Documento di Registrazione del 9 maggio 2014

Documento di Registrazione
relativo all'Emittente
Società Cooperativa per Azioni
Sede sociale: Vicenza, Via Btg. Framarin n. 18
Iscritta al n. 1515 dell’Albo delle Banche e dei Gruppi Bancari, codice ABI 5728.1
Capogruppo del "Gruppo Banca Popolare di Vicenza”
Capitale sociale variabile interamente versato
Numero di iscrizione nel Registro delle Imprese di Vicenza,
Codice Fiscale e Partita I.V.A.: 00204010243
Iscritta all’Albo delle Società cooperative al n. A159632
DOCUMENTO DI REGISTRAZIONE
depositato presso la Consob in data 9 maggio 2014
a seguito di approvazione comunicata dalla Consob con nota del 8 maggio 2014, protocollo n. 0037884/14
Il presente Documento di Registrazione (che comprende le informazioni su BANCA POPOLARE DI
VICENZA - Società Cooperativa per Azioni nella sua veste di Emittente), assieme alla documentazione
predisposta per l’offerta degli strumenti finanziari rilevanti, redatta in conformità alla Direttiva Prospetto, i.e.
la nota informativa sugli strumenti finanziari (che contiene i rischi e le informazioni specifici connessi agli
strumenti finanziari) e la nota di sintesi (contenente in breve i rischi e le caratteristiche essenziali connessi
all’emittente e agli strumenti finanziari), costituisce un prospetto d’offerta ai sensi e per gli effetti della
Direttiva Prospetto.
Un'informativa completa su BANCA POPOLARE DI VICENZA - Società Cooperativa per Azioni e
sull'offerta di strumenti finanziari può essere ottenuta solo sulla base della consultazione congiunta del
Documento di Registrazione e della documentazione predisposta per l’offerta degli strumenti finanziari
rilevanti.
Il presente Documento di Registrazione e gli altri documenti che costituiscono il prospetto sono a
disposizione del pubblico gratuitamente presso le filiali di BANCA POPOLARE DI VICENZA –
Società Cooperativa per Azioni – nonché nel sito internet della medesima www.popolarevicenza.it.
L'adempimento di pubblicazione del Documento di Registrazione non comporta alcun giudizio della
Consob sull'opportunità dell'investimento proposto e sul merito dei dati e delle notizie allo stesso
relativi.
1
Documento di Registrazione
relativo all'Emittente
AVVERTENZA
Banca Popolare di Vicenza, ai sensi dell’articolo 94, comma 4, del Testo Unico Finanza, si è avvalsa della
facoltà di redigere un prospetto informativo nella forma di documenti distinti, suddividendo le informazioni
richieste in un Documento di Registrazione, una nota informativa sugli strumenti finanziari e una nota di
sintesi.
Il Documento di Registrazione, la nota informativa sugli strumenti finanziari e la relativa nota di sintesi
costituiscono, congiuntamente, un prospetto d’offerta.
Al fine di effettuare un corretto apprezzamento dell’investimento in strumenti finanziari emessi da Banca
Popolare di Vicenza, gli investitori sono invitati ad esaminare le informazioni contenute nella relativa nota
informativa nonché le altre informazioni contenute nel prospetto (ivi incluso il presente Documento di
Registrazione).
Per una dettagliata indicazione dei fattori di rischio relativi all’Emittente si veda il Capitolo 4 (Fattori di
Rischio) del presente Documento di Registrazione.
Si richiama l’attenzione dell’investitore sui rischi connessi al deterioramento della qualità del credito e
sui rischi connessi al Comprehensive Assessment (Capitolo 4, Paragrafi 4.1.3 e 4.1.4 del presente
Documento).
La Banca Popolare di Vicenza rientra tra i quindici istituti di credito italiani che saranno soggetti alla
vigilanza unica da parte della BCE a partire da novembre 2014 e che sono, quindi, attualmente
sottoposti al Comprehensive Assessment (comprensivo dell’Asset Quality Review) della durata di un
anno, condotta dalla BCE in collaborazione con le autorità nazionali competenti.
Qualora, ad esito del Comprehensive Assessment e, più in particolare, ad esito dell’Asset Quality
Review, condotti dalla BCE in collaborazione con la Banca d’Italia, non ancora noti alla Data del
presente Documento, si dovessero rendere necessarie ulteriori rettifiche dei crediti anche significative,
potrebbero rendersi necessari nuovi interventi di patrimonializzazione dell’Emittente.
Qualità del credito e grado di concentrazione dei grandi rischi
Si richiama l’attenzione dell’investitore alle esposizioni dell’Emittente relative ai crediti deteriorati verso la
clientela rappresentate al Capitolo 4, Paragrafo 4.1.3 (Rischio di Credito) del presente Documento di
Registrazione. Al riguardo, di seguito si riporta la tabella con la sintesi delle informazioni sulle esposizioni
verso la clientela del Gruppo al 31 dicembre 2013, 2012, 2011 a confronto con i corrispondenti dati settoriali
a livello nazionale.
2
Documento di Registrazione
relativo all'Emittente
31/12/2013 (1)
31/12/2012 (2)
31/12/2011 (3)
Emittente Sistema
Emittente Sistema
Emittente Sistema
Rischiosità del credito
Crediti deteriorati lordi / Impieghi lordi
Crediti deteriorati netti / Impieghi netti
Rapporto di copertura dei crediti deteriorati
Crediti deteriorati lordi / Impieghi lordi (inclusi conti di memoria)
Rapporto di copertura dei crediti deteriorati (inclusi conti di memoria)
16,6%
12,7%
27,3%
17,4%
31,1%
15,9%
10,0%
41,8%
n.d
n.d
13,4%
10,5%
24,4%
14,2%
29,6%
13,4%
8,7%
38,8%
n.d.
n.d.
10,2%
7,9%
25,5%
11,2%
32,8%
11,2%
7,1%
39,2%
n.d.
n.d.
Sofferenze lorde / Impieghi lordi
Sofferenze nette / Impieghi netti
Rapporto di copertura delle sofferenze
Sofferenze lorde / Impieghi lordi (inclusi conti di memoria)
Rapporto di copertura delle sofferenze (inclusi conti di memoria)
8,5%
5,1%
43,1%
9,3%
48,7%
8,7%
4,0%
56,9%
n.d
n.d
6,7%
4,1%
40,2%
7,6%
47,9%
7,2%
3,5%
54,6%
n.d.
n.d.
5,3%
3,2%
40,9%
6,3%
51,2%
6,2%
2,9%
55,7%
n.d.
n.d.
Incagli lordi / Impieghi lordi
Incagli netti / Impieghi netti
Rapporto di copertura degli incagli
4,9%
4,4%
15,1%
5,3%
4,3%
25,3%
3,7%
3,4%
13,3%
4,2%
3,4%
23,2%
3,0%
2,7%
11,8%
3,3%
2,7%
21,3%
Ristrutturati lordi / Impieghi lordi
Ristrutturati netti / Impieghi netti
Rapporto di copertura dei ristrutturati
1,6%
1,6%
3,5%
1,0%
0,8%
25,6%
1,0%
1,0%
2,2%
1,0%
0,8%
22,4%
0,8%
0,8%
5,6%
1,0%
0,8%
17,4%
Scaduti lordi / Impieghi lordi
Scaduti netti / Impieghi netti
Rapporto di copertura degli scaduti
1,6%
1,6%
3,8%
1,0%
1,0%
10,9%
2,0%
2,0%
3,4%
1,1%
1,1%
9,4%
1,2%
1,2%
5,4%
0,7%
0,7%
8,3%
Sofferenze nette/Patrimonio netto
43,0%
n.d
38,3%
n.d
32,7%
n.d
1,44%
n.d
0,71%
n.d
0,52%
n.d
4
Costo del credito
(1)
Fonte: Banca d'Italia, Rapporto sulla Stabilità finanziaria n°1, maggio 2014, tavola 3.1 pag 26
(2)
Fonte: Banca d'Italia, Rapporto sulla Stabilità finanziaria n°5, aprile 2013, tavola 3.1 pag 26
(3)
Fonte: Banca d'Italia, Relazione Annuale 2012, maggio 2013, Tavola 17.3 pagina 218
(4)
L'indicatore è calcolato come rapporto tra le "Rettifiche di valore nette da deterioramento di crediti" e gli Impieghi lordi a clientela, esclusi i margini di garanzia e e le
operazioni di pronti contro termine in quanto entrambe non sono oggetto di svalutazione.
I livelli di copertura dei crediti del Gruppo BPVi si attestano su valori inferiori a quelli medi di sistema. Al
riguardo si segnala tuttavia che al 31 dicembre 2013 il valore delle garanzie che assistono i crediti deteriorati
netti del Gruppo risulta pari al 77%, livello che riflette l’elevata incidenza della componente a medio-lungo
termine sul totale impieghi del Gruppo.
Si precisa che i “conti di memoria” si riferiscono alle cancellazioni parziali su crediti in procedura
concorsuale ancora in corso alla data di riferimento del bilancio.
Salvo ove diversamente indicato, i rinvii ai Capitoli e ai Paragrafi si riferiscono ai capitoli e ai paragrafi del
presente Documento di Registrazione
3
Documento di Registrazione
relativo all'Emittente
INDICE
AVVERTENZA ........................................................................................................................................... 2
INDICE ....................................................................................................................................................... 4
DEFINIZIONI .......................................................................................................................................... 10
GLOSSARIO ............................................................................................................................................. 13
1.
PERSONE RESPONSABILI ........................................................................................................ 16
1.1 INDICAZIONE DELLE PERSONE RESPONSABILI DELLE INFORMAZIONI FORNITE NEL DOCUMENTO
DI REGISTRAZIONE................................................................................................................................ 16
1.2 DICHIARAZIONE DI RESPONSABILITÀ ........................................................................................... 16
2.
REVISORI LEGALI DEI CONTI ................................................................................................ 17
2.1 REVISORI LEGALI DELL’EMITTENTE ........................................................................................... 17
2.2 INFORMAZIONI SUI RAPPORTI CON LA SOCIETÀ DI REVISIONE ................................................... 17
3.
INFORMAZIONI FINANZIARIE SELEZIONATE .................................................................... 18
3.1 INFORMAZIONI FINANZIARIE SELEZIONATE DEL GRUPPO RELATIVE AGLI ESERCIZI CHIUSI AL
31 DICEMBRE 2013, 2012 E 2011 ............................................................................................................ 18
3.2 CREDIT SPREAD............................................................................................................................. 30
4.
