MANDATO AMMINISTRATIVO 2014

MANDATO
AMMINISTRATIVO
2014 - 2019
Programma della coalizione
di centrosinistra
Candidato Sindaco Fabrizio Puppo
PUPPO
Sindaco
SEMPLICEMENTE SETTIMO
Semplicemente è il filo conduttore della campagna elettorale legata alla mia candidatura a Sindaco della città di
Settimo Torinese.
Un filo che parte da me, una persona semplice che per passione ha deciso di mettere a disposizione della comunità
la propria esperienza umana e professionale dedicandosi alla politica della sua città; un lavoratore che non ha
fatto della politica la sua professione, ma, da semplice cittadino, ha scelto di contribuire ad un percorso che ha
condotto Settimo a diventare sempre più bella e vivibile, grazie all’azione delle coalizioni di centro-sinistra che
l’hanno amministrata negli ultimi 20 anni.
Questo risultato ci viene riconosciuto anche dagli avversari delle altre forze politiche e io sono orgoglioso di
averne anche solo in minima parte contribuito.
In questi anni di superficialità, anti-politica spicciola e sfiducia nelle Istituzioni ritengo doveroso ricordare che noi
eletti nel territorio viviamo la politica semplicemente per passione, perché nelle amministrazioni comunali non
esistono auto blu, rimborsi spese, benefit o altre indennità di sorta.
Per costruire la coalizione e il programma politico che presento ai cittadini, sono partito dall’attuale coalizione
che governa la città, aprendo il confronto con Sinistra Ecologia Libertà, il Partito Socialista e il Centro Democratico,
forze politiche in grado di condividere la mia visione di sviluppo e amministrazione della città.
Semplicemente è quindi la nostra idea di politica per Settimo.
Infatti vogliamo da un lato proseguire sulla strada delle trasformazioni e delle riqualificazioni che hanno
cambiato in meglio il volto della città, come la Biblioteca Archimede, i canali scolmatori per la sicurezza del
territorio, l’Ospedale di Settimo, la creazione di grandi parchi, la riqualificazione di importanti assi stradali e siti
dismessi, le nuove piazze centrali, i parcheggi sotterranei, i progetti strategici che hanno confermato la presenza
sul territorio di aziende importanti come L’Oréal, Pirelli, Lavazza e Armani.
Dall’altro lato il mio mandato, supportato dalla condivisione di intenti degli alleati, sarà caratterizzato da una
politica strettamente legata ai piccoli ma importanti problemi di tutti i giorni: i rifiuti e le isole ecologiche, la
manutenzione delle strade, del verde pubblico e dei parchi.
I temi dello sviluppo economico, della gestione dei servizi in rete, della pianificazione urbanistica e della mobilità
non possono essere limitati ai confini del singolo comune: ormai la competizione è tra aree metropolitane e in
questo ambito dobbiamo collocare la nostra città.
La prossima costituzione della città Metropolitana di Torino conferma l’importanza di aver avviato l’Unione dei
Comuni NET con Borgaro, Caselle, San Mauro, Volpiano e San Benigno, che ci permetterà con i suoi 120.000
abitanti di poter partecipare a pieno titolo a questo processo.
La Settimo del prossimo decennio dovrà mettere a frutto il lavoro svolto a partire dagli anni ’90, che ha portato
la nostra città da grigio comune alle porte di Torino, dormitorio per i lavoratori delle industrie, a località davvero
“bella da vivere”: Settimo è il riscatto di un una comunità, che ha saputo sviluppare eccellenze nella cultura,
nell’innovazione e nell’industria, Settimo è una città che da periferia all’ombra del capoluogo è ora simbolo di
centralità.
Nei prossimi 10 anni lavoreremo per unire in rete i “poli” creati sul territorio, per creare sinergie e ottimizzazione
dei risultati. Penso al Polo Culturale, concretizzato nella Biblioteca Archimede, nell’Ecomuseo e in Suoneria; al
Polo Sanitario con l’Ospedale di Settimo, i Servizi Sociali, i Centri Diurni per disabili, la Fondazione Comunità
Solidale; al Polo Commerciale, con la conferma del Centro Commerciale Naturale e la valorizzazione del commercio
in periferia; al Polo Industriale, che ha visto grandi brand investire sul nostro territorio, grazie anche al lavoro
dell’amministrazione; al Polo dell’Istruzione.
Continuità, quindi, ma anche innovazione e semplicità.
Non possiamo perdere l’entusiasmo e le capacità di un’intera generazione a causa della crisi economica: abbiamo il
dovere di concentrare sui giovani, futuro della nostra società, le nostre azioni. Per questo motivo a loro abbiamo
dedicato un’attenzione particolare all’interno del programma del centro-sinistra.
Pertanto la coalizione che si presenterà alle Elezioni Amministrative del 25 maggio 2014 sarà formata da
Partito Democratico, lista civica Insieme per Settimo, Moderati, Partito Socialista, Sinistra Ecologia Libertà e
Centro Democratico.
Ai cittadini settimesi chiediamo semplicemente di darci fiducia e di aiutarci con idee e proposte per rendere
ancora più bella e vivibile la nostra città.
Da parte nostra promettiamo, come sempre, di metterci il massimo della passione e della competenza.
SEMPLICEMENTE VERDE
Premessa
Sul territorio e l’ambiente in questi anni si è lavorato su più fronti in progetti che avevano l’obiettivo di migliorare le
infrastrutture, di incrementare il polmone verde della città, di rendere vivibili i siti urbani.
In sintesi ci si è preoccupati di realizzare opere, infrastrutture e spazi per il cittadino realizzando nuovi parchi,
aree verdi attrezzate e piste ciclabili, costruendo e riqualificando molte vie, recuperando edifici dismessi per creare
luoghi di assistenza sociale, di servizi al cittadino e di aggregazione, investendo sul territorio per la costruzione di
eventi fieristici ed iniziative ludiche.
Nel futuro ci aspettano anni di gestione e di modernizzazione per valorizzare ciò che già c’è. Sarà necessario costruire
l’idea di una città in grado, con la tecnologia, di autogestirsi e portare all’idea futuristica di una city intelligente, la
SMART CITY.
Questo progetto pone al centro di tutto l’idea di una città/territorio autosufficiente, mira a valorizzare il territorio
locale analizzandone le reali esigenze, dando a queste delle risposte concrete e nell’ottica della sostenibilità. Vanno in
questa direzione la mobilità sostenibile, nuove forme di energia per soddisfare le richieste energetiche, nuova tecnologia
negli edifici per renderli ad emissioni 0, sviluppo del commercio locale ed a Km 0, sostenibilità ambientale e sociale.
Per realizzare tutto ciò è assolutamente necessario ricordare che siamo inseriti in un contesto metropolitano ed i temi
dell’ecosostenibilità, dei rifiuti, dell’acqua e degli spazi verdi devono coinvolgere più soggetti per poter essere
concretamente efficaci dal punto di vista ambientale e per avere una maggiore certezza e garanzia di riuscire a
muoversi in un contesto europeo di progetti di finanziamento.
Le idee
Cura degli spazi pubblici ed igiene urbana
Mantenere la città pulita, ricontrattare il rapporto con Seta definendo in maniera più precisa i ruoli ed i compiti.
Il Comune deve agire da controllore per verificare che entrambe le parti (Seta ed il cittadino) svolgano il loro
compito affiancati anche dalle associazioni, che in tale direzione devono essere orientate con progetti specifici.
Possono quindi rivelarsi utili le forme di lavoro accessorio per poter costruire una “squadra di soccorso” che possa
rispondere ad esigenze immediate e non direttamente previste nel contratto con Seta.
Occuparsi della cura della città attraverso una puntuale e costante manutenzione delle strade, dei marciapiedi,
degli arredi urbani, non solo nell’area centrale, ma anche nei quartieri periferici.
Ristudiare ed aumentare il numero della aree cani valorizzando il regolamento del benessere degli animali.
Pensare a nuove tipologie di spazi aperti per cani che abbiano come finalità la libera fruibilità da parte
dell’animale e del suo padrone.
Maggiore cura degli arredi urbani e riqualificazione dei percorsi che dalla periferia portano in centro. Questa
riqualificazione può essere fatta con progetti che coinvolgano il cittadino incentivandolo alla partecipazione; in
tal modo si spera anche di creare sensibilità nei confronti della cura delle “cose pubbliche”.
Proseguire con la raccolta differenziata dei rifiuti, ampliandone le frazioni di raccolta, estendendole ad esempio
agli oli usati in cucina, con l’intento di ottenere una raccolta differenziata di maggior qualità.
Cura e fruibilità del verde urbano
Prosecuzione dei progetti con le associazioni di categoria degli agricoltori per inserire nel contesto lavorativo
agronomico persone disabili o disagiate e per curare così spazi urbani agronomicamente arredati.
Ampliamento del progetto Ecomuseo con l’ideazione di percorsi didattici all’aperto che utilizzino gli spazi
verdi settimesi anche utilizzando la mobilità sostenibile.
Analisi delle criticità dei singoli parchi urbani, loro revisione rispetto alla funzione, in modo che siano tematizzati
e riarredati, facendo sì che alcuni parchi poco utilizzati trovino nuova linfa per essere vissuti evitando il
degrado. Tutto ciò può contribuire alla sicurezza dei parchi stessi e può essere gestito con il coinvolgimento
di associazioni.
Maggiore organizzazione di eventi che utilizzino i parchi come ambientazione attraverso il coinvolgimento
delle associazioni sportive e culturali del territorio.
Aumentare il numero di postazioni picnic nei parchi.
Collaborazione e convenzioni con privati per la cura del verde e delle aiuole.
In una prospettiva intercomunale e di interconnessione dei territori già prevista con i progetti di Corona
verde e Tangenziale verde è importante pensare alla necessità di una nuova gestione e valorizzazione delle
aree verdi all’interno dell’Unione dei Comuni e/o Città metropolitana.
Creare un “Piano di Manutenzione del Territorio”.
Infrastrutture ed investimenti
Sviluppo delle infrastrutture SMART CITY: reti, wifi e fibra ottica.
Facilitare l’inserimento sul territorio settimese di aziende che lavorino per la green economy e che seguano
pratiche per la realizzazione di emissioni 0 della loro attività.
Ridurre ulteriormente il carico burocratico che grava sull’edilizia di classe A e incentivare le ristrutturazioni
al fine di ridurre le emissioni e creare risparmio energetico.
Ottimizzazione energetica con studio dei consumi complessivi degli edifici pubblici e degli spazi comuni
per realizzare un piano di efficienza energetica; a tal scopo occorre individuare una figura specifica all’interno delle strutture pubbliche che si occupi di questo tema.
Realizzazione di strutture per la sicurezza idrogeologica.
Redazione del piano territoriale di unione e promozione delle opportunità territoriali.
Poiché la città è disegnata ed i confini sono delimitati, ora bisogna costruire le condizioni per il riuso, la riqualificazione e rigenerazione urbana di siti dismessi. Riteniamo utile accorciare i tempi per i recuperi di siti
privati (vedi Lucchini) e ideare progetti intercomunali di recupero di attività produttive di cascine e mulini
e di riqualificazione storica degli stessi.
La pianificazione di ambito deve essere lo strumento di governo e di gestione delle trasformazioni territoriali sia pubbliche che private.
Le varianti al Piano Regolatore Generale Comunale devono essere frequenti per assicurare flessibilità ed
interazione con le esigenze del territorio e del mercato.
