Vieni a trovarci a Rimini! 57° Amici di Brugg, 22-24 maggio

online su WWW.AIO.IT
ORGANO D’INFORMAZIONE DELL’ASSOCIAZIONE ITALIANA ODONTOIATRI
01
MAGGIO 2014
anno XI
IV Congresso Politico
"Quale formazione per
il dentista di domani ?"
22 Novembre Roma
Focus:
Eletta la nuova squadra
nazionale
Il punto d’incontro per
gli operatori del dentale
Successo per il World
Oral Health Day
BeC s.r.l. - S.P. Teverina Km. 3,600 - 01100 Viterbo - Tel. 0761.393.1 - Fax 0761.393.222 - Poste Italiane SpA - Sped. in A.P. 70% Viterbo - CONTIENE I.P.
Il punto sulla riforma
dello Statuto Enpam
Vuoi incontrare l’esecutivo dell’AIO?
Vieni a trovarci a Rimini!
57° Amici di Brugg, 22-24 maggio 2014
Siamo al padiglione C7, stand 007, corsia 1
In questo numero:
Avanguardia o retroguardia?/L’esito delle elezioni nazionali AIO/Il 3° Congresso politico:
grande visibilità a Roma!/Odontoiatri o diversamente abilitati?/Appunti sulla riforma dello
Statuto Enpam/De Profundis per il concorso/Una settimana di prevenzione globale/Le
attività patrimoniali all’estero/Low cost/AIO eroga crediti ADA CERP/Certificazione ISO
9001 per i corsi ECM/Grande attività in ambito estero/I comunicati
Organico AIO
ESECUTIVO NAZIONALE
Presidente: Pierluigi Delogu
Segretario: Angelo Raffaele Sodano
Tesoriere: Responsabile ECM: Enrico Lai
ORGANO D’INFORMAZIONE
DELL’ASSOCIAZIONE ITALIANA
ODONTOIATRI
Il punto d’incontro per
gli operatori del dentale
Vicepresidente:Fausto Fiorile
Segretario culturale: Marzia Segù
CONSIGLIERI DI PRESIDENZA
Salvatore Caggiula
Maurizio Capuano
Fulvio Gennaro
Graziano Langone
Michelangelo Marino
Gaetano Memeo
Direttore responsabile
Denis Poletto
Giulio Del Mastro
Mauro Sanalitro
Comitato di redazione
COLLEGIO DEI PROBUS VIR
Pierluigi Delogu
Laura Pittau (Presidente)
Angelo Raffaele Sodano
Enrico Lai
Stefano Colasanto
Fausto Fiorile
Generoso Del Piano
Marzia Segù
Guido Ranieri
Redattore Capo
Marcello Masala
Giulio Del Mastro
Antonio Lauretti (S)
Segreteria di redazione
Sebastiano Rosa (S)
Diana Carbonetti
Editore
BeC s.r.l.
S. Teverina km 3,600 - 01100 Viterbo
tel 0761.393.1 - fax 0761.393.222
COLLEGIO DEI REVISORI DEI CONTI
Francesca Ambrogio
Vincenzo Macrì
Pierluigi Martini
Impaginazione
Gisella Benedetti
Stampa
Direttore Responsabile PO:
Giulio Del Mastro
Graffietti Stampati (VT)
Responsabile esteri:
Gerhard Konrad Seeberger
Organo d’Informazione
dell’Associazione Italiana Odontoiatri
Maggio 2014 - Anno XI - n.1
Capo Ufficio Stampa:
Mauro Miserendino
[email protected]
Poste Italiane s.p.a.
Spedizione in A.P. 70% Viterbo
Segretaria organizzativa:
Laura Cavallini
[email protected]
Una copia Euro 0,97
Webmaster www.aio.it:
Gianluca Metello
[email protected]
INFORMATIVA AI LETTORI
Questa rivista Le è stata inviata tramite abbonamento, l’indirizzo in nostro possesso
verrà utilizzato, per l’invio della rivista, per l’invio di altre riviste, per l’inoltro di proposte di
abbonamento, per l’invio di informazioni tecniche e commerciali, nonché per la divulgazione di eventi formativi e promozionali e per la cessione degli stessi a terze aziende
per la medesimefinalità. In ogni momento potrete esercitare i diritti di cui all’art.7 del D.
Lgs 196/2003, e quindi conoscere, ottenere la cancellazione, la rettificazione, l’aggiornamento e l’integrazione dei Vostri dati, nonché opporVi al loro utilizzo per le finalità su
indicate. Qualora venisse esercitato il diritto alla cancellazione lo stesso comporterebbe
il mancato invio della presente rivista. Il titolare del trattamento è B&C srl con sede in
Viterbo, Strada Teverina Km 3.600, nella persona del suo legale rappresentante.
P.O.
Prospettiva Odontoiatrica
ONLINE SU
WWW.AIO.IT
SOMMARIO
4
03
Editoriale
Avanguardia o retroguardia?
Pierluigi Delogu
04
Report Elezioni
07
Congresso Politico
internazionali ADA CERP nei corsi
formativi
Mauro Miserendino
- Eletto il nuovo direttivo nazionale AIO
- Programma politico AIO nazionale
triennio 2014-2016
3° Congresso Aio.
“Riportiamo tutti gli italiani
dal dentista per non tornare indietro
di 30 anni”
Mauro Miserendino
11
Riflessioni
Miopie istituzionali Odontoiatri
Quelli diversamente abilitati…
Angelo Raffaele Sodano
22
12- Enpam: la stesura del nuovo
Statuto!
- Le richieste AIO sullo statuto
Enpam: Consiglio Nazionale ridotto
a un sesto e percorsi botton-up per
regolare la rappresentanza dei fondi
Mauro Miserendino
- L’associazione Italiana Odontoiatri
ttiene la Certificazione ISO 9001
o
per i corsi ECM
25
Promo Eventi
26
EVENTI ECM AIO
12
27ESTERI
27
14
Miopie istituzionali
Il concorso per accedere al corso
di laurea: è l’ora del De profundis?
Due vie differenti di accesso alla
professione
16
AIO ha trasformato la Giornata
Internazionale del 20 marzo in una settimana di prevenzione globale
18
Novità Fiscali
20
27
Le novità del quadro RW:
cosa fare con attività patrimoniali
e finanziarie all’estero
Dott. Umberto Terzuolo
Dott. Alessandro Terzuolo
— Delegazione AIO a ERO Parigi 2014
In primo piano
Low Cost
Fausto Fiorile Vicepresidente AIO
22ECM
Per due anni AIO erogherà i crediti
P.O.
— Incontro all’FDI: Gerhard Seeberger (AIO) Peter
Doig, la Presidentessa ADA, Dr. Maxine Feinberg,
e il Dr. Gary Mc Donald President-elect della
Canadian Dental Association
Wohd
29Comunicati
31
Report dalle sedi
Prospettiva Odontoiatrica
EDITORIALE
5
Avanguardia o retroguardia?
— Pierluigi Delogu
Ci sono momenti nei quali tutto sembra non avere soluzioni e le situazioni si complicano
con prospettive sempre meno
interessanti e sostenibili. La società e i modelli cui siamo abituati sembrano implodere. E’
proprio in queste occasioni che
chi ha una vera visione progettuale può con coraggio contri-
“ avere una nuova
organizzazione
professionale, snella,
efficiente sostenibile,
ma radicata in principi
che, in modo trasparente,
garantiscano
il rapporto fiduciario
medico/paziente. ”
— Pierluigi Delogu
buire a sviluppare nuovi percorsi
(avanguardia), mentre chi subisce le situazioni di crisi e recrimina guardando con nostalgia al
passato o cercando responsabili a cui imputare le colpe della situazione attuale non ha prospettive (retroguardia).
Anche nella professione Odontoiatrica vediamo andare in crisi molti aspetti che fino ad oggi
hanno contribuito alla sua architettura e osserviamo diversi approcci su come affrontare i problemi.
Il sistema formativo vive una
contraddizione nel modello di
accesso che limita fortemen-
P.O.
te l’ingresso di nuovi studenti in
Italia ma, parallelamente, subisce una situazione europea che
sta vedendo numerosi laureati
approdare sul nostro territorio.
Inoltre è organizzato in modo da
fare una selezione molto blanda
durante il corso di studi, con una
premialità per i laureati in corso
(riforma Berlinguer) e inevitabili
effetti sulla motivazione e la determinazione dei professionisti
del futuro.
etiche che salvaguardino la dignità, anche attraverso regole
societarie che diano garanzie ai
pazienti sulla qualità delle cure.
Insomma, fare delle proposte
perseguibili, attraverso anche
dei disegni di legge, che consentano di avere una nuova organizzazione professionale, snella,
efficiente, sostenibile, ma radicata in principi che, in modo trasparente, garantiscano il rapporto fiduciario medico/paziente.
Retroguardia: difendere il sistema attuale con soluzioni difensive che non portano a un risultato ma ad isolarci nel contesto
europeo.
Il Sistema salute non ha una
programmazione strategica su
scala nazionale soprattutto nel
campo della prevenzione in
Odontoiatria. A livello pubblico
questo capitolo viene sempre
più trascurato, con effetti d’impoverimento del potenziale d’intervento ed evidenti segnali di
peggioramento della salute orale nella popolazione.
Avanguardia: nuovo modello di
accesso alla formazione attraverso un sistema realmente basato sul merito, con università italiane organizzate in rete in
modo virtuoso per imporsi, realmente in concorrenza con quelle straniere.
Il Sistema professionale soffre
anch’esso una contraddizione,
compresso tra un’organizzazione ordinistica con regole deontologiche precise, vincolanti e
attività sanitarie con vocazione
commerciale che non soggiacciono ad alcuna regola etica, ma
rispondono alle logiche del mercato e della concorrenza.
Retroguardia: individuare in altri
soggetti la crisi della professione
e del lavoro ravvisando in situazioni di confine la maggiore causa dei problemi professionali.
Avanguardia: utilizzare i nuovi modelli per essere economicamente sostenibili e porre basi
Retroguardia: imputare alla scarsa efficienza del SSN la causa del
mancato raggiungimento dei
Livelli essenziali di assistenza in
Odontoiatria.
Avanguardia: studiare un piano
nazionale, con un’analisi strategica basata su dati certi, che preveda un investimento di risorse
orientate al raggiungimento di
uno o più obiettivi prioritari, con la
prevenzione come asse portante e una programmazione a lunga scadenza. Un progetto che dia
valore al ruolo del pubblico e, al
contempo, valorizzi la rete capillare della libera professione.
Basta con gli spot promozionali
da campagna elettorale!
Prospettiva Odontoiatrica
REPORT ELEZIONI
6
Eletto il nuovo direttivo
nazionale AIO
— Giulio Del Mastro
Al termine di un’Assemblea combattuta, a tratti lacerante, sanguigna e passionale ma sintesi comunque
di estrema democrazia associativa, il 24 novembre 2013 sono stati rinnovati i vertici associativi.
Di seguito diamo conto di una sintesi del programma politico sottoscritto dal nuovo Consiglio di
presidenza; questa la composizione della nuova squadra alla quale auguriamo: Buon Lavoro!
Presidente nazionale:
Pierluigi Delogu
Segretario nazionale:
Raffaele Sodano
Tesoriere nazionale:
Enrico Lai
Vicepresidente nazionale:
Fausto Fiorile
Segretario culturale nazionale:
Marzia Segù
Consiglieri di presidenza:
Salvatore Caggiula
Maurizio Capuano
Fulvio Gennaro
Graziano Langone
Michelangelo Marino
Gaetano Memeo
Denis Poletto
Mauro Sanalitro
Probus Vir effettivi:
Stefano Colasanto
Generoso Del Piano
Marcello Masala
Laura Pittau (Presidente)
Guido Ranieri
Probus Vir supplenti:
Antonio Lauretti
Sebastiano Rosa
Revisori dei conti:
Francesca Ambrogio
Vincenzo Macrì
Pierluigi Martini
Programma
politico AIO
nazionale triennio
2014-2016
OBIETTIVI POLITICI
1. Detraibilità delle spese
Odontoiatriche
Detrazione totale delle spese sanitarie in generale e odontoiatriche in particolare
a. Ribadire la necessità di impedire la detrazione delle spese
sostenute all’estero, in quanto
non verificabili
b. Formulare alcune proposte
alternative o complementari
— Fig 1 L’assemblea nazionale dei delegati AIO - Fig 2 Il tavolo di presidenza - Fig 3 La relazione del presidente, Delogu - Fig 4 La segreteria organizzativa
1
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3
4
P.O.
Prospettiva Odontoiatrica
REPORT ELEZIONI
come il voucher per le prestazioni rivolte alla prevenzione
soprattutto per le fasce di popolazione meno abbienti che
oggi sono quasi un quinto della popolazione totale.
2. Abusivismo.
Elaborare nuove strategie operative su questo tema, focalizzando l’attenzione in maniera decisa
sulla repressione del prestanomismo.
3. C
ontribuzione previdenziale.
Pretendere che le società partecipino alla contribuzione previdenziale in modo egualitario
a quello dei liberi professionisti,
in modo da non creare una dissimmetria intollerabile e insostenibile economicamente per il futuro pensionistico della nostra
categoria. Enpam è, ovviamente, il canale privilegiato per impostare questo punto. Proporre un’ulteriore analisi dei calcoli
attuariali per la quota B in modo
da rivalutare il piano di riforma di
contribuzione proposto dall’Ente per i prossimi anni e far calare il più possibile le aliquote che
potrebbero essere difficilmente
tollerabili, vista la situazione generale. Chiedere che tutti i contri-
7
buenti del fondo libera professione abbiamo stesso trattamento
e doveri nei confronti del fondo,
o in alternativa caratterizzare più
precisamente gli iscritti al fondo
(solo liberi professionisti veri).
