Arte Martedì 31 Marzo 2015 "FRANCESCO MENNYEY" ALLA GALLERIA LA CONCHIGLIA Acqueforti e disegni di Francesco Mennyey. Orario: dal martedì al venerdì 15-19; sabato 10-12 e 15-19. Info: 011.6991415. Prorogata fino al 31 marzo. ore 18:30 Torino Via Zumaglia 13bis "CON I MIEI OCCHI" IN GALLERIA SAN FEDERICO "Con i miei occhi", mostra fotografica di Isabella Greggio, allestita nella cornice di Galleria San Federico di Torino in occasione del progetto Sar.to La moda illumina Torino. I luoghi e i volti ritratti raccontano un percorso emozionale e la storia personale di una giovane fotografa che, superando le oggettive difficoltà di una malattia che l'ha colpita agli occhi, continua a girare il mondo e a ritrarlo. Orario: dal martedì al sabato dalle 11.00 alle 19.00; domenica dalle 15.00 alle 19.00; lunedì chiuso. ore 17:30 Torino Galleria San Federico "TRASPARENZE" ALLA GALLERIA SEMI D'ARTE "Trasparenze": fotografie di Alessandro D'Adda, a cura di Daniela Trunfio, e vetri d'autore di Il Mondo del Vetro, a cura di Ivano Balestrieri. Ciò che lega le due presenze in mostra è il vetro, protagonista indiscusso di infinite sequenze dei film di Antonioni costruite sul gioco dei riflessi e delle trasparenze, esemplificatrici dell'idea costante di una superficie della realtà che non può essere penetrata, sinonimo di trasparenza riflettente perennemente se stessa, o il vetro metafora di due qualità, trasparenza e riflessione. Le finestre di un grattacielo di Sapporo, ma soprattutto l'umanità che ne traspare, sono oggetto della ricerca di Alessandro D'Adda, fisico quantistico da alcuni anni rapito dalla passione per la fotografia e delle sue capacità di "vedere attraverso" e di raccontare, molto spesso, altre storie. E' un'umanità che si disvela a un occhio attento, microstorie che lasciano a noi il piacere di intuirne le trame del quotidiano, in un continuo gioco di rimandi tra "dentro" e "fuori" , tra "manifesto" e "apparentemente nascosto". Il grattacielo e la sua struttura geometrica diventa pre-testo, simile al desueto foglio dei provini analogici sul quale il fotografo selezionava gli scatti da salvare, per raccontare la sua storia. I vetri selezionati da Il Mondo del Vetro accanto alle creazioni storiche muranesi di nomi come Venini, Salviati, Seguso e Barbini, presenta opere di artisti contemporanei quali Tagliapietra, Pino Signoretto, Ugo Nespolo, Silvano Rubino e designers come Ettore Sottsass e Marco Zanini. Raccolti con passione dagli inizi degli anni '70, Il Mondo del Vetro rappresenta per le sue presenze nelle più importanti Fiere nazionali, un punto di riferimento per collezionisti attenti alle sperimentazioni di importanti protagonisti della scena dell'arte contemporanea che si sono messi alla prova con questa straordinaria e delicata materia, dando vita a oggetti unici che promuovono e diffondono la raffinatissima arte vetraria muranese riconosciuta in tutto il mondo. Orario: da martedì a sabato 10.00-12.30 e 15.00-19.00; lunedì 15.00-19.00. Info: [email protected] ore 18:00 Torino Via IV Marzo 1/E TORINOSETTE | Arte 1 / 225 Arte LUCA DE MARCH ALLA GALLERIA OBLOM "Politically Incorrect", personale di Luca De March, a cura di Roberto Vaio. L'artista propone un'esplorazione dell'universo parallelo dei cartoni animati, fornendo una chiave di lettura ironica e irriverente della realtà. Orario: martedì-venerdì 16-20, sabato su appuntamento. Info: 333.8438768 - [email protected] - www.galleriaoblom.it fino al 01/04/2015 ore 18:30 Torino Via Baretti 28 PABLO BRONSTEIN DA FRANCO NOERO "We live in Mannerist times", personale di Pablo Bronstein. L'artista argentino, che ha recentemente ricevuto la Duveen Commission dalla Tate Britain per il 2016, si è qui confrontato, similmente a quanto accaduto per la mostra al Metropolitan Museum di New York, con la storia - in questo caso industriale - dell'edificio che ospita la mostra riflettendo sul potenziale decorativo della tecnologia e su come il progresso scientifico sia non di rado al servizio dell'estetica. Orario: lunedì 15.00-19.00; martedì-venerdì 11.00-19.00; sabato 15.00-19.00 o su appuntamento. Info: 011.882208 - [email protected] www.franconoero.com fino al 02/04/2015 ore 18:00 Torino Via Mottalciata 10/B PAOLO GUBINELLI ALLA BIBLIOTECA NAZIONALE UNIVERSITARIA "L'opera di Paolo Gubinelli accompagna le poesie di grandi poeti contemporanei con testi di noti critici: Giulio Carlo Argan, Mirella Bandini, Angelo Dragone, Paolo Fossati". Orario: dal lunedì al venerdì 9.00-18.00; sabato 9.00-13.00. Info: 011.8101111-113 fino al 02/04/2015 ore 10:00 Torino Piazza Carlo Alberto 3 TORINOSETTE | Arte 2 / 225 Arte VICTORIA STOIAN DA ALBERTO PEOLA "Codri Earthquake", personale di Victoria Stoian. La mostra è il risultato della sua collaborazione con Clara Sofia Rosenberg, che da anni ne segue il lavoro supportandolo sul piano teorico. Victoria e Clara Sofia hanno frequentato l'Accademia di Belle Arti di Torino dal 2009, in un percorso complementare tra l'attività pittorica dell'una e quella critica dell'altra. La mostra di Victoria Stoian raccoglie una serie di lavori intorno al tema dell'assenza di un punto di riferimento. Come recita il titolo, le opere rappresentano il caos e l'instabilità prodotti dalla catastrofe naturale, in particolare dal terremoto che colpì la Moldavia nel 2011. Di quell'esperienza, che ha coinvolto la sua famiglia, l'artista ricorda: «Quel 25 agosto alle 04:30 del mattino si verificò un violento terremoto di magnitudo 7,5 con epicentro a breve distanza da Chi?in?u, dove sono nata e cresciuta. Due onde sismiche si sono succedute per una durata di 52 secondi: migliaia di persone senza riparo, linee elettriche, strade e ferrovie distrutte; dighe rotte e villaggi allagati con fuoriuscita di sostanze tossiche. Le Codri, le foreste più grandi della Moldavia, sono state gravemente danneggiate. Questo mio lavoro è un omaggio intimo e sofferto alla biografia di un popolo e alla feroce bellezza della natura che con un colpo secco cambia linee, colori e vite». I quadri oggi esposti in galleria costituiscono una parte dei 52 previsti dal progetto in fieri Codri Earthquake, ognuno dei quali corrisponde a un'unità di tempo specifica del terremoto: il secondo. Vengono così messe in relazione, da un lato, la durata del fenomeno con lo sviluppo del ciclo pittorico, e dall'altro, l'area geografica colpita dal sisma con l'area della tela, ospite della rielaborazione del dramma. Come dice l'artista, «in un terremoto il primo secondo può essere della stessa violenza dell'ultimo. Anzi, forse il primo impatto è ancora più forte e destabilizzante». Per questo motivo, la serie Codri Earthquake si sviluppa con un andamento cronologico, ma le singole opere non riportano la violenza del terremoto in successione crescente: ogni quadro del progetto rappresenta infatti un possibile grado di percezione della catastrofe, che non necessariamente corrisponde al suo reale grado di intensità. Il tema dell'assenza di punti di riferimento proposto nelle opere rimanda a un senso di destabilizzazione, percepibile in termini di panico e smarrimento. Ma, d'altro canto, il potenziale generato da quest'assenza di vincoli può essere colto anche come un'occasione di libertà. Questa dicotomia tra panico e liberazione è espressa dall'artista attraverso la rappresentazione di un mondo informe che contiene, però, delle forme riconoscibili, come protrusioni, annidamenti o ramificazioni. Il mondo organico che emerge da questo repertorio visivo rimanda alla vitalità della natura - dal magma terrestre a correnti marine e paesaggi abissali - e all'immaginario anatomico - dalla riproduzione cellulare a filamenti, globuli e terminazioni nervose. Attraverso la tecnica del chiaroscuro, con predominanza delle tonalità fredde, forme talvolta non finite, o cancellate, si stratificano in un gioco di trasparenze e in un'alternanza di piani pittorici. Pur in assenza di un'architettura e di una linea dell'orizzonte, Stoian riesce in questo modo a ricreare un senso di profondità nelle forme che si affusolano in direzione di un punto di fuga ideale nella tela, inserendo nell'informe accenni di prospettiva. I criteri su cui si fonda la ricerca di Victoria Stoian sono l'importanza attribuita alla sostanzialità della materia, l'approccio diretto e la presenza fisica dell'artista nel lavoro, e la necessità di coinvolgere lo spettatore attraverso la forza dell'opera in sé. L'esperienza personale e il suo percorso artistico sono saldamente intrecciati: migrata a Torino all'età di ventun anni, Victoria inizia a tradurre gli stimoli della nuova realtà, così diversa, in un linguaggio pittorico denso di rimandi introspettivi e culturali. Attraverso un soggetto fortemente autobiografico l'artista riesce ad affrontare temi collettivi, come il terremoto o la migrazione, che riguardano il rapporto degli esseri umani con la storia e con il territorio, in una ricerca che crea uno spazio di condivisione aperto e flessibile. Orario: da martedì a sabato dalle 15 alle 19, mattino su appuntamento. Info: 011.8124460 - 335.6191039 - [email protected] www.albertopeola.com fino al 03/04/2015 ore 18:00 Torino Via della Rocca 29 TORINOSETTE | Arte 3 / 225 Arte NAZARENO RANDO' E VALERIA CALDERA ALLA CHIESA DI SANTA CROCE Doppia personale di Nazareno Randò e Valeria Caldera. Ingresso libero. fino al 03/04/2015 ore 18:00 Avigliana (TO) Piazza Conte Rosso FEDERICO GUERRI DA WEBER & WEBER "Frammenti", personale di Federico Guerri. L'arte appartiene originariamente alla natura. È natura. E in quanto tale contempla e dà forma a se stessa. È dunque tempo che l'arte, memore del suo stato aurorale, torni a muoversi per iniziativa dei propri tratti. È tempo che la scrittura segnica torni a decidere dei propri tracciati e delle proprie luci. Di tutto. Anche delle tenebre. Nulla deve nascere se non dai suoi impulsi, dai suoi spasimi, dai suoi getti, violenti o pacati che siano. È quanto accade nell'opera di Federico Guerri, dove la scrittura sceglie innanzitutto di essere disegno e di non porsi al servizio che del proprio accadere. La scrittura danza e iscrive in questo esordio il carattere inafferrabile dello scaturire del segno e l'annuncio dell'enigmatica soglia tra ciclica sparizione e nuovo inizio. Non ha principio né fine. Appare e passa. Appare al nostro orizzonte come potrebbe fare il vapore acqueo. Presenza e venirealla-presenza si uniscono e si confondono in questi luoghi verso i quali ci conduce Federico Guerri: sono luoghi pienamente riconoscibili, pur rivelandosi la loro vera sostanza come ombra e parvenza. Orario: da martedi a sabato 15.30-19.30. Info: www.galleriaweber.it [email protected] - 011.19500694 fino al 04/04/2015 ore 18:00 Torino Via San Tommaso 7 "MANIERA NERA" ALLA NORMA MANGIONE GALLERY "Maniera Nera", collettiva a cura di Francesco Barocco. In mostra lavori di Vija Celmins, Richard Earlom, F. Green, Richard Houston, Elizabeth Judkins, S. W. Reynolds e John Raphael Smith. Orario: dal martedì al sabato 15.30-19.30 o su appuntamento. Info: 011.5539231 - [email protected] - www.normamangione.com fino al 04/04/2015 ore 18:00 Torino Via Matteo Pescatore 17 IRINA NOVARESE ALLO SPAZIO NOPX "Landology. Scorci di una politica delle differenze", mostra di Irina Novarese. Il processo lento di mappatura fittizia -e comunque approssimativa- si confronta con il reale flusso accelerato della città, che viene proposta ai singoli come luogo ultimo del sociale. Strutture urbane tra desiderio e repulsione, tra necessità ed extralusso, sono al centro del progetto "Landology" di Irina Novarese. Nello spazio di NOPX l'artista presenta un'installazione che costituisce il secondo capitolo della sua recente indagine sulle teorie di individualizzazione dell'habitat. Un'esplorazione di strutture e organizzazioni dello spazio urbano iniziata nel 2014 con le due città di Caracas e Berlino e che continua con il lavoro che verrà presentato a Torino. Landology dà anche il via a Preview, ad una nuova collaborazione tra NOPX e Dunque, locale di recente apertura in via Santa Giulia: pochi giorni prima dell'inaugurazione ufficiale, sui muri del Dunque apparirà un'anteprima della mostra, un estratto del lavoro dell'artista riprodotto in formato maxi su un cartellone da cinema. Visite anche su appuntamento: 328.7055257. Info: [email protected] - www.nopx.it fino al 04/04/2015 ore 18:30 Torino Via Guastalla 6/A TORINOSETTE | Arte 4 / 225 Arte RÄ DI MARTINO ALLA GAM PER "VITRINE" Riparte il 10 febbraio alla GAM di Torino "Vitrine", il progetto dedicato alla ricerca artistica contemporanea. Possibilità, titolo della quarta edizione, pone l'attenzione sulle trasformazioni della vita, del suo divenire di cui l'arte ricalca la natura mutevole e fluida. Come un vetro trasparente, "Vitrine" stabilisce un punto di interazione, di dialogo e di lettura tra le ricerche artistiche più contemporanee e il flusso incessante degli stimoli fisici e simbolici della quotidianità. Gli artisti protagonisti della quarta edizione di Vitrine sono: Rä di Martino, Francesco Gennari, Francesco Barocco, Anna Franceschini, Luca Trevisani. "Vitrine" si costituisce come una soglia, un passaggio che mette in comunicazione mondo interno ed esterno al museo attuando un dialogo tra le ricerche artistiche con la realtà circostante. Lo spazio e il tempo sono le coordinate imprescindibili con cui l'uomo si confronta costantemente e che s'imprimono nel lavoro dell'artista. Tutto scorre e cambia, le percezioni si arricchiscono di ricordi personali, del vissuto, della memoria culturale, storico?sociale e politica in una metamorfosi continua. Mutamenti che investono la realtà naturale e urbana ma anche il paesaggio dell'immaginario, lo spazio?tempo reale e quello mentale, interiore e intimo dell'animo. Lo sguardo dell'artista coglie determinate situazioni, alcuni momenti, registra cambiamenti che mescolano passato, presente e futuro, in una rielaborazione che trova espressione nelle opere, restituendo attimi e impressioni. Il primo appuntamento dell'edizione 2015 vede protagonista Rä di Martino, che presenta alla GAM dal 10 febbraio al 6 aprile l'opera "The Picture of Ourselves", video in bianco e nero che inquadra i primi piani alternati di una bambina e di un giovane uomo dagli occhi chiari, due ritratti in cui affiorano suggestioni della tradizione artistica, dalla pittura più antica fino alla fotografia più contemporanea, due sguardi che sono la testimonianza della vita che scorre, si radica, si evolve in un infinito intrecciarsi di possibilità. Orario: martedì-domenica 10-18, chiuso lunedì. La biglietteria chiude un'ora prima. Ingresso libero a Vitrine. Info: centralino 011.4429518 - segreteria 011.4429595 www.gamtorino.it/vitrine fino al 06/04/2015 ore 18:30 Torino Via Magenta 31 GAVINO SANNA ALLO SPAZIO MOUV "Livori in corso", personale di Gavino Sanna. In mostra una trentina di disegni, accompagnati da brevi racconti, raccolti nel libro intitolato "Livori in corso" che Gavino Sanna ha dedicato ad Alda Merini. La mostra si apre, così come nel libro, con un verso della Poetessa dei Navigli "L'uomo fa male al fratello al primo sbadiglio del mattino" a cui segue la dedica di Alda Merini. Orario: tutti i giorni dalle ore 10 alle 24; chiuso il lunedì. Nel periodo della mostra si svolgeranno degustazioni libere e guidate dei vini di Cantina Mesa, l'azienda vitivinicola creata dieci anni fa da Gavino Sanna con la moglie Lella a Sant'Anna Arresi nel Sulcis. Info: [email protected] - www.spaziomouv.it - 331.5828996 fino al 06/04/2015 ore 10:00 Torino Via Silvio Pellico 3 TORINOSETTE | Arte 5 / 225 Arte SERGIO STAINO ALLA GAM "Un racconto di Berlino, 1981", personale di Sergio Staino - uno dei più conosciuti e amati disegnatori satirici italiani -, a cura di Danilo Eccher. Lo spazio Wunderkammer ospita più di cento disegni che raccontano Berlino nel 1981, quando Staino, armato di carta, matita, china e una macchina fotografica raggiunge la città e la interpreta con i suoi disegni. E qui Bobo, da sempre l'alter ego del disegnatore, si ritrova a esplorare una città dalle mille contraddizioni e dal grande fascino. Una metropoli in forte espansione architettonica e culturale, in quell'anno ancora inserita nel cuore del comunismo europeo. "Ogni angolo era una scoperta, una sorpresa, una suggestione: Berlino in quegli anni là era una città veramente unica per la quantità di contraddizioni politiche e sociali che faceva coesistere in se stessa esprimendole, poi, in forme architettoniche e ambientali assai diversificate (...) Tutto era esagerato in Berlino Ovest: le luci, le insegne, le vetrine, tutte cose che adesso sembrerebbero normali ma che, allora, erano profondamente innovative. Solo avvicinandosi al confine con la Repubblica Democratica, e soprattutto al muro, l'atmosfera della città si faceva più scura e deprimente e la contraddizione tra la vitalità lussuosa dell'Ovest e la tristezza poliziesca dell'est si facevano evidenti". Orario: martedì-domenica 10-18, chiuso lunedì. La biglietteria chiude un'ora prima. Ingresso: euro 10, ridotto euro 8, gratuito ragazzi fino ai 18 anni. Info: Centralino tel. 011 4429518 - Segreteria tel. 011 4429595 e-mail [email protected] fino al 06/04/2015 ore 10:00 Torino Via Magenta 31 ETTORE FICO ALL'URP DEL CONSIGLIO REGIONALE In mostra una quindicina di incisioni di Ettore Fico (Piatto biellese 1917-Torino 2004). Si tratta di acqueforti e litografie, tra le produzioni meno note dell'artista ma da lui molto amate. Le vedute del giardino di casa a Castiglione torinese, dove Fico trascorreva le estati, sono un motivo ricorrente della sua arte così come i dettagli della natura, ben esemplificati in mostra da nidi, cespugli, viti e pannocchie. Fico realizzò le sue prime opere incisorie nel 1963, lavorando in studio con una pressa, operando direttamente sulle lastre e concentrando la produzione in determinati periodi, fino al 2003, anno precedente alla sua morte. Orario: dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 13 e dalle 14 alle 16. Ingresso libero. fino al 06/04/2015 ore 17:00 Torino Via Arsenale 14/G TORINOSETTE | Arte 6 / 225 Arte ALDO MONDINO ALLA GAM PER "SURPRISE" Martedì 10 febbraio inaugura alla GAM il primo appuntamento dell'edizione 2015 di "Surprise", progetto espositivo che concentra l'attenzione su aspetti specifici del contesto artistico torinese tra gli anni Sessanta e Settanta, in cui si intersecarono discipline diverse, dall'architettura al design, dalla moda alla grafica, dalla musica alle arti visive e performative gettando in questo modo le basi per il riconoscimento artistico di Torino a livello internazionale. A curare questo terzo ciclo di appuntamenti, che prosegue per tutto il 2015, sono Maria Teresa Roberto, docente di Storia dell'Arte Contemporanea presso l'Accademia Albertina di Torino e Gregorio Mazzonis, curatore GAM. Al progetto è dedicata la sala espositiva della GAM al secondo piano del museo. Al centro dell'attenzione sono poste di volta in volta opere, tracce di percorsi espositivi, progetti inediti, riferimenti a contesti extra-artistici; si tratta di frammenti eterogenei ma accomunati dal senso di stupore e meraviglia e di intensificazione delle energie vitali tipico di quegli anni. Il protagonista del primo appuntamento è Aldo Mondino (Torino, 1938-2005) il quale, dopo il periodo trascorso a Parigi dal 1959 al 1960 dove frequenta l'Ecole du Louvre e i corsi di incisione di William Heyter, nel 1963 esordisce a Torino con una personale alla galleria Il Punto, allora diretta da Gian Enzo Sperone. Presenta in questa occasione i suoi nuovi lavori, le "Tavole Anatomiche", metafore della società contemporanea descritta attraverso gli organi del corpo umano. "Sole" e "Immersore", entrambe realizzate nel 1967 e presentate nella mostra alla GAM, rappresentano un'esperienza anomala nell'ambito della sua produzione artistica, rivolta in questi anni al gioco e allo humour. L'arrivo della Pop Art in Italia proprio grazie a Gian Enzo Sperone e la sua consacrazione nella mostra alla Biennale veneziana del '64, costituisce un precedente fondamentale per tutta la ricerca artistica degli anni a venire. Mondino si appropria anch'egli di alcune istanze quali il principio di sconfinamento dalla pittura ottenuto con l'utilizzo di materiali che circondano il nostro ambiente, in questo caso legno e lampadine a incandescenza. Se "Immersore" si ricollega , come ha notato Riccardo Passoni, più alle istanze New Dada che sono discusse proprio in quegli anni, "Sole" traduce con i materiali delle insegne luminose un tema caro alla pittura di paesaggio come l'alba, sul quale tra l'altro si concentra la ricerca di uno dei maestri della Pop Art come Roy Lichtenstein negli anni tra 1963 e 1964 e al quale Sperone dedica la mostra di apertura della sua galleria. Le due opere hanno in comune, oltre ai materiali utilizzati, una misura fissa che guida la loro installazione alla parete, 160 centimetri da terra, segnalata dall'artista da una etichetta della galleria Stein sul verso di "Immersore". Questa linea immaginaria, che attraversa in orizzontale l'opera, definisce il punto al di sotto del quale le lampadine devono rimanere spente e corrisponde sia alla misura teorizzata da Masaccio come altezza fissa dell'occhio umano sia al segno lasciato dalle acque dell'Arno su alcuni capolavori dell'arte fiorentina che impressionò a tal punto Mondino da spingerlo a realizzare tra la fine del '66 e il 1967 una serie di opere. Tra questi lavori vale la pena ricordare l'intervento alla mostra "Con temp l'azione" (gallerie Stein, Sperone e Il Punto, Torino 1967) durante la quale l'artista unisce le sedi della mostra tirando un filo rosso attraverso la città posto a 160 centimetri di altezza da terra. Orario: martedìdomenica 10-18, chiuso lunedì. La biglietteria chiude un'ora prima. Ingressi: euro 10, ridotto euro 8, gratuito ragazzi fino ai 18 anni. Info: Centralino tel. 011 4429518 - Segreteria tel. 011 4429595 e-mail [email protected] fino al 07/04/2015 ore 18:30 Torino Via Magenta 31 IVREA - ELENA MIRANDOLA E MANITERRA AL CASTELLO DI SALE Mostra di Elena Mirandola e Maniterra a cura di ArteInFuga. Orario: lunedì 14.30-19.00; dal martedì al sabato 9.30-19.00. Info: [email protected] - http://arteinfuga.blogspot.it/ fino al 08/04/2015 ore 18:00 Ivrea (TO) Via dei Patrioti 14 TORINOSETTE | Arte 7 / 225 Arte "FOBOFILIA" ALLA FONDAZIONE SANDRETTO RE REBAUDENGO "Fobofilia", mostra sull'immagine della paura, sul modo in cui gli artisti danno forma a uno dei sentimenti più caratteristici e sfuggenti della nostra epoca, a cura di Irene Calderoni. Fobofilia è il piacere un po' perverso di essere spaventati, una pulsione che appare sempre più frequente. La paura è il registro più diffuso nell'intrattenimento, ma anche nell'informazione e di conseguenza nel modo di percepire la realtà. L'arte riflette questa temperie, ne offre diverse sembianze, da quello più intimo e psicologico, di una soggettività aggredita oppure aggressiva, a quello più esterno e politico, di una società che si fonda sulla violenza e usa il terrore come arma. Artisti in mostra: Janis Avotins, Matthew Barney, Massimo Bartolini, Avner Ben Gal, Glenn Brown, Miguel Calderon, Maurizio Cattelan, Dinos e Jake Chapman, Roberto Cuoghi, Saul Fletcher, Anna Gaskell, Douglas Gordon, Gusmao& Paiva, Thomas Hirschhorn, Piotr Janas, Zoe Leonard, Margherita Manzelli, Eva Marisaldi, Nathaniel Mellors, Shirin Neshat, Kelly Nipper, Catherine Opie, Tony Oursler, Djordje Ozbolt, Anri Sala, Ferdinando Scianna, Andreas Slominski, Jakub Julian Ziolkowski. Orario: giovedì 20-23 (ingresso libero); venerdì, sabato e domenica 12-19. Ingresso: intero euro 5; ridotto euro 3 (over 65, studenti); gruppi euro 4 (minimo 6 persone); gratuito (per i bambini fino a 12 anni, Insieme per l'Arte, abbonamento Torino Musei, giornalisti accreditati, soci ICOM). Info: [email protected] 011.3797600 - www.fsrr.org fino al 12/04/2015 ore 19:00 Torino Via Modane 16 ISA GENZKEN ALLA FONDAZIONE SANDRETTO RE REBAUDENGO La mostra dedicata ad Isa Genzken (Germania, 1948) presenta per la prima volta in Italia un ciclo di lavori della fine degli anni Ottanta, un corpus di opere pittoriche meno note rispetto alle sculture e installazioni per cui Genzken è famosa. Sono olii su tela monocromatici che suggeriscono già nel nome, Basic Research, l'inizio di un percorso di sconfinamento e d'interazione con l'ambiente. Si tratta infatti di frottage del pavimento del suo studio, a metà tra pittura e scultura, che cercano una comunicazione non verbale con spazio e spettatori. Orario: giovedì 20-23 (ingresso libero); venerdì, sabato e domenica 12-19. Ingresso: intero euro 5; ridotto euro 3 (over 65, studenti); gruppi euro 4 (minimo 6 persone); gratuito (per i bambini fino a 12 anni, Insieme per l'Arte, abbonamento Torino Musei, giornalisti accreditati, soci ICOM). Info: [email protected] - 011.3797600 - www.fsrr.org fino al 12/04/2015 ore 18:00 Torino Via Modane 16 TORINOSETTE | Arte 8 / 225 Arte "MARCO POLO - LA VIA DELLA SETA NELLE FOTOGRAFIE DI MICHAEL YAMASHITA" AL MAO Un viaggio per immagini, sulle tracce di uno dei più grandi esploratori di tutti i tempi: la nuova mostra del Mao ricostruisce il percorso compiuto quasi mille anni fa da Marco Polo lungo la Via della Seta, attraverso le fotografie di Michael Yamashita, fotografo di punta di National Geographic. Nelle 76 fotografie esposte al Museo d'Arte Orientale ritroviamo piazza San Marco e la laguna, il minareto di Samarra in Iraq e le carovane a bordo dei cammelli nel deserto del Gobi. Non solo: la mostra, articolata in tre sezioni geografiche, ripercorre il tragitto compiuto da Marco Polo dall'Italia alla Cina, ma anche la permanenza dell'esploratore in Cina e il viaggio di ritorno via mare, lungo le coste dell'Indonesia e dell'India. Le immagini desertiche lasciano così pian piano spazio alle distese d'acqua delle piantagioni di riso, agli spettacolari paesaggi della baia di Ha Long nel Nord del Vietnam e agli sguardi penetranti dei sadhu a Bombay. Orario: dal martedì alla domenica dalle 10 alle 18. Dal 7 febbraio al 1 marzo, apertura e chiusura posticipata nei weekend (sabato dalle 11 alle 20; domenica dalle 11 alle 19). La biglietteria chiude un'ora prima. Il biglietto d'ingresso (10 euro) consente anche l'accesso alla collezione permanente del museo. Info: 011.4436928 - www.maotorino.it fino al 12/04/2015 ore 17:00 Torino Via San Domenico 11 MOSTRA DEI FINALISTI DEL MARIO MERZ PRIZE ALLA FONDAZIONE MERZ Mostra dei 5 finalisti della prima edizione della sezione arte del Mario Merz Prize. Gli artisti, Lida Abdul (Kabul 1973), Glenn Ligon (New York 1960), Naeem Mohaiemen (Londra 1969), Anri Sala (Tirana 1974) e Wael Shawky (Alessandria d'Egitto 1971), sono stati selezionati tra le oltre 500 candidature pervenute dalla giuria composta da Marisa Merz, Beatrix Ruf (direttrice dello Stedelijk Museum di Amsterdam) e Claudia Gioia (curatrice indipendente). Il progetto espositivo, curato da Beatrice Merz raccoglie due o tre opere per ciascun autore, scelte tra le più significative del loro percorso artistico. Il pubblico potrà esprimere la propria preferenza visitando la mostra o collegandosi al sito mariomerzprize.org. Orario: martedìdomenica 11-19, lunedì chiuso. L'ingresso alla mostra è gratuito. Info: 011.19719437 [email protected] - www.fondazionemerz.org fino al 12/04/2015 ore 18:00 Torino Via Limone 24 AVERY SINGER ALLA FONDAZIONE SANDRETTO RE REBAUDENGO "Pictures Punish Words", personale di Avery Singer, a cura di Beatrix Ruf. Sorprendenti per tecnica e iconografia, i quadri di Avery Singer sovvertono le nostre aspettative visuali. A un primo sguardo si sottraggono a una classificazione precisa come dipinti o elaborazioni a stampa. Per questo sollevano l'interrogativo, ovvio e allo stesso tempo pressante per un'artista, sul modo in cui le informazioni digitali che ci circondano possono concretizzarsi sotto forma di immagine piatta su carta o, più di recente, tridimensionale in plastica, o su ogni altra possibile superficie materiale. Avery Singer ha realizzato un ciclo di opere pensate appositamente per questa sua prima personale. Dopo una prima presentazione alla Kunsthalle di Zurigo, la personale si sposta Torino, alla Fondazione Sandretto Re Rebaudengo. Orario: giovedì 20-23 (ingresso libero); venerdì, sabato e domenica 12-19. Ingresso: intero euro 5; ridotto euro 3 (over 65, studenti); gruppi euro 4 (minimo 6 persone); gratuito (per i bambini fino a 12 anni, Insieme per l'Arte, abbonamento Torino Musei, giornalisti accreditati, soci ICOM). Info: [email protected] - 011.3797600 - www.fsrr.org fino al 12/04/2015 ore 18:30 Torino Via Modane 16 TORINOSETTE | Arte 9 / 225 Arte "UNITED ARTISTS OF ITALY" ALLA FONDAZIONE SANDRETTO RE REBAUDENGO "United Artists of Italy", un progetto di Massimo Minini. Il gallerista ha raccolto una collezione di ritratti di artisti eseguiti dai più significativi fotografi italiani: l'idea è stata quella di concepire una collezione di volti d'artista ripresi dai grandi fotografi italiani, quasi un mondo aiutasse l'altro, completandosi a vicenda. Il progetto, iniziato per passione qualche anno fa, è cresciuto sempre più grazie al contatto diretto con i fotografi che hanno abbracciato la proposta, e si è rivelato un vero e proprio viaggio all'interno della fotografia, tra archivi e scatole, pellicole e files. Se in principio l'idea era di selezionare esclusivamente ritratti di artisti, con il tempo l'attenzione si è estesa, prendendo in considerazione alcuni ritratti di artisti stranieri, ma molto vicini all'Italia, come Joseph Beuys, Andy Warhol, Robert Rauschenberg, Sol LeWitt, volti di scrittori come Pier Paolo Pasolini, Italo Calvino, Alberto Moravia, e ancora gli artisti colti al lavoro, nel loro studio o nei momenti liberi e alcuni tra i più importanti galleristi come Lucio Amelio e Leo Castelli. Questa collezione crea una storia del contemporaneo, non con le opere, ma con i volti, i modi, gli atteggiamenti. Se si può considerare il contemporaneo un'attitudine, un modo di porsi dell'opera nel proprio tempo ed in comunione con i grandi temi del momento, il massimo di tensione sul contemporaneo lo si raggiunge non con il corpo dell'opera, ma con quello dell'autore, che vive nel proprio tempo, lo interpreta, gli dà voce, lo fonda, definendone i contorni spaziali e temporali. La mostra vuole infatti offrire uno spaccato della fotografia italiana di questi anni, dimostrando la capacità straordinaria di interpretazione e di omaggio a grandi artisti da parte di grandi fotografi. Non si tratta di una semplice raccolta cronologica di immagini, ma di un racconto, dove lo stesso artista visto, letto e interpretato da diversi fotografi, porge differenti sfaccettature del proprio destino. Spesso la fotografia dice più di quanto non sia nelle intenzioni dell'autore. Attraverso quasi duecentocinquanta scatti, viene presentato il lavoro di ventidue fotografi attivi a partire dagli anni '60: Claudio Abate, Aurelio Amendola, Gabriele Basilico, Sandro Becchetti, Gianni Berengo Gardin, Elisabetta Catalano, Giorgio Colombo, Mario Cresci, Mario Dondero, Federico Garolla, Luigi Ghirri, Mario Giacomelli, Gianfranco Gorgoni, Mimmo Jodice, Nanda Lanfranco, Uliano Lucas, Attilio Maranzano, Nino Migliori, Ugo Mulas, Paolo Mussat Sartor, Paolo Pellion, Ferdinando Scianna. La mostra è stata ospitata al Musée d'Art Moderne di Saint Etienne, al Palais des Beaux Arts di Bruxelles, alla Fondazione Stelline di Milano, alla Biennale di Fotografia di Amsterdam ed alla Estorick Collection di Londra. Orario: giovedì 20-23 (ingresso libero); venerdì, sabato e domenica 12-19. Ingresso: intero euro 5; ridotto euro 3 (over 65, studenti); gruppi euro 4 (minimo 6 persone); gratuito (per i bambini fino a 12 anni, Insieme per l'Arte, abbonamento Torino Musei, giornalisti accreditati, soci ICOM). Info: [email protected] 011.3797600 - www.fsrr.org fino al 12/04/2015 ore 19:00 Torino Via Modane 16 "AN ART OF ONE'S OWN: GROUP SHOW" DA RAFFAELLA DE CHIRICO ARTE CONTEMPORANEA "An Art of One's Own: Group Show". In esposizione lavori di Carla Accardi, Irma Blank, Dadamaino, Angiola Gatti, Andi Kacziba, Maria Lai, Elena Modorati, Carol Rama, Elisabeth Scherffig, Eva Sørensen. Orario: martedì e mercoledì dalle 14:00 alle 19:00; giovedì, venerdì e sabato dalle 11:00 alle 19:00; altri giorni e orari su appuntamento. Info: www.dechiricogalleriadarte.com - [email protected] - 011.835357 fino al 12/04/2015 ore 18:00 Torino Via della Rocca 19 TORINOSETTE | Arte 10 / 225 Arte EVANGELINA ALCIATI ALLA PINACOTECA DELL'ACCADEMIA ALBERTINA "Evangelina Alciati: l'occhio e l'anima". L'Accademia Albertina delle Belle Arti dedica, presso le sale della Pinacoteca Albertina, una mostra antologica alla figura di Evangelina Alciati (1883-1959), pittrice nella Torino del primo e secondo Novecento, prima donna ad essere ammessa in Accademia, personalità libera ed in anticipo sui tempi. L'iniziativa, che si collega alla prossima apertura, completati i lavori di ristrutturazione, della Pinacoteca del Novecento, presso la Rotonda del Talucchi, è stata sollecitata dalla contemporanea uscita, anteprima domenica 25 gennaio presso la Sala Congressi dell'Unione Industriale, del film "La liberà allo specchio. Ritratto di Evangelina Alciati". Il film, tratto da un'idea di Mauro Guidetti, scritto dallo stesso insieme agli eredi Lorenzo Boccalatte ed Anna Maria Fracchia, è stato sceneggiato e diretto da Vanni Vallino, e si avvale dell'interpretazione, tra le altre, di Pamela Villoresi, Erica Blanc, ed Eugenio Allegri. Evangelina Alciati fu allieva di Giacomo Grosso, sotto la cui guida si diplomò in disegno e pittura. Decisivo per il gli esiti della sua carriera fu un soggiorno a Parigi tra il 1903 ed il 1906. Lo stile della Alciati, che raggiunge punte di assoluta eccellenza nel ritratto, si confronta alla pari con le tendenze che caratterizzano la prima parte del Novecento, dalla pittura post impressionista, all'Espressionismo ed alla Metafisica, in cui si evidenziano taluni punti di contatto con il magistero di Felice Casorati. La mostra, a cura dei professori Edoardo Di Mauro e Giuseppe Mantovani, con contributi critici di Francesco De Caria, Donatella Taverna e della docente dell'Accademia Valeria Piasentà, presenta un percorso completo e ragionato di tutte le fasi artistiche di Evangelina Alciati, dal primo Novecento al secondo dopoguerra, tramite il prestito di opere da collezionisti privati, e da istituzioni quali la Galleria d'Arte Moderna di Torino, il Castello Gamba. Museo Regionale della Valle d'Aosta, le Fondazioni Burzio e Mazzonis. Orario: lunedì, martedì, giovedì, venerdì, sabato e domenica 10.00-18.00 (ultimo ingresso 17.30); mercoledì chiuso. Info: 011.0897370 fino al 12/04/2015 ore 18:00 Torino Via Accademia Albertina 8 TORINOSETTE | Arte 11 / 225 Arte "173° ESPOSIZIONE ARTI FIGURATIVE 2015" ALLA PROMOTRICE "173° Esposizione Arti Figurative", rassegna che propone le opere di 365 artisti selezionate dalla Commissione Artistica della Promotrice. L'itinerario espositivo si snoda lungo le sale della Palazzina Liberty al Valentino secondo una visione d'insieme che unisce pittori, scultori, grafici in una sorta di racconto attraverso paesaggi, ritratti, figure, composizioni floreali, pagine astratte e surreali, nudini e delicati fogli d'acquarello, incisioni e disegni. La mostra presenta un ampio "corpus" di lavori che ricordano gli artisti scomparsi, come il particolare e inquieto segno di Enrico Colombotto Rosso e di Leonor Fini, l'intenso "Autoritratto n.2" di Ruggeri e il cromatismo della tela "Un mattino al mare" di Cherchi, i "cieli" di Carena e il rame "Spadaccino di gallo" di Molinari. E insieme a "Il diario di Darwin" di Soffiantino si nota la tempera "Testa d'uomo" di Spazzapan e l'acquarello "Nudo in posa" dell'espressionista Corbelli, la "Dispensa" di Tabusso e la musicale tecnica mista "Les Regions inconnues" di Davide Peiretti, che si lega alle spaziali atmosfere del ciclo "Fuochi di gioia" di Nini Maccagno. E accanto affascinano le sculture, da "Sviluppo di forme n.1" ad "Archetipo", eseguite da Mastroianni, che sono documento e testimonianza di una vibrante e prorompente ricerca di materiali, forme, immagini. Immagini che fanno parte della narrazione di "Riviera Ligure" di Paulucci e delle rappresentazioni di Michele Baretta e Giuliano Emprin, dell'intensa spiritualità di Carlo Sismonda e del "contadino" un disegno dell'astigiano Manzone. Dopo un lungo periodo, ritornano alla "Promotrice" le delicate vedute del saluzzese Giuseppe Cavallera. E poi si possono vedere i robusti paesaggi di Franco Martinengo, le metafisiche atmosfere di Sergio Albano e Roberto Bertola, il pacato e misurato naturalismo di Pippo Bercetti, Piero Solavaggione, Mario Albano, Nicola Arduino, Cesare Tubino, Carlo Loro, Maria Antonietta Prelle, Loro, Giuseppina Colonna Gamero e Mario Gamero. Dal grande tronco di Germana Albertone si approda a Vincenzo Albano, alle donne di Stefano Cambursano e alle forme nello spazio di Serafino Delaurenti, ad Angiola Melis e Bruno Fisanotti, alla suggestiva "tavola" di Francesca Graziani Giovannini e alla neo-figurazione di Alfredo Levo. E, infine, il colore di Emilio Scarsi si stempera nell'armoniosa figura femminile di Almerico Tomaselli, nella sperimentazione di Giacinta Villa e nelle preziose incisioni di Vespignani, Giacinto Vittone e Mario Giovannini. E questo itinerario costituisce uno spaccato della "sociale", che si sviluppa in modo da delineare, tra artisti storici e più recenti elaborazioni, alcuni momenti del cammino dell'arte figurativa". Orario: martedì-sabato 11-13 e 16,30-20; festivi 10,30-12,30. Info: 011.6692545 fino al 12/04/2015 ore 18:00 Torino Viale Crivelli 11 I PANNELLI DI DEFENDENTE FERRARI ALLA SACRA DI SAN MICHELE "I pannelli di Defendente Ferrari". Orario: da martedì a sabato 9.30-12.30 e 14.30-18.00; domenica e festivi: 9.30-12.00 e 14.30-18.30; ultimo ingresso consentito 30 minuti prima della chiusura della Sacra. fino al 12/04/2015 ore 09:30 Sant'Ambrogio (TO) Sacra di San Michele BARDONECCHIA - CARLO RIVETTI AL PALAZZO DELLE FESTE "Antropologia fantastica", opere pittoriche di Carlo Rivetti. Orario: sabato, domenica e il lunedì di Pasquetta dalle 16,30 alle 19,00. Info: www.carlorivetti.it fino al 12/04/2015 ore 15:45 Bardonecchia (TO) Piazza Valle Stretta 1 TORINOSETTE | Arte 12 / 225 Arte FULVIO COLANGELO ALLO SPAZIO MIXTO "La Passione e l'Arte secondo Colangelo". Cristalli, tubi d'acciaio e travi in legno si trovano qui assieme proiettati nel vuoto delle continue vetrate. Le opere, anche queste, sono un mix fra pittura, fotografia, scultura, elaborazione digitale, interventi grafici. video, installazioni. Per vedere tutto bisogna girare, salire, scendere. Si scoprono solo così tante cose preziose e sorprendenti. Il filo conduttore tra lavori così diversi è una tecnica sempre dominata dall'impulso, dall'intensità, dall'attimo irripetibile in cui il tempo si ferma per lasciarci entrare in un mondo diverso e fantastico. Amore, erotismo, tensione sono le tante facce di un unico tema, la Passione, quella di cui siamo impastati, quella che dà senso alla vita. Fulvio Colangelo, scenografo, graphic designer, pubblicitario, art curator, artista con mostre in quindici nazioni, vive nel suo studio galleria Ki-Gallery in centro a Torino. Orario: lunedì, martedì e mercoledì dalle 8 alle 18; giovedì, venerdì e sabato dalle 8 alle 22; domenica dalle 20 alle 22. Info: 366.1128666 - [email protected] fino al 13/04/2015 ore 20:00 Torino Corso Castelfidardo 34 "UEFA IS EAST", FOTOGRAFIE DELLA TRANSNISTRIA AL POLSKI KOT "Uefa is East - L'Europa calcistica dell'Est vista attraverso i volti dei suoi abitanti. Transnistria, 1997": mostra fotografica diGabriele Bertolini, che vuole essere un momento riflessivo e documento storico di un viaggio in Transnistria, stato sui confini della legalità, che si dichiara indipendente dalla Moldavia e vicino ai Russi. La mostra, curata da Enzo Ronco e Gwladys Martini, fa parte del progetto "L'Europa calcistica dell'Est vista attraverso i volti dei suoi abitanti": la rassegna prende spunto dai luoghi dove si sono svolti eventi calcistici di rilevanza europea, come UEFA e Champions League, per raccontare città meno conosciute per mezzo dei ritratti di chi vi abita. Il calcio non è fatto solo di grandi club noti nel mondo intero. Decine di città più o meno conosciute partecipano con le loro squadre all'emozione delle coppe europee e molte sono nella parte più orientale del continente. Si trovano alla ribalta per pochi attimi, per poi finire dimenticate fino, se i loro club lo meritano, alla stagione successiva. Questo primo appuntamento vede protagonista la Transnistria e la sua capitale Tiraspol, che il fotografo ha documentato nel 1997, l'anno di fondazione dello Sheriff Tiraspol. I personaggi ritratti sembrano quasi prendere vita, tanto sono intensi e profondi i loro sguardi. Sono colti nella loro quotidianità, fieri, e sembrano cercare nell'obiettivo un riscatto, un futuro. La Transnistria è terra di contrasti, dove povertà e ricchezza convivono, come facce di una stessa moneta. Sembrano parlare di quello che hanno vissuto, ma senza urlarlo. Come i tre ragazzini soldati a torso nudo, che giocano a fare i grandi: uno di loro prima copre un braccio, poi lo scopre, rivelando elaborati tatuaggi. In questi territori è cresciuto lo scrittore Nikolai Lilin, che nel suo romanzo Educazione siberiana descrive l'iconografia dei tatuaggi, e come ancor meglio li descriva Alix Lambert nel suo documentario The Mark of Cain, ambientato tra i carcerati russi, quando i disegni sulla pelle raccontavano la storia dei detenuti stessi, quando l'inchiostro sottopelle era illegale. La mostra è inserita nel programma del progetto Fuoriluogo, sostenuto dal collettivo GAD (Gwladys Martini, Alessio Bovero, Dario Favatà), che intende stimolare l'incontro tra arte e luoghi non convenzionali, volto ad avvicinare il contenuto tipico dei musei al pubblico più vasto dislocandolo in contesti nuovi e spiazzanti. Orario: da martedì a domenica dalle 20.00 a mezzanotte. Info: [email protected] fino al 14/04/2015 ore 18:30 Torino Via Massena 19 TORINOSETTE | Arte 13 / 225 Arte JENS EINHORN ALLA LUCE GALLERY "Electric eyes", personale di Jens Einhorn. I lavori di Jens Einhorn sembrano alimentare uno scenario da fine del mondo. Le immagini della serie Too Much Future e The Endless End trasmettono la sensazione della calma dopo un disastro oltre ogni aspettativa. Sembra che siano stati sbattacchiati furiosamente da tempeste e nubi di fumo solo per stabilirsi di nuovo, solo grazie alla loro chiarezza formale. Einhorn fa sì che si provi un certo piacere in questa presunta distruzione con l'utilizzo, in questa serie, di vivaci colori. Il caos lentamente si trasforma in armonia. La lettera E che si ritrova in alcune immagini rappresenta una volta di più la lotta che si percepisce in ogni pezzo. Può voler dire sia "The End"- la fine - che l'Eternità, tutti nuovi inizi nel circolo infinito. L'etichetta segna anche il completamento del processo di lavoro per l'artista, l'ultimo atto gestuale sull'immagine. Come i battiti musicali le immagini, frammenti di pixel, operano all'interno di una nebbia delicata permeata di luce colorata. Cultura giovanile e musica rappresentano una cornice importante per le opere di Einhorn e spesso le si ritrova come impressioni galleggianti audio-visive. La lettera E può dunque stare anche per elettronica o estasi o per entrambi. La musica elettronica è anche spesso correlata alla nozione di post-apocalittico. Ha rappresentato un mezzo di espressione di critica sociale per molti artisti che hanno elaborato visioni distopiche del futuro, processandole in una nuova tecnologia. Jens Einhorm è nato nell'ex Repubblica Democratica Tedesca ed è dunque molto influenzato dagli avvenimenti socio-politici degli anni '90 quando la musica giocava un importante ruolo per un giovane artista, come primario strumento di espressione. Egli suonò in band punk a partire dalla metà degli anni '90, per poi intraprendere la sua strada nelle arti visive grazie alla fotografia e alla musica. Jens ha studiato fotografia a Leipzig e scultura e new media con Astrid Klein, e si è concentrato più sulla pittura con un master con Tal R all'Accademia di Düsseldorf per concentrarsi più sulla pittura. Il metodo mash-up di Einhorn, che fa suso di tessuto, pigmenti, colla e colori, regala una caratteristica di "oggetto" alle proprie immagini rendendo sorprendente la loro presenza nello spazio. La struttura stessa di quei minuscoli elementi visivi li rende simili a dipinti astratti o simil digitali. La mostra segna un importante punto di partenza per la carriera dell'artista, per la prima volta in Italia, presentando una serie di nuovi dipinti che sono il corpo principale delle opere più recenti di Einhorn. Orario: dal martedì al sabato 15.30-19.30. Info: 011.8141011 - 335.5246817 - [email protected] - www.lucegallery.com fino al 14/04/2015 ore 18:30 Torino Corso San Maurizio 25 QUADRI-PERSONALE ALLA GALLERIA20 In mostra lavori di Alfredo Billetto, Mauro Chessa, Pino Mantovani, Mario Surbone. Orario: dal lunedì al sabato dalle 15 alle 19. Info: 011.3724087 - [email protected] www.galleria20.jimdo.com fino al 15/04/2015 ore 17:00 Torino Corso Casale 85/B SIMONE BENEDETTO DA FRANZ PALUDETTO Sculture di Simone Benedetto. Orario: da giovedì a sabato 15-19 o su appuntamento. Info: 011.4546390 - [email protected] - www.franzpaludetto.com fino al 16/04/2015 ore 18:00 Torino Via Stampatori 9 TORINOSETTE | Arte 14 / 225 Arte "IL KABUKI DEI TRE SAMURAI: ARAKI, MORIMURA, SUGIMOTO" ALLA GALLERIA IN ARCO "Il kabuki dei tre samurai: Araki, Morimura, Sugimoto". Nobuyoshi Araki, Yasumasa Morimura e Hiroshi Sugimoto sono i protagonisti della mostra a cura di Graziano Menolascina. Nobuyoshi Araki, tra gli artisti più rappresentativi e prolifici della storia della fotografia, racconta la donna, l'eros e il Giappone. Le donne di Araki sono spesso sdraiate su letti disfatti, oppure distese sul pavimento in pose lascive, legate con corde, con i corpi ostentati e nudi ma con sguardi in cui è completamente assente la volontà di sedurre. Yasumasa Morimura si appropria invece di icone universali della storia dell'arte, dei mass media e della cultura popolare interpretandole in prima persona. In particolare Morimura è interessato alle trasformazioni sociali politico e culturali dovute alla penetrazione del capitalismo e dei miti del mondo occidentale in Giappone. Morimura impersona Einstein, Marylin, Frida Khalo, Hitler il risultato è un'opera e raffinata che nasce da una cura maniacale per i dettagli e l'uso di ritocchi digitali, di costumi, pose e accessori ricercati che le rendono uniche. I tratti somatici non modificati, sono l'unico mezzo che Morimura ha per rivendicare la propria origine e le proprie tradizioni e l'unica via per fare ciò è la provocazione. Infine, ci sono gli scatti di Hiroshi Sugimoto, immagini mentali, concetti la cui materializzazione è resa possibile grazie a un rigoroso controllo del mezzo fotografico e del processo manuale di stampa, seguito anch'esso personalmente dall'artista. Nella serie "Theatre" Sugimoto ha fotografato con tempi di esposizione lunghissimi sale degli anni '20 e '30, cinema degli anni '50 e drive in. La luce bianca degli schermi rettangolari, che illumina il resto dell'ambiente, contiene in sé l'intera proiezione del film. In "Architectures" la tecnica dello sfocato priva le architetture moderniste di connotazioni temporali. I lunghi tempi di esposizione dei "Seascape" bloccano il movimento delle onde in immagini eterne, mentre il soggetto dei "Portraits" realizzati fotografando i personaggi dei musei delle cere è l'immortalità stessa. Info: 011.8122927 - www.in-arco.com [email protected] fino al 18/04/2015 ore 18:30 Torino Piazza Vittorio Veneto 3 GIANLUCA QUAGLIA ALLA GALLERIA UNIQUE "Places", mostra personale dell'artista milanese Gianluca Quaglia a cura di Antonio D'Amico, propone "Paesaggio", un'installazione ambientale che invade tutto lo spazio della galleria, insieme alla sua produzione recente degli intagli su carta. I suoi lavori, la cui caratteristica principale è la recisione di alcuni elementi dal contesto originario per farli rivivere nello spazio circostante, producono una rottura dell'equilibrio del linguaggio comune. In "Places" Quaglia espone le libellule, le diverse varietà di fiori e di piante, le farfalle e gli insetti, tutti intagli su carta che conquistano il senso del loro essere singole individualità, in quanto gli elementi sono stati estratti e custoditi altrove, così non sono più semplici e gradevoli decorazioni, bensì pluralità di esistenze che abitano il medesimo spazio in cui si muovono gli uomini. Orario: dal martedì al sabato 10.00-12.30 e 15.30-19.30. Chiuso il lunedì. Aperture fuori orario su appuntamento. Info: 011.5617049 - 334.8017314 - [email protected] www.galerieunique.com fino al 18/04/2015 ore 17:00 Torino Corso Vittorio Emanuele II 36 TORINOSETTE | Arte 15 / 225 Arte "IL MONDO IN UNA TAZZA" A PALAZZO MADAMA Palazzo Madama presenta un percorso dedicato alla storia della tazza, attingendo dalle ricche collezioni di arte decorativa conservate in museo. L'esposizione si riallaccia al tema della porcellana torinese al centro di Fascino e splendore della porcellana di Torino, mostra curata da Andreina d'Agliano e Cristina Maritano che apre in contemporanea alla Fondazione AccorsiOmetto e che presenta ben 90 opere provenienti dalle collezioni di Palazzo Madama. Le due esposizioni offrono nel complesso un vero e proprio percorso cittadino dedicato al tema della porcellana. Filo conduttore dell'esposizione è la tazzina: da tè, da caffè e da cioccolata. Oggetto legato indissolubilmente all'introduzione in Europa delle bevande calde provenienti dall'Oriente e dal Nuovo Mondo e al materiale esotico e prezioso per eccellenza, la porcellana. A Palazzo Madama una sequenza di tazze, a partire dai blancs-de-chine, ovvero le porcellane bianche cinesi prodotte a Dehua, mostra l'evoluzione delle forme e la varietà dei decori nelle tazzine prodotte dalle manifatture europee nel Settecento: dai motivi di origine cinese e giapponese, a quelli tratti dai libri di storia naturale, ai paesaggi derivati da incisioni olandesi e tedesche, fino alle scene mitologiche e della letteratura cavalleresca. Contestualmente la mostra è un'occasione per raccontare, per casi esemplari, la storia della porcellana, delle sue particolarità produttive, della qualità della pasta e dei colori. Il valore socialmente rappresentativo della porcellana emerge anche grazie all'esposizione di alcuni servizi araldici, conservatisi integri per il loro valore altamente simbolico legato al passato illustre della casata oppure smembrati e dispersi sul mercato antiquario. Una vetrina è dedicata alla principale manifattura di porcellana operante in Piemonte nel Settecento, la Real fabbrica delle porcellane di Vinovo, fondata nel 1776 grazie all'intraprendenza di un torinese, Giovanni Vittorio Brodel, e di un ceramista di Strasburgo, Pierre-Antoine Hannong, e poi rilevata nel 1780 dal medico e chimico torinese, Vittorio Amedeo Gioanetti. Alla produzione di questa fabbrica è dedicato un più ampio spazio nelle sale della mostra alla Fondazione AccorsiOmetto. In un'altra vetrina, l'artista Matilde Domestico, che da anni conduce ricerche sul tema della porcellana, ambienta l'installazione Esistenza di porcellana, che si ispira alle poesie di Emily Dickinson. Il lavoro dell'artista unisce oggetti e frammenti di carta e di porcellana su cui emergono parole in acciaio. Intorno una superficie di polvere di marmo di Carrara, il caolino, un materiale refrattario. Tutti gli elementi nel complesso rimandano all'idea di fabbrica, a una realtà viva e produttiva. In sottofondo una base sonora composta dalla sovrapposizione ed elaborazione di rumori meccanici, suoni metallici ripetitivi registrati all'interno dei reparti di fabbricazione dell'Industria Porcellane IPA, si propaga tra le tintinnanti ceramiche antiche e contemporanee. Orario: martedì-sabato 10.00-18.00; domenica 10.00-19.00. La biglietteria chiude un'ora prima. Chiuso il lunedì. Ingresso: intero euro 10, ridotto euro 8, gratuito ragazzi fino ai 18 anni e abbonati Musei Torino Piemonte. In presenza di mostre temporanee le tariffe potranno subire variazioni. Info: 011.4433501 - www.palazzomadamatorino.it fino al 19/04/2015 ore 10:00 Torino Piazza Castello EUGENIO BROGGINI ALLA FONDAZIONE GIORGIO AMENDOLA Personale di Eugenio Broggini. Orario: da lunedì a venerdì 10-12 e 15.30-19.30; sabato e domenica su prenotazione. Info: www.fondazioneamendola.it - [email protected] fino al 23/04/2015 ore 18:00 Torino Via Tollegno 52 TORINOSETTE | Arte 16 / 225 Arte "LIVE EAST DIE YOUNG" BURNING GIRAFFE ART GALLERY "Live East Die Young", collettiva a cura di Giuseppe Savoca: un'occasione unica per entrare in contatto con lo spirito dissacrante e rivoluzionario della scena artistica dell'East End di Londra attraverso le opere di sei dei suoi più interessanti interpreti: Alex Binnie, Dan Hillier, Dr. D, Ian Johnstone, Liam Sparkes e Michele Servadio. Orario: dal martedì al venerdì 15-19; sabato 15:30-20. Info: www.bugartgallery.com - [email protected] - [email protected] - 011.5832745 - 347.7975704 fino al 24/04/2015 ore 18:30 Torino Via Bava 8/A "PITTURA FEMMINILE A TORINO NEL PRIMO '900" ALLA GALLERIA DEL PONTE "Pittura femminile a Torino nel primo '900", mostra di Evangelina Alciati, Vittoria Cocito, Nella Marchesini e Daphne Maugham. Orario: dal martedì al sabato 10.00-12.30 e 16.00-19.30. Info: 011.8193233 - [email protected] - www.galleriadelponte.it fino al 24/04/2015 ore 18:00 Torino Corso Moncalieri 3 EVA LEITOLF E VICTOR LOPEZ GONZALEZ AL CAMPUS EINAUDI Nell'ambito di Biennale Democrazia, l'atrio del nuovo campus universitario ospita i progetti artistici "Postcards from Europe" di Eva Leitolf, "ATLAS" e "Border Crossing" di Victor López González, entrambi a cura di Patrizia Bottallo. fino al 25/04/2015 ore 10:30 Torino Lungo Dora Siena IVREA - GIANNI-EMILIO SIMONETTI AL MUSEO DELLA CARALE ACCATTINO "Gianni-Emilio Simonetti - Othermaps Othernearby", un evento multitasking con la partecipazione di: Luigi Bonotto, Giulia Tacchini, Giulia Maffei, Stefano Montani, Nicolò Parini, Pip, Poldino, Cina. Un ringraziamento speciale all'atelier di "arteterapia" dell'ospedale di Luino e al dott. Isidoro Cioffi. A cura di Lorena Giuranna e Adriano Accattino. Orario: sabato e domenica dalle 15:00 alle 19:00. Info: 0125.612658 fino al 26/04/2015 ore 18:00 Ivrea (TO) Via Miniere 34 CASTELLAMONTE - SANDRA BARUZZI AL CENTRO CONGRESSI PIERO MARTINETTI "Sguardi.2", mostra di Sandra Baruzzi, a cura di Anna Tabbia. Orario: sabato e domenica 15,00-19,00 (domenica di Pasqua chiuso); altri giorni su appuntamento - scuole su appuntamento. Info: 0124.5187216 - [email protected] fino al 26/04/2015 ore 17:00 Castellamonte (TO) Via Educ TORINOSETTE | Arte 17 / 225 Arte ISA MELSHEIMER DA QUARTZ STUDIO "Examination of the Origins", personale dell'artista tedesca Isa Melsheimer (Neuss, 1968) che per l'occasione ha concepito un'installazione site specific in cui elementi scultorei pensati a partire dalle caratteristiche 'ambientali' di Quartz sono accostati alle forme architettoniche di alcuni edifici della città. Visite su appuntamento. Info: 338.4290085 - [email protected] www.quartzstudio.net fino al 28/04/2015 ore 19:00 Torino Via Giulia di Barolo 18/D BORIS LAVRENKO ALLA GALLERIA PIRRA Boris Lavrenko nasce a Rostov nel 1920 e muore a San Pietroburgo, città in cui studia, vive e lavora, nel 2001. Titolare della cattedra di pittura e composizione dell'Istituto Repin dal 1953, la sua carriera è costellata di prestigiosi riconoscimenti ed è considerato uno dei più autorevoli rappresentanti del post-impressionismo russo. L'infanzia vissuta a contatto con la natura, le immense steppe e il fiume Don, avranno una forte influenza sulla formazione del futuro pittore. Lavrenko, infatti, nel paesaggio trova la massima libertà di ricerca compositiva e di sperimentazione cromatica, seppur all'interno di un figurativismo di solida impostazione. Le sue opere, in particolare quelle animate da figure impegnate in normali attività, quali la lettura, una passeggiata o una partita di calcio, trasmettono spontaneità e gioia di vivere. Lavrenko è un artista versatile, con la maturità di riconoscere in qualsiasi soggetto la "dignità" di essere ritratto, per cui i suoi temi spaziano dalle vedute cittadine, con i loro monumenti, ai già citati paesaggi, dai banali oggetti di uso quotidiano delle sue intense nature morte, alle animate o raccolte scene di genere. I numerosi viaggi compiuti all'estero e in patria stimolano la curiosità e gli interessi di Lavrenko, le cui opere possono definirsi un caleidoscopio di impressioni, un colorato mosaico di vita. Orario: da lunedì a sabato 9,30-12,30 e 15,30-19,30; domenica 9,30-12,30. Info: 011.543393 - www.galleriapirra.it - [email protected] fino al 30/04/2015 ore 18:00 Torino Corso Vittorio Emanuele II 82 TORINOSETTE | Arte 18 / 225 Arte JOSEF KOUDELKA AL FORTE DI BARD "Josef Koudelka, Vestiges 1991-2014", prima esposizione in Italia del più imponente progetto fotografico di uno dei maestri mondiali della fotografia, mostra promossa dall'associazione Forte di Bard in collaborazione con l'Agenzia Magnum Photos. Il progetto Vestiges, che vede impegnato da oltre vent'anni il grande fotografo dell'agenzia Magnum Photos, propone la sua interpretazione fotografica e artistica di alcuni dei più importanti siti archeologici della cultura romana e greca, in un itinerario attraverso venti paesi, dalla Grecia al Libano, dalla Siria all'Algeria, dalla Turchia all'Italia e di oltre duecento località che si affacciano sul Mar Mediterraneo. Un'esplorazione che non ha precedenti, un lavoro fatto di costanza e perseveranza. L'artista, come i pittori romantici del XIX secolo, coltiva una predilezione particolare per le rovine, senza celebrarne l'atmosfera malinconica, ma con l'obiettivo di restituirne l'autentica bellezza. Il suo intento è usare l'arte per riappropriarsi di un mondo che ci sta sfuggendo e che potremmo perdere. Trasformare le macerie in speranza è il grande e ambizioso progetto che Koudelka cerca di realizzare con il suo eccezionale viaggio, in costante divenire che si arricchisce periodicamente di nuovi capitoli. In mostra oltre 60 fotografie di cui 22 panoramiche di grandi dimensioni. Un allestimento che coniuga il minimalismo dell'approccio del fotografo e della cifra stilistica delle sue immagini, al suggestivo senso di camminamento tra le rovine. In mostra anche la proiezione di circa 350 scatti relativi ai set di Vestiges. Fino al 31 gennaio il Forte sarà aperto solo il sabato e la domenica dalle 10 alle 19; dal primo febbraio apertura consueta (feriali dalle 10 alle 18, festivi e prefestivi dalle 10 alle 19). Ingresso: Intero: 6,00 euro - Ridotto: 5,00 euro. Info 0125.833811 - 83382 e su www.fortedibard.it fino al 03/05/2015 ore 18:00 Bard (AO) Forte "AL FRONTE" AL MUSEO DEL CINEMA "Al fronte. Cineoperatori e fotografi raccontano la Grande Guerra", mostra a cura di Roberta Basano e Sarah Pesenti Campagnoni. Cento anni fa, la Grande Guerra investe il Vecchio Continente con la sua modernità che, oltre alle armi micidiali, annovera l'utilizzo di nuovi mezzi di comunicazione. Tra queste la fotografia e il cinema si rivelano risorse fondamentali nel definire gli equilibri di potere dei principali paesi belligeranti. Scatti e riprese realizzati da fotografi e operatori militari invadono le pagine di quotidiani e riviste e dominano gli spettacoli cinematografici di tutto il mondo, trovando una eco nelle innumerevoli fotografie amatoriali accumulate dai reduci e dalle loro famiglie, memoria di un'esperienza umana e sociale estrema e contraddittoria. La mostra "Al fronte. Cineoperatori e fotografi raccontano la Grande Guerra" propone un percorso di immagini attraverso 160 fotografie inedite, scattate da Luis Bogino al seguito del Regio Esercito Italiano e dai soldati fotoamatori dislocati sui di guerra. Accanto a questo primo tracciato si sviluppa il percorso cinematografico: una selezione di film "dal vero", girati al fronte e nelle retrovie, e di titoli di fiction di epoche diverse, testimonianza di un'eredità visiva e culturale variamente interpretata nel corso del tempo. Lo sguardo di artisti come Paola De Pietri, Yervant Gianikian e Angela Ricci Lucchi propone infine una lettura personale della prima guerra mondiale, dei luoghi che essa ha attraversato e di una memoria spesso dimenticata. Orario: da martedì a venerdì 9.00-20.00; sabato 9.00-23.00; domenica 9.00-20.00; lunedì chiuso. Ultimo ingresso un'ora prima della chiusura. Ingresso: intero euro 14,00; ridotto (studenti universitari fino a 26 anni, over 65, gruppi min. 15 persone) euro 11,00; giovani e scuole (da 6 a 18 anni, gruppi scolastici) euro 8,00; gratuito fino a 5 anni, disabili e accompagnatore, Torino+Piemonte Card. fino al 03/05/2015 ore 19:00 Torino Via Montebello 20 TORINOSETTE | Arte 19 / 225 Arte PHIL BORGES ALLA GALLERIA PAOLA MELIGA "Tibet's Portraits | Culture on the Edge", mostra fotografica di Phil Borges. Borges fa parte dei "maestri artisti" della fotografia americana e non, che da oltre 25 anni documenta con passione la vita delle popolazioni tribali di tutto il mondo, utilizzando il veicolo del "ritratto ambientale" per sollevare le problematiche delle popolazioni indigene e per diffonderne la loro conoscenza. Borges è mosso da una missione e un cammino spirituale e di vita che lo portano a spingersi negli angoli più remoti del mondo per dar voce attraverso la sua fotografia a realtà straordinarie e uniche, che altrimenti non avrebbero modo di essere svelate. La sua poetica capacità di cogliere l'attimo sospeso e la denuncia della realtà nella sua sfumatura più veritiera uniscono testimonianza e arte per dar vita a una vera vocazione. La sua è una fotografia tesa a dar voce a chi non ce l'ha, che ha come missione la rivalutazione delle culture che stanno via via scomparendo, mettendo l'accento sul loro valore e rappresentando le sfide che le attendono. Il suo lavoro cerca di rendere più comprensibili le tematiche riguardanti le popolazioni in via di sviluppo: "Voglio che lo spettatore veda queste persone come individui, che conosca i loro nomi e un po' della loro storia, non che le veda solamente come degli estranei che abitano terre lontane." Pluripremiato per il suo impegno umanitario nel 2008 ha collaborato con Amnesty International pubblicando Enduring Spirit, le sue raccolte fotografiche sono tradotte in 4 lingue e le sue opere sono esposte nei musei di tutto il mondo. In mostra i suoi ultimi scatti sul Tibet. I ritratti mostrano queste popolazioni che vivono in uno degli ambienti più fragili della terra e che di fronte alle sfide del ventunesimo secolo cercano di mantenere quello che hanno di più caro: la loro pratica buddista, la loro cultura tibetana ed i loro usi. Fotografie delicate, commoventi, piene di pathos, di fierezza. Altamente importante è anche la perfezione della cromaticità, infatti in questo suo ultimo lavoro Phil Borges ci presenta i suoi scatti a colori. Mostra realizzata grazie alla collaborazione con Paci Contemporary | Brescia. Orario: dal mercoledì al sabato 11,00-12,30 e 15,30-19,30. Martedì mattina chiuso, pomeriggio 15,30-19,30. Lunedì e festivi chiuso. Apertura privata su appuntamento. Info: 011.2079983 - [email protected] fino al 04/05/2015 ore 11:00 Torino Via Maria Vittoria 46/C "IL MARE CHE SENTO" DA INTERNOCORTILE "Il mare che sento", interpretazioni d'arte design e artigianato d'eccellenza. Orario: da martedì a sabato 11-13 e 15.30-19. Info: 011.6618841 - [email protected] - www.internocortile.it fino al 05/05/2015 ore 18:30 Torino Via Villa Glori 6 TORINOSETTE | Arte 20 / 225 Arte RIVAROLO - ERNESTO MORALES A CASA TOESCA "Il giorno come la notte", personale di Ernesto Morales. Il progetto espositivo curato da Karin Reisovà comprende opere in continuità con il lavoro precedente dell'artista, ma recentemente arricchito dall'esperienza espositiva in Oriente, in particolare a Singapore, Kuala Lumpur, Jakarta e Bangkok dove Morales ha avuto modo di essere in stretto contatto con la natura dei luoghi, fonte d'inspirazione per approfondire e delineare la mostra. I fili conduttori sono i temi della primavera e del relativo equinozio durante il quale, come ci indica il termine stesso "Equus Nox", vi saranno uguali numero di ore di luce e di oscurità, dunque il giorno come la notte, a pochi giorni dalla inaugurazione. Il cambiamento di stagione ci rimanda alla rinascita, al risveglio della natura, all'amore ed i suoi miti: l'ambiente è in trasformazione e questa sensazione di positiva aspettativa coinvolge anche gli esseri umani. Non solo, vengono rappresentati miti ed allegorie, quando Ernesto Morales nel richiamare Madre Natura associa a Flora - Dea dell'antichità romana - simboli quali la rosa bianca, il cigno, la fenice, l'uovo, le rondini. Anche la tematica degli opposti viene analizzata ed esplicitata, in riferimento alla generazione di nuovi cicli vitali: il maschile ed il femminile, il giorno e la notte, il bianco e il nero, il buio e la luce. I paesaggi talvolta reali e talvolta onirici del precedente lavoro dell'artista uniti a questo nuovo percorso, lavorativo e di vita, ci permettono di entrare in una dimensione intima e coinvolgente. E nei quadri si riflette quella che è la grande sensibilità di Ernesto Morales, ossia quella di entrare in empatia con i luoghi e le persone, permettendo all'osservatore di comprendere realmente le sue opere e le motivazioni, aspetti che nell'arte contemporanea non sempre appaiono di facile cognizione. La mostra e il luogo espositivo, anch'esso così intimo e pregno di storia, permetteranno una chiamata alla bellezza, all'attenzione, al tempo lento, all'umanità nel suo lato più spirituale che l'arte ci permette di percepire. A seguito della prima inaugurazione, la mostra si rinnoverà il giorno 11 aprile, con l'esposizione di nuovi lavori dalla medesima tematica. Orario: venerdì, sabato, domenica 15.30-19.00; altri giorni o orari su appuntamento telefonico al 335.1227609. Info: [email protected] - www.areacreativa42.com fino al 10/05/2015 ore 17:00 Rivarolo (TO) Via Ivrea 42 "TENTAZIONI" ALLA GALLERIA ZABERT "Tentazioni", collettiva curata da Luca Beatrice. In mostra lavori di undici artisti contemporanei (Paolo Amico, Araki, Bertozzi&Casoni, Nicola Bolla, Carlo Mollino, Alessandro Papetti, Carol Rama, Man Ray, Bettina Rheims, The Bounty KillArt e Paolo Ventura) affiancati da altrettante opere classiche di Bernardino Campi, Gianbattista Crosato, Paul Brill, Pietro Della Vecchia, Frans Floris, Luca Giordano e Jan Massys. Orario: 10,30-13,00 e 15,00-19,00. fino al 15/05/2015 ore 18:00 Torino Piazza Cavour 10 TORINOSETTE | Arte 21 / 225 Arte ALBERTO DILILLO AL MUSEO NAZIONALE DELL'AUTOMOBILE "Retrò Visioni", fotografie di Alberto Dilillo. Trenta fotografie, scattate nel cimitero d'auto storiche di Kaufdorf, in Svizzera, pochi giorni prima del suo definitivo smantellamento. "Retrò Visioni" è un racconto per immagini, accompagnate da suggestive didascalie, una vera e propria Spoon River dell'auto: lo sguardo del fotografo, Alberto Dilillo, indugia sulle forme delle vetture d'epoca che conservano un fascino immutato nonostante la polvere e l'usura del tempo. La vegetazione cresce tra le carcasse inanimate delle vetture abbandonate, come tra gli scheletri di dinosauri estinti. La mostra fotografica sarà corredata da un allestimento che racconta l'operazione di restauro di un'auto d'epoca: sulle pedane, ritrovamenti impolverati, vetture semilavorate e vetture finite aiutano a visualizzare le fasi di tale operazione di recupero, frutto di artigianalità differenti ma ugualmente preziose. Orario: lunedì 10.00-14.00, pomeriggio chiuso; martedì mattino chiuso, pomeriggio 14.00-19.00; mercoledì, giovedì e domenica 10.00-19.00; venerdì e sabato 10.00-21.00. Ultimo ingresso 1 ora prima della chiusura. Ingresso al museo: intero 12,00 euro; ridotto 8,00 euro; scuole 2,50 euro; gratuito minori di 6 anni; giornalisti con tesserino dell'Ordine; possessori dell'Abbonamento Musei Torino Piemonte e Torino + Piemonte Card. Info: 011.677666/7/8 - http://www.museoauto.it/ fino al 17/05/2015 ore 18:30 Torino Corso Unità d'Italia 40 GIULIO PAOLINI IN VIDEOTECA GAM Martedì 24 marzo alle 18.30 incontro con Giulio Paolini. L'artista, in conversazione con Elena Volpato, presenterà "Unisono", video realizzato nel 1974 presso lo studio di produzione art/tapes/22 di Maria Gloria Bicocchi a Firenze. Il video presenta in rapida successione le riproduzioni fotografiche di 92 tra le opere realizzate da Paolini nei 14 anni precedenti, a partire dal suo primo lavoro, Disegno geometrico del 1960. L'attenzione dell'artista sino ad allora si era focalizzata sullo spazio assoluto dell'opera, sul rettangolo bianco della tela o del foglio, dove tutta l'arte, del passato e del futuro, potesse trovare anche solo una fugace dimora. L'utilizzo del video conduce Paolini a una considerazione della dimensione temporale dell'arte: in opposizione all'allora diffusa retorica del tempo reale, la velocità con cui Paolini fa scorrere, in un montaggio a telecamera fissa, le riproduzioni fotografiche dei propri lavori, cancella ogni possibilità di osservazione e di identificazione delle singole immagini. "Unisono" dura meno di un minuto e mostra circa otto opere al secondo. Un parossismo temporale che tende a un ideale annullamento della durata, quasi che le opere possano fondersi l'una nell'altra in un unisono appunto che, come nella Symphonie Monotone-silence di Yves Klein, sia espressione silenziosa e insieme assordante assolutezza dell'arte. Il video resterà in visione in VideotecaGAM fino al 24 maggio 2015. Orario: martedì - domenica 10.00-19.30. La biglietteria chiude un'ora prima. Ingresso gratuito in videoteca. Non occorre appuntamento. Info: 011.4429597 - email [email protected] - www.gamtorino.it fino al 24/05/2015 ore 18:30 Torino Via Magenta 31 TORINOSETTE | Arte 22 / 225 Arte NADIA BUDDE AL GOETHE INSTITUT Personale e residenza artistica di Nadia Budde. Acume, profondità, osservazione poetica del mondo e una comicità linguistica fuori dell'ordinario caratterizzano l'opera dell'illustratrice berlinese, insignita di numerosi riconoscimenti, tradotta e pubblicata in diverse lingue. La mostra presenta in prima nazionale una selezione delle sue opere originali fra cui il divertente racconto della sua infanzia a Berlino Est. Ingresso libero. Orario: lunedì, maretedì e giovedì 10:00-13:00 e 14:00-18:30; mercoledì e venerdì 10:00-13:00 e 14:00-17:30. Info: www.goethe.de/torino - 011.543830 fino al 30/05/2015 ore 18:30 Torino Piazza San Carlo 206 TORINOSETTE | Arte 23 / 225 Arte BERT THEIS AL PAV "Aggloville", mostra personale di Bert Theis, a cura di Marco Scotini. Il peculiare carattere del PAV, spazio interstiziale tra realtà urbana ed elemento naturale, tra i ritmi della metropoli contemporanea e quelli dettati dal susseguirsi delle stagioni, rende il museo scenario ideale per le opere dell'artista Bert Theis. Temi come urbanesimo sostenibile, ecologia politica e gentrificazione sono al centro della sua ricerca artistica che, da anni, cerca di contrapporsi allo sviluppo del modello urbano neoliberista in contesti geopolitici diversi, dall'Europa all'Asia Orientale. La stessa ricerca viene presentata al PAV con "Aggloville", personale dell'artista che raccoglie maquettes, studi progettuali, video e stampe digitali su tela, sviluppati nel corso di venti anni di attività, a partire dal Padiglione Potemkin Lock, concepito per la Biennale di Venezia del 1995. Gli elementi basici con cui Bert Theis interviene negli agglomerati pubblici e nei contesti sociali sono tratti dalle costruzioni tradizionali dei parchi, quali piattaforme e padiglioni. Ma ciò che caratterizza tali strutture è il fatto che esse delimitino un campo che, di fatto, è lasciato vuoto: introducono l'indefinito, l'incerto e il provvisorio nel cuore della distribuzione del tutto disciplinata della città contemporanea. Aprono uno spazio che si sottrae al controllo, un'area non qualificata in anticipo, ma ogni volta da ridefinire attraverso iniziative collettive. Ogni piattaforma è un enigma che porta lo spettatore/fruitore alla libera interpretazione della funzione e del senso che ad essa vorrà attribuire. Così le opere di Theis si offrono come dispositivi relazionali, capaci di creare comunità temporanee, a tramutarsi in teatri d'incontri e situazioni. "Non c'è più ombra di dubbio: nel paradiso l'uomo nasce sdraiato, nudo sotto una palma": con questa rivendicazione ironica del tempo originario, l'artista introduce il suo lavoro Le dita della mano, realizzato a Volterra nel 1998 e proposto nell'ambito di Aggloville in forma di maquette. Dieci isolette verniciate di bianco e nel formato di letto a due piazze ciascuna, sono accompagnate da una palma mediterranea ombreggia su di loro. Utopia settecentesca per eccellenza, l'isola deserta è la meta del viaggio, la promessa della fuga verso nuove terre, nuove avventure. E' il risveglio dopo il naufragio e il ritorno del nostos allo stato di natura, al paradiso originario. Per chi é coinvolto nei conflitti generati dalla trasformazione urbana neoliberista e nelle lotte per il diritto alla città, le domande fondamentali sono: Un'altra città è ancora possibile? Un'altra vita nelle nostre città è possibile? "Aggloville" visualizza queste domande agglomerando elementi diversi fra di loro: paesaggi coperti di giungla come quelli del Congo-Brazzaville, quartieri e isolati come quelli di Alphaville di Godard, sentieri immaginati come quelli di Dogville di Lars Von Trier. Bert Theis (Lussemburgo, 1952) fa parte di quella generazione di artisti, emersi nel corso degli anni Novanta, che attraverso i loro lavori hanno creato nuove possibilità per le pratiche nello spazio pubblico. I suoi lavori hanno una dimensione filosofica, sociale e politica; la maggior parte di questi sono stati creati a partire da spazi specifici della città. Nel corso degli ultimi dieci anni, è stato tra gli organizzatori di due progetti a lungo termine, Isola Art Center e out-Office for Urban Transformation, entrambi riconducibili all'ambito del conflitto urbano tra gli abitanti del quartiere di Isola, il governo della città di Milano e una compagnia multinazionale statunitense. Nell'ambito della mostra Aggloville, le Attività Educative e Formative propongono l'attività di laboratorio Green specific in cui le riproduzioni di particolari scenari urbani vengono rielaborate attraverso l'introduzione di un connettivo naturale, che genera un contesto ibrido e imprevedibile. Un'idea trasformativa di zone specifiche, nelle quali il verde si riappropria di un suo spazio vitale, dando vita a un ambiente fecondo che genera nuove prospettive visive e narrative. Orario: venerdì ore 15-18; sabato e domenica ore 12-19. Ingresso: intero 4 euro; ridotto 3 euro; gratuito Abbonamento Torino Musei, Torino+Piemonte Card, minori di 10 anni, over 65, persone con disabilità. Info: 011.3182235 - [email protected] www.parcoartevivente.it fino al 31/05/2015 ore 18:00 Torino Via Giordano Bruno 31 TORINOSETTE | Arte 24 / 225 Arte "ASTRATTISMO IN EUROPA" AL FORTE DI BARD "Astrattismo in Europa. Kandinsky, Popova, Majakovskij, Malevi?...": oltre 80 opere, principalmente olii e disegni di straordinario valore, appartenenti a una prestigiosa collezione privata tedesca, per la prima volta esposta in Italia. La collezione, riunita con passione e costanza nel corso di anni, costituisce un nucleo tematico omogeneo con aspetti storicogeografici di grande interesse: le opere illustrano le tendenze artistiche dell'Europa Orientale e Centrale durante la prima metà del XX secolo, con particolare attenzione alla nascita della pittura astratta e ai movimenti di arte non figurativa che ne seguirono e che capillarmente si diffusero in tutta Europa. In un clima di generale rinnovamento del linguaggio artistico, infatti, a partire dal 1910 circa si sviluppano diverse tendenze astratte nell'ambito dei movimenti d'avanguardia tedesco, russo, ceco e olandese. Wassily Kandinsky occupa un posto di primo piano in questo contesto artistico. Al completo la compagine degli astrattisti russi presenti in mostra: Vladimir Tatlin, Alexander Rodchenko, El Lissitzky e Alexandra Exter, che sviluppa il suo linguaggio plastico integrando influssi dal Cubismo e dal Futurismo. Da non perdere le preziose opere di Natalia Goncharova. Kasimir Malevic, con Kandinsky, può considerarsi il più importante pioniere dell'arte astratta. Proveniente dal contesto del Cubofuturismo russo, Malevic dipinge forme geometriche elementari come il quadrato, la sfera, la croce, dando vita al movimento del Suprematismo: un'arte non descrittiva, puramente contemplativa e spirituale. In mostra anche 44 libri originali del medesimo movimento artistico culturale con numerosi pezzi di Wladimir Majakovskij e opere di Nikolay Punin, Kasimir Malevi?, Lajos Kassák e due filmati di Hans Richter (1888-1976) e Viking Eggeling (1880-1925), pionieri dell'astrattismo geometrico cinematografico d'avanguardia europeo. I loro lavori, terminati nel 1921, sono considerati tra le opere fondamentali della modernità. Orario: feriali dalle 10 alle 18, festivi e prefestivi dalle 10 alle 19. Ingresso: Intero: 6,00 euro - Ridotto: 5,00 euro. Info 0125.833811 83382 e su www.fortedibard.it fino al 02/06/2015 ore 10:00 Bard (AO) Forte TORINOSETTE | Arte 25 / 225 Arte "LO SPAZIO DEL DEMIURGO", FORTUNY E MOLLINO A PALAZZO MADAMA Poliedricità. È il tratto che accomuna i protagonisti della nuova mostra allestita a Palazzo Madama «Lo spazio del demiurgo», incentrata sulle figure di Mariano Fortuny y Madrazo e Carlo Mollino. Due personalità forti, capaci di eccellere in differenti discipline, dalla pittura alla scenografia, passando per l'architettura, il design e la moda. L'esposizione racconta il percorso artistico e professionale di Fortuny e Mollino attraverso venti immagini realizzate da una coppia di grandi fotografi, Sarah Moon e Pino Musi, e dal giovane Marco Maria Zanin. Nato a Granada nel 1871, Mariano Fortuny y Madrazo respirò arte fin dall'infanzia: figlio del pittore catalano Mariano Fortuny y Marsal, tra i più rilevanti del panorama artistico spagnolo del XIX secolo, si dedicò al disegno, all'incisione e alla scenografia, realizzando lampade avveniristiche, d'ispirazione teatrale, che negli anni a venire si affermarono come uno degli oggetti di design più ricercati e riconoscibili. Stabilitosi a Venezia, fece di Palazzo Pesaro degli Orfei la sua residenza e il suo laboratorio: qui concepì e realizzò le prime tuniche Delphos, lunghi abiti femminili caratterizzati da sottilissime pieghe. Sono i primi vestiti plissettati al mondo: la tecnica ideata e brevettata da Fortuny si rivelò un successo immediato, rivoluzionando il mondo della moda. La capacità di creare forme, attingendo da mondi e modelli differenti tra loro, dall'Antica Grecia alle tradizioni catalane, fece di Fortuny una delle figure più interessanti del suo tempo, un modello tutt'oggi imitato e studiato. Altrettanto affascinante è la figura di Carlo Mollino: torinese, nato nel 1905 da una famiglia benestante, seguì da subito le orme del padre Eugenio, ingegnere e architetto, noto per aver progettato e realizzato l'ospedale delle Molinette. Completati gli studi, Carlo si dedicò con profitto alla fotografia, alla progettazione di edifici e di automobili da corsa. Appassionato di sci e di montagna, realizzò chalet, edifici e funivie, coniugando materiali tradizionali e forme molto moderne, tecnica che caratterizzò anche i suoi progetti più famosi, come il nuovo Teatro Regio e il palazzo della Camera di Commercio in via Carlo Alberto. Forme morbide e sinuose, che si ritrovano anche nei suoi arredi e nei suoi mobili, custoditi nella villa di Vittorio Avondo e immortalati dall'obiettivo di Musi e Zanin. Orario: da martedì a sabato 10-18, domenica (10-19). La biglietteria chiude un'ora prima. Ingresso: intero 10 euro; ridotto 8; gratuito ragazzi fino ai 18 anni e abbonati Musei Torino Piemonte. Info: 011.4433501 www.palazzomadamatorino.it fino al 07/06/2015 ore 18:00 Torino Piazza Castello TORINOSETTE | Arte 26 / 225 Arte "DONNE CHE VEDONO IL FUTURO" DI BRUNA BIAMINO A PALAZZO MADAMA Ultima tappa di "Donne che vedono il futuro", il grande progetto dedicato al ruolo delle donne nella società con cui il museo conferma la propria vocazione verso obiettivi di partecipazione e inclusione sociale e prosegue l'iniziativa "Go Pink!" che indaga la creatività al femminile. Il progetto "Donne che vedono il futuro" è stato avviato a dicembre in occasione della mostra "Women of Vision. Le fotografe di National Geographic" con un workshop a cura della fotografa torinese Bruna Biamino, durante il quale donne di ogni età hanno risposto all'invito del museo e hanno donato alla comunità la propria visione del futuro attraverso un ritratto fotografico e una dichiarazione scritta. Ne sono nati 209 ritratti, tutti immersi nella luce della settecentesca veranda juvarriana, luogo perfetto per far dialogare identità e aspirazioni della persona con quelle della società. Per restituire questi messaggi alla collettività, Palazzo Madama presenta ora al proprio pubblico una grande installazione che raccoglie tutti i 209 ritratti in Camera di Madama Reale: un modo per collegare il destino di una grande personalità femminile, Maria Giovanna Battista di Savoia-Nemours, con quello delle donne di oggi e, attraverso i loro "sogni di futuro", di tutti i cittadini di domani. Ad accompagnare le fotografie, un'installazione sonora con le frasi rilasciate dalle donne fotografate da Bruna Biamino. Nel pomeriggio inaugurale di mercoledì 11 marzo, aperto a tutte le partecipanti e al pubblico interessato, Palazzo Madama propone alle 17.30 "La cultura dello specchio. Stare insieme come le dita in una mano", conferenza in Sala del Senato sul tema della pratica collaborativa. Ne discuteranno esperti e professionisti provenienti da diversi ambiti disciplinari: Stefano Barrese (manager), Carmen Belloni (sociologa), Bruna Biamino (fotografa), Mario Calabresi (giornalista e direttore de La Stampa), Gianfranco Carbonato (imprenditore), Adriano Favole (antropologo), Luca Remmert (imprenditore), Camillo Venesio (banchiere). Modera l'incontro Maria Grazia Turri, filosofa ed economista. Al termine dell'incontro seguirà, a partire dalle ore 19, l'inaugurazione della mostra fotografica. Orari di visita della mostra: dal martedì al sabato 10.00-18.00; domenica 10.00-19.00 (la biglietteria chiude un'ora prima); chiuso il lunedì. Ingresso: intero euro 10, ridotto euro 8, gratuito ragazzi fino ai 18 anni e abbonati Musei Torino Piemonte. In presenza di mostre temporanee le tariffe potranno subire variazioni. Info: 011.4433501 - www.palazzomadamatorino.it fino al 07/06/2015 ore 17:30 Torino Piazza Castello RIVOLI - ENZO SCIAVOLINO ALLA CASA DEL CONTE VERDE "Enzo Sciavolino - Il Segno, la Storia, il Mito - 50 anni di acqueforti, 170 opere". Mostra a cura di Angelo Mistrangelo e dell'assessorato alla Cultura della Città di Rivoli. Orario: dal martedì al venerdì 16-19; sabato e domenica 10-13 e 16-19. Info: www.comune.rivoli.to.it - 011.9563020 fino al 07/06/2015 ore 18:00 Rivoli (TO) Via Fratelli Piol 8 TORINOSETTE | Arte 27 / 225 Arte JACQUES HENRI LARTIGUE AL MEF - MUSEO ETTORE FICO "Jacques Henri Lartigue - Alle origini della fotografia contemporanea", mostra a cura di Andrea Busto, in collaborazione con la Donation Jacques Henri Lartigue. La mostra, realizzata a partire da 130 album originali di Lartigue, ripercorre il destino unico di questo fotografo il cui talento ora indiscusso venne riconosciuto tardivamente, all'età di 69 anni. La mostra è composta da 136 fotografie in grande formato e da 50 pagine d'album dell'epoca (1912 - 1922) che permettono di vedere le immagini nel contesto originale. Una selezione di opere emblematiche che ripercorrono tutta la storia del Novecento e le origini della fotografia contemporanea. Orario: da mercoledì a venerdì 14-19; sabato 11-22; domenica 11-19. Info: 011.853065 - www.museofico.it. Ingresso: 10 euro, ridotto 8 euro, 5 euro da 13 a 26 anni; gratuito fino a 12 anni, persone con disabilità, abbonamento Musei Torino Piemonte. fino al 21/06/2015 ore 11:00 Torino Via Cigna 114 "PLASTIC DAYS" AL MEF - MUSEO ETTORE FICO "Plastic Days - Materiali e design", a cura di Cecilia Cecchini e Marco Petroni. Un percorso multidisciplinare tra arte, design e costume per raccontare l'affascinante storia di un materiale che ha profondamente segnato e condizionato il nostro tempo e le nostre abitudini. Gli oggetti e le opere in mostra costituiranno una sorta di atlante del contemporaneo. La mostra nasce dall'analisi e dalla selezione di circa 600 oggetti della collezione della Fondazione Plart, Plastiche e Arte di Maria Pia Incutti-Paliotto, e si compone come un originale racconto della grande e molteplice famiglia dei materiali plastici. Una testimonianza che racconta le trasformazioni degli ultimi centocinquanta anni di storia e che svela l'anima profonda della modernità e delle mutazioni che hanno segnato il paesaggio domestico e culturale in cui siamo immersi. La plastica diviene la lente d'ingrandimento puntata sulle dinamiche sociali ed economiche del nostro tempo. Gli oggetti in mostra rappresentano un'articolata selezione di artefatti assai rari provenienti da tutte le parti del mondo: prime serie di produzione, pezzi di grande tiratura di famosi designer o di design anonimo. Una scelta non finalizzata a proporre una puntuale ricostruzione della storia delle plastiche, ma a realizzare una mostra capace di disegnare un particolare percorso di lettura del nostro tempo, rivisitato attraverso un approccio multidisciplinare tra design, arte e costume. Uno sguardo ampio, testimoniato anche dagli interventi in catalogo di Alba Cappellieri, Laura Cherubini, Stefano Catucci, Gianluigi Ricuperati, Thea van Oosten e Anna Laganà. Completano il percorso espositivo le interviste ad Andrea Branzi, Donato D'Urbino, Paolo Lomazzi, Alessandro Mendini, Maurizio Montalti/Officina Corpuscoli, Andrea Trimarchi e Simone Farresin/Studio Formafantasma, Gaetano Pesce e Maria Pia Incutti, collezionista e presidente della Fondazione Plart. Orario: da mercoledì a venerdì 14-19; sabato 11-22; domenica 11-19. Info: 011.853065 www.museofico.it. Ingresso: 10 euro, ridotto 8 euro, 5 euro da 13 a 26 anni; gratuito fino a 12 anni, persone con disabilità, abbonamento Musei Torino Piemonte. fino al 21/06/2015 ore 11:00 Torino Via Cigna 114 TORINOSETTE | Arte 28 / 225 Arte ANITA MOLINERO AL MEF - MUSEO ETTORE FICO "Anita Molinero, opere e installazioni". Copertoni, sedie, tavoli, panchine, cassonetti della spazzatura, arredi urbani dismessi, imballaggi. Sono questi i materiali scultorei preferiti da Anita Molinero, esposti nella loro grezza povertà nei primi lavori degli anni Ottanta e poi manipolati, tagliati e plasmati attraverso il fuoco nella produzione successiva. La mostra Anita Molinero. Opere e installazioni presenta una panoramica di lavori realizzati recentemente e disseminati negli spazi di tutto il Museo, in dialogo con la mostra Plastic Days. L'artista realizzerà inoltre una serie di sculture site-specific con materiali plastici - in particolare cassonetti della spazzatura, elementi di carrozzeria automobilistica come paraurti, fari, fanali recuperati durante la sua permanenza a Torino. Con la mostra di Anita Molinero iniziano le incursioni del MEF nei territori della creazione contemporanea. Muovendosi dalla mission di un museo che non vuole essere "solo museo", ma un vivace luogo di scambio e un attivatore di processi creativi, il MEF inaugura una serie di collaborazioni trasversali, partendo dalla moda. Primo partner, lo storico marchio di abbigliamento BasicNet. Per l'occasione, la casa torinese realizzerà un K-WAY progettato da Anita Molinero: l'impermeabile sarà prodotto esclusivamente durante il periodo della mostra, diventando un vero e proprio multiplo indossabile. Orario: da mercoledì a venerdì 14-19; sabato 11-22; domenica 11-19. Info: 011.853065 - www.museofico.it. Ingresso: 10 euro, ridotto 8 euro, 5 euro da 13 a 26 anni; gratuito fino a 12 anni, persone con disabilità, abbonamento Musei Torino Piemonte. fino al 21/06/2015 ore 11:00 Torino Via Cigna 114 GESSI E CERAMICHE DELLA LENCI A PALAZZO MADAMA Palazzo Madama presenta, a partire dal 1 novembre, un nuovo allestimento in Sala Ceramiche dedicato alla celebre manifattura Lenci, a cui il museo ha già dedicato una grande mostra nel 2010. L'esposizione, resa possibile grazie al generoso prestito di due collezionisti privati e della Fondazione Guido ed Ettore De Fornaris, mette in evidenza i due momenti chiave del processo creativo della manifattura Lenci: quello iniziale, i gessi, e quello finale, le ceramiche. I gessi della Lenci, provenienti da una collezione privata, costituiscono un vero e proprio archivio di fabbrica, dove si conservano anche le idee rimaste in bozza e mai realizzate. La selezione presentata a Palazzo Madama offre all'attenzione del pubblico il confronto diretto con le corrispondenti ceramiche, come per il "Trionfo di Bacco" di Giovanni Grande, oltre ad alcuni raffinati inediti, come la "Principessa sul pisello" attribuibile a Mario Sturani, di cui non si conoscono realizzazioni in terraglia. L'esposizione è inoltre l'occasione per vedere nuovamente riunite, dopo la mostra "L'avventura Lenci", le Stagioni di Mario Sturani in ceramica e in gesso. Orario: martedì-sabato 10.00-18.00; domenica 10.00-19.00. Mercoledì 24 dicembre aperto dalle 10 alle 14, chiuso il pomeriggio; giovedì 25 dicembre chiuso; venerdì 26 dicembre aperto dalle 10 alle 18; mercoledì 31 dicembre aperto dalle 10 alle 14, chiuso il pomeriggio; giovedì 1 gennaio aperto dalle 14 alle 18, chiuso il mattino; lunedì 5 gennaio apertura straordinaria dalle 10 alle 18; martedì 6 gennaio aperto dalle 10 alle 18. La biglietteria chiude un'ora prima. Chiuso il lunedì. Ingresso museo: intero euro 10, ridotto euro 8, gratuito ragazzi fino ai 18 anni e abbonati Musei Torino Piemonte. Info: 011.4433501 www.palazzomadamatorino.it fino al 25/06/2015 ore 10:00 Torino Piazza Castello TORINOSETTE | Arte 29 / 225 Arte "FASCINO E SPLENDORE DELLA PORCELLANA DI TORINO" AL MUSEO ACCORSIOMETTO La mostra, realizzata in collaborazione con Palazzo Madama - Museo Civico di Arte Antica, a cura di Andreina d'Agliano e di Cristina Maritano, si propone di approfondire la produzione delle tre manifatture torinesi di porcellana, Rossetti, Vische e Vinovo, grazie allo spoglio dei documenti d'archivio e alla revisione degli oggetti presenti sia in raccolte pubbliche che private. L'avventura eroica che portò la "sublime scoperta della porcellana" a diffondersi in Europa e anche, precocemente, in terra piemontese, le storie, i protagonisti, le opere, uniti all'uso quotidiano dell'oro bianco all'interno delle dimore signorili, esaminato nell'arco della giornata del Giovin Signore, sono oggetto dell'esposizione al Museo di Arti Decorative Accorsi Ometto, che presenta - oltre a porcellane provenienti da raccolte pubbliche e private - diversi esempi di argenteria, quadri, incisioni. Il percorso espositivo si apre con la sezione dedicata alla produzione di porcellana della manifattura Rossetti, di proprietà del conte Giacinto Roero di Guarene, rappresentato nello straordinario quadro di Martin van Meytens; si prosegue entrando in un cabinets des porcelaines, in cui vengono esposte diverse porcellane cinesi Blanc de Chine, alcune già di proprietà del Conte di Guarene, a cui si aggiungono alcune statuine di dignitari cinesi in porcellana a pasta tenera, eseguite nella manifattura Rossetti fra il 1737 e il 1743, copiando originali cinesi. Oltre alla produzione bianca, sono state individuate porcellane dipinte in policromia, fra cui una vaso di Palazzo Madama, e alcuni oggetti appartenenti a collezioni private. La seconda sezione è dedicata alla manifattura fondata nel 1765 dal conte Ludovico Birago di Vische, di cui vengono presentati numerosi oggetti inediti: nella sua breve attività (1765 - 68) Vische, oltre a riprodurre