FATTORI DI RISCHIO ............................................................................................................... 32
4.1 RISCHI RELATIVI ALL’ATTIVITÀ DELL’EMITTENTE E DEL GRUPPO ............................................ 33
4.1.1
Rischi connessi all’adeguatezza patrimoniale ................................................................... 33
4.1.2
Rischio relativo all’andamento dei risultati economici del Gruppo ................................. 35
4.1.3
Rischio di Credito .............................................................................................................. 35
4.1.4
Rischi connessi al Comprehensive Assessment (comprensivo dell’Asset Quality Review)39
4.1.5
Rischi connessi alle ripercussioni dell’attuale contesto macroeconomico sull’andamento
del Gruppo ........................................................................................................................................ 41
4.1.6
Rischi connessi alla crisi del debito dell’Eurozona ........................................................... 42
4.1.7
Rischi connessi all’esposizione del Gruppo al debito sovrano.......................................... 43
4.1.8
Rischio di Liquidità ........................................................................................................... 44
4.1.9
Rischi connessi alle perdite di valore relative all’avviamento .......................................... 48
4.1.10
Rischio di Mercato e Rischio di Tasso di Interesse ........................................................... 50
4.1.11
Rischio Operativo .............................................................................................................. 52
4.1.12
Rischi derivanti da contenziosi di natura tributaria ........................................................ 53
4.1.13
Rischio legato alla valutazione del rating dell’Emittente.................................................. 54
4
Documento di Registrazione
relativo all'Emittente
4.1.14 Rischio connesso al trattamento contabile della partecipazione detenuta in Banca
d’Italia ............................................................................................................................................ 57
4.1.15 Rischi connessi ai procedimenti giudiziari in corso e agli interventi dell’Autorità di
Vigilanza ........................................................................................................................................... 59
4.1.16
Rischio legato alla valutazione delle partecipazioni ......................................................... 60
4.1.17
Rischio legato alle attività fiscali ....................................................................................... 60
4.1.18
Rischio relativo alle operazioni di ripatrimonializzazione della Banca ........................... 62
4.1.19
Rischio relativo all’affidamento dei servizi informatici in outsourcing ........................... 63
4.2 FATTORI DI RISCHIO RELATIVI AL SETTORE IN CUI OPERANO LA SOCIETÀ E IL GRUPPO ........... 63
4.2.1
Rischi connessi alla concorrenza nel settore bancario e finanziario ................................ 63
4.2.2
Rischi connessi all’evoluzione della regolamentazione del settore bancario e finanziario
e delle ulteriori normative applicabili al Gruppo ............................................................................ 64
4.2.3
5.
Rischi connessi alla riduzione del supporto alla liquidità del sistema.............................. 66
INFORMAZIONI SULL’EMITTENTE ....................................................................................... 68
5.1 STORIA ED EVOLUZIONE DELL’EMITTENTE E DEL GRUPPO ....................................................... 68
5.1.1
Denominazione legale e commerciale dell’Emittente ....................................................... 68
5.1.2
Luogo di registrazione dell’Emittente e suo numero di registrazione.............................. 68
5.1.3
Data di costituzione e durata dell’Emittente .................................................................... 68
5.1.4
Domicilio e forma giuridica, legislazione in base alla quale l’Emittente opera, paese di
costituzione, indirizzo e numero di telefono della sede sociale e della principale sede di attività ... 68
5.1.5
Fatti importanti nell’evoluzione dell’attività dell’Emittente ............................................ 69
5.2 INVESTIMENTI .............................................................................................................................. 73
5.2.1
Descrizione dei principali investimenti effettuati dal Gruppo negli ultimi tre esercizi e
fino alla Data del Documento di Registrazione ................................................................................ 74
6.
5.2.2
Descrizione dei principali investimenti in corso di realizzazione ..................................... 75
5.2.3
Informazioni relative ai principali investimenti futuri dell’Emittente e del Gruppo ...... 75
PANORAMICA DELLE ATTIVITÀ DI BANCA POPOLARE DI VICENZA E DEL GRUPPO . 77
6.1 PRINCIPALI ATTIVITÀ ................................................................................................................... 77
6.1.1
Descrizione delle principali attività dell’Emittente e del Gruppo .................................... 77
6.1.2
Nuovi prodotti e/o servizi .................................................................................................. 81
6.1.3
Normativa di riferimento .................................................................................................. 82
6.2 PRINCIPALI MERCATI ................................................................................................................... 86
6.3 FATTORI ECCEZIONALI ................................................................................................................ 91
5
Documento di Registrazione
relativo all'Emittente
6.4 DIPENDENZA DA BREVETTI O LICENZE, DA CONTRATTI INDUSTRIALI, COMMERCIALI O
FINANZIARI, O DA NUOVI PROCEDIMENTI DI FABBRICAZIONE .............................................................. 91
6.5 FONTI DELLE DICHIARAZIONI RELATIVE AL POSIZIONAMENTO SUL MERCATO .......................... 92
6.6 GESTIONE DEI RISCHI ................................................................................................................... 92
7.
STRUTTURA ORGANIZZATIVA .............................................................................................. 104
7.1 DESCRIZIONE DEL GRUPPO DI APPARTENENZA .......................................................................... 104
7.2 SOCIETÀ CONTROLLATE, COLLEGATE ED ALTRE PARTECIPAZIONI DI RILIEVO
DELL’EMITTENTE................................................................................................................................ 107
8.
IMMOBILI, IMPIANTI E MACCHINARI ................................................................................ 109
8.1 IMMOBILIZZAZIONI MATERIALI ................................................................................................. 109
8.2 EVENTUALI PROBLEMATICHE AMBIENTALI ............................................................................... 111
9.
RESOCONTO DELLA SITUAZIONE GESTIONALE E FINANZIARIA ................................. 112
9.1 SITUAZIONE PATRIMONIALE E FINANZIARIA AL 31 DICEMBRE 2013, 2012 E 2011..................... 112
9.1.1
2011
Analisi andamento patrimoniale e finanziario consolidato al 31 dicembre 2013, 2012 e
.......................................................................................................................................... 112
9.1.2
Patrimonio di Vigilanza consolidato al 31 dicembre 2013, 2012 e 2011 ......................... 128
9.2 GESTIONE OPERATIVA ................................................................................................................ 131
9.2.1
Informazioni riguardanti fattori che hanno avuto ripercussioni significative sul reddito
derivante dall’attività del Gruppo.................................................................................................. 131
9.2.2
Analisi andamento economico consolidato per gli esercizi chiusi al 31 dicembre 2013,
2012 e 2011 ...................................................................................................................................... 133
9.2.3
Informazioni riguardanti politiche o fattori di natura governativa, economica, fiscale,
monetaria o politica che abbiano avuto, o potrebbero avere, direttamente o indirettamente,
ripercussioni significative sull’attività dell’Emittente ................................................................... 140
10.
RISORSE FINANZIARIE .......................................................................................................... 142
10.1 RISORSE FINANZIARIE DEL GRUPPO .......................................................................................... 142
10.2 FONTI, IMPIEGHI E FLUSSI DI CASSA ........................................................................................... 147
10.2.1
Flussi di cassa consolidati per gli esercizi chiusi al 31 dicembre 2013, 2012 e 2011....... 147
10.3 FABBISOGNO FINANZIARIO E STRUTTURA DI FINANZIAMENTO ................................................. 148
10.4 LIMITAZIONE ALL’USO DELLE RISORSE FINANZIARIE DEL GRUPPO ......................................... 149
10.5 FONTI DI FINANZIAMENTO ......................................................................................................... 149
10.6 GARANZIE RILASCIATE ED IMPEGNI AD EROGARE FONDI .......................................................... 150
11.
RICERCA E SVILUPPO, BREVETTI E LICENZE .................................................................. 152
12.
INFORMAZIONI SULLE TENDENZE PREVISTE ................................................................. 153
6
Documento di Registrazione
relativo all'Emittente
12.1 EVENTUALI CAMBIAMENTI SOSTANZIALI NELLE PROSPETTIVE DELL’EMITTENTE E DEL GRUPPO153
12.2 INFORMAZIONI SU TENDENZE, INCERTEZZE, RICHIESTE, IMPEGNI O FATTI NOTI, PER
L’ESERCIZIO IN CORSO ........................................................................................................................ 153
13.
PREVISIONI O STIME DEGLI UTILI ..................................................................................... 154
14.
ORGANI DI AMMINISTRAZIONE, DI DIREZIONE O DI VIGILANZA E ALTI DIRIGENTI155
14.1 COMPONENTI IL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE, IL COLLEGIO SINDACALE E LA DIREZIONE
GENERALE: GENERALITÀ, FUNZIONI, ED ATTIVITÀ ESERCITATE AL DI FUORI DEL GRUPPO.............. 155
14.2 CONFLITTI DI INTERESSE DEGLI ORGANI DI AMMINISTRAZIONE, DI DIREZIONE, DI VIGILANZA E
DEGLI ALTI DIRIGENTI ........................................................................................................................ 179
15.
REMUNERAZIONI E BENEFICI............................................................................................. 181
15.1 COMPENSI AD AMMINISTRATORI, SINDACI E MEMBRI DELLA DIREZIONE GENERALE ............... 181
15.2 AMMONTARE DEGLI IMPORTI ACCANTONATI O ACCUMULATI DALLA SOCIETÀ O DALLE SUE
CONTROLLATE PER LA CORRESPONSIONE DI PENSIONI, INDENNITÀ DI FINE RAPPORTO O BENEFICI
ANALOGHI ........................................................................................................................................... 182
16.
PRASSI DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE .............................................................. 183
16.1 PERMANENZA NELLA CARICA DEI COMPONENTI DEGLI ORGANI AMMINISTRATIVI, DI DIREZIONE
E DI VIGILANZA.................................................................................................................................... 183
16.2 CONTRATTI DI LAVORO STIPULATI DAI MEMBRI DEGLI ORGANI AMMINISTRATIVI, DI DIREZIONE
E DI VIGILANZA.................................................................................................................................... 184
16.3 INFORMAZIONI SUL COMITATO NOMINE E RETRIBUZIONI, COMITATO DELLE PARTI CORRELATE
E SUL COMITATO DI CONTROLLO ........................................................................................................ 184
16.4 OSSERVANZA DELLE NORME IN MATERIA DI GOVERNO SOCIETARIO ........................................ 189
17.
DIPENDENTI ............................................................................................................................ 191
17.1 NUMERO E RIPARTIZIONE DEI DIPENDENTI ................................................................................ 191
17.2 PARTECIPAZIONI AZIONARIE E STOCK OPTION ........................................................................... 191
17.3 ACCORDI DI PARTECIPAZIONE DEI DIPENDENTI AL CAPITALE DELL’EMITTENTE..................... 192
18.
PRINCIPALI AZIONISTI .......................................................................................................... 193
18.1 SOGGETTI CHE POSSIEDONO, DIRETTAMENTE O INDIRETTAMENTE, STRUMENTI FINANZIARI
RAPPRESENTATIVI DEL CAPITALE CON DIRITTO DI VOTO IN MISURA SUPERIORE AL 2% DEL CAPITALE
SOCIALE ............................................................................................................................................... 193
18.2 DISPOSIZIONI DI DIRITTI DI VOTO DIVERSI DA QUELLI RELATIVI ALLA PARTECIPAZIONE AL
CAPITALE............................................................................................................................................. 193
18.3 INDICAZIONE DELL’EVENTUALE SOGGETTO CONTROLLANTE AI SENSI DELL’ART.93 DEL TUF193
18.4 INDICAZIONE DELL’ESISTENZA DI EVENTUALI ACCORDI DI VARIAZIONE DELL’ASSETTO DI
CONTROLLO ........................................................................................................................................ 194
7
Documento di Registrazione
relativo all'Emittente
19.
OPERAZIONI CON PARTI CORRELATE................................................................................ 195
20.
