Paratubercolosi bovina - Università degli Studi di Bologna

Fabio Ostanello – Dip. Scienze Mediche Veterinarie, Università di Bologna
16/01/2014
ParaTBC bovina – introduzione
Paratubercolosi bovina
•
Descritta da Johne e Frothingham (1895)
•
AE: Mycobacterium avium subsp. paratuberculosis
•
Sinonimi
- Malattia di Johne
- Enterite cronica ipertrofica
- Mal del canale
•
Malattia infettiva, contagiosa, propria dei ruminanti
(domestici e selvatici)
- decorso prevalentemente cronico
- caratterizzata da una flogosi intestinale diffusa che si manifesta
con diarrea e dimagrimento progressivo
ParaTBC bovina - definizione
Presente in tutto il mondo
•
Moore (1924): “La malattia è destinata a diventare
per le generazioni future un problema più grande
della tubercolosi per le generazioni presenti”
•
L’infezione e la malattia hanno maggiore incidenza
laddove è stato risolto il problema tubercolosi
causa
effetto
ParaTBC bovina - epidemiologia
Europa: prevalenza apparente capi
Dove si riscontra l’infezione?
1. Ovunque vi siano bovine da latte
Ipotesi di aumento della prevalenza di
allevamenti infetti in assenza di intervento
Dati epidemiologici
indicano che la
diffusione della
paraTBC aumenta
costantemente, a
prescindere da
contesto geografico
Programmi di
controllo in
numerosi Paesi
(USA, Francia,
Danimarca, ecc.),
solitamente su base
volontaria
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Europa: prevalenza apparente aziende
16/01/2014
ParaTBC bovina – epidemiologia
2. Ovunque vi siano ruminanti selvatici?
Migliore stima prevalenza reale (media europea):
• 50% allevamenti.
• 20% animali.
ParaTBC bovina – fattori condizionanti
• natura del terreno (argilloso, umido, acido – aumenta la
- Segnalata nei ruminanti, daino, capriolo, cervo, stambecco,
muflone, alce bisonte nei quali può causare malattia, ma anche:
Lagomorfi: coniglio selvatico, lepre
Carnivori: volpe, furetto, gatto selvatico, ermellino, donnola
Roditori: topo, ratto
Primati scimmia, uomo
Altri mammiferi: cinghiale, orso, tasso, armadillo, rinoceronte,
giraffa
Uccelli cornacchia, taccola
Invertebrati ditteri, scarafaggio, lombrico
di cui non si conosce il ruolo epidemiologico
ParaTBC bovina – eziologia
•
Mycobacterium avium subsp. paratuberculosis (MAP)
appartiene allo stesso genere di batteri che causano la TBC
•
Caratteri eziologici
- Bastoncellare, acido-alcool resistente, aerobio, immobile,
non capsulato, non sporigeno
- Crescita molto lenta nei terreni colturali
•
Comparato a M. avium subsp. avium, MAP cresce più
lentamente, in vitro ha necessità costante di micobactina
(sostanza chelante il ferro), lo spettro d’ospite è più limitato
disponibilità di Fe)
• squilibri alimentari (Cu, Mn, Se, vit. E, ecc.)
• situazioni stressanti in senso lato
• produzioni elevate
• parto e puerperio
• infezioni e infestazioni concomitanti
• prevalenza dell’infezione nell’allevamento
Map: struttura della parete
Acquisizione del ferro nei micobatteri
acidi micolici
arabinogalattani
peptidoglicani
membrana plasmatica
Il bisogno di metalli per l’accrescimento è un fattore comune a tutti i batteri
Per entrare nella cellula batterica, il Fe deve essere chelato da siderofagi presenti
nel liquido extracellulare (esocheline) e/o nella membrana cellulare (micobactine)
La micobactina è caratterizzata da una struttura idrofobica che facilita il
trasporto del ferro attraverso la complessa parete cellulare.
MAP non produce micobactina: richiede l’apporto esterno per l’isolamento in
vitro.
