TORINOSETTE | Arte

Arte
Martedì 31 Marzo 2015
"FRANCESCO MENNYEY" ALLA GALLERIA LA CONCHIGLIA
Acqueforti e disegni di Francesco Mennyey. Orario: dal martedì al venerdì 15-19; sabato 10-12
e 15-19. Info: 011.6991415. Prorogata fino al 31 marzo.
ore 18:30
Torino
Via Zumaglia 13bis
"CON I MIEI OCCHI" IN GALLERIA SAN FEDERICO
"Con i miei occhi", mostra fotografica di Isabella Greggio, allestita nella cornice di Galleria San
Federico di Torino in occasione del progetto Sar.to La moda illumina Torino. I luoghi e i volti
ritratti raccontano un percorso emozionale e la storia personale di una giovane fotografa che,
superando le oggettive difficoltà di una malattia che l'ha colpita agli occhi, continua a girare il
mondo e a ritrarlo. Orario: dal martedì al sabato dalle 11.00 alle 19.00; domenica dalle 15.00
alle 19.00; lunedì chiuso.
ore 17:30
Torino
Galleria San Federico
"TRASPARENZE" ALLA GALLERIA SEMI D'ARTE
"Trasparenze": fotografie di Alessandro D'Adda, a cura di Daniela Trunfio, e vetri d'autore di Il
Mondo del Vetro, a cura di Ivano Balestrieri. Ciò che lega le due presenze in mostra è il vetro,
protagonista indiscusso di infinite sequenze dei film di Antonioni costruite sul gioco dei riflessi
e delle trasparenze, esemplificatrici dell'idea costante di una superficie della realtà che non
può essere penetrata, sinonimo di trasparenza riflettente perennemente se stessa, o il vetro
metafora di due qualità, trasparenza e riflessione. Le finestre di un grattacielo di Sapporo, ma
soprattutto l'umanità che ne traspare, sono oggetto della ricerca di Alessandro D'Adda, fisico
quantistico da alcuni anni rapito dalla passione per la fotografia e delle sue capacità di "vedere
attraverso" e di raccontare, molto spesso, altre storie. E' un'umanità che si disvela a un occhio
attento, microstorie che lasciano a noi il piacere di intuirne le trame del quotidiano, in un
continuo gioco di rimandi tra "dentro" e "fuori" , tra "manifesto" e "apparentemente nascosto". Il
grattacielo e la sua struttura geometrica diventa pre-testo, simile al desueto foglio dei provini
analogici sul quale il fotografo selezionava gli scatti da salvare, per raccontare la sua storia. I
vetri selezionati da Il Mondo del Vetro accanto alle creazioni storiche muranesi di nomi come
Venini, Salviati, Seguso e Barbini, presenta opere di artisti contemporanei quali Tagliapietra,
Pino Signoretto, Ugo Nespolo, Silvano Rubino e designers come Ettore Sottsass e Marco
Zanini. Raccolti con passione dagli inizi degli anni '70, Il Mondo del Vetro rappresenta per le
sue presenze nelle più importanti Fiere nazionali, un punto di riferimento per collezionisti
attenti alle sperimentazioni di importanti protagonisti della scena dell'arte contemporanea che
si sono messi alla prova con questa straordinaria e delicata materia, dando vita a oggetti unici
che promuovono e diffondono la raffinatissima arte vetraria muranese riconosciuta in tutto il
mondo. Orario: da martedì a sabato 10.00-12.30 e 15.00-19.00; lunedì 15.00-19.00. Info:
[email protected]
ore 18:00
Torino
Via IV Marzo 1/E
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LUCA DE MARCH ALLA GALLERIA OBLOM
"Politically Incorrect", personale di Luca De March, a cura di Roberto Vaio. L'artista propone
un'esplorazione dell'universo parallelo dei cartoni animati, fornendo una chiave di lettura
ironica e irriverente della realtà. Orario: martedì-venerdì 16-20, sabato su appuntamento. Info:
333.8438768 - [email protected] - www.galleriaoblom.it
fino al 01/04/2015
ore 18:30
Torino
Via Baretti 28
PABLO BRONSTEIN DA FRANCO NOERO
"We live in Mannerist times", personale di Pablo Bronstein. L'artista argentino, che ha
recentemente ricevuto la Duveen Commission dalla Tate Britain per il 2016, si è qui
confrontato, similmente a quanto accaduto per la mostra al Metropolitan Museum di New York,
con la storia - in questo caso industriale - dell'edificio che ospita la mostra riflettendo sul
potenziale decorativo della tecnologia e su come il progresso scientifico sia non di rado al
servizio dell'estetica. Orario: lunedì 15.00-19.00; martedì-venerdì 11.00-19.00; sabato
15.00-19.00 o su appuntamento. Info: 011.882208 - [email protected] www.franconoero.com
fino al 02/04/2015
ore 18:00
Torino
Via Mottalciata 10/B
PAOLO GUBINELLI ALLA BIBLIOTECA NAZIONALE UNIVERSITARIA
"L'opera di Paolo Gubinelli accompagna le poesie di grandi poeti contemporanei con testi di
noti critici: Giulio Carlo Argan, Mirella Bandini, Angelo Dragone, Paolo Fossati". Orario: dal
lunedì al venerdì 9.00-18.00; sabato 9.00-13.00. Info: 011.8101111-113
fino al 02/04/2015
ore 10:00
Torino
Piazza Carlo Alberto 3
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VICTORIA STOIAN DA ALBERTO PEOLA
"Codri Earthquake", personale di Victoria Stoian. La mostra è il risultato della sua
collaborazione con Clara Sofia Rosenberg, che da anni ne segue il lavoro supportandolo sul
piano teorico. Victoria e Clara Sofia hanno frequentato l'Accademia di Belle Arti di Torino dal
2009, in un percorso complementare tra l'attività pittorica dell'una e quella critica dell'altra. La
mostra di Victoria Stoian raccoglie una serie di lavori intorno al tema dell'assenza di un punto
di riferimento. Come recita il titolo, le opere rappresentano il caos e l'instabilità prodotti dalla
catastrofe naturale, in particolare dal terremoto che colpì la Moldavia nel 2011. Di
quell'esperienza, che ha coinvolto la sua famiglia, l'artista ricorda: «Quel 25 agosto alle 04:30
del mattino si verificò un violento terremoto di magnitudo 7,5 con epicentro a breve distanza
da Chi?in?u, dove sono nata e cresciuta. Due onde sismiche si sono succedute per una
durata di 52 secondi: migliaia di persone senza riparo, linee elettriche, strade e ferrovie
distrutte; dighe rotte e villaggi allagati con fuoriuscita di sostanze tossiche. Le Codri, le foreste
più grandi della Moldavia, sono state gravemente danneggiate. Questo mio lavoro è un
omaggio intimo e sofferto alla biografia di un popolo e alla feroce bellezza della natura che con
un colpo secco cambia linee, colori e vite». I quadri oggi esposti in galleria costituiscono una
parte dei 52 previsti dal progetto in fieri Codri Earthquake, ognuno dei quali corrisponde a
un'unità di tempo specifica del terremoto: il secondo. Vengono così messe in relazione, da un
lato, la durata del fenomeno con lo sviluppo del ciclo pittorico, e dall'altro, l'area geografica
colpita dal sisma con l'area della tela, ospite della rielaborazione del dramma. Come dice
l'artista, «in un terremoto il primo secondo può essere della stessa violenza dell'ultimo. Anzi,
forse il primo impatto è ancora più forte e destabilizzante». Per questo motivo, la serie Codri
Earthquake si sviluppa con un andamento cronologico, ma le singole opere non riportano la
violenza del terremoto in successione crescente: ogni quadro del progetto rappresenta infatti
un possibile grado di percezione della catastrofe, che non necessariamente corrisponde al suo
reale grado di intensità. Il tema dell'assenza di punti di riferimento proposto nelle opere
rimanda a un senso di destabilizzazione, percepibile in termini di panico e smarrimento. Ma,
d'altro canto, il potenziale generato da quest'assenza di vincoli può essere colto anche come
un'occasione di libertà. Questa dicotomia tra panico e liberazione è espressa dall'artista
attraverso la rappresentazione di un mondo informe che contiene, però, delle forme
riconoscibili, come protrusioni, annidamenti o ramificazioni. Il mondo organico che emerge da
questo repertorio visivo rimanda alla vitalità della natura - dal magma terrestre a correnti
marine e paesaggi abissali - e all'immaginario anatomico - dalla riproduzione cellulare a
filamenti, globuli e terminazioni nervose. Attraverso la tecnica del chiaroscuro, con
predominanza delle tonalità fredde, forme talvolta non finite, o cancellate, si stratificano in un
gioco di trasparenze e in un'alternanza di piani pittorici. Pur in assenza di un'architettura e di
una linea dell'orizzonte, Stoian riesce in questo modo a ricreare un senso di profondità nelle
forme che si affusolano in direzione di un punto di fuga ideale nella tela, inserendo nell'informe
accenni di prospettiva. I criteri su cui si fonda la ricerca di Victoria Stoian sono l'importanza
attribuita alla sostanzialità della materia, l'approccio diretto e la presenza fisica dell'artista nel
lavoro, e la necessità di coinvolgere lo spettatore attraverso la forza dell'opera in sé.
L'esperienza personale e il suo percorso artistico sono saldamente intrecciati: migrata a Torino
all'età di ventun anni, Victoria inizia a tradurre gli stimoli della nuova realtà, così diversa, in un
linguaggio pittorico denso di rimandi introspettivi e culturali. Attraverso un soggetto fortemente
autobiografico l'artista riesce ad affrontare temi collettivi, come il terremoto o la migrazione,
che riguardano il rapporto degli esseri umani con la storia e con il territorio, in una ricerca che
crea uno spazio di condivisione aperto e flessibile. Orario: da martedì a sabato dalle 15 alle
19, mattino su appuntamento. Info: 011.8124460 - 335.6191039 - [email protected] www.albertopeola.com
fino al 03/04/2015
ore 18:00
Torino
Via della Rocca 29
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NAZARENO RANDO' E VALERIA CALDERA ALLA CHIESA DI SANTA CROCE
Doppia personale di Nazareno Randò e Valeria Caldera. Ingresso libero.
fino al 03/04/2015
ore 18:00
Avigliana (TO)
Piazza Conte Rosso
FEDERICO GUERRI DA WEBER & WEBER
"Frammenti", personale di Federico Guerri. L'arte appartiene originariamente alla natura. È
natura. E in quanto tale contempla e dà forma a se stessa. È dunque tempo che l'arte,
memore del suo stato aurorale, torni a muoversi per iniziativa dei propri tratti. È tempo che la
scrittura segnica torni a decidere dei propri tracciati e delle proprie luci. Di tutto. Anche delle
tenebre. Nulla deve nascere se non dai suoi impulsi, dai suoi spasimi, dai suoi getti, violenti o
pacati che siano. È quanto accade nell'opera di Federico Guerri, dove la scrittura sceglie
innanzitutto di essere disegno e di non porsi al servizio che del proprio accadere. La scrittura
danza e iscrive in questo esordio il carattere inafferrabile dello scaturire del segno e l'annuncio
dell'enigmatica soglia tra ciclica sparizione e nuovo inizio. Non ha principio né fine. Appare e
passa. Appare al nostro orizzonte come potrebbe fare il vapore acqueo. Presenza e venirealla-presenza si uniscono e si confondono in questi luoghi verso i quali ci conduce Federico
Guerri: sono luoghi pienamente riconoscibili, pur rivelandosi la loro vera sostanza come ombra
e parvenza. Orario: da martedi a sabato 15.30-19.30. Info: www.galleriaweber.it [email protected] - 011.19500694
fino al 04/04/2015
ore 18:00
Torino
Via San Tommaso 7
"MANIERA NERA" ALLA NORMA MANGIONE GALLERY
"Maniera Nera", collettiva a cura di Francesco Barocco. In mostra lavori di Vija Celmins,
Richard Earlom, F. Green, Richard Houston, Elizabeth Judkins, S. W. Reynolds e John
Raphael Smith. Orario: dal martedì al sabato 15.30-19.30 o su appuntamento. Info:
011.5539231 - [email protected] - www.normamangione.com
fino al 04/04/2015
ore 18:00
Torino
Via Matteo Pescatore 17
IRINA NOVARESE ALLO SPAZIO NOPX
"Landology. Scorci di una politica delle differenze", mostra di Irina Novarese. Il processo lento
di mappatura fittizia -e comunque approssimativa- si confronta con il reale flusso accelerato
della città, che viene proposta ai singoli come luogo ultimo del sociale. Strutture urbane tra
desiderio e repulsione, tra necessità ed extralusso, sono al centro del progetto "Landology" di
Irina Novarese. Nello spazio di NOPX l'artista presenta un'installazione che costituisce il
secondo capitolo della sua recente indagine sulle teorie di individualizzazione dell'habitat.
Un'esplorazione di strutture e organizzazioni dello spazio urbano iniziata nel 2014 con le due
città di Caracas e Berlino e che continua con il lavoro che verrà presentato a Torino.
Landology dà anche il via a Preview, ad una nuova collaborazione tra NOPX e Dunque, locale
di recente apertura in via Santa Giulia: pochi giorni prima dell'inaugurazione ufficiale, sui muri
del Dunque apparirà un'anteprima della mostra, un estratto del lavoro dell'artista riprodotto in
formato maxi su un cartellone da cinema. Visite anche su appuntamento: 328.7055257. Info:
[email protected] - www.nopx.it
fino al 04/04/2015
ore 18:30
Torino
Via Guastalla 6/A
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RÄ DI MARTINO ALLA GAM PER "VITRINE"
Riparte il 10 febbraio alla GAM di Torino "Vitrine", il progetto dedicato alla ricerca artistica
contemporanea. Possibilità, titolo della quarta edizione, pone l'attenzione sulle trasformazioni
della vita, del suo divenire di cui l'arte ricalca la natura mutevole e fluida. Come un vetro
trasparente, "Vitrine" stabilisce un punto di interazione, di dialogo e di lettura tra le ricerche
artistiche più contemporanee e il flusso incessante degli stimoli fisici e simbolici della
quotidianità. Gli artisti protagonisti della quarta edizione di Vitrine sono: Rä di Martino,
Francesco Gennari, Francesco Barocco, Anna Franceschini, Luca Trevisani. "Vitrine" si
costituisce come una soglia, un passaggio che mette in comunicazione mondo interno ed
esterno al museo attuando un dialogo tra le ricerche artistiche con la realtà circostante. Lo
spazio e il tempo sono le coordinate imprescindibili con cui l'uomo si confronta costantemente
e che s'imprimono nel lavoro dell'artista. Tutto scorre e cambia, le percezioni si arricchiscono
di ricordi personali, del vissuto, della memoria culturale, storico?sociale e politica in una
metamorfosi continua. Mutamenti che investono la realtà naturale e urbana ma anche il
paesaggio dell'immaginario, lo spazio?tempo reale e quello mentale, interiore e intimo
dell'animo. Lo sguardo dell'artista coglie determinate situazioni, alcuni momenti, registra
cambiamenti che mescolano passato, presente e futuro, in una rielaborazione che trova
espressione nelle opere, restituendo attimi e impressioni. Il primo appuntamento dell'edizione
2015 vede protagonista Rä di Martino, che presenta alla GAM dal 10 febbraio al 6 aprile
l'opera "The Picture of Ourselves", video in bianco e nero che inquadra i primi piani alternati di
una bambina e di un giovane uomo dagli occhi chiari, due ritratti in cui affiorano suggestioni
della tradizione artistica, dalla pittura più antica fino alla fotografia più contemporanea, due
sguardi che sono la testimonianza della vita che scorre, si radica, si evolve in un infinito
intrecciarsi di possibilità. Orario: martedì-domenica 10-18, chiuso lunedì. La biglietteria chiude
un'ora prima. Ingresso libero a Vitrine. Info: centralino 011.4429518 - segreteria 011.4429595 www.gamtorino.it/vitrine
fino al 06/04/2015
ore 18:30
Torino
Via Magenta 31
GAVINO SANNA ALLO SPAZIO MOUV
"Livori in corso", personale di Gavino Sanna. In mostra una trentina di disegni, accompagnati
da brevi racconti, raccolti nel libro intitolato "Livori in corso" che Gavino Sanna ha dedicato ad
Alda Merini. La mostra si apre, così come nel libro, con un verso della Poetessa dei Navigli
"L'uomo fa male al fratello al primo sbadiglio del mattino" a cui segue la dedica di Alda Merini.
Orario: tutti i giorni dalle ore 10 alle 24; chiuso il lunedì. Nel periodo della mostra si
svolgeranno degustazioni libere e guidate dei vini di Cantina Mesa, l'azienda vitivinicola creata
dieci anni fa da Gavino Sanna con la moglie Lella a Sant'Anna Arresi nel Sulcis. Info:
[email protected] - www.spaziomouv.it - 331.5828996
fino al 06/04/2015
ore 10:00
Torino
Via Silvio Pellico 3
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SERGIO STAINO ALLA GAM
"Un racconto di Berlino, 1981", personale di Sergio Staino - uno dei più conosciuti e amati
disegnatori satirici italiani -, a cura di Danilo Eccher. Lo spazio Wunderkammer ospita più di
cento disegni che raccontano Berlino nel 1981, quando Staino, armato di carta, matita, china e
una macchina fotografica raggiunge la città e la interpreta con i suoi disegni. E qui Bobo, da
sempre l'alter ego del disegnatore, si ritrova a esplorare una città dalle mille contraddizioni e
dal grande fascino. Una metropoli in forte espansione architettonica e culturale, in quell'anno
ancora inserita nel cuore del comunismo europeo. "Ogni angolo era una scoperta, una
sorpresa, una suggestione: Berlino in quegli anni là era una città veramente unica per la
quantità di contraddizioni politiche e sociali che faceva coesistere in se stessa esprimendole,
poi, in forme architettoniche e ambientali assai diversificate (...) Tutto era esagerato in Berlino
Ovest: le luci, le insegne, le vetrine, tutte cose che adesso sembrerebbero normali ma che,
allora, erano profondamente innovative. Solo avvicinandosi al confine con la Repubblica
Democratica, e soprattutto al muro, l'atmosfera della città si faceva più scura e deprimente e la
contraddizione tra la vitalità lussuosa dell'Ovest e la tristezza poliziesca dell'est si facevano
evidenti". Orario: martedì-domenica 10-18, chiuso lunedì. La biglietteria chiude un'ora prima.
Ingresso: euro 10, ridotto euro 8, gratuito ragazzi fino ai 18 anni. Info: Centralino tel. 011
4429518 - Segreteria tel. 011 4429595 e-mail [email protected]
fino al 06/04/2015
ore 10:00
Torino
Via Magenta 31
ETTORE FICO ALL'URP DEL CONSIGLIO REGIONALE
In mostra una quindicina di incisioni di Ettore Fico (Piatto biellese 1917-Torino 2004). Si tratta
di acqueforti e litografie, tra le produzioni meno note dell'artista ma da lui molto amate. Le
vedute del giardino di casa a Castiglione torinese, dove Fico trascorreva le estati, sono un
motivo ricorrente della sua arte così come i dettagli della natura, ben esemplificati in mostra da
nidi, cespugli, viti e pannocchie. Fico realizzò le sue prime opere incisorie nel 1963, lavorando
in studio con una pressa, operando direttamente sulle lastre e concentrando la produzione in
determinati periodi, fino al 2003, anno precedente alla sua morte. Orario: dal lunedì al venerdì
dalle 9 alle 13 e dalle 14 alle 16. Ingresso libero.
fino al 06/04/2015
ore 17:00
Torino
Via Arsenale 14/G
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ALDO MONDINO ALLA GAM PER "SURPRISE"
Martedì 10 febbraio inaugura alla GAM il primo appuntamento dell'edizione 2015 di "Surprise",
progetto espositivo che concentra l'attenzione su aspetti specifici del contesto artistico torinese
tra gli anni Sessanta e Settanta, in cui si intersecarono discipline diverse, dall'architettura al
design, dalla moda alla grafica, dalla musica alle arti visive e performative gettando in questo
modo le basi per il riconoscimento artistico di Torino a livello internazionale. A curare questo
terzo ciclo di appuntamenti, che prosegue per tutto il 2015, sono Maria Teresa Roberto,
docente di Storia dell'Arte Contemporanea presso l'Accademia Albertina di Torino e Gregorio
Mazzonis, curatore GAM. Al progetto è dedicata la sala espositiva della GAM al secondo
piano del museo. Al centro dell'attenzione sono poste di volta in volta opere, tracce di percorsi
espositivi, progetti inediti, riferimenti a contesti extra-artistici; si tratta di frammenti eterogenei
ma accomunati dal senso di stupore e meraviglia e di intensificazione delle energie vitali tipico
di quegli anni. Il protagonista del primo appuntamento è Aldo Mondino (Torino, 1938-2005) il
quale, dopo il periodo trascorso a Parigi dal 1959 al 1960 dove frequenta l'Ecole du Louvre e i
corsi di incisione di William Heyter, nel 1963 esordisce a Torino con una personale alla galleria
Il Punto, allora diretta da Gian Enzo Sperone. Presenta in questa occasione i suoi nuovi lavori,
le "Tavole Anatomiche", metafore della società contemporanea descritta attraverso gli organi
del corpo umano. "Sole" e "Immersore", entrambe realizzate nel 1967 e presentate nella
mostra alla GAM, rappresentano un'esperienza anomala nell'ambito della sua produzione
artistica, rivolta in questi anni al gioco e allo humour. L'arrivo della Pop Art in Italia proprio
grazie a Gian Enzo Sperone e la sua consacrazione nella mostra alla Biennale veneziana del
'64, costituisce un precedente fondamentale per tutta la ricerca artistica degli anni a venire.
Mondino si appropria anch'egli di alcune istanze quali il principio di sconfinamento dalla pittura
ottenuto con l'utilizzo di materiali che circondano il nostro ambiente, in questo caso legno e
lampadine a incandescenza. Se "Immersore" si ricollega , come ha notato Riccardo Passoni,
più alle istanze New Dada che sono discusse proprio in quegli anni, "Sole" traduce con i
materiali delle insegne luminose un tema caro alla pittura di paesaggio come l'alba, sul quale
tra l'altro si concentra la ricerca di uno dei maestri della Pop Art come Roy Lichtenstein negli
anni tra 1963 e 1964 e al quale Sperone dedica la mostra di apertura della sua galleria. Le due
opere hanno in comune, oltre ai materiali utilizzati, una misura fissa che guida la loro
installazione alla parete, 160 centimetri da terra, segnalata dall'artista da una etichetta della
galleria Stein sul verso di "Immersore". Questa linea immaginaria, che attraversa in orizzontale
l'opera, definisce il punto al di sotto del quale le lampadine devono rimanere spente e
corrisponde sia alla misura teorizzata da Masaccio come altezza fissa dell'occhio umano sia al
segno lasciato dalle acque dell'Arno su alcuni capolavori dell'arte fiorentina che impressionò a
tal punto Mondino da spingerlo a realizzare tra la fine del '66 e il 1967 una serie di opere. Tra
questi lavori vale la pena ricordare l'intervento alla mostra "Con temp l'azione" (gallerie Stein,
Sperone e Il Punto, Torino 1967) durante la quale l'artista unisce le sedi della mostra tirando
un filo rosso attraverso la città posto a 160 centimetri di altezza da terra. Orario: martedìdomenica 10-18, chiuso lunedì. La biglietteria chiude un'ora prima. Ingressi: euro 10, ridotto
euro 8, gratuito ragazzi fino ai 18 anni. Info: Centralino tel. 011 4429518 - Segreteria tel. 011
4429595 e-mail [email protected]
fino al 07/04/2015
ore 18:30
Torino
Via Magenta 31
IVREA - ELENA MIRANDOLA E MANITERRA AL CASTELLO DI SALE
Mostra di Elena Mirandola e Maniterra a cura di ArteInFuga. Orario: lunedì 14.30-19.00; dal
martedì al sabato 9.30-19.00. Info: [email protected] - http://arteinfuga.blogspot.it/
fino al 08/04/2015
ore 18:00
Ivrea (TO)
Via dei Patrioti 14
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"FOBOFILIA" ALLA FONDAZIONE SANDRETTO RE REBAUDENGO
"Fobofilia", mostra sull'immagine della paura, sul modo in cui gli artisti danno forma a uno dei
sentimenti più caratteristici e sfuggenti della nostra epoca, a cura di Irene Calderoni. Fobofilia
è il piacere un po' perverso di essere spaventati, una pulsione che appare sempre più
frequente. La paura è il registro più diffuso nell'intrattenimento, ma anche nell'informazione e
di conseguenza nel modo di percepire la realtà. L'arte riflette questa temperie, ne offre diverse
sembianze, da quello più intimo e psicologico, di una soggettività aggredita oppure aggressiva,
a quello più esterno e politico, di una società che si fonda sulla violenza e usa il terrore come
arma. Artisti in mostra: Janis Avotins, Matthew Barney, Massimo Bartolini, Avner Ben Gal,
Glenn Brown, Miguel Calderon, Maurizio Cattelan, Dinos e Jake Chapman, Roberto Cuoghi,
Saul Fletcher, Anna Gaskell, Douglas Gordon, Gusmao& Paiva, Thomas Hirschhorn, Piotr
Janas, Zoe Leonard, Margherita Manzelli, Eva Marisaldi, Nathaniel Mellors, Shirin Neshat,
Kelly Nipper, Catherine Opie, Tony Oursler, Djordje Ozbolt, Anri Sala, Ferdinando Scianna,
Andreas Slominski, Jakub Julian Ziolkowski. Orario: giovedì 20-23 (ingresso libero); venerdì,
sabato e domenica 12-19. Ingresso: intero euro 5; ridotto euro 3 (over 65, studenti); gruppi
euro 4 (minimo 6 persone); gratuito (per i bambini fino a 12 anni, Insieme per l'Arte,
abbonamento Torino Musei, giornalisti accreditati, soci ICOM). Info: [email protected] 011.3797600 - www.fsrr.org
fino al 12/04/2015
ore 19:00
Torino
Via Modane 16
ISA GENZKEN ALLA FONDAZIONE SANDRETTO RE REBAUDENGO
La mostra dedicata ad Isa Genzken (Germania, 1948) presenta per la prima volta in Italia un
ciclo di lavori della fine degli anni Ottanta, un corpus di opere pittoriche meno note rispetto alle
sculture e installazioni per cui Genzken è famosa. Sono olii su tela monocromatici che
suggeriscono già nel nome, Basic Research, l'inizio di un percorso di sconfinamento e
d'interazione con l'ambiente. Si tratta infatti di frottage del pavimento del suo studio, a metà tra
pittura e scultura, che cercano una comunicazione non verbale con spazio e spettatori. Orario:
giovedì 20-23 (ingresso libero); venerdì, sabato e domenica 12-19. Ingresso: intero euro 5;
ridotto euro 3 (over 65, studenti); gruppi euro 4 (minimo 6 persone); gratuito (per i bambini fino
a 12 anni, Insieme per l'Arte, abbonamento Torino Musei, giornalisti accreditati, soci ICOM).
Info: [email protected] - 011.3797600 - www.fsrr.org
fino al 12/04/2015
ore 18:00
Torino
Via Modane 16
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"MARCO POLO - LA VIA DELLA SETA NELLE FOTOGRAFIE DI MICHAEL YAMASHITA"
AL MAO
Un viaggio per immagini, sulle tracce di uno dei più grandi esploratori di tutti i tempi: la nuova
mostra del Mao ricostruisce il percorso compiuto quasi mille anni fa da Marco Polo lungo la
Via della Seta, attraverso le fotografie di Michael Yamashita, fotografo di punta di National
Geographic. Nelle 76 fotografie esposte al Museo d'Arte Orientale ritroviamo piazza San
Marco e la laguna, il minareto di Samarra in Iraq e le carovane a bordo dei cammelli nel
deserto del Gobi. Non solo: la mostra, articolata in tre sezioni geografiche, ripercorre il tragitto
compiuto da Marco Polo dall'Italia alla Cina, ma anche la permanenza dell'esploratore in Cina
e il viaggio di ritorno via mare, lungo le coste dell'Indonesia e dell'India. Le immagini
desertiche lasciano così pian piano spazio alle distese d'acqua delle piantagioni di riso, agli
spettacolari paesaggi della baia di Ha Long nel Nord del Vietnam e agli sguardi penetranti dei
sadhu a Bombay. Orario: dal martedì alla domenica dalle 10 alle 18. Dal 7 febbraio al 1 marzo,
apertura e chiusura posticipata nei weekend (sabato dalle 11 alle 20; domenica dalle 11 alle
19). La biglietteria chiude un'ora prima. Il biglietto d'ingresso (10 euro) consente anche
l'accesso alla collezione permanente del museo. Info: 011.4436928 - www.maotorino.it
fino al 12/04/2015
ore 17:00
Torino
Via San Domenico 11
MOSTRA DEI FINALISTI DEL MARIO MERZ PRIZE ALLA FONDAZIONE MERZ
Mostra dei 5 finalisti della prima edizione della sezione arte del Mario Merz Prize. Gli artisti,
Lida Abdul (Kabul 1973), Glenn Ligon (New York 1960), Naeem Mohaiemen (Londra 1969),
Anri Sala (Tirana 1974) e Wael Shawky (Alessandria d'Egitto 1971), sono stati selezionati tra
le oltre 500 candidature pervenute dalla giuria composta da Marisa Merz, Beatrix Ruf
(direttrice dello Stedelijk Museum di Amsterdam) e Claudia Gioia (curatrice indipendente). Il
progetto espositivo, curato da Beatrice Merz raccoglie due o tre opere per ciascun autore,
scelte tra le più significative del loro percorso artistico. Il pubblico potrà esprimere la propria
preferenza visitando la mostra o collegandosi al sito mariomerzprize.org. Orario: martedìdomenica 11-19, lunedì chiuso. L'ingresso alla mostra è gratuito. Info: 011.19719437 [email protected] - www.fondazionemerz.org
fino al 12/04/2015
ore 18:00
Torino
Via Limone 24
AVERY SINGER ALLA FONDAZIONE SANDRETTO RE REBAUDENGO
"Pictures Punish Words", personale di Avery Singer, a cura di Beatrix Ruf. Sorprendenti per
tecnica e iconografia, i quadri di Avery Singer sovvertono le nostre aspettative visuali. A un
primo sguardo si sottraggono a una classificazione precisa come dipinti o elaborazioni a
stampa. Per questo sollevano l'interrogativo, ovvio e allo stesso tempo pressante per
un'artista, sul modo in cui le informazioni digitali che ci circondano possono concretizzarsi sotto forma di immagine piatta su carta o, più di recente, tridimensionale in plastica, o su ogni
altra possibile superficie materiale. Avery Singer ha realizzato un ciclo di opere pensate
appositamente per questa sua prima personale. Dopo una prima presentazione alla Kunsthalle
di Zurigo, la personale si sposta Torino, alla Fondazione Sandretto Re Rebaudengo. Orario:
giovedì 20-23 (ingresso libero); venerdì, sabato e domenica 12-19. Ingresso: intero euro 5;
ridotto euro 3 (over 65, studenti); gruppi euro 4 (minimo 6 persone); gratuito (per i bambini fino
a 12 anni, Insieme per l'Arte, abbonamento Torino Musei, giornalisti accreditati, soci ICOM).
Info: [email protected] - 011.3797600 - www.fsrr.org
fino al 12/04/2015
ore 18:30
Torino
Via Modane 16
TORINOSETTE | Arte
9 / 225
Arte
"UNITED ARTISTS OF ITALY" ALLA FONDAZIONE SANDRETTO RE REBAUDENGO
"United Artists of Italy", un progetto di Massimo Minini. Il gallerista ha raccolto una collezione di
ritratti di artisti eseguiti dai più significativi fotografi italiani: l'idea è stata quella di concepire
una collezione di volti d'artista ripresi dai grandi fotografi italiani, quasi un mondo aiutasse
l'altro, completandosi a vicenda. Il progetto, iniziato per passione qualche anno fa, è cresciuto
sempre più grazie al contatto diretto con i fotografi che hanno abbracciato la proposta, e si è
rivelato un vero e proprio viaggio all'interno della fotografia, tra archivi e scatole, pellicole e
files. Se in principio l'idea era di selezionare esclusivamente ritratti di artisti, con il tempo
l'attenzione si è estesa, prendendo in considerazione alcuni ritratti di artisti stranieri, ma molto
vicini all'Italia, come Joseph Beuys, Andy Warhol, Robert Rauschenberg, Sol LeWitt, volti di
scrittori come Pier Paolo Pasolini, Italo Calvino, Alberto Moravia, e ancora gli artisti colti al
lavoro, nel loro studio o nei momenti liberi e alcuni tra i più importanti galleristi come Lucio
Amelio e Leo Castelli. Questa collezione crea una storia del contemporaneo, non con le opere,
ma con i volti, i modi, gli atteggiamenti. Se si può considerare il contemporaneo un'attitudine,
un modo di porsi dell'opera nel proprio tempo ed in comunione con i grandi temi del momento,
il massimo di tensione sul contemporaneo lo si raggiunge non con il corpo dell'opera, ma con
quello dell'autore, che vive nel proprio tempo, lo interpreta, gli dà voce, lo fonda, definendone i
contorni spaziali e temporali. La mostra vuole infatti offrire uno spaccato della fotografia
italiana di questi anni, dimostrando la capacità straordinaria di interpretazione e di omaggio a
grandi artisti da parte di grandi fotografi. Non si tratta di una semplice raccolta cronologica di
immagini, ma di un racconto, dove lo stesso artista visto, letto e interpretato da diversi
fotografi, porge differenti sfaccettature del proprio destino. Spesso la fotografia dice più di
quanto non sia nelle intenzioni dell'autore. Attraverso quasi duecentocinquanta scatti, viene
presentato il lavoro di ventidue fotografi attivi a partire dagli anni '60: Claudio Abate, Aurelio
Amendola, Gabriele Basilico, Sandro Becchetti, Gianni Berengo Gardin, Elisabetta Catalano,
Giorgio Colombo, Mario Cresci, Mario Dondero, Federico Garolla, Luigi Ghirri, Mario
Giacomelli, Gianfranco Gorgoni, Mimmo Jodice, Nanda Lanfranco, Uliano Lucas, Attilio
Maranzano, Nino Migliori, Ugo Mulas, Paolo Mussat Sartor, Paolo Pellion, Ferdinando
Scianna. La mostra è stata ospitata al Musée d'Art Moderne di Saint Etienne, al Palais des
Beaux Arts di Bruxelles, alla Fondazione Stelline di Milano, alla Biennale di Fotografia di
Amsterdam ed alla Estorick Collection di Londra. Orario: giovedì 20-23 (ingresso libero);
venerdì, sabato e domenica 12-19. Ingresso: intero euro 5; ridotto euro 3 (over 65, studenti);
gruppi euro 4 (minimo 6 persone); gratuito (per i bambini fino a 12 anni, Insieme per l'Arte,
abbonamento Torino Musei, giornalisti accreditati, soci ICOM). Info: [email protected] 011.3797600 - www.fsrr.org
fino al 12/04/2015
ore 19:00
Torino
Via Modane 16
"AN ART OF ONE'S OWN: GROUP SHOW" DA RAFFAELLA DE CHIRICO ARTE
CONTEMPORANEA
"An Art of One's Own: Group Show". In esposizione lavori di Carla Accardi, Irma Blank,
Dadamaino, Angiola Gatti, Andi Kacziba, Maria Lai, Elena Modorati, Carol Rama, Elisabeth
Scherffig, Eva Sørensen. Orario: martedì e mercoledì dalle 14:00 alle 19:00; giovedì, venerdì e
sabato dalle 11:00 alle 19:00; altri giorni e orari su appuntamento. Info:
www.dechiricogalleriadarte.com - [email protected] - 011.835357
fino al 12/04/2015
ore 18:00
Torino
Via della Rocca 19
TORINOSETTE | Arte
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Arte
EVANGELINA ALCIATI ALLA PINACOTECA DELL'ACCADEMIA ALBERTINA
"Evangelina Alciati: l'occhio e l'anima". L'Accademia Albertina delle Belle Arti dedica, presso le
sale della Pinacoteca Albertina, una mostra antologica alla figura di Evangelina Alciati
(1883-1959), pittrice nella Torino del primo e secondo Novecento, prima donna ad essere
ammessa in Accademia, personalità libera ed in anticipo sui tempi. L'iniziativa, che si collega
alla prossima apertura, completati i lavori di ristrutturazione, della Pinacoteca del Novecento,
presso la Rotonda del Talucchi, è stata sollecitata dalla contemporanea uscita, anteprima
domenica 25 gennaio presso la Sala Congressi dell'Unione Industriale, del film "La liberà allo
specchio. Ritratto di Evangelina Alciati". Il film, tratto da un'idea di Mauro Guidetti, scritto dallo
stesso insieme agli eredi Lorenzo Boccalatte ed Anna Maria Fracchia, è stato sceneggiato e
diretto da Vanni Vallino, e si avvale dell'interpretazione, tra le altre, di Pamela Villoresi, Erica
Blanc, ed Eugenio Allegri. Evangelina Alciati fu allieva di Giacomo Grosso, sotto la cui guida si
diplomò in disegno e pittura. Decisivo per il gli esiti della sua carriera fu un soggiorno a Parigi
tra il 1903 ed il 1906. Lo stile della Alciati, che raggiunge punte di assoluta eccellenza nel
ritratto, si confronta alla pari con le tendenze che caratterizzano la prima parte del Novecento,
dalla pittura post impressionista, all'Espressionismo ed alla Metafisica, in cui si evidenziano
taluni punti di contatto con il magistero di Felice Casorati. La mostra, a cura dei professori
Edoardo Di Mauro e Giuseppe Mantovani, con contributi critici di Francesco De Caria,
Donatella Taverna e della docente dell'Accademia Valeria Piasentà, presenta un percorso
completo e ragionato di tutte le fasi artistiche di Evangelina Alciati, dal primo Novecento al
secondo dopoguerra, tramite il prestito di opere da collezionisti privati, e da istituzioni quali la
Galleria d'Arte Moderna di Torino, il Castello Gamba. Museo Regionale della Valle d'Aosta, le
Fondazioni Burzio e Mazzonis. Orario: lunedì, martedì, giovedì, venerdì, sabato e domenica
10.00-18.00 (ultimo ingresso 17.30); mercoledì chiuso. Info: 011.0897370
fino al 12/04/2015
ore 18:00
Torino
Via Accademia Albertina 8
TORINOSETTE | Arte
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Arte
"173° ESPOSIZIONE ARTI FIGURATIVE 2015" ALLA PROMOTRICE
"173° Esposizione Arti Figurative", rassegna che propone le opere di 365 artisti selezionate
dalla Commissione Artistica della Promotrice. L'itinerario espositivo si snoda lungo le sale della
Palazzina Liberty al Valentino secondo una visione d'insieme che unisce pittori, scultori, grafici
in una sorta di racconto attraverso paesaggi, ritratti, figure, composizioni floreali, pagine
astratte e surreali, nudini e delicati fogli d'acquarello, incisioni e disegni. La mostra presenta un
ampio "corpus" di lavori che ricordano gli artisti scomparsi, come il particolare e inquieto segno
di Enrico Colombotto Rosso e di Leonor Fini, l'intenso "Autoritratto n.2" di Ruggeri e il
cromatismo della tela "Un mattino al mare" di Cherchi, i "cieli" di Carena e il rame "Spadaccino
di gallo" di Molinari. E insieme a "Il diario di Darwin" di Soffiantino si nota la tempera "Testa
d'uomo" di Spazzapan e l'acquarello "Nudo in posa" dell'espressionista Corbelli, la "Dispensa"
di Tabusso e la musicale tecnica mista "Les Regions inconnues" di Davide Peiretti, che si lega
alle spaziali atmosfere del ciclo "Fuochi di gioia" di Nini Maccagno. E accanto affascinano le
sculture, da "Sviluppo di forme n.1" ad "Archetipo", eseguite da Mastroianni, che sono
documento e testimonianza di una vibrante e prorompente ricerca di materiali, forme,
immagini. Immagini che fanno parte della narrazione di "Riviera Ligure" di Paulucci e delle
rappresentazioni di Michele Baretta e Giuliano Emprin, dell'intensa spiritualità di Carlo
Sismonda e del "contadino" un disegno dell'astigiano Manzone. Dopo un lungo periodo,
ritornano alla "Promotrice" le delicate vedute del saluzzese Giuseppe Cavallera. E poi si
possono vedere i robusti paesaggi di Franco Martinengo, le metafisiche atmosfere di Sergio
Albano e Roberto Bertola, il pacato e misurato naturalismo di Pippo Bercetti, Piero
Solavaggione, Mario Albano, Nicola Arduino, Cesare Tubino, Carlo Loro, Maria Antonietta
Prelle, Loro, Giuseppina Colonna Gamero e Mario Gamero. Dal grande tronco di Germana
Albertone si approda a Vincenzo Albano, alle donne di Stefano Cambursano e alle forme nello
spazio di Serafino Delaurenti, ad Angiola Melis e Bruno Fisanotti, alla suggestiva "tavola" di
Francesca Graziani Giovannini e alla neo-figurazione di Alfredo Levo. E, infine, il colore di
Emilio Scarsi si stempera nell'armoniosa figura femminile di Almerico Tomaselli, nella
sperimentazione di Giacinta Villa e nelle preziose incisioni di Vespignani, Giacinto Vittone e
Mario Giovannini. E questo itinerario costituisce uno spaccato della "sociale", che si sviluppa in
modo da delineare, tra artisti storici e più recenti elaborazioni, alcuni momenti del cammino
dell'arte figurativa". Orario: martedì-sabato 11-13 e 16,30-20; festivi 10,30-12,30. Info:
011.6692545
fino al 12/04/2015
ore 18:00
Torino
Viale Crivelli 11
I PANNELLI DI DEFENDENTE FERRARI ALLA SACRA DI SAN MICHELE
"I pannelli di Defendente Ferrari". Orario: da martedì a sabato 9.30-12.30 e 14.30-18.00;
domenica e festivi: 9.30-12.00 e 14.30-18.30; ultimo ingresso consentito 30 minuti prima della
chiusura della Sacra.
fino al 12/04/2015
ore 09:30
Sant'Ambrogio (TO)
Sacra di San Michele
BARDONECCHIA - CARLO RIVETTI AL PALAZZO DELLE FESTE
"Antropologia fantastica", opere pittoriche di Carlo Rivetti. Orario: sabato, domenica e il lunedì
di Pasquetta dalle 16,30 alle 19,00. Info: www.carlorivetti.it
fino al 12/04/2015
ore 15:45
Bardonecchia (TO)
Piazza Valle Stretta 1
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Arte
FULVIO COLANGELO ALLO SPAZIO MIXTO
"La Passione e l'Arte secondo Colangelo". Cristalli, tubi d'acciaio e travi in legno si trovano qui
assieme proiettati nel vuoto delle continue vetrate. Le opere, anche queste, sono un mix fra
pittura, fotografia, scultura, elaborazione digitale, interventi grafici. video, installazioni. Per
vedere tutto bisogna girare, salire, scendere. Si scoprono solo così tante cose preziose e
sorprendenti. Il filo conduttore tra lavori così diversi è una tecnica sempre dominata
dall'impulso, dall'intensità, dall'attimo irripetibile in cui il tempo si ferma per lasciarci entrare in
un mondo diverso e fantastico. Amore, erotismo, tensione sono le tante facce di un unico
tema, la Passione, quella di cui siamo impastati, quella che dà senso alla vita. Fulvio
Colangelo, scenografo, graphic designer, pubblicitario, art curator, artista con mostre in
quindici nazioni, vive nel suo studio galleria Ki-Gallery in centro a Torino. Orario: lunedì,
martedì e mercoledì dalle 8 alle 18; giovedì, venerdì e sabato dalle 8 alle 22; domenica dalle
20 alle 22. Info: 366.1128666 - [email protected]
fino al 13/04/2015
ore 20:00
Torino
Corso Castelfidardo 34
"UEFA IS EAST", FOTOGRAFIE DELLA TRANSNISTRIA AL POLSKI KOT
"Uefa is East - L'Europa calcistica dell'Est vista attraverso i volti dei suoi abitanti. Transnistria,
1997": mostra fotografica diGabriele Bertolini, che vuole essere un momento riflessivo e
documento storico di un viaggio in Transnistria, stato sui confini della legalità, che si dichiara
indipendente dalla Moldavia e vicino ai Russi. La mostra, curata da Enzo Ronco e Gwladys
Martini, fa parte del progetto "L'Europa calcistica dell'Est vista attraverso i volti dei suoi
abitanti": la rassegna prende spunto dai luoghi dove si sono svolti eventi calcistici di rilevanza
europea, come UEFA e Champions League, per raccontare città meno conosciute per mezzo
dei ritratti di chi vi abita. Il calcio non è fatto solo di grandi club noti nel mondo intero. Decine di
città più o meno conosciute partecipano con le loro squadre all'emozione delle coppe europee
e molte sono nella parte più orientale del continente. Si trovano alla ribalta per pochi attimi, per
poi finire dimenticate fino, se i loro club lo meritano, alla stagione successiva. Questo primo
appuntamento vede protagonista la Transnistria e la sua capitale Tiraspol, che il fotografo ha
documentato nel 1997, l'anno di fondazione dello Sheriff Tiraspol. I personaggi ritratti
sembrano quasi prendere vita, tanto sono intensi e profondi i loro sguardi. Sono colti nella loro
quotidianità, fieri, e sembrano cercare nell'obiettivo un riscatto, un futuro. La Transnistria è
terra di contrasti, dove povertà e ricchezza convivono, come facce di una stessa moneta.
Sembrano parlare di quello che hanno vissuto, ma senza urlarlo. Come i tre ragazzini soldati a
torso nudo, che giocano a fare i grandi: uno di loro prima copre un braccio, poi lo scopre,
rivelando elaborati tatuaggi. In questi territori è cresciuto lo scrittore Nikolai Lilin, che nel suo
romanzo Educazione siberiana descrive l'iconografia dei tatuaggi, e come ancor meglio li
descriva Alix Lambert nel suo documentario The Mark of Cain, ambientato tra i carcerati russi,
quando i disegni sulla pelle raccontavano la storia dei detenuti stessi, quando l'inchiostro
sottopelle era illegale. La mostra è inserita nel programma del progetto Fuoriluogo, sostenuto
dal collettivo GAD (Gwladys Martini, Alessio Bovero, Dario Favatà), che intende stimolare
l'incontro tra arte e luoghi non convenzionali, volto ad avvicinare il contenuto tipico dei musei al
pubblico più vasto dislocandolo in contesti nuovi e spiazzanti. Orario: da martedì a domenica
dalle 20.00 a mezzanotte. Info: [email protected]
fino al 14/04/2015
ore 18:30
Torino
Via Massena 19
TORINOSETTE | Arte
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Arte
JENS EINHORN ALLA LUCE GALLERY
"Electric eyes", personale di Jens Einhorn. I lavori di Jens Einhorn sembrano alimentare uno
scenario da fine del mondo. Le immagini della serie Too Much Future e The Endless End
trasmettono la sensazione della calma dopo un disastro oltre ogni aspettativa. Sembra che
siano stati sbattacchiati furiosamente da tempeste e nubi di fumo solo per stabilirsi di nuovo,
solo grazie alla loro chiarezza formale. Einhorn fa sì che si provi un certo piacere in questa
presunta distruzione con l'utilizzo, in questa serie, di vivaci colori. Il caos lentamente si
trasforma in armonia. La lettera E che si ritrova in alcune immagini rappresenta una volta di
più la lotta che si percepisce in ogni pezzo. Può voler dire sia "The End"- la fine - che
l'Eternità, tutti nuovi inizi nel circolo infinito. L'etichetta segna anche il completamento del
processo di lavoro per l'artista, l'ultimo atto gestuale sull'immagine. Come i battiti musicali le
immagini, frammenti di pixel, operano all'interno di una nebbia delicata permeata di luce
colorata. Cultura giovanile e musica rappresentano una cornice importante per le opere di
Einhorn e spesso le si ritrova come impressioni galleggianti audio-visive. La lettera E può
dunque stare anche per elettronica o estasi o per entrambi. La musica elettronica è anche
spesso correlata alla nozione di post-apocalittico. Ha rappresentato un mezzo di espressione
di critica sociale per molti artisti che hanno elaborato visioni distopiche del futuro,
processandole in una nuova tecnologia. Jens Einhorm è nato nell'ex Repubblica Democratica
Tedesca ed è dunque molto influenzato dagli avvenimenti socio-politici degli anni '90 quando
la musica giocava un importante ruolo per un giovane artista, come primario strumento di
espressione. Egli suonò in band punk a partire dalla metà degli anni '90, per poi intraprendere
la sua strada nelle arti visive grazie alla fotografia e alla musica. Jens ha studiato fotografia a
Leipzig e scultura e new media con Astrid Klein, e si è concentrato più sulla pittura con un
master con Tal R all'Accademia di Düsseldorf per concentrarsi più sulla pittura. Il metodo
mash-up di Einhorn, che fa suso di tessuto, pigmenti, colla e colori, regala una caratteristica di
"oggetto" alle proprie immagini rendendo sorprendente la loro presenza nello spazio. La
struttura stessa di quei minuscoli elementi visivi li rende simili a dipinti astratti o simil digitali.
La mostra segna un importante punto di partenza per la carriera dell'artista, per la prima volta
in Italia, presentando una serie di nuovi dipinti che sono il corpo principale delle opere più
recenti di Einhorn. Orario: dal martedì al sabato 15.30-19.30. Info: 011.8141011 - 335.5246817
- [email protected] - www.lucegallery.com
fino al 14/04/2015
ore 18:30
Torino
Corso San Maurizio 25
QUADRI-PERSONALE ALLA GALLERIA20
In mostra lavori di Alfredo Billetto, Mauro Chessa, Pino Mantovani, Mario Surbone. Orario: dal
lunedì al sabato dalle 15 alle 19. Info: 011.3724087 - [email protected] www.galleria20.jimdo.com
fino al 15/04/2015
ore 17:00
Torino
Corso Casale 85/B
SIMONE BENEDETTO DA FRANZ PALUDETTO
Sculture di Simone Benedetto. Orario: da giovedì a sabato 15-19 o su appuntamento. Info:
011.4546390 - [email protected] - www.franzpaludetto.com
fino al 16/04/2015
ore 18:00
Torino
Via Stampatori 9
TORINOSETTE | Arte
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Arte
"IL KABUKI DEI TRE SAMURAI: ARAKI, MORIMURA, SUGIMOTO" ALLA GALLERIA IN
ARCO
"Il kabuki dei tre samurai: Araki, Morimura, Sugimoto". Nobuyoshi Araki, Yasumasa Morimura
e Hiroshi Sugimoto sono i protagonisti della mostra a cura di Graziano Menolascina.
Nobuyoshi Araki, tra gli artisti più rappresentativi e prolifici della storia della fotografia,
racconta la donna, l'eros e il Giappone. Le donne di Araki sono spesso sdraiate su letti disfatti,
oppure distese sul pavimento in pose lascive, legate con corde, con i corpi ostentati e nudi ma
con sguardi in cui è completamente assente la volontà di sedurre. Yasumasa Morimura si
appropria invece di icone universali della storia dell'arte, dei mass media e della cultura
popolare interpretandole in prima persona. In particolare Morimura è interessato alle
trasformazioni sociali politico e culturali dovute alla penetrazione del capitalismo e dei miti del
mondo occidentale in Giappone. Morimura impersona Einstein, Marylin, Frida Khalo, Hitler il
risultato è un'opera e raffinata che nasce da una cura maniacale per i dettagli e l'uso di ritocchi
digitali, di costumi, pose e accessori ricercati che le rendono uniche. I tratti somatici non
modificati, sono l'unico mezzo che Morimura ha per rivendicare la propria origine e le proprie
tradizioni e l'unica via per fare ciò è la provocazione. Infine, ci sono gli scatti di Hiroshi
Sugimoto, immagini mentali, concetti la cui materializzazione è resa possibile grazie a un
rigoroso controllo del mezzo fotografico e del processo manuale di stampa, seguito anch'esso
personalmente dall'artista. Nella serie "Theatre" Sugimoto ha fotografato con tempi di
esposizione lunghissimi sale degli anni '20 e '30, cinema degli anni '50 e drive in. La luce
bianca degli schermi rettangolari, che illumina il resto dell'ambiente, contiene in sé l'intera
proiezione del film. In "Architectures" la tecnica dello sfocato priva le architetture moderniste di
connotazioni temporali. I lunghi tempi di esposizione dei "Seascape" bloccano il movimento
delle onde in immagini eterne, mentre il soggetto dei "Portraits" realizzati fotografando i
personaggi dei musei delle cere è l'immortalità stessa. Info: 011.8122927 - www.in-arco.com [email protected]
fino al 18/04/2015
ore 18:30
Torino
Piazza Vittorio Veneto 3
GIANLUCA QUAGLIA ALLA GALLERIA UNIQUE
"Places", mostra personale dell'artista milanese Gianluca Quaglia a cura di Antonio D'Amico,
propone "Paesaggio", un'installazione ambientale che invade tutto lo spazio della galleria,
insieme alla sua produzione recente degli intagli su carta. I suoi lavori, la cui caratteristica
principale è la recisione di alcuni elementi dal contesto originario per farli rivivere nello spazio
circostante, producono una rottura dell'equilibrio del linguaggio comune. In "Places" Quaglia
espone le libellule, le diverse varietà di fiori e di piante, le farfalle e gli insetti, tutti intagli su
carta che conquistano il senso del loro essere singole individualità, in quanto gli elementi sono
stati estratti e custoditi altrove, così non sono più semplici e gradevoli decorazioni, bensì
pluralità di esistenze che abitano il medesimo spazio in cui si muovono gli uomini. Orario: dal
martedì al sabato 10.00-12.30 e 15.30-19.30. Chiuso il lunedì. Aperture fuori orario su
appuntamento. Info: 011.5617049 - 334.8017314 - [email protected] www.galerieunique.com
fino al 18/04/2015
ore 17:00
Torino
Corso Vittorio Emanuele II 36
TORINOSETTE | Arte
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Arte
"IL MONDO IN UNA TAZZA" A PALAZZO MADAMA
Palazzo Madama presenta un percorso dedicato alla storia della tazza, attingendo dalle ricche
collezioni di arte decorativa conservate in museo. L'esposizione si riallaccia al tema della
porcellana torinese al centro di Fascino e splendore della porcellana di Torino, mostra curata
da Andreina d'Agliano e Cristina Maritano che apre in contemporanea alla Fondazione AccorsiOmetto e che presenta ben 90 opere provenienti dalle collezioni di Palazzo Madama. Le due
esposizioni offrono nel complesso un vero e proprio percorso cittadino dedicato al tema della
porcellana. Filo conduttore dell'esposizione è la tazzina: da tè, da caffè e da cioccolata.
Oggetto legato indissolubilmente all'introduzione in Europa delle bevande calde provenienti
dall'Oriente e dal Nuovo Mondo e al materiale esotico e prezioso per eccellenza, la porcellana.
A Palazzo Madama una sequenza di tazze, a partire dai blancs-de-chine, ovvero le porcellane
bianche cinesi prodotte a Dehua, mostra l'evoluzione delle forme e la varietà dei decori nelle
tazzine prodotte dalle manifatture europee nel Settecento: dai motivi di origine cinese e
giapponese, a quelli tratti dai libri di storia naturale, ai paesaggi derivati da incisioni olandesi e
tedesche, fino alle scene mitologiche e della letteratura cavalleresca. Contestualmente la
mostra è un'occasione per raccontare, per casi esemplari, la storia della porcellana, delle sue
particolarità produttive, della qualità della pasta e dei colori. Il valore socialmente
rappresentativo della porcellana emerge anche grazie all'esposizione di alcuni servizi araldici,
conservatisi integri per il loro valore altamente simbolico legato al passato illustre della casata
oppure smembrati e dispersi sul mercato antiquario. Una vetrina è dedicata alla principale
manifattura di porcellana operante in Piemonte nel Settecento, la Real fabbrica delle
porcellane di Vinovo, fondata nel 1776 grazie all'intraprendenza di un torinese, Giovanni
Vittorio Brodel, e di un ceramista di Strasburgo, Pierre-Antoine Hannong, e poi rilevata nel
1780 dal medico e chimico torinese, Vittorio Amedeo Gioanetti. Alla produzione di questa
fabbrica è dedicato un più ampio spazio nelle sale della mostra alla Fondazione AccorsiOmetto. In un'altra vetrina, l'artista Matilde Domestico, che da anni conduce ricerche sul tema
della porcellana, ambienta l'installazione Esistenza di porcellana, che si ispira alle poesie di
Emily Dickinson. Il lavoro dell'artista unisce oggetti e frammenti di carta e di porcellana su cui
emergono parole in acciaio. Intorno una superficie di polvere di marmo di Carrara, il caolino,
un materiale refrattario. Tutti gli elementi nel complesso rimandano all'idea di fabbrica, a una
realtà viva e produttiva. In sottofondo una base sonora composta dalla sovrapposizione ed
elaborazione di rumori meccanici, suoni metallici ripetitivi registrati all'interno dei reparti di
fabbricazione dell'Industria Porcellane IPA, si propaga tra le tintinnanti ceramiche antiche e
contemporanee. Orario: martedì-sabato 10.00-18.00; domenica 10.00-19.00. La biglietteria
chiude un'ora prima. Chiuso il lunedì. Ingresso: intero euro 10, ridotto euro 8, gratuito ragazzi
fino ai 18 anni e abbonati Musei Torino Piemonte. In presenza di mostre temporanee le tariffe
potranno subire variazioni. Info: 011.4433501 - www.palazzomadamatorino.it
fino al 19/04/2015
ore 10:00
Torino
Piazza Castello
EUGENIO BROGGINI ALLA FONDAZIONE GIORGIO AMENDOLA
Personale di Eugenio Broggini. Orario: da lunedì a venerdì 10-12 e 15.30-19.30; sabato e
domenica su prenotazione. Info: www.fondazioneamendola.it - [email protected]
fino al 23/04/2015
ore 18:00
Torino
Via Tollegno 52
TORINOSETTE | Arte
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Arte
"LIVE EAST DIE YOUNG" BURNING GIRAFFE ART GALLERY
"Live East Die Young", collettiva a cura di Giuseppe Savoca: un'occasione unica per entrare in
contatto con lo spirito dissacrante e rivoluzionario della scena artistica dell'East End di Londra
attraverso le opere di sei dei suoi più interessanti interpreti: Alex Binnie, Dan Hillier, Dr. D, Ian
Johnstone, Liam Sparkes e Michele Servadio. Orario: dal martedì al venerdì 15-19; sabato
15:30-20. Info: www.bugartgallery.com - [email protected] - [email protected]
- 011.5832745 - 347.7975704
fino al 24/04/2015
ore 18:30
Torino
Via Bava 8/A
"PITTURA FEMMINILE A TORINO NEL PRIMO '900" ALLA GALLERIA DEL PONTE
"Pittura femminile a Torino nel primo '900", mostra di Evangelina Alciati, Vittoria Cocito, Nella
Marchesini e Daphne Maugham. Orario: dal martedì al sabato 10.00-12.30 e 16.00-19.30. Info:
011.8193233 - [email protected] - www.galleriadelponte.it
fino al 24/04/2015
ore 18:00
Torino
Corso Moncalieri 3
EVA LEITOLF E VICTOR LOPEZ GONZALEZ AL CAMPUS EINAUDI
Nell'ambito di Biennale Democrazia, l'atrio del nuovo campus universitario ospita i progetti
artistici "Postcards from Europe" di Eva Leitolf, "ATLAS" e "Border Crossing" di Victor López
González, entrambi a cura di Patrizia Bottallo.
fino al 25/04/2015
ore 10:30
Torino
Lungo Dora Siena
IVREA - GIANNI-EMILIO SIMONETTI AL MUSEO DELLA CARALE ACCATTINO
"Gianni-Emilio Simonetti - Othermaps Othernearby", un evento multitasking con la
partecipazione di: Luigi Bonotto, Giulia Tacchini, Giulia Maffei, Stefano Montani, Nicolò Parini,
Pip, Poldino, Cina. Un ringraziamento speciale all'atelier di "arteterapia" dell'ospedale di Luino
e al dott. Isidoro Cioffi. A cura di Lorena Giuranna e Adriano Accattino. Orario: sabato e
domenica dalle 15:00 alle 19:00. Info: 0125.612658
fino al 26/04/2015
ore 18:00
Ivrea (TO)
Via Miniere 34
CASTELLAMONTE - SANDRA BARUZZI AL CENTRO CONGRESSI PIERO MARTINETTI
"Sguardi.2", mostra di Sandra Baruzzi, a cura di Anna Tabbia. Orario: sabato e domenica
15,00-19,00 (domenica di Pasqua chiuso); altri giorni su appuntamento - scuole su
appuntamento. Info: 0124.5187216 - [email protected]
fino al 26/04/2015
ore 17:00
Castellamonte (TO)
Via Educ
TORINOSETTE | Arte
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Arte
ISA MELSHEIMER DA QUARTZ STUDIO
"Examination of the Origins", personale dell'artista tedesca Isa Melsheimer (Neuss, 1968) che
per l'occasione ha concepito un'installazione site specific in cui elementi scultorei pensati a
partire dalle caratteristiche 'ambientali' di Quartz sono accostati alle forme architettoniche di
alcuni edifici della città. Visite su appuntamento. Info: 338.4290085 - [email protected] www.quartzstudio.net
fino al 28/04/2015
ore 19:00
Torino
Via Giulia di Barolo 18/D
BORIS LAVRENKO ALLA GALLERIA PIRRA
Boris Lavrenko nasce a Rostov nel 1920 e muore a San Pietroburgo, città in cui studia, vive e
lavora, nel 2001. Titolare della cattedra di pittura e composizione dell'Istituto Repin dal 1953, la
sua carriera è costellata di prestigiosi riconoscimenti ed è considerato uno dei più autorevoli
rappresentanti del post-impressionismo russo. L'infanzia vissuta a contatto con la natura, le
immense steppe e il fiume Don, avranno una forte influenza sulla formazione del futuro pittore.
Lavrenko, infatti, nel paesaggio trova la massima libertà di ricerca compositiva e di
sperimentazione cromatica, seppur all'interno di un figurativismo di solida impostazione. Le
sue opere, in particolare quelle animate da figure impegnate in normali attività, quali la lettura,
una passeggiata o una partita di calcio, trasmettono spontaneità e gioia di vivere. Lavrenko è
un artista versatile, con la maturità di riconoscere in qualsiasi soggetto la "dignità" di essere
ritratto, per cui i suoi temi spaziano dalle vedute cittadine, con i loro monumenti, ai già citati
paesaggi, dai banali oggetti di uso quotidiano delle sue intense nature morte, alle animate o
raccolte scene di genere. I numerosi viaggi compiuti all'estero e in patria stimolano la curiosità
e gli interessi di Lavrenko, le cui opere possono definirsi un caleidoscopio di impressioni, un
colorato mosaico di vita. Orario: da lunedì a sabato 9,30-12,30 e 15,30-19,30; domenica
9,30-12,30. Info: 011.543393 - www.galleriapirra.it - [email protected]
fino al 30/04/2015
ore 18:00
Torino
Corso Vittorio Emanuele II 82
TORINOSETTE | Arte
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Arte
JOSEF KOUDELKA AL FORTE DI BARD
"Josef Koudelka, Vestiges 1991-2014", prima esposizione in Italia del più imponente progetto
fotografico di uno dei maestri mondiali della fotografia, mostra promossa dall'associazione
Forte di Bard in collaborazione con l'Agenzia Magnum Photos. Il progetto Vestiges, che vede
impegnato da oltre vent'anni il grande fotografo dell'agenzia Magnum Photos, propone la sua
interpretazione fotografica e artistica di alcuni dei più importanti siti archeologici della cultura
romana e greca, in un itinerario attraverso venti paesi, dalla Grecia al Libano, dalla Siria
all'Algeria, dalla Turchia all'Italia e di oltre duecento località che si affacciano sul Mar
Mediterraneo. Un'esplorazione che non ha precedenti, un lavoro fatto di costanza e
perseveranza. L'artista, come i pittori romantici del XIX secolo, coltiva una predilezione
particolare per le rovine, senza celebrarne l'atmosfera malinconica, ma con l'obiettivo di
restituirne l'autentica bellezza. Il suo intento è usare l'arte per riappropriarsi di un mondo che ci
sta sfuggendo e che potremmo perdere. Trasformare le macerie in speranza è il grande e
ambizioso progetto che Koudelka cerca di realizzare con il suo eccezionale viaggio, in
costante divenire che si arricchisce periodicamente di nuovi capitoli. In mostra oltre 60
fotografie di cui 22 panoramiche di grandi dimensioni. Un allestimento che coniuga il
minimalismo dell'approccio del fotografo e della cifra stilistica delle sue immagini, al suggestivo
senso di camminamento tra le rovine. In mostra anche la proiezione di circa 350 scatti relativi
ai set di Vestiges. Fino al 31 gennaio il Forte sarà aperto solo il sabato e la domenica dalle 10
alle 19; dal primo febbraio apertura consueta (feriali dalle 10 alle 18, festivi e prefestivi dalle 10
alle 19). Ingresso: Intero: 6,00 euro - Ridotto: 5,00 euro. Info 0125.833811 - 83382 e su
www.fortedibard.it
fino al 03/05/2015
ore 18:00
Bard (AO)
Forte
"AL FRONTE" AL MUSEO DEL CINEMA
"Al fronte. Cineoperatori e fotografi raccontano la Grande Guerra", mostra a cura di Roberta
Basano e Sarah Pesenti Campagnoni. Cento anni fa, la Grande Guerra investe il Vecchio
Continente con la sua modernità che, oltre alle armi micidiali, annovera l'utilizzo di nuovi mezzi
di comunicazione. Tra queste la fotografia e il cinema si rivelano risorse fondamentali nel
definire gli equilibri di potere dei principali paesi belligeranti. Scatti e riprese realizzati da
fotografi e operatori militari invadono le pagine di quotidiani e riviste e dominano gli spettacoli
cinematografici di tutto il mondo, trovando una eco nelle innumerevoli fotografie amatoriali
accumulate dai reduci e dalle loro famiglie, memoria di un'esperienza umana e sociale
estrema e contraddittoria. La mostra "Al fronte. Cineoperatori e fotografi raccontano la Grande
Guerra" propone un percorso di immagini attraverso 160 fotografie inedite, scattate da Luis
Bogino al seguito del Regio Esercito Italiano e dai soldati fotoamatori dislocati sui di guerra.
Accanto a questo primo tracciato si sviluppa il percorso cinematografico: una selezione di film
"dal vero", girati al fronte e nelle retrovie, e di titoli di fiction di epoche diverse, testimonianza di
un'eredità visiva e culturale variamente interpretata nel corso del tempo. Lo sguardo di artisti
come Paola De Pietri, Yervant Gianikian e Angela Ricci Lucchi propone infine una lettura
personale della prima guerra mondiale, dei luoghi che essa ha attraversato e di una memoria
spesso dimenticata. Orario: da martedì a venerdì 9.00-20.00; sabato 9.00-23.00; domenica
9.00-20.00; lunedì chiuso. Ultimo ingresso un'ora prima della chiusura. Ingresso: intero euro
14,00; ridotto (studenti universitari fino a 26 anni, over 65, gruppi min. 15 persone) euro 11,00;
giovani e scuole (da 6 a 18 anni, gruppi scolastici) euro 8,00; gratuito fino a 5 anni, disabili e
accompagnatore, Torino+Piemonte Card.
fino al 03/05/2015
ore 19:00
Torino
Via Montebello 20
TORINOSETTE | Arte
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Arte
PHIL BORGES ALLA GALLERIA PAOLA MELIGA
"Tibet's Portraits | Culture on the Edge", mostra fotografica di Phil Borges. Borges fa parte dei
"maestri artisti" della fotografia americana e non, che da oltre 25 anni documenta con passione
la vita delle popolazioni tribali di tutto il mondo, utilizzando il veicolo del "ritratto ambientale"
per sollevare le problematiche delle popolazioni indigene e per diffonderne la loro conoscenza.
Borges è mosso da una missione e un cammino spirituale e di vita che lo portano a spingersi
negli angoli più remoti del mondo per dar voce attraverso la sua fotografia a realtà
straordinarie e uniche, che altrimenti non avrebbero modo di essere svelate. La sua poetica
capacità di cogliere l'attimo sospeso e la denuncia della realtà nella sua sfumatura più veritiera
uniscono testimonianza e arte per dar vita a una vera vocazione. La sua è una fotografia tesa
a dar voce a chi non ce l'ha, che ha come missione la rivalutazione delle culture che stanno
via via scomparendo, mettendo l'accento sul loro valore e rappresentando le sfide che le
attendono. Il suo lavoro cerca di rendere più comprensibili le tematiche riguardanti le
popolazioni in via di sviluppo: "Voglio che lo spettatore veda queste persone come individui,
che conosca i loro nomi e un po' della loro storia, non che le veda solamente come degli
estranei che abitano terre lontane." Pluripremiato per il suo impegno umanitario nel 2008 ha
collaborato con Amnesty International pubblicando Enduring Spirit, le sue raccolte fotografiche
sono tradotte in 4 lingue e le sue opere sono esposte nei musei di tutto il mondo. In mostra i
suoi ultimi scatti sul Tibet. I ritratti mostrano queste popolazioni che vivono in uno degli
ambienti più fragili della terra e che di fronte alle sfide del ventunesimo secolo cercano di
mantenere quello che hanno di più caro: la loro pratica buddista, la loro cultura tibetana ed i
loro usi. Fotografie delicate, commoventi, piene di pathos, di fierezza. Altamente importante è
anche la perfezione della cromaticità, infatti in questo suo ultimo lavoro Phil Borges ci presenta
i suoi scatti a colori. Mostra realizzata grazie alla collaborazione con Paci Contemporary |
Brescia. Orario: dal mercoledì al sabato 11,00-12,30 e 15,30-19,30. Martedì mattina chiuso,
pomeriggio 15,30-19,30. Lunedì e festivi chiuso. Apertura privata su appuntamento. Info:
011.2079983 - [email protected]
fino al 04/05/2015
ore 11:00
Torino
Via Maria Vittoria 46/C
"IL MARE CHE SENTO" DA INTERNOCORTILE
"Il mare che sento", interpretazioni d'arte design e artigianato d'eccellenza. Orario: da martedì
a sabato 11-13 e 15.30-19. Info: 011.6618841 - [email protected] - www.internocortile.it
fino al 05/05/2015
ore 18:30
Torino
Via Villa Glori 6
TORINOSETTE | Arte
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Arte
RIVAROLO - ERNESTO MORALES A CASA TOESCA
"Il giorno come la notte", personale di Ernesto Morales. Il progetto espositivo curato da Karin
Reisovà comprende opere in continuità con il lavoro precedente dell'artista, ma recentemente
arricchito dall'esperienza espositiva in Oriente, in particolare a Singapore, Kuala Lumpur,
Jakarta e Bangkok dove Morales ha avuto modo di essere in stretto contatto con la natura dei
luoghi, fonte d'inspirazione per approfondire e delineare la mostra. I fili conduttori sono i temi
della primavera e del relativo equinozio durante il quale, come ci indica il termine stesso
"Equus Nox", vi saranno uguali numero di ore di luce e di oscurità, dunque il giorno come la
notte, a pochi giorni dalla inaugurazione. Il cambiamento di stagione ci rimanda alla rinascita,
al risveglio della natura, all'amore ed i suoi miti: l'ambiente è in trasformazione e questa
sensazione di positiva aspettativa coinvolge anche gli esseri umani. Non solo, vengono
rappresentati miti ed allegorie, quando Ernesto Morales nel richiamare Madre Natura associa
a Flora - Dea dell'antichità romana - simboli quali la rosa bianca, il cigno, la fenice, l'uovo, le
rondini. Anche la tematica degli opposti viene analizzata ed esplicitata, in riferimento alla
generazione di nuovi cicli vitali: il maschile ed il femminile, il giorno e la notte, il bianco e il
nero, il buio e la luce. I paesaggi talvolta reali e talvolta onirici del precedente lavoro dell'artista
uniti a questo nuovo percorso, lavorativo e di vita, ci permettono di entrare in una dimensione
intima e coinvolgente. E nei quadri si riflette quella che è la grande sensibilità di Ernesto
Morales, ossia quella di entrare in empatia con i luoghi e le persone, permettendo
all'osservatore di comprendere realmente le sue opere e le motivazioni, aspetti che nell'arte
contemporanea non sempre appaiono di facile cognizione. La mostra e il luogo espositivo,
anch'esso così intimo e pregno di storia, permetteranno una chiamata alla bellezza,
all'attenzione, al tempo lento, all'umanità nel suo lato più spirituale che l'arte ci permette di
percepire. A seguito della prima inaugurazione, la mostra si rinnoverà il giorno 11 aprile, con
l'esposizione di nuovi lavori dalla medesima tematica. Orario: venerdì, sabato, domenica
15.30-19.00; altri giorni o orari su appuntamento telefonico al 335.1227609. Info:
[email protected] - www.areacreativa42.com
fino al 10/05/2015
ore 17:00
Rivarolo (TO)
Via Ivrea 42
"TENTAZIONI" ALLA GALLERIA ZABERT
"Tentazioni", collettiva curata da Luca Beatrice. In mostra lavori di undici artisti contemporanei
(Paolo Amico, Araki, Bertozzi&Casoni, Nicola Bolla, Carlo Mollino, Alessandro Papetti, Carol
Rama, Man Ray, Bettina Rheims, The Bounty KillArt e Paolo Ventura) affiancati da altrettante
opere classiche di Bernardino Campi, Gianbattista Crosato, Paul Brill, Pietro Della Vecchia,
Frans Floris, Luca Giordano e Jan Massys. Orario: 10,30-13,00 e 15,00-19,00.
fino al 15/05/2015
ore 18:00
Torino
Piazza Cavour 10
TORINOSETTE | Arte
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Arte
ALBERTO DILILLO AL MUSEO NAZIONALE DELL'AUTOMOBILE
"Retrò Visioni", fotografie di Alberto Dilillo. Trenta fotografie, scattate nel cimitero d'auto
storiche di Kaufdorf, in Svizzera, pochi giorni prima del suo definitivo smantellamento. "Retrò
Visioni" è un racconto per immagini, accompagnate da suggestive didascalie, una vera e
propria Spoon River dell'auto: lo sguardo del fotografo, Alberto Dilillo, indugia sulle forme delle
vetture d'epoca che conservano un fascino immutato nonostante la polvere e l'usura del
tempo. La vegetazione cresce tra le carcasse inanimate delle vetture abbandonate, come tra
gli scheletri di dinosauri estinti. La mostra fotografica sarà corredata da un allestimento che
racconta l'operazione di restauro di un'auto d'epoca: sulle pedane, ritrovamenti impolverati,
vetture semilavorate e vetture finite aiutano a visualizzare le fasi di tale operazione di
recupero, frutto di artigianalità differenti ma ugualmente preziose. Orario: lunedì 10.00-14.00,
pomeriggio chiuso; martedì mattino chiuso, pomeriggio 14.00-19.00; mercoledì, giovedì e
domenica 10.00-19.00; venerdì e sabato 10.00-21.00. Ultimo ingresso 1 ora prima della
chiusura. Ingresso al museo: intero 12,00 euro; ridotto 8,00 euro; scuole 2,50 euro; gratuito
minori di 6 anni; giornalisti con tesserino dell'Ordine; possessori dell'Abbonamento Musei
Torino Piemonte e Torino + Piemonte Card. Info: 011.677666/7/8 - http://www.museoauto.it/
fino al 17/05/2015
ore 18:30
Torino
Corso Unità d'Italia 40
GIULIO PAOLINI IN VIDEOTECA GAM
Martedì 24 marzo alle 18.30 incontro con Giulio Paolini. L'artista, in conversazione con Elena
Volpato, presenterà "Unisono", video realizzato nel 1974 presso lo studio di produzione
art/tapes/22 di Maria Gloria Bicocchi a Firenze. Il video presenta in rapida successione le
riproduzioni fotografiche di 92 tra le opere realizzate da Paolini nei 14 anni precedenti, a
partire dal suo primo lavoro, Disegno geometrico del 1960. L'attenzione dell'artista sino ad
allora si era focalizzata sullo spazio assoluto dell'opera, sul rettangolo bianco della tela o del
foglio, dove tutta l'arte, del passato e del futuro, potesse trovare anche solo una fugace
dimora. L'utilizzo del video conduce Paolini a una considerazione della dimensione temporale
dell'arte: in opposizione all'allora diffusa retorica del tempo reale, la velocità con cui Paolini fa
scorrere, in un montaggio a telecamera fissa, le riproduzioni fotografiche dei propri lavori,
cancella ogni possibilità di osservazione e di identificazione delle singole immagini. "Unisono"
dura meno di un minuto e mostra circa otto opere al secondo. Un parossismo temporale che
tende a un ideale annullamento della durata, quasi che le opere possano fondersi l'una
nell'altra in un unisono appunto che, come nella Symphonie Monotone-silence di Yves Klein,
sia espressione silenziosa e insieme assordante assolutezza dell'arte. Il video resterà in
visione in VideotecaGAM fino al 24 maggio 2015. Orario: martedì - domenica 10.00-19.30. La
biglietteria chiude un'ora prima. Ingresso gratuito in videoteca. Non occorre appuntamento.
Info: 011.4429597 - email [email protected] - www.gamtorino.it
fino al 24/05/2015
ore 18:30
Torino
Via Magenta 31
TORINOSETTE | Arte
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Arte
NADIA BUDDE AL GOETHE INSTITUT
Personale e residenza artistica di Nadia Budde. Acume, profondità, osservazione poetica del
mondo e una comicità linguistica fuori dell'ordinario caratterizzano l'opera dell'illustratrice
berlinese, insignita di numerosi riconoscimenti, tradotta e pubblicata in diverse lingue. La
mostra presenta in prima nazionale una selezione delle sue opere originali fra cui il divertente
racconto della sua infanzia a Berlino Est. Ingresso libero. Orario: lunedì, maretedì e giovedì
10:00-13:00 e 14:00-18:30; mercoledì e venerdì 10:00-13:00 e 14:00-17:30. Info:
www.goethe.de/torino - 011.543830
fino al 30/05/2015
ore 18:30
Torino
Piazza San Carlo 206
TORINOSETTE | Arte
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Arte
BERT THEIS AL PAV
"Aggloville", mostra personale di Bert Theis, a cura di Marco Scotini. Il peculiare carattere del
PAV, spazio interstiziale tra realtà urbana ed elemento naturale, tra i ritmi della metropoli
contemporanea e quelli dettati dal susseguirsi delle stagioni, rende il museo scenario ideale
per le opere dell'artista Bert Theis. Temi come urbanesimo sostenibile, ecologia politica e
gentrificazione sono al centro della sua ricerca artistica che, da anni, cerca di contrapporsi allo
sviluppo del modello urbano neoliberista in contesti geopolitici diversi, dall'Europa all'Asia
Orientale. La stessa ricerca viene presentata al PAV con "Aggloville", personale dell'artista che
raccoglie maquettes, studi progettuali, video e stampe digitali su tela, sviluppati nel corso di
venti anni di attività, a partire dal Padiglione Potemkin Lock, concepito per la Biennale di
Venezia del 1995. Gli elementi basici con cui Bert Theis interviene negli agglomerati pubblici e
nei contesti sociali sono tratti dalle costruzioni tradizionali dei parchi, quali piattaforme e
padiglioni. Ma ciò che caratterizza tali strutture è il fatto che esse delimitino un campo che, di
fatto, è lasciato vuoto: introducono l'indefinito, l'incerto e il provvisorio nel cuore della
distribuzione del tutto disciplinata della città contemporanea. Aprono uno spazio che si sottrae
al controllo, un'area non qualificata in anticipo, ma ogni volta da ridefinire attraverso iniziative
collettive. Ogni piattaforma è un enigma che porta lo spettatore/fruitore alla libera
interpretazione della funzione e del senso che ad essa vorrà attribuire. Così le opere di Theis
si offrono come dispositivi relazionali, capaci di creare comunità temporanee, a tramutarsi in
teatri d'incontri e situazioni. "Non c'è più ombra di dubbio: nel paradiso l'uomo nasce sdraiato,
nudo sotto una palma": con questa rivendicazione ironica del tempo originario, l'artista
introduce il suo lavoro Le dita della mano, realizzato a Volterra nel 1998 e proposto nell'ambito
di Aggloville in forma di maquette. Dieci isolette verniciate di bianco e nel formato di letto a due
piazze ciascuna, sono accompagnate da una palma mediterranea ombreggia su di loro.
Utopia settecentesca per eccellenza, l'isola deserta è la meta del viaggio, la promessa della
fuga verso nuove terre, nuove avventure. E' il risveglio dopo il naufragio e il ritorno del nostos
allo stato di natura, al paradiso originario. Per chi é coinvolto nei conflitti generati dalla
trasformazione urbana neoliberista e nelle lotte per il diritto alla città, le domande fondamentali
sono: Un'altra città è ancora possibile? Un'altra vita nelle nostre città è possibile? "Aggloville"
visualizza queste domande agglomerando elementi diversi fra di loro: paesaggi coperti di
giungla come quelli del Congo-Brazzaville, quartieri e isolati come quelli di Alphaville di
Godard, sentieri immaginati come quelli di Dogville di Lars Von Trier. Bert Theis
(Lussemburgo, 1952) fa parte di quella generazione di artisti, emersi nel corso degli anni
Novanta, che attraverso i loro lavori hanno creato nuove possibilità per le pratiche nello spazio
pubblico. I suoi lavori hanno una dimensione filosofica, sociale e politica; la maggior parte di
questi sono stati creati a partire da spazi specifici della città. Nel corso degli ultimi dieci anni, è
stato tra gli organizzatori di due progetti a lungo termine, Isola Art Center e out-Office for
Urban Transformation, entrambi riconducibili all'ambito del conflitto urbano tra gli abitanti del
quartiere di Isola, il governo della città di Milano e una compagnia multinazionale statunitense.
Nell'ambito della mostra Aggloville, le Attività Educative e Formative propongono l'attività di
laboratorio Green specific in cui le riproduzioni di particolari scenari urbani vengono rielaborate
attraverso l'introduzione di un connettivo naturale, che genera un contesto ibrido e
imprevedibile. Un'idea trasformativa di zone specifiche, nelle quali il verde si riappropria di un
suo spazio vitale, dando vita a un ambiente fecondo che genera nuove prospettive visive e
narrative. Orario: venerdì ore 15-18; sabato e domenica ore 12-19. Ingresso: intero 4 euro;
ridotto 3 euro; gratuito Abbonamento Torino Musei, Torino+Piemonte Card, minori di 10 anni,
over 65, persone con disabilità. Info: 011.3182235 - [email protected] www.parcoartevivente.it
fino al 31/05/2015
ore 18:00
Torino
Via Giordano Bruno 31
TORINOSETTE | Arte
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Arte
"ASTRATTISMO IN EUROPA" AL FORTE DI BARD
"Astrattismo in Europa. Kandinsky, Popova, Majakovskij, Malevi?...": oltre 80 opere,
principalmente olii e disegni di straordinario valore, appartenenti a una prestigiosa collezione
privata tedesca, per la prima volta esposta in Italia. La collezione, riunita con passione e
costanza nel corso di anni, costituisce un nucleo tematico omogeneo con aspetti storicogeografici di grande interesse: le opere illustrano le tendenze artistiche dell'Europa Orientale e
Centrale durante la prima metà del XX secolo, con particolare attenzione alla nascita della
pittura astratta e ai movimenti di arte non figurativa che ne seguirono e che capillarmente si
diffusero in tutta Europa. In un clima di generale rinnovamento del linguaggio artistico, infatti, a
partire dal 1910 circa si sviluppano diverse tendenze astratte nell'ambito dei movimenti
d'avanguardia tedesco, russo, ceco e olandese. Wassily Kandinsky occupa un posto di primo
piano in questo contesto artistico. Al completo la compagine degli astrattisti russi presenti in
mostra: Vladimir Tatlin, Alexander Rodchenko, El Lissitzky e Alexandra Exter, che sviluppa il
suo linguaggio plastico integrando influssi dal Cubismo e dal Futurismo. Da non perdere le
preziose opere di Natalia Goncharova. Kasimir Malevic, con Kandinsky, può considerarsi il più
importante pioniere dell'arte astratta. Proveniente dal contesto del Cubofuturismo russo,
Malevic dipinge forme geometriche elementari come il quadrato, la sfera, la croce, dando vita
al movimento del Suprematismo: un'arte non descrittiva, puramente contemplativa e spirituale.
In mostra anche 44 libri originali del medesimo movimento artistico culturale con numerosi
pezzi di Wladimir Majakovskij e opere di Nikolay Punin, Kasimir Malevi?, Lajos Kassák e due
filmati di Hans Richter (1888-1976) e Viking Eggeling (1880-1925), pionieri dell'astrattismo
geometrico cinematografico d'avanguardia europeo. I loro lavori, terminati nel 1921, sono
considerati tra le opere fondamentali della modernità. Orario: feriali dalle 10 alle 18, festivi e
prefestivi dalle 10 alle 19. Ingresso: Intero: 6,00 euro - Ridotto: 5,00 euro. Info 0125.833811 83382 e su www.fortedibard.it
fino al 02/06/2015
ore 10:00
Bard (AO)
Forte
TORINOSETTE | Arte
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Arte
"LO SPAZIO DEL DEMIURGO", FORTUNY E MOLLINO A PALAZZO MADAMA
Poliedricità. È il tratto che accomuna i protagonisti della nuova mostra allestita a Palazzo
Madama «Lo spazio del demiurgo», incentrata sulle figure di Mariano Fortuny y Madrazo e
Carlo Mollino. Due personalità forti, capaci di eccellere in differenti discipline, dalla pittura alla
scenografia, passando per l'architettura, il design e la moda. L'esposizione racconta il
percorso artistico e professionale di Fortuny e Mollino attraverso venti immagini realizzate da
una coppia di grandi fotografi, Sarah Moon e Pino Musi, e dal giovane Marco Maria Zanin.
Nato a Granada nel 1871, Mariano Fortuny y Madrazo respirò arte fin dall'infanzia: figlio del
pittore catalano Mariano Fortuny y Marsal, tra i più rilevanti del panorama artistico spagnolo
del XIX secolo, si dedicò al disegno, all'incisione e alla scenografia, realizzando lampade
avveniristiche, d'ispirazione teatrale, che negli anni a venire si affermarono come uno degli
oggetti di design più ricercati e riconoscibili. Stabilitosi a Venezia, fece di Palazzo Pesaro degli
Orfei la sua residenza e il suo laboratorio: qui concepì e realizzò le prime tuniche Delphos,
lunghi abiti femminili caratterizzati da sottilissime pieghe. Sono i primi vestiti plissettati al
mondo: la tecnica ideata e brevettata da Fortuny si rivelò un successo immediato,
rivoluzionando il mondo della moda. La capacità di creare forme, attingendo da mondi e
modelli differenti tra loro, dall'Antica Grecia alle tradizioni catalane, fece di Fortuny una delle
figure più interessanti del suo tempo, un modello tutt'oggi imitato e studiato. Altrettanto
affascinante è la figura di Carlo Mollino: torinese, nato nel 1905 da una famiglia benestante,
seguì da subito le orme del padre Eugenio, ingegnere e architetto, noto per aver progettato e
realizzato l'ospedale delle Molinette. Completati gli studi, Carlo si dedicò con profitto alla
fotografia, alla progettazione di edifici e di automobili da corsa. Appassionato di sci e di
montagna, realizzò chalet, edifici e funivie, coniugando materiali tradizionali e forme molto
moderne, tecnica che caratterizzò anche i suoi progetti più famosi, come il nuovo Teatro Regio
e il palazzo della Camera di Commercio in via Carlo Alberto. Forme morbide e sinuose, che si
ritrovano anche nei suoi arredi e nei suoi mobili, custoditi nella villa di Vittorio Avondo e
immortalati dall'obiettivo di Musi e Zanin. Orario: da martedì a sabato 10-18, domenica
(10-19). La biglietteria chiude un'ora prima. Ingresso: intero 10 euro; ridotto 8; gratuito ragazzi
fino ai 18 anni e abbonati Musei Torino Piemonte. Info: 011.4433501 www.palazzomadamatorino.it
fino al 07/06/2015
ore 18:00
Torino
Piazza Castello
TORINOSETTE | Arte
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Arte
"DONNE CHE VEDONO IL FUTURO" DI BRUNA BIAMINO A PALAZZO MADAMA
Ultima tappa di "Donne che vedono il futuro", il grande progetto dedicato al ruolo delle donne
nella società con cui il museo conferma la propria vocazione verso obiettivi di partecipazione e
inclusione sociale e prosegue l'iniziativa "Go Pink!" che indaga la creatività al femminile. Il
progetto "Donne che vedono il futuro" è stato avviato a dicembre in occasione della mostra
"Women of Vision. Le fotografe di National Geographic" con un workshop a cura della
fotografa torinese Bruna Biamino, durante il quale donne di ogni età hanno risposto all'invito
del museo e hanno donato alla comunità la propria visione del futuro attraverso un ritratto
fotografico e una dichiarazione scritta. Ne sono nati 209 ritratti, tutti immersi nella luce della
settecentesca veranda juvarriana, luogo perfetto per far dialogare identità e aspirazioni della
persona con quelle della società. Per restituire questi messaggi alla collettività, Palazzo
Madama presenta ora al proprio pubblico una grande installazione che raccoglie tutti i 209
ritratti in Camera di Madama Reale: un modo per collegare il destino di una grande personalità
femminile, Maria Giovanna Battista di Savoia-Nemours, con quello delle donne di oggi e,
attraverso i loro "sogni di futuro", di tutti i cittadini di domani. Ad accompagnare le fotografie,
un'installazione sonora con le frasi rilasciate dalle donne fotografate da Bruna Biamino. Nel
pomeriggio inaugurale di mercoledì 11 marzo, aperto a tutte le partecipanti e al pubblico
interessato, Palazzo Madama propone alle 17.30 "La cultura dello specchio. Stare insieme
come le dita in una mano", conferenza in Sala del Senato sul tema della pratica collaborativa.
Ne discuteranno esperti e professionisti provenienti da diversi ambiti disciplinari: Stefano
Barrese (manager), Carmen Belloni (sociologa), Bruna Biamino (fotografa), Mario Calabresi
(giornalista e direttore de La Stampa), Gianfranco Carbonato (imprenditore), Adriano Favole
(antropologo), Luca Remmert (imprenditore), Camillo Venesio (banchiere). Modera l'incontro
Maria Grazia Turri, filosofa ed economista. Al termine dell'incontro seguirà, a partire dalle ore
19, l'inaugurazione della mostra fotografica. Orari di visita della mostra: dal martedì al sabato
10.00-18.00; domenica 10.00-19.00 (la biglietteria chiude un'ora prima); chiuso il lunedì.
Ingresso: intero euro 10, ridotto euro 8, gratuito ragazzi fino ai 18 anni e abbonati Musei Torino
Piemonte. In presenza di mostre temporanee le tariffe potranno subire variazioni. Info:
011.4433501 - www.palazzomadamatorino.it
fino al 07/06/2015
ore 17:30
Torino
Piazza Castello
RIVOLI - ENZO SCIAVOLINO ALLA CASA DEL CONTE VERDE
"Enzo Sciavolino - Il Segno, la Storia, il Mito - 50 anni di acqueforti, 170 opere". Mostra a cura
di Angelo Mistrangelo e dell'assessorato alla Cultura della Città di Rivoli. Orario: dal martedì al
venerdì 16-19; sabato e domenica 10-13 e 16-19. Info: www.comune.rivoli.to.it - 011.9563020
fino al 07/06/2015
ore 18:00
Rivoli (TO)
Via Fratelli Piol 8
TORINOSETTE | Arte
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Arte
JACQUES HENRI LARTIGUE AL MEF - MUSEO ETTORE FICO
"Jacques Henri Lartigue - Alle origini della fotografia contemporanea", mostra a cura di Andrea
Busto, in collaborazione con la Donation Jacques Henri Lartigue. La mostra, realizzata a
partire da 130 album originali di Lartigue, ripercorre il destino unico di questo fotografo il cui
talento ora indiscusso venne riconosciuto tardivamente, all'età di 69 anni. La mostra è
composta da 136 fotografie in grande formato e da 50 pagine d'album dell'epoca (1912 - 1922)
che permettono di vedere le immagini nel contesto originale. Una selezione di opere
emblematiche che ripercorrono tutta la storia del Novecento e le origini della fotografia
contemporanea. Orario: da mercoledì a venerdì 14-19; sabato 11-22; domenica 11-19. Info:
011.853065 - www.museofico.it. Ingresso: 10 euro, ridotto 8 euro, 5 euro da 13 a 26 anni;
gratuito fino a 12 anni, persone con disabilità, abbonamento Musei Torino Piemonte.
fino al 21/06/2015
ore 11:00
Torino
Via Cigna 114
"PLASTIC DAYS" AL MEF - MUSEO ETTORE FICO
"Plastic Days - Materiali e design", a cura di Cecilia Cecchini e Marco Petroni. Un percorso
multidisciplinare tra arte, design e costume per raccontare l'affascinante storia di un materiale
che ha profondamente segnato e condizionato il nostro tempo e le nostre abitudini. Gli oggetti
e le opere in mostra costituiranno una sorta di atlante del contemporaneo. La mostra nasce
dall'analisi e dalla selezione di circa 600 oggetti della collezione della Fondazione Plart,
Plastiche e Arte di Maria Pia Incutti-Paliotto, e si compone come un originale racconto della
grande e molteplice famiglia dei materiali plastici. Una testimonianza che racconta le
trasformazioni degli ultimi centocinquanta anni di storia e che svela l'anima profonda della
modernità e delle mutazioni che hanno segnato il paesaggio domestico e culturale in cui siamo
immersi. La plastica diviene la lente d'ingrandimento puntata sulle dinamiche sociali ed
economiche del nostro tempo. Gli oggetti in mostra rappresentano un'articolata selezione di
artefatti assai rari provenienti da tutte le parti del mondo: prime serie di produzione, pezzi di
grande tiratura di famosi designer o di design anonimo. Una scelta non finalizzata a proporre
una puntuale ricostruzione della storia delle plastiche, ma a realizzare una mostra capace di
disegnare un particolare percorso di lettura del nostro tempo, rivisitato attraverso un approccio
multidisciplinare tra design, arte e costume. Uno sguardo ampio, testimoniato anche dagli
interventi in catalogo di Alba Cappellieri, Laura Cherubini, Stefano Catucci, Gianluigi
Ricuperati, Thea van Oosten e Anna Laganà. Completano il percorso espositivo le interviste
ad Andrea Branzi, Donato D'Urbino, Paolo Lomazzi, Alessandro Mendini, Maurizio
Montalti/Officina Corpuscoli, Andrea Trimarchi e Simone Farresin/Studio Formafantasma,
Gaetano Pesce e Maria Pia Incutti, collezionista e presidente della Fondazione Plart. Orario:
da mercoledì a venerdì 14-19; sabato 11-22; domenica 11-19. Info: 011.853065 www.museofico.it. Ingresso: 10 euro, ridotto 8 euro, 5 euro da 13 a 26 anni; gratuito fino a 12
anni, persone con disabilità, abbonamento Musei Torino Piemonte.
fino al 21/06/2015
ore 11:00
Torino
Via Cigna 114
TORINOSETTE | Arte
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Arte
ANITA MOLINERO AL MEF - MUSEO ETTORE FICO
"Anita Molinero, opere e installazioni". Copertoni, sedie, tavoli, panchine, cassonetti della
spazzatura, arredi urbani dismessi, imballaggi. Sono questi i materiali scultorei preferiti da
Anita Molinero, esposti nella loro grezza povertà nei primi lavori degli anni Ottanta e poi
manipolati, tagliati e plasmati attraverso il fuoco nella produzione successiva. La mostra Anita
Molinero. Opere e installazioni presenta una panoramica di lavori realizzati recentemente e
disseminati negli spazi di tutto il Museo, in dialogo con la mostra Plastic Days. L'artista
realizzerà inoltre una serie di sculture site-specific con materiali plastici - in particolare
cassonetti della spazzatura, elementi di carrozzeria automobilistica come paraurti, fari, fanali recuperati durante la sua permanenza a Torino. Con la mostra di Anita Molinero iniziano le
incursioni del MEF nei territori della creazione contemporanea. Muovendosi dalla mission di un
museo che non vuole essere "solo museo", ma un vivace luogo di scambio e un attivatore di
processi creativi, il MEF inaugura una serie di collaborazioni trasversali, partendo dalla moda.
Primo partner, lo storico marchio di abbigliamento BasicNet. Per l'occasione, la casa torinese
realizzerà un K-WAY progettato da Anita Molinero: l'impermeabile sarà prodotto
esclusivamente durante il periodo della mostra, diventando un vero e proprio multiplo
indossabile. Orario: da mercoledì a venerdì 14-19; sabato 11-22; domenica 11-19. Info:
011.853065 - www.museofico.it. Ingresso: 10 euro, ridotto 8 euro, 5 euro da 13 a 26 anni;
gratuito fino a 12 anni, persone con disabilità, abbonamento Musei Torino Piemonte.
fino al 21/06/2015
ore 11:00
Torino
Via Cigna 114
GESSI E CERAMICHE DELLA LENCI A PALAZZO MADAMA
Palazzo Madama presenta, a partire dal 1 novembre, un nuovo allestimento in Sala
Ceramiche dedicato alla celebre manifattura Lenci, a cui il museo ha già dedicato una grande
mostra nel 2010. L'esposizione, resa possibile grazie al generoso prestito di due collezionisti
privati e della Fondazione Guido ed Ettore De Fornaris, mette in evidenza i due momenti
chiave del processo creativo della manifattura Lenci: quello iniziale, i gessi, e quello finale, le
ceramiche. I gessi della Lenci, provenienti da una collezione privata, costituiscono un vero e
proprio archivio di fabbrica, dove si conservano anche le idee rimaste in bozza e mai
realizzate. La selezione presentata a Palazzo Madama offre all'attenzione del pubblico il
confronto diretto con le corrispondenti ceramiche, come per il "Trionfo di Bacco" di Giovanni
Grande, oltre ad alcuni raffinati inediti, come la "Principessa sul pisello" attribuibile a Mario
Sturani, di cui non si conoscono realizzazioni in terraglia. L'esposizione è inoltre l'occasione
per vedere nuovamente riunite, dopo la mostra "L'avventura Lenci", le Stagioni di Mario
Sturani in ceramica e in gesso. Orario: martedì-sabato 10.00-18.00; domenica 10.00-19.00.
Mercoledì 24 dicembre aperto dalle 10 alle 14, chiuso il pomeriggio; giovedì 25 dicembre
chiuso; venerdì 26 dicembre aperto dalle 10 alle 18; mercoledì 31 dicembre aperto dalle 10
alle 14, chiuso il pomeriggio; giovedì 1 gennaio aperto dalle 14 alle 18, chiuso il mattino; lunedì
5 gennaio apertura straordinaria dalle 10 alle 18; martedì 6 gennaio aperto dalle 10 alle 18. La
biglietteria chiude un'ora prima. Chiuso il lunedì. Ingresso museo: intero euro 10, ridotto euro
8, gratuito ragazzi fino ai 18 anni e abbonati Musei Torino Piemonte. Info: 011.4433501 www.palazzomadamatorino.it
fino al 25/06/2015
ore 10:00
Torino
Piazza Castello
TORINOSETTE | Arte
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Arte
"FASCINO E SPLENDORE DELLA PORCELLANA DI TORINO" AL MUSEO ACCORSIOMETTO
La mostra, realizzata in collaborazione con Palazzo Madama - Museo Civico di Arte Antica, a
cura di Andreina d'Agliano e di Cristina Maritano, si propone di approfondire la produzione
delle tre manifatture torinesi di porcellana, Rossetti, Vische e Vinovo, grazie allo spoglio dei
documenti d'archivio e alla revisione degli oggetti presenti sia in raccolte pubbliche che private.