INFORMAZIONI FINANZIARIE RIGUARDANTI LE ATTIVITÀ E LE PASSIVITÀ, LA
SITUAZIONE FINANZIARIA ED I PROFITTI E LE PERDITE DELL’EMITTENTE E DEL
GRUPPO..................................................................................................................................... 198
20.1 INFORMAZIONI RELATIVE AGLI ESERCIZI CHIUSI AL 31 DICEMBRE 2013, 2012 E 2011 ............. 199
20.1.1
Schemi contabili............................................................................................................... 199
20.1.2
Principi contabili ............................................................................................................. 205
20.2 INFORMAZIONI FINANZIARIE PROFORMA .................................................................................. 273
20.3 BILANCI RELATIVI AGLI ESERCIZI CHIUSI AL 31 DICEMBRE 2013, 31 DICEMBRE 2012 E 31
DICEMBRE 2011 ................................................................................................................................... 273
20.4 REVISIONE DELLE INFORMAZIONI FINANZIARIE ANNUALI RELATIVE AGLI ESERCIZI CHIUSI AL
31 DICEMBRE 2013 31 DICEMBRE 2012 E 31 DICEMBRE 2011. ............................................................. 273
20.4.1 Dichiarazione attestante che le informazioni finanziarie relative agli esercizi passati
sono state sottoposte a revisione ..................................................................................................... 273
20.4.2 Altre Informazioni contenute nel Documento di Registrazione controllate dalla Società
di Revisione ..................................................................................................................................... 273
20.4.3
Fonte dei dati ................................................................................................................... 274
20.5 DATA DELLE ULTIME INFORMAZIONI FINANZIARIE ................................................................... 274
20.6 INFORMAZIONI FINANZIARIE INFRANNUALI E ALTRE INFORMAZIONI FINANZIARIE ................. 274
20.7 POLITICA DEI DIVIDENDI ............................................................................................................ 274
20.8 PROCEDIMENTI GIUDIZIARI ED ARBITRALI ................................................................................ 275
20.9 CAMBIAMENTI SIGNIFICATIVI NELLA SITUAZIONE FINANZIARIA DELL’EMITTENTE ................ 278
21.
INFORMAZIONI SUPPLEMENTARI ...................................................................................... 279
21.1 CAPITALE AZIONARIO ................................................................................................................ 279
21.1.1
Ammontare capitale emesso ............................................................................................ 279
21.1.2
Strumenti finanziari non rappresentative del capitale ................................................... 279
21.1.3
Azioni proprie .................................................................................................................. 279
21.1.4
Obbligazioni convertibili, scambiabili o con warrant ..................................................... 279
21.1.5
Diritti e/o obblighi di acquisto su capitale autorizzato ma non emesso.......................... 281
21.1.6
Informazioni riguardanti il capitale di eventuali società del Gruppo offerto in opzione282
21.1.7
Evoluzione del capitale sociale negli ultimi tre anni ....................................................... 282
21.2 ATTO COSTITUTIVO E STATUTO ................................................................................................. 282
21.2.1
Oggetto sociale e scopi dell’Emittente ............................................................................. 282
8
Documento di Registrazione
relativo all'Emittente
21.2.2 Disposizioni dello statuto riguardanti i membri degli organi di amministrazione, di
direzione e di vigilanza ................................................................................................................... 283
21.2.3
Diritti, privilegi e restrizioni connessi a ciascuna classe di azioni esistenti .................... 286
21.2.4
Disciplina concernente la modifica dei diritti dei possessori delle azioni ....................... 288
21.2.5
Modalità di convocazione delle assemblee ordinarie e straordinarie............................. 288
21.2.6 Disposizioni statutarie che si riflettono sulla modifica dell’assetto di controllo
dell’Emittente.................................................................................................................................. 290
21.2.7 Disposizioni statutarie che disciplinano la soglia di possesso per l’obbligo della relativa
comunicazione al pubblico della quota di azioni possedute ........................................................... 290
21.2.8
Disposizioni dello Statuto che disciplinano la modifica del capitale sociale................... 290
22.
CONTRATTI IMPORTANTI ..................................................................................................... 291
23.
INFORMAZIONI PROVENIENTI DA TERZI, PARERI DI ESPERTI E DICHIARAZIONI DI
INTERESSI ................................................................................................................................ 293
23.1 RELAZIONI E PARERI DI ESPERTI................................................................................................ 293
23.2 ATTESTAZIONE SULLE INFORMAZIONI PROVENIENTI DA TERZI ................................................ 293
24.
DOCUMENTI ACCESSIBILI AL PUBBLICO .......................................................................... 300
25.
INFORMAZIONI SULLE PARTECIPAZIONI ......................................................................... 301
9
Documento di Registrazione
relativo all'Emittente
DEFINIZIONI
Si riportano qui di seguito le principali definizioni utilizzate nel presente Documento di Registrazione. Tali
definizioni e termini, salvo ove diversamente specificato, hanno il significato di seguito indicato.
Autorità di Vigilanza
La Banca d’Italia, la Consob, l’IVASS e/o ogni altra autorità e/o
amministrazione indipendente a livello nazionale o comunitario,
individualmente o congiuntamente considerate.
Azionisti
I soggetti titolari di azioni ordinarie della Banca (diversi dai Soci)
e i Soci.
Banca d’Italia
La banca centrale della Repubblica Italiana.
Banca Popolare di Vicenza,
Emittente, Società, BPV o Banca
Banca Popolare di Vicenza S.C.p.A., con sede legale in Vicenza,
Via Battaglione Framarin, n. 18, società a capo del Gruppo BPV.
Bilancio Consolidato 2011
Il bilancio consolidato del Gruppo BPV relativo all’esercizio
chiuso il 31 dicembre 2011, approvato dal Consiglio di
Amministrazione in data 23 marzo 2012.
.
Il bilancio consolidato del Gruppo BPV relativo all’esercizio
chiuso il 31 dicembre 2012, approvato dal Consiglio di
Amministrazione del 19 marzo 2013.
Bilancio Consolidato 2012
Bilancio Consolidato 2013
Il bilancio consolidato del Gruppo BPV relativo all’esercizio
chiuso il 31 dicembre 2013, approvato dal Consiglio di
Amministrazione del 18 marzo 2014.
BCE
Banca Centrale Europea, il cui compito principale consiste nel
preservare il potere d’acquisto, mantenendo così la stabilità dei
prezzi dell’area Euro
Circolare 262
La circolare n. 262 del 22 dicembre 2005 di Banca d’Italia,
come successivamente modificata e integrata, concernente gli
schemi e le regole di compilazione del bilancio bancario.
Circolare 263 o Disposizioni di
Vigilanza
La circolare n. 263 del 27 dicembre 2006 di Banca d’Italia
recante le “Nuove disposizioni di vigilanza prudenziale per le
banche”, come successivamente modificata e integrata.
Circolare 285
Circolare n. 285 del 17 dicembre 2013 di Banca d’Italia recante
le “Disposizioni di vigilanza per le banche”.
Codice Civile
Il Regio Decreto del 16 marzo 1942, n. 262, come
successivamente modificato e integrato.
Consob
La Commissione Nazionale per le Società e la Borsa, con sede
in Roma, in via G.B. Martini, n. 3.
Data del Documento di
Registrazione
La data di pubblicazione del Documento di Registrazione.
DBRS
DBRS Agenzia di Rating
10
Documento di Registrazione
relativo all'Emittente
Decreto Salva Italia
Il decreto legge 6 dicembre 2011, n. 201 recante le disposizioni
urgenti per la crescita, l'equità e il consolidamento dei conti
pubblici, come di volta in volta modificato ed integrato.
Direttiva Prospetto
La Direttiva 2003/71/CE del Parlamento Europeo e del Consiglio,
e successive modifiche ed integrazioni, relativa ai prospetti da
pubblicare per l’offerta al pubblico e/o l’ammissione a
negoziazione degli strumenti finanziari.
Documento di Registrazione
Il presente documento di registrazione che comprende le
informazioni su Banca Popolare di Vicenza ai sensi dell’articolo
5 della Direttiva Prospetto, nella sua veste di Emittente
strumenti finanziari.
ECAI
External Credit Assessment Institution - agenzie esterne di
valutazione del merito di credito ai sensi delle nuove
Disposizioni di Vigilanza delle banche dettate dalla Circolare
263.
Eurozona
L’insieme degli Stati Membri dell’Unione Europea che adotta
l’Euro come valuta ufficiale. Alla Data del Documento di
Registrazione l’Eurozona è composta da 18 Stati.
Fitch
Fitch Ratings.
Gruppo BPV o Gruppo
Banca Popolare di Vicenza e le società da questa controllate.
IFRS o Principi Contabili
Internazionali
Tutti gli “International Financial Reporting Standards” (IFRS),
tutti gli “International Accounting Standards” (IAS), tutte le
interpretazioni dell’“International Reporting Interpretations
Committee” (IFRIC), precedentemente denominate “Standing
Interpretations Committe” (SIC), adottati dall’Unione Europea.
Moody’s
Moody's Investors Service.
Parti Correlate
I soggetti individuati sulla base dei criteri definiti dallo IAS 24
(“Informativa di bilancio sulle operazioni con parti correlate”),
come richiamato dalla delibera Consob del 14 aprile 2005, n.
14990, e dalle relative disposizioni della Banca d’Italia.
Regolamento 809
Il regolamento n. 809, approvato dalla Commissione Europea in
data 29 aprile 2004, così come successivamente modificato ed
integrato dal Regolamento Delegato n. 486/2012/UE, e dal
Regolamento Delegato (UE) n. 862/2012.
Regolamento Emittenti
Il regolamento di attuazione del Testo Unico Finanza,
concernente la disciplina degli emittenti, adottato da Consob con
delibera n. 11971 del 14 maggio 1999, come successivamente
modificato ed integrato.
11
Documento di Registrazione
relativo all'Emittente
Regolamento Parti Correlate
Il “Regolamento recante disposizioni in materia di operazioni
con parti correlate” adottato con delibera n. 17221 del 12 marzo
2010 da Consob, e successivamente integrato con modifiche
apportate dalla delibera n. 17389 del 23 giugno 2010.
Società di Revisione
KPMG S.p.A., con sede in Milano, via Vittor Pisani n. 25, iscritta
al n. 13 dell’Albo Speciale delle società di revisione tenuto dalla
Consob ai sensi dell’art. 161 del TUF.
Socio
L’azionista di Banca Popolare di Vicenza che abbia acquistato la
qualità di socio ai sensi degli articoli 8, 9, 10 e 11 dello Statuto.
Statuto
Lo statuto sociale dell’Emittente, vigente alla Data del
Documento di Registrazione.
Testo Unico Finanza o TUF
Il Decreto Legislativo del 24 febbraio 1998, n. 58 e sue
successive modifiche ed integrazioni.
Testo Unico Bancario o TUB
Il Decreto Legislativo del 1° settembre 1993, n. 385 e sue
successive modifiche ed integrazioni.
Testo Unico delle Imposte sui Il Decreto del Presidente della Repubblica del 22 dicembre 1986,
Redditi o TUIR
n. 917 e sue successive modifiche ed integrazioni.
12
Documento di Registrazione
relativo all'Emittente
GLOSSARIO
Si riporta di seguito un elenco dei termini utilizzati all’interno del Documento di Registrazione, i quali, salvo
diversa indicazione, hanno il significato di seguito specificato.
ALM o Asset & Liability
Management
Gestione integrata dell’attivo e del passivo finalizzata ad allocare
le risorse in un’ottica di ottimizzazione del rapporto rischio –
rendimento.
Asset Management
Attività rivolta alla gestione e amministrazione, sotto varie forme,
di risorse patrimoniali affidate dalla clientela.
Basilea II
Accordo internazionale del gennaio 2001, sui requisiti patrimoniali
delle banche, redatto dal Comitato di Basilea, istituito dai
governatori delle Banche Centrali dei dieci Paesi più industrializzati
(G10) alla fine del 1974. Tale accordo prevede, tra l’altro, che le
banche dei Paesi aderenti accantonino quote di capitale
proporzionali ai tipici rischi bancari assunti.
Basilea III
Accordo
internazionale
contenente
modifiche
alla
regolamentazione prudenziale in materia di capitale e liquidità
delle banche, con un’entrata in vigore graduale dei nuovi requisiti
prudenziali prevista dal 1° gennaio 2015 al 31 dicembre 2019.
Cartolarizzazione
Operazione di trasferimento del rischio relativo ad attività
finanziarie o reali a una società veicolo, effettuata mediante la
cessione delle attività sottostanti ovvero mediante l’utilizzo di
contratti derivati. In Italia la materia è regolata principalmente
dalla Legge del 30 aprile 1999, n. 130 e sue successive modifiche
ed integrazioni.