Progetti di sensibilità ambientale
L’ambiente è il primo luogo di insegnamento: incentivare progetti nelle scuole di educazione al verde urbano e favorire gli insegnanti ad utilizzare gli spazi verdi come aule didattiche ed arredare tali spazi realizzando mostre all’aperto in collaborazione con biblioteca ed Ecomuseo.
Sono ancora molte in città le coperture di fabbricati in Eternit, contenenti amianto, dimostrato essere altamente cancerogeno. Occorre prevedere un progetto di smaltimento dell’amianto attraverso la cooperazione tra il Comune ed i privati con il fine di eliminare definitivamente i rischi per la salute dei nostri cittadini.
SEMPLICEMENTE ATTIVA
Commercio Attività Produttive Agricoltura Sicurezza
Premessa
Negli ultimi cinque anni l’attività politica è stata dedicata sia allo sviluppo del territorio e delle sue attività
economiche sia all’attività amministrativa e regolamentare legata al mutare delle normative di settore.
Il tessuto economico settimese è costituto da 3.397 imprese registrate alla Camera di Commercio
(dati aggiornati al 31/12/13).
Commercio
l tessuto commerciale settimese è formato da: 477 esercizi di vicinato, ossia piccoli esercizi commerciali
alimentari ed extralimentari, da 154 tra bar e ristoranti, da 32 medie strutture, con superficie fino ai 2.500 mq,
e da 5 tra grandi strutture e centri commerciali.
Alla fine del 2011 è nato Settimo Cielo con ulteriori 36.000 mq di superficie di vendita complessiva, aumentando
il numero degli esercizi commerciali sul nostro territorio.
A seguito dell’apertura di questo nuovo polo commerciale, non si sono osservati incrementi nelle chiusure di
attività commerciali nel centro cittadino.
In questi anni l’attività dell’Amministrazione è stata incentrata sulla tutela e promozione del piccolo commercio,
soprattutto nel centro storico e delle sue immediate vicinanze, evitando fenomeni di desertificazione o
sbilanciamenti eccessivi verso le aree commerciali esterne. Le relazioni con le associazioni di categoria del commercio
e con l’Organismo Associato di Impresa (OADI) INCENTRO SETTIMO sono risultate essenziali a tale scopo.
Si sono inoltre concluse le iniziative legate al Piano di Qualificazione Urbana, che ha permesso a circa 40
commercianti del Centro Storico e dell’area di via Torino di usufruire di finanziamenti a fondo perduto per il
miglioramento dell’immagine esterna dei loro esercizi. Inoltre numerose sono state le iniziative nei vari ambiti
cittadini con la realizzazione di mercati festivi ed iniziative volte al rilancio del commercio.
Dal punto di vista della regolamentazione del settore sono stati emanati e rivisti alcuni importanti regolamenti,
in particolare quello riguardante i dehors dei pubblici esercizi, emanato nel 2010.
Questo ha permesso l’utilizzo delle aree esterne agli esercizi sempre più richieste dai gestori e garantito
un’ordinata gestione degli spazi pubblici.
I piani d’ambito sono stati lo strumento di attuazione del regolamento, stabilendo quali tipi di dehors possano
essere allestiti nelle varie aree della città.
Sempre nel 2010 gli operatori del commercio ambulante hanno democraticamente eletto una loro delegazione
con la quale è stato istituito un rapporto di proficua e continua collaborazione.
Nel 2011 sono stati definiti i nuovi criteri comunali per le attività di somministrazione alimenti e bevande
bar e ristoranti) a seguito dell’evoluzione della normativa regionale e statale che ha di fatto liberalizzato il comparto.
Obiettivo di questo strumento è lo sviluppo armonico della rete dei pubblici esercizi.
I criteri per la programmazione commerciale legati al Piano Regolatore Generale sono stati costantemente
aggiornati, adeguandoli allo sviluppo programmato del territorio.
Nel 2013 i servizi relativi al commercio sono stati trasferiti all’Unione dei comuni NET. Presso la sede del Comune
è stato mantenuto l’ufficio dedicato alle attività commerciali, senza variazioni di orario.
Attività Produttive
Il tessuto produttivo è costituito da 2.860 imprese registrate alla Camera di Commercio.
Rispetto al 31/12/2012 si è registrato un saldo negativo di 30 unità.
Tuttavia, considerando la profonda crisi economica, la peggiore dal dopoguerra, e la conseguente
recessione, è possibile parlare di una sostanziale tenuta del sistema produttivo settimese.
Insistono sul nostro territorio grandi industrie e marchi di prestigio internazionali, come Pirelli, L’Oréal,
Lavazza, Olon, Armani, Pilkington e molte altre medie e piccole imprese che rappresentano un’eccellenza
nelle svariate attività.
In questi anni l’Amministrazione Comunale ha costruito relazioni sempre più strette con le imprese industriali,
cercando di convincerle ad investire sul nostro territorio. Questo si è puntualmente verificato, con investimenti
importanti che hanno salvato numerosi posti di lavoro.
Settimo ha un’importante vocazione industriale che va difesa con tutti gli strumenti possibili. Ma l’industria
tradizionale da sola non basta a mantenere lo sviluppo e garantire un’economia equilibrata: occorre ricercare
sul territorio un valore aggiunto da fornire all’industria.
Per questo motivo noi riteniamo fondamentale l’istruzione, la formazione, la cultura, la ricerca e l’investimento
in servizi di alta qualità, infrastrutture efficienti, qualità insediativa e ambientale.
Il Comune di Settimo ha trasferito, a partire dal 1° aprile 2013, le funzioni relative al Commercio allo Sportello
Unico per le Attività Produttive (SUAP) dell’Unione dei Comuni Nord Est Torino, che gestisce questi servizi
per i comuni di Settimo, Borgaro e San Mauro.
Questo ha significato l’attivazione di sinergie gestionali al fine di garantire un miglior servizio all’utenza
utilizzando le risorse umane dei tre comuni interessati, sfruttando e condividendone le esperienze.
Lo Sportello Unico per le Attività Produttive si è connotato negli ultimi anni come il principale interlocutore
per gli imprenditori che intendono avviare o modificare le proprie attività.
A partire dal 1° maggio 2014, al fine di semplificare ulteriormente l’interfaccia con le imprese, per la presentazione
di tutte pratiche relative al commercio ed alle attività produttive, si utilizzerà la piattaforma informatica
della Camera di Commercio di Torino, condivisa ormai da oltre 100 comuni della Provincia di Torino. .
In questo modo l’istanza presentata dall’utente sarà inoltrata sia alle amministrazioni comunali, sia alla
Camera di Commercio, con una sola domanda.
Agricoltura
Nonostante la vocazione industriale e il grande numero di attività produttive ed artigianali presenti sul nostro
territorio, l’agricoltura non ha un ruolo marginale nella nostra città.
La presenza di 80 imprese agricole tuttora attive, secondo la Camera di Commercio di Torino, testimoniano
l’importanza dell’Agricoltura nell’economia della nostra città.
Inoltre il settore agricolo, oltre al reddito di impresa per gli addetti del comparto, garantisce la salvaguardia
del territorio, in quanto le aziende collaborano al mantenimento dell’ambiente.
L’Amministrazione Comunale, collaborando con le associazioni di categoria degli agricoltori e coinvolgendo
la Commissione Consultiva per l’Agricoltura del Comune ha seguito con particolare attenzione il settore,
rivedendo ad esempio il regolamento di Polizia Rurale per adeguarlo alle nuove normative e alle mutate
esigenze del comparto.
Nel Maggio 2011 è stato sottoscritto un protocollo d’intesa con la Coldiretti denominato ”Piano di azione
per lo sviluppo del territorio e per la promozione di una filiera agricola tutta italiana nonché per la valorizzazione
della multifunzionalità in agricoltura” che individua la valorizzazione delle attività agricole come un obiettivo
strategico per la Città.
Il documento contiene al suo interno una serie di indicazioni come la necessità di incrementare la filiera
corta, la commercializzazione dei prodotti a km 0, le potenzialità dell’agricoltura sociale e le iniziative riservate
alla vendita diretta al fine di sviluppare la filiera agricola italiana basata sull’esperienza dei Mercati di
Campagna Amica.
Sicurezza
Indubbiamente i cittadini settimesi hanno sempre dimostrato una notevole attenzione al tema della sicurezza,
anche se oggettivamente non è possibile ritenere Settimo una città poco sicura.
I numerosi episodi di vandalismo, gli abbandoni dei rifiuti, le crescenti truffe a danno degli anziani e i furti
nelle abitazioni sono tuttavia segnali da non trascurare, che devono al contrario fare della sicurezza un
obiettivo per la prossima Amministrazione Comunale, destinatario di risorse e di investimenti, per rafforzare i
rapporti tra cittadini e politica e per affermare valori di solidarietà e di inclusione sociale. I cittadini devono
percepire la loro città come un luogo sicuro.
Non è possibile pensare alla sicurezza solo come la tutela e la salvaguardia dell’incolumità fisica o dei nostri
beni, ma è necessario allargarne la definizione alla tutela dell’ambiente alla sicurezza nei luoghi di lavoro
ed alla sicurezza negli edifici scolastici. In particolare per quanto concerne la sicurezza negli edifici scolastici
va sottolineato come l’Amministrazione comunale abbia completato negli anni scorsi, con ingenti
investimenti, la messa a norma di tutti i plessi scolastici di proprietà.
Infine va ribadito il concetto per cui il controllo del territorio deve essere compito delle forze dell’ordine e
devono essere quindi evitate formazioni di organismi di “tutela” privata e di autodifesa dei singoli cittadini.
Le idee
Commercio
La promozione commerciale della città sarà nei prossimi anni basata sul consolidamento delle esperienze
positive realizzate negli ultimi anni.
Al fine di intensificare le relazioni tra l’Amministrazione comunale ed i commercianti, si creerà un tavolo
denominato “Osservatorio del Commercio” composto da un rappresentante dell’Amministrazione (Sindaco
o Assessore delegato), dalle Associazioni di categoria presenti sul territorio e dal Rappresentante dell’OADI
Incentro Settimo.
Questo tavolo si riunirà con cadenza trimestrale per consentire sia la discussione continuativa sui problemi
del settore, sia un maggiore coordinamento tra le varie attività di promozione del commercio, proposte
dagli stessi commercianti, e le numerose iniziative culturali ricreative o musicali da tempo realizzate nella
nostra città.
L’obiettivo è creare un Centro Commerciale Naturale sempre più attraente con negozi e servizi di qualità e
favorire il commercio anche nelle aree più periferiche della città.
Si confermano le tre attuali fiere cittadine, da svolgersi nell’area centrale. La Fera d’Arlev, la Fera dla Cuntenta
e la Fera dji Coj a cura della Pro Loco così come la Passeggiata del Gusto.
Con il fine di coinvolgere le altre aree commerciali della città, in stretta collaborazione con le Associazioni
di categoria e la Pro Loco, sarà necessario creare eventi (mercatini tematici e/o fiere) anche negli altri
quartieri cittadini.
Per quanto riguarda il commercio ambulante si confermano gli attuali mercati del Martedì e del Sabato in
Via Castiglione, del Giovedì in Via Einaudi e del Mercoledì in Via Fantina. Occorrerà ricollocare il mercato del
Venerdì di Via Levi.
