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“Seamless Customer
Experience:
le parole chiave”
Il fenomeno
della finanza
“Se i clienti stanno meglio,
staranno meglio
anche le banche”:
la dichiarazione
è di Gian Maria Gros-Pietro
di Banca Intesa.
Bravo Gian Maria,
l’hai sparata davvero Gros.
A tu per tu con Joachim Rösges,
ceo della catena in Italia.
La nuova strategia commerciale.
I festeggiamenti per i 100 punti
vendita con insegna Media World.
A pagina 18
Editore: Edizioni Turbo srl - Palazzo di Vetro - Corso della Resistenza, 23 - 20821 Meda (MB) - Tel. +39 0362 600463/4/5 - Fax: +39 0362 600616 - Registrazione al Trib. di Milano n° 66 del 1° febbraio 2005 - Periodico quindicinale
Poste Italiane S.P.A. - Spedizione Abbonamento Postale D.L. 353/2003 Conv. in L 46/2004 Art. 1 - Comma 1 - LO/MI - Stampa: Italgrafica - Novara - Una copia 1,00 euro - In caso di mancato recapito, inviare all’ufficio postale di Roserio per la restituzione al mittente che si impegna a pagare la relativa tariffa.
Dps Group sulla ribalta
Carta canta
Scocca l’era Trony
per i negozi
con insegna Fnac
Al via i lavori di ristrutturazione
dei megastore di Milano,
Verona e Napoli.
La parola a Yves Di Benedetto,
amministratore delegato
A pagina 19
hitech
periodico quindicinale
aprile 2014
anno 5 - numero 4
direttore responsabile
Angelo Frigerio
direttore editoriale
Riccardo Colletti
www.hitechweb.info
magazine
Riflettori su Mediamarket
RETAIL, ELDOM, CONSUMER ELECTRONICS, ICT, ENTERTAINMENT
Paese che vai,
rete che trovi
a pagina 2
Net Neutrality: l’Unione Europea vota la risoluzione, dopo gli emendamenti
che mettono nell’angolo le richieste dei servizi a pagamento. Intanto, negli Usa,
Netflix minaccia di ricorrere al peer to peer contro il cartello delle Tv via cavo.
La convention europea 2014 “InnoFest”
A tu per tu con Paolo Locatelli,
Consumer Electronics director di LG Italia
Da pagina 25 a pagina 36
consumer electronics
Sharp, oltre
il Full HD
Sony mette in campo
i suoi fuoriclasse
“Vogliamo diventare
il player di riferimento”
LG pronta al salto di qualità
Alle pagine 4 e 5
focus raee
Le iniziative di Meliconi
per i Mondiali
A pagina 6
ict
Huawei: Ascend 330,
lo smartphone entry level
Cellularline, il fascino
delle cover Vintage
Da pagina 7 a pagina 10
Presentato il 6°Rapporto Raee, stilato dal Centro di Coordinamento
L’Italia a forza 4 (kg)
È l’entità della raccolta pro capite nel 2013 di rifiuti elettrici ed elettronici.
Pubblicato in Gazzetta Ufficiale il dispositivo del governo per il recepimento della Direttiva Europea
Così cambia il sistema di raccolta
L’introduzione dell’1 contro 0. I nuovi obblighi per operatori e venditori.
A pagina 12
entertainment
Oculus Rift e i big
della guerra “virtuale”
Pop Corn Time,
lo spauracchio resta
Milan Games Week
ingrana la quarta
Alle pagine 14 e 15
zoom
hitech magazine
anno 5 - numero 4 - aprile 2014
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Paese che vai,
rete che trovi
Net Neutrality: l’Unione Europea vota la risoluzione, dopo gli emendamenti
che mettono nell’angolo le richieste dei servizi a pagamento. Intanto, negli Usa,
Netflix minaccia di ricorrere al peer to peer contro il cartello delle Tv via cavo.
Samsung Galaxy S5:
funzionalità per ogni esigenza
Pilar Del Castillo
hitech
magazine
L’Unione Europea si avvia ad avere un regolamento
unico per le telecomunicazioni. Ma la riforma avviata, che prevede l’abolizione delle tariffe di roaming
entro il Natale 2015, non sarà indolore, e all’interno
dell’aula di Bruxelles si è registrata, nell’ambito della discussione sul pacchetto di misure predisposte da
Neelie Kroes, commissario europeo per l’Agenda Digitale, una forte contrapposizione tra popolari e centrosinistra. Al termine del dibattito, è stato approvata
a Bruxelles la risoluzione della relatrice Pilar Del Castillo, esponente popolare, che aveva sollevato forti
perplessità in merito alle posizioni sul tema della ‘Net
Neutrality’. Ora il testo, dopo il voto in seduta plenaria,
passerà al vaglio degli stati membri, dopo aver inglobato gli emendamenti degli europarlamentari socialisti, liberali e verdi, che impongono la separazione tra
servizi specializzati, quali le piattaforme di streaming
e cloud, e tutti gli altri dati, in modo da impedire restrizioni nell’utilizzo di Internet, assegnando troppa
capacità di banda ai servizi a pagamento o escludendo
alcune funzioni free. “Connected Continent”, il pacchetto di misure veicolate da Neelie Kroes, fortemente
contrastato dagli operatori di connettività, dai motori di ricerca e dai gestori di servizi a valore aggiunto,
potrebbe, alla luce delle limitazioni poste dalla ‘Net
Neutrality’, frenare gli investimenti in Europa di alcuni grandi player (Google, Amazon, Netflix), che necessitano di una quantità di banda dedicata e invece si
ritroveranno a operare in un contesto che non garantisce loro corsie preferenziali.
Il dibattito sulla ‘Net Neutrality’ è molto vivo negli
Usa, dove però i termini della discussione sono per
molti versi diversi. Negli scorsi giorni, il ceo di Netflix
Reed Hastings ha portato all’attenzione di tutti gli
esperti di telecomunicazioni le conseguenze della de-
RETAIL, ELDOM, CONSUMER ELECTRONICS, ICT, ENTERTAINMENT
Direttore Responsabile: ANGELO FRIGERIO
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Periodico quindicinale - Anno 5 - n° 4 - aprile 2014
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Il numero è stato chiuso il 14 aprile 2014
Neelie Kroes
cisione del giudice federale David Tatel, che ha rigettato la regolamentazione in materia di Net Neutrality
della Federal Communications Commission (Fcc). Il
punto è molto semplice: in assenza di un perimetro
normativo preciso, come si può garantire che i soggetti che forniscono connettività - gli Internet Service
Provider - trattino tutti i dati allo stesso modo? Secondo Hastings, Comcast e AT&T starebbero violando
questo principio di trasparenza, favorendo il cartello
delle Tv via cavo. In particolare, il ceo di Netflix punta
il dito verso il prime time, fascia oraria che consente i
ricavi pubblicitari più alti, e in cui si consumerebbero
le violazioni più evidenti al concetto di Net neutrality.
La proposta di Hasting è di quelle shock: visto che
Comcast pretende da Netflix un esborso troppo alto
per mantenere i livelli di servizio offerti attualmente
alla piattaforma di Svod, la società di Los Gatos chiede alla Fcc di poter aggirare ogni restrizione di banda
ricorrendo a una rete peer-to-peer. Il motivo è molto semplice: in questo tipo di architetture non esiste
un server e tanti computer client, ma tutti nello stesso tempo sono server e client, condividendo i file. La
strozzatura imposta dagli Isp sarebbe così scavalcata.
Ma è certamente curioso che la piattaforma che oggi
costituisce il più grande provider di contenuti legali
in streaming si affidi al modello di distribuzione del
materiale in rete che ha fatto la fortuna della pirateria
informatica. Certo, il peer to peer è solo una configurazione dell’infrastruttura, di per sé è neutro. Resta un
altro paradosso: Netflix negli Usa si fa promotore della
lotta al cartello delle Tv via cavo, mentre in Europa è
tra i servizi che domandano una determinata quantità
di banda, a dispetto del pacchetto. Vale dunque il vecchio adagio: Paese che vai, ‘Net Neutrality’ che trovi.
E’ andato in scena lo scorso 9 aprile a Milano,
nella cornice del Salone del Mobile, l’evento
italiano di presentazione del Galaxy S5, il
nuovo smartphone top di gamma di Samsung in lancio sul mercato italiano a partire
dall’11 aprile, con un prezzo di 699 euro. Il
dispositivo “è stato progettato per essere
vicino agli utenti nella vita di tutti i giorni, anticipandone i bisogni e realizzandone i desideri”, come ha spiegato Carlo
Carollo, direttore sales and marketing
telefonia di Samsung Electronics Italia.
Tra i punti di forza del nuovo device spicca la fotocamera
da 16 Megapixel, che vanta funzionalità analoghe a quelle
di una macchina fotografica di alto livello, tra cui la messa a
fuoco più veloce della sua categoria (fino a 0,3 secondi), nonché la possibilità di utilizzare la funzione di messa a fuoco
selettiva. Per quanto riguarda la navigazione web, l’esclusiva
funzione Download Booster permette di utilizzare contemporaneamente Lte e wi-fi, aumentando così la velocità di
download dei dati e permettendo di avere a disposizione la
miglior connessione possibile, ovunque ci si trovi. Grazie alla
certificazione IP67, inoltre il Galaxy S5 garantisce resistenza
a sudore, pioggia, liquidi, sabbia e polvere, mentre la modalità Ultra Power Saving consente di ridurre al minimo il consumo energetico. L’esclusivo accordo con PayPal permette poi
agli utenti di Galaxy S5 di effettuare i pagamenti con l’app
dedicata, in piena sicurezza attraverso il solo riconoscimento dell’impronta digitale. Altra caratteristica distintiva della
quinta generazione di Galaxy S è la funzione S Health 3.0, il
personal trainer che monitora la forma fisica attraverso contapassi, consigli per una dieta mirata, programma di esercizi
personalizzato e monitoraggio dei battiti cardiaci, la cui frequenza può essere misurata semplicemente appoggiando il
dito sul sensore presente sulla parete posteriore dello smartphone. L’esperienza fitness può inoltre essere ulteriormente
personalizzata con la nuova generazione di Gear, lanciata
contestualmente al Galaxy S5: gli smartwatch Samung Gear
2 e Gear 2 Neo, in grado di dialogare costantemente con gli
altri dispositivi dell’ecosistema Samsung, permettono di monitorare la propria forma fisica grazie al sensore di frequenza cardiaca integrato, le funzioni di S Health e il contapassi.
Vero e proprio personal trainer è infine il nuovo Samsung
Gear Fit, confortevole ed ergonomico con l’innovativo display
curvo Super Amoled touchscreen, cardiofrequenzimetro incorporato, contapassi e modalità allenamento.
Case Logic: le nuove custodie per la mobilità
Nata in Colorado nel 1984, da oltre 25
anni Case Logic è specializzata in soluzioni per il trasporto, la protezione e l’organizzazione dei dispositivi elettronici.
All’interno del suo catalogo, Case Logic
vanta una vasta selezione di custodie per
tablet ed e-reader, capaci di rispondere
ad ogni tipo di esigenza con opzioni per
ogni tipo di prodotto, dai meno recenti
alle ultimissime novità sul mercato. Non
solo semplici cover ma anche sleeve, custodie folio e borse di varie dimensioni,
tutte selezionabili da un’ampia gamma
di colori, materiali validi e diversificati,
misure adattabili a ogni dimensione e
formato e un’imbottitura interna a prova di urto. Oltre al mondo dell’Ict, Case
Logic è attiva anche nell’imaging, con
soluzioni create ad hoc per avere sempre a portata di mano tutto il necessario
2
per scattare fotografie, in ogni condizione. La collezione di prodotti legati al
settore fotografico mette a disposizione
un’ampia offerta di borse e custodie dal
design elegante e adattabili ad ogni tipo
di fotocamera. Reflex, compatte, bridge,
videocamere e action camera: prodotti
sicuri, resistenti, pensati su misura per i
fotografi più appassionati e, allo stesso
tempo, per quelli alle prime armi che
hanno ora la possibilità di dare libero
sfogo alla propria creatività.
La scelta accurata dei materiali utilizzati, studiati per adattarsi ai diversi
dispositivi, e lo stile unico che caratterizza il design di Case Logic, fanno dei
suoi prodotti la scelta ideale per tutti gli
amanti di una vita attiva e dinamica, che
amano viaggiare, o che semplicemente
desiderano affrontare gli spostamenti
di tutti i giorni garantendo la massima
sicurezza e protezione ai propri dispositivi personali. Case Logic è distribuita in
Italia da Fowa (www.fowa.it).
3
focus on
I monitor UltraWide LG
21:9, le nuove
dimensioni
della produttività
Sono l’ideale per gestire flussi di lavoro che richiedono il multitasking. Ma
anche per godere al meglio di esperienze di entertainment come film e videogiochi. Da aprile saranno disponibili i
nuovi monitor Pc di LG, i primi a presentare il formato 21:9. Caratterizzati
da un design elegante e ultrasottile, la
gamma di monitor UltraWide 21:9 include tre modelli, da 34”, 29” e 25”.
Top di gamma è il display da 34”,
che vanta una risoluzione QHD
(3440x1440). Dotato della tecnologia
Thunderbolt 2, che supporta simultaneamente display ad alta risoluzione e
dispositivi dati ad alte prestazioni tramite un’unica connessione, questo monitor offre una velocità di trasferimento
fino a 20 Gbps e un software True Color Finder per regolare direttamente le
impostazioni di colore, per una qualità
dell’immagine quasi due volte superiore rispetto al normale Full HD.
Le due versioni da 29” e 25” sono invece dotate di tecnologia LG Ips e trasmettono immagini nitide e con una
minore variazione di colore da qualsiasi
angolazione vengano guardate e, per
questo motivo, sono particolarmente
indicate per elaborazioni fotografiche,
grafiche e video. Pensati per aumentare
la produttività sul lavoro, ma anche le
esperienze di intrattenimento e di gaming, i monitor presentano un’esclusiva
funzione 4-Screen Split, che permette la
visualizzazione massima di quattro finestre in otto diverse proporzioni dello
schermo, per un multitasking davvero
efficiente. La funzione Dual-Link, invece, consente la connessione a due periferiche simultaneamente.
“Siamo il primo brand al mondo nella vendita di monitor 21:9”, ha spiegato
Mauro Polticchia, marketing manager
LG Electronics Italia. “Secondo i dati Idc,
attualmente in questo segmento abbiamo una market share del 45,9% a livello mondiale. In Italia il time to market
è oggi e, assecondando il nostro claim
‘it’s all possible’, il target per questo tipo
di prodotto è molto ampio: partiamo
dall’ambito grafico e di editing video,
fino ad arrivare al mondo finanziario,
dell’architettura e del design. E, perché
no, anche a quello del gaming e dell’entertainment domestico, ulteriormente
valorizzati da questo formato che ricorda da vicino la magia del cinema”.
La convention europea 2014 “InnoFest”
LG pronta
al salto di qualità
Il colosso coreano ha presentato a Venezia la line up. I Tv Ultra HD e Oled. La
piattaforma WebOS e lo smartphone G Flex. Gli apparecchi ad alta efficienza energetica.
Venezia - Nel segno del nuovo motto
“Tutto è possibile”, LG Electronics ha portato in scena a Venezia l’appuntamento
europeo dell’InnoFest 2014. Ovvero l’occasione per presentare la line up globale
dei prodotti destinati ai consumatori europei nei vari settori dell’hi-tech e degli
elettrodomestici.
Un evento che si è svolto lo scorso 19
marzo nella regale cornice della Fondazione Cini. “InnoFest è l’opportunità
per mostrare le nostre offerte nei campi
consumer electronics e appliance per i
consumatori europei, a fronte di uno scenario economico che sembra mostrare
qualche segnale di svolta”, ha sottolineato
Brian Na (foto), vice president e Europe
region head di LG Electronics. “E il successo in Europa è un prerequisito fondamentale per essere una società di rilievo
globale nel mondo business di oggi”.
L’obiettivo per il 2014 è senz’altro quello di rafforzare la posizione di LG in Europa e di espandere i rapporti con i partner
locali, attraverso l’offerta di soluzioni
differenziate, che puntano su tecnologie
premium e design innovativo. Dopo la
tappa inaugurale dell’LG InnoFest 2014,
andata in scena a Istanbul il mese scorso,
il roadshow europeo di Venezia ha visto
la partecipazione di circa 450 partner del
colosso coreano. Per quanto riguarda il
comparto televisori, LG ha confermato e
ribadito la volontà di espandere il range
di Tv Ultra HD e Oled in Europa. Prima
azienda a produrre, nel 2012, un Tv Ultra
HD 4K da 84 pollici, nonché il più grande
Tv Oled curvo Ultra HD 4K nel 2014, LG
è ora pronta al salto di qualità: dispiegando quest’anno sul mercato europeo
un’offerta che comprende ben sette serie
di Tv Ultra HD in dimensioni che spaziano dai 49 ai 105 pollici. Ad attirare l’attenzione, tra i device in mostra, sono stati
soprattutto i Tv Oled da 77 e 55 pollici.
Ma non solo. Dopo l’annuncio dello
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scorso Ces di Las Vegas, LG ha presentato per la prima volta in Europa la propria piattaforma WebOS, progettata per
rendere più semplice e intuitiva l’esperienza della Smart Tv. WebOS debutterà
quest’anno su oltre 40 modelli di televisori, tra cui l’Ultra HD, l’Oled e il Cinema
3D.
A fianco dei device dedicati all’Home
Entertainment, riflettori accesi anche
sulle nuove applicazioni per il risparmio energetico realizzate per i prodotti
destinati al mercato consumer europeo.
Punta di diamante della collezione sono
le nuove lavatrici, in lancio in Europa nella prima metà dell’anno, che vantano un’
efficienza energetica maggiore del 40%
rispetto ai modelli A+++, grazie ai sistemi
TurboWash e TrueSteam.
In bella mostra anche i nuovi refrigeratori ad alta efficienza energetica, tra
cui i modelli bottom freezer, con Total
No Frost, più efficienti del 10% rispetto
al rating A+++. Sono stati presentati poi
i climatizzatori Artcool Stylist Inverter
V, con illuminazione Led, e Artcool Slim
Inverter V, con una combinazione di efficienza energetica, resistenza e feature incentrate sulla salute. Per quanto riguarda
le soluzioni LG per la pulizia domestica,
si segnalano il robot aspirapolvere Hom
Bot Square e l’aspirapolvere cordless
2-in-1.
Infine, non poteva mancare la giusta
attenzione al mondo delle comunicazioni mobili. E allora, la ribalta è stata tutta per il modello G Flex, il rivoluzionario
smartphone curvo, e per Lifeband Touch,
il nuovo device indossabile per il fitness.
hitech magazine
anno 5 - numero 4 - aprile 2014
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LG Italia:
una nuova organizzazione
Obiettivo: promuovere il concetto
di “one company, one voice” e conferire all’azienda una personalità sempre
più forte e riconoscibile, rendendola più
dinamica e competitiva. Di qui scaturisce la nuova organizzazione aziendale
di LG Electronics Italia: Paolo Locatelli
assume il ruolo di Consumer Electronics
director, mentre Omar Laruccia mantiene la sua posizione di Mobile Communications (MC) Business Unit director e
acquisisce il ruolo di Marketing director.
Rispettivamente, Paolo Locatelli coordinerà le business unit Home Entertainment, Home Appliances e IT B2C, mentre Omar Laruccia sarà a capo sia della
divisione Mobile Communication che
del team Marketing. Entrambi rispondono direttamente al presidente e ceo di
LG Electronics Italia.
Paolo Locatelli è dal 2011 alla guida
del team Home Entertainment. Laureato in Economia e Commercio, si è sempre occupato di bianco per importanti
brand internazionali. Entrato in LG nel
2005, è stato alla guida delle vendite del
bianco in qualità di Home Appliances
Sales director per sei anni.
Giuseppe Omar Laruccia entrato in LG
nel 2011, coordina le divisioni marketing e telefonia con l’obiettivo di aumentare la market share dell’azienda e consolidarne il posizionamento, puntando
A tu per tu con Paolo Locatelli,
Consumer Electronics director di LG Italia
“Vogliamo diventare
il player di riferimento”
Paolo Locatelli
sull’asset strategico degli smartphone.
Laureato in Scienze Economiche e Bancarie, inizia la sua carriera professionale
nel 1997 come key account in una multinazionale della Fmcg. Successivamente,
acquisisce grande esperienza nell’area
marketing e commerciale grazie ad una
serie di incarichi manageriali nazionali
ed internazionali all’interno di grandi
aziende multinazionali.
La divisione Home Entertainment verrà guidata da Michele Uslenghi mentre
la divisione Home Appliance resta nelle
mani di Francesco Salza. Michele Uslenghi, Home Entertainment team leader,
entra in LG nel 2003. Porta con sé una
lunga esperienza nel settore dell’elettronica di consumo e ha il compito di coordinare la struttura commerciale di LG
per Tv, Audio Video e Monitor.
Francesco Oscar Salza, Home Appliance team leader, approda in LG nel 2005.
Laureato in Economia e commercio, ha
maturato una significativa esperienza
nel settore del bianco, ricoprendo incarichi manageriali nell’area marketing e
commerciale all’interno di importanti
brand multinazionali e ha ad oggi il compito di gestire e coordinare la struttura
commerciale di LG dedicata ai piccoli
e grandi elettrodomestici, forte di una
significativa esperienza nel settore del
bianco.
Sulla ribalta LG Watch
powered by Android Wear
“Io penso positivo. Non dobbiamo
avere paura, pur nella consapevolezza
che lo scenario economico rimane teso.
Ma sono persuaso che l’innovazione
vincerà. Il mercato italiano dell’elettronica di consumo ha vissuto un periodo
di stanca e rallentamento. Ma siamo in
una fase di cambiamento. L’arrivo dei
nuovi schermi Ultra Hd e degli Oled,
in concomitanza con un grande evento
come i Mondiali di calcio, sono fattori
rilevanti. Potremo tornare a infiammare
i consumatori. LG Italia è in pole position”. Paolo Locatelli, da poco nominato Consumer Electronics director, è un
fiume in piena. E del resto, la ricca e
articolata line up che il colosso coreano
ha allestito induce all’ottimismo, come
traspare da questa intervista con Hitech
Magazine.
Paolo Locatelli, intorno a quali vettori ruoterà la strategia operativa di
LG Italia nel 2014?
Dopo gli annunci del Ces di Las Vegas,
che hanno fatto il giusto clamore, la parola passa ai prodotti o meglio al loro
lancio sul mercato. E le novità non mancano. Ma innanzitutto mi preme evidenziare un dato.
Quale?
La competizione è globale. Da intendersi sia nei vari territori, ma ancor più
nei vari segmenti di business. Per questa ragione LG ha lavorato per dare corpo, forza, spessore e qualità al concetto
LG Electronics sta lavorando in stretta collaborazione con Google per realizzare
LG G Watch powered by Android Wear, un prodotto studiato per entrare nel mondo
wearable con la piattaforma Android. Sarà compatibile con una vasta gamma di
smartphone Android e renderà disponibili agli utenti tutte le informazioni importanti in ogni momento, permetterà di porre domande o richiedere l’esecuzione di
alcune operazioni semplicemente pronunciando “Ok Google”. LG, principale partner di Google in quest’importante progetto, prevede di introdurre LG G Watch nel
secondo trimestre del 2014. Il device consentirà agli sviluppatori la realizzazione
di applicazioni in totale libertà e offrirà agli utenti la migliore esperienza Google. Il
quarto device sviluppato da LG in stretta collaborazione con Google segue il lancio
di Nexus 4, Nexus 5, e LG G Pad 8.3 Google Play Edition. “Lavorare con Google a
questo importante progetto è stata l’occasione per realizzare la perfetta sintesi tra
design e progettazione ingegneristica,” ha affermato Jong-seok Park, presidente e
ceo di LG Electronics Mobile Communications Company. “Con LG G Watch, LG prosegue il cammino intrapreso nel campo dei dispositivi wearable, dopo il lancio nel
2009 di Watch Phone, il primo orologio 3G al mondo con schermo touch-screen, e
nel 2008 di Prada Link. Siamo sicuri che un dispositivo così ben progettato sia perfettamente in grado di conquistare un mercato in rapida evoluzione qual è quello
dei wearable”.
di ‘one company’. Siamo in grado di fornire soluzioni altamente qualificate, affidabili di grande valore tecnologico in
tutti gli ambiti. Dal bianco al consumer
electronics, senza trascurare l’Ict.
