20_LaRassegna_22_maggio_2014

la Rassegna
Economico
CONOMICO e
E Finanziario
INANZIARIO
SETTIMANALE
ettimanale e
Numero 20 - 22 maggio 2014 - Anno 70 - Euro 0,90
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fondata
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nel 1906
1906
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Italiane
s.p.a.
- Spedizione
abbonamento
postale
- D.L.353/2003
353/2003 (conv. in L. 27/02/2004
n.n.
46)46)
art.
1, 1,
comma
1, DCB
Bergamo
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27/02/2004
art.
comma
1, DCB
Bergamo
La corsa
a Palazzo Frizzoni,
i programmi
delle tre liste minori
Proprietà industriale,
al Point iniziative
e servizi per la
competitività delle Pmi
► a pagina
[ I candidati sindaco ]
A
spiegare i punti di forza, o presunti
tali, sono bravissimi. Franco Tentorio e
Giorgio Gori, i candidati di centrodestra e centrosinistra che si contenderanno la
poltrona di sindaco, nei tanti incontri pubblici
che hanno sostenuto e nei non meno numerosi
interventi sui mass media hanno dato fondo a
tutte le loro capacità comunicative e propagandistiche, senza risparmiarsi colpi bassi e
schizzi di fango, per cercare di convincere gli
elettori. Normale, hanno fatto il loro. A chi
guarda alla partita dagli spalti, invece, non
pare ozioso provare ad indicare, come utili elementi di riflessione, i punti deboli o i limiti evidenziati in una campagna elettorale con largo
anticipo definita “tra le più sconfortanti” (“tra
le più povere di contenuti” l’ha giudicata anche il principale quotidiano cittadino).
Partiamo dal sindaco uscente. Se le virtù sono
note (galantuomo, preparato, serio, pragmatico), altrettanto lo sono i difetti. Per deformazione professionale e per carattere non è uomo
di vedute di prospettiva, non sa o non vuole
[
La campagna elettorale
Bergamo è un territorio importante per l’autotrasporto, con 1.850 imprese iscritte all’Albo provinciale per un totale di oltre 8mila veicoli, 16mila addetti,
che trasportano ogni anno 55 milioni di tonnellate
di merci percorrendo 960 milioni di chilometri per
un fatturato di 500 milioni di euro. Gli operatori devono però fare i conti, come tutto il settore a livello
nazionale, oltre che con la crisi con le inefficienze
del sistema, tra deficit infrastrutturale, burocrazia,
Per tenere vive le zone della città che perdono negozi, il
Comune di Bergamo ha varato, negli ultimi anni, cinque
bandi a sostegno dell’apertura di nuove attività commerciali o artigianali di vicinat. Ma l’incentivo economico da
solo non basta, occorre una certa dose di originalità per
cercare di emergere, cosa che non sembra mancare alle
cinque iniziative imprenditoriali che si sono aggiudicate
l’ultima edizione del finanziamento. Ci sono una sartoria
super-tecnologica che permette ai clienti di creare da sé
il proprio capo, il negozio specializzato nei mattoncini da
costruzione che promette di stupire con diorami e sculture a grandezza naturale, una panetteria che ha sposato la
filosofia del chilometro zero, un fruttivendolo che offre
anche fiori e confezioni regalo e una lavanderia self service affiancata da un lavaggio per gli animali domestici,
spazio giochi per i bambini e area relax. Salgono così a
14 le attività supportate sino ad ora dall’Amministrazione per un totale di 150mila euro di fondi assegnati.
3
]
N
9 770393 750004
40020
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ella campagna elettorale ormai agli
sgoccioli, a Bergamo si è sentito parlare tanto di papa Giovanni, come nuovo
santo o in versione monumento, di panchine
con dispositivi anti-clochard, di verande senza
autorizzazione in Città alta da demolire o forse
no. Ci sono stati più veleni incrociati, a volte
autoindotti, del solito e anche qualche abbozzo
di dialettica satirica, oltre alle consuete inaugurazioni di fine mandato. Quello che è mancato quasi totalmente, con l’eccezione dell’intraprendenza di qualche candidato, è stata
l’Europa. A dire il vero è passata sotto silenzio
non solo a Bergamo, ma in generale a livello
nazionale, a parte gli echi del demenziale dibattito sull’uscita dell’euro, come se fosse possibile e soprattutto come se fosse conveniente.
Se non ci fosse qualche pubblicità progresso in
televisione che ricorda l’esistenza delle elezioni per il parlamento europeo, forse molti domenica si troverebbero molto stupiti nel trovarsi
davanti più di una scheda. E paradossalmente
non sarebbe da escludere un astensionismo da
3
fiscalità e costi eccessivi e scarsi controlli sulla concorrenza sleale. «L’autotrasporto paga sei volte tanto,
fiscalmente, quello che riceve – evidenzia il segretario provinciale della Fai Doriano Bendotti -. Stiamo
assistendo impotenti ad una pericolosissima mortalità delle imprese e ad una altrettanto grave delocalizzazione». «Per corrieri e spedizionieri – spiega il
presidente dell’Asco Angelo Colombo – il problema
è anche l’improvvisazione».
► a pagina 7
Alla scoperta delle attività
che apriranno grazie anche ai fondi
del quinto bando del Comune
per il sostegno al commercio di vicinato
ravaschio
segue a pagina
► a pagina
Negozi, le idee che sfidano
la desertificazione in città
Il silenzio sull'Europa
mette a nudo
la miopia dell'Italia
di stefano
4
Oltre che per la crisi, il settore è in difficoltà per le inefficienze del sistema
e l’alta fiscalità. Bendotti (Fai): «Bergamo-Treviglio e scalo merci decisivi»
Zapperi
segue a pagina
► a pagina
Autotrasporto, «troppi freni alle imprese»
Gori e Tentorio,
il lato debole
dei contendenti
di cesare
8
Expo, Bergamo
lancia il portale
per promuovere
il territorio
Plastica, le aziende
investono poco
in ricerca e sviluppo
In Confindustria Bergamo
presentata la ricerca
sul comparto. I principali punti
di forza? Qualità dei prodotti
e flessibilità dei processi
produttivi. Bosatelli:
«Settore fondamentale
per l’economia locale»
► a pagina 9
► a pagina 5
IL poLemIco
S
di Marco
ciMMino
Questa Bergamo
che fatico a riconoscere
trano mestiere quello di scrivere sui giornali: inseguiamo il presente, cercando di
decifrarne i segnali, ma, quando,
ogni tanto, ci capitano sotto gli occhi presenti che, ormai, sono passati
da tanto tempo, non ci capacitiamo
dei cambiamenti intercorsi, che non
siamo riusciti a cogliere né ad immaginare. Com’è che siamo arrivati fin
qui? Cos’è successo? Rileggo cose
che ho scritto venti, dieci, un anno
fa, e non riesco a cogliere l’istante
in cui sono apparsi i primi sintomi
della malattia. O, forse, è soltanto
la nostra mente, che funziona come
un alambicco: distilla il passato, ne
scarta le scorie, ne rende sublimi i vapori. Forse, la triste verità è che uno
storico, a forza di studiare il passato,
perde la coscienza del trascorrere, il
sentimento del tempo. Eppure, non
posso credere che ci siamo inventati tutto: che quel mondo un pochino
segue a pagina
2
Fogalco è la cooperativa fidi dell'Ascom di Bergamo
che rilascia garanzie fidejussorie su linee di credito
a breve, medio e lungo termine per:
Investimenti
(Innovazione - Ristrutturazione - Acquisto muri - Automezzi - Attrezzature - Arredi - Sicurezza)
Liquidità
(Acquisto merci - Ristrutturazione debito - Fidi di cassa - SBF - Anticipo fatture)
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la Rassegna
22 maggio 2014
COMMENTI
Il polemIco
Questa Bergamo
che fatico a riconoscere
dalla prima pagina
meno sporco, meno traditore, ce lo siamo solamente sognato.
O, invece, il mondo era semplicemente più piccolo: un piccolo
mondo antico, come nella più vieta delle tradizioni letterarie.
Fatto sta che io, oggi, in questa città, in queste strade, in queste
piazze che sono la mia casa, dove sono nato, dove sono cresciuto, dove ho conosciuto mia moglie, dove ho allevato mio
figlio, non ci sto più bene come prima: e non riesco a capire se
sia lei ad essere così cambiata da deludermi fino al disamore
o se sia io ad essere malato di vecchiaia, e di tutte quelle bizze
che i vecchi sostituiscono ai chiari ed aperti sorrisi della giovinezza. E sì che amavo Bergamo di un amore intenso e fedele.
Ogni volta che me ne dovevo andare, anche per pochi giorni,
ritornavo con una specie di allegra curiosità, e quasi mi stupivo di ritrovare tutto come prima: i propilei, Garibaldi sul suo
piedistallo, l’ospedale, le piscine, la stazione. E ne scrivevo
con lo stesso amore: non solo della Bergamo più ovvia e celebrata, splendida dei suoi gioielli, ma anche della Bergamo delle rogge, delle vecchie fabbriche abbandonate, dei binari che
sembrano sprofondare nell’orizzonte polveroso delle periferie.
Oggi, invece, mi aggiro per le strade del centro come un Napoleone miserabile, che misuri una Sant’Elena terragna, con
i passi frenetici dell’animale in gabbia: e nulla più mi sembra
felice. Perfino la mia mania compulsiva di comprare pare essere stata assorbita da questa uggia, da questo disagio: le vetrine
illuminate non m’incantano più. Cammino, e guardo in tralice la gente che incrocia la mia passeggiata: facce mai viste,
rumori estranei, un mondo che ha troppi colori, troppi suoni,
per le mie angustissime capacità di sopportazione. Un popolo
 Elezioni europee,
PUNTI DI VISTA
di Franco Frigeri
i confini del voto
A margine delle elezioni per il rinnovo del Parlamento europeo e dell’esito del voto, c’è la
conferma della mancata formazione di un “demos” europeo. Essa è insieme causa ed effetto
del deficit democratico e della incapacità delle
istituzioni europee di incidere sui problemi che
affliggono gran parte dei Paesi dell’Unione.
Burocratismo, autoritarismo, autoreferenzialità,
scarsa efficacia, deriva tecnocratica, certo. Ma è
anche il nazionalismo degli Stati membri, l’operare dei sistemi politici nazionali, a contribuire
a questi effetti, ad alimentare la diffidenza dei
cittadini di uno Stato nei confronti del vicino,
a ostacolare la formazione di un “demos” che
possa esprimere un vero Parlamento e si senta
da esso rappresentato.
Si sapeva che la formazione di una vera democrazia europea sarebbe stato un processo lungo
e difficile, ma si sperava che le élite politiche
nazionali l’avrebbero assecondato. Così non è
stato: dopo la crisi economico-finanziaria del
2008, la competizione politica nazionale ha
infilato la via facile di scaricare sull’Europa
le difficoltà interne a ogni Paese, in tal modo
scavando solchi di diffidenza e di ostilità tra un
Paese e l’altro: non certo il miglior modo per
creare una vera democrazia condivisa. Un filo
di speranza dipende ora dalle reazioni dei leader
dei grandi Paesi ai risultati delle elezioni.
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che non sento mio: una diffidenza che so ingiusta, ma che pure
non riesco a ricacciare indietro. Io rivorrei la mia città di una
volta: quella della mia memoria migliore. Lo so che il tempo
fugge e non ritorna mai indietro: io, però, rivorrei la vecchia
signora delle caldarroste vicino al Coin, e Goggi e, di fronte,
la libreria Rossi. Rivorrei il gelato di De Zordo, le biciclette di
Chiorda, il filobus. Soffro di vecchiabergamite acuta. Era una
città elementare, in fondo: non c’erano piani di governo del
territorio, non c’erano globalizzazioni né crisi, non c’era lo
spread e non c’erano ospedali ultramoderni, non c’erano giuramenti né accademie, non c’era altro che Bergamo, nel bene
e nel male. Però, c’era il trofeo Baracchi: c’erano i fuochi ad
agosto allo stadio e c’erano i Giochi della Gioventù. Oggi,
che siamo pieni di commissioni, di comitati, di comizi, mi pare
proprio che viviamo peggio di quando le cose si decidevano
un po’ alla praticona, seduti attorno ad un tavolo, tra persone di buona volontà. Considerazioni che lasciano il tempo che
trovano: probabili ubbie da vecchio signore, che, a forza di
studiare, si è spappolato il cervello. Nella sardana diabolica
della vita, un giro dopo l’altro, alla fine ci si ritrova ad essere
il proprio padre, il proprio nonno: si ritorna sempre al punto
di partenza, all’origine. Mio nonno me lo ricordo col cappello:
un borsalino leggero, nella bella stagione, e una lobbia grigia,
in quella brutta. Camminando pian piano, col suo bastone, arrivava all’edicola di via Statuto e lì comprava “La settimana enigmistica”, una settimana dopo l’altra, un enigma dopo
l’altro: giocava anche al totocalcio, tutti “due”, nemmeno un
“uno” o un “x”. Credo non abbia mai vinto nemmeno cinque
lire: ma, indifferente a tutto, ogni sabato che Dio mandava in
terra lui infilava i suoi tredici “due” e si giocava quella specie
di sfida alla sorte. Scommetto che trovava la cosa molto comica: un esorcismo contro la scrovegna. Mai avrei immaginato
di ereditarne la calvizie, il sorriso, le piccole manie. Quanto
a Bergamo, per me Bergamo era una specie di puzzle colorato
di tanti paesi diversi: io abitavo a Santa Lucia e già Loreto
mi sembrava un universo sconosciuto. Probabilmente, la mia
poca possibilità di muovermi determinava questa dimensione
pluripaesana. Scopro che, oggi, in Belgio, in Inghilterra, si
progettano quartieri come piccole entità autonome, con la loro
piazza, i loro negozietti: si torna al borgo, insomma. Noi eravamo così cinquant’anni fa: magari, fra cinquant’anni, torneremo così. Io, nel frattempo, scrivo: qualcuno, incredibilmente,
mi legge e, forse, mi comprende e mi compatisce. Due miei
lettori li ho conosciuti oggi: gentili, simpatici. E’ per loro, è per
voi, che, ogni tanto, smetto di sospirare su di una Bergamo che
non c’è più e ne sogno una nuova. Che, forse, ci sarà. Chissà
se Guccini prova le stesse sensazioni, quando riascolta “Via
Paolo Fabbri 43”? Certo, bisognerebbe avere ben chiare le
cose, e parlarne pianamente, e dare alla gente buoni consigli
e non sterili borbottii: me ne rendo conto. Un giornalista, un
intellettuale, in un tempo civile ed in una civile città dovrebbe
indicare la strada. Ma per fare questo, bisogna essere per forza
almeno un po’ intelligenti.