4. Società tra professionisti
Comprendere a pieno gli aspetti normativi, fornendo al socio
la modalità corretta per trarre
il massimo beneficio da questa
normativa e proponendo al legislatore integrazioni precipue per
la nostra categoria. Rivedere gli
aspetti normativi che regolamentano tali società, proponendone
forme che siano davvero vantaggiose ai fini della costituzione delle stesse, in modo da garantire un
esercizio della professione affidato e governato da odontoiatri
e non da terzi finanziatori e che
porti ad un modello sgravato da
una fiscalità troppo oppressiva e
più vicina alle esigenze di semplificazione burocratica.
5. Società di capitale.
Richiedere con forza regole certe ed uniformi, sul territorio nazionale, alle società di servizi che
erogano prestazioni odontoiatriche, a partire dalla composizione, ma soprattutto dall’aspetto
di diversificazione dei servizi offerti che non può essere solo di
tipo Odontoiatrico, altrimenti
non potrebbero avere le caratteristiche di società di capitale, definendo i limiti operativi dei direttori sanitari e chiarendo i termini
dell’autorizzazione sanitaria; limitandone, in buona sostanza,
il campo d’azione e le possibilità
di costituzione a norma di legge.
A TUTELA DEL CITTADINO
E DELLA CATEGORIA
6. Incompatibilità nell’esercizio
della professione.
Chiarire, in base alle normative
vigenti, quali figure professionali, inserite nel SSN, siano inconciliabili con la libera professione
odontoiatrica, totalmente o in
parte. Condurre un’indagine nazionale sulla reale distribuzione e
su una quantificazione numerica
di reali incompatibilità tra incarichi pubblici e attività extra moenia e su come si articolano questi
aspetti della professione per contribuire ad una chiara organizzazione del sistema e una corretta
integrazione tra SSN e l’attività libero professionale.
7. Autorizzazione sanitaria.
Stimolare il legislatore su una
possibile modifica dell’art. 8ter
della legge 229/99, al fine di ottenere uniformità di attuazione
sul territorio italiano. Ridiscutere
i termini per l’autorizzazione, eliminando tale obbligo per la libera
professione esercitata non in forma societaria, semplificando l’iter di avviamento dell’attività.
8. Informazione sanitaria.
Condividere un indirizzo uniforme etico e sostenibile sull’informazione sanitaria (pubblicità?)
in odontoiatria, con chiare precisazioni che permettano una linea comune e condivisa su tutto il
territorio nazionale. Intraprendere azioni presso l’antitrust per denunciare forme di evidente ingannevolezza del messaggio e non
rispetto delle norme sulla concorrenza verso tutte le forme aberranti di proposte pubblicitarie.
9.Rappresentanza Odontoiatri
Continuare il percorso che porti ad una piena autonomia ordinistica degli odontoiatri e alla rappresentanza e rappresentatività
degli odontoiatri in ENPAM. Rafforzamento ex lege (e quindi su
base normativa certa) del ruolo
delle CAO e degli organismi de-
— Fig 5 Lo scrutinio delle schede - Fig 6 Il tesoriere Lai, in assetto ‘antisommossa’... - Fig 7 Volti sorridenti alla fine dei lavori - Fig 8 I componenti del nuovo CDP
5
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7
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P.O.
Prospettiva Odontoiatrica
REPORT ELEZIONI
8
legati al corretto mantenimento
degli Albi.
10. Specialisti in chirurgia maxillo facciale.
Vigilare sull’eventuale esistenza
sul territorio di specialisti in CMF
che esercitino l’odontoiatria, eludendo la legge. Proporre un’indagine a livello nazionale sulle
strutture di Chirurgia Maxillo Facciale che erogano prestazioni di
tipo Odontoiatrico e sulla loro tipologia di organizzazione operativa. Tale punto andrebbe verificato anche per le prestazioni di
assoluta pertinenza odontoiatrica espletate all’interno degli istituti Universitari ed Ospedalieri.
11. Convenzionati esterni (medici o strutture che hanno una convenzione con il SSN per erogare
prestazioni Odontoiatriche)
Sollecitare un chiarimento sulla reale situazione numerica e
distributiva degli esercenti e/o
le società titolari della convenzione, oltre alla loro prospettiva
di durata, onde avere un quadro
chiaro soprattutto ai fini previdenziali, vista la sofferenza del
fondo dei convenzionati esterni.
12. Attività Esteri
Costituzione di un team operativo per le attività in campo internazionale che segua in modo continuo e qualificato nel tempo i vari
organismi di politica odontoiatrica come l’FDI e il CED. Inoltre, stimolare la vocazione internazionale di AIO attraverso ulteriori
gemellaggi con società odontoiatriche straniere.
OBIETTIVI FORMATIVI
1. ECM
Individuazione dei bisogni formativi richiesti dai soci, e piano
formativo conseguente. Produrre dossier formativi standard
da integrare con le variabilità individuali tipiche della libera professione. Valutare la possibilità di
incentivi per chi segue correttamente la normativa sulla formazione continua e richiedere con
forza la completa detraibilità delle spese sostenute per adempiere a tale obbligo professionale.
Puntare su piani formativi di re-
P.O.
spiro nazionale con finalità sociali come la formazione sulla prevenzione e che queste attività
possano avere un valore di crediti maggiore. Potenziare l’opera della consulta dei relatori AIO.
12. Regole ECM
Richiedere con determinazione
una regolamentazione chiara del
sistema ECM, con regole certe e
database dei crediti riconoscibile e consultabile. Vigilare affinché i crediti formativi conseguiti riguardino indipendentemente
i due ambiti professionali: i doppi iscritti devono ottenere crediti
per entrambe le professioni.
3. Esame di Stato.
Richiederne la riforma per un
accesso alla professione uniforme e coerente nell’interesse
della salute dei cittadini. Regolamentare l’accesso all’esercizio
della professione per i laureati in
altri stati in modo che non ci siano situazioni di disparità a sfavore dei laureati in Italia e che si
implementino i sistemi di controllo dei percorsi formativi, introducendo anche dei requisiti generali per l’ammissione alla
professione odontoiatrica in Italia, quali, ad esempio, un certificato di conoscenza appropriata
della lingua Italiana.
4. Corsi di laurea nella UE.
Richiedere che la legislazione europea chiarisca in maniera univoca una regolamentazione comune dei CLOPD che eviti
la presenza di sistemi formativi
differenti, magari basati su criteri non meritocratici.
5. Accesso all’attività professionale per i giovani laureati. Piano AIO
Proposta di un corso AIO per l’accesso alla professione dei nuovi
laureati. Favorire l’affiancamento
ai soci AIO dei neolaurati (potrebbe essere sviluppato un percorso formativo con crediti). Favorire tutte le forme di finanziamento
e sostegno per l’inserimento dei
neolaureati nell’attività lavorativa
con sistemi in cui AIO faccia da
protagonista attivo nella proposta formativa e di avviamento alla
pratica professionale
6. Campagna stampa popolazione
Continuare con tutte le iniziative
rivolte alle campagne di sensibilizzazione della popolazione verso il ruolo positivo degli odontoiatri sulla prevenzione della salute
orale, benessere sanitario della società e contenimento della
spesa. Proporre uno screening
(su base volontaria) per ottenere una valutazione epidemiologica della salute orale dei cittadini italiani.
7. Concorsi SSN
Accesso degli odontoiatri nei
concorsi di I e II livello del SSN
senza la necessità di una specializzazione, atteso che la laurea in
odontoiatria è già una laurea specialistica.
OBIETTIVI ORGANIZZATIVI E
DI COMUNICAZIONE
1. Crescita associativa
Azione strutturata per la crescita
del numero di sedi AIO sul territorio nazionale e indagine sulle esigenze dei colleghi per predisporre
nuovi servizi ad hoc rivolti ai soci.
2. Scuola quadri provinciale e
nazionale
Azioni per individuare la classe dirigente AIO del futuro, ricercando e stimolando la nascita di figure nuove all’interno dei direttivi
provinciali. Strutturazione della
sede nazionale attraverso un potenziamento dell’Ufficio Stampa, di quello Legale e delle attività di segreteria. Formazione dei
quadri in merito al lavoro in team,
onde meglio conoscere obiettivi e azioni da intraprendere, e in
ambito di organizzazione delle
sedi locali (ad esempio immagine, aspetti fiscali, aspetti di marketing sul territorio con coordinamento nazionale).
3. Immagine nazionale
Rendere sempre più riconoscibile ed uniforme l’immagine di AIO
verso l’esterno per rafforzare la
credibilità e l’autorevolezza dei
messaggi politici e organizzativi.
4. Ufficio Legale AIO
Costituire un supporto legale stabile tramite una rete di professionisti altamente qualificati sulle
normative e tutti gli aspetti inerenti la nostra professione, garan-
tendo così un costante controllo
a livello nazionale ed estero.
5. Ufficio Stampa
Integrare ed espandere l’attività
dell’ufficio stampa AIO con la costituzione di un comitato di redazione che provveda alla gestione
editoriale del portale AIO per le
varie aree tematiche e che si integri con il Redattore di PO per
un’uniforme e coerente informazione verso l’esterno. Potenziamento delle varie derivazioni
del sito AIO: dai siti provinciali ai
siti per ogni singolo socio AIO.
6.Sponsor e partner
Costituire un team operativo che
si occupi di stipulare e seguire
contratti di partnership, con forme di convenzione che possano portare dei vantaggi agli associati, in modo da poter avere
un’ulteriore motivazione ad iscriversi all’associazione. Rafforzare
il rapporto con UNIDI impostato in questi ultimi anni, con ottime prospettive di collaborazione
in Italia e a livello internazionale.
7. Rapporti con altre associazioni
Sviluppare ed estendere i rapporti con le altre associazioni Odontoiatriche per intraprendere eventuali percorsi comuni su temi che
possono essere arricchiti dall’unione di diverse componenti. Da
continuare quindi il percorso intrapreso dal Tavolo del Dentale e
da altre iniziative di confronto tra
Ordine, Associazioni di categoria,
Università e rappresentanti delle
società Scientifiche. Ampliare le
relazioni per stimolare la collaborazione con associazioni e sindacati medici di riferimento come
MMG, Pediatri, Otorino, Cardiologi e altri per intraprendere percorsi complementari nelle iniziative di prevenzione odontoiatrica.
Siamo sicuri che questi punti siano condivisi e rispecchino la visione politica di AIO, che si è molto ben caratterizzata negli ultimi
anni e che consente di continuare un percorso rivolto ad una modernizzazione della professione
con ben saldi gli obiettivi di etica, qualità e sostenibilità sviluppati nei recenti congressi politici.
Prospettiva Odontoiatrica
CONGRESSO POLITICO
9
3° Congresso Aio.
“Riportiamo tutti gli italiani
dal dentista per non tornare
indietro di 30 anni”
— Mauro Miserendino
Il presidente Delogu lancia
l’allarme: “Dal 2009 è
raddoppiato il numero di
persone che non viene più
nei nostri studi perché pensa
che siamo cari e rinuncia al
dentista o si rivolge al low
cost. Per noi il rischio è di
perdere definitivamente questi
pazienti, per loro è di tornare a
condizioni di 30 anni fa”. E per
farlo l’associazione propone
di partire dalla prevenzione
sui bambini. Lanciata anche la
Carta sugli stili di vita.
“I 55 mila dentisti italiani possono aiutare i bambini in età scolare che oggi vivono sulla loro pelle
i guasti della crisi. Infatti potrebbero offrire 2,4 milioni in più di
prestazioni di prevenzione che
si traducono in milioni di prestazioni di cura in meno negli anni
successivi”. Questa la proposta
rilanciata al 3° Congresso poli-
tico dell’Associazione Italiana
Odontoiatri dal presidente AIO
Pierluigi Delogu che ripropone
la strategia sociale del sindacato in risposta alle statistiche rese
note all’Expo d’autunno in questi giorni. I dati diffusi nell’evento del Collegio dei docenti sono
gravi: nell’ultimo quinquennio è
cresciuta del 15% l’incidenza della carie, che oggi colpisce 120
mila piccoli entro i 4 anni e 250
mila tra i ragazzini di 12 anni.
“La sigillatura - spiega Delogu
- previene molte di quelle 250
mila infezioni; se, come ho proposto, 96 milioni del fondo sanitario nazionale intervenissero
a coprire le sigillature dei molari in tutti i 600 mila figli di famiglie con reddito Isee inferiore a
8 mila euro annui lordi, farebbero un salto di qualità la vita dei pazienti, l’odontoiatra che si ritroverebbe degli “assistiti” in più, e
la sanità pubblica sarebbe affiancata nel difficile compito da una
rete di presidi di massima affidabilità e qualità”.
“È una questione - continua Delogu - che va affrontata con le
istituzioni. Andare dal dentista
di fiducia anziché in un centro
low cost vuol dire risparmiare.
Perché si viene seguiti nel tempo e in anni i costi sostenuti si
ammortizzano; perché si fa più
prevenzione; perché il dentista
di fiducia fa più attenzione alla
qualità dei materiali che nel tempo paga; perché si è più seguiti anche per le altre patologie. È
questo il tema del congresso
che non a caso abbiamo intitolato “Odontoiatria a km zero”.
