DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE Classe V F Anno

Istituto Tecnico Aeronautico di Stato
“Francesco De Pinedo”
Roma - Via F. Morandini, 30 - Tel. 065034141
DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE
Classe V F
Firma del Coordinatore
Anno Scolastico 2013/2014
Firma del Dirigente Scolastico
SOMMARIO
Presentazione della scuola
(struttura, breve storia, obiettivi educativi generali)
Composizione del Consiglio di Classe
Relazione sintetica sulla classe
( triennio conclusivo del corso di studi)
Relazione sull'attività didattica
(obiettivi generali, attività formative messe in atto dai docenti)
Programmi e
schede didattiche
Preparazione esami di Stato
(attività predisposte dal C.d.C.,
quesiti simulazione terza prova
griglie di valutazione)
PRESENTAZIONE DELLA SCUOLA
L’I.T.Aer. “Francesco De Pinedo” è situato nella zona sud della città, in prossimità del
quartiere EUR, ed appartiene al XII Municipio.Il suo bacino di utenza è molto vasto ed
eterogeneo: l'istituto è frequentato da 852 allievi, in prevalenza di sesso maschile, distribuiti
su 40 classi, provenienti da zone diverse della città e della provincia, nonché da altre
province del centro sud.
All'atto della sua fondazione, il 1 Ottobre del 1968, il conseguimento del Diploma di Perito
Aeronautico era possibile attraverso l'articolazione di due indirizzi: quello per aspirante al
comando di aeromobili (pilota) e quello per aspirante all’assistenza e al controllo della
navigazione aerea (controllore di volo).
Nel corso degli anni, la necessità di rivedere i percorsi curricolari degli istituti tecnici
aeronautici, allo scopo di renderli più corrispondenti alle aspettative dei giovani e degli
operatori dello specifico settore aeronautico, ha portato ad una ipotesi di sperimentazione,
prevista dal D.P.R. 31/5/1974, con l'unificazione dei due indirizzi e lo sviluppo di un
progetto unitario - denominato “Progetto Alfa” - tra gli istituti di Catania, Forlì e Roma,
finalizzato a creare la figura del “Perito Tecnico del Trasporto Aereo”.
Con la riforma della scuola secondaria, a partire dall'anno scolastico 2010/2011, la struttura
disciplinare dell'istituto è profondamente cambiata : la denominazione della scuola non è più
“Istituto tecnico aeronautico”, bensì “Istituto tecnico per i trasporti e la logistica” e gli
allievi delle quinte del corrente anno saranno gli ultimi a conseguire il diploma con la
qualifica di “Perito tecnico del trasporto aereo”.
Il corso di studi, articolato in un biennio propedeutico e in un triennio di specializzazione,
intende offrire un percorso formativo mirato a:

valorizzare gli studenti nel loro cammino di crescita culturale ed intellettuale

educare alla democrazia, alla responsabilità, alla flessibilità

far acquisire competenze culturali, comunicative, relazionali e tecnico-professionali in
campo aeronautico

educare all’autonomia progettuale ed operativa
COMPOSIZIONE DEL CONSIGLIO DI CLASSE
MATERIA
DOCENTE
RELIGIONE
Maria Rita Tarquini
LETTERE ITALIANE E STORIA
Maria Rosa Ocello
LINGUA INGLESE
Cipriana Mula
MATEMATICA
Daniela Forgia
DIRITTO
Giancarlo Bevilacqua
METEOROLOGIA
Luigia Mocerino
ELETTRORADIORADARTECNICA Erminio Greco
TRAFFICO AEREO
Cristian Crestini
NAVIGAZIONE AEREA
Antonio Pasquini
AEROTECNICA
Giorgio Sforza
EDUCAZIONE FISICA
Antonella Giovanna
Castellitto
LAB. DI METEOROLOGIA
Danilo Bianchi
LAB. DI AEROTECNICA
Fabrizio Batocchi
LAB. DI NAVIGAZIONE
Sergio Pizziconi
LAB. TRAFFICO AEREO
Michele Santucci
LAB. DI ELETTRORADIORADAR
Mario Iannucci
FIRMA
RELAZIONE SULLA CLASSE
La VF è formata da 18 ragazzi e 1 ragazza, in larga maggioranza provenienti dallo stesso
nucleo originario della sezione, fatta eccezione per tre alunni che si sono inseriti nel presente
anno.
Il corso di studi è stato regolare, senza grandi cambiamenti anche per ciò che riguarda il
corpo docente, rimasto in prevalenza stabile nel corso del triennio.
Nel corso del terzo anno era stata apprezzabile la generale disponibilità della classe ad
impegnarsi in modo costruttivo, ed alcuni studenti in particolare si erano distinti per volontà,
serietà e spirito di collaborazione, che avevano permesso loro il superamento delle carenze
di base in alcune discipline e il raggiungimento di risultati positivi. Il percorso non è stato
però costante: il generale atteggiamento della classe in questo ultimo anno non ha talvolta
favorito un rapporto di piena e soddisfacente collaborazione con i docenti, rendendo poco
efficaci i tentativi di stimolare gli allievi verso obiettivi didattici significativi e poco
produttive le occasioni di crescita culturale. Diverse e talvolta notevoli sono state le
difficoltà di lavoro con gli studenti nel corso di questo ultimo anno scolastico: la scarsa
curiosità intellettuale e culturale, un atteggiamento non sempre collaborativo verso tutto ciò
che non avesse un immediato riscontro pratico, una crescente demotivazione e sfiducia , in
parte dovute ai profondi cambiamenti che hanno via via modificato l'identità dell'istituto,
non hanno consentito il conseguimento dei risultati sperati, in particolare proprio da parte di
quegli studenti che mostravano le adeguate potenzialità.
Va rilevato altresì che alcuni studenti hanno collaborato con i docenti in lavori di
approfondimento individuali, che hanno simulato in scala un progetto scientifico di tipo
accademico. L'obiettivo di tali micro-ricerche è stato quello di abituare gli allievi a seguire
delle rigorose procedure di investigazione che, partendo da un'ipotesi, fornissero loro dei
dati da analizzare secondo un preciso protocollo, al fine di confutare o verificare la
concretezza e veridicità di tale ipotesi iniziale. Agli studenti è stato anche chiesto di
elaborare un breve testo scritto nel formato dell'articolo di ricerca.
Nell'ultimo periodo dell'anno scolastico, alcuni ragazzi sono stati impegnati nei concorsi per
l'inserimento nelle accademie militari .
Si sottolinea che dal punto di vista disciplinare non ci sono stati problemi: il
comportamento, quasi sempre formalmente corretto, ha consentito un regolare svolgimento
delle lezioni
Alla luce di quanto emerso , il Consiglio di Classe ritiene che i risultati raggiunti nella
preparazione degli alunni siano globalmente sufficienti.
ATTIVITÀ DIDATTICA
L’azione didattica, nel corso del triennio, è stata finalizzata non solo al raggiungimento di prefissati
livelli di conoscenza nelle singole discipline, ma anche alla realizzazione dei seguenti obiettivi
formativi:

Crescita culturale ed intellettuale degli alunni.

Sviluppo delle capacità logico-espressive.

Promozione di un’attività critica, indispensabile al raggiungimento di risultati autonomi.

Maturazione di una conoscenza civile e sociale, presupposto per una corretta vita di relazione
sia in ambito scolastico che extrascolastico.
Le attività formative predisposte al raggiungimento di tali obiettivi vanno dai tradizionali metodi
quali la lezione frontale, le esercitazioni di laboratorio e la discussione in aula, all'uso di materiali
multimediali ed audiovisivi.
Ad integrazione della normale attività didattica svolta in classe , gli studenti hanno partecipato alle
seguenti iniziative :
Stage presso Enti , impianti ENAV e compagnie aeree
 Visita presso il CIRA (Centro Italiano Ricerche Aerospaziali) di Capua
Orientamento universitario presso la facoltà di ingegneria aerospaziale
 Educazione alla salute, con interventi dell'associazione Alcolisti Anonimi e dell'Avis
 Partecipazione (1 studente) al progetto ROMEMUN (Rome Model United Nations) 2014,
finalizzato alla conoscenza delle modalità di funzionamento delle Nazioni Unite, attraverso la
simulazione di una seduta .
Partecipazione al corso e conseguimento della certificazione ICAO
Corso Baracca (per le eccellenze)
Visita al Centro Regionale Assistenza al Volo di Ciampino
Visita alla mostra “La razzia degli ebrei di Roma”
Visita al museo dell'Emigrazione Italiana
Visita alla galleria d'arte moderna e contemporanea
Partecipazione allo spettacolo teatrale “O di uno o di nessuno”
Attività di preparazione all'Esame di Stato
Durante l'anno sono state svolte: una simulazione della prima prova d'esame (italiano), una
simulazione della seconda prova (navigazione aerea) e due simulazioni della terza prova d'esame,
al fine di consentire agli allievi un'adeguata conoscenza delle modalità di svolgimento dell'esame di
stato. Ciascuna simulazione della terza prova, di tipologia B, ha coinvolto cinque discipline,
secondo la scelta del consiglio di classe.
I testi di tali simulazioni sono allegati al presente documento.
Per quanto riguarda l’elenco completo degli argomenti trattati nelle singole discipline ed i criteri di
valutazione adottati, si rimanda ai programmi specifici e alle schede allegati al presente documento.
Programma di Religione della classe V F
Anno scolastico 2013_2014
Insegnante: Maria Rita Tarquini
I vari argomenti trattati, nel corso dell’anno scolastico, sono scaturiti dal grande interrogativo
“cos’è e come posso capire qual è il mio progetto di vita?”.
Il rapporto dell’uomo con il proprio io, con la scienza, con la chiesa, con le altre religioni, con i
documenti, le fonti, l’astrattezza di Dio, l’impegno morale, cosa comporta Dio nella vita di una
persona, tutto è stato ricondotto al valore della risposta al proprio progetto di vita.
La conoscenza dell’etica e il suo valore, l’applicazione di essa alle varie situazioni della vita, la
sensibilizzazione gli alunni verso le loro responsabilità, come persone, con una propria dignità,
calate nella società di appartenenza, facendo sempre il confronto tra l’etica laica e l’etica religiosa.
Che cos’è il Concilio Ecumenico Vaticano II.
Testo adottato: Luigi Solinas “Tutti i colori della vita”- Casa editrice: SEI
.PROSPETTO RIASSUNTIVO DEGLI OBIETTIVI
RAGGIUNTI
1. Conoscenze
1.
2.
:
Conoscenza della struttura dell’io persona, conoscenza della Chiesa, conoscenza della
scienza, conoscenza generale delle varie religioni.
Conoscenza della differenza tra la morale laica e religiosa.
2. Capacità e competenze
1.
Sapersi confrontare con i valori morali, propri ed altrui,
relativismo etico, sviluppando una propria capacità critica.
cercando di superare il
.Situazione in ingresso
La classe VF si è posta verso lo sviluppo del dialogo educativo, con interesse, impegno e
partecipazione sempre molto attivi e costanti.
Metodologie didattiche e strumenti