[email protected]
(commenti su www.larassegna.it)
 La comunicazione al tempo del web
La campagna elettorale ha riportato alla
nostra attenzione l’importanza delle
tecnologie nella comunicazione politica. Non è certo una novità degli ultimi
anni, anche se alcune tendenze recenti
non erano affatto prevedibili. Tuttavia,
non bisogna enfatizzare troppo il ruolo
dei media nell’affermazione degli uno o
degli altri leader politici, perché le variabili in campo sono molteplici. Questo
limite si riscontra, però, sia nelle analisi
degli studiosi, che ripropongono schemi
ormai superati, sia soprattutto nelle strategie dei partiti, che hanno assunto un
atteggiamento difensivo nei confronti
del nuovo schema comunicativo, dando
così il destro all’insorgere di fenomeni
populisti e spinte demagogiche.
Merita un breve approfondimento l’atteggiamento dei partiti. Essi si sono limitati perlopiù ad adattare tatticamente
linguaggi e programmi alle grammatiche e alle logiche del web.
Una posizione difensiva che non ha attenuato il processo di perdita i credibilità e reputazione della politica, spesso
contribuendo di fatto all’insorgere di
fenomeni populisti e di spinte demagogiche; d’altra parte i movimenti populisti si sviluppano dov’è più debole il
sistema dei partiti, che, normalmente,
dovrebbero assicurare standard eleva-
 Un nuovo passo per la politica
Un insegnamento che possiamo trarre dalla campagna elettorale amministrativa è che di politica la città ne ha bisogno come il
pane. Se questo è necessario per il corpo, il riferimento a ideali,
valori, stili di vita, regole condivise e valide per tutti è indispensabile affinché ciascuno sia posto nelle condizioni di sentire la
città come sua, riconoscersi e partecipare alla sua crescita, così
che essa sia di tutti e non solo di chi se la può permettere. La
democrazia esprime tale verità umana: ognuno è chiamato per
la sua parte a contribuire al bene comune e di questo godere;
chi non riesce a stare al passo (a causa sua o di disavventure
come una crisi) in un sistema democratico non deve essere lasciato indietro o escluso: il rimedio sta nella visione solidale,
Direttore responsabile: Giuseppe Ruggieri
In redazione: Anna Facci
Grafica: Andrea Locatelli
Direzione e redazione: via Mazzini, 24 - 24128
Bergamo - tel. 035 213030 - fax 035 224572
E-mail: [email protected]
Web: www.larassegna.it
Editrice: La Rassegna Srl
ti nella selezione dei gruppi dirigenti.
Laddove il sistema dei partiti è debole,
invece, l’affermazione di leader populisti è relativamente facile, soprattutto
grazie al reciproco interesse di media
(in cerca di ascolti e contatti) e di nuovi
leader (a caccia di consensi e visibilità).
In tali situazioni, le retoriche antipolitiche assumono spesso il ruolo di grimaldelli della fiducia popolare.
L’unico anticorpo possibile è la riscoperta del valore culturale della comunicazione; ma per questo lavoro c’è bisogno di un progetto che vada ben oltre
l’immediatezza cui la politica-spettacolo sembra essersi autocondannata.
che è concezione umanitaria, del diritto o della persona, e non
elargizione a discrezione del potente di turno o concessione per
appartenenza o clientela. La solidarietà sviluppa la fantasia in
cerca di mezzi, a livello locale e nazionale, utili a ridistribuire,
correggere ineguaglianze, assicurare servizi, case a costi sostenibili, istruzione, riqualificazione professionale, accoglienza.
Certo, storture e motivi di disagio, delusione, disaffezione esistono. La politica denuncia quando occorre, ma per progettare
e andare oltre: è vigilanza, non soccombere agli insuccessi, ritenere possibili i rimedi a situazioni complicate, governare il
nuovo, è far conto su intelligenza e inventiva, reagire, prodigarsi. Tra quotidianità e ideali la politica ricuce, riparte, rifonda.
Sede legale: via Borgo Palazzo, 137 - Bergamo
Presidente: Ivan Rodeschini
Registrazione: Tribunale di Bergamo n. 185 del 20/02/1950
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tel. 035 4120304 - fax 035 4120149
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la Rassegna
22 maggio 2014
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COMMENTI
LA corSA A SINDAco DI BergAmo
LA cAmPAgNA eLeTTorALe
Gori e Tentorio,
il lato debole dei contendenti
Giorgio Gori
dalla prima pagina
regalare sogni. Cerca fino allo sfinimento di tenere
conto delle ragioni di tutti e quindi non prende mai, o
quasi, una direzione definita. Ha costituito una squadra
di assessori modesta (brave persone, ma politicamente leggerine) e si è accontentato, facendo sempre buon
viso anche di fronte ad evidenti errori o manifeste inadeguatezze. Ma in prospettiva, quel che potrebbe costituire un problema è la fragilità della coalizione che
lo sostiene. In piena campagna elettorale Forza Italia
sulle nomine Sacbo e Nuovo Centrodestra su Uniacque
non hanno esitato a prendere vistosamente le distanze
dal loro candidato sindaco. Marchiani errori di strategia figli di una conduzione dei due partiti affidata a chi
non ha fatto la gavetta ed è assurto a ruoli di responsabilità con la facilità tipica di questi tempi di politica al
sapore di plastica. Tentorio ha di che riflettere sulla affidabilità di chi non teme di fare brutte figure in piena
partita elettorale per una mera questione di cadreghe.
Ma anche gli elettori devono
esserne consci. Per poi decidere liberamente fino a che
punto tenerne conto nella
scelta di domenica 25.
Giorgio Gori, per certi aspetti, è l’opposto del sindaco
uscente. Tanto l’uno è poco
propenso a sognare, tanto
l’ex manager tv, forse perché abituato a fiction e reality, largheggia in progetti e
proposte, talvolta considerando il tema delle risorse
una variabile indipendente.
Si capisce lo spirito, e anche
il sacrosanto desiderio di imprimere una svolta ad una
città che ha uno stramaledetto bisogno di sciogliere le
catene di un provincialismo
autoreferenziale e rassicurante per affrontare le sfide
sociali, economiche e culturali di un mondo in velocissima evoluzione. Tuttavia, le
idee buttate giù a tavolino, a
prescindere dal fatto che talvolta partono da presupposti
che mostrano una scarsa o
nulla conoscenza di Bergamo, vanno ancorate alla prosaica realtà fatta di risorse,
procedure, vincoli che spesso
rendono arduo ciò che sembrerebbe fattibile a lume di
buon senso.
Ma non può sfuggire che su
Gori pesa soprattutto la vicenda della veranda abusiva della dimora di via Porta
Dipinta. Quello sarà il suo
peccato originale. Anche se
non ha ritenuto, come sarebbe successo in qualsiasi
paese civile, che l’essere sta-
Il silenzio sull’Europa
mette a nudo
la miopia dell’Italia
Franco Tentorio
to pizzicato in una palese violazione della legge fosse
ragione sufficiente per ritirarsi in buon ordine, deve
evitare di definire “sciocchezza” una questione, il rispetto della legalità appunto, su cui il centrosinistra
che lo sostiene ha costruito, è il caso di dire giustamente, vent’anni di battaglie a Berlusconi e alla sua corte
dei miracoli. Qui siamo all’abc del corredo di chi vuole
rivestire ruoli pubblici. Quella macchia rimarrà e non
sarà facile, se eletto sindaco, non misurarcisi ogni volta che si invocherà il rispetto delle regole.
Tracciato il quadro, la parola definitiva e decisiva passa agli elettori. Probabilmente Bergamo avrebbe meritato di meglio o forse chi è sceso in campo rappresenta
in pieno, nei suoi pregi ma anche nei suoi difetti, la
città. Chiamarsi fuori non avrebbe senso. Meglio scegliere, magari turandosi il naso, piuttosto che abbandonarsi ad una viltà che non porterebbe a nulla.
Cesare Zapperi
(commenti su www.larassegna.it)
dalla prima pagina
disinformazione, dato che chi non ha un sindaco da eleggere potrebbe pensare che non deve andare a votare. Invece no, alle urne sono
chiamati tutti gli italiani, anche se in giro si parla soprattutto di
amministrative e non di qualcosa che ci si ostina a non considerare
importante, salvo poi criticarne l’esistenza e utilizzarla come alibi
per qualsiasi cosa non vada bene.
Il disinteresse per le Europee è un ennesimo segnale di basso livello
della nostra politica, che continua ad avere una visione ripiegata al
suo interno, disattenta a quanto avviene oltre il confine - dove pure,
sempre di più, si vede che vengono prese le decisioni importanti
per il nostro destino - e che vive anche le elezioni amministrative,
come le Comunali, come un test sulle sue sorti. Anche il presidente
del Consiglio, che per le tappe del suo tour preelettorale ha chiaramente preferito le città chiamate al voto per il sindaco, non ha molto
contribuito a richiamare l’attenzione sulle Europee. In generale i
comizi si sono rivelati una parata di temi nazionali, dall’Expo al
Fisco, e anche quando si è parlato di elezioni europee, non si è
discusso di Europa se non in sottofondo. Come hanno fatto capire chiaramente alcuni schieramenti che hanno promesso in caso
di loro vittoria un referendum per l’uscita dall’euro o la richiesta
nuove elezioni, questa volta politiche per rinnovare
il parlamento e cambiare
il governo, l’interesse per
l’Europee è visto solo in negativo e le elezioni europee
sono l’occasione per giocare di sponda, in funzione di
questioni prettamente interne. Eppure proprio l’Europa
dovrebbe essere considerata
un’opportunità, anche per i
stessi Comuni, che avrebbero
la possibilità di attingere dai
piani di sviluppo con risorse
comunitarie per investimenti al di fuori del blocco del
patto di stabilità. E in questa
eurofobia, questo disprezzo
per i tecnocrati e burocrati
di Bruxelles e di Francoforte
sarebbe bene anche riconoscere un dato di fatto. Le
ricette di austerity considerate da alcuni come corresponsabili del prolungamento della crisi alla fine hanno
permesso a Paesi - sui quali
ormai si scommetteva non se
potessero andare in fallimento ma quando questo sarebbe avvenuto - di uscire dalla
recessione prima di noi che
abbiamo avuto l’orgoglio di
voler fare tutto da soli senza
aiuti, ma che continuiamo a
declinare con un ritmo del
meno 0,1%. Tutto perché si
continua a vedere nell’Europa un’oppressione dell’Italia
e non un’opportunità.
Stefano Ravaschio
(commenti
su www.larassegna.it)
4
la Rassegna
22 maggio 2014
Proprietà industriale, un’alleata anche delle Pmi
Si è celebrata il 26 aprile scorso la Giornata Mondiale della
Proprietà Intellettuale (PI), promossa dal 2000 dall'Organizzazione Mondiale della PI per sottolinearne l’importanza quale leva per
promuovere l'innovazione e la creatività. I dati dei depositi nel
2013, suddivisi nelle quattro categorie di riferimento, ossia marchi
(556), invenzioni (37), modelli di utilità (47) e disegni/modelli (16),
pongono Bergamo al terzo posto della classifica regionale, con un
totale di 656 depositi dietro Milano (4.319) e Brescia (964). E per
far comprendere alle imprese come i brevetti possano davvero essere considerati fattori trainanti della crescita economica sia la Camera di Commercio sia l’Azienda Speciale Bergamo Sviluppo sono
da anni impegnate a realizzare iniziative, con l’obiettivo di favorire
la tutela e la valorizzazione di questo importante asset aziendale.
In particolare ricordiamo il progetto “Tutela e valorizzazione della
Proprietà Industriale a supporto dell’innovazione e della competitività delle MPMI bergamasche”, di cui è stata appena avviata una
nuova edizione, sempre finanziata dalla Camera di Commercio e
realizzata da Bergamo Sviluppo in collaborazione con le Organizzazioni di categoria e con il contributo tecnico-scientifico dell’Ufficio Brevetti e Marchi dell’Ente camerale e del Dipartimento di
Ingegneria dell’Università degli Studi di Bergamo. «Si tratta di un
progetto pensato per le micro, piccole e medie imprese (MPMI)
locali - spiega il presidente di Bergamo Sviluppo Angelo Carrara -, che devono imparare a individuare, tutelare e valorizzare di
più la propria PI interna. Per loro sono state pensate iniziative e
servizi che hanno l’obiettivo di favorirne il rafforzamento e quindi
la crescita competitiva». «Nell’ambito della precedente edizione
del progetto - evidenzia il direttore di Bergamo Sviluppo Cristiano
Partita una nuova edizione del progetto
di Bergamo Sviluppo dedicato
alla tutela e alla valorizzazione
delle soluzioni innovative. Iniziative
e servizi permettono alle piccole aziende
di migliorare strategie e competitività
Arrigoni - sono state realizzate/messe a disposizione delle imprese
locali sia attività seminariali e formative (68 ore a cui hanno aderito
263 partecipanti, tra privati e imprese), sia il servizio informativo
offerto dallo Sportello Valorizzazione della PI (60 ore di attività di
cui hanno beneficiato 67 utenti/imprese), sia percorsi di assistenza
tecnica personalizzata (600 ore usufruite da 21 imprese)». «Dare
continuità ad un progetto come questo - concludono Maria Teresa
Azzola e Gianluigi Viscardi, delegati all’innovazione per Bergamo
Sviluppo - significa incentivare l’innovazione e la creatività sul territorio e nelle nostre imprese, perché si vuole puntare sia a dare
valore alla conoscenza, trattandola come risorsa materiale, sia a diffondere il concetto di tutela per favorire la crescita delle imprese nei
settori/mercati di riferimento». Le attività del progetto, riassunte
nel box in pagina, sono consultabili sul sito www.bergamosviluppo.
it, dove verranno anche segnalate tutte le attività formative e seminariali organizzate sul tema PI nel corso dell’anno.
TmT / Treviglio
«Un supporto informativo determinante»
Il primo seminario promosso da Bergamo Sviluppo su fare innovazione con nuovi
strumenti per la ricerca delle informazioni
brevettuali ha segnato la strada a una serie
di imprese con idee nel cassetto. Tra queste,
la TMT di Treviglio, azienda di attrezzeria,
tranceria, torneria e stampaggio di lamiera
a freddo, che ha chiesto la consulenza per il
deposito di un modello di utilità. In questo
caso si tutela un’applicazione senza che ci
sia una invenzione vera e propria.