“Nel 2009 - specifica Delogu l’AIO, a differenza di altri sindacati professionali, non firmò il patto
sulle tariffe sociali con il Governo, che comportava ribassi del
20% in media su estrazioni, otturazioni, corone, dentiere. Una
scelta che per noi resta giusta”.
Per il leader Aio “si tratta delle
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6
P.O.
— Fig 1 La folta platea
del congresso politico
Fig 2 L’introduzione dei lavori
da parte del presidente Delogu…
Fig 3… e di Mauro Sanalitro
Fig 4 Graziano Langone
Fig 5/6 Umberto e Alessandro Terzuolo
Prospettiva Odontoiatrica
CONGRESSO POLITICO
10
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nostre prestazioni più praticate,
quelle su cui viviamo e sulle quali reinvestiamo.
Nell’interesse dei pazienti oltre
un certo margine non possiamo comprimere i costi (di tecnologia, materiali, ore lavoro del
personale) né possiamo scegliere solo noi dentisti al posto
di chi lavora con noi”. Ma come
fare per invertire la rotta? Per l’Aio
la risposta è semplice: “Prevenzione”, a partire dai più giovani.
Durante i lavori congressuali è
stata presentata anche la ‘Carta
sugli stili di vita’, un patto a tre
dentista-cittadino-medico. Negli ultimi 5 anni la crisi ha portato un ulteriore crollo delle presenze negli studi dentistici. Nel
2010 veniva il 40% degli italiani,
nel 2012 la percentuale è scesa
di un altro 10%. Risultato?
“Nel 2012 abbiamo riscontrato
in Sardegna tasche parodontali
fino a 5 volte più profonde negli
adulti e cavità cariose fino a 3 volte più ampie in adulti e bambini.
Molti danni non si possono più
rimediare se non ricostruendo
le arcate con spese ingenti. Noi
P.O.
vogliamo che la gente non arrivi a questo punto”, dice Gerhard
Seeberger past president e responsabile esteri AIO. “I problemi dell’Italia sono condivisi con
il resto del Sud Europa.
La Fédération Dentaire Internationale indica la prevenzione come obiettivo generale dei
dentisti del mondo. Noi – dice
Seeberger - abbiamo un ruolo
nel curare le patologie orali dei
nostri pazienti ma vogliamo arrivare prima.
Chiediamo ai medici di famiglia
di spedirci più spesso i pazienti se ravvisano accanto a una patologia sistemica un problema
orale. Il costo della prevenzione dal dentista può non essere
un problema. A patto di costruire un rapporto fiduciario dentista-cittadino”. Per dare seguito a
queste parole, come presidente dell’European Regional Organization della FDI, Seeberger
ha elaborato un questionario Your Personal Health Improvement Card - che dentista, cittadino e medico di famiglia possono
condividere: un cartoncino alle-
3
6
gabile a riviste, o scaricabile al
computer dal sito www.aio.it .
Nella prima facciata ci sono tre
riquadri: il primo con le informazioni di base (sesso, età, peso,
altezza, circonferenza alla vita,
criteri per il calcolo “a casa” del
body mass index); il secondo
con i dati biometrici (BMI, glicemia, colesterolo, pressione sanguigna, stato dei denti etc); il terzo riquadro contiene il “patto”
in cui il paziente del dentista si
impegna a migliorare entro un
tempo concordato un parametro prescelto. Sul retro è la Carta
sugli stili di vita: il paziente inserisce dati sul ruolo di frutta e vegetali sulla propria dieta, la pratica di
attività fisica, l’uso di tabacco, di
alcol, la quantità d’acqua al giorno; e li confronta con i benchmark ottimali. L’ultimo riquadro
contiene il patto dentista-paziente su quali stili di vita migliorare ed
entro quanto. AIO sta studiando
un’applicazione della carta per
smartphone e tablet in vista di
una condivisione on line e non
solo cartacea del documento tra
professionisti e cittadino.
— Fig 1 L’avvocato Giungato
e Sebastiano Rosa
Fig 2 Raffaele Sodano
Fig 3 Gerhard Seeberger
Fig 4 I partecipanti alla
Tavola Rotonda conclusiva
Fig 5 Fausto Fiorile
Fig 6 Mauro Miserendino,
coordinatore dei lavori
Fig 7 Marialice Boldi, presidente AIDI
Fig 8 Laura Filippucci di Altroconsumo
Prospettiva Odontoiatrica
RIFLESSIONI
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Miopie istituzionali
Odontoiatri
Quelli diversamente abilitati…
— Angelo Raffaele Sodano
Il panorama dell’attenzione che
ci viene riservata, a 30 anni dalla nostra nascita, è davvero deprimente.
Due storie sono qui a testimoniarlo, ce ne siamo occupati e ne
abbiamo dato risalto sul sito: emblema della scarsa conoscenza
delle figure abilitate all’esercizio
della professione di odontoiatra l’una, dei rischi di cannibalizzazione delle professioni l’altra.
Storie accomunate da un beffardo comune denominatore: entrambe sono state acriticamente
“ri-lanciate” da quell’Istituzione
ordinistica, organismo ausiliario
dello Stato, che più di ogni Altro
è tenuta alla vigilanza
Il concorso in Finanza
Non c’è ancora spazio per odontoiatri che vogliano esercitare
l’odontoiatria? Il paradosso s’impone dopo la vicenda accaduta nelle passate settimane. La
Fnomceo ha pubblicato un bando di concorso della GdF per figure mediche interne da convenzionare.
Ebbene, ai lotti 10 e 27, per esercitare le prestazioni odontoiatriche venivano richiesti laureati
in Medicina iscritti all’Ordine dei
Medici e specialisti in odontostomatologia. Il bando rivela che chi
lo ha scritto conosceva i percorsi di studio, inclusi quelli alternativi alla laurea in odontoiatria, non
contemplata.
Come segretario AIO ho scritto al presidente FNOMCeO e al
Presidente dell’OMCeO Napoli: «L’omissione della laurea in
odontoiatria “rappresenta non
P.O.
solo una pregiudiziale giuridicamente rilevante, quanto un vulnus per qualche migliaio dei vostri iscritti.
Dopo le verifiche del caso, Vi prego di voler intervenire presso le
Amministrazioni competenti per
il blocco e la modifica del bando
di cui all’oggetto”».
Poi, intervistato dal portale Odontoiatria 33 ho cercato di spiegare
- se ce ne fosse bisogno!!! - la discriminazione che si produce a
causa di questo bando per oltre
23 mila laureati in odontoiatria
http://vistodafuori.odontoiatria33.it/aaa-la-finanza-cerca-un-odontostomatologo-per-una-collaborazione-mentre-gli-odontoiatri-rimangono-cercati-solo-per-controlli/)
Per tutta risposta, il bando è
scomparso dal sito Fnomceo
dove si trovava al link www.
fnomceo.it/fnomceo/showArticolo.2puntOT?id=112351 (ma
si può rintracciare su www.gdf.
it/GdF/it/Bandi_di_gara/Acquisizione_di_beni_e_servizi/
Accentrata/Anno_2014/info523243869.html ) . Ma questo ritiro in buon ordine nella sostanza non cambia molto.
La Finanza non ha fatto né meglio né peggio di quanto hanno
fatto Asl & C in passato. Emblematico il caso del bando INAIL di
che ammetteva in convenzione
figure non abilitate a svolgere l’odontoiatria, anche se poi, sollecitato dalle richieste di modifica
del collega Fausto Fiorile, INAIL
ha compreso l’errore. Mi chiedo:
a chi tocca rincorrere tutti coloro
che, sbagliando in buona fede,
costringono a ricorrere alla carta
bollata per rivendicare diritti che
dovrebbero essere consentiti di
default?
Gli ordini professionali, a mio
avviso, avrebbero il privilegio di
dialogare dall’alto di un riconosciuto e più spendibile ruolo istituzionale.
Nel caso specifico, riterrei necessario un intervento della Federazione, non fosse altro per riparare alla leggerezza con cui ha
dato una notizia di servizio frustrante per quella quota di iscritti
“diversamente abilitata”.
.
Il Corso di Perfezionamento
“Occlusione e Postura”
— Angelo Raffaele Sodano
Il Bollettino dell’Ordine dei Medici di Napoli, nel numero di Aprile,
ha pubblicizzato questo Corso
di Perfezionamento; tra le figure professionali che possono
accedere all’iscrizione c’è quella dell’Igienista Dentale.
La stranezza che evidenzio, non
volendo e potendo entrare nel
merito delle scelte accademiche, è l’opportunità che si veicoli un’informazione pubblicitaria
siffatta soprattutto in considerazione e rispetto dell’impegno
della CAO nazionale e delle Associazioni di categoria in merito a competenze, l’anestesia, ad
esempio, e autonomia dell’esercizio professionale degli ID:
rischiamo di aggiungere confusione a quegli stessi Uffici ministeriali che spesso vengono
interrogati e che su precedenti
del genere potrebbero erroneamente indirizzare risposte.
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RIFLESSIONI
12
Enpam:
la stesura del nuovo Statuto!
Intervista ad Angelo Raffaele Sodano, presidente della
Consulta Enpam quota B libera professione
— Mauro Miserendino
La riforma dello Statuto dell’ENPAM un percorso che parte da
lontano, su PO ce ne siamo già
occupati 2 volte negli ultimi 3
anni. Si, in effetti il primum movens è stato il questionario inviato
ai Sindacati nel Luglio del 2011, cui
AIO ha risposto motivando le proprie posizioni in merito ai 9 quesiti, 3 per ciascun ambito di mission della Fondazione: Funzione
Istituzionale, Struttura previdenziale e Struttura organizzativa. Il
passaggio successivo è stato il comunicato di Ottobre 2012 con cui
la commissione consiliare per lo
Statuto tracciava, oserei dire, le linee guida da cui è nata la Bozza
discussa lo scorso 16 Aprile, in riunione congiunta con quasi tutti i
Sindacati Medici.
Al di là del comunicato scaturito, quali le impressioni sulla riunione?
Un limite metodologico che ho
evidenziato anche durante il confronto nasce, a mio parere, sia
dalla mancata condivisione delle risposte di tutti Sindacati, sia dal
fatto che si e’ evidenziato come in
pochi abbiano risposto al questionario, forse sufficientemente paghi dal lavoro della commissione
riforma... Un dato sottolineato a
più voci mi è sembrato il sovrannumero dei rappresentanti in Consiglio Nazionale oltre allo sforzo
di consentire un maggiore pluralismo delle rappresentanze; in
merito, mi fa piacere sottolineare l’ingresso della rappresentanza
odontoiatrica.
La bozza prevede anche la nascita dell’Osservatorio dei giovani e
dei pensionati in seno al CN, ci dai
la tua opinione?
In cinque Regioni italiane ho rileP.O.
vato come la data di nascita dei
Presidenti d’Ordine abbia una forbice tra il 1930 e il 1955: pensionati
e pensionandi potrebbero ritenersi già ben rappresentati!
Noi auspicheremmo l’introduzione del principio che consenta
l’attribuzione di cariche ed incarichi ai soli iscritti attivi: solo se tale
principio passasse avrebbe senso
l’Osservatorio dei Pensionati!
E la quota di membri eletti in CN?
La bozza prevede che il CdA ne stabilisca modalità e procedure con
apposito Regolamento. Semplificando: 10 diverse rappresentanze
categoriali saranno rappresentate
da membri eletti in base ad una pesatura che tenga conto di contributi, prestazioni e patrimonio attribuiti alle diverse gestioni, dati che
si evincono dai bilanci e dai flussi
economici relativi. Tra i dati emersi proprio sulle pesature c’è quello
della rappresentanza odontoiatrica: nel calcolo, gli iscritti “doppio
albo” sono separati dagli iscritti al
solo albo odontoiatri; non credo si
tratti di lungimiranza quanto di un
segnale “difensivo”, anche se questo fa nascere alcune domande…
Visto che saranno odontoiatri un
vicepresidente e il 10% dei membri
del CN, al netto degli eletti, si vuole
forse anche qui applicare la regola
doppio/singolo albo?
Vuoi vedere che l’ENPAM sarà più
lungimirante del sistema ordinistico - dove non si è ancora visto un
laureato in odontoiatra Presidente
- e che in seno al Nostro Ente previdenziale riusciremo in appena 30
anni ad avere un’autonoma rappresentanza al vertice?...
— Mauro Miserendino
L’ipotetico scenario di distribuzione
della rappresentanza nell’ente
di previdenza medici
La frazione C, i componenti del
Consiglio Nazionale da eleggere in un auspicato election day,
è frutto di un complesso meccanismo di “pesatura” che siamo in
grado, a grandi linee, di tracciare:
è stato dettagliatamente illustrato dal Presidente Oliveti durante
l’incontro con le rappresentanze sindacali. Le categorie rappre-
sentate sono 10: di queste, raggiungono il quorum dell’1% per
avere diritto ad esprimere un candidato solo 8. I componenti eletti,
poi, convergono ad esprimere la
rappresentanza in capo ai 4 Fondi (ad oggi la Quota A non è rappresentata ma, work in progress,
potrebbe esserlo); le discriminanti ed il valore percentuale attribui-
to per “pesare” la rappresentanza
sono così ripartite: contributi 50%
del valore, patrimonio attribuito
33%, prestazioni erogate 16,66%.
In numeri ed uomini questo si traduce in: Fondo della Medicina
Generale 32, Fondo della libera
professione 13, Fondo della specialistica ambulatoriale 9, Fondo
dei Convenzionati esterni 2.