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MAP - genoma
•
•
Costituito da 4,8 milioni di paia di basi
•
•
Il 6% (289.000 paia di basi) del genoma è esclusivo di Map
Di queste, 4,5 milioni mostrano una omologia del 96-100%
con quelle di Mycobacterium avium
l’1,5% del genoma è costituito da DNA ripetuto (sequenze
d’inserzione - IS)
- Le IS sono piccoli segmenti di DNA (<2,5 kb) mobili,
in grado di inserirsi in siti multipli del genoma
- Il genoma di MAP contiene 20 diversi elementi IS
- L’IS900 (non esclusivo di MAP) viene utilizzato per la
conferma diagnostica
MAP nelle acque
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MAP – resistenza
Tempi di sopravvivenza
• 163 giorni in acqua di fiume
• 270 giorni in acqua stagnante
• 517 giorni in acqua a pH neutro
• 1210 giorni nel suolo
• 11 mesi nelle feci (il materiale fecale rimosso dovrebbe essere
stoccato per tempi superiori all’anno prima di essere disperso)
• 7 giorni nelle urine
• 12 mesi a basse T°, terreni argillosi, umidità elev ata
Inattivato da
• calore (sopravvive e pasteurizzazione e trattamento UHT)
• formalina (5%), fenolo (2,5%), ipoclorito di calcio (non utilizzabili in
presenza di animali o su strutture metalliche
• luce (UV) e disseccamento
MAP nelle acque
La clorazione
dell’acqua non inattiva
Map!!
Biofilm: aggregazione
complessa di
microrganismi
contraddistinta dalla
secrezione di una
matrice adesiva e
protettiva e spesso
anche da:
• adesione ad una
superficie anche
inerte
• una matrice
extracellulare di
sostanze
polimeriche, spesso
di carattere
polisaccaridico
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ParaTBC bovina – importanza economica
• La paraTBC ha
un forte
impatto
economico
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ParaTBC bovina – importanza economica
4 costi diretti, difficilmente quantificabili dall'allevatore
1. rimonta superiore a quella registrata in allevamenti non
infetti, dovuta in parte alla comparsa di forme cliniche,
ma soprattutto legata alla scarsa produzione degli
animali
2. gli animali infetti hanno una efficienza alimentare
inferiore
3. le vacche infette hanno una diminuzione della
produzione di latte stimata tra 8% e il 25% Questa
perdita può essere evidente già alla prima lattazione
Nonostante ciò è una malattia poco conosciuta
• l'unico danno direttamente quantificabile dall'allevatore è
l'eliminazione degli animali con forme cliniche, che
normalmente rappresenta un evento limitato
4. le vacche infette hanno una maggiore predisposizione a
contrarre altre malattie, sia della sfera genitale, sia della
mammella
ParaTBC bovina – importanza economica
ParaTBC bovina - modalità di trasmissione
•
•
Ciclo oro-fecale
•
Via verticale (in utero e post-natale)
•
Fonti di infezione: feci, latte, pascolo, mezzi di
trasporto, mammella contaminata
•
L’eliminazione dell’AE con secreti ed escreti spesso
è intermittente
In futuro vi potranno essere anche costi indiretti:
- vincoli nel commercio di animali da vita
ParaTBC bovina - periodo di incubazione
•
•
•
da alcuni mesi fino a 5 anni
generalmente i sintomi si evidenziano tra i 2 - 5 anni di età
(1°- 2° parto)
l’infezione non sempre esita nella malattia
ParaTBC bovina – recettività ed età
•
i giovani hanno una maggiore recettività rispetto agli adulti
0-30 giorni
recettività
- diminuzione del valore economico dell'animale
infetto
1 anno
età
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ParaTBC bovina – epidemiologia
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ParaTBC bovina – infezione post natale
•
I vitelli sono ad alto rischio di infezione fino ai 30 giorni
di età e altamente recettivi fino ad 1 anno di vita
Prevalenza variabile (generalmente <30%)
•
La percentuale di animali che annualmente
muoiono in seguito alla malattia può variare da
0% a 10% degli adulti presenti
In questo periodo la principale fonte di infezione è
rappresentata dalla mammella della madre, in quanto
