Stagione Musicale e Teatrale 2014-2015

In qualità di Assessore alla cultura, ho l’onore e il piacere di
presentare la stagione teatrale
2014/2015 del Teatro Verdi di
Castel San Giovanni.
Una stagione prestigiosa, con
nomi importanti del panorama artistico nazionale, ricca e
variegata, adatta a soddisfare tutti i gusti.
Gli spettacoli da me scelti,
prevedono commedie brillanti
senza rinunciare ai classici che
hanno fatto la storia del teatro,
coinvolgendo anche artisti locali i quali rappresentano un
importante valore aggiunto.
L’intera stagione è stata realizzata senza la presenza di un
direttore artistico, ciò ha permesso di ridurre notevolmente i costi, scelta direi più che
adeguata, visto il momento di
difficoltà che stanno attraversando gli enti locali. Tengo a
sottolineare che anche il costo
di biglietti e abbonamenti è
rimasto invariato.
Vorrei in questa sede rivolgere
un sentito ringraziamento agli
sponsor che hanno creduto
nella nostra stagione. Inoltre,
concedetemi di ringraziare le
persone che lavorano “dietro
alle quinte”, ma senza le quali
sarebbe impossibile realizzare tutto questo, le dipendenti
dell’assessorato alla cultura,
i tecnici esterni e i volontari
che per pura passione, prestano la loro opera a favore del
nostro teatro.
Sperando di incontrarVi personalmente nel nostro bellissimo
Teatro Verdi, auguro a tutti Voi
buon divertimento.
Valentina Stragliati
Assessore alla Cultura
Comune di Castel San GIovanni
Gli spettacoli avranno inizio alle ore 21
Uomo e Galantuomo
mercoledì 26 novembre 2014
di Eduardo De Filippo
CON GIANFELICE IMPARATO, GIOVANNI ESPOSITO
VALERIO SANTORO, ANTONIA TRUPPO
regia Alessandro D’Alatri
COPRODUZIONE DIANA OR.I.S. E
ASS. CULT. LA PIRANDELLIANA E L’INCREDIBILE SRL
“Un testo giovanile (1922) classificato spesso come farsa. Una
definizione che ho sempre sentito
stretta. Infatti, seppure caratterizzata da una ricca serie di battute
ed episodi irresistibilmente comici, nella commedia emergono una
gran quantità di contraddizioni tra
l’apparire e l’essere della borghesia contro il dramma proletario di
chi ogni giorno affronta la sopravvivenza. Falso perbenismo contro
tragedia. Onore da salvare contro
fame. E in tutto questo dov’è l’uomo e dove il galantuomo?
Ecco perché considero Uomo e
galantuomo una commedia di altissimo livello, forse la più divertente, ma che sicuramente segnò
per Eduardo il passaggio dalla
farsa al teatro di prosa. E guarda
caso al centro della commedia
c’è proprio il teatro: una scalcagnata compagnia, nominatasi
“L’eclettica”, porta in scena in una
località turistica balneare “Malanova” di Libero Bovio. Attraverso il
classico meccanismo della commedia degli equivoci, si scatena
così il teatro nel teatro, la follia tra
farsa e dramma evocando sapori
pirandelliani. Ma si respirano anche profumi di Goldoni, di Skakespeare, e forse anche un po’
di quel teatro dell’assurdo che va
da Osborne a Beckett a Jonesco.
L’assenza di talento e l’improvvisazione della compagnia fanno
infatti da contrappasso ai drammi
borghesi interpretati invece con
talento e una vena di follia. Sullo stesso palcoscenico della vita
saranno più attori i benestanti, i
cui sforzi mirano ad interpretare
ruoli d’apparenza che i veri commedianti protesi, senza alcuna
esigenza interpretativa, soltanto a
sopravvivere al quotidiano.”
Alessandro D’Alatri
IL PAESE DEL SORRISO
giovedì 18 dicembre 2014
operetta di L. Herzer e F. Löhner-Beda
musica di Franz Lehár
adattamento e regia di Corrado Abbati
PRODUZIONE COMPAGNIA CORRADO ABBATI
Vienna 1910. La giovane e bella
Lisa è corteggiata un po’ da tutti
i migliori partiti di Vienna, compreso il conte Gusti, suo grande
amico e confidente. Lisa però è
attratta da tutto ciò che è esotico
e quindi rimane affascinata quando alla sua festa di compleanno
conosce un giovane principe cinese, il principe Sou-Chong. Fra i
due il sentimento vero non tarda
ad arrivare ma sarà un amore non
facile: non sarà semplice fondere
le tradizioni e la cultura occidentali di lei e quelle orientali di lui.
