informazione religiosa

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INFORMAZIONE RELIGIOSA
Festa diocesana nell’Anno della Vita Consacrata
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6 febbraio 2015 | Gazzetta d’Asti
Nominato coordinatore regionale degli Esorcisti don Lucio Casto, di origine astigiana
La Cep pensa al convegno di Firenze,
I Consacrati portatori
della gioia del Vangelo alla Sindone, a Don Bosco e alla visita del Papa
L’Anno della vita consacrata, che Papa Francesco
ha indetto a cinquant’anni dal decreto conciliare “
Perfectae Caritatis” acquista una singolare risonanza
nella giornata mondiale per
la vita Consacrata, celebrata il 2 febbraio. Ogni anno
in tale contesto contempliamo il mistero della Presentazione di Gesù al Tempio.
Anche noi Religiose della
Diocesi di Astici siamo ritrovate alle ore 16.30 presso
le Suore N. S. della Purificazione per “festeggiare” e ringraziare il Signore per i doni
di fedeltà concessi a ciascuna anima consacrata ma in
particolare per le Sorelle festeggianti gli anniversari di
Professione: 25° Sr Jolanda
Durand - Figlie N. Signora
della Pietà, 50° Sr Teresina
Bossotti - Piccole Figlie del
Sacro Cuore, 50° Sr Caterina Saccato - Figlie di Maria
Ausiliatrice, 60° Sr Giuseppina Tallone - Figlie di Maria Ausiliatrice (foto).
La Celebrazione Eucaristica presieduta da mons.
Francesco Ravinale concelebrata da mons. vicario Vittorio Croce, da padre Testa
e padre Roasio degli Oblati di S. Giuseppe e la sobrietà dei canti ha fatto gustare
nella semplicità quel clima
di fraternità che dovrebbe
proprio contraddistinguere noi Consacrati chiamati
a mettere la nostra vita nelle
mani di Dio e portare l’abbraccio Suo ad ogni Suo figlio che incontriamo nella
quotidianità dove la volontà
di Dio ci porta ad operare.
La Parola del Vescovo
ricca di un profondo senso di gratitudine per la presenza di religiose e religiosi nella Diocesi ha delineato e messo in luce gli aspetti
più veri della consacrazione
“una presenza di sentinelle vigili” che tengono viva la memoria di Cristo nella notte
di indifferenza religiosa che
stiamo vivendo.
La maternità spirituale
che il Signore ci dona grazie
alla preghiera assidua e costante, all’apostolato fecondo nella catechesi e nella carità e molto importante la
testimonianza di donazione gioiosa e gratuita dove si
esprime al meglio la passione che mostriamo nel seguire Gesù, povero, casto, obbediente.
La partecipazione alla celebrazione di laici ha reso
più chiesa la ricorrenza e fatto sentire l’apprezzamento e
la stima verso la vita religiosa e soprattutto il sostegno
con la preghiera affinché la
nostra vita sia profezia per
il mondo e sappia mostrare
come “la Verità del potere sia
servizio - la verità del possesso sia la custodia e il dono, - la
verità del piacere sia la gratuità dell’Amore - e la verità della morte sia la Risurrezione.
Abbiamo vissuto questa liturgia con in mano le candele accese-Anticipo della veglia
Pasquale-Certezza che Gesù
è la luce del mondo-consapevolezza che tocca a noi diffondere questa Luce.
Nel Grazie al Signore affidiamo a Maria le necessità
della Chiesa universale e diocesana per gli eventi di Grazia che insieme ci prepariamo a vivere: il Sinodo per la
Famiglia, Convegno Ecclesiale di Firenze, il Congresso Eucaristico Diocesano”.
> Per il Consiglio U.S.M.S.I.
diocesana, Sr Laura Mossina
Incontri pastorali
del vescovo
• Venerdì 6 alle 21 nella cappella dell’ospedale card. Massaia partecipa
cipa
alla presentazione del libro “Guarire a Lourdes”.
• Sabato 7 alle 16 all’ospedale card. Massaia celebra l’Eucaristia
per la giornata mondiale dell’ammalato.
• Lunedì 9 alle 18 in Cattedrale celebra l’Eucaristia in suffragio
del card. Giovanni Cheli nell’anniversario del passaggio da questo mondo al Padre.