«Si tratta di un dissipatore di calore realizzato con una metodologia diversa da quella normalmente utilizzata, non attraverso
estrusione di alluminio né pressofusione
– spiega Lara Taschini, responsabile commerciale dell’azienda fondata 30 anni fa -.
Bergamo Sviluppo ha ritenuto che la nostra
idea fosse valida e ci ha fornito dieci ore
di consulenza da parte di uno specialista
nei depositi di brevetti. Abbiamo stilato un
rapporto che abbiamo presentato insieme
alla domanda contenente il riassunto e la
rivendicazione». Idea, sviluppo e progettazione portano la firma di Gianangelo Taschini, titolare dell’azienda che occupa di
11 addetti, e che ha partecipato con la figlia
Lara al seminario citato. TMT effettua la
tranciatura, imbottitura e lo stampaggio dei
metalli a freddo. Lavora per conto terzi e
produce soprattutto per aziende del settore
illuminotecnico, oleodinamico ed elettromedicale. L’azienda aveva già depositato
alcuni brevetti, ma questa volta il procedimento ha consentito di essere certi di aver
fatto tutto nel modo corretto. «Sono venuta
a conoscenza del seminario per aver partecipato al corso Go.In' di Bergamo Sviluppo svolto al Point di Dalmine, in cui si era
parlato di Proprietà Industriale - racconta
Laura Taschini
Lara Taschini -. Dopo aver seguito il seminario, ho pensato di avvalermi della consulenza messa a disposizione dal progetto.
Un’esperienza positiva: abbiamo ottenuto
risposta alle nostre domande e un supporto
informativo determinante, quello che il più
delle volte manca alle piccole aziende, nelle quali non sempre ci sono figure preparate
e competenti su questi temi».
mcf SySTemS / Pontida
Calcestruzzo, impianto innovativo
per i cantieri in Africa
I titolari John e Fabio Frigerio con Ketty Roberta Lavell
Le idee semplici nella maggior parte dei casi sono le più
risolutive. Devono aver pensato questo alla MCF Systems di
Pontida, società nata nel ’99 dalla carpenteria Frigerio, che si
occupa di commercializzare macchinari per l’estrazione, l’edilizia e l’ingegneria civile, per il 90% all’estero. «Si tratta di
macchinari che si assomigliano tutti, sia per tipologia di impiego sia per funzionamento – spiega Ketty Roberta Lavelli,
responsabile commerciale –. Per lungo tempo non avevamo
avuto necessità di rivendicare alcuna proprietà industriale. Poi
ci siamo ritrovati nelle condizioni di doverne fare richiesta e
ad affacciarsi a una realtà completamente nuova. Avendo intenzione di depositare il brevetto per l’ideazione di un nuovo
macchinario, ci siamo rivolti alla Camera di Commercio, che
ci ha indirizzato immediatamente a Bergamo Sviluppo. Grazie alla consulenza ricevuta, abbiamo depositato la domanda
di brevetto».
MCF ha beneficiato del servizio di assistenza tecnica personalizzata nell’ambito del progetto di Bergamo Sviluppo. «Avevamo intenzione di esporre il nostro prodotto in una fiera continentale e, dunque, per proteggere l’idea – spiega Lavelli - ci
è stato suggerito di fare richiesta di brevetto per innovazione
industriale». L’idea è applicata ai macchinari destinati alla produzione di calcestruzzi, dalla minima alla massima capacità,
e serve a risolvere un problema che si presenta nei territori
dell’Africa. Il brevetto, denominato Jet System, consiste in un
impianto innovativo che va a sostituire la classica autobetoniera, il cui limite è rappresentato dalle alte temperature. In Africa
si percorrono anche mille km da un cantiere all’altro.
«Durante i lunghi spostamenti, la qualità del calcestruzzo rischia di calare in modo significativo. Abbiamo pensato a una
centrale di produzione mobile che poggia su un impianto senza
dispersione. Ciò consente di produrre sul luogo di destinazione
il calcestruzzo utilizzando acqua fresca sul posto».
Le iniziative a disposizione delle Mpmi bergamasche
Nell’ambito del progetto coordinato
da Bergamo Sviluppo sono attivi i servizi:
■ SPorTeLLo VALorIZZAZIoNe
DeLLA ProPrIeTÀ INDUSTrIALe
Servizio di orientamento e assistenza di primo
livello, utile a ottenere informazioni e pareri tecnico-scientifici in tema di Proprietà Industriale e
brevettazione (ad esempio sugli strumenti di tutela esistenti, brevettabilità di un ritrovato, possibilità
di registrazione marchi, modalità e costi di deposito/
registrazione, realizzazione di ricerche di anteriorità,
approfondimenti sulla contraffazione, ecc.). Lo sportello riceve gratuitamente su appuntamento, dalle 14 alle 17,
nelle sedi di Bergamo Sviluppo a Bergamo (via Zilioli 2) e
al POINT di Dalmine (via Pasubio 5/ang. via Einstein), secondo la seguente programmazione: 4 e 25 giugno (Bergamo), 23 luglio (Dalmine), 3 e 24 settembre (Bergamo), 22
ottobre (Dalmine), 12 novembre e 3 dicembre (Bergamo), 17
dicembre (Dalmine).
■ SUPPorTo TecNIco PerSoNALIZZATo
Servizio di consulenza e assistenza specialistica, dedicato alle MPMI e agli inventori
che hanno già beneficiato dell’attività dello sportello e che necessitano di ulteriori approfondimenti. Offre la possibilità di fruire, grazie al coinvolgimento di esperti professionisti in materia di PI (mandatari e docenti universitari), di un monte ore per ottenere
consulenza in ambito tecnico-legale, contrattuale, economico-fiscale, del marketing o,
ancora, delle ricerche e sorveglianze. Consente inoltre di partecipare a un momento
laboratoriale, svolto in maniera assistita, per monitorare ad esempio l’evoluzione tecnologica di uno specifico settore o prodotto o ancora per osservare le attività brevettuali della concorrenza.
■ Sempre nell’ambito del progetto è poi prevista la realizzazione di interventi orientativi e formativi, di base e di livello avanzato. Il primo in programma è il seminario
dal titolo “Il brevetto come mezzo per innovare”, che si terrà mercoledì 28 maggio,
dalle 17 alle 20, al Point di Dalmine (in via Pasubio 5/ang. via Einstein). L’incontro,
destinato a tutte le micro, piccole e medie imprese ma aperto anche a tutti gli interessati, permetterà di conoscere le strategie di ricerca brevettuale più innovative e le
pratiche aziendali strutturate per usare il brevetto non solo come arma di difesa, ma
soprattutto come mezzo d’attacco per trovare le informazioni a supporto dell’innovazione di prodotto e di processo.
Per appuntamenti e informazioni: Bergamo Sviluppo (tel. 035 3888011; [email protected]).
Le iscrizioni agli eventi, tutti gratuiti, possono essere effettuate direttamente online sul sito www.bergamosviluppo.it
la Rassegna
22 maggio 2014
5
Negozi, le nuove idee
per rivitalizzare la città
Cinque le attività che apriranno grazie anche ai fondi del quinto bando
del Comune per il sostegno al commercio di vicinato nelle aree più a rischio
desertificazione. Finanziate complessivamente 14 iniziative
di anna
C
ercare di tenere vive o di restituire attrattività alle zone
della città che perdono negozi è una bella sfida. Il Comune di Bergamo lo sa e per questo negli ultimi anni ha varato complessivamente cinque bandi per assegnare contributi a sostegno dell’apertura di nuove attività commerciali
o artigianali di vicinato nelle zone più a rischio. Ma l’incentivo economico da solo non basta, occorre una certa dose
di originalità per cercare di emergere, cosa che non sembra
mancare alle cinque iniziative imprenditoriali che si sono
aggiudicate la quinta edizione del finanziamento. Con loro
salgono a 14 le attività supportate sino ad ora dall’Amministrazione per un totale di 150mila euro di fondi assegnati. Il
VIA moroNI
Con un touch screen
tutti diventano stilisti
Mirko Gaverini e Pietro Oluyede
Una definizione precisa di quanto Mirko
Gaverini e Pietro Oluyede stanno realizzando
in via Moroni 160 non c’è. Si può parlare di
sartoria, ma con un alto contenuto di tecnologia e innovazione. Nel loro negozio – Re:pulse,
che aprirà a luglio – produrranno in tempo reale capi personalizzati. Attraverso un touch
screen il cliente potrà scegliere il modello che
preferisce e la stampa più originale e dare il via
alla confezione che si concluderà in una quindicina di minuti. «Si tratta di modelli che richiedono poche cuciture – evidenzia Gaverini
-, quindi veloci da realizzare, ma che abbiamo
voluto rendere riconoscibili per alcuni dettagli
che identificano il nostro stile. Al momento ne
abbiamo prototipati cinque, tra magliette e abiti da donna, sui quali il cliente si può sbizzarrire scegliendo di applicare la grafica che preferisce, tra quelle che proponiamo, tutte molto
particolari, legate a immagini artistiche».
Si abbatte così la separazione tra chi pensa il
capo e chi lo indossa, dando la possibilità a tutti di diventare co-stilisti.
I due promotori lo definiscono anche «sistema
di moda collaborativo». Entrambi 27enni, perito informatico Gaverini, architetto Oluyede,
condividono la passione per l’abbigliamento e
hanno trovato l’ispirazione in esperienze simili già presenti in alcune capitali europee. «Il
mio terrore, che penso sia anche di molti altri,
era quello di uscire ed imbattermi in qualcuno
con indosso un capo uguale al mio – confessa Gaverini -. Ognuno vuole essere in qualche
modo unico, per questo l’idea ci è piaciuta tanto». L’iniziativa non nasce dall’urgenza per i
due giovani di trovare un lavoro, era un progetto sul quale stavano ragionando da circa un
anno e il bando del Comune ha fatto scattare la
scintilla definitiva. «Un aspetto che teniamo a
sottolineare – aggiunge – è che le stoffe sono
tutte made in Italy e che per realizzare questo
nuovo sistema abbiamo cercato partner bergamaschi. Si tratta quindi di capi “pensati in
locale”. Ci piacerebbe che fosse capito questo
concetto, insieme a tutto il know how che sta
dietro questa proposta».
Facci
contributo per ogni azienda è pari al 50% degli investimenti previsti per l’avvio, fino ad un massimo di 15mila euro.
Quest’ultima tornata, oltre alle zone del centro più a rischio
desertificazione, ha riguardato i quartieri di Longuelo, Grumello al Piano e Celadina. Ecco un assaggio delle nuove idee
raccontate da chi le realizzerà. A loro si aggiunge Elisabetta
Ghezzi che in via Celadina 16/18 aprirà una lavanderia automatica con macchinari ecologici. Lo spazio sarà presidiato e l’attività sarà affiancata da un lavaggio per gli animali
domestici, spazio giochi per i bambini, area relax per adulti
con rete wi-fi con la previsione per il futuro di offrire anche
servizi di sartoria e corsi di attività manuali.
VIA PIgNoLo
I mattoncini da costruzione più famosi
al mondo hanno la loro "casa"
È “La città del mattoncino” il negozio
che Pierluigi Cervati, 35 anni, e la moglie
Beatrice Da Ros, 33, apriranno al numero 18
di via Pignolo. Cinque vetrine che fanno angolo su piazzetta Santo Spirito, che vogliono
diventare il punto di riferimento per gli appassionati da zero a 99 anni dei mattoncini
da costruzione più famosi al mondo (è atteso
l’ok della sede italiana per poterli chiamare
con il loro nome, l’apertura potrebbe essere
a giugno o a settembre). «In vetrina non ci
saranno scatole – tiene a precisare Cervati
per rimarcare la differenza rispetto al modo
tradizionale di proporre questi giochi – ma
vere e proprie ambientazioni e sculture a
grandezza naturale, capaci di attirare l’attenzione e stupire grandi e piccoli». Ad
esempio, è già pronto a prendere posto nei
locali un diorama di circa 9 metri quadrati e
45mila pezzi realizzato da Cervati, che per
merito della moglie ha ricoperto la passione
per le costruzioni. Le difficoltà del settore
auto in cui lavorava fino a due anni fa (area
commerciale di Fiat, con gestione di eventi e manifestazioni) ci hanno messo il resto
nel far decidere alla coppia di intraprendere
una strada del tutto nuova. «Oltre all’allestimento, a caratterizzare il negozio sono
la specializzazione e l’alto assortimento –
prosegue -. Si potranno trovare set esclusivi
provenienti dall’estero, o rari e da collezione, e si potranno acquistare pezzi sfusi per
completare le proprie creazioni. Ci sarà uno
spazio giochi per i bambini, disponibile anche per feste, e forniremo assistenza a chi
vuole illuminare il proprio diorama, renderlo dinamico o applicare soluzioni tecnologiche. In previsione c’è anche l’installazione
di una stampante in 3D per realizzare da
sé le parti necessarie a completare i propri
progetti, senza dimenticare l’ulteriore chicca dell’esclusiva per l’abbigliamento a marchio da zero a 12 anni». Insomma uno store
Una parte del diorama da 45mila
pezzi che sarà allestito nel negozio
tematico con pochi precedenti. «Questa impostazione presuppone un bacino di utenza
più ampio della città e della provincia stessa.
Non avremmo mai scelto via Pignolo – confessa – e l’incentivo comunale ha avuto un
ruolo determinante. La via soffre per lo scarso passaggio, ma contiamo di investire in
comunicazione ed eventi di richiamo quanto
potremo risparmiare grazie allo stanziamento, in questo modo contribuendo a riaccendere l’interesse sulla zona».