Core Tier 1 Capital
La componente del Patrimonio di Base o Tier 1 Capital avente i
più elevati requisiti di loss absorption, rappresentata dal
Patrimonio di Base al netto degli strumenti innovativi di capitale
non computabili come Core Tier 1 Capital.
Core Tier 1 Ratio
Rapporto tra il Core Tier 1 Capital e le Attività di Rischio
Ponderate.
EMTN
Euro Medium Term Note (titolo obbligazionario).
Patrimonio di Base o Tier 1
Capital
Ai sensi delle Disposizioni di Vigilanza applicabili ed in conformità
a quanto stabilito da Basilea II e dalla Direttiva 2006/48/CE, che ne
recepisce il dettato (c.d. CRD II - Capital Requirements Directive
II), il patrimonio di base è costituito da:
a1) il capitale versato;
a2) le riserve, ivi compreso il sovrapprezzo azioni;
a3) gli strumenti innovativi e non innovativi di capitale;
a4) l’utile del periodo;
a5) i filtri prudenziali positivi del patrimonio di base,
13
Documento di Registrazione
relativo all'Emittente
al netto di:
b1) le azioni proprie;
b2) l’avviamento;
b3) le immobilizzazioni immateriali;
b4) le rettifiche di valore su crediti;
b5) le perdite registrate in esercizi precedenti e in quello in corso;
b6) le rettifiche di valore di vigilanza relative al portafoglio di
negoziazione a fini di vigilanza;
b7) gli altri elementi negativi;
b8) i filtri prudenziali negativi del patrimonio di base.
La Banca d’Italia può richiedere che vengano portati in deduzione
ulteriori elementi che, per le loro caratteristiche, possano
determinare un “annacquamento” del patrimonio di base.
Patrimonio di Vigilanza o Total
Capital
Il Patrimonio di Vigilanza è costituito dal Patrimonio di Base e
dal Patrimonio Supplementare. Il Patrimonio Supplementare è
computabile nel Patrimonio di Vigilanza nella misura massima
pari all’ammontare del Patrimonio di Base. Il Patrimonio di
Vigilanza è un indicatore di particolare rilevanza ai fini della
valutazione dei livelli di patrimonializzazione da parte di Banca
d’Italia. La dimensione del Patrimonio di Vigilanza deve essere
adeguata rispetto alla complessiva dimensione della banca (o del
gruppo bancario) e dei relativi rischi.
Patrimonio Supplementare o Tier
2 Capital
Il patrimonio supplementare è costituito dai seguenti elementi,
(nei limiti di computabilità):
a1) le riserve da valutazione;
a2) gli strumenti innovativi e non innovativi di capitale non
computabili nel Patrimonio di Base;
a3) gli strumenti ibridi di patrimonializzazione e le passività
subordinate;
a4) le plusvalenze nette su partecipazioni;
a5) l’eventuale eccedenza delle rettifiche di valore complessive
rispetto alle perdite attese;
a6) gli altri elementi positivi;
a7) i filtri prudenziali positivi del patrimonio supplementare,
Da tali elementi vanno dedotte le seguenti componenti negative:
b1) le minusvalenze nette su partecipazioni;
b2) gli altri elementi negativi;
b3) i filtri prudenziali negativi del patrimonio supplementare.
La differenza tra la somma degli elementi da a1) ad a7) e la
somma di quelli da b1) a b3) costituisce il “patrimonio
supplementare”.
Rating
Valutazione della qualità di una società o delle sue emissioni di
titoli di debito sulla base della solidità finanziaria della società
14
Documento di Registrazione
relativo all'Emittente
stessa e delle sue prospettive. Tale valutazione viene eseguita da
agenzie specializzate o da una banca sulla base di modelli interni.
RWA o Risk-Weighted Assets o
Attività di Rischio Ponderate
Risk Weighted Assets (attività di rischio ponderate) consistono
nell’ammontare complessivo delle attività di rischio (di bilancio e
fuori bilancio) alle quali è esposta ciascuna banca (o gruppo
bancario) e che concorrono all’assorbimento del patrimonio.
Dette attività vengono ponderate sulla base delle indicazioni
fornite dalle vigenti normative (ad esempio, ad un credito
garantito viene riconosciuto un “peso” inferiore rispetto ad un
credito non garantito in termini di assorbimento patrimoniale).
Tier 1 Capital Ratio
Il coefficiente di solvibilità espresso dal rapporto tra il Patrimonio
di Base (Tier 1 Capital) e le Attività di Rischio Ponderate
(RWAs).
Total Capital Ratio (coefficiente di
solvibilità)
Indicatore previsto dalle vigenti normative in tema di vigilanza
prudenziale. È determinato dal rapporto tra Patrimonio di
Vigilanza e RWA e deve assumere un valore percentuale non
inferiore all’8%.
VAR o Value at Risk
La massima perdita possibile per una data posizione o un dato
portafoglio in uno specifico orizzonte temporale e con un
determinato livello di probabilità.
15
Documento di Registrazione
relativo all'Emittente
1.
PERSONE RESPONSABILI
1.1
INDICAZIONE DELLE PERSONE RESPONSABILI DELLE INFORMAZIONI FORNITE NEL DOCUMENTO
DI REGISTRAZIONE
Banca Popolare di Vicenza, con sede in Vicenza, via Battaglione Framarin, n. 18, assume la
responsabilità della veridicità e completezza dei dati e delle notizie contenuti nel presente
Documento di Registrazione.
1.2
DICHIARAZIONE DI RESPONSABILITÀ
L’Emittente, in qualità di responsabile del Documento di Registrazione, avendo adottato tutta la
ragionevole diligenza a tale scopo, attesta che le informazioni contenute nel Documento di
Registrazione sono, per quanto a sua conoscenza, conformi ai fatti e non presentano omissioni tali da
alterarne il senso.
16
Documento di Registrazione
relativo all'Emittente
2.
REVISORI LEGALI DEI CONTI
2.1
REVISORI LEGALI DELL’EMITTENTE
La società incaricata della revisione legale dei conti della Banca è KPMG S.p.A., con sede in
Milano, via Vittor Pisani n. 25, iscritta al n. 13 dell’Albo Speciale delle società di revisione tenuto
da Consob ai sensi dell’art. 161 del TUF.
L’Assemblea dei Soci dell’Emittente, in data 24 aprile 2010, ha conferito alla Società di Revisione,
ai sensi degli articoli 14 e 17 del D. Lgs. 27 gennaio 2010 n. 39 e dell’articolo 2409-bis del Codice
Civile, il relativo incarico per gli esercizi dal 2010 al 2018.
La Società di Revisione, rispetto ai bilanci d’esercizio dell’Emittente e ai bilanci consolidati del
Gruppo BPV sottoposti a revisione legale durante il periodo al quale si riferiscono le informazioni
finanziarie incluse nel presente Documento di Registrazione, ha rilasciato giudizi senza rilievi, ai
sensi degli articoli 14 e 16 del D. Lgs. 27 gennaio 2010 n. 39.
2.2
INFORMAZIONI SUI RAPPORTI CON LA SOCIETÀ DI REVISIONE
Durante il periodo al quale si riferiscono le informazioni finanziare selezionate relative agli esercizi
passati riportate nel Documento di Registrazione e fino alla Data del Documento di Registrazione,
non vi sono stati rilievi o rifiuti di attestazione da parte della Società di Revisione, né la stessa si è
dimessa, o ha rinunciato, o è stata rimossa dall’incarico, né è stata revocata la conferma dall’incarico
conferito dall’Emittente alla Società di Revisione stessa.
17
Documento di Registrazione
relativo all'Emittente
3.
INFORMAZIONI FINANZIARIE SELEZIONATE
Premessa
Di seguito sono riportati i principali dati economici, patrimoniali e finanziari consolidati del Gruppo
relativi agli esercizi chiusi al 31 dicembre 2013, 2012 e 2011 estratti dai seguenti documenti:
−
bilancio consolidato del Gruppo BPV relativo all’esercizio chiuso il 31 dicembre 2013,
approvato dal Consiglio di Amministrazione del 18 marzo 2014 e assoggettato a revisione
contabile da parte della Società di Revisione che ha emesso la propria relazione senza rilievi
in data 2 aprile 2014;
−
bilancio consolidato del Gruppo BPV relativo all’esercizio chiuso il 31 dicembre 2012,
approvato dal Consiglio di Amministrazione del 19 marzo 2013 e assoggettato a revisione
contabile da parte della Società di Revisione che ha emesso la propria relazione senza rilievi
in data 3 aprile 2013;
−
bilancio consolidato del Gruppo BPV relativo all’esercizio chiuso il 31 dicembre 2011,
approvato dal Consiglio di Amministrazione in data 23 marzo 2012 e assoggettato a
revisione contabile da parte della Società di Revisione che ha emesso la propria relazione
senza rilievi in data 3 aprile 2012.
I documenti summenzionati sono disponibili presso la sede sociale della Società nonché sul sito
internet www.popolarevicenza.it.
Le informazioni finanziarie di seguito riportate devono essere lette congiuntamente ai Capitoli 4
(Fattori di Rischio), 5 (Informazioni sull’Emittente), 9 (Resoconto della situazione gestionale e
finanziaria), 10 (Risorse finanziarie) e 20 (Informazioni finanziarie riguardanti le attività e le
passività, la situazione finanziaria ed i profitti e le perdite dell’Emittente e del Gruppo) del presente
Documento di Registrazione.
L’Emittente ha ritenuto di omettere le informazioni selezionate riferite ai dati del bilancio
d’esercizio, ritenendo che le stesse non forniscano elementi aggiuntivi rispetto a quelli consolidati di
Gruppo.
La società incaricata della revisione legale dei conti della Banca è KPMG S.p.A., con sede in
Milano, via Vittor Pisani n. 25, iscritta al n. 13 dell’Albo Speciale delle società di revisione tenuto
da Consob ai sensi dell’art. 161 del TUF. La suddetta Società di Revisione, rispetto ai bilanci
consolidati del Gruppo BPV sottoposti a revisione legale durante il periodo al quale si riferiscono le
informazioni finanziarie incluse nel presente Documento di Registrazione, ha rilasciato giudizi senza
rilievi, ai sensi degli articoli 14 e 16 del D. Lgs. 27 gennaio 2010 n. 39. Si precisa che nelle relazioni
rilasciate della Società di Revisione è contenuto un richiamo circa l’informativa fornita dagli
Amministratori nella nota integrativa del bilancio consolidato relativo agli esercizi chiusi al 31
diembre 2013, 2012 e 2011 in merito alla verifica della recuperabilità degli avviamenti e delle
differenze di patrimonio netto incorporate nel valore di bilancio delle società collegate valutate con
il metodo del patrimonio netto.
3.1
INFORMAZIONI FINANZIARIE SELEZIONATE DEL GRUPPO RELATIVE AGLI ESERCIZI CHIUSI AL
31 DICEMBRE 2013, 2012 E 2011
Si riportano di seguito le informazioni finanziarie selezionate del Gruppo relative agli esercizi chiusi
al 31 dicembre 2013, 2012 e 2011 tratte dai Bilanci Consolidati 2013, 2012 e 2011.
Dati economici consolidati
18
Documento di Registrazione
relativo all'Emittente
Di seguito si riporta una sintesi dei dati economici consolidati relativi agli esercizi chiusi al 31
dicembre 2013, 2012 e 2011.
Variazione %
(in migliaia di euro)
2013
2012
2011
2013-2012
Margine di interesse
Margine di intermediazione
Risultato netto della gestione finanziaria e assicurativa
Costi operativi
2012-2011
525.099
508.607
534.726
3,2%
1.034.630
1.004.293
981.670
3,0%
2,3%
582.227
761.740
789.945
-23,6%
-3,6%
-4,9%
-617.479
-642.407
-669.031
-3,9%
-4,0%
Utile dell'operatività corrente al lordo delle imposte
-43.397
133.525
107.419
n.s.