lezione frontale
lezione frontale dialogata
lezione frontale con esercitazione
lezione frontale con uso della LIM
.Criteri di impostazione della programmazione disciplinare
Si è ritenuto opportuno fornire ai ragazzi la linearità del percorso religioso nella Storia
dell’uomo, tenendo conto particolarmente delle loro esperienze, degli interrogativi e del loro
vissuto interiore.
Modalità e strumenti utilizzati per la verifica e la
valutazione
Gli alunni sono stati valutati oralmente con sistematicità durante lo svolgimento delle lezioni
tenendo conto degli obiettivi prefissati.
Programma di Italiano
Classe VF
Anno scolastico 2013/2014
Insegnante : Prof.ssa M.R.Ocello
Libro di testo: Le basi della letteratura
di Paolo Di Sacco.
Edizioni Bruno Mondadori
I Modulo
L’Ottocento romantico.
Completamento e recupero di argomenti del IV anno
Giacomo Leopardi. La scoperta del vero e l’elaborazione del pensiero leopardiano.
I Canti.
Le Operette Morali
II Modulo
L’età del colonialismo e dell’imperialismo.
-
Il secondo Ottocento
Il contesto storico e culturale
Il Positivismo.
Il Naturalismo.
La poetica del Verismo.
G. Verga.
Formazione e svolgimento della narrativa verghiana.
III Modulo
La crisi tra Ottocento e Novecento
-
Il Decadentismo in Europa ed in Italia.
Genesi del simbolismo in Francia
G. D’annunzio
La vita e la personalità
L’evoluzione poetica attraverso le opere.
G. Pascoli.
Ideologia arte e poetica..
IV Modulo
Cultura e Letteratura del primo Novecento.
Le avanguardie storiche del primo Novecento.
Il Futurismo.
I poeti crepuscolari.
V Modulo
La coscienza della crisi e la nascita del romanzo del Novecento.
 L. Pirandello.
Le concezioni e la poetica nella narrativa e nel teatro.
 I. Svevo.
La dissoluzione del personaggio e “il romanzo aperto
Il romanzo in Europa
VI Modulo
La letteratura tra le due guerre.
 Caratteri della poesia del Novecento..
 G. Ungaretti e la poesia pura.
 E. Montale: ideologia e poetica.
 La narrativa del secondo dopoguerra: Primo Levi
 Italo Calvino: la vita e le opere
Parte Antologica
Giacomo Leopardi
I Canti
Operette morali
-
L’infinito
A Silvia
Canto notturno di un pastore errante
dell’Asia
-
Dialogo della Natura e di un
Islandese
Dialogo di un folletto e di uno gnomo
Dialogo di un venditore di almanacchi
e un passeggere
-
Charles Baudelaire
I fiori del male
-
Corrispondenze
L’albatro
-
Prefazione ai Malavoglia
La famiglia Toscano
L’addio alla casa del nespolo
Nedda
La lupa
Rosso Malpelo
Le vergini delle rocce
-
L’attesa di Elena
Ritratto d’esteta
Il programma del superuomo
Notturno
Imparo un’arte nuova
Giovanni Verga:
I Malavoglia
-
Vita dei campi
-
Novelle rusticane
Gabriele D’Annunzio :

Il piacere



Alcyone
Libertà
La sera fiesolana - La pioggia nel pineto
Giovanni Pascoli
Myricae
-
X agosto
L’assiuolo
I Canti di Castelvecchio
-
Il gelsomino notturno
Il fanciullino
Il fanciullino che è in noi
-
Luigi Pirandello :
L’umorismo






Novelle per un anno
Il fu Mattia Pascal
L’arte umoristica scompone
Esempi di umorismo
Pallottoline
Il treno ha fischiato
La tragedia di un personaggio
 Adriano Meis
 Io sono il fu Mattia Pascal
Sei Personaggi in cerca d’autore
 L’ingresso dei sei personaggi
 Nel retrobottega di madama Pace
Italo Svevo
La coscienza di Zeno

Psico-analisi.


Manifesto del Futurismo
Manifesto tecnico della letteratura
futurista
Bombardamento
F. T. Marinetti
Zang Tumb Tumb

Giuseppe Ungaretti
L’Allegria
Sentimento del tempo
Ossi di Seppia
-
In memoria
I fiumi
Veglia
Fratelli
Commiato
Soldati - La madre
E. Montale
I limoni
Non chiederci la parola
Le occasioni
-
Non recidere forbice, quel volto
Satura- Xenia II, 5
-
Ho sceso,dandoti il braccio
Primo Levi
 Sul fondo
Se questo è un uomo
Italo Calvino
-
Il sentiero dei nidi di ragno
La pistola
-
Lezioni americane
La virtù della leggerezza
Lettura integrale dei seguenti romanzi:
Il fu Mattia Pascal
di L. Pirandello
La coscienza di Zeno
di Italo Svevo
Anno scolastico 2013 - 2014
Istituto Tecnico Aeronautico De Pinedo
Materia: Italiano
SCHEDA DELLA CLASSE V F
CONTENUTI
TEMPI
SCELTE
METODOLOGICHE
VALUTAZIONE
CRITERI
Giacomo Leopardi
Il Positivismo.
Il Naturalismo
Il Verismo.
G. Verga
Il Decadentismo.
G. Pascoli
G. D’Annunzio
Le Avanguardie.
Il Futurismo
L. Pirandello
I. Svevo
La lirica del Novecento
G. Ungaretti.
E. Montale
Il romanzo nel II
dopoguerra.
Primo Levi
Italo Calvino
1°BIM Presentazione
argomenti (lezione
frontale).
Orale:
conoscenz
a,
comprensi
Lezione articolata con one,
applicazion
2°BIM interventi.
e,
Discussione in aula. analisi,
sintesi,
Lavoro di
critica.
approfondimento
individuale.
Scritto:
attinenza
testuale,
3°BIM Lettura di opere
integrali
coesione
testuale,
fluidità,
ortografia e
morfosinta
ssi,
4°BIM
lessico,
originalità..
METODI
OBIETTIVI
SPECIFICI
Interrogazi Sviluppo
one orale. capacità critica
e di ricerca
Interrogazi personale.
one
dialogata
Conoscenza
con la
delle principali
classe.
tappe della
produzione
Prova
letteraria e degli
scritta.
autori più
significativi.
Questionar
i
Individuazione
dei rapporti tra
produzione
letteraria e
società.
Perfezionament
o del
sottocodice
letterario.
Potenziamento
creatività e
fantasia.
ESITO
OBIETTIVI
TRASVERSALI
Sviluppo
capacità
logiche.
Generalmente
raggiunti
Approfondiment
o dell’uso del
Generalmente
testo.
raggiunti
Perfezionament
o dell’uso
corretto dei
costrutti
linguistici
(convenzioni
Generalmente
grammaticali e raggiunti
valore
semantico).
Generalmente
raggiunti
Raggiunti
in
misura limitata
Programma di storia
Classe V F
Testo in uso:
Anno Scolastico 2013/2014
Dialogo con la storia e l’attualità
di Brancati - Trebi Pagliarani
Ed. La Nuova Italia
I Unità
L’Italia dall’unificazione alla fine del secolo
La politica della Destra
La Sinistra al governo da Depretis a Crispi.
La crisi di fine secolo.
II Unità
L’età del colonialismo e dell’ imperialismo
La spartizione dell’Africa e dell’Asia
La Germania di Guglielmo II e il nuovo sistema di alleanze
Lo scenario extraeuropeo
L’Italia giolittiana
III Unità
La grande guerra e i mutamenti delle relazioni internazionali
Cause e svolgimento della guerra
L’Italia dalla neutralità alla guerra
La Rivoluzione russa e la nascita dell’Unione Sovietica
L’Europa e il mondo dopo il conflitto
IV Unità
I totalitarismi e la crisi della democrazia in Europa
Il comunismo in Russia tra Lenin e Stalin
Il dopoguerra in Italia e l’avvento del fascismo
Gli Stati Uniti e la crisi del Ventinove
La crisi della Germania repubblicana e il regime nazista
La costruzione del regime fascista in Italia
V Unità
L’Europa e il mondo verso una nuova guerra
Il riarmo della Germania nazista
La guerra civile spagnola
La Seconda guerra mondiale
La caduta del fascismo e la guerra civile in Italia
Guerra totale, civili in guerra, guerra razziale
V Unità
La ricostruzione nel secondo dopoguerra e la nascita della Repubblica italiana
Gli anni della ricostruzione in Europa e l’avvento del sistema bipolare
L’Italia dal 1945 al 1948. La nuova Costituzione repubblicana
La questione del Medio Oriente, dalla decolonizzazione ai conflitti degli anni Settanta
Anno scolastico 2013 - 2014
Istituto Tecnico Aeronautico De Pinedo
.1SCHEDA DIDATTICA DELLA CLASSE V F
.2Materia: Storia
.CONTENUTI
L’Europa del tardo
Ottocento
La sinistra al potere in
Italia.
Imperialismo e
nazionalismo.
Il colonialismo.
SCELTE
METODOLOGICHE
Lezione frontale
1° e/o interattiva.
BIM
Discussione in
aula.
Visite guidate.
L’età giolittiana.
Il decollo industriale in
Italia.
2° Approfondimenti
La politica interna ed
BIM individuali
estera.
.
La prima guerra mondiale.
Cause svolgimento e
conseguenze della prima
guerra mondiale.
I trattati di pace.
3°
La rivoluzione russa.
BIM
Dalla rivoluzione di
febbraio alla rivoluzione
d’ottobre.
La Russia di Stalin.
VALUTAZIONE
CRITERI
METODI
Conoscenz Interrogazi
a.
one orale.
OBIETTIVI
SPECIFICI
Conoscenza ed
esposizione in forma
chiara di fatti e dei
Comprensi Questionari problemi relativi agli
one.
.
eventi storici studiati.
Eventuali
Applicazion Interrogazi collegamenti con
e.
one
l’attualità.
dialogata. Capacità di
Analisi.
selezionare tra i
molteplici aspetti dei
Sintesi.
principali avvenimenti,
i più salienti ed
interessanti.
Individuazione degli
aspetti diacronici e
sincronici degli eventi
e dei fenomeni storici.
TRASVERSALI
Capacità di
astrazione.
ESITO OBIETTIVI
Complessivament
e raggiunti
Capacità
logiche.
Perfezionam
ento del
metodo di
Complessivament
studio
e raggiunti
individuale e
della
memorizzazi
one
Complessivament
e raggiunti
Programma di Lingua Inglese
a.sc.2013/2014
Classe VF
Prof.ssa Cipriana Mula
Obiettivi disciplinari
- Approfondimento delle quattro abilità linguistiche comunicative e loro integrazione ai fini
della corretta comprensione, assimilazione ed elaborazione di testi scritti e/o orali su
argomenti di varia natura.
- Acquisizione di precisa terminologia riferita ad ambiti specifici, con particolare
riferimento alla micro-lingua utilizzata nel settore tecnico-aeronautico.
- Capacità di elaborare, di effettuare collegamenti, di collocare quanto appreso nel
giusto contesto e dare apporti personali.
Metodologie e strumenti
- Lezioni frontali (sollecitando gli interventi degli studenti)
- Lavoro individuale, discussione aperta
-Attività di conversazione (libere e/o guidate) su argomenti di carattere generale e
specifico, con il coinvolgimento della classe anche in un progetto di lettorato della durata di
10 ore
-Trattazione sintetica di argomenti in forma scritta e orale.
- Revisione delle strutture e funzioni linguistiche attraverso esemplificazioni orali e scritte
Contenuti disciplinari di Inglese tecnico
Dal testo English in Aeronautics di R.Polichetti - Editore Loescher
Section 3:
The aircraft design and structure
Lifting surfaces: the wing
The tail unit
The fuselage
The landing gear
Control surfaces:
Axes of an airplane in flight
Function of the control surfaces
Navigation
The RADAR (primary and secondary radar - weather radar)
Meteorology (part 1 and 2)
The airport
International Air Laws
The Traffic Control Tower
Approfondimento linguistico
Nel corso degli incontri con il lettore madrelingua, gli argomenti di conversazione sono stati i
seguenti:
Internet and freedom of information
Future Plans: Jobs
United nations
Presentation of a foreign country
Festivals
Current events
News articles
MATERIA
MATEMATICA
DOCENTE
DANIELA FORGIA
Testi adottati:-Corso Base verde di matematica (Moduli U V) - Calcolo integrale ed equazioni
differenziali (Modulo W verde) di Bergamini Trifone, Ed. Zanichelli
Classe V F Moduli
Programma di matematica
Contenuti