E in che modo comunicherete questo messaggio sullo scenario italiano?
Il nostro impegno è focalizzato sul
valore che la marca esprime realmente.
Su questo versante stiamo lavorando in
maniera significativa, mettendo in campo investimenti notevoli a tutto campo.
La nostra è un’offerta ben strutturata e
calibrata nelle varie fasce d’utenza. Ma
LG è un marchio premium, come certificato dall’attitudine all’innovazione tecnologica. Lo dimostrano le sei fabbriche
che abbiamo approntato per la produzione dei nuovi Tv Oled. Pe noi questa è
una sfida prioritaria.
sante. Quanto abbiamo fatto, in termini
tecnologici, relativamente agli schermi
Oled, è sotto gli occhi di tutti. Noi siamo
pronti ad affrontare questa sfida con
coraggio, puntando a creare valore in
modo tangibile e a beneficio di tutti”.
A proposito di tv, quali i target che
vi siete prefissati?
Al momento abbiamo una market share del 17% e siamo attestati al secondo
posto nel ranking. Intendiamo far crescere nel 2014 la nostra importanza,
arrivare a una quota di mercato almeno
del 20%. Si apre di fatto un nuovo ciclo
di business che potrà permetterci di elevare anche il prezzo medio dell’offerta.
E’ vero, affrontiamo un anno ‘curvo’, e
mi sento di dire che ‘curvo’ è bello. LG
ha dimostrato di saper accelerare in maniera efficace e convinta su questo ver-
Relativamente al segmento degli
Oled quali obiettivi avete identificato
per il 2014?
Pensiamo in grande, come è giusto
che sia alla luce delle svariate novità in
arrivo sugli scaffali. Puntiamo a raggiungere nell’ambito degli Oled un target di
10mila pezzi in termini di sell-out. Ma
più in generale, siamo fiduciosi e ottimisti, in termini di aspettative, anche per
quello che riguarda il settore dell’audio.
Sono certo che il completamento dell’offerta con i nuovi speaker bar e sound
5
plate ci permetterà di affrontare il business con ulteriore incisività.
In conclusione, qual è il messaggio
che intendete lanciare ai naviganti, ossia ai partner retail del mercato italiano?
LG vuole diventare il player di riferimento nel mondo del consumer electronics.
Sappiamo di essere ambiziosi, ma abbiamo tutte le carte in regola per giocare questa partita e centrare importanti risultati.
Il mercato ha bisogno della nostra innovazione, ma anche di ritrovare l’entusiasmo.
I nuovi prodotti firmati LG, in tutti i settori del business, sono una certificazione di
questa passione. E dell’attitudine ad avere
coraggio nella creazione di soluzioni tecnologicamente avanzate, al top, belle da
vedere e altamente fruibili.
consumer electronics
hitech magazine
anno 5 - numero 4 - aprile 2014
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Sharp presenta la nuova gamma di Tv Led Quattron Pro
Oltre il Full HD
Dettagli più nitidi, colori più naturali e alta connettività per la serie UQ10.
In grado di riprodurre anche contenuti 4K nativi.
Si è svolto lo scorso 27 marzo, nella nuova sede di Sharp
Italia, in via Lampedusa a Milano, l’incontro di presentazione in anteprima della nuova linea di Tv Led Quattron Pro,
in lancio in Europa. In apertura, l’amministratore delegato di Sharp Italia Aldo Meneghelli ha colto l’occasione per
presentare i risultati finanziari del terzo semestre, che si
è chiuso con un bilancio decisamente positivo e in crescita
per l’azienda. Carlo Alberto Tenchini, direttore marketing,
ha poi voluto sottolineare come il tratto distintivo di Sharp
sia da sempre l’impegno costante nello sviluppo di tecnologie e prodotti innovativi, in ogni settore, dai frigoriferi con
plasma cluster ai pannelli solari. Fino ai televisori Quattron,
che, con l’aggiunta di un sub-pixel giallo ai sub-pixel standard rosso, verde e blu, rendono possibile la riproduzione di
oltre un miliardo di sfumature di colore, per ottenere immagini più brillanti e naturali.
E sui plus della nuova gamma di Tv Quattron Pro, la vera
protagonista dell’evento, si è soffermato l’ingegnere Luca
Lubinu, product manager A/V, che ha voluto offrire ai presenti una demo pratica della qualità d’immagine e delle potenzialità del nuovo device messo a punto da Sharp. Il Tv
Sharp Quattron Pro (UQ10) vanta una risoluzione di 2,5
volte superiore ai tradizionali Tv Full HD, grazie al pannello
Quattron Pro che ha un numero di sub-pixel di 2,5 volte più
alto di quello dei normali schermi Full HD. Proprio la configurazione dei sub-pixel Quattron Pro rende UQ10 l’unica
serie di Tv Full HD sul mercato in grado di offrire contenuti 4K nativi via Hdmi: anche quando i contenuti visualizzati
sono in risoluzione più bassa, la tecnologia intelligente Upscale Quattron Pro rende le immagini in 4K, a prescindere
dal fatto che il segnale sia satellite o via cavo, che si guardi
un programma Tv, un Blu-ray, un Dvd o che si colleghi una
console per il gaming.
“La tecnologia Tv Ultra-HD sta avanzando rapidamente –
anche sui Tv Sharp – ma i contenuti tardano ad arrivare”,
ha sottolineato Alberico Lissoni, presidente consumer electronics di Sharp Europe. “I nostri Tv UQ10 con tecnologia
Quattron Pro offrono una soluzione: Tv con pannello Full
HD, sicuramente più accessibili, ma con un modo intelligen-
Le iniziative
di Meliconi
Con lo slogan “Attacca la Tv al muro e difendi il Made in Italy!”, Meliconi lancia il suo
“concorso mondiale”, pensato in vista dei
prossimi Mondiali di calcio, che prenderanno il via il prossimo giugno in Brasile. Dal 1
aprile al 31 agosto 2014, acquistando uno
qualsiasi dei supporti da parete per Tv Meliconi e CME (linee Style, CME, Click e Ghost
Design) si partecipa all’estrazione di una
fantastica vacanza per 2 persone – volo +
soggiorno con formula all inclusive – in un
villaggio Eden Village con destinazione a
scelta tra Cuba, Mar Rosso, Grecia o Spagna.
E non è tutto. Altri 100 fortunati estratti
vinceranno un cofanetto “Emozione3 Meraviglie d’Italia”, contenente un weekend
per due persone in prestigiose località italiane. E c’erano anche le cuffie Meliconi fra
i premi del 1° Campionato Internazionale
Make Cup firmato iCare cosmetics, che si
è svolto nella cornice di Cosmoprof 2014,
la fiera dedicata al mondo della bellezza in
scena a Bologna dal 4 al 7 aprile 2014. Nella
finalissima del 6 aprile, i primi 3 make up
artist classificati hanno ricevuto in premio
le cuffie della linea My Sound Meliconi: in
particolare sono state messe in palio le
cuffie HP Fun (con padiglioni personalizzabili), le HP Street e le nuovissime HP Style,
nelle versioni più colorate e fashion.
te, brillante di gestire i sub-pixel, così da renderli in grado di
visualizzare effettivamente contenuti Ultra-HD. Per le persone che non sono pronte a investire in Ultra-HD ma che non
vogliono rinunciarvi, Quattron Pro offre il meglio dei due
mondi”.
La serie UQ10, primo Tv Led Full HD ad aver ottenuto la
certificazione Thx Display – che garantisce i più alti standard di qualità e prestazioni – e vincitrice dell’HDGuru’s
award 2014 come miglior HDTV durante l’ultima edizione
del Ces di Las Vegas, offre inoltre un alto grado di connettività, essendo facilmente integrabile con dispositivi mobili e
smart. Grazie alla app per dispositivi mobile Aquos remote
Lite, questi Tv a grande schermo, disponibili in formati da
80, 70 e 60 pollici, possono essere comandati con controllo
gestuale usando il proprio smartphone o tablet, attraverso
semplici movimenti del polso. Dalla primavera, inoltre, il
portale smart Tv di Sharp, Aquos Net+, offre ancora più servizi di Video-on-Demand e canali Tv internazionali gratuiti
via web.
Francesca Radaelli
Sony mette in campo
i suoi fuoriclasse
I Mondiali di calcio si stanno avvicinando e Sony, partner ufficiale dell’evento,
sarà presente in prima fila all’appuntamento sportivo per eccellenza, schierando
la sua squadra di prodotti di elettronica di
consumo. Pensati per godere del meglio
della prossima World Cup, i Tv Full HD
della serie W95, dotati di display Triluminos, vantano la presenza dell’X-tended
Dynamic Range e dal processore X-reality
Pro, che rende emozionante ogni scena,
con rossi vibranti e verdi smeraldo. Contraddistinti da qualità di immagine, audio premium e
innovativa estetica Wedge, i Tv sono supportati
dalle esclusive Soundbar
HT-CT770 e HT-CT370,
che garantiscono un audio surround virtuale
ricco di bassi. I nuovi Tv
4K Ultra HD affiancano
al potente processore 4K
X-Reality Pro, che massimizza la qualità di ogni
singola immagine tramite upscaling nella serie
X9, la nuova tecnologia
X-tended Dynamic Range, che ottimizza i contrasti.
Spazio poi all’audio,
con i diffusori e i siste-
mi audio wireless della serie X, affiancati
dal nuovo GTK-X1BT, il sistema compatto
che trasforma ogni occasione in una festa,
grazie agli effetti dj e alla potenza dei suoi
500 W. Sfruttando la funzionalità Nfc, tutti
permettono di condividere le playlist preferite con un semplice tocco. Racchiuso
in uno chassis dal design accattivante, il
modello SRS-X7 offre 32 W di avvolgente
potenza sonora in un corpo sottile e raffinato, mentre il sistema audio wireless
all-in-one
CMT-X5CD
coniuga la funzionalità streaming wireless e
l’elevata qualità acustica
dei tradizionali impianti
stereo in un prodotto ultracompatto.
Per il digital imaging,
ecco le fotocamere compatte con high zoom delle serie H, HX e quelle
della serie W, le Alpha a
obiettivi intercambiabili con la nuova A6000,
dal veloce autofocus, e
la Full Frame A7. E le
Handycam PJ con proiettore integrato vanno
in appoggio, insieme ad
Action Cam e alle fotocamere per smartphone
QX, al nuovo Tv della serie W855 da 60”.
6
Terzo trimestre
in ripresa
Dopo un 2012 decisamente difficile per Sharp, i dati di bilancio
presentati dall’ad Aldo Meneghelli
parlano di un 2013 decisamente positivo. I risultati finanziari consolidati del terzo semestre hanno fatto
registrare, nei nove mesi conclusi il
31 dicembre 2013, vendite nette in
crescita del +21% rispetto all’anno
scorso, e utile netto e operativo positivi. Per quanto riguarda le categorie di prodotti, il product business
incide per il 60,5%, mentre il device
business – “il cuore della tecnologia
di Sharp, che si caratterizza come
una società di ingegneri” sottolinea Aldo Meneghelli - incrementa il
proprio peso rispetto al 2012, raggiungendo quota 39,5%. In crescita
del 23% rispetto al 2012 il mercato
overseas, che rappresenta il 61%, a
fronte di una quota ‘domestic’ del
39%. Le previsioni sui risultati finanziari per l’anno fiscale che si
chiuderà il 31 marzo 2014 rese note
nel corso della conferenza stampa
parlano di un incremento su base
annua del 17%. “Sono tre i principi
che guidano lo sviluppo della nostra
azienda: innovazione tecnologica,
rispetto per l’ambiente, attenzione
a tutto ciò che ci circonda” conclude
Aldo Meneghelli.
Toshiba, tre
nuove serie di Tv
Toshiba Europe amplia la propria gamma Tv lanciando le nuove serie L54, L64
e L74. La nuova serie di Tv L54, 3D Full
HD con funzionalità Smart Tv, è disponibile nelle versioni da 102 cm (40 pollici)
e da 122 cm (48 pollici) ed è pensata
per chi cerca una qualità dell’immagine
e del suono coinvolgente ad un prezzo
competitivo. La serie L64 integra il nuovo processore dual-core engine che migliora notevolmente le performance del
Tv, offrendo funzionalità multi-tasking e
un’elaborazione più veloce delle applicazioni per una migliore esperienza d’uso.
Dotata di servizi Smart Tv Cloud, questa
serie è indirizzata a chi cerca funzionalità avanzate. La serie L74 unisce, invece,
la qualità superiore del suono e dell’immagine con la praticità dei servizi Smart
TV Cloud in un unico Tv 3D Full HD. Equipaggiato con engine dual-core, l’elegante
L74 è stato progettato per coinvolgere
tutti i sensi: offre un audio più ricco e
corposo, dialoghi più chiari e immagini
più brillanti e definite, oltre alla modalità
3D.
L’iniziativa di Ecodom, Erp, Raecycle e Remedia
In prima linea
per l’accreditamento ‘Weeelabex’
degli impianti di trattamento
hitech
magazine
A pagina 10
focus raee
Alessandro Lama
è il nuovo presidente
di EcoR’it
Presentato il 6°Rapporto Raee, stilato dal Centro di Coordinamento
L’Italia
a forza 4 (kg)
E’ l’entità della raccolta pro capite nel 2013 di rifiuti elettrici
ed elettronici. Un livello quasi da quadruplicare in vista
del 2019, come prevede la nuova Direttiva Europea,
recepita con apposito dispositivo dal governo.
Alle pagine 8 e 9
Pubblicato in Gazzetta Ufficiale il decreto del governo per il recepimento della Direttiva Europea
Così cambia
il sistema di raccolta
L’introduzione dell’1 contro 0. I nuovi obblighi per operatori
e venditori. Il rafforzamento del Centro di coordinamento.
Le misure per contrastare l’illegalità nella gestione dei rifiuti tecnologici.
E’ stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il decreto
che recepisce la Direttiva europea Raee (2012/19/
EU), approvato lo scorso 14 marzo dal Consiglio dei
Ministri, in vigore dal 12 aprile. L’Italia è tra i primi
Paesi europei a recepire la Direttiva comunitaria, con
lo scopo di ridurre gli impatti negativi derivanti da
produzione e riciclo degli apparecchi elettrici ed elettronici. Dal decreto emerge, da un lato, la promozione
il modello ‘all actors’ (che nella gestione dei Raee affianca ai sistemi collettivi dei produttori gli operatori
accreditati del settore), ma anche, dall’altro, l’importanza dei controlli sulla qualità del trattamento, sul
rispetto degli standard e su una gestione trasparente
dei rifiuti tecnologici.
A questo scopo, il decreto legislativo n. 49 del 14
marzo 2014 rafforza il ruolo del Centro (...)
Continua a pagina 9
7
Alessandro Lama, classe 1960, è stato nominato presidente di EcoR’it, il consorzio per la raccolta e il riciclo di apparecchi elettronici (Raee).
Alessandro Lama, che subentra nella carica
a Giulio Rentocchini, svolge una significativa
esperienza di lavoro nel campo della sicurezza
ambientale come coordinatore squadre di soccorso e rilievo, analista degli sviluppi della sicurezza, coordinatore di progetti per la protezione
civile, consulente per la sicurezza di guardia di
finanza e Polizia di Stato.
Vanta inoltre una specifica esperienza di oltre 30 anni in gestione e consulenza marketing,
comunicazione e problem solving, prevalentemente maturata nel settore servizi di aziende
nazionali e internazionali (tra cui Coni, Ufficio
nazionale turismo tedesco, Ifap del gruppo Iri,
Gruppo Annunziata, Confcommercio, Ericsson
Fatme, Italstat/Iritekna, Europack, Arpes, Gruppo Ariel Tecnica).
Cellulari, caricabatterie
unico in Europa
per ridurre i rifiuti
I deputati dell’Europarlamento hanno approvato una revisione normativa dedicata alle apparecchiature radio.
Il progetto di legge, concordato in via informale con il Consiglio Ue, è stato approvato con
550 voti a favore, 12 contrari e 8 astensioni.
L’obiettivo è ridurre gli sprechi, i costi e i problemi per gli utenti, attraverso una modernizzazione dell’attuale legislazione. Che inizia con
l’esigenza di un caricabatterie unico per i cellulari, comune per tutti gli apparecchi venduti nel
l’Unione europea.
La relatrice Barbara Weiler, soddisfatta al
termine della votazione, si dice convinta che il
caricabatterie unico permetterà di ridurre le
51mila tonnellate annue di rifiuti elettronici.
Dopo il passaggio in aula a Strasburgo, la direttiva deve essere formalmente approvata dal
Consiglio.
A questo punto gli stati membri avranno
quindi due anni per inserire tali norme nelle
loro leggi mentre i produttori avranno un anno
supplementare per conformarsi alla legislazione.
focus raee
Presentato il 6°Rapporto Raee, stilato dal Centro di Coordinamento
L’Italia
a forza 4 (kg)
È l’entità della raccolta pro capite nel 2013 di rifiuti elettrici
ed elettronici. Un livello quasi da quadruplicare in vista
del 2019, come prevede la nuova Direttiva Europea,
recepita con apposito dispositivo dal governo.
di Riccardo Colletti
dente del Centro di Coordinamento Raee, “coincide con
un momento di passaggio particolarmente importante.
Riteniamo che il testo di recepimento della nuova Direttiva Europea rappresenti uno spartiacque tra una prima
fase, iniziata nel 2007, e una seconda fase che si apre
ora con la nuova normativa e che già sappiamo porterà
stimoli nuovi. Dalla Direttiva Europea emerge il ruolo
chiave che il Centro di Coordinamento deve giocare per
raggiungere gli impegnativi obiettivi di raccolta che ci
proiettano verso il 2019. Siamo certi che i Sistemi Collettivi sapranno rispondere con impegno ed entusiasmo
alle aspettative in esso riposte, offrendo un contributo
importante per affrontare le nuove e ambiziose sfide”.
E a proposito della nuova normativa – si attende a
giorni la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale – si deve
LEGENDA
R1
Frigoriferi, condizionatori,
congelatori, ecc.
R2
Lavatrici, lavastoviglie,
cappe, forni, ecc.
R3
Televisori e schermi a tubo
catodico, LCD o al plasma, ecc.
R4
rilevare che per centrare i nuovi ambiziosi target prefissati dall’Ue sarà indispensabile uno sforzo complessivo più forte. Così come più significativo sarà il ruolo
del retail organizzato, coinvolto tanto dal decreto ‘Uno
contro uno’, ma ancor più da quello ‘Uno contro zero’. E
qui sarà fondamentale procedere a una semplificazione dei processi di raccolta. Infine, da non sottovalutare
l’aspetto delle verifiche e dei controlli, dal momento che
il sistema predisposto si rifà al concetto di ‘all actors’. In
tal senso, entrano in campo e in modo diretto anche i
centri di trattamento, e non più solo i sistemi collettivi.
Per questa ragione le maglie dei controlli e degli accreditamenti – per evitare la dispersione di rifiuti, unitamente a una concorrenza sleale – devono stringersi
in modo più serrato.
telefonini, computer, stampanti, giochi elettronici,
apparecchi illuminanti, ventilatori, asciugacapelli, ecc.
R5
lampadine a basso consumo, lampade
fonte: Centro Coordinamento Raee
al neon, lampade fuorescenti, ecc.
Raee raccolti da ciascun
sistema collettivo - 2013 (Kg)
Aspiraee
R1
87.260
Cobat
Consorzio CCR
R2
R3
3.520
295.716
2.711
650.075
85.258
14.740
1.745
105.263
140.222
682
602.210
34.932.536
16.032
TOT
ALE
851
3.301
35.533.763
487.504
70.953.803
17.830
1.381.483
6.064
1.405.377
32.928
1.377
51.577
1.288.532
640.533
1.929.065
2.450
Ecoelit
Ecoem
245.468
R5
461.306
Dataserv*
Ecodom
18.920
R4
900
340
Ecolamp
Ecolight
1.050.340
1.723.901
238.806
13.995.407
392.111
17.400.565
Ecoped
111.550
3.003.405
36.130
5.508.981
2.281
8.662.347
Ecorit
50.910
280.415
3.580.447
3.776.153
15.576
7.703.501
8.333.914
8.627.970
8.256.146
2.742.963
11.985
27.972.978
166.452
251.679
3.097.877
9.295
Raecycle
7.895.693
3.370.212
35.640.971
2.076.992
14.869
48.998.737
Remedia
7.092.771
2.585.740
17.922.530
5.918.340
26.002
33.545.383
Erp
Esa Gestione R.A.E.E.
Rene
Ridomus
Totale
3.525.303
580
580
2.421.154
2.421.154
62.158.612
8
56.156.357
68.879.875
37.620.439
1.115.935
225.931.218
*Il sistema collettivo Dataserv ha concluso la sua operatività alla fine del 2012 ed ha effettuato gli ultimi ritiri agli inizi del 2013
Italia quasi a forza quattro. Ossia, i 4 kg pro capite di
Raee raccolti in media nel 2013. Una tenuta sostanziale
sull’anno precedente. Ma al contempo una sfida che si
rinnova alla luce dell’approvazione e dell’entrata in vigore della Nuova Direttiva Europea Raee 2, recentemente varata dal Consiglio dei Ministri. E, sia detto per inciso, stavolta l’Italia ha fatto per bene i compiti divenendo
il secondo Paese dell’Unione a recepire l’indicazione di
Bruxelles, dunque in anticipo sulle altre nazioni.
Ma partiamo dai numeri. Lo scorso 18 marzo, presso
la Sala del Cenacolo del Museo della Scienza e Tecnologia di Milano è stato presentato il 6° Rapporto Annuale
a cura del centro di Coordinamento.
La fotografia d’insieme inquadra un sistema ormai
consolidato ed efficiente nonostante la raccolta complessiva di Raee in Italia nel 2013, pari a 225.931.218
kg, registri il 5% in meno di quanto gestito nell’anno
precedente. Una delle cause è sicuramente la contrazione delle vendite di prodotti hi-tech a fronte della crisi
e, di conseguenza, la minore quantità di Raee prodotti.
Gran parte del decremento del 2013 è imputabile al raggruppamento R3 (che annovera Tv e monitor): un calo
atteso e fisiologico vista la conclusione del passaggio al
digitale terrestre. Per gli altri raggruppamenti si registra una tenuta dei volumi gestiti, con qualche segnale
positivo.
Ma non va trascurato un altro elemento che ha contribuito alla flessione: ossia, il traffico illegale di questa
speciale tipologia di rifiuto. Per comprendere la portata
del fenomeno, proprio il Centro di Coordinamento e Legambiente hanno realizzato il dossier ‘I Pirati dei Raee’.
Dallo studio è emerso che in Italia tra il 2009 e il 2013
sono state sottoposte a sequestro, dall’autorità giudiziaria, ben 299 discariche illegali in cui sono stati abbandonati rifiuti privi delle componenti valorizzabili,
che rilasciano materiali tossici come mercurio, cromo
esavalente, cadmio, nichel e piombo. È necessario contrastare questo fenomeno soprattutto in un momento in
cui il valore delle materie prime seconde ha reso appetibili alcune tipologie di Raee anche a soggetti non titolati
alla loro corretta gestione.