L’area mercatale di via Castiglione sarà completamente riqualificata con un investimento rilevante, che
permetterà il rifacimento della piastra alimentare e la messa a norma degli impianti elettrici ed idrici.
Attivitò produttive
Occorre proseguire in continuità con le azioni intraprese sino ad oggi, in particolare sarà necessario mantenere
le relazioni con le Aziende.
A tale proposito, a partire dal 2010, la Camera di Commercio ha finanziato il progetto IES (Innovazione e
Sviluppo) che prevede la promozione integrata di imprese ed economia del territorio. IES è stato finanziato
per quattro edizioni: l’ultima si concluderà a settembre 2014.
Questo progetto ha dato negli ultimi anni visibilità alle imprese più innovative del territorio, con la diffusione
delle buone prassi a mezzo stampa, internet e attraverso incontri in Biblioteca Archimede.
Nelle ultime due edizioni l’ambito di intervento del progetto IES è stato ampliato all’area dei Comuni
dell’Unione Net, conglobando anche il progetto Smart City Club Net volto a premiare ed incentivare l’innovazione imprenditoriale.
Questo progetto dovrà essere potenziato ed esteso anche agli altri Comuni dell’Unione Net.
Agricoltura
Le nostre imprese agricole devono essere improntate su un forte dinamismo e una grande capacità di
costruire sistemi integrati di successo. Bisogna pensare a Settimo come “città del gusto”, valorizzandone i
prodotti dell’agricoltura come i prodotti unici. La nostra città deve offrire cibi “salutari, buoni e di qualità
elevata”.
Questo consentirebbe il rafforzamento delle economie locali, delle piccole produzioni e delle attività
imprenditoriali dei giovani.
Bisogna tornare a produrre meno e meglio, con più attenzione alle risorse e all’ambiente; consumare meno
e meglio, senza sprecare e imparando a educarci in scelte sempre più consapevoli; ritornare a modelli di
comunità contadina nella quale i prodotti della terra non sono solo ortaggi o frutta da vendere, ma hanno
il valore di alimento.
Si deve puntare a riconoscere e far riconoscere le “eccellenze culinarie” nei menù delle nostre trattorie,
ristoranti, agriturismi, in vendita nelle fiere annuali e nei mercati a km zero.
Una determinante importante è l’avvalersi di marchi di qualità per offrire informazioni aggiuntive al
consumatore, per identificare meglio il produttore e certificare condizioni climatiche e vegetative.
L’altra determinante è il potenziamento dei GAS (Gruppi di Acquisto Solidali) e la focalizzazione sulla
consapevolezza del consumo di alimenti che gli italiani, e i piemontesi in particolare, denotano nelle loro
abitudini.
Si deve inoltre pensare a questo settore come “Agricoltura Sociale” che lega le politiche agricole, sociali, del
lavoro, formative, sanitarie, della giustizia, per dare risposte ai bisogni delle persone vulnerabili.
Gli ambiti di attività dell’“Agricoltura Sociale” comprendono:
- la riabilitazione e cura delle persone con disabilità,
- la formazione e inserimento lavorativo di soggetti svantaggiati,
- il miglioramento della qualità della vita per persone con bisogni speciali,
- l’avvicinamento alle tematiche ambientali di giovani, minori con difficoltà di apprendimento e in condizioni
di disagio, ad esempio legate a casi di affidi familiari, grazie a rapporti con istituti scolastici e di giustizia
minorile.
Considerate le crescenti difficoltà economiche di molte famiglie settimesi ed i continui rincari dei generi
alimentari di prima necessità si incoraggia la sperimentazione da parte di Associazioni e Organizzazioni no
profit di punti vendita territoriali di prodotti di filiera (invenduto o sovrapproduzioni) di buona qualità a
prezzi bassi, a tutela delle fasce economicamente più deboli.
Infine gli orti urbani, potrebbero rappresentare un valido mezzo per riqualificare e far vivere il territorio
settimese.
Questa proposta consiste nel recuperare spazi della città attualmente in disuso o incolti per destinarli alla
creazione di piccoli appezzamenti di terreno, coltivabili dai cittadini settimesi, in collaborazione con la
Associazioni agricole di categoria.
La crescente volontà delle persone di cercare un rapporto più diretto con la natura è senza dubbio la principale
motivazione che ha portato alla nascita e alla diffusione degli orti urbani in molte altre città. A questa
passione per la terra, si aggiungono altri importanti motivi: la possibilità di vivere e usare in maniera diversa
da quella puramente abitativa e/o lavorativa alcune porzioni del proprio territorio.
Con questa proposta si contribuirà a migliorare la qualità della vita dei nostri concittadini, o per lo meno la
percezione che essi hanno della vivibilità di Settimo.
Infatti, ricevere l’orto in concessione significa ricevere un servizio per rispondere ad una propria esigenza
e passione, ma anche partecipare indirettamente è positivo: osservare aree del quartiere prima incolte e
degradate diventare zone curate e partecipate è sicuramente un’esperienza positiva. La partecipazione può
assumere un’importanza rilevante: questa iniziativa infatti può rappresentare una forte occasione di
aggregazione e socialità, anche tra cittadini di età diverse.
Sicurezza
Controllo del territorio
Nel corso dell’ultimo mandato amministrativo sono state sperimentate attività di prevenzione e di controllo
del territorio che hanno dato risultati soddisfacenti, in collaborazione con associazioni di volontariato. In
particolare l’Associazione Nazionale Carabinieri in Congedo ha svolto attività di controllo nei mercati e
nella Biblioteca Archimede oltre al tradizionale supporto alla Polizia Municipale nella gestione della
viabilità durante le fiere cittadine, il gruppo EnalCaccia con la vigilanza dei parchi ed il prezioso contributo
dei Nonni Vigili nel controllo all’esterno dei plessi scolastici all’ingresso ed all’uscita degli studenti.
Occorre nel prossimo mandato amministrativo intensificare queste attività destinando maggiori risorse
economiche, aumentando la presenza di uomini e quindi la capacità preventiva di controllo sulle eventuali
situazioni critiche, non solo nel centro città ma anche negli altri quartieri e nei parchi.
È necessario aumentare la collaborazione fra le forze dell’ordine presenti sul nostro territorio: un maggiore
coordinamento delle attività della Polizia Municipale e della Tenenza dei Carabinieri garantisce indubbiamente
un migliore controllo del territorio ed eleva gli standard di sicurezza offerti ai cittadini.
Come detto in premessa negli anni scorsi l’Amministrazione Comunale ha provveduto a mettere norma i
plessi scolastici di proprietà. Ritenendo prioritaria la sicurezza dei bambini e dei ragazzi che frequentano le
nostre scuole è comunque necessario prevedere un costante monitoraggio dei livelli di sicurezza raggiunti.
A tal fine è stato costituito un tavolo composto dall’Amministrazione Comunale e dai genitori degli alunni,
tavolo che verrà mantenuto anche nel corso del prossimo mandato.
Videosorveglianza
Nella nostra città sono oggi attive un centinaio di telecamere, collegate con le forze dell’ordine. Il loro
limite, in alcuni casi, è la vetustà e la qualità non eccellente.
L’impegno è di sostituire progressivamente le apparecchiature non idonee con quelle di ultima generazione
digitali e ad alta definizione e pensare di controllare gli ingressi della città con portali dotati di telecamere.
Occorre anche estendere la videosorveglianza ai plessi scolastici di proprietà del Comune in risposta ai
recenti atti di vandalismo e ai tentativi di furto perpetrati nei confronti degli stessi e per contrastare il
deplorevole e purtroppo crescente fenomeno dell’abbandono dei rifiuti nel territorio comunale.
Sicurezza sui luoghi di lavoro
Pur non avendo l’Amministrazione Comunale competenze specifiche, è necessario, come già accaduto
in passato, proporre iniziative coinvolgendo le Aziende, le Imprese, le Associazioni di categoria, l’ASL
e i Sindacati per avviare un confronto costruttivo con l’obiettivo di ridurre al massimo gli infortuni sui
luoghi di lavoro, che, purtroppo, sono ancora moltissimi.
SEMPLICEMENTE SOLIDALE
Premessa
In questi anni difficili la soglia di povertà si è drammaticamente abbassata: anche le fasce di popolazione che fino
ad oggi sembravano in sicurezza economica hanno visto diminuire le risorse a causa della crisi, aumentando i
bisogni e le nuove richieste di risposte concrete sul tema dell’assistenza.
Il 2013 ha visto la riorganizzazione dei servizi sociali ed il superamento del CISSP concentrando l’organizzazione
socio-assistenziale nell’ambito dell’Unione NET.
A fronte dei numerosi tagli e delle difficoltà del sistema nazionale, la delocalizzazione all’Unione dei Comuni ha
permesso, risparmiando, di mantenere lo stesso livello di servizi, aumentandone in alcuni casi la qualità.
Razionalizzando le diverse aree di intervento si è potuto riorganizzare l’offerta senza tagliare i servizi, apportando
innovazioni in grado di meglio rispondere ai bisogni dei cittadini.
Minori
Sono stati potenziati gli interventi alternativi alla struttura come gli affidi familiari residenziali, il progetto
“Famiglia Comunità” e l’apertura in Via A. Volta di un nuovo Centro diurno Educativo per Minori rivolto agli
adolescenti di età 13-17 anni.
Si è lavorato molto per rafforzare il sostegno alla famiglia con progetti di sostegno educativo domiciliare
e nel corso del 2013 sono state attivate due sperimentazioni relative al coinvolgimento delle famiglie in
disagio, quale parte attiva del processo di decisione volto a sostenere percorsi alternativi alla residenzialità.
Anziani e Disabili
In questo ambito sono nati i progetti HEPPY, “Con tutte le mie forze - Special Olympics” e “Agricoltura sociale”,
con la collaborazione dell’azienda agricola Settimo Miglio ed il progetto AFA con la partecipazione della
UISP.
Settimo Torinese ha partecipato inoltre al progetto nazionale “Home Care Premium” e strutturato il Centro
diurno per disabili, la cui apertura è imminente, presso il centro Bosio in via Galileo Ferraris, per 20 ospiti.
Inoltre è prevista l’apertura entro fine anno della Residenza Assistenziale Flessibile (comunità alloggio per
12 ospiti e un Gruppo Appartamento per 7 ospiti).
Il progetto “Ospedale”, avviato nella primavera 2013, prevede che il servizio sociale territoriale si attivi per
conoscere, valutare e prendere in carico il paziente anziano ricoverato presso l’Ospedale Civico di Settimo
insieme ai suoi familiari, per costruire con loro, con i medici e con il Distretto dell’ASL un percorso di sostegno
coerente con la complessità della situazione e con le risorse esistenti ancora prima delle dimissioni.
Adulti
Nell’area ADULTI IN DIFFICOLTÀ bisogna ricordare l’esperienza innovativa di sostituire l’assegno sociale alle
persone in difficoltà economica con il lavoro accessorio, secondo l’idea che a fronte di un contributo
economico ricevuto le persone assistite in grado di lavorare restituiscano alla comunità ore per mansioni
socialmente utili.
Le idee
Il futuro sarà sempre più caratterizzato dalla riduzione delle risorse a disposizione. In questo senso bisognerà
interrogarsi sul significato dell’offerta dei servizi erogati. A causa della sicura riduzione futura delle risorse
a disposizione, nei prossimi anni ci si dovrà interrogare sul significato dei servizi erogati in ambito
socio-assistenziale. Tuttavia è nostro obiettivo mantenere la qualità dei servizi offerti, dal momento che in
tempo di crisi bisogna rispondere con un’offerta sociale adeguata e bisogna far fronte ad una sempre crescente
domanda di assistenza.