• Martedì 10 alle 9.15 a Villanova al santuario della Madonnina
partecipa all’incontro del clero in preparazione al Sinodo sulla famiglia.
• Mercoledì 11 alle 15 alla casa di riposo Città di Asti celebra l’Eucaristia per la Giornata del Malato.
• Venerdì 13 alle 20.30 al Palucco nell’oratorio partecipa al corso animatori.
• Sabato 14 alle 19.30 nella parrocchia di N.S. di Lourdes partecipa alla festa dei fidanzati.
• Domenica 15 alle 16.30 nella residenza Casamia celebra l’Eucaristia per la Giornata del malato.
Il vescovo dà udienza venerdì 6, mercoledì 11 e venerdì 13 dalle 9 alle 12.
La CEP - Conferenza Episcopale piemontese si è radunata, secondo il calendario concordato, martedì 20 gennaio a Villa
Lascaris a Pianezza, presenti tutti i vescovi, motivatamente assente solo il vescovo
di Acqui, vicepresidente, mons. Pier Giorgio Micchiardi. Dopo l’Ora media, il presidente arcivescovo di Torino, mons. Cesare Nosiglia ha introdotto i lavori, esprimendosi e suscitando un bel confronto su
diversi punti: la prossima assemblea generale della CEI, in maggio, che si confronterà su l’“Evangeli Gaudium” di Papa Francesco; opportunità di ulteriori scambi sul
convegno nazionale su “Nuovo Umanesimo in Cristo Gesù” a Firenze nel prossimo novembre e la collaborazione delle diocesi e loro rappresentanti già convenuti regionalmente a Torino; l’arcivescovo si è attardato a indicare gli eventi e le convocazioni-dibattiti delle singole giornate da lunedì
a venerdì.
Ci ha parlato della venuta a Torino nel
prossimo 21 giugno di Papa Francesco, corresponsabilizzandoci sia per la presenza alla
venerazione della Sindone sia per il bicentenario della nascita di S. Giovanni Bosco.
È pure importantissimo infine che insieme tutti noi vescovi attestiamo di partecipare a questo drammatico periodo di mancanza di lavoro e di carenza di sostegno per
la vita di tante famiglie. Approvato il verbale, si è avviato il confronto sui temi affrontati dal Presidente.
Poi il segretario, mons. Franco Lovignana
(vescovo di Aosta) ha dato la parola prima
a mons. Franco Giulio Brambilla (vescovo
di Novara) che ha illustrato orientamenti
e problemi del biennio di Specializzazione
della sezione di Facoltà Teologica di Torino e poi a mons. Giuseppe Guerrini (vescovo di Saluzzo) che ci ha posto di fronte alle
condizioni problematiche e alle prospettive
dei nostri Seminari piemontesi.
Nel pomeriggio mons. Alceste Catella
(vescovo di Casale) rivede assieme ai vescovi l’elenco degli esorcisti diocesani.
Nomine. Viene nominato coordinatore
regionale degli Esorcisti diocesani don Lucio Casto dell’Arcidiocesi di Torino (è astigiano di Montaldo Scarampi, n.d.r.); mons.
Catella propone di preparare con don Lucio Casto un piccolo direttorio ad uso delle
Diocesi sulla tematica degli esorcismi.
Sulla base della terna presentata da
mons. Guido Gallese, (vescovo di Alessandria) i vescovi nominano il nuovo Incaricato regionale per la pastorale giovanile per il prossimo quinquennio nella persona di don Luca Ramello dell’Arcidiocesi di Torino; sulla base della terna presentata da mons. Marco Arnolfo (vescovo di Vercelli) i vescovi nominano il nuovo direttore
dell’Ufficio regionale della pastorale del lavoro per il prossimo quinquennio nella persona di don Flavio Luciano della diocesi di
Cuneo.
Infine si è precisato che ogni diocesi risponderà al questionario allegato ai Lineamenta in vista del Sinodo dei Vescovi di ottobre, facendo direttamente riferimento
alla Segreteria Generale della CEI.