questa è facilmente imbrattata da feci, che possono
essere ingerite dal vitello durante l'allattamento naturale
•
Una seconda modalità di trasmissione è rappresentata
dall'ingestione del colostro e del latte. Oltre il 35% di
animali con forma clinica e più del 10% degli animali con
forma subclinica eliminano MAP attraverso tale via
•
Incidenza e sintomatologia sono ampiamente
influenzate dal management aziendale
•
•
ParaTBC bovina – infezione intrauterina
ParaTBC bovina – seme ed embrio transfert
•
Può rappresentare un'importante modalità di
trasmissione
•
•
infezioni sperimentali hanno dato esito positivo, ma sono
state necessarie alte concentrazioni di MAP (difficilmente
può avvenire in condizioni naturali)
La disseminazione del microrganismo dal tratto
intestinale, all'utero e quindi al feto, avviene
prevalentemente quando la malattia si trova in uno
stadio avanzato
•
Da seme di tori infetti normalmente è possibile isolare pochi
bacilli di MAP
•
•
Più del 50% dei feti di bovine con sintomi clinici sono
infetti; questa percentuale scende al 9% nei feti di
vacche infette in forma asintomatica
la trasmissione dell'infezione mediante fecondazione
naturale o artificiale è teoricamente possibile ma poco
probabile
•
Embrio transfer: MAP è stato isolato da flushing di uteri di
vacche donatrici infette. Nonostante ciò si ritiene che tale
pratica sia a basso rischio di trasmissione. Vi è invece un
elevato rischio di avere vitelli infetti quando l'embrione viene
impiantato su riceventi infette
•
Si consiglia di eliminare tutti i vitelli nati da madri infette
e di programmare la rimonta con vitelli nati da animali
sani
ParaTBC bovina – introduzione dell’infezione in allevamento
ParaTBC bovina – patogenesi
1. Assunzione orale
•
la modalità più probabile è rappresentata dall'acquisto di
animali malati
•
Contatto delle bovine con animali infetti
- animali selvatici (cervi, caprioli, camosci)
- animali domestici allevati al pascolo (bovini, ovini, caprini)
•
Per prevenire l'introduzione della malattia in allevamenti sani
sarebbe necessario
- privilegiare la rimonta interna o
- acquistare animali da allevamenti certificati come indenni
(attualmente non ve ne sono)
- evitare i contatti tra gli animali allevati e selvatici
- utilizzare materiale genetico di sicura provenienza
2. localizzazione intestinale
(epitelio ileo e colon;
linfonodi meseraici)
3. formazione di granulomi (ileo
caudale, cieco, colon, linfonodi
meseraci).
Negli stadi avanzati la parete
intestinale può assumere un
aspetto definito “cerebroide” o
“a scala di corda” (enterite
cronica ipertrofizzante)
causando enteropatia proteinodisperdente
3. Fegato
mammella
vescicole
seminali
utero
reni
polmoni
cuore
linfonodi
Sangue, colostro,
latte, seme, feto
feci
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ParaTBC bovina – patogenesi
Epitelio ileo e colon
le cellule M, a livello delle placche del Peyer,
trasportano MAP dal lume attraverso la
mucosa
fagocitosi da parte dei macrofagi
inter e subepiteiali
MACROFAGI
Parassitismo intracellulare, resistenza alla fagocitosi, moltiplicazione, rilascio
di citochine
risposta infiammatoria, lesioni granulomatose all’intestino,
vasi linfatici e linfonodi regionali
atrofia dei villi, malassorbimento, perdita
proteine plasmatiche
diarrea, ipoproteinemia
Moltiplicazione con progressivo aggravamento delle lesioni. L’animale può
divenire anergico batteriemia e invasione di vari organi
ParaTBC bovina – sintomatologia
Sub-clinica
• > 50%
L’iceberg della paraTBC bovina
forma silente o frusta
malati
Sintomatico
forma classica
• acuta (casi singoli)
• 1- 5% (fino al 25%)
• Fattori predisponenti • cronica (più casi con
gravità e intensità
- grado di infezione
diverse)
- stati carenziali
- parassitosi
- infezioni concomitanti
- momento produttivo
- stress
infetti eliminatori
continui
Infetti eliminatori
occasionali
infetti e NON
eliminatori
NON infetti