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Le richieste AIO sullo statuto Enpam:
Consiglio Nazionale ridotto a un sesto
e percorsi bottom-up per regolare
la rappresentanza dei fondi
— Mauro Miserendino
Grande plauso alla dirigenza dell’Enpam per aver determinato la rappresentanza degli
odontoiatri nel Consiglio Nazionale, ma l’Associazione Italiana Odontoiatri, chiamata ad
esprimere il proprio giudizio sulla riforma degli organi dell’ente
previdenziale, chiede ora modifiche statutarie che guardino
al futuro: abbattere da 171 a 23 i
membri nello stesso CN, non accettare l’ingresso di altre professioni sanitarie nell’ente, consentire l’accesso ai verbali del CdA e
alle registrazioni delle sedute assembleari, tagliare un vicepresidente, eleggere gli organismi di
governo solo con contribuenti
attivi e condizionare l’esistenza
degli Osservatori - in particolare
di quello dei pensionati - all’effettiva necessità di rappresentare le categorie, attraverso un’elezione diretta dei contribuenti.
Accanto a queste richieste AIO
ha presentato un documento
politico alla Fondazione in cui si
chiede che non sia il solo CdA a
scrivere il regolamento relativo
alle procedure elettive di Consiglio Nazionale, Consulte e Osservatori. Tale aspetto va infatti condiviso dalle associazioni
di categoria e deve tener conto delle dinamiche demografiche ed economiche dei fondi
con meccanismi premiali in relazione alla maggior “virtuosità”
del Fondo.
Gli elementi del documento politico sono ripresi in toto dagli
emendamenti dall’Associazione, che riportiamo di seguito:
Rappresentanza complessiva
AIO non condivide l’articolo 3
P.O.
che prefigura l’adesione di altre
professioni sanitarie all’Enpam:
“Confliggerebbe con la nostra
natura giuridica, favorirebbe l’omologazione e la confusione dei
ruoli che desideriamo siano differenziati. Tale apertura, anche
con gestione separata, porterebbe una forte rappresentanza delle parti annesse nei vari organi collegiali, che andrebbe a
detrimento delle scelte che desideriamo riguardino solo medici e odontoiatri, principali pilastri
di un patrimonio di cui nessun
altro ha il diritto di fruire. L’allargamento della base darebbe poi
alla Fondazione una connotazione sociale, che favorirebbe
controlli e scelte promossi da organi dello Stato”.
Riduzione del consiglio
nazionale
AIO propone (articolo 11 comma 1) di ridurre i presidenti di Ordine provinciale ai soli 21 coordinatori regionali con l’aggiunta di
due presidenti CAO eletti dall’assemblea nazionale delle Commissioni Albo in Fnomceo. “In un
periodo storico che dovrebbe
essere caratterizzato dal risparmio in tutti i comparti, un consiglio nazionale di 106 presidenti di Ordine, 10 presidenti CAO
e 58 componenti da eleggere
tra gli iscritti contribuenti alle gestioni previdenziali risulta pletorico tanto da non consentire una
puntuale ed accurata disamina
degli argomenti all’odg; costosissimo, visto l’ammontare dei
gettoni di presenza previsti; farragginoso perché l’inserimento di ulteriori componenti, oltre
a quelli Ordinistici, prevede ele-
zioni secondo procedure e modalità che si delega il CdA di definire”.
Pensionati e giovani
Enpam prevede all’articolo 12 l’istituzione sia di un Osservatorio
Giovani, che formuli proposte
sul futuro, sia di un Osservatorio Pensionati, per monitorare gli andamenti previdenziali, entrambi di 5 membri, 3 eletti
dal consiglio nazionale, uno dal
Cda e uno indicato dal presidente; i due collegi partecipano alle
riunioni del consiglio nazionale senza diritto di voto. Per AIO
i cinque “giovani” andrebbero
tutti eletti direttamente dai contribuenti (come le consulte) uno
per ogni macroarea del territorio nazionale.
Sull’Osservatorio Pensionati invece AIO ritiene che tale organismo non vada istituito perché
pleonastico.
Trasparenza
La presenza di due vicepresidenti oltre ad un aggravio delle spese
potrebbe generare conflittualità
e confusione di ruoli: all’articolo
20 comma 1, AIO propone pertanto la nomina di un solo vicepresidente. E chiede per i componenti del Consiglio nazionale
la possibilità di accedere alle registrazioni delle sedute del Consiglio nazionale (file conservati
a cura del Direttore Generale) e
dei verbali delle riunioni CdA (articolo 17 comma 9). Sollecita infine riflessioni sull’opportunità
di una maggior rappresentanza
femminile e di introdurre il divieto al cumulo di cariche ed incarichi intra ed extra Ente.
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Il concorso per accedere al corso
di laurea: è l’ora del De profundis?
Due vie differenti di accesso alla professione
— Angelo Raffaele Sodano
Non piace più l’applicazione del
numero programmato in Italia
così come lo conosciamo: genera ricorsismo e rifugio all’estero, per chi vuole e può permetterselo; parecchi parlano di
un’evoluzione verso il modello francese, che potete valutare
nel box a fianco.
Chiara la necessità di dover intervenire. Per la pletora - in Italia il rapporto tra esercenti e cittadini è 1/1000, a fronte di quello
ottimale di 1/2000 – e per i deficit in tema di formazione: le università, italiane o estere, stentano a formare operatori in grado
di affacciarsi alla professione in
modo adeguato. PO ha voluto
intervistare due diretti interessati dall’argomento, pur nell’anonimato, entrambi studenti iscritti
ad odontoiatria: uno in Italia (per
quanto fuori sede) e uno all’estero. Il quadro che emerge fa riflettere.
MODELLO FRANCESE
Per l’accesso al primo anno di medicina ed odontoiatria chiamato
PACES - première année comune aux études de santé - è sufficiente
mandare la richiesta d’iscrizione all’università. Alla fine di questo primo
anno,lostudentedovràaffrontareunconcorso(sempreincomune)con
numerus clausus che è paragonabile, in termine percentuale, a quello
italiano; in funzione del risultato della graduatoria e dei posti disponibile
sia in M che in O potrà scegliere uno o l’altro (se ben classificato). Dopo
il concorso, che può si tentare soltanto 2 volte (una terza su deroga), si
entra direttamente al secondo anno di M o di O.
domande per materia (ad es.
l’aumento di quelle di logica
a scapito di quelle di cultura
generale) che il MIUR effettua di
anno in anno per ottimizzare il
concorso. Inoltre, le domande
non sono adeguate alla
valutazione della preparazione
di uno studente neodiplomato.
∞STUDENTE IN SPAGNA:
∞STUDENTE IN ITALIA:
Anno di nascita: 1989
Iscritto al 4° anno
Anno di nascita: 1991
Iscritto al 3° anno
In quale Università studi?
∞UEM (Universidad Europea
de Madrid, attualmente di
Valencia UEV)
∞Un’Università del nord Italia,
anche se sono fuori sede
La tua opinione sul concorso
a cui hai partecipato
∞Un concorso molto
P.O.
formativo che aiuta ad
apprezzare, attraverso teoria e
pratica, la futura professione.
∞
Il concorso non verifica le
conoscenze dei partecipanti.
Una prova a quiz con 80
domande non è sufficiente
a dimostrare e verificare le
conoscenze di un ragazzo su
così tante materie. Questo
è testimoniato dal continuo
cambio del numero di
Quanto costa, all inclusive,
studiare lontano da casa?
∞Il costo complessivo
più possibilità di rientrare in
Italia, se non dopo la laurea.
Inoltre, anche la lingua è un
problema perché spesso capita
di non ricordare alcune parole
in italiano ed è necessario
un continuo adattamento a
condizioni diverse dalle nostre
∞Torno nella mia città natale per
le vacanze natalizie, per Pasqua non sempre… - e ad agosto.
(alloggio, rette universitarie,
vitto, utenze ed altro) è pari a
25.000 – 30.000 € l’anno.
Che valutazione dai alla
didattica e, in complesso, a
quanto è collegato al corso di
laurea che frequenti?
∞Il mantenimento costa alla
∞Del corso di laurea spagnolo
mia famiglia circa 3.000 € di
affitto all’anno per una camera,
2.000 € di tasse universitarie e
altre spese, per un totale di circa
9.000 € annui.
sono soddisfatto: già da
studente sono stato messo
nelle condizioni di praticare in
prima persona tutte le attività
inerenti l’odontoiatria.
Altri problemi legati
agli studi come ‘emigrante’?
Sono sufficientemente
soddisfatto del mio corso
di laurea. Assegnerei un
punteggio di 8/9 per la teoria
e 4 per la pratica su un totale di
10 punti.
∞Ho iniziato a studiare
all’estero per il sistema italiano
sbagliato e, ormai, non ho
∞
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RIFLESSIONI
A mio avviso, troppo poco
spazio e tempo sono dedicati
alle esercitazioni pratiche.
Quanta importanza ha la parte
clinica nel vostro corso?
Quali i limiti, le lacune e i pregi?
∞La parte pratica è centrata
un pò su tutti gli ambiti
dell’odontoiatria. Di lacune non
ne ravvedo mentre i pregi sono
moltissimi; iniziamo a esercitare
su paziente già dall’inizio del
4° anno, sotto controllo di un
supervisore che ci guida in
modo attento e scrupoloso.
∞Nei tre anni di odontoiatria ho
svolto diversi esami obiettivi, 1
anestesia, preso delle impronte
dentarie.
Quali aspettative
professionali avete?
∞Voglio laurearmi al più presto
e iniziare ad esercitare la mia
professione con dignità,
scrupolosità e preparazione
adeguata.
P.O.
15
∞Vorrei aprire uno studio
da solo o, meglio, farlo
associandomi con altri colleghi.
Immagino che questa sia la
miglior cosa da fare, sia per la
concorrenza nella professione
e sia per l’opportunità di offrire
un’assistenza sanitaria più
completa al paziente.
Lo studente rimasto in Italia, al
termine dell’intervista, ha tenuto a sottolineare alcuni argomenti interessanti che riportiamo.
Perché solo in Italia c’è un problema di pletora che non esiste
negli altri stati europei?
La mia opinione è che ci sia una
grave carenza istituzionale dietro questo problema, con l’assenza di una normativa che
regoli il rapporto odontoiatri/
pazienti. Quanto alla formazione, la carenza nelle Università
italiane è da attribuirsi ad un approccio molto teorico e poco
pratico.
Il neolaureato affronta ex novo
un percorso di apprendimento di tutte le procedure che gli
permettono di curare il paziente, e questo costringe ad una
vera e propria “elemosina” del
lavoro:
nell’impossibilità di avviare uno
studio proprio - per le poche
competenze - la maggior parte di noi si ritrova a chiedere di
essere assunto, sottopagato,
nella speranza di imparare la
professione.
La soluzione potrebbe essere
l’obbligo, per le varie sedi universitarie, di far eseguire ad
ogni studente un numero minimo di procedure cliniche (ad
esempio 50), parallelamente all’esame che si deve sostenere. Il tutto garantito da una
commissione, anche locale,
che faccia però riferimento a
standard nazionali.
Dovrebbe essere prevista anche l’applicazione di sanzioni
(sul bilancio o sul numero dei
posti disponibili per l’anno successivo) per le Università che
non garantiscano allo studente una valida formazione professionale, teorica e pratica.
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AIO ha trasformato la Giornata
Internazionale del 20 marzo in una
settimana di prevenzione globale
— Mauro Miserendino
IL SETTIMO WORLD ORAL HEALTH DAY, UN’OCCASIONE PER FARE
DELL’ODONTOIATRA UN PRESIDIO FONDAMENTALE DEL TERRITORIO
Il 20 marzo è giunto al 7° appuntamento la Giornata Internazionale per la Promozione della Salute Orale indetta in tutto il mondo
da Fédération Dentaire Internationale che per partner in Italia
ha scelto l’Associazione Italiana
Odontoiatri. Come l’anno scorso, più dell’anno scorso, le sedi
provinciali hanno organizzato
eventi e occasioni per avvicinare
i cittadini nell’arco della settimana tra il 17 e il 23 marzo. I soci AIO
iscritti in un elenco ad hoc hanno visitato i pazienti gratuitamente nei propri studi o in ambulatori
messi a disposizione da strutture di cura, e nel week-end 22-23
marzo hanno allestito stand nelle piazze e nei centri commerciali
per incontri pubblici con istituzioni e cittadini. Il 20 a Roma alla Camera i vertici AIO hanno incontrato le Istituzioni per spiegare la loro
strategia. Vale la pena riepilogare
che cosa ha dedicato l’Associazione alla prevenzione quest’ultimo anno. Di prevenzione ce n’è
una sola - A novembre 2012 portando i ragionamenti AIO al tavolo ministeriale il Presidente Pierluigi Delogu ha dato un contributo
importante alla stesura delle Linee guida nazionali di prevenzione odontoiatrica per tutte le età.
Sulla base delle Linee guida sono
stati formati nel 2013 migliaia di
odontoiatri da docenti AIO, e altre
migliaia arriveranno quest’anno.
L’obiettivo è far sì che il dentista si
riprenda il suo ruolo di diagnosta
delle patologie del cavo orale, in
P.O.