Tutto il mondo conosce, e canta,
Tu che m’hai preso il cuor la celebre romanza di questa famosissima operetta nel cui titolo, Il Paese del Sorriso, si legge già il filo
conduttore dell’intera operetta:
un mondo dove tutto è allegro e
sorridente, dove ogni cosa è deliziosa, dove tutto è tenuto insieme
dal piacere: il piacere della mu-
sica, il piacere della danza, il piacere dell’amore e dei sentimenti.
Così ai sentimenti veri dei due
romantici protagonisti si alternano le allegre e sorridenti amenità
degli altri buffi personaggi. Lehár
nello spartito de Il Paese del Sorriso ha scritto alcune fra le sue
pagine migliori che, come ne La
Vedova Allegra, hanno sempre un
afflato molto suggestivo e accattivante per arrivare a Tu che m’hai
preso il cuor in cui si avverte la
consapevolezza di portare il pubblico all’entusiasmo.
IL PRESTITO
domenica 18 gennaio 2015
di Jordi Galceran
con Antonio Catania e Gianluca Ramazzotti
versione italiana di Pino Tierno
regìa di Giampiero Solari
COPRODUZIONE LA CONTEMPORANEA E ARTÙ
Costruita con il compasso, perfetta nella sua architettura drammatica, la commedia ‘Il prestito’
è Jordi Galceran allo stato puro:
frasi e battute agili, scrittura colloquiale, situazioni divertentissime
e cambiamenti imprevisti. Nella
sua nuova opera, l’autore ci porta
in una banca dove un tipo chiede
un prestito. Quando il direttore
glielo rifiuta, verrà minacciato dal
cliente con una strategia che va
oltre qualsiasi morale e che farà
traballare la sua perfetta vita familiare. In tempi di crisi, lo spettatore sorride quando la banca,
che fa la parte del cattivo, ha la
peggio. E’ la teoria della torta in
faccia del cinema muto applicata
con certo opportunismo congiunturale. Però qui arriva il meglio: il
ricatto si sviluppa in maniera inattesa. Gli errori e i dubbi faranno
il resto: questa, in definitiva, più
che sulla crisi o sulla banca, è una
commedia sulla paura. Tanto che
si finisce per provare empatia e finanche pena per il guaio in cui il
bancario si va a cacciare. La nuova attualissima commedia di Jordi
Galceran, attualmente in scena
con uno strepitoso successo contemporaneamente a Madrid e
Barcellona, è stata già tradotta in
quattro paesi a pochi mesi dal suo
debutto mondiale.
Antonio Catania e Gianluca Ramazzotti si incontrano nuovamente sui nostri palcoscenici per
dare vita ad un duo esplosivo in
un susseguirsi di risate e colpi di
scena su di un tema, quello della crisi mondiale, in cui Galceran
ci fa sorridere ma anche riflettere sul valore che diamo ai soldi e
agli esseri umani in un momento
difficile come quello che tutto il
mondo sta attraversando.
MOZART E SALIERI
mercoledì 11 febbraio 2015
da Aleksandr Puskin
con Mino Manni e Davide Lorenzo Palla
adattamento Alberto Oliva e Mino Manni
regia Alberto Oliva
musiche originali di Ivan Bert e Marco Gentile
PRODUZIONE I DEMONI
A partire dal breve, ma potentissimo testo di Aleksandr Puskin, da
cui Peter Shaffer e Milos Forman
hanno tratto un grande film, proponiamo una discesa negli inferi
della mediocrità, dell’ambizione
artistica tarpata dal senso di inferiorità. Antonio Salieri è una figura
straordinaria, musicista di fama
mondiale in vita, avrebbe potuto
godersi gli onori e la fama che
certo non mancavano al compositore ufficiale di corte. Capita,
però, che negli stessi anni della
sua maturità, compaia nel mondo l’astro nascente di Wolfgang
Amadeus Mozart, il più grande di
tutti i tempi.
Il dramma di Salieri è quello di
avere avuto abbastanza talento
per riconoscere la genialità assoluta e inarrivabile di Mozart, ma
non abbastanza talento per saperla superare. Il suo non è il destino degli “stupidi di successo”,
che si godono la notorietà che
riescono a ottenere.
Purtroppo per lui, Salieri sapeva di
non essere Mozart.
