o Roma riproducono e
esaltando la concorrenza commerciale tra
non lo ricordo e basta.
19
giugno 2014
Primo piano Farmacoeconomia
Errori
da evitare
La potenziale inappropriatezza
prescrittiva nel paziente anziano
di Enrica Menditto e Daria Putignano,
Centro di ricerca in farmacoeconomia e farmacoutilizzazione,
dipartimento di Farmacia, Università Federico II di Napoli
N
ella maggior parte dei Paesi occidentali, attualmente, la
percentuale della popolazione
anziana è in crescente aumento
e si stima che entro il 2050 cir-
ca il 30 per cento dell’intera popolazione avrà
più di 65 anni. Poiché i pazienti anziani incidono
nella misura del 3 per cento sul consumo delle
risorse sanitarie, la crescita di questa fascia di
popolazione comporterà implicazioni significative sui bilanci sanitari futuri.
Tali marcate modificazioni demografiche sono accompagnate da un incremento dell’incidenza delle patologie cronico-degenerative,
tipiche dell’età geriatrica, nonché dal conseguente aumento dell’utilizzo dei farmaci. Infatti,
la complessità fisio-patologica dell’anziano,
affetto da multimorbidità, comporta spesso
una poliprescrizione di farmaci, in alcuni casi
inappropriata. Quest’ultima, esponendo il soggetto a un elevato rischio di insorgenza di reazioni avverse (Adverse drug reaction, Adr), può
comportare un maggiore rischio di morbilità e
mortalità legata all’utilizzo dei farmaci stessi.
Definizione
Per inappropriatezza prescrittiva si intende
una prescrizione i cui rischi superano di gran
lunga i benefici clinici attesi dalla terapia farmacologica. In generale, l’inappropriatezza
prescrittiva può essere dovuta: a un dosaggio inappropriato; alla durata del trattamento;
all’utilizzo in circostanze controindicate; molto
20
giugno 2014
Primo piano Farmacoeconomia
spesso a una potenziale interazione farmacologica. Tutte queste condizioni, nella popolazione anziana, risultano enfatizzate a causa
di mutamenti farmacocinetici e farmacodinamici dovuti all’età, nonché da comorbidità e
da un utilizzo di più farmaci concomitanti.
Criteri di qualità
della prescrizione
Nel corso degli anni sono stati sviluppati
numerosi strumenti atti a individuare la potenziale prescrizione inappropriata nella popolazione anziana, quali Beers, Acove, Mai,
Start e Stopp (tabella 1). Tali criteri identificano comportamenti prescrittivi inappropriati
relativi all’utilizzo di farmaci i cui rischi superano i potenziali benefici (farmaci da evitare)
e al sottoutilizzo di farmaci potenzialmente
benefici (sottoutilizzo).
I diversi metodi proposti nel tempo hanno
comunque alcuni limiti. Infatti, spesso indicano i farmaci da evitare nell’anziano senza
proporre alternative terapeutiche; non contemplano l’errore relativo alla duplice prescrizione dello stesso farmaco, al rischio di
mancata aderenza, alla cascata prescrittiva. Proprio per questi motivi la misura della
potenziale prescrizione inappropriata è attualmente oggetto di iniziative sia europee
sia extraeuropee volte alla ridefinizione di
criteri maggiormente applicabili nella reale
pratica clinica.
Politerapia e interazioni
Attualmente si stima che circa il 50 per cento
dei pazienti over 65 sia in politerapia. In particolare, secondo quanto riportato in letteratura, un anziano assume da sei a otto farmaci al
giorno. Il numero di farmaci assunti è un fattore
predittivo di scarsa aderenza al trattamento e
di potenziali interazioni tra farmaci. In particolare, l’analisi della relazione tra il numero di
farmaci prescritti e la probabilità di potenziali
reazioni avverse dovute a interazioni tra farmaci è stata oggetto di diversi studi negli ultimi anni. Le potenziali interazioni tra farmaci e
il conseguente rischio di sviluppare Adr sono
attualmente una problematica di grande rilievo
dal punto di vista farmaco-epidemiologico.
21
giugno 2014

Primo piano Farmacoeconomia
Si stima, infatti, che l’incidenza dei ricoveri cau-
dell’età della popolazione oggetto di studio. In-
Ruolo delle banche dati
sati da Adr negli Stati Uniti vari dal 4,2 al 30 per
fatti, si rileva che la percentuale di popolazione
Il monitoraggio delle potenziali prescrizio-
cento, mentre in Europa dal 2,5 al 10,6. Inoltre,
generale interessata da potenziali interazioni
ni inappropriate, effettuato sulla base degli
negli Stati Uniti la percentuale degli accessi
farmacologiche è relativamente bassa; di con-
strumenti di rilevazione dell’appropriatezza
al pronto soccorso dovuti ad Adr, in pazienti
tro, la valutazione dello stesso dato in coorti di
disponibili, rappresenta un efficace indicatore
anziani, varia dall’11 al 36 per cento, mentre in
pazienti anziani ha portato alla misurazione di
della qualità delle cure. Questo tipo di pro-
Europa dal 10 al 20 per cento. Per quanto ri-
livelli di prevalenza superiori all’80 per cento.
cesso trova come possibile fonte di dati sia gli
guarda i costi relativi alla gestione delle Adr si
Un ulteriore fattore che può influenzare le sti-
archivi amministrativi aziendali sia i database
stima che, negli Stati Uniti, essi ammontino a
me epidemiologiche è rappresentato dal set-
clinici. In particolare, gli archivi amministra-
circa 30 miliardi di dollari l’anno (mediamente
ting assistenziale oggetto di studio.
tivi aziendali, realizzati in modo autonomo
circa 2.200 dollari per ogni singola Adr).
La frequenza di interazioni tra farmaci nell’an-
per specifici scopi dipartimentali, dispongo-
Le Adr possono essere dovute a interazioni tra
ziano varia dal 6 al 53 per cento a seconda che
no spesso dei requisiti necessari per poter
farmaci in una percentuale che varia dal 6 al
si tratti di pazienti ambulatoriali o istituzionaliz-
essere integrati tra loro al fine di creare una
30 per cento. Tale percentuale presenta valori
zati. Ciò può essere spiegato con il fatto che gli
banca dati di popolazione. In tal modo è pos-
estremamente variabili a seconda delle carat-
anziani istituzionalizzati o ricoverati in reparti
sibile ricostruire per ciascun assistito il profilo
teristiche demografiche e cliniche dei pazienti.
di lungodegenza sono in genere soggetti più
analitico e cronologico dei trattamenti effet-
Non esiste, a oggi, un elenco o un database
fragili e con un numero elevato di patologie,
tuati e delle risorse assorbite e, al contempo,
univoco delle interazioni tra farmaci di signifi-
per lo più croniche, che inducono i medici alla
il modo in cui il paziente ha utilizzato le risorse
cato clinico rilevante, validato dalla comunità
polifarmacoterapia.
a lui destinate. Seppure con alcune limita-
scientifica, a cui fare riferimento per studiarne
In ambito geriatrico, a fronte di una vasta let-
zioni, le banche dati amministrative offrono
la prevalenza e l’incidenza nei diversi contesti.
teratura relativa alle reazioni avverse da far-
numerose opportunità di studio e di ricerca.
Diversi autori fanno riferimento a elenchi o da-
maco, sono ancora pochi gli studi che valutano
La loro rappresentatività in termini di popola-
tabase spesso differenti tra loro che portano a
l’impatto e il significato clinico delle interazioni,
zione osservata consente di studiare la reale
stime non direttamente confrontabili. Inoltre, le
anche se la più recente letteratura si sta arric-
pratica clinica e i profili di utilizzo dei farmaci.
stime epidemiologiche risentono in particolare
chendo in tal senso.
Inoltre, la loro facile reperibilità e i limitati costi
Strumenti per l’individuazione della potenziale inappropriatezza prescrittiva nel paziente anziano
Descrizione
Criteri di Beers
(Beers, Usa 1991, Revisioni: 1997, 2003, 2012)
Tre liste comprendenti in totale 23 farmaci:
◆ farmaci o classi farmacologiche potenzialmente lesive indipendentemente
dalle condizioni cliniche del paziente;
◆ farmaci potenzialmente pericolosi solo in determinate condizioni cliniche;
◆ farmaci o classi che potrebbero essere appropriati in alcuni soggetti, ma il cui abuso
o danno comporta un livello di cautela maggiore
Mai
(Medication appropriateness index)
(Hanlon JT, Usa, 1992)
10 criteri che misurano l’inappropriatezza di ciascun farmaco
Acove
(Assessing care of the vulnerable elderly)
(Shekelle PG, USA 2001)
22 aree terapeutiche critiche ognuna delle quali possiede da sei a diciassette indicatori
Stopp
(Screening tool of older person’s prescriptions)
(Gallagher et al, United Kingdom and Ireland, 2008)
Lista comprensiva di 65 indicatori di farmaci potenzialmente inappropriati suddivisi
in 10 aree clinico/terapeutiche
Start
(Screening tool to alert doctors to right treatment)
(Gallagher et al, United Kingdom and Ireland, 2008)
Lista di 22 criteri suddivisi in 6 sistemi anatomici che permettono di identificare
le sottoprescrizioni e/o omissioni prescrittive per farmaci potenzialmente benefici
negli anziani
Tabella 1
22
giugno 2014
Primo piano Farmacoeconomia
di riutilizzo rendono il metodo accessibile ed
efficiente. In questo contesto, si calano diversi studi, volti a valutare l’appropriatezza
prescrittiva nel paziente anziano con particolare attenzione alle potenziali interazioni
tra farmaci. Studi condotti nel nostro Paese
mettono in evidenza che la prevalenza delle
potenziali interazioni tra farmaci è di circa il 16
per cento e aumenta in funzione dell’età dei
pazienti e del numero di farmaci utilizzati. Gli
anziani che assumono più di cinque farmaci
in maniera cronica hanno un rischio significativamente più alto di sviluppare interazioni tra
farmaci di gravità severa rispetto ai soggetti
che, invece, assumono meno di tre farmaci.
A tal proposito l’Aifa ha istituito un gruppo di
lavoro geriatrico costituito da esperti di set-
Per quanto riguarda i soggetti
in politerapia, dai risultati è emerso
che circa il 50 per cento
degli over 65 assume dai cinque
ai nove farmaci e ben l’11 per cento
assume dieci o più farmaci
tore, con l’obiettivo di sviluppare una gamma
di indicatori di qualità della prescrizione farmaceutica negli anziani. Per quanto riguarda
i soggetti in politerapia, dai risultati è emerso
che circa il 50 per cento degli over 65 assume
dai cinque ai nove farmaci e ben l’11 per cento
assume dieci o più farmaci.
In generale, i risultati dell’indagine evidenziano che in alcuni casi ci sono comportamenti
potenzialmente a rischio che richiedono non
solo approfondimenti ma anche lo sviluppo
di nuove strategie atte a limitarli. Il problema
di una inappropriata prescrizione negli anziani, pertanto, risulta essere rilevante e questo
richiederà programmi educazionali ad hoc
rivolti sia ai medici sia a tutti gli operatori sanitari, nonché l’implementazione di sistemi a
supporto della prescrizione farmaceutica mirati a ridurre le Adr prevenibili e a migliorare la
sicurezza d’uso dei farmaci nei pazienti.
Primo piano Comunicazione
Un nuovo paradigma
di comunicazione
P
otremmo chiamarlo il para-
del mercato e lo spirito dei tempi. Si tratta di
digma della semplificazione e
una dinamica sana e vitale, alla quale ci si può
del rinnovamento. Ogni giorno
sottrarre solo condannandosi a un imprudente
constatiamo infatti che il mondo
immobilismo o a un gregariato usurante.
della comunicazione è in preda a
Riflettere sulle trasformazioni dei modi di co-
un parossismo morboso. “Tutto è comunica-
municare, in un’epoca di crisi e di trasforma-
zione” strilla lo spirito del nostro tempo. E così,
zione come quella che stiamo attraversando,
nell’agorà dove tutti strillano, bisogna ritrova-
liberando la comunicazione dai luoghi comuni e
re il tono di voce giusto per parlare e ascoltare.
dai pregiudizi che il tempo deposita sulle buo-
Perché il cuore della vera comunicazione è la
ne pratiche - come una sorta di polvere della
Semplificazione
e rinnovamento sono oggi
indispensabili in farmacia.
Tre i punti fondamentali:
relazione, orientamento
e connessione
di Giuliano Corti, filosofo
relazione e la comprensione, non la réclame.
consuetudine e della rimozione di senso - è un
Nel mondo della comunicazione, i concetti, le
esercizio necessario e fruttuoso.
l’esigenza di riflettere sulla propria identità, ag-
parole e le pratiche si modificano seguendo
Anche la farmacia intesa come “archetipo del
giornando le modalità con cui comunica l’of-
gli stili di vita, le nuove convinzioni, l’evoluzione
luogo della salute e del benessere” ha dunque
ferta di prodotti e soprattutto di servizi.
24
giugno 2014
Primo piano Comunicazione
Non si tratta di una rivoluzione, ma semmai
vista del risultato economico. Tuttavia oggi,
ai messaggi concepiti all’interno di un format -
della messa a punto di un nuovo paradigma
anche in seguito alla concorrenza delle pa-
cartello, locandina, crowner (e chi più fustelle
di comunicazione che affermi, in modo forte
rafarmacie e dei supermercati, tale confi-
ha più ne metta) - ma è affidato ai tre gradi
e chiaro, l’identità etica di un esercizio in cui
gurazione rischia di indebolire l’identità della
della comunicazione: disposizione, relazione,
la cura viene interpretata innanzitutto come
farmacia, attenuandone pericolosamente il
connessione. Da una parte la disposizione dei
terapia, ma anche, e sempre di più, come at-
vissuto collettivo di luogo del sapere dedica-
prodotti (visual merchandising) che si occupa
tenzione, precauzione, riguardo, premura al
to alla cura. Si rischia cioè di precipitare in una
di farli parlare attraverso il linguaggio proprio
servizio della salute.
sorta di babele dove la voce del farmacista
della confezione e dell’organizzazione visiva
Sulle due colonne portanti della salute, l’una
perde forza e autorevolezza.
delle “merci”, seguendo criteri non solo mer-
che supporta la prevenzione e la cura di sé, l’al-
Non dimentichiamo mai che la farmacia nel
ceologici, ma anche logici e selettivi.
tra che regge il peso della guarigione e allevia
nostro Paese è stata - e ancora in buona par-
Non spaventi il termine inglese che è una ri-
le sofferenze, poggia l’architrave concettuale
te è - un presidio culturale e non soltanto un
visitazione di ciò che nella retorica antica si
della farmacia, un esercizio commerciale che
negozio. Inseguire acriticamente modelli an-
chiamava Dispositio, cioè l’arte di comporre e
è in grado di offrire ciò che altre tipologie di
glosassoni è dunque molto rischioso. Parafra-
disporre gli argomenti (i messaggi).
negozio non possono offrire, per statuto, per
sando l’ideologia dello slow food, si potrebbe
Dall’altra la valorizzazione del fattore umano e
professionalità, per competenza, per legge.
scherzosamente parlare di slow therapy in
dunque della relazione fra persona e persona,
In altre parole la farmacia ha l’esigenza di co-
contrapposizione alla fast therapy dei modelli
che ha una funzione insostituibile in quanto
municare in modo distintivo la propria natu-
d’importazione. Proprio per ristabilire le prio-
coloro che desiderano rassicurazione e consi-
ra di luogo etico della cura. Dal punto di vista
rità di un mandato etico, il nuovo paradigma di
glio, chi vuole ascoltare parole sensate e non
degli addetti ai lavori, ciò può sembrare ovvio,
comunicazione deve poter essere applicato in
guardare belle immagini o leggere enfatiche
ma dal punto di vista del consumatore, con le
piena autonomia dalle diverse realtà locali, in
super promesse, vuole comunicare nel senso
cosiddette liberalizzazioni, si sono moltiplicati i
base anche al bacino d’utenza, tenendo pre-
proprio del termine, ovvero condividere infor-
casi di confusione e spersonalizzazione.
sente che le concessioni alla pubblicità e dun-
mazioni e opinioni.
Vi è infine la necessità di interpretare, dal punto di vista della farmacia come presidio terri-
Si rischia di precipitare in una sorta di babele
dove la voce del farmacista perde forza e autorevolezza.
Non dimentichiamo mai che la farmacia nel nostro Paese
è stata - e ancora in buona parte è - un presidio culturale
e non soltanto un negozio. Inseguire acriticamente modelli
anglosassoni è dunque molto rischioso
toriale, le nuove tecnologie della distribuzione
di prodotti e servizi, considerando con grande
attenzione le nuove frontiere del web.
Possiamo dunque sinteticamente suddividere
il nuovo paradigma del comunicare in farmacia
in tre grandi capitoli: relazione, orientamento e
connessione.
Il valore della relazione
Un presidio culturale
que alla comunicazione attenzionale, “strillata”,
La relazione con il cliente/paziente è affidata in
La farmacia, nell’immaginario collettivo, non è
che usa il corpo e le sue parti come una sorta
gran parte alla voce, al consiglio, al gesto e alla
più il luogo dove si esercita in loco la nobile ar-
di atlante anatomico per comporre messaggi
capacità di accoglienza del personale, ma più in
te dei semplici e dei rimedi. Dopo la stagione
di fitness, beauty, hygienic e così via, ha perso
generale a tutte le modalità con cui ci si pren-
dominata dal marchio di “rivendita” di farmaci
gran parte della propria forza comunicazionale
de cura del cliente, rassicurandolo, invitandolo
prodotti delle industrie farmaceutiche, sotto
accavallando stereotipi su stereotipi.
a informarsi, proponendo nuove soluzioni, ma
l’egida del Servizio sanitario (stagione che ne
Chi entra in farmacia per acquistare prodotti
anche suggerendo rimedi tradizionali.
ha oscurato gli ideali) da qualche anno la sua
senza prescrizione ha già fatto una scelta di
Insomma aggiornando e valorizzando quell’ar-
immagine si è assestata in una forma ibrida,
campo. Ha fatto una scelta prevalentemente
chetipo del farmacista, come portatore di un
dove le specialità medicinali vivono a stretto
etica e gradisce dunque forme di comunica-
vero sapere, la cui immagine rischia di perde-
contatto con i farmaci da banco, con i cosmetici
zione meno seduttive e più concrete. Questo
re identità nel mondo dell’iperconsumo e del
e con altri prodotti per l’igiene della persona.
non vuol dire affogare nella pedanteria e nel
drugstore.
Questa sorta di ibridazione ha permesso di
didascalismo, ma avere sempre ben chiaro
Quando si parla di relazione bisogna dunque
ampliare l’offerta e ha rappresentato sicura-
che il compito di rassicurare e informare non
pensare in primo luogo alle persone e al lavo-
mente una notevole opportunità dal punto di
può essere delegato soltanto alle immagini e
ro costante di aggiornamento, convincimento, 
25
giugno 2014
Primo piano Comunicazione
Si tratta, in altre parole, di ripristinare
un archetipo che con il tempo
si è perso nelle logiche del marketing
dell’abbondanza e dell’attesa in coda
In questo senso è importantissimo far perce-
ma consente anche di far parlare i prodotti su-
pire, fin dal primo impatto, che la farmacia è
gli scaffali in modo più chiaro e più forte.
un negozio diverso dagli altri. Un luogo gover-
La sovrabbondanza non è più un buon modo
nato dalla logica dei semplici e dove le merci
di comunicare benessere e possibilità di scelta.
sono un’occasione di aggiornamento.