statuine e prototipi della manifattura di Vincennes - Sèvres, presenta un notevole influsso dei disegni rocaille di Meissonnier e dell'argentiere torinese Boucheron. Fra gli oggetti più interessanti, una zuccheriera dipinta in monocromia porpora e una straordinaria salsiera, la cui forma ricorda da vicino la produzione del Boucheron. La terza sezione della mostra inizia mostrando una serie di sculture in porcellana bianca verniciata e in biscuit, eseguite nel periodo in cui alla direzione della manifattura furono Giovanni Vittorio Brodel, già socio del Birago a Vische, e Pierre Antoine Hannong, autore della formula della porcellana dura in Francia (aveva infatti venduto nel 1761 il segreto della porcellana dura a Sèvres). In questo periodo vengono riprodotti i modelli di Vische, in buona parte derivati dalle incisioni delle opere di François Boucher. Un confronto interessante sarà quello tra Vincennes - Sèvres, Vische e Vinovo, che darà al visitatore la possibilità di esaminare i modelli piemontesi e gli originali francesi, fra cui un biscuit proveniente dal Museo delle Porcellane di Palazzo Pitti. La mostra prosegue con una quarta sezione che, iniziando con l'esposizione di un servito da cioccolata, introdurrà la sezione della produzione vascolare del periodo Hannong: dominanti sono l'influsso di Meissen e di Vincennes - Sèvres: oltre a uno splendido portathe di Vinovo, proveniente da Ca' Rezzonico, dipinto a putti derivati dalle incisioni di Boucher, corredano la mostra alcune porcellane di Sèvres, già di proprietà dei Duchi di Parma e provenienti dalle collezioni di palazzo Pitti, che esemplificano l'evidente influsso della manifattura francese su quella torinese. Il percorso espositivo prende poi in esame le più importanti tipologie della produzione Hannong, fino a confluire in una tavola imbandita con vasellame di Vinovo del primo e secondo periodo, abbinato a splendidi argenti e vetri dell'ultimo quarto del Settecento, in modo da ricreare un ambiente di grande splendore, a cui fanno anche riscontro alcuni quadri; in particolare il centro tavola riporterà una serie di "Gridi di Strada" in porcellana di Vinovo, raffiguranti mestieri e personaggi di piazze e mercati dell' epoca, cui farà da sfondo un'opera del pittore Giovan Michele Graneri (1679-1755), tra i più celebri artisti di bambocciate piemontesi. La quinta sezione prenderà in esame diverse tipologie scultoree della manifattura nei suoi diversi periodi di gestione, partendo dal periodo Hannong fino ad arrivare al periodo della direzione dello scultore Giovanni Lomello: alcune opere di grande qualità esecutiva corredano questa sezione, in cui spicca una bellissima Visitazione di Maria del 1789 e una Vergine Addolorata firmata dal Lomello, oltre ad un'Assunzione ancora attribuibile al periodo Hannong e molto probabilmente allo scultore Tamietti. Particolarmente rilevante sarà la sesta sezione legata alla committenza sabauda: in questa parte della mostra , i periodi Hannong Gioanetti e Lomello vengono messi in rilievo da oggetti di altra qualità, fra cui possiamo rilevare il gruppo della Maestà Sabauda, proveniente da Palazzo Madama e due straordinari TORINOSETTE | Arte / 225 vasi attribuibili agli anni di regno di Carlo Emanuele IV (1796-1802), che mostrano30 evidenti influssi della contemporanea produzione parigina. Questa sezione comprende alcuni dei migliori risultati della produzione vascolare della direzione di Vittorio Amedeo Gioanetti, che Arte "RAFFAELLO: LA MADONNA DEL DIVINO AMORE" ALLA PINACOTECA GIOVANNI E MARELLA AGNELLI "Raffaello: la Madonna del Divino Amore". Per la prima volta a Torino viene esposto il capolavoro di Raffaello attualmente custodito nel Museo di Capodimonte di Napoli presso i cui laboratori è stato curato l'intervento di restauro. La Madonna del Divino Amore era ricordata da Giorgio Vasari nella Vita di Raffaello (1550) fra le più belle opere del periodo romano del maestro, eseguita per Leonello Pio da Carpi signore di Meldola. La tavola proviene dalla collezione Farnese, e rappresenta quindi anche un'occasione di approfondimento delle vicende di questa importante collezione. La mostra alla Pinacoteca Agnelli diventa l'occasione per presentare in maniera esauriente e significativa i risultati di questi studi e attraverso l'utilizzo di supporti digitali, che rendano fruibili le indagini riflettografiche e consentano di leggere - anche al grande pubblico - la struttura interna del dipinto e le numerose varianti e pentimenti dell'artista durante la stesura dell'opera, in serrato dialogo con i disegni e gli schizzi preparatori del maestro urbinate conservati nelle più prestigiose collezioni grafiche europee, due provenienti dall'Albertina di Vienna e uno dal museo delle Belle Arti di Lille. Il progetto di allestimento è stato curato da Marco Palmieri. In occasione della mostra il Dipartimento Educazione ha ideato una serie di attività e workshop per bambini e adulti e scuole di ogni ordine e grado. Orario: da martedi a domenica 10.00-19.00; chiuso lunedì. Ingresso: intero 10 euro; ridotto 8 euro (gruppi, over 65, convenzionati); ridotto 4 euro (scuole, ragazzi 6/16 anni); gratuito 0/6 anni, disabili, Abbonati Torino Piemonte Musei. Info: 011.0062713 www.pinacoteca-agnelli.it fino al 28/06/2015 ore 10:00 Torino Via Nizza 230/103 SAMUEL DI BLASI AL MUSEO NAZIONALE DELLA MONTAGNA "Lo scalatore di nuvole", personale di Samuel Di Blasi. Con questa mostra inizia un nuovo percorso del Museo torinese dedicato all'Arte in Quota: principalmente giovani artisti, ma non solo. L'evento è il primo di una serie espositiva che si propone di presentare al pubblico mostre di arte contemporanea inserite nel contesto espositivo del Museo medesimo. Filo conduttore della rassegna è l'interpretazione di temi ispirati alla montagna da parte degli artisti che saranno, di volta in volta, invitati. Samuel Di Blasi espone 12 sculture inserite lungo tutto il percorso museale in uno stimolante dialogo natura-scultura che, come dice il curatore Riccardo Cordero, «non mancherà di coinvolgere emotivamente lo spettatore». Fondamento del lavoro di Di Blasi è realizzare opere che ricreino habitat ed elementi naturali che conservino una memoria nascosta della realtà. Una contrapposizione continua di immagini che l'artista propone affinché dentro ciò che osserviamo si possa arrivare ad immaginare l'intangibile. Nuvole che non sono solo nuvole, ma anche grotte e fenditure profondissime. Superfici percorse da scritte che sembrano parole ma non lo sono e che nascondono -velandolo- il corpo degli uomini che le abitano. Parte integrante del percorso sono le figure di gesso posizionate attorno e dentro queste "piccole sculture monumentali", che non sono bozzetti né studi, ma monumenti nel significato più classico del termine. Orario: dal martedì alla domenica dalle 10.00 alle 18.00; chiuso il lunedì. Ingresso: intero 10,00 euro, ridotto 7,00 euro, soci Cai 6,00 euro, promozionale 1,00 euro. Info: 011.6604104 [email protected] - www.museomontagna.org fino al 28/06/2015 ore 18:00 Torino Piazzale Monte dei Cappuccini TORINOSETTE | Arte 31 / 225 Arte SAN SECONDO DI PINEROLO - BEATO ANGELICO AL CASTELLO DI MIRADOLO "Beato Angelico. Il Giudizio svelato. Capolavori attorno al Trittico Corsini". Un percorso intimo e raffinato che racconta un capolavoro di Fra' Giovanni da Fiesole: il suggestivo trittico con l'Ascensione, il Giudizio Universale e la Pentecoste, custodito presso la Galleria Nazionale d'Arte Antica in Palazzo Corsini a Roma. I protagonisti del trittico Corsini sono svelati attraverso la visione coinvolgente di cinque capolavori realizzati da Beato Angelico, ognuno dei quali rappresenta un momento importante nel suo percorso artistico di miniatore e pittore, mostrando la grazia di una teologia per immagini. La mostra è nata grazie alla fruttuosa collaborazione della Fondazione Cosso con la Soprintendenza Speciale per il Patrimonio Storico, Artistico ed Etnoantropologico e per il Polo Museale della Città di Roma e la Galleria Nazionale d'Arte Antica in Palazzo Corsini. La curatela è affidata a Daniela Porro, Giorgio Leone e Antonio D'Amico, che hanno voluto "svelare" il Giudizio Universale, dipinto da Beato Angelico nei suoi anni romani, intorno al 1447-'48. Il percorso si sviluppa attraverso l'accostamento di tre fondamentali codici miniati provenienti dal Museo di San Marco e dalla Biblioteca Medicea Laurenziana di Firenze, dalla Biblioteca Nazionale Braidense di Milano. La narrazione evolve con due grandi capolavori come la delicata e "piena di grazia" Madonna dell'Umiltà, in arrivo dal Museo Nazionale di San Matteo di Pisa, e le tavolette con la Nascita di Gesù e l'Orazione nell'orto, dei Musei Civici di San Domenico di Forlì. La mostra si inserisce in un percorso di forte vivacità culturale caratterizzato non soltanto dai grandi eventi di respiro internazionale legati all'Expo, ma anche dall'ostensione della Sacra Sindone, per la quale giunge alla Diocesi di Torino un altro capolavoro di Beato Angelico, il Compianto sul Cristo morto. Coincidenza significativa che crea un legame tra il Comune di San Secondo e il capoluogo piemontese, tra il Castello di Miradolo e il Museo Diocesano Torinese. La mostra si completa di uno scenografico allestimento che, nell'oscurità delle sale, presenta alcune grandi riproduzioni retroilluminate, in alta definizione, dei particolari delle opere esposte. L'illuminazione scelta, che attraversa i dettagli, diviene insieme metafora e simbolo della luce divina che pervade l'opera di Beato Angelico. Le note del raro Requiem di Franz Liszt, in una riscrittura per archi e organo, avvolgono le sale attraverso un inedito sistema di diffusione del suono. La partitura, che guarda al passato, agli esempi di Orlando di Lasso e Palestrina, diviene la narrazione, in musica, del momento del Giudizio Universale, in un'atmosfera sospesa di raccoglimento e intimità. Orario: giovedì e venerdì 14.00-18.30; sabato, domenica e lunedì 10.00-19.00; chiuso il martedì e il mercoledì; aperto su prenotazione in qualunque giorno e fascia oraria per gruppi e scolaresche. Ingresso: intero 10 euro; ridotto 8 euro (gruppi, convenzionati, studenti fino a 26 anni, over 65); ridotto dai 6 ai 14 anni 3 euro; gratuito bambini fino a 6 anni, Abbonati Musei. Info: www.fondazionecosso.it - [email protected] 0121.502761 (biglietteria) - 0121.376545 (uffici). fino al 28/06/2015 ore 15:00 San Secondo di Pinerolo (TO) Via Cardonata 2 TORINOSETTE | Arte 32 / 225 Arte AMEDEO MODIGLIANI ALLA GAM La stagione 2015 delle mostre alla GAM Torino prosegue con uno straordinario protagonista: Amedeo Modigliani, in un itinerario che aiuta a scoprire l'opera di colui che forse più di tutti incarna la figura dell'"artista maledetto", ancora oggi considerato uno dei grandi interpreti della pittura europea del Novecento. In mostra circa 90 opere, tra cui sessanta capolavori provenienti dal Centre Pompidou di Parigi e da importanti collezioni pubbliche e private d'Europa. La mostra è promossa da GAM e prodotta da MondoMostre e Skira editore in collaborazione con il Musée National d'Art Moderne - Centre Pompidou di Parigi. La curatela scientifica è affidata a Jean-Michel Bouhours, accreditato studioso di Modigliani e curatore del dipartimento delle collezioni moderne del Centre Pompidou di Parigi. Intorno alla figura centrale di Modigliani si presenta la straordinaria atmosfera culturale creata dalla "École de Paris", la corrente che ebbe protagonisti alcuni artisti attivi nel primo dopoguerra, spesso esuli ebrei perseguitati nel loro paese di origine, che si raccolsero intorno a Montmartre e Montparnasse uniti dal desiderio di vivere in pieno il clima artistico e culturale di Parigi, creando una completa simbiosi tra vita e arte e distinguendosi per uno stile personalissimo e una vita dissoluta e priva di regole. Si parte da un significativo corpus di opere del Centre Pompidou di Parigi, nelle cui collezioni Modigliani entrò a far parte già nella metà degli anni '30 del Novecento. Tra questi gli splendidi ritratti dei suoi amici (Il giovane ragazzo rosso del 1919), delle sue amanti (Lolotte del 1917) o dei suoi mercanti, affiancati a dipinti, disegni e sculture provenienti da altre prestigiose collezioni pubbliche e private e da un dipinto delle collezioni della GAM, la celebre Ragazza Rossa del 1915. In questi dipinti emerge il noto "Stile Modigliani" caratterizzato da una sintesi estrema, tanto che i personaggi ritratti non si rivelano nella loro identità, se non per alcuni dettagli, come i vestiti o le capigliature. La mostra è costruita in cinque sezioni, che analizzano la vitalità parigina del periodo, con uno sguardo non solo alla pittura, ma anche al disegno che ha dato origine ai capolavori, e con un occhio particolare alla scultura in cui il protagonista, insieme a Modigliani, è Costantin Brancusi, lo scultore nel cui atelier Amedeo lavorerà per molto tempo. Tra le opere esposte in questa sezione le celebri Principessa X e Mademoiselle Pogany III, accanto a una serie di fotografie originali che Brancusi stesso scattò alle sue opere. Modigliani si mostra come il principale testimone della realtà cosmopolita della Bohème parigina, che ha segnato la sua indipendenza dai movimenti ufficiali delle avanguardie artistiche. Un particolare momento storico in cui, alla creazione dei capolavori, si affianca un'esistenza fatta di alcool e miseria che, uniti alla morte prematura, hanno contribuito ad avvolgere il personaggio in un'aura di leggenda. Orario: martedì-domenica 10-19.30, chiuso lunedì. La biglietteria chiude un'ora prima. Ingresso mostra: intero euro 12 - ridotto euro 9. Info: Centralino 011.4429518 - Segreteria 011.4429595 - [email protected] fino al 12/07/2015 ore 10:00 Torino Via Magenta 31 TORINOSETTE | Arte 33 / 225 Arte GIANNI MILANO AL CASTELLO DI RIVARA Per la serie "Performaces", Franz Paludetto presenta la mostra-performance "In principio era il verbo - 20 febbraio 1970".Gianni Milano è un personaggio caleidoscopico, poeta e pedagogista antagonista, che ha segnato significativamente il passo nel processo di decostruzione culturale negli anni Sessanta e che ancora oggi, tenacemente, porta avanti la sua riflessione attraverso scritti e visionarie azioni. Classe 1938, Milano torna a testimoniare la propria idea plastica di "non arte" nelle immagini e negli scritti che animarono, nel 1970, la sua performance "In principio era il verbo", ospitata allora dalla Galleria LP 220 dell'amico Franz. Buio in sala, luce soltanto ad illuminare il rotolo lungo 40 metri di carta che conduce fino al piedistallo che regge la grande macchina da scrivere messa da Milano a disposizione di tutti coloro che desiderino lasciare un pensiero compiuto o anche soltanto una traccia d'inchiostro, al proprio passaggio, per contribuire a realizzare quello che l'artista trasforma poi in una sorta di manifesto collettivo della didattica della non arte. Fatto a pezzi e poi distribuito, il prodotto di questa azione partecipata circolerà quindi, come a suggellare la responsabilità, il coinvolgimento di tutti nel processo di costruzione o decostruzione di significato. La performance è in programma domenica 22 marzo dalle 10 alle 18, la mostra è visitabile fino al 31 luglio nel seguente orario: sabato e domenica dalle 10:00 alle 12:00 e dalle 14:00 alle 18:00. Info: 0124.31122 - www.castellodirivara.it - [email protected] fino al 31/07/2015 ore 10:00 Rivara (TO) Piazza Sillano 2 TORRE PELLICE - HARALD KLINGELHÖLLER, GIANNI CARAVAGGIO E PAOLO PISCITELLI DA TUCCI RUSSO In mostra le personali di Harald Klingelhöller, Gianni Caravaggio ("Non poserò mai più i miei anni così sul tempo") e Paolo Piscitelli ("Here, Not Here"). Orario: da martedì a domenica 10,30-13 e 15-19. Info: 0121.953357 - [email protected] - www.tuccirusso.com fino al 02/08/2015 ore 11:00 Torre Pellice (TO) Via Stamperia 9 TAMARA DE LEMPICKA A PALAZZO CHIABLESE La mostra dedicata a Tamara de Lempicka presenta oltre 80 opere dell'artista, in un percorso tematico che presenterà al pubblico le opere più iconiche e note della Lempicka, ma anche di conoscere nuovi aspetti della sua vita e del suo percorso artistico. L'esposizione è curata da Gioia Mori, promossa dal Comune di Torino - Assessorato alla Cultura, dalla Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici del Piemonte e dal Polo Reale di Torino e prodotta da 24 ORE Cultura - Gruppo 24 Ore e Arthemisia Group. Come scrive la curatrice Gioia Mori: "Diversi sono gli aspetti evidenziati in questa nuova esposizione, dal taglio inedito, che presenta una Lempicka più intima e segreta, con alcune sorprese ancora custodite nei "mondi" di Tamara, una mostra da esplorare come se si viaggiasse in universi paralleli", e dove è evidenziato il rapporto con i grandi fotografi della sua epoca, e lo studio costante dell'arte del passato, creando così attraverso la commistione di "antico" e "moderno" uno stile unico e inimitabile. Ad accogliere il visitatore è la "Ragazza in verde", eccezionale prestito del Pompidou di Parigi, il quadro che decreta il pieno riconoscimento ufficiale, acquistato nel 1932 dallo Stato francese per essere esposto nella sezione polacca del rinnovato Jeu de Paume. Il percorso si apre con la sezione "I mondi di Tamara de Lempicka": un'esplorazione attraverso tutte le case in cui ha vissuto tra il 1916 e il 1980, tra l'anno del suo matrimonio a San Pietroburgo e l'anno della morte a Cuernavaca. I luoghi sono messi in relazione con la sua evoluzione artistica: dagli acquerelli del periodo russo, alla ritrattistica degli anni Venti realizzata nei suoi ateliers parigini, alle opere dipinte a Beverly Hills nella grande villa coloniale di King Vidor progettata dall'architetto Wallace Neff, a quelle degli anni Quaranta che rispecchiano gli arredamenti e il gusto della casa di New York. Questo sguardo nell'intimità delle sue stanze esplora anche i mondi culturali di riferimento, facendo emergere inediti rapporti, come quello tra il dipinto "Strada nella notte" e le foto di Kertész e Brassaï, che restituiscono la medesima stupefazione di questi rifugiati dall'Europa dell'Est nella città "delle TORINOSETTE | Arte 34 / 225 luci", per tutti loro luogo di elezione. La seconda sezione, "Madame la Baroness, Modern medievalist", prende il titolo da un articolo dei primi anni Quaranta uscito negli Stati Uniti, dove Arte SAM FALLS IN RESIDENZA DA FRANCO NOERO Domenica 22 marzo dalle 14 alle 20 la galleria Franco Noero presenta il nuovo progetto di Sam Falls che sarà ospitato in sede sino al 21 marzo 2016. Un progetto espositivo della durata di un anno che si inserisce nell'ambito del programma in residence realizzato nel project space di via Mottalciata 10/B. L'artista californiano presenta in galleria un corpus di lavori legati alla celeberrima composizione musicale "Le Quattro Stagioni" di Antonio Vivaldi. Per l'occasione è stato realizzato il libro "Sam Falls, Four Seasons Forever", edito da Flash Art Books, con un'introduzione di Nicolas Trembley. Orario: lunedì 15.00-19.00; martedì-venerdì 11.00-19.00; sabato 15.00-19.00 o su appuntamento. Info: 011.882208 [email protected] - www.franconoero.com fino al 21/03/2016 ore 14:00 Torino Via Mottalciata 10/B Mercoledì 01 Aprile 2015 LUCA DE MARCH ALLA GALLERIA OBLOM "Politically Incorrect", personale di Luca De March, a cura di Roberto Vaio. L'artista propone un'esplorazione dell'universo parallelo dei cartoni animati, fornendo una chiave di lettura ironica e irriverente della realtà. Orario: martedì-venerdì 16-20, sabato su appuntamento. Info: 333.8438768 - [email protected] - www.galleriaoblom.it ore 18:30 Torino Via Baretti 28 PABLO BRONSTEIN DA FRANCO NOERO "We live in Mannerist times", personale di Pablo Bronstein. L'artista argentino, che ha recentemente ricevuto la Duveen Commission dalla Tate Britain per il 2016, si è qui confrontato, similmente a quanto accaduto per la mostra al Metropolitan Museum di New York, con la storia - in questo caso industriale - dell'edificio che ospita la mostra riflettendo sul potenziale decorativo della tecnologia e su come il progresso scientifico sia non di rado al servizio dell'estetica. Orario: lunedì 15.00-19.00; martedì-venerdì 11.00-19.00; sabato 15.00-19.00 o su appuntamento. Info: 011.882208 - [email protected] www.franconoero.com fino al 02/04/2015 ore 18:00 Torino Via Mottalciata 10/B PAOLO GUBINELLI ALLA BIBLIOTECA NAZIONALE UNIVERSITARIA "L'opera di Paolo Gubinelli accompagna le poesie di grandi poeti contemporanei con testi di noti critici: Giulio Carlo Argan, Mirella Bandini, Angelo Dragone, Paolo Fossati". Orario: dal lunedì al venerdì 9.00-18.00; sabato 9.00-13.00. Info: 011.8101111-113 fino al 02/04/2015 ore 10:00 Torino Piazza Carlo Alberto 3 TORINOSETTE | Arte 35 / 225 Arte VICTORIA STOIAN DA ALBERTO PEOLA "Codri Earthquake", personale di Victoria Stoian. La mostra è il risultato della sua collaborazione con Clara Sofia Rosenberg, che da anni ne segue il lavoro supportandolo sul piano teorico. Victoria e Clara Sofia hanno frequentato l'Accademia di Belle Arti di Torino dal 2009, in un percorso complementare tra l'attività pittorica dell'una e quella critica dell'altra. La mostra di Victoria Stoian raccoglie una serie di lavori intorno al tema dell'assenza di un punto di riferimento. Come recita il titolo, le opere rappresentano il caos e l'instabilità prodotti dalla catastrofe naturale, in particolare dal terremoto che colpì la Moldavia nel 2011. Di quell'esperienza, che ha coinvolto la sua famiglia, l'artista ricorda: «Quel 25 agosto alle 04:30 del mattino si verificò un violento terremoto di magnitudo 7,5 con epicentro a breve distanza da Chi?in?u, dove sono nata e cresciuta. Due onde sismiche si sono succedute per una durata di 52 secondi: migliaia di persone senza riparo, linee elettriche, strade e ferrovie distrutte; dighe rotte e villaggi allagati con fuoriuscita di sostanze tossiche. Le Codri, le foreste più grandi della Moldavia, sono state gravemente danneggiate. Questo mio lavoro è un omaggio intimo e sofferto alla biografia di un popolo e alla feroce bellezza della natura che con un colpo secco cambia linee, colori e vite». I quadri oggi esposti in galleria costituiscono una parte dei 52 previsti dal progetto in fieri Codri Earthquake, ognuno dei quali corrisponde a un'unità di tempo specifica del terremoto: il secondo. Vengono così messe in relazione, da un lato, la durata del fenomeno con lo sviluppo del ciclo pittorico, e dall'altro, l'area geografica colpita dal sisma con l'area della tela, ospite della rielaborazione del dramma. Come dice l'artista, «in un terremoto il primo secondo può essere della stessa violenza dell'ultimo. Anzi, forse il primo impatto è ancora più forte e destabilizzante». Per questo motivo, la serie Codri Earthquake si sviluppa con un andamento cronologico, ma le singole opere non riportano la violenza del terremoto in successione crescente: ogni quadro del progetto rappresenta infatti un possibile grado di percezione della catastrofe, che non necessariamente corrisponde al suo reale grado di intensità. Il tema dell'assenza di punti di riferimento proposto nelle opere rimanda a un senso di destabilizzazione, percepibile in termini di panico e smarrimento. Ma, d'altro canto, il potenziale generato da quest'assenza di vincoli può essere colto anche come un'occasione di libertà. Questa dicotomia tra panico e liberazione è espressa dall'artista attraverso la rappresentazione di un mondo informe che contiene, però, delle forme riconoscibili, come protrusioni, annidamenti o ramificazioni. Il mondo organico che emerge da questo repertorio visivo rimanda alla vitalità della natura - dal magma terrestre a correnti marine e paesaggi abissali - e all'immaginario anatomico - dalla riproduzione cellulare a filamenti, globuli e terminazioni nervose. Attraverso la tecnica del chiaroscuro, con predominanza delle tonalità fredde, forme talvolta non finite, o cancellate, si stratificano in un gioco di trasparenze e in un'alternanza di piani pittorici. Pur in assenza di un'architettura e di una linea dell'orizzonte, Stoian riesce in questo modo a ricreare un senso di profondità nelle forme che si affusolano in direzione di un punto di fuga ideale nella tela, inserendo nell'informe accenni di prospettiva. I criteri su cui si fonda la ricerca di Victoria Stoian sono l'importanza attribuita alla sostanzialità della materia, l'approccio diretto e la presenza fisica dell'artista nel lavoro, e la necessità di coinvolgere lo spettatore attraverso la forza dell'opera in sé. L'esperienza personale e il suo percorso artistico sono saldamente intrecciati: migrata a Torino all'età di ventun anni, Victoria inizia a tradurre gli stimoli della nuova realtà, così diversa, in un linguaggio pittorico denso di rimandi introspettivi e culturali. Attraverso un soggetto fortemente autobiografico l'artista riesce ad affrontare temi collettivi, come il terremoto o la migrazione, che riguardano il rapporto degli esseri umani con la storia e con il territorio, in una ricerca che crea uno spazio di condivisione aperto e flessibile. Orario: da martedì a sabato dalle 15 alle 19, mattino su appuntamento. Info: 011.8124460 - 335.6191039 - [email protected] www.albertopeola.com fino al 03/04/2015 ore 18:00 Torino Via della Rocca 29 TORINOSETTE | Arte 36 / 225 Arte NAZARENO RANDO' E VALERIA CALDERA ALLA CHIESA DI SANTA CROCE Doppia personale di Nazareno Randò e Valeria Caldera. Ingresso libero. fino al 03/04/2015 ore 18:00 Avigliana (TO) Piazza Conte Rosso FEDERICO GUERRI DA WEBER & WEBER "Frammenti", personale di Federico Guerri. L'arte appartiene originariamente alla natura. È natura. E in quanto tale contempla e dà forma a se stessa. È dunque tempo che l'arte, memore del suo stato aurorale, torni a muoversi per iniziativa dei propri tratti. È tempo che la scrittura segnica torni a decidere dei propri tracciati e delle proprie luci. Di tutto. Anche delle tenebre. Nulla deve nascere se non dai suoi impulsi, dai suoi spasimi, dai suoi getti, violenti o pacati che siano. È quanto accade nell'opera di Federico Guerri, dove la scrittura sceglie innanzitutto di essere disegno e di non porsi al servizio che del proprio accadere. La scrittura danza e iscrive in questo esordio il carattere inafferrabile dello scaturire del segno e l'annuncio dell'enigmatica soglia tra ciclica sparizione e nuovo inizio. Non ha principio né fine. Appare e passa. Appare al nostro orizzonte come potrebbe fare il vapore acqueo. Presenza e venirealla-presenza si uniscono e si confondono in questi luoghi verso i quali ci conduce Federico Guerri: sono luoghi pienamente riconoscibili, pur rivelandosi la loro vera sostanza come ombra e parvenza. Orario: da martedi a sabato 15.30-19.30. Info: www.galleriaweber.it [email protected] - 011.19500694 fino al 04/04/2015 ore 18:00 Torino Via San Tommaso 7 "MANIERA NERA" ALLA NORMA MANGIONE GALLERY "Maniera Nera", collettiva a cura di Francesco Barocco. In mostra lavori di Vija Celmins, Richard Earlom, F. Green, Richard Houston, Elizabeth Judkins, S. W. Reynolds e John Raphael Smith. Orario: dal martedì al sabato 15.30-19.30 o su appuntamento. Info: 011.5539231 - [email protected] - www.normamangione.com fino al 04/04/2015 ore 18:00 Torino Via Matteo Pescatore 17 IRINA NOVARESE ALLO SPAZIO NOPX "Landology. Scorci di una politica delle differenze", mostra di Irina Novarese. Il processo lento di mappatura fittizia -e comunque approssimativa- si confronta con il reale flusso accelerato della città, che viene proposta ai singoli come luogo ultimo del sociale. Strutture urbane tra desiderio e repulsione, tra necessità ed extralusso, sono al centro del progetto "Landology" di Irina Novarese. Nello spazio di NOPX l'artista presenta un'installazione che costituisce il secondo capitolo della sua recente indagine sulle teorie di individualizzazione dell'habitat. Un'esplorazione di strutture e organizzazioni dello spazio urbano iniziata nel 2014 con le due città di Caracas e Berlino e che continua con il lavoro che verrà presentato a Torino. Landology dà anche il via a Preview, ad una nuova collaborazione tra NOPX e Dunque, locale di recente apertura in via Santa Giulia: pochi giorni prima dell'inaugurazione ufficiale, sui muri del Dunque apparirà un'anteprima della mostra, un estratto del lavoro dell'artista riprodotto in formato maxi su un cartellone da cinema. Visite anche su appuntamento: 328.7055257. Info: [email protected] - www.nopx.it fino al 04/04/2015 ore 18:30 Torino Via Guastalla 6/A TORINOSETTE | Arte 37 / 225 Arte RÄ DI MARTINO ALLA GAM PER "VITRINE" Riparte il 10 febbraio alla GAM di Torino "Vitrine", il progetto dedicato alla ricerca artistica contemporanea. Possibilità, titolo della quarta edizione, pone l'attenzione sulle trasformazioni della vita, del suo divenire di cui l'arte ricalca la natura mutevole e fluida. Come un vetro trasparente, "Vitrine" stabilisce un punto di interazione, di dialogo e di lettura tra le ricerche artistiche più contemporanee e il flusso incessante degli stimoli fisici e simbolici della quotidianità. Gli artisti protagonisti della quarta edizione di Vitrine sono: Rä di Martino, Francesco Gennari, Francesco Barocco, Anna Franceschini, Luca Trevisani. "Vitrine" si costituisce come una soglia, un passaggio che mette in comunicazione mondo interno ed esterno al museo attuando un dialogo tra le ricerche artistiche con la realtà circostante. Lo spazio e il tempo sono le coordinate imprescindibili con cui l'uomo si confronta costantemente e che s'imprimono nel lavoro dell'artista. Tutto scorre e cambia, le percezioni si arricchiscono di ricordi personali, del vissuto, della memoria culturale, storico?sociale e politica in una metamorfosi continua. Mutamenti che investono la realtà naturale e urbana ma anche il paesaggio dell'immaginario, lo spazio?tempo reale e quello mentale, interiore e intimo dell'animo. Lo sguardo dell'artista coglie determinate situazioni, alcuni momenti, registra cambiamenti che mescolano passato, presente e futuro, in una rielaborazione che trova espressione nelle opere, restituendo attimi e impressioni. Il primo appuntamento dell'edizione 2015 vede protagonista Rä di Martino, che presenta alla GAM dal 10 febbraio al 6 aprile l'opera "The Picture of Ourselves", video in bianco e nero che inquadra i primi piani alternati di una bambina e di un giovane uomo dagli occhi chiari, due ritratti in cui affiorano suggestioni della tradizione artistica, dalla pittura più antica fino alla fotografia più contemporanea, due sguardi che sono la testimonianza della vita che scorre, si radica, si evolve in un infinito intrecciarsi di possibilità. Orario: martedì-domenica 10-18, chiuso lunedì. La biglietteria chiude un'ora prima. Ingresso libero a Vitrine. Info: centralino 011.4429518 - segreteria 011.4429595 www.gamtorino.it/vitrine fino al 06/04/2015 ore 18:30 Torino Via Magenta 31 GAVINO SANNA ALLO SPAZIO MOUV "Livori in corso", personale di Gavino Sanna. In mostra una trentina di disegni, accompagnati da brevi racconti, raccolti nel libro intitolato "Livori in corso" che Gavino Sanna ha dedicato ad Alda Merini. La mostra si apre, così come nel libro, con un verso della Poetessa dei Navigli "L'uomo fa male al fratello al primo sbadiglio del mattino" a cui segue la dedica di Alda Merini. Orario: tutti i giorni dalle ore 10 alle 24; chiuso il lunedì. Nel periodo della mostra si svolgeranno degustazioni libere e guidate dei vini di Cantina Mesa, l'azienda vitivinicola creata dieci anni fa da Gavino Sanna con la moglie Lella a Sant'Anna Arresi nel Sulcis. Info: [email protected] - www.spaziomouv.it - 331.5828996 fino al 06/04/2015 ore 10:00 Torino Via Silvio Pellico 3 TORINOSETTE | Arte 38 / 225 Arte SERGIO STAINO ALLA GAM "Un racconto di Berlino, 1981", personale di Sergio Staino - uno dei più conosciuti e amati disegnatori satirici italiani -, a cura di Danilo Eccher. Lo spazio Wunderkammer ospita più di cento disegni che raccontano Berlino nel 1981, quando Staino, armato di carta, matita, china e una macchina fotografica raggiunge la città e la interpreta con i suoi disegni. E qui Bobo, da sempre l'alter ego del disegnatore, si ritrova a esplorare una città dalle mille contraddizioni e dal grande fascino. Una metropoli in forte espansione architettonica e culturale, in quell'anno ancora inserita nel cuore del comunismo europeo. "Ogni angolo era una scoperta, una sorpresa, una suggestione: Berlino in quegli anni là era una città veramente unica per la quantità di contraddizioni politiche e sociali che faceva coesistere in se stessa esprimendole, poi, in forme architettoniche e ambientali assai diversificate (...) Tutto era esagerato in Berlino Ovest: le luci, le insegne, le vetrine, tutte cose che adesso sembrerebbero normali ma che, allora, erano profondamente innovative. Solo avvicinandosi al confine con la Repubblica Democratica, e soprattutto al muro, l'atmosfera della città si faceva più scura e deprimente e la contraddizione tra la vitalità lussuosa dell'Ovest e la tristezza poliziesca dell'est si facevano evidenti". Orario: martedì-domenica 10-18, chiuso lunedì. La biglietteria chiude un'ora prima. Ingresso: euro 10, ridotto euro 8, gratuito ragazzi fino ai 18 anni. Info: Centralino tel. 011 4429518 - Segreteria tel. 011 4429595 e-mail [email protected] fino al 06/04/2015 ore 10:00 Torino Via Magenta 31 ETTORE FICO ALL'URP DEL CONSIGLIO REGIONALE In mostra una quindicina di incisioni di Ettore Fico (Piatto biellese 1917-Torino 2004). Si tratta di acqueforti e litografie, tra le produzioni meno note dell'artista ma da lui molto amate. Le vedute del giardino di casa a Castiglione torinese, dove Fico trascorreva le estati, sono un motivo ricorrente della sua arte così come i dettagli della natura, ben esemplificati in mostra da nidi, cespugli, viti e pannocchie. Fico realizzò le sue prime opere incisorie nel 1963, lavorando in studio con una pressa, operando direttamente sulle lastre e concentrando la produzione in determinati periodi, fino al 2003, anno precedente alla sua morte. Orario: dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 13 e dalle 14 alle 16. Ingresso libero. fino al 06/04/2015 ore 17:00 Torino Via Arsenale 14/G TORINOSETTE | Arte 39 / 225 Arte ALDO MONDINO ALLA GAM PER "SURPRISE" Martedì 10 febbraio inaugura alla GAM il primo appuntamento dell'edizione 2015 di "Surprise", progetto espositivo che concentra l'attenzione su aspetti specifici del contesto artistico torinese tra gli anni Sessanta e Settanta, in cui si intersecarono discipline diverse, dall'architettura al design, dalla moda alla grafica, dalla musica alle arti visive e performative gettando in questo modo le basi per il riconoscimento artistico di Torino a livello internazionale. A curare questo terzo ciclo di appuntamenti, che prosegue per tutto il 2015, sono Maria Teresa Roberto, docente di Storia dell'Arte Contemporanea presso l'Accademia Albertina di Torino e Gregorio Mazzonis, curatore GAM. Al progetto è dedicata la sala espositiva della GAM al secondo piano del museo. Al centro dell'attenzione sono poste di volta in volta opere, tracce di percorsi espositivi, progetti inediti, riferimenti a contesti extra-artistici; si tratta di frammenti eterogenei ma accomunati dal senso di stupore e meraviglia e di intensificazione delle energie vitali tipico di quegli anni. Il protagonista del primo appuntamento è Aldo Mondino (Torino, 1938-2005) il quale, dopo il periodo trascorso a Parigi dal 1959 al 1960 dove frequenta l'Ecole du Louvre e i corsi di incisione di William Heyter, nel 1963 esordisce a Torino con una personale alla galleria Il Punto, allora diretta da Gian Enzo Sperone. Presenta in questa occasione i suoi nuovi lavori, le "Tavole Anatomiche", metafore della società contemporanea descritta attraverso gli organi del corpo umano. "Sole" e "Immersore", entrambe realizzate nel 1967 e presentate nella mostra alla GAM, rappresentano un'esperienza anomala nell'ambito della sua produzione artistica, rivolta in questi anni al gioco e allo humour. L'arrivo della Pop Art in Italia proprio grazie a Gian Enzo Sperone e la sua consacrazione nella mostra alla Biennale veneziana del '64, costituisce un precedente fondamentale per tutta la ricerca artistica degli anni a venire. Mondino si appropria anch'egli di alcune istanze quali il principio di sconfinamento dalla pittura ottenuto con l'utilizzo di materiali che circondano il nostro ambiente, in questo caso legno e lampadine a incandescenza. Se "Immersore" si ricollega , come ha notato Riccardo Passoni, più alle istanze New Dada che sono discusse proprio in quegli anni, "Sole" traduce con i materiali delle insegne luminose un tema caro alla pittura di paesaggio come l'alba, sul quale tra l'altro si concentra la ricerca di uno dei maestri della Pop Art come Roy Lichtenstein negli anni tra 1963 e 1964 e al quale Sperone dedica la mostra di apertura della sua galleria. Le due opere hanno in comune, oltre ai materiali utilizzati, una misura fissa che guida la loro installazione alla parete, 160 centimetri da terra, segnalata dall'artista da una etichetta della galleria Stein sul verso di "Immersore". Questa linea immaginaria, che attraversa in orizzontale l'opera, definisce il punto al di sotto del quale le lampadine devono rimanere spente e corrisponde sia alla misura teorizzata da Masaccio come altezza fissa dell'occhio umano sia al segno lasciato dalle acque dell'Arno su alcuni capolavori dell'arte fiorentina che impressionò a tal punto Mondino da spingerlo a realizzare tra la fine del '66 e il 1967 una serie di opere. Tra questi lavori vale la pena ricordare l'intervento alla mostra "Con temp l'azione" (gallerie Stein, Sperone e Il Punto, Torino 1967) durante la quale l'artista unisce le sedi della mostra tirando un filo rosso attraverso la città posto a 160 centimetri di altezza da terra. Orario: martedìdomenica 10-18, chiuso lunedì. La biglietteria chiude un'ora prima. Ingressi: euro 10, ridotto euro 8, gratuito ragazzi fino ai 18 anni. Info: Centralino tel. 011 4429518 - Segreteria tel. 011 4429595 e-mail [email protected] fino al 07/04/2015 ore 18:30 Torino Via Magenta 31 IVREA - ELENA MIRANDOLA E MANITERRA AL CASTELLO DI SALE Mostra di Elena Mirandola e Maniterra a cura di ArteInFuga. Orario: lunedì 14.30-19.00; dal martedì al sabato 9.30-19.00. Info: [email protected] - http://arteinfuga.blogspot.it/ fino al 08/04/2015 ore 18:00 Ivrea (TO) Via dei Patrioti 14 TORINOSETTE | Arte 40 / 225 Arte "FOBOFILIA" ALLA FONDAZIONE SANDRETTO RE REBAUDENGO "Fobofilia", mostra sull'immagine della paura, sul modo in cui gli artisti danno forma a uno dei sentimenti più caratteristici e sfuggenti della nostra epoca, a cura di Irene Calderoni. Fobofilia è il piacere un po' perverso di essere spaventati, una pulsione che appare sempre più frequente. La paura è il registro più diffuso nell'intrattenimento, ma anche nell'informazione e di conseguenza nel modo di percepire la realtà. L'arte riflette questa temperie, ne offre diverse sembianze, da quello più intimo e psicologico, di una soggettività aggredita oppure aggressiva, a quello più esterno e politico, di una società che si fonda sulla violenza e usa il terrore come arma. Artisti in mostra: Janis Avotins, Matthew Barney, Massimo Bartolini, Avner Ben Gal, Glenn Brown, Miguel Calderon, Maurizio Cattelan, Dinos e Jake Chapman, Roberto Cuoghi, Saul Fletcher, Anna Gaskell, Douglas Gordon, Gusmao& Paiva, Thomas Hirschhorn, Piotr Janas, Zoe Leonard, Margherita Manzelli, Eva Marisaldi, Nathaniel Mellors, Shirin Neshat, Kelly Nipper, Catherine Opie, Tony Oursler, Djordje Ozbolt, Anri Sala, Ferdinando Scianna, Andreas Slominski, Jakub Julian Ziolkowski. Orario: giovedì 20-23 (ingresso libero); venerdì, sabato e domenica 12-19. Ingresso: intero euro 5; ridotto euro 3 (over 65, studenti); gruppi euro 4 (minimo 6 persone); gratuito (per i bambini fino a 12 anni, Insieme per l'Arte, abbonamento Torino Musei, giornalisti accreditati, soci ICOM). Info: [email protected] 011.3797600 - www.fsrr.org fino al 12/04/2015 ore 19:00 Torino Via Modane 16 ISA GENZKEN ALLA FONDAZIONE SANDRETTO RE REBAUDENGO La mostra dedicata ad Isa Genzken (Germania, 1948) presenta per la prima volta in Italia un ciclo di lavori della fine degli anni Ottanta, un corpus di opere pittoriche meno note rispetto alle sculture e installazioni per cui Genzken è famosa. Sono olii su tela monocromatici che suggeriscono già nel nome, Basic Research, l'inizio di un percorso di sconfinamento e d'interazione con l'ambiente. Si tratta infatti di frottage del pavimento del suo studio, a metà tra pittura e scultura, che cercano una comunicazione non verbale con spazio e spettatori. Orario: giovedì 20-23 (ingresso libero); venerdì, sabato e domenica 12-19. Ingresso: intero euro 5; ridotto euro 3 (over 65, studenti); gruppi euro 4 (minimo 6 persone); gratuito (per i bambini fino a 12 anni, Insieme per l'Arte, abbonamento Torino Musei, giornalisti accreditati, soci ICOM). Info: [email protected] - 011.3797600 - www.fsrr.org fino al 12/04/2015 ore 18:00 Torino Via Modane 16 TORINOSETTE | Arte 41 / 225 Arte "MARCO POLO - LA VIA DELLA SETA NELLE FOTOGRAFIE DI MICHAEL YAMASHITA" AL MAO Un viaggio per immagini, sulle tracce di uno dei più grandi esploratori di tutti i tempi: la nuova mostra del Mao ricostruisce il percorso compiuto quasi mille anni fa da Marco Polo lungo la Via della Seta, attraverso le fotografie di Michael Yamashita, fotografo di punta di National Geographic. Nelle 76 fotografie esposte al Museo d'Arte Orientale ritroviamo piazza San Marco e la laguna, il minareto di Samarra in Iraq e le carovane a bordo dei cammelli nel deserto del Gobi. Non solo: la mostra, articolata in tre sezioni geografiche, ripercorre il tragitto compiuto da Marco Polo dall'Italia alla Cina, ma anche la permanenza dell'esploratore in Cina e il viaggio di ritorno via mare, lungo le coste dell'Indonesia e dell'India. Le immagini desertiche lasciano così pian piano spazio alle distese d'acqua delle piantagioni di riso, agli spettacolari paesaggi della baia di Ha Long nel Nord del Vietnam e agli sguardi penetranti dei sadhu a Bombay. Orario: dal martedì alla domenica dalle 10 alle 18. Dal 7 febbraio al 1 marzo, apertura e chiusura posticipata nei weekend (sabato dalle 11 alle 20; domenica dalle 11 alle 19). La biglietteria chiude un'ora prima. Il biglietto d'ingresso (10 euro) consente anche l'accesso alla collezione permanente del museo. Info: 011.4436928 - www.maotorino.it fino al 12/04/2015 ore 17:00 Torino Via San Domenico 11 MOSTRA DEI FINALISTI DEL MARIO MERZ PRIZE ALLA FONDAZIONE MERZ Mostra dei 5 finalisti della prima edizione della sezione arte del Mario Merz Prize. Gli artisti, Lida Abdul (Kabul 1973), Glenn Ligon (New York 1960), Naeem Mohaiemen (Londra 1969), Anri Sala (Tirana 1974) e Wael Shawky (Alessandria d'Egitto 1971), sono stati selezionati tra le oltre 500 candidature pervenute dalla giuria composta da Marisa Merz, Beatrix Ruf (direttrice dello Stedelijk Museum di Amsterdam) e Claudia Gioia (curatrice indipendente). Il progetto espositivo, curato da Beatrice Merz raccoglie due o tre opere per ciascun autore, scelte tra le più significative del loro percorso artistico. Il pubblico potrà esprimere la propria preferenza visitando la mostra o collegandosi al sito mariomerzprize.org. Orario: martedìdomenica 11-19, lunedì chiuso. L'ingresso alla mostra è gratuito. Info: 011.19719437 [email protected] - www.fondazionemerz.org fino al 12/04/2015 ore 18:00 Torino Via Limone 24 AVERY SINGER ALLA FONDAZIONE SANDRETTO RE REBAUDENGO "Pictures Punish Words", personale di Avery Singer, a cura di Beatrix Ruf. Sorprendenti per tecnica e iconografia, i quadri di Avery Singer sovvertono le nostre aspettative visuali. A un primo sguardo si sottraggono a una classificazione precisa come dipinti o elaborazioni a stampa. Per questo sollevano l'interrogativo, ovvio e allo stesso tempo pressante per un'artista, sul modo in cui le informazioni digitali che ci circondano possono concretizzarsi sotto forma di immagine piatta su carta o, più di recente, tridimensionale in plastica, o su ogni altra possibile superficie materiale. Avery Singer ha realizzato un ciclo di opere pensate appositamente per questa sua prima personale. Dopo una prima presentazione alla Kunsthalle di Zurigo, la personale si sposta Torino, alla Fondazione Sandretto Re Rebaudengo. Orario: giovedì 20-23 (ingresso libero); venerdì, sabato e domenica 12-19. Ingresso: intero euro 5; ridotto euro 3 (over 65, studenti); gruppi euro 4 (minimo 6 persone); gratuito (per i bambini fino a 12 anni, Insieme per l'Arte, abbonamento Torino Musei, giornalisti accreditati, soci ICOM). Info: [email protected] - 011.3797600 - www.fsrr.org fino al 12/04/2015 ore 18:30 Torino Via Modane 16 TORINOSETTE | Arte 42 / 225 Arte "UNITED ARTISTS OF ITALY" ALLA FONDAZIONE SANDRETTO RE REBAUDENGO "United Artists of Italy", un progetto di Massimo Minini. Il gallerista ha raccolto una collezione di ritratti di artisti eseguiti dai più significativi fotografi italiani: l'idea è stata quella di concepire una collezione di volti d'artista ripresi dai grandi fotografi italiani, quasi un mondo aiutasse l'altro, completandosi a vicenda. Il progetto, iniziato per passione qualche anno fa, è cresciuto sempre più grazie al contatto diretto con i fotografi che hanno abbracciato la proposta, e si è rivelato un vero e proprio viaggio all'interno della fotografia, tra archivi e scatole, pellicole e files. Se in principio l'idea era di selezionare esclusivamente ritratti di artisti, con il tempo l'attenzione si è estesa, prendendo in considerazione alcuni ritratti di artisti stranieri, ma molto vicini all'Italia, come Joseph Beuys, Andy Warhol, Robert Rauschenberg, Sol LeWitt, volti di scrittori come Pier Paolo Pasolini, Italo Calvino, Alberto Moravia, e ancora gli artisti colti al lavoro, nel loro studio o nei momenti liberi e alcuni tra i più importanti galleristi come Lucio Amelio e Leo Castelli. Questa collezione crea una storia del contemporaneo, non con le opere, ma con i volti, i modi, gli atteggiamenti. Se si può considerare il contemporaneo un'attitudine, un modo di porsi dell'opera nel proprio tempo ed in comunione con i grandi temi del momento, il massimo di tensione sul contemporaneo lo si raggiunge non con il corpo dell'opera, ma con quello dell'autore, che vive nel proprio tempo, lo interpreta, gli dà voce, lo fonda, definendone i contorni spaziali e temporali. La mostra vuole infatti offrire uno spaccato della fotografia italiana di questi anni, dimostrando la capacità straordinaria di interpretazione e di omaggio a grandi artisti da parte di grandi fotografi. Non si tratta di una semplice raccolta cronologica di immagini, ma di un racconto, dove lo stesso artista visto, letto e interpretato da diversi fotografi, porge differenti sfaccettature del proprio destino. Spesso la fotografia dice più di quanto non sia nelle intenzioni dell'autore. Attraverso quasi duecentocinquanta scatti, viene presentato il lavoro di ventidue fotografi attivi a partire dagli anni '60: Claudio Abate, Aurelio Amendola, Gabriele Basilico, Sandro Becchetti, Gianni Berengo Gardin, Elisabetta Catalano, Giorgio Colombo, Mario Cresci, Mario Dondero, Federico Garolla, Luigi Ghirri, Mario Giacomelli, Gianfranco Gorgoni, Mimmo Jodice, Nanda Lanfranco, Uliano Lucas, Attilio Maranzano, Nino Migliori, Ugo Mulas, Paolo Mussat Sartor, Paolo Pellion, Ferdinando Scianna. La mostra è stata ospitata al Musée d'Art Moderne di Saint Etienne, al Palais des Beaux Arts di Bruxelles, alla Fondazione Stelline di Milano, alla Biennale di Fotografia di Amsterdam ed alla Estorick Collection di Londra. Orario: giovedì 20-23 (ingresso libero); venerdì, sabato e domenica 12-19. Ingresso: intero euro 5; ridotto euro 3 (over 65, studenti); gruppi euro 4 (minimo 6 persone); gratuito (per i bambini fino a 12 anni, Insieme per l'Arte, abbonamento Torino Musei, giornalisti accreditati, soci ICOM). Info: [email protected] 011.3797600 - www.fsrr.org fino al 12/04/2015 ore 19:00 Torino Via Modane 16 "AN ART OF ONE'S OWN: GROUP SHOW" DA RAFFAELLA DE CHIRICO ARTE CONTEMPORANEA "An Art of One's Own: Group Show". In esposizione lavori di Carla Accardi, Irma Blank, Dadamaino, Angiola Gatti, Andi Kacziba, Maria Lai, Elena Modorati, Carol Rama, Elisabeth Scherffig, Eva Sørensen. Orario: martedì e mercoledì dalle 14:00 alle 19:00; giovedì, venerdì e sabato dalle 11:00 alle 19:00; altri giorni e orari su appuntamento. Info: www.dechiricogalleriadarte.com - [email protected] - 011.835357 fino al 12/04/2015 ore 18:00 Torino Via della Rocca 19 TORINOSETTE | Arte 43 / 225 Arte EVANGELINA ALCIATI ALLA PINACOTECA DELL'ACCADEMIA ALBERTINA "Evangelina Alciati: l'occhio e l'anima". L'Accademia Albertina delle Belle Arti dedica, presso le sale della Pinacoteca Albertina, una mostra antologica alla figura di Evangelina Alciati (1883-1959), pittrice nella Torino del primo e secondo Novecento, prima donna ad essere ammessa in Accademia, personalità libera ed in anticipo sui tempi. L'iniziativa, che si collega alla prossima apertura, completati i lavori di ristrutturazione, della Pinacoteca del Novecento, presso la Rotonda del Talucchi, è stata sollecitata dalla contemporanea uscita, anteprima domenica 25 gennaio presso la Sala Congressi dell'Unione Industriale, del film "La liberà allo specchio. Ritratto di Evangelina Alciati". Il film, tratto da un'idea di Mauro Guidetti, scritto dallo stesso insieme agli eredi Lorenzo Boccalatte ed Anna Maria Fracchia, è stato sceneggiato e diretto da Vanni Vallino, e si avvale dell'interpretazione, tra le altre, di Pamela Villoresi, Erica Blanc, ed Eugenio Allegri. Evangelina Alciati fu allieva di Giacomo Grosso, sotto la cui guida si diplomò in disegno e pittura. Decisivo per il gli esiti della sua carriera fu un soggiorno a Parigi tra il 1903 ed il 1906. Lo stile della Alciati, che raggiunge punte di assoluta eccellenza nel ritratto, si confronta alla pari con le tendenze che caratterizzano la prima parte del Novecento, dalla pittura post impressionista, all'Espressionismo ed alla Metafisica, in cui si evidenziano taluni punti di contatto con il magistero di Felice Casorati. La mostra, a cura dei professori Edoardo Di Mauro e Giuseppe Mantovani, con contributi critici di Francesco De Caria, Donatella Taverna e della docente dell'Accademia Valeria Piasentà, presenta un percorso completo e ragionato di tutte le fasi artistiche di Evangelina Alciati, dal primo Novecento al secondo dopoguerra, tramite il prestito di opere da collezionisti privati, e da istituzioni quali la Galleria d'Arte Moderna di Torino, il Castello Gamba. Museo Regionale della Valle d'Aosta, le Fondazioni Burzio e Mazzonis. Orario: lunedì, martedì, giovedì, venerdì, sabato e domenica 10.00-18.00 (ultimo ingresso 17.30); mercoledì chiuso. Info: 011.0897370 fino al 12/04/2015 ore 18:00 Torino Via Accademia Albertina 8 TORINOSETTE | Arte 44 / 225 Arte "173° ESPOSIZIONE ARTI FIGURATIVE 2015" ALLA PROMOTRICE "173° Esposizione Arti Figurative", rassegna che propone le opere di 365 artisti selezionate dalla Commissione Artistica della Promotrice. L'itinerario espositivo si snoda lungo le sale della Palazzina Liberty al Valentino secondo una visione d'insieme che unisce pittori, scultori, grafici in una sorta di racconto attraverso paesaggi, ritratti, figure, composizioni floreali, pagine astratte e surreali, nudini e delicati fogli d'acquarello, incisioni e disegni. La mostra presenta un ampio "corpus" di lavori che ricordano gli artisti scomparsi, come il particolare e inquieto segno di Enrico Colombotto Rosso e di Leonor Fini, l'intenso "Autoritratto n.2" di Ruggeri e il cromatismo della tela "Un mattino al mare" di Cherchi, i "cieli" di Carena e il rame "Spadaccino di gallo" di Molinari. E insieme a "Il diario di Darwin" di Soffiantino si nota la tempera "Testa d'uomo" di Spazzapan e l'acquarello "Nudo in posa" dell'espressionista Corbelli, la "Dispensa" di Tabusso e la musicale tecnica mista "Les Regions inconnues" di Davide Peiretti, che si lega alle spaziali atmosfere del ciclo "Fuochi di gioia" di Nini Maccagno. E accanto affascinano le sculture, da "Sviluppo di forme n.1" ad "Archetipo", eseguite da Mastroianni, che sono documento e testimonianza di una vibrante e prorompente ricerca di materiali, forme, immagini. Immagini che fanno parte della narrazione di "Riviera Ligure" di Paulucci e delle rappresentazioni di Michele Baretta e Giuliano Emprin, dell'intensa spiritualità di Carlo Sismonda e del "contadino" un disegno dell'astigiano Manzone. Dopo un lungo periodo, ritornano alla "Promotrice" le delicate vedute del saluzzese Giuseppe Cavallera. E poi si possono vedere i robusti paesaggi di Franco Martinengo, le metafisiche atmosfere di Sergio Albano e Roberto Bertola, il pacato e misurato naturalismo di Pippo Bercetti, Piero Solavaggione, Mario Albano, Nicola Arduino, Cesare Tubino, Carlo Loro, Maria Antonietta Prelle, Loro, Giuseppina Colonna Gamero e Mario Gamero. Dal grande tronco di Germana Albertone si approda a Vincenzo Albano, alle donne di Stefano Cambursano e alle forme nello spazio di Serafino Delaurenti, ad Angiola Melis e Bruno Fisanotti, alla suggestiva "tavola" di Francesca Graziani Giovannini e alla neo-figurazione di Alfredo Levo. E, infine, il colore di Emilio Scarsi si stempera nell'armoniosa figura femminile di Almerico Tomaselli, nella sperimentazione di Giacinta Villa e nelle preziose incisioni di Vespignani, Giacinto Vittone e Mario Giovannini. E questo itinerario costituisce uno spaccato della "sociale", che si sviluppa in modo da delineare, tra artisti storici e più recenti elaborazioni, alcuni momenti del cammino dell'arte figurativa". Orario: martedì-sabato 11-13 e 16,30-20; festivi 10,30-12,30. Info: 011.6692545 fino al 12/04/2015 ore 18:00 Torino Viale Crivelli 11 I PANNELLI DI DEFENDENTE FERRARI ALLA SACRA DI SAN MICHELE "I pannelli di Defendente Ferrari". Orario: da martedì a sabato 9.30-12.30 e 14.30-18.00; domenica e festivi: 9.30-12.00 e 14.30-18.30; ultimo ingresso consentito 30 minuti prima della chiusura della Sacra. fino al 12/04/2015 ore 09:30 Sant'Ambrogio (TO) Sacra di San Michele BARDONECCHIA - CARLO RIVETTI AL PALAZZO DELLE FESTE "Antropologia fantastica", opere pittoriche di Carlo Rivetti. Orario: sabato, domenica e il lunedì di Pasquetta dalle 16,30 alle 19,00. Info: www.carlorivetti.it fino al 12/04/2015 ore 15:45 Bardonecchia (TO) Piazza Valle Stretta 1 TORINOSETTE | Arte 45 / 225 Arte FULVIO COLANGELO ALLO SPAZIO MIXTO "La Passione e l'Arte secondo Colangelo". Cristalli, tubi d'acciaio e travi in legno si trovano qui assieme proiettati nel vuoto delle continue vetrate. Le opere, anche queste, sono un mix fra pittura, fotografia, scultura, elaborazione digitale, interventi grafici. video, installazioni. Per vedere tutto bisogna girare, salire, scendere. Si scoprono solo così tante cose preziose e sorprendenti. Il filo conduttore tra lavori così diversi è una tecnica sempre dominata dall'impulso, dall'intensità, dall'attimo irripetibile in cui il tempo si ferma per lasciarci entrare in un mondo diverso e fantastico. Amore, erotismo, tensione sono le tante facce di un unico tema, la Passione, quella di cui siamo impastati, quella che dà senso alla vita. Fulvio Colangelo, scenografo, graphic designer, pubblicitario, art curator, artista con mostre in quindici nazioni, vive nel suo studio galleria Ki-Gallery in centro a Torino. Orario: lunedì, martedì e mercoledì dalle 8 alle 18; giovedì, venerdì e sabato dalle 8 alle 22; domenica dalle 20 alle 22. Info: 366.1128666 - [email protected] fino al 13/04/2015 ore 20:00 Torino Corso Castelfidardo 34 "UEFA IS EAST", FOTOGRAFIE DELLA TRANSNISTRIA AL POLSKI KOT "Uefa is East - L'Europa calcistica dell'Est vista attraverso i volti dei suoi abitanti. Transnistria, 1997": mostra fotografica diGabriele Bertolini, che vuole essere un momento riflessivo e documento storico di un viaggio in Transnistria, stato sui confini della legalità, che si dichiara indipendente dalla Moldavia e vicino ai Russi. La mostra, curata da Enzo Ronco e Gwladys Martini, fa parte del progetto "L'Europa calcistica dell'Est vista attraverso i volti dei suoi abitanti": la rassegna prende spunto dai luoghi dove si sono svolti eventi calcistici di rilevanza europea, come UEFA e Champions League, per raccontare città meno conosciute per mezzo dei ritratti di chi vi abita. Il calcio non è fatto solo di grandi club noti nel mondo intero. Decine di città più o meno conosciute partecipano con le loro squadre all'emozione delle coppe europee e molte sono nella parte più orientale del continente. Si trovano alla ribalta per pochi attimi, per poi finire dimenticate fino, se i loro club lo meritano, alla stagione successiva. Questo primo appuntamento vede protagonista la Transnistria e la sua capitale Tiraspol, che il fotografo ha documentato nel 1997, l'anno di fondazione dello Sheriff Tiraspol. I personaggi ritratti sembrano quasi prendere vita, tanto sono intensi e profondi i loro sguardi. Sono colti nella loro quotidianità, fieri, e sembrano cercare nell'obiettivo un riscatto, un futuro. La Transnistria è terra di contrasti, dove povertà e ricchezza convivono, come facce di una stessa moneta. Sembrano parlare di quello che hanno vissuto, ma senza urlarlo. Come i tre ragazzini soldati a torso nudo, che giocano a fare i grandi: uno di loro prima copre un braccio, poi lo scopre, rivelando elaborati tatuaggi. In questi territori è cresciuto lo scrittore Nikolai Lilin, che nel suo romanzo Educazione siberiana descrive l'iconografia dei tatuaggi, e come ancor meglio li descriva Alix Lambert nel suo documentario The Mark of Cain, ambientato tra i carcerati russi, quando i disegni sulla pelle raccontavano la storia dei detenuti stessi, quando l'inchiostro sottopelle era illegale. La mostra è inserita nel programma del progetto Fuoriluogo, sostenuto dal collettivo GAD (Gwladys Martini, Alessio Bovero, Dario Favatà), che intende stimolare l'incontro tra arte e luoghi non convenzionali, volto ad avvicinare il contenuto tipico dei musei al pubblico più vasto dislocandolo in contesti nuovi e spiazzanti. Orario: da martedì a domenica dalle 20.00 a mezzanotte. Info: [email protected] fino al 14/04/2015 ore 18:30 Torino Via Massena 19 TORINOSETTE | Arte 46 / 225 Arte JENS EINHORN ALLA LUCE GALLERY "Electric eyes", personale di Jens Einhorn. I lavori di Jens Einhorn sembrano alimentare uno scenario da fine del mondo. Le immagini della serie Too Much Future e The Endless End trasmettono la sensazione della calma dopo un disastro oltre ogni aspettativa. Sembra che siano stati sbattacchiati furiosamente da tempeste e nubi di fumo solo per stabilirsi di nuovo, solo grazie alla loro chiarezza formale. Einhorn fa sì che si provi un certo piacere in questa presunta distruzione con l'utilizzo, in questa serie, di vivaci colori. Il caos lentamente si trasforma in armonia. La lettera E che si ritrova in alcune immagini rappresenta una volta di più la lotta che si percepisce in ogni pezzo. Può voler dire sia "The End"- la fine - che l'Eternità, tutti nuovi inizi nel circolo infinito. L'etichetta segna anche il completamento del processo di lavoro per l'artista, l'ultimo atto gestuale sull'immagine. Come i battiti musicali le immagini, frammenti di pixel, operano all'interno di una nebbia delicata permeata di luce colorata. Cultura giovanile e musica rappresentano una cornice importante per le opere di Einhorn e spesso le si ritrova come impressioni galleggianti audio-visive. La lettera E può dunque stare anche per elettronica o estasi o per entrambi. La musica elettronica è anche spesso correlata alla nozione di post-apocalittico. Ha rappresentato un mezzo di espressione di critica sociale per molti artisti che hanno elaborato visioni distopiche del futuro, processandole in una nuova tecnologia. Jens Einhorm è nato nell'ex Repubblica Democratica Tedesca ed è dunque molto influenzato dagli avvenimenti socio-politici degli anni '90 quando la musica giocava un importante ruolo per un giovane artista, come primario strumento di espressione. Egli suonò in band punk a partire dalla metà degli anni '90, per poi intraprendere la sua strada nelle arti visive grazie alla fotografia e alla musica. Jens ha studiato fotografia a Leipzig e scultura e new media con Astrid Klein, e si è concentrato più sulla pittura con un master con Tal R all'Accademia di Düsseldorf per concentrarsi più sulla pittura. Il metodo mash-up di Einhorn, che fa suso di tessuto, pigmenti, colla e colori, regala una caratteristica di "oggetto" alle proprie immagini rendendo sorprendente la loro presenza nello spazio. La struttura stessa di quei minuscoli elementi visivi li rende simili a dipinti astratti o simil digitali. La mostra segna un importante punto di partenza per la carriera dell'artista, per la prima volta in Italia, presentando una serie di nuovi dipinti che sono il corpo principale delle opere più recenti di Einhorn. Orario: dal martedì al sabato 15.30-19.30. Info: 011.8141011 - 335.5246817 - [email protected] - www.lucegallery.com fino al 14/04/2015 ore 18:30 Torino Corso San Maurizio 25 QUADRI-PERSONALE ALLA GALLERIA20 In mostra lavori di Alfredo Billetto, Mauro Chessa, Pino Mantovani, Mario Surbone. Orario: dal lunedì al sabato dalle 15 alle 19. Info: 011.3724087 - [email protected] www.galleria20.jimdo.com fino al 15/04/2015 ore 17:00 Torino Corso Casale 85/B SIMONE BENEDETTO DA FRANZ PALUDETTO Sculture di Simone Benedetto. Orario: da giovedì a sabato 15-19 o su appuntamento. Info: 011.4546390 - [email protected] - www.franzpaludetto.com fino al 16/04/2015 ore 18:00 Torino Via Stampatori 9 TORINOSETTE | Arte 47 / 225 Arte "IL KABUKI DEI TRE SAMURAI: ARAKI, MORIMURA, SUGIMOTO" ALLA GALLERIA IN ARCO "Il kabuki dei tre samurai: Araki, Morimura, Sugimoto". Nobuyoshi Araki, Yasumasa Morimura e Hiroshi Sugimoto sono i protagonisti della mostra a cura di Graziano Menolascina. Nobuyoshi Araki, tra gli artisti più rappresentativi e prolifici della storia della fotografia, racconta la donna, l'eros e il Giappone. Le donne di Araki sono spesso sdraiate su letti disfatti, oppure distese sul pavimento in pose lascive, legate con corde, con i corpi ostentati e nudi ma con sguardi in cui è completamente assente la volontà di sedurre. Yasumasa Morimura si appropria invece di icone universali della storia dell'arte, dei mass media e della cultura popolare interpretandole in prima persona. In particolare Morimura è interessato alle trasformazioni sociali politico e culturali dovute alla penetrazione del capitalismo e dei miti del mondo occidentale in Giappone. Morimura impersona Einstein, Marylin, Frida Khalo, Hitler il risultato è un'opera e raffinata che nasce da una cura maniacale per i dettagli e l'uso di ritocchi digitali, di costumi, pose e accessori ricercati che le rendono uniche. I tratti somatici non modificati, sono l'unico mezzo che Morimura ha per rivendicare la propria origine e le proprie tradizioni e l'unica via per fare ciò è la provocazione. Infine, ci sono gli scatti di Hiroshi Sugimoto, immagini mentali, concetti la cui materializzazione è resa possibile grazie a un rigoroso controllo del mezzo fotografico e del processo manuale di stampa, seguito anch'esso personalmente dall'artista. Nella serie "Theatre" Sugimoto ha fotografato con tempi di esposizione lunghissimi sale degli anni '20 e '30, cinema degli anni '50 e drive in. La luce bianca degli schermi rettangolari, che illumina il resto dell'ambiente, contiene in sé l'intera proiezione del film. In "Architectures" la tecnica dello sfocato priva le architetture moderniste di connotazioni temporali. I lunghi tempi di esposizione dei "Seascape" bloccano il movimento delle onde in immagini eterne, mentre il soggetto dei "Portraits" realizzati fotografando i personaggi dei musei delle cere è l'immortalità stessa. Info: 011.8122927 - www.in-arco.com [email protected] fino al 18/04/2015 ore 18:30 Torino Piazza Vittorio Veneto 3 GIANLUCA QUAGLIA ALLA GALLERIA UNIQUE "Places", mostra personale dell'artista milanese Gianluca Quaglia a cura di Antonio D'Amico, propone "Paesaggio", un'installazione ambientale che invade tutto lo spazio della galleria, insieme alla sua produzione recente degli intagli su carta. I suoi lavori, la cui caratteristica principale è la recisione di alcuni elementi dal contesto originario per farli rivivere nello spazio circostante, producono una rottura dell'equilibrio del linguaggio comune. In "Places" Quaglia espone le libellule, le diverse varietà di fiori e di piante, le farfalle e gli insetti, tutti intagli su carta che conquistano il senso del loro essere singole individualità, in quanto gli elementi sono stati estratti e custoditi altrove, così non sono più semplici e gradevoli decorazioni, bensì pluralità di esistenze che abitano il medesimo spazio in cui si muovono gli uomini. Orario: dal martedì al sabato 10.00-12.30 e 15.30-19.30. Chiuso il lunedì. Aperture fuori orario su appuntamento. Info: 011.5617049 - 334.8017314 - [email protected] www.galerieunique.com fino al 18/04/2015 ore 17:00 Torino Corso Vittorio Emanuele II 36 TORINOSETTE | Arte 48 / 225 Arte "IL MONDO IN UNA TAZZA" A PALAZZO MADAMA Palazzo Madama presenta un percorso dedicato alla storia della tazza, attingendo dalle ricche collezioni di arte decorativa conservate in museo. L'esposizione si riallaccia al tema della porcellana torinese al centro di Fascino e splendore della porcellana di Torino, mostra curata da Andreina d'Agliano e Cristina Maritano che apre in contemporanea alla Fondazione AccorsiOmetto e che presenta ben 90 opere provenienti dalle collezioni di Palazzo Madama. Le due esposizioni offrono nel complesso un vero e proprio percorso cittadino dedicato al tema della porcellana. Filo conduttore dell'esposizione è la tazzina: da tè, da caffè e da cioccolata. Oggetto legato indissolubilmente all'introduzione in Europa delle bevande calde provenienti dall'Oriente e dal Nuovo Mondo e al materiale esotico e prezioso per eccellenza, la porcellana. A Palazzo Madama una sequenza di tazze, a partire dai blancs-de-chine, ovvero le porcellane bianche cinesi prodotte a Dehua, mostra l'evoluzione delle forme e la varietà dei decori nelle tazzine prodotte dalle manifatture europee nel Settecento: dai motivi di origine cinese e giapponese, a quelli tratti dai libri di storia naturale, ai paesaggi derivati da incisioni olandesi e tedesche, fino alle scene mitologiche e della letteratura cavalleresca. Contestualmente la mostra è un'occasione per raccontare, per casi esemplari, la storia della porcellana, delle sue particolarità produttive, della qualità della pasta e dei colori. Il valore socialmente rappresentativo della porcellana emerge anche grazie all'esposizione di alcuni servizi araldici, conservatisi integri per il loro valore altamente simbolico legato al passato illustre della casata oppure smembrati e dispersi sul mercato antiquario. Una vetrina è dedicata alla principale manifattura di porcellana operante in Piemonte nel Settecento, la Real fabbrica delle porcellane di Vinovo, fondata nel 1776 grazie all'intraprendenza di un torinese, Giovanni Vittorio Brodel, e di un ceramista di Strasburgo, Pierre-Antoine Hannong, e poi rilevata nel 1780 dal medico e chimico torinese, Vittorio Amedeo Gioanetti. Alla produzione di questa fabbrica è dedicato un più ampio spazio nelle sale della mostra alla Fondazione AccorsiOmetto. In un'altra vetrina, l'artista Matilde Domestico, che da anni conduce ricerche sul tema della porcellana, ambienta l'installazione Esistenza di porcellana, che si ispira alle poesie di Emily Dickinson. Il lavoro dell'artista unisce oggetti e frammenti di carta e di porcellana su cui emergono parole in acciaio. Intorno una superficie di polvere di marmo di Carrara, il caolino, un materiale refrattario. Tutti gli elementi nel complesso rimandano all'idea di fabbrica, a una realtà viva e produttiva. In sottofondo una base sonora composta dalla sovrapposizione ed elaborazione di rumori meccanici, suoni metallici ripetitivi registrati all'interno dei reparti di fabbricazione dell'Industria Porcellane IPA, si propaga tra le tintinnanti ceramiche antiche e contemporanee. Orario: martedì-sabato 10.00-18.00; domenica 10.00-19.00. La biglietteria chiude un'ora prima. Chiuso il lunedì. Ingresso: intero euro 10, ridotto euro 8, gratuito ragazzi fino ai 18 anni e abbonati Musei Torino Piemonte. In presenza di mostre temporanee le tariffe potranno subire variazioni. Info: 011.4433501 - www.palazzomadamatorino.it fino al 19/04/2015 ore 10:00 Torino Piazza Castello EUGENIO BROGGINI ALLA FONDAZIONE GIORGIO AMENDOLA Personale di Eugenio Broggini. Orario: da lunedì a venerdì 10-12 e 15.30-19.30; sabato e domenica su prenotazione. Info: www.fondazioneamendola.it - [email protected] fino al 23/04/2015 ore 18:00 Torino Via Tollegno 52 TORINOSETTE | Arte 49 / 225 Arte "LIVE EAST DIE YOUNG" BURNING GIRAFFE ART GALLERY "Live East Die Young", collettiva a cura di Giuseppe Savoca: un'occasione unica per entrare in contatto con lo spirito dissacrante e rivoluzionario della scena artistica dell'East End di Londra attraverso le opere di sei dei suoi più interessanti interpreti: Alex Binnie, Dan Hillier, Dr. D, Ian Johnstone, Liam Sparkes e Michele Servadio. Orario: dal martedì al venerdì 15-19; sabato 15:30-20. Info: www.bugartgallery.com - [email protected] - [email protected] - 011.5832745 - 347.7975704 fino al 24/04/2015 ore 18:30 Torino Via Bava 8/A "PITTURA FEMMINILE A TORINO NEL PRIMO '900" ALLA GALLERIA DEL PONTE "Pittura femminile a Torino nel primo '900", mostra di Evangelina Alciati, Vittoria Cocito, Nella Marchesini e Daphne Maugham. Orario: dal martedì al sabato 10.00-12.30 e 16.00-19.30. Info: 011.8193233 - [email protected] - www.galleriadelponte.it fino al 24/04/2015 ore 18:00 Torino Corso Moncalieri 3 EVA LEITOLF E VICTOR LOPEZ GONZALEZ AL CAMPUS EINAUDI Nell'ambito di Biennale Democrazia, l'atrio del nuovo campus universitario ospita i progetti artistici "Postcards from Europe" di Eva Leitolf, "ATLAS" e "Border Crossing" di Victor López González, entrambi a cura di Patrizia Bottallo. fino al 25/04/2015 ore 10:30 Torino Lungo Dora Siena IVREA - GIANNI-EMILIO SIMONETTI AL MUSEO DELLA CARALE ACCATTINO "Gianni-Emilio Simonetti - Othermaps Othernearby", un evento multitasking con la partecipazione di: Luigi Bonotto, Giulia Tacchini, Giulia Maffei, Stefano Montani, Nicolò Parini, Pip, Poldino, Cina. Un ringraziamento speciale all'atelier di "arteterapia" dell'ospedale di Luino e al dott. Isidoro Cioffi. A cura di Lorena Giuranna e Adriano Accattino. Orario: sabato e domenica dalle 15:00 alle 19:00. Info: 0125.612658 fino al 26/04/2015 ore 18:00 Ivrea (TO) Via Miniere 34 CASTELLAMONTE - SANDRA BARUZZI AL CENTRO CONGRESSI PIERO MARTINETTI "Sguardi.2", mostra di Sandra Baruzzi, a cura di Anna Tabbia. Orario: sabato e domenica 15,00-19,00 (domenica di Pasqua chiuso); altri giorni su appuntamento - scuole su appuntamento. Info: 0124.5187216 - [email protected] fino al 26/04/2015 ore 17:00 Castellamonte (TO) Via Educ TORINOSETTE | Arte 50 / 225 Arte ISA MELSHEIMER DA QUARTZ STUDIO "Examination of the Origins", personale dell'artista tedesca Isa Melsheimer (Neuss, 1968) che per l'occasione ha concepito un'installazione site specific in cui elementi scultorei pensati a partire dalle caratteristiche 'ambientali' di Quartz sono accostati alle forme architettoniche di alcuni edifici della città. Visite su appuntamento. Info: 338.4290085 - [email protected] www.quartzstudio.net fino al 28/04/2015 ore 19:00 Torino Via Giulia di Barolo 18/D BORIS LAVRENKO ALLA GALLERIA PIRRA Boris Lavrenko nasce a Rostov nel 1920 e muore a San Pietroburgo, città in cui studia, vive e lavora, nel 2001. Titolare della cattedra di pittura e composizione dell'Istituto Repin dal 1953, la sua carriera è costellata di prestigiosi riconoscimenti ed è considerato uno dei più autorevoli rappresentanti del post-impressionismo russo. L'infanzia vissuta a contatto con la natura, le immense steppe e il fiume Don, avranno una forte influenza sulla formazione del futuro pittore. Lavrenko, infatti, nel paesaggio trova la massima libertà di ricerca compositiva e di sperimentazione cromatica, seppur all'interno di un figurativismo di solida impostazione. Le sue opere, in particolare quelle animate da figure impegnate in normali attività, quali la lettura, una passeggiata o una partita di calcio, trasmettono spontaneità e gioia di vivere. Lavrenko è un artista versatile, con la maturità di riconoscere in qualsiasi soggetto la "dignità" di essere ritratto, per cui i suoi temi spaziano dalle vedute cittadine, con i loro monumenti, ai già citati paesaggi, dai banali oggetti di uso quotidiano delle sue intense nature morte, alle animate o raccolte scene di genere. I numerosi viaggi compiuti all'estero e in patria stimolano la curiosità e gli interessi di Lavrenko, le cui opere possono definirsi un caleidoscopio di impressioni, un colorato mosaico di vita. Orario: da lunedì a sabato 9,30-12,30 e 15,30-19,30; domenica 9,30-12,30. Info: 011.543393 - www.galleriapirra.it - [email protected] fino al 30/04/2015 ore 18:00 Torino Corso Vittorio Emanuele II 82 TORINOSETTE | Arte 51 / 225 Arte JOSEF KOUDELKA AL FORTE DI BARD "Josef Koudelka, Vestiges 1991-2014", prima esposizione in Italia del più imponente progetto fotografico di uno dei maestri mondiali della fotografia, mostra promossa dall'associazione Forte di Bard in collaborazione con l'Agenzia Magnum Photos. Il progetto Vestiges, che vede impegnato da oltre vent'anni il grande fotografo dell'agenzia Magnum Photos, propone la sua interpretazione fotografica e artistica di alcuni dei più importanti siti archeologici della cultura romana e greca, in un itinerario attraverso venti paesi, dalla Grecia al Libano, dalla Siria all'Algeria, dalla Turchia all'Italia e di oltre duecento località che si affacciano sul Mar Mediterraneo. Un'esplorazione che non ha precedenti, un lavoro fatto di costanza e perseveranza. L'artista, come i pittori romantici del XIX secolo, coltiva una predilezione particolare per le rovine, senza celebrarne l'atmosfera malinconica, ma con l'obiettivo di restituirne l'autentica bellezza. Il suo intento è usare l'arte per riappropriarsi di un mondo che ci sta sfuggendo e che potremmo perdere. Trasformare le macerie in speranza è il grande e ambizioso progetto che Koudelka cerca di realizzare con il suo eccezionale viaggio, in costante divenire che si arricchisce periodicamente di nuovi capitoli. In mostra oltre 60 fotografie di cui 22 panoramiche di grandi dimensioni. Un allestimento che coniuga il minimalismo dell'approccio del fotografo e della cifra stilistica delle sue immagini, al suggestivo senso di camminamento tra le rovine. In mostra anche la proiezione di circa 350 scatti relativi ai set di Vestiges. Fino al 31 gennaio il Forte sarà aperto solo il sabato e la domenica dalle 10 alle 19; dal primo febbraio apertura consueta (feriali dalle 10 alle 18, festivi e prefestivi dalle 10 alle 19). Ingresso: Intero: 6,00 euro - Ridotto: 5,00 euro. Info 0125.833811 - 83382 e su www.fortedibard.it fino al 03/05/2015 ore 18:00 Bard (AO) Forte "AL FRONTE" AL MUSEO DEL CINEMA "Al fronte. Cineoperatori e fotografi raccontano la Grande Guerra", mostra a cura di Roberta Basano e Sarah Pesenti Campagnoni. Cento anni fa, la Grande Guerra investe il Vecchio Continente con la sua modernità che, oltre alle armi micidiali, annovera l'utilizzo di nuovi mezzi di comunicazione. Tra queste la fotografia e il cinema si rivelano risorse fondamentali nel definire gli equilibri di potere dei principali paesi belligeranti. Scatti e riprese realizzati da fotografi e operatori militari invadono le pagine di quotidiani e riviste e dominano gli spettacoli cinematografici di tutto il mondo, trovando una eco nelle innumerevoli fotografie amatoriali accumulate dai reduci e dalle loro famiglie, memoria di un'esperienza umana e sociale estrema e contraddittoria. La mostra "Al fronte. Cineoperatori e fotografi raccontano la Grande Guerra" propone un percorso di immagini attraverso 160 fotografie inedite, scattate da Luis Bogino al seguito del Regio Esercito Italiano e dai soldati fotoamatori dislocati sui di guerra. Accanto a questo primo tracciato si sviluppa il percorso cinematografico: una selezione di film "dal vero", girati al fronte e nelle retrovie, e di titoli di fiction di epoche diverse, testimonianza di un'eredità visiva e culturale variamente interpretata nel corso del tempo. Lo sguardo di artisti come Paola De Pietri, Yervant Gianikian e Angela Ricci Lucchi propone infine una lettura personale della prima guerra mondiale, dei luoghi che essa ha attraversato e di una memoria spesso dimenticata. Orario: da martedì a venerdì 9.00-20.00; sabato 9.00-23.00; domenica 9.00-20.00; lunedì chiuso. Ultimo ingresso un'ora prima della chiusura. Ingresso: intero euro 14,00; ridotto (studenti universitari fino a 26 anni, over 65, gruppi min. 15 persone) euro 11,00; giovani e scuole (da 6 a 18 anni, gruppi scolastici) euro 8,00; gratuito fino a 5 anni, disabili e accompagnatore, Torino+Piemonte Card. fino al 03/05/2015 ore 19:00 Torino Via Montebello 20 TORINOSETTE | Arte 52 / 225 Arte PHIL BORGES ALLA GALLERIA PAOLA MELIGA "Tibet's Portraits | Culture on the Edge", mostra fotografica di Phil Borges. Borges fa parte dei "maestri artisti" della fotografia americana e non, che da oltre 25 anni documenta con passione la vita delle popolazioni tribali di tutto il mondo, utilizzando il veicolo del "ritratto ambientale" per sollevare le problematiche delle popolazioni indigene e per diffonderne la loro conoscenza. Borges è mosso da una missione e un cammino spirituale e di vita che lo portano a spingersi negli angoli più remoti del mondo per dar voce attraverso la sua fotografia a realtà straordinarie e uniche, che altrimenti non avrebbero modo di essere svelate. La sua poetica capacità di cogliere l'attimo sospeso e la denuncia della realtà nella sua sfumatura più veritiera uniscono testimonianza e arte per dar vita a una vera vocazione. La sua è una fotografia tesa a dar voce a chi non ce l'ha, che ha come missione la rivalutazione delle culture che stanno via via scomparendo, mettendo l'accento sul loro valore e rappresentando le sfide che le attendono. Il suo lavoro cerca di rendere più comprensibili le tematiche riguardanti le popolazioni in via di sviluppo: "Voglio che lo spettatore veda queste persone come individui, che conosca i loro nomi e un po' della loro storia, non che le veda solamente come degli estranei che abitano terre lontane." Pluripremiato per il suo impegno umanitario nel 2008 ha collaborato con Amnesty International pubblicando Enduring Spirit, le sue raccolte fotografiche sono tradotte in 4 lingue e le sue opere sono esposte nei musei di tutto il mondo. In mostra i suoi ultimi scatti sul Tibet. I ritratti mostrano queste popolazioni che vivono in uno degli ambienti più fragili della terra e che di fronte alle sfide del ventunesimo secolo cercano di mantenere quello che hanno di più caro: la loro pratica buddista, la loro cultura tibetana ed i loro usi. Fotografie delicate, commoventi, piene di pathos, di fierezza. Altamente importante è anche la perfezione della cromaticità, infatti in questo suo ultimo lavoro Phil Borges ci presenta i suoi scatti a colori. Mostra realizzata grazie alla collaborazione con Paci Contemporary | Brescia. Orario: dal mercoledì al sabato 11,00-12,30 e 15,30-19,30. Martedì mattina chiuso, pomeriggio 15,30-19,30. Lunedì e festivi chiuso. Apertura privata su appuntamento. Info: 011.2079983 - [email protected] fino al 04/05/2015 ore 11:00 Torino Via Maria Vittoria 46/C "IL MARE CHE SENTO" DA INTERNOCORTILE "Il mare che sento", interpretazioni d'arte design e artigianato d'eccellenza. Orario: da martedì a sabato 11-13 e 15.30-19. Info: 011.6618841 - [email protected] - www.internocortile.it fino al 05/05/2015 ore 18:30 Torino Via Villa Glori 6 TORINOSETTE | Arte 53 / 225 Arte RIVAROLO - ERNESTO MORALES A CASA TOESCA "Il giorno come la notte", personale di Ernesto Morales. Il progetto espositivo curato da Karin Reisovà comprende opere in continuità con il lavoro precedente dell'artista, ma recentemente arricchito dall'esperienza espositiva in Oriente, in particolare a Singapore, Kuala Lumpur, Jakarta e Bangkok dove Morales ha avuto modo di essere in stretto contatto con la natura dei luoghi, fonte d'inspirazione per approfondire e delineare la mostra. I fili conduttori sono i temi della primavera e del relativo equinozio durante il quale, come ci indica il termine stesso "Equus Nox", vi saranno uguali numero di ore di luce e di oscurità, dunque il giorno come la notte, a pochi giorni dalla inaugurazione. Il cambiamento di stagione ci rimanda alla rinascita, al risveglio della natura, all'amore ed i suoi miti: l'ambiente è in trasformazione e questa sensazione di positiva aspettativa coinvolge anche gli esseri umani. Non solo, vengono rappresentati miti ed allegorie, quando Ernesto Morales nel richiamare Madre Natura associa a Flora - Dea dell'antichità romana - simboli quali la rosa bianca, il cigno, la fenice, l'uovo, le rondini. Anche la tematica degli opposti viene analizzata ed esplicitata, in riferimento alla generazione di nuovi cicli vitali: il maschile ed il femminile, il giorno e la notte, il bianco e il nero, il buio e la luce. I paesaggi talvolta reali e talvolta onirici del precedente lavoro dell'artista uniti a questo nuovo percorso, lavorativo e di vita, ci permettono di entrare in una dimensione intima e coinvolgente. E nei quadri si riflette quella che è la grande sensibilità di Ernesto Morales, ossia quella di entrare in empatia con i luoghi e le persone, permettendo all'osservatore di comprendere realmente le sue opere e le motivazioni, aspetti che nell'arte contemporanea non sempre appaiono di facile cognizione. La mostra e il luogo espositivo, anch'esso così intimo e pregno di storia, permetteranno una chiamata alla bellezza, all'attenzione, al tempo lento, all'umanità nel suo lato più spirituale che l'arte ci permette di percepire. A seguito della prima inaugurazione, la mostra si rinnoverà il giorno 11 aprile, con l'esposizione di nuovi lavori dalla medesima tematica. Orario: venerdì, sabato, domenica 15.30-19.00; altri giorni o orari su appuntamento telefonico al 335.1227609. Info: [email protected] - www.areacreativa42.com fino al 10/05/2015 ore 17:00 Rivarolo (TO) Via Ivrea 42 "TENTAZIONI" ALLA GALLERIA ZABERT "Tentazioni", collettiva curata da Luca Beatrice. In mostra lavori di undici artisti contemporanei (Paolo Amico, Araki, Bertozzi&Casoni, Nicola Bolla, Carlo Mollino, Alessandro Papetti, Carol Rama, Man Ray, Bettina Rheims, The Bounty KillArt e Paolo Ventura) affiancati da altrettante opere classiche di Bernardino Campi, Gianbattista Crosato, Paul Brill, Pietro Della Vecchia, Frans Floris, Luca Giordano e Jan Massys. Orario: 10,30-13,00 e 15,00-19,00. fino al 15/05/2015 ore 18:00 Torino Piazza Cavour 10 TORINOSETTE | Arte 54 / 225 Arte ALBERTO DILILLO AL MUSEO NAZIONALE DELL'AUTOMOBILE "Retrò Visioni", fotografie di Alberto Dilillo. Trenta fotografie, scattate nel cimitero d'auto storiche di Kaufdorf, in Svizzera, pochi giorni prima del suo definitivo smantellamento. "Retrò Visioni" è un racconto per immagini, accompagnate da suggestive didascalie, una vera e propria Spoon River dell'auto: lo sguardo del fotografo, Alberto Dilillo, indugia sulle forme delle vetture d'epoca che conservano un fascino immutato nonostante la polvere e l'usura del tempo. La vegetazione cresce tra le carcasse inanimate delle vetture abbandonate, come tra gli scheletri di dinosauri estinti. La mostra fotografica sarà corredata da un allestimento che racconta l'operazione di restauro di un'auto d'epoca: sulle pedane, ritrovamenti impolverati, vetture semilavorate e vetture finite aiutano a visualizzare le fasi di tale operazione di recupero, frutto di artigianalità differenti ma ugualmente preziose. Orario: lunedì 10.00-14.00, pomeriggio chiuso; martedì mattino chiuso, pomeriggio 14.00-19.00; mercoledì, giovedì e domenica 10.00-19.00; venerdì e sabato 10.00-21.00. Ultimo ingresso 1 ora prima della chiusura. Ingresso al museo: intero 12,00 euro; ridotto 8,00 euro; scuole 2,50 euro; gratuito minori di 6 anni; giornalisti con tesserino dell'Ordine; possessori dell'Abbonamento Musei Torino Piemonte e Torino + Piemonte Card. Info: 011.677666/7/8 - http://www.museoauto.it/ fino al 17/05/2015 ore 18:30 Torino Corso Unità d'Italia 40 GIULIO PAOLINI IN VIDEOTECA GAM Martedì 24 marzo alle 18.30 incontro con Giulio Paolini. L'artista, in conversazione con Elena Volpato, presenterà "Unisono", video realizzato nel 1974 presso lo studio di produzione art/tapes/22 di Maria Gloria Bicocchi a Firenze. Il video presenta in rapida successione le riproduzioni fotografiche di 92 tra le opere realizzate da Paolini nei 14 anni precedenti, a partire dal suo primo lavoro, Disegno geometrico del 1960. L'attenzione dell'artista sino ad allora si era focalizzata sullo spazio assoluto dell'opera, sul rettangolo bianco della tela o del foglio, dove tutta l'arte, del passato e del futuro, potesse trovare anche solo una fugace dimora. L'utilizzo del video conduce Paolini a una considerazione della dimensione temporale dell'arte: in opposizione all'allora diffusa retorica del tempo reale, la velocità con cui Paolini fa scorrere, in un montaggio a telecamera fissa, le riproduzioni fotografiche dei propri lavori, cancella ogni possibilità di osservazione e di identificazione delle singole immagini. "Unisono" dura meno di un minuto e mostra circa otto opere al secondo. Un parossismo temporale che tende a un ideale annullamento della durata, quasi che le opere possano fondersi l'una nell'altra in un unisono appunto che, come nella Symphonie Monotone-silence di Yves Klein, sia espressione silenziosa e insieme assordante assolutezza dell'arte. Il video resterà in visione in VideotecaGAM fino al 24 maggio 2015. Orario: martedì - domenica 10.00-19.30. La biglietteria chiude un'ora prima. Ingresso gratuito in videoteca. Non occorre appuntamento. Info: 011.4429597 - email [email protected] - www.gamtorino.it fino al 24/05/2015 ore 18:30 Torino Via Magenta 31 TORINOSETTE | Arte 55 / 225 Arte NADIA BUDDE AL GOETHE INSTITUT Personale e residenza artistica di Nadia Budde. Acume, profondità, osservazione poetica del mondo e una comicità linguistica fuori dell'ordinario caratterizzano l'opera dell'illustratrice berlinese, insignita di numerosi riconoscimenti, tradotta e pubblicata in diverse lingue. La mostra presenta in prima nazionale una selezione delle sue opere originali fra cui il divertente racconto della sua infanzia a Berlino Est. Ingresso libero. Orario: lunedì, maretedì e giovedì 10:00-13:00 e 14:00-18:30; mercoledì e venerdì 10:00-13:00 e 14:00-17:30. Info: www.goethe.de/torino - 011.543830 fino al 30/05/2015 ore 18:30 Torino Piazza San Carlo 206 TORINOSETTE | Arte 56 / 225 Arte BERT THEIS AL PAV "Aggloville", mostra personale di Bert Theis, a cura di Marco Scotini. Il peculiare carattere del PAV, spazio interstiziale tra realtà urbana ed elemento naturale, tra i ritmi della metropoli contemporanea e quelli dettati dal susseguirsi delle stagioni, rende il museo scenario ideale per le opere dell'artista Bert Theis. Temi come urbanesimo sostenibile, ecologia politica e gentrificazione sono al centro della sua ricerca artistica che, da anni, cerca di contrapporsi allo sviluppo del modello urbano neoliberista in contesti geopolitici diversi, dall'Europa all'Asia Orientale. La stessa ricerca viene presentata al PAV con "Aggloville", personale dell'artista che raccoglie maquettes, studi progettuali, video e stampe digitali su tela, sviluppati nel corso di venti anni di attività, a partire dal Padiglione Potemkin Lock, concepito per la Biennale di Venezia del 1995. Gli elementi basici con cui Bert Theis interviene negli agglomerati pubblici e nei contesti sociali sono tratti dalle costruzioni tradizionali dei parchi, quali piattaforme e padiglioni. Ma ciò che caratterizza tali strutture è il fatto che esse delimitino un campo che, di fatto, è lasciato vuoto: introducono l'indefinito, l'incerto e il provvisorio nel cuore della distribuzione del tutto disciplinata della città contemporanea. Aprono uno spazio che si sottrae al controllo, un'area non qualificata in anticipo, ma ogni volta da ridefinire attraverso iniziative collettive. Ogni piattaforma è un enigma che porta lo spettatore/fruitore alla libera interpretazione della funzione e del senso che ad essa vorrà attribuire. Così le opere di Theis si offrono come dispositivi relazionali, capaci di creare comunità temporanee, a tramutarsi in teatri d'incontri e situazioni. "Non c'è più ombra di dubbio: nel paradiso l'uomo nasce sdraiato, nudo sotto una palma": con questa rivendicazione ironica del tempo originario, l'artista introduce il suo lavoro Le dita della mano, realizzato a Volterra nel 1998 e proposto nell'ambito di Aggloville in forma di maquette. Dieci isolette verniciate di bianco e nel formato di letto a due piazze ciascuna, sono accompagnate da una palma mediterranea ombreggia su di loro. Utopia settecentesca per eccellenza, l'isola deserta è la meta del viaggio, la promessa della fuga verso nuove terre, nuove avventure. E' il risveglio dopo il naufragio e il ritorno del nostos allo stato di natura, al paradiso originario. Per chi é coinvolto nei conflitti generati dalla trasformazione urbana neoliberista e nelle lotte per il diritto alla città, le domande fondamentali sono: Un'altra città è ancora possibile? Un'altra vita nelle nostre città è possibile? "Aggloville" visualizza queste domande agglomerando elementi diversi fra di loro: paesaggi coperti di giungla come quelli del Congo-Brazzaville, quartieri e isolati come quelli di Alphaville di Godard, sentieri immaginati come quelli di Dogville di Lars Von Trier. Bert Theis (Lussemburgo, 1952) fa parte di quella generazione di artisti, emersi nel corso degli anni Novanta, che attraverso i loro lavori hanno creato nuove possibilità per le pratiche nello spazio pubblico. I suoi lavori hanno una dimensione filosofica, sociale e politica; la maggior parte di questi sono stati creati a partire da spazi specifici della città. Nel corso degli ultimi dieci anni, è stato tra gli organizzatori di due progetti a lungo termine, Isola Art Center e out-Office for Urban Transformation, entrambi riconducibili all'ambito del conflitto urbano tra gli abitanti del quartiere di Isola, il governo della città di Milano e una compagnia multinazionale statunitense. Nell'ambito della mostra Aggloville, le Attività Educative e Formative propongono l'attività di laboratorio Green specific in cui le riproduzioni di particolari scenari urbani vengono rielaborate attraverso l'introduzione di un connettivo naturale, che genera un contesto ibrido e imprevedibile. Un'idea trasformativa di zone specifiche, nelle quali il verde si riappropria di un suo spazio vitale, dando vita a un ambiente fecondo che genera nuove prospettive visive e narrative. Orario: venerdì ore 15-18; sabato e domenica ore 12-19. Ingresso: intero 4 euro; ridotto 3 euro; gratuito Abbonamento Torino Musei, Torino+Piemonte Card, minori di 10 anni, over 65, persone con disabilità. Info: 011.3182235 - [email protected] www.parcoartevivente.it fino al 31/05/2015 ore 18:00 Torino Via Giordano Bruno 31 TORINOSETTE | Arte 57 / 225 Arte "ASTRATTISMO IN EUROPA" AL FORTE DI BARD "Astrattismo in Europa. Kandinsky, Popova, Majakovskij, Malevi?...": oltre 80 opere, principalmente olii e disegni di straordinario valore, appartenenti a una prestigiosa collezione privata tedesca, per la prima volta esposta in Italia. La collezione, riunita con passione e costanza nel corso di anni, costituisce un nucleo tematico omogeneo con aspetti storicogeografici di grande interesse: le opere illustrano le tendenze artistiche dell'Europa Orientale e Centrale durante la prima metà del XX secolo, con particolare attenzione alla nascita della pittura astratta e ai movimenti di arte non figurativa che ne seguirono e che capillarmente si diffusero in tutta Europa. In un clima di generale rinnovamento del linguaggio artistico, infatti, a partire dal 1910 circa si sviluppano diverse tendenze astratte nell'ambito dei