Di prevenzione
ce n’è una sola
I dentisti a sostegno della sanità per mantenere
più a lungo in salute i loro pazienti
ASSOCIAZIONE ITALIANA ODONTOIATRI per WORLD ORAL HEALTH DAY
Roma, 20 marzo 2014
Camera dei Deputati – Sala del Refettorio
via del Seminario 76
PROGRAMMA
11.00
Saluto delle Autorità
e insediamento dei partecipanti
11.10
Roberto Lala – Presidente OMCEO Roma:
DENTISTI E MEDICI
11.20
Vito De Filippo – Sottosegretario alla Salute:
DENTISTI E SANITÀ
11.30
Michele Nardone – Direzione Professioni
sanitarie Ministero della Salute:
LE RACCOMANDAZIONI CLINICHE
PER L’ODONTOIATRIA
11.40
Pierluigi Delogu – Presidente AIO:
LA GIORNATA ITALIANA
11.50
Gerhard Seeberger – Consigliere FDI:
MODELLO ITALIA NEL MONDO
12.00
Interventi non preordinati
e conclusione dei lavori
Per informazioni: Segreteria Associazione Italiana Odontoiatri | Laura Cavallini – tel 011/4343824 | fax 011/4301932 | email [email protected]
Ufficio Stampa Associazione Italiana Odontoiatri | Mauro Miserendino – cell 3292223136 | email ufficio [email protected]
— La locandina dell’incontro
satellite alla Camera dei Deputati
— Alcuni dei layout FDI utilizzati per l’evento
collaborazione con medici di famiglia e specialisti per le conseguenze sistemiche che da quelle
malattie derivano, o per il trattamento delle cause (diabete, patologie autoimmune) all’origine di un problema riscontrato sul
proprio paziente. La prevenzione nelle fasce deboli - Nell’ambito di programmi locali, i vertici
AIO si sono prestati per intercettare nella popolazione infantile la
parte più bisognosa di interventi di prevenzione. Il cittadino che
non ha risorse, temendo spese
ingenti, per prima cosa taglia l’assistenza odontoiatrica. Cosciente che le risorse pubbliche non
sono molte, il Presidente AIO Delogu ha proposto di rendere gratuite le visite di prevenzione effettuate in tre età filtro (scolare, 50 e
65 anni) e di far coprire dal servizio sanitario, in aggiunta a quanto
già fa per le fasce deboli attraverso
le Asl, la realizzazione dal dentista
“privato” delle sigillature dei molari dei bambini di famiglie con reddito Isee inferiore a 8 mila euro annui. Per quest’ultima operazione
a livello nazionale basterebbero
96 milioni di euro, il costo del cartellino del giocatore Cristiano Ronaldo. In alternativa si potrebbero
trovare meccanismi per sgravare
l’Irpef del dentista del costo della
prestazione offerta o di una parte di esso. La terza forza del territorio – Fermi non si può stare. L’odontoiatria è rimasta fuori dal Ssn
e ciò le ha permesso di sviluppare
un’offerta di prestazioni variegata e di perseguire sempre la qualità. Ma il tessuto odontoiatrico,
come quello medico, è una risorsa ancora da scoprire. AIO ha individuato nuovi obiettivi nella prevenzione e nel trattamento delle
urgenze: chi si presenta negli studi di un dentista AIO con un ascesso non può pensare di ricevere la
porta in faccia. Di fronte agli altri,
anche se non è paziente abituale,
la sua richiesta passa avanti. AIO
ha scoperto che negli Stati Uniti
si sta facendo in modo di trasformare lo studio dentistico in presidio della rete di offerta di servizi comunitaria: il dentista offre nel
suo studio servizi di prevenzione
quali misurazione della pressione
e test ematochimici. I vertici AIO
hanno incontrato quelli dell’American Dental Association a febbraio per siglare accordi di partnership nella formazione, ma anche
per sviluppare insieme proposte
che trasformino lo studio odontoiatrico nella terza forza del territorio insieme alla casa della salute del medico di famiglia e alla
farmacia dei servizi. Breve storia Wohd e partnership AIO-FDI
– Questi concetti sono presenti
nel World Oral Health Day 2014,
e soprattutto nelle piazze dove
con AIO sono stati protagonisti i
cittadini. La Giornata nacque set-
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WOHD
te anni fa per iniziativa della Federation Dentaire Internationale. Un
pò in tutti i paesi l’assistenza odontoiatrica è meno coperta di quella medica, e a farne le spese è la
prevenzione. In questi anni di crisi il rilievo della Giornata nel mondo e nei media è cresciuto. La
Fédération - 53 paesi e 500 mila
dentisti rappresentati - ogni anno
mette a disposizione delle associazioni affiliate gadget e manifesti, poi i contenuti li mettono i dentisti del luogo. Tra il 2012 e il 2013
l’European Organization dell’FDI
presieduta da Gerhard Seeberger,
dentista italiano (e AIO) a dispetto del nome, ha messo a punto
un questionario da consegnare al
17
paziente e da riempire in collaborazione con il medico di famiglia,
con i parametri di salute orale e sistemica: body mass index, pressione arteriosa, misura del colesterolo, abitudini su fumo ed alcol
vanno monitorati insieme e devono essere leggibili su un foglietto
da dentista e paziente, firmatari di
un patto di cura in cui ci si impegna ad attivare programmi di prevenzione sui fattori di rischio per
stare meglio. Già, perché per l’appunto di prevenzione ce n’è una
sola e le misure di pressione e colesterolo che fanno bene al cuore
salvano pure il cavo orale. Feste in
piazza - Quanti interlocutori: istituzioni nazionali e locali, cittadi-
ni, medici di famiglia e specialisti.
Associazione Italiana Odontoiatri li ha accolti nelle piazze dei capoluoghi di tutte le regioni e nei
centri commerciali. Alcuni eventi di punta: a Foggia una settimana di incontri aperti al pubblico e
corsi sulla prevenzione “globale”
(esempio: malattie da contagio e
fumo); in Sardegna visite gratis e
educazione sanitaria negli stand
allestiti nei centri commerciali,
come anche a Bari; in Campania
ben cinque stand allestiti in collaborazione con le associazioni per
la lotta ai tumori e alle malattie cardiovascolari con visite dei pazienti “in presa diretta”. Iniziative anche
in Lombardia, Umbria e Calabria.
1
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9
— Fig 1,2,3, la giornata di Bari
Fig 4,5,6,7,8 le numerose iniziative di Pompei
Fig 9,10,11 l’impegno dei colleghi di Cagliari
10
P.O.
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NOVITÀ FISCALI
18
Le novità del quadro RW:
cosa fare con attività patrimoniali
e finanziarie all’estero
— Dott. Umberto Terzuolo - Dott. Alessandro Terzuolo
— Alessandro Terzuolo
— Umberto Terzuolo
P.O.
Mai come quest’anno, dai tempi
dell’ultimo scudo fiscale, il tema
degli obblighi dichiarativi di beni
e attività finanziarie detenute
all’estero è stato così oggetto di
attenzione.
La procedura di riemersione dei
capitali esteri non dichiarati (c.d.
voluntary disclosure), ad oggi
ancora in fase di definizione, obbliga ad una riflessione ancora
più attenta sulla compilazione
del quadro RW.
L’argomento è, come detto, di
stretta attualità perché la prossima Dichiarazione dei Redditi, che dovrà essere predisposta
nel mese di giugno, sarà la prima a vedere applicata la nuova
versione del quadro RW alla luce
della modifiche apportate dalla
“Legge Europea 2013” e interpretate dall’Agenzia delle Entrate
con una Circolare ed un Provvedimento di fine dicembre 2013.
Queste modifiche si sono rese
necessarie per evitare che l’Italia
fosse multata per effetto dell’ennesima procedura di infrazione
comunitaria: anche la Commissione Europea aveva infatti ritenuto sproporzionate le sanzioni
che colpivano chi violava le disposizione relative agli obblighi
di segnalazione delle disponibilità all’estero (quadro RW).
L’obiettivo del legislatore tributario è stato quello di semplificare
la modalità di compilazione del
quadro RW e di ridurne l’impatto sanzionatorio cercando però
di rafforzare l’attività di contrasto
all’evasione internazionale.
L’argomento è sicuramente
molto tecnico ma, viste le rilevanti sanzioni e la frequenza di
attività all’estero, ci è sembrato
doveroso un approfondimento
in materia.
Cos’è il quadro RW?
Questa sezione della Dichiarazione dei redditi ha avuto, almeno nelle sue prime intenzioni,
una funzione meramente “segnalativa”: di fatto, non comportava la dichiarazione di un reddito
su cui andare a pagare imposte.
Con il passare del tempo però, il
Fisco ha sfruttato quel set di informazioni che i contribuenti hanno fornito “spontaneamente”
per introdurre due nuove imposte: l’IVIE, imposta che colpisce i
beni immobili posseduti all’estero, e l’IVAFE, imposta che colpisce le attività finanziarie detenute
all’estero. Pertanto, da semplice
quadro con funzione di informazione (per il Fisco) delle disponibilità all’estero degli italiani, è diventato una importante sezione
del modello UNICO su cui andare a determinare nuove imposte.
Chi è obbligato a compilarlo?
Sono tenuti alla compilazione
sostanzialmente tutti i contribuenti italiani residenti nel territorio dello Stato: saranno quindi
soggetti a questo adempimento non solo (per una volta) i professionisti e gli imprenditori, ma
anche i dipendenti o i titolari di
pensione. Non dovranno invece
comunicare le disponibilità estere le società di persone (salvo le
società semplici) o quelle di capitali (ad esempio S.r.l. o S.p.A., forma comune in cui sono costitute le “cliniche” dentali).
La condizione prevista dalla norma che fa scattare l’obbligo è il
possesso di attività estere di na-
tura finanziaria o di natura patrimoniale. Attenzione poi alle
modalità con cui si posseggono
queste attività: non rileva solo la
piena proprietà ma conta, in buona sostanza, l’effettiva disponibilità dei beni o degli investimenti.
Ad esempio, nel caso di immobili all’estero in cui un soggetto
detenga la nuda proprietà ed un
altro l’usufrutto, situazione abbastanza comune tra genitori e figli,
entrambi dovranno compilare il
quadro RW. Nel caso analogo di
conti titoli all’estero o di altre attività finanziare detenute in comunione o cointestate (classico
caso che si verifica tra i coniugi)
tutti i soggetti dovranno compilare e segnalare per intero nel
quadro RW l’attività finanziaria.
Lo stesso dicasi per un soggetto
che possieda la delega ad operare e prelevare su un conto corrente estero, pur non essendo
formalmente intestato a lui, anch’esso sarà tenuto a segnalare
la disponibilità delle somme depositate. Una delle novità più rilevanti apportate dai recenti interventi normativi interessa proprio
l’ambito soggettivo.
Prima delle modifiche, infatti,
l’obbligo di compilazione valeva
anche se le attività estere (patrimoniali o finanziarie, ergo beni o
investimenti) erano detenute attraverso strutture giuridiche quali società, fiduciarie, trust o fondazioni “fittiziamente interposte”: si
trattava cioè di meri “schermi formali” che celavano l’effettiva disponibilità di altri soggetti. In caso
quindi di strutture giuridiche non
create ad hoc (fittiziamente interposte) non si era soggetti a particolari obblighi di segnalazione.
Prospettiva Odontoiatrica
NOVITÀ FISCALI
Ora invece, con la nuova formulazione della norma, saranno tenuti a dichiarare l’attività all’estero anche i cosiddetti “titolari
effettivi” ossia quei soggetti che
controllano una struttura giuridica (quali ad esempio società, fiduciarie, trust o fondazioni) attraverso il possesso di più del 25%
delle quote o azioni oppure quei
soggetti che siano beneficiari di
almeno il 25% del patrimonio.
Nel calcolo delle percentuali rientrano inoltre le partecipazioni
possedute anche indirettamente dal coniuge, da familiari fino
al terzo grado o dagli affini fino
al secondo. Attenzione infine al
caso di polizze assicurative utilizzate come “contenitori” di investimenti esteri: anche in questo caso si potrebbero applicare
gli obblighi di segnalazione in
quanto il sottoscrittore della polizza potrebbe essere considerato titolare effettivo. In tutti questi
casi quindi, soprattutto se la struttura societaria o giuridica si trova in paesi non collaborativi (ad
esempio Svizzera o Montecarlo), questa risulta essere di fatto
trasparente agli occhi del Fisco:
pertanto il soggetto italiano dovrà segnalare direttamente le disponibilità possedute dalla struttura societaria estera come se, in
buona sostanza, fosse tutto a lui
intestato.
Cosa si deve indicare?
La nuova versione del modulo RW non si discosta molto da
quelle precedenti per ciò che
concerne le attività estere da indicare. L’unica novità è l’assenza, nella maggior parte dei casi,
di soglie minime al di sotto delle quali in passato si era esonerati dalla compilazione.
Riassumendo, dovranno essere
indicate: Tutte le attività finanziarie detenute all’estero a prescindere dagli importi (anche per 10
€ quindi!) quali, in estrema sintesi, “investimenti” in titoli, obbligazioni o altri strumenti finanziari
assimilabili, metalli preziosi (ancorché detenuti in cassette di sicurezza) e polizze assicurative;
P.O.
19
Tutti i conti correnti esteri se il valore massimo complessivo raggiunto nel corso dell’anno supera € 10.000; Tutte le attività
patrimoniali detenute all’estero
a prescindere dagli importi quali,
in estrema sintesi, beni immobili, oggetti preziosi ed opere d’arte (anche se depositati in cassette di sicurezza), imbarcazioni o
altri beni iscritti in pubblici registri esteri.
Per le varie attività dovrà essere indicato il valore ad inizio ed
a fine anno (o periodo di possesso se inferiore). Le attività finanziarie dovranno essere indicate
al valore di mercato; in mancanza, si potrà utilizzare il valore nominale, il valore di rimborso o,
ancora, il costo di acquisto. Relativamente invece alle attività patrimoniali, dovrà essere indicato
il loro costo di acquisto o il valore
di mercato, con delle particolarità per gli immobili situati nei Paesi aderenti allo Spazio Economico Europeo.