VIA SAN BerNArDINo
Frutta e verdura
selezionate dall’esperienza
di una mamma
Ora che i figli sono grandi, Monica Bolognesi ha
deciso di dedicarsi ad un’attività commerciale. A inizio giugno aprirà in via San Bernardino 57, di fronte
all’Istituto Palazzolo, il negozio “Non solo frutta”, che
oltre a frutta e verdura fresche offrirà una piccola sezione di alimentari per la spesa quotidiana - latte, burro,
biscotti, uova e via di seguito – e un assortimento di
fiori e confezioni regalo, pensati soprattutto per chi fa
visita agli ospiti della casa di cura. Casalinga, 49 anni,
diploma di ragioniera, lavoro in uno studio e poi impegnata nel crescere bambini - non solo i suoi – ha scelto
di condividere la sua esperienza nel fare la spesa. «In
un fruttivendolo c’è ben poco di innovativo da proporre
– evidenzia -. Ciò che posso mettere in campo è la capacità di scegliere con cura le proposte valutando qualità
e prezzo, versante sul quale, dovendo gestire una famiglia, ho una lunga e ben rodata “carriera”». Insomma su
banchi e scaffali promette di portare prodotti approvati
dalla sua competenza di massaia e quel servizio di vicinato che permette di avere a portata di mano ciò che
serve senza per forza andare al supermercato. Se le si
fa notare che il periodo non sembra dei migliori per
lanciarsi in una nuova attività, risponde che però vale
anche la pena avere fiducia ed essere positivi. «Era da
un po’ che pensavo di aprire il negozio, che è comunque
piccolo – afferma –, e il contributo del Comune mi ha
dato la spinta giusta. Diciamo che in famiglia siamo ci
siamo stati contagiati dalla voglia di metterci in proprio.
Mia figlia ha aperto a febbraio con il suo compagno un
ristorante a Gazzaniga (La Follia ndr.) e anche io ho trovato il momento giusto per partire».
VIA mASoNe
La panetteria a chilometro zero fa il bis
Per Irene Gabucci, 36 anni, il
bando del Comune è stato l’occasione per un bis. A settembre aprirà
infatti in via Masone 1F il secondo
punto vendita della sua Zero Bakery, panetteria che punta con decisione sul “chilometro zero” utilizzando
la farina di grano tenero prodotta
in Bergamasca. Il laboratorio con
negozio e alcuni spazi per fermarsi a mangiare è stato aperto in via
Don Luigi Palazzolo un anno fa, ma
il riscontro è stato così positivo (e
ancor più notevole in tempi di crisi) da suggerire di fare un passo in
più. «Ciò che ci contraddistingue
– spiega la titolare – è la selezione
degli ingredienti, su tutti l’utilizzo
del lievito madre e della farina del
Irene Gabucci
territorio, che danno vita a quello
che i nostri clienti, spesso guidati
in negozio proprio dal profumo,
chiamano “pane vero” o “pane
di una volta”, riconoscendo senza difficoltà la differenza rispetto
a prodotti realizzati a partire da
semilavorati ed attribuendo grande valore all’impiego di materie
prime locali». Dopo nove anni
come commessa in un panificio e
un’esperienza come titolare di una
rivendita di pane, Irene Gabucci ha
deciso di dedicarsi personalmente alla produzione. Ha impostato
l’attività in base ai nuovi tempi di
consumo del pane e questo le ha
risparmiato il lavoro notturno e
permesso di districarsi meglio (non
senza sacrifici e collaborazione) tra gli impegni di mamma. «Le sfornate sono continue –
spiega –, così riusciamo ad offrire pane sempre
freschissimo, in più rimaniamo aperti fino alle
20, in modo che anche chi esce dal lavoro tardi
possa trovare panini e pagnotte fragranti». Con
la farina di Bergamo sono realizzati anche dolci, panettoni e colombe, grissini, schiacciatine
e per la pausa pranzo sono proposte lasagne,
parmigiane di melanzane, crocchette, verdure,
«piatti che possono essere realizzati in forno,
che piacciono per la loro semplicità e genuinità
– evidenzia -. Le richieste dei clienti ci stanno
indirizzando anche verso le proposte vegane,
confermando l’importanza crescente che per i
consumatori hanno la qualità e l’origine di ciò
che si mangia». In via Masone l’offerta sarà la
stessa, con un po’ più di spazio per chi si ferma per il pranzo o uno spuntino, visto che il
laboratorio è centralizzato. «Trovare uno sbocco ulteriore per la produzione era importante –
conclude – l’incentivo del Comune ci ha dato la
spinta per rilanciare».
6
la Rassegna
22 maggio 2014
Bonus mobili, via il vincolo
Nell’ultima sessione di discussione per la conversione in
Legge del Decreto Emergenza Abitativa, il Senato ha approvato
l’emendamento che elimina il doppio vincolo al bonus mobili,
introdotto con l’ultima Legge di Stabilità, che di fatto limitava
l’incentivo alla spesa totale sostenuta per i lavori di ristrutturazione. Ora, grazie al nuovo articolo, questo limite viene esplicitamente escluso, con effetti retroattivi su tutto il periodo di vigenza del bonus mobili.
Il testo dell’emendamento infatti recita: «2-bis. All'articolo 16,
comma 2, del decreto-legge 4 giugno 2013, n. 63, convertito con
modificazioni dalla legge 3 agosto 2013, n. 90, l'ultimo periodo è soppresso. 2-ter. Per un periodo dal 6 giugno 2013 al 31
dicembre 2014 le spese per l'acquisto di mobili e di grandi elettrodomestici di cui all'articolo 16, comma 2, del decreto-legge 4
giugno 2013, n. 63, convertito, con modificazioni, dalla legge 3
agosto 2013, n. 90, sono computate, ai fini della fruizione della
detrazione di imposta, indipendentemente dall'importo delle spese sostenute per i lavori di ristrutturazione che fruiscono delle
detrazioni di cui all'articolo 16, comma 1, del medesimo decretolegge n. 63 del 2013».
Il percorso che ha portato alla votazione favorevole in Senato
non è stato semplice e ha richiesto un forte impegno da parte
di Federmobili - Confcommercio Rete Imprese per l’Italia e di
Eliminato il tetto agli incentivi
per l’acquisto di arredi e grandi
elettrodomestici. Cereda (Ascom):
«Accolte le nostre istanze, ora speriamo
nelle agevolazioni per le giovani coppie»
FederlegnoArredo, che insieme hanno lavorato per una positiva
soluzione del problema arrivata grazie al diretto interessamento
del Governo e del Relatore.
Ora il testo di legge, che recepisce l’emendamento Confcommercio, passa alla Camera per l’approvazione definitiva e la successiva conversione in legge e pubblicazione in Gazzetta, che dovrà
avvenire entro il 27 maggio.
"Ho appreso la notizia con grande soddisfazione, anche alla luce
delle rassicurazioni che abbiamo avuto nei giorni scorsi durante
il nostro incontro personale con il ministro Maurizio Lupi - commenta il presidente di Federmobili Mauro Mamoli -.
Pur comprendendo le ragioni di alcuni interventi, mi rammarica
constatare che la visione non riesce mai ad essere a trecento-
L'incontro della delegazione di Federmobili
con il ministro Maurizio Lupi
sessanta gradi: non si tratta infatti di favorire un solo settore o
comparto, ma di rilanciare i consumi di un’industria e soprattutto
di un commercio che coinvolge più operatori. Continueremo in
ogni caso a tenere sotto controllo la situazione fino alla positiva
e definitiva risoluzione”. Positivo anche il commento di Lorenzo Cereda presidente del gruppo Mobili e Arredamento Ascom
e consigliere Federmobili: “Non posso che salutare con favore
il risultato dell’impegno della Federazione. Ora la speranza è
che venga accolta la richiesta di agevolare le giovani coppie con
una riduzione dell’Iva per l’acquisto di arredi non vincolati ad
interventi di ristrutturazione immobiliare. Un importante segno
di attenzione per le nuove generazioni troppo spesso costrette a
rinviare il progetto di metter su casa e famiglia”.
Bergamo in vetrina grazie al portale Expo
Emozioni,
entusiasmo,
energia. È con questo spirito
che Bergamo si prepara ad accogliere i turisti che, tra un anno,
si riverseranno sul suo territorio in occasione di Expo 2015.
Si stima che circa 8 milioni di
passeggeri atterreranno tra Orio
e Linate. E la Bergamasca, da
sola, è potenzialmente pronta
ad accogliere 6 milioni di persone. Di qui l’esigenza di creare
un nuovo sito internet bilingue
che funga da bussola per tutti i
visitatori spaesati che per la prima volta si troveranno a fare i
conti con una nuova realtà ricca di spunti e opportunità da
cogliere. Voluto dalla Camera
di commercio, in collaborazione con Turismo Bergamo, il
portale www.expo.bergamo.it
guiderà gli internauti alla scoperta delle numerose attività
economiche, culturali, sportive
ed enogastronomiche del territorio orobico. “È uno strumento
importante per rendere attrattivo il nostro territorio e farlo
conoscere a tutti coloro che, nel
periodo dell’Expo, decideranno
di fare una tappa anche da noi
- ha detto il presidente Turismo
Bergamo Luigi Trigona - Lo
slogan “Idee per Expo” che
fa capolino sulla piattaforma
è stato tradotto in un logo che
mettiamo a disposizione di tutti coloro che vogliono partecipare all’esposizione milanese
attraverso la realizzazione di
specifiche iniziative”. Basta un
click per vedere le immagini
più belle di città e provincia,
per approfondirne la storia, per
scegliere i migliori ristoranti in
cui poter assaporare piatti tipici
o per tracciare itinerari all’insegna dell’arte e della cultura.
“Il portale - precisa il segretario generale della Camera
di commercio Emanuele Prati
- vuole venire incontro anche
alle esigenze delle imprese orobiche che intendono mettere a
disposizione dei Paesi partecipanti all’Expo i loro servizi e
le loro competenze. Per questo
sul sito abbiamo pubblicato un
catalogo dei fornitori che, al
momento, raccoglie 366 iscritti
ma è aperto a ulteriori adesioni. C’è per esempio un’azienda
di laura
ceresoli
Promosso dalla Camera
di Commercio, in collaborazione
con Turismo Bergamo, il sito guiderà
i visitatori alla scoperta delle attività
economiche, culturali, sportive
ed enogastronomiche del territorio
orobico. Prati: «Una risposta anche
alle esigenze delle nostre imprese»
bergamasca che sta per firmare
un contratto per curare l’immagine del padiglione dell’Afghanistan”.
Per rendere ancora più completa la collaborazione fra le istituzioni e le forze economiche
locali, è stato inoltre esteso a
nuovi partner il “Protocollo per
la promozione, ideazione, progettazione e realizzazione di
iniziative e attività finalizzate
alla valorizzazione del Sistema
Bergamo”. Settimana scorsa, in
occasione della presentazione
del portale, anche Cgil, Cisl e
Uil, Confagricoltura Bergamo,
Centro etica ambientale e
Bergamo Scienza hanno infatti deciso di aderire all’intesa.
Il documento, già sottoscritto
il 13 febbraio scorso dall’ente
camerale, Comune, Provincia,
Università,
Confindustria,
Imprese & Territorio e Diocesi,
può ora contare sull’appoggio di nuovi enti che saranno
chiamati in causa, attraverso
un tavolo di lavoro, per censire le iniziative già avviate dai
soggetti firmatari e predisporre
un programma di attività, verificandone il progressivo stato
di attuazione. Tra i dossier già
aperti ci sono la realizzazione
di un evento al Kilometro rosso dedicato alle nuove tecnologie per la nutrizione. Il parco
scientifico è l’unica location
orobica che ha avuto l’approvazione da Expo per ospitare
iniziative collaterali. Da maggio a ottobre 2015 il polo tecnologico ospiterà quindi una
mostra sull’alimentazione che
partirà dai macchinari per
l’agricoltura fino ad arrivare
alla lavorazione degli alimenti,
al confezionamento e alla grande distribuzione, tutti segmenti ben presenti e di interesse
per il mondo imprenditoriale.
Il tavolo di lavoro monitorerà anche la partecipazione del
Sistema Bergamo al padiglione
Italia con uno spazio di rappresentanza e uno stand espositivo, per la durata di una settimana, nell’area del Cardo, uno
dei due assi perpendicolari che,
insieme al Decumano, formano
il masterplan di Expo Milano
2015.
la Rassegna
22 maggio 2014
7
Autotrasporto, «se non si inverte la rotta
aumenteranno chiusure e delocalizzazioni»
Oltre alla crisi, il settore sconta le inefficienze del sistema, tra deficit
infrastrutturale, burocrazia, costi eccessivi e scarsi controlli
sulla concorrenza sleale. Conftrasporto: «Una categoria che fiscalmente
paga sei volte tanto quello che riceve». Bendotti (Fai):
«Bergamo-Treviglio e scalo merci priorità per la nostra provincia».
Colombo (Asco): «Tra corrieri e spedizionieri aumenta l’improvvisazione»
di Laura
Bergamo è una città importante
per l’autotrasporto, come confermano
i dati che fotografano il settore: 1.850
imprese iscritte all’Albo provinciale
per un totale di oltre 8mila veicoli che
ogni giorno trasportano le merci delle
aziende del territorio in tutto il mondo e portano a Bergamo prodotti da
ogni Paese. Il settore impiega 16mila
addetti, che trasportano ogni anno 55
milioni di tonnellate di merci percorrendo 960 milioni di chilometri per
un fatturato di 500 milioni di euro.
Non resta che "Trasportare la ripresa", tema del convegno organizzato
nei giorni scorsi a Roma da Confcommercio e Conftrasporto, che ha fatto il
punto sul comparto e sottolineato l'urgenza della creazione di un sistema
efficiente e integrato, sgravato da inutili oneri burocratici, che impediscono
all'Italia di diventare la piattaforma
logistica ideale del Mediterraneo.