movimenti d'avanguardia tedesco, russo, ceco e olandese. Wassily Kandinsky occupa un posto di primo piano in questo contesto artistico. Al completo la compagine degli astrattisti russi presenti in mostra: Vladimir Tatlin, Alexander Rodchenko, El Lissitzky e Alexandra Exter, che sviluppa il suo linguaggio plastico integrando influssi dal Cubismo e dal Futurismo. Da non perdere le preziose opere di Natalia Goncharova. Kasimir Malevic, con Kandinsky, può considerarsi il più importante pioniere dell'arte astratta. Proveniente dal contesto del Cubofuturismo russo, Malevic dipinge forme geometriche elementari come il quadrato, la sfera, la croce, dando vita al movimento del Suprematismo: un'arte non descrittiva, puramente contemplativa e spirituale. In mostra anche 44 libri originali del medesimo movimento artistico culturale con numerosi pezzi di Wladimir Majakovskij e opere di Nikolay Punin, Kasimir Malevi?, Lajos Kassák e due filmati di Hans Richter (1888-1976) e Viking Eggeling (1880-1925), pionieri dell'astrattismo geometrico cinematografico d'avanguardia europeo. I loro lavori, terminati nel 1921, sono considerati tra le opere fondamentali della modernità. Orario: feriali dalle 10 alle 18, festivi e prefestivi dalle 10 alle 19. Ingresso: Intero: 6,00 euro - Ridotto: 5,00 euro. Info 0125.833811 83382 e su www.fortedibard.it fino al 02/06/2015 ore 10:00 Bard (AO) Forte TORINOSETTE | Arte 58 / 225 Arte "LO SPAZIO DEL DEMIURGO", FORTUNY E MOLLINO A PALAZZO MADAMA Poliedricità. È il tratto che accomuna i protagonisti della nuova mostra allestita a Palazzo Madama «Lo spazio del demiurgo», incentrata sulle figure di Mariano Fortuny y Madrazo e Carlo Mollino. Due personalità forti, capaci di eccellere in differenti discipline, dalla pittura alla scenografia, passando per l'architettura, il design e la moda. L'esposizione racconta il percorso artistico e professionale di Fortuny e Mollino attraverso venti immagini realizzate da una coppia di grandi fotografi, Sarah Moon e Pino Musi, e dal giovane Marco Maria Zanin. Nato a Granada nel 1871, Mariano Fortuny y Madrazo respirò arte fin dall'infanzia: figlio del pittore catalano Mariano Fortuny y Marsal, tra i più rilevanti del panorama artistico spagnolo del XIX secolo, si dedicò al disegno, all'incisione e alla scenografia, realizzando lampade avveniristiche, d'ispirazione teatrale, che negli anni a venire si affermarono come uno degli oggetti di design più ricercati e riconoscibili. Stabilitosi a Venezia, fece di Palazzo Pesaro degli Orfei la sua residenza e il suo laboratorio: qui concepì e realizzò le prime tuniche Delphos, lunghi abiti femminili caratterizzati da sottilissime pieghe. Sono i primi vestiti plissettati al mondo: la tecnica ideata e brevettata da Fortuny si rivelò un successo immediato, rivoluzionando il mondo della moda. La capacità di creare forme, attingendo da mondi e modelli differenti tra loro, dall'Antica Grecia alle tradizioni catalane, fece di Fortuny una delle figure più interessanti del suo tempo, un modello tutt'oggi imitato e studiato. Altrettanto affascinante è la figura di Carlo Mollino: torinese, nato nel 1905 da una famiglia benestante, seguì da subito le orme del padre Eugenio, ingegnere e architetto, noto per aver progettato e realizzato l'ospedale delle Molinette. Completati gli studi, Carlo si dedicò con profitto alla fotografia, alla progettazione di edifici e di automobili da corsa. Appassionato di sci e di montagna, realizzò chalet, edifici e funivie, coniugando materiali tradizionali e forme molto moderne, tecnica che caratterizzò anche i suoi progetti più famosi, come il nuovo Teatro Regio e il palazzo della Camera di Commercio in via Carlo Alberto. Forme morbide e sinuose, che si ritrovano anche nei suoi arredi e nei suoi mobili, custoditi nella villa di Vittorio Avondo e immortalati dall'obiettivo di Musi e Zanin. Orario: da martedì a sabato 10-18, domenica (10-19). La biglietteria chiude un'ora prima. Ingresso: intero 10 euro; ridotto 8; gratuito ragazzi fino ai 18 anni e abbonati Musei Torino Piemonte. Info: 011.4433501 www.palazzomadamatorino.it fino al 07/06/2015 ore 18:00 Torino Piazza Castello TORINOSETTE | Arte 59 / 225 Arte "DONNE CHE VEDONO IL FUTURO" DI BRUNA BIAMINO A PALAZZO MADAMA Ultima tappa di "Donne che vedono il futuro", il grande progetto dedicato al ruolo delle donne nella società con cui il museo conferma la propria vocazione verso obiettivi di partecipazione e inclusione sociale e prosegue l'iniziativa "Go Pink!" che indaga la creatività al femminile. Il progetto "Donne che vedono il futuro" è stato avviato a dicembre in occasione della mostra "Women of Vision. Le fotografe di National Geographic" con un workshop a cura della fotografa torinese Bruna Biamino, durante il quale donne di ogni età hanno risposto all'invito del museo e hanno donato alla comunità la propria visione del futuro attraverso un ritratto fotografico e una dichiarazione scritta. Ne sono nati 209 ritratti, tutti immersi nella luce della settecentesca veranda juvarriana, luogo perfetto per far dialogare identità e aspirazioni della persona con quelle della società. Per restituire questi messaggi alla collettività, Palazzo Madama presenta ora al proprio pubblico una grande installazione che raccoglie tutti i 209 ritratti in Camera di Madama Reale: un modo per collegare il destino di una grande personalità femminile, Maria Giovanna Battista di Savoia-Nemours, con quello delle donne di oggi e, attraverso i loro "sogni di futuro", di tutti i cittadini di domani. Ad accompagnare le fotografie, un'installazione sonora con le frasi rilasciate dalle donne fotografate da Bruna Biamino. Nel pomeriggio inaugurale di mercoledì 11 marzo, aperto a tutte le partecipanti e al pubblico interessato, Palazzo Madama propone alle 17.30 "La cultura dello specchio. Stare insieme come le dita in una mano", conferenza in Sala del Senato sul tema della pratica collaborativa. Ne discuteranno esperti e professionisti provenienti da diversi ambiti disciplinari: Stefano Barrese (manager), Carmen Belloni (sociologa), Bruna Biamino (fotografa), Mario Calabresi (giornalista e direttore de La Stampa), Gianfranco Carbonato (imprenditore), Adriano Favole (antropologo), Luca Remmert (imprenditore), Camillo Venesio (banchiere). Modera l'incontro Maria Grazia Turri, filosofa ed economista. Al termine dell'incontro seguirà, a partire dalle ore 19, l'inaugurazione della mostra fotografica. Orari di visita della mostra: dal martedì al sabato 10.00-18.00; domenica 10.00-19.00 (la biglietteria chiude un'ora prima); chiuso il lunedì. Ingresso: intero euro 10, ridotto euro 8, gratuito ragazzi fino ai 18 anni e abbonati Musei Torino Piemonte. In presenza di mostre temporanee le tariffe potranno subire variazioni. Info: 011.4433501 - www.palazzomadamatorino.it fino al 07/06/2015 ore 17:30 Torino Piazza Castello RIVOLI - ENZO SCIAVOLINO ALLA CASA DEL CONTE VERDE "Enzo Sciavolino - Il Segno, la Storia, il Mito - 50 anni di acqueforti, 170 opere". Mostra a cura di Angelo Mistrangelo e dell'assessorato alla Cultura della Città di Rivoli. Orario: dal martedì al venerdì 16-19; sabato e domenica 10-13 e 16-19. Info: www.comune.rivoli.to.it - 011.9563020 fino al 07/06/2015 ore 18:00 Rivoli (TO) Via Fratelli Piol 8 TORINOSETTE | Arte 60 / 225 Arte JACQUES HENRI LARTIGUE AL MEF - MUSEO ETTORE FICO "Jacques Henri Lartigue - Alle origini della fotografia contemporanea", mostra a cura di Andrea Busto, in collaborazione con la Donation Jacques Henri Lartigue. La mostra, realizzata a partire da 130 album originali di Lartigue, ripercorre il destino unico di questo fotografo il cui talento ora indiscusso venne riconosciuto tardivamente, all'età di 69 anni. La mostra è composta da 136 fotografie in grande formato e da 50 pagine d'album dell'epoca (1912 - 1922) che permettono di vedere le immagini nel contesto originale. Una selezione di opere emblematiche che ripercorrono tutta la storia del Novecento e le origini della fotografia contemporanea. Orario: da mercoledì a venerdì 14-19; sabato 11-22; domenica 11-19. Info: 011.853065 - www.museofico.it. Ingresso: 10 euro, ridotto 8 euro, 5 euro da 13 a 26 anni; gratuito fino a 12 anni, persone con disabilità, abbonamento Musei Torino Piemonte. fino al 21/06/2015 ore 11:00 Torino Via Cigna 114 "PLASTIC DAYS" AL MEF - MUSEO ETTORE FICO "Plastic Days - Materiali e design", a cura di Cecilia Cecchini e Marco Petroni. Un percorso multidisciplinare tra arte, design e costume per raccontare l'affascinante storia di un materiale che ha profondamente segnato e condizionato il nostro tempo e le nostre abitudini. Gli oggetti e le opere in mostra costituiranno una sorta di atlante del contemporaneo. La mostra nasce dall'analisi e dalla selezione di circa 600 oggetti della collezione della Fondazione Plart, Plastiche e Arte di Maria Pia Incutti-Paliotto, e si compone come un originale racconto della grande e molteplice famiglia dei materiali plastici. Una testimonianza che racconta le trasformazioni degli ultimi centocinquanta anni di storia e che svela l'anima profonda della modernità e delle mutazioni che hanno segnato il paesaggio domestico e culturale in cui siamo immersi. La plastica diviene la lente d'ingrandimento puntata sulle dinamiche sociali ed economiche del nostro tempo. Gli oggetti in mostra rappresentano un'articolata selezione di artefatti assai rari provenienti da tutte le parti del mondo: prime serie di produzione, pezzi di grande tiratura di famosi designer o di design anonimo. Una scelta non finalizzata a proporre una puntuale ricostruzione della storia delle plastiche, ma a realizzare una mostra capace di disegnare un particolare percorso di lettura del nostro tempo, rivisitato attraverso un approccio multidisciplinare tra design, arte e costume. Uno sguardo ampio, testimoniato anche dagli interventi in catalogo di Alba Cappellieri, Laura Cherubini, Stefano Catucci, Gianluigi Ricuperati, Thea van Oosten e Anna Laganà. Completano il percorso espositivo le interviste ad Andrea Branzi, Donato D'Urbino, Paolo Lomazzi, Alessandro Mendini, Maurizio Montalti/Officina Corpuscoli, Andrea Trimarchi e Simone Farresin/Studio Formafantasma, Gaetano Pesce e Maria Pia Incutti, collezionista e presidente della Fondazione Plart. Orario: da mercoledì a venerdì 14-19; sabato 11-22; domenica 11-19. Info: 011.853065 www.museofico.it. Ingresso: 10 euro, ridotto 8 euro, 5 euro da 13 a 26 anni; gratuito fino a 12 anni, persone con disabilità, abbonamento Musei Torino Piemonte. fino al 21/06/2015 ore 11:00 Torino Via Cigna 114 TORINOSETTE | Arte 61 / 225 Arte ANITA MOLINERO AL MEF - MUSEO ETTORE FICO "Anita Molinero, opere e installazioni". Copertoni, sedie, tavoli, panchine, cassonetti della spazzatura, arredi urbani dismessi, imballaggi. Sono questi i materiali scultorei preferiti da Anita Molinero, esposti nella loro grezza povertà nei primi lavori degli anni Ottanta e poi manipolati, tagliati e plasmati attraverso il fuoco nella produzione successiva. La mostra Anita Molinero. Opere e installazioni presenta una panoramica di lavori realizzati recentemente e disseminati negli spazi di tutto il Museo, in dialogo con la mostra Plastic Days. L'artista realizzerà inoltre una serie di sculture site-specific con materiali plastici - in particolare cassonetti della spazzatura, elementi di carrozzeria automobilistica come paraurti, fari, fanali recuperati durante la sua permanenza a Torino. Con la mostra di Anita Molinero iniziano le incursioni del MEF nei territori della creazione contemporanea. Muovendosi dalla mission di un museo che non vuole essere "solo museo", ma un vivace luogo di scambio e un attivatore di processi creativi, il MEF inaugura una serie di collaborazioni trasversali, partendo dalla moda. Primo partner, lo storico marchio di abbigliamento BasicNet. Per l'occasione, la casa torinese realizzerà un K-WAY progettato da Anita Molinero: l'impermeabile sarà prodotto esclusivamente durante il periodo della mostra, diventando un vero e proprio multiplo indossabile. Orario: da mercoledì a venerdì 14-19; sabato 11-22; domenica 11-19. Info: 011.853065 - www.museofico.it. Ingresso: 10 euro, ridotto 8 euro, 5 euro da 13 a 26 anni; gratuito fino a 12 anni, persone con disabilità, abbonamento Musei Torino Piemonte. fino al 21/06/2015 ore 11:00 Torino Via Cigna 114 GESSI E CERAMICHE DELLA LENCI A PALAZZO MADAMA Palazzo Madama presenta, a partire dal 1 novembre, un nuovo allestimento in Sala Ceramiche dedicato alla celebre manifattura Lenci, a cui il museo ha già dedicato una grande mostra nel 2010. L'esposizione, resa possibile grazie al generoso prestito di due collezionisti privati e della Fondazione Guido ed Ettore De Fornaris, mette in evidenza i due momenti chiave del processo creativo della manifattura Lenci: quello iniziale, i gessi, e quello finale, le ceramiche. I gessi della Lenci, provenienti da una collezione privata, costituiscono un vero e proprio archivio di fabbrica, dove si conservano anche le idee rimaste in bozza e mai realizzate. La selezione presentata a Palazzo Madama offre all'attenzione del pubblico il confronto diretto con le corrispondenti ceramiche, come per il "Trionfo di Bacco" di Giovanni Grande, oltre ad alcuni raffinati inediti, come la "Principessa sul pisello" attribuibile a Mario Sturani, di cui non si conoscono realizzazioni in terraglia. L'esposizione è inoltre l'occasione per vedere nuovamente riunite, dopo la mostra "L'avventura Lenci", le Stagioni di Mario Sturani in ceramica e in gesso. Orario: martedì-sabato 10.00-18.00; domenica 10.00-19.00. Mercoledì 24 dicembre aperto dalle 10 alle 14, chiuso il pomeriggio; giovedì 25 dicembre chiuso; venerdì 26 dicembre aperto dalle 10 alle 18; mercoledì 31 dicembre aperto dalle 10 alle 14, chiuso il pomeriggio; giovedì 1 gennaio aperto dalle 14 alle 18, chiuso il mattino; lunedì 5 gennaio apertura straordinaria dalle 10 alle 18; martedì 6 gennaio aperto dalle 10 alle 18. La biglietteria chiude un'ora prima. Chiuso il lunedì. Ingresso museo: intero euro 10, ridotto euro 8, gratuito ragazzi fino ai 18 anni e abbonati Musei Torino Piemonte. Info: 011.4433501 www.palazzomadamatorino.it fino al 25/06/2015 ore 10:00 Torino Piazza Castello TORINOSETTE | Arte 62 / 225 Arte "FASCINO E SPLENDORE DELLA PORCELLANA DI TORINO" AL MUSEO ACCORSIOMETTO La mostra, realizzata in collaborazione con Palazzo Madama - Museo Civico di Arte Antica, a cura di Andreina d'Agliano e di Cristina Maritano, si propone di approfondire la produzione delle tre manifatture torinesi di porcellana, Rossetti, Vische e Vinovo, grazie allo spoglio dei documenti d'archivio e alla revisione degli oggetti presenti sia in raccolte pubbliche che private. L'avventura eroica che portò la "sublime scoperta della porcellana" a diffondersi in Europa e anche, precocemente, in terra piemontese, le storie, i protagonisti, le opere, uniti all'uso quotidiano dell'oro bianco all'interno delle dimore signorili, esaminato nell'arco della giornata del Giovin Signore, sono oggetto dell'esposizione al Museo di Arti Decorative Accorsi Ometto, che presenta - oltre a porcellane provenienti da raccolte pubbliche e private - diversi esempi di argenteria, quadri, incisioni. Il percorso espositivo si apre con la sezione dedicata alla produzione di porcellana della manifattura Rossetti, di proprietà del conte Giacinto Roero di Guarene, rappresentato nello straordinario quadro di Martin van Meytens; si prosegue entrando in un cabinets des porcelaines, in cui vengono esposte diverse porcellane cinesi Blanc de Chine, alcune già di proprietà del Conte di Guarene, a cui si aggiungono alcune statuine di dignitari cinesi in porcellana a pasta tenera, eseguite nella manifattura Rossetti fra il 1737 e il 1743, copiando originali cinesi. Oltre alla produzione bianca, sono state individuate porcellane dipinte in policromia, fra cui una vaso di Palazzo Madama, e alcuni oggetti appartenenti a collezioni private. La seconda sezione è dedicata alla manifattura fondata nel 1765 dal conte Ludovico Birago di Vische, di cui vengono presentati numerosi oggetti inediti: nella sua breve attività (1765 - 68) Vische, oltre a riprodurre statuine e prototipi della manifattura di Vincennes - Sèvres, presenta un notevole influsso dei disegni rocaille di Meissonnier e dell'argentiere torinese Boucheron. Fra gli oggetti più interessanti, una zuccheriera dipinta in monocromia porpora e una straordinaria salsiera, la cui forma ricorda da vicino la produzione del Boucheron. La terza sezione della mostra inizia mostrando una serie di sculture in porcellana bianca verniciata e in biscuit, eseguite nel periodo in cui alla direzione della manifattura furono Giovanni Vittorio Brodel, già socio del Birago a Vische, e Pierre Antoine Hannong, autore della formula della porcellana dura in Francia (aveva infatti venduto nel 1761 il segreto della porcellana dura a Sèvres). In questo periodo vengono riprodotti i modelli di Vische, in buona parte derivati dalle incisioni delle opere di François Boucher. Un confronto interessante sarà quello tra Vincennes - Sèvres, Vische e Vinovo, che darà al visitatore la possibilità di esaminare i modelli piemontesi e gli originali francesi, fra cui un biscuit proveniente dal Museo delle Porcellane di Palazzo Pitti. La mostra prosegue con una quarta sezione che, iniziando con l'esposizione di un servito da cioccolata, introdurrà la sezione della produzione vascolare del periodo Hannong: dominanti sono l'influsso di Meissen e di Vincennes - Sèvres: oltre a uno splendido portathe di Vinovo, proveniente da Ca' Rezzonico, dipinto a putti derivati dalle incisioni di Boucher, corredano la mostra alcune porcellane di Sèvres, già di proprietà dei Duchi di Parma e provenienti dalle collezioni di palazzo Pitti, che esemplificano l'evidente influsso della manifattura francese su quella torinese. Il percorso espositivo prende poi in esame le più importanti tipologie della produzione Hannong, fino a confluire in una tavola imbandita con vasellame di Vinovo del primo e secondo periodo, abbinato a splendidi argenti e vetri dell'ultimo quarto del Settecento, in modo da ricreare un ambiente di grande splendore, a cui fanno anche riscontro alcuni quadri; in particolare il centro tavola riporterà una serie di "Gridi di Strada" in porcellana di Vinovo, raffiguranti mestieri e personaggi di piazze e mercati dell' epoca, cui farà da sfondo un'opera del pittore Giovan Michele Graneri (1679-1755), tra i più celebri artisti di bambocciate piemontesi. La quinta sezione prenderà in esame diverse tipologie scultoree della manifattura nei suoi diversi periodi di gestione, partendo dal periodo Hannong fino ad arrivare al periodo della direzione dello scultore Giovanni Lomello: alcune opere di grande qualità esecutiva corredano questa sezione, in cui spicca una bellissima Visitazione di Maria del 1789 e una Vergine Addolorata firmata dal Lomello, oltre ad un'Assunzione ancora attribuibile al periodo Hannong e molto probabilmente allo scultore Tamietti. Particolarmente rilevante sarà la sesta sezione legata alla committenza sabauda: in questa parte della mostra , i periodi Hannong Gioanetti e Lomello vengono messi in rilievo da oggetti di altra qualità, fra cui possiamo rilevare il gruppo della Maestà Sabauda, proveniente da Palazzo Madama e due straordinari TORINOSETTE | Arte / 225 vasi attribuibili agli anni di regno di Carlo Emanuele IV (1796-1802), che mostrano63 evidenti influssi della contemporanea produzione parigina. Questa sezione comprende alcuni dei migliori risultati della produzione vascolare della direzione di Vittorio Amedeo Gioanetti, che Arte "RAFFAELLO: LA MADONNA DEL DIVINO AMORE" ALLA PINACOTECA GIOVANNI E MARELLA AGNELLI "Raffaello: la Madonna del Divino Amore". Per la prima volta a Torino viene esposto il capolavoro di Raffaello attualmente custodito nel Museo di Capodimonte di Napoli presso i cui laboratori è stato curato l'intervento di restauro. La Madonna del Divino Amore era ricordata da Giorgio Vasari nella Vita di Raffaello (1550) fra le più belle opere del periodo romano del maestro, eseguita per Leonello Pio da Carpi signore di Meldola. La tavola proviene dalla collezione Farnese, e rappresenta quindi anche un'occasione di approfondimento delle vicende di questa importante collezione. La mostra alla Pinacoteca Agnelli diventa l'occasione per presentare in maniera esauriente e significativa i risultati di questi studi e attraverso l'utilizzo di supporti digitali, che rendano fruibili le indagini riflettografiche e consentano di leggere - anche al grande pubblico - la struttura interna del dipinto e le numerose varianti e pentimenti dell'artista durante la stesura dell'opera, in serrato dialogo con i disegni e gli schizzi preparatori del maestro urbinate conservati nelle più prestigiose collezioni grafiche europee, due provenienti dall'Albertina di Vienna e uno dal museo delle Belle Arti di Lille. Il progetto di allestimento è stato curato da Marco Palmieri. In occasione della mostra il Dipartimento Educazione ha ideato una serie di attività e workshop per bambini e adulti e scuole di ogni ordine e grado. Orario: da martedi a domenica 10.00-19.00; chiuso lunedì. Ingresso: intero 10 euro; ridotto 8 euro (gruppi, over 65, convenzionati); ridotto 4 euro (scuole, ragazzi 6/16 anni); gratuito 0/6 anni, disabili, Abbonati Torino Piemonte Musei. Info: 011.0062713 www.pinacoteca-agnelli.it fino al 28/06/2015 ore 10:00 Torino Via Nizza 230/103 SAMUEL DI BLASI AL MUSEO NAZIONALE DELLA MONTAGNA "Lo scalatore di nuvole", personale di Samuel Di Blasi. Con questa mostra inizia un nuovo percorso del Museo torinese dedicato all'Arte in Quota: principalmente giovani artisti, ma non solo. L'evento è il primo di una serie espositiva che si propone di presentare al pubblico mostre di arte contemporanea inserite nel contesto espositivo del Museo medesimo. Filo conduttore della rassegna è l'interpretazione di temi ispirati alla montagna da parte degli artisti che saranno, di volta in volta, invitati. Samuel Di Blasi espone 12 sculture inserite lungo tutto il percorso museale in uno stimolante dialogo natura-scultura che, come dice il curatore Riccardo Cordero, «non mancherà di coinvolgere emotivamente lo spettatore». Fondamento del lavoro di Di Blasi è realizzare opere che ricreino habitat ed elementi naturali che conservino una memoria nascosta della realtà. Una contrapposizione continua di immagini che l'artista propone affinché dentro ciò che osserviamo si possa arrivare ad immaginare l'intangibile. Nuvole che non sono solo nuvole, ma anche grotte e fenditure profondissime. Superfici percorse da scritte che sembrano parole ma non lo sono e che nascondono -velandolo- il corpo degli uomini che le abitano. Parte integrante del percorso sono le figure di gesso posizionate attorno e dentro queste "piccole sculture monumentali", che non sono bozzetti né studi, ma monumenti nel significato più classico del termine. Orario: dal martedì alla domenica dalle 10.00 alle 18.00; chiuso il lunedì. Ingresso: intero 10,00 euro, ridotto 7,00 euro, soci Cai 6,00 euro, promozionale 1,00 euro. Info: 011.6604104 [email protected] - www.museomontagna.org fino al 28/06/2015 ore 18:00 Torino Piazzale Monte dei Cappuccini TORINOSETTE | Arte 64 / 225 Arte SAN SECONDO DI PINEROLO - BEATO ANGELICO AL CASTELLO DI MIRADOLO "Beato Angelico. Il Giudizio svelato. Capolavori attorno al Trittico Corsini". Un percorso intimo e raffinato che racconta un capolavoro di Fra' Giovanni da Fiesole: il suggestivo trittico con l'Ascensione, il Giudizio Universale e la Pentecoste, custodito presso la Galleria Nazionale d'Arte Antica in Palazzo Corsini a Roma. I protagonisti del trittico Corsini sono svelati attraverso la visione coinvolgente di cinque capolavori realizzati da Beato Angelico, ognuno dei quali rappresenta un momento importante nel suo percorso artistico di miniatore e pittore, mostrando la grazia di una teologia per immagini. La mostra è nata grazie alla fruttuosa collaborazione della Fondazione Cosso con la Soprintendenza Speciale per il Patrimonio Storico, Artistico ed Etnoantropologico e per il Polo Museale della Città di Roma e la Galleria Nazionale d'Arte Antica in Palazzo Corsini. La curatela è affidata a Daniela Porro, Giorgio Leone e Antonio D'Amico, che hanno voluto "svelare" il Giudizio Universale, dipinto da Beato Angelico nei suoi anni romani, intorno al 1447-'48. Il percorso si sviluppa attraverso l'accostamento di tre fondamentali codici miniati provenienti dal Museo di San Marco e dalla Biblioteca Medicea Laurenziana di Firenze, dalla Biblioteca Nazionale Braidense di Milano. La narrazione evolve con due grandi capolavori come la delicata e "piena di grazia" Madonna dell'Umiltà, in arrivo dal Museo Nazionale di San Matteo di Pisa, e le tavolette con la Nascita di Gesù e l'Orazione nell'orto, dei Musei Civici di San Domenico di Forlì. La mostra si inserisce in un percorso di forte vivacità culturale caratterizzato non soltanto dai grandi eventi di respiro internazionale legati all'Expo, ma anche dall'ostensione della Sacra Sindone, per la quale giunge alla Diocesi di Torino un altro capolavoro di Beato Angelico, il Compianto sul Cristo morto. Coincidenza significativa che crea un legame tra il Comune di San Secondo e il capoluogo piemontese, tra il Castello di Miradolo e il Museo Diocesano Torinese. La mostra si completa di uno scenografico allestimento che, nell'oscurità delle sale, presenta alcune grandi riproduzioni retroilluminate, in alta definizione, dei particolari delle opere esposte. L'illuminazione scelta, che attraversa i dettagli, diviene insieme metafora e simbolo della luce divina che pervade l'opera di Beato Angelico. Le note del raro Requiem di Franz Liszt, in una riscrittura per archi e organo, avvolgono le sale attraverso un inedito sistema di diffusione del suono. La partitura, che guarda al passato, agli esempi di Orlando di Lasso e Palestrina, diviene la narrazione, in musica, del momento del Giudizio Universale, in un'atmosfera sospesa di raccoglimento e intimità. Orario: giovedì e venerdì 14.00-18.30; sabato, domenica e lunedì 10.00-19.00; chiuso il martedì e il mercoledì; aperto su prenotazione in qualunque giorno e fascia oraria per gruppi e scolaresche. Ingresso: intero 10 euro; ridotto 8 euro (gruppi, convenzionati, studenti fino a 26 anni, over 65); ridotto dai 6 ai 14 anni 3 euro; gratuito bambini fino a 6 anni, Abbonati Musei. Info: www.fondazionecosso.it - [email protected] 0121.502761 (biglietteria) - 0121.376545 (uffici). fino al 28/06/2015 ore 15:00 San Secondo di Pinerolo (TO) Via Cardonata 2 TORINOSETTE | Arte 65 / 225 Arte AMEDEO MODIGLIANI ALLA GAM La stagione 2015 delle mostre alla GAM Torino prosegue con uno straordinario protagonista: Amedeo Modigliani, in un itinerario che aiuta a scoprire l'opera di colui che forse più di tutti incarna la figura dell'"artista maledetto", ancora oggi considerato uno dei grandi interpreti della pittura europea del Novecento. In mostra circa 90 opere, tra cui sessanta capolavori provenienti dal Centre Pompidou di Parigi e da importanti collezioni pubbliche e private d'Europa. La mostra è promossa da GAM e prodotta da MondoMostre e Skira editore in collaborazione con il Musée National d'Art Moderne - Centre Pompidou di Parigi. La curatela scientifica è affidata a Jean-Michel Bouhours, accreditato studioso di Modigliani e curatore del dipartimento delle collezioni moderne del Centre Pompidou di Parigi. Intorno alla figura centrale di Modigliani si presenta la straordinaria atmosfera culturale creata dalla "École de Paris", la corrente che ebbe protagonisti alcuni artisti attivi nel primo dopoguerra, spesso esuli ebrei perseguitati nel loro paese di origine, che si raccolsero intorno a Montmartre e Montparnasse uniti dal desiderio di vivere in pieno il clima artistico e culturale di Parigi, creando una completa simbiosi tra vita e arte e distinguendosi per uno stile personalissimo e una vita dissoluta e priva di regole. Si parte da un significativo corpus di opere del Centre Pompidou di Parigi, nelle cui collezioni Modigliani entrò a far parte già nella metà degli anni '30 del Novecento. Tra questi gli splendidi ritratti dei suoi amici (Il giovane ragazzo rosso del 1919), delle sue amanti (Lolotte del 1917) o dei suoi mercanti, affiancati a dipinti, disegni e sculture provenienti da altre prestigiose collezioni pubbliche e private e da un dipinto delle collezioni della GAM, la celebre Ragazza Rossa del 1915. In questi dipinti emerge il noto "Stile Modigliani" caratterizzato da una sintesi estrema, tanto che i personaggi ritratti non si rivelano nella loro identità, se non per alcuni dettagli, come i vestiti o le capigliature. La mostra è costruita in cinque sezioni, che analizzano la vitalità parigina del periodo, con uno sguardo non solo alla pittura, ma anche al disegno che ha dato origine ai capolavori, e con un occhio particolare alla scultura in cui il protagonista, insieme a Modigliani, è Costantin Brancusi, lo scultore nel cui atelier Amedeo lavorerà per molto tempo. Tra le opere esposte in questa sezione le celebri Principessa X e Mademoiselle Pogany III, accanto a una serie di fotografie originali che Brancusi stesso scattò alle sue opere. Modigliani si mostra come il principale testimone della realtà cosmopolita della Bohème parigina, che ha segnato la sua indipendenza dai movimenti ufficiali delle avanguardie artistiche. Un particolare momento storico in cui, alla creazione dei capolavori, si affianca un'esistenza fatta di alcool e miseria che, uniti alla morte prematura, hanno contribuito ad avvolgere il personaggio in un'aura di leggenda. Orario: martedì-domenica 10-19.30, chiuso lunedì. La biglietteria chiude un'ora prima. Ingresso mostra: intero euro 12 - ridotto euro 9. Info: Centralino 011.4429518 - Segreteria 011.4429595 - [email protected] fino al 12/07/2015 ore 10:00 Torino Via Magenta 31 TORINOSETTE | Arte 66 / 225 Arte GIANNI MILANO AL CASTELLO DI RIVARA Per la serie "Performaces", Franz Paludetto presenta la mostra-performance "In principio era il verbo - 20 febbraio 1970".Gianni Milano è un personaggio caleidoscopico, poeta e pedagogista antagonista, che ha segnato significativamente il passo nel processo di decostruzione culturale negli anni Sessanta e che ancora oggi, tenacemente, porta avanti la sua riflessione attraverso scritti e visionarie azioni. Classe 1938, Milano torna a testimoniare la propria idea plastica di "non arte" nelle immagini e negli scritti che animarono, nel 1970, la sua performance "In principio era il verbo", ospitata allora dalla Galleria LP 220 dell'amico Franz. Buio in sala, luce soltanto ad illuminare il rotolo lungo 40 metri di carta che conduce fino al piedistallo che regge la grande macchina da scrivere messa da Milano a disposizione di tutti coloro che desiderino lasciare un pensiero compiuto o anche soltanto una traccia d'inchiostro, al proprio passaggio, per contribuire a realizzare quello che l'artista trasforma poi in una sorta di manifesto collettivo della didattica della non arte. Fatto a pezzi e poi distribuito, il prodotto di questa azione partecipata circolerà quindi, come a suggellare la responsabilità, il coinvolgimento di tutti nel processo di costruzione o decostruzione di significato. La performance è in programma domenica 22 marzo dalle 10 alle 18, la mostra è visitabile fino al 31 luglio nel seguente orario: sabato e domenica dalle 10:00 alle 12:00 e dalle 14:00 alle 18:00. Info: 0124.31122 - www.castellodirivara.it - [email protected] fino al 31/07/2015 ore 10:00 Rivara (TO) Piazza Sillano 2 TORRE PELLICE - HARALD KLINGELHÖLLER, GIANNI CARAVAGGIO E PAOLO PISCITELLI DA TUCCI RUSSO In mostra le personali di Harald Klingelhöller, Gianni Caravaggio ("Non poserò mai più i miei anni così sul tempo") e Paolo Piscitelli ("Here, Not Here"). Orario: da martedì a domenica 10,30-13 e 15-19. Info: 0121.953357 - [email protected] - www.tuccirusso.com fino al 02/08/2015 ore 11:00 Torre Pellice (TO) Via Stamperia 9 TAMARA DE LEMPICKA A PALAZZO CHIABLESE La mostra dedicata a Tamara de Lempicka presenta oltre 80 opere dell'artista, in un percorso tematico che presenterà al pubblico le opere più iconiche e note della Lempicka, ma anche di conoscere nuovi aspetti della sua vita e del suo percorso artistico. L'esposizione è curata da Gioia Mori, promossa dal Comune di Torino - Assessorato alla Cultura, dalla Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici del Piemonte e dal Polo Reale di Torino e prodotta da 24 ORE Cultura - Gruppo 24 Ore e Arthemisia Group. Come scrive la curatrice Gioia Mori: "Diversi sono gli aspetti evidenziati in questa nuova esposizione, dal taglio inedito, che presenta una Lempicka più intima e segreta, con alcune sorprese ancora custodite nei "mondi" di Tamara, una mostra da esplorare come se si viaggiasse in universi paralleli", e dove è evidenziato il rapporto con i grandi fotografi della sua epoca, e lo studio costante dell'arte del passato, creando così attraverso la commistione di "antico" e "moderno" uno stile unico e inimitabile. Ad accogliere il visitatore è la "Ragazza in verde", eccezionale prestito del Pompidou di Parigi, il quadro che decreta il pieno riconoscimento ufficiale, acquistato nel 1932 dallo Stato francese per essere esposto nella sezione polacca del rinnovato Jeu de Paume. Il percorso si apre con la sezione "I mondi di Tamara de Lempicka": un'esplorazione attraverso tutte le case in cui ha vissuto tra il 1916 e il 1980, tra l'anno del suo matrimonio a San Pietroburgo e l'anno della morte a Cuernavaca. I luoghi sono messi in relazione con la sua evoluzione artistica: dagli acquerelli del periodo russo, alla ritrattistica degli anni Venti realizzata nei suoi ateliers parigini, alle opere dipinte a Beverly Hills nella grande villa coloniale di King Vidor progettata dall'architetto Wallace Neff, a quelle degli anni Quaranta che rispecchiano gli arredamenti e il gusto della casa di New York. Questo sguardo nell'intimità delle sue stanze esplora anche i mondi culturali di riferimento, facendo emergere inediti rapporti, come quello tra il dipinto "Strada nella notte" e le foto di Kertész e Brassaï, che restituiscono la medesima stupefazione di questi rifugiati dall'Europa dell'Est nella città "delle TORINOSETTE | Arte 67 / 225 luci", per tutti loro luogo di elezione. La seconda sezione, "Madame la Baroness, Modern medievalist", prende il titolo da un articolo dei primi anni Quaranta uscito negli Stati Uniti, dove Arte SAM FALLS IN RESIDENZA DA FRANCO NOERO Domenica 22 marzo dalle 14 alle 20 la galleria Franco Noero presenta il nuovo progetto di Sam Falls che sarà ospitato in sede sino al 21 marzo 2016. Un progetto espositivo della durata di un anno che si inserisce nell'ambito del programma in residence realizzato nel project space di via Mottalciata 10/B. L'artista californiano presenta in galleria un corpus di lavori legati alla celeberrima composizione musicale "Le Quattro Stagioni" di Antonio Vivaldi. Per l'occasione è stato realizzato il libro "Sam Falls, Four Seasons Forever", edito da Flash Art Books, con un'introduzione di Nicolas Trembley. Orario: lunedì 15.00-19.00; martedì-venerdì 11.00-19.00; sabato 15.00-19.00 o su appuntamento. Info: 011.882208 [email protected] - www.franconoero.com fino al 21/03/2016 ore 14:00 Torino Via Mottalciata 10/B Giovedì 02 Aprile 2015 PABLO BRONSTEIN DA FRANCO NOERO "We live in Mannerist times", personale di Pablo Bronstein. L'artista argentino, che ha recentemente ricevuto la Duveen Commission dalla Tate Britain per il 2016, si è qui confrontato, similmente a quanto accaduto per la mostra al Metropolitan Museum di New York, con la storia - in questo caso industriale - dell'edificio che ospita la mostra riflettendo sul potenziale decorativo della tecnologia e su come il progresso scientifico sia non di rado al servizio dell'estetica. Orario: lunedì 15.00-19.00; martedì-venerdì 11.00-19.00; sabato 15.00-19.00 o su appuntamento. Info: 011.882208 - [email protected] www.franconoero.com ore 18:00 Torino Via Mottalciata 10/B PAOLO GUBINELLI ALLA BIBLIOTECA NAZIONALE UNIVERSITARIA "L'opera di Paolo Gubinelli accompagna le poesie di grandi poeti contemporanei con testi di noti critici: Giulio Carlo Argan, Mirella Bandini, Angelo Dragone, Paolo Fossati". Orario: dal lunedì al venerdì 9.00-18.00; sabato 9.00-13.00. Info: 011.8101111-113 ore 10:00 Torino Piazza Carlo Alberto 3 TORINOSETTE | Arte 68 / 225 Arte VICTORIA STOIAN DA ALBERTO PEOLA "Codri Earthquake", personale di Victoria Stoian. La mostra è il risultato della sua collaborazione con Clara Sofia Rosenberg, che da anni ne segue il lavoro supportandolo sul piano teorico. Victoria e Clara Sofia hanno frequentato l'Accademia di Belle Arti di Torino dal 2009, in un percorso complementare tra l'attività pittorica dell'una e quella critica dell'altra. La mostra di Victoria Stoian raccoglie una serie di lavori intorno al tema dell'assenza di un punto di riferimento. Come recita il titolo, le opere rappresentano il caos e l'instabilità prodotti dalla catastrofe naturale, in particolare dal terremoto che colpì la Moldavia nel 2011. Di quell'esperienza, che ha coinvolto la sua famiglia, l'artista ricorda: «Quel 25 agosto alle 04:30 del mattino si verificò un violento terremoto di magnitudo 7,5 con epicentro a breve distanza da Chi?in?u, dove sono nata e cresciuta. Due onde sismiche si sono succedute per una durata di 52 secondi: migliaia di persone senza riparo, linee elettriche, strade e ferrovie distrutte; dighe rotte e villaggi allagati con fuoriuscita di sostanze tossiche. Le Codri, le foreste più grandi della Moldavia, sono state gravemente danneggiate. Questo mio lavoro è un omaggio intimo e sofferto alla biografia di un popolo e alla feroce bellezza della natura che con un colpo secco cambia linee, colori e vite». I quadri oggi esposti in galleria costituiscono una parte dei 52 previsti dal progetto in fieri Codri Earthquake, ognuno dei quali corrisponde a un'unità di tempo specifica del terremoto: il secondo. Vengono così messe in relazione, da un lato, la durata del fenomeno con lo sviluppo del ciclo pittorico, e dall'altro, l'area geografica colpita dal sisma con l'area della tela, ospite della rielaborazione del dramma. Come dice l'artista, «in un terremoto il primo secondo può essere della stessa violenza dell'ultimo. Anzi, forse il primo impatto è ancora più forte e destabilizzante». Per questo motivo, la serie Codri Earthquake si sviluppa con un andamento cronologico, ma le singole opere non riportano la violenza del terremoto in successione crescente: ogni quadro del progetto rappresenta infatti un possibile grado di percezione della catastrofe, che non necessariamente corrisponde al suo reale grado di intensità. Il tema dell'assenza di punti di riferimento proposto nelle opere rimanda a un senso di destabilizzazione, percepibile in termini di panico e smarrimento. Ma, d'altro canto, il potenziale generato da quest'assenza di vincoli può essere colto anche come un'occasione di libertà. Questa dicotomia tra panico e liberazione è espressa dall'artista attraverso la rappresentazione di un mondo informe che contiene, però, delle forme riconoscibili, come protrusioni, annidamenti o ramificazioni. Il mondo organico che emerge da questo repertorio visivo rimanda alla vitalità della natura - dal magma terrestre a correnti marine e paesaggi abissali - e all'immaginario anatomico - dalla riproduzione cellulare a filamenti, globuli e terminazioni nervose. Attraverso la tecnica del chiaroscuro, con predominanza delle tonalità fredde, forme talvolta non finite, o cancellate, si stratificano in un gioco di trasparenze e in un'alternanza di piani pittorici. Pur in assenza di un'architettura e di una linea dell'orizzonte, Stoian riesce in questo modo a ricreare un senso di profondità nelle forme che si affusolano in direzione di un punto di fuga ideale nella tela, inserendo nell'informe accenni di prospettiva. I criteri su cui si fonda la ricerca di Victoria Stoian sono l'importanza attribuita alla sostanzialità della materia, l'approccio diretto e la presenza fisica dell'artista nel lavoro, e la necessità di coinvolgere lo spettatore attraverso la forza dell'opera in sé. L'esperienza personale e il suo percorso artistico sono saldamente intrecciati: migrata a Torino all'età di ventun anni, Victoria inizia a tradurre gli stimoli della nuova realtà, così diversa, in un linguaggio pittorico denso di rimandi introspettivi e culturali. Attraverso un soggetto fortemente autobiografico l'artista riesce ad affrontare temi collettivi, come il terremoto o la migrazione, che riguardano il rapporto degli esseri umani con la storia e con il territorio, in una ricerca che crea uno spazio di condivisione aperto e flessibile. Orario: da martedì a sabato dalle 15 alle 19, mattino su appuntamento. Info: 011.8124460 - 335.6191039 - [email protected] www.albertopeola.com fino al 03/04/2015 ore 18:00 Torino Via della Rocca 29 TORINOSETTE | Arte 69 / 225 Arte NAZARENO RANDO' E VALERIA CALDERA ALLA CHIESA DI SANTA CROCE Doppia personale di Nazareno Randò e Valeria Caldera. Ingresso libero. fino al 03/04/2015 ore 18:00 Avigliana (TO) Piazza Conte Rosso FEDERICO GUERRI DA WEBER & WEBER "Frammenti", personale di Federico Guerri. L'arte appartiene originariamente alla natura. È natura. E in quanto tale contempla e dà forma a se stessa. È dunque tempo che l'arte, memore del suo stato aurorale, torni a muoversi per iniziativa dei propri tratti. È tempo che la scrittura segnica torni a decidere dei propri tracciati e delle proprie luci. Di tutto. Anche delle tenebre. Nulla deve nascere se non dai suoi impulsi, dai suoi spasimi, dai suoi getti, violenti o pacati che siano. È quanto accade nell'opera di Federico Guerri, dove la scrittura sceglie innanzitutto di essere disegno e di non porsi al servizio che del proprio accadere. La scrittura danza e iscrive in questo esordio il carattere inafferrabile dello scaturire del segno e l'annuncio dell'enigmatica soglia tra ciclica sparizione e nuovo inizio. Non ha principio né fine. Appare e passa. Appare al nostro orizzonte come potrebbe fare il vapore acqueo. Presenza e venirealla-presenza si uniscono e si confondono in questi luoghi verso i quali ci conduce Federico Guerri: sono luoghi pienamente riconoscibili, pur rivelandosi la loro vera sostanza come ombra e parvenza. Orario: da martedi a sabato 15.30-19.30. Info: www.galleriaweber.it [email protected] - 011.19500694 fino al 04/04/2015 ore 18:00 Torino Via San Tommaso 7 "MANIERA NERA" ALLA NORMA MANGIONE GALLERY "Maniera Nera", collettiva a cura di Francesco Barocco. In mostra lavori di Vija Celmins, Richard Earlom, F. Green, Richard Houston, Elizabeth Judkins, S. W. Reynolds e John Raphael Smith. Orario: dal martedì al sabato 15.30-19.30 o su appuntamento. Info: 011.5539231 - [email protected] - www.normamangione.com fino al 04/04/2015 ore 18:00 Torino Via Matteo Pescatore 17 IRINA NOVARESE ALLO SPAZIO NOPX "Landology. Scorci di una politica delle differenze", mostra di Irina Novarese. Il processo lento di mappatura fittizia -e comunque approssimativa- si confronta con il reale flusso accelerato della città, che viene proposta ai singoli come luogo ultimo del sociale. Strutture urbane tra desiderio e repulsione, tra necessità ed extralusso, sono al centro del progetto "Landology" di Irina Novarese. Nello spazio di NOPX l'artista presenta un'installazione che costituisce il secondo capitolo della sua recente indagine sulle teorie di individualizzazione dell'habitat. Un'esplorazione di strutture e organizzazioni dello spazio urbano iniziata nel 2014 con le due città di Caracas e Berlino e che continua con il lavoro che verrà presentato a Torino. Landology dà anche il via a Preview, ad una nuova collaborazione tra NOPX e Dunque, locale di recente apertura in via Santa Giulia: pochi giorni prima dell'inaugurazione ufficiale, sui muri del Dunque apparirà un'anteprima della mostra, un estratto del lavoro dell'artista riprodotto in formato maxi su un cartellone da cinema. Visite anche su appuntamento: 328.7055257. Info: [email protected] - www.nopx.it fino al 04/04/2015 ore 18:30 Torino Via Guastalla 6/A TORINOSETTE | Arte 70 / 225 Arte RÄ DI MARTINO ALLA GAM PER "VITRINE" Riparte il 10 febbraio alla GAM di Torino "Vitrine", il progetto dedicato alla ricerca artistica contemporanea. Possibilità, titolo della quarta edizione, pone l'attenzione sulle trasformazioni della vita, del suo divenire di cui l'arte ricalca la natura mutevole e fluida. Come un vetro trasparente, "Vitrine" stabilisce un punto di interazione, di dialogo e di lettura tra le ricerche artistiche più contemporanee e il flusso incessante degli stimoli fisici e simbolici della quotidianità. Gli artisti protagonisti della quarta edizione di Vitrine sono: Rä di Martino, Francesco Gennari, Francesco Barocco, Anna Franceschini, Luca Trevisani. "Vitrine" si costituisce come una soglia, un passaggio che mette in comunicazione mondo interno ed esterno al museo attuando un dialogo tra le ricerche artistiche con la realtà circostante. Lo spazio e il tempo sono le coordinate imprescindibili con cui l'uomo si confronta costantemente e che s'imprimono nel lavoro dell'artista. Tutto scorre e cambia, le percezioni si arricchiscono di ricordi personali, del vissuto, della memoria culturale, storico?sociale e politica in una metamorfosi continua. Mutamenti che investono la realtà naturale e urbana ma anche il paesaggio dell'immaginario, lo spazio?tempo reale e quello mentale, interiore e intimo dell'animo. Lo sguardo dell'artista coglie determinate situazioni, alcuni momenti, registra cambiamenti che mescolano passato, presente e futuro, in una rielaborazione che trova espressione nelle opere, restituendo attimi e impressioni. Il primo appuntamento dell'edizione 2015 vede protagonista Rä di Martino, che presenta alla GAM dal 10 febbraio al 6 aprile l'opera "The Picture of Ourselves", video in bianco e nero che inquadra i primi piani alternati di una bambina e di un giovane uomo dagli occhi chiari, due ritratti in cui affiorano suggestioni della tradizione artistica, dalla pittura più antica fino alla fotografia più contemporanea, due sguardi che sono la testimonianza della vita che scorre, si radica, si evolve in un infinito intrecciarsi di possibilità. Orario: martedì-domenica 10-18, chiuso lunedì. La biglietteria chiude un'ora prima. Ingresso libero a Vitrine. Info: centralino 011.4429518 - segreteria 011.4429595 www.gamtorino.it/vitrine fino al 06/04/2015 ore 18:30 Torino Via Magenta 31 GAVINO SANNA ALLO SPAZIO MOUV "Livori in corso", personale di Gavino Sanna. In mostra una trentina di disegni, accompagnati da brevi racconti, raccolti nel libro intitolato "Livori in corso" che Gavino Sanna ha dedicato ad Alda Merini. La mostra si apre, così come nel libro, con un verso della Poetessa dei Navigli "L'uomo fa male al fratello al primo sbadiglio del mattino" a cui segue la dedica di Alda Merini. Orario: tutti i giorni dalle ore 10 alle 24; chiuso il lunedì. Nel periodo della mostra si svolgeranno degustazioni libere e guidate dei vini di Cantina Mesa, l'azienda vitivinicola creata dieci anni fa da Gavino Sanna con la moglie Lella a Sant'Anna Arresi nel Sulcis. Info: [email protected] - www.spaziomouv.it - 331.5828996 fino al 06/04/2015 ore 10:00 Torino Via Silvio Pellico 3 TORINOSETTE | Arte 71 / 225 Arte SERGIO STAINO ALLA GAM "Un racconto di Berlino, 1981", personale di Sergio Staino - uno dei più conosciuti e amati disegnatori satirici italiani -, a cura di Danilo Eccher. Lo spazio Wunderkammer ospita più di cento disegni che raccontano Berlino nel 1981, quando Staino, armato di carta, matita, china e una macchina fotografica raggiunge la città e la interpreta con i suoi disegni. E qui Bobo, da sempre l'alter ego del disegnatore, si ritrova a esplorare una città dalle mille contraddizioni e dal grande fascino. Una metropoli in forte espansione architettonica e culturale, in quell'anno ancora inserita nel cuore del comunismo europeo. "Ogni angolo era una scoperta, una sorpresa, una suggestione: Berlino in quegli anni là era una città veramente unica per la quantità di contraddizioni politiche e sociali che faceva coesistere in se stessa esprimendole, poi, in forme architettoniche e ambientali assai diversificate (...) Tutto era esagerato in Berlino Ovest: le luci, le insegne, le vetrine, tutte cose che adesso sembrerebbero normali ma che, allora, erano profondamente innovative. Solo avvicinandosi al confine con la Repubblica Democratica, e soprattutto al muro, l'atmosfera della città si faceva più scura e deprimente e la contraddizione tra la vitalità lussuosa dell'Ovest e la tristezza poliziesca dell'est si facevano evidenti". Orario: martedì-domenica 10-18, chiuso lunedì. La biglietteria chiude un'ora prima. Ingresso: euro 10, ridotto euro 8, gratuito ragazzi fino ai 18 anni. Info: Centralino tel. 011 4429518 - Segreteria tel. 011 4429595 e-mail [email protected] fino al 06/04/2015 ore 10:00 Torino Via Magenta 31 ETTORE FICO ALL'URP DEL CONSIGLIO REGIONALE In mostra una quindicina di incisioni di Ettore Fico (Piatto biellese 1917-Torino 2004). Si tratta di acqueforti e litografie, tra le produzioni meno note dell'artista ma da lui molto amate. Le vedute del giardino di casa a Castiglione torinese, dove Fico trascorreva le estati, sono un motivo ricorrente della sua arte così come i dettagli della natura, ben esemplificati in mostra da nidi, cespugli, viti e pannocchie. Fico realizzò le sue prime opere incisorie nel 1963, lavorando in studio con una pressa, operando direttamente sulle lastre e concentrando la produzione in determinati periodi, fino al 2003, anno precedente alla sua morte. Orario: dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 13 e dalle 14 alle 16. Ingresso libero. fino al 06/04/2015 ore 17:00 Torino Via Arsenale 14/G TORINOSETTE | Arte 72 / 225 Arte ALDO MONDINO ALLA GAM PER "SURPRISE" Martedì 10 febbraio inaugura alla GAM il primo appuntamento dell'edizione 2015 di "Surprise", progetto espositivo che concentra l'attenzione su aspetti specifici del contesto artistico torinese tra gli anni Sessanta e Settanta, in cui si intersecarono discipline diverse, dall'architettura al design, dalla moda alla grafica, dalla musica alle arti visive e performative gettando in questo modo le basi per il riconoscimento artistico di Torino a livello internazionale. A curare questo terzo ciclo di appuntamenti, che prosegue per tutto il 2015, sono Maria Teresa Roberto, docente di Storia dell'Arte Contemporanea presso l'Accademia Albertina di Torino e Gregorio Mazzonis, curatore GAM. Al progetto è dedicata la sala espositiva della GAM al secondo piano del museo. Al centro dell'attenzione sono poste di volta in volta opere, tracce di percorsi espositivi, progetti inediti, riferimenti a contesti extra-artistici; si tratta di frammenti eterogenei ma accomunati dal senso di stupore e meraviglia e di intensificazione delle energie vitali tipico di quegli anni. Il protagonista del primo appuntamento è Aldo Mondino (Torino, 1938-2005) il quale, dopo il periodo trascorso a Parigi dal 1959 al 1960 dove frequenta l'Ecole du Louvre e i corsi di incisione di William Heyter, nel 1963 esordisce a Torino con una personale alla galleria Il Punto, allora diretta da Gian Enzo Sperone. Presenta in questa occasione i suoi nuovi lavori, le "Tavole Anatomiche", metafore della società contemporanea descritta attraverso gli organi del corpo umano. "Sole" e "Immersore", entrambe realizzate nel 1967 e presentate nella mostra alla GAM, rappresentano un'esperienza anomala nell'ambito della sua produzione artistica, rivolta in questi anni al gioco e allo humour. L'arrivo della Pop Art in Italia proprio grazie a Gian Enzo Sperone e la sua consacrazione nella mostra alla Biennale veneziana del '64, costituisce un precedente fondamentale per tutta la ricerca artistica degli anni a venire. Mondino si appropria anch'egli di alcune istanze quali il principio di sconfinamento dalla pittura ottenuto con l'utilizzo di materiali che circondano il nostro ambiente, in questo caso legno e lampadine a incandescenza. Se "Immersore" si ricollega , come ha notato Riccardo Passoni, più alle istanze New Dada che sono discusse proprio in quegli anni, "Sole" traduce con i materiali delle insegne luminose un tema caro alla pittura di paesaggio come l'alba, sul quale tra l'altro si concentra la ricerca di uno dei maestri della Pop Art come Roy Lichtenstein negli anni tra 1963 e 1964 e al quale Sperone dedica la mostra di apertura della sua galleria. Le due opere hanno in comune, oltre ai materiali utilizzati, una misura fissa che guida la loro installazione alla parete, 160 centimetri da terra, segnalata dall'artista da una etichetta della galleria Stein sul verso di "Immersore". Questa linea immaginaria, che attraversa in orizzontale l'opera, definisce il punto al di sotto del quale le lampadine devono rimanere spente e corrisponde sia alla misura teorizzata da Masaccio come altezza fissa dell'occhio umano sia al segno lasciato dalle acque dell'Arno su alcuni capolavori dell'arte fiorentina che impressionò a tal punto Mondino da spingerlo a realizzare tra la fine del '66 e il 1967 una serie di opere. Tra questi lavori vale la pena ricordare l'intervento alla mostra "Con temp l'azione" (gallerie Stein, Sperone e Il Punto, Torino 1967) durante la quale l'artista unisce le sedi della mostra tirando un filo rosso attraverso la città posto a 160 centimetri di altezza da terra. Orario: martedìdomenica 10-18, chiuso lunedì. La biglietteria chiude un'ora prima. Ingressi: euro 10, ridotto euro 8, gratuito ragazzi fino ai 18 anni. Info: Centralino tel. 011 4429518 - Segreteria tel. 011 4429595 e-mail [email protected] fino al 07/04/2015 ore 18:30 Torino Via Magenta 31 IVREA - ELENA MIRANDOLA E MANITERRA AL CASTELLO DI SALE Mostra di Elena Mirandola e Maniterra a cura di ArteInFuga. Orario: lunedì 14.30-19.00; dal martedì al sabato 9.30-19.00. Info: [email protected] - http://arteinfuga.blogspot.it/ fino al 08/04/2015 ore 18:00 Ivrea (TO) Via dei Patrioti 14 TORINOSETTE | Arte 73 / 225 Arte "FOBOFILIA" ALLA FONDAZIONE SANDRETTO RE REBAUDENGO "Fobofilia", mostra sull'immagine della paura, sul modo in cui gli artisti danno forma a uno dei sentimenti più caratteristici e sfuggenti della nostra epoca, a cura di Irene Calderoni. Fobofilia è il piacere un po' perverso di essere spaventati, una pulsione che appare sempre più frequente. La paura è il registro più diffuso nell'intrattenimento, ma anche nell'informazione e di conseguenza nel modo di percepire la realtà. L'arte riflette questa temperie, ne offre diverse sembianze, da quello più intimo e psicologico, di una soggettività aggredita oppure aggressiva, a quello più esterno e politico, di una società che si fonda sulla violenza e usa il terrore come arma. Artisti in mostra: Janis Avotins, Matthew Barney, Massimo Bartolini, Avner Ben Gal, Glenn Brown, Miguel Calderon, Maurizio Cattelan, Dinos e Jake Chapman, Roberto Cuoghi, Saul Fletcher, Anna Gaskell, Douglas Gordon, Gusmao& Paiva, Thomas Hirschhorn, Piotr Janas, Zoe Leonard, Margherita Manzelli, Eva Marisaldi, Nathaniel Mellors, Shirin Neshat, Kelly Nipper, Catherine Opie, Tony Oursler, Djordje Ozbolt, Anri Sala, Ferdinando Scianna, Andreas Slominski, Jakub Julian Ziolkowski. Orario: giovedì 20-23 (ingresso libero); venerdì, sabato e domenica 12-19. Ingresso: intero euro 5; ridotto euro 3 (over 65, studenti); gruppi euro 4 (minimo 6 persone); gratuito (per i bambini fino a 12 anni, Insieme per l'Arte, abbonamento Torino Musei, giornalisti accreditati, soci ICOM). Info: [email protected] 011.3797600 - www.fsrr.org fino al 12/04/2015 ore 19:00 Torino Via Modane 16 ISA GENZKEN ALLA FONDAZIONE SANDRETTO RE REBAUDENGO La mostra dedicata ad Isa Genzken (Germania, 1948) presenta per la prima volta in Italia un ciclo di lavori della fine degli anni Ottanta, un corpus di opere pittoriche meno note rispetto alle sculture e installazioni per cui Genzken è famosa. Sono olii su tela monocromatici che suggeriscono già nel nome, Basic Research, l'inizio di un percorso di sconfinamento e d'interazione con l'ambiente. Si tratta infatti di frottage del pavimento del suo studio, a metà tra pittura e scultura, che cercano una comunicazione non verbale con spazio e spettatori. Orario: giovedì 20-23 (ingresso libero); venerdì, sabato e domenica 12-19. Ingresso: intero euro 5; ridotto euro 3 (over 65, studenti); gruppi euro 4 (minimo 6 persone); gratuito (per i bambini fino a 12 anni, Insieme per l'Arte, abbonamento Torino Musei, giornalisti accreditati, soci ICOM). Info: [email protected] - 011.3797600 - www.fsrr.org fino al 12/04/2015 ore 18:00 Torino Via Modane 16 TORINOSETTE | Arte 74 / 225 Arte "MARCO POLO - LA VIA DELLA SETA NELLE FOTOGRAFIE DI MICHAEL YAMASHITA" AL MAO Un viaggio per immagini, sulle tracce di uno dei più grandi esploratori di tutti i tempi: la nuova mostra del Mao ricostruisce il percorso compiuto quasi mille anni fa da Marco Polo lungo la Via della Seta, attraverso le fotografie di Michael Yamashita, fotografo di punta di National Geographic. Nelle 76 fotografie esposte al Museo d'Arte Orientale ritroviamo piazza San Marco e la laguna, il minareto di Samarra in Iraq e le carovane a bordo dei cammelli nel deserto del Gobi. Non solo: la mostra, articolata in tre sezioni geografiche, ripercorre il tragitto compiuto da Marco Polo dall'Italia alla Cina, ma anche la permanenza dell'esploratore in Cina e il viaggio di ritorno via mare, lungo le coste dell'Indonesia e dell'India. Le immagini desertiche lasciano così pian piano spazio alle distese d'acqua delle piantagioni di riso, agli spettacolari paesaggi della baia di Ha Long nel Nord del Vietnam e agli sguardi penetranti dei sadhu a Bombay. Orario: dal martedì alla domenica dalle 10 alle 18. Dal 7 febbraio al 1 marzo, apertura e chiusura posticipata nei weekend (sabato dalle 11 alle 20; domenica dalle 11 alle 19). La biglietteria chiude un'ora prima. Il biglietto d'ingresso (10 euro) consente anche l'accesso alla collezione permanente del museo. Info: 011.4436928 - www.maotorino.it fino al 12/04/2015 ore 17:00 Torino Via San Domenico 11 MOSTRA DEI FINALISTI DEL MARIO MERZ PRIZE ALLA FONDAZIONE MERZ Mostra dei 5 finalisti della prima edizione della sezione arte del Mario Merz Prize. Gli artisti, Lida Abdul (Kabul 1973), Glenn Ligon (New York 1960), Naeem Mohaiemen (Londra 1969), Anri Sala (Tirana 1974) e Wael Shawky (Alessandria d'Egitto 1971), sono stati selezionati tra le oltre 500 candidature pervenute dalla giuria composta da Marisa Merz, Beatrix Ruf (direttrice dello Stedelijk Museum di Amsterdam) e Claudia Gioia (curatrice indipendente). Il progetto espositivo, curato da Beatrice Merz raccoglie due o tre opere per ciascun autore, scelte tra le più significative del loro percorso artistico. Il pubblico potrà esprimere la propria preferenza visitando la mostra o collegandosi al sito mariomerzprize.org. Orario: martedìdomenica 11-19, lunedì chiuso. L'ingresso alla mostra è gratuito. Info: 011.19719437 [email protected] - www.fondazionemerz.org fino al 12/04/2015 ore 18:00 Torino Via Limone 24 AVERY SINGER ALLA FONDAZIONE SANDRETTO RE REBAUDENGO "Pictures Punish Words", personale di Avery Singer, a cura di Beatrix Ruf. Sorprendenti per tecnica e iconografia, i quadri di Avery Singer sovvertono le nostre aspettative visuali. A un primo sguardo si sottraggono a una classificazione precisa come dipinti o elaborazioni a stampa. Per questo sollevano l'interrogativo, ovvio e allo stesso tempo pressante per un'artista, sul modo in cui le informazioni digitali che ci circondano possono concretizzarsi sotto forma di immagine piatta su carta o, più di recente, tridimensionale in plastica, o su ogni altra possibile superficie materiale. Avery Singer ha realizzato un ciclo di opere pensate appositamente per questa sua prima personale. Dopo una prima presentazione alla Kunsthalle di Zurigo, la personale si sposta Torino, alla Fondazione Sandretto Re Rebaudengo. Orario: giovedì 20-23 (ingresso libero); venerdì, sabato e domenica 12-19. Ingresso: intero euro 5; ridotto euro 3 (over 65, studenti); gruppi euro 4 (minimo 6 persone); gratuito (per i bambini fino a 12 anni, Insieme per l'Arte, abbonamento Torino Musei, giornalisti accreditati, soci ICOM). Info: [email protected] - 011.3797600 - www.fsrr.org fino al 12/04/2015 ore 18:30 Torino Via Modane 16 TORINOSETTE | Arte 75 / 225 Arte "UNITED ARTISTS OF ITALY" ALLA FONDAZIONE SANDRETTO RE REBAUDENGO "United Artists of Italy", un progetto di Massimo Minini. Il gallerista ha raccolto una collezione di ritratti di artisti eseguiti dai più significativi fotografi italiani: l'idea è stata quella di concepire una collezione di volti d'artista ripresi dai grandi fotografi italiani, quasi un mondo aiutasse l'altro, completandosi a vicenda. Il progetto, iniziato per passione qualche anno fa, è cresciuto sempre più grazie al contatto diretto con i fotografi che hanno abbracciato la proposta, e si è rivelato un vero e proprio viaggio all'interno della fotografia, tra archivi e scatole, pellicole e files. Se in principio l'idea era di selezionare esclusivamente ritratti di artisti, con il tempo l'attenzione si è estesa, prendendo in considerazione alcuni ritratti di artisti stranieri, ma molto vicini all'Italia, come Joseph Beuys, Andy Warhol, Robert Rauschenberg, Sol LeWitt, volti di scrittori come Pier Paolo Pasolini, Italo Calvino, Alberto Moravia, e ancora gli artisti colti al lavoro, nel loro studio o nei momenti liberi e alcuni tra i più importanti galleristi come Lucio Amelio e Leo Castelli. Questa collezione crea una storia del contemporaneo, non con le opere, ma con i volti, i modi, gli atteggiamenti. Se si può considerare il contemporaneo un'attitudine, un modo di porsi dell'opera nel proprio tempo ed in comunione con i grandi temi del momento, il massimo di tensione sul contemporaneo lo si raggiunge non con il corpo dell'opera, ma con quello dell'autore, che vive nel proprio tempo, lo interpreta, gli dà voce, lo fonda, definendone i contorni spaziali e temporali. La mostra vuole infatti offrire uno spaccato della fotografia italiana di questi anni, dimostrando la capacità straordinaria di interpretazione e di omaggio a grandi artisti da parte di grandi fotografi. Non si tratta di una semplice raccolta cronologica di immagini, ma di un racconto, dove lo stesso artista visto, letto e interpretato da diversi fotografi, porge differenti sfaccettature del proprio destino. Spesso la fotografia dice più di quanto non sia nelle intenzioni dell'autore. Attraverso quasi duecentocinquanta scatti, viene presentato il lavoro di ventidue fotografi attivi a partire dagli anni '60: Claudio Abate, Aurelio Amendola, Gabriele Basilico, Sandro Becchetti, Gianni Berengo Gardin, Elisabetta Catalano, Giorgio Colombo, Mario Cresci, Mario Dondero, Federico Garolla, Luigi Ghirri, Mario Giacomelli, Gianfranco Gorgoni, Mimmo Jodice, Nanda Lanfranco, Uliano Lucas, Attilio Maranzano, Nino Migliori, Ugo Mulas, Paolo Mussat Sartor, Paolo Pellion, Ferdinando Scianna. La mostra è stata ospitata al Musée d'Art Moderne di Saint Etienne, al Palais des Beaux Arts di Bruxelles, alla Fondazione Stelline di Milano, alla Biennale di Fotografia di Amsterdam ed alla Estorick Collection di Londra. Orario: giovedì 20-23 (ingresso libero); venerdì, sabato e domenica 12-19. Ingresso: intero euro 5; ridotto euro 3 (over 65, studenti); gruppi euro 4 (minimo 6 persone); gratuito (per i bambini fino a 12 anni, Insieme per l'Arte, abbonamento Torino Musei, giornalisti accreditati, soci ICOM). Info: [email protected] 011.3797600 - www.fsrr.org fino al 12/04/2015 ore 19:00 Torino Via Modane 16 "AN ART OF ONE'S OWN: GROUP SHOW" DA RAFFAELLA DE CHIRICO ARTE CONTEMPORANEA "An Art of One's Own: Group Show". In esposizione lavori di Carla Accardi, Irma Blank, Dadamaino, Angiola Gatti, Andi Kacziba, Maria Lai, Elena Modorati, Carol Rama, Elisabeth Scherffig, Eva Sørensen. Orario: martedì e mercoledì dalle 14:00 alle 19:00; giovedì, venerdì e sabato dalle 11:00 alle 19:00; altri giorni e orari su appuntamento. Info: www.dechiricogalleriadarte.com - [email protected] - 011.835357 fino al 12/04/2015 ore 18:00 Torino Via della Rocca 19 TORINOSETTE | Arte 76 / 225 Arte EVANGELINA ALCIATI ALLA PINACOTECA DELL'ACCADEMIA ALBERTINA "Evangelina Alciati: l'occhio e l'anima". L'Accademia Albertina delle Belle Arti dedica, presso le sale della Pinacoteca Albertina, una mostra antologica alla figura di Evangelina Alciati (1883-1959), pittrice nella Torino del primo e secondo Novecento, prima donna ad essere ammessa in Accademia, personalità libera ed in anticipo sui tempi. L'iniziativa, che si collega alla prossima apertura, completati i lavori di ristrutturazione, della Pinacoteca del Novecento, presso la Rotonda del Talucchi, è stata sollecitata dalla contemporanea uscita, anteprima domenica 25 gennaio presso la Sala Congressi dell'Unione Industriale, del film "La liberà allo specchio. Ritratto di Evangelina Alciati". Il film, tratto da un'idea di Mauro Guidetti, scritto dallo stesso insieme agli eredi Lorenzo Boccalatte ed Anna Maria Fracchia, è stato sceneggiato e diretto da Vanni Vallino, e si avvale dell'interpretazione, tra le altre, di Pamela Villoresi, Erica Blanc, ed Eugenio Allegri. Evangelina Alciati fu allieva di Giacomo Grosso, sotto la cui guida si diplomò in disegno e pittura. Decisivo per il gli esiti della sua carriera fu un soggiorno a Parigi tra il 1903 ed il 1906. Lo stile della Alciati, che raggiunge punte di assoluta eccellenza nel ritratto, si confronta alla pari con le tendenze che caratterizzano la prima parte del Novecento, dalla pittura post impressionista, all'Espressionismo ed alla Metafisica, in cui si evidenziano taluni punti di contatto con il magistero di Felice Casorati. La mostra, a cura dei professori Edoardo Di Mauro e Giuseppe Mantovani, con contributi critici di Francesco De Caria, Donatella Taverna e della docente dell'Accademia Valeria Piasentà, presenta un percorso completo e ragionato di tutte le fasi artistiche di Evangelina Alciati, dal primo Novecento al secondo dopoguerra, tramite il prestito di opere da collezionisti privati, e da istituzioni quali la Galleria d'Arte Moderna di Torino, il Castello Gamba. Museo Regionale della Valle d'Aosta, le Fondazioni Burzio e Mazzonis. Orario: lunedì, martedì, giovedì, venerdì, sabato e domenica 10.00-18.00 (ultimo ingresso 17.30); mercoledì chiuso. Info: 011.0897370 fino al 12/04/2015 ore 18:00 Torino Via Accademia Albertina 8 TORINOSETTE | Arte 77 / 225 Arte "173° ESPOSIZIONE ARTI FIGURATIVE 2015" ALLA PROMOTRICE "173° Esposizione Arti Figurative", rassegna che propone le opere di 365 artisti selezionate dalla Commissione Artistica della Promotrice. L'itinerario espositivo si snoda lungo le sale della Palazzina Liberty al Valentino secondo una visione d'insieme che unisce pittori, scultori, grafici in una sorta di racconto attraverso paesaggi, ritratti, figure, composizioni floreali, pagine astratte e surreali, nudini e delicati fogli d'acquarello, incisioni e disegni. La mostra presenta un ampio "corpus" di lavori che ricordano gli artisti scomparsi, come il particolare e inquieto segno di Enrico Colombotto Rosso e di Leonor Fini, l'intenso "Autoritratto n.2" di Ruggeri e il cromatismo della tela "Un mattino al mare" di Cherchi, i "cieli" di Carena e il rame "Spadaccino di gallo" di Molinari. E insieme a "Il diario di Darwin" di Soffiantino si nota la tempera "Testa d'uomo" di Spazzapan e l'acquarello "Nudo in posa" dell'espressionista Corbelli, la "Dispensa" di Tabusso e la musicale tecnica mista "Les Regions inconnues" di Davide Peiretti, che si lega alle spaziali atmosfere del ciclo "Fuochi di gioia" di Nini Maccagno. E accanto affascinano le sculture, da "Sviluppo di forme n.1" ad "Archetipo", eseguite da Mastroianni, che sono documento e testimonianza di una vibrante e prorompente ricerca di materiali, forme, immagini. Immagini che fanno parte della narrazione di "Riviera Ligure" di Paulucci e delle rappresentazioni di Michele Baretta e Giuliano Emprin, dell'intensa spiritualità di Carlo Sismonda e del "contadino" un disegno dell'astigiano Manzone. Dopo un lungo periodo, ritornano alla "Promotrice" le delicate vedute del saluzzese Giuseppe Cavallera. E poi si possono vedere i robusti paesaggi di Franco Martinengo, le metafisiche atmosfere di Sergio Albano e Roberto Bertola, il pacato e misurato naturalismo di Pippo Bercetti, Piero Solavaggione, Mario Albano, Nicola Arduino, Cesare Tubino, Carlo Loro, Maria Antonietta Prelle, Loro, Giuseppina Colonna Gamero e Mario Gamero. Dal grande tronco di Germana Albertone si approda a Vincenzo Albano, alle donne di Stefano Cambursano e alle forme nello spazio di Serafino Delaurenti, ad Angiola Melis e Bruno Fisanotti, alla suggestiva "tavola" di Francesca Graziani Giovannini e alla neo-figurazione di Alfredo Levo. E, infine, il colore di Emilio Scarsi si stempera nell'armoniosa figura femminile di Almerico Tomaselli, nella sperimentazione di Giacinta Villa e nelle preziose incisioni di Vespignani, Giacinto Vittone e Mario Giovannini. E questo itinerario costituisce uno spaccato della "sociale", che si sviluppa in modo da delineare, tra artisti storici e più recenti elaborazioni, alcuni momenti del cammino dell'arte figurativa". Orario: martedì-sabato 11-13 e 16,30-20; festivi 10,30-12,30. Info: 011.6692545 fino al 12/04/2015 ore 18:00 Torino Viale Crivelli 11 I PANNELLI DI DEFENDENTE FERRARI ALLA SACRA DI SAN MICHELE "I pannelli di Defendente Ferrari". Orario: da martedì a sabato 9.30-12.30 e 14.30-18.00; domenica e festivi: 9.30-12.00 e 14.30-18.30; ultimo ingresso consentito 30 minuti prima della chiusura della Sacra. fino al 12/04/2015 ore 09:30 Sant'Ambrogio (TO) Sacra di San Michele BARDONECCHIA - CARLO RIVETTI AL PALAZZO DELLE FESTE "Antropologia fantastica", opere pittoriche di Carlo Rivetti. Orario: sabato, domenica e il lunedì di Pasquetta dalle 16,30 alle 19,00. Info: www.carlorivetti.it fino al 12/04/2015 ore 15:45 Bardonecchia (TO) Piazza Valle Stretta 1 TORINOSETTE | Arte 78 / 225 Arte FULVIO COLANGELO ALLO SPAZIO MIXTO "La Passione e l'Arte secondo Colangelo". Cristalli, tubi d'acciaio e travi in legno si trovano qui assieme proiettati nel vuoto delle continue vetrate. Le opere, anche queste, sono un mix fra pittura, fotografia, scultura, elaborazione digitale, interventi grafici. video, installazioni. Per vedere tutto bisogna girare, salire, scendere. Si scoprono solo così tante cose preziose e sorprendenti. Il filo conduttore tra lavori così diversi è una tecnica sempre dominata dall'impulso, dall'intensità, dall'attimo irripetibile in cui il tempo si ferma per lasciarci entrare in un mondo diverso e fantastico. Amore, erotismo, tensione sono le tante facce di un unico tema, la Passione, quella di cui siamo impastati, quella che dà senso alla vita. Fulvio Colangelo, scenografo, graphic designer, pubblicitario, art curator, artista con mostre in quindici nazioni, vive nel suo studio galleria Ki-Gallery in centro a Torino. Orario: lunedì, martedì e mercoledì dalle 8 alle 18; giovedì, venerdì e sabato dalle 8 alle 22; domenica dalle 20 alle 22. Info: 366.1128666 - [email protected] fino al 13/04/2015 ore 20:00 Torino Corso Castelfidardo 34 "UEFA IS EAST", FOTOGRAFIE DELLA TRANSNISTRIA AL POLSKI KOT "Uefa is East - L'Europa calcistica dell'Est vista attraverso i volti dei suoi abitanti. Transnistria, 1997": mostra fotografica diGabriele Bertolini, che vuole essere un momento riflessivo e documento storico di un viaggio in Transnistria, stato sui confini della legalità, che si dichiara indipendente dalla Moldavia e vicino ai Russi. La mostra, curata da Enzo Ronco e Gwladys Martini, fa parte del progetto "L'Europa calcistica dell'Est vista attraverso i volti dei suoi abitanti": la rassegna prende spunto dai luoghi dove si sono svolti eventi calcistici di rilevanza europea, come UEFA e Champions League, per raccontare città meno conosciute per mezzo dei ritratti di chi vi abita. Il calcio non è fatto solo di grandi club noti nel mondo intero. Decine di città più o meno conosciute partecipano con le loro squadre all'emozione delle coppe europee e molte sono nella parte più orientale del continente. Si trovano alla ribalta per pochi attimi, per poi finire dimenticate fino, se i loro club lo meritano, alla stagione successiva. Questo primo appuntamento vede protagonista la Transnistria e la sua capitale Tiraspol, che il fotografo ha documentato nel 1997, l'anno di fondazione dello Sheriff Tiraspol. I personaggi ritratti sembrano quasi prendere vita, tanto sono intensi e profondi i loro sguardi. Sono colti nella loro quotidianità, fieri, e sembrano cercare nell'obiettivo un riscatto, un futuro. La Transnistria è terra di contrasti, dove povertà e ricchezza convivono, come facce di una stessa moneta. Sembrano parlare di quello che hanno vissuto, ma senza urlarlo. Come i tre ragazzini soldati a torso nudo, che giocano a fare i grandi: uno di loro prima copre un braccio, poi lo scopre, rivelando elaborati tatuaggi. In questi territori è cresciuto lo scrittore Nikolai Lilin, che nel suo romanzo Educazione siberiana descrive l'iconografia dei tatuaggi, e come ancor meglio li descriva Alix Lambert nel suo documentario The Mark of Cain, ambientato tra i carcerati russi, quando i disegni sulla pelle raccontavano la storia dei detenuti stessi, quando l'inchiostro sottopelle era illegale. La mostra è inserita nel programma del progetto Fuoriluogo, sostenuto dal collettivo GAD (Gwladys Martini, Alessio Bovero, Dario Favatà), che intende stimolare l'incontro tra arte e luoghi non convenzionali, volto ad avvicinare il contenuto tipico dei musei al pubblico più vasto dislocandolo in contesti nuovi e spiazzanti. Orario: da martedì a domenica dalle 20.00 a mezzanotte. Info: [email protected] fino al 14/04/2015 ore 18:30 Torino Via Massena 19 TORINOSETTE | Arte 79 / 225 Arte JENS EINHORN ALLA LUCE GALLERY "Electric eyes", personale di Jens Einhorn. I lavori di Jens Einhorn sembrano alimentare uno scenario da fine del mondo. Le immagini della serie Too Much Future e The Endless End trasmettono la sensazione della calma dopo un disastro oltre ogni aspettativa. Sembra che siano stati sbattacchiati furiosamente da tempeste e nubi di fumo solo per stabilirsi di nuovo, solo grazie alla loro chiarezza formale. Einhorn fa sì che si provi un certo piacere in questa presunta distruzione con l'utilizzo, in questa serie, di vivaci colori. Il caos lentamente si trasforma in armonia. La lettera E che si ritrova in alcune immagini rappresenta una volta di più la lotta che si percepisce in ogni pezzo. Può voler dire sia "The End"- la fine - che l'Eternità, tutti nuovi inizi nel circolo infinito. L'etichetta segna anche il completamento del processo di lavoro per l'artista, l'ultimo atto gestuale sull'immagine. Come i battiti musicali le immagini, frammenti di pixel, operano all'interno di una nebbia delicata permeata di luce colorata. Cultura giovanile e musica rappresentano una cornice importante per le opere di Einhorn e spesso le si ritrova come impressioni galleggianti audio-visive. La lettera E può dunque stare anche per elettronica o estasi o per entrambi. La musica elettronica è anche spesso correlata alla nozione di post-apocalittico. Ha rappresentato un mezzo di espressione di critica sociale per molti artisti che hanno elaborato visioni distopiche del futuro, processandole in una nuova tecnologia. Jens Einhorm è nato nell'ex Repubblica Democratica Tedesca ed è dunque molto influenzato dagli avvenimenti socio-politici degli anni '90 quando la musica giocava un importante ruolo per un giovane artista, come primario strumento di espressione. Egli suonò in band punk a partire dalla metà degli anni '90, per poi intraprendere la sua strada nelle arti visive grazie alla fotografia e alla musica. Jens ha studiato fotografia a Leipzig e scultura e new media con Astrid Klein, e si è concentrato più sulla pittura con un master con Tal R all'Accademia di Düsseldorf per concentrarsi più sulla pittura. Il metodo mash-up di Einhorn, che fa suso di tessuto, pigmenti, colla e colori, regala una caratteristica di "oggetto" alle proprie immagini rendendo sorprendente la loro presenza nello spazio. La struttura stessa di quei minuscoli elementi visivi li rende simili a dipinti astratti o simil digitali. La mostra segna un importante punto di partenza per la carriera dell'artista, per la prima volta in Italia, presentando una serie di nuovi dipinti che sono il corpo principale delle opere più recenti di Einhorn. Orario: dal martedì al sabato 15.30-19.30. Info: 011.8141011 - 335.5246817 - [email protected] - www.lucegallery.com fino al 14/04/2015 ore 18:30 Torino Corso San Maurizio 25 QUADRI-PERSONALE ALLA GALLERIA20 In mostra lavori di Alfredo Billetto, Mauro Chessa, Pino Mantovani, Mario Surbone. Orario: dal lunedì al sabato dalle 15 alle 19. Info: 011.3724087 - [email protected] www.galleria20.jimdo.com fino al 15/04/2015 ore 17:00 Torino Corso Casale 85/B SIMONE BENEDETTO DA FRANZ PALUDETTO Sculture di Simone Benedetto. Orario: da giovedì a sabato 15-19 o su appuntamento. Info: 011.4546390 - [email protected] - www.franzpaludetto.com fino al 16/04/2015 ore 18:00 Torino Via Stampatori 9 TORINOSETTE | Arte 80 / 225 Arte "IL KABUKI DEI TRE SAMURAI: ARAKI, MORIMURA, SUGIMOTO" ALLA GALLERIA IN ARCO "Il kabuki dei tre samurai: Araki, Morimura, Sugimoto". Nobuyoshi Araki, Yasumasa Morimura e Hiroshi Sugimoto sono i protagonisti della mostra a cura di Graziano Menolascina. Nobuyoshi Araki, tra gli artisti più rappresentativi e prolifici della storia della fotografia, racconta la donna, l'eros e il Giappone. Le donne di Araki sono spesso sdraiate su letti disfatti, oppure distese sul pavimento in pose lascive, legate con corde, con i corpi ostentati e nudi ma con sguardi in cui è completamente assente la volontà di sedurre. Yasumasa Morimura si appropria invece di icone universali della storia dell'arte, dei mass media e della cultura popolare interpretandole in prima persona. In particolare Morimura è interessato alle trasformazioni sociali politico e culturali dovute alla penetrazione del capitalismo e dei miti del mondo occidentale in Giappone. Morimura impersona Einstein, Marylin, Frida Khalo, Hitler il risultato è un'opera e raffinata che nasce da una cura maniacale per i dettagli e l'uso di ritocchi digitali, di costumi, pose e accessori ricercati che le rendono uniche. I tratti somatici non modificati, sono l'unico mezzo che Morimura ha per rivendicare la propria origine e le proprie tradizioni e l'unica via per fare ciò è la provocazione. Infine, ci sono gli scatti di Hiroshi Sugimoto, immagini mentali, concetti la cui materializzazione è resa possibile grazie a un rigoroso controllo del mezzo fotografico e del processo manuale di stampa, seguito anch'esso personalmente dall'artista. Nella serie "Theatre" Sugimoto ha fotografato con tempi di esposizione lunghissimi sale degli anni '20 e '30, cinema degli anni '50 e drive in. La luce bianca degli schermi rettangolari, che illumina il resto dell'ambiente, contiene in sé l'intera proiezione del film. In "Architectures" la tecnica dello sfocato priva le architetture moderniste di connotazioni temporali. I lunghi tempi di esposizione dei "Seascape" bloccano il movimento delle onde in immagini eterne, mentre il soggetto dei "Portraits" realizzati fotografando i personaggi dei musei delle cere è l'immortalità stessa. Info: 011.8122927 - www.in-arco.com [email protected] fino al 18/04/2015 ore 18:30 Torino Piazza Vittorio Veneto 3 GIANLUCA QUAGLIA ALLA GALLERIA UNIQUE "Places", mostra personale dell'artista milanese Gianluca Quaglia a cura di Antonio D'Amico, propone "Paesaggio", un'installazione ambientale che invade tutto lo spazio della galleria, insieme alla sua produzione recente degli intagli su carta. I suoi lavori, la cui caratteristica principale è la recisione di alcuni elementi dal contesto originario per farli rivivere nello spazio circostante, producono una rottura dell'equilibrio del linguaggio comune. In "Places" Quaglia espone le libellule, le diverse varietà di fiori e di piante, le farfalle e gli insetti, tutti intagli su carta che conquistano il senso del loro essere singole individualità, in quanto gli elementi sono stati estratti e custoditi altrove, così non sono più semplici e gradevoli decorazioni, bensì pluralità di esistenze che abitano il medesimo spazio in cui si muovono gli uomini. Orario: dal martedì al sabato 10.00-12.30 e 15.30-19.30. Chiuso il lunedì. Aperture fuori orario su appuntamento. Info: 011.5617049 - 334.8017314 - [email protected] www.galerieunique.com fino al 18/04/2015 ore 17:00 Torino Corso Vittorio Emanuele II 36 TORINOSETTE | Arte 81 / 225 Arte "IL MONDO IN UNA TAZZA" A PALAZZO MADAMA Palazzo Madama presenta un percorso dedicato alla storia della tazza, attingendo dalle ricche collezioni di arte decorativa conservate in museo. L'esposizione si riallaccia al tema della porcellana torinese al centro di Fascino e splendore della porcellana di Torino, mostra curata da Andreina d'Agliano e Cristina Maritano che apre in contemporanea alla Fondazione AccorsiOmetto e che presenta ben 90 opere provenienti dalle collezioni di Palazzo Madama. Le due esposizioni offrono nel complesso un vero e proprio percorso cittadino dedicato al tema della porcellana. Filo conduttore dell'esposizione è la tazzina: da tè, da caffè e da cioccolata. Oggetto legato indissolubilmente all'introduzione in Europa delle bevande calde provenienti dall'Oriente e dal Nuovo Mondo e al materiale esotico e prezioso per eccellenza, la porcellana. A Palazzo Madama una sequenza di tazze, a partire dai blancs-de-chine, ovvero le porcellane bianche cinesi prodotte a Dehua, mostra l'evoluzione delle forme e la varietà dei decori nelle tazzine prodotte dalle manifatture europee nel Settecento: dai motivi di origine cinese e giapponese, a quelli tratti dai libri di storia naturale, ai paesaggi derivati da incisioni olandesi e tedesche, fino alle scene mitologiche e della letteratura cavalleresca. Contestualmente la mostra è un'occasione per raccontare, per casi esemplari, la storia della porcellana, delle sue particolarità produttive, della qualità della pasta e dei colori. Il valore socialmente rappresentativo della porcellana emerge anche grazie all'esposizione di alcuni servizi araldici, conservatisi integri per il loro valore altamente simbolico legato al passato illustre della casata oppure smembrati e dispersi sul mercato antiquario. Una vetrina è dedicata alla principale manifattura di porcellana operante in Piemonte nel Settecento, la Real fabbrica delle porcellane di Vinovo, fondata nel 1776 grazie all'intraprendenza di un torinese, Giovanni Vittorio Brodel, e di un ceramista di Strasburgo, Pierre-Antoine Hannong, e poi rilevata nel 1780 dal medico e chimico torinese, Vittorio Amedeo Gioanetti. Alla produzione di questa fabbrica è dedicato un più ampio spazio nelle sale della mostra alla Fondazione AccorsiOmetto. In un'altra vetrina, l'artista Matilde Domestico, che da anni conduce ricerche sul tema della porcellana, ambienta l'installazione Esistenza di porcellana, che si ispira alle poesie di Emily Dickinson. Il lavoro dell'artista unisce oggetti e frammenti di carta e di porcellana su cui emergono parole in acciaio. Intorno una superficie di polvere di marmo di Carrara, il caolino, un materiale refrattario. Tutti gli elementi nel complesso rimandano all'idea di fabbrica, a una realtà viva e produttiva. In sottofondo una base sonora composta dalla sovrapposizione ed elaborazione di rumori meccanici, suoni metallici ripetitivi registrati all'interno dei reparti di fabbricazione dell'Industria Porcellane IPA, si propaga tra le tintinnanti ceramiche antiche e contemporanee. Orario: martedì-sabato 10.00-18.00; domenica 10.00-19.00. La biglietteria chiude un'ora prima. Chiuso il lunedì. Ingresso: intero euro 10, ridotto euro 8, gratuito ragazzi fino ai 18 anni e abbonati Musei Torino Piemonte. In presenza di mostre temporanee le tariffe potranno subire variazioni. Info: 011.4433501 - www.palazzomadamatorino.it fino al 19/04/2015 ore 10:00 Torino Piazza Castello EUGENIO BROGGINI ALLA FONDAZIONE GIORGIO AMENDOLA Personale di Eugenio Broggini. Orario: da lunedì a venerdì 10-12 e 15.30-19.30; sabato e domenica su prenotazione. Info: www.fondazioneamendola.it - [email protected] fino al 23/04/2015 ore 18:00 Torino Via Tollegno 52 TORINOSETTE | Arte 82 / 225 Arte "LIVE EAST DIE YOUNG" BURNING GIRAFFE ART GALLERY "Live East Die Young", collettiva a cura di Giuseppe Savoca: un'occasione unica per entrare in contatto con lo spirito dissacrante e rivoluzionario della scena artistica dell'East End di Londra attraverso le opere di sei dei suoi più interessanti interpreti: Alex Binnie, Dan Hillier, Dr. D, Ian Johnstone, Liam Sparkes e Michele Servadio. Orario: dal martedì al venerdì 15-19; sabato 15:30-20. Info: www.bugartgallery.com - [email protected] - [email protected] - 011.5832745 - 347.7975704 fino al 24/04/2015 ore 18:30 Torino Via Bava 8/A "PITTURA FEMMINILE A TORINO NEL PRIMO '900" ALLA GALLERIA DEL PONTE "Pittura femminile a Torino nel primo '900", mostra di Evangelina Alciati, Vittoria Cocito, Nella Marchesini e Daphne Maugham. Orario: dal martedì al sabato 10.00-12.30 e 16.00-19.30. Info: 011.8193233 - [email protected] - www.galleriadelponte.it fino al 24/04/2015 ore 18:00 Torino Corso Moncalieri 3 EVA LEITOLF E VICTOR LOPEZ GONZALEZ AL CAMPUS EINAUDI Nell'ambito di Biennale Democrazia, l'atrio del nuovo campus universitario ospita i progetti artistici "Postcards from Europe" di Eva Leitolf, "ATLAS" e "Border Crossing" di Victor López González, entrambi a cura di Patrizia Bottallo. fino al 25/04/2015 ore 10:30 Torino Lungo Dora Siena IVREA - GIANNI-EMILIO SIMONETTI AL MUSEO DELLA CARALE ACCATTINO "Gianni-Emilio Simonetti - Othermaps Othernearby", un evento multitasking con la partecipazione di: Luigi Bonotto, Giulia Tacchini, Giulia Maffei, Stefano Montani, Nicolò Parini, Pip, Poldino, Cina. Un ringraziamento speciale all'atelier di "arteterapia" dell'ospedale di Luino e al dott. Isidoro Cioffi. A cura di Lorena Giuranna e Adriano Accattino. Orario: sabato e domenica dalle 15:00 alle 19:00. Info: 0125.612658 fino al 26/04/2015 ore 18:00 Ivrea (TO) Via Miniere 34 CASTELLAMONTE - SANDRA BARUZZI AL CENTRO CONGRESSI PIERO MARTINETTI "Sguardi.2", mostra di Sandra Baruzzi, a cura di Anna Tabbia. Orario: sabato e domenica 15,00-19,00 (domenica di Pasqua chiuso); altri giorni su appuntamento - scuole su appuntamento. Info: 0124.5187216 - [email protected] fino al 26/04/2015 ore 17:00 Castellamonte (TO) Via Educ TORINOSETTE | Arte 83 / 225 Arte ISA MELSHEIMER DA QUARTZ STUDIO "Examination of the Origins", personale dell'artista tedesca Isa Melsheimer (Neuss, 1968) che per l'occasione ha concepito un'installazione site specific in cui elementi scultorei pensati a partire dalle caratteristiche 'ambientali' di Quartz sono accostati alle forme architettoniche di alcuni edifici della città. Visite su appuntamento. Info: 338.4290085 - [email protected] www.quartzstudio.net fino al 28/04/2015 ore 19:00 Torino Via Giulia di Barolo 18/D BORIS LAVRENKO ALLA GALLERIA PIRRA Boris Lavrenko nasce a Rostov nel 1920 e muore a San Pietroburgo, città in cui studia, vive e lavora, nel 2001. Titolare della cattedra di pittura e composizione dell'Istituto Repin dal 1953, la sua carriera è costellata di prestigiosi riconoscimenti ed è considerato uno dei più autorevoli rappresentanti del post-impressionismo russo. L'infanzia vissuta a contatto con la natura, le immense steppe e il fiume Don, avranno una forte influenza sulla formazione del futuro pittore. Lavrenko, infatti, nel paesaggio trova la massima libertà di ricerca compositiva e di sperimentazione cromatica, seppur all'interno di un figurativismo di solida impostazione. Le sue opere, in particolare quelle animate da figure impegnate in normali attività, quali la lettura, una passeggiata o una partita di calcio, trasmettono spontaneità e gioia di vivere. Lavrenko è un artista versatile, con la maturità di riconoscere in qualsiasi soggetto la "dignità" di essere ritratto, per cui i suoi temi spaziano dalle vedute cittadine, con i loro monumenti, ai già citati paesaggi, dai banali oggetti di uso quotidiano delle sue intense nature morte, alle animate o raccolte scene di genere. I numerosi viaggi compiuti all'estero e in patria stimolano la curiosità e gli interessi di Lavrenko, le cui opere possono definirsi un caleidoscopio di impressioni, un colorato mosaico di vita. Orario: da lunedì a sabato 9,30-12,30 e 15,30-19,30; domenica 9,30-12,30. Info: 011.543393 - www.galleriapirra.it - [email protected] fino al 30/04/2015 ore 18:00 Torino Corso Vittorio Emanuele II 82 "FEMMINILE PLURALE" DA DAVICO "Femminile plurale", mostra di Patrizia Comand, Stefania Pennacchio e Luciano Sabbatucci. Orario: da martedì al sabato dalle 10.00 alle 12.30 e dalle 16.00 alle 19.30. Chiuso lunedì e festivi. Info: 011.0362954 - [email protected] - www.davicoarte.it fino al 02/05/2015 ore 18:30 Torino Galleria Subalpina 21 TORINOSETTE | Arte 84 / 225 Arte JOSEF KOUDELKA AL FORTE DI BARD "Josef Koudelka, Vestiges 1991-2014", prima esposizione in Italia del più imponente progetto fotografico di uno dei maestri mondiali della fotografia, mostra promossa dall'associazione Forte di Bard in collaborazione con l'Agenzia Magnum Photos. Il progetto Vestiges, che vede impegnato da oltre vent'anni il grande fotografo dell'agenzia Magnum Photos, propone la sua interpretazione fotografica e artistica di alcuni dei più importanti siti archeologici della cultura romana e greca, in un itinerario attraverso venti paesi, dalla Grecia al Libano, dalla Siria all'Algeria, dalla Turchia all'Italia e di oltre duecento località che si affacciano sul Mar Mediterraneo. Un'esplorazione che non ha precedenti, un lavoro fatto di costanza e perseveranza. L'artista, come i pittori romantici del XIX secolo, coltiva una predilezione particolare per le rovine, senza celebrarne l'atmosfera malinconica, ma con l'obiettivo di restituirne l'autentica bellezza. Il suo intento è usare l'arte per riappropriarsi di un mondo che ci sta sfuggendo e che potremmo perdere. Trasformare le macerie in speranza è il grande e ambizioso progetto che Koudelka cerca di realizzare con il suo eccezionale viaggio, in costante divenire che si arricchisce periodicamente di nuovi capitoli. In mostra oltre 60 fotografie di cui 22 panoramiche di grandi dimensioni. Un allestimento che coniuga il minimalismo dell'approccio del fotografo e della cifra stilistica delle sue immagini, al suggestivo senso di camminamento tra le rovine. In mostra anche la proiezione di circa 350 scatti relativi ai set di Vestiges. Fino al 31 gennaio il Forte sarà aperto solo il sabato e la domenica dalle 10 alle 19; dal primo febbraio apertura consueta (feriali dalle 10 alle 18, festivi e prefestivi dalle 10 alle 19). Ingresso: Intero: 6,00 euro - Ridotto: 5,00 euro. Info 0125.833811 - 83382 e su www.fortedibard.it fino al 03/05/2015 ore 18:00 Bard (AO) Forte "AL FRONTE" AL MUSEO DEL CINEMA "Al fronte. Cineoperatori e fotografi raccontano la Grande Guerra", mostra a cura di Roberta Basano e Sarah Pesenti Campagnoni. Cento anni fa, la Grande Guerra investe il Vecchio Continente con la sua modernità che, oltre alle armi micidiali, annovera l'utilizzo di nuovi mezzi di comunicazione. Tra queste la fotografia e il cinema si rivelano risorse fondamentali nel definire gli equilibri di potere dei principali paesi belligeranti. Scatti e riprese realizzati da fotografi e operatori militari invadono le pagine di quotidiani e riviste e dominano gli spettacoli cinematografici di tutto il mondo, trovando una eco nelle innumerevoli fotografie amatoriali accumulate dai reduci e dalle loro famiglie, memoria di un'esperienza umana e sociale estrema e contraddittoria. La mostra "Al fronte. Cineoperatori e fotografi raccontano la Grande Guerra" propone un percorso di immagini attraverso 160 fotografie inedite, scattate da Luis Bogino al seguito del Regio Esercito Italiano e dai soldati fotoamatori dislocati sui di guerra. Accanto a questo primo tracciato si sviluppa il percorso cinematografico: una selezione di film "dal vero", girati al fronte e nelle retrovie, e di titoli di fiction di epoche diverse, testimonianza di un'eredità visiva e culturale variamente interpretata nel corso del tempo. Lo sguardo di artisti come Paola De Pietri, Yervant Gianikian e Angela Ricci Lucchi propone infine una lettura personale della prima guerra mondiale, dei luoghi che essa ha attraversato e di una memoria spesso dimenticata. Orario: da martedì a venerdì 9.00-20.00; sabato 9.00-23.00; domenica 9.00-20.00; lunedì chiuso. Ultimo ingresso un'ora prima della chiusura. Ingresso: intero euro 14,00; ridotto (studenti universitari fino a 26 anni, over 65, gruppi min. 15 persone) euro 11,00; giovani e scuole (da 6 a 18 anni, gruppi scolastici) euro 8,00; gratuito fino a 5 anni, disabili e accompagnatore, Torino+Piemonte Card. fino al 03/05/2015 ore 19:00 Torino Via Montebello 20 TORINOSETTE | Arte 85 / 225 Arte PHIL BORGES ALLA GALLERIA PAOLA MELIGA "Tibet's Portraits | Culture on the Edge", mostra fotografica di Phil Borges. Borges fa parte dei "maestri artisti" della fotografia americana e non, che da oltre 25 anni documenta con passione la vita delle popolazioni tribali di tutto il mondo, utilizzando il veicolo del "ritratto ambientale" per sollevare le problematiche delle popolazioni indigene e per diffonderne la loro conoscenza. Borges è mosso da una missione e un cammino spirituale e di vita che lo portano a spingersi negli angoli più remoti del mondo per dar voce attraverso la sua fotografia a realtà straordinarie e uniche, che altrimenti non avrebbero modo di essere svelate. La sua poetica capacità di cogliere l'attimo sospeso e la denuncia della realtà nella sua sfumatura più veritiera uniscono testimonianza e arte per dar vita a una vera vocazione. La sua è una fotografia tesa a dar voce a chi non ce l'ha, che ha come missione la rivalutazione delle culture che stanno via via scomparendo, mettendo l'accento sul loro valore e rappresentando le sfide che le attendono. Il suo lavoro cerca di rendere più comprensibili le tematiche riguardanti le popolazioni in via di sviluppo: "Voglio che lo spettatore veda queste persone come individui, che conosca i loro nomi e un po' della loro storia, non che le veda solamente come degli estranei che abitano terre lontane." Pluripremiato per il suo impegno umanitario nel 2008 ha collaborato con Amnesty International pubblicando Enduring Spirit, le sue raccolte fotografiche sono tradotte in 4 lingue e le sue opere sono esposte nei musei di tutto il mondo. In mostra i suoi ultimi scatti sul Tibet. I ritratti mostrano queste popolazioni che vivono in uno degli ambienti più fragili della terra e che di fronte alle sfide del ventunesimo secolo cercano di mantenere quello che hanno di più caro: la loro pratica buddista, la loro cultura tibetana ed i loro usi. Fotografie delicate, commoventi, piene di pathos, di fierezza. Altamente importante è anche la perfezione della cromaticità, infatti in questo suo ultimo lavoro Phil Borges ci presenta i suoi scatti a colori. Mostra realizzata grazie alla collaborazione con Paci Contemporary | Brescia. Orario: dal mercoledì al sabato 11,00-12,30 e 15,30-19,30. Martedì mattina chiuso, pomeriggio 15,30-19,30. Lunedì e festivi chiuso. Apertura privata su appuntamento. Info: 011.2079983 - [email protected] fino al 04/05/2015 ore 11:00 Torino Via Maria Vittoria 46/C "IL MARE CHE SENTO" DA INTERNOCORTILE "Il mare che sento", interpretazioni d'arte design e artigianato d'eccellenza. Orario: da martedì a sabato 11-13 e 15.30-19. Info: 011.6618841 - [email protected] - www.internocortile.it fino al 05/05/2015 ore 18:30 Torino Via Villa Glori 6 TORINOSETTE | Arte 86 / 225 Arte RIVAROLO - ERNESTO MORALES A CASA TOESCA "Il giorno come la notte", personale di Ernesto Morales. Il progetto espositivo curato da Karin Reisovà comprende opere in continuità con il lavoro precedente dell'artista, ma recentemente arricchito dall'esperienza espositiva in Oriente, in particolare a Singapore, Kuala Lumpur, Jakarta e Bangkok dove Morales ha avuto modo di essere in stretto contatto con la natura dei luoghi, fonte d'inspirazione per approfondire e delineare la mostra. I fili conduttori sono i temi della primavera e del relativo equinozio durante il quale, come ci indica il termine stesso "Equus Nox", vi saranno uguali numero di ore di luce e di oscurità, dunque il giorno come la notte, a pochi giorni dalla inaugurazione. Il cambiamento di stagione ci rimanda alla rinascita, al risveglio della natura, all'amore ed i suoi miti: l'ambiente è in trasformazione e questa sensazione di positiva aspettativa coinvolge anche gli esseri umani. Non solo, vengono rappresentati miti ed allegorie, quando Ernesto Morales nel richiamare Madre Natura associa a Flora - Dea dell'antichità romana - simboli quali la rosa bianca, il cigno, la fenice, l'uovo, le rondini. Anche la tematica degli opposti viene analizzata ed esplicitata, in riferimento alla generazione di nuovi cicli vitali: il maschile ed il femminile, il giorno e la notte, il bianco e il nero, il buio e la luce. I paesaggi talvolta reali e talvolta onirici del precedente lavoro dell'artista uniti a questo nuovo percorso, lavorativo e di vita, ci permettono di entrare in una dimensione intima e coinvolgente. E nei quadri si riflette quella che è la grande sensibilità di Ernesto Morales, ossia quella di entrare in empatia con i luoghi e le persone, permettendo all'osservatore di comprendere realmente le sue opere e le motivazioni, aspetti che nell'arte contemporanea non sempre appaiono di facile cognizione. La mostra e il luogo espositivo, anch'esso così intimo e pregno di storia, permetteranno una chiamata alla bellezza, all'attenzione, al tempo lento, all'umanità nel suo lato più spirituale che l'arte ci permette di percepire. A seguito della prima inaugurazione, la mostra si rinnoverà il giorno 11 aprile, con l'esposizione di nuovi lavori dalla medesima tematica. Orario: venerdì, sabato, domenica 15.30-19.00; altri giorni o orari su appuntamento telefonico al 335.1227609. Info: [email protected] - www.areacreativa42.com fino al 10/05/2015 ore 17:00 Rivarolo (TO) Via Ivrea 42 "TENTAZIONI" ALLA GALLERIA ZABERT "Tentazioni", collettiva curata da Luca Beatrice. In mostra lavori di undici artisti contemporanei (Paolo Amico, Araki, Bertozzi&Casoni, Nicola Bolla, Carlo Mollino, Alessandro Papetti, Carol Rama, Man Ray, Bettina Rheims, The Bounty KillArt e Paolo Ventura) affiancati da altrettante opere classiche di Bernardino Campi, Gianbattista Crosato, Paul Brill, Pietro Della Vecchia, Frans Floris, Luca Giordano e Jan Massys. Orario: 10,30-13,00 e 15,00-19,00. fino al 15/05/2015 ore 18:00 Torino Piazza Cavour 10 TORINOSETTE | Arte 87 / 225 Arte ALBERTO DILILLO AL MUSEO NAZIONALE DELL'AUTOMOBILE "Retrò Visioni", fotografie di Alberto Dilillo. Trenta fotografie, scattate nel cimitero d'auto storiche di Kaufdorf, in Svizzera, pochi giorni prima del suo definitivo smantellamento. "Retrò Visioni" è un racconto per immagini, accompagnate da suggestive didascalie, una vera e propria Spoon River dell'auto: lo sguardo del fotografo, Alberto Dilillo, indugia sulle forme delle vetture d'epoca che conservano un fascino immutato nonostante la polvere e l'usura del tempo. La vegetazione cresce tra le carcasse inanimate delle vetture abbandonate, come tra gli scheletri di dinosauri estinti. La mostra fotografica sarà corredata da un allestimento che racconta l'operazione di restauro di un'auto d'epoca: sulle pedane, ritrovamenti impolverati, vetture semilavorate e vetture finite aiutano a visualizzare le fasi di tale operazione di recupero, frutto di artigianalità differenti ma ugualmente preziose. Orario: lunedì 10.00-14.00, pomeriggio chiuso; martedì mattino chiuso, pomeriggio 14.00-19.00; mercoledì, giovedì e domenica 10.00-19.00; venerdì e sabato 10.00-21.00. Ultimo ingresso 1 ora prima della chiusura. Ingresso al museo: intero 12,00 euro; ridotto 8,00 euro; scuole 2,50 euro; gratuito minori di 6 anni; giornalisti con tesserino dell'Ordine; possessori dell'Abbonamento Musei Torino Piemonte e Torino + Piemonte Card. Info: 011.677666/7/8 - http://www.museoauto.it/ fino al 17/05/2015 ore 18:30 Torino Corso Unità d'Italia 40 GIULIO PAOLINI IN VIDEOTECA GAM Martedì 24 marzo alle 18.30 incontro con Giulio Paolini. L'artista, in conversazione con Elena Volpato, presenterà "Unisono", video realizzato nel 1974 presso lo studio di produzione art/tapes/22 di Maria Gloria Bicocchi a Firenze. Il video presenta in rapida successione le riproduzioni fotografiche di 92 tra le opere realizzate da Paolini nei 14 anni precedenti, a partire dal suo primo lavoro, Disegno geometrico del 1960. L'attenzione dell'artista sino ad allora si era focalizzata sullo spazio assoluto dell'opera, sul rettangolo bianco della tela o del foglio, dove tutta l'arte, del passato e del futuro, potesse trovare anche solo una fugace dimora. L'utilizzo del video conduce Paolini a una considerazione della dimensione temporale dell'arte: in opposizione all'allora diffusa retorica del tempo reale, la velocità con cui Paolini fa scorrere, in un montaggio a telecamera fissa, le riproduzioni fotografiche dei propri lavori, cancella ogni possibilità di osservazione e di identificazione delle singole immagini. "Unisono" dura meno di un minuto e mostra circa otto opere al secondo. Un parossismo temporale che tende a un ideale annullamento della durata, quasi che le opere possano fondersi l'una nell'altra in un unisono appunto che, come nella Symphonie Monotone-silence di Yves Klein, sia espressione silenziosa e insieme assordante assolutezza dell'arte. Il video resterà in visione in VideotecaGAM fino al 24 maggio 2015. Orario: martedì - domenica 10.00-19.30. La biglietteria chiude un'ora prima. Ingresso gratuito in videoteca. Non occorre appuntamento. Info: 011.4429597 - email [email protected] - www.gamtorino.it fino al 24/05/2015 ore 18:30 Torino Via Magenta 31 TORINOSETTE | Arte 88 / 225 Arte NADIA BUDDE AL GOETHE INSTITUT Personale e residenza artistica di Nadia Budde. Acume, profondità, osservazione poetica del mondo e una comicità linguistica fuori dell'ordinario caratterizzano l'opera dell'illustratrice berlinese, insignita di numerosi riconoscimenti, tradotta e pubblicata in diverse lingue. La mostra presenta in prima nazionale una selezione delle sue opere originali fra cui il divertente racconto della sua infanzia a Berlino Est. Ingresso libero. Orario: lunedì, maretedì e giovedì 10:00-13:00 e 14:00-18:30; mercoledì e venerdì 10:00-13:00 e 14:00-17:30. Info: www.goethe.de/torino - 011.543830 fino al 30/05/2015 ore 18:30 Torino Piazza San Carlo 206 TORINOSETTE | Arte 89 / 225 Arte BERT THEIS AL PAV "Aggloville", mostra personale di Bert Theis, a cura di Marco Scotini. Il peculiare carattere del PAV, spazio interstiziale tra realtà urbana ed elemento naturale, tra i ritmi della metropoli contemporanea e quelli dettati dal susseguirsi delle stagioni, rende il museo scenario ideale per le opere dell'artista Bert Theis. Temi come urbanesimo sostenibile, ecologia politica e gentrificazione sono al centro della sua ricerca artistica che, da anni, cerca di contrapporsi allo sviluppo del modello urbano neoliberista in contesti geopolitici diversi, dall'Europa all'Asia Orientale. La stessa ricerca viene presentata al PAV con "Aggloville", personale dell'artista che raccoglie maquettes, studi progettuali, video e stampe digitali su tela, sviluppati nel corso di venti anni di attività, a partire dal Padiglione Potemkin Lock, concepito per la Biennale di Venezia del 1995. Gli elementi basici con cui Bert Theis interviene negli agglomerati pubblici e nei contesti sociali sono tratti dalle costruzioni tradizionali dei parchi, quali piattaforme e padiglioni. Ma ciò che caratterizza tali strutture è il fatto che esse delimitino un campo che, di fatto, è lasciato vuoto: introducono l'indefinito, l'incerto e il provvisorio nel cuore della distribuzione del tutto disciplinata della città contemporanea. Aprono uno spazio che si sottrae al controllo, un'area non qualificata in anticipo, ma ogni volta da ridefinire attraverso iniziative collettive. Ogni piattaforma è un enigma che porta lo spettatore/fruitore alla libera interpretazione della funzione e del senso che ad essa vorrà attribuire. Così le opere di Theis si offrono come dispositivi relazionali, capaci di creare comunità temporanee, a tramutarsi in teatri d'incontri e situazioni. "Non c'è più ombra di dubbio: nel paradiso l'uomo nasce sdraiato, nudo sotto una palma": con questa rivendicazione ironica del tempo originario, l'artista introduce il suo lavoro Le dita della mano, realizzato a Volterra nel 1998 e proposto nell'ambito di Aggloville in forma di maquette. Dieci isolette verniciate di bianco e nel formato di letto a due piazze ciascuna, sono accompagnate da una palma mediterranea ombreggia su di loro. Utopia settecentesca per eccellenza, l'isola deserta è la meta del viaggio, la promessa della fuga verso nuove terre, nuove avventure. E' il risveglio dopo il naufragio e il ritorno del nostos allo stato di natura, al paradiso originario. Per chi é coinvolto nei conflitti generati dalla trasformazione urbana neoliberista e nelle lotte per il diritto alla città, le domande fondamentali sono: Un'altra città è ancora possibile? Un'altra vita nelle nostre città è possibile? "Aggloville" visualizza queste domande agglomerando elementi diversi fra di loro: paesaggi coperti di giungla come quelli del Congo-Brazzaville, quartieri e isolati come quelli di Alphaville di Godard, sentieri immaginati come quelli di Dogville di Lars Von Trier. Bert Theis (Lussemburgo, 1952) fa parte di quella generazione di artisti, emersi nel corso degli anni Novanta, che attraverso i loro lavori hanno creato nuove possibilità per le pratiche nello spazio pubblico. I suoi lavori hanno una dimensione filosofica, sociale e politica; la maggior parte di questi sono stati creati a partire da spazi specifici della città. Nel corso degli ultimi dieci anni, è stato tra gli organizzatori di due progetti a lungo termine, Isola Art Center e out-Office for Urban Transformation, entrambi riconducibili all'ambito del conflitto urbano tra gli abitanti del quartiere di Isola, il governo della città di Milano e una compagnia multinazionale statunitense. Nell'ambito della mostra Aggloville, le Attività Educative e Formative propongono l'attività di laboratorio Green specific in cui le riproduzioni di particolari scenari urbani vengono rielaborate attraverso l'introduzione di un connettivo naturale, che genera un contesto ibrido e imprevedibile. Un'idea trasformativa di zone specifiche, nelle quali il verde si riappropria di un suo spazio vitale, dando vita a un ambiente fecondo che genera nuove prospettive visive e narrative. Orario: venerdì ore 15-18; sabato e domenica ore 12-19. Ingresso: intero 4 euro; ridotto 3 euro; gratuito Abbonamento Torino Musei, Torino+Piemonte Card, minori di 10 anni, over 65, persone con disabilità. Info: 011.3182235 - [email protected] www.parcoartevivente.it fino al 31/05/2015 ore 18:00 Torino Via Giordano Bruno 31 TORINOSETTE | Arte 90 / 225 Arte "ASTRATTISMO IN EUROPA" AL FORTE DI BARD "Astrattismo in Europa. Kandinsky, Popova, Majakovskij, Malevi?...": oltre 80 opere, principalmente olii e disegni di straordinario valore, appartenenti a una prestigiosa collezione privata tedesca, per la prima volta esposta in Italia. La collezione, riunita con passione e costanza nel corso di anni, costituisce un nucleo tematico omogeneo con aspetti storicogeografici di grande interesse: le opere illustrano le tendenze artistiche dell'Europa Orientale e Centrale durante la prima metà del XX secolo, con particolare attenzione alla nascita della pittura astratta e ai movimenti di arte non figurativa che ne seguirono e che capillarmente si diffusero in tutta Europa. In un clima di generale rinnovamento del linguaggio artistico, infatti, a partire dal 1910 circa si sviluppano diverse tendenze astratte nell'ambito dei movimenti d'avanguardia tedesco, russo, ceco e olandese. Wassily Kandinsky occupa un posto di primo piano in questo contesto artistico. Al completo la compagine degli astrattisti russi presenti in mostra: Vladimir Tatlin, Alexander Rodchenko, El Lissitzky e Alexandra Exter, che sviluppa il suo linguaggio plastico integrando influssi dal Cubismo e dal Futurismo. Da non perdere le preziose opere di Natalia Goncharova. Kasimir Malevic, con Kandinsky, può considerarsi il più importante pioniere dell'arte astratta. Proveniente dal contesto del Cubofuturismo russo, Malevic dipinge forme geometriche elementari come il quadrato, la sfera, la croce, dando vita al movimento del Suprematismo: un'arte non descrittiva, puramente contemplativa e spirituale. In mostra anche 44 libri originali del medesimo movimento artistico culturale con numerosi pezzi di Wladimir Majakovskij e opere di Nikolay Punin, Kasimir Malevi?, Lajos Kassák e due filmati di Hans Richter (1888-1976) e Viking Eggeling (1880-1925), pionieri dell'astrattismo geometrico cinematografico d'avanguardia europeo. I loro lavori, terminati nel 1921, sono considerati tra le opere fondamentali della modernità. Orario: feriali dalle 10 alle 18, festivi e prefestivi dalle 10 alle 19. Ingresso: Intero: 6,00 euro - Ridotto: 5,00 euro. Info 0125.833811 83382 e su www.fortedibard.it fino al 02/06/2015 ore 10:00 Bard (AO) Forte TORINOSETTE | Arte 91 / 225 Arte "LO SPAZIO DEL DEMIURGO", FORTUNY E MOLLINO A PALAZZO MADAMA Poliedricità. È il tratto che accomuna i protagonisti della nuova mostra allestita a Palazzo Madama «Lo spazio del demiurgo», incentrata sulle figure di Mariano Fortuny y Madrazo e Carlo Mollino. Due personalità forti, capaci di eccellere in differenti discipline, dalla pittura alla scenografia, passando per l'architettura, il design e la moda. L'esposizione racconta il percorso artistico e professionale di Fortuny e Mollino attraverso venti immagini realizzate da una coppia di grandi fotografi, Sarah Moon e Pino Musi, e dal giovane Marco Maria Zanin. Nato a Granada nel 1871, Mariano Fortuny y Madrazo respirò arte fin dall'infanzia: figlio del pittore catalano Mariano Fortuny y Marsal, tra i più rilevanti del panorama artistico spagnolo del XIX secolo, si dedicò al disegno, all'incisione e alla scenografia, realizzando lampade avveniristiche, d'ispirazione teatrale, che negli anni a venire si affermarono come uno degli oggetti di design più ricercati e riconoscibili. Stabilitosi a Venezia, fece di Palazzo Pesaro degli Orfei la sua residenza e il suo laboratorio: qui concepì e realizzò le prime tuniche Delphos, lunghi abiti femminili caratterizzati da sottilissime pieghe. Sono i primi vestiti plissettati al mondo: la tecnica ideata e brevettata da Fortuny si rivelò un successo immediato, rivoluzionando il mondo della moda. La capacità di creare forme, attingendo da mondi e modelli differenti tra loro, dall'Antica Grecia alle tradizioni catalane, fece di Fortuny una delle figure più interessanti del suo tempo, un modello tutt'oggi imitato e studiato. Altrettanto affascinante è la figura di Carlo Mollino: torinese, nato nel 1905 da una famiglia benestante, seguì da subito le orme del padre Eugenio, ingegnere e architetto, noto per aver progettato e realizzato l'ospedale delle Molinette. Completati gli studi, Carlo si dedicò con profitto alla fotografia, alla progettazione di edifici e di automobili da corsa. Appassionato di sci e di montagna, realizzò chalet, edifici e funivie, coniugando materiali tradizionali e forme molto moderne, tecnica che caratterizzò anche i suoi progetti più famosi, come il nuovo Teatro Regio e il palazzo della Camera di Commercio in via Carlo Alberto. Forme morbide e sinuose, che si ritrovano anche nei suoi arredi e nei suoi mobili, custoditi nella villa di Vittorio Avondo e immortalati dall'obiettivo di Musi e Zanin. Orario: da martedì a sabato 10-18, domenica (10-19). La biglietteria chiude un'ora prima. Ingresso: intero 10 euro; ridotto 8; gratuito ragazzi fino ai 18 anni e abbonati Musei Torino Piemonte. Info: 011.4433501 www.palazzomadamatorino.it fino al 07/06/2015 ore 18:00 Torino Piazza Castello TORINOSETTE | Arte 92 / 225 Arte "DONNE CHE VEDONO IL FUTURO" DI BRUNA BIAMINO A PALAZZO MADAMA Ultima tappa di "Donne che vedono il futuro", il grande progetto dedicato al ruolo delle donne nella società con cui il museo conferma la propria vocazione verso obiettivi di partecipazione e inclusione sociale e prosegue l'iniziativa "Go Pink!" che indaga la creatività al femminile. Il progetto "Donne che vedono il futuro" è stato avviato a dicembre in occasione della mostra "Women of Vision. Le fotografe di National Geographic" con un workshop a cura della fotografa torinese Bruna Biamino, durante il quale donne di ogni età hanno risposto all'invito del museo e hanno donato alla comunità la propria visione del futuro attraverso un ritratto fotografico e una dichiarazione scritta. Ne sono nati 209 ritratti, tutti immersi nella luce della settecentesca veranda juvarriana, luogo perfetto per far dialogare identità e aspirazioni della persona con quelle della società. Per restituire questi messaggi alla collettività, Palazzo Madama presenta ora al proprio pubblico una grande installazione che raccoglie tutti i 209 ritratti in Camera di Madama Reale: un modo per collegare il destino di una grande personalità femminile, Maria Giovanna Battista di Savoia-Nemours, con quello delle donne di oggi e, attraverso i loro "sogni di futuro", di tutti i cittadini di domani. Ad accompagnare le fotografie, un'installazione sonora con le frasi rilasciate dalle donne fotografate da Bruna Biamino. Nel pomeriggio inaugurale di mercoledì 11 marzo, aperto a tutte le partecipanti e al pubblico interessato, Palazzo Madama propone alle 17.30 "La cultura dello specchio. Stare insieme come le dita in una mano", conferenza in Sala del Senato sul tema della pratica collaborativa. Ne discuteranno esperti e professionisti provenienti da diversi ambiti disciplinari: Stefano Barrese (manager), Carmen Belloni (sociologa), Bruna Biamino (fotografa), Mario Calabresi (giornalista e direttore de La Stampa), Gianfranco Carbonato (imprenditore), Adriano Favole (antropologo), Luca Remmert (imprenditore), Camillo Venesio (banchiere). Modera l'incontro Maria Grazia Turri, filosofa ed economista. Al termine dell'incontro seguirà, a partire dalle ore 19, l'inaugurazione della mostra fotografica. Orari di visita della mostra: dal martedì al sabato 10.00-18.00; domenica 10.00-19.00 (la biglietteria chiude un'ora prima); chiuso il lunedì. Ingresso: intero euro 10, ridotto euro 8, gratuito ragazzi fino ai 18 anni e abbonati Musei Torino Piemonte. In presenza di mostre temporanee le tariffe potranno subire variazioni. Info: 011.4433501 - www.palazzomadamatorino.it fino al 07/06/2015 ore 17:30 Torino Piazza Castello RIVOLI - ENZO SCIAVOLINO ALLA CASA DEL CONTE VERDE "Enzo Sciavolino - Il Segno, la Storia, il Mito - 50 anni di acqueforti, 170 opere". Mostra a cura di Angelo Mistrangelo e dell'assessorato alla Cultura della Città di Rivoli. Orario: dal martedì al venerdì 16-19; sabato e domenica 10-13 e 16-19. Info: www.comune.rivoli.to.it - 011.9563020 fino al 07/06/2015 ore 18:00 Rivoli (TO) Via Fratelli Piol 8 PEDRO CABRITA REIS DA GIORGIO PERSANO "Il palazzo vuoto", personale di Pedro Cabrita Reis. Orari: martedì - sabato 10,00-13,00 e 15,30-19,00. Info: 011.4378178 - 011.835527 - [email protected] www.giorgiopersano.org fino al 20/06/2015 ore 18:00 Torino Via Principessa Clotilde 45 TORINOSETTE | Arte 93 / 225 Arte JACQUES HENRI LARTIGUE AL MEF - MUSEO ETTORE FICO "Jacques Henri Lartigue - Alle origini della fotografia contemporanea", mostra a cura di Andrea Busto, in collaborazione con la Donation Jacques Henri Lartigue. La mostra, realizzata a partire da 130 album originali di Lartigue, ripercorre il destino unico di questo fotografo il cui talento ora indiscusso venne riconosciuto tardivamente, all'età di 69 anni. La mostra è composta da 136 fotografie in grande formato e da 50 pagine d'album dell'epoca (1912 - 1922) che permettono di vedere le immagini nel contesto originale. Una selezione di opere emblematiche che ripercorrono tutta la storia del Novecento e le origini della fotografia contemporanea. Orario: da mercoledì a venerdì 14-19; sabato 11-22; domenica 11-19. Info: 011.853065 - www.museofico.it. Ingresso: 10 euro, ridotto 8 euro, 5 euro da 13 a 26 anni; gratuito fino a 12 anni, persone con disabilità, abbonamento Musei Torino Piemonte. fino al 21/06/2015 ore 11:00 Torino Via Cigna 114 "PLASTIC DAYS" AL MEF - MUSEO ETTORE FICO "Plastic Days - Materiali e design", a cura di Cecilia Cecchini e Marco Petroni. Un percorso multidisciplinare tra arte, design e costume per raccontare l'affascinante storia di un materiale che ha profondamente segnato e condizionato il nostro tempo e le nostre abitudini. Gli oggetti e le opere in mostra costituiranno una sorta di atlante del contemporaneo. La mostra nasce dall'analisi e dalla selezione di circa 600 oggetti della collezione della Fondazione Plart, Plastiche e Arte di Maria Pia Incutti-Paliotto, e si compone come un originale racconto della grande e molteplice famiglia dei materiali plastici. Una testimonianza che racconta le trasformazioni degli ultimi centocinquanta anni di storia e che svela l'anima profonda della modernità e delle mutazioni che hanno segnato il paesaggio domestico e culturale in cui siamo immersi. La plastica diviene la lente d'ingrandimento puntata sulle dinamiche sociali ed economiche del nostro tempo. Gli oggetti in mostra rappresentano un'articolata selezione di artefatti assai rari provenienti da tutte le parti del mondo: prime serie di produzione, pezzi di grande tiratura di famosi designer o di design anonimo. Una scelta non finalizzata a proporre una puntuale ricostruzione della storia delle plastiche, ma a realizzare una mostra capace di disegnare un particolare percorso di lettura del nostro tempo, rivisitato attraverso un approccio multidisciplinare tra design, arte e costume. Uno sguardo ampio, testimoniato anche dagli interventi in catalogo di Alba Cappellieri, Laura Cherubini, Stefano Catucci, Gianluigi Ricuperati, Thea van Oosten e Anna Laganà. Completano il percorso espositivo le interviste ad Andrea Branzi, Donato D'Urbino, Paolo Lomazzi, Alessandro Mendini, Maurizio Montalti/Officina Corpuscoli, Andrea Trimarchi e Simone Farresin/Studio Formafantasma, Gaetano Pesce e Maria Pia Incutti, collezionista e presidente della Fondazione Plart. Orario: da mercoledì a venerdì 14-19; sabato 11-22; domenica 11-19. Info: 011.853065 www.museofico.it. Ingresso: 10 euro, ridotto 8 euro, 5 euro da 13 a 26 anni; gratuito fino a 12 anni, persone con disabilità, abbonamento Musei Torino Piemonte. fino al 21/06/2015 ore 11:00 Torino Via Cigna 114 TORINOSETTE | Arte 94 / 225 Arte ANITA MOLINERO AL MEF - MUSEO ETTORE FICO "Anita Molinero, opere e installazioni". Copertoni, sedie, tavoli, panchine, cassonetti della spazzatura, arredi urbani dismessi, imballaggi. Sono questi i materiali scultorei preferiti da Anita Molinero, esposti nella loro grezza povertà nei primi lavori degli anni Ottanta e poi manipolati, tagliati e plasmati attraverso il fuoco nella produzione successiva. La mostra Anita Molinero. Opere e installazioni presenta una panoramica di lavori realizzati recentemente e disseminati negli spazi di tutto il Museo, in dialogo con la mostra Plastic Days. L'artista realizzerà inoltre una serie di sculture site-specific con materiali plastici - in particolare cassonetti della spazzatura, elementi di carrozzeria automobilistica come paraurti, fari, fanali recuperati durante la sua permanenza a Torino. Con la mostra di Anita Molinero iniziano le incursioni del MEF nei territori della creazione contemporanea. Muovendosi dalla mission di un museo che non vuole essere "solo museo", ma un vivace luogo di scambio e un attivatore di processi creativi, il MEF inaugura una serie di collaborazioni trasversali, partendo dalla moda. Primo partner, lo storico marchio di abbigliamento BasicNet. Per l'occasione, la casa torinese realizzerà un K-WAY progettato da Anita Molinero: l'impermeabile sarà prodotto esclusivamente durante il periodo della mostra, diventando un vero e proprio multiplo indossabile. Orario: da mercoledì a venerdì 14-19; sabato 11-22; domenica 11-19. Info: 011.853065 - www.museofico.it. Ingresso: 10 euro, ridotto 8 euro, 5 euro da 13 a 26 anni; gratuito fino a 12 anni, persone con disabilità, abbonamento Musei Torino Piemonte. fino al 21/06/2015 ore 11:00 Torino Via Cigna 114 GESSI E CERAMICHE DELLA LENCI A PALAZZO MADAMA Palazzo Madama presenta, a partire dal 1 novembre, un nuovo allestimento in Sala Ceramiche dedicato alla celebre manifattura Lenci, a cui il museo ha già dedicato una grande mostra nel 2010. L'esposizione, resa possibile grazie al generoso prestito di due collezionisti privati e della Fondazione Guido ed Ettore De Fornaris, mette in evidenza i due momenti chiave del processo creativo della manifattura Lenci: quello iniziale, i gessi, e quello finale, le ceramiche. I gessi della Lenci, provenienti da una collezione privata, costituiscono un vero e proprio archivio di fabbrica, dove si conservano anche le idee rimaste in bozza e mai realizzate. La selezione presentata a Palazzo Madama offre all'attenzione del pubblico il confronto diretto con le corrispondenti ceramiche, come per il "Trionfo di Bacco" di Giovanni Grande, oltre ad alcuni raffinati inediti, come la "Principessa sul pisello" attribuibile a Mario Sturani, di cui non si conoscono realizzazioni in terraglia. L'esposizione è inoltre l'occasione per vedere nuovamente riunite, dopo la mostra "L'avventura Lenci", le Stagioni di Mario Sturani in ceramica e in gesso. Orario: martedì-sabato 10.00-18.00; domenica 10.00-19.00. Mercoledì 24 dicembre aperto dalle 10 alle 14, chiuso il pomeriggio; giovedì 25 dicembre chiuso; venerdì 26 dicembre aperto dalle 10 alle 18; mercoledì 31 dicembre aperto dalle 10 alle 14, chiuso il pomeriggio; giovedì 1 gennaio aperto dalle 14 alle 18, chiuso il mattino; lunedì 5 gennaio apertura straordinaria dalle 10 alle 18; martedì 6 gennaio aperto dalle 10 alle 18. La biglietteria chiude un'ora prima. Chiuso il lunedì. Ingresso museo: intero euro 10, ridotto euro 8, gratuito ragazzi fino ai 18 anni e abbonati Musei Torino Piemonte. Info: 011.4433501 www.palazzomadamatorino.it fino al 25/06/2015 ore 10:00 Torino Piazza Castello TORINOSETTE | Arte 95 / 225 Arte "FASCINO E SPLENDORE DELLA PORCELLANA DI TORINO" AL MUSEO ACCORSIOMETTO La mostra, realizzata in collaborazione con Palazzo Madama - Museo Civico di Arte Antica, a cura di Andreina d'Agliano e di Cristina Maritano, si propone di approfondire la produzione delle tre manifatture torinesi di porcellana, Rossetti, Vische e Vinovo, grazie allo spoglio dei documenti d'archivio e alla revisione degli oggetti presenti sia in raccolte pubbliche che private. L'avventura eroica che portò la "sublime scoperta della porcellana" a diffondersi in Europa e anche, precocemente, in terra piemontese, le storie, i protagonisti, le opere, uniti all'uso quotidiano dell'oro bianco all'interno delle dimore signorili, esaminato nell'arco della giornata del Giovin Signore, sono oggetto dell'esposizione al Museo di Arti Decorative Accorsi Ometto, che presenta - oltre a porcellane provenienti da raccolte pubbliche e private - diversi esempi di argenteria, quadri, incisioni. Il percorso espositivo si apre con la sezione dedicata alla produzione di porcellana della manifattura Rossetti, di proprietà del conte Giacinto Roero di Guarene, rappresentato nello straordinario quadro di Martin van Meytens; si prosegue entrando in un cabinets des porcelaines, in cui vengono esposte diverse porcellane cinesi Blanc de Chine, alcune già di proprietà del Conte di Guarene, a cui si aggiungono alcune statuine di dignitari cinesi in porcellana a pasta tenera, eseguite nella manifattura Rossetti fra il 1737 e il 1743, copiando originali cinesi. Oltre alla produzione bianca, sono state individuate porcellane dipinte in policromia, fra cui una vaso di Palazzo Madama, e alcuni oggetti appartenenti a collezioni private. La seconda sezione è dedicata alla manifattura fondata nel 1765 dal conte Ludovico Birago di Vische, di cui vengono presentati numerosi oggetti inediti: nella sua breve attività (1765 - 68) Vische, oltre a riprodurre statuine e prototipi della manifattura di Vincennes - Sèvres, presenta un notevole influsso dei disegni rocaille di Meissonnier e dell'argentiere torinese Boucheron. Fra gli oggetti più interessanti, una zuccheriera dipinta in monocromia porpora e una straordinaria salsiera, la cui forma ricorda da vicino la produzione del Boucheron. La terza sezione della mostra inizia mostrando una serie di sculture in porcellana bianca verniciata e in biscuit, eseguite nel periodo in cui alla direzione della manifattura furono Giovanni Vittorio Brodel, già socio del Birago a Vische, e Pierre Antoine Hannong, autore della formula della porcellana dura in Francia (aveva infatti venduto nel 1761 il segreto della porcellana dura a Sèvres). In questo periodo vengono riprodotti i modelli di Vische, in buona parte derivati dalle incisioni delle opere di François Boucher. Un confronto interessante sarà quello tra Vincennes - Sèvres, Vische e Vinovo, che darà al visitatore la possibilità di esaminare i modelli piemontesi e gli originali francesi, fra cui un biscuit proveniente dal Museo delle Porcellane di Palazzo Pitti. La mostra prosegue con una quarta sezione che, iniziando con l'esposizione di un servito da cioccolata, introdurrà la sezione della produzione vascolare del periodo Hannong: dominanti sono l'influsso di Meissen e di Vincennes - Sèvres: oltre a uno splendido portathe di Vinovo, proveniente da Ca' Rezzonico, dipinto a putti derivati dalle incisioni di Boucher, corredano la mostra alcune porcellane di Sèvres, già di proprietà dei Duchi di Parma e provenienti dalle collezioni di palazzo Pitti, che esemplificano l'evidente influsso della manifattura francese su quella torinese. Il percorso espositivo prende poi in esame le più importanti tipologie della produzione Hannong, fino a confluire in una tavola imbandita con vasellame di Vinovo del primo e secondo periodo, abbinato a splendidi argenti e vetri dell'ultimo quarto del Settecento, in modo da ricreare un ambiente di grande splendore, a cui fanno anche riscontro alcuni quadri; in particolare il centro tavola riporterà una serie di "Gridi di Strada" in porcellana di Vinovo, raffiguranti mestieri e personaggi di piazze e mercati dell' epoca, cui farà da sfondo un'opera del pittore Giovan Michele Graneri (1679-1755), tra i più celebri artisti di bambocciate piemontesi. La quinta sezione prenderà in esame diverse tipologie scultoree della manifattura nei suoi diversi periodi di gestione, partendo dal periodo Hannong fino ad arrivare al periodo della direzione dello scultore Giovanni Lomello: alcune opere di grande qualità esecutiva corredano questa sezione, in cui spicca una bellissima Visitazione di Maria del 1789 e una Vergine Addolorata firmata dal Lomello, oltre ad un'Assunzione ancora attribuibile al periodo Hannong e molto probabilmente allo scultore Tamietti. Particolarmente rilevante sarà la sesta sezione legata alla committenza sabauda: in questa parte della mostra , i periodi Hannong Gioanetti e Lomello vengono messi in rilievo da oggetti di altra qualità, fra cui possiamo rilevare il gruppo della Maestà Sabauda, proveniente da Palazzo Madama e due straordinari TORINOSETTE | Arte / 225 vasi attribuibili agli anni di regno di Carlo Emanuele IV (1796-1802), che mostrano96 evidenti influssi della contemporanea produzione parigina. Questa sezione comprende alcuni dei migliori risultati della produzione vascolare della direzione di Vittorio Amedeo Gioanetti, che Arte "RAFFAELLO: LA MADONNA DEL DIVINO AMORE" ALLA PINACOTECA GIOVANNI E MARELLA AGNELLI "Raffaello: la Madonna del Divino Amore". Per la prima volta a Torino viene esposto il capolavoro di Raffaello attualmente custodito nel Museo di Capodimonte di Napoli presso i cui laboratori è stato curato l'intervento di restauro. La Madonna del Divino Amore era ricordata da Giorgio Vasari nella Vita di Raffaello (1550) fra le più belle opere del periodo romano del maestro, eseguita per Leonello Pio da Carpi signore di Meldola. La tavola proviene dalla collezione Farnese, e rappresenta quindi anche un'occasione di approfondimento delle vicende di questa importante collezione. La mostra alla Pinacoteca Agnelli diventa l'occasione per presentare in maniera esauriente e significativa i risultati di questi studi e attraverso l'utilizzo di supporti digitali, che rendano fruibili le indagini riflettografiche e consentano di leggere - anche al grande pubblico - la struttura interna del dipinto e le numerose varianti e pentimenti dell'artista durante la stesura dell'opera, in serrato dialogo con i disegni e gli schizzi preparatori del maestro urbinate conservati nelle più prestigiose collezioni grafiche europee, due provenienti dall'Albertina di Vienna e uno dal museo delle Belle Arti di Lille. Il progetto di allestimento è stato curato da Marco Palmieri. In occasione della mostra il Dipartimento Educazione ha ideato una serie di attività e workshop per bambini e adulti e scuole di ogni ordine e grado. Orario: da martedi a domenica 10.00-19.00; chiuso lunedì. Ingresso: intero 10 euro; ridotto 8 euro (gruppi, over 65, convenzionati); ridotto 4 euro (scuole, ragazzi 6/16 anni); gratuito 0/6 anni, disabili, Abbonati Torino Piemonte Musei. Info: 011.0062713 www.pinacoteca-agnelli.it fino al 28/06/2015 ore 10:00 Torino Via Nizza 230/103 SAMUEL DI BLASI AL MUSEO NAZIONALE DELLA MONTAGNA "Lo scalatore di nuvole", personale di Samuel Di Blasi. Con questa mostra inizia un nuovo percorso del Museo torinese dedicato all'Arte in Quota: principalmente giovani artisti, ma non solo. L'evento è il primo di una serie espositiva che si propone di presentare al pubblico mostre di arte contemporanea inserite nel contesto espositivo del Museo medesimo. Filo conduttore della rassegna è l'interpretazione di temi ispirati alla montagna da parte degli artisti che saranno, di volta in volta, invitati. Samuel Di Blasi espone 12 sculture inserite lungo tutto il percorso museale in uno stimolante dialogo natura-scultura che, come dice il curatore Riccardo Cordero, «non mancherà di coinvolgere emotivamente lo spettatore». Fondamento del lavoro di Di Blasi è realizzare opere che ricreino habitat ed elementi naturali che conservino una memoria nascosta della realtà. Una contrapposizione continua di immagini che l'artista propone affinché dentro ciò che osserviamo si possa arrivare ad immaginare l'intangibile. Nuvole che non sono solo nuvole, ma anche grotte e fenditure profondissime. Superfici percorse da scritte che sembrano parole ma non lo sono e che nascondono -velandolo- il corpo degli uomini che le abitano. Parte integrante del percorso sono le figure di gesso posizionate attorno e dentro queste "piccole sculture monumentali", che non sono bozzetti né studi, ma monumenti nel significato più classico del termine. Orario: dal martedì alla domenica dalle 10.00 alle 18.00; chiuso il lunedì. Ingresso: intero 10,00 euro, ridotto 7,00 euro, soci Cai 6,00 euro, promozionale 1,00 euro. Info: 011.6604104 [email protected] - www.museomontagna.org fino al 28/06/2015 ore 18:00 Torino Piazzale Monte dei Cappuccini TORINOSETTE | Arte 97 / 225 Arte SAN SECONDO DI PINEROLO - BEATO ANGELICO AL CASTELLO DI MIRADOLO "Beato Angelico. Il Giudizio svelato. Capolavori attorno al Trittico Corsini". Un percorso intimo e raffinato che racconta un capolavoro di Fra' Giovanni da Fiesole: il suggestivo trittico con l'Ascensione, il Giudizio Universale e la Pentecoste, custodito presso la Galleria Nazionale d'Arte Antica in Palazzo Corsini a Roma. I protagonisti del trittico Corsini sono svelati attraverso la visione coinvolgente di cinque capolavori realizzati da Beato Angelico, ognuno dei quali rappresenta un momento importante nel suo percorso artistico di miniatore e pittore, mostrando la grazia di una teologia per immagini. La mostra è nata grazie alla fruttuosa collaborazione della Fondazione Cosso con la Soprintendenza Speciale per il Patrimonio Storico, Artistico ed Etnoantropologico e per il Polo Museale della Città di Roma e la Galleria Nazionale d'Arte Antica in Palazzo Corsini. La curatela è affidata a Daniela Porro, Giorgio Leone e Antonio D'Amico, che hanno voluto "svelare" il Giudizio Universale, dipinto da Beato Angelico nei suoi anni romani, intorno al 1447-'48. Il percorso si sviluppa attraverso l'accostamento di tre fondamentali codici miniati provenienti dal Museo di San Marco e dalla Biblioteca Medicea Laurenziana di Firenze, dalla Biblioteca Nazionale Braidense di Milano. La narrazione evolve con due grandi capolavori come la delicata e "piena di grazia" Madonna dell'Umiltà, in arrivo dal Museo Nazionale di San Matteo di Pisa, e le tavolette con la Nascita di Gesù e l'Orazione nell'orto, dei Musei Civici di San Domenico di Forlì. La mostra si inserisce in un percorso di forte vivacità culturale caratterizzato non soltanto dai grandi eventi di respiro internazionale legati all'Expo, ma anche dall'ostensione della Sacra Sindone, per la quale giunge alla Diocesi di Torino un altro capolavoro di Beato Angelico, il Compianto sul Cristo morto. Coincidenza significativa che crea un legame tra il Comune di San Secondo e il capoluogo piemontese, tra il Castello di Miradolo e il Museo Diocesano Torinese. La mostra si completa di uno scenografico allestimento che, nell'oscurità delle sale, presenta alcune grandi riproduzioni retroilluminate, in alta definizione, dei particolari delle opere esposte. L'illuminazione scelta, che attraversa i dettagli, diviene insieme metafora e simbolo della luce divina che pervade l'opera di Beato Angelico. Le note del raro Requiem di Franz Liszt, in una riscrittura per archi e organo, avvolgono le sale attraverso un inedito sistema di diffusione del suono. La partitura, che guarda al passato, agli esempi di Orlando di Lasso e Palestrina, diviene la narrazione, in musica, del momento del Giudizio Universale, in un'atmosfera sospesa di raccoglimento e intimità. Orario: giovedì e venerdì 14.00-18.30; sabato, domenica e lunedì 10.00-19.00; chiuso il martedì e il mercoledì; aperto su prenotazione in qualunque giorno e fascia oraria per gruppi e scolaresche. Ingresso: intero 10 euro; ridotto 8 euro (gruppi, convenzionati, studenti fino a 26 anni, over 65); ridotto dai 6 ai 14 anni 3 euro; gratuito bambini fino a 6 anni, Abbonati Musei. Info: www.fondazionecosso.it - [email protected] 0121.502761 (biglietteria) - 0121.376545 (uffici). fino al 28/06/2015 ore 15:00 San Secondo di Pinerolo (TO) Via Cardonata 2 TORINOSETTE | Arte 98 / 225 Arte AMEDEO MODIGLIANI ALLA GAM La stagione 2015 delle mostre alla GAM Torino prosegue con uno straordinario protagonista: Amedeo Modigliani, in un itinerario che aiuta a scoprire l'opera di colui che forse più di tutti incarna la figura dell'"artista maledetto", ancora oggi considerato uno dei grandi interpreti della pittura europea del Novecento. In mostra circa 90 opere, tra cui sessanta capolavori provenienti dal Centre Pompidou di Parigi e da importanti collezioni pubbliche e private d'Europa. La mostra è promossa da GAM e prodotta da MondoMostre e Skira editore in collaborazione con il Musée National d'Art Moderne - Centre Pompidou di Parigi. La curatela scientifica è affidata a Jean-Michel Bouhours, accreditato studioso di Modigliani e curatore del dipartimento delle collezioni moderne del Centre Pompidou di Parigi. Intorno alla figura centrale di Modigliani si presenta la straordinaria atmosfera culturale creata dalla "École de Paris", la corrente che ebbe protagonisti alcuni artisti attivi nel primo dopoguerra, spesso esuli ebrei perseguitati nel loro paese di origine, che si raccolsero intorno a Montmartre e Montparnasse uniti dal desiderio di vivere in pieno il clima artistico e culturale di Parigi, creando una completa simbiosi tra vita e arte e distinguendosi per uno stile personalissimo e una vita dissoluta e priva di regole. Si parte da un significativo corpus di opere del Centre Pompidou di Parigi, nelle cui collezioni Modigliani entrò a far parte già nella metà degli anni '30 del Novecento. Tra questi gli splendidi ritratti dei suoi amici (Il giovane ragazzo rosso del 1919), delle sue amanti (Lolotte del 1917) o dei suoi mercanti, affiancati a dipinti, disegni e sculture provenienti da altre prestigiose collezioni pubbliche e private e da un dipinto delle collezioni della GAM, la celebre Ragazza Rossa del 1915. In questi dipinti emerge il noto "Stile Modigliani" caratterizzato da una sintesi estrema, tanto che i personaggi ritratti non si rivelano nella loro identità, se non per alcuni dettagli, come i vestiti o le capigliature. La mostra è costruita in cinque sezioni, che analizzano la vitalità parigina del periodo, con uno sguardo non solo alla pittura, ma anche al disegno che ha dato origine ai capolavori, e con un occhio particolare alla scultura in cui il protagonista, insieme a Modigliani, è Costantin Brancusi, lo scultore nel cui atelier Amedeo lavorerà per molto tempo. Tra le opere esposte in questa sezione le celebri Principessa X e Mademoiselle Pogany III, accanto a una serie di fotografie originali che Brancusi stesso scattò alle sue opere. Modigliani si mostra come il principale testimone della realtà cosmopolita della Bohème parigina, che ha segnato la sua indipendenza dai movimenti ufficiali delle avanguardie artistiche. Un particolare momento storico in cui, alla creazione dei capolavori, si affianca un'esistenza fatta di alcool e miseria che, uniti alla morte prematura, hanno contribuito ad avvolgere il personaggio in un'aura di leggenda. Orario: martedì-domenica 10-19.30, chiuso lunedì. La biglietteria chiude un'ora prima. Ingresso mostra: intero euro 12 - ridotto euro 9. Info: Centralino 011.4429518 - Segreteria 011.4429595 - [email protected] fino al 12/07/2015 ore 10:00 Torino Via Magenta 31 TORINOSETTE | Arte 99 / 225 Arte GIANNI MILANO AL CASTELLO DI RIVARA Per la serie "Performaces", Franz Paludetto presenta la mostra-performance "In principio era il verbo - 20 febbraio 1970".Gianni Milano è un personaggio caleidoscopico, poeta e pedagogista antagonista, che ha segnato significativamente il passo nel processo di decostruzione culturale negli anni Sessanta e che ancora oggi, tenacemente, porta avanti la sua riflessione attraverso scritti e visionarie azioni. Classe 1938, Milano torna a testimoniare la propria idea plastica di "non arte" nelle immagini e negli scritti che animarono, nel 1970, la sua performance "In principio era il verbo", ospitata allora dalla Galleria LP 220 dell'amico Franz. Buio in sala, luce soltanto ad illuminare il rotolo lungo 40 metri di carta che conduce fino al piedistallo che regge la grande macchina da scrivere messa da Milano a disposizione di tutti coloro che desiderino lasciare un pensiero compiuto o anche soltanto una traccia d'inchiostro, al proprio passaggio, per contribuire a realizzare quello che l'artista trasforma poi in una sorta di manifesto collettivo della didattica della non arte. Fatto a pezzi e poi distribuito, il prodotto di questa azione partecipata circolerà quindi, come a suggellare la responsabilità, il coinvolgimento di tutti nel processo di costruzione o decostruzione di significato. La performance è in programma domenica 22 marzo dalle 10 alle 18, la mostra è visitabile fino al 31 luglio nel seguente orario: sabato e domenica dalle 10:00 alle 12:00 e dalle 14:00 alle 18:00. Info: 0124.31122 - www.castellodirivara.it - [email protected] fino al 31/07/2015 ore 10:00 Rivara (TO) Piazza Sillano 2 TORRE PELLICE - HARALD KLINGELHÖLLER, GIANNI CARAVAGGIO E PAOLO PISCITELLI DA TUCCI RUSSO In mostra le personali di Harald Klingelhöller, Gianni Caravaggio ("Non poserò mai più i miei anni così sul tempo") e Paolo Piscitelli ("Here, Not Here"). Orario: da martedì a domenica 10,30-13 e 15-19. Info: 0121.953357 - [email protected] - www.tuccirusso.com fino al 02/08/2015 ore 11:00 Torre Pellice (TO) Via Stamperia 9 TAMARA DE LEMPICKA A PALAZZO CHIABLESE La mostra dedicata a Tamara de Lempicka presenta oltre 80 opere dell'artista, in un percorso tematico che presenterà al pubblico le opere più iconiche e note della Lempicka, ma anche di conoscere nuovi aspetti della sua vita e del suo percorso artistico. L'esposizione è curata da Gioia Mori, promossa dal Comune di Torino - Assessorato alla Cultura, dalla Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici del Piemonte e dal Polo Reale di Torino e prodotta da 24 ORE Cultura - Gruppo 24 Ore e Arthemisia Group. Come scrive la curatrice Gioia Mori: "Diversi sono gli aspetti evidenziati in questa nuova esposizione, dal taglio inedito, che presenta una Lempicka più intima e segreta, con alcune sorprese ancora custodite nei "mondi" di Tamara, una mostra da esplorare come se si viaggiasse in universi paralleli", e dove è evidenziato il rapporto con i grandi fotografi della sua epoca, e lo studio costante dell'arte del passato, creando così attraverso la commistione di "antico" e "moderno" uno stile unico e inimitabile. Ad accogliere il visitatore è la "Ragazza in verde", eccezionale prestito del Pompidou di Parigi, il quadro che decreta il pieno riconoscimento ufficiale, acquistato nel 1932 dallo Stato francese per essere esposto nella sezione polacca del rinnovato Jeu de Paume. Il percorso si apre con la sezione "I mondi di Tamara de Lempicka": un'esplorazione attraverso tutte le case in cui ha vissuto tra il 1916 e il 1980, tra l'anno del suo matrimonio a San Pietroburgo e l'anno della morte a Cuernavaca. I luoghi sono messi in relazione con la sua evoluzione artistica: dagli acquerelli del periodo russo, alla ritrattistica degli anni Venti realizzata nei suoi ateliers parigini, alle opere dipinte a Beverly Hills nella grande villa coloniale di King Vidor progettata dall'architetto Wallace Neff, a quelle degli anni Quaranta che rispecchiano gli arredamenti e il gusto della casa di New York. Questo sguardo nell'intimità delle sue stanze esplora anche i mondi culturali di riferimento, facendo emergere inediti rapporti, come quello tra il dipinto "Strada nella notte" e le foto di Kertész e Brassaï, che restituiscono la medesima stupefazione di questi rifugiati dall'Europa dell'Est nella città "delle TORINOSETTE | Arte 100 / 225 luci", per tutti loro luogo di elezione. La seconda sezione, "Madame la Baroness, Modern medievalist", prende il titolo da un articolo dei primi anni Quaranta uscito negli Stati Uniti, dove Arte SAM FALLS IN RESIDENZA DA FRANCO NOERO Domenica 22 marzo dalle 14 alle 20 la galleria Franco Noero presenta il nuovo progetto di Sam Falls che sarà ospitato in sede sino al 21 marzo 2016. Un progetto espositivo della durata di un anno che si inserisce nell'ambito del programma in residence realizzato nel project space di via Mottalciata 10/B. L'artista californiano presenta in galleria un corpus di lavori legati alla celeberrima composizione musicale "Le Quattro Stagioni" di Antonio Vivaldi. Per l'occasione è stato realizzato il libro "Sam Falls, Four Seasons Forever", edito da Flash Art Books, con un'introduzione di Nicolas Trembley. Orario: lunedì 15.00-19.00; martedì-venerdì 11.00-19.00; sabato 15.00-19.00 o su appuntamento. Info: 011.882208 [email protected] - www.franconoero.com fino al 21/03/2016 ore 14:00 Torino Via Mottalciata 10/B Venerdì 03 Aprile 2015 TORINOSETTE | Arte 101 / 225 Arte VICTORIA STOIAN DA ALBERTO PEOLA "Codri Earthquake", personale di Victoria Stoian. La mostra è il risultato della sua collaborazione con Clara Sofia Rosenberg, che da anni ne segue il lavoro supportandolo sul piano teorico. Victoria e Clara Sofia hanno frequentato l'Accademia di Belle Arti di Torino dal 2009, in un percorso complementare tra l'attività pittorica dell'una e quella critica dell'altra. La mostra di Victoria Stoian raccoglie una serie di lavori intorno al tema dell'assenza di un punto di riferimento. Come recita il titolo, le opere rappresentano il caos e l'instabilità prodotti dalla catastrofe naturale, in particolare dal terremoto che colpì la Moldavia nel 2011. Di quell'esperienza, che ha coinvolto la sua famiglia, l'artista ricorda: «Quel 25 agosto alle 04:30 del mattino si verificò un violento terremoto di magnitudo 7,5 con epicentro a breve distanza da Chi?in?u, dove sono nata e cresciuta. Due onde sismiche si sono succedute per una durata di 52 secondi: migliaia di persone senza riparo, linee elettriche, strade e ferrovie distrutte; dighe rotte e villaggi allagati con fuoriuscita di sostanze tossiche. Le Codri, le foreste più grandi della Moldavia, sono state gravemente danneggiate. Questo mio lavoro è un omaggio intimo e sofferto alla biografia di un popolo e alla feroce bellezza della natura che con un colpo secco cambia linee, colori e vite». I quadri oggi esposti in galleria costituiscono una parte dei 52 previsti dal progetto in fieri Codri Earthquake, ognuno dei quali corrisponde a un'unità di tempo specifica del terremoto: il secondo. Vengono così messe in relazione, da un lato, la durata del fenomeno con lo sviluppo del ciclo pittorico, e dall'altro, l'area geografica colpita dal sisma con l'area della tela, ospite della rielaborazione del dramma. Come dice l'artista, «in un terremoto il primo secondo può essere della stessa violenza dell'ultimo. Anzi, forse il primo impatto è ancora più forte e destabilizzante». Per questo motivo, la serie Codri Earthquake si sviluppa con un andamento cronologico, ma le singole opere non riportano la violenza del terremoto in successione crescente: ogni quadro del progetto rappresenta infatti un possibile grado di percezione della catastrofe, che non necessariamente corrisponde al suo reale grado di intensità. Il tema dell'assenza di punti di riferimento proposto nelle opere rimanda a un senso di destabilizzazione, percepibile in termini di panico e smarrimento. Ma, d'altro canto, il potenziale generato da quest'assenza di vincoli può essere colto anche come un'occasione di libertà. Questa dicotomia tra panico e liberazione è espressa dall'artista attraverso la rappresentazione di un mondo informe che contiene, però, delle forme riconoscibili, come protrusioni, annidamenti o ramificazioni. Il mondo organico che emerge da questo repertorio visivo rimanda alla vitalità della natura - dal magma terrestre a correnti marine e paesaggi abissali - e all'immaginario anatomico - dalla riproduzione cellulare a filamenti, globuli e terminazioni nervose. Attraverso la tecnica del chiaroscuro, con predominanza delle tonalità fredde, forme talvolta non finite, o cancellate, si stratificano in un gioco di trasparenze e in un'alternanza di piani pittorici. Pur in assenza di un'architettura e di una linea dell'orizzonte, Stoian riesce in questo modo a ricreare un senso di profondità nelle forme che si affusolano in direzione di un punto di fuga ideale nella tela, inserendo nell'informe accenni di prospettiva. I criteri su cui si fonda la ricerca di Victoria Stoian sono l'importanza attribuita alla sostanzialità della materia, l'approccio diretto e la presenza fisica dell'artista nel lavoro, e la necessità di coinvolgere lo spettatore attraverso la forza dell'opera in sé. L'esperienza personale e il suo percorso artistico sono saldamente intrecciati: migrata a Torino all'età di ventun anni, Victoria inizia a tradurre gli stimoli della nuova realtà, così diversa, in un linguaggio pittorico denso di rimandi introspettivi e culturali. Attraverso un soggetto fortemente autobiografico l'artista riesce ad affrontare temi collettivi, come il terremoto o la migrazione, che riguardano il rapporto degli esseri umani con la storia e con il territorio, in una ricerca che crea uno spazio di condivisione aperto e flessibile. Orario: da martedì a sabato dalle 15 alle 19, mattino su appuntamento. Info: 011.8124460 - 335.6191039 - [email protected] www.albertopeola.com ore 18:00 Torino Via della Rocca 29 TORINOSETTE | Arte 102 / 225 Arte NAZARENO RANDO' E VALERIA CALDERA ALLA CHIESA DI SANTA CROCE Doppia personale di Nazareno Randò e Valeria Caldera. Ingresso libero. ore 18:00 Avigliana (TO) Piazza Conte Rosso FEDERICO GUERRI DA WEBER & WEBER "Frammenti", personale di Federico Guerri. L'arte appartiene originariamente alla natura. È natura. E in quanto tale contempla e dà forma a se stessa. È dunque tempo che l'arte, memore del suo stato aurorale, torni a muoversi per iniziativa dei propri tratti. È tempo che la scrittura segnica torni a decidere dei propri tracciati e delle proprie luci. Di tutto. Anche delle tenebre. Nulla deve nascere se non dai suoi impulsi, dai suoi spasimi, dai suoi getti, violenti o pacati che siano. È quanto accade nell'opera di Federico Guerri, dove la scrittura sceglie innanzitutto di essere disegno e di non porsi al servizio che del proprio accadere. La scrittura danza e iscrive in questo esordio il carattere inafferrabile dello scaturire del segno e l'annuncio dell'enigmatica soglia tra ciclica sparizione e nuovo inizio. Non ha principio né fine. Appare e passa. Appare al nostro orizzonte come potrebbe fare il vapore acqueo. Presenza e venirealla-presenza si uniscono e si confondono in questi luoghi verso i quali ci conduce Federico Guerri: sono luoghi pienamente riconoscibili, pur rivelandosi la loro vera sostanza come ombra e parvenza. Orario: da martedi a sabato 15.30-19.30. Info: www.galleriaweber.it [email protected] - 011.19500694 fino al 04/04/2015 ore 18:00 Torino Via San Tommaso 7 "MANIERA NERA" ALLA NORMA MANGIONE GALLERY "Maniera Nera", collettiva a cura di Francesco Barocco. In mostra lavori di Vija Celmins, Richard Earlom, F. Green, Richard Houston, Elizabeth Judkins, S. W. Reynolds e John Raphael Smith. Orario: dal martedì al sabato 15.30-19.30 o su appuntamento. Info: 011.5539231 - [email protected] - www.normamangione.com fino al 04/04/2015 ore 18:00 Torino Via Matteo Pescatore 17 IRINA NOVARESE ALLO SPAZIO NOPX "Landology. Scorci di una politica delle differenze", mostra di Irina Novarese. Il processo lento di mappatura fittizia -e comunque approssimativa- si confronta con il reale flusso accelerato della città, che viene proposta ai singoli come luogo ultimo del sociale. Strutture urbane tra desiderio e repulsione, tra necessità ed extralusso, sono al centro del progetto "Landology" di Irina Novarese. Nello spazio di NOPX l'artista presenta un'installazione che costituisce il secondo capitolo della sua recente indagine sulle teorie di individualizzazione dell'habitat. Un'esplorazione di strutture e organizzazioni dello spazio urbano iniziata nel 2014 con le due città di Caracas e Berlino e che continua con il lavoro che verrà presentato a Torino. Landology dà anche il via a Preview, ad una nuova collaborazione tra NOPX e Dunque, locale di recente apertura in via Santa Giulia: pochi giorni prima dell'inaugurazione ufficiale, sui muri del Dunque apparirà un'anteprima della mostra, un estratto del lavoro dell'artista riprodotto in formato maxi su un cartellone da cinema. Visite anche su appuntamento: 328.7055257. Info: [email protected] - www.nopx.it fino al 04/04/2015 ore 18:30 Torino Via Guastalla 6/A TORINOSETTE | Arte 103 / 225 Arte RÄ DI MARTINO ALLA GAM PER "VITRINE" Riparte il 10 febbraio alla GAM di Torino "Vitrine", il progetto dedicato alla ricerca artistica contemporanea. Possibilità, titolo della quarta edizione, pone l'attenzione sulle trasformazioni della vita, del suo divenire di cui l'arte ricalca la natura mutevole e fluida. Come un vetro trasparente, "Vitrine" stabilisce un punto di interazione, di dialogo e di lettura tra le ricerche artistiche più contemporanee e il flusso incessante degli stimoli fisici e simbolici della quotidianità. Gli artisti protagonisti della quarta edizione di Vitrine sono: Rä di Martino, Francesco Gennari, Francesco Barocco, Anna Franceschini, Luca Trevisani. "Vitrine" si costituisce come una soglia, un passaggio che mette in comunicazione mondo interno ed esterno al museo attuando un dialogo tra le ricerche artistiche con la realtà circostante. Lo spazio e il tempo sono le coordinate imprescindibili con cui l'uomo si confronta costantemente e che s'imprimono nel lavoro dell'artista. Tutto scorre e cambia, le percezioni si arricchiscono di ricordi personali, del vissuto, della memoria culturale, storico?sociale e politica in una metamorfosi continua. Mutamenti che investono la realtà naturale e urbana ma anche il paesaggio dell'immaginario, lo spazio?tempo reale e quello mentale, interiore e intimo dell'animo. Lo sguardo dell'artista coglie determinate situazioni, alcuni momenti, registra cambiamenti che mescolano passato, presente e futuro, in una rielaborazione che trova espressione nelle opere, restituendo attimi e impressioni. Il primo appuntamento dell'edizione 2015 vede protagonista Rä di Martino, che presenta alla GAM dal 10 febbraio al 6 aprile l'opera "The Picture of Ourselves", video in bianco e nero che inquadra i primi piani alternati di una bambina e di un giovane uomo dagli occhi chiari, due ritratti in cui affiorano suggestioni della tradizione artistica, dalla pittura più antica fino alla fotografia più contemporanea, due sguardi che sono la testimonianza della vita che scorre, si radica, si evolve in un infinito intrecciarsi di possibilità. Orario: martedì-domenica 10-18, chiuso lunedì. La biglietteria chiude un'ora prima. Ingresso libero a Vitrine. Info: centralino 011.4429518 - segreteria 011.4429595 www.gamtorino.it/vitrine fino al 06/04/2015 ore 18:30 Torino Via Magenta 31 GAVINO SANNA ALLO SPAZIO MOUV "Livori in corso", personale di Gavino Sanna. In mostra una trentina di disegni, accompagnati da brevi racconti, raccolti nel libro intitolato "Livori in corso" che Gavino Sanna ha dedicato ad Alda Merini. La mostra si apre, così come nel libro, con un verso della Poetessa dei Navigli "L'uomo fa male al fratello al primo sbadiglio del mattino" a cui segue la dedica di Alda Merini. Orario: tutti i giorni dalle ore 10 alle 24; chiuso il lunedì. Nel periodo della mostra si svolgeranno degustazioni libere e guidate dei vini di Cantina Mesa, l'azienda vitivinicola creata dieci anni fa da Gavino Sanna con la moglie Lella a Sant'Anna Arresi nel Sulcis. Info: [email protected] - www.spaziomouv.it - 331.5828996 fino al 06/04/2015 ore 10:00 Torino Via Silvio Pellico 3 TORINOSETTE | Arte 104 / 225 Arte SERGIO STAINO ALLA GAM "Un racconto di Berlino, 1981", personale di Sergio Staino - uno dei più conosciuti e amati disegnatori satirici italiani -, a cura di Danilo Eccher. Lo spazio Wunderkammer ospita più di cento disegni che raccontano Berlino nel 1981, quando Staino, armato di carta, matita, china e una macchina fotografica raggiunge la città e la interpreta con i suoi disegni. E qui Bobo, da sempre l'alter ego del disegnatore, si ritrova a esplorare una città dalle mille contraddizioni e dal grande fascino. Una metropoli in forte espansione architettonica e culturale, in quell'anno ancora inserita nel cuore del comunismo europeo. "Ogni angolo era una scoperta, una sorpresa, una suggestione: Berlino in quegli anni là era una città veramente unica per la quantità di contraddizioni politiche e sociali che faceva coesistere in se stessa esprimendole, poi, in forme architettoniche e ambientali assai diversificate (...) Tutto era esagerato in Berlino Ovest: le luci, le insegne, le vetrine, tutte cose che adesso sembrerebbero normali ma che, allora, erano profondamente innovative. Solo avvicinandosi al confine con la Repubblica Democratica, e soprattutto al muro, l'atmosfera della città si faceva più scura e deprimente e la contraddizione tra la vitalità lussuosa dell'Ovest e la tristezza poliziesca dell'est si facevano evidenti". Orario: martedì-domenica 10-18, chiuso lunedì. La biglietteria chiude un'ora prima. Ingresso: euro 10, ridotto euro 8, gratuito ragazzi fino ai 18 anni. Info: Centralino tel. 011 4429518 - Segreteria tel. 011 4429595 e-mail [email protected] fino al 06/04/2015 ore 10:00 Torino Via Magenta 31 ETTORE FICO ALL'URP DEL CONSIGLIO REGIONALE In mostra una quindicina di incisioni di Ettore Fico (Piatto biellese 1917-Torino 2004). Si tratta di acqueforti e litografie, tra le produzioni meno note dell'artista ma da lui molto amate. Le vedute del giardino di casa a Castiglione torinese, dove Fico trascorreva le estati, sono un motivo ricorrente della sua arte così come i dettagli della natura, ben esemplificati in mostra da nidi, cespugli, viti e pannocchie. Fico realizzò le sue prime opere incisorie nel 1963, lavorando in studio con una pressa, operando direttamente sulle lastre e concentrando la produzione in determinati periodi, fino al 2003, anno precedente alla sua morte. Orario: dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 13 e dalle 14 alle 16. Ingresso libero. fino al 06/04/2015 ore 17:00 Torino Via Arsenale 14/G TORINOSETTE | Arte 105 / 225 Arte ALDO MONDINO ALLA GAM PER "SURPRISE" Martedì 10 febbraio inaugura alla GAM il primo appuntamento dell'edizione 2015 di "Surprise", progetto espositivo che concentra l'attenzione su aspetti specifici del contesto artistico torinese tra gli anni Sessanta e Settanta, in cui si intersecarono discipline diverse, dall'architettura al design, dalla moda alla grafica, dalla musica alle arti visive e performative gettando in questo modo le basi per il riconoscimento artistico di Torino a livello internazionale. A curare questo terzo ciclo di appuntamenti, che prosegue per tutto il 2015, sono Maria Teresa Roberto, docente di Storia dell'Arte Contemporanea presso l'Accademia Albertina di Torino e Gregorio Mazzonis, curatore GAM. Al progetto è dedicata la sala espositiva della GAM al secondo piano del museo. Al centro dell'attenzione sono poste di volta in volta opere, tracce di percorsi espositivi, progetti inediti, riferimenti a contesti extra-artistici; si tratta di frammenti eterogenei ma accomunati dal senso di stupore e meraviglia e di intensificazione delle energie vitali tipico di quegli anni. Il protagonista del primo appuntamento è Aldo Mondino (Torino, 1938-2005) il quale, dopo il periodo trascorso a Parigi dal 1959 al 1960 dove frequenta l'Ecole du Louvre e i corsi di incisione di William Heyter, nel 1963 esordisce a Torino con una personale alla galleria Il Punto, allora diretta da Gian Enzo Sperone. Presenta in questa occasione i suoi nuovi lavori, le "Tavole Anatomiche", metafore della società contemporanea descritta attraverso gli organi del corpo umano. "Sole" e "Immersore", entrambe realizzate nel 1967 e presentate nella mostra alla GAM, rappresentano un'esperienza anomala nell'ambito della sua produzione artistica, rivolta in questi anni al gioco e allo humour. L'arrivo della Pop Art in Italia proprio grazie a Gian Enzo Sperone e la sua consacrazione nella mostra alla Biennale veneziana del '64, costituisce un precedente fondamentale per tutta la ricerca artistica degli anni a venire. Mondino si appropria anch'egli di alcune istanze quali il principio di sconfinamento dalla pittura ottenuto con l'utilizzo di materiali che circondano il nostro ambiente, in questo caso legno e lampadine a incandescenza. Se "Immersore" si ricollega , come ha notato Riccardo Passoni, più alle istanze New Dada che sono discusse proprio in quegli anni, "Sole" traduce con i materiali delle insegne luminose un tema caro alla pittura di paesaggio come l'alba, sul quale tra l'altro si concentra la ricerca di uno dei maestri della Pop Art come Roy Lichtenstein negli anni tra 1963 e 1964 e al quale Sperone dedica la mostra di apertura della sua galleria. Le due opere hanno in comune, oltre ai materiali utilizzati, una misura fissa che guida la loro installazione alla parete, 160 centimetri da terra, segnalata dall'artista da una etichetta della galleria Stein sul verso di "Immersore". Questa linea immaginaria, che attraversa in orizzontale l'opera, definisce il punto al di sotto del quale le lampadine devono rimanere spente e corrisponde sia alla misura teorizzata da Masaccio come altezza fissa dell'occhio umano sia al segno lasciato dalle acque dell'Arno su alcuni capolavori dell'arte fiorentina che impressionò a tal punto Mondino da spingerlo a realizzare tra la fine del '66 e il 1967 una serie di opere. Tra questi lavori vale la pena ricordare l'intervento alla mostra "Con temp l'azione" (gallerie Stein, Sperone e Il Punto, Torino 1967) durante la quale l'artista unisce le sedi della mostra tirando un filo rosso attraverso la città posto a 160 centimetri di altezza da terra. Orario: martedìdomenica 10-18, chiuso lunedì. La biglietteria chiude un'ora prima. Ingressi: euro 10, ridotto euro 8, gratuito ragazzi fino ai 18 anni. Info: Centralino tel. 011 4429518 - Segreteria tel. 011 4429595 e-mail [email protected] fino al 07/04/2015 ore 18:30 Torino Via Magenta 31 IVREA - ELENA MIRANDOLA E MANITERRA AL CASTELLO DI SALE Mostra di Elena Mirandola e Maniterra a cura di ArteInFuga. Orario: lunedì 14.30-19.00; dal martedì al sabato 9.30-19.00. Info: [email protected] - http://arteinfuga.blogspot.it/ fino al 08/04/2015 ore 18:00 Ivrea (TO) Via dei Patrioti 14 TORINOSETTE | Arte 106 / 225 Arte "FOBOFILIA" ALLA FONDAZIONE SANDRETTO RE REBAUDENGO "Fobofilia", mostra sull'immagine della paura, sul modo in cui gli artisti danno forma a uno dei sentimenti più caratteristici e sfuggenti della nostra epoca, a cura di Irene Calderoni. Fobofilia è il piacere un po' perverso di essere spaventati, una pulsione che appare sempre più frequente. La paura è il registro più diffuso nell'intrattenimento, ma anche nell'informazione e di conseguenza nel modo di percepire la realtà. L'arte riflette questa temperie, ne offre diverse sembianze, da quello più intimo e psicologico, di una soggettività aggredita oppure aggressiva, a quello più esterno e politico, di una società che si fonda sulla violenza e usa il terrore come arma. Artisti in mostra: Janis Avotins, Matthew Barney, Massimo Bartolini, Avner Ben Gal, Glenn Brown, Miguel Calderon, Maurizio Cattelan, Dinos e Jake Chapman, Roberto Cuoghi, Saul Fletcher, Anna Gaskell, Douglas Gordon, Gusmao& Paiva, Thomas Hirschhorn, Piotr Janas, Zoe Leonard, Margherita Manzelli, Eva Marisaldi, Nathaniel Mellors, Shirin Neshat, Kelly Nipper, Catherine Opie, Tony Oursler, Djordje Ozbolt, Anri Sala, Ferdinando Scianna, Andreas Slominski, Jakub Julian Ziolkowski. Orario: giovedì 20-23 (ingresso libero); venerdì, sabato e domenica 12-19. Ingresso: intero euro 5; ridotto euro 3 (over 65, studenti); gruppi euro 4 (minimo 6 persone); gratuito (per i bambini fino a 12 anni, Insieme per l'Arte, abbonamento Torino Musei, giornalisti accreditati, soci ICOM). Info: [email protected] 011.3797600 - www.fsrr.org fino al 12/04/2015 ore 19:00 Torino Via Modane 16 ISA GENZKEN ALLA FONDAZIONE SANDRETTO RE REBAUDENGO La mostra dedicata ad Isa Genzken (Germania, 1948) presenta per la prima volta in Italia un ciclo di lavori della fine degli anni Ottanta, un corpus di opere pittoriche meno note rispetto alle sculture e installazioni per cui Genzken è famosa. Sono olii su tela monocromatici che suggeriscono già nel nome, Basic Research, l'inizio di un percorso di sconfinamento e d'interazione con l'ambiente. Si tratta infatti di frottage del pavimento del suo studio, a metà tra pittura e scultura, che cercano una comunicazione non verbale con spazio e spettatori. Orario: giovedì 20-23 (ingresso libero); venerdì, sabato e domenica 12-19. Ingresso: intero euro 5; ridotto euro 3 (over 65, studenti); gruppi euro 4 (minimo 6 persone); gratuito (per i bambini fino a 12 anni, Insieme per l'Arte, abbonamento Torino Musei, giornalisti accreditati, soci ICOM). Info: [email protected] - 011.3797600 - www.fsrr.org fino al 12/04/2015 ore 18:00 Torino Via Modane 16 TORINOSETTE | Arte 107 / 225 Arte "MARCO POLO - LA VIA DELLA SETA NELLE FOTOGRAFIE DI MICHAEL YAMASHITA" AL MAO Un viaggio per immagini, sulle tracce di uno dei più grandi esploratori di tutti i tempi: la nuova mostra del Mao ricostruisce il percorso compiuto quasi mille anni fa da Marco Polo lungo la Via della Seta, attraverso le fotografie di Michael Yamashita, fotografo di punta di National Geographic. Nelle 76 fotografie esposte al Museo d'Arte Orientale ritroviamo piazza San Marco e la laguna, il minareto di Samarra in Iraq e le carovane a bordo dei cammelli nel deserto del Gobi. Non solo: la mostra, articolata in tre sezioni geografiche, ripercorre il tragitto compiuto da Marco Polo dall'Italia alla Cina, ma anche la permanenza dell'esploratore in Cina e il viaggio di ritorno via mare, lungo le coste dell'Indonesia e dell'India. Le immagini desertiche lasciano così pian piano spazio alle distese d'acqua delle piantagioni di riso, agli spettacolari paesaggi della baia di Ha Long nel Nord del Vietnam e agli sguardi penetranti dei sadhu a Bombay. Orario: dal martedì alla domenica dalle 10 alle 18. Dal 7 febbraio al 1 marzo, apertura e chiusura posticipata nei weekend (sabato dalle 11 alle 20; domenica dalle 11 alle 19). La biglietteria chiude un'ora prima. Il biglietto d'ingresso (10 euro) consente anche l'accesso alla collezione permanente del museo. Info: 011.4436928 - www.maotorino.it fino al 12/04/2015 ore 17:00 Torino Via San Domenico 11 MOSTRA DEI FINALISTI DEL MARIO MERZ PRIZE ALLA FONDAZIONE MERZ Mostra dei 5 finalisti della prima edizione della sezione arte del Mario Merz Prize. Gli artisti, Lida Abdul (Kabul 1973), Glenn Ligon (New York 1960), Naeem Mohaiemen (Londra 1969), Anri Sala (Tirana 1974) e Wael Shawky (Alessandria d'Egitto 1971), sono stati selezionati tra le oltre 500 candidature pervenute dalla giuria composta da Marisa Merz, Beatrix Ruf (direttrice dello Stedelijk Museum di Amsterdam) e Claudia Gioia (curatrice indipendente). Il progetto espositivo, curato da Beatrice Merz raccoglie due o tre opere per ciascun autore, scelte tra le più significative del loro percorso artistico. Il pubblico potrà esprimere la propria preferenza visitando la mostra o collegandosi al sito mariomerzprize.org. Orario: martedìdomenica 11-19, lunedì chiuso. L'ingresso alla mostra è gratuito. Info: 011.19719437 [email protected] - www.fondazionemerz.org fino al 12/04/2015 ore 18:00 Torino Via Limone 24 AVERY SINGER ALLA FONDAZIONE SANDRETTO RE REBAUDENGO "Pictures Punish Words", personale di Avery Singer, a cura di Beatrix Ruf. Sorprendenti per tecnica e iconografia, i quadri di Avery Singer sovvertono le nostre aspettative visuali. A un primo sguardo si sottraggono a una classificazione precisa come dipinti o elaborazioni a stampa. Per questo sollevano l'interrogativo, ovvio e allo stesso tempo pressante per un'artista, sul modo in cui le informazioni digitali che ci circondano possono concretizzarsi sotto forma di immagine piatta su carta o, più di recente, tridimensionale in plastica, o su ogni altra possibile superficie materiale. Avery Singer ha realizzato un ciclo di opere pensate appositamente per questa sua prima personale. Dopo una prima presentazione alla Kunsthalle di Zurigo, la personale si sposta Torino, alla Fondazione Sandretto Re Rebaudengo. Orario: giovedì 20-23 (ingresso libero); venerdì, sabato e domenica 12-19. Ingresso: intero euro 5; ridotto euro 3 (over 65, studenti); gruppi euro 4 (minimo 6 persone); gratuito (per i bambini fino a 12 anni, Insieme per l'Arte, abbonamento Torino Musei, giornalisti accreditati, soci ICOM). Info: [email protected] - 011.3797600 - www.fsrr.org fino al 12/04/2015 ore 18:30 Torino Via Modane 16 TORINOSETTE | Arte 108 / 225 Arte "UNITED ARTISTS OF ITALY" ALLA FONDAZIONE SANDRETTO RE REBAUDENGO "United Artists of Italy", un progetto di Massimo Minini. Il gallerista ha raccolto una collezione di ritratti di artisti eseguiti dai più significativi fotografi italiani: l'idea è stata quella di concepire una collezione di volti d'artista ripresi dai grandi fotografi italiani, quasi un mondo aiutasse l'altro, completandosi a vicenda. Il progetto, iniziato per passione qualche anno fa, è cresciuto sempre più grazie al contatto diretto con i fotografi che hanno abbracciato la proposta, e si è rivelato un vero e proprio viaggio all'interno della fotografia, tra archivi e scatole, pellicole e files. Se in principio l'idea era di selezionare esclusivamente ritratti di artisti, con il tempo l'attenzione si è estesa, prendendo in considerazione alcuni ritratti di artisti stranieri, ma molto vicini all'Italia, come Joseph Beuys, Andy Warhol, Robert Rauschenberg, Sol LeWitt, volti di scrittori come Pier Paolo Pasolini, Italo Calvino, Alberto Moravia, e ancora gli artisti colti al lavoro, nel loro studio o nei momenti liberi e alcuni tra i più importanti galleristi come Lucio Amelio e Leo Castelli. Questa collezione crea una storia del contemporaneo, non con le opere, ma con i volti, i modi, gli atteggiamenti. Se si può considerare il contemporaneo un'attitudine, un modo di porsi dell'opera nel proprio tempo ed in comunione con i grandi temi del momento, il massimo di tensione sul contemporaneo lo si raggiunge non con il corpo dell'opera, ma con quello dell'autore, che vive nel proprio tempo, lo interpreta, gli dà voce, lo fonda, definendone i contorni spaziali e temporali. La mostra vuole infatti offrire uno spaccato della fotografia italiana di questi anni, dimostrando la capacità straordinaria di interpretazione e di omaggio a grandi artisti da parte di grandi fotografi. Non si tratta di una semplice raccolta cronologica di immagini, ma di un racconto, dove lo stesso artista visto, letto e interpretato da diversi fotografi, porge differenti sfaccettature del proprio destino. Spesso la fotografia dice più di quanto non sia nelle intenzioni dell'autore. Attraverso quasi duecentocinquanta scatti, viene presentato il lavoro di ventidue fotografi attivi a partire dagli anni '60: Claudio Abate, Aurelio Amendola, Gabriele Basilico, Sandro Becchetti, Gianni Berengo Gardin, Elisabetta Catalano, Giorgio Colombo, Mario Cresci, Mario Dondero, Federico Garolla, Luigi Ghirri, Mario Giacomelli, Gianfranco Gorgoni, Mimmo Jodice, Nanda Lanfranco, Uliano Lucas, Attilio Maranzano, Nino Migliori, Ugo Mulas, Paolo Mussat Sartor, Paolo Pellion, Ferdinando Scianna. La mostra è stata ospitata al Musée d'Art Moderne di Saint Etienne, al Palais des Beaux Arts di Bruxelles, alla Fondazione Stelline di Milano, alla Biennale di Fotografia di Amsterdam ed alla Estorick Collection di Londra. Orario: giovedì 20-23 (ingresso libero); venerdì, sabato e domenica 12-19. Ingresso: intero euro 5; ridotto euro 3 (over 65, studenti); gruppi euro 4 (minimo 6 persone); gratuito (per i bambini fino a 12 anni, Insieme per l'Arte, abbonamento Torino Musei, giornalisti accreditati, soci ICOM). Info: [email protected] 011.3797600 - www.fsrr.org fino al 12/04/2015 ore 19:00 Torino Via Modane 16 "AN ART OF ONE'S OWN: GROUP SHOW" DA RAFFAELLA DE CHIRICO ARTE CONTEMPORANEA "An Art of One's Own: Group Show". In esposizione lavori di Carla Accardi, Irma Blank, Dadamaino, Angiola Gatti, Andi Kacziba, Maria Lai, Elena Modorati, Carol Rama, Elisabeth Scherffig, Eva Sørensen. Orario: martedì e mercoledì dalle 14:00 alle 19:00; giovedì, venerdì e sabato dalle 11:00 alle 19:00; altri giorni e orari su appuntamento. Info: www.dechiricogalleriadarte.com - [email protected] - 011.835357 fino al 12/04/2015 ore 18:00 Torino Via della Rocca 19 TORINOSETTE | Arte 109 / 225 Arte EVANGELINA ALCIATI ALLA PINACOTECA DELL'ACCADEMIA ALBERTINA "Evangelina Alciati: l'occhio e l'anima". L'Accademia Albertina delle Belle Arti dedica, presso le sale della Pinacoteca Albertina, una mostra antologica alla figura di Evangelina Alciati (1883-1959), pittrice nella Torino del primo e secondo Novecento, prima donna ad essere ammessa in Accademia, personalità libera ed in anticipo sui tempi. L'iniziativa, che si collega alla prossima apertura, completati i lavori di ristrutturazione, della Pinacoteca del Novecento, presso la Rotonda del Talucchi, è stata sollecitata dalla contemporanea uscita, anteprima domenica 25 gennaio presso la Sala Congressi dell'Unione Industriale, del film "La liberà allo specchio. Ritratto di Evangelina Alciati". Il film, tratto da un'idea di Mauro Guidetti, scritto dallo stesso insieme agli eredi Lorenzo Boccalatte ed Anna Maria Fracchia, è stato sceneggiato e diretto da Vanni Vallino, e si avvale dell'interpretazione, tra le altre, di Pamela Villoresi, Erica Blanc, ed Eugenio Allegri. Evangelina Alciati fu allieva di Giacomo Grosso, sotto la cui guida si diplomò in disegno e pittura. Decisivo per il gli esiti della sua carriera fu un soggiorno a Parigi tra il 1903 ed il 1906. Lo stile della Alciati, che raggiunge punte di assoluta eccellenza nel ritratto, si confronta alla pari con le tendenze che caratterizzano la prima parte del Novecento, dalla pittura post impressionista, all'Espressionismo ed alla Metafisica, in cui si evidenziano taluni punti di contatto con il magistero di Felice Casorati. La mostra, a cura dei professori Edoardo Di Mauro e Giuseppe Mantovani, con contributi critici di Francesco De Caria, Donatella Taverna e della docente dell'Accademia Valeria Piasentà, presenta un percorso completo e ragionato di tutte le fasi artistiche di Evangelina Alciati, dal primo Novecento al secondo dopoguerra, tramite il prestito di opere da collezionisti privati, e da istituzioni quali la Galleria d'Arte Moderna di Torino, il Castello Gamba. Museo Regionale della Valle d'Aosta, le Fondazioni Burzio e Mazzonis. Orario: lunedì, martedì, giovedì, venerdì, sabato e domenica 10.00-18.00 (ultimo ingresso 17.30); mercoledì chiuso. Info: 011.0897370 fino al 12/04/2015 ore 18:00 Torino Via Accademia Albertina 8 TORINOSETTE | Arte 110 / 225 Arte "173° ESPOSIZIONE ARTI FIGURATIVE 2015" ALLA PROMOTRICE "173° Esposizione Arti Figurative", rassegna che propone le opere di 365 artisti selezionate dalla Commissione Artistica della Promotrice. L'itinerario espositivo si snoda lungo le sale della Palazzina Liberty al Valentino secondo una visione d'insieme che unisce pittori, scultori, grafici in una sorta di racconto attraverso paesaggi, ritratti, figure, composizioni floreali, pagine astratte e surreali, nudini e delicati fogli d'acquarello, incisioni e disegni. La mostra presenta un ampio "corpus" di lavori che ricordano gli artisti scomparsi, come il particolare e inquieto segno di Enrico Colombotto Rosso e di Leonor Fini, l'intenso "Autoritratto n.2" di Ruggeri e il cromatismo della tela "Un mattino al mare" di Cherchi, i "cieli" di Carena e il rame "Spadaccino di gallo" di Molinari. E insieme a "Il diario di Darwin" di Soffiantino si nota la tempera "Testa d'uomo" di Spazzapan e l'acquarello "Nudo in posa" dell'espressionista Corbelli, la "Dispensa" di Tabusso e la musicale tecnica mista "Les Regions inconnues" di Davide Peiretti, che si lega alle spaziali atmosfere del ciclo "Fuochi di gioia" di Nini Maccagno. E accanto affascinano le sculture, da "Sviluppo di forme n.1" ad "Archetipo", eseguite da Mastroianni, che sono documento e testimonianza di una vibrante e prorompente ricerca di materiali, forme, immagini. Immagini che fanno parte della narrazione di "Riviera Ligure" di Paulucci e delle rappresentazioni di Michele Baretta e Giuliano Emprin, dell'intensa spiritualità di Carlo Sismonda e del "contadino" un disegno dell'astigiano Manzone. Dopo un lungo periodo, ritornano alla "Promotrice" le delicate vedute del saluzzese Giuseppe Cavallera. E poi si possono vedere i robusti paesaggi di Franco Martinengo, le metafisiche atmosfere di Sergio Albano e Roberto Bertola, il pacato e misurato naturalismo di Pippo Bercetti, Piero Solavaggione, Mario Albano, Nicola Arduino, Cesare Tubino, Carlo Loro, Maria Antonietta Prelle, Loro, Giuseppina Colonna Gamero e Mario Gamero. Dal grande tronco di Germana Albertone si approda a Vincenzo Albano, alle donne di Stefano Cambursano e alle forme nello spazio di Serafino Delaurenti, ad Angiola Melis e Bruno Fisanotti, alla suggestiva "tavola" di Francesca Graziani Giovannini e alla neo-figurazione di Alfredo Levo. E, infine, il colore di Emilio Scarsi si stempera nell'armoniosa figura femminile di Almerico Tomaselli, nella sperimentazione di Giacinta Villa e nelle preziose incisioni di Vespignani, Giacinto Vittone e Mario Giovannini. E questo itinerario costituisce uno spaccato della "sociale", che si sviluppa in modo da delineare, tra artisti storici e più recenti elaborazioni, alcuni momenti del cammino dell'arte figurativa". Orario: martedì-sabato 11-13 e 16,30-20; festivi 10,30-12,30. Info: 011.6692545 fino al 12/04/2015 ore 18:00 Torino Viale Crivelli 11 I PANNELLI DI DEFENDENTE FERRARI ALLA SACRA DI SAN MICHELE "I pannelli di Defendente Ferrari". Orario: da martedì a sabato 9.30-12.30 e 14.30-18.00; domenica e festivi: 9.30-12.00 e 14.30-18.30; ultimo ingresso consentito 30 minuti prima della chiusura della Sacra. fino al 12/04/2015 ore 09:30 Sant'Ambrogio (TO) Sacra di San Michele BARDONECCHIA - CARLO RIVETTI AL PALAZZO DELLE FESTE "Antropologia fantastica", opere pittoriche di Carlo Rivetti. Orario: sabato, domenica e il lunedì di Pasquetta dalle 16,30 alle 19,00. Info: www.carlorivetti.it fino al 12/04/2015 ore 15:45 Bardonecchia (TO) Piazza Valle Stretta 1 TORINOSETTE | Arte 111 / 225 Arte FULVIO COLANGELO ALLO SPAZIO MIXTO "La Passione e l'Arte secondo Colangelo". Cristalli, tubi d'acciaio e travi in legno si trovano qui assieme proiettati nel vuoto delle continue vetrate. Le opere, anche queste, sono un mix fra pittura, fotografia, scultura, elaborazione digitale, interventi grafici. video, installazioni. Per vedere tutto bisogna girare, salire, scendere. Si scoprono solo così tante cose preziose e sorprendenti. Il filo conduttore tra lavori così diversi è una tecnica sempre dominata dall'impulso, dall'intensità, dall'attimo irripetibile in cui il tempo si ferma per lasciarci entrare in un mondo diverso e fantastico. Amore, erotismo, tensione sono le tante facce di un unico tema, la Passione, quella di cui siamo impastati, quella che dà senso alla vita. Fulvio Colangelo, scenografo, graphic designer, pubblicitario, art curator, artista con mostre in quindici nazioni, vive nel suo studio galleria Ki-Gallery in centro a Torino. Orario: lunedì, martedì e mercoledì dalle 8 alle 18; giovedì, venerdì e sabato dalle 8 alle 22; domenica dalle 20 alle 22. Info: 366.1128666 - [email protected] fino al 13/04/2015 ore 20:00 Torino Corso Castelfidardo 34 "UEFA IS EAST", FOTOGRAFIE DELLA TRANSNISTRIA AL POLSKI KOT "Uefa is East - L'Europa calcistica dell'Est vista attraverso i volti dei suoi abitanti. Transnistria, 1997": mostra fotografica diGabriele Bertolini, che vuole essere un momento riflessivo e documento storico di un viaggio in Transnistria, stato sui confini della legalità, che si dichiara indipendente dalla Moldavia e vicino ai Russi. La mostra, curata da Enzo Ronco e Gwladys Martini, fa parte del progetto "L'Europa calcistica dell'Est vista attraverso i volti dei suoi abitanti": la rassegna prende spunto dai luoghi dove si sono svolti eventi calcistici di rilevanza europea, come UEFA e Champions League, per raccontare città meno conosciute per mezzo dei ritratti di chi vi abita. Il calcio non è fatto solo di grandi club noti nel mondo intero. Decine di città più o meno conosciute partecipano con le loro squadre all'emozione delle coppe europee e molte sono nella parte più orientale del continente. Si trovano alla ribalta per pochi attimi, per poi finire dimenticate fino, se i loro club lo meritano, alla stagione successiva. Questo primo appuntamento vede protagonista la Transnistria e la sua capitale Tiraspol, che il fotografo ha documentato nel 1997, l'anno di fondazione dello Sheriff Tiraspol. I personaggi ritratti sembrano quasi prendere vita, tanto sono intensi e profondi i loro sguardi. Sono colti nella loro quotidianità, fieri, e sembrano cercare nell'obiettivo un riscatto, un futuro. La Transnistria è terra di contrasti, dove povertà e ricchezza convivono, come facce di una stessa moneta. Sembrano parlare di quello che hanno vissuto, ma senza urlarlo. Come i tre ragazzini soldati a torso nudo, che giocano a fare i grandi: uno di loro prima copre un braccio, poi lo scopre, rivelando elaborati tatuaggi. In questi territori è cresciuto lo scrittore Nikolai Lilin, che nel suo romanzo Educazione siberiana descrive l'iconografia dei tatuaggi, e come ancor meglio li descriva Alix Lambert nel suo documentario The Mark of Cain, ambientato tra i carcerati russi, quando i disegni sulla pelle raccontavano la storia dei detenuti stessi, quando l'inchiostro sottopelle era illegale. La mostra è inserita nel programma del progetto Fuoriluogo, sostenuto dal collettivo GAD (Gwladys Martini, Alessio Bovero, Dario Favatà), che intende stimolare l'incontro tra arte e luoghi non convenzionali, volto ad avvicinare il contenuto tipico dei musei al pubblico più vasto dislocandolo in contesti nuovi e spiazzanti. Orario: da martedì a domenica dalle 20.00 a mezzanotte. Info: [email protected] fino al 14/04/2015 ore 18:30 Torino Via Massena 19 TORINOSETTE | Arte 112 / 225 Arte JENS EINHORN ALLA LUCE GALLERY "Electric eyes", personale di Jens Einhorn. I lavori di Jens Einhorn sembrano alimentare uno scenario da fine del mondo. Le immagini della serie Too Much Future e The Endless End trasmettono la sensazione della calma dopo un disastro oltre ogni aspettativa. Sembra che siano stati sbattacchiati furiosamente da tempeste e nubi di fumo solo per stabilirsi di nuovo, solo grazie alla loro chiarezza formale. Einhorn fa sì che si provi un certo piacere in questa presunta distruzione con l'utilizzo, in questa serie, di vivaci colori. Il caos lentamente si trasforma in armonia. La lettera E che si ritrova in alcune immagini rappresenta una volta di più la lotta che si percepisce in ogni pezzo. Può voler dire sia "The End"- la fine - che l'Eternità, tutti nuovi inizi nel circolo infinito. L'etichetta segna anche il completamento del processo di lavoro per l'artista, l'ultimo atto gestuale sull'immagine. Come i battiti musicali le immagini, frammenti di pixel, operano all'interno di una nebbia delicata permeata di luce colorata. Cultura giovanile e musica rappresentano una cornice importante per le opere di Einhorn e spesso le si ritrova come impressioni galleggianti audio-visive. La lettera E può dunque stare anche per elettronica o estasi o per entrambi. La musica elettronica è anche spesso correlata alla nozione di post-apocalittico. Ha rappresentato un mezzo di espressione di critica sociale per molti artisti che hanno elaborato visioni distopiche del futuro, processandole in una nuova tecnologia. Jens Einhorm è nato nell'ex Repubblica Democratica Tedesca ed è dunque molto influenzato dagli avvenimenti socio-politici degli anni '90 quando la musica giocava un importante ruolo per un giovane artista, come primario strumento di espressione. Egli suonò in band punk a partire dalla metà degli anni '90, per poi intraprendere la sua strada nelle arti visive grazie alla fotografia e alla musica. Jens ha studiato fotografia a Leipzig e scultura e new media con Astrid Klein, e si è concentrato più sulla pittura con un master con Tal R all'Accademia di Düsseldorf per concentrarsi più sulla pittura. Il metodo mash-up di Einhorn, che fa suso di tessuto, pigmenti, colla e colori, regala una caratteristica di "oggetto" alle proprie immagini rendendo sorprendente la loro presenza nello spazio. La struttura stessa di quei minuscoli elementi visivi li rende simili a dipinti astratti o simil digitali. La mostra segna un importante punto di partenza per la carriera dell'artista, per la prima volta in Italia, presentando una serie di nuovi dipinti che sono il corpo principale delle opere più recenti di Einhorn. Orario: dal martedì al sabato 15.30-19.30. Info: 011.8141011 - 335.5246817 - [email protected] - www.lucegallery.com fino al 14/04/2015 ore 18:30 Torino Corso San Maurizio 25 QUADRI-PERSONALE ALLA GALLERIA20 In mostra lavori di Alfredo Billetto, Mauro Chessa, Pino Mantovani, Mario Surbone. Orario: dal lunedì al sabato dalle 15 alle 19. Info: 011.3724087 - [email protected] www.galleria20.jimdo.com fino al 15/04/2015 ore 17:00 Torino Corso Casale 85/B SIMONE