Purtroppo per Mozart, non è riuscito a resistere alla tentazione
di eliminarlo, almeno secondo la
versione che della storia ci propone Puskin.
Un duello a colpi di musica, mentre il fuoco della passione brucia insieme al fuoco dell’invidia.
L’inevitabile conseguenza di un
dialogo fatto di “non detti”, parole
schivate e sguardi incrociati, è il
delitto, consumato subdolamente, senza il coraggio del gesto
plateale, al punto che resterà per
sempre il dubbio che non sia stato veramente Salieri a uccidere
Mozart. E’ il mito della creazione
al negativo, raggiungere la fama
non per aver creato una grande
opera d’arte, ma per avere distrutto un’opera d’arte vivente, il
più grande genio della storia della
musica.
IL BELL’ANTONIO
sabato 21 febbraio 2015
di Vitaliano Brancati
con Andrea Giordana, Giancarlo Zanetti
Luchino Giordana, Elena Callegari, Simona Celi, Michele Dè Marchi,
Natale Russo, Alessandro Romano, Giorgia Visani
adattamento teatrale di Antonia Brancati e Simona Celi
regia Giancarlo Sepe
PRODUZIONE LUX TEATRO
Sessant’anni fa, giovanissimo,
moriva un grande scrittore italiano, Vitaliano Brancati. Nel mondo,
il secondo romanzo italiano più
letto e amato, dopo il Gattopardo, risulta essere il Bell’Antonio.
Un lucido e meraviglioso affresco dell’Italia fatto attraverso un
meccanismo concentrico che,
dal sistema nazione, dalla storia
di un Paese in grande difficoltà
durante il periodo fascista, fotografa una microstoria in Sicilia di
una famiglia e del suo Bell’Antonio. Un personaggio reso celebre
dall’interpretazione di Mastroianni
e dalla regia di Bolognini, pieno di
fascino, quasi enigmatico, chiuso
in un destino contrario alla propria
natura.
Una storia iperbolica in una Sicilia
che viene raccontata con grande
amore, lontana dagli stereotipi e
dai facili ammiccamenti. La sensualità, la carnalità, le cose taciute
e quelle che non si possono dire, i
segreti del talamo, l’impotenza o il
peso di un ruolo non voluto, sono
solo una chiave di lettura che invece di risolvere il romanzo apre
la mente del lettore, e in questo
caso dello spettatore, alla ricerca
di variabili in cui la fine potrebbe
non essere nota. In questa riduzione curata dalla figlia di Brancati, Antonia, e da Simona Celi si
è voluto fortemente riportare in
palcoscenico la scrittura brancatiana senza fare operazioni di
interpretazione. Un progetto importante che riporta in teatro una
grande coppia Andrea Giordana e
Giancarlo Zanetti, due meravigliosi attori, che per anni hanno messo in scena insieme grandissimi
allestimenti. Un cast di ottimi attori per uno spettacolo che nel 2015
rappresenterà l’Italia all’estero.
TUTTO SHAKESPEARE IN 90 MINUTI
domenica 8 marzo 2015
di Adam Long, Daniel Singer e Jess Winfield
con Alessandro Benvenuti, Nino Formicola,
Francesco Gabbrielli
ideazione e progetto Paolo Valerio
regia Alessandro Benvenuti
PRODUZIONE A.ARTISTIASSOCIATI
E FONDAZIONE ATLANTIDE TEATRO STABILE VERONA
“Un folle riassunto che crea infinite risate. Costruito con un ritmo
vorticoso e con grande diletto,
sicuramente conquisterà anche il
più scettico. E non ci sono dubbi,
anche lo stesso William Shakespeare ... approverà” - Daily Variety
“Se ti piace Shakespeare, ti piacerà questo spettacolo.
Se odi Shakespeare, amerai questo Spettacolo!” - The Today Show
Dopo un interminabile successo
a Londra, prima nei teatri off e in
seguito per quasi un decennio da
record al Teatro Criterion di Piccadilly Circus ed ancora in tour
da più di vent’anni, per la prima
volta in Italia, lo spettacolo che ha
divertito fino alle lacrime decine
di migliaia di spettatori di tutto il
mondo. Una sfida teatrale ai limiti
dell’incredibile: come condensare
l’opera omnia del Bardo, 37 opere,
in 90 minuti? O raccontare l’‘Amleto’ in 43’’? L’idea di Adam Long,
Daniel Singer e Jess Winfield, nella traduzione di Paolo Valerio e
con l’adattamento di Alessandro
Benvenuti, anche regista, è stata
affidata, in questa ripresa, a due
grandi attori, Alessandro Benvenuti e Nino Formicola, che con
la loro ironia e il loro stile unico e
divertente, assieme al talentuoso
Francesco Gabrielli, hanno raccolto la sfida e ci faranno rivivere
tutte le opere del grande Shakespeare in una versione ‘concentrata’ esilarante e assolutamente
unica.