24,3%
Utile d'esercizio di pertinenza della Capogruppo
-28.228
100.253
95.076
n.s.
5,4%
86.789
415.726
-364.482
-79,1%
n.s.
Reddittività complessiva
2013 vs 2012
A chiusura dell’esercizio 2013 il margine di interesse si è attestato ad Euro 525,1 milioni in crescita
del 3,2% rispetto al 31 dicembre 2012, per effetto della riduzione del costo del funding sia sul fronte
della raccolta diretta sia delle esposizioni sul mercato interbancario e del contributo positivo degli
investimenti finanziari e delle operazioni di copertura.
Le commissioni nette, pari ad Euro 280 milioni a fronte dei 306,9 milioni di euro del 2012 (-8,8% ),
hanno risentito dei maggiori oneri legati all’attività di funding (oneri sostenuti a fronte delle garanzie
ricevute dallo Stato italiano per l’accesso alle operazioni di rifinanziamento presso la BCE e quelli
pagati alla clientela per l’operatività di prestito titoli) nonché della sostituzione, a partire dal secondo
semestre del 2012, della “commissione per utilizzi fuori affidamento” con la “commissione di
istruttoria veloce” prevista dal Decreto Salva Italia che, conformemente alle indicazioni fornite dalla
Banca d’Italia, è stata contabilizzata tra gli “altri proventi di gestione” anziché tra le commissione
attive. Al netto delle suddette componenti, le commissioni nette registrano una crescita del 5,1%.
Il margine dell’attività finanziaria1 è positivo per 229,5 milioni di euro, a fronte dei 188,7 milioni di
euro del 2012 (+21,6%). Tale performance beneficia principalmente degli utili realizzati con la
cessione di taluni investimenti in titoli di Stato italiani. La voce include l’effetto della rivalutazione
della quota di interessenza detenuta nella Banca d’Italia (euro 10,3 milioni di euro) effettuata sulla
base delle disposizioni contenute nel D.L. n. 133 del 30/11/2013. Il margine di intermediazione si
attesta quindi a 1.034,6 milioni di euro, in crescita del 3% sull’esercizio 2012.
Le rettifiche di valore nette per deterioramento di crediti, per effetto delle politiche di accantonamento
adottate che hanno consentito di rafforzare le coperture su tutti i crediti deteriorati, ammontano a
432,4 milioni di euro rispetto ai 216 milioni di euro del 2012 (+100,2%). Il costo del credito (rapporto
tra le rettifiche di valore nette su crediti verso clientela e crediti lordi, escluse le operazioni di pronti
contro termine ed i margini di garanzia), è pari all’1,44%, rispetto allo 0,71% del 31 dicembre 2012.
L’incremento registrato nel 2013 dalle rettifiche di valore nette per deterioramento di crediti e dal costo
del credito riflettono la dinamica dei crediti deteriorati lordi, aumentati nell’esercizio del 26,2%, quale
effetto della perdurante debolezza del ciclo economico.
Le rettifiche di valore nette per deterioramento di attività finanziarie disponibili per la vendita
ammontano a 14,3 milioni di euro, in riduzione di 9,9 milioni di euro rispetto al 2012. Le rettifiche su
1
Pari alla somma algebrica dei dividendi e proventi simili (voce 70), del risultato netto dell’attività di negoziazione (voce 80),
del risultato netto dell’attività di copertura (voce 90), dagli utili e dalle perdite da cessione o riacquisto di crediti, attività
finanziarie disponibili per la vendita e passività finanziarie (voce 100) e dal risultato netto delle attività e passività finanziarie
valutate al fair value (voce 110).
19
Documento di Registrazione
relativo all'Emittente
altre operazioni risultano pari a 5,8 milioni di euro a fronte dei 2,4 milioni di euro ed includono
l’onere di 4,3 milioni di euro per l’intervento deliberato dal Fondo Interbancario di Tutela dei
Depositi (FITD) in favore di una banca consorziata. I costi operativi ammontano a 617,5 milioni di
euro e risultano in flessione in valore assoluto di 24,9 milioni (-3,9%) rispetto ai 642,4 milioni di euro
del 2012. Tale flessione risente principalmente dell’inclusione nell’aggregato, a partire dal secondo
semestre 2012, della “commissione di istruttoria veloce” prevista dal Decreto Salva Italia che è stata
contabilizzata tra gli altri “oneri/proventi di gestione” (e che ha sostituito la “commissione per utilizzi
fuori affidamento”, in precedenza rilevata tra le “commissioni attive”), dell’incremento degli
accantonamenti netti ai fondi per rischi ed oneri (+6,2 milioni di euro, +102,5%) e dell’utile di 8,3
milioni di euro realizzato nel 2012 con la cessione delle attività di banca depositaria ed iscritto tra gli
altri oenri/proventi di gestione. Al netto di dette componenti, i costi operativi risultano comunque in
flessione del 2,4% grazie, in particolare, alle spese per il personale che si attestano a 392,3 milioni di
euro e registrano un risparmio del 3,4% rispetto al 2012.
Gli utili delle partecipazioni ammontano a 9,8 milioni a fronte dei 14,6 milioni di euro del 2012.
Le rettifiche di valore dell’avviamento ed il risultato netto dei gruppi di attività in via di dismissione
assommano complessivamente a zero (3,2 milioni di euro del 31 dicembre 2012). Tale risultato si
determina quale sbilancio tra:
• la plusvalenza lorda di 21 milioni euro realizzata dall’ex controllata BPVi Fondi Sgr (fusa per
incorporazione nella Capogruppo BPVi lo scorso 1° dicembre 2013) con la cessione dei rami
d’azienda “O.I.C.R.” e “G.P.A” ad Arca Sgr;
• l’effetto fiscale connesso alla suddetta plusvalenza pari a -5.775 mila Euro che determina in
15.225 mila Euro l’utile netto realizzato con la predetta cessione;
• l’impairment di 15.225 mila Euro contabilizzato sulla differenza di consolidamento esistente
sull’ex controllata BPVi Fondi Sgr in quanto, a seguito della suddetta operazione di cessione,
è venuto meno parte del compendio aziendale cui si riferiva il predetto avviamento.
Le imposte sul reddito sono positive per 1,6 milioni di euro, a fronte dei -35,6 milioni di euro del 2012
che includevano benefici fiscali non ricorrenti per 39,3 milioni di euro.
Il risultato netto d’esercizio di pertinenza della Capogruppo si attesta quindi a -28,2 milioni di euro
(+100,3 milioni di euro del 31 dicembre 2012).
La redditività complessiva, pari a +86,8 milioni di euro, beneficia della variazione positiva delle
riserve da valutazione per effetto, principalmente, delle variazioni di fair value rilevate nell’esercizio
sugli strumenti finanziari classificati tra le “attività finanziarie disponibili per la vendita” e in
particolare su titoli di Stato italiani.
2012 vs 2011
A chiusura dell’esercizio 2012 il margine di interesse si è attestato ad Euro 508,6 milioni ed ha
registrato una flessione del 4,9% risentendo del perdurante basso livello dei tassi di interesse e del
progressivo aumento del costo del funding che ha caratterizzato, in particolare, la prima parte
dell’esercizio 2012.
Le commissioni nette, pari ad Euro 306,9 milioni (-11%), hanno risentito degli oneri derivanti
dall’acquisizione della garanzia dello Stato Italiano sulle emissioni obbligazionarie, degli oneri
sostenuti a fronte delle operazioni di prestito titoli, nonché della sostituzione a partire dal secondo
semestre del 2012 della “commissione di istruttoria veloce”, prevista dal Decreto Salva Italia che,
conformemente alle indicazioni fornite dalla Banca d’Italia, è stata contabilizzata tra gli “altri proventi
di gestione”, anziché tra le commissione attive. Al netto delle suddette componenti, le commissioni
nette registrano una crescita del 3,2%.
20
Documento di Registrazione
relativo all'Emittente
Il margine dell’attività finanziaria2 è positivo per 188,7 milioni di euro, a fronte dei 102,3 milioni di
euro del 2011 (+84,6%). Tale performance beneficia principalmente degli utili realizzati con la
cessione di taluni investimenti in titoli di Stato italiani.
Il margine di intermediazione si attesta quindi a 1.004,3 milioni di euro, in crescita del 2,3%
sull’esercizio 2011.
Le rettifiche di valore nette per deterioramento di crediti ammontano a 216 milioni di euro rispetto ai
159 milioni di euro del 2011 (+35,8%). Il costo del credito (il rapporto tra le rettifiche di valore nette
su crediti verso clientela e crediti lordi, escluse le operazioni di pronti contro termine ed i margini di
garanzia), è pari allo 0,71%, rispetto allo 0,52% del 31 dicembre 2011. Le rettifiche di valore nette per
deterioramento di attività finanziarie disponibili per la vendita ammontano a 24,2 milioni di euro, in
riduzione di 5,4 milioni di euro rispetto al 2011. Il risultato netto della gestione finanziaria e
assicurativa si attesta a 761,7 milioni di euro, a fronte dei 789,9 milioni di euro dell’esercizio 2011 (3,6%).
I costi operativi ammontano a 642,4 milioni di euro e risultano in flessione in valore assoluto di 26,6
milioni (-4%) rispetto ai 669 milioni di euro del 2011. In particolare, le spese per il personale si
attestano a 406 milioni di euro, registrando un risparmio dell’1,5% rispetto al 2011.
Gli utili delle partecipazioni ammontano a 14,6 milioni di euro a fronte della perdita di 13,2 milioni di
euro del 2011 che includeva la rettifica di valore di 20,8 milioni di euro sulla partecipazione detenuta
in Società Cattolica di Assicurazione S.C., quale risultato dell’attività di impairment test effettuata
sulla partecipata.
L’utile dell’operatività corrente al lordo delle imposte si attesta a 133,5 milioni di euro, a fronte dei
107,4 milioni di euro del 31 dicembre 2011 (+24,3%).
Le imposte sul reddito ammontano a 35,6 milioni di euro, a fronte dei 10,9 milioni di euro del 2011 ed
includono benefici fiscali non ricorrenti per 39,3 milioni di euro. L’utile d’esercizio di pertinenza
dell’Emittente si attesta quindi a 100,3 milioni di euro a fronte dei 95,1 milioni di euro del 31 dicembre
2011 (+5,4%) ed include utili dei gruppi di attività in via di dismissione per 3,2 milioni di euro (assenti
al 31 dicembre 2011).
La redditività complessiva, pari a 415,7 milioni di euro, beneficia della variazione positiva delle riserve
da valutazione connessa per effetto, principalmente, delle variazioni di fair value rilevate nell’esercizio
sugli strumenti finanziari classificati tra le “attività finanziarie disponibili per la vendita” e in
particolare su titoli di Stato italiani. Si precisa, altresì, che tale variazione è per 41,8 milioni di euro
relativa alla variazione positiva delle riserve da valutazione delle partecipate valutate al patrimonio
netto.
2
Pari alla somma algebrica dei dividendi e proventi simili (voce 70), del risultato netto dell’attività di negoziazione (voce 80),
del risultato netto dell’attività di copertura (voce 90), dagli utili e dalle perdite da cessione o riacquisto di crediti, attività
finanziarie disponibili per la vendita e passività finanziarie (voce 100) e dal risultato netto delle attività e passività finanziarie
valutate al fair value (voce 110).
21
Documento di Registrazione
relativo all'Emittente
Dati patrimoniali consolidati
Di seguito si riporta una sintesi dei dati patrimoniali consolidati relativi ai Bilanci Consolidati 2013,
2012 e 2011.