Bisognerà rispondere con più efficacia, tempestività e appropriatezza ai bisogni sociali: è quindi necessario
innovare e migliorare l’esistente. In quest’ottica la comunità locale dell’Unione NET con la sua organizzazione
multifunzionale è in grado di dare prospettive nuove.
Si propone quindi la presa in carico globale delle situazioni di bisogno, essendo non solo in una fase di
revisione della spesa ma anche di innovazione sociale. L’evoluzione è verso forme efficaci di integrazione e
rinnovamento nell’erogazione dei servizi socio-assistenziali, modelli economicamente sostenibili e duraturi
che vedono nel rapporto pubblico-privato e nel coinvolgimento della cooperazione sociale la sfida della
proposta di cambiamento.
Particolare attenzione deve essere posta a garantire la mobilità ai cittadini diversamente abili proseguendo
nell’attività di rimozione delle barriere architettoniche con l’obiettivo di eliminarle completamente.
Occorrerà operare, in continuità a quanto intrapreso e realizzato dalle precedenti amministrazioni, con
l’obiettivo di garantire a tutti i cittadini il rispetto dei loro diritti soggettivi, sanciti dalla Costituzione ed in
particolare dai LEA (Livelli Essenziali di Assistenza socio sanitaria) considerando che gli interventi da realizzare
e finanziare tutelano tutta la cittadinanza e non solo gli utenti non autosufficienti che li usufruiscono
(anziani, portatori di handicap grave o di rilevanti disturbi psichiatrici).
Con l’offerta di una rete efficace ed efficiente di servizi socio-sanitari si arricchirà il territorio, in quanto
i cittadini potranno contare su delle certezze; e nello stesso tempo, con il rispetto dei loro diritti, si eviterà
alle famiglie, che già volontariamente assistono i loro congiunti non autosufficienti con dignità e sofferenza,
di incorrere in una nuova sacca di povertà in aggiunta a quelle già esistenti (povertà croniche o causate da
reddito insufficiente per mancanza o perdita di lavoro, disoccupazione giovanile ed altro) in questa fase di
congiuntura economica negativa.
Per quanto riguarda i bisogni degli anziani non autosufficienti, l’allungamento del corso della vita ed i
continui progressi della medicina li rendono sempre più crescenti. Occorre quindi arricchire il territorio
delle risposte necessarie nel rispetto dei diritti di questi cittadini in modo da abbattere il “sistema” delle
liste d’attesa.
Nello specifico occorre impegnarsi per rendere le prestazioni residenziali territoriali sufficienti a soddisfare
i bisogni e nello stesso tempo privilegiare le prestazioni domiciliari, quando vi sono le condizioni, in quanto
sono più terapeutiche e dignitose per l’ammalato, e nello stesso tempo si rivelano più sostenibili
economicamente per il sistema sanitario in quanto permettono un utilizzo più razionale delle risorse.
Casa
Negli ultimi anni la richiesta di interventi nel campo delle politiche abitative è diventata sempre più pressante:
l’instabilità economica ha riportato all’attenzione una tematica che per lungo tempo è rimasta ai margini
delle agende politiche, nella convinzione che l’alta percentuale di famiglie proprietarie fosse una garanzia
sufficiente a soddisfare il bisogno di casa. L’area del disagio abitativo è cresciuta in modo esponenziale e
riguarda in misura sempre maggiore chi ha un casa e non riesce più a pagare l’affitto o la rata del mutuo.
Inoltre si è assistito ad un aumento delle spese per l’abitazione in cui si vive, in affitto o di proprietà, a cui
non è corrisposta una crescita altrettanto significativa dei redditi.
Accedere ad abitazioni a costi accessibili rappresenta per una città un fattore di fondamentale importanza.
I comuni sono l’istituzione più vicina al cittadino, chiamati in prima persona ad intervenire per far fronte
all’emergenza abitativa che si presenta, in alcuni casi, come vera e propria emergenza sociale e fonte
di profondo degrado urbano. Di fronte ad un tale problema è necessario dunque mettere in campo una
pluralità di interventi, con il coinvolgimento di tutti gli attori, anche in considerazione dei diversi target da
raggiungere.
La nostra risposta al disagio abitativo sarà articolata lungo una strategia multilivello:
- Definire strumenti regolamentari e fiscali finalizzati a facilitare l’affitto, promuovendo il pieno utilizzo del
patrimonio sfitto e l’emersione dell’affitto in nero.
- Potenziare il sostegno alle famiglie in condizione di difficoltà economica e prevenire gli sfratti per morosità
attraverso contributi e sostegno alla locazione.
- Promuovere interventi di riqualificazione e di rigenerazione urbana.
- Cercare patrimonio immobiliare da rendere disponibile anche attraverso il coinvolgimento di enti
pubblici/privati superiori (ASL, Regione e Curia).
- Rilanciare l’offerta abitativa per le fasce deboli più fragili con l’edilizia sociale pubblica (donne sole e giovani
coppie, immigrati, anziani soli).
- Facilitare l’accesso al mercato dell’affitto per famiglie in grado di pagare un affitto moderato attraverso il
“Social Housing”, rivolto in modo particolare ad un’utenza giovane, per agevolare la loro uscita dal nucleo
familiare, ma anche per altre persone che intraprendono una strada verso l’autonomia, la crescita e il
consolidamento di nuove famiglie.
Quindi le nostre proposte sono:
- Dare risposte rapide all’emergenza abitativa con l’acquisto di immobili oggi invenduti dal privato a prezzi
calmierati, utilizzando le risorse stanziate per il “Piano casa” regionale.
- Intervenire a sostegno delle donne senza fissa dimora, sfrattate e/o in fase di reinserimento lavorativo o
sociale, vittime di violenza, donne sole con minori a carico e donne con gravi problemi di salute.
- Favorire residenze temporanee per sfrattati sottoposti a procedure esecutiva di rilascio, separati/divorziati,
persone coinvolte in fallimenti immobiliari, disoccupati che a seguito della perdita del lavoro non sono più
in grado di pagare l’affitto, nuclei monogenitoriali, lavoratori atipici e in cassa integrazione.
- Incentivare la coabitazione solidale tra nuclei di persone singole e tra giovani adulti con grado di autonomia
finanziaria modesta, collocati in contesti urbani marginali all’interno di immobili ERP.
I giovani in coabitazione accettano in questo progetto un patto di collaborazione con il Comune per lo sviluppo
delle relazioni tra inquilini, la mediazione dei conflitti tra gli abitanti, l’accompagnamento ai servizi sociali o
sanitari dei più deboli, al sostegno delle persone fragili ed allo sviluppo della comunità insediata in ambiti
di edilizia sociale pubblica, anche con funzione di stimolare il mix sociale. Il particolare si può prevedere da
parte del Comune lo sconto del 90% sul costo dell’affitto degli alloggi messi a disposizione, in cambio ogni
giovane coabitante offre dieci ore di lavoro volontario a settimana per l’attuazione del progetto.
- Promuovere la coabitazione tra giovani lavoratori e studenti universitari, determinando le condizioni per
l’autonomia di persone in condizione di temporanea fragilità, sostenibili sia sul piano economico sia sul
piano culturale e sociale.
L’obiettivo è promuovere la formazione di gruppi di coabitazione tra giovani in alloggi di grandi dimensioni,
reperibili sul libero mercato. Ai proprietari giungeranno incentivi a fondo perduto e un fondo di garanzia in
caso di morosità. I giovani dovranno essere coinvolti direttamente nell’attuazione del progetto, che punta
alla formazione di legami di solidarietà tra i coabitanti, creando o potenziando reti sociali utili al vivere comune.
Sanità
Il nostro intento è continuare la strada iniziata negli ultimi anni che sta portando Settimo Torinese a trasformarsi
da una delle tante città della periferia di Torino in un centro urbano con una sua precisa identità, ovvero una
città bella da vivere e a misura d’uomo.
Il servizio sanitario negli ultimi anni ha fatto molto e bene sia a livello nazionale sia a livello locale, portando
tra l’altro ad un aumento della popolazione anziana, comportando una sempre maggiore richiesta di servizi
sanitari per il cittadino.
Con il contributo decisivo della precedente Amministrazione abbiamo avuto l’apertura di una moderna struttura
ospedaliera utilizzata per persone che necessitano di un periodo di riabilitazione fisioterapica, di dimissioni
protette post-acuzie o di ricovero in lungo-degenza, specializzazioni oggi particolarmente necessarie e
apprezzate dalla popolazione.
È possibile affermare che l’Ospedale di Settimo ha notevoli potenzialità che possono essere ulteriormente
sfruttate: è di questi giorni lo spostamento degli ambulatori di Medicina Legale e della Radiologia dalla sede
di via Leinì all’Ospedale stesso.
Queste sono le nostre idee:
- Inserire, all’interno dell’Ospedale di Settimo Torinese, un servizio di Oncologia con la possibilità di effettuare
cicli di Radioterapia e Chemioterapia, evitando così a pazienti già provati da patologie debilitanti di doversi
sottoporre a lunghi trasferimenti verso Torino, Ivrea o Candiolo, con notevole dispendio di tempo e di denaro.
- Approfondire la possibilità di creare un Punto di Primo Soccorso all’interno dell’Ospedale, operativo 12 o
24 ore al giorno a seconda delle esigenze organizzative e sanitarie, che saranno valutate e studiate. Secondo
la Delibera della Giunta Regionale 7 aprile 2011, n. 18-1831 per questa funzione sono necessari unicamente
ambienti e dotazioni tecnologiche atti al trattamento delle urgenze minori ed a una prima stabilizzazione del
paziente ad alta complessità, al fine di consentirne il trasporto nel Pronto Soccorso appropriato.
Sempre secondo la Delibera la gestione del Punto di Primo Soccorso può essere garantita dagli organici delle
Strutture Aziendali (PS) oppure assegnati al “Servizio di Emergenza Sanitaria Territoriale 118”. Nel Punto di Primo
Intervento è sempre prioritaria la garanzia del trasferimento protetto del paziente stabilizzato al centro più
idoneo.
- Studiare progetti di educazione alla prevenzione ed ai corretti stili di vita che utilizzino gli studi
dell’Osservatorio Socio Sanitario costituito dal Comune di Settimo Torinese, attraverso cui vengano pensate
attività ed iniziative di promozione della salute pubblica in ambito sia scolastico sia territoriale.
In sintesi il nostro programma punta alla valorizzazione dell’Ospedale di Settimo Torinese, affiancando il ruolo
fondamentale del Medico di famiglia, oggi quasi esclusivamente organizzato in aggregazioni di più medici,
alla struttura ospedaliera, creando una rete e una collaborazione da cui il cittadino di Settimo non potrà che
trarre giovamento.
In riferimento ai bisogni delle persone anziane proponiamo altri due progetti:
- Grazie alle tecnologie di telemedicina e teleassistenza, proponiamo di strutturare un servizio di telemonitoraggio
e assistenza per utenti con bisogni cronici o stabilizzati che si trovano al di fuori dell’ospedale. Per i pazienti
che si trovano al loro domicilio, presso una struttura socio-sanitaria di ricovero o assistenza temporanea, la
telemedicina consente la connessione a distanza fra specialisti, medici di medicina generale e personale
infermieristico. Si tratta di un servizio supplementare e non semplicemente sostitutivo dei servizi specialistici
e del ricovero, che mira a rafforzare la presa in carico continua e integrata dei bisogni del paziente, in funzione
della patologia specifica, attraverso le tecnologie ICT e dispositivi medici.