L'avventura eroica che portò la "sublime scoperta della porcellana" a diffondersi in Europa e
anche, precocemente, in terra piemontese, le storie, i protagonisti, le opere, uniti all'uso
quotidiano dell'oro bianco all'interno delle dimore signorili, esaminato nell'arco della giornata
del Giovin Signore, sono oggetto dell'esposizione al Museo di Arti Decorative Accorsi Ometto, che presenta - oltre a porcellane provenienti da raccolte pubbliche e private - diversi
esempi di argenteria, quadri, incisioni. Il percorso espositivo si apre con la sezione dedicata
alla produzione di porcellana della manifattura Rossetti, di proprietà del conte Giacinto Roero
di Guarene, rappresentato nello straordinario quadro di Martin van Meytens; si prosegue
entrando in un cabinets des porcelaines, in cui vengono esposte diverse porcellane cinesi
Blanc de Chine, alcune già di proprietà del Conte di Guarene, a cui si aggiungono alcune
statuine di dignitari cinesi in porcellana a pasta tenera, eseguite nella manifattura Rossetti fra il
1737 e il 1743, copiando originali cinesi. Oltre alla produzione bianca, sono state individuate
porcellane dipinte in policromia, fra cui una vaso di Palazzo Madama, e alcuni oggetti
appartenenti a collezioni private. La seconda sezione è dedicata alla manifattura fondata nel
1765 dal conte Ludovico Birago di Vische, di cui vengono presentati numerosi oggetti inediti:
nella sua breve attività (1765 - 68) Vische, oltre a riprodurre statuine e prototipi della
manifattura di Vincennes - Sèvres, presenta un notevole influsso dei disegni rocaille di
Meissonnier e dell'argentiere torinese Boucheron. Fra gli oggetti più interessanti, una
zuccheriera dipinta in monocromia porpora e una straordinaria salsiera, la cui forma ricorda da
vicino la produzione del Boucheron. La terza sezione della mostra inizia mostrando una serie
di sculture in porcellana bianca verniciata e in biscuit, eseguite nel periodo in cui alla direzione
della manifattura furono Giovanni Vittorio Brodel, già socio del Birago a Vische, e Pierre
Antoine Hannong, autore della formula della porcellana dura in Francia (aveva infatti venduto
nel 1761 il segreto della porcellana dura a Sèvres). In questo periodo vengono riprodotti i
modelli di Vische, in buona parte derivati dalle incisioni delle opere di François Boucher. Un
confronto interessante sarà quello tra Vincennes - Sèvres, Vische e Vinovo, che darà al
visitatore la possibilità di esaminare i modelli piemontesi e gli originali francesi, fra cui un
biscuit proveniente dal Museo delle Porcellane di Palazzo Pitti. La mostra prosegue con una
quarta sezione che, iniziando con l'esposizione di un servito da cioccolata, introdurrà la
sezione della produzione vascolare del periodo Hannong: dominanti sono l'influsso di Meissen
e di Vincennes - Sèvres: oltre a uno splendido portathe di Vinovo, proveniente da Ca'
Rezzonico, dipinto a putti derivati dalle incisioni di Boucher, corredano la mostra alcune
porcellane di Sèvres, già di proprietà dei Duchi di Parma e provenienti dalle collezioni di
palazzo Pitti, che esemplificano l'evidente influsso della manifattura francese su quella
torinese. Il percorso espositivo prende poi in esame le più importanti tipologie della produzione
Hannong, fino a confluire in una tavola imbandita con vasellame di Vinovo del primo e
secondo periodo, abbinato a splendidi argenti e vetri dell'ultimo quarto del Settecento, in modo
da ricreare un ambiente di grande splendore, a cui fanno anche riscontro alcuni quadri; in
particolare il centro tavola riporterà una serie di "Gridi di Strada" in porcellana di Vinovo,
raffiguranti mestieri e personaggi di piazze e mercati dell' epoca, cui farà da sfondo un'opera
del pittore Giovan Michele Graneri (1679-1755), tra i più celebri artisti di bambocciate
piemontesi. La quinta sezione prenderà in esame diverse tipologie scultoree della manifattura
nei suoi diversi periodi di gestione, partendo dal periodo Hannong fino ad arrivare al periodo
della direzione dello scultore Giovanni Lomello: alcune opere di grande qualità esecutiva
corredano questa sezione, in cui spicca una bellissima Visitazione di Maria del 1789 e una
Vergine Addolorata firmata dal Lomello, oltre ad un'Assunzione ancora attribuibile al periodo
Hannong e molto probabilmente allo scultore Tamietti. Particolarmente rilevante sarà la sesta
sezione legata alla committenza sabauda: in questa parte della mostra , i periodi Hannong
Gioanetti e Lomello vengono messi in rilievo da oggetti di altra qualità, fra cui possiamo
rilevare il gruppo della Maestà Sabauda, proveniente da Palazzo Madama e due straordinari
TORINOSETTE | Arte
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vasi attribuibili agli anni di regno di Carlo Emanuele IV (1796-1802), che mostrano30
evidenti
influssi della contemporanea produzione parigina. Questa sezione comprende alcuni dei
migliori risultati della produzione vascolare della direzione di Vittorio Amedeo Gioanetti, che
Arte
"RAFFAELLO: LA MADONNA DEL DIVINO AMORE" ALLA PINACOTECA GIOVANNI E
MARELLA AGNELLI
"Raffaello: la Madonna del Divino Amore". Per la prima volta a Torino viene esposto il
capolavoro di Raffaello attualmente custodito nel Museo di Capodimonte di Napoli presso i cui
laboratori è stato curato l'intervento di restauro. La Madonna del Divino Amore era ricordata da
Giorgio Vasari nella Vita di Raffaello (1550) fra le più belle opere del periodo romano del
maestro, eseguita per Leonello Pio da Carpi signore di Meldola. La tavola proviene dalla
collezione Farnese, e rappresenta quindi anche un'occasione di approfondimento delle
vicende di questa importante collezione. La mostra alla Pinacoteca Agnelli diventa l'occasione
per presentare in maniera esauriente e significativa i risultati di questi studi e attraverso
l'utilizzo di supporti digitali, che rendano fruibili le indagini riflettografiche e consentano di
leggere - anche al grande pubblico - la struttura interna del dipinto e le numerose varianti e
pentimenti dell'artista durante la stesura dell'opera, in serrato dialogo con i disegni e gli schizzi
preparatori del maestro urbinate conservati nelle più prestigiose collezioni grafiche europee,
due provenienti dall'Albertina di Vienna e uno dal museo delle Belle Arti di Lille. Il progetto di
allestimento è stato curato da Marco Palmieri. In occasione della mostra il Dipartimento
Educazione ha ideato una serie di attività e workshop per bambini e adulti e scuole di ogni
ordine e grado. Orario: da martedi a domenica 10.00-19.00; chiuso lunedì. Ingresso: intero 10
euro; ridotto 8 euro (gruppi, over 65, convenzionati); ridotto 4 euro (scuole, ragazzi 6/16 anni);
gratuito 0/6 anni, disabili, Abbonati Torino Piemonte Musei. Info: 011.0062713 www.pinacoteca-agnelli.it
fino al 28/06/2015
ore 10:00
Torino
Via Nizza 230/103
SAMUEL DI BLASI AL MUSEO NAZIONALE DELLA MONTAGNA
"Lo scalatore di nuvole", personale di Samuel Di Blasi. Con questa mostra inizia un nuovo
percorso del Museo torinese dedicato all'Arte in Quota: principalmente giovani artisti, ma non
solo. L'evento è il primo di una serie espositiva che si propone di presentare al pubblico
mostre di arte contemporanea inserite nel contesto espositivo del Museo medesimo. Filo
conduttore della rassegna è l'interpretazione di temi ispirati alla montagna da parte degli artisti
che saranno, di volta in volta, invitati. Samuel Di Blasi espone 12 sculture inserite lungo tutto il
percorso museale in uno stimolante dialogo natura-scultura che, come dice il curatore
Riccardo Cordero, «non mancherà di coinvolgere emotivamente lo spettatore». Fondamento
del lavoro di Di Blasi è realizzare opere che ricreino habitat ed elementi naturali che
conservino una memoria nascosta della realtà. Una contrapposizione continua di immagini che
l'artista propone affinché dentro ciò che osserviamo si possa arrivare ad immaginare
l'intangibile. Nuvole che non sono solo nuvole, ma anche grotte e fenditure profondissime.
Superfici percorse da scritte che sembrano parole ma non lo sono e che nascondono
-velandolo- il corpo degli uomini che le abitano. Parte integrante del percorso sono le figure di
gesso posizionate attorno e dentro queste "piccole sculture monumentali", che non sono
bozzetti né studi, ma monumenti nel significato più classico del termine. Orario: dal martedì
alla domenica dalle 10.00 alle 18.00; chiuso il lunedì. Ingresso: intero 10,00 euro, ridotto 7,00
euro, soci Cai 6,00 euro, promozionale 1,00 euro. Info: 011.6604104 [email protected] - www.museomontagna.org
fino al 28/06/2015
ore 18:00
Torino
Piazzale Monte dei Cappuccini
TORINOSETTE | Arte
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Arte
SAN SECONDO DI PINEROLO - BEATO ANGELICO AL CASTELLO DI MIRADOLO
"Beato Angelico. Il Giudizio svelato. Capolavori attorno al Trittico Corsini". Un percorso intimo
e raffinato che racconta un capolavoro di Fra' Giovanni da Fiesole: il suggestivo trittico con
l'Ascensione, il Giudizio Universale e la Pentecoste, custodito presso la Galleria Nazionale
d'Arte Antica in Palazzo Corsini a Roma. I protagonisti del trittico Corsini sono svelati
attraverso la visione coinvolgente di cinque capolavori realizzati da Beato Angelico, ognuno
dei quali rappresenta un momento importante nel suo percorso artistico di miniatore e pittore,
mostrando la grazia di una teologia per immagini. La mostra è nata grazie alla fruttuosa
collaborazione della Fondazione Cosso con la Soprintendenza Speciale per il Patrimonio
Storico, Artistico ed Etnoantropologico e per il Polo Museale della Città di Roma e la Galleria
Nazionale d'Arte Antica in Palazzo Corsini. La curatela è affidata a Daniela Porro, Giorgio
Leone e Antonio D'Amico, che hanno voluto "svelare" il Giudizio Universale, dipinto da Beato
Angelico nei suoi anni romani, intorno al 1447-'48. Il percorso si sviluppa attraverso
l'accostamento di tre fondamentali codici miniati provenienti dal Museo di San Marco e dalla
Biblioteca Medicea Laurenziana di Firenze, dalla Biblioteca Nazionale Braidense di Milano. La
narrazione evolve con due grandi capolavori come la delicata e "piena di grazia" Madonna
dell'Umiltà, in arrivo dal Museo Nazionale di San Matteo di Pisa, e le tavolette con la Nascita di
Gesù e l'Orazione nell'orto, dei Musei Civici di San Domenico di Forlì. La mostra si inserisce in
un percorso di forte vivacità culturale caratterizzato non soltanto dai grandi eventi di respiro
internazionale legati all'Expo, ma anche dall'ostensione della Sacra Sindone, per la quale
giunge alla Diocesi di Torino un altro capolavoro di Beato Angelico, il Compianto sul Cristo
morto. Coincidenza significativa che crea un legame tra il Comune di San Secondo e il
capoluogo piemontese, tra il Castello di Miradolo e il Museo Diocesano Torinese. La mostra si
completa di uno scenografico allestimento che, nell'oscurità delle sale, presenta alcune grandi
riproduzioni retroilluminate, in alta definizione, dei particolari delle opere esposte.
L'illuminazione scelta, che attraversa i dettagli, diviene insieme metafora e simbolo della luce
divina che pervade l'opera di Beato Angelico. Le note del raro Requiem di Franz Liszt, in una
riscrittura per archi e organo, avvolgono le sale attraverso un inedito sistema di diffusione del
suono. La partitura, che guarda al passato, agli esempi di Orlando di Lasso e Palestrina,
diviene la narrazione, in musica, del momento del Giudizio Universale, in un'atmosfera
sospesa di raccoglimento e intimità. Orario: giovedì e venerdì 14.00-18.30; sabato, domenica
e lunedì 10.00-19.00; chiuso il martedì e il mercoledì; aperto su prenotazione in qualunque
giorno e fascia oraria per gruppi e scolaresche. Ingresso: intero 10 euro; ridotto 8 euro (gruppi,
convenzionati, studenti fino a 26 anni, over 65); ridotto dai 6 ai 14 anni 3 euro; gratuito bambini
fino a 6 anni, Abbonati Musei. Info: www.fondazionecosso.it - [email protected] 0121.502761 (biglietteria) - 0121.376545 (uffici).
fino al 28/06/2015
ore 15:00
San Secondo di Pinerolo (TO)
Via Cardonata 2
TORINOSETTE | Arte
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Arte
AMEDEO MODIGLIANI ALLA GAM
La stagione 2015 delle mostre alla GAM Torino prosegue con uno straordinario protagonista:
Amedeo Modigliani, in un itinerario che aiuta a scoprire l'opera di colui che forse più di tutti
incarna la figura dell'"artista maledetto", ancora oggi considerato uno dei grandi interpreti della
pittura europea del Novecento. In mostra circa 90 opere, tra cui sessanta capolavori
provenienti dal Centre Pompidou di Parigi e da importanti collezioni pubbliche e private
d'Europa. La mostra è promossa da GAM e prodotta da MondoMostre e Skira editore in
collaborazione con il Musée National d'Art Moderne - Centre Pompidou di Parigi. La curatela
scientifica è affidata a Jean-Michel Bouhours, accreditato studioso di Modigliani e curatore del
dipartimento delle collezioni moderne del Centre Pompidou di Parigi. Intorno alla figura
centrale di Modigliani si presenta la straordinaria atmosfera culturale creata dalla "École de
Paris", la corrente che ebbe protagonisti alcuni artisti attivi nel primo dopoguerra, spesso esuli
ebrei perseguitati nel loro paese di origine, che si raccolsero intorno a Montmartre e
Montparnasse uniti dal desiderio di vivere in pieno il clima artistico e culturale di Parigi,
creando una completa simbiosi tra vita e arte e distinguendosi per uno stile personalissimo e
una vita dissoluta e priva di regole. Si parte da un significativo corpus di opere del Centre
Pompidou di Parigi, nelle cui collezioni Modigliani entrò a far parte già nella metà degli anni '30
del Novecento. Tra questi gli splendidi ritratti dei suoi amici (Il giovane ragazzo rosso del
1919), delle sue amanti (Lolotte del 1917) o dei suoi mercanti, affiancati a dipinti, disegni e
sculture provenienti da altre prestigiose collezioni pubbliche e private e da un dipinto delle
collezioni della GAM, la celebre Ragazza Rossa del 1915. In questi dipinti emerge il noto "Stile
Modigliani" caratterizzato da una sintesi estrema, tanto che i personaggi ritratti non si rivelano
nella loro identità, se non per alcuni dettagli, come i vestiti o le capigliature. La mostra è
costruita in cinque sezioni, che analizzano la vitalità parigina del periodo, con uno sguardo non
solo alla pittura, ma anche al disegno che ha dato origine ai capolavori, e con un occhio
particolare alla scultura in cui il protagonista, insieme a Modigliani, è Costantin Brancusi, lo
scultore nel cui atelier Amedeo lavorerà per molto tempo. Tra le opere esposte in questa
sezione le celebri Principessa X e Mademoiselle Pogany III, accanto a una serie di fotografie
originali che Brancusi stesso scattò alle sue opere. Modigliani si mostra come il principale
testimone della realtà cosmopolita della Bohème parigina, che ha segnato la sua indipendenza
dai movimenti ufficiali delle avanguardie artistiche. Un particolare momento storico in cui, alla
creazione dei capolavori, si affianca un'esistenza fatta di alcool e miseria che, uniti alla morte
prematura, hanno contribuito ad avvolgere il personaggio in un'aura di leggenda. Orario:
martedì-domenica 10-19.30, chiuso lunedì. La biglietteria chiude un'ora prima. Ingresso
mostra: intero euro 12 - ridotto euro 9. Info: Centralino 011.4429518 - Segreteria 011.4429595
- [email protected]
fino al 12/07/2015
ore 10:00
Torino
Via Magenta 31
TORINOSETTE | Arte
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Arte
GIANNI MILANO AL CASTELLO DI RIVARA
Per la serie "Performaces", Franz Paludetto presenta la mostra-performance "In principio era il
verbo - 20 febbraio 1970".Gianni Milano è un personaggio caleidoscopico, poeta e
pedagogista antagonista, che ha segnato significativamente il passo nel processo di
decostruzione culturale negli anni Sessanta e che ancora oggi, tenacemente, porta avanti la
sua riflessione attraverso scritti e visionarie azioni. Classe 1938, Milano torna a testimoniare la
propria idea plastica di "non arte" nelle immagini e negli scritti che animarono, nel 1970, la sua
performance "In principio era il verbo", ospitata allora dalla Galleria LP 220 dell'amico Franz.
Buio in sala, luce soltanto ad illuminare il rotolo lungo 40 metri di carta che conduce fino al
piedistallo che regge la grande macchina da scrivere messa da Milano a disposizione di tutti
coloro che desiderino lasciare un pensiero compiuto o anche soltanto una traccia d'inchiostro,
al proprio passaggio, per contribuire a realizzare quello che l'artista trasforma poi in una sorta
di manifesto collettivo della didattica della non arte. Fatto a pezzi e poi distribuito, il prodotto di
questa azione partecipata circolerà quindi, come a suggellare la responsabilità, il
coinvolgimento di tutti nel processo di costruzione o decostruzione di significato. La
performance è in programma domenica 22 marzo dalle 10 alle 18, la mostra è visitabile fino al
31 luglio nel seguente orario: sabato e domenica dalle 10:00 alle 12:00 e dalle 14:00 alle
18:00. Info: 0124.31122 - www.castellodirivara.it - [email protected]
fino al 31/07/2015
ore 10:00
Rivara (TO)
Piazza Sillano 2
TORRE PELLICE - HARALD KLINGELHÖLLER, GIANNI CARAVAGGIO E PAOLO
PISCITELLI DA TUCCI RUSSO
In mostra le personali di Harald Klingelhöller, Gianni Caravaggio ("Non poserò mai più i miei
anni così sul tempo") e Paolo Piscitelli ("Here, Not Here"). Orario: da martedì a domenica
10,30-13 e 15-19. Info: 0121.953357 - [email protected] - www.tuccirusso.com
fino al 02/08/2015
ore 11:00
Torre Pellice (TO)
Via Stamperia 9
TAMARA DE LEMPICKA A PALAZZO CHIABLESE
La mostra dedicata a Tamara de Lempicka presenta oltre 80 opere dell'artista, in un percorso
tematico che presenterà al pubblico le opere più iconiche e note della Lempicka, ma anche di
conoscere nuovi aspetti della sua vita e del suo percorso artistico. L'esposizione è curata da
Gioia Mori, promossa dal Comune di Torino - Assessorato alla Cultura, dalla Direzione
Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici del Piemonte e dal Polo Reale di Torino e
prodotta da 24 ORE Cultura - Gruppo 24 Ore e Arthemisia Group. Come scrive la curatrice
Gioia Mori: "Diversi sono gli aspetti evidenziati in questa nuova esposizione, dal taglio inedito,
che presenta una Lempicka più intima e segreta, con alcune sorprese ancora custodite nei
"mondi" di Tamara, una mostra da esplorare come se si viaggiasse in universi paralleli", e
dove è evidenziato il rapporto con i grandi fotografi della sua epoca, e lo studio costante
dell'arte del passato, creando così attraverso la commistione di "antico" e "moderno" uno stile
unico e inimitabile. Ad accogliere il visitatore è la "Ragazza in verde", eccezionale prestito del
Pompidou di Parigi, il quadro che decreta il pieno riconoscimento ufficiale, acquistato nel 1932
dallo Stato francese per essere esposto nella sezione polacca del rinnovato Jeu de Paume. Il
percorso si apre con la sezione "I mondi di Tamara de Lempicka": un'esplorazione attraverso
tutte le case in cui ha vissuto tra il 1916 e il 1980, tra l'anno del suo matrimonio a San
Pietroburgo e l'anno della morte a Cuernavaca. I luoghi sono messi in relazione con la sua
evoluzione artistica: dagli acquerelli del periodo russo, alla ritrattistica degli anni Venti
realizzata nei suoi ateliers parigini, alle opere dipinte a Beverly Hills nella grande villa coloniale
di King Vidor progettata dall'architetto Wallace Neff, a quelle degli anni Quaranta che
rispecchiano gli arredamenti e il gusto della casa di New York. Questo sguardo nell'intimità
delle sue stanze esplora anche i mondi culturali di riferimento, facendo emergere inediti
rapporti, come quello tra il dipinto "Strada nella notte" e le foto di Kertész e Brassaï, che
restituiscono la medesima stupefazione di questi rifugiati dall'Europa dell'Est nella città "delle
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luci", per tutti loro luogo di elezione. La seconda sezione, "Madame la Baroness, Modern
medievalist", prende il titolo da un articolo dei primi anni Quaranta uscito negli Stati Uniti, dove
Arte
SAM FALLS IN RESIDENZA DA FRANCO NOERO
Domenica 22 marzo dalle 14 alle 20 la galleria Franco Noero presenta il nuovo progetto di
Sam Falls che sarà ospitato in sede sino al 21 marzo 2016. Un progetto espositivo della
durata di un anno che si inserisce nell'ambito del programma in residence realizzato nel
project space di via Mottalciata 10/B. L'artista californiano presenta in galleria un corpus di
lavori legati alla celeberrima composizione musicale "Le Quattro Stagioni" di Antonio Vivaldi.
Per l'occasione è stato realizzato il libro "Sam Falls, Four Seasons Forever", edito da Flash Art
Books, con un'introduzione di Nicolas Trembley. Orario: lunedì 15.00-19.00; martedì-venerdì
11.00-19.00; sabato 15.00-19.00 o su appuntamento. Info: 011.882208 [email protected] - www.franconoero.com
fino al 21/03/2016
ore 14:00
Torino
Via Mottalciata 10/B
Mercoledì 01 Aprile 2015
LUCA DE MARCH ALLA GALLERIA OBLOM
"Politically Incorrect", personale di Luca De March, a cura di Roberto Vaio. L'artista propone
un'esplorazione dell'universo parallelo dei cartoni animati, fornendo una chiave di lettura
ironica e irriverente della realtà. Orario: martedì-venerdì 16-20, sabato su appuntamento. Info:
333.8438768 - [email protected] - www.galleriaoblom.it
ore 18:30
Torino
Via Baretti 28
PABLO BRONSTEIN DA FRANCO NOERO
"We live in Mannerist times", personale di Pablo Bronstein. L'artista argentino, che ha
recentemente ricevuto la Duveen Commission dalla Tate Britain per il 2016, si è qui
confrontato, similmente a quanto accaduto per la mostra al Metropolitan Museum di New York,
con la storia - in questo caso industriale - dell'edificio che ospita la mostra riflettendo sul
potenziale decorativo della tecnologia e su come il progresso scientifico sia non di rado al
servizio dell'estetica. Orario: lunedì 15.00-19.00; martedì-venerdì 11.00-19.00; sabato
15.00-19.00 o su appuntamento. Info: 011.882208 - [email protected] www.franconoero.com
fino al 02/04/2015
ore 18:00
Torino
Via Mottalciata 10/B
PAOLO GUBINELLI ALLA BIBLIOTECA NAZIONALE UNIVERSITARIA
"L'opera di Paolo Gubinelli accompagna le poesie di grandi poeti contemporanei con testi di
noti critici: Giulio Carlo Argan, Mirella Bandini, Angelo Dragone, Paolo Fossati". Orario: dal
lunedì al venerdì 9.00-18.00; sabato 9.00-13.00. Info: 011.8101111-113
fino al 02/04/2015
ore 10:00
Torino
Piazza Carlo Alberto 3
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Arte
VICTORIA STOIAN DA ALBERTO PEOLA
"Codri Earthquake", personale di Victoria Stoian. La mostra è il risultato della sua
collaborazione con Clara Sofia Rosenberg, che da anni ne segue il lavoro supportandolo sul
piano teorico. Victoria e Clara Sofia hanno frequentato l'Accademia di Belle Arti di Torino dal
2009, in un percorso complementare tra l'attività pittorica dell'una e quella critica dell'altra. La
mostra di Victoria Stoian raccoglie una serie di lavori intorno al tema dell'assenza di un punto
di riferimento. Come recita il titolo, le opere rappresentano il caos e l'instabilità prodotti dalla
catastrofe naturale, in particolare dal terremoto che colpì la Moldavia nel 2011. Di
quell'esperienza, che ha coinvolto la sua famiglia, l'artista ricorda: «Quel 25 agosto alle 04:30
del mattino si verificò un violento terremoto di magnitudo 7,5 con epicentro a breve distanza
da Chi?in?u, dove sono nata e cresciuta. Due onde sismiche si sono succedute per una
durata di 52 secondi: migliaia di persone senza riparo, linee elettriche, strade e ferrovie
distrutte; dighe rotte e villaggi allagati con fuoriuscita di sostanze tossiche. Le Codri, le foreste
più grandi della Moldavia, sono state gravemente danneggiate. Questo mio lavoro è un
omaggio intimo e sofferto alla biografia di un popolo e alla feroce bellezza della natura che con
un colpo secco cambia linee, colori e vite». I quadri oggi esposti in galleria costituiscono una
parte dei 52 previsti dal progetto in fieri Codri Earthquake, ognuno dei quali corrisponde a
un'unità di tempo specifica del terremoto: il secondo. Vengono così messe in relazione, da un
lato, la durata del fenomeno con lo sviluppo del ciclo pittorico, e dall'altro, l'area geografica
colpita dal sisma con l'area della tela, ospite della rielaborazione del dramma. Come dice
l'artista, «in un terremoto il primo secondo può essere della stessa violenza dell'ultimo. Anzi,
forse il primo impatto è ancora più forte e destabilizzante». Per questo motivo, la serie Codri
Earthquake si sviluppa con un andamento cronologico, ma le singole opere non riportano la
violenza del terremoto in successione crescente: ogni quadro del progetto rappresenta infatti
un possibile grado di percezione della catastrofe, che non necessariamente corrisponde al suo
reale grado di intensità. Il tema dell'assenza di punti di riferimento proposto nelle opere
rimanda a un senso di destabilizzazione, percepibile in termini di panico e smarrimento. Ma,
d'altro canto, il potenziale generato da quest'assenza di vincoli può essere colto anche come
un'occasione di libertà. Questa dicotomia tra panico e liberazione è espressa dall'artista
attraverso la rappresentazione di un mondo informe che contiene, però, delle forme
riconoscibili, come protrusioni, annidamenti o ramificazioni. Il mondo organico che emerge da
questo repertorio visivo rimanda alla vitalità della natura - dal magma terrestre a correnti
marine e paesaggi abissali - e all'immaginario anatomico - dalla riproduzione cellulare a
filamenti, globuli e terminazioni nervose. Attraverso la tecnica del chiaroscuro, con
predominanza delle tonalità fredde, forme talvolta non finite, o cancellate, si stratificano in un
gioco di trasparenze e in un'alternanza di piani pittorici. Pur in assenza di un'architettura e di
una linea dell'orizzonte, Stoian riesce in questo modo a ricreare un senso di profondità nelle
forme che si affusolano in direzione di un punto di fuga ideale nella tela, inserendo nell'informe
accenni di prospettiva. I criteri su cui si fonda la ricerca di Victoria Stoian sono l'importanza
attribuita alla sostanzialità della materia, l'approccio diretto e la presenza fisica dell'artista nel
lavoro, e la necessità di coinvolgere lo spettatore attraverso la forza dell'opera in sé.
L'esperienza personale e il suo percorso artistico sono saldamente intrecciati: migrata a Torino
all'età di ventun anni, Victoria inizia a tradurre gli stimoli della nuova realtà, così diversa, in un
linguaggio pittorico denso di rimandi introspettivi e culturali. Attraverso un soggetto fortemente
autobiografico l'artista riesce ad affrontare temi collettivi, come il terremoto o la migrazione,
che riguardano il rapporto degli esseri umani con la storia e con il territorio, in una ricerca che
crea uno spazio di condivisione aperto e flessibile. Orario: da martedì a sabato dalle 15 alle
19, mattino su appuntamento. Info: 011.8124460 - 335.6191039 - [email protected] www.albertopeola.com
fino al 03/04/2015
ore 18:00
Torino
Via della Rocca 29
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Arte
NAZARENO RANDO' E VALERIA CALDERA ALLA CHIESA DI SANTA CROCE
Doppia personale di Nazareno Randò e Valeria Caldera. Ingresso libero.
fino al 03/04/2015
ore 18:00
Avigliana (TO)
Piazza Conte Rosso
FEDERICO GUERRI DA WEBER & WEBER
"Frammenti", personale di Federico Guerri. L'arte appartiene originariamente alla natura. È
natura. E in quanto tale contempla e dà forma a se stessa. È dunque tempo che l'arte,
memore del suo stato aurorale, torni a muoversi per iniziativa dei propri tratti. È tempo che la
scrittura segnica torni a decidere dei propri tracciati e delle proprie luci. Di tutto. Anche delle
tenebre. Nulla deve nascere se non dai suoi impulsi, dai suoi spasimi, dai suoi getti, violenti o
pacati che siano. È quanto accade nell'opera di Federico Guerri, dove la scrittura sceglie
innanzitutto di essere disegno e di non porsi al servizio che del proprio accadere. La scrittura
danza e iscrive in questo esordio il carattere inafferrabile dello scaturire del segno e l'annuncio
dell'enigmatica soglia tra ciclica sparizione e nuovo inizio. Non ha principio né fine. Appare e
passa. Appare al nostro orizzonte come potrebbe fare il vapore acqueo. Presenza e venirealla-presenza si uniscono e si confondono in questi luoghi verso i quali ci conduce Federico
Guerri: sono luoghi pienamente riconoscibili, pur rivelandosi la loro vera sostanza come ombra
e parvenza. Orario: da martedi a sabato 15.30-19.30. Info: www.galleriaweber.it [email protected] - 011.19500694
fino al 04/04/2015
ore 18:00
Torino
Via San Tommaso 7
"MANIERA NERA" ALLA NORMA MANGIONE GALLERY
"Maniera Nera", collettiva a cura di Francesco Barocco. In mostra lavori di Vija Celmins,
Richard Earlom, F. Green, Richard Houston, Elizabeth Judkins, S. W. Reynolds e John
Raphael Smith. Orario: dal martedì al sabato 15.30-19.30 o su appuntamento. Info:
011.5539231 - [email protected] - www.normamangione.com
fino al 04/04/2015
ore 18:00
Torino
Via Matteo Pescatore 17
IRINA NOVARESE ALLO SPAZIO NOPX
"Landology. Scorci di una politica delle differenze", mostra di Irina Novarese. Il processo lento
di mappatura fittizia -e comunque approssimativa- si confronta con il reale flusso accelerato
della città, che viene proposta ai singoli come luogo ultimo del sociale. Strutture urbane tra
desiderio e repulsione, tra necessità ed extralusso, sono al centro del progetto "Landology" di
Irina Novarese. Nello spazio di NOPX l'artista presenta un'installazione che costituisce il
secondo capitolo della sua recente indagine sulle teorie di individualizzazione dell'habitat.
Un'esplorazione di strutture e organizzazioni dello spazio urbano iniziata nel 2014 con le due
città di Caracas e Berlino e che continua con il lavoro che verrà presentato a Torino.
Landology dà anche il via a Preview, ad una nuova collaborazione tra NOPX e Dunque, locale
di recente apertura in via Santa Giulia: pochi giorni prima dell'inaugurazione ufficiale, sui muri
del Dunque apparirà un'anteprima della mostra, un estratto del lavoro dell'artista riprodotto in
formato maxi su un cartellone da cinema. Visite anche su appuntamento: 328.7055257. Info:
[email protected] - www.nopx.it
fino al 04/04/2015
ore 18:30
Torino
Via Guastalla 6/A
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Arte
RÄ DI MARTINO ALLA GAM PER "VITRINE"
Riparte il 10 febbraio alla GAM di Torino "Vitrine", il progetto dedicato alla ricerca artistica
contemporanea. Possibilità, titolo della quarta edizione, pone l'attenzione sulle trasformazioni
della vita, del suo divenire di cui l'arte ricalca la natura mutevole e fluida. Come un vetro
trasparente, "Vitrine" stabilisce un punto di interazione, di dialogo e di lettura tra le ricerche
artistiche più contemporanee e il flusso incessante degli stimoli fisici e simbolici della
quotidianità. Gli artisti protagonisti della quarta edizione di Vitrine sono: Rä di Martino,
Francesco Gennari, Francesco Barocco, Anna Franceschini, Luca Trevisani. "Vitrine" si
costituisce come una soglia, un passaggio che mette in comunicazione mondo interno ed
esterno al museo attuando un dialogo tra le ricerche artistiche con la realtà circostante. Lo
spazio e il tempo sono le coordinate imprescindibili con cui l'uomo si confronta costantemente
e che s'imprimono nel lavoro dell'artista. Tutto scorre e cambia, le percezioni si arricchiscono
di ricordi personali, del vissuto, della memoria culturale, storico?sociale e politica in una
metamorfosi continua. Mutamenti che investono la realtà naturale e urbana ma anche il
paesaggio dell'immaginario, lo spazio?tempo reale e quello mentale, interiore e intimo
dell'animo. Lo sguardo dell'artista coglie determinate situazioni, alcuni momenti, registra
cambiamenti che mescolano passato, presente e futuro, in una rielaborazione che trova
espressione nelle opere, restituendo attimi e impressioni. Il primo appuntamento dell'edizione
2015 vede protagonista Rä di Martino, che presenta alla GAM dal 10 febbraio al 6 aprile
l'opera "The Picture of Ourselves", video in bianco e nero che inquadra i primi piani alternati di
una bambina e di un giovane uomo dagli occhi chiari, due ritratti in cui affiorano suggestioni
della tradizione artistica, dalla pittura più antica fino alla fotografia più contemporanea, due
sguardi che sono la testimonianza della vita che scorre, si radica, si evolve in un infinito
intrecciarsi di possibilità. Orario: martedì-domenica 10-18, chiuso lunedì. La biglietteria chiude
un'ora prima. Ingresso libero a Vitrine. Info: centralino 011.4429518 - segreteria 011.4429595 www.gamtorino.it/vitrine
fino al 06/04/2015
ore 18:30
Torino
Via Magenta 31
GAVINO SANNA ALLO SPAZIO MOUV
"Livori in corso", personale di Gavino Sanna. In mostra una trentina di disegni, accompagnati
da brevi racconti, raccolti nel libro intitolato "Livori in corso" che Gavino Sanna ha dedicato ad
Alda Merini. La mostra si apre, così come nel libro, con un verso della Poetessa dei Navigli
"L'uomo fa male al fratello al primo sbadiglio del mattino" a cui segue la dedica di Alda Merini.
Orario: tutti i giorni dalle ore 10 alle 24; chiuso il lunedì. Nel periodo della mostra si
svolgeranno degustazioni libere e guidate dei vini di Cantina Mesa, l'azienda vitivinicola creata
dieci anni fa da Gavino Sanna con la moglie Lella a Sant'Anna Arresi nel Sulcis. Info:
[email protected] - www.spaziomouv.it - 331.5828996
fino al 06/04/2015
ore 10:00
Torino
Via Silvio Pellico 3
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Arte
SERGIO STAINO ALLA GAM
"Un racconto di Berlino, 1981", personale di Sergio Staino - uno dei più conosciuti e amati
disegnatori satirici italiani -, a cura di Danilo Eccher. Lo spazio Wunderkammer ospita più di
cento disegni che raccontano Berlino nel 1981, quando Staino, armato di carta, matita, china e
una macchina fotografica raggiunge la città e la interpreta con i suoi disegni. E qui Bobo, da
sempre l'alter ego del disegnatore, si ritrova a esplorare una città dalle mille contraddizioni e
dal grande fascino. Una metropoli in forte espansione architettonica e culturale, in quell'anno
ancora inserita nel cuore del comunismo europeo. "Ogni angolo era una scoperta, una
sorpresa, una suggestione: Berlino in quegli anni là era una città veramente unica per la
quantità di contraddizioni politiche e sociali che faceva coesistere in se stessa esprimendole,
poi, in forme architettoniche e ambientali assai diversificate (...) Tutto era esagerato in Berlino
Ovest: le luci, le insegne, le vetrine, tutte cose che adesso sembrerebbero normali ma che,
allora, erano profondamente innovative. Solo avvicinandosi al confine con la Repubblica
Democratica, e soprattutto al muro, l'atmosfera della città si faceva più scura e deprimente e la
contraddizione tra la vitalità lussuosa dell'Ovest e la tristezza poliziesca dell'est si facevano
evidenti". Orario: martedì-domenica 10-18, chiuso lunedì. La biglietteria chiude un'ora prima.
Ingresso: euro 10, ridotto euro 8, gratuito ragazzi fino ai 18 anni. Info: Centralino tel. 011
4429518 - Segreteria tel. 011 4429595 e-mail [email protected]
fino al 06/04/2015
ore 10:00
Torino
Via Magenta 31
ETTORE FICO ALL'URP DEL CONSIGLIO REGIONALE
In mostra una quindicina di incisioni di Ettore Fico (Piatto biellese 1917-Torino 2004). Si tratta
di acqueforti e litografie, tra le produzioni meno note dell'artista ma da lui molto amate. Le
vedute del giardino di casa a Castiglione torinese, dove Fico trascorreva le estati, sono un
motivo ricorrente della sua arte così come i dettagli della natura, ben esemplificati in mostra da
nidi, cespugli, viti e pannocchie. Fico realizzò le sue prime opere incisorie nel 1963, lavorando
in studio con una pressa, operando direttamente sulle lastre e concentrando la produzione in
determinati periodi, fino al 2003, anno precedente alla sua morte. Orario: dal lunedì al venerdì
dalle 9 alle 13 e dalle 14 alle 16. Ingresso libero.
fino al 06/04/2015
ore 17:00
Torino
Via Arsenale 14/G
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Arte
ALDO MONDINO ALLA GAM PER "SURPRISE"
Martedì 10 febbraio inaugura alla GAM il primo appuntamento dell'edizione 2015 di "Surprise",
progetto espositivo che concentra l'attenzione su aspetti specifici del contesto artistico torinese
tra gli anni Sessanta e Settanta, in cui si intersecarono discipline diverse, dall'architettura al
design, dalla moda alla grafica, dalla musica alle arti visive e performative gettando in questo
modo le basi per il riconoscimento artistico di Torino a livello internazionale. A curare questo
terzo ciclo di appuntamenti, che prosegue per tutto il 2015, sono Maria Teresa Roberto,
docente di Storia dell'Arte Contemporanea presso l'Accademia Albertina di Torino e Gregorio
Mazzonis, curatore GAM. Al progetto è dedicata la sala espositiva della GAM al secondo
piano del museo. Al centro dell'attenzione sono poste di volta in volta opere, tracce di percorsi
espositivi, progetti inediti, riferimenti a contesti extra-artistici; si tratta di frammenti eterogenei
ma accomunati dal senso di stupore e meraviglia e di intensificazione delle energie vitali tipico
di quegli anni. Il protagonista del primo appuntamento è Aldo Mondino (Torino, 1938-2005) il
quale, dopo il periodo trascorso a Parigi dal 1959 al 1960 dove frequenta l'Ecole du Louvre e i
corsi di incisione di William Heyter, nel 1963 esordisce a Torino con una personale alla galleria
Il Punto, allora diretta da Gian Enzo Sperone. Presenta in questa occasione i suoi nuovi lavori,
le "Tavole Anatomiche", metafore della società contemporanea descritta attraverso gli organi
del corpo umano. "Sole" e "Immersore", entrambe realizzate nel 1967 e presentate nella
mostra alla GAM, rappresentano un'esperienza anomala nell'ambito della sua produzione
artistica, rivolta in questi anni al gioco e allo humour. L'arrivo della Pop Art in Italia proprio
grazie a Gian Enzo Sperone e la sua consacrazione nella mostra alla Biennale veneziana del
'64, costituisce un precedente fondamentale per tutta la ricerca artistica degli anni a venire.
Mondino si appropria anch'egli di alcune istanze quali il principio di sconfinamento dalla pittura
ottenuto con l'utilizzo di materiali che circondano il nostro ambiente, in questo caso legno e
lampadine a incandescenza. Se "Immersore" si ricollega , come ha notato Riccardo Passoni,
più alle istanze New Dada che sono discusse proprio in quegli anni, "Sole" traduce con i
materiali delle insegne luminose un tema caro alla pittura di paesaggio come l'alba, sul quale
tra l'altro si concentra la ricerca di uno dei maestri della Pop Art come Roy Lichtenstein negli
anni tra 1963 e 1964 e al quale Sperone dedica la mostra di apertura della sua galleria. Le due
opere hanno in comune, oltre ai materiali utilizzati, una misura fissa che guida la loro
installazione alla parete, 160 centimetri da terra, segnalata dall'artista da una etichetta della
galleria Stein sul verso di "Immersore". Questa linea immaginaria, che attraversa in orizzontale
l'opera, definisce il punto al di sotto del quale le lampadine devono rimanere spente e
corrisponde sia alla misura teorizzata da Masaccio come altezza fissa dell'occhio umano sia al
segno lasciato dalle acque dell'Arno su alcuni capolavori dell'arte fiorentina che impressionò a
tal punto Mondino da spingerlo a realizzare tra la fine del '66 e il 1967 una serie di opere. Tra
questi lavori vale la pena ricordare l'intervento alla mostra "Con temp l'azione" (gallerie Stein,
Sperone e Il Punto, Torino 1967) durante la quale l'artista unisce le sedi della mostra tirando
un filo rosso attraverso la città posto a 160 centimetri di altezza da terra. Orario: martedìdomenica 10-18, chiuso lunedì. La biglietteria chiude un'ora prima. Ingressi: euro 10, ridotto
euro 8, gratuito ragazzi fino ai 18 anni. Info: Centralino tel. 011 4429518 - Segreteria tel. 011
4429595 e-mail [email protected]
fino al 07/04/2015
ore 18:30
Torino
Via Magenta 31
IVREA - ELENA MIRANDOLA E MANITERRA AL CASTELLO DI SALE
Mostra di Elena Mirandola e Maniterra a cura di ArteInFuga. Orario: lunedì 14.30-19.00; dal
martedì al sabato 9.30-19.00. Info: [email protected] - http://arteinfuga.blogspot.it/
fino al 08/04/2015
ore 18:00
Ivrea (TO)
Via dei Patrioti 14
TORINOSETTE | Arte
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Arte
"FOBOFILIA" ALLA FONDAZIONE SANDRETTO RE REBAUDENGO
"Fobofilia", mostra sull'immagine della paura, sul modo in cui gli artisti danno forma a uno dei
sentimenti più caratteristici e sfuggenti della nostra epoca, a cura di Irene Calderoni. Fobofilia
è il piacere un po' perverso di essere spaventati, una pulsione che appare sempre più
frequente. La paura è il registro più diffuso nell'intrattenimento, ma anche nell'informazione e
di conseguenza nel modo di percepire la realtà. L'arte riflette questa temperie, ne offre diverse
sembianze, da quello più intimo e psicologico, di una soggettività aggredita oppure aggressiva,
a quello più esterno e politico, di una società che si fonda sulla violenza e usa il terrore come
arma. Artisti in mostra: Janis Avotins, Matthew Barney, Massimo Bartolini, Avner Ben Gal,
Glenn Brown, Miguel Calderon, Maurizio Cattelan, Dinos e Jake Chapman, Roberto Cuoghi,
Saul Fletcher, Anna Gaskell, Douglas Gordon, Gusmao& Paiva, Thomas Hirschhorn, Piotr
Janas, Zoe Leonard, Margherita Manzelli, Eva Marisaldi, Nathaniel Mellors, Shirin Neshat,
Kelly Nipper, Catherine Opie, Tony Oursler, Djordje Ozbolt, Anri Sala, Ferdinando Scianna,
Andreas Slominski, Jakub Julian Ziolkowski. Orario: giovedì 20-23 (ingresso libero); venerdì,
sabato e domenica 12-19. Ingresso: intero euro 5; ridotto euro 3 (over 65, studenti); gruppi
euro 4 (minimo 6 persone); gratuito (per i bambini fino a 12 anni, Insieme per l'Arte,
abbonamento Torino Musei, giornalisti accreditati, soci ICOM). Info: [email protected] 011.3797600 - www.fsrr.org
fino al 12/04/2015
ore 19:00
Torino
Via Modane 16
ISA GENZKEN ALLA FONDAZIONE SANDRETTO RE REBAUDENGO
La mostra dedicata ad Isa Genzken (Germania, 1948) presenta per la prima volta in Italia un
ciclo di lavori della fine degli anni Ottanta, un corpus di opere pittoriche meno note rispetto alle
sculture e installazioni per cui Genzken è famosa. Sono olii su tela monocromatici che
suggeriscono già nel nome, Basic Research, l'inizio di un percorso di sconfinamento e
d'interazione con l'ambiente. Si tratta infatti di frottage del pavimento del suo studio, a metà tra
pittura e scultura, che cercano una comunicazione non verbale con spazio e spettatori. Orario:
giovedì 20-23 (ingresso libero); venerdì, sabato e domenica 12-19. Ingresso: intero euro 5;
ridotto euro 3 (over 65, studenti); gruppi euro 4 (minimo 6 persone); gratuito (per i bambini fino
a 12 anni, Insieme per l'Arte, abbonamento Torino Musei, giornalisti accreditati, soci ICOM).
Info: [email protected] - 011.3797600 - www.fsrr.org
fino al 12/04/2015
ore 18:00
Torino
Via Modane 16
TORINOSETTE | Arte
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Arte
"MARCO POLO - LA VIA DELLA SETA NELLE FOTOGRAFIE DI MICHAEL YAMASHITA"
AL MAO
Un viaggio per immagini, sulle tracce di uno dei più grandi esploratori di tutti i tempi: la nuova
mostra del Mao ricostruisce il percorso compiuto quasi mille anni fa da Marco Polo lungo la
Via della Seta, attraverso le fotografie di Michael Yamashita, fotografo di punta di National
Geographic. Nelle 76 fotografie esposte al Museo d'Arte Orientale ritroviamo piazza San
Marco e la laguna, il minareto di Samarra in Iraq e le carovane a bordo dei cammelli nel
deserto del Gobi. Non solo: la mostra, articolata in tre sezioni geografiche, ripercorre il tragitto
compiuto da Marco Polo dall'Italia alla Cina, ma anche la permanenza dell'esploratore in Cina
e il viaggio di ritorno via mare, lungo le coste dell'Indonesia e dell'India. Le immagini
desertiche lasciano così pian piano spazio alle distese d'acqua delle piantagioni di riso, agli
spettacolari paesaggi della baia di Ha Long nel Nord del Vietnam e agli sguardi penetranti dei
sadhu a Bombay. Orario: dal martedì alla domenica dalle 10 alle 18. Dal 7 febbraio al 1 marzo,
apertura e chiusura posticipata nei weekend (sabato dalle 11 alle 20; domenica dalle 11 alle
19). La biglietteria chiude un'ora prima. Il biglietto d'ingresso (10 euro) consente anche
l'accesso alla collezione permanente del museo. Info: 011.4436928 - www.maotorino.it
fino al 12/04/2015
ore 17:00
Torino
Via San Domenico 11
MOSTRA DEI FINALISTI DEL MARIO MERZ PRIZE ALLA FONDAZIONE MERZ
Mostra dei 5 finalisti della prima edizione della sezione arte del Mario Merz Prize. Gli artisti,
Lida Abdul (Kabul 1973), Glenn Ligon (New York 1960), Naeem Mohaiemen (Londra 1969),
Anri Sala (Tirana 1974) e Wael Shawky (Alessandria d'Egitto 1971), sono stati selezionati tra
le oltre 500 candidature pervenute dalla giuria composta da Marisa Merz, Beatrix Ruf
(direttrice dello Stedelijk Museum di Amsterdam) e Claudia Gioia (curatrice indipendente). Il
progetto espositivo, curato da Beatrice Merz raccoglie due o tre opere per ciascun autore,
scelte tra le più significative del loro percorso artistico. Il pubblico potrà esprimere la propria
preferenza visitando la mostra o collegandosi al sito mariomerzprize.org. Orario: martedìdomenica 11-19, lunedì chiuso. L'ingresso alla mostra è gratuito. Info: 011.19719437 [email protected] - www.fondazionemerz.org
fino al 12/04/2015
ore 18:00
Torino
Via Limone 24
AVERY SINGER ALLA FONDAZIONE SANDRETTO RE REBAUDENGO
"Pictures Punish Words", personale di Avery Singer, a cura di Beatrix Ruf. Sorprendenti per
tecnica e iconografia, i quadri di Avery Singer sovvertono le nostre aspettative visuali. A un
primo sguardo si sottraggono a una classificazione precisa come dipinti o elaborazioni a
stampa. Per questo sollevano l'interrogativo, ovvio e allo stesso tempo pressante per
un'artista, sul modo in cui le informazioni digitali che ci circondano possono concretizzarsi sotto forma di immagine piatta su carta o, più di recente, tridimensionale in plastica, o su ogni
altra possibile superficie materiale. Avery Singer ha realizzato un ciclo di opere pensate
appositamente per questa sua prima personale. Dopo una prima presentazione alla Kunsthalle
di Zurigo, la personale si sposta Torino, alla Fondazione Sandretto Re Rebaudengo. Orario:
giovedì 20-23 (ingresso libero); venerdì, sabato e domenica 12-19. Ingresso: intero euro 5;
ridotto euro 3 (over 65, studenti); gruppi euro 4 (minimo 6 persone); gratuito (per i bambini fino
a 12 anni, Insieme per l'Arte, abbonamento Torino Musei, giornalisti accreditati, soci ICOM).
Info: [email protected] - 011.3797600 - www.fsrr.org
fino al 12/04/2015
ore 18:30
Torino
Via Modane 16
TORINOSETTE | Arte
42 / 225
Arte
"UNITED ARTISTS OF ITALY" ALLA FONDAZIONE SANDRETTO RE REBAUDENGO
"United Artists of Italy", un progetto di Massimo Minini. Il gallerista ha raccolto una collezione di
ritratti di artisti eseguiti dai più significativi fotografi italiani: l'idea è stata quella di concepire
una collezione di volti d'artista ripresi dai grandi fotografi italiani, quasi un mondo aiutasse
l'altro, completandosi a vicenda. Il progetto, iniziato per passione qualche anno fa, è cresciuto
sempre più grazie al contatto diretto con i fotografi che hanno abbracciato la proposta, e si è
rivelato un vero e proprio viaggio all'interno della fotografia, tra archivi e scatole, pellicole e
files. Se in principio l'idea era di selezionare esclusivamente ritratti di artisti, con il tempo
l'attenzione si è estesa, prendendo in considerazione alcuni ritratti di artisti stranieri, ma molto
vicini all'Italia, come Joseph Beuys, Andy Warhol, Robert Rauschenberg, Sol LeWitt, volti di
scrittori come Pier Paolo Pasolini, Italo Calvino, Alberto Moravia, e ancora gli artisti colti al
lavoro, nel loro studio o nei momenti liberi e alcuni tra i più importanti galleristi come Lucio
Amelio e Leo Castelli. Questa collezione crea una storia del contemporaneo, non con le opere,
ma con i volti, i modi, gli atteggiamenti. Se si può considerare il contemporaneo un'attitudine,
un modo di porsi dell'opera nel proprio tempo ed in comunione con i grandi temi del momento,
il massimo di tensione sul contemporaneo lo si raggiunge non con il corpo dell'opera, ma con
quello dell'autore, che vive nel proprio tempo, lo interpreta, gli dà voce, lo fonda, definendone i
contorni spaziali e temporali. La mostra vuole infatti offrire uno spaccato della fotografia
italiana di questi anni, dimostrando la capacità straordinaria di interpretazione e di omaggio a
grandi artisti da parte di grandi fotografi. Non si tratta di una semplice raccolta cronologica di
immagini, ma di un racconto, dove lo stesso artista visto, letto e interpretato da diversi
fotografi, porge differenti sfaccettature del proprio destino. Spesso la fotografia dice più di
quanto non sia nelle intenzioni dell'autore. Attraverso quasi duecentocinquanta scatti, viene
presentato il lavoro di ventidue fotografi attivi a partire dagli anni '60: Claudio Abate, Aurelio
Amendola, Gabriele Basilico, Sandro Becchetti, Gianni Berengo Gardin, Elisabetta Catalano,
Giorgio Colombo, Mario Cresci, Mario Dondero, Federico Garolla, Luigi Ghirri, Mario
Giacomelli, Gianfranco Gorgoni, Mimmo Jodice, Nanda Lanfranco, Uliano Lucas, Attilio
Maranzano, Nino Migliori, Ugo Mulas, Paolo Mussat Sartor, Paolo Pellion, Ferdinando
Scianna. La mostra è stata ospitata al Musée d'Art Moderne di Saint Etienne, al Palais des
Beaux Arts di Bruxelles, alla Fondazione Stelline di Milano, alla Biennale di Fotografia di
Amsterdam ed alla Estorick Collection di Londra. Orario: giovedì 20-23 (ingresso libero);
venerdì, sabato e domenica 12-19. Ingresso: intero euro 5; ridotto euro 3 (over 65, studenti);
gruppi euro 4 (minimo 6 persone); gratuito (per i bambini fino a 12 anni, Insieme per l'Arte,
abbonamento Torino Musei, giornalisti accreditati, soci ICOM). Info: [email protected] 011.3797600 - www.fsrr.org
fino al 12/04/2015
ore 19:00
Torino
Via Modane 16
"AN ART OF ONE'S OWN: GROUP SHOW" DA RAFFAELLA DE CHIRICO ARTE
CONTEMPORANEA
"An Art of One's Own: Group Show". In esposizione lavori di Carla Accardi, Irma Blank,
Dadamaino, Angiola Gatti, Andi Kacziba, Maria Lai, Elena Modorati, Carol Rama, Elisabeth
Scherffig, Eva Sørensen. Orario: martedì e mercoledì dalle 14:00 alle 19:00; giovedì, venerdì e
sabato dalle 11:00 alle 19:00; altri giorni e orari su appuntamento. Info:
www.dechiricogalleriadarte.com - [email protected] - 011.835357
fino al 12/04/2015
ore 18:00
Torino
Via della Rocca 19
TORINOSETTE | Arte
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Arte
EVANGELINA ALCIATI ALLA PINACOTECA DELL'ACCADEMIA ALBERTINA
"Evangelina Alciati: l'occhio e l'anima". L'Accademia Albertina delle Belle Arti dedica, presso le
sale della Pinacoteca Albertina, una mostra antologica alla figura di Evangelina Alciati
(1883-1959), pittrice nella Torino del primo e secondo Novecento, prima donna ad essere
ammessa in Accademia, personalità libera ed in anticipo sui tempi. L'iniziativa, che si collega
alla prossima apertura, completati i lavori di ristrutturazione, della Pinacoteca del Novecento,
presso la Rotonda del Talucchi, è stata sollecitata dalla contemporanea uscita, anteprima
domenica 25 gennaio presso la Sala Congressi dell'Unione Industriale, del film "La liberà allo
specchio. Ritratto di Evangelina Alciati". Il film, tratto da un'idea di Mauro Guidetti, scritto dallo
stesso insieme agli eredi Lorenzo Boccalatte ed Anna Maria Fracchia, è stato sceneggiato e
diretto da Vanni Vallino, e si avvale dell'interpretazione, tra le altre, di Pamela Villoresi, Erica
Blanc, ed Eugenio Allegri. Evangelina Alciati fu allieva di Giacomo Grosso, sotto la cui guida si
diplomò in disegno e pittura. Decisivo per il gli esiti della sua carriera fu un soggiorno a Parigi
tra il 1903 ed il 1906. Lo stile della Alciati, che raggiunge punte di assoluta eccellenza nel
ritratto, si confronta alla pari con le tendenze che caratterizzano la prima parte del Novecento,
dalla pittura post impressionista, all'Espressionismo ed alla Metafisica, in cui si evidenziano
taluni punti di contatto con il magistero di Felice Casorati. La mostra, a cura dei professori
Edoardo Di Mauro e Giuseppe Mantovani, con contributi critici di Francesco De Caria,
Donatella Taverna e della docente dell'Accademia Valeria Piasentà, presenta un percorso
completo e ragionato di tutte le fasi artistiche di Evangelina Alciati, dal primo Novecento al
secondo dopoguerra, tramite il prestito di opere da collezionisti privati, e da istituzioni quali la
Galleria d'Arte Moderna di Torino, il Castello Gamba. Museo Regionale della Valle d'Aosta, le
Fondazioni Burzio e Mazzonis. Orario: lunedì, martedì, giovedì, venerdì, sabato e domenica
10.00-18.00 (ultimo ingresso 17.30); mercoledì chiuso. Info: 011.0897370
fino al 12/04/2015
ore 18:00
Torino
Via Accademia Albertina 8
TORINOSETTE | Arte
44 / 225
Arte
"173° ESPOSIZIONE ARTI FIGURATIVE 2015" ALLA PROMOTRICE
"173° Esposizione Arti Figurative", rassegna che propone le opere di 365 artisti selezionate
dalla Commissione Artistica della Promotrice. L'itinerario espositivo si snoda lungo le sale della
Palazzina Liberty al Valentino secondo una visione d'insieme che unisce pittori, scultori, grafici
in una sorta di racconto attraverso paesaggi, ritratti, figure, composizioni floreali, pagine
astratte e surreali, nudini e delicati fogli d'acquarello, incisioni e disegni. La mostra presenta un
ampio "corpus" di lavori che ricordano gli artisti scomparsi, come il particolare e inquieto segno
di Enrico Colombotto Rosso e di Leonor Fini, l'intenso "Autoritratto n.2" di Ruggeri e il
cromatismo della tela "Un mattino al mare" di Cherchi, i "cieli" di Carena e il rame "Spadaccino
di gallo" di Molinari. E insieme a "Il diario di Darwin" di Soffiantino si nota la tempera "Testa
d'uomo" di Spazzapan e l'acquarello "Nudo in posa" dell'espressionista Corbelli, la "Dispensa"
di Tabusso e la musicale tecnica mista "Les Regions inconnues" di Davide Peiretti, che si lega
alle spaziali atmosfere del ciclo "Fuochi di gioia" di Nini Maccagno. E accanto affascinano le
sculture, da "Sviluppo di forme n.1" ad "Archetipo", eseguite da Mastroianni, che sono
documento e testimonianza di una vibrante e prorompente ricerca di materiali, forme,
immagini. Immagini che fanno parte della narrazione di "Riviera Ligure" di Paulucci e delle
rappresentazioni di Michele Baretta e Giuliano Emprin, dell'intensa spiritualità di Carlo
Sismonda e del "contadino" un disegno dell'astigiano Manzone. Dopo un lungo periodo,
ritornano alla "Promotrice" le delicate vedute del saluzzese Giuseppe Cavallera. E poi si
possono vedere i robusti paesaggi di Franco Martinengo, le metafisiche atmosfere di Sergio
Albano e Roberto Bertola, il pacato e misurato naturalismo di Pippo Bercetti, Piero
Solavaggione, Mario Albano, Nicola Arduino, Cesare Tubino, Carlo Loro, Maria Antonietta
Prelle, Loro, Giuseppina Colonna Gamero e Mario Gamero. Dal grande tronco di Germana
Albertone si approda a Vincenzo Albano, alle donne di Stefano Cambursano e alle forme nello
spazio di Serafino Delaurenti, ad Angiola Melis e Bruno Fisanotti, alla suggestiva "tavola" di
Francesca Graziani Giovannini e alla neo-figurazione di Alfredo Levo. E, infine, il colore di
Emilio Scarsi si stempera nell'armoniosa figura femminile di Almerico Tomaselli, nella
sperimentazione di Giacinta Villa e nelle preziose incisioni di Vespignani, Giacinto Vittone e
Mario Giovannini. E questo itinerario costituisce uno spaccato della "sociale", che si sviluppa in
modo da delineare, tra artisti storici e più recenti elaborazioni, alcuni momenti del cammino
dell'arte figurativa". Orario: martedì-sabato 11-13 e 16,30-20; festivi 10,30-12,30. Info:
011.6692545
fino al 12/04/2015
ore 18:00
Torino
Viale Crivelli 11
I PANNELLI DI DEFENDENTE FERRARI ALLA SACRA DI SAN MICHELE
"I pannelli di Defendente Ferrari". Orario: da martedì a sabato 9.30-12.30 e 14.30-18.00;
domenica e festivi: 9.30-12.00 e 14.30-18.30; ultimo ingresso consentito 30 minuti prima della
chiusura della Sacra.
fino al 12/04/2015
ore 09:30
Sant'Ambrogio (TO)
Sacra di San Michele
BARDONECCHIA - CARLO RIVETTI AL PALAZZO DELLE FESTE
"Antropologia fantastica", opere pittoriche di Carlo Rivetti. Orario: sabato, domenica e il lunedì
di Pasquetta dalle 16,30 alle 19,00. Info: www.carlorivetti.it
fino al 12/04/2015
ore 15:45
Bardonecchia (TO)
Piazza Valle Stretta 1
TORINOSETTE | Arte
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Arte
FULVIO COLANGELO ALLO SPAZIO MIXTO
"La Passione e l'Arte secondo Colangelo". Cristalli, tubi d'acciaio e travi in legno si trovano qui
assieme proiettati nel vuoto delle continue vetrate. Le opere, anche queste, sono un mix fra
pittura, fotografia, scultura, elaborazione digitale, interventi grafici. video, installazioni. Per
vedere tutto bisogna girare, salire, scendere. Si scoprono solo così tante cose preziose e
sorprendenti. Il filo conduttore tra lavori così diversi è una tecnica sempre dominata
dall'impulso, dall'intensità, dall'attimo irripetibile in cui il tempo si ferma per lasciarci entrare in
un mondo diverso e fantastico. Amore, erotismo, tensione sono le tante facce di un unico
tema, la Passione, quella di cui siamo impastati, quella che dà senso alla vita. Fulvio
Colangelo, scenografo, graphic designer, pubblicitario, art curator, artista con mostre in
quindici nazioni, vive nel suo studio galleria Ki-Gallery in centro a Torino. Orario: lunedì,
martedì e mercoledì dalle 8 alle 18; giovedì, venerdì e sabato dalle 8 alle 22; domenica dalle
20 alle 22. Info: 366.1128666 - [email protected]
fino al 13/04/2015
ore 20:00
Torino
Corso Castelfidardo 34
"UEFA IS EAST", FOTOGRAFIE DELLA TRANSNISTRIA AL POLSKI KOT
"Uefa is East - L'Europa calcistica dell'Est vista attraverso i volti dei suoi abitanti. Transnistria,
1997": mostra fotografica diGabriele Bertolini, che vuole essere un momento riflessivo e
documento storico di un viaggio in Transnistria, stato sui confini della legalità, che si dichiara
indipendente dalla Moldavia e vicino ai Russi. La mostra, curata da Enzo Ronco e Gwladys
Martini, fa parte del progetto "L'Europa calcistica dell'Est vista attraverso i volti dei suoi
abitanti": la rassegna prende spunto dai luoghi dove si sono svolti eventi calcistici di rilevanza
europea, come UEFA e Champions League, per raccontare città meno conosciute per mezzo
dei ritratti di chi vi abita. Il calcio non è fatto solo di grandi club noti nel mondo intero. Decine di
città più o meno conosciute partecipano con le loro squadre all'emozione delle coppe europee
e molte sono nella parte più orientale del continente. Si trovano alla ribalta per pochi attimi, per
poi finire dimenticate fino, se i loro club lo meritano, alla stagione successiva. Questo primo
appuntamento vede protagonista la Transnistria e la sua capitale Tiraspol, che il fotografo ha
documentato nel 1997, l'anno di fondazione dello Sheriff Tiraspol. I personaggi ritratti
sembrano quasi prendere vita, tanto sono intensi e profondi i loro sguardi. Sono colti nella loro
quotidianità, fieri, e sembrano cercare nell'obiettivo un riscatto, un futuro. La Transnistria è
terra di contrasti, dove povertà e ricchezza convivono, come facce di una stessa moneta.
Sembrano parlare di quello che hanno vissuto, ma senza urlarlo. Come i tre ragazzini soldati a
torso nudo, che giocano a fare i grandi: uno di loro prima copre un braccio, poi lo scopre,
rivelando elaborati tatuaggi. In questi territori è cresciuto lo scrittore Nikolai Lilin, che nel suo
romanzo Educazione siberiana descrive l'iconografia dei tatuaggi, e come ancor meglio li
descriva Alix Lambert nel suo documentario The Mark of Cain, ambientato tra i carcerati russi,
quando i disegni sulla pelle raccontavano la storia dei detenuti stessi, quando l'inchiostro
sottopelle era illegale. La mostra è inserita nel programma del progetto Fuoriluogo, sostenuto
dal collettivo GAD (Gwladys Martini, Alessio Bovero, Dario Favatà), che intende stimolare
l'incontro tra arte e luoghi non convenzionali, volto ad avvicinare il contenuto tipico dei musei al
pubblico più vasto dislocandolo in contesti nuovi e spiazzanti. Orario: da martedì a domenica
dalle 20.00 a mezzanotte. Info: [email protected]
fino al 14/04/2015
ore 18:30
Torino
Via Massena 19
TORINOSETTE | Arte
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Arte
JENS EINHORN ALLA LUCE GALLERY
"Electric eyes", personale di Jens Einhorn. I lavori di Jens Einhorn sembrano alimentare uno
scenario da fine del mondo. Le immagini della serie Too Much Future e The Endless End
trasmettono la sensazione della calma dopo un disastro oltre ogni aspettativa. Sembra che
siano stati sbattacchiati furiosamente da tempeste e nubi di fumo solo per stabilirsi di nuovo,
solo grazie alla loro chiarezza formale. Einhorn fa sì che si provi un certo piacere in questa
presunta distruzione con l'utilizzo, in questa serie, di vivaci colori. Il caos lentamente si
trasforma in armonia. La lettera E che si ritrova in alcune immagini rappresenta una volta di
più la lotta che si percepisce in ogni pezzo. Può voler dire sia "The End"- la fine - che
l'Eternità, tutti nuovi inizi nel circolo infinito. L'etichetta segna anche il completamento del
processo di lavoro per l'artista, l'ultimo atto gestuale sull'immagine. Come i battiti musicali le
immagini, frammenti di pixel, operano all'interno di una nebbia delicata permeata di luce
colorata. Cultura giovanile e musica rappresentano una cornice importante per le opere di
Einhorn e spesso le si ritrova come impressioni galleggianti audio-visive. La lettera E può
dunque stare anche per elettronica o estasi o per entrambi. La musica elettronica è anche
spesso correlata alla nozione di post-apocalittico. Ha rappresentato un mezzo di espressione
di critica sociale per molti artisti che hanno elaborato visioni distopiche del futuro,
processandole in una nuova tecnologia. Jens Einhorm è nato nell'ex Repubblica Democratica
Tedesca ed è dunque molto influenzato dagli avvenimenti socio-politici degli anni '90 quando
la musica giocava un importante ruolo per un giovane artista, come primario strumento di
espressione. Egli suonò in band punk a partire dalla metà degli anni '90, per poi intraprendere
la sua strada nelle arti visive grazie alla fotografia e alla musica. Jens ha studiato fotografia a
Leipzig e scultura e new media con Astrid Klein, e si è concentrato più sulla pittura con un
master con Tal R all'Accademia di Düsseldorf per concentrarsi più sulla pittura. Il metodo
mash-up di Einhorn, che fa suso di tessuto, pigmenti, colla e colori, regala una caratteristica di
"oggetto" alle proprie immagini rendendo sorprendente la loro presenza nello spazio. La
struttura stessa di quei minuscoli elementi visivi li rende simili a dipinti astratti o simil digitali.
La mostra segna un importante punto di partenza per la carriera dell'artista, per la prima volta
in Italia, presentando una serie di nuovi dipinti che sono il corpo principale delle opere più
recenti di Einhorn. Orario: dal martedì al sabato 15.30-19.30. Info: 011.8141011 - 335.5246817
- [email protected] - www.lucegallery.com
fino al 14/04/2015
ore 18:30
Torino
Corso San Maurizio 25
QUADRI-PERSONALE ALLA GALLERIA20
In mostra lavori di Alfredo Billetto, Mauro Chessa, Pino Mantovani, Mario Surbone. Orario: dal
lunedì al sabato dalle 15 alle 19. Info: 011.3724087 - [email protected] www.galleria20.jimdo.com
fino al 15/04/2015
ore 17:00
Torino
Corso Casale 85/B
SIMONE BENEDETTO DA FRANZ PALUDETTO
Sculture di Simone Benedetto. Orario: da giovedì a sabato 15-19 o su appuntamento. Info:
011.4546390 - [email protected] - www.franzpaludetto.com
fino al 16/04/2015
ore 18:00
Torino
Via Stampatori 9
TORINOSETTE | Arte
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Arte
"IL KABUKI DEI TRE SAMURAI: ARAKI, MORIMURA, SUGIMOTO" ALLA GALLERIA IN
ARCO
"Il kabuki dei tre samurai: Araki, Morimura, Sugimoto". Nobuyoshi Araki, Yasumasa Morimura
e Hiroshi Sugimoto sono i protagonisti della mostra a cura di Graziano Menolascina.
Nobuyoshi Araki, tra gli artisti più rappresentativi e prolifici della storia della fotografia,
racconta la donna, l'eros e il Giappone. Le donne di Araki sono spesso sdraiate su letti disfatti,
oppure distese sul pavimento in pose lascive, legate con corde, con i corpi ostentati e nudi ma
con sguardi in cui è completamente assente la volontà di sedurre. Yasumasa Morimura si
appropria invece di icone universali della storia dell'arte, dei mass media e della cultura
popolare interpretandole in prima persona. In particolare Morimura è interessato alle
trasformazioni sociali politico e culturali dovute alla penetrazione del capitalismo e dei miti del
mondo occidentale in Giappone. Morimura impersona Einstein, Marylin, Frida Khalo, Hitler il
risultato è un'opera e raffinata che nasce da una cura maniacale per i dettagli e l'uso di ritocchi
digitali, di costumi, pose e accessori ricercati che le rendono uniche. I tratti somatici non
modificati, sono l'unico mezzo che Morimura ha per rivendicare la propria origine e le proprie
tradizioni e l'unica via per fare ciò è la provocazione. Infine, ci sono gli scatti di Hiroshi
Sugimoto, immagini mentali, concetti la cui materializzazione è resa possibile grazie a un
rigoroso controllo del mezzo fotografico e del processo manuale di stampa, seguito anch'esso
personalmente dall'artista. Nella serie "Theatre" Sugimoto ha fotografato con tempi di
esposizione lunghissimi sale degli anni '20 e '30, cinema degli anni '50 e drive in. La luce
bianca degli schermi rettangolari, che illumina il resto dell'ambiente, contiene in sé l'intera
proiezione del film. In "Architectures" la tecnica dello sfocato priva le architetture moderniste di
connotazioni temporali. I lunghi tempi di esposizione dei "Seascape" bloccano il movimento
delle onde in immagini eterne, mentre il soggetto dei "Portraits" realizzati fotografando i
personaggi dei musei delle cere è l'immortalità stessa. Info: 011.8122927 - www.in-arco.com [email protected]
fino al 18/04/2015
ore 18:30
Torino
Piazza Vittorio Veneto 3
GIANLUCA QUAGLIA ALLA GALLERIA UNIQUE
"Places", mostra personale dell'artista milanese Gianluca Quaglia a cura di Antonio D'Amico,
propone "Paesaggio", un'installazione ambientale che invade tutto lo spazio della galleria,
insieme alla sua produzione recente degli intagli su carta. I suoi lavori, la cui caratteristica
principale è la recisione di alcuni elementi dal contesto originario per farli rivivere nello spazio
circostante, producono una rottura dell'equilibrio del linguaggio comune. In "Places" Quaglia
espone le libellule, le diverse varietà di fiori e di piante, le farfalle e gli insetti, tutti intagli su
carta che conquistano il senso del loro essere singole individualità, in quanto gli elementi sono
stati estratti e custoditi altrove, così non sono più semplici e gradevoli decorazioni, bensì
pluralità di esistenze che abitano il medesimo spazio in cui si muovono gli uomini. Orario: dal
martedì al sabato 10.00-12.30 e 15.30-19.30. Chiuso il lunedì. Aperture fuori orario su
appuntamento. Info: 011.5617049 - 334.8017314 - [email protected] www.galerieunique.com
fino al 18/04/2015
ore 17:00
Torino
Corso Vittorio Emanuele II 36
TORINOSETTE | Arte
48 / 225
Arte
"IL MONDO IN UNA TAZZA" A PALAZZO MADAMA
Palazzo Madama presenta un percorso dedicato alla storia della tazza, attingendo dalle ricche
collezioni di arte decorativa conservate in museo. L'esposizione si riallaccia al tema della
porcellana torinese al centro di Fascino e splendore della porcellana di Torino, mostra curata
da Andreina d'Agliano e Cristina Maritano che apre in contemporanea alla Fondazione AccorsiOmetto e che presenta ben 90 opere provenienti dalle collezioni di Palazzo Madama. Le due
esposizioni offrono nel complesso un vero e proprio percorso cittadino dedicato al tema della
porcellana. Filo conduttore dell'esposizione è la tazzina: da tè, da caffè e da cioccolata.
Oggetto legato indissolubilmente all'introduzione in Europa delle bevande calde provenienti
dall'Oriente e dal Nuovo Mondo e al materiale esotico e prezioso per eccellenza, la porcellana.
A Palazzo Madama una sequenza di tazze, a partire dai blancs-de-chine, ovvero le porcellane
bianche cinesi prodotte a Dehua, mostra l'evoluzione delle forme e la varietà dei decori nelle
tazzine prodotte dalle manifatture europee nel Settecento: dai motivi di origine cinese e
giapponese, a quelli tratti dai libri di storia naturale, ai paesaggi derivati da incisioni olandesi e
tedesche, fino alle scene mitologiche e della letteratura cavalleresca. Contestualmente la
mostra è un'occasione per raccontare, per casi esemplari, la storia della porcellana, delle sue
particolarità produttive, della qualità della pasta e dei colori. Il valore socialmente
rappresentativo della porcellana emerge anche grazie all'esposizione di alcuni servizi araldici,
conservatisi integri per il loro valore altamente simbolico legato al passato illustre della casata
oppure smembrati e dispersi sul mercato antiquario. Una vetrina è dedicata alla principale
manifattura di porcellana operante in Piemonte nel Settecento, la Real fabbrica delle
porcellane di Vinovo, fondata nel 1776 grazie all'intraprendenza di un torinese, Giovanni
Vittorio Brodel, e di un ceramista di Strasburgo, Pierre-Antoine Hannong, e poi rilevata nel
1780 dal medico e chimico torinese, Vittorio Amedeo Gioanetti. Alla produzione di questa
fabbrica è dedicato un più ampio spazio nelle sale della mostra alla Fondazione AccorsiOmetto. In un'altra vetrina, l'artista Matilde Domestico, che da anni conduce ricerche sul tema
della porcellana, ambienta l'installazione Esistenza di porcellana, che si ispira alle poesie di
Emily Dickinson. Il lavoro dell'artista unisce oggetti e frammenti di carta e di porcellana su cui
emergono parole in acciaio. Intorno una superficie di polvere di marmo di Carrara, il caolino,
un materiale refrattario. Tutti gli elementi nel complesso rimandano all'idea di fabbrica, a una
realtà viva e produttiva. In sottofondo una base sonora composta dalla sovrapposizione ed
elaborazione di rumori meccanici, suoni metallici ripetitivi registrati all'interno dei reparti di
fabbricazione dell'Industria Porcellane IPA, si propaga tra le tintinnanti ceramiche antiche e
contemporanee. Orario: martedì-sabato 10.00-18.00; domenica 10.00-19.00. La biglietteria
chiude un'ora prima. Chiuso il lunedì. Ingresso: intero euro 10, ridotto euro 8, gratuito ragazzi
fino ai 18 anni e abbonati Musei Torino Piemonte. In presenza di mostre temporanee le tariffe
potranno subire variazioni. Info: 011.4433501 - www.palazzomadamatorino.it
fino al 19/04/2015
ore 10:00
Torino
Piazza Castello
EUGENIO BROGGINI ALLA FONDAZIONE GIORGIO AMENDOLA
Personale di Eugenio Broggini. Orario: da lunedì a venerdì 10-12 e 15.30-19.30; sabato e
domenica su prenotazione. Info: www.fondazioneamendola.it - [email protected]
fino al 23/04/2015
ore 18:00
Torino
Via Tollegno 52
TORINOSETTE | Arte
49 / 225
Arte
"LIVE EAST DIE YOUNG" BURNING GIRAFFE ART GALLERY
"Live East Die Young", collettiva a cura di Giuseppe Savoca: un'occasione unica per entrare in
contatto con lo spirito dissacrante e rivoluzionario della scena artistica dell'East End di Londra
attraverso le opere di sei dei suoi più interessanti interpreti: Alex Binnie, Dan Hillier, Dr. D, Ian
Johnstone, Liam Sparkes e Michele Servadio. Orario: dal martedì al venerdì 15-19; sabato
15:30-20. Info: www.bugartgallery.com - [email protected] - [email protected]
- 011.5832745 - 347.7975704
fino al 24/04/2015
ore 18:30
Torino
Via Bava 8/A
"PITTURA FEMMINILE A TORINO NEL PRIMO '900" ALLA GALLERIA DEL PONTE
"Pittura femminile a Torino nel primo '900", mostra di Evangelina Alciati, Vittoria Cocito, Nella
Marchesini e Daphne Maugham. Orario: dal martedì al sabato 10.00-12.30 e 16.00-19.30. Info:
011.8193233 - [email protected] - www.galleriadelponte.it
fino al 24/04/2015
ore 18:00
Torino
Corso Moncalieri 3
EVA LEITOLF E VICTOR LOPEZ GONZALEZ AL CAMPUS EINAUDI
Nell'ambito di Biennale Democrazia, l'atrio del nuovo campus universitario ospita i progetti
artistici "Postcards from Europe" di Eva Leitolf, "ATLAS" e "Border Crossing" di Victor López
González, entrambi a cura di Patrizia Bottallo.
fino al 25/04/2015
ore 10:30
Torino
Lungo Dora Siena
IVREA - GIANNI-EMILIO SIMONETTI AL MUSEO DELLA CARALE ACCATTINO
"Gianni-Emilio Simonetti - Othermaps Othernearby", un evento multitasking con la
partecipazione di: Luigi Bonotto, Giulia Tacchini, Giulia Maffei, Stefano Montani, Nicolò Parini,
Pip, Poldino, Cina. Un ringraziamento speciale all'atelier di "arteterapia" dell'ospedale di Luino
e al dott. Isidoro Cioffi. A cura di Lorena Giuranna e Adriano Accattino. Orario: sabato e
domenica dalle 15:00 alle 19:00. Info: 0125.612658
fino al 26/04/2015
ore 18:00
Ivrea (TO)
Via Miniere 34
CASTELLAMONTE - SANDRA BARUZZI AL CENTRO CONGRESSI PIERO MARTINETTI
"Sguardi.2", mostra di Sandra Baruzzi, a cura di Anna Tabbia. Orario: sabato e domenica
15,00-19,00 (domenica di Pasqua chiuso); altri giorni su appuntamento - scuole su
appuntamento. Info: 0124.5187216 - [email protected]
fino al 26/04/2015
ore 17:00
Castellamonte (TO)
Via Educ
TORINOSETTE | Arte
50 / 225
Arte
ISA MELSHEIMER DA QUARTZ STUDIO
"Examination of the Origins", personale dell'artista tedesca Isa Melsheimer (Neuss, 1968) che
per l'occasione ha concepito un'installazione site specific in cui elementi scultorei pensati a
partire dalle caratteristiche 'ambientali' di Quartz sono accostati alle forme architettoniche di
alcuni edifici della città. Visite su appuntamento. Info: 338.4290085 - [email protected] www.quartzstudio.net
fino al 28/04/2015
ore 19:00
Torino
Via Giulia di Barolo 18/D
BORIS LAVRENKO ALLA GALLERIA PIRRA
Boris Lavrenko nasce a Rostov nel 1920 e muore a San Pietroburgo, città in cui studia, vive e
lavora, nel 2001. Titolare della cattedra di pittura e composizione dell'Istituto Repin dal 1953, la
sua carriera è costellata di prestigiosi riconoscimenti ed è considerato uno dei più autorevoli
rappresentanti del post-impressionismo russo. L'infanzia vissuta a contatto con la natura, le
immense steppe e il fiume Don, avranno una forte influenza sulla formazione del futuro pittore.
Lavrenko, infatti, nel paesaggio trova la massima libertà di ricerca compositiva e di
sperimentazione cromatica, seppur all'interno di un figurativismo di solida impostazione. Le
sue opere, in particolare quelle animate da figure impegnate in normali attività, quali la lettura,
una passeggiata o una partita di calcio, trasmettono spontaneità e gioia di vivere. Lavrenko è
un artista versatile, con la maturità di riconoscere in qualsiasi soggetto la "dignità" di essere
ritratto, per cui i suoi temi spaziano dalle vedute cittadine, con i loro monumenti, ai già citati
paesaggi, dai banali oggetti di uso quotidiano delle sue intense nature morte, alle animate o
raccolte scene di genere. I numerosi viaggi compiuti all'estero e in patria stimolano la curiosità
e gli interessi di Lavrenko, le cui opere possono definirsi un caleidoscopio di impressioni, un
colorato mosaico di vita. Orario: da lunedì a sabato 9,30-12,30 e 15,30-19,30; domenica
9,30-12,30. Info: 011.543393 - www.galleriapirra.it - [email protected]
fino al 30/04/2015
ore 18:00
Torino
Corso Vittorio Emanuele II 82
TORINOSETTE | Arte
51 / 225
Arte
JOSEF KOUDELKA AL FORTE DI BARD
"Josef Koudelka, Vestiges 1991-2014", prima esposizione in Italia del più imponente progetto
fotografico di uno dei maestri mondiali della fotografia, mostra promossa dall'associazione
Forte di Bard in collaborazione con l'Agenzia Magnum Photos. Il progetto Vestiges, che vede
impegnato da oltre vent'anni il grande fotografo dell'agenzia Magnum Photos, propone la sua
interpretazione fotografica e artistica di alcuni dei più importanti siti archeologici della cultura
romana e greca, in un itinerario attraverso venti paesi, dalla Grecia al Libano, dalla Siria
all'Algeria, dalla Turchia all'Italia e di oltre duecento località che si affacciano sul Mar
Mediterraneo. Un'esplorazione che non ha precedenti, un lavoro fatto di costanza e
perseveranza. L'artista, come i pittori romantici del XIX secolo, coltiva una predilezione
particolare per le rovine, senza celebrarne l'atmosfera malinconica, ma con l'obiettivo di
restituirne l'autentica bellezza. Il suo intento è usare l'arte per riappropriarsi di un mondo che ci
sta sfuggendo e che potremmo perdere. Trasformare le macerie in speranza è il grande e
ambizioso progetto che Koudelka cerca di realizzare con il suo eccezionale viaggio, in
costante divenire che si arricchisce periodicamente di nuovi capitoli. In mostra oltre 60
fotografie di cui 22 panoramiche di grandi dimensioni. Un allestimento che coniuga il
minimalismo dell'approccio del fotografo e della cifra stilistica delle sue immagini, al suggestivo
senso di camminamento tra le rovine. In mostra anche la proiezione di circa 350 scatti relativi
ai set di Vestiges. Fino al 31 gennaio il Forte sarà aperto solo il sabato e la domenica dalle 10
alle 19; dal primo febbraio apertura consueta (feriali dalle 10 alle 18, festivi e prefestivi dalle 10
alle 19). Ingresso: Intero: 6,00 euro - Ridotto: 5,00 euro. Info 0125.833811 - 83382 e su
www.fortedibard.it
fino al 03/05/2015
ore 18:00
Bard (AO)
Forte
"AL FRONTE" AL MUSEO DEL CINEMA
"Al fronte. Cineoperatori e fotografi raccontano la Grande Guerra", mostra a cura di Roberta
Basano e Sarah Pesenti Campagnoni. Cento anni fa, la Grande Guerra investe il Vecchio
Continente con la sua modernità che, oltre alle armi micidiali, annovera l'utilizzo di nuovi mezzi
di comunicazione. Tra queste la fotografia e il cinema si rivelano risorse fondamentali nel
definire gli equilibri di potere dei principali paesi belligeranti. Scatti e riprese realizzati da
fotografi e operatori militari invadono le pagine di quotidiani e riviste e dominano gli spettacoli
cinematografici di tutto il mondo, trovando una eco nelle innumerevoli fotografie amatoriali
accumulate dai reduci e dalle loro famiglie, memoria di un'esperienza umana e sociale
estrema e contraddittoria. La mostra "Al fronte. Cineoperatori e fotografi raccontano la Grande
Guerra" propone un percorso di immagini attraverso 160 fotografie inedite, scattate da Luis
Bogino al seguito del Regio Esercito Italiano e dai soldati fotoamatori dislocati sui di guerra.
Accanto a questo primo tracciato si sviluppa il percorso cinematografico: una selezione di film
"dal vero", girati al fronte e nelle retrovie, e di titoli di fiction di epoche diverse, testimonianza di
un'eredità visiva e culturale variamente interpretata nel corso del tempo. Lo sguardo di artisti
come Paola De Pietri, Yervant Gianikian e Angela Ricci Lucchi propone infine una lettura
personale della prima guerra mondiale, dei luoghi che essa ha attraversato e di una memoria
spesso dimenticata. Orario: da martedì a venerdì 9.00-20.00; sabato 9.00-23.00; domenica
9.00-20.00; lunedì chiuso. Ultimo ingresso un'ora prima della chiusura. Ingresso: intero euro
14,00; ridotto (studenti universitari fino a 26 anni, over 65, gruppi min. 15 persone) euro 11,00;
giovani e scuole (da 6 a 18 anni, gruppi scolastici) euro 8,00; gratuito fino a 5 anni, disabili e
accompagnatore, Torino+Piemonte Card.
fino al 03/05/2015
ore 19:00
Torino
Via Montebello 20
TORINOSETTE | Arte
52 / 225
Arte
PHIL BORGES ALLA GALLERIA PAOLA MELIGA
"Tibet's Portraits | Culture on the Edge", mostra fotografica di Phil Borges. Borges fa parte dei
"maestri artisti" della fotografia americana e non, che da oltre 25 anni documenta con passione
la vita delle popolazioni tribali di tutto il mondo, utilizzando il veicolo del "ritratto ambientale"
per sollevare le problematiche delle popolazioni indigene e per diffonderne la loro conoscenza.
Borges è mosso da una missione e un cammino spirituale e di vita che lo portano a spingersi
negli angoli più remoti del mondo per dar voce attraverso la sua fotografia a realtà
straordinarie e uniche, che altrimenti non avrebbero modo di essere svelate. La sua poetica
capacità di cogliere l'attimo sospeso e la denuncia della realtà nella sua sfumatura più veritiera
uniscono testimonianza e arte per dar vita a una vera vocazione. La sua è una fotografia tesa
a dar voce a chi non ce l'ha, che ha come missione la rivalutazione delle culture che stanno
via via scomparendo, mettendo l'accento sul loro valore e rappresentando le sfide che le
attendono. Il suo lavoro cerca di rendere più comprensibili le tematiche riguardanti le
popolazioni in via di sviluppo: "Voglio che lo spettatore veda queste persone come individui,
che conosca i loro nomi e un po' della loro storia, non che le veda solamente come degli
estranei che abitano terre lontane." Pluripremiato per il suo impegno umanitario nel 2008 ha
collaborato con Amnesty International pubblicando Enduring Spirit, le sue raccolte fotografiche
sono tradotte in 4 lingue e le sue opere sono esposte nei musei di tutto il mondo. In mostra i
suoi ultimi scatti sul Tibet. I ritratti mostrano queste popolazioni che vivono in uno degli
ambienti più fragili della terra e che di fronte alle sfide del ventunesimo secolo cercano di
mantenere quello che hanno di più caro: la loro pratica buddista, la loro cultura tibetana ed i
loro usi. Fotografie delicate, commoventi, piene di pathos, di fierezza. Altamente importante è
anche la perfezione della cromaticità, infatti in questo suo ultimo lavoro Phil Borges ci presenta
i suoi scatti a colori. Mostra realizzata grazie alla collaborazione con Paci Contemporary |
Brescia. Orario: dal mercoledì al sabato 11,00-12,30 e 15,30-19,30. Martedì mattina chiuso,
pomeriggio 15,30-19,30. Lunedì e festivi chiuso. Apertura privata su appuntamento. Info:
011.2079983 - [email protected]
fino al 04/05/2015
ore 11:00
Torino
Via Maria Vittoria 46/C
"IL MARE CHE SENTO" DA INTERNOCORTILE
"Il mare che sento", interpretazioni d'arte design e artigianato d'eccellenza. Orario: da martedì
a sabato 11-13 e 15.30-19. Info: 011.6618841 - [email protected] - www.internocortile.it
fino al 05/05/2015
ore 18:30
Torino
Via Villa Glori 6
TORINOSETTE | Arte
53 / 225
Arte
RIVAROLO - ERNESTO MORALES A CASA TOESCA
"Il giorno come la notte", personale di Ernesto Morales. Il progetto espositivo curato da Karin
Reisovà comprende opere in continuità con il lavoro precedente dell'artista, ma recentemente
arricchito dall'esperienza espositiva in Oriente, in particolare a Singapore, Kuala Lumpur,
Jakarta e Bangkok dove Morales ha avuto modo di essere in stretto contatto con la natura dei
luoghi, fonte d'inspirazione per approfondire e delineare la mostra. I fili conduttori sono i temi
della primavera e del relativo equinozio durante il quale, come ci indica il termine stesso
"Equus Nox", vi saranno uguali numero di ore di luce e di oscurità, dunque il giorno come la
notte, a pochi giorni dalla inaugurazione. Il cambiamento di stagione ci rimanda alla rinascita,
al risveglio della natura, all'amore ed i suoi miti: l'ambiente è in trasformazione e questa
sensazione di positiva aspettativa coinvolge anche gli esseri umani. Non solo, vengono
rappresentati miti ed allegorie, quando Ernesto Morales nel richiamare Madre Natura associa
a Flora - Dea dell'antichità romana - simboli quali la rosa bianca, il cigno, la fenice, l'uovo, le
rondini. Anche la tematica degli opposti viene analizzata ed esplicitata, in riferimento alla
generazione di nuovi cicli vitali: il maschile ed il femminile, il giorno e la notte, il bianco e il
nero, il buio e la luce. I paesaggi talvolta reali e talvolta onirici del precedente lavoro dell'artista
uniti a questo nuovo percorso, lavorativo e di vita, ci permettono di entrare in una dimensione
intima e coinvolgente. E nei quadri si riflette quella che è la grande sensibilità di Ernesto
Morales, ossia quella di entrare in empatia con i luoghi e le persone, permettendo
all'osservatore di comprendere realmente le sue opere e le motivazioni, aspetti che nell'arte
contemporanea non sempre appaiono di facile cognizione. La mostra e il luogo espositivo,
anch'esso così intimo e pregno di storia, permetteranno una chiamata alla bellezza,
all'attenzione, al tempo lento, all'umanità nel suo lato più spirituale che l'arte ci permette di
percepire. A seguito della prima inaugurazione, la mostra si rinnoverà il giorno 11 aprile, con
l'esposizione di nuovi lavori dalla medesima tematica. Orario: venerdì, sabato, domenica
15.30-19.00; altri giorni o orari su appuntamento telefonico al 335.1227609. Info:
[email protected] - www.areacreativa42.com
fino al 10/05/2015
ore 17:00
Rivarolo (TO)
Via Ivrea 42
"TENTAZIONI" ALLA GALLERIA ZABERT
"Tentazioni", collettiva curata da Luca Beatrice. In mostra lavori di undici artisti contemporanei
(Paolo Amico, Araki, Bertozzi&Casoni, Nicola Bolla, Carlo Mollino, Alessandro Papetti, Carol
Rama, Man Ray, Bettina Rheims, The Bounty KillArt e Paolo Ventura) affiancati da altrettante
opere classiche di Bernardino Campi, Gianbattista Crosato, Paul Brill, Pietro Della Vecchia,
Frans Floris, Luca Giordano e Jan Massys. Orario: 10,30-13,00 e 15,00-19,00.
fino al 15/05/2015
ore 18:00
Torino
Piazza Cavour 10
TORINOSETTE | Arte
54 / 225
Arte
ALBERTO DILILLO AL MUSEO NAZIONALE DELL'AUTOMOBILE
"Retrò Visioni", fotografie di Alberto Dilillo. Trenta fotografie, scattate nel cimitero d'auto
storiche di Kaufdorf, in Svizzera, pochi giorni prima del suo definitivo smantellamento. "Retrò
Visioni" è un racconto per immagini, accompagnate da suggestive didascalie, una vera e
propria Spoon River dell'auto: lo sguardo del fotografo, Alberto Dilillo, indugia sulle forme delle
vetture d'epoca che conservano un fascino immutato nonostante la polvere e l'usura del
tempo. La vegetazione cresce tra le carcasse inanimate delle vetture abbandonate, come tra
gli scheletri di dinosauri estinti. La mostra fotografica sarà corredata da un allestimento che
racconta l'operazione di restauro di un'auto d'epoca: sulle pedane, ritrovamenti impolverati,
vetture semilavorate e vetture finite aiutano a visualizzare le fasi di tale operazione di
recupero, frutto di artigianalità differenti ma ugualmente preziose. Orario: lunedì 10.00-14.00,
pomeriggio chiuso; martedì mattino chiuso, pomeriggio 14.00-19.00; mercoledì, giovedì e
domenica 10.00-19.00; venerdì e sabato 10.00-21.00. Ultimo ingresso 1 ora prima della
chiusura. Ingresso al museo: intero 12,00 euro; ridotto 8,00 euro; scuole 2,50 euro; gratuito
minori di 6 anni; giornalisti con tesserino dell'Ordine; possessori dell'Abbonamento Musei
Torino Piemonte e Torino + Piemonte Card. Info: 011.677666/7/8 - http://www.museoauto.it/
fino al 17/05/2015
ore 18:30
Torino
Corso Unità d'Italia 40
GIULIO PAOLINI IN VIDEOTECA GAM
Martedì 24 marzo alle 18.30 incontro con Giulio Paolini. L'artista, in conversazione con Elena
Volpato, presenterà "Unisono", video realizzato nel 1974 presso lo studio di produzione
art/tapes/22 di Maria Gloria Bicocchi a Firenze. Il video presenta in rapida successione le
riproduzioni fotografiche di 92 tra le opere realizzate da Paolini nei 14 anni precedenti, a
partire dal suo primo lavoro, Disegno geometrico del 1960. L'attenzione dell'artista sino ad
allora si era focalizzata sullo spazio assoluto dell'opera, sul rettangolo bianco della tela o del
foglio, dove tutta l'arte, del passato e del futuro, potesse trovare anche solo una fugace
dimora. L'utilizzo del video conduce Paolini a una considerazione della dimensione temporale
dell'arte: in opposizione all'allora diffusa retorica del tempo reale, la velocità con cui Paolini fa
scorrere, in un montaggio a telecamera fissa, le riproduzioni fotografiche dei propri lavori,
cancella ogni possibilità di osservazione e di identificazione delle singole immagini. "Unisono"
dura meno di un minuto e mostra circa otto opere al secondo. Un parossismo temporale che
tende a un ideale annullamento della durata, quasi che le opere possano fondersi l'una
nell'altra in un unisono appunto che, come nella Symphonie Monotone-silence di Yves Klein,
sia espressione silenziosa e insieme assordante assolutezza dell'arte. Il video resterà in
visione in VideotecaGAM fino al 24 maggio 2015. Orario: martedì - domenica 10.00-19.30. La
biglietteria chiude un'ora prima. Ingresso gratuito in videoteca. Non occorre appuntamento.
Info: 011.4429597 - email [email protected] - www.gamtorino.it
fino al 24/05/2015
ore 18:30
Torino
Via Magenta 31
TORINOSETTE | Arte
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Arte
NADIA BUDDE AL GOETHE INSTITUT
Personale e residenza artistica di Nadia Budde. Acume, profondità, osservazione poetica del
mondo e una comicità linguistica fuori dell'ordinario caratterizzano l'opera dell'illustratrice
berlinese, insignita di numerosi riconoscimenti, tradotta e pubblicata in diverse lingue. La
mostra presenta in prima nazionale una selezione delle sue opere originali fra cui il divertente
racconto della sua infanzia a Berlino Est. Ingresso libero. Orario: lunedì, maretedì e giovedì
10:00-13:00 e 14:00-18:30; mercoledì e venerdì 10:00-13:00 e 14:00-17:30. Info:
www.goethe.de/torino - 011.543830
fino al 30/05/2015
ore 18:30
Torino
Piazza San Carlo 206
TORINOSETTE | Arte
56 / 225
Arte
BERT THEIS AL PAV
"Aggloville", mostra personale di Bert Theis, a cura di Marco Scotini. Il peculiare carattere del
PAV, spazio interstiziale tra realtà urbana ed elemento naturale, tra i ritmi della metropoli
contemporanea e quelli dettati dal susseguirsi delle stagioni, rende il museo scenario ideale
per le opere dell'artista Bert Theis. Temi come urbanesimo sostenibile, ecologia politica e
gentrificazione sono al centro della sua ricerca artistica che, da anni, cerca di contrapporsi allo
sviluppo del modello urbano neoliberista in contesti geopolitici diversi, dall'Europa all'Asia
Orientale. La stessa ricerca viene presentata al PAV con "Aggloville", personale dell'artista che
raccoglie maquettes, studi progettuali, video e stampe digitali su tela, sviluppati nel corso di
venti anni di attività, a partire dal Padiglione Potemkin Lock, concepito per la Biennale di
Venezia del 1995. Gli elementi basici con cui Bert Theis interviene negli agglomerati pubblici e
nei contesti sociali sono tratti dalle costruzioni tradizionali dei parchi, quali piattaforme e
padiglioni. Ma ciò che caratterizza tali strutture è il fatto che esse delimitino un campo che, di
fatto, è lasciato vuoto: introducono l'indefinito, l'incerto e il provvisorio nel cuore della
distribuzione del tutto disciplinata della città contemporanea. Aprono uno spazio che si sottrae
al controllo, un'area non qualificata in anticipo, ma ogni volta da ridefinire attraverso iniziative
collettive. Ogni piattaforma è un enigma che porta lo spettatore/fruitore alla libera
interpretazione della funzione e del senso che ad essa vorrà attribuire. Così le opere di Theis
si offrono come dispositivi relazionali, capaci di creare comunità temporanee, a tramutarsi in
teatri d'incontri e situazioni. "Non c'è più ombra di dubbio: nel paradiso l'uomo nasce sdraiato,
nudo sotto una palma": con questa rivendicazione ironica del tempo originario, l'artista
introduce il suo lavoro Le dita della mano, realizzato a Volterra nel 1998 e proposto nell'ambito
di Aggloville in forma di maquette. Dieci isolette verniciate di bianco e nel formato di letto a due
piazze ciascuna, sono accompagnate da una palma mediterranea ombreggia su di loro.
Utopia settecentesca per eccellenza, l'isola deserta è la meta del viaggio, la promessa della
fuga verso nuove terre, nuove avventure. E' il risveglio dopo il naufragio e il ritorno del nostos
allo stato di natura, al paradiso originario. Per chi é coinvolto nei conflitti generati dalla
trasformazione urbana neoliberista e nelle lotte per il diritto alla città, le domande fondamentali
sono: Un'altra città è ancora possibile? Un'altra vita nelle nostre città è possibile? "Aggloville"
visualizza queste domande agglomerando elementi diversi fra di loro: paesaggi coperti di
giungla come quelli del Congo-Brazzaville, quartieri e isolati come quelli di Alphaville di
Godard, sentieri immaginati come quelli di Dogville di Lars Von Trier. Bert Theis
(Lussemburgo, 1952) fa parte di quella generazione di artisti, emersi nel corso degli anni
Novanta, che attraverso i loro lavori hanno creato nuove possibilità per le pratiche nello spazio
pubblico. I suoi lavori hanno una dimensione filosofica, sociale e politica; la maggior parte di
questi sono stati creati a partire da spazi specifici della città. Nel corso degli ultimi dieci anni, è
stato tra gli organizzatori di due progetti a lungo termine, Isola Art Center e out-Office for
Urban Transformation, entrambi riconducibili all'ambito del conflitto urbano tra gli abitanti del
quartiere di Isola, il governo della città di Milano e una compagnia multinazionale statunitense.
Nell'ambito della mostra Aggloville, le Attività Educative e Formative propongono l'attività di
laboratorio Green specific in cui le riproduzioni di particolari scenari urbani vengono rielaborate
attraverso l'introduzione di un connettivo naturale, che genera un contesto ibrido e
imprevedibile. Un'idea trasformativa di zone specifiche, nelle quali il verde si riappropria di un
suo spazio vitale, dando vita a un ambiente fecondo che genera nuove prospettive visive e
narrative. Orario: venerdì ore 15-18; sabato e domenica ore 12-19. Ingresso: intero 4 euro;
ridotto 3 euro; gratuito Abbonamento Torino Musei, Torino+Piemonte Card, minori di 10 anni,
over 65, persone con disabilità. Info: 011.3182235 - [email protected] www.parcoartevivente.it
fino al 31/05/2015
ore 18:00
Torino
Via Giordano Bruno 31
TORINOSETTE | Arte
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Arte
"ASTRATTISMO IN EUROPA" AL FORTE DI BARD
"Astrattismo in Europa. Kandinsky, Popova, Majakovskij, Malevi?...": oltre 80 opere,
principalmente olii e disegni di straordinario valore, appartenenti a una prestigiosa collezione
privata tedesca, per la prima volta esposta in Italia. La collezione, riunita con passione e
costanza nel corso di anni, costituisce un nucleo tematico omogeneo con aspetti storicogeografici di grande interesse: le opere illustrano le tendenze artistiche dell'Europa Orientale e
Centrale durante la prima metà del XX secolo, con particolare attenzione alla nascita della
pittura astratta e ai movimenti di arte non figurativa che ne seguirono e che capillarmente si
diffusero in tutta Europa. In un clima di generale rinnovamento del linguaggio artistico, infatti, a
partire dal 1910 circa si sviluppano diverse tendenze astratte nell'ambito dei movimenti
d'avanguardia tedesco, russo, ceco e olandese. Wassily Kandinsky occupa un posto di primo
piano in questo contesto artistico. Al completo la compagine degli astrattisti russi presenti in
mostra: Vladimir Tatlin, Alexander Rodchenko, El Lissitzky e Alexandra Exter, che sviluppa il
suo linguaggio plastico integrando influssi dal Cubismo e dal Futurismo. Da non perdere le
preziose opere di Natalia Goncharova. Kasimir Malevic, con Kandinsky, può considerarsi il più
importante pioniere dell'arte astratta. Proveniente dal contesto del Cubofuturismo russo,
Malevic dipinge forme geometriche elementari come il quadrato, la sfera, la croce, dando vita
al movimento del Suprematismo: un'arte non descrittiva, puramente contemplativa e spirituale.