Variazione %
2013
(in migliaia di euro)
2012
2011
2013-2012
2012-2011
Totale attivo
45.234.576
46.709.378
41.878.711
-3,2%
Crediti verso clientela
30.873.999
30.712.576
29.985.474
0,5%
2,4%
31.662.653
-4.272.515
32.387.566
-3.016.494
28.619.601
-4.799.619
-2,2%
41,6%
13,2%
-37,2%
62,9%
(1)
Raccolta diretta
(2)
Posizione interbancaria netta
Attività finanziarie
(3)
11,5%
6.275.910
8.215.095
5.043.799
-23,6%
Immobilizzazioni immateriali
(4)
947.733
960.572
963.147
-1,3%
-0,3%
Patrimonio netto del Gruppo
(5)
3.647.326
3.321.479
2.933.578
9,8%
13,2%
19.049.417
17.589.930
16.738.718
8,3%
5,1%
Raccolta indiretta
(1)
(6)
Include le voci "20. Debiti verso clientela", "30. Titoli in circolazione" e "50. Passività finanziarie valutate al fair value " del passivo di stato patrimoniale.
(2)
Pari alla somma algebrica della voce "60. Crediti verso banche" dell'attivo di stato patrimoniale e della voce "10. Debiti verso banche" del passivo di
stato patrimoniale.
(3)
Comprendono le voci "20. Attività finanziarie detenute per la negoziazione", "30. Attività finanziarie valutate al fair value ", "40. Attività finanziarie
disponibili per la vendita" e "50. Attività finanziarie detenute sino a scadenza" dell'attivo di stato patrimoniale.
(4)
Voce 130 dell'attivo di stato patrimoniale.
(5)
Comprende le voci "140. Riserve da valutazione", "160. Strumenti di capitale", "170. Riserve", "180. Sovrapprezzi di emissione", "190. Capitale", "200.
Azioni proprie" e "220 Utile d'esercizio" del passivo di stato patrimoniale.
(6)
Fonte: Controllo di Gestione.
2013 vs 2012
I crediti verso clientela raggiungono i 30,9 miliardi di euro, segnando un incremento dello 0,5%
rispetto al 31 dicembre 2012. A titolo di confronto si evidenzia che a livello di Sistema bancario i
prestiti flettono, mediamente, del 3,2%3. Nel 2013 le nuove erogazioni effettuate dal Gruppo
ammontano a quasi 2,5 miliardi di euro, a conferma del costante sostegno del Gruppo BPVI
all’economia dei territori di operatività, in particolare alle famiglie e alle piccole imprese, pur in un
contesto oggettivamente difficile che denota l’accresciuta rischiosità dell’attività creditizia a causa
del peggioramento delle condizioni dell’economia reale.
La raccolta totale assomma a 50,7 mld di euro, in aumento dell’1,5% sul 31 dicembre 2012,
sostenuta dalla raccolta indiretta che cresce di 1,5 miliardi di euro rispetto a fine 2012 (+8,3%),
mentre la raccolta diretta flette di 724 milioni di euro (-2,2%) per effetto della riduzione della
raccolta sul mercato wholesale e, in particolare, dei volumi intermediati attraverso la Cassa di
Compensazione e Garanzia (2,6 miliardi di euro). Positiva, invece, l’evoluzione della raccolta retail
(+7,7% sul 2012) che consente al Gruppo di riequilibrare ulteriormente le proprie fonti di
finanziamento con benefici anche sul fronte del contenimento del costo del funding.
Il rapporto impieghi verso clientela/raccolta diretta si attesta al 31 dicembre 2013 al 97,5%. Il
rapporto impieghi verso clientela/raccolta diretta, al netto delle esposizioni verso la Cassa di
Compensazione e Garanzia, risulta invece pari al 99,7%, in miglioramento di 7,5 punti percentuali
sul fine anno precedente.
3
Fonte “Moneta e Banche” di Banca d’Italia al 31 dicembre 2013. Il dato di sistema si riferisce al totale degli impieghi
lordi al settore privato (Assicurazioni e Fondi Pensione, Altre Istituzioni Finanziarie, Società non finanziarie e Famiglie).
22
Documento di Registrazione
relativo all'Emittente
Al 31 dicembre 2013 l’esposizione netta del Gruppo sul mercato interbancario è risultata pari a 4.272,5 milioni di euro segnando un incremento di 1.256 milioni di euro rispetto ai -3.016,5 milioni
di euro del 31 dicembre 2012. A tal riguardo si precisa che l’aggregato non include i depositi liberi
con Banche Centrali (2,2 miliardi di euro al 31 dicembre 2013, 200 milioni di euro a fine 2012) che,
conformemente a quanto previsto dalla Circolare n. 262 della Banca d’Italia, sono stati iscritti alla
voce “Cassa e disponibilità liquide”.
Al 31 dicembre 2013 le attività finanziarie ammontano complessivamente a 6,3 miliardi di euro, in
flessione del 23,6% sul 2012 principalmente per effetto dei minori investimenti in titoli governativi
italiani. L’esposizione in titoli di debito dei paesi periferici dell’Eurozona (Grecia, Irlanda e
Portogallo) risulta trascurabile.
Al 31 dicembre 2013 il patrimonio del Gruppo (escluso il risultato del periodo) si attesta a 3.675,5
milioni di euro, evidenziando un incremento di 454,3 milioni di euro (+14,1%) principalmente
ascrivibile all’aumento di capitale della Capogruppo Banca Popolare di Vicenza perfezionatosi
nell’esercizio e alle variazioni positive delle riserve da valutazione. Includendo il risultato
dell’esercizio, il patrimonio netto si attesta a 3.647,3 milioni di euro (+9,8% su fine 2012).
2012 vs 2011
I crediti verso clientela raggiungono i 30,7 miliardi di euro, evidenziando un aumento del 2,4%
sull’anno precedente. Le nuove erogazioni di finanziamenti effettuate dal Gruppo nel 2012 ammontano
a quasi 3 miliardi di euro, destinati per il 75% ai segmenti famiglie e piccole-medie imprese, a
conferma del forte e costante impegno del Gruppo nel sostegno del sistema produttivo dei territori di
insediamento.
La raccolta totale, data dalla somma della raccolta diretta e della raccolta indiretta, ammonta a 50
miliardi di euro, in aumento del 10,2% sul 31 dicembre 2011. La raccolta diretta raggiunge i 32,4
miliardi di euro, in crescita del 13,2% sull’esercizio precedente, grazie soprattutto alla crescita della
componente retail (+16,2% rispetto al 2011). La raccolta indiretta si attesta a 17,6 miliardi di euro,
evidenziando un incremento del 5,1%.
Al 31 dicembre 2012 la posizione interbancaria netta risulta negativa per 3 miliardi di euro in riduzione
del 37,2% rispetto al 2011.
Al 31 dicembre 2012 le attività finanziarie ammontano complessivamente a 8,2 miliardi di euro, in
aumento del 62,9% sul 2011 principalmente per effetto di investimenti in titoli governativi italiani.
L’esposizione in titoli di debito dei paesi periferici dell’Eurozona (Grecia, Irlanda e Portogallo) risulta
trascurabile.
Il patrimonio netto consolidato di pertinenza del Gruppo, incluso l’utile d’esercizio, si attesta a 3.321,5
milioni di euro, evidenziando un aumento di 387,9 milioni di euro (+13,2%) sul 2011, principalmente
per effetto della positiva dinamica delle riserve da valutazione relative alle attività finanziarie
disponibili per la vendita, in particolare di quelle riferibili ai titoli di Stato italiani.
23
Documento di Registrazione
relativo all'Emittente
Principali dati consolidati dei rendiconti finanziari
Di seguito sono riportati i principali dati consolidati dei rendiconti finanziari relativi agli esercizi
chiusi al 31 dicembre 2013, 2012 e 2011.
Variazione %
2013
(in migliaia di euro)
2012
2011
2013-2012
Cassa e disponibilità liquide all'inizio dell'esercizio
Liquidità netta generata/assorbita dall'attività operativa
2012-2011
409.976
204.003
198.157
101,0%
3,0%
1.777.221
249.577
66.282
612,1%
276,5%
Liquidità netta assorbita dall'attività di investimento
(30.966)
(20.350)
(82.242)
Liquidità netta generata/assorbita dall'attività di provvista
232.926
(23.254)
21.806
52,2%
-75,3%
-206,6%
3423,3%
101,0%
Liquidità netta generata/assorbita nell'esercizio
1.979.181
205.973
5.846
-1101,7%
860,9%
Cassa e disponibilità liquide alla chiusura dell'esercizio
2.389.157
409.976
204.003
482,8%
Utile per azione
Di seguito è riportato l’utile per azione rapportato al numero medio di azioni ordinarie, relativo agli
esercizi chiusi al 31 dicembre 2013, 2012 e 2011.
2013
Risultato
attribuibile
(Euro/000)
2012
Media
ponderata
azioni ord.
Risultato
attribuibile
(Euro/000)
EPS
(Euro)
Media
ponderata
azioni ord.
2011
EPS
(Euro)
Risultato
attribuibile
(Euro/000)
Media
ponderata
azioni ord.
EPS
(Euro)
Utile base per azione (EPS Base)
-28.228
82.287.320
-0,343
100.253
77.702.250
1,290
95.076
76.527.294
1,242
Utile diluito per azione (EPS Diluito)
-28.228
82.287.320
-0,343
100.253
77.702.250
1,290
95.076
76.527.294
1,242
L’utile diluito per azione è determinato rettificando l’utile attribuibile ai possessori di strumenti
ordinari di capitale, così come la media delle azioni in circolazione, per tener conto dei potenziali
effetti diluitivi connessi al prestito obbligazionario convertibile in azioni ordinarie dell’Emittente
denominato “Banca Popolare di Vicenza 13^ emissione subordinato convertibile 2007-2015”
emesso in data 20 dicembre 2007.
Al 31 dicembre 2013 si è altresì tentuo conto anche del prestito convertibile di Euro 253 milioni
nominali emesso nell’esercizio nell’ambito dell’operazione di aumento di capitale perfezionata dalla
Capogruppo Banca Popolare di Vicenza.
Dati di struttura
Di seguito sono riportati alcuni dati di struttura relativi agli esercizi chiusi al 2013, 2012 e 2011.
Variazione %
(in migliaia di euro)
2013
2012
2011
2013-2012
2012-2011
Numero puntuale dipendenti
5.463
5.496
5.568
-0,6%
-1,3%
Numero medio dipendenti
5.290
5.314
5.371
-0,4%
-1,1%
Numero sportelli bancari
640
640
639
0,0%
0,2%
24
Documento di Registrazione
relativo all'Emittente
Crediti verso clientela – qualità del credito
Si richiama l’attenzione dell’investitore alle esposizioni dell’Emittente relative ai crediti deteriorati
verso la clientela rappresentate al Capitolo 4, Paragrafo 4.1.3 (Rischio di Credito) del presente
Documento di Registrazione. Al riguardo, di seguito si riporta la tabella con la sintesi delle
informazioni sulle esposizioni verso la clientela del Gruppo al 31 dicembre 2013, 2012 e 2011, a
confronto con i corrispondenti dati nazionali settoriali.
31/12/2013 (1)
31/12/2012 (2)
31/12/2011 (3)
Emittente Sistema
Emittente Sistema
Emittente Sistema
Rischiosità del credito
Crediti deteriorati lordi / Impieghi lordi
Crediti deteriorati netti / Impieghi netti
Rapporto di copertura dei crediti deteriorati
Crediti deteriorati lordi / Impieghi lordi (inclusi conti di memoria)
Rapporto di copertura dei crediti deteriorati (inclusi conti di memoria)
16,6%
12,7%
27,3%
17,4%
31,1%
15,9%
10,0%
41,8%
n.d
n.d
13,4%
10,5%
24,4%
14,2%
29,6%
13,4%
8,7%
38,8%
n.d.
n.d.