- Dare risposte alla non autosufficienza con cui si vuole rispondere ai bisogni di assistenza, di sostegno ed
aiuto ai familiari dell’anziano o degli anziani. Occorre formare personale qualificato per la cura della persona,
aiutare le famiglie a sostenere il carico di lavoro, ipotizzare la costruzione di strutture di accoglienza per anziani
autosufficienti e soli.
Città cardio-protetta
Migliaia di persone sono colpite ogni anno da arresto cardiaco.
La maggior parte degli arresti cardiaci avvengono in presenza di persone, che nell’attesa dei soccorsi potrebbero
mettere in atto manovre salvavita in grado di aumentare le probabilità di sopravvivenza della vittima:
la comunità scientifica ritiene che il massaggio cardiaco, attuabile da chiunque, senza alcuna formazione medica,
sia essenziale per garantire la sopravvivenza della vittima fino all’arrivo del soccorso qualificato.
In una società industrializzata è quindi fondamentale incrementare la diffusione delle nozioni di Basic Life
Support, ovvero le manovre di supporto di base alle funzioni vitali e questo scopo è fondamentale la collaborazione
con le Associazioni del territorio.
In caso di arresto cardiaco è inoltre fondamentale la defibrillazione precoce.
I Defibrillatori Automatici Esterni (DAE) sono ormai ampiamente diffusi nella maggior parte dei Paesi europei.
Questi presidi, una volta attivati, guidano in piena sicurezza il testimone dell’evento attraverso le manovre corrette
in attesa del soccorso qualificato, tramite comandi vocali; eseguono autonomamente una diagnosi del ritmo
cardiaco dell’infortunato e se necessario chiedono all’operatore di erogare la scarica tramite un pulsante.
Attualmente il progetto “Settimo Viva”, avviato nel 2013, ha permesso la distribuzione di questi strumenti alle
associazioni sportive e culturali della Città, alle scuole del territorio, alla Polizia Locale e ai Carabinieri della
Tenenza di Settimo.
I DAE sono inoltre presenti anche presso la sede dell’Unione dei Comuni NET, il Palazzo Municipale e la
Biblioteca Archimede.
Nei prossimi anni si cercherà di aumentare il numero di DAE sul nostro territorio, attivando un collegamento
tra le pattuglie di Polizia Locale e Carabinieri (con a bordo strumento e personale addestrato) e il “Servizio di
Emergenza Sanitaria Territoriale 118”, che in caso di arresto cardiaco potrà inviare la pattuglia di zona sull’evento
prima ancora dell’ambulanza, garantendo le migliori cure possibili in attesa del mezzo di soccorso.
L’obiettivo è fare di Settimo una città cardio-protetta, sulla linea di altre località italiane come Monza e Piacenza.
Lavoro e occupazione
La crisi nasce dalla prevaricazione del sistema finanziario e monetario supportata da scelte politiche che a
livello globale hanno permesso lo sviluppo di tali attività senza limiti e regole, a discapito dell’economia reale,
del lavoro e dell’occupazione.
A livello europeo sono state adottate politiche liberiste e di austerità, in Italia la risposta è risultata inadeguata
per una mancanza di governance del cambiamento e delle riforme strutturali che ha causato la lentezza della
reazione delle imprese. A ciò si deve aggiungere l’assenza di efficaci politiche anti evasione.
A livello locale la Settimo industriale che c’era 50 anni fa non c’è più: la grande fabbrica manifatturiera capace
di garantire lavoro a decine di migliaia di dipendenti e ad alimentare un indotto ramificato sul territorio, è
tramontata con il finire degli anni duemila, così come è tramontato il modello sociale che essa determinava.
La crisi attuale morde ferocemente e colpisce il nostro territorio come altrove anche perché non si è compiuto
il passaggio da un modello economico ad un altro: da industriale a terziario avanzato e dei servizi.
In questo sistema i margini di azione ad opera dei Comuni e delle Amministrazioni locali sono limitati ma ci
siamo adoperati per dare risposte concrete ed innovative al tema del lavoro. Il problema lavoro non tocca solo
l’aspetto economico di una persona ma ne influenza l’aspetto sociale, relazionale e di dignità umana. Occorre
quindi ideare e concretizzare strategie e progetti per dare risposta alle difficoltà economiche e sociali delle
persone che, non a causa loro, perdono un posto di lavoro.
In questi anni si sono avvicendati progetti quali:
CANTIERI LAVORO
Strumento ricorrente cofinanziato dalla Provincia di Torino che annualmente vede occupate tra le 12 e le 18
persone per un periodo di 6 mesi in lavori di pubblica utilità.
SERVIZIO DI RICOLLOCAZIONE PROFESSIONALE DI PERSONE NON OCCUPATE
Il servizio di ricollocazione professionale è iniziato con una sperimentazione nel 2010 che ha prodotto ottimi
risultati con una percentuale di ricollocazione del 65% dei soggetti inviati (40). Nel 2011 è stato bandito un
bando di gara che si è concluso con la stipula di un contratto finito nel 2013. Le persone contattate sono state
complessivamente 290, quelle prese in carico per il servizio di ricollocazione sono state 74. Nel periodo di
presa in carico, 31 persone – ossia il 42% delle prese in carico, hanno attivato rapporti di lavoro: 5 contratti a
TI, 13 contratti a TD superiore a 6 mesi, 8 contratti a TD tra i 2 e i 6 mesi, 5 contratti brevi o altre forme atipiche.
LAVORO ACCESSORIO
A partire dal 2010 la Compagnia S. Paolo ha stanziato nell’ambito dell’iniziativa Reciproca Solidarietà e
Lavoro Accessorio, un’iniziativa che si avvicinava all’idea dell’Amministrazione di offrire ai cittadini in difficoltà
economica l’opportunità di ricevere un sostegno al reddito non in forma esclusivamente assistenziale ma
offrendo la possibilità di restituire quanto ricevuto attraverso lavori di cura alla comunità. Il lavoro accessorio
è una forma di lavoro disciplinato da norme nazionali precise che pone molteplici adempimenti a carico dei
soggetti committenti. Nel corso del 2011 il CISSP aveva modificato il Regolamento relativo all’Assistenza
economica prevedendo che i cittadini beneficiari di contributo economico si impegnino a dare la disponibilità
a partecipare ad attività che abbiano come riferimento la cura della comunità. Dal 2010 al 2013 le persone
inserite sono state 168 con un contributo della Compagnia S. Paolo di 380.000 € e fondi comunali di 310.000
€. Nel 2013 per quanto riguarda l’erogativa è stato confermato lo stanziamento necessario a garantire il contributo ad
integrazione al minimo per quanti percepiscono assegno mensile di assistenza o assegno ordinario di invalidità
lavorativa oppure pensione di inabilità. Sono stati individuati interventi alternativi all’erogazione dei contributi
per i possibili beneficiari del lavoro accessorio che prevedono l’inserimento in progetti con un numero di ore
di inserimento dalle 170 (1.275 €) alle 270 (2.025 €) per un totale di oltre 50 soggetti.
AZIONI DI CONTRASTO ALLA CRISI
In collaborazione con il CPI, la Provincia di Torino, e i comuni del comparto del CPI. Il progetto prevede la
realizzazione di azioni di sistema, attraverso la creazione degli sportelli delle opportunità che hanno lavorato
in rete per scambiare e diffondere le informazioni, interfacciandosi con l’utenza e la realizzazione
di progetti/interventi, supportati da specifiche figure professionali, miranti alla realizzazione di servizi di
assistenza/consulenza all’utenza. Sono stati realizzati, inoltre, una serie di interventi finalizzati al sostegno alla
ricerca di una nuova occupazione dei lavoratori in un progetto di partnership con l’aiuto di esperti in materia,
che hanno seguito i partecipanti in tutto il percorso del progetto stesso, con lo scopo di valutare la
spendibilità delle varie professionalità sul Mercato del Lavoro, supportare la scelta del percorso da intraprendere,
erogare il percorso individuale e monitorare l’andamento e le attività di ognuno.
Le idee
Oggi è il momento di guardare avanti per comprendere cosa il nostro sistema economico può diventare. Un
modello articolato e nuovo, capace di mettere in campo nuove sperimentazioni e di far emergere le energie
migliori per convogliarle verso la capacità di fare impresa, la valorizzazione dei talenti e la multifunzionalità
dei servizi. Puntiamo su due concetti chiave: merito e bisogno. Il merito di chi produce crea occupazione,
l’occupazione crea reddito, il reddito soddisfa il bisogno. Valorizzare il merito di chi innova, di chi sperimenta, di chi investe. Occorre un impegno straordinario alla risoluzione delle problematiche della crisi del
lavoro e bisogna attribuire priorità alla tutela dell’impresa ma anche alla tutela dei lavoratori attualmente
occupati. In termini politici bisogna individuare i nuovi deboli del mercato del lavoro, a partire dai giovani
esclusi da questo mercato ed espropriati del diritto al futuro per arrivare agli ultra quarantenni che hanno
perso ol posto di lavoro.
Le idee programmatiche in tal senso sono:
- Proseguire le azioni di sostegno alle famiglie in difficoltà attraverso la ricollocazione, il lavoro accessorio e le
azioni di contrasto alla crisi.
- Ampliare il ruolo del Comune di interfaccia privilegiata per le imprese ponendosi in un’ottica di ascolto attivo
dei bisogni delle imprese e leggendo anticipatamente i bisogni formativi (attraverso dati disponibili grazie
all’Osservatorio Regionale sul Mercato del Lavoro della Regione Piemonte e grazie ai dati Centro per l’Impiego)
al fine di favorire la formazione continua dei lavoratori.
- Con tutte le parti sociali è indispensabile costruire un rapporto continuativo con tavoli frequenti nei quali
le parti seguano passo a passo l’evolversi della situazione economica ed occupazionale e insieme ricerchino
soluzioni e strategie comuni.
- Sostenere chi garantisce occupazione alle fasce a rischio.
- Monitorare e coadiuvare le opportunità di crescita offerte dai fondi europei.
- Sostenere la piccola imprenditoria, in particolare quella legata all’innovazione, alla cultura ed all’artigianato
favorendo azioni di microcredito, utilizzando esperienze già in corso in ambito provinciale attraverso la Banca
Etica.
- Creare punti ed eventi di attrazione che possano iniziare ad incentivare lo sviluppo turistico di Settimo Torinese,
approfittando della vicinanza al territorio torinese, dell’Expo di Milano 2015, dell’importante numero di
persone che soggiornano nella nostra città per ragioni di lavoro, in modo da aprire ad una nuova offerta lavorativa
sul territorio.
SEMPLICEMENTE COLTA
Premessa
Cultura
Negli ultimi vent’anni la nostra città ha investito nelle Istituzioni e nelle attività culturali come pochissime
altre realtà delle sue dimensioni.
Archimede, la più grande biblioteca del Piemonte con oltre 4.000 metri quadrati di superficie a disposizione
degli utenti, è solo la punta di diamante di un sistema a rete costituito da strutture e progetti che rendono
Settimo una Città con profonda vocazione culturale.