I trasporti sono una leva per far competere il sistema delle imprese e attrarre investitori: la perdita di accessibilità per aggravio di costi generata
dalle cresciute inefficienze del sistema nazionale avrebbe comportato,
secondo le stime della Federazione,
tra il 2000 e il 2012 una riduzione del
Prodotto Interno Lordo di 24 miliardi
di euro. Quanto ad efficienza dei sistemi di trasporto l'Italia, sulla base
dei parametri del World Economic
Forum che misurano l'indice di apertura ai commerci globali, è il fanalino di coda europeo, al 47esimo posto
della classifica internazionale, dietro
anche a Irlanda, Portogallo, Slovenia,
Repubblica Ceca e Polonia, lontanissima dai vertici di Paesi Bassi, Regno
Unito Germania, Francia e Spagna. I
trasporti, variabile elastica e sensibile rispetto al Pil, rischiano di subire
entro il 2015 una frenata complessiva
del 27% per la modalità su strada. Il
dato è in linea con l'andamento tra il
2007 e il 2012: i trasporti interni su
gomma effettuati dalle imprese italiane segnano il -26,6% al contrario di
quelle estere di segno nettamente positivo (+18,2%). Il carico di imposte
indirette sulle imprese italiane è pari
a sei volte il loro contributo al reddito nazionale. Un peso sproporzionato che riduce la capacità competitiva
dell'autotrasporto nazionale e lo qualifica come un prezioso "bancomat"
per le casse dello Stato. «L’analisi di
Confcommercio ha mostrato come le
aziende del trasporto siano centrali
per lo sviluppo del Paese oltre che per
le casse dell’erario - commenta Doriano Bendotti, segretario Fai Bergamo, che associa oltre 400 imprese del
territorio -. L’autotrasporto è molto
spesso definito, anche dalla stampa,
un settore assistito dallo Stato quando
in realtà è una categoria che paga sei
volte tanto, fiscalmente, quello che
riceve. Stiamo assistendo impotenti
Bernardi LocateLLi
ad una pericolosissima mortalità delle imprese e ad una altrettanto grave
delocalizzazione. Se poi qualcuno
decidesse di togliere anche il rimborso sulle accise sul gasolio migliaia di
imprese si trasferirebbero oltre confine». Il confronto con altri Paesi è
impietoso: «Ad un'impresa italiana di
autotrasporto far operare un Tir solo
sul fronte del costo del lavoro costa
annualmente oltre 21mila euro in più
che a un'impresa slovena, altrettanti
in più rispetto ad un'impresa greca
e 12mila euro più che ad un'impresa spagnola - continua Bendotti che
commenta l'elaborazione effettuata da
Conftrasporto -. A queste penalizzazioni vanno aggiunti, tra assicurazioni
Rc auto, bolli e revisioni per ciascun
veicolo, costi aggiuntivi pari a 1.500
euro in più rispetto ad un'impresa spagnola, 1.200 euro in più di una slovena e 500 in più di una greca».
Il deficit infrastrutturale frena lo svi-
luppo del Paese. Le imprese bergamasche sono in attesa delle grandi
opere che attraversano il territorio e
che possono fare recuperare competitività: «Senza infrastrutture non vi è
ripresa come insegnò al mondo Keynes - continua Bendotti -. Brebemi e
Pedemontana porteranno un grande
sviluppo ed un miglioramento della
logistica a patto di veder realizzata
anche la Bergamo-Treviglio, ferma
ai nastri di partenza. Diversamente le
aziende della Val Seriana e della Val
Brembana, già in difficoltà, saranno
tagliate fuori dal resto del mondo. Le
opere vanno realizzate al più presto:
solo in Italia esistono mille intoppi e
ritardi. Non possiamo perdere la sfida
delle infrastrutture sennò diventiamo
davvero i manovali della Merkel».
Il nodo da affrontare al più presto è
quello dello scalo merci: «Il mancato
rispetto di alcuni requisiti fondamentali di sicurezza ne rendono necessa-
Doriano Bendotti
Angelo Colombo
Confcommercio - Conftrasporto
Il decalogo
per “far correre il Paese”
1. Modificare prioritariamente
il Titolo V della Costituzione
definendo le competenze esclusive dello Stato nel settore e poi
procedere con le specifiche riforme strutturali (non il contrario).
2. Definire un Piano nazionale vincolante
per i Trasporti e la Logistica
Una volta potenziati i poteri di indirizzo nazionali, definire in
maniera univoca la strategia di sviluppo del sistema nazionale
dei trasporti e della logistica.
3. Attivare la Consulta Generale
per i Trasporti e la Logistica
Senza alcun ulteriore onere per le finanze pubbliche, sia riattivato ed esteso a tutti gli stakeholders rappresentativi del
settore il tavolo permanente di consultazione e concertazione
delle scelte.
4. Istituire un “Registro internazionale”
per le imprese di autotrasporto esposte
alla concorrenza “sleale” di operatori esteri
in condizioni di contesto estremamente penalizzanti (costo del
lavoro, fisco), che riallineando quest’ultime ai livelli dei competitor più performanti, combatta i fenomeni dell’illegalità, del
dumping sociale della delocalizzazione estera delle imprese con
i conseguenti rischi di perdita di gettito per le finanze pubbliche, nonché, in prospettiva, della stessa esistenza del comparto
produttivo nazionale.
5. Introdurre un pacchetto di misure
fiscali che promuovano il rinnovo
del parco circolante nell’ottica
della sostenibilità ambientale e della sicurezza.
Rimodulazione dell’Ipt, deducibilità delle auto aziendali, credito di imposta per le spese sostenute da famiglie e imprese per la
sostituzione dei mezzi.
6. Approvare subito, nelle more della
riforma strutturale, alcune modifiche alla
legge 84/1994 sui porti urgenti, condivise
e possibili a Costituzione vigente (fondali,
sburocratizzazione, Servizi Tecnico Nautici)
7. Rilanciare le Autostrade del Mare
nei traffici Nord/Sud del Paese
8. Velocizzare i collegamenti
dei porti con le reti terrestri
Eliminazione dei colli di bottiglia agli accessi portuali, piena operatività dello Sportello Unico Doganale, promozione
dell’instradamento via ferro della merce in transito nei porti
sulle direttrici internazionali, realizzazione di binari sulle banchine per la composizione dei treni, elettrificazione delle linee,
semplificazione delle attività di manovra.
9. Rilanciare le Autostrade viaggianti
(Ferrobonus 2.0) nei collegamenti
con l’Europa Centrale
Bandi, in ottica integrata di filiera, per favorire la scelta del combinato terrestre da parte delle imprese di autotrasporto, sostegni a
consorzi e iniziative per il bilanciamento dei carichi, controlli per
il rispetto delle regole sulla sicurezza della circolazione stradale,
esenzione per i veicoli coinvolti dal calendario dei divieti di circolazione dei mezzi pesanti, revisione degli incentivi all’autotrasporto in favore di misure strutturali e selettive che promuovano
la crescita e l’evoluzione logistica delle imprese, la comodalità, la
sostenibilità, la tutela della sicurezza e della legalità.
10. Stipulare un Patto per la Mobilità Urbana
per accrescere l’accessibilità delle città
(Rilancio dei Piani Urbani della Mobilità, riforma organica del
Tpl, logistica urbana risorsa delle città, taxi e ncc- abrogazione
29 1 quater e riforma legge21/1992).
rio il trasferimento in un’area idonea.
Ma nel frattempo l’attività non si
può fermare nemmeno per un giorno perché non possiamo permetterci
il rischio di perdere altri 3mila posti
di lavoro. La speranza è che si trovi
quanto prima una soluzione».
Il problema della concorrenza sleale
va risolto con la linea dura, intensificando i controlli e applicando le
sanzioni pesanti previste: «Vogliamo
lavorare in un settore in cui si rispettano le regole. I controlli ad oggi
sono insufficienti. Da anni chiediamo
almeno una pattuglia per provincia
dedicata esclusivamente all’autotrasporto. I controlli verrebbero così
triplicati senza troppe difficoltà: gli
interventi, che secondo i dati del
Ministero oscillano oggi tra i 100 e
i 150mila l’anno, sono nettamente
inferiori rispetto agli altri Paesi europei - spiega -. Il modello da seguire
è quello della Polizia Tedesca, della
Bag (Bundesamt für Güterverkehr),
il dipartimento dei controlli stradali
che ogni anno effettua 1 milione di
controlli sui veicoli commerciali nel
territorio tedesco. Sola la certezza di
essere controllati porta alla certezza del rispetto delle regole. Da anni
sottolineiamo l’urgenza di una polizia
dedicata che ci siamo pure offerti di
pagare, ma ad oggi non se n'è fatto
nulla. La sicurezza e le regole per il
rispetto dei costi minimi devono essere legge non solo sulla carta, nell’interesse e nella tutela di tutti coloro che
ogni giorno viaggiano sulle strade».
Calo dei consumi, crisi e tasse stanno
mettendo in grande difficoltà anche
corrieri e aziende specializzate nelle
spedizioni, come sottolinea Angelo
Colombo, presidente dell’Asco Associazione Spedizionieri e Corrieri
Orobici : «La realtà delle spedizioni
ha dovuto piegarsi alla crisi e alla globalizzazione. Cala la commercializzazione e con essa le spedizioni, inoltre
molti Paesi da importatori sono diventati addirittura esportatori, andando a
cambiare rotte e geografie dei trasporti». La figura del corriere tradizionale
sta ormai scomparendo in Bergamasca: «I corrieri nelle nostre Valli sono
cresciuti assieme all’industria, ma
la crisi e l’avvento dei grandi gruppi
internazionali hanno spazzato via la
storia delle piccole e medie imprese
bergamasche che da sempre operavano nel settore» continua Colombo,
presidente della Zaninoni Spa, colosso bergamasco delle spedizioni con
consegne, anche cross-trade, in tutto il
mondo. Non manca anche chi si improvvisa spedizioniere e crea scompiglio nel mercato: «Da tempo sosteniamo l’urgenza di regolamentare la
professione attraverso il rispetto di
requisiti e percorsi formativi. Bisogna
ricreare la figura dello spedizioniere
incrementando con corsi e aggiornamenti la professionalità. Non si può
più operare in un settore in cui troppi
si improvvisano. Bisogna valorizzare
anche l’adesione alla Fiata - Federazione Internazionale delle Associazioni di Trasporto, Ong che rappresenta
un settore di 40.000 operatori del trasporto e della logistica, impiegando
circa 8-10 milioni di persone in 150
paesi del mondo, consulente di riferimento per il Consiglio Economico e
Sociale, la conferenza sul Commercio
e lo Sviluppo e la Commissione legislativa sul Commercio Internazionale
delle Nazioni Unite».
8
la Rassegna
22 maggio 2014
Bergamo al voto,
i programmi
dei candidati sindaco
ANDreA PALermo
Bergamo Cambia
«Con noi
soluzioni sensate,
buone prassi e competenza»
”
«Proponiamo 6 assessori anziché 9 perché
non dobbiamo soddisfare le richieste
di poltrone di alcuna formazione partitica»
Bergamo Cambia nasce tre anni fa dalla passione civica di un gruppo di cittadini delusi sia dalla gestione
amministrativa del centro-sinistra che di quella recente
del centro-destra. Il nostro programma è sul sito www.
bergamocambia.it. La caratteristica principale sia della
lista di candidati che del programma elaborato è sobrietà,
soluzioni sensate, buone prassi amministrative e competenza degli
estensori. I candidati consiglieri sono stati volutamente limitati al
minimo di 21 e sono stati selezionati democraticamente in base al
merito, non vivono di politica e sono animati solo da un vivo spirito
di servizio civico. Proponiamo 6 assessori anziché 9 perché non
dobbiamo soddisfare le richieste di poltrone di alcuna formazione
partitica ma dare invece un buon servizio ai cittadini risparmiando
risorse che possono essere impiegate per il suo sviluppo.
Abbiamo sviluppato il nostro programma sulla base di un progetto
di città che dalle buone prassi amministrative e dai tagli agli sprechi
impieghi le risorse allo sviluppo socio-economico del suo territorio
risvegliando le migliori energie della città. I tratti essenziali del nostro programma sono:
1. Taglio ai costi della politica e agli sprechi, meno assessori, consulenti ed auto blu per dirottare le risorse risparmiate allo sviluppo
e ai servizi al cittadino;
2. Recupero e riqualificazione degli immobili esistenti a tutela del
territorio, stop alle edificazioni selvagge che accrescono l’invenduto, deprimono il mercato e creano danni permanenti al territorio;
3. Ripristino dei 200 alloggi comunali sfitti perché inagibili in quanto risorsa economica al momento sprecata e sociale importante soprattutto per le coppie giovani o anziane autosufficienti;
4. Contributi alle famiglie in difficoltà per favorirne l’uscita dalla
crisi e la ripresa dei consumi oltre che dar loro una migliore qualità
della vita;
5. Attenzione massima al tema dei Diritti Civili anche attraverso la
creazione del Registro Comunale delle coppie di fatto e del Registro
Comunale del testamento biologico;
6. Galleria d'Arte moderna e contemporanea nell'area dell'ex Dogana tra la stazione ferroviaria e Boccaleone primo passo per portare
la cultura e gli eventi anche nei quartieri e non relegandoli solo al
centro storico cittadino;
7. Un nuovo grande parco nell'area della ex caserma Montelungo
che collega Parco Suardi con Parco Marenzi per creare un grande
polmone verde nella città essenziale per i cittadini e attrattivo dal
punto di vista turistico;
8. Presidio permanente della Polizia Municipale nell'area della Stazione per garantire maggiore sicurezza e un pronto intervento ai
cittadini e ai turisti;
9. Eventi culturali nei quartieri per rivitalizzare anche le periferie e
sostegno ai negozi di vicinato quali presidi economici, di sicurezza
e di servizio territoriale essenziale per i cittadini;
10. Più corse serali degli autobus da e verso le periferie e sviluppo
del trasporto urbano su ferro o filovia per aumentare la mobilità dolce ad impatto zero favorendo anche le integrazioni tra linee urbane
con una linea circolare e le piste ciclabili cittadine e provinciali;
11. Sportello comunale per le associazioni del terzo settore che riteniamo un supporto essenziale per l’integrazione dei servizi tra pubblico e privato oltre che risorsa economica sempre più importante;
12. Sostegno e sviluppo del turismo come fonte di reddito sempre
più strategico per la città e tramite le quote di partecipazione in
Sacbo maggiore controllo nello sviluppo dell’attività aeroportuale;
In conclusione, votare la lista civica Bergamo Cambia è una garanzia per i profili dei suoi candidati di indipendenza dai partiti vecchi
e nuovi, competenza amministrativa e capacità professionali idonee
a garantire lo sviluppo, insomma un VOTO UTILE per Bergamo, la
sua economia e i suoi cittadini.