ParaTBC bovina – sintomatologia forma classica a decorso acuto
ParaTBC bovina – sintomatologia forma classica a decorso acuto
•
•
E.O.P addome
- retrazione addominale
- peritonismo
- assenza dei rumori del rumine
- borborigmi aumentati di numero e intensità
- rumori di gorgoglio
•
esplorazione transrettale
- retto “vuoto” o con feci liquide
- anse intestinali ispessite
•
Decorso letale in 3 - 7 giorni
A seguito di un fattore debilitante
- depressione del sensorio
- mancata ruminazione
- dimagrimento
- disidratazione
- edema intermandibolare
- ipotrofia muscolare
- tenesmo, diarrea ad arco
- mucose congeste
- anoressia, agalassia, oliguria
- apiressia o temperatura subfebbrile
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dimagrimento
disidratazione
su gentile concessione di D. Pravettoni e A. Belloli, Clinica dei Ruminanti, del
Suino e Management - Università degli Studi di Milano
su gentile concessione di Davide Pravettoni e Angelo Belloli
Clinica dei Ruminanti, del Suino e Management - Università degli Studi di Milano
su gentile concessione di Davide Pravettoni e Angelo Belloli
Clinica dei Ruminanti, del Suino e Management - Università di Milano
disidratazione
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edema intermandibolare
su gentile concessione di Davide Pravettoni e Angelo Belloli
Clinica dei Ruminanti, del Suino e Management - Università degli Studi di Milano
dimagrimento, falsa cifosi
su gentile concessione di Davide Pravettoni e Angelo Belloli
Clinica dei Ruminanti, del Suino e Management - Università degli Studi di Milano
tenesmo, ipotrofia muscolare
su gentile concessione di Davide Pravettoni e Angelo Belloli
Clinica dei Ruminanti, del Suino e Management - Università degli Studi di Milano
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diarrea
Intestino: reperto anatomo-patologico
ParaTBC bovina – sintomatologia forma classica a decorso cronico
•
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dimagrimento
E.O.G
- dimagrimento
- disidratazione, cute anelastica, (edemi sottocutanei)
- ipotrofia muscolare
- diarrea
feci di aspetto poltaceo, poi liquido “ad arco” di colore
brunastro e di odore nauseabondo
- mucose pallide
- polidipsia, oliguria
- ipogalassia
- apiressia
su gentile concessione di Davide Pravettoni e Angelo Belloli
Clinica dei Ruminanti, del Suino e Management - Università degli Studi di Milano
dimagrimento
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16/01/2014
ParaTBC bovina – sintomatologia forma classica a decorso cronico
•
E.O.P addome
- modica retrazione addominale
- lieve dolorabilità alla palpazione
- borborigmi aumentati di numero e intensità
- rumori di gorgoglio
- conservata motilità del rumine
•
Esplorazione transrettale
- feci pastose, liquide
- anse intestinali con pareti ispessite
•
Decorso: 1 mese - 2 anni
ParaTBC bovina – forma silente o frusta
•
lieve diminuzione del peso corporeo
•
ipogalassia
•
anemia
•
ipofertilità
•
mastopatie
decubito
permanente
forma sub-clinica
su gentile concessione di Davide Pravettoni e Angelo Belloli
Clinica dei Ruminanti, del Suino e Management - Università degli Studi di Milano
ParaTBC bovina – anatomia patologica
Lesioni macroscopiche (spesso non proporzionali alla
gravità dei sintomi, a volte assenti)
• emaciazione
• edema mucosa intestinale: intestino a scala di corda (pliche
longitudinali e trasversali) nella fase terminale
• linfonodi mesenterici aumentati di volume: liquido citrino al
taglio
Lesioni istopatologiche (lievi, moderate, gravi)
• macrofagi e cellule di Langhans a livello dei villi intestinali,
sottomucosa intestinale o nella zona paracorticale dei
linfonodi mesenterici
• il processo infiltrativo si blocca a livello di valvola ileocecale
Digiuno di bovino:
ispessimento dei
linfatici della
sottosierosa
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Ispessimento dell’ileo
causato dalla risposta
infiammatoria alla infezione
da M. avium subspec.