L’ampiezza e la profondità si possono sempre
Per esempio va limitato il display dei prodot-
lasciare ai tempi anche molto brevi del “su or-
ti generici e promossa l’efficacia di ciò che la
dinazione”, che ormai sono brevissimi.
cultura ha tramandato come rimedi e galenici
Anche i messaggi pubblicitari aumentano la
affiatamento e valorizzazione dell’importanza
magistrali e officinali.
propria efficacia se sono misurati e il loro af-
strategica di una buona patica che non può es-
Va sorvegliata attentamente ogni azione che
follamento è contenuto.
sere affidata a forme di volontarismo. Anche
rischia di far percepire la farmacia come un
la relazione ha le sue tecniche e in definitiva
negozio come tutti gli altri. Per esempio i saldi
anch’essa esige un aggiornamento costante.
e gli sconti devono avere ritmi e modalità pro-
Connessione
e comunicazione
Il nuovo paradigma della relazione prevede la
prie, diverse, anche nella forma, dai luoghi co-
A questi due pilastri della comunicazione in
capacità, da parte del personale, di accogliere,
muni del mercato. Si possono in questo senso
negozio, la relazione e l’orientamento, si ag-
informare, indirizzare il cliente anche propo-
ideare campagne promozionali, restituendo a
giunge poi una terza funzione che potrem-
nendo nuove soluzioni. Un “saper curare” del
questo termine il suo significato proprio. E tali
mo chiamare di connessione, che coinvolge
quale il farmacista e la farmacia sono i depo-
campagne vanno gestite ad hoc.
il mondo in grande espansione delle nuove
sitari storici.
L’orientamento del cliente/paziente è il ri-
tecnologie di distribuzione e di acquisto at-
Anche se sappiamo che in moltissime realtà la
sultato di una chiara definizione del layout e
traverso il web.
relazione è pratica quotidiana, ciò nonostante
dell’esposizione dei prodotti rispetto ai quali
La specializzazione all’interno del variegato
dobbiamo convincerci che essa, per sua natu-
è necessario compiere delle scelte se non si
mondo dell’e-commerce permette di am-
ra, ha bisogno anche di un contesto ambientale
vuole che la farmacia si appiattisca acritica-
pliare enormemente la platea dei clienti e di
favorevole: soluzioni architettoniche e di inte-
mente su modelli d’importazione.
estendere la gamma dei servizi offerti.
rior design che invitino chi entra ad allargare la
Il visual merchandising, il layout e il display
Un punto vendita in rete, dotato di una propria
sfera della “cura” e non solo a compiere un atto
sono decisivi nella percezione dalla farmacia
community alla quale offre servizi e acquisti on
d’acquisto. Si tratta, in altre parole, di ripristi-
come luogo della cura in senso lato: cura della
line, è un negozio vincente e fidelizzante anche
nare un archetipo che con il tempo si è perso
salute, cura dell’aspetto, cura della pelle, cura
perché il consumo farmaceutico è spesso ca-
nelle logiche del marketing dell’abbondanza e
della forma fisica, eccetera.
ratterizzato da abitudini che possono essere
dell’attesa in coda.
Una particolare cura dovrebbe infine essere
esaudite attraverso ordinazione on line e con-
Per far questo è però necessario che il luogo
dedicata al rapporto con il territorio, il quar-
segne a domicilio. Presidiare la rete, anche con
comunichi chiaramente la distinzione fra cura
tiere o il vicinato, attraverso l’offerta di servizi
forme di associazione locale fra i punti vendita,
come terapia clinica e cura come benessere. Si
strutturati e continuativi di varia natura che
è strategico. Si tratta di una forma di relazione
tratta di una sorta di doppia valenza che per-
fidelizzino i clienti/pazienti.
a distanza che ha una valenza molto impor-
mette di distinguere i bisogni ai quali la farma-
Per quanto riguarda la composizione dell’of-
tante e l’avrà ancora di più guardando al futuro.
cia dà risposte certe, senza inseguire criteri di
ferta, invece il criterio più importante è la
Mettersi in rete permette non solo di ampliare
turbo marketing che hanno fatto il loro tempo.
selezione dei prodotti. La logica “di tutto e
l’offerta, ma anche di definire meglio la valen-
C’è bisogno, in altre parole, di verità e di misura
di più” non è sempre vincente. Ampliando
za delle prestazioni che invece esigono il con-
e la farmacia è da sempre il luogo della misura.
a dismisura l’offerta si palesa una sorta di
tatto interpersonale.
indifferenza nei confronti di ciò che si offre.
In conclusione bisogna sempre tener pre-
Less is more
L’orientamento al cliente esige che si pren-
sente che paradigma significa esempio da
Anche la farmacia, come ogni negozio, è un di-
dano decisioni, anche drastiche, rispetto
consultare al bisogno per ideare, declinare
spositivo di comunicazione e da questo punto
all’assortimento. Ricordando che l’ampiezza
o coniugare le parole e le forme del comu-
di vista affinché comunichi in modo semplice
dell’assortimento spesso si traduce in costi di
nicare. Da questo punto di vista la farmacia
e chiaro, bisogna decidere con quale tono di
gestione difficilmente sostenibili e disorien-
deve parlare in modo chiaro la lingua che le
voce far parlare le merci sugli scaffali e stabilire
tamento per il cliente.
è propria: adottando uno stile tonico e sano.
un rapporto chiaro fra ciò che è sul banco e ciò
Questa sorta di Inventio dei temi da proporre,
Anche la comunicazione soggiace alla legge
che solo la mano del farmacista può prendere
per rimanere nella metafora della retorica clas-
di Paracelso: solo la misura distingue la buona
o preparare.
sica, permette non solo di selezionare l’offerta,
comunicazione da quella tossica.
26
giugno 2014
Primo piano Comunicazione
Primo piano Gestione
La sicurezza
in farmacia
Tutti gli adempimenti in materia
sono solo un balzello vessatorio
o rappresentano un’opportunità
di rilancio e di legittimazione
della professione?
di Maurizio Traversari, Adakta
I
n questo ultimo triennio il tema della sicu-
Eppure le cose succedono e personalmente
Oggi sicuramente le priorità della farmacia so-
rezza in farmacia è particolarmente salito
non ho capito se è un bene o un male che non
no altre: recupero della redditività, dell’efficien-
alla ribalta. Vissuto come l’ennesimo bal-
si vengano a sapere (vedi case history nella
za e dell’efficacia, alla ricerca di un’eccellenza
zello vessatorio nei confronti della cate-
pagina seguente).
che è la sola garanzia per il futuro nel pano-
goria, ha provato a farsi spazio nelle aule
Molti sono gli episodi di cui siamo venuti a
rama dell’evoluzione degli assetti del Servizio
di formazione, durante corsi specifici e spesso
conoscenza nelle numerose consulenze fat-
sanitario.
noiosissimi, e tra gli adempimenti, le “scartof-
te in farmacia sul tema della sicurezza. Alcu-
fie” previste dal D.lgs. 81/2008 ed s.m.i..
ni di questi li raccontiamo in aula, nei corsi di
Tempo perso?
«Dottore carissimo, cosa vuole che mai suc-
formazione, tra lo scetticismo e la diffidenza
Quindi? Perché buttare soldi, perdere tempo,
ceda di grave in una farmacia...non siamo mi-
di chi non crede che tutto sommato siano poi
giornate di lavoro per la sicurezza?
ca in un cantiere!».
così vere.
Innanzitutto, tutti coloro che hanno sperato
28
giugno 2014
Primo piano Gestione
che in questi anni la normativa sarebbe saltata
i Vigili del Fuoco, i Nas, l’Ispettorato del Lavoro
o modificata al punto tale che le farmacie non
e l’Inail. Ognuno per alcuni aspetti e rispettive
sarebbero state più coinvolte, credo che deb-
competenze ma tutti concorrono alla tutela
bano definitivamente rassegnarsi. La questio-
della sicurezza e della salute sui posti di lavoro.
ne della sicurezza è di derivazione europea e
Va da sé che vi sia la possibilità, non così infre-
non un’invenzione italiana. Semmai abbiamo
quente, che ci siano cose che vengono valu-
dovuto correre perché, come purtroppo ac-
tate, seppur con sfumature, anche in maniera
cade molto spesso, l’Europa ci aveva condan-
diversa se non opposta. Vi sono infatti ambiti,
nato per inadempienza (Corte di Giustizia CE,
le famose “zone grigie”, che si prestano a in-
Sez. 5, 15 novembre 2001, C-49/00 - Incom-
terpretazione e, quindi, sono suscettibili di va-
farmacia. La prospettiva della Pharmaceutical
pleta trasposizione della direttiva 89/391/
lutazioni anche di natura soggettiva.
Care, cioè di una farmacia che diventi sempre
CEE - Sicurezza e salute dei lavoratori. - Cau-
La nostra convinzione è che nessuno delle ra-
di più il luogo, il “primo luogo” di decentramento
sa C-49/00). Ecco che il 9 aprile 2008 l’Italia
gioni di cui sopra spieghi bene perché sia im-
sanitario del malato cronico, dei servizi primari
ha pubblicato quello che ormai è conosciuto
portante che la farmacia sia il luogo dove sulla
e di secondo livello, del counseling scientifico
come “Testo unico”.
sicurezza debbano essere concentrate atten-
di supporto sui piani terapeutici, deve neces-
Quando poi si fanno le cose in maniera affret-
zione ed energie sicuramente diverse da quel-
sariamente e a nostro parere, riconfigurare un
tata vengono fuori alcune stranezze, incon-
le profuse sino a oggi. La motivazione si alloca
assetto della farmacia dove il cliente-utente-
gruenze, zone grigie, omissioni, che hanno
in una scenario più ampio, quello dell’ormai
paziente, i farmacisti e tutti gli operatori lavo-
portato a pubblicare il decreto 109/2009 in
imminente istituzionalizzazione della farmacia
rino in condizioni di sicurezza tali da essere
cui si iniziava a correggere e circostanziare
come Presidio sanitario sul territorio, “senti-
centro di eccellenza. Gli adempimenti del D.lgs
qualcosa di più. Soprattutto la parte relativa
nella” tale da permettere sia l’erogazione più
81 del 2008 e s.m.i., visti in questa prospetti-
alle sanzioni.
efficace di servizi sanitari di prossimità, sia una
va, acquistano una luce diversa di rilancio e di
Già le sanzioni. Dobbiamo quindi ottemperare
riduzione della spesa sanitaria.
legittimazione del ruolo della farmacia e della
a quanto previsto dalla normativa perché vi
Lo scenario e le opportunità per la farmacia so-
professionalità dei farmacisti su tutto il territo-
sono pesanti sanzioni per il datore di lavoro? Io
no già cambiati con i decreti sui nuovi Servizi in
rio. È poca cosa?
Vi sono infatti ambiti, le famose
“zone grigie”, che si prestano
a interpretazione e, quindi,
sono suscettibili di valutazioni
anche di natura soggettiva
personalmente mi rifiuto di parlare di sanzioni durante i corsi Rspp che il mio gruppo tiene
regolarmente in giro per l’Italia. Non dobbiamo
Quel pomeriggio di un giorno da….incubo
mettere paura a nessuno ma solo sviluppare
Il caso della Farmacia Gorla di Lodivecchio
Sembrava un pomeriggio di pioggia qualsiasi a Lodivecchio e in farmacia entra una
signora anziana già molto pallida con la sua badante. Mentre si fanno le prime domande e spiegazioni di rito, un improvviso black out fa saltare l’impianto elettrico.
La signora inizia a non respirare e a diventare cianotica. Due dottoresse sono prese
dal panico mentre una terza mostra immediatamente un particolare sangue freddo.
Comprende bene la situazione e immediatamente inizia le manovre apprese durante il corso di Primo soccorso, che però non si addicono alla situazione: la lingua della
signora ostruisce in pratica la gola.
La dottoressa inizia, con le dita della mani, a lavorare sulla lingua in modo da tenerla
bassa e consentire la respirazione mentre le colleghe immediatamente si rivolgono
al 118. Nel frattempo il gruppo elettrogeno di cui fortunatamente è dotata la farmacia, che fino ad allora aveva consentito di illuminare ancora l’interno, finisce la sua
autonomia (30 minuti) e in farmacia restano accese solo le luci di emergenza.
Per tutto il periodo di attesa dell’autoambulanza la dottoressa consente alla signora di poter respirare attraverso la pressione con le dita della lingua verso il basso.
EPILOGO
Il figlio della signora è tornato dopo pochi giorni a ringraziare: sua madre era viva e
stava bene.
La dottoressa, per circa 10 giorni, ha avuto un ematoma alle dita della mano e continua a fare il suo lavoro di farmacista presso la farmacia Gorla.
consapevolezza sulle logiche e sull’importanza di una buona prevenzione dei rischi perché,
è bene ricordarlo con forza, tutta la normativa
nasce per prevenire che le cose accadano, che
la gente si faccia male e affinché si possa lavorare in ambienti e contesti di lavoro sani, tali da
tutelare la salute di tutti.
Supercontrollati
e ispezionati
«Dottore guardi che le farmacie sono già controllate e ispezionate dalle Asl. Quindi noi siamo a posto!».
306 articoli, 3 appendici, 51 allegati, Decreti
interministeriali, Innumerevoli circolari e interpelli fanno della materia una vera e propria
specializzazione.
Gli organi di vigilanza si distribuiscono anche
nelle numerose leggi correlate al Testo unico.
La Asl è uno degli organi ispettivi, poi ci sono
29
giugno 2014
Primo piano Medicina
Per una vita
normale
L
a storia di questo paziente è la
storia dei progressi della medicina:
nel giro di tre generazioni una patologia prima letale può non solo
essere controllata, ma in alcuni casi
Il carcinoma midollare della tiroide è un tumore
aggressivo che oggi può essere bloccato e gestito
come una malattia cronica
di Stefania Cifani
prevenuta». Così Sebastiano Filetti, docente di
Medicina interna alla Sapienza di Roma, sintetizza la vicenda di Gaetano Partipilo, afferma-
scarsissima efficacia per questi casi, era l’u-
di aver ereditato geneticamente la stessa
to jazzista oggi trentanovenne, che intorno ai
nica opzione terapeutica disponibile, aveva
malattia della mamma. E dopo un secondo
vent’anni di età ha scoperto di essere affetto
causato la scomparsa di sua madre. Arrivare
intervento, nel 2007, è stato arruolato nel trial
dal carcinoma midollare della tiroide. La stes-
alla diagnosi non è stato semplice e solo a di-
di sperimentazione del primo farmaco specifi-
sa malattia che nel 1979, quando mancavano
stanza di anni dal primo intervento, avvenuto
camente studiato per la neoplasia, vandetanib,
gli strumenti diagnostici e la chemioterapia, di
a metà degli anni Novanta, Gaetano ha saputo
oggi disponibile sul mercato. Da allora Gaetano
30
giugno 2014
Primo piano Medicina
per uomini e donne, 4,1 e 12,5 nuovi casi ogni
ma in caso di proliferazione tumorale essa
100.000 abitanti. Un aumento che gli esperti
viene prodotta in eccesso. Un piccolo vantag-
attribuiscono, almeno in parte, all’introduzione
gio per la diagnosi precoce di questa forma ri-
della diagnostica ecografica, sempre più sofi-
spetto alle altre». Il dosaggio della calcitonina è
sticata e precisa. Circa il 5 per cento di questa
quindi un indicatore della presenza e progres-
categoria è rappresentato dal carcinoma mi-
sione del Cmt, asintomatico in fase iniziale. «La
dollare della tiroide (Cmt), una forma partico-
presenza di un nodulo nella parte anteriore del
larmente aggressiva che colpisce in Italia 200
collo», continua Elisei, «è però sempre il pri-
persone ogni anno. A differenza di altre tipolo-
mo segnale da indagare. Ma almeno il 70 per
gie più diffuse come la follicolare e la papillare,
cento della popolazione adulta al di sopra dei
tra l’altro accompagnate da una prognosi mi-
50 anni ha un nodulo tiroideo, dovuto a una
gliore, il Cmt si manifesta in età giovanile e in
forma benigna di crescita della ghiandola. Le
ugual misura nei due sessi.
tecniche diagnostiche ed ecografiche attuali
In un caso su quattro la malattia è ereditaria,
permettono di individuare facilmente quelli di
causata dalla mutazione del gene Ret; ne-
diametro superiore al centimetro, di fronte ai
gli altri si manifesta in forma “sporadica” con
quali è opportuno valutare i livelli di calcitonina
esordio in età e fase più avanzate. La forma
ed effettuare un prelievo con ago aspirato per
trasmissibile offre maggiori probabilità di dia-
distinguere i pochi noduli maligni dagli altri at-
gnosi e trattamento precoci: in presenza di una
traverso l’esame citologico. In realtà non tutti
storia familiare, con l’analisi genetica si posso-
i pazienti con noduli tiroidei sono sottoposti
no infatti individuare i bambini portatori della
al dosaggio della calcitonina: in Europa la co-
mutazione e quindi più a rischio di sviluppare
munità scientifica considera questa prassi il
il tumore, monitorarli nel tempo ed eventual-
miglior marcatore tumorale diagnostico e il
In un caso su quattro la malattia è ereditaria, causata
dalla mutazione del gene Ret; negli altri si manifesta in forma
“sporadica” con esordio in età e fase più avanzate. La forma
trasmissibile offre maggiori probabilità di diagnosi e trattamento
precoci: in presenza di una storia familiare, con l’analisi genetica
si possono infatti individuare i bambini portatori della mutazione
e quindi più a rischio di sviluppare il tumore
convive con il tumore, che di fatto è diventa-
mente sottoporli all’asportazione totale della
monitoraggio di questo valore è una pratica
to una malattia cronica, conducendo una vita
tiroide in via preventiva. Nei casi più gravi l’in-
ben accettata, in Italia ancora non altrettanto.
normale. E grazie ai progressi nel campo della
tervento viene eseguito entro il primo anno
Per questo ancora oggi in molti casi la diagnosi
genetica si è scoperto che anche sua figlia era
di vita; per quelli meno aggressivi può essere
di Cmt avviene in fase avanzata, quando com-
portatrice della stessa mutazione genetica ed
rimandato anche a vent’anni di età.
paiono i sintomi caratteristici, come sindrome
è stato possibile asportarle la tiroide in tenera
«Si tratta», precisa Rossella Elisei, docente
intestinale diarroica e flush al volto».
età, prima del manifestarsi della malattia.
associato del dipartimento di Endocrinologia
Lo stesso vale per le altre neoplasie tiroidee,
dell’Università di Pisa, «di un tumore tiroideo
che restano silenti per lungo tempo o si mani-
solo per localizzazione e che deriva da cellule
festano con sintomi aspecifici come gonfiore
I tumori tiroidei rappresentano circa il 2 per
di origine neuroendocrina deputate alla secre-
in prossimità della gola, tosse, cambiamenti
cento di tutte le neoplasie. Nel corso degli ulti-
zione di calcitonina, un ormone coinvolto nel
improvvisi di voce, difficoltà respiratorie o di
mi vent’anni anni la loro incidenza è aumentata
metabolismo fosfo-calcico. Di norma la cal-
deglutizione, ritardando diagnosi e avvio del-
facendo registrare ogni anno, rispettivamente
citonina è presente in concentrazioni minime,
le terapie.