10,2%
7,9%
25,5%
11,2%
32,8%
11,2%
7,1%
39,2%
n.d.
n.d.
Sofferenze lorde / Impieghi lordi
Sofferenze nette / Impieghi netti
Rapporto di copertura delle sofferenze
Sofferenze lorde / Impieghi lordi (inclusi conti di memoria)
Rapporto di copertura delle sofferenze (inclusi conti di memoria)
8,5%
5,1%
43,1%
9,3%
48,7%
8,7%
4,0%
56,9%
n.d
n.d
6,7%
4,1%
40,2%
7,6%
47,9%
7,2%
3,5%
54,6%
n.d.
n.d.
5,3%
3,2%
40,9%
6,3%
51,2%
6,2%
2,9%
55,7%
n.d.
n.d.
Incagli lordi / Impieghi lordi
Incagli netti / Impieghi netti
Rapporto di copertura degli incagli
4,9%
4,4%
15,1%
5,3%
4,3%
25,3%
3,7%
3,4%
13,3%
4,2%
3,4%
23,2%
3,0%
2,7%
11,8%
3,3%
2,7%
21,3%
Ristrutturati lordi / Impieghi lordi
Ristrutturati netti / Impieghi netti
Rapporto di copertura dei ristrutturati
1,6%
1,6%
3,5%
1,0%
0,8%
25,6%
1,0%
1,0%
2,2%
1,0%
0,8%
22,4%
0,8%
0,8%
5,6%
1,0%
0,8%
17,4%
Scaduti lordi / Impieghi lordi
Scaduti netti / Impieghi netti
Rapporto di copertura degli scaduti
1,6%
1,6%
3,8%
1,0%
1,0%
10,9%
2,0%
2,0%
3,4%
1,1%
1,1%
9,4%
1,2%
1,2%
5,4%
0,7%
0,7%
8,3%
Sofferenze nette/Patrimonio netto
43,0%
n.d
38,3%
n.d
32,7%
n.d
Costo del credito4
1,44%
n.d
0,71%
n.d
0,52%
n.d
(1)
Fonte: Banca d'Italia, Rapporto sulla Stabilità finanziaria n°1, maggio 2014, tavola 3.1 pag 26
(2)
Fonte: Banca d'Italia, Rapporto sulla Stabilità finanziaria n°5, aprile 2013, tavola 3.1 pag 26
(3)
Fonte: Banca d'Italia, Relazione Annuale 2012, maggio 2013, Tavola 17.3 pagina 218
(4)
L'indicatore è calcolato come rapporto tra le "Rettifiche di valore nette da deterioramento di crediti" e gli Impieghi lordi a clientela, esclusi i margini di garanzia e e le
operazioni di pronti contro termine in quanto entrambe non sono oggetto di svalutazione.
I livelli di copertura dei crediti del Gruppo BPVi si attestano su valori inferiori a quelli medi di
sistema. Al riguardo si segnala tuttavia che al 31 dicembre 2013 il valore delle garanzie che
assistono i crediti deteriorati netti del Gruppo risulta pari al 77%, livello che riflette l’elevata
incidenza della componente a medio-lungo termine sul totale impieghi del Gruppo.
Si specifica che il dato relativo all'indicatore Sofferenze Nette / Patrimonio Netto a livello di sistema
(fonte Banca d’Italia Supplemento al Bollettino Statistico, Monete e Banche) non è riportato in
quanto non coerente con i dati contabili del Gruppo.
Si precisa che i “conti di memoria” si riferiscono alle cancellazioni parziali su crediti in procedura
concorsuale ancora in corso alla data di riferimento del bilancio.
Le tabelle di seguito riportate espongono una sintesi delle informazioni sulle esposizioni verso la
clientela del Gruppo relative ai Bilanci Consolidati 2013, 2012 e 2011.
25
Documento di Registrazione
relativo all'Emittente
31 dicembre 2013
Categorie
(in migliaia di euro)
Crediti
lordi
Rettifiche
di valore
Crediti
netti
incidenza
crediti
lordi
% di
incidenza
copertura crediti netti
Crediti deteriorati
5.378.909
1.466.511
3.912.398
16,58%
27,26%
12,67%
Sofferenze
2.755.657
1.188.974
1.566.683
8,50%
43,15%
5,07%
Incagli
1.593.710
239.875
1.353.835
4,91%
15,05%
4,38%
525.046
18.335
506.711
1,62%
3,49%
1,64%
504.496
19.327
485.169
1,56%
3,83%
1,57%
27.055.784
94.183
26.961.601
83,42%
0,35%
87,33%
Crediti ristrutturati
Esposizioni scadute
Crediti in bonis
Totale
32.434.693
1.560.694 30.873.999
Crediti deteriorati (inclusi conti di memoria)
5.679.467
1.767.069
3.912.398
17,35%
31,11%
12,67%
Sofferenze (inclusi conti di memoria)
3.056.215
1.489.532
1.566.683
9,34%
48,74%
5,07%
31 dicembre 2012
Categorie
(in migliaia di euro)
Crediti
lordi
Rettifiche
di valore
Crediti
netti
incidenza
crediti
lordi
% di
incidenza
copertura crediti netti
Crediti deteriorati
4.263.572
1.041.808
3.221.764
13,38%
24,44%
10,49%
Sofferenze
2.125.631
854.684
1.270.947
6,67%
40,21%
4,14%
Incagli
1.190.804
158.759
1.032.045
3,74%
13,34%
3,36%
314.666
6.803
307.863
0,99%
2,16%
1,00%
Crediti ristrutturati
Esposizioni scadute
Crediti in bonis
Totale
632.471
21.562
610.909
1,99%
3,42%
1,99%
27.591.300
100.488
27.490.812
86,62%
0,36%
89,51%
31.854.872
1.142.296 30.712.576
Crediti deteriorati (inclusi conti di memoria)
4.578.929
1.357.165
3.221.764
14,23%
29,64%
10,49%
Sofferenze (inclusi conti di memoria)
2.440.988
1.170.041
1.270.947
7,59%
47,94%
4,14%
Rettifiche
di valore
Crediti
netti
31 dicembre 2011
Categorie
(in migliaia di euro)
Crediti
lordi
incidenza
crediti
lordi
% di
incidenza
copertura crediti netti
Crediti deteriorati
3.161.023
806.894
2.354.129
10,24%
25,53%
7,85%
Sofferenze
1.623.137
664.509
958.628
5,26%
40,94%
3,20%
Incagli
922.174
108.935
813.239
2,99%
11,81%
2,71%
Crediti ristrutturati
242.354
13.475
228.879
0,78%
5,57%
0,76%
Esposizioni scadute
373.358
19.975
353.383
1,21%
5,36%
1,18%
27.718.589
87.244
27.631.345
89,76%
0,32%
92,15%
Crediti in bonis
Totale
30.879.612
894.138 29.985.474
Crediti deteriorati (inclusi conti di memoria)
3.501.859
1.147.730
2.354.129
11,22%
32,77%
7,85%
Sofferenze (inclusi conti di memoria)
1.963.973
1.005.345
958.628
6,29%
51,19%
3,20%
Si precisa che i “conti di memoria” si riferiscono alle cancellazioni parziali su crediti in procedura
concorsuale ancora in corso alla data di riferimento del bilancio.
26
Documento di Registrazione
relativo all'Emittente
2013 vs 2012
Al 31 dicembre 2013, i crediti deteriorati netti verso clientela evidenziano, rispetto al 31 dicembre
2012, un incremento in valore assoluto pari a 690,7 milioni di euro (+21,4%), con un aumento in
termini di incidenza percentuale sul totale crediti netti di 2,18 punti percentuali, passando dal
10,49% del 31 dicembre 2012 al 12,67% del 31 dicembre 2013. Nel dettaglio, le sofferenze crescono
di 295,8 milioni di euro (+23,3%), gli incagli di 321,8 milioni di euro (+31,2%) e i crediti
ristrutturati di 198,8 milioni di euro (+64,6%), mentre le esposizioni scadute diminuiscono di 125,7
milioni di euro (-20,6%).
Complessivamente, gli indici di copertura dei crediti deteriorati, ovvero il rapporto tra le rettifiche di
valore complessive e l’esposizione lorda, determinati senza tenere conto delle cancellazioni parziali
su crediti in procedura concorsuale, passa dal 24,44% del 31 dicembre 2012 al 27,26% del 31
dicembre 2013. Includendo le cancellazioni parziali su crediti in procedura concorsuale ancora in
corso alla data del 31 dicembre 2013, l’indice di copertura dei crediti deteriorati risulta pari al
31,11% rispetto al 29,64% del 31 dicembre 2012.
2012 vs 2011
Al 31 dicembre 2012, i crediti deteriorati netti verso clientela evidenziano, rispetto al 31 dicembre
2011, un incremento in valore assoluto pari a 867,6 milioni di euro (+36,9%), con un aumento in
termini di incidenza percentuale sul totale crediti netti di 2,64 punti percentuali, passando dal 7,85%
del 31 dicembre 2011 al 10,49% del 31 dicembre 2012. Tale dinamica ha interessato tutte le forme
tecniche. Nel dettaglio le sofferenze crescono di 312,3 milioni di euro (+32,6%), gli incagli di 218,8
milioni di euro (+26,9%), i crediti ristrutturati di 79 milioni di euro (+34,5%) e le esposizioni
scadute di 257,5 milioni di euro (+72,9%). L’incremento delle esposizioni scadute risente in misura
significativa dell’allineamento alla normativa Europea in tema di past due loans che prevede
l’inclusione tra i crediti deteriorati, a far data dal 1° gennaio 2012, anche dei crediti scaduti e/o
sconfinati da oltre 90 giorni che sino al 31 dicembre 2011 erano ricompresi tra i crediti in bonis.
Complessivamente, gli indici di copertura dei crediti deteriorati, ovvero il rapporto tra le rettifiche di
valore complessive e l’esposizione lorda, determinati senza tenere conto dei passaggi a perdita
parziali su crediti in procedura concorsuale (c.d. “conti di memoria”), passa dal 25,53% del 31
dicembre 2011 al 24,44% del 31 dicembre 2012. Includendo i suddetti “conti di memoria”, l’indice
di copertura dei crediti deteriorati risulta pari al 29,64% rispetto al 32,77% del 31 dicembre 2011.
Di seguito si riportano le “esposizioni” e le “posizioni di rischio” che costituiscono “grande rischio”
al 31 dicembre 2013, 2012 e 2011. In base alle disposizioni emanate dalla Banca d’Italia (Circolare
263 e successivi aggiornamenti), è definito “grande rischio” l’esposizione di importo pari o
superiore al 10% del Patrimonio di Vigilanza del Gruppo.
(in migliaia di euro)
2013
2012
2011
Valore di bilancio
Valore ponderato
Numero
12.376.835
1.843.696
8
15.714.141
1.733.093
8
12.087.209
1.367.255
9
Si precisa che al 31 dicembre 2013 nessuna delle suddette posizioni di “grande rischio” è connessa
all’attività di finanziamento alla clientela del Gruppo, fatta eccezione per l’esposizione verso la
Cassa di Compensazione e Garanzia di seguito illustrata.