Il numero di prestiti supera i 150.000 annui, il numero di presenze quotidiane sfiora le 1.000 unità e quasi il
50% degli studenti non è settimese. Archimede è però diventata anche centro di aggregazione per tutte le
fasce d’età e accoglie servizi molto diversi.
La Fondazione Esperienze di Cultura Metropolitana è stata lo strumento innovativo privilegiato con il quale
si sono coordinate le attività del territorio in una logica di relazione con Enti e Amministrazioni diverse.
Uno strumento dinamico e flessibile che ha permesso di mantenere collegate le progettualità dalle diverse
istituzioni culturali e di valorizzare le ricchezze che il sistema è stato in grado di esprimere.
Suoneria resta una delle più importanti strutture musicali a livello regionale, unica nel suo genere per la
ricchezza della struttura in termini di opportunità, anche a seguito della recente apertura della nuova sala
“Combo” che ne aumenta la fruibilità e la fruizione. Suoneria è la prima multisala culturale della regione.
Il Teatro, in tutte le sue forme ed espressioni, è nel DNA della Città di Settimo. Il Teatro Garybaldi è stato, in
questi anni, costantemente tra i primi teatri a livello nazionale in termini di numero di spettatori raffrontato
a teatri con pari numero di posti e sul territorio continuano a nascere e crescere con continuità artisti e
compagnie di pregevole fattura.
L’Ecomuseo del Freidano custodisce, all’interno del Museo Etnografico, una componente importante della
storia e delle tradizioni locali con particolare riferimento alla conservazione della memoria tramite la
custodia dell’oggetto e rappresenta, più in generale, un simbolo dell’attenzione della Città alla politiche
ambientali.
Il tessuto associativo locale, infine, rappresenta una delle principali ricchezze della città sia in relazione alla
qualità delle iniziative artistiche proposte che fanno emergere una realtà locale fortemente desiderosa di
vivere e proporre momenti culturali di qualità sia in relazione alla funzione sociale e partecipativa di queste
realtà.
Istruzione
La scuola non è solo un edificio, sul quale operare scelte in materia di efficienza energetica, ma è anche un
insieme di attività, progetti educativi e formativi che devono fornire un importante contributo nel processo
di costruzione di un nuovo modello di sviluppo di un’area più vasta afferente all’area metropolitana.
Le scuole settimesi rappresentano meglio di qualsiasi altro elemento urbano il cambiamento della nostra
città: dopo anni di nuove costruzioni che fossero utili ad accogliere i molti iscritti, i numeri delle iscrizioni si
sono stabilizzati e in molti quartieri stanno diminuendo.
Le nostre scuole hanno bisogno di essere ripensate nelle strutture, nell’organizzazione territoriale e nella
progettualità rispetto alla collaborazione con le occasioni che il territorio può dare (parchi, Biblioteca
Archimede, Suoneria, Teatro, Ecomuseo).
Le idee
La vocazione culturale della Città di Settimo resta un caposaldo del programma di mandato 2014-2019.
La cultura non è un fattore accessorio nella vita di una comunità ma elemento essenziale sia per la crescita
sia per lo sviluppo dell’identità cittadina.
In un momento di particolare difficoltà per gli effetti della crisi economica la cultura può essere uno strumento
a sostegno di iniziative che generano valore sociale ed economico.
Inoltre il pubblico può sostenere le iniziative della creatività imprenditoriale di base, da cui originano
innovazione e fermenti di partecipazione giovanile, promettenti e interessanti progetti teatrali, musicali,
artistici, scenografici e letterali.
Cultura
La Fondazione ECM resta il principale soggetto gestore della progettazione culturale della Città aumentando
la sua capacità di relazionarsi con soggetti esterni, prioritariamente altre Fondazioni di rilievo nazionale, al
fine di costruire un sistema a rete che agevoli l’acquisizione di fondi e finanziamenti esterni.
Nel prossimo mandato saranno aumentate le potenzialità di Archimede, rendendola eccellenza europea.
Si dovrà lavorare migliorando sempre più il servizio bibliotecario, ma anche raccogliendo servizi al cittadino
nuovi, in particolare quelli rivolti alla famiglia. Archimede può diventare nel tempo auto-sostenibile, inserendo
esperienze innovative che possano produrre un’economia utile (proponendo attività-laboratori per i
bambini e per le famiglie, corsi di perfezionamento).
Si favorirà il Festival dell’Innovazione, intorno al quale è possibile creare un circuito positivo, un momento
fisso che permetta di dare un fine alle diverse collaborazioni, ma anche una premialità per le eccellenze
scolastiche, migliorando i rapporti tra le scuole e le aziende. Sarà necessario potenziare i rapporti con le
biblioteche extra-nazionali e con le eccellenze culturali europee e internazionali, in particolare con le realtà
che hanno potenziato il linguaggio visuale e, in ogni caso, rapporti con esperienze che garantiscano
eccellenza e qualità (che porta utenti del territorio extra-settimese).
Archimede è anche il laboratorio dell’innovazione cittadina: è uno spazio che si presta a testare le nuove
sperimentazioni. Occorre insistere sugli aspetti più innovativi, anche rispetto alla tecnologia (a partire dal
libro, ma anche rispetto ad altri temi quali le diverse disabilità legate al vedere), ad esempio deve essere
possibile entrare in biblioteca sia fisicamente sia da remoto, così come occorre continuare a mantenere lo
spazio il più aperto possibile.
La valorizzazione del sistema teatrale continuerà ad essere un architrave delle politiche culturali della Città
sia attraverso il sostegno al ruolo di coordinamento complessivo della compagnia Santibriganti sia attraverso
il sostegno diretto alle attività di produzione delle compagnie e degli artisti del territorio.
Suoneria continuerà ad essere il centro delle iniziative di spettacolo della città sia all’interno della struttura
sia sul territorio cittadino aumentando ed amplificando la sua vocazione di punto di riferimento per i
giovani fruitori e produttori di musica.
L’Ecomuseo del Freidano rafforzerà sia la progettualità in essere che lo vede quale elemento di riferimento
nel panorama provinciale per i progetti a favore del sistema scolastico sia il ruolo di custode della memoria
collettiva cittadina sia, ancora, attraverso una più spiccata propensione alla realizzazione di progetti a
carattere ambientale.
L’associazionismo culturale resta una delle principali ricchezze del territorio e, in questo senso, si tornerà
alla costruzione di un sistema di sostegno economico di queste realtà, basato prioritariamente sul valore
delle proposte progettuali realizzate e sul ritorno di tali proposte sul territorio cittadino.
Scuola e città
La città è il luogo dove il sapere diventa problema e ciò è fondamentale se si vuole costruire conoscenza reale.
La città è anche un libro aperto dove si può studiare e fare scuola anche al di fuori di essa. È fondamentale
immergere il sapere nel luogo in cui questo sapere esiste e questo luogo è la città dove si vive e dove bisogna
collegare il tempo della storia e lo spazio geografico del mondo.
A scuola si costruisce la città, gli insegnanti costruiscono il sapere futuro su cui verrà costruita la città: per questo
la responsabilità di formare i ragazzi non è solo limitata a trasferire saperi formali, ma piuttosto a trasferire
saperi che si rinnovano e si attualizzano.
Ragionando sul processo di collegamento tra città e scuola si possono individuare tre temi:
- L’inclusione territoriale: se una scuola fa veramente parte di un territorio, la città deve contare non solo
sull’edificio ma anche sulle persone lo vivono.
- Il confronto culturale, attraverso cui mettere in relazione i saperi della città e quelli propri della scuola.
- Il raccordo con i tempi della vita: la scuola finisce ad una certa ora, dopo i ragazzi hanno bisogno di
un’esperienza diversa ma ugualmente socializzante.
Tuttavia a volte la scuola commette l’errore di pensare alla città, ai temi dell’energia, dell’ecologia, dell’ambiente,
della cittadinanza attiva facendo riferimento all’idea di educazione ambientale e di educazione civica,
aggiungendo altre discipline.
La vera educazione ambientale e civica deve procedere attraverso un impianto curricolare trasversale e deve
prevedere una formazione culturale centrata su diversi elementi: l’assunzione di responsabilità verso tutto ciò
che circonda l’individuo, il vivere esperienze forti per i giovani studenti, dare un senso alle cose che si fanno,
fornire alternative dentro la scuola stessa.
Infatti, la qualità e l’esperienza scolastica è proprio quella che può garantire un percorso serio di educazione
all’ambiente, alla sostenibilità, al vivere civile all’interno di una comunità.
Servizi all’infanzia
Gli ultimi anni raccontano una trasformazione nella richiesta dei servizi educativi della prima infanzia, soprattutto
del servizio nidi: da alcuni anni la nostra città non conosce il fenomeno della lista d’attesa.
Occorre incentivare l’iscrizione al nido intervenendo sui criteri adottati fino ad oggi e introducendo criteri
nuovi di flessibilità che sappiano essere risposta alla trasformazione del sistema lavorativo e garantire pertanto
a tutti i bimbi l’accesso al servizio.
Verso l’istituto comprensivo
Occorre organizzare la città e le nostre scuole creando istituti comprensivi che mettano in relazione le scuole
d’infanzia con le primarie e le scuole secondarie di primo grado, così come da tempo auspicano i dirigenti scolastici
e gli insegnanti.
Immaginare un istituto comprensivo significa pensare all’organizzazione dei servizi della città, ma anche alla
riorganizzazione interna degli istituti scolastici: l’amministrazione deve favorire tale processo di trasformazione.
Dobbiamo pensare a un piano continuativo di manutenzione scolastica che faccia delle nostre scuole il luogo più
bello dove i nostri bambini trascorrono gran parte della loro giornata.
Polo scolastico dell’Unione NET e dell’area metropolitana
Favoriremo la creazione di un polo scolastico delle scuole superiori dell’Unione NET. Il polo settimese potrà
prevedere la presenza di tutti i più importanti indirizzi scolastici, da quelli tecnici e professionali a quelli
umanistici e scientifici.
Sarà necessario migliorare la mobilità tra i comuni dell’Unione, in modo da garantire ai cittadini dei comuni
limitrofi di arrivare con facilità a Settimo.
Particolare attenzione occorre dedicare al CTP e alla formazione permanente. Sebbene il tema non rientri
direttamente tra le competenze dell’Ente, sarà necessario garantire con una sede idonea e i servizi necessari
alla tutela della formazione in età adulta. Allo stesso modo, investiremo in progetti che permettano di evitare
dispersione scolastica e abbandono della scuola.
Ci impegniamo a garantire una rete di collaborazioni tra le strutture che permettano alla scuola di relazionarsi
con il territorio e con la città. Amplieremo e renderemo continuativo il rapporto tra le associazioni e la Biblioteca
Archimede rispetto al progetto Dislessia.
Favoriremo le occasioni di scoperta dello spazio verde della città, come i parchi e gli orti scolastici, invogliando
il sistema educativo a svolgere queste attività in virtù della estesa diffusione sul territorio, sia per documentare
l’esistente e la propria storia sia per la diffusione di una cultura della sostenibilità.