In mostra anche 44 libri originali del medesimo movimento artistico culturale con numerosi
pezzi di Wladimir Majakovskij e opere di Nikolay Punin, Kasimir Malevi?, Lajos Kassák e due
filmati di Hans Richter (1888-1976) e Viking Eggeling (1880-1925), pionieri dell'astrattismo
geometrico cinematografico d'avanguardia europeo. I loro lavori, terminati nel 1921, sono
considerati tra le opere fondamentali della modernità. Orario: feriali dalle 10 alle 18, festivi e
prefestivi dalle 10 alle 19. Ingresso: Intero: 6,00 euro - Ridotto: 5,00 euro. Info 0125.833811 83382 e su www.fortedibard.it
fino al 02/06/2015
ore 10:00
Bard (AO)
Forte
TORINOSETTE | Arte
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Arte
"LO SPAZIO DEL DEMIURGO", FORTUNY E MOLLINO A PALAZZO MADAMA
Poliedricità. È il tratto che accomuna i protagonisti della nuova mostra allestita a Palazzo
Madama «Lo spazio del demiurgo», incentrata sulle figure di Mariano Fortuny y Madrazo e
Carlo Mollino. Due personalità forti, capaci di eccellere in differenti discipline, dalla pittura alla
scenografia, passando per l'architettura, il design e la moda. L'esposizione racconta il
percorso artistico e professionale di Fortuny e Mollino attraverso venti immagini realizzate da
una coppia di grandi fotografi, Sarah Moon e Pino Musi, e dal giovane Marco Maria Zanin.
Nato a Granada nel 1871, Mariano Fortuny y Madrazo respirò arte fin dall'infanzia: figlio del
pittore catalano Mariano Fortuny y Marsal, tra i più rilevanti del panorama artistico spagnolo
del XIX secolo, si dedicò al disegno, all'incisione e alla scenografia, realizzando lampade
avveniristiche, d'ispirazione teatrale, che negli anni a venire si affermarono come uno degli
oggetti di design più ricercati e riconoscibili. Stabilitosi a Venezia, fece di Palazzo Pesaro degli
Orfei la sua residenza e il suo laboratorio: qui concepì e realizzò le prime tuniche Delphos,
lunghi abiti femminili caratterizzati da sottilissime pieghe. Sono i primi vestiti plissettati al
mondo: la tecnica ideata e brevettata da Fortuny si rivelò un successo immediato,
rivoluzionando il mondo della moda. La capacità di creare forme, attingendo da mondi e
modelli differenti tra loro, dall'Antica Grecia alle tradizioni catalane, fece di Fortuny una delle
figure più interessanti del suo tempo, un modello tutt'oggi imitato e studiato. Altrettanto
affascinante è la figura di Carlo Mollino: torinese, nato nel 1905 da una famiglia benestante,
seguì da subito le orme del padre Eugenio, ingegnere e architetto, noto per aver progettato e
realizzato l'ospedale delle Molinette. Completati gli studi, Carlo si dedicò con profitto alla
fotografia, alla progettazione di edifici e di automobili da corsa. Appassionato di sci e di
montagna, realizzò chalet, edifici e funivie, coniugando materiali tradizionali e forme molto
moderne, tecnica che caratterizzò anche i suoi progetti più famosi, come il nuovo Teatro Regio
e il palazzo della Camera di Commercio in via Carlo Alberto. Forme morbide e sinuose, che si
ritrovano anche nei suoi arredi e nei suoi mobili, custoditi nella villa di Vittorio Avondo e
immortalati dall'obiettivo di Musi e Zanin. Orario: da martedì a sabato 10-18, domenica
(10-19). La biglietteria chiude un'ora prima. Ingresso: intero 10 euro; ridotto 8; gratuito ragazzi
fino ai 18 anni e abbonati Musei Torino Piemonte. Info: 011.4433501 www.palazzomadamatorino.it
fino al 07/06/2015
ore 18:00
Torino
Piazza Castello
TORINOSETTE | Arte
59 / 225
Arte
"DONNE CHE VEDONO IL FUTURO" DI BRUNA BIAMINO A PALAZZO MADAMA
Ultima tappa di "Donne che vedono il futuro", il grande progetto dedicato al ruolo delle donne
nella società con cui il museo conferma la propria vocazione verso obiettivi di partecipazione e
inclusione sociale e prosegue l'iniziativa "Go Pink!" che indaga la creatività al femminile. Il
progetto "Donne che vedono il futuro" è stato avviato a dicembre in occasione della mostra
"Women of Vision. Le fotografe di National Geographic" con un workshop a cura della
fotografa torinese Bruna Biamino, durante il quale donne di ogni età hanno risposto all'invito
del museo e hanno donato alla comunità la propria visione del futuro attraverso un ritratto
fotografico e una dichiarazione scritta. Ne sono nati 209 ritratti, tutti immersi nella luce della
settecentesca veranda juvarriana, luogo perfetto per far dialogare identità e aspirazioni della
persona con quelle della società. Per restituire questi messaggi alla collettività, Palazzo
Madama presenta ora al proprio pubblico una grande installazione che raccoglie tutti i 209
ritratti in Camera di Madama Reale: un modo per collegare il destino di una grande personalità
femminile, Maria Giovanna Battista di Savoia-Nemours, con quello delle donne di oggi e,
attraverso i loro "sogni di futuro", di tutti i cittadini di domani. Ad accompagnare le fotografie,
un'installazione sonora con le frasi rilasciate dalle donne fotografate da Bruna Biamino. Nel
pomeriggio inaugurale di mercoledì 11 marzo, aperto a tutte le partecipanti e al pubblico
interessato, Palazzo Madama propone alle 17.30 "La cultura dello specchio. Stare insieme
come le dita in una mano", conferenza in Sala del Senato sul tema della pratica collaborativa.
Ne discuteranno esperti e professionisti provenienti da diversi ambiti disciplinari: Stefano
Barrese (manager), Carmen Belloni (sociologa), Bruna Biamino (fotografa), Mario Calabresi
(giornalista e direttore de La Stampa), Gianfranco Carbonato (imprenditore), Adriano Favole
(antropologo), Luca Remmert (imprenditore), Camillo Venesio (banchiere). Modera l'incontro
Maria Grazia Turri, filosofa ed economista. Al termine dell'incontro seguirà, a partire dalle ore
19, l'inaugurazione della mostra fotografica. Orari di visita della mostra: dal martedì al sabato
10.00-18.00; domenica 10.00-19.00 (la biglietteria chiude un'ora prima); chiuso il lunedì.
Ingresso: intero euro 10, ridotto euro 8, gratuito ragazzi fino ai 18 anni e abbonati Musei Torino
Piemonte. In presenza di mostre temporanee le tariffe potranno subire variazioni. Info:
011.4433501 - www.palazzomadamatorino.it
fino al 07/06/2015
ore 17:30
Torino
Piazza Castello
RIVOLI - ENZO SCIAVOLINO ALLA CASA DEL CONTE VERDE
"Enzo Sciavolino - Il Segno, la Storia, il Mito - 50 anni di acqueforti, 170 opere". Mostra a cura
di Angelo Mistrangelo e dell'assessorato alla Cultura della Città di Rivoli. Orario: dal martedì al
venerdì 16-19; sabato e domenica 10-13 e 16-19. Info: www.comune.rivoli.to.it - 011.9563020
fino al 07/06/2015
ore 18:00
Rivoli (TO)
Via Fratelli Piol 8
TORINOSETTE | Arte
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Arte
JACQUES HENRI LARTIGUE AL MEF - MUSEO ETTORE FICO
"Jacques Henri Lartigue - Alle origini della fotografia contemporanea", mostra a cura di Andrea
Busto, in collaborazione con la Donation Jacques Henri Lartigue. La mostra, realizzata a
partire da 130 album originali di Lartigue, ripercorre il destino unico di questo fotografo il cui
talento ora indiscusso venne riconosciuto tardivamente, all'età di 69 anni. La mostra è
composta da 136 fotografie in grande formato e da 50 pagine d'album dell'epoca (1912 - 1922)
che permettono di vedere le immagini nel contesto originale. Una selezione di opere
emblematiche che ripercorrono tutta la storia del Novecento e le origini della fotografia
contemporanea. Orario: da mercoledì a venerdì 14-19; sabato 11-22; domenica 11-19. Info:
011.853065 - www.museofico.it. Ingresso: 10 euro, ridotto 8 euro, 5 euro da 13 a 26 anni;
gratuito fino a 12 anni, persone con disabilità, abbonamento Musei Torino Piemonte.
fino al 21/06/2015
ore 11:00
Torino
Via Cigna 114
"PLASTIC DAYS" AL MEF - MUSEO ETTORE FICO
"Plastic Days - Materiali e design", a cura di Cecilia Cecchini e Marco Petroni. Un percorso
multidisciplinare tra arte, design e costume per raccontare l'affascinante storia di un materiale
che ha profondamente segnato e condizionato il nostro tempo e le nostre abitudini. Gli oggetti
e le opere in mostra costituiranno una sorta di atlante del contemporaneo. La mostra nasce
dall'analisi e dalla selezione di circa 600 oggetti della collezione della Fondazione Plart,
Plastiche e Arte di Maria Pia Incutti-Paliotto, e si compone come un originale racconto della
grande e molteplice famiglia dei materiali plastici. Una testimonianza che racconta le
trasformazioni degli ultimi centocinquanta anni di storia e che svela l'anima profonda della
modernità e delle mutazioni che hanno segnato il paesaggio domestico e culturale in cui siamo
immersi. La plastica diviene la lente d'ingrandimento puntata sulle dinamiche sociali ed
economiche del nostro tempo. Gli oggetti in mostra rappresentano un'articolata selezione di
artefatti assai rari provenienti da tutte le parti del mondo: prime serie di produzione, pezzi di
grande tiratura di famosi designer o di design anonimo. Una scelta non finalizzata a proporre
una puntuale ricostruzione della storia delle plastiche, ma a realizzare una mostra capace di
disegnare un particolare percorso di lettura del nostro tempo, rivisitato attraverso un approccio
multidisciplinare tra design, arte e costume. Uno sguardo ampio, testimoniato anche dagli
interventi in catalogo di Alba Cappellieri, Laura Cherubini, Stefano Catucci, Gianluigi
Ricuperati, Thea van Oosten e Anna Laganà. Completano il percorso espositivo le interviste
ad Andrea Branzi, Donato D'Urbino, Paolo Lomazzi, Alessandro Mendini, Maurizio
Montalti/Officina Corpuscoli, Andrea Trimarchi e Simone Farresin/Studio Formafantasma,
Gaetano Pesce e Maria Pia Incutti, collezionista e presidente della Fondazione Plart. Orario:
da mercoledì a venerdì 14-19; sabato 11-22; domenica 11-19. Info: 011.853065 www.museofico.it. Ingresso: 10 euro, ridotto 8 euro, 5 euro da 13 a 26 anni; gratuito fino a 12
anni, persone con disabilità, abbonamento Musei Torino Piemonte.
fino al 21/06/2015
ore 11:00
Torino
Via Cigna 114
TORINOSETTE | Arte
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Arte
ANITA MOLINERO AL MEF - MUSEO ETTORE FICO
"Anita Molinero, opere e installazioni". Copertoni, sedie, tavoli, panchine, cassonetti della
spazzatura, arredi urbani dismessi, imballaggi. Sono questi i materiali scultorei preferiti da
Anita Molinero, esposti nella loro grezza povertà nei primi lavori degli anni Ottanta e poi
manipolati, tagliati e plasmati attraverso il fuoco nella produzione successiva. La mostra Anita
Molinero. Opere e installazioni presenta una panoramica di lavori realizzati recentemente e
disseminati negli spazi di tutto il Museo, in dialogo con la mostra Plastic Days. L'artista
realizzerà inoltre una serie di sculture site-specific con materiali plastici - in particolare
cassonetti della spazzatura, elementi di carrozzeria automobilistica come paraurti, fari, fanali recuperati durante la sua permanenza a Torino. Con la mostra di Anita Molinero iniziano le
incursioni del MEF nei territori della creazione contemporanea. Muovendosi dalla mission di un
museo che non vuole essere "solo museo", ma un vivace luogo di scambio e un attivatore di
processi creativi, il MEF inaugura una serie di collaborazioni trasversali, partendo dalla moda.
Primo partner, lo storico marchio di abbigliamento BasicNet. Per l'occasione, la casa torinese
realizzerà un K-WAY progettato da Anita Molinero: l'impermeabile sarà prodotto
esclusivamente durante il periodo della mostra, diventando un vero e proprio multiplo
indossabile. Orario: da mercoledì a venerdì 14-19; sabato 11-22; domenica 11-19. Info:
011.853065 - www.museofico.it. Ingresso: 10 euro, ridotto 8 euro, 5 euro da 13 a 26 anni;
gratuito fino a 12 anni, persone con disabilità, abbonamento Musei Torino Piemonte.
fino al 21/06/2015
ore 11:00
Torino
Via Cigna 114
GESSI E CERAMICHE DELLA LENCI A PALAZZO MADAMA
Palazzo Madama presenta, a partire dal 1 novembre, un nuovo allestimento in Sala
Ceramiche dedicato alla celebre manifattura Lenci, a cui il museo ha già dedicato una grande
mostra nel 2010. L'esposizione, resa possibile grazie al generoso prestito di due collezionisti
privati e della Fondazione Guido ed Ettore De Fornaris, mette in evidenza i due momenti
chiave del processo creativo della manifattura Lenci: quello iniziale, i gessi, e quello finale, le
ceramiche. I gessi della Lenci, provenienti da una collezione privata, costituiscono un vero e
proprio archivio di fabbrica, dove si conservano anche le idee rimaste in bozza e mai
realizzate. La selezione presentata a Palazzo Madama offre all'attenzione del pubblico il
confronto diretto con le corrispondenti ceramiche, come per il "Trionfo di Bacco" di Giovanni
Grande, oltre ad alcuni raffinati inediti, come la "Principessa sul pisello" attribuibile a Mario
Sturani, di cui non si conoscono realizzazioni in terraglia. L'esposizione è inoltre l'occasione
per vedere nuovamente riunite, dopo la mostra "L'avventura Lenci", le Stagioni di Mario
Sturani in ceramica e in gesso. Orario: martedì-sabato 10.00-18.00; domenica 10.00-19.00.
Mercoledì 24 dicembre aperto dalle 10 alle 14, chiuso il pomeriggio; giovedì 25 dicembre
chiuso; venerdì 26 dicembre aperto dalle 10 alle 18; mercoledì 31 dicembre aperto dalle 10
alle 14, chiuso il pomeriggio; giovedì 1 gennaio aperto dalle 14 alle 18, chiuso il mattino; lunedì
5 gennaio apertura straordinaria dalle 10 alle 18; martedì 6 gennaio aperto dalle 10 alle 18. La
biglietteria chiude un'ora prima. Chiuso il lunedì. Ingresso museo: intero euro 10, ridotto euro
8, gratuito ragazzi fino ai 18 anni e abbonati Musei Torino Piemonte. Info: 011.4433501 www.palazzomadamatorino.it
fino al 25/06/2015
ore 10:00
Torino
Piazza Castello
TORINOSETTE | Arte
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Arte
"FASCINO E SPLENDORE DELLA PORCELLANA DI TORINO" AL MUSEO ACCORSIOMETTO
La mostra, realizzata in collaborazione con Palazzo Madama - Museo Civico di Arte Antica, a
cura di Andreina d'Agliano e di Cristina Maritano, si propone di approfondire la produzione
delle tre manifatture torinesi di porcellana, Rossetti, Vische e Vinovo, grazie allo spoglio dei
documenti d'archivio e alla revisione degli oggetti presenti sia in raccolte pubbliche che private.
L'avventura eroica che portò la "sublime scoperta della porcellana" a diffondersi in Europa e
anche, precocemente, in terra piemontese, le storie, i protagonisti, le opere, uniti all'uso
quotidiano dell'oro bianco all'interno delle dimore signorili, esaminato nell'arco della giornata
del Giovin Signore, sono oggetto dell'esposizione al Museo di Arti Decorative Accorsi Ometto, che presenta - oltre a porcellane provenienti da raccolte pubbliche e private - diversi
esempi di argenteria, quadri, incisioni. Il percorso espositivo si apre con la sezione dedicata
alla produzione di porcellana della manifattura Rossetti, di proprietà del conte Giacinto Roero
di Guarene, rappresentato nello straordinario quadro di Martin van Meytens; si prosegue
entrando in un cabinets des porcelaines, in cui vengono esposte diverse porcellane cinesi
Blanc de Chine, alcune già di proprietà del Conte di Guarene, a cui si aggiungono alcune
statuine di dignitari cinesi in porcellana a pasta tenera, eseguite nella manifattura Rossetti fra il
1737 e il 1743, copiando originali cinesi. Oltre alla produzione bianca, sono state individuate
porcellane dipinte in policromia, fra cui una vaso di Palazzo Madama, e alcuni oggetti
appartenenti a collezioni private. La seconda sezione è dedicata alla manifattura fondata nel
1765 dal conte Ludovico Birago di Vische, di cui vengono presentati numerosi oggetti inediti:
nella sua breve attività (1765 - 68) Vische, oltre a riprodurre statuine e prototipi della
manifattura di Vincennes - Sèvres, presenta un notevole influsso dei disegni rocaille di
Meissonnier e dell'argentiere torinese Boucheron. Fra gli oggetti più interessanti, una
zuccheriera dipinta in monocromia porpora e una straordinaria salsiera, la cui forma ricorda da
vicino la produzione del Boucheron. La terza sezione della mostra inizia mostrando una serie
di sculture in porcellana bianca verniciata e in biscuit, eseguite nel periodo in cui alla direzione
della manifattura furono Giovanni Vittorio Brodel, già socio del Birago a Vische, e Pierre
Antoine Hannong, autore della formula della porcellana dura in Francia (aveva infatti venduto
nel 1761 il segreto della porcellana dura a Sèvres). In questo periodo vengono riprodotti i
modelli di Vische, in buona parte derivati dalle incisioni delle opere di François Boucher. Un
confronto interessante sarà quello tra Vincennes - Sèvres, Vische e Vinovo, che darà al
visitatore la possibilità di esaminare i modelli piemontesi e gli originali francesi, fra cui un
biscuit proveniente dal Museo delle Porcellane di Palazzo Pitti. La mostra prosegue con una
quarta sezione che, iniziando con l'esposizione di un servito da cioccolata, introdurrà la
sezione della produzione vascolare del periodo Hannong: dominanti sono l'influsso di Meissen
e di Vincennes - Sèvres: oltre a uno splendido portathe di Vinovo, proveniente da Ca'
Rezzonico, dipinto a putti derivati dalle incisioni di Boucher, corredano la mostra alcune
porcellane di Sèvres, già di proprietà dei Duchi di Parma e provenienti dalle collezioni di
palazzo Pitti, che esemplificano l'evidente influsso della manifattura francese su quella
torinese. Il percorso espositivo prende poi in esame le più importanti tipologie della produzione
Hannong, fino a confluire in una tavola imbandita con vasellame di Vinovo del primo e
secondo periodo, abbinato a splendidi argenti e vetri dell'ultimo quarto del Settecento, in modo
da ricreare un ambiente di grande splendore, a cui fanno anche riscontro alcuni quadri; in
particolare il centro tavola riporterà una serie di "Gridi di Strada" in porcellana di Vinovo,
raffiguranti mestieri e personaggi di piazze e mercati dell' epoca, cui farà da sfondo un'opera
del pittore Giovan Michele Graneri (1679-1755), tra i più celebri artisti di bambocciate
piemontesi. La quinta sezione prenderà in esame diverse tipologie scultoree della manifattura
nei suoi diversi periodi di gestione, partendo dal periodo Hannong fino ad arrivare al periodo
della direzione dello scultore Giovanni Lomello: alcune opere di grande qualità esecutiva
corredano questa sezione, in cui spicca una bellissima Visitazione di Maria del 1789 e una
Vergine Addolorata firmata dal Lomello, oltre ad un'Assunzione ancora attribuibile al periodo
Hannong e molto probabilmente allo scultore Tamietti. Particolarmente rilevante sarà la sesta
sezione legata alla committenza sabauda: in questa parte della mostra , i periodi Hannong
Gioanetti e Lomello vengono messi in rilievo da oggetti di altra qualità, fra cui possiamo
rilevare il gruppo della Maestà Sabauda, proveniente da Palazzo Madama e due straordinari
TORINOSETTE | Arte
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vasi attribuibili agli anni di regno di Carlo Emanuele IV (1796-1802), che mostrano63
evidenti
influssi della contemporanea produzione parigina. Questa sezione comprende alcuni dei
migliori risultati della produzione vascolare della direzione di Vittorio Amedeo Gioanetti, che
Arte
"RAFFAELLO: LA MADONNA DEL DIVINO AMORE" ALLA PINACOTECA GIOVANNI E
MARELLA AGNELLI
"Raffaello: la Madonna del Divino Amore". Per la prima volta a Torino viene esposto il
capolavoro di Raffaello attualmente custodito nel Museo di Capodimonte di Napoli presso i cui
laboratori è stato curato l'intervento di restauro. La Madonna del Divino Amore era ricordata da
Giorgio Vasari nella Vita di Raffaello (1550) fra le più belle opere del periodo romano del
maestro, eseguita per Leonello Pio da Carpi signore di Meldola. La tavola proviene dalla
collezione Farnese, e rappresenta quindi anche un'occasione di approfondimento delle
vicende di questa importante collezione. La mostra alla Pinacoteca Agnelli diventa l'occasione
per presentare in maniera esauriente e significativa i risultati di questi studi e attraverso
l'utilizzo di supporti digitali, che rendano fruibili le indagini riflettografiche e consentano di
leggere - anche al grande pubblico - la struttura interna del dipinto e le numerose varianti e
pentimenti dell'artista durante la stesura dell'opera, in serrato dialogo con i disegni e gli schizzi
preparatori del maestro urbinate conservati nelle più prestigiose collezioni grafiche europee,
due provenienti dall'Albertina di Vienna e uno dal museo delle Belle Arti di Lille. Il progetto di
allestimento è stato curato da Marco Palmieri. In occasione della mostra il Dipartimento
Educazione ha ideato una serie di attività e workshop per bambini e adulti e scuole di ogni
ordine e grado. Orario: da martedi a domenica 10.00-19.00; chiuso lunedì. Ingresso: intero 10
euro; ridotto 8 euro (gruppi, over 65, convenzionati); ridotto 4 euro (scuole, ragazzi 6/16 anni);
gratuito 0/6 anni, disabili, Abbonati Torino Piemonte Musei. Info: 011.0062713 www.pinacoteca-agnelli.it
fino al 28/06/2015
ore 10:00
Torino
Via Nizza 230/103
SAMUEL DI BLASI AL MUSEO NAZIONALE DELLA MONTAGNA
"Lo scalatore di nuvole", personale di Samuel Di Blasi. Con questa mostra inizia un nuovo
percorso del Museo torinese dedicato all'Arte in Quota: principalmente giovani artisti, ma non
solo. L'evento è il primo di una serie espositiva che si propone di presentare al pubblico
mostre di arte contemporanea inserite nel contesto espositivo del Museo medesimo. Filo
conduttore della rassegna è l'interpretazione di temi ispirati alla montagna da parte degli artisti
che saranno, di volta in volta, invitati. Samuel Di Blasi espone 12 sculture inserite lungo tutto il
percorso museale in uno stimolante dialogo natura-scultura che, come dice il curatore
Riccardo Cordero, «non mancherà di coinvolgere emotivamente lo spettatore». Fondamento
del lavoro di Di Blasi è realizzare opere che ricreino habitat ed elementi naturali che
conservino una memoria nascosta della realtà. Una contrapposizione continua di immagini che
l'artista propone affinché dentro ciò che osserviamo si possa arrivare ad immaginare
l'intangibile. Nuvole che non sono solo nuvole, ma anche grotte e fenditure profondissime.
Superfici percorse da scritte che sembrano parole ma non lo sono e che nascondono
-velandolo- il corpo degli uomini che le abitano. Parte integrante del percorso sono le figure di
gesso posizionate attorno e dentro queste "piccole sculture monumentali", che non sono
bozzetti né studi, ma monumenti nel significato più classico del termine. Orario: dal martedì
alla domenica dalle 10.00 alle 18.00; chiuso il lunedì. Ingresso: intero 10,00 euro, ridotto 7,00
euro, soci Cai 6,00 euro, promozionale 1,00 euro. Info: 011.6604104 [email protected] - www.museomontagna.org
fino al 28/06/2015
ore 18:00
Torino
Piazzale Monte dei Cappuccini
TORINOSETTE | Arte
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Arte
SAN SECONDO DI PINEROLO - BEATO ANGELICO AL CASTELLO DI MIRADOLO
"Beato Angelico. Il Giudizio svelato. Capolavori attorno al Trittico Corsini". Un percorso intimo
e raffinato che racconta un capolavoro di Fra' Giovanni da Fiesole: il suggestivo trittico con
l'Ascensione, il Giudizio Universale e la Pentecoste, custodito presso la Galleria Nazionale
d'Arte Antica in Palazzo Corsini a Roma. I protagonisti del trittico Corsini sono svelati
attraverso la visione coinvolgente di cinque capolavori realizzati da Beato Angelico, ognuno
dei quali rappresenta un momento importante nel suo percorso artistico di miniatore e pittore,
mostrando la grazia di una teologia per immagini. La mostra è nata grazie alla fruttuosa
collaborazione della Fondazione Cosso con la Soprintendenza Speciale per il Patrimonio
Storico, Artistico ed Etnoantropologico e per il Polo Museale della Città di Roma e la Galleria
Nazionale d'Arte Antica in Palazzo Corsini. La curatela è affidata a Daniela Porro, Giorgio
Leone e Antonio D'Amico, che hanno voluto "svelare" il Giudizio Universale, dipinto da Beato
Angelico nei suoi anni romani, intorno al 1447-'48. Il percorso si sviluppa attraverso
l'accostamento di tre fondamentali codici miniati provenienti dal Museo di San Marco e dalla
Biblioteca Medicea Laurenziana di Firenze, dalla Biblioteca Nazionale Braidense di Milano. La
narrazione evolve con due grandi capolavori come la delicata e "piena di grazia" Madonna
dell'Umiltà, in arrivo dal Museo Nazionale di San Matteo di Pisa, e le tavolette con la Nascita di
Gesù e l'Orazione nell'orto, dei Musei Civici di San Domenico di Forlì. La mostra si inserisce in
un percorso di forte vivacità culturale caratterizzato non soltanto dai grandi eventi di respiro
internazionale legati all'Expo, ma anche dall'ostensione della Sacra Sindone, per la quale
giunge alla Diocesi di Torino un altro capolavoro di Beato Angelico, il Compianto sul Cristo
morto. Coincidenza significativa che crea un legame tra il Comune di San Secondo e il
capoluogo piemontese, tra il Castello di Miradolo e il Museo Diocesano Torinese. La mostra si
completa di uno scenografico allestimento che, nell'oscurità delle sale, presenta alcune grandi
riproduzioni retroilluminate, in alta definizione, dei particolari delle opere esposte.
L'illuminazione scelta, che attraversa i dettagli, diviene insieme metafora e simbolo della luce
divina che pervade l'opera di Beato Angelico. Le note del raro Requiem di Franz Liszt, in una
riscrittura per archi e organo, avvolgono le sale attraverso un inedito sistema di diffusione del
suono. La partitura, che guarda al passato, agli esempi di Orlando di Lasso e Palestrina,
diviene la narrazione, in musica, del momento del Giudizio Universale, in un'atmosfera
sospesa di raccoglimento e intimità. Orario: giovedì e venerdì 14.00-18.30; sabato, domenica
e lunedì 10.00-19.00; chiuso il martedì e il mercoledì; aperto su prenotazione in qualunque
giorno e fascia oraria per gruppi e scolaresche. Ingresso: intero 10 euro; ridotto 8 euro (gruppi,
convenzionati, studenti fino a 26 anni, over 65); ridotto dai 6 ai 14 anni 3 euro; gratuito bambini
fino a 6 anni, Abbonati Musei. Info: www.fondazionecosso.it - [email protected] 0121.502761 (biglietteria) - 0121.376545 (uffici).
fino al 28/06/2015
ore 15:00
San Secondo di Pinerolo (TO)
Via Cardonata 2
TORINOSETTE | Arte
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Arte
AMEDEO MODIGLIANI ALLA GAM
La stagione 2015 delle mostre alla GAM Torino prosegue con uno straordinario protagonista:
Amedeo Modigliani, in un itinerario che aiuta a scoprire l'opera di colui che forse più di tutti
incarna la figura dell'"artista maledetto", ancora oggi considerato uno dei grandi interpreti della
pittura europea del Novecento. In mostra circa 90 opere, tra cui sessanta capolavori
provenienti dal Centre Pompidou di Parigi e da importanti collezioni pubbliche e private
d'Europa. La mostra è promossa da GAM e prodotta da MondoMostre e Skira editore in
collaborazione con il Musée National d'Art Moderne - Centre Pompidou di Parigi. La curatela
scientifica è affidata a Jean-Michel Bouhours, accreditato studioso di Modigliani e curatore del
dipartimento delle collezioni moderne del Centre Pompidou di Parigi. Intorno alla figura
centrale di Modigliani si presenta la straordinaria atmosfera culturale creata dalla "École de
Paris", la corrente che ebbe protagonisti alcuni artisti attivi nel primo dopoguerra, spesso esuli
ebrei perseguitati nel loro paese di origine, che si raccolsero intorno a Montmartre e
Montparnasse uniti dal desiderio di vivere in pieno il clima artistico e culturale di Parigi,
creando una completa simbiosi tra vita e arte e distinguendosi per uno stile personalissimo e
una vita dissoluta e priva di regole. Si parte da un significativo corpus di opere del Centre
Pompidou di Parigi, nelle cui collezioni Modigliani entrò a far parte già nella metà degli anni '30
del Novecento. Tra questi gli splendidi ritratti dei suoi amici (Il giovane ragazzo rosso del
1919), delle sue amanti (Lolotte del 1917) o dei suoi mercanti, affiancati a dipinti, disegni e
sculture provenienti da altre prestigiose collezioni pubbliche e private e da un dipinto delle
collezioni della GAM, la celebre Ragazza Rossa del 1915. In questi dipinti emerge il noto "Stile
Modigliani" caratterizzato da una sintesi estrema, tanto che i personaggi ritratti non si rivelano
nella loro identità, se non per alcuni dettagli, come i vestiti o le capigliature. La mostra è
costruita in cinque sezioni, che analizzano la vitalità parigina del periodo, con uno sguardo non
solo alla pittura, ma anche al disegno che ha dato origine ai capolavori, e con un occhio
particolare alla scultura in cui il protagonista, insieme a Modigliani, è Costantin Brancusi, lo
scultore nel cui atelier Amedeo lavorerà per molto tempo. Tra le opere esposte in questa
sezione le celebri Principessa X e Mademoiselle Pogany III, accanto a una serie di fotografie
originali che Brancusi stesso scattò alle sue opere. Modigliani si mostra come il principale
testimone della realtà cosmopolita della Bohème parigina, che ha segnato la sua indipendenza
dai movimenti ufficiali delle avanguardie artistiche. Un particolare momento storico in cui, alla
creazione dei capolavori, si affianca un'esistenza fatta di alcool e miseria che, uniti alla morte
prematura, hanno contribuito ad avvolgere il personaggio in un'aura di leggenda. Orario:
martedì-domenica 10-19.30, chiuso lunedì. La biglietteria chiude un'ora prima. Ingresso
mostra: intero euro 12 - ridotto euro 9. Info: Centralino 011.4429518 - Segreteria 011.4429595
- [email protected]
fino al 12/07/2015
ore 10:00
Torino
Via Magenta 31
TORINOSETTE | Arte
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Arte
GIANNI MILANO AL CASTELLO DI RIVARA
Per la serie "Performaces", Franz Paludetto presenta la mostra-performance "In principio era il
verbo - 20 febbraio 1970".Gianni Milano è un personaggio caleidoscopico, poeta e
pedagogista antagonista, che ha segnato significativamente il passo nel processo di
decostruzione culturale negli anni Sessanta e che ancora oggi, tenacemente, porta avanti la
sua riflessione attraverso scritti e visionarie azioni. Classe 1938, Milano torna a testimoniare la
propria idea plastica di "non arte" nelle immagini e negli scritti che animarono, nel 1970, la sua
performance "In principio era il verbo", ospitata allora dalla Galleria LP 220 dell'amico Franz.
Buio in sala, luce soltanto ad illuminare il rotolo lungo 40 metri di carta che conduce fino al
piedistallo che regge la grande macchina da scrivere messa da Milano a disposizione di tutti
coloro che desiderino lasciare un pensiero compiuto o anche soltanto una traccia d'inchiostro,
al proprio passaggio, per contribuire a realizzare quello che l'artista trasforma poi in una sorta
di manifesto collettivo della didattica della non arte. Fatto a pezzi e poi distribuito, il prodotto di
questa azione partecipata circolerà quindi, come a suggellare la responsabilità, il
coinvolgimento di tutti nel processo di costruzione o decostruzione di significato. La
performance è in programma domenica 22 marzo dalle 10 alle 18, la mostra è visitabile fino al
31 luglio nel seguente orario: sabato e domenica dalle 10:00 alle 12:00 e dalle 14:00 alle
18:00. Info: 0124.31122 - www.castellodirivara.it - [email protected]
fino al 31/07/2015
ore 10:00
Rivara (TO)
Piazza Sillano 2
TORRE PELLICE - HARALD KLINGELHÖLLER, GIANNI CARAVAGGIO E PAOLO
PISCITELLI DA TUCCI RUSSO
In mostra le personali di Harald Klingelhöller, Gianni Caravaggio ("Non poserò mai più i miei
anni così sul tempo") e Paolo Piscitelli ("Here, Not Here"). Orario: da martedì a domenica
10,30-13 e 15-19. Info: 0121.953357 - [email protected] - www.tuccirusso.com
fino al 02/08/2015
ore 11:00
Torre Pellice (TO)
Via Stamperia 9
TAMARA DE LEMPICKA A PALAZZO CHIABLESE
La mostra dedicata a Tamara de Lempicka presenta oltre 80 opere dell'artista, in un percorso
tematico che presenterà al pubblico le opere più iconiche e note della Lempicka, ma anche di
conoscere nuovi aspetti della sua vita e del suo percorso artistico. L'esposizione è curata da
Gioia Mori, promossa dal Comune di Torino - Assessorato alla Cultura, dalla Direzione
Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici del Piemonte e dal Polo Reale di Torino e
prodotta da 24 ORE Cultura - Gruppo 24 Ore e Arthemisia Group. Come scrive la curatrice
Gioia Mori: "Diversi sono gli aspetti evidenziati in questa nuova esposizione, dal taglio inedito,
che presenta una Lempicka più intima e segreta, con alcune sorprese ancora custodite nei
"mondi" di Tamara, una mostra da esplorare come se si viaggiasse in universi paralleli", e
dove è evidenziato il rapporto con i grandi fotografi della sua epoca, e lo studio costante
dell'arte del passato, creando così attraverso la commistione di "antico" e "moderno" uno stile
unico e inimitabile. Ad accogliere il visitatore è la "Ragazza in verde", eccezionale prestito del
Pompidou di Parigi, il quadro che decreta il pieno riconoscimento ufficiale, acquistato nel 1932
dallo Stato francese per essere esposto nella sezione polacca del rinnovato Jeu de Paume. Il
percorso si apre con la sezione "I mondi di Tamara de Lempicka": un'esplorazione attraverso
tutte le case in cui ha vissuto tra il 1916 e il 1980, tra l'anno del suo matrimonio a San
Pietroburgo e l'anno della morte a Cuernavaca. I luoghi sono messi in relazione con la sua
evoluzione artistica: dagli acquerelli del periodo russo, alla ritrattistica degli anni Venti
realizzata nei suoi ateliers parigini, alle opere dipinte a Beverly Hills nella grande villa coloniale
di King Vidor progettata dall'architetto Wallace Neff, a quelle degli anni Quaranta che
rispecchiano gli arredamenti e il gusto della casa di New York. Questo sguardo nell'intimità
delle sue stanze esplora anche i mondi culturali di riferimento, facendo emergere inediti
rapporti, come quello tra il dipinto "Strada nella notte" e le foto di Kertész e Brassaï, che
restituiscono la medesima stupefazione di questi rifugiati dall'Europa dell'Est nella città "delle
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luci", per tutti loro luogo di elezione. La seconda sezione, "Madame la Baroness, Modern
medievalist", prende il titolo da un articolo dei primi anni Quaranta uscito negli Stati Uniti, dove
Arte
SAM FALLS IN RESIDENZA DA FRANCO NOERO
Domenica 22 marzo dalle 14 alle 20 la galleria Franco Noero presenta il nuovo progetto di
Sam Falls che sarà ospitato in sede sino al 21 marzo 2016. Un progetto espositivo della
durata di un anno che si inserisce nell'ambito del programma in residence realizzato nel
project space di via Mottalciata 10/B. L'artista californiano presenta in galleria un corpus di
lavori legati alla celeberrima composizione musicale "Le Quattro Stagioni" di Antonio Vivaldi.
Per l'occasione è stato realizzato il libro "Sam Falls, Four Seasons Forever", edito da Flash Art
Books, con un'introduzione di Nicolas Trembley. Orario: lunedì 15.00-19.00; martedì-venerdì
11.00-19.00; sabato 15.00-19.00 o su appuntamento. Info: 011.882208 [email protected] - www.franconoero.com
fino al 21/03/2016
ore 14:00
Torino
Via Mottalciata 10/B
Giovedì 02 Aprile 2015
PABLO BRONSTEIN DA FRANCO NOERO
"We live in Mannerist times", personale di Pablo Bronstein. L'artista argentino, che ha
recentemente ricevuto la Duveen Commission dalla Tate Britain per il 2016, si è qui
confrontato, similmente a quanto accaduto per la mostra al Metropolitan Museum di New York,
con la storia - in questo caso industriale - dell'edificio che ospita la mostra riflettendo sul
potenziale decorativo della tecnologia e su come il progresso scientifico sia non di rado al
servizio dell'estetica. Orario: lunedì 15.00-19.00; martedì-venerdì 11.00-19.00; sabato
15.00-19.00 o su appuntamento. Info: 011.882208 - [email protected] www.franconoero.com
ore 18:00
Torino
Via Mottalciata 10/B
PAOLO GUBINELLI ALLA BIBLIOTECA NAZIONALE UNIVERSITARIA
"L'opera di Paolo Gubinelli accompagna le poesie di grandi poeti contemporanei con testi di
noti critici: Giulio Carlo Argan, Mirella Bandini, Angelo Dragone, Paolo Fossati". Orario: dal
lunedì al venerdì 9.00-18.00; sabato 9.00-13.00. Info: 011.8101111-113
ore 10:00
Torino
Piazza Carlo Alberto 3
TORINOSETTE | Arte
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Arte
VICTORIA STOIAN DA ALBERTO PEOLA
"Codri Earthquake", personale di Victoria Stoian. La mostra è il risultato della sua
collaborazione con Clara Sofia Rosenberg, che da anni ne segue il lavoro supportandolo sul
piano teorico. Victoria e Clara Sofia hanno frequentato l'Accademia di Belle Arti di Torino dal
2009, in un percorso complementare tra l'attività pittorica dell'una e quella critica dell'altra. La
mostra di Victoria Stoian raccoglie una serie di lavori intorno al tema dell'assenza di un punto
di riferimento. Come recita il titolo, le opere rappresentano il caos e l'instabilità prodotti dalla
catastrofe naturale, in particolare dal terremoto che colpì la Moldavia nel 2011. Di
quell'esperienza, che ha coinvolto la sua famiglia, l'artista ricorda: «Quel 25 agosto alle 04:30
del mattino si verificò un violento terremoto di magnitudo 7,5 con epicentro a breve distanza
da Chi?in?u, dove sono nata e cresciuta. Due onde sismiche si sono succedute per una
durata di 52 secondi: migliaia di persone senza riparo, linee elettriche, strade e ferrovie
distrutte; dighe rotte e villaggi allagati con fuoriuscita di sostanze tossiche. Le Codri, le foreste
più grandi della Moldavia, sono state gravemente danneggiate. Questo mio lavoro è un
omaggio intimo e sofferto alla biografia di un popolo e alla feroce bellezza della natura che con
un colpo secco cambia linee, colori e vite». I quadri oggi esposti in galleria costituiscono una
parte dei 52 previsti dal progetto in fieri Codri Earthquake, ognuno dei quali corrisponde a
un'unità di tempo specifica del terremoto: il secondo. Vengono così messe in relazione, da un
lato, la durata del fenomeno con lo sviluppo del ciclo pittorico, e dall'altro, l'area geografica
colpita dal sisma con l'area della tela, ospite della rielaborazione del dramma. Come dice
l'artista, «in un terremoto il primo secondo può essere della stessa violenza dell'ultimo. Anzi,
forse il primo impatto è ancora più forte e destabilizzante». Per questo motivo, la serie Codri
Earthquake si sviluppa con un andamento cronologico, ma le singole opere non riportano la
violenza del terremoto in successione crescente: ogni quadro del progetto rappresenta infatti
un possibile grado di percezione della catastrofe, che non necessariamente corrisponde al suo
reale grado di intensità. Il tema dell'assenza di punti di riferimento proposto nelle opere
rimanda a un senso di destabilizzazione, percepibile in termini di panico e smarrimento. Ma,
d'altro canto, il potenziale generato da quest'assenza di vincoli può essere colto anche come
un'occasione di libertà. Questa dicotomia tra panico e liberazione è espressa dall'artista
attraverso la rappresentazione di un mondo informe che contiene, però, delle forme
riconoscibili, come protrusioni, annidamenti o ramificazioni. Il mondo organico che emerge da
questo repertorio visivo rimanda alla vitalità della natura - dal magma terrestre a correnti
marine e paesaggi abissali - e all'immaginario anatomico - dalla riproduzione cellulare a
filamenti, globuli e terminazioni nervose. Attraverso la tecnica del chiaroscuro, con
predominanza delle tonalità fredde, forme talvolta non finite, o cancellate, si stratificano in un
gioco di trasparenze e in un'alternanza di piani pittorici. Pur in assenza di un'architettura e di
una linea dell'orizzonte, Stoian riesce in questo modo a ricreare un senso di profondità nelle
forme che si affusolano in direzione di un punto di fuga ideale nella tela, inserendo nell'informe
accenni di prospettiva. I criteri su cui si fonda la ricerca di Victoria Stoian sono l'importanza
attribuita alla sostanzialità della materia, l'approccio diretto e la presenza fisica dell'artista nel
lavoro, e la necessità di coinvolgere lo spettatore attraverso la forza dell'opera in sé.
L'esperienza personale e il suo percorso artistico sono saldamente intrecciati: migrata a Torino
all'età di ventun anni, Victoria inizia a tradurre gli stimoli della nuova realtà, così diversa, in un
linguaggio pittorico denso di rimandi introspettivi e culturali. Attraverso un soggetto fortemente
autobiografico l'artista riesce ad affrontare temi collettivi, come il terremoto o la migrazione,
che riguardano il rapporto degli esseri umani con la storia e con il territorio, in una ricerca che
crea uno spazio di condivisione aperto e flessibile. Orario: da martedì a sabato dalle 15 alle
19, mattino su appuntamento. Info: 011.8124460 - 335.6191039 - [email protected] www.albertopeola.com
fino al 03/04/2015
ore 18:00
Torino
Via della Rocca 29
TORINOSETTE | Arte
69 / 225
Arte
NAZARENO RANDO' E VALERIA CALDERA ALLA CHIESA DI SANTA CROCE
Doppia personale di Nazareno Randò e Valeria Caldera. Ingresso libero.
fino al 03/04/2015
ore 18:00
Avigliana (TO)
Piazza Conte Rosso
FEDERICO GUERRI DA WEBER & WEBER
"Frammenti", personale di Federico Guerri. L'arte appartiene originariamente alla natura. È
natura. E in quanto tale contempla e dà forma a se stessa. È dunque tempo che l'arte,
memore del suo stato aurorale, torni a muoversi per iniziativa dei propri tratti. È tempo che la
scrittura segnica torni a decidere dei propri tracciati e delle proprie luci. Di tutto. Anche delle
tenebre. Nulla deve nascere se non dai suoi impulsi, dai suoi spasimi, dai suoi getti, violenti o
pacati che siano. È quanto accade nell'opera di Federico Guerri, dove la scrittura sceglie
innanzitutto di essere disegno e di non porsi al servizio che del proprio accadere. La scrittura
danza e iscrive in questo esordio il carattere inafferrabile dello scaturire del segno e l'annuncio
dell'enigmatica soglia tra ciclica sparizione e nuovo inizio. Non ha principio né fine. Appare e
passa. Appare al nostro orizzonte come potrebbe fare il vapore acqueo. Presenza e venirealla-presenza si uniscono e si confondono in questi luoghi verso i quali ci conduce Federico
Guerri: sono luoghi pienamente riconoscibili, pur rivelandosi la loro vera sostanza come ombra
e parvenza. Orario: da martedi a sabato 15.30-19.30. Info: www.galleriaweber.it [email protected] - 011.19500694
fino al 04/04/2015
ore 18:00
Torino
Via San Tommaso 7
"MANIERA NERA" ALLA NORMA MANGIONE GALLERY
"Maniera Nera", collettiva a cura di Francesco Barocco. In mostra lavori di Vija Celmins,
Richard Earlom, F. Green, Richard Houston, Elizabeth Judkins, S. W. Reynolds e John
Raphael Smith. Orario: dal martedì al sabato 15.30-19.30 o su appuntamento. Info:
011.5539231 - [email protected] - www.normamangione.com
fino al 04/04/2015
ore 18:00
Torino
Via Matteo Pescatore 17
IRINA NOVARESE ALLO SPAZIO NOPX
"Landology. Scorci di una politica delle differenze", mostra di Irina Novarese. Il processo lento
di mappatura fittizia -e comunque approssimativa- si confronta con il reale flusso accelerato
della città, che viene proposta ai singoli come luogo ultimo del sociale. Strutture urbane tra
desiderio e repulsione, tra necessità ed extralusso, sono al centro del progetto "Landology" di
Irina Novarese. Nello spazio di NOPX l'artista presenta un'installazione che costituisce il
secondo capitolo della sua recente indagine sulle teorie di individualizzazione dell'habitat.
Un'esplorazione di strutture e organizzazioni dello spazio urbano iniziata nel 2014 con le due
città di Caracas e Berlino e che continua con il lavoro che verrà presentato a Torino.
Landology dà anche il via a Preview, ad una nuova collaborazione tra NOPX e Dunque, locale
di recente apertura in via Santa Giulia: pochi giorni prima dell'inaugurazione ufficiale, sui muri
del Dunque apparirà un'anteprima della mostra, un estratto del lavoro dell'artista riprodotto in
formato maxi su un cartellone da cinema. Visite anche su appuntamento: 328.7055257. Info:
[email protected] - www.nopx.it
fino al 04/04/2015
ore 18:30
Torino
Via Guastalla 6/A
TORINOSETTE | Arte
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Arte
RÄ DI MARTINO ALLA GAM PER "VITRINE"
Riparte il 10 febbraio alla GAM di Torino "Vitrine", il progetto dedicato alla ricerca artistica
contemporanea. Possibilità, titolo della quarta edizione, pone l'attenzione sulle trasformazioni
della vita, del suo divenire di cui l'arte ricalca la natura mutevole e fluida. Come un vetro
trasparente, "Vitrine" stabilisce un punto di interazione, di dialogo e di lettura tra le ricerche
artistiche più contemporanee e il flusso incessante degli stimoli fisici e simbolici della
quotidianità. Gli artisti protagonisti della quarta edizione di Vitrine sono: Rä di Martino,
Francesco Gennari, Francesco Barocco, Anna Franceschini, Luca Trevisani. "Vitrine" si
costituisce come una soglia, un passaggio che mette in comunicazione mondo interno ed
esterno al museo attuando un dialogo tra le ricerche artistiche con la realtà circostante. Lo
spazio e il tempo sono le coordinate imprescindibili con cui l'uomo si confronta costantemente
e che s'imprimono nel lavoro dell'artista. Tutto scorre e cambia, le percezioni si arricchiscono
di ricordi personali, del vissuto, della memoria culturale, storico?sociale e politica in una
metamorfosi continua. Mutamenti che investono la realtà naturale e urbana ma anche il
paesaggio dell'immaginario, lo spazio?tempo reale e quello mentale, interiore e intimo
dell'animo. Lo sguardo dell'artista coglie determinate situazioni, alcuni momenti, registra
cambiamenti che mescolano passato, presente e futuro, in una rielaborazione che trova
espressione nelle opere, restituendo attimi e impressioni. Il primo appuntamento dell'edizione
2015 vede protagonista Rä di Martino, che presenta alla GAM dal 10 febbraio al 6 aprile
l'opera "The Picture of Ourselves", video in bianco e nero che inquadra i primi piani alternati di
una bambina e di un giovane uomo dagli occhi chiari, due ritratti in cui affiorano suggestioni
della tradizione artistica, dalla pittura più antica fino alla fotografia più contemporanea, due
sguardi che sono la testimonianza della vita che scorre, si radica, si evolve in un infinito
intrecciarsi di possibilità. Orario: martedì-domenica 10-18, chiuso lunedì. La biglietteria chiude
un'ora prima. Ingresso libero a Vitrine. Info: centralino 011.4429518 - segreteria 011.4429595 www.gamtorino.it/vitrine
fino al 06/04/2015
ore 18:30
Torino
Via Magenta 31
GAVINO SANNA ALLO SPAZIO MOUV
"Livori in corso", personale di Gavino Sanna. In mostra una trentina di disegni, accompagnati
da brevi racconti, raccolti nel libro intitolato "Livori in corso" che Gavino Sanna ha dedicato ad
Alda Merini. La mostra si apre, così come nel libro, con un verso della Poetessa dei Navigli
"L'uomo fa male al fratello al primo sbadiglio del mattino" a cui segue la dedica di Alda Merini.
Orario: tutti i giorni dalle ore 10 alle 24; chiuso il lunedì. Nel periodo della mostra si
svolgeranno degustazioni libere e guidate dei vini di Cantina Mesa, l'azienda vitivinicola creata
dieci anni fa da Gavino Sanna con la moglie Lella a Sant'Anna Arresi nel Sulcis. Info:
[email protected] - www.spaziomouv.it - 331.5828996
fino al 06/04/2015
ore 10:00
Torino
Via Silvio Pellico 3
TORINOSETTE | Arte
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Arte
SERGIO STAINO ALLA GAM
"Un racconto di Berlino, 1981", personale di Sergio Staino - uno dei più conosciuti e amati
disegnatori satirici italiani -, a cura di Danilo Eccher. Lo spazio Wunderkammer ospita più di
cento disegni che raccontano Berlino nel 1981, quando Staino, armato di carta, matita, china e
una macchina fotografica raggiunge la città e la interpreta con i suoi disegni. E qui Bobo, da
sempre l'alter ego del disegnatore, si ritrova a esplorare una città dalle mille contraddizioni e
dal grande fascino. Una metropoli in forte espansione architettonica e culturale, in quell'anno
ancora inserita nel cuore del comunismo europeo. "Ogni angolo era una scoperta, una
sorpresa, una suggestione: Berlino in quegli anni là era una città veramente unica per la
quantità di contraddizioni politiche e sociali che faceva coesistere in se stessa esprimendole,
poi, in forme architettoniche e ambientali assai diversificate (...) Tutto era esagerato in Berlino
Ovest: le luci, le insegne, le vetrine, tutte cose che adesso sembrerebbero normali ma che,
allora, erano profondamente innovative. Solo avvicinandosi al confine con la Repubblica
Democratica, e soprattutto al muro, l'atmosfera della città si faceva più scura e deprimente e la
contraddizione tra la vitalità lussuosa dell'Ovest e la tristezza poliziesca dell'est si facevano
evidenti". Orario: martedì-domenica 10-18, chiuso lunedì. La biglietteria chiude un'ora prima.
Ingresso: euro 10, ridotto euro 8, gratuito ragazzi fino ai 18 anni. Info: Centralino tel. 011
4429518 - Segreteria tel. 011 4429595 e-mail [email protected]
fino al 06/04/2015
ore 10:00
Torino
Via Magenta 31
ETTORE FICO ALL'URP DEL CONSIGLIO REGIONALE
In mostra una quindicina di incisioni di Ettore Fico (Piatto biellese 1917-Torino 2004). Si tratta
di acqueforti e litografie, tra le produzioni meno note dell'artista ma da lui molto amate. Le
vedute del giardino di casa a Castiglione torinese, dove Fico trascorreva le estati, sono un
motivo ricorrente della sua arte così come i dettagli della natura, ben esemplificati in mostra da
nidi, cespugli, viti e pannocchie. Fico realizzò le sue prime opere incisorie nel 1963, lavorando
in studio con una pressa, operando direttamente sulle lastre e concentrando la produzione in
determinati periodi, fino al 2003, anno precedente alla sua morte. Orario: dal lunedì al venerdì
dalle 9 alle 13 e dalle 14 alle 16. Ingresso libero.
fino al 06/04/2015
ore 17:00
Torino
Via Arsenale 14/G
TORINOSETTE | Arte
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Arte
ALDO MONDINO ALLA GAM PER "SURPRISE"
Martedì 10 febbraio inaugura alla GAM il primo appuntamento dell'edizione 2015 di "Surprise",
progetto espositivo che concentra l'attenzione su aspetti specifici del contesto artistico torinese
tra gli anni Sessanta e Settanta, in cui si intersecarono discipline diverse, dall'architettura al
design, dalla moda alla grafica, dalla musica alle arti visive e performative gettando in questo
modo le basi per il riconoscimento artistico di Torino a livello internazionale. A curare questo
terzo ciclo di appuntamenti, che prosegue per tutto il 2015, sono Maria Teresa Roberto,
docente di Storia dell'Arte Contemporanea presso l'Accademia Albertina di Torino e Gregorio
Mazzonis, curatore GAM. Al progetto è dedicata la sala espositiva della GAM al secondo
piano del museo. Al centro dell'attenzione sono poste di volta in volta opere, tracce di percorsi
espositivi, progetti inediti, riferimenti a contesti extra-artistici; si tratta di frammenti eterogenei
ma accomunati dal senso di stupore e meraviglia e di intensificazione delle energie vitali tipico
di quegli anni. Il protagonista del primo appuntamento è Aldo Mondino (Torino, 1938-2005) il
quale, dopo il periodo trascorso a Parigi dal 1959 al 1960 dove frequenta l'Ecole du Louvre e i
corsi di incisione di William Heyter, nel 1963 esordisce a Torino con una personale alla galleria
Il Punto, allora diretta da Gian Enzo Sperone. Presenta in questa occasione i suoi nuovi lavori,
le "Tavole Anatomiche", metafore della società contemporanea descritta attraverso gli organi
del corpo umano. "Sole" e "Immersore", entrambe realizzate nel 1967 e presentate nella
mostra alla GAM, rappresentano un'esperienza anomala nell'ambito della sua produzione
artistica, rivolta in questi anni al gioco e allo humour. L'arrivo della Pop Art in Italia proprio
grazie a Gian Enzo Sperone e la sua consacrazione nella mostra alla Biennale veneziana del
'64, costituisce un precedente fondamentale per tutta la ricerca artistica degli anni a venire.
Mondino si appropria anch'egli di alcune istanze quali il principio di sconfinamento dalla pittura
ottenuto con l'utilizzo di materiali che circondano il nostro ambiente, in questo caso legno e
lampadine a incandescenza. Se "Immersore" si ricollega , come ha notato Riccardo Passoni,
più alle istanze New Dada che sono discusse proprio in quegli anni, "Sole" traduce con i
materiali delle insegne luminose un tema caro alla pittura di paesaggio come l'alba, sul quale
tra l'altro si concentra la ricerca di uno dei maestri della Pop Art come Roy Lichtenstein negli
anni tra 1963 e 1964 e al quale Sperone dedica la mostra di apertura della sua galleria. Le due
opere hanno in comune, oltre ai materiali utilizzati, una misura fissa che guida la loro
installazione alla parete, 160 centimetri da terra, segnalata dall'artista da una etichetta della
galleria Stein sul verso di "Immersore". Questa linea immaginaria, che attraversa in orizzontale
l'opera, definisce il punto al di sotto del quale le lampadine devono rimanere spente e
corrisponde sia alla misura teorizzata da Masaccio come altezza fissa dell'occhio umano sia al
segno lasciato dalle acque dell'Arno su alcuni capolavori dell'arte fiorentina che impressionò a
tal punto Mondino da spingerlo a realizzare tra la fine del '66 e il 1967 una serie di opere. Tra
questi lavori vale la pena ricordare l'intervento alla mostra "Con temp l'azione" (gallerie Stein,
Sperone e Il Punto, Torino 1967) durante la quale l'artista unisce le sedi della mostra tirando
un filo rosso attraverso la città posto a 160 centimetri di altezza da terra. Orario: martedìdomenica 10-18, chiuso lunedì. La biglietteria chiude un'ora prima. Ingressi: euro 10, ridotto
euro 8, gratuito ragazzi fino ai 18 anni. Info: Centralino tel. 011 4429518 - Segreteria tel. 011
4429595 e-mail [email protected]
fino al 07/04/2015
ore 18:30
Torino
Via Magenta 31
IVREA - ELENA MIRANDOLA E MANITERRA AL CASTELLO DI SALE
Mostra di Elena Mirandola e Maniterra a cura di ArteInFuga. Orario: lunedì 14.30-19.00; dal
martedì al sabato 9.30-19.00. Info: [email protected] - http://arteinfuga.blogspot.it/
fino al 08/04/2015
ore 18:00
Ivrea (TO)
Via dei Patrioti 14
TORINOSETTE | Arte
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Arte
"FOBOFILIA" ALLA FONDAZIONE SANDRETTO RE REBAUDENGO
"Fobofilia", mostra sull'immagine della paura, sul modo in cui gli artisti danno forma a uno dei
sentimenti più caratteristici e sfuggenti della nostra epoca, a cura di Irene Calderoni. Fobofilia
è il piacere un po' perverso di essere spaventati, una pulsione che appare sempre più
frequente. La paura è il registro più diffuso nell'intrattenimento, ma anche nell'informazione e
di conseguenza nel modo di percepire la realtà. L'arte riflette questa temperie, ne offre diverse
sembianze, da quello più intimo e psicologico, di una soggettività aggredita oppure aggressiva,
a quello più esterno e politico, di una società che si fonda sulla violenza e usa il terrore come
arma. Artisti in mostra: Janis Avotins, Matthew Barney, Massimo Bartolini, Avner Ben Gal,
Glenn Brown, Miguel Calderon, Maurizio Cattelan, Dinos e Jake Chapman, Roberto Cuoghi,
Saul Fletcher, Anna Gaskell, Douglas Gordon, Gusmao& Paiva, Thomas Hirschhorn, Piotr
Janas, Zoe Leonard, Margherita Manzelli, Eva Marisaldi, Nathaniel Mellors, Shirin Neshat,
Kelly Nipper, Catherine Opie, Tony Oursler, Djordje Ozbolt, Anri Sala, Ferdinando Scianna,
Andreas Slominski, Jakub Julian Ziolkowski. Orario: giovedì 20-23 (ingresso libero); venerdì,
sabato e domenica 12-19. Ingresso: intero euro 5; ridotto euro 3 (over 65, studenti); gruppi
euro 4 (minimo 6 persone); gratuito (per i bambini fino a 12 anni, Insieme per l'Arte,
abbonamento Torino Musei, giornalisti accreditati, soci ICOM). Info: [email protected] 011.3797600 - www.fsrr.org
fino al 12/04/2015
ore 19:00
Torino
Via Modane 16
ISA GENZKEN ALLA FONDAZIONE SANDRETTO RE REBAUDENGO
La mostra dedicata ad Isa Genzken (Germania, 1948) presenta per la prima volta in Italia un
ciclo di lavori della fine degli anni Ottanta, un corpus di opere pittoriche meno note rispetto alle
sculture e installazioni per cui Genzken è famosa. Sono olii su tela monocromatici che
suggeriscono già nel nome, Basic Research, l'inizio di un percorso di sconfinamento e
d'interazione con l'ambiente. Si tratta infatti di frottage del pavimento del suo studio, a metà tra
pittura e scultura, che cercano una comunicazione non verbale con spazio e spettatori. Orario:
giovedì 20-23 (ingresso libero); venerdì, sabato e domenica 12-19. Ingresso: intero euro 5;
ridotto euro 3 (over 65, studenti); gruppi euro 4 (minimo 6 persone); gratuito (per i bambini fino
a 12 anni, Insieme per l'Arte, abbonamento Torino Musei, giornalisti accreditati, soci ICOM).
Info: [email protected] - 011.3797600 - www.fsrr.org
fino al 12/04/2015
ore 18:00
Torino
Via Modane 16
TORINOSETTE | Arte
74 / 225
Arte
"MARCO POLO - LA VIA DELLA SETA NELLE FOTOGRAFIE DI MICHAEL YAMASHITA"
AL MAO
Un viaggio per immagini, sulle tracce di uno dei più grandi esploratori di tutti i tempi: la nuova
mostra del Mao ricostruisce il percorso compiuto quasi mille anni fa da Marco Polo lungo la
Via della Seta, attraverso le fotografie di Michael Yamashita, fotografo di punta di National
Geographic. Nelle 76 fotografie esposte al Museo d'Arte Orientale ritroviamo piazza San
Marco e la laguna, il minareto di Samarra in Iraq e le carovane a bordo dei cammelli nel
deserto del Gobi. Non solo: la mostra, articolata in tre sezioni geografiche, ripercorre il tragitto
compiuto da Marco Polo dall'Italia alla Cina, ma anche la permanenza dell'esploratore in Cina
e il viaggio di ritorno via mare, lungo le coste dell'Indonesia e dell'India. Le immagini
desertiche lasciano così pian piano spazio alle distese d'acqua delle piantagioni di riso, agli
spettacolari paesaggi della baia di Ha Long nel Nord del Vietnam e agli sguardi penetranti dei
sadhu a Bombay. Orario: dal martedì alla domenica dalle 10 alle 18. Dal 7 febbraio al 1 marzo,
apertura e chiusura posticipata nei weekend (sabato dalle 11 alle 20; domenica dalle 11 alle
19). La biglietteria chiude un'ora prima. Il biglietto d'ingresso (10 euro) consente anche
l'accesso alla collezione permanente del museo. Info: 011.4436928 - www.maotorino.it
fino al 12/04/2015
ore 17:00
Torino
Via San Domenico 11
MOSTRA DEI FINALISTI DEL MARIO MERZ PRIZE ALLA FONDAZIONE MERZ
Mostra dei 5 finalisti della prima edizione della sezione arte del Mario Merz Prize. Gli artisti,
Lida Abdul (Kabul 1973), Glenn Ligon (New York 1960), Naeem Mohaiemen (Londra 1969),
Anri Sala (Tirana 1974) e Wael Shawky (Alessandria d'Egitto 1971), sono stati selezionati tra
le oltre 500 candidature pervenute dalla giuria composta da Marisa Merz, Beatrix Ruf
(direttrice dello Stedelijk Museum di Amsterdam) e Claudia Gioia (curatrice indipendente). Il
progetto espositivo, curato da Beatrice Merz raccoglie due o tre opere per ciascun autore,
scelte tra le più significative del loro percorso artistico. Il pubblico potrà esprimere la propria
preferenza visitando la mostra o collegandosi al sito mariomerzprize.org. Orario: martedìdomenica 11-19, lunedì chiuso. L'ingresso alla mostra è gratuito. Info: 011.19719437 [email protected] - www.fondazionemerz.org
fino al 12/04/2015
ore 18:00
Torino
Via Limone 24
AVERY SINGER ALLA FONDAZIONE SANDRETTO RE REBAUDENGO
"Pictures Punish Words", personale di Avery Singer, a cura di Beatrix Ruf. Sorprendenti per
tecnica e iconografia, i quadri di Avery Singer sovvertono le nostre aspettative visuali. A un
primo sguardo si sottraggono a una classificazione precisa come dipinti o elaborazioni a
stampa. Per questo sollevano l'interrogativo, ovvio e allo stesso tempo pressante per
un'artista, sul modo in cui le informazioni digitali che ci circondano possono concretizzarsi sotto forma di immagine piatta su carta o, più di recente, tridimensionale in plastica, o su ogni
altra possibile superficie materiale. Avery Singer ha realizzato un ciclo di opere pensate
appositamente per questa sua prima personale. Dopo una prima presentazione alla Kunsthalle
di Zurigo, la personale si sposta Torino, alla Fondazione Sandretto Re Rebaudengo. Orario:
giovedì 20-23 (ingresso libero); venerdì, sabato e domenica 12-19. Ingresso: intero euro 5;
ridotto euro 3 (over 65, studenti); gruppi euro 4 (minimo 6 persone); gratuito (per i bambini fino
a 12 anni, Insieme per l'Arte, abbonamento Torino Musei, giornalisti accreditati, soci ICOM).
Info: [email protected] - 011.3797600 - www.fsrr.org
fino al 12/04/2015
ore 18:30
Torino
Via Modane 16
TORINOSETTE | Arte
75 / 225
Arte
"UNITED ARTISTS OF ITALY" ALLA FONDAZIONE SANDRETTO RE REBAUDENGO
"United Artists of Italy", un progetto di Massimo Minini. Il gallerista ha raccolto una collezione di
ritratti di artisti eseguiti dai più significativi fotografi italiani: l'idea è stata quella di concepire
una collezione di volti d'artista ripresi dai grandi fotografi italiani, quasi un mondo aiutasse
l'altro, completandosi a vicenda. Il progetto, iniziato per passione qualche anno fa, è cresciuto
sempre più grazie al contatto diretto con i fotografi che hanno abbracciato la proposta, e si è
rivelato un vero e proprio viaggio all'interno della fotografia, tra archivi e scatole, pellicole e
files. Se in principio l'idea era di selezionare esclusivamente ritratti di artisti, con il tempo
l'attenzione si è estesa, prendendo in considerazione alcuni ritratti di artisti stranieri, ma molto
vicini all'Italia, come Joseph Beuys, Andy Warhol, Robert Rauschenberg, Sol LeWitt, volti di
scrittori come Pier Paolo Pasolini, Italo Calvino, Alberto Moravia, e ancora gli artisti colti al
lavoro, nel loro studio o nei momenti liberi e alcuni tra i più importanti galleristi come Lucio
Amelio e Leo Castelli. Questa collezione crea una storia del contemporaneo, non con le opere,
ma con i volti, i modi, gli atteggiamenti. Se si può considerare il contemporaneo un'attitudine,
un modo di porsi dell'opera nel proprio tempo ed in comunione con i grandi temi del momento,
il massimo di tensione sul contemporaneo lo si raggiunge non con il corpo dell'opera, ma con
quello dell'autore, che vive nel proprio tempo, lo interpreta, gli dà voce, lo fonda, definendone i
contorni spaziali e temporali. La mostra vuole infatti offrire uno spaccato della fotografia
italiana di questi anni, dimostrando la capacità straordinaria di interpretazione e di omaggio a
grandi artisti da parte di grandi fotografi. Non si tratta di una semplice raccolta cronologica di
immagini, ma di un racconto, dove lo stesso artista visto, letto e interpretato da diversi
fotografi, porge differenti sfaccettature del proprio destino. Spesso la fotografia dice più di
quanto non sia nelle intenzioni dell'autore. Attraverso quasi duecentocinquanta scatti, viene
presentato il lavoro di ventidue fotografi attivi a partire dagli anni '60: Claudio Abate, Aurelio
Amendola, Gabriele Basilico, Sandro Becchetti, Gianni Berengo Gardin, Elisabetta Catalano,
Giorgio Colombo, Mario Cresci, Mario Dondero, Federico Garolla, Luigi Ghirri, Mario
Giacomelli, Gianfranco Gorgoni, Mimmo Jodice, Nanda Lanfranco, Uliano Lucas, Attilio
Maranzano, Nino Migliori, Ugo Mulas, Paolo Mussat Sartor, Paolo Pellion, Ferdinando
Scianna. La mostra è stata ospitata al Musée d'Art Moderne di Saint Etienne, al Palais des
Beaux Arts di Bruxelles, alla Fondazione Stelline di Milano, alla Biennale di Fotografia di
Amsterdam ed alla Estorick Collection di Londra. Orario: giovedì 20-23 (ingresso libero);
venerdì, sabato e domenica 12-19. Ingresso: intero euro 5; ridotto euro 3 (over 65, studenti);
gruppi euro 4 (minimo 6 persone); gratuito (per i bambini fino a 12 anni, Insieme per l'Arte,
abbonamento Torino Musei, giornalisti accreditati, soci ICOM). Info: [email protected] 011.3797600 - www.fsrr.org
fino al 12/04/2015
ore 19:00
Torino
Via Modane 16
"AN ART OF ONE'S OWN: GROUP SHOW" DA RAFFAELLA DE CHIRICO ARTE
CONTEMPORANEA
"An Art of One's Own: Group Show". In esposizione lavori di Carla Accardi, Irma Blank,
Dadamaino, Angiola Gatti, Andi Kacziba, Maria Lai, Elena Modorati, Carol Rama, Elisabeth
Scherffig, Eva Sørensen. Orario: martedì e mercoledì dalle 14:00 alle 19:00; giovedì, venerdì e
sabato dalle 11:00 alle 19:00; altri giorni e orari su appuntamento. Info:
www.dechiricogalleriadarte.com - [email protected] - 011.835357
fino al 12/04/2015
ore 18:00
Torino
Via della Rocca 19
TORINOSETTE | Arte
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Arte
EVANGELINA ALCIATI ALLA PINACOTECA DELL'ACCADEMIA ALBERTINA
"Evangelina Alciati: l'occhio e l'anima". L'Accademia Albertina delle Belle Arti dedica, presso le
sale della Pinacoteca Albertina, una mostra antologica alla figura di Evangelina Alciati
(1883-1959), pittrice nella Torino del primo e secondo Novecento, prima donna ad essere
ammessa in Accademia, personalità libera ed in anticipo sui tempi. L'iniziativa, che si collega
alla prossima apertura, completati i lavori di ristrutturazione, della Pinacoteca del Novecento,
presso la Rotonda del Talucchi, è stata sollecitata dalla contemporanea uscita, anteprima
domenica 25 gennaio presso la Sala Congressi dell'Unione Industriale, del film "La liberà allo
specchio. Ritratto di Evangelina Alciati". Il film, tratto da un'idea di Mauro Guidetti, scritto dallo
stesso insieme agli eredi Lorenzo Boccalatte ed Anna Maria Fracchia, è stato sceneggiato e
diretto da Vanni Vallino, e si avvale dell'interpretazione, tra le altre, di Pamela Villoresi, Erica
Blanc, ed Eugenio Allegri. Evangelina Alciati fu allieva di Giacomo Grosso, sotto la cui guida si
diplomò in disegno e pittura. Decisivo per il gli esiti della sua carriera fu un soggiorno a Parigi
tra il 1903 ed il 1906. Lo stile della Alciati, che raggiunge punte di assoluta eccellenza nel
ritratto, si confronta alla pari con le tendenze che caratterizzano la prima parte del Novecento,
dalla pittura post impressionista, all'Espressionismo ed alla Metafisica, in cui si evidenziano
taluni punti di contatto con il magistero di Felice Casorati. La mostra, a cura dei professori
Edoardo Di Mauro e Giuseppe Mantovani, con contributi critici di Francesco De Caria,
Donatella Taverna e della docente dell'Accademia Valeria Piasentà, presenta un percorso
completo e ragionato di tutte le fasi artistiche di Evangelina Alciati, dal primo Novecento al
secondo dopoguerra, tramite il prestito di opere da collezionisti privati, e da istituzioni quali la
Galleria d'Arte Moderna di Torino, il Castello Gamba. Museo Regionale della Valle d'Aosta, le
Fondazioni Burzio e Mazzonis. Orario: lunedì, martedì, giovedì, venerdì, sabato e domenica
10.00-18.00 (ultimo ingresso 17.30); mercoledì chiuso. Info: 011.0897370
fino al 12/04/2015
ore 18:00
Torino
Via Accademia Albertina 8
TORINOSETTE | Arte
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Arte
"173° ESPOSIZIONE ARTI FIGURATIVE 2015" ALLA PROMOTRICE
"173° Esposizione Arti Figurative", rassegna che propone le opere di 365 artisti selezionate
dalla Commissione Artistica della Promotrice. L'itinerario espositivo si snoda lungo le sale della
Palazzina Liberty al Valentino secondo una visione d'insieme che unisce pittori, scultori, grafici
in una sorta di racconto attraverso paesaggi, ritratti, figure, composizioni floreali, pagine
astratte e surreali, nudini e delicati fogli d'acquarello, incisioni e disegni. La mostra presenta un
ampio "corpus" di lavori che ricordano gli artisti scomparsi, come il particolare e inquieto segno
di Enrico Colombotto Rosso e di Leonor Fini, l'intenso "Autoritratto n.2" di Ruggeri e il
cromatismo della tela "Un mattino al mare" di Cherchi, i "cieli" di Carena e il rame "Spadaccino
di gallo" di Molinari. E insieme a "Il diario di Darwin" di Soffiantino si nota la tempera "Testa
d'uomo" di Spazzapan e l'acquarello "Nudo in posa" dell'espressionista Corbelli, la "Dispensa"
di Tabusso e la musicale tecnica mista "Les Regions inconnues" di Davide Peiretti, che si lega
alle spaziali atmosfere del ciclo "Fuochi di gioia" di Nini Maccagno. E accanto affascinano le
sculture, da "Sviluppo di forme n.1" ad "Archetipo", eseguite da Mastroianni, che sono
documento e testimonianza di una vibrante e prorompente ricerca di materiali, forme,
immagini. Immagini che fanno parte della narrazione di "Riviera Ligure" di Paulucci e delle
rappresentazioni di Michele Baretta e Giuliano Emprin, dell'intensa spiritualità di Carlo
Sismonda e del "contadino" un disegno dell'astigiano Manzone. Dopo un lungo periodo,
ritornano alla "Promotrice" le delicate vedute del saluzzese Giuseppe Cavallera. E poi si
possono vedere i robusti paesaggi di Franco Martinengo, le metafisiche atmosfere di Sergio
Albano e Roberto Bertola, il pacato e misurato naturalismo di Pippo Bercetti, Piero
Solavaggione, Mario Albano, Nicola Arduino, Cesare Tubino, Carlo Loro, Maria Antonietta
Prelle, Loro, Giuseppina Colonna Gamero e Mario Gamero. Dal grande tronco di Germana
Albertone si approda a Vincenzo Albano, alle donne di Stefano Cambursano e alle forme nello
spazio di Serafino Delaurenti, ad Angiola Melis e Bruno Fisanotti, alla suggestiva "tavola" di
Francesca Graziani Giovannini e alla neo-figurazione di Alfredo Levo. E, infine, il colore di
Emilio Scarsi si stempera nell'armoniosa figura femminile di Almerico Tomaselli, nella
sperimentazione di Giacinta Villa e nelle preziose incisioni di Vespignani, Giacinto Vittone e
Mario Giovannini. E questo itinerario costituisce uno spaccato della "sociale", che si sviluppa in
modo da delineare, tra artisti storici e più recenti elaborazioni, alcuni momenti del cammino
dell'arte figurativa". Orario: martedì-sabato 11-13 e 16,30-20; festivi 10,30-12,30. Info:
011.6692545
fino al 12/04/2015
ore 18:00
Torino
Viale Crivelli 11
I PANNELLI DI DEFENDENTE FERRARI ALLA SACRA DI SAN MICHELE
"I pannelli di Defendente Ferrari". Orario: da martedì a sabato 9.30-12.30 e 14.30-18.00;
domenica e festivi: 9.30-12.00 e 14.30-18.30; ultimo ingresso consentito 30 minuti prima della
chiusura della Sacra.
fino al 12/04/2015
ore 09:30
Sant'Ambrogio (TO)
Sacra di San Michele
BARDONECCHIA - CARLO RIVETTI AL PALAZZO DELLE FESTE
"Antropologia fantastica", opere pittoriche di Carlo Rivetti. Orario: sabato, domenica e il lunedì
di Pasquetta dalle 16,30 alle 19,00. Info: www.carlorivetti.it
fino al 12/04/2015
ore 15:45
Bardonecchia (TO)
Piazza Valle Stretta 1
TORINOSETTE | Arte
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Arte
FULVIO COLANGELO ALLO SPAZIO MIXTO
"La Passione e l'Arte secondo Colangelo". Cristalli, tubi d'acciaio e travi in legno si trovano qui
assieme proiettati nel vuoto delle continue vetrate. Le opere, anche queste, sono un mix fra
pittura, fotografia, scultura, elaborazione digitale, interventi grafici. video, installazioni. Per
vedere tutto bisogna girare, salire, scendere. Si scoprono solo così tante cose preziose e
sorprendenti. Il filo conduttore tra lavori così diversi è una tecnica sempre dominata
dall'impulso, dall'intensità, dall'attimo irripetibile in cui il tempo si ferma per lasciarci entrare in
un mondo diverso e fantastico. Amore, erotismo, tensione sono le tante facce di un unico
tema, la Passione, quella di cui siamo impastati, quella che dà senso alla vita. Fulvio
Colangelo, scenografo, graphic designer, pubblicitario, art curator, artista con mostre in
quindici nazioni, vive nel suo studio galleria Ki-Gallery in centro a Torino. Orario: lunedì,
martedì e mercoledì dalle 8 alle 18; giovedì, venerdì e sabato dalle 8 alle 22; domenica dalle
20 alle 22. Info: 366.1128666 - [email protected]
fino al 13/04/2015
ore 20:00
Torino
Corso Castelfidardo 34
"UEFA IS EAST", FOTOGRAFIE DELLA TRANSNISTRIA AL POLSKI KOT
"Uefa is East - L'Europa calcistica dell'Est vista attraverso i volti dei suoi abitanti. Transnistria,
1997": mostra fotografica diGabriele Bertolini, che vuole essere un momento riflessivo e
documento storico di un viaggio in Transnistria, stato sui confini della legalità, che si dichiara
indipendente dalla Moldavia e vicino ai Russi. La mostra, curata da Enzo Ronco e Gwladys
Martini, fa parte del progetto "L'Europa calcistica dell'Est vista attraverso i volti dei suoi
abitanti": la rassegna prende spunto dai luoghi dove si sono svolti eventi calcistici di rilevanza
europea, come UEFA e Champions League, per raccontare città meno conosciute per mezzo
dei ritratti di chi vi abita. Il calcio non è fatto solo di grandi club noti nel mondo intero. Decine di
città più o meno conosciute partecipano con le loro squadre all'emozione delle coppe europee
e molte sono nella parte più orientale del continente. Si trovano alla ribalta per pochi attimi, per
poi finire dimenticate fino, se i loro club lo meritano, alla stagione successiva. Questo primo
appuntamento vede protagonista la Transnistria e la sua capitale Tiraspol, che il fotografo ha
documentato nel 1997, l'anno di fondazione dello Sheriff Tiraspol. I personaggi ritratti
sembrano quasi prendere vita, tanto sono intensi e profondi i loro sguardi. Sono colti nella loro
quotidianità, fieri, e sembrano cercare nell'obiettivo un riscatto, un futuro. La Transnistria è
terra di contrasti, dove povertà e ricchezza convivono, come facce di una stessa moneta.
Sembrano parlare di quello che hanno vissuto, ma senza urlarlo. Come i tre ragazzini soldati a
torso nudo, che giocano a fare i grandi: uno di loro prima copre un braccio, poi lo scopre,
rivelando elaborati tatuaggi. In questi territori è cresciuto lo scrittore Nikolai Lilin, che nel suo
romanzo Educazione siberiana descrive l'iconografia dei tatuaggi, e come ancor meglio li
descriva Alix Lambert nel suo documentario The Mark of Cain, ambientato tra i carcerati russi,
quando i disegni sulla pelle raccontavano la storia dei detenuti stessi, quando l'inchiostro
sottopelle era illegale. La mostra è inserita nel programma del progetto Fuoriluogo, sostenuto
dal collettivo GAD (Gwladys Martini, Alessio Bovero, Dario Favatà), che intende stimolare
l'incontro tra arte e luoghi non convenzionali, volto ad avvicinare il contenuto tipico dei musei al
pubblico più vasto dislocandolo in contesti nuovi e spiazzanti. Orario: da martedì a domenica
dalle 20.00 a mezzanotte. Info: [email protected]
fino al 14/04/2015
ore 18:30
Torino
Via Massena 19
TORINOSETTE | Arte
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Arte
JENS EINHORN ALLA LUCE GALLERY
"Electric eyes", personale di Jens Einhorn. I lavori di Jens Einhorn sembrano alimentare uno
scenario da fine del mondo. Le immagini della serie Too Much Future e The Endless End
trasmettono la sensazione della calma dopo un disastro oltre ogni aspettativa. Sembra che
siano stati sbattacchiati furiosamente da tempeste e nubi di fumo solo per stabilirsi di nuovo,
solo grazie alla loro chiarezza formale. Einhorn fa sì che si provi un certo piacere in questa
presunta distruzione con l'utilizzo, in questa serie, di vivaci colori. Il caos lentamente si
trasforma in armonia. La lettera E che si ritrova in alcune immagini rappresenta una volta di
più la lotta che si percepisce in ogni pezzo. Può voler dire sia "The End"- la fine - che
l'Eternità, tutti nuovi inizi nel circolo infinito. L'etichetta segna anche il completamento del
processo di lavoro per l'artista, l'ultimo atto gestuale sull'immagine. Come i battiti musicali le
immagini, frammenti di pixel, operano all'interno di una nebbia delicata permeata di luce
colorata. Cultura giovanile e musica rappresentano una cornice importante per le opere di
Einhorn e spesso le si ritrova come impressioni galleggianti audio-visive. La lettera E può
dunque stare anche per elettronica o estasi o per entrambi. La musica elettronica è anche
spesso correlata alla nozione di post-apocalittico. Ha rappresentato un mezzo di espressione
di critica sociale per molti artisti che hanno elaborato visioni distopiche del futuro,
processandole in una nuova tecnologia. Jens Einhorm è nato nell'ex Repubblica Democratica
Tedesca ed è dunque molto influenzato dagli avvenimenti socio-politici degli anni '90 quando
la musica giocava un importante ruolo per un giovane artista, come primario strumento di
espressione. Egli suonò in band punk a partire dalla metà degli anni '90, per poi intraprendere
la sua strada nelle arti visive grazie alla fotografia e alla musica. Jens ha studiato fotografia a
Leipzig e scultura e new media con Astrid Klein, e si è concentrato più sulla pittura con un
master con Tal R all'Accademia di Düsseldorf per concentrarsi più sulla pittura. Il metodo
mash-up di Einhorn, che fa suso di tessuto, pigmenti, colla e colori, regala una caratteristica di
"oggetto" alle proprie immagini rendendo sorprendente la loro presenza nello spazio. La
struttura stessa di quei minuscoli elementi visivi li rende simili a dipinti astratti o simil digitali.
La mostra segna un importante punto di partenza per la carriera dell'artista, per la prima volta
in Italia, presentando una serie di nuovi dipinti che sono il corpo principale delle opere più
recenti di Einhorn. Orario: dal martedì al sabato 15.30-19.30. Info: 011.8141011 - 335.5246817
- [email protected] - www.lucegallery.com
fino al 14/04/2015
ore 18:30
Torino
Corso San Maurizio 25
QUADRI-PERSONALE ALLA GALLERIA20
In mostra lavori di Alfredo Billetto, Mauro Chessa, Pino Mantovani, Mario Surbone. Orario: dal
lunedì al sabato dalle 15 alle 19. Info: 011.3724087 - [email protected] www.galleria20.jimdo.com
fino al 15/04/2015
ore 17:00
Torino
Corso Casale 85/B
SIMONE BENEDETTO DA FRANZ PALUDETTO
Sculture di Simone Benedetto. Orario: da giovedì a sabato 15-19 o su appuntamento. Info:
011.4546390 - [email protected] - www.franzpaludetto.com
fino al 16/04/2015
ore 18:00
Torino
Via Stampatori 9
TORINOSETTE | Arte
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Arte
"IL KABUKI DEI TRE SAMURAI: ARAKI, MORIMURA, SUGIMOTO" ALLA GALLERIA IN
ARCO
"Il kabuki dei tre samurai: Araki, Morimura, Sugimoto". Nobuyoshi Araki, Yasumasa Morimura
e Hiroshi Sugimoto sono i protagonisti della mostra a cura di Graziano Menolascina.
Nobuyoshi Araki, tra gli artisti più rappresentativi e prolifici della storia della fotografia,
racconta la donna, l'eros e il Giappone. Le donne di Araki sono spesso sdraiate su letti disfatti,
oppure distese sul pavimento in pose lascive, legate con corde, con i corpi ostentati e nudi ma
con sguardi in cui è completamente assente la volontà di sedurre. Yasumasa Morimura si
appropria invece di icone universali della storia dell'arte, dei mass media e della cultura
popolare interpretandole in prima persona. In particolare Morimura è interessato alle
trasformazioni sociali politico e culturali dovute alla penetrazione del capitalismo e dei miti del
mondo occidentale in Giappone. Morimura impersona Einstein, Marylin, Frida Khalo, Hitler il
risultato è un'opera e raffinata che nasce da una cura maniacale per i dettagli e l'uso di ritocchi
digitali, di costumi, pose e accessori ricercati che le rendono uniche. I tratti somatici non
modificati, sono l'unico mezzo che Morimura ha per rivendicare la propria origine e le proprie
tradizioni e l'unica via per fare ciò è la provocazione. Infine, ci sono gli scatti di Hiroshi
Sugimoto, immagini mentali, concetti la cui materializzazione è resa possibile grazie a un
rigoroso controllo del mezzo fotografico e del processo manuale di stampa, seguito anch'esso
personalmente dall'artista. Nella serie "Theatre" Sugimoto ha fotografato con tempi di
esposizione lunghissimi sale degli anni '20 e '30, cinema degli anni '50 e drive in. La luce
bianca degli schermi rettangolari, che illumina il resto dell'ambiente, contiene in sé l'intera
proiezione del film. In "Architectures" la tecnica dello sfocato priva le architetture moderniste di
connotazioni temporali. I lunghi tempi di esposizione dei "Seascape" bloccano il movimento
delle onde in immagini eterne, mentre il soggetto dei "Portraits" realizzati fotografando i
personaggi dei musei delle cere è l'immortalità stessa. Info: 011.8122927 - www.in-arco.com [email protected]
fino al 18/04/2015
ore 18:30
Torino
Piazza Vittorio Veneto 3
GIANLUCA QUAGLIA ALLA GALLERIA UNIQUE
"Places", mostra personale dell'artista milanese Gianluca Quaglia a cura di Antonio D'Amico,
propone "Paesaggio", un'installazione ambientale che invade tutto lo spazio della galleria,
insieme alla sua produzione recente degli intagli su carta. I suoi lavori, la cui caratteristica
principale è la recisione di alcuni elementi dal contesto originario per farli rivivere nello spazio
circostante, producono una rottura dell'equilibrio del linguaggio comune. In "Places" Quaglia
espone le libellule, le diverse varietà di fiori e di piante, le farfalle e gli insetti, tutti intagli su
carta che conquistano il senso del loro essere singole individualità, in quanto gli elementi sono
stati estratti e custoditi altrove, così non sono più semplici e gradevoli decorazioni, bensì
pluralità di esistenze che abitano il medesimo spazio in cui si muovono gli uomini. Orario: dal
martedì al sabato 10.00-12.30 e 15.30-19.30. Chiuso il lunedì. Aperture fuori orario su
appuntamento. Info: 011.5617049 - 334.8017314 - [email protected] www.galerieunique.com
fino al 18/04/2015
ore 17:00
Torino
Corso Vittorio Emanuele II 36
TORINOSETTE | Arte
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Arte
"IL MONDO IN UNA TAZZA" A PALAZZO MADAMA
Palazzo Madama presenta un percorso dedicato alla storia della tazza, attingendo dalle ricche
collezioni di arte decorativa conservate in museo. L'esposizione si riallaccia al tema della
porcellana torinese al centro di Fascino e splendore della porcellana di Torino, mostra curata
da Andreina d'Agliano e Cristina Maritano che apre in contemporanea alla Fondazione AccorsiOmetto e che presenta ben 90 opere provenienti dalle collezioni di Palazzo Madama. Le due
esposizioni offrono nel complesso un vero e proprio percorso cittadino dedicato al tema della
porcellana. Filo conduttore dell'esposizione è la tazzina: da tè, da caffè e da cioccolata.
Oggetto legato indissolubilmente all'introduzione in Europa delle bevande calde provenienti
dall'Oriente e dal Nuovo Mondo e al materiale esotico e prezioso per eccellenza, la porcellana.
A Palazzo Madama una sequenza di tazze, a partire dai blancs-de-chine, ovvero le porcellane
bianche cinesi prodotte a Dehua, mostra l'evoluzione delle forme e la varietà dei decori nelle
tazzine prodotte dalle manifatture europee nel Settecento: dai motivi di origine cinese e
giapponese, a quelli tratti dai libri di storia naturale, ai paesaggi derivati da incisioni olandesi e
tedesche, fino alle scene mitologiche e della letteratura cavalleresca. Contestualmente la
mostra è un'occasione per raccontare, per casi esemplari, la storia della porcellana, delle sue
particolarità produttive, della qualità della pasta e dei colori. Il valore socialmente
rappresentativo della porcellana emerge anche grazie all'esposizione di alcuni servizi araldici,
conservatisi integri per il loro valore altamente simbolico legato al passato illustre della casata
oppure smembrati e dispersi sul mercato antiquario. Una vetrina è dedicata alla principale
manifattura di porcellana operante in Piemonte nel Settecento, la Real fabbrica delle
porcellane di Vinovo, fondata nel 1776 grazie all'intraprendenza di un torinese, Giovanni
Vittorio Brodel, e di un ceramista di Strasburgo, Pierre-Antoine Hannong, e poi rilevata nel
1780 dal medico e chimico torinese, Vittorio Amedeo Gioanetti. Alla produzione di questa
fabbrica è dedicato un più ampio spazio nelle sale della mostra alla Fondazione AccorsiOmetto. In un'altra vetrina, l'artista Matilde Domestico, che da anni conduce ricerche sul tema
della porcellana, ambienta l'installazione Esistenza di porcellana, che si ispira alle poesie di
Emily Dickinson. Il lavoro dell'artista unisce oggetti e frammenti di carta e di porcellana su cui
emergono parole in acciaio. Intorno una superficie di polvere di marmo di Carrara, il caolino,
un materiale refrattario. Tutti gli elementi nel complesso rimandano all'idea di fabbrica, a una
realtà viva e produttiva. In sottofondo una base sonora composta dalla sovrapposizione ed
elaborazione di rumori meccanici, suoni metallici ripetitivi registrati all'interno dei reparti di
fabbricazione dell'Industria Porcellane IPA, si propaga tra le tintinnanti ceramiche antiche e
contemporanee. Orario: martedì-sabato 10.00-18.00; domenica 10.00-19.00. La biglietteria
chiude un'ora prima. Chiuso il lunedì. Ingresso: intero euro 10, ridotto euro 8, gratuito ragazzi
fino ai 18 anni e abbonati Musei Torino Piemonte. In presenza di mostre temporanee le tariffe
potranno subire variazioni. Info: 011.4433501 - www.palazzomadamatorino.it
fino al 19/04/2015
ore 10:00
Torino
Piazza Castello
EUGENIO BROGGINI ALLA FONDAZIONE GIORGIO AMENDOLA
Personale di Eugenio Broggini. Orario: da lunedì a venerdì 10-12 e 15.30-19.30; sabato e
domenica su prenotazione. Info: www.fondazioneamendola.it - [email protected]
fino al 23/04/2015
ore 18:00
Torino
Via Tollegno 52
TORINOSETTE | Arte
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Arte
"LIVE EAST DIE YOUNG" BURNING GIRAFFE ART GALLERY
"Live East Die Young", collettiva a cura di Giuseppe Savoca: un'occasione unica per entrare in
contatto con lo spirito dissacrante e rivoluzionario della scena artistica dell'East End di Londra
attraverso le opere di sei dei suoi più interessanti interpreti: Alex Binnie, Dan Hillier, Dr. D, Ian
Johnstone, Liam Sparkes e Michele Servadio. Orario: dal martedì al venerdì 15-19; sabato
15:30-20. Info: www.bugartgallery.com - [email protected] - [email protected]
- 011.5832745 - 347.7975704
fino al 24/04/2015
ore 18:30
Torino
Via Bava 8/A
"PITTURA FEMMINILE A TORINO NEL PRIMO '900" ALLA GALLERIA DEL PONTE
"Pittura femminile a Torino nel primo '900", mostra di Evangelina Alciati, Vittoria Cocito, Nella
Marchesini e Daphne Maugham. Orario: dal martedì al sabato 10.00-12.30 e 16.00-19.30. Info:
011.8193233 - [email protected] - www.galleriadelponte.it
fino al 24/04/2015
ore 18:00
Torino
Corso Moncalieri 3
EVA LEITOLF E VICTOR LOPEZ GONZALEZ AL CAMPUS EINAUDI
Nell'ambito di Biennale Democrazia, l'atrio del nuovo campus universitario ospita i progetti
artistici "Postcards from Europe" di Eva Leitolf, "ATLAS" e "Border Crossing" di Victor López
González, entrambi a cura di Patrizia Bottallo.
fino al 25/04/2015
ore 10:30
Torino
Lungo Dora Siena
IVREA - GIANNI-EMILIO SIMONETTI AL MUSEO DELLA CARALE ACCATTINO
"Gianni-Emilio Simonetti - Othermaps Othernearby", un evento multitasking con la
partecipazione di: Luigi Bonotto, Giulia Tacchini, Giulia Maffei, Stefano Montani, Nicolò Parini,
Pip, Poldino, Cina. Un ringraziamento speciale all'atelier di "arteterapia" dell'ospedale di Luino
e al dott. Isidoro Cioffi. A cura di Lorena Giuranna e Adriano Accattino. Orario: sabato e
domenica dalle 15:00 alle 19:00. Info: 0125.612658
fino al 26/04/2015
ore 18:00
Ivrea (TO)
Via Miniere 34
CASTELLAMONTE - SANDRA BARUZZI AL CENTRO CONGRESSI PIERO MARTINETTI
"Sguardi.2", mostra di Sandra Baruzzi, a cura di Anna Tabbia. Orario: sabato e domenica
15,00-19,00 (domenica di Pasqua chiuso); altri giorni su appuntamento - scuole su
appuntamento. Info: 0124.5187216 - [email protected]
fino al 26/04/2015
ore 17:00
Castellamonte (TO)
Via Educ
TORINOSETTE | Arte
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Arte
ISA MELSHEIMER DA QUARTZ STUDIO
"Examination of the Origins", personale dell'artista tedesca Isa Melsheimer (Neuss, 1968) che
per l'occasione ha concepito un'installazione site specific in cui elementi scultorei pensati a
partire dalle caratteristiche 'ambientali' di Quartz sono accostati alle forme architettoniche di
alcuni edifici della città. Visite su appuntamento. Info: 338.4290085 - [email protected] www.quartzstudio.net
fino al 28/04/2015
ore 19:00
Torino
Via Giulia di Barolo 18/D
BORIS LAVRENKO ALLA GALLERIA PIRRA
Boris Lavrenko nasce a Rostov nel 1920 e muore a San Pietroburgo, città in cui studia, vive e
lavora, nel 2001. Titolare della cattedra di pittura e composizione dell'Istituto Repin dal 1953, la
sua carriera è costellata di prestigiosi riconoscimenti ed è considerato uno dei più autorevoli
rappresentanti del post-impressionismo russo. L'infanzia vissuta a contatto con la natura, le
immense steppe e il fiume Don, avranno una forte influenza sulla formazione del futuro pittore.
Lavrenko, infatti, nel paesaggio trova la massima libertà di ricerca compositiva e di
sperimentazione cromatica, seppur all'interno di un figurativismo di solida impostazione. Le
sue opere, in particolare quelle animate da figure impegnate in normali attività, quali la lettura,
una passeggiata o una partita di calcio, trasmettono spontaneità e gioia di vivere. Lavrenko è
un artista versatile, con la maturità di riconoscere in qualsiasi soggetto la "dignità" di essere
ritratto, per cui i suoi temi spaziano dalle vedute cittadine, con i loro monumenti, ai già citati
paesaggi, dai banali oggetti di uso quotidiano delle sue intense nature morte, alle animate o
raccolte scene di genere. I numerosi viaggi compiuti all'estero e in patria stimolano la curiosità
e gli interessi di Lavrenko, le cui opere possono definirsi un caleidoscopio di impressioni, un
colorato mosaico di vita. Orario: da lunedì a sabato 9,30-12,30 e 15,30-19,30; domenica
9,30-12,30. Info: 011.543393 - www.galleriapirra.it - [email protected]
fino al 30/04/2015
ore 18:00
Torino
Corso Vittorio Emanuele II 82
"FEMMINILE PLURALE" DA DAVICO
"Femminile plurale", mostra di Patrizia Comand, Stefania Pennacchio e Luciano Sabbatucci.
Orario: da martedì al sabato dalle 10.00 alle 12.30 e dalle 16.00 alle 19.30. Chiuso lunedì e
festivi. Info: 011.0362954 - [email protected] - www.davicoarte.it
fino al 02/05/2015
ore 18:30
Torino
Galleria Subalpina 21
TORINOSETTE | Arte
84 / 225
Arte
JOSEF KOUDELKA AL FORTE DI BARD
"Josef Koudelka, Vestiges 1991-2014", prima esposizione in Italia del più imponente progetto
fotografico di uno dei maestri mondiali della fotografia, mostra promossa dall'associazione
Forte di Bard in collaborazione con l'Agenzia Magnum Photos. Il progetto Vestiges, che vede
impegnato da oltre vent'anni il grande fotografo dell'agenzia Magnum Photos, propone la sua
interpretazione fotografica e artistica di alcuni dei più importanti siti archeologici della cultura
romana e greca, in un itinerario attraverso venti paesi, dalla Grecia al Libano, dalla Siria
all'Algeria, dalla Turchia all'Italia e di oltre duecento località che si affacciano sul Mar
Mediterraneo. Un'esplorazione che non ha precedenti, un lavoro fatto di costanza e
perseveranza. L'artista, come i pittori romantici del XIX secolo, coltiva una predilezione
particolare per le rovine, senza celebrarne l'atmosfera malinconica, ma con l'obiettivo di
restituirne l'autentica bellezza. Il suo intento è usare l'arte per riappropriarsi di un mondo che ci
sta sfuggendo e che potremmo perdere. Trasformare le macerie in speranza è il grande e
ambizioso progetto che Koudelka cerca di realizzare con il suo eccezionale viaggio, in
costante divenire che si arricchisce periodicamente di nuovi capitoli. In mostra oltre 60
fotografie di cui 22 panoramiche di grandi dimensioni. Un allestimento che coniuga il
minimalismo dell'approccio del fotografo e della cifra stilistica delle sue immagini, al suggestivo
senso di camminamento tra le rovine. In mostra anche la proiezione di circa 350 scatti relativi
ai set di Vestiges. Fino al 31 gennaio il Forte sarà aperto solo il sabato e la domenica dalle 10
alle 19; dal primo febbraio apertura consueta (feriali dalle 10 alle 18, festivi e prefestivi dalle 10
alle 19). Ingresso: Intero: 6,00 euro - Ridotto: 5,00 euro. Info 0125.833811 - 83382 e su
www.fortedibard.it
fino al 03/05/2015
ore 18:00
Bard (AO)
Forte
"AL FRONTE" AL MUSEO DEL CINEMA
"Al fronte. Cineoperatori e fotografi raccontano la Grande Guerra", mostra a cura di Roberta
Basano e Sarah Pesenti Campagnoni. Cento anni fa, la Grande Guerra investe il Vecchio
Continente con la sua modernità che, oltre alle armi micidiali, annovera l'utilizzo di nuovi mezzi
di comunicazione. Tra queste la fotografia e il cinema si rivelano risorse fondamentali nel
definire gli equilibri di potere dei principali paesi belligeranti. Scatti e riprese realizzati da
fotografi e operatori militari invadono le pagine di quotidiani e riviste e dominano gli spettacoli
cinematografici di tutto il mondo, trovando una eco nelle innumerevoli fotografie amatoriali
accumulate dai reduci e dalle loro famiglie, memoria di un'esperienza umana e sociale
estrema e contraddittoria. La mostra "Al fronte. Cineoperatori e fotografi raccontano la Grande
Guerra" propone un percorso di immagini attraverso 160 fotografie inedite, scattate da Luis
Bogino al seguito del Regio Esercito Italiano e dai soldati fotoamatori dislocati sui di guerra.