In generale, il dato medio di raccolta pro capite è pari
a 3,80 kg per abitante, mentre i Centri di Conferimento
sono passati da 3.759 a 3.900 e comprendono i Centri di
Raccolta Comunali (3.759) e Altri Centri (141). Nell’Italia dei Raee permangono differenze sostanziali in base
all’area geografica: il Nord, nonostante diminuiscano
più consistentemente i rifiuti gestiti, continua a raccogliere quantitativi rilevanti; il Centro rimane abbastanza stazionario e ha medie piuttosto basse; l’area Sud e
Isole mostra timidi miglioramenti ma resta ancora piuttosto indietro.
Nella classifica delle Regioni, la Valle d’Aosta si conferma anche quest’anno la più virtuosa d’Italia con una
media pro capite di ben 8,27 kg/abitante, al passo con
i migliori standard europei. “La presentazione del Rapporto annuale”, ha sottolineato Danilo Bonato, presi-
hitech magazine
anno 5 - numero 4 - aprile 2014
www.hitechweb.info
Segue da pagina 7
Ripartizione dei Raee
per raggruppamento 2013/2011 (Kg)
R1
R2
R3
R4
R5
TOTALE
Totale
2013
Totale
2012
Totale
2011
Variaz.
13/12
Variaz.
13/11
62.158.612
63.902.813
68.432.178
-2,73%
-9,17%
56.156.357
57.709.717
66.132.447
-2,69%
-15,09%
68.879.875
76.501.315
84.274.649
-9,96%
-18,27%
37.620.439
38.814.869
40.288.610
-3,08%
-6,62%
1.115.935
1.036.849
962.529
+7,63%
+15,94%
-5,06%
-13,13%
225.931.218 237.965.563 260.090.413
Così cambia
il sistema di raccolta
Ripartizione dei Raee
per raggruppamento 2013
R5
R1
0,49%
27,51%
R2
R4
24,86%
16,65%
R3
30,49%
Centri di conferimento
pro capite
Classifica discariche abusive
sequestrate per regione (2009/2013)
Classifica
1°
2°
3°
3°
4°
5°
6°
7°
8°
9°
10°
11°
12°
12°
13°
14°
15°
16°
16°
Totale
Discariche % sul totale
Regione sequestrate sequestri
Puglia
40
13,40%
Campania
38
12,70%
Calabria
33
11,00%
Toscana
33
11,00%
Sicilia
29
9,70%
Umbria
21
7,00%
Lazio
17
5,70%
Molise
15
5,00%
Marche
14
4,70%
Sardegna
13
4,30%
Emilia Romagna
12
4,00%
Piemonte
8
2,70%
Liguria
6
2,00%
Basilicata
6
2,00%
Abruzzo
5
1,70%
Veneto
4
1,30%
Lombardia
3
1,00%
Trentino Alto Adige
1
0,30%
Friuli Venezia Giulia
1
0,30%
299
Regione
CdC
Abruzzo
Basilicata
Calabria
Campania
Emilia Romagna
Friuli Venezia Giulia
Lazio
Liguria
Lombardia
Marche
Molise
Piemonte
Puglia
Sardegna
Sicilia
Toscana
Trentino Alto Adige
Umbria
Valle d’Aosta
Veneto
38
51
77
242
371
170
178
75
861
126
28
301
135
153
89
208
219
69
25
484
3900
TOTALE
Popolazione
Raccolta
Totale (Kg)
1.307.309 3.829.310
578.036
2.274.241
1.959.050 3.404.740
5.766.810 13.762.717
4.342.135 21.786.518
1.218.985 6.712.118
5.502.886 13.664.818
1.570.694 8.123.531
9.704.151 46.495.186
1.541.319 7.393.297
313.660
793.000
4.363.916 17.748.441
4.052.566 7.809.538
1.639.362 8.589.628
5.002.904 10.954.766
3.672.202 19.850.410
1.029.475 6.978.566
884.268
3.884.906
126.806
1.048.097
4.857.210 20.827.391
59.433.744 225.931.218
CdC ogni
100.000 AB
2,91
8,82
3,93
4,20
8,54
13,95
3,23
4,77
8,87
8,17
8,93
6,90
3,33
9,33
1,78
5,66
21,27
7,80
19,72
9,96
6,56
Raccolta pro
capite (Kg/AB)
2,93
3,93
1,74
2,39
5,02
5,51
2,48
5,17
4,79
4,80
2,53
4,07
1,93
5,24
2,19
5,41
6,78
4,39
8,27
4,29
3,80
Raccolta pro capite 2010
in Europa (Kg/ abitante)
Romania
Lettonia Lituania Polonia
Cipro
Spagna Malta Ungheria Slovacchia
Grecia
Slovenia
Estonia Italia
Portogallo
Rep. Ceca
Bulgaria
Francia
Paesi Bassi
Regno Unito
Irlanda Austria 1,1
1,9
2,7
2,8
3,1
3,2
3,4
3,9
3,9
3,9
4
4,2
4,2
4,4
5
5,9
6,4
7,3
7,4
8,2
8,7
Dati non
disponibili
Germania 8,8
Finlandia
9,1
Belgio
9,3
Lussemburgo 9,4
Danimarca 14,8
Norvegia 15,8
Svezia 15,9
<4,0
9
4,0-8,0
>8,0
(...) di coordinamento, al quale è
affidato il monitoraggio dei flussi
di rifiuti tecnologici e la gestione
di un elenco a cui dovranno iscriversi tutti i centri di trattamento,
e stabilisce i requisiti giuridici
e operativi dei sistemi collettivi,
nonché le modalità di funzionamento di quelli individuali.
Per i consumatori la novità fondamentale contenuta nel nuovo
decreto legislativo – che segna un
vero e proprio punto di svolta - è
l’introduzione dell’1 contro 0, ovvero la possibilità di consegnare
gratuitamente presso i punti vendita i Raee di piccole dimensioni,
inferiori a 25 cm, senza alcun obbligo di acquisto. Il ritiro dei rifiuti elettronici è infatti obbligatorio
per gli store con superficie superiore a 400 metri quadri, mentre
è facoltativo per quelli più piccoli.
Novità in arrivo anche per il
settore e-commerce: dall’entrata
in vigore del decreto, i venditori
online sono tenuti a garantire ai
clienti il ritiro dei Raee in punti di
raccolta messi a disposizione gratuitamente.
Il decreto legislativo prevede
poi un aumento dei target di raccolta, con lo scopo di gestire entro
il 2019 l’85% dei Raee generati
dalle famiglie italiane - oppure il
65% delle apparecchiature immesse sul mercato. Un valore tre
volte superiore a quanto viene già
raccolto attualmente.
Significativa anche l’estensione
dell’applicazione della Direttiva
ad altre tipologie di prodotto, tra
cui i pannelli fotovoltaici, inclusi
da subito, e tutti gli altri apparecchi elettronici a fine vita al momento esclusi, che saranno considerati Raee a partire dall’agosto
2018.
Contro il problema dei flussi
di Raee gestiti illegalmente sono
state messe in atto nuove misure,
come l’imposizione di requisiti
tecnici specifici per le spedizioni
transfrontaliere di apparecchiature elettriche ed elettroniche usate, al fine di contrastare la spedizione illegale di rifiuti.
Si segnala infine la presenza nel
decreto di misure per preparare
al riutilizzo dei prodotti nella fase
che precede il riciclo, attraverso
l’introduzione di attori intermedi
- la cui attività sarà poi definita da
un decreto ad hoc - tra l’impianto
di trattamento e la piazzola ecologica.
focus raee
hitech magazine
anno 5 - numero 4 - aprile 2014
www.hitechweb.info
L’iniziativa di Ecodom, Erp, Raecycle e Remedia
In prima linea
per l’accreditamento ‘Weeelabex’
degli impianti di trattamento
Ecodom, Erp, Raecycle e Remedia - i quattro Sistemi Collettivi che in Italia gestiscono complessivamente
l’80% dei Raee domestici raccolti - hanno deciso di collaborare ancora più intensamente, al fine di avviare un processo di miglioramento della qualità del trattamento dei
Raee, richiedendo agli impianti di trattamento con cui
collaborano di ottenere l’accreditamento ‘Weeelabex’. Il
‘Weeelabex’ (acronimo di WEEE LABoratory of EXcellence, ovvero “Laboratorio di eccellenza dei Raee”) è stato
ideato dal Weee Forum in collaborazione con i principali
stakeholder della filiera Raee e co-finanziato dall’ Unione Europea nell’ambito del programma Life+. Ha avuto
il duplice obiettivo di mettere a punto nuovi standard di
qualità per la raccolta, il trasporto e il trattamento delle
varie tipologie di Raee, oltre a individuare e realizzare
una modalità uniforme e strutturata di verifica del rispetto di tali standard in tutti i Paesi europei, attraverso
auditors particolarmente qualificati e opportunamente
formati.
Ecodom, Erp, Raecycle e Remedia sono, inoltre, tra i
soci della Weelabex Organisation, un organismo internazionale no-profit, costituito da 26 Sistemi Collettivi, con
l’obiettivo di gestire gli accreditamenti degli impianti di
trattamento e formare auditors capaci di verificare l’effettiva applicazione, da parte degli impianti stessi, dei
nuovi standard di qualità europei. Il processo di audit che ha già mosso i primi passi attraverso la conferma alla
Weeelabex Organisation dei 24 impianti da verificare nel
periodo aprile-novembre 2014 e la definizione degli auditors - con tutta probabilità, renderà l’Italia il Paese con
il maggior numero di impianti accreditati in Europa.
“Weeelabex ha lo scopo di migliorare e incrementare
gli standard qualitativi dei processi di trattamento dei
Raee, per garantire omogenee ed elevate condizioni di
trattamento in tutta Europa. Gli impianti certificati, infatti, garantiscono il raggiungimento di un livello qualitativo più elevato che implica un miglior posizionamento
commerciale sul mercato e la possibilità di un confronto
reciproco per il miglioramento continuo”, ha sottolineato
Mario Voros, managing director della Weeelabex Organisation. “Nella speranza che l’esempio dell’Italia venga
seguito anche dagli altri Paesi europei, ritengo che, con
un corretto processo di trattamento dei Raee, riusciremo
a salvaguardare l’ambiente e ad assicurare un futuro migliore ai nostri figli”.
Nel 2014, le verifiche si concentreranno principalmente sui raggruppamenti di rifiuti elettrici ed elettronici
pericolosi: in particolare, verranno realizzati 14 audit
negli impianti che effettuano il trattamento dei Raee R1
(frigoriferi e condizionatori) e 17 audit negli impianti che
lavorano i Raee R3 (TV e monitor a tubo catodico). Inoltre, saranno eseguiti più di 10 audit negli impianti che
trattano i Raggruppamenti non pericolosi R2 (lavatrici,
lavastoviglie, cappe, forni, scalda-acqua) e R4 (piccoli
elettrodomestici, elettronica di consumo, informatica,
apparecchi di illuminazione).
“Le imprese riunite in Assoraee”, ha commentato Gabriele Canè, presidente dell’associazione, “sono da sempre attente al miglioramento della qualità e alla massimizzazione del recupero nel pieno rispetto delle norme
ambientali. Il progetto dei quattro Sistemi Collettivi incontra, quindi, il favore delle nostre imprese. Tuttavia,
un ulteriore incremento di qualità sarà difficilmente ottenibile a parità di costi. Inoltre, in assenza di un sistema
di qualificazione e di controllo effettivo esteso a tutti gli
impianti di trattamento, chi si propone di aumentare la
qualità oltre i livelli minimi richiesti dalla normativa rischia di finire fuori mercato. In questo senso, con il recente recepimento della Direttiva Raee crediamo si sia
persa l’occasione, auspicata da tutte le componenti della
filiera (nonché dalle Regioni e dal Senato) per garantire
un sistema di qualificazione unico e vincolante. Assoraee ritiene che l’introduzione e soprattutto la verifica di
‘regole del gioco’ uniformi possa dare grande impulso e
validità al progetto Weeelabex anche in Italia.”
‘Raee@Scuola’: raccolti oltre
45mila kg di rifiuti elettronici
Presentati i risultati del progetto, promosso da Anci e Centro di coordinamento. Coinvolti 30 comuni,
292 scuole, 1.100 classi e 23.669 studenti in tutta Italia. L’iniziativa sarà replicata il prossimo anno scolastico.
Gli studenti italiani hanno raccolto
45.767,146 kg di Raee. E’ questo il bilancio del progetto nazionale Raee@scuola,
lanciato per insegnare ai ragazzi di tutta
Italia come gestire e smaltire correttamente i rifiuti da apparecchiature elettriche ed
elettroniche. L’iniziativa, promossa dall’ Associazione nazionale comuni italiani (Anci)
e dal Centro di coordinamento Raee (CdC
Raee), è stata curata da Ancitel energia &
ambiente, con il patrocinio del ministero
dell’Ambiente e della tutela del territorio e
del mare. Da settembre 2013 a marzo 2014,
sono state coinvolte 292 scuole e complessivamente 23.669 studenti di 1100 classi
quarte e quinte delle scuole primarie di 30
comuni (per un totale di 2.805.415 abitanti). I risultati del progetto sono stati presentati lo scorso 19 marzo presso al sede Anci
di Roma da Filippo Bernocchi, delegato
Anci energia e rifiuti, Fabrizio Longoni, direttore generale CdC Raee, e Daniele Fortini, presidente di Federambiente.
“Il progetto pilota di educazione ambientale che si è svolto da settembre 2013
a marzo 2014 in 30 comuni italiani, non
si conclude qui”, ha sottolineato Filippo
Bernocchi, che ha anche annunciato la decisione di riproporre l’iniziativa anche per
il prossimo anno scolastico. “L’obiettivo
del progetto era quello di rendere le scuole
centri di raccolta permanente, e il 70% dei
comuni coinvolti ha già reso continuativo il
servizio. Con questi 30 comuni si è cercato
di coprire tutta la penisola, facendo arrivare il messaggio a 2 milioni di abitanti. Que-
sti, sommati al numero dei chilogrammi
di Raee raccolti e degli studenti coinvolti,
sono numeri significativi e importanti, che
ci spingono a replicare quest’esperienza
per l’anno scolastico 2014/2015, ampliando il progetto con l’inclusione di 45 comuni
e oltre 45mila alunni”.
Il ruolo decisivo della scuola nella promozione di una corretta educazione ambientale è stato evidenziato anche da
Fabrizio Longoni: “Come Centro di coordinamento abbiamo pensato di rivolgere
questo progetto direttamente ai bambini,
soggetti più sensibili che riescono a inte-
Bando Anci-Centro di coordinamento:
i contributi per rendere più efficiente la raccolta
E’ stato pubblicato il bando per l’ammissione e selezione dei centri di raccolta Raee che,
anche quest’anno, potranno beneficiare del programma di contributi previsto dall’accordo di programma Anci - Centro di coordinamento. “Questo speciale fondo”, spiega Filippo
Bernocchi, presidente del Comitato guida dell’accordo Anci e Centro di coordinamento
Raee, “è stato costituito per volontà del Comitato guida al fine di permettere ai comuni e
ai gestori dei servizi di raccolta dei Raee di disporre di risorse aggiuntive necessarie per
realizzare interventi strutturali che diano maggiore efficienza ed efficacia alla rete di
raccolta”.
Il Bando 2014 dispone quest’anno di una somma pari a 1.164.000 euro e si articola in
tre misure: oltre che per interventi già ultimati o non ancora realizzati, i comuni potranno presentare la domanda anche per richiedere i contributi per la realizzazione di sistemi
per la raccolta continuativa dei Raee domestici sul territorio.
Le domande di ammissione al contributo dovranno essere predisposte e trasmesse
esclusivamente online entro il 7 maggio prossimo, compilando l’apposito modello di domanda disponibile nell’area riservata ai sottoscrittori del portale del CdC Raee.
10
riorizzare più rapidamente le buone pratiche di tutela dell’ambiente, che in futuro
porteranno solo vantaggi a ogni singolo comune”, ha spiegato il direttore generale del
CdC Raee. Parallelamente alla campagna di
comunicazione ambientale, è stata effettuata un’azione sperimentale di raccolta
differenziata nelle scuole: i giovanissimi
partecipanti hanno portato da casa i propri
piccoli Raee, depositandoli in appositi contenitori predisposti all’interno degli istituti.
L’attività di raccolta si è protratta per due
settimane in ognuno dei comuni coinvolti,
si è svolta grazie alla collaborazione delle
aziende di gestione del servizio di igiene
urbana e ha permesso di raccogliere oltre
45mila rifiuti elettronici. “I bambini si sono
rivelati il vettore più agguerrito ed efficace
per insegnare agli adulti che questo tipo
di rifiuti non deve essere trattato come un
rifiuto qualsiasi”, ha evidenziato Daniele
Fortini.
A conclusione dell’iniziativa sono stati premiati i comuni che si sono distinti
per aver raccolto il maggior quantitativo
di Raee, in assoluto (1°: Prato, 2°: Reggio
Emilia 3°: Perugia) e in proporzione al numero di alunni (1°: Perugia, 2°: Parma, 3°:
La Spezia), nonché i sei bambini vincitori
del concorso web “Fatti una foto con Baz
e vinci uno zaino super”. È stato assegnato
all’Istituto Carducci di Biella il buono d’acquisto di 2mila euro per avere pubblicato
più fotografie.
E ora il progetto è pronto a ripartire. Con
il prossimo anno scolastico.
ict
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anno 5 - numero 4 - aprile 2014
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Huawei
Ascend 330, il nuovo
smartphone entry level
Dopo la presentazione al Mwc di Barcellona di Ascend G6, Huawei lancia ora un nuovo
smartphone di fascia entry, Ascend Y330. Il
dispositivo è stato presentato in anteprima da
Daniele De Grandis, executive director Italy &
Switzerland dell’azienda, nel corso di un incontro stampa che si è svolto lo scorso 16 marzo
nella sala conferenze dello stadio di San Siro
di Milano, prima della partita Milan-Parma.
Con la squadra milanese Huawei ha siglato
nell’ottobre 2013 una partnership triennale,
nell’ambito di una strategia di marketing europea incentrata sul calcio, che prevede anche
le sponsorship di Liga spagnola, Arsenal F.C. e
Borussia Dortmund. Huawei Ascend Y330, lanciato a un prezzo di 79 euro, si presenta come
uno smartphone dal design compatto, dotato
di display Lcd da 4 pollici e 16 milioni di colori con risoluzione 800×480 pixel e di batteria
da 1.500 mAh, che garantiscono una visualizzazione ottimale di giochi e video. Basato su
sistema operativo Android 4.2.2, Ascend Y330
è dotato di processore dual core da 1.3 GHz e
di memoria Ram da 512 MB. La Rom da 4 GB
si può espandere fino a 32 GB attraverso una
microSD esterna. La fotocamera da 3 Megapixel full-frame è dotata di funzione di scatto
panoramico sia orizzontale che verticale, mentre la funzione di registrazione permette di
realizzare video in formato 720p. Ascend Y330
si distingue infine per l’eccezionale semplicità
d’uso offerta dalla disponibilità di una doppia interfaccia utente: Emotion UI 2.0, basata
su Android con numerose possibilità di personalizzazione, e un’interfaccia semplificata
(Simple UI) con caratteri e icone più grandi e
layout minimale. “Con Ascend Y330, Huawei
dà ulteriore prova della competitività della sua
offerta, caratterizzata dal vantaggioso mix di
tecnologia all’avanguardia, design accattivante
e prezzo contenuto”, ha sottolineato per l’occasione Daniele De Grandis. “Nel 2013 Huawei si
è posizionata terza nella classifica globale dei
produttori di smartphone, con un incremento
del volume di vendite di oltre il 67%. Questo
risultato, unito a un aumento della brand awareness di circa il 30%, conferma la validità dei
prodotti nonché l’efficacia degli investimenti
in marketing e comunicazione effettuati negli
ultimi mesi”.
Fiscal year 2013: il fatturato
di Huawei cresce dell’11,6%
Il 31 marzo Huawei ha presentato i risultati finanziari certificati del 2013, registrando
dati importanti relativi al fatturato e all’utile netto. La crescita dell’azienda nel 2013
ha visto coinvolte tutte e tre le aree di business (Carrier, Enterprise e Consumer), raggiungendo un fatturato globale di circa 39,5 miliardi di dollari, in crescita dell’11,6%
rispetto al 2012, e un utile netto pari a circa 3,5 miliardi di dollari. Nel 2013, la divisione
Carrier di Huawei ha registrato un fatturato di 27,5 miliardi di dollari, in crescita del 4%
rispetto al 2013, mentre i ricavi della divisione Enterprise e Consumer sono aumentati
rispettivamente del 32,4% e 17,8%, per un fatturato di circa 2,5 e 9,4 miliardi di dollari.
Il 65% del fatturato del 2013 è stato registrato da mercati al di fuori della Cina, mentre
nel mercato locale ha registrato circa 13,9 miliardi di dollari di fatturato, in crescita
del 14,2 % anno su anno. “Grazie al favorevole clima macroeconomico generale e del
settore, e all’efficace strategia aziendale, Huawei ha sostanzialmente raggiunto tutti gli
obiettivi di business per il 2013”, ha commentato Eric Xu, ceo della società. “Huawei
non è mai stata più strettamente connessa al mondo di quanto lo sia adesso. E nel 2014,
continuando a perseguire una strategia più mirata e una gestione più snella, lavoreremo per accelerare una crescita costante e per gettare solide basi per lo sviluppo della
società nei prossimi 10 anni, soprattutto per raggiungere una posizione di leader nel
settore Enterprise”.
Il fascino delle cover Vintage
firmate da Cellularline
Arriva la nuova linea di cover Vintage targata Cellularline, disponibili per i più diffusi
modelli di smartphone sul mercato.
I soggetti sono ispirati a due città cult: la cover Paris – glamour e femminile – mostra una pin up su un romantico sfondo parigino, mentre sulla cover New York si staglia
l’Empire State Building sullo sfondo di un
tramonto arancione.
Le back cover New York e Parigi, morbide al tatto ma molto resistenti
agli urti e ai graffi, sono disponibili per iPhone 4s/4/5s/5, Samsung Galaxy S4 mini, S3 mini, S
advance, S2 plus/S2, Core/Core
Duos e Nokia Lumia 520, a un
prezzo consigliato al pubblico di
14,99 euro.
Le custodie Flip Book New York
e Parigi, connotate da copribatteria intercambiabile e da sportellino frontale richiudibile, sono disponibili – a un prezzo consigliato
di 19,99 euro – per i modelli Samsung Galaxy S4 e S3.
12
entertainment
Oculus Rift e i big
della guerra “virtuale”
Facebook acquisisce il produttore dell’innovativo device per 2 miliardi di dollari.
Ma anche altre società sono interessate alla VR. Tra tutti, Microsoft e Sony.
Facebook è ormai un colosso nell’ambito del videogioco. Anche se i “puristi” storcono il naso di fronte a
termini come casual o social game, sono i numeri del
mercato a parlare. Oggi 375 milioni di persone videogiocano collegandosi al social network da desktop e
mobile, e ogni giorno sono circa 735 milioni le attività
legate al gaming che vengono condivise online.