Sanzioni: quanto costa un errore o una dimenticanza
Anche il capitolo sanzioni è stato interessato dalla “riforma” del
quadro RW. In caso di mancata compilazione o errata indicazione delle attività estere da segnalare, la “multa” comminata
oscillerà da un minimo del 3%
ad un massimo del 15% del valore dell’attività omessa o erronea-
mente comunicata. Le sanzioni
sono raddoppiate (dal 6% al 30%)
nel caso in cui le attività siano detenute in Paesi non collaborativi,
nuovo appellativo dei meglio conosciuti Paesi “black list”. Relativamente a quest’ultimo caso, è
importante segnalare che è stata
eliminata la cosiddetta confisca
per equivalente, pena accessoria che consisteva di fatto nell’espropriazione delle attività estere non dichiarate. Infine, è stata
introdotta la possibilità di pagare una sanzione ridotta di € 258
in caso di presentazione tardiva
del quadro RW entro in 90 giorni
rispetto alla scadenza ordinaria
che, solitamente e salvo modifiche, coincide con il 30 settembre di ogni anno.
Conclusioni
Come si evince da quanto analizzato in questo breve articolo,
il tema risulta essere molto complesso ed in costante evoluzione. Alla luce inoltre delle sanzioni
che potrebbero avere degli effetti pesanti in caso di violazioni
commesse su più anni, si raccomanda un confronto approfondito sul tema con il proprio Commercialista al fine di analizzare
tutte le possibili “sfaccettature” e
peculiarità della propria situazione e poter iniziare, con congruo
anticipo, la raccolta delle informazioni da segnalare nel quadro RW.
Prospettiva Odontoiatrica
IN PRIMO PIANO
20
LOW COST
— Fausto Fiorile
Il fiorire di pubblicità relative a Studi
odontoiatrici Low cost, facenti riferimento a catene di franchising
più o meno note è certamente un
dato, che nel corso di questi ultimi
anni, si è fortemente consolidato. La liberalizzazione della pubblicità ha certamente enfatizzato
il fenomeno e lo ha reso di forte impatto mediatico, ma nonostante questo, la realtà è ancora
oggi fortemente radicalizzata su
un modello che vede nella rete
degli studi professionali capillarmente distribuiti sul territorio nazionale il sistema che garantisce
un’assistenza di qualità. Molti di
noi, tra cui io, credono che il modello ideale non potrà mai essere quello delle Cliniche Low Cost
o delle Società che gestiscono
Studi di grandi dimensioni, per un
motivo molto semplice; la “mission e la vision” (per usare termini
mutuati dal mondo aziendale) di
un professionista medico (Odontoiatra) è profondamente diversa rispetto a quella di una Società
di capitali che ha come obiettivo
principale il profitto. Il guadagno
per l’Odontoiatra è il mezzo per
svolgere al meglio la propria attività medica e non il fine da raggiungere a tutti i costi, obiettivo invece molto spesso individuato dalle
Società. Oggi assistiamo sempre
più frequentemente alla crescita
e alla diffusione dei “supermercati del dente” dove il rapporto con
l’utenza si sostanzia nell’offerta di “prestazioni” a tariffe scontate, quasi si trattasse di prodotti
da banco, inducendo il cittadino
a credere che sia possibile abbattere i prezzi e conservare al tempo stesso qualità e sicurezza accettabili per le cure definite invece
impropriamente prestazioni. Gli
Odontoiatri non vendono mer-
P.O.
ci, ma forniscono cure sanitarie.
La cura odontoiatrica è un bene
sui generis. Non è realizzabile in
serie e come per tutte le specialità mediche e chirurgiche, necessita di abilità tecniche e di preparazione scientifica per offrire la
cura più adatta che è “costruita
a misura” del paziente. La prestazione del dentista non è qualcosa di “pronto all’uso”, in giacenza
sullo scaffale di un supermercato, dal quale può essere prelevata e acquistata come una merce
qualsiasi. Considerare la cura del
dentista alla stregua di un prodotto rappresenta un pericolo concreto per la salute. Ridurre una
cura medica a questo, significa
non essere realmente interessati
alla qualità, che invece deve rimanere l’obiettivo principale per tutti. Se è vero, infatti, che la qualità
costa, la cattiva qualità costa molto di più, sia in termini economici
ma soprattutto di danno alla salute del cittadino. Le cure odontoiatriche, così come tutte le attività
di tipo sanitario, hanno un costo
elevato se si desidera mantenere
un livello di qualità, ed i costi non
possono essere compressi oltre
un certo limite. Le cure odontoiatriche, ma soprattutto le cure
protesiche più complesse, costano molto, indipendentemente da
quali siano le strutture che le erogano. Per curare un paziente con
problemi di tipo protesico i dentisti lavorano tante ore, pagano un
affitto o il canone di un mutuo per
studi professionali regolarmente autorizzati che hanno un costo di gestione altissimo. Utilizzano attrezzature molto sofisticate
e costose con dei protocolli particolarmente rigorosi e quindi onerosi per la gestione della sicurezza
nel controllo delle infezioni cro-
ciate, si fanno aiutare da assistenti e collaboratori che devono essere adeguatamente retribuiti.
Da qui derivano gli alti costi che
ci sono sia che si tratti di ospedale, di ambulatorio pubblico, o di
studio privato. Nonostante questo, la pubblicità dilagante di una
certa odontoiatria finalizzata al lucro, lancia con forza un messaggio diverso che spesso fa breccia
tra gli ignari potenziali pazienti! Quello che si vuol far credere
è che rivolgendosi alle Strutture
in franchising si può risparmiare
fino al 50% su terapie comunque
costose, non sempre necessarie
e guarda caso proprio a più alta
redditività per le Società; stiamo
parlando degli interventi protesici con impianti e corone in porcellana proposte molto spesso,
quasi si trattasse delle uniche opzioni terapeutiche possibili. Sappiamo benissimo come nel marketing sia spesso l’offerta a creare
la domanda! Ma mentre possiamo accettare politiche di marketing aggressivo nell’ambito del
commercio dei prodotti quali ad
esempio computer o telefonini,
nonostante i problemi che queste politiche possano comunque
creare nel tempo, riteniamo assolutamente inaccettabile che
una “cultura” di questo tipo possa diffondersi in ambito sanitario, nell’ambito dei bisogni legati
alla salute! Le campagne pubblicitarie stanno creando una situazione paradossale in cui si propone la terapia prima della diagnosi.
Oggi i pazienti si presentano negli
studi chiedendo espressamente un certo tipo di soluzione terapeutica (impianti e corone) dimostrando molto spesso di non
aver compreso bene di che tipo
di intervento si tratti, nonostante
— Fausto Fiorile, Vicepresidente AIO
Prospettiva Odontoiatrica
IN PRIMO PIANO
in moltissimi casi, non solo non sia
la soluzione più appropriata, ma
addirittura inopportuna!
Il danno che questo tipo di campagne stanno creando è soprattutto di tipo culturale. Bene il marketing e la comunicazione, bene
la gestione razionale dei costi
dello studio, bene le economie di
scala, ma è inaccettabile permettere che un messaggio pubblicitario apparentemente corretto
crei invece tanta confusione tra
i pazienti e soprattutto contribuisca a creare una domanda di terapie non corrette.D’altro canto
siamo ben consci che il problema dell’accesso alle cure odontoiatriche da parte delle persone
con difficoltà economiche esiste
e per questo abbiamo più volte
dato la disponibilità a trovare soluzioni chiedendo però impegni
concreti alle istituzioni: miglioramento nel funzionamento delle
strutture pubbliche che permetta di garantire le prestazioni previste nei LEA, possibilità di detrazione fiscale superiore all’attuale 19%
per ottenere così un risparmio significativo da parte del paziente;
programmi di prevenzione su larga scala coinvolgendo le Istituzioni ordinistiche per fa sì che la
rete degli studi privati presente sul
territorio lavori in sinergia con gli
ambulatori pubblici e gli ospedali.
In molti crediamo sia dovere della professione lavorare per un’odontoiatria diversa rispetto a quella che la cultura dilagante di oggi
vuol far credere dovrà essere l’odontoiatria del domani. Un’odontoiatria che poggi su dei cardini
fondamentali.
1. Trasparenza - Noi vogliamo che
il paziente sia informato dal proprio Odontoiatra circa il suo stato di salute e sulle soluzioni te-
P.O.
21
rapeutiche più adatte al suo
problema; non vogliamo che
invece sia ingannato da cartelloni pubblicitari e pagine di
giornali con forme di pubblicità truffaldine che a fronte di una
sbandierata trasparenza creano invece solo false aspettative
e confusione.
2.Comunicazione - Noi vogliamo per il nostro paziente una
“comunicazione etica” che
vuol dire soprattutto capacità di ascolto, empatia, interesse per la salute e le problematiche del nostro assistito; non
vogliamo invece si diffonda
una cultura della comunicazione commerciale finalizzata esclusivamente alla vendita di un prodotto (l’impianto, la
corona in porcellana) attraverso moderne tecniche di marketing che vengono utilizzate
dalle Società Low Cost.
3. Accountability - Noi vogliamo che il paziente sappia chi
è il professionista che lo cura,
dove abita, come si è formato,
in poche parole chi è l’odontoiatra a cui si rivolge; che sia
curato da un Odontoiatra che
indaghi con attenzione sui problemi odontoiatrici, che conosca la storia clinica e familiare
di quel paziente; non vogliamo
invece che il paziente sia curato di volta in volta da operatori differenti che spesso lavorano nelle strutture Low Cost solo
per alcuni mesi per poi migrare
di città in città alla ricerca di un
lavoro stabile.
4. Appropriatezza - Noi vogliamo
che il paziente non sia spinto
a scegliere una terapia piuttosto di un’altra solo perché una
pubblicità aggressiva promuove a prezzi stracciati l’impianto
e la corona in porcellana, quando magari la terapia può essere
molto più conservativa.
5. Professionalità - Noi vogliamo
che i giovani Odontoiatri che
lavorano come collaboratori in
uno Studio Odontoiatrico non
essendone i titolari, siano retribuiti in modo congruo e sia garantita la loro autonomia di medici; non vogliamo che siano
sfruttati o influenzati nelle loro
scelte terapeutiche da strategie economiche di qualche
manager seduto dietro a qualche scrivania.
6. Autonomia - Noi vogliamo che
l’Odontoiatra sia libero di decidere secondo scienza e coscienza quale sia il migliore intervento terapeutico per il
proprio paziente come avviene in uno Studio dove il titolare
risponde solo alla propria etica;
non vogliamo invece che Soci
di capitale più o meno occulti
interferiscano con le scelte del
medico per indurlo a promuovere le terapie più redditizie.
Prospettiva Odontoiatrica
ECM
22
Per due anni AIO erogherà
i crediti internazionali
ADA CERP nei corsi formativi
— Mauro Miserendino
Importantissimo riconoscimento
per l’Associazione Italiana Odontoiatri nella sua veste di provider di
formazione continua: l’American
Dental Association ha assegnato
ad AIO il riconoscimento come
erogatore di crediti nell’ambito
del programma di assoluto rilievo mondiale ADA-CERP (Continuing Education Recognition
Program).
Il titolo è operativo da maggio
2014 e termina a giugno 2016
ma è rinnovabile se il provider dimostra di mantenere alti gli standard e gli esiti valutabili oggettivamente attraverso una griglia di
14 indicatori. Nelle prossime settimane ad AIO arriverà un report
della commissione ADA per la
formazione continua con i rilievi, una licenza ed il logo. Chi andrà agli eventi formativi AIO nel
periodo di validità della licenza
avrà crediti formativi riconosciuti in tutti i paesi del mondo i cui
provider utilizzano il sistema di
valutazione CERP.
«Il programma è partito per iniziativa dell’American Dental Association 21 anni fa, nel 1993, e
non approva eventi od ore di formazione ma direttamente l’erogatore dei corsi, certificandolo
solo se adempie a determinati requisiti di qualità riconosciuti a livello internazionale», spiega
Gerhard Seeberger, responsabile relazioni con l’estero AIO
e consigliere della Federation
Dentaire Internationale.
Quattro anni fa Seeberger stimolò l’associazione, forte di im-
portanti legami internazionali
ed oltreoceano, all’adesione al
programma di ADA, adoperandosi con il presidente in pectore
Pierluigi Delogu, con Giancarlo
Couch titolare dei rapporti con
Chicago Dental Society e interfaccia con le società scientifiche
Usa, e con Enrico Lai, curatore
dei programmi Ecm in Italia. «Il
programma ADA-CERP - ricorda
Lai - assiste le agenzie di regolazione nazionali, inclusa l’Agenas,
che identificano i provider di formazione continua sulla base di
requisiti legislativi nazionali e di
linee guida internazionali».
L’associazione Italiana Odontoiatri
ottiene la Certificazione ISO 9001
per i corsi ECM
— Laura Cavallini
La formazione targata Associazione italiana Odontoiatri è sempre di più sinonimo di crescita,
cultura e qualità.
Lo scorso 16 ottobre l’AIO nella sua veste di provider Ecm ha
raggiunto un importante traguardo, conseguendo la certificazione UNI EN ISO 9001:2008
per la progettazione ed erogazione di eventi formativi in ambito sanitario.