paratuberculosis
Infiammazione e
dilatazione dei vasi
linfatici sulla
superficie dell’ileo
Ileo normale
ParaTBC bovina - diagnosi
Problema
• identificare gli animali infetti, asintomatici, ma eliminatori
In vita
• dati anamnestici
• segni clinici
• esami di laboratorio
Post mortem
• reperti anatomopatologici e istologici
• esami di laboratorio
Tenue di bovino, enterite
granulomatosa:
ispessimento della mucosa
con pliche trasversali
prominenti
ParaTBC bovina – diagnosi (test disponibili)
Diagnosi diretta
Esame microscopico
(colorazione di ZiehlNeelsen)
ParaTBC bovina – diagnosi diretta
Esame microscopico (colorazione di Ziehl-Neelsen)
Diagnosi indiretta
Immunità umorale:
ELISA
AGID
FdC
corti bacilli,
rossi splendenti,
formano aggregati
caratteristici
Coltura:
Metodi tradizionali
Metodi radiometrici
Metodi fluorimetrici
Immunità cellulomediata
intradermoreazione
gamma-IFN
PCR, rt-PCR
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ParaTBC bovina – diagnosi diretta
Esame microscopico (colorazione di Ziehl-Neelsen)
•
Materiale
- feci o raschiato di mucosa rettale (in vivo);
- valvola ileocieco-colica o altri organi
(postmortem)
•
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ParaTBC bovina – diagnosi diretta
Esame colturale: scopi
•
individuazione dei soggetti eliminatori
- risanamento di un allevamento
- certificazione di un allevamento
- conferma di un caso clinico
Risultato: qualitativo (+ / -)
•
studi di epidemiologia molecolare dei ceppi
•
Vantaggi: rapido, economico, semplice
•
Materiale
•
Svantaggi
- falsi - (soglia sensibilità 105 - 106 /g) e
- falsi +
L’esito deve essere confermato con test sierologico,
colturale, PCR)
Diagnosi diretta: esame colturale, tecnica per sedimentazione
-
ParaTBC bovina – diagnosi diretta (esame colturale)
Prima sedimentazione
(5 min) e prelievo
surnatante
Decontaminazione:
10 g di feci in
100 ml HPC 0,75%
feci di singolo animale o pool (10 g, conservare a 4°C)
raschiato di mucosa rettale
valvola ileocecocolica e linfonodo ileocecale
biopsie
seme
latte
ambiente
Colonia
sospetta
Agitazione per 30 min
conferma
Semina di 0,2 ml di
sedimento in 4
provette (2 HEYMPANV e 2 HEYM-CAF)
e incubazione a 37°C
per 4-16 settimane
ParaTBC bovina – diagnosi diretta (esame colturale)
•
acido resistenza
lenta crescita
mycobactin dipendenza
marker genetici (IS 900 +)
Seconda
sedimentazione
(overnight)
HPC: 1-Hexadecylpyridinium chloride
HEYM: terreno di Herrold al tuorlo d’uovo+mycobactin
HEYMP:
HEYM + Na piruvato
HEYM-CAF: HEYM + Cloramfenicolo
HEYMP-ANV: HEYM + Na piruvato+Vancomicina+Ac. Nalidixico
•
•
•
•
•
•
Oltre il 99,5% delle colonie sospette vengono confermate:
elevata specificità
Esame colturale: espressione del risultato
Risultati: qualitativi o semi-quantitativi
Vantaggi: massima sensibilità tra i test disponibili (gold
standard), non necessita di attrezzature particolari
Svantaggi
- lunghi tempi di incubazione (4-16 settimane),
mediamente 12 settimane
- costi elevati
- poco standardizzata (personale, terreno)
- falsi negativi: sensibilità 50%
soglia di positività > 10-104 UFC/g)
- inquinamento colture
- falsi positivi per transito passivo?
LOW
shedder
MODERATE
shedder
HIGH
shedder
SUPER
shedder
6-12
mesi
malattia
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Importanza della valutazione quantitativa della coltura
fecale
ParaTBC bovina – metodi alternativi di esame colturale
•
Una bovina Super Shedder subclinica elimina da 10.000 –
1.000.000 CFU di Map per grammo di feci
•
sistema BACTEC (radiometrico)
- terreno liquido cheontiene una fonte di nutrimento marcata con
14C
•
1 Super Shedder equivale a:
- 162
High Shedders
- 2.070 Moderate Shedders
- 23.809 Low Shedders
•
MGIT (Mycobacteria Growth Indicator Tube)
- terreno liquido contenente un sistema di rilevamento della
crescita di MAP di tipo fluorimetrico
Vantaggi
• più rapidi (1-7
settimane)