È RICCA, LA SPOSO, L’AMMAZZO
giovedì 9 Aprile 2015
di Mario Scaletta
con Gianfranco Jannuzzo, Debora Caprioglio
Antonella Piccolo, Claudia Bazzano
regia Patrick Rossi Gastaldi
PRODUZIONE COMPAGNIA MOLIÈRE E CENTO TEATRI
Divertente commedia liberamente ispirata al celebre film del 1971
di Elaine May con Walter Matthau
e al racconto di Jack Richtie.
Un ricco scapolo ha scialacquato
tutti i soldi lasciatigli in eredità dal
padre. Arrivato alla bancarotta, è
costretto a farsi prestare del denaro da un mafioso, a condizioni decisamente svantaggiose, per riuscire
a far innamorare di sé una donna
che sia però ricca e sola. Piuttosto che passare il resto della sua
vita in miseria, Henry è disposto a
rinunciare alla sua vita di scapolo,
ma solo temporaneamente. Il suo
piano infatti è quello di sposarla,
ucciderla, ereditare e ricominciare
a godersi la vita come aveva fatto
sino a quel momento. Nasce così
una anomala e divertente storia
d’amore tra l’ex milionario spiantato ed una ricca ma goffa ereditiera
appassionata di insetti, che si potrà
uccidere o amare…
È una metafora sul “farsi carico”
e sull’”attivarsi”. Un incapace che
detesta nella moglie tutto quello
che lui non è in grado di fare. Il
rapporto d’amore si genera quando “l’imbranato” aspirante uxoricida si fa carico della più goffa e
distratta fidanzata e poi moglie riconoscendole meriti e risorse non
comuni. La morale, sì buonista ma
anche realista, è che è difficile non
imparare dagli altri.
Una inedita coppia di attori in scena per regalare al pubblico novanta minuti all’insegna del buonumore!
PICCOLO DIARIO DELLA GRANDE STORIA
venerdì 24 aprile 2015
Liberamente tratto dal “Diario di Federico - la vita e la guerra”
di Fausto e Federico Chiesa
Compagnia Teatro San Giovanni
regia Francesco Summo
PRODUZIONE TEATRO SAN GIOVANNI
Ignoranza e morte sono gli ingredienti che alimentano ogni guerra. Popoli suggestionati da promesse ingannevoli e menzogne
di supremazie razziali, e quindi
mantenuti nell’ignoranza, vanno
in armi Incontro al loro destino di
morte.
nostro personaggio che è tornato
a piedi e con mezzi di fortuna dalla disastrosa campagna di Russia
nel 1943 scrivendo un piccolo diario, per scandire il tempo, per non
perdere l’orientamento e quindi
alimentare la fiducia di un ritorno
a casa. Ed ha avuto ragione.
Non è una bella prospettiva, ammettiamolo, bisogna che si trovi
una via di uscita a questa sorte
catastrofica, professata dagli dei
per noi umani che siamo di questo mondo, pieno di contraddizioni e paradossi e che grazie alla
tecnologia è diventato, sì più piccolo, ma proprio per questo molto
complesso. E alla complessità, si
sa, è saggio anteporre la dialettica, optare per il ragionamento e
il confronto. Arrivare al compromesso, nella speranza di evitare
così, ogni possibile conflitto.
Il nostro spettacolo vuole proprio
evidenziare come, attraverso il
recupero della memoria, di cui
i diari sono un prezioso scrigno,
un nostro eroe locale sia passato attraverso la grande storia del
secolo XX, un secolo terribile per
certi aspetti e lo abbia fatto alimentando la volontà di guidare,
per quanto è possibile, il destino,
che, se pure è ignoto e crudele, non può impedirci di sperare,
sempre.