L’incidenza
31
giugno 2014

Primo piano Medicina
Un nuovo farmaco
clinica non è garantita. «Ma finora nella mag-
documento, incontra e vive le stesse difficoltà
La terapia di prima scelta per il trattamento del
gior parte di casi trattati la risposta iniziale è
dei pazienti con malattie rare nell’identificare i
Cmt è l’asportazione della tiroide, pratica riso-
stata importante. Circa il 50 per cento dei pa-
centri di riferimento, nell’accesso alle terapie e
lutiva se la malattia è confinata entro l’organo;
zienti è in trattamento già da 7-8 anni con in-
subisce gli effetti di una mancanza di informa-
quando interessa anche la regione del collo,
variata efficacia. Altri casi dopo circa 3 anni di
zione: temi dei quali la legge 279/2001 e la le-
dopo un intervento più esteso con la rimozione
trattamento hanno sviluppato una sorta di re-
gislazione successiva hanno sancito la tutela.
dei linfonodi, i pazienti vengono monitorati nel
sistenza al farmaco, per questo è importante
L’elenco delle malattie rare, lamentano però gli
tempo. Per le forme avanzate o metastatiche
lo sviluppo di molecole alternative attualmen-
esperti, attende da anni di essere aggiornato
fino a poco tempo fa non esistevano cure, es-
te in studio» afferma Elisei.
attraverso l’inserimento nei Lea, i livelli essen-
sendo chemio e radioterapia per lo più ineffi-
Il farmaco, sottoposto a monitoraggio Aifa con
ziali di assistenza.
caci. Oggi, grazie ai progressi della diagnostica
controlli periodici durante il primo anno di tera-
È per diffondere l’informazione sulla malattia,
molecolare e della farmacogenomica il trat-
pia, è a dispensazione esclusivamente ospe-
sensibilizzare gli addetti ai lavori e rendere la
tamento del Cmt ha subìto una vera e propria
daliera e la prescrizione può essere erogata
popolazione più consapevole che i maggiori
rivoluzione, con l’introduzione di una molecola
solo da parte di centri specialistici designati
clinici impegnati nella cura di questa neoplasia,
specifica.
nell’ambito di ciascuna Regione.
in collaborazione con l’Osservatorio sulle ma-
Dallo scorso mese di giugno è infatti disponi-
Trattandosi di una terapia orale, i pazienti
lattie rare (Omar) hanno sottoscritto e diffuso
bile sul mercato il primo farmaco studiato per
possono proseguirla a casa assumendo una
il “Manifesto del tumore midollare della tiroide:
il trattamento del Cmt in stadio localmente
compressa al giorno. Positivo anche il profilo di
dieci punti per conoscere e riconoscere una
avanzato o metastatico. Approvato dall’Ema
tossicità: «Gli effetti collaterali», conclude Eli-
malattia rara”. Un documento per informare il
nel febbraio 2012, vandetanib appartiene alla
classe degli inibitori della tirosin-chinasi ed è in
grado di bloccare la proliferazione delle cellule
maligne, trasformando in molti casi il tumore in
una malattia cronica.
Un contributo significativo allo sviluppo del
farmaco arriva da gruppi di ricerca italiani, sia
per gli studi in vitro sia per il numero di pazienti
arruolati nello studio Zeta, il trial internaziona-
Per le forme avanzate o metastatiche fino a poco tempo
fa non esistevano cure, essendo chemio e radioterapia
per lo più inefficaci. Oggi, grazie ai progressi
della diagnostica molecolare e della farmacogenomica
il trattamento del Cmt ha subìto una vera e propria rivoluzione,
con l’introduzione di una molecola specifica
le di fase III che ha dimostrato la superiorità di
vandetanib nella riduzione del rischio di progressione dei malattia rispetto al placebo.
sei, «sono pochi e facilmente controllabili, co-
pubblico sull’importanza della diagnosi e sulle
Il farmaco agisce su due fronti, bloccando la
me ipertensione e fotosensibilizzazione della
nuove possibilità terapeutiche. E per ribadire
formazione dei nuovi vasi sanguigni e inter-
cute, per cui si raccomanda ai pazienti di non
la richiesta da parte della comunità scientifica
venendo sui recettori specifici delle cellule
esporsi alla luce diretta del sole. L’unico che
dell’inserimento del Cmt nell’elenco.
tumorali che intervengono nella proliferazione
richieda la sospensione del farmaco, a carico
L’inserimento nei Lea renderebbe necessario
cellulare. «Attraverso l’inibizione del fattore di
del cuore e che consiste nell’allungamento del
istituire una rete di centri accreditati dalle Re-
crescita vascolare endoteliale (Vegfr)», spiega
tratto Qt, è fortunatamente rarissimo».
gioni, individuati in base all’esperienza nella
Elisei, «vandetanib è in grado di bloccare lo svi-
gestione della malattia e all’effettiva capacità
Inoltre blocca i recettori del fattore di crescita
Un manifesto
per informare
epidermico (Egfr) e Ret, riducendo la crescita
La prevalenza del carcinoma midollare della ti-
terapie più innovative. Un indubbio vantaggio
e la sopravvivenza tumorale. Nella mia espe-
roide nella popolazione generale è stimata in 1
per i pazienti ai quali verrebbero offerti percorsi
rienza clinica ho osservato, dopo poche setti-
su 14.300 individui (fonte: database Orphanet).
terapeutici standardizzati. Parallelamente do-
mane di terapia, una netta riduzione dei valori
E sebbene queste cifre consentano di annove-
vrebbe essere istituito un registro nazionale di
dei marker tumorali e delle lesioni metastati-
rarlo a pieno titolo tra i tumori rari, per i quali l’Aifa
patologia, utile nei casi di malattie poco diffuse,
che. Il farmaco stabilizza così la malattia e per-
ha stabilito in accordo con l’Ue la soglia di cinque
per rilevarne la reale incidenza e distribuzione
mette di avere uno stile di vita soddisfacente».
casi ogni 10.000 persone, alla malattia manca il
sul territorio, e per attuare decisioni riguar-
Non tutti i pazienti reagiscono allo stesso
riconoscimento ufficiale di “malattia rara”.
danti la programmazione sanitaria. Il tutto in
modo, puntualizzano gli esperti, e la risposta
Chi è affetto dal Cmt, viene sottolineato nel
nome di una migliore qualità di cura.
luppo dei vasi che portano sangue al tumore.
32
giugno 2014
di prendere in carico il paziente, dalla diagnosi
alla chirurgia, fino alla somministrazione delle
Primo piano Medicina
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Primo piano Galenica
Nuove opportunità
in laboratorio
L
a crisi economica sta colpendo
anche le farmacie, come è noto.
Federfarma ha lanciato l’allarme:
3.000 sono le attività in grave
In sempre più farmacie si ricomincia a puntare sulla galenica.
Esempi pratici di formulazioni utili
di michela Chizzolini e COSIMO VIOLANTE, farmacistI
difficoltà finanziaria e quasi 600
quelle a rischio fallimento. Si assiste a un
indenni, bisogna cercare di differenziarsi dal
Una grandissima opportunità è oggi rappre-
continuo calo della vendita dei farmaci e della
resto delle farmacie, uscire dagli stereotipi,
sentata dall’allestimento di un laboratorio gale-
spesa farmaceutica convenzionata e all’au-
non essere più soltanto le “botteghe” dove si
nico all’interno della farmacia.
mento delle trattenute a carico delle farmacie
compra il farmaco, ma un punto di riferimen-
Fino ai primi decenni del 1900 tutti i farmaci
in favore del Sistema sanitario nazionale.
to per i cittadini. Rinnovare e innovarsi: sono
venivano preparati all’interno della farmacia,
Per cercare di superare la crisi e uscirne
queste le parole del millennio.
direttamente dal farmacista. In seguito, con
34
giugno 2014
Primo piano Galenica
allestire qualsiasi farmaco non protetto da
elenco redatto dal ministero della Salute e già
brevetto.
autorizzate in prodotti regolarmente in com-
Le Norme di buona preparazione (Nbp) so-
mercio. Devono essere ottenuti in base alle
no da considerarsi come una guida che il far-
Norme di buona preparazione previste dalla
macista deve seguire nella preparazione dei
Farmacopea Ufficiale XII ed. per le prepa-
medicamenti per garantirne la qualità. Que-
razioni in scala ridotta e devono essere de-
ste sono riportate nella Farmacopea ufficiale
stinati direttamente e unicamente ai clienti
XII ed., testo da tenere obbligatoriamente in
della farmacia. Questi prodotti non possono
In farmacia si possono inoltre allestire i cosiddetti
preparati salutistici a base di piante ed erbe presenti nello specifico
elenco redatto dal ministero della Salute e già autorizzate
in prodotti regolarmente in commercio
farmacia assieme ai relativi supplementi e
vantare proprietà terapeutiche, sono proposti
aggiornamenti.
e consumati per ottimizzare lo stato nutri-
Il laboratorio galenico della farmacia deve
zionale, o favorire comunque la condizione di
essere adeguato ad assicurare le corrette
benessere, coadiuvando le funzioni fisiologi-
operazioni di preparazione, confezionamento,
che dell’organismo. Gli ingredienti erboristici
etichettatura e controllo dei medicinali.
impiegabili devono presentare una composi-
I preparati galenici si dividono in preparati ma-
zione compatibile con un’azione salutistica e
gistrali e officinali.
non terapeutica e fornire le necessarie garan-
I preparati magistrali sono farmaci preparati dal
zie in termini di sicurezza.
farmacista in farmacia su prescrizione medica.
Per sfruttare al meglio l’opportunità di cresci-
Il medico deve indicare la composizione quali-
ta economica che può dare il laboratorio, bi-
quantitativa della formulazione e si assume la
sogna considerare che le farmacie non sono
responsabilità relativa all’efficacia e alla sicu-
tutte uguali ma si differenziano per clientela,
rezza della formulazione. Il prodotto va allesti-
dimensione, ubicazione, planimetria e arre-
to estemporaneamente e pertanto non è lecita
damento. Vi sono quindi enormi differenze fra
una preparazione precedente alla prescrizione
una realtà e un’altra e non è possibile fornire
della ricetta medica.
una soluzione standard ma delineare linee
Al farmacista compete il controllo della pre-
guida valide per tutte le farmacie.
scrizione medica per quanto riguarda gli
Per organizzare la produzione si deve chie-
aspetti tecnico farmaceutici e legislativi ed egli
dere la quotazione delle materie prime al for-
è responsabile della qualità delle sostanze uti-
nitore e valutare i tempi di allestimento, che
la nascita delle industrie farmaceutiche, la
lizzate e della corretta tecnica di preparazione.
non devono interferire con la normale attività
galenica si è gradualmente ridotta fino a di-
I preparati officinali sono medicinali preparati
della farmacia. All’inizio sono da preferire le
ventare una pratica marginale o addirittura
in farmacia in base alle indicazioni della Far-
formulazioni semplici e si può pensare di in-
inesistente. La possibilità di poter disporre
macopea ufficiale della Repubblica Italiana,
serire i prodotti nelle campagne stagionali
immediatamente di farmaci realizzati in ma-
destinati a essere forniti direttamente ai pa-
(per esempio, lo sciroppo per la tosse).
niera ineccepibile dalle numerose industrie ha
zienti della farmacia. In base al tipo di sostanze
I prodotti salutistici allestiti nel laboratorio
fatto sì che i medici prediligessero le speciali-
presenti nella formulazione, possono essere
hanno bisogno del consiglio del farmacista
tà medicinali piuttosto che i preparati galenici.
dispensati con o senza ricetta medica.
e devono essere bene in vista, in modo che
È importante ricordare però che oggi il far-
In farmacia si possono inoltre allestire i cosid-
possano essere consigliati facilmente. È op-
macista ha il ruolo di preparatore tecnico e
detti preparati salutistici. Questi sono preparati
portuno creare una zona con tutti i prodotti
dispone di un laboratorio galenico in cui può
a base di piante ed erbe presenti nello specifico
del laboratorio. Quest’area deve essere vicina 
35
giugno 2014
Primo piano Galenica
al banco, organizzata in modo razionale e le
confezioni devono essere immediatamente
riconoscibili dai clienti, per esempio riportando
il logo della farmacia sulla singola confezione.
Il personale deve essere formato adeguatamente, in modo da poter proporre sempre l’alternativa fitoterapica, deve illustrare
I prodotti salutistici non possono vantare proprietà
terapeutiche e sono proposti e consumati
per ottimizzare lo stato nutrizionale o favorire
comunque la condizione di benessere, coadiuvando
le funzioni fisiologiche dell’organismo
sinteticamente i principi attivi e sottolineare
l’efficacia, senza però minimizzare gli effetti
collaterali, nel caso ci fossero.
Di seguito sono riportati alcuni esempi di
formulazioni utili al farmacista, che possono
essere allestite in laboratorio e dispensate
Dexpantenolo Crema
idrofoba F.U. I. X II
senza prescrizione medica.
Dexpantenolo Composto
Crema F.U. I. X II
◆ Composizione
D (+) Pantenolo
◆ Composizione
D (+) Pantenolo
g5
Acidi di lanolina unguento base
g5
g 20
Media (trigliceridi semisintetici liquidi )
Anfifila crema base
g 70
Acqua depurata
g5
g 58
Trigliceridi saturi a catena
Olio Fegato di merluzzo
Acqua depurata
Preparati officinali
Elenco dei preparati officinali presenti in
Farmacopee Ue che possono essere allestiti e dispensati senza ricetta medica
◆ Minoxidilsoluzione al 2%
g 7
g 30
◆ PREPARAZIONE
◆ Diclofenacgel al 2-3%
◆ Benzidaminacollutorio
◆ Clorexidinacollutorio
◆ PREPARAZIONE
Il pantenolo si scioglie in 10 g di acqua, a parte
Il pantenolo è sciolto nell’acqua e la soluzione
si fondono a 60 gradi centigradi l’unguento e i
◆ Argento Proteinatogocce nasali
viene incorporata nella crema, aggiungendo
trigliceridi.
◆ Eucalipto composto gocce nasali
quindi l’olio di fegato di merluzzo.
A questa fase si aggiungono 20 g di acqua a 60
Indicazioni per l’uso: repitelizzante.
gradi sotto agitazione.
Conservazione: in recipiente ben chiuso, pro-
Alla crema ottenuta, raffreddata, si aggiunge a
tetto dalla luce.
piccole porzioni la soluzione di pantenolo.
Data limite di utilizzazione: max 6 mesi dalla
Indicazioni per l’uso: repitelizzante.
Conservazione: in recipiente ben chiuso, pro-
Regime di dispensazione: Sp.
tetto dalla luce.
Data limite di utilizzazione: max 6 mesi dalla
data di preparazione, se preservata.
Crema base idrofila Acqua depurata
g5
g 90
g5
◆ Niaouliessenza e mentolo gocce nasali
per inalazione
◆ Mentolo composto soluzione
per suffumigi
◆ Acido salicilico soluzione cutanea
Regime di dispensazione: Sp.
◆ Acido borico soluzione cutanea
◆ Composizione
D (+) Pantenolo
◆ Alluminio acetato gocce auricolari
◆ Mentolo e benzoino soluzione
data di preparazione, se preservata.
Dexpantenolo
Crema F.U. I. X II
◆ Acido acetico gocce auricolari
ZINCO OSSIDO
POLVERE CUTANEA F.U.I. XII
Creme basi varie
◆ Composizione
◆ Acido benzoico composto unguento
◆ PREPARAZIONE
Zinco ossido
g 10
Il pantenolo è sciolto nell’acqua e la soluzione si
Talco
g 90
incorpora nel Macrogol cetosteariletere crema
◆ PREPARAZIONE
base o nella anfifila crema base.
Lo zinco ossido, finemente setacciato, viene
◆ Calcio idrossido emulsione
Indicazioni per l’uso: repitelizzante.
mescolato accuratamente con il talco. Il tutto
◆ Canfora e metile salicilato
Conservazione: in recipiente ben chiuso, pro-
può essere sterilizzato in stufa a secco.
◆ Canfora eucalipto e mentolo unguento
tetto dalla luce.
Indicazione per l’uso: assorbente, astrigente.
Data limite di utilizzazione: max 6 mesi dalla
Data limite di utilizzazione: max 6 mesi dalla
data di preparazione, se preservata.
data di preparazione.
Regime di dispensazione: Sp.
Regime di dispensazione: Sp.
36
giugno 2014
◆ Ittiolo unguento
◆ Calamina crema
◆ Dexpantenolocrema
◆ Dexpantenolocomposto crema
SECONDO CORSO 2014
Primo piano Galenica
fad
13,5
CREDITI
FORMATIVI
ECM
P2-2014
Malattia di Alzheimer:
il paziente, la famiglia,
la società
Responsabile Scientifico:
Ettore Novellino
Direttore Dipartimento di Farmacia, Università degli studi “Federico II” di Napoli Presidente del Consiglio di Amministrazione della Società consortile di Diagnostica e
Farmaceutica Molecolare - Presidente della Conferenza Nazionale dei Direttori di Farmacia
e Farmacia Industriale - Direttore del CIRFF (Centro Interdipartimentale di ricerca in
Farmacoeconomia e Farmacoutilizzazione) dell’Università degli Studi di Napoli “Federico
II” - Professore ordinario di Chimica farmaceutica e tossicologia presso l’Università degli
Studi di Napoli “Federico II”.
Punto Effe propone 3 corsi FAD per l’anno 2014, per complessivi 37,5 crediti formativi,
realizzati con la pubblicazione dei Dossier che costituiscono i contenuti di base.
I corsi sono realizzati da Edra Lswr S.p.A. che ha conseguito accreditamento ECM FAD
(Rif.n° 4252) presso la commissione Nazionale per la Formazione Continua.
Edra Lswr S.p.A. è accreditata dalla Commissione nazionale ECM a fornire programmi di
formazione continua per tutte le professioni.
Edra Lswr S.p.A. si assume la responsabilità per i contenuti, la qualità e la correttezza
etica di questa attività ECM.
37,5
CREDITI
FORMATIVI ECM
PER 3 CORSI FAD
Modalità di partecipazione: La Fad di Punto Effe è aperta a tutti
i Farmacisti territoriali. È possibile fruire dei corsi esclusivamente in
combinazione con l’abbonamento alla rivista.
Modalità di fruizione: Autoapprendimento con tutoraggio
Durata della formazione: 9 ore, articolate su 7 moduli didattici,
Punto Effe n° 7 – 8 – 9 – 10 – 11-12 e 13
ObiettivO Del SeCONDO CORSO:
La Demenza di Alzheimer (AD) rappresenta una malattia di indiscussa
rilevanza sociale e di preoccupante incidenza epidemiologica nell’immediato futuro a causa dell’invecchiamento generale della popolazione
soprattutto nella società industrializzata: infatti, l’età è un’incontestabile
fattore di rischio. Il corso, dedicato al farmacista territoriale o di comunità (legge 69/2009), si pone come valido strumento di approfondimento
ed aggiornamento culturale su una patologia cronica che richiede complessi servizi assistenziali.
Sulla Malattia di Alzheimer vengono fornite ai partecipanti sintetiche
ed esaustive trattazioni, scientificamente rigorose, sulle diverse problematiche di natura clinico-epidemiologica, diagnostica, terapeutica ed assistenziale per questa tipologia di paziente. L’acquisizione
di nuove competenze tecnico-scientifiche costituiscono gli elementi
fondamentali indispensabili perché il farmacista intervenga per l’applicazione della pharmaceutical care.
Avvio e conclusione del corso: L’avvio del corso è fissato in data
3 aprile 2014. La compilazione e superamento dei questionari di valutazione dovrà avvenire entro il 31 dicembre 2014, data di chiusura
del corso stesso.