• più sensibili
• risultati semiquantitativi
ParaTBC bovina – diagnosi diretta (PCR)
PCR (qualitativa), RT-PCR (quantitativa)
sequenza di inserzione IS 900
Limite di rilevabilità
della PCR:
102-104 UFC/g
campioni
feci
sangue
tessuto
latte
seme
rapidità di risposta (24-48 ore)
non risente di possibili inquinamenti
evidenzia anche ceppi non coltivabili
specificità elevata da feci
ParaTBC bovina – diagnosi diretta (PCR)
Utilizzo
Conferma dei ceppi isolati in coltura
Conferma delle lesioni anatomo-patologiche
Conferma di un caso clinico
Compravendita / esportazione
Svantaggi
• costo attrezzature
• costo terreni
• utilizzo di materiale
radioattivo (BACTEC)
• necessità conferma
PCR
ParaTBC bovina – diagnosi diretta (PCR)
Svantaggi
falsi negativi:
inibitori
sensibilità > 102 - 104 UFC/gr
falsi positivi
contaminazione
sequenze IS900-like in ceppi diversi da Map
necessita di attrezzature particolari
necessita di personale specializzato
costi elevati
ParaTBC bovina – diagnosi indiretta
Immunodiffusione in gel di agar (AGID)
Materiale: sangue
Risultati: qualitativi (+/-)
Vantaggi:
ottima specificità
rapido ed economico
buona sensibilità in fase clinica
SVANTAGGI:
bassa sensibilità preclinica (26,8%)
Impiego: conferma di caso clinico
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ParaTBC bovina – diagnosi indiretta (ELISA)
Materiale: sangue e latte
Risultati: quantitativi (S/P ratio)
Vantaggi:
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ParaTBC bovina – diagnosi indiretta (ELISA)
1) Pre adsorbimento dei siero in esame
• Ab anti MAP
• Ab anti Micobatteri atipici
• M. phley
ottima specificità (98 - 99%)
rapido ed economico
buona sensibilità in fase clinica
2) Legame antigene MAP
Ab
Svantaggi
bassa sensibilità preclinica
i positivi non sempre sono eliminatori
3) Aggiunta del coniugato
• IgG anti specie purificate e marcate con l’enzima
Diagnosi di un caso clinico
Risanemento di un allevamento
Certificazione di un allevamento
Compravendita / esportazione
4) Aggiunta del substrato dell’enzima
ParaTBC bovina – diagnosi indiretta (ELISA)
Materiale: sangue e latte
Risultati: quantitativi (S/P ratio)
Vantaggi:
ottima specificità (98 - 99%)
rapido ed economico
buona sensibilità in fase clinica
Se ELISA
Stadio
4
CF+
sintomi
Stadio
2-3
CF+
no sintomi
Stadio
1
CFno sintomi
83-87%
HS
MS
LS
75%
15%
Svantaggi
bassa sensibilità preclinica
i positivi non sempre sono eliminatori
<10%
Diagnosi di un caso clinico
Risanemento di un allevamento
Certificazione di un allevamento
Compravendita / esportazione
Sensibilità e concordanza ELISA su sangue e latte
ParaTBC bovina – diagnosi indiretta
•
Rilevazione risposta cellulo-mediata (usata soprattutto
all’estero su animali giovani)
- diagnosi in vivo
Intradermoreazione: Johnina o PPD aviare
Test intravenoso alla Johnina
- diagnosi in vitro
test del γ-IFN
individua animali infetti prima che inizi
l’eliminazione dell’agente
problemi cross-reattività con micobatteri
ambientali
prove di blastizzazione linfocitaria
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ParaTBC bovina – diagnosi differenziale
•
Controllo della paraTBC
Sintomi guida
L’allevamento è infetto?
- dimagrimento
- diarrea
•
•
•
•
•
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L’allevamento è indenne?
Casi clinici confermati
Adozione di misure
atte a ridurre il rischio
d’introdurre l’infezione
incidenza annua
età soggetti colpiti
Cause nutrizionali o metaboliche
Malattie parassitarie
Malattie batteriche
Malattie virali
Altre cause (amiloidosi renale)
Esame sierologico (da
sangue o latte)
almeno su 30 bovine
anziane
Certificazione
fornire garanzie sugli
animali venduti
fornire garanzie sui
prodotti venduti
tutelare gli allevamenti
indenni
predisporre un modello
prevalenza sieropositivi
Individuazione degli allevamenti infetti
Importanza del controllo
Allevamenti a
stato sanitario
ignoto
+
?