> ✠ Luciano Pacomio - Vescovo di Mondovì,
incaricato Cep per le Comunicazioni Sociali
MEDITANDO LA PAROLA
DOMENICA 8 FEBBRAIO - V DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO - ANNO B
LETTURE: Gb 7,1-4. 6-7; Sal 146; 1 Cor 9,16-19.22-23; Mc 1, 29-39
“Andiamocene altrove... perché io predichi anche là”
Nella domenica che cade tra la Giornata della Vita e la Giornata del malato la liturgia ci offre diversi spunti di riflessione
proprio sul tema del dolore e della malattia.
Giobbe, il giusto che soffre, in contrasto
con l’antica credenza secondo cui chi soffre è perché sconta i propri peccati e chi è
in salute e ricco è perché è buono e giusto… Il libro di Giobbe cerca di andare oltre la teoria della prosperità, ricordando
la libertà di Dio nell’agire anche fuori dagli schemi umani, ma finirà col protagonista la cui pazienza è premiata riavendo
raddoppiati figli e averi perduti tutti in insieme nel primo capitolo. Ancora era presto per intravedere nella vita eterna il premio definitivo per il bene fatto in vita.
Nel Vangelo Gesù guarisce molti malati e
scaccia molti demoni, ma apparentemente non completa l’opera preferendo andare
a predicare dove ancora non è stato udito
il suo messaggio. Perché Gesù si comporta così? Gesù ha curato tantissimi malati
ma non tutti, ha richiamato alla vita Lazzaro, la ragazzina dodicenne figlia di Giairo e il giovinetto di Naim, figlio unico di
madre vedova, ma non altri. Se dovessimo
chiederci a partire dalla vita di Gesù quale risposta viene data all’eterna domanda:
perché c’è il dolore, perché c’è la morte? Ci
sono due modi in cui Gesù risponde: 1. In
primo luogo si prende cura dei malati, degli indemoniati, dei piccoli, dei poveri, dei
lebbrosi, dei ciechi... I molti che cura sono
un segnale: Dio è il Dio della vita, il Figlio
di Dio risana e recupera tutto ciò che tocca. Inoltre risuscita Lazzaro e non tutti i
defunti sepolti a Betania non per far torto agli altri o un favore eccezionale a due
care amiche come Marta e Maria, ma per
dare un altro segnale ‘Io sono la resurrezione e la vita: chi crede in me, anche se muore, vivrà...’. Lazzaro, la dodicenne e il giovane di Naim sono poi comunque morti e attendono la risurrezione come tutti gli altri... Colui che per primo è risorto e non muore più, ed è vivo e in mezzo a noi è proprio Gesù Cristo, che è risorto dai morti, primizia di coloro che sono
morti. Il Signore Gesù si è preso cura di
malati, sofferenti in genere e financo dei
morti per darci l’esempio: chi ha salute
non si chieda perché i sofferenti soffrono,
ma condivida la loro sofferenza. In Paradiso non ci sarà più né dolore né malattia
né morte: i miracoli di Gesù sono un anticipo di Cielo. 2:In secondo luogo di fronte alla sofferenza e alla morte Gesù prende
su di sé sia l’una che l’altra. Non si lascia
catturare anzitempo dai carnefici e tuttavia quando viene la sua ora non si sottrae agli insulti né agli sputi, come pecora
condotta al macello, quindi accetta la sofferenza e la morte e le redime. Dice uno
dei prefazi pasquali ‘Morendo ha distrutto
la morte, risorgendo ha dato a noi la vita’.
Il modo migliore che un cristiano ha di
meditare tutto questo è sostare davanti al
Crocifisso. Lui che poteva starsene in cielo tranquillo ha scelto un modo di salvarci
particolarmente dispendioso in cui ci ha
donato tutto. ‘Avendoli amati mentre era
nel mondo, li amò sino alla fine’... ‘Il Figlio
dell’uomo non è venuto nel mondo per essere servito ma per servire’. Durante i secoli certe correnti spirituali hanno considerato il dolore come se fosse un bene in sé.