La speranza, appunto, quella che
ha mantenuto in vita Federico, il
campagna abbonamenti
Costo abbonament per tutti gli 8 spettacoli:
PLATEA € 140,00 (intero) GALLERIA € 100,00 (intero) SPECIALE STUDENTI € 65,00 € 130,00 (ridotto)
€ 90,00 (ridotto)
(con posto in galleria)
Gli abbonamenti saranno in vendita esclusivamente presso la
Biglietteria del Teatro Verdi
Piazza Cardinal Casaroli – Castel San Giovanni (PC)
a partire da giovedì 16 Ottobre e sino a domenica 9 Novembre
nei seguenti giorni e orari:
giovedì, sabato e domenica dalle 10.30 alle 12.30
Costo biglietto per ogni singolo spettacolo:
PLATEA € 23,00 (intero) € 21,00 (ridotto)
GALLERIA € 18,00 (intero) € 16,00 (ridotto)
SPECIALE STUDENTI € 11,00 (con posto in galleria)
Costo biglietti spettacolo del 24 aprile 2015:
PLATEA GALLERIA € 15,00
€ 10,00
I biglietti del primo spettacolo saranno in vendita esclusivamente presso la
Biglietteria del Teatro Verdi
Piazza Cardinal Casaroli – Castel San Giovanni (PC)
a partire da giovedì 13 Novembre nei seguenti giorni e orari:
giovedì, sabato e domenica dalle 10.30 alle 12.30
ed il giorno dello spettacolo dalle 10.30 alle 12.30 e dalle 18.00

Il giorno dello spettacolo la biglietteria sarà effettuata presso ilTeatro G. Verdi a partire dalle ore 18.00.
I biglietti dei successivi spettacoli in cartellone saranno in vendita
a partire da Lunedì 1 Dicembre e sino al giorno antecedente la data
di ciascun singolo spettacolo esclusivamente presso tutti gli sportelli della Banca di Piacenza nei giorni e negli orari di apertura degli
stessi.
Per consultare l’elenco delle filiali e per avere maggiori informazioni si
può accedere al sito: www.bancadipiacenza.it.
Si precisa che nelle giornate di sabato la biglietteria è attiva presso i
seguenti sportelli della Banca di Piacenza:
in Piacenza città: Agenzia 5 (Via Perfetti n. 1 – zona Besurica) Agenzia
6 (Galleria del Sole 1/3, Farnesiana), Agenzia 8 (Via Emilia Pavese, 40),
Sportello Centro Commerciale Gotico - Montale con orario continuato
(Via Emilia Parmense, 153/A); in provincia di Piacenza: Filiali di Bobbio
(Piazza S.Francesco, 9); Caorso (Via Roma 19/A); Farini (Via Genova, 42)
e Fiorenzuola Cappuccini (Via J.F.Kennedy, 2); fuori provincia di Piacenza: Filiali di Rezzoaglio (Via Roma, 51) e Zavattarello (Piazza Dal
Verme, 1)
CONTATTI E INFORMAZIONI: Per qualsiasi informazione sulla stagione
teatrale contattare l’Ufficio Cultura del Comune di Castel San Giovanni
presso la Biblioteca Villa Braghieri tel. 0523/889613 - referente Mariangela Chiesa .
E-mail: [email protected]
o consultare il sito internet www.comune.castelsangiovanni.pc.it
INFORMAZIONI UTILI: Possono usufruire della riduzione sull’acquisto
di abbonamenti e biglietti: i militari, gli spettatori di età superiore ai 60
anni ed inferiore ai 25 anni.
Possono usufruire dell’opzione “speciale studenti” - con posto in galleria - tutti gli studenti che non abbiano compiuto i 25 anni. Gli interessati dovranno presentare, al momento dell’acquisto del biglietto, un
certificato di iscrizione (o tessera, libretto universitario, libretto giustificazioni....) che dovrà essere esibito anche al momento dell’ingresso
a teatro. In caso contrario, per usufruire dello speciale studenti dovrà
essere sottoscritta un’apposita autocertificazione.
Gli abbonamenti non sono personali e possono quindi essere utilizzati
da persone diverse dall’intestatario, purchè abbiano le stesse caratteristiche (ad esempio, un abbonamento speciale studenti può essere
utilizzato solamente da altri studenti e così via).
Come certo ricorderete, nel
corso della stagione 2013 –
2014 ricorreva il 40° di fondazione dell’Associazione musicale G.P. da Palestrina e, per
commemorare degnamente
tale evento, mi ero strenuamente impegnato per riuscire
ad offrirvi un concerto straordinario (11 gennaio 2014) che ha
ottenuto grande successo di
pubblico.
Tengo però a precisare che
tale sforzo organizzativo non
rappresenta per me un traguardo definitivo, ma solo uno
splendido evento che non ha
minimamente fiaccato il mio
impegno nell’ideare e realizzare la nuova stagione musicale
2014 -2015.