Candidato sindaco di Bergamo Cambia
D
opo aver dato spazio, sul numero scorso, alle
idee e alle proposte di Franco Tentorio (sindaco
uscente, alla guida della coalizione di Centrodestra),
Giorgio Gori (Centrosinistra) e Marcello Zenoni
(Movimento 5 Stelle), ospitiamo gli interventi anche degli altri tre candidati alla carica di sindaco di
Bergamo. Il 25 maggio saranno infatti della partita
anche Mirko Isnenghi (Rinasce Bergamo), Rocco
Gargano (L’altra Bergamo) e Andrea Palermo
(Bergamo Cambia). Ecco in sintesi i loro programmi.
rocco gArgANo
L’altra Bergamo
«La nostra idea è quella di una città
solidale, sostenibile e viva»
Ci sono azioni, a livello di Amministrazione comunale,
che richiedono l’affermazione di una precisa idea di città e
penso che ciò possa avvenire con interventi di carattere generale ma soprattutto attraverso progetti concreti, che devono
essere esplicitati alla cittadinanza. Come candidato sindaco
dell'Altra Bergamo intendo porre al centro del nostro agire il
territorio di Bergamo come bene comune, e non gli interessi
immobiliari e speculativi. Il programma che abbiamo elaborato è informato ad un’idea di città solidale, sostenibile e viva,
che non mortifichi ma valorizzi i giovani e che promuova le
iniziative culturali, artistiche e musicali. Vogliamo che lo sviluppo economico incentivi il consumo a km 0, tuteli il piccolo
commerciante e promuova i mercati locali di quartiere legati
ai produttori locali. Vogliamo una città laica, che rifiuti l’omofobia e le discriminazioni e dia piena cittadinanza a tutti. In
concreto queste le proposte che intendiamo realizzare.
Per quanto riguarda l’urbanistica, intendiamo riscrivere il
PGT di Bergamo perché le più importanti previsioni strategiche sono fallite (porta sud, ex Riuniti, parco dello sport,
Accademia della GdF nel parco agricolo, ex Reggiani, ex Ote,
Redona centro, ex Ismes, parco ovest). Le nuove volumetrie
saranno ridotte e recupereremo aree ed edifici dismessi sia
pubblici che privati per mezzo di azioni “persuasive”. Il polo
della cultura sarà mantenuto dove previsto e la cintura verde
sarà mantenuta. Non consentiremo in alcun modo ogni forma
di speculazione, anche se mascherata sotto forma di compensazione. Istituiremo il parco agricolo ecologico attraverso uno
specifico regolamento e favoriremo la ristrutturazione dello
stadio esistente con progetto che tenga conto delle esigenze del
quartiere. Infine, non sarà realizzato il parcheggio della Fara e
non autorizzeremo un'ulteriore espansione dell’aeroporto.
Gli interventi legati all’economia cittadina, vedranno la nostra Amministrazione impegnata a
realizzare progetti concreti che valorizzano le periferie, creano nuovi spazi pubblici e incentivano
esperienze di co-housing sociale. Diffonderemo un
sistema di orti urbani e costruiremo una rete fra produttori e cittadini.
Sul fronte dei servizi al cittadino, semplificheremo il front-office istituzionale, aumenteremo i posti a disposizione negli asili
nido e avvieremo servizi di prevenzione del disagio giovanile
pre-adolescenziale. Inoltre, valorizzeremo le biblioteche come
luogo dinamico di scambio di culture.
L’emergenza casa sarà immediatamente affrontata avviando un
piano straordinario di manutenzione degli alloggi popolari e di
sovvenzione dei canoni d'affitto. Le entrate dall'IMU saranno
riversate nel settore immobiliare; tutti gli alloggi di edilizia residenziale di proprietà pubblica saranno al più presto resi abitabili, e quindi assegnabili.
Ripenseremo anche la mobilità di Bergamo identificando una
“Zona C” cittadina a traffico limitato e realizzeremo nuove
infrastrutture pesanti; estenderemo le corsie preferenziali e ridefiniremo i collegamenti con la Valbrembana. Daremo anche
attuazione al piano particolareggiato di Città Alta e prevedremo
l'integrazione tariffaria di tutti i servizi gestiti da ATB.
Infine, avvieremo una concreta e fattiva collaborazione tra il
mondo dell’intrattenimento (bar/club/discoteche ecc…) e il
mondo della cultura. Saranno creati interventi ad hoc per animare le strade e le piazze della città e saranno attivate convenzioni per i soggetti produttori e programmatori di teatro e danza”.
mIrko ISNeNghI
Rinasce Bergamo
«Dobbiamo risvegliare la città
dal torpore in cui è caduta»
“Rinasce Bergamo” punta a sollevare
la città dal torpore in cui è caduta negli
ultimi anni. Siamo convinti che l’unione
di cittadini di diversi credi politici con
competenze e capacità possa raggiungere
questo scopo. Proprio per questo motivo
il nostro programma è ristretto a pochi
punti essenziali, convinti che in una società dinamica come l’attuale in continua
evoluzione non ci si può fossilizzare su
un programma vincolante per i prossimi
5 anni. Quindi in esso non ci si trova l’ovvio quali asfalto strade, ampliamento dei
servizi, sociali, adeguamento delle scuole
a norme contro le barriere architettoniche
ecc. interventi che è logico che vadano
fatti nell’interesse dei cittadini. Il nostro
programma consta di 7 punti.
1) Giovani - Creazione di un “fondo
Giovani” per l’acquisto della prima casa.
S’instaura un meccanismo perpetuo a
costo zero per il Comune , per cui a 10
coppie di giovani ogni anno si regalano 50,000 euro indicizzati per l’acquisto della casa sul territorio del comune.
Inoltre s’interverrà presso la Comunità
Europea per mettere in opera agevolazioni che la stessa ha applicato in altre città
”
«Vogliamo mettere
al centro del nostro agire
il territorio di Bergamo
come bene comune
e non gli interessi
immobiliari e speculativi»
europee per l’acquisto da parte di giovani
della casa. Movida. Bisogna estendere ad
altre parti della città i punti d’incontro
dei giovani in modo di contenere, con la
collaborazione dei gestori, gli eventuali
disagi sul territorio.
2) Anziani - Ripartiamo dalle esperienze degli anziani per costruire certezze
per i giovani. I giovani studieranno anche presso i centri anziani per portare le
loro esperienze di studio e interagire con
essi, (esempio chi studia arte spiega un
opera agli anziani e si esercita sul suo
lavoro futuro), così per ogni professione.
Inserire giovani studenti presso case di
anziani per dare una certa tranquillità alla
solitudine, per creare residenze a giovani studenti a prezzo contenuto, per rimpinguare le basse pensioni e per evitare
flussi di traffico in città dovuti a studenti
che altrimenti dalla provincia dovrebbero
venire in città tutti i giorni.
3) Viabilità - Nuovi sistemi evoluti per
una nuova mobilità. Un sistema di scale
mobili 24 ore su 24 gratuito per raggiungere Bergamo Alta. Pensare in un futuro
alla sostituzione degli autobus con tratte
di Tapis roulant.
”
Candidato sindaco di L'Altra Bergamo
"Il nostro è un programma
in soli sette punti, perché
non ci si può fossilizzare
su proposte vincolanti
per i prossimi 5 anni"
4) Cultura - Istituire una settimana della musica e della
danza e una del teatro per un
rilancio turistico, economico e
culturale. Con un’adeguata operazione di marketing questo porterebbe dalle
250 alle 300 mila presenze per ogni evento.
5) Commercio - Il Comune e le realtà economiche della città insieme per costruire
opportunità per i giovani soprattutto con
un lancio del turismo nella nostra città.
6) Parchi e Ambiente - Affidamento e
cura dei parchi ad associazioni e gruppi di
cittadini. Questo porterebbe ad avere parchi sicuri e controllati. Per l’ambiente una
delle operazioni sarà la costruzione di un
percorso in plexi glass pedonale protetto
e arieggiato nella Galleria Conca d’Oro.
7) Sicurezza - Problema che spesso dura
il tempo di una campagna elettorale. Più
sicurezza nelle periferie e in centro. Illuminazione a led in tutta la città e spostamento dei vigili dagli uffici alle strade.
Interventi al fine di garantire almeno la
certezza della pena se non la certezza
della sicurezza.
Candidato sindaco di Rinasce Bergamo
la Rassegna
22 maggio 2014
Plastica, le imprese investono
poco in ricerca e sviluppo
Nella provincia di Bergamo, la filiera della lavorazione delle plastiche conta all’incirca
200 imprese, con un fatturato complessivo di
1,4 miliardi di euro e oltre 5.500 occupati. Il
dato è emerso al convegno dedicato all’analisi dell’andamento del settore della plastica
promosso da UBI Banca e Banca Popolare di
Bergamo, in collaborazione con Cesap e Confindustria Bergamo.
Alla luce della rilevanza del settore, nella Bergamasca è stata condotta un’analisi focalizzata
su un campione di 41 imprese rappresentativo
dell’intera filiera, con suddivisione del campione
in quattro cluster focalizzati su granuli e compound, stampaggio sia per conto proprio sia per
conto terzi; soffiaggio ed estrusione; commercializzazione, sia di intermedi sia di prodotti finiti.
Per ciascun cluster l’analisi è stata centrata su
due aspetti principali: i fattori critici per le prospettive di sviluppo e la creazione di valore da
parte delle stesse in favore dei loro soci.
Dall’analisi è emerso che l’impresa “tipo” esternalizza poco, investe poco in ricerca e sviluppo,
vende prevalentemente a marchio proprio, realizza almeno la metà del fatturato all’estero, è cresciuta quasi esclusivamente per linee interne ed è
a gestione familiare.
Sotto il profilo della competitività, le imprese
hanno nella qualità dei prodotti e nella flessibilità
dei processi produttivi i principali punti di forza,
puntano sull’ampliamento della gamma prodotti e sull’accesso a nuovi mercati per rafforzare
la posizione competitiva e vedono le principali
minacce nei costi di produzione elevati e nello
scarso utilizzo della capacità. Infine gli oneri amministrativi e burocratici rappresentano il principale ostacolo alla competitività.
Un’impresa con queste caratteristiche rappresenta un modello vincente sotto il profilo economico-finanziario? Per rispondere a questa domanda
la seconda parte dell’analisi è stata focalizzata su
un’indagine prospettica della capacità dei cluster
di imprese di creare valore per i propri soci. In
In Confindustria Bergamo presentata la ricerca
sul comparto. I principali punti di forza? Qualità dei prodotti
e flessibilità dei processi produttivi. Bosatelli: «Settore
fondamentale per l’economia della Bergamasca»
ficano soprattutto nell’area dell’innovazione (che
appare indietro rispetto ai progressi compiuti sul
fronte della qualità dei prodotti e della flessibilità
dei processi produttivi) e dell’ottimizzazione del
capitale investito.
Per Luca Gotti, direttore territoriale di Bergamo
Città e Valle Brembana della Popolare di Bergamo “le imprese analizzate evidenziano risultati
positivi che fanno ben sperare per il prossimo
futuro”. Fabio Bosatelli, presidente del Gruppo
Materie Plastiche e Gomma di Confindustria
Bergamo, riferendosi ai dati che configurano il
comparto bergamasco della plastica ha ricordato
che “siamo di fronte a un settore fondamentale
per l’economia della nostra provincia, con una
particolare vocazione all’esportazione (che ci ha
“salvato” anche nei periodi peggiori della crisi).
L’originalità di questa analisi sta nel fatto che da
un lato c’è uno studio di tipo qualitativo sull’organizzazione aziendale, la componente ricerca e
sviluppo, l’internazionalizzazione e la strategia
aziendale; dall’altro, c’è uno studio volto ad indagare più in profondità i dati numerici e di bilancio per verificare la capacità di creare valore
da parte delle imprese del comparto. Tutti i cluster nei quali è stato suddiviso il complesso mondo della plastica - ha concluso Bosatelli - indicano una tendenza positiva in termini di fatturato,
marginalità ed equilibrio finanziario per il prossimo triennio. Certamente la conferma di questi
risultati passerà attraverso il mantenimento e il
miglioramento della competitività aziendale grazie ad investimenti costanti nell’area ricerca ed
innovazione”.
base alle stime, quest’anno solo il cluster delle
imprese che producono per soffiaggio ed estrusione dovrebbe creare valore in virtù del fatto
che, in aggregato, il ritorno sul capitale investito
(ROI) di questo cluster supera il costo del capitale investito. Per il cluster dello stampaggio, il
ROI dovrebbe superare il costo del capitale investito nel prossimo anno, mentre per gli altri due
cluster (granuli/compound e commercializzazione) nel 2016. Ciò significa che per molte imprese
del campione l’attesa ripresa di fatturato e redditività è una condizione necessaria per garantire
che nel tempo il valore delle imprese aumenti.
Tuttavia gli effetti positivi della ripresa possono
essere moltiplicati se le attività volte a rafforzare
la posizione competitiva delle imprese si intensi-
Camera di Commercio
Fedeltà
al lavoro,
aperto il bando
La camera di Commercio di
Bergamo ha indetto il 54esimo
concorso per l’assegnazione di
riconoscimenti e premi a favore
di persone e imprese che si sono
particolarmente distinte nel settore del lavoro e del progresso
economico.
Con questa iniziativa, l’Ente
camerale intende sottolineare il
valore essenziale del lavoro, della professionalità, della fedeltà
all’azienda, quali elementi primari
nelle strategie di progresso delle
imprese e dell’intera comunità
economica bergamasca.
Le domande di partecipazione
al concorso dovranno pervenire
alla Camera di Commercio entro il prossimo 30 giugno e saranno esaminate da un’apposita
Commissione nominata dalla
Giunta camerale. Giunta che
assegnerà i premi a suo insindacabile giudizio, tenendo conto della graduatoria proposta
dalla suddetta Commissione.
La premiazione avrà luogo a
dicembre 2014.
Copia del bando di concorso e
i modelli di domanda possono
essere scaricati dal sito internet
camerale, oppure ritirati all’Ufficio Segreteria degli Organi e
Relazioni Esterne della Camera
di Commercio o presso le
Associazioni di categoria.
Per ulteriori informazioni, gli
interessati possono contattare
l’Ufficio Segreteria degli organi e relazioni esterne della
Camera di Commercio ai numeri
035/4225205 - 261, o scrivere a
[email protected].
PROGETTO: “TUTELA E VALORIZZAZIONE DELLA PROPRIETÀ INDUSTRIALE
A SUPPORTO DELL’INNOVAZIONE E DELLA COMPETITIVITÀ DELLE MPMI BERGAMASCHE”
Il progetto, finanziato dalla Camera di Commercio di Bergamo e realizzato da Bergamo Sviluppo, in collaborazione con le Organizzazioni di Categoria locali e con il supporto
tecnico-scientifico dell’Ufficio Brevetti e Marchi della CCIAA e del Dipartimento di Ingegneria dell’Università degli Studi di Bergamo, mira a favorire il rafforzamento e la crescita
competitiva delle micro, piccole e medie imprese (MPMI) locali, attraverso un sistema di iniziative e servizi orientati a supportare i bisogni delle imprese in tema di
individuazione, tutela e valorizzazione della Proprietà Industriale.