Definizione di derivata e suo signifiDerivate fondamentali e regole di

1.Teoria delle
derivate
Definire la derivata di una funzione in
un punto e in un intervallo

derivazione

(All.1)
Competenze
cato geometrico

-
Interpretare geometricamente la derivata di una funzione in un punto
Retta tangente al grafico di una fun-

Calcolare la derivata di una funzione
zione

Saper trovare l’equazione della retta

Punti stazionari

Punti a tangente verticale e punti an-
tangente al grafico di una funzione in un
suo punto
golosi

Continuità e derivabilità

Differenziale di una funzione e sua
interpretazione geometrica
2.Studio delle
funzioni I

Teorema di Lagrange

Teorema di Rolle

Asintoti obliqui

Massimi e minimi

Utilizzare i teoremi di Lagrange e di
Rolle

Studiare i massimi e i minimi di una funzione

Ricercare gli asintoti obliqui

Rappresentare graficamente le caratteristiche delle funzioni studiate con particolare riferimento alle funzioni alge-
3.Studio delle
funzioni II

Flessi

briche razionali
Ricercare i punti di flesso

Grafico di una funzione a partire dal-

Eseguire lo studio completo di una fun-

la sua espressione analitica
zione e rappresentarla graficamente
Caratteristiche dell’espressione ana-
con particolare riferimento alle funzioni
litica di una funzione a partire dal
algebriche
suo grafico


La primitiva di una funzione.


L’ integrale indefinito e le rela-
semplice trasformazione della funzione
Il teorema fondamentale del
calcolo integrale senza dimostrazione.*

Utilizzare i diversi metodi di integrazione: integrazioni immediate, per
tive proprietà.

Calcolare l’integrale indefinito di
una funzione.
Integrale indefinito come operatore inverso della derivazione.
4.Calcolo
integrale

integranda, per parti

Calcolare e utilizzare gli integrali
definiti.*
Determinare l’ area di una figura
piana.*
* parti del programma ancora da svolgere
*
Classe V F
Programma di matematica
Metodologie, strumenti di verifica, esiti dell’apprendimento
(All.2)
Modulo
Titolo
Ore
Metodi
o
o
1
Teoria delle
derivate
20 ore
o
o
o
o
2
Studio delle
funzioni I
12 ore
o
o
o
o
o
3
Studio delle
funzioni II
10 ore
o
o
o
o
o
4
Calcolo
integrale
12 ore
o
o
o
Lezione frontale.
Brainstorming e lezione
dialogata
Esercitazione individuale in classe
Esercitazione in piccoli
gruppi
Lezione frontale.
Brainstorming e lezione
dialogata
Esercitazione individuale in classe
Esercitazione in piccoli
gruppi
Costruzione di grafici
Lezione frontale.
Brainstorming e lezione
dialogata
Esercitazione individuale in classe
Esercitazione in piccoli
gruppi
Costruzione e analisi di
grafici
Lezione frontale.
Brainstorming e lezione
dialogata
Esercitazione individuale in classe
Esercitazione in piccoli
gruppi
Costruzione e analisi di
grafici
Verifiche
o
o
o
o
o
o
o
o
o
o
o
o
Esiti
Verifica orale
Verifica scritta
valida per l’orale
Test a risposta
chiusa e/o
aperta
obiettivi
globalmente
raggiunti
Verifica orale
Verifica scritta
valida per l’orale
Test a risposta
chiusa e/o
aperta
obiettivi
globalmente
raggiunti
Verifica orale
Verifica scritta
valida per l’orale
Test a risposta
chiusa e/o
aperta
Obiettivi
globalmente
raggiunti
Verifica orale
Verifica scritta
valida per l’orale
Test a risposta
chiusa e/o
aperta
obiettivi
raggiunti
solo
parzialmente
ISTITUTO TECNICO AERONAUTICO “F. DE PINEDO”
PROGRAMMA DI DIRITTO
Docente: G: Bevilacqua
a. sc. 2013/2014
Classe VF

L’ Esercente di impresa aeronautica - Requisiti - Responsabilità e limitazioni della
responsabilità

Il Caposcalo : compiti e funzioni. – Mandato con rappresentanza

Il comandante : compiti e funzioni - Rapporti tra esercente e comandante – Obblighi
e poteri - L’esercizio di pubbliche funzioni

L’equipaggio

I contratti di utilizzazione dell’aeromobile

La locazione: natura, caratteri e funzioni del contratto - Diritti e obblighi delle parti
contraenti

Il noleggio: natura, caratteri e funzioni del contratto - Diritti e obblighi delle parti
contraenti

Il contratto di trasporto aereo di persone e di cose: natura, caratteri e funzioni del
contratto - Diritti e obblighi delle parti contraenti

Il contratto di assicurazione: natura, caratteri e funzioni del contratto - Diritti e
obblighi delle parti contraenti

Il contratto di lavoro del personale di volo – Requisiti per l’assunzione del personale
di volo – Obblighi e diritti dei lavoratori – Cessazione del rapporto e risoluzione del
contratto – Licenziamento per giusta causa.
.
RELAZIONE FINALE DEL DOCENTE
PROF. GIANCARLO BEVILACQUA
CLASSE
V° F
Contenuti disciplinari


Conoscenza delle diverse figure giuridiche del diritto aeronautico.
Conoscenza degli elementi contrattuali del diritto privato applicato al diritto
aeronautico: Locazione, Contratto di Assicurazione, Contratto di Trasporto.

Individuazione delle funzioni e delle responsabilità dei diversi soggetti.

Conoscenza dei principali aspetti del contratto di lavoro del personale di volo .

Capacità di orientarsi nel rapporto fra diritto interno e internazionale della
navigazione aerea.

Utilizzazione di un corretto linguaggio giuridico tecnico.
METODI E STRUMENTI
Il metodi utilizzato per lo svolgimento delle lezioni è stato quello delle lezioni frontali
insieme a discussioni aperte su casi concreti, con riferimenti specifici al codice della
navigazione
Le lezioni sono state svolte in maniera da consentire un maturo apprendimento
della materia ed uno sviluppo delle capacità critiche dei ragazzi.
GIUDIZIO SINTETICO COMPLESSIVO
La partecipazione al dialogo didattico-educativo è stata alquanto discontinua e la
classe non ha dimostrato molto interesse per la materia e non si è impegnata per quanto
avrebbe potuto. Ciò nonostante, comunque, nel secondo quadrimestre l’impegno è
sensibilmente migliorato e gli allievi hanno cercato di recuperare riuscendo a raggiungere
risultati comunque positivi.
Buono il comportamento, anche se con qualche momento di eccessiva vivacità.
Istituto
Tecnico Aeronautico di
F r a n c e s c o D e P i n e d o
Stato
Roma - Via F. Morandini, 30 - Tel. 065034141
Programma di Aerotecnica
Prof. Giorgio Sforza
A. S. 2013-2014 Classe V a sez. F
.Finalità
Obiettivo specifico del corso è stato quello di fornire le basi necessarie per una conoscenza
sufficiente della Meccanica del Volo. Faccio volutamente riferimento ad livello “sufficiente” in
quanto sono molte le lacune da sanare derivante dagli anni precedenti; per cui è stato più opportuno
rivedere concetti di aerodinamica generale e legati alla propulsione aeronautiche, piuttosto che
tentare di scendere in eccessivi dettagli, spesso scarsamente significativi dal punto di vista didattico,
del programma dell’anno in corso. Più focalizzazione dei concetti formativi e di base dei due anni
precedenti, che non eccessivi approfondimenti. Gli studenti hanno raggiunto una discreta
familiarizzazione con l’analisi dimensionale e sono mediamente in grado di risolvere semplici
problemi a carattere analitico. Nell’ambito delle esercitazioni pratiche hanno raggiunto un buon
livello nella risoluzione dei problemi di aerotecnica in modo numerico, con l’ausilio di programmi
di calcolo su PC.
Obiettivi specifici raggiunti