BENEDETTO DA FRANZ PALUDETTO Sculture di Simone Benedetto. Orario: da giovedì a sabato 15-19 o su appuntamento. Info: 011.4546390 - [email protected] - www.franzpaludetto.com fino al 16/04/2015 ore 18:00 Torino Via Stampatori 9 TORINOSETTE | Arte 113 / 225 Arte "IL KABUKI DEI TRE SAMURAI: ARAKI, MORIMURA, SUGIMOTO" ALLA GALLERIA IN ARCO "Il kabuki dei tre samurai: Araki, Morimura, Sugimoto". Nobuyoshi Araki, Yasumasa Morimura e Hiroshi Sugimoto sono i protagonisti della mostra a cura di Graziano Menolascina. Nobuyoshi Araki, tra gli artisti più rappresentativi e prolifici della storia della fotografia, racconta la donna, l'eros e il Giappone. Le donne di Araki sono spesso sdraiate su letti disfatti, oppure distese sul pavimento in pose lascive, legate con corde, con i corpi ostentati e nudi ma con sguardi in cui è completamente assente la volontà di sedurre. Yasumasa Morimura si appropria invece di icone universali della storia dell'arte, dei mass media e della cultura popolare interpretandole in prima persona. In particolare Morimura è interessato alle trasformazioni sociali politico e culturali dovute alla penetrazione del capitalismo e dei miti del mondo occidentale in Giappone. Morimura impersona Einstein, Marylin, Frida Khalo, Hitler il risultato è un'opera e raffinata che nasce da una cura maniacale per i dettagli e l'uso di ritocchi digitali, di costumi, pose e accessori ricercati che le rendono uniche. I tratti somatici non modificati, sono l'unico mezzo che Morimura ha per rivendicare la propria origine e le proprie tradizioni e l'unica via per fare ciò è la provocazione. Infine, ci sono gli scatti di Hiroshi Sugimoto, immagini mentali, concetti la cui materializzazione è resa possibile grazie a un rigoroso controllo del mezzo fotografico e del processo manuale di stampa, seguito anch'esso personalmente dall'artista. Nella serie "Theatre" Sugimoto ha fotografato con tempi di esposizione lunghissimi sale degli anni '20 e '30, cinema degli anni '50 e drive in. La luce bianca degli schermi rettangolari, che illumina il resto dell'ambiente, contiene in sé l'intera proiezione del film. In "Architectures" la tecnica dello sfocato priva le architetture moderniste di connotazioni temporali. I lunghi tempi di esposizione dei "Seascape" bloccano il movimento delle onde in immagini eterne, mentre il soggetto dei "Portraits" realizzati fotografando i personaggi dei musei delle cere è l'immortalità stessa. Info: 011.8122927 - www.in-arco.com [email protected] fino al 18/04/2015 ore 18:30 Torino Piazza Vittorio Veneto 3 GIANLUCA QUAGLIA ALLA GALLERIA UNIQUE "Places", mostra personale dell'artista milanese Gianluca Quaglia a cura di Antonio D'Amico, propone "Paesaggio", un'installazione ambientale che invade tutto lo spazio della galleria, insieme alla sua produzione recente degli intagli su carta. I suoi lavori, la cui caratteristica principale è la recisione di alcuni elementi dal contesto originario per farli rivivere nello spazio circostante, producono una rottura dell'equilibrio del linguaggio comune. In "Places" Quaglia espone le libellule, le diverse varietà di fiori e di piante, le farfalle e gli insetti, tutti intagli su carta che conquistano il senso del loro essere singole individualità, in quanto gli elementi sono stati estratti e custoditi altrove, così non sono più semplici e gradevoli decorazioni, bensì pluralità di esistenze che abitano il medesimo spazio in cui si muovono gli uomini. Orario: dal martedì al sabato 10.00-12.30 e 15.30-19.30. Chiuso il lunedì. Aperture fuori orario su appuntamento. Info: 011.5617049 - 334.8017314 - [email protected] www.galerieunique.com fino al 18/04/2015 ore 17:00 Torino Corso Vittorio Emanuele II 36 TORINOSETTE | Arte 114 / 225 Arte "IL MONDO IN UNA TAZZA" A PALAZZO MADAMA Palazzo Madama presenta un percorso dedicato alla storia della tazza, attingendo dalle ricche collezioni di arte decorativa conservate in museo. L'esposizione si riallaccia al tema della porcellana torinese al centro di Fascino e splendore della porcellana di Torino, mostra curata da Andreina d'Agliano e Cristina Maritano che apre in contemporanea alla Fondazione AccorsiOmetto e che presenta ben 90 opere provenienti dalle collezioni di Palazzo Madama. Le due esposizioni offrono nel complesso un vero e proprio percorso cittadino dedicato al tema della porcellana. Filo conduttore dell'esposizione è la tazzina: da tè, da caffè e da cioccolata. Oggetto legato indissolubilmente all'introduzione in Europa delle bevande calde provenienti dall'Oriente e dal Nuovo Mondo e al materiale esotico e prezioso per eccellenza, la porcellana. A Palazzo Madama una sequenza di tazze, a partire dai blancs-de-chine, ovvero le porcellane bianche cinesi prodotte a Dehua, mostra l'evoluzione delle forme e la varietà dei decori nelle tazzine prodotte dalle manifatture europee nel Settecento: dai motivi di origine cinese e giapponese, a quelli tratti dai libri di storia naturale, ai paesaggi derivati da incisioni olandesi e tedesche, fino alle scene mitologiche e della letteratura cavalleresca. Contestualmente la mostra è un'occasione per raccontare, per casi esemplari, la storia della porcellana, delle sue particolarità produttive, della qualità della pasta e dei colori. Il valore socialmente rappresentativo della porcellana emerge anche grazie all'esposizione di alcuni servizi araldici, conservatisi integri per il loro valore altamente simbolico legato al passato illustre della casata oppure smembrati e dispersi sul mercato antiquario. Una vetrina è dedicata alla principale manifattura di porcellana operante in Piemonte nel Settecento, la Real fabbrica delle porcellane di Vinovo, fondata nel 1776 grazie all'intraprendenza di un torinese, Giovanni Vittorio Brodel, e di un ceramista di Strasburgo, Pierre-Antoine Hannong, e poi rilevata nel 1780 dal medico e chimico torinese, Vittorio Amedeo Gioanetti. Alla produzione di questa fabbrica è dedicato un più ampio spazio nelle sale della mostra alla Fondazione AccorsiOmetto. In un'altra vetrina, l'artista Matilde Domestico, che da anni conduce ricerche sul tema della porcellana, ambienta l'installazione Esistenza di porcellana, che si ispira alle poesie di Emily Dickinson. Il lavoro dell'artista unisce oggetti e frammenti di carta e di porcellana su cui emergono parole in acciaio. Intorno una superficie di polvere di marmo di Carrara, il caolino, un materiale refrattario. Tutti gli elementi nel complesso rimandano all'idea di fabbrica, a una realtà viva e produttiva. In sottofondo una base sonora composta dalla sovrapposizione ed elaborazione di rumori meccanici, suoni metallici ripetitivi registrati all'interno dei reparti di fabbricazione dell'Industria Porcellane IPA, si propaga tra le tintinnanti ceramiche antiche e contemporanee. Orario: martedì-sabato 10.00-18.00; domenica 10.00-19.00. La biglietteria chiude un'ora prima. Chiuso il lunedì. Ingresso: intero euro 10, ridotto euro 8, gratuito ragazzi fino ai 18 anni e abbonati Musei Torino Piemonte. In presenza di mostre temporanee le tariffe potranno subire variazioni. Info: 011.4433501 - www.palazzomadamatorino.it fino al 19/04/2015 ore 10:00 Torino Piazza Castello EUGENIO BROGGINI ALLA FONDAZIONE GIORGIO AMENDOLA Personale di Eugenio Broggini. Orario: da lunedì a venerdì 10-12 e 15.30-19.30; sabato e domenica su prenotazione. Info: www.fondazioneamendola.it - [email protected] fino al 23/04/2015 ore 18:00 Torino Via Tollegno 52 TORINOSETTE | Arte 115 / 225 Arte "LIVE EAST DIE YOUNG" BURNING GIRAFFE ART GALLERY "Live East Die Young", collettiva a cura di Giuseppe Savoca: un'occasione unica per entrare in contatto con lo spirito dissacrante e rivoluzionario della scena artistica dell'East End di Londra attraverso le opere di sei dei suoi più interessanti interpreti: Alex Binnie, Dan Hillier, Dr. D, Ian Johnstone, Liam Sparkes e Michele Servadio. Orario: dal martedì al venerdì 15-19; sabato 15:30-20. Info: www.bugartgallery.com - [email protected] - [email protected] - 011.5832745 - 347.7975704 fino al 24/04/2015 ore 18:30 Torino Via Bava 8/A "PITTURA FEMMINILE A TORINO NEL PRIMO '900" ALLA GALLERIA DEL PONTE "Pittura femminile a Torino nel primo '900", mostra di Evangelina Alciati, Vittoria Cocito, Nella Marchesini e Daphne Maugham. Orario: dal martedì al sabato 10.00-12.30 e 16.00-19.30. Info: 011.8193233 - [email protected] - www.galleriadelponte.it fino al 24/04/2015 ore 18:00 Torino Corso Moncalieri 3 EVA LEITOLF E VICTOR LOPEZ GONZALEZ AL CAMPUS EINAUDI Nell'ambito di Biennale Democrazia, l'atrio del nuovo campus universitario ospita i progetti artistici "Postcards from Europe" di Eva Leitolf, "ATLAS" e "Border Crossing" di Victor López González, entrambi a cura di Patrizia Bottallo. fino al 25/04/2015 ore 10:30 Torino Lungo Dora Siena IVREA - GIANNI-EMILIO SIMONETTI AL MUSEO DELLA CARALE ACCATTINO "Gianni-Emilio Simonetti - Othermaps Othernearby", un evento multitasking con la partecipazione di: Luigi Bonotto, Giulia Tacchini, Giulia Maffei, Stefano Montani, Nicolò Parini, Pip, Poldino, Cina. Un ringraziamento speciale all'atelier di "arteterapia" dell'ospedale di Luino e al dott. Isidoro Cioffi. A cura di Lorena Giuranna e Adriano Accattino. Orario: sabato e domenica dalle 15:00 alle 19:00. Info: 0125.612658 fino al 26/04/2015 ore 18:00 Ivrea (TO) Via Miniere 34 CASTELLAMONTE - SANDRA BARUZZI AL CENTRO CONGRESSI PIERO MARTINETTI "Sguardi.2", mostra di Sandra Baruzzi, a cura di Anna Tabbia. Orario: sabato e domenica 15,00-19,00 (domenica di Pasqua chiuso); altri giorni su appuntamento - scuole su appuntamento. Info: 0124.5187216 - [email protected] fino al 26/04/2015 ore 17:00 Castellamonte (TO) Via Educ TORINOSETTE | Arte 116 / 225 Arte ISA MELSHEIMER DA QUARTZ STUDIO "Examination of the Origins", personale dell'artista tedesca Isa Melsheimer (Neuss, 1968) che per l'occasione ha concepito un'installazione site specific in cui elementi scultorei pensati a partire dalle caratteristiche 'ambientali' di Quartz sono accostati alle forme architettoniche di alcuni edifici della città. Visite su appuntamento. Info: 338.4290085 - [email protected] www.quartzstudio.net fino al 28/04/2015 ore 19:00 Torino Via Giulia di Barolo 18/D BORIS LAVRENKO ALLA GALLERIA PIRRA Boris Lavrenko nasce a Rostov nel 1920 e muore a San Pietroburgo, città in cui studia, vive e lavora, nel 2001. Titolare della cattedra di pittura e composizione dell'Istituto Repin dal 1953, la sua carriera è costellata di prestigiosi riconoscimenti ed è considerato uno dei più autorevoli rappresentanti del post-impressionismo russo. L'infanzia vissuta a contatto con la natura, le immense steppe e il fiume Don, avranno una forte influenza sulla formazione del futuro pittore. Lavrenko, infatti, nel paesaggio trova la massima libertà di ricerca compositiva e di sperimentazione cromatica, seppur all'interno di un figurativismo di solida impostazione. Le sue opere, in particolare quelle animate da figure impegnate in normali attività, quali la lettura, una passeggiata o una partita di calcio, trasmettono spontaneità e gioia di vivere. Lavrenko è un artista versatile, con la maturità di riconoscere in qualsiasi soggetto la "dignità" di essere ritratto, per cui i suoi temi spaziano dalle vedute cittadine, con i loro monumenti, ai già citati paesaggi, dai banali oggetti di uso quotidiano delle sue intense nature morte, alle animate o raccolte scene di genere. I numerosi viaggi compiuti all'estero e in patria stimolano la curiosità e gli interessi di Lavrenko, le cui opere possono definirsi un caleidoscopio di impressioni, un colorato mosaico di vita. Orario: da lunedì a sabato 9,30-12,30 e 15,30-19,30; domenica 9,30-12,30. Info: 011.543393 - www.galleriapirra.it - [email protected] fino al 30/04/2015 ore 18:00 Torino Corso Vittorio Emanuele II 82 "FEMMINILE PLURALE" DA DAVICO "Femminile plurale", mostra di Patrizia Comand, Stefania Pennacchio e Luciano Sabbatucci. Orario: da martedì al sabato dalle 10.00 alle 12.30 e dalle 16.00 alle 19.30. Chiuso lunedì e festivi. Info: 011.0362954 - [email protected] - www.davicoarte.it fino al 02/05/2015 ore 18:30 Torino Galleria Subalpina 21 TORINOSETTE | Arte 117 / 225 Arte JOSEF KOUDELKA AL FORTE DI BARD "Josef Koudelka, Vestiges 1991-2014", prima esposizione in Italia del più imponente progetto fotografico di uno dei maestri mondiali della fotografia, mostra promossa dall'associazione Forte di Bard in collaborazione con l'Agenzia Magnum Photos. Il progetto Vestiges, che vede impegnato da oltre vent'anni il grande fotografo dell'agenzia Magnum Photos, propone la sua interpretazione fotografica e artistica di alcuni dei più importanti siti archeologici della cultura romana e greca, in un itinerario attraverso venti paesi, dalla Grecia al Libano, dalla Siria all'Algeria, dalla Turchia all'Italia e di oltre duecento località che si affacciano sul Mar Mediterraneo. Un'esplorazione che non ha precedenti, un lavoro fatto di costanza e perseveranza. L'artista, come i pittori romantici del XIX secolo, coltiva una predilezione particolare per le rovine, senza celebrarne l'atmosfera malinconica, ma con l'obiettivo di restituirne l'autentica bellezza. Il suo intento è usare l'arte per riappropriarsi di un mondo che ci sta sfuggendo e che potremmo perdere. Trasformare le macerie in speranza è il grande e ambizioso progetto che Koudelka cerca di realizzare con il suo eccezionale viaggio, in costante divenire che si arricchisce periodicamente di nuovi capitoli. In mostra oltre 60 fotografie di cui 22 panoramiche di grandi dimensioni. Un allestimento che coniuga il minimalismo dell'approccio del fotografo e della cifra stilistica delle sue immagini, al suggestivo senso di camminamento tra le rovine. In mostra anche la proiezione di circa 350 scatti relativi ai set di Vestiges. Fino al 31 gennaio il Forte sarà aperto solo il sabato e la domenica dalle 10 alle 19; dal primo febbraio apertura consueta (feriali dalle 10 alle 18, festivi e prefestivi dalle 10 alle 19). Ingresso: Intero: 6,00 euro - Ridotto: 5,00 euro. Info 0125.833811 - 83382 e su www.fortedibard.it fino al 03/05/2015 ore 18:00 Bard (AO) Forte "AL FRONTE" AL MUSEO DEL CINEMA "Al fronte. Cineoperatori e fotografi raccontano la Grande Guerra", mostra a cura di Roberta Basano e Sarah Pesenti Campagnoni. Cento anni fa, la Grande Guerra investe il Vecchio Continente con la sua modernità che, oltre alle armi micidiali, annovera l'utilizzo di nuovi mezzi di comunicazione. Tra queste la fotografia e il cinema si rivelano risorse fondamentali nel definire gli equilibri di potere dei principali paesi belligeranti. Scatti e riprese realizzati da fotografi e operatori militari invadono le pagine di quotidiani e riviste e dominano gli spettacoli cinematografici di tutto il mondo, trovando una eco nelle innumerevoli fotografie amatoriali accumulate dai reduci e dalle loro famiglie, memoria di un'esperienza umana e sociale estrema e contraddittoria. La mostra "Al fronte. Cineoperatori e fotografi raccontano la Grande Guerra" propone un percorso di immagini attraverso 160 fotografie inedite, scattate da Luis Bogino al seguito del Regio Esercito Italiano e dai soldati fotoamatori dislocati sui di guerra. Accanto a questo primo tracciato si sviluppa il percorso cinematografico: una selezione di film "dal vero", girati al fronte e nelle retrovie, e di titoli di fiction di epoche diverse, testimonianza di un'eredità visiva e culturale variamente interpretata nel corso del tempo. Lo sguardo di artisti come Paola De Pietri, Yervant Gianikian e Angela Ricci Lucchi propone infine una lettura personale della prima guerra mondiale, dei luoghi che essa ha attraversato e di una memoria spesso dimenticata. Orario: da martedì a venerdì 9.00-20.00; sabato 9.00-23.00; domenica 9.00-20.00; lunedì chiuso. Ultimo ingresso un'ora prima della chiusura. Ingresso: intero euro 14,00; ridotto (studenti universitari fino a 26 anni, over 65, gruppi min. 15 persone) euro 11,00; giovani e scuole (da 6 a 18 anni, gruppi scolastici) euro 8,00; gratuito fino a 5 anni, disabili e accompagnatore, Torino+Piemonte Card. fino al 03/05/2015 ore 19:00 Torino Via Montebello 20 TORINOSETTE | Arte 118 / 225 Arte PHIL BORGES ALLA GALLERIA PAOLA MELIGA "Tibet's Portraits | Culture on the Edge", mostra fotografica di Phil Borges. Borges fa parte dei "maestri artisti" della fotografia americana e non, che da oltre 25 anni documenta con passione la vita delle popolazioni tribali di tutto il mondo, utilizzando il veicolo del "ritratto ambientale" per sollevare le problematiche delle popolazioni indigene e per diffonderne la loro conoscenza. Borges è mosso da una missione e un cammino spirituale e di vita che lo portano a spingersi negli angoli più remoti del mondo per dar voce attraverso la sua fotografia a realtà straordinarie e uniche, che altrimenti non avrebbero modo di essere svelate. La sua poetica capacità di cogliere l'attimo sospeso e la denuncia della realtà nella sua sfumatura più veritiera uniscono testimonianza e arte per dar vita a una vera vocazione. La sua è una fotografia tesa a dar voce a chi non ce l'ha, che ha come missione la rivalutazione delle culture che stanno via via scomparendo, mettendo l'accento sul loro valore e rappresentando le sfide che le attendono. Il suo lavoro cerca di rendere più comprensibili le tematiche riguardanti le popolazioni in via di sviluppo: "Voglio che lo spettatore veda queste persone come individui, che conosca i loro nomi e un po' della loro storia, non che le veda solamente come degli estranei che abitano terre lontane." Pluripremiato per il suo impegno umanitario nel 2008 ha collaborato con Amnesty International pubblicando Enduring Spirit, le sue raccolte fotografiche sono tradotte in 4 lingue e le sue opere sono esposte nei musei di tutto il mondo. In mostra i suoi ultimi scatti sul Tibet. I ritratti mostrano queste popolazioni che vivono in uno degli ambienti più fragili della terra e che di fronte alle sfide del ventunesimo secolo cercano di mantenere quello che hanno di più caro: la loro pratica buddista, la loro cultura tibetana ed i loro usi. Fotografie delicate, commoventi, piene di pathos, di fierezza. Altamente importante è anche la perfezione della cromaticità, infatti in questo suo ultimo lavoro Phil Borges ci presenta i suoi scatti a colori. Mostra realizzata grazie alla collaborazione con Paci Contemporary | Brescia. Orario: dal mercoledì al sabato 11,00-12,30 e 15,30-19,30. Martedì mattina chiuso, pomeriggio 15,30-19,30. Lunedì e festivi chiuso. Apertura privata su appuntamento. Info: 011.2079983 - [email protected] fino al 04/05/2015 ore 11:00 Torino Via Maria Vittoria 46/C "IL MARE CHE SENTO" DA INTERNOCORTILE "Il mare che sento", interpretazioni d'arte design e artigianato d'eccellenza. Orario: da martedì a sabato 11-13 e 15.30-19. Info: 011.6618841 - [email protected] - www.internocortile.it fino al 05/05/2015 ore 18:30 Torino Via Villa Glori 6 TORINOSETTE | Arte 119 / 225 Arte RIVAROLO - ERNESTO MORALES A CASA TOESCA "Il giorno come la notte", personale di Ernesto Morales. Il progetto espositivo curato da Karin Reisovà comprende opere in continuità con il lavoro precedente dell'artista, ma recentemente arricchito dall'esperienza espositiva in Oriente, in particolare a Singapore, Kuala Lumpur, Jakarta e Bangkok dove Morales ha avuto modo di essere in stretto contatto con la natura dei luoghi, fonte d'inspirazione per approfondire e delineare la mostra. I fili conduttori sono i temi della primavera e del relativo equinozio durante il quale, come ci indica il termine stesso "Equus Nox", vi saranno uguali numero di ore di luce e di oscurità, dunque il giorno come la notte, a pochi giorni dalla inaugurazione. Il cambiamento di stagione ci rimanda alla rinascita, al risveglio della natura, all'amore ed i suoi miti: l'ambiente è in trasformazione e questa sensazione di positiva aspettativa coinvolge anche gli esseri umani. Non solo, vengono rappresentati miti ed allegorie, quando Ernesto Morales nel richiamare Madre Natura associa a Flora - Dea dell'antichità romana - simboli quali la rosa bianca, il cigno, la fenice, l'uovo, le rondini. Anche la tematica degli opposti viene analizzata ed esplicitata, in riferimento alla generazione di nuovi cicli vitali: il maschile ed il femminile, il giorno e la notte, il bianco e il nero, il buio e la luce. I paesaggi talvolta reali e talvolta onirici del precedente lavoro dell'artista uniti a questo nuovo percorso, lavorativo e di vita, ci permettono di entrare in una dimensione intima e coinvolgente. E nei quadri si riflette quella che è la grande sensibilità di Ernesto Morales, ossia quella di entrare in empatia con i luoghi e le persone, permettendo all'osservatore di comprendere realmente le sue opere e le motivazioni, aspetti che nell'arte contemporanea non sempre appaiono di facile cognizione. La mostra e il luogo espositivo, anch'esso così intimo e pregno di storia, permetteranno una chiamata alla bellezza, all'attenzione, al tempo lento, all'umanità nel suo lato più spirituale che l'arte ci permette di percepire. A seguito della prima inaugurazione, la mostra si rinnoverà il giorno 11 aprile, con l'esposizione di nuovi lavori dalla medesima tematica. Orario: venerdì, sabato, domenica 15.30-19.00; altri giorni o orari su appuntamento telefonico al 335.1227609. Info: [email protected] - www.areacreativa42.com fino al 10/05/2015 ore 17:00 Rivarolo (TO) Via Ivrea 42 "TENTAZIONI" ALLA GALLERIA ZABERT "Tentazioni", collettiva curata da Luca Beatrice. In mostra lavori di undici artisti contemporanei (Paolo Amico, Araki, Bertozzi&Casoni, Nicola Bolla, Carlo Mollino, Alessandro Papetti, Carol Rama, Man Ray, Bettina Rheims, The Bounty KillArt e Paolo Ventura) affiancati da altrettante opere classiche di Bernardino Campi, Gianbattista Crosato, Paul Brill, Pietro Della Vecchia, Frans Floris, Luca Giordano e Jan Massys. Orario: 10,30-13,00 e 15,00-19,00. fino al 15/05/2015 ore 18:00 Torino Piazza Cavour 10 TORINOSETTE | Arte 120 / 225 Arte ALBERTO DILILLO AL MUSEO NAZIONALE DELL'AUTOMOBILE "Retrò Visioni", fotografie di Alberto Dilillo. Trenta fotografie, scattate nel cimitero d'auto storiche di Kaufdorf, in Svizzera, pochi giorni prima del suo definitivo smantellamento. "Retrò Visioni" è un racconto per immagini, accompagnate da suggestive didascalie, una vera e propria Spoon River dell'auto: lo sguardo del fotografo, Alberto Dilillo, indugia sulle forme delle vetture d'epoca che conservano un fascino immutato nonostante la polvere e l'usura del tempo. La vegetazione cresce tra le carcasse inanimate delle vetture abbandonate, come tra gli scheletri di dinosauri estinti. La mostra fotografica sarà corredata da un allestimento che racconta l'operazione di restauro di un'auto d'epoca: sulle pedane, ritrovamenti impolverati, vetture semilavorate e vetture finite aiutano a visualizzare le fasi di tale operazione di recupero, frutto di artigianalità differenti ma ugualmente preziose. Orario: lunedì 10.00-14.00, pomeriggio chiuso; martedì mattino chiuso, pomeriggio 14.00-19.00; mercoledì, giovedì e domenica 10.00-19.00; venerdì e sabato 10.00-21.00. Ultimo ingresso 1 ora prima della chiusura. Ingresso al museo: intero 12,00 euro; ridotto 8,00 euro; scuole 2,50 euro; gratuito minori di 6 anni; giornalisti con tesserino dell'Ordine; possessori dell'Abbonamento Musei Torino Piemonte e Torino + Piemonte Card. Info: 011.677666/7/8 - http://www.museoauto.it/ fino al 17/05/2015 ore 18:30 Torino Corso Unità d'Italia 40 GIULIO PAOLINI IN VIDEOTECA GAM Martedì 24 marzo alle 18.30 incontro con Giulio Paolini. L'artista, in conversazione con Elena Volpato, presenterà "Unisono", video realizzato nel 1974 presso lo studio di produzione art/tapes/22 di Maria Gloria Bicocchi a Firenze. Il video presenta in rapida successione le riproduzioni fotografiche di 92 tra le opere realizzate da Paolini nei 14 anni precedenti, a partire dal suo primo lavoro, Disegno geometrico del 1960. L'attenzione dell'artista sino ad allora si era focalizzata sullo spazio assoluto dell'opera, sul rettangolo bianco della tela o del foglio, dove tutta l'arte, del passato e del futuro, potesse trovare anche solo una fugace dimora. L'utilizzo del video conduce Paolini a una considerazione della dimensione temporale dell'arte: in opposizione all'allora diffusa retorica del tempo reale, la velocità con cui Paolini fa scorrere, in un montaggio a telecamera fissa, le riproduzioni fotografiche dei propri lavori, cancella ogni possibilità di osservazione e di identificazione delle singole immagini. "Unisono" dura meno di un minuto e mostra circa otto opere al secondo. Un parossismo temporale che tende a un ideale annullamento della durata, quasi che le opere possano fondersi l'una nell'altra in un unisono appunto che, come nella Symphonie Monotone-silence di Yves Klein, sia espressione silenziosa e insieme assordante assolutezza dell'arte. Il video resterà in visione in VideotecaGAM fino al 24 maggio 2015. Orario: martedì - domenica 10.00-19.30. La biglietteria chiude un'ora prima. Ingresso gratuito in videoteca. Non occorre appuntamento. Info: 011.4429597 - email [email protected] - www.gamtorino.it fino al 24/05/2015 ore 18:30 Torino Via Magenta 31 TORINOSETTE | Arte 121 / 225 Arte NADIA BUDDE AL GOETHE INSTITUT Personale e residenza artistica di Nadia Budde. Acume, profondità, osservazione poetica del mondo e una comicità linguistica fuori dell'ordinario caratterizzano l'opera dell'illustratrice berlinese, insignita di numerosi riconoscimenti, tradotta e pubblicata in diverse lingue. La mostra presenta in prima nazionale una selezione delle sue opere originali fra cui il divertente racconto della sua infanzia a Berlino Est. Ingresso libero. Orario: lunedì, maretedì e giovedì 10:00-13:00 e 14:00-18:30; mercoledì e venerdì 10:00-13:00 e 14:00-17:30. Info: www.goethe.de/torino - 011.543830 fino al 30/05/2015 ore 18:30 Torino Piazza San Carlo 206 TORINOSETTE | Arte 122 / 225 Arte BERT THEIS AL PAV "Aggloville", mostra personale di Bert Theis, a cura di Marco Scotini. Il peculiare carattere del PAV, spazio interstiziale tra realtà urbana ed elemento naturale, tra i ritmi della metropoli contemporanea e quelli dettati dal susseguirsi delle stagioni, rende il museo scenario ideale per le opere dell'artista Bert Theis. Temi come urbanesimo sostenibile, ecologia politica e gentrificazione sono al centro della sua ricerca artistica che, da anni, cerca di contrapporsi allo sviluppo del modello urbano neoliberista in contesti geopolitici diversi, dall'Europa all'Asia Orientale. La stessa ricerca viene presentata al PAV con "Aggloville", personale dell'artista che raccoglie maquettes, studi progettuali, video e stampe digitali su tela, sviluppati nel corso di venti anni di attività, a partire dal Padiglione Potemkin Lock, concepito per la Biennale di Venezia del 1995. Gli elementi basici con cui Bert Theis interviene negli agglomerati pubblici e nei contesti sociali sono tratti dalle costruzioni tradizionali dei parchi, quali piattaforme e padiglioni. Ma ciò che caratterizza tali strutture è il fatto che esse delimitino un campo che, di fatto, è lasciato vuoto: introducono l'indefinito, l'incerto e il provvisorio nel cuore della distribuzione del tutto disciplinata della città contemporanea. Aprono uno spazio che si sottrae al controllo, un'area non qualificata in anticipo, ma ogni volta da ridefinire attraverso iniziative collettive. Ogni piattaforma è un enigma che porta lo spettatore/fruitore alla libera interpretazione della funzione e del senso che ad essa vorrà attribuire. Così le opere di Theis si offrono come dispositivi relazionali, capaci di creare comunità temporanee, a tramutarsi in teatri d'incontri e situazioni. "Non c'è più ombra di dubbio: nel paradiso l'uomo nasce sdraiato, nudo sotto una palma": con questa rivendicazione ironica del tempo originario, l'artista introduce il suo lavoro Le dita della mano, realizzato a Volterra nel 1998 e proposto nell'ambito di Aggloville in forma di maquette. Dieci isolette verniciate di bianco e nel formato di letto a due piazze ciascuna, sono accompagnate da una palma mediterranea ombreggia su di loro. Utopia settecentesca per eccellenza, l'isola deserta è la meta del viaggio, la promessa della fuga verso nuove terre, nuove avventure. E' il risveglio dopo il naufragio e il ritorno del nostos allo stato di natura, al paradiso originario. Per chi é coinvolto nei conflitti generati dalla trasformazione urbana neoliberista e nelle lotte per il diritto alla città, le domande fondamentali sono: Un'altra città è ancora possibile? Un'altra vita nelle nostre città è possibile? "Aggloville" visualizza queste domande agglomerando elementi diversi fra di loro: paesaggi coperti di giungla come quelli del Congo-Brazzaville, quartieri e isolati come quelli di Alphaville di Godard, sentieri immaginati come quelli di Dogville di Lars Von Trier. Bert Theis (Lussemburgo, 1952) fa parte di quella generazione di artisti, emersi nel corso degli anni Novanta, che attraverso i loro lavori hanno creato nuove possibilità per le pratiche nello spazio pubblico. I suoi lavori hanno una dimensione filosofica, sociale e politica; la maggior parte di questi sono stati creati a partire da spazi specifici della città. Nel corso degli ultimi dieci anni, è stato tra gli organizzatori di due progetti a lungo termine, Isola Art Center e out-Office for Urban Transformation, entrambi riconducibili all'ambito del conflitto urbano tra gli abitanti del quartiere di Isola, il governo della città di Milano e una compagnia multinazionale statunitense. Nell'ambito della mostra Aggloville, le Attività Educative e Formative propongono l'attività di laboratorio Green specific in cui le riproduzioni di particolari scenari urbani vengono rielaborate attraverso l'introduzione di un connettivo naturale, che genera un contesto ibrido e imprevedibile. Un'idea trasformativa di zone specifiche, nelle quali il verde si riappropria di un suo spazio vitale, dando vita a un ambiente fecondo che genera nuove prospettive visive e narrative. Orario: venerdì ore 15-18; sabato e domenica ore 12-19. Ingresso: intero 4 euro; ridotto 3 euro; gratuito Abbonamento Torino Musei, Torino+Piemonte Card, minori di 10 anni, over 65, persone con disabilità. Info: 011.3182235 - [email protected] www.parcoartevivente.it fino al 31/05/2015 ore 18:00 Torino Via Giordano Bruno 31 TORINOSETTE | Arte 123 / 225 Arte "ASTRATTISMO IN EUROPA" AL FORTE DI BARD "Astrattismo in Europa. Kandinsky, Popova, Majakovskij, Malevi?...": oltre 80 opere, principalmente olii e disegni di straordinario valore, appartenenti a una prestigiosa collezione privata tedesca, per la prima volta esposta in Italia. La collezione, riunita con passione e costanza nel corso di anni, costituisce un nucleo tematico omogeneo con aspetti storicogeografici di grande interesse: le opere illustrano le tendenze artistiche dell'Europa Orientale e Centrale durante la prima metà del XX secolo, con particolare attenzione alla nascita della pittura astratta e ai movimenti di arte non figurativa che ne seguirono e che capillarmente si diffusero in tutta Europa. In un clima di generale rinnovamento del linguaggio artistico, infatti, a partire dal 1910 circa si sviluppano diverse tendenze astratte nell'ambito dei movimenti d'avanguardia tedesco, russo, ceco e olandese. Wassily Kandinsky occupa un posto di primo piano in questo contesto artistico. Al completo la compagine degli astrattisti russi presenti in mostra: Vladimir Tatlin, Alexander Rodchenko, El Lissitzky e Alexandra Exter, che sviluppa il suo linguaggio plastico integrando influssi dal Cubismo e dal Futurismo. Da non perdere le preziose opere di Natalia Goncharova. Kasimir Malevic, con Kandinsky, può considerarsi il più importante pioniere dell'arte astratta. Proveniente dal contesto del Cubofuturismo russo, Malevic dipinge forme geometriche elementari come il quadrato, la sfera, la croce, dando vita al movimento del Suprematismo: un'arte non descrittiva, puramente contemplativa e spirituale. In mostra anche 44 libri originali del medesimo movimento artistico culturale con numerosi pezzi di Wladimir Majakovskij e opere di Nikolay Punin, Kasimir Malevi?, Lajos Kassák e due filmati di Hans Richter (1888-1976) e Viking Eggeling (1880-1925), pionieri dell'astrattismo geometrico cinematografico d'avanguardia europeo. I loro lavori, terminati nel 1921, sono considerati tra le opere fondamentali della modernità. Orario: feriali dalle 10 alle 18, festivi e prefestivi dalle 10 alle 19. Ingresso: Intero: 6,00 euro - Ridotto: 5,00 euro. Info 0125.833811 83382 e su www.fortedibard.it fino al 02/06/2015 ore 10:00 Bard (AO) Forte TORINOSETTE | Arte 124 / 225 Arte "LO SPAZIO DEL DEMIURGO", FORTUNY E MOLLINO A PALAZZO MADAMA Poliedricità. È il tratto che accomuna i protagonisti della nuova mostra allestita a Palazzo Madama «Lo spazio del demiurgo», incentrata sulle figure di Mariano Fortuny y Madrazo e Carlo Mollino. Due personalità forti, capaci di eccellere in differenti discipline, dalla pittura alla scenografia, passando per l'architettura, il design e la moda. L'esposizione racconta il percorso artistico e professionale di Fortuny e Mollino attraverso venti immagini realizzate da una coppia di grandi fotografi, Sarah Moon e Pino Musi, e dal giovane Marco Maria Zanin. Nato a Granada nel 1871, Mariano Fortuny y Madrazo respirò arte fin dall'infanzia: figlio del pittore catalano Mariano Fortuny y Marsal, tra i più rilevanti del panorama artistico spagnolo del XIX secolo, si dedicò al disegno, all'incisione e alla scenografia, realizzando lampade avveniristiche, d'ispirazione teatrale, che negli anni a venire si affermarono come uno degli oggetti di design più ricercati e riconoscibili. Stabilitosi a Venezia, fece di Palazzo Pesaro degli Orfei la sua residenza e il suo laboratorio: qui concepì e realizzò le prime tuniche Delphos, lunghi abiti femminili caratterizzati da sottilissime pieghe. Sono i primi vestiti plissettati al mondo: la tecnica ideata e brevettata da Fortuny si rivelò un successo immediato, rivoluzionando il mondo della moda. La capacità di creare forme, attingendo da mondi e modelli differenti tra loro, dall'Antica Grecia alle tradizioni catalane, fece di Fortuny una delle figure più interessanti del suo tempo, un modello tutt'oggi imitato e studiato. Altrettanto affascinante è la figura di Carlo Mollino: torinese, nato nel 1905 da una famiglia benestante, seguì da subito le orme del padre Eugenio, ingegnere e architetto, noto per aver progettato e realizzato l'ospedale delle Molinette. Completati gli studi, Carlo si dedicò con profitto alla fotografia, alla progettazione di edifici e di automobili da corsa. Appassionato di sci e di montagna, realizzò chalet, edifici e funivie, coniugando materiali tradizionali e forme molto moderne, tecnica che caratterizzò anche i suoi progetti più famosi, come il nuovo Teatro Regio e il palazzo della Camera di Commercio in via Carlo Alberto. Forme morbide e sinuose, che si ritrovano anche nei suoi arredi e nei suoi mobili, custoditi nella villa di Vittorio Avondo e immortalati dall'obiettivo di Musi e Zanin. Orario: da martedì a sabato 10-18, domenica (10-19). La biglietteria chiude un'ora prima. Ingresso: intero 10 euro; ridotto 8; gratuito ragazzi fino ai 18 anni e abbonati Musei Torino Piemonte. Info: 011.4433501 www.palazzomadamatorino.it fino al 07/06/2015 ore 18:00 Torino Piazza Castello TORINOSETTE | Arte 125 / 225 Arte "DONNE CHE VEDONO IL FUTURO" DI BRUNA BIAMINO A PALAZZO MADAMA Ultima tappa di "Donne che vedono il futuro", il grande progetto dedicato al ruolo delle donne nella società con cui il museo conferma la propria vocazione verso obiettivi di partecipazione e inclusione sociale e prosegue l'iniziativa "Go Pink!" che indaga la creatività al femminile. Il progetto "Donne che vedono il futuro" è stato avviato a dicembre in occasione della mostra "Women of Vision. Le fotografe di National Geographic" con un workshop a cura della fotografa torinese Bruna Biamino, durante il quale donne di ogni età hanno risposto all'invito del museo e hanno donato alla comunità la propria visione del futuro attraverso un ritratto fotografico e una dichiarazione scritta. Ne sono nati 209 ritratti, tutti immersi nella luce della settecentesca veranda juvarriana, luogo perfetto per far dialogare identità e aspirazioni della persona con quelle della società. Per restituire questi messaggi alla collettività, Palazzo Madama presenta ora al proprio pubblico una grande installazione che raccoglie tutti i 209 ritratti in Camera di Madama Reale: un modo per collegare il destino di una grande personalità femminile, Maria Giovanna Battista di Savoia-Nemours, con quello delle donne di oggi e, attraverso i loro "sogni di futuro", di tutti i cittadini di domani. Ad accompagnare le fotografie, un'installazione sonora con le frasi rilasciate dalle donne fotografate da Bruna Biamino. Nel pomeriggio inaugurale di mercoledì 11 marzo, aperto a tutte le partecipanti e al pubblico interessato, Palazzo Madama propone alle 17.30 "La cultura dello specchio. Stare insieme come le dita in una mano", conferenza in Sala del Senato sul tema della pratica collaborativa. Ne discuteranno esperti e professionisti provenienti da diversi ambiti disciplinari: Stefano Barrese (manager), Carmen Belloni (sociologa), Bruna Biamino (fotografa), Mario Calabresi (giornalista e direttore de La Stampa), Gianfranco Carbonato (imprenditore), Adriano Favole (antropologo), Luca Remmert (imprenditore), Camillo Venesio (banchiere). Modera l'incontro Maria Grazia Turri, filosofa ed economista. Al termine dell'incontro seguirà, a partire dalle ore 19, l'inaugurazione della mostra fotografica. Orari di visita della mostra: dal martedì al sabato 10.00-18.00; domenica 10.00-19.00 (la biglietteria chiude un'ora prima); chiuso il lunedì. Ingresso: intero euro 10, ridotto euro 8, gratuito ragazzi fino ai 18 anni e abbonati Musei Torino Piemonte. In presenza di mostre temporanee le tariffe potranno subire variazioni. Info: 011.4433501 - www.palazzomadamatorino.it fino al 07/06/2015 ore 17:30 Torino Piazza Castello RIVOLI - ENZO SCIAVOLINO ALLA CASA DEL CONTE VERDE "Enzo Sciavolino - Il Segno, la Storia, il Mito - 50 anni di acqueforti, 170 opere". Mostra a cura di Angelo Mistrangelo e dell'assessorato alla Cultura della Città di Rivoli. Orario: dal martedì al venerdì 16-19; sabato e domenica 10-13 e 16-19. Info: www.comune.rivoli.to.it - 011.9563020 fino al 07/06/2015 ore 18:00 Rivoli (TO) Via Fratelli Piol 8 PEDRO CABRITA REIS DA GIORGIO PERSANO "Il palazzo vuoto", personale di Pedro Cabrita Reis. Orari: martedì - sabato 10,00-13,00 e 15,30-19,00. Info: 011.4378178 - 011.835527 - [email protected] www.giorgiopersano.org fino al 20/06/2015 ore 18:00 Torino Via Principessa Clotilde 45 TORINOSETTE | Arte 126 / 225 Arte JACQUES HENRI LARTIGUE AL MEF - MUSEO ETTORE FICO "Jacques Henri Lartigue - Alle origini della fotografia contemporanea", mostra a cura di Andrea Busto, in collaborazione con la Donation Jacques Henri Lartigue. La mostra, realizzata a partire da 130 album originali di Lartigue, ripercorre il destino unico di questo fotografo il cui talento ora indiscusso venne riconosciuto tardivamente, all'età di 69 anni. La mostra è composta da 136 fotografie in grande formato e da 50 pagine d'album dell'epoca (1912 - 1922) che permettono di vedere le immagini nel contesto originale. Una selezione di opere emblematiche che ripercorrono tutta la storia del Novecento e le origini della fotografia contemporanea. Orario: da mercoledì a venerdì 14-19; sabato 11-22; domenica 11-19. Info: 011.853065 - www.museofico.it. Ingresso: 10 euro, ridotto 8 euro, 5 euro da 13 a 26 anni; gratuito fino a 12 anni, persone con disabilità, abbonamento Musei Torino Piemonte. fino al 21/06/2015 ore 11:00 Torino Via Cigna 114 "PLASTIC DAYS" AL MEF - MUSEO ETTORE FICO "Plastic Days - Materiali e design", a cura di Cecilia Cecchini e Marco Petroni. Un percorso multidisciplinare tra arte, design e costume per raccontare l'affascinante storia di un materiale che ha profondamente segnato e condizionato il nostro tempo e le nostre abitudini. Gli oggetti e le opere in mostra costituiranno una sorta di atlante del contemporaneo. La mostra nasce dall'analisi e dalla selezione di circa 600 oggetti della collezione della Fondazione Plart, Plastiche e Arte di Maria Pia Incutti-Paliotto, e si compone come un originale racconto della grande e molteplice famiglia dei materiali plastici. Una testimonianza che racconta le trasformazioni degli ultimi centocinquanta anni di storia e che svela l'anima profonda della modernità e delle mutazioni che hanno segnato il paesaggio domestico e culturale in cui siamo immersi. La plastica diviene la lente d'ingrandimento puntata sulle dinamiche sociali ed economiche del nostro tempo. Gli oggetti in mostra rappresentano un'articolata selezione di artefatti assai rari provenienti da tutte le parti del mondo: prime serie di produzione, pezzi di grande tiratura di famosi designer o di design anonimo. Una scelta non finalizzata a proporre una puntuale ricostruzione della storia delle plastiche, ma a realizzare una mostra capace di disegnare un particolare percorso di lettura del nostro tempo, rivisitato attraverso un approccio multidisciplinare tra design, arte e costume. Uno sguardo ampio, testimoniato anche dagli interventi in catalogo di Alba Cappellieri, Laura Cherubini, Stefano Catucci, Gianluigi Ricuperati, Thea van Oosten e Anna Laganà. Completano il percorso espositivo le interviste ad Andrea Branzi, Donato D'Urbino, Paolo Lomazzi, Alessandro Mendini, Maurizio Montalti/Officina Corpuscoli, Andrea Trimarchi e Simone Farresin/Studio Formafantasma, Gaetano Pesce e Maria Pia Incutti, collezionista e presidente della Fondazione Plart. Orario: da mercoledì a venerdì 14-19; sabato 11-22; domenica 11-19. Info: 011.853065 www.museofico.it. Ingresso: 10 euro, ridotto 8 euro, 5 euro da 13 a 26 anni; gratuito fino a 12 anni, persone con disabilità, abbonamento Musei Torino Piemonte. fino al 21/06/2015 ore 11:00 Torino Via Cigna 114 TORINOSETTE | Arte 127 / 225 Arte ANITA MOLINERO AL MEF - MUSEO ETTORE FICO "Anita Molinero, opere e installazioni". Copertoni, sedie, tavoli, panchine, cassonetti della spazzatura, arredi urbani dismessi, imballaggi. Sono questi i materiali scultorei preferiti da Anita Molinero, esposti nella loro grezza povertà nei primi lavori degli anni Ottanta e poi manipolati, tagliati e plasmati attraverso il fuoco nella produzione successiva. La mostra Anita Molinero. Opere e installazioni presenta una panoramica di lavori realizzati recentemente e disseminati negli spazi di tutto il Museo, in dialogo con la mostra Plastic Days. L'artista realizzerà inoltre una serie di sculture site-specific con materiali plastici - in particolare cassonetti della spazzatura, elementi di carrozzeria automobilistica come paraurti, fari, fanali recuperati durante la sua permanenza a Torino. Con la mostra di Anita Molinero iniziano le incursioni del MEF nei territori della creazione contemporanea. Muovendosi dalla mission di un museo che non vuole essere "solo museo", ma un vivace luogo di scambio e un attivatore di processi creativi, il MEF inaugura una serie di collaborazioni trasversali, partendo dalla moda. Primo partner, lo storico marchio di abbigliamento BasicNet. Per l'occasione, la casa torinese realizzerà un K-WAY progettato da Anita Molinero: l'impermeabile sarà prodotto esclusivamente durante il periodo della mostra, diventando un vero e proprio multiplo indossabile. Orario: da mercoledì a venerdì 14-19; sabato 11-22; domenica 11-19. Info: 011.853065 - www.museofico.it. Ingresso: 10 euro, ridotto 8 euro, 5 euro da 13 a 26 anni; gratuito fino a 12 anni, persone con disabilità, abbonamento Musei Torino Piemonte. fino al 21/06/2015 ore 11:00 Torino Via Cigna 114 GESSI E CERAMICHE DELLA LENCI A PALAZZO MADAMA Palazzo Madama presenta, a partire dal 1 novembre, un nuovo allestimento in Sala Ceramiche dedicato alla celebre manifattura Lenci, a cui il museo ha già dedicato una grande mostra nel 2010. L'esposizione, resa possibile grazie al generoso prestito di due collezionisti privati e della Fondazione Guido ed Ettore De Fornaris, mette in evidenza i due momenti chiave del processo creativo della manifattura Lenci: quello iniziale, i gessi, e quello finale, le ceramiche. I gessi della Lenci, provenienti da una collezione privata, costituiscono un vero e proprio archivio di fabbrica, dove si conservano anche le idee rimaste in bozza e mai realizzate. La selezione presentata a Palazzo Madama offre all'attenzione del pubblico il confronto diretto con le corrispondenti ceramiche, come per il "Trionfo di Bacco" di Giovanni Grande, oltre ad alcuni raffinati inediti, come la "Principessa sul pisello" attribuibile a Mario Sturani, di cui non si conoscono realizzazioni in terraglia. L'esposizione è inoltre l'occasione per vedere nuovamente riunite, dopo la mostra "L'avventura Lenci", le Stagioni di Mario Sturani in ceramica e in gesso. Orario: martedì-sabato 10.00-18.00; domenica 10.00-19.00. Mercoledì 24 dicembre aperto dalle 10 alle 14, chiuso il pomeriggio; giovedì 25 dicembre chiuso; venerdì 26 dicembre aperto dalle 10 alle 18; mercoledì 31 dicembre aperto dalle 10 alle 14, chiuso il pomeriggio; giovedì 1 gennaio aperto dalle 14 alle 18, chiuso il mattino; lunedì 5 gennaio apertura straordinaria dalle 10 alle 18; martedì 6 gennaio aperto dalle 10 alle 18. La biglietteria chiude un'ora prima. Chiuso il lunedì. Ingresso museo: intero euro 10, ridotto euro 8, gratuito ragazzi fino ai 18 anni e abbonati Musei Torino Piemonte. Info: 011.4433501 www.palazzomadamatorino.it fino al 25/06/2015 ore 10:00 Torino Piazza Castello TORINOSETTE | Arte 128 / 225 Arte "FASCINO E SPLENDORE DELLA PORCELLANA DI TORINO" AL MUSEO ACCORSIOMETTO La mostra, realizzata in collaborazione con Palazzo Madama - Museo Civico di Arte Antica, a cura di Andreina d'Agliano e di Cristina Maritano, si propone di approfondire la produzione delle tre manifatture torinesi di porcellana, Rossetti, Vische e Vinovo, grazie allo spoglio dei documenti d'archivio e alla revisione degli oggetti presenti sia in raccolte pubbliche che private. L'avventura eroica che portò la "sublime scoperta della porcellana" a diffondersi in Europa e anche, precocemente, in terra piemontese, le storie, i protagonisti, le opere, uniti all'uso quotidiano dell'oro bianco all'interno delle dimore signorili, esaminato nell'arco della giornata del Giovin Signore, sono oggetto dell'esposizione al Museo di Arti Decorative Accorsi Ometto, che presenta - oltre a porcellane provenienti da raccolte pubbliche e private - diversi esempi di argenteria, quadri, incisioni. Il percorso espositivo si apre con la sezione dedicata alla produzione di porcellana della manifattura Rossetti, di proprietà del conte Giacinto Roero di Guarene, rappresentato nello straordinario quadro di Martin van Meytens; si prosegue entrando in un cabinets des porcelaines, in cui vengono esposte diverse porcellane cinesi Blanc de Chine, alcune già di proprietà del Conte di Guarene, a cui si aggiungono alcune statuine di dignitari cinesi in porcellana a pasta tenera, eseguite nella manifattura Rossetti fra il 1737 e il 1743, copiando originali cinesi. Oltre alla produzione bianca, sono state individuate porcellane dipinte in policromia, fra cui una vaso di Palazzo Madama, e alcuni oggetti appartenenti a collezioni private. La seconda sezione è dedicata alla manifattura fondata nel 1765 dal conte Ludovico Birago di Vische, di cui vengono presentati numerosi oggetti inediti: nella sua breve attività (1765 - 68) Vische, oltre a riprodurre statuine e prototipi della manifattura di Vincennes - Sèvres, presenta un notevole influsso dei disegni rocaille di Meissonnier e dell'argentiere torinese Boucheron. Fra gli oggetti più interessanti, una zuccheriera dipinta in monocromia porpora e una straordinaria salsiera, la cui forma ricorda da vicino la produzione del Boucheron. La terza sezione della mostra inizia mostrando una serie di sculture in porcellana bianca verniciata e in biscuit, eseguite nel periodo in cui alla direzione della manifattura furono Giovanni Vittorio Brodel, già socio del Birago a Vische, e Pierre Antoine Hannong, autore della formula della porcellana dura in Francia (aveva infatti venduto nel 1761 il segreto della porcellana dura a Sèvres). In questo periodo vengono riprodotti i modelli di Vische, in buona parte derivati dalle incisioni delle opere di François Boucher. Un confronto interessante sarà quello tra Vincennes - Sèvres, Vische e Vinovo, che darà al visitatore la possibilità di esaminare i modelli piemontesi e gli originali francesi, fra cui un biscuit proveniente dal Museo delle Porcellane di Palazzo Pitti. La mostra prosegue con una quarta sezione che, iniziando con l'esposizione di un servito da cioccolata, introdurrà la sezione della produzione vascolare del periodo Hannong: dominanti sono l'influsso di Meissen e di Vincennes - Sèvres: oltre a uno splendido portathe di Vinovo, proveniente da Ca' Rezzonico, dipinto a putti derivati dalle incisioni di Boucher, corredano la mostra alcune porcellane di Sèvres, già di proprietà dei Duchi di Parma e provenienti dalle collezioni di palazzo Pitti, che esemplificano l'evidente influsso della manifattura francese su quella torinese. Il percorso espositivo prende poi in esame le più importanti tipologie della produzione Hannong, fino a confluire in una tavola imbandita con vasellame di Vinovo del primo e secondo periodo, abbinato a splendidi argenti e vetri dell'ultimo quarto del Settecento, in modo da ricreare un ambiente di grande splendore, a cui fanno anche riscontro alcuni quadri; in particolare il centro tavola riporterà una serie di "Gridi di Strada" in porcellana di Vinovo, raffiguranti mestieri e personaggi di piazze e mercati dell' epoca, cui farà da sfondo un'opera del pittore Giovan Michele Graneri (1679-1755), tra i più celebri artisti di bambocciate piemontesi. La quinta sezione prenderà in esame diverse tipologie scultoree della manifattura nei suoi diversi periodi di gestione, partendo dal periodo Hannong fino ad arrivare al periodo della direzione dello scultore Giovanni Lomello: alcune opere di grande qualità esecutiva corredano questa sezione, in cui spicca una bellissima Visitazione di Maria del 1789 e una Vergine Addolorata firmata dal Lomello, oltre ad un'Assunzione ancora attribuibile al periodo Hannong e molto probabilmente allo scultore Tamietti. Particolarmente rilevante sarà la sesta sezione legata alla committenza sabauda: in questa parte della mostra , i periodi Hannong Gioanetti e Lomello vengono messi in rilievo da oggetti di altra qualità, fra cui possiamo rilevare il gruppo della Maestà Sabauda, proveniente da Palazzo Madama e due straordinari TORINOSETTE | Arte 129 / 225 vasi attribuibili agli anni di regno di Carlo Emanuele IV (1796-1802), che mostrano evidenti influssi della contemporanea produzione parigina. Questa sezione comprende alcuni dei migliori risultati della produzione vascolare della direzione di Vittorio Amedeo Gioanetti, che Arte "RAFFAELLO: LA MADONNA DEL DIVINO AMORE" ALLA PINACOTECA GIOVANNI E MARELLA AGNELLI "Raffaello: la Madonna del Divino Amore". Per la prima volta a Torino viene esposto il capolavoro di Raffaello attualmente custodito nel Museo di Capodimonte di Napoli presso i cui laboratori è stato curato l'intervento di restauro. La Madonna del Divino Amore era ricordata da Giorgio Vasari nella Vita di Raffaello (1550) fra le più belle opere del periodo romano del maestro, eseguita per Leonello Pio da Carpi signore di Meldola. La tavola proviene dalla collezione Farnese, e rappresenta quindi anche un'occasione di approfondimento delle vicende di questa importante collezione. La mostra alla Pinacoteca Agnelli diventa l'occasione per presentare in maniera esauriente e significativa i risultati di questi studi e attraverso l'utilizzo di supporti digitali, che rendano fruibili le indagini riflettografiche e consentano di leggere - anche al grande pubblico - la struttura interna del dipinto e le numerose varianti e pentimenti dell'artista durante la stesura dell'opera, in serrato dialogo con i disegni e gli schizzi preparatori del maestro urbinate conservati nelle più prestigiose collezioni grafiche europee, due provenienti dall'Albertina di Vienna e uno dal museo delle Belle Arti di Lille. Il progetto di allestimento è stato curato da Marco Palmieri. In occasione della mostra il Dipartimento Educazione ha ideato una serie di attività e workshop per bambini e adulti e scuole di ogni ordine e grado. Orario: da martedi a domenica 10.00-19.00; chiuso lunedì. Ingresso: intero 10 euro; ridotto 8 euro (gruppi, over 65, convenzionati); ridotto 4 euro (scuole, ragazzi 6/16 anni); gratuito 0/6 anni, disabili, Abbonati Torino Piemonte Musei. Info: 011.0062713 www.pinacoteca-agnelli.it fino al 28/06/2015 ore 10:00 Torino Via Nizza 230/103 SAMUEL DI BLASI AL MUSEO NAZIONALE DELLA MONTAGNA "Lo scalatore di nuvole", personale di Samuel Di Blasi. Con questa mostra inizia un nuovo percorso del Museo torinese dedicato all'Arte in Quota: principalmente giovani artisti, ma non solo. L'evento è il primo di una serie espositiva che si propone di presentare al pubblico mostre di arte contemporanea inserite nel contesto espositivo del Museo medesimo. Filo conduttore della rassegna è l'interpretazione di temi ispirati alla montagna da parte degli artisti che saranno, di volta in volta, invitati. Samuel Di Blasi espone 12 sculture inserite lungo tutto il percorso museale in uno stimolante dialogo natura-scultura che, come dice il curatore Riccardo Cordero, «non mancherà di coinvolgere emotivamente lo spettatore». Fondamento del lavoro di Di Blasi è realizzare opere che ricreino habitat ed elementi naturali che conservino una memoria nascosta della realtà. Una contrapposizione continua di immagini che l'artista propone affinché dentro ciò che osserviamo si possa arrivare ad immaginare l'intangibile. Nuvole che non sono solo nuvole, ma anche grotte e fenditure profondissime. Superfici percorse da scritte che sembrano parole ma non lo sono e che nascondono -velandolo- il corpo degli uomini che le abitano. Parte integrante del percorso sono le figure di gesso posizionate attorno e dentro queste "piccole sculture monumentali", che non sono bozzetti né studi, ma monumenti nel significato più classico del termine. Orario: dal martedì alla domenica dalle 10.00 alle 18.00; chiuso il lunedì. Ingresso: intero 10,00 euro, ridotto 7,00 euro, soci Cai 6,00 euro, promozionale 1,00 euro. Info: 011.6604104 [email protected] - www.museomontagna.org fino al 28/06/2015 ore 18:00 Torino Piazzale Monte dei Cappuccini TORINOSETTE | Arte 130 / 225 Arte SAN SECONDO DI PINEROLO - BEATO ANGELICO AL CASTELLO DI MIRADOLO "Beato Angelico. Il Giudizio svelato. Capolavori attorno al Trittico Corsini". Un percorso intimo e raffinato che racconta un capolavoro di Fra' Giovanni da Fiesole: il suggestivo trittico con l'Ascensione, il Giudizio Universale e la Pentecoste, custodito presso la Galleria Nazionale d'Arte Antica in Palazzo Corsini a Roma. I protagonisti del trittico Corsini sono svelati attraverso la visione coinvolgente di cinque capolavori realizzati da Beato Angelico, ognuno dei quali rappresenta un momento importante nel suo percorso artistico di miniatore e pittore, mostrando la grazia di una teologia per immagini. La mostra è nata grazie alla fruttuosa collaborazione della Fondazione Cosso con la Soprintendenza Speciale per il Patrimonio Storico, Artistico ed Etnoantropologico e per il Polo Museale della Città di Roma e la Galleria Nazionale d'Arte Antica in Palazzo Corsini. La curatela è affidata a Daniela Porro, Giorgio Leone e Antonio D'Amico, che hanno voluto "svelare" il Giudizio Universale, dipinto da Beato Angelico nei suoi anni romani, intorno al 1447-'48. Il percorso si sviluppa attraverso l'accostamento di tre fondamentali codici miniati provenienti dal Museo di San Marco e dalla Biblioteca Medicea Laurenziana di Firenze, dalla Biblioteca Nazionale Braidense di Milano. La narrazione evolve con due grandi capolavori come la delicata e "piena di grazia" Madonna dell'Umiltà, in arrivo dal Museo Nazionale di San Matteo di Pisa, e le tavolette con la Nascita di Gesù e l'Orazione nell'orto, dei Musei Civici di San Domenico di Forlì. La mostra si inserisce in un percorso di forte vivacità culturale caratterizzato non soltanto dai grandi eventi di respiro internazionale legati all'Expo, ma anche dall'ostensione della Sacra Sindone, per la quale giunge alla Diocesi di Torino un altro capolavoro di Beato Angelico, il Compianto sul Cristo morto. Coincidenza significativa che crea un legame tra il Comune di San Secondo e il capoluogo piemontese, tra il Castello di Miradolo e il Museo Diocesano Torinese. La mostra si completa di uno scenografico allestimento che, nell'oscurità delle sale, presenta alcune grandi riproduzioni retroilluminate, in alta definizione, dei particolari delle opere esposte. L'illuminazione scelta, che attraversa i dettagli, diviene insieme metafora e simbolo della luce divina che pervade l'opera di Beato Angelico. Le note del raro Requiem di Franz Liszt, in una riscrittura per archi e organo, avvolgono le sale attraverso un inedito sistema di diffusione del suono. La partitura, che guarda al passato, agli esempi di Orlando di Lasso e Palestrina, diviene la narrazione, in musica, del momento del Giudizio Universale, in un'atmosfera sospesa di raccoglimento e intimità. Orario: giovedì e venerdì 14.00-18.30; sabato, domenica e lunedì 10.00-19.00; chiuso il martedì e il mercoledì; aperto su prenotazione in qualunque giorno e fascia oraria per gruppi e scolaresche. Ingresso: intero 10 euro; ridotto 8 euro (gruppi, convenzionati, studenti fino a 26 anni, over 65); ridotto dai 6 ai 14 anni 3 euro; gratuito bambini fino a 6 anni, Abbonati Musei. Info: www.fondazionecosso.it - [email protected] 0121.502761 (biglietteria) - 0121.376545 (uffici). fino al 28/06/2015 ore 15:00 San Secondo di Pinerolo (TO) Via Cardonata 2 TORINOSETTE | Arte 131 / 225 Arte AMEDEO MODIGLIANI ALLA GAM La stagione 2015 delle mostre alla GAM Torino prosegue con uno straordinario protagonista: Amedeo Modigliani, in un itinerario che aiuta a scoprire l'opera di colui che forse più di tutti incarna la figura dell'"artista maledetto", ancora oggi considerato uno dei grandi interpreti della pittura europea del Novecento. In mostra circa 90 opere, tra cui sessanta capolavori provenienti dal Centre Pompidou di Parigi e da importanti collezioni pubbliche e private d'Europa. La mostra è promossa da GAM e prodotta da MondoMostre e Skira editore in collaborazione con il Musée National d'Art Moderne - Centre Pompidou di Parigi. La curatela scientifica è affidata a Jean-Michel Bouhours, accreditato studioso di Modigliani e curatore del dipartimento delle collezioni moderne del Centre Pompidou di Parigi. Intorno alla figura centrale di Modigliani si presenta la straordinaria atmosfera culturale creata dalla "École de Paris", la corrente che ebbe protagonisti alcuni artisti attivi nel primo dopoguerra, spesso esuli ebrei perseguitati nel loro paese di origine, che si raccolsero intorno a Montmartre e Montparnasse uniti dal desiderio di vivere in pieno il clima artistico e culturale di Parigi, creando una completa simbiosi tra vita e arte e distinguendosi per uno stile personalissimo e una vita dissoluta e priva di regole. Si parte da un significativo corpus di opere del Centre Pompidou di Parigi, nelle cui collezioni Modigliani entrò a far parte già nella metà degli anni '30 del Novecento. Tra questi gli splendidi ritratti dei suoi amici (Il giovane ragazzo rosso del 1919), delle sue amanti (Lolotte del 1917) o dei suoi mercanti, affiancati a dipinti, disegni e sculture provenienti da altre prestigiose collezioni pubbliche e private e da un dipinto delle collezioni della GAM, la celebre Ragazza Rossa del 1915. In questi dipinti emerge il noto "Stile Modigliani" caratterizzato da una sintesi estrema, tanto che i personaggi ritratti non si rivelano nella loro identità, se non per alcuni dettagli, come i vestiti o le capigliature. La mostra è costruita in cinque sezioni, che analizzano la vitalità parigina del periodo, con uno sguardo non solo alla pittura, ma anche al disegno che ha dato origine ai capolavori, e con un occhio particolare alla scultura in cui il protagonista, insieme a Modigliani, è Costantin Brancusi, lo scultore nel cui atelier Amedeo lavorerà per molto tempo. Tra le opere esposte in questa sezione le celebri Principessa X e Mademoiselle Pogany III, accanto a una serie di fotografie originali che Brancusi stesso scattò alle sue opere. Modigliani si mostra come il principale testimone della realtà cosmopolita della Bohème parigina, che ha segnato la sua indipendenza dai movimenti ufficiali delle avanguardie artistiche. Un particolare momento storico in cui, alla creazione dei capolavori, si affianca un'esistenza fatta di alcool e miseria che, uniti alla morte prematura, hanno contribuito ad avvolgere il personaggio in un'aura di leggenda. Orario: martedì-domenica 10-19.30, chiuso lunedì. La biglietteria chiude un'ora prima. Ingresso mostra: intero euro 12 - ridotto euro 9. Info: Centralino 011.4429518 - Segreteria 011.4429595 - [email protected] fino al 12/07/2015 ore 10:00 Torino Via Magenta 31 TORINOSETTE | Arte 132 / 225 Arte GIANNI MILANO AL CASTELLO DI RIVARA Per la serie "Performaces", Franz Paludetto presenta la mostra-performance "In principio era il verbo - 20 febbraio 1970".Gianni Milano è un personaggio caleidoscopico, poeta e pedagogista antagonista, che ha segnato significativamente il passo nel processo di decostruzione culturale negli anni Sessanta e che ancora oggi, tenacemente, porta avanti la sua riflessione attraverso scritti e visionarie azioni. Classe 1938, Milano torna a testimoniare la propria idea plastica di "non arte" nelle immagini e negli scritti che animarono, nel 1970, la sua performance "In principio era il verbo", ospitata allora dalla Galleria LP 220 dell'amico Franz. Buio in sala, luce soltanto ad illuminare il rotolo lungo 40 metri di carta che conduce fino al piedistallo che regge la grande macchina da scrivere messa da Milano a disposizione di tutti coloro che desiderino lasciare un pensiero compiuto o anche soltanto una traccia d'inchiostro, al proprio passaggio, per contribuire a realizzare quello che l'artista trasforma poi in una sorta di manifesto collettivo della didattica della non arte. Fatto a pezzi e poi distribuito, il prodotto di questa azione partecipata circolerà quindi, come a suggellare la responsabilità, il coinvolgimento di tutti nel processo di costruzione o decostruzione di significato. La performance è in programma domenica 22 marzo dalle 10 alle 18, la mostra è visitabile fino al 31 luglio nel seguente orario: sabato e domenica dalle 10:00 alle 12:00 e dalle 14:00 alle 18:00. Info: 0124.31122 - www.castellodirivara.it - [email protected] fino al 31/07/2015 ore 10:00 Rivara (TO) Piazza Sillano 2 TORRE PELLICE - HARALD KLINGELHÖLLER, GIANNI CARAVAGGIO E PAOLO PISCITELLI DA TUCCI RUSSO In mostra le personali di Harald Klingelhöller, Gianni Caravaggio ("Non poserò mai più i miei anni così sul tempo") e Paolo Piscitelli ("Here, Not Here"). Orario: da martedì a domenica 10,30-13 e 15-19. Info: 0121.953357 - [email protected] - www.tuccirusso.com fino al 02/08/2015 ore 11:00 Torre Pellice (TO) Via Stamperia 9 TAMARA DE LEMPICKA A PALAZZO CHIABLESE La mostra dedicata a Tamara de Lempicka presenta oltre 80 opere dell'artista, in un percorso tematico che presenterà al pubblico le opere più iconiche e note della Lempicka, ma anche di conoscere nuovi aspetti della sua vita e del suo percorso artistico. L'esposizione è curata da Gioia Mori, promossa dal Comune di Torino - Assessorato alla Cultura, dalla Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici del Piemonte e dal Polo Reale di Torino e prodotta da 24 ORE Cultura - Gruppo 24 Ore e Arthemisia Group. Come scrive la curatrice Gioia Mori: "Diversi sono gli aspetti evidenziati in questa nuova esposizione, dal taglio inedito, che presenta una Lempicka più intima e segreta, con alcune sorprese ancora custodite nei "mondi" di Tamara, una mostra da esplorare come se si viaggiasse in universi paralleli", e dove è evidenziato il rapporto con i grandi fotografi della sua epoca, e lo studio costante dell'arte del passato, creando così attraverso la commistione di "antico" e "moderno" uno stile unico e inimitabile. Ad accogliere il visitatore è la "Ragazza in verde", eccezionale prestito del Pompidou di Parigi, il quadro che decreta il pieno riconoscimento ufficiale, acquistato nel 1932 dallo Stato francese per essere esposto nella sezione polacca del rinnovato Jeu de Paume. Il percorso si apre con la sezione "I mondi di Tamara de Lempicka": un'esplorazione attraverso tutte le case in cui ha vissuto tra il 1916 e il 1980, tra l'anno del suo matrimonio a San Pietroburgo e l'anno della morte a Cuernavaca. I luoghi sono messi in relazione con la sua evoluzione artistica: dagli acquerelli del periodo russo, alla ritrattistica degli anni Venti realizzata nei suoi ateliers parigini, alle opere dipinte a Beverly Hills nella grande villa coloniale di King Vidor progettata dall'architetto Wallace Neff, a quelle degli anni Quaranta che rispecchiano gli arredamenti e il gusto della casa di New York. Questo sguardo nell'intimità delle sue stanze esplora anche i mondi culturali di riferimento, facendo emergere inediti rapporti, come quello tra il dipinto "Strada nella notte" e le foto di Kertész e Brassaï, che restituiscono la medesima stupefazione di questi rifugiati dall'Europa dell'Est nella città "delle TORINOSETTE | Arte 133 / 225 luci", per tutti loro luogo di elezione. La seconda sezione, "Madame la Baroness, Modern medievalist", prende il titolo da un articolo dei primi anni Quaranta uscito negli Stati Uniti, dove Arte SAM FALLS IN RESIDENZA DA FRANCO NOERO Domenica 22 marzo dalle 14 alle 20 la galleria Franco Noero presenta il nuovo progetto di Sam Falls che sarà ospitato in sede sino al 21 marzo 2016. Un progetto espositivo della durata di un anno che si inserisce nell'ambito del programma in residence realizzato nel project space di via Mottalciata 10/B. L'artista californiano presenta in galleria un corpus di lavori legati alla celeberrima composizione musicale "Le Quattro Stagioni" di Antonio Vivaldi. Per l'occasione è stato realizzato il libro "Sam Falls, Four Seasons Forever", edito da Flash Art Books, con un'introduzione di Nicolas Trembley. Orario: lunedì 15.00-19.00; martedì-venerdì 11.00-19.00; sabato 15.00-19.00 o su appuntamento. Info: 011.882208 [email protected] - www.franconoero.com fino al 21/03/2016 ore 14:00 Torino Via Mottalciata 10/B Sabato 04 Aprile 2015 FEDERICO GUERRI DA WEBER & WEBER "Frammenti", personale di Federico Guerri. L'arte appartiene originariamente alla natura. È natura. E in quanto tale contempla e dà forma a se stessa. È dunque tempo che l'arte, memore del suo stato aurorale, torni a muoversi per iniziativa dei propri tratti. È tempo che la scrittura segnica torni a decidere dei propri tracciati e delle proprie luci. Di tutto. Anche delle tenebre. Nulla deve nascere se non dai suoi impulsi, dai suoi spasimi, dai suoi getti, violenti o pacati che siano. È quanto accade nell'opera di Federico Guerri, dove la scrittura sceglie innanzitutto di essere disegno e di non porsi al servizio che del proprio accadere. La scrittura danza e iscrive in questo esordio il carattere inafferrabile dello scaturire del segno e l'annuncio dell'enigmatica soglia tra ciclica sparizione e nuovo inizio. Non ha principio né fine. Appare e passa. Appare al nostro orizzonte come potrebbe fare il vapore acqueo. Presenza e venirealla-presenza si uniscono e si confondono in questi luoghi verso i quali ci conduce Federico Guerri: sono luoghi pienamente riconoscibili, pur rivelandosi la loro vera sostanza come ombra e parvenza. Orario: da martedi a sabato 15.30-19.30. Info: www.galleriaweber.it [email protected] - 011.19500694 ore 18:00 Torino Via San Tommaso 7 "MANIERA NERA" ALLA NORMA MANGIONE GALLERY "Maniera Nera", collettiva a cura di Francesco Barocco. In mostra lavori di Vija Celmins, Richard Earlom, F. Green, Richard Houston, Elizabeth Judkins, S. W. Reynolds e John Raphael Smith. Orario: dal martedì al sabato 15.30-19.30 o su appuntamento. Info: 011.5539231 - [email protected] - www.normamangione.com ore 18:00 Torino Via Matteo Pescatore 17 TORINOSETTE | Arte 134 / 225 Arte IRINA NOVARESE ALLO SPAZIO NOPX "Landology. Scorci di una politica delle differenze", mostra di Irina Novarese. Il processo lento di mappatura fittizia -e comunque approssimativa- si confronta con il reale flusso accelerato della città, che viene proposta ai singoli come luogo ultimo del sociale. Strutture urbane tra desiderio e repulsione, tra necessità ed extralusso, sono al centro del progetto "Landology" di Irina Novarese. Nello spazio di NOPX l'artista presenta un'installazione che costituisce il secondo capitolo della sua recente indagine sulle teorie di individualizzazione dell'habitat. Un'esplorazione di strutture e organizzazioni dello spazio urbano iniziata nel 2014 con le due città di Caracas e Berlino e che continua con il lavoro che verrà presentato a Torino. Landology dà anche il via a Preview, ad una nuova collaborazione tra NOPX e Dunque, locale di recente apertura in via Santa Giulia: pochi giorni prima dell'inaugurazione ufficiale, sui muri del Dunque apparirà un'anteprima della mostra, un estratto del lavoro dell'artista riprodotto in formato maxi su un cartellone da cinema. Visite anche su appuntamento: 328.7055257. Info: [email protected] - www.nopx.it ore 18:30 Torino Via Guastalla 6/A RÄ DI MARTINO ALLA GAM PER "VITRINE" Riparte il 10 febbraio alla GAM di Torino "Vitrine", il progetto dedicato alla ricerca artistica contemporanea. Possibilità, titolo della quarta edizione, pone l'attenzione sulle trasformazioni della vita, del suo divenire di cui l'arte ricalca la natura mutevole e fluida. Come un vetro trasparente, "Vitrine" stabilisce un punto di interazione, di dialogo e di lettura tra le ricerche artistiche più contemporanee e il flusso incessante degli stimoli fisici e simbolici della quotidianità. Gli artisti protagonisti della quarta edizione di Vitrine sono: Rä di Martino, Francesco Gennari, Francesco Barocco, Anna Franceschini, Luca Trevisani. "Vitrine" si costituisce come una soglia, un passaggio che mette in comunicazione mondo interno ed esterno al museo attuando un dialogo tra le ricerche artistiche con la realtà circostante. Lo spazio e il tempo sono le coordinate imprescindibili con cui l'uomo si confronta costantemente e che s'imprimono nel lavoro dell'artista. Tutto scorre e cambia, le percezioni si arricchiscono di ricordi personali, del vissuto, della memoria culturale, storico?sociale e politica in una metamorfosi continua. Mutamenti che investono la realtà naturale e urbana ma anche il paesaggio dell'immaginario, lo spazio?tempo reale e quello mentale, interiore e intimo dell'animo. Lo sguardo dell'artista coglie determinate situazioni, alcuni momenti, registra cambiamenti che mescolano passato, presente e futuro, in una rielaborazione che trova espressione nelle opere, restituendo attimi e impressioni. Il primo appuntamento dell'edizione 2015 vede protagonista Rä di Martino, che presenta alla GAM dal 10 febbraio al 6 aprile l'opera "The Picture of Ourselves", video in bianco e nero che inquadra i primi piani alternati di una bambina e di un giovane uomo dagli occhi chiari, due ritratti in cui affiorano suggestioni della tradizione artistica, dalla pittura più antica fino alla fotografia più contemporanea, due sguardi che sono la testimonianza della vita che scorre, si radica, si evolve in un infinito intrecciarsi di possibilità. Orario: martedì-domenica 10-18, chiuso lunedì. La biglietteria chiude un'ora prima. Ingresso libero a Vitrine. Info: centralino 011.4429518 - segreteria 011.4429595 www.gamtorino.it/vitrine fino al 06/04/2015 ore 18:30 Torino Via Magenta 31 TORINOSETTE | Arte 135 / 225 Arte GAVINO SANNA ALLO SPAZIO MOUV "Livori in corso", personale di Gavino Sanna. In mostra una trentina di disegni, accompagnati da brevi racconti, raccolti nel libro intitolato "Livori in corso" che Gavino Sanna ha dedicato ad Alda Merini. La mostra si apre, così come nel libro, con un verso della Poetessa dei Navigli "L'uomo fa male al fratello al primo sbadiglio del mattino" a cui segue la dedica di Alda Merini. Orario: tutti i giorni dalle ore 10 alle 24; chiuso il lunedì. Nel periodo della mostra si svolgeranno degustazioni libere e guidate dei vini di Cantina Mesa, l'azienda vitivinicola creata dieci anni fa da Gavino Sanna con la moglie Lella a Sant'Anna Arresi nel Sulcis. Info: [email protected] - www.spaziomouv.it - 331.5828996 fino al 06/04/2015 ore 10:00 Torino Via Silvio Pellico 3 SERGIO STAINO ALLA GAM "Un racconto di Berlino, 1981", personale di Sergio Staino - uno dei più conosciuti e amati disegnatori satirici italiani -, a cura di Danilo Eccher. Lo spazio Wunderkammer ospita più di cento disegni che raccontano Berlino nel 1981, quando Staino, armato di carta, matita, china e una macchina fotografica raggiunge la città e la interpreta con i suoi disegni. E qui Bobo, da sempre l'alter ego del disegnatore, si ritrova a esplorare una città dalle mille contraddizioni e dal grande fascino. Una metropoli in forte espansione architettonica e culturale, in quell'anno ancora inserita nel cuore del comunismo europeo. "Ogni angolo era una scoperta, una sorpresa, una suggestione: Berlino in quegli anni là era una città veramente unica per la quantità di contraddizioni politiche e sociali che faceva coesistere in se stessa esprimendole, poi, in forme architettoniche e ambientali assai diversificate (...) Tutto era esagerato in Berlino Ovest: le luci, le insegne, le vetrine, tutte cose che adesso sembrerebbero normali ma che, allora, erano profondamente innovative. Solo avvicinandosi al confine con la Repubblica Democratica, e soprattutto al muro, l'atmosfera della città si faceva più scura e deprimente e la contraddizione tra la vitalità lussuosa dell'Ovest e la tristezza poliziesca dell'est si facevano evidenti". Orario: martedì-domenica 10-18, chiuso lunedì. La biglietteria chiude un'ora prima. Ingresso: euro 10, ridotto euro 8, gratuito ragazzi fino ai 18 anni. Info: Centralino tel. 011 4429518 - Segreteria tel. 011 4429595 e-mail [email protected] fino al 06/04/2015 ore 10:00 Torino Via Magenta 31 ETTORE FICO ALL'URP DEL CONSIGLIO REGIONALE In mostra una quindicina di incisioni di Ettore Fico (Piatto biellese 1917-Torino 2004). Si tratta di acqueforti e litografie, tra le produzioni meno note dell'artista ma da lui molto amate. Le vedute del giardino di casa a Castiglione torinese, dove Fico trascorreva le estati, sono un motivo ricorrente della sua arte così come i dettagli della natura, ben esemplificati in mostra da nidi, cespugli, viti e pannocchie. Fico realizzò le sue prime opere incisorie nel 1963, lavorando in studio con una pressa, operando direttamente sulle lastre e concentrando la produzione in determinati periodi, fino al 2003, anno precedente alla sua morte. Orario: dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 13 e dalle 14 alle 16. Ingresso libero. fino al 06/04/2015 ore 17:00 Torino Via Arsenale 14/G TORINOSETTE | Arte 136 / 225 Arte ALDO MONDINO ALLA GAM PER "SURPRISE" Martedì 10 febbraio inaugura alla GAM il primo appuntamento dell'edizione 2015 di "Surprise", progetto espositivo che concentra l'attenzione su aspetti specifici del contesto artistico torinese tra gli anni Sessanta e Settanta, in cui si intersecarono discipline diverse, dall'architettura al design, dalla moda alla grafica, dalla musica alle arti visive e performative gettando in questo modo le basi per il riconoscimento artistico di Torino a livello internazionale. A curare questo terzo ciclo di appuntamenti, che prosegue per tutto il 2015, sono Maria Teresa Roberto, docente di Storia dell'Arte Contemporanea presso l'Accademia Albertina di Torino e Gregorio Mazzonis, curatore GAM. Al progetto è dedicata la sala espositiva della GAM al secondo piano del museo. Al centro dell'attenzione sono poste di volta in volta opere, tracce di percorsi espositivi, progetti inediti, riferimenti a contesti extra-artistici; si tratta di frammenti eterogenei ma accomunati dal senso di stupore e meraviglia e di intensificazione delle energie vitali tipico di quegli anni. Il protagonista del primo appuntamento è Aldo Mondino (Torino, 1938-2005) il quale, dopo il periodo trascorso a Parigi dal 1959 al 1960 dove frequenta l'Ecole du Louvre e i corsi di incisione di William Heyter, nel 1963 esordisce a Torino con una personale alla galleria Il Punto, allora diretta da Gian Enzo Sperone. Presenta in questa occasione i suoi nuovi lavori, le "Tavole Anatomiche", metafore della società contemporanea descritta attraverso gli organi del corpo umano. "Sole" e "Immersore", entrambe realizzate nel 1967 e presentate nella mostra alla GAM, rappresentano un'esperienza anomala nell'ambito della sua produzione artistica, rivolta in questi anni al gioco e allo humour. L'arrivo della Pop Art in Italia proprio grazie a Gian Enzo Sperone e la sua consacrazione nella mostra alla Biennale veneziana del '64, costituisce un precedente fondamentale per tutta la ricerca artistica degli anni a venire. Mondino si appropria anch'egli di alcune istanze quali il principio di sconfinamento dalla pittura ottenuto con l'utilizzo di materiali che circondano il nostro ambiente, in questo caso legno e lampadine a incandescenza. Se "Immersore" si ricollega , come ha notato Riccardo Passoni, più alle istanze New Dada che sono discusse proprio in quegli anni, "Sole" traduce con i materiali delle insegne luminose un tema caro alla pittura di paesaggio come l'alba, sul quale tra l'altro si concentra la ricerca di uno dei maestri della Pop Art come Roy Lichtenstein negli anni tra 1963 e 1964 e al quale Sperone dedica la mostra di apertura della sua galleria. Le due opere hanno in comune, oltre ai materiali utilizzati, una misura fissa che guida la loro installazione alla parete, 160 centimetri da terra, segnalata dall'artista da una etichetta della galleria Stein sul verso di "Immersore". Questa linea immaginaria, che attraversa in orizzontale l'opera, definisce il punto al di sotto del quale le lampadine devono rimanere spente e corrisponde sia alla misura teorizzata da Masaccio come altezza fissa dell'occhio umano sia al segno lasciato dalle acque dell'Arno su alcuni capolavori dell'arte fiorentina che impressionò a tal punto Mondino da spingerlo a realizzare tra la fine del '66 e il 1967 una serie di opere. Tra questi lavori vale la pena ricordare l'intervento alla mostra "Con temp l'azione" (gallerie Stein, Sperone e Il Punto, Torino 1967) durante la quale l'artista unisce le sedi della mostra tirando un filo rosso attraverso la città posto a 160 centimetri di altezza da terra. Orario: martedìdomenica 10-18, chiuso lunedì. La biglietteria chiude un'ora prima. Ingressi: euro 10, ridotto euro 8, gratuito ragazzi fino ai 18 anni. Info: Centralino tel. 011 4429518 - Segreteria tel. 011 4429595 e-mail [email protected] fino al 07/04/2015 ore 18:30 Torino Via Magenta 31 IVREA - ELENA MIRANDOLA E MANITERRA AL CASTELLO DI SALE Mostra di Elena Mirandola e Maniterra a cura di ArteInFuga. Orario: lunedì 14.30-19.00; dal martedì al sabato 9.30-19.00. Info: [email protected] - http://arteinfuga.blogspot.it/ fino al 08/04/2015 ore 18:00 Ivrea (TO) Via dei Patrioti 14 TORINOSETTE | Arte 137 / 225 Arte "FOBOFILIA" ALLA FONDAZIONE SANDRETTO RE REBAUDENGO "Fobofilia", mostra sull'immagine della paura, sul modo in cui gli artisti danno forma a uno dei sentimenti più caratteristici e sfuggenti della nostra epoca, a cura di Irene Calderoni. Fobofilia è il piacere un po' perverso di essere spaventati, una pulsione che appare sempre più frequente. La paura è il registro più diffuso nell'intrattenimento, ma anche nell'informazione e di conseguenza nel modo di percepire la realtà. L'arte riflette questa temperie, ne offre diverse sembianze, da quello più intimo e psicologico, di una soggettività aggredita oppure aggressiva, a quello più esterno e politico, di una società che si fonda sulla violenza e usa il terrore come arma. Artisti in mostra: Janis Avotins, Matthew Barney, Massimo Bartolini, Avner Ben Gal, Glenn Brown, Miguel Calderon, Maurizio Cattelan, Dinos e Jake Chapman, Roberto Cuoghi, Saul Fletcher, Anna Gaskell, Douglas Gordon, Gusmao& Paiva, Thomas Hirschhorn, Piotr Janas, Zoe Leonard, Margherita Manzelli, Eva Marisaldi, Nathaniel Mellors, Shirin Neshat, Kelly Nipper, Catherine Opie, Tony Oursler, Djordje Ozbolt, Anri Sala, Ferdinando Scianna, Andreas Slominski, Jakub Julian Ziolkowski. Orario: giovedì 20-23 (ingresso libero); venerdì, sabato e domenica 12-19. Ingresso: intero euro 5; ridotto euro 3 (over 65, studenti); gruppi euro 4 (minimo 6 persone); gratuito (per i bambini fino a 12 anni, Insieme per l'Arte, abbonamento Torino Musei, giornalisti accreditati, soci ICOM). Info: [email protected] 011.3797600 - www.fsrr.org fino al 12/04/2015 ore 19:00 Torino Via Modane 16 ISA GENZKEN ALLA FONDAZIONE SANDRETTO RE REBAUDENGO La mostra dedicata ad Isa Genzken (Germania, 1948) presenta per la prima volta in Italia un ciclo di lavori della fine degli anni Ottanta, un corpus di opere pittoriche meno note rispetto alle sculture e installazioni per cui Genzken è famosa. Sono olii su tela monocromatici che suggeriscono già nel nome, Basic Research, l'inizio di un percorso di sconfinamento e d'interazione con l'ambiente. Si tratta infatti di frottage del pavimento del suo studio, a metà tra pittura e scultura, che cercano una comunicazione non verbale con spazio e spettatori. Orario: giovedì 20-23 (ingresso libero); venerdì, sabato e domenica 12-19. Ingresso: intero euro 5; ridotto euro 3 (over 65, studenti); gruppi euro 4 (minimo 6 persone); gratuito (per i bambini fino a 12 anni, Insieme per l'Arte, abbonamento Torino Musei, giornalisti accreditati, soci ICOM). Info: [email protected] - 011.3797600 - www.fsrr.org fino al 12/04/2015 ore 18:00 Torino Via Modane 16 TORINOSETTE | Arte 138 / 225 Arte "MARCO POLO - LA VIA DELLA SETA NELLE FOTOGRAFIE DI MICHAEL YAMASHITA" AL MAO Un viaggio per immagini, sulle tracce di uno dei più grandi esploratori di tutti i tempi: la nuova mostra del Mao ricostruisce il percorso compiuto quasi mille anni fa da Marco Polo lungo la Via della Seta, attraverso le fotografie di Michael Yamashita, fotografo di punta di National Geographic. Nelle 76 fotografie esposte al Museo d'Arte Orientale ritroviamo piazza San Marco e la laguna, il minareto di Samarra in Iraq e le carovane a bordo dei cammelli nel deserto del Gobi. Non solo: la mostra, articolata in tre sezioni geografiche, ripercorre il tragitto compiuto da Marco Polo dall'Italia alla Cina, ma anche la permanenza dell'esploratore in Cina e il viaggio di ritorno via mare, lungo le coste dell'Indonesia e dell'India. Le immagini desertiche lasciano così pian piano spazio alle distese d'acqua delle piantagioni di riso, agli spettacolari paesaggi della baia di Ha Long nel Nord del Vietnam e agli sguardi penetranti dei sadhu a Bombay. Orario: dal martedì alla domenica dalle 10 alle 18. Dal 7 febbraio al 1 marzo, apertura e chiusura posticipata nei weekend (sabato dalle 11 alle 20; domenica dalle 11 alle 19). La biglietteria chiude un'ora prima. Il biglietto d'ingresso (10 euro) consente anche l'accesso alla collezione permanente del museo. Info: 011.4436928 - www.maotorino.it fino al 12/04/2015 ore 17:00 Torino Via San Domenico 11 MOSTRA DEI FINALISTI DEL MARIO MERZ PRIZE ALLA FONDAZIONE MERZ Mostra dei 5 finalisti della prima edizione della sezione arte del Mario Merz Prize. Gli artisti, Lida Abdul (Kabul 1973), Glenn Ligon (New York 1960), Naeem Mohaiemen (Londra 1969), Anri Sala (Tirana 1974) e Wael Shawky (Alessandria d'Egitto 1971), sono stati selezionati tra le oltre 500 candidature pervenute dalla giuria composta da Marisa Merz, Beatrix Ruf (direttrice dello Stedelijk Museum di Amsterdam) e Claudia Gioia (curatrice indipendente). Il progetto espositivo, curato da Beatrice Merz raccoglie due o tre opere per ciascun autore, scelte tra le più significative del loro percorso artistico. Il pubblico potrà esprimere la propria preferenza visitando la mostra o collegandosi al sito mariomerzprize.org. Orario: martedìdomenica 11-19, lunedì chiuso. L'ingresso alla mostra è gratuito. Info: 011.19719437 [email protected] - www.fondazionemerz.org fino al 12/04/2015 ore 18:00 Torino Via Limone 24 AVERY SINGER ALLA FONDAZIONE SANDRETTO RE REBAUDENGO "Pictures Punish Words", personale di Avery Singer, a cura di Beatrix Ruf. Sorprendenti per tecnica e iconografia, i quadri di Avery Singer sovvertono le nostre aspettative visuali. A un primo sguardo si sottraggono a una classificazione precisa come dipinti o elaborazioni a stampa. Per questo sollevano l'interrogativo, ovvio e allo stesso tempo pressante per un'artista, sul modo in cui le informazioni digitali che ci circondano possono concretizzarsi sotto forma di immagine piatta su carta o, più di recente, tridimensionale in plastica, o su ogni altra possibile superficie materiale. Avery Singer ha realizzato un ciclo di opere pensate appositamente per questa sua prima personale. Dopo una prima presentazione alla Kunsthalle di Zurigo, la personale si sposta Torino, alla Fondazione Sandretto Re Rebaudengo. Orario: giovedì 20-23 (ingresso libero); venerdì, sabato e domenica 12-19. Ingresso: intero euro 5; ridotto euro 3 (over 65, studenti); gruppi euro 4 (minimo 6 persone); gratuito (per i bambini fino a 12 anni, Insieme per l'Arte, abbonamento Torino Musei, giornalisti accreditati, soci ICOM). Info: [email protected] - 011.3797600 - www.fsrr.org fino al 12/04/2015 ore 18:30 Torino Via Modane 16 TORINOSETTE | Arte 139 / 225 Arte "UNITED ARTISTS OF ITALY" ALLA FONDAZIONE SANDRETTO RE REBAUDENGO "United Artists of Italy", un progetto di Massimo Minini. Il gallerista ha raccolto una collezione di ritratti di artisti eseguiti dai più significativi fotografi italiani: l'idea è stata quella di concepire una collezione di volti d'artista ripresi dai grandi fotografi italiani, quasi un mondo aiutasse l'altro, completandosi a vicenda. Il progetto, iniziato per passione qualche anno fa, è cresciuto sempre più grazie al contatto diretto con i fotografi che hanno abbracciato la proposta, e si è rivelato un vero e proprio viaggio all'interno della fotografia, tra archivi e scatole, pellicole e files. Se in principio l'idea era di selezionare esclusivamente ritratti di artisti, con il tempo l'attenzione si è estesa, prendendo in considerazione alcuni ritratti di artisti stranieri, ma molto vicini all'Italia, come Joseph Beuys, Andy Warhol, Robert Rauschenberg, Sol LeWitt, volti di scrittori come Pier Paolo Pasolini, Italo Calvino, Alberto Moravia, e ancora gli artisti colti al lavoro, nel loro studio o nei momenti liberi e alcuni tra i più importanti galleristi come Lucio Amelio e Leo Castelli. Questa collezione crea una storia del contemporaneo, non con le opere, ma con i volti, i modi, gli atteggiamenti. Se si può considerare il contemporaneo un'attitudine, un modo di porsi dell'opera nel proprio tempo ed in comunione con i grandi temi del momento, il massimo di tensione sul contemporaneo lo si raggiunge non con il corpo dell'opera, ma con quello dell'autore, che vive nel proprio tempo, lo interpreta, gli dà voce, lo fonda, definendone i contorni spaziali e temporali. La mostra vuole infatti offrire uno spaccato della fotografia italiana di questi anni, dimostrando la capacità straordinaria di interpretazione e di omaggio a grandi artisti da parte di grandi fotografi. Non si tratta di una semplice raccolta cronologica di immagini, ma di un racconto, dove lo stesso artista visto, letto e interpretato da diversi fotografi, porge differenti sfaccettature del proprio destino. Spesso la fotografia dice più di quanto non sia nelle intenzioni dell'autore. Attraverso quasi duecentocinquanta scatti, viene presentato il lavoro di ventidue fotografi attivi a partire dagli anni '60: Claudio Abate, Aurelio Amendola, Gabriele Basilico, Sandro Becchetti, Gianni Berengo Gardin, Elisabetta Catalano, Giorgio Colombo, Mario Cresci, Mario Dondero, Federico Garolla, Luigi Ghirri, Mario Giacomelli, Gianfranco Gorgoni, Mimmo Jodice, Nanda Lanfranco, Uliano Lucas, Attilio Maranzano, Nino Migliori, Ugo Mulas, Paolo Mussat Sartor, Paolo Pellion, Ferdinando Scianna. La mostra è stata ospitata al Musée d'Art Moderne di Saint Etienne, al Palais des Beaux Arts di Bruxelles, alla Fondazione Stelline di Milano, alla Biennale di Fotografia di Amsterdam ed alla Estorick Collection di Londra. Orario: giovedì 20-23 (ingresso libero); venerdì, sabato e domenica 12-19. Ingresso: intero euro 5; ridotto euro 3 (over 65, studenti); gruppi euro 4 (minimo 6 persone); gratuito (per i bambini fino a 12 anni, Insieme per l'Arte, abbonamento Torino Musei, giornalisti accreditati, soci ICOM). Info: [email protected] 011.3797600 - www.fsrr.org fino al 12/04/2015 ore 19:00 Torino Via Modane 16 "AN ART OF ONE'S OWN: GROUP SHOW" DA RAFFAELLA DE CHIRICO ARTE CONTEMPORANEA "An Art of One's Own: Group Show". In esposizione lavori di Carla Accardi, Irma Blank, Dadamaino, Angiola Gatti, Andi Kacziba, Maria Lai, Elena Modorati, Carol Rama, Elisabeth Scherffig, Eva Sørensen. Orario: martedì e mercoledì dalle 14:00 alle 19:00; giovedì, venerdì e sabato dalle 11:00 alle 19:00; altri giorni e orari su appuntamento. Info: www.dechiricogalleriadarte.com - [email protected] - 011.835357 fino al 12/04/2015 ore 18:00 Torino Via della Rocca 19 TORINOSETTE | Arte 140 / 225 Arte EVANGELINA ALCIATI ALLA PINACOTECA DELL'ACCADEMIA ALBERTINA "Evangelina Alciati: l'occhio e l'anima". L'Accademia Albertina delle Belle Arti dedica, presso le sale della Pinacoteca Albertina, una mostra antologica alla figura di Evangelina Alciati (1883-1959), pittrice nella Torino del primo e secondo Novecento, prima donna ad essere ammessa in Accademia, personalità libera ed in anticipo sui tempi. L'iniziativa, che si collega alla prossima apertura, completati i lavori di ristrutturazione, della Pinacoteca del Novecento, presso la Rotonda del Talucchi, è stata sollecitata dalla contemporanea uscita, anteprima domenica 25 gennaio presso la Sala Congressi dell'Unione Industriale, del film "La liberà allo specchio. Ritratto di Evangelina Alciati". Il film, tratto da un'idea di Mauro Guidetti, scritto dallo stesso insieme agli eredi Lorenzo Boccalatte ed Anna Maria Fracchia, è stato sceneggiato e diretto da Vanni Vallino, e si avvale dell'interpretazione, tra le altre, di Pamela Villoresi, Erica Blanc, ed Eugenio Allegri. Evangelina Alciati fu allieva di Giacomo Grosso, sotto la cui guida si diplomò in disegno e pittura. Decisivo per il gli esiti della sua carriera fu un soggiorno a Parigi tra il 1903 ed il 1906. Lo stile della Alciati, che raggiunge punte di assoluta eccellenza nel ritratto, si confronta alla pari con le tendenze che caratterizzano la prima parte del Novecento, dalla pittura post impressionista, all'Espressionismo ed alla Metafisica, in cui si evidenziano taluni punti di contatto con il magistero di Felice Casorati. La mostra, a cura dei professori Edoardo Di Mauro e Giuseppe Mantovani, con contributi critici di Francesco De Caria, Donatella Taverna e della docente dell'Accademia Valeria Piasentà, presenta un percorso completo e ragionato di tutte le fasi artistiche di Evangelina Alciati, dal primo Novecento al secondo dopoguerra, tramite il prestito di opere da collezionisti privati, e da istituzioni quali la Galleria d'Arte Moderna di Torino, il Castello Gamba. Museo Regionale della Valle d'Aosta, le Fondazioni Burzio e Mazzonis. Orario: lunedì, martedì, giovedì, venerdì, sabato e domenica 10.00-18.00 (ultimo ingresso 17.30); mercoledì chiuso. Info: 011.0897370 fino al 12/04/2015 ore 18:00 Torino Via Accademia Albertina 8 TORINOSETTE | Arte 141 / 225 Arte "173° ESPOSIZIONE ARTI FIGURATIVE 2015" ALLA