SEMPLICEMENTE SMART
Premessa
L’innovazione è un tema trasversale che coinvolge e può coinvolgere tutti i settori della città: dal lavoro alla cultura,
dai servizi ai cittadini alla scuola fino a interessare le tematiche ambientali ed energetiche. Quando si parla di
SMART CITY l’obiettivo è quello di rendere la città rispettosa dell’ambiente e delle risorse in modo che possa
diventare vivibile dal cittadino. Una città smart infatti si pone come focus:
una mobilità pulita e sostenibile,,
un’amministrazione efficiente ed inclusiva
un ambiente sano ed un’ elevata qualità di vita e di offerta culturale,
una riduzione dei consumi energetici ed un migliore utilizzo delle risorse.
Le idee
Rispetto all’innovazione tecnologica per la città bisogna continuare a investire sulle reti: occorre ampliare
i punti wifi liberi della città e portare la fibra ottica in tutte le case che devono essere nativamente
predisposte alla fibra.
Innovazione per una scuola digitale e una scuola inclusiva
Tutte le nostre scuole devono essere cablate per permettere di utilizzare le nuove tecnologie in tutte le classi.
L’amministrazione deve collaborare concretamente con la scuola, in anni difficili di tagli statali come questi, per
favorire e sostenere l’innovazione tecnologica nelle nostre scuole, intervenendo direttamente e fattivamente, ad
esempio, occorre che l’amministrazione si faccia carico della sicurezza dei dati elettronici detenuti dalle scuole,
backappando e conservando presso la server farm del Comune i dati.
L’innovazione tecnologica a scuola può favorire la rete tra le strutture culturali della città (ad esempio
immaginando una collaborazione in tempo reale con Biblioteca Archimede o altri centri culturali nazionali,
attraverso le LIM presenti nelle scuole).
L’innovazione tecnologica coinvolge anche direttamente il tema della disabilità e delle attività che la scuola e i
centri della città possono fare rispetto alla disabilità: sarà necessario garantire investimenti nelle strumentazioni
che possono agevolare e diminuire le difficoltà connesse con le varie forme di disabilità.
Innovazione e servizi sempre connessi per il cittadino
Dovremo dare ai settimesi la possibilità di rapportarsi con tutti i servizi dell’Ente anche tramite il computer, da
casa, a qualsiasi ora ritenga utile sottoscrivere un documento da mandare all’Ente. Tutti i procedimenti devono
poter essere compilati presso il Comune, ma anche da casa, per via elettronica, per non obbligare i cittadini a
presentarsi di persona in Comune, ma permettendo di risparmiare tempo. Immaginiamo postazioni assistite
nelle quali il cittadino possa essere aiutato nella compilazione dei documenti e un’attività per cui l’utente possa
lavorare, attraverso documenti condivisi, in tempo reale, da casa e contemporaneamente, con l’Ente.
Offrire un servizio di teleassistenza e di telemedicina: progetti che potranno sostenere i pazienti dimessi dal
nostro Ospedale.
Favorire l’ottimizzazione energetica con studio dei consumi complessivi degli edifici pubblici e degli spazi
comuni per realizzare un piano di efficientamento energetico; a tal scopo è possibile individuare una figura
specifica all’interno delle strutture pubbliche che si occupi di questo tema.
Incentivare l’efficientamento energetico privato.
SEMPLICEMENTE IN MOVIMENTO
Premessa
Movimento è energia, è flusso dinamico, è caos…. “semplicemente in movimento” sono le possibilità con cui i
cittadini settimesi hanno occasione di muoversi e di creare flussi dinamici all’interno del tessuto urbano: si considerano
quindi qui gli aspetti legati al trasporto pubblico e ferroviario, al traffico, alla mobilità sostenibile e alla viabilità che
con le nostre iniziative programmatiche dobbiamo rendere da caotiche ad ordinate.
Una premessa al tema dei trasporti che è necessario fare è che le politiche e le decisioni su alcune problematiche non
sono esclusivamente a carico del comune di Settimo ma anche a carico di altri soggetti quali GTT, ferrovie dello stato,
Regione.
Oggi abbiamo le linee interne comunali 1, 2, 3, la linea GTT 49 e le circolari SE1 e SE2. Questo è il risultato di alcune
trattative e modifiche nei trasporti avvenuti in questi 10 anni di amministrazione.
Nel 2005 c’è stata una prima riorganizzazione delle linee extracomunali sul territorio di Settimo Torinese con cui viene
mantenuto il percorso del 51, viene inserita la corsa 51barrato che serviva il Borgo Nuovo, il percorso del 49 venne
modificato realizzando una fermata di interscambio in via Torino, punto di connessione tra le tre linee 49, 51 e 51
barrato.
Così vengono anche riorganizzate le linee interne allungando i percorsi verso Via Provana, Via Gioberti e le frazioni
ed aggiungendo la linea 3. Il percorso sulle frazioni poi, a causa della bassa fruizione da parte dei cittadini, è stato
sostituito da un servizio a chiamata molto funzionale, il MeBus.
Gli ultimi 5 anni di amministrazione hanno voluto valorizzare il servizio interno considerandolo un mezzo privilegiato
di spostamento nella città sia da un punto di vista ambientale ma anche sotto l’aspetto economico. Il mezzo pubblico
deve essere alla portata di tutti e per rendere la città vivibile è bene facilitare ed incrementare lo spostamento senza
auto. Per questa filosofia di pensiero le linee interne sono state rese gratuite per i cittadini settimesi e ci sono state
delle tariffe agevolate per chi era possessore di abbonamenti GTT o ferroviari. Si è ottenuto il biglietto integrato
metropolitano, BIM, che consente al cittadino settimese di pagare il percorso come un biglietto chilometrico senza
differenziazioni tra la rete urbana e rete extraurbana.
A causa dei tagli ai trasporti pubblici (meno 30%) anche Settimo si è trovata a gestire ed a subire le riorganizzazioni
delle linee GTT che hanno visto l’eliminazione del 51 e l’inserimento di due circolari per arrivare a Stura.
Settimo risulta la città più sicura della Provincia come numero di incidenti e questo grazie agli interventi strutturali
(rotonde, organizzazione del traffico), all’inibizione del traffico pesante, alla creazione di zone 30.
Importante è stata la realizzazione di posti auto attraverso la costruzione di nuovi parcheggi in punti strategici e la
disponibilità di trasformare in parcheggio l’area mercatale nei giorni liberi dal mercato.
Le idee
Trasporto
Si dovrà lavorare per aumentare le frequenze delle circolari SE1 e SE2 e per allungare il loro percorso fino a
Rebaudengo, in previsione, come da progetto GTT, di una nuova stazione della metropolitana in zona Rebaudengo.
Visti i nuovi insediamenti aziendali di Strada Cebrosa sarà necessario renderla più servita dai mezzi pubblici
riorganizzando nuovamente le linee interne ed avvicinandosi così alla zona del Fornacino.
Si può tentare di inserire nel servizio a chiamata MeBus un servizio verso Caselle ed uno verso Borgaro e Venaria
che servirà la Reggia.
Sul fronte delle tariffe il prossimo step sarà il BIP, biglietto integrato piemontese, che comprenderà anche il
trasporto ferroviario.
In previsione dell’ insediamento di Laguna verde e per rispondere alle evidenti nuove esigenze che si creeranno
si può pensare di realizzare una seconda stazione vicino al villaggio Olimpia. Ciò porterebbe due vantaggi: un
maggior servizio e un miglior collegamento per i cittadini della frazione e una distribuzione dei pendolari su due
stazioni, in modo da decongestionare dal traffico la zona del centro storico e di via Roma.
- Tentare di portare a termine il progetto d’interramento della ferrovia con relativa revisione della viabilità dell’area
interessata.
Modalità sostenibile
Realizzazione di box in punti strategici della città, in primis la stazione, dove depositare la propria bici.
Estensione e connessione delle piste ciclabili in modo da collegare zone periferiche ancora difficilmente
raggiungibili e da migliorare il transito nel centro storico attraverso le piste ciclabili.
Sviluppo di una mobilità sostenibile informando il cittadino sulle possibilità che il territorio permette attraverso
la realizzazione della mappa dei percorsi ciclabili e l’organizzazione di eventi che possano educare alla
mobilità sostenibile. La valorizzazione dei percorsi pedonali deve essere presente in particolar modo vicino
alle scuole ed a punti strategici, organizzando un trasporto scolastico con pulmini o con il Piedibus.
Studio e revisione dei percorsi per disabili per permettere una maggiore mobilità anche a persone con
disabilità fisiche.
Incentivare l’acquisto di auto ecologiche con vantaggi sulle tariffe dei parcheggi.
Viabilità
Si renderà necessario realizzare la nuova viabilità degli insediamenti che si verranno a creare (Laguna verde
ed ex Siva).
Quindi si punterà a incentivare ed aumentare le zone 30.
Per il resto, le grosse arterie sono già costruite ed un importante lavoro sarà quello di eseguire una buona
manutenzione delle strade e realizzare, anche con progetti di partecipazione del cittadino, degli arredi o
dei decori artistici su zone “grigie” della città.
SEMPLICEMENTE SPORTIVA
Premessa
Una ricerca condotta da un quotidiano sportivo nazionale, a cavallo tra gli anni ’70 e gli anni ’80, aveva individuato
Settimo Torinese come una delle cittadine con il peggior rapporto tra il numero di impianti sportivi presenti ed
il numero di abitanti.
Negli anni seguenti si è dato avvio ad un’intensa attività di progettazione e realizzazione di impiantistica sportiva
che oggi rende Settimo Torinese una delle città, tra quelle con dimensioni analoghe, più ricche dal punto di vista
della presenza di impianti sportivi di diverse discipline.
E proprio la logica della multidisciplinarietà è stata la linea guida che negli ultimi dieci anni ha consentito
di migliorare la disponibilità di impiantistica presente sul nostro territorio, valorizzando prioritariamente i cosiddetti
sport minori con la realizzazione e l’ammodernamento di impianti a loro dedicati.
Calcio, rugby, basket, volley, atletica leggera, baseball, pattinaggio, calcetto, tiro con l’arco, tennis, bocce, nuoto,
arti marziali sono un esempio esauriente di quanto Settimo Torinese sia nelle condizioni di offrire ai suoi cittadini
un complesso di impianti sportivi per la pratica di un notevole numero di differenti discipline.
L’offerta particolarmente ricca oggi disponibile promuove concretamente lo “sport per tutti” sia come forma di
tutela del benessere fisico e della salute dei cittadini sia come forma di educazione e formazione per le giovani
generazioni.
L’associazionismo sportivo è cresciuto, in termini di quantità e di qualità, con lo stesso passo dello sviluppo
dell’impiantistica ed oggi sono presenti sul territorio associazioni sportive di primissimo piano che competono
per il raggiungimento di risultati sportivi ai massimi livelli nazionali e regionali e coltivano settori giovanili
numerosi e di qualità.
È dalla base dell’associazionismo sportivo e dalla loro promozione e sostegno che è necessario ripartire per
continuare a garantire lo sviluppo del sistema sportivo per i prossimi anni.
Le idee
A completamento dell’impiantistica realizzata in questi anni si ipotizza la nuova realizzazione e l’ammodernamento
di alcuni impianti sportivi che completano l’offerta sportiva complessiva della Città. In primo luogo la realizzazione
del nuovo Palazzetto dello Sport che dia risposte ad una doppia carenza: la mancanza sul territorio di una struttura
omologata ad ospitare le partite ufficiali delle società sportive locali, che stanno raggiungendo risultati sportivi
importanti, e soprattutto la necessità di aumentare la disponibilità di campi di allenamento multidisciplinari
che si affianchino alle palestre scolastiche ormai diventate insufficienti per dare una adeguata risposta a tutte
le realtà locali.