Di conseguenza, l’annuncio dell’acquisizione di
Oculus da parte di Facebook per alcuni è arrivato
come una doccia fredda. Oculus VR, lo ricordiamo, è la
società che ha ideato Rift, un dispositivo indossabile
che consente di immergersi in una realtà virtuale, con
un grado di coinvolgimento e di straniamento dalla
realtà effettiva davvero sorprendente, nonostante le
applicazioni software siano ad oggi ancora piuttosto
primitive. Il progetto aveva già ottenuto un finanziamento di 16 milioni di dollari, di cui ben 2 milioni
provenienti dalla campagna di raccolta fondi organizzata su Kickstarter. Adesso, lo sviluppo di questa
tecnologia potrebbe avere un’ulteriore accelerazione,
grazie all’intervento di Mark Zuckerberg, gran patron
di Facebook. Sul piatto ci sono 2 miliardi di dollari, di
cui 400 milioni cash e il rimanente pagato in pacchetti
azionari della società a cui fa capo il social network.
“La nostra missione è rendere il mondo sempre più
aperto e connesso”, ha commentato Zuckerberg. “Per
questo motivo cerchiamo di prepararci alle sfide di
domani. Oculus è una scommessa a lungo termine: ha
tutte le possibilità di creare la piattaforma più social
di sempre, cambiando non solo il modo in cui giochiamo, ma anche come lavoriamo e comunichiamo”.
Puntuali, sono arrivate le critiche da parte di molti esponenti del settore. La reazione più clamorosa è
forse stata quella di Markus Persson, creatore di Minecraft, che su Twitter ha comunicato l’intenzione di
abbandonare il porting del suo titolo su Oculus Rift.
La motivazione? “Facebook mi fa venire i brividi”. Ma
sono rimasti amareggiati anche molti investitori che
avevano supportato il progetto sin dall’inizio, incoraggiando il lavoro indipendente del team Oculus attraverso le proprie donazioni su Kickstarter. Dall’altro
lato, invece, ci sono gli analisti, che evidenziano come
questa potrebbe essere la mossa vincente affinché
Oculus trovi i fondi necessari per riuscire a completare lo sviluppo di un device vendibile al grande pubblico. Non solo: potrebbe trattarsi di una tecnologia utile
in molti altri settori, compreso quello medico, scientifico e persino militare. Al momento Rift è solo alla sua
seconda versione destinata agli sviluppatori, e nonostante le prenotazioni del nuovo developer kit siano
circa 13mila, la strada verso la commercializzazione
è ancora lunga e tortuosa. L’intervento di Zuckerberg
che, si è affrettato a spiegare, lascerà completa autonomia al team che sta lavorando sul progetto VR, potrebbe aiutare Oculus a portare il proprio prodotto sul
mercato in tempi brevi.
E quello del time to market è un aspetto fondamentale, dal momento che non più di una settimana
fa Sony ha mostrato, in occasione della Gdc di San
Francisco, il proprio concept di realtà virtuale. Project
Morpheus non ha ancora una data di uscita, ma le sue
prospettive sono molto positive, anche considerata
l’integrazione con Ps4 e, in generale, con un ecosistema PlayStation sempre più completo e integrato.
Alla Game Developers Conference, anche Microsoft
ha confermato di essere interessata a questo tipo di
tecnologia. Come ha ammesso Phil Spencer, a capo
della divisione Game Studios del colosso di Redmond:
“È un’idea su cui Microsoft sta lavorando da tempo”.
Per il momento i rumors parlano di Kinect Glasses, o
Fortaleza Glasses, facendo soprattutto riferimento ad
alcuni brevetti depositati che riguardano speciali occhiali per la realtà aumentata, molto simili ai Google
Glass. Ma non è detto che a breve non venga rivelato
qualche dettaglio in più, magari in occasione del prossimo E3.
In definitiva, Microsoft e Sony sono due competitor
molto agguerriti per una realtà sinora indipendente
come quella di Oculus VR. La maggiore potenza di fuoco garantita dall’acquisizione da parte di Facebook,
oltre alla grande cassa di risonanza mediatica, potrebbe rendere la competizione più serrata, tra player
che giocano maggiormente ad armi pari. Il futuro dei
videogame potrebbe cominciare proprio da qui.
Annalisa Pozzoli
Sky Uk apre al Dvd
Il digital shop di BSkyB prevede la possibilità di acquistare packaged media.
La scelta s’inserisce in un contesto di mercato che vede l’electronic sell-thru crescere lentamente.
BSkyB, sussidiaria britannica di News
Corp., lancia in questi giorni nel Regno
Unito il proprio digital shop, denominato
Sky Store. Secondo le indiscrezioni filtrate
attraverso Cue Entertainment e confermate dalla stessa Sky nella giornata del
2 aprile, il sito metterà in vendita anche
copie Dvd di film e Tv show, con un meccanismo a oggi mai applicato da una piattaforma Pay-tv. A replicare i dischi, secondo
una modalità on demand, sarà Cinram,
che già è fornitore in Uk di 20th Century
Fox HE, Universal Pictures, Play.com e Argos.co.uk. La presenza del packaged media è indicativa della scelta di Sky Store
di non offrire, almeno in una fase iniziale,
le funzionalità UltraViolet. E se negli Usa
a novembre il lancio della piattaforma di
distribuzione digitale di Comcast è coincisa con i risultati record di sell-thru elettronico (Est) di Despicable Me 2 (numeri
altrettanto alti ha raggiunto nelle ultime
settimane The Hunger Games: Catching
Fire), la scelta di introdurre i Dvd, nonostante le dichiarazioni di Nicola Bamford,
director di Sky Store, dimostra che rimane
una certa prudenza nei confronti dell’individuazione del modello di business giusto.
Sky Store a oggi è la prima iniziativa
significativa sul territorio Uk che possa
aspirare a competere con il leader di mercato iTunes. Ma se è vero che l’Est comincia negli Usa a registrare i primi risultati
degni di nota, nel Regno Unito siamo a
tutti gli effetti alla start up. Il supporto fisico è ancora padrone del mercato
home video britannico e le vendite retail
incidono ancora per il 64%, contro il 27%
del comparto digitale (il residuale 9% è
rental). Dunque l’apporto del packaged
media è considerato fondamentale anche
come driver per la transizione dei 10 milioni di abbonati Uk Sky all’uso dello shop
digitale.
E se la quota di consumatori britannici che conosce UltraViolet è ancora bassa
(awareness certificata nel rapporto 2014
Media, Technology & Telecoms di YouGov
al 19%, con solo il 13% dei rispondenti che
conosce però le reali funzioni di UV), una
ricerca Deloitte realizzata negli Usa dimostra che il digital rental è tuttora tre volte
più appetibile del sell-thru. L’interesse per
lo streaming è raddoppiato nel giro di 12
mesi, passando dal 17 al 32% e il 37% dei
consumatori è classificato come “digitally inclined” (con un incremento del 42%
anno su anno). Ma il grande motore della crescita sono i tablet e gli smartphone,
mentre l’Est, anche sotto il profilo dei numeri sviluppati nel 2013, pesa un terzo del
combinato disposto di Vod e Svod: 424 milioni di dollari (per una crescita rispetto
al 2012 del 44%) contro 1,4 miliardi. La
digital distribution si avvia insomma a superare sin dal 2014 il valore di 2 miliardi
di dollari, ma l’incidenza del sell resta limitata. La Consumer Electronics Association (Cea) ha d’altronde diffuso un altro
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dato, che indica come il packaged media
sia preferito al digital download. Il 52%
dei consumatori Usa dichiara di amare
l’idea di acquistare il prodotto fisico e al
50% piace la possibilità di utilizzare il lettore BD/Dvd. Il 74% dei rispondenti compera o noleggia film su supporto fisico e
solo il 24% privilegia il digital download.
Negli Usa come in Gran Bretagna, considerati i mercati a più alta conversione
fisico vs. digitale, la tendenza è ancora
fortemente polarizzata sul packaged media nel sell. Ecco perché la scelta di BSkyB
potrebbe essere copiata da molti: riportare il BD e il Dvd all’interno del mondo del
digital shopping, dando al consumatore
la possibilità di scegliere con la maggiore
libertà possibile come fruire il film, senza
instaurare un legame troppo stretto tra
commercio elettronico e distribuzione digitale. Come sempre, il mercato lo fanno
i consumatori. E UltraViolet ancora una
volta può attendere.
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newsline
Il caso
Pop Corn Time,
lo spauracchio resta
Xbox One e Fifa 14: le armi
segrete di un coach tecnologico
Hollywood ha fatto chiudere la nuova piattaforma Torrent. Che rappresentava
un salto di qualità nella violazione del diritto d’autore. Chi c’è dietro?
Film piratati in una qualità e quantità tale da aver terrorizzato
Hollywood nel giro di 24 ore. Poi, dopo soli quattro giorni di vita, la
chiusura. La vicenda di Pop Corn Time (http://getpopcornti.me)
è diventata un caso. Nato apparentemente da una software house rampante, preoccupa tutti gli attori dell’industria e della filiera
distributiva dei contenuti legali per la facilità con cui ha messo a
disposizione sulla propria piattaforma open source ad altissima
interoperabilità film e serie Tv in streaming, in qualità molto vicina alla High Definition, localizzati in più di 30 lingue.
Sotto il profilo squisitamente tecnologico, Pop Corn (nessuna
relazione con l’italiana PopCorn Tv, perfettamente legale) è un upgrade del famigerato Torrent, rispetto a cui semplifica però enormemente la ricerca. Per andare nel concreto: se per accedere ai
file BitTorrent una qualche cognizione era necessaria, Pop Corn è
“a prova di scemo”. L’unico requisito necessario è il sistema operativo: Windows 7, Linux oppure OS X 10.7. Anche da questo punto
di vista, dunque, limitazioni praticamente assenti.
Possibile che una soluzione così sofisticata sia stata sviluppata
come forma di no profit? Qualcosa a nostro parere non torna. La
versione ufficiale vuole infatti che il progetto Pop Corn abbia visto la luce grazie alla collaborazione dei developer di GiThub, una
piattaforma di condivisione di codici, e che alla sua ottimizzazione
e localizzazione abbiano contribuito gratuitamente designer e sviluppatori di tutto il mondo. L’accesso avveniva tramite lo scaricamento di un’app: il download era lecito e a tutti gli effetti legale, ma
nel disclaimer veniva precisato che il suo utilizzo successivo sa-
rebbe stato illegale e avrebbe potuto comportare una multa sino a
250mila dollari. Un’arma impropria, dunque, che però veniva propagandata dai suoi fondatori come uno strumento democratico.
In un’intervista a TorrentFreak, Sebastian, pseudonimo di uno
dei creatori del sito, spiegava che la piattaforma non ospitava
concretamente nulla e che gli operatori collaboravano tutti gratuitamente. Come a dire: “allora è tutto in regola”. Fino a quando
Kim Dotcom, già fondatore di Megaupload, ha per primo deciso di
eliminare Pop Corn Time dalla propria piattaforma Kim Dotcom’s
Mega. Anche alla luce dei suoi problemi giudiziari, il magnate tedesco deve aver compreso che non c’erano più margini per dare
spazio a un’iniziativa così platealmente in violazione del diritto
d’autore, a partire dalla presenza tra i codici BitTorrent dei film legati agli Oscar o di altri titoli attualmente in prima visione. E l’altro
grande mistero di Pop Corn Time era la profondità di catalogo, che
arrivava a ospitare vecchi titoli in bianco e nero, andando a coprire
ogni tipologia di gusto.
Nel primo weekend dalla nascita del sito, è arrivato quindi l’annuncio ufficiale della sua chiusura, con una comunicazione che
ribadisce il carattere non lucrativo dell’iniziativa e la sua legalità,
affermando di aver effettuato quattro controlli approfonditi in tal
senso. “Sapete qual è la cosa più importante che è accaduta grazie a
Pop Corn Time? Che migliaia di persone si sono trovate d’accordo
in merito al fatto che l’industria cinematografica ha posto troppe
restrizioni ridicole sul percorso di troppi mercati. Prendete l’Argentina. I provider di streaming sembrano convinti che Tutti pazzi
per Mary sia un film recente, mentre invece è abbastanza vecchio
che potrebbe andare a votare!”. Subito dopo la chiusura, hanno iniziato a circolare voci insistenti secondo cui YTS, altra piattaforma
open source che consente di accedere a contenuti audiovisivi in
violazione del diritto d’autore, avrebbe intenzione di riportare in
vita Pop Corn Time, sfruttando la propria interfaccia di programmazione, che sarebbe più difficilmente attaccabile sotto il profilo
del diritto. Questa gara planetaria a chi rimette per primo a beneficio di Internet una piattaforma in grado di procurare danni
così rilevanti al business del cinema innesca ulteriori domande.
Chi c’è dietro Pop Corn? Chi ha finanziato il suo sviluppo, al di là
delle fiabe sulla sua gratuità? E come si può impedirne l’accesso
dai singoli territori, anche in assenza di elementi evidenti di lucro?
Hollywood è riuscita a bloccarne la diffusione, ma l’ordinamento
del nostro Paese sarebbe capace di fare altrettanto?
Appuntamento dal 24 al 26 ottobre 2014 a FieraMilanoCity
Milan Games Week
ingrana la quarta
Cambiamenti in arrivo per la manifestazione videoludica consumer organizzata da
Aesvi, associazione di categoria dell’industria dei videogiochi. L’appuntamento, che
torna dal 24 al 26 ottobre 2014 al Padiglione
4/Gate 5 di FieraMilanoCity, presenta alcune importanti novità.
La prima è nel nome: che si trasforma in
Milan Games Week, arricchendosi di una
connotazione geografica. L’evento meneghino si inserisce, infatti, all’interno del circuito
europeo di Games Week che approderà tra
ottobre e novembre anche a Madrid e Parigi.
Grazie a questa vicinanza temporale tra consumer show, i videogiocatori italiani potranno toccare con mano le anteprime più attese
del settore.
La seconda attiene all’organizzazione. Che,
proprio dall’edizione 2014 (e per i prossimi
cinque anni), sarà affidata a Fandango Club,
gruppo dedicato all’event management e
alla comunicazione non convenzionale.
Milan Games Week 2014 punterà non
solo sui contenuti che l’hanno resa celebre
nelle sue prime tre edizioni, come antepri-
“Sono anni che Fandango Club segue Games Week dall’interno, realizzando e occupandosi di diversi stand ad ogni edizione”,
hanno commentato Marco Moretti e Michele Budelli, presidente e direttore generale
della società. “Per questo siamo felicissimi
di questa straordinaria opportunità, ringraziamo Aesvi per averci scelto e pensiamo di
essere in grado di apportare miglioramenti
utili a renderla ancora più valida, puntando
sempre di più al nostro obiettivo: l’eccellenza. Crediamo infatti che Games Week
rappresenti un asset irrinunciabile per il ‘sistema Paese’, un evento in cui cultura, gioco
e aggregazione si fondono per offrire un’occasione di intrattenimento unica nel suo
genere e dedicata a tutta la famiglia. Dopo
la moda e il mobile, vogliamo che Milano
diventi un punto di riferimento anche per il
mondo del gaming, celebrandolo adeguatamente e facendolo crescere sempre di più. E
dal momento che il mercato del videogioco
rappresenta una fetta importante del nostro
business, nessuno è più motivato di noi. Sarà
un’edizione straordinaria”.
me, tornei, cosplay, retrogaming e conferenze, ma potrà contare su un ricco palinsesto
di eventi, capaci di far vivere alla città una
grande esperienza videoludica.
“Il 2013 è stato un anno importante per
Games Week: con 60mila visitatori provenienti da tutta Italia, ospiti internazionali ed
eccezionali anteprime, l’evento si è affermato come il consumer show videoludico più
atteso dai videogiocatori italiani”, ha spiegato Andrea Persegati, presidente di Aesvi.
“Crediamo tuttavia che la manifestazione
abbia ancora un grande potenziale inespresso. Per questo, siamo felici di affidarne la guida a Fandango Club, certi che sarà
il partner ideale per aiutarci a fare di Milan
Games Week una kermesse all’altezza delle
più importanti manifestazioni del settore in
Europa e nel mondo”.
15
Xbox One può diventare uno strumento di
lavoro per un coach all’avanguardia. A verificare di persona l’efficacia del nuovo metodo
di allenamento è stato – lo scorso 25 marzo
– Filippo Inzaghi, l’attuale mister della Primavera del Milan, uno degli allenatori emergenti
del panorama calcistico, oltre che Leggenda
di Fifa Ultimate Team. Inzaghi ha infatti voluto visitare di persona gli spogliatoi dell’Aldini
Bariviera, la squadra milanese che domina il
proprio campionato di categoria grazie ai metodi innovativi introdotti dall’allenatore degli
allievi, il mister Sergio Canevari. Che unisce
al duro lavoro sul campo il divertimento dei
videogiochi e insegna calcio ai suoi ragazzi attraverso schemi studiati e creati su Xbox One
con Fifa 14.
Watch_Dogs, contenuti
esclusivi in arrivo su Ps3 e Ps4
Watch_Dogs, l’atteso gioco d’azione e avventura open world la cui uscita è prevista per
il 27 maggio, offrirà contenuti aggiuntivi in
esclusiva su PlayStation 4 e PlayStation 3. Lo
hanno annunciato Ubisoft e Sony Computer
Entertainment Europe. I contenuti esclusivi
includeranno la speciale “Tenuta Bianca Dedsec” e quattro missioni extra, per un totale di
un’ora di gioco aggiuntiva. Giocando ai contenuti supplementari, sarà possibile scoprire
maggiori informazioni su DedSec, una delle
fazioni più potenti e importanti dell’universo
di Watch_Dogs. Una volta portate a termine le
missioni, si otterrà un bonus sull’hacking che
garantirà ai giocatori uno slot batteria in più.
Sarà inoltre lanciato in Europa uno speciale
bundle dedicato a Watch_Dogs per Ps4 e Ps3.
Fandango Club diventa
società per azioni
Fandango Club, società che si occupa di
organizzazione eventi e comunicazione non
convenzionale, ha modificato la propria forma
giuridica in S.p.A., con un aumento del capitale sociale interamente versato da 200mila
a 600mila euro. Fandango Club costituisce
un Gruppo che comprende nove sottobrand
dedicati ad altrettanti dipartimenti specializzati: Animatori di Rete per le attività social,
Food for Fan per le licenze e il merchandising, Mirtillo per il catering, Personal Gamer
per il mondo retail, Pratika per il settore
travel&accomodation, Spazio Azalea come
location multifunzionale, StoreAnimati per il
personale e gli instore event, Studio37 come
studio televisivo e TS10 per le produzioni tecnologiche. Due di questi sottobrand, Mirtillo
e Personal Gamer, sono già diventati società
autonome, e – sempre nell’ottica di un ulteriore rafforzamento e di un aumento del consolidato di gruppo – Fandango Club S.p.A. presto
acquisirà una società It, che diventerà a sua
volta un sottobrand. “È da quando abbiamo
fondato la versione embrionale di quest’azienda, nel lontano 1994, che crediamo in questo
obiettivo e lavoriamo per centrarlo”, hanno
dichiarato Marco Moretti e Michele Budelli, rispettivamente presidente e direttore generale
di Fandango Club. “Non intendiamo però considerare questo un punto di arrivo. Si tratta infatti di un nuovo punto di partenza per creare
un polo societario sempre più solido e forte, e
per consolidare sempre più il servizio a 360
gradi che siamo in grado di fornire”.
Bandai Namco Games:
nuovo incarico per Hervé Hoerdt
Bandai Namco Games ha annunciato la nomina di Hervé Hoerdt in qualità di nuovo vice
president Ip strategy, marketing e Pr di Bandai
Namco Games Europe. Già managing director
di Namco Bandai Games France/Belux. In seguito a questa nomina, Arnaud Muller diventa
managing director di Bandai Namco Games
France/Belux, mantenendo anche la sua posizione di Group cfo.
retail
magazine
hitech
Anno 5 - numero 4 - aprile 2014
www.hitechweb.info
Riflettori su Mediamarket
Dps Group sulla ribalta
“Seamless Customer Comincia l’era Trony
Experience: per i punti vendita
le parole chiave” con insegna Fnac
Al via i lavori
di ristrutturazione
dei megastore di Milano,
Verona e Napoli.
Con un’offerta
ben bilanciata tra
tecnologia, elettrodomestici,
cultura e marchi premium.
La parola
a Yves Di Benedetto,
amministratore delegato
A tu per tu
con Joachim Rösges,
ceo della catena in Italia.
La nuova strategia
commerciale.
I 100 punti vendita
con insegna Media World
e la campagna promozionale.
I risultati 2013 e gli obiettivi
per quest’anno.
Lo sviluppo dell’e-commerce.
A pagina 18
L’analisi e le considerazioni per il 2014
Confcommercio:
“Sarà un anno
di transizione”
Folta la presenza di politici e operatori economici
al tradizionale forum di Cernobbio. Lavoro, riforma
fiscale, spesa pubblica e burocrazia i temi affrontati.
A pagina 22
A pagina 19
La ricerca di DigitasLBi
Direttiva consumatori,
maggiori garanzie
per gli acquisti online
Connected commerce:
così gli smart
device trasformano
lo shopping
Carrefour Italia,
vendite in calo
per 332 milioni di euro
Le nuove dinamiche che guidano
gli acquisti si chiamano Ropo
a Showrooming. Attraverso smartphone
e tablet l’online entra nei negozi.
Esselunga:
nel 2013 vendite
pari a 6,9 miliardi di euro
Alle pagine 20 e 21
Mercato Usa
La guerra
dei colossi
Walmart sfida GameStop sul business dei videogiochi
usati. Che assicura notevole marginalità.
Alle pagine 20 e 21
intervista
hitech magazine
anno 5 - numero 4 - aprile 2014
www.hitechweb.info
A tu per tu con Joachim Rösges, ceo di Mediamarket
“Seamless Customer
Experience:
le parole chiave”
La nuova strategia commerciale. I 100 punti vendita con insegna Media World e la campagna
promozionale. I risultati 2013 e gli obiettivi per quest’anno. Lo sviluppo dell’e-commerce.
Seamless Customer Experience: sono
le parole chiave che definiscono la nuova
strategia operativa di Mediamarket. Da qui
partono il presente e il futuro della catena
leader nel settore dell’elettronica di consumo in Italia, che ha archiviato il 2013 con
un fatturato superiore ai 2 miliardi di euro.
Hitech Magazine ha intervistato Joachim
Rösges, ceo di Mediamarket.
Joachim Rösges, per cominciare stiliamo un bilancio delle attività svolte
nel 2013 e il traguardo del punto vendita numero 100 di Media World.
Il 2013 è stato un anno di transizione
sia per il mercato sia per la distribuzione
e per Mediamarket in particolare. Inoltre,
essendo anno dispari, ovvero senza grandi
eventi sportivi che normalmente generano
interesse da parte dei consumatori, le possibilità di crescita del business sono state
limitate. Un effetto che ha colpito, più o
meno, tutto il mercato europeo, o almeno
quello in cui il Gruppo Media Saturn opera.
In Italia, abbiamo assistito, ma penso che la
tendenza non sia diversa anche per il 2014,
a un mercato con andamenti differenti tra
la parte off-line e on-line. Un digitale che
cresce e un fisico che stenta a raggiungere i
livelli dell’anno precedente.
Quali le ragioni?
Le spiegazioni sono molteplici e correlate tra di loro: un mercato concorrenziale aggressivo, un numero di negozi forse
superiore alla capacità di assorbimento,
una cultura digitale in forte crescita. Mediamarket vive questo momento come una
svolta decisiva, impostando la propria politica degli investimenti per andare a colmare i mercati con maggiore forza e leadership. Il 100esimo megastore Media World,
ne è una conferma. E non solo per via della
numerica, ovvero quota 100 negozi, ma
anche per la tipologia di punto di vendita.
Questo negozio è inserito in un contesto
commerciale innovativo per il territorio
italiano, cioè il primo centro commerciale
a marchio Ikea. Direi quindi un bilancio
positivo, sebbene le condizioni al contorno
non siano più quelle ante 2010.