Come potete vedere leggendo il programma, l’elemento
ispiratore resta quello di offrirvi
un ampio panorama musicale
che spazia dalla musica europea del settecento ed ottocento (la sonata a tre, il recital pianistico, la malinconia di
Mozart, il Gran Duo Concertante) alla musica sudamericana del novecento (Angeli e
Demoni, Tango per tre); infine
“Il salotto dell’800: i bis del
violinista”, concerto particola-
rissimo e geniale che attinge a
musiche di ogni epoca e continente, tutte eseguite con il violino, strumento, in mani esperte, di una incredibile versatilità
espressiva: lo “strumento del
diavolo”!
Rileggendo l’intero programma, mi accorgo di aver dato al
violino uno spazio notevole, a
scapito di altri strumenti: ma,
tant’è, io sono violinista e spero che il pubblico comprenda
questa mia “debolezza”.
Spero che l’ascolto di questa
musica vi regali gioia e serenità.
Il Direttore
M° Giuseppe Albanesi
ASSOCIAZIONE MUSICALE P. L. DA PALESTRINA
AMICI DELLA MUSICA E DELL’ARTE DI SANTA CRISTINA E BISSONE
I concerti avranno inizio alle ore 21
ABBONAMENTI
E BIGLIETTI
Costo abbonamento intera stagione:
€55,00
Costo biglietti:
Platea
Galleria
Platea ridotta
Galleria ridotta €11,00
€8,00
€6,00*
€5,00*
* La riduzione è prevista per i genitori degli allievi dell’ Istituto Musicale
Palestrina e gli allievi del Conservatorio.
Biglietti Omaggio:
Insegnanti e allievi dell’Istituto Musicale Palestrina – Ingresso gratuito
Gli abbonamenti si effettueranno:
a partire da Lunedì 20 ottobre
fino a Sabato 22 novembre
dal lunedì al Sabato dalle 15 alle 17
presso:
Segreteria dell‘ Istituto Musicale Palestrina
C.so Matteotti, 56 – Castel San Giovanni (PC)
Per informazioni rivolgersi a:
Istituto Musicale Palestrina tel.0523/881166 dalle 15 alle 17
e-mail: [email protected]
LE SONATE A TRE
venerdì 5 dicembre 2014
musiche di: A. Vivaldi, G. Tartini, G. F. Handel ,
L. Mozart, W. A. Mozart
Marco Fornaciari
Jacopo Bigi
Leonardo Colonna
Guido Andreolli
Per due violini, contrabbasso e
organo positivo
La sonata a tre, già presente nel
17° secolo, diviene la forma musicale più popolare e significativa
dell’epoca barocca ed il suo uso
resta fortemente presente anche
in epoca classica e romantica ed
arriva persino ai primi decenni del
‘900 (Shostackovich). Si compone solitamente di tre movimenti
(Tartini), ma anche di quattro o più
(Bach e Biber), oppure anche di
uno solo (Mozart). Questa forma
musicale consente al compositore, pur con l’uso di tre soli strumenti, di creare partiture compiute, di ampio respiro e contenuto e
di grande raffinatezza esecutiva.
Riguardo al programma di questa
sera, vorrei precisare che “Follia”
o “Folia” non è il titolo dell’opera di
Vivaldi, bensì un termine che sta
I° violino
II° violino
contrabbasso
organo positivo
ad indicare una forma musicale
ispirata ad un’antica danza di origine portoghese, particolarmente
sensuale ed intrigante. Molti altri
musicisti composero “Folie”, ad
esempio Marais, Corelli, Falconieri, Piccinini. Le Sonate da Chiesa di
Mozart, opere giovanili del periodo salisburghese, sono in realtà di
gusto nettamente “profano”, brevi,
intensamente gioiose e “spumeggianti”. Questa sera inoltre potrete
ascoltare uno strumento particolare: l’organo positivo, dotato di
un’unica tastiera, il cui nome deriva
dal latino “ponere” cioè collocare;
deriva dall’organo portativo (trasportabile con una tracolla) con
l’aggiunta di alcune canne e conseguente aumento di peso che lo
rese non più facilmente trasportabile. Era usato come strumento di
accompagnamento.