È necessario ampliare o riqualificare le aree sportive di Via Cascina Nuova a completamento e rafforzamento
dell’impiantistica già presente e di Via Amendola attraverso l’ammodernamento di un’area sportiva ormai fatiscente.
Per la realizzazione delle nuove strutture saranno cercate tutte le possibili forme di contribuzione esterna soprattutto
in una logica di collaborazione tra le associazioni sportive locali utilizzatrici delle strutture e la Pubblica
Amministrazione Locale.
Potranno essere valutate anche forme innovative di collaborazione tra Associazioni Sportive e Comune tali da
facilitare l’accesso a contribuzioni esterne (Credito Sportivo, Legge Regionale sullo Sport, ecc.).
Si programmeranno costanti interventi di manutenzione straordinaria finalizzate a migliorare l’efficienza e
l’efficacia di tutti gli impianti sportivi presenti sul territorio individuando, laddove necessario, le necessarie migliorie
per rendere gli impianti maggiormente fruibili agli atleti ed al pubblico.
Si individueranno e, ove possibile, si attueranno le soluzioni per dare risposta ad alcune discipline quali l’atletica
leggera ed il pattinaggio che oggi necessitano di una maggiore stabilità e alla realizzazione di una piastra
dotata di rampe per rispondere alla crescente domanda di spazi per lo skateboard, bmx, street e freeride.
Si intende proseguire la collaborazione con la Sisport Fiat per mettere a disposizione della Città l’impiantistica
sportiva in essa presente.
SEMPLICEMENTE GIOVANE
Premessa
Le amministrazioni della nostra città sono sempre state attente alla tutela dei giovani e alla formazione dei giovani,
considerandoli come il futuro della nostra comunità.
Lo sportello Informagiovani, ubicato nella Biblioteca Archimede (aperto dal Lunedì al Giovedì 16:30–18:30) è un
servizio gratuito di accoglienza, informazione e orientamento per i giovani, che offre informazioni riguardanti tempo
libero, mobilità all’estero, lavoro, volontariato, sport, formazione e istruzione; organizza workshop e momenti
informativi su argomenti di interesse giovanile, promuove attività e iniziative del Comune di Settimo, dei servizi e
delle associazioni del territorio.
L’amministrazione ha attuato il Piano Locale Giovani, consistente in progetti e iniziative sul territorio organizzate
grazie a fondi ministeriali e Provinciali.
Il Comune di Settimo Torinesi ha il ruolo di capofila nella progettazione sul territorio, insieme ai comuni di Leinì,
San Benigno Canavese e Volpiano, in collaborazione con i territori di Moncalieri e Venaria.
Negli ultimi anni sono state trattate le seguenti principali tematiche:
- Cittadinanza / partecipazione attiva.
- Talenti.
- Orientamento e lavoro.
- Avvicinamento dei giovani ad arti e mestieri della tradizione culturale locale.
Alcuni dei progetti che sono stati attivati sul territorio:
- Bando per la selezione dei volontari per il servizio civile nazionale, con la selezione per l’anno 2014 di 11 ragazzi e
ragazze per un anno di servizio civile.
- Integrazioni possibili: Assistenza Minori.
- Social Biblio: Promozione culturale sul territorio.
- Giovani o-peer–attivi : Animazione culturale verso i giovani.
- Progetto SoS–Street On Stage: Raccoglie le capacità di gruppi di giovani che per passione danzano, cantano,
disegnano, fanno sport e che hanno voglia di condividere e promuovere la propria passione con altri.
Sono attività indirizzate al tempo libero dei giovani nella fascia d’età tra i 14 e i 19 anni residenti sul territorio, con
il fine di coinvolgerli per dare vita ad attività di animazione e per innescare (a partire da loro) attività “virtuose”
anche nei confronti di altri gruppi di giovani. Il fine ultimo è raccogliere le capacità e le passioni di questi gruppi,
metterle insieme e trasformarle in uno spettacolo.
- Il progetto The Job – lavoro e giovani: Intende sviluppare le azioni legate al lavoro e alle competenze dei giovani,
attraverso un ciclo di incontri in Biblioteca Archimede svolti quest’anno nel periodo compreso tra il 20/03 e il 10/04
su vari temi:
- Lavoro stagionale e all’estero – Istruzioni per l’uso.
- Orientamento Universitario.
- Meeting Lavoro: giovani e innovazione.
- Lavoro dipendente: contratti di lavoro.
- Laboratorio mestieri del teatro (Lab 4 Theatre): ha come destinatari i giovani tra i 18 e i 29 anni. Con questo
progetto si vogliono coinvolgere soprattutto i giovani momentaneamente esclusi dall’educazione formale e dal
lavoro, per offrire loro uno spaccato di mestieri potenzialmente alla loro portata, attraverso un percorso attraverso
tutte le professionalità necessarie alla realizzazione di uno spettacolo teatrale e alla gestione tecnico-artigianale
di una sala teatrale.
In particolare sono stati affrontati temi quali: illuminotecnica, macchinistica e scenotecnica, promozione e
comunicazione, costruzione maschere.
Il laboratorio è gratuito e prevede l’affiancamento a professionisti del settore per acquisire alcune competenze di
base nello svolgimento delle attività sopra elencate. Questa progetto si svolge all’interno degli spazi del Teatro
Civico Garybaldi e Biblioteca Archimede.
- Lab 4 App: Percorso formativo gratuito rivolto ai giovani, finalizzato a far conoscere cos’è un Arduino, come si
utilizza, cosa si può produrre e quali sviluppi può avere sul mercato. Con l’uso di stampanti 3d si producono oggetti
utili in diversi campi: ambiente, hobby personali, interaction-design, digital fabrication, robotica ecc.
- Progetto PE(e)R TE: ha come obiettivo la rimotivazione di ragazzi e ragazze in età compresa tra i 15/17 anni che
non hanno ancora raggiunto la licenza media inferiore
- Progetto Uno PE(e)R TUTTI : ha come obiettivo la rimotivazione verso lo studio dei ragazzi a rischio dispersione nel
primo biennio della scuola superiore.
Il percorso di rimotivazione prevede il coinvolgimento di ragazzi e ragazze più grandi (18/22 anni, studenti
universitari o neolaureati) in qualità di peer educator, selezionati per capacità e attitudine alle lezioni. Sono stati
coinvolti diversi comuni del territorio e, attraverso una mappatura realizzata dagli insegnanti delle scuole medie
inferiori, individuate/i una serie di ragazze/i che necessitano di questo supporto.
L’attività con i soggetti a rischio dispersione verrà avviata nel mese di settembre. L’Informagiovani si è occupato di
selezionare e formare i peer educator.
Le idee
I due assi principali dei progetti proposti e finanziati dalla Provincia nel Piano Locale Giovani 2014 sono:
- Azioni per realizzare centri o forme di aggregazione giovanile.
- Promozione della cultura e della legalità.
Il tema del Lavoro Giovanile è, a causa della crisi, centrale: sono necessarie politiche dedicate ad un inserimento
efficace dei giovani nel mondo del lavoro.
Avendo in mente il ruolo essenziale dei giovani come futuro e motore della nostra società, proponiamo quindi
di mantenere e rafforzare le attività a loro dedicate già poste in essere, cercando di aumentarne la qualità, il
numero e gli obiettivi:
- Continuare l’esperienza dello sportello Informagiovani come tramite ottimale per far conoscere e promuovere tra i giovani le opportunità presenti sul territorio e le diverse forme di partecipazione, fruizione e protagonismo possibili.
- Riorganizzazione dello spazio fisico dedicato all’Informagiovani prevedendo una sede maggiormente individuabile
con sale riunioni e spazi di incontro su tematiche dedicate a stimolare i giovani e la loro partecipazione verso
una cittadinanza attiva.
- Creare un maggiore legame tra l’orientamento, la formazione professionale e il lavoro, grazie ad una
collaborazione con le aziende del territorio.
- Sinergizzare le attività sul territorio tra i vari Comuni della Città metropolitana e gli altri soggetti presenti sul
territorio al fine di ottenere finanziamenti dai bandi pubblici.
- Favorire l’istituzione di un Forum Giovani per rendere i giovani settimesi protagonisti attivi e partecipi della
vita della loro città anche in collaborazione con le associazioni già esistenti. Educare alla Politica può
contribuire a ridurre le distanze che di sono create negli anni tra i giovani e le istituzioni.
L’obiettivo della Pubblica Amministrazione dovrà essere quello di lavorare per dare ai giovani la possibilità di
essere formati e informati per cogliere le migliori opportunità che il territorio mette a disposizione.
SEMPLICEMENTE PUBBLICA
Per il corretto funzionamento di servizi, controlli, sicurezza, azioni della pubblica amministrazione occorrono
persone che ogni giorno operino nell’interesse della comunità.
Circa duecento persone ogni giorno provvedono alla sicurezza, all’apertura degli asili nido, dell’anagrafe e
dello stato civile; si occupano delle decine di competenze dei Comuni: dalle autorizzazioni commerciali al
controllo e governo del territorio, dalle opere pubbliche all’ambiente, alla scuola, alla formazione.
Ovviamente assicurano anche il funzionamento interno: dal bilancio alla gestione del personale, dagli appalti
alla stipula dei contratti. A questo si aggiunge il fondamentale compito di assicurare il funzionamento degli
organi democratici dalla Giunta al Consiglio Comunale e di garantire l’informazione e l’accoglienza di cittadini
e imprese che si rivolgono al Comune.
La politica ha il compito di tracciare gli indirizzi, assegnare le risorse e le responsabilità. Ai tecnici compete,
in totale autonomia, la gestione e l’organizzazione delle risorse per raggiungere efficacemente gli obiettivi.
Noi cerchiamo di attenerci a questi principi di responsabilità ed è per questo che da molti anni a Settimo Torinese
non esiste più la figura dell’assessore coincidente con la struttura organizzativa degli uffici. Da noi la giunta
è organizzata per progetti e questo aiuta a non confondere i ruoli. Intendiamo riproporre questo modello di
gestione anche per il prossimo mandato con l’obiettivo di garantire ai nostri concittadini un Comune snello ed
efficace con la parte politica capace di ascoltare e di proporre soluzioni e la parte tecnica in grado di aumentare
la propria capacità professionali affinché si affermino gli obiettivi proposti dalla parte politica.
Parte integrante della struttura pubblica settimese è a partire dagli anni ‘60 la partecipazione in forme associative e
in società partecipate; questa esperienza ha consentito alla nostra città di poter realizzare un sistema di
erogazione dei servizi pubblici di qualità e con innovazione costante. Ne costituiscono esempi importanti
edifici come la biblioteca e l’ospedale, piuttosto che opere infrastrutturali quali le reti del gas, del
teleriscaldamento e dei cavidotti per il cablaggio della città.
Il nuovo contesto normativo e i mutati standard di scala per l’efficiente gestione dei servizi pubblici hanno
comportato negli ultimi anni il progressivo ridimensionamento delle società partecipate e la loro parziale
privatizzazione; il mandato amministrativo 2014 – 2019 ha tra i suoi obiettivi il completamento di questo
processo, nell’ottica di conservare il valore delle società pubbliche per l’erogazione di servizi qualitativi ai
cittadini e procedendo invece ove questi standard non possano essere garantiti ad eventuali dismissioni.
Il candidato Sindaco
Fabrizio PUPPO