PROMOTRICE "173° Esposizione Arti Figurative", rassegna che propone le opere di 365 artisti selezionate dalla Commissione Artistica della Promotrice. L'itinerario espositivo si snoda lungo le sale della Palazzina Liberty al Valentino secondo una visione d'insieme che unisce pittori, scultori, grafici in una sorta di racconto attraverso paesaggi, ritratti, figure, composizioni floreali, pagine astratte e surreali, nudini e delicati fogli d'acquarello, incisioni e disegni. La mostra presenta un ampio "corpus" di lavori che ricordano gli artisti scomparsi, come il particolare e inquieto segno di Enrico Colombotto Rosso e di Leonor Fini, l'intenso "Autoritratto n.2" di Ruggeri e il cromatismo della tela "Un mattino al mare" di Cherchi, i "cieli" di Carena e il rame "Spadaccino di gallo" di Molinari. E insieme a "Il diario di Darwin" di Soffiantino si nota la tempera "Testa d'uomo" di Spazzapan e l'acquarello "Nudo in posa" dell'espressionista Corbelli, la "Dispensa" di Tabusso e la musicale tecnica mista "Les Regions inconnues" di Davide Peiretti, che si lega alle spaziali atmosfere del ciclo "Fuochi di gioia" di Nini Maccagno. E accanto affascinano le sculture, da "Sviluppo di forme n.1" ad "Archetipo", eseguite da Mastroianni, che sono documento e testimonianza di una vibrante e prorompente ricerca di materiali, forme, immagini. Immagini che fanno parte della narrazione di "Riviera Ligure" di Paulucci e delle rappresentazioni di Michele Baretta e Giuliano Emprin, dell'intensa spiritualità di Carlo Sismonda e del "contadino" un disegno dell'astigiano Manzone. Dopo un lungo periodo, ritornano alla "Promotrice" le delicate vedute del saluzzese Giuseppe Cavallera. E poi si possono vedere i robusti paesaggi di Franco Martinengo, le metafisiche atmosfere di Sergio Albano e Roberto Bertola, il pacato e misurato naturalismo di Pippo Bercetti, Piero Solavaggione, Mario Albano, Nicola Arduino, Cesare Tubino, Carlo Loro, Maria Antonietta Prelle, Loro, Giuseppina Colonna Gamero e Mario Gamero. Dal grande tronco di Germana Albertone si approda a Vincenzo Albano, alle donne di Stefano Cambursano e alle forme nello spazio di Serafino Delaurenti, ad Angiola Melis e Bruno Fisanotti, alla suggestiva "tavola" di Francesca Graziani Giovannini e alla neo-figurazione di Alfredo Levo. E, infine, il colore di Emilio Scarsi si stempera nell'armoniosa figura femminile di Almerico Tomaselli, nella sperimentazione di Giacinta Villa e nelle preziose incisioni di Vespignani, Giacinto Vittone e Mario Giovannini. E questo itinerario costituisce uno spaccato della "sociale", che si sviluppa in modo da delineare, tra artisti storici e più recenti elaborazioni, alcuni momenti del cammino dell'arte figurativa". Orario: martedì-sabato 11-13 e 16,30-20; festivi 10,30-12,30. Info: 011.6692545 fino al 12/04/2015 ore 18:00 Torino Viale Crivelli 11 I PANNELLI DI DEFENDENTE FERRARI ALLA SACRA DI SAN MICHELE "I pannelli di Defendente Ferrari". Orario: da martedì a sabato 9.30-12.30 e 14.30-18.00; domenica e festivi: 9.30-12.00 e 14.30-18.30; ultimo ingresso consentito 30 minuti prima della chiusura della Sacra. fino al 12/04/2015 ore 09:30 Sant'Ambrogio (TO) Sacra di San Michele BARDONECCHIA - CARLO RIVETTI AL PALAZZO DELLE FESTE "Antropologia fantastica", opere pittoriche di Carlo Rivetti. Orario: sabato, domenica e il lunedì di Pasquetta dalle 16,30 alle 19,00. Info: www.carlorivetti.it fino al 12/04/2015 ore 15:45 Bardonecchia (TO) Piazza Valle Stretta 1 TORINOSETTE | Arte 142 / 225 Arte FULVIO COLANGELO ALLO SPAZIO MIXTO "La Passione e l'Arte secondo Colangelo". Cristalli, tubi d'acciaio e travi in legno si trovano qui assieme proiettati nel vuoto delle continue vetrate. Le opere, anche queste, sono un mix fra pittura, fotografia, scultura, elaborazione digitale, interventi grafici. video, installazioni. Per vedere tutto bisogna girare, salire, scendere. Si scoprono solo così tante cose preziose e sorprendenti. Il filo conduttore tra lavori così diversi è una tecnica sempre dominata dall'impulso, dall'intensità, dall'attimo irripetibile in cui il tempo si ferma per lasciarci entrare in un mondo diverso e fantastico. Amore, erotismo, tensione sono le tante facce di un unico tema, la Passione, quella di cui siamo impastati, quella che dà senso alla vita. Fulvio Colangelo, scenografo, graphic designer, pubblicitario, art curator, artista con mostre in quindici nazioni, vive nel suo studio galleria Ki-Gallery in centro a Torino. Orario: lunedì, martedì e mercoledì dalle 8 alle 18; giovedì, venerdì e sabato dalle 8 alle 22; domenica dalle 20 alle 22. Info: 366.1128666 - [email protected] fino al 13/04/2015 ore 20:00 Torino Corso Castelfidardo 34 "UEFA IS EAST", FOTOGRAFIE DELLA TRANSNISTRIA AL POLSKI KOT "Uefa is East - L'Europa calcistica dell'Est vista attraverso i volti dei suoi abitanti. Transnistria, 1997": mostra fotografica diGabriele Bertolini, che vuole essere un momento riflessivo e documento storico di un viaggio in Transnistria, stato sui confini della legalità, che si dichiara indipendente dalla Moldavia e vicino ai Russi. La mostra, curata da Enzo Ronco e Gwladys Martini, fa parte del progetto "L'Europa calcistica dell'Est vista attraverso i volti dei suoi abitanti": la rassegna prende spunto dai luoghi dove si sono svolti eventi calcistici di rilevanza europea, come UEFA e Champions League, per raccontare città meno conosciute per mezzo dei ritratti di chi vi abita. Il calcio non è fatto solo di grandi club noti nel mondo intero. Decine di città più o meno conosciute partecipano con le loro squadre all'emozione delle coppe europee e molte sono nella parte più orientale del continente. Si trovano alla ribalta per pochi attimi, per poi finire dimenticate fino, se i loro club lo meritano, alla stagione successiva. Questo primo appuntamento vede protagonista la Transnistria e la sua capitale Tiraspol, che il fotografo ha documentato nel 1997, l'anno di fondazione dello Sheriff Tiraspol. I personaggi ritratti sembrano quasi prendere vita, tanto sono intensi e profondi i loro sguardi. Sono colti nella loro quotidianità, fieri, e sembrano cercare nell'obiettivo un riscatto, un futuro. La Transnistria è terra di contrasti, dove povertà e ricchezza convivono, come facce di una stessa moneta. Sembrano parlare di quello che hanno vissuto, ma senza urlarlo. Come i tre ragazzini soldati a torso nudo, che giocano a fare i grandi: uno di loro prima copre un braccio, poi lo scopre, rivelando elaborati tatuaggi. In questi territori è cresciuto lo scrittore Nikolai Lilin, che nel suo romanzo Educazione siberiana descrive l'iconografia dei tatuaggi, e come ancor meglio li descriva Alix Lambert nel suo documentario The Mark of Cain, ambientato tra i carcerati russi, quando i disegni sulla pelle raccontavano la storia dei detenuti stessi, quando l'inchiostro sottopelle era illegale. La mostra è inserita nel programma del progetto Fuoriluogo, sostenuto dal collettivo GAD (Gwladys Martini, Alessio Bovero, Dario Favatà), che intende stimolare l'incontro tra arte e luoghi non convenzionali, volto ad avvicinare il contenuto tipico dei musei al pubblico più vasto dislocandolo in contesti nuovi e spiazzanti. Orario: da martedì a domenica dalle 20.00 a mezzanotte. Info: [email protected] fino al 14/04/2015 ore 18:30 Torino Via Massena 19 TORINOSETTE | Arte 143 / 225 Arte JENS EINHORN ALLA LUCE GALLERY "Electric eyes", personale di Jens Einhorn. I lavori di Jens Einhorn sembrano alimentare uno scenario da fine del mondo. Le immagini della serie Too Much Future e The Endless End trasmettono la sensazione della calma dopo un disastro oltre ogni aspettativa. Sembra che siano stati sbattacchiati furiosamente da tempeste e nubi di fumo solo per stabilirsi di nuovo, solo grazie alla loro chiarezza formale. Einhorn fa sì che si provi un certo piacere in questa presunta distruzione con l'utilizzo, in questa serie, di vivaci colori. Il caos lentamente si trasforma in armonia. La lettera E che si ritrova in alcune immagini rappresenta una volta di più la lotta che si percepisce in ogni pezzo. Può voler dire sia "The End"- la fine - che l'Eternità, tutti nuovi inizi nel circolo infinito. L'etichetta segna anche il completamento del processo di lavoro per l'artista, l'ultimo atto gestuale sull'immagine. Come i battiti musicali le immagini, frammenti di pixel, operano all'interno di una nebbia delicata permeata di luce colorata. Cultura giovanile e musica rappresentano una cornice importante per le opere di Einhorn e spesso le si ritrova come impressioni galleggianti audio-visive. La lettera E può dunque stare anche per elettronica o estasi o per entrambi. La musica elettronica è anche spesso correlata alla nozione di post-apocalittico. Ha rappresentato un mezzo di espressione di critica sociale per molti artisti che hanno elaborato visioni distopiche del futuro, processandole in una nuova tecnologia. Jens Einhorm è nato nell'ex Repubblica Democratica Tedesca ed è dunque molto influenzato dagli avvenimenti socio-politici degli anni '90 quando la musica giocava un importante ruolo per un giovane artista, come primario strumento di espressione. Egli suonò in band punk a partire dalla metà degli anni '90, per poi intraprendere la sua strada nelle arti visive grazie alla fotografia e alla musica. Jens ha studiato fotografia a Leipzig e scultura e new media con Astrid Klein, e si è concentrato più sulla pittura con un master con Tal R all'Accademia di Düsseldorf per concentrarsi più sulla pittura. Il metodo mash-up di Einhorn, che fa suso di tessuto, pigmenti, colla e colori, regala una caratteristica di "oggetto" alle proprie immagini rendendo sorprendente la loro presenza nello spazio. La struttura stessa di quei minuscoli elementi visivi li rende simili a dipinti astratti o simil digitali. La mostra segna un importante punto di partenza per la carriera dell'artista, per la prima volta in Italia, presentando una serie di nuovi dipinti che sono il corpo principale delle opere più recenti di Einhorn. Orario: dal martedì al sabato 15.30-19.30. Info: 011.8141011 - 335.5246817 - [email protected] - www.lucegallery.com fino al 14/04/2015 ore 18:30 Torino Corso San Maurizio 25 QUADRI-PERSONALE ALLA GALLERIA20 In mostra lavori di Alfredo Billetto, Mauro Chessa, Pino Mantovani, Mario Surbone. Orario: dal lunedì al sabato dalle 15 alle 19. Info: 011.3724087 - [email protected] www.galleria20.jimdo.com fino al 15/04/2015 ore 17:00 Torino Corso Casale 85/B SIMONE BENEDETTO DA FRANZ PALUDETTO Sculture di Simone Benedetto. Orario: da giovedì a sabato 15-19 o su appuntamento. Info: 011.4546390 - [email protected] - www.franzpaludetto.com fino al 16/04/2015 ore 18:00 Torino Via Stampatori 9 TORINOSETTE | Arte 144 / 225 Arte "IL KABUKI DEI TRE SAMURAI: ARAKI, MORIMURA, SUGIMOTO" ALLA GALLERIA IN ARCO "Il kabuki dei tre samurai: Araki, Morimura, Sugimoto". Nobuyoshi Araki, Yasumasa Morimura e Hiroshi Sugimoto sono i protagonisti della mostra a cura di Graziano Menolascina. Nobuyoshi Araki, tra gli artisti più rappresentativi e prolifici della storia della fotografia, racconta la donna, l'eros e il Giappone. Le donne di Araki sono spesso sdraiate su letti disfatti, oppure distese sul pavimento in pose lascive, legate con corde, con i corpi ostentati e nudi ma con sguardi in cui è completamente assente la volontà di sedurre. Yasumasa Morimura si appropria invece di icone universali della storia dell'arte, dei mass media e della cultura popolare interpretandole in prima persona. In particolare Morimura è interessato alle trasformazioni sociali politico e culturali dovute alla penetrazione del capitalismo e dei miti del mondo occidentale in Giappone. Morimura impersona Einstein, Marylin, Frida Khalo, Hitler il risultato è un'opera e raffinata che nasce da una cura maniacale per i dettagli e l'uso di ritocchi digitali, di costumi, pose e accessori ricercati che le rendono uniche. I tratti somatici non modificati, sono l'unico mezzo che Morimura ha per rivendicare la propria origine e le proprie tradizioni e l'unica via per fare ciò è la provocazione. Infine, ci sono gli scatti di Hiroshi Sugimoto, immagini mentali, concetti la cui materializzazione è resa possibile grazie a un rigoroso controllo del mezzo fotografico e del processo manuale di stampa, seguito anch'esso personalmente dall'artista. Nella serie "Theatre" Sugimoto ha fotografato con tempi di esposizione lunghissimi sale degli anni '20 e '30, cinema degli anni '50 e drive in. La luce bianca degli schermi rettangolari, che illumina il resto dell'ambiente, contiene in sé l'intera proiezione del film. In "Architectures" la tecnica dello sfocato priva le architetture moderniste di connotazioni temporali. I lunghi tempi di esposizione dei "Seascape" bloccano il movimento delle onde in immagini eterne, mentre il soggetto dei "Portraits" realizzati fotografando i personaggi dei musei delle cere è l'immortalità stessa. Info: 011.8122927 - www.in-arco.com [email protected] fino al 18/04/2015 ore 18:30 Torino Piazza Vittorio Veneto 3 GIANLUCA QUAGLIA ALLA GALLERIA UNIQUE "Places", mostra personale dell'artista milanese Gianluca Quaglia a cura di Antonio D'Amico, propone "Paesaggio", un'installazione ambientale che invade tutto lo spazio della galleria, insieme alla sua produzione recente degli intagli su carta. I suoi lavori, la cui caratteristica principale è la recisione di alcuni elementi dal contesto originario per farli rivivere nello spazio circostante, producono una rottura dell'equilibrio del linguaggio comune. In "Places" Quaglia espone le libellule, le diverse varietà di fiori e di piante, le farfalle e gli insetti, tutti intagli su carta che conquistano il senso del loro essere singole individualità, in quanto gli elementi sono stati estratti e custoditi altrove, così non sono più semplici e gradevoli decorazioni, bensì pluralità di esistenze che abitano il medesimo spazio in cui si muovono gli uomini. Orario: dal martedì al sabato 10.00-12.30 e 15.30-19.30. Chiuso il lunedì. Aperture fuori orario su appuntamento. Info: 011.5617049 - 334.8017314 - [email protected] www.galerieunique.com fino al 18/04/2015 ore 17:00 Torino Corso Vittorio Emanuele II 36 TORINOSETTE | Arte 145 / 225 Arte "IL MONDO IN UNA TAZZA" A PALAZZO MADAMA Palazzo Madama presenta un percorso dedicato alla storia della tazza, attingendo dalle ricche collezioni di arte decorativa conservate in museo. L'esposizione si riallaccia al tema della porcellana torinese al centro di Fascino e splendore della porcellana di Torino, mostra curata da Andreina d'Agliano e Cristina Maritano che apre in contemporanea alla Fondazione AccorsiOmetto e che presenta ben 90 opere provenienti dalle collezioni di Palazzo Madama. Le due esposizioni offrono nel complesso un vero e proprio percorso cittadino dedicato al tema della porcellana. Filo conduttore dell'esposizione è la tazzina: da tè, da caffè e da cioccolata. Oggetto legato indissolubilmente all'introduzione in Europa delle bevande calde provenienti dall'Oriente e dal Nuovo Mondo e al materiale esotico e prezioso per eccellenza, la porcellana. A Palazzo Madama una sequenza di tazze, a partire dai blancs-de-chine, ovvero le porcellane bianche cinesi prodotte a Dehua, mostra l'evoluzione delle forme e la varietà dei decori nelle tazzine prodotte dalle manifatture europee nel Settecento: dai motivi di origine cinese e giapponese, a quelli tratti dai libri di storia naturale, ai paesaggi derivati da incisioni olandesi e tedesche, fino alle scene mitologiche e della letteratura cavalleresca. Contestualmente la mostra è un'occasione per raccontare, per casi esemplari, la storia della porcellana, delle sue particolarità produttive, della qualità della pasta e dei colori. Il valore socialmente rappresentativo della porcellana emerge anche grazie all'esposizione di alcuni servizi araldici, conservatisi integri per il loro valore altamente simbolico legato al passato illustre della casata oppure smembrati e dispersi sul mercato antiquario. Una vetrina è dedicata alla principale manifattura di porcellana operante in Piemonte nel Settecento, la Real fabbrica delle porcellane di Vinovo, fondata nel 1776 grazie all'intraprendenza di un torinese, Giovanni Vittorio Brodel, e di un ceramista di Strasburgo, Pierre-Antoine Hannong, e poi rilevata nel 1780 dal medico e chimico torinese, Vittorio Amedeo Gioanetti. Alla produzione di questa fabbrica è dedicato un più ampio spazio nelle sale della mostra alla Fondazione AccorsiOmetto. In un'altra vetrina, l'artista Matilde Domestico, che da anni conduce ricerche sul tema della porcellana, ambienta l'installazione Esistenza di porcellana, che si ispira alle poesie di Emily Dickinson. Il lavoro dell'artista unisce oggetti e frammenti di carta e di porcellana su cui emergono parole in acciaio. Intorno una superficie di polvere di marmo di Carrara, il caolino, un materiale refrattario. Tutti gli elementi nel complesso rimandano all'idea di fabbrica, a una realtà viva e produttiva. In sottofondo una base sonora composta dalla sovrapposizione ed elaborazione di rumori meccanici, suoni metallici ripetitivi registrati all'interno dei reparti di fabbricazione dell'Industria Porcellane IPA, si propaga tra le tintinnanti ceramiche antiche e contemporanee. Orario: martedì-sabato 10.00-18.00; domenica 10.00-19.00. La biglietteria chiude un'ora prima. Chiuso il lunedì. Ingresso: intero euro 10, ridotto euro 8, gratuito ragazzi fino ai 18 anni e abbonati Musei Torino Piemonte. In presenza di mostre temporanee le tariffe potranno subire variazioni. Info: 011.4433501 - www.palazzomadamatorino.it fino al 19/04/2015 ore 10:00 Torino Piazza Castello EUGENIO BROGGINI ALLA FONDAZIONE GIORGIO AMENDOLA Personale di Eugenio Broggini. Orario: da lunedì a venerdì 10-12 e 15.30-19.30; sabato e domenica su prenotazione. Info: www.fondazioneamendola.it - [email protected] fino al 23/04/2015 ore 18:00 Torino Via Tollegno 52 TORINOSETTE | Arte 146 / 225 Arte "LIVE EAST DIE YOUNG" BURNING GIRAFFE ART GALLERY "Live East Die Young", collettiva a cura di Giuseppe Savoca: un'occasione unica per entrare in contatto con lo spirito dissacrante e rivoluzionario della scena artistica dell'East End di Londra attraverso le opere di sei dei suoi più interessanti interpreti: Alex Binnie, Dan Hillier, Dr. D, Ian Johnstone, Liam Sparkes e Michele Servadio. Orario: dal martedì al venerdì 15-19; sabato 15:30-20. Info: www.bugartgallery.com - [email protected] - [email protected] - 011.5832745 - 347.7975704 fino al 24/04/2015 ore 18:30 Torino Via Bava 8/A "PITTURA FEMMINILE A TORINO NEL PRIMO '900" ALLA GALLERIA DEL PONTE "Pittura femminile a Torino nel primo '900", mostra di Evangelina Alciati, Vittoria Cocito, Nella Marchesini e Daphne Maugham. Orario: dal martedì al sabato 10.00-12.30 e 16.00-19.30. Info: 011.8193233 - [email protected] - www.galleriadelponte.it fino al 24/04/2015 ore 18:00 Torino Corso Moncalieri 3 EVA LEITOLF E VICTOR LOPEZ GONZALEZ AL CAMPUS EINAUDI Nell'ambito di Biennale Democrazia, l'atrio del nuovo campus universitario ospita i progetti artistici "Postcards from Europe" di Eva Leitolf, "ATLAS" e "Border Crossing" di Victor López González, entrambi a cura di Patrizia Bottallo. fino al 25/04/2015 ore 10:30 Torino Lungo Dora Siena IVREA - GIANNI-EMILIO SIMONETTI AL MUSEO DELLA CARALE ACCATTINO "Gianni-Emilio Simonetti - Othermaps Othernearby", un evento multitasking con la partecipazione di: Luigi Bonotto, Giulia Tacchini, Giulia Maffei, Stefano Montani, Nicolò Parini, Pip, Poldino, Cina. Un ringraziamento speciale all'atelier di "arteterapia" dell'ospedale di Luino e al dott. Isidoro Cioffi. A cura di Lorena Giuranna e Adriano Accattino. Orario: sabato e domenica dalle 15:00 alle 19:00. Info: 0125.612658 fino al 26/04/2015 ore 18:00 Ivrea (TO) Via Miniere 34 CASTELLAMONTE - SANDRA BARUZZI AL CENTRO CONGRESSI PIERO MARTINETTI "Sguardi.2", mostra di Sandra Baruzzi, a cura di Anna Tabbia. Orario: sabato e domenica 15,00-19,00 (domenica di Pasqua chiuso); altri giorni su appuntamento - scuole su appuntamento. Info: 0124.5187216 - [email protected] fino al 26/04/2015 ore 17:00 Castellamonte (TO) Via Educ TORINOSETTE | Arte 147 / 225 Arte ISA MELSHEIMER DA QUARTZ STUDIO "Examination of the Origins", personale dell'artista tedesca Isa Melsheimer (Neuss, 1968) che per l'occasione ha concepito un'installazione site specific in cui elementi scultorei pensati a partire dalle caratteristiche 'ambientali' di Quartz sono accostati alle forme architettoniche di alcuni edifici della città. Visite su appuntamento. Info: 338.4290085 - [email protected] www.quartzstudio.net fino al 28/04/2015 ore 19:00 Torino Via Giulia di Barolo 18/D BORIS LAVRENKO ALLA GALLERIA PIRRA Boris Lavrenko nasce a Rostov nel 1920 e muore a San Pietroburgo, città in cui studia, vive e lavora, nel 2001. Titolare della cattedra di pittura e composizione dell'Istituto Repin dal 1953, la sua carriera è costellata di prestigiosi riconoscimenti ed è considerato uno dei più autorevoli rappresentanti del post-impressionismo russo. L'infanzia vissuta a contatto con la natura, le immense steppe e il fiume Don, avranno una forte influenza sulla formazione del futuro pittore. Lavrenko, infatti, nel paesaggio trova la massima libertà di ricerca compositiva e di sperimentazione cromatica, seppur all'interno di un figurativismo di solida impostazione. Le sue opere, in particolare quelle animate da figure impegnate in normali attività, quali la lettura, una passeggiata o una partita di calcio, trasmettono spontaneità e gioia di vivere. Lavrenko è un artista versatile, con la maturità di riconoscere in qualsiasi soggetto la "dignità" di essere ritratto, per cui i suoi temi spaziano dalle vedute cittadine, con i loro monumenti, ai già citati paesaggi, dai banali oggetti di uso quotidiano delle sue intense nature morte, alle animate o raccolte scene di genere. I numerosi viaggi compiuti all'estero e in patria stimolano la curiosità e gli interessi di Lavrenko, le cui opere possono definirsi un caleidoscopio di impressioni, un colorato mosaico di vita. Orario: da lunedì a sabato 9,30-12,30 e 15,30-19,30; domenica 9,30-12,30. Info: 011.543393 - www.galleriapirra.it - [email protected] fino al 30/04/2015 ore 18:00 Torino Corso Vittorio Emanuele II 82 "FEMMINILE PLURALE" DA DAVICO "Femminile plurale", mostra di Patrizia Comand, Stefania Pennacchio e Luciano Sabbatucci. Orario: da martedì al sabato dalle 10.00 alle 12.30 e dalle 16.00 alle 19.30. Chiuso lunedì e festivi. Info: 011.0362954 - [email protected] - www.davicoarte.it fino al 02/05/2015 ore 18:30 Torino Galleria Subalpina 21 TORINOSETTE | Arte 148 / 225 Arte JOSEF KOUDELKA AL FORTE DI BARD "Josef Koudelka, Vestiges 1991-2014", prima esposizione in Italia del più imponente progetto fotografico di uno dei maestri mondiali della fotografia, mostra promossa dall'associazione Forte di Bard in collaborazione con l'Agenzia Magnum Photos. Il progetto Vestiges, che vede impegnato da oltre vent'anni il grande fotografo dell'agenzia Magnum Photos, propone la sua interpretazione fotografica e artistica di alcuni dei più importanti siti archeologici della cultura romana e greca, in un itinerario attraverso venti paesi, dalla Grecia al Libano, dalla Siria all'Algeria, dalla Turchia all'Italia e di oltre duecento località che si affacciano sul Mar Mediterraneo. Un'esplorazione che non ha precedenti, un lavoro fatto di costanza e perseveranza. L'artista, come i pittori romantici del XIX secolo, coltiva una predilezione particolare per le rovine, senza celebrarne l'atmosfera malinconica, ma con l'obiettivo di restituirne l'autentica bellezza. Il suo intento è usare l'arte per riappropriarsi di un mondo che ci sta sfuggendo e che potremmo perdere. Trasformare le macerie in speranza è il grande e ambizioso progetto che Koudelka cerca di realizzare con il suo eccezionale viaggio, in costante divenire che si arricchisce periodicamente di nuovi capitoli. In mostra oltre 60 fotografie di cui 22 panoramiche di grandi dimensioni. Un allestimento che coniuga il minimalismo dell'approccio del fotografo e della cifra stilistica delle sue immagini, al suggestivo senso di camminamento tra le rovine. In mostra anche la proiezione di circa 350 scatti relativi ai set di Vestiges. Fino al 31 gennaio il Forte sarà aperto solo il sabato e la domenica dalle 10 alle 19; dal primo febbraio apertura consueta (feriali dalle 10 alle 18, festivi e prefestivi dalle 10 alle 19). Ingresso: Intero: 6,00 euro - Ridotto: 5,00 euro. Info 0125.833811 - 83382 e su www.fortedibard.it fino al 03/05/2015 ore 18:00 Bard (AO) Forte "AL FRONTE" AL MUSEO DEL CINEMA "Al fronte. Cineoperatori e fotografi raccontano la Grande Guerra", mostra a cura di Roberta Basano e Sarah Pesenti Campagnoni. Cento anni fa, la Grande Guerra investe il Vecchio Continente con la sua modernità che, oltre alle armi micidiali, annovera l'utilizzo di nuovi mezzi di comunicazione. Tra queste la fotografia e il cinema si rivelano risorse fondamentali nel definire gli equilibri di potere dei principali paesi belligeranti. Scatti e riprese realizzati da fotografi e operatori militari invadono le pagine di quotidiani e riviste e dominano gli spettacoli cinematografici di tutto il mondo, trovando una eco nelle innumerevoli fotografie amatoriali accumulate dai reduci e dalle loro famiglie, memoria di un'esperienza umana e sociale estrema e contraddittoria. La mostra "Al fronte. Cineoperatori e fotografi raccontano la Grande Guerra" propone un percorso di immagini attraverso 160 fotografie inedite, scattate da Luis Bogino al seguito del Regio Esercito Italiano e dai soldati fotoamatori dislocati sui di guerra. Accanto a questo primo tracciato si sviluppa il percorso cinematografico: una selezione di film "dal vero", girati al fronte e nelle retrovie, e di titoli di fiction di epoche diverse, testimonianza di un'eredità visiva e culturale variamente interpretata nel corso del tempo. Lo sguardo di artisti come Paola De Pietri, Yervant Gianikian e Angela Ricci Lucchi propone infine una lettura personale della prima guerra mondiale, dei luoghi che essa ha attraversato e di una memoria spesso dimenticata. Orario: da martedì a venerdì 9.00-20.00; sabato 9.00-23.00; domenica 9.00-20.00; lunedì chiuso. Ultimo ingresso un'ora prima della chiusura. Ingresso: intero euro 14,00; ridotto (studenti universitari fino a 26 anni, over 65, gruppi min. 15 persone) euro 11,00; giovani e scuole (da 6 a 18 anni, gruppi scolastici) euro 8,00; gratuito fino a 5 anni, disabili e accompagnatore, Torino+Piemonte Card. fino al 03/05/2015 ore 19:00 Torino Via Montebello 20 TORINOSETTE | Arte 149 / 225 Arte PHIL BORGES ALLA GALLERIA PAOLA MELIGA "Tibet's Portraits | Culture on the Edge", mostra fotografica di Phil Borges. Borges fa parte dei "maestri artisti" della fotografia americana e non, che da oltre 25 anni documenta con passione la vita delle popolazioni tribali di tutto il mondo, utilizzando il veicolo del "ritratto ambientale" per sollevare le problematiche delle popolazioni indigene e per diffonderne la loro conoscenza. Borges è mosso da una missione e un cammino spirituale e di vita che lo portano a spingersi negli angoli più remoti del mondo per dar voce attraverso la sua fotografia a realtà straordinarie e uniche, che altrimenti non avrebbero modo di essere svelate. La sua poetica capacità di cogliere l'attimo sospeso e la denuncia della realtà nella sua sfumatura più veritiera uniscono testimonianza e arte per dar vita a una vera vocazione. La sua è una fotografia tesa a dar voce a chi non ce l'ha, che ha come missione la rivalutazione delle culture che stanno via via scomparendo, mettendo l'accento sul loro valore e rappresentando le sfide che le attendono. Il suo lavoro cerca di rendere più comprensibili le tematiche riguardanti le popolazioni in via di sviluppo: "Voglio che lo spettatore veda queste persone come individui, che conosca i loro nomi e un po' della loro storia, non che le veda solamente come degli estranei che abitano terre lontane." Pluripremiato per il suo impegno umanitario nel 2008 ha collaborato con Amnesty International pubblicando Enduring Spirit, le sue raccolte fotografiche sono tradotte in 4 lingue e le sue opere sono esposte nei musei di tutto il mondo. In mostra i suoi ultimi scatti sul Tibet. I ritratti mostrano queste popolazioni che vivono in uno degli ambienti più fragili della terra e che di fronte alle sfide del ventunesimo secolo cercano di mantenere quello che hanno di più caro: la loro pratica buddista, la loro cultura tibetana ed i loro usi. Fotografie delicate, commoventi, piene di pathos, di fierezza. Altamente importante è anche la perfezione della cromaticità, infatti in questo suo ultimo lavoro Phil Borges ci presenta i suoi scatti a colori. Mostra realizzata grazie alla collaborazione con Paci Contemporary | Brescia. Orario: dal mercoledì al sabato 11,00-12,30 e 15,30-19,30. Martedì mattina chiuso, pomeriggio 15,30-19,30. Lunedì e festivi chiuso. Apertura privata su appuntamento. Info: 011.2079983 - [email protected] fino al 04/05/2015 ore 11:00 Torino Via Maria Vittoria 46/C "IL MARE CHE SENTO" DA INTERNOCORTILE "Il mare che sento", interpretazioni d'arte design e artigianato d'eccellenza. Orario: da martedì a sabato 11-13 e 15.30-19. Info: 011.6618841 - [email protected] - www.internocortile.it fino al 05/05/2015 ore 18:30 Torino Via Villa Glori 6 TORINOSETTE | Arte 150 / 225 Arte RIVAROLO - ERNESTO MORALES A CASA TOESCA "Il giorno come la notte", personale di Ernesto Morales. Il progetto espositivo curato da Karin Reisovà comprende opere in continuità con il lavoro precedente dell'artista, ma recentemente arricchito dall'esperienza espositiva in Oriente, in particolare a Singapore, Kuala Lumpur, Jakarta e Bangkok dove Morales ha avuto modo di essere in stretto contatto con la natura dei luoghi, fonte d'inspirazione per approfondire e delineare la mostra. I fili conduttori sono i temi della primavera e del relativo equinozio durante il quale, come ci indica il termine stesso "Equus Nox", vi saranno uguali numero di ore di luce e di oscurità, dunque il giorno come la notte, a pochi giorni dalla inaugurazione. Il cambiamento di stagione ci rimanda alla rinascita, al risveglio della natura, all'amore ed i suoi miti: l'ambiente è in trasformazione e questa sensazione di positiva aspettativa coinvolge anche gli esseri umani. Non solo, vengono rappresentati miti ed allegorie, quando Ernesto Morales nel richiamare Madre Natura associa a Flora - Dea dell'antichità romana - simboli quali la rosa bianca, il cigno, la fenice, l'uovo, le rondini. Anche la tematica degli opposti viene analizzata ed esplicitata, in riferimento alla generazione di nuovi cicli vitali: il maschile ed il femminile, il giorno e la notte, il bianco e il nero, il buio e la luce. I paesaggi talvolta reali e talvolta onirici del precedente lavoro dell'artista uniti a questo nuovo percorso, lavorativo e di vita, ci permettono di entrare in una dimensione intima e coinvolgente. E nei quadri si riflette quella che è la grande sensibilità di Ernesto Morales, ossia quella di entrare in empatia con i luoghi e le persone, permettendo all'osservatore di comprendere realmente le sue opere e le motivazioni, aspetti che nell'arte contemporanea non sempre appaiono di facile cognizione. La mostra e il luogo espositivo, anch'esso così intimo e pregno di storia, permetteranno una chiamata alla bellezza, all'attenzione, al tempo lento, all'umanità nel suo lato più spirituale che l'arte ci permette di percepire. A seguito della prima inaugurazione, la mostra si rinnoverà il giorno 11 aprile, con l'esposizione di nuovi lavori dalla medesima tematica. Orario: venerdì, sabato, domenica 15.30-19.00; altri giorni o orari su appuntamento telefonico al 335.1227609. Info: [email protected] - www.areacreativa42.com fino al 10/05/2015 ore 17:00 Rivarolo (TO) Via Ivrea 42 "TENTAZIONI" ALLA GALLERIA ZABERT "Tentazioni", collettiva curata da Luca Beatrice. In mostra lavori di undici artisti contemporanei (Paolo Amico, Araki, Bertozzi&Casoni, Nicola Bolla, Carlo Mollino, Alessandro Papetti, Carol Rama, Man Ray, Bettina Rheims, The Bounty KillArt e Paolo Ventura) affiancati da altrettante opere classiche di Bernardino Campi, Gianbattista Crosato, Paul Brill, Pietro Della Vecchia, Frans Floris, Luca Giordano e Jan Massys. Orario: 10,30-13,00 e 15,00-19,00. fino al 15/05/2015 ore 18:00 Torino Piazza Cavour 10 TORINOSETTE | Arte 151 / 225 Arte ALBERTO DILILLO AL MUSEO NAZIONALE DELL'AUTOMOBILE "Retrò Visioni", fotografie di Alberto Dilillo. Trenta fotografie, scattate nel cimitero d'auto storiche di Kaufdorf, in Svizzera, pochi giorni prima del suo definitivo smantellamento. "Retrò Visioni" è un racconto per immagini, accompagnate da suggestive didascalie, una vera e propria Spoon River dell'auto: lo sguardo del fotografo, Alberto Dilillo, indugia sulle forme delle vetture d'epoca che conservano un fascino immutato nonostante la polvere e l'usura del tempo. La vegetazione cresce tra le carcasse inanimate delle vetture abbandonate, come tra gli scheletri di dinosauri estinti. La mostra fotografica sarà corredata da un allestimento che racconta l'operazione di restauro di un'auto d'epoca: sulle pedane, ritrovamenti impolverati, vetture semilavorate e vetture finite aiutano a visualizzare le fasi di tale operazione di recupero, frutto di artigianalità differenti ma ugualmente preziose. Orario: lunedì 10.00-14.00, pomeriggio chiuso; martedì mattino chiuso, pomeriggio 14.00-19.00; mercoledì, giovedì e domenica 10.00-19.00; venerdì e sabato 10.00-21.00. Ultimo ingresso 1 ora prima della chiusura. Ingresso al museo: intero 12,00 euro; ridotto 8,00 euro; scuole 2,50 euro; gratuito minori di 6 anni; giornalisti con tesserino dell'Ordine; possessori dell'Abbonamento Musei Torino Piemonte e Torino + Piemonte Card. Info: 011.677666/7/8 - http://www.museoauto.it/ fino al 17/05/2015 ore 18:30 Torino Corso Unità d'Italia 40 GIULIO PAOLINI IN VIDEOTECA GAM Martedì 24 marzo alle 18.30 incontro con Giulio Paolini. L'artista, in conversazione con Elena Volpato, presenterà "Unisono", video realizzato nel 1974 presso lo studio di produzione art/tapes/22 di Maria Gloria Bicocchi a Firenze. Il video presenta in rapida successione le riproduzioni fotografiche di 92 tra le opere realizzate da Paolini nei 14 anni precedenti, a partire dal suo primo lavoro, Disegno geometrico del 1960. L'attenzione dell'artista sino ad allora si era focalizzata sullo spazio assoluto dell'opera, sul rettangolo bianco della tela o del foglio, dove tutta l'arte, del passato e del futuro, potesse trovare anche solo una fugace dimora. L'utilizzo del video conduce Paolini a una considerazione della dimensione temporale dell'arte: in opposizione all'allora diffusa retorica del tempo reale, la velocità con cui Paolini fa scorrere, in un montaggio a telecamera fissa, le riproduzioni fotografiche dei propri lavori, cancella ogni possibilità di osservazione e di identificazione delle singole immagini. "Unisono" dura meno di un minuto e mostra circa otto opere al secondo. Un parossismo temporale che tende a un ideale annullamento della durata, quasi che le opere possano fondersi l'una nell'altra in un unisono appunto che, come nella Symphonie Monotone-silence di Yves Klein, sia espressione silenziosa e insieme assordante assolutezza dell'arte. Il video resterà in visione in VideotecaGAM fino al 24 maggio 2015. Orario: martedì - domenica 10.00-19.30. La biglietteria chiude un'ora prima. Ingresso gratuito in videoteca. Non occorre appuntamento. Info: 011.4429597 - email [email protected] - www.gamtorino.it fino al 24/05/2015 ore 18:30 Torino Via Magenta 31 TORINOSETTE | Arte 152 / 225 Arte NADIA BUDDE AL GOETHE INSTITUT Personale e residenza artistica di Nadia Budde. Acume, profondità, osservazione poetica del mondo e una comicità linguistica fuori dell'ordinario caratterizzano l'opera dell'illustratrice berlinese, insignita di numerosi riconoscimenti, tradotta e pubblicata in diverse lingue. La mostra presenta in prima nazionale una selezione delle sue opere originali fra cui il divertente racconto della sua infanzia a Berlino Est. Ingresso libero. Orario: lunedì, maretedì e giovedì 10:00-13:00 e 14:00-18:30; mercoledì e venerdì 10:00-13:00 e 14:00-17:30. Info: www.goethe.de/torino - 011.543830 fino al 30/05/2015 ore 18:30 Torino Piazza San Carlo 206 TORINOSETTE | Arte 153 / 225 Arte BERT THEIS AL PAV "Aggloville", mostra personale di Bert Theis, a cura di Marco Scotini. Il peculiare carattere del PAV, spazio interstiziale tra realtà urbana ed elemento naturale, tra i ritmi della metropoli contemporanea e quelli dettati dal susseguirsi delle stagioni, rende il museo scenario ideale per le opere dell'artista Bert Theis. Temi come urbanesimo sostenibile, ecologia politica e gentrificazione sono al centro della sua ricerca artistica che, da anni, cerca di contrapporsi allo sviluppo del modello urbano neoliberista in contesti geopolitici diversi, dall'Europa all'Asia Orientale. La stessa ricerca viene presentata al PAV con "Aggloville", personale dell'artista che raccoglie maquettes, studi progettuali, video e stampe digitali su tela, sviluppati nel corso di venti anni di attività, a partire dal Padiglione Potemkin Lock, concepito per la Biennale di Venezia del 1995. Gli elementi basici con cui Bert Theis interviene negli agglomerati pubblici e nei contesti sociali sono tratti dalle costruzioni tradizionali dei parchi, quali piattaforme e padiglioni. Ma ciò che caratterizza tali strutture è il fatto che esse delimitino un campo che, di fatto, è lasciato vuoto: introducono l'indefinito, l'incerto e il provvisorio nel cuore della distribuzione del tutto disciplinata della città contemporanea. Aprono uno spazio che si sottrae al controllo, un'area non qualificata in anticipo, ma ogni volta da ridefinire attraverso iniziative collettive. Ogni piattaforma è un enigma che porta lo spettatore/fruitore alla libera interpretazione della funzione e del senso che ad essa vorrà attribuire. Così le opere di Theis si offrono come dispositivi relazionali, capaci di creare comunità temporanee, a tramutarsi in teatri d'incontri e situazioni. "Non c'è più ombra di dubbio: nel paradiso l'uomo nasce sdraiato, nudo sotto una palma": con questa rivendicazione ironica del tempo originario, l'artista introduce il suo lavoro Le dita della mano, realizzato a Volterra nel 1998 e proposto nell'ambito di Aggloville in forma di maquette. Dieci isolette verniciate di bianco e nel formato di letto a due piazze ciascuna, sono accompagnate da una palma mediterranea ombreggia su di loro. Utopia settecentesca per eccellenza, l'isola deserta è la meta del viaggio, la promessa della fuga verso nuove terre, nuove avventure. E' il risveglio dopo il naufragio e il ritorno del nostos allo stato di natura, al paradiso originario. Per chi é coinvolto nei conflitti generati dalla trasformazione urbana neoliberista e nelle lotte per il diritto alla città, le domande fondamentali sono: Un'altra città è ancora possibile? Un'altra vita nelle nostre città è possibile? "Aggloville" visualizza queste domande agglomerando elementi diversi fra di loro: paesaggi coperti di giungla come quelli del Congo-Brazzaville, quartieri e isolati come quelli di Alphaville di Godard, sentieri immaginati come quelli di Dogville di Lars Von Trier. Bert Theis (Lussemburgo, 1952) fa parte di quella generazione di artisti, emersi nel corso degli anni Novanta, che attraverso i loro lavori hanno creato nuove possibilità per le pratiche nello spazio pubblico. I suoi lavori hanno una dimensione filosofica, sociale e politica; la maggior parte di questi sono stati creati a partire da spazi specifici della città. Nel corso degli ultimi dieci anni, è stato tra gli organizzatori di due progetti a lungo termine, Isola Art Center e out-Office for Urban Transformation, entrambi riconducibili all'ambito del conflitto urbano tra gli abitanti del quartiere di Isola, il governo della città di Milano e una compagnia multinazionale statunitense. Nell'ambito della mostra Aggloville, le Attività Educative e Formative propongono l'attività di laboratorio Green specific in cui le riproduzioni di particolari scenari urbani vengono rielaborate attraverso l'introduzione di un connettivo naturale, che genera un contesto ibrido e imprevedibile. Un'idea trasformativa di zone specifiche, nelle quali il verde si riappropria di un suo spazio vitale, dando vita a un ambiente fecondo che genera nuove prospettive visive e narrative. Orario: venerdì ore 15-18; sabato e domenica ore 12-19. Ingresso: intero 4 euro; ridotto 3 euro; gratuito Abbonamento Torino Musei, Torino+Piemonte Card, minori di 10 anni, over 65, persone con disabilità. Info: 011.3182235 - [email protected] www.parcoartevivente.it fino al 31/05/2015 ore 18:00 Torino Via Giordano Bruno 31 TORINOSETTE | Arte 154 / 225 Arte "ASTRATTISMO IN EUROPA" AL FORTE DI BARD "Astrattismo in Europa. Kandinsky, Popova, Majakovskij, Malevi?...": oltre 80 opere, principalmente olii e disegni di straordinario valore, appartenenti a una prestigiosa collezione privata tedesca, per la prima volta esposta in Italia. La collezione, riunita con passione e costanza nel corso di anni, costituisce un nucleo tematico omogeneo con aspetti storicogeografici di grande interesse: le opere illustrano le tendenze artistiche dell'Europa Orientale e Centrale durante la prima metà del XX secolo, con particolare attenzione alla nascita della pittura astratta e ai movimenti di arte non figurativa che ne seguirono e che capillarmente si diffusero in tutta Europa. In un clima di generale rinnovamento del linguaggio artistico, infatti, a partire dal 1910 circa si sviluppano diverse tendenze astratte nell'ambito dei movimenti d'avanguardia tedesco, russo, ceco e olandese. Wassily Kandinsky occupa un posto di primo piano in questo contesto artistico. Al completo la compagine degli astrattisti russi presenti in mostra: Vladimir Tatlin, Alexander Rodchenko, El Lissitzky e Alexandra Exter, che sviluppa il suo linguaggio plastico integrando influssi dal Cubismo e dal Futurismo. Da non perdere le preziose opere di Natalia Goncharova. Kasimir Malevic, con Kandinsky, può considerarsi il più importante pioniere dell'arte astratta. Proveniente dal contesto del Cubofuturismo russo, Malevic dipinge forme geometriche elementari come il quadrato, la sfera, la croce, dando vita al movimento del Suprematismo: un'arte non descrittiva, puramente contemplativa e spirituale. In mostra anche 44 libri originali del medesimo movimento artistico culturale con numerosi pezzi di Wladimir Majakovskij e opere di Nikolay Punin, Kasimir Malevi?, Lajos Kassák e due filmati di Hans Richter (1888-1976) e Viking Eggeling (1880-1925), pionieri dell'astrattismo geometrico cinematografico d'avanguardia europeo. I loro lavori, terminati nel 1921, sono considerati tra le opere fondamentali della modernità. Orario: feriali dalle 10 alle 18, festivi e prefestivi dalle 10 alle 19. Ingresso: Intero: 6,00 euro - Ridotto: 5,00 euro. Info 0125.833811 83382 e su www.fortedibard.it fino al 02/06/2015 ore 10:00 Bard (AO) Forte TORINOSETTE | Arte 155 / 225 Arte "LO SPAZIO DEL DEMIURGO", FORTUNY E MOLLINO A PALAZZO MADAMA Poliedricità. È il tratto che accomuna i protagonisti della nuova mostra allestita a Palazzo Madama «Lo spazio del demiurgo», incentrata sulle figure di Mariano Fortuny y Madrazo e Carlo Mollino. Due personalità forti, capaci di eccellere in differenti discipline, dalla pittura alla scenografia, passando per l'architettura, il design e la moda. L'esposizione racconta il percorso artistico e professionale di Fortuny e Mollino attraverso venti immagini realizzate da una coppia di grandi fotografi, Sarah Moon e Pino Musi, e dal giovane Marco Maria Zanin. Nato a Granada nel 1871, Mariano Fortuny y Madrazo respirò arte fin dall'infanzia: figlio del pittore catalano Mariano Fortuny y Marsal, tra i più rilevanti del panorama artistico spagnolo del XIX secolo, si dedicò al disegno, all'incisione e alla scenografia, realizzando lampade avveniristiche, d'ispirazione teatrale, che negli anni a venire si affermarono come uno degli oggetti di design più ricercati e riconoscibili. Stabilitosi a Venezia, fece di Palazzo Pesaro degli Orfei la sua residenza e il suo laboratorio: qui concepì e realizzò le prime tuniche Delphos, lunghi abiti femminili caratterizzati da sottilissime pieghe. Sono i primi vestiti plissettati al mondo: la tecnica ideata e brevettata da Fortuny si rivelò un successo immediato, rivoluzionando il mondo della moda. La capacità di creare forme, attingendo da mondi e modelli differenti tra loro, dall'Antica Grecia alle tradizioni catalane, fece di Fortuny una delle figure più interessanti del suo tempo, un modello tutt'oggi imitato e studiato. Altrettanto affascinante è la figura di Carlo Mollino: torinese, nato nel 1905 da una famiglia benestante, seguì da subito le orme del padre Eugenio, ingegnere e architetto, noto per aver progettato e realizzato l'ospedale delle Molinette. Completati gli studi, Carlo si dedicò con profitto alla fotografia, alla progettazione di edifici e di automobili da corsa. Appassionato di sci e di montagna, realizzò chalet, edifici e funivie, coniugando materiali tradizionali e forme molto moderne, tecnica che caratterizzò anche i suoi progetti più famosi, come il nuovo Teatro Regio e il palazzo della Camera di Commercio in via Carlo Alberto. Forme morbide e sinuose, che si ritrovano anche nei suoi arredi e nei suoi mobili, custoditi nella villa di Vittorio Avondo e immortalati dall'obiettivo di Musi e Zanin. Orario: da martedì a sabato 10-18, domenica (10-19). La biglietteria chiude un'ora prima. Ingresso: intero 10 euro; ridotto 8; gratuito ragazzi fino ai 18 anni e abbonati Musei Torino Piemonte. Info: 011.4433501 www.palazzomadamatorino.it fino al 07/06/2015 ore 18:00 Torino Piazza Castello TORINOSETTE | Arte 156 / 225 Arte "DONNE CHE VEDONO IL FUTURO" DI BRUNA BIAMINO A PALAZZO MADAMA Ultima tappa di "Donne che vedono il futuro", il grande progetto dedicato al ruolo delle donne nella società con cui il museo conferma la propria vocazione verso obiettivi di partecipazione e inclusione sociale e prosegue l'iniziativa "Go Pink!" che indaga la creatività al femminile. Il progetto "Donne che vedono il futuro" è stato avviato a dicembre in occasione della mostra "Women of Vision. Le fotografe di National Geographic" con un workshop a cura della fotografa torinese Bruna Biamino, durante il quale donne di ogni età hanno risposto all'invito del museo e hanno donato alla comunità la propria visione del futuro attraverso un ritratto fotografico e una dichiarazione scritta. Ne sono nati 209 ritratti, tutti immersi nella luce della settecentesca veranda juvarriana, luogo perfetto per far dialogare identità e aspirazioni della persona con quelle della società. Per restituire questi messaggi alla collettività, Palazzo Madama presenta ora al proprio pubblico una grande installazione che raccoglie tutti i 209 ritratti in Camera di Madama Reale: un modo per collegare il destino di una grande personalità femminile, Maria Giovanna Battista di Savoia-Nemours, con quello delle donne di oggi e, attraverso i loro "sogni di futuro", di tutti i cittadini di domani. Ad accompagnare le fotografie, un'installazione sonora con le frasi rilasciate dalle donne fotografate da Bruna Biamino. Nel pomeriggio inaugurale di mercoledì 11 marzo, aperto a tutte le partecipanti e al pubblico interessato, Palazzo Madama propone alle 17.30 "La cultura dello specchio. Stare insieme come le dita in una mano", conferenza in Sala del Senato sul tema della pratica collaborativa. Ne discuteranno esperti e professionisti provenienti da diversi ambiti disciplinari: Stefano Barrese (manager), Carmen Belloni (sociologa), Bruna Biamino (fotografa), Mario Calabresi (giornalista e direttore de La Stampa), Gianfranco Carbonato (imprenditore), Adriano Favole (antropologo), Luca Remmert (imprenditore), Camillo Venesio (banchiere). Modera l'incontro Maria Grazia Turri, filosofa ed economista. Al termine dell'incontro seguirà, a partire dalle ore 19, l'inaugurazione della mostra fotografica. Orari di visita della mostra: dal martedì al sabato 10.00-18.00; domenica 10.00-19.00 (la biglietteria chiude un'ora prima); chiuso il lunedì. Ingresso: intero euro 10, ridotto euro 8, gratuito ragazzi fino ai 18 anni e abbonati Musei Torino Piemonte. In presenza di mostre temporanee le tariffe potranno subire variazioni. Info: 011.4433501 - www.palazzomadamatorino.it fino al 07/06/2015 ore 17:30 Torino Piazza Castello RIVOLI - ENZO SCIAVOLINO ALLA CASA DEL CONTE VERDE "Enzo Sciavolino - Il Segno, la Storia, il Mito - 50 anni di acqueforti, 170 opere". Mostra a cura di Angelo Mistrangelo e dell'assessorato alla Cultura della Città di Rivoli. Orario: dal martedì al venerdì 16-19; sabato e domenica 10-13 e 16-19. Info: www.comune.rivoli.to.it - 011.9563020 fino al 07/06/2015 ore 18:00 Rivoli (TO) Via Fratelli Piol 8 PEDRO CABRITA REIS DA GIORGIO PERSANO "Il palazzo vuoto", personale di Pedro Cabrita Reis. Orari: martedì - sabato 10,00-13,00 e 15,30-19,00. Info: 011.4378178 - 011.835527 - [email protected] www.giorgiopersano.org fino al 20/06/2015 ore 18:00 Torino Via Principessa Clotilde 45 TORINOSETTE | Arte 157 / 225 Arte JACQUES HENRI LARTIGUE AL MEF - MUSEO ETTORE FICO "Jacques Henri Lartigue - Alle origini della fotografia contemporanea", mostra a cura di Andrea Busto, in collaborazione con la Donation Jacques Henri Lartigue. La mostra, realizzata a partire da 130 album originali di Lartigue, ripercorre il destino unico di questo fotografo il cui talento ora indiscusso venne riconosciuto tardivamente, all'età di 69 anni. La mostra è composta da 136 fotografie in grande formato e da 50 pagine d'album dell'epoca (1912 - 1922) che permettono di vedere le immagini nel contesto originale. Una selezione di opere emblematiche che ripercorrono tutta la storia del Novecento e le origini della fotografia contemporanea. Orario: da mercoledì a venerdì 14-19; sabato 11-22; domenica 11-19. Info: 011.853065 - www.museofico.it. Ingresso: 10 euro, ridotto 8 euro, 5 euro da 13 a 26 anni; gratuito fino a 12 anni, persone con disabilità, abbonamento Musei Torino Piemonte. fino al 21/06/2015 ore 11:00 Torino Via Cigna 114 "PLASTIC DAYS" AL MEF - MUSEO ETTORE FICO "Plastic Days - Materiali e design", a cura di Cecilia Cecchini e Marco Petroni. Un percorso multidisciplinare tra arte, design e costume per raccontare l'affascinante storia di un materiale che ha profondamente segnato e condizionato il nostro tempo e le nostre abitudini. Gli oggetti e le opere in mostra costituiranno una sorta di atlante del contemporaneo. La mostra nasce dall'analisi e dalla selezione di circa 600 oggetti della collezione della Fondazione Plart, Plastiche e Arte di Maria Pia Incutti-Paliotto, e si compone come un originale racconto della grande e molteplice famiglia dei materiali plastici. Una testimonianza che racconta le trasformazioni degli ultimi centocinquanta anni di storia e che svela l'anima profonda della modernità e delle mutazioni che hanno segnato il paesaggio domestico e culturale in cui siamo immersi. La plastica diviene la lente d'ingrandimento puntata sulle dinamiche sociali ed economiche del nostro tempo. Gli oggetti in mostra rappresentano un'articolata selezione di artefatti assai rari provenienti da tutte le parti del mondo: prime serie di produzione, pezzi di grande tiratura di famosi designer o di design anonimo. Una scelta non finalizzata a proporre una puntuale ricostruzione della storia delle plastiche, ma a realizzare una mostra capace di disegnare un particolare percorso di lettura del nostro tempo, rivisitato attraverso un approccio multidisciplinare tra design, arte e costume. Uno sguardo ampio, testimoniato anche dagli interventi in catalogo di Alba Cappellieri, Laura Cherubini, Stefano Catucci, Gianluigi Ricuperati, Thea van Oosten e Anna Laganà. Completano il percorso espositivo le interviste ad Andrea Branzi, Donato D'Urbino, Paolo Lomazzi, Alessandro Mendini, Maurizio Montalti/Officina Corpuscoli, Andrea Trimarchi e Simone Farresin/Studio Formafantasma, Gaetano Pesce e Maria Pia Incutti, collezionista e presidente della Fondazione Plart. Orario: da mercoledì a venerdì 14-19; sabato 11-22; domenica 11-19. Info: 011.853065 www.museofico.it. Ingresso: 10 euro, ridotto 8 euro, 5 euro da 13 a 26 anni; gratuito fino a 12 anni, persone con disabilità, abbonamento Musei Torino Piemonte. fino al 21/06/2015 ore 11:00 Torino Via Cigna 114 TORINOSETTE | Arte 158 / 225 Arte ANITA MOLINERO AL MEF - MUSEO ETTORE FICO "Anita Molinero, opere e installazioni". Copertoni, sedie, tavoli, panchine, cassonetti della spazzatura, arredi urbani dismessi, imballaggi. Sono questi i materiali scultorei preferiti da Anita Molinero, esposti nella loro grezza povertà nei primi lavori degli anni Ottanta e poi manipolati, tagliati e plasmati attraverso il fuoco nella produzione successiva. La mostra Anita Molinero. Opere e installazioni presenta una panoramica di lavori realizzati recentemente e disseminati negli spazi di tutto il Museo, in dialogo con la mostra Plastic Days. L'artista realizzerà inoltre una serie di sculture site-specific con materiali plastici - in particolare cassonetti della spazzatura, elementi di carrozzeria automobilistica come paraurti, fari, fanali recuperati durante la sua permanenza a Torino. Con la mostra di Anita Molinero iniziano le incursioni del MEF nei territori della creazione contemporanea. Muovendosi dalla mission di un museo che non vuole essere "solo museo", ma un vivace luogo di scambio e un attivatore di processi creativi, il MEF inaugura una serie di collaborazioni trasversali, partendo dalla moda. Primo partner, lo storico marchio di abbigliamento BasicNet. Per l'occasione, la casa torinese realizzerà un K-WAY progettato da Anita Molinero: l'impermeabile sarà prodotto esclusivamente durante il periodo della mostra, diventando un vero e proprio multiplo indossabile. Orario: da mercoledì a venerdì 14-19; sabato 11-22; domenica 11-19. Info: 011.853065 - www.museofico.it. Ingresso: 10 euro, ridotto 8 euro, 5 euro da 13 a 26 anni; gratuito fino a 12 anni, persone con disabilità, abbonamento Musei Torino Piemonte. fino al 21/06/2015 ore 11:00 Torino Via Cigna 114 GESSI E CERAMICHE DELLA LENCI A PALAZZO MADAMA Palazzo Madama presenta, a partire dal 1 novembre, un nuovo allestimento in Sala Ceramiche dedicato alla celebre manifattura Lenci, a cui il museo ha già dedicato una grande mostra nel 2010. L'esposizione, resa possibile grazie al generoso prestito di due collezionisti privati e della Fondazione Guido ed Ettore De Fornaris, mette in evidenza i due momenti chiave del processo creativo della manifattura Lenci: quello iniziale, i gessi, e quello finale, le ceramiche. I gessi della Lenci, provenienti da una collezione privata, costituiscono un vero e proprio archivio di fabbrica, dove si conservano anche le idee rimaste in bozza e mai realizzate. La selezione presentata a Palazzo Madama offre all'attenzione del pubblico il confronto diretto con le corrispondenti ceramiche, come per il "Trionfo di Bacco" di Giovanni Grande, oltre ad alcuni raffinati inediti, come la "Principessa sul pisello" attribuibile a Mario Sturani, di cui non si conoscono realizzazioni in terraglia. L'esposizione è inoltre l'occasione per vedere nuovamente riunite, dopo la mostra "L'avventura Lenci", le Stagioni di Mario Sturani in ceramica e in gesso. Orario: martedì-sabato 10.00-18.00; domenica 10.00-19.00. Mercoledì 24 dicembre aperto dalle 10 alle 14, chiuso il pomeriggio; giovedì 25 dicembre chiuso; venerdì 26 dicembre aperto dalle 10 alle 18; mercoledì 31 dicembre aperto dalle 10 alle 14, chiuso il pomeriggio; giovedì 1 gennaio aperto dalle 14 alle 18, chiuso il mattino; lunedì 5 gennaio apertura straordinaria dalle 10 alle 18; martedì 6 gennaio aperto dalle 10 alle 18. La biglietteria chiude un'ora prima. Chiuso il lunedì. Ingresso museo: intero euro 10, ridotto euro 8, gratuito ragazzi fino ai 18 anni e abbonati Musei Torino Piemonte. Info: 011.4433501 www.palazzomadamatorino.it fino al 25/06/2015 ore 10:00 Torino Piazza Castello TORINOSETTE | Arte 159 / 225 Arte "FASCINO E SPLENDORE DELLA PORCELLANA DI TORINO" AL MUSEO ACCORSIOMETTO La mostra, realizzata in collaborazione con Palazzo Madama - Museo Civico di Arte Antica, a cura di Andreina d'Agliano e di Cristina Maritano, si propone di approfondire la produzione delle tre manifatture torinesi di porcellana, Rossetti, Vische e Vinovo, grazie allo spoglio dei documenti d'archivio e alla revisione degli oggetti presenti sia in raccolte pubbliche che private. L'avventura eroica che portò la "sublime scoperta della porcellana" a diffondersi in Europa e anche, precocemente, in terra piemontese, le storie, i protagonisti, le opere, uniti all'uso quotidiano dell'oro bianco all'interno delle dimore signorili, esaminato nell'arco della giornata del Giovin Signore, sono oggetto dell'esposizione al Museo di Arti Decorative Accorsi Ometto, che presenta - oltre a porcellane provenienti da raccolte pubbliche e private - diversi esempi di argenteria, quadri, incisioni. Il percorso espositivo si apre con la sezione dedicata alla produzione di porcellana della manifattura Rossetti, di proprietà del conte Giacinto Roero di Guarene, rappresentato nello straordinario quadro di Martin van Meytens; si prosegue entrando in un cabinets des porcelaines, in cui vengono esposte diverse porcellane cinesi Blanc de Chine, alcune già di proprietà del Conte di Guarene, a cui si aggiungono alcune statuine di dignitari cinesi in porcellana a pasta tenera, eseguite nella manifattura Rossetti fra il 1737 e il 1743, copiando originali cinesi. Oltre alla produzione bianca, sono state individuate porcellane dipinte in policromia, fra cui una vaso di Palazzo Madama, e alcuni oggetti appartenenti a collezioni private. La seconda sezione è dedicata alla manifattura fondata nel 1765 dal conte Ludovico Birago di Vische, di cui vengono presentati numerosi oggetti inediti: nella sua breve attività (1765 - 68) Vische, oltre a riprodurre statuine e prototipi della manifattura di Vincennes - Sèvres, presenta un notevole influsso dei disegni rocaille di Meissonnier e dell'argentiere torinese Boucheron. Fra gli oggetti più interessanti, una zuccheriera dipinta in monocromia porpora e una straordinaria salsiera, la cui forma ricorda da vicino la produzione del Boucheron. La terza sezione della mostra inizia mostrando una serie di sculture in porcellana bianca verniciata e in biscuit, eseguite nel periodo in cui alla direzione della manifattura furono Giovanni Vittorio Brodel, già socio del Birago a Vische, e Pierre Antoine Hannong, autore della formula della porcellana dura in Francia (aveva infatti venduto nel 1761 il segreto della porcellana dura a Sèvres). In questo periodo vengono riprodotti i modelli di Vische, in buona parte derivati dalle incisioni delle opere di François Boucher. Un confronto interessante sarà quello tra Vincennes - Sèvres, Vische e Vinovo, che darà al visitatore la possibilità di esaminare i modelli piemontesi e gli originali francesi, fra cui un biscuit proveniente dal Museo delle Porcellane di Palazzo Pitti. La mostra prosegue con una quarta sezione che, iniziando con l'esposizione di un servito da cioccolata, introdurrà la sezione della produzione vascolare del periodo Hannong: dominanti sono l'influsso di Meissen e di Vincennes - Sèvres: oltre a uno splendido portathe di Vinovo, proveniente da Ca' Rezzonico, dipinto a putti derivati dalle incisioni di Boucher, corredano la mostra alcune porcellane di Sèvres, già di proprietà dei Duchi di Parma e provenienti dalle collezioni di palazzo Pitti, che esemplificano l'evidente influsso della manifattura francese su quella torinese. Il percorso espositivo prende poi in esame le più importanti tipologie della produzione Hannong, fino a confluire in una tavola imbandita con vasellame di Vinovo del primo e secondo periodo, abbinato a splendidi argenti e vetri dell'ultimo quarto del Settecento, in modo da ricreare un ambiente di grande splendore, a cui fanno anche riscontro alcuni quadri; in particolare il centro tavola riporterà una serie di "Gridi di Strada" in porcellana di Vinovo, raffiguranti mestieri e personaggi di piazze e mercati dell' epoca, cui farà da sfondo un'opera del pittore Giovan Michele Graneri (1679-1755), tra i più celebri artisti di bambocciate piemontesi. La quinta sezione prenderà in esame diverse tipologie scultoree della manifattura nei suoi diversi periodi di gestione, partendo dal periodo Hannong fino ad arrivare al periodo della direzione dello scultore Giovanni Lomello: alcune opere di grande qualità esecutiva corredano questa sezione, in cui spicca una bellissima Visitazione di Maria del 1789 e una Vergine Addolorata firmata dal Lomello, oltre ad un'Assunzione ancora attribuibile al periodo Hannong e molto probabilmente allo scultore Tamietti. Particolarmente rilevante sarà la sesta sezione legata alla committenza sabauda: in questa parte della mostra , i periodi Hannong Gioanetti e Lomello vengono messi in rilievo da oggetti di altra qualità, fra cui possiamo rilevare il gruppo della Maestà Sabauda, proveniente da Palazzo Madama e due straordinari TORINOSETTE | Arte 160 / 225 vasi attribuibili agli anni di regno di Carlo Emanuele IV (1796-1802), che mostrano evidenti influssi della contemporanea produzione parigina. Questa sezione comprende alcuni dei migliori risultati della produzione vascolare della direzione di Vittorio Amedeo Gioanetti, che Arte "RAFFAELLO: LA MADONNA DEL DIVINO AMORE" ALLA PINACOTECA GIOVANNI E MARELLA AGNELLI "Raffaello: la Madonna del Divino Amore". Per la prima volta a Torino viene esposto il capolavoro di Raffaello attualmente custodito nel Museo di Capodimonte di Napoli presso i cui laboratori è stato curato l'intervento di restauro. La Madonna del Divino Amore era ricordata da Giorgio Vasari nella Vita di Raffaello (1550) fra le più belle opere del periodo romano del maestro, eseguita per Leonello Pio da Carpi signore di Meldola. La tavola proviene dalla collezione Farnese, e rappresenta quindi anche un'occasione di approfondimento delle vicende di questa importante collezione. La mostra alla Pinacoteca Agnelli diventa l'occasione per presentare in maniera esauriente e significativa i risultati di questi studi e attraverso l'utilizzo di supporti digitali, che rendano fruibili le indagini riflettografiche e consentano di leggere - anche al grande pubblico - la struttura interna del dipinto e le numerose varianti e pentimenti dell'artista durante la stesura dell'opera, in serrato dialogo con i disegni e gli schizzi preparatori del maestro urbinate conservati nelle più prestigiose collezioni grafiche europee, due provenienti dall'Albertina di Vienna e uno dal museo delle Belle Arti di Lille. Il progetto di allestimento è stato curato da Marco Palmieri. In occasione della mostra il Dipartimento Educazione ha ideato una serie di attività e workshop per bambini e adulti e scuole di ogni ordine e grado. Orario: da martedi a domenica 10.00-19.00; chiuso lunedì. Ingresso: intero 10 euro; ridotto 8 euro (gruppi, over 65, convenzionati); ridotto 4 euro (scuole, ragazzi 6/16 anni); gratuito 0/6 anni, disabili, Abbonati Torino Piemonte Musei. Info: 011.0062713 www.pinacoteca-agnelli.it fino al 28/06/2015 ore 10:00 Torino Via Nizza 230/103 SAMUEL DI BLASI AL MUSEO NAZIONALE DELLA MONTAGNA "Lo scalatore di nuvole", personale di Samuel Di Blasi. Con questa mostra inizia un nuovo percorso del Museo torinese dedicato all'Arte in Quota: principalmente giovani artisti, ma non solo. L'evento è il primo di una serie espositiva che si propone di presentare al pubblico mostre di arte contemporanea inserite nel contesto espositivo del Museo medesimo. Filo conduttore della rassegna è l'interpretazione di temi ispirati alla montagna da parte degli artisti che saranno, di volta in volta, invitati. Samuel Di Blasi espone 12 sculture inserite lungo tutto il percorso museale in uno stimolante dialogo natura-scultura che, come dice il curatore Riccardo Cordero, «non mancherà di coinvolgere emotivamente lo spettatore». Fondamento del lavoro di Di Blasi è realizzare opere che ricreino habitat ed elementi naturali che conservino una memoria nascosta della realtà. Una contrapposizione continua di immagini che l'artista propone affinché dentro ciò che osserviamo si possa arrivare ad immaginare l'intangibile. Nuvole che non sono solo nuvole, ma anche grotte e fenditure profondissime. Superfici percorse da scritte che sembrano parole ma non lo sono e che nascondono -velandolo- il corpo degli uomini che le abitano. Parte integrante del percorso sono le figure di gesso posizionate attorno e dentro queste "piccole sculture monumentali", che non sono bozzetti né studi, ma monumenti nel significato più classico del termine. Orario: dal martedì alla domenica dalle 10.00 alle 18.00; chiuso il lunedì. Ingresso: intero 10,00 euro, ridotto 7,00 euro, soci Cai 6,00 euro, promozionale 1,00 euro. Info: 011.6604104 [email protected] - www.museomontagna.org fino al 28/06/2015 ore 18:00 Torino Piazzale Monte dei Cappuccini TORINOSETTE | Arte 161 / 225 Arte SAN SECONDO DI PINEROLO - BEATO ANGELICO AL CASTELLO DI MIRADOLO "Beato Angelico. Il Giudizio svelato. Capolavori attorno al Trittico Corsini". Un percorso intimo e raffinato che racconta un capolavoro di Fra' Giovanni da Fiesole: il suggestivo trittico con l'Ascensione, il Giudizio Universale e la Pentecoste, custodito presso la Galleria Nazionale d'Arte Antica in Palazzo Corsini a Roma. I protagonisti del trittico Corsini sono svelati attraverso la visione coinvolgente di cinque capolavori realizzati da Beato Angelico, ognuno dei quali rappresenta un momento importante nel suo percorso artistico di miniatore e pittore, mostrando la grazia di una teologia per immagini. La mostra è nata grazie alla fruttuosa collaborazione della Fondazione Cosso con la Soprintendenza Speciale per il Patrimonio Storico, Artistico ed Etnoantropologico e per il Polo Museale della Città di Roma e la Galleria Nazionale d'Arte Antica in Palazzo Corsini. La curatela è affidata a Daniela Porro, Giorgio Leone e Antonio D'Amico, che hanno voluto "svelare" il Giudizio Universale, dipinto da Beato Angelico nei suoi anni romani, intorno al 1447-'48. Il percorso si sviluppa attraverso l'accostamento di tre fondamentali codici miniati provenienti dal Museo di San Marco e dalla Biblioteca Medicea Laurenziana di Firenze, dalla Biblioteca Nazionale Braidense di Milano. La narrazione evolve con due grandi capolavori come la delicata e "piena di grazia" Madonna dell'Umiltà, in arrivo dal Museo Nazionale di San Matteo di Pisa, e le tavolette con la Nascita di Gesù e l'Orazione nell'orto, dei Musei Civici di San Domenico di Forlì. La mostra si inserisce in un percorso di forte vivacità culturale caratterizzato non soltanto dai grandi eventi di respiro internazionale legati all'Expo, ma anche dall'ostensione della Sacra Sindone, per la quale giunge alla Diocesi di Torino un altro capolavoro di Beato Angelico, il Compianto sul Cristo morto. Coincidenza significativa che crea un legame tra il Comune di San Secondo e il capoluogo piemontese, tra il Castello di Miradolo e il Museo Diocesano Torinese. La mostra si completa di uno scenografico allestimento che, nell'oscurità delle sale, presenta alcune grandi riproduzioni retroilluminate, in alta definizione, dei particolari delle opere esposte. L'illuminazione scelta, che attraversa i dettagli, diviene insieme metafora e simbolo della luce divina che pervade l'opera di Beato Angelico. Le note del raro Requiem di Franz Liszt, in una riscrittura per archi e organo, avvolgono le sale attraverso un inedito sistema di diffusione del suono. La partitura, che guarda al passato, agli esempi di Orlando di Lasso e Palestrina, diviene la narrazione, in musica, del momento del Giudizio Universale, in un'atmosfera sospesa di raccoglimento e intimità. Orario: giovedì e venerdì 14.00-18.30; sabato, domenica e lunedì 10.00-19.00; chiuso il martedì e il mercoledì; aperto su prenotazione in qualunque giorno e fascia oraria per gruppi e scolaresche. Ingresso: intero 10 euro; ridotto 8 euro (gruppi, convenzionati, studenti fino a 26 anni, over 65); ridotto dai 6 ai 14 anni 3 euro; gratuito bambini fino a 6 anni, Abbonati Musei. Info: www.fondazionecosso.it - [email protected] 0121.502761 (biglietteria) - 0121.376545 (uffici). fino al 28/06/2015 ore 15:00 San Secondo di Pinerolo (TO) Via Cardonata 2 TORINOSETTE | Arte 162 / 225 Arte AMEDEO MODIGLIANI ALLA GAM La stagione 2015 delle mostre alla GAM Torino prosegue con uno straordinario protagonista: Amedeo Modigliani, in un itinerario che aiuta a scoprire l'opera di colui che forse più di tutti incarna la figura dell'"artista maledetto", ancora oggi considerato uno dei grandi interpreti della pittura europea del Novecento. In mostra circa 90 opere, tra cui sessanta capolavori provenienti dal Centre Pompidou di Parigi e da importanti collezioni pubbliche e private d'Europa. La mostra è promossa da GAM e prodotta da MondoMostre e Skira editore in collaborazione con il Musée National d'Art Moderne - Centre Pompidou di Parigi. La curatela scientifica è affidata a Jean-Michel Bouhours, accreditato studioso di Modigliani e curatore del dipartimento delle collezioni moderne del Centre Pompidou di Parigi. Intorno alla figura centrale di Modigliani si presenta la straordinaria atmosfera culturale creata dalla "École de Paris", la corrente che ebbe protagonisti alcuni artisti attivi nel primo dopoguerra, spesso esuli ebrei perseguitati nel loro paese di origine, che si raccolsero intorno a Montmartre e Montparnasse uniti dal desiderio di vivere in pieno il clima artistico e culturale di Parigi, creando una completa simbiosi tra vita e arte e distinguendosi per uno stile personalissimo e una vita dissoluta e priva di regole. Si parte da un significativo corpus di opere del Centre Pompidou di Parigi, nelle cui collezioni Modigliani entrò a far parte già nella metà degli anni '30 del Novecento. Tra questi gli splendidi ritratti dei suoi amici (Il giovane ragazzo rosso del 1919), delle sue amanti (Lolotte del 1917) o dei suoi mercanti, affiancati a dipinti, disegni e sculture provenienti da altre prestigiose collezioni pubbliche e private e da un dipinto delle collezioni della GAM, la celebre Ragazza Rossa del 1915. In questi dipinti emerge il noto "Stile Modigliani" caratterizzato da una sintesi estrema, tanto che i personaggi ritratti non si rivelano nella loro identità, se non per alcuni dettagli, come i vestiti o le capigliature. La mostra è costruita in cinque sezioni, che analizzano la vitalità parigina del periodo, con uno sguardo non solo alla pittura, ma anche al disegno che ha dato origine ai capolavori, e con un occhio particolare alla scultura in cui il protagonista, insieme a Modigliani, è Costantin Brancusi, lo scultore nel cui atelier Amedeo lavorerà per molto tempo. Tra le opere esposte in questa sezione le celebri Principessa X e Mademoiselle Pogany III, accanto a una serie di fotografie originali che Brancusi stesso scattò alle sue opere. Modigliani si mostra come il principale testimone della realtà cosmopolita della Bohème parigina, che ha segnato la sua indipendenza dai movimenti ufficiali delle avanguardie artistiche. Un particolare momento storico in cui, alla creazione dei capolavori, si affianca un'esistenza fatta di alcool e miseria che, uniti alla morte prematura, hanno contribuito ad avvolgere il personaggio in un'aura di leggenda. Orario: martedì-domenica 10-19.30, chiuso lunedì. La biglietteria chiude un'ora prima. Ingresso mostra: intero euro 12 - ridotto euro 9. Info: Centralino 011.4429518 - Segreteria 011.4429595 - [email protected] fino al 12/07/2015 ore 10:00 Torino Via Magenta 31 TORINOSETTE | Arte 163 / 225 Arte GIANNI MILANO AL CASTELLO DI RIVARA Per la serie "Performaces", Franz Paludetto presenta la mostra-performance "In principio era il verbo - 20 febbraio 1970".Gianni Milano è un personaggio caleidoscopico, poeta e pedagogista antagonista, che ha segnato significativamente il passo nel processo di decostruzione culturale negli anni Sessanta e che ancora oggi, tenacemente, porta avanti la sua riflessione attraverso scritti e visionarie azioni. Classe 1938, Milano torna a testimoniare la propria idea plastica di "non arte" nelle immagini e negli scritti che animarono, nel 1970, la sua performance "In principio era il verbo", ospitata allora dalla Galleria LP 220 dell'amico Franz. Buio in sala, luce soltanto ad illuminare il rotolo lungo 40 metri di carta che conduce fino al piedistallo che regge la grande macchina da scrivere messa da Milano a disposizione di tutti coloro che desiderino lasciare un pensiero compiuto o anche soltanto una traccia d'inchiostro, al proprio passaggio, per contribuire a realizzare quello che l'artista trasforma poi in una sorta di manifesto collettivo della didattica della non arte. Fatto a pezzi e poi distribuito, il prodotto di questa azione partecipata circolerà quindi, come a suggellare la responsabilità, il coinvolgimento di tutti nel processo di costruzione o decostruzione di significato. La performance è in programma domenica 22 marzo dalle 10 alle 18, la mostra è visitabile fino al 31 luglio nel seguente orario: sabato e domenica dalle 10:00 alle 12:00 e dalle 14:00 alle 18:00. Info: 0124.31122 - www.castellodirivara.it - [email protected] fino al 31/07/2015 ore 10:00 Rivara (TO) Piazza Sillano 2 TORRE PELLICE - HARALD KLINGELHÖLLER, GIANNI CARAVAGGIO E PAOLO PISCITELLI DA TUCCI RUSSO In mostra le personali di Harald Klingelhöller, Gianni Caravaggio ("Non poserò mai più i miei anni così sul tempo") e Paolo Piscitelli ("Here, Not Here"). Orario: da martedì a domenica 10,30-13 e 15-19. Info: 0121.953357 - [email protected] - www.tuccirusso.com fino al 02/08/2015 ore 11:00 Torre Pellice (TO) Via Stamperia 9 TAMARA DE LEMPICKA A PALAZZO CHIABLESE La mostra dedicata a Tamara de Lempicka presenta oltre 80 opere dell'artista, in un percorso tematico che presenterà al pubblico le opere più iconiche e note della Lempicka, ma anche di conoscere nuovi aspetti della sua vita e del suo percorso artistico. L'esposizione è curata da Gioia Mori, promossa dal Comune di Torino - Assessorato alla Cultura, dalla Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici del Piemonte e dal Polo Reale di Torino e prodotta da 24 ORE Cultura - Gruppo 24 Ore e Arthemisia Group. Come scrive la curatrice Gioia Mori: "Diversi sono gli aspetti evidenziati in questa nuova esposizione, dal taglio inedito, che presenta una Lempicka più intima e segreta, con alcune sorprese ancora custodite nei "mondi" di Tamara, una mostra da esplorare come se si viaggiasse in universi paralleli", e dove è evidenziato il rapporto con i grandi fotografi della sua epoca, e lo studio costante dell'arte del passato, creando così attraverso la commistione di "antico" e "moderno" uno stile unico e inimitabile. Ad accogliere il visitatore è la "Ragazza in verde", eccezionale prestito del Pompidou di Parigi, il quadro che decreta il pieno riconoscimento ufficiale, acquistato nel 1932 dallo Stato francese per essere esposto nella sezione polacca del rinnovato Jeu de Paume. Il percorso si apre con la sezione "I mondi di Tamara de Lempicka": un'esplorazione attraverso tutte le case in cui ha vissuto tra il 1916 e il 1980, tra l'anno del suo matrimonio a San Pietroburgo e l'anno della morte a Cuernavaca. I luoghi sono messi in relazione con la sua evoluzione artistica: dagli acquerelli del periodo russo, alla ritrattistica degli anni Venti realizzata nei suoi ateliers parigini, alle opere dipinte a Beverly Hills nella grande villa coloniale di King Vidor progettata dall'architetto Wallace Neff, a quelle degli anni Quaranta che rispecchiano gli arredamenti e il gusto della casa di New York. Questo sguardo nell'intimità delle sue stanze esplora anche i mondi culturali di riferimento, facendo emergere inediti rapporti, come quello tra il dipinto "Strada nella notte" e le foto di Kertész e Brassaï, che restituiscono la medesima stupefazione di questi rifugiati dall'Europa dell'Est nella città "delle TORINOSETTE | Arte 164 / 225 luci", per tutti loro luogo di elezione. La seconda sezione, "Madame la Baroness, Modern medievalist", prende il titolo da un articolo dei primi anni Quaranta uscito negli Stati Uniti, dove Arte SAM FALLS IN RESIDENZA DA FRANCO NOERO Domenica 22 marzo dalle 14 alle 20 la galleria Franco Noero presenta il nuovo progetto di Sam Falls che sarà ospitato in sede sino al 21 marzo 2016. Un progetto espositivo della durata di un anno che si inserisce nell'ambito del programma in residence realizzato nel project space di via Mottalciata 10/B. L'artista californiano presenta in galleria un corpus di lavori legati alla celeberrima composizione musicale "Le Quattro Stagioni" di Antonio Vivaldi. Per l'occasione è stato realizzato il libro "Sam Falls, Four Seasons Forever", edito da Flash Art Books, con un'introduzione di Nicolas Trembley. Orario: lunedì 15.00-19.00; martedì-venerdì 11.00-19.00; sabato 15.00-19.00 o su appuntamento. Info: 011.882208 [email protected] - www.franconoero.com fino al 21/03/2016 ore 14:00 Torino Via Mottalciata 10/B Domenica 05 Aprile 2015 RÄ DI MARTINO ALLA GAM PER "VITRINE" Riparte il 10 febbraio alla GAM di Torino "Vitrine", il progetto dedicato alla ricerca artistica contemporanea. Possibilità, titolo della quarta edizione, pone l'attenzione sulle trasformazioni della vita, del suo divenire di cui l'arte ricalca la natura mutevole e fluida. Come un vetro trasparente, "Vitrine" stabilisce un punto di interazione, di dialogo e di lettura tra le ricerche artistiche più contemporanee e il flusso incessante degli stimoli fisici e simbolici della quotidianità. Gli artisti protagonisti della quarta edizione di Vitrine sono: Rä di Martino, Francesco Gennari, Francesco Barocco, Anna Franceschini, Luca Trevisani. "Vitrine" si costituisce come una soglia, un passaggio che mette in comunicazione mondo interno ed esterno al museo attuando un dialogo tra le ricerche artistiche con la realtà circostante. Lo spazio e il tempo sono le coordinate imprescindibili con cui l'uomo si confronta costantemente e che s'imprimono nel lavoro dell'artista. Tutto scorre e cambia, le percezioni si arricchiscono di ricordi personali, del vissuto, della memoria culturale, storico?sociale e politica in una metamorfosi continua. Mutamenti che investono la realtà naturale e urbana ma anche il paesaggio dell'immaginario, lo spazio?tempo reale e quello mentale, interiore e intimo dell'animo. Lo sguardo dell'artista coglie determinate situazioni, alcuni momenti, registra cambiamenti che mescolano passato, presente e futuro, in una rielaborazione che trova espressione nelle opere, restituendo attimi e impressioni. Il primo appuntamento dell'edizione 2015 vede protagonista Rä di Martino, che presenta alla GAM dal 10 febbraio al 6 aprile l'opera "The Picture of Ourselves", video in bianco e nero che inquadra i primi piani alternati di una bambina e di un giovane uomo dagli occhi chiari, due ritratti in cui affiorano suggestioni della tradizione artistica, dalla pittura più antica fino alla fotografia più contemporanea, due sguardi che sono la testimonianza della vita che scorre, si radica, si evolve in un infinito intrecciarsi di possibilità. Orario: martedì-domenica 10-18, chiuso lunedì. La biglietteria chiude un'ora prima. Ingresso libero a Vitrine. Info: centralino 011.4429518 - segreteria 011.4429595 www.gamtorino.it/vitrine fino al 06/04/2015 ore 18:30 Torino Via Magenta 31 TORINOSETTE | Arte 165 / 225 Arte GAVINO SANNA ALLO SPAZIO MOUV "Livori in corso", personale di Gavino Sanna. In mostra una trentina di disegni, accompagnati da brevi racconti, raccolti nel libro intitolato "Livori in corso" che Gavino Sanna ha dedicato ad Alda Merini. La mostra si apre, così come nel libro, con un verso della Poetessa dei Navigli "L'uomo fa male al fratello al primo sbadiglio del mattino" a cui segue la dedica di Alda Merini. Orario: tutti i giorni dalle ore 10 alle 24; chiuso il lunedì. Nel periodo della mostra si svolgeranno degustazioni libere e guidate dei vini di Cantina Mesa, l'azienda vitivinicola creata dieci anni fa da Gavino Sanna con la moglie Lella a Sant'Anna Arresi nel Sulcis. Info: [email protected] - www.spaziomouv.it - 331.5828996 fino al 06/04/2015 ore 10:00 Torino Via Silvio Pellico 3 SERGIO STAINO ALLA GAM "Un racconto di Berlino, 1981", personale di Sergio Staino - uno dei più conosciuti e amati disegnatori satirici italiani -, a cura di Danilo Eccher. Lo spazio Wunderkammer ospita più di cento disegni che raccontano Berlino nel 1981, quando Staino, armato di carta, matita, china e una macchina fotografica raggiunge la città e la interpreta con i suoi disegni. E qui Bobo, da sempre l'alter ego del disegnatore, si ritrova a esplorare una città dalle mille contraddizioni e dal grande fascino. Una metropoli in forte espansione architettonica e culturale, in quell'anno ancora inserita nel cuore del comunismo europeo. "Ogni angolo era una scoperta, una sorpresa, una suggestione: Berlino in quegli anni là era una città veramente unica per la quantità di contraddizioni politiche e sociali che faceva coesistere in se stessa esprimendole, poi, in forme architettoniche e ambientali assai diversificate (...) Tutto era esagerato in Berlino Ovest: le luci, le insegne, le vetrine, tutte cose che adesso sembrerebbero normali ma che, allora, erano profondamente innovative. Solo avvicinandosi al confine con la Repubblica Democratica, e soprattutto al muro, l'atmosfera della città si faceva più scura e deprimente e la contraddizione tra la vitalità lussuosa dell'Ovest e la tristezza poliziesca dell'est si facevano evidenti". Orario: martedì-domenica 10-18, chiuso lunedì. La biglietteria chiude un'ora prima. Ingresso: euro 10, ridotto euro 8, gratuito ragazzi fino ai 18 anni. Info: Centralino tel. 011 4429518 - Segreteria tel. 011 4429595 e-mail [email protected] fino al 06/04/2015 ore 10:00 Torino Via Magenta 31 ETTORE FICO ALL'URP DEL CONSIGLIO REGIONALE In mostra una quindicina di incisioni di Ettore Fico (Piatto biellese 1917-Torino 2004). Si tratta di acqueforti e litografie, tra le produzioni meno note dell'artista ma da lui molto amate. Le vedute del giardino di casa a Castiglione torinese, dove Fico trascorreva le estati, sono un motivo ricorrente della sua arte così come i dettagli della natura, ben esemplificati in mostra da nidi, cespugli, viti e pannocchie. Fico realizzò le sue prime opere incisorie nel 1963, lavorando in studio con una pressa, operando direttamente sulle lastre e concentrando la produzione in determinati periodi, fino al 2003, anno precedente alla sua morte. Orario: dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 13 e dalle 14 alle 16. Ingresso libero. fino al 06/04/2015 ore 17:00 Torino Via Arsenale 14/G TORINOSETTE | Arte 166 / 225 Arte ALDO MONDINO ALLA GAM PER "SURPRISE" Martedì 10 febbraio inaugura alla GAM il primo appuntamento dell'edizione 2015 di "Surprise", progetto espositivo che concentra l'attenzione su aspetti specifici del contesto artistico torinese tra gli anni Sessanta e Settanta, in cui si intersecarono discipline diverse, dall'architettura al design, dalla moda alla grafica, dalla musica alle arti visive e performative gettando in questo modo le basi per il riconoscimento artistico di Torino a livello internazionale. A curare questo terzo ciclo di appuntamenti, che prosegue per tutto il 2015, sono Maria Teresa Roberto, docente di Storia dell'Arte Contemporanea presso l'Accademia Albertina di Torino e Gregorio Mazzonis, curatore GAM. Al progetto è dedicata la sala espositiva della GAM al secondo piano del museo. Al centro dell'attenzione sono poste di volta in volta opere, tracce di percorsi espositivi, progetti inediti, riferimenti a contesti extra-artistici; si tratta di frammenti eterogenei ma accomunati dal senso di stupore e meraviglia e di intensificazione delle energie vitali tipico di quegli anni. Il protagonista del primo appuntamento è Aldo Mondino (Torino, 1938-2005) il quale, dopo il periodo trascorso a Parigi dal 1959 al 1960 dove frequenta l'Ecole du Louvre e i corsi di incisione di William Heyter, nel 1963 esordisce a Torino con una personale alla galleria Il Punto, allora diretta da Gian Enzo Sperone. Presenta in questa occasione i suoi nuovi lavori, le "Tavole Anatomiche", metafore della società contemporanea descritta attraverso gli organi del corpo umano. "Sole" e "Immersore", entrambe realizzate nel 1967 e presentate nella mostra alla GAM, rappresentano un'esperienza anomala nell'ambito della sua produzione artistica, rivolta in questi anni al gioco e allo humour. L'arrivo della Pop Art in Italia proprio grazie a Gian Enzo Sperone e la sua consacrazione nella mostra alla Biennale veneziana del '64, costituisce un precedente fondamentale per tutta la ricerca artistica degli anni a venire. Mondino si appropria anch'egli di alcune istanze quali il principio di sconfinamento dalla pittura ottenuto con l'utilizzo di materiali che circondano il nostro ambiente, in questo caso legno e lampadine a incandescenza. Se "Immersore" si ricollega , come ha notato Riccardo Passoni, più alle istanze New Dada che sono discusse proprio in quegli anni, "Sole" traduce con i materiali delle insegne luminose un tema caro alla pittura di paesaggio come l'alba, sul quale tra l'altro si concentra la ricerca di uno dei maestri della Pop Art come Roy Lichtenstein negli anni tra 1963 e 1964 e al quale Sperone dedica la mostra di apertura della sua galleria. Le due opere hanno in comune, oltre ai materiali utilizzati, una misura fissa che guida la loro installazione alla parete, 160 centimetri da terra, segnalata dall'artista da una etichetta della galleria Stein sul verso di "Immersore". Questa linea immaginaria, che attraversa in orizzontale l'opera, definisce il punto al di sotto del quale le lampadine devono rimanere spente e corrisponde sia alla misura teorizzata da Masaccio come altezza fissa dell'occhio umano sia al segno lasciato dalle acque dell'Arno su alcuni capolavori dell'arte fiorentina che impressionò a tal punto Mondino da spingerlo a realizzare tra la fine del '66 e il 1967 una serie di opere. Tra questi lavori vale la pena ricordare l'intervento alla mostra "Con temp l'azione" (gallerie Stein, Sperone e Il Punto, Torino 1967) durante la quale l'artista unisce le sedi della mostra tirando un filo rosso attraverso la città posto a 160 centimetri di altezza da terra. Orario: martedìdomenica 10-18, chiuso lunedì. La biglietteria chiude un'ora prima. Ingressi: euro 10, ridotto euro 8, gratuito ragazzi fino ai 18 anni. Info: Centralino tel. 011 4429518 - Segreteria tel. 011 4429595 e-mail [email protected] fino al 07/04/2015 ore 18:30 Torino Via Magenta 31 IVREA - ELENA MIRANDOLA E MANITERRA AL CASTELLO DI SALE Mostra di Elena Mirandola e Maniterra a cura di ArteInFuga. Orario: lunedì 14.30-19.00; dal martedì al sabato 9.30-19.00. Info: [email protected] - http://arteinfuga.blogspot.it/ fino al 08/04/2015 ore 18:00 Ivrea (TO) Via dei Patrioti 14 TORINOSETTE | Arte 167 / 225 Arte "FOBOFILIA" ALLA FONDAZIONE SANDRETTO RE REBAUDENGO "Fobofilia", mostra sull'immagine della paura, sul modo in cui gli artisti danno forma a uno dei sentimenti più caratteristici e sfuggenti della nostra epoca, a cura di Irene Calderoni. Fobofilia è il piacere un po' perverso di essere spaventati, una pulsione che appare sempre più frequente. La paura è il registro più diffuso nell'intrattenimento, ma anche nell'informazione e di conseguenza nel modo di percepire la realtà. L'arte riflette questa temperie, ne offre diverse sembianze, da quello più intimo e psicologico, di una soggettività aggredita oppure aggressiva, a quello più esterno e politico, di una società che si fonda sulla violenza e usa il terrore come arma. Artisti in mostra: Janis Avotins, Matthew Barney, Massimo Bartolini, Avner Ben Gal, Glenn Brown, Miguel Calderon, Maurizio Cattelan, Dinos e Jake Chapman, Roberto Cuoghi, Saul Fletcher, Anna Gaskell, Douglas Gordon, Gusmao& Paiva, Thomas Hirschhorn, Piotr Janas, Zoe Leonard, Margherita Manzelli, Eva Marisaldi, Nathaniel Mellors, Shirin Neshat, Kelly Nipper, Catherine Opie, Tony Oursler, Djordje Ozbolt, Anri Sala, Ferdinando Scianna, Andreas Slominski, Jakub Julian Ziolkowski. Orario: giovedì 20-23 (ingresso libero); venerdì, sabato e domenica 12-19. Ingresso: intero euro 5; ridotto euro 3 (over 65, studenti); gruppi euro 4 (minimo 6 persone); gratuito (per i bambini fino a 12 anni, Insieme per l'Arte, abbonamento Torino Musei, giornalisti accreditati, soci ICOM). Info: [email protected] 011.3797600 - www.fsrr.org fino al 12/04/2015 ore 19:00 Torino Via Modane 16 ISA GENZKEN ALLA FONDAZIONE SANDRETTO RE REBAUDENGO La mostra dedicata ad Isa Genzken (Germania, 1948) presenta per la prima volta in Italia un ciclo di lavori della fine degli anni Ottanta, un corpus di opere pittoriche meno note rispetto alle sculture e installazioni per cui Genzken è famosa. Sono olii su tela monocromatici che suggeriscono già nel nome, Basic Research, l'inizio di un percorso di sconfinamento e d'interazione con l'ambiente. Si tratta infatti di frottage del pavimento del suo studio, a metà tra pittura e scultura, che cercano una comunicazione non verbale con spazio e spettatori. Orario: giovedì 20-23 (ingresso libero); venerdì, sabato e domenica 12-19. Ingresso: intero euro 5; ridotto euro 3 (over 65, studenti); gruppi euro 4 (minimo 6 persone); gratuito (per i bambini fino a 12 anni, Insieme per l'Arte, abbonamento Torino Musei, giornalisti accreditati, soci ICOM). Info: [email protected] - 011.3797600 - www.fsrr.org fino al 12/04/2015 ore 18:00 Torino Via Modane 16 TORINOSETTE | Arte 168 / 225 Arte "MARCO POLO - LA VIA DELLA SETA NELLE FOTOGRAFIE DI MICHAEL YAMASHITA" AL MAO Un viaggio per immagini, sulle tracce di uno dei più grandi esploratori di tutti i tempi: la nuova mostra del Mao ricostruisce il percorso compiuto quasi mille anni fa da Marco Polo lungo la Via della Seta, attraverso le fotografie di Michael Yamashita, fotografo di punta di National Geographic. Nelle 76 fotografie esposte al Museo d'Arte Orientale ritroviamo piazza San Marco e la laguna, il minareto di Samarra in Iraq e le carovane a bordo dei cammelli nel deserto del Gobi. Non solo: la mostra, articolata in tre sezioni geografiche, ripercorre il tragitto compiuto da Marco Polo dall'Italia alla Cina, ma anche la permanenza dell'esploratore in Cina e il viaggio di ritorno via mare, lungo le coste dell'Indonesia e dell'India. Le immagini desertiche lasciano così pian piano spazio alle distese d'acqua delle piantagioni di riso, agli spettacolari paesaggi della baia di Ha Long nel Nord del Vietnam e agli sguardi penetranti dei sadhu a Bombay. Orario: dal martedì alla domenica dalle 10 alle 18. Dal 7 febbraio al 1 marzo, apertura e chiusura posticipata nei weekend (sabato dalle 11 alle 20; domenica dalle 11 alle 19). La biglietteria chiude un'ora prima. Il biglietto d'ingresso (10 euro) consente anche l'accesso alla collezione permanente del museo. Info: 011.4436928 - www.maotorino.it fino al 12/04/2015 ore 17:00 Torino Via San Domenico 11 MOSTRA DEI FINALISTI DEL MARIO MERZ PRIZE ALLA FONDAZIONE MERZ Mostra dei 5 finalisti della prima edizione della sezione arte del Mario Merz Prize. Gli artisti, Lida Abdul (Kabul 1973), Glenn Ligon (New York 1960), Naeem Mohaiemen (Londra 1969), Anri Sala (Tirana 1974) e Wael Shawky (Alessandria d'Egitto 1971), sono stati selezionati tra le oltre 500 candidature pervenute dalla giuria composta da Marisa Merz, Beatrix Ruf (direttrice dello Stedelijk Museum di Amsterdam) e Claudia Gioia (curatrice indipendente). Il progetto espositivo, curato da Beatrice Merz raccoglie due o tre opere per ciascun autore, scelte tra le più significative del loro percorso artistico. Il pubblico potrà esprimere la propria preferenza visitando la mostra o collegandosi al sito mariomerzprize.org. Orario: martedìdomenica 11-19, lunedì chiuso. L'ingresso alla mostra è gratuito. Info: 011.19719437 [email protected] - www.fondazionemerz.org fino al 12/04/2015 ore 18:00 Torino Via Limone 24 AVERY SINGER