Accanto a questo primo tracciato si sviluppa il percorso cinematografico: una selezione di film
"dal vero", girati al fronte e nelle retrovie, e di titoli di fiction di epoche diverse, testimonianza di
un'eredità visiva e culturale variamente interpretata nel corso del tempo. Lo sguardo di artisti
come Paola De Pietri, Yervant Gianikian e Angela Ricci Lucchi propone infine una lettura
personale della prima guerra mondiale, dei luoghi che essa ha attraversato e di una memoria
spesso dimenticata. Orario: da martedì a venerdì 9.00-20.00; sabato 9.00-23.00; domenica
9.00-20.00; lunedì chiuso. Ultimo ingresso un'ora prima della chiusura. Ingresso: intero euro
14,00; ridotto (studenti universitari fino a 26 anni, over 65, gruppi min. 15 persone) euro 11,00;
giovani e scuole (da 6 a 18 anni, gruppi scolastici) euro 8,00; gratuito fino a 5 anni, disabili e
accompagnatore, Torino+Piemonte Card.
fino al 03/05/2015
ore 19:00
Torino
Via Montebello 20
TORINOSETTE | Arte
85 / 225
Arte
PHIL BORGES ALLA GALLERIA PAOLA MELIGA
"Tibet's Portraits | Culture on the Edge", mostra fotografica di Phil Borges. Borges fa parte dei
"maestri artisti" della fotografia americana e non, che da oltre 25 anni documenta con passione
la vita delle popolazioni tribali di tutto il mondo, utilizzando il veicolo del "ritratto ambientale"
per sollevare le problematiche delle popolazioni indigene e per diffonderne la loro conoscenza.
Borges è mosso da una missione e un cammino spirituale e di vita che lo portano a spingersi
negli angoli più remoti del mondo per dar voce attraverso la sua fotografia a realtà
straordinarie e uniche, che altrimenti non avrebbero modo di essere svelate. La sua poetica
capacità di cogliere l'attimo sospeso e la denuncia della realtà nella sua sfumatura più veritiera
uniscono testimonianza e arte per dar vita a una vera vocazione. La sua è una fotografia tesa
a dar voce a chi non ce l'ha, che ha come missione la rivalutazione delle culture che stanno
via via scomparendo, mettendo l'accento sul loro valore e rappresentando le sfide che le
attendono. Il suo lavoro cerca di rendere più comprensibili le tematiche riguardanti le
popolazioni in via di sviluppo: "Voglio che lo spettatore veda queste persone come individui,
che conosca i loro nomi e un po' della loro storia, non che le veda solamente come degli
estranei che abitano terre lontane." Pluripremiato per il suo impegno umanitario nel 2008 ha
collaborato con Amnesty International pubblicando Enduring Spirit, le sue raccolte fotografiche
sono tradotte in 4 lingue e le sue opere sono esposte nei musei di tutto il mondo. In mostra i
suoi ultimi scatti sul Tibet. I ritratti mostrano queste popolazioni che vivono in uno degli
ambienti più fragili della terra e che di fronte alle sfide del ventunesimo secolo cercano di
mantenere quello che hanno di più caro: la loro pratica buddista, la loro cultura tibetana ed i
loro usi. Fotografie delicate, commoventi, piene di pathos, di fierezza. Altamente importante è
anche la perfezione della cromaticità, infatti in questo suo ultimo lavoro Phil Borges ci presenta
i suoi scatti a colori. Mostra realizzata grazie alla collaborazione con Paci Contemporary |
Brescia. Orario: dal mercoledì al sabato 11,00-12,30 e 15,30-19,30. Martedì mattina chiuso,
pomeriggio 15,30-19,30. Lunedì e festivi chiuso. Apertura privata su appuntamento. Info:
011.2079983 - [email protected]
fino al 04/05/2015
ore 11:00
Torino
Via Maria Vittoria 46/C
"IL MARE CHE SENTO" DA INTERNOCORTILE
"Il mare che sento", interpretazioni d'arte design e artigianato d'eccellenza. Orario: da martedì
a sabato 11-13 e 15.30-19. Info: 011.6618841 - [email protected] - www.internocortile.it
fino al 05/05/2015
ore 18:30
Torino
Via Villa Glori 6
TORINOSETTE | Arte
86 / 225
Arte
RIVAROLO - ERNESTO MORALES A CASA TOESCA
"Il giorno come la notte", personale di Ernesto Morales. Il progetto espositivo curato da Karin
Reisovà comprende opere in continuità con il lavoro precedente dell'artista, ma recentemente
arricchito dall'esperienza espositiva in Oriente, in particolare a Singapore, Kuala Lumpur,
Jakarta e Bangkok dove Morales ha avuto modo di essere in stretto contatto con la natura dei
luoghi, fonte d'inspirazione per approfondire e delineare la mostra. I fili conduttori sono i temi
della primavera e del relativo equinozio durante il quale, come ci indica il termine stesso
"Equus Nox", vi saranno uguali numero di ore di luce e di oscurità, dunque il giorno come la
notte, a pochi giorni dalla inaugurazione. Il cambiamento di stagione ci rimanda alla rinascita,
al risveglio della natura, all'amore ed i suoi miti: l'ambiente è in trasformazione e questa
sensazione di positiva aspettativa coinvolge anche gli esseri umani. Non solo, vengono
rappresentati miti ed allegorie, quando Ernesto Morales nel richiamare Madre Natura associa
a Flora - Dea dell'antichità romana - simboli quali la rosa bianca, il cigno, la fenice, l'uovo, le
rondini. Anche la tematica degli opposti viene analizzata ed esplicitata, in riferimento alla
generazione di nuovi cicli vitali: il maschile ed il femminile, il giorno e la notte, il bianco e il
nero, il buio e la luce. I paesaggi talvolta reali e talvolta onirici del precedente lavoro dell'artista
uniti a questo nuovo percorso, lavorativo e di vita, ci permettono di entrare in una dimensione
intima e coinvolgente. E nei quadri si riflette quella che è la grande sensibilità di Ernesto
Morales, ossia quella di entrare in empatia con i luoghi e le persone, permettendo
all'osservatore di comprendere realmente le sue opere e le motivazioni, aspetti che nell'arte
contemporanea non sempre appaiono di facile cognizione. La mostra e il luogo espositivo,
anch'esso così intimo e pregno di storia, permetteranno una chiamata alla bellezza,
all'attenzione, al tempo lento, all'umanità nel suo lato più spirituale che l'arte ci permette di
percepire. A seguito della prima inaugurazione, la mostra si rinnoverà il giorno 11 aprile, con
l'esposizione di nuovi lavori dalla medesima tematica. Orario: venerdì, sabato, domenica
15.30-19.00; altri giorni o orari su appuntamento telefonico al 335.1227609. Info:
[email protected] - www.areacreativa42.com
fino al 10/05/2015
ore 17:00
Rivarolo (TO)
Via Ivrea 42
"TENTAZIONI" ALLA GALLERIA ZABERT
"Tentazioni", collettiva curata da Luca Beatrice. In mostra lavori di undici artisti contemporanei
(Paolo Amico, Araki, Bertozzi&Casoni, Nicola Bolla, Carlo Mollino, Alessandro Papetti, Carol
Rama, Man Ray, Bettina Rheims, The Bounty KillArt e Paolo Ventura) affiancati da altrettante
opere classiche di Bernardino Campi, Gianbattista Crosato, Paul Brill, Pietro Della Vecchia,
Frans Floris, Luca Giordano e Jan Massys. Orario: 10,30-13,00 e 15,00-19,00.
fino al 15/05/2015
ore 18:00
Torino
Piazza Cavour 10
TORINOSETTE | Arte
87 / 225
Arte
ALBERTO DILILLO AL MUSEO NAZIONALE DELL'AUTOMOBILE
"Retrò Visioni", fotografie di Alberto Dilillo. Trenta fotografie, scattate nel cimitero d'auto
storiche di Kaufdorf, in Svizzera, pochi giorni prima del suo definitivo smantellamento. "Retrò
Visioni" è un racconto per immagini, accompagnate da suggestive didascalie, una vera e
propria Spoon River dell'auto: lo sguardo del fotografo, Alberto Dilillo, indugia sulle forme delle
vetture d'epoca che conservano un fascino immutato nonostante la polvere e l'usura del
tempo. La vegetazione cresce tra le carcasse inanimate delle vetture abbandonate, come tra
gli scheletri di dinosauri estinti. La mostra fotografica sarà corredata da un allestimento che
racconta l'operazione di restauro di un'auto d'epoca: sulle pedane, ritrovamenti impolverati,
vetture semilavorate e vetture finite aiutano a visualizzare le fasi di tale operazione di
recupero, frutto di artigianalità differenti ma ugualmente preziose. Orario: lunedì 10.00-14.00,
pomeriggio chiuso; martedì mattino chiuso, pomeriggio 14.00-19.00; mercoledì, giovedì e
domenica 10.00-19.00; venerdì e sabato 10.00-21.00. Ultimo ingresso 1 ora prima della
chiusura. Ingresso al museo: intero 12,00 euro; ridotto 8,00 euro; scuole 2,50 euro; gratuito
minori di 6 anni; giornalisti con tesserino dell'Ordine; possessori dell'Abbonamento Musei
Torino Piemonte e Torino + Piemonte Card. Info: 011.677666/7/8 - http://www.museoauto.it/
fino al 17/05/2015
ore 18:30
Torino
Corso Unità d'Italia 40
GIULIO PAOLINI IN VIDEOTECA GAM
Martedì 24 marzo alle 18.30 incontro con Giulio Paolini. L'artista, in conversazione con Elena
Volpato, presenterà "Unisono", video realizzato nel 1974 presso lo studio di produzione
art/tapes/22 di Maria Gloria Bicocchi a Firenze. Il video presenta in rapida successione le
riproduzioni fotografiche di 92 tra le opere realizzate da Paolini nei 14 anni precedenti, a
partire dal suo primo lavoro, Disegno geometrico del 1960. L'attenzione dell'artista sino ad
allora si era focalizzata sullo spazio assoluto dell'opera, sul rettangolo bianco della tela o del
foglio, dove tutta l'arte, del passato e del futuro, potesse trovare anche solo una fugace
dimora. L'utilizzo del video conduce Paolini a una considerazione della dimensione temporale
dell'arte: in opposizione all'allora diffusa retorica del tempo reale, la velocità con cui Paolini fa
scorrere, in un montaggio a telecamera fissa, le riproduzioni fotografiche dei propri lavori,
cancella ogni possibilità di osservazione e di identificazione delle singole immagini. "Unisono"
dura meno di un minuto e mostra circa otto opere al secondo. Un parossismo temporale che
tende a un ideale annullamento della durata, quasi che le opere possano fondersi l'una
nell'altra in un unisono appunto che, come nella Symphonie Monotone-silence di Yves Klein,
sia espressione silenziosa e insieme assordante assolutezza dell'arte. Il video resterà in
visione in VideotecaGAM fino al 24 maggio 2015. Orario: martedì - domenica 10.00-19.30. La
biglietteria chiude un'ora prima. Ingresso gratuito in videoteca. Non occorre appuntamento.
Info: 011.4429597 - email [email protected] - www.gamtorino.it
fino al 24/05/2015
ore 18:30
Torino
Via Magenta 31
TORINOSETTE | Arte
88 / 225
Arte
NADIA BUDDE AL GOETHE INSTITUT
Personale e residenza artistica di Nadia Budde. Acume, profondità, osservazione poetica del
mondo e una comicità linguistica fuori dell'ordinario caratterizzano l'opera dell'illustratrice
berlinese, insignita di numerosi riconoscimenti, tradotta e pubblicata in diverse lingue. La
mostra presenta in prima nazionale una selezione delle sue opere originali fra cui il divertente
racconto della sua infanzia a Berlino Est. Ingresso libero. Orario: lunedì, maretedì e giovedì
10:00-13:00 e 14:00-18:30; mercoledì e venerdì 10:00-13:00 e 14:00-17:30. Info:
www.goethe.de/torino - 011.543830
fino al 30/05/2015
ore 18:30
Torino
Piazza San Carlo 206
TORINOSETTE | Arte
89 / 225
Arte
BERT THEIS AL PAV
"Aggloville", mostra personale di Bert Theis, a cura di Marco Scotini. Il peculiare carattere del
PAV, spazio interstiziale tra realtà urbana ed elemento naturale, tra i ritmi della metropoli
contemporanea e quelli dettati dal susseguirsi delle stagioni, rende il museo scenario ideale
per le opere dell'artista Bert Theis. Temi come urbanesimo sostenibile, ecologia politica e
gentrificazione sono al centro della sua ricerca artistica che, da anni, cerca di contrapporsi allo
sviluppo del modello urbano neoliberista in contesti geopolitici diversi, dall'Europa all'Asia
Orientale. La stessa ricerca viene presentata al PAV con "Aggloville", personale dell'artista che
raccoglie maquettes, studi progettuali, video e stampe digitali su tela, sviluppati nel corso di
venti anni di attività, a partire dal Padiglione Potemkin Lock, concepito per la Biennale di
Venezia del 1995. Gli elementi basici con cui Bert Theis interviene negli agglomerati pubblici e
nei contesti sociali sono tratti dalle costruzioni tradizionali dei parchi, quali piattaforme e
padiglioni. Ma ciò che caratterizza tali strutture è il fatto che esse delimitino un campo che, di
fatto, è lasciato vuoto: introducono l'indefinito, l'incerto e il provvisorio nel cuore della
distribuzione del tutto disciplinata della città contemporanea. Aprono uno spazio che si sottrae
al controllo, un'area non qualificata in anticipo, ma ogni volta da ridefinire attraverso iniziative
collettive. Ogni piattaforma è un enigma che porta lo spettatore/fruitore alla libera
interpretazione della funzione e del senso che ad essa vorrà attribuire. Così le opere di Theis
si offrono come dispositivi relazionali, capaci di creare comunità temporanee, a tramutarsi in
teatri d'incontri e situazioni. "Non c'è più ombra di dubbio: nel paradiso l'uomo nasce sdraiato,
nudo sotto una palma": con questa rivendicazione ironica del tempo originario, l'artista
introduce il suo lavoro Le dita della mano, realizzato a Volterra nel 1998 e proposto nell'ambito
di Aggloville in forma di maquette. Dieci isolette verniciate di bianco e nel formato di letto a due
piazze ciascuna, sono accompagnate da una palma mediterranea ombreggia su di loro.
Utopia settecentesca per eccellenza, l'isola deserta è la meta del viaggio, la promessa della
fuga verso nuove terre, nuove avventure. E' il risveglio dopo il naufragio e il ritorno del nostos
allo stato di natura, al paradiso originario. Per chi é coinvolto nei conflitti generati dalla
trasformazione urbana neoliberista e nelle lotte per il diritto alla città, le domande fondamentali
sono: Un'altra città è ancora possibile? Un'altra vita nelle nostre città è possibile? "Aggloville"
visualizza queste domande agglomerando elementi diversi fra di loro: paesaggi coperti di
giungla come quelli del Congo-Brazzaville, quartieri e isolati come quelli di Alphaville di
Godard, sentieri immaginati come quelli di Dogville di Lars Von Trier. Bert Theis
(Lussemburgo, 1952) fa parte di quella generazione di artisti, emersi nel corso degli anni
Novanta, che attraverso i loro lavori hanno creato nuove possibilità per le pratiche nello spazio
pubblico. I suoi lavori hanno una dimensione filosofica, sociale e politica; la maggior parte di
questi sono stati creati a partire da spazi specifici della città. Nel corso degli ultimi dieci anni, è
stato tra gli organizzatori di due progetti a lungo termine, Isola Art Center e out-Office for
Urban Transformation, entrambi riconducibili all'ambito del conflitto urbano tra gli abitanti del
quartiere di Isola, il governo della città di Milano e una compagnia multinazionale statunitense.
Nell'ambito della mostra Aggloville, le Attività Educative e Formative propongono l'attività di
laboratorio Green specific in cui le riproduzioni di particolari scenari urbani vengono rielaborate
attraverso l'introduzione di un connettivo naturale, che genera un contesto ibrido e
imprevedibile. Un'idea trasformativa di zone specifiche, nelle quali il verde si riappropria di un
suo spazio vitale, dando vita a un ambiente fecondo che genera nuove prospettive visive e
narrative. Orario: venerdì ore 15-18; sabato e domenica ore 12-19. Ingresso: intero 4 euro;
ridotto 3 euro; gratuito Abbonamento Torino Musei, Torino+Piemonte Card, minori di 10 anni,
over 65, persone con disabilità. Info: 011.3182235 - [email protected] www.parcoartevivente.it
fino al 31/05/2015
ore 18:00
Torino
Via Giordano Bruno 31
TORINOSETTE | Arte
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Arte
"ASTRATTISMO IN EUROPA" AL FORTE DI BARD
"Astrattismo in Europa. Kandinsky, Popova, Majakovskij, Malevi?...": oltre 80 opere,
principalmente olii e disegni di straordinario valore, appartenenti a una prestigiosa collezione
privata tedesca, per la prima volta esposta in Italia. La collezione, riunita con passione e
costanza nel corso di anni, costituisce un nucleo tematico omogeneo con aspetti storicogeografici di grande interesse: le opere illustrano le tendenze artistiche dell'Europa Orientale e
Centrale durante la prima metà del XX secolo, con particolare attenzione alla nascita della
pittura astratta e ai movimenti di arte non figurativa che ne seguirono e che capillarmente si
diffusero in tutta Europa. In un clima di generale rinnovamento del linguaggio artistico, infatti, a
partire dal 1910 circa si sviluppano diverse tendenze astratte nell'ambito dei movimenti
d'avanguardia tedesco, russo, ceco e olandese. Wassily Kandinsky occupa un posto di primo
piano in questo contesto artistico. Al completo la compagine degli astrattisti russi presenti in
mostra: Vladimir Tatlin, Alexander Rodchenko, El Lissitzky e Alexandra Exter, che sviluppa il
suo linguaggio plastico integrando influssi dal Cubismo e dal Futurismo. Da non perdere le
preziose opere di Natalia Goncharova. Kasimir Malevic, con Kandinsky, può considerarsi il più
importante pioniere dell'arte astratta. Proveniente dal contesto del Cubofuturismo russo,
Malevic dipinge forme geometriche elementari come il quadrato, la sfera, la croce, dando vita
al movimento del Suprematismo: un'arte non descrittiva, puramente contemplativa e spirituale.
In mostra anche 44 libri originali del medesimo movimento artistico culturale con numerosi
pezzi di Wladimir Majakovskij e opere di Nikolay Punin, Kasimir Malevi?, Lajos Kassák e due
filmati di Hans Richter (1888-1976) e Viking Eggeling (1880-1925), pionieri dell'astrattismo
geometrico cinematografico d'avanguardia europeo. I loro lavori, terminati nel 1921, sono
considerati tra le opere fondamentali della modernità. Orario: feriali dalle 10 alle 18, festivi e
prefestivi dalle 10 alle 19. Ingresso: Intero: 6,00 euro - Ridotto: 5,00 euro. Info 0125.833811 83382 e su www.fortedibard.it
fino al 02/06/2015
ore 10:00
Bard (AO)
Forte
TORINOSETTE | Arte
91 / 225
Arte
"LO SPAZIO DEL DEMIURGO", FORTUNY E MOLLINO A PALAZZO MADAMA
Poliedricità. È il tratto che accomuna i protagonisti della nuova mostra allestita a Palazzo
Madama «Lo spazio del demiurgo», incentrata sulle figure di Mariano Fortuny y Madrazo e
Carlo Mollino. Due personalità forti, capaci di eccellere in differenti discipline, dalla pittura alla
scenografia, passando per l'architettura, il design e la moda. L'esposizione racconta il
percorso artistico e professionale di Fortuny e Mollino attraverso venti immagini realizzate da
una coppia di grandi fotografi, Sarah Moon e Pino Musi, e dal giovane Marco Maria Zanin.
Nato a Granada nel 1871, Mariano Fortuny y Madrazo respirò arte fin dall'infanzia: figlio del
pittore catalano Mariano Fortuny y Marsal, tra i più rilevanti del panorama artistico spagnolo
del XIX secolo, si dedicò al disegno, all'incisione e alla scenografia, realizzando lampade
avveniristiche, d'ispirazione teatrale, che negli anni a venire si affermarono come uno degli
oggetti di design più ricercati e riconoscibili. Stabilitosi a Venezia, fece di Palazzo Pesaro degli
Orfei la sua residenza e il suo laboratorio: qui concepì e realizzò le prime tuniche Delphos,
lunghi abiti femminili caratterizzati da sottilissime pieghe. Sono i primi vestiti plissettati al
mondo: la tecnica ideata e brevettata da Fortuny si rivelò un successo immediato,
rivoluzionando il mondo della moda. La capacità di creare forme, attingendo da mondi e
modelli differenti tra loro, dall'Antica Grecia alle tradizioni catalane, fece di Fortuny una delle
figure più interessanti del suo tempo, un modello tutt'oggi imitato e studiato. Altrettanto
affascinante è la figura di Carlo Mollino: torinese, nato nel 1905 da una famiglia benestante,
seguì da subito le orme del padre Eugenio, ingegnere e architetto, noto per aver progettato e
realizzato l'ospedale delle Molinette. Completati gli studi, Carlo si dedicò con profitto alla
fotografia, alla progettazione di edifici e di automobili da corsa. Appassionato di sci e di
montagna, realizzò chalet, edifici e funivie, coniugando materiali tradizionali e forme molto
moderne, tecnica che caratterizzò anche i suoi progetti più famosi, come il nuovo Teatro Regio
e il palazzo della Camera di Commercio in via Carlo Alberto. Forme morbide e sinuose, che si
ritrovano anche nei suoi arredi e nei suoi mobili, custoditi nella villa di Vittorio Avondo e
immortalati dall'obiettivo di Musi e Zanin. Orario: da martedì a sabato 10-18, domenica
(10-19). La biglietteria chiude un'ora prima. Ingresso: intero 10 euro; ridotto 8; gratuito ragazzi
fino ai 18 anni e abbonati Musei Torino Piemonte. Info: 011.4433501 www.palazzomadamatorino.it
fino al 07/06/2015
ore 18:00
Torino
Piazza Castello
TORINOSETTE | Arte
92 / 225
Arte
"DONNE CHE VEDONO IL FUTURO" DI BRUNA BIAMINO A PALAZZO MADAMA
Ultima tappa di "Donne che vedono il futuro", il grande progetto dedicato al ruolo delle donne
nella società con cui il museo conferma la propria vocazione verso obiettivi di partecipazione e
inclusione sociale e prosegue l'iniziativa "Go Pink!" che indaga la creatività al femminile. Il
progetto "Donne che vedono il futuro" è stato avviato a dicembre in occasione della mostra
"Women of Vision. Le fotografe di National Geographic" con un workshop a cura della
fotografa torinese Bruna Biamino, durante il quale donne di ogni età hanno risposto all'invito
del museo e hanno donato alla comunità la propria visione del futuro attraverso un ritratto
fotografico e una dichiarazione scritta. Ne sono nati 209 ritratti, tutti immersi nella luce della
settecentesca veranda juvarriana, luogo perfetto per far dialogare identità e aspirazioni della
persona con quelle della società. Per restituire questi messaggi alla collettività, Palazzo
Madama presenta ora al proprio pubblico una grande installazione che raccoglie tutti i 209
ritratti in Camera di Madama Reale: un modo per collegare il destino di una grande personalità
femminile, Maria Giovanna Battista di Savoia-Nemours, con quello delle donne di oggi e,
attraverso i loro "sogni di futuro", di tutti i cittadini di domani. Ad accompagnare le fotografie,
un'installazione sonora con le frasi rilasciate dalle donne fotografate da Bruna Biamino. Nel
pomeriggio inaugurale di mercoledì 11 marzo, aperto a tutte le partecipanti e al pubblico
interessato, Palazzo Madama propone alle 17.30 "La cultura dello specchio. Stare insieme
come le dita in una mano", conferenza in Sala del Senato sul tema della pratica collaborativa.
Ne discuteranno esperti e professionisti provenienti da diversi ambiti disciplinari: Stefano
Barrese (manager), Carmen Belloni (sociologa), Bruna Biamino (fotografa), Mario Calabresi
(giornalista e direttore de La Stampa), Gianfranco Carbonato (imprenditore), Adriano Favole
(antropologo), Luca Remmert (imprenditore), Camillo Venesio (banchiere). Modera l'incontro
Maria Grazia Turri, filosofa ed economista. Al termine dell'incontro seguirà, a partire dalle ore
19, l'inaugurazione della mostra fotografica. Orari di visita della mostra: dal martedì al sabato
10.00-18.00; domenica 10.00-19.00 (la biglietteria chiude un'ora prima); chiuso il lunedì.
Ingresso: intero euro 10, ridotto euro 8, gratuito ragazzi fino ai 18 anni e abbonati Musei Torino
Piemonte. In presenza di mostre temporanee le tariffe potranno subire variazioni. Info:
011.4433501 - www.palazzomadamatorino.it
fino al 07/06/2015
ore 17:30
Torino
Piazza Castello
RIVOLI - ENZO SCIAVOLINO ALLA CASA DEL CONTE VERDE
"Enzo Sciavolino - Il Segno, la Storia, il Mito - 50 anni di acqueforti, 170 opere". Mostra a cura
di Angelo Mistrangelo e dell'assessorato alla Cultura della Città di Rivoli. Orario: dal martedì al
venerdì 16-19; sabato e domenica 10-13 e 16-19. Info: www.comune.rivoli.to.it - 011.9563020
fino al 07/06/2015
ore 18:00
Rivoli (TO)
Via Fratelli Piol 8
PEDRO CABRITA REIS DA GIORGIO PERSANO
"Il palazzo vuoto", personale di Pedro Cabrita Reis. Orari: martedì - sabato 10,00-13,00 e
15,30-19,00. Info: 011.4378178 - 011.835527 - [email protected] www.giorgiopersano.org
fino al 20/06/2015
ore 18:00
Torino
Via Principessa Clotilde 45
TORINOSETTE | Arte
93 / 225
Arte
JACQUES HENRI LARTIGUE AL MEF - MUSEO ETTORE FICO
"Jacques Henri Lartigue - Alle origini della fotografia contemporanea", mostra a cura di Andrea
Busto, in collaborazione con la Donation Jacques Henri Lartigue. La mostra, realizzata a
partire da 130 album originali di Lartigue, ripercorre il destino unico di questo fotografo il cui
talento ora indiscusso venne riconosciuto tardivamente, all'età di 69 anni. La mostra è
composta da 136 fotografie in grande formato e da 50 pagine d'album dell'epoca (1912 - 1922)
che permettono di vedere le immagini nel contesto originale. Una selezione di opere
emblematiche che ripercorrono tutta la storia del Novecento e le origini della fotografia
contemporanea. Orario: da mercoledì a venerdì 14-19; sabato 11-22; domenica 11-19. Info:
011.853065 - www.museofico.it. Ingresso: 10 euro, ridotto 8 euro, 5 euro da 13 a 26 anni;
gratuito fino a 12 anni, persone con disabilità, abbonamento Musei Torino Piemonte.
fino al 21/06/2015
ore 11:00
Torino
Via Cigna 114
"PLASTIC DAYS" AL MEF - MUSEO ETTORE FICO
"Plastic Days - Materiali e design", a cura di Cecilia Cecchini e Marco Petroni. Un percorso
multidisciplinare tra arte, design e costume per raccontare l'affascinante storia di un materiale
che ha profondamente segnato e condizionato il nostro tempo e le nostre abitudini. Gli oggetti
e le opere in mostra costituiranno una sorta di atlante del contemporaneo. La mostra nasce
dall'analisi e dalla selezione di circa 600 oggetti della collezione della Fondazione Plart,
Plastiche e Arte di Maria Pia Incutti-Paliotto, e si compone come un originale racconto della
grande e molteplice famiglia dei materiali plastici. Una testimonianza che racconta le
trasformazioni degli ultimi centocinquanta anni di storia e che svela l'anima profonda della
modernità e delle mutazioni che hanno segnato il paesaggio domestico e culturale in cui siamo
immersi. La plastica diviene la lente d'ingrandimento puntata sulle dinamiche sociali ed
economiche del nostro tempo. Gli oggetti in mostra rappresentano un'articolata selezione di
artefatti assai rari provenienti da tutte le parti del mondo: prime serie di produzione, pezzi di
grande tiratura di famosi designer o di design anonimo. Una scelta non finalizzata a proporre
una puntuale ricostruzione della storia delle plastiche, ma a realizzare una mostra capace di
disegnare un particolare percorso di lettura del nostro tempo, rivisitato attraverso un approccio
multidisciplinare tra design, arte e costume. Uno sguardo ampio, testimoniato anche dagli
interventi in catalogo di Alba Cappellieri, Laura Cherubini, Stefano Catucci, Gianluigi
Ricuperati, Thea van Oosten e Anna Laganà. Completano il percorso espositivo le interviste
ad Andrea Branzi, Donato D'Urbino, Paolo Lomazzi, Alessandro Mendini, Maurizio
Montalti/Officina Corpuscoli, Andrea Trimarchi e Simone Farresin/Studio Formafantasma,
Gaetano Pesce e Maria Pia Incutti, collezionista e presidente della Fondazione Plart. Orario:
da mercoledì a venerdì 14-19; sabato 11-22; domenica 11-19. Info: 011.853065 www.museofico.it. Ingresso: 10 euro, ridotto 8 euro, 5 euro da 13 a 26 anni; gratuito fino a 12
anni, persone con disabilità, abbonamento Musei Torino Piemonte.
fino al 21/06/2015
ore 11:00
Torino
Via Cigna 114
TORINOSETTE | Arte
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Arte
ANITA MOLINERO AL MEF - MUSEO ETTORE FICO
"Anita Molinero, opere e installazioni". Copertoni, sedie, tavoli, panchine, cassonetti della
spazzatura, arredi urbani dismessi, imballaggi. Sono questi i materiali scultorei preferiti da
Anita Molinero, esposti nella loro grezza povertà nei primi lavori degli anni Ottanta e poi
manipolati, tagliati e plasmati attraverso il fuoco nella produzione successiva. La mostra Anita
Molinero. Opere e installazioni presenta una panoramica di lavori realizzati recentemente e
disseminati negli spazi di tutto il Museo, in dialogo con la mostra Plastic Days. L'artista
realizzerà inoltre una serie di sculture site-specific con materiali plastici - in particolare
cassonetti della spazzatura, elementi di carrozzeria automobilistica come paraurti, fari, fanali recuperati durante la sua permanenza a Torino. Con la mostra di Anita Molinero iniziano le
incursioni del MEF nei territori della creazione contemporanea. Muovendosi dalla mission di un
museo che non vuole essere "solo museo", ma un vivace luogo di scambio e un attivatore di
processi creativi, il MEF inaugura una serie di collaborazioni trasversali, partendo dalla moda.
Primo partner, lo storico marchio di abbigliamento BasicNet. Per l'occasione, la casa torinese
realizzerà un K-WAY progettato da Anita Molinero: l'impermeabile sarà prodotto
esclusivamente durante il periodo della mostra, diventando un vero e proprio multiplo
indossabile. Orario: da mercoledì a venerdì 14-19; sabato 11-22; domenica 11-19. Info:
011.853065 - www.museofico.it. Ingresso: 10 euro, ridotto 8 euro, 5 euro da 13 a 26 anni;
gratuito fino a 12 anni, persone con disabilità, abbonamento Musei Torino Piemonte.
fino al 21/06/2015
ore 11:00
Torino
Via Cigna 114
GESSI E CERAMICHE DELLA LENCI A PALAZZO MADAMA
Palazzo Madama presenta, a partire dal 1 novembre, un nuovo allestimento in Sala
Ceramiche dedicato alla celebre manifattura Lenci, a cui il museo ha già dedicato una grande
mostra nel 2010. L'esposizione, resa possibile grazie al generoso prestito di due collezionisti
privati e della Fondazione Guido ed Ettore De Fornaris, mette in evidenza i due momenti
chiave del processo creativo della manifattura Lenci: quello iniziale, i gessi, e quello finale, le
ceramiche. I gessi della Lenci, provenienti da una collezione privata, costituiscono un vero e
proprio archivio di fabbrica, dove si conservano anche le idee rimaste in bozza e mai
realizzate. La selezione presentata a Palazzo Madama offre all'attenzione del pubblico il
confronto diretto con le corrispondenti ceramiche, come per il "Trionfo di Bacco" di Giovanni
Grande, oltre ad alcuni raffinati inediti, come la "Principessa sul pisello" attribuibile a Mario
Sturani, di cui non si conoscono realizzazioni in terraglia. L'esposizione è inoltre l'occasione
per vedere nuovamente riunite, dopo la mostra "L'avventura Lenci", le Stagioni di Mario
Sturani in ceramica e in gesso. Orario: martedì-sabato 10.00-18.00; domenica 10.00-19.00.
Mercoledì 24 dicembre aperto dalle 10 alle 14, chiuso il pomeriggio; giovedì 25 dicembre
chiuso; venerdì 26 dicembre aperto dalle 10 alle 18; mercoledì 31 dicembre aperto dalle 10
alle 14, chiuso il pomeriggio; giovedì 1 gennaio aperto dalle 14 alle 18, chiuso il mattino; lunedì
5 gennaio apertura straordinaria dalle 10 alle 18; martedì 6 gennaio aperto dalle 10 alle 18. La
biglietteria chiude un'ora prima. Chiuso il lunedì. Ingresso museo: intero euro 10, ridotto euro
8, gratuito ragazzi fino ai 18 anni e abbonati Musei Torino Piemonte. Info: 011.4433501 www.palazzomadamatorino.it
fino al 25/06/2015
ore 10:00
Torino
Piazza Castello
TORINOSETTE | Arte
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Arte
"FASCINO E SPLENDORE DELLA PORCELLANA DI TORINO" AL MUSEO ACCORSIOMETTO
La mostra, realizzata in collaborazione con Palazzo Madama - Museo Civico di Arte Antica, a
cura di Andreina d'Agliano e di Cristina Maritano, si propone di approfondire la produzione
delle tre manifatture torinesi di porcellana, Rossetti, Vische e Vinovo, grazie allo spoglio dei
documenti d'archivio e alla revisione degli oggetti presenti sia in raccolte pubbliche che private.
L'avventura eroica che portò la "sublime scoperta della porcellana" a diffondersi in Europa e
anche, precocemente, in terra piemontese, le storie, i protagonisti, le opere, uniti all'uso
quotidiano dell'oro bianco all'interno delle dimore signorili, esaminato nell'arco della giornata
del Giovin Signore, sono oggetto dell'esposizione al Museo di Arti Decorative Accorsi Ometto, che presenta - oltre a porcellane provenienti da raccolte pubbliche e private - diversi
esempi di argenteria, quadri, incisioni. Il percorso espositivo si apre con la sezione dedicata
alla produzione di porcellana della manifattura Rossetti, di proprietà del conte Giacinto Roero
di Guarene, rappresentato nello straordinario quadro di Martin van Meytens; si prosegue
entrando in un cabinets des porcelaines, in cui vengono esposte diverse porcellane cinesi
Blanc de Chine, alcune già di proprietà del Conte di Guarene, a cui si aggiungono alcune
statuine di dignitari cinesi in porcellana a pasta tenera, eseguite nella manifattura Rossetti fra il
1737 e il 1743, copiando originali cinesi. Oltre alla produzione bianca, sono state individuate
porcellane dipinte in policromia, fra cui una vaso di Palazzo Madama, e alcuni oggetti
appartenenti a collezioni private. La seconda sezione è dedicata alla manifattura fondata nel
1765 dal conte Ludovico Birago di Vische, di cui vengono presentati numerosi oggetti inediti:
nella sua breve attività (1765 - 68) Vische, oltre a riprodurre statuine e prototipi della
manifattura di Vincennes - Sèvres, presenta un notevole influsso dei disegni rocaille di
Meissonnier e dell'argentiere torinese Boucheron. Fra gli oggetti più interessanti, una
zuccheriera dipinta in monocromia porpora e una straordinaria salsiera, la cui forma ricorda da
vicino la produzione del Boucheron. La terza sezione della mostra inizia mostrando una serie
di sculture in porcellana bianca verniciata e in biscuit, eseguite nel periodo in cui alla direzione
della manifattura furono Giovanni Vittorio Brodel, già socio del Birago a Vische, e Pierre
Antoine Hannong, autore della formula della porcellana dura in Francia (aveva infatti venduto
nel 1761 il segreto della porcellana dura a Sèvres). In questo periodo vengono riprodotti i
modelli di Vische, in buona parte derivati dalle incisioni delle opere di François Boucher. Un
confronto interessante sarà quello tra Vincennes - Sèvres, Vische e Vinovo, che darà al
visitatore la possibilità di esaminare i modelli piemontesi e gli originali francesi, fra cui un
biscuit proveniente dal Museo delle Porcellane di Palazzo Pitti. La mostra prosegue con una
quarta sezione che, iniziando con l'esposizione di un servito da cioccolata, introdurrà la
sezione della produzione vascolare del periodo Hannong: dominanti sono l'influsso di Meissen
e di Vincennes - Sèvres: oltre a uno splendido portathe di Vinovo, proveniente da Ca'
Rezzonico, dipinto a putti derivati dalle incisioni di Boucher, corredano la mostra alcune
porcellane di Sèvres, già di proprietà dei Duchi di Parma e provenienti dalle collezioni di
palazzo Pitti, che esemplificano l'evidente influsso della manifattura francese su quella
torinese. Il percorso espositivo prende poi in esame le più importanti tipologie della produzione
Hannong, fino a confluire in una tavola imbandita con vasellame di Vinovo del primo e
secondo periodo, abbinato a splendidi argenti e vetri dell'ultimo quarto del Settecento, in modo
da ricreare un ambiente di grande splendore, a cui fanno anche riscontro alcuni quadri; in
particolare il centro tavola riporterà una serie di "Gridi di Strada" in porcellana di Vinovo,
raffiguranti mestieri e personaggi di piazze e mercati dell' epoca, cui farà da sfondo un'opera
del pittore Giovan Michele Graneri (1679-1755), tra i più celebri artisti di bambocciate
piemontesi. La quinta sezione prenderà in esame diverse tipologie scultoree della manifattura
nei suoi diversi periodi di gestione, partendo dal periodo Hannong fino ad arrivare al periodo
della direzione dello scultore Giovanni Lomello: alcune opere di grande qualità esecutiva
corredano questa sezione, in cui spicca una bellissima Visitazione di Maria del 1789 e una
Vergine Addolorata firmata dal Lomello, oltre ad un'Assunzione ancora attribuibile al periodo
Hannong e molto probabilmente allo scultore Tamietti. Particolarmente rilevante sarà la sesta
sezione legata alla committenza sabauda: in questa parte della mostra , i periodi Hannong
Gioanetti e Lomello vengono messi in rilievo da oggetti di altra qualità, fra cui possiamo
rilevare il gruppo della Maestà Sabauda, proveniente da Palazzo Madama e due straordinari
TORINOSETTE | Arte
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vasi attribuibili agli anni di regno di Carlo Emanuele IV (1796-1802), che mostrano96
evidenti
influssi della contemporanea produzione parigina. Questa sezione comprende alcuni dei
migliori risultati della produzione vascolare della direzione di Vittorio Amedeo Gioanetti, che
Arte
"RAFFAELLO: LA MADONNA DEL DIVINO AMORE" ALLA PINACOTECA GIOVANNI E
MARELLA AGNELLI
"Raffaello: la Madonna del Divino Amore". Per la prima volta a Torino viene esposto il
capolavoro di Raffaello attualmente custodito nel Museo di Capodimonte di Napoli presso i cui
laboratori è stato curato l'intervento di restauro. La Madonna del Divino Amore era ricordata da
Giorgio Vasari nella Vita di Raffaello (1550) fra le più belle opere del periodo romano del
maestro, eseguita per Leonello Pio da Carpi signore di Meldola. La tavola proviene dalla
collezione Farnese, e rappresenta quindi anche un'occasione di approfondimento delle
vicende di questa importante collezione. La mostra alla Pinacoteca Agnelli diventa l'occasione
per presentare in maniera esauriente e significativa i risultati di questi studi e attraverso
l'utilizzo di supporti digitali, che rendano fruibili le indagini riflettografiche e consentano di
leggere - anche al grande pubblico - la struttura interna del dipinto e le numerose varianti e
pentimenti dell'artista durante la stesura dell'opera, in serrato dialogo con i disegni e gli schizzi
preparatori del maestro urbinate conservati nelle più prestigiose collezioni grafiche europee,
due provenienti dall'Albertina di Vienna e uno dal museo delle Belle Arti di Lille. Il progetto di
allestimento è stato curato da Marco Palmieri. In occasione della mostra il Dipartimento
Educazione ha ideato una serie di attività e workshop per bambini e adulti e scuole di ogni
ordine e grado. Orario: da martedi a domenica 10.00-19.00; chiuso lunedì. Ingresso: intero 10
euro; ridotto 8 euro (gruppi, over 65, convenzionati); ridotto 4 euro (scuole, ragazzi 6/16 anni);
gratuito 0/6 anni, disabili, Abbonati Torino Piemonte Musei. Info: 011.0062713 www.pinacoteca-agnelli.it
fino al 28/06/2015
ore 10:00
Torino
Via Nizza 230/103
SAMUEL DI BLASI AL MUSEO NAZIONALE DELLA MONTAGNA
"Lo scalatore di nuvole", personale di Samuel Di Blasi. Con questa mostra inizia un nuovo
percorso del Museo torinese dedicato all'Arte in Quota: principalmente giovani artisti, ma non
solo. L'evento è il primo di una serie espositiva che si propone di presentare al pubblico
mostre di arte contemporanea inserite nel contesto espositivo del Museo medesimo. Filo
conduttore della rassegna è l'interpretazione di temi ispirati alla montagna da parte degli artisti
che saranno, di volta in volta, invitati. Samuel Di Blasi espone 12 sculture inserite lungo tutto il
percorso museale in uno stimolante dialogo natura-scultura che, come dice il curatore
Riccardo Cordero, «non mancherà di coinvolgere emotivamente lo spettatore». Fondamento
del lavoro di Di Blasi è realizzare opere che ricreino habitat ed elementi naturali che
conservino una memoria nascosta della realtà. Una contrapposizione continua di immagini che
l'artista propone affinché dentro ciò che osserviamo si possa arrivare ad immaginare
l'intangibile. Nuvole che non sono solo nuvole, ma anche grotte e fenditure profondissime.
Superfici percorse da scritte che sembrano parole ma non lo sono e che nascondono
-velandolo- il corpo degli uomini che le abitano. Parte integrante del percorso sono le figure di
gesso posizionate attorno e dentro queste "piccole sculture monumentali", che non sono
bozzetti né studi, ma monumenti nel significato più classico del termine. Orario: dal martedì
alla domenica dalle 10.00 alle 18.00; chiuso il lunedì. Ingresso: intero 10,00 euro, ridotto 7,00
euro, soci Cai 6,00 euro, promozionale 1,00 euro. Info: 011.6604104 [email protected] - www.museomontagna.org
fino al 28/06/2015
ore 18:00
Torino
Piazzale Monte dei Cappuccini
TORINOSETTE | Arte
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Arte
SAN SECONDO DI PINEROLO - BEATO ANGELICO AL CASTELLO DI MIRADOLO
"Beato Angelico. Il Giudizio svelato. Capolavori attorno al Trittico Corsini". Un percorso intimo
e raffinato che racconta un capolavoro di Fra' Giovanni da Fiesole: il suggestivo trittico con
l'Ascensione, il Giudizio Universale e la Pentecoste, custodito presso la Galleria Nazionale
d'Arte Antica in Palazzo Corsini a Roma. I protagonisti del trittico Corsini sono svelati
attraverso la visione coinvolgente di cinque capolavori realizzati da Beato Angelico, ognuno
dei quali rappresenta un momento importante nel suo percorso artistico di miniatore e pittore,
mostrando la grazia di una teologia per immagini. La mostra è nata grazie alla fruttuosa
collaborazione della Fondazione Cosso con la Soprintendenza Speciale per il Patrimonio
Storico, Artistico ed Etnoantropologico e per il Polo Museale della Città di Roma e la Galleria
Nazionale d'Arte Antica in Palazzo Corsini. La curatela è affidata a Daniela Porro, Giorgio
Leone e Antonio D'Amico, che hanno voluto "svelare" il Giudizio Universale, dipinto da Beato
Angelico nei suoi anni romani, intorno al 1447-'48. Il percorso si sviluppa attraverso
l'accostamento di tre fondamentali codici miniati provenienti dal Museo di San Marco e dalla
Biblioteca Medicea Laurenziana di Firenze, dalla Biblioteca Nazionale Braidense di Milano. La
narrazione evolve con due grandi capolavori come la delicata e "piena di grazia" Madonna
dell'Umiltà, in arrivo dal Museo Nazionale di San Matteo di Pisa, e le tavolette con la Nascita di
Gesù e l'Orazione nell'orto, dei Musei Civici di San Domenico di Forlì. La mostra si inserisce in
un percorso di forte vivacità culturale caratterizzato non soltanto dai grandi eventi di respiro
internazionale legati all'Expo, ma anche dall'ostensione della Sacra Sindone, per la quale
giunge alla Diocesi di Torino un altro capolavoro di Beato Angelico, il Compianto sul Cristo
morto. Coincidenza significativa che crea un legame tra il Comune di San Secondo e il
capoluogo piemontese, tra il Castello di Miradolo e il Museo Diocesano Torinese. La mostra si
completa di uno scenografico allestimento che, nell'oscurità delle sale, presenta alcune grandi
riproduzioni retroilluminate, in alta definizione, dei particolari delle opere esposte.
L'illuminazione scelta, che attraversa i dettagli, diviene insieme metafora e simbolo della luce
divina che pervade l'opera di Beato Angelico. Le note del raro Requiem di Franz Liszt, in una
riscrittura per archi e organo, avvolgono le sale attraverso un inedito sistema di diffusione del
suono. La partitura, che guarda al passato, agli esempi di Orlando di Lasso e Palestrina,
diviene la narrazione, in musica, del momento del Giudizio Universale, in un'atmosfera
sospesa di raccoglimento e intimità. Orario: giovedì e venerdì 14.00-18.30; sabato, domenica
e lunedì 10.00-19.00; chiuso il martedì e il mercoledì; aperto su prenotazione in qualunque
giorno e fascia oraria per gruppi e scolaresche. Ingresso: intero 10 euro; ridotto 8 euro (gruppi,
convenzionati, studenti fino a 26 anni, over 65); ridotto dai 6 ai 14 anni 3 euro; gratuito bambini
fino a 6 anni, Abbonati Musei. Info: www.fondazionecosso.it - [email protected] 0121.502761 (biglietteria) - 0121.376545 (uffici).
fino al 28/06/2015
ore 15:00
San Secondo di Pinerolo (TO)
Via Cardonata 2
TORINOSETTE | Arte
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Arte
AMEDEO MODIGLIANI ALLA GAM
La stagione 2015 delle mostre alla GAM Torino prosegue con uno straordinario protagonista:
Amedeo Modigliani, in un itinerario che aiuta a scoprire l'opera di colui che forse più di tutti
incarna la figura dell'"artista maledetto", ancora oggi considerato uno dei grandi interpreti della
pittura europea del Novecento. In mostra circa 90 opere, tra cui sessanta capolavori
provenienti dal Centre Pompidou di Parigi e da importanti collezioni pubbliche e private
d'Europa. La mostra è promossa da GAM e prodotta da MondoMostre e Skira editore in
collaborazione con il Musée National d'Art Moderne - Centre Pompidou di Parigi. La curatela
scientifica è affidata a Jean-Michel Bouhours, accreditato studioso di Modigliani e curatore del
dipartimento delle collezioni moderne del Centre Pompidou di Parigi. Intorno alla figura
centrale di Modigliani si presenta la straordinaria atmosfera culturale creata dalla "École de
Paris", la corrente che ebbe protagonisti alcuni artisti attivi nel primo dopoguerra, spesso esuli
ebrei perseguitati nel loro paese di origine, che si raccolsero intorno a Montmartre e
Montparnasse uniti dal desiderio di vivere in pieno il clima artistico e culturale di Parigi,
creando una completa simbiosi tra vita e arte e distinguendosi per uno stile personalissimo e
una vita dissoluta e priva di regole. Si parte da un significativo corpus di opere del Centre
Pompidou di Parigi, nelle cui collezioni Modigliani entrò a far parte già nella metà degli anni '30
del Novecento. Tra questi gli splendidi ritratti dei suoi amici (Il giovane ragazzo rosso del
1919), delle sue amanti (Lolotte del 1917) o dei suoi mercanti, affiancati a dipinti, disegni e
sculture provenienti da altre prestigiose collezioni pubbliche e private e da un dipinto delle
collezioni della GAM, la celebre Ragazza Rossa del 1915. In questi dipinti emerge il noto "Stile
Modigliani" caratterizzato da una sintesi estrema, tanto che i personaggi ritratti non si rivelano
nella loro identità, se non per alcuni dettagli, come i vestiti o le capigliature. La mostra è
costruita in cinque sezioni, che analizzano la vitalità parigina del periodo, con uno sguardo non
solo alla pittura, ma anche al disegno che ha dato origine ai capolavori, e con un occhio
particolare alla scultura in cui il protagonista, insieme a Modigliani, è Costantin Brancusi, lo
scultore nel cui atelier Amedeo lavorerà per molto tempo. Tra le opere esposte in questa
sezione le celebri Principessa X e Mademoiselle Pogany III, accanto a una serie di fotografie
originali che Brancusi stesso scattò alle sue opere. Modigliani si mostra come il principale
testimone della realtà cosmopolita della Bohème parigina, che ha segnato la sua indipendenza
dai movimenti ufficiali delle avanguardie artistiche. Un particolare momento storico in cui, alla
creazione dei capolavori, si affianca un'esistenza fatta di alcool e miseria che, uniti alla morte
prematura, hanno contribuito ad avvolgere il personaggio in un'aura di leggenda. Orario:
martedì-domenica 10-19.30, chiuso lunedì. La biglietteria chiude un'ora prima. Ingresso
mostra: intero euro 12 - ridotto euro 9. Info: Centralino 011.4429518 - Segreteria 011.4429595
- [email protected]
fino al 12/07/2015
ore 10:00
Torino
Via Magenta 31
TORINOSETTE | Arte
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Arte
GIANNI MILANO AL CASTELLO DI RIVARA
Per la serie "Performaces", Franz Paludetto presenta la mostra-performance "In principio era il
verbo - 20 febbraio 1970".Gianni Milano è un personaggio caleidoscopico, poeta e
pedagogista antagonista, che ha segnato significativamente il passo nel processo di
decostruzione culturale negli anni Sessanta e che ancora oggi, tenacemente, porta avanti la
sua riflessione attraverso scritti e visionarie azioni. Classe 1938, Milano torna a testimoniare la
propria idea plastica di "non arte" nelle immagini e negli scritti che animarono, nel 1970, la sua
performance "In principio era il verbo", ospitata allora dalla Galleria LP 220 dell'amico Franz.
Buio in sala, luce soltanto ad illuminare il rotolo lungo 40 metri di carta che conduce fino al
piedistallo che regge la grande macchina da scrivere messa da Milano a disposizione di tutti
coloro che desiderino lasciare un pensiero compiuto o anche soltanto una traccia d'inchiostro,
al proprio passaggio, per contribuire a realizzare quello che l'artista trasforma poi in una sorta
di manifesto collettivo della didattica della non arte. Fatto a pezzi e poi distribuito, il prodotto di
questa azione partecipata circolerà quindi, come a suggellare la responsabilità, il
coinvolgimento di tutti nel processo di costruzione o decostruzione di significato. La
performance è in programma domenica 22 marzo dalle 10 alle 18, la mostra è visitabile fino al
31 luglio nel seguente orario: sabato e domenica dalle 10:00 alle 12:00 e dalle 14:00 alle
18:00. Info: 0124.31122 - www.castellodirivara.it - [email protected]
fino al 31/07/2015
ore 10:00
Rivara (TO)
Piazza Sillano 2
TORRE PELLICE - HARALD KLINGELHÖLLER, GIANNI CARAVAGGIO E PAOLO
PISCITELLI DA TUCCI RUSSO
In mostra le personali di Harald Klingelhöller, Gianni Caravaggio ("Non poserò mai più i miei
anni così sul tempo") e Paolo Piscitelli ("Here, Not Here"). Orario: da martedì a domenica
10,30-13 e 15-19. Info: 0121.953357 - [email protected] - www.tuccirusso.com
fino al 02/08/2015
ore 11:00
Torre Pellice (TO)
Via Stamperia 9
TAMARA DE LEMPICKA A PALAZZO CHIABLESE
La mostra dedicata a Tamara de Lempicka presenta oltre 80 opere dell'artista, in un percorso
tematico che presenterà al pubblico le opere più iconiche e note della Lempicka, ma anche di
conoscere nuovi aspetti della sua vita e del suo percorso artistico. L'esposizione è curata da
Gioia Mori, promossa dal Comune di Torino - Assessorato alla Cultura, dalla Direzione
Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici del Piemonte e dal Polo Reale di Torino e
prodotta da 24 ORE Cultura - Gruppo 24 Ore e Arthemisia Group. Come scrive la curatrice
Gioia Mori: "Diversi sono gli aspetti evidenziati in questa nuova esposizione, dal taglio inedito,
che presenta una Lempicka più intima e segreta, con alcune sorprese ancora custodite nei
"mondi" di Tamara, una mostra da esplorare come se si viaggiasse in universi paralleli", e
dove è evidenziato il rapporto con i grandi fotografi della sua epoca, e lo studio costante
dell'arte del passato, creando così attraverso la commistione di "antico" e "moderno" uno stile
unico e inimitabile. Ad accogliere il visitatore è la "Ragazza in verde", eccezionale prestito del
Pompidou di Parigi, il quadro che decreta il pieno riconoscimento ufficiale, acquistato nel 1932
dallo Stato francese per essere esposto nella sezione polacca del rinnovato Jeu de Paume. Il
percorso si apre con la sezione "I mondi di Tamara de Lempicka": un'esplorazione attraverso
tutte le case in cui ha vissuto tra il 1916 e il 1980, tra l'anno del suo matrimonio a San
Pietroburgo e l'anno della morte a Cuernavaca. I luoghi sono messi in relazione con la sua
evoluzione artistica: dagli acquerelli del periodo russo, alla ritrattistica degli anni Venti
realizzata nei suoi ateliers parigini, alle opere dipinte a Beverly Hills nella grande villa coloniale
di King Vidor progettata dall'architetto Wallace Neff, a quelle degli anni Quaranta che
rispecchiano gli arredamenti e il gusto della casa di New York. Questo sguardo nell'intimità
delle sue stanze esplora anche i mondi culturali di riferimento, facendo emergere inediti
rapporti, come quello tra il dipinto "Strada nella notte" e le foto di Kertész e Brassaï, che
restituiscono la medesima stupefazione di questi rifugiati dall'Europa dell'Est nella città "delle
TORINOSETTE | Arte
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luci", per tutti loro luogo di elezione. La seconda sezione, "Madame la Baroness, Modern
medievalist", prende il titolo da un articolo dei primi anni Quaranta uscito negli Stati Uniti, dove
Arte
SAM FALLS IN RESIDENZA DA FRANCO NOERO
Domenica 22 marzo dalle 14 alle 20 la galleria Franco Noero presenta il nuovo progetto di
Sam Falls che sarà ospitato in sede sino al 21 marzo 2016. Un progetto espositivo della
durata di un anno che si inserisce nell'ambito del programma in residence realizzato nel
project space di via Mottalciata 10/B. L'artista californiano presenta in galleria un corpus di
lavori legati alla celeberrima composizione musicale "Le Quattro Stagioni" di Antonio Vivaldi.
Per l'occasione è stato realizzato il libro "Sam Falls, Four Seasons Forever", edito da Flash Art
Books, con un'introduzione di Nicolas Trembley. Orario: lunedì 15.00-19.00; martedì-venerdì
11.00-19.00; sabato 15.00-19.00 o su appuntamento. Info: 011.882208 [email protected] - www.franconoero.com
fino al 21/03/2016
ore 14:00
Torino
Via Mottalciata 10/B
Venerdì 03 Aprile 2015
TORINOSETTE | Arte
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Arte
VICTORIA STOIAN DA ALBERTO PEOLA
"Codri Earthquake", personale di Victoria Stoian. La mostra è il risultato della sua
collaborazione con Clara Sofia Rosenberg, che da anni ne segue il lavoro supportandolo sul
piano teorico. Victoria e Clara Sofia hanno frequentato l'Accademia di Belle Arti di Torino dal
2009, in un percorso complementare tra l'attività pittorica dell'una e quella critica dell'altra. La
mostra di Victoria Stoian raccoglie una serie di lavori intorno al tema dell'assenza di un punto
di riferimento. Come recita il titolo, le opere rappresentano il caos e l'instabilità prodotti dalla
catastrofe naturale, in particolare dal terremoto che colpì la Moldavia nel 2011. Di
quell'esperienza, che ha coinvolto la sua famiglia, l'artista ricorda: «Quel 25 agosto alle 04:30
del mattino si verificò un violento terremoto di magnitudo 7,5 con epicentro a breve distanza
da Chi?in?u, dove sono nata e cresciuta. Due onde sismiche si sono succedute per una
durata di 52 secondi: migliaia di persone senza riparo, linee elettriche, strade e ferrovie
distrutte; dighe rotte e villaggi allagati con fuoriuscita di sostanze tossiche. Le Codri, le foreste
più grandi della Moldavia, sono state gravemente danneggiate. Questo mio lavoro è un
omaggio intimo e sofferto alla biografia di un popolo e alla feroce bellezza della natura che con
un colpo secco cambia linee, colori e vite». I quadri oggi esposti in galleria costituiscono una
parte dei 52 previsti dal progetto in fieri Codri Earthquake, ognuno dei quali corrisponde a
un'unità di tempo specifica del terremoto: il secondo. Vengono così messe in relazione, da un
lato, la durata del fenomeno con lo sviluppo del ciclo pittorico, e dall'altro, l'area geografica
colpita dal sisma con l'area della tela, ospite della rielaborazione del dramma. Come dice
l'artista, «in un terremoto il primo secondo può essere della stessa violenza dell'ultimo. Anzi,
forse il primo impatto è ancora più forte e destabilizzante». Per questo motivo, la serie Codri
Earthquake si sviluppa con un andamento cronologico, ma le singole opere non riportano la
violenza del terremoto in successione crescente: ogni quadro del progetto rappresenta infatti
un possibile grado di percezione della catastrofe, che non necessariamente corrisponde al suo
reale grado di intensità. Il tema dell'assenza di punti di riferimento proposto nelle opere
rimanda a un senso di destabilizzazione, percepibile in termini di panico e smarrimento. Ma,
d'altro canto, il potenziale generato da quest'assenza di vincoli può essere colto anche come
un'occasione di libertà. Questa dicotomia tra panico e liberazione è espressa dall'artista
attraverso la rappresentazione di un mondo informe che contiene, però, delle forme
riconoscibili, come protrusioni, annidamenti o ramificazioni. Il mondo organico che emerge da
questo repertorio visivo rimanda alla vitalità della natura - dal magma terrestre a correnti
marine e paesaggi abissali - e all'immaginario anatomico - dalla riproduzione cellulare a
filamenti, globuli e terminazioni nervose. Attraverso la tecnica del chiaroscuro, con
predominanza delle tonalità fredde, forme talvolta non finite, o cancellate, si stratificano in un
gioco di trasparenze e in un'alternanza di piani pittorici. Pur in assenza di un'architettura e di
una linea dell'orizzonte, Stoian riesce in questo modo a ricreare un senso di profondità nelle
forme che si affusolano in direzione di un punto di fuga ideale nella tela, inserendo nell'informe
accenni di prospettiva. I criteri su cui si fonda la ricerca di Victoria Stoian sono l'importanza
attribuita alla sostanzialità della materia, l'approccio diretto e la presenza fisica dell'artista nel
lavoro, e la necessità di coinvolgere lo spettatore attraverso la forza dell'opera in sé.
L'esperienza personale e il suo percorso artistico sono saldamente intrecciati: migrata a Torino
all'età di ventun anni, Victoria inizia a tradurre gli stimoli della nuova realtà, così diversa, in un
linguaggio pittorico denso di rimandi introspettivi e culturali. Attraverso un soggetto fortemente
autobiografico l'artista riesce ad affrontare temi collettivi, come il terremoto o la migrazione,
che riguardano il rapporto degli esseri umani con la storia e con il territorio, in una ricerca che
crea uno spazio di condivisione aperto e flessibile. Orario: da martedì a sabato dalle 15 alle
19, mattino su appuntamento. Info: 011.8124460 - 335.6191039 - [email protected] www.albertopeola.com
ore 18:00
Torino
Via della Rocca 29
TORINOSETTE | Arte
102 / 225
Arte
NAZARENO RANDO' E VALERIA CALDERA ALLA CHIESA DI SANTA CROCE
Doppia personale di Nazareno Randò e Valeria Caldera. Ingresso libero.
ore 18:00
Avigliana (TO)
Piazza Conte Rosso
FEDERICO GUERRI DA WEBER & WEBER
"Frammenti", personale di Federico Guerri. L'arte appartiene originariamente alla natura. È
natura. E in quanto tale contempla e dà forma a se stessa. È dunque tempo che l'arte,
memore del suo stato aurorale, torni a muoversi per iniziativa dei propri tratti. È tempo che la
scrittura segnica torni a decidere dei propri tracciati e delle proprie luci. Di tutto. Anche delle
tenebre. Nulla deve nascere se non dai suoi impulsi, dai suoi spasimi, dai suoi getti, violenti o
pacati che siano. È quanto accade nell'opera di Federico Guerri, dove la scrittura sceglie
innanzitutto di essere disegno e di non porsi al servizio che del proprio accadere. La scrittura
danza e iscrive in questo esordio il carattere inafferrabile dello scaturire del segno e l'annuncio
dell'enigmatica soglia tra ciclica sparizione e nuovo inizio. Non ha principio né fine. Appare e
passa. Appare al nostro orizzonte come potrebbe fare il vapore acqueo. Presenza e venirealla-presenza si uniscono e si confondono in questi luoghi verso i quali ci conduce Federico
Guerri: sono luoghi pienamente riconoscibili, pur rivelandosi la loro vera sostanza come ombra
e parvenza. Orario: da martedi a sabato 15.30-19.30. Info: www.galleriaweber.it [email protected] - 011.19500694
fino al 04/04/2015
ore 18:00
Torino
Via San Tommaso 7
"MANIERA NERA" ALLA NORMA MANGIONE GALLERY
"Maniera Nera", collettiva a cura di Francesco Barocco. In mostra lavori di Vija Celmins,
Richard Earlom, F. Green, Richard Houston, Elizabeth Judkins, S. W. Reynolds e John
Raphael Smith. Orario: dal martedì al sabato 15.30-19.30 o su appuntamento. Info:
011.5539231 - [email protected] - www.normamangione.com
fino al 04/04/2015
ore 18:00
Torino
Via Matteo Pescatore 17
IRINA NOVARESE ALLO SPAZIO NOPX
"Landology. Scorci di una politica delle differenze", mostra di Irina Novarese. Il processo lento
di mappatura fittizia -e comunque approssimativa- si confronta con il reale flusso accelerato
della città, che viene proposta ai singoli come luogo ultimo del sociale. Strutture urbane tra
desiderio e repulsione, tra necessità ed extralusso, sono al centro del progetto "Landology" di
Irina Novarese. Nello spazio di NOPX l'artista presenta un'installazione che costituisce il
secondo capitolo della sua recente indagine sulle teorie di individualizzazione dell'habitat.
Un'esplorazione di strutture e organizzazioni dello spazio urbano iniziata nel 2014 con le due
città di Caracas e Berlino e che continua con il lavoro che verrà presentato a Torino.
Landology dà anche il via a Preview, ad una nuova collaborazione tra NOPX e Dunque, locale
di recente apertura in via Santa Giulia: pochi giorni prima dell'inaugurazione ufficiale, sui muri
del Dunque apparirà un'anteprima della mostra, un estratto del lavoro dell'artista riprodotto in
formato maxi su un cartellone da cinema. Visite anche su appuntamento: 328.7055257. Info:
[email protected] - www.nopx.it
fino al 04/04/2015
ore 18:30
Torino
Via Guastalla 6/A
TORINOSETTE | Arte
103 / 225
Arte
RÄ DI MARTINO ALLA GAM PER "VITRINE"
Riparte il 10 febbraio alla GAM di Torino "Vitrine", il progetto dedicato alla ricerca artistica
contemporanea. Possibilità, titolo della quarta edizione, pone l'attenzione sulle trasformazioni
della vita, del suo divenire di cui l'arte ricalca la natura mutevole e fluida. Come un vetro
trasparente, "Vitrine" stabilisce un punto di interazione, di dialogo e di lettura tra le ricerche
artistiche più contemporanee e il flusso incessante degli stimoli fisici e simbolici della
quotidianità. Gli artisti protagonisti della quarta edizione di Vitrine sono: Rä di Martino,
Francesco Gennari, Francesco Barocco, Anna Franceschini, Luca Trevisani. "Vitrine" si
costituisce come una soglia, un passaggio che mette in comunicazione mondo interno ed
esterno al museo attuando un dialogo tra le ricerche artistiche con la realtà circostante. Lo
spazio e il tempo sono le coordinate imprescindibili con cui l'uomo si confronta costantemente
e che s'imprimono nel lavoro dell'artista. Tutto scorre e cambia, le percezioni si arricchiscono
di ricordi personali, del vissuto, della memoria culturale, storico?sociale e politica in una
metamorfosi continua. Mutamenti che investono la realtà naturale e urbana ma anche il
paesaggio dell'immaginario, lo spazio?tempo reale e quello mentale, interiore e intimo
dell'animo. Lo sguardo dell'artista coglie determinate situazioni, alcuni momenti, registra
cambiamenti che mescolano passato, presente e futuro, in una rielaborazione che trova
espressione nelle opere, restituendo attimi e impressioni. Il primo appuntamento dell'edizione
2015 vede protagonista Rä di Martino, che presenta alla GAM dal 10 febbraio al 6 aprile
l'opera "The Picture of Ourselves", video in bianco e nero che inquadra i primi piani alternati di
una bambina e di un giovane uomo dagli occhi chiari, due ritratti in cui affiorano suggestioni
della tradizione artistica, dalla pittura più antica fino alla fotografia più contemporanea, due
sguardi che sono la testimonianza della vita che scorre, si radica, si evolve in un infinito
intrecciarsi di possibilità. Orario: martedì-domenica 10-18, chiuso lunedì. La biglietteria chiude
un'ora prima. Ingresso libero a Vitrine. Info: centralino 011.4429518 - segreteria 011.4429595 www.gamtorino.it/vitrine
fino al 06/04/2015
ore 18:30
Torino
Via Magenta 31
GAVINO SANNA ALLO SPAZIO MOUV
"Livori in corso", personale di Gavino Sanna. In mostra una trentina di disegni, accompagnati
da brevi racconti, raccolti nel libro intitolato "Livori in corso" che Gavino Sanna ha dedicato ad
Alda Merini. La mostra si apre, così come nel libro, con un verso della Poetessa dei Navigli
"L'uomo fa male al fratello al primo sbadiglio del mattino" a cui segue la dedica di Alda Merini.
Orario: tutti i giorni dalle ore 10 alle 24; chiuso il lunedì. Nel periodo della mostra si
svolgeranno degustazioni libere e guidate dei vini di Cantina Mesa, l'azienda vitivinicola creata
dieci anni fa da Gavino Sanna con la moglie Lella a Sant'Anna Arresi nel Sulcis. Info:
[email protected] - www.spaziomouv.it - 331.5828996
fino al 06/04/2015
ore 10:00
Torino
Via Silvio Pellico 3
TORINOSETTE | Arte
104 / 225
Arte
SERGIO STAINO ALLA GAM
"Un racconto di Berlino, 1981", personale di Sergio Staino - uno dei più conosciuti e amati
disegnatori satirici italiani -, a cura di Danilo Eccher. Lo spazio Wunderkammer ospita più di
cento disegni che raccontano Berlino nel 1981, quando Staino, armato di carta, matita, china e
una macchina fotografica raggiunge la città e la interpreta con i suoi disegni. E qui Bobo, da
sempre l'alter ego del disegnatore, si ritrova a esplorare una città dalle mille contraddizioni e
dal grande fascino. Una metropoli in forte espansione architettonica e culturale, in quell'anno
ancora inserita nel cuore del comunismo europeo. "Ogni angolo era una scoperta, una
sorpresa, una suggestione: Berlino in quegli anni là era una città veramente unica per la
quantità di contraddizioni politiche e sociali che faceva coesistere in se stessa esprimendole,
poi, in forme architettoniche e ambientali assai diversificate (...) Tutto era esagerato in Berlino
Ovest: le luci, le insegne, le vetrine, tutte cose che adesso sembrerebbero normali ma che,
allora, erano profondamente innovative. Solo avvicinandosi al confine con la Repubblica
Democratica, e soprattutto al muro, l'atmosfera della città si faceva più scura e deprimente e la
contraddizione tra la vitalità lussuosa dell'Ovest e la tristezza poliziesca dell'est si facevano
evidenti". Orario: martedì-domenica 10-18, chiuso lunedì. La biglietteria chiude un'ora prima.
Ingresso: euro 10, ridotto euro 8, gratuito ragazzi fino ai 18 anni. Info: Centralino tel. 011
4429518 - Segreteria tel. 011 4429595 e-mail [email protected]
fino al 06/04/2015
ore 10:00
Torino
Via Magenta 31
ETTORE FICO ALL'URP DEL CONSIGLIO REGIONALE
In mostra una quindicina di incisioni di Ettore Fico (Piatto biellese 1917-Torino 2004). Si tratta
di acqueforti e litografie, tra le produzioni meno note dell'artista ma da lui molto amate. Le
vedute del giardino di casa a Castiglione torinese, dove Fico trascorreva le estati, sono un
motivo ricorrente della sua arte così come i dettagli della natura, ben esemplificati in mostra da
nidi, cespugli, viti e pannocchie. Fico realizzò le sue prime opere incisorie nel 1963, lavorando
in studio con una pressa, operando direttamente sulle lastre e concentrando la produzione in
determinati periodi, fino al 2003, anno precedente alla sua morte. Orario: dal lunedì al venerdì
dalle 9 alle 13 e dalle 14 alle 16. Ingresso libero.
fino al 06/04/2015
ore 17:00
Torino
Via Arsenale 14/G
TORINOSETTE | Arte
105 / 225
Arte
ALDO MONDINO ALLA GAM PER "SURPRISE"
Martedì 10 febbraio inaugura alla GAM il primo appuntamento dell'edizione 2015 di "Surprise",
progetto espositivo che concentra l'attenzione su aspetti specifici del contesto artistico torinese
tra gli anni Sessanta e Settanta, in cui si intersecarono discipline diverse, dall'architettura al
design, dalla moda alla grafica, dalla musica alle arti visive e performative gettando in questo
modo le basi per il riconoscimento artistico di Torino a livello internazionale. A curare questo
terzo ciclo di appuntamenti, che prosegue per tutto il 2015, sono Maria Teresa Roberto,
docente di Storia dell'Arte Contemporanea presso l'Accademia Albertina di Torino e Gregorio
Mazzonis, curatore GAM. Al progetto è dedicata la sala espositiva della GAM al secondo
piano del museo. Al centro dell'attenzione sono poste di volta in volta opere, tracce di percorsi
espositivi, progetti inediti, riferimenti a contesti extra-artistici; si tratta di frammenti eterogenei
ma accomunati dal senso di stupore e meraviglia e di intensificazione delle energie vitali tipico
di quegli anni. Il protagonista del primo appuntamento è Aldo Mondino (Torino, 1938-2005) il
quale, dopo il periodo trascorso a Parigi dal 1959 al 1960 dove frequenta l'Ecole du Louvre e i
corsi di incisione di William Heyter, nel 1963 esordisce a Torino con una personale alla galleria
Il Punto, allora diretta da Gian Enzo Sperone. Presenta in questa occasione i suoi nuovi lavori,
le "Tavole Anatomiche", metafore della società contemporanea descritta attraverso gli organi
del corpo umano. "Sole" e "Immersore", entrambe realizzate nel 1967 e presentate nella
mostra alla GAM, rappresentano un'esperienza anomala nell'ambito della sua produzione
artistica, rivolta in questi anni al gioco e allo humour. L'arrivo della Pop Art in Italia proprio
grazie a Gian Enzo Sperone e la sua consacrazione nella mostra alla Biennale veneziana del
'64, costituisce un precedente fondamentale per tutta la ricerca artistica degli anni a venire.
Mondino si appropria anch'egli di alcune istanze quali il principio di sconfinamento dalla pittura
ottenuto con l'utilizzo di materiali che circondano il nostro ambiente, in questo caso legno e
lampadine a incandescenza. Se "Immersore" si ricollega , come ha notato Riccardo Passoni,
più alle istanze New Dada che sono discusse proprio in quegli anni, "Sole" traduce con i
materiali delle insegne luminose un tema caro alla pittura di paesaggio come l'alba, sul quale
tra l'altro si concentra la ricerca di uno dei maestri della Pop Art come Roy Lichtenstein negli
anni tra 1963 e 1964 e al quale Sperone dedica la mostra di apertura della sua galleria. Le due
opere hanno in comune, oltre ai materiali utilizzati, una misura fissa che guida la loro
installazione alla parete, 160 centimetri da terra, segnalata dall'artista da una etichetta della
galleria Stein sul verso di "Immersore". Questa linea immaginaria, che attraversa in orizzontale
l'opera, definisce il punto al di sotto del quale le lampadine devono rimanere spente e
corrisponde sia alla misura teorizzata da Masaccio come altezza fissa dell'occhio umano sia al
segno lasciato dalle acque dell'Arno su alcuni capolavori dell'arte fiorentina che impressionò a
tal punto Mondino da spingerlo a realizzare tra la fine del '66 e il 1967 una serie di opere. Tra
questi lavori vale la pena ricordare l'intervento alla mostra "Con temp l'azione" (gallerie Stein,
Sperone e Il Punto, Torino 1967) durante la quale l'artista unisce le sedi della mostra tirando
un filo rosso attraverso la città posto a 160 centimetri di altezza da terra. Orario: martedìdomenica 10-18, chiuso lunedì. La biglietteria chiude un'ora prima. Ingressi: euro 10, ridotto
euro 8, gratuito ragazzi fino ai 18 anni. Info: Centralino tel. 011 4429518 - Segreteria tel. 011
4429595 e-mail [email protected]
fino al 07/04/2015
ore 18:30
Torino
Via Magenta 31
IVREA - ELENA MIRANDOLA E MANITERRA AL CASTELLO DI SALE
Mostra di Elena Mirandola e Maniterra a cura di ArteInFuga. Orario: lunedì 14.30-19.00; dal
martedì al sabato 9.30-19.00. Info: [email protected] - http://arteinfuga.blogspot.it/
fino al 08/04/2015
ore 18:00
Ivrea (TO)
Via dei Patrioti 14
TORINOSETTE | Arte
106 / 225
Arte
"FOBOFILIA" ALLA FONDAZIONE SANDRETTO RE REBAUDENGO
"Fobofilia", mostra sull'immagine della paura, sul modo in cui gli artisti danno forma a uno dei
sentimenti più caratteristici e sfuggenti della nostra epoca, a cura di Irene Calderoni. Fobofilia
è il piacere un po' perverso di essere spaventati, una pulsione che appare sempre più
frequente. La paura è il registro più diffuso nell'intrattenimento, ma anche nell'informazione e
di conseguenza nel modo di percepire la realtà. L'arte riflette questa temperie, ne offre diverse
sembianze, da quello più intimo e psicologico, di una soggettività aggredita oppure aggressiva,
a quello più esterno e politico, di una società che si fonda sulla violenza e usa il terrore come
arma. Artisti in mostra: Janis Avotins, Matthew Barney, Massimo Bartolini, Avner Ben Gal,
Glenn Brown, Miguel Calderon, Maurizio Cattelan, Dinos e Jake Chapman, Roberto Cuoghi,
Saul Fletcher, Anna Gaskell, Douglas Gordon, Gusmao& Paiva, Thomas Hirschhorn, Piotr
Janas, Zoe Leonard, Margherita Manzelli, Eva Marisaldi, Nathaniel Mellors, Shirin Neshat,
Kelly Nipper, Catherine Opie, Tony Oursler, Djordje Ozbolt, Anri Sala, Ferdinando Scianna,
Andreas Slominski, Jakub Julian Ziolkowski. Orario: giovedì 20-23 (ingresso libero); venerdì,
sabato e domenica 12-19. Ingresso: intero euro 5; ridotto euro 3 (over 65, studenti); gruppi
euro 4 (minimo 6 persone); gratuito (per i bambini fino a 12 anni, Insieme per l'Arte,
abbonamento Torino Musei, giornalisti accreditati, soci ICOM). Info: [email protected] 011.3797600 - www.fsrr.org
fino al 12/04/2015
ore 19:00
Torino
Via Modane 16
ISA GENZKEN ALLA FONDAZIONE SANDRETTO RE REBAUDENGO
La mostra dedicata ad Isa Genzken (Germania, 1948) presenta per la prima volta in Italia un
ciclo di lavori della fine degli anni Ottanta, un corpus di opere pittoriche meno note rispetto alle
sculture e installazioni per cui Genzken è famosa. Sono olii su tela monocromatici che
suggeriscono già nel nome, Basic Research, l'inizio di un percorso di sconfinamento e
d'interazione con l'ambiente. Si tratta infatti di frottage del pavimento del suo studio, a metà tra
pittura e scultura, che cercano una comunicazione non verbale con spazio e spettatori. Orario:
giovedì 20-23 (ingresso libero); venerdì, sabato e domenica 12-19. Ingresso: intero euro 5;
ridotto euro 3 (over 65, studenti); gruppi euro 4 (minimo 6 persone); gratuito (per i bambini fino
a 12 anni, Insieme per l'Arte, abbonamento Torino Musei, giornalisti accreditati, soci ICOM).
Info: [email protected] - 011.3797600 - www.fsrr.org
fino al 12/04/2015
ore 18:00
Torino
Via Modane 16
TORINOSETTE | Arte
107 / 225
Arte
"MARCO POLO - LA VIA DELLA SETA NELLE FOTOGRAFIE DI MICHAEL YAMASHITA"
AL MAO
Un viaggio per immagini, sulle tracce di uno dei più grandi esploratori di tutti i tempi: la nuova
mostra del Mao ricostruisce il percorso compiuto quasi mille anni fa da Marco Polo lungo la
Via della Seta, attraverso le fotografie di Michael Yamashita, fotografo di punta di National
Geographic. Nelle 76 fotografie esposte al Museo d'Arte Orientale ritroviamo piazza San
Marco e la laguna, il minareto di Samarra in Iraq e le carovane a bordo dei cammelli nel
deserto del Gobi. Non solo: la mostra, articolata in tre sezioni geografiche, ripercorre il tragitto
compiuto da Marco Polo dall'Italia alla Cina, ma anche la permanenza dell'esploratore in Cina
e il viaggio di ritorno via mare, lungo le coste dell'Indonesia e dell'India. Le immagini
desertiche lasciano così pian piano spazio alle distese d'acqua delle piantagioni di riso, agli
spettacolari paesaggi della baia di Ha Long nel Nord del Vietnam e agli sguardi penetranti dei
sadhu a Bombay. Orario: dal martedì alla domenica dalle 10 alle 18. Dal 7 febbraio al 1 marzo,
apertura e chiusura posticipata nei weekend (sabato dalle 11 alle 20; domenica dalle 11 alle
19). La biglietteria chiude un'ora prima. Il biglietto d'ingresso (10 euro) consente anche
l'accesso alla collezione permanente del museo. Info: 011.4436928 - www.maotorino.it
fino al 12/04/2015
ore 17:00
Torino
Via San Domenico 11
MOSTRA DEI FINALISTI DEL MARIO MERZ PRIZE ALLA FONDAZIONE MERZ
Mostra dei 5 finalisti della prima edizione della sezione arte del Mario Merz Prize. Gli artisti,
Lida Abdul (Kabul 1973), Glenn Ligon (New York 1960), Naeem Mohaiemen (Londra 1969),
Anri Sala (Tirana 1974) e Wael Shawky (Alessandria d'Egitto 1971), sono stati selezionati tra
le oltre 500 candidature pervenute dalla giuria composta da Marisa Merz, Beatrix Ruf
(direttrice dello Stedelijk Museum di Amsterdam) e Claudia Gioia (curatrice indipendente). Il
progetto espositivo, curato da Beatrice Merz raccoglie due o tre opere per ciascun autore,
scelte tra le più significative del loro percorso artistico. Il pubblico potrà esprimere la propria
preferenza visitando la mostra o collegandosi al sito mariomerzprize.org. Orario: martedìdomenica 11-19, lunedì chiuso. L'ingresso alla mostra è gratuito. Info: 011.19719437 [email protected] - www.fondazionemerz.org
fino al 12/04/2015
ore 18:00
Torino
Via Limone 24
AVERY SINGER ALLA FONDAZIONE SANDRETTO RE REBAUDENGO
"Pictures Punish Words", personale di Avery Singer, a cura di Beatrix Ruf. Sorprendenti per
tecnica e iconografia, i quadri di Avery Singer sovvertono le nostre aspettative visuali. A un
primo sguardo si sottraggono a una classificazione precisa come dipinti o elaborazioni a
stampa. Per questo sollevano l'interrogativo, ovvio e allo stesso tempo pressante per
un'artista, sul modo in cui le informazioni digitali che ci circondano possono concretizzarsi sotto forma di immagine piatta su carta o, più di recente, tridimensionale in plastica, o su ogni
altra possibile superficie materiale. Avery Singer ha realizzato un ciclo di opere pensate
appositamente per questa sua prima personale. Dopo una prima presentazione alla Kunsthalle
di Zurigo, la personale si sposta Torino, alla Fondazione Sandretto Re Rebaudengo. Orario:
giovedì 20-23 (ingresso libero); venerdì, sabato e domenica 12-19. Ingresso: intero euro 5;
ridotto euro 3 (over 65, studenti); gruppi euro 4 (minimo 6 persone); gratuito (per i bambini fino
a 12 anni, Insieme per l'Arte, abbonamento Torino Musei, giornalisti accreditati, soci ICOM).
Info: [email protected] - 011.3797600 - www.fsrr.org
fino al 12/04/2015
ore 18:30
Torino
Via Modane 16
TORINOSETTE | Arte
108 / 225
Arte
"UNITED ARTISTS OF ITALY" ALLA FONDAZIONE SANDRETTO RE REBAUDENGO
"United Artists of Italy", un progetto di Massimo Minini. Il gallerista ha raccolto una collezione di
ritratti di artisti eseguiti dai più significativi fotografi italiani: l'idea è stata quella di concepire
una collezione di volti d'artista ripresi dai grandi fotografi italiani, quasi un mondo aiutasse
l'altro, completandosi a vicenda. Il progetto, iniziato per passione qualche anno fa, è cresciuto
sempre più grazie al contatto diretto con i fotografi che hanno abbracciato la proposta, e si è
rivelato un vero e proprio viaggio all'interno della fotografia, tra archivi e scatole, pellicole e
files. Se in principio l'idea era di selezionare esclusivamente ritratti di artisti, con il tempo
l'attenzione si è estesa, prendendo in considerazione alcuni ritratti di artisti stranieri, ma molto
vicini all'Italia, come Joseph Beuys, Andy Warhol, Robert Rauschenberg, Sol LeWitt, volti di
scrittori come Pier Paolo Pasolini, Italo Calvino, Alberto Moravia, e ancora gli artisti colti al
lavoro, nel loro studio o nei momenti liberi e alcuni tra i più importanti galleristi come Lucio
Amelio e Leo Castelli. Questa collezione crea una storia del contemporaneo, non con le opere,
ma con i volti, i modi, gli atteggiamenti. Se si può considerare il contemporaneo un'attitudine,
un modo di porsi dell'opera nel proprio tempo ed in comunione con i grandi temi del momento,
il massimo di tensione sul contemporaneo lo si raggiunge non con il corpo dell'opera, ma con
quello dell'autore, che vive nel proprio tempo, lo interpreta, gli dà voce, lo fonda, definendone i
contorni spaziali e temporali. La mostra vuole infatti offrire uno spaccato della fotografia
italiana di questi anni, dimostrando la capacità straordinaria di interpretazione e di omaggio a
grandi artisti da parte di grandi fotografi. Non si tratta di una semplice raccolta cronologica di
immagini, ma di un racconto, dove lo stesso artista visto, letto e interpretato da diversi
fotografi, porge differenti sfaccettature del proprio destino. Spesso la fotografia dice più di
quanto non sia nelle intenzioni dell'autore. Attraverso quasi duecentocinquanta scatti, viene
presentato il lavoro di ventidue fotografi attivi a partire dagli anni '60: Claudio Abate, Aurelio
Amendola, Gabriele Basilico, Sandro Becchetti, Gianni Berengo Gardin, Elisabetta Catalano,
Giorgio Colombo, Mario Cresci, Mario Dondero, Federico Garolla, Luigi Ghirri, Mario
Giacomelli, Gianfranco Gorgoni, Mimmo Jodice, Nanda Lanfranco, Uliano Lucas, Attilio
Maranzano, Nino Migliori, Ugo Mulas, Paolo Mussat Sartor, Paolo Pellion, Ferdinando
Scianna. La mostra è stata ospitata al Musée d'Art Moderne di Saint Etienne, al Palais des
Beaux Arts di Bruxelles, alla Fondazione Stelline di Milano, alla Biennale di Fotografia di
Amsterdam ed alla Estorick Collection di Londra. Orario: giovedì 20-23 (ingresso libero);
venerdì, sabato e domenica 12-19. Ingresso: intero euro 5; ridotto euro 3 (over 65, studenti);
gruppi euro 4 (minimo 6 persone); gratuito (per i bambini fino a 12 anni, Insieme per l'Arte,
abbonamento Torino Musei, giornalisti accreditati, soci ICOM). Info: [email protected] 011.3797600 - www.fsrr.org
fino al 12/04/2015
ore 19:00
Torino
Via Modane 16
"AN ART OF ONE'S OWN: GROUP SHOW" DA RAFFAELLA DE CHIRICO ARTE
CONTEMPORANEA
"An Art of One's Own: Group Show". In esposizione lavori di Carla Accardi, Irma Blank,
Dadamaino, Angiola Gatti, Andi Kacziba, Maria Lai, Elena Modorati, Carol Rama, Elisabeth
Scherffig, Eva Sørensen. Orario: martedì e mercoledì dalle 14:00 alle 19:00; giovedì, venerdì e
sabato dalle 11:00 alle 19:00; altri giorni e orari su appuntamento. Info:
www.dechiricogalleriadarte.com - [email protected] - 011.835357
fino al 12/04/2015
ore 18:00
Torino
Via della Rocca 19
TORINOSETTE | Arte
109 / 225
Arte
EVANGELINA ALCIATI ALLA PINACOTECA DELL'ACCADEMIA ALBERTINA
"Evangelina Alciati: l'occhio e l'anima". L'Accademia Albertina delle Belle Arti dedica, presso le
sale della Pinacoteca Albertina, una mostra antologica alla figura di Evangelina Alciati
(1883-1959), pittrice nella Torino del primo e secondo Novecento, prima donna ad essere
ammessa in Accademia, personalità libera ed in anticipo sui tempi. L'iniziativa, che si collega
alla prossima apertura, completati i lavori di ristrutturazione, della Pinacoteca del Novecento,
presso la Rotonda del Talucchi, è stata sollecitata dalla contemporanea uscita, anteprima
domenica 25 gennaio presso la Sala Congressi dell'Unione Industriale, del film "La liberà allo
specchio. Ritratto di Evangelina Alciati". Il film, tratto da un'idea di Mauro Guidetti, scritto dallo
stesso insieme agli eredi Lorenzo Boccalatte ed Anna Maria Fracchia, è stato sceneggiato e
diretto da Vanni Vallino, e si avvale dell'interpretazione, tra le altre, di Pamela Villoresi, Erica
Blanc, ed Eugenio Allegri. Evangelina Alciati fu allieva di Giacomo Grosso, sotto la cui guida si
diplomò in disegno e pittura. Decisivo per il gli esiti della sua carriera fu un soggiorno a Parigi
tra il 1903 ed il 1906. Lo stile della Alciati, che raggiunge punte di assoluta eccellenza nel
ritratto, si confronta alla pari con le tendenze che caratterizzano la prima parte del Novecento,
dalla pittura post impressionista, all'Espressionismo ed alla Metafisica, in cui si evidenziano
taluni punti di contatto con il magistero di Felice Casorati. La mostra, a cura dei professori
Edoardo Di Mauro e Giuseppe Mantovani, con contributi critici di Francesco De Caria,
Donatella Taverna e della docente dell'Accademia Valeria Piasentà, presenta un percorso
completo e ragionato di tutte le fasi artistiche di Evangelina Alciati, dal primo Novecento al
secondo dopoguerra, tramite il prestito di opere da collezionisti privati, e da istituzioni quali la
Galleria d'Arte Moderna di Torino, il Castello Gamba. Museo Regionale della Valle d'Aosta, le
Fondazioni Burzio e Mazzonis. Orario: lunedì, martedì, giovedì, venerdì, sabato e domenica
10.00-18.00 (ultimo ingresso 17.30); mercoledì chiuso. Info: 011.0897370
fino al 12/04/2015
ore 18:00
Torino
Via Accademia Albertina 8
TORINOSETTE | Arte
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Arte
"173° ESPOSIZIONE ARTI FIGURATIVE 2015" ALLA PROMOTRICE
"173° Esposizione Arti Figurative", rassegna che propone le opere di 365 artisti selezionate
dalla Commissione Artistica della Promotrice. L'itinerario espositivo si snoda lungo le sale della
Palazzina Liberty al Valentino secondo una visione d'insieme che unisce pittori, scultori, grafici
in una sorta di racconto attraverso paesaggi, ritratti, figure, composizioni floreali, pagine
astratte e surreali, nudini e delicati fogli d'acquarello, incisioni e disegni. La mostra presenta un
ampio "corpus" di lavori che ricordano gli artisti scomparsi, come il particolare e inquieto segno
di Enrico Colombotto Rosso e di Leonor Fini, l'intenso "Autoritratto n.2" di Ruggeri e il
cromatismo della tela "Un mattino al mare" di Cherchi, i "cieli" di Carena e il rame "Spadaccino
di gallo" di Molinari. E insieme a "Il diario di Darwin" di Soffiantino si nota la tempera "Testa
d'uomo" di Spazzapan e l'acquarello "Nudo in posa" dell'espressionista Corbelli, la "Dispensa"
di Tabusso e la musicale tecnica mista "Les Regions inconnues" di Davide Peiretti, che si lega
alle spaziali atmosfere del ciclo "Fuochi di gioia" di Nini Maccagno. E accanto affascinano le
sculture, da "Sviluppo di forme n.1" ad "Archetipo", eseguite da Mastroianni, che sono
documento e testimonianza di una vibrante e prorompente ricerca di materiali, forme,
immagini. Immagini che fanno parte della narrazione di "Riviera Ligure" di Paulucci e delle
rappresentazioni di Michele Baretta e Giuliano Emprin, dell'intensa spiritualità di Carlo
Sismonda e del "contadino" un disegno dell'astigiano Manzone. Dopo un lungo periodo,
ritornano alla "Promotrice" le delicate vedute del saluzzese Giuseppe Cavallera. E poi si
possono vedere i robusti paesaggi di Franco Martinengo, le metafisiche atmosfere di Sergio
Albano e Roberto Bertola, il pacato e misurato naturalismo di Pippo Bercetti, Piero
Solavaggione, Mario Albano, Nicola Arduino, Cesare Tubino, Carlo Loro, Maria Antonietta
Prelle, Loro, Giuseppina Colonna Gamero e Mario Gamero. Dal grande tronco di Germana
Albertone si approda a Vincenzo Albano, alle donne di Stefano Cambursano e alle forme nello
spazio di Serafino Delaurenti, ad Angiola Melis e Bruno Fisanotti, alla suggestiva "tavola" di
Francesca Graziani Giovannini e alla neo-figurazione di Alfredo Levo. E, infine, il colore di
Emilio Scarsi si stempera nell'armoniosa figura femminile di Almerico Tomaselli, nella
sperimentazione di Giacinta Villa e nelle preziose incisioni di Vespignani, Giacinto Vittone e
Mario Giovannini. E questo itinerario costituisce uno spaccato della "sociale", che si sviluppa in
modo da delineare, tra artisti storici e più recenti elaborazioni, alcuni momenti del cammino
dell'arte figurativa". Orario: martedì-sabato 11-13 e 16,30-20; festivi 10,30-12,30. Info:
011.6692545
fino al 12/04/2015
ore 18:00
Torino
Viale Crivelli 11
I PANNELLI DI DEFENDENTE FERRARI ALLA SACRA DI SAN MICHELE
"I pannelli di Defendente Ferrari". Orario: da martedì a sabato 9.30-12.30 e 14.30-18.00;
domenica e festivi: 9.30-12.00 e 14.30-18.30; ultimo ingresso consentito 30 minuti prima della
chiusura della Sacra.
fino al 12/04/2015
ore 09:30
Sant'Ambrogio (TO)
Sacra di San Michele
BARDONECCHIA - CARLO RIVETTI AL PALAZZO DELLE FESTE
"Antropologia fantastica", opere pittoriche di Carlo Rivetti. Orario: sabato, domenica e il lunedì
di Pasquetta dalle 16,30 alle 19,00. Info: www.carlorivetti.it
fino al 12/04/2015
ore 15:45
Bardonecchia (TO)
Piazza Valle Stretta 1
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Arte
FULVIO COLANGELO ALLO SPAZIO MIXTO
"La Passione e l'Arte secondo Colangelo". Cristalli, tubi d'acciaio e travi in legno si trovano qui
assieme proiettati nel vuoto delle continue vetrate. Le opere, anche queste, sono un mix fra
pittura, fotografia, scultura, elaborazione digitale, interventi grafici. video, installazioni. Per
vedere tutto bisogna girare, salire, scendere. Si scoprono solo così tante cose preziose e
sorprendenti. Il filo conduttore tra lavori così diversi è una tecnica sempre dominata
dall'impulso, dall'intensità, dall'attimo irripetibile in cui il tempo si ferma per lasciarci entrare in
un mondo diverso e fantastico. Amore, erotismo, tensione sono le tante facce di un unico
tema, la Passione, quella di cui siamo impastati, quella che dà senso alla vita. Fulvio
Colangelo, scenografo, graphic designer, pubblicitario, art curator, artista con mostre in
quindici nazioni, vive nel suo studio galleria Ki-Gallery in centro a Torino. Orario: lunedì,
martedì e mercoledì dalle 8 alle 18; giovedì, venerdì e sabato dalle 8 alle 22; domenica dalle
20 alle 22. Info: 366.1128666 - [email protected]
fino al 13/04/2015
ore 20:00
Torino
Corso Castelfidardo 34
"UEFA IS EAST", FOTOGRAFIE DELLA TRANSNISTRIA AL POLSKI KOT
"Uefa is East - L'Europa calcistica dell'Est vista attraverso i volti dei suoi abitanti. Transnistria,
1997": mostra fotografica diGabriele Bertolini, che vuole essere un momento riflessivo e
documento storico di un viaggio in Transnistria, stato sui confini della legalità, che si dichiara
indipendente dalla Moldavia e vicino ai Russi. La mostra, curata da Enzo Ronco e Gwladys
Martini, fa parte del progetto "L'Europa calcistica dell'Est vista attraverso i volti dei suoi
abitanti": la rassegna prende spunto dai luoghi dove si sono svolti eventi calcistici di rilevanza
europea, come UEFA e Champions League, per raccontare città meno conosciute per mezzo
dei ritratti di chi vi abita. Il calcio non è fatto solo di grandi club noti nel mondo intero. Decine di
città più o meno conosciute partecipano con le loro squadre all'emozione delle coppe europee
e molte sono nella parte più orientale del continente. Si trovano alla ribalta per pochi attimi, per
poi finire dimenticate fino, se i loro club lo meritano, alla stagione successiva. Questo primo
appuntamento vede protagonista la Transnistria e la sua capitale Tiraspol, che il fotografo ha
documentato nel 1997, l'anno di fondazione dello Sheriff Tiraspol. I personaggi ritratti
sembrano quasi prendere vita, tanto sono intensi e profondi i loro sguardi. Sono colti nella loro
quotidianità, fieri, e sembrano cercare nell'obiettivo un riscatto, un futuro. La Transnistria è
terra di contrasti, dove povertà e ricchezza convivono, come facce di una stessa moneta.
Sembrano parlare di quello che hanno vissuto, ma senza urlarlo. Come i tre ragazzini soldati a
torso nudo, che giocano a fare i grandi: uno di loro prima copre un braccio, poi lo scopre,
rivelando elaborati tatuaggi. In questi territori è cresciuto lo scrittore Nikolai Lilin, che nel suo
romanzo Educazione siberiana descrive l'iconografia dei tatuaggi, e come ancor meglio li
descriva Alix Lambert nel suo documentario The Mark of Cain, ambientato tra i carcerati russi,
quando i disegni sulla pelle raccontavano la storia dei detenuti stessi, quando l'inchiostro
sottopelle era illegale. La mostra è inserita nel programma del progetto Fuoriluogo, sostenuto
dal collettivo GAD (Gwladys Martini, Alessio Bovero, Dario Favatà), che intende stimolare
l'incontro tra arte e luoghi non convenzionali, volto ad avvicinare il contenuto tipico dei musei al
pubblico più vasto dislocandolo in contesti nuovi e spiazzanti. Orario: da martedì a domenica
dalle 20.00 a mezzanotte. Info: [email protected]
fino al 14/04/2015
ore 18:30
Torino
Via Massena 19
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Arte
JENS EINHORN ALLA LUCE GALLERY
"Electric eyes", personale di Jens Einhorn. I lavori di Jens Einhorn sembrano alimentare uno
scenario da fine del mondo. Le immagini della serie Too Much Future e The Endless End
trasmettono la sensazione della calma dopo un disastro oltre ogni aspettativa. Sembra che
siano stati sbattacchiati furiosamente da tempeste e nubi di fumo solo per stabilirsi di nuovo,
solo grazie alla loro chiarezza formale. Einhorn fa sì che si provi un certo piacere in questa
presunta distruzione con l'utilizzo, in questa serie, di vivaci colori. Il caos lentamente si
trasforma in armonia. La lettera E che si ritrova in alcune immagini rappresenta una volta di
più la lotta che si percepisce in ogni pezzo. Può voler dire sia "The End"- la fine - che
l'Eternità, tutti nuovi inizi nel circolo infinito. L'etichetta segna anche il completamento del
processo di lavoro per l'artista, l'ultimo atto gestuale sull'immagine. Come i battiti musicali le
immagini, frammenti di pixel, operano all'interno di una nebbia delicata permeata di luce
colorata. Cultura giovanile e musica rappresentano una cornice importante per le opere di
Einhorn e spesso le si ritrova come impressioni galleggianti audio-visive. La lettera E può
dunque stare anche per elettronica o estasi o per entrambi. La musica elettronica è anche
spesso correlata alla nozione di post-apocalittico. Ha rappresentato un mezzo di espressione
di critica sociale per molti artisti che hanno elaborato visioni distopiche del futuro,
processandole in una nuova tecnologia. Jens Einhorm è nato nell'ex Repubblica Democratica
Tedesca ed è dunque molto influenzato dagli avvenimenti socio-politici degli anni '90 quando
la musica giocava un importante ruolo per un giovane artista, come primario strumento di
espressione. Egli suonò in band punk a partire dalla metà degli anni '90, per poi intraprendere
la sua strada nelle arti visive grazie alla fotografia e alla musica. Jens ha studiato fotografia a
Leipzig e scultura e new media con Astrid Klein, e si è concentrato più sulla pittura con un
master con Tal R all'Accademia di Düsseldorf per concentrarsi più sulla pittura. Il metodo
mash-up di Einhorn, che fa suso di tessuto, pigmenti, colla e colori, regala una caratteristica di
"oggetto" alle proprie immagini rendendo sorprendente la loro presenza nello spazio. La
struttura stessa di quei minuscoli elementi visivi li rende simili a dipinti astratti o simil digitali.
La mostra segna un importante punto di partenza per la carriera dell'artista, per la prima volta
in Italia, presentando una serie di nuovi dipinti che sono il corpo principale delle opere più
recenti di Einhorn. Orario: dal martedì al sabato 15.30-19.30. Info: 011.8141011 - 335.5246817
- [email protected] - www.lucegallery.com
fino al 14/04/2015
ore 18:30
Torino
Corso San Maurizio 25
QUADRI-PERSONALE ALLA GALLERIA20
In mostra lavori di Alfredo Billetto, Mauro Chessa, Pino Mantovani, Mario Surbone. Orario: dal
lunedì al sabato dalle 15 alle 19. Info: 011.3724087 - [email protected] www.galleria20.jimdo.com
fino al 15/04/2015
ore 17:00
Torino
Corso Casale 85/B
SIMONE BENEDETTO DA FRANZ PALUDETTO
Sculture di Simone Benedetto. Orario: da giovedì a sabato 15-19 o su appuntamento. Info:
011.4546390 - [email protected] - www.franzpaludetto.com
fino al 16/04/2015
ore 18:00
Torino
Via Stampatori 9
TORINOSETTE | Arte
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Arte
"IL KABUKI DEI TRE SAMURAI: ARAKI, MORIMURA, SUGIMOTO" ALLA GALLERIA IN
ARCO
"Il kabuki dei tre samurai: Araki, Morimura, Sugimoto". Nobuyoshi Araki, Yasumasa Morimura
e Hiroshi Sugimoto sono i protagonisti della mostra a cura di Graziano Menolascina.