Andiamo ai numeri: a che valore si attestato il fatturato 2013? Quali gli obiettivi per il 2014?
Il fatturato dell’azienda 2013 si è stabilizzato superando i 2 miliardi di euro.
L’obiettivo che ci siamo posti, per il 2014,
è di aumentare le nostre quote di mercato
sia per la parte dei negozi fisici, sia mediante la strategia seamless. Sebbene i numeri
siano già soddisfacenti, si può certamente
migliorare, e incrementare queste quote.
Inoltre ci impegneremo in ambito seamless realizzando una piattaforma di esperienza per il consumatore unica e fluida,
qualunque sia il canale di riferimento a lui
più congeniale.
Passiamo al piano di sviluppo nel
prossimo triennio in termini di nuove
aperture. Che cosa bolle in pentola?
Come ho accennato prima, i piani di svi-
luppo dell’azienda ci sono stati nel 2013,
con l’apertura del negozio di Villesse, in
provincia di Gorizia, e con il riammodernamento di alcuni punti di vendita Media
World. Nel 2014 sono già state confermate
alcune aperture, due delle quali possono
essere svelate. La prima in Veneto, vicino a
Mestre, un Media World di metratura classica, la seconda anch’essa all’interno di un
complesso commerciale, situato alle porte
di Novara. Questo dimostra come il Gruppo, in un momento di difficoltà dei consumi
creda ancora in uno sviluppo territoriale e
nel modello di grandi (per l’Italia) superfici
di elettronica ci consumo specializzato.
Quali le azioni promozionali che avete predisposto per festeggiare il negozio
numero 100 di Media World? Per i prossimi Mondiali di Calcio avete già definito un’azione commerciale dedicata?
Il claim dei 100 punti di vendita Media
World, ci accompagnerà un po’ per tutto il
2014. E’ un’ottima occasione per far parlare di noi. La prima campagna promozionale è già operativa a livello omnicanale e
si chiama “Hai fatto 100”. Certo il 2014 è
l’anno dei Mondiali di Calcio. Come Media
World abbiamo per certi versi fatto storia
in ambito commerciale. Nel 2006 vi è stata
una congiuntura favorevole sotto tutti gli
aspetti, sai promozionali che sportivi, ahimé, visto come era andata la semifinale...
Sono certo che non deluderemo le aspettative, ma è ancora troppo presto per parlarne nel dettaglio.
Come è composta la rete di megastore
in Italia e in Europa?
Il gruppo Media Saturn, conta oltre 970
punti di vendita in 15 paesi in Europa considerando anche Russia e Turchia. Il Gruppo, oggi è impegnato su due fronti. Da una
parte consolidare i mercati maturi con uno
sviluppo accurato e bilanciato, dall’altra
aggredire sempre più i mercati geolocali. Lo sviluppo territoriale e seamless è a
maggior ragione e sempre più una leva
strategica vitale per il nostro gruppo. L’Italia, rappresenta ancora ad oggi la seconda
nazione per il Gruppo in termini di numero di punti di vendita e fatturato. Quindi, è
abbastanza chiaro quale sia l’importanza e
l’attenzione che stiamo sottoponendo alle
nostre scelte in questo paese.
Su quali vettori si muoverà la strategia di Mediamarket in termini commerciali dopo aver imboccato la strada della multicanalità? In che modo il cliente
sarà al centro del vostro business?
Seamless Customer Experience sono e
saranno per il prossimo futuro le parole
Joachim Rösges
18
chiave. Gli investimenti, l’innovazione, l’attenzione delle nostre squadre sarà tutta
rivolta verso questo modo di interpretare
il mercato. Noi oggi definiamo l’esperienza
di vendita o di acquisto come un viaggio: il
viaggio del consumatore, che banalmente
inizia con un browsering, ovvero con un’avventura di ricerca attraverso la rete. Il tutto
si conclude con un rapporto post vendita.
Tra l’inizio e la fine esiste un cammino particolarmente tortuoso, tra web, negozio,
mobile, prezzi, promozione e concorrenza,
senza dimenticare post, like e commenti
sui blog. Una serie di punti di contatto tra
azienda e consumatore che diventano accessibili sempre e ovunque in modo fluido
secondo la logica seamless. Dare un senso
compiuto a tale viaggio comporta organizzazione, investimenti in piattaforme,
marketing, ma anche un nuovo modo di
interazione tra le varie squadre. Il cliente
è sempre stato al centro dell’esperienza
di acquisto. Basti solo pensare che nel già
nel 1979, la formula commerciale di Media
Markt faceva provare e toccare i prodotti in
negozio, proponendoli alle masse di clienti.
Come opererete sul versante dell’ecommerce nell’era digitale?
E-commerce, commerce.mobi, appcommerce, sono molteplici modi di definire una strategia seamless. L’importanza
dell’Italia in questo ambito è strategica, dal
momento che proprio in questo paese, a livello di Gruppo, si è iniziato a lavorare su
questi temi molto prima che da altre parti.
E oggi questo vantaggio culturale di tempo
si sente. La struttura italiana è molto matura in questo ambito. Seamless significa
senza cuciture, vale a dire che non vi saranno distinzioni di canale, ma il consumatore,
con logiche e dinamiche totalmente differenti, accederà alle informazioni o prodotti
che preferisce, con estrema flessibilità, dinamicità e fluidità.
In che modo saranno valorizzate le
vostre private label Easy, Ok, Peaq e Koenic?
Easy, Ok, Peaq e Koenic, sono le nostre
private label. Il loro ruolo, varia di paese in
paese, ma sostanzialmente questi prodotti
si posizionano su fasce di mercato o mercati ben delineati, o che hanno una logica
di funzionamento consolidata, come il primo prezzo, per esempio, e/o gli accessori.
Il tema è consolidare la nostra presenza su
alcuni settori merceologici di riferimento
o alcune fasce di mercato. In questo senso
verrà lanciato nei prossimi mesi in Italia
il nuovo Audio System Munet di Peaq, un
vero e proprio Multiroom per un’esperienza Multisound. Con Munet, infatti, si può
diffondere musica in differenti ambienti
della casa, sia essa unica o diversa per ogni
area, utilizzando varie sorgenti. Il tutto a
prezzi accessibili, in linea con il posizionamento delle nostre private label.
In chiusura, quali i tre aggettivi per
definire Mediamarket.
Stabile, strutturata, piena di idee e innovazione.
primo piano
hitech magazine
anno 5 - numero 4 - aprile 2014
www.hitechweb.info
Dps Group sulla ribalta
Comincia l’era Trony
per i punti vendita
con insegna Fnac
Al via i lavori di ristrutturazione dei megastore di Milano, Verona e Napoli.
Con un’offerta ben bilanciata tra tecnologia, elettrodomestici, cultura e marchi premium.
Lo storico spazio commerciale Fnac di via Torino a Milano a breve diventerà un punto vendita Trony. I lavori di
ristrutturazione sono partiti nella mattina di lunedì 14
aprile e la loro conclusione è prevista per il 14 maggio, giusto in tempo per l’inizio della grande campagna pubblicitaria a livello nazionale che precederà i Mondiali di Calcio.
Per un primo momento il nuovo layout interesserà solo il
piano strada, ma i progetti a lungo termine prevedono un
ripensamento complessivo dell’intera struttura, e non si
esclude un ridimensionamento degli spazi destinati alla
vendita.
Che cosa cambierà, oltre all’insegna e al layout interno?
L’ex Fnac di via Torino verrà allineata a tutti gli altri punti
vendita Trony, e includerà Grandi e piccoli elettrodomestici, oltre a bruno e Ict, con una spiccata predilezione per
i marchi di fascia medio-alta. Non mancheranno neppure le aree destinate all’entertainment, che verranno però
ridotte dal 40% attuale al 15-20% del totale presente in
negozio.
“Il futuro punto vendita Trony di via Torino a Milano diventerà il nostro flagship store”, spiega Yves Di Benedetto,
amministratore delegato di Dps Group - socio del Gruppo Gre-Trony, che ha di recente completato il processo di
acquisto di cinque negozi Fnac avviato nel 2013. “Se nel
2010 il fatturato di questo megastore era pari a 34 milioni
di euro, nel 2013 questa cifra è scesa a soli 6-7 milioni. Per
questo motivo è stato necessario rivalutare le opportunità
legate a questo spazio. Oggi ha un potenziale molto alto,
che abbiamo stimato in circa 15-20 milioni di euro”.
Dopo l’esempio virtuoso dell’ex Fnac di Genova, la cui
ristrutturazione è avvenuta lo scorso novembre e ha portato a dei primissimi risultati incoraggianti, oltre a Milano
saranno coinvolte dal cambio di insegna anche le Fnac di
Verona e Napoli. In stand-by per il momento lo store di Torino: se non ci sarà un accordo tra la proprietà dell’edificio
e Dps, il 30 giugno l’insegna sarà costretta a lasciare i locali
attualmente occupati.
L’acquisizione del marchio francese da parte dell’italiana Dps Group era iniziata nel 2013 con un accordo tra le
parti che prevedeva l’affitto dei negozi con vincolo di futuro acquisto. Per questa operazione finanziaria, Dps ha
costituito la società Frc Group srl.
Da qui prende quindi il via il processo di cambio di insegna dei negozi Fnac in Trony, che ha molteplici obiettivi:
l’uniformità del marchio sul territorio e la maggior riconoscibilità dei valori di Dps, l’ampliamento dell’offerta in
segmenti hi-tech di ultima generazione, e l’ottimizzazione
degli investimenti dal punto di vista commerciale.
I clienti fedelissimi al marchio Fnac non verranno delusi, il cambio di insegna comporterà infatti migliorie in
Nel 2013 Dps cresce del 40%.
E per il 2014 punta sui centri
cittadini e commerciali
Yves Di Benedetto
termini di layout e maggiore profondità di assortimento.
I nuovi store uniranno il meglio dei due brand: tecnologia
all’avanguardia e ampio spazio alla cultura, su Milano e Verona, in continuità con il calendario di eventi musicali.
Il termine dei lavori di ristrutturazione di Milano, Napoli
e Verona è previsto entro l’estate 2014, per un investimento totale - comprese le spese di rilancio - che supererà i 3
milioni di euro.
“Con questa operazione la nostra società si conferma
una realtà lungimirante” commenta Yves Di Benedetto. “Il
fenomeno di concentrazione che sta attraversando il mercato dell’elettronica di consumo oggi se da un lato elimina
player storici, dall’altro rafforza chi è in grado di attuare
cambiamenti coraggiosi e sfidanti. La scelta di mantenere
gli addetti alla vendita della gestione precedente è comunque un segnale rassicurante e di attenzione nei confronti
della nostra clientela. Abbiamo la necessità di concentrare
le nostre risorse e attività su negozi ad altissimo potenziale, e questi punti vendita ne sono esempi eclatanti”.
19
Alla fine del 2013, i ricavi totali del gruppo Dps,
socio del gruppo Gre, proprietario del marchio
Trony, si sono attestati su 232 milioni di euro. La
crescita rispetto all’anno precedente è del 40%,
ed è l’effetto dele due importanti acquisizioni di
Darty e di Fnac.
A livello di like-for-like (ossia, a parità di perimetro) i 34 negozi storici a marchio Trony hanno
fatto registrare nel 2013 una crescita dell’1%, al
netto dell’impatto delle vendite registrate in Puglia a seguito del passaggio al digitale terrestre,
in controtendenza con la contrazione del mercato di riferimento dei technical superstore, che ha
fatto segnare un decremento del 3,2% rispetto
all’anno precedente. Nel corso degli anni, Dps ha
registrato uno sviluppo significativo diventando
punto di riferimento in tutte le regioni in cui è
presente (Lombardia, Veneto, Piemonte, Liguria,
Puglia, Emilia Romagna, Basilicata, Valle d’Aosta
e Campania).
A inizio 2014 il Gruppo contava 66 negozi, con
due piattaforme logistiche dislocate a Piacenza e
Bari per coprire in modo rapido ed efficiente tutta la penisola. Nel recente passato, Dps ha avviato
un processo di razionalizzazione della sua rete
di negozi, optando per la chiusura di quelli poco
performanti (per un totale di 15), e l’apertura di
altri 27 in zone a più alto potenziale di pedonabilità.
Il gruppo ha infatti investito su city center e
shopping center, che hanno fatto registrare dal
2012 al 2014 una crescita dell’incidenza sul totale del fatturato, rispettivamente del +20% e
+30%, e ha ridotto invece i retail park e gli stand
alone che hanno segnato una flessione rispettivamente del -7% e del -16%.
Inoltre, il gruppo ha concluso due importanti
operazioni commerciali, acquisendo la titolarità
di 20 negozi ad insegna Darty, presenti prevalentemente nel Nord Italia, e di cinque negozi ad
insegna Fnac, a Milano, Torino, Genova, Verona e
Napoli.
scenari
La ricerca di DigitasLBi
Connected commerce:
così gli smart device
trasformano lo shopping
Ropo e Showrooming: sono questi i termini che dovrebbero
entrare nel vocabolario di tutti i retailer. Almeno secondo la
nuova edizione di ‘Connected Commerce: a snapshot of the
modern shopper’, una ricerca condotta da DigitasLBi – agenzia globale di marketing e tecnologia – attraverso un sondaggio online realizzato in Belgio, Cina, Danimarca, Francia, Germania, Italia, Olanda, Singapore, Spagna, Svezia, Regno Unito
e Stati Uniti. Lo scopo? tratteggiare il comportamento d’acquisto dei consumatori e delineare il futuro del retail.
Dai dati raccolti emerge che il processo di acquisto del consumatore è sempre meno lineare e sempre più diversificato:
ci si informa online e si acquista offline ma, al tempo stesso,
si fa largo l’abitudine di cercare informazioni mentre si è nel
punto vendita o di toccare con mano il prodotto in store, per
poi cercare online il prezzo migliore. Questo è il trend che si
sta affermando anche in Italia e il nostro Paese risulta tra le
nazioni ‘entusiaste’ rispetto alle nuove opportunità offerte
dai dispositivi mobili. “Il potenziale di smartphone e tablet
sta rendendo sempre più labili i confini tra lo shopping tradizionale e il mondo dell’online”, evidenzia Carol Pesenti, head
of Italy and Spain in DigitasLBi. “E se da un paio d’anni si è
diffusa tra i consumatori la tendenza Ropo (Research Online Purchase Offline, l’abitudine a documentarsi in rete su un
prodotto prima di acquistarlo fisicamente in negozio), ora si
assiste alla nascita di un fenomeno inverso, lo Showrooming:
visitare, cioè, il negozio per toccare dal vivo la merce e procedere con l’acquisto online, magari a un prezzo più contenuto”.
In Italia resta altissima (l’87,1%) la
percentuale degli intervistati che
confermano la tendenza a scandagliare la rete alla ricerca di informazioni utili prima di recarsi in un
negozio. Ma dal sondaggio emerge
anche che nove italiani su dieci
uscirebbero dal negozio se, tramite lo smartphone, scoprissero un
prezzo più basso in un altro canale
di vendita.
In ogni caso, più della metà dei
consumatori italiani (56,2%) concorda nel sostenere che l’arrivo
degli smartphone ha modificato
il modo in cui si fa shopping. E se
solo il 28% degli utenti di smartphone afferma di aver effettuato
un acquisto dal proprio dispositivo
mobile negli ultimi tre mesi, ben il
71,7% usa il proprio smartphone
all’interno di uno store per cercare
Carol Pesenti
online maggiori informazioni sui
prodotti (55,5%) o per valutare recensioni lasciate da altri utenti (47,8%). L’80% degli italiani
sostiene inoltre di ritenere utile l’introduzione di servizi di
innovazione digitale nel punto vendita: l’83,2% riceverebbe
volentieri voucher e offerte speciali direttamente sul proprio device mobile una volta varcata la soglia del negozio e il
79,3% apprezzerebbe la possibilità di verificare da remoto la
disponibilità di un prodotto in store. Sarebbe poi utilissima,
secondo il 67% degli intervistati, una mappa che indichi dove
localizzare determinati prodotti all’interno di un supermercato o di un centro commerciale, mentre il non plus ultra per il
70,1% sarebbe poter pagare direttamente dal proprio cellulare, evitando code alla cassa. Occorre precisare che lo store fisico continua a mantenere un forte appeal per gli italiani, che
lo frequentano per testare dal vivo i prodotti (69,5%) o per
affidarsi alla cortesia e all’esperienza di personale (51,8%).
La ricerca segnala poi il sempre più decisivo ruolo dei social
network, ora facilmente fruibili anche dai dispositivi mobili.
In Italia sono Facebook (47,1%) e YouTube (25,4%) i due social in grado di influenzare maggiormente le decisioni di acquisto del consumatore finale, seguiti da Google+ (23,8%) e
Twitter (11,9%). E tra i contenuti “social” in grado di spingere
un utente a visitare un particolare negozio o a comprare un
determinato brand, spiccano le promozioni (64,9%), i post
degli amici (57,3%) e le inserzioni pubblicitarie (55,3%).
In ogni caso, un dato è certo. I dispositivi mobili, perennemente connessi, consentono di ricercare valide alternative
d’acquisto in qualsiasi istante. Per il settore retail sembrerebbe giunto il momento di mettere al centro il rapporto tra
punto vendita tradizionale e online. E di ripensarlo in modo
innovativo, per inserirsi con maggiore efficacia in un processo
d’acquisto sempre più influenzato dalle nuove tecnologie in
formato tascabile.
Mercato Usa
La guerra
dei colossi
Walmart sfida GameStop sul business dei videogiochi usati.
Che assicura notevole marginalità.
Da loro si usa così, potremmo dire. Da loro,
negli Stati Uniti, si va dritti al nocciolo della
questione. Pochi preamboli o giri di parole. Meglio la sostanza. Ed ecco allora che s’accende
la battaglia nel settore dei videogiochi usati. A
lanciare il guanto di sfida a GameStop – catena
leader nell’ambito videoludico – è Walmart, gigante della Grande distribuzione.
Non a caso, la rivista Forbes, attraverso uno
dei propri columnist più autorevoli, Robert
Passiloff, l’ha definita la “Gods of Retail War
2014”. A partire dal 26 marzo, Walmart ha introdotto nel proprio business model il gaming
usato, imitando GameStop, che è leader incontrastata in un segmento che vale 2 miliardi di
dollari (la stima è dell’autorevole blog Market
Watch del Wall Street Journal) e dunque poco
meno del 10% del valore complessivo dell’industria del videogame negli Stati Uniti. La cifra però rappresenta il 45% della profittabilità dei retailer, che dunque sono sempre più
spinti a liberare spazio a scaffale per i giochi
usati. Ricordiamo in tal senso che il prezzo di
una new release negli Usa è vicino ai 90 dollari, e che da sempre i consumatori guardano
con interesse alla possibilità di rientrare di una
parte della propria spesa. Ebbene: Walmart ha
deciso di offrire loro la possibilità di caricare
il credito sulle proprie card, per poi spenderlo
anche in altre merceologie (anche negli store a
insegna Sam’s Club). Questa è la grande differenza rispetto a un retailer specializzato come
GameStop. “Stiamo guardando a questo nuovo
business come a una grande opportunità per
facilitare l’accesso dei consumatori al prodotto
games”, ha dichiarato Duncan Mac Naughton,
U.S. chief merchandising and marketing officer
di Walmart, che spiega come l’insegna leader
della Gd abbia voluto approfittare dell’opportunità offerta dal contesto di mercato determinatosi dopo il lancio di Xbox One e Ps4. “Ci
sono 110 milioni di gamer negli Stati Uniti. È
la principale forma di entertainment dei nostri
tempi. Walmart ha già aperto alla compravendita di tablet e smartphone usati, e ha intenzione di dotare il prodotto usato di un nuovo pack,
per aumentarne l’appealing, mentre le console
restano al momento escluse dal nuovo business. L’arrivo delle nuove “macchine” ha peraltro depresso la capacità d’acquisto relativa ai
titoli di gioco. Nel mese di febbraio, secondo i
dati Usa di Npd Group, il comparto del settore fisico è andato incontro a una contrazione
dell’11%. Ecco allora che l’usato assume ancor
di più un’importanza strategica.
Non è chiaro quale sarà la politica di posizionamento applicata da Walmart. Per GameStop
il prezzo medio del gioco usato è di circa 19
dollari. L’ingresso di un nuovo competitor arriva in un momento in cui la catena leader di
mercato registra proprio nell’usato un calo del
5% (dati di gennaio sempre riferiti al mercato
Usa). Ma certo GameStop possiede una library inimitabile, con circa 3.100 differenti titoli
usati, molti dei quali ormai irreperibili con altre modalità d’acquisto. La domanda è quanto
sarà grande la quota di mercato che Walmart
sarà capace di sottrarre a GameStop. Secondo
David Schick, analista di Stifel, c’è anche la possibilità che l’ingresso di un competitor così importante determini una crescita dell’interesse
per questo tipo di prodotto, che a oggi per GameStop rappresenta negli Usa il 26% delle vendite e soprattutto il 42% della profittabilità.
20
Nicolas Musikas managing
director di GameStop Italy
Nicolas Musikas è il nuovo managing director di GameStop Italy e assumerà fattivamente la carica a partire dal prossimo 7 aprile. Di origine francese e già managing director di GameStop Spagna (Paese di cui ha
gestito il business per oltre sei anni) , Nicolas ha rivestito ruoli importanti in ambito retail con significative
esperienze manageriali anche nel Gruppo Carrefour e
nella consulenza specializzata per il retail.
hitech magazine
anno 5 - numero 4 - aprile 2014
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La crescita è guidata
dalle nuove console
GameStop chiude in positivo il quarto trimestre
2013 e l’anno fiscale. Il totale delle vendite nel Q4 è
di 3,68 miliardi di dollari (+3,4% rispetto al trimestre
precedente). Un trend positivo trainato dal lancio di
Xbox One e Ps4. L’intero anno fiscale, si è chiuso con
vendite globali pari a 9,04 miliardi, con un +1,7% su
base annua. Per l’anno fiscale 2014 GameStop prevede
una crescita delle vendite tra l’8 e il 14%.
A breve giro di posta, ossia il 27 marzo, è
arrivata puntuale la replica di GameStop. Nel
corso di una conference call con gli analisti,
Paul Raines, ceo di GameStop, si è soffermato
a lungo sul tema, anche se non ha voluto citare esplicitamente Walmart. “Vorrei sottolineare che è un segno importante per la categoria
che grandi competitor tornino ad affacciarsi
sul nostro mercato, individuando nell’usato
videogame un business con un ampio margine
di crescita”, ha detto Raines, rimarcando come
il retailer abbia intenzione a breve di raddoppiare gli sforzi in questo segmento, includendo
l’offerta di nuovi prodotti di catalogo sia nel
software che nell’hardware (Ps3 e Xbox 360).