ALLA FONDAZIONE SANDRETTO RE REBAUDENGO "Pictures Punish Words", personale di Avery Singer, a cura di Beatrix Ruf. Sorprendenti per tecnica e iconografia, i quadri di Avery Singer sovvertono le nostre aspettative visuali. A un primo sguardo si sottraggono a una classificazione precisa come dipinti o elaborazioni a stampa. Per questo sollevano l'interrogativo, ovvio e allo stesso tempo pressante per un'artista, sul modo in cui le informazioni digitali che ci circondano possono concretizzarsi sotto forma di immagine piatta su carta o, più di recente, tridimensionale in plastica, o su ogni altra possibile superficie materiale. Avery Singer ha realizzato un ciclo di opere pensate appositamente per questa sua prima personale. Dopo una prima presentazione alla Kunsthalle di Zurigo, la personale si sposta Torino, alla Fondazione Sandretto Re Rebaudengo. Orario: giovedì 20-23 (ingresso libero); venerdì, sabato e domenica 12-19. Ingresso: intero euro 5; ridotto euro 3 (over 65, studenti); gruppi euro 4 (minimo 6 persone); gratuito (per i bambini fino a 12 anni, Insieme per l'Arte, abbonamento Torino Musei, giornalisti accreditati, soci ICOM). Info: [email protected] - 011.3797600 - www.fsrr.org fino al 12/04/2015 ore 18:30 Torino Via Modane 16 TORINOSETTE | Arte 169 / 225 Arte "UNITED ARTISTS OF ITALY" ALLA FONDAZIONE SANDRETTO RE REBAUDENGO "United Artists of Italy", un progetto di Massimo Minini. Il gallerista ha raccolto una collezione di ritratti di artisti eseguiti dai più significativi fotografi italiani: l'idea è stata quella di concepire una collezione di volti d'artista ripresi dai grandi fotografi italiani, quasi un mondo aiutasse l'altro, completandosi a vicenda. Il progetto, iniziato per passione qualche anno fa, è cresciuto sempre più grazie al contatto diretto con i fotografi che hanno abbracciato la proposta, e si è rivelato un vero e proprio viaggio all'interno della fotografia, tra archivi e scatole, pellicole e files. Se in principio l'idea era di selezionare esclusivamente ritratti di artisti, con il tempo l'attenzione si è estesa, prendendo in considerazione alcuni ritratti di artisti stranieri, ma molto vicini all'Italia, come Joseph Beuys, Andy Warhol, Robert Rauschenberg, Sol LeWitt, volti di scrittori come Pier Paolo Pasolini, Italo Calvino, Alberto Moravia, e ancora gli artisti colti al lavoro, nel loro studio o nei momenti liberi e alcuni tra i più importanti galleristi come Lucio Amelio e Leo Castelli. Questa collezione crea una storia del contemporaneo, non con le opere, ma con i volti, i modi, gli atteggiamenti. Se si può considerare il contemporaneo un'attitudine, un modo di porsi dell'opera nel proprio tempo ed in comunione con i grandi temi del momento, il massimo di tensione sul contemporaneo lo si raggiunge non con il corpo dell'opera, ma con quello dell'autore, che vive nel proprio tempo, lo interpreta, gli dà voce, lo fonda, definendone i contorni spaziali e temporali. La mostra vuole infatti offrire uno spaccato della fotografia italiana di questi anni, dimostrando la capacità straordinaria di interpretazione e di omaggio a grandi artisti da parte di grandi fotografi. Non si tratta di una semplice raccolta cronologica di immagini, ma di un racconto, dove lo stesso artista visto, letto e interpretato da diversi fotografi, porge differenti sfaccettature del proprio destino. Spesso la fotografia dice più di quanto non sia nelle intenzioni dell'autore. Attraverso quasi duecentocinquanta scatti, viene presentato il lavoro di ventidue fotografi attivi a partire dagli anni '60: Claudio Abate, Aurelio Amendola, Gabriele Basilico, Sandro Becchetti, Gianni Berengo Gardin, Elisabetta Catalano, Giorgio Colombo, Mario Cresci, Mario Dondero, Federico Garolla, Luigi Ghirri, Mario Giacomelli, Gianfranco Gorgoni, Mimmo Jodice, Nanda Lanfranco, Uliano Lucas, Attilio Maranzano, Nino Migliori, Ugo Mulas, Paolo Mussat Sartor, Paolo Pellion, Ferdinando Scianna. La mostra è stata ospitata al Musée d'Art Moderne di Saint Etienne, al Palais des Beaux Arts di Bruxelles, alla Fondazione Stelline di Milano, alla Biennale di Fotografia di Amsterdam ed alla Estorick Collection di Londra. Orario: giovedì 20-23 (ingresso libero); venerdì, sabato e domenica 12-19. Ingresso: intero euro 5; ridotto euro 3 (over 65, studenti); gruppi euro 4 (minimo 6 persone); gratuito (per i bambini fino a 12 anni, Insieme per l'Arte, abbonamento Torino Musei, giornalisti accreditati, soci ICOM). Info: [email protected] 011.3797600 - www.fsrr.org fino al 12/04/2015 ore 19:00 Torino Via Modane 16 "AN ART OF ONE'S OWN: GROUP SHOW" DA RAFFAELLA DE CHIRICO ARTE CONTEMPORANEA "An Art of One's Own: Group Show". In esposizione lavori di Carla Accardi, Irma Blank, Dadamaino, Angiola Gatti, Andi Kacziba, Maria Lai, Elena Modorati, Carol Rama, Elisabeth Scherffig, Eva Sørensen. Orario: martedì e mercoledì dalle 14:00 alle 19:00; giovedì, venerdì e sabato dalle 11:00 alle 19:00; altri giorni e orari su appuntamento. Info: www.dechiricogalleriadarte.com - [email protected] - 011.835357 fino al 12/04/2015 ore 18:00 Torino Via della Rocca 19 TORINOSETTE | Arte 170 / 225 Arte EVANGELINA ALCIATI ALLA PINACOTECA DELL'ACCADEMIA ALBERTINA "Evangelina Alciati: l'occhio e l'anima". L'Accademia Albertina delle Belle Arti dedica, presso le sale della Pinacoteca Albertina, una mostra antologica alla figura di Evangelina Alciati (1883-1959), pittrice nella Torino del primo e secondo Novecento, prima donna ad essere ammessa in Accademia, personalità libera ed in anticipo sui tempi. L'iniziativa, che si collega alla prossima apertura, completati i lavori di ristrutturazione, della Pinacoteca del Novecento, presso la Rotonda del Talucchi, è stata sollecitata dalla contemporanea uscita, anteprima domenica 25 gennaio presso la Sala Congressi dell'Unione Industriale, del film "La liberà allo specchio. Ritratto di Evangelina Alciati". Il film, tratto da un'idea di Mauro Guidetti, scritto dallo stesso insieme agli eredi Lorenzo Boccalatte ed Anna Maria Fracchia, è stato sceneggiato e diretto da Vanni Vallino, e si avvale dell'interpretazione, tra le altre, di Pamela Villoresi, Erica Blanc, ed Eugenio Allegri. Evangelina Alciati fu allieva di Giacomo Grosso, sotto la cui guida si diplomò in disegno e pittura. Decisivo per il gli esiti della sua carriera fu un soggiorno a Parigi tra il 1903 ed il 1906. Lo stile della Alciati, che raggiunge punte di assoluta eccellenza nel ritratto, si confronta alla pari con le tendenze che caratterizzano la prima parte del Novecento, dalla pittura post impressionista, all'Espressionismo ed alla Metafisica, in cui si evidenziano taluni punti di contatto con il magistero di Felice Casorati. La mostra, a cura dei professori Edoardo Di Mauro e Giuseppe Mantovani, con contributi critici di Francesco De Caria, Donatella Taverna e della docente dell'Accademia Valeria Piasentà, presenta un percorso completo e ragionato di tutte le fasi artistiche di Evangelina Alciati, dal primo Novecento al secondo dopoguerra, tramite il prestito di opere da collezionisti privati, e da istituzioni quali la Galleria d'Arte Moderna di Torino, il Castello Gamba. Museo Regionale della Valle d'Aosta, le Fondazioni Burzio e Mazzonis. Orario: lunedì, martedì, giovedì, venerdì, sabato e domenica 10.00-18.00 (ultimo ingresso 17.30); mercoledì chiuso. Info: 011.0897370 fino al 12/04/2015 ore 18:00 Torino Via Accademia Albertina 8 TORINOSETTE | Arte 171 / 225 Arte "173° ESPOSIZIONE ARTI FIGURATIVE 2015" ALLA PROMOTRICE "173° Esposizione Arti Figurative", rassegna che propone le opere di 365 artisti selezionate dalla Commissione Artistica della Promotrice. L'itinerario espositivo si snoda lungo le sale della Palazzina Liberty al Valentino secondo una visione d'insieme che unisce pittori, scultori, grafici in una sorta di racconto attraverso paesaggi, ritratti, figure, composizioni floreali, pagine astratte e surreali, nudini e delicati fogli d'acquarello, incisioni e disegni. La mostra presenta un ampio "corpus" di lavori che ricordano gli artisti scomparsi, come il particolare e inquieto segno di Enrico Colombotto Rosso e di Leonor Fini, l'intenso "Autoritratto n.2" di Ruggeri e il cromatismo della tela "Un mattino al mare" di Cherchi, i "cieli" di Carena e il rame "Spadaccino di gallo" di Molinari. E insieme a "Il diario di Darwin" di Soffiantino si nota la tempera "Testa d'uomo" di Spazzapan e l'acquarello "Nudo in posa" dell'espressionista Corbelli, la "Dispensa" di Tabusso e la musicale tecnica mista "Les Regions inconnues" di Davide Peiretti, che si lega alle spaziali atmosfere del ciclo "Fuochi di gioia" di Nini Maccagno. E accanto affascinano le sculture, da "Sviluppo di forme n.1" ad "Archetipo", eseguite da Mastroianni, che sono documento e testimonianza di una vibrante e prorompente ricerca di materiali, forme, immagini. Immagini che fanno parte della narrazione di "Riviera Ligure" di Paulucci e delle rappresentazioni di Michele Baretta e Giuliano Emprin, dell'intensa spiritualità di Carlo Sismonda e del "contadino" un disegno dell'astigiano Manzone. Dopo un lungo periodo, ritornano alla "Promotrice" le delicate vedute del saluzzese Giuseppe Cavallera. E poi si possono vedere i robusti paesaggi di Franco Martinengo, le metafisiche atmosfere di Sergio Albano e Roberto Bertola, il pacato e misurato naturalismo di Pippo Bercetti, Piero Solavaggione, Mario Albano, Nicola Arduino, Cesare Tubino, Carlo Loro, Maria Antonietta Prelle, Loro, Giuseppina Colonna Gamero e Mario Gamero. Dal grande tronco di Germana Albertone si approda a Vincenzo Albano, alle donne di Stefano Cambursano e alle forme nello spazio di Serafino Delaurenti, ad Angiola Melis e Bruno Fisanotti, alla suggestiva "tavola" di Francesca Graziani Giovannini e alla neo-figurazione di Alfredo Levo. E, infine, il colore di Emilio Scarsi si stempera nell'armoniosa figura femminile di Almerico Tomaselli, nella sperimentazione di Giacinta Villa e nelle preziose incisioni di Vespignani, Giacinto Vittone e Mario Giovannini. E questo itinerario costituisce uno spaccato della "sociale", che si sviluppa in modo da delineare, tra artisti storici e più recenti elaborazioni, alcuni momenti del cammino dell'arte figurativa". Orario: martedì-sabato 11-13 e 16,30-20; festivi 10,30-12,30. Info: 011.6692545 fino al 12/04/2015 ore 18:00 Torino Viale Crivelli 11 I PANNELLI DI DEFENDENTE FERRARI ALLA SACRA DI SAN MICHELE "I pannelli di Defendente Ferrari". Orario: da martedì a sabato 9.30-12.30 e 14.30-18.00; domenica e festivi: 9.30-12.00 e 14.30-18.30; ultimo ingresso consentito 30 minuti prima della chiusura della Sacra. fino al 12/04/2015 ore 09:30 Sant'Ambrogio (TO) Sacra di San Michele BARDONECCHIA - CARLO RIVETTI AL PALAZZO DELLE FESTE "Antropologia fantastica", opere pittoriche di Carlo Rivetti. Orario: sabato, domenica e il lunedì di Pasquetta dalle 16,30 alle 19,00. Info: www.carlorivetti.it fino al 12/04/2015 ore 15:45 Bardonecchia (TO) Piazza Valle Stretta 1 TORINOSETTE | Arte 172 / 225 Arte FULVIO COLANGELO ALLO SPAZIO MIXTO "La Passione e l'Arte secondo Colangelo". Cristalli, tubi d'acciaio e travi in legno si trovano qui assieme proiettati nel vuoto delle continue vetrate. Le opere, anche queste, sono un mix fra pittura, fotografia, scultura, elaborazione digitale, interventi grafici. video, installazioni. Per vedere tutto bisogna girare, salire, scendere. Si scoprono solo così tante cose preziose e sorprendenti. Il filo conduttore tra lavori così diversi è una tecnica sempre dominata dall'impulso, dall'intensità, dall'attimo irripetibile in cui il tempo si ferma per lasciarci entrare in un mondo diverso e fantastico. Amore, erotismo, tensione sono le tante facce di un unico tema, la Passione, quella di cui siamo impastati, quella che dà senso alla vita. Fulvio Colangelo, scenografo, graphic designer, pubblicitario, art curator, artista con mostre in quindici nazioni, vive nel suo studio galleria Ki-Gallery in centro a Torino. Orario: lunedì, martedì e mercoledì dalle 8 alle 18; giovedì, venerdì e sabato dalle 8 alle 22; domenica dalle 20 alle 22. Info: 366.1128666 - [email protected] fino al 13/04/2015 ore 20:00 Torino Corso Castelfidardo 34 "UEFA IS EAST", FOTOGRAFIE DELLA TRANSNISTRIA AL POLSKI KOT "Uefa is East - L'Europa calcistica dell'Est vista attraverso i volti dei suoi abitanti. Transnistria, 1997": mostra fotografica diGabriele Bertolini, che vuole essere un momento riflessivo e documento storico di un viaggio in Transnistria, stato sui confini della legalità, che si dichiara indipendente dalla Moldavia e vicino ai Russi. La mostra, curata da Enzo Ronco e Gwladys Martini, fa parte del progetto "L'Europa calcistica dell'Est vista attraverso i volti dei suoi abitanti": la rassegna prende spunto dai luoghi dove si sono svolti eventi calcistici di rilevanza europea, come UEFA e Champions League, per raccontare città meno conosciute per mezzo dei ritratti di chi vi abita. Il calcio non è fatto solo di grandi club noti nel mondo intero. Decine di città più o meno conosciute partecipano con le loro squadre all'emozione delle coppe europee e molte sono nella parte più orientale del continente. Si trovano alla ribalta per pochi attimi, per poi finire dimenticate fino, se i loro club lo meritano, alla stagione successiva. Questo primo appuntamento vede protagonista la Transnistria e la sua capitale Tiraspol, che il fotografo ha documentato nel 1997, l'anno di fondazione dello Sheriff Tiraspol. I personaggi ritratti sembrano quasi prendere vita, tanto sono intensi e profondi i loro sguardi. Sono colti nella loro quotidianità, fieri, e sembrano cercare nell'obiettivo un riscatto, un futuro. La Transnistria è terra di contrasti, dove povertà e ricchezza convivono, come facce di una stessa moneta. Sembrano parlare di quello che hanno vissuto, ma senza urlarlo. Come i tre ragazzini soldati a torso nudo, che giocano a fare i grandi: uno di loro prima copre un braccio, poi lo scopre, rivelando elaborati tatuaggi. In questi territori è cresciuto lo scrittore Nikolai Lilin, che nel suo romanzo Educazione siberiana descrive l'iconografia dei tatuaggi, e come ancor meglio li descriva Alix Lambert nel suo documentario The Mark of Cain, ambientato tra i carcerati russi, quando i disegni sulla pelle raccontavano la storia dei detenuti stessi, quando l'inchiostro sottopelle era illegale. La mostra è inserita nel programma del progetto Fuoriluogo, sostenuto dal collettivo GAD (Gwladys Martini, Alessio Bovero, Dario Favatà), che intende stimolare l'incontro tra arte e luoghi non convenzionali, volto ad avvicinare il contenuto tipico dei musei al pubblico più vasto dislocandolo in contesti nuovi e spiazzanti. Orario: da martedì a domenica dalle 20.00 a mezzanotte. Info: [email protected] fino al 14/04/2015 ore 18:30 Torino Via Massena 19 TORINOSETTE | Arte 173 / 225 Arte JENS EINHORN ALLA LUCE GALLERY "Electric eyes", personale di Jens Einhorn. I lavori di Jens Einhorn sembrano alimentare uno scenario da fine del mondo. Le immagini della serie Too Much Future e The Endless End trasmettono la sensazione della calma dopo un disastro oltre ogni aspettativa. Sembra che siano stati sbattacchiati furiosamente da tempeste e nubi di fumo solo per stabilirsi di nuovo, solo grazie alla loro chiarezza formale. Einhorn fa sì che si provi un certo piacere in questa presunta distruzione con l'utilizzo, in questa serie, di vivaci colori. Il caos lentamente si trasforma in armonia. La lettera E che si ritrova in alcune immagini rappresenta una volta di più la lotta che si percepisce in ogni pezzo. Può voler dire sia "The End"- la fine - che l'Eternità, tutti nuovi inizi nel circolo infinito. L'etichetta segna anche il completamento del processo di lavoro per l'artista, l'ultimo atto gestuale sull'immagine. Come i battiti musicali le immagini, frammenti di pixel, operano all'interno di una nebbia delicata permeata di luce colorata. Cultura giovanile e musica rappresentano una cornice importante per le opere di Einhorn e spesso le si ritrova come impressioni galleggianti audio-visive. La lettera E può dunque stare anche per elettronica o estasi o per entrambi. La musica elettronica è anche spesso correlata alla nozione di post-apocalittico. Ha rappresentato un mezzo di espressione di critica sociale per molti artisti che hanno elaborato visioni distopiche del futuro, processandole in una nuova tecnologia. Jens Einhorm è nato nell'ex Repubblica Democratica Tedesca ed è dunque molto influenzato dagli avvenimenti socio-politici degli anni '90 quando la musica giocava un importante ruolo per un giovane artista, come primario strumento di espressione. Egli suonò in band punk a partire dalla metà degli anni '90, per poi intraprendere la sua strada nelle arti visive grazie alla fotografia e alla musica. Jens ha studiato fotografia a Leipzig e scultura e new media con Astrid Klein, e si è concentrato più sulla pittura con un master con Tal R all'Accademia di Düsseldorf per concentrarsi più sulla pittura. Il metodo mash-up di Einhorn, che fa suso di tessuto, pigmenti, colla e colori, regala una caratteristica di "oggetto" alle proprie immagini rendendo sorprendente la loro presenza nello spazio. La struttura stessa di quei minuscoli elementi visivi li rende simili a dipinti astratti o simil digitali. La mostra segna un importante punto di partenza per la carriera dell'artista, per la prima volta in Italia, presentando una serie di nuovi dipinti che sono il corpo principale delle opere più recenti di Einhorn. Orario: dal martedì al sabato 15.30-19.30. Info: 011.8141011 - 335.5246817 - [email protected] - www.lucegallery.com fino al 14/04/2015 ore 18:30 Torino Corso San Maurizio 25 QUADRI-PERSONALE ALLA GALLERIA20 In mostra lavori di Alfredo Billetto, Mauro Chessa, Pino Mantovani, Mario Surbone. Orario: dal lunedì al sabato dalle 15 alle 19. Info: 011.3724087 - [email protected] www.galleria20.jimdo.com fino al 15/04/2015 ore 17:00 Torino Corso Casale 85/B SIMONE BENEDETTO DA FRANZ PALUDETTO Sculture di Simone Benedetto. Orario: da giovedì a sabato 15-19 o su appuntamento. Info: 011.4546390 - [email protected] - www.franzpaludetto.com fino al 16/04/2015 ore 18:00 Torino Via Stampatori 9 TORINOSETTE | Arte 174 / 225 Arte "IL KABUKI DEI TRE SAMURAI: ARAKI, MORIMURA, SUGIMOTO" ALLA GALLERIA IN ARCO "Il kabuki dei tre samurai: Araki, Morimura, Sugimoto". Nobuyoshi Araki, Yasumasa Morimura e Hiroshi Sugimoto sono i protagonisti della mostra a cura di Graziano Menolascina. Nobuyoshi Araki, tra gli artisti più rappresentativi e prolifici della storia della fotografia, racconta la donna, l'eros e il Giappone. Le donne di Araki sono spesso sdraiate su letti disfatti, oppure distese sul pavimento in pose lascive, legate con corde, con i corpi ostentati e nudi ma con sguardi in cui è completamente assente la volontà di sedurre. Yasumasa Morimura si appropria invece di icone universali della storia dell'arte, dei mass media e della cultura popolare interpretandole in prima persona. In particolare Morimura è interessato alle trasformazioni sociali politico e culturali dovute alla penetrazione del capitalismo e dei miti del mondo occidentale in Giappone. Morimura impersona Einstein, Marylin, Frida Khalo, Hitler il risultato è un'opera e raffinata che nasce da una cura maniacale per i dettagli e l'uso di ritocchi digitali, di costumi, pose e accessori ricercati che le rendono uniche. I tratti somatici non modificati, sono l'unico mezzo che Morimura ha per rivendicare la propria origine e le proprie tradizioni e l'unica via per fare ciò è la provocazione. Infine, ci sono gli scatti di Hiroshi Sugimoto, immagini mentali, concetti la cui materializzazione è resa possibile grazie a un rigoroso controllo del mezzo fotografico e del processo manuale di stampa, seguito anch'esso personalmente dall'artista. Nella serie "Theatre" Sugimoto ha fotografato con tempi di esposizione lunghissimi sale degli anni '20 e '30, cinema degli anni '50 e drive in. La luce bianca degli schermi rettangolari, che illumina il resto dell'ambiente, contiene in sé l'intera proiezione del film. In "Architectures" la tecnica dello sfocato priva le architetture moderniste di connotazioni temporali. I lunghi tempi di esposizione dei "Seascape" bloccano il movimento delle onde in immagini eterne, mentre il soggetto dei "Portraits" realizzati fotografando i personaggi dei musei delle cere è l'immortalità stessa. Info: 011.8122927 - www.in-arco.com [email protected] fino al 18/04/2015 ore 18:30 Torino Piazza Vittorio Veneto 3 GIANLUCA QUAGLIA ALLA GALLERIA UNIQUE "Places", mostra personale dell'artista milanese Gianluca Quaglia a cura di Antonio D'Amico, propone "Paesaggio", un'installazione ambientale che invade tutto lo spazio della galleria, insieme alla sua produzione recente degli intagli su carta. I suoi lavori, la cui caratteristica principale è la recisione di alcuni elementi dal contesto originario per farli rivivere nello spazio circostante, producono una rottura dell'equilibrio del linguaggio comune. In "Places" Quaglia espone le libellule, le diverse varietà di fiori e di piante, le farfalle e gli insetti, tutti intagli su carta che conquistano il senso del loro essere singole individualità, in quanto gli elementi sono stati estratti e custoditi altrove, così non sono più semplici e gradevoli decorazioni, bensì pluralità di esistenze che abitano il medesimo spazio in cui si muovono gli uomini. Orario: dal martedì al sabato 10.00-12.30 e 15.30-19.30. Chiuso il lunedì. Aperture fuori orario su appuntamento. Info: 011.5617049 - 334.8017314 - [email protected] www.galerieunique.com fino al 18/04/2015 ore 17:00 Torino Corso Vittorio Emanuele II 36 TORINOSETTE | Arte 175 / 225 Arte "IL MONDO IN UNA TAZZA" A PALAZZO MADAMA Palazzo Madama presenta un percorso dedicato alla storia della tazza, attingendo dalle ricche collezioni di arte decorativa conservate in museo. L'esposizione si riallaccia al tema della porcellana torinese al centro di Fascino e splendore della porcellana di Torino, mostra curata da Andreina d'Agliano e Cristina Maritano che apre in contemporanea alla Fondazione AccorsiOmetto e che presenta ben 90 opere provenienti dalle collezioni di Palazzo Madama. Le due esposizioni offrono nel complesso un vero e proprio percorso cittadino dedicato al tema della porcellana. Filo conduttore dell'esposizione è la tazzina: da tè, da caffè e da cioccolata. Oggetto legato indissolubilmente all'introduzione in Europa delle bevande calde provenienti dall'Oriente e dal Nuovo Mondo e al materiale esotico e prezioso per eccellenza, la porcellana. A Palazzo Madama una sequenza di tazze, a partire dai blancs-de-chine, ovvero le porcellane bianche cinesi prodotte a Dehua, mostra l'evoluzione delle forme e la varietà dei decori nelle tazzine prodotte dalle manifatture europee nel Settecento: dai motivi di origine cinese e giapponese, a quelli tratti dai libri di storia naturale, ai paesaggi derivati da incisioni olandesi e tedesche, fino alle scene mitologiche e della letteratura cavalleresca. Contestualmente la mostra è un'occasione per raccontare, per casi esemplari, la storia della porcellana, delle sue particolarità produttive, della qualità della pasta e dei colori. Il valore socialmente rappresentativo della porcellana emerge anche grazie all'esposizione di alcuni servizi araldici, conservatisi integri per il loro valore altamente simbolico legato al passato illustre della casata oppure smembrati e dispersi sul mercato antiquario. Una vetrina è dedicata alla principale manifattura di porcellana operante in Piemonte nel Settecento, la Real fabbrica delle porcellane di Vinovo, fondata nel 1776 grazie all'intraprendenza di un torinese, Giovanni Vittorio Brodel, e di un ceramista di Strasburgo, Pierre-Antoine Hannong, e poi rilevata nel 1780 dal medico e chimico torinese, Vittorio Amedeo Gioanetti. Alla produzione di questa fabbrica è dedicato un più ampio spazio nelle sale della mostra alla Fondazione AccorsiOmetto. In un'altra vetrina, l'artista Matilde Domestico, che da anni conduce ricerche sul tema della porcellana, ambienta l'installazione Esistenza di porcellana, che si ispira alle poesie di Emily Dickinson. Il lavoro dell'artista unisce oggetti e frammenti di carta e di porcellana su cui emergono parole in acciaio. Intorno una superficie di polvere di marmo di Carrara, il caolino, un materiale refrattario. Tutti gli elementi nel complesso rimandano all'idea di fabbrica, a una realtà viva e produttiva. In sottofondo una base sonora composta dalla sovrapposizione ed elaborazione di rumori meccanici, suoni metallici ripetitivi registrati all'interno dei reparti di fabbricazione dell'Industria Porcellane IPA, si propaga tra le tintinnanti ceramiche antiche e contemporanee. Orario: martedì-sabato 10.00-18.00; domenica 10.00-19.00. La biglietteria chiude un'ora prima. Chiuso il lunedì. Ingresso: intero euro 10, ridotto euro 8, gratuito ragazzi fino ai 18 anni e abbonati Musei Torino Piemonte. In presenza di mostre temporanee le tariffe potranno subire variazioni. Info: 011.4433501 - www.palazzomadamatorino.it fino al 19/04/2015 ore 10:00 Torino Piazza Castello EUGENIO BROGGINI ALLA FONDAZIONE GIORGIO AMENDOLA Personale di Eugenio Broggini. Orario: da lunedì a venerdì 10-12 e 15.30-19.30; sabato e domenica su prenotazione. Info: www.fondazioneamendola.it - [email protected] fino al 23/04/2015 ore 18:00 Torino Via Tollegno 52 TORINOSETTE | Arte 176 / 225 Arte "LIVE EAST DIE YOUNG" BURNING GIRAFFE ART GALLERY "Live East Die Young", collettiva a cura di Giuseppe Savoca: un'occasione unica per entrare in contatto con lo spirito dissacrante e rivoluzionario della scena artistica dell'East End di Londra attraverso le opere di sei dei suoi più interessanti interpreti: Alex Binnie, Dan Hillier, Dr. D, Ian Johnstone, Liam Sparkes e Michele Servadio. Orario: dal martedì al venerdì 15-19; sabato 15:30-20. Info: www.bugartgallery.com - [email protected] - [email protected] - 011.5832745 - 347.7975704 fino al 24/04/2015 ore 18:30 Torino Via Bava 8/A "PITTURA FEMMINILE A TORINO NEL PRIMO '900" ALLA GALLERIA DEL PONTE "Pittura femminile a Torino nel primo '900", mostra di Evangelina Alciati, Vittoria Cocito, Nella Marchesini e Daphne Maugham. Orario: dal martedì al sabato 10.00-12.30 e 16.00-19.30. Info: 011.8193233 - [email protected] - www.galleriadelponte.it fino al 24/04/2015 ore 18:00 Torino Corso Moncalieri 3 EVA LEITOLF E VICTOR LOPEZ GONZALEZ AL CAMPUS EINAUDI Nell'ambito di Biennale Democrazia, l'atrio del nuovo campus universitario ospita i progetti artistici "Postcards from Europe" di Eva Leitolf, "ATLAS" e "Border Crossing" di Victor López González, entrambi a cura di Patrizia Bottallo. fino al 25/04/2015 ore 10:30 Torino Lungo Dora Siena IVREA - GIANNI-EMILIO SIMONETTI AL MUSEO DELLA CARALE ACCATTINO "Gianni-Emilio Simonetti - Othermaps Othernearby", un evento multitasking con la partecipazione di: Luigi Bonotto, Giulia Tacchini, Giulia Maffei, Stefano Montani, Nicolò Parini, Pip, Poldino, Cina. Un ringraziamento speciale all'atelier di "arteterapia" dell'ospedale di Luino e al dott. Isidoro Cioffi. A cura di Lorena Giuranna e Adriano Accattino. Orario: sabato e domenica dalle 15:00 alle 19:00. Info: 0125.612658 fino al 26/04/2015 ore 18:00 Ivrea (TO) Via Miniere 34 CASTELLAMONTE - SANDRA BARUZZI AL CENTRO CONGRESSI PIERO MARTINETTI "Sguardi.2", mostra di Sandra Baruzzi, a cura di Anna Tabbia. Orario: sabato e domenica 15,00-19,00 (domenica di Pasqua chiuso); altri giorni su appuntamento - scuole su appuntamento. Info: 0124.5187216 - [email protected] fino al 26/04/2015 ore 17:00 Castellamonte (TO) Via Educ TORINOSETTE | Arte 177 / 225 Arte ISA MELSHEIMER DA QUARTZ STUDIO "Examination of the Origins", personale dell'artista tedesca Isa Melsheimer (Neuss, 1968) che per l'occasione ha concepito un'installazione site specific in cui elementi scultorei pensati a partire dalle caratteristiche 'ambientali' di Quartz sono accostati alle forme architettoniche di alcuni edifici della città. Visite su appuntamento. Info: 338.4290085 - [email protected] www.quartzstudio.net fino al 28/04/2015 ore 19:00 Torino Via Giulia di Barolo 18/D BORIS LAVRENKO ALLA GALLERIA PIRRA Boris Lavrenko nasce a Rostov nel 1920 e muore a San Pietroburgo, città in cui studia, vive e lavora, nel 2001. Titolare della cattedra di pittura e composizione dell'Istituto Repin dal 1953, la sua carriera è costellata di prestigiosi riconoscimenti ed è considerato uno dei più autorevoli rappresentanti del post-impressionismo russo. L'infanzia vissuta a contatto con la natura, le immense steppe e il fiume Don, avranno una forte influenza sulla formazione del futuro pittore. Lavrenko, infatti, nel paesaggio trova la massima libertà di ricerca compositiva e di sperimentazione cromatica, seppur all'interno di un figurativismo di solida impostazione. Le sue opere, in particolare quelle animate da figure impegnate in normali attività, quali la lettura, una passeggiata o una partita di calcio, trasmettono spontaneità e gioia di vivere. Lavrenko è un artista versatile, con la maturità di riconoscere in qualsiasi soggetto la "dignità" di essere ritratto, per cui i suoi temi spaziano dalle vedute cittadine, con i loro monumenti, ai già citati paesaggi, dai banali oggetti di uso quotidiano delle sue intense nature morte, alle animate o raccolte scene di genere. I numerosi viaggi compiuti all'estero e in patria stimolano la curiosità e gli interessi di Lavrenko, le cui opere possono definirsi un caleidoscopio di impressioni, un colorato mosaico di vita. Orario: da lunedì a sabato 9,30-12,30 e 15,30-19,30; domenica 9,30-12,30. Info: 011.543393 - www.galleriapirra.it - [email protected] fino al 30/04/2015 ore 18:00 Torino Corso Vittorio Emanuele II 82 "FEMMINILE PLURALE" DA DAVICO "Femminile plurale", mostra di Patrizia Comand, Stefania Pennacchio e Luciano Sabbatucci. Orario: da martedì al sabato dalle 10.00 alle 12.30 e dalle 16.00 alle 19.30. Chiuso lunedì e festivi. Info: 011.0362954 - [email protected] - www.davicoarte.it fino al 02/05/2015 ore 18:30 Torino Galleria Subalpina 21 TORINOSETTE | Arte 178 / 225 Arte JOSEF KOUDELKA AL FORTE DI BARD "Josef Koudelka, Vestiges 1991-2014", prima esposizione in Italia del più imponente progetto fotografico di uno dei maestri mondiali della fotografia, mostra promossa dall'associazione Forte di Bard in collaborazione con l'Agenzia Magnum Photos. Il progetto Vestiges, che vede impegnato da oltre vent'anni il grande fotografo dell'agenzia Magnum Photos, propone la sua interpretazione fotografica e artistica di alcuni dei più importanti siti archeologici della cultura romana e greca, in un itinerario attraverso venti paesi, dalla Grecia al Libano, dalla Siria all'Algeria, dalla Turchia all'Italia e di oltre duecento località che si affacciano sul Mar Mediterraneo. Un'esplorazione che non ha precedenti, un lavoro fatto di costanza e perseveranza. L'artista, come i pittori romantici del XIX secolo, coltiva una predilezione particolare per le rovine, senza celebrarne l'atmosfera malinconica, ma con l'obiettivo di restituirne l'autentica bellezza. Il suo intento è usare l'arte per riappropriarsi di un mondo che ci sta sfuggendo e che potremmo perdere. Trasformare le macerie in speranza è il grande e ambizioso progetto che Koudelka cerca di realizzare con il suo eccezionale viaggio, in costante divenire che si arricchisce periodicamente di nuovi capitoli. In mostra oltre 60 fotografie di cui 22 panoramiche di grandi dimensioni. Un allestimento che coniuga il minimalismo dell'approccio del fotografo e della cifra stilistica delle sue immagini, al suggestivo senso di camminamento tra le rovine. In mostra anche la proiezione di circa 350 scatti relativi ai set di Vestiges. Fino al 31 gennaio il Forte sarà aperto solo il sabato e la domenica dalle 10 alle 19; dal primo febbraio apertura consueta (feriali dalle 10 alle 18, festivi e prefestivi dalle 10 alle 19). Ingresso: Intero: 6,00 euro - Ridotto: 5,00 euro. Info 0125.833811 - 83382 e su www.fortedibard.it fino al 03/05/2015 ore 18:00 Bard (AO) Forte "AL FRONTE" AL MUSEO DEL CINEMA "Al fronte. Cineoperatori e fotografi raccontano la Grande Guerra", mostra a cura di Roberta Basano e Sarah Pesenti Campagnoni. Cento anni fa, la Grande Guerra investe il Vecchio Continente con la sua modernità che, oltre alle armi micidiali, annovera l'utilizzo di nuovi mezzi di comunicazione. Tra queste la fotografia e il cinema si rivelano risorse fondamentali nel definire gli equilibri di potere dei principali paesi belligeranti. Scatti e riprese realizzati da fotografi e operatori militari invadono le pagine di quotidiani e riviste e dominano gli spettacoli cinematografici di tutto il mondo, trovando una eco nelle innumerevoli fotografie amatoriali accumulate dai reduci e dalle loro famiglie, memoria di un'esperienza umana e sociale estrema e contraddittoria. La mostra "Al fronte. Cineoperatori e fotografi raccontano la Grande Guerra" propone un percorso di immagini attraverso 160 fotografie inedite, scattate da Luis Bogino al seguito del Regio Esercito Italiano e dai soldati fotoamatori dislocati sui di guerra. Accanto a questo primo tracciato si sviluppa il percorso cinematografico: una selezione di film "dal vero", girati al fronte e nelle retrovie, e di titoli di fiction di epoche diverse, testimonianza di un'eredità visiva e culturale variamente interpretata nel corso del tempo. Lo sguardo di artisti come Paola De Pietri, Yervant Gianikian e Angela Ricci Lucchi propone infine una lettura personale della prima guerra mondiale, dei luoghi che essa ha attraversato e di una memoria spesso dimenticata. Orario: da martedì a venerdì 9.00-20.00; sabato 9.00-23.00; domenica 9.00-20.00; lunedì chiuso. Ultimo ingresso un'ora prima della chiusura. Ingresso: intero euro 14,00; ridotto (studenti universitari fino a 26 anni, over 65, gruppi min. 15 persone) euro 11,00; giovani e scuole (da 6 a 18 anni, gruppi scolastici) euro 8,00; gratuito fino a 5 anni, disabili e accompagnatore, Torino+Piemonte Card. fino al 03/05/2015 ore 19:00 Torino Via Montebello 20 TORINOSETTE | Arte 179 / 225 Arte PHIL BORGES ALLA GALLERIA PAOLA MELIGA "Tibet's Portraits | Culture on the Edge", mostra fotografica di Phil Borges. Borges fa parte dei "maestri artisti" della fotografia americana e non, che da oltre 25 anni documenta con passione la vita delle popolazioni tribali di tutto il mondo, utilizzando il veicolo del "ritratto ambientale" per sollevare le problematiche delle popolazioni indigene e per diffonderne la loro conoscenza. Borges è mosso da una missione e un cammino spirituale e di vita che lo portano a spingersi negli angoli più remoti del mondo per dar voce attraverso la sua fotografia a realtà straordinarie e uniche, che altrimenti non avrebbero modo di essere svelate. La sua poetica capacità di cogliere l'attimo sospeso e la denuncia della realtà nella sua sfumatura più veritiera uniscono testimonianza e arte per dar vita a una vera vocazione. La sua è una fotografia tesa a dar voce a chi non ce l'ha, che ha come missione la rivalutazione delle culture che stanno via via scomparendo, mettendo l'accento sul loro valore e rappresentando le sfide che le attendono. Il suo lavoro cerca di rendere più comprensibili le tematiche riguardanti le popolazioni in via di sviluppo: "Voglio che lo spettatore veda queste persone come individui, che conosca i loro nomi e un po' della loro storia, non che le veda solamente come degli estranei che abitano terre lontane." Pluripremiato per il suo impegno umanitario nel 2008 ha collaborato con Amnesty International pubblicando Enduring Spirit, le sue raccolte fotografiche sono tradotte in 4 lingue e le sue opere sono esposte nei musei di tutto il mondo. In mostra i suoi ultimi scatti sul Tibet. I ritratti mostrano queste popolazioni che vivono in uno degli ambienti più fragili della terra e che di fronte alle sfide del ventunesimo secolo cercano di mantenere quello che hanno di più caro: la loro pratica buddista, la loro cultura tibetana ed i loro usi. Fotografie delicate, commoventi, piene di pathos, di fierezza. Altamente importante è anche la perfezione della cromaticità, infatti in questo suo ultimo lavoro Phil Borges ci presenta i suoi scatti a colori. Mostra realizzata grazie alla collaborazione con Paci Contemporary | Brescia. Orario: dal mercoledì al sabato 11,00-12,30 e 15,30-19,30. Martedì mattina chiuso, pomeriggio 15,30-19,30. Lunedì e festivi chiuso. Apertura privata su appuntamento. Info: 011.2079983 - [email protected] fino al 04/05/2015 ore 11:00 Torino Via Maria Vittoria 46/C "IL MARE CHE SENTO" DA INTERNOCORTILE "Il mare che sento", interpretazioni d'arte design e artigianato d'eccellenza. Orario: da martedì a sabato 11-13 e 15.30-19. Info: 011.6618841 - [email protected] - www.internocortile.it fino al 05/05/2015 ore 18:30 Torino Via Villa Glori 6 TORINOSETTE | Arte 180 / 225 Arte RIVAROLO - ERNESTO MORALES A CASA TOESCA "Il giorno come la notte", personale di Ernesto Morales. Il progetto espositivo curato da Karin Reisovà comprende opere in continuità con il lavoro precedente dell'artista, ma recentemente arricchito dall'esperienza espositiva in Oriente, in particolare a Singapore, Kuala Lumpur, Jakarta e Bangkok dove Morales ha avuto modo di essere in stretto contatto con la natura dei luoghi, fonte d'inspirazione per approfondire e delineare la mostra. I fili conduttori sono i temi della primavera e del relativo equinozio durante il quale, come ci indica il termine stesso "Equus Nox", vi saranno uguali numero di ore di luce e di oscurità, dunque il giorno come la notte, a pochi giorni dalla inaugurazione. Il cambiamento di stagione ci rimanda alla rinascita, al risveglio della natura, all'amore ed i suoi miti: l'ambiente è in trasformazione e questa sensazione di positiva aspettativa coinvolge anche gli esseri umani. Non solo, vengono rappresentati miti ed allegorie, quando Ernesto Morales nel richiamare Madre Natura associa a Flora - Dea dell'antichità romana - simboli quali la rosa bianca, il cigno, la fenice, l'uovo, le rondini. Anche la tematica degli opposti viene analizzata ed esplicitata, in riferimento alla generazione di nuovi cicli vitali: il maschile ed il femminile, il giorno e la notte, il bianco e il nero, il buio e la luce. I paesaggi talvolta reali e talvolta onirici del precedente lavoro dell'artista uniti a questo nuovo percorso, lavorativo e di vita, ci permettono di entrare in una dimensione intima e coinvolgente. E nei quadri si riflette quella che è la grande sensibilità di Ernesto Morales, ossia quella di entrare in empatia con i luoghi e le persone, permettendo all'osservatore di comprendere realmente le sue opere e le motivazioni, aspetti che nell'arte contemporanea non sempre appaiono di facile cognizione. La mostra e il luogo espositivo, anch'esso così intimo e pregno di storia, permetteranno una chiamata alla bellezza, all'attenzione, al tempo lento, all'umanità nel suo lato più spirituale che l'arte ci permette di percepire. A seguito della prima inaugurazione, la mostra si rinnoverà il giorno 11 aprile, con l'esposizione di nuovi lavori dalla medesima tematica. Orario: venerdì, sabato, domenica 15.30-19.00; altri giorni o orari su appuntamento telefonico al 335.1227609. Info: [email protected] - www.areacreativa42.com fino al 10/05/2015 ore 17:00 Rivarolo (TO) Via Ivrea 42 "TENTAZIONI" ALLA GALLERIA ZABERT "Tentazioni", collettiva curata da Luca Beatrice. In mostra lavori di undici artisti contemporanei (Paolo Amico, Araki, Bertozzi&Casoni, Nicola Bolla, Carlo Mollino, Alessandro Papetti, Carol Rama, Man Ray, Bettina Rheims, The Bounty KillArt e Paolo Ventura) affiancati da altrettante opere classiche di Bernardino Campi, Gianbattista Crosato, Paul Brill, Pietro Della Vecchia, Frans Floris, Luca Giordano e Jan Massys. Orario: 10,30-13,00 e 15,00-19,00. fino al 15/05/2015 ore 18:00 Torino Piazza Cavour 10 TORINOSETTE | Arte 181 / 225 Arte ALBERTO DILILLO AL MUSEO NAZIONALE DELL'AUTOMOBILE "Retrò Visioni", fotografie di Alberto Dilillo. Trenta fotografie, scattate nel cimitero d'auto storiche di Kaufdorf, in Svizzera, pochi giorni prima del suo definitivo smantellamento. "Retrò Visioni" è un racconto per immagini, accompagnate da suggestive didascalie, una vera e propria Spoon River dell'auto: lo sguardo del fotografo, Alberto Dilillo, indugia sulle forme delle vetture d'epoca che conservano un fascino immutato nonostante la polvere e l'usura del tempo. La vegetazione cresce tra le carcasse inanimate delle vetture abbandonate, come tra gli scheletri di dinosauri estinti. La mostra fotografica sarà corredata da un allestimento che racconta l'operazione di restauro di un'auto d'epoca: sulle pedane, ritrovamenti impolverati, vetture semilavorate e vetture finite aiutano a visualizzare le fasi di tale operazione di recupero, frutto di artigianalità differenti ma ugualmente preziose. Orario: lunedì 10.00-14.00, pomeriggio chiuso; martedì mattino chiuso, pomeriggio 14.00-19.00; mercoledì, giovedì e domenica 10.00-19.00; venerdì e sabato 10.00-21.00. Ultimo ingresso 1 ora prima della chiusura. Ingresso al museo: intero 12,00 euro; ridotto 8,00 euro; scuole 2,50 euro; gratuito minori di 6 anni; giornalisti con tesserino dell'Ordine; possessori dell'Abbonamento Musei Torino Piemonte e Torino + Piemonte Card. Info: 011.677666/7/8 - http://www.museoauto.it/ fino al 17/05/2015 ore 18:30 Torino Corso Unità d'Italia 40 GIULIO PAOLINI IN VIDEOTECA GAM Martedì 24 marzo alle 18.30 incontro con Giulio Paolini. L'artista, in conversazione con Elena Volpato, presenterà "Unisono", video realizzato nel 1974 presso lo studio di produzione art/tapes/22 di Maria Gloria Bicocchi a Firenze. Il video presenta in rapida successione le riproduzioni fotografiche di 92 tra le opere realizzate da Paolini nei 14 anni precedenti, a partire dal suo primo lavoro, Disegno geometrico del 1960. L'attenzione dell'artista sino ad allora si era focalizzata sullo spazio assoluto dell'opera, sul rettangolo bianco della tela o del foglio, dove tutta l'arte, del passato e del futuro, potesse trovare anche solo una fugace dimora. L'utilizzo del video conduce Paolini a una considerazione della dimensione temporale dell'arte: in opposizione all'allora diffusa retorica del tempo reale, la velocità con cui Paolini fa scorrere, in un montaggio a telecamera fissa, le riproduzioni fotografiche dei propri lavori, cancella ogni possibilità di osservazione e di identificazione delle singole immagini. "Unisono" dura meno di un minuto e mostra circa otto opere al secondo. Un parossismo temporale che tende a un ideale annullamento della durata, quasi che le opere possano fondersi l'una nell'altra in un unisono appunto che, come nella Symphonie Monotone-silence di Yves Klein, sia espressione silenziosa e insieme assordante assolutezza dell'arte. Il video resterà in visione in VideotecaGAM fino al 24 maggio 2015. Orario: martedì - domenica 10.00-19.30. La biglietteria chiude un'ora prima. Ingresso gratuito in videoteca. Non occorre appuntamento. Info: 011.4429597 - email [email protected] - www.gamtorino.it fino al 24/05/2015 ore 18:30 Torino Via Magenta 31 TORINOSETTE | Arte 182 / 225 Arte NADIA BUDDE AL GOETHE INSTITUT Personale e residenza artistica di Nadia Budde. Acume, profondità, osservazione poetica del mondo e una comicità linguistica fuori dell'ordinario caratterizzano l'opera dell'illustratrice berlinese, insignita di numerosi riconoscimenti, tradotta e pubblicata in diverse lingue. La mostra presenta in prima nazionale una selezione delle sue opere originali fra cui il divertente racconto della sua infanzia a Berlino Est. Ingresso libero. Orario: lunedì, maretedì e giovedì 10:00-13:00 e 14:00-18:30; mercoledì e venerdì 10:00-13:00 e 14:00-17:30. Info: www.goethe.de/torino - 011.543830 fino al 30/05/2015 ore 18:30 Torino Piazza San Carlo 206 TORINOSETTE | Arte 183 / 225 Arte BERT THEIS AL PAV "Aggloville", mostra personale di Bert Theis, a cura di Marco Scotini. Il peculiare carattere del PAV, spazio interstiziale tra realtà urbana ed elemento naturale, tra i ritmi della metropoli contemporanea e quelli dettati dal susseguirsi delle stagioni, rende il museo scenario ideale per le opere dell'artista Bert Theis. Temi come urbanesimo sostenibile, ecologia politica e gentrificazione sono al centro della sua ricerca artistica che, da anni, cerca di contrapporsi allo sviluppo del modello urbano neoliberista in contesti geopolitici diversi, dall'Europa all'Asia Orientale. La stessa ricerca viene presentata al PAV con "Aggloville", personale dell'artista che raccoglie maquettes, studi progettuali, video e stampe digitali su tela, sviluppati nel corso di venti anni di attività, a partire dal Padiglione Potemkin Lock, concepito per la Biennale di Venezia del 1995. Gli elementi basici con cui Bert Theis interviene negli agglomerati pubblici e nei contesti sociali sono tratti dalle costruzioni tradizionali dei parchi, quali piattaforme e padiglioni. Ma ciò che caratterizza tali strutture è il fatto che esse delimitino un campo che, di fatto, è lasciato vuoto: introducono l'indefinito, l'incerto e il provvisorio nel cuore della distribuzione del tutto disciplinata della città contemporanea. Aprono uno spazio che si sottrae al controllo, un'area non qualificata in anticipo, ma ogni volta da ridefinire attraverso iniziative collettive. Ogni piattaforma è un enigma che porta lo spettatore/fruitore alla libera interpretazione della funzione e del senso che ad essa vorrà attribuire. Così le opere di Theis si offrono come dispositivi relazionali, capaci di creare comunità temporanee, a tramutarsi in teatri d'incontri e situazioni. "Non c'è più ombra di dubbio: nel paradiso l'uomo nasce sdraiato, nudo sotto una palma": con questa rivendicazione ironica del tempo originario, l'artista introduce il suo lavoro Le dita della mano, realizzato a Volterra nel 1998 e proposto nell'ambito di Aggloville in forma di maquette. Dieci isolette verniciate di bianco e nel formato di letto a due piazze ciascuna, sono accompagnate da una palma mediterranea ombreggia su di loro. Utopia settecentesca per eccellenza, l'isola deserta è la meta del viaggio, la promessa della fuga verso nuove terre, nuove avventure. E' il risveglio dopo il naufragio e il ritorno del nostos allo stato di natura, al paradiso originario. Per chi é coinvolto nei conflitti generati dalla trasformazione urbana neoliberista e nelle lotte per il diritto alla città, le domande fondamentali sono: Un'altra città è ancora possibile? Un'altra vita nelle nostre città è possibile? "Aggloville" visualizza queste domande agglomerando elementi diversi fra di loro: paesaggi coperti di giungla come quelli del Congo-Brazzaville, quartieri e isolati come quelli di Alphaville di Godard, sentieri immaginati come quelli di Dogville di Lars Von Trier. Bert Theis (Lussemburgo, 1952) fa parte di quella generazione di artisti, emersi nel corso degli anni Novanta, che attraverso i loro lavori hanno creato nuove possibilità per le pratiche nello spazio pubblico. I suoi lavori hanno una dimensione filosofica, sociale e politica; la maggior parte di questi sono stati creati a partire da spazi specifici della città. Nel corso degli ultimi dieci anni, è stato tra gli organizzatori di due progetti a lungo termine, Isola Art Center e out-Office for Urban Transformation, entrambi riconducibili all'ambito del conflitto urbano tra gli abitanti del quartiere di Isola, il governo della città di Milano e una compagnia multinazionale statunitense. Nell'ambito della mostra Aggloville, le Attività Educative e Formative propongono l'attività di laboratorio Green specific in cui le riproduzioni di particolari scenari urbani vengono rielaborate attraverso l'introduzione di un connettivo naturale, che genera un contesto ibrido e imprevedibile. Un'idea trasformativa di zone specifiche, nelle quali il verde si riappropria di un suo spazio vitale, dando vita a un ambiente fecondo che genera nuove prospettive visive e narrative. Orario: venerdì ore 15-18; sabato e domenica ore 12-19. Ingresso: intero 4 euro; ridotto 3 euro; gratuito Abbonamento Torino Musei, Torino+Piemonte Card, minori di 10 anni, over 65, persone con disabilità. Info: 011.3182235 - [email protected] www.parcoartevivente.it fino al 31/05/2015 ore 18:00 Torino Via Giordano Bruno 31 TORINOSETTE | Arte 184 / 225 Arte "ASTRATTISMO IN EUROPA" AL FORTE DI BARD "Astrattismo in Europa. Kandinsky, Popova, Majakovskij, Malevi?...": oltre 80 opere, principalmente olii e disegni di straordinario valore, appartenenti a una prestigiosa collezione privata tedesca, per la prima volta esposta in Italia. La collezione, riunita con passione e costanza nel corso di anni, costituisce un nucleo tematico omogeneo con aspetti storicogeografici di grande interesse: le opere illustrano le tendenze artistiche dell'Europa Orientale e Centrale durante la prima metà del XX secolo, con particolare attenzione alla nascita della pittura astratta e ai movimenti di arte non figurativa che ne seguirono e che capillarmente si diffusero in tutta Europa. In un clima di generale rinnovamento del linguaggio artistico, infatti, a partire dal 1910 circa si sviluppano diverse tendenze astratte nell'ambito dei movimenti d'avanguardia tedesco, russo, ceco e olandese. Wassily Kandinsky occupa un posto di primo piano in questo contesto artistico. Al completo la compagine degli astrattisti russi presenti in mostra: Vladimir Tatlin, Alexander Rodchenko, El Lissitzky e Alexandra Exter, che sviluppa il suo linguaggio plastico integrando influssi dal Cubismo e dal Futurismo. Da non perdere le preziose opere di Natalia Goncharova. Kasimir Malevic, con Kandinsky, può considerarsi il più importante pioniere dell'arte astratta. Proveniente dal contesto del Cubofuturismo russo, Malevic dipinge forme geometriche elementari come il quadrato, la sfera, la croce, dando vita al movimento del Suprematismo: un'arte non descrittiva, puramente contemplativa e spirituale. In mostra anche 44 libri originali del medesimo movimento artistico culturale con numerosi pezzi di Wladimir Majakovskij e opere di Nikolay Punin, Kasimir Malevi?, Lajos Kassák e due filmati di Hans Richter (1888-1976) e Viking Eggeling (1880-1925), pionieri dell'astrattismo geometrico cinematografico d'avanguardia europeo. I loro lavori, terminati nel 1921, sono considerati tra le opere fondamentali della modernità. Orario: feriali dalle 10 alle 18, festivi e prefestivi dalle 10 alle 19. Ingresso: Intero: 6,00 euro - Ridotto: 5,00 euro. Info 0125.833811 83382 e su www.fortedibard.it fino al 02/06/2015 ore 10:00 Bard (AO) Forte TORINOSETTE | Arte 185 / 225 Arte "LO SPAZIO DEL DEMIURGO", FORTUNY E MOLLINO A PALAZZO MADAMA Poliedricità. È il tratto che accomuna i protagonisti della nuova mostra allestita a Palazzo Madama «Lo spazio del demiurgo», incentrata sulle figure di Mariano Fortuny y Madrazo e Carlo Mollino. Due personalità forti, capaci di eccellere in differenti discipline, dalla pittura alla scenografia, passando per l'architettura, il design e la moda. L'esposizione racconta il percorso artistico e professionale di Fortuny e Mollino attraverso venti immagini realizzate da una coppia di grandi fotografi, Sarah Moon e Pino Musi, e dal giovane Marco Maria Zanin. Nato a Granada nel 1871, Mariano Fortuny y Madrazo respirò arte fin dall'infanzia: figlio del pittore catalano Mariano Fortuny y Marsal, tra i più rilevanti del panorama artistico spagnolo del XIX secolo, si dedicò al disegno, all'incisione e alla scenografia, realizzando lampade avveniristiche, d'ispirazione teatrale, che negli anni a venire si affermarono come uno degli oggetti di design più ricercati e riconoscibili. Stabilitosi a Venezia, fece di Palazzo Pesaro degli Orfei la sua residenza e il suo laboratorio: qui concepì e realizzò le prime tuniche Delphos, lunghi abiti femminili caratterizzati da sottilissime pieghe. Sono i primi vestiti plissettati al mondo: la tecnica ideata e brevettata da Fortuny si rivelò un successo immediato, rivoluzionando il mondo della moda. La capacità di creare forme, attingendo da mondi e modelli differenti tra loro, dall'Antica Grecia alle tradizioni catalane, fece di Fortuny una delle figure più interessanti del suo tempo, un modello tutt'oggi imitato e studiato. Altrettanto affascinante è la figura di Carlo Mollino: torinese, nato nel 1905 da una famiglia benestante, seguì da subito le orme del padre Eugenio, ingegnere e architetto, noto per aver progettato e realizzato l'ospedale delle Molinette. Completati gli studi, Carlo si dedicò con profitto alla fotografia, alla progettazione di edifici e di automobili da corsa. Appassionato di sci e di montagna, realizzò chalet, edifici e funivie, coniugando materiali tradizionali e forme molto moderne, tecnica che caratterizzò anche i suoi progetti più famosi, come il nuovo Teatro Regio e il palazzo della Camera di Commercio in via Carlo Alberto. Forme morbide e sinuose, che si ritrovano anche nei suoi arredi e nei suoi mobili, custoditi nella villa di Vittorio Avondo e immortalati dall'obiettivo di Musi e Zanin. Orario: da martedì a sabato 10-18, domenica (10-19). La biglietteria chiude un'ora prima. Ingresso: intero 10 euro; ridotto 8; gratuito ragazzi fino ai 18 anni e abbonati Musei Torino Piemonte. Info: 011.4433501 www.palazzomadamatorino.it fino al 07/06/2015 ore 18:00 Torino Piazza Castello TORINOSETTE | Arte 186 / 225 Arte "DONNE CHE VEDONO IL FUTURO" DI BRUNA BIAMINO A PALAZZO MADAMA Ultima tappa di "Donne che vedono il futuro", il grande progetto dedicato al ruolo delle donne nella società con cui il museo conferma la propria vocazione verso obiettivi di partecipazione e inclusione sociale e prosegue l'iniziativa "Go Pink!" che indaga la creatività al femminile. Il progetto "Donne che vedono il futuro" è stato avviato a dicembre in occasione della mostra "Women of Vision. Le fotografe di National Geographic" con un workshop a cura della fotografa torinese Bruna Biamino, durante il quale donne di ogni età hanno risposto all'invito del museo e hanno donato alla comunità la propria visione del futuro attraverso un ritratto fotografico e una dichiarazione scritta. Ne sono nati 209 ritratti, tutti immersi nella luce della settecentesca veranda juvarriana, luogo perfetto per far dialogare identità e aspirazioni della persona con quelle della società. Per restituire questi messaggi alla collettività, Palazzo Madama presenta ora al proprio pubblico una grande installazione che raccoglie tutti i 209 ritratti in Camera di Madama Reale: un modo per collegare il destino di una grande personalità femminile, Maria Giovanna Battista di Savoia-Nemours, con quello delle donne di oggi e, attraverso i loro "sogni di futuro", di tutti i cittadini di domani. Ad accompagnare le fotografie, un'installazione sonora con le frasi rilasciate dalle donne fotografate da Bruna Biamino. Nel pomeriggio inaugurale di mercoledì 11 marzo, aperto a tutte le partecipanti e al pubblico interessato, Palazzo Madama propone alle 17.30 "La cultura dello specchio. Stare insieme come le dita in una mano", conferenza in Sala del Senato sul tema della pratica collaborativa. Ne discuteranno esperti e professionisti provenienti da diversi ambiti disciplinari: Stefano Barrese (manager), Carmen Belloni (sociologa), Bruna Biamino (fotografa), Mario Calabresi (giornalista e direttore de La Stampa), Gianfranco Carbonato (imprenditore), Adriano Favole (antropologo), Luca Remmert (imprenditore), Camillo Venesio (banchiere). Modera l'incontro Maria Grazia Turri, filosofa ed economista. Al termine dell'incontro seguirà, a partire dalle ore 19, l'inaugurazione della mostra fotografica. Orari di visita della mostra: dal martedì al sabato 10.00-18.00; domenica 10.00-19.00 (la biglietteria chiude un'ora prima); chiuso il lunedì. Ingresso: intero euro 10, ridotto euro 8, gratuito ragazzi fino ai 18 anni e abbonati Musei Torino Piemonte. In presenza di mostre temporanee le tariffe potranno subire variazioni. Info: 011.4433501 - www.palazzomadamatorino.it fino al 07/06/2015 ore 17:30 Torino Piazza Castello RIVOLI - ENZO SCIAVOLINO ALLA CASA DEL CONTE VERDE "Enzo Sciavolino - Il Segno, la Storia, il Mito - 50 anni di acqueforti, 170 opere". Mostra a cura di Angelo Mistrangelo e dell'assessorato alla Cultura della Città di Rivoli. Orario: dal martedì al venerdì 16-19; sabato e domenica 10-13 e 16-19. Info: www.comune.rivoli.to.it - 011.9563020 fino al 07/06/2015 ore 18:00 Rivoli (TO) Via Fratelli Piol 8 PEDRO CABRITA REIS DA GIORGIO PERSANO "Il palazzo vuoto", personale di Pedro Cabrita Reis. Orari: martedì - sabato 10,00-13,00 e 15,30-19,00. Info: 011.4378178 - 011.835527 - [email protected] www.giorgiopersano.org fino al 20/06/2015 ore 18:00 Torino Via Principessa Clotilde 45 TORINOSETTE | Arte 187 / 225 Arte JACQUES HENRI LARTIGUE AL MEF - MUSEO ETTORE FICO "Jacques Henri Lartigue - Alle origini della fotografia contemporanea", mostra a cura di Andrea Busto, in collaborazione con la Donation Jacques Henri Lartigue. La mostra, realizzata a partire da 130 album originali di Lartigue, ripercorre il destino unico di questo fotografo il cui talento ora indiscusso venne riconosciuto tardivamente, all'età di 69 anni. La mostra è composta da 136 fotografie in grande formato e da 50 pagine d'album dell'epoca (1912 - 1922) che permettono di vedere le immagini nel contesto originale. Una selezione di opere emblematiche che ripercorrono tutta la storia del Novecento e le origini della fotografia contemporanea. Orario: da mercoledì a venerdì 14-19; sabato 11-22; domenica 11-19. Info: 011.853065 - www.museofico.it. Ingresso: 10 euro, ridotto 8 euro, 5 euro da 13 a 26 anni; gratuito fino a 12 anni, persone con disabilità, abbonamento Musei Torino Piemonte. fino al 21/06/2015 ore 11:00 Torino Via Cigna 114 "PLASTIC DAYS" AL MEF - MUSEO ETTORE FICO "Plastic Days - Materiali e design", a cura di Cecilia Cecchini e Marco Petroni. Un percorso multidisciplinare tra arte, design e costume per raccontare l'affascinante storia di un materiale che ha profondamente segnato e condizionato il nostro tempo e le nostre abitudini. Gli oggetti e le opere in mostra costituiranno una sorta di atlante del contemporaneo. La mostra nasce dall'analisi e dalla selezione di circa 600 oggetti della collezione della Fondazione Plart, Plastiche e Arte di Maria Pia Incutti-Paliotto, e si compone come un originale racconto della grande e molteplice famiglia dei materiali plastici. Una testimonianza che racconta le trasformazioni degli ultimi centocinquanta anni di storia e che svela l'anima profonda della modernità e delle mutazioni che hanno segnato il paesaggio domestico e culturale in cui siamo immersi. La plastica diviene la lente d'ingrandimento puntata sulle dinamiche sociali ed economiche del nostro tempo. Gli oggetti in mostra rappresentano un'articolata selezione di artefatti assai rari provenienti da tutte le parti del mondo: prime serie di produzione, pezzi di grande tiratura di famosi designer o di design anonimo. Una scelta non finalizzata a proporre una puntuale ricostruzione della storia delle plastiche, ma a realizzare una mostra capace di disegnare un particolare percorso di lettura del nostro tempo, rivisitato attraverso un approccio multidisciplinare tra design, arte e costume. Uno sguardo ampio, testimoniato anche dagli interventi in catalogo di Alba Cappellieri, Laura Cherubini, Stefano Catucci, Gianluigi Ricuperati, Thea van Oosten e Anna Laganà. Completano il percorso espositivo le interviste ad Andrea Branzi, Donato D'Urbino, Paolo Lomazzi, Alessandro Mendini, Maurizio Montalti/Officina Corpuscoli, Andrea Trimarchi e Simone Farresin/Studio Formafantasma, Gaetano Pesce e Maria Pia Incutti, collezionista e presidente della Fondazione Plart. Orario: da mercoledì a venerdì 14-19; sabato 11-22; domenica 11-19. Info: 011.853065 www.museofico.it. Ingresso: 10 euro, ridotto 8 euro, 5 euro da 13 a 26 anni; gratuito fino a 12 anni, persone con disabilità, abbonamento Musei Torino Piemonte. fino al 21/06/2015 ore 11:00 Torino Via Cigna 114 TORINOSETTE | Arte 188 / 225 Arte ANITA MOLINERO AL MEF - MUSEO ETTORE FICO "Anita Molinero, opere e installazioni". Copertoni, sedie, tavoli, panchine, cassonetti della spazzatura, arredi urbani dismessi, imballaggi. Sono questi i materiali scultorei preferiti da Anita Molinero, esposti nella loro grezza povertà nei primi lavori degli anni Ottanta e poi manipolati, tagliati e plasmati attraverso il fuoco nella produzione successiva. La mostra Anita Molinero. Opere e installazioni presenta una panoramica di lavori realizzati recentemente e disseminati negli spazi di tutto il Museo, in dialogo con la mostra Plastic Days. L'artista realizzerà inoltre una serie di sculture site-specific con materiali plastici - in particolare cassonetti della spazzatura, elementi di carrozzeria automobilistica come paraurti, fari, fanali recuperati durante la sua permanenza a Torino. Con la mostra di Anita Molinero iniziano le incursioni del MEF nei territori della creazione contemporanea. Muovendosi dalla mission di un museo che non vuole essere "solo museo", ma un vivace luogo di scambio e un attivatore di processi creativi, il MEF inaugura una serie di collaborazioni trasversali, partendo dalla moda. Primo partner, lo storico marchio di abbigliamento BasicNet. Per l'occasione, la casa torinese realizzerà un K-WAY progettato da Anita Molinero: l'impermeabile sarà prodotto esclusivamente durante il periodo della mostra, diventando un vero e proprio multiplo indossabile. Orario: da mercoledì a venerdì 14-19; sabato 11-22; domenica 11-19. Info: 011.853065 - www.museofico.it. Ingresso: 10 euro, ridotto 8 euro, 5 euro da 13 a 26 anni; gratuito fino a 12 anni, persone con disabilità, abbonamento Musei Torino Piemonte. fino al 21/06/2015 ore 11:00 Torino Via Cigna 114 GESSI E CERAMICHE DELLA LENCI A PALAZZO MADAMA Palazzo Madama presenta, a partire dal 1 novembre, un nuovo allestimento in Sala Ceramiche dedicato alla celebre manifattura Lenci, a cui il museo ha già dedicato una grande mostra nel 2010. L'esposizione, resa possibile grazie al generoso prestito di due collezionisti privati e della Fondazione Guido ed Ettore De Fornaris, mette in evidenza i due momenti chiave del processo creativo della manifattura Lenci: quello iniziale, i gessi, e quello finale, le ceramiche. I gessi della Lenci, provenienti da una collezione privata, costituiscono un vero e proprio archivio di fabbrica, dove si conservano anche le idee rimaste in bozza e mai realizzate. La selezione presentata a Palazzo Madama offre all'attenzione del pubblico il confronto diretto con le corrispondenti ceramiche, come per il "Trionfo di Bacco" di Giovanni Grande, oltre ad alcuni raffinati inediti, come la "Principessa sul pisello" attribuibile a Mario Sturani, di cui non si conoscono realizzazioni in terraglia. L'esposizione è inoltre l'occasione per vedere nuovamente riunite, dopo la mostra "L'avventura Lenci", le Stagioni di Mario Sturani in ceramica e in gesso. Orario: martedì-sabato 10.00-18.00; domenica 10.00-19.00. Mercoledì 24 dicembre aperto dalle 10 alle 14, chiuso il pomeriggio; giovedì 25 dicembre chiuso; venerdì 26 dicembre aperto dalle 10 alle 18; mercoledì 31 dicembre aperto dalle 10 alle 14, chiuso il pomeriggio; giovedì 1 gennaio aperto dalle 14 alle 18, chiuso il mattino; lunedì 5 gennaio apertura straordinaria dalle 10 alle 18; martedì 6 gennaio aperto dalle 10 alle 18. La biglietteria chiude un'ora prima. Chiuso il lunedì. Ingresso museo: intero euro 10, ridotto euro 8, gratuito ragazzi fino ai 18 anni e abbonati Musei Torino Piemonte. Info: 011.4433501 www.palazzomadamatorino.it fino al 25/06/2015 ore 10:00 Torino Piazza Castello TORINOSETTE | Arte 189 / 225 Arte "FASCINO E SPLENDORE DELLA PORCELLANA DI TORINO" AL MUSEO ACCORSIOMETTO La mostra, realizzata in collaborazione con Palazzo Madama - Museo Civico di Arte Antica, a cura di Andreina d'Agliano e di Cristina Maritano, si propone di approfondire la produzione delle tre manifatture torinesi di porcellana, Rossetti, Vische e Vinovo, grazie allo spoglio dei documenti d'archivio e alla revisione degli oggetti presenti sia in raccolte pubbliche che private. L'avventura eroica che portò la "sublime scoperta della porcellana" a diffondersi in Europa e anche, precocemente, in terra piemontese, le storie, i protagonisti, le opere, uniti all'uso quotidiano dell'oro bianco all'interno delle dimore signorili, esaminato nell'arco della giornata del Giovin Signore, sono oggetto dell'esposizione al Museo di Arti Decorative Accorsi Ometto, che presenta - oltre a porcellane provenienti da raccolte pubbliche e private - diversi esempi di argenteria, quadri, incisioni. Il percorso espositivo si apre con la sezione dedicata alla produzione di porcellana della manifattura Rossetti, di proprietà del conte Giacinto Roero di Guarene, rappresentato nello straordinario quadro di Martin van Meytens; si prosegue entrando in un cabinets des porcelaines, in cui vengono esposte diverse porcellane cinesi Blanc de Chine, alcune già di proprietà del Conte di Guarene, a cui si aggiungono alcune statuine di dignitari cinesi in porcellana a pasta tenera, eseguite nella manifattura Rossetti fra il 1737 e il 1743, copiando originali cinesi. Oltre alla produzione bianca, sono state individuate porcellane dipinte in policromia, fra cui una vaso di Palazzo Madama, e alcuni oggetti appartenenti a collezioni private. La seconda sezione è dedicata alla manifattura fondata nel 1765 dal conte Ludovico Birago di Vische, di cui vengono presentati numerosi oggetti inediti: nella sua breve attività (1765 - 68) Vische, oltre a riprodurre statuine e prototipi della manifattura di Vincennes - Sèvres, presenta un notevole influsso dei disegni rocaille di Meissonnier e dell'argentiere torinese Boucheron. Fra gli oggetti più interessanti, una zuccheriera dipinta in monocromia porpora e una straordinaria salsiera, la cui forma ricorda da vicino la produzione del Boucheron. La terza sezione della mostra inizia mostrando una serie di sculture in porcellana bianca verniciata e in biscuit, eseguite nel periodo in cui alla direzione della manifattura furono Giovanni Vittorio Brodel, già socio del Birago a Vische, e Pierre Antoine Hannong, autore della formula della porcellana dura in Francia (aveva infatti venduto nel 1761 il segreto della porcellana dura a Sèvres). In questo periodo vengono riprodotti i modelli di Vische, in buona parte derivati dalle incisioni delle opere di François Boucher. Un confronto interessante sarà quello tra Vincennes - Sèvres, Vische e Vinovo, che darà al visitatore la possibilità di esaminare i modelli piemontesi e gli originali francesi, fra cui un biscuit proveniente dal Museo delle Porcellane di Palazzo Pitti. La mostra prosegue con una quarta sezione che, iniziando con l'esposizione di un servito da cioccolata, introdurrà la sezione della produzione vascolare del periodo Hannong: dominanti sono l'influsso di Meissen e di Vincennes - Sèvres: oltre a uno splendido portathe di Vinovo, proveniente da Ca' Rezzonico, dipinto a putti derivati dalle incisioni di Boucher, corredano la mostra alcune porcellane di Sèvres, già di proprietà dei Duchi di Parma e provenienti dalle collezioni di palazzo Pitti, che esemplificano l'evidente influsso della manifattura francese su quella torinese. Il percorso espositivo prende poi in esame le più importanti tipologie della produzione Hannong, fino a confluire in una tavola imbandita con vasellame di Vinovo del primo e secondo periodo, abbinato a splendidi argenti e vetri dell'ultimo quarto del Settecento, in modo da ricreare un ambiente di grande splendore, a cui fanno anche riscontro alcuni quadri; in particolare il centro tavola riporterà una serie di "Gridi di Strada" in porcellana di Vinovo, raffiguranti mestieri e personaggi di piazze e mercati dell' epoca, cui farà da sfondo un'opera del pittore Giovan Michele Graneri (1679-1755), tra i più celebri artisti di bambocciate piemontesi. La quinta sezione prenderà in esame diverse tipologie scultoree della manifattura nei suoi diversi periodi di gestione, partendo dal periodo Hannong fino ad arrivare al periodo della direzione dello scultore Giovanni Lomello: alcune opere di grande qualità esecutiva corredano questa sezione, in cui spicca una bellissima Visitazione di Maria del 1789 e una Vergine Addolorata firmata dal Lomello, oltre ad un'Assunzione ancora attribuibile al periodo Hannong e molto probabilmente allo scultore Tamietti. Particolarmente rilevante sarà la sesta sezione legata alla committenza sabauda: in questa parte della mostra , i periodi Hannong Gioanetti e Lomello vengono messi in rilievo da oggetti di altra qualità, fra cui possiamo rilevare il gruppo della Maestà Sabauda, proveniente da Palazzo Madama e due straordinari TORINOSETTE | Arte 190 / 225 vasi attribuibili agli anni di regno di Carlo Emanuele IV (1796-1802), che mostrano evidenti influssi della contemporanea produzione parigina. Questa sezione comprende alcuni dei migliori risultati della produzione vascolare della direzione di Vittorio Amedeo Gioanetti, che Arte "RAFFAELLO: LA MADONNA DEL DIVINO AMORE" ALLA PINACOTECA GIOVANNI E MARELLA AGNELLI "Raffaello: la Madonna del Divino Amore". Per la prima volta a Torino viene esposto il capolavoro di Raffaello attualmente custodito nel Museo di Capodimonte di Napoli presso i cui laboratori è stato curato l'intervento di restauro. La Madonna del Divino Amore era ricordata da Giorgio Vasari nella Vita di Raffaello (1550) fra le più belle opere del periodo romano del maestro, eseguita per Leonello Pio da Carpi signore di Meldola. La tavola proviene dalla collezione Farnese, e rappresenta quindi anche un'occasione di approfondimento delle vicende di questa importante collezione. La mostra alla Pinacoteca Agnelli diventa l'occasione per presentare in maniera esauriente e significativa i risultati di questi studi e attraverso l'utilizzo di supporti digitali, che rendano fruibili le indagini riflettografiche e consentano di leggere - anche al grande pubblico - la struttura interna del dipinto e le numerose varianti e pentimenti dell'artista durante la stesura dell'opera, in serrato dialogo con i disegni e gli schizzi preparatori del maestro urbinate conservati nelle più prestigiose collezioni grafiche europee, due provenienti dall'Albertina di Vienna e uno dal museo delle Belle Arti di Lille. Il progetto di allestimento è stato curato da Marco Palmieri. In occasione della mostra il Dipartimento Educazione ha ideato una serie di attività e workshop per bambini e adulti e scuole di ogni ordine e grado. Orario: da martedi a domenica 10.00-19.00; chiuso lunedì. Ingresso: intero 10 euro; ridotto 8 euro (gruppi, over 65, convenzionati); ridotto 4 euro (scuole, ragazzi 6/16 anni); gratuito 0/6 anni, disabili, Abbonati Torino Piemonte Musei. Info: 011.0062713 www.pinacoteca-agnelli.it fino al 28/06/2015 ore 10:00 Torino Via Nizza 230/103 SAMUEL DI BLASI AL MUSEO NAZIONALE DELLA MONTAGNA "Lo scalatore di nuvole", personale di Samuel Di Blasi. Con questa mostra inizia un nuovo percorso del Museo torinese dedicato all'Arte in Quota: principalmente giovani artisti, ma non solo. L'evento è il primo di una serie espositiva che si propone di presentare al pubblico mostre di arte contemporanea inserite nel contesto espositivo del Museo medesimo. Filo conduttore della rassegna è l'interpretazione di temi ispirati alla montagna da parte degli artisti che saranno, di volta in volta, invitati. Samuel Di Blasi espone 12 sculture inserite lungo tutto il percorso museale in uno stimolante dialogo natura-scultura che, come dice il curatore Riccardo Cordero, «non mancherà di coinvolgere emotivamente lo spettatore». Fondamento del lavoro di Di Blasi è realizzare opere che ricreino habitat ed elementi naturali che conservino una memoria nascosta della realtà. Una contrapposizione continua di immagini che l'artista propone affinché dentro ciò che osserviamo si possa arrivare ad immaginare l'intangibile. Nuvole che non sono solo nuvole, ma anche grotte e fenditure profondissime. Superfici percorse da scritte che sembrano parole ma non lo sono e che nascondono -velandolo- il corpo degli uomini che le abitano. Parte integrante del percorso sono le figure di gesso posizionate attorno e dentro queste "piccole sculture monumentali", che non sono bozzetti né studi, ma monumenti nel significato più classico del termine. Orario: dal martedì alla domenica dalle 10.00 alle 18.00; chiuso il lunedì. Ingresso: intero 10,00 euro, ridotto 7,00 euro, soci Cai 6,00 euro, promozionale 1,00 euro. Info: 011.6604104 [email protected] - www.museomontagna.org fino al 28/06/2015 ore 18:00 Torino Piazzale Monte dei Cappuccini TORINOSETTE | Arte 191 / 225 Arte SAN SECONDO DI PINEROLO - BEATO ANGELICO AL CASTELLO DI MIRADOLO "Beato Angelico. Il Giudizio svelato. Capolavori attorno al Trittico Corsini". Un percorso intimo e raffinato che racconta un capolavoro di Fra' Giovanni da Fiesole: il suggestivo trittico con l'Ascensione, il Giudizio Universale e la Pentecoste, custodito presso la Galleria Nazionale d'Arte Antica in Palazzo Corsini a Roma. I protagonisti del trittico Corsini sono svelati attraverso la visione coinvolgente di cinque capolavori realizzati da Beato Angelico, ognuno dei quali rappresenta un momento importante nel suo percorso artistico di miniatore e pittore, mostrando la grazia di una teologia per immagini. La mostra è nata grazie alla fruttuosa collaborazione della Fondazione Cosso con la Soprintendenza Speciale per il Patrimonio Storico, Artistico ed Etnoantropologico e per il Polo Museale della Città di Roma e la Galleria Nazionale d'Arte Antica in Palazzo Corsini. La curatela è affidata a Daniela Porro, Giorgio Leone e Antonio D'Amico, che hanno voluto "svelare" il Giudizio Universale, dipinto da Beato Angelico nei suoi anni romani, intorno al 1447-'48. Il percorso si sviluppa attraverso l'accostamento di tre fondamentali codici miniati provenienti dal Museo di San Marco e dalla Biblioteca Medicea Laurenziana di Firenze, dalla Biblioteca Nazionale Braidense di Milano. La narrazione evolve con due grandi capolavori come la delicata e "piena di grazia" Madonna dell'Umiltà, in arrivo dal Museo Nazionale di San Matteo di Pisa, e le tavolette con la Nascita di Gesù e l'Orazione nell'orto, dei Musei Civici di San Domenico di Forlì. La mostra si inserisce in un percorso di forte vivacità culturale caratterizzato non soltanto dai grandi eventi di respiro internazionale legati all'Expo, ma anche dall'ostensione della Sacra Sindone, per la quale giunge alla Diocesi di Torino un altro capolavoro di Beato Angelico, il Compianto sul Cristo morto. Coincidenza significativa che crea un legame tra il Comune di San Secondo e il capoluogo piemontese, tra il Castello di Miradolo e il Museo Diocesano Torinese. La mostra si completa di uno scenografico allestimento che, nell'oscurità delle sale, presenta alcune grandi riproduzioni retroilluminate, in alta definizione, dei particolari delle opere esposte. L'illuminazione scelta, che attraversa i dettagli, diviene insieme metafora e simbolo della luce divina che pervade l'opera di Beato Angelico. Le note del raro Requiem di Franz Liszt, in una riscrittura per archi e organo, avvolgono le sale attraverso un inedito sistema di diffusione del suono. La partitura, che guarda al passato, agli esempi di Orlando di Lasso e Palestrina, diviene la narrazione, in musica, del momento del Giudizio Universale, in un'atmosfera sospesa di raccoglimento e intimità. Orario: giovedì e venerdì 14.00-18.30; sabato, domenica e lunedì 10.00-19.00; chiuso il martedì e il mercoledì; aperto su prenotazione in qualunque giorno e fascia oraria per gruppi e scolaresche. Ingresso: intero 10 euro; ridotto 8 euro (gruppi, convenzionati, studenti fino a 26 anni, over 65); ridotto dai 6 ai 14 anni 3 euro; gratuito bambini fino a 6 anni, Abbonati Musei. Info: www.fondazionecosso.it - [email protected] 0121.502761 (biglietteria) - 0121.376545 (uffici). fino al 28/06/2015 ore 15:00 San Secondo di Pinerolo (TO) Via Cardonata 2 TORINOSETTE | Arte 192 / 225 Arte AMEDEO MODIGLIANI ALLA GAM La stagione 2015 delle mostre alla GAM Torino prosegue con uno straordinario protagonista: Amedeo Modigliani, in un itinerario che aiuta a scoprire l'opera di colui che forse più di tutti incarna la figura dell'"artista maledetto", ancora oggi considerato uno dei grandi interpreti della pittura europea del Novecento. In mostra circa 90 opere, tra cui sessanta capolavori provenienti dal Centre Pompidou di Parigi e da importanti collezioni pubbliche e private d'Europa. La mostra è promossa da GAM e prodotta da MondoMostre e Skira editore in collaborazione con il Musée National d'Art Moderne - Centre Pompidou di Parigi. La curatela scientifica è affidata a Jean-Michel Bouhours, accreditato studioso di Modigliani e curatore del dipartimento delle collezioni moderne del Centre Pompidou di Parigi. Intorno alla figura centrale di Modigliani si presenta la straordinaria atmosfera culturale creata dalla "École de Paris", la corrente che ebbe protagonisti alcuni artisti attivi nel primo dopoguerra, spesso esuli ebrei perseguitati nel loro paese di origine, che si raccolsero intorno a Montmartre e Montparnasse uniti dal desiderio di vivere in pieno il clima artistico e culturale di Parigi, creando una completa simbiosi tra vita e arte e distinguendosi per uno stile personalissimo e una vita dissoluta e priva di regole. Si parte da un significativo corpus di opere del Centre Pompidou di Parigi, nelle cui collezioni Modigliani entrò a far parte già nella metà degli anni '30 del Novecento. Tra questi gli splendidi ritratti dei suoi amici (Il giovane ragazzo rosso del 1919), delle sue amanti (Lolotte del 1917) o dei suoi mercanti, affiancati a dipinti, disegni e sculture provenienti da altre prestigiose collezioni pubbliche e private e da un dipinto delle collezioni della GAM, la celebre Ragazza Rossa del 1915. In questi dipinti emerge il noto "Stile Modigliani" caratterizzato da una sintesi estrema, tanto che i personaggi ritratti non si rivelano nella loro identità, se non per alcuni dettagli, come i vestiti o le capigliature. La mostra è costruita in cinque sezioni, che analizzano la vitalità parigina del periodo, con uno sguardo non solo alla pittura, ma anche al disegno che ha dato origine ai capolavori, e con un occhio particolare alla scultura in cui il protagonista, insieme a Modigliani, è Costantin Brancusi, lo scultore nel cui atelier Amedeo lavorerà per molto tempo. Tra le opere esposte in questa sezione le celebri Principessa X e Mademoiselle Pogany III, accanto a una serie di fotografie originali che Brancusi stesso scattò alle sue opere. Modigliani si mostra come il principale testimone della realtà cosmopolita della Bohème parigina, che ha segnato la sua indipendenza dai movimenti ufficiali delle avanguardie artistiche. Un particolare momento storico in cui, alla creazione dei capolavori, si affianca un'esistenza fatta di alcool e miseria che, uniti alla morte prematura, hanno contribuito ad avvolgere il personaggio in un'aura di leggenda. Orario: martedì-domenica 10-19.30, chiuso lunedì. La biglietteria chiude un'ora prima. Ingresso mostra: intero euro 12 - ridotto euro 9. Info: Centralino 011.4429518 - Segreteria 011.4429595 - [email protected] fino al 12/07/2015 ore 10:00 Torino Via Magenta 31 TORINOSETTE | Arte 193 / 225 Arte GIANNI MILANO AL CASTELLO DI RIVARA Per la serie "Performaces", Franz Paludetto presenta la mostra-performance "In principio era il verbo - 20 febbraio 1970".Gianni Milano è un personaggio caleidoscopico, poeta e pedagogista antagonista, che ha segnato significativamente il passo nel processo di decostruzione culturale negli anni Sessanta e che ancora oggi, tenacemente, porta avanti la sua riflessione attraverso scritti e visionarie azioni. Classe 1938, Milano torna a testimoniare la propria idea plastica di "non arte" nelle immagini e negli scritti che animarono, nel 1970, la sua performance "In principio era il verbo", ospitata allora dalla Galleria LP 220 dell'amico Franz. Buio in sala, luce soltanto ad illuminare il rotolo lungo 40 metri di carta che conduce fino al piedistallo che regge la grande macchina da scrivere messa da Milano a disposizione di tutti coloro che desiderino lasciare un pensiero compiuto o anche soltanto una traccia d'inchiostro, al proprio passaggio, per contribuire a realizzare quello che l'artista trasforma poi in una sorta di manifesto collettivo della didattica della non arte. Fatto a pezzi e poi distribuito, il prodotto di questa azione partecipata circolerà quindi, come a suggellare la responsabilità, il coinvolgimento di tutti nel processo di costruzione o decostruzione di significato. La performance è in programma domenica 22 marzo dalle 10 alle 18, la mostra è visitabile fino al 31 luglio nel seguente orario: sabato e domenica dalle 10:00 alle 12:00 e dalle 14:00 alle 18:00. Info: 0124.31122 - www.castellodirivara.it - [email protected] fino al 31/07/2015 ore 10:00 Rivara (TO) Piazza Sillano 2 TORRE PELLICE - HARALD KLINGELHÖLLER, GIANNI CARAVAGGIO E PAOLO PISCITELLI DA TUCCI RUSSO In mostra le personali di Harald Klingelhöller, Gianni Caravaggio ("Non poserò mai più i miei anni così sul tempo") e Paolo Piscitelli ("Here, Not Here"). Orario: da martedì a domenica 10,30-13 e 15-19. Info: 0121.953357 - [email protected] - www.tuccirusso.com fino al 02/08/2015 ore 11:00 Torre Pellice (TO) Via Stamperia 9 TAMARA DE LEMPICKA A PALAZZO CHIABLESE La mostra dedicata a Tamara de Lempicka presenta oltre 80 opere dell'artista, in un percorso tematico che presenterà al pubblico le opere più iconiche e note della Lempicka, ma anche di conoscere nuovi aspetti della sua vita e del suo percorso artistico. L'esposizione è curata da Gioia Mori, promossa dal Comune di Torino - Assessorato alla Cultura, dalla Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici del Piemonte e dal Polo Reale di Torino e prodotta da 24 ORE Cultura - Gruppo 24 Ore e Arthemisia Group. Come scrive la curatrice Gioia Mori: "Diversi sono gli aspetti evidenziati in questa nuova esposizione, dal taglio inedito, che presenta una Lempicka più intima e segreta, con alcune sorprese ancora custodite nei "mondi" di Tamara, una mostra da esplorare come se si viaggiasse in universi paralleli", e dove è evidenziato il rapporto con i grandi fotografi della sua epoca, e lo studio costante dell'arte del passato, creando così attraverso la commistione di "antico" e "moderno" uno stile unico e inimitabile. Ad accogliere il visitatore è la "Ragazza in verde", eccezionale prestito del Pompidou di Parigi, il quadro che decreta il pieno riconoscimento ufficiale, acquistato nel 1932 dallo Stato francese per essere esposto nella sezione polacca del rinnovato Jeu de Paume. Il percorso si apre con la sezione "I mondi di Tamara de Lempicka": un'esplorazione attraverso tutte le case in cui ha vissuto tra il 1916 e il 1980, tra l'anno del suo matrimonio a San Pietroburgo e l'anno della morte a Cuernavaca. I luoghi sono messi in relazione con la sua evoluzione artistica: dagli acquerelli del periodo russo, alla ritrattistica degli anni Venti realizzata nei suoi ateliers parigini, alle opere dipinte a Beverly Hills nella grande villa coloniale di King Vidor progettata dall'architetto Wallace Neff, a quelle degli anni Quaranta che rispecchiano gli arredamenti e il gusto della casa di New York. Questo sguardo nell'intimità delle sue stanze esplora anche i mondi culturali di riferimento, facendo emergere inediti rapporti, come quello tra il dipinto "Strada nella notte" e le foto di Kertész e Brassaï, che restituiscono la medesima stupefazione di questi rifugiati dall'Europa dell'Est nella città "delle TORINOSETTE | Arte 194 / 225 luci", per tutti loro luogo di elezione. La seconda sezione, "Madame la Baroness, Modern medievalist", prende il titolo da un articolo dei primi anni Quaranta uscito negli Stati Uniti, dove Arte SAM FALLS IN RESIDENZA DA FRANCO NOERO Domenica 22 marzo dalle 14 alle 20 la galleria Franco Noero presenta il nuovo progetto di Sam Falls che sarà ospitato in sede sino al 21 marzo 2016. Un progetto espositivo della durata di un anno che si inserisce nell'ambito del programma in residence realizzato nel project space di via Mottalciata 10/B. L'artista californiano presenta in galleria un corpus di lavori legati alla celeberrima composizione musicale "Le Quattro Stagioni" di Antonio Vivaldi. Per l'occasione è stato realizzato il libro "Sam Falls, Four Seasons Forever", edito da Flash Art Books, con un'introduzione di Nicolas Trembley. Orario: lunedì 15.00-19.00; martedì-venerdì 11.00-19.00; sabato 15.00-19.00 o su appuntamento. Info: 011.882208 [email protected] - www.franconoero.com fino al 21/03/2016 ore 14:00 Torino Via Mottalciata 10/B Lunedì 06 Aprile 2015 RÄ DI MARTINO ALLA GAM PER "VITRINE" Riparte il 10 febbraio alla GAM di Torino "Vitrine", il progetto dedicato alla ricerca artistica contemporanea. Possibilità, titolo della quarta edizione, pone l'attenzione sulle trasformazioni della vita, del suo divenire di cui l'arte ricalca la natura mutevole e fluida. Come un vetro trasparente, "Vitrine" stabilisce un punto di interazione, di dialogo e di lettura tra le ricerche artistiche più contemporanee e il flusso incessante degli stimoli fisici e simbolici della quotidianità. Gli artisti protagonisti della quarta edizione di Vitrine sono: Rä di Martino, Francesco Gennari, Francesco Barocco, Anna Franceschini, Luca Trevisani. "Vitrine" si costituisce come una soglia, un passaggio che mette in comunicazione mondo interno ed esterno al museo attuando un dialogo tra le ricerche artistiche con la realtà circostante. Lo spazio e il tempo sono le coordinate imprescindibili con cui l'uomo si confronta costantemente e che s'imprimono nel lavoro dell'artista. Tutto scorre e cambia, le percezioni si arricchiscono di ricordi personali, del vissuto, della memoria culturale, storico?sociale e politica in una metamorfosi continua. Mutamenti che investono la realtà naturale e urbana ma anche il paesaggio dell'immaginario, lo spazio?tempo reale e quello mentale, interiore e intimo dell'animo. Lo sguardo dell'artista coglie determinate situazioni, alcuni momenti, registra cambiamenti che mescolano passato, presente e futuro, in una rielaborazione che trova espressione nelle opere, restituendo attimi e impressioni. Il primo appuntamento dell'edizione 2015 vede protagonista Rä di Martino, che presenta alla GAM dal 10 febbraio al 6 aprile l'opera "The Picture of Ourselves", video in bianco e nero che inquadra i primi piani alternati di una bambina e di un giovane uomo dagli occhi chiari, due ritratti in cui affiorano suggestioni della tradizione artistica, dalla pittura più antica fino alla fotografia più contemporanea, due sguardi che sono la testimonianza della vita che scorre, si radica, si evolve in un infinito intrecciarsi di possibilità. Orario: martedì-domenica 10-18, chiuso lunedì. La biglietteria chiude un'ora prima. Ingresso libero a Vitrine. Info: centralino 011.4429518 - segreteria 011.4429595 www.gamtorino.it/vitrine ore 18:30 Torino Via Magenta 31 TORINOSETTE | Arte 195 / 225 Arte GAVINO SANNA ALLO SPAZIO MOUV "Livori in corso", personale di Gavino Sanna. In mostra una trentina di disegni, accompagnati da brevi racconti, raccolti nel libro intitolato "Livori in corso" che Gavino Sanna ha dedicato ad Alda Merini. La mostra si apre, così come nel libro, con un verso della Poetessa dei Navigli "L'uomo fa male al fratello al primo sbadiglio del mattino" a cui segue la dedica di Alda Merini. Orario: tutti i giorni dalle ore 10 alle 24; chiuso il lunedì. Nel periodo della mostra si svolgeranno degustazioni libere e guidate dei vini di Cantina Mesa, l'azienda vitivinicola creata dieci anni fa da Gavino Sanna con la moglie Lella a Sant'Anna Arresi nel Sulcis. Info: [email protected] - www.spaziomouv.it - 331.5828996 ore 10:00 Torino Via Silvio Pellico 3 SERGIO STAINO ALLA GAM "Un racconto di Berlino, 1981", personale di Sergio Staino - uno dei più conosciuti e amati disegnatori satirici italiani -, a cura di Danilo Eccher. Lo spazio Wunderkammer ospita più di cento disegni che raccontano Berlino nel 1981, quando Staino, armato di carta, matita, china e una macchina fotografica raggiunge la città e la interpreta con i suoi disegni. E qui Bobo, da sempre l'alter ego del disegnatore, si ritrova a esplorare una città dalle mille contraddizioni e dal grande fascino. Una metropoli in forte espansione architettonica e culturale, in quell'anno ancora inserita nel cuore del comunismo europeo. "Ogni angolo era una scoperta, una sorpresa, una suggestione: Berlino in quegli anni là era una città veramente unica per la quantità di contraddizioni politiche e sociali che faceva coesistere in se stessa esprimendole, poi, in forme architettoniche e ambientali assai diversificate (...) Tutto era esagerato in Berlino Ovest: le luci, le insegne, le vetrine, tutte cose che adesso sembrerebbero normali ma che, allora, erano profondamente innovative. Solo avvicinandosi al confine con la Repubblica Democratica, e soprattutto al muro, l'atmosfera della città si faceva più scura e deprimente e la contraddizione tra la vitalità lussuosa dell'Ovest e la tristezza poliziesca dell'est si facevano evidenti". Orario: martedì-domenica 10-18, chiuso lunedì. La biglietteria chiude un'ora prima. Ingresso: euro 10, ridotto euro 8, gratuito ragazzi fino ai 18 anni. Info: Centralino tel. 011 4429518 - Segreteria tel. 011 4429595 e-mail [email protected] ore 10:00 Torino Via Magenta 31 ETTORE FICO ALL'URP DEL CONSIGLIO REGIONALE In mostra una quindicina di incisioni di Ettore Fico (Piatto biellese 1917-Torino 2004). Si tratta di acqueforti e litografie, tra le produzioni meno note dell'artista ma da lui molto amate. Le vedute del giardino di casa a Castiglione torinese, dove Fico trascorreva le estati, sono un motivo ricorrente della sua arte così come i dettagli della natura, ben esemplificati in mostra da nidi, cespugli, viti e pannocchie. Fico realizzò le sue prime opere incisorie nel 1963, lavorando in studio con una pressa, operando direttamente sulle lastre e concentrando la produzione in determinati periodi, fino al 2003, anno precedente alla sua morte. Orario: dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 13 e dalle 14 alle 16. Ingresso libero. ore 17:00 Torino Via Arsenale 14/G TORINOSETTE | Arte 196 / 225 Arte ALDO MONDINO ALLA GAM PER "SURPRISE" Martedì 10 febbraio inaugura alla GAM il primo appuntamento dell'edizione 2015 di "Surprise", progetto espositivo che concentra l'attenzione su aspetti specifici del contesto artistico torinese tra gli anni Sessanta e Settanta, in cui si intersecarono discipline diverse, dall'architettura al design, dalla moda alla grafica, dalla musica alle arti visive e performative gettando in questo modo le basi per il riconoscimento artistico di Torino a livello internazionale. A curare questo terzo ciclo di appuntamenti, che prosegue per tutto il 2015, sono Maria Teresa Roberto, docente di Storia dell'Arte Contemporanea presso l'Accademia Albertina di Torino e Gregorio Mazzonis, curatore GAM. Al progetto è dedicata la sala espositiva della GAM al secondo piano del museo. Al centro dell'attenzione sono poste di volta in volta opere, tracce di percorsi espositivi, progetti inediti, riferimenti a contesti extra-artistici; si tratta di frammenti eterogenei ma accomunati dal senso di stupore e meraviglia e di intensificazione delle energie vitali tipico di quegli anni. Il protagonista del primo appuntamento è Aldo Mondino (Torino, 1938-2005) il quale, dopo il periodo trascorso a Parigi dal 1959 al 1960 dove frequenta l'Ecole du Louvre e i corsi di incisione di William Heyter, nel 1963 esordisce a Torino con una personale alla galleria Il Punto, allora diretta da Gian Enzo Sperone. Presenta in questa occasione i suoi nuovi lavori, le "Tavole Anatomiche", metafore della società contemporanea descritta attraverso gli organi del corpo umano. "Sole" e "Immersore", entrambe realizzate nel 1967 e presentate nella mostra alla GAM, rappresentano un'esperienza anomala nell'ambito della sua produzione artistica, rivolta in questi anni al gioco e allo humour. L'arrivo della Pop Art in Italia proprio grazie a Gian Enzo Sperone e la sua consacrazione