Nobuyoshi Araki, tra gli artisti più rappresentativi e prolifici della storia della fotografia,
racconta la donna, l'eros e il Giappone. Le donne di Araki sono spesso sdraiate su letti disfatti,
oppure distese sul pavimento in pose lascive, legate con corde, con i corpi ostentati e nudi ma
con sguardi in cui è completamente assente la volontà di sedurre. Yasumasa Morimura si
appropria invece di icone universali della storia dell'arte, dei mass media e della cultura
popolare interpretandole in prima persona. In particolare Morimura è interessato alle
trasformazioni sociali politico e culturali dovute alla penetrazione del capitalismo e dei miti del
mondo occidentale in Giappone. Morimura impersona Einstein, Marylin, Frida Khalo, Hitler il
risultato è un'opera e raffinata che nasce da una cura maniacale per i dettagli e l'uso di ritocchi
digitali, di costumi, pose e accessori ricercati che le rendono uniche. I tratti somatici non
modificati, sono l'unico mezzo che Morimura ha per rivendicare la propria origine e le proprie
tradizioni e l'unica via per fare ciò è la provocazione. Infine, ci sono gli scatti di Hiroshi
Sugimoto, immagini mentali, concetti la cui materializzazione è resa possibile grazie a un
rigoroso controllo del mezzo fotografico e del processo manuale di stampa, seguito anch'esso
personalmente dall'artista. Nella serie "Theatre" Sugimoto ha fotografato con tempi di
esposizione lunghissimi sale degli anni '20 e '30, cinema degli anni '50 e drive in. La luce
bianca degli schermi rettangolari, che illumina il resto dell'ambiente, contiene in sé l'intera
proiezione del film. In "Architectures" la tecnica dello sfocato priva le architetture moderniste di
connotazioni temporali. I lunghi tempi di esposizione dei "Seascape" bloccano il movimento
delle onde in immagini eterne, mentre il soggetto dei "Portraits" realizzati fotografando i
personaggi dei musei delle cere è l'immortalità stessa. Info: 011.8122927 - www.in-arco.com [email protected]
fino al 18/04/2015
ore 18:30
Torino
Piazza Vittorio Veneto 3
GIANLUCA QUAGLIA ALLA GALLERIA UNIQUE
"Places", mostra personale dell'artista milanese Gianluca Quaglia a cura di Antonio D'Amico,
propone "Paesaggio", un'installazione ambientale che invade tutto lo spazio della galleria,
insieme alla sua produzione recente degli intagli su carta. I suoi lavori, la cui caratteristica
principale è la recisione di alcuni elementi dal contesto originario per farli rivivere nello spazio
circostante, producono una rottura dell'equilibrio del linguaggio comune. In "Places" Quaglia
espone le libellule, le diverse varietà di fiori e di piante, le farfalle e gli insetti, tutti intagli su
carta che conquistano il senso del loro essere singole individualità, in quanto gli elementi sono
stati estratti e custoditi altrove, così non sono più semplici e gradevoli decorazioni, bensì
pluralità di esistenze che abitano il medesimo spazio in cui si muovono gli uomini. Orario: dal
martedì al sabato 10.00-12.30 e 15.30-19.30. Chiuso il lunedì. Aperture fuori orario su
appuntamento. Info: 011.5617049 - 334.8017314 - [email protected] www.galerieunique.com
fino al 18/04/2015
ore 17:00
Torino
Corso Vittorio Emanuele II 36
TORINOSETTE | Arte
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Arte
"IL MONDO IN UNA TAZZA" A PALAZZO MADAMA
Palazzo Madama presenta un percorso dedicato alla storia della tazza, attingendo dalle ricche
collezioni di arte decorativa conservate in museo. L'esposizione si riallaccia al tema della
porcellana torinese al centro di Fascino e splendore della porcellana di Torino, mostra curata
da Andreina d'Agliano e Cristina Maritano che apre in contemporanea alla Fondazione AccorsiOmetto e che presenta ben 90 opere provenienti dalle collezioni di Palazzo Madama. Le due
esposizioni offrono nel complesso un vero e proprio percorso cittadino dedicato al tema della
porcellana. Filo conduttore dell'esposizione è la tazzina: da tè, da caffè e da cioccolata.
Oggetto legato indissolubilmente all'introduzione in Europa delle bevande calde provenienti
dall'Oriente e dal Nuovo Mondo e al materiale esotico e prezioso per eccellenza, la porcellana.
A Palazzo Madama una sequenza di tazze, a partire dai blancs-de-chine, ovvero le porcellane
bianche cinesi prodotte a Dehua, mostra l'evoluzione delle forme e la varietà dei decori nelle
tazzine prodotte dalle manifatture europee nel Settecento: dai motivi di origine cinese e
giapponese, a quelli tratti dai libri di storia naturale, ai paesaggi derivati da incisioni olandesi e
tedesche, fino alle scene mitologiche e della letteratura cavalleresca. Contestualmente la
mostra è un'occasione per raccontare, per casi esemplari, la storia della porcellana, delle sue
particolarità produttive, della qualità della pasta e dei colori. Il valore socialmente
rappresentativo della porcellana emerge anche grazie all'esposizione di alcuni servizi araldici,
conservatisi integri per il loro valore altamente simbolico legato al passato illustre della casata
oppure smembrati e dispersi sul mercato antiquario. Una vetrina è dedicata alla principale
manifattura di porcellana operante in Piemonte nel Settecento, la Real fabbrica delle
porcellane di Vinovo, fondata nel 1776 grazie all'intraprendenza di un torinese, Giovanni
Vittorio Brodel, e di un ceramista di Strasburgo, Pierre-Antoine Hannong, e poi rilevata nel
1780 dal medico e chimico torinese, Vittorio Amedeo Gioanetti. Alla produzione di questa
fabbrica è dedicato un più ampio spazio nelle sale della mostra alla Fondazione AccorsiOmetto. In un'altra vetrina, l'artista Matilde Domestico, che da anni conduce ricerche sul tema
della porcellana, ambienta l'installazione Esistenza di porcellana, che si ispira alle poesie di
Emily Dickinson. Il lavoro dell'artista unisce oggetti e frammenti di carta e di porcellana su cui
emergono parole in acciaio. Intorno una superficie di polvere di marmo di Carrara, il caolino,
un materiale refrattario. Tutti gli elementi nel complesso rimandano all'idea di fabbrica, a una
realtà viva e produttiva. In sottofondo una base sonora composta dalla sovrapposizione ed
elaborazione di rumori meccanici, suoni metallici ripetitivi registrati all'interno dei reparti di
fabbricazione dell'Industria Porcellane IPA, si propaga tra le tintinnanti ceramiche antiche e
contemporanee. Orario: martedì-sabato 10.00-18.00; domenica 10.00-19.00. La biglietteria
chiude un'ora prima. Chiuso il lunedì. Ingresso: intero euro 10, ridotto euro 8, gratuito ragazzi
fino ai 18 anni e abbonati Musei Torino Piemonte. In presenza di mostre temporanee le tariffe
potranno subire variazioni. Info: 011.4433501 - www.palazzomadamatorino.it
fino al 19/04/2015
ore 10:00
Torino
Piazza Castello
EUGENIO BROGGINI ALLA FONDAZIONE GIORGIO AMENDOLA
Personale di Eugenio Broggini. Orario: da lunedì a venerdì 10-12 e 15.30-19.30; sabato e
domenica su prenotazione. Info: www.fondazioneamendola.it - [email protected]
fino al 23/04/2015
ore 18:00
Torino
Via Tollegno 52
TORINOSETTE | Arte
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Arte
"LIVE EAST DIE YOUNG" BURNING GIRAFFE ART GALLERY
"Live East Die Young", collettiva a cura di Giuseppe Savoca: un'occasione unica per entrare in
contatto con lo spirito dissacrante e rivoluzionario della scena artistica dell'East End di Londra
attraverso le opere di sei dei suoi più interessanti interpreti: Alex Binnie, Dan Hillier, Dr. D, Ian
Johnstone, Liam Sparkes e Michele Servadio. Orario: dal martedì al venerdì 15-19; sabato
15:30-20. Info: www.bugartgallery.com - [email protected] - [email protected]
- 011.5832745 - 347.7975704
fino al 24/04/2015
ore 18:30
Torino
Via Bava 8/A
"PITTURA FEMMINILE A TORINO NEL PRIMO '900" ALLA GALLERIA DEL PONTE
"Pittura femminile a Torino nel primo '900", mostra di Evangelina Alciati, Vittoria Cocito, Nella
Marchesini e Daphne Maugham. Orario: dal martedì al sabato 10.00-12.30 e 16.00-19.30. Info:
011.8193233 - [email protected] - www.galleriadelponte.it
fino al 24/04/2015
ore 18:00
Torino
Corso Moncalieri 3
EVA LEITOLF E VICTOR LOPEZ GONZALEZ AL CAMPUS EINAUDI
Nell'ambito di Biennale Democrazia, l'atrio del nuovo campus universitario ospita i progetti
artistici "Postcards from Europe" di Eva Leitolf, "ATLAS" e "Border Crossing" di Victor López
González, entrambi a cura di Patrizia Bottallo.
fino al 25/04/2015
ore 10:30
Torino
Lungo Dora Siena
IVREA - GIANNI-EMILIO SIMONETTI AL MUSEO DELLA CARALE ACCATTINO
"Gianni-Emilio Simonetti - Othermaps Othernearby", un evento multitasking con la
partecipazione di: Luigi Bonotto, Giulia Tacchini, Giulia Maffei, Stefano Montani, Nicolò Parini,
Pip, Poldino, Cina. Un ringraziamento speciale all'atelier di "arteterapia" dell'ospedale di Luino
e al dott. Isidoro Cioffi. A cura di Lorena Giuranna e Adriano Accattino. Orario: sabato e
domenica dalle 15:00 alle 19:00. Info: 0125.612658
fino al 26/04/2015
ore 18:00
Ivrea (TO)
Via Miniere 34
CASTELLAMONTE - SANDRA BARUZZI AL CENTRO CONGRESSI PIERO MARTINETTI
"Sguardi.2", mostra di Sandra Baruzzi, a cura di Anna Tabbia. Orario: sabato e domenica
15,00-19,00 (domenica di Pasqua chiuso); altri giorni su appuntamento - scuole su
appuntamento. Info: 0124.5187216 - [email protected]
fino al 26/04/2015
ore 17:00
Castellamonte (TO)
Via Educ
TORINOSETTE | Arte
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Arte
ISA MELSHEIMER DA QUARTZ STUDIO
"Examination of the Origins", personale dell'artista tedesca Isa Melsheimer (Neuss, 1968) che
per l'occasione ha concepito un'installazione site specific in cui elementi scultorei pensati a
partire dalle caratteristiche 'ambientali' di Quartz sono accostati alle forme architettoniche di
alcuni edifici della città. Visite su appuntamento. Info: 338.4290085 - [email protected] www.quartzstudio.net
fino al 28/04/2015
ore 19:00
Torino
Via Giulia di Barolo 18/D
BORIS LAVRENKO ALLA GALLERIA PIRRA
Boris Lavrenko nasce a Rostov nel 1920 e muore a San Pietroburgo, città in cui studia, vive e
lavora, nel 2001. Titolare della cattedra di pittura e composizione dell'Istituto Repin dal 1953, la
sua carriera è costellata di prestigiosi riconoscimenti ed è considerato uno dei più autorevoli
rappresentanti del post-impressionismo russo. L'infanzia vissuta a contatto con la natura, le
immense steppe e il fiume Don, avranno una forte influenza sulla formazione del futuro pittore.
Lavrenko, infatti, nel paesaggio trova la massima libertà di ricerca compositiva e di
sperimentazione cromatica, seppur all'interno di un figurativismo di solida impostazione. Le
sue opere, in particolare quelle animate da figure impegnate in normali attività, quali la lettura,
una passeggiata o una partita di calcio, trasmettono spontaneità e gioia di vivere. Lavrenko è
un artista versatile, con la maturità di riconoscere in qualsiasi soggetto la "dignità" di essere
ritratto, per cui i suoi temi spaziano dalle vedute cittadine, con i loro monumenti, ai già citati
paesaggi, dai banali oggetti di uso quotidiano delle sue intense nature morte, alle animate o
raccolte scene di genere. I numerosi viaggi compiuti all'estero e in patria stimolano la curiosità
e gli interessi di Lavrenko, le cui opere possono definirsi un caleidoscopio di impressioni, un
colorato mosaico di vita. Orario: da lunedì a sabato 9,30-12,30 e 15,30-19,30; domenica
9,30-12,30. Info: 011.543393 - www.galleriapirra.it - [email protected]
fino al 30/04/2015
ore 18:00
Torino
Corso Vittorio Emanuele II 82
"FEMMINILE PLURALE" DA DAVICO
"Femminile plurale", mostra di Patrizia Comand, Stefania Pennacchio e Luciano Sabbatucci.
Orario: da martedì al sabato dalle 10.00 alle 12.30 e dalle 16.00 alle 19.30. Chiuso lunedì e
festivi. Info: 011.0362954 - [email protected] - www.davicoarte.it
fino al 02/05/2015
ore 18:30
Torino
Galleria Subalpina 21
TORINOSETTE | Arte
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Arte
JOSEF KOUDELKA AL FORTE DI BARD
"Josef Koudelka, Vestiges 1991-2014", prima esposizione in Italia del più imponente progetto
fotografico di uno dei maestri mondiali della fotografia, mostra promossa dall'associazione
Forte di Bard in collaborazione con l'Agenzia Magnum Photos. Il progetto Vestiges, che vede
impegnato da oltre vent'anni il grande fotografo dell'agenzia Magnum Photos, propone la sua
interpretazione fotografica e artistica di alcuni dei più importanti siti archeologici della cultura
romana e greca, in un itinerario attraverso venti paesi, dalla Grecia al Libano, dalla Siria
all'Algeria, dalla Turchia all'Italia e di oltre duecento località che si affacciano sul Mar
Mediterraneo. Un'esplorazione che non ha precedenti, un lavoro fatto di costanza e
perseveranza. L'artista, come i pittori romantici del XIX secolo, coltiva una predilezione
particolare per le rovine, senza celebrarne l'atmosfera malinconica, ma con l'obiettivo di
restituirne l'autentica bellezza. Il suo intento è usare l'arte per riappropriarsi di un mondo che ci
sta sfuggendo e che potremmo perdere. Trasformare le macerie in speranza è il grande e
ambizioso progetto che Koudelka cerca di realizzare con il suo eccezionale viaggio, in
costante divenire che si arricchisce periodicamente di nuovi capitoli. In mostra oltre 60
fotografie di cui 22 panoramiche di grandi dimensioni. Un allestimento che coniuga il
minimalismo dell'approccio del fotografo e della cifra stilistica delle sue immagini, al suggestivo
senso di camminamento tra le rovine. In mostra anche la proiezione di circa 350 scatti relativi
ai set di Vestiges. Fino al 31 gennaio il Forte sarà aperto solo il sabato e la domenica dalle 10
alle 19; dal primo febbraio apertura consueta (feriali dalle 10 alle 18, festivi e prefestivi dalle 10
alle 19). Ingresso: Intero: 6,00 euro - Ridotto: 5,00 euro. Info 0125.833811 - 83382 e su
www.fortedibard.it
fino al 03/05/2015
ore 18:00
Bard (AO)
Forte
"AL FRONTE" AL MUSEO DEL CINEMA
"Al fronte. Cineoperatori e fotografi raccontano la Grande Guerra", mostra a cura di Roberta
Basano e Sarah Pesenti Campagnoni. Cento anni fa, la Grande Guerra investe il Vecchio
Continente con la sua modernità che, oltre alle armi micidiali, annovera l'utilizzo di nuovi mezzi
di comunicazione. Tra queste la fotografia e il cinema si rivelano risorse fondamentali nel
definire gli equilibri di potere dei principali paesi belligeranti. Scatti e riprese realizzati da
fotografi e operatori militari invadono le pagine di quotidiani e riviste e dominano gli spettacoli
cinematografici di tutto il mondo, trovando una eco nelle innumerevoli fotografie amatoriali
accumulate dai reduci e dalle loro famiglie, memoria di un'esperienza umana e sociale
estrema e contraddittoria. La mostra "Al fronte. Cineoperatori e fotografi raccontano la Grande
Guerra" propone un percorso di immagini attraverso 160 fotografie inedite, scattate da Luis
Bogino al seguito del Regio Esercito Italiano e dai soldati fotoamatori dislocati sui di guerra.
Accanto a questo primo tracciato si sviluppa il percorso cinematografico: una selezione di film
"dal vero", girati al fronte e nelle retrovie, e di titoli di fiction di epoche diverse, testimonianza di
un'eredità visiva e culturale variamente interpretata nel corso del tempo. Lo sguardo di artisti
come Paola De Pietri, Yervant Gianikian e Angela Ricci Lucchi propone infine una lettura
personale della prima guerra mondiale, dei luoghi che essa ha attraversato e di una memoria
spesso dimenticata. Orario: da martedì a venerdì 9.00-20.00; sabato 9.00-23.00; domenica
9.00-20.00; lunedì chiuso. Ultimo ingresso un'ora prima della chiusura. Ingresso: intero euro
14,00; ridotto (studenti universitari fino a 26 anni, over 65, gruppi min. 15 persone) euro 11,00;
giovani e scuole (da 6 a 18 anni, gruppi scolastici) euro 8,00; gratuito fino a 5 anni, disabili e
accompagnatore, Torino+Piemonte Card.
fino al 03/05/2015
ore 19:00
Torino
Via Montebello 20
TORINOSETTE | Arte
118 / 225
Arte
PHIL BORGES ALLA GALLERIA PAOLA MELIGA
"Tibet's Portraits | Culture on the Edge", mostra fotografica di Phil Borges. Borges fa parte dei
"maestri artisti" della fotografia americana e non, che da oltre 25 anni documenta con passione
la vita delle popolazioni tribali di tutto il mondo, utilizzando il veicolo del "ritratto ambientale"
per sollevare le problematiche delle popolazioni indigene e per diffonderne la loro conoscenza.
Borges è mosso da una missione e un cammino spirituale e di vita che lo portano a spingersi
negli angoli più remoti del mondo per dar voce attraverso la sua fotografia a realtà
straordinarie e uniche, che altrimenti non avrebbero modo di essere svelate. La sua poetica
capacità di cogliere l'attimo sospeso e la denuncia della realtà nella sua sfumatura più veritiera
uniscono testimonianza e arte per dar vita a una vera vocazione. La sua è una fotografia tesa
a dar voce a chi non ce l'ha, che ha come missione la rivalutazione delle culture che stanno
via via scomparendo, mettendo l'accento sul loro valore e rappresentando le sfide che le
attendono. Il suo lavoro cerca di rendere più comprensibili le tematiche riguardanti le
popolazioni in via di sviluppo: "Voglio che lo spettatore veda queste persone come individui,
che conosca i loro nomi e un po' della loro storia, non che le veda solamente come degli
estranei che abitano terre lontane." Pluripremiato per il suo impegno umanitario nel 2008 ha
collaborato con Amnesty International pubblicando Enduring Spirit, le sue raccolte fotografiche
sono tradotte in 4 lingue e le sue opere sono esposte nei musei di tutto il mondo. In mostra i
suoi ultimi scatti sul Tibet. I ritratti mostrano queste popolazioni che vivono in uno degli
ambienti più fragili della terra e che di fronte alle sfide del ventunesimo secolo cercano di
mantenere quello che hanno di più caro: la loro pratica buddista, la loro cultura tibetana ed i
loro usi. Fotografie delicate, commoventi, piene di pathos, di fierezza. Altamente importante è
anche la perfezione della cromaticità, infatti in questo suo ultimo lavoro Phil Borges ci presenta
i suoi scatti a colori. Mostra realizzata grazie alla collaborazione con Paci Contemporary |
Brescia. Orario: dal mercoledì al sabato 11,00-12,30 e 15,30-19,30. Martedì mattina chiuso,
pomeriggio 15,30-19,30. Lunedì e festivi chiuso. Apertura privata su appuntamento. Info:
011.2079983 - [email protected]
fino al 04/05/2015
ore 11:00
Torino
Via Maria Vittoria 46/C
"IL MARE CHE SENTO" DA INTERNOCORTILE
"Il mare che sento", interpretazioni d'arte design e artigianato d'eccellenza. Orario: da martedì
a sabato 11-13 e 15.30-19. Info: 011.6618841 - [email protected] - www.internocortile.it
fino al 05/05/2015
ore 18:30
Torino
Via Villa Glori 6
TORINOSETTE | Arte
119 / 225
Arte
RIVAROLO - ERNESTO MORALES A CASA TOESCA
"Il giorno come la notte", personale di Ernesto Morales. Il progetto espositivo curato da Karin
Reisovà comprende opere in continuità con il lavoro precedente dell'artista, ma recentemente
arricchito dall'esperienza espositiva in Oriente, in particolare a Singapore, Kuala Lumpur,
Jakarta e Bangkok dove Morales ha avuto modo di essere in stretto contatto con la natura dei
luoghi, fonte d'inspirazione per approfondire e delineare la mostra. I fili conduttori sono i temi
della primavera e del relativo equinozio durante il quale, come ci indica il termine stesso
"Equus Nox", vi saranno uguali numero di ore di luce e di oscurità, dunque il giorno come la
notte, a pochi giorni dalla inaugurazione. Il cambiamento di stagione ci rimanda alla rinascita,
al risveglio della natura, all'amore ed i suoi miti: l'ambiente è in trasformazione e questa
sensazione di positiva aspettativa coinvolge anche gli esseri umani. Non solo, vengono
rappresentati miti ed allegorie, quando Ernesto Morales nel richiamare Madre Natura associa
a Flora - Dea dell'antichità romana - simboli quali la rosa bianca, il cigno, la fenice, l'uovo, le
rondini. Anche la tematica degli opposti viene analizzata ed esplicitata, in riferimento alla
generazione di nuovi cicli vitali: il maschile ed il femminile, il giorno e la notte, il bianco e il
nero, il buio e la luce. I paesaggi talvolta reali e talvolta onirici del precedente lavoro dell'artista
uniti a questo nuovo percorso, lavorativo e di vita, ci permettono di entrare in una dimensione
intima e coinvolgente. E nei quadri si riflette quella che è la grande sensibilità di Ernesto
Morales, ossia quella di entrare in empatia con i luoghi e le persone, permettendo
all'osservatore di comprendere realmente le sue opere e le motivazioni, aspetti che nell'arte
contemporanea non sempre appaiono di facile cognizione. La mostra e il luogo espositivo,
anch'esso così intimo e pregno di storia, permetteranno una chiamata alla bellezza,
all'attenzione, al tempo lento, all'umanità nel suo lato più spirituale che l'arte ci permette di
percepire. A seguito della prima inaugurazione, la mostra si rinnoverà il giorno 11 aprile, con
l'esposizione di nuovi lavori dalla medesima tematica. Orario: venerdì, sabato, domenica
15.30-19.00; altri giorni o orari su appuntamento telefonico al 335.1227609. Info:
[email protected] - www.areacreativa42.com
fino al 10/05/2015
ore 17:00
Rivarolo (TO)
Via Ivrea 42
"TENTAZIONI" ALLA GALLERIA ZABERT
"Tentazioni", collettiva curata da Luca Beatrice. In mostra lavori di undici artisti contemporanei
(Paolo Amico, Araki, Bertozzi&Casoni, Nicola Bolla, Carlo Mollino, Alessandro Papetti, Carol
Rama, Man Ray, Bettina Rheims, The Bounty KillArt e Paolo Ventura) affiancati da altrettante
opere classiche di Bernardino Campi, Gianbattista Crosato, Paul Brill, Pietro Della Vecchia,
Frans Floris, Luca Giordano e Jan Massys. Orario: 10,30-13,00 e 15,00-19,00.
fino al 15/05/2015
ore 18:00
Torino
Piazza Cavour 10
TORINOSETTE | Arte
120 / 225
Arte
ALBERTO DILILLO AL MUSEO NAZIONALE DELL'AUTOMOBILE
"Retrò Visioni", fotografie di Alberto Dilillo. Trenta fotografie, scattate nel cimitero d'auto
storiche di Kaufdorf, in Svizzera, pochi giorni prima del suo definitivo smantellamento. "Retrò
Visioni" è un racconto per immagini, accompagnate da suggestive didascalie, una vera e
propria Spoon River dell'auto: lo sguardo del fotografo, Alberto Dilillo, indugia sulle forme delle
vetture d'epoca che conservano un fascino immutato nonostante la polvere e l'usura del
tempo. La vegetazione cresce tra le carcasse inanimate delle vetture abbandonate, come tra
gli scheletri di dinosauri estinti. La mostra fotografica sarà corredata da un allestimento che
racconta l'operazione di restauro di un'auto d'epoca: sulle pedane, ritrovamenti impolverati,
vetture semilavorate e vetture finite aiutano a visualizzare le fasi di tale operazione di
recupero, frutto di artigianalità differenti ma ugualmente preziose. Orario: lunedì 10.00-14.00,
pomeriggio chiuso; martedì mattino chiuso, pomeriggio 14.00-19.00; mercoledì, giovedì e
domenica 10.00-19.00; venerdì e sabato 10.00-21.00. Ultimo ingresso 1 ora prima della
chiusura. Ingresso al museo: intero 12,00 euro; ridotto 8,00 euro; scuole 2,50 euro; gratuito
minori di 6 anni; giornalisti con tesserino dell'Ordine; possessori dell'Abbonamento Musei
Torino Piemonte e Torino + Piemonte Card. Info: 011.677666/7/8 - http://www.museoauto.it/
fino al 17/05/2015
ore 18:30
Torino
Corso Unità d'Italia 40
GIULIO PAOLINI IN VIDEOTECA GAM
Martedì 24 marzo alle 18.30 incontro con Giulio Paolini. L'artista, in conversazione con Elena
Volpato, presenterà "Unisono", video realizzato nel 1974 presso lo studio di produzione
art/tapes/22 di Maria Gloria Bicocchi a Firenze. Il video presenta in rapida successione le
riproduzioni fotografiche di 92 tra le opere realizzate da Paolini nei 14 anni precedenti, a
partire dal suo primo lavoro, Disegno geometrico del 1960. L'attenzione dell'artista sino ad
allora si era focalizzata sullo spazio assoluto dell'opera, sul rettangolo bianco della tela o del
foglio, dove tutta l'arte, del passato e del futuro, potesse trovare anche solo una fugace
dimora. L'utilizzo del video conduce Paolini a una considerazione della dimensione temporale
dell'arte: in opposizione all'allora diffusa retorica del tempo reale, la velocità con cui Paolini fa
scorrere, in un montaggio a telecamera fissa, le riproduzioni fotografiche dei propri lavori,
cancella ogni possibilità di osservazione e di identificazione delle singole immagini. "Unisono"
dura meno di un minuto e mostra circa otto opere al secondo. Un parossismo temporale che
tende a un ideale annullamento della durata, quasi che le opere possano fondersi l'una
nell'altra in un unisono appunto che, come nella Symphonie Monotone-silence di Yves Klein,
sia espressione silenziosa e insieme assordante assolutezza dell'arte. Il video resterà in
visione in VideotecaGAM fino al 24 maggio 2015. Orario: martedì - domenica 10.00-19.30. La
biglietteria chiude un'ora prima. Ingresso gratuito in videoteca. Non occorre appuntamento.
Info: 011.4429597 - email [email protected] - www.gamtorino.it
fino al 24/05/2015
ore 18:30
Torino
Via Magenta 31
TORINOSETTE | Arte
121 / 225
Arte
NADIA BUDDE AL GOETHE INSTITUT
Personale e residenza artistica di Nadia Budde. Acume, profondità, osservazione poetica del
mondo e una comicità linguistica fuori dell'ordinario caratterizzano l'opera dell'illustratrice
berlinese, insignita di numerosi riconoscimenti, tradotta e pubblicata in diverse lingue. La
mostra presenta in prima nazionale una selezione delle sue opere originali fra cui il divertente
racconto della sua infanzia a Berlino Est. Ingresso libero. Orario: lunedì, maretedì e giovedì
10:00-13:00 e 14:00-18:30; mercoledì e venerdì 10:00-13:00 e 14:00-17:30. Info:
www.goethe.de/torino - 011.543830
fino al 30/05/2015
ore 18:30
Torino
Piazza San Carlo 206
TORINOSETTE | Arte
122 / 225
Arte
BERT THEIS AL PAV
"Aggloville", mostra personale di Bert Theis, a cura di Marco Scotini. Il peculiare carattere del
PAV, spazio interstiziale tra realtà urbana ed elemento naturale, tra i ritmi della metropoli
contemporanea e quelli dettati dal susseguirsi delle stagioni, rende il museo scenario ideale
per le opere dell'artista Bert Theis. Temi come urbanesimo sostenibile, ecologia politica e
gentrificazione sono al centro della sua ricerca artistica che, da anni, cerca di contrapporsi allo
sviluppo del modello urbano neoliberista in contesti geopolitici diversi, dall'Europa all'Asia
Orientale. La stessa ricerca viene presentata al PAV con "Aggloville", personale dell'artista che
raccoglie maquettes, studi progettuali, video e stampe digitali su tela, sviluppati nel corso di
venti anni di attività, a partire dal Padiglione Potemkin Lock, concepito per la Biennale di
Venezia del 1995. Gli elementi basici con cui Bert Theis interviene negli agglomerati pubblici e
nei contesti sociali sono tratti dalle costruzioni tradizionali dei parchi, quali piattaforme e
padiglioni. Ma ciò che caratterizza tali strutture è il fatto che esse delimitino un campo che, di
fatto, è lasciato vuoto: introducono l'indefinito, l'incerto e il provvisorio nel cuore della
distribuzione del tutto disciplinata della città contemporanea. Aprono uno spazio che si sottrae
al controllo, un'area non qualificata in anticipo, ma ogni volta da ridefinire attraverso iniziative
collettive. Ogni piattaforma è un enigma che porta lo spettatore/fruitore alla libera
interpretazione della funzione e del senso che ad essa vorrà attribuire. Così le opere di Theis
si offrono come dispositivi relazionali, capaci di creare comunità temporanee, a tramutarsi in
teatri d'incontri e situazioni. "Non c'è più ombra di dubbio: nel paradiso l'uomo nasce sdraiato,
nudo sotto una palma": con questa rivendicazione ironica del tempo originario, l'artista
introduce il suo lavoro Le dita della mano, realizzato a Volterra nel 1998 e proposto nell'ambito
di Aggloville in forma di maquette. Dieci isolette verniciate di bianco e nel formato di letto a due
piazze ciascuna, sono accompagnate da una palma mediterranea ombreggia su di loro.
Utopia settecentesca per eccellenza, l'isola deserta è la meta del viaggio, la promessa della
fuga verso nuove terre, nuove avventure. E' il risveglio dopo il naufragio e il ritorno del nostos
allo stato di natura, al paradiso originario. Per chi é coinvolto nei conflitti generati dalla
trasformazione urbana neoliberista e nelle lotte per il diritto alla città, le domande fondamentali
sono: Un'altra città è ancora possibile? Un'altra vita nelle nostre città è possibile? "Aggloville"
visualizza queste domande agglomerando elementi diversi fra di loro: paesaggi coperti di
giungla come quelli del Congo-Brazzaville, quartieri e isolati come quelli di Alphaville di
Godard, sentieri immaginati come quelli di Dogville di Lars Von Trier. Bert Theis
(Lussemburgo, 1952) fa parte di quella generazione di artisti, emersi nel corso degli anni
Novanta, che attraverso i loro lavori hanno creato nuove possibilità per le pratiche nello spazio
pubblico. I suoi lavori hanno una dimensione filosofica, sociale e politica; la maggior parte di
questi sono stati creati a partire da spazi specifici della città. Nel corso degli ultimi dieci anni, è
stato tra gli organizzatori di due progetti a lungo termine, Isola Art Center e out-Office for
Urban Transformation, entrambi riconducibili all'ambito del conflitto urbano tra gli abitanti del
quartiere di Isola, il governo della città di Milano e una compagnia multinazionale statunitense.
Nell'ambito della mostra Aggloville, le Attività Educative e Formative propongono l'attività di
laboratorio Green specific in cui le riproduzioni di particolari scenari urbani vengono rielaborate
attraverso l'introduzione di un connettivo naturale, che genera un contesto ibrido e
imprevedibile. Un'idea trasformativa di zone specifiche, nelle quali il verde si riappropria di un
suo spazio vitale, dando vita a un ambiente fecondo che genera nuove prospettive visive e
narrative. Orario: venerdì ore 15-18; sabato e domenica ore 12-19. Ingresso: intero 4 euro;
ridotto 3 euro; gratuito Abbonamento Torino Musei, Torino+Piemonte Card, minori di 10 anni,
over 65, persone con disabilità. Info: 011.3182235 - [email protected] www.parcoartevivente.it
fino al 31/05/2015
ore 18:00
Torino
Via Giordano Bruno 31
TORINOSETTE | Arte
123 / 225
Arte
"ASTRATTISMO IN EUROPA" AL FORTE DI BARD
"Astrattismo in Europa. Kandinsky, Popova, Majakovskij, Malevi?...": oltre 80 opere,
principalmente olii e disegni di straordinario valore, appartenenti a una prestigiosa collezione
privata tedesca, per la prima volta esposta in Italia. La collezione, riunita con passione e
costanza nel corso di anni, costituisce un nucleo tematico omogeneo con aspetti storicogeografici di grande interesse: le opere illustrano le tendenze artistiche dell'Europa Orientale e
Centrale durante la prima metà del XX secolo, con particolare attenzione alla nascita della
pittura astratta e ai movimenti di arte non figurativa che ne seguirono e che capillarmente si
diffusero in tutta Europa. In un clima di generale rinnovamento del linguaggio artistico, infatti, a
partire dal 1910 circa si sviluppano diverse tendenze astratte nell'ambito dei movimenti
d'avanguardia tedesco, russo, ceco e olandese. Wassily Kandinsky occupa un posto di primo
piano in questo contesto artistico. Al completo la compagine degli astrattisti russi presenti in
mostra: Vladimir Tatlin, Alexander Rodchenko, El Lissitzky e Alexandra Exter, che sviluppa il
suo linguaggio plastico integrando influssi dal Cubismo e dal Futurismo. Da non perdere le
preziose opere di Natalia Goncharova. Kasimir Malevic, con Kandinsky, può considerarsi il più
importante pioniere dell'arte astratta. Proveniente dal contesto del Cubofuturismo russo,
Malevic dipinge forme geometriche elementari come il quadrato, la sfera, la croce, dando vita
al movimento del Suprematismo: un'arte non descrittiva, puramente contemplativa e spirituale.
In mostra anche 44 libri originali del medesimo movimento artistico culturale con numerosi
pezzi di Wladimir Majakovskij e opere di Nikolay Punin, Kasimir Malevi?, Lajos Kassák e due
filmati di Hans Richter (1888-1976) e Viking Eggeling (1880-1925), pionieri dell'astrattismo
geometrico cinematografico d'avanguardia europeo. I loro lavori, terminati nel 1921, sono
considerati tra le opere fondamentali della modernità. Orario: feriali dalle 10 alle 18, festivi e
prefestivi dalle 10 alle 19. Ingresso: Intero: 6,00 euro - Ridotto: 5,00 euro. Info 0125.833811 83382 e su www.fortedibard.it
fino al 02/06/2015
ore 10:00
Bard (AO)
Forte
TORINOSETTE | Arte
124 / 225
Arte
"LO SPAZIO DEL DEMIURGO", FORTUNY E MOLLINO A PALAZZO MADAMA
Poliedricità. È il tratto che accomuna i protagonisti della nuova mostra allestita a Palazzo
Madama «Lo spazio del demiurgo», incentrata sulle figure di Mariano Fortuny y Madrazo e
Carlo Mollino. Due personalità forti, capaci di eccellere in differenti discipline, dalla pittura alla
scenografia, passando per l'architettura, il design e la moda. L'esposizione racconta il
percorso artistico e professionale di Fortuny e Mollino attraverso venti immagini realizzate da
una coppia di grandi fotografi, Sarah Moon e Pino Musi, e dal giovane Marco Maria Zanin.
Nato a Granada nel 1871, Mariano Fortuny y Madrazo respirò arte fin dall'infanzia: figlio del
pittore catalano Mariano Fortuny y Marsal, tra i più rilevanti del panorama artistico spagnolo
del XIX secolo, si dedicò al disegno, all'incisione e alla scenografia, realizzando lampade
avveniristiche, d'ispirazione teatrale, che negli anni a venire si affermarono come uno degli
oggetti di design più ricercati e riconoscibili. Stabilitosi a Venezia, fece di Palazzo Pesaro degli
Orfei la sua residenza e il suo laboratorio: qui concepì e realizzò le prime tuniche Delphos,
lunghi abiti femminili caratterizzati da sottilissime pieghe. Sono i primi vestiti plissettati al
mondo: la tecnica ideata e brevettata da Fortuny si rivelò un successo immediato,
rivoluzionando il mondo della moda. La capacità di creare forme, attingendo da mondi e
modelli differenti tra loro, dall'Antica Grecia alle tradizioni catalane, fece di Fortuny una delle
figure più interessanti del suo tempo, un modello tutt'oggi imitato e studiato. Altrettanto
affascinante è la figura di Carlo Mollino: torinese, nato nel 1905 da una famiglia benestante,
seguì da subito le orme del padre Eugenio, ingegnere e architetto, noto per aver progettato e
realizzato l'ospedale delle Molinette. Completati gli studi, Carlo si dedicò con profitto alla
fotografia, alla progettazione di edifici e di automobili da corsa. Appassionato di sci e di
montagna, realizzò chalet, edifici e funivie, coniugando materiali tradizionali e forme molto
moderne, tecnica che caratterizzò anche i suoi progetti più famosi, come il nuovo Teatro Regio
e il palazzo della Camera di Commercio in via Carlo Alberto. Forme morbide e sinuose, che si
ritrovano anche nei suoi arredi e nei suoi mobili, custoditi nella villa di Vittorio Avondo e
immortalati dall'obiettivo di Musi e Zanin. Orario: da martedì a sabato 10-18, domenica
(10-19). La biglietteria chiude un'ora prima. Ingresso: intero 10 euro; ridotto 8; gratuito ragazzi
fino ai 18 anni e abbonati Musei Torino Piemonte. Info: 011.4433501 www.palazzomadamatorino.it
fino al 07/06/2015
ore 18:00
Torino
Piazza Castello
TORINOSETTE | Arte
125 / 225
Arte
"DONNE CHE VEDONO IL FUTURO" DI BRUNA BIAMINO A PALAZZO MADAMA
Ultima tappa di "Donne che vedono il futuro", il grande progetto dedicato al ruolo delle donne
nella società con cui il museo conferma la propria vocazione verso obiettivi di partecipazione e
inclusione sociale e prosegue l'iniziativa "Go Pink!" che indaga la creatività al femminile. Il
progetto "Donne che vedono il futuro" è stato avviato a dicembre in occasione della mostra
"Women of Vision. Le fotografe di National Geographic" con un workshop a cura della
fotografa torinese Bruna Biamino, durante il quale donne di ogni età hanno risposto all'invito
del museo e hanno donato alla comunità la propria visione del futuro attraverso un ritratto
fotografico e una dichiarazione scritta. Ne sono nati 209 ritratti, tutti immersi nella luce della
settecentesca veranda juvarriana, luogo perfetto per far dialogare identità e aspirazioni della
persona con quelle della società. Per restituire questi messaggi alla collettività, Palazzo
Madama presenta ora al proprio pubblico una grande installazione che raccoglie tutti i 209
ritratti in Camera di Madama Reale: un modo per collegare il destino di una grande personalità
femminile, Maria Giovanna Battista di Savoia-Nemours, con quello delle donne di oggi e,
attraverso i loro "sogni di futuro", di tutti i cittadini di domani. Ad accompagnare le fotografie,
un'installazione sonora con le frasi rilasciate dalle donne fotografate da Bruna Biamino. Nel
pomeriggio inaugurale di mercoledì 11 marzo, aperto a tutte le partecipanti e al pubblico
interessato, Palazzo Madama propone alle 17.30 "La cultura dello specchio. Stare insieme
come le dita in una mano", conferenza in Sala del Senato sul tema della pratica collaborativa.
Ne discuteranno esperti e professionisti provenienti da diversi ambiti disciplinari: Stefano
Barrese (manager), Carmen Belloni (sociologa), Bruna Biamino (fotografa), Mario Calabresi
(giornalista e direttore de La Stampa), Gianfranco Carbonato (imprenditore), Adriano Favole
(antropologo), Luca Remmert (imprenditore), Camillo Venesio (banchiere). Modera l'incontro
Maria Grazia Turri, filosofa ed economista. Al termine dell'incontro seguirà, a partire dalle ore
19, l'inaugurazione della mostra fotografica. Orari di visita della mostra: dal martedì al sabato
10.00-18.00; domenica 10.00-19.00 (la biglietteria chiude un'ora prima); chiuso il lunedì.
Ingresso: intero euro 10, ridotto euro 8, gratuito ragazzi fino ai 18 anni e abbonati Musei Torino
Piemonte. In presenza di mostre temporanee le tariffe potranno subire variazioni. Info:
011.4433501 - www.palazzomadamatorino.it
fino al 07/06/2015
ore 17:30
Torino
Piazza Castello
RIVOLI - ENZO SCIAVOLINO ALLA CASA DEL CONTE VERDE
"Enzo Sciavolino - Il Segno, la Storia, il Mito - 50 anni di acqueforti, 170 opere". Mostra a cura
di Angelo Mistrangelo e dell'assessorato alla Cultura della Città di Rivoli. Orario: dal martedì al
venerdì 16-19; sabato e domenica 10-13 e 16-19. Info: www.comune.rivoli.to.it - 011.9563020
fino al 07/06/2015
ore 18:00
Rivoli (TO)
Via Fratelli Piol 8
PEDRO CABRITA REIS DA GIORGIO PERSANO
"Il palazzo vuoto", personale di Pedro Cabrita Reis. Orari: martedì - sabato 10,00-13,00 e
15,30-19,00. Info: 011.4378178 - 011.835527 - [email protected] www.giorgiopersano.org
fino al 20/06/2015
ore 18:00
Torino
Via Principessa Clotilde 45
TORINOSETTE | Arte
126 / 225
Arte
JACQUES HENRI LARTIGUE AL MEF - MUSEO ETTORE FICO
"Jacques Henri Lartigue - Alle origini della fotografia contemporanea", mostra a cura di Andrea
Busto, in collaborazione con la Donation Jacques Henri Lartigue. La mostra, realizzata a
partire da 130 album originali di Lartigue, ripercorre il destino unico di questo fotografo il cui
talento ora indiscusso venne riconosciuto tardivamente, all'età di 69 anni. La mostra è
composta da 136 fotografie in grande formato e da 50 pagine d'album dell'epoca (1912 - 1922)
che permettono di vedere le immagini nel contesto originale. Una selezione di opere
emblematiche che ripercorrono tutta la storia del Novecento e le origini della fotografia
contemporanea. Orario: da mercoledì a venerdì 14-19; sabato 11-22; domenica 11-19. Info:
011.853065 - www.museofico.it. Ingresso: 10 euro, ridotto 8 euro, 5 euro da 13 a 26 anni;
gratuito fino a 12 anni, persone con disabilità, abbonamento Musei Torino Piemonte.
fino al 21/06/2015
ore 11:00
Torino
Via Cigna 114
"PLASTIC DAYS" AL MEF - MUSEO ETTORE FICO
"Plastic Days - Materiali e design", a cura di Cecilia Cecchini e Marco Petroni. Un percorso
multidisciplinare tra arte, design e costume per raccontare l'affascinante storia di un materiale
che ha profondamente segnato e condizionato il nostro tempo e le nostre abitudini. Gli oggetti
e le opere in mostra costituiranno una sorta di atlante del contemporaneo. La mostra nasce
dall'analisi e dalla selezione di circa 600 oggetti della collezione della Fondazione Plart,
Plastiche e Arte di Maria Pia Incutti-Paliotto, e si compone come un originale racconto della
grande e molteplice famiglia dei materiali plastici. Una testimonianza che racconta le
trasformazioni degli ultimi centocinquanta anni di storia e che svela l'anima profonda della
modernità e delle mutazioni che hanno segnato il paesaggio domestico e culturale in cui siamo
immersi. La plastica diviene la lente d'ingrandimento puntata sulle dinamiche sociali ed
economiche del nostro tempo. Gli oggetti in mostra rappresentano un'articolata selezione di
artefatti assai rari provenienti da tutte le parti del mondo: prime serie di produzione, pezzi di
grande tiratura di famosi designer o di design anonimo. Una scelta non finalizzata a proporre
una puntuale ricostruzione della storia delle plastiche, ma a realizzare una mostra capace di
disegnare un particolare percorso di lettura del nostro tempo, rivisitato attraverso un approccio
multidisciplinare tra design, arte e costume. Uno sguardo ampio, testimoniato anche dagli
interventi in catalogo di Alba Cappellieri, Laura Cherubini, Stefano Catucci, Gianluigi
Ricuperati, Thea van Oosten e Anna Laganà. Completano il percorso espositivo le interviste
ad Andrea Branzi, Donato D'Urbino, Paolo Lomazzi, Alessandro Mendini, Maurizio
Montalti/Officina Corpuscoli, Andrea Trimarchi e Simone Farresin/Studio Formafantasma,
Gaetano Pesce e Maria Pia Incutti, collezionista e presidente della Fondazione Plart. Orario:
da mercoledì a venerdì 14-19; sabato 11-22; domenica 11-19. Info: 011.853065 www.museofico.it. Ingresso: 10 euro, ridotto 8 euro, 5 euro da 13 a 26 anni; gratuito fino a 12
anni, persone con disabilità, abbonamento Musei Torino Piemonte.
fino al 21/06/2015
ore 11:00
Torino
Via Cigna 114
TORINOSETTE | Arte
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Arte
ANITA MOLINERO AL MEF - MUSEO ETTORE FICO
"Anita Molinero, opere e installazioni". Copertoni, sedie, tavoli, panchine, cassonetti della
spazzatura, arredi urbani dismessi, imballaggi. Sono questi i materiali scultorei preferiti da
Anita Molinero, esposti nella loro grezza povertà nei primi lavori degli anni Ottanta e poi
manipolati, tagliati e plasmati attraverso il fuoco nella produzione successiva. La mostra Anita
Molinero. Opere e installazioni presenta una panoramica di lavori realizzati recentemente e
disseminati negli spazi di tutto il Museo, in dialogo con la mostra Plastic Days. L'artista
realizzerà inoltre una serie di sculture site-specific con materiali plastici - in particolare
cassonetti della spazzatura, elementi di carrozzeria automobilistica come paraurti, fari, fanali recuperati durante la sua permanenza a Torino. Con la mostra di Anita Molinero iniziano le
incursioni del MEF nei territori della creazione contemporanea. Muovendosi dalla mission di un
museo che non vuole essere "solo museo", ma un vivace luogo di scambio e un attivatore di
processi creativi, il MEF inaugura una serie di collaborazioni trasversali, partendo dalla moda.
Primo partner, lo storico marchio di abbigliamento BasicNet. Per l'occasione, la casa torinese
realizzerà un K-WAY progettato da Anita Molinero: l'impermeabile sarà prodotto
esclusivamente durante il periodo della mostra, diventando un vero e proprio multiplo
indossabile. Orario: da mercoledì a venerdì 14-19; sabato 11-22; domenica 11-19. Info:
011.853065 - www.museofico.it. Ingresso: 10 euro, ridotto 8 euro, 5 euro da 13 a 26 anni;
gratuito fino a 12 anni, persone con disabilità, abbonamento Musei Torino Piemonte.
fino al 21/06/2015
ore 11:00
Torino
Via Cigna 114
GESSI E CERAMICHE DELLA LENCI A PALAZZO MADAMA
Palazzo Madama presenta, a partire dal 1 novembre, un nuovo allestimento in Sala
Ceramiche dedicato alla celebre manifattura Lenci, a cui il museo ha già dedicato una grande
mostra nel 2010. L'esposizione, resa possibile grazie al generoso prestito di due collezionisti
privati e della Fondazione Guido ed Ettore De Fornaris, mette in evidenza i due momenti
chiave del processo creativo della manifattura Lenci: quello iniziale, i gessi, e quello finale, le
ceramiche. I gessi della Lenci, provenienti da una collezione privata, costituiscono un vero e
proprio archivio di fabbrica, dove si conservano anche le idee rimaste in bozza e mai
realizzate. La selezione presentata a Palazzo Madama offre all'attenzione del pubblico il
confronto diretto con le corrispondenti ceramiche, come per il "Trionfo di Bacco" di Giovanni
Grande, oltre ad alcuni raffinati inediti, come la "Principessa sul pisello" attribuibile a Mario
Sturani, di cui non si conoscono realizzazioni in terraglia. L'esposizione è inoltre l'occasione
per vedere nuovamente riunite, dopo la mostra "L'avventura Lenci", le Stagioni di Mario
Sturani in ceramica e in gesso. Orario: martedì-sabato 10.00-18.00; domenica 10.00-19.00.
Mercoledì 24 dicembre aperto dalle 10 alle 14, chiuso il pomeriggio; giovedì 25 dicembre
chiuso; venerdì 26 dicembre aperto dalle 10 alle 18; mercoledì 31 dicembre aperto dalle 10
alle 14, chiuso il pomeriggio; giovedì 1 gennaio aperto dalle 14 alle 18, chiuso il mattino; lunedì
5 gennaio apertura straordinaria dalle 10 alle 18; martedì 6 gennaio aperto dalle 10 alle 18. La
biglietteria chiude un'ora prima. Chiuso il lunedì. Ingresso museo: intero euro 10, ridotto euro
8, gratuito ragazzi fino ai 18 anni e abbonati Musei Torino Piemonte. Info: 011.4433501 www.palazzomadamatorino.it
fino al 25/06/2015
ore 10:00
Torino
Piazza Castello
TORINOSETTE | Arte
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Arte
"FASCINO E SPLENDORE DELLA PORCELLANA DI TORINO" AL MUSEO ACCORSIOMETTO
La mostra, realizzata in collaborazione con Palazzo Madama - Museo Civico di Arte Antica, a
cura di Andreina d'Agliano e di Cristina Maritano, si propone di approfondire la produzione
delle tre manifatture torinesi di porcellana, Rossetti, Vische e Vinovo, grazie allo spoglio dei
documenti d'archivio e alla revisione degli oggetti presenti sia in raccolte pubbliche che private.
L'avventura eroica che portò la "sublime scoperta della porcellana" a diffondersi in Europa e
anche, precocemente, in terra piemontese, le storie, i protagonisti, le opere, uniti all'uso
quotidiano dell'oro bianco all'interno delle dimore signorili, esaminato nell'arco della giornata
del Giovin Signore, sono oggetto dell'esposizione al Museo di Arti Decorative Accorsi Ometto, che presenta - oltre a porcellane provenienti da raccolte pubbliche e private - diversi
esempi di argenteria, quadri, incisioni. Il percorso espositivo si apre con la sezione dedicata
alla produzione di porcellana della manifattura Rossetti, di proprietà del conte Giacinto Roero
di Guarene, rappresentato nello straordinario quadro di Martin van Meytens; si prosegue
entrando in un cabinets des porcelaines, in cui vengono esposte diverse porcellane cinesi
Blanc de Chine, alcune già di proprietà del Conte di Guarene, a cui si aggiungono alcune
statuine di dignitari cinesi in porcellana a pasta tenera, eseguite nella manifattura Rossetti fra il
1737 e il 1743, copiando originali cinesi. Oltre alla produzione bianca, sono state individuate
porcellane dipinte in policromia, fra cui una vaso di Palazzo Madama, e alcuni oggetti
appartenenti a collezioni private. La seconda sezione è dedicata alla manifattura fondata nel
1765 dal conte Ludovico Birago di Vische, di cui vengono presentati numerosi oggetti inediti:
nella sua breve attività (1765 - 68) Vische, oltre a riprodurre statuine e prototipi della
manifattura di Vincennes - Sèvres, presenta un notevole influsso dei disegni rocaille di
Meissonnier e dell'argentiere torinese Boucheron. Fra gli oggetti più interessanti, una
zuccheriera dipinta in monocromia porpora e una straordinaria salsiera, la cui forma ricorda da
vicino la produzione del Boucheron. La terza sezione della mostra inizia mostrando una serie
di sculture in porcellana bianca verniciata e in biscuit, eseguite nel periodo in cui alla direzione
della manifattura furono Giovanni Vittorio Brodel, già socio del Birago a Vische, e Pierre
Antoine Hannong, autore della formula della porcellana dura in Francia (aveva infatti venduto
nel 1761 il segreto della porcellana dura a Sèvres). In questo periodo vengono riprodotti i
modelli di Vische, in buona parte derivati dalle incisioni delle opere di François Boucher. Un
confronto interessante sarà quello tra Vincennes - Sèvres, Vische e Vinovo, che darà al
visitatore la possibilità di esaminare i modelli piemontesi e gli originali francesi, fra cui un
biscuit proveniente dal Museo delle Porcellane di Palazzo Pitti. La mostra prosegue con una
quarta sezione che, iniziando con l'esposizione di un servito da cioccolata, introdurrà la
sezione della produzione vascolare del periodo Hannong: dominanti sono l'influsso di Meissen
e di Vincennes - Sèvres: oltre a uno splendido portathe di Vinovo, proveniente da Ca'
Rezzonico, dipinto a putti derivati dalle incisioni di Boucher, corredano la mostra alcune
porcellane di Sèvres, già di proprietà dei Duchi di Parma e provenienti dalle collezioni di
palazzo Pitti, che esemplificano l'evidente influsso della manifattura francese su quella
torinese. Il percorso espositivo prende poi in esame le più importanti tipologie della produzione
Hannong, fino a confluire in una tavola imbandita con vasellame di Vinovo del primo e
secondo periodo, abbinato a splendidi argenti e vetri dell'ultimo quarto del Settecento, in modo
da ricreare un ambiente di grande splendore, a cui fanno anche riscontro alcuni quadri; in
particolare il centro tavola riporterà una serie di "Gridi di Strada" in porcellana di Vinovo,
raffiguranti mestieri e personaggi di piazze e mercati dell' epoca, cui farà da sfondo un'opera
del pittore Giovan Michele Graneri (1679-1755), tra i più celebri artisti di bambocciate
piemontesi. La quinta sezione prenderà in esame diverse tipologie scultoree della manifattura
nei suoi diversi periodi di gestione, partendo dal periodo Hannong fino ad arrivare al periodo
della direzione dello scultore Giovanni Lomello: alcune opere di grande qualità esecutiva
corredano questa sezione, in cui spicca una bellissima Visitazione di Maria del 1789 e una
Vergine Addolorata firmata dal Lomello, oltre ad un'Assunzione ancora attribuibile al periodo
Hannong e molto probabilmente allo scultore Tamietti. Particolarmente rilevante sarà la sesta
sezione legata alla committenza sabauda: in questa parte della mostra , i periodi Hannong
Gioanetti e Lomello vengono messi in rilievo da oggetti di altra qualità, fra cui possiamo
rilevare il gruppo della Maestà Sabauda, proveniente da Palazzo Madama e due straordinari
TORINOSETTE | Arte
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vasi attribuibili agli anni di regno di Carlo Emanuele IV (1796-1802), che mostrano
evidenti
influssi della contemporanea produzione parigina. Questa sezione comprende alcuni dei
migliori risultati della produzione vascolare della direzione di Vittorio Amedeo Gioanetti, che
Arte
"RAFFAELLO: LA MADONNA DEL DIVINO AMORE" ALLA PINACOTECA GIOVANNI E
MARELLA AGNELLI
"Raffaello: la Madonna del Divino Amore". Per la prima volta a Torino viene esposto il
capolavoro di Raffaello attualmente custodito nel Museo di Capodimonte di Napoli presso i cui
laboratori è stato curato l'intervento di restauro. La Madonna del Divino Amore era ricordata da
Giorgio Vasari nella Vita di Raffaello (1550) fra le più belle opere del periodo romano del
maestro, eseguita per Leonello Pio da Carpi signore di Meldola. La tavola proviene dalla
collezione Farnese, e rappresenta quindi anche un'occasione di approfondimento delle
vicende di questa importante collezione. La mostra alla Pinacoteca Agnelli diventa l'occasione
per presentare in maniera esauriente e significativa i risultati di questi studi e attraverso
l'utilizzo di supporti digitali, che rendano fruibili le indagini riflettografiche e consentano di
leggere - anche al grande pubblico - la struttura interna del dipinto e le numerose varianti e
pentimenti dell'artista durante la stesura dell'opera, in serrato dialogo con i disegni e gli schizzi
preparatori del maestro urbinate conservati nelle più prestigiose collezioni grafiche europee,
due provenienti dall'Albertina di Vienna e uno dal museo delle Belle Arti di Lille. Il progetto di
allestimento è stato curato da Marco Palmieri. In occasione della mostra il Dipartimento
Educazione ha ideato una serie di attività e workshop per bambini e adulti e scuole di ogni
ordine e grado. Orario: da martedi a domenica 10.00-19.00; chiuso lunedì. Ingresso: intero 10
euro; ridotto 8 euro (gruppi, over 65, convenzionati); ridotto 4 euro (scuole, ragazzi 6/16 anni);
gratuito 0/6 anni, disabili, Abbonati Torino Piemonte Musei. Info: 011.0062713 www.pinacoteca-agnelli.it
fino al 28/06/2015
ore 10:00
Torino
Via Nizza 230/103
SAMUEL DI BLASI AL MUSEO NAZIONALE DELLA MONTAGNA
"Lo scalatore di nuvole", personale di Samuel Di Blasi. Con questa mostra inizia un nuovo
percorso del Museo torinese dedicato all'Arte in Quota: principalmente giovani artisti, ma non
solo. L'evento è il primo di una serie espositiva che si propone di presentare al pubblico
mostre di arte contemporanea inserite nel contesto espositivo del Museo medesimo. Filo
conduttore della rassegna è l'interpretazione di temi ispirati alla montagna da parte degli artisti
che saranno, di volta in volta, invitati. Samuel Di Blasi espone 12 sculture inserite lungo tutto il
percorso museale in uno stimolante dialogo natura-scultura che, come dice il curatore
Riccardo Cordero, «non mancherà di coinvolgere emotivamente lo spettatore». Fondamento
del lavoro di Di Blasi è realizzare opere che ricreino habitat ed elementi naturali che
conservino una memoria nascosta della realtà. Una contrapposizione continua di immagini che
l'artista propone affinché dentro ciò che osserviamo si possa arrivare ad immaginare
l'intangibile. Nuvole che non sono solo nuvole, ma anche grotte e fenditure profondissime.
Superfici percorse da scritte che sembrano parole ma non lo sono e che nascondono
-velandolo- il corpo degli uomini che le abitano. Parte integrante del percorso sono le figure di
gesso posizionate attorno e dentro queste "piccole sculture monumentali", che non sono
bozzetti né studi, ma monumenti nel significato più classico del termine. Orario: dal martedì
alla domenica dalle 10.00 alle 18.00; chiuso il lunedì. Ingresso: intero 10,00 euro, ridotto 7,00
euro, soci Cai 6,00 euro, promozionale 1,00 euro. Info: 011.6604104 [email protected] - www.museomontagna.org
fino al 28/06/2015
ore 18:00
Torino
Piazzale Monte dei Cappuccini
TORINOSETTE | Arte
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Arte
SAN SECONDO DI PINEROLO - BEATO ANGELICO AL CASTELLO DI MIRADOLO
"Beato Angelico. Il Giudizio svelato. Capolavori attorno al Trittico Corsini". Un percorso intimo
e raffinato che racconta un capolavoro di Fra' Giovanni da Fiesole: il suggestivo trittico con
l'Ascensione, il Giudizio Universale e la Pentecoste, custodito presso la Galleria Nazionale
d'Arte Antica in Palazzo Corsini a Roma. I protagonisti del trittico Corsini sono svelati
attraverso la visione coinvolgente di cinque capolavori realizzati da Beato Angelico, ognuno
dei quali rappresenta un momento importante nel suo percorso artistico di miniatore e pittore,
mostrando la grazia di una teologia per immagini. La mostra è nata grazie alla fruttuosa
collaborazione della Fondazione Cosso con la Soprintendenza Speciale per il Patrimonio
Storico, Artistico ed Etnoantropologico e per il Polo Museale della Città di Roma e la Galleria
Nazionale d'Arte Antica in Palazzo Corsini. La curatela è affidata a Daniela Porro, Giorgio
Leone e Antonio D'Amico, che hanno voluto "svelare" il Giudizio Universale, dipinto da Beato
Angelico nei suoi anni romani, intorno al 1447-'48. Il percorso si sviluppa attraverso
l'accostamento di tre fondamentali codici miniati provenienti dal Museo di San Marco e dalla
Biblioteca Medicea Laurenziana di Firenze, dalla Biblioteca Nazionale Braidense di Milano. La
narrazione evolve con due grandi capolavori come la delicata e "piena di grazia" Madonna
dell'Umiltà, in arrivo dal Museo Nazionale di San Matteo di Pisa, e le tavolette con la Nascita di
Gesù e l'Orazione nell'orto, dei Musei Civici di San Domenico di Forlì. La mostra si inserisce in
un percorso di forte vivacità culturale caratterizzato non soltanto dai grandi eventi di respiro
internazionale legati all'Expo, ma anche dall'ostensione della Sacra Sindone, per la quale
giunge alla Diocesi di Torino un altro capolavoro di Beato Angelico, il Compianto sul Cristo
morto. Coincidenza significativa che crea un legame tra il Comune di San Secondo e il
capoluogo piemontese, tra il Castello di Miradolo e il Museo Diocesano Torinese. La mostra si
completa di uno scenografico allestimento che, nell'oscurità delle sale, presenta alcune grandi
riproduzioni retroilluminate, in alta definizione, dei particolari delle opere esposte.
L'illuminazione scelta, che attraversa i dettagli, diviene insieme metafora e simbolo della luce
divina che pervade l'opera di Beato Angelico. Le note del raro Requiem di Franz Liszt, in una
riscrittura per archi e organo, avvolgono le sale attraverso un inedito sistema di diffusione del
suono. La partitura, che guarda al passato, agli esempi di Orlando di Lasso e Palestrina,
diviene la narrazione, in musica, del momento del Giudizio Universale, in un'atmosfera
sospesa di raccoglimento e intimità. Orario: giovedì e venerdì 14.00-18.30; sabato, domenica
e lunedì 10.00-19.00; chiuso il martedì e il mercoledì; aperto su prenotazione in qualunque
giorno e fascia oraria per gruppi e scolaresche. Ingresso: intero 10 euro; ridotto 8 euro (gruppi,
convenzionati, studenti fino a 26 anni, over 65); ridotto dai 6 ai 14 anni 3 euro; gratuito bambini
fino a 6 anni, Abbonati Musei. Info: www.fondazionecosso.it - [email protected] 0121.502761 (biglietteria) - 0121.376545 (uffici).
fino al 28/06/2015
ore 15:00
San Secondo di Pinerolo (TO)
Via Cardonata 2
TORINOSETTE | Arte
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Arte
AMEDEO MODIGLIANI ALLA GAM
La stagione 2015 delle mostre alla GAM Torino prosegue con uno straordinario protagonista:
Amedeo Modigliani, in un itinerario che aiuta a scoprire l'opera di colui che forse più di tutti
incarna la figura dell'"artista maledetto", ancora oggi considerato uno dei grandi interpreti della
pittura europea del Novecento. In mostra circa 90 opere, tra cui sessanta capolavori
provenienti dal Centre Pompidou di Parigi e da importanti collezioni pubbliche e private
d'Europa. La mostra è promossa da GAM e prodotta da MondoMostre e Skira editore in
collaborazione con il Musée National d'Art Moderne - Centre Pompidou di Parigi. La curatela
scientifica è affidata a Jean-Michel Bouhours, accreditato studioso di Modigliani e curatore del
dipartimento delle collezioni moderne del Centre Pompidou di Parigi. Intorno alla figura
centrale di Modigliani si presenta la straordinaria atmosfera culturale creata dalla "École de
Paris", la corrente che ebbe protagonisti alcuni artisti attivi nel primo dopoguerra, spesso esuli
ebrei perseguitati nel loro paese di origine, che si raccolsero intorno a Montmartre e
Montparnasse uniti dal desiderio di vivere in pieno il clima artistico e culturale di Parigi,
creando una completa simbiosi tra vita e arte e distinguendosi per uno stile personalissimo e
una vita dissoluta e priva di regole. Si parte da un significativo corpus di opere del Centre
Pompidou di Parigi, nelle cui collezioni Modigliani entrò a far parte già nella metà degli anni '30
del Novecento. Tra questi gli splendidi ritratti dei suoi amici (Il giovane ragazzo rosso del
1919), delle sue amanti (Lolotte del 1917) o dei suoi mercanti, affiancati a dipinti, disegni e
sculture provenienti da altre prestigiose collezioni pubbliche e private e da un dipinto delle
collezioni della GAM, la celebre Ragazza Rossa del 1915. In questi dipinti emerge il noto "Stile
Modigliani" caratterizzato da una sintesi estrema, tanto che i personaggi ritratti non si rivelano
nella loro identità, se non per alcuni dettagli, come i vestiti o le capigliature. La mostra è
costruita in cinque sezioni, che analizzano la vitalità parigina del periodo, con uno sguardo non
solo alla pittura, ma anche al disegno che ha dato origine ai capolavori, e con un occhio
particolare alla scultura in cui il protagonista, insieme a Modigliani, è Costantin Brancusi, lo
scultore nel cui atelier Amedeo lavorerà per molto tempo. Tra le opere esposte in questa
sezione le celebri Principessa X e Mademoiselle Pogany III, accanto a una serie di fotografie
originali che Brancusi stesso scattò alle sue opere. Modigliani si mostra come il principale
testimone della realtà cosmopolita della Bohème parigina, che ha segnato la sua indipendenza
dai movimenti ufficiali delle avanguardie artistiche. Un particolare momento storico in cui, alla
creazione dei capolavori, si affianca un'esistenza fatta di alcool e miseria che, uniti alla morte
prematura, hanno contribuito ad avvolgere il personaggio in un'aura di leggenda. Orario:
martedì-domenica 10-19.30, chiuso lunedì. La biglietteria chiude un'ora prima. Ingresso
mostra: intero euro 12 - ridotto euro 9. Info: Centralino 011.4429518 - Segreteria 011.4429595
- [email protected]
fino al 12/07/2015
ore 10:00
Torino
Via Magenta 31
TORINOSETTE | Arte
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Arte
GIANNI MILANO AL CASTELLO DI RIVARA
Per la serie "Performaces", Franz Paludetto presenta la mostra-performance "In principio era il
verbo - 20 febbraio 1970".Gianni Milano è un personaggio caleidoscopico, poeta e
pedagogista antagonista, che ha segnato significativamente il passo nel processo di
decostruzione culturale negli anni Sessanta e che ancora oggi, tenacemente, porta avanti la
sua riflessione attraverso scritti e visionarie azioni. Classe 1938, Milano torna a testimoniare la
propria idea plastica di "non arte" nelle immagini e negli scritti che animarono, nel 1970, la sua
performance "In principio era il verbo", ospitata allora dalla Galleria LP 220 dell'amico Franz.
Buio in sala, luce soltanto ad illuminare il rotolo lungo 40 metri di carta che conduce fino al
piedistallo che regge la grande macchina da scrivere messa da Milano a disposizione di tutti
coloro che desiderino lasciare un pensiero compiuto o anche soltanto una traccia d'inchiostro,
al proprio passaggio, per contribuire a realizzare quello che l'artista trasforma poi in una sorta
di manifesto collettivo della didattica della non arte. Fatto a pezzi e poi distribuito, il prodotto di
questa azione partecipata circolerà quindi, come a suggellare la responsabilità, il
coinvolgimento di tutti nel processo di costruzione o decostruzione di significato. La
performance è in programma domenica 22 marzo dalle 10 alle 18, la mostra è visitabile fino al
31 luglio nel seguente orario: sabato e domenica dalle 10:00 alle 12:00 e dalle 14:00 alle
18:00. Info: 0124.31122 - www.castellodirivara.it - [email protected]
fino al 31/07/2015
ore 10:00
Rivara (TO)
Piazza Sillano 2
TORRE PELLICE - HARALD KLINGELHÖLLER, GIANNI CARAVAGGIO E PAOLO
PISCITELLI DA TUCCI RUSSO
In mostra le personali di Harald Klingelhöller, Gianni Caravaggio ("Non poserò mai più i miei
anni così sul tempo") e Paolo Piscitelli ("Here, Not Here"). Orario: da martedì a domenica
10,30-13 e 15-19. Info: 0121.953357 - [email protected] - www.tuccirusso.com
fino al 02/08/2015
ore 11:00
Torre Pellice (TO)
Via Stamperia 9
TAMARA DE LEMPICKA A PALAZZO CHIABLESE
La mostra dedicata a Tamara de Lempicka presenta oltre 80 opere dell'artista, in un percorso
tematico che presenterà al pubblico le opere più iconiche e note della Lempicka, ma anche di
conoscere nuovi aspetti della sua vita e del suo percorso artistico. L'esposizione è curata da
Gioia Mori, promossa dal Comune di Torino - Assessorato alla Cultura, dalla Direzione
Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici del Piemonte e dal Polo Reale di Torino e
prodotta da 24 ORE Cultura - Gruppo 24 Ore e Arthemisia Group. Come scrive la curatrice
Gioia Mori: "Diversi sono gli aspetti evidenziati in questa nuova esposizione, dal taglio inedito,
che presenta una Lempicka più intima e segreta, con alcune sorprese ancora custodite nei
"mondi" di Tamara, una mostra da esplorare come se si viaggiasse in universi paralleli", e
dove è evidenziato il rapporto con i grandi fotografi della sua epoca, e lo studio costante
dell'arte del passato, creando così attraverso la commistione di "antico" e "moderno" uno stile
unico e inimitabile. Ad accogliere il visitatore è la "Ragazza in verde", eccezionale prestito del
Pompidou di Parigi, il quadro che decreta il pieno riconoscimento ufficiale, acquistato nel 1932
dallo Stato francese per essere esposto nella sezione polacca del rinnovato Jeu de Paume. Il
percorso si apre con la sezione "I mondi di Tamara de Lempicka": un'esplorazione attraverso
tutte le case in cui ha vissuto tra il 1916 e il 1980, tra l'anno del suo matrimonio a San
Pietroburgo e l'anno della morte a Cuernavaca. I luoghi sono messi in relazione con la sua
evoluzione artistica: dagli acquerelli del periodo russo, alla ritrattistica degli anni Venti
realizzata nei suoi ateliers parigini, alle opere dipinte a Beverly Hills nella grande villa coloniale
di King Vidor progettata dall'architetto Wallace Neff, a quelle degli anni Quaranta che
rispecchiano gli arredamenti e il gusto della casa di New York. Questo sguardo nell'intimità
delle sue stanze esplora anche i mondi culturali di riferimento, facendo emergere inediti
rapporti, come quello tra il dipinto "Strada nella notte" e le foto di Kertész e Brassaï, che
restituiscono la medesima stupefazione di questi rifugiati dall'Europa dell'Est nella città "delle
TORINOSETTE | Arte
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luci", per tutti loro luogo di elezione. La seconda sezione, "Madame la Baroness, Modern
medievalist", prende il titolo da un articolo dei primi anni Quaranta uscito negli Stati Uniti, dove
Arte
SAM FALLS IN RESIDENZA DA FRANCO NOERO
Domenica 22 marzo dalle 14 alle 20 la galleria Franco Noero presenta il nuovo progetto di
Sam Falls che sarà ospitato in sede sino al 21 marzo 2016. Un progetto espositivo della
durata di un anno che si inserisce nell'ambito del programma in residence realizzato nel
project space di via Mottalciata 10/B. L'artista californiano presenta in galleria un corpus di
lavori legati alla celeberrima composizione musicale "Le Quattro Stagioni" di Antonio Vivaldi.
Per l'occasione è stato realizzato il libro "Sam Falls, Four Seasons Forever", edito da Flash Art
Books, con un'introduzione di Nicolas Trembley. Orario: lunedì 15.00-19.00; martedì-venerdì
11.00-19.00; sabato 15.00-19.00 o su appuntamento. Info: 011.882208 [email protected] - www.franconoero.com
fino al 21/03/2016
ore 14:00
Torino
Via Mottalciata 10/B
Sabato 04 Aprile 2015
FEDERICO GUERRI DA WEBER & WEBER
"Frammenti", personale di Federico Guerri. L'arte appartiene originariamente alla natura. È
natura. E in quanto tale contempla e dà forma a se stessa. È dunque tempo che l'arte,
memore del suo stato aurorale, torni a muoversi per iniziativa dei propri tratti. È tempo che la
scrittura segnica torni a decidere dei propri tracciati e delle proprie luci. Di tutto. Anche delle
tenebre. Nulla deve nascere se non dai suoi impulsi, dai suoi spasimi, dai suoi getti, violenti o
pacati che siano. È quanto accade nell'opera di Federico Guerri, dove la scrittura sceglie
innanzitutto di essere disegno e di non porsi al servizio che del proprio accadere. La scrittura
danza e iscrive in questo esordio il carattere inafferrabile dello scaturire del segno e l'annuncio
dell'enigmatica soglia tra ciclica sparizione e nuovo inizio. Non ha principio né fine. Appare e
passa. Appare al nostro orizzonte come potrebbe fare il vapore acqueo. Presenza e venirealla-presenza si uniscono e si confondono in questi luoghi verso i quali ci conduce Federico
Guerri: sono luoghi pienamente riconoscibili, pur rivelandosi la loro vera sostanza come ombra
e parvenza. Orario: da martedi a sabato 15.30-19.30. Info: www.galleriaweber.it [email protected] - 011.19500694
ore 18:00
Torino
Via San Tommaso 7
"MANIERA NERA" ALLA NORMA MANGIONE GALLERY
"Maniera Nera", collettiva a cura di Francesco Barocco. In mostra lavori di Vija Celmins,
Richard Earlom, F. Green, Richard Houston, Elizabeth Judkins, S. W. Reynolds e John
Raphael Smith. Orario: dal martedì al sabato 15.30-19.30 o su appuntamento. Info:
011.5539231 - [email protected] - www.normamangione.com
ore 18:00
Torino
Via Matteo Pescatore 17
TORINOSETTE | Arte
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Arte
IRINA NOVARESE ALLO SPAZIO NOPX
"Landology. Scorci di una politica delle differenze", mostra di Irina Novarese. Il processo lento
di mappatura fittizia -e comunque approssimativa- si confronta con il reale flusso accelerato
della città, che viene proposta ai singoli come luogo ultimo del sociale. Strutture urbane tra
desiderio e repulsione, tra necessità ed extralusso, sono al centro del progetto "Landology" di
Irina Novarese. Nello spazio di NOPX l'artista presenta un'installazione che costituisce il
secondo capitolo della sua recente indagine sulle teorie di individualizzazione dell'habitat.
Un'esplorazione di strutture e organizzazioni dello spazio urbano iniziata nel 2014 con le due
città di Caracas e Berlino e che continua con il lavoro che verrà presentato a Torino.
Landology dà anche il via a Preview, ad una nuova collaborazione tra NOPX e Dunque, locale
di recente apertura in via Santa Giulia: pochi giorni prima dell'inaugurazione ufficiale, sui muri
del Dunque apparirà un'anteprima della mostra, un estratto del lavoro dell'artista riprodotto in
formato maxi su un cartellone da cinema. Visite anche su appuntamento: 328.7055257. Info:
[email protected] - www.nopx.it
ore 18:30
Torino
Via Guastalla 6/A
RÄ DI MARTINO ALLA GAM PER "VITRINE"
Riparte il 10 febbraio alla GAM di Torino "Vitrine", il progetto dedicato alla ricerca artistica
contemporanea. Possibilità, titolo della quarta edizione, pone l'attenzione sulle trasformazioni
della vita, del suo divenire di cui l'arte ricalca la natura mutevole e fluida. Come un vetro
trasparente, "Vitrine" stabilisce un punto di interazione, di dialogo e di lettura tra le ricerche
artistiche più contemporanee e il flusso incessante degli stimoli fisici e simbolici della
quotidianità. Gli artisti protagonisti della quarta edizione di Vitrine sono: Rä di Martino,
Francesco Gennari, Francesco Barocco, Anna Franceschini, Luca Trevisani. "Vitrine" si
costituisce come una soglia, un passaggio che mette in comunicazione mondo interno ed
esterno al museo attuando un dialogo tra le ricerche artistiche con la realtà circostante. Lo
spazio e il tempo sono le coordinate imprescindibili con cui l'uomo si confronta costantemente
e che s'imprimono nel lavoro dell'artista. Tutto scorre e cambia, le percezioni si arricchiscono
di ricordi personali, del vissuto, della memoria culturale, storico?sociale e politica in una
metamorfosi continua. Mutamenti che investono la realtà naturale e urbana ma anche il
paesaggio dell'immaginario, lo spazio?tempo reale e quello mentale, interiore e intimo
dell'animo. Lo sguardo dell'artista coglie determinate situazioni, alcuni momenti, registra
cambiamenti che mescolano passato, presente e futuro, in una rielaborazione che trova
espressione nelle opere, restituendo attimi e impressioni. Il primo appuntamento dell'edizione
2015 vede protagonista Rä di Martino, che presenta alla GAM dal 10 febbraio al 6 aprile
l'opera "The Picture of Ourselves", video in bianco e nero che inquadra i primi piani alternati di
una bambina e di un giovane uomo dagli occhi chiari, due ritratti in cui affiorano suggestioni
della tradizione artistica, dalla pittura più antica fino alla fotografia più contemporanea, due
sguardi che sono la testimonianza della vita che scorre, si radica, si evolve in un infinito
intrecciarsi di possibilità. Orario: martedì-domenica 10-18, chiuso lunedì. La biglietteria chiude
un'ora prima. Ingresso libero a Vitrine. Info: centralino 011.4429518 - segreteria 011.4429595 www.gamtorino.it/vitrine
fino al 06/04/2015
ore 18:30
Torino
Via Magenta 31
TORINOSETTE | Arte
135 / 225
Arte
GAVINO SANNA ALLO SPAZIO MOUV
"Livori in corso", personale di Gavino Sanna. In mostra una trentina di disegni, accompagnati
da brevi racconti, raccolti nel libro intitolato "Livori in corso" che Gavino Sanna ha dedicato ad
Alda Merini. La mostra si apre, così come nel libro, con un verso della Poetessa dei Navigli
"L'uomo fa male al fratello al primo sbadiglio del mattino" a cui segue la dedica di Alda Merini.
Orario: tutti i giorni dalle ore 10 alle 24; chiuso il lunedì. Nel periodo della mostra si
svolgeranno degustazioni libere e guidate dei vini di Cantina Mesa, l'azienda vitivinicola creata
dieci anni fa da Gavino Sanna con la moglie Lella a Sant'Anna Arresi nel Sulcis. Info:
[email protected] - www.spaziomouv.it - 331.5828996
fino al 06/04/2015
ore 10:00
Torino
Via Silvio Pellico 3
SERGIO STAINO ALLA GAM
"Un racconto di Berlino, 1981", personale di Sergio Staino - uno dei più conosciuti e amati
disegnatori satirici italiani -, a cura di Danilo Eccher. Lo spazio Wunderkammer ospita più di
cento disegni che raccontano Berlino nel 1981, quando Staino, armato di carta, matita, china e
una macchina fotografica raggiunge la città e la interpreta con i suoi disegni. E qui Bobo, da
sempre l'alter ego del disegnatore, si ritrova a esplorare una città dalle mille contraddizioni e
dal grande fascino. Una metropoli in forte espansione architettonica e culturale, in quell'anno
ancora inserita nel cuore del comunismo europeo. "Ogni angolo era una scoperta, una
sorpresa, una suggestione: Berlino in quegli anni là era una città veramente unica per la
quantità di contraddizioni politiche e sociali che faceva coesistere in se stessa esprimendole,
poi, in forme architettoniche e ambientali assai diversificate (...) Tutto era esagerato in Berlino
Ovest: le luci, le insegne, le vetrine, tutte cose che adesso sembrerebbero normali ma che,
allora, erano profondamente innovative. Solo avvicinandosi al confine con la Repubblica
Democratica, e soprattutto al muro, l'atmosfera della città si faceva più scura e deprimente e la
contraddizione tra la vitalità lussuosa dell'Ovest e la tristezza poliziesca dell'est si facevano
evidenti". Orario: martedì-domenica 10-18, chiuso lunedì. La biglietteria chiude un'ora prima.
Ingresso: euro 10, ridotto euro 8, gratuito ragazzi fino ai 18 anni. Info: Centralino tel. 011
4429518 - Segreteria tel. 011 4429595 e-mail [email protected]
fino al 06/04/2015
ore 10:00
Torino
Via Magenta 31
ETTORE FICO ALL'URP DEL CONSIGLIO REGIONALE
In mostra una quindicina di incisioni di Ettore Fico (Piatto biellese 1917-Torino 2004). Si tratta
di acqueforti e litografie, tra le produzioni meno note dell'artista ma da lui molto amate. Le
vedute del giardino di casa a Castiglione torinese, dove Fico trascorreva le estati, sono un
motivo ricorrente della sua arte così come i dettagli della natura, ben esemplificati in mostra da
nidi, cespugli, viti e pannocchie. Fico realizzò le sue prime opere incisorie nel 1963, lavorando
in studio con una pressa, operando direttamente sulle lastre e concentrando la produzione in
determinati periodi, fino al 2003, anno precedente alla sua morte. Orario: dal lunedì al venerdì
dalle 9 alle 13 e dalle 14 alle 16. Ingresso libero.
fino al 06/04/2015
ore 17:00
Torino
Via Arsenale 14/G
TORINOSETTE | Arte
136 / 225
Arte
ALDO MONDINO ALLA GAM PER "SURPRISE"
Martedì 10 febbraio inaugura alla GAM il primo appuntamento dell'edizione 2015 di "Surprise",
progetto espositivo che concentra l'attenzione su aspetti specifici del contesto artistico torinese
tra gli anni Sessanta e Settanta, in cui si intersecarono discipline diverse, dall'architettura al
design, dalla moda alla grafica, dalla musica alle arti visive e performative gettando in questo
modo le basi per il riconoscimento artistico di Torino a livello internazionale. A curare questo
terzo ciclo di appuntamenti, che prosegue per tutto il 2015, sono Maria Teresa Roberto,
docente di Storia dell'Arte Contemporanea presso l'Accademia Albertina di Torino e Gregorio
Mazzonis, curatore GAM. Al progetto è dedicata la sala espositiva della GAM al secondo
piano del museo. Al centro dell'attenzione sono poste di volta in volta opere, tracce di percorsi
espositivi, progetti inediti, riferimenti a contesti extra-artistici; si tratta di frammenti eterogenei
ma accomunati dal senso di stupore e meraviglia e di intensificazione delle energie vitali tipico
di quegli anni. Il protagonista del primo appuntamento è Aldo Mondino (Torino, 1938-2005) il
quale, dopo il periodo trascorso a Parigi dal 1959 al 1960 dove frequenta l'Ecole du Louvre e i
corsi di incisione di William Heyter, nel 1963 esordisce a Torino con una personale alla galleria
Il Punto, allora diretta da Gian Enzo Sperone. Presenta in questa occasione i suoi nuovi lavori,
le "Tavole Anatomiche", metafore della società contemporanea descritta attraverso gli organi
del corpo umano. "Sole" e "Immersore", entrambe realizzate nel 1967 e presentate nella
mostra alla GAM, rappresentano un'esperienza anomala nell'ambito della sua produzione
artistica, rivolta in questi anni al gioco e allo humour. L'arrivo della Pop Art in Italia proprio
grazie a Gian Enzo Sperone e la sua consacrazione nella mostra alla Biennale veneziana del
'64, costituisce un precedente fondamentale per tutta la ricerca artistica degli anni a venire.
Mondino si appropria anch'egli di alcune istanze quali il principio di sconfinamento dalla pittura
ottenuto con l'utilizzo di materiali che circondano il nostro ambiente, in questo caso legno e
lampadine a incandescenza. Se "Immersore" si ricollega , come ha notato Riccardo Passoni,
più alle istanze New Dada che sono discusse proprio in quegli anni, "Sole" traduce con i
materiali delle insegne luminose un tema caro alla pittura di paesaggio come l'alba, sul quale
tra l'altro si concentra la ricerca di uno dei maestri della Pop Art come Roy Lichtenstein negli
anni tra 1963 e 1964 e al quale Sperone dedica la mostra di apertura della sua galleria. Le due
opere hanno in comune, oltre ai materiali utilizzati, una misura fissa che guida la loro
installazione alla parete, 160 centimetri da terra, segnalata dall'artista da una etichetta della
galleria Stein sul verso di "Immersore". Questa linea immaginaria, che attraversa in orizzontale
l'opera, definisce il punto al di sotto del quale le lampadine devono rimanere spente e
corrisponde sia alla misura teorizzata da Masaccio come altezza fissa dell'occhio umano sia al
segno lasciato dalle acque dell'Arno su alcuni capolavori dell'arte fiorentina che impressionò a
tal punto Mondino da spingerlo a realizzare tra la fine del '66 e il 1967 una serie di opere. Tra
questi lavori vale la pena ricordare l'intervento alla mostra "Con temp l'azione" (gallerie Stein,
Sperone e Il Punto, Torino 1967) durante la quale l'artista unisce le sedi della mostra tirando
un filo rosso attraverso la città posto a 160 centimetri di altezza da terra. Orario: martedìdomenica 10-18, chiuso lunedì. La biglietteria chiude un'ora prima. Ingressi: euro 10, ridotto
euro 8, gratuito ragazzi fino ai 18 anni. Info: Centralino tel. 011 4429518 - Segreteria tel. 011
4429595 e-mail [email protected]
fino al 07/04/2015
ore 18:30
Torino
Via Magenta 31
IVREA - ELENA MIRANDOLA E MANITERRA AL CASTELLO DI SALE
Mostra di Elena Mirandola e Maniterra a cura di ArteInFuga. Orario: lunedì 14.30-19.00; dal
martedì al sabato 9.30-19.00. Info: [email protected] - http://arteinfuga.blogspot.it/
fino al 08/04/2015
ore 18:00
Ivrea (TO)
Via dei Patrioti 14
TORINOSETTE | Arte
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Arte
"FOBOFILIA" ALLA FONDAZIONE SANDRETTO RE REBAUDENGO
"Fobofilia", mostra sull'immagine della paura, sul modo in cui gli artisti danno forma a uno dei
sentimenti più caratteristici e sfuggenti della nostra epoca, a cura di Irene Calderoni. Fobofilia
è il piacere un po' perverso di essere spaventati, una pulsione che appare sempre più
frequente. La paura è il registro più diffuso nell'intrattenimento, ma anche nell'informazione e
di conseguenza nel modo di percepire la realtà. L'arte riflette questa temperie, ne offre diverse
sembianze, da quello più intimo e psicologico, di una soggettività aggredita oppure aggressiva,
a quello più esterno e politico, di una società che si fonda sulla violenza e usa il terrore come
arma. Artisti in mostra: Janis Avotins, Matthew Barney, Massimo Bartolini, Avner Ben Gal,
Glenn Brown, Miguel Calderon, Maurizio Cattelan, Dinos e Jake Chapman, Roberto Cuoghi,
Saul Fletcher, Anna Gaskell, Douglas Gordon, Gusmao& Paiva, Thomas Hirschhorn, Piotr
Janas, Zoe Leonard, Margherita Manzelli, Eva Marisaldi, Nathaniel Mellors, Shirin Neshat,
Kelly Nipper, Catherine Opie, Tony Oursler, Djordje Ozbolt, Anri Sala, Ferdinando Scianna,
Andreas Slominski, Jakub Julian Ziolkowski. Orario: giovedì 20-23 (ingresso libero); venerdì,
sabato e domenica 12-19. Ingresso: intero euro 5; ridotto euro 3 (over 65, studenti); gruppi
euro 4 (minimo 6 persone); gratuito (per i bambini fino a 12 anni, Insieme per l'Arte,
abbonamento Torino Musei, giornalisti accreditati, soci ICOM). Info: [email protected] 011.3797600 - www.fsrr.org
fino al 12/04/2015
ore 19:00
Torino
Via Modane 16
ISA GENZKEN ALLA FONDAZIONE SANDRETTO RE REBAUDENGO
La mostra dedicata ad Isa Genzken (Germania, 1948) presenta per la prima volta in Italia un
ciclo di lavori della fine degli anni Ottanta, un corpus di opere pittoriche meno note rispetto alle
sculture e installazioni per cui Genzken è famosa. Sono olii su tela monocromatici che
suggeriscono già nel nome, Basic Research, l'inizio di un percorso di sconfinamento e
d'interazione con l'ambiente. Si tratta infatti di frottage del pavimento del suo studio, a metà tra
pittura e scultura, che cercano una comunicazione non verbale con spazio e spettatori. Orario:
giovedì 20-23 (ingresso libero); venerdì, sabato e domenica 12-19. Ingresso: intero euro 5;
ridotto euro 3 (over 65, studenti); gruppi euro 4 (minimo 6 persone); gratuito (per i bambini fino
a 12 anni, Insieme per l'Arte, abbonamento Torino Musei, giornalisti accreditati, soci ICOM).
Info: [email protected] - 011.3797600 - www.fsrr.org
fino al 12/04/2015
ore 18:00
Torino
Via Modane 16
TORINOSETTE | Arte
138 / 225
Arte
"MARCO POLO - LA VIA DELLA SETA NELLE FOTOGRAFIE DI MICHAEL YAMASHITA"
AL MAO
Un viaggio per immagini, sulle tracce di uno dei più grandi esploratori di tutti i tempi: la nuova
mostra del Mao ricostruisce il percorso compiuto quasi mille anni fa da Marco Polo lungo la
Via della Seta, attraverso le fotografie di Michael Yamashita, fotografo di punta di National
Geographic. Nelle 76 fotografie esposte al Museo d'Arte Orientale ritroviamo piazza San
Marco e la laguna, il minareto di Samarra in Iraq e le carovane a bordo dei cammelli nel
deserto del Gobi. Non solo: la mostra, articolata in tre sezioni geografiche, ripercorre il tragitto
compiuto da Marco Polo dall'Italia alla Cina, ma anche la permanenza dell'esploratore in Cina
e il viaggio di ritorno via mare, lungo le coste dell'Indonesia e dell'India. Le immagini
desertiche lasciano così pian piano spazio alle distese d'acqua delle piantagioni di riso, agli
spettacolari paesaggi della baia di Ha Long nel Nord del Vietnam e agli sguardi penetranti dei
sadhu a Bombay. Orario: dal martedì alla domenica dalle 10 alle 18. Dal 7 febbraio al 1 marzo,
apertura e chiusura posticipata nei weekend (sabato dalle 11 alle 20; domenica dalle 11 alle
19). La biglietteria chiude un'ora prima. Il biglietto d'ingresso (10 euro) consente anche
l'accesso alla collezione permanente del museo. Info: 011.4436928 - www.maotorino.it
fino al 12/04/2015
ore 17:00
Torino
Via San Domenico 11
MOSTRA DEI FINALISTI DEL MARIO MERZ PRIZE ALLA FONDAZIONE MERZ
Mostra dei 5 finalisti della prima edizione della sezione arte del Mario Merz Prize. Gli artisti,
Lida Abdul (Kabul 1973), Glenn Ligon (New York 1960), Naeem Mohaiemen (Londra 1969),
Anri Sala (Tirana 1974) e Wael Shawky (Alessandria d'Egitto 1971), sono stati selezionati tra
le oltre 500 candidature pervenute dalla giuria composta da Marisa Merz, Beatrix Ruf
(direttrice dello Stedelijk Museum di Amsterdam) e Claudia Gioia (curatrice indipendente). Il
progetto espositivo, curato da Beatrice Merz raccoglie due o tre opere per ciascun autore,
scelte tra le più significative del loro percorso artistico. Il pubblico potrà esprimere la propria
preferenza visitando la mostra o collegandosi al sito mariomerzprize.org. Orario: martedìdomenica 11-19, lunedì chiuso. L'ingresso alla mostra è gratuito. Info: 011.19719437 [email protected] - www.fondazionemerz.org
fino al 12/04/2015
ore 18:00
Torino
Via Limone 24
AVERY SINGER ALLA FONDAZIONE SANDRETTO RE REBAUDENGO
"Pictures Punish Words", personale di Avery Singer, a cura di Beatrix Ruf. Sorprendenti per
tecnica e iconografia, i quadri di Avery Singer sovvertono le nostre aspettative visuali. A un
primo sguardo si sottraggono a una classificazione precisa come dipinti o elaborazioni a
stampa. Per questo sollevano l'interrogativo, ovvio e allo stesso tempo pressante per
un'artista, sul modo in cui le informazioni digitali che ci circondano possono concretizzarsi sotto forma di immagine piatta su carta o, più di recente, tridimensionale in plastica, o su ogni
altra possibile superficie materiale. Avery Singer ha realizzato un ciclo di opere pensate
appositamente per questa sua prima personale. Dopo una prima presentazione alla Kunsthalle
di Zurigo, la personale si sposta Torino, alla Fondazione Sandretto Re Rebaudengo. Orario:
giovedì 20-23 (ingresso libero); venerdì, sabato e domenica 12-19. Ingresso: intero euro 5;
ridotto euro 3 (over 65, studenti); gruppi euro 4 (minimo 6 persone); gratuito (per i bambini fino
a 12 anni, Insieme per l'Arte, abbonamento Torino Musei, giornalisti accreditati, soci ICOM).
Info: [email protected] - 011.3797600 - www.fsrr.org
fino al 12/04/2015
ore 18:30
Torino
Via Modane 16
TORINOSETTE | Arte
139 / 225
Arte
"UNITED ARTISTS OF ITALY" ALLA FONDAZIONE SANDRETTO RE REBAUDENGO
"United Artists of Italy", un progetto di Massimo Minini. Il gallerista ha raccolto una collezione di
ritratti di artisti eseguiti dai più significativi fotografi italiani: l'idea è stata quella di concepire
una collezione di volti d'artista ripresi dai grandi fotografi italiani, quasi un mondo aiutasse
l'altro, completandosi a vicenda. Il progetto, iniziato per passione qualche anno fa, è cresciuto
sempre più grazie al contatto diretto con i fotografi che hanno abbracciato la proposta, e si è
rivelato un vero e proprio viaggio all'interno della fotografia, tra archivi e scatole, pellicole e
files. Se in principio l'idea era di selezionare esclusivamente ritratti di artisti, con il tempo
l'attenzione si è estesa, prendendo in considerazione alcuni ritratti di artisti stranieri, ma molto
vicini all'Italia, come Joseph Beuys, Andy Warhol, Robert Rauschenberg, Sol LeWitt, volti di
scrittori come Pier Paolo Pasolini, Italo Calvino, Alberto Moravia, e ancora gli artisti colti al
lavoro, nel loro studio o nei momenti liberi e alcuni tra i più importanti galleristi come Lucio
Amelio e Leo Castelli. Questa collezione crea una storia del contemporaneo, non con le opere,
ma con i volti, i modi, gli atteggiamenti. Se si può considerare il contemporaneo un'attitudine,
un modo di porsi dell'opera nel proprio tempo ed in comunione con i grandi temi del momento,
il massimo di tensione sul contemporaneo lo si raggiunge non con il corpo dell'opera, ma con
quello dell'autore, che vive nel proprio tempo, lo interpreta, gli dà voce, lo fonda, definendone i
contorni spaziali e temporali. La mostra vuole infatti offrire uno spaccato della fotografia
italiana di questi anni, dimostrando la capacità straordinaria di interpretazione e di omaggio a
grandi artisti da parte di grandi fotografi. Non si tratta di una semplice raccolta cronologica di
immagini, ma di un racconto, dove lo stesso artista visto, letto e interpretato da diversi
fotografi, porge differenti sfaccettature del proprio destino. Spesso la fotografia dice più di
quanto non sia nelle intenzioni dell'autore. Attraverso quasi duecentocinquanta scatti, viene
presentato il lavoro di ventidue fotografi attivi a partire dagli anni '60: Claudio Abate, Aurelio
Amendola, Gabriele Basilico, Sandro Becchetti, Gianni Berengo Gardin, Elisabetta Catalano,
Giorgio Colombo, Mario Cresci, Mario Dondero, Federico Garolla, Luigi Ghirri, Mario
Giacomelli, Gianfranco Gorgoni, Mimmo Jodice, Nanda Lanfranco, Uliano Lucas, Attilio
Maranzano, Nino Migliori, Ugo Mulas, Paolo Mussat Sartor, Paolo Pellion, Ferdinando
Scianna. La mostra è stata ospitata al Musée d'Art Moderne di Saint Etienne, al Palais des
Beaux Arts di Bruxelles, alla Fondazione Stelline di Milano, alla Biennale di Fotografia di
Amsterdam ed alla Estorick Collection di Londra. Orario: giovedì 20-23 (ingresso libero);
venerdì, sabato e domenica 12-19. Ingresso: intero euro 5; ridotto euro 3 (over 65, studenti);
gruppi euro 4 (minimo 6 persone); gratuito (per i bambini fino a 12 anni, Insieme per l'Arte,
abbonamento Torino Musei, giornalisti accreditati, soci ICOM). Info: [email protected] 011.3797600 - www.fsrr.org
fino al 12/04/2015
ore 19:00
Torino
Via Modane 16
"AN ART OF ONE'S OWN: GROUP SHOW" DA RAFFAELLA DE CHIRICO ARTE
CONTEMPORANEA
"An Art of One's Own: Group Show". In esposizione lavori di Carla Accardi, Irma Blank,
Dadamaino, Angiola Gatti, Andi Kacziba, Maria Lai, Elena Modorati, Carol Rama, Elisabeth
Scherffig, Eva Sørensen. Orario: martedì e mercoledì dalle 14:00 alle 19:00; giovedì, venerdì e
sabato dalle 11:00 alle 19:00; altri giorni e orari su appuntamento. Info:
www.dechiricogalleriadarte.com - [email protected] - 011.835357
fino al 12/04/2015
ore 18:00
Torino
Via della Rocca 19
TORINOSETTE | Arte
140 / 225
Arte
EVANGELINA ALCIATI ALLA PINACOTECA DELL'ACCADEMIA ALBERTINA
"Evangelina Alciati: l'occhio e l'anima". L'Accademia Albertina delle Belle Arti dedica, presso le
sale della Pinacoteca Albertina, una mostra antologica alla figura di Evangelina Alciati
(1883-1959), pittrice nella Torino del primo e secondo Novecento, prima donna ad essere
ammessa in Accademia, personalità libera ed in anticipo sui tempi. L'iniziativa, che si collega
alla prossima apertura, completati i lavori di ristrutturazione, della Pinacoteca del Novecento,
presso la Rotonda del Talucchi, è stata sollecitata dalla contemporanea uscita, anteprima
domenica 25 gennaio presso la Sala Congressi dell'Unione Industriale, del film "La liberà allo
specchio. Ritratto di Evangelina Alciati". Il film, tratto da un'idea di Mauro Guidetti, scritto dallo
stesso insieme agli eredi Lorenzo Boccalatte ed Anna Maria Fracchia, è stato sceneggiato e
diretto da Vanni Vallino, e si avvale dell'interpretazione, tra le altre, di Pamela Villoresi, Erica
Blanc, ed Eugenio Allegri. Evangelina Alciati fu allieva di Giacomo Grosso, sotto la cui guida si
diplomò in disegno e pittura. Decisivo per il gli esiti della sua carriera fu un soggiorno a Parigi
tra il 1903 ed il 1906. Lo stile della Alciati, che raggiunge punte di assoluta eccellenza nel
ritratto, si confronta alla pari con le tendenze che caratterizzano la prima parte del Novecento,
dalla pittura post impressionista, all'Espressionismo ed alla Metafisica, in cui si evidenziano
taluni punti di contatto con il magistero di Felice Casorati. La mostra, a cura dei professori
Edoardo Di Mauro e Giuseppe Mantovani, con contributi critici di Francesco De Caria,
Donatella Taverna e della docente dell'Accademia Valeria Piasentà, presenta un percorso
completo e ragionato di tutte le fasi artistiche di Evangelina Alciati, dal primo Novecento al
secondo dopoguerra, tramite il prestito di opere da collezionisti privati, e da istituzioni quali la
Galleria d'Arte Moderna di Torino, il Castello Gamba. Museo Regionale della Valle d'Aosta, le
Fondazioni Burzio e Mazzonis. Orario: lunedì, martedì, giovedì, venerdì, sabato e domenica
10.00-18.00 (ultimo ingresso 17.30); mercoledì chiuso. Info: 011.0897370
fino al 12/04/2015
ore 18:00
Torino
Via Accademia Albertina 8
TORINOSETTE | Arte
141 / 225
Arte
"173° ESPOSIZIONE ARTI FIGURATIVE 2015" ALLA PROMOTRICE
"173° Esposizione Arti Figurative", rassegna che propone le opere di 365 artisti selezionate
dalla Commissione Artistica della Promotrice. L'itinerario espositivo si snoda lungo le sale della
Palazzina Liberty al Valentino secondo una visione d'insieme che unisce pittori, scultori, grafici
in una sorta di racconto attraverso paesaggi, ritratti, figure, composizioni floreali, pagine
astratte e surreali, nudini e delicati fogli d'acquarello, incisioni e disegni. La mostra presenta un
ampio "corpus" di lavori che ricordano gli artisti scomparsi, come il particolare e inquieto segno
di Enrico Colombotto Rosso e di Leonor Fini, l'intenso "Autoritratto n.2" di Ruggeri e il
cromatismo della tela "Un mattino al mare" di Cherchi, i "cieli" di Carena e il rame "Spadaccino
di gallo" di Molinari. E insieme a "Il diario di Darwin" di Soffiantino si nota la tempera "Testa
d'uomo" di Spazzapan e l'acquarello "Nudo in posa" dell'espressionista Corbelli, la "Dispensa"
di Tabusso e la musicale tecnica mista "Les Regions inconnues" di Davide Peiretti, che si lega
alle spaziali atmosfere del ciclo "Fuochi di gioia" di Nini Maccagno. E accanto affascinano le
sculture, da "Sviluppo di forme n.1" ad "Archetipo", eseguite da Mastroianni, che sono
documento e testimonianza di una vibrante e prorompente ricerca di materiali, forme,
immagini. Immagini che fanno parte della narrazione di "Riviera Ligure" di Paulucci e delle
rappresentazioni di Michele Baretta e Giuliano Emprin, dell'intensa spiritualità di Carlo
Sismonda e del "contadino" un disegno dell'astigiano Manzone. Dopo un lungo periodo,
ritornano alla "Promotrice" le delicate vedute del saluzzese Giuseppe Cavallera. E poi si
possono vedere i robusti paesaggi di Franco Martinengo, le metafisiche atmosfere di Sergio
Albano e Roberto Bertola, il pacato e misurato naturalismo di Pippo Bercetti, Piero
Solavaggione, Mario Albano, Nicola Arduino, Cesare Tubino, Carlo Loro, Maria Antonietta
Prelle, Loro, Giuseppina Colonna Gamero e Mario Gamero. Dal grande tronco di Germana
Albertone si approda a Vincenzo Albano, alle donne di Stefano Cambursano e alle forme nello
spazio di Serafino Delaurenti, ad Angiola Melis e Bruno Fisanotti, alla suggestiva "tavola" di
Francesca Graziani Giovannini e alla neo-figurazione di Alfredo Levo. E, infine, il colore di
Emilio Scarsi si stempera nell'armoniosa figura femminile di Almerico Tomaselli, nella
sperimentazione di Giacinta Villa e nelle preziose incisioni di Vespignani, Giacinto Vittone e
Mario Giovannini. E questo itinerario costituisce uno spaccato della "sociale", che si sviluppa in
modo da delineare, tra artisti storici e più recenti elaborazioni, alcuni momenti del cammino
dell'arte figurativa". Orario: martedì-sabato 11-13 e 16,30-20; festivi 10,30-12,30. Info:
011.6692545
fino al 12/04/2015
ore 18:00
Torino
Viale Crivelli 11
I PANNELLI DI DEFENDENTE FERRARI ALLA SACRA DI SAN MICHELE
"I pannelli di Defendente Ferrari". Orario: da martedì a sabato 9.30-12.30 e 14.30-18.00;
domenica e festivi: 9.30-12.00 e 14.30-18.30; ultimo ingresso consentito 30 minuti prima della
chiusura della Sacra.
fino al 12/04/2015
ore 09:30
Sant'Ambrogio (TO)
Sacra di San Michele
BARDONECCHIA - CARLO RIVETTI AL PALAZZO DELLE FESTE
"Antropologia fantastica", opere pittoriche di Carlo Rivetti. Orario: sabato, domenica e il lunedì
di Pasquetta dalle 16,30 alle 19,00. Info: www.carlorivetti.it
fino al 12/04/2015
ore 15:45
Bardonecchia (TO)
Piazza Valle Stretta 1
TORINOSETTE | Arte
142 / 225
Arte
FULVIO COLANGELO ALLO SPAZIO MIXTO
"La Passione e l'Arte secondo Colangelo". Cristalli, tubi d'acciaio e travi in legno si trovano qui
assieme proiettati nel vuoto delle continue vetrate. Le opere, anche queste, sono un mix fra
pittura, fotografia, scultura, elaborazione digitale, interventi grafici. video, installazioni. Per
vedere tutto bisogna girare, salire, scendere. Si scoprono solo così tante cose preziose e
sorprendenti. Il filo conduttore tra lavori così diversi è una tecnica sempre dominata
dall'impulso, dall'intensità, dall'attimo irripetibile in cui il tempo si ferma per lasciarci entrare in
un mondo diverso e fantastico. Amore, erotismo, tensione sono le tante facce di un unico
tema, la Passione, quella di cui siamo impastati, quella che dà senso alla vita. Fulvio
Colangelo, scenografo, graphic designer, pubblicitario, art curator, artista con mostre in
quindici nazioni, vive nel suo studio galleria Ki-Gallery in centro a Torino. Orario: lunedì,
martedì e mercoledì dalle 8 alle 18; giovedì, venerdì e sabato dalle 8 alle 22; domenica dalle
20 alle 22. Info: 366.1128666 - [email protected]
fino al 13/04/2015
ore 20:00
Torino
Corso Castelfidardo 34
"UEFA IS EAST", FOTOGRAFIE DELLA TRANSNISTRIA AL POLSKI KOT
"Uefa is East - L'Europa calcistica dell'Est vista attraverso i volti dei suoi abitanti. Transnistria,
1997": mostra fotografica diGabriele Bertolini, che vuole essere un momento riflessivo e
documento storico di un viaggio in Transnistria, stato sui confini della legalità, che si dichiara
indipendente dalla Moldavia e vicino ai Russi. La mostra, curata da Enzo Ronco e Gwladys
Martini, fa parte del progetto "L'Europa calcistica dell'Est vista attraverso i volti dei suoi
abitanti": la rassegna prende spunto dai luoghi dove si sono svolti eventi calcistici di rilevanza
europea, come UEFA e Champions League, per raccontare città meno conosciute per mezzo
dei ritratti di chi vi abita. Il calcio non è fatto solo di grandi club noti nel mondo intero. Decine di
città più o meno conosciute partecipano con le loro squadre all'emozione delle coppe europee
e molte sono nella parte più orientale del continente. Si trovano alla ribalta per pochi attimi, per
poi finire dimenticate fino, se i loro club lo meritano, alla stagione successiva. Questo primo
appuntamento vede protagonista la Transnistria e la sua capitale Tiraspol, che il fotografo ha
documentato nel 1997, l'anno di fondazione dello Sheriff Tiraspol. I personaggi ritratti
sembrano quasi prendere vita, tanto sono intensi e profondi i loro sguardi. Sono colti nella loro
quotidianità, fieri, e sembrano cercare nell'obiettivo un riscatto, un futuro. La Transnistria è
terra di contrasti, dove povertà e ricchezza convivono, come facce di una stessa moneta.