INIZIATIVE E SERVIZI A DISPOSIZIONE GRATUITA DELLE IMPRESE:
 S EMINARIO “I L BREVETTO COME MEZZO PER INNOVARE ”
Argomenti trattati:
• L’importanza della conoscenza brevettuale
• Brevettazione: strumenti di ricerca e strategie di accesso all’informazione
• Come usare i nuovi strumenti per innovare nella piccola e media impresa
• Come costruire una mappa infografica a supporto delle decisioni
Mercoledì 28 maggio, ore 17 - POINT di Dalmine (Bg)
Polo per l’Innovazione Tecnologica di Dalmine, via Pasubio 5/ang. via Einstein
 S PORTELLO V ALORIZZAZIONE DELLA P ROPRIETÀ I NDUSTRIALE
Servizio di orientamento e assistenza di primo livello, utile a ottenere
informazioni e pareri tecnico-scientifici in tema di Proprietà Industriale e
Brevettazione (es. strumenti di tutela esistenti, brevettabilità di ritrovati,
possibilità di registrazione marchi, modalità e costi di deposito,
realizzazione di ricerche di anteriorità, approfondimenti sulla
contraffazione, ecc.)
Lo sportello riceve, previo appuntamento, in orario 14-17:
• mercoledì 4 e 25 giugno a Bergamo (via Zilioli 2)
• mercoledì 23 luglio a Dalmine (sede del Point).
 S ERVIZIO DI SUPPORTO TECNICO PERSONALIZZATO
Servizio di consulenza e assistenza specialistica dedicato alle MPMI e agli
inventori che hanno già beneficiato dell’attività dello sportello e che
necessitano di ulteriori approfondimenti.
Il servizio offre la possibilità di:
•
fruire, grazie al coinvolgimento di esperti professionisti in materia di PI
(mandatari e docenti universitari), di un monte ore per ottenere
consulenza in ambito tecnico-legale, contrattuale, economico-fiscale,
del marketing o, ancora, delle ricerche e sorveglianze
•
partecipare a un momento laboratoriale, svolto in maniera assistita,
per monitorare ad esempio l’evoluzione tecnologica di uno specifico
settore o prodotto o ancora per osservare le attività brevettuali della
concorrenza.
Al servizio si accede previo colloquio con gli esperti dello Sportello
Valorizzazione della Proprietà Industriale.
PER INFORMAZIONI E ISCRIZIONI/APPUNTAMENTI:
BERGAMO SVILUPPO - Azienda Speciale della CCIAA Tel. 035 3888011 - www.bergamosviluppo.it - [email protected]
Con il supporto tecnico-scientifico di:
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22 maggio 2014
CENTRO ASSISTENZA AUTORIZZATO
la Rassegna
la Rassegna
22 maggio 2014
Lavoro, in Lombardia boom
di contratti a tempo determinato
Nel 2013 in Lombardia c’è stata una predominanza di utilizzo del contratto a tempo determinato (43,31%), seguito dal contratto a tempo indeterminato (22,41%) e dal part-time (14,34%). Il
contratto a progetto (5,04%) è utilizzato meno rispetto a quello per apprendista (5,84%) e al lavoro
accessorio (5,26). Nonostante la crisi, solo il 34%
delle risoluzioni sono avvenute per licenziamento e comunque, anche volendo
considerare tutte le risoluzioni consensuali (7%)
come
conseguenza
dell’espulsione voluta
dal datore di lavoro,
il dato resta intorno
al 40% (il paniere
delle
cessa-
RISORSE UMANE
Lo scorso anno raggiunta quota 43,3%. Nonostante la crisi,
solo il 34% delle risoluzioni sono avvenute per licenziamento
zioni è limitato ai contratti a tempo indeterminato).
Riguardo gli ammortizzatori sociali, meno del 7%
dei lavoratori è interessato a ricorrere a tale strumento. È quanto scrive il quotidiano Affaritaliani.
it, dalla ricerca dell’Osservatorio sul mercato del
lavoro del Centro Studi dei Consulenti del Lavoro
della Lombardia, effettuata! su un campione di
9.143 datori di lavoro (prevalentemente aziende)
che hanno alle loro dipendenze complessivamente 119.381 addetti (un mix da unità aziendali con
un solo dipendente a unità con oltre 500 addetti).
Questi dati sono stati presentati nei giorni scorsi
al primo congresso regionale dei Consulenti del
Lavoro della Lombardia promosso insieme
da ANCL e Consulta degli Ordini
provinciali presso il
Centro
Congressi Stella Polare all’interno di Fiera Milano
Rho al quale hanno partecipato fra gli altri Marina
Calderone, presidente del Consiglio Nazionale
dell’Ordine dei Consulenti del Lavoro e neo
consigliere di Finmeccanica, Tiziano Treu già
ministro del Lavoro, Arturo Maresca, professore
ordinario di Diritto del Lavoro nell’Università
“La Sapienza” di Roma, Antonio Marcianò direttore regionale lombardo dell’Ufficio del Lavoro,
Giuliano Quattrone, direttore INPS Lombardia,
Eduardo Ursili, direttore regionale dell’Agenzia
delle Entrate.
Dalla ricerca emerge inoltre che ci sono i primi
segnali di ripresa per l’occupazione nell’area
milanese: il numero dei dipendenti in cassa integrazione o contratti di solidarietà, nel 2013 si è
dimezzato rispetto al 2012, passando dal 7,54%
al 3,94% del campione. L’anno scorso ogni 100
nuove assunzioni, circa 26 sono state a tempo indeterminato, più di 47 a tempo determinato. Le
restanti 27 sono rappresentate da part-time, apprendisti e contratti a progetto. Forte incremento
per le stabilizzazioni dei contratti a termine, salite
dal 19% del 2012 al 48% del 2013.
IL CONSULENTE RISPONDE
di Marco Bergamaschi
Job Posting, il lavoro a portata di pc
Il capitale umano è uno dei fattori più strategici attraverso il quale
ogni azienda può costruire e mantenere il proprio vantaggio competitivo. “Condicio sine qua non”
è ovviamente saper ri-conoscere e
motivare le risorse umane che fanno parte della propria organizzazione, per poter cogliere e mettere in
luce caratteristiche e peculiarità di
ciascun collaboratore.
Tra i vari strumenti che aiutano a
raggiungere tale obiettivo, non bisogna sottovalutare il Job Posting, un
metodo di “reclutamento interno”,
che permette ai dipendenti di candidarsi direttamente per le posizioni
lavorative vacanti interne alla propria azienda. Rappresenta infatti un
sistema di selezione trasparente, che
consente all’azienda di velocizzare i
processi di selezione del personale e
ai dipendenti di cogliere nuove opportunità di crescita. In tempi dove
la meritocrazia e l’accesso alle opportunità sono sempre più rari, il
Job Posting rappresenta di sicuro
una ventata di novità da accogliere
al volo e non certo da guardare con
sospetto perché è equo, efficace, incentivante e trasparente.
È uno strumento equo perché consente a tutti i dipendenti di cogliere nuove opportunità di sviluppo
in linea con le proprie competenze
e aspirazioni, è efficace e incentivante perché stimola i capi a mantenere alto il livello di motivazione
dei propri collaboratori (attraverso il dialogo e la valutazione delle
competenze) al fine di creare delle
sinergie tra le diverse funzioni; ed è
trasparente perché opera attraverso
la pubblicazione delle posizioni lavorative vacanti sul portale Intranet.
Il reclutamento interno permette ai dipendenti di candidarsi
per le posizioni lavorative vacanti nell'azienda. I pro e i contro
D
ottor Bergamaschi
lavoro come responsabile del personale per un’azienda di medie
dimensioni della nostra provincia. A fronte di cambiamenti che avverranno nei prossimi mesi, la proprietà mi ha suggerito di attivare un
servizio di Job Posting in vista di nuove posizioni da ricoprire. Segue
spesso la sua rubrica, pertanto ci tenevo a conoscere anche il suo parere su questo strumento e se ha suggerimenti particolari da proporre.
La ringrazio
e-mail, Dalmine
Quindi il Job Posting è uno strumento utile e vantaggioso per il
lavoratore che ha così modo di
esprimere ambizioni e aspirazioni,
e per l’azienda che riduce i costi di
selezione; con questo sistema, infatti, si crea un bacino di potenziali
candidati interni cui attingere senza
dover sostenere i costi di selezione
di personale esterno.
Ma come funziona il Job Posting?
Tutto ha inizio con l’identificazione del fabbisogno, quando cioè
l’azienda consapevolizza la necessità di selezionare una nuova risorsa per la propria struttura; quindi
prima di procedere alla ricerca
e selezione di candidati esterni
all’azienda, pubblica l’annuncio sul
portale intranet nella sezione chiamata appunto ”Job Posting” (appositamente riservata ai dipendenti) e
solo in seconda battuta su internet
nell’area della sezione ”Lavora con
noi”. Il dipendente interessato alla
posizione invia la propria candidatura, che viene presa in carico e valutata dalla direzione o dall’ufficio
delle Risorse Umane; i candidati
in possesso dei requisiti e ritenuti
idonei vengono contattati ed invitati ad un colloquio; quelli ritenuti
non idonei, ricevono comunque
un feedback e saranno chiamati ad
approfondire le proprie aspettative
professionali di cambiamento con
la direzione o con l’ufficio delle
Risorse Umane. Qualora il procedimento interno non andasse a buon
fine (può succedere), l’annuncio
di ricerca verrà pubblicato sul sito
internet nell’area “lavora con noi”
accessibile a tutti
Si comprende allora come il Job
Posting agevoli i percorsi trasversali dei lavoratori con l'obiettivo
di valorizzare il capitale umano, le
sue specificità e le sue competenze,
offrendo ai dipendenti la possibilità
di essere attivamente coinvolti nel
proprio percorso di crescita e di essere in prima persona promotori del
cambiamento. E non bisogna dimenticare anche la tutela che offre:
quando il cambiamento è realizzato
nella propria realtà aziendale è tutta
un’altra faccenda: fuori c’è un mercato del lavoro rigido, spesso focalizzato più sul titolo di studio, sulle
valutazioni affrettate, sui giudizi e
non sull’effettiva esperienza.
Ma ovviamente c’è anche il rovescio
della medaglia: il Job Posting non
rappresenta sempre un’esperienza
positiva e al contrario può rivelarsi
un completo fallimento; sono molti i lavoratori che a fronte di una
propria candidatura, non hanno ricevuto alcun riscontro con la conseguenza che non sono stati neppure
invitati a sostenere un colloquio con
la direzione o se è avvenuto, hanno
avuto la percezione di incontri “pro
forma”, considerato che alla fine per
il ruolo vacante è stato scelto il lavoratore più vicino alla direzione o un
esterno, magari amico o parente di
qualcun altro. Certo, la trasparenza
è tutta un’altra cosa.
11
Turismo,
contributi
a sostegno
dei club
di prodotto
La Camera di Commercio
di Bergamo e la Regione
Lombardia hanno messo a
disposizione 300mila euro
per il concorso “Contributi
a sostegno dei club di prodotto per favorire l’attrattività turistica in vista di Expo
2015”, con l’obiettivo di
qualificare l’offerta turistica e commerciale secondo
logiche di posizionamento
distintivo sui mercati internazionali, tramite il sostegno ai club di prodotto che
rispondono alla domanda
del mercato turistico attuale.
I club individuati sono i
seguenti: arte e cultura del
territorio: fa riferimento al
turista motivato dal godimento del patrimonio storico, artistico, paesaggistico
e monumentale, oltre alle
tradizioni e alle produzioni
tipiche locali; turismo familiare: fa riferimento al turista che si muove con bambini; natura e sport: si rivolge
al turista che pratica attività
fisiche e include le specializzazioni di ciclismo, mototurismo, attività all’aria
aperta ed escursionismo.
I partecipanti si dividono
in due categorie. Capofila:
impresa, associazione o
ente che presenta un progetto con ruolo di coordinamento e di direttore di prodotto; Aggregati: imprese
turistiche ricettive che partecipano al progetto guidato
da un capofila. Ogni aggregato può aderire a un solo
progetto.
Sono ammissibili quindi
le imprese che non appartengano ai settori pesca,
produzione primaria di prodotti agricoli e carboniero
e che negli ultimi 3 esercizi finanziari (compreso
quello in corso) abbiano
beneficiato di agevolazioni
pubbliche in regime de minimis, che sommate al presente contributo non siano
superiori a 200mila euro (
100mila per le imprese di
trasporto su strada).
Il contributo non è cumulabile per i medesimi interventi con altre agevolazioni
pubbliche. Le domande,
compilate sull’ apposito
modulo disponibile sul sito
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sono da inviare all’indirizzo
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camcom.it entro il 30 giugno prossimo.
Le spese giudicate ammissibili sono rimborsate al
50% con un massimo di €
30mila euro per ogni capofila e di 5mila euro per ogni
aggregato.
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la Rassegna
22 maggio 2014
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2014
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la Rassegna
22 maggio 2014
Bergamo, nel primo
trimestre in calo
le imprese attive
Aumentano in misura significativa le società
nei servizi di alloggio e ristorazione (+2%)
e nelle attività finanziarie e assicurative (+4,9%).
Nel commercio saldo positivo di 181 unità (+0,9%).
Contrazione nell’edilizia e nel manifatturiero
Il primo trimestre 2014 s’è chiuso con 95.704 imprese registrate in provincia di Bergamo, con un lieve
incremento di 267 unità (+0,3%) rispetto allo stesso
periodo del 2013. E’ quanto emerge dall’Osservatorio
sulle Imprese reso noto dall’ Servizio Studi della Camera di Commercio di Bergamo.
Lo stock delle imprese attive (85.665) si conferma in
flessione, secondo una tendenza in atto da tempo, con
una riduzione, a fine marzo 2014, di 246 unità pari al
-0,3% rispetto al primo trimestre 2013.
Nei primi tre mesi dell’anno si sono avute 1.831 nuove iscrizioni e 2.158 cessazioni con un saldo negativo
per 327 unità. Nel confronto con il primo trimestre
2013 si osserva una riduzione delle cessazioni (-9,7%)
e una stabilità delle nuove iscrizioni (0,01%).
Tra le unità registrate in crescita si confermano le
società di capitale (1,4%) e le altre forme giuridiche
(+10,4%), queste ultime in prevalenza cooperative. In
riduzione le società di persona (-0,8%) e le imprese
individuali (-0,4%).