Questionario di valutazione: L’erogazione dei crediti formativi è
subordinata al superamento dei questionari di valutazione (75% di
risposte esatte totali), e allo svolgimento del percorso formativo dei
7 moduli didattici.
ECM La malattia di Alzheimer
Terapia non farmacologica
Abstract
Il modulo illustra l’importanza dell’intervento ecologico
per la prevenzione dell’AD e le varie tecniche di riabilitazione cognitiva.
Indica il ruolo del caregiver e delle associazioni dei familiari, illustrando
l’importanza della formazione del personale
Alfredo Postiglione1, Giovanni Gallotta1,
Graziella Milan2, Paolo Sorrentino2,
Caterina Musella3
1.
Dipartimento di Medicina clinica e chirurgia,
Università Federico II, Napoli
Centro geriatrico Frullone Asl Napoli 1
Centro - Napoli
2.
Presidente AIMA Napoli Onlus
- Sezione Campania
3.
introduzione
◆ favorire l’espressione “non verbale” delle emozioni, tramite il movimento,
la danza e il suono di strumenti;
Ogni possibile terapia farmacologica dovrebbe essere preceduta o accompagnata da un adeguato trattamento non farmacologico, che comprenda
non solo il paziente, ma anche il caregiver e la famiglia. Gli interventi non
farmacologici prevedono trattamenti di stimolazione/riattivazione cognitiva, socializzanti (interventi psico-sociali) e di riabilitazione cognitiva, con lo
scopo di mantenere/recuperare abilità cognitive e funzionali ancora preservate e di ridurre i disturbi comportamentali, di migliorare la qualità e, auspicabilmente, rallentare anche il decorso della malattia.
Si tratta di interventi che agiscono sulla sfera cognitiva, cognitivo-comportamentale, relazionale ed emotiva, in pazienti con demenza di grado
lieve-moderato, quando la memoria remota è ancora sostanzialmente conservata e le funzioni sensoriali non sono significativamente compromesse.
◆ stimolare la comunicazione attraverso il canto di motivi familiari e la rievoca-
zione di esperienze di vita;
◆ stimolare il ricordo attraverso le associazioni tra canzoni, musica ed esperienze personali;
◆ migliorare l’autostima;
◆ facilitare il rilassamento e alleviare lo stress.
TERAPIA EFFETTUATA CON L’AUSILIO DI ANIMALI
(PET-THERAPY)
Si tratta di una terapia basata sull’intuizione, che risale all’antichità, del valore terapeutico degli animali e che trova oggi la sua strutturazione metodologica e impieghi mirati in specifiche patologie. Nel giugno del 1994 il Centro
di collaborazione OMS/FAO per la sanità pubblica veterinaria di Roma, interagendo con altre strutture, ha organizzato il primo corso informativo di
pet-therapy e ippoterapia. Il razionale al suo impiego è basato sulla certezza che la presenza di un animale migliora, da un punto di vista psicologico,
la vita dell’individuo, diminuendo la solitudine e la depressione e agendo
da supporto sociale, dando un impulso alla cura di se stessi e diventando
una fonte di attività quotidiane significative. Si tratta naturalmente di una
terapia di supporto che integra, rafforza e coadiuva le terapie normalmente effettuate per il tipo di patologia considerata. Per quanto riguarda il suo
utilizzo nei pazienti dementi, molti studi dimostrano che la compagnia di un
cane (sempre in presenza del suo istruttore) riduce l’aggressività e l’agitazione, così come migliora il comportamento razionale dei malati. Altri studi
dimostrano che la presenza di un acquario nella stanza da pranzo può ridurre i disturbi del comportamento alimentare. Inoltre questa metodologia
INTERVENTI DI STIMOLAZIONE/RIATTIVAZIONE
COGNITIVA
Per gli interventi di stimolazione/riattivazione cognitiva sono utilizzate
tecniche non stressanti e personalizzate in grado di attivare e stimolare il
pensiero, la concentrazione, la memoria e le emozioni dei pazienti con demenza, attraverso metodiche piacevoli e motivanti come la stimolazione
multisensoriale (per esempio l’approccio Snoezelen*1), l’aromaterapia, la
musicoterapia, terapie di motivazione di “cura gentile” e gli interventi ludico-ricreativi di animazione e la Pet-therapy. Descriviamo alcuni di questi
approcci tra i più sperimentati.
MUSICOTERAPIA
Questa metodica deve essere eseguita da operatori con formazione specifica, essa si propone di:
1
Snoezelen è un approccio mirato alla ricerca di un contatto con il mondo interno delle persone attraverso la stimolazione dei sensi, atto a migliorare il benessere della persona. Gli obiettivi sono per esempio:
a) approcci multistrategici o aspecifici; b) interventi riabilitativi cognitivi specifici: c) interventi comportamentali e ambientali.
38
giugno 2014
ECM La malattia di Alzheimer
Trattamento non farmacologico in AD
INTERVENTI DI STIMOLAZIONE/
RIATTIVAZIONE COGNITIVA
◆ Stimolazione multisensoriale
(Approccio Snoezelen, Bright Light)
◆ Aromaterapia
◆ Musicoterapia
◆ Terapie di motivazione
◆ Interventi ludico-ricreativi
◆ Pet-terapia
APPROCCI ASPECIFICI
◆ Terapia di riorientamento alla realtà (ROT)
◆ Reminiscence Therapy
◆ Validation Therapy
APPROCCI SPECIFICI
Riabilitazione di singole funzioni compromesse
(memoria, linguaggio, attenzione, orientamento
temporo-spaziale)
◆ Memory training
◆ Riabilitazione delle singole funzioni cognitive
INTERVENTI DI RIABILITAZIONE
COGNITIVA E SULLA DISABILITÀ
Agiscono sulle abilità cognitive residue
◆ Approcci aspecifici
◆ Approcci specifici
◆ Approcci multi-strategici
APPROCCI MULTI-STRATEGICI
◆ Stimolazione cognitiva + ROT + Reminiscence
Therapy + Esercizio fisico dolce
Oppure
◆ Memory Training + stimolazione
performances cognitive
Oppure
◆ ROT, esercizi cognitivi, training attività
strumentali e della vita quotidiana +
psicomotricità
Tabella 1
stimolare globalmente le funzioni cognitive in pazienti dementi in modo
sensibile, rispettoso e dedicato.
può avere un effetto benefico anche sulle funzioni cognitive, in quanto in
questo modo si incoraggia l’interazione verbale e non verbale tra persona
e animale, stimolando non solo la memoria del paziente (gli animali possono riportare ricordi del passato), ma anche il suo orientamento temporale
(orario del pasto dell’animale o della passeggiata). Anche gli organi di senso
del paziente possono essere stimolati dall’odore emesso dall’animale, dal
colore e dalla sensazione tattile del suo pelo.
TERAPIA DI RIORIENTAMENTO NELLA REALTÀ
(REALITY ORIENTATION THERAPY, ROT)
Tale intervento si basa sull’ipotesi che la stimolazione neurosensoriale (visiva, uditiva, fisica, eccetera) attivi connessioni nervose scarsamente utilizzate
e/o ne favorisca lo sviluppo in una sorta di vicarianza funzionale, fornendo
punti di riferimento spaziali, temporali e relazionali. La ROT permette in pratica
al paziente di riappropriarsi di quegli strumenti che gli consentono di ritrovare
se stesso nella realtà in cui vive. Sul piano operativo tale metodica prevede:
◆ Attività di orientamento temporale, che consistono nel dare informazioni
sul tempo cronologico (calendario), relativo (mattino e sera), stagionale e
meteorologico.
◆ Attività di orientamento spaziale, che richiamano l’attenzione sulla sede
degli incontri, sui percorsi abituali e sui luoghi familiari.
◆ Attività di riappropriazione corporea, volte a portare il paziente a focalizzare l’attenzione sul proprio corpo e sulle funzioni attraverso tecniche di
concentrazione, massaggio e toccamento.
◆ Attività di stimolazione sensoriale, idonee a riportare il soggetto al contatto
con l’ambiente circostante in modo progressivo.
Della ROT vengono individuate due fasi fra loro complementari: formale, che
consiste in periodiche sedute in gruppi di 4-5 malati in ambienti adeguati; 
INTERVENTI DI RIABILITAZIONE COGNITIVA
Gli interventi di “riabilitazione cognitiva” (tabella 1) sfruttano tecniche standardizzate mutuate dall’esperienza con pazienti con trauma cranico e lesioni cerebrali focali. Queste tecniche agiscono sulle abilità cognitive residue
cercando di attivare strategie e circuiti vicarianti, tali da permettere un processo di adattamento alla nuova condizione di deficit. Le modalità dell’intervento terapeutico di riabilitazione cognitiva per i pazienti con demenza
prevedono approcci aspecifici, specifici e multi-strategici con tecniche
orientate al trattamento di singole funzioni cognitive.
APPROCCI ASPECIFICI
La metodica aspecifica più utilizzata è la Terapia di riorientamento alla realtà (ROT), descritta in dettaglio di seguito, iniziata negli anni Cinquanta
per curare la confusione e il disorientamento di anziani ricoverati in ospedale. Questo approccio ha sviluppato, con varie modifiche, la capacità di
39
giugno 2014
ECM La malattia di Alzheimer
informale, che prevede la stimolazione continua del paziente durante l’intero
arco della giornata, coinvolgendo anche i familiari.
Con questa metodica è possibile indurre un miglioramento moderato, ma significativo non solo delle prestazioni cognitive, ma anche dei disturbi comportamentali, anche se non dell’autonomia funzionale. Da segnalare la possibilità di
effetti negativi quali la comparsa di irritabilità, ansia o depressione.
appartenenti al proprio vissuto. Esso si basa sul fatto che ogni informazione
viene tanto più facilmente appresa quanto più risulta motivata ed effettivamente vissuta. Il programma consta di due momenti: uno strutturato, costituito dalla seduta di memory training vera e propria, l’altro non strutturato,
che accompagna il paziente per il resto della giornata. La durata della terapia è di 60-75 minuti circa, con una frequenza di 2-3 volte alla settimana.
Il programma prevede l’utilizzo di una serie di materiali capaci di stimolare
i vari canali sensoriali per acquisire quelle informazioni che dovranno poi
essere richiamate alla memoria. Sarà pertanto essenziale favorire l’esecuzione di associazioni spontanee con persone, animali, oggetti, momenti
della propria vita quotidiana, anche in virtù del fatto che fattori emotivi e
motivazionali giocano un ruolo centrale nell’attività della funzione mnesica.
L’informazione sarà infatti appresa tanto più rapidamente quanto più risulterà motivata e affettivamente vissuta.
Ausili esterni passivi: consistono in adattamenti ambientali idonei a consentire al paziente di orientarsi meglio negli spazi in cui vive. Segnalazioni
bene in evidenza, scritte a grandi lettere, utilizzazione del colore come elemento di identificazione (per esempio porte dei bagni di colore giallo, frecce
verdi per indicare il giardino), eccetera.
Ausili esterni attivi: rientrano in questa categoria agende, timer, calendari, elenchi della spesa e delle cose da fare, lavagne, piantine stradali, piccoli
registratori tascabili, eccetera. Compito del riabilitatore è in questo caso addestrare il paziente al loro uso corretto.
TERAPIA DELLA REMINISCENZA
(REMINISCENCE THERAPY)
Momento centrale del programma riabilitativo è l’utilizzazione del ricordo come
strumento indispensabile per gettare un ponte tra passato, presente e futuro,
al fine di interpretare meglio e di vivere la realtà quotidiana. Esso si sviluppa in tre
diverse fasi: potenziamento delle capacità mnesiche remote; integrazione dei
ricordi passati con quelli recenti; ampliamento della memoria recente. I soggetti
vanno incoraggiati a parlare del loro passato, a ricordare e riportare al gruppo
esperienze vissute durante l’età adulta e l’infanzia. Successivamente vanno
stimolati a verbalizzare i loro problemi attuali e ad ascoltare quelli degli altri, per
permettere di comprendere meglio la loro condizione, così da raggiungere un
sempre maggior adattamento al presente e un miglior livello di socializzazione. L’utilizzo di questa metodica potrebbe significativamente contribuire a prevenire il processo di disintegrazione della personalità, garantendo l’allenamento
mentale necessario per una attività di introspezione, arricchendo i propri ricordi
e facilitando gli aspetti relazionali.
Sono stati eseguiti numerosi studi di efficacia i cui risultati, seppure modesti,
appaiono comunque positivi, anche se vengono purtroppo rapidamente persi
con l’interruzione del trattamento.
ATTIVITÀ MOTORIA
Negli ultimi anni è sempre più evidente la positiva influenza di uno stile di vita
sano e della attività motoria sulla prevenzione e sul trattamento del declino
cognitivo e della demenza. Gli studi hanno rilevato che l’attività fisica costante, intesa anche come metri di cammino a settimana e/o cammino a ritmo
sostenuto, sia associata a prestazioni migliori nelle performance cognitive.
Analogo effetto è stato osservato con il fitness, per esempio esercizi svolti su
tapis roulant. I soggetti che svolgono una maggiore attività fisica presentano migliori prestazioni basali, ma anche un minore declino cognitivo dopo un
periodo di sei anni di osservazione con una riduzione del rischio di sviluppare
la demenza. L’effetto benefico dell’attività fisica sembra manifestarsi anche
sulla sintomatologia depressiva, frequente nei pazienti con demenza e sui disturbi psico-comportamentali, contribuendo alla loro riduzione e al loro controllo, anche in assenza di trattamenti farmacologici specifici.
È utile, nel paziente con demenza, valorizzare al massimo il ruolo dell’attività fisica quale mezzo fondamentale di contrasto alla cronicità e alla non
autosufficienza e una strategia di prevenzione di ulteriore disabilità. Per tale
motivo è raccomandata la promozione delle iniziative volte a stimolare stili
di vita sani nei pazienti con demenza, realizzando corsi di attività motoria, di
ginnastica dolce, di psicomotricità.
TERAPIA BASATA SULL’ACCETTAZIONE
DELLA REALTà NELLA QUALE IL PAZIENTE
È CONVINTO DI VIVERE (VALIDATION THERAPY)
Viene proposta come tecnica di comunicazione in pazienti con demenza che
credono di vivere in epoche precedenti rispetto alla propria vita. Mediante l’ascolto e l’osservazione, si cerca di conoscere e capire la realtà del soggetto, al
fine di stabilire con lui contatti significativi. Non si tratta di riportare il malato alla
realtà attuale, ma di seguirlo nel suo mondo per cercare di capire quali sono i
sentimenti, le emozioni e i comportamenti che derivano da questo suo rivivere
esperienze, relazioni e conflitti passati. Sulla sua reale utilità i pareri sono attualmente discordi.
APPROCCI SPECIFICI
Gli interventi terapeutici specifici prevedono trattamenti dedicati alla riabilitazione di singole funzioni compromesse (memoria, linguaggio, attenzione,
orientamenti temporo-spaziali, eccetera) con training cognitivi dedicati. Possono avvalersi di metodi “carta e penna” o di strumenti informatici con programmi di riabilitazione cognitiva su supporti multimediali (computer, lavagne
elettroniche, eccetera), la cui efficacia si sta dimostrando sempre maggiore
con un valore aggiunto all’intervento. Un esempio è la memory training che di
seguito viene riportata.
CONCLUSIONI
Le potenzialità terapeutiche dei trattamenti di riabilitazione cognitiva nella
demenza sono state in parte confermate in una Review Cochrane2 (2004),
RIABILITAZIONE DELLA MEMORIA
(MEMORY TRAINING)
2
Cochrane Collaboration: fondata nel 1993 sotto la guida di Sir Iain Chaemers, è stata sviluppata
in risposta al richiamo di Archibald Leman ( detto Archie) Cochrane -medico- (1909-1988) sulla
necessità di recensioni sistematiche e aggiornate di tutti gli studi clinici controllati randomizzati –
CRT- sull’assistenza sanitaria. La Cochrane Collaboration è un’iniziativa internazionale no-profit nata
con lo scopo di raccogliere, valutare criticamente e diffondere le informazioni relative alla efficacia
degli interventi sanitari.
Il trattamento riabilitativo consiste nell’indurre il soggetto ad associare spontaneamente la cosa da ricordare a persone, animali, episodi e momenti
40
giugno 2014
ECM La malattia di Alzheimer
Il trattamento riabilitativo del paziente con demenza, sia con tecniche di
training cognitivo sia di TO, prevede interventi:
◆ sui deficit cognitivi con l’obiettivo di stabilizzarli il più a lungo possibile e di
rallentarne la progressione seppure inevitabile;
◆ sui disturbi del comportamento con l’obiettivo di ridurli o di renderli compatibili con una gestione quotidiana, riducendo l’impiego e le dosi di farmaci
antipsicotici;
◆ sui deficit funzionali (autonomia del vivere quotidiano) con l’obiettivo di
stimolare le abilità residue e di preservarle il più a lungo possibile, rendendo
migliore l’adattamento ecologico;
◆ sull’isolamento sociale e personale del paziente e della sua famiglia, con
l’obiettivo di restituire un nuovo equilibrio di adattamento ai mutamenti
gestionali;
◆ sul burn-out della famiglia e dei caregiver, con l’obiettivo di creare una
profonda alleanza terapeutica basata sul “prendersi cura” l’uno dell’altro,
con lo scopo di affrontare tutti i difficili mutamenti gestionali richiesti dal
progredire della demenza.
La riabilitazione cognitiva, intesa come training delle funzioni cognitive, e la
TO rappresentano un trattamento terapeutico la cui efficacia è riconosciuta
anche dal Ssn: la prescrizione di tali interventi, limitatamente ai pazienti con
demenza, è compresa nelle prestazioni esenti per patologia (codice 029 AD
e codice 011 demenza). Tali interventi riabilitativi possono essere effettuati
sia in regime ambulatoriale, sia in Centri diurni demenza e in RSA (Residenze Sanitarie Assistite).
che ha dimostrato l’efficacia, anche se moderata, di tali trattamenti nel migliorare le funzioni cognitive e nel controllare i disturbi del comportamento, dando ampi spazi di intervento e di utilizzo a queste metodiche. Le varie
tecniche di riabilitazione cognitiva sono risultate efficaci nel migliorare, o
almeno mantenere, le capacità cognitive e di autonomia e la qualità di vita
dei pazienti trattati, anche per periodi di almeno tre mesi dopo la sospensione del trattamento. Mancano, a oggi, dati sull’efficacia della riabilitazione
cognitiva per periodi di tempo superiori, anche se risultati incoraggianti si
hanno per trattamenti di lunga durata in pazienti con forme lievi ed iniziali di
demenza. Inoltre, l’efficacia dei trattamenti farmacologici appare potenziata dall’associazione con quelli riabilitativi, come dimostrano numerosi lavori
scientifici, rivelando un ruolo determinante dell’approccio combinato.
Nell’ambito degli interventi di riabilitazione cognitiva si inserisce l’utilizzo
della Terapia Occupazionale (TO), la cui efficacia terapeutica si dimostra
sempre maggiore anche per pazienti con demenza, con campi di azione ancora tutti da scoprire. Di recente, la Società Italiana di Terapia Occupazionale
(SITO) ha proposto l’applicazione di un protocollo terapeutico specifico di
terapia occupazionale (TO), dedicato ai pazienti con demenza (Community
Occupational Therapy in Dementia – versione italiana, COTiD-IT ) già utilizzato all’estero, sulla base del Model of Human Occupation che riconosce
nella mancanza di motivazione e apatia uno dei principali obiettivi della TO.