Questo mese si è infatti concluso l’iter di certificazione da parte
dell’istituto Certiquality, durato
quasi due anni e per il quale l’Associazione ha dedicato un note-
P.O.
vole spiegamento di mezzi e risorse umane.
Il Provider AIO è adesso nella condizione certificata di garantire sia a livello nazionale sia
a livello internazionale, oltre alla
qualità dei corsi che eroga, l’eccellenza del percorso di progettazione e accreditamento della
formazione interassociativa. A
fine 2013 sono elaborate l’analisi degli indicatori di performance e l’indagine di soddisfazione,
insieme alla richiesta formativa
per il 2014
«Questo importante traguardo,
ottenuto con l’impegno e l’enor-
me lavoro della segreteria AIO e
del responsabile ECM, dottor
Enrico Lai, pone l’Associazione
tra i provider più accreditati con
una garanzia di qualità formativa
– spiega il Presidente AIO Pierluigi Delogu – e avvalora la vocazione di AIO a puntare sull’aggiornamento continuo dei colleghi;
una formazione che sempre abbiamo sostenuto sin dalla nascita dell’Educazione Continua e
che oggi ci fa proporre dei progetti formativi di alto significato
professionale e sociale come gli
“Alleati per la prevenzione”, con
la divulgazione delle Linee Gui-
—Laura Cavallini, pilastro
della segreteria nazionale
Prospettiva Odontoiatrica
ECM
da Ministeriali sulla prevenzione
delle patologie orali e dei traumi dentali».
Da ricordare che l’AIO da sola,
copre poco meno di metà dei
209 mila crediti conferiti dai provider appartenenti al Coordinamento Italiano Provider Odontoiatria (Cipo) che oltre ad AIO
comprende Andi Servizi, Coi
Aiog, Form@s, Betaeventi.e altre sigle.
Intanto, sono già partiti e si annunciano severi, i controlli sugli
eventi di formazione continua
per medici e altri sanitari. E’ operativa una prima schiera di valutatori a livello nazionale delle cui
verifiche i provider sono avvertiti.
Oltre che ai conflitti d’interesse,
gli erogatori di formazione dovranno evitare di essere “troppo
buoni”. Tra gli snodi critici, Corrado Ruozi presidente dell’Osservatorio nazionale sulla formazione continua dell’Agenas
(Onfocs), intervistato da Doctor
News, sottolinea la valutazione
dell’ apprendimento finale. «I valutatori possono presenziare anche solo all’ultimo giorno di un
corso residenziale per assistere
alla verifica di apprendimento e
se questa si riduce, come a volte avviene, a una “assemblea collettiva”, non è rispettato lo spirito
dell’Ecm, che chiede rigore proprio in questo passaggio». Tra gli
altri possibili punti critici, la registrazione di entrata e di uscita,
o la corretta compilazione dei
questionari di gradimento. Il provider con poco rigore potrebbe
vedersi ritirata la possibilità di organizzare eventi che danno a
medici & co crediti Ecm.
E’ anche vero che Achille Iachino, Responsabile attuale dell’Agenas, intervenuto all’ultima riunione dell’Associazione Italiana
Provider Ecm ha chiarito che l’unica cosa veramente richiesta
oltre appunto una valutazione
seria e una correttezza nell’accesso in sala, è rispettare quello
che si è dichiarato di fare in sede
di accreditamento. Non vi è nessuno spirito inquisitivo, e tantomeno terroristico, anzi i valuta-
P.O.
23
1
4
2
3
5
— Fig 1/2/3 Eventi in tutta Italia, da anni - Fig 4 La certificazione ISO 9001 ottenuta - Fig 5 Il corposo archivio ECM in segreteria AIO
tori si stanno ponendo in modo
collaborativo nell’intento di trovare insieme la giusta modalità di
lavoro degli stessi provider.
C’è però una duplice puntualizzazione da fare. «In questo momento - ricorda Delogu - nel sistema ECM rimangono ancora
dei punti da rivalutare e perfezionare che AIO rivendica con fermezza: la necessità di fare chiarezza sul registro dei crediti e su
eventuali incentivi e sanzioni ai
professionisti e il sostegno fiscale alle spese per l’aggiornamento; infine dare il doppio dei crediti all’odontoiatra che si aggiorna
su temi di prevenzione».
Prospettiva Odontoiatrica
October 9-14, 2014 | San Antonio, Texas, USA
Education: October 9-12 | Exhibition: October 9-11
Education
Exhibition
Connections
Participate in challenging
Research and purchase dental
Mingle with colleagues from
CE courses that fit into
products and services at a discount
across the world
your schedule and budget
Register today!
To learn more, visit ADA.org/meeting
PROMO EVENTI
25
EVENTI ECM AIO
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ECM: EVENTI AIO 2013/2014
CORSI FAD
LUOGO DATA CREDITI
15/11/2013
15/11/2014
12
› SAGOMATURA E RIFINITURA DEI CANALI RADICOLARI: CASSINO
ATTUALI ORIENTAMENTI CON L’OBIETTIVO DI UN’OTTURAZIONE TRIDIMENSIONALE Italo di Giuseppe
31/05/2014
6
› LA GESTIONE DEL PAZIENTE FOBICO NEI TRATTAMENTI ODONTOIATRICI
Denis Poletto
CAGLIARI
31/05/2014
9
› UPDATE E NUOVI CONCETTI DI PROTESI RIMOVIBILE
Fidel Ruggia, Damiano Frigerio
CAGLIARI
07/06/2014
9
07/06/2014 5
› LESIONI DEL CAVO ORALE: APPROCCIO MULTIDISCIPLINARE.
MARATEA LO STATO DELL’ARTE IN BASILICATA Relatori Vari
13/06/2014
14/06/2014
9
› CORSO BLS-D (BASIC LIFE SUPPORT – DEFIBRILLATION)
CASSINO
Roberto Mannella
14/06/2014 10
› CONOSCENZA DEL RECUPERO ESTETICO DEL SORRISO CON TECNICHE INDIRETTE
SASSARI
Marco Nicastro, Giampiero Prandi
13/06/2014
14/06/2014
10
TITOLO E RELATORI › LA PIANIFICAZIONE DEL TRATTAMENTO IMPLANTARE
CORSI RESIDENZIALI PARTIRE DAL 31/05/2014
› GLI ALLEATI DELLA PREVENZIONE PREVENZIONE IN ODONTOIATRIA: DIFFUSIONE E CONOSCENZA DELLE LINEE GUIDA DEL MINISTERO
DELLA SALUTE HOTEL CARLO FELICE
Elena Solinas, Valeria Grabesu
› NUOVE FRONTIERE NEL TRATTAMENTO ENDODONTICO: LA TECNICA PROTAPER NEXT E L’OTTURAZIONE CON IL SISTEMA GUTTACORE
SASSARI GALLIPOLI14/06/2014
6
› SHORT® IMPLANTS: ALTERNATIVA ALLE TECNICHE DI INNESTI OSSEI
VENT’ANNI DI ESPERIENZA CLINICA
Stefano Carelli
MESSINA
› VANTAGGI DELLA PROGETTAZIONE DIGITALE IN CHIRURGIA IMPLANTARE PROTESICAMENTE GUIDATA
Roberto Garrone
TORINO14/06/2014 10
› CORSO DI IMPLANTOPROTESI. NUOVI ORIENTAMENTI TERAPEUTICI
Maurizio Grande
14/06/2014 8
ROMA
20/06/2014
10
CAGLIARI
20/06/2014
10
TRIESTE
20/09/2014 5
› ESTETICA DEL VOLTO: APPROCCIO MULTIDISCIPLINARE
Relatori Vari
CAGLIARI 04/10/2014 4
› ASPETTI CLINICI DELLE MALATTIE ORALI
Giuseppe Ficarra
CAGLIARI 11/10/2014 10
SASSARI 18/10/2014 8
› IMPLANTOLOGIA OGGI: TUTTO E SOLO UN’ OVERDENTURE IMMEDIATA?
Carlo Tinti
CAGLIARI 25/10/2014
8
› XII SIMPOSIO AIO SARDEGNA - PRIMA GIORNATA
Giovanni Zucchelli
CAGLIARI 05/12/2014 6
› XII SIMPOSIO AIO SARDEGNA - SECONDA GIORNATA
Angelo Putignano, Enrico Manca, Giacomo Derchi
CAGLIARI 06/12/2014 6
› XII SIMPOSIO AIO SARDEGNA - SESSIONE ORTODONZIA
Relatori Vari
CAGLIARI 06/12/2014 9
› GESTIONE DEL PAZIENTE PARODONTALE: DALLE NUOVE TECNOLOGIE ALL’APPROCCIO OLISTICO
Relatori Vari
CAGLIARI
06/12/2014 9
› VII CONGRESSO DELLA SOCIETA ITALIANA DI TRAUMATOLOGIA DENTALE
Relatori Vari crediti per Odontotecnici e Igienisti
› ODONTOIATRIA INFANTILE: ATTUALITÀ E STRATEGIE
Relatori Vari
› GIORNATA DI ODONTOIATRIA ADESIVA E SBIANCAMENTO DENTALE
Marco Oddera
P.O.
Prospettiva Odontoiatrica
ESTERI
CDS
27
ADA
AIO incontra i vertici
dell’American Dental Association
—Lo stand AIO all’interno del MWM
—I direttivi AIO e CDS assieme a Gianfranco Berrutti
(UNIDI)
GNYDM
Oltre le più rosee aspettative la partecipazione della delegazione scientifica AIO al Greater NY Dental Meeting!
• Valutare un modello di prevenzione globale da proporre ai governi di paesi membri
della Federation Dentaire Internationale e
da girare al governo che verrà
•
esplorare le trasformazioni del mondo
odontoiatrico e del ruolo del professionista
•
promuovere l’odontoiatria italiana e il
made in Italy di filiera.
Sono i tre obiettivi della visita dell’Associazione Italiana Odontoiatri la cui delegazione
a Chicago nei giorni del meeting della Chicago Dental Society ha incontrato i vertici
dell’American Dental Association e ha mes-
so a punto un progetto culturale con scadenze di breve e lungo periodo.
Nella foto scattata alla sede dell’American
Dental Association, da sinistra a destra sono
ritratti: Enrico Lai tesoriere AIO, Fausto Fiorile vicepresidente AIO, Maxine Feinberg (ADA
presidente eletto), Pierluigi Delogu presidente AIO, Charles H. Norman III (Presidente
ADA), Gerhard Seeberger responsabile esteri AIO, Mauro Sanalitro presidente del congresso politico e Giancarlo Couch, vero trait
d’union tra il mondo del dentale Usa e l’Associazione.
ICE
AIO all’istituto
del Commercio Estero
— Nelle foto alcuni dei partecipanti italiani
e il collega di NY Bedros Yavru-Sakuk.
P.O.
Dopo il vertice congiunto con American
Dental Association la delegazione AIO in
visita al Midwinter meeting della Chicago
Dental Society si è recata al consolato italiano a Chicago.
«Qui - spiega il vicepresidente AIO Fausto
Fiorile - in un clima molto cordiale abbiamo avuto un colloquio molto interessante
e produttivo con il Console generale Adriano Monti (terzo da dx) e con il Deputy Cultural Attaché dell’Istituto Italiano di Cultura,
Andrea Raos, che in virtù delle tante proposte che abbiamo fatto nell’ottica di fare rete
per la promozione della odontoiatria italiana e del made in Italy in generale, ci hanno suggerito un incontro anche con l’Istituto Commercio Estero (ICE), per permettere
di ampliare le nostre relazioni in un’ottica di
promozione dell’Italia, della qualità dei suoi
professionisti della salute e del Made in Italy».
Prospettiva Odontoiatrica
ESTERI
28
MEETALY
Grande
successo
a Chicago
per l’evento
MEETALY
L’ Evento Meetaly, promosso e voluto
fortemente da AIO e UNIDI ha ottenuto
al 14° piano dell’Istituto Italiano di cultura,
presso la sede del Consolato d’Italia a
Chicago, un atteso grande successo.
Alle 17.30 di venerdi 21 febbraio 2014 alla presenza di folte delegazioni dell’odontoiatra
mondiale i presidenti Delogu e Berutti, portando i saluti a nome della Comunità italiana,
hanno sottolineato come il mondo dell’associazionismo professionale e dell’industria
possano lavorare insieme per una proposta
sinergica ed efficace del Sistema Italia. Accanto a Pierluigi Delogu, Fausto Fiorile, Enri-
P.O.
co Lai, Mauro Sanalitro, Gehrard Seeberger e
Giancarlo Couch in rappresentanza dell’AIO,
Gianfranco Berruti e Gianna Pamich per Unidi, hanno partecipato all’evento: il presidente eletto dell’American Dental Association
(ADA) Maxine Feinberg, la presidente della
Federation Dentaire International (FDA) Tin
Chun Wong, il presidente eletto FDI Patrick Hescot, il tesoriere FDI Katryn Kall, il direttore esecutivo FDI Jean-Luc Eiselé, il presidente della Canadian Dental Association
(CDA) Gary Mcdonald, il direttore esecutivo
della CNA Claude Paul Boivin, il direttore editoriale della CDA John O’Keefe, il presidente della Brasilian Dental Association (BDA)
Silvio Cecchetto, il presidente della Chicago Dental Association (CDA) Richard Holba, il presidente delle industrie americane
del comparto dentale dr. Fred Freedman, il
presidente della Dentsply Usa James Mondschean, il direttore esecutivo della International Dental Meeting Frederich Herbst (che
tra le altre cose si occupa di organizzare la
Fiera di Colonia), e numerosi operatori di
aziende del comparto dentale americano.