Nel dettaglio, al 31 dicembre 2013, i “grandi rischi” includono le esposizioni verso:
27
Documento di Registrazione
relativo all'Emittente
•
•
•
•
il Ministero del Tesoro per un valore di bilancio pari a Euro 3.253,5 milioni, costituite
essenzialmente dagli investimenti in titoli di Stato italiani che, conformemente con quanto
previsto dalla disciplina prudenziale, hanno un fattore di ponderazione pari allo zero per
cento;
la Banca d’Italia per un valore di bilancio pari a Euro 2.628,8 milioni, derivanti dal deposito
vincolato attivo connesso al mantenimento della riserva obbligatoria e dai depositi liberi
effettuati a fine anno che, conformemente con quanto previsto dalla disciplina prudenziale,
hanno un fattore di ponderazione pari allo zero per cento;
la Cassa di Compensazione e Garanzia per un valore di bilancio pari ad Euro 2.405,6 milioni
e un valore ponderato di 3,7 milioni di euro riferibili alle operazioni di pronti contro termine
attive e passive negoziate sul mercato Euro MTS;
4 primari gruppi bancari mondiali le cui esposizioni, pari complessivamente a 3.619,3
milioni di euro, derivano dall’attività di funding del Gruppo, nonché un’esposizione di 469,7
milioni di euro connessa agli investimenti in OICR, in particolare, per la quota cumulata di
investimenti non attribuibile a singole controparti.
Si precisa che le due principali posizioni verso controparti bancarie (valore di bilancio complessivo
pari a Euro 2.669,7 milioni) si riferiscono prevalentemente ad operazioni di “pronti contro termine”
attive e passive assistite da accordi bilaterali di compensazione. In attesa delle necessarie verifiche in
ordine al riconoscimento ai fini della Credit Risk Mitigation dei predetti accordi, le stesse sono state
prudenzialmente incluse tra i “grandi rischi”.
La composizione dei “grandi rischi” al 31 dicembre 2012 e al 31 dicembre 2011 è similare a quella
del 31 dicembre 2013 sopra illustrata. Nel dettaglio figurano:
• esposizioni verso il Ministero del Tesoro (Euro 4.827,3 milioni nel 2012 ed Euro 2.744,6
milioni nel 2011) connesse principalmente agli investimenti effettuati in titoli di Stato;
• esposizioni verso la Banca d’Italia (Euro 1.347,1 milioni nel 2012, assente nel 2011)
riferibili al deposito libero in essere a fine 2012 nonché al deposito vincolato attivo connesso
al mantenimento della riserva obbligatoria;
• esposizioni verso la Cassa di Compensazione e Garanzia (4.911,8 milioni nel 2011, Euro
2.884,4 milioni nel 2011) ascrivibili per lo più alle operazioni di pronti contro termine attive
e passive negoziate sul mercato Euro MTS;
• esposizioni verso primari gruppi bancari collegate all’attività di funding del Gruppo (Euro
4.210,2 milioni nel 2011, Euro 6.458,2 milioni nel 2011).
Da ultimo si precisa che nei tre periodi menzionati, nessuna delle esposizioni ponderate relative ai
Grandi Rischi risultava superare il limite individuale previsto dalla disciplina prudenziale.
Patrimonio di Vigilanza e coefficienti di solvibilità
Di seguito sono riportati i dati relativi al Patrimonio di Vigilanza e ai coefficienti di solvibilità del
Gruppo al 31 dicembre 2013, 2012 e 2011.
28
Documento di Registrazione
relativo all'Emittente
Variazione %
(in migliaia di euro)
2013
2012
2011
2013-2012
2012-2011
Core Tier 1 Capital
2.585.436
2.374.968
2.315.231
8,9%
Patrimonio di base (Tier 1 Capital)
2.585.436
2.374.968
2.315.231
8,9%
2,6%
728.357
893.986
966.813
-18,5%
-7,5%
(19.039)
Patrimonio supplementare (Tier 2 Capital)
Elementi da dedurre
-
(19.039)
2,6%
-100,0%
0,0%
3.313.793
3.249.915
3.263.005
2,0%
-0,4%
28.060.738
62,03%
28.851.163
61,77%
28.381.263
67,77%
-2,7%
0,4%
1,7%
-8,9%
Core Tier 1 ratio (1)
9,21%
8,23%
8,16%
0,98 p.p.
0,07 p.p.
Tier 1 Capital ratio (2)
9,21%
8,23%
8,16%
0,98 p.p.
0,07 p.p.
Total Capital ratio (3)
11,81%
11,26%
11,50%
0,55 p.p.
-0,24 p.p.
Patrimonio di Vigilanza (Total Capital)
Attività di rischio ponderate
Attività di rischio ponderate / Totale Attivo
(1)
Patrimonio di Base al netto degli strumenti ibridi di patrimonializzazione e degli strumenti innovativi e non innovativi di capitale /
totale Attività di Rischio Ponderate.
(2)
(3)
Patrimonio di Base / totale Attività di Rischio Ponderate.
Patrimonio di Vigilanza / totale Attività di Rischio Ponderate.
Il Core Tier I Capital coincide con il Patrimonio di Base (Tier 1 Capital) in quanto il Gruppo BPVi
non ha emesso strumenti innovativi e non innovativi di capitale.
Il Patrimonio di Vigilanza e i coefficienti prudenziali, sopra indicati, sono determinati
conformemente alle disposizioni contenute nelle circolari della Banca d’Italia n. 155 del 18
dicembre 1991 e successivi aggiornamenti e n. 263 del 27 dicembe 2006 e successivi aggiornamenti.
Si precisa che per la quantificazione del Patrimonio di Vigilanza, il Gruppo ha adottato – a partire
dall’esercizio 2010 – la sterilizzazione piena delle riserve da valutazione riferibili ai titoli di debito
emessi da amministrazioni centrali di Paesi dell’Unione Europea detenuti nel portafoglio “Attività
finanziarie disponibili per la vendita”.
Per la quantificazione dei requisiti patrimoniali di vigilanza si precisa che:
1. al fine della quantificazione delle Attività di Rischio Ponderate, per determinare il rischio di
credito e di controparte viene utilizzata la metodologia standardizzata e la mitigazione del
rischio di credito (cd. CRM) semplificata, avvalendosi dei rating esterni unsolicited forniti dalla
ECAI DBRS (Moody’s, S&P e Fitch sino al 31 dicembre 2012) relativamente al portafoglio
regolamentare “Amministrazioni centrali e banche centrali”, dalle ECAI Moody’s, S&P e Fitch
per il portafoglio regolamentare “Posizioni verso cartolarizzazioni” e dalla ECAI Cerved Group
per il portafoglio regolamentare “Imprese ed altri soggetti”;
2. per la determinazione dei rischi di mercato viene utilizzata la metodologia standardizzata,
avvalendosi di modelli finanziari o di sensitività per la rappresentazione dei contratti derivati e
delle altre operazioni fuori bilancio su tassi d’interesse e titoli di debito;
3. per la determinazione del rischio operativo viene utilizzato il metodo base che prevede
l’applicazione di un coefficiente fisso del 15% al margine d’intermediazione medio degli ultimi
tre esercizi.
Alla data di riferimento del prospetto, l’Organo di Vigilanza non ha disposto per l’Emittente il
rispetto di coefficienti specifici particolari.
Si segnala che per il 2013 l'Autorità di Vigilanza, nell’ambito del processo di revisione e valutazione
prudenziale condotto annualmente, aveva assegnato degli obiettivi di patrimonializzazione agli
intermediari. Il coefficiente patrimoniale di riferimento era stato definito in termini di Core Tier 1
Capital, stante l’esigenza di rafforzare i mezzi propri di migliore qualità delle banche, anche in vista
29
Documento di Registrazione
relativo all'Emittente
dell’entrata in vigore del nuovo schema di regolamentazione internazionale per il settore bancario
(Basilea 3). All’Emittente Banca Popolare di Vicenza era stato indicato, per l’esercizio 2013, un
target dell’8% per il Core Tier 1 Ratio a livello consolidato.
Il 26 giugno 2013 è stata approvata la Direttiva CRD IV, sull’accesso all’attività degli enti creditizi e
sulla vigilanza prudenziale sugli enti creditizi e sulle imprese di investimento. In pari data è stato
approvato anche il Regolamento CRR riguardante i requisiti prudenziali per gli enti creditizi e le
imprese di investimento. Successivamente, in data 17 dicembre 2013, Banca d’Italia ha emanato la
Circolare n. 285 che raccoglie le disposizioni di vigilanza prudenziali applicabili alle banche e ai
gruppi bancari italiani riviste ed aggiornate per adeguare la normativa interna alle novità intervenute
nel quadro regolamentare europeo. Le suddette nuove norme sono entrate in vigore a partire dall’1
gennaio 2014.
Le simulazioni condotte dal Gruppo BPVi in logica fully phased e tenendo conto delle
discrezionalità nazionali stabilite dalla Banca d’Italia nella Circolare n. 285 stimano, alla data del 1°
gennaio 2014, un coefficiente di capitale primario di classe 1 (CET1 Ratio) pari al 9,04%, superiore
al livello minimo del 7% prescritto dal Regolamento CRR. Poiché il capitale aggiuntivo di classe 1
dell’Emittente è pari a zero, il coefficiente di capitale di classe 1 (Tier 1 Ratio) alla stessa data risulta
anch’esso pari al 9,04%, superiore al livello minimo fissato dell’8,5%. Infine, il coefficiente di
capitale totale (Total Capital Ratio) risulterebbe pari all’11,05% anch’esso superiore al livello
minimo del 10,5% previsto. I predetti livelli minimi di patrimonializzazione includono anche la
riserva di conservazione del capitale pari al 2,5% dell’esposizione complessiva al rischio, mentre
non tengono conto della riserva di capitale anticiclica, della riserva per gli enti a rilevanza sistemica
globale (G-SII buffer) e della riserva per gli altri enti a rilevanza sistemica (O-SII buffer), le quali
troveranno applicazione a far data dal 1° gennaio 2016 ma la cui entità non è stata ancora definita.
Il buon esito dell’operazione di aumento di capitale straordinario da Euro 607.786.750,00, a parità di
ogni altra condizione, determinerà un incremento dei ratios patrimoniali di circa 217 b.p..
L’aumento di capitale ordinario da 300 milioni di euro, destinato all’ampliamento della base sociale,
determinerà invece a regime, ovvero una volta completati i piani di ammortamento degli eventuali
finanziamenti concessi per la sottoscrizione, un incremento dei ratios patrimoniali di ulteriori circa
100 b.p..
Si precisa che le stime effettuate tengono conto delle novità introdotte da Basilea 3 in materia di
mezzi propri. Per quanto attiene invece alle attività ponderate per il rischio, le stesse sono state
stimate sulla base di quelle determinate al 31 dicembre 2013 con le regole di Basilea 2 e rettificate
per tener conto delle principali novità quali, ad esempio, i maggiori assorbimenti connessi al credit
value adjustment (c.d. CVA) sui contratti derivati, alla ponderazione del 100% prevista per le attività
fiscali differite che non si basano sulla reddività futura nonché di quella del 250% prevista per le
attività fiscali differite che si basano sulla redditività futura e per gli investimenti significativi in
soggetti del settore finanziario non dedotti dal common equity in quanto rientranti nelle “franchigie”
previste dal nuovo disposto normativo. La stima delle attività ponderate per il rischio non tiene
invece conto della più favorevole ponderazione prevista per le piccole-medie imprese (c.d.
supporting factor).
3.2
CREDIT SPREAD
Si riporta di seguito il valore del credit spread del prestito obbligazionario “Banca Popolare di
Vicenza 745.a Emissione Eur 50 milioni 2013-2016 a Tasso Fisso" Codice ISIN IT0004942105,
30
Documento di Registrazione
relativo all'Emittente
determinato sulla base del prezzo mid su piattaforma EuroTLX del giorno 8 aprile 2014.
Data
emissione
Scadenza
Durata
Importo Ammontare in