L’intervento di TO ha infatti lo scopo di attivare risorse motivazionali e di autostima, compromesse anche nel paziente con demenza, e di trasformare
queste energie in attività stimolanti l’autonomia funzionale.
Linee guida per l’uso di trattamenti non farmacologici nella gestione della malattia di Alzheimer (AD)
Evidenza in pazienti con AD
Classe
di evidenzaa
Linee guida in pazienti con AD
“Forza”
della linea guidab
ROT3: moderatamente efficace nel migliorare lo stato cognitivo e controllare i BPSD4
I-II
Devono essere considerati in tutti i pazienti
Standard
Memory training: limitata evidenza di migliore funzione cognitiva
II
Alcuni pazienti possono trarre beneficio
Opzione pratica
Reminiscence therapy: insufficiente evidenza dell’efficacia
III
Alcuni pazienti possono trarre beneficio
Opzione pratica
Validation therapy: insufficiente evidenza dell’efficacia
III
Utilizzare solo a scopo di ricerca
Opzione pratica
Musicoterapia: insufficiente evidenza dell’efficacia
III
Alcuni pazienti possono trarre beneficio
Opzione pratica
Aromaterapia: Limitata evidenza di efficacia
II
Dovrebbe essere considerata per la riduzione
della agitazione e dell’aggressività in alcuni
pazienti
Opzione pratica
Bright light e “Snoezelen” therapy: insufficiente evidenza di efficacia
III
Utilizzare solo a scopo di ricerca
Opzione pratica
Interventi non farmacologici combinati: effetti positivi su stato cognitivo e umore
I-II
Combinazioni di ROT, memory training,
reminiscence therapy, musicoterapia ed
esercizio fisico dovrebbero essere normalmente
impiegati
Standard
Interventi non farmacologici specifici (per esempio, consulenze) per famiglie e caregiver:
possono ridurre ansia, depressione e stress e migliorare la QOL5 in questi gruppi
I-II
Dovrebbero essere parte integrante della
gestione della malattia
Standard
Evidenze sostenute da trial randomizzati e controllati (classe I), da studi osservazionali o caso-controllo (classe II) o dal parere degli esperti (classe III)
Le linee guida devono essere adottate per garantire il miglior esito possibile per il paziente (standard), dovrebbero essere utilizzate ove possibile per assicurare il miglior esito
per il paziente (raccomandazione) o possono essere considerate in situazioni particolari (opzione pratica).
Da: Linee guida per il trattamento della malattia di Alzheimer della Associazione italiana di psicogeriatria, traduzione italiana tratta da “Pathogenetic Implications and Clinical
Guidelines for the Treatment of Alzheimer’s Disease”. Drugs & Aging 2005; Vol. 22 (Sup. 1): 1-40
a
b
Tabella 2
3
ROT = Terapia di riorientamento alla realtà
4
BPSD = Behavioural and psychological symptoms of dementia (sintomi comportamentali e psicologici di demenza)
5
QOL = Qualità di vita

41
giugno 2014
ECM La malattia di Alzheimer
LE ASSOCIAZIONI DEI FAMILIARI (AIMA):
RUOLO, OBIETTIVI E ATTIVITÀ
formazione per familiari e operatori, seminari e progetti di ricerca con i
medici dei nuclei, progetti di assistenza con le amministrazioni e protocolli
di collaborazione con le diverse realtà che si occupano della malattia.
Per concludere, l’impegno sociale, politico, culturale e, soprattutto, il lavoro quotidiano di sostegno e di consulenza alle famiglie sono ancora oggi,
dopo quasi trent’anni, le strategie di AIMA e la sua missione, volta al miglioramento della qualità di vita delle vittime della malattia di Alzheimer.
Uno slogan riassume efficacemente l’impegno di AIMA: «Non dimenticare chi dimentica», che vuol dire, in estrema sintesi, sensibilizzare e informare, ma anche battersi con determinazione per la tutela dei diritti, per
la promozione dei servizi e della formazione, per gli investimenti nella
ricerca e per una organizzazione delle cure, rispettosa dei bisogni e della
dignità della persona con malattia di Alzheimer o di altre demenze e del
suo caregiver.
L’Associazione italiana Malattia d’Alzheimer (AIMA) nasce in Italia nel
gennaio 1985 con Patrizia Spadin, figlia di un’ammalata, per dare voce alle
necessità delle famiglie colpite dalla malattia di Alzheimer, ma soprattutto
per migliorare la qualità di vita (e di malattia) del paziente e dei suoi familiari. Attualmente AIMA, tuttora presieduta da Patrizia Spadin, conta associazioni e gruppi operativi che operano in quasi tutte le Regioni italiane:
ovunque l’AIMA cerca di realizzare quella rete di solidarietà e di aiuto che,
per le vittime della malattia, “fa la differenza”.
Tra le principali iniziative possiamo citare la partecipazione a indagini e ricerche nazionali e internazionali con l’obiettivo di far emergere sia i bisogni del malato o della famiglia sia le carenze della rete di cura. Tra queste
iniziative, spiccano una ricerca sui bisogni dei caregiver, presentata nel
1995, e la ricerca Costi sociali della malattia di Alzheimer in collaborazione con il Censis (pubblicato da Franco Angeli con il titolo La mente rubata,
1999). I dati di quest’ultimo studio, rinnovato nel 2006, sono pubblicati nel
volume La vita riposta: costi sociali ed economici della malattia di Alzheimer, Franco Angeli, 2007.
Dal 1997 è attivo, tutti i giorni e totalmente gratuito, il numero verde
800679679 per fornire sostegno, supporto psicologico e informazioni
sulla Malattia e sulla gestione della cura. Dal 2005 AIMA lavora sul testamento biologico, su cui è stata audita nel mese di marzo 2007 dalla Commissione Igiene e Sanità del Senato, e sulle cure di fine vita, su cui è stato
pubblicato, nel marzo 2008, un volumetto dal titolo Cure palliative alla fine
della vita. AIMA ha lavorato anche sulla tutela del demente in ospedale,
attraverso i lavori del Gruppo Alzheimer Pronto Soccorso (GAPS), e sulla
qualità e metodologia della risposta telefonica. Su quest’ultima attività si
è formato un gruppo di lavoro, composto principalmente da psicologi delle
Linee verdi nazionali e regionali di AIMA per la stesura di Linee guida per
la risposta telefonica.
L’AIMA ha presentato in Parlamento interrogazioni e proposte risolutive
su varie problematiche legate alla malattia di Alzheimer: per esempio
sull’uniformità di cura sul territorio nazionale e sulla programmazione sanitaria, i farmaci gratuiti, i servizi e lo stipendio al familiare caregiver. AIMA
si è sempre più avvicinata alla società civile e ha assunto un ruolo di interlocutore nei confronti delle istituzioni: essa è inoltre presente al “Tavolo
sulle demenze” istituito dal ministero della Salute .
L’AIMA è ormai riconosciuta come un’istituzione a fianco delle famiglie,
che vengono aiutate, come e dove possibile, ad affrontare la tragedia della
malattia, attraverso associazioni e gruppi operativi territoriali. Molte sono
attualmente le iniziative a sostegno del paziente e della famiglia: linee di
ascolto dedicate, sostegno domiciliare, laboratori ricreativi e di stimolazione cognitiva, Gruppi di auto mutuo aiuto, percorsi educativi per caregiver.
Tali attività, il più delle volte, vengono svolte in sinergia con gli operatori del
settore, appartenenti sia al mondo del sociale, sia a quello della sanità, con
cui molto spesso vigono protocolli d’intesa. L’obiettivo è prendersi cura del
paziente, ma anche sostenere chi gli sta vicino, informarlo e, non ultimo,
“formarlo”, perché unisca, all’amore per la persona colpita, la competenza
necessaria ad affrontare tutti gli aspetti della malattia.
Nella piena consapevolezza che, nella dolorosa strada della malattia
di Alzheimer, il primo posto spetta sempre alla informazione e alla formazione, AIMA ha promosso conferenze di sensibilizzazione, corsi di
LE VITTIME NASCOSTE: I CAREGIVER
La parola anglosassone caregiver significa letteralmente “colui che si
prende cura” e si riferisce di solito a una persona che presta assistenza a
una persona inferma. In italiano non esiste un termine altrettanto efficace
e incisivo, per cui caregiver è ormai entrato stabilmente nell’uso comune.
Vengono distinte due differenti figure di caregiver:
◆ Caregiver informale o familiare, detto anche primary caregiver, per lo
più un figlio, una figlia, il coniuge e, più raramente, un altro familiare o un
amico.
◆ Caregiver formale, rappresentato da un infermiere o da altro professionista.
Di seguito vengono elencati gli aspetti che caratterizzano la figura del
caregiver:
◆ capacità di mediazione tra famiglia e rete sociale;
◆ presenza di dinamiche collaborative nei confronti degli altri componenti
il nucleo familiare;
◆ capacità del parente designato al ruolo di caregiver di dominare con sicurezza una condizione di stress e di incertezza;
◆ assenza di alternativa nella scelta.
La gestione del malato avviene per lo più all’interno del nucleo familiare e
le persone maggiormente impegnate nella cura sono i figli, soprattutto di
sesso femminile, spesso coniugate e con figli.
Come si evidenzia nel box 1, i caregiver sono in prevalenza in età attiva
e lavorativa e la loro assistenza si configura come un’attività che si aggiunge allo svolgimento di altri ruoli professionali, genitoriali, familiari con
ricadute negative sulla dimensione affettiva, sulla disponibilità di tempo e
sullo stress psicofisico.
Un elemento da non sottovalutare è il tempo che il caregiver dedica quotidianamente al congiunto malato.
Il carico di assistenza varia da un minimo di sette ore al giorno per l’assistenza diretta del paziente a quasi undici ore per la sua sorveglianza.
Com’è naturale aspettarsi, il graduale peggioramento della malattia ha
una relazione diretta con l’impegno del caregiver e porterà progressivamente a un aumento delle ore di assistenza.
Il caregiver informale è, dunque, quella persona che all’interno della famiglia assume il ruolo principale di cura e di assistenza del congiunto malato
e che ha un’importanza cruciale nella sua famiglia e nella storia della malattia del congiunto, in termini sociali ed economici.
Vivere in casa piuttosto che in un istituto consente, infatti, una migliore
42
giugno 2014
ECM La malattia di Alzheimer
il paziente: ciò limita consistentemente l’autonomia dei familiari e incrina le
relazioni sociali a causa della difficoltà di avere un proprio tempo libero o di
poter ricevere conoscenti ed amici.
La soluzione potrebbe essere l’istituzionalizzazione del paziente, ma tale
scelta, molto spesso costosa e inappropriata, può e deve essere evitata, garantendo tuttavia, in maniera imprescindibile, l’equilibrio psicofisico,
mentale, affettivo e la disponibilità economica di colui che presta le cure.
Il caregiver oggi è sempre più solo, impreparato e non formato e si trova
a dover fronteggiare, per lunghi periodi, complesse problematiche, per le
quali egli non ha una preparazione specifica, né ha mai ricevuto alcuna
informazione.
qualità di vita per il paziente e in molti casi si può assistere anche a un
rallentamento dell’evoluzione della malattia, soprattutto nella progressione dei deficit funzionali. Tutto ciò presuppone tuttavia la disponibilità del
caregiver a svolgere il proprio compito di cura in modo efficace con adeguati supporti e senza conseguenze dirette per lo stesso caregiver. Stime
recenti indicano, invece, che cresce in modo allarmante il costo per le cure sostenute non solo per il paziente, ma anche per il caregiver. L’attività
Profilo socio-demografico dei caregiver
LA FORMAZIONE DEL CAREGIVER
Assistenza offerta in prevalenza da donne (il 73,8% dei caregiver è di sesso
femminile, 81,2% nel caso di pazienti gravi);
◆ forte solidarietà intergenerazionale (49,6% figli, 34,1% partner/coniuge);
◆ caregiver in prevalenza in età attiva (30,9% fino a 45 anni; 38,2% tra 46 e 60
contro 17,9% tra 61 e 70 e 13% oltre 70) e 35% con professione retribuita (27,7%
casalinghe).
L’allarme di una reale emergenza per l’assistenza dell’ammalato di AD è
stato lanciato nel corso dei lavori della XX Giornata Mondiale Alzheimer del
2013. Il “Rapporto Mondiale Alzheimer” rivela «che l’epidemia globale di
Alzheimer crea carenza di caregiver e mancanza di supporto per i familiari».
Inoltre, il Rapporto pone l’accento sul fatto che «i caregiver che lavorano in
prima linea devono essere formati adeguatamente e che si dovrebbe assicurare un riconoscimento finanziario sia ai caregiver formali, sia a quelli informali, in modo da sostenere il sistema di assistenza informale e migliorare
il reclutamento e la fidelizzazione dei caregiver formali».
L’attività di formazione è una problematica sanitaria rilevante ad alto impatto sociale ed è utile predisporre percorsi dedicati, sia per il caregiver
formale sia per il caregiver informale. L’obiettivo è creare un linguaggio
comune tra operatori sanitari, amministratori e cittadini in modo di intervenire, attraverso un’informazione corretta ed efficace, sia sulla prevenzione sia sulla gestione della cura.
Come abbiamo visto in precedenza, è sulla famiglia e, in particolare, sul
caregiver, spesso anch’egli bisognoso di cure, che ricade quasi interamente il carico assistenziale di situazioni difficili, senza supporti, né adeguati strumenti e risorse nella gestione di cura.
Vi sono ormai impegni istituzionali non più rinviabili come il dovuto sostegno alla famiglia, l’educazione e la formazione del caregiver e il contatto
corretto col Sistema sanitario. Tutto ciò in considerazione anche del ruolo
chiave che la famiglia assolve nella cura della persona non autosufficiente
e delle “risorse già limitate” e spesso utilizzate in maniera inappropriata
con innalzamento dei costi sociali e personali.
Da più studi emerge che il familiare non vuole delegare la cura del proprio
caro (Rapporto AIMA, 2011), ma richiede di essere sostenuto nella gestione della cura attraverso personale qualificato e dedicato, oltre all’esigenza
di un’adeguata informazione/formazione. Un cittadino informato/formato acquisisce competenze e autonomia decisionale (empowerment),
indispensabile per una buona gestione del caregiving e per l’utilizzo appropriato delle risorse a disposizione. Allo stato attuale, nonostante la
consapevolezza della necessità di razionalizzare l’uso delle risorse e
nell’ottica di garantire a tutti i Livelli Essenziali di Assistenza (LEA), si continua a sottovalutare il ruolo del cittadino, che al contrario è determinante
per il successo della stessa organizzazione sanitaria.
La mancanza di un sistema di accesso univoco alle informazioni e ai servizi crea delle disuguaglianze tra cittadini, sia per ragioni di reddito sia di
cultura. È necessario pertanto uniformare la gestione del servizio sanitario in modo da garantire a tutti la necessaria informazione: solo così si 
◆
Forte coinvolgimento delle famiglie
◆ Nel 65,4% dei casi il caregiver convive con il malato (75,4% nei casi di malattia
grave);
◆ quando riceve aiuto (81,8% dei casi) il caregiver lo riceve da altri familiari (58,9%
dei casi).
Fonte: Inchiesta Censis/AIMA su 802 famiglie pubblicata negli atti del convegno “La mente rubata”,
Roma, aprile, 1999
Box 1
Impatto psicologico relazionale
Vissuto psicologico complesso
◆ Vissuto di rinuncia 58%;
◆ svuotamento emotivo 39%;
◆ desiderio di fuga 41,5%;
◆ amarezza per la situazione 64,1%.
Conseguenze sulla salute fisica
◆ Sonno insufficiente 52,9%;
◆ stanchezza 62,3%;
◆ effetti negativi sullo stato di salute in generale 36,9%.
Fonte: Inchiesta Censis/AIMA su 802 famiglie pubblicata negli atti del convegno “La mente rubata”,
Roma, aprile 1999
Box 2
quotidiana del caregiver rappresenta non soltanto un dispendio di fatica
fisica e psicologica, ma anche una sottrazione di tempo ad altre attività
e occupazioni con un forte impatto sul vissuto psicologico e relazionale (box 2). Lo spazio fruibile in casa si riduce, il sonno è frequentemente
disturbato, la stanchezza aumenta e le capacità fisiche e di salute sono
seriamente compromesse. A ciò si aggiunga l’impossibilità di lasciare solo
43
giugno 2014
ECM La malattia di Alzheimer
ridare ai cittadini responsabilità e protagonismo, per umanizzare l’assistenza
e per migliorare il benessere della comunità. AIMA ha attivato negli anni Novanta - con la collaborazione dell’assessorato Sanità e assistenza della Regione Piemonte e della Commissione DGV del Lussemburgo - i primi Gruppi
di auto mutuo aiuto nell’ambito delle varie sezioni territoriali. Questi Gruppi
sono basati su un principio di empowerment, in cui la condivisione del problema e l’esperienza maturata divengono l’elemento caratterizzante: l’aiuto sarà
finalizzato alla valorizzazione della persona, quale risorsa, e al potenziamento delle sue capacità e della sua consapevolezza. Ogni partecipante al gruppo
sarà così in grado di raccontare liberamente le proprie esperienze, di controllare la propria vita e di prendere decisioni importanti. Il racconto della propria
esperienza, inizialmente molto sofferto, avrà poi una funzione quasi curativa,
in quanto la persona coinvolta si sentirà alla pari degli altri, non temerà alcun
giudizio e vivrà uno scambio costruttivo di informazioni, di suggerimenti e di
reciproco aiuto. Il partecipante, al termine del suo percorso formativo, riconoscerà negli altri i suoi stessi problemi e inizierà insieme agli altri a percorrere un
viaggio difficile da effettuare da solo.
◆ Alzheimer Caffè
I primi Alzheimer Caffè nascono nel 1997 a Leida, in Olanda, da un’idea di
Miesen, psicogeriatra olandese, con l’intento di accogliere malati e familiari
in un ambiente caldo e informale al di fuori delle fredde mura istituzionali. Lo scopo dell’Alzheimer Caffè era di prevenire l’isolamento sociale del
paziente e dei suoi familiari e di offrire loro informazioni e attenzioni. Dal
2005 tale prassi inizia a svilupparsi in Italia: anche in questa occasione AIMA, attraverso le sue sedi territoriali, è a fianco delle famiglie. Tra le varie
sedi territoriali AIMA campana ha attivato cinque Alzheimer Caffè e nel
2013 ha vinto un bando promosso da Unicredit Foundation e Unicredit
Factoring, insieme ad altre tre realtà su tutto il territorio nazionale.
Le attività dell’Alzheimer Caffè sono vissute quale momento d’incontro
terapeutico tra famiglie e professionisti esperti del settore per un confronto e uno scambio di informazioni e di esperienze. Il tutto tra un caffè e
potranno effettuare scelte consapevoli per la promozione della salute e
per il raggiungimento del cosiddetto empowerment.
Occorre adoperarsi sempre più per un cambiamento culturale volto a un
approccio terapeutico centrato sulla persona malata e non solo sulla malattia, con il coinvolgimento di operatori del settore qualificati e aggiornati
e con la partecipazione attiva del cittadino. La collaborazione che si verrà
a instaurare tra familiari e operatori sarà fondamentale per la qualità di vita
dell’intero nucleo familiare, per il sostegno alla domiciliarità e per un corretto utilizzo delle risorse a disposizione.
LA FORMAZIONE AL CAREGIVER FORMALE:
L’ESPERIENZA DELLA REGIONE CAMPANIA
In linea con i principi e la mission dell’Associazione, la sezione campana
dell’AIMA persegue da tempo l’obiettivo di una formazione dedicata sia
per il caregiver formale che informale.