Naturalmente, la rappresentanza del Ministero degli esteri italiano è stata assicurata
dal direttore dell’Ice Matteo Picariello e del
direttore dell’Istituto Italiano di cultura Silvio
Marchetti. (Unidipress online)
Prospettiva Odontoiatrica
COMUNICATI
29
I COMUNICATI
Di seguito la posizione AIO in alcuni
comunicati delle passate settimane.
I testi completi su www.aio.it!
Lotta a tutto campo per
ritrovare la fiducia nel
futuro della professione
Il 2014 per Associazione Italiana Odontoiatri
è un anno importante, anche indipendentemente da come andranno le cose nel mondo
della politica (elezioni?) e della sanità. L’obiettivo principale sono i nostri giovani colleghi.
Intraprenderemo una serie d’iniziative per facilitarne l’ingresso nel mondo del lavoro, in
vari modi, con l’accesso al credito facilitato
offerto dai Fondi europei, e con i canali che
l’ENPAM ha annunciato e per la cui attivazione ci adopereremo. Vorremmo inoltre attivare nei nostri studi un percorso organizzato di
tutoraggio che possa aiutare i neolaureati nei
primi anni, comprensivo di una sorta di autoformazione su aspetti pratici ed anche extraclinici - legali, fiscali, gestionali - sui quali stiamo preparando dei corsi da svolgere a breve.
AIO: dal caso di Tirana
una lezione per
arrivare a un numero
unico di Odontoiatri
sovracomunicatario
Un corso nato da una cooperazione per far
crescere la sanità albanese si trasforma in ultima spiaggia per studenti italiani non ammessi
alle facoltà nostrane. Che poi magari cercano di rientrare l’ultimo anno con alterna fortuna: alcuni rettori li accettano e altri no. In ogni
caso, l’Università privata Nostra Signora del
Buon Consiglio a Tirana ormai laurea medici e dentisti italiani. Anzi, solo dentisti italiani: i
55 ammessi al corso di Odontoiatria 2013-14
sono tutti del Belpaese.
Di più: benché la valenza europea del diploma albanese non sia unanimemente riconosciuta, NSBC è una realtà concorrenziale con
i nostri atenei perché la sua laurea è spendibile nei paesi Ue, in quanto parificata, impostata sul corso dell’Università di Tor Vergata.
Dal punto di vista dell’Associazione Italiana
Odontoiatri ci si chiede: come può un corso di studi odontoiatrici extracomunitario di-
P.O.
ventare un corso italiano “parallelo”? La risposta sorprendente è che il corso risulta esser
sempre stato aperto a non albanesi e nessuno se n’è accorto.
Delogu (aio): negli studi
odontoiatrici privati la porta
è sempre aperta per le
urgenze
«Il primo soccorso va sempre prestato e fa
parte del codice etico del dentista. Nei nostri
studi un’urgenza, anche di un paziente che
non è nostro, può avere la precedenza sugli appuntamenti. Lo studio dev’essere predisposto affinché l’odontoiatra dia un’indicazione di cura immediatamente spendibile al
paziente con una pulpite o un ascesso». Pierluigi Delogu, presidente Associazione Italiana Odontoiatri, torna sul caso della ragazza di
Palermo morta a 18 anni per le conseguenze
di un ascesso non curato,
Delogu: il nuovo codice
non trascuri i colleghi
sottopagati e i buchi neri
nelle società
Nel dibattito sul nuovo codice deontologico di medici e odontoiatri, in un convegno a
Trieste irrompe la questione dentisti. Il presidente Cao Diego Paschina tra tanti discorsi
sulla misurabilità della prestazione e sulla sostituzione del concetto di persona assistita a
quello di paziente ricorda che ci sono dentisti, nei grossi centri in franchising, pagati 7-8
euro l’ora, meno di una colf. «Al problema
per cui più un’attività professionale spende
in pubblicità meno cura la prestazione –trasformandosi dunque in attività commerciale
– Associazione Italiana Odontoiatri ha dedicato il congresso politico 2013 sulla sostenibilità della prestazione», ricorda il presidente
AIO Pierluigi Delogu.
Il portale AIO diventa
provinciale
Partono i primi siti proviciali AIO collegati al
sito AIO Nazionale. Le prime sedi provinciali on line sono Bari, Caserta, Sassari e Torino
con rispettivi indirizzi:
http://bari.aio.it
http://caserta.aio.it
http://sassari.aio.it
http://torino.aio.it
A loro vanno i migliori auguri per offrire ai soci
un mezzo moderno aggiornato e utile per la
professione. A breve sarà attiva anche la sezione dei minisiti per ogni singolo socio AIO
che dal sito provinciale potrà aprire la propria pagina web, con un messaggio omogeneo e coerente con l’immagine e la politica dell’AIO.
APPAIO, la nuova
applicazione per conoscere
l’attività aio sull’i-phone
Ultime newsletter, articoli e news; ma anche
informazioni sui corsi di formazione continua nazionali e locali e sugli eventi delle sedi:
questo ed altro materiale è disponibile per i
dentisti associati Aio su I-pad e I-phone, senza più la necessità di inserire la password. Gli
aggiornamenti per gli 8 mila iscritti all’Associazione arrivano in tempo reale con dei flash
sul palmare del dentista grazie ad App-Aio,
un’applicazione messa a disposizione gratuitamente e scaricabile dall’app store del dispositivo.
AIO: non serve il medico
competente per evitare
contagi da ferite nello
studio dentistico, la
norma della direttiva ue va
cambiata
La direttiva CE 2010/32/UE interviene in tema
di prevenzione di ferite da taglio o da punta
nel settore ospedaliero e sanitario senza aggiungere nulla di nuovo a quanto sapevamo
in materia di sicurezza.
Tuttavia, per la previsione del medico competente, può portare aggravi di costi agli studi odontoiatrici, specie quelli di piccole di-
Prospettiva Odontoiatrica
COMUNICATI
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mensioni, già provati dalla crisi economica. E’
la posizione del Presidente dell’Associazione
Italiana Odontoiatri Pierluigi Delogu alla vigilia degli incontri alla conferenza stato-regioni per introdurre in Italia la nuova disciplina
affiancandola al testo unico 81/08 sulla sicurezza sul lavoro.
Altro che abusivi, la legge
autorizza i dentisti a fare rx
nei propri studi
Roma - «Solo usare il termine abusivismo
per il dentista che esegue esami radiologici
in studio è offensivo per la legge. Il decreto
legislativo 187/2000 e due raccomandazioni ministeriali regolano in modo puntuale la
materia». Pierluigi Delogu presidente nazionale dell’Associazione Italiana Odontoiatri risponde in questo modo ai due esposti presentati dai radiologi di ADPR e dal direttore
generale dell’Asp Cosenza contro la possibilità degli odontoiatri di usare i raggi x in studio.
Traumi dentali da
maltrattamenti, aio e sitd
propongono al ministero
un’indagine nazionale con
regole evidence based
Associazione Italiana Odontoiatri rilancia sul
registro nazionale delle lesioni traumatiche e
produce con la società italiana di Traumatologia dentaria un documento d’intenti dove
si propone al Ministero della salute un’indagine sull’incidenza dei traumi dentali in Italia per
età, genere e tipologia.
La proposta nasce sulla scia dell’approvazione a fine 2012 delle linee guida ministeriali sulla prevenzione dei traumi dentali, la cui
conoscenza consente all’odontoiatra di scoprire aspetti legati a eventuali maltrattamenti, in particolare sui minori, e di attuare misure
di prevenzione del problema per diminuirne
l’incidenza anche nelle attività scolastiche e
sportive, oltre che in quelle domestiche.
Igienisti, aio pone a
Lorenzin la questione degli
studi autonomi
L’Associazione Italiana Odontoiatri chiede al
Ministero della Salute una chiara posizione
che, nel rispetto della legge e nell’interesse
primario della salute dei cittadini, metta un
punto fermo sulla questione che riguarda la
possibilità o meno di aprire uno studio autonomo da parte degli Igienisti dentali.
“La posizione dell’AIO è molto decisa. Pur
considerando il ruolo dell’igienista fondamentale per migliorare la qualità del servizio
in odontoiatria, siamo assolutamente contrari all’idea che gli Igienisti dentali possano
svolgere la loro attività fuori dagli Studi Odontoiatrici”, afferma Delogu.
Disegno di legge
antiabusivi, un ottimo
passo: ora bisogna
combattere l’abusivismo
che si cela sotto forme
societarie
L’approvazione in Senato del disegno di legge 471 sull’abusivismo rappresenta, finalmente, il riconoscimento della gravità del
fenomeno dell’abusivismo come rischio diretto per la salvaguardia della salute dei pazienti. È tanto più importante in quanto si rivolge direttamente agli ambiti professionali
protetti, quelli dove il rapporto con l’utenza
va preservato prioritariamente.
REPORT SEDI
CAGLIARI
BENEVENTO
A Cagliari
il Simposio 2013
Moleti diventa
Presidente
per l’Italia
dell’Academy
of Dentistry
International
(ADI)
— Nella foto i direttivi di AIO Cagliari e AIO Sassari con 3 big del congresso: Francesco Mangani, Francesca
Vailati e Mauro Fradeani!
Cambio di location per questo Simposio; dopo 10
anni ad Arborea, si è tornati nel capoluogo, contando di rimanerci almeno per i prossimi tre anni. Il risultato è stato un enorme successo di parteci-
P.O.
pazione ed interesse con oltre 700 presenze nei
due giorni tra odontoiatri, igienisti, assistenti, odontotecnici e studenti di odontoiatria come di igiene
dentale, che hanno seguito i corsi a loro dedicati.
Prospettiva Odontoiatrica
REPORT SEDI
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CAGLIARI
ROMA
Seeberger:
Paura in volo.
Simona Marcucci, Giovanni
Presidente
Migliano
AIO Lazio, al Tg 3
ROMA
Trasmissione “ROMA CITTA’ APERTA”- 7 marzo
2014. Canale televisivo: ROMA UNO.
Ospite di Francesca Della Giovampaola Giovanni Migliano, Presidente AIO.
— La disavventura capitata al past president Gerhard Seeberger al ritorno da uno dei tanti viaggi all’estero per AIO
LATINA
Eletto il nuovo
Presidente
AIO Latina
Gli Odontoiatri della provincia di Latina iscritti all’AIO, venerdì 7 febbraio hanno eletto per il prossimo triennio loro Presidente Francesco Occipite
Di Prisco di Formia, già responsabile del Servizio di
Odontostomatologia presso l’Ospedale“Mons. Di
Liegro” di Gaeta e con attività libero professionale
in Formia. Con Occipite Di Prisco sono stati eletti
a comporre l’esecutivo provinciale Lucio Uccellini di Latina e Fernando Pisanelli di Fondi.
P.O.
L’abusivismo nella professione odontoiatrica è stato l’argomento della puntata dell’8 marzo di Sportello Salute, TGR Rai, a cura di Paola Aristodemo.
Ospite Simona Marcucci, presidente AIO Lazio
9 Febbraio, Santa Apollonia:
AIO a San Pietro per l’Angelus
Originale iniziativa della sezione romana dell’Associazione Italiana Odontoiatri.
Il Presidente Giovanni Migliano ha partecipato con
altri colleghi all’Angelus in programma a San Pietro il 9 febbraio data in cui si festeggia Santa Apollonia patrona dei dentisti.
Prospettiva Odontoiatrica
GRAFFITI
27° CONGRESSO NAZIONALE – 8° CONGRESSO INTERNAZIONALE
11 - 13 Giugno 2015, Chia (Cagliari)
Chia Laguna Resort (Cagliari), Sardegna
Focus on
Dentistry
Tre Giorni di incontri scientifici
in una cornice meravigliosa
Giovedì 11 Giugno
• 3-steps-Technique – BOPT:
Francesca Vailati & Ignazio Loi
• Sessione Endodonzia:
Gary Glassman & Elisabetta Cotti
• Sessione Parodontologia:
Nitzan Bichacho & Gerhard Seeberger
• Cso. Pratico di Odontoiatria Restaurativa:
Enrico Manca & Giacomo Derchi
• 18.30 – Cerimonia di Apertura
Venerdì 12 Giugno
• 2° Simposio AIO – SIE:
Mario Lendini & Pio Bertani
• 1° Simposio AIO – SIDOC:
Francesco Mangani & Camillo D’Arcangelo
• 3° Simposio AIO – SIDO:
Gian Pietro Farronato & Silvia Allegrini
• Estetica negli anteriori:
Pascal Magne
• Sessione Ortodonzia:
Renato Cocconi & Skander Ellouze
Sabato 13 Giugno
• Estetica nei posteriori:
Pascal Magne
• Sessione Igienisti dentali ed Assistenti alla poltrona:
Marta Botteon & Martina Scarazzato
Tutti i corsi saranno accreditati ECM
Prima, durante
e dopo il Congresso
Location
Networking
Sono previste diverse attività collaterali al
Congresso per offrire, con l’evento, anche
un’occasione di relax nelle attrattive turistiche e
naturalistiche oltre che le produzioni artigianali
ed enogastronomiche del territorio.
L’ 8° Congresso Internazionale AIO sarà’
organizzato presso Chia, affacciata su spiagge
dalla fine sabbia dorata le cui dune, modellate
dal vento, sono lambite da turchesi acque
cristalline, tra le più famose dell’intera costa sud
occidentale della Sardegna.
chialagunaresort.com
Occasione unica per Incontrare e discutere
con colleghi provenienti da tutto il mondo!
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