Gesù ha mai cercato il dolore: sgattaiola
via quando i conterranei volevano buttarlo giù dalla rupe o si trattiene fuori Gerusalemme quando ormai la sua condanna è
decisa; nel Getsemani chiede al Padre: ‘allontana da me questo calice’, ma rimane
disponibile a compierne la volontà e soffre con altissima dignità. Quando il servo
del sommo sacerdote gli da un manrovescio in pieno volto si erge a chiedere conto
di quel gesto codardo: ‘Se ho fatto qualcosa
di male dimmi che cosa, ma se non ho fatto nulla, perché mi percuoti?’. Porgere l’altra guancia vale quando si hanno le mani
libere e si può scegliere se reagire alla violenza con la violenza oppure no, ma davanti al sommo sacerdote Gesù è legato,
non può difendersi e non potrebbe colpire
chi lo ha colpito neanche volendo.
E per una volta il Vangelo e la seconda
lettura si richiamano, il desiderio di Gesù
di predicare dove ancora non l‘hanno sentito (‘per questo sono venuto’) richiama
lo zelo apostolico di San Paolo: ‘Guai a me
se non annuncio il vangelo!’. .
> Don Roberto Zappino
Gazzetta d’Asti | 6 febbraio 2015 __________________
Tre incontri con il vescovo
INFORMAZIONE RELIGIOSA
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Pastorale della Famiglia
Iscrizione entro il 9 febbraio
Per la Giornata del Malato Festa degli innamorati Corso per animatoriall’ospedale e al Maina sabato 14 alla Torretta educatori di oratorio
Mercoledì 11 febbraio si celebra la XXIII Giornata del
Malato, ricorrenza istituita da San Giovanni Paolo II nell’anniversario delle apparizioni della Madonna di Lourdes. Ad
Asti sono diversi gli appuntamenti legati all’importante ricorrenza che quest’anno ha come spunto di riflessione, offerto da papa Francesco, la frase “Io ero occhi per il cieco, ero i
piedi per lo zoppo” (Gb 29,15). Venerdì 6 febbraio, alle 20.30,
nella cappella dell’ospedale Cardinal Massaia verrà presentato il libro “Guarire a Lourdes. La via del beato Novarese”, di
Mauro Anselmo, giornalista nato a Moncalvo e biografo del
beato di Casale, a cui seguirà la preghiera di intercessione
per gli ammalati. Parteciperà il vescovo Francesco Ravinale.
Sabato 7, alle 16.30, nella piazza interna dell’ospedale
monsignor Ravinale presiederà l’eucarestia; mercoledì 11
febbraio, alle 16, il vescovo celebrerà la messa nella Casa di
Riposo Città di Asti.
C’è tempo fino al 10 febbraio per prenotarsi alla festa dedicata agli innamoratoti organizzata il giorno di
San Valentino nella parrocchia Nostra Signora di Lourdes, dalla Pastorale Diocesana della Famiglia.
Si comincia alle 18.45 di
sabato 14 febbraio con una
rappresentazione teatrale a
cura della compagnia “Genitori Attori” che porterà in
scena la commedia di Anton Cechov “La proposta di
matrimonio”.
Seguirà una riflessione
con il vescovo Francesco
Ravinale per poi terminare
la serata con una cena a buffet al circolo don Bosticco.
Per informazioni e prenotazioni telefonare allo
0141/355202 (Mario e
Cinzia) o al 347/1571983
(Antonella e Roberto).
E’ possibile attivare un
servizio di baby sitting per i
bambini da 0 a 6 anni da richiedere espressamente al
momento della prenotazione.
Affidata a Letizia Viarengo la nuova
sezione del Dialogo Interreligioso
Giovanni Maldonese
nuovo presidente
dell’Unitalsi
Con proprio decreto il vescovo ha nominato Letizia Viarengo responsabile della sezione sul Dialogo Interreligioso che si costituisce come gemmazione della Commissione Ecumenismo e Dialogo Interreligioso, affidata a don Carlo Pertusati,
il quale sta avviando appunto un tavolo di dialogo con gli islamici. Ieri, giovedì 5 febbraio, c’è stata
una prima riunione del gruppo di lavoro collegato
alla nuova commissione.