Consolidare la preparazione di base.
Sistemare in modo organico e razionale i contenuti specifici.
Acquisire conoscenze e competenze inerenti i mezzi ed i metodi di gestione del traffico aereo.
Sviluppare capacità di collegamento tra le varie discipline.
Acquisire consapevolezza delle proprie attitudini e potenzialità.
Contenuti specifici del programma
.Revisione ed approfondimento dei principali argomenti trattati nel corso del terzo e quarto
anno:



Aerodinamica subsonica
Prestazioni motori a pistoni
Prestazioni turbogetto.
Volo librato
Schemi funzionali; bilanci delle forze; velocità di discesa; odografa delle velocità; volo veleggiato
con e senza vento; massima distanza raggiungibile.
Propulsori
Richiami sul funzionamento del motore volumetrico ad accensione comandata. Motoelica. Motore
volumetrico sovralimentato. Turboelica. Turbogetto. Turbofan. Stato reattore ed endoreattore
(propulsione a razzo). Richiamo sui rendimenti termodinamici teorici e globali. Rendimento
propulsivo sia per un motoelica che per un turbogetto.
Aeromobile motolelica
Potenza necessaria e potenza disponibile; variabilità dei diagrammi in funzione del peso e della
densità; volo livellato; volo in salita (salita rapida e salita ripida); indice di quota; velocità effettiva;
quota di tangenza; volo in discesa; analisi dei vari regimi in salita.
Aeromobile turboreattore
Come per la motoelica con la premessa di sostituire le spinte alle potenze
Manovre
Moti curvi; forze apparenti; equilibrio delle forze nello spazio; coefficiente di contingenza; stallo in
manovra; maggiorazioni carichi strutturali; impatto fisiologico sul pilota; virata; affondata con
richiamata.
Decollo e atterraggio
Rullaggio, manovra e involo con relativi bilanci dinamici; equazioni caratteristiche estese e
semplificate; superamento ostacolo; cenni sull’atterraggio; cenni sul decollo con ruotino anteriore;
condizioni critiche; risoluzioni numeriche e grafiche.
Autonomia e durata
Autonomia per motoelica; autonomia con vento in tutte le su configurazioni; durata per motoelica;
fattore di economia di percorso.
Esercizi numerici
Risoluzione di temi d’esami di aerotecnica somministrati alla seconda prova scritta per i costruttori
Aeronautici
Attività di laboratorio
1° trimestre
Richiami di esercitazioni fatte negli anni precedenti; tracciamento grafico e numerico delle curve
delle potenze necessarie e delle potenze disponibili per diverse tipologie di aeromobili. Odografa
del volo librato. Determinazione della curva della potenza necessaria per un motoelica.
Determinazione della fase di salita con processo di integrazione numerica. Familiarizzazione e
risoluzione di problemi numerici
2° quadrimestre
Decollo completo (tutte e tre le fasi) di un motoelica con carrello triciclo, trattato con metodi
numerici e grafici; Diagramma di manovra. Diagramma di raffica
L’insegnante
Giorgio Sforza
PROGRAMMMA DIDATTICO DI NAVIGAZIONE AEREA DELLA CLASSE V F ANNO
SCOLASTICO 2013/ 2014
I problemi operativi della navigazione aerea : introduzione- i problemi di intercettazione :
analisi teorica del problema. Risoluzione grafica del problema con il sistema assoluto –
Introduzione al concetto di autonomia di volo –I Decision Point : il raggio d’azione ed il PNR. Il
raggio d’azione ed il PNR con il rientro su base alternata. La missione da base mobile –
Risoluzioni con il sistema relativo: il concetto di vento relativo. I problemi dell’intercettazione. Il
raggio d’azione e PNR con rientro su base alternata. La missione da base mobile. PET –
Sistemi di navigazione aerea: I.N.S. (Inertial navigation System): principi teorici, accelerometri, i
giroscopi.
Sistema di navigazione inerziale, la piattaforma asservita, allineamento della piattaforma,
stabilizzazione della piattaforma, determinazione della velocità e della posizione, apparato di bordo,
limiti tecnici ed operativi- Cenni su I.R.S. (Inertial Referencs System):
Sistemi di navigazione d’area: Sistemi di radionavigazione iperbolica: cenni storici, generalità
sulla geometria dei sistemi iperbolici- LORAN C: determinazione di una linea di posizione
iperbolica, apparati di bordo, impiego operativo, accuratezza, affidabilità, portata e copertura,
considerazioni finali-O.N.S. (Omega Navigation System): determinazione della posizione, apparati
di bordo, impiego operativo, accuratezza ed affidabilità, portata e copertura, considerazioni finali
GPS ( Global Position System) . La navigazione satellitare: principio di funzionamento del GPS,
caratteristiche operative del sistema.
Descrizione del sistema, cenni storici, generalità sulla geometria dei sistemi satellitari. Fix
satellitare. Determinazione della distanza e della posizione. Sincronizzazione degli orologi.
CARTE AERONAUTICHE. Classificazione e principali requisiti delle carte. Proiezione cilindrica
centrale. Carta di mercatore – formule di corrispondenza ed mdl.
Carte coniche – Carta di Lambert- formule di corrispondenza ed mdl. Cenni sulle carte
stereografiche polari e gnomoniche. Carteggio sulle carte aeronautiche. Formula di Givry
ORTODROMIA Trigonometria sferica. Formule e tecniche di risoluzioni dei triangoli
MATERIA : NAVIGAZIONE
ANNO SCOLASTCO 2013/2014
SCHEDA DELLA CLASSE V F
PROF. PASQUINI ANTONIO
Contenuto disciplinare
Tempi
Metodi e strumenti
Criteri di valutazione
Obiettivi disciplinari
Esito obiettivi
Problemi operativi della navigazione aerea ( pnr, roa,
pet, intercettazione)
1 Bim.
Presentazione argomenti (lezione
frontale ) - lavoro di gruppo -Discussione
in classe Utilizzo della cartografia
Prove pratiche . Prove scritte
. Interrogazioni
( conoscenze ,competenze e
capacità )
Capacità di risoluzione di Completamenalgoritmi complessi.Svite raggiunti
luppo delle capacità logico
deduttive
Risoluzione di problemi ortodromici
2 Bim.
Presentazione argomenti (lezione
frontale ) - lavoro di gruppo -Discussione
in classe Utilizzo Link- trainer
Prove pratiche. Prove
scritte . Interrogazioni ( conoscenze ,competenze e capacità )
Conoscenze di base della completamente
geometria sferica.Uso pra- raggiunti
tico .Sviluppo delle capacità logico deduttive
Sistemi di navigazione (Loran,omega)
3 Bim.
Presentazione argomenti (lezione
frontale ) - lavoro di gruppo -Discussione
in classe. Lavoro individuale
Prove pratiche . Prove scritte
. Interrogazioni
( conoscenze ,competenze e
capacità )
Conoscenze di base della
strumentazione .Sviluppo
delle capacità logico deduttive
Sistemi di Navigazione
(GPS,Piattaforma inerziale )
4 Bim.
Presentazione argomenti (lezione
frontale ) - lavoro di gruppo -Discussione
in classe.lavoro individuale
Prove pratiche . Prove scritte Conoscenze di base dei Completamen. Interrogazioni
sistemi attuali di naviga- te raggiunti
( conoscenze ,competenze e zione.Sviluppo delle capacapacità )
cità logico deduttive
Carte aeronautiche
4 Bim.
Presentazione argomenti (lezione
frontale ) - lavoro di gruppo -Discussione
in classe.lavoro individuale
Prove pratiche . Prove scritte Conoscenze di base dei Completamen. Interrogazioni
sistemi attuali di naviga- te raggiunti
( conoscenze ,competenze e zione.Sviluppo delle capacapacità )
cità logico deduttive
Completamente raggiunti
Programma didattico di Traffico Aereo e TLC Aer.
Prof. Cristian Crestini
A. S. 2013/2014
Prof. Michele Santucci
Classe V sez. F
.Servizio di controllo di avvicinamento
Minime operative di aeroporto; separazioni standard per aa/mm in partenza; separazione tra aa/mm in
partenza ed in arrivo; autorizzazioni ad operare in VMC; sequenza degli avvicinamenti; definizione di
landing rate; definizione e calcolo dell’EAT. Sistema ILS (descrizione dei componenti e caratteristiche
tecniche). Procedure di avvicinamento ILS. Descrizione delle carte per gli avvicinamenti ILS.
.Servizio di controllo di regione
Scopo del servizio; servizi ATS forniti dall’ACC; metodi di controllo; voli gestiti dall’ACC; separazioni
standard ICAO (verticali ed orizzontali); RVSM; minima separazione radar; riduzione della minima
separazione radar; procedure di emergenza; ATC clearance.
.Gestione dei flussi di traffico aereo
Finalità e compiti del servizio ATFCM; cenni storici sull’evoluzione del sistema; gestione strategica, pretattica e tattica dei flussi; procedura operativa di invio del piano di volo al CFMU; posizioni FMP; sistema
IFPS; messaggi operativi di risposta (ACK, MAN, REJ); processi ATFCM (rerouting, slot allocation)
definizione e modalità di rilascio del CTOT; messaggi ATFCM (SAM, SRM, SIP, RFI, SWM)
Coordinamento tra enti ATS
Coordinamento per la fornitura dei servizi FIS ed ALS; coordinamento tra ACC e APP; coordinamento tra
APP e TWR; scambio dei dati di movimento e controllo
Il RADAR nei servizi del traffico aereo
Principio di funzionamento del radar primario; equazione del radar; criteri di scelta dei parametri
caratteristici; tipi di radar primario; radar secondario (apparati di bordo e di terra); confronto tra radar
primario e secondario; codifica dei codici SSR; uso del transponder; procedure di identificazione con radar
primario e secondario; servizio radar (radar monitoring, radar vectoring); avvicinamenti radar (vettoramento
per avvicinamenti ILS, avvicinamento con radar di sorveglianza, avvicinamento GCA, ILS radar
monitoring); funzioni del controllo radar di avvicinamento.
Il sistema anticollisione TCAS (*)
Tipologie dei sistemi anticollisione; principio di funzionamento; rappresentazione delle informazioni;
normativa ufficiale inerente l’uso dei sistemi anticollisione a bordo dei velivoli commerciali.
(*) questo argomento, al momento della creazione del presente documento, non è stato ancora
affrontato.
Attività di laboratorio
