Cross-linking osmotico transepiteliale accelerato Download

Cross-Linking
Corneale Osmotico
Transepiteliale Accelerato
Soluzioni in vista
www.seri-lugano.ch
Dr. Med. Roberto Pinelli
Specialista FMH Oftalmologia
e Oftalmochirurgia
Il Cross-Linking Corneale Osmotico
è l’intervento che crea nuovi legami
di collagene presente nella cornea,
irrobustendone la superficie.
Che cos’è il cheratocono?
Il cheratocono è un’alterazione della curvatura
della cornea che induce astigmatismo irregolare,
spesso associato a miopia. Può essere bilaterale e
manifestarsi nei due occhi in tempi diversi. Si tratta
dunque di un disordine che progredisce lentamente,
che può impiegare alcuni anni per svilupparsi e può
arrestarsi in qualsiasi stadio della sua evoluzione.
Come riconoscere i sintomi?
I pazienti con cheratocono avvertono inizialmente visione sfuocata e distorta. Questi primi sintomi
possono essere accompagnati da fotofobia (sensibilità alla luce) e bagliori improvvisi. Inoltre, lamentano spesso la necessità di cambiare frequentemente
i propri occhiali, a causa del progressivo calo visivo.
Negli stadi avanzati della malattia può verificarsi
un calo precipitoso della capacità visiva, dovuto alla
opacizzazione dell’apice del cono.
Il nostro occhio
La cornea è una struttura trasparente a forma di
cupola che ricopre l’occhio. Insieme al cristallino,
la cornea è responsabile della messa a fuoco delle
immagini provenienti dall’esterno.
Curvatura corneale
in un occhio sano
Curvatura corneale conica
in un occhio affetto da cheratocono
Che cos’è il cheratocono?
Il cheratocono è una condizione non infiammatoria
della cornea. Si evidenzia con un progressivo assottigliamento in un’area corneale che subisce una trasformazione: dalla normale forma a cupola ad una
forma a cono. Il nome “cheratocono” deriva infatti
dal greco “kerathokonus” e significa “cornea conica”.
Cosa può causare il cheratocono?
Pur essendo una patologia nota da tempo, le cause
del cheratocono rimangono tuttora oscure.
Tra le ipotesi, vengono presi in considerazione:
fattori ereditari o genetici;
alterazioni metaboliche dell’organismo;
associazione con alcune rare affezioni
tra cui alcune malattie allergiche autoimmuni,
la sindrome di Down, la sindrome di
Ehlers-Danlos, la sindrome di Marfan,
la distosi craniofacciale e la osteogenesi
imperfetta.
Anche un eccessivo e continuo strofinamento degli
occhi potrebbe contribuire allo sviluppo di questa
patologia.
I possibili rimedi
al problema
Nelle fasi iniziali, gli occhiali da vista o le lenti a
contatto rigide o gas-permeabili costituiscono ottimi presidi per correggere la miopia e l’astigmatismo che insorgono con lo sviluppo del cheratocono.
Le lenti possono essere sufficienti?
Quando il disturbo progredisce, gli occhiali possono
rivelarsi inadeguati e si opta allora per lenti a contatto personalizzate. Le lenti aiutano la superficie
della cornea ad appiattirsi per restituire una buona
correzione visiva, tenendo conto dell’alterata curvatura corneale dovuta al cheratocono.
L’uso delle lenti a contatto non sempre è agevole e
può richiedere frequenti visite oculistiche e numerose sostituzioni di lenti. Inoltre, non di rado le lenti
non restituiscono al paziente la capacità visiva precedente all’insorgere della patologia.
Quando è necessario ricorrere
ad un intervento?
Nei casi sopracitati, o quando si sviluppa un’intolleranza alle lenti, l’unica soluzione proponibile fino
a poco tempo fa è stata il trapianto di cornea, che
permette di riutilizzare occhiali o lenti a contatto ottenendo una qualità visiva sufficiente.
Nonostante si tratti di un intervento personalizzato
prevede l’impiego, secondo il caso, di diverse alternative chirurgiche. L’obiettivo attuale è proprio
quello di evitare di arrivare obbligatoriamente al
trapianto di cornea, che rimane comunque una procedura ad alto impatto emotivo e non sempre ben
tollerata a livello psicologico.
Una soluzione semplice
e definitiva
L’équipe medica ed il Dipartimento Ricerca e Sviluppo di SERI, diretti dal Dr. Roberto Pinelli, hanno
sviluppato specifici progetti di ricerca per l’utilizzo di diverse tecniche all’avanguardia nel trattamento del cheratocono.
La ricerca del Dr. Pinelli sul cheratocono
Il Dr. Pinelli si occupa da sempre di cheratocono
inizialmente introducendo il trattamento con CK
(Conductive Keratoplasty), tecnica non invasiva che
utilizza le radiofrequenze di conduzione. Oggi la
metodologia cross-linking corneale transepiteliale
accelerato con riboflavina (vitamina B2) e raggi UVA, rappresenta una procedura non invasiva in grado
di fortificare la cornea, rallentandone la progressiva alterazione.
La variante cross-linking ideata dal Dr. Pinelli è
transepiteliale - ossia non prevede la rimozione dell’epitelio, procedura dolorosa e non priva di
complicanze successive - e accelerata, ossia richiede circa 5 minuti totali per occhio contro i 30 della
procedura tradizionale, grazie all’uso di sofisticati
sistemi in grado di emettere un fascio di raggi UV-A
più intenso rispetto a quello impiegato nella procedura standard.
Perché si utilizza la riboflavina osmotica?
ParaCel è una particolare formulazione a base di
riboflavina sviluppata e brevettata dal Dr. Pinelli per
eseguire il cross-linking transepiteliale accelerato.
La sua formulazione è stata infatti concepita per
l’applicazione sull’epitelio intatto: grazie alla sua
proprietà osmotica e all’alta concentrazione di
riboflavina garantisce una rapida penetrazione
nell’epitelio e una efficace diffusione al suo interno.
Come avviene l’intervento
Il trattamento consiste in un’azione di rafforzamento della superficie della cornea ottenuto grazie all’instillazione di un apposito preparato e a
una sua breve esposizione ai raggi UV-A.
Il cross-linking osmotico transepiteliale
accelerato
Aumentando il numero dei legami di collagene, la
cornea si fortifica e in questo modo si rallenta il
progressivo sfiancamento della sua superficie. Nel
corso del trattamento, ParaCel (preparato fotosensibile a base di vitamina B2) viene instillato sulla
cornea, con la quale resta in contatto per un periodo
di circa 60 secondi.
La riboflavina viene dinamizzata dall’irradiazione di
raggi UV-A generati da una sofisticata strumentazione di ultima generazione: tale fase dura circa 3
minuti per occhio, contro i 30 generalmente richiesti per l’esecuzione di un cross-linking standard
(non accelerato).
Grazie all’esposizione ai raggi UV-A, la riboflavina
penetra nella superficie corneale per alcuni micron
e induce l’avvicinamento delle lamelle corneali: l’azione sinergica delle due componenti crea quindi
nuovi legami che rafforzano la superficie della cornea.
I vantaggi che si
possono ottenere
Il trattamento di cross-linking corneale transepiteliale accelerato con riboflavina è una tecnica
innovativa, praticata con risultati eccezionali riconosciuti a livello internazionale.
Procedura rapida, indolore, ripetibile,
non invasiva
Principali vantaggi offerti dal cross-linking osmotico transepiteliale accelerato:
a differenza dalla procedura tradizionale,
che prevede la rimozione dell’epitelio,
l’approccio transepiteliale lo mantiene intatto
e quindi non è invasivo;
è indolore e ripetibile all’occorrenza
consolida e solidifica la struttura della cornea
rallenta lo sfiancamento della cornea generato
dal cheratocono;
può rimandare considerevolmente o evitare
il trapianto di cornea;
il trattamento è ambulatoriale e il paziente può
riprendere rapidamente le normali attività
quotidiane.
Un metodo riconosciuto a livello mondiale
Le basi teoriche, la tecnica e i risultati di follow-up
sono ampiamente documentati dalla letteratura
scientifica internazionale, con esiti estremamente
positivi (bibliografia di riferimento disponibile su richiesta). SERI rappresenta un centro di riferimento
per il trattamento del cross-linking corneale transepiteliale.
Il Dr. Pinelli, considerato un esperto di cheratocono a livello internazionale, ha pubblicato numerosi
articoli sull’argomento e tiene frequenti corsi di aggiornamento in tutto il mondo.
SERI Switzerland Eye Research Institute è un centro
di ricerca in scienza della visione e di innovazione chirurgica in ambito oftalmico. Nato a Lugano nel 2013,
offre soluzioni a tutti i difetti visivi (presbiopia compresa) attraverso tecniche chirurgiche scientificamente
validate, non invasive, bilaterali e sempre indolori.
SERI Lugano si occupa non solo di chirurgia refrattiva, ma offre anche prestazioni riconosciute dalla
LAMal per la diagnosi e il trattamento personalizzato
in tutti gli ambiti dell’oculistica, dai disturbi della retina all’oftalmologia pediatrica.
SERI Switzerland Eye Research Institute, con la direzione scientifica del Dr. Roberto Pinelli, incrementa costantemente la ricerca scientifica nel campo
della chirurgia refrattiva, dell’oftalmologia medica,
dell’oftalmochirurgia, dell’oculistica infantile.
SERI Lugano garantisce un’offerta terapeutica, sia
essa medica o chirurgica, sempre in linea con gli sviluppi scientifici più innovativi, sicuri ed efficaci. Questi
risultati sono ottenuti grazie al costante lavoro di ricerca e all’utilizzo di tecnologie strumentali diagnostiche e chirurgiche di avanguardia.
Le tecniche operatorie sono molteplici, l’approccio
assolutamente personalizzato e basato sull’utilizzo di
sofisticate apparecchiature che condividono sempre
tecnologia avanzata di ultima generazione affiancata
alle capacità tecniche e relazionali delle diverse professionalità che operano all’interno dell’istituto.
SERI Lugano conforma tutta la sua attività ad una
cultura istituzionale volta al raggiungimento dell’eccellenza nel campo della scienza della visione e della
soddisfazione dei pazienti.
SERI Switzerland Eye Research Institute SA
Foto F. Simonetti /Archivio studio Camponovo.
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