Il settore artigiano, con 32.165 imprese, vede una riduzione del -1,4% delle unità registrate nello stesso
periodo del 2013. Il numero delle iscrizioni (717) è
superato da quello delle cessazioni (966), ma nel confronto con il primo trimestre di un anno fa le iscrizioni aumentano (+14,2%) e le cessazioni diminuiscono
(-18,4%). Tra i settori produttivi, la contrazione delle
13
imprese attive, rispetto al primo trimestre 2013, si è
avvertita in misura accentuata nell’edilizia (-382 pari
al -1,9%) e nella manifattura (-161 pari al -1,4%), soprattutto tra le imprese artigiane.
Altre flessioni si notano nell’agricoltura (-139 pari
al -2,7%), nelle attività di trasporto e magazzinaggio
(-41 pari al -1,7%) e in alcuni servizi (ICT, professionali e altre attività).
Aumentano in misura significativa le imprese attive
nel commercio (181 corrispondenti al +0,9%), nei servizi di alloggio e ristorazione (+112 pari al +2%), nelle
attività finanziarie e assicurative (+99, pari al +4,9%),
nei servizi alle imprese (+119, +5,6%) e nei servizi
collettivi (istruzione e sanità) e di intrattenimento.
Le aperture di procedure concorsuali sono state 521,
in crescita del 16,3% rispetto alle 448 registrate nel
primo trimestre 2013. Cresce il ricorso sia alle procedure di fallimento (da 86 a 129) e concordato (da
7 a 17) che a scioglimenti e messe in liquidazione
(da 352 a 374) . Il settore più critico resta quello delle costruzioni dove si concentra quasi un terzo delle
procedure.
Nel territorio della provincia si osserva un aumento
dello stock di imprese attive nell’ambito del capoluogo (+0,4%) e variazioni positive marginali nelle zone
di Sarnico e Lovere e nella Val di Scalve. In tutti i
restanti ambiti i saldi sono negativi.
Realizzato da oRobica ineRti
Osio Sopra, inaugurato il nuovo parco fotovoltaico
Inaugurato il nuovo impianto fotovoltaico da
1 MW di potenza installata, realizzato su una superficie di 2 ettari in via Capra, ad Osio Sopra,
sui terreni di recupero della cava gestita da
Orobica Inerti. L’impianto si compone di 4.220
pannelli in grado di produrre quasi 1.300.000
kWh/anno, pari al fabbisogno di circa 430 famiglie, riducendo l’immissione nell’atmosfera
di quasi 700 tonnellate di anidride carbonica,
rispetto ad un equivalente impianto a gasolio.
All’inaugurazione, lo scorso 16 maggio, oltre
alle autorità hanno partecipato le classi terze
della Scuola Media di Osio Sopra.
L’idea di coinvolgere anche gli studenti nasce
dal fatto che questa iniziativa, frutto di un’intesa tra il Comune e la Orobica Inerti, rappresenta un esempio di collaborazione tra pubblico e
privato. “Attraverso cui - sottolinea il sindaco
Pier Giorgio Gregori - si compie un ulteriore
passo in avanti nella tutela dell’ambiente, per
la qualità della vita dei cittadini, consentendo,
inoltre, all’Amministrazione pubblica di incassare 20 mila euro all’anno per vent’anni per un
totale di 400 mila euro a favore della collettività”.
L’investimento per la realizzazione dell’impianto è stato sostenuto interamente da Orobica
Inerti, che ha utilizzato un’area marginale, ovvero una superficie di recupero ex cava priva
di destinazione, senza invadere alcun terreno
adibito ad uso agricolo.
La grande quantità di energia elettrica prodotta dall’impianto fotovoltaico consentirà ad
Orobica Inerti di non utilizzare più la centrale
di produzione endotermica a gasolio, con un
notevole beneficio in termine di riduzione delle
emissioni in ambito locale; tutto ciò attraverso
l’attivazione di un sistema di gestione dei cicli lavorativi, che consentirà di armonizzare le
lavorazioni di cava con la produzione di energia elettrica derivante dal campo fotovoltaico,
concentrando nelle ore di maggiore insolazione
le attività a rilevante assorbimento energetico,
cedendo alla rete nazionale i kWh in eccedenza e prelevando l’energia necessaria nelle fasi
di basso irraggiamento solare. “È stata una decisione naturale - dice Daniele Quistini, presidente del Cda di Orobica Inerti - motivata dalla
volontà di cambiare rotta rispetto al passato,
sia sotto il profilo ambientale, sia sotto quello
economico: l’unica strada percorribile per le
aziende italiane è quella di investire in autonomia energetica, svincolandosi dalle logiche di
mercato delle grandi utilities”.
Arte floreale, a Bergamo
il titolo regionale
Emiliano Amadei ha vinto la Coppa Lombardia
di Federfiori e ora concorre al trofeo nazionale
Aver raggiunto un traguardo sfiorato in più occasioni rende ancora più grande la soddisfazione di Emiliano Amadei, titolare della
Fioreria di Azzano San Paolo, che dopo aver collezionato secondi
posti ha finalmente vinto la Coppa Lombardia di Federfiori. Si
tratta della selezione del prestigioso concorso nazionale che, a
ottobre, vedrà sfidarsi i migliori rappresentati dell’arte floreale
di ogni regione per definire il campione italiano e la squadra da
schierare, nel 2015, in Coppa Europa. Al centro espositivo Lario
Fiere di Erba, nell’ambito della fiera Agrinatura, Amadei non solo
si è imposto sui cinque colleghi lombardi ma ha anche ottenuto
il miglior risultato della competizione che metteva in lizza anche
concorrenti piemontesi per il proprio campionato. “Naturalmente
arte” era il tema della gara, articolata in quattro prove. Amadei ha
ottenuto il miglior punteggio nella decorazione del tavolo, nella
composizione di piante e nel bouquet da sposa e il terzo posto nel
lavoro a sorpresa. Ad assisterlo nell’“allenamento” e nella gara i
colleghi Emanuele Ponti di Grassobbio e Sabrina Ferri di Castel
Rozzone. «Ci tenevo a fare bene – commenta Amadei, che fa parte del direttivo dei Fioristi Ascom e del Gruppo Giovani - anche
perché la Coppa Europa sarà in casa, a Genova nel corso di Euroflora, occasione importante per la nostra arte e cultura floreale».
le immagini delle composizioni di amadei
e della competizione regionale su www.larassegna.it
14
22 maggio 2014
la Rassegna
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la Rassegna
22 maggio 2014
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Le scadenze di giugno
Con la collaborazione del Centro Studi Seac
■ Fasi
Versamento dei contributi integrativi per i dirigenti industriali (trimestre in corso).
■ Denuncia uniemens
Denuncia telematica delle retribuzione e dei contributi (INPS - INPDAP - Ex ENPALS) del mese
precedente.
■ Operazioni con paesi Black List
(soggetti mensili)
Invio della comunicazione relativa alle operazioni effettuate con paesi Black List nel mese precedente (soggetti mensili).
■ Libro unico
scadenza delle registrazioni relative al mese precedente
■ Modello 730 - Assistenza fiscale
prestata dal sostituto d’imposta
Il sostituto d’imposta consegna al dipendente/
pensionato i Modd. 730 e 730-3 elaborati.
■ Modello 730 - assistenza fiscale
prestata dal CAF/professionista
lavoratori/pensionati consegnano al CAF o professionista abilitato i Modd. 730 e 730-1.
venerdì 6 giugno
■ Iva, fattura elettronica P.A.
obbligo di utilizzo della fattura elettronica nei
rapporti commerciali (Ministeri, Agenzie fiscali, Enti nazionali di previdenza e assistenza
sociale INPS, INARCASSA, CNPADC, EPPI,
ENPACL, ENPAM, CIPAG,ecc.).
lunedì 16 giugno
■ Unico 2014 - soggetti Ires
versamento imposte risultanti dalla dichiarazione (soggetti con esercizio coincidente con l’anno
solare o approvazione del bilancio nei termini
ordinari).
■ Versamento imposte sostitutive
Soggetti in regime dei minimi, cedolare secca, ecc.
■ Ritenute
Versamento ritenute su redditi da lavoro dipendente e assimilati, lavoro autonomo, provvigioni
nonché su corrispettivi per contratti d’appalto
nei confronti dei condomini (mese precedente).
■ Addizionali
Versamento addizionali regionali/comunali
su redditi da lavoro dipendente del mese precedente.
■ IVA
Liquidazione e versamento (mese precedente).
■ IVA dichiarazione d’intento (mensile)
Invio delle comunicazioni d’intento in relazione alle quali sono state emesse fatture senza applicazione dell’IVA registrate per il mese
precedente.
■ Imposta sugli intrattenimenti
Termine per il versamento dell’imposta sugli
intrattenimenti del mese precedente.
■ Modello IRAP 2014
Versamento dell’IRAP (saldo 2013 e I acconto
2014).
■ Modello 730 - consegna
Termine per la consegna da parte del CAF o del
professionista abilitato al dipendente o pensionato del modello 730 e del prospetto di liquidazione modello 730-3.
■ Adeguamento degli studi settore
Versamento dell’IVA derivante dall’adeguamento agli studi di settore e dell’eventuale maggiorazione (3 per cento).
■ Contributi INPS gestione ex enpals mensili
Termine per il versamento contributi previdenziali a favore dei lavoratori dello spettacolo.
■ Contributi INPGI
Versamento dei contributi previdenziali dei
giornalisti professionisti relativi alle retribuzioni maturate nel mese precedente,
■ Contributi INPS mensili
Versamento all’INPS da parte dei datori di lavoro dei contributi previdenziali a favore della
generalità dei lavoratori dipendenti, relativi alle
retribuzioni maturate nel mese precedente.
■ Gestione separata INPS
Versamento del contributo previdenziale sui
compensi corrisposti nel mese precedente.
■ Contributi INPS manodopera agricola
Termine per il versamento dei contributi relativi
alla manodopera agricola.
■ Consolidato nazionale
Presentazione telematica della comunicazione
di opzione per il regime di tassazione del consolidato nazionale.
■ IMU
versamento acconto imposta per il 2014.
■ Unico 2014 persone fisiche /
società di persone
Versamento dell’imposta risultante dalla dichiarazione (periodo d’imposta 2013).
■ Contributi IVS - artigiani
e commercianti - acconti e saldo
Versamento saldo anno precedentee prima rata
acconto anno corrente sul reddito eccedente il
minimale.
■ Gestione separata INPS –
professionisti saldo e primo acconto
Versamento saldo anno precedente e prima rata
acconto previdenziale anno corrente.
■ Diritto annuale
camera di commercio
Versamento diritto annuale camerale.
mercoledì 25 giugno
■ Elenchi Intrastat - mensili
Presentazione contribuenti mensili.
lunedì 30 giugno
■ Denuncia Uniemens
Denuncia telematica delle retribuzione e dei
contributi (INPS - INPDAP - Ex ENPALS) del
mese precedente.
■ Operazioni con paesi Black List
(soggetti mensili)
Invio della comunicazione relativa alle opera-
zioni effettuate con paesi Black List nel mese
precedente (soggetti mensili).
■ Modello 730 - assistenza
fiscale - modd. 730 E 730-4
Invio telematico all’Agenzia delle Entrate dei
Modd. 730 e 730-4 da parte di Caf
■ Modello 730 - invio telematico
sostituto d’imposta
Il sostituto d’imposta invia telematicamente
i Mod. 730, 730-1 e 730-3 all’Agenzia delle
Entrate.
■ Rivalutazione
terreni e partecipazioni
Versamento dell’imposta sostitutiva relativa
alla rivalutazione delle partecipazioni e dei
terreni non in regime d’impresa posseduti
all’1/07/2011 (II rata) ovvero all’1/01/2013 (I
rata).
■ Libro unico
scadenza delle registrazioni relative al mese
precedente.
■ Adempimenti 5 per mille
per gli enti di volontariato
Invio, a mezzo raccomandata A/R o PEC,
alla competente DRE da parte dei legali rappresentanti degli enti di volontariato
(ONLUS, APS, ecc.) iscritti nell’apposito
elenco 2014 della dichiarazione sostitutiva
dell’atto di notorietà attestante il possesso
dei requisiti unitamente alla copia del documento di identità.
■ Adempimenti
5 per mille associazioni
sportive dilettantistiche
per le associazioni sportive dilettantistiche la
dichiarazione in esame va inviata all’Ufficio
territoriale del CONI nel cui ambito si trova la
sede dell’associazione.
■ 2 Per mille
I contribuenti possono consegnare le schede alla Posta o al sostituto d’imposta; il sostituto d’imposta può presentare le schede
agli Uffici postali o a CAF/intermediari
abilitati.
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Italia ) Alex Angi ( 1965 - Cannes / Francia ) Carlo
Rizzetti ( 1969 Bruxelles / Belgio) Kicco ( 1969 Biella /
Italia ) William Sweetlowe ( 1948 - Ostenda / Belgio )
La plastica, frutto del cracking catalitico (da cui il nome
del gruppo) che trasforma il petrolio in materia
inorganica, ha in sé le radici di una storia che dura da
millenni: quella dell'uomo e del suo mondo. Una storia
piena di trasformazioni e di avvenimenti, un brano
culturale vastissimo e profondo, in cui natura umana,
artificiale e ambientale si uniscono in una formula
concettuale che ha sfidato le norme attuali dell'arte
contemporanea, scegliendo una modalità espressiva
che unisce le logiche del Gruppo a quelle dell'indagine
individuale. Si esprime per azioni performative
coinvolgenti, in cui animali colorati e decisamente fuori
scala invadono i luoghi più vari, da quelli deputati all'arte
a quelli della vita più quotidiana, dai supermercati alle
autostrade. E poi, la dimensione del Gruppo non limita
l'espressione individuale di questi sei artisti che
lavorano anche come singoli interpretando, ciascuno
secondo le proprie urgenze, le problematiche e le
tensioni del nostro tempo.
Vastissimo il curriculum del gruppo, che vanta
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martedì 3 giugno
16
la Rassegna
22 maggio 2014
Progetto1.e$S_Layout 1 20/05/14 11:51 Pagina 1
www.giorgiogori.it
Bergamo
cambia passo
Domenica 25 maggio scegli come sindaco la persona
che ritineni più capace di creare nuove opportunità
di lavoro e valorizzare le grandi potenzialità di
Bergamo.
GIORGIO GORI
Candidato alla carica di
Sindaco
ri ed il simbolo
ato Sindaco Giorgio Go
Barra il nome del candid