Ripetizione ed approfondimenti sulla compilazione dei piani di volo VFR, IFR, e strips ATC; messaggistica
IFPS: codifica, decodifica e gestione dei principali messaggi; lettura ed uso delle carte AIP per traffico IFR
(sezione MAP); studio e realizzazione di un’area di servizio (nella TMA) per traffico IFR; tecniche di
risoluzione di conflitti di traffico. calcolo dell’EAT; coordinamento fra enti ATC; simulazione di controllo
procedurale di traffico terminale: separazioni sequenziamento in avvicinamento, strip marking, fraseologia
T/B/T (Ita/Ing), coordinamenti ATC; mancato avvicinamento, emergenze(*).
Introduzione alla tecnica di controllo radar: differenze sostanziali e parallelismi con il controllo procedurale;
metodi di risoluzione di conflitti di traffico mediante sistemi radar; procedure di identificazione con radar
primario e secondario; simulazioni per la gestione e controllo con radar primario; radar secondario:
assegnazione e gestione dei codici SSR, separazioni, sequenziamento/vettoramento in avvicinamento,
coordinamenti.
Gli insegnanti
Cristian Crestini
Michele Santucci
Gli studenti
Roma, 7/5/2014
Scheda della Classe V F Anno Scolastico 2013/2014
Materia Traffico Aereo Prof. Crestini Cristian
Contenuto
disciplinare
Servizio di
controllo di
avvicinamento
Apparato ILS
Tempi
5 ore
Servizio di
controllo di
regione
7 ore
Gestione dei
flussi di traffico
aereo (ATFCM)
7 ore
Coordinamento
tra Enti ATS
5 ore
Il RADAR nel
servizio ATS
12 ore
Metodi e
strumenti
Lezione
frontale,
discussione in
classe. Libro di
testo.
Criteri di
valutazione
Verifiche orali
e scritte.
Accertamento
di conoscenze
capacità e
competenze
Lezione
Verifiche orali
frontale,
e scritte.
discussione in
Accertamento
classe. Libro di
di conoscenze
testo.
capacità e
competenze
Lezione
Verifiche orali
frontale,
e scritte.
discussione in
Accertamento
classe. Libro di
di conoscenze
testo e dispense capacità e
competenze
Lezione
Verifiche orali
frontale,
e scritte.
discussione in
Accertamento
classe. Libro di
di conoscenze
testo e dispense capacità e
competenze
Lezione
Verifiche orali
frontale,
e scritte.
discussione in
Accertamento
classe. Libro di
di conoscenze
testo e dispense capacità e
competenze
Prof. Michele Santucci
Obiettivi
disciplinari
Conoscenza ed
utilizzo della
regolamentazion
e specifica
Conoscenza
principio funzion.
Conoscenza ed
utilizzo della
regolamentazion
e specifica
Esito
obiettivi
Raggiunti in
parte
Conoscenza ed
utilizzo della
regolamentazion
e specifica
Raggiunti in
parte
Conoscenza ed
utilizzo della
regolamentazion
e specifica
Raggiunti in
parte
Conoscenza del
principio di
funzionamento e
dell’impiego
operativo
Raggiunti in
parte
Raggiunti in
parte
Istituto Tecnico per i Trasporti e la Logistica
“F. DE PINEDO” - ROMA
Anno Scolastico: 2013/2014
Classe 5^ sez. F
Teoria: prof. Greco Erminio
Laboratorio: prof. Iannucci Mario
PROGRAMMA SVOLTO DI
ELETTRORADIORADARTECNICA
Obiettivi didattici del corso:
Scopi e finalità principali del corso sono quelle di far acquisire agli allievi le conoscenze di base sul
comportamento ed il pratico utilizzo dei principali componenti e dispositivi elettronici senza entrare nel
dettaglio di aspetti e giustificazioni teoriche. Questo è stato fatto avvalendosi delle misure e dei rilievi grafici
effettuati nella pratica esperienza di Laboratorio. Si è operato in modo da far acquisire conoscenze e
competenze specifiche sui diversi aspetti generali dei sistemi e tecniche di comunicazione e di modulazione
dei segnali in modo da poter operare scelte opportune e responsabili nei diversi casi che possono presentarsi
nell’esperienza pratica, acquisendo un’autonomia operativa.
Contenuti del corso:
MODULO PRIMO (settembre) - Richiami e approfondimenti
- Richiami sulle leggi fondamentali dell’elettrotecnica.
- Richiami sui semiconduttori, il loro drogaggio e giunzione PN; curva caratteristica del diodo a
semiconduttore e punto di lavoro. Aspetti di base del diodo come elemento circuitale e modello per
piccoli segnali. Il diodo come elemento raddrizzatore. Il diodo zener e sue applicazioni.
MODULO SECONDO (ottobre-novembre) - BJT
- Il transistore bipolare (BJT): generalità su struttura e funzionamento; punto di lavoro e curve
caratteristiche. Il BJT come interruttore e come amplificatore di segnale. Configurazioni fondamentali
di amplificazione. Aspetti di base sullo stadio amplificatore a BJT ad emettitore comune con rete di
autopolarizzazione.
MODULO TERZO (dicembre-gennaio) - Amplificatori Operazionali
- A.O.: definizioni di base e parametri ideali. Funzionamento ad anello aperto come comparatore di
livelli. Comportamento generale nelle configurazioni da invertente e non invertente. Applicazioni come
inseguitore di tensione e come sommatore. Aspetti di base nelle conversioni I/V e V/I.
Configurazione di amplificatore differenziale. Comparatore con isteresi o trigger di Shmitt. Aspetti
generali della risposta in frequenza di un A.O. e nel comportamento da integratore e derivatore.
MODULO QUARTO (febbraio-marzo) - Sistemi e tecniche di comunicazione
- Modello di rice-trasmissione di un sistema di comunicazione. Sistemi in banda base e in banda
traslata; concetti di base nelle applicazioni di telefonia. Cenni sulle tecniche di trasmissione multiplate
FDM e TDM e loro principio di funzionamento. Teorema di Shannon sul campionamento e fasi della
conversione in digitale di un segnale analogico.
MODULO QUINTO (marzo-aprile) - Modulazione analogica
- Finalità della modulazione. Classificazione delle tecniche di modulazione. Radiofrequenze usate per le
trasmissioni. Concetti di modulazione e demodulazione AM. Modulazione di ampiezza con
modulante armonica sinusoidale; potenza e rendimento del segnale modulato. Concetti di base sulla
modulazione a doppia banda laterale con portante soppressa (DSB) con modulante armonica;
modulazione SSB nei tipi LSB e USB. Cenni per modulanti non armoniche. Confronto tra i tipi di
modulazione AM, DSB e SSB. Modulazione di frequenza con modulante armonica; deviazione di
frequenza, indice di modulazione e spettro del segnale modulato FM, negli aspetti generali.
Larghezza di banda del segnale FM e regola di Carson. Potenza del segnale modulato. Confronto tra
modulazione AM e FM.
MODULO SESTO (aprile maggio) - Tecniche di modulazione impulsiva.
- Aspetti fondamentali sulle tecniche di modulazione PAM, PWM, PPM, PFM e ad impulsi codificati
PCM.
- Cenni sulla modulazione numerica.
- Cenni sui principali codici digitali in uso: codice binario, BCD, esadecimale, Gray, a correzione di
errore (even parity e odd parity), codice NRZ ed RZ e Manchester per la codifica di linea in banda
base.
MODULO SETTIMO (aprile-maggio) - Apparati radar.
- Principio di funzionamento del radar. Schema a blocchi di un sistema radar impulsivo primario.
Schema di un estrattore radar. Sviluppo dell’equazione del radar ed espressione della portata
massima di un radar in versione generale e dettagliata. Impieghi del radar e frequenze impiegate.
Eco di clutter , tecnica di filtraggio doppler e radar MTI. L’orizzonte ottico del radar e fenomeni di
propagazione delle microonde. La processazione dei segnali e dei dati radar. Tipi principali di
antenne radar con le ultime tecnologie di integrazione a semiconduttore. L’evoluzione dei trasmettitori
e ricevitori radar. La processazione digitale radar: 1° rivelazione, predetection processing e post
detection processing. Il radar secondario e il trasponditore di bordo (trasponder) nel controllo del
traffico aereo. Radar secondario di sistema SSR-Monopulse ed SSR di modo S.
LABORATORIO
MODULO PRIMO: Diodo a semiconduttore: rilievo della caratteristica sperimentale.
MODULO SECONDO: transistore bipolare (BJT) :
 Rilievo delle curve caratteristiche di uscita di un BJT ad emettitore comune.
 Stadio amplificatore ad emettitore comune con rete di auto polarizzazione; rilievo della risposta in
frequenza.
MODULO TERZO: amplificatori operazionali. Rilievi e misure su un A.O. in configurazione invertente e non
invertente.
Risposta in frequenza di un ampl. Op. in connessione invertente e non inv.
Circuito A.O. integratore: analisi e misure con ingresso sinusoidale e onda quadra.
Circuito A.O. derivatore. Risposta in frequenza e studio del circuito.
Libri di testo:
- Elettronica analogica. Autori: E. Cuniberti, L. De Lucchi. Ed. Petrini
- Tecnologie della comunicazione. Autori: Agyris Kostopoulos. Ed. Petrini
- Radar e Sistemi Radar . Fotocopie tratte dal testo degli autori: Ing. Sergio Bertini e Dott. Maurizio
Cellini. Ed. Cremonese.
GLI ALUNNI
I DOCENTI
PROGRAMMA DI METEOROLOGIA AERONAUTICA ed ESERCITAZIONI
Insegnante L.Mocerino Insegnante Tecnico Pratico D.Bianchi
Classe 5 Sez. F
anno scolastico 2013/2014
Modalità didattico-metodologiche e obiettivi specifici.
Il programma può essere distinto nei seguenti argomenti fondamentali:
Fenomeni pericolosi per il volo;
Circolazione generale dell'atmosfera; Correnti a getto
Masse d’aria e Fronti;
L’assistenza meteorologica alla navigazione aerea;
La previsione meteorologica e i satelliti meteorologici.
Partendo dai concetti acquisiti nel corso del terzo e quarto anno di studio gli allievi sono
stati guidati alla scoperta di fenomeni meteorologici quali i fronti, gli uragani, la turbolenza
atmosferica, le nebbie, i temporali ecc. Si è dimostrato che alla base di tutti questi
fenomeni apparentemente differenti vi sono dei principi unificatori di grande importanza.
Di ogni fenomeno si è chiarito l'origine, la genesi, gli effetti con particolare riferimento alla
pericolosità per la navigazione aerea. Particolare attenzione si è prestata alla scala spaziotemporale interessata dal fenomeno in esame e a tutta la messaggistica e alle carte