Nel 2013 più di 400 milioni di nuovi titoli di
catalogo sono stati venduti negli Usa a meno
di 20 dollari, una fascia di prezzo che tradizionalmente GameStop ha sino a oggi ignorato. E
ancora: Paul Raines ha anticipato come in tal
senso la strategia della catena cambierà a breve, andando a creare un nuovo mix di prodotto
tra nuovi titoli selezionati in partnership coi
publisher e l’usato, per creare negli store una
categoria più ampia. Per incrementare il sellthru la parete dell’usato verrà arricchita con
titoli ancora popolari che però sono attualmente fuori commercio. “Storicamente non
siamo mai stati particolarmente aggressivi,
ma il segnale che ci arriva dai consumatori è
che l’acquisto si sposta all’interno della nostra offerta dell’usato dove il prezzo è più interessante”, ha aggiunto Raines. A partire dal
giorno dell’annuncio di Walmart (il 18 marzo),
la quota di mercato di GameStop avrebbe registrato, secondo quanto riportato da Home
Media Magazine, una flessione del 5,5%. Ma la
catena resta un competitor formidabile in questi business, con il 75% di tutte le transazioni effettuate che vengono reinvestite in store
nell’acquisto di nuovi prodotti, e un business
model che nel 2013 ha generato una revenue
da 1 miliardo di dollari. Di contro, il servizio di
Walmart sarà disponibile in 3.100 punti vendita (contro i 6.600 di GameStop) e il tradein accetterà titoli per console ma non prodotti
hardware. Il prezzo di acquisizione del prodotto dipenderà dalla domanda di mercato e dalle
condizioni dei giochi, incluso il packaging originale. Walmart sostiene che potenzialmente il
mercato è enorme, alla luce del fatto che nelle
case degli americani ci sono non meno di 880
milioni di videogiochi usati.
Tuttavia, alcuni analisti, come Michael
Pachter di Wedbush Securities, sono convinti
che l’insegna della Grande distribuzione non
avrà un grande impatto su questo mercato: “Il
cliente medio di Walmart è una donna di famiglia che acquista giochi per i propri bambini,
non il gamer evoluto”, spiega Pachter. GameStop garantisce invece la possibilità di mantenere il business dell’usato all’interno dell’area
specializzata in questi prodotti, sia dal punto
di vista del consumatore che da quello dell’industria. “I publisher sanno che la compravendita nei nostri store fa ricadere comunque il
proprio valore all’interno dell’ecosistema del
gaming”, ha concluso Paul Raines. E su questo
punto è difficile dargli torto.
In ogni caso, la guerra è insomma appena cominciata. Ma non è detto che non possa avere,
alla fine, due vincitori.
Andrea Dusio
21
Direttiva consumatori,
maggiori garanzie online
Sono entrati in vigore dallo scorso 26 marzo i maggiori poteri
dell’Autorità garante della concorrenza e del mercato in materia
di pratiche commerciali scorrette relative alle vendite online.
Sarà infatti l’Agcm a vigilare sull’applicazione delle norme del
decreto che recepisce e attua nel nostro Paese la “Direttiva consumatori”, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale dell’11 marzo. Il
decreto, che si applicherà ai contratti a distanza e fuori dai locali
commerciali a partire dal prossimo 14 giugno, stabilisce norme
standard per gli aspetti comuni di queste due tipologie contrattuali, allo scopo di armonizzare, anche a livello europeo, una disciplina la cui frammentarietà ha sempre costituito un ostacolo
al funzionamento del mercato, sia interno che transfrontaliero.
Tra le principali novità introdotte dalla Direttiva ci sono maggiori obblighi di informazione precontrattuale: prima del contratto,
il professionista deve fornire al consumatore, in maniera chiara e comprensibile, tutta una serie di informazioni dettagliate,
compreso un promemoria sull’esistenza della garanzia legale e
un modello-tipo per l’esercizio del diritto di recesso. Per quanto riguarda i contratti conclusi telefonicamente, il consumatore
sarà vincolato solo dopo aver firmato l’offerta o dopo averla accettata per iscritto. A tutela del consumatore viene poi introdotto un ampliamento del diritto di recesso: si passa dagli attuali 10
a 14 giorni per poter annullare il contratto, tramite il modellotipo o presentando un’altra dichiarazione esplicita della propria
volontà di recedere. Nel caso in cui poi il consumatore non sia
stato preventivamente informato sul diritto al ripensamento, il
recesso viene esteso dagli attuali 60 e 90 giorni - rispettivamente dalla conclusione del contratto o dalla consegna del bene - a
ben 12 mesi. In caso di recesso, il venditore ha a disposizione
meno giorni (dagli attuali 30 a 14) per restituire le somme versate dal consumatore. Quest’ultimo disporrà di più tempo - 14
giorni invece di 10 - per restituire il bene, a proprie spese, e
potrà restituire anche un bene deteriorato, rispondendo della
diminuzione di valore dello stesso. Altra importante novità riguarda il divieto di applicare al consumatore aumenti di costi
per acquisti effettuati con carte di credito o bancomat; analogo divieto è previsto per la tariffa telefonica su linee dedicate e
messe a disposizione del consumatore da parte del venditore, in
caso di vendite dirette o a distanza.
Esselunga: nel 2013
vendite a 6,9 miliardi di euro
Il Gruppo Esselunga chiude il 2013 con vendite per 6,957 milioni di euro (+1,7% rispetto al 2012) e con clienti in crescita
dell’1%. L’utile netto ammonta a 210 milioni, in calo dai 245 milioni del 2012. Gli investimenti sono stati pari a 387 milioni, per
un totale di oltre 1,4 miliardi negli ultimi quattro anni. Il margine
operativo lordo è stato pari a 505 milioni di euro (-6,7% rispetto
al 2012) mentre il risultato operativo si è attestato a 328 milioni
di euro dai 367 milioni del 2012. La diminuzione, come spiega
il Gruppo in una nota, è causata sia dall’assorbimento dell’inflazione ricevuta dai fornitori e della crescita dell’Iva che non sono
state trasferite a clienti, sia dall’aumento di alcuni costi operativi. Il gruppo fa sapere anche che continua lo sviluppo della rete
annunciato per il prossimo biennio, che oggi vede l’apertura del
primo negozio nel Lazio, ad Aprilia (LT).
Carrefour, calo
nel mercato italiano
Continua il periodo di crisi per Carrefour Italia. Il colosso francese ha chiuso anche il 2013 con vendite in forte calo sul mercato italiano: la perdita di fatturato ammonta a 332 milioni di euro
in un solo anno, da 5,103 miliardi a 4,771. Persino in Spagna
la situazione è migliore: con 7,8 miliardi di fatturato sono stati
persi solo 177 milioni. Il nuovo top manager francese di Carrefour Italia, Eric Uzan – inviato da Parigi a sostituire l’ad Giuseppe
Brambilla di Civesio – non è riuscito ad arrestare il crollo delle
vendite e le perdite. Neanche l’idea dei supermercati Planet, con
più fresco e meno non food, è stata – per ora – vincente. Carrefour negli ultimi anni è scivolata dai 6,33 miliardi di euro di
fatturato del 2007 ai 4,77 dell’anno scorso. E negli ultimi anni la
società ha ceduto praticamente tutta la rete del Sud con qualche
acquisto al Nord. Secondo i dati di R&S Mediobanca, Carrefour
ha sempre chiuso in rosso tra il 2007 e il 2011, cumulando una
perdita di 2,7 miliardi, di cui 1,9 miliardi nel 2011. Oggi la rete
commerciale sconta il fatto di avere troppi ipermercati: i 5.800
euro di fatturato per metro quadrato di Carrefour si confrontano con i 7mila di Coop e i 16mila di Esselunga.
scenari
hitech magazine
anno 5 - numero 4 - aprile 2014
www.hitechweb.info
L’analisi e le considerazioni per il 2014
Confcommercio:
“Sarà un anno
di transizione”
CARLO SANGALLI: il presidente di Confcommercio parla di “un anno di convalescenza” che ci aspetta. Plaude agli interventi del
Governo che possono far crescere Pil e consumi. E indica in tasse e spesa pubblica le due leve che vanno azionate assieme per
la crescita e l’occupazione. Attacca la burocrazia e la sua inutile complessità. Che costa, in termini di spesa pubblica e di minore
produttività delle imprese. Da ultimo, spezza una lancia nei confronti del popolo delle partite Iva, ingiustamente “dimenticato”
dal Governo. “Sono quei lavoratori indipendenti che resistono sul mercato e meritano rispetto e riconoscenza”. E ancora: “Non
sono accettabili discriminazioni basate sul pregiudizio che tutti i lavoratori autonomi e indipendenti siano evasori”.
Folta la presenza di politici
e operatori economici
al tradizionale forum
sul lago di Como.
Lavoro, riforma fiscale,
spesa pubblica
e burocrazia
i temi affrontati.
BENE, BRAVO, BIS
VOTO: 7+
GIULIANO POLETTI: il ministro del Lavoro e delle Politiche sociali non ha mezze parole: “Vogliamo dare la possibilità a tutti di
fare qualcosa per sé e per il proprio Paese. Basta con i sussidi a pioggia. Creiamo occasioni di lavoro, per chi vuole lavorare”. Un
monito anche all’industria: “E’ giusto che vengano a trovarci quando ci sono problemi. Vorremmo anche incontrarli quando ci
sono invece opportunità”. Scarpe grosse ma cervello fino, Giuliano Poletti ha convinto per il suo voler fare. Vale la pena citare un
episodio. Appena insediato al ministero è stato sommerso da carte e cartacce. Convocati i dirigenti, ha chiesto loro di stringere
su alcune questioni da lui ritenute fondamentali. La risposta è stata unanime: non si può fare nulla. Immediata la replica del
ministro: “Bene, allora voi non servite. Lo farò presente a Cottarelli (l’esperto incaricato dal Governo per la spending review)”.
VOTO: 8
STIMA
Dal nostro inviato Angelo Frigerio
RENATO BRUNETTA: l’ex ministro dell’Economia nel governo Berlusconi interviene nel dibattito sul lavoro e pone una domanda insidiosa a Poletti: “Sono d’accordo con quello che ha detto. Lei ha la mia solidarietà. Ma è sicuro di avere quella del suo
partito?”.
VOTO: 7
FURBETTO
SUSANNA CAMUSSO: il segretario generale della Cgil dice tutto e non dice nulla. Parla di Europa, spesa pubblica, riforma della
pubblica amministrazione, qualità delle retribuzioni. Interessante quest’ultimo tema. A noi piacerebbe che Susanna Camusso
parlasse anche di quantità delle retribuzioni. A partire dalla sua. Ma quanto guadagna al mese il segretario generale della Cgil?
Nessuno lo sa. Come nessuno conosce il fatturato dei sindacati: entrate, uscite, utili, perdite. I costi della politica sono on line e a
disposizione di tutti. Perché non lo sono quelli dei sindacati?
VOTO: 5
INCOERENTE
RICHARD BALDWIN: l’esperto di economia analizza quel che è successo nel 2007. Prima della crisi gli analisti ipotizzavano
crescite a doppia cifra. Non è andata così. E oggi c’è una differenza del 15% in meno rispetto a quanto ipotizzato. Cresceranno
le economie avanzate. Meno, molto meno, le emergenti. Interessanti anche le previsioni sul medio termine. L’export di Usa e
Giappone sta crescendo anno su anno. La Cina invece si è fermata. E i suoi valori dell’export decrescono sempre più.
VOTO: 7
VISIONARIO
GIAN MARIA GROS-PIETRO: il presidente del Consiglio di gestione di Intesa San Paolo dice: “Il nostro lavoro è selezionare le
imprese che vogliono fare e sostenerle”. Ah sì? Non lo sapevamo. Si chiamano forse Parmalat (gestione “Tanzi”), Risanamento
(leggi Zunino), Fondiaria Sai (leggi Ligresti)? E aggiunge: “Le banche hanno sofferto molto per le condizioni dei loro clienti. Se i
clienti stanno meglio, staranno meglio anche le banche”. Sulla prima affermazione stendiamo un pietoso velo. La seconda è vera.
Ma se i clienti stanno meglio non è certo grazie alle banche.
VOTO: 4
MA CHI VUOL PRENDERE IN GIRO?
PIER CARLO PADOAN: “Tutto ciò non è più tollerabile”: l’attacco del ministro dell’Economia e delle finanze non poteva essere
più diretto. E così ha spiegato: “La crisi ha prodotto numeri da guerra: prodotto interno lordo, meno 9%; occupati, meno 1,1
milioni; disoccupati raddoppiati”. Quindi. “Dobbiamo tornare a crescere”. Già, ma come? “Attraverso riforme strutturali come
misure per l’occupazione, parziali privatizzazioni, riduzione del cuneo fiscale, pagamento dei debiti della Pubblica amministrazione”. Bene, fin qui la teoria. Attendiamo i fatti.
VOTO: 7 (SULLA FIDUCIA)
PRAGMATICO
INEFFICIENZE DELLE REGIONI
LE STIME DEI COMMERCIANTI
Un calcolo semplificato sulle inefficienze di costo
della spesa pubblica regionale per consumi finali
Previsioni senza e con gli interventi annunciati da Renzi:
12 miliardi netti alle famiglie (anche le imprese)
ITALIA
2651
2736
2982
3536
3113
3143
3047
3328
2771
3456
3478
3020
3441
3626
4162
4238
3790
4182
5991
7913
32161 386
0
655
656
970
1041
1148
1385
1533
1539
1553
1633
1854
2017
2171
2180
2657
2762
3240
3669
5400
CRESCITA PIL 2014
costo dell’eccesso di spesa regionale (mld di euro)
1,000
0,785
0,877
0,968
0,781
0,753
0,627
0,677
0,465
0,718
0,696
0,440
0,537
0,549
0,748
0,597
0,388
0,356
0,876
0,948
costo dell’eccesso di spesa pro capite (euro)
Lombardia
Veneto
Emilia R.
Friuli V. G.
Piemonte
Toscana
Marche
Abruzzo
Puglia
Umbria
Liguria
Campania
Lazio
Basilicata
Sardegna
Molise
Sicilia
Calabria
Trentino A.A.
Valle d’Aosta
spesa pro capite effettiva per consumi finali al netto di
DOPS e amm. Centrali (euro)
Graduatoria secondo il costo pro capite dell’inefficienza
indice dell’output pubblico
Cernobbio (Co) - “I protagonisti del mercato e gli
scenari per gli anni 2000”: questo il titolo del forum,
organizzato da Confcommercio in collaborazione con
Ambrosetti (gruppo professionale di consulenza), che
si è tenuto il 21 e 22 marzo a Cernobbio, in provincia
di Como. L’evento, giunto alla quindicesima edizione,
rappresenta un momento di riflessione per il mondo
degli esercenti, le istituzioni e la politica. L’occasione
per tirare le somme degli ultimi mesi e testare il terreno per il futuro.
I lavori si sono aperti venerdì 21 marzo con la conferenza stampa del presidente di Confcommercio, Carlo
Sangalli, che ha presentato un’analisi dell’Ufficio Studi interno relativa all’andamento dell’economia e alla
spesa pubblica. Dai dati si evince che i consumi, nel
2014, sono fermi allo zero e che la crescita del Pil corrisponde solo allo 0,5%.
Strategici i temi affrontati durante le due giornate
del forum. Nel pomeriggio di venerdì, sull’argomento
della ‘spesa pubblica e burocrazia’ sono intervenuti,
tra gli altri, Antonio Catricalà (presidente di sezione,
Consiglio di Stato), Francesco Caio (commissario per
l’attuazione dell’Agenda Digitale, Governo Italiano) e
Luigi Angeletti (segretario generale Uil).
Interessante anche la seconda parte del pomeriggio,
incentrata sul tema del lavoro, che è stata chiusa dallo
speech di Giuliano Poletti, ministro del Lavoro e delle
Politiche Sociali.
Uno sguardo allo ‘scenario internazionale’ ha visto
protagonisti, sabato mattina, Gian Maria Gros-Pietro
(presidente del Consiglio di gestione, Intesa Sanpaolo)
e Susanna Camusso (segretario generale Cgil).
Il dibattito sulla ‘riforma fiscale’ è stato invece animato da Renato Brunetta (presidente del Gruppo
Forza Italia, Camera dei deputati), Filippo Taddei (responsabile economico nazionale, Partito democratico)
e Raffaele Bonanni (segretario generale Cisl). Nel pomeriggio di sabato 22 marzo si è inoltre tenuta una
tavola rotonda in merito al ‘ruolo della politica’, che ha
visto tra i partecipanti Gaetano Quagliariello (coordinatore nazionale Nuovo Centro Destra), Lorenzo Guerini (portavoce Partito democratico), Roberto Maroni
(Lega Nord, presidente Regione Lombardia), Giovanni
Toti (consigliere politico Forza Italia), Benedetto Della
Vedova (Scelta Civica, sottosegretario agli Affari Esteri).
Il discorso di chiusura, molto atteso, è stato quello
del ministro dell’Economia e delle Finanze Pier Carlo Padoan. Tirando le fila del discorso e descrivendo
un quadro generale tutt’altro che roseo, il ministro ha
ribadito la volontà, da parte del neogoverno, di invertire l’andamento negativo del mercato e di generare
una migliore offerta lavoro. Risulta quindi imperativo
e urgente l’intervento, a effetto immediato, del taglio
delle tasse, possibile soltanto “attraverso una riduzione strutturale della spesa pubblica”. Due punti, questi,
ribaditi anche nell’intervento iniziale di Carlo Sangalli.
IL PAGELLONE
0,0
3,2
2,8
1,2
4,5
4,2
2,1
2,0
6,2
1,4
2,6
10,7
11,1
1,3
3,6
0,8
13,8
6,4
3,8
0,7
82,3
Fonte: elaborazioni Ufficio studi Confcommercio su dati Istat
22
+0,8%
PIL 2015
+0,9%
+0,5%
+0,3%
Stima
precedente
Stima
attuale
CONSUMI 2014
Con interventi
del Governo
+1,0
Stima
attuale
CONSUMI 2015
+0,7
+0,2%
Stima
precedente
SPESA
FERMA
0,0%
Stima
attuale
Fonte: Confcommercio
Con interventi
del Governo
Stima
attuale
eldom
magazine
hitech
Anno 5 - numero 4 - aprile 2014
www.hitechweb.info
Riflettori su Candy
speciale clima e trattamento aria
Rapidità, efficienza
e connettività: rinnovata
la gamma GrandÓ
Expocomfort 2014:
una ventata d’aria fresca
Prodotti, innovazioni e tendenze.
La voce degli operatori del settore.
A pagina 35
Intervista con Daniela Pighini, managing director Dyson
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“Vi racconto
le nostre...
aspirazioni”
Aspettando
il grande
caldo
Prestazioni, tecnologie,
materiali e design all’avanguardia.
“Per noi innovare è un must”.
A pagina 26
De’Longhi
Arrivano i nuovi
Sfornatutto,
per ogni tipo
di cottura
A pagina 36
Sul numero 5
di Hitech Magazine
due appuntamenti
da non perdere:
La guida pratica per buyer e retailer.
Tutte le novità da mettere a scaffale.
Reportage
da Eurocucina
Speciale Pulizia
A cura di Francesca Radaelli e Annalisa Pozzoli
da pagina 27 a pagina 34
25
primo piano
hitech magazine
anno 5 - numero 4 - aprile 2014
www.hitechweb.info
Intervista con Daniela Pighini, managing director Dyson
“Vi racconto
le nostre... aspirazioni”
Una costante ricerca ingegneristica, che porta alla creazione di prodotti di eccellenza. In termini di prestazioni,
tecnologie, materiali utilizzati e design all’avanguardia. “Per noi l’innovazione è un must”.
ta è essenziale per ottenere una buona comunicazione
delle caratteristiche innovative del prodotto…
Il nostro approccio strategico parte dallo staff di vendita
dei nostri partner commerciali con il progetto Dyson Academy, con cui formiamo i commessi, sino al consumatore
finale attraverso un sistema espositivo premium sul punto
vendita che sia il più possibile auto-esplicativo, interattivo e
attrattivo. La strategia di marketing per il 2014 comprende
un piano di comunicazione integrato, che include investimenti costanti in Tv, web, store e press, con l’obiettivo di
creare una “Dyson experience” sempre più ricca e consapevole.
Per restare a galla nella difficile situazione attuale di mercato, seguire la scia già tracciata da altri non basta più. Occorre cercare nuovi lidi a cui attraccare, percorrendo nuove
rotte che consentano di raggiungere meglio il consumatore
e semplificargli la vita, grazie all’aiuto che può provenire dalle più moderne innovazioni. Lo sa bene Dyson, che
fa della ricerca e dello sviluppo un vero e proprio “must”,
raccogliendo le sfide legate a tecnologie e materiali con soluzioni che anticipano i tempi. Hitech Magazine ha intervistato Daniela Pighini, managing director Dyson Italia della
società.
Quali sono i vostri principali prodotti novità per il
2014?
Nel comparto aspirazione, per il 2014 sono due i prodotti di punta con cui vogliamo confermarci innovatori
di settore: l’aspirapolvere a traino Dyson Cinetic e la scopa cordless Dyson Digital Slim DC62. Con il Dyson Cinetic
DC52 abbiamo introdotto una nuova generazione di aspirapolvere “no maintanance”, dotato di cicloni così efficienti
da non richiedere alcuna manutenzione dei filtri. Il DC52 è
l’unico aspirapolvere senza filtri da pulire, senza sacchetti
da acquistare e senza perdita di aspirazione. Risultato di
quasi sei anni di un’intensa attività di ricerca e sviluppo da
parte di un team di ingegneri Dyson e di un investimento
di 7,5 milioni di sterline. Sono stati ben 2mila i prototipi
sperimentati in fase di realizzazione del prodotto, mentre
sono 195 i brevetti - inclusi quelli pendenti, che coprono la
macchina a livello mondiale.
L’altra novità è, dunque, Dyson Digital Slim…
Con l’introduzione sul mercato della scopa cordless Dyson Digital Slim possiamo dire di aver rivoluzionato il modo
di fare le pulizie domestiche. Si tratta di una scopa cordless,
leggera, multifunzionale, ideata per una pulizia in piena
libertà di movimento, veloce ed efficace. L’ultimo modello, il DC62, è un vero e proprio gioiello tecnologico grazie
all’evoluzione del motore digitale Dyson, il DDM V6. Reso
più veloce e più forte del precedente grazie a una densità di
potenza superiore, garantisce alla macchina le prestazioni
di un aspirapolvere alimentato da rete elettrica, ma senza
la scomodità del filo.
E per quanto riguarda la ventilazione?
Cinque anni fa, abbiamo detto addio alle pale inventando il Dyson Air Multiplier, il primo ventilatore senza pale
al mondo. I nostri ingegneri hanno dedicato gli ultimi tre
anni al perfezionamento del progetto originale, lavorando
sul miglioramento dell’acustica del ventilatore. Il risultato?
La nascita del nuovo Dyson Cool, ora del 75% più silenzioso
rispetto al modello precedente, pur mantenendo la stessa
potenza del flusso d’aria. Il nuovo ventilatore è dotato di
una “cavità di Helmholtz” in grado di catturare le onde sonore che attraversano l’apparecchio, eliminando così fino
a 1.000 Hz. La rimozione del rumore indesiderato, generato dall’alta velocità dell’aria, ha rappresentato una sfida
non indifferente in termini di progettazione per i nostri ingegneri, grazie ai quali la tecnologia Air Multiplier è stata
insignita del riconoscimento Quiet Mark, assegnato dalla
NoiseAbatement Society.
Quali sono le strategie marketing che userete per
promuovere tutte queste novità nei punti vendita e
presso il consumatore finale?
Il nostro obiettivo è comunicare al meglio l’unicità e la
qualità dei nostri prodotti, che si caratterizzano per un
alto contenuto tecnologico non sempre di facile intuizione.
Diventa quindi importante presentare con chiarezza ed
esaustività le caratteristiche distintive dei nostri prodotti,
traducendo la complessità del linguaggio ingegneristico in
benefici concreti per il consumatore finale. E, dove possibile, facilitare l’esperienza diretta della tecnologia Dyson, da
sempre la nostra arma vincente.
Quindi la formazione del personale dei punti vendi-
Quali sono gli obiettivi finanziari di Dyson per il
2014?