infetto
Programma di certificazione
+K
-
+A
1
+K
-
+B
-
- A+
Controllo annuale
ELISA su 30 capi > 2 lattazioni
ELISA su tutti i capi > 2 lattazioni
- A+
2
+K
-
+D
-
CF su tutti i capi > 2 lattazioni
- A+
3
+K
-
+B
-
ELISA su tutti i capi > 2 lattazioni
- A+
4
Non è una garanzia assoluta
•
Il primo livello di garanzia è comunque meglio di
uno stato sanitario ignoto
•
Maggiore è l’anzianità di certificazione e più grande
è la garanzia
•
Un allevamento certificato può introdurre animali
solo da un allevamento certificato di livello uguale o
superiore
Controllo annuale
ELISA su 30 capi > 2 lattazioni
98%
Conferma
(ripetizione ELISA)
•
Controllo annuale
ELISA su 30 capi > 2 lattazioni
95%
Conferma
(ripetizione CF o PCR
-
ELISA su 30 capi > 2 lattazioni
85%
Conferma
(ripetizione ELISA)
ELISA
• latte di massa
La certificazione ….
70%
Conferma
(ripetizione ELISA)
PCR/CF
• latte di massa
• filtri
• pool fecali ambientali
Controllo annuale
ELISA su 30 capi > 2 lattazioni
99%
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Fabio Ostanello – Dip. Scienze Mediche Veterinarie, Università di Bologna
Obiettivi negli allevamenti infetti
16/01/2014
Raccolta dati epidemiologici
1. Eradicazione
a. Anamnesi dell’allevamento di bovini da latte
2. controllo dell’infezione
b. Anamnesi paraTBC e stima della prevalenza di infezione
- informazioni sull’azienda
negli allevamenti di bovine da latte:
- informazioni sulla presenza della paraTBC
- Informazioni sulla prevalenza della paraTBC
3. controllo della malattia (minimizzare i
danni economici)
c. Valutazione del rischio di trasmissione della paraTBC negli
allevamenti di bovine da latte:
- informazioni sul management aziendale utili a valutare il
rischio di trasmissione dell’infezione tra gli animali
dell’allevamento.
3) Analisi del rischio di trasmissione
dell’infezione paratubercolare in allevamento
Vanno valutati i seguenti settori/procedure
A. Sala parto
B. Vitelli prima dello svezzamento
C. Vitelle svezzate/manzette
D. Manze gravide
A. Sala parto – cosa valutare
•
•
•
•
•
Presenza di più animali contemporaneamente
Scarsa o assente igiene
Utilizzo anche come infermeria
Presenza di animali infetti / malati
Parti non assistiti
E. Vacche e tori
F. Animali acquistati o introdotti
A. Sala parto
A. Sala parto - esempio
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Fabio Ostanello – Dip. Scienze Mediche Veterinarie, Università di Bologna
B. Vitelli prima dello svezzamento - cosa valutare
•
Somministrazione colostro e latte proveniente da
vacche infette
•
•
Contatto diretto o indiretto con adulti
•
Utilizzo di vacche nutrici
C. Vitelle svezzate/manzette
Contatto diretto con animali adulti e loro deiezioni
Contaminazione fecale alimenti e acqua
Pascolo promiscuo con animali adulti
Alimentazione con foraggi su cui è stato fatto
spandimento di letame/liquame infetto
D. Manze gravide – cosa valutare
•
•
•
•
B. Vitelli prima dello svezzamento
Contaminazione alimento e acqua con feci di
animali adulti
C. Vitelle svezzate/manzette – cosa valutare
•
•
•
•
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D. Manze gravide
Contatto diretto con animali adulti e loro deiezioni
Contaminazione fecale di alimenti e acqua
Pascolo promiscuo con animali adulti
Alimentazione con foraggi su cui è stato fatto
spandimento di letame/liquame infetto
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Fabio Ostanello – Dip. Scienze Mediche Veterinarie, Università di Bologna
E. Vacche e tori – cosa valutare
E. Vacche e tori
•
Contaminazione fecale di mangiatoie ed
abbeveratoi
•
Accesso a zone di accumulo/stoccaggio di
letame/liquame
•
Alimentazione con foraggi su cui è stato fatto
spandimento di letame/liquame infetto
F. Acquisto di animali
Tabella riassuntiva
Stima della prevalenza
ParaTBC bovina – profilassi
• casi clinici sporadici
o assenti
• casi clinici in animali
acquistati
• pratiche gestionali e
igienico-sanitarie
buone
• bassa incidenza di
casi clinici (25%/anno) negli
animali nati in
azienda
• alta incidenza di casi
clinici (>5%/anno)