disponibili per fornire informazioni meteorologiche operative utili per la sicurezza del volo.
A conclusione dell'anno scolastico l'allievo che ha raggiunto gli obiettivi presentati nella
programmazione preventiva, è in grado di individuare e riconoscere i vari fenomeni meteorologici,
la loro origine, il principio fisico che li governa, la loro evoluzione e gli effetti che possono
produrre a secondo dei casi in cui si presentano. Ha acquisito le conoscenze specifiche per
elaborare una previsione sinottica ed è in grado di fornire tutta la documentazione meteorologica
necessaria alla navigazione aerea della quale ha una conoscenza specifica anche a livello
interpretativo. Alla fine dell’anno scolastico è stata affrontata la problematica relativa alla
previsione dei fenomeni meteorologici attraverso l'uso delle informazioni meteorologiche
acquisibili attraverso Internet, mediante interpretazione delle immagini da satellite e confronto tra
esse.La classe, nello specifico, non ha sempre mantenuto un comportamento partecipativo e in
alcuni casi anche poco costruttivo durante tutto l’anno scolastico. Per gli studenti che provengono
da un altro istituto le difficoltà pregresse e la mancanza di alcuni strumenti fondamentali, hanno
reso il lavoro poco fruttuoso. Pochi alunni hanno lavorato con continuità e dedizione e , nell’ultimo
periodo, hanno preferito alla lezione frontale, gli approfondimenti personali su argomenti specifici
(oggetti tuttora di ricerche scientifiche). L’esposizione di tali approfondimenti ha permesso loro di
simulare la prova orale dell’esame di stato e questo ha avuto un riscontro positivo sul rendimento di
fine anno, invogliando alcuni a mettersi in gioco con interrogazioni orali. Per altri, invece, tale input
non è bastato e hanno preferito impegnarsi solo sporadicamente, in vista delle verifiche .E’ stato
fondamentale, pertanto, per il raggiungimento degli obiettivi minimi, puntare sulla didattica in
laboratorio che ha assunto un carattere interdisciplinare, andando a elaborare un piano di volo
tecnico completo in tutte le sue parti, per ottimizzare i tempi e permettere agli studenti di far
emergere le loro competenze acquisite.
I risultati raggiunti nel primo quadrimestre facevano prevedere un buon lavoro da parte di tutto il
gruppo classe e soprattutto del raggiungimento di buoni risultati per molti dei alunni. Risultati che
purtroppo non sono arrivati per tutti, raggiungendo in media un risultato sufficiente.
PROGRAMMA MODULARE DEL DIPARTIMENTO
Mese/i
Settembre
Modulo/i N.
Titolo/i
1
Fenomeni pericolosi per il volo
Fenomeni che riducono la visibilità
Fenomeni che creano turbolenza
Ottobre
Il temporale
Novembre
Dicembre
2
Gennaio
3
Argomento interdisciplinare:
L’aquaplaning
Circolazione generale dell’atmosfera
Febbraio
Marzo
4
Aprile
5
6
Maggio
Mese/i
Settembre
Anomalie della circolazione e
teleconnessioni
Masse d’aria e Fronti
Le previsioni numeriche e i satelliti
meteorologici
LABORATORIO
Modulo/i N. Titolo/i
n.a.
n.a
Ottobre
1L
Bollettini METAR e TAF
Novembre
2L
Bollettini SIGMET AIRMET
Dicembre
3L
Gennaio
4L
Febbraio
5L
Pianificazione meteo VFR con cartello
ridotto
Carte del tempo significativo e dei venti
in quota
Fenomeni pericolosi e cartello di rotta
Marzo
6L
Pianificazione meteo IFR con cartello
completo
7L
Immagini satellitari e nefoanalisi
Aprile
Maggio
.MODULI
M1: FENOMENI
PERICOLOSI PER IL
VOLO
M2: LEZIONE
INTERDISCIPLINAR
E
.CONTENUTI
.OBIETTIVI
SPECIFICI
SPECIFICI
Fenomeni meteorologici
che limitano la visibilità;
definizione e
caratteristiche dei vari
tipi di nebbia.
Turbolenza. Wind
Shear.
Temporale. Formazioni
di ghiaccio.
Individuazione dei fenomeni
pericolosi per il volo. Capacità di
procurarsi il materiale da cui dedurre
le informazioni relative a tali
fenomeni nonché la capacità di
riconoscerli, analizzarli ed evitarli.
Testo in
adozione
Opera
multimediale;
Computer;Intern
et.
Presentazioni
multimediali
.L’aquaplaning
Materie interdisciplinari coinvolte:
Traffico, Aerotecnica
Lezione frontale
Lezione
partecipata e
dialogata
Presentazioni
multimediali
.Modello ad una e tre cellule
convettive; modello di
circolazione attuale.
Comprensione dei moti atmosferici a
grande scala. Individuazione delle
cause di tali moti ed analisi dei venti
corrispondenti. Capacità di analisi
della situazione meteorologica e
climatologica legata alla circolazione
generale dell'atmosfera ed ai centri
ciclonici e anticiclonici.
M3: CIRCOLAZIONE
GENERALE
La Linea di
DELL'ATMOSFERA
Convergenza
Intertropicale;
Onde di Rossby e di
Bjerkness. Cenni alle
anomalie
M4: LE ANOMALIE
DELLA
CIRCOLAZIONE E
TEELCONNESSIONI
.1STRUMENTI E
MATERIALI
Testo in
adozione
Opera
multimediale;
Fenomeni associati alla Capacità di individuare le grandi
Computer;
corrente a getto; El Nino correnti aeree presenti nell'alta
Videoproiettore;
e la Nina; anomalie
troposfera e sfruttarle per la
carte meteorologiche,
troposferiche e
navigazione aerea. Analisi dei
Internet.
stratosferiche
parametri che sono in correlazione tra
Simulazione
loro e in diverse aree del globo
prova orale
terrestre.
esame di stato.
ESITO
TEMPI
OBIETTIVI
(ore)
12
Obiettivi
mediamente
raggiunti
Obiettivi
mediamente
raggiunti
3
10
Obiettivi
parzialmente
raggiunti.
Obiettivi
mediamente
raggiunti
3
M5: MASSE D'ARIA
E FRONTI
Masse d'aria: definizione
e classificazione;
Superficie di
discontinuità e
definizione di fronte;
Fronte caldo; freddo;
occluso. Fenomeni
associati ai fronti e
problematiche relative al
volo nei fronti.
Acquisizione del concetto di massa
d'aria, di superficie frontale e di
fronte. Analisi delle caratteristiche
dei fronti. Capacità di prevedere
l'evoluzione del tempo in funzione del
passaggio di una perturbazione
attraverso l'analisi delle carte
meteorologiche e delle immagini da
satellite. Capacità di individuare i
fenomeni pericolosi per il volo legati
ai fronti.
Obiettivi
parzialmente
raggiunti
3
.
M6: LE PREVISIONI
NUMERICHE E
SATELLITI
METEOROLOGICI
Le previsioni numeriche.
Osservazioni ed
elaborazioni.
Generalità sui satelliti
geostazionari e polari;
Il sistema
METEOSAT;
Nefoanalisi da satellite;
Uso delle informazioni
da satellite.
Messaggi di
Lab: ASSISTENZA osservazione:
METEOROLOGICA METAR; SPECI.
ALLA
Messaggi di previsione:
NAVIGAZIONE
TAF;.
AEREA
Avvisi di sicurezza.
SIGMET AIRMET
Carta del vento e della
temperatura in quota;.
Carta del tempo
significativo:
Folder o cartello di rotta
e pianificazione volo.
Informazioni da satellite
meteorologico.
I Docenti : Luigia Mocerino
Le equazioni generali di descrizione
Testo in
dell’atmosfera: cenni generali.
adozione
Conoscenza dei vari sistemi satellitari e
Opera
dei principi generali di funzionamento. multimediale;
Conoscenza delle caratteristiche
Computer;
operative del sistema METEOSAT.
Lavagna
Capacità di utilizzare i dati da satellite
luminosa;
per scopi sinottici ed operativi.
Videoproiettore
;
carte
meteorologiche,
messaggi
meteorologici
Internet.
Presentazioni
multimediali
Conoscenza delle forme simboliche,
delle abbreviazioni e dei codici per la
codifica dei messaggi meteorologici
per l’aviazione. Capacità di
decodificare i messaggi meteorologici
per l'individuazione dei fenomeni
significativi per il volo allo scopo di
programmare un volo economico,
sicuro e veloce. Conoscenza delle carte
meteorologiche ad uso operativo, dei
simboli e delle sigle ICAO usate per il
riporto dei fenomeni significativi per il
volo. Sviluppo delle capacità d’analisi
delle carte stesse e di sintesi allo scopo
di programmare un volo economico,
sicuro e veloce
Danilo Bianchi
Obiettivi
mediamente
raggiunti
4
26
Obiettivi
parzialmente
raggiunti
EDUCAZIONE FISICA prof.A.G.Castellitto
CLASSE V F A.S.2013-14 DOCUMENTO 15 MAGGIO 2014
sviluppo
PROPRIO CORPO E DELLE SUE
MODIFICAZIONI
MODULO B GIOCOsport/SPORT
MODULO C SALUTE SICUREZZA e
AMBIENTE (corretti stili di vita)
MODULO D AREA SOCIO AFFETTIVA
RELAZIONALE
Attraverso le seguenti
OBIETTIVI
INIZIALMENTE
PREFISSATI
NELLA
PROGETTAZIONE
ANNUALE E
RAGGIUNTI
CRITERI DI
VALUTAZIONE
STRUMENTI DI
VALUTAZIONE
ATTIVITÀ SVOLTE:
SETTORE GINNASTICO-SPORTIVO
 Ginnastica Tradizionale o propriocettiva segmentaria anche ai grandi /piccoli attrezzi.
 Training Autogeno
 FITNESS: AEROBICA, STEP, STRETCHING, uso di
funicelle…
SETTORE ATLETICO GIOCHI SPORTIVI
 Atletica/ Corsa Campestre
 Pallacanestro
 Pallavolo
 Calcio a 5
 Bike
 Tiro con l’arco
 Tennis Tavolo
 Unihockey
 Tecnica di base della ginnastica;
 Educazione posturale riferita
alla corretta impostazione ed
esecuzione corporea;
 Linguaggio specifico della disciplina;
 Ed.al ritmo nell’esecuzione
del movimento
 La lezione di Ed.Fisica
 Capacita’ motorie : condizionali e coordinative
 Conosce le potenzialità del
movimento, del corpo e del le
funzioni fisiologiche cardiocircolatoria e respiratoria
 Conosce le caratteristiche tecnico tattiche di 2 attività sportive svolte all’interno dell’istituto con relativi regolamenti: calcio a 5 e pallavolo
 Trasferisce le conoscenze. In
abilità
 Abilità pratiche relative agli
sport praticati
 Esatta impostazione corporea
(ed.posturale.)
 Esatta tecnica esecutiva a corpo libero con piccoli e grandi
attrezzi + coreografie
(step)
 Osserv.ectoscopica: veriifica sistematica dell’insegnante durante lo svolgimento della lezione.
Tutto l’anno
 Adeguamento degli alunni ai
diversi contesti secondo le
proprie potenzialità; individuare le variazioni fisiologiche mantenendo la capacità di
risposte bilanciate in contesti
complessi
 Conoscenza di strategie di
gioco e apporto del personale
contributo
 Interpretazione della cultura
sportiva
 Tecnica e tattica di almeno 2
giochi sportivi praticati: calcio
a 5/pallavolo