LA MALINCONIA DI MOZART
mercoledì 21 gennaio 2015
Bepi de Marzi
canta, suona e racconta
Anche quando sembra volare
nella felicità più travolgente, “il
ragazzo di Salisburgo”, come lo
chiamava Beethoven, ci avvolge
di mistero e di malinconia. Le sue
melodie perfette, quasi tutte im-
postate sulla “triade”, nascondono una profonda sofferenza.
Che viene dall’impossibilità di essere libero.
IL SALOTTO DELL’800
venerdì 27 febbraio 2015
musiche di: M. Moszkowski, A. Ginastera, E. Elgar,
H. Wieniawski, A. Dvorak, J. S. Bach-Kodaly, F. Kreisler,
A. Wilhelmj, C. Cui, I. Albeniz, A. Rubinstein, F. Drdla, C. Bohm
Glauco Bertagnin
Simone Pagani
I bis del Violinista
Secondo l’Enciclopedia Treccani “
Bis” è un’esclamazione con cui in
spettacoli, concerti e sim. si chiede la ripetizione di un numero,
di un’esecuzione, o anche di una
nuova esibizione dell’artista”. Per
un musicista solista, violinista nel
nostro concerto, si tratta di una
ripetizione di una performance
musicale concessa al pubblico.
L’Artista solitamente attinge ad
una enorme raccolta di celebri
violino
pianoforte
“perle musicali”, composizioni famosissime, quasi tutte, ma non
solo, di carattere brillante e virtuosistico.
Grazie alla internazionale esperienza musicale dei due interpreti , nel concerto di questa sera
ascolteremo una strabiliante sequenza di bis violinistici, tratti da
musiche europee, sudamericane,
asiatiche che spaziano dal 17° al
19° secolo.
GRAN DUO CONCERTANTE...
venerdì 20 marzo 2015
musiche di: N. Paganini, G. B. Viotti, W. A. Mozart,
F. Tarrega, M. Giuliani
Marco Fornaciari
Giampaolo Bandini
Un duo di violino e chitarra rappresenta un’idea di concerto estremamente originale, con un fascinoso
impasto musicale e certamente
di non comune ascolto. Marco
Fornaciari e Giampaolo Bandini
hanno scelto partiture scritte in
origine per violino e pianoforte (N.
Paganini e M. Giuliani) e trascrizioni
(W.A. Mozart). Paganini fu autore di
varie opere per violino e chitarra:
tutte sono caratterizzate da una
particolare inventiva melodica e
da una genialità presente anche
in strutture melodiche apparentemente semplici; Paganini dedica
attenzione minuziosa alla chitarra,
ricercando tutti gli equilibri sonori
che mettano in evidenza la chitarra rispetto al violino, offrendoci un
fulgido esempio della bellezza di
questo strumento, intimo e confidenziale, definito da alcuni musi-
violino
chitarra
cologi il suo “amore segreto”.
M. Fornaciari esegue un brano per
violino solo di G.B. Viotti celebre
violinista del ‘700, dotato di enorme talento, di grande agilità virtuosistica e di grande esperienza
di vita (fra l’altro lavorò in Germania, Inghilterra e Francia).
G. Bandini presenta due celeberrimi brani per chitarra solista, fra
i quali spicca “Recuerdos de la
Alhambra” scritto nel 1896 da F.
Tarrega; il brano fu inizialmente
concepito come studio avanzato
del “tremolo”: si sviluppa con una
ininterrotta esecuzione del tremolo a quartine ma esprime una intensissima liricità ed un assoluto
valore musicale: richiede grande
capacità tecnica esecutiva ed è
nel repertorio di tutti i più grandi
concertisti.
TRE EPOCHE, TRE MAESTRI
venerdì 27 marzo 2015
musiche di: J. S. Bach, L. V. Beethoven, F. Chopin
Giuseppe Merli
Nel recital pianistico di questa
sera Giuseppe Merli ha scelto
di eseguire tre partiture scritte
da tre “Maestri” estremamente rappresentativi di tre distinte
epoche musicali: epoca Barocca (J.S.Bach), epoca Classica
(L.V.Beethoven), epoca Romantica (F.Chopin).
La Partita n° 2 in do min. di J.S.
Bach nei movimenti: 1. SINFONIA-2. ALLEMANDA-3. CORRENTE-4. SARABANDA-5. RONDO’-6.