negli animali nati in
azienda
• incidenza casi clinici
• pratiche gestionali e
in aumento
igienico-sanitarie non
ottimali
• diminuzione dell’età
dei capi clinici
• presenza di elevato
rischio di contatto dei
giovani con gli adulti
(o con le loro feci)
Bassa
sieroprevalenza
<5%
Moderata
sieroprevalenza
5 - 15%
16/01/2014
Problemi:
• difficoltà nell’identificare i portatori
•
lungo periodo di infezione inapparente
•
contaminazione degli ambienti e del pascolo
•
elevata resistenza dell’agente eziologico
Alta
sieroprevalenza
> 15%
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Fabio Ostanello – Dip. Scienze Mediche Veterinarie, Università di Bologna
ParaTBC bovina – piani di controllo
1. modifiche nella conduzione
dell’allevamento
Solitamente i programmi di controllo prevedono
l’attuazione contemporanea di 3 punti:
Interruzione del ciclo oro-fecale
1. Modifiche nella conduzione dell’allevamento
2. Identificazione ed eliminazione dei soggetti infetti
3. Controllo animali da rimonta
•
vaccinazione (solo in alcuni Paesi, in Italia è vietata)
2. Identificazione ed eliminazione dei soggetti infetti
•
Esame sierologico e delle feci dei soggetti con
sintomatologia enterica
•
Miglioramento standard igienico
- “sala” parto igienicamente idonea, lavaggi, disinfezioni
- separazione madre – vitello, alimentazione artificiale
- evitare contaminazione fecale di colostro e latte per i vitelli
- separazione individuale dei vitelli 1° mese, di gruppo 1° anno
- cura dei vitelli prima di quella degli adulti, con uso di strumenti
e calzature diversi
- controllo contaminazione fecale acqua di abbeverata
- recinzione pascoli; non spargere letame non maturo sul
pascolo
- eliminare tutte le acque stagnanti
Risultati ELISA/CF e guida agli interventi
Valore S/P
interpretazione
<0,60
negativo
intervento
Mantenere per un’altra lattazione
0,60-0,70
dubbio
Mantenere ma NON usare il colostro
0,70-1,00
debolmente
positivo
Mantenere (a meno di altri motivi di riforma) ma NON usare
il colostro
1,00-2,00
positivo
Riformare alla messa in asciutta (a meno di buoni motivi
per mantenere)
>2,00
fortemente
positivo
Riformare alla messa in asciutta
- controlli periodici sugli animali > 2 anni
•
Eliminazione di tutti gli infetti
- anche dei vitelli negativi nati da madri infette
Eliminazione fecale
assente
3. Controllo animali da rimonta
•
Solo da allevamenti sicuramente negativi (non esiste attualmente
certificazione ufficiale)
•
Prima dell’acquisto sottoporre a prove diagnostiche, sia sierologiche sia
batteriologiche
•
Rischio di introdurre la malattia legato all’acquisto di bovini, in senso
decrescente:
16/01/2014
intervento
Mantenere
bassa
Mantenere, ricontrollare (valutare risultato ELISA)
moderata
Riformare alla messa in asciutta
alta
Riformare il prima possibile
molto alta
Riformare immediatamente
ParaTBC bovina – profilassi indiretta
•
Non consigliata in nessun caso
- Reattività nei confronti del test tubercolinico
(IDT)
- Reazioni falsamente + per la diagnostica
sierologica (ELISA)
1. acquisto di bovini non testati per paratubercolosi
2. utilizzo di un test individuale prima della compravendita
3. quarantena + test multipli per un almeno 1 anno sull’animale di nuova
introduzione
4. test su parte dell’allevamento di origine e acquistare solo se risulta
negativo
5. test su tutto l’allevamento di origine e acquistare solo se risulta negativo
in toto
6. comprare da allevamenti certificati esenti da paratubercolosi
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Fabio Ostanello – Dip. Scienze Mediche Veterinarie, Università di Bologna
16/01/2014
ParaTBC bovina – zoonosi???
•
E’ un problema controverso
•
Nell’uomo vi è una patologia che ha dei punti in comune: il
morbo di Crohn (ileite cronica)
•
5.6 nuovi casi/100000 abitanti all’anno nella UE)
•
Resiste a pasteurizzazione del latte
•
Dal 50 al 75% dei pazienti con questa malattia sono positivi
per MAP, ma al momento non esistono correlazioni certe
fra queste 2 patologie
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