Tutto l’anno
Test motori di prove pratiche
qualitative (settore “open” o
sport di situazione)
 quesiti a risposta singola
Marzo
Aprile
Maggio

Strumenti utilizzatii: le attrezzature in dotazione alla scuola,le palestre e gli impianti esterni
MACRO ARGOMENTI:
(COMPETENZE)
MODULO A CONOSCENZA DEL
TEMPI
Sviluppo
PROPRIO CORPO E DELLE SUE
MODIFICAZIONI
MODULO B GIOCOsport/SPORT
MODULO C SALUTE SICUREZZA e
OBIETTIVI
INIZIALMENTE
PREFISSATI
NELLA
PROGETTAZIONE
ANNUALE E
RAGGIUNTI
CRITERI DI
VALUTAZIONE
STRUMENTI DI
VALUTAZIONE
TEMPI
 quesiti a risposta singola
Marzo
Aprile
Maggio
Tutto l’anno
AMBIENTE (corretti stili di vita)
MODULO D AREA SOCIO AFFETTIVA
RELAZIONALE
Attraverso le seguenti
ATTIVITÀ SVOLTE:
 Verbalizzazioni (coinvolgimento dell’alunno in momenti
espositivi e di gestione delle attività)
 Osservazione sistematica e dialogo
Tutto l’anno
Analitico
.ASPETTI PRATICO-TEORICI
 linguaggio specifico della di Il corpo umano: apparato scheletrico e sistema muscolare.
sciplina;
Piani dello spazio in relazione al corpo umano
 rispetto e cura del proprio cor Ed. alla salute: concetto di salute dinamica permanente –Wellness-, traumatologia, doping, alimentazione, postura, papo e dell’ambiente
ramorfismi e dimorfismi, check up in 5 fasi, rispetto e cura del proprio corpo e dell’ambiente
 acquisizione di una cultura
 Il movimento: capacità condizionali e coordinative
delle attività motorie e sportiLa lezione di scienze motorie
ve per un costume di vita, trasferibile al campo lavorativo e
 Ed. allo sport: parte pratica con teoria applicata
al tempo libero
 Storia dell’ed. fisica
 Conoscenza e rielaborazione
 Tecniche di riequilibrio psico-somatico
degli argomenti pratico-teorici
 Coni e Federazioni. Organizzazione extra scolastica delle attività sportive: Centro Sportivo Scolastico, Gruppo
affrontati
Sportivo e Giochi Sportivi Studenteschi
 Trasferimento delle conoscen Fisiologia e prestazione: pulsazioni cardiache, attività aerobica anaerobica lattacida /alattacida, formula di Cooper,
ze e dei metodi di lavoro
Talk test, effetti positivi dell’allenamento
 Arbitra, sostiene e collabora con
 Linguaggio specifico della disciplina.
i compagni e con i docenti
 Acquisizione di una cultura delle attività motorie e sportive per un costume di vita, trasferibile al campo lavorativo e al
tempo libero
 Tecnica e tattica dei due sport praticati all’interno dell’Istituto
 Regolamenti di gioco
AFETTIVITA’ E SOCIALITA’
 Gestione dei propri stati emo Collaborazione cooperazione.
zionali: piacevolezza e spiacevolezza di un evento., Emozio Rispetto delle regole all’inni percepibili all’interno delle
terno di contesti sociali
diverse
 Comportamento .sul
situazionì (gioia, rabbia,
Lavoro
disappunto..)
 FAIR PLAY
 Capacità di apertura con la
realtà e l’ambiente.
Formulazione di giudizi su sé
stesso e sugli altri