CAPRICCIO fa parte di una raccolta di 6 composizioni pubblicate
e vendute alla Fiera di Lipsia del
1731, è titolata con estrema modestia: ”Composta per dilettare
l’animo degli amatori”. In questa
partitura Bach si allontana dalle
precedenti Suites Inglesi e Francesi, creando un nuovo impianto
musicale molto prossimo, in alcuni movimenti, alla futura Sonata
classica.
pianoforte
La sonata op.31 n°1 di L.V. Beethoven, si compone classicamente
di tre movimenti: ALLEGRO VIVACE che inizia con un grande
moto animato che enuncia il tema
principale, pieno di vivaci passaggi di semicrome; ADAGIO GRAZIOSO con lunghi trilli e pause di
riflessione, ricco di melodie sentimentali, graziose e ornate; RONDO’ pieno di luce, di entusiasmo
giovanile: molti critici lo indicano
come un Rondò tra i più espressivi scritti da Beethoven.
La Ballata per pianoforte rappresenta l’evoluzione di una forma
musicale nata nel medioevo, che
già nel ‘500 si staccò dal canto e
dal ballo: in epoca romantica Chopin la sviluppa come una forma
che si svincola dalla Sonata introducendo una libertà compositiva
tutta romantica, sentimentale ed
espressiva, dedita anche ad una
funzione narrativa e descrittiva.
TANGO PER TRE
venerdì 17 aprile 2015
musiche di: J. Plaza, A. Piazzolla, A. Trolio,
S. Possetti, M. Mores
con il violinista argentino: Alejandro Drago
Luca Schieppati (Italia)
Alexander Zyumbrovskiy (Russia - Italia)
Il Tango è un genere musicale originario della regione del Rio de
la Plata tra Argentina e Uruguay
che si affermò nel tumultuoso e
rapidissimo sviluppo di Buenos
Aires come espressione popolare
e artistica comprendente musica,
testo, canzone e danza, caratterizzato da eleganza e passionalità.
A. Piazzolla, di gran lunga il più
celebre autore e musicista di
questo genere, è stato l’iniziatore
del “Nuevo Tango”, che differisce
dal Tango tradizionale in quanto
introduce elementi della musica jazz, fa uso di dissonanze e di
strumenti non utilizzati nel Tango
pianoforte
violoncello
tradizionale quali il basso elettrico, la batteria, l’organo Hammond, la chitarra elettrica, il flauto
e altri.
Possiamo senz’altro definire “cosmopolita” il trio di Musicisti che
questa sera ci presenta un’ampia
varietà di musica Tango: infatti
il violoncellista è russo di nascita, il pianista italiano ed il violinista è argentino, a dimostrazione
che questo genere musicale ha
assunto un carattere universale
(“Nuevo Tango”) non più strettamente legato ad esecutori e strumenti rigorosamente tipici.
ANGELI E DEMONI
sabato 9 Maggio 2015
musiche di: G. Tartini, N. Paganini, L. Boccherini,
A. Piazzolla
Francesco Cerrato
Stefano Cerrato
Giampaolo Bandini
Cesare Chiacchiaretta
Dedicato alla Associazione
“Amici della Musica e
dell’Arte”
di S. Cristina e Bissone
Angeli e demoni sono sempre
stati fonte di ispirazione per scrittori, pittori e, naturalmente per
musicisti. In questo concerto il
gruppo Bandini & Company ci
offre un significativo esempio di
questa fonte di ispirazione per
musicisti con una “contaminatio”
fra musiche del ‘700 e del ‘900.
Oltre al famosissimo ” Trillo del
diavolo” di Tartini, ascolteremo la
composizione per violino e orchestra di Paganini “Le streghe” ispirato all’autore dall’ascolto di una
melodia di un balletto (Le nozze
di Benevento con musiche di F.X.
Sussmayr) che annuncia l’ingresso delle streghe. Di L. Boccherini
violino
violoncello
chitarra
fisarmonica-bandoneon
ascolteremo, dalla sinfonia n°4 op.
12 “La casa del diavolo” il quarto
movimento, titolato “Ciaccona
che rappresenta l’Inferno”: l’opera è caratterizzata da un tema
ricorrente del violoncello con un
frenetico susseguirsi di scale e
di pizzicati. Sarà poi la volta di A.
Piazzolla, musicista argentino di
educazione cattolica, iniziatore
del “Nuevo Tango” che ha scritto cinque pezzi-tango, in epoche
differenti, divenuti noti come la
“Serie del Angel” ed un ciclo di
tanghi dedicati al diavolo, ”Tango
del diablo”, tutti brani pregni di
paura, mistero e superstizione.
Da sottolineare che tra gli strumenti del gruppo appare il bandoneon, in assoluto la strumento
popolare più caratteristico del
tango tradizionale .
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