Sembrano parlare di quello che hanno vissuto, ma senza urlarlo. Come i tre ragazzini soldati a
torso nudo, che giocano a fare i grandi: uno di loro prima copre un braccio, poi lo scopre,
rivelando elaborati tatuaggi. In questi territori è cresciuto lo scrittore Nikolai Lilin, che nel suo
romanzo Educazione siberiana descrive l'iconografia dei tatuaggi, e come ancor meglio li
descriva Alix Lambert nel suo documentario The Mark of Cain, ambientato tra i carcerati russi,
quando i disegni sulla pelle raccontavano la storia dei detenuti stessi, quando l'inchiostro
sottopelle era illegale. La mostra è inserita nel programma del progetto Fuoriluogo, sostenuto
dal collettivo GAD (Gwladys Martini, Alessio Bovero, Dario Favatà), che intende stimolare
l'incontro tra arte e luoghi non convenzionali, volto ad avvicinare il contenuto tipico dei musei al
pubblico più vasto dislocandolo in contesti nuovi e spiazzanti. Orario: da martedì a domenica
dalle 20.00 a mezzanotte. Info: [email protected]
fino al 14/04/2015
ore 18:30
Torino
Via Massena 19
TORINOSETTE | Arte
143 / 225
Arte
JENS EINHORN ALLA LUCE GALLERY
"Electric eyes", personale di Jens Einhorn. I lavori di Jens Einhorn sembrano alimentare uno
scenario da fine del mondo. Le immagini della serie Too Much Future e The Endless End
trasmettono la sensazione della calma dopo un disastro oltre ogni aspettativa. Sembra che
siano stati sbattacchiati furiosamente da tempeste e nubi di fumo solo per stabilirsi di nuovo,
solo grazie alla loro chiarezza formale. Einhorn fa sì che si provi un certo piacere in questa
presunta distruzione con l'utilizzo, in questa serie, di vivaci colori. Il caos lentamente si
trasforma in armonia. La lettera E che si ritrova in alcune immagini rappresenta una volta di
più la lotta che si percepisce in ogni pezzo. Può voler dire sia "The End"- la fine - che
l'Eternità, tutti nuovi inizi nel circolo infinito. L'etichetta segna anche il completamento del
processo di lavoro per l'artista, l'ultimo atto gestuale sull'immagine. Come i battiti musicali le
immagini, frammenti di pixel, operano all'interno di una nebbia delicata permeata di luce
colorata. Cultura giovanile e musica rappresentano una cornice importante per le opere di
Einhorn e spesso le si ritrova come impressioni galleggianti audio-visive. La lettera E può
dunque stare anche per elettronica o estasi o per entrambi. La musica elettronica è anche
spesso correlata alla nozione di post-apocalittico. Ha rappresentato un mezzo di espressione
di critica sociale per molti artisti che hanno elaborato visioni distopiche del futuro,
processandole in una nuova tecnologia. Jens Einhorm è nato nell'ex Repubblica Democratica
Tedesca ed è dunque molto influenzato dagli avvenimenti socio-politici degli anni '90 quando
la musica giocava un importante ruolo per un giovane artista, come primario strumento di
espressione. Egli suonò in band punk a partire dalla metà degli anni '90, per poi intraprendere
la sua strada nelle arti visive grazie alla fotografia e alla musica. Jens ha studiato fotografia a
Leipzig e scultura e new media con Astrid Klein, e si è concentrato più sulla pittura con un
master con Tal R all'Accademia di Düsseldorf per concentrarsi più sulla pittura. Il metodo
mash-up di Einhorn, che fa suso di tessuto, pigmenti, colla e colori, regala una caratteristica di
"oggetto" alle proprie immagini rendendo sorprendente la loro presenza nello spazio. La
struttura stessa di quei minuscoli elementi visivi li rende simili a dipinti astratti o simil digitali.
La mostra segna un importante punto di partenza per la carriera dell'artista, per la prima volta
in Italia, presentando una serie di nuovi dipinti che sono il corpo principale delle opere più
recenti di Einhorn. Orario: dal martedì al sabato 15.30-19.30. Info: 011.8141011 - 335.5246817
- [email protected] - www.lucegallery.com
fino al 14/04/2015
ore 18:30
Torino
Corso San Maurizio 25
QUADRI-PERSONALE ALLA GALLERIA20
In mostra lavori di Alfredo Billetto, Mauro Chessa, Pino Mantovani, Mario Surbone. Orario: dal
lunedì al sabato dalle 15 alle 19. Info: 011.3724087 - [email protected] www.galleria20.jimdo.com
fino al 15/04/2015
ore 17:00
Torino
Corso Casale 85/B
SIMONE BENEDETTO DA FRANZ PALUDETTO
Sculture di Simone Benedetto. Orario: da giovedì a sabato 15-19 o su appuntamento. Info:
011.4546390 - [email protected] - www.franzpaludetto.com
fino al 16/04/2015
ore 18:00
Torino
Via Stampatori 9
TORINOSETTE | Arte
144 / 225
Arte
"IL KABUKI DEI TRE SAMURAI: ARAKI, MORIMURA, SUGIMOTO" ALLA GALLERIA IN
ARCO
"Il kabuki dei tre samurai: Araki, Morimura, Sugimoto". Nobuyoshi Araki, Yasumasa Morimura
e Hiroshi Sugimoto sono i protagonisti della mostra a cura di Graziano Menolascina.
Nobuyoshi Araki, tra gli artisti più rappresentativi e prolifici della storia della fotografia,
racconta la donna, l'eros e il Giappone. Le donne di Araki sono spesso sdraiate su letti disfatti,
oppure distese sul pavimento in pose lascive, legate con corde, con i corpi ostentati e nudi ma
con sguardi in cui è completamente assente la volontà di sedurre. Yasumasa Morimura si
appropria invece di icone universali della storia dell'arte, dei mass media e della cultura
popolare interpretandole in prima persona. In particolare Morimura è interessato alle
trasformazioni sociali politico e culturali dovute alla penetrazione del capitalismo e dei miti del
mondo occidentale in Giappone. Morimura impersona Einstein, Marylin, Frida Khalo, Hitler il
risultato è un'opera e raffinata che nasce da una cura maniacale per i dettagli e l'uso di ritocchi
digitali, di costumi, pose e accessori ricercati che le rendono uniche. I tratti somatici non
modificati, sono l'unico mezzo che Morimura ha per rivendicare la propria origine e le proprie
tradizioni e l'unica via per fare ciò è la provocazione. Infine, ci sono gli scatti di Hiroshi
Sugimoto, immagini mentali, concetti la cui materializzazione è resa possibile grazie a un
rigoroso controllo del mezzo fotografico e del processo manuale di stampa, seguito anch'esso
personalmente dall'artista. Nella serie "Theatre" Sugimoto ha fotografato con tempi di
esposizione lunghissimi sale degli anni '20 e '30, cinema degli anni '50 e drive in. La luce
bianca degli schermi rettangolari, che illumina il resto dell'ambiente, contiene in sé l'intera
proiezione del film. In "Architectures" la tecnica dello sfocato priva le architetture moderniste di
connotazioni temporali. I lunghi tempi di esposizione dei "Seascape" bloccano il movimento
delle onde in immagini eterne, mentre il soggetto dei "Portraits" realizzati fotografando i
personaggi dei musei delle cere è l'immortalità stessa. Info: 011.8122927 - www.in-arco.com [email protected]
fino al 18/04/2015
ore 18:30
Torino
Piazza Vittorio Veneto 3
GIANLUCA QUAGLIA ALLA GALLERIA UNIQUE
"Places", mostra personale dell'artista milanese Gianluca Quaglia a cura di Antonio D'Amico,
propone "Paesaggio", un'installazione ambientale che invade tutto lo spazio della galleria,
insieme alla sua produzione recente degli intagli su carta. I suoi lavori, la cui caratteristica
principale è la recisione di alcuni elementi dal contesto originario per farli rivivere nello spazio
circostante, producono una rottura dell'equilibrio del linguaggio comune. In "Places" Quaglia
espone le libellule, le diverse varietà di fiori e di piante, le farfalle e gli insetti, tutti intagli su
carta che conquistano il senso del loro essere singole individualità, in quanto gli elementi sono
stati estratti e custoditi altrove, così non sono più semplici e gradevoli decorazioni, bensì
pluralità di esistenze che abitano il medesimo spazio in cui si muovono gli uomini. Orario: dal
martedì al sabato 10.00-12.30 e 15.30-19.30. Chiuso il lunedì. Aperture fuori orario su
appuntamento. Info: 011.5617049 - 334.8017314 - [email protected] www.galerieunique.com
fino al 18/04/2015
ore 17:00
Torino
Corso Vittorio Emanuele II 36
TORINOSETTE | Arte
145 / 225
Arte
"IL MONDO IN UNA TAZZA" A PALAZZO MADAMA
Palazzo Madama presenta un percorso dedicato alla storia della tazza, attingendo dalle ricche
collezioni di arte decorativa conservate in museo. L'esposizione si riallaccia al tema della
porcellana torinese al centro di Fascino e splendore della porcellana di Torino, mostra curata
da Andreina d'Agliano e Cristina Maritano che apre in contemporanea alla Fondazione AccorsiOmetto e che presenta ben 90 opere provenienti dalle collezioni di Palazzo Madama. Le due
esposizioni offrono nel complesso un vero e proprio percorso cittadino dedicato al tema della
porcellana. Filo conduttore dell'esposizione è la tazzina: da tè, da caffè e da cioccolata.
Oggetto legato indissolubilmente all'introduzione in Europa delle bevande calde provenienti
dall'Oriente e dal Nuovo Mondo e al materiale esotico e prezioso per eccellenza, la porcellana.
A Palazzo Madama una sequenza di tazze, a partire dai blancs-de-chine, ovvero le porcellane
bianche cinesi prodotte a Dehua, mostra l'evoluzione delle forme e la varietà dei decori nelle
tazzine prodotte dalle manifatture europee nel Settecento: dai motivi di origine cinese e
giapponese, a quelli tratti dai libri di storia naturale, ai paesaggi derivati da incisioni olandesi e
tedesche, fino alle scene mitologiche e della letteratura cavalleresca. Contestualmente la
mostra è un'occasione per raccontare, per casi esemplari, la storia della porcellana, delle sue
particolarità produttive, della qualità della pasta e dei colori. Il valore socialmente
rappresentativo della porcellana emerge anche grazie all'esposizione di alcuni servizi araldici,
conservatisi integri per il loro valore altamente simbolico legato al passato illustre della casata
oppure smembrati e dispersi sul mercato antiquario. Una vetrina è dedicata alla principale
manifattura di porcellana operante in Piemonte nel Settecento, la Real fabbrica delle
porcellane di Vinovo, fondata nel 1776 grazie all'intraprendenza di un torinese, Giovanni
Vittorio Brodel, e di un ceramista di Strasburgo, Pierre-Antoine Hannong, e poi rilevata nel
1780 dal medico e chimico torinese, Vittorio Amedeo Gioanetti. Alla produzione di questa
fabbrica è dedicato un più ampio spazio nelle sale della mostra alla Fondazione AccorsiOmetto. In un'altra vetrina, l'artista Matilde Domestico, che da anni conduce ricerche sul tema
della porcellana, ambienta l'installazione Esistenza di porcellana, che si ispira alle poesie di
Emily Dickinson. Il lavoro dell'artista unisce oggetti e frammenti di carta e di porcellana su cui
emergono parole in acciaio. Intorno una superficie di polvere di marmo di Carrara, il caolino,
un materiale refrattario. Tutti gli elementi nel complesso rimandano all'idea di fabbrica, a una
realtà viva e produttiva. In sottofondo una base sonora composta dalla sovrapposizione ed
elaborazione di rumori meccanici, suoni metallici ripetitivi registrati all'interno dei reparti di
fabbricazione dell'Industria Porcellane IPA, si propaga tra le tintinnanti ceramiche antiche e
contemporanee. Orario: martedì-sabato 10.00-18.00; domenica 10.00-19.00. La biglietteria
chiude un'ora prima. Chiuso il lunedì. Ingresso: intero euro 10, ridotto euro 8, gratuito ragazzi
fino ai 18 anni e abbonati Musei Torino Piemonte. In presenza di mostre temporanee le tariffe
potranno subire variazioni. Info: 011.4433501 - www.palazzomadamatorino.it
fino al 19/04/2015
ore 10:00
Torino
Piazza Castello
EUGENIO BROGGINI ALLA FONDAZIONE GIORGIO AMENDOLA
Personale di Eugenio Broggini. Orario: da lunedì a venerdì 10-12 e 15.30-19.30; sabato e
domenica su prenotazione. Info: www.fondazioneamendola.it - [email protected]
fino al 23/04/2015
ore 18:00
Torino
Via Tollegno 52
TORINOSETTE | Arte
146 / 225
Arte
"LIVE EAST DIE YOUNG" BURNING GIRAFFE ART GALLERY
"Live East Die Young", collettiva a cura di Giuseppe Savoca: un'occasione unica per entrare in
contatto con lo spirito dissacrante e rivoluzionario della scena artistica dell'East End di Londra
attraverso le opere di sei dei suoi più interessanti interpreti: Alex Binnie, Dan Hillier, Dr. D, Ian
Johnstone, Liam Sparkes e Michele Servadio. Orario: dal martedì al venerdì 15-19; sabato
15:30-20. Info: www.bugartgallery.com - [email protected] - [email protected]
- 011.5832745 - 347.7975704
fino al 24/04/2015
ore 18:30
Torino
Via Bava 8/A
"PITTURA FEMMINILE A TORINO NEL PRIMO '900" ALLA GALLERIA DEL PONTE
"Pittura femminile a Torino nel primo '900", mostra di Evangelina Alciati, Vittoria Cocito, Nella
Marchesini e Daphne Maugham. Orario: dal martedì al sabato 10.00-12.30 e 16.00-19.30. Info:
011.8193233 - [email protected] - www.galleriadelponte.it
fino al 24/04/2015
ore 18:00
Torino
Corso Moncalieri 3
EVA LEITOLF E VICTOR LOPEZ GONZALEZ AL CAMPUS EINAUDI
Nell'ambito di Biennale Democrazia, l'atrio del nuovo campus universitario ospita i progetti
artistici "Postcards from Europe" di Eva Leitolf, "ATLAS" e "Border Crossing" di Victor López
González, entrambi a cura di Patrizia Bottallo.
fino al 25/04/2015
ore 10:30
Torino
Lungo Dora Siena
IVREA - GIANNI-EMILIO SIMONETTI AL MUSEO DELLA CARALE ACCATTINO
"Gianni-Emilio Simonetti - Othermaps Othernearby", un evento multitasking con la
partecipazione di: Luigi Bonotto, Giulia Tacchini, Giulia Maffei, Stefano Montani, Nicolò Parini,
Pip, Poldino, Cina. Un ringraziamento speciale all'atelier di "arteterapia" dell'ospedale di Luino
e al dott. Isidoro Cioffi. A cura di Lorena Giuranna e Adriano Accattino. Orario: sabato e
domenica dalle 15:00 alle 19:00. Info: 0125.612658
fino al 26/04/2015
ore 18:00
Ivrea (TO)
Via Miniere 34
CASTELLAMONTE - SANDRA BARUZZI AL CENTRO CONGRESSI PIERO MARTINETTI
"Sguardi.2", mostra di Sandra Baruzzi, a cura di Anna Tabbia. Orario: sabato e domenica
15,00-19,00 (domenica di Pasqua chiuso); altri giorni su appuntamento - scuole su
appuntamento. Info: 0124.5187216 - [email protected]
fino al 26/04/2015
ore 17:00
Castellamonte (TO)
Via Educ
TORINOSETTE | Arte
147 / 225
Arte
ISA MELSHEIMER DA QUARTZ STUDIO
"Examination of the Origins", personale dell'artista tedesca Isa Melsheimer (Neuss, 1968) che
per l'occasione ha concepito un'installazione site specific in cui elementi scultorei pensati a
partire dalle caratteristiche 'ambientali' di Quartz sono accostati alle forme architettoniche di
alcuni edifici della città. Visite su appuntamento. Info: 338.4290085 - [email protected] www.quartzstudio.net
fino al 28/04/2015
ore 19:00
Torino
Via Giulia di Barolo 18/D
BORIS LAVRENKO ALLA GALLERIA PIRRA
Boris Lavrenko nasce a Rostov nel 1920 e muore a San Pietroburgo, città in cui studia, vive e
lavora, nel 2001. Titolare della cattedra di pittura e composizione dell'Istituto Repin dal 1953, la
sua carriera è costellata di prestigiosi riconoscimenti ed è considerato uno dei più autorevoli
rappresentanti del post-impressionismo russo. L'infanzia vissuta a contatto con la natura, le
immense steppe e il fiume Don, avranno una forte influenza sulla formazione del futuro pittore.
Lavrenko, infatti, nel paesaggio trova la massima libertà di ricerca compositiva e di
sperimentazione cromatica, seppur all'interno di un figurativismo di solida impostazione. Le
sue opere, in particolare quelle animate da figure impegnate in normali attività, quali la lettura,
una passeggiata o una partita di calcio, trasmettono spontaneità e gioia di vivere. Lavrenko è
un artista versatile, con la maturità di riconoscere in qualsiasi soggetto la "dignità" di essere
ritratto, per cui i suoi temi spaziano dalle vedute cittadine, con i loro monumenti, ai già citati
paesaggi, dai banali oggetti di uso quotidiano delle sue intense nature morte, alle animate o
raccolte scene di genere. I numerosi viaggi compiuti all'estero e in patria stimolano la curiosità
e gli interessi di Lavrenko, le cui opere possono definirsi un caleidoscopio di impressioni, un
colorato mosaico di vita. Orario: da lunedì a sabato 9,30-12,30 e 15,30-19,30; domenica
9,30-12,30. Info: 011.543393 - www.galleriapirra.it - [email protected]
fino al 30/04/2015
ore 18:00
Torino
Corso Vittorio Emanuele II 82
"FEMMINILE PLURALE" DA DAVICO
"Femminile plurale", mostra di Patrizia Comand, Stefania Pennacchio e Luciano Sabbatucci.
Orario: da martedì al sabato dalle 10.00 alle 12.30 e dalle 16.00 alle 19.30. Chiuso lunedì e
festivi. Info: 011.0362954 - [email protected] - www.davicoarte.it
fino al 02/05/2015
ore 18:30
Torino
Galleria Subalpina 21
TORINOSETTE | Arte
148 / 225
Arte
JOSEF KOUDELKA AL FORTE DI BARD
"Josef Koudelka, Vestiges 1991-2014", prima esposizione in Italia del più imponente progetto
fotografico di uno dei maestri mondiali della fotografia, mostra promossa dall'associazione
Forte di Bard in collaborazione con l'Agenzia Magnum Photos. Il progetto Vestiges, che vede
impegnato da oltre vent'anni il grande fotografo dell'agenzia Magnum Photos, propone la sua
interpretazione fotografica e artistica di alcuni dei più importanti siti archeologici della cultura
romana e greca, in un itinerario attraverso venti paesi, dalla Grecia al Libano, dalla Siria
all'Algeria, dalla Turchia all'Italia e di oltre duecento località che si affacciano sul Mar
Mediterraneo. Un'esplorazione che non ha precedenti, un lavoro fatto di costanza e
perseveranza. L'artista, come i pittori romantici del XIX secolo, coltiva una predilezione
particolare per le rovine, senza celebrarne l'atmosfera malinconica, ma con l'obiettivo di
restituirne l'autentica bellezza. Il suo intento è usare l'arte per riappropriarsi di un mondo che ci
sta sfuggendo e che potremmo perdere. Trasformare le macerie in speranza è il grande e
ambizioso progetto che Koudelka cerca di realizzare con il suo eccezionale viaggio, in
costante divenire che si arricchisce periodicamente di nuovi capitoli. In mostra oltre 60
fotografie di cui 22 panoramiche di grandi dimensioni. Un allestimento che coniuga il
minimalismo dell'approccio del fotografo e della cifra stilistica delle sue immagini, al suggestivo
senso di camminamento tra le rovine. In mostra anche la proiezione di circa 350 scatti relativi
ai set di Vestiges. Fino al 31 gennaio il Forte sarà aperto solo il sabato e la domenica dalle 10
alle 19; dal primo febbraio apertura consueta (feriali dalle 10 alle 18, festivi e prefestivi dalle 10
alle 19). Ingresso: Intero: 6,00 euro - Ridotto: 5,00 euro. Info 0125.833811 - 83382 e su
www.fortedibard.it
fino al 03/05/2015
ore 18:00
Bard (AO)
Forte
"AL FRONTE" AL MUSEO DEL CINEMA
"Al fronte. Cineoperatori e fotografi raccontano la Grande Guerra", mostra a cura di Roberta
Basano e Sarah Pesenti Campagnoni. Cento anni fa, la Grande Guerra investe il Vecchio
Continente con la sua modernità che, oltre alle armi micidiali, annovera l'utilizzo di nuovi mezzi
di comunicazione. Tra queste la fotografia e il cinema si rivelano risorse fondamentali nel
definire gli equilibri di potere dei principali paesi belligeranti. Scatti e riprese realizzati da
fotografi e operatori militari invadono le pagine di quotidiani e riviste e dominano gli spettacoli
cinematografici di tutto il mondo, trovando una eco nelle innumerevoli fotografie amatoriali
accumulate dai reduci e dalle loro famiglie, memoria di un'esperienza umana e sociale
estrema e contraddittoria. La mostra "Al fronte. Cineoperatori e fotografi raccontano la Grande
Guerra" propone un percorso di immagini attraverso 160 fotografie inedite, scattate da Luis
Bogino al seguito del Regio Esercito Italiano e dai soldati fotoamatori dislocati sui di guerra.
Accanto a questo primo tracciato si sviluppa il percorso cinematografico: una selezione di film
"dal vero", girati al fronte e nelle retrovie, e di titoli di fiction di epoche diverse, testimonianza di
un'eredità visiva e culturale variamente interpretata nel corso del tempo. Lo sguardo di artisti
come Paola De Pietri, Yervant Gianikian e Angela Ricci Lucchi propone infine una lettura
personale della prima guerra mondiale, dei luoghi che essa ha attraversato e di una memoria
spesso dimenticata. Orario: da martedì a venerdì 9.00-20.00; sabato 9.00-23.00; domenica
9.00-20.00; lunedì chiuso. Ultimo ingresso un'ora prima della chiusura. Ingresso: intero euro
14,00; ridotto (studenti universitari fino a 26 anni, over 65, gruppi min. 15 persone) euro 11,00;
giovani e scuole (da 6 a 18 anni, gruppi scolastici) euro 8,00; gratuito fino a 5 anni, disabili e
accompagnatore, Torino+Piemonte Card.
fino al 03/05/2015
ore 19:00
Torino
Via Montebello 20
TORINOSETTE | Arte
149 / 225
Arte
PHIL BORGES ALLA GALLERIA PAOLA MELIGA
"Tibet's Portraits | Culture on the Edge", mostra fotografica di Phil Borges. Borges fa parte dei
"maestri artisti" della fotografia americana e non, che da oltre 25 anni documenta con passione
la vita delle popolazioni tribali di tutto il mondo, utilizzando il veicolo del "ritratto ambientale"
per sollevare le problematiche delle popolazioni indigene e per diffonderne la loro conoscenza.
Borges è mosso da una missione e un cammino spirituale e di vita che lo portano a spingersi
negli angoli più remoti del mondo per dar voce attraverso la sua fotografia a realtà
straordinarie e uniche, che altrimenti non avrebbero modo di essere svelate. La sua poetica
capacità di cogliere l'attimo sospeso e la denuncia della realtà nella sua sfumatura più veritiera
uniscono testimonianza e arte per dar vita a una vera vocazione. La sua è una fotografia tesa
a dar voce a chi non ce l'ha, che ha come missione la rivalutazione delle culture che stanno
via via scomparendo, mettendo l'accento sul loro valore e rappresentando le sfide che le
attendono. Il suo lavoro cerca di rendere più comprensibili le tematiche riguardanti le
popolazioni in via di sviluppo: "Voglio che lo spettatore veda queste persone come individui,
che conosca i loro nomi e un po' della loro storia, non che le veda solamente come degli
estranei che abitano terre lontane." Pluripremiato per il suo impegno umanitario nel 2008 ha
collaborato con Amnesty International pubblicando Enduring Spirit, le sue raccolte fotografiche
sono tradotte in 4 lingue e le sue opere sono esposte nei musei di tutto il mondo. In mostra i
suoi ultimi scatti sul Tibet. I ritratti mostrano queste popolazioni che vivono in uno degli
ambienti più fragili della terra e che di fronte alle sfide del ventunesimo secolo cercano di
mantenere quello che hanno di più caro: la loro pratica buddista, la loro cultura tibetana ed i
loro usi. Fotografie delicate, commoventi, piene di pathos, di fierezza. Altamente importante è
anche la perfezione della cromaticità, infatti in questo suo ultimo lavoro Phil Borges ci presenta
i suoi scatti a colori. Mostra realizzata grazie alla collaborazione con Paci Contemporary |
Brescia. Orario: dal mercoledì al sabato 11,00-12,30 e 15,30-19,30. Martedì mattina chiuso,
pomeriggio 15,30-19,30. Lunedì e festivi chiuso. Apertura privata su appuntamento. Info:
011.2079983 - [email protected]
fino al 04/05/2015
ore 11:00
Torino
Via Maria Vittoria 46/C
"IL MARE CHE SENTO" DA INTERNOCORTILE
"Il mare che sento", interpretazioni d'arte design e artigianato d'eccellenza. Orario: da martedì
a sabato 11-13 e 15.30-19. Info: 011.6618841 - [email protected] - www.internocortile.it
fino al 05/05/2015
ore 18:30
Torino
Via Villa Glori 6
TORINOSETTE | Arte
150 / 225
Arte
RIVAROLO - ERNESTO MORALES A CASA TOESCA
"Il giorno come la notte", personale di Ernesto Morales. Il progetto espositivo curato da Karin
Reisovà comprende opere in continuità con il lavoro precedente dell'artista, ma recentemente
arricchito dall'esperienza espositiva in Oriente, in particolare a Singapore, Kuala Lumpur,
Jakarta e Bangkok dove Morales ha avuto modo di essere in stretto contatto con la natura dei
luoghi, fonte d'inspirazione per approfondire e delineare la mostra. I fili conduttori sono i temi
della primavera e del relativo equinozio durante il quale, come ci indica il termine stesso
"Equus Nox", vi saranno uguali numero di ore di luce e di oscurità, dunque il giorno come la
notte, a pochi giorni dalla inaugurazione. Il cambiamento di stagione ci rimanda alla rinascita,
al risveglio della natura, all'amore ed i suoi miti: l'ambiente è in trasformazione e questa
sensazione di positiva aspettativa coinvolge anche gli esseri umani. Non solo, vengono
rappresentati miti ed allegorie, quando Ernesto Morales nel richiamare Madre Natura associa
a Flora - Dea dell'antichità romana - simboli quali la rosa bianca, il cigno, la fenice, l'uovo, le
rondini. Anche la tematica degli opposti viene analizzata ed esplicitata, in riferimento alla
generazione di nuovi cicli vitali: il maschile ed il femminile, il giorno e la notte, il bianco e il
nero, il buio e la luce. I paesaggi talvolta reali e talvolta onirici del precedente lavoro dell'artista
uniti a questo nuovo percorso, lavorativo e di vita, ci permettono di entrare in una dimensione
intima e coinvolgente. E nei quadri si riflette quella che è la grande sensibilità di Ernesto
Morales, ossia quella di entrare in empatia con i luoghi e le persone, permettendo
all'osservatore di comprendere realmente le sue opere e le motivazioni, aspetti che nell'arte
contemporanea non sempre appaiono di facile cognizione. La mostra e il luogo espositivo,
anch'esso così intimo e pregno di storia, permetteranno una chiamata alla bellezza,
all'attenzione, al tempo lento, all'umanità nel suo lato più spirituale che l'arte ci permette di
percepire. A seguito della prima inaugurazione, la mostra si rinnoverà il giorno 11 aprile, con
l'esposizione di nuovi lavori dalla medesima tematica. Orario: venerdì, sabato, domenica
15.30-19.00; altri giorni o orari su appuntamento telefonico al 335.1227609. Info:
[email protected] - www.areacreativa42.com
fino al 10/05/2015
ore 17:00
Rivarolo (TO)
Via Ivrea 42
"TENTAZIONI" ALLA GALLERIA ZABERT
"Tentazioni", collettiva curata da Luca Beatrice. In mostra lavori di undici artisti contemporanei
(Paolo Amico, Araki, Bertozzi&Casoni, Nicola Bolla, Carlo Mollino, Alessandro Papetti, Carol
Rama, Man Ray, Bettina Rheims, The Bounty KillArt e Paolo Ventura) affiancati da altrettante
opere classiche di Bernardino Campi, Gianbattista Crosato, Paul Brill, Pietro Della Vecchia,
Frans Floris, Luca Giordano e Jan Massys. Orario: 10,30-13,00 e 15,00-19,00.
fino al 15/05/2015
ore 18:00
Torino
Piazza Cavour 10
TORINOSETTE | Arte
151 / 225
Arte
ALBERTO DILILLO AL MUSEO NAZIONALE DELL'AUTOMOBILE
"Retrò Visioni", fotografie di Alberto Dilillo. Trenta fotografie, scattate nel cimitero d'auto
storiche di Kaufdorf, in Svizzera, pochi giorni prima del suo definitivo smantellamento. "Retrò
Visioni" è un racconto per immagini, accompagnate da suggestive didascalie, una vera e
propria Spoon River dell'auto: lo sguardo del fotografo, Alberto Dilillo, indugia sulle forme delle
vetture d'epoca che conservano un fascino immutato nonostante la polvere e l'usura del
tempo. La vegetazione cresce tra le carcasse inanimate delle vetture abbandonate, come tra
gli scheletri di dinosauri estinti. La mostra fotografica sarà corredata da un allestimento che
racconta l'operazione di restauro di un'auto d'epoca: sulle pedane, ritrovamenti impolverati,
vetture semilavorate e vetture finite aiutano a visualizzare le fasi di tale operazione di
recupero, frutto di artigianalità differenti ma ugualmente preziose. Orario: lunedì 10.00-14.00,
pomeriggio chiuso; martedì mattino chiuso, pomeriggio 14.00-19.00; mercoledì, giovedì e
domenica 10.00-19.00; venerdì e sabato 10.00-21.00. Ultimo ingresso 1 ora prima della
chiusura. Ingresso al museo: intero 12,00 euro; ridotto 8,00 euro; scuole 2,50 euro; gratuito
minori di 6 anni; giornalisti con tesserino dell'Ordine; possessori dell'Abbonamento Musei
Torino Piemonte e Torino + Piemonte Card. Info: 011.677666/7/8 - http://www.museoauto.it/
fino al 17/05/2015
ore 18:30
Torino
Corso Unità d'Italia 40
GIULIO PAOLINI IN VIDEOTECA GAM
Martedì 24 marzo alle 18.30 incontro con Giulio Paolini. L'artista, in conversazione con Elena
Volpato, presenterà "Unisono", video realizzato nel 1974 presso lo studio di produzione
art/tapes/22 di Maria Gloria Bicocchi a Firenze. Il video presenta in rapida successione le
riproduzioni fotografiche di 92 tra le opere realizzate da Paolini nei 14 anni precedenti, a
partire dal suo primo lavoro, Disegno geometrico del 1960. L'attenzione dell'artista sino ad
allora si era focalizzata sullo spazio assoluto dell'opera, sul rettangolo bianco della tela o del
foglio, dove tutta l'arte, del passato e del futuro, potesse trovare anche solo una fugace
dimora. L'utilizzo del video conduce Paolini a una considerazione della dimensione temporale
dell'arte: in opposizione all'allora diffusa retorica del tempo reale, la velocità con cui Paolini fa
scorrere, in un montaggio a telecamera fissa, le riproduzioni fotografiche dei propri lavori,
cancella ogni possibilità di osservazione e di identificazione delle singole immagini. "Unisono"
dura meno di un minuto e mostra circa otto opere al secondo. Un parossismo temporale che
tende a un ideale annullamento della durata, quasi che le opere possano fondersi l'una
nell'altra in un unisono appunto che, come nella Symphonie Monotone-silence di Yves Klein,
sia espressione silenziosa e insieme assordante assolutezza dell'arte. Il video resterà in
visione in VideotecaGAM fino al 24 maggio 2015. Orario: martedì - domenica 10.00-19.30. La
biglietteria chiude un'ora prima. Ingresso gratuito in videoteca. Non occorre appuntamento.
Info: 011.4429597 - email [email protected] - www.gamtorino.it
fino al 24/05/2015
ore 18:30
Torino
Via Magenta 31
TORINOSETTE | Arte
152 / 225
Arte
NADIA BUDDE AL GOETHE INSTITUT
Personale e residenza artistica di Nadia Budde. Acume, profondità, osservazione poetica del
mondo e una comicità linguistica fuori dell'ordinario caratterizzano l'opera dell'illustratrice
berlinese, insignita di numerosi riconoscimenti, tradotta e pubblicata in diverse lingue. La
mostra presenta in prima nazionale una selezione delle sue opere originali fra cui il divertente
racconto della sua infanzia a Berlino Est. Ingresso libero. Orario: lunedì, maretedì e giovedì
10:00-13:00 e 14:00-18:30; mercoledì e venerdì 10:00-13:00 e 14:00-17:30. Info:
www.goethe.de/torino - 011.543830
fino al 30/05/2015
ore 18:30
Torino
Piazza San Carlo 206
TORINOSETTE | Arte
153 / 225
Arte
BERT THEIS AL PAV
"Aggloville", mostra personale di Bert Theis, a cura di Marco Scotini. Il peculiare carattere del
PAV, spazio interstiziale tra realtà urbana ed elemento naturale, tra i ritmi della metropoli
contemporanea e quelli dettati dal susseguirsi delle stagioni, rende il museo scenario ideale
per le opere dell'artista Bert Theis. Temi come urbanesimo sostenibile, ecologia politica e
gentrificazione sono al centro della sua ricerca artistica che, da anni, cerca di contrapporsi allo
sviluppo del modello urbano neoliberista in contesti geopolitici diversi, dall'Europa all'Asia
Orientale. La stessa ricerca viene presentata al PAV con "Aggloville", personale dell'artista che
raccoglie maquettes, studi progettuali, video e stampe digitali su tela, sviluppati nel corso di
venti anni di attività, a partire dal Padiglione Potemkin Lock, concepito per la Biennale di
Venezia del 1995. Gli elementi basici con cui Bert Theis interviene negli agglomerati pubblici e
nei contesti sociali sono tratti dalle costruzioni tradizionali dei parchi, quali piattaforme e
padiglioni. Ma ciò che caratterizza tali strutture è il fatto che esse delimitino un campo che, di
fatto, è lasciato vuoto: introducono l'indefinito, l'incerto e il provvisorio nel cuore della
distribuzione del tutto disciplinata della città contemporanea. Aprono uno spazio che si sottrae
al controllo, un'area non qualificata in anticipo, ma ogni volta da ridefinire attraverso iniziative
collettive. Ogni piattaforma è un enigma che porta lo spettatore/fruitore alla libera
interpretazione della funzione e del senso che ad essa vorrà attribuire. Così le opere di Theis
si offrono come dispositivi relazionali, capaci di creare comunità temporanee, a tramutarsi in
teatri d'incontri e situazioni. "Non c'è più ombra di dubbio: nel paradiso l'uomo nasce sdraiato,
nudo sotto una palma": con questa rivendicazione ironica del tempo originario, l'artista
introduce il suo lavoro Le dita della mano, realizzato a Volterra nel 1998 e proposto nell'ambito
di Aggloville in forma di maquette. Dieci isolette verniciate di bianco e nel formato di letto a due
piazze ciascuna, sono accompagnate da una palma mediterranea ombreggia su di loro.
Utopia settecentesca per eccellenza, l'isola deserta è la meta del viaggio, la promessa della
fuga verso nuove terre, nuove avventure. E' il risveglio dopo il naufragio e il ritorno del nostos
allo stato di natura, al paradiso originario. Per chi é coinvolto nei conflitti generati dalla
trasformazione urbana neoliberista e nelle lotte per il diritto alla città, le domande fondamentali
sono: Un'altra città è ancora possibile? Un'altra vita nelle nostre città è possibile? "Aggloville"
visualizza queste domande agglomerando elementi diversi fra di loro: paesaggi coperti di
giungla come quelli del Congo-Brazzaville, quartieri e isolati come quelli di Alphaville di
Godard, sentieri immaginati come quelli di Dogville di Lars Von Trier. Bert Theis
(Lussemburgo, 1952) fa parte di quella generazione di artisti, emersi nel corso degli anni
Novanta, che attraverso i loro lavori hanno creato nuove possibilità per le pratiche nello spazio
pubblico. I suoi lavori hanno una dimensione filosofica, sociale e politica; la maggior parte di
questi sono stati creati a partire da spazi specifici della città. Nel corso degli ultimi dieci anni, è
stato tra gli organizzatori di due progetti a lungo termine, Isola Art Center e out-Office for
Urban Transformation, entrambi riconducibili all'ambito del conflitto urbano tra gli abitanti del
quartiere di Isola, il governo della città di Milano e una compagnia multinazionale statunitense.
Nell'ambito della mostra Aggloville, le Attività Educative e Formative propongono l'attività di
laboratorio Green specific in cui le riproduzioni di particolari scenari urbani vengono rielaborate
attraverso l'introduzione di un connettivo naturale, che genera un contesto ibrido e
imprevedibile. Un'idea trasformativa di zone specifiche, nelle quali il verde si riappropria di un
suo spazio vitale, dando vita a un ambiente fecondo che genera nuove prospettive visive e
narrative. Orario: venerdì ore 15-18; sabato e domenica ore 12-19. Ingresso: intero 4 euro;
ridotto 3 euro; gratuito Abbonamento Torino Musei, Torino+Piemonte Card, minori di 10 anni,
over 65, persone con disabilità. Info: 011.3182235 - [email protected] www.parcoartevivente.it
fino al 31/05/2015
ore 18:00
Torino
Via Giordano Bruno 31
TORINOSETTE | Arte
154 / 225
Arte
"ASTRATTISMO IN EUROPA" AL FORTE DI BARD
"Astrattismo in Europa. Kandinsky, Popova, Majakovskij, Malevi?...": oltre 80 opere,
principalmente olii e disegni di straordinario valore, appartenenti a una prestigiosa collezione
privata tedesca, per la prima volta esposta in Italia. La collezione, riunita con passione e
costanza nel corso di anni, costituisce un nucleo tematico omogeneo con aspetti storicogeografici di grande interesse: le opere illustrano le tendenze artistiche dell'Europa Orientale e
Centrale durante la prima metà del XX secolo, con particolare attenzione alla nascita della
pittura astratta e ai movimenti di arte non figurativa che ne seguirono e che capillarmente si
diffusero in tutta Europa. In un clima di generale rinnovamento del linguaggio artistico, infatti, a
partire dal 1910 circa si sviluppano diverse tendenze astratte nell'ambito dei movimenti
d'avanguardia tedesco, russo, ceco e olandese. Wassily Kandinsky occupa un posto di primo
piano in questo contesto artistico. Al completo la compagine degli astrattisti russi presenti in
mostra: Vladimir Tatlin, Alexander Rodchenko, El Lissitzky e Alexandra Exter, che sviluppa il
suo linguaggio plastico integrando influssi dal Cubismo e dal Futurismo. Da non perdere le
preziose opere di Natalia Goncharova. Kasimir Malevic, con Kandinsky, può considerarsi il più
importante pioniere dell'arte astratta. Proveniente dal contesto del Cubofuturismo russo,
Malevic dipinge forme geometriche elementari come il quadrato, la sfera, la croce, dando vita
al movimento del Suprematismo: un'arte non descrittiva, puramente contemplativa e spirituale.
In mostra anche 44 libri originali del medesimo movimento artistico culturale con numerosi
pezzi di Wladimir Majakovskij e opere di Nikolay Punin, Kasimir Malevi?, Lajos Kassák e due
filmati di Hans Richter (1888-1976) e Viking Eggeling (1880-1925), pionieri dell'astrattismo
geometrico cinematografico d'avanguardia europeo. I loro lavori, terminati nel 1921, sono
considerati tra le opere fondamentali della modernità. Orario: feriali dalle 10 alle 18, festivi e
prefestivi dalle 10 alle 19. Ingresso: Intero: 6,00 euro - Ridotto: 5,00 euro. Info 0125.833811 83382 e su www.fortedibard.it
fino al 02/06/2015
ore 10:00
Bard (AO)
Forte
TORINOSETTE | Arte
155 / 225
Arte
"LO SPAZIO DEL DEMIURGO", FORTUNY E MOLLINO A PALAZZO MADAMA
Poliedricità. È il tratto che accomuna i protagonisti della nuova mostra allestita a Palazzo
Madama «Lo spazio del demiurgo», incentrata sulle figure di Mariano Fortuny y Madrazo e
Carlo Mollino. Due personalità forti, capaci di eccellere in differenti discipline, dalla pittura alla
scenografia, passando per l'architettura, il design e la moda. L'esposizione racconta il
percorso artistico e professionale di Fortuny e Mollino attraverso venti immagini realizzate da
una coppia di grandi fotografi, Sarah Moon e Pino Musi, e dal giovane Marco Maria Zanin.
Nato a Granada nel 1871, Mariano Fortuny y Madrazo respirò arte fin dall'infanzia: figlio del
pittore catalano Mariano Fortuny y Marsal, tra i più rilevanti del panorama artistico spagnolo
del XIX secolo, si dedicò al disegno, all'incisione e alla scenografia, realizzando lampade
avveniristiche, d'ispirazione teatrale, che negli anni a venire si affermarono come uno degli
oggetti di design più ricercati e riconoscibili. Stabilitosi a Venezia, fece di Palazzo Pesaro degli
Orfei la sua residenza e il suo laboratorio: qui concepì e realizzò le prime tuniche Delphos,
lunghi abiti femminili caratterizzati da sottilissime pieghe. Sono i primi vestiti plissettati al
mondo: la tecnica ideata e brevettata da Fortuny si rivelò un successo immediato,
rivoluzionando il mondo della moda. La capacità di creare forme, attingendo da mondi e
modelli differenti tra loro, dall'Antica Grecia alle tradizioni catalane, fece di Fortuny una delle
figure più interessanti del suo tempo, un modello tutt'oggi imitato e studiato. Altrettanto
affascinante è la figura di Carlo Mollino: torinese, nato nel 1905 da una famiglia benestante,
seguì da subito le orme del padre Eugenio, ingegnere e architetto, noto per aver progettato e
realizzato l'ospedale delle Molinette. Completati gli studi, Carlo si dedicò con profitto alla
fotografia, alla progettazione di edifici e di automobili da corsa. Appassionato di sci e di
montagna, realizzò chalet, edifici e funivie, coniugando materiali tradizionali e forme molto
moderne, tecnica che caratterizzò anche i suoi progetti più famosi, come il nuovo Teatro Regio
e il palazzo della Camera di Commercio in via Carlo Alberto. Forme morbide e sinuose, che si
ritrovano anche nei suoi arredi e nei suoi mobili, custoditi nella villa di Vittorio Avondo e
immortalati dall'obiettivo di Musi e Zanin. Orario: da martedì a sabato 10-18, domenica
(10-19). La biglietteria chiude un'ora prima. Ingresso: intero 10 euro; ridotto 8; gratuito ragazzi
fino ai 18 anni e abbonati Musei Torino Piemonte. Info: 011.4433501 www.palazzomadamatorino.it
fino al 07/06/2015
ore 18:00
Torino
Piazza Castello
TORINOSETTE | Arte
156 / 225
Arte
"DONNE CHE VEDONO IL FUTURO" DI BRUNA BIAMINO A PALAZZO MADAMA
Ultima tappa di "Donne che vedono il futuro", il grande progetto dedicato al ruolo delle donne
nella società con cui il museo conferma la propria vocazione verso obiettivi di partecipazione e
inclusione sociale e prosegue l'iniziativa "Go Pink!" che indaga la creatività al femminile. Il
progetto "Donne che vedono il futuro" è stato avviato a dicembre in occasione della mostra
"Women of Vision. Le fotografe di National Geographic" con un workshop a cura della
fotografa torinese Bruna Biamino, durante il quale donne di ogni età hanno risposto all'invito
del museo e hanno donato alla comunità la propria visione del futuro attraverso un ritratto
fotografico e una dichiarazione scritta. Ne sono nati 209 ritratti, tutti immersi nella luce della
settecentesca veranda juvarriana, luogo perfetto per far dialogare identità e aspirazioni della
persona con quelle della società. Per restituire questi messaggi alla collettività, Palazzo
Madama presenta ora al proprio pubblico una grande installazione che raccoglie tutti i 209
ritratti in Camera di Madama Reale: un modo per collegare il destino di una grande personalità
femminile, Maria Giovanna Battista di Savoia-Nemours, con quello delle donne di oggi e,
attraverso i loro "sogni di futuro", di tutti i cittadini di domani. Ad accompagnare le fotografie,
un'installazione sonora con le frasi rilasciate dalle donne fotografate da Bruna Biamino. Nel
pomeriggio inaugurale di mercoledì 11 marzo, aperto a tutte le partecipanti e al pubblico
interessato, Palazzo Madama propone alle 17.30 "La cultura dello specchio. Stare insieme
come le dita in una mano", conferenza in Sala del Senato sul tema della pratica collaborativa.
Ne discuteranno esperti e professionisti provenienti da diversi ambiti disciplinari: Stefano
Barrese (manager), Carmen Belloni (sociologa), Bruna Biamino (fotografa), Mario Calabresi
(giornalista e direttore de La Stampa), Gianfranco Carbonato (imprenditore), Adriano Favole
(antropologo), Luca Remmert (imprenditore), Camillo Venesio (banchiere). Modera l'incontro
Maria Grazia Turri, filosofa ed economista. Al termine dell'incontro seguirà, a partire dalle ore
19, l'inaugurazione della mostra fotografica. Orari di visita della mostra: dal martedì al sabato
10.00-18.00; domenica 10.00-19.00 (la biglietteria chiude un'ora prima); chiuso il lunedì.
Ingresso: intero euro 10, ridotto euro 8, gratuito ragazzi fino ai 18 anni e abbonati Musei Torino
Piemonte. In presenza di mostre temporanee le tariffe potranno subire variazioni. Info:
011.4433501 - www.palazzomadamatorino.it
fino al 07/06/2015
ore 17:30
Torino
Piazza Castello
RIVOLI - ENZO SCIAVOLINO ALLA CASA DEL CONTE VERDE
"Enzo Sciavolino - Il Segno, la Storia, il Mito - 50 anni di acqueforti, 170 opere". Mostra a cura
di Angelo Mistrangelo e dell'assessorato alla Cultura della Città di Rivoli. Orario: dal martedì al
venerdì 16-19; sabato e domenica 10-13 e 16-19. Info: www.comune.rivoli.to.it - 011.9563020
fino al 07/06/2015
ore 18:00
Rivoli (TO)
Via Fratelli Piol 8
PEDRO CABRITA REIS DA GIORGIO PERSANO
"Il palazzo vuoto", personale di Pedro Cabrita Reis. Orari: martedì - sabato 10,00-13,00 e
15,30-19,00. Info: 011.4378178 - 011.835527 - [email protected] www.giorgiopersano.org
fino al 20/06/2015
ore 18:00
Torino
Via Principessa Clotilde 45
TORINOSETTE | Arte
157 / 225
Arte
JACQUES HENRI LARTIGUE AL MEF - MUSEO ETTORE FICO
"Jacques Henri Lartigue - Alle origini della fotografia contemporanea", mostra a cura di Andrea
Busto, in collaborazione con la Donation Jacques Henri Lartigue. La mostra, realizzata a
partire da 130 album originali di Lartigue, ripercorre il destino unico di questo fotografo il cui
talento ora indiscusso venne riconosciuto tardivamente, all'età di 69 anni. La mostra è
composta da 136 fotografie in grande formato e da 50 pagine d'album dell'epoca (1912 - 1922)
che permettono di vedere le immagini nel contesto originale. Una selezione di opere
emblematiche che ripercorrono tutta la storia del Novecento e le origini della fotografia
contemporanea. Orario: da mercoledì a venerdì 14-19; sabato 11-22; domenica 11-19. Info:
011.853065 - www.museofico.it. Ingresso: 10 euro, ridotto 8 euro, 5 euro da 13 a 26 anni;
gratuito fino a 12 anni, persone con disabilità, abbonamento Musei Torino Piemonte.
fino al 21/06/2015
ore 11:00
Torino
Via Cigna 114
"PLASTIC DAYS" AL MEF - MUSEO ETTORE FICO
"Plastic Days - Materiali e design", a cura di Cecilia Cecchini e Marco Petroni. Un percorso
multidisciplinare tra arte, design e costume per raccontare l'affascinante storia di un materiale
che ha profondamente segnato e condizionato il nostro tempo e le nostre abitudini. Gli oggetti
e le opere in mostra costituiranno una sorta di atlante del contemporaneo. La mostra nasce
dall'analisi e dalla selezione di circa 600 oggetti della collezione della Fondazione Plart,
Plastiche e Arte di Maria Pia Incutti-Paliotto, e si compone come un originale racconto della
grande e molteplice famiglia dei materiali plastici. Una testimonianza che racconta le
trasformazioni degli ultimi centocinquanta anni di storia e che svela l'anima profonda della
modernità e delle mutazioni che hanno segnato il paesaggio domestico e culturale in cui siamo
immersi. La plastica diviene la lente d'ingrandimento puntata sulle dinamiche sociali ed
economiche del nostro tempo. Gli oggetti in mostra rappresentano un'articolata selezione di
artefatti assai rari provenienti da tutte le parti del mondo: prime serie di produzione, pezzi di
grande tiratura di famosi designer o di design anonimo. Una scelta non finalizzata a proporre
una puntuale ricostruzione della storia delle plastiche, ma a realizzare una mostra capace di
disegnare un particolare percorso di lettura del nostro tempo, rivisitato attraverso un approccio
multidisciplinare tra design, arte e costume. Uno sguardo ampio, testimoniato anche dagli
interventi in catalogo di Alba Cappellieri, Laura Cherubini, Stefano Catucci, Gianluigi
Ricuperati, Thea van Oosten e Anna Laganà. Completano il percorso espositivo le interviste
ad Andrea Branzi, Donato D'Urbino, Paolo Lomazzi, Alessandro Mendini, Maurizio
Montalti/Officina Corpuscoli, Andrea Trimarchi e Simone Farresin/Studio Formafantasma,
Gaetano Pesce e Maria Pia Incutti, collezionista e presidente della Fondazione Plart. Orario:
da mercoledì a venerdì 14-19; sabato 11-22; domenica 11-19. Info: 011.853065 www.museofico.it. Ingresso: 10 euro, ridotto 8 euro, 5 euro da 13 a 26 anni; gratuito fino a 12
anni, persone con disabilità, abbonamento Musei Torino Piemonte.
fino al 21/06/2015
ore 11:00
Torino
Via Cigna 114
TORINOSETTE | Arte
158 / 225
Arte
ANITA MOLINERO AL MEF - MUSEO ETTORE FICO
"Anita Molinero, opere e installazioni". Copertoni, sedie, tavoli, panchine, cassonetti della
spazzatura, arredi urbani dismessi, imballaggi. Sono questi i materiali scultorei preferiti da
Anita Molinero, esposti nella loro grezza povertà nei primi lavori degli anni Ottanta e poi
manipolati, tagliati e plasmati attraverso il fuoco nella produzione successiva. La mostra Anita
Molinero. Opere e installazioni presenta una panoramica di lavori realizzati recentemente e
disseminati negli spazi di tutto il Museo, in dialogo con la mostra Plastic Days. L'artista
realizzerà inoltre una serie di sculture site-specific con materiali plastici - in particolare
cassonetti della spazzatura, elementi di carrozzeria automobilistica come paraurti, fari, fanali recuperati durante la sua permanenza a Torino. Con la mostra di Anita Molinero iniziano le
incursioni del MEF nei territori della creazione contemporanea. Muovendosi dalla mission di un
museo che non vuole essere "solo museo", ma un vivace luogo di scambio e un attivatore di
processi creativi, il MEF inaugura una serie di collaborazioni trasversali, partendo dalla moda.
Primo partner, lo storico marchio di abbigliamento BasicNet. Per l'occasione, la casa torinese
realizzerà un K-WAY progettato da Anita Molinero: l'impermeabile sarà prodotto
esclusivamente durante il periodo della mostra, diventando un vero e proprio multiplo
indossabile. Orario: da mercoledì a venerdì 14-19; sabato 11-22; domenica 11-19. Info:
011.853065 - www.museofico.it. Ingresso: 10 euro, ridotto 8 euro, 5 euro da 13 a 26 anni;
gratuito fino a 12 anni, persone con disabilità, abbonamento Musei Torino Piemonte.
fino al 21/06/2015
ore 11:00
Torino
Via Cigna 114
GESSI E CERAMICHE DELLA LENCI A PALAZZO MADAMA
Palazzo Madama presenta, a partire dal 1 novembre, un nuovo allestimento in Sala
Ceramiche dedicato alla celebre manifattura Lenci, a cui il museo ha già dedicato una grande
mostra nel 2010. L'esposizione, resa possibile grazie al generoso prestito di due collezionisti
privati e della Fondazione Guido ed Ettore De Fornaris, mette in evidenza i due momenti
chiave del processo creativo della manifattura Lenci: quello iniziale, i gessi, e quello finale, le
ceramiche. I gessi della Lenci, provenienti da una collezione privata, costituiscono un vero e
proprio archivio di fabbrica, dove si conservano anche le idee rimaste in bozza e mai
realizzate. La selezione presentata a Palazzo Madama offre all'attenzione del pubblico il
confronto diretto con le corrispondenti ceramiche, come per il "Trionfo di Bacco" di Giovanni
Grande, oltre ad alcuni raffinati inediti, come la "Principessa sul pisello" attribuibile a Mario
Sturani, di cui non si conoscono realizzazioni in terraglia. L'esposizione è inoltre l'occasione
per vedere nuovamente riunite, dopo la mostra "L'avventura Lenci", le Stagioni di Mario
Sturani in ceramica e in gesso. Orario: martedì-sabato 10.00-18.00; domenica 10.00-19.00.
Mercoledì 24 dicembre aperto dalle 10 alle 14, chiuso il pomeriggio; giovedì 25 dicembre
chiuso; venerdì 26 dicembre aperto dalle 10 alle 18; mercoledì 31 dicembre aperto dalle 10
alle 14, chiuso il pomeriggio; giovedì 1 gennaio aperto dalle 14 alle 18, chiuso il mattino; lunedì
5 gennaio apertura straordinaria dalle 10 alle 18; martedì 6 gennaio aperto dalle 10 alle 18. La
biglietteria chiude un'ora prima. Chiuso il lunedì. Ingresso museo: intero euro 10, ridotto euro
8, gratuito ragazzi fino ai 18 anni e abbonati Musei Torino Piemonte. Info: 011.4433501 www.palazzomadamatorino.it
fino al 25/06/2015
ore 10:00
Torino
Piazza Castello
TORINOSETTE | Arte
159 / 225
Arte
"FASCINO E SPLENDORE DELLA PORCELLANA DI TORINO" AL MUSEO ACCORSIOMETTO
La mostra, realizzata in collaborazione con Palazzo Madama - Museo Civico di Arte Antica, a
cura di Andreina d'Agliano e di Cristina Maritano, si propone di approfondire la produzione
delle tre manifatture torinesi di porcellana, Rossetti, Vische e Vinovo, grazie allo spoglio dei
documenti d'archivio e alla revisione degli oggetti presenti sia in raccolte pubbliche che private.
L'avventura eroica che portò la "sublime scoperta della porcellana" a diffondersi in Europa e
anche, precocemente, in terra piemontese, le storie, i protagonisti, le opere, uniti all'uso
quotidiano dell'oro bianco all'interno delle dimore signorili, esaminato nell'arco della giornata
del Giovin Signore, sono oggetto dell'esposizione al Museo di Arti Decorative Accorsi Ometto, che presenta - oltre a porcellane provenienti da raccolte pubbliche e private - diversi
esempi di argenteria, quadri, incisioni. Il percorso espositivo si apre con la sezione dedicata
alla produzione di porcellana della manifattura Rossetti, di proprietà del conte Giacinto Roero
di Guarene, rappresentato nello straordinario quadro di Martin van Meytens; si prosegue
entrando in un cabinets des porcelaines, in cui vengono esposte diverse porcellane cinesi
Blanc de Chine, alcune già di proprietà del Conte di Guarene, a cui si aggiungono alcune
statuine di dignitari cinesi in porcellana a pasta tenera, eseguite nella manifattura Rossetti fra il
1737 e il 1743, copiando originali cinesi. Oltre alla produzione bianca, sono state individuate
porcellane dipinte in policromia, fra cui una vaso di Palazzo Madama, e alcuni oggetti
appartenenti a collezioni private. La seconda sezione è dedicata alla manifattura fondata nel
1765 dal conte Ludovico Birago di Vische, di cui vengono presentati numerosi oggetti inediti:
nella sua breve attività (1765 - 68) Vische, oltre a riprodurre statuine e prototipi della
manifattura di Vincennes - Sèvres, presenta un notevole influsso dei disegni rocaille di
Meissonnier e dell'argentiere torinese Boucheron. Fra gli oggetti più interessanti, una
zuccheriera dipinta in monocromia porpora e una straordinaria salsiera, la cui forma ricorda da
vicino la produzione del Boucheron. La terza sezione della mostra inizia mostrando una serie
di sculture in porcellana bianca verniciata e in biscuit, eseguite nel periodo in cui alla direzione
della manifattura furono Giovanni Vittorio Brodel, già socio del Birago a Vische, e Pierre
Antoine Hannong, autore della formula della porcellana dura in Francia (aveva infatti venduto
nel 1761 il segreto della porcellana dura a Sèvres). In questo periodo vengono riprodotti i
modelli di Vische, in buona parte derivati dalle incisioni delle opere di François Boucher. Un
confronto interessante sarà quello tra Vincennes - Sèvres, Vische e Vinovo, che darà al
visitatore la possibilità di esaminare i modelli piemontesi e gli originali francesi, fra cui un
biscuit proveniente dal Museo delle Porcellane di Palazzo Pitti. La mostra prosegue con una
quarta sezione che, iniziando con l'esposizione di un servito da cioccolata, introdurrà la
sezione della produzione vascolare del periodo Hannong: dominanti sono l'influsso di Meissen
e di Vincennes - Sèvres: oltre a uno splendido portathe di Vinovo, proveniente da Ca'
Rezzonico, dipinto a putti derivati dalle incisioni di Boucher, corredano la mostra alcune
porcellane di Sèvres, già di proprietà dei Duchi di Parma e provenienti dalle collezioni di
palazzo Pitti, che esemplificano l'evidente influsso della manifattura francese su quella
torinese. Il percorso espositivo prende poi in esame le più importanti tipologie della produzione
Hannong, fino a confluire in una tavola imbandita con vasellame di Vinovo del primo e
secondo periodo, abbinato a splendidi argenti e vetri dell'ultimo quarto del Settecento, in modo
da ricreare un ambiente di grande splendore, a cui fanno anche riscontro alcuni quadri; in
particolare il centro tavola riporterà una serie di "Gridi di Strada" in porcellana di Vinovo,
raffiguranti mestieri e personaggi di piazze e mercati dell' epoca, cui farà da sfondo un'opera
del pittore Giovan Michele Graneri (1679-1755), tra i più celebri artisti di bambocciate
piemontesi. La quinta sezione prenderà in esame diverse tipologie scultoree della manifattura
nei suoi diversi periodi di gestione, partendo dal periodo Hannong fino ad arrivare al periodo
della direzione dello scultore Giovanni Lomello: alcune opere di grande qualità esecutiva
corredano questa sezione, in cui spicca una bellissima Visitazione di Maria del 1789 e una
Vergine Addolorata firmata dal Lomello, oltre ad un'Assunzione ancora attribuibile al periodo
Hannong e molto probabilmente allo scultore Tamietti. Particolarmente rilevante sarà la sesta
sezione legata alla committenza sabauda: in questa parte della mostra , i periodi Hannong
Gioanetti e Lomello vengono messi in rilievo da oggetti di altra qualità, fra cui possiamo
rilevare il gruppo della Maestà Sabauda, proveniente da Palazzo Madama e due straordinari
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vasi attribuibili agli anni di regno di Carlo Emanuele IV (1796-1802), che mostrano
evidenti
influssi della contemporanea produzione parigina. Questa sezione comprende alcuni dei
migliori risultati della produzione vascolare della direzione di Vittorio Amedeo Gioanetti, che
Arte
"RAFFAELLO: LA MADONNA DEL DIVINO AMORE" ALLA PINACOTECA GIOVANNI E
MARELLA AGNELLI
"Raffaello: la Madonna del Divino Amore". Per la prima volta a Torino viene esposto il
capolavoro di Raffaello attualmente custodito nel Museo di Capodimonte di Napoli presso i cui
laboratori è stato curato l'intervento di restauro. La Madonna del Divino Amore era ricordata da
Giorgio Vasari nella Vita di Raffaello (1550) fra le più belle opere del periodo romano del
maestro, eseguita per Leonello Pio da Carpi signore di Meldola. La tavola proviene dalla
collezione Farnese, e rappresenta quindi anche un'occasione di approfondimento delle
vicende di questa importante collezione. La mostra alla Pinacoteca Agnelli diventa l'occasione
per presentare in maniera esauriente e significativa i risultati di questi studi e attraverso
l'utilizzo di supporti digitali, che rendano fruibili le indagini riflettografiche e consentano di
leggere - anche al grande pubblico - la struttura interna del dipinto e le numerose varianti e
pentimenti dell'artista durante la stesura dell'opera, in serrato dialogo con i disegni e gli schizzi
preparatori del maestro urbinate conservati nelle più prestigiose collezioni grafiche europee,
due provenienti dall'Albertina di Vienna e uno dal museo delle Belle Arti di Lille. Il progetto di
allestimento è stato curato da Marco Palmieri. In occasione della mostra il Dipartimento
Educazione ha ideato una serie di attività e workshop per bambini e adulti e scuole di ogni
ordine e grado. Orario: da martedi a domenica 10.00-19.00; chiuso lunedì. Ingresso: intero 10
euro; ridotto 8 euro (gruppi, over 65, convenzionati); ridotto 4 euro (scuole, ragazzi 6/16 anni);
gratuito 0/6 anni, disabili, Abbonati Torino Piemonte Musei. Info: 011.0062713 www.pinacoteca-agnelli.it
fino al 28/06/2015
ore 10:00
Torino
Via Nizza 230/103
SAMUEL DI BLASI AL MUSEO NAZIONALE DELLA MONTAGNA
"Lo scalatore di nuvole", personale di Samuel Di Blasi. Con questa mostra inizia un nuovo
percorso del Museo torinese dedicato all'Arte in Quota: principalmente giovani artisti, ma non
solo. L'evento è il primo di una serie espositiva che si propone di presentare al pubblico
mostre di arte contemporanea inserite nel contesto espositivo del Museo medesimo. Filo
conduttore della rassegna è l'interpretazione di temi ispirati alla montagna da parte degli artisti
che saranno, di volta in volta, invitati. Samuel Di Blasi espone 12 sculture inserite lungo tutto il
percorso museale in uno stimolante dialogo natura-scultura che, come dice il curatore
Riccardo Cordero, «non mancherà di coinvolgere emotivamente lo spettatore». Fondamento
del lavoro di Di Blasi è realizzare opere che ricreino habitat ed elementi naturali che
conservino una memoria nascosta della realtà. Una contrapposizione continua di immagini che
l'artista propone affinché dentro ciò che osserviamo si possa arrivare ad immaginare
l'intangibile. Nuvole che non sono solo nuvole, ma anche grotte e fenditure profondissime.
Superfici percorse da scritte che sembrano parole ma non lo sono e che nascondono
-velandolo- il corpo degli uomini che le abitano. Parte integrante del percorso sono le figure di
gesso posizionate attorno e dentro queste "piccole sculture monumentali", che non sono
bozzetti né studi, ma monumenti nel significato più classico del termine. Orario: dal martedì
alla domenica dalle 10.00 alle 18.00; chiuso il lunedì. Ingresso: intero 10,00 euro, ridotto 7,00
euro, soci Cai 6,00 euro, promozionale 1,00 euro. Info: 011.6604104 [email protected] - www.museomontagna.org
fino al 28/06/2015
ore 18:00
Torino
Piazzale Monte dei Cappuccini
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Arte
SAN SECONDO DI PINEROLO - BEATO ANGELICO AL CASTELLO DI MIRADOLO
"Beato Angelico. Il Giudizio svelato. Capolavori attorno al Trittico Corsini". Un percorso intimo
e raffinato che racconta un capolavoro di Fra' Giovanni da Fiesole: il suggestivo trittico con
l'Ascensione, il Giudizio Universale e la Pentecoste, custodito presso la Galleria Nazionale
d'Arte Antica in Palazzo Corsini a Roma. I protagonisti del trittico Corsini sono svelati
attraverso la visione coinvolgente di cinque capolavori realizzati da Beato Angelico, ognuno
dei quali rappresenta un momento importante nel suo percorso artistico di miniatore e pittore,
mostrando la grazia di una teologia per immagini. La mostra è nata grazie alla fruttuosa
collaborazione della Fondazione Cosso con la Soprintendenza Speciale per il Patrimonio
Storico, Artistico ed Etnoantropologico e per il Polo Museale della Città di Roma e la Galleria
Nazionale d'Arte Antica in Palazzo Corsini. La curatela è affidata a Daniela Porro, Giorgio
Leone e Antonio D'Amico, che hanno voluto "svelare" il Giudizio Universale, dipinto da Beato
Angelico nei suoi anni romani, intorno al 1447-'48. Il percorso si sviluppa attraverso
l'accostamento di tre fondamentali codici miniati provenienti dal Museo di San Marco e dalla
Biblioteca Medicea Laurenziana di Firenze, dalla Biblioteca Nazionale Braidense di Milano. La
narrazione evolve con due grandi capolavori come la delicata e "piena di grazia" Madonna
dell'Umiltà, in arrivo dal Museo Nazionale di San Matteo di Pisa, e le tavolette con la Nascita di
Gesù e l'Orazione nell'orto, dei Musei Civici di San Domenico di Forlì. La mostra si inserisce in
un percorso di forte vivacità culturale caratterizzato non soltanto dai grandi eventi di respiro
internazionale legati all'Expo, ma anche dall'ostensione della Sacra Sindone, per la quale
giunge alla Diocesi di Torino un altro capolavoro di Beato Angelico, il Compianto sul Cristo
morto. Coincidenza significativa che crea un legame tra il Comune di San Secondo e il
capoluogo piemontese, tra il Castello di Miradolo e il Museo Diocesano Torinese. La mostra si
completa di uno scenografico allestimento che, nell'oscurità delle sale, presenta alcune grandi
riproduzioni retroilluminate, in alta definizione, dei particolari delle opere esposte.
L'illuminazione scelta, che attraversa i dettagli, diviene insieme metafora e simbolo della luce
divina che pervade l'opera di Beato Angelico. Le note del raro Requiem di Franz Liszt, in una
riscrittura per archi e organo, avvolgono le sale attraverso un inedito sistema di diffusione del
suono. La partitura, che guarda al passato, agli esempi di Orlando di Lasso e Palestrina,
diviene la narrazione, in musica, del momento del Giudizio Universale, in un'atmosfera
sospesa di raccoglimento e intimità. Orario: giovedì e venerdì 14.00-18.30; sabato, domenica
e lunedì 10.00-19.00; chiuso il martedì e il mercoledì; aperto su prenotazione in qualunque
giorno e fascia oraria per gruppi e scolaresche. Ingresso: intero 10 euro; ridotto 8 euro (gruppi,
convenzionati, studenti fino a 26 anni, over 65); ridotto dai 6 ai 14 anni 3 euro; gratuito bambini
fino a 6 anni, Abbonati Musei. Info: www.fondazionecosso.it - [email protected] 0121.502761 (biglietteria) - 0121.376545 (uffici).
fino al 28/06/2015
ore 15:00
San Secondo di Pinerolo (TO)
Via Cardonata 2
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Arte
AMEDEO MODIGLIANI ALLA GAM
La stagione 2015 delle mostre alla GAM Torino prosegue con uno straordinario protagonista:
Amedeo Modigliani, in un itinerario che aiuta a scoprire l'opera di colui che forse più di tutti
incarna la figura dell'"artista maledetto", ancora oggi considerato uno dei grandi interpreti della
pittura europea del Novecento. In mostra circa 90 opere, tra cui sessanta capolavori
provenienti dal Centre Pompidou di Parigi e da importanti collezioni pubbliche e private
d'Europa. La mostra è promossa da GAM e prodotta da MondoMostre e Skira editore in
collaborazione con il Musée National d'Art Moderne - Centre Pompidou di Parigi. La curatela
scientifica è affidata a Jean-Michel Bouhours, accreditato studioso di Modigliani e curatore del
dipartimento delle collezioni moderne del Centre Pompidou di Parigi. Intorno alla figura
centrale di Modigliani si presenta la straordinaria atmosfera culturale creata dalla "École de
Paris", la corrente che ebbe protagonisti alcuni artisti attivi nel primo dopoguerra, spesso esuli
ebrei perseguitati nel loro paese di origine, che si raccolsero intorno a Montmartre e
Montparnasse uniti dal desiderio di vivere in pieno il clima artistico e culturale di Parigi,
creando una completa simbiosi tra vita e arte e distinguendosi per uno stile personalissimo e
una vita dissoluta e priva di regole. Si parte da un significativo corpus di opere del Centre
Pompidou di Parigi, nelle cui collezioni Modigliani entrò a far parte già nella metà degli anni '30
del Novecento. Tra questi gli splendidi ritratti dei suoi amici (Il giovane ragazzo rosso del
1919), delle sue amanti (Lolotte del 1917) o dei suoi mercanti, affiancati a dipinti, disegni e
sculture provenienti da altre prestigiose collezioni pubbliche e private e da un dipinto delle
collezioni della GAM, la celebre Ragazza Rossa del 1915. In questi dipinti emerge il noto "Stile
Modigliani" caratterizzato da una sintesi estrema, tanto che i personaggi ritratti non si rivelano
nella loro identità, se non per alcuni dettagli, come i vestiti o le capigliature. La mostra è
costruita in cinque sezioni, che analizzano la vitalità parigina del periodo, con uno sguardo non
solo alla pittura, ma anche al disegno che ha dato origine ai capolavori, e con un occhio
particolare alla scultura in cui il protagonista, insieme a Modigliani, è Costantin Brancusi, lo
scultore nel cui atelier Amedeo lavorerà per molto tempo. Tra le opere esposte in questa
sezione le celebri Principessa X e Mademoiselle Pogany III, accanto a una serie di fotografie
originali che Brancusi stesso scattò alle sue opere. Modigliani si mostra come il principale
testimone della realtà cosmopolita della Bohème parigina, che ha segnato la sua indipendenza
dai movimenti ufficiali delle avanguardie artistiche. Un particolare momento storico in cui, alla
creazione dei capolavori, si affianca un'esistenza fatta di alcool e miseria che, uniti alla morte
prematura, hanno contribuito ad avvolgere il personaggio in un'aura di leggenda. Orario:
martedì-domenica 10-19.30, chiuso lunedì. La biglietteria chiude un'ora prima. Ingresso
mostra: intero euro 12 - ridotto euro 9. Info: Centralino 011.4429518 - Segreteria 011.4429595
- [email protected]
fino al 12/07/2015
ore 10:00
Torino
Via Magenta 31
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Arte
GIANNI MILANO AL CASTELLO DI RIVARA
Per la serie "Performaces", Franz Paludetto presenta la mostra-performance "In principio era il
verbo - 20 febbraio 1970".Gianni Milano è un personaggio caleidoscopico, poeta e
pedagogista antagonista, che ha segnato significativamente il passo nel processo di
decostruzione culturale negli anni Sessanta e che ancora oggi, tenacemente, porta avanti la
sua riflessione attraverso scritti e visionarie azioni. Classe 1938, Milano torna a testimoniare la
propria idea plastica di "non arte" nelle immagini e negli scritti che animarono, nel 1970, la sua
performance "In principio era il verbo", ospitata allora dalla Galleria LP 220 dell'amico Franz.
Buio in sala, luce soltanto ad illuminare il rotolo lungo 40 metri di carta che conduce fino al
piedistallo che regge la grande macchina da scrivere messa da Milano a disposizione di tutti
coloro che desiderino lasciare un pensiero compiuto o anche soltanto una traccia d'inchiostro,
al proprio passaggio, per contribuire a realizzare quello che l'artista trasforma poi in una sorta
di manifesto collettivo della didattica della non arte. Fatto a pezzi e poi distribuito, il prodotto di
questa azione partecipata circolerà quindi, come a suggellare la responsabilità, il
coinvolgimento di tutti nel processo di costruzione o decostruzione di significato. La
performance è in programma domenica 22 marzo dalle 10 alle 18, la mostra è visitabile fino al
31 luglio nel seguente orario: sabato e domenica dalle 10:00 alle 12:00 e dalle 14:00 alle
18:00. Info: 0124.31122 - www.castellodirivara.it - [email protected]
fino al 31/07/2015
ore 10:00
Rivara (TO)
Piazza Sillano 2
TORRE PELLICE - HARALD KLINGELHÖLLER, GIANNI CARAVAGGIO E PAOLO
PISCITELLI DA TUCCI RUSSO
In mostra le personali di Harald Klingelhöller, Gianni Caravaggio ("Non poserò mai più i miei
anni così sul tempo") e Paolo Piscitelli ("Here, Not Here"). Orario: da martedì a domenica
10,30-13 e 15-19. Info: 0121.953357 - [email protected] - www.tuccirusso.com
fino al 02/08/2015
ore 11:00
Torre Pellice (TO)
Via Stamperia 9
TAMARA DE LEMPICKA A PALAZZO CHIABLESE
La mostra dedicata a Tamara de Lempicka presenta oltre 80 opere dell'artista, in un percorso
tematico che presenterà al pubblico le opere più iconiche e note della Lempicka, ma anche di
conoscere nuovi aspetti della sua vita e del suo percorso artistico. L'esposizione è curata da
Gioia Mori, promossa dal Comune di Torino - Assessorato alla Cultura, dalla Direzione
Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici del Piemonte e dal Polo Reale di Torino e
prodotta da 24 ORE Cultura - Gruppo 24 Ore e Arthemisia Group. Come scrive la curatrice
Gioia Mori: "Diversi sono gli aspetti evidenziati in questa nuova esposizione, dal taglio inedito,
che presenta una Lempicka più intima e segreta, con alcune sorprese ancora custodite nei
"mondi" di Tamara, una mostra da esplorare come se si viaggiasse in universi paralleli", e
dove è evidenziato il rapporto con i grandi fotografi della sua epoca, e lo studio costante
dell'arte del passato, creando così attraverso la commistione di "antico" e "moderno" uno stile
unico e inimitabile. Ad accogliere il visitatore è la "Ragazza in verde", eccezionale prestito del
Pompidou di Parigi, il quadro che decreta il pieno riconoscimento ufficiale, acquistato nel 1932
dallo Stato francese per essere esposto nella sezione polacca del rinnovato Jeu de Paume. Il
percorso si apre con la sezione "I mondi di Tamara de Lempicka": un'esplorazione attraverso
tutte le case in cui ha vissuto tra il 1916 e il 1980, tra l'anno del suo matrimonio a San
Pietroburgo e l'anno della morte a Cuernavaca. I luoghi sono messi in relazione con la sua
evoluzione artistica: dagli acquerelli del periodo russo, alla ritrattistica degli anni Venti
realizzata nei suoi ateliers parigini, alle opere dipinte a Beverly Hills nella grande villa coloniale
di King Vidor progettata dall'architetto Wallace Neff, a quelle degli anni Quaranta che
rispecchiano gli arredamenti e il gusto della casa di New York. Questo sguardo nell'intimità
delle sue stanze esplora anche i mondi culturali di riferimento, facendo emergere inediti
rapporti, come quello tra il dipinto "Strada nella notte" e le foto di Kertész e Brassaï, che
restituiscono la medesima stupefazione di questi rifugiati dall'Europa dell'Est nella città "delle
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luci", per tutti loro luogo di elezione. La seconda sezione, "Madame la Baroness, Modern
medievalist", prende il titolo da un articolo dei primi anni Quaranta uscito negli Stati Uniti, dove
Arte
SAM FALLS IN RESIDENZA DA FRANCO NOERO
Domenica 22 marzo dalle 14 alle 20 la galleria Franco Noero presenta il nuovo progetto di
Sam Falls che sarà ospitato in sede sino al 21 marzo 2016. Un progetto espositivo della
durata di un anno che si inserisce nell'ambito del programma in residence realizzato nel
project space di via Mottalciata 10/B. L'artista californiano presenta in galleria un corpus di
lavori legati alla celeberrima composizione musicale "Le Quattro Stagioni" di Antonio Vivaldi.
Per l'occasione è stato realizzato il libro "Sam Falls, Four Seasons Forever", edito da Flash Art
Books, con un'introduzione di Nicolas Trembley. Orario: lunedì 15.00-19.00; martedì-venerdì
11.00-19.00; sabato 15.00-19.00 o su appuntamento. Info: 011.882208 [email protected] - www.franconoero.com
fino al 21/03/2016
ore 14:00
Torino
Via Mottalciata 10/B
Domenica 05 Aprile 2015
RÄ DI MARTINO ALLA GAM PER "VITRINE"
Riparte il 10 febbraio alla GAM di Torino "Vitrine", il progetto dedicato alla ricerca artistica
contemporanea. Possibilità, titolo della quarta edizione, pone l'attenzione sulle trasformazioni
della vita, del suo divenire di cui l'arte ricalca la natura mutevole e fluida. Come un vetro
trasparente, "Vitrine" stabilisce un punto di interazione, di dialogo e di lettura tra le ricerche
artistiche più contemporanee e il flusso incessante degli stimoli fisici e simbolici della
quotidianità. Gli artisti protagonisti della quarta edizione di Vitrine sono: Rä di Martino,
Francesco Gennari, Francesco Barocco, Anna Franceschini, Luca Trevisani. "Vitrine" si
costituisce come una soglia, un passaggio che mette in comunicazione mondo interno ed
esterno al museo attuando un dialogo tra le ricerche artistiche con la realtà circostante. Lo
spazio e il tempo sono le coordinate imprescindibili con cui l'uomo si confronta costantemente
e che s'imprimono nel lavoro dell'artista. Tutto scorre e cambia, le percezioni si arricchiscono
di ricordi personali, del vissuto, della memoria culturale, storico?sociale e politica in una
metamorfosi continua. Mutamenti che investono la realtà naturale e urbana ma anche il
paesaggio dell'immaginario, lo spazio?tempo reale e quello mentale, interiore e intimo
dell'animo. Lo sguardo dell'artista coglie determinate situazioni, alcuni momenti, registra
cambiamenti che mescolano passato, presente e futuro, in una rielaborazione che trova
espressione nelle opere, restituendo attimi e impressioni. Il primo appuntamento dell'edizione
2015 vede protagonista Rä di Martino, che presenta alla GAM dal 10 febbraio al 6 aprile
l'opera "The Picture of Ourselves", video in bianco e nero che inquadra i primi piani alternati di
una bambina e di un giovane uomo dagli occhi chiari, due ritratti in cui affiorano suggestioni
della tradizione artistica, dalla pittura più antica fino alla fotografia più contemporanea, due
sguardi che sono la testimonianza della vita che scorre, si radica, si evolve in un infinito
intrecciarsi di possibilità. Orario: martedì-domenica 10-18, chiuso lunedì. La biglietteria chiude
un'ora prima. Ingresso libero a Vitrine. Info: centralino 011.4429518 - segreteria 011.4429595 www.gamtorino.it/vitrine
fino al 06/04/2015
ore 18:30
Torino
Via Magenta 31
TORINOSETTE | Arte
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Arte
GAVINO SANNA ALLO SPAZIO MOUV
"Livori in corso", personale di Gavino Sanna. In mostra una trentina di disegni, accompagnati
da brevi racconti, raccolti nel libro intitolato "Livori in corso" che Gavino Sanna ha dedicato ad
Alda Merini. La mostra si apre, così come nel libro, con un verso della Poetessa dei Navigli
"L'uomo fa male al fratello al primo sbadiglio del mattino" a cui segue la dedica di Alda Merini.
Orario: tutti i giorni dalle ore 10 alle 24; chiuso il lunedì. Nel periodo della mostra si
svolgeranno degustazioni libere e guidate dei vini di Cantina Mesa, l'azienda vitivinicola creata
dieci anni fa da Gavino Sanna con la moglie Lella a Sant'Anna Arresi nel Sulcis. Info:
[email protected] - www.spaziomouv.it - 331.5828996
fino al 06/04/2015
ore 10:00
Torino
Via Silvio Pellico 3
SERGIO STAINO ALLA GAM
"Un racconto di Berlino, 1981", personale di Sergio Staino - uno dei più conosciuti e amati
disegnatori satirici italiani -, a cura di Danilo Eccher. Lo spazio Wunderkammer ospita più di
cento disegni che raccontano Berlino nel 1981, quando Staino, armato di carta, matita, china e
una macchina fotografica raggiunge la città e la interpreta con i suoi disegni. E qui Bobo, da
sempre l'alter ego del disegnatore, si ritrova a esplorare una città dalle mille contraddizioni e
dal grande fascino. Una metropoli in forte espansione architettonica e culturale, in quell'anno
ancora inserita nel cuore del comunismo europeo. "Ogni angolo era una scoperta, una
sorpresa, una suggestione: Berlino in quegli anni là era una città veramente unica per la
quantità di contraddizioni politiche e sociali che faceva coesistere in se stessa esprimendole,
poi, in forme architettoniche e ambientali assai diversificate (...) Tutto era esagerato in Berlino
Ovest: le luci, le insegne, le vetrine, tutte cose che adesso sembrerebbero normali ma che,
allora, erano profondamente innovative. Solo avvicinandosi al confine con la Repubblica
Democratica, e soprattutto al muro, l'atmosfera della città si faceva più scura e deprimente e la
contraddizione tra la vitalità lussuosa dell'Ovest e la tristezza poliziesca dell'est si facevano
evidenti". Orario: martedì-domenica 10-18, chiuso lunedì. La biglietteria chiude un'ora prima.
Ingresso: euro 10, ridotto euro 8, gratuito ragazzi fino ai 18 anni. Info: Centralino tel. 011
4429518 - Segreteria tel. 011 4429595 e-mail [email protected]
fino al 06/04/2015
ore 10:00
Torino
Via Magenta 31
ETTORE FICO ALL'URP DEL CONSIGLIO REGIONALE
In mostra una quindicina di incisioni di Ettore Fico (Piatto biellese 1917-Torino 2004). Si tratta
di acqueforti e litografie, tra le produzioni meno note dell'artista ma da lui molto amate. Le
vedute del giardino di casa a Castiglione torinese, dove Fico trascorreva le estati, sono un
motivo ricorrente della sua arte così come i dettagli della natura, ben esemplificati in mostra da
nidi, cespugli, viti e pannocchie. Fico realizzò le sue prime opere incisorie nel 1963, lavorando
in studio con una pressa, operando direttamente sulle lastre e concentrando la produzione in
determinati periodi, fino al 2003, anno precedente alla sua morte. Orario: dal lunedì al venerdì
dalle 9 alle 13 e dalle 14 alle 16. Ingresso libero.
fino al 06/04/2015
ore 17:00
Torino
Via Arsenale 14/G
TORINOSETTE | Arte
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Arte
ALDO MONDINO ALLA GAM PER "SURPRISE"
Martedì 10 febbraio inaugura alla GAM il primo appuntamento dell'edizione 2015 di "Surprise",
progetto espositivo che concentra l'attenzione su aspetti specifici del contesto artistico torinese
tra gli anni Sessanta e Settanta, in cui si intersecarono discipline diverse, dall'architettura al
design, dalla moda alla grafica, dalla musica alle arti visive e performative gettando in questo
modo le basi per il riconoscimento artistico di Torino a livello internazionale. A curare questo
terzo ciclo di appuntamenti, che prosegue per tutto il 2015, sono Maria Teresa Roberto,
docente di Storia dell'Arte Contemporanea presso l'Accademia Albertina di Torino e Gregorio
Mazzonis, curatore GAM. Al progetto è dedicata la sala espositiva della GAM al secondo
piano del museo. Al centro dell'attenzione sono poste di volta in volta opere, tracce di percorsi
espositivi, progetti inediti, riferimenti a contesti extra-artistici; si tratta di frammenti eterogenei
ma accomunati dal senso di stupore e meraviglia e di intensificazione delle energie vitali tipico
di quegli anni. Il protagonista del primo appuntamento è Aldo Mondino (Torino, 1938-2005) il
quale, dopo il periodo trascorso a Parigi dal 1959 al 1960 dove frequenta l'Ecole du Louvre e i
corsi di incisione di William Heyter, nel 1963 esordisce a Torino con una personale alla galleria
Il Punto, allora diretta da Gian Enzo Sperone. Presenta in questa occasione i suoi nuovi lavori,
le "Tavole Anatomiche", metafore della società contemporanea descritta attraverso gli organi
del corpo umano. "Sole" e "Immersore", entrambe realizzate nel 1967 e presentate nella
mostra alla GAM, rappresentano un'esperienza anomala nell'ambito della sua produzione
artistica, rivolta in questi anni al gioco e allo humour. L'arrivo della Pop Art in Italia proprio
grazie a Gian Enzo Sperone e la sua consacrazione nella mostra alla Biennale veneziana del
'64, costituisce un precedente fondamentale per tutta la ricerca artistica degli anni a venire.
Mondino si appropria anch'egli di alcune istanze quali il principio di sconfinamento dalla pittura
ottenuto con l'utilizzo di materiali che circondano il nostro ambiente, in questo caso legno e
lampadine a incandescenza. Se "Immersore" si ricollega , come ha notato Riccardo Passoni,
più alle istanze New Dada che sono discusse proprio in quegli anni, "Sole" traduce con i
materiali delle insegne luminose un tema caro alla pittura di paesaggio come l'alba, sul quale
tra l'altro si concentra la ricerca di uno dei maestri della Pop Art come Roy Lichtenstein negli
anni tra 1963 e 1964 e al quale Sperone dedica la mostra di apertura della sua galleria. Le due
opere hanno in comune, oltre ai materiali utilizzati, una misura fissa che guida la loro
installazione alla parete, 160 centimetri da terra, segnalata dall'artista da una etichetta della
galleria Stein sul verso di "Immersore". Questa linea immaginaria, che attraversa in orizzontale
l'opera, definisce il punto al di sotto del quale le lampadine devono rimanere spente e
corrisponde sia alla misura teorizzata da Masaccio come altezza fissa dell'occhio umano sia al
segno lasciato dalle acque dell'Arno su alcuni capolavori dell'arte fiorentina che impressionò a
tal punto Mondino da spingerlo a realizzare tra la fine del '66 e il 1967 una serie di opere. Tra
questi lavori vale la pena ricordare l'intervento alla mostra "Con temp l'azione" (gallerie Stein,
Sperone e Il Punto, Torino 1967) durante la quale l'artista unisce le sedi della mostra tirando
un filo rosso attraverso la città posto a 160 centimetri di altezza da terra. Orario: martedìdomenica 10-18, chiuso lunedì. La biglietteria chiude un'ora prima. Ingressi: euro 10, ridotto
euro 8, gratuito ragazzi fino ai 18 anni. Info: Centralino tel. 011 4429518 - Segreteria tel. 011
4429595 e-mail [email protected]
fino al 07/04/2015
ore 18:30
Torino
Via Magenta 31
IVREA - ELENA MIRANDOLA E MANITERRA AL CASTELLO DI SALE
Mostra di Elena Mirandola e Maniterra a cura di ArteInFuga. Orario: lunedì 14.30-19.00; dal
martedì al sabato 9.30-19.00. Info: [email protected] - http://arteinfuga.blogspot.it/
fino al 08/04/2015
ore 18:00
Ivrea (TO)
Via dei Patrioti 14
TORINOSETTE | Arte
167 / 225
Arte
"FOBOFILIA" ALLA FONDAZIONE SANDRETTO RE REBAUDENGO
"Fobofilia", mostra sull'immagine della paura, sul modo in cui gli artisti danno forma a uno dei
sentimenti più caratteristici e sfuggenti della nostra epoca, a cura di Irene Calderoni. Fobofilia
è il piacere un po' perverso di essere spaventati, una pulsione che appare sempre più
frequente. La paura è il registro più diffuso nell'intrattenimento, ma anche nell'informazione e
di conseguenza nel modo di percepire la realtà. L'arte riflette questa temperie, ne offre diverse
sembianze, da quello più intimo e psicologico, di una soggettività aggredita oppure aggressiva,
a quello più esterno e politico, di una società che si fonda sulla violenza e usa il terrore come
arma. Artisti in mostra: Janis Avotins, Matthew Barney, Massimo Bartolini, Avner Ben Gal,
Glenn Brown, Miguel Calderon, Maurizio Cattelan, Dinos e Jake Chapman, Roberto Cuoghi,
Saul Fletcher, Anna Gaskell, Douglas Gordon, Gusmao& Paiva, Thomas Hirschhorn, Piotr
Janas, Zoe Leonard, Margherita Manzelli, Eva Marisaldi, Nathaniel Mellors, Shirin Neshat,
Kelly Nipper, Catherine Opie, Tony Oursler, Djordje Ozbolt, Anri Sala, Ferdinando Scianna,
Andreas Slominski, Jakub Julian Ziolkowski. Orario: giovedì 20-23 (ingresso libero); venerdì,
sabato e domenica 12-19. Ingresso: intero euro 5; ridotto euro 3 (over 65, studenti); gruppi
euro 4 (minimo 6 persone); gratuito (per i bambini fino a 12 anni, Insieme per l'Arte,
abbonamento Torino Musei, giornalisti accreditati, soci ICOM). Info: [email protected] 011.3797600 - www.fsrr.org
fino al 12/04/2015
ore 19:00
Torino
Via Modane 16
ISA GENZKEN ALLA FONDAZIONE SANDRETTO RE REBAUDENGO
La mostra dedicata ad Isa Genzken (Germania, 1948) presenta per la prima volta in Italia un
ciclo di lavori della fine degli anni Ottanta, un corpus di opere pittoriche meno note rispetto alle
sculture e installazioni per cui Genzken è famosa. Sono olii su tela monocromatici che
suggeriscono già nel nome, Basic Research, l'inizio di un percorso di sconfinamento e
d'interazione con l'ambiente. Si tratta infatti di frottage del pavimento del suo studio, a metà tra
pittura e scultura, che cercano una comunicazione non verbale con spazio e spettatori. Orario:
giovedì 20-23 (ingresso libero); venerdì, sabato e domenica 12-19. Ingresso: intero euro 5;
ridotto euro 3 (over 65, studenti); gruppi euro 4 (minimo 6 persone); gratuito (per i bambini fino
a 12 anni, Insieme per l'Arte, abbonamento Torino Musei, giornalisti accreditati, soci ICOM).
Info: [email protected] - 011.3797600 - www.fsrr.org
fino al 12/04/2015
ore 18:00
Torino
Via Modane 16
TORINOSETTE | Arte
168 / 225
Arte
"MARCO POLO - LA VIA DELLA SETA NELLE FOTOGRAFIE DI MICHAEL YAMASHITA"
AL MAO
Un viaggio per immagini, sulle tracce di uno dei più grandi esploratori di tutti i tempi: la nuova
mostra del Mao ricostruisce il percorso compiuto quasi mille anni fa da Marco Polo lungo la
Via della Seta, attraverso le fotografie di Michael Yamashita, fotografo di punta di National
Geographic. Nelle 76 fotografie esposte al Museo d'Arte Orientale ritroviamo piazza San
Marco e la laguna, il minareto di Samarra in Iraq e le carovane a bordo dei cammelli nel
deserto del Gobi. Non solo: la mostra, articolata in tre sezioni geografiche, ripercorre il tragitto
compiuto da Marco Polo dall'Italia alla Cina, ma anche la permanenza dell'esploratore in Cina
e il viaggio di ritorno via mare, lungo le coste dell'Indonesia e dell'India. Le immagini
desertiche lasciano così pian piano spazio alle distese d'acqua delle piantagioni di riso, agli
spettacolari paesaggi della baia di Ha Long nel Nord del Vietnam e agli sguardi penetranti dei
sadhu a Bombay. Orario: dal martedì alla domenica dalle 10 alle 18. Dal 7 febbraio al 1 marzo,
apertura e chiusura posticipata nei weekend (sabato dalle 11 alle 20; domenica dalle 11 alle
19). La biglietteria chiude un'ora prima. Il biglietto d'ingresso (10 euro) consente anche
l'accesso alla collezione permanente del museo. Info: 011.4436928 - www.maotorino.it
fino al 12/04/2015
ore 17:00
Torino
Via San Domenico 11
MOSTRA DEI FINALISTI DEL MARIO MERZ PRIZE ALLA FONDAZIONE MERZ
Mostra dei 5 finalisti della prima edizione della sezione arte del Mario Merz Prize. Gli artisti,
Lida Abdul (Kabul 1973), Glenn Ligon (New York 1960), Naeem Mohaiemen (Londra 1969),
Anri Sala (Tirana 1974) e Wael Shawky (Alessandria d'Egitto 1971), sono stati selezionati tra
le oltre 500 candidature pervenute dalla giuria composta da Marisa Merz, Beatrix Ruf
(direttrice dello Stedelijk Museum di Amsterdam) e Claudia Gioia (curatrice indipendente). Il
progetto espositivo, curato da Beatrice Merz raccoglie due o tre opere per ciascun autore,
scelte tra le più significative del loro percorso artistico. Il pubblico potrà esprimere la propria
preferenza visitando la mostra o collegandosi al sito mariomerzprize.org. Orario: martedìdomenica 11-19, lunedì chiuso. L'ingresso alla mostra è gratuito. Info: 011.19719437 [email protected] - www.fondazionemerz.org
fino al 12/04/2015
ore 18:00
Torino
Via Limone 24
AVERY SINGER ALLA FONDAZIONE SANDRETTO RE REBAUDENGO
"Pictures Punish Words", personale di Avery Singer, a cura di Beatrix Ruf. Sorprendenti per
tecnica e iconografia, i quadri di Avery Singer sovvertono le nostre aspettative visuali. A un
primo sguardo si sottraggono a una classificazione precisa come dipinti o elaborazioni a
stampa. Per questo sollevano l'interrogativo, ovvio e allo stesso tempo pressante per
un'artista, sul modo in cui le informazioni digitali che ci circondano possono concretizzarsi sotto forma di immagine piatta su carta o, più di recente, tridimensionale in plastica, o su ogni
altra possibile superficie materiale. Avery Singer ha realizzato un ciclo di opere pensate
appositamente per questa sua prima personale. Dopo una prima presentazione alla Kunsthalle
di Zurigo, la personale si sposta Torino, alla Fondazione Sandretto Re Rebaudengo. Orario:
giovedì 20-23 (ingresso libero); venerdì, sabato e domenica 12-19. Ingresso: intero euro 5;
ridotto euro 3 (over 65, studenti); gruppi euro 4 (minimo 6 persone); gratuito (per i bambini fino
a 12 anni, Insieme per l'Arte, abbonamento Torino Musei, giornalisti accreditati, soci ICOM).