Si porta a esempio l’associazione AIMA Napoli Onlus della sezione campana dell’AIMA, che nel 2011 è stata autorizzata dalla Regione Campania
(Decreto dirigenziale n. 216 del 22.03.2011) alla realizzazione di un progetto formativo, della durata di 600 ore, diretto al conseguimento dell’attestato di Caregiver Alzheimer. L’attestato di qualifica è riconosciuto su
tutto il territorio nazionale ai sensi dell’art.14 della legge quadro sulla Formazione Professionale (F.P.), la Legge n. 845/78.
L’obiettivo del corso è la formazione, per la prima volta in Italia, di una figura professionale dedicata, volta a fornire ai partecipanti competenze
specifiche, sia di tipo professionale sia umanistico, per l’assistenza agli
anziani, ai disabili e ai malati di malattia di Alzheimer durante tutti i vari
stadi della malattia allo scopo di ritardare quanto, più a lungo possibile, l’evoluzione del quadro clinico.
Il caregiver Alzheimer dovrà possedere una preparazione multidisciplinare che renda inscindibile il sapere scientifico da quello umanistico e dovrà
essere in grado di gestire le varie problematiche correlate alla malattia.
Questa figura professionale sarà il punto di riferimento principale tra paziente e famiglia, restituirà la dignità di persona al malato e sarà di sostegno alla famiglia per una migliore qualità di vita.
Oltre al potenziamento delle conoscenze, eventualmente già possedute, e dei saperi acquisiti in modo formale e non formale, l’allievo seguirà
un percorso incentrato su conoscenze multidisciplinari ed effettuerà uno
stage presso l’Associazione. In questo modo l’allievo acquisirà strumenti
validi ed efficaci per un’adeguata comunicazione e una corretta relazione
con la persona affetta da malattia di Alzheimer e con i suoi familiari.
Un decalogo Usa per i caregiver
Negli USA, il Caregiver action network, una organizzazione no-profit che fornisce
strumenti informativi, supporto e risorse ai caregiver familiari e che si prende cura
del miglioramento della qualità di vita di ben 65 milioni di americani che assistono
i loro familiari con patologie croniche e disabilitanti o nella condizione di anziano
fragile, ha elaborato il seguente decalogo rivolto a tutti i caregiver.
1. Accetta l’aiuto da altre persone: ricordati che non sei solo
2. Prenditi cura della tua salute in modo da essere forte abbastanza da prenderti
cura del tuo caro
3. Accetta offerte di aiuto, ma suggerendo specifiche richieste in modo che altri
possano aiutarti in maniera più adeguata
4. Impara a comunicare efficacemente con i medici
5. Ricordati che l’attività di caregiver è un lavoro duro per cui avrai bisogno di
momenti di riposo
6. Fai attenzione ai segnali di depressione e non tardare a chiedere un aiuto
professionale quando necessario
7. Sii aperto alle nuove tecnologie che possono aiutarti nella cura del tuo caro
8. Organizza le tue conoscenze mediche in modo da essere costantemente
aggiornato sulla malattia del tuo caro
9. Tieni tutti i documenti sempre in ordine
10. Apprezza il tuo lavoro in modo da ottenere sempre il meglio
LA FORMAZIONE DEL CAREGIVER INFORMALE
Attualmente le iniziative in campo di assistenza agli infermi provengono
soprattutto da associazioni di pazienti e/o familiari, il più delle volte anche
con il coinvolgimento di operatori del settore sanitario. Fortunatamente
negli ultimi anni sono stati sottoscritti protocolli d’intesa con enti del mondo socio-sanitario. Tra le iniziative messe in campo, i Gruppi di auto mutuo
aiuto, i Caffè Alzheimer, oltre a veri e propri Percorsi educativi.
◆ Gruppi di auto mutuo aiuto
L’Auto mutuo aiuto è stato definito dall’OMS l’insieme di «tutte le misure adottate da non professionisti per promuovere, mantenere e recuperare la salute
intesa come completo benessere fisico, psicologico e sociale di una determinata comunità». Viene annoverato tra gli strumenti di maggiore interesse per
Box 3
44
giugno 2014
ECM La malattia di Alzheimer
del caregiver e sulle soluzioni più adeguate per affrontare tali bisogni. Le
lezioni sono programmate a tema e sono affidate a uno specialista dell’area da trattare. Elemento innovativo è alternare alla lezione dello specialista anche quella di un caregiver che abbia già maturato esperienze sul
campo. L’esperienza vissuta e raccontata dai caregiver ad altri caregiver,
con consigli e suggerimenti pratici sui vari aspetti della malattia, si è rivelata un’esperienza partecipata e condivisa che ha consentito e consente
di trovare la soluzione giusta a ogni evenienza, anche di fronte alle carenze
delle prestazioni pubbliche. L’apporto di diversi saperi, la conoscenza degli
interventi integrati, la capacità di orientare efficacemente azioni e strategie di fronte alle complesse problematiche della malattia è forse la soluzione migliore per razionalizzare le risorse territoriali e contestualmente
per valorizzare il lavoro del caregiver.
un pasticcino, un racconto, un libro, video, filmati, ma anche e soprattutto
come luogo di socializzazione per la persona con Alzheimer, attraverso
esercizi di stimolazione cognitiva, di pittura, di lettura e di scrittura narrativa. L’Alzheimer Caffè è un luogo di aggregazione e di condivisione anche
per i caregiver; in questa sede si potranno scambiare esperienze di Mutuo
Aiuto, e si potrà cercare un punto d’incontro per sensibilizzare l’opinione
pubblica sulle complesse problematiche e sulla gestione della malattia
di Alzheimer. Gli incontri avvengono di solito una volta alla settimana per
circa tre ore presso una RSA, che potrà avere anche un accreditamento
presso il Ssn.
◆ Percorsi educativi
I Percorsi educativi sono veri e propri corsi formativi che nascono con l’intento di offrire una panoramica sulle varie forme di demenza, sui bisogni
Test
Modalità di partecipazione al corso
Punto Effe, per il 2014, propone 3 corsi FAD per complessivi 37,5 crediti formativi, aperti a tutti i farmacisti territoriali.
è possibile fruire dei corsi esclusivamente in combinazione con l’abbonamento alla rivista. Per maggiori informazioni www.edracorsi.it
1) La riabilitazione cognitiva
deve essere praticata da:
4) Quale familiare, tra le figure sotto elencate,
riveste più comunemente il ruolo di caregiver?
a) b) c) d) a) b) c) d) Tutti i pazienti con demenza
Solo quelli con forma lieve-moderata
Solo quelli con forma grave
Mai insieme a farmaci antidemenza
Figlia
Figlio
Moglie
Marito
2) La riabilitazione cognitiva
deve essere eseguita:
5) Quante ore mediamente dedica il caregiver
all’assistenza diretta del paziente?:
a) b) c) d) a) b) c) d) Mai con farmaci antidemenza
Sempre con farmaci antidemenza
Riduce l’uso di farmaci antidemenza
Si sospende quando si sospendono i farmaci antidemenza
6) A quale classe di età appartiene
più comunemente il caregiver?
3) La riabilitazione cognitiva
più utilizzata è:
a) b) c) d) 7
5
11
14
a) b) c) d) La Validation therapy
La Reminescence therapy
La Pet therapy
La Reality Orientation Therapy (ROT)
45
giugno 2014
Fra 46 e 60 anni
Fino a 45 anni
Fra 61 e 70 anni
Oltre i 70 anni
Primo piano Convegni
La prevenzione
inizia in farmacia
46
giugno 2014
Il potenziale
sviluppo
del segmento
dell’oral care
e la collaborazione
con i professionisti
del settore
di Elena Bottazzi, farmacista
Primo piano Convegni
C
arie e malattia parodontale,
di Milano. Il grado di abrasività dei dentifri-
le patologie orali più diffuse,
ci, normalmente non indicato dai produttori
colpiscono ancora oggi ampie
perché non richiesto obbligatoriamente, co-
fasce di popolazione. Corrette
stituirebbe invece un’informazione impor-
abitudini igieniche e alimentari
tante da divulgare ai consumatori da parte
costituiscono una prevenzione fondamen-
dei professionisti della salute. Inoltre, essen-
tale, non solo a livello locale, ma anche per il
do le malattie del cavo orale principalmente
mantenimento della salute generale, poiché
di origine batterica, il farmacista può sug-
molte malattie sistemiche possono essere
gerire un’ampia gamma di prodotti capaci
influenzate negativamente da cattive condi-
di contrastarle efficacemente, favorendo in
zioni orali e viceversa.
questo modo anche il cross selling.
La farmacia è già in parte uno dei luoghi in cui
Per potere attuare tutto ciò, però, come ha
si concretizza l’educazione all’oral care, ma
affermato Fausto Fiorile, vicepresidente
potrebbe sviluppare ancor di più il settore.
dell’Associazione italiana odontoiatri (Aio),
Questo il messaggio principale emerso dall’in-
bisogna innanzitutto che «l’attenzione ri-
contro organizzato nella cornice di Cosmofar-
torni sul paziente. Prima di parlare di prodotti,
ma a Bologna
dobbiamo necessariamente fare riferimento
a un programma di prevenzione odontoia-
Informare meglio
trica dove tutti gli attori possano svolgere la
Nella maggior parte dei casi i prodotti de-
propria parte».
stinati all’igiene orale non sono sufficientemente visibili e assortiti all’interno del punto
Iniziative
vendita. Allo stesso tempo solitamente la
In questo senso è stata realizzata in pas-
clientela è in balia del “fai da te”, non si sen-
sato l’iniziativa “Igienisti dentali in farma-
te particolarmente consigliata e istruita cir-
cia”, organizzata dall’Associazione igienisti
ca le corrette misure preventive, su come
dentali italiani (Aidi) in collaborazione con
scegliere lo spazzolino e gli altri strumenti
Procter & Gamble. «Fondamentale il ruolo
più adatti per le proprie esigenze e disturbi,
delle aziende», sottolinea Domenico Dal
considerando, erroneamente, solo la leva
Re, presidente di Federfarma Emilia Ro-
del prezzo e della pubblicità più accattivante.
magna, «nell’affiancare il farmacista con
«La farmacia», puntualizza Roberto Rosso,
informazioni e aggiornamenti, sia di tipo
presidente di Key-Stone, «gode di un’eleva-
tecnico-scientifico, sia volti a sensibilizzare
ta autorevolezza tra le imprese del compar-
il cittadino». Nell’era della specializzazione
to, ma finora il farmacista sembra mostrare
e differenziazione, l’oral care si pone come
ridotto interesse a coltivare e valorizzare
un possibile settore su cui focalizzarsi in
quest’area. Ed è un peccato, perché le op-
maniera approfondita. Contando che per
portunità ci sono».
la farmacia il fatturato medio annuale de-
Per “riconquistare” un settore che finora è
rivante da questa tipologia di prodotti è di
stato nelle mani della Gdo si dovrebbe ripar-
circa 21.000 euro (seppure con le opportu-
tire proprio dal valore aggiunto che la figura
ne differenze, a seconda delle dimensioni
di operatore sanitario può offrire. Si sa be-
e dell’affluenza dei diversi punti vendita),
ne, per esempio, che non tutti gli spazzo-
attraverso spazi adeguati e la loro corret-
lini sono uguali, che clorexidina e triclosan
ta gestione, con un approccio di category
contenuti in dentifrici e collutori presentano
management affiancato dal consiglio attivo
anche evidenti effetti indesiderati, come
e propositivo del farmacista, si potrebbe-
spiega Maria Grazia Cagetti, docente aggre-
ro raggiungere risultati doppi. E ancora più
gato di Odontoiatria all’Università di Milano
evidenti se si propongono prodotti ad alto
e presso il Centro di collaborazione Oms per
valore unitario, come gli spazzolini elettrici
l’Epidemiologia e l’Odontoiatria di comunità
e gli idropulsori.
47
giugno 2014
Primo piano Cosmesi
Il consiglio
sui solari
La protezione adatta, gli autoabbronzanti,
gli integratori e i prodotti indicati per pelli particolari
di Elisa Da Vinci
S
i avvicinano i mesi estivi e farma-
chimica dei prodotti cosmetici all’Università
solare per diversi motivi. I primi perché hanno
cisti e addette beauty si trovano
Cattolica di Roma e di cosmetologia all’Uni-
un assorbimento cutaneo elevato e un siste-
ad affrontare anche quest’anno
versità di Siena ed esperta in dermocosmesi.
ma immunitario in formazione (quindi sono più
le tematiche legate alla corretta
esposti ai danni); i secondi sudano poco, hanno
I fattori da analizzare
poco sebo, la loro cute è a spessore ridotto, i
che richiedono consigli e indicazioni sul pro-
«Prima di consigliare qualsiasi prodotto per la
loro melanociti non funzionano più come una
dotto più efficace per le proprie specifiche
protezione solare o l’autoabbronzatura, si deve
volta e la colorazione è quindi disomogenea e
esigenze.
capire quale è il fototipo cutaneo che ci si trova
spesso con macchie».
Perché se di protezione dai raggi solari si par-
di fronte (pelle chiara/scura, occhi chiari/scu-
Infine, va considerato quello che viene chia-
la ormai da molti anni, sono ancora tantissime
ri, eccetera) in modo da valutare subito se può
mato l’allenamento al sole e cioè se un sog-
le persone che non sanno acquistare e usare
trattarsi di un soggetto con una epidermide
getto si espone ai raggi Uv tutti gli anni potrà
correttamente solari e autoabbronzanti o in-
particolarmente a rischio verso i danni solari»,
contare su melanociti “allenati” all’irraggia-
tegratori che favoriscono la “tintarella”.
esordisce l’esperta. «Ci sono però fattori im-
mento, diversamente potrebbe subire danni
Inoltre, ogni cliente della farmacia ha la sua ti-
portanti che devono essere presi in conside-
cutanei, specie nei primi giorni. È per questo
pologia di pelle e un fototipo definito, ha un’e-
razione e cioè quando la persona si espone ai
che spesso si consigliano una o due sedute di
tà che condiziona la reazione ai raggi Uv e può
raggi solari e in quale luogo. Perché un conto è
lampada abbronzante leggera prima della vera
aver assunto o assume determinati farmaci
andare a settembre sul lago di Como e un altro
esposizione solare.
che possono reagire con le formulazioni dei
andare in pieno agosto ai Caraibi. Queste so-
solari, a volte con esiti imprevisti.
no due informazioni fondamentali che farma-
È necessario, quindi, che il farmacista e l’ad-
cista e addetta beauty devono chiedere alla
Emulsioni
per ogni esigenza
detta beauty sappiano analizzare e informare
persona che vuole acquistare un solare. Altri
Tutti i solari devono poter contare su una base
la persona che si rivolge a loro per ottenere
due elementi importanti riguardano l’età e lo
grassa perché i filtri Uva e Uvb sono solubili nella
il prodotto più adatto alle specifiche esigen-
stato di salute. Bambini e anziani, per esem-
fase lipofila oltre che in alcol. Ci sono infatti solari
ze, come consiglia Carla Scesa, docente di
pio, hanno reazioni particolari all’irradiazione
a base alcolica spesso in formato spray.
abbronzatura dei propri clienti,
48
giugno 2014
Primo piano Cosmesi
«Personalmente non amo quest’ultima tipolo-
Grande attenzione va prestata poi alla cute
mediatico sui danni causati dai raggi Uv ha
gia di prodotti perché l’alcol etilico non è ideale
dei più piccoli, che dovrebbero stare al sole per
spinto molte persone che amano sfoggiare un
per il sole», specifica Scesa. «È una forma più
poco tempo, sempre provvisti di cappellino e,
colorito “dorato” verso questi dermocosmetici,
usata dalle popolazioni anglosassoni (forse
naturalmente, nelle ore meno calde del giorno.
che fanno ormai parte di tutte le linee di solari e
perché hanno un clima diverso dal nostro). Per
Nelle nazioni del nord Europa per i bambini di
si presentano sul mercato in differenti formati:
la nostra tipologia mediterranea, composta da
carnagione chiarissima vengono spesso uti-
creme, gocce, spray, salviettine imbibite e an-
soggetti con un fototipo 3 e 4, sono ideali i so-
lizzati indumenti cosmetotessili ma non tutti li
che…guanti. Su questi prodotti Carla Scesa dà
lari che hanno una componente grassa, quali
apprezzano.
indicazioni precise: «Gli autoabbronzanti che,
oli ed emulsioni. Gli oli puri presentano fattori di
ricordo, non proteggono dal sole, sono ideali
Il consiglio
sull’integratore
per ridare colore alla pelle troppo pallida e non
sportivi e persone con epidermide scura o già
abbronzata oppure si possono proporre emul-
Da qualche anno l’integrazione alimentare co-
di diidrossiacetone (Dha), una sostanza che
sioni acqua in olio (con la fase interna acquosa
me coadiuvante dell’abbronzatura è entrata
reagisce con gli aminoacidi dello strato super-
e la fase esterna lipofila). Le più leggere e le più
nella cultura degli Italiani, in particolare dei gio-
ficiale della pelle (reazione chimica di Maillard),
fresche sono, invece, le emulsioni olio in acqua e,
vani che apprezzano l’idea di preparare l’epider-
creando una colorazione simile all’abbronza-
oggi, le nuove emulsioni acqua in silicone. I solari
mide a una sana colorazione. Infatti, quasi tutti i
tura, che può essere calibrata. È una reazio-
basati su queste nuove formulazioni presenta-
produttori hanno nella loro gamma di solari an-
ne superficiale innocua che sparisce mano a
no numerosi vantaggi perché hanno un buon
che questa tipologia di offerta. Cosa è necessa-
mano che le cellule desquamanti si staccano
skin feel, sono gradevoli, facilmente stendibili
rio sapere in proposito? «Gli integratori come il
dalla cute, generalmente nel giro di 8/10 giorni.
sulla cute, formano una barriera impermeabile e
betacarotene aumentano la sensazione di co-
L’autoabbronzante, ideale per colorare le gam-
protezione bassi e sono consigliabili, quindi, a
hanno controindicazioni. Sono perlopiù a base
posseggono una parte volatile (il ciclometicone)
che, una volta spalmata sull’epidermide, forma
un velo protettivo superficiale e poi evapora».
Secondo la professoressa Scesa più difficile è
scegliere il prodotto più adatto a chi possiede
una cute grassa o addirittura acneica. La maggior parte dei solari, infatti, è ricca in sostanze
Gli autoabbronzanti non hanno controindicazioni. Sono perlopiù
a base di diidrossiacetone (Dha), una sostanza che reagisce
con gli aminoacidi dello strato superficiale della pelle, creando
una colorazione simile all’abbronzatura che può essere calibrata
grasse, per favorire la dissoluzione dei filtri solari e la formazione di un velo superficiale, ma è
lore e proteggono dai danni dei raggi Uv, quindi
be ma anche per viso, collo e decolleté, è un
poco indicata per cuti già grasse o acneiche. è
sono un valido aiuto all’abbronzatura», sostie-
prodotto leggero, dosabile e funziona bene. È
importante che le aziende produttrici abbiano
ne Scesa, «ma vanno consigliati con una certa
utilizzabile senza nessun pericolo (ma atten-
eseguito i test che ne escludano la possibilità
cautela. Nel senso che è bene conoscere un
zione alla pelle con macchie perché possono
di formare comedoni (punti neri), sconsiglian-
po’ di anamnesi del cliente perché se soffre di
essere accentuate) purché si presti attenzione
done l’applicazione su queste tipologie di epi-
disturbi al fegato, per esempio, gli integratori
al suo impiego».
dermide. La pelle grassa e acneica può avere
a base di betacarotene non sono consigliabili.