Una nostra mission è la cossiddetta “to avoid me too”:
non ci interessa sondare terreni già esplorati, o sfruttare il
mercato fino all’osso, bensì raccogliere le sfide che ci pone
l’innovazione in campo tecnologico e dei materiali. I risultati ottenuti, d’altra parte, ci hanno sempre premiato e mai
deluso. In questo momento stiamo puntando sul modello
DC62, che per noi non rappresenta una semplice line extension, ma un prodotto senza precedenti, che ci permetterà
di sviluppare il nostro fatturato in Italia. Il nostro ruolo è
quello di innovatori. Portiamo sul mercato tecnologie prorompenti, che scuotono lo status quo. Stiamo già lavorando
alle innovazioni del prossimo decennio, quindi quello che
possiamo raccomandare è di restare sintonizzati.
Daniela Pighini
SodaStream presenta
le nuove Soda Caps
Si chiamano Soda Caps e sono l’innovazione
dell’anno di SodaStream: piccole capsule colorate monodosi che contengono i concentrati con
cui creare bibite frizzanti direttamente in casa
propria. Pratiche e semplici da utilizzare, grazie
all’intuitivo meccanismo a click, le SodaStream
Caps rappresentano un’alternativa più sana rispetto alle bibite gasate tradizionali, con una
quantità nettamente inferiore di zucchero e dolcificanti artificiali rispetto a quella presente in
molte bevande frizzanti in commercio. Dal mese
di aprile è disponibile il pack Soda Caps, che include i gusti classici Limone, Cola, Tonic, Frutti
Rossi, Gazzosa, Arancia, Mela e Pompelmo Rosa:
un mix a basso contenuto calorico adatto anche a
chi vuole stare attento alla linea e ai bambini. Dal
punto di vista ecologico/ambientale, le SodaStream Caps sono costituire da materiali totalmente
riciclabili, in linea con la filosofia ecosostenibile
che l’azienda promuove da sempre.
26
Perché allora il consumatore finale dovrebbe scegliere Dyson?
Progettare e realizzare prodotti che funzionano davvero attraverso una costante ricerca ingegneristica e tecnologica è un vero e proprio mantra in Dyson. Siamo a tutti
gli effetti una “technology company”, il cui Dna è costituito
dal concetto di innovazione come processo continuo. Nei
nostri dipartimenti R&D abbiamo, a livello globale, 1.536
ingegneri e tecnici specializzati. Investiamo 2,5 milioni di
sterline a settimana in ricerca e sviluppo. Offriamo prodotti
di eccellenza, in termini di prestazioni, tecnologia e materiali utilizzati particolarmente resistenti. Il tutto suggellato
da una garanzia di 5 anni su componenti e manodopera.
Sottoponiamo i nostri prodotti a severi test di resistenza e
affidabilità, e spesso passano anni prima che una nostra invenzione arrivi sul mercato, perché vogliamo essere sicuri
di poter garantire un prodotto di eccellenza. Il nostro obiettivo è offrire un’esperienza di prodotto eccellente, puntando ad avere prestazioni tecnologiche sempre più elevate e
garantendo attenzione alla qualità e alla sicurezza.
Oltre a qualità e sicurezza, quali sono i punti di forza
dei vostri prodotti?
“More with less” è il nostro principio ispiratore, che si traduce nel progettare macchine più performanti, con meno
materiale e consumi ridotti di energia. Mentre gli altri produttori hanno sostenuto per diverso tempo che bastasse un
motore grande per ottenere alte prestazioni, da sempre noi
affermiamo che il motore debba invece garantire efficienza energetica. Dyson non hai mai utilizzato motori oltre i
1.400 watt per i propri aspirapolvere, e l’azienda è impegnata nello sviluppo di modi efficienti per ottenere un’aspirazione costante, in primis attraverso la sua esclusiva tecnologia ciclonica. L’ultimo nato, il DC52, ne è un esempio.
C’è poi l’aspetto relativo all’estetica e al design…
Certo, ogni macchina Dyson si distingue per una linea
molto particolare e unica: questo non è frutto di ricerche
nel campo dell’estetica, ma è strettamente legato alla tecnologia utilizzata. Il team di ingegneri Dyson è alla continua
ricerca di nuove soluzioni per migliorare il flusso dell’aria
e garantire ciò che ci contraddistingue da altri produttori: l’aspirazione costante. Il nostro obiettivo è da sempre
quello di puntare sulla ricerca e sviluppo per migliorare la
nostra offerta tecnologia, guardando sempre avanti e presentando al mercato progetti originali.
speciale clima e trattamento aria
hitech magazine
anno 5 - numero 4 - aprile 2014
www.hitechweb.info
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Aspettando
il grande caldo
Forse è dipeso dalle condizioni climatiche
“avverse”, o da un caldo non proprio insistente come quello degli anni precedenti,
ma il 2013 non si è certo fatto notare per
una crescita nell’acquisto di condizionatori.
I dati GfK relativi allo scorso anno parlano,
al contrario, di una brusca frenata per tutto il
comparto. La diminuzione è del -26% a volume e del -12,8% a valore per i condizionatori fissi, e di un -28% a volume e un -28,3%
a valore per i modelli portatili, questi ultimi
con una quota di mercato in calo di quasi il
5%. Di contro, è cresciuta la penetrazione
degli impianti fissi, che hanno anche assistito a una crescita del prezzo medio del 18%.
In effetti, i climatizzatori di ultima generazione stanno sempre più abbandonando
il segmento medio di prezzo per entrare in
una fascia medio-alta. Se un tempo si badava esclusivamente alla funzionalità, senza
preoccuparsi troppo di appendere in qualche
angolo della casa un oggetto utile ma poco
bello da vedere, oggi il trend va sempre più
nella direzione di un aspetto estetico gradevole, che porta questi apparecchi a integrarsi
sempre meglio tra le pareti domestiche. E,
perché no, anche diventarne un elemento
distintivo di design.
Grande attenzione anche al risparmio di
energia. In un momento in cui sempre più
italiani decidono di affidarsi alla climatizzazione per difendersi dall’afa estiva, ma anche per proteggersi dai primi freddi autunnali, sempre più apparecchi sono in classe
energetica alta, grazie alle nuove evoluzioni
della tecnologia Inverter, in qualche caso
persino in grado di rilevare automaticamente la presenza di persone nella stanza, e di
comportarsi di conseguenza.
Nel mondo della climatizzazione, poi, si fa
strada l’integrazione con smartphone e tablet: molte aziende produttrici hanno capito
l’importanza di poter controllare la propria
abitazione anche da remoto. Per stabilire
temperatura e umidità dell’ambiente domestico prima di varcare la soglia di casa,
oggi sono disponibili diverse app, in grado
di collegarsi al climatizzatore, di programmarne l’attività e persino di monitorarne il
consumo energetico.
Tutte queste tendenze erano in mostra nella
39esima edizione di Mostra Covegno Expocomfort (Fiera Milano Rho 18-21 marzo, reportage alle pagg. 30 e 31), che ogni
due anni si propone di raccontare le ultime
novità del settore idrotermosanitario, italiano e internazionale. Il tema dell’edizione
2014 era Global Comfort Technology, che
ha voluto mettere in evidenza le potenzialità
di un comparto industriale a forte innovazione tecnologica e sempre più strategico
nello scenario economico mondiale, anche dal punto di vista occupazionale. Oltre
2mila espositori, di cui il 43% provenienti
dall’estero, e 156mila visitatori hanno affollato i padiglioni della manifestazione, una
vera e propria vetrina delle più avanzate
tecnologie e soluzioni impiantistiche che
coniugano comfort e benessere con performance di eccellenza in materia di efficienza
energetica, risparmio di acqua, sicurezza e
design.
La guida pratica per buyer e retailer.
Tutte le novità da mettere a scaffale.
A cura di Francesca Radaelli e Annalisa Pozzoli
27
reportage mostra convegno expocomfort
LG
“La nostra azienda è sempre più
attenta alle problematiche legate
al consumo energetico”, spiega
Gianluca Figini (foto), Air Conditioning group director di LG
Electronics. “Nei 60 anni della
nostra storia nell’ambito della climatizzazione abbiamo cercato di
orientarci verso soluzioni sempre
più ecocompatibili, sviluppando la nostra gamma all’insegna
dell’efficienza energetica. Per il
2014 presentiamo una linea di
prodotto completamente rinnovata, con una particolare attenzione
all’aspetto estetico dei condizionatori. Sulla scia del successo
ottenuto da Artcool, nel 2014
lanceremo il modello Artcool Stylist, che gioca con le forme quadrate e tonde in un climatizzatore
che può essere impiegato anche
come sorgente di illuminazione e,
in generale, come complemento
d’arredo. Uscirà poi Artcool Slim,
caratterizzato anch’esso dall’estetica particolarmente ricercata e dai
consumi ridotti. Per questi prodotti premium abbiamo studiato un
espositore destinato ai punti vendita, che ne valorizza il design elegante, e avremo come ambassador
Paola Marella, con cui stiamo pianificando una serie di attività web,
destinate soprattutto ad architetti e
interior designer”.
Mitsubishi
Nata nel 2011 e premiata per la particolare attenzione al design, a Mce la linea top di gamma
Kirigamine Zen di Mitsubishi si ripropone in una
nuova veste, rinnovata nell’estetica e dalle prestazioni eccezionali, di Classe A+++. L’azienda si è
presentata in fiera con un importante spazio espositivo nell’area del Condizionamento, suddiviso
in diverse aree con tutte le novità della Linea Family, Systems VRF, Ecodan con le soluzioni per il
riscaldamento, oltre agli spazi dedicati ai sistemi
di Controllo e al Training Centre. Mitsubishi ha
poi mostrato MelCloud, il nuovo sistema di controllo wi-fi che permette di gestire da smartphone,
tablet o Pc tutti i prodotti della linea Family e della
linea Mr Slim, oltre alle macchine già presenti in
gamma da diversi anni, trasmettendo e ricevendo
informazioni sul funzionamento dell’impianto di
climatizzazione attraverso una semplice app.
Olimpia Splendid
“Tra i nostri prodotti di punta, a
Mce presentiamo l’ampliamento
della gamma Unico, il primo condizionatore che non necessita di
unità esterna, dal brevetto interamente italiano”, racconta Marco
Saccone (foto), marketing director di Olimpia Splendid. “Unico
Twin è in grado di realizzare una
climatizzazione bi-ambiente, impiegando due unità – Master e
Wall – sia per il raffreddamento
che in modalità riscaldamento.
Novità di quest’anno è poi il ventilradiatore ‘total flat’ Bi2 Smart,
la cui caratteristica principale,
oltre al design particolarmente
sottile (la profondità è di soli 12,9
centimetri), è l’assenza delle antiestetiche griglie, che consentono un’integrazione perfetta con
l’ambiente in cui viene installato”.
Hitachi
“A Expocomfort presentiamo la nostra linea consumer HitKlima, che rappresenta lo stato dell’arte nel mondo della
climatizzazione e che include sistemi di condizionamento a
basso consumo di energia elettrica”, commenta Paolo Caimi
(foto), marketing e technical manager di Hitachi in Italia. “In
più, tutta la gamma vanta grande silenziosità, alta potenza in
riscaldamento a basse temperature esterne (fino a -25°), ampia
possibilità di combinazione con i sistemi Multisplit e facilità di installazione e manutenzione. Per controllare da remoto
la temperatura di casa, abbiamo poi recentemente stretto una
partnership con Somfy: grazie al nuovo sistema wireless, sarà
possibile avere sempre il clima ideale tra le pareti domestiche,
anche a distanza, coniugando massimo comfort a un controllo
efficiente dei consumi”.
Hisense
“Hisense, tra i brand leader del
mercato, non poteva certo mancare all’appuntamento con Mce”,
commenta Gianluca Di Pietro
(foto), general manager della divisione italiana della società. “E
anche quest’anno abbiamo partecipato alla manifestazione con
una ricca line up di condizionatori
per il canale residenziale e commerciale. Sono in arrivo quattro
nuovi modelli appartenenti alla
serie Apple Pie, Mini Apple Pie,
Essence e Pilot, che rientrano nelle
categorie di efficienza energetica
A++ in raffreddamento e A/A+ in
riscaldamento”. Per promuovere
questi nuovi prodotti, in occasione
di Mostra Convegno Expocomfort, Hisense ha chiamato una testimonial d’eccezione: Maddalena
Corvaglia, protagonista di un set
fotografico e conduttrice di un
simpatico quiz a tema, con premi
per tutti i partecipanti. “Insieme
a Maddalena abbiamo scelto di
aumentare la visibilità del nostro
prodotto di punta, Apple Pie, che
28
si contraddistingue per un design
particolarmente curato e per le
prestazioni energetiche eccellenti”,
spiega Tatiana Pampalone (nella
foto insieme a Maddalena Corvaglia), marketing manager. “Stiamo
investendo molto nella promozione dei nostri prodotti dedicati al
condizionamento, mettendo in luce
soprattutto la nostra grande profondità di gamma, abbinata a un prezzo particolarmente competitivo”.
hitech magazine
anno 5 - numero 4 - aprile 2014
www.hitechweb.info
Samsung
“Nel settore Air Conditioning siamo attualmente al terzo posto in Italia: l’obiettivo a
cui lavoriamo è quello di raggiungere –
come nel comparto degli smart device – la
vetta della classifica”, sottolinea Roberto
Matina (foto), sales & marketing director
Air Conditioning Business Unit di Samsung
Electronics Italia. “Nello sviluppo dei nuovi
dispositivi presentati a Mce 2014, Samsung
ha posto come sempre al centro i desideri e
le necessità quotidiane dei consumatori, sia
in termini di prestazioni, sia in termini di
design. La forma unica e le eccezionali capacità di raffreddamento dei nuovi condizionatori d’aria AR9000 garantiranno ai nostri
clienti il massimo comfort, mentre funzioni
intelligenti come la tecnologia Smart wi-fi
ne semplificheranno l’utilizzo. Ma il fiore all’occhiello dell’offerta Samsung per il
2014 è il nuovo condizionatore a colonna
AF9000, messo a punto per combinare la
migliore tecnologia con un design raffinato”.
Argoclima
toshiba
“Argoclima è una
‘fabbrica di innovazione’ che vuole
rimanere al 100%
italiana, in un mercato da tempo dominato da imprese
straniere”, spiega
Raffaella De Tomasi (foto), product
manager dell’azienda. “La tecnologia
iSeries presentata a
Mce 2014 e la gamma di condizionatori distribuiti sul canale retail vengono progettati
e interamente realizzati nello stabilimento
di Gallarate, in provincia di Varese, in cui
si trova il centro Ricerca e sviluppo della
nostra società. Italiano è anche il design dei
condizionatori portatili targati Argoclima,
tra i quali spicca Over, la novità lanciata
quest’anno, che si affianca ai modelli Extreme e Dados già presenti sul mercato. Da
segnalare infine la partnership che abbiamo
siglato recentemente con Gree, azienda leader tra i produttori di split, con la prospettiva
di incrementare la presenza dei nostri servizi
Made in Italy in ambito retail”.
haier
Lo stand Toshiba a Expocomfort ha offerto un’ampia panoramica sui prodotti
proposti dall’azienda giapponese e sulle
diverse aree di applicazione, dal residenziale per il comfort domestico alla linea
light commercial per soluzioni nel terziario, fino alla gamma commercial per le
applicazioni in grandi edifici. La novità
nel settore residenziale è rappresentata
dal nuovo Super Daiseikai 8, che è stato
valutato dal Comitato scientifico di Mce
e ammesso al Percorso efficienza & innovazione 2014 come prodotto di eccellenza per l’esposizione all’evento “Oltre
la classe A”. La presenza a Mce è stata
anche l’occasione per presentare la nuova offerta Toshiba di soluzioni di controllo remoto via wi-fi gestibili tramite
Sms, smartphone, tablet e Pc. Dedicate
soprattutto al vasto mercato residenziale e del terziario, il controllo a distanza
Toshiba&Wifi e il Combi Control consentono di gestire da un telefono cellulare
il funzionamento degli impianti di clima-
tizzazione. Da segnalare poi ClimaLight,
l’offerta integrata di illuminazione a Led,
climatizzazione e riscaldamento targata
Toshiba, all’insegna del risparmio energetico.
Daikin
Numerose le novità in mostra allo stand di
Daikin a Expocomfort. La multinazionale
giapponese ha presentato il nuovo sistema
VRV IV a recupero di calore ad altissima
efficienza e la nuova generazione della
gamma Daikin Emura, punto d’incontro
tra design e funzionalità. Ma Mce 2014 è
stata soprattutto l’occasione per lanciare il
nuovo Ururu Sarara, il climatizzatore che
umidifica, deumidifica e purifica l’aria, e
il primo a utilizzare il nuovo refrigerante R32. Tra le novità lanciate di recente
dall’azienda spicca poi il portale www.
caloreintelligente.it di Daikin Italy, che
si propone di guidare il consumatore nel
mondo del riscaldamento rinnovabile e
nella scelta di tecnologie ad alta efficienza
energetica, rispettose dell’ambiente.
La divisione Haier per la climatizzazione in Italia era presente a Expocomfort con le sue principali novità per l’installatore e il consumatore. Tra
queste, spicca il sistema wi-fi dei condizionatori Haier, standard o optional
a seconda dei modelli, che consente di connettersi al router wi-fi di casa e
può essere controllato da remoto in un qualsiasi dispositivo mobile, tablet
o smartphone. Attraverso l’applicazione gratuita, scaricabile
da App Store o Google Play,
diventa possibile accendere o
spegnere il climatizzatore direttamente dall’ufficio, dalla
palestra o dal supermercato e
programmarne le impostazioni e gli orari di funzionamento. La gamma 2014 di Haier
comprende i climatizzatori
della serie Intelligent Super
DC Inverter, i condizionatori
Nebula, e la linea di climatizzatori Inverter monosplit,
premiata con l’iF Product
Awards.
Vortice racconta
la storia della ventilazione
È tra le collezioni private più ricche
e complete al mondo in materia di
ventilatori, quella nata per iniziativa di Attilio Pagani – fondatore di
Vortice – che oggi conta 700 pezzi
prodotti dalla fine dell’Ottocento ai
giorni nostri. Esemplari spesso unici,
che raccontano la storia di questo oggetto, che nel corso degli anni è stato
costruito in materiali diversi, come
acciaio, legno e persino ottone, ed è
stato forgiato nelle forme più particolari: da aeroplano a sgabello, da
telefono a posacenere. In occasione
29
di Mce 2014, Vortice ha messo in
mostra per i visitatori della manifestazione una trentina di ventilatori
provenienti da questa originale collezione, nell’esposizione intitolata “Le
macchine del vento”. Dal ventilatore
datato 1896, firmato nientemeno che
da Thomas Alva Edison e considerato
il primo elettrodomestico della storia,
fino al modello Ariente, disegnato nel
1975 da Marco Zanuso, vincitore del
premio Compasso d’Oro e ora esposto a Moma di New York quale significativo esempio di design italiano.
PINGUINO
DE’LONGHI
ICONA
DEL COMFORT
Comfort e praticità senza rinunciare all’efficienza: è da sempre il segreto
dei climatizzatori portatili Pinguino De’Longhi. Che rappresentano un’icona
nel settore della climatizzazione e sono diventati sinonimo di un modo tecnologico,
pratico e funzionale per garantire ad ogni ambiente il giusto clima.
Attraverso una gamma di soluzioni che si è implementata nel tempo, la qualità
del comfort assicurato dal Pinguino De’Longhi si esprime mediante
lo sviluppo di tecnologie avanzate e applicate in modo affidabile.
L’esclusiva tecnologia Acqua-Aria, che offre risultati ottimali con un consumo ridotto
di energia, è stata progettata per offrire una perfetta combinazione tra potenza,
benessere ed eco-sostenibilità. Questa tecnologia Acqua-Aria garantisce il giusto
clima, con alte prestazioni grazie all’azione combinata di acqua e aria, nel rispetto
dell’ambiente, utilizzando il gas refrigerante naturale R290.
Che, per la gamma 2014, è stato impiegato anche nei modelli SILENT
della linea Aria-Aria. Pinguino è la risposta De’Longhi ai consumatori
che sono alla ricerca di alte prestazioni con dimensioni compatte,
senza sacrificare le caratteristiche di un prodotto multifunzione.
NEW
MASSIMA
POTENZA
FRIGORIFERA
11
Btu/h
.500
REAL FEEL
TECHNOLOGY
L’innovativa ed esclusiva tecnologia
Real Feel di De’Longhi assicura
il miglior livello di comfort grazie
alla combinazione di riduzione
della temperatura e controllo dell’umidità.
Così, il Pinguino agisce simultanemante
sia sulla temperatura, sia sull’umidità relativa.
Automaticamente vengono settati i parametri
di comfort ottimali per essere raggiunti
e mantenuti nel tempo.
Un innovativo display a LED è stato progettato
per fornire un feedback immediato sullo stato di comfort.
Grazie al sistema CLI - COMFORT LIGHT INDICATOR sono stati individuati tre differenti livelli di comfort,
identificabili in tre diversi colori.
www.delonghi.com
MASSIMA
POTENZA
FRIGORIFERA
Comfort ottimale
Comfort buono
Ricerca comfort
NEW
11
Btu/h
.000
PAC AN96
.500
PAC AN112 SILENT
NEW
Btu/h
PAC WE 127ECO
FRIGORIFERA
PAC WE 112ECO
12
MASSIMA
POTENZA
MASSIMA
POTENZA
FRIGORIFERA
10
Btu/h
.700
Comfort e praticità
senza rinunciare all’efficienza
NEW
10
MASSIMA
POTENZA
FRIGORIFERA
Btu/h
.500
9
.800
FRIGORIFERA
8
9
MASSIMA
POTENZA
FRIGORIFERA
Btu/h
.400
Btu/h
.200
PAC N76
PAC CN91
FRIGORIFERA
MASSIMA
POTENZA
Btu/h
PAC N81
.000
PAC CN92 SILENT
FRIGORIFERA
MASSIMA
POTENZA
Btu/h
PAC C86
10
MASSIMA
POTENZA
NEW
speciale clima e trattamento aria
LG
Artcool Stylist
LG conferma l’impegno nel design dei propri prodotti per la climatizzazione
con nuovi modelli della gamma premium, caratterizzati da prestazioni elevate,
rumorosità minima, facilità di installazione e linee all’avanguardia. Artcool Stylist racchiude in sé le funzionalità di un climatizzatore d’aria e di una sorgente
d’illuminazione, attraverso i led posti sul pannello frontale. Grazie al suo particolare design, che gioca con forme tonde e quadrate, può diventare anche un
funzionale complemento d’arredo, che può inserirsi con discrezione in qualsiasi
tipo di ambiente domestico. Dalla profondità di soli 12 centimetri, garantisce un
flusso d’aria tridirezionale, pur mantenendo un’alta efficienza energetica. Artcool Stylist è completato dall’innovativo telecomando a infrarossi Spera, che
coniuga funzionalità avanzate con una grande semplicità d’impiego.
Olimpia Splendid
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hitech magazine
anno 5 - numero 4 - aprile 2014
www.hitechweb.info
Hitachi
Summit S
La versione S del monosplit inverter in pompa di calore Summit è equipaggiata con un compressore DC Rotare, combinato alla tecnologia elettronica
Pam (Power active module, un sistema di controllo capace di riprodurre la
forma d’onda dell’impulso di corrente e ottenere notevoli miglioramenti in
efficienza). La tecnologia Hitachi permette a questo condizionatore di autodiagnosticare eventuali anomalie e di riavviarsi automaticamente, mantenendo gli
ultimi parametri impostati in memoria, anche dopo un blackout. Per Summit,
Hitachi ha ottimizzato anche il comfort acustico (20 dBA) e quello ambientale, grazie alle funzioni di depurazione e deodorizzazione del filtro, ricoperto
da particelle di wasabi, che garantiscono un maggiore effetto di purificazione
dell’aria, riducendo la presenza di funghi e batteri.