Metodologia didattica:metodo Free-style(met.ADD ON(a,a+b,a+b+c..),Globale,
MACRO ARGOMENTI
(COMPETENZE)
MODULO A CONOSCENZA DEL
SIMULAZIONE III PROVA
CLASSE V F ANNO SCOLASTICO 2013/2014
NOME
COGNOME
STORIA
(Massimo 15 righe a risposta)
1. Quali cambiamenti si concretizzarono nella politica estera dell’Italia fascista a partire dall’Ottobre del 1936?
__________________________________________________________________________
__________________________________________________________________________
__________________________________________________________________________
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__________________________________________________________________________
__________________________________________________________________________
__________________________________________________________________________
2) Spiegate quali furono i territori oggetto dell’annessione tedesca nel 1938 e quali furono le reazioni degli altri paesi europei
Simulazione Terza Prova D'Esame 2013/2014
Lingua Inglese
classe 5F
Answer the following questions:
1) Consider the air speed, the wing area and the shape of the airfoil: how do they affect lift
and drag?
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__________________________________________________________________________
__________________________________________________________________________
__________________________________________________________________________
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__________________________________________________________________________
__________________________________________________________________________
__________________________________________________________________________
__________________________________________________________________________
__________________________________________________________________________
2) What are the most important units of an airframe and how are they arranged together?
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__________________________________________________________________________
__________________________________________________________________________
__________________________________________________________________________
__________________________________________________________________________
__________________________________________________________________________
__________________________________________________________________________
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__________________________________________________________________________
__________________________________________________________________________
__________________________________________________________________________
Simulazione Terza Prova D'Esame 2013/2014
Lingua Inglese
classe 5F
Answer the following questions
1) Consider an airfoil of the airplane: which are its main structural parts and how are
they arranged?
----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------2) Consider Bernoulli's principle: what is its application to the airfoil ?
----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
Simulazione III Prova
Matematica
1.Spiega perché una funzione non può avere simultaneamente un asintoto orizzontale e un asintoto
obliquo per x tendente a   o a   . Determina quindi gli asintoti della seguente funzione:
y
x 2  4x 1
2x
2) Dopo aver enunciato il teorema di Lagrange, verifica quale delle due seguenti funzioni ne soddisfa le
ipotesi negli intervalli a fianco indicati :
1
 1 
1;2
a) y  3 x 2 ,
b) y    1 ,
 2 ;1
x
Trova quindi i punti previsti dal teorema
SIMULAZIONE TERZA PROVA - A.S. 2013/14
CLASSE V F
Materia : TRAFFICO AEREO
Alunno : ………………………..
Rispondere ai seguenti quesiti in un numero massimo di quindici righe :
1)Mettere in evidenza quali sono le principali limitazioni che si hanno nell’impiego del radar PSR
e SSR in ambito ATC.
…………………………………………………………………………………………………………
……………………………………………..
…………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………
………………………………
2)Indicare in che modo si esplicano le diverse fasi dell’attività ATFCM. Specificare quali sono gli
operatori aeronautici coinvolti in tali misure ATFCM.
…………………………………………………………………………………………………………
……………………………………………..
…………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………
Classe: 5^ sez. F
SIMULAZIONE ELETTRORADIORADARTECNICA
Alunno:
1) Indicare una delle principali applicazioni del diodo zener , giustificando il particolare
utilizzo e fornendo uno schema circuitale.
--------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------2) Utilizzando un ampl. Operazionale, progettare un circuito sommatore che fornisca
in uscita la media, in valore assoluto, delle due tensioni di ingresso v1 e v2 . Indicare i valori di alimentazione, dimensionando i valori resistivi e i massimi valori che
possono assumere v1 e v2 .
---------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
ELETTRO-RADIO-RADARTECNICA - simulazione 3^ prova
Classe 5^ sez F
alunno:
1) Dare una rappresentazione grafica di un segnale relativo a una portante armonica
modulato in frequenza con una modulante sinusoidale. Spiegare in cosa consiste
tale tipo di modulazione, indicando quale rapporto sussiste tra frequenza portante e
modulante ed il ruolo dell’indice di modulazione.
--------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
2) Descrivere il funzionamento di un radar impulsivo, rappresentando e commentando
la disposizione dei principali blocchi che lo compongono.
---------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
Simulazione Meteo
1. Il ciclone tropicale e il ciclone extratropicale a confronto
______________________________________________________________
______________________________________________________________
______________________________________________________________
______________________________________________________________
______________________________________________________________
______________________________________________________________
______________________________________________________________
______________________________________________________________
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______________________________________________________________
________________________________________________
2.
El Nino: caratteristiche e conseguenze .
______________________________________________________________
______________________________________________________________
______________________________________________________________
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______________________________________________________________
______________________________________________________________
______________________________________________________________
______________________________________________________________
______________________________________________________________
______________________________________________________________
______________________________________________________________
________________________________________________
______________________________________________________________
____________________________________________
III PROVA - CLASSE 5° F
MATERIA : DIRITTO
1) Spiegate cosa sono ed a che cosa servono il certificato di operatore aereo e la
licenza di esercizio specificando anche i requisiti necessari per ottenerli.
________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________
_______
2) Descrivete brevemente la figura giuridica del comandante dell’aeromobile
_______________________________________________________________________
_______________________________________________________________________________________
_______________________________________________________________________________________
_______________________________________________________________________________________
_______________________________________________________________________________________
_______________________________________________________________________________________
_______________________________________________________________________________________
_______________________________________________________________________________________
_____________________________________________________________________________________
SIMULAZIONE III PROVA - Ed.Fisica
Classe VF
1
Quali sono le capacità condizionali?
2
Definisci sinteticamente il concetto di salute “nel passato” e il
concetto di salute dinamica “nel presente”.
GRIGLIA DI VALUTAZIONE PROVA SCRITTA DI ITALIANO
Candidato
COMPETENZE
LINGUISTICHE
Classe
3-6
7-9
10
11-12
13-14
15
3-6
7-9
10
11-12
13-14
15
Correttezza ortografica e
morfosintattica
Proprietà lessicale e uso di un
registro linguistico adeguato alla
tipologia e al contenuto
CONOSCENZE
Correttezza e pertinenza dei
contenuti
CAPACITÀ
LOGICHE ED
ESPRESSIVE
Sviluppo e coerenza delle
argomentazioni
QUALITÀ DEI
CONTENUTI IN
FUNZIONE
DELLE DIVERSE
TIPOLOGIE
Tipologia A : approfondimento
degli argomenti proposti
dall’analisi guidata
Apporti personali e
rielaborazione dei contenuti
Tipologia B :
comprensione dei materiali forniti
e loro utilizzo coerente ed
efficace
Tipologia C e D :
Aderenza all’insieme delle
consegne date
COMPETENZE
Correttezza ortografica e
LINGUISTICHE morfosintattica
Proprietà lessicale e uso di un
registro linguistico adeguato alla
tipologia e al contenuto
CONOSCENZE
Correttezza e pertinenza dei
contenuti
CAPACITÀ
Sviluppo e coerenza delle
LOGICHE ED
argomentazioni
ESPRESSIVE
Apporti personali e
rielaborazione dei contenuti
QUALITÀ DEI
Tipologia A : approfondimento
CONTENUTI IN degli argomenti proposti
FUNZIONE
dall’analisi guidata
DELLE
Tipologia B : comprensione dei
DIVERSE
materiali forniti e loro utilizzo
TIPOLOGIE
coerente ed efficace
Tipologia C e D : Aderenza
all’insieme delle consegne date
VOTO COMPLESSIVO ……………
SCHEDA DI VALUTAZIONE PROVA SCRITTA DI NAVIGAZIONE AEREA
Correttori
Indicatori
Non Individua i dati Iniziali
Analisi ed
Individuazione dei dati
Individuazione di
Regole e Procedimenti
finalizzati alla soluzione
del Problema
Uso Appropriato del
Carteggio
Correttezza
dell’esecuzione
Individua solo Parzialmente i dati
essenziali
Coglie appieno la peculiarità del
problema proposto
Non individua regole e procedimenti
coerenti con il testo
Coglie solo in parte l’attinenza di regole
con il testo
È in grado di individuare i procedimenti
più efficaci per la soluzione
Non possiede adeguate conoscenze
sull’impiego delle carte di Navigazione
Possiede una conoscenza sia pure
generica del carteggio
Padroneggia l’impiego del carteggio e lo
adegua alle situazioni
Esegue in modo errato le operazioni
richieste
Svolge in modo sostanzialmente corretto
il lavoro proposto
Esegue con padronanza dei mezzi
tecnici l’esecuzione del piano di Volo
Modeste capacità di valutazione
Capacità di Valutazione
della soluzione
Si orienta dimostrando buone capacità
di valutazione
Possiede spiccate capacità
nell’individuare la soluzione migliore
MEDIA DEGLI INDICATORI
Punteggio
1
2
3
1
2
3
1
2
3
1
2
3
1
2
3
/15
VALUTAZIONE E PUNTEGGIO DELLA 3° PROVA SCRITTA: LINGUA INGLESE
La valutazione deve tener conto dei seguenti parametri di riferimento: conoscenza della materia e
del linguaggio tecnico aeronautico attraverso l’utilizzo della lingua straniera studiata, capacità di
analisi e sintesi, competenze elaborative e rielaborative, abilità linguistico-espressive generali e
specifiche adeguate ai diversi temi e/o argomenti proposti.
I punteggi, parziale e totale, verranno desunti dalle rispettive griglie di valutazione:
GRIGLIA DI VALUTAZIONE PUNTEGGIO PARZIALE:
La prova di lingua, che ha per oggetto n.2 quesiti a risposta singola, prevede un punteggio massimo
di 15 punti (complessivi, per ciascun quesito), ripartiti nel seguente modo:
a. Conoscenza della terminologia specifica dell’ambito tecnico-aeronautico (accuracy)
p.3
b. Organizzazione, scorrevolezza e rielaborazione personale (fluency)
p.4
c. Pertinenza, appropriatezza, e ricchezza dei contenuti esposti (content)
p.4
d. Conoscenza delle strutture sintattico-grammaticali (grammar)
p.4
GRIGLIA DI VALUTAZIONE PUNTEGGIO TOTALE:
Valutazione
CRITERI
1-3
Elaborazione pressoché nulla o difficilmente verificabile.
4-6
Conoscenze sommarie e frammentarie, dei contenuti e del linguaggio tecnico
specifico, che il candidato non riesce ad applicare.
7-9
Il candidato ha conoscenze non omogenee, che applica in modo semplicistico e
talvolta linguisticamente discutibile.
10
Soglia della sufficienza. Il candidato ha conoscenze di base adeguate, le sa
applicare opportunamente anche se in modo meccanico
11-12
Il candidato dimostra di avere capacità di analisi e sintesi. Utilizza le conoscenze
in modo efficace e linguisticamente consapevole.
13-14
Il candidato dimostra di avere capacità di analisi e applica consapevolmente e
autonomamente le conoscenze acquisite. E’ in grado effettuare una prima
rielaborazione. Utilizza le strutture linguistiche in modo pertinente attraverso la
terminologia propria dell’inglese tecnico aeronautico
15
Il candidato gestisce le sue conoscenze con estrema chiarezza, completa
autonomia ed originalità, n situazioni nuove, in modo originale e personale.
GRIGLIA DI VALUTAZIONE TERZA PROVA
CANDIDATO
Cognome e Nome__________________________________________ Classe______________
Tipologia B
Indicatori
Livelli di Valutazione
Punteggio
7
5-6
4,5
1-3
-Articolata, approfondita e personale
-Corretta ed appropriata
CONOSCENZE
-Essenziale (Sufficiente)
-Approssimativa ed incerta
ABILITÀ
-Analisi e sintesi articolate e significative, rielaborazione
personale
-Analisi e/o sintesi coerenti e corrette
-Analisi corretta e organizzazione coerente delle conoscenze
(sufficienza)
-Analisi/sintesi parziali o imprecise
-Esposizione articolata, efficace e significativa dei contenuti
COMPETENZE
-Esposizione corretta e chiara e applicazione valida dei
contenuti
-Esposizione chiara, anche se semplice dei concetti
fondamentali e in generale sostanzialmente corretta
(sufficiente)
-Esposizione approssimativa dei concetti fondamentali e
lessico qualche volta impreciso
-Esposizione confusa e frammentaria, lessico non appropriato
Punteggio
LA COMMISSIONE
3
2,5
2
1
5
4-4.5
3,5
2,5
1-2
Punteggio
attribuito
GRIGLIA DI VALUTAZIONE POF (ORALE)
Voto
in decimi
Conoscenze
Competenze
Abilità
Comportamenti
Complete, organiche
e articolate, con
approfondimenti
autonomi
Affronta
autonomamente
anche compiti
complessi,
applicando le
conoscenze in modo
corretto e creativo
Comunica in modo efficace
e articolato; è autonomo/a
e organizzato/a; collega
conoscenze attinte da
ambiti diversi; analizza in
modo critico, con un certo
rigore; documenta il
proprio lavoro; cerca
soluzioni adeguate per
situazioni nuove
Partecipazione: 9 - 10
costruttiva
Impegno:
notevole
Metodo:
elaborativo
Sostanzialmente
complete, con
qualche
approfondimento
autonomo
Esegue
correttamente
compiti semplici;
affronta compiti più
complessi pur con
alcune imprecisioni
Comunica in maniera chiara
e appropriata; ha una
propria autonomia di
lavoro; analizza in modo
complessivamente corretto
e compie alcuni
collegamenti, arrivando a
rielaborare in modo
abbastanza autonomo
Partecipazione: 8
attiva
Impegno:
notevole
Metodo:
organizzato
Conosce gli elementi Esegue
essenziali,
correttamente
fondamentali
semplici compiti;
affronta compiti più
complessi pur con
alcune imprecisioni
Comunica in modo
adeguato e abbastanza
efficace; è diligente ed
affidabile pur non avendo
piena autonomia; coglie gli
aspetti fondamentali, ma
ha qualche incertezza nei
collegamenti
Partecipazione: 7
recettiva
Impegno:
soddisfacente
Metodo:
organizzato
Complessivamente
accettabili; ha ancora
lacune, ma non
estese e/o profonde
Esegue semplici
compiti senza errori
sostanziali; affronta
compiti più
complessi talvolta
con imprecisioni
Comunica in modo
semplice, ma non sempre
adeguato; coglie gli aspetti
fondamentali
Partecipazione: 6
da sollecitare
Impegno:
accettabile
Metodo:
abbastanza
organizzato
Incerte, superficiali o Applica le
incomplete
conoscenze minime,
senza commettere
gravi errori, ma con
imprecisione
Comunica in modo non
sempre coerente e proprio;
ha difficoltà a cogliere i
nessi logici e quindi ha
difficoltà ad analizzare
temi, questioni e problemi
Partecipazione: 5
dispersiva
Impegno:
discontinuo
Metodo:
mnemonico
Frammentarie e
Commette gravi
gravemente lacunose errori anche
nell'eseguire
semplici esercizi
Comunica in modo
decisamente stentato e
improprio; ha difficoltà a
cogliere i concetti e le
relazioni essenziali che
legano tra loro i fatti anche
elementari
Partecipazione: 3 - 4
sporadica
Impegno: quasi
inesistente
Metodo:
disorganizzato
Non rilevabili
Non rilevabili
Partecipazione: 1 - 2
nulla o di
disturbo
Impegno: del
tutto nullo
Metodo:
totalmente
disorganizzato
Non rilevabili
MATERIA
DOCENTE
RELIGIONE
Maria Rita Tarquini
LETTERE ITALIANE E STORIA
Maria Rosa Ocello
LINGUA INGLESE
Cipriana Mula
MATEMATICA
Daniela Forgia
DIRITTO
Giancarlo Bevilacqua
METEOROLOGIA
Luigia Mocerino
ELETTRORADIORADARTECNICA Erminio Greco
TRAFFICO AEREO
Cristian Crestini
NAVIGAZIONE AEREA
Antonio Pasquini
AEROTECNICA
Giorgio Sforza
EDUCAZIONE FISICA
Antonella Giovanna
Castellitto
LAB. DI METEOROLOGIA
Danilo Bianchi
LAB. DI AEROTECNICA
Fabrizio Batocchi
LAB. DI NAVIGAZIONE
Sergio Pizziconi
LAB. TRAFFICO AEREO
Michele Santucci
LAB. DI ELETTRORADIORADAR
Mario Iannucci
FIRMA