Info: [email protected] - 011.3797600 - www.fsrr.org
fino al 12/04/2015
ore 18:30
Torino
Via Modane 16
TORINOSETTE | Arte
169 / 225
Arte
"UNITED ARTISTS OF ITALY" ALLA FONDAZIONE SANDRETTO RE REBAUDENGO
"United Artists of Italy", un progetto di Massimo Minini. Il gallerista ha raccolto una collezione di
ritratti di artisti eseguiti dai più significativi fotografi italiani: l'idea è stata quella di concepire
una collezione di volti d'artista ripresi dai grandi fotografi italiani, quasi un mondo aiutasse
l'altro, completandosi a vicenda. Il progetto, iniziato per passione qualche anno fa, è cresciuto
sempre più grazie al contatto diretto con i fotografi che hanno abbracciato la proposta, e si è
rivelato un vero e proprio viaggio all'interno della fotografia, tra archivi e scatole, pellicole e
files. Se in principio l'idea era di selezionare esclusivamente ritratti di artisti, con il tempo
l'attenzione si è estesa, prendendo in considerazione alcuni ritratti di artisti stranieri, ma molto
vicini all'Italia, come Joseph Beuys, Andy Warhol, Robert Rauschenberg, Sol LeWitt, volti di
scrittori come Pier Paolo Pasolini, Italo Calvino, Alberto Moravia, e ancora gli artisti colti al
lavoro, nel loro studio o nei momenti liberi e alcuni tra i più importanti galleristi come Lucio
Amelio e Leo Castelli. Questa collezione crea una storia del contemporaneo, non con le opere,
ma con i volti, i modi, gli atteggiamenti. Se si può considerare il contemporaneo un'attitudine,
un modo di porsi dell'opera nel proprio tempo ed in comunione con i grandi temi del momento,
il massimo di tensione sul contemporaneo lo si raggiunge non con il corpo dell'opera, ma con
quello dell'autore, che vive nel proprio tempo, lo interpreta, gli dà voce, lo fonda, definendone i
contorni spaziali e temporali. La mostra vuole infatti offrire uno spaccato della fotografia
italiana di questi anni, dimostrando la capacità straordinaria di interpretazione e di omaggio a
grandi artisti da parte di grandi fotografi. Non si tratta di una semplice raccolta cronologica di
immagini, ma di un racconto, dove lo stesso artista visto, letto e interpretato da diversi
fotografi, porge differenti sfaccettature del proprio destino. Spesso la fotografia dice più di
quanto non sia nelle intenzioni dell'autore. Attraverso quasi duecentocinquanta scatti, viene
presentato il lavoro di ventidue fotografi attivi a partire dagli anni '60: Claudio Abate, Aurelio
Amendola, Gabriele Basilico, Sandro Becchetti, Gianni Berengo Gardin, Elisabetta Catalano,
Giorgio Colombo, Mario Cresci, Mario Dondero, Federico Garolla, Luigi Ghirri, Mario
Giacomelli, Gianfranco Gorgoni, Mimmo Jodice, Nanda Lanfranco, Uliano Lucas, Attilio
Maranzano, Nino Migliori, Ugo Mulas, Paolo Mussat Sartor, Paolo Pellion, Ferdinando
Scianna. La mostra è stata ospitata al Musée d'Art Moderne di Saint Etienne, al Palais des
Beaux Arts di Bruxelles, alla Fondazione Stelline di Milano, alla Biennale di Fotografia di
Amsterdam ed alla Estorick Collection di Londra. Orario: giovedì 20-23 (ingresso libero);
venerdì, sabato e domenica 12-19. Ingresso: intero euro 5; ridotto euro 3 (over 65, studenti);
gruppi euro 4 (minimo 6 persone); gratuito (per i bambini fino a 12 anni, Insieme per l'Arte,
abbonamento Torino Musei, giornalisti accreditati, soci ICOM). Info: [email protected] 011.3797600 - www.fsrr.org
fino al 12/04/2015
ore 19:00
Torino
Via Modane 16
"AN ART OF ONE'S OWN: GROUP SHOW" DA RAFFAELLA DE CHIRICO ARTE
CONTEMPORANEA
"An Art of One's Own: Group Show". In esposizione lavori di Carla Accardi, Irma Blank,
Dadamaino, Angiola Gatti, Andi Kacziba, Maria Lai, Elena Modorati, Carol Rama, Elisabeth
Scherffig, Eva Sørensen. Orario: martedì e mercoledì dalle 14:00 alle 19:00; giovedì, venerdì e
sabato dalle 11:00 alle 19:00; altri giorni e orari su appuntamento. Info:
www.dechiricogalleriadarte.com - [email protected] - 011.835357
fino al 12/04/2015
ore 18:00
Torino
Via della Rocca 19
TORINOSETTE | Arte
170 / 225
Arte
EVANGELINA ALCIATI ALLA PINACOTECA DELL'ACCADEMIA ALBERTINA
"Evangelina Alciati: l'occhio e l'anima". L'Accademia Albertina delle Belle Arti dedica, presso le
sale della Pinacoteca Albertina, una mostra antologica alla figura di Evangelina Alciati
(1883-1959), pittrice nella Torino del primo e secondo Novecento, prima donna ad essere
ammessa in Accademia, personalità libera ed in anticipo sui tempi. L'iniziativa, che si collega
alla prossima apertura, completati i lavori di ristrutturazione, della Pinacoteca del Novecento,
presso la Rotonda del Talucchi, è stata sollecitata dalla contemporanea uscita, anteprima
domenica 25 gennaio presso la Sala Congressi dell'Unione Industriale, del film "La liberà allo
specchio. Ritratto di Evangelina Alciati". Il film, tratto da un'idea di Mauro Guidetti, scritto dallo
stesso insieme agli eredi Lorenzo Boccalatte ed Anna Maria Fracchia, è stato sceneggiato e
diretto da Vanni Vallino, e si avvale dell'interpretazione, tra le altre, di Pamela Villoresi, Erica
Blanc, ed Eugenio Allegri. Evangelina Alciati fu allieva di Giacomo Grosso, sotto la cui guida si
diplomò in disegno e pittura. Decisivo per il gli esiti della sua carriera fu un soggiorno a Parigi
tra il 1903 ed il 1906. Lo stile della Alciati, che raggiunge punte di assoluta eccellenza nel
ritratto, si confronta alla pari con le tendenze che caratterizzano la prima parte del Novecento,
dalla pittura post impressionista, all'Espressionismo ed alla Metafisica, in cui si evidenziano
taluni punti di contatto con il magistero di Felice Casorati. La mostra, a cura dei professori
Edoardo Di Mauro e Giuseppe Mantovani, con contributi critici di Francesco De Caria,
Donatella Taverna e della docente dell'Accademia Valeria Piasentà, presenta un percorso
completo e ragionato di tutte le fasi artistiche di Evangelina Alciati, dal primo Novecento al
secondo dopoguerra, tramite il prestito di opere da collezionisti privati, e da istituzioni quali la
Galleria d'Arte Moderna di Torino, il Castello Gamba. Museo Regionale della Valle d'Aosta, le
Fondazioni Burzio e Mazzonis. Orario: lunedì, martedì, giovedì, venerdì, sabato e domenica
10.00-18.00 (ultimo ingresso 17.30); mercoledì chiuso. Info: 011.0897370
fino al 12/04/2015
ore 18:00
Torino
Via Accademia Albertina 8
TORINOSETTE | Arte
171 / 225
Arte
"173° ESPOSIZIONE ARTI FIGURATIVE 2015" ALLA PROMOTRICE
"173° Esposizione Arti Figurative", rassegna che propone le opere di 365 artisti selezionate
dalla Commissione Artistica della Promotrice. L'itinerario espositivo si snoda lungo le sale della
Palazzina Liberty al Valentino secondo una visione d'insieme che unisce pittori, scultori, grafici
in una sorta di racconto attraverso paesaggi, ritratti, figure, composizioni floreali, pagine
astratte e surreali, nudini e delicati fogli d'acquarello, incisioni e disegni. La mostra presenta un
ampio "corpus" di lavori che ricordano gli artisti scomparsi, come il particolare e inquieto segno
di Enrico Colombotto Rosso e di Leonor Fini, l'intenso "Autoritratto n.2" di Ruggeri e il
cromatismo della tela "Un mattino al mare" di Cherchi, i "cieli" di Carena e il rame "Spadaccino
di gallo" di Molinari. E insieme a "Il diario di Darwin" di Soffiantino si nota la tempera "Testa
d'uomo" di Spazzapan e l'acquarello "Nudo in posa" dell'espressionista Corbelli, la "Dispensa"
di Tabusso e la musicale tecnica mista "Les Regions inconnues" di Davide Peiretti, che si lega
alle spaziali atmosfere del ciclo "Fuochi di gioia" di Nini Maccagno. E accanto affascinano le
sculture, da "Sviluppo di forme n.1" ad "Archetipo", eseguite da Mastroianni, che sono
documento e testimonianza di una vibrante e prorompente ricerca di materiali, forme,
immagini. Immagini che fanno parte della narrazione di "Riviera Ligure" di Paulucci e delle
rappresentazioni di Michele Baretta e Giuliano Emprin, dell'intensa spiritualità di Carlo
Sismonda e del "contadino" un disegno dell'astigiano Manzone. Dopo un lungo periodo,
ritornano alla "Promotrice" le delicate vedute del saluzzese Giuseppe Cavallera. E poi si
possono vedere i robusti paesaggi di Franco Martinengo, le metafisiche atmosfere di Sergio
Albano e Roberto Bertola, il pacato e misurato naturalismo di Pippo Bercetti, Piero
Solavaggione, Mario Albano, Nicola Arduino, Cesare Tubino, Carlo Loro, Maria Antonietta
Prelle, Loro, Giuseppina Colonna Gamero e Mario Gamero. Dal grande tronco di Germana
Albertone si approda a Vincenzo Albano, alle donne di Stefano Cambursano e alle forme nello
spazio di Serafino Delaurenti, ad Angiola Melis e Bruno Fisanotti, alla suggestiva "tavola" di
Francesca Graziani Giovannini e alla neo-figurazione di Alfredo Levo. E, infine, il colore di
Emilio Scarsi si stempera nell'armoniosa figura femminile di Almerico Tomaselli, nella
sperimentazione di Giacinta Villa e nelle preziose incisioni di Vespignani, Giacinto Vittone e
Mario Giovannini. E questo itinerario costituisce uno spaccato della "sociale", che si sviluppa in
modo da delineare, tra artisti storici e più recenti elaborazioni, alcuni momenti del cammino
dell'arte figurativa". Orario: martedì-sabato 11-13 e 16,30-20; festivi 10,30-12,30. Info:
011.6692545
fino al 12/04/2015
ore 18:00
Torino
Viale Crivelli 11
I PANNELLI DI DEFENDENTE FERRARI ALLA SACRA DI SAN MICHELE
"I pannelli di Defendente Ferrari". Orario: da martedì a sabato 9.30-12.30 e 14.30-18.00;
domenica e festivi: 9.30-12.00 e 14.30-18.30; ultimo ingresso consentito 30 minuti prima della
chiusura della Sacra.
fino al 12/04/2015
ore 09:30
Sant'Ambrogio (TO)
Sacra di San Michele
BARDONECCHIA - CARLO RIVETTI AL PALAZZO DELLE FESTE
"Antropologia fantastica", opere pittoriche di Carlo Rivetti. Orario: sabato, domenica e il lunedì
di Pasquetta dalle 16,30 alle 19,00. Info: www.carlorivetti.it
fino al 12/04/2015
ore 15:45
Bardonecchia (TO)
Piazza Valle Stretta 1
TORINOSETTE | Arte
172 / 225
Arte
FULVIO COLANGELO ALLO SPAZIO MIXTO
"La Passione e l'Arte secondo Colangelo". Cristalli, tubi d'acciaio e travi in legno si trovano qui
assieme proiettati nel vuoto delle continue vetrate. Le opere, anche queste, sono un mix fra
pittura, fotografia, scultura, elaborazione digitale, interventi grafici. video, installazioni. Per
vedere tutto bisogna girare, salire, scendere. Si scoprono solo così tante cose preziose e
sorprendenti. Il filo conduttore tra lavori così diversi è una tecnica sempre dominata
dall'impulso, dall'intensità, dall'attimo irripetibile in cui il tempo si ferma per lasciarci entrare in
un mondo diverso e fantastico. Amore, erotismo, tensione sono le tante facce di un unico
tema, la Passione, quella di cui siamo impastati, quella che dà senso alla vita. Fulvio
Colangelo, scenografo, graphic designer, pubblicitario, art curator, artista con mostre in
quindici nazioni, vive nel suo studio galleria Ki-Gallery in centro a Torino. Orario: lunedì,
martedì e mercoledì dalle 8 alle 18; giovedì, venerdì e sabato dalle 8 alle 22; domenica dalle
20 alle 22. Info: 366.1128666 - [email protected]
fino al 13/04/2015
ore 20:00
Torino
Corso Castelfidardo 34
"UEFA IS EAST", FOTOGRAFIE DELLA TRANSNISTRIA AL POLSKI KOT
"Uefa is East - L'Europa calcistica dell'Est vista attraverso i volti dei suoi abitanti. Transnistria,
1997": mostra fotografica diGabriele Bertolini, che vuole essere un momento riflessivo e
documento storico di un viaggio in Transnistria, stato sui confini della legalità, che si dichiara
indipendente dalla Moldavia e vicino ai Russi. La mostra, curata da Enzo Ronco e Gwladys
Martini, fa parte del progetto "L'Europa calcistica dell'Est vista attraverso i volti dei suoi
abitanti": la rassegna prende spunto dai luoghi dove si sono svolti eventi calcistici di rilevanza
europea, come UEFA e Champions League, per raccontare città meno conosciute per mezzo
dei ritratti di chi vi abita. Il calcio non è fatto solo di grandi club noti nel mondo intero. Decine di
città più o meno conosciute partecipano con le loro squadre all'emozione delle coppe europee
e molte sono nella parte più orientale del continente. Si trovano alla ribalta per pochi attimi, per
poi finire dimenticate fino, se i loro club lo meritano, alla stagione successiva. Questo primo
appuntamento vede protagonista la Transnistria e la sua capitale Tiraspol, che il fotografo ha
documentato nel 1997, l'anno di fondazione dello Sheriff Tiraspol. I personaggi ritratti
sembrano quasi prendere vita, tanto sono intensi e profondi i loro sguardi. Sono colti nella loro
quotidianità, fieri, e sembrano cercare nell'obiettivo un riscatto, un futuro. La Transnistria è
terra di contrasti, dove povertà e ricchezza convivono, come facce di una stessa moneta.
Sembrano parlare di quello che hanno vissuto, ma senza urlarlo. Come i tre ragazzini soldati a
torso nudo, che giocano a fare i grandi: uno di loro prima copre un braccio, poi lo scopre,
rivelando elaborati tatuaggi. In questi territori è cresciuto lo scrittore Nikolai Lilin, che nel suo
romanzo Educazione siberiana descrive l'iconografia dei tatuaggi, e come ancor meglio li
descriva Alix Lambert nel suo documentario The Mark of Cain, ambientato tra i carcerati russi,
quando i disegni sulla pelle raccontavano la storia dei detenuti stessi, quando l'inchiostro
sottopelle era illegale. La mostra è inserita nel programma del progetto Fuoriluogo, sostenuto
dal collettivo GAD (Gwladys Martini, Alessio Bovero, Dario Favatà), che intende stimolare
l'incontro tra arte e luoghi non convenzionali, volto ad avvicinare il contenuto tipico dei musei al
pubblico più vasto dislocandolo in contesti nuovi e spiazzanti. Orario: da martedì a domenica
dalle 20.00 a mezzanotte. Info: [email protected]
fino al 14/04/2015
ore 18:30
Torino
Via Massena 19
TORINOSETTE | Arte
173 / 225
Arte
JENS EINHORN ALLA LUCE GALLERY
"Electric eyes", personale di Jens Einhorn. I lavori di Jens Einhorn sembrano alimentare uno
scenario da fine del mondo. Le immagini della serie Too Much Future e The Endless End
trasmettono la sensazione della calma dopo un disastro oltre ogni aspettativa. Sembra che
siano stati sbattacchiati furiosamente da tempeste e nubi di fumo solo per stabilirsi di nuovo,
solo grazie alla loro chiarezza formale. Einhorn fa sì che si provi un certo piacere in questa
presunta distruzione con l'utilizzo, in questa serie, di vivaci colori. Il caos lentamente si
trasforma in armonia. La lettera E che si ritrova in alcune immagini rappresenta una volta di
più la lotta che si percepisce in ogni pezzo. Può voler dire sia "The End"- la fine - che
l'Eternità, tutti nuovi inizi nel circolo infinito. L'etichetta segna anche il completamento del
processo di lavoro per l'artista, l'ultimo atto gestuale sull'immagine. Come i battiti musicali le
immagini, frammenti di pixel, operano all'interno di una nebbia delicata permeata di luce
colorata. Cultura giovanile e musica rappresentano una cornice importante per le opere di
Einhorn e spesso le si ritrova come impressioni galleggianti audio-visive. La lettera E può
dunque stare anche per elettronica o estasi o per entrambi. La musica elettronica è anche
spesso correlata alla nozione di post-apocalittico. Ha rappresentato un mezzo di espressione
di critica sociale per molti artisti che hanno elaborato visioni distopiche del futuro,
processandole in una nuova tecnologia. Jens Einhorm è nato nell'ex Repubblica Democratica
Tedesca ed è dunque molto influenzato dagli avvenimenti socio-politici degli anni '90 quando
la musica giocava un importante ruolo per un giovane artista, come primario strumento di
espressione. Egli suonò in band punk a partire dalla metà degli anni '90, per poi intraprendere
la sua strada nelle arti visive grazie alla fotografia e alla musica. Jens ha studiato fotografia a
Leipzig e scultura e new media con Astrid Klein, e si è concentrato più sulla pittura con un
master con Tal R all'Accademia di Düsseldorf per concentrarsi più sulla pittura. Il metodo
mash-up di Einhorn, che fa suso di tessuto, pigmenti, colla e colori, regala una caratteristica di
"oggetto" alle proprie immagini rendendo sorprendente la loro presenza nello spazio. La
struttura stessa di quei minuscoli elementi visivi li rende simili a dipinti astratti o simil digitali.
La mostra segna un importante punto di partenza per la carriera dell'artista, per la prima volta
in Italia, presentando una serie di nuovi dipinti che sono il corpo principale delle opere più
recenti di Einhorn. Orario: dal martedì al sabato 15.30-19.30. Info: 011.8141011 - 335.5246817
- [email protected] - www.lucegallery.com
fino al 14/04/2015
ore 18:30
Torino
Corso San Maurizio 25
QUADRI-PERSONALE ALLA GALLERIA20
In mostra lavori di Alfredo Billetto, Mauro Chessa, Pino Mantovani, Mario Surbone. Orario: dal
lunedì al sabato dalle 15 alle 19. Info: 011.3724087 - [email protected] www.galleria20.jimdo.com
fino al 15/04/2015
ore 17:00
Torino
Corso Casale 85/B
SIMONE BENEDETTO DA FRANZ PALUDETTO
Sculture di Simone Benedetto. Orario: da giovedì a sabato 15-19 o su appuntamento. Info:
011.4546390 - [email protected] - www.franzpaludetto.com
fino al 16/04/2015
ore 18:00
Torino
Via Stampatori 9
TORINOSETTE | Arte
174 / 225
Arte
"IL KABUKI DEI TRE SAMURAI: ARAKI, MORIMURA, SUGIMOTO" ALLA GALLERIA IN
ARCO
"Il kabuki dei tre samurai: Araki, Morimura, Sugimoto". Nobuyoshi Araki, Yasumasa Morimura
e Hiroshi Sugimoto sono i protagonisti della mostra a cura di Graziano Menolascina.
Nobuyoshi Araki, tra gli artisti più rappresentativi e prolifici della storia della fotografia,
racconta la donna, l'eros e il Giappone. Le donne di Araki sono spesso sdraiate su letti disfatti,
oppure distese sul pavimento in pose lascive, legate con corde, con i corpi ostentati e nudi ma
con sguardi in cui è completamente assente la volontà di sedurre. Yasumasa Morimura si
appropria invece di icone universali della storia dell'arte, dei mass media e della cultura
popolare interpretandole in prima persona. In particolare Morimura è interessato alle
trasformazioni sociali politico e culturali dovute alla penetrazione del capitalismo e dei miti del
mondo occidentale in Giappone. Morimura impersona Einstein, Marylin, Frida Khalo, Hitler il
risultato è un'opera e raffinata che nasce da una cura maniacale per i dettagli e l'uso di ritocchi
digitali, di costumi, pose e accessori ricercati che le rendono uniche. I tratti somatici non
modificati, sono l'unico mezzo che Morimura ha per rivendicare la propria origine e le proprie
tradizioni e l'unica via per fare ciò è la provocazione. Infine, ci sono gli scatti di Hiroshi
Sugimoto, immagini mentali, concetti la cui materializzazione è resa possibile grazie a un
rigoroso controllo del mezzo fotografico e del processo manuale di stampa, seguito anch'esso
personalmente dall'artista. Nella serie "Theatre" Sugimoto ha fotografato con tempi di
esposizione lunghissimi sale degli anni '20 e '30, cinema degli anni '50 e drive in. La luce
bianca degli schermi rettangolari, che illumina il resto dell'ambiente, contiene in sé l'intera
proiezione del film. In "Architectures" la tecnica dello sfocato priva le architetture moderniste di
connotazioni temporali. I lunghi tempi di esposizione dei "Seascape" bloccano il movimento
delle onde in immagini eterne, mentre il soggetto dei "Portraits" realizzati fotografando i
personaggi dei musei delle cere è l'immortalità stessa. Info: 011.8122927 - www.in-arco.com [email protected]
fino al 18/04/2015
ore 18:30
Torino
Piazza Vittorio Veneto 3
GIANLUCA QUAGLIA ALLA GALLERIA UNIQUE
"Places", mostra personale dell'artista milanese Gianluca Quaglia a cura di Antonio D'Amico,
propone "Paesaggio", un'installazione ambientale che invade tutto lo spazio della galleria,
insieme alla sua produzione recente degli intagli su carta. I suoi lavori, la cui caratteristica
principale è la recisione di alcuni elementi dal contesto originario per farli rivivere nello spazio
circostante, producono una rottura dell'equilibrio del linguaggio comune. In "Places" Quaglia
espone le libellule, le diverse varietà di fiori e di piante, le farfalle e gli insetti, tutti intagli su
carta che conquistano il senso del loro essere singole individualità, in quanto gli elementi sono
stati estratti e custoditi altrove, così non sono più semplici e gradevoli decorazioni, bensì
pluralità di esistenze che abitano il medesimo spazio in cui si muovono gli uomini. Orario: dal
martedì al sabato 10.00-12.30 e 15.30-19.30. Chiuso il lunedì. Aperture fuori orario su
appuntamento. Info: 011.5617049 - 334.8017314 - [email protected] www.galerieunique.com
fino al 18/04/2015
ore 17:00
Torino
Corso Vittorio Emanuele II 36
TORINOSETTE | Arte
175 / 225
Arte
"IL MONDO IN UNA TAZZA" A PALAZZO MADAMA
Palazzo Madama presenta un percorso dedicato alla storia della tazza, attingendo dalle ricche
collezioni di arte decorativa conservate in museo. L'esposizione si riallaccia al tema della
porcellana torinese al centro di Fascino e splendore della porcellana di Torino, mostra curata
da Andreina d'Agliano e Cristina Maritano che apre in contemporanea alla Fondazione AccorsiOmetto e che presenta ben 90 opere provenienti dalle collezioni di Palazzo Madama. Le due
esposizioni offrono nel complesso un vero e proprio percorso cittadino dedicato al tema della
porcellana. Filo conduttore dell'esposizione è la tazzina: da tè, da caffè e da cioccolata.
Oggetto legato indissolubilmente all'introduzione in Europa delle bevande calde provenienti
dall'Oriente e dal Nuovo Mondo e al materiale esotico e prezioso per eccellenza, la porcellana.
A Palazzo Madama una sequenza di tazze, a partire dai blancs-de-chine, ovvero le porcellane
bianche cinesi prodotte a Dehua, mostra l'evoluzione delle forme e la varietà dei decori nelle
tazzine prodotte dalle manifatture europee nel Settecento: dai motivi di origine cinese e
giapponese, a quelli tratti dai libri di storia naturale, ai paesaggi derivati da incisioni olandesi e
tedesche, fino alle scene mitologiche e della letteratura cavalleresca. Contestualmente la
mostra è un'occasione per raccontare, per casi esemplari, la storia della porcellana, delle sue
particolarità produttive, della qualità della pasta e dei colori. Il valore socialmente
rappresentativo della porcellana emerge anche grazie all'esposizione di alcuni servizi araldici,
conservatisi integri per il loro valore altamente simbolico legato al passato illustre della casata
oppure smembrati e dispersi sul mercato antiquario. Una vetrina è dedicata alla principale
manifattura di porcellana operante in Piemonte nel Settecento, la Real fabbrica delle
porcellane di Vinovo, fondata nel 1776 grazie all'intraprendenza di un torinese, Giovanni
Vittorio Brodel, e di un ceramista di Strasburgo, Pierre-Antoine Hannong, e poi rilevata nel
1780 dal medico e chimico torinese, Vittorio Amedeo Gioanetti. Alla produzione di questa
fabbrica è dedicato un più ampio spazio nelle sale della mostra alla Fondazione AccorsiOmetto. In un'altra vetrina, l'artista Matilde Domestico, che da anni conduce ricerche sul tema
della porcellana, ambienta l'installazione Esistenza di porcellana, che si ispira alle poesie di
Emily Dickinson. Il lavoro dell'artista unisce oggetti e frammenti di carta e di porcellana su cui
emergono parole in acciaio. Intorno una superficie di polvere di marmo di Carrara, il caolino,
un materiale refrattario. Tutti gli elementi nel complesso rimandano all'idea di fabbrica, a una
realtà viva e produttiva. In sottofondo una base sonora composta dalla sovrapposizione ed
elaborazione di rumori meccanici, suoni metallici ripetitivi registrati all'interno dei reparti di
fabbricazione dell'Industria Porcellane IPA, si propaga tra le tintinnanti ceramiche antiche e
contemporanee. Orario: martedì-sabato 10.00-18.00; domenica 10.00-19.00. La biglietteria
chiude un'ora prima. Chiuso il lunedì. Ingresso: intero euro 10, ridotto euro 8, gratuito ragazzi
fino ai 18 anni e abbonati Musei Torino Piemonte. In presenza di mostre temporanee le tariffe
potranno subire variazioni. Info: 011.4433501 - www.palazzomadamatorino.it
fino al 19/04/2015
ore 10:00
Torino
Piazza Castello
EUGENIO BROGGINI ALLA FONDAZIONE GIORGIO AMENDOLA
Personale di Eugenio Broggini. Orario: da lunedì a venerdì 10-12 e 15.30-19.30; sabato e
domenica su prenotazione. Info: www.fondazioneamendola.it - [email protected]
fino al 23/04/2015
ore 18:00
Torino
Via Tollegno 52
TORINOSETTE | Arte
176 / 225
Arte
"LIVE EAST DIE YOUNG" BURNING GIRAFFE ART GALLERY
"Live East Die Young", collettiva a cura di Giuseppe Savoca: un'occasione unica per entrare in
contatto con lo spirito dissacrante e rivoluzionario della scena artistica dell'East End di Londra
attraverso le opere di sei dei suoi più interessanti interpreti: Alex Binnie, Dan Hillier, Dr. D, Ian
Johnstone, Liam Sparkes e Michele Servadio. Orario: dal martedì al venerdì 15-19; sabato
15:30-20. Info: www.bugartgallery.com - [email protected] - [email protected]
- 011.5832745 - 347.7975704
fino al 24/04/2015
ore 18:30
Torino
Via Bava 8/A
"PITTURA FEMMINILE A TORINO NEL PRIMO '900" ALLA GALLERIA DEL PONTE
"Pittura femminile a Torino nel primo '900", mostra di Evangelina Alciati, Vittoria Cocito, Nella
Marchesini e Daphne Maugham. Orario: dal martedì al sabato 10.00-12.30 e 16.00-19.30. Info:
011.8193233 - [email protected] - www.galleriadelponte.it
fino al 24/04/2015
ore 18:00
Torino
Corso Moncalieri 3
EVA LEITOLF E VICTOR LOPEZ GONZALEZ AL CAMPUS EINAUDI
Nell'ambito di Biennale Democrazia, l'atrio del nuovo campus universitario ospita i progetti
artistici "Postcards from Europe" di Eva Leitolf, "ATLAS" e "Border Crossing" di Victor López
González, entrambi a cura di Patrizia Bottallo.
fino al 25/04/2015
ore 10:30
Torino
Lungo Dora Siena
IVREA - GIANNI-EMILIO SIMONETTI AL MUSEO DELLA CARALE ACCATTINO
"Gianni-Emilio Simonetti - Othermaps Othernearby", un evento multitasking con la
partecipazione di: Luigi Bonotto, Giulia Tacchini, Giulia Maffei, Stefano Montani, Nicolò Parini,
Pip, Poldino, Cina. Un ringraziamento speciale all'atelier di "arteterapia" dell'ospedale di Luino
e al dott. Isidoro Cioffi. A cura di Lorena Giuranna e Adriano Accattino. Orario: sabato e
domenica dalle 15:00 alle 19:00. Info: 0125.612658
fino al 26/04/2015
ore 18:00
Ivrea (TO)
Via Miniere 34
CASTELLAMONTE - SANDRA BARUZZI AL CENTRO CONGRESSI PIERO MARTINETTI
"Sguardi.2", mostra di Sandra Baruzzi, a cura di Anna Tabbia. Orario: sabato e domenica
15,00-19,00 (domenica di Pasqua chiuso); altri giorni su appuntamento - scuole su
appuntamento. Info: 0124.5187216 - [email protected]
fino al 26/04/2015
ore 17:00
Castellamonte (TO)
Via Educ
TORINOSETTE | Arte
177 / 225
Arte
ISA MELSHEIMER DA QUARTZ STUDIO
"Examination of the Origins", personale dell'artista tedesca Isa Melsheimer (Neuss, 1968) che
per l'occasione ha concepito un'installazione site specific in cui elementi scultorei pensati a
partire dalle caratteristiche 'ambientali' di Quartz sono accostati alle forme architettoniche di
alcuni edifici della città. Visite su appuntamento. Info: 338.4290085 - [email protected] www.quartzstudio.net
fino al 28/04/2015
ore 19:00
Torino
Via Giulia di Barolo 18/D
BORIS LAVRENKO ALLA GALLERIA PIRRA
Boris Lavrenko nasce a Rostov nel 1920 e muore a San Pietroburgo, città in cui studia, vive e
lavora, nel 2001. Titolare della cattedra di pittura e composizione dell'Istituto Repin dal 1953, la
sua carriera è costellata di prestigiosi riconoscimenti ed è considerato uno dei più autorevoli
rappresentanti del post-impressionismo russo. L'infanzia vissuta a contatto con la natura, le
immense steppe e il fiume Don, avranno una forte influenza sulla formazione del futuro pittore.
Lavrenko, infatti, nel paesaggio trova la massima libertà di ricerca compositiva e di
sperimentazione cromatica, seppur all'interno di un figurativismo di solida impostazione. Le
sue opere, in particolare quelle animate da figure impegnate in normali attività, quali la lettura,
una passeggiata o una partita di calcio, trasmettono spontaneità e gioia di vivere. Lavrenko è
un artista versatile, con la maturità di riconoscere in qualsiasi soggetto la "dignità" di essere
ritratto, per cui i suoi temi spaziano dalle vedute cittadine, con i loro monumenti, ai già citati
paesaggi, dai banali oggetti di uso quotidiano delle sue intense nature morte, alle animate o
raccolte scene di genere. I numerosi viaggi compiuti all'estero e in patria stimolano la curiosità
e gli interessi di Lavrenko, le cui opere possono definirsi un caleidoscopio di impressioni, un
colorato mosaico di vita. Orario: da lunedì a sabato 9,30-12,30 e 15,30-19,30; domenica
9,30-12,30. Info: 011.543393 - www.galleriapirra.it - [email protected]
fino al 30/04/2015
ore 18:00
Torino
Corso Vittorio Emanuele II 82
"FEMMINILE PLURALE" DA DAVICO
"Femminile plurale", mostra di Patrizia Comand, Stefania Pennacchio e Luciano Sabbatucci.
Orario: da martedì al sabato dalle 10.00 alle 12.30 e dalle 16.00 alle 19.30. Chiuso lunedì e
festivi. Info: 011.0362954 - [email protected] - www.davicoarte.it
fino al 02/05/2015
ore 18:30
Torino
Galleria Subalpina 21
TORINOSETTE | Arte
178 / 225
Arte
JOSEF KOUDELKA AL FORTE DI BARD
"Josef Koudelka, Vestiges 1991-2014", prima esposizione in Italia del più imponente progetto
fotografico di uno dei maestri mondiali della fotografia, mostra promossa dall'associazione
Forte di Bard in collaborazione con l'Agenzia Magnum Photos. Il progetto Vestiges, che vede
impegnato da oltre vent'anni il grande fotografo dell'agenzia Magnum Photos, propone la sua
interpretazione fotografica e artistica di alcuni dei più importanti siti archeologici della cultura
romana e greca, in un itinerario attraverso venti paesi, dalla Grecia al Libano, dalla Siria
all'Algeria, dalla Turchia all'Italia e di oltre duecento località che si affacciano sul Mar
Mediterraneo. Un'esplorazione che non ha precedenti, un lavoro fatto di costanza e
perseveranza. L'artista, come i pittori romantici del XIX secolo, coltiva una predilezione
particolare per le rovine, senza celebrarne l'atmosfera malinconica, ma con l'obiettivo di
restituirne l'autentica bellezza. Il suo intento è usare l'arte per riappropriarsi di un mondo che ci
sta sfuggendo e che potremmo perdere. Trasformare le macerie in speranza è il grande e
ambizioso progetto che Koudelka cerca di realizzare con il suo eccezionale viaggio, in
costante divenire che si arricchisce periodicamente di nuovi capitoli. In mostra oltre 60
fotografie di cui 22 panoramiche di grandi dimensioni. Un allestimento che coniuga il
minimalismo dell'approccio del fotografo e della cifra stilistica delle sue immagini, al suggestivo
senso di camminamento tra le rovine. In mostra anche la proiezione di circa 350 scatti relativi
ai set di Vestiges. Fino al 31 gennaio il Forte sarà aperto solo il sabato e la domenica dalle 10
alle 19; dal primo febbraio apertura consueta (feriali dalle 10 alle 18, festivi e prefestivi dalle 10
alle 19). Ingresso: Intero: 6,00 euro - Ridotto: 5,00 euro. Info 0125.833811 - 83382 e su
www.fortedibard.it
fino al 03/05/2015
ore 18:00
Bard (AO)
Forte
"AL FRONTE" AL MUSEO DEL CINEMA
"Al fronte. Cineoperatori e fotografi raccontano la Grande Guerra", mostra a cura di Roberta
Basano e Sarah Pesenti Campagnoni. Cento anni fa, la Grande Guerra investe il Vecchio
Continente con la sua modernità che, oltre alle armi micidiali, annovera l'utilizzo di nuovi mezzi
di comunicazione. Tra queste la fotografia e il cinema si rivelano risorse fondamentali nel
definire gli equilibri di potere dei principali paesi belligeranti. Scatti e riprese realizzati da
fotografi e operatori militari invadono le pagine di quotidiani e riviste e dominano gli spettacoli
cinematografici di tutto il mondo, trovando una eco nelle innumerevoli fotografie amatoriali
accumulate dai reduci e dalle loro famiglie, memoria di un'esperienza umana e sociale
estrema e contraddittoria. La mostra "Al fronte. Cineoperatori e fotografi raccontano la Grande
Guerra" propone un percorso di immagini attraverso 160 fotografie inedite, scattate da Luis
Bogino al seguito del Regio Esercito Italiano e dai soldati fotoamatori dislocati sui di guerra.
Accanto a questo primo tracciato si sviluppa il percorso cinematografico: una selezione di film
"dal vero", girati al fronte e nelle retrovie, e di titoli di fiction di epoche diverse, testimonianza di
un'eredità visiva e culturale variamente interpretata nel corso del tempo. Lo sguardo di artisti
come Paola De Pietri, Yervant Gianikian e Angela Ricci Lucchi propone infine una lettura
personale della prima guerra mondiale, dei luoghi che essa ha attraversato e di una memoria
spesso dimenticata. Orario: da martedì a venerdì 9.00-20.00; sabato 9.00-23.00; domenica
9.00-20.00; lunedì chiuso. Ultimo ingresso un'ora prima della chiusura. Ingresso: intero euro
14,00; ridotto (studenti universitari fino a 26 anni, over 65, gruppi min. 15 persone) euro 11,00;
giovani e scuole (da 6 a 18 anni, gruppi scolastici) euro 8,00; gratuito fino a 5 anni, disabili e
accompagnatore, Torino+Piemonte Card.
fino al 03/05/2015
ore 19:00
Torino
Via Montebello 20
TORINOSETTE | Arte
179 / 225
Arte
PHIL BORGES ALLA GALLERIA PAOLA MELIGA
"Tibet's Portraits | Culture on the Edge", mostra fotografica di Phil Borges. Borges fa parte dei
"maestri artisti" della fotografia americana e non, che da oltre 25 anni documenta con passione
la vita delle popolazioni tribali di tutto il mondo, utilizzando il veicolo del "ritratto ambientale"
per sollevare le problematiche delle popolazioni indigene e per diffonderne la loro conoscenza.
Borges è mosso da una missione e un cammino spirituale e di vita che lo portano a spingersi
negli angoli più remoti del mondo per dar voce attraverso la sua fotografia a realtà
straordinarie e uniche, che altrimenti non avrebbero modo di essere svelate. La sua poetica
capacità di cogliere l'attimo sospeso e la denuncia della realtà nella sua sfumatura più veritiera
uniscono testimonianza e arte per dar vita a una vera vocazione. La sua è una fotografia tesa
a dar voce a chi non ce l'ha, che ha come missione la rivalutazione delle culture che stanno
via via scomparendo, mettendo l'accento sul loro valore e rappresentando le sfide che le
attendono. Il suo lavoro cerca di rendere più comprensibili le tematiche riguardanti le
popolazioni in via di sviluppo: "Voglio che lo spettatore veda queste persone come individui,
che conosca i loro nomi e un po' della loro storia, non che le veda solamente come degli
estranei che abitano terre lontane." Pluripremiato per il suo impegno umanitario nel 2008 ha
collaborato con Amnesty International pubblicando Enduring Spirit, le sue raccolte fotografiche
sono tradotte in 4 lingue e le sue opere sono esposte nei musei di tutto il mondo. In mostra i
suoi ultimi scatti sul Tibet. I ritratti mostrano queste popolazioni che vivono in uno degli
ambienti più fragili della terra e che di fronte alle sfide del ventunesimo secolo cercano di
mantenere quello che hanno di più caro: la loro pratica buddista, la loro cultura tibetana ed i
loro usi. Fotografie delicate, commoventi, piene di pathos, di fierezza. Altamente importante è
anche la perfezione della cromaticità, infatti in questo suo ultimo lavoro Phil Borges ci presenta
i suoi scatti a colori. Mostra realizzata grazie alla collaborazione con Paci Contemporary |
Brescia. Orario: dal mercoledì al sabato 11,00-12,30 e 15,30-19,30. Martedì mattina chiuso,
pomeriggio 15,30-19,30. Lunedì e festivi chiuso. Apertura privata su appuntamento. Info:
011.2079983 - [email protected]
fino al 04/05/2015
ore 11:00
Torino
Via Maria Vittoria 46/C
"IL MARE CHE SENTO" DA INTERNOCORTILE
"Il mare che sento", interpretazioni d'arte design e artigianato d'eccellenza. Orario: da martedì
a sabato 11-13 e 15.30-19. Info: 011.6618841 - [email protected] - www.internocortile.it
fino al 05/05/2015
ore 18:30
Torino
Via Villa Glori 6
TORINOSETTE | Arte
180 / 225
Arte
RIVAROLO - ERNESTO MORALES A CASA TOESCA
"Il giorno come la notte", personale di Ernesto Morales. Il progetto espositivo curato da Karin
Reisovà comprende opere in continuità con il lavoro precedente dell'artista, ma recentemente
arricchito dall'esperienza espositiva in Oriente, in particolare a Singapore, Kuala Lumpur,
Jakarta e Bangkok dove Morales ha avuto modo di essere in stretto contatto con la natura dei
luoghi, fonte d'inspirazione per approfondire e delineare la mostra. I fili conduttori sono i temi
della primavera e del relativo equinozio durante il quale, come ci indica il termine stesso
"Equus Nox", vi saranno uguali numero di ore di luce e di oscurità, dunque il giorno come la
notte, a pochi giorni dalla inaugurazione. Il cambiamento di stagione ci rimanda alla rinascita,
al risveglio della natura, all'amore ed i suoi miti: l'ambiente è in trasformazione e questa
sensazione di positiva aspettativa coinvolge anche gli esseri umani. Non solo, vengono
rappresentati miti ed allegorie, quando Ernesto Morales nel richiamare Madre Natura associa
a Flora - Dea dell'antichità romana - simboli quali la rosa bianca, il cigno, la fenice, l'uovo, le
rondini. Anche la tematica degli opposti viene analizzata ed esplicitata, in riferimento alla
generazione di nuovi cicli vitali: il maschile ed il femminile, il giorno e la notte, il bianco e il
nero, il buio e la luce. I paesaggi talvolta reali e talvolta onirici del precedente lavoro dell'artista
uniti a questo nuovo percorso, lavorativo e di vita, ci permettono di entrare in una dimensione
intima e coinvolgente. E nei quadri si riflette quella che è la grande sensibilità di Ernesto
Morales, ossia quella di entrare in empatia con i luoghi e le persone, permettendo
all'osservatore di comprendere realmente le sue opere e le motivazioni, aspetti che nell'arte
contemporanea non sempre appaiono di facile cognizione. La mostra e il luogo espositivo,
anch'esso così intimo e pregno di storia, permetteranno una chiamata alla bellezza,
all'attenzione, al tempo lento, all'umanità nel suo lato più spirituale che l'arte ci permette di
percepire. A seguito della prima inaugurazione, la mostra si rinnoverà il giorno 11 aprile, con
l'esposizione di nuovi lavori dalla medesima tematica. Orario: venerdì, sabato, domenica
15.30-19.00; altri giorni o orari su appuntamento telefonico al 335.1227609. Info:
[email protected] - www.areacreativa42.com
fino al 10/05/2015
ore 17:00
Rivarolo (TO)
Via Ivrea 42
"TENTAZIONI" ALLA GALLERIA ZABERT
"Tentazioni", collettiva curata da Luca Beatrice. In mostra lavori di undici artisti contemporanei
(Paolo Amico, Araki, Bertozzi&Casoni, Nicola Bolla, Carlo Mollino, Alessandro Papetti, Carol
Rama, Man Ray, Bettina Rheims, The Bounty KillArt e Paolo Ventura) affiancati da altrettante
opere classiche di Bernardino Campi, Gianbattista Crosato, Paul Brill, Pietro Della Vecchia,
Frans Floris, Luca Giordano e Jan Massys. Orario: 10,30-13,00 e 15,00-19,00.
fino al 15/05/2015
ore 18:00
Torino
Piazza Cavour 10
TORINOSETTE | Arte
181 / 225
Arte
ALBERTO DILILLO AL MUSEO NAZIONALE DELL'AUTOMOBILE
"Retrò Visioni", fotografie di Alberto Dilillo. Trenta fotografie, scattate nel cimitero d'auto
storiche di Kaufdorf, in Svizzera, pochi giorni prima del suo definitivo smantellamento. "Retrò
Visioni" è un racconto per immagini, accompagnate da suggestive didascalie, una vera e
propria Spoon River dell'auto: lo sguardo del fotografo, Alberto Dilillo, indugia sulle forme delle
vetture d'epoca che conservano un fascino immutato nonostante la polvere e l'usura del
tempo. La vegetazione cresce tra le carcasse inanimate delle vetture abbandonate, come tra
gli scheletri di dinosauri estinti. La mostra fotografica sarà corredata da un allestimento che
racconta l'operazione di restauro di un'auto d'epoca: sulle pedane, ritrovamenti impolverati,
vetture semilavorate e vetture finite aiutano a visualizzare le fasi di tale operazione di
recupero, frutto di artigianalità differenti ma ugualmente preziose. Orario: lunedì 10.00-14.00,
pomeriggio chiuso; martedì mattino chiuso, pomeriggio 14.00-19.00; mercoledì, giovedì e
domenica 10.00-19.00; venerdì e sabato 10.00-21.00. Ultimo ingresso 1 ora prima della
chiusura. Ingresso al museo: intero 12,00 euro; ridotto 8,00 euro; scuole 2,50 euro; gratuito
minori di 6 anni; giornalisti con tesserino dell'Ordine; possessori dell'Abbonamento Musei
Torino Piemonte e Torino + Piemonte Card. Info: 011.677666/7/8 - http://www.museoauto.it/
fino al 17/05/2015
ore 18:30
Torino
Corso Unità d'Italia 40
GIULIO PAOLINI IN VIDEOTECA GAM
Martedì 24 marzo alle 18.30 incontro con Giulio Paolini. L'artista, in conversazione con Elena
Volpato, presenterà "Unisono", video realizzato nel 1974 presso lo studio di produzione
art/tapes/22 di Maria Gloria Bicocchi a Firenze. Il video presenta in rapida successione le
riproduzioni fotografiche di 92 tra le opere realizzate da Paolini nei 14 anni precedenti, a
partire dal suo primo lavoro, Disegno geometrico del 1960. L'attenzione dell'artista sino ad
allora si era focalizzata sullo spazio assoluto dell'opera, sul rettangolo bianco della tela o del
foglio, dove tutta l'arte, del passato e del futuro, potesse trovare anche solo una fugace
dimora. L'utilizzo del video conduce Paolini a una considerazione della dimensione temporale
dell'arte: in opposizione all'allora diffusa retorica del tempo reale, la velocità con cui Paolini fa
scorrere, in un montaggio a telecamera fissa, le riproduzioni fotografiche dei propri lavori,
cancella ogni possibilità di osservazione e di identificazione delle singole immagini. "Unisono"
dura meno di un minuto e mostra circa otto opere al secondo. Un parossismo temporale che
tende a un ideale annullamento della durata, quasi che le opere possano fondersi l'una
nell'altra in un unisono appunto che, come nella Symphonie Monotone-silence di Yves Klein,
sia espressione silenziosa e insieme assordante assolutezza dell'arte. Il video resterà in
visione in VideotecaGAM fino al 24 maggio 2015. Orario: martedì - domenica 10.00-19.30. La
biglietteria chiude un'ora prima. Ingresso gratuito in videoteca. Non occorre appuntamento.
Info: 011.4429597 - email [email protected] - www.gamtorino.it
fino al 24/05/2015
ore 18:30
Torino
Via Magenta 31
TORINOSETTE | Arte
182 / 225
Arte
NADIA BUDDE AL GOETHE INSTITUT
Personale e residenza artistica di Nadia Budde. Acume, profondità, osservazione poetica del
mondo e una comicità linguistica fuori dell'ordinario caratterizzano l'opera dell'illustratrice
berlinese, insignita di numerosi riconoscimenti, tradotta e pubblicata in diverse lingue. La
mostra presenta in prima nazionale una selezione delle sue opere originali fra cui il divertente
racconto della sua infanzia a Berlino Est. Ingresso libero. Orario: lunedì, maretedì e giovedì
10:00-13:00 e 14:00-18:30; mercoledì e venerdì 10:00-13:00 e 14:00-17:30. Info:
www.goethe.de/torino - 011.543830
fino al 30/05/2015
ore 18:30
Torino
Piazza San Carlo 206
TORINOSETTE | Arte
183 / 225
Arte
BERT THEIS AL PAV
"Aggloville", mostra personale di Bert Theis, a cura di Marco Scotini. Il peculiare carattere del
PAV, spazio interstiziale tra realtà urbana ed elemento naturale, tra i ritmi della metropoli
contemporanea e quelli dettati dal susseguirsi delle stagioni, rende il museo scenario ideale
per le opere dell'artista Bert Theis. Temi come urbanesimo sostenibile, ecologia politica e
gentrificazione sono al centro della sua ricerca artistica che, da anni, cerca di contrapporsi allo
sviluppo del modello urbano neoliberista in contesti geopolitici diversi, dall'Europa all'Asia
Orientale. La stessa ricerca viene presentata al PAV con "Aggloville", personale dell'artista che
raccoglie maquettes, studi progettuali, video e stampe digitali su tela, sviluppati nel corso di
venti anni di attività, a partire dal Padiglione Potemkin Lock, concepito per la Biennale di
Venezia del 1995. Gli elementi basici con cui Bert Theis interviene negli agglomerati pubblici e
nei contesti sociali sono tratti dalle costruzioni tradizionali dei parchi, quali piattaforme e
padiglioni. Ma ciò che caratterizza tali strutture è il fatto che esse delimitino un campo che, di
fatto, è lasciato vuoto: introducono l'indefinito, l'incerto e il provvisorio nel cuore della
distribuzione del tutto disciplinata della città contemporanea. Aprono uno spazio che si sottrae
al controllo, un'area non qualificata in anticipo, ma ogni volta da ridefinire attraverso iniziative
collettive. Ogni piattaforma è un enigma che porta lo spettatore/fruitore alla libera
interpretazione della funzione e del senso che ad essa vorrà attribuire. Così le opere di Theis
si offrono come dispositivi relazionali, capaci di creare comunità temporanee, a tramutarsi in
teatri d'incontri e situazioni. "Non c'è più ombra di dubbio: nel paradiso l'uomo nasce sdraiato,
nudo sotto una palma": con questa rivendicazione ironica del tempo originario, l'artista
introduce il suo lavoro Le dita della mano, realizzato a Volterra nel 1998 e proposto nell'ambito
di Aggloville in forma di maquette. Dieci isolette verniciate di bianco e nel formato di letto a due
piazze ciascuna, sono accompagnate da una palma mediterranea ombreggia su di loro.
Utopia settecentesca per eccellenza, l'isola deserta è la meta del viaggio, la promessa della
fuga verso nuove terre, nuove avventure. E' il risveglio dopo il naufragio e il ritorno del nostos
allo stato di natura, al paradiso originario. Per chi é coinvolto nei conflitti generati dalla
trasformazione urbana neoliberista e nelle lotte per il diritto alla città, le domande fondamentali
sono: Un'altra città è ancora possibile? Un'altra vita nelle nostre città è possibile? "Aggloville"
visualizza queste domande agglomerando elementi diversi fra di loro: paesaggi coperti di
giungla come quelli del Congo-Brazzaville, quartieri e isolati come quelli di Alphaville di
Godard, sentieri immaginati come quelli di Dogville di Lars Von Trier. Bert Theis
(Lussemburgo, 1952) fa parte di quella generazione di artisti, emersi nel corso degli anni
Novanta, che attraverso i loro lavori hanno creato nuove possibilità per le pratiche nello spazio
pubblico. I suoi lavori hanno una dimensione filosofica, sociale e politica; la maggior parte di
questi sono stati creati a partire da spazi specifici della città. Nel corso degli ultimi dieci anni, è
stato tra gli organizzatori di due progetti a lungo termine, Isola Art Center e out-Office for
Urban Transformation, entrambi riconducibili all'ambito del conflitto urbano tra gli abitanti del
quartiere di Isola, il governo della città di Milano e una compagnia multinazionale statunitense.
Nell'ambito della mostra Aggloville, le Attività Educative e Formative propongono l'attività di
laboratorio Green specific in cui le riproduzioni di particolari scenari urbani vengono rielaborate
attraverso l'introduzione di un connettivo naturale, che genera un contesto ibrido e
imprevedibile. Un'idea trasformativa di zone specifiche, nelle quali il verde si riappropria di un
suo spazio vitale, dando vita a un ambiente fecondo che genera nuove prospettive visive e
narrative. Orario: venerdì ore 15-18; sabato e domenica ore 12-19. Ingresso: intero 4 euro;
ridotto 3 euro; gratuito Abbonamento Torino Musei, Torino+Piemonte Card, minori di 10 anni,
over 65, persone con disabilità. Info: 011.3182235 - [email protected] www.parcoartevivente.it
fino al 31/05/2015
ore 18:00
Torino
Via Giordano Bruno 31
TORINOSETTE | Arte
184 / 225
Arte
"ASTRATTISMO IN EUROPA" AL FORTE DI BARD
"Astrattismo in Europa. Kandinsky, Popova, Majakovskij, Malevi?...": oltre 80 opere,
principalmente olii e disegni di straordinario valore, appartenenti a una prestigiosa collezione
privata tedesca, per la prima volta esposta in Italia. La collezione, riunita con passione e
costanza nel corso di anni, costituisce un nucleo tematico omogeneo con aspetti storicogeografici di grande interesse: le opere illustrano le tendenze artistiche dell'Europa Orientale e
Centrale durante la prima metà del XX secolo, con particolare attenzione alla nascita della
pittura astratta e ai movimenti di arte non figurativa che ne seguirono e che capillarmente si
diffusero in tutta Europa. In un clima di generale rinnovamento del linguaggio artistico, infatti, a
partire dal 1910 circa si sviluppano diverse tendenze astratte nell'ambito dei movimenti
d'avanguardia tedesco, russo, ceco e olandese. Wassily Kandinsky occupa un posto di primo
piano in questo contesto artistico. Al completo la compagine degli astrattisti russi presenti in
mostra: Vladimir Tatlin, Alexander Rodchenko, El Lissitzky e Alexandra Exter, che sviluppa il
suo linguaggio plastico integrando influssi dal Cubismo e dal Futurismo. Da non perdere le
preziose opere di Natalia Goncharova. Kasimir Malevic, con Kandinsky, può considerarsi il più
importante pioniere dell'arte astratta. Proveniente dal contesto del Cubofuturismo russo,
Malevic dipinge forme geometriche elementari come il quadrato, la sfera, la croce, dando vita
al movimento del Suprematismo: un'arte non descrittiva, puramente contemplativa e spirituale.
In mostra anche 44 libri originali del medesimo movimento artistico culturale con numerosi
pezzi di Wladimir Majakovskij e opere di Nikolay Punin, Kasimir Malevi?, Lajos Kassák e due
filmati di Hans Richter (1888-1976) e Viking Eggeling (1880-1925), pionieri dell'astrattismo
geometrico cinematografico d'avanguardia europeo. I loro lavori, terminati nel 1921, sono
considerati tra le opere fondamentali della modernità. Orario: feriali dalle 10 alle 18, festivi e
prefestivi dalle 10 alle 19. Ingresso: Intero: 6,00 euro - Ridotto: 5,00 euro. Info 0125.833811 83382 e su www.fortedibard.it
fino al 02/06/2015
ore 10:00
Bard (AO)
Forte
TORINOSETTE | Arte
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Arte
"LO SPAZIO DEL DEMIURGO", FORTUNY E MOLLINO A PALAZZO MADAMA
Poliedricità. È il tratto che accomuna i protagonisti della nuova mostra allestita a Palazzo
Madama «Lo spazio del demiurgo», incentrata sulle figure di Mariano Fortuny y Madrazo e
Carlo Mollino. Due personalità forti, capaci di eccellere in differenti discipline, dalla pittura alla
scenografia, passando per l'architettura, il design e la moda. L'esposizione racconta il
percorso artistico e professionale di Fortuny e Mollino attraverso venti immagini realizzate da
una coppia di grandi fotografi, Sarah Moon e Pino Musi, e dal giovane Marco Maria Zanin.
Nato a Granada nel 1871, Mariano Fortuny y Madrazo respirò arte fin dall'infanzia: figlio del
pittore catalano Mariano Fortuny y Marsal, tra i più rilevanti del panorama artistico spagnolo
del XIX secolo, si dedicò al disegno, all'incisione e alla scenografia, realizzando lampade
avveniristiche, d'ispirazione teatrale, che negli anni a venire si affermarono come uno degli
oggetti di design più ricercati e riconoscibili. Stabilitosi a Venezia, fece di Palazzo Pesaro degli
Orfei la sua residenza e il suo laboratorio: qui concepì e realizzò le prime tuniche Delphos,
lunghi abiti femminili caratterizzati da sottilissime pieghe. Sono i primi vestiti plissettati al
mondo: la tecnica ideata e brevettata da Fortuny si rivelò un successo immediato,
rivoluzionando il mondo della moda. La capacità di creare forme, attingendo da mondi e
modelli differenti tra loro, dall'Antica Grecia alle tradizioni catalane, fece di Fortuny una delle
figure più interessanti del suo tempo, un modello tutt'oggi imitato e studiato. Altrettanto
affascinante è la figura di Carlo Mollino: torinese, nato nel 1905 da una famiglia benestante,
seguì da subito le orme del padre Eugenio, ingegnere e architetto, noto per aver progettato e
realizzato l'ospedale delle Molinette. Completati gli studi, Carlo si dedicò con profitto alla
fotografia, alla progettazione di edifici e di automobili da corsa. Appassionato di sci e di
montagna, realizzò chalet, edifici e funivie, coniugando materiali tradizionali e forme molto
moderne, tecnica che caratterizzò anche i suoi progetti più famosi, come il nuovo Teatro Regio
e il palazzo della Camera di Commercio in via Carlo Alberto. Forme morbide e sinuose, che si
ritrovano anche nei suoi arredi e nei suoi mobili, custoditi nella villa di Vittorio Avondo e
immortalati dall'obiettivo di Musi e Zanin. Orario: da martedì a sabato 10-18, domenica
(10-19). La biglietteria chiude un'ora prima. Ingresso: intero 10 euro; ridotto 8; gratuito ragazzi
fino ai 18 anni e abbonati Musei Torino Piemonte. Info: 011.4433501 www.palazzomadamatorino.it
fino al 07/06/2015
ore 18:00
Torino
Piazza Castello
TORINOSETTE | Arte
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Arte
"DONNE CHE VEDONO IL FUTURO" DI BRUNA BIAMINO A PALAZZO MADAMA
Ultima tappa di "Donne che vedono il futuro", il grande progetto dedicato al ruolo delle donne
nella società con cui il museo conferma la propria vocazione verso obiettivi di partecipazione e
inclusione sociale e prosegue l'iniziativa "Go Pink!" che indaga la creatività al femminile. Il
progetto "Donne che vedono il futuro" è stato avviato a dicembre in occasione della mostra
"Women of Vision. Le fotografe di National Geographic" con un workshop a cura della
fotografa torinese Bruna Biamino, durante il quale donne di ogni età hanno risposto all'invito
del museo e hanno donato alla comunità la propria visione del futuro attraverso un ritratto
fotografico e una dichiarazione scritta. Ne sono nati 209 ritratti, tutti immersi nella luce della
settecentesca veranda juvarriana, luogo perfetto per far dialogare identità e aspirazioni della
persona con quelle della società. Per restituire questi messaggi alla collettività, Palazzo
Madama presenta ora al proprio pubblico una grande installazione che raccoglie tutti i 209
ritratti in Camera di Madama Reale: un modo per collegare il destino di una grande personalità
femminile, Maria Giovanna Battista di Savoia-Nemours, con quello delle donne di oggi e,
attraverso i loro "sogni di futuro", di tutti i cittadini di domani. Ad accompagnare le fotografie,
un'installazione sonora con le frasi rilasciate dalle donne fotografate da Bruna Biamino. Nel
pomeriggio inaugurale di mercoledì 11 marzo, aperto a tutte le partecipanti e al pubblico
interessato, Palazzo Madama propone alle 17.30 "La cultura dello specchio. Stare insieme
come le dita in una mano", conferenza in Sala del Senato sul tema della pratica collaborativa.
Ne discuteranno esperti e professionisti provenienti da diversi ambiti disciplinari: Stefano
Barrese (manager), Carmen Belloni (sociologa), Bruna Biamino (fotografa), Mario Calabresi
(giornalista e direttore de La Stampa), Gianfranco Carbonato (imprenditore), Adriano Favole
(antropologo), Luca Remmert (imprenditore), Camillo Venesio (banchiere). Modera l'incontro
Maria Grazia Turri, filosofa ed economista. Al termine dell'incontro seguirà, a partire dalle ore
19, l'inaugurazione della mostra fotografica. Orari di visita della mostra: dal martedì al sabato
10.00-18.00; domenica 10.00-19.00 (la biglietteria chiude un'ora prima); chiuso il lunedì.
Ingresso: intero euro 10, ridotto euro 8, gratuito ragazzi fino ai 18 anni e abbonati Musei Torino
Piemonte. In presenza di mostre temporanee le tariffe potranno subire variazioni. Info:
011.4433501 - www.palazzomadamatorino.it
fino al 07/06/2015
ore 17:30
Torino
Piazza Castello
RIVOLI - ENZO SCIAVOLINO ALLA CASA DEL CONTE VERDE
"Enzo Sciavolino - Il Segno, la Storia, il Mito - 50 anni di acqueforti, 170 opere". Mostra a cura
di Angelo Mistrangelo e dell'assessorato alla Cultura della Città di Rivoli. Orario: dal martedì al
venerdì 16-19; sabato e domenica 10-13 e 16-19. Info: www.comune.rivoli.to.it - 011.9563020
fino al 07/06/2015
ore 18:00
Rivoli (TO)
Via Fratelli Piol 8
PEDRO CABRITA REIS DA GIORGIO PERSANO
"Il palazzo vuoto", personale di Pedro Cabrita Reis. Orari: martedì - sabato 10,00-13,00 e
15,30-19,00. Info: 011.4378178 - 011.835527 - [email protected] www.giorgiopersano.org
fino al 20/06/2015
ore 18:00
Torino
Via Principessa Clotilde 45
TORINOSETTE | Arte
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Arte
JACQUES HENRI LARTIGUE AL MEF - MUSEO ETTORE FICO
"Jacques Henri Lartigue - Alle origini della fotografia contemporanea", mostra a cura di Andrea
Busto, in collaborazione con la Donation Jacques Henri Lartigue. La mostra, realizzata a
partire da 130 album originali di Lartigue, ripercorre il destino unico di questo fotografo il cui
talento ora indiscusso venne riconosciuto tardivamente, all'età di 69 anni. La mostra è
composta da 136 fotografie in grande formato e da 50 pagine d'album dell'epoca (1912 - 1922)
che permettono di vedere le immagini nel contesto originale. Una selezione di opere
emblematiche che ripercorrono tutta la storia del Novecento e le origini della fotografia
contemporanea. Orario: da mercoledì a venerdì 14-19; sabato 11-22; domenica 11-19. Info:
011.853065 - www.museofico.it. Ingresso: 10 euro, ridotto 8 euro, 5 euro da 13 a 26 anni;
gratuito fino a 12 anni, persone con disabilità, abbonamento Musei Torino Piemonte.
fino al 21/06/2015
ore 11:00
Torino
Via Cigna 114
"PLASTIC DAYS" AL MEF - MUSEO ETTORE FICO
"Plastic Days - Materiali e design", a cura di Cecilia Cecchini e Marco Petroni. Un percorso
multidisciplinare tra arte, design e costume per raccontare l'affascinante storia di un materiale
che ha profondamente segnato e condizionato il nostro tempo e le nostre abitudini. Gli oggetti
e le opere in mostra costituiranno una sorta di atlante del contemporaneo. La mostra nasce
dall'analisi e dalla selezione di circa 600 oggetti della collezione della Fondazione Plart,
Plastiche e Arte di Maria Pia Incutti-Paliotto, e si compone come un originale racconto della
grande e molteplice famiglia dei materiali plastici. Una testimonianza che racconta le
trasformazioni degli ultimi centocinquanta anni di storia e che svela l'anima profonda della
modernità e delle mutazioni che hanno segnato il paesaggio domestico e culturale in cui siamo
immersi. La plastica diviene la lente d'ingrandimento puntata sulle dinamiche sociali ed
economiche del nostro tempo. Gli oggetti in mostra rappresentano un'articolata selezione di
artefatti assai rari provenienti da tutte le parti del mondo: prime serie di produzione, pezzi di
grande tiratura di famosi designer o di design anonimo. Una scelta non finalizzata a proporre
una puntuale ricostruzione della storia delle plastiche, ma a realizzare una mostra capace di
disegnare un particolare percorso di lettura del nostro tempo, rivisitato attraverso un approccio
multidisciplinare tra design, arte e costume. Uno sguardo ampio, testimoniato anche dagli
interventi in catalogo di Alba Cappellieri, Laura Cherubini, Stefano Catucci, Gianluigi
Ricuperati, Thea van Oosten e Anna Laganà. Completano il percorso espositivo le interviste
ad Andrea Branzi, Donato D'Urbino, Paolo Lomazzi, Alessandro Mendini, Maurizio
Montalti/Officina Corpuscoli, Andrea Trimarchi e Simone Farresin/Studio Formafantasma,
Gaetano Pesce e Maria Pia Incutti, collezionista e presidente della Fondazione Plart. Orario:
da mercoledì a venerdì 14-19; sabato 11-22; domenica 11-19. Info: 011.853065 www.museofico.it. Ingresso: 10 euro, ridotto 8 euro, 5 euro da 13 a 26 anni; gratuito fino a 12
anni, persone con disabilità, abbonamento Musei Torino Piemonte.
fino al 21/06/2015
ore 11:00
Torino
Via Cigna 114
TORINOSETTE | Arte
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Arte
ANITA MOLINERO AL MEF - MUSEO ETTORE FICO
"Anita Molinero, opere e installazioni". Copertoni, sedie, tavoli, panchine, cassonetti della
spazzatura, arredi urbani dismessi, imballaggi. Sono questi i materiali scultorei preferiti da
Anita Molinero, esposti nella loro grezza povertà nei primi lavori degli anni Ottanta e poi
manipolati, tagliati e plasmati attraverso il fuoco nella produzione successiva. La mostra Anita
Molinero. Opere e installazioni presenta una panoramica di lavori realizzati recentemente e
disseminati negli spazi di tutto il Museo, in dialogo con la mostra Plastic Days. L'artista
realizzerà inoltre una serie di sculture site-specific con materiali plastici - in particolare
cassonetti della spazzatura, elementi di carrozzeria automobilistica come paraurti, fari, fanali recuperati durante la sua permanenza a Torino. Con la mostra di Anita Molinero iniziano le
incursioni del MEF nei territori della creazione contemporanea. Muovendosi dalla mission di un
museo che non vuole essere "solo museo", ma un vivace luogo di scambio e un attivatore di
processi creativi, il MEF inaugura una serie di collaborazioni trasversali, partendo dalla moda.
Primo partner, lo storico marchio di abbigliamento BasicNet. Per l'occasione, la casa torinese
realizzerà un K-WAY progettato da Anita Molinero: l'impermeabile sarà prodotto
esclusivamente durante il periodo della mostra, diventando un vero e proprio multiplo
indossabile. Orario: da mercoledì a venerdì 14-19; sabato 11-22; domenica 11-19. Info:
011.853065 - www.museofico.it. Ingresso: 10 euro, ridotto 8 euro, 5 euro da 13 a 26 anni;
gratuito fino a 12 anni, persone con disabilità, abbonamento Musei Torino Piemonte.
fino al 21/06/2015
ore 11:00
Torino
Via Cigna 114
GESSI E CERAMICHE DELLA LENCI A PALAZZO MADAMA
Palazzo Madama presenta, a partire dal 1 novembre, un nuovo allestimento in Sala
Ceramiche dedicato alla celebre manifattura Lenci, a cui il museo ha già dedicato una grande
mostra nel 2010. L'esposizione, resa possibile grazie al generoso prestito di due collezionisti
privati e della Fondazione Guido ed Ettore De Fornaris, mette in evidenza i due momenti
chiave del processo creativo della manifattura Lenci: quello iniziale, i gessi, e quello finale, le
ceramiche. I gessi della Lenci, provenienti da una collezione privata, costituiscono un vero e
proprio archivio di fabbrica, dove si conservano anche le idee rimaste in bozza e mai
realizzate. La selezione presentata a Palazzo Madama offre all'attenzione del pubblico il
confronto diretto con le corrispondenti ceramiche, come per il "Trionfo di Bacco" di Giovanni
Grande, oltre ad alcuni raffinati inediti, come la "Principessa sul pisello" attribuibile a Mario
Sturani, di cui non si conoscono realizzazioni in terraglia. L'esposizione è inoltre l'occasione
per vedere nuovamente riunite, dopo la mostra "L'avventura Lenci", le Stagioni di Mario
Sturani in ceramica e in gesso. Orario: martedì-sabato 10.00-18.00; domenica 10.00-19.00.
Mercoledì 24 dicembre aperto dalle 10 alle 14, chiuso il pomeriggio; giovedì 25 dicembre
chiuso; venerdì 26 dicembre aperto dalle 10 alle 18; mercoledì 31 dicembre aperto dalle 10
alle 14, chiuso il pomeriggio; giovedì 1 gennaio aperto dalle 14 alle 18, chiuso il mattino; lunedì
5 gennaio apertura straordinaria dalle 10 alle 18; martedì 6 gennaio aperto dalle 10 alle 18. La
biglietteria chiude un'ora prima. Chiuso il lunedì. Ingresso museo: intero euro 10, ridotto euro
8, gratuito ragazzi fino ai 18 anni e abbonati Musei Torino Piemonte. Info: 011.4433501 www.palazzomadamatorino.it
fino al 25/06/2015
ore 10:00
Torino
Piazza Castello
TORINOSETTE | Arte
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Arte
"FASCINO E SPLENDORE DELLA PORCELLANA DI TORINO" AL MUSEO ACCORSIOMETTO
La mostra, realizzata in collaborazione con Palazzo Madama - Museo Civico di Arte Antica, a
cura di Andreina d'Agliano e di Cristina Maritano, si propone di approfondire la produzione
delle tre manifatture torinesi di porcellana, Rossetti, Vische e Vinovo, grazie allo spoglio dei
documenti d'archivio e alla revisione degli oggetti presenti sia in raccolte pubbliche che private.
L'avventura eroica che portò la "sublime scoperta della porcellana" a diffondersi in Europa e
anche, precocemente, in terra piemontese, le storie, i protagonisti, le opere, uniti all'uso
quotidiano dell'oro bianco all'interno delle dimore signorili, esaminato nell'arco della giornata
del Giovin Signore, sono oggetto dell'esposizione al Museo di Arti Decorative Accorsi Ometto, che presenta - oltre a porcellane provenienti da raccolte pubbliche e private - diversi
esempi di argenteria, quadri, incisioni. Il percorso espositivo si apre con la sezione dedicata
alla produzione di porcellana della manifattura Rossetti, di proprietà del conte Giacinto Roero
di Guarene, rappresentato nello straordinario quadro di Martin van Meytens; si prosegue
entrando in un cabinets des porcelaines, in cui vengono esposte diverse porcellane cinesi
Blanc de Chine, alcune già di proprietà del Conte di Guarene, a cui si aggiungono alcune
statuine di dignitari cinesi in porcellana a pasta tenera, eseguite nella manifattura Rossetti fra il
1737 e il 1743, copiando originali cinesi. Oltre alla produzione bianca, sono state individuate
porcellane dipinte in policromia, fra cui una vaso di Palazzo Madama, e alcuni oggetti
appartenenti a collezioni private. La seconda sezione è dedicata alla manifattura fondata nel
1765 dal conte Ludovico Birago di Vische, di cui vengono presentati numerosi oggetti inediti:
nella sua breve attività (1765 - 68) Vische, oltre a riprodurre statuine e prototipi della
manifattura di Vincennes - Sèvres, presenta un notevole influsso dei disegni rocaille di
Meissonnier e dell'argentiere torinese Boucheron. Fra gli oggetti più interessanti, una
zuccheriera dipinta in monocromia porpora e una straordinaria salsiera, la cui forma ricorda da
vicino la produzione del Boucheron. La terza sezione della mostra inizia mostrando una serie
di sculture in porcellana bianca verniciata e in biscuit, eseguite nel periodo in cui alla direzione
della manifattura furono Giovanni Vittorio Brodel, già socio del Birago a Vische, e Pierre
Antoine Hannong, autore della formula della porcellana dura in Francia (aveva infatti venduto
nel 1761 il segreto della porcellana dura a Sèvres). In questo periodo vengono riprodotti i
modelli di Vische, in buona parte derivati dalle incisioni delle opere di François Boucher. Un
confronto interessante sarà quello tra Vincennes - Sèvres, Vische e Vinovo, che darà al
visitatore la possibilità di esaminare i modelli piemontesi e gli originali francesi, fra cui un
biscuit proveniente dal Museo delle Porcellane di Palazzo Pitti. La mostra prosegue con una
quarta sezione che, iniziando con l'esposizione di un servito da cioccolata, introdurrà la
sezione della produzione vascolare del periodo Hannong: dominanti sono l'influsso di Meissen
e di Vincennes - Sèvres: oltre a uno splendido portathe di Vinovo, proveniente da Ca'
Rezzonico, dipinto a putti derivati dalle incisioni di Boucher, corredano la mostra alcune
porcellane di Sèvres, già di proprietà dei Duchi di Parma e provenienti dalle collezioni di
palazzo Pitti, che esemplificano l'evidente influsso della manifattura francese su quella
torinese. Il percorso espositivo prende poi in esame le più importanti tipologie della produzione
Hannong, fino a confluire in una tavola imbandita con vasellame di Vinovo del primo e
secondo periodo, abbinato a splendidi argenti e vetri dell'ultimo quarto del Settecento, in modo
da ricreare un ambiente di grande splendore, a cui fanno anche riscontro alcuni quadri; in
particolare il centro tavola riporterà una serie di "Gridi di Strada" in porcellana di Vinovo,
raffiguranti mestieri e personaggi di piazze e mercati dell' epoca, cui farà da sfondo un'opera
del pittore Giovan Michele Graneri (1679-1755), tra i più celebri artisti di bambocciate
piemontesi. La quinta sezione prenderà in esame diverse tipologie scultoree della manifattura
nei suoi diversi periodi di gestione, partendo dal periodo Hannong fino ad arrivare al periodo
della direzione dello scultore Giovanni Lomello: alcune opere di grande qualità esecutiva
corredano questa sezione, in cui spicca una bellissima Visitazione di Maria del 1789 e una
Vergine Addolorata firmata dal Lomello, oltre ad un'Assunzione ancora attribuibile al periodo
Hannong e molto probabilmente allo scultore Tamietti. Particolarmente rilevante sarà la sesta
sezione legata alla committenza sabauda: in questa parte della mostra , i periodi Hannong
Gioanetti e Lomello vengono messi in rilievo da oggetti di altra qualità, fra cui possiamo
rilevare il gruppo della Maestà Sabauda, proveniente da Palazzo Madama e due straordinari
TORINOSETTE | Arte
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vasi attribuibili agli anni di regno di Carlo Emanuele IV (1796-1802), che mostrano
evidenti
influssi della contemporanea produzione parigina. Questa sezione comprende alcuni dei
migliori risultati della produzione vascolare della direzione di Vittorio Amedeo Gioanetti, che
Arte
"RAFFAELLO: LA MADONNA DEL DIVINO AMORE" ALLA PINACOTECA GIOVANNI E
MARELLA AGNELLI
"Raffaello: la Madonna del Divino Amore". Per la prima volta a Torino viene esposto il
capolavoro di Raffaello attualmente custodito nel Museo di Capodimonte di Napoli presso i cui
laboratori è stato curato l'intervento di restauro. La Madonna del Divino Amore era ricordata da
Giorgio Vasari nella Vita di Raffaello (1550) fra le più belle opere del periodo romano del
maestro, eseguita per Leonello Pio da Carpi signore di Meldola. La tavola proviene dalla
collezione Farnese, e rappresenta quindi anche un'occasione di approfondimento delle
vicende di questa importante collezione. La mostra alla Pinacoteca Agnelli diventa l'occasione
per presentare in maniera esauriente e significativa i risultati di questi studi e attraverso
l'utilizzo di supporti digitali, che rendano fruibili le indagini riflettografiche e consentano di
leggere - anche al grande pubblico - la struttura interna del dipinto e le numerose varianti e
pentimenti dell'artista durante la stesura dell'opera, in serrato dialogo con i disegni e gli schizzi
preparatori del maestro urbinate conservati nelle più prestigiose collezioni grafiche europee,
due provenienti dall'Albertina di Vienna e uno dal museo delle Belle Arti di Lille. Il progetto di
allestimento è stato curato da Marco Palmieri. In occasione della mostra il Dipartimento
Educazione ha ideato una serie di attività e workshop per bambini e adulti e scuole di ogni
ordine e grado. Orario: da martedi a domenica 10.00-19.00; chiuso lunedì. Ingresso: intero 10
euro; ridotto 8 euro (gruppi, over 65, convenzionati); ridotto 4 euro (scuole, ragazzi 6/16 anni);
gratuito 0/6 anni, disabili, Abbonati Torino Piemonte Musei. Info: 011.0062713 www.pinacoteca-agnelli.it
fino al 28/06/2015
ore 10:00
Torino
Via Nizza 230/103
SAMUEL DI BLASI AL MUSEO NAZIONALE DELLA MONTAGNA
"Lo scalatore di nuvole", personale di Samuel Di Blasi. Con questa mostra inizia un nuovo
percorso del Museo torinese dedicato all'Arte in Quota: principalmente giovani artisti, ma non
solo. L'evento è il primo di una serie espositiva che si propone di presentare al pubblico
mostre di arte contemporanea inserite nel contesto espositivo del Museo medesimo. Filo
conduttore della rassegna è l'interpretazione di temi ispirati alla montagna da parte degli artisti
che saranno, di volta in volta, invitati. Samuel Di Blasi espone 12 sculture inserite lungo tutto il
percorso museale in uno stimolante dialogo natura-scultura che, come dice il curatore
Riccardo Cordero, «non mancherà di coinvolgere emotivamente lo spettatore». Fondamento
del lavoro di Di Blasi è realizzare opere che ricreino habitat ed elementi naturali che
conservino una memoria nascosta della realtà. Una contrapposizione continua di immagini che
l'artista propone affinché dentro ciò che osserviamo si possa arrivare ad immaginare
l'intangibile. Nuvole che non sono solo nuvole, ma anche grotte e fenditure profondissime.
Superfici percorse da scritte che sembrano parole ma non lo sono e che nascondono
-velandolo- il corpo degli uomini che le abitano. Parte integrante del percorso sono le figure di
gesso posizionate attorno e dentro queste "piccole sculture monumentali", che non sono
bozzetti né studi, ma monumenti nel significato più classico del termine. Orario: dal martedì
alla domenica dalle 10.00 alle 18.00; chiuso il lunedì. Ingresso: intero 10,00 euro, ridotto 7,00
euro, soci Cai 6,00 euro, promozionale 1,00 euro. Info: 011.6604104 [email protected] - www.museomontagna.org
fino al 28/06/2015
ore 18:00
Torino
Piazzale Monte dei Cappuccini
TORINOSETTE | Arte
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Arte
SAN SECONDO DI PINEROLO - BEATO ANGELICO AL CASTELLO DI MIRADOLO
"Beato Angelico. Il Giudizio svelato. Capolavori attorno al Trittico Corsini". Un percorso intimo
e raffinato che racconta un capolavoro di Fra' Giovanni da Fiesole: il suggestivo trittico con
l'Ascensione, il Giudizio Universale e la Pentecoste, custodito presso la Galleria Nazionale
d'Arte Antica in Palazzo Corsini a Roma. I protagonisti del trittico Corsini sono svelati
attraverso la visione coinvolgente di cinque capolavori realizzati da Beato Angelico, ognuno
dei quali rappresenta un momento importante nel suo percorso artistico di miniatore e pittore,
mostrando la grazia di una teologia per immagini. La mostra è nata grazie alla fruttuosa
collaborazione della Fondazione Cosso con la Soprintendenza Speciale per il Patrimonio
Storico, Artistico ed Etnoantropologico e per il Polo Museale della Città di Roma e la Galleria
Nazionale d'Arte Antica in Palazzo Corsini. La curatela è affidata a Daniela Porro, Giorgio
Leone e Antonio D'Amico, che hanno voluto "svelare" il Giudizio Universale, dipinto da Beato
Angelico nei suoi anni romani, intorno al 1447-'48. Il percorso si sviluppa attraverso
l'accostamento di tre fondamentali codici miniati provenienti dal Museo di San Marco e dalla
Biblioteca Medicea Laurenziana di Firenze, dalla Biblioteca Nazionale Braidense di Milano. La
narrazione evolve con due grandi capolavori come la delicata e "piena di grazia" Madonna
dell'Umiltà, in arrivo dal Museo Nazionale di San Matteo di Pisa, e le tavolette con la Nascita di
Gesù e l'Orazione nell'orto, dei Musei Civici di San Domenico di Forlì. La mostra si inserisce in
un percorso di forte vivacità culturale caratterizzato non soltanto dai grandi eventi di respiro
internazionale legati all'Expo, ma anche dall'ostensione della Sacra Sindone, per la quale
giunge alla Diocesi di Torino un altro capolavoro di Beato Angelico, il Compianto sul Cristo
morto. Coincidenza significativa che crea un legame tra il Comune di San Secondo e il
capoluogo piemontese, tra il Castello di Miradolo e il Museo Diocesano Torinese. La mostra si
completa di uno scenografico allestimento che, nell'oscurità delle sale, presenta alcune grandi
riproduzioni retroilluminate, in alta definizione, dei particolari delle opere esposte.
L'illuminazione scelta, che attraversa i dettagli, diviene insieme metafora e simbolo della luce
divina che pervade l'opera di Beato Angelico. Le note del raro Requiem di Franz Liszt, in una
riscrittura per archi e organo, avvolgono le sale attraverso un inedito sistema di diffusione del
suono. La partitura, che guarda al passato, agli esempi di Orlando di Lasso e Palestrina,
diviene la narrazione, in musica, del momento del Giudizio Universale, in un'atmosfera
sospesa di raccoglimento e intimità. Orario: giovedì e venerdì 14.00-18.30; sabato, domenica
e lunedì 10.00-19.00; chiuso il martedì e il mercoledì; aperto su prenotazione in qualunque
giorno e fascia oraria per gruppi e scolaresche. Ingresso: intero 10 euro; ridotto 8 euro (gruppi,
convenzionati, studenti fino a 26 anni, over 65); ridotto dai 6 ai 14 anni 3 euro; gratuito bambini
fino a 6 anni, Abbonati Musei. Info: www.fondazionecosso.it - [email protected] 0121.502761 (biglietteria) - 0121.376545 (uffici).
fino al 28/06/2015
ore 15:00
San Secondo di Pinerolo (TO)
Via Cardonata 2
TORINOSETTE | Arte
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Arte
AMEDEO MODIGLIANI ALLA GAM
La stagione 2015 delle mostre alla GAM Torino prosegue con uno straordinario protagonista:
Amedeo Modigliani, in un itinerario che aiuta a scoprire l'opera di colui che forse più di tutti
incarna la figura dell'"artista maledetto", ancora oggi considerato uno dei grandi interpreti della
pittura europea del Novecento. In mostra circa 90 opere, tra cui sessanta capolavori
provenienti dal Centre Pompidou di Parigi e da importanti collezioni pubbliche e private
d'Europa. La mostra è promossa da GAM e prodotta da MondoMostre e Skira editore in
collaborazione con il Musée National d'Art Moderne - Centre Pompidou di Parigi. La curatela
scientifica è affidata a Jean-Michel Bouhours, accreditato studioso di Modigliani e curatore del
dipartimento delle collezioni moderne del Centre Pompidou di Parigi. Intorno alla figura
centrale di Modigliani si presenta la straordinaria atmosfera culturale creata dalla "École de
Paris", la corrente che ebbe protagonisti alcuni artisti attivi nel primo dopoguerra, spesso esuli
ebrei perseguitati nel loro paese di origine, che si raccolsero intorno a Montmartre e
Montparnasse uniti dal desiderio di vivere in pieno il clima artistico e culturale di Parigi,
creando una completa simbiosi tra vita e arte e distinguendosi per uno stile personalissimo e
una vita dissoluta e priva di regole. Si parte da un significativo corpus di opere del Centre
Pompidou di Parigi, nelle cui collezioni Modigliani entrò a far parte già nella metà degli anni '30
del Novecento. Tra questi gli splendidi ritratti dei suoi amici (Il giovane ragazzo rosso del
1919), delle sue amanti (Lolotte del 1917) o dei suoi mercanti, affiancati a dipinti, disegni e
sculture provenienti da altre prestigiose collezioni pubbliche e private e da un dipinto delle
collezioni della GAM, la celebre Ragazza Rossa del 1915. In questi dipinti emerge il noto "Stile
Modigliani" caratterizzato da una sintesi estrema, tanto che i personaggi ritratti non si rivelano
nella loro identità, se non per alcuni dettagli, come i vestiti o le capigliature. La mostra è
costruita in cinque sezioni, che analizzano la vitalità parigina del periodo, con uno sguardo non
solo alla pittura, ma anche al disegno che ha dato origine ai capolavori, e con un occhio
particolare alla scultura in cui il protagonista, insieme a Modigliani, è Costantin Brancusi, lo
scultore nel cui atelier Amedeo lavorerà per molto tempo. Tra le opere esposte in questa
sezione le celebri Principessa X e Mademoiselle Pogany III, accanto a una serie di fotografie
originali che Brancusi stesso scattò alle sue opere. Modigliani si mostra come il principale
testimone della realtà cosmopolita della Bohème parigina, che ha segnato la sua indipendenza
dai movimenti ufficiali delle avanguardie artistiche. Un particolare momento storico in cui, alla
creazione dei capolavori, si affianca un'esistenza fatta di alcool e miseria che, uniti alla morte
prematura, hanno contribuito ad avvolgere il personaggio in un'aura di leggenda. Orario:
martedì-domenica 10-19.30, chiuso lunedì. La biglietteria chiude un'ora prima. Ingresso
mostra: intero euro 12 - ridotto euro 9. Info: Centralino 011.4429518 - Segreteria 011.4429595
- [email protected]
fino al 12/07/2015
ore 10:00
Torino
Via Magenta 31
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Arte
GIANNI MILANO AL CASTELLO DI RIVARA
Per la serie "Performaces", Franz Paludetto presenta la mostra-performance "In principio era il
verbo - 20 febbraio 1970".Gianni Milano è un personaggio caleidoscopico, poeta e
pedagogista antagonista, che ha segnato significativamente il passo nel processo di
decostruzione culturale negli anni Sessanta e che ancora oggi, tenacemente, porta avanti la
sua riflessione attraverso scritti e visionarie azioni. Classe 1938, Milano torna a testimoniare la
propria idea plastica di "non arte" nelle immagini e negli scritti che animarono, nel 1970, la sua
performance "In principio era il verbo", ospitata allora dalla Galleria LP 220 dell'amico Franz.
Buio in sala, luce soltanto ad illuminare il rotolo lungo 40 metri di carta che conduce fino al
piedistallo che regge la grande macchina da scrivere messa da Milano a disposizione di tutti
coloro che desiderino lasciare un pensiero compiuto o anche soltanto una traccia d'inchiostro,
al proprio passaggio, per contribuire a realizzare quello che l'artista trasforma poi in una sorta
di manifesto collettivo della didattica della non arte. Fatto a pezzi e poi distribuito, il prodotto di
questa azione partecipata circolerà quindi, come a suggellare la responsabilità, il
coinvolgimento di tutti nel processo di costruzione o decostruzione di significato. La
performance è in programma domenica 22 marzo dalle 10 alle 18, la mostra è visitabile fino al
31 luglio nel seguente orario: sabato e domenica dalle 10:00 alle 12:00 e dalle 14:00 alle
18:00. Info: 0124.31122 - www.castellodirivara.it - [email protected]
fino al 31/07/2015
ore 10:00
Rivara (TO)
Piazza Sillano 2
TORRE PELLICE - HARALD KLINGELHÖLLER, GIANNI CARAVAGGIO E PAOLO
PISCITELLI DA TUCCI RUSSO
In mostra le personali di Harald Klingelhöller, Gianni Caravaggio ("Non poserò mai più i miei
anni così sul tempo") e Paolo Piscitelli ("Here, Not Here"). Orario: da martedì a domenica
10,30-13 e 15-19. Info: 0121.953357 - [email protected] - www.tuccirusso.com
fino al 02/08/2015
ore 11:00
Torre Pellice (TO)
Via Stamperia 9
TAMARA DE LEMPICKA A PALAZZO CHIABLESE
La mostra dedicata a Tamara de Lempicka presenta oltre 80 opere dell'artista, in un percorso
tematico che presenterà al pubblico le opere più iconiche e note della Lempicka, ma anche di
conoscere nuovi aspetti della sua vita e del suo percorso artistico. L'esposizione è curata da
Gioia Mori, promossa dal Comune di Torino - Assessorato alla Cultura, dalla Direzione
Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici del Piemonte e dal Polo Reale di Torino e
prodotta da 24 ORE Cultura - Gruppo 24 Ore e Arthemisia Group. Come scrive la curatrice
Gioia Mori: "Diversi sono gli aspetti evidenziati in questa nuova esposizione, dal taglio inedito,
che presenta una Lempicka più intima e segreta, con alcune sorprese ancora custodite nei
"mondi" di Tamara, una mostra da esplorare come se si viaggiasse in universi paralleli", e
dove è evidenziato il rapporto con i grandi fotografi della sua epoca, e lo studio costante
dell'arte del passato, creando così attraverso la commistione di "antico" e "moderno" uno stile
unico e inimitabile. Ad accogliere il visitatore è la "Ragazza in verde", eccezionale prestito del
Pompidou di Parigi, il quadro che decreta il pieno riconoscimento ufficiale, acquistato nel 1932
dallo Stato francese per essere esposto nella sezione polacca del rinnovato Jeu de Paume. Il
percorso si apre con la sezione "I mondi di Tamara de Lempicka": un'esplorazione attraverso
tutte le case in cui ha vissuto tra il 1916 e il 1980, tra l'anno del suo matrimonio a San
Pietroburgo e l'anno della morte a Cuernavaca. I luoghi sono messi in relazione con la sua
evoluzione artistica: dagli acquerelli del periodo russo, alla ritrattistica degli anni Venti
realizzata nei suoi ateliers parigini, alle opere dipinte a Beverly Hills nella grande villa coloniale
di King Vidor progettata dall'architetto Wallace Neff, a quelle degli anni Quaranta che
rispecchiano gli arredamenti e il gusto della casa di New York. Questo sguardo nell'intimità
delle sue stanze esplora anche i mondi culturali di riferimento, facendo emergere inediti
rapporti, come quello tra il dipinto "Strada nella notte" e le foto di Kertész e Brassaï, che
restituiscono la medesima stupefazione di questi rifugiati dall'Europa dell'Est nella città "delle
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luci", per tutti loro luogo di elezione. La seconda sezione, "Madame la Baroness, Modern
medievalist", prende il titolo da un articolo dei primi anni Quaranta uscito negli Stati Uniti, dove
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SAM FALLS IN RESIDENZA DA FRANCO NOERO
Domenica 22 marzo dalle 14 alle 20 la galleria Franco Noero presenta il nuovo progetto di
Sam Falls che sarà ospitato in sede sino al 21 marzo 2016. Un progetto espositivo della
durata di un anno che si inserisce nell'ambito del programma in residence realizzato nel
project space di via Mottalciata 10/B. L'artista californiano presenta in galleria un corpus di
lavori legati alla celeberrima composizione musicale "Le Quattro Stagioni" di Antonio Vivaldi.
Per l'occasione è stato realizzato il libro "Sam Falls, Four Seasons Forever", edito da Flash Art
Books, con un'introduzione di Nicolas Trembley. Orario: lunedì 15.00-19.00; martedì-venerdì
11.00-19.00; sabato 15.00-19.00 o su appuntamento. Info: 011.882208 [email protected] - www.franconoero.com
fino al 21/03/2016
ore 14:00
Torino
Via Mottalciata 10/B
Lunedì 06 Aprile 2015
RÄ DI MARTINO ALLA GAM PER "VITRINE"
Riparte il 10 febbraio alla GAM di Torino "Vitrine", il progetto dedicato alla ricerca artistica
contemporanea. Possibilità, titolo della quarta edizione, pone l'attenzione sulle trasformazioni
della vita, del suo divenire di cui l'arte ricalca la natura mutevole e fluida. Come un vetro
trasparente, "Vitrine" stabilisce un punto di interazione, di dialogo e di lettura tra le ricerche
artistiche più contemporanee e il flusso incessante degli stimoli fisici e simbolici della
quotidianità. Gli artisti protagonisti della quarta edizione di Vitrine sono: Rä di Martino,
Francesco Gennari, Francesco Barocco, Anna Franceschini, Luca Trevisani. "Vitrine" si
costituisce come una soglia, un passaggio che mette in comunicazione mondo interno ed
esterno al museo attuando un dialogo tra le ricerche artistiche con la realtà circostante. Lo
spazio e il tempo sono le coordinate imprescindibili con cui l'uomo si confronta costantemente
e che s'imprimono nel lavoro dell'artista. Tutto scorre e cambia, le percezioni si arricchiscono
di ricordi personali, del vissuto, della memoria culturale, storico?sociale e politica in una
metamorfosi continua. Mutamenti che investono la realtà naturale e urbana ma anche il
paesaggio dell'immaginario, lo spazio?tempo reale e quello mentale, interiore e intimo
dell'animo. Lo sguardo dell'artista coglie determinate situazioni, alcuni momenti, registra
cambiamenti che mescolano passato, presente e futuro, in una rielaborazione che trova
espressione nelle opere, restituendo attimi e impressioni. Il primo appuntamento dell'edizione
2015 vede protagonista Rä di Martino, che presenta alla GAM dal 10 febbraio al 6 aprile
l'opera "The Picture of Ourselves", video in bianco e nero che inquadra i primi piani alternati di
una bambina e di un giovane uomo dagli occhi chiari, due ritratti in cui affiorano suggestioni
della tradizione artistica, dalla pittura più antica fino alla fotografia più contemporanea, due
sguardi che sono la testimonianza della vita che scorre, si radica, si evolve in un infinito
intrecciarsi di possibilità. Orario: martedì-domenica 10-18, chiuso lunedì. La biglietteria chiude
un'ora prima. Ingresso libero a Vitrine. Info: centralino 011.4429518 - segreteria 011.4429595 www.gamtorino.it/vitrine
ore 18:30
Torino
Via Magenta 31
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Arte
GAVINO SANNA ALLO SPAZIO MOUV
"Livori in corso", personale di Gavino Sanna. In mostra una trentina di disegni, accompagnati
da brevi racconti, raccolti nel libro intitolato "Livori in corso" che Gavino Sanna ha dedicato ad
Alda Merini. La mostra si apre, così come nel libro, con un verso della Poetessa dei Navigli
"L'uomo fa male al fratello al primo sbadiglio del mattino" a cui segue la dedica di Alda Merini.
Orario: tutti i giorni dalle ore 10 alle 24; chiuso il lunedì. Nel periodo della mostra si
svolgeranno degustazioni libere e guidate dei vini di Cantina Mesa, l'azienda vitivinicola creata
dieci anni fa da Gavino Sanna con la moglie Lella a Sant'Anna Arresi nel Sulcis. Info:
[email protected] - www.spaziomouv.it - 331.5828996
ore 10:00
Torino
Via Silvio Pellico 3
SERGIO STAINO ALLA GAM
"Un racconto di Berlino, 1981", personale di Sergio Staino - uno dei più conosciuti e amati
disegnatori satirici italiani -, a cura di Danilo Eccher. Lo spazio Wunderkammer ospita più di
cento disegni che raccontano Berlino nel 1981, quando Staino, armato di carta, matita, china e
una macchina fotografica raggiunge la città e la interpreta con i suoi disegni. E qui Bobo, da
sempre l'alter ego del disegnatore, si ritrova a esplorare una città dalle mille contraddizioni e
dal grande fascino. Una metropoli in forte espansione architettonica e culturale, in quell'anno
ancora inserita nel cuore del comunismo europeo. "Ogni angolo era una scoperta, una
sorpresa, una suggestione: Berlino in quegli anni là era una città veramente unica per la
quantità di contraddizioni politiche e sociali che faceva coesistere in se stessa esprimendole,
poi, in forme architettoniche e ambientali assai diversificate (...) Tutto era esagerato in Berlino
Ovest: le luci, le insegne, le vetrine, tutte cose che adesso sembrerebbero normali ma che,
allora, erano profondamente innovative. Solo avvicinandosi al confine con la Repubblica
Democratica, e soprattutto al muro, l'atmosfera della città si faceva più scura e deprimente e la
contraddizione tra la vitalità lussuosa dell'Ovest e la tristezza poliziesca dell'est si facevano
evidenti". Orario: martedì-domenica 10-18, chiuso lunedì. La biglietteria chiude un'ora prima.
Ingresso: euro 10, ridotto euro 8, gratuito ragazzi fino ai 18 anni. Info: Centralino tel. 011
4429518 - Segreteria tel. 011 4429595 e-mail [email protected]
ore 10:00
Torino
Via Magenta 31
ETTORE FICO ALL'URP DEL CONSIGLIO REGIONALE
In mostra una quindicina di incisioni di Ettore Fico (Piatto biellese 1917-Torino 2004). Si tratta
di acqueforti e litografie, tra le produzioni meno note dell'artista ma da lui molto amate. Le
vedute del giardino di casa a Castiglione torinese, dove Fico trascorreva le estati, sono un
motivo ricorrente della sua arte così come i dettagli della natura, ben esemplificati in mostra da
nidi, cespugli, viti e pannocchie. Fico realizzò le sue prime opere incisorie nel 1963, lavorando
in studio con una pressa, operando direttamente sulle lastre e concentrando la produzione in
determinati periodi, fino al 2003, anno precedente alla sua morte. Orario: dal lunedì al venerdì
dalle 9 alle 13 e dalle 14 alle 16. Ingresso libero.
ore 17:00
Torino
Via Arsenale 14/G
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ALDO MONDINO ALLA GAM PER "SURPRISE"
Martedì 10 febbraio inaugura alla GAM il primo appuntamento dell'edizione 2015 di "Surprise",
progetto espositivo che concentra l'attenzione su aspetti specifici del contesto artistico torinese
tra gli anni Sessanta e Settanta, in cui si intersecarono discipline diverse, dall'architettura al
design, dalla moda alla grafica, dalla musica alle arti visive e performative gettando in questo
modo le basi per il riconoscimento artistico di Torino a livello internazionale. A curare questo
terzo ciclo di appuntamenti, che prosegue per tutto il 2015, sono Maria Teresa Roberto,
docente di Storia dell'Arte Contemporanea presso l'Accademia Albertina di Torino e Gregorio
Mazzonis, curatore GAM. Al progetto è dedicata la sala espositiva della GAM al secondo
piano del museo. Al centro dell'attenzione sono poste di volta in volta opere, tracce di percorsi
espositivi, progetti inediti, riferimenti a contesti extra-artistici; si tratta di frammenti eterogenei
ma accomunati dal senso di stupore e meraviglia e di intensificazione delle energie vitali tipico
di quegli anni. Il protagonista del primo appuntamento è Aldo Mondino (Torino, 1938-2005) il
quale, dopo il periodo trascorso a Parigi dal 1959 al 1960 dove frequenta l'Ecole du Louvre e i
corsi di incisione di William Heyter, nel 1963 esordisce a Torino con una personale alla galleria
Il Punto, allora diretta da Gian Enzo Sperone. Presenta in questa occasione i suoi nuovi lavori,
le "Tavole Anatomiche", metafore della società contemporanea descritta attraverso gli organi
del corpo umano. "Sole" e "Immersore", entrambe realizzate nel 1967 e presentate nella
mostra alla GAM, rappresentano un'esperienza anomala nell'ambito della sua produzione
artistica, rivolta in questi anni al gioco e allo humour. L'arrivo della Pop Art in Italia proprio
grazie a Gian Enzo Sperone e la sua consacrazione nella mostra alla Biennale veneziana del
'64, costituisce un precedente fondamentale per tutta la ricerca artistica degli anni a venire.