Il farmacista o l’addetta beauty, quindi, nel
benefici dall’esposizione solare se coadiuvata
Sono comunque prodotti adatti soprattutto ai
consigliare un autoabbronzante devono dare
con prodotti specifici. Gli operatori devono dare
giovani, poiché le persone anziane potrebbe-
indicazioni precise come quella di spalmarlo
indicazioni anche sull’impiego ottimale di questi
ro avere problemi di diabete, colesterolo, alta
molto bene e in modo omogeneo con un solo
prodotti per la protezione della pelle dai raggi
pressione, eccetera. A questi ultimi soggetti
passaggio, di lavare le mani subito dopo l’appli-
Uv perché è risaputo che, per esempio, il latte
vanno consigliati, invece, integratori polivita-
cazione e, nella mezz’ora successiva - il tempo
spray, formando un velo di prodotto molto sot-
minici o antiossidanti come la vitamina C».
necessario alla stabilizzazione del colore - di
non sfregare le parti interessate.
tile, protegge poco e va rinnovato spesso e che
se anche le ultime indicazioni europee in fatto
Gli autoabbronzanti
«L’epidermide va ricoperta in modo omogeneo
di protezione solare parlano di 2 mg di prodot-
Da fatto di moda per pochi, l’autoabbronzatura
e con un solo passaggio e non bisogna eccede-
to per cm quadrato di pelle (il che vorrebbe dire
sta guadagnando l’interesse di molti, forte del
re nelle quantità», sottolinea Scesa. «La cosa
usare un tubo di solare al giorno!), anche senza
fatto che questa tipologia di prodotti può esse-
migliore per ottenere un ottimo risultato è quel-
esagerare va ricordato al cliente della farmacia
re usata tutto l’anno e da tutti. Dal 2013, infatti, le
la di utilizzare prodotti non molto forti e usarli ri-
che il prodotto va applicato più volte durante
vendite di autoabbronzanti sono cresciute no-
petutamente. In questo modo si calibra il colore
l’esposizione.
tevolmente. Probabilmente il bombardamento
e non si hanno problemi».
49
giugno 2014
Primo piano Legale
possa configurare un reato perseguibile d’ufficio (Ccesps, 8 maggio 2002 n. 5).
La questione merita una riflessione.
L’articolo 44, comma 4 quinquies, della Legge n. 98/2013 ha introdotto nell’articolo 37
del Dlgs n. 219/2006 il comma 1 bis secondo
cui «nei casi di modificazione apportate al foglietto illustrativo l’Aifa autorizza la vendita
al pubblico delle scorte, subordinandola alla
consegna al cliente, a cura del farmacista, di un
foglietto sostitutivo conforme a quello autorizzato» e la determinazione dell’Aifa ha previsto che, entro trenta giorni dal provvedimento
di modifica del foglietto illustrativo, le aziende
farmaceutiche dovranno assicurare ai titolari di
farmacia l’accessibilità del foglietto sostitutivo
di quello autorizzato.
L’inadempimento
Si può ragionevolmente ritenere che l’inadempimento del farmacista nello smaltimento
Il bugiardino
in farmacia
delle scorte dei medicinali senza l’allegazione
La consegna del foglio illustrativo del medicinale
da parte del farmacista
dell’Ordine professionale, l’obbligo di denuncia
autorizzato) costituisca certamente la violazione dell’articolo 37 del Dlgs n. 219/2006,
ma che si possa nel contempo dubitare che la
segnalazione prevista dall’Aifa possa costituire la notizia di un reato perseguibile d’ufficio e
necessariamente comportare, insieme all’apertura del procedimento disciplinare da parte
all’Autorità Giudiziaria.
In effetti tale inadempimento del farmacista
non sembra poter costituire:
a cura dello studio dell’avvocato bruno riccardo nicoloso
Firenze - Roma ([email protected])
N
del foglietto illustrativo (sostitutivo di quello
a) la violazione dell’articolo 148, comma 5, del
Dlgs n. 219/2006, sanzionata in sede amministrativa (e non penale) con una (rilevante)
on si sono spenti i consensi del-
(all’articolo 2) a una segnalazione in ambito
sanzione pecuniaria, posta a carico del titolare
la filiera del farmaco in ordine
disciplinare l’inadempimento del titolare di far-
dell’Autorizzazione alla immissione in com-
alle possibilità di smaltimen-
macia nella consegna del foglietto illustrativo
mercio (Aics) del medicinale per ciascuna
to delle scorte dei medicinali
di cui all’articolo 37 del Dlgs n. 219/2014 in-
violazione: fattispecie che non sembra poter
giacenti in farmacia mediante
trodotto dall’articolo 44, comma 4 quinquies,
essere estensibile (per analogia) al farmacista;
la consegna del relativo fogliettino illustrati-
della Legge n. 98/2013, ma non risolve la
b) la violazione dell’articolo 148, comma 6, del
vo sostitutivo di quello autorizzato dall’Aifa al
relativa problematica in relazione alla denun-
Dlgs n. 219/2006, con conseguente ricaduta
momento della loro dispensazione. L’enfa-
cia che l’Ordine professionale è tenuto a dare
nella previsione di cui all’articolo 147, comma 3,
si di tali assensi dà per «superati ostacoli giu-
all’Autorità Giudiziaria (articolo 331, Codice di
del Dlgs n. 219/2006, sanzionata come reato
ridico-legali non indifferenti» (sic) a seguito
procedura penale) se mai da una tale segna-
perseguibile d’ufficio con l’ammenda e la so-
della Determina dell’Aifa 14 aprile 2014 (Gaz-
lazione - che non costituisce certo una strim-
spensione all’esercizio professionale e, in caso
zetta Ufficiale, 3 maggio 2014) che riconduce
pellata di liuto - emerga un fatto nel quale si
di recidiva specifica, con l’arresto, l’ammenda e
50
giugno 2014
Primo piano Legale
la sospensione dall’esercizio professionale: fat-
decadenza dal diritto d’esercizio della farma-
dall’Aifa, in quanto il denegato suo inadempi-
tispecie che non sembra poter essere ascritta
cia, che è riferibile alle irregolarità nell’esercizio
mento, a tacere dell’avvio del procedimento
al farmacista se non sia seguita l’adozione di un
della farmacia che abbiano provocato un dan-
disciplinare da parte dell’Ordine professionale
provvedimento espresso dall’Aifa di sospen-
no per la salute pubblica: fattispecie che non
di appartenenza - atto dovuto a seguito della
sione temporanea dell’Aic del medicinale;
sembra poter essere ascritta al farmacista per
segnalazione pervenuta dall’Aifa - potrebbe
c) la violazione dell’articolo 443 del Codice
la mancata consegna del foglietto illustrativo
comunque provocare a suo carico una del-
Penale, sanzionata come reato perseguibi-
del medicinale dispensato se non a seguito di
le iniziative sanzionatorie (qui messe in di-
le d’ufficio con la reclusione e con la multa, se
un’adeguata istruttoria.
scussione in forma dubitativa) da parte delle
mai possa configurare l’ipotesi criminale della
Autorità che, a vario titolo, dovessero essere
detenzione o della messa in commercio di un
La responsabilità
informate di un tale inadempimento e doves-
medicinale imperfetto, che viene riferita alle
Detto questo, non è un fuor d’opera il ricordare
sero agire di conseguenza, non solo in sede
caratteristiche intrinseche del medicinale e
come sia necessaria una rigorosa osservan-
penale, ma anche in sede amministrativa, fatta
non al suo confezionamento e al relativo fo-
za, da parte del farmacista e al momento della
altresì salva l’autonoma responsabilità civile
glietto illustrativo: fattispecie che non sembra
dispensazione del medicinale, della consegna
(contrattuale ed extracontrattuale) riferibile al
poter essere ascritta al farmacista, ma sem-
del foglietto illustrativo (sostitutivo di quel-
farmacista per la prestazione svolta nell’eser-
mai al titolare dell’Aic del medicinale, se pure
lo autorizzato) secondo le modalità fissate
cizio della professione.
ciò sia riconducibile alla intangibilità della sua
confezione, che ora potrebbe essere messa in
discussione dalla circolazione separata del foglietto illustrativo (sostitutivo di quello autoriz-
2740: no trust
zato) rispetto alla confezione del medicinale;
Caro Claudio (Duchi), ho letto con molta attenzione e simpatia il tuo tentativo di ricondurre il
trust nel negozio fiduciario per “traghettare” le farmacie cadute in successione, che è stato
pubblicato su Farmamese all’insegna dello «sciogliamo ogni dubbio sulla legittima applicabilità del trust» (alle farmacie), ma continuo a dubitare che tale istituto, così com’è, possa
superare il vallo d’Adriano che protegge in Italia il sistema farmacia (dai britanni).
A monte della compatibilità (o meno) del trust con l’ordinamento sezionale che disciplina in
Italia la farmacia, quale unicum di professione, struttura e servizio, e del rapporto concessorio
che lo integra nel Servizio sanitario nazionale - su cui si stanno spendendo rivoli d’inchiostro nell’interpretare, talora ad usum delphini (ma non è il caso tuo), l’articolo 11 della Legge
n. 475/1968 nella interpretazione evolutiva dell’articolo 11 della Legge n. 362/1991 che l’ha
modificato - si pone, a mio parere, il decisivo riferimento al principio posto a fondamento del
libro delle Obbligazioni dall’articolo 2740 del Codice Civile sulla responsabilità del debitore che
«risponde dell’adempimento delle obbligazioni con tutti i suoi beni presenti e futuri» (primo
comma) pur con le «limitazioni della responsabilità (che) non sono ammesse se non nei casi
stabiliti della legge» (secondo comma), che di certo non sorreggono né il trustee, né il settlor,
né il beneficiary, tanto meno per le obbligazioni assunte in nome e per conto dell’azienda per
l’esercizio della farmacia nei confronti della pubblica amministrazione, la quale non può certo contrarre obbligazioni con contraenti irresponsabili avventurandosi in una sorta di limbo:
«valle d’abisso dolorosa, che truono accoglie d’infiniti guai, oscura e profonda e nebulosa»
(Inferno, IV, 8-10) che non le è consentito di varcare nei negozi di diritto privato a evidenza
pubblica (quale è, per esempio, la Convenzione farmaceutica). Non ti nego d’essere in questo
influenzato dall’allergia per le costruzioni giuridiche di successo che ricordano les fourberies
de Scapin a chi ha appreso il diritto civile sul Messineo e il diritto amministrativo sullo Zanobini
(alla metà del secolo scorso) e non è flessibile per natura (e per età) nella interpretazione degli
istituti giuridici, sia pur polverosi ma consolidati nel tempo, e che nella fattispecie privilegiano il
negozio fiduciario con patto di retrocessione di matrice romana: non farmene però una colpa.
In ogni caso potremmo ancora riflettere, ma dubito che lo potremo fare alla luce che sarà tra
poco data al trust dal Tar di Brescia, che i più aspettano come un vaticinio di aruspici (che però
si sono dimostrati poco credibili già nella fase cautelare del contenzioso in atto).
Con la stima di sempre del tuo Bruno (Riccardo Nicoloso).
d) la violazione dell’articolo 123 del Testo Unico
n. 1265/1934, sanzionata in sede amministrativa (e non penale) con la chiusura temporanea della farmacia e, in caso di recidiva, con la
decadenza del diritto d’esercizio della farmacia, che viene posta a carico del farmacista
indipendentemente dal procedimento penale
di cui al punto c) ma per la medesima ipotesi
d’illecito: fattispecie che non sembra poter essere ascritta al farmacista per gli stessi motivi,
ma con le riserve già espresse al punto c);
e) la violazione dell’articolo 445 del Codice
Penale, sanzionata come reato perseguibile
d’ufficio con la reclusione e con la multa, se
mai possa configurare l’ipotesi criminale della somministrazione (leggasi, dispensazione)
di medicinali in modo pericoloso per la salute
pubblica ovvero in specie, qualità o quantità
non corrispondente alle ordinazioni mediche
o diversa da quella dichiarata o pattuita: fattispecie che non sembra poter essere ascritta
al farmacista per la mancata consegna del
foglietto illustrativo (sostitutivo di quello autorizzato) per gli stessi motivi, ma con le riserve
espresse al punto c);
f) la violazione dell’articolo 113, lettera e)
del Testo Unico n. 1265/1934, sanzionata in
sede amministrativa (e non penale) con la
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giugno 2014
Spigolature
a cura della redazione
Farmacia con B&B
L’intraprendenza dei farmacisti non ha limiti. Del tutto casualmente ci è capitato di
scoprire, a Torino, La Casa di Clara, luxury
bed & breakfast nei pressi della stazione
di Porta Susa, nato un paio di mesi fa da
un’idea della titolare della farmacia del
quartiere e di suo figlio Alessandro, farmacista pure lui. «In farmacia non siamo
mai stati fermi, abbiamo investito in cosmesi, in galenica, nell’aerosolterapia con
acque termali di Tabiano, nella consulenza nutrizionale, nel commercio on line e
ora abbiamo deciso, nella casa che era
di mia mamma Clara, di aprire il bed and
breakfast», ci ha raccontato Maria Gabriella Dovi, titolare della Farmacia S. Antonio di Corso Vittorio. Tre le camere - due
doppie e una quadrupla - nella splendida
casa liberty di famiglia, ristrutturata di recente all’insegna della tradizione. Al mattino, magari prima di andare a fare il turno,
Maria Gabriella sforna fantastici dolci fatti
in casa per gli ospiti del B&B. Per informazioni: www.casadiclara.it.
Conferenze sui complessi
naturali molecolari
Negli ultimi anni la ricerca scientifica di Aboca ha messo
a punto nuovi approcci terapeutici basati sull’impiego di complessi
molecolari naturali. Tali sostanze hanno permesso di realizzare
prodotti innovativi che, nell’ambito dell’autocura, risultano efficaci
per il trattamento di disturbi e patologie diffuse. Allo scopo di condividere
i nuovi contenuti scientifici e tecnici alla base dei nuovi prodotti
e per supportare l’attività di consiglio professionale,
Aboca organizza anche per il 2014 un ciclo di dodici conferenze
scientifiche in dodici città italiane, da fine maggio a metà settembre.
Ecco il calendario dei prossimi appuntamenti: Roma (4 giugno);
Sansepolcro (5 giugno); Verona (10 giugno); Bologna (11 giugno);
Brindisi (12 giugno); San Benedetto del Tronto (17 giugno);
Lamezia Terme (19 giugno); Napoli (9 settembre);
Catania (10 settembre); Cagliari (11 settembre).
Via dalla spiga 3 a Perugia
Si è tenuta a Perugia la terza edizione
di “Via dalla spiga. Fuori e dentro casa,
come cambia l’esperienza d’acquisto e di consumo dei prodotti senza
glutine”. Il convegno, organizzato da
Vmix, ha visto confrontarsi sugli scenari del gluten free esperti provenienti
dal mondo accademico e della produzione. Di particolare interesse la tavola
rotonda - cui hanno partecipato rappresentanti della farmacia, della Gdo e della ristorazione - sui “sentieri evolutivi del mercato del senza glutine”.
52
giugno 2014
Spigolature
Ambulatorio omeopatico
al Sacco di Milano
È stato inaugurato a metà aprile, presso la Breast Unit
dell’Ospedale Sacco di Milano (nella foto), l’ambulatorio
di “Terapie omeopatiche a supporto dei trattamenti oncologici”.
Un servizio che si inserisce nel percorso diagnostico-terapeutico
della Breast Unit e vede collaborare in sinergia i diversi specialisti chiamati
ad avere un ruolo nel trattamento del tumore al seno,
nella logica di una presa in carico globale della paziente e non solo
della sua malattia. «L’ambulatorio», spiega Fabio Corsi, responsabile
della Senologia del Sacco, «nasce dall’esperienza, maturata
negli ultimi anni, della grande opportunità che le terapie omeopatiche
possono dare a supporto delle terapie oncologiche tradizionali.
Nella piena consapevolezza che l’omeopatia non cura il cancro, ma aiuta
a tollerare gli effetti collaterali indotti da cure oncologiche irrinunciabili».
L’iniziativa ripercorre quanto accade già da anni in Francia
con il Progetto Cancro, che promuove l’adozione di terapie
complementari in ambito oncologico. Va ricordato che, solo in Italia,
si ammala di carcinoma alla mammella una donna su otto,
con 40.000 nuovi casi registrati ogni anno; è il tumore più frequente
e la prima causa di mortalità per cancro nelle donne.
L’assemblea di Assoram a Napoli
Assoram, l’associazione che riunisce gli operatori commerciali e logistici del settore
farma & salute, ha tenuto la sua assemblea generale a Napoli.
L’occasione giusta per parlare, tra le altre cose, del “Progetto furti”, nato dalla sinergia Assoram-Aifa-Farmindustria, con l’obiettivo di monitorare il fenomeno crescente
del furto e riciclaggio di farmaci. Da ricordare che sul sito internet dell’Aifa è già attiva
un’area sulla quale le aziende farmaceutiche possono segnalare, in tempo reale, furti
o smarrimenti di prodotti, con tutti i dettagli del caso. Una banca dati di grande utilità.
53
giugno 2014
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dall’esterno che dall’interno. A Phnom Penh,
in Cambogia, e a Vientiane, nel Laos, la Fondazione ha contribuito a rilanciare gli studi di Farmacia, edificando una nuova facoltà, nel primo
caso, e rilanciandone una ormai decaduta, nel
secondo. Il tutto in sinergia con alcuni atenei
francesi. A chiudere il cerchio della formazione
nel Sud est asiatico, il nuovo master farmaceutico “Mekong Pharma” che si articolerà in tre
fasi: la prima ad Hanoi (Vietnam), la seconda a
Phnom Penh, la terza a Vientiane.