Maria Letizia Viarengo ha conseguito il Magistero in Scienze Religiose presso l’ISSR di Alessandria nell’anno 1992 con tesi sul movimento di
Sai Baba in Italia (relatore don Croce). Da anni si
interessa dei nuovi movimenti religiosi tenendo
lezioni per conto della Diocesi di Asti, dell’Utea e
degli istituti scolastici. Ha collaborato in alcune ricerche del Cesnur e del dipartimento di Sociologia dell’Università di Torino con il dott. Massimo
Introvigne e con il prof. don Luigi Berzano. Fa parte dell’Osservatorio su Il pluralismo religioso. Tra
altri scritti ha pubblicato Sai Baba e il suo movimento, Elledici, Leumann (Torino) 2001; Ai piedi dei
grandi maestri, Spettattore libri, Asti, 2010, Credere
è reato?, Edizioni Messaggero, Padova 2012; Figli
di un’etica minore, Editori Riuniti, Roma, 2014.
A fine novembre
si sono
svolte le
elezioni
per il rinnovo delle cariche
sociali relative alla
sottosezione Unitalsi Asti,
rimasta
per qualche mese
commissariata al presidente di sezione regionale, Maurizio Giraudo.
L’assemblea degli elettori ha indicato alla presidenza Giovanni Maldonese, nato a Foggia nel 1941, residente ad Asti, ciò a valere per il biennio
2014-2015. Il suo nome è legato soprattutto alla gestione delle case di
riposo sotto l’egida del Faro, aderente a Confcooperative.
C’è tempo fino al 9 febbraio per iscriversi al corso
di formazione per animatori ed educatori di oratorio
“Tenersi in... forma” sviluppato all’interno del Laboratorio dei Talenti, la serie dei
centri di interesse giovanili
voluti e ideati per creare una
rete fra le parrocchie e i giovani della nostra città.
La scuola, rivolta agli adolescenti dai 14 anni in poi, si
divide in due sezioni, una di
primo livello per animatori
junior (dalla terza media alla
prima superiore) che si svolgerà nell’oratorio del Palucco e uno di secondo livello
per i “senior” (dalla seconda superiore), le cui lezioni
si terranno nel circolo don
Bosticco di corso XXV aprile. Tutti gli incontri saranno gestiti da formatori qualificati appartenenti all’Anspi (Associazione Nazionale San Paolo Italia per i circoli e gli oratori).
Per l’iscrizione a tali incontri rivolgersi a don Mauro Canta (3381541963 - illaboratoriodeitalenti@
gmail.com).
Si parte venerdì 13 febbraio con la lezione “Stile e
identità dell’animatore: identikit dell’animatore” per il
corso Junior e “I protagonisti dell’oratorio: le comunità
educante dell’Oratorio” per la
sezione senior.
Venerdì 27 febbraio gli junior affronteranno il tema
“Stile e identità dell’animatore: le tecniche di animazione”
e i senior “Laboratorio sul
gioco: il gioco, esercizio di vita
a rischio controllato”.
Venerdì 13 marzo “La spiritualità dell’animatore” (corso junior) e “Gestione ragazzi con disagio: i ragazzi difficili dell’oratorio” (corso senior).
La scuola si chiuderà venerdì 20 marzo con la lezione “L’attività estiva: cuore,
mente, mani, vita)” per la sezione junior, stesso tema affrontato anche dai senior.
Tutti le lezioni si svolgeranno dalle 20.45 alle 22.30.
Il corso con il medesimo
cartellone è previsto anche
in alcuni oratori fuori città.
Le lezioni di venerdì 13
febbraio e del 13 marzo si
terranno nell’oratorio di
Montegrosso in via Agliano,
mentre quelle del 27 febbraio e del 20 marzo si svolgeranno nell’oratorio di Villafranca, piazza Mons. Goria 2.
Per l’iscrizione ai corsi fuori
città contattare Roberto Arnaldo (333.1557371; asti@
anspi.it) oppure don Ivano
Mazzucco (3392365928).
AGNOLOTTATA
PER DON BOSCO
L’Unione ex allievi ed amici di don Bosco di Asti invita all’agnolottata del bicentenario domenica 15 febbraio, ore 12.45, nel salone
parrocchiale, con un menù
da favola a solo 20 euro,
cui seguirà una grandiosa
lotteria.
Prenotazioni: Gianni Varese
0141/21.16.60, il parroco
0141/41.36.20, don Francesco 0141/41.36.02, Giovanni Boccia 366/40.39.894.
srl
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Come
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Costo a copia dal 14 novembre 1,40 €
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“Una famiglia di nome Bergoglio.
Le origini astigiane di Papa Francesco”
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