nella mostra alla Biennale veneziana del '64, costituisce un precedente fondamentale per tutta la ricerca artistica degli anni a venire. Mondino si appropria anch'egli di alcune istanze quali il principio di sconfinamento dalla pittura ottenuto con l'utilizzo di materiali che circondano il nostro ambiente, in questo caso legno e lampadine a incandescenza. Se "Immersore" si ricollega , come ha notato Riccardo Passoni, più alle istanze New Dada che sono discusse proprio in quegli anni, "Sole" traduce con i materiali delle insegne luminose un tema caro alla pittura di paesaggio come l'alba, sul quale tra l'altro si concentra la ricerca di uno dei maestri della Pop Art come Roy Lichtenstein negli anni tra 1963 e 1964 e al quale Sperone dedica la mostra di apertura della sua galleria. Le due opere hanno in comune, oltre ai materiali utilizzati, una misura fissa che guida la loro installazione alla parete, 160 centimetri da terra, segnalata dall'artista da una etichetta della galleria Stein sul verso di "Immersore". Questa linea immaginaria, che attraversa in orizzontale l'opera, definisce il punto al di sotto del quale le lampadine devono rimanere spente e corrisponde sia alla misura teorizzata da Masaccio come altezza fissa dell'occhio umano sia al segno lasciato dalle acque dell'Arno su alcuni capolavori dell'arte fiorentina che impressionò a tal punto Mondino da spingerlo a realizzare tra la fine del '66 e il 1967 una serie di opere. Tra questi lavori vale la pena ricordare l'intervento alla mostra "Con temp l'azione" (gallerie Stein, Sperone e Il Punto, Torino 1967) durante la quale l'artista unisce le sedi della mostra tirando un filo rosso attraverso la città posto a 160 centimetri di altezza da terra. Orario: martedìdomenica 10-18, chiuso lunedì. La biglietteria chiude un'ora prima. Ingressi: euro 10, ridotto euro 8, gratuito ragazzi fino ai 18 anni. Info: Centralino tel. 011 4429518 - Segreteria tel. 011 4429595 e-mail [email protected] fino al 07/04/2015 ore 18:30 Torino Via Magenta 31 IVREA - ELENA MIRANDOLA E MANITERRA AL CASTELLO DI SALE Mostra di Elena Mirandola e Maniterra a cura di ArteInFuga. Orario: lunedì 14.30-19.00; dal martedì al sabato 9.30-19.00. Info: [email protected] - http://arteinfuga.blogspot.it/ fino al 08/04/2015 ore 18:00 Ivrea (TO) Via dei Patrioti 14 TORINOSETTE | Arte 197 / 225 Arte "FOBOFILIA" ALLA FONDAZIONE SANDRETTO RE REBAUDENGO "Fobofilia", mostra sull'immagine della paura, sul modo in cui gli artisti danno forma a uno dei sentimenti più caratteristici e sfuggenti della nostra epoca, a cura di Irene Calderoni. Fobofilia è il piacere un po' perverso di essere spaventati, una pulsione che appare sempre più frequente. La paura è il registro più diffuso nell'intrattenimento, ma anche nell'informazione e di conseguenza nel modo di percepire la realtà. L'arte riflette questa temperie, ne offre diverse sembianze, da quello più intimo e psicologico, di una soggettività aggredita oppure aggressiva, a quello più esterno e politico, di una società che si fonda sulla violenza e usa il terrore come arma. Artisti in mostra: Janis Avotins, Matthew Barney, Massimo Bartolini, Avner Ben Gal, Glenn Brown, Miguel Calderon, Maurizio Cattelan, Dinos e Jake Chapman, Roberto Cuoghi, Saul Fletcher, Anna Gaskell, Douglas Gordon, Gusmao& Paiva, Thomas Hirschhorn, Piotr Janas, Zoe Leonard, Margherita Manzelli, Eva Marisaldi, Nathaniel Mellors, Shirin Neshat, Kelly Nipper, Catherine Opie, Tony Oursler, Djordje Ozbolt, Anri Sala, Ferdinando Scianna, Andreas Slominski, Jakub Julian Ziolkowski. Orario: giovedì 20-23 (ingresso libero); venerdì, sabato e domenica 12-19. Ingresso: intero euro 5; ridotto euro 3 (over 65, studenti); gruppi euro 4 (minimo 6 persone); gratuito (per i bambini fino a 12 anni, Insieme per l'Arte, abbonamento Torino Musei, giornalisti accreditati, soci ICOM). Info: [email protected] 011.3797600 - www.fsrr.org fino al 12/04/2015 ore 19:00 Torino Via Modane 16 ISA GENZKEN ALLA FONDAZIONE SANDRETTO RE REBAUDENGO La mostra dedicata ad Isa Genzken (Germania, 1948) presenta per la prima volta in Italia un ciclo di lavori della fine degli anni Ottanta, un corpus di opere pittoriche meno note rispetto alle sculture e installazioni per cui Genzken è famosa. Sono olii su tela monocromatici che suggeriscono già nel nome, Basic Research, l'inizio di un percorso di sconfinamento e d'interazione con l'ambiente. Si tratta infatti di frottage del pavimento del suo studio, a metà tra pittura e scultura, che cercano una comunicazione non verbale con spazio e spettatori. Orario: giovedì 20-23 (ingresso libero); venerdì, sabato e domenica 12-19. Ingresso: intero euro 5; ridotto euro 3 (over 65, studenti); gruppi euro 4 (minimo 6 persone); gratuito (per i bambini fino a 12 anni, Insieme per l'Arte, abbonamento Torino Musei, giornalisti accreditati, soci ICOM). Info: [email protected] - 011.3797600 - www.fsrr.org fino al 12/04/2015 ore 18:00 Torino Via Modane 16 TORINOSETTE | Arte 198 / 225 Arte "MARCO POLO - LA VIA DELLA SETA NELLE FOTOGRAFIE DI MICHAEL YAMASHITA" AL MAO Un viaggio per immagini, sulle tracce di uno dei più grandi esploratori di tutti i tempi: la nuova mostra del Mao ricostruisce il percorso compiuto quasi mille anni fa da Marco Polo lungo la Via della Seta, attraverso le fotografie di Michael Yamashita, fotografo di punta di National Geographic. Nelle 76 fotografie esposte al Museo d'Arte Orientale ritroviamo piazza San Marco e la laguna, il minareto di Samarra in Iraq e le carovane a bordo dei cammelli nel deserto del Gobi. Non solo: la mostra, articolata in tre sezioni geografiche, ripercorre il tragitto compiuto da Marco Polo dall'Italia alla Cina, ma anche la permanenza dell'esploratore in Cina e il viaggio di ritorno via mare, lungo le coste dell'Indonesia e dell'India. Le immagini desertiche lasciano così pian piano spazio alle distese d'acqua delle piantagioni di riso, agli spettacolari paesaggi della baia di Ha Long nel Nord del Vietnam e agli sguardi penetranti dei sadhu a Bombay. Orario: dal martedì alla domenica dalle 10 alle 18. Dal 7 febbraio al 1 marzo, apertura e chiusura posticipata nei weekend (sabato dalle 11 alle 20; domenica dalle 11 alle 19). La biglietteria chiude un'ora prima. Il biglietto d'ingresso (10 euro) consente anche l'accesso alla collezione permanente del museo. Info: 011.4436928 - www.maotorino.it fino al 12/04/2015 ore 17:00 Torino Via San Domenico 11 MOSTRA DEI FINALISTI DEL MARIO MERZ PRIZE ALLA FONDAZIONE MERZ Mostra dei 5 finalisti della prima edizione della sezione arte del Mario Merz Prize. Gli artisti, Lida Abdul (Kabul 1973), Glenn Ligon (New York 1960), Naeem Mohaiemen (Londra 1969), Anri Sala (Tirana 1974) e Wael Shawky (Alessandria d'Egitto 1971), sono stati selezionati tra le oltre 500 candidature pervenute dalla giuria composta da Marisa Merz, Beatrix Ruf (direttrice dello Stedelijk Museum di Amsterdam) e Claudia Gioia (curatrice indipendente). Il progetto espositivo, curato da Beatrice Merz raccoglie due o tre opere per ciascun autore, scelte tra le più significative del loro percorso artistico. Il pubblico potrà esprimere la propria preferenza visitando la mostra o collegandosi al sito mariomerzprize.org. Orario: martedìdomenica 11-19, lunedì chiuso. L'ingresso alla mostra è gratuito. Info: 011.19719437 [email protected] - www.fondazionemerz.org fino al 12/04/2015 ore 18:00 Torino Via Limone 24 AVERY SINGER ALLA FONDAZIONE SANDRETTO RE REBAUDENGO "Pictures Punish Words", personale di Avery Singer, a cura di Beatrix Ruf. Sorprendenti per tecnica e iconografia, i quadri di Avery Singer sovvertono le nostre aspettative visuali. A un primo sguardo si sottraggono a una classificazione precisa come dipinti o elaborazioni a stampa. Per questo sollevano l'interrogativo, ovvio e allo stesso tempo pressante per un'artista, sul modo in cui le informazioni digitali che ci circondano possono concretizzarsi sotto forma di immagine piatta su carta o, più di recente, tridimensionale in plastica, o su ogni altra possibile superficie materiale. Avery Singer ha realizzato un ciclo di opere pensate appositamente per questa sua prima personale. Dopo una prima presentazione alla Kunsthalle di Zurigo, la personale si sposta Torino, alla Fondazione Sandretto Re Rebaudengo. Orario: giovedì 20-23 (ingresso libero); venerdì, sabato e domenica 12-19. Ingresso: intero euro 5; ridotto euro 3 (over 65, studenti); gruppi euro 4 (minimo 6 persone); gratuito (per i bambini fino a 12 anni, Insieme per l'Arte, abbonamento Torino Musei, giornalisti accreditati, soci ICOM). Info: [email protected] - 011.3797600 - www.fsrr.org fino al 12/04/2015 ore 18:30 Torino Via Modane 16 TORINOSETTE | Arte 199 / 225 Arte "UNITED ARTISTS OF ITALY" ALLA FONDAZIONE SANDRETTO RE REBAUDENGO "United Artists of Italy", un progetto di Massimo Minini. Il gallerista ha raccolto una collezione di ritratti di artisti eseguiti dai più significativi fotografi italiani: l'idea è stata quella di concepire una collezione di volti d'artista ripresi dai grandi fotografi italiani, quasi un mondo aiutasse l'altro, completandosi a vicenda. Il progetto, iniziato per passione qualche anno fa, è cresciuto sempre più grazie al contatto diretto con i fotografi che hanno abbracciato la proposta, e si è rivelato un vero e proprio viaggio all'interno della fotografia, tra archivi e scatole, pellicole e files. Se in principio l'idea era di selezionare esclusivamente ritratti di artisti, con il tempo l'attenzione si è estesa, prendendo in considerazione alcuni ritratti di artisti stranieri, ma molto vicini all'Italia, come Joseph Beuys, Andy Warhol, Robert Rauschenberg, Sol LeWitt, volti di scrittori come Pier Paolo Pasolini, Italo Calvino, Alberto Moravia, e ancora gli artisti colti al lavoro, nel loro studio o nei momenti liberi e alcuni tra i più importanti galleristi come Lucio Amelio e Leo Castelli. Questa collezione crea una storia del contemporaneo, non con le opere, ma con i volti, i modi, gli atteggiamenti. Se si può considerare il contemporaneo un'attitudine, un modo di porsi dell'opera nel proprio tempo ed in comunione con i grandi temi del momento, il massimo di tensione sul contemporaneo lo si raggiunge non con il corpo dell'opera, ma con quello dell'autore, che vive nel proprio tempo, lo interpreta, gli dà voce, lo fonda, definendone i contorni spaziali e temporali. La mostra vuole infatti offrire uno spaccato della fotografia italiana di questi anni, dimostrando la capacità straordinaria di interpretazione e di omaggio a grandi artisti da parte di grandi fotografi. Non si tratta di una semplice raccolta cronologica di immagini, ma di un racconto, dove lo stesso artista visto, letto e interpretato da diversi fotografi, porge differenti sfaccettature del proprio destino. Spesso la fotografia dice più di quanto non sia nelle intenzioni dell'autore. Attraverso quasi duecentocinquanta scatti, viene presentato il lavoro di ventidue fotografi attivi a partire dagli anni '60: Claudio Abate, Aurelio Amendola, Gabriele Basilico, Sandro Becchetti, Gianni Berengo Gardin, Elisabetta Catalano, Giorgio Colombo, Mario Cresci, Mario Dondero, Federico Garolla, Luigi Ghirri, Mario Giacomelli, Gianfranco Gorgoni, Mimmo Jodice, Nanda Lanfranco, Uliano Lucas, Attilio Maranzano, Nino Migliori, Ugo Mulas, Paolo Mussat Sartor, Paolo Pellion, Ferdinando Scianna. La mostra è stata ospitata al Musée d'Art Moderne di Saint Etienne, al Palais des Beaux Arts di Bruxelles, alla Fondazione Stelline di Milano, alla Biennale di Fotografia di Amsterdam ed alla Estorick Collection di Londra. Orario: giovedì 20-23 (ingresso libero); venerdì, sabato e domenica 12-19. Ingresso: intero euro 5; ridotto euro 3 (over 65, studenti); gruppi euro 4 (minimo 6 persone); gratuito (per i bambini fino a 12 anni, Insieme per l'Arte, abbonamento Torino Musei, giornalisti accreditati, soci ICOM). Info: [email protected] 011.3797600 - www.fsrr.org fino al 12/04/2015 ore 19:00 Torino Via Modane 16 "AN ART OF ONE'S OWN: GROUP SHOW" DA RAFFAELLA DE CHIRICO ARTE CONTEMPORANEA "An Art of One's Own: Group Show". In esposizione lavori di Carla Accardi, Irma Blank, Dadamaino, Angiola Gatti, Andi Kacziba, Maria Lai, Elena Modorati, Carol Rama, Elisabeth Scherffig, Eva Sørensen. Orario: martedì e mercoledì dalle 14:00 alle 19:00; giovedì, venerdì e sabato dalle 11:00 alle 19:00; altri giorni e orari su appuntamento. Info: www.dechiricogalleriadarte.com - [email protected] - 011.835357 fino al 12/04/2015 ore 18:00 Torino Via della Rocca 19 TORINOSETTE | Arte 200 / 225 Arte EVANGELINA ALCIATI ALLA PINACOTECA DELL'ACCADEMIA ALBERTINA "Evangelina Alciati: l'occhio e l'anima". L'Accademia Albertina delle Belle Arti dedica, presso le sale della Pinacoteca Albertina, una mostra antologica alla figura di Evangelina Alciati (1883-1959), pittrice nella Torino del primo e secondo Novecento, prima donna ad essere ammessa in Accademia, personalità libera ed in anticipo sui tempi. L'iniziativa, che si collega alla prossima apertura, completati i lavori di ristrutturazione, della Pinacoteca del Novecento, presso la Rotonda del Talucchi, è stata sollecitata dalla contemporanea uscita, anteprima domenica 25 gennaio presso la Sala Congressi dell'Unione Industriale, del film "La liberà allo specchio. Ritratto di Evangelina Alciati". Il film, tratto da un'idea di Mauro Guidetti, scritto dallo stesso insieme agli eredi Lorenzo Boccalatte ed Anna Maria Fracchia, è stato sceneggiato e diretto da Vanni Vallino, e si avvale dell'interpretazione, tra le altre, di Pamela Villoresi, Erica Blanc, ed Eugenio Allegri. Evangelina Alciati fu allieva di Giacomo Grosso, sotto la cui guida si diplomò in disegno e pittura. Decisivo per il gli esiti della sua carriera fu un soggiorno a Parigi tra il 1903 ed il 1906. Lo stile della Alciati, che raggiunge punte di assoluta eccellenza nel ritratto, si confronta alla pari con le tendenze che caratterizzano la prima parte del Novecento, dalla pittura post impressionista, all'Espressionismo ed alla Metafisica, in cui si evidenziano taluni punti di contatto con il magistero di Felice Casorati. La mostra, a cura dei professori Edoardo Di Mauro e Giuseppe Mantovani, con contributi critici di Francesco De Caria, Donatella Taverna e della docente dell'Accademia Valeria Piasentà, presenta un percorso completo e ragionato di tutte le fasi artistiche di Evangelina Alciati, dal primo Novecento al secondo dopoguerra, tramite il prestito di opere da collezionisti privati, e da istituzioni quali la Galleria d'Arte Moderna di Torino, il Castello Gamba. Museo Regionale della Valle d'Aosta, le Fondazioni Burzio e Mazzonis. Orario: lunedì, martedì, giovedì, venerdì, sabato e domenica 10.00-18.00 (ultimo ingresso 17.30); mercoledì chiuso. Info: 011.0897370 fino al 12/04/2015 ore 18:00 Torino Via Accademia Albertina 8 TORINOSETTE | Arte 201 / 225 Arte "173° ESPOSIZIONE ARTI FIGURATIVE 2015" ALLA PROMOTRICE "173° Esposizione Arti Figurative", rassegna che propone le opere di 365 artisti selezionate dalla Commissione Artistica della Promotrice. L'itinerario espositivo si snoda lungo le sale della Palazzina Liberty al Valentino secondo una visione d'insieme che unisce pittori, scultori, grafici in una sorta di racconto attraverso paesaggi, ritratti, figure, composizioni floreali, pagine astratte e surreali, nudini e delicati fogli d'acquarello, incisioni e disegni. La mostra presenta un ampio "corpus" di lavori che ricordano gli artisti scomparsi, come il particolare e inquieto segno di Enrico Colombotto Rosso e di Leonor Fini, l'intenso "Autoritratto n.2" di Ruggeri e il cromatismo della tela "Un mattino al mare" di Cherchi, i "cieli" di Carena e il rame "Spadaccino di gallo" di Molinari. E insieme a "Il diario di Darwin" di Soffiantino si nota la tempera "Testa d'uomo" di Spazzapan e l'acquarello "Nudo in posa" dell'espressionista Corbelli, la "Dispensa" di Tabusso e la musicale tecnica mista "Les Regions inconnues" di Davide Peiretti, che si lega alle spaziali atmosfere del ciclo "Fuochi di gioia" di Nini Maccagno. E accanto affascinano le sculture, da "Sviluppo di forme n.1" ad "Archetipo", eseguite da Mastroianni, che sono documento e testimonianza di una vibrante e prorompente ricerca di materiali, forme, immagini. Immagini che fanno parte della narrazione di "Riviera Ligure" di Paulucci e delle rappresentazioni di Michele Baretta e Giuliano Emprin, dell'intensa spiritualità di Carlo Sismonda e del "contadino" un disegno dell'astigiano Manzone. Dopo un lungo periodo, ritornano alla "Promotrice" le delicate vedute del saluzzese Giuseppe Cavallera. E poi si possono vedere i robusti paesaggi di Franco Martinengo, le metafisiche atmosfere di Sergio Albano e Roberto Bertola, il pacato e misurato naturalismo di Pippo Bercetti, Piero Solavaggione, Mario Albano, Nicola Arduino, Cesare Tubino, Carlo Loro, Maria Antonietta Prelle, Loro, Giuseppina Colonna Gamero e Mario Gamero. Dal grande tronco di Germana Albertone si approda a Vincenzo Albano, alle donne di Stefano Cambursano e alle forme nello spazio di Serafino Delaurenti, ad Angiola Melis e Bruno Fisanotti, alla suggestiva "tavola" di Francesca Graziani Giovannini e alla neo-figurazione di Alfredo Levo. E, infine, il colore di Emilio Scarsi si stempera nell'armoniosa figura femminile di Almerico Tomaselli, nella sperimentazione di Giacinta Villa e nelle preziose incisioni di Vespignani, Giacinto Vittone e Mario Giovannini. E questo itinerario costituisce uno spaccato della "sociale", che si sviluppa in modo da delineare, tra artisti storici e più recenti elaborazioni, alcuni momenti del cammino dell'arte figurativa". Orario: martedì-sabato 11-13 e 16,30-20; festivi 10,30-12,30. Info: 011.6692545 fino al 12/04/2015 ore 18:00 Torino Viale Crivelli 11 I PANNELLI DI DEFENDENTE FERRARI ALLA SACRA DI SAN MICHELE "I pannelli di Defendente Ferrari". Orario: da martedì a sabato 9.30-12.30 e 14.30-18.00; domenica e festivi: 9.30-12.00 e 14.30-18.30; ultimo ingresso consentito 30 minuti prima della chiusura della Sacra. fino al 12/04/2015 ore 09:30 Sant'Ambrogio (TO) Sacra di San Michele BARDONECCHIA - CARLO RIVETTI AL PALAZZO DELLE FESTE "Antropologia fantastica", opere pittoriche di Carlo Rivetti. Orario: sabato, domenica e il lunedì di Pasquetta dalle 16,30 alle 19,00. Info: www.carlorivetti.it fino al 12/04/2015 ore 15:45 Bardonecchia (TO) Piazza Valle Stretta 1 TORINOSETTE | Arte 202 / 225 Arte FULVIO COLANGELO ALLO SPAZIO MIXTO "La Passione e l'Arte secondo Colangelo". Cristalli, tubi d'acciaio e travi in legno si trovano qui assieme proiettati nel vuoto delle continue vetrate. Le opere, anche queste, sono un mix fra pittura, fotografia, scultura, elaborazione digitale, interventi grafici. video, installazioni. Per vedere tutto bisogna girare, salire, scendere. Si scoprono solo così tante cose preziose e sorprendenti. Il filo conduttore tra lavori così diversi è una tecnica sempre dominata dall'impulso, dall'intensità, dall'attimo irripetibile in cui il tempo si ferma per lasciarci entrare in un mondo diverso e fantastico. Amore, erotismo, tensione sono le tante facce di un unico tema, la Passione, quella di cui siamo impastati, quella che dà senso alla vita. Fulvio Colangelo, scenografo, graphic designer, pubblicitario, art curator, artista con mostre in quindici nazioni, vive nel suo studio galleria Ki-Gallery in centro a Torino. Orario: lunedì, martedì e mercoledì dalle 8 alle 18; giovedì, venerdì e sabato dalle 8 alle 22; domenica dalle 20 alle 22. Info: 366.1128666 - [email protected] fino al 13/04/2015 ore 20:00 Torino Corso Castelfidardo 34 "UEFA IS EAST", FOTOGRAFIE DELLA TRANSNISTRIA AL POLSKI KOT "Uefa is East - L'Europa calcistica dell'Est vista attraverso i volti dei suoi abitanti. Transnistria, 1997": mostra fotografica diGabriele Bertolini, che vuole essere un momento riflessivo e documento storico di un viaggio in Transnistria, stato sui confini della legalità, che si dichiara indipendente dalla Moldavia e vicino ai Russi. La mostra, curata da Enzo Ronco e Gwladys Martini, fa parte del progetto "L'Europa calcistica dell'Est vista attraverso i volti dei suoi abitanti": la rassegna prende spunto dai luoghi dove si sono svolti eventi calcistici di rilevanza europea, come UEFA e Champions League, per raccontare città meno conosciute per mezzo dei ritratti di chi vi abita. Il calcio non è fatto solo di grandi club noti nel mondo intero. Decine di città più o meno conosciute partecipano con le loro squadre all'emozione delle coppe europee e molte sono nella parte più orientale del continente. Si trovano alla ribalta per pochi attimi, per poi finire dimenticate fino, se i loro club lo meritano, alla stagione successiva. Questo primo appuntamento vede protagonista la Transnistria e la sua capitale Tiraspol, che il fotografo ha documentato nel 1997, l'anno di fondazione dello Sheriff Tiraspol. I personaggi ritratti sembrano quasi prendere vita, tanto sono intensi e profondi i loro sguardi. Sono colti nella loro quotidianità, fieri, e sembrano cercare nell'obiettivo un riscatto, un futuro. La Transnistria è terra di contrasti, dove povertà e ricchezza convivono, come facce di una stessa moneta. Sembrano parlare di quello che hanno vissuto, ma senza urlarlo. Come i tre ragazzini soldati a torso nudo, che giocano a fare i grandi: uno di loro prima copre un braccio, poi lo scopre, rivelando elaborati tatuaggi. In questi territori è cresciuto lo scrittore Nikolai Lilin, che nel suo romanzo Educazione siberiana descrive l'iconografia dei tatuaggi, e come ancor meglio li descriva Alix Lambert nel suo documentario The Mark of Cain, ambientato tra i carcerati russi, quando i disegni sulla pelle raccontavano la storia dei detenuti stessi, quando l'inchiostro sottopelle era illegale. La mostra è inserita nel programma del progetto Fuoriluogo, sostenuto dal collettivo GAD (Gwladys Martini, Alessio Bovero, Dario Favatà), che intende stimolare l'incontro tra arte e luoghi non convenzionali, volto ad avvicinare il contenuto tipico dei musei al pubblico più vasto dislocandolo in contesti nuovi e spiazzanti. Orario: da martedì a domenica dalle 20.00 a mezzanotte. Info: [email protected] fino al 14/04/2015 ore 18:30 Torino Via Massena 19 TORINOSETTE | Arte 203 / 225 Arte JENS EINHORN ALLA LUCE GALLERY "Electric eyes", personale di Jens Einhorn. I lavori di Jens Einhorn sembrano alimentare uno scenario da fine del mondo. Le immagini della serie Too Much Future e The Endless End trasmettono la sensazione della calma dopo un disastro oltre ogni aspettativa. Sembra che siano stati sbattacchiati furiosamente da tempeste e nubi di fumo solo per stabilirsi di nuovo, solo grazie alla loro chiarezza formale. Einhorn fa sì che si provi un certo piacere in questa presunta distruzione con l'utilizzo, in questa serie, di vivaci colori. Il caos lentamente si trasforma in armonia. La lettera E che si ritrova in alcune immagini rappresenta una volta di più la lotta che si percepisce in ogni pezzo. Può voler dire sia "The End"- la fine - che l'Eternità, tutti nuovi inizi nel circolo infinito. L'etichetta segna anche il completamento del processo di lavoro per l'artista, l'ultimo atto gestuale sull'immagine. Come i battiti musicali le immagini, frammenti di pixel, operano all'interno di una nebbia delicata permeata di luce colorata. Cultura giovanile e musica rappresentano una cornice importante per le opere di Einhorn e spesso le si ritrova come impressioni galleggianti audio-visive. La lettera E può dunque stare anche per elettronica o estasi o per entrambi. La musica elettronica è anche spesso correlata alla nozione di post-apocalittico. Ha rappresentato un mezzo di espressione di critica sociale per molti artisti che hanno elaborato visioni distopiche del futuro, processandole in una nuova tecnologia. Jens Einhorm è nato nell'ex Repubblica Democratica Tedesca ed è dunque molto influenzato dagli avvenimenti socio-politici degli anni '90 quando la musica giocava un importante ruolo per un giovane artista, come primario strumento di espressione. Egli suonò in band punk a partire dalla metà degli anni '90, per poi intraprendere la sua strada nelle arti visive grazie alla fotografia e alla musica. Jens ha studiato fotografia a Leipzig e scultura e new media con Astrid Klein, e si è concentrato più sulla pittura con un master con Tal R all'Accademia di Düsseldorf per concentrarsi più sulla pittura. Il metodo mash-up di Einhorn, che fa suso di tessuto, pigmenti, colla e colori, regala una caratteristica di "oggetto" alle proprie immagini rendendo sorprendente la loro presenza nello spazio. La struttura stessa di quei minuscoli elementi visivi li rende simili a dipinti astratti o simil digitali. La mostra segna un importante punto di partenza per la carriera dell'artista, per la prima volta in Italia, presentando una serie di nuovi dipinti che sono il corpo principale delle opere più recenti di Einhorn. Orario: dal martedì al sabato 15.30-19.30. Info: 011.8141011 - 335.5246817 - [email protected] - www.lucegallery.com fino al 14/04/2015 ore 18:30 Torino Corso San Maurizio 25 QUADRI-PERSONALE ALLA GALLERIA20 In mostra lavori di Alfredo Billetto, Mauro Chessa, Pino Mantovani, Mario Surbone. Orario: dal lunedì al sabato dalle 15 alle 19. Info: 011.3724087 - [email protected] www.galleria20.jimdo.com fino al 15/04/2015 ore 17:00 Torino Corso Casale 85/B SIMONE BENEDETTO DA FRANZ PALUDETTO Sculture di Simone Benedetto. Orario: da giovedì a sabato 15-19 o su appuntamento. Info: 011.4546390 - [email protected] - www.franzpaludetto.com fino al 16/04/2015 ore 18:00 Torino Via Stampatori 9 TORINOSETTE | Arte 204 / 225 Arte "IL KABUKI DEI TRE SAMURAI: ARAKI, MORIMURA, SUGIMOTO" ALLA GALLERIA IN ARCO "Il kabuki dei tre samurai: Araki, Morimura, Sugimoto". Nobuyoshi Araki, Yasumasa Morimura e Hiroshi Sugimoto sono i protagonisti della mostra a cura di Graziano Menolascina. Nobuyoshi Araki, tra gli artisti più rappresentativi e prolifici della storia della fotografia, racconta la donna, l'eros e il Giappone. Le donne di Araki sono spesso sdraiate su letti disfatti, oppure distese sul pavimento in pose lascive, legate con corde, con i corpi ostentati e nudi ma con sguardi in cui è completamente assente la volontà di sedurre. Yasumasa Morimura si appropria invece di icone universali della storia dell'arte, dei mass media e della cultura popolare interpretandole in prima persona. In particolare Morimura è interessato alle trasformazioni sociali politico e culturali dovute alla penetrazione del capitalismo e dei miti del mondo occidentale in Giappone. Morimura impersona Einstein, Marylin, Frida Khalo, Hitler il risultato è un'opera e raffinata che nasce da una cura maniacale per i dettagli e l'uso di ritocchi digitali, di costumi, pose e accessori ricercati che le rendono uniche. I tratti somatici non modificati, sono l'unico mezzo che Morimura ha per rivendicare la propria origine e le proprie tradizioni e l'unica via per fare ciò è la provocazione. Infine, ci sono gli scatti di Hiroshi Sugimoto, immagini mentali, concetti la cui materializzazione è resa possibile grazie a un rigoroso controllo del mezzo fotografico e del processo manuale di stampa, seguito anch'esso personalmente dall'artista. Nella serie "Theatre" Sugimoto ha fotografato con tempi di esposizione lunghissimi sale degli anni '20 e '30, cinema degli anni '50 e drive in. La luce bianca degli schermi rettangolari, che illumina il resto dell'ambiente, contiene in sé l'intera proiezione del film. In "Architectures" la tecnica dello sfocato priva le architetture moderniste di connotazioni temporali. I lunghi tempi di esposizione dei "Seascape" bloccano il movimento delle onde in immagini eterne, mentre il soggetto dei "Portraits" realizzati fotografando i personaggi dei musei delle cere è l'immortalità stessa. Info: 011.8122927 - www.in-arco.com [email protected] fino al 18/04/2015 ore 18:30 Torino Piazza Vittorio Veneto 3 GIANLUCA QUAGLIA ALLA GALLERIA UNIQUE "Places", mostra personale dell'artista milanese Gianluca Quaglia a cura di Antonio D'Amico, propone "Paesaggio", un'installazione ambientale che invade tutto lo spazio della galleria, insieme alla sua produzione recente degli intagli su carta. I suoi lavori, la cui caratteristica principale è la recisione di alcuni elementi dal contesto originario per farli rivivere nello spazio circostante, producono una rottura dell'equilibrio del linguaggio comune. In "Places" Quaglia espone le libellule, le diverse varietà di fiori e di piante, le farfalle e gli insetti, tutti intagli su carta che conquistano il senso del loro essere singole individualità, in quanto gli elementi sono stati estratti e custoditi altrove, così non sono più semplici e gradevoli decorazioni, bensì pluralità di esistenze che abitano il medesimo spazio in cui si muovono gli uomini. Orario: dal martedì al sabato 10.00-12.30 e 15.30-19.30. Chiuso il lunedì. Aperture fuori orario su appuntamento. Info: 011.5617049 - 334.8017314 - [email protected] www.galerieunique.com fino al 18/04/2015 ore 17:00 Torino Corso Vittorio Emanuele II 36 TORINOSETTE | Arte 205 / 225 Arte "IL MONDO IN UNA TAZZA" A PALAZZO MADAMA Palazzo Madama presenta un percorso dedicato alla storia della tazza, attingendo dalle ricche collezioni di arte decorativa conservate in museo. L'esposizione si riallaccia al tema della porcellana torinese al centro di Fascino e splendore della porcellana di Torino, mostra curata da Andreina d'Agliano e Cristina Maritano che apre in contemporanea alla Fondazione AccorsiOmetto e che presenta ben 90 opere provenienti dalle collezioni di Palazzo Madama. Le due esposizioni offrono nel complesso un vero e proprio percorso cittadino dedicato al tema della porcellana. Filo conduttore dell'esposizione è la tazzina: da tè, da caffè e da cioccolata. Oggetto legato indissolubilmente all'introduzione in Europa delle bevande calde provenienti dall'Oriente e dal Nuovo Mondo e al materiale esotico e prezioso per eccellenza, la porcellana. A Palazzo Madama una sequenza di tazze, a partire dai blancs-de-chine, ovvero le porcellane bianche cinesi prodotte a Dehua, mostra l'evoluzione delle forme e la varietà dei decori nelle tazzine prodotte dalle manifatture europee nel Settecento: dai motivi di origine cinese e giapponese, a quelli tratti dai libri di storia naturale, ai paesaggi derivati da incisioni olandesi e tedesche, fino alle scene mitologiche e della letteratura cavalleresca. Contestualmente la mostra è un'occasione per raccontare, per casi esemplari, la storia della porcellana, delle sue particolarità produttive, della qualità della pasta e dei colori. Il valore socialmente rappresentativo della porcellana emerge anche grazie all'esposizione di alcuni servizi araldici, conservatisi integri per il loro valore altamente simbolico legato al passato illustre della casata oppure smembrati e dispersi sul mercato antiquario. Una vetrina è dedicata alla principale manifattura di porcellana operante in Piemonte nel Settecento, la Real fabbrica delle porcellane di Vinovo, fondata nel 1776 grazie all'intraprendenza di un torinese, Giovanni Vittorio Brodel, e di un ceramista di Strasburgo, Pierre-Antoine Hannong, e poi rilevata nel 1780 dal medico e chimico torinese, Vittorio Amedeo Gioanetti. Alla produzione di questa fabbrica è dedicato un più ampio spazio nelle sale della mostra alla Fondazione AccorsiOmetto. In un'altra vetrina, l'artista Matilde Domestico, che da anni conduce ricerche sul tema della porcellana, ambienta l'installazione Esistenza di porcellana, che si ispira alle poesie di Emily Dickinson. Il lavoro dell'artista unisce oggetti e frammenti di carta e di porcellana su cui emergono parole in acciaio. Intorno una superficie di polvere di marmo di Carrara, il caolino, un materiale refrattario. Tutti gli elementi nel complesso rimandano all'idea di fabbrica, a una realtà viva e produttiva. In sottofondo una base sonora composta dalla sovrapposizione ed elaborazione di rumori meccanici, suoni metallici ripetitivi registrati all'interno dei reparti di fabbricazione dell'Industria Porcellane IPA, si propaga tra le tintinnanti ceramiche antiche e contemporanee. Orario: martedì-sabato 10.00-18.00; domenica 10.00-19.00. La biglietteria chiude un'ora prima. Chiuso il lunedì. Ingresso: intero euro 10, ridotto euro 8, gratuito ragazzi fino ai 18 anni e abbonati Musei Torino Piemonte. In presenza di mostre temporanee le tariffe potranno subire variazioni. Info: 011.4433501 - www.palazzomadamatorino.it fino al 19/04/2015 ore 10:00 Torino Piazza Castello EUGENIO BROGGINI ALLA FONDAZIONE GIORGIO AMENDOLA Personale di Eugenio Broggini. Orario: da lunedì a venerdì 10-12 e 15.30-19.30; sabato e domenica su prenotazione. Info: www.fondazioneamendola.it - [email protected] fino al 23/04/2015 ore 18:00 Torino Via Tollegno 52 TORINOSETTE | Arte 206 / 225 Arte "LIVE EAST DIE YOUNG" BURNING GIRAFFE ART GALLERY "Live East Die Young", collettiva a cura di Giuseppe Savoca: un'occasione unica per entrare in contatto con lo spirito dissacrante e rivoluzionario della scena artistica dell'East End di Londra attraverso le opere di sei dei suoi più interessanti interpreti: Alex Binnie, Dan Hillier, Dr. D, Ian Johnstone, Liam Sparkes e Michele Servadio. Orario: dal martedì al venerdì 15-19; sabato 15:30-20. Info: www.bugartgallery.com - [email protected] - [email protected] - 011.5832745 - 347.7975704 fino al 24/04/2015 ore 18:30 Torino Via Bava 8/A "PITTURA FEMMINILE A TORINO NEL PRIMO '900" ALLA GALLERIA DEL PONTE "Pittura femminile a Torino nel primo '900", mostra di Evangelina Alciati, Vittoria Cocito, Nella Marchesini e Daphne Maugham. Orario: dal martedì al sabato 10.00-12.30 e 16.00-19.30. Info: 011.8193233 - [email protected] - www.galleriadelponte.it fino al 24/04/2015 ore 18:00 Torino Corso Moncalieri 3 EVA LEITOLF E VICTOR LOPEZ GONZALEZ AL CAMPUS EINAUDI Nell'ambito di Biennale Democrazia, l'atrio del nuovo campus universitario ospita i progetti artistici "Postcards from Europe" di Eva Leitolf, "ATLAS" e "Border Crossing" di Victor López González, entrambi a cura di Patrizia Bottallo. fino al 25/04/2015 ore 10:30 Torino Lungo Dora Siena IVREA - GIANNI-EMILIO SIMONETTI AL MUSEO DELLA CARALE ACCATTINO "Gianni-Emilio Simonetti - Othermaps Othernearby", un evento multitasking con la partecipazione di: Luigi Bonotto, Giulia Tacchini, Giulia Maffei, Stefano Montani, Nicolò Parini, Pip, Poldino, Cina. Un ringraziamento speciale all'atelier di "arteterapia" dell'ospedale di Luino e al dott. Isidoro Cioffi. A cura di Lorena Giuranna e Adriano Accattino. Orario: sabato e domenica dalle 15:00 alle 19:00. Info: 0125.612658 fino al 26/04/2015 ore 18:00 Ivrea (TO) Via Miniere 34 CASTELLAMONTE - SANDRA BARUZZI AL CENTRO CONGRESSI PIERO MARTINETTI "Sguardi.2", mostra di Sandra Baruzzi, a cura di Anna Tabbia. Orario: sabato e domenica 15,00-19,00 (domenica di Pasqua chiuso); altri giorni su appuntamento - scuole su appuntamento. Info: 0124.5187216 - [email protected] fino al 26/04/2015 ore 17:00 Castellamonte (TO) Via Educ TORINOSETTE | Arte 207 / 225 Arte ISA MELSHEIMER DA QUARTZ STUDIO "Examination of the Origins", personale dell'artista tedesca Isa Melsheimer (Neuss, 1968) che per l'occasione ha concepito un'installazione site specific in cui elementi scultorei pensati a partire dalle caratteristiche 'ambientali' di Quartz sono accostati alle forme architettoniche di alcuni edifici della città. Visite su appuntamento. Info: 338.4290085 - [email protected] www.quartzstudio.net fino al 28/04/2015 ore 19:00 Torino Via Giulia di Barolo 18/D BORIS LAVRENKO ALLA GALLERIA PIRRA Boris Lavrenko nasce a Rostov nel 1920 e muore a San Pietroburgo, città in cui studia, vive e lavora, nel 2001. Titolare della cattedra di pittura e composizione dell'Istituto Repin dal 1953, la sua carriera è costellata di prestigiosi riconoscimenti ed è considerato uno dei più autorevoli rappresentanti del post-impressionismo russo. L'infanzia vissuta a contatto con la natura, le immense steppe e il fiume Don, avranno una forte influenza sulla formazione del futuro pittore. Lavrenko, infatti, nel paesaggio trova la massima libertà di ricerca compositiva e di sperimentazione cromatica, seppur all'interno di un figurativismo di solida impostazione. Le sue opere, in particolare quelle animate da figure impegnate in normali attività, quali la lettura, una passeggiata o una partita di calcio, trasmettono spontaneità e gioia di vivere. Lavrenko è un artista versatile, con la maturità di riconoscere in qualsiasi soggetto la "dignità" di essere ritratto, per cui i suoi temi spaziano dalle vedute cittadine, con i loro monumenti, ai già citati paesaggi, dai banali oggetti di uso quotidiano delle sue intense nature morte, alle animate o raccolte scene di genere. I numerosi viaggi compiuti all'estero e in patria stimolano la curiosità e gli interessi di Lavrenko, le cui opere possono definirsi un caleidoscopio di impressioni, un colorato mosaico di vita. Orario: da lunedì a sabato 9,30-12,30 e 15,30-19,30; domenica 9,30-12,30. Info: 011.543393 - www.galleriapirra.it - [email protected] fino al 30/04/2015 ore 18:00 Torino Corso Vittorio Emanuele II 82 "FEMMINILE PLURALE" DA DAVICO "Femminile plurale", mostra di Patrizia Comand, Stefania Pennacchio e Luciano Sabbatucci. Orario: da martedì al sabato dalle 10.00 alle 12.30 e dalle 16.00 alle 19.30. Chiuso lunedì e festivi. Info: 011.0362954 - [email protected] - www.davicoarte.it fino al 02/05/2015 ore 18:30 Torino Galleria Subalpina 21 TORINOSETTE | Arte 208 / 225 Arte JOSEF KOUDELKA AL FORTE DI BARD "Josef Koudelka, Vestiges 1991-2014", prima esposizione in Italia del più imponente progetto fotografico di uno dei maestri mondiali della fotografia, mostra promossa dall'associazione Forte di Bard in collaborazione con l'Agenzia Magnum Photos. Il progetto Vestiges, che vede impegnato da oltre vent'anni il grande fotografo dell'agenzia Magnum Photos, propone la sua interpretazione fotografica e artistica di alcuni dei più importanti siti archeologici della cultura romana e greca, in un itinerario attraverso venti paesi, dalla Grecia al Libano, dalla Siria all'Algeria, dalla Turchia all'Italia e di oltre duecento località che si affacciano sul Mar Mediterraneo. Un'esplorazione che non ha precedenti, un lavoro fatto di costanza e perseveranza. L'artista, come i pittori romantici del XIX secolo, coltiva una predilezione particolare per le rovine, senza celebrarne l'atmosfera malinconica, ma con l'obiettivo di restituirne l'autentica bellezza. Il suo intento è usare l'arte per riappropriarsi di un mondo che ci sta sfuggendo e che potremmo perdere. Trasformare le macerie in speranza è il grande e ambizioso progetto che Koudelka cerca di realizzare con il suo eccezionale viaggio, in costante divenire che si arricchisce periodicamente di nuovi capitoli. In mostra oltre 60 fotografie di cui 22 panoramiche di grandi dimensioni. Un allestimento che coniuga il minimalismo dell'approccio del fotografo e della cifra stilistica delle sue immagini, al suggestivo senso di camminamento tra le rovine. In mostra anche la proiezione di circa 350 scatti relativi ai set di Vestiges. Fino al 31 gennaio il Forte sarà aperto solo il sabato e la domenica dalle 10 alle 19; dal primo febbraio apertura consueta (feriali dalle 10 alle 18, festivi e prefestivi dalle 10 alle 19). Ingresso: Intero: 6,00 euro - Ridotto: 5,00 euro. Info 0125.833811 - 83382 e su www.fortedibard.it fino al 03/05/2015 ore 18:00 Bard (AO) Forte "AL FRONTE" AL MUSEO DEL CINEMA "Al fronte. Cineoperatori e fotografi raccontano la Grande Guerra", mostra a cura di Roberta Basano e Sarah Pesenti Campagnoni. Cento anni fa, la Grande Guerra investe il Vecchio Continente con la sua modernità che, oltre alle armi micidiali, annovera l'utilizzo di nuovi mezzi di comunicazione. Tra queste la fotografia e il cinema si rivelano risorse fondamentali nel definire gli equilibri di potere dei principali paesi belligeranti. Scatti e riprese realizzati da fotografi e operatori militari invadono le pagine di quotidiani e riviste e dominano gli spettacoli cinematografici di tutto il mondo, trovando una eco nelle innumerevoli fotografie amatoriali accumulate dai reduci e dalle loro famiglie, memoria di un'esperienza umana e sociale estrema e contraddittoria. La mostra "Al fronte. Cineoperatori e fotografi raccontano la Grande Guerra" propone un percorso di immagini attraverso 160 fotografie inedite, scattate da Luis Bogino al seguito del Regio Esercito Italiano e dai soldati fotoamatori dislocati sui di guerra. Accanto a questo primo tracciato si sviluppa il percorso cinematografico: una selezione di film "dal vero", girati al fronte e nelle retrovie, e di titoli di fiction di epoche diverse, testimonianza di un'eredità visiva e culturale variamente interpretata nel corso del tempo. Lo sguardo di artisti come Paola De Pietri, Yervant Gianikian e Angela Ricci Lucchi propone infine una lettura personale della prima guerra mondiale, dei luoghi che essa ha attraversato e di una memoria spesso dimenticata. Orario: da martedì a venerdì 9.00-20.00; sabato 9.00-23.00; domenica 9.00-20.00; lunedì chiuso. Ultimo ingresso un'ora prima della chiusura. Ingresso: intero euro 14,00; ridotto (studenti universitari fino a 26 anni, over 65, gruppi min. 15 persone) euro 11,00; giovani e scuole (da 6 a 18 anni, gruppi scolastici) euro 8,00; gratuito fino a 5 anni, disabili e accompagnatore, Torino+Piemonte Card. fino al 03/05/2015 ore 19:00 Torino Via Montebello 20 TORINOSETTE | Arte 209 / 225 Arte PHIL BORGES ALLA GALLERIA PAOLA MELIGA "Tibet's Portraits | Culture on the Edge", mostra fotografica di Phil Borges. Borges fa parte dei "maestri artisti" della fotografia americana e non, che da oltre 25 anni documenta con passione la vita delle popolazioni tribali di tutto il mondo, utilizzando il veicolo del "ritratto ambientale" per sollevare le problematiche delle popolazioni indigene e per diffonderne la loro conoscenza. Borges è mosso da una missione e un cammino spirituale e di vita che lo portano a spingersi negli angoli più remoti del mondo per dar voce attraverso la sua fotografia a realtà straordinarie e uniche, che altrimenti non avrebbero modo di essere svelate. La sua poetica capacità di cogliere l'attimo sospeso e la denuncia della realtà nella sua sfumatura più veritiera uniscono testimonianza e arte per dar vita a una vera vocazione. La sua è una fotografia tesa a dar voce a chi non ce l'ha, che ha come missione la rivalutazione delle culture che stanno via via scomparendo, mettendo l'accento sul loro valore e rappresentando le sfide che le attendono. Il suo lavoro cerca di rendere più comprensibili le tematiche riguardanti le popolazioni in via di sviluppo: "Voglio che lo spettatore veda queste persone come individui, che conosca i loro nomi e un po' della loro storia, non che le veda solamente come degli estranei che abitano terre lontane." Pluripremiato per il suo impegno umanitario nel 2008 ha collaborato con Amnesty International pubblicando Enduring Spirit, le sue raccolte fotografiche sono tradotte in 4 lingue e le sue opere sono esposte nei musei di tutto il mondo. In mostra i suoi ultimi scatti sul Tibet. I ritratti mostrano queste popolazioni che vivono in uno degli ambienti più fragili della terra e che di fronte alle sfide del ventunesimo secolo cercano di mantenere quello che hanno di più caro: la loro pratica buddista, la loro cultura tibetana ed i loro usi. Fotografie delicate, commoventi, piene di pathos, di fierezza. Altamente importante è anche la perfezione della cromaticità, infatti in questo suo ultimo lavoro Phil Borges ci presenta i suoi scatti a colori. Mostra realizzata grazie alla collaborazione con Paci Contemporary | Brescia. Orario: dal mercoledì al sabato 11,00-12,30 e 15,30-19,30. Martedì mattina chiuso, pomeriggio 15,30-19,30. Lunedì e festivi chiuso. Apertura privata su appuntamento. Info: 011.2079983 - [email protected] fino al 04/05/2015 ore 11:00 Torino Via Maria Vittoria 46/C "IL MARE CHE SENTO" DA INTERNOCORTILE "Il mare che sento", interpretazioni d'arte design e artigianato d'eccellenza. Orario: da martedì a sabato 11-13 e 15.30-19. Info: 011.6618841 - [email protected] - www.internocortile.it fino al 05/05/2015 ore 18:30 Torino Via Villa Glori 6 TORINOSETTE | Arte 210 / 225 Arte RIVAROLO - ERNESTO MORALES A CASA TOESCA "Il giorno come la notte", personale di Ernesto Morales. Il progetto espositivo curato da Karin Reisovà comprende opere in continuità con il lavoro precedente dell'artista, ma recentemente arricchito dall'esperienza espositiva in Oriente, in particolare a Singapore, Kuala Lumpur, Jakarta e Bangkok dove Morales ha avuto modo di essere in stretto contatto con la natura dei luoghi, fonte d'inspirazione per approfondire e delineare la mostra. I fili conduttori sono i temi della primavera e del relativo equinozio durante il quale, come ci indica il termine stesso "Equus Nox", vi saranno uguali numero di ore di luce e di oscurità, dunque il giorno come la notte, a pochi giorni dalla inaugurazione. Il cambiamento di stagione ci rimanda alla rinascita, al risveglio della natura, all'amore ed i suoi miti: l'ambiente è in trasformazione e questa sensazione di positiva aspettativa coinvolge anche gli esseri umani. Non solo, vengono rappresentati miti ed allegorie, quando Ernesto Morales nel richiamare Madre Natura associa a Flora - Dea dell'antichità romana - simboli quali la rosa bianca, il cigno, la fenice, l'uovo, le rondini. Anche la tematica degli opposti viene analizzata ed esplicitata, in riferimento alla generazione di nuovi cicli vitali: il maschile ed il femminile, il giorno e la notte, il bianco e il nero, il buio e la luce. I paesaggi talvolta reali e talvolta onirici del precedente lavoro dell'artista uniti a questo nuovo percorso, lavorativo e di vita, ci permettono di entrare in una dimensione intima e coinvolgente. E nei quadri si riflette quella che è la grande sensibilità di Ernesto Morales, ossia quella di entrare in empatia con i luoghi e le persone, permettendo all'osservatore di comprendere realmente le sue opere e le motivazioni, aspetti che nell'arte contemporanea non sempre appaiono di facile cognizione. La mostra e il luogo espositivo, anch'esso così intimo e pregno di storia, permetteranno una chiamata alla bellezza, all'attenzione, al tempo lento, all'umanità nel suo lato più spirituale che l'arte ci permette di percepire. A seguito della prima inaugurazione, la mostra si rinnoverà il giorno 11 aprile, con l'esposizione di nuovi lavori dalla medesima tematica. Orario: venerdì, sabato, domenica 15.30-19.00; altri giorni o orari su appuntamento telefonico al 335.1227609. Info: [email protected] - www.areacreativa42.com fino al 10/05/2015 ore 17:00 Rivarolo (TO) Via Ivrea 42 "TENTAZIONI" ALLA GALLERIA ZABERT "Tentazioni", collettiva curata da Luca Beatrice. In mostra lavori di undici artisti contemporanei (Paolo Amico, Araki, Bertozzi&Casoni, Nicola Bolla, Carlo Mollino, Alessandro Papetti, Carol Rama, Man Ray, Bettina Rheims, The Bounty KillArt e Paolo Ventura) affiancati da altrettante opere classiche di Bernardino Campi, Gianbattista Crosato, Paul Brill, Pietro Della Vecchia, Frans Floris, Luca Giordano e Jan Massys. Orario: 10,30-13,00 e 15,00-19,00. fino al 15/05/2015 ore 18:00 Torino Piazza Cavour 10 TORINOSETTE | Arte 211 / 225 Arte ALBERTO DILILLO AL MUSEO NAZIONALE DELL'AUTOMOBILE "Retrò Visioni", fotografie di Alberto Dilillo. Trenta fotografie, scattate nel cimitero d'auto storiche di Kaufdorf, in Svizzera, pochi giorni prima del suo definitivo smantellamento. "Retrò Visioni" è un racconto per immagini, accompagnate da suggestive didascalie, una vera e propria Spoon River dell'auto: lo sguardo del fotografo, Alberto Dilillo, indugia sulle forme delle vetture d'epoca che conservano un fascino immutato nonostante la polvere e l'usura del tempo. La vegetazione cresce tra le carcasse inanimate delle vetture abbandonate, come tra gli scheletri di dinosauri estinti. La mostra fotografica sarà corredata da un allestimento che racconta l'operazione di restauro di un'auto d'epoca: sulle pedane, ritrovamenti impolverati, vetture semilavorate e vetture finite aiutano a visualizzare le fasi di tale operazione di recupero, frutto di artigianalità differenti ma ugualmente preziose. Orario: lunedì 10.00-14.00, pomeriggio chiuso; martedì mattino chiuso, pomeriggio 14.00-19.00; mercoledì, giovedì e domenica 10.00-19.00; venerdì e sabato 10.00-21.00. Ultimo ingresso 1 ora prima della chiusura. Ingresso al museo: intero 12,00 euro; ridotto 8,00 euro; scuole 2,50 euro; gratuito minori di 6 anni; giornalisti con tesserino dell'Ordine; possessori dell'Abbonamento Musei Torino Piemonte e Torino + Piemonte Card. Info: 011.677666/7/8 - http://www.museoauto.it/ fino al 17/05/2015 ore 18:30 Torino Corso Unità d'Italia 40 GIULIO PAOLINI IN VIDEOTECA GAM Martedì 24 marzo alle 18.30 incontro con Giulio Paolini. L'artista, in conversazione con Elena Volpato, presenterà "Unisono", video realizzato nel 1974 presso lo studio di produzione art/tapes/22 di Maria Gloria Bicocchi a Firenze. Il video presenta in rapida successione le riproduzioni fotografiche di 92 tra le opere realizzate da Paolini nei 14 anni precedenti, a partire dal suo primo lavoro, Disegno geometrico del 1960. L'attenzione dell'artista sino ad allora si era focalizzata sullo spazio assoluto dell'opera, sul rettangolo bianco della tela o del foglio, dove tutta l'arte, del passato e del futuro, potesse trovare anche solo una fugace dimora. L'utilizzo del video conduce Paolini a una considerazione della dimensione temporale dell'arte: in opposizione all'allora diffusa retorica del tempo reale, la velocità con cui Paolini fa scorrere, in un montaggio a telecamera fissa, le riproduzioni fotografiche dei propri lavori, cancella ogni possibilità di osservazione e di identificazione delle singole immagini. "Unisono" dura meno di un minuto e mostra circa otto opere al secondo. Un parossismo temporale che tende a un ideale annullamento della durata, quasi che le opere possano fondersi l'una nell'altra in un unisono appunto che, come nella Symphonie Monotone-silence di Yves Klein, sia espressione silenziosa e insieme assordante assolutezza dell'arte. Il video resterà in visione in VideotecaGAM fino al 24 maggio 2015. Orario: martedì - domenica 10.00-19.30. La biglietteria chiude un'ora prima. Ingresso gratuito in videoteca. Non occorre appuntamento. Info: 011.4429597 - email [email protected] - www.gamtorino.it fino al 24/05/2015 ore 18:30 Torino Via Magenta 31 TORINOSETTE | Arte 212 / 225 Arte NADIA BUDDE AL GOETHE INSTITUT Personale e residenza artistica di Nadia Budde. Acume, profondità, osservazione poetica del mondo e una comicità linguistica fuori dell'ordinario caratterizzano l'opera dell'illustratrice berlinese, insignita di numerosi riconoscimenti, tradotta e pubblicata in diverse lingue. La mostra presenta in prima nazionale una selezione delle sue opere originali fra cui il divertente racconto della sua infanzia a Berlino Est. Ingresso libero. Orario: lunedì, maretedì e giovedì 10:00-13:00 e 14:00-18:30; mercoledì e venerdì 10:00-13:00 e 14:00-17:30. Info: www.goethe.de/torino - 011.543830 fino al 30/05/2015 ore 18:30 Torino Piazza San Carlo 206 TORINOSETTE | Arte 213 / 225 Arte BERT THEIS AL PAV "Aggloville", mostra personale di Bert Theis, a cura di Marco Scotini. Il peculiare carattere del PAV, spazio interstiziale tra realtà urbana ed elemento naturale, tra i ritmi della metropoli contemporanea e quelli dettati dal susseguirsi delle stagioni, rende il museo scenario ideale per le opere dell'artista Bert Theis. Temi come urbanesimo sostenibile, ecologia politica e gentrificazione sono al centro della sua ricerca artistica che, da anni, cerca di contrapporsi allo sviluppo del modello urbano neoliberista in contesti geopolitici diversi, dall'Europa all'Asia Orientale. La stessa ricerca viene presentata al PAV con "Aggloville", personale dell'artista che raccoglie maquettes, studi progettuali, video e stampe digitali su tela, sviluppati nel corso di venti anni di attività, a partire dal Padiglione Potemkin Lock, concepito per la Biennale di Venezia del 1995. Gli elementi basici con cui Bert Theis interviene negli agglomerati pubblici e nei contesti sociali sono tratti dalle costruzioni tradizionali dei parchi, quali piattaforme e padiglioni. Ma ciò che caratterizza tali strutture è il fatto che esse delimitino un campo che, di fatto, è lasciato vuoto: introducono l'indefinito, l'incerto e il provvisorio nel cuore della distribuzione del tutto disciplinata della città contemporanea. Aprono uno spazio che si sottrae al controllo, un'area non qualificata in anticipo, ma ogni volta da ridefinire attraverso iniziative collettive. Ogni piattaforma è un enigma che porta lo spettatore/fruitore alla libera interpretazione della funzione e del senso che ad essa vorrà attribuire. Così le opere di Theis si offrono come dispositivi relazionali, capaci di creare comunità temporanee, a tramutarsi in teatri d'incontri e situazioni. "Non c'è più ombra di dubbio: nel paradiso l'uomo nasce sdraiato, nudo sotto una palma": con questa rivendicazione ironica del tempo originario, l'artista introduce il suo lavoro Le dita della mano, realizzato a Volterra nel 1998 e proposto nell'ambito di Aggloville in forma di maquette. Dieci isolette verniciate di bianco e nel formato di letto a due piazze ciascuna, sono accompagnate da una palma mediterranea ombreggia su di loro. Utopia settecentesca per eccellenza, l'isola deserta è la meta del viaggio, la promessa della fuga verso nuove terre, nuove avventure. E' il risveglio dopo il naufragio e il ritorno del nostos allo stato di natura, al paradiso originario. Per chi é coinvolto nei conflitti generati dalla trasformazione urbana neoliberista e nelle lotte per il diritto alla città, le domande fondamentali sono: Un'altra città è ancora possibile? Un'altra vita nelle nostre città è possibile? "Aggloville" visualizza queste domande agglomerando elementi diversi fra di loro: paesaggi coperti di giungla come quelli del Congo-Brazzaville, quartieri e isolati come quelli di Alphaville di Godard, sentieri immaginati come quelli di Dogville di Lars Von Trier. Bert Theis (Lussemburgo, 1952) fa parte di quella generazione di artisti, emersi nel corso degli anni Novanta, che attraverso i loro lavori hanno creato nuove possibilità per le pratiche nello spazio pubblico. I suoi lavori hanno una dimensione filosofica, sociale e politica; la maggior parte di questi sono stati creati a partire da spazi specifici della città. Nel corso degli ultimi dieci anni, è stato tra gli organizzatori di due progetti a lungo termine, Isola Art Center e out-Office for Urban Transformation, entrambi riconducibili all'ambito del conflitto urbano tra gli abitanti del quartiere di Isola, il governo della città di Milano e una compagnia multinazionale statunitense. Nell'ambito della mostra Aggloville, le Attività Educative e Formative propongono l'attività di laboratorio Green specific in cui le riproduzioni di particolari scenari urbani vengono rielaborate attraverso l'introduzione di un connettivo naturale, che genera un contesto ibrido e imprevedibile. Un'idea trasformativa di zone specifiche, nelle quali il verde si riappropria di un suo spazio vitale, dando vita a un ambiente fecondo che genera nuove prospettive visive e narrative. Orario: venerdì ore 15-18; sabato e domenica ore 12-19. Ingresso: intero 4 euro; ridotto 3 euro; gratuito Abbonamento Torino Musei, Torino+Piemonte Card, minori di 10 anni, over 65, persone con disabilità. Info: 011.3182235 - [email protected] www.parcoartevivente.it fino al 31/05/2015 ore 18:00 Torino Via Giordano Bruno 31 TORINOSETTE | Arte 214 / 225 Arte "ASTRATTISMO IN EUROPA" AL FORTE DI BARD "Astrattismo in Europa. Kandinsky, Popova, Majakovskij, Malevi?...": oltre 80 opere, principalmente olii e disegni di straordinario valore, appartenenti a una prestigiosa collezione privata tedesca, per la prima volta esposta in Italia. La collezione, riunita con passione e costanza nel corso di anni, costituisce un nucleo tematico omogeneo con aspetti storicogeografici di grande interesse: le opere illustrano le tendenze artistiche dell'Europa Orientale e Centrale durante la prima metà del XX secolo, con particolare attenzione alla nascita della pittura astratta e ai movimenti di arte non figurativa che ne seguirono e che capillarmente si diffusero in tutta Europa. In un clima di generale rinnovamento del linguaggio artistico, infatti, a partire dal 1910 circa si sviluppano diverse tendenze astratte nell'ambito dei movimenti d'avanguardia tedesco, russo, ceco e olandese. Wassily Kandinsky occupa un posto di primo piano in questo contesto artistico. Al completo la compagine degli astrattisti russi presenti in mostra: Vladimir Tatlin, Alexander Rodchenko, El Lissitzky e Alexandra Exter, che sviluppa il suo linguaggio plastico integrando influssi dal Cubismo e dal Futurismo. Da non perdere le preziose opere di Natalia Goncharova. Kasimir Malevic, con Kandinsky, può considerarsi il più importante pioniere dell'arte astratta. Proveniente dal contesto del Cubofuturismo russo, Malevic dipinge forme geometriche elementari come il quadrato, la sfera, la croce, dando vita al movimento del Suprematismo: un'arte non descrittiva, puramente contemplativa e spirituale. In mostra anche 44 libri originali del medesimo movimento artistico culturale con numerosi pezzi di Wladimir Majakovskij e opere di Nikolay Punin, Kasimir Malevi?, Lajos Kassák e due filmati di Hans Richter (1888-1976) e Viking Eggeling (1880-1925), pionieri dell'astrattismo geometrico cinematografico d'avanguardia europeo. I loro lavori, terminati nel 1921, sono considerati tra le opere fondamentali della modernità. Orario: feriali dalle 10 alle 18, festivi e prefestivi dalle 10 alle 19. Ingresso: Intero: 6,00 euro - Ridotto: 5,00 euro. Info 0125.833811 83382 e su www.fortedibard.it fino al 02/06/2015 ore 10:00 Bard (AO) Forte TORINOSETTE | Arte 215 / 225 Arte "LO SPAZIO DEL DEMIURGO", FORTUNY E MOLLINO A PALAZZO MADAMA Poliedricità. È il tratto che accomuna i protagonisti della nuova mostra allestita a Palazzo Madama «Lo spazio del demiurgo», incentrata sulle figure di Mariano Fortuny y Madrazo e Carlo Mollino. Due personalità forti, capaci di eccellere in differenti discipline, dalla pittura alla scenografia, passando per l'architettura, il design e la moda. L'esposizione racconta il percorso artistico e professionale di Fortuny e Mollino attraverso venti immagini realizzate da una coppia di grandi fotografi, Sarah Moon e Pino Musi, e dal giovane Marco Maria Zanin. Nato a Granada nel 1871, Mariano Fortuny y Madrazo respirò arte fin dall'infanzia: figlio del pittore catalano Mariano Fortuny y Marsal, tra i più rilevanti del panorama artistico spagnolo del XIX secolo, si dedicò al disegno, all'incisione e alla scenografia, realizzando lampade avveniristiche, d'ispirazione teatrale, che negli anni a venire si affermarono come uno degli oggetti di design più ricercati e riconoscibili. Stabilitosi a Venezia, fece di Palazzo Pesaro degli Orfei la sua residenza e il suo laboratorio: qui concepì e realizzò le prime tuniche Delphos, lunghi abiti femminili caratterizzati da sottilissime pieghe. Sono i primi vestiti plissettati al mondo: la tecnica ideata e brevettata da Fortuny si rivelò un successo immediato, rivoluzionando il mondo della moda. La capacità di creare forme, attingendo da mondi e modelli differenti tra loro, dall'Antica Grecia alle tradizioni catalane, fece di Fortuny una delle figure più interessanti del suo tempo, un modello tutt'oggi imitato e studiato. Altrettanto affascinante è la figura di Carlo Mollino: torinese, nato nel 1905 da una famiglia benestante, seguì da subito le orme del padre Eugenio, ingegnere e architetto, noto per aver progettato e realizzato l'ospedale delle Molinette. Completati gli studi, Carlo si dedicò con profitto alla fotografia, alla progettazione di edifici e di automobili da corsa. Appassionato di sci e di montagna, realizzò chalet, edifici e funivie, coniugando materiali tradizionali e forme molto moderne, tecnica che caratterizzò anche i suoi progetti più famosi, come il nuovo Teatro Regio e il palazzo della Camera di Commercio in via Carlo Alberto. Forme morbide e sinuose, che si ritrovano anche nei suoi arredi e nei suoi mobili, custoditi nella villa di Vittorio Avondo e immortalati dall'obiettivo di Musi e Zanin. Orario: da martedì a sabato 10-18, domenica (10-19). La biglietteria chiude un'ora prima. Ingresso: intero 10 euro; ridotto 8; gratuito ragazzi fino ai 18 anni e abbonati Musei Torino Piemonte. Info: 011.4433501 www.palazzomadamatorino.it fino al 07/06/2015 ore 18:00 Torino Piazza Castello TORINOSETTE | Arte 216 / 225 Arte "DONNE CHE VEDONO IL FUTURO" DI BRUNA BIAMINO A PALAZZO MADAMA Ultima tappa di "Donne che vedono il futuro", il grande progetto dedicato al ruolo delle donne nella società con cui il museo conferma la propria vocazione verso obiettivi di partecipazione e inclusione sociale e prosegue l'iniziativa "Go Pink!" che indaga la creatività al femminile. Il progetto "Donne che vedono il futuro" è stato avviato a dicembre in occasione della mostra "Women of Vision. Le fotografe di National Geographic" con un workshop a cura della fotografa torinese Bruna Biamino, durante il quale donne di ogni età hanno risposto all'invito del museo e hanno donato alla comunità la propria visione del futuro attraverso un ritratto fotografico e una dichiarazione scritta. Ne sono nati 209 ritratti, tutti immersi nella luce della settecentesca veranda juvarriana, luogo perfetto per far dialogare identità e aspirazioni della persona con quelle della società. Per restituire questi messaggi alla collettività, Palazzo Madama presenta ora al proprio pubblico una grande installazione che raccoglie tutti i 209 ritratti in Camera di Madama Reale: un modo per collegare il destino di una grande personalità femminile, Maria Giovanna Battista di Savoia-Nemours, con quello delle donne di oggi e, attraverso i loro "sogni di futuro", di tutti i cittadini di domani. Ad accompagnare le fotografie, un'installazione sonora con le frasi rilasciate dalle donne fotografate da Bruna Biamino. Nel pomeriggio inaugurale di mercoledì 11 marzo, aperto a tutte le partecipanti e al pubblico interessato, Palazzo Madama propone alle 17.30 "La cultura dello specchio. Stare insieme come le dita in una mano", conferenza in Sala del Senato sul tema della pratica collaborativa. Ne discuteranno esperti e professionisti provenienti da diversi ambiti disciplinari: Stefano Barrese (manager), Carmen Belloni (sociologa), Bruna Biamino (fotografa), Mario Calabresi (giornalista e direttore de La Stampa), Gianfranco Carbonato (imprenditore), Adriano Favole (antropologo), Luca Remmert (imprenditore), Camillo Venesio (banchiere). Modera l'incontro Maria Grazia Turri, filosofa ed economista. Al termine dell'incontro seguirà, a partire dalle ore 19, l'inaugurazione della mostra fotografica. Orari di visita della mostra: dal martedì al sabato 10.00-18.00; domenica 10.00-19.00 (la biglietteria chiude un'ora prima); chiuso il lunedì. Ingresso: intero euro 10, ridotto euro 8, gratuito ragazzi fino ai 18 anni e abbonati Musei Torino Piemonte. In presenza di mostre temporanee le tariffe potranno subire variazioni. Info: 011.4433501 - www.palazzomadamatorino.it fino al 07/06/2015 ore 17:30 Torino Piazza Castello RIVOLI - ENZO SCIAVOLINO ALLA CASA DEL CONTE VERDE "Enzo Sciavolino - Il Segno, la Storia, il Mito - 50 anni di acqueforti, 170 opere". Mostra a cura di Angelo Mistrangelo e dell'assessorato alla Cultura della Città di Rivoli. Orario: dal martedì al venerdì 16-19; sabato e domenica 10-13 e 16-19. Info: www.comune.rivoli.to.it - 011.9563020 fino al 07/06/2015 ore 18:00 Rivoli (TO) Via Fratelli Piol 8 PEDRO CABRITA REIS DA GIORGIO PERSANO "Il palazzo vuoto", personale di Pedro Cabrita Reis. Orari: martedì - sabato 10,00-13,00 e 15,30-19,00. Info: 011.4378178 - 011.835527 - [email protected] www.giorgiopersano.org fino al 20/06/2015 ore 18:00 Torino Via Principessa Clotilde 45 TORINOSETTE | Arte 217 / 225 Arte JACQUES HENRI LARTIGUE AL MEF - MUSEO ETTORE FICO "Jacques Henri Lartigue - Alle origini della fotografia contemporanea", mostra a cura di Andrea Busto, in collaborazione con la Donation Jacques Henri Lartigue. La mostra, realizzata a partire da 130 album originali di Lartigue, ripercorre il destino unico di questo fotografo il cui talento ora indiscusso venne riconosciuto tardivamente, all'età di 69 anni. La mostra è composta da 136 fotografie in grande formato e da 50 pagine d'album dell'epoca (1912 - 1922) che permettono di vedere le immagini nel contesto originale. Una selezione di opere emblematiche che ripercorrono tutta la storia del Novecento e le origini della fotografia contemporanea. Orario: da mercoledì a venerdì 14-19; sabato 11-22; domenica 11-19. Info: 011.853065 - www.museofico.it. Ingresso: 10 euro, ridotto 8 euro, 5 euro da 13 a 26 anni; gratuito fino a 12 anni, persone con disabilità, abbonamento Musei Torino Piemonte. fino al 21/06/2015 ore 11:00 Torino Via Cigna 114 "PLASTIC DAYS" AL MEF - MUSEO ETTORE FICO "Plastic Days - Materiali e design", a cura di Cecilia Cecchini e Marco Petroni. Un percorso multidisciplinare tra arte, design e costume per raccontare l'affascinante storia di un materiale che ha profondamente segnato e condizionato il nostro tempo e le nostre abitudini. Gli oggetti e le opere in mostra costituiranno una sorta di atlante del contemporaneo. La mostra nasce dall'analisi e dalla selezione di circa 600 oggetti della collezione della Fondazione Plart, Plastiche e Arte di Maria Pia Incutti-Paliotto, e si compone come un originale racconto della grande e molteplice famiglia dei materiali plastici. Una testimonianza che racconta le trasformazioni degli ultimi centocinquanta anni di storia e che svela l'anima profonda della modernità e delle mutazioni che hanno segnato il paesaggio domestico e culturale in cui siamo immersi. La plastica diviene la lente d'ingrandimento puntata sulle dinamiche sociali ed economiche del nostro tempo. Gli oggetti in mostra rappresentano un'articolata selezione di artefatti assai rari provenienti da tutte le parti del mondo: prime serie di produzione, pezzi di grande tiratura di famosi designer o di design anonimo. Una scelta non finalizzata a proporre una puntuale ricostruzione della storia delle plastiche, ma a realizzare una mostra capace di disegnare un particolare percorso di lettura del nostro tempo, rivisitato attraverso un approccio multidisciplinare tra design, arte e costume. Uno sguardo ampio, testimoniato anche dagli interventi in catalogo di Alba Cappellieri, Laura Cherubini, Stefano Catucci, Gianluigi Ricuperati, Thea van Oosten e Anna Laganà. Completano il percorso espositivo le interviste ad Andrea Branzi, Donato D'Urbino, Paolo Lomazzi, Alessandro Mendini, Maurizio Montalti/Officina Corpuscoli, Andrea Trimarchi e Simone Farresin/Studio Formafantasma, Gaetano Pesce e Maria Pia Incutti, collezionista e presidente della Fondazione Plart. Orario: da mercoledì a venerdì 14-19; sabato 11-22; domenica 11-19. Info: 011.853065 www.museofico.it. Ingresso: 10 euro, ridotto 8 euro, 5 euro da 13 a 26 anni; gratuito fino a 12 anni, persone con disabilità, abbonamento Musei Torino Piemonte. fino al 21/06/2015 ore 11:00 Torino Via Cigna 114 TORINOSETTE | Arte 218 / 225 Arte ANITA MOLINERO AL MEF - MUSEO ETTORE FICO "Anita Molinero, opere e installazioni". Copertoni, sedie, tavoli, panchine, cassonetti della spazzatura, arredi urbani dismessi, imballaggi. Sono questi i materiali scultorei preferiti da Anita Molinero, esposti nella loro grezza povertà nei primi lavori degli anni Ottanta e poi manipolati, tagliati e plasmati attraverso il fuoco nella produzione successiva. La mostra Anita Molinero. Opere e installazioni presenta una panoramica di lavori realizzati recentemente e disseminati negli spazi di tutto il Museo, in dialogo con la mostra Plastic Days. L'artista realizzerà inoltre una serie di sculture site-specific con materiali plastici - in particolare cassonetti della spazzatura, elementi di carrozzeria automobilistica come paraurti, fari, fanali recuperati durante la sua permanenza a Torino. Con la mostra di Anita Molinero iniziano le incursioni del MEF nei territori della creazione contemporanea. Muovendosi dalla mission di un museo che non vuole essere "solo museo", ma un vivace luogo di scambio e un attivatore di processi creativi, il MEF inaugura una serie di collaborazioni trasversali, partendo dalla moda. Primo partner, lo storico marchio di abbigliamento BasicNet. Per l'occasione, la casa torinese realizzerà un K-WAY progettato da Anita Molinero: l'impermeabile sarà prodotto esclusivamente durante il periodo della mostra, diventando un vero e proprio multiplo indossabile. Orario: da mercoledì a venerdì 14-19; sabato 11-22; domenica 11-19. Info: 011.853065 - www.museofico.it. Ingresso: 10 euro, ridotto 8 euro, 5 euro da 13 a 26 anni; gratuito fino a 12 anni, persone con disabilità, abbonamento Musei Torino Piemonte. fino al 21/06/2015 ore 11:00 Torino Via Cigna 114 GESSI E CERAMICHE DELLA LENCI A PALAZZO MADAMA Palazzo Madama presenta, a partire dal 1 novembre, un nuovo allestimento in Sala Ceramiche dedicato alla celebre manifattura Lenci, a cui il museo ha già dedicato una grande mostra nel 2010. L'esposizione, resa possibile grazie al generoso prestito di due collezionisti privati e della Fondazione Guido ed Ettore De Fornaris, mette in evidenza i due momenti chiave del processo creativo della manifattura Lenci: quello iniziale, i gessi, e quello finale, le ceramiche. I gessi della Lenci, provenienti da una collezione privata, costituiscono un vero e proprio archivio di fabbrica, dove si conservano anche le idee rimaste in bozza e mai realizzate. La selezione presentata a Palazzo Madama offre all'attenzione del pubblico il confronto diretto con le corrispondenti ceramiche, come per il "Trionfo di Bacco" di Giovanni Grande, oltre ad alcuni raffinati inediti, come la "Principessa sul pisello" attribuibile a Mario Sturani, di cui non si conoscono realizzazioni in terraglia. L'esposizione è inoltre l'occasione per vedere nuovamente riunite, dopo la mostra "L'avventura Lenci", le Stagioni di Mario Sturani in ceramica e in gesso. Orario: martedì-sabato 10.00-18.00; domenica 10.00-19.00. Mercoledì 24 dicembre aperto dalle 10 alle 14, chiuso il pomeriggio; giovedì 25 dicembre chiuso; venerdì 26 dicembre aperto dalle 10 alle 18; mercoledì 31 dicembre aperto dalle 10 alle 14, chiuso il pomeriggio; giovedì 1 gennaio aperto dalle 14 alle 18, chiuso il mattino; lunedì 5 gennaio apertura straordinaria dalle 10 alle 18; martedì 6 gennaio aperto dalle 10 alle 18. La biglietteria chiude un'ora prima. Chiuso il lunedì. Ingresso museo: intero euro 10, ridotto euro 8, gratuito ragazzi fino ai 18 anni e abbonati Musei Torino Piemonte. Info: 011.4433501 www.palazzomadamatorino.it fino al 25/06/2015 ore 10:00 Torino Piazza Castello TORINOSETTE | Arte 219 / 225 Arte "FASCINO E SPLENDORE DELLA PORCELLANA DI TORINO" AL MUSEO ACCORSIOMETTO La mostra, realizzata in collaborazione con Palazzo Madama - Museo Civico di Arte Antica, a cura di Andreina d'Agliano e di Cristina Maritano, si propone di approfondire la produzione delle tre manifatture torinesi di porcellana, Rossetti, Vische e Vinovo, grazie allo spoglio dei documenti d'archivio e alla revisione degli oggetti presenti sia in raccolte pubbliche che private. L'avventura eroica che portò la "sublime scoperta della porcellana" a diffondersi in Europa e anche, precocemente, in terra piemontese, le storie, i protagonisti, le opere, uniti all'uso quotidiano dell'oro bianco all'interno delle dimore signorili, esaminato nell'arco della giornata del Giovin Signore, sono oggetto dell'esposizione al Museo di Arti Decorative Accorsi Ometto, che presenta - oltre a porcellane provenienti da raccolte pubbliche e private - diversi esempi di argenteria, quadri, incisioni. Il percorso espositivo si apre con la sezione dedicata alla produzione di porcellana della manifattura Rossetti, di proprietà del conte Giacinto Roero di Guarene, rappresentato nello straordinario quadro di Martin van Meytens; si prosegue entrando in un cabinets des porcelaines, in cui vengono esposte diverse porcellane cinesi Blanc de Chine, alcune già di proprietà del Conte di Guarene, a cui si aggiungono alcune statuine di dignitari cinesi in porcellana a pasta tenera, eseguite nella manifattura Rossetti fra il 1737 e il 1743, copiando originali cinesi. Oltre alla produzione bianca, sono state individuate porcellane dipinte in policromia, fra cui una vaso di Palazzo Madama, e alcuni oggetti appartenenti a collezioni private. La seconda sezione è dedicata alla manifattura fondata nel 1765 dal conte Ludovico Birago di Vische, di cui vengono presentati numerosi oggetti inediti: nella sua breve attività (1765 - 68) Vische, oltre a riprodurre statuine e prototipi della manifattura di Vincennes - Sèvres, presenta un notevole influsso dei disegni rocaille di Meissonnier e dell'argentiere torinese Boucheron. Fra gli oggetti più interessanti, una zuccheriera dipinta in monocromia porpora e una straordinaria salsiera, la cui forma ricorda da vicino la produzione del Boucheron. La terza sezione della mostra inizia mostrando una serie di sculture in porcellana bianca verniciata e in biscuit, eseguite nel periodo in cui alla direzione della manifattura furono Giovanni Vittorio Brodel, già socio del Birago a Vische, e Pierre Antoine Hannong, autore della formula della porcellana dura in Francia (aveva infatti venduto nel 1761 il segreto della porcellana dura a Sèvres). In questo periodo vengono riprodotti i modelli di Vische, in buona parte derivati dalle incisioni delle opere di François Boucher. Un confronto interessante sarà quello tra Vincennes - Sèvres, Vische e Vinovo, che darà al visitatore la possibilità di esaminare i modelli piemontesi e gli originali francesi, fra cui un biscuit proveniente dal Museo delle Porcellane di Palazzo Pitti. La mostra prosegue con una quarta sezione che, iniziando con l'esposizione di un servito da cioccolata, introdurrà la sezione della produzione vascolare del periodo Hannong: dominanti sono l'influsso di Meissen e di Vincennes - Sèvres: oltre a uno splendido portathe di Vinovo, proveniente da Ca' Rezzonico, dipinto a putti derivati dalle incisioni di Boucher, corredano la mostra alcune porcellane di Sèvres, già di proprietà dei Duchi di Parma e provenienti dalle collezioni di palazzo Pitti, che esemplificano l'evidente influsso della manifattura francese su quella torinese. Il percorso espositivo prende poi in esame le più importanti tipologie della produzione Hannong, fino a confluire in una tavola imbandita con vasellame di Vinovo del primo e secondo periodo, abbinato a splendidi argenti e vetri dell'ultimo quarto del Settecento, in modo da ricreare un ambiente di grande splendore, a cui fanno anche riscontro alcuni quadri; in particolare il centro tavola riporterà una serie di "Gridi di Strada" in porcellana di Vinovo, raffiguranti mestieri e personaggi di piazze e mercati dell' epoca, cui farà da sfondo un'opera del pittore Giovan Michele Graneri (1679-1755), tra i più celebri artisti di bambocciate piemontesi. La quinta sezione prenderà in esame diverse tipologie scultoree della manifattura nei suoi diversi periodi di gestione, partendo dal periodo Hannong fino ad arrivare al periodo della direzione dello scultore Giovanni Lomello: alcune opere di grande qualità esecutiva corredano questa sezione, in cui spicca una bellissima Visitazione di Maria del 1789 e una Vergine Addolorata firmata dal Lomello, oltre ad un'Assunzione ancora attribuibile al periodo Hannong e molto probabilmente allo scultore Tamietti. Particolarmente rilevante sarà la sesta sezione legata alla committenza sabauda: in questa parte della mostra , i periodi Hannong Gioanetti e Lomello vengono messi in rilievo da oggetti di altra qualità, fra cui possiamo rilevare il gruppo della Maestà Sabauda, proveniente da Palazzo Madama e due straordinari TORINOSETTE | Arte 220 / 225 vasi attribuibili agli anni di regno di Carlo Emanuele IV (1796-1802), che mostrano evidenti influssi della contemporanea produzione parigina. Questa sezione comprende alcuni dei migliori risultati della produzione vascolare della direzione di Vittorio Amedeo Gioanetti, che Arte "RAFFAELLO: LA MADONNA DEL DIVINO AMORE" ALLA PINACOTECA GIOVANNI E MARELLA AGNELLI "Raffaello: la Madonna del Divino Amore". Per la prima volta a Torino viene esposto il capolavoro di Raffaello attualmente custodito nel Museo di Capodimonte di Napoli presso i cui laboratori è stato curato l'intervento di restauro. La Madonna del Divino Amore era ricordata da Giorgio Vasari nella Vita di Raffaello (1550) fra le più belle opere del periodo romano del maestro, eseguita per Leonello Pio da Carpi signore di Meldola. La tavola proviene dalla collezione Farnese, e rappresenta quindi anche un'occasione di approfondimento delle vicende di questa importante collezione. La mostra alla Pinacoteca Agnelli diventa l'occasione per presentare in maniera esauriente e significativa i risultati di questi studi e attraverso l'utilizzo di supporti digitali, che rendano fruibili le indagini riflettografiche e consentano di leggere - anche al grande pubblico - la struttura interna del dipinto e le numerose varianti e pentimenti dell'artista durante la stesura dell'opera, in serrato dialogo con i disegni e gli schizzi preparatori del maestro urbinate conservati nelle più prestigiose collezioni grafiche europee, due provenienti dall'Albertina di Vienna e uno dal museo delle Belle Arti di Lille. Il progetto di allestimento è stato curato da Marco Palmieri. In occasione della mostra il Dipartimento Educazione ha ideato una serie di attività e workshop per bambini e adulti e scuole di ogni ordine e grado. Orario: da martedi a domenica 10.00-19.00; chiuso lunedì. Ingresso: intero 10 euro; ridotto 8 euro (gruppi, over 65, convenzionati); ridotto 4 euro (scuole, ragazzi 6/16 anni); gratuito 0/6 anni, disabili, Abbonati Torino Piemonte Musei. Info: 011.0062713 www.pinacoteca-agnelli.it fino al 28/06/2015 ore 10:00 Torino Via Nizza 230/103 SAMUEL DI BLASI AL MUSEO NAZIONALE DELLA MONTAGNA "Lo scalatore di nuvole", personale di Samuel Di Blasi. Con questa mostra inizia un nuovo percorso del Museo torinese dedicato all'Arte in Quota: principalmente giovani artisti, ma non solo. L'evento è il primo di una serie espositiva che si propone di presentare al pubblico mostre di arte contemporanea inserite nel contesto espositivo del Museo medesimo. Filo conduttore della rassegna è l'interpretazione di temi ispirati alla montagna da parte degli artisti che saranno, di volta in volta, invitati. Samuel Di Blasi espone 12 sculture inserite lungo tutto il percorso museale in uno stimolante dialogo natura-scultura che, come dice il curatore Riccardo Cordero, «non mancherà di coinvolgere emotivamente lo spettatore». Fondamento del lavoro di Di Blasi è realizzare opere che ricreino habitat ed elementi naturali che conservino una memoria nascosta della realtà. Una contrapposizione continua di immagini che l'artista propone affinché dentro ciò che osserviamo si possa arrivare ad immaginare l'intangibile. Nuvole che non sono solo nuvole, ma anche grotte e fenditure profondissime. Superfici percorse da scritte che sembrano parole ma non lo sono e che nascondono -velandolo- il corpo degli uomini che le abitano. Parte integrante del percorso sono le figure di gesso posizionate attorno e dentro queste "piccole sculture monumentali", che non sono bozzetti né studi, ma monumenti nel significato più classico del termine. Orario: dal martedì alla domenica dalle 10.00 alle 18.00; chiuso il lunedì. Ingresso: intero 10,00 euro, ridotto 7,00 euro, soci Cai 6,00 euro, promozionale 1,00 euro. Info: 011.6604104 [email protected] - www.museomontagna.org fino al 28/06/2015 ore 18:00 Torino Piazzale Monte dei Cappuccini TORINOSETTE | Arte 221 / 225 Arte SAN SECONDO DI PINEROLO - BEATO ANGELICO AL CASTELLO DI MIRADOLO "Beato Angelico. Il Giudizio svelato. Capolavori attorno al Trittico Corsini". Un percorso intimo e raffinato che racconta un capolavoro di Fra' Giovanni da Fiesole: il suggestivo trittico con l'Ascensione, il Giudizio Universale e la Pentecoste, custodito presso la Galleria Nazionale d'Arte Antica in Palazzo Corsini a Roma. I protagonisti del trittico Corsini sono svelati attraverso la visione coinvolgente di cinque capolavori realizzati da Beato Angelico, ognuno dei quali rappresenta un momento importante nel suo percorso artistico di miniatore e pittore, mostrando la grazia di una teologia per immagini. La mostra è nata grazie alla fruttuosa collaborazione della Fondazione Cosso con la Soprintendenza Speciale per il Patrimonio Storico, Artistico ed Etnoantropologico e per il Polo Museale della Città di Roma e la Galleria Nazionale d'Arte Antica in Palazzo Corsini. La curatela è affidata a Daniela Porro, Giorgio Leone e Antonio D'Amico, che hanno voluto "svelare" il Giudizio Universale, dipinto da Beato Angelico nei suoi anni romani, intorno al 1447-'48. Il percorso si sviluppa attraverso l'accostamento di tre fondamentali codici miniati provenienti dal Museo di San Marco e dalla Biblioteca Medicea Laurenziana di Firenze, dalla Biblioteca Nazionale Braidense di Milano. La narrazione evolve con due grandi capolavori come la delicata e "piena di grazia" Madonna dell'Umiltà, in arrivo dal Museo Nazionale di San Matteo di Pisa, e le tavolette con la Nascita di Gesù e l'Orazione nell'orto, dei Musei Civici di San Domenico di Forlì. La mostra si inserisce in un percorso di forte vivacità culturale caratterizzato non soltanto dai grandi eventi di respiro internazionale legati all'Expo, ma anche dall'ostensione della Sacra Sindone, per la quale giunge alla Diocesi di Torino un altro capolavoro di Beato Angelico, il Compianto sul Cristo morto. Coincidenza significativa che crea un legame tra il Comune di San Secondo e il capoluogo piemontese, tra il Castello di Miradolo e il Museo Diocesano Torinese. La mostra si completa di uno scenografico allestimento che, nell'oscurità delle sale, presenta alcune grandi riproduzioni retroilluminate, in alta definizione, dei particolari delle opere esposte. L'illuminazione scelta, che attraversa i dettagli, diviene insieme metafora e simbolo della luce divina che pervade l'opera di Beato Angelico. Le note del raro Requiem di Franz Liszt, in una riscrittura per archi e organo, avvolgono le sale attraverso un inedito sistema di diffusione del suono. La partitura, che guarda al passato, agli esempi di Orlando di Lasso e Palestrina, diviene la narrazione, in musica, del momento del Giudizio Universale, in un'atmosfera sospesa di raccoglimento e intimità. Orario: giovedì e venerdì 14.00-18.30; sabato, domenica e lunedì 10.00-19.00; chiuso il martedì e il mercoledì; aperto su prenotazione in qualunque giorno e fascia oraria per gruppi e scolaresche. Ingresso: intero 10 euro; ridotto 8 euro (gruppi, convenzionati, studenti fino a 26 anni, over 65); ridotto dai 6 ai 14 anni 3 euro; gratuito bambini fino a 6 anni, Abbonati Musei. Info: www.fondazionecosso.it - [email protected] 0121.502761 (biglietteria) - 0121.376545 (uffici). fino al 28/06/2015 ore 15:00 San Secondo di Pinerolo (TO) Via Cardonata 2 TORINOSETTE | Arte 222 / 225 Arte AMEDEO MODIGLIANI ALLA GAM La stagione 2015 delle mostre alla GAM Torino prosegue con uno straordinario protagonista: Amedeo Modigliani, in un itinerario che aiuta a scoprire l'opera di colui che forse più di tutti incarna la figura dell'"artista maledetto", ancora oggi considerato uno dei grandi interpreti della pittura europea del Novecento. In mostra circa 90 opere, tra cui sessanta capolavori provenienti dal Centre Pompidou di Parigi e da importanti collezioni pubbliche e private d'Europa. La mostra è promossa da GAM e prodotta da MondoMostre e Skira editore in collaborazione con il Musée National d'Art Moderne - Centre Pompidou di Parigi. La curatela scientifica è affidata a Jean-Michel Bouhours, accreditato studioso di Modigliani e curatore del dipartimento delle collezioni moderne del Centre Pompidou di Parigi. Intorno alla figura centrale di Modigliani si presenta la straordinaria atmosfera culturale creata dalla "École de Paris", la corrente che ebbe protagonisti alcuni artisti attivi nel primo dopoguerra, spesso esuli ebrei perseguitati nel loro paese di origine, che si raccolsero intorno a Montmartre e Montparnasse uniti dal desiderio di vivere in pieno il clima artistico e culturale di Parigi, creando una completa simbiosi tra vita e arte e distinguendosi per uno stile personalissimo e una vita dissoluta e priva di regole. Si parte da un significativo corpus di opere del Centre Pompidou di Parigi, nelle cui collezioni Modigliani entrò a far parte già nella metà degli anni '30 del Novecento. Tra questi gli splendidi ritratti dei suoi amici (Il giovane ragazzo rosso del 1919), delle sue amanti (Lolotte del 1917) o dei suoi mercanti, affiancati a dipinti, disegni e sculture provenienti da altre prestigiose collezioni pubbliche e private e da un dipinto delle collezioni della GAM, la celebre Ragazza Rossa del 1915. In questi dipinti emerge il noto "Stile Modigliani" caratterizzato da una sintesi estrema, tanto che i personaggi ritratti non si rivelano nella loro identità, se non per alcuni dettagli, come i vestiti o le capigliature. La mostra è costruita in cinque sezioni, che analizzano la vitalità parigina del periodo, con uno sguardo non solo alla pittura, ma anche al disegno che ha dato origine ai capolavori, e con un occhio particolare alla scultura in cui il protagonista, insieme a Modigliani, è Costantin Brancusi, lo scultore nel cui atelier Amedeo lavorerà per molto tempo. Tra le opere esposte in questa sezione le celebri Principessa X e Mademoiselle Pogany III, accanto a una serie di fotografie originali che Brancusi stesso scattò alle sue opere. Modigliani si mostra come il principale testimone della realtà cosmopolita della Bohème parigina, che ha segnato la sua indipendenza dai movimenti ufficiali delle avanguardie artistiche. Un particolare momento storico in cui, alla creazione dei capolavori, si affianca un'esistenza fatta di alcool e miseria che, uniti alla morte prematura, hanno contribuito ad avvolgere il personaggio in un'aura di leggenda. Orario: martedì-domenica 10-19.30, chiuso lunedì. La biglietteria chiude un'ora prima. Ingresso mostra: intero euro 12 - ridotto euro 9. Info: Centralino 011.4429518 - Segreteria 011.4429595 - [email protected] fino al 12/07/2015 ore 10:00 Torino Via Magenta 31 TORINOSETTE | Arte 223 / 225 Arte GIANNI MILANO AL CASTELLO DI RIVARA Per la serie "Performaces", Franz Paludetto presenta la mostra-performance "In principio era il verbo - 20 febbraio 1970".Gianni Milano è un personaggio caleidoscopico, poeta e pedagogista antagonista, che ha segnato significativamente il passo nel processo di decostruzione culturale negli anni Sessanta e che ancora oggi, tenacemente, porta avanti la sua riflessione attraverso scritti e visionarie azioni. Classe 1938, Milano torna a testimoniare la propria idea plastica di "non arte" nelle immagini e negli scritti che animarono, nel 1970, la sua performance "In principio era il verbo", ospitata allora dalla Galleria LP 220 dell'amico Franz. Buio in sala, luce soltanto ad illuminare il rotolo lungo 40 metri di carta che conduce fino al piedistallo che regge la grande macchina da scrivere messa da Milano a disposizione di tutti coloro che desiderino lasciare un pensiero compiuto o anche soltanto una traccia d'inchiostro, al proprio passaggio, per contribuire a realizzare quello che l'artista trasforma poi in una sorta di manifesto collettivo della didattica della non arte. Fatto a pezzi e poi distribuito, il prodotto di questa azione partecipata circolerà quindi, come a suggellare la responsabilità, il coinvolgimento di tutti nel processo di costruzione o decostruzione di significato. La performance è in programma domenica 22 marzo dalle 10 alle 18, la mostra è visitabile fino al 31 luglio nel seguente orario: sabato e domenica dalle 10:00 alle 12:00 e dalle 14:00 alle 18:00. Info: 0124.31122 - www.castellodirivara.it - [email protected] fino al 31/07/2015 ore 10:00 Rivara (TO) Piazza Sillano 2 TORRE PELLICE - HARALD KLINGELHÖLLER, GIANNI CARAVAGGIO E PAOLO PISCITELLI DA TUCCI RUSSO In mostra le personali di Harald Klingelhöller, Gianni Caravaggio ("Non poserò mai più i miei anni così sul tempo") e Paolo Piscitelli ("Here, Not Here"). Orario: da martedì a domenica 10,30-13 e 15-19. Info: 0121.953357 - [email protected] - www.tuccirusso.com fino al 02/08/2015 ore 11:00 Torre Pellice (TO) Via Stamperia 9 TAMARA DE LEMPICKA A PALAZZO CHIABLESE La mostra dedicata a Tamara de Lempicka presenta oltre 80 opere dell'artista, in un percorso tematico che presenterà al pubblico le opere più iconiche e note della Lempicka, ma anche di conoscere nuovi aspetti della sua vita e del suo percorso artistico. L'esposizione è curata da Gioia Mori, promossa dal Comune di Torino - Assessorato alla Cultura, dalla Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici del Piemonte e dal Polo Reale di Torino e prodotta da 24 ORE Cultura - Gruppo 24 Ore e Arthemisia Group. Come scrive la curatrice Gioia Mori: "Diversi sono gli aspetti evidenziati in questa nuova esposizione, dal taglio inedito, che presenta una Lempicka più intima e segreta, con alcune sorprese ancora custodite nei "mondi" di Tamara, una mostra da esplorare come se si viaggiasse in universi paralleli", e dove è evidenziato il rapporto con i grandi fotografi della sua epoca, e lo studio costante dell'arte del passato, creando così attraverso la commistione di "antico" e "moderno" uno stile unico e inimitabile. Ad accogliere il visitatore è la "Ragazza in verde", eccezionale prestito del Pompidou di Parigi, il quadro che decreta il pieno riconoscimento ufficiale, acquistato nel 1932 dallo Stato francese per essere esposto nella sezione polacca del rinnovato Jeu de Paume. Il percorso si apre con la sezione "I mondi di Tamara de Lempicka": un'esplorazione attraverso tutte le case in cui ha vissuto tra il 1916 e il 1980, tra l'anno del suo matrimonio a San Pietroburgo e l'anno della morte a Cuernavaca. I luoghi sono messi in relazione con la sua evoluzione artistica: dagli acquerelli del periodo russo, alla ritrattistica degli anni Venti realizzata nei suoi ateliers parigini, alle opere dipinte a Beverly Hills nella grande villa coloniale di King Vidor progettata dall'architetto Wallace Neff, a quelle degli anni Quaranta che rispecchiano gli arredamenti e il gusto della casa di New York. Questo sguardo nell'intimità delle sue stanze esplora anche i mondi culturali di riferimento, facendo emergere inediti rapporti, come quello tra il dipinto "Strada nella notte" e le foto di Kertész e Brassaï, che restituiscono la medesima stupefazione di questi rifugiati dall'Europa dell'Est nella città "delle TORINOSETTE | Arte 224 / 225 luci", per tutti loro luogo di elezione. La seconda sezione, "Madame la Baroness, Modern medievalist", prende il titolo da un articolo dei primi anni Quaranta uscito negli Stati Uniti, dove Arte SAM FALLS IN RESIDENZA DA FRANCO NOERO Domenica 22 marzo dalle 14 alle 20 la galleria Franco Noero presenta il nuovo progetto di Sam Falls che sarà ospitato in sede sino al 21 marzo 2016. Un progetto espositivo della durata di un anno che si inserisce nell'ambito del programma in residence realizzato nel project space di via Mottalciata 10/B. L'artista californiano presenta in galleria un corpus di lavori legati alla celeberrima composizione musicale "Le Quattro Stagioni" di Antonio Vivaldi. Per l'occasione è stato realizzato il libro "Sam Falls, Four Seasons Forever", edito da Flash Art Books, con un'introduzione di Nicolas Trembley. Orario: lunedì 15.00-19.00; martedì-venerdì 11.00-19.00; sabato 15.00-19.00 o su appuntamento. Info: 011.882208 [email protected] - www.franconoero.com fino al 21/03/2016 ore 14:00 Torino Via Mottalciata 10/B TORINOSETTE | Arte Powered by TCPDF (www.tcpdf.org) 225 / 225
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