Più cure
più formazione
La Fondation Pierre Fabre detiene la maggioranza
dell’omonimo gruppo farmaceutico e ne investe i dividendi
in opere assistenzali nel Sud est asiatico e in Africa
V
a fianco di un continente
Formare i professionisti della salute del futuro
è fondamentale, impegnarsi a garantire la qualità dei farmaci altrettanto. Togo, Benin, Guinea
Conakry: in questi Paesi dell’Africa occidentale la Fondazione collabora con le istituzioni
sanitarie nazionali e le maggiori università nel
controllare la filiera farmaceutica in ogni suo
passaggio. Dall’analisi dei farmaci al corretto
funzionamento delle centrali d’acquisto, dalla
partecipazione alle campagne di educazione
sanitaria alla formazione del personale tecnico. E poi c’è la drepanocitosi. Che cos’è? Una
patologia genetica legata a una mutazione
di uno dei geni dell’emoglobina. Pressoché
oluta da monsieur Pierre Fabre
dall’altra la continuità delle attività della Fon-
sconosciuta in Europa, è l’emblema di tutte le
per combattere la contraffa-
dazione stessa. I dividendi sono, infatti, versati
piaghe del continente africano: malattia non
zione e il cattivo utilizzo dei far-
alla Fondazione per permetterle di svolgere le
rara eppure ancora “orfana” di cure, a lungo
maci nei Paesi meno sviluppati,
sue missioni umanitarie, mentre gli utili sono
trascurata se non ignorata, e che può sfocia-
la Fondazione che porta il suo
reinvestiti in ricerca e nelle attività industriali
re in crisi molto dolorose. In più si manifesta
del Gruppo.
durante i primi anni di vita ed è tra le principali
nome nel 1999 viene riconosciuta dallo Stato
francese come ente di pubblica utilità. Molti anni
cause di mortalità infantile in Africa. Si deve alla
prima, nel 1961, Pierre Fabre - farmacista di Ca-
Un impegno su più fronti
Fondation Pierre Fabre la creazione, a Bama-
stres, nel Tarn - aveva fondato i suoi Laboratoi-
Non si va molto lontano dal vero quando si
ko, capitale del Mali, del Centro di riferimento
res farmaceutici, dando vita, dopo pochi anni, a
afferma che circa la metà della popolazione
per la lotta contro la drepanocitosi, inaugurato
un nuovo concetto nell’area cosmetica. Quello
mondiale non ha accesso a cure adeguate.
nel 2010. Frutto di una partnership pubblico-
di dermocosmetica: prodotti sicuri come far-
Prescrizioni errate, farmaci essenziali inesi-
privato tra governo maaliano e Fondazione, il
maci e sostenuti dal consiglio di dermatologi e
stenti o di scarsa qualità, medicinali contraffatti,
centro è nato con l’ambizione di essere un luo-
farmacisti, ma piacevoli come cosmetici. Con il
filiere della distribuzione non sufficientemente
go di accoglienza, di presa in carico terapeuti-
tempo il gruppo ha oltrepassato i patrii confini
controllate. Non è più questione di terzo mondo
ca, di formazione di personale specializzato,
per affermarsi a livello internazionale.
e di ricco occidente, la disuguaglianza sanitaria
di informazione per i malati e le loro famiglie
Monsieur Pierre Fabre, scomparso nel luglio
colpisce anche Paesi in crescente espansione
e, non ultimo, di ricerca clinica sulla patologia.
scorso, ha lasciato un’importante eredità: ha
economica, nei quali però, se il business corre,
Intanto il raggio d’azione della Fondazione si
infatti donato le sue azioni e tutti i suoi beni
la salute resta al palo.
estende, attraverso il sostegno a programmi
personali alla Fondazione, che ha raggiunto
Ecco allora la Fondazione Pierre Fabre muo-
di assistenza sanitaria pediatrica, nella Repub-
così l’86 per cento dell’azionariato, assicu-
versi fin dall’inizio su due piani: medico-sani-
blica democratica del Congo, nella Repubblica
rando da una parte la perennità del Gruppo, e
tario e pedagogico. L’aiuto deve arrivare tanto
centroafricana e nel Senegal.
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Come eravamo
di sergio meda
L’uomo delle nuvole
Storia di Luke Howard, farmacista
londinese di fine Settecento e pioniere
della meteorologia moderna
U
n farmacista ben felice di es-
Burford, Oxfordshire, e cresce abbracciando
ad attenuare le radiazioni solari. Gli studi orien-
serlo, Luke Howard, in realtà
il credo della Società degli Amici. Diventerà in
tano Howard alla chimica e alla farmacologia
ben noto come “l’uomo delle
età matura un convinto Evangelico, sulle orme
e nel 1795, svolto l’apprendistato a Stockport,
nuvole” perché - da meteoro-
di Plymouth Brethren.
nello Cheshire, apre una farmacia a Londra, al
logo ante litteram - le ha tenute
L’interesse per il clima nasce in Luke nell’e-
numero 29 di Fleet Street, a un passo dalla City
a battesimo, ha dato loro una classificazione.
state del 1783 quando, undicenne, si stupisce
londinese. Intorno al 1797 entra in società con
Londinese, classe 1772, Luke è figlio di Ro-
delle bizzarrie che contraddistinguono quella
William Allen per dare vita a un’azienda chimi-
bert, un artigiano del ferro che ha una dozzina
stagione, del tutto anomala. Lo colpiscono in
co-farmaceutica, la Allen & Howard, con sede
di dipendenti al suo servizio e che lo avvia agli
particolare le grandi eruzioni vulcaniche che
a Londra e laboratorio a Plaistow, a est della
studi. Finisce in collegio alla Quaker School di
immettono cenere nella stratosfera, arrivando
capitale. Il sodalizio si scioglierà nel 1807, per
56
giugno 2014
Come eravamo
empiricamente le nuvole, per le opportune
premonizioni. In Francia se n’è occupato JeanBaptiste Pierre-Antoine de Monet, chevalier
de Lamarck (per gli amici Jean-Baptiste Lamarck), una vita dedicata alle scienze naturali, grande geologo, zoologo, botanico, oltre a
essere uno dei primi meteorologi che la storia
annoti. Howard rispetto a Lamarck è più acuto
e certamente più fortunato, visto che le sue
idee trovano subito un ottimo riscontro.
Nel dicembre 1802 Howard presenta all’uditorio dell’Askesian Society una relazione sulla
conformazione delle nuvole, provvedendo a
classificarle. Le suddivide in quattro gruppi:
cumuli, cirri, strati, nembi. Sono i nomi ancora
oggi in uso. Grazie a lunghe e acute osservazioni del cielo, Howard intuisce i fondamenti
Ritratto di Luke Howard, dipinto da John Opie
della meteorologia e dà dignità scientifica a
una disciplina che sembrava sfuggire a qualunque ordine e regola. Soprattutto suggerisce
che a ogni forma di nube corrispondano diverse proprietà fisiche, importanti per spiegare i
fenomeni atmosferici.
L’eredità
Il testo della conferenza sulle nuvole tenuta a
Londra da Luke Howard diviene un trattato
corposo, di 15.000 parole, ripreso ai giorni nostri dal saggista britannico Richard Hamblyn
nel volume L’invenzione delle nuvole - La storia
affascinante della nascita della meteorologia,
edito da Rizzoli. Hamblyn intreccia al tema delle nuvole i molteplici contesti in cui l’invenzione
di Howard si colloca: il distacco della scienza
Una targa dedicata ad Howard
nel luogo dove visse
dell’atmosfera dall’antica meteorologia filosofico-astrologica; la straordinaria vivacità della
cultura europea di fine Settecento e del primo
Ottocento; e soprattutto i molti modi in cui
la mente umana sempre si sforza di imporre
incompatibilità di carattere. Da allora la società
Howard rifugge avendo a cuore la sola cultura
un ordine al caos dell’esperienza immediata,
si chiamerà Howard e Figli.
scientifica. Non a caso nel 1801 con un amico
dal mito alla poesia, all’arte della conoscenza
fonda un’associazione che la propugna: si
razionale. Persino Goethe, che si dilettava di
La passione per la scienza
chiama Askesian Society (àskesis in greco
scienza, volle conoscere Howard e compose
La scienza a fine Settecento ha molto seguito
significa “addestramento” o “esperienza”).
altrettante poesie dedicate espressamente
in Inghilterra, quasi ogni sera a Londra le confe-
Appassionato osservatore dei fenomeni me-
«allo Stratus, al Cumulus, al Cirrus e al Nim-
renze propongono, in abbinata, esperimenti di
teorologici, Howard ha ben presente le nuvole
bus». Howard diviene ben presto una figura da
elettricità, di fisica e di chimica. Nel contempo
come “aggregati di minuscole goccioline” e
venerare per l’intera generazione romantica -
i ciarlatani organizzano incontri e conferenze
ritiene molto utile dare sistematicità ai cri-
capeggiata da Shelley e Keats - affascinata dal
a base di paranormale e occultismo, da cui
teri con i quali agricoltori e marinai indicano
nuovo e poetico linguaggio dei cieli.
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Belle farmacie
Banchi per tutte
le esigenze
Con scalette espositive laterali, illuminati, con il fronte lavorato,
un elemento essenziale per l’accoglienza e la vendita
Farmacia Scalvini
Nell’anno del centenario di attività la farmacia di Dello (Bs) rinnova
il layout, aumenta la superficie fino a 210 mq
e introduce un ampio laboratorio galenico, una postazione specifica
per la dermocosmesi e uno spazio dedicato ai servizi,
per intercettare le esigenze dei pazienti e proiettarsi nel futuro
FARMACIA DEGLI ANGELI
Una farmacia boutique a Volpiano (To), che racchiude in soli 45 mq lo spirito
tutto femminile delle farmaciste. Uno spazio attraente e audace, che parla
di prodotto con classe e assoluta originalità
FARMACIA GAMALERI
Il progetto della Farmacia Gamaleri (Genova) è nato dalla richiesta del
cliente di ottimizzare ed enfatizzare il punto vendita. Con il rifacimento
della farmacia, e in particolare con l’inserimento del magazzino automatizzato, si sono ottenuti benefici notevoli
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giugno 2014
Belle farmacie
FARMACIA CHECCHIA
A Chiesina Uzzanese (Pt), la funzionalità della farmacia tradizionale
con un tocco di modernità. A volte per costruire un buon sistema
di vendita bisogna coniugare modernità e tradizione
farmacia Santa Rita
Un servizio attento e dedicato in un ambiente accogliente,
la cura del dettaglio e il posizionamento strategico del prodotto
sono gli strumenti per sfruttare al massimo il potenziale
di questa farmacia milanese
Farmacia CUCCHIARONI
In questa farmacia di Monterotondo (Rm), il banco con il fronte lavorato presidia la zona
dermocosmesi dove il fondo retroilluminato degli espositori con immagine mette in
risalto il packaging dei prodotti esposti
Farmacia GALENO
Nella farmacia Galeno di Ponte S.Giovanni (Pg) i banchi etici
sono stati realizzati monopostazione, per gestire meglio il consiglio
al cliente con scalette espositive laterali. Negli espositori a scaletta
è stato inserito un monitor per l’informazione e le promozioni in atto
farmacia Santa Marta
Nella farmacia S. Marta di Roma, la gestione degli spazi e la cura dei particolari sono
studiati per massimizzare l’esposizione, in modo da sfruttare al meglio i cambiamenti
e le novità di mercato, rendendo massima la redditività per metro lineare. Particolari le
postazioni, con banchi originali
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giugno 2014
Consigli per le vendite
di elena bottazzi
Liberarsi
dalle tossine
Primum è la linea di Specchiasol realizzata
per favorire la depurazione e il drenaggio
dell’organismo dai liquidi in eccesso
La linea Primum consta di diverse referenze.
In Primum Depurativo la concomitante presenza di ortica, betulla, genziana, carciofo,
bardana, crescione, cicoria, prugna e rafano aiuta l’organismo ad eliminare le tossine
contribuendo ad alleviare la pesantezza
delle gambe, riducendo allo stesso tempo i
gonfiori addominali e aiutando a rendere la
pelle più pura e luminosa.
Primum Dren l’Acquaretico è una formulazione a base di succhi concentrati ed estratti
vegetali di pilosella, betulla, tè di Giava, tarassaco, tè verde, solidago, meliloto, ingredienti funzionali utili per aiutare a ridurre naturalmente
la ritenzione idrica dovuta per esempio al ciclo
mestruale, al contraccettivo orale o alla menopausa, stimolando l’eliminazione dei liquidi in
eccesso. Entrambe le linee sono disponibili in
flacone oppure in bustine predosate in diversi
gusti. Completa la linea di prodotti depurativi
la tisana Primum, a base di carciofo, tarassaco,
betulla, bardana e liquirizia.
ITINERARIO SICURO
SENZA ACIDITà
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Sanofi dedicato ai frequenti disturbi intestinali
dei viaggiatori. Con S. boulardii, probiotico che
non necessita di conservazione in frigorifero
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stanchezza e affaticamento e al metabolismo
energetico. La vitamina A favorisce l’attività
del sistema immunitario mentre la vitamina D
contribuisce al mantenimento della normale
funzione muscolare e aiuta il regolare funzionamento del sistema immunitario. La formulazione orosolubile consente l’assunzione senza
acqua.
Per aiutare a ridurre i sintomi legati alla malattia da reflusso gastroesofageo Grisù® è un
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alginato contrastano la risalita del cibo e degli
acidi lungo l’esofago. Il brevetto Mucosave®,
miscela di polisaccaridi e polifenoli, funge da
barriera protettiva per la mucosa gastrica,
mentre la presenza di Lactobacillus reuteri
aiuta a ridurre la carica batterica in caso di
eventuale presenza di H.pylori. Formulato
in bustine, è prodotto da Laborest. Adatto a
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naturalmente può quindi risultare utile nella
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60
giugno 2014
Consigli per le vendite
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sprecare il prodotto e sporcarsi le mani.
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aurantium attiva la lipolisi e la termogenesi;
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the verde favorisce la termogenesi e aiuta
quindi a bruciare i grassi. Il cromo picolinato,
infine, ha un’azione mirata alla riduzione dei
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protezione solare alla tecnologia utilizzata per ridurre il sebo in eccesso. La crema è dotata infatti di una combinazione di filtri Uva e Uvb che
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a prevenire i segni prematuri del foto-invecchiamento. Inoltre le micro spugne opacizzanti presenti contribuiscono a ridurre l’eccesso di
sebo e l’effetto lucido della pelle. La texture è fluida e leggera, penetra
rapidamente senza lasciare residui bianchi. Non comedogeno.
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su denti e gengive grazie alla testina sensitive
con setole extra soft. Allo stesso tempo contribuisce a rimuovere una quantità maggiore di
placca lungo la linea gengivale rispetto ad uno
spazzolino manuale tradizionale.
Comprende due diverse modalità di spazzolamento: pulizia quotidiana e pulizia delicata.
Ha una potenza di 8.800 oscillazioni e 20.000
pulsazioni al minuto. Il timer indica i 2 minuti di
spazzolamento consigliati per una corretta
igiene orale. Prodotto da Procter & Gamble.
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vitamine e peptidi. Tali sostanze aiutano infatti
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rughe e segni di espressione, favorendo la rigenerazione dei tessuti danneggiati.
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61
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d’urto: a una maggior quantità di prodotto
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Consigli per le vendite
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sylvestris e calendula officinalis, con attività
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alimentare zona, rappresenta comunque un
beneficio per chi, volendo evitare per motivi
etici il pesce come fonte, non ha la possibilità
di assumere omega 3 a catena lunga. Tali sostanze contribuiscono alla normale funzione
cardiaca nel contesto di una dieta varia ed
equilibrata e di uno stile di vita sano.
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giugno 2014
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favorisce la rigenerazione e la riparazione
delle lesioni tissutali esterne. è ottenuto dagli estratti di due piante, l’albero del neem e il
fiore dell’iperico o erba di San Giovanni, con
diverse proprietà terapeutiche: antisettiche,
antinfiammatorie, antifungine e riepitelizzanti.
Può essere impiegato, per esempio, in caso di
escoriazioni, herpes labiale, emorroidi, acne
infetta, eczemi, micosi, verruche, geloni, punture d’insetti, afte e radiodermiti. Può contribuire alla riduzione del rischio di formazione
del cheloide ed è indicato come trattamento
per ustioni, ragadi, lesioni vascolari anche
diabetiche, con esposizione di derma e/o di
tessuto osseo. Oltre alla formulazione oleosa
e in gel sono state introdotte anche le garze
imbustate singolarmente.
Farmacisti di carta
Healthcare
Marketing
l’opera
Con il nuovo millennio gli scenari della salute sono cambiati radicalmente.
Sul piano nazionale la legislazione di
settore ha subito modifiche radicali,
Un volume per affrontare al meglio le sfide di un mercato,
quello della salute, in profonda evoluzione
coinvolgendo in particolare le modalità
di distribuzione del farmaco. Sul piano
internazionale il boom del web 2.0
(siti internet tematici, social network,
app digitali…) ha fatto sì che i pazienti-
Un tempo era sufficiente
dove il farmacista si occupa
consumatori assumessero maggiore
allineare l’interesse dell’u-
esclusivamente di conse-
consapevolezza sui temi riguardanti,
tente a quello del forni-
gnare in maniera celere e
in generale, il proprio benessere psico-
tore di servizi, lasciando
corretta i farmaci prescrit-
fisico. Il manuale di Pacenti e Mancini of-
pagare il conto al Sistema
ti dal medico, ricordando
fre a chi opera nel marketing della salute
Sanitario Nazionale. Nel
al massimo al paziente le
tutti gli strumenti per orizzontarsi in un
nuovo quadro di scarsi-
modalità più idonee di as-
settore dalle mille sfaccettature. Solo
tà di risorse “il pagatore”
sunzione del medicamento.
per citare alcuni degli argomenti trattati:
si rifiuta di rimborsare
Si comprende immediata-
il quadro economico generale, caratte-
qualsiasi spesa qualora
mente che questo tipo di
rizzato da un forte ridimensionamento
non si dimostri che sia la
organizzazione non esalta
del welfare state; la figura inedita del
più economica. In questo
tutte le risorse del siste-
super-paziente, sempre più informato
contesto di risparmi e di
ma; in particolare, la pro-
e “pretenzioso”; le nuove prospettive
recupero dell’efficienza, il
fessionalità del farmacista,
della farmacia, alle prese con la concor-
farmacista può esercitare un ruolo importante
relegato a distributore di scatole, non è va-
renza di altri canali di distribuzione e la
e aiutare il sistema a funzionare meglio, a patto
lorizzata a pieno (ormai esiste da tempo la
sfida dei servizi.
che arricchisca la sua professionalità di nuove
tecnologia per far svolgere tale lavoro a una
attività. Cerchiamo, quindi, di capire le nuove
macchina). Se in passato potevano essere
competenze che il farmacista dovrà possedere
accettati tali sprechi, in un momento di bud-
nel nuovo contesto che si sta delineando.
get ristretti è assolutamente necessario va-
Un tempo il farmacista, attraverso le sue
lorizzare tutti gli attori del sistema; nel nuovo
GLI AUTORI
conoscenze galeniche, forniva di fatto il
contesto, la professionalità del farmacista
Giulio Cesare Pacenti è laureato in Far-
supporto necessario a far sì che il medico
può giocare un ruolo fondamentale se viene
macia e dopo avere lavorato nell’in-
svolgesse la sua professione in modo più ef-
messa al servizio dell’informazione e della
dustria farmaceutica e in una società
ficace, realizzando direttamente i vari rimedi
formazione dei cittadini. Quali potrebbero es-
di consulenza, ha dato vita a Pharma
prescritti al paziente. Tutto questo era desti-
sere i benefici se i farmacisti promuovesse-
Consulting Group, struttura specia-
nato a cambiare con lo sviluppo dell’industria
ro servizi di diagnosi preventiva per malattie
lizzata nel canale farmacia. È autore
farmaceutica e il trasferimento di molte delle
come il diabete, l’asma o l’ipertensione arte-
di numerose pubblicazioni nel settore
attività tipiche del farmacista all’azienda, che
riosa? O, piuttosto, come potrebbe cambiare
farmaceutico.
si sarebbe fatta carico di inventare e produrre
il livello di benessere della popolazione se la
Paolo Mancini, laureato in Economia
i rimedi per le diverse patologie. Con l’avvento
categoria iniziasse a favorire la consulenza
e commercio, è consulente e docen-
del farmaco industriale, il ruolo del farmacista
sulla prevenzione delle malattie attraverso la
te su tematiche di cambiamento or-
è cambiato: da produttore dei rimedi egli è
promozione di un’alimentazione più sana as-
ganizzativo, sviluppo delle risorse e
diventato dispensatore di farmaci e medica-
sociata a un maggiore esercizio fisico?
marketing management per diverse
aziende nazionali e multinazionali. È
menti prodotti da terzi. Negli ultimi 50 anni, la
farmacia si è andata trasformando da luogo
(Da Healthcare marketing. Nuove strategie per
di produzione in un negozio di distribuzione,
i mercati della salute, Edra, 2014, p. 62)
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giugno 2014
partner di Pharma Consulting Group.