Mondino si appropria anch'egli di alcune istanze quali il principio di sconfinamento dalla pittura
ottenuto con l'utilizzo di materiali che circondano il nostro ambiente, in questo caso legno e
lampadine a incandescenza. Se "Immersore" si ricollega , come ha notato Riccardo Passoni,
più alle istanze New Dada che sono discusse proprio in quegli anni, "Sole" traduce con i
materiali delle insegne luminose un tema caro alla pittura di paesaggio come l'alba, sul quale
tra l'altro si concentra la ricerca di uno dei maestri della Pop Art come Roy Lichtenstein negli
anni tra 1963 e 1964 e al quale Sperone dedica la mostra di apertura della sua galleria. Le due
opere hanno in comune, oltre ai materiali utilizzati, una misura fissa che guida la loro
installazione alla parete, 160 centimetri da terra, segnalata dall'artista da una etichetta della
galleria Stein sul verso di "Immersore". Questa linea immaginaria, che attraversa in orizzontale
l'opera, definisce il punto al di sotto del quale le lampadine devono rimanere spente e
corrisponde sia alla misura teorizzata da Masaccio come altezza fissa dell'occhio umano sia al
segno lasciato dalle acque dell'Arno su alcuni capolavori dell'arte fiorentina che impressionò a
tal punto Mondino da spingerlo a realizzare tra la fine del '66 e il 1967 una serie di opere. Tra
questi lavori vale la pena ricordare l'intervento alla mostra "Con temp l'azione" (gallerie Stein,
Sperone e Il Punto, Torino 1967) durante la quale l'artista unisce le sedi della mostra tirando
un filo rosso attraverso la città posto a 160 centimetri di altezza da terra. Orario: martedìdomenica 10-18, chiuso lunedì. La biglietteria chiude un'ora prima. Ingressi: euro 10, ridotto
euro 8, gratuito ragazzi fino ai 18 anni. Info: Centralino tel. 011 4429518 - Segreteria tel. 011
4429595 e-mail [email protected]
fino al 07/04/2015
ore 18:30
Torino
Via Magenta 31
IVREA - ELENA MIRANDOLA E MANITERRA AL CASTELLO DI SALE
Mostra di Elena Mirandola e Maniterra a cura di ArteInFuga. Orario: lunedì 14.30-19.00; dal
martedì al sabato 9.30-19.00. Info: [email protected] - http://arteinfuga.blogspot.it/
fino al 08/04/2015
ore 18:00
Ivrea (TO)
Via dei Patrioti 14
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Arte
"FOBOFILIA" ALLA FONDAZIONE SANDRETTO RE REBAUDENGO
"Fobofilia", mostra sull'immagine della paura, sul modo in cui gli artisti danno forma a uno dei
sentimenti più caratteristici e sfuggenti della nostra epoca, a cura di Irene Calderoni. Fobofilia
è il piacere un po' perverso di essere spaventati, una pulsione che appare sempre più
frequente. La paura è il registro più diffuso nell'intrattenimento, ma anche nell'informazione e
di conseguenza nel modo di percepire la realtà. L'arte riflette questa temperie, ne offre diverse
sembianze, da quello più intimo e psicologico, di una soggettività aggredita oppure aggressiva,
a quello più esterno e politico, di una società che si fonda sulla violenza e usa il terrore come
arma. Artisti in mostra: Janis Avotins, Matthew Barney, Massimo Bartolini, Avner Ben Gal,
Glenn Brown, Miguel Calderon, Maurizio Cattelan, Dinos e Jake Chapman, Roberto Cuoghi,
Saul Fletcher, Anna Gaskell, Douglas Gordon, Gusmao& Paiva, Thomas Hirschhorn, Piotr
Janas, Zoe Leonard, Margherita Manzelli, Eva Marisaldi, Nathaniel Mellors, Shirin Neshat,
Kelly Nipper, Catherine Opie, Tony Oursler, Djordje Ozbolt, Anri Sala, Ferdinando Scianna,
Andreas Slominski, Jakub Julian Ziolkowski. Orario: giovedì 20-23 (ingresso libero); venerdì,
sabato e domenica 12-19. Ingresso: intero euro 5; ridotto euro 3 (over 65, studenti); gruppi
euro 4 (minimo 6 persone); gratuito (per i bambini fino a 12 anni, Insieme per l'Arte,
abbonamento Torino Musei, giornalisti accreditati, soci ICOM). Info: [email protected] 011.3797600 - www.fsrr.org
fino al 12/04/2015
ore 19:00
Torino
Via Modane 16
ISA GENZKEN ALLA FONDAZIONE SANDRETTO RE REBAUDENGO
La mostra dedicata ad Isa Genzken (Germania, 1948) presenta per la prima volta in Italia un
ciclo di lavori della fine degli anni Ottanta, un corpus di opere pittoriche meno note rispetto alle
sculture e installazioni per cui Genzken è famosa. Sono olii su tela monocromatici che
suggeriscono già nel nome, Basic Research, l'inizio di un percorso di sconfinamento e
d'interazione con l'ambiente. Si tratta infatti di frottage del pavimento del suo studio, a metà tra
pittura e scultura, che cercano una comunicazione non verbale con spazio e spettatori. Orario:
giovedì 20-23 (ingresso libero); venerdì, sabato e domenica 12-19. Ingresso: intero euro 5;
ridotto euro 3 (over 65, studenti); gruppi euro 4 (minimo 6 persone); gratuito (per i bambini fino
a 12 anni, Insieme per l'Arte, abbonamento Torino Musei, giornalisti accreditati, soci ICOM).
Info: [email protected] - 011.3797600 - www.fsrr.org
fino al 12/04/2015
ore 18:00
Torino
Via Modane 16
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Arte
"MARCO POLO - LA VIA DELLA SETA NELLE FOTOGRAFIE DI MICHAEL YAMASHITA"
AL MAO
Un viaggio per immagini, sulle tracce di uno dei più grandi esploratori di tutti i tempi: la nuova
mostra del Mao ricostruisce il percorso compiuto quasi mille anni fa da Marco Polo lungo la
Via della Seta, attraverso le fotografie di Michael Yamashita, fotografo di punta di National
Geographic. Nelle 76 fotografie esposte al Museo d'Arte Orientale ritroviamo piazza San
Marco e la laguna, il minareto di Samarra in Iraq e le carovane a bordo dei cammelli nel
deserto del Gobi. Non solo: la mostra, articolata in tre sezioni geografiche, ripercorre il tragitto
compiuto da Marco Polo dall'Italia alla Cina, ma anche la permanenza dell'esploratore in Cina
e il viaggio di ritorno via mare, lungo le coste dell'Indonesia e dell'India. Le immagini
desertiche lasciano così pian piano spazio alle distese d'acqua delle piantagioni di riso, agli
spettacolari paesaggi della baia di Ha Long nel Nord del Vietnam e agli sguardi penetranti dei
sadhu a Bombay. Orario: dal martedì alla domenica dalle 10 alle 18. Dal 7 febbraio al 1 marzo,
apertura e chiusura posticipata nei weekend (sabato dalle 11 alle 20; domenica dalle 11 alle
19). La biglietteria chiude un'ora prima. Il biglietto d'ingresso (10 euro) consente anche
l'accesso alla collezione permanente del museo. Info: 011.4436928 - www.maotorino.it
fino al 12/04/2015
ore 17:00
Torino
Via San Domenico 11
MOSTRA DEI FINALISTI DEL MARIO MERZ PRIZE ALLA FONDAZIONE MERZ
Mostra dei 5 finalisti della prima edizione della sezione arte del Mario Merz Prize. Gli artisti,
Lida Abdul (Kabul 1973), Glenn Ligon (New York 1960), Naeem Mohaiemen (Londra 1969),
Anri Sala (Tirana 1974) e Wael Shawky (Alessandria d'Egitto 1971), sono stati selezionati tra
le oltre 500 candidature pervenute dalla giuria composta da Marisa Merz, Beatrix Ruf
(direttrice dello Stedelijk Museum di Amsterdam) e Claudia Gioia (curatrice indipendente). Il
progetto espositivo, curato da Beatrice Merz raccoglie due o tre opere per ciascun autore,
scelte tra le più significative del loro percorso artistico. Il pubblico potrà esprimere la propria
preferenza visitando la mostra o collegandosi al sito mariomerzprize.org. Orario: martedìdomenica 11-19, lunedì chiuso. L'ingresso alla mostra è gratuito. Info: 011.19719437 [email protected] - www.fondazionemerz.org
fino al 12/04/2015
ore 18:00
Torino
Via Limone 24
AVERY SINGER ALLA FONDAZIONE SANDRETTO RE REBAUDENGO
"Pictures Punish Words", personale di Avery Singer, a cura di Beatrix Ruf. Sorprendenti per
tecnica e iconografia, i quadri di Avery Singer sovvertono le nostre aspettative visuali. A un
primo sguardo si sottraggono a una classificazione precisa come dipinti o elaborazioni a
stampa. Per questo sollevano l'interrogativo, ovvio e allo stesso tempo pressante per
un'artista, sul modo in cui le informazioni digitali che ci circondano possono concretizzarsi sotto forma di immagine piatta su carta o, più di recente, tridimensionale in plastica, o su ogni
altra possibile superficie materiale. Avery Singer ha realizzato un ciclo di opere pensate
appositamente per questa sua prima personale. Dopo una prima presentazione alla Kunsthalle
di Zurigo, la personale si sposta Torino, alla Fondazione Sandretto Re Rebaudengo. Orario:
giovedì 20-23 (ingresso libero); venerdì, sabato e domenica 12-19. Ingresso: intero euro 5;
ridotto euro 3 (over 65, studenti); gruppi euro 4 (minimo 6 persone); gratuito (per i bambini fino
a 12 anni, Insieme per l'Arte, abbonamento Torino Musei, giornalisti accreditati, soci ICOM).
Info: [email protected] - 011.3797600 - www.fsrr.org
fino al 12/04/2015
ore 18:30
Torino
Via Modane 16
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"UNITED ARTISTS OF ITALY" ALLA FONDAZIONE SANDRETTO RE REBAUDENGO
"United Artists of Italy", un progetto di Massimo Minini. Il gallerista ha raccolto una collezione di
ritratti di artisti eseguiti dai più significativi fotografi italiani: l'idea è stata quella di concepire
una collezione di volti d'artista ripresi dai grandi fotografi italiani, quasi un mondo aiutasse
l'altro, completandosi a vicenda. Il progetto, iniziato per passione qualche anno fa, è cresciuto
sempre più grazie al contatto diretto con i fotografi che hanno abbracciato la proposta, e si è
rivelato un vero e proprio viaggio all'interno della fotografia, tra archivi e scatole, pellicole e
files. Se in principio l'idea era di selezionare esclusivamente ritratti di artisti, con il tempo
l'attenzione si è estesa, prendendo in considerazione alcuni ritratti di artisti stranieri, ma molto
vicini all'Italia, come Joseph Beuys, Andy Warhol, Robert Rauschenberg, Sol LeWitt, volti di
scrittori come Pier Paolo Pasolini, Italo Calvino, Alberto Moravia, e ancora gli artisti colti al
lavoro, nel loro studio o nei momenti liberi e alcuni tra i più importanti galleristi come Lucio
Amelio e Leo Castelli. Questa collezione crea una storia del contemporaneo, non con le opere,
ma con i volti, i modi, gli atteggiamenti. Se si può considerare il contemporaneo un'attitudine,
un modo di porsi dell'opera nel proprio tempo ed in comunione con i grandi temi del momento,
il massimo di tensione sul contemporaneo lo si raggiunge non con il corpo dell'opera, ma con
quello dell'autore, che vive nel proprio tempo, lo interpreta, gli dà voce, lo fonda, definendone i
contorni spaziali e temporali. La mostra vuole infatti offrire uno spaccato della fotografia
italiana di questi anni, dimostrando la capacità straordinaria di interpretazione e di omaggio a
grandi artisti da parte di grandi fotografi. Non si tratta di una semplice raccolta cronologica di
immagini, ma di un racconto, dove lo stesso artista visto, letto e interpretato da diversi
fotografi, porge differenti sfaccettature del proprio destino. Spesso la fotografia dice più di
quanto non sia nelle intenzioni dell'autore. Attraverso quasi duecentocinquanta scatti, viene
presentato il lavoro di ventidue fotografi attivi a partire dagli anni '60: Claudio Abate, Aurelio
Amendola, Gabriele Basilico, Sandro Becchetti, Gianni Berengo Gardin, Elisabetta Catalano,
Giorgio Colombo, Mario Cresci, Mario Dondero, Federico Garolla, Luigi Ghirri, Mario
Giacomelli, Gianfranco Gorgoni, Mimmo Jodice, Nanda Lanfranco, Uliano Lucas, Attilio
Maranzano, Nino Migliori, Ugo Mulas, Paolo Mussat Sartor, Paolo Pellion, Ferdinando
Scianna. La mostra è stata ospitata al Musée d'Art Moderne di Saint Etienne, al Palais des
Beaux Arts di Bruxelles, alla Fondazione Stelline di Milano, alla Biennale di Fotografia di
Amsterdam ed alla Estorick Collection di Londra. Orario: giovedì 20-23 (ingresso libero);
venerdì, sabato e domenica 12-19. Ingresso: intero euro 5; ridotto euro 3 (over 65, studenti);
gruppi euro 4 (minimo 6 persone); gratuito (per i bambini fino a 12 anni, Insieme per l'Arte,
abbonamento Torino Musei, giornalisti accreditati, soci ICOM). Info: [email protected] 011.3797600 - www.fsrr.org
fino al 12/04/2015
ore 19:00
Torino
Via Modane 16
"AN ART OF ONE'S OWN: GROUP SHOW" DA RAFFAELLA DE CHIRICO ARTE
CONTEMPORANEA
"An Art of One's Own: Group Show". In esposizione lavori di Carla Accardi, Irma Blank,
Dadamaino, Angiola Gatti, Andi Kacziba, Maria Lai, Elena Modorati, Carol Rama, Elisabeth
Scherffig, Eva Sørensen. Orario: martedì e mercoledì dalle 14:00 alle 19:00; giovedì, venerdì e
sabato dalle 11:00 alle 19:00; altri giorni e orari su appuntamento. Info:
www.dechiricogalleriadarte.com - [email protected] - 011.835357
fino al 12/04/2015
ore 18:00
Torino
Via della Rocca 19
TORINOSETTE | Arte
200 / 225
Arte
EVANGELINA ALCIATI ALLA PINACOTECA DELL'ACCADEMIA ALBERTINA
"Evangelina Alciati: l'occhio e l'anima". L'Accademia Albertina delle Belle Arti dedica, presso le
sale della Pinacoteca Albertina, una mostra antologica alla figura di Evangelina Alciati
(1883-1959), pittrice nella Torino del primo e secondo Novecento, prima donna ad essere
ammessa in Accademia, personalità libera ed in anticipo sui tempi. L'iniziativa, che si collega
alla prossima apertura, completati i lavori di ristrutturazione, della Pinacoteca del Novecento,
presso la Rotonda del Talucchi, è stata sollecitata dalla contemporanea uscita, anteprima
domenica 25 gennaio presso la Sala Congressi dell'Unione Industriale, del film "La liberà allo
specchio. Ritratto di Evangelina Alciati". Il film, tratto da un'idea di Mauro Guidetti, scritto dallo
stesso insieme agli eredi Lorenzo Boccalatte ed Anna Maria Fracchia, è stato sceneggiato e
diretto da Vanni Vallino, e si avvale dell'interpretazione, tra le altre, di Pamela Villoresi, Erica
Blanc, ed Eugenio Allegri. Evangelina Alciati fu allieva di Giacomo Grosso, sotto la cui guida si
diplomò in disegno e pittura. Decisivo per il gli esiti della sua carriera fu un soggiorno a Parigi
tra il 1903 ed il 1906. Lo stile della Alciati, che raggiunge punte di assoluta eccellenza nel
ritratto, si confronta alla pari con le tendenze che caratterizzano la prima parte del Novecento,
dalla pittura post impressionista, all'Espressionismo ed alla Metafisica, in cui si evidenziano
taluni punti di contatto con il magistero di Felice Casorati. La mostra, a cura dei professori
Edoardo Di Mauro e Giuseppe Mantovani, con contributi critici di Francesco De Caria,
Donatella Taverna e della docente dell'Accademia Valeria Piasentà, presenta un percorso
completo e ragionato di tutte le fasi artistiche di Evangelina Alciati, dal primo Novecento al
secondo dopoguerra, tramite il prestito di opere da collezionisti privati, e da istituzioni quali la
Galleria d'Arte Moderna di Torino, il Castello Gamba. Museo Regionale della Valle d'Aosta, le
Fondazioni Burzio e Mazzonis. Orario: lunedì, martedì, giovedì, venerdì, sabato e domenica
10.00-18.00 (ultimo ingresso 17.30); mercoledì chiuso. Info: 011.0897370
fino al 12/04/2015
ore 18:00
Torino
Via Accademia Albertina 8
TORINOSETTE | Arte
201 / 225
Arte
"173° ESPOSIZIONE ARTI FIGURATIVE 2015" ALLA PROMOTRICE
"173° Esposizione Arti Figurative", rassegna che propone le opere di 365 artisti selezionate
dalla Commissione Artistica della Promotrice. L'itinerario espositivo si snoda lungo le sale della
Palazzina Liberty al Valentino secondo una visione d'insieme che unisce pittori, scultori, grafici
in una sorta di racconto attraverso paesaggi, ritratti, figure, composizioni floreali, pagine
astratte e surreali, nudini e delicati fogli d'acquarello, incisioni e disegni. La mostra presenta un
ampio "corpus" di lavori che ricordano gli artisti scomparsi, come il particolare e inquieto segno
di Enrico Colombotto Rosso e di Leonor Fini, l'intenso "Autoritratto n.2" di Ruggeri e il
cromatismo della tela "Un mattino al mare" di Cherchi, i "cieli" di Carena e il rame "Spadaccino
di gallo" di Molinari. E insieme a "Il diario di Darwin" di Soffiantino si nota la tempera "Testa
d'uomo" di Spazzapan e l'acquarello "Nudo in posa" dell'espressionista Corbelli, la "Dispensa"
di Tabusso e la musicale tecnica mista "Les Regions inconnues" di Davide Peiretti, che si lega
alle spaziali atmosfere del ciclo "Fuochi di gioia" di Nini Maccagno. E accanto affascinano le
sculture, da "Sviluppo di forme n.1" ad "Archetipo", eseguite da Mastroianni, che sono
documento e testimonianza di una vibrante e prorompente ricerca di materiali, forme,
immagini. Immagini che fanno parte della narrazione di "Riviera Ligure" di Paulucci e delle
rappresentazioni di Michele Baretta e Giuliano Emprin, dell'intensa spiritualità di Carlo
Sismonda e del "contadino" un disegno dell'astigiano Manzone. Dopo un lungo periodo,
ritornano alla "Promotrice" le delicate vedute del saluzzese Giuseppe Cavallera. E poi si
possono vedere i robusti paesaggi di Franco Martinengo, le metafisiche atmosfere di Sergio
Albano e Roberto Bertola, il pacato e misurato naturalismo di Pippo Bercetti, Piero
Solavaggione, Mario Albano, Nicola Arduino, Cesare Tubino, Carlo Loro, Maria Antonietta
Prelle, Loro, Giuseppina Colonna Gamero e Mario Gamero. Dal grande tronco di Germana
Albertone si approda a Vincenzo Albano, alle donne di Stefano Cambursano e alle forme nello
spazio di Serafino Delaurenti, ad Angiola Melis e Bruno Fisanotti, alla suggestiva "tavola" di
Francesca Graziani Giovannini e alla neo-figurazione di Alfredo Levo. E, infine, il colore di
Emilio Scarsi si stempera nell'armoniosa figura femminile di Almerico Tomaselli, nella
sperimentazione di Giacinta Villa e nelle preziose incisioni di Vespignani, Giacinto Vittone e
Mario Giovannini. E questo itinerario costituisce uno spaccato della "sociale", che si sviluppa in
modo da delineare, tra artisti storici e più recenti elaborazioni, alcuni momenti del cammino
dell'arte figurativa". Orario: martedì-sabato 11-13 e 16,30-20; festivi 10,30-12,30. Info:
011.6692545
fino al 12/04/2015
ore 18:00
Torino
Viale Crivelli 11
I PANNELLI DI DEFENDENTE FERRARI ALLA SACRA DI SAN MICHELE
"I pannelli di Defendente Ferrari". Orario: da martedì a sabato 9.30-12.30 e 14.30-18.00;
domenica e festivi: 9.30-12.00 e 14.30-18.30; ultimo ingresso consentito 30 minuti prima della
chiusura della Sacra.
fino al 12/04/2015
ore 09:30
Sant'Ambrogio (TO)
Sacra di San Michele
BARDONECCHIA - CARLO RIVETTI AL PALAZZO DELLE FESTE
"Antropologia fantastica", opere pittoriche di Carlo Rivetti. Orario: sabato, domenica e il lunedì
di Pasquetta dalle 16,30 alle 19,00. Info: www.carlorivetti.it
fino al 12/04/2015
ore 15:45
Bardonecchia (TO)
Piazza Valle Stretta 1
TORINOSETTE | Arte
202 / 225
Arte
FULVIO COLANGELO ALLO SPAZIO MIXTO
"La Passione e l'Arte secondo Colangelo". Cristalli, tubi d'acciaio e travi in legno si trovano qui
assieme proiettati nel vuoto delle continue vetrate. Le opere, anche queste, sono un mix fra
pittura, fotografia, scultura, elaborazione digitale, interventi grafici. video, installazioni. Per
vedere tutto bisogna girare, salire, scendere. Si scoprono solo così tante cose preziose e
sorprendenti. Il filo conduttore tra lavori così diversi è una tecnica sempre dominata
dall'impulso, dall'intensità, dall'attimo irripetibile in cui il tempo si ferma per lasciarci entrare in
un mondo diverso e fantastico. Amore, erotismo, tensione sono le tante facce di un unico
tema, la Passione, quella di cui siamo impastati, quella che dà senso alla vita. Fulvio
Colangelo, scenografo, graphic designer, pubblicitario, art curator, artista con mostre in
quindici nazioni, vive nel suo studio galleria Ki-Gallery in centro a Torino. Orario: lunedì,
martedì e mercoledì dalle 8 alle 18; giovedì, venerdì e sabato dalle 8 alle 22; domenica dalle
20 alle 22. Info: 366.1128666 - [email protected]
fino al 13/04/2015
ore 20:00
Torino
Corso Castelfidardo 34
"UEFA IS EAST", FOTOGRAFIE DELLA TRANSNISTRIA AL POLSKI KOT
"Uefa is East - L'Europa calcistica dell'Est vista attraverso i volti dei suoi abitanti. Transnistria,
1997": mostra fotografica diGabriele Bertolini, che vuole essere un momento riflessivo e
documento storico di un viaggio in Transnistria, stato sui confini della legalità, che si dichiara
indipendente dalla Moldavia e vicino ai Russi. La mostra, curata da Enzo Ronco e Gwladys
Martini, fa parte del progetto "L'Europa calcistica dell'Est vista attraverso i volti dei suoi
abitanti": la rassegna prende spunto dai luoghi dove si sono svolti eventi calcistici di rilevanza
europea, come UEFA e Champions League, per raccontare città meno conosciute per mezzo
dei ritratti di chi vi abita. Il calcio non è fatto solo di grandi club noti nel mondo intero. Decine di
città più o meno conosciute partecipano con le loro squadre all'emozione delle coppe europee
e molte sono nella parte più orientale del continente. Si trovano alla ribalta per pochi attimi, per
poi finire dimenticate fino, se i loro club lo meritano, alla stagione successiva. Questo primo
appuntamento vede protagonista la Transnistria e la sua capitale Tiraspol, che il fotografo ha
documentato nel 1997, l'anno di fondazione dello Sheriff Tiraspol. I personaggi ritratti
sembrano quasi prendere vita, tanto sono intensi e profondi i loro sguardi. Sono colti nella loro
quotidianità, fieri, e sembrano cercare nell'obiettivo un riscatto, un futuro. La Transnistria è
terra di contrasti, dove povertà e ricchezza convivono, come facce di una stessa moneta.
Sembrano parlare di quello che hanno vissuto, ma senza urlarlo. Come i tre ragazzini soldati a
torso nudo, che giocano a fare i grandi: uno di loro prima copre un braccio, poi lo scopre,
rivelando elaborati tatuaggi. In questi territori è cresciuto lo scrittore Nikolai Lilin, che nel suo
romanzo Educazione siberiana descrive l'iconografia dei tatuaggi, e come ancor meglio li
descriva Alix Lambert nel suo documentario The Mark of Cain, ambientato tra i carcerati russi,
quando i disegni sulla pelle raccontavano la storia dei detenuti stessi, quando l'inchiostro
sottopelle era illegale. La mostra è inserita nel programma del progetto Fuoriluogo, sostenuto
dal collettivo GAD (Gwladys Martini, Alessio Bovero, Dario Favatà), che intende stimolare
l'incontro tra arte e luoghi non convenzionali, volto ad avvicinare il contenuto tipico dei musei al
pubblico più vasto dislocandolo in contesti nuovi e spiazzanti. Orario: da martedì a domenica
dalle 20.00 a mezzanotte. Info: [email protected]
fino al 14/04/2015
ore 18:30
Torino
Via Massena 19
TORINOSETTE | Arte
203 / 225
Arte
JENS EINHORN ALLA LUCE GALLERY
"Electric eyes", personale di Jens Einhorn. I lavori di Jens Einhorn sembrano alimentare uno
scenario da fine del mondo. Le immagini della serie Too Much Future e The Endless End
trasmettono la sensazione della calma dopo un disastro oltre ogni aspettativa. Sembra che
siano stati sbattacchiati furiosamente da tempeste e nubi di fumo solo per stabilirsi di nuovo,
solo grazie alla loro chiarezza formale. Einhorn fa sì che si provi un certo piacere in questa
presunta distruzione con l'utilizzo, in questa serie, di vivaci colori. Il caos lentamente si
trasforma in armonia. La lettera E che si ritrova in alcune immagini rappresenta una volta di
più la lotta che si percepisce in ogni pezzo. Può voler dire sia "The End"- la fine - che
l'Eternità, tutti nuovi inizi nel circolo infinito. L'etichetta segna anche il completamento del
processo di lavoro per l'artista, l'ultimo atto gestuale sull'immagine. Come i battiti musicali le
immagini, frammenti di pixel, operano all'interno di una nebbia delicata permeata di luce
colorata. Cultura giovanile e musica rappresentano una cornice importante per le opere di
Einhorn e spesso le si ritrova come impressioni galleggianti audio-visive. La lettera E può
dunque stare anche per elettronica o estasi o per entrambi. La musica elettronica è anche
spesso correlata alla nozione di post-apocalittico. Ha rappresentato un mezzo di espressione
di critica sociale per molti artisti che hanno elaborato visioni distopiche del futuro,
processandole in una nuova tecnologia. Jens Einhorm è nato nell'ex Repubblica Democratica
Tedesca ed è dunque molto influenzato dagli avvenimenti socio-politici degli anni '90 quando
la musica giocava un importante ruolo per un giovane artista, come primario strumento di
espressione. Egli suonò in band punk a partire dalla metà degli anni '90, per poi intraprendere
la sua strada nelle arti visive grazie alla fotografia e alla musica. Jens ha studiato fotografia a
Leipzig e scultura e new media con Astrid Klein, e si è concentrato più sulla pittura con un
master con Tal R all'Accademia di Düsseldorf per concentrarsi più sulla pittura. Il metodo
mash-up di Einhorn, che fa suso di tessuto, pigmenti, colla e colori, regala una caratteristica di
"oggetto" alle proprie immagini rendendo sorprendente la loro presenza nello spazio. La
struttura stessa di quei minuscoli elementi visivi li rende simili a dipinti astratti o simil digitali.
La mostra segna un importante punto di partenza per la carriera dell'artista, per la prima volta
in Italia, presentando una serie di nuovi dipinti che sono il corpo principale delle opere più
recenti di Einhorn. Orario: dal martedì al sabato 15.30-19.30. Info: 011.8141011 - 335.5246817
- [email protected] - www.lucegallery.com
fino al 14/04/2015
ore 18:30
Torino
Corso San Maurizio 25
QUADRI-PERSONALE ALLA GALLERIA20
In mostra lavori di Alfredo Billetto, Mauro Chessa, Pino Mantovani, Mario Surbone. Orario: dal
lunedì al sabato dalle 15 alle 19. Info: 011.3724087 - [email protected] www.galleria20.jimdo.com
fino al 15/04/2015
ore 17:00
Torino
Corso Casale 85/B
SIMONE BENEDETTO DA FRANZ PALUDETTO
Sculture di Simone Benedetto. Orario: da giovedì a sabato 15-19 o su appuntamento. Info:
011.4546390 - [email protected] - www.franzpaludetto.com
fino al 16/04/2015
ore 18:00
Torino
Via Stampatori 9
TORINOSETTE | Arte
204 / 225
Arte
"IL KABUKI DEI TRE SAMURAI: ARAKI, MORIMURA, SUGIMOTO" ALLA GALLERIA IN
ARCO
"Il kabuki dei tre samurai: Araki, Morimura, Sugimoto". Nobuyoshi Araki, Yasumasa Morimura
e Hiroshi Sugimoto sono i protagonisti della mostra a cura di Graziano Menolascina.
Nobuyoshi Araki, tra gli artisti più rappresentativi e prolifici della storia della fotografia,
racconta la donna, l'eros e il Giappone. Le donne di Araki sono spesso sdraiate su letti disfatti,
oppure distese sul pavimento in pose lascive, legate con corde, con i corpi ostentati e nudi ma
con sguardi in cui è completamente assente la volontà di sedurre. Yasumasa Morimura si
appropria invece di icone universali della storia dell'arte, dei mass media e della cultura
popolare interpretandole in prima persona. In particolare Morimura è interessato alle
trasformazioni sociali politico e culturali dovute alla penetrazione del capitalismo e dei miti del
mondo occidentale in Giappone. Morimura impersona Einstein, Marylin, Frida Khalo, Hitler il
risultato è un'opera e raffinata che nasce da una cura maniacale per i dettagli e l'uso di ritocchi
digitali, di costumi, pose e accessori ricercati che le rendono uniche. I tratti somatici non
modificati, sono l'unico mezzo che Morimura ha per rivendicare la propria origine e le proprie
tradizioni e l'unica via per fare ciò è la provocazione. Infine, ci sono gli scatti di Hiroshi
Sugimoto, immagini mentali, concetti la cui materializzazione è resa possibile grazie a un
rigoroso controllo del mezzo fotografico e del processo manuale di stampa, seguito anch'esso
personalmente dall'artista. Nella serie "Theatre" Sugimoto ha fotografato con tempi di
esposizione lunghissimi sale degli anni '20 e '30, cinema degli anni '50 e drive in. La luce
bianca degli schermi rettangolari, che illumina il resto dell'ambiente, contiene in sé l'intera
proiezione del film. In "Architectures" la tecnica dello sfocato priva le architetture moderniste di
connotazioni temporali. I lunghi tempi di esposizione dei "Seascape" bloccano il movimento
delle onde in immagini eterne, mentre il soggetto dei "Portraits" realizzati fotografando i
personaggi dei musei delle cere è l'immortalità stessa. Info: 011.8122927 - www.in-arco.com [email protected]
fino al 18/04/2015
ore 18:30
Torino
Piazza Vittorio Veneto 3
GIANLUCA QUAGLIA ALLA GALLERIA UNIQUE
"Places", mostra personale dell'artista milanese Gianluca Quaglia a cura di Antonio D'Amico,
propone "Paesaggio", un'installazione ambientale che invade tutto lo spazio della galleria,
insieme alla sua produzione recente degli intagli su carta. I suoi lavori, la cui caratteristica
principale è la recisione di alcuni elementi dal contesto originario per farli rivivere nello spazio
circostante, producono una rottura dell'equilibrio del linguaggio comune. In "Places" Quaglia
espone le libellule, le diverse varietà di fiori e di piante, le farfalle e gli insetti, tutti intagli su
carta che conquistano il senso del loro essere singole individualità, in quanto gli elementi sono
stati estratti e custoditi altrove, così non sono più semplici e gradevoli decorazioni, bensì
pluralità di esistenze che abitano il medesimo spazio in cui si muovono gli uomini. Orario: dal
martedì al sabato 10.00-12.30 e 15.30-19.30. Chiuso il lunedì. Aperture fuori orario su
appuntamento. Info: 011.5617049 - 334.8017314 - [email protected] www.galerieunique.com
fino al 18/04/2015
ore 17:00
Torino
Corso Vittorio Emanuele II 36
TORINOSETTE | Arte
205 / 225
Arte
"IL MONDO IN UNA TAZZA" A PALAZZO MADAMA
Palazzo Madama presenta un percorso dedicato alla storia della tazza, attingendo dalle ricche
collezioni di arte decorativa conservate in museo. L'esposizione si riallaccia al tema della
porcellana torinese al centro di Fascino e splendore della porcellana di Torino, mostra curata
da Andreina d'Agliano e Cristina Maritano che apre in contemporanea alla Fondazione AccorsiOmetto e che presenta ben 90 opere provenienti dalle collezioni di Palazzo Madama. Le due
esposizioni offrono nel complesso un vero e proprio percorso cittadino dedicato al tema della
porcellana. Filo conduttore dell'esposizione è la tazzina: da tè, da caffè e da cioccolata.
Oggetto legato indissolubilmente all'introduzione in Europa delle bevande calde provenienti
dall'Oriente e dal Nuovo Mondo e al materiale esotico e prezioso per eccellenza, la porcellana.
A Palazzo Madama una sequenza di tazze, a partire dai blancs-de-chine, ovvero le porcellane
bianche cinesi prodotte a Dehua, mostra l'evoluzione delle forme e la varietà dei decori nelle
tazzine prodotte dalle manifatture europee nel Settecento: dai motivi di origine cinese e
giapponese, a quelli tratti dai libri di storia naturale, ai paesaggi derivati da incisioni olandesi e
tedesche, fino alle scene mitologiche e della letteratura cavalleresca. Contestualmente la
mostra è un'occasione per raccontare, per casi esemplari, la storia della porcellana, delle sue
particolarità produttive, della qualità della pasta e dei colori. Il valore socialmente
rappresentativo della porcellana emerge anche grazie all'esposizione di alcuni servizi araldici,
conservatisi integri per il loro valore altamente simbolico legato al passato illustre della casata
oppure smembrati e dispersi sul mercato antiquario. Una vetrina è dedicata alla principale
manifattura di porcellana operante in Piemonte nel Settecento, la Real fabbrica delle
porcellane di Vinovo, fondata nel 1776 grazie all'intraprendenza di un torinese, Giovanni
Vittorio Brodel, e di un ceramista di Strasburgo, Pierre-Antoine Hannong, e poi rilevata nel
1780 dal medico e chimico torinese, Vittorio Amedeo Gioanetti. Alla produzione di questa
fabbrica è dedicato un più ampio spazio nelle sale della mostra alla Fondazione AccorsiOmetto. In un'altra vetrina, l'artista Matilde Domestico, che da anni conduce ricerche sul tema
della porcellana, ambienta l'installazione Esistenza di porcellana, che si ispira alle poesie di
Emily Dickinson. Il lavoro dell'artista unisce oggetti e frammenti di carta e di porcellana su cui
emergono parole in acciaio. Intorno una superficie di polvere di marmo di Carrara, il caolino,
un materiale refrattario. Tutti gli elementi nel complesso rimandano all'idea di fabbrica, a una
realtà viva e produttiva. In sottofondo una base sonora composta dalla sovrapposizione ed
elaborazione di rumori meccanici, suoni metallici ripetitivi registrati all'interno dei reparti di
fabbricazione dell'Industria Porcellane IPA, si propaga tra le tintinnanti ceramiche antiche e
contemporanee. Orario: martedì-sabato 10.00-18.00; domenica 10.00-19.00. La biglietteria
chiude un'ora prima. Chiuso il lunedì. Ingresso: intero euro 10, ridotto euro 8, gratuito ragazzi
fino ai 18 anni e abbonati Musei Torino Piemonte. In presenza di mostre temporanee le tariffe
potranno subire variazioni. Info: 011.4433501 - www.palazzomadamatorino.it
fino al 19/04/2015
ore 10:00
Torino
Piazza Castello
EUGENIO BROGGINI ALLA FONDAZIONE GIORGIO AMENDOLA
Personale di Eugenio Broggini. Orario: da lunedì a venerdì 10-12 e 15.30-19.30; sabato e
domenica su prenotazione. Info: www.fondazioneamendola.it - [email protected]
fino al 23/04/2015
ore 18:00
Torino
Via Tollegno 52
TORINOSETTE | Arte
206 / 225
Arte
"LIVE EAST DIE YOUNG" BURNING GIRAFFE ART GALLERY
"Live East Die Young", collettiva a cura di Giuseppe Savoca: un'occasione unica per entrare in
contatto con lo spirito dissacrante e rivoluzionario della scena artistica dell'East End di Londra
attraverso le opere di sei dei suoi più interessanti interpreti: Alex Binnie, Dan Hillier, Dr. D, Ian
Johnstone, Liam Sparkes e Michele Servadio. Orario: dal martedì al venerdì 15-19; sabato
15:30-20. Info: www.bugartgallery.com - [email protected] - [email protected]
- 011.5832745 - 347.7975704
fino al 24/04/2015
ore 18:30
Torino
Via Bava 8/A
"PITTURA FEMMINILE A TORINO NEL PRIMO '900" ALLA GALLERIA DEL PONTE
"Pittura femminile a Torino nel primo '900", mostra di Evangelina Alciati, Vittoria Cocito, Nella
Marchesini e Daphne Maugham. Orario: dal martedì al sabato 10.00-12.30 e 16.00-19.30. Info:
011.8193233 - [email protected] - www.galleriadelponte.it
fino al 24/04/2015
ore 18:00
Torino
Corso Moncalieri 3
EVA LEITOLF E VICTOR LOPEZ GONZALEZ AL CAMPUS EINAUDI
Nell'ambito di Biennale Democrazia, l'atrio del nuovo campus universitario ospita i progetti
artistici "Postcards from Europe" di Eva Leitolf, "ATLAS" e "Border Crossing" di Victor López
González, entrambi a cura di Patrizia Bottallo.
fino al 25/04/2015
ore 10:30
Torino
Lungo Dora Siena
IVREA - GIANNI-EMILIO SIMONETTI AL MUSEO DELLA CARALE ACCATTINO
"Gianni-Emilio Simonetti - Othermaps Othernearby", un evento multitasking con la
partecipazione di: Luigi Bonotto, Giulia Tacchini, Giulia Maffei, Stefano Montani, Nicolò Parini,
Pip, Poldino, Cina. Un ringraziamento speciale all'atelier di "arteterapia" dell'ospedale di Luino
e al dott. Isidoro Cioffi. A cura di Lorena Giuranna e Adriano Accattino. Orario: sabato e
domenica dalle 15:00 alle 19:00. Info: 0125.612658
fino al 26/04/2015
ore 18:00
Ivrea (TO)
Via Miniere 34
CASTELLAMONTE - SANDRA BARUZZI AL CENTRO CONGRESSI PIERO MARTINETTI
"Sguardi.2", mostra di Sandra Baruzzi, a cura di Anna Tabbia. Orario: sabato e domenica
15,00-19,00 (domenica di Pasqua chiuso); altri giorni su appuntamento - scuole su
appuntamento. Info: 0124.5187216 - [email protected]
fino al 26/04/2015
ore 17:00
Castellamonte (TO)
Via Educ
TORINOSETTE | Arte
207 / 225
Arte
ISA MELSHEIMER DA QUARTZ STUDIO
"Examination of the Origins", personale dell'artista tedesca Isa Melsheimer (Neuss, 1968) che
per l'occasione ha concepito un'installazione site specific in cui elementi scultorei pensati a
partire dalle caratteristiche 'ambientali' di Quartz sono accostati alle forme architettoniche di
alcuni edifici della città. Visite su appuntamento. Info: 338.4290085 - [email protected] www.quartzstudio.net
fino al 28/04/2015
ore 19:00
Torino
Via Giulia di Barolo 18/D
BORIS LAVRENKO ALLA GALLERIA PIRRA
Boris Lavrenko nasce a Rostov nel 1920 e muore a San Pietroburgo, città in cui studia, vive e
lavora, nel 2001. Titolare della cattedra di pittura e composizione dell'Istituto Repin dal 1953, la
sua carriera è costellata di prestigiosi riconoscimenti ed è considerato uno dei più autorevoli
rappresentanti del post-impressionismo russo. L'infanzia vissuta a contatto con la natura, le
immense steppe e il fiume Don, avranno una forte influenza sulla formazione del futuro pittore.
Lavrenko, infatti, nel paesaggio trova la massima libertà di ricerca compositiva e di
sperimentazione cromatica, seppur all'interno di un figurativismo di solida impostazione. Le
sue opere, in particolare quelle animate da figure impegnate in normali attività, quali la lettura,
una passeggiata o una partita di calcio, trasmettono spontaneità e gioia di vivere. Lavrenko è
un artista versatile, con la maturità di riconoscere in qualsiasi soggetto la "dignità" di essere
ritratto, per cui i suoi temi spaziano dalle vedute cittadine, con i loro monumenti, ai già citati
paesaggi, dai banali oggetti di uso quotidiano delle sue intense nature morte, alle animate o
raccolte scene di genere. I numerosi viaggi compiuti all'estero e in patria stimolano la curiosità
e gli interessi di Lavrenko, le cui opere possono definirsi un caleidoscopio di impressioni, un
colorato mosaico di vita. Orario: da lunedì a sabato 9,30-12,30 e 15,30-19,30; domenica
9,30-12,30. Info: 011.543393 - www.galleriapirra.it - [email protected]
fino al 30/04/2015
ore 18:00
Torino
Corso Vittorio Emanuele II 82
"FEMMINILE PLURALE" DA DAVICO
"Femminile plurale", mostra di Patrizia Comand, Stefania Pennacchio e Luciano Sabbatucci.
Orario: da martedì al sabato dalle 10.00 alle 12.30 e dalle 16.00 alle 19.30. Chiuso lunedì e
festivi. Info: 011.0362954 - [email protected] - www.davicoarte.it
fino al 02/05/2015
ore 18:30
Torino
Galleria Subalpina 21
TORINOSETTE | Arte
208 / 225
Arte
JOSEF KOUDELKA AL FORTE DI BARD
"Josef Koudelka, Vestiges 1991-2014", prima esposizione in Italia del più imponente progetto
fotografico di uno dei maestri mondiali della fotografia, mostra promossa dall'associazione
Forte di Bard in collaborazione con l'Agenzia Magnum Photos. Il progetto Vestiges, che vede
impegnato da oltre vent'anni il grande fotografo dell'agenzia Magnum Photos, propone la sua
interpretazione fotografica e artistica di alcuni dei più importanti siti archeologici della cultura
romana e greca, in un itinerario attraverso venti paesi, dalla Grecia al Libano, dalla Siria
all'Algeria, dalla Turchia all'Italia e di oltre duecento località che si affacciano sul Mar
Mediterraneo. Un'esplorazione che non ha precedenti, un lavoro fatto di costanza e
perseveranza. L'artista, come i pittori romantici del XIX secolo, coltiva una predilezione
particolare per le rovine, senza celebrarne l'atmosfera malinconica, ma con l'obiettivo di
restituirne l'autentica bellezza. Il suo intento è usare l'arte per riappropriarsi di un mondo che ci
sta sfuggendo e che potremmo perdere. Trasformare le macerie in speranza è il grande e
ambizioso progetto che Koudelka cerca di realizzare con il suo eccezionale viaggio, in
costante divenire che si arricchisce periodicamente di nuovi capitoli. In mostra oltre 60
fotografie di cui 22 panoramiche di grandi dimensioni. Un allestimento che coniuga il
minimalismo dell'approccio del fotografo e della cifra stilistica delle sue immagini, al suggestivo
senso di camminamento tra le rovine. In mostra anche la proiezione di circa 350 scatti relativi
ai set di Vestiges. Fino al 31 gennaio il Forte sarà aperto solo il sabato e la domenica dalle 10
alle 19; dal primo febbraio apertura consueta (feriali dalle 10 alle 18, festivi e prefestivi dalle 10
alle 19). Ingresso: Intero: 6,00 euro - Ridotto: 5,00 euro. Info 0125.833811 - 83382 e su
www.fortedibard.it
fino al 03/05/2015
ore 18:00
Bard (AO)
Forte
"AL FRONTE" AL MUSEO DEL CINEMA
"Al fronte. Cineoperatori e fotografi raccontano la Grande Guerra", mostra a cura di Roberta
Basano e Sarah Pesenti Campagnoni. Cento anni fa, la Grande Guerra investe il Vecchio
Continente con la sua modernità che, oltre alle armi micidiali, annovera l'utilizzo di nuovi mezzi
di comunicazione. Tra queste la fotografia e il cinema si rivelano risorse fondamentali nel
definire gli equilibri di potere dei principali paesi belligeranti. Scatti e riprese realizzati da
fotografi e operatori militari invadono le pagine di quotidiani e riviste e dominano gli spettacoli
cinematografici di tutto il mondo, trovando una eco nelle innumerevoli fotografie amatoriali
accumulate dai reduci e dalle loro famiglie, memoria di un'esperienza umana e sociale
estrema e contraddittoria. La mostra "Al fronte. Cineoperatori e fotografi raccontano la Grande
Guerra" propone un percorso di immagini attraverso 160 fotografie inedite, scattate da Luis
Bogino al seguito del Regio Esercito Italiano e dai soldati fotoamatori dislocati sui di guerra.
Accanto a questo primo tracciato si sviluppa il percorso cinematografico: una selezione di film
"dal vero", girati al fronte e nelle retrovie, e di titoli di fiction di epoche diverse, testimonianza di
un'eredità visiva e culturale variamente interpretata nel corso del tempo. Lo sguardo di artisti
come Paola De Pietri, Yervant Gianikian e Angela Ricci Lucchi propone infine una lettura
personale della prima guerra mondiale, dei luoghi che essa ha attraversato e di una memoria
spesso dimenticata. Orario: da martedì a venerdì 9.00-20.00; sabato 9.00-23.00; domenica
9.00-20.00; lunedì chiuso. Ultimo ingresso un'ora prima della chiusura. Ingresso: intero euro
14,00; ridotto (studenti universitari fino a 26 anni, over 65, gruppi min. 15 persone) euro 11,00;
giovani e scuole (da 6 a 18 anni, gruppi scolastici) euro 8,00; gratuito fino a 5 anni, disabili e
accompagnatore, Torino+Piemonte Card.
fino al 03/05/2015
ore 19:00
Torino
Via Montebello 20
TORINOSETTE | Arte
209 / 225
Arte
PHIL BORGES ALLA GALLERIA PAOLA MELIGA
"Tibet's Portraits | Culture on the Edge", mostra fotografica di Phil Borges. Borges fa parte dei
"maestri artisti" della fotografia americana e non, che da oltre 25 anni documenta con passione
la vita delle popolazioni tribali di tutto il mondo, utilizzando il veicolo del "ritratto ambientale"
per sollevare le problematiche delle popolazioni indigene e per diffonderne la loro conoscenza.
Borges è mosso da una missione e un cammino spirituale e di vita che lo portano a spingersi
negli angoli più remoti del mondo per dar voce attraverso la sua fotografia a realtà
straordinarie e uniche, che altrimenti non avrebbero modo di essere svelate. La sua poetica
capacità di cogliere l'attimo sospeso e la denuncia della realtà nella sua sfumatura più veritiera
uniscono testimonianza e arte per dar vita a una vera vocazione. La sua è una fotografia tesa
a dar voce a chi non ce l'ha, che ha come missione la rivalutazione delle culture che stanno
via via scomparendo, mettendo l'accento sul loro valore e rappresentando le sfide che le
attendono. Il suo lavoro cerca di rendere più comprensibili le tematiche riguardanti le
popolazioni in via di sviluppo: "Voglio che lo spettatore veda queste persone come individui,
che conosca i loro nomi e un po' della loro storia, non che le veda solamente come degli
estranei che abitano terre lontane." Pluripremiato per il suo impegno umanitario nel 2008 ha
collaborato con Amnesty International pubblicando Enduring Spirit, le sue raccolte fotografiche
sono tradotte in 4 lingue e le sue opere sono esposte nei musei di tutto il mondo. In mostra i
suoi ultimi scatti sul Tibet. I ritratti mostrano queste popolazioni che vivono in uno degli
ambienti più fragili della terra e che di fronte alle sfide del ventunesimo secolo cercano di
mantenere quello che hanno di più caro: la loro pratica buddista, la loro cultura tibetana ed i
loro usi. Fotografie delicate, commoventi, piene di pathos, di fierezza. Altamente importante è
anche la perfezione della cromaticità, infatti in questo suo ultimo lavoro Phil Borges ci presenta
i suoi scatti a colori. Mostra realizzata grazie alla collaborazione con Paci Contemporary |
Brescia. Orario: dal mercoledì al sabato 11,00-12,30 e 15,30-19,30. Martedì mattina chiuso,
pomeriggio 15,30-19,30. Lunedì e festivi chiuso. Apertura privata su appuntamento. Info:
011.2079983 - [email protected]
fino al 04/05/2015
ore 11:00
Torino
Via Maria Vittoria 46/C
"IL MARE CHE SENTO" DA INTERNOCORTILE
"Il mare che sento", interpretazioni d'arte design e artigianato d'eccellenza. Orario: da martedì
a sabato 11-13 e 15.30-19. Info: 011.6618841 - [email protected] - www.internocortile.it
fino al 05/05/2015
ore 18:30
Torino
Via Villa Glori 6
TORINOSETTE | Arte
210 / 225
Arte
RIVAROLO - ERNESTO MORALES A CASA TOESCA
"Il giorno come la notte", personale di Ernesto Morales. Il progetto espositivo curato da Karin
Reisovà comprende opere in continuità con il lavoro precedente dell'artista, ma recentemente
arricchito dall'esperienza espositiva in Oriente, in particolare a Singapore, Kuala Lumpur,
Jakarta e Bangkok dove Morales ha avuto modo di essere in stretto contatto con la natura dei
luoghi, fonte d'inspirazione per approfondire e delineare la mostra. I fili conduttori sono i temi
della primavera e del relativo equinozio durante il quale, come ci indica il termine stesso
"Equus Nox", vi saranno uguali numero di ore di luce e di oscurità, dunque il giorno come la
notte, a pochi giorni dalla inaugurazione. Il cambiamento di stagione ci rimanda alla rinascita,
al risveglio della natura, all'amore ed i suoi miti: l'ambiente è in trasformazione e questa
sensazione di positiva aspettativa coinvolge anche gli esseri umani. Non solo, vengono
rappresentati miti ed allegorie, quando Ernesto Morales nel richiamare Madre Natura associa
a Flora - Dea dell'antichità romana - simboli quali la rosa bianca, il cigno, la fenice, l'uovo, le
rondini. Anche la tematica degli opposti viene analizzata ed esplicitata, in riferimento alla
generazione di nuovi cicli vitali: il maschile ed il femminile, il giorno e la notte, il bianco e il
nero, il buio e la luce. I paesaggi talvolta reali e talvolta onirici del precedente lavoro dell'artista
uniti a questo nuovo percorso, lavorativo e di vita, ci permettono di entrare in una dimensione
intima e coinvolgente. E nei quadri si riflette quella che è la grande sensibilità di Ernesto
Morales, ossia quella di entrare in empatia con i luoghi e le persone, permettendo
all'osservatore di comprendere realmente le sue opere e le motivazioni, aspetti che nell'arte
contemporanea non sempre appaiono di facile cognizione. La mostra e il luogo espositivo,
anch'esso così intimo e pregno di storia, permetteranno una chiamata alla bellezza,
all'attenzione, al tempo lento, all'umanità nel suo lato più spirituale che l'arte ci permette di
percepire. A seguito della prima inaugurazione, la mostra si rinnoverà il giorno 11 aprile, con
l'esposizione di nuovi lavori dalla medesima tematica. Orario: venerdì, sabato, domenica
15.30-19.00; altri giorni o orari su appuntamento telefonico al 335.1227609. Info:
[email protected] - www.areacreativa42.com
fino al 10/05/2015
ore 17:00
Rivarolo (TO)
Via Ivrea 42
"TENTAZIONI" ALLA GALLERIA ZABERT
"Tentazioni", collettiva curata da Luca Beatrice. In mostra lavori di undici artisti contemporanei
(Paolo Amico, Araki, Bertozzi&Casoni, Nicola Bolla, Carlo Mollino, Alessandro Papetti, Carol
Rama, Man Ray, Bettina Rheims, The Bounty KillArt e Paolo Ventura) affiancati da altrettante
opere classiche di Bernardino Campi, Gianbattista Crosato, Paul Brill, Pietro Della Vecchia,
Frans Floris, Luca Giordano e Jan Massys. Orario: 10,30-13,00 e 15,00-19,00.
fino al 15/05/2015
ore 18:00
Torino
Piazza Cavour 10
TORINOSETTE | Arte
211 / 225
Arte
ALBERTO DILILLO AL MUSEO NAZIONALE DELL'AUTOMOBILE
"Retrò Visioni", fotografie di Alberto Dilillo. Trenta fotografie, scattate nel cimitero d'auto
storiche di Kaufdorf, in Svizzera, pochi giorni prima del suo definitivo smantellamento. "Retrò
Visioni" è un racconto per immagini, accompagnate da suggestive didascalie, una vera e
propria Spoon River dell'auto: lo sguardo del fotografo, Alberto Dilillo, indugia sulle forme delle
vetture d'epoca che conservano un fascino immutato nonostante la polvere e l'usura del
tempo. La vegetazione cresce tra le carcasse inanimate delle vetture abbandonate, come tra
gli scheletri di dinosauri estinti. La mostra fotografica sarà corredata da un allestimento che
racconta l'operazione di restauro di un'auto d'epoca: sulle pedane, ritrovamenti impolverati,
vetture semilavorate e vetture finite aiutano a visualizzare le fasi di tale operazione di
recupero, frutto di artigianalità differenti ma ugualmente preziose. Orario: lunedì 10.00-14.00,
pomeriggio chiuso; martedì mattino chiuso, pomeriggio 14.00-19.00; mercoledì, giovedì e
domenica 10.00-19.00; venerdì e sabato 10.00-21.00. Ultimo ingresso 1 ora prima della
chiusura. Ingresso al museo: intero 12,00 euro; ridotto 8,00 euro; scuole 2,50 euro; gratuito
minori di 6 anni; giornalisti con tesserino dell'Ordine; possessori dell'Abbonamento Musei
Torino Piemonte e Torino + Piemonte Card. Info: 011.677666/7/8 - http://www.museoauto.it/
fino al 17/05/2015
ore 18:30
Torino
Corso Unità d'Italia 40
GIULIO PAOLINI IN VIDEOTECA GAM
Martedì 24 marzo alle 18.30 incontro con Giulio Paolini. L'artista, in conversazione con Elena
Volpato, presenterà "Unisono", video realizzato nel 1974 presso lo studio di produzione
art/tapes/22 di Maria Gloria Bicocchi a Firenze. Il video presenta in rapida successione le
riproduzioni fotografiche di 92 tra le opere realizzate da Paolini nei 14 anni precedenti, a
partire dal suo primo lavoro, Disegno geometrico del 1960. L'attenzione dell'artista sino ad
allora si era focalizzata sullo spazio assoluto dell'opera, sul rettangolo bianco della tela o del
foglio, dove tutta l'arte, del passato e del futuro, potesse trovare anche solo una fugace
dimora. L'utilizzo del video conduce Paolini a una considerazione della dimensione temporale
dell'arte: in opposizione all'allora diffusa retorica del tempo reale, la velocità con cui Paolini fa
scorrere, in un montaggio a telecamera fissa, le riproduzioni fotografiche dei propri lavori,
cancella ogni possibilità di osservazione e di identificazione delle singole immagini. "Unisono"
dura meno di un minuto e mostra circa otto opere al secondo. Un parossismo temporale che
tende a un ideale annullamento della durata, quasi che le opere possano fondersi l'una
nell'altra in un unisono appunto che, come nella Symphonie Monotone-silence di Yves Klein,
sia espressione silenziosa e insieme assordante assolutezza dell'arte. Il video resterà in
visione in VideotecaGAM fino al 24 maggio 2015. Orario: martedì - domenica 10.00-19.30. La
biglietteria chiude un'ora prima. Ingresso gratuito in videoteca. Non occorre appuntamento.
Info: 011.4429597 - email [email protected] - www.gamtorino.it
fino al 24/05/2015
ore 18:30
Torino
Via Magenta 31
TORINOSETTE | Arte
212 / 225
Arte
NADIA BUDDE AL GOETHE INSTITUT
Personale e residenza artistica di Nadia Budde. Acume, profondità, osservazione poetica del
mondo e una comicità linguistica fuori dell'ordinario caratterizzano l'opera dell'illustratrice
berlinese, insignita di numerosi riconoscimenti, tradotta e pubblicata in diverse lingue. La
mostra presenta in prima nazionale una selezione delle sue opere originali fra cui il divertente
racconto della sua infanzia a Berlino Est. Ingresso libero. Orario: lunedì, maretedì e giovedì
10:00-13:00 e 14:00-18:30; mercoledì e venerdì 10:00-13:00 e 14:00-17:30. Info:
www.goethe.de/torino - 011.543830
fino al 30/05/2015
ore 18:30
Torino
Piazza San Carlo 206
TORINOSETTE | Arte
213 / 225
Arte
BERT THEIS AL PAV
"Aggloville", mostra personale di Bert Theis, a cura di Marco Scotini. Il peculiare carattere del
PAV, spazio interstiziale tra realtà urbana ed elemento naturale, tra i ritmi della metropoli
contemporanea e quelli dettati dal susseguirsi delle stagioni, rende il museo scenario ideale
per le opere dell'artista Bert Theis. Temi come urbanesimo sostenibile, ecologia politica e
gentrificazione sono al centro della sua ricerca artistica che, da anni, cerca di contrapporsi allo
sviluppo del modello urbano neoliberista in contesti geopolitici diversi, dall'Europa all'Asia
Orientale. La stessa ricerca viene presentata al PAV con "Aggloville", personale dell'artista che
raccoglie maquettes, studi progettuali, video e stampe digitali su tela, sviluppati nel corso di
venti anni di attività, a partire dal Padiglione Potemkin Lock, concepito per la Biennale di
Venezia del 1995. Gli elementi basici con cui Bert Theis interviene negli agglomerati pubblici e
nei contesti sociali sono tratti dalle costruzioni tradizionali dei parchi, quali piattaforme e
padiglioni. Ma ciò che caratterizza tali strutture è il fatto che esse delimitino un campo che, di
fatto, è lasciato vuoto: introducono l'indefinito, l'incerto e il provvisorio nel cuore della
distribuzione del tutto disciplinata della città contemporanea. Aprono uno spazio che si sottrae
al controllo, un'area non qualificata in anticipo, ma ogni volta da ridefinire attraverso iniziative
collettive. Ogni piattaforma è un enigma che porta lo spettatore/fruitore alla libera
interpretazione della funzione e del senso che ad essa vorrà attribuire. Così le opere di Theis
si offrono come dispositivi relazionali, capaci di creare comunità temporanee, a tramutarsi in
teatri d'incontri e situazioni. "Non c'è più ombra di dubbio: nel paradiso l'uomo nasce sdraiato,
nudo sotto una palma": con questa rivendicazione ironica del tempo originario, l'artista
introduce il suo lavoro Le dita della mano, realizzato a Volterra nel 1998 e proposto nell'ambito
di Aggloville in forma di maquette. Dieci isolette verniciate di bianco e nel formato di letto a due
piazze ciascuna, sono accompagnate da una palma mediterranea ombreggia su di loro.
Utopia settecentesca per eccellenza, l'isola deserta è la meta del viaggio, la promessa della
fuga verso nuove terre, nuove avventure. E' il risveglio dopo il naufragio e il ritorno del nostos
allo stato di natura, al paradiso originario. Per chi é coinvolto nei conflitti generati dalla
trasformazione urbana neoliberista e nelle lotte per il diritto alla città, le domande fondamentali
sono: Un'altra città è ancora possibile? Un'altra vita nelle nostre città è possibile? "Aggloville"
visualizza queste domande agglomerando elementi diversi fra di loro: paesaggi coperti di
giungla come quelli del Congo-Brazzaville, quartieri e isolati come quelli di Alphaville di
Godard, sentieri immaginati come quelli di Dogville di Lars Von Trier. Bert Theis
(Lussemburgo, 1952) fa parte di quella generazione di artisti, emersi nel corso degli anni
Novanta, che attraverso i loro lavori hanno creato nuove possibilità per le pratiche nello spazio
pubblico. I suoi lavori hanno una dimensione filosofica, sociale e politica; la maggior parte di
questi sono stati creati a partire da spazi specifici della città. Nel corso degli ultimi dieci anni, è
stato tra gli organizzatori di due progetti a lungo termine, Isola Art Center e out-Office for
Urban Transformation, entrambi riconducibili all'ambito del conflitto urbano tra gli abitanti del
quartiere di Isola, il governo della città di Milano e una compagnia multinazionale statunitense.
Nell'ambito della mostra Aggloville, le Attività Educative e Formative propongono l'attività di
laboratorio Green specific in cui le riproduzioni di particolari scenari urbani vengono rielaborate
attraverso l'introduzione di un connettivo naturale, che genera un contesto ibrido e
imprevedibile. Un'idea trasformativa di zone specifiche, nelle quali il verde si riappropria di un
suo spazio vitale, dando vita a un ambiente fecondo che genera nuove prospettive visive e
narrative. Orario: venerdì ore 15-18; sabato e domenica ore 12-19. Ingresso: intero 4 euro;
ridotto 3 euro; gratuito Abbonamento Torino Musei, Torino+Piemonte Card, minori di 10 anni,
over 65, persone con disabilità. Info: 011.3182235 - [email protected] www.parcoartevivente.it
fino al 31/05/2015
ore 18:00
Torino
Via Giordano Bruno 31
TORINOSETTE | Arte
214 / 225
Arte
"ASTRATTISMO IN EUROPA" AL FORTE DI BARD
"Astrattismo in Europa. Kandinsky, Popova, Majakovskij, Malevi?...": oltre 80 opere,
principalmente olii e disegni di straordinario valore, appartenenti a una prestigiosa collezione
privata tedesca, per la prima volta esposta in Italia. La collezione, riunita con passione e
costanza nel corso di anni, costituisce un nucleo tematico omogeneo con aspetti storicogeografici di grande interesse: le opere illustrano le tendenze artistiche dell'Europa Orientale e
Centrale durante la prima metà del XX secolo, con particolare attenzione alla nascita della
pittura astratta e ai movimenti di arte non figurativa che ne seguirono e che capillarmente si
diffusero in tutta Europa. In un clima di generale rinnovamento del linguaggio artistico, infatti, a
partire dal 1910 circa si sviluppano diverse tendenze astratte nell'ambito dei movimenti
d'avanguardia tedesco, russo, ceco e olandese. Wassily Kandinsky occupa un posto di primo
piano in questo contesto artistico. Al completo la compagine degli astrattisti russi presenti in
mostra: Vladimir Tatlin, Alexander Rodchenko, El Lissitzky e Alexandra Exter, che sviluppa il
suo linguaggio plastico integrando influssi dal Cubismo e dal Futurismo. Da non perdere le
preziose opere di Natalia Goncharova. Kasimir Malevic, con Kandinsky, può considerarsi il più
importante pioniere dell'arte astratta. Proveniente dal contesto del Cubofuturismo russo,
Malevic dipinge forme geometriche elementari come il quadrato, la sfera, la croce, dando vita
al movimento del Suprematismo: un'arte non descrittiva, puramente contemplativa e spirituale.
In mostra anche 44 libri originali del medesimo movimento artistico culturale con numerosi
pezzi di Wladimir Majakovskij e opere di Nikolay Punin, Kasimir Malevi?, Lajos Kassák e due
filmati di Hans Richter (1888-1976) e Viking Eggeling (1880-1925), pionieri dell'astrattismo
geometrico cinematografico d'avanguardia europeo. I loro lavori, terminati nel 1921, sono
considerati tra le opere fondamentali della modernità. Orario: feriali dalle 10 alle 18, festivi e
prefestivi dalle 10 alle 19. Ingresso: Intero: 6,00 euro - Ridotto: 5,00 euro. Info 0125.833811 83382 e su www.fortedibard.it
fino al 02/06/2015
ore 10:00
Bard (AO)
Forte
TORINOSETTE | Arte
215 / 225
Arte
"LO SPAZIO DEL DEMIURGO", FORTUNY E MOLLINO A PALAZZO MADAMA
Poliedricità. È il tratto che accomuna i protagonisti della nuova mostra allestita a Palazzo
Madama «Lo spazio del demiurgo», incentrata sulle figure di Mariano Fortuny y Madrazo e
Carlo Mollino. Due personalità forti, capaci di eccellere in differenti discipline, dalla pittura alla
scenografia, passando per l'architettura, il design e la moda. L'esposizione racconta il
percorso artistico e professionale di Fortuny e Mollino attraverso venti immagini realizzate da
una coppia di grandi fotografi, Sarah Moon e Pino Musi, e dal giovane Marco Maria Zanin.
Nato a Granada nel 1871, Mariano Fortuny y Madrazo respirò arte fin dall'infanzia: figlio del
pittore catalano Mariano Fortuny y Marsal, tra i più rilevanti del panorama artistico spagnolo
del XIX secolo, si dedicò al disegno, all'incisione e alla scenografia, realizzando lampade
avveniristiche, d'ispirazione teatrale, che negli anni a venire si affermarono come uno degli
oggetti di design più ricercati e riconoscibili. Stabilitosi a Venezia, fece di Palazzo Pesaro degli
Orfei la sua residenza e il suo laboratorio: qui concepì e realizzò le prime tuniche Delphos,
lunghi abiti femminili caratterizzati da sottilissime pieghe. Sono i primi vestiti plissettati al
mondo: la tecnica ideata e brevettata da Fortuny si rivelò un successo immediato,
rivoluzionando il mondo della moda. La capacità di creare forme, attingendo da mondi e
modelli differenti tra loro, dall'Antica Grecia alle tradizioni catalane, fece di Fortuny una delle
figure più interessanti del suo tempo, un modello tutt'oggi imitato e studiato. Altrettanto
affascinante è la figura di Carlo Mollino: torinese, nato nel 1905 da una famiglia benestante,
seguì da subito le orme del padre Eugenio, ingegnere e architetto, noto per aver progettato e
realizzato l'ospedale delle Molinette. Completati gli studi, Carlo si dedicò con profitto alla
fotografia, alla progettazione di edifici e di automobili da corsa. Appassionato di sci e di
montagna, realizzò chalet, edifici e funivie, coniugando materiali tradizionali e forme molto
moderne, tecnica che caratterizzò anche i suoi progetti più famosi, come il nuovo Teatro Regio
e il palazzo della Camera di Commercio in via Carlo Alberto. Forme morbide e sinuose, che si
ritrovano anche nei suoi arredi e nei suoi mobili, custoditi nella villa di Vittorio Avondo e
immortalati dall'obiettivo di Musi e Zanin. Orario: da martedì a sabato 10-18, domenica
(10-19). La biglietteria chiude un'ora prima. Ingresso: intero 10 euro; ridotto 8; gratuito ragazzi
fino ai 18 anni e abbonati Musei Torino Piemonte. Info: 011.4433501 www.palazzomadamatorino.it
fino al 07/06/2015
ore 18:00
Torino
Piazza Castello
TORINOSETTE | Arte
216 / 225
Arte
"DONNE CHE VEDONO IL FUTURO" DI BRUNA BIAMINO A PALAZZO MADAMA
Ultima tappa di "Donne che vedono il futuro", il grande progetto dedicato al ruolo delle donne
nella società con cui il museo conferma la propria vocazione verso obiettivi di partecipazione e
inclusione sociale e prosegue l'iniziativa "Go Pink!" che indaga la creatività al femminile. Il
progetto "Donne che vedono il futuro" è stato avviato a dicembre in occasione della mostra
"Women of Vision. Le fotografe di National Geographic" con un workshop a cura della
fotografa torinese Bruna Biamino, durante il quale donne di ogni età hanno risposto all'invito
del museo e hanno donato alla comunità la propria visione del futuro attraverso un ritratto
fotografico e una dichiarazione scritta. Ne sono nati 209 ritratti, tutti immersi nella luce della
settecentesca veranda juvarriana, luogo perfetto per far dialogare identità e aspirazioni della
persona con quelle della società. Per restituire questi messaggi alla collettività, Palazzo
Madama presenta ora al proprio pubblico una grande installazione che raccoglie tutti i 209
ritratti in Camera di Madama Reale: un modo per collegare il destino di una grande personalità
femminile, Maria Giovanna Battista di Savoia-Nemours, con quello delle donne di oggi e,
attraverso i loro "sogni di futuro", di tutti i cittadini di domani. Ad accompagnare le fotografie,
un'installazione sonora con le frasi rilasciate dalle donne fotografate da Bruna Biamino. Nel
pomeriggio inaugurale di mercoledì 11 marzo, aperto a tutte le partecipanti e al pubblico
interessato, Palazzo Madama propone alle 17.30 "La cultura dello specchio. Stare insieme
come le dita in una mano", conferenza in Sala del Senato sul tema della pratica collaborativa.
Ne discuteranno esperti e professionisti provenienti da diversi ambiti disciplinari: Stefano
Barrese (manager), Carmen Belloni (sociologa), Bruna Biamino (fotografa), Mario Calabresi
(giornalista e direttore de La Stampa), Gianfranco Carbonato (imprenditore), Adriano Favole
(antropologo), Luca Remmert (imprenditore), Camillo Venesio (banchiere). Modera l'incontro
Maria Grazia Turri, filosofa ed economista. Al termine dell'incontro seguirà, a partire dalle ore
19, l'inaugurazione della mostra fotografica. Orari di visita della mostra: dal martedì al sabato
10.00-18.00; domenica 10.00-19.00 (la biglietteria chiude un'ora prima); chiuso il lunedì.
Ingresso: intero euro 10, ridotto euro 8, gratuito ragazzi fino ai 18 anni e abbonati Musei Torino
Piemonte. In presenza di mostre temporanee le tariffe potranno subire variazioni. Info:
011.4433501 - www.palazzomadamatorino.it
fino al 07/06/2015
ore 17:30
Torino
Piazza Castello
RIVOLI - ENZO SCIAVOLINO ALLA CASA DEL CONTE VERDE
"Enzo Sciavolino - Il Segno, la Storia, il Mito - 50 anni di acqueforti, 170 opere". Mostra a cura
di Angelo Mistrangelo e dell'assessorato alla Cultura della Città di Rivoli. Orario: dal martedì al
venerdì 16-19; sabato e domenica 10-13 e 16-19. Info: www.comune.rivoli.to.it - 011.9563020
fino al 07/06/2015
ore 18:00
Rivoli (TO)
Via Fratelli Piol 8
PEDRO CABRITA REIS DA GIORGIO PERSANO
"Il palazzo vuoto", personale di Pedro Cabrita Reis. Orari: martedì - sabato 10,00-13,00 e
15,30-19,00. Info: 011.4378178 - 011.835527 - [email protected] www.giorgiopersano.org
fino al 20/06/2015
ore 18:00
Torino
Via Principessa Clotilde 45
TORINOSETTE | Arte
217 / 225
Arte
JACQUES HENRI LARTIGUE AL MEF - MUSEO ETTORE FICO
"Jacques Henri Lartigue - Alle origini della fotografia contemporanea", mostra a cura di Andrea
Busto, in collaborazione con la Donation Jacques Henri Lartigue. La mostra, realizzata a
partire da 130 album originali di Lartigue, ripercorre il destino unico di questo fotografo il cui
talento ora indiscusso venne riconosciuto tardivamente, all'età di 69 anni. La mostra è
composta da 136 fotografie in grande formato e da 50 pagine d'album dell'epoca (1912 - 1922)
che permettono di vedere le immagini nel contesto originale. Una selezione di opere
emblematiche che ripercorrono tutta la storia del Novecento e le origini della fotografia
contemporanea. Orario: da mercoledì a venerdì 14-19; sabato 11-22; domenica 11-19. Info:
011.853065 - www.museofico.it. Ingresso: 10 euro, ridotto 8 euro, 5 euro da 13 a 26 anni;
gratuito fino a 12 anni, persone con disabilità, abbonamento Musei Torino Piemonte.
fino al 21/06/2015
ore 11:00
Torino
Via Cigna 114
"PLASTIC DAYS" AL MEF - MUSEO ETTORE FICO
"Plastic Days - Materiali e design", a cura di Cecilia Cecchini e Marco Petroni. Un percorso
multidisciplinare tra arte, design e costume per raccontare l'affascinante storia di un materiale
che ha profondamente segnato e condizionato il nostro tempo e le nostre abitudini. Gli oggetti
e le opere in mostra costituiranno una sorta di atlante del contemporaneo. La mostra nasce
dall'analisi e dalla selezione di circa 600 oggetti della collezione della Fondazione Plart,
Plastiche e Arte di Maria Pia Incutti-Paliotto, e si compone come un originale racconto della
grande e molteplice famiglia dei materiali plastici. Una testimonianza che racconta le
trasformazioni degli ultimi centocinquanta anni di storia e che svela l'anima profonda della
modernità e delle mutazioni che hanno segnato il paesaggio domestico e culturale in cui siamo
immersi. La plastica diviene la lente d'ingrandimento puntata sulle dinamiche sociali ed
economiche del nostro tempo. Gli oggetti in mostra rappresentano un'articolata selezione di
artefatti assai rari provenienti da tutte le parti del mondo: prime serie di produzione, pezzi di
grande tiratura di famosi designer o di design anonimo. Una scelta non finalizzata a proporre
una puntuale ricostruzione della storia delle plastiche, ma a realizzare una mostra capace di
disegnare un particolare percorso di lettura del nostro tempo, rivisitato attraverso un approccio
multidisciplinare tra design, arte e costume. Uno sguardo ampio, testimoniato anche dagli
interventi in catalogo di Alba Cappellieri, Laura Cherubini, Stefano Catucci, Gianluigi
Ricuperati, Thea van Oosten e Anna Laganà. Completano il percorso espositivo le interviste
ad Andrea Branzi, Donato D'Urbino, Paolo Lomazzi, Alessandro Mendini, Maurizio
Montalti/Officina Corpuscoli, Andrea Trimarchi e Simone Farresin/Studio Formafantasma,
Gaetano Pesce e Maria Pia Incutti, collezionista e presidente della Fondazione Plart. Orario:
da mercoledì a venerdì 14-19; sabato 11-22; domenica 11-19. Info: 011.853065 www.museofico.it. Ingresso: 10 euro, ridotto 8 euro, 5 euro da 13 a 26 anni; gratuito fino a 12
anni, persone con disabilità, abbonamento Musei Torino Piemonte.
fino al 21/06/2015
ore 11:00
Torino
Via Cigna 114
TORINOSETTE | Arte
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Arte
ANITA MOLINERO AL MEF - MUSEO ETTORE FICO
"Anita Molinero, opere e installazioni". Copertoni, sedie, tavoli, panchine, cassonetti della
spazzatura, arredi urbani dismessi, imballaggi. Sono questi i materiali scultorei preferiti da
Anita Molinero, esposti nella loro grezza povertà nei primi lavori degli anni Ottanta e poi
manipolati, tagliati e plasmati attraverso il fuoco nella produzione successiva. La mostra Anita
Molinero. Opere e installazioni presenta una panoramica di lavori realizzati recentemente e
disseminati negli spazi di tutto il Museo, in dialogo con la mostra Plastic Days. L'artista
realizzerà inoltre una serie di sculture site-specific con materiali plastici - in particolare
cassonetti della spazzatura, elementi di carrozzeria automobilistica come paraurti, fari, fanali recuperati durante la sua permanenza a Torino. Con la mostra di Anita Molinero iniziano le
incursioni del MEF nei territori della creazione contemporanea. Muovendosi dalla mission di un
museo che non vuole essere "solo museo", ma un vivace luogo di scambio e un attivatore di
processi creativi, il MEF inaugura una serie di collaborazioni trasversali, partendo dalla moda.
Primo partner, lo storico marchio di abbigliamento BasicNet. Per l'occasione, la casa torinese
realizzerà un K-WAY progettato da Anita Molinero: l'impermeabile sarà prodotto
esclusivamente durante il periodo della mostra, diventando un vero e proprio multiplo
indossabile. Orario: da mercoledì a venerdì 14-19; sabato 11-22; domenica 11-19. Info:
011.853065 - www.museofico.it. Ingresso: 10 euro, ridotto 8 euro, 5 euro da 13 a 26 anni;
gratuito fino a 12 anni, persone con disabilità, abbonamento Musei Torino Piemonte.
fino al 21/06/2015
ore 11:00
Torino
Via Cigna 114
GESSI E CERAMICHE DELLA LENCI A PALAZZO MADAMA
Palazzo Madama presenta, a partire dal 1 novembre, un nuovo allestimento in Sala
Ceramiche dedicato alla celebre manifattura Lenci, a cui il museo ha già dedicato una grande
mostra nel 2010. L'esposizione, resa possibile grazie al generoso prestito di due collezionisti
privati e della Fondazione Guido ed Ettore De Fornaris, mette in evidenza i due momenti
chiave del processo creativo della manifattura Lenci: quello iniziale, i gessi, e quello finale, le
ceramiche. I gessi della Lenci, provenienti da una collezione privata, costituiscono un vero e
proprio archivio di fabbrica, dove si conservano anche le idee rimaste in bozza e mai
realizzate. La selezione presentata a Palazzo Madama offre all'attenzione del pubblico il
confronto diretto con le corrispondenti ceramiche, come per il "Trionfo di Bacco" di Giovanni
Grande, oltre ad alcuni raffinati inediti, come la "Principessa sul pisello" attribuibile a Mario
Sturani, di cui non si conoscono realizzazioni in terraglia. L'esposizione è inoltre l'occasione
per vedere nuovamente riunite, dopo la mostra "L'avventura Lenci", le Stagioni di Mario
Sturani in ceramica e in gesso. Orario: martedì-sabato 10.00-18.00; domenica 10.00-19.00.
Mercoledì 24 dicembre aperto dalle 10 alle 14, chiuso il pomeriggio; giovedì 25 dicembre
chiuso; venerdì 26 dicembre aperto dalle 10 alle 18; mercoledì 31 dicembre aperto dalle 10
alle 14, chiuso il pomeriggio; giovedì 1 gennaio aperto dalle 14 alle 18, chiuso il mattino; lunedì
5 gennaio apertura straordinaria dalle 10 alle 18; martedì 6 gennaio aperto dalle 10 alle 18. La
biglietteria chiude un'ora prima. Chiuso il lunedì. Ingresso museo: intero euro 10, ridotto euro
8, gratuito ragazzi fino ai 18 anni e abbonati Musei Torino Piemonte. Info: 011.4433501 www.palazzomadamatorino.it
fino al 25/06/2015
ore 10:00
Torino
Piazza Castello
TORINOSETTE | Arte
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Arte
"FASCINO E SPLENDORE DELLA PORCELLANA DI TORINO" AL MUSEO ACCORSIOMETTO
La mostra, realizzata in collaborazione con Palazzo Madama - Museo Civico di Arte Antica, a
cura di Andreina d'Agliano e di Cristina Maritano, si propone di approfondire la produzione
delle tre manifatture torinesi di porcellana, Rossetti, Vische e Vinovo, grazie allo spoglio dei
documenti d'archivio e alla revisione degli oggetti presenti sia in raccolte pubbliche che private.
L'avventura eroica che portò la "sublime scoperta della porcellana" a diffondersi in Europa e
anche, precocemente, in terra piemontese, le storie, i protagonisti, le opere, uniti all'uso
quotidiano dell'oro bianco all'interno delle dimore signorili, esaminato nell'arco della giornata
del Giovin Signore, sono oggetto dell'esposizione al Museo di Arti Decorative Accorsi Ometto, che presenta - oltre a porcellane provenienti da raccolte pubbliche e private - diversi
esempi di argenteria, quadri, incisioni. Il percorso espositivo si apre con la sezione dedicata
alla produzione di porcellana della manifattura Rossetti, di proprietà del conte Giacinto Roero
di Guarene, rappresentato nello straordinario quadro di Martin van Meytens; si prosegue
entrando in un cabinets des porcelaines, in cui vengono esposte diverse porcellane cinesi
Blanc de Chine, alcune già di proprietà del Conte di Guarene, a cui si aggiungono alcune
statuine di dignitari cinesi in porcellana a pasta tenera, eseguite nella manifattura Rossetti fra il
1737 e il 1743, copiando originali cinesi. Oltre alla produzione bianca, sono state individuate
porcellane dipinte in policromia, fra cui una vaso di Palazzo Madama, e alcuni oggetti
appartenenti a collezioni private. La seconda sezione è dedicata alla manifattura fondata nel
1765 dal conte Ludovico Birago di Vische, di cui vengono presentati numerosi oggetti inediti:
nella sua breve attività (1765 - 68) Vische, oltre a riprodurre statuine e prototipi della
manifattura di Vincennes - Sèvres, presenta un notevole influsso dei disegni rocaille di
Meissonnier e dell'argentiere torinese Boucheron. Fra gli oggetti più interessanti, una
zuccheriera dipinta in monocromia porpora e una straordinaria salsiera, la cui forma ricorda da
vicino la produzione del Boucheron. La terza sezione della mostra inizia mostrando una serie
di sculture in porcellana bianca verniciata e in biscuit, eseguite nel periodo in cui alla direzione
della manifattura furono Giovanni Vittorio Brodel, già socio del Birago a Vische, e Pierre
Antoine Hannong, autore della formula della porcellana dura in Francia (aveva infatti venduto
nel 1761 il segreto della porcellana dura a Sèvres). In questo periodo vengono riprodotti i
modelli di Vische, in buona parte derivati dalle incisioni delle opere di François Boucher. Un
confronto interessante sarà quello tra Vincennes - Sèvres, Vische e Vinovo, che darà al
visitatore la possibilità di esaminare i modelli piemontesi e gli originali francesi, fra cui un
biscuit proveniente dal Museo delle Porcellane di Palazzo Pitti. La mostra prosegue con una
quarta sezione che, iniziando con l'esposizione di un servito da cioccolata, introdurrà la
sezione della produzione vascolare del periodo Hannong: dominanti sono l'influsso di Meissen
e di Vincennes - Sèvres: oltre a uno splendido portathe di Vinovo, proveniente da Ca'
Rezzonico, dipinto a putti derivati dalle incisioni di Boucher, corredano la mostra alcune
porcellane di Sèvres, già di proprietà dei Duchi di Parma e provenienti dalle collezioni di
palazzo Pitti, che esemplificano l'evidente influsso della manifattura francese su quella
torinese. Il percorso espositivo prende poi in esame le più importanti tipologie della produzione
Hannong, fino a confluire in una tavola imbandita con vasellame di Vinovo del primo e
secondo periodo, abbinato a splendidi argenti e vetri dell'ultimo quarto del Settecento, in modo
da ricreare un ambiente di grande splendore, a cui fanno anche riscontro alcuni quadri; in
particolare il centro tavola riporterà una serie di "Gridi di Strada" in porcellana di Vinovo,
raffiguranti mestieri e personaggi di piazze e mercati dell' epoca, cui farà da sfondo un'opera
del pittore Giovan Michele Graneri (1679-1755), tra i più celebri artisti di bambocciate
piemontesi. La quinta sezione prenderà in esame diverse tipologie scultoree della manifattura
nei suoi diversi periodi di gestione, partendo dal periodo Hannong fino ad arrivare al periodo
della direzione dello scultore Giovanni Lomello: alcune opere di grande qualità esecutiva
corredano questa sezione, in cui spicca una bellissima Visitazione di Maria del 1789 e una
Vergine Addolorata firmata dal Lomello, oltre ad un'Assunzione ancora attribuibile al periodo
Hannong e molto probabilmente allo scultore Tamietti. Particolarmente rilevante sarà la sesta
sezione legata alla committenza sabauda: in questa parte della mostra , i periodi Hannong
Gioanetti e Lomello vengono messi in rilievo da oggetti di altra qualità, fra cui possiamo
rilevare il gruppo della Maestà Sabauda, proveniente da Palazzo Madama e due straordinari
TORINOSETTE | Arte
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vasi attribuibili agli anni di regno di Carlo Emanuele IV (1796-1802), che mostrano
evidenti
influssi della contemporanea produzione parigina. Questa sezione comprende alcuni dei
migliori risultati della produzione vascolare della direzione di Vittorio Amedeo Gioanetti, che
Arte
"RAFFAELLO: LA MADONNA DEL DIVINO AMORE" ALLA PINACOTECA GIOVANNI E
MARELLA AGNELLI
"Raffaello: la Madonna del Divino Amore". Per la prima volta a Torino viene esposto il
capolavoro di Raffaello attualmente custodito nel Museo di Capodimonte di Napoli presso i cui
laboratori è stato curato l'intervento di restauro. La Madonna del Divino Amore era ricordata da
Giorgio Vasari nella Vita di Raffaello (1550) fra le più belle opere del periodo romano del
maestro, eseguita per Leonello Pio da Carpi signore di Meldola. La tavola proviene dalla
collezione Farnese, e rappresenta quindi anche un'occasione di approfondimento delle
vicende di questa importante collezione. La mostra alla Pinacoteca Agnelli diventa l'occasione
per presentare in maniera esauriente e significativa i risultati di questi studi e attraverso
l'utilizzo di supporti digitali, che rendano fruibili le indagini riflettografiche e consentano di
leggere - anche al grande pubblico - la struttura interna del dipinto e le numerose varianti e
pentimenti dell'artista durante la stesura dell'opera, in serrato dialogo con i disegni e gli schizzi
preparatori del maestro urbinate conservati nelle più prestigiose collezioni grafiche europee,
due provenienti dall'Albertina di Vienna e uno dal museo delle Belle Arti di Lille. Il progetto di
allestimento è stato curato da Marco Palmieri. In occasione della mostra il Dipartimento
Educazione ha ideato una serie di attività e workshop per bambini e adulti e scuole di ogni
ordine e grado. Orario: da martedi a domenica 10.00-19.00; chiuso lunedì. Ingresso: intero 10
euro; ridotto 8 euro (gruppi, over 65, convenzionati); ridotto 4 euro (scuole, ragazzi 6/16 anni);
gratuito 0/6 anni, disabili, Abbonati Torino Piemonte Musei. Info: 011.0062713 www.pinacoteca-agnelli.it
fino al 28/06/2015
ore 10:00
Torino
Via Nizza 230/103
SAMUEL DI BLASI AL MUSEO NAZIONALE DELLA MONTAGNA
"Lo scalatore di nuvole", personale di Samuel Di Blasi. Con questa mostra inizia un nuovo
percorso del Museo torinese dedicato all'Arte in Quota: principalmente giovani artisti, ma non
solo. L'evento è il primo di una serie espositiva che si propone di presentare al pubblico
mostre di arte contemporanea inserite nel contesto espositivo del Museo medesimo. Filo
conduttore della rassegna è l'interpretazione di temi ispirati alla montagna da parte degli artisti
che saranno, di volta in volta, invitati. Samuel Di Blasi espone 12 sculture inserite lungo tutto il
percorso museale in uno stimolante dialogo natura-scultura che, come dice il curatore
Riccardo Cordero, «non mancherà di coinvolgere emotivamente lo spettatore». Fondamento
del lavoro di Di Blasi è realizzare opere che ricreino habitat ed elementi naturali che
conservino una memoria nascosta della realtà. Una contrapposizione continua di immagini che
l'artista propone affinché dentro ciò che osserviamo si possa arrivare ad immaginare
l'intangibile. Nuvole che non sono solo nuvole, ma anche grotte e fenditure profondissime.
Superfici percorse da scritte che sembrano parole ma non lo sono e che nascondono
-velandolo- il corpo degli uomini che le abitano. Parte integrante del percorso sono le figure di
gesso posizionate attorno e dentro queste "piccole sculture monumentali", che non sono
bozzetti né studi, ma monumenti nel significato più classico del termine. Orario: dal martedì
alla domenica dalle 10.00 alle 18.00; chiuso il lunedì. Ingresso: intero 10,00 euro, ridotto 7,00
euro, soci Cai 6,00 euro, promozionale 1,00 euro. Info: 011.6604104 [email protected] - www.museomontagna.org
fino al 28/06/2015
ore 18:00
Torino
Piazzale Monte dei Cappuccini
TORINOSETTE | Arte
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Arte
SAN SECONDO DI PINEROLO - BEATO ANGELICO AL CASTELLO DI MIRADOLO
"Beato Angelico. Il Giudizio svelato. Capolavori attorno al Trittico Corsini". Un percorso intimo
e raffinato che racconta un capolavoro di Fra' Giovanni da Fiesole: il suggestivo trittico con
l'Ascensione, il Giudizio Universale e la Pentecoste, custodito presso la Galleria Nazionale
d'Arte Antica in Palazzo Corsini a Roma. I protagonisti del trittico Corsini sono svelati
attraverso la visione coinvolgente di cinque capolavori realizzati da Beato Angelico, ognuno
dei quali rappresenta un momento importante nel suo percorso artistico di miniatore e pittore,
mostrando la grazia di una teologia per immagini. La mostra è nata grazie alla fruttuosa
collaborazione della Fondazione Cosso con la Soprintendenza Speciale per il Patrimonio
Storico, Artistico ed Etnoantropologico e per il Polo Museale della Città di Roma e la Galleria
Nazionale d'Arte Antica in Palazzo Corsini. La curatela è affidata a Daniela Porro, Giorgio
Leone e Antonio D'Amico, che hanno voluto "svelare" il Giudizio Universale, dipinto da Beato
Angelico nei suoi anni romani, intorno al 1447-'48. Il percorso si sviluppa attraverso
l'accostamento di tre fondamentali codici miniati provenienti dal Museo di San Marco e dalla
Biblioteca Medicea Laurenziana di Firenze, dalla Biblioteca Nazionale Braidense di Milano. La
narrazione evolve con due grandi capolavori come la delicata e "piena di grazia" Madonna
dell'Umiltà, in arrivo dal Museo Nazionale di San Matteo di Pisa, e le tavolette con la Nascita di
Gesù e l'Orazione nell'orto, dei Musei Civici di San Domenico di Forlì. La mostra si inserisce in
un percorso di forte vivacità culturale caratterizzato non soltanto dai grandi eventi di respiro
internazionale legati all'Expo, ma anche dall'ostensione della Sacra Sindone, per la quale
giunge alla Diocesi di Torino un altro capolavoro di Beato Angelico, il Compianto sul Cristo
morto. Coincidenza significativa che crea un legame tra il Comune di San Secondo e il
capoluogo piemontese, tra il Castello di Miradolo e il Museo Diocesano Torinese. La mostra si
completa di uno scenografico allestimento che, nell'oscurità delle sale, presenta alcune grandi
riproduzioni retroilluminate, in alta definizione, dei particolari delle opere esposte.
L'illuminazione scelta, che attraversa i dettagli, diviene insieme metafora e simbolo della luce
divina che pervade l'opera di Beato Angelico. Le note del raro Requiem di Franz Liszt, in una
riscrittura per archi e organo, avvolgono le sale attraverso un inedito sistema di diffusione del
suono. La partitura, che guarda al passato, agli esempi di Orlando di Lasso e Palestrina,
diviene la narrazione, in musica, del momento del Giudizio Universale, in un'atmosfera
sospesa di raccoglimento e intimità. Orario: giovedì e venerdì 14.00-18.30; sabato, domenica
e lunedì 10.00-19.00; chiuso il martedì e il mercoledì; aperto su prenotazione in qualunque
giorno e fascia oraria per gruppi e scolaresche. Ingresso: intero 10 euro; ridotto 8 euro (gruppi,
convenzionati, studenti fino a 26 anni, over 65); ridotto dai 6 ai 14 anni 3 euro; gratuito bambini
fino a 6 anni, Abbonati Musei. Info: www.fondazionecosso.it - [email protected] 0121.502761 (biglietteria) - 0121.376545 (uffici).
fino al 28/06/2015
ore 15:00
San Secondo di Pinerolo (TO)
Via Cardonata 2
TORINOSETTE | Arte
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Arte
AMEDEO MODIGLIANI ALLA GAM
La stagione 2015 delle mostre alla GAM Torino prosegue con uno straordinario protagonista:
Amedeo Modigliani, in un itinerario che aiuta a scoprire l'opera di colui che forse più di tutti
incarna la figura dell'"artista maledetto", ancora oggi considerato uno dei grandi interpreti della
pittura europea del Novecento. In mostra circa 90 opere, tra cui sessanta capolavori
provenienti dal Centre Pompidou di Parigi e da importanti collezioni pubbliche e private
d'Europa. La mostra è promossa da GAM e prodotta da MondoMostre e Skira editore in
collaborazione con il Musée National d'Art Moderne - Centre Pompidou di Parigi. La curatela
scientifica è affidata a Jean-Michel Bouhours, accreditato studioso di Modigliani e curatore del
dipartimento delle collezioni moderne del Centre Pompidou di Parigi. Intorno alla figura
centrale di Modigliani si presenta la straordinaria atmosfera culturale creata dalla "École de
Paris", la corrente che ebbe protagonisti alcuni artisti attivi nel primo dopoguerra, spesso esuli
ebrei perseguitati nel loro paese di origine, che si raccolsero intorno a Montmartre e
Montparnasse uniti dal desiderio di vivere in pieno il clima artistico e culturale di Parigi,
creando una completa simbiosi tra vita e arte e distinguendosi per uno stile personalissimo e
una vita dissoluta e priva di regole. Si parte da un significativo corpus di opere del Centre
Pompidou di Parigi, nelle cui collezioni Modigliani entrò a far parte già nella metà degli anni '30
del Novecento. Tra questi gli splendidi ritratti dei suoi amici (Il giovane ragazzo rosso del
1919), delle sue amanti (Lolotte del 1917) o dei suoi mercanti, affiancati a dipinti, disegni e
sculture provenienti da altre prestigiose collezioni pubbliche e private e da un dipinto delle
collezioni della GAM, la celebre Ragazza Rossa del 1915. In questi dipinti emerge il noto "Stile
Modigliani" caratterizzato da una sintesi estrema, tanto che i personaggi ritratti non si rivelano
nella loro identità, se non per alcuni dettagli, come i vestiti o le capigliature. La mostra è
costruita in cinque sezioni, che analizzano la vitalità parigina del periodo, con uno sguardo non
solo alla pittura, ma anche al disegno che ha dato origine ai capolavori, e con un occhio
particolare alla scultura in cui il protagonista, insieme a Modigliani, è Costantin Brancusi, lo
scultore nel cui atelier Amedeo lavorerà per molto tempo. Tra le opere esposte in questa
sezione le celebri Principessa X e Mademoiselle Pogany III, accanto a una serie di fotografie
originali che Brancusi stesso scattò alle sue opere. Modigliani si mostra come il principale
testimone della realtà cosmopolita della Bohème parigina, che ha segnato la sua indipendenza
dai movimenti ufficiali delle avanguardie artistiche. Un particolare momento storico in cui, alla
creazione dei capolavori, si affianca un'esistenza fatta di alcool e miseria che, uniti alla morte
prematura, hanno contribuito ad avvolgere il personaggio in un'aura di leggenda. Orario:
martedì-domenica 10-19.30, chiuso lunedì. La biglietteria chiude un'ora prima. Ingresso
mostra: intero euro 12 - ridotto euro 9. Info: Centralino 011.4429518 - Segreteria 011.4429595
- [email protected]
fino al 12/07/2015
ore 10:00
Torino
Via Magenta 31
TORINOSETTE | Arte
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Arte
GIANNI MILANO AL CASTELLO DI RIVARA
Per la serie "Performaces", Franz Paludetto presenta la mostra-performance "In principio era il
verbo - 20 febbraio 1970".Gianni Milano è un personaggio caleidoscopico, poeta e
pedagogista antagonista, che ha segnato significativamente il passo nel processo di
decostruzione culturale negli anni Sessanta e che ancora oggi, tenacemente, porta avanti la
sua riflessione attraverso scritti e visionarie azioni. Classe 1938, Milano torna a testimoniare la
propria idea plastica di "non arte" nelle immagini e negli scritti che animarono, nel 1970, la sua
performance "In principio era il verbo", ospitata allora dalla Galleria LP 220 dell'amico Franz.
Buio in sala, luce soltanto ad illuminare il rotolo lungo 40 metri di carta che conduce fino al
piedistallo che regge la grande macchina da scrivere messa da Milano a disposizione di tutti
coloro che desiderino lasciare un pensiero compiuto o anche soltanto una traccia d'inchiostro,
al proprio passaggio, per contribuire a realizzare quello che l'artista trasforma poi in una sorta
di manifesto collettivo della didattica della non arte. Fatto a pezzi e poi distribuito, il prodotto di
questa azione partecipata circolerà quindi, come a suggellare la responsabilità, il
coinvolgimento di tutti nel processo di costruzione o decostruzione di significato. La
performance è in programma domenica 22 marzo dalle 10 alle 18, la mostra è visitabile fino al
31 luglio nel seguente orario: sabato e domenica dalle 10:00 alle 12:00 e dalle 14:00 alle
18:00. Info: 0124.31122 - www.castellodirivara.it - [email protected]
fino al 31/07/2015
ore 10:00
Rivara (TO)
Piazza Sillano 2
TORRE PELLICE - HARALD KLINGELHÖLLER, GIANNI CARAVAGGIO E PAOLO
PISCITELLI DA TUCCI RUSSO
In mostra le personali di Harald Klingelhöller, Gianni Caravaggio ("Non poserò mai più i miei
anni così sul tempo") e Paolo Piscitelli ("Here, Not Here"). Orario: da martedì a domenica
10,30-13 e 15-19. Info: 0121.953357 - [email protected] - www.tuccirusso.com
fino al 02/08/2015
ore 11:00
Torre Pellice (TO)
Via Stamperia 9
TAMARA DE LEMPICKA A PALAZZO CHIABLESE
La mostra dedicata a Tamara de Lempicka presenta oltre 80 opere dell'artista, in un percorso
tematico che presenterà al pubblico le opere più iconiche e note della Lempicka, ma anche di
conoscere nuovi aspetti della sua vita e del suo percorso artistico. L'esposizione è curata da
Gioia Mori, promossa dal Comune di Torino - Assessorato alla Cultura, dalla Direzione
Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici del Piemonte e dal Polo Reale di Torino e
prodotta da 24 ORE Cultura - Gruppo 24 Ore e Arthemisia Group. Come scrive la curatrice
Gioia Mori: "Diversi sono gli aspetti evidenziati in questa nuova esposizione, dal taglio inedito,
che presenta una Lempicka più intima e segreta, con alcune sorprese ancora custodite nei
"mondi" di Tamara, una mostra da esplorare come se si viaggiasse in universi paralleli", e
dove è evidenziato il rapporto con i grandi fotografi della sua epoca, e lo studio costante
dell'arte del passato, creando così attraverso la commistione di "antico" e "moderno" uno stile
unico e inimitabile. Ad accogliere il visitatore è la "Ragazza in verde", eccezionale prestito del
Pompidou di Parigi, il quadro che decreta il pieno riconoscimento ufficiale, acquistato nel 1932
dallo Stato francese per essere esposto nella sezione polacca del rinnovato Jeu de Paume. Il
percorso si apre con la sezione "I mondi di Tamara de Lempicka": un'esplorazione attraverso
tutte le case in cui ha vissuto tra il 1916 e il 1980, tra l'anno del suo matrimonio a San
Pietroburgo e l'anno della morte a Cuernavaca. I luoghi sono messi in relazione con la sua
evoluzione artistica: dagli acquerelli del periodo russo, alla ritrattistica degli anni Venti
realizzata nei suoi ateliers parigini, alle opere dipinte a Beverly Hills nella grande villa coloniale
di King Vidor progettata dall'architetto Wallace Neff, a quelle degli anni Quaranta che
rispecchiano gli arredamenti e il gusto della casa di New York. Questo sguardo nell'intimità
delle sue stanze esplora anche i mondi culturali di riferimento, facendo emergere inediti
rapporti, come quello tra il dipinto "Strada nella notte" e le foto di Kertész e Brassaï, che
restituiscono la medesima stupefazione di questi rifugiati dall'Europa dell'Est nella città "delle
TORINOSETTE | Arte
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luci", per tutti loro luogo di elezione. La seconda sezione, "Madame la Baroness, Modern
medievalist", prende il titolo da un articolo dei primi anni Quaranta uscito negli Stati Uniti, dove
Arte
SAM FALLS IN RESIDENZA DA FRANCO NOERO
Domenica 22 marzo dalle 14 alle 20 la galleria Franco Noero presenta il nuovo progetto di
Sam Falls che sarà ospitato in sede sino al 21 marzo 2016. Un progetto espositivo della
durata di un anno che si inserisce nell'ambito del programma in residence realizzato nel
project space di via Mottalciata 10/B. L'artista californiano presenta in galleria un corpus di
lavori legati alla celeberrima composizione musicale "Le Quattro Stagioni" di Antonio Vivaldi.
Per l'occasione è stato realizzato il libro "Sam Falls, Four Seasons Forever", edito da Flash Art
Books, con un'introduzione di Nicolas Trembley. Orario: lunedì 15.00-19.00; martedì-venerdì
11.00-19.00; sabato 15.00-19.00 o su appuntamento. Info: 011.882208 [email protected] - www.franconoero.com
fino al 21/03/2016
ore 14:00
Torino
Via Mottalciata 10/B
TORINOSETTE | Arte
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