Mitsubishi
Kirigamine Zen
Bi2 Smart
Nel 2014 Kirigamine Zen, climatizzatore top di gamma di
Mitsubishi, si presenta con una linea estetica rinnovata e ancora più raffinata:
un mix sapiente di design e innovazione che caratterizza la fortunata serie di
climatizzatori lanciata nel 2011 e che già al suo esordio ha ottenuto il prestigioso IF Product Design Award. Linea elegante, grande silenziosità (solo 21dB):
Kirigamine Zen è concepito come un vero e proprio elemento d’arredo. Senza
però tralasciare l’efficienza energetica: questo climatizzatore in pompa di calore è in Classe A+++, tanto da essere selezionato dal Comitato Scientifico di
Next Energy per il “Percorso Efficienza & Innovazione” durante Mostra Convegno Expocomfort 2014, iniziativa creata per mettere in evidenza i migliori
prodotti e le soluzioni più performanti presenti in fiera. Kirigamine Zen è dotato di sistema di regolazione DC Inverter, timer settimanale per programmare la
temperatura desiderata all’ora voluta. Possiede inoltre un filtro nanoplatino che
neutralizza batteri, virus, allergeni e cattivi odori, oltre ad avere in dotazione un
filtro agli enzimi antiallergie, per un’aria estremamente pulita e sana. Kirigamine Zen è disponibile in versione monosplit e multisplit.
Si chiama Bi2 Smart il nuovo Ventilradiatore total flat di Olimpia Splendid, dotato di pannello radiante per la
climatizzazione, il riscaldamento e la
deumidificazione. Si integra in qualsiasi ambiente grazie al design minimale,
caratterizzato dall’assenza della griglia frontale, dai profili delicati e dall’essenzialità delle forme. La sua tecnologia brevettata Radiant Tube + abbina il comfort
statico di un radiatore a bassa temperatura alla rapidità di messa a regime di un
fan coil. Una volta raggiunta la temperatura ambiente con l’ausilio del ventilatore, questo si spegne automaticamente e la temperatura viene mantenuta grazie
al pannello radiante, con un consumo elettrico pari a zero. Le dimensioni di Bi2
Smart sono estremamente compatte, con uno spessore di 12,9 centimetri, contro
i 20-25 di un ventilconvettore tradizionale. La struttura del ventilatore e il motore
elettrico che ne modula la velocità garantiscono una diffusione dell’aria estremamente uniforme e l’omogeneità delle temperature nell’ambiente.
Haier
Hisense
Nebula
Apple Pie
Solidità, design e risparmio energetico sono i punti di forza dei nuovi condizionatori Nebula di Haier. Disponibili in due varianti di colore, si caratterizzano
per un design dal profilo arrotondato che coniuga solidità e morbidezza di linee.
La classe A++ /A+ consente un elevato risparmio energetico, mentre il display
a Led permette di identificare in modo semplice e immediato le condizioni di
lavoro. Grazie al sistema wi-fi il modello Nebula può essere impostato anche
durante l’assenza dell’utente e, attraverso smartphone, tablet o Pc dotati di connessione Internet, è possibile regolare il condizionatore a distanza. Per farlo,
basta scaricare l’apposita applicazione da App Store o Google Play e impostare
la varie modalità: accensione e spegnimento, raffrescamento e riscaldamento,
ventilazione, temperatura, velocità del timer settimanale o modalità sleep.
L’esclusiva serie Apple Pie si contraddistingue per il profilo ultra-slim, con dimensioni di 1015 x 320 x 158 cm. In classe energetica A+++, esibisce una capacità di raffreddamento fino a 3,5 Kw, e di riscaldamento fino a 4,1 Kw, con
Seer pari a 6.4 e Scop 4.0. Tutti i nuovi modelli Hisense nelle potenze da 9.000,
12.000 e 18.000 btu riportano coefficienti Eer e Cop rientranti nei parametri imposti dalla normativa italiana attualmente in vigore, che prevede un ecobonus del
50% con detrazione fiscale sui costi d’acquisto e di installazione delle macchine,
erogato dallo Stato al privato nell’arco di 10 anni.
vortice
Mini Apple Pie
Serie Gordon
Sempre appartenenti alla famiglia premium Apple Pie, i condizionatori della serie Mini Apple Pie abbinano le prestazioni eccellenti dei loro “fratelli maggiori”
a dimensioni leggermente più contenute, che li rendono adatti all’inserimento in
qualsiasi tipo di ambiente. I modelli Mini Apple Pie misurano infatti 900 x 335
x 260 cm, hanno una capacità di raffreddamento fino a 5 Kw e di riscaldamento
fino a 5,5 Kw, con coefficiente Seer di 6.8 e Scop di 4.0. I nuovi dispositivi monosplit lanciati da Hisense, caratterizzati dalla speciale tecnologia inverter Bldc
e Pfc che rende più efficienti i compressori e i motori delle unità, rappresentano
la soluzione ideale per la climatizzazione rapida ed economica degli ambienti
residenziali, con consumi elettrici molto contenuti.
I ventilatori oscillanti Serie Gordon di Vortice - prodotto selezionato per il Design Index di Adi (Associazione per il disegno
industriale) - sono disponibili in due modelli da tavolo (diametri 30 – 40
cm) in colore grigio chiaro, un modello a colonna (diametro 40 cm) in
colore grigio chiaro o nero e due modelli da parete (diametri 30 e 40 cm) in
colore grigio chiaro. Realizzati in resina termoplastica antiurto, sono dotati di
una griglia di protezione asportabile per una facile pulizia. I modelli a colonna
hanno l’asta estensibile da un minimo di 1480 mm a un massimo di 1800 mm,
mentre i modelli a parete sono dotati di un telecomando a distanza per azionare
accensione, spegnimento, velocità, oscillazione, brezze e timer.
32
speciale clima e trattamento aria
Samsung
AF9000
Il nuovo condizionatore a colonna AF9000 di Samsung Electronics è stato
studiato per climatizzare e purificare l’ambiente in modo veloce, aggiungendo anche un tocco di stile. L’innovativo sistema di diffusione dell’aria
a tre ventole indipendenti, ideale per raggiungere rapidamente la temperatura desiderata, è racchiuso in un design d’avanguardia dalle linee minimal e raffinate, impreziosite dalla finitura Cristal Gloss, che lo rendono
un elegante complemento d’arredo per tutte le stanze della casa. Lo spazio
occupato da AF9000 è stato ridotto del 57% rispetto ai sistemi tradizionali,
come anche le misure della base dell’unità (36 cm di lunghezza e 24,6 cm
di larghezza). La tecnologia Digital Inverter consente di beneficiare sempre del clima desiderato, ottimizzando i consumi energetici e il conseguente impatto ambientale, con un risparmio di energia fino al 50% rispetto ai
sistemi di condizionamento tradizionali. Per garantire sempre un ambiente
confortevole e pulito, AF9000 è dotato del sistema di purificazione d’aria
che combina le tecnologie Zero Filter e Virus Doctor. Samsung ha introdotto poi l’innovativa tecnologia Turbo Jet: il sistema di diffusione a tre
ventole indipendenti è stato messo a punto per creare un flusso d’aria a
spirale in grado di raffreddare l’ambiente in modo più efficace e rapido,
scegliendo di attivare tutte e tre le ventole o di selezionarne una sola.
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hitech magazine
anno 5 - numero 4 - aprile 2014
www.hitechweb.info
Argoclima
Over
Over, il nuovo modello di condizionatore portatile lanciato da Argoclima per il 2014, si presenta come un cilindro
di 65 cm, abbellito da flap estetici, che si aprono automaticamente quando l’apparecchio è in funzione. Al design
interamente Made in Italy, in linea con i precedenti modelli
Dados ed Extreme, si aggiunge la nuova finitura, un mix tra effetto
‘high gloss’ di corpo e flap estetici ed effetto ‘mat’ delle parti interne. Ultra
compatto, Over è caratterizzato da grande versatilità: funziona come climatizzatore d’ambiente, ma diventa anche uno spot cooler, da usare senza tubo per
raffrescare lo spazio. Senza tubo funziona anche come efficace deumidificatore: l’acqua di condensa può infatti essere agevolmente recuperata collegando il
cavo di drenaggio a un serbatoio, per poi essere riutilizzata per il ferro da stiro.
dyson
Dyson Cool AM06
Cinque anni fa, Dyson ha detto addio alle pale inventando
il Dyson Air Multiplier, il primo ventilatore al mondo senza
pale. Gli ingegneri Dyson hanno dedicato gli ultimi tre anni al
perfezionamento dell’idea originale, lavorando meticolosamente
alla progettazione acustica dell’apparecchio per ottenere un ventilatore, il nuovo Dyson Cool che ora è il 75% più silenzioso rispetto al modello precedente, pur mantenendo la stessa potenza
del flusso d’aria. La speciale cavità Helmholtz riesce a catturare
le onde sonore generate dal ventilatore, eliminandone le
tonalità fino a 1.000 Hz, l’equivalente di un battito d’ali di un
insetto. Il modello Dyson Cool AM06 è disponibile in due colorazioni: bianco e nero.
Daikin
Ururu Sarara
I nuovi climatizzatori Ururu Sarara di Daikin sono in grado di umidificare, deumidificare, rinnovare e purificare l’aria, sia in modalità raffrescamento che riscaldamento, garantendo il massimo del comfort in ogni stagione. La funzione
di umidificazione Ururu consente di controllare e impostare tra il 40% e il 60% il
livello di umidità nell’aria, mentre il sistema di deumidificazione Sarara, in modalità raffrescamento, rimuove l’umidità senza abbassare la temperatura. Ururu
Sarara è inoltre il primo sistema in pompa di calore a utilizzare il refrigerante
R32, sviluppato e brevettato da Daikin, che presenta un valore Gwp (Potenziale
di Riscaldamento Globale) di 650, con una riduzione del 67% rispetto al valore Gwp di 1.975 del precedente R410A. Grazie anche all’impiego dell’R32, le
unità Ururu Sarara, disponibili nelle potenze da 2 a 5.0 kW, sono in grado di
raggiungere valori Seer fino a 9,54 (A+++) e Scop fino a 5,9 (A+++).
Dyson Cool AM08
Il nuovo ventilatore da terra Dyson Cool AM08, disponibile in bianco o in
nero, è più silenzioso del 60% rispetto al suo predecessore, grazie alla tecnologia Air Multiplier: l’aria viene trascinata da un motore senza spazzole
e ad alta efficienza energetica. Il flusso d’aria viene poi accelerato tramite
un’apertura ad anello, attraversando una rampa aereodinamica che lo trascina e lo incanala. In questo modo viene generato un flusso d’aria potente, uniforme e ad alta velocità. Dotato di telecomando, modalità notturna e dieci
regolazioni del flusso d’aria, Dyson Cool AM08, come tutti i ventilatori
della serie Dyson Cool, consente di impostare l’orario (fino a nove ore) e
andare a dormire mentre il ventilatore si occupa di rinfrescare l’ambiente.
Panasonic
Etherea
La nuova pompa di calore
Etherea QKE è equipaggiata con sistema Inverter di
Panasonic, che permette di
raggiungere risparmi energetici fino al 38%. Tra le peculiarità di Etherea, da segnalare il sistema purificazione dell’aria Nanoe-G, che attraverso il generatore fa rilasciare dal sistema
delle micro-particelle in grado di rimuovere fino al 99% dei batteri e dei virus
presenti nell’aria. Per ottimizzare i consumi, Panasonic ha inoltre potenziato
Etherea con una serie di sensori intelligenti: Econavi, che rileva i movimenti umani e regola di conseguenza la potenza del flusso d’aria, Temperature
Wave, che stabilisce la temperatura nella stanza in funzione della risposta
fisiologica del corpo umano, e Search Area, che dirige i flussi d’aria nell’area
in cui è stata rilevata la presenza di persone. Il consumo energetico dell’apparecchio Etherea QKE viene mostrato nell’applicazione IntensisHome e,
attraverso un sistema di controllo cloud-based, l’utente può controllare in
remoto le unità di riscaldamento e raffrescamento.
Ardes
AR5T90RE
Tra i punti di forza di questo ventilatore a torre, alto 90 cm,
spicca il funzionamento tramite una tecnologia bladeless,
ossia senza pale, in grado di garantire ottime performance e
massima silenziosità. Il prodotto è dotato di oscillazione laterale automatica, di sei velocità di ventilazione e di tre funzioni di utilizzo (normale, effetto brezza e notturno), a cui si
aggiunge la modalità Eco, che permette di ridurre il consumo
energetico. Il ventilatore è inoltre equipaggiato con un display
digitale per l’indicazione della temperatura, timer (12 ore) e
telecomando.
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mercato italia
hitech magazine
anno 5 - numero 4 - aprile 2014
www.hitechweb.info
Riflettori su Candy
Rapidità, efficienza
e connettività: rinnovata
la gamma GrandÓ
E’ stato Beppe Fumagalli, da febbraio
amministratore delegato del Gruppo Candy, a presentare le nuove lavatrici Candy
GrandÓ, nel corso dell’evento andato in
scena lo scorso 26 marzo a Milano. Il recente rafforzamento del vertice aziendale
ha visto l’avvicendarsi del nuovo ad, affiancato da un advisory board, con Aldo
Fumagalli chiamato alla direzione del business sector Lavaggio e, contestualmente, alla presidenza della società capogruppo Candy. Il fatturato 2013 del Gruppo si
è attestato sui 900 milioni di euro, con
un incoraggiante incremento del volume
di vendita, che ha superato la quota di
6,3 milioni di elettrodomestici e ha visto
un’ulteriore accelerazione nel 2014, con
un primo trimestre in crescita dell’8%. E
per il prossimo triennio l’obiettivo di Candy - già presente in tutti i mercati europei,
in Argentina e in Cina - è rilanciare la propria presenza nei vecchi mercati, ottimizzare le risorse e soprattutto raccogliere le
nuove opportunità nelle aree in crescita.
La parola d’ordine per il futuro di Candy
è ‘connettività’: i nuovi servizi sviluppati
per il consumatore punteranno su elettrodomestici in grado di dialogare tra loro e
a distanza con gli utenti. E le nuove lavatrici targate Candy, GrandÓ Vita e GrandÓ
Simply|Fi, restyling della storica gamma
GrandÓ, rappresentano - anche in questa
direzione – un ulteriore passo avanti.
GrandÓ Simply|Fi infatti sfrutta la tecnologia wi-fi, per offrire un’interazione
costante con l’utente, che la potrà monitorare costantemente, gestire da remoto e
personalizzare attraverso l’apposita app,
connettendosi da smartphone, tablet e Pc.
Le nuove lavatrici costituiscono poi un
traguardo importante sulla strada dell’innovazione tecnologica e nell’evoluzione
del sistema di lavaggio. Tra le funzioni
specifiche più interessanti del modello
GrandÓ Simply|Fi è da segnalare il tumbling, che permette di mantenere il bucato sempre fresco anche quando non si
è ancora a casa e il ciclo di lavaggio è già
terminato.
GrandÓ Vita si caratterizza invece per i
programmi rapidi e, grazie all’innovativo
sistema di lavaggio ad alta efficienza Mix
Power System e al programma Perfect
Rapid 59, può vantare il lavaggio rapido
più efficiente del mercato e la classe A di
lavaggio, confermato da due brevetti sul
sistema Mix Power System.
Nelle nuove linee GrandÓ Vita e GrandÓ Simply|Fi, inoltre, una particolare
attenzione è stata prestata al design funzionale: linee sinuose ed eleganti, ampio
oblò con una comoda maniglia, moderni
display (differenti nelle versioni Digital,
Touch, Lcd Touch), che permettono di selezionare e visualizzare in maniera chiara
e intuitiva temperatura, centrifuga e opzioni di lavaggio.
Piuttosto ampia l’offerta della gamma,
che comprende modelli con capacità dai 7
ai 10 kg di carico in dimensioni standard,
ma anche lavatrici nella versione ‘slim’
da 7 kg in 40 centimetri e da 8 kg in 42
centimetri di profondità e ‘super slim’ che
lavano fino a 5 kg di bucato in soli 33 centimetri di profondità.
Francesca Radaelli
newsline
Link di Suavinex,
per l’alimentazione dell’infanzia
Un robot da cucina multifunzione, studiato per rispondere alle diverse tappe
della crescita del bambino. Si chiama Link
ed è presentato dall’azienda spagnola
Suavinex, attiva nel mercato della puericultura leggera e della prima infanzia.
Compatto e semplice da utilizzare, Link
consente di omogeneizzare, cucinare a vapore, scongelare, riscaldare e sterilizzare il cibo,
preparando pappe sane
e naturali che facciano
scoprire al bambino un
mondo di gusti e sapori
diversi. Il food processor
della linea Link offre ben
sei diverse funzioni, tra
cui anche il confezionamento sottovuoto, che
consente di confezionare porzioni fino a
300 grammi. Grazie alla cottura a vapore,
il robot da cucina permette di avere a disposizione alimenti sani in soli 13 minuti
e con la funzione triturazione dei cibi si
possono preparare 1 o 2 porzioni di omogeneizzati fatti in casa fino a 600 grammi
di peso.
Russell Hobbs,
arriva la macchina del pane
La gamma dei prodotti per la preparazione e la cottura dei cibi Russell Hobbs si arricchisce di un nuovo importante
elemento: la macchina del pane. Classics
Russell Hobbs permette di avere sempre
a disposizione un alimento
principe della dieta fatto in
casa, privo di conservanti e fragrante come quello
del panificio. Con la nuova
macchina del pane è possibile preparare pane e pagnotte, pasta per la pizza,
torte e marmellata, semplicemente impostando il programma dedicato
e inserendo gli ingredienti di ogni ricetta.
Dotata di timer, la macchina permette di
programmare le diverse preparazioni, di
scegliere il livello di doratura e di avere il
pane ancora caldo all’ora preferita.
Beppe Fumagalli
Aperto a Milano il 67esimo
Bialetti Store
Qualità, gusto e colore: sotto il segno di
questi tre concetti ha aperto a Milano il
terzo Bialetti Store della città, il 67esimo
dei punti vendita dell’omino coi baffi. È la
centralissima Piazza V Giornate ad ospitare il punto vendita a marchio Bialetti,
concepito per regalare un’atmosfera accogliente e familiare.
L’ambiente si articola in un percorso
studiato per illustrare al cliente la ricchezza del mondo caffè Bialetti, accompagnandolo, attraverso immagini e parole, a
scoprirne tutti i segreti, dalla pianta fino
alla tazzina.
Nelle varie aree del negozio s’incontrano poi scene di vita quotidiana in cucina:
se nello spazio Bialetti Dolce Chef troneggia un’invitante crostata, per gli strumenti da cottura Aeternum e Bialetti l’icona,
classica ed evocativa, è quella dei tradizionali spaghetti. Inoltre, il nuovo progetto
illuminotecnico concentra l’attenzione
sulle proposte di qualità Bialetti Industrie,
creando uno spazio che esalta i valori
d’innovazione, amore per il design, senso
della tradizione e vicinanza alla quotidianità dei consumatori che, da sempre, contraddistinguono il brand e la sua filosofia
tutta italiana. Bialetti è presente nel punto
vendita con tutta la sua vasta gamma di
prodotti, dalla più classica Moka Express
alle pratiche e funzionali macchine per
espresso Bialetti – Mokissima, Tazzisima
e Diva – dagli strumenti da cottura ad alta
qualità e resistenza fino all’innovativa linea Bialetti Dolce Chef, dedicata a tutti gli
appassionati di dolci e di cake design.
35
zoom
hitech magazine
anno 5 - numero 4 - aprile 2014
www.hitechweb.info
newsline
“Premio Donna 2014 Merito
e Talento” a Esther Berrozpe
Esther Berrozpe, presidente di
Whirlpool Emea ha ricevuto a Milano il riconoscimento Aldai (Associazione lombarda dirigenti aziende industriali) “Merito e Talento
premio Donna 2014″. L’iniziativa
nasce dalla volontà del Gruppo donne manager di Aldai di premiare
modelli manageriali femminili positivi, che rappresentano esempi di
merito e talento. Esther Berrozpe,
presidente di Whirlpool Emea dal
1° maggio 2013, è stata premiata
per la gestione economica.
Whirlpool, Stefano Tiziani
direttore acquisti fabric care
Stefano Tiziani (foto) è stato
nominato direttore acquisti fabric care (lavatrici e asciugatrici)
Whirlpool Emea. Nato a Varese
il 17 agosto 1979, coniugato, si è
laureato in Ingegneria meccanica
al Politecnico di Milano. Entrato in
Whirlpool nel 2005, ha ricoperto
ruoli di crescente responsabilità, prima nel settore del tooling &
equipment, poi del procurement,
dove è attualmente manager direct
materials washing. Tiziani, all’interno dell’organizzazione Global
strategic sourcing (Gss), riporterà
ad Alessandro Lombardi, vice president procurement and cost leadership di Whirlpool Emea.
Beko a fianco della Lega
Italiana Fibrosi Cistica Onlus
Per il secondo anno title sponsor
della Lega Basket di Serie A, Beko
ha sposato con quest’ultima la causa della Lega Italiana Fibrosi Cistica
(Lifc). Alla Lega Basket Serie A si è
unita la Lnp (Lega Nazionale Pallacanestro) per un totale di 48 palasport che dal 23 marzo al 8 aprile,
si sono colorati di blu per dare fiducia ai pazienti e per sensibilizzare il
pubblico non solo sulla malattia ma
anche sull’importanza dello sport
come terapia. L’iniziativa è stata
anche l’occasione per raccogliere
fondi da destinare al finanziamento
del progetto “Telemedicina per pazienti adulti con FC”, basato su un
monitoraggio continuo dei pazienti
attraverso a un sistema di telemedicina “portatile”.
Sfornatutto De’Longhi, per ogni tipo di cottura
Ha avuto luogo mercoledì 26 marzo negli spazi del
De’Longhi Group Official Store in via Borgogna 8 a Milano la presentazione alla stampa della nuova gamma di
forni a microonde combinati, gli Sfornatutto Microwave
De’Longhi. Nel corso dello show cooking organizzato per
l’occasione, sono state presentate le opportunità offerte
dalle nuove funzioni di cottura (ben dieci nello Sfornatutto con cavità grande), che si aggiungono a quelle classiche
di microonde e forno ventilato. Tra le novità spicca senza
dubbio la possibilità di effettuare la cottura al vapore: lo
Sfornatutto Microwave è infatti dotato di un accessorio di
metallo, grazie al quale le microonde non entrano in contatto diretto con gli alimenti ma scaldano esclusivamente
l’acqua del fondo a temperatura di ebollizione, in modo
che il cibo venga cotto grazie al vapore che si crea all’interno. Attraverso la funzione combi convection, invece, si
attua un’azione combinata di forno ventilato e microonde,
mentre la funzione pizza permette di cuocere pizze e torte
salate attraverso uno speciale piatto grigliante. La modalità rotisserie presenta un’azione sinergica del girarrosto
(in dotazione con lo Sfornatutto) e del grill combinata con
l’aria calda, in modo da permettere una migliore distribuzione del calore all’interno del forno, favorendo una cottura impeccabile del pollo allo spiedo. Da segnalare poi la
funzione Breakfast, che permette di ottenere a colazione
bevanda, pane e brioche preferita alla giusta temperatura,
semplicemente premendo un tasto. Ispirata agli oggetti di design degli anni Settanta, la nuova gamma di forni
De’Longhi si caratterizza per l’aspetto compatto e le linee
arrotondate. Lo Sfornatutto è disponibile in tre misure:
cavità grande (30 litri), media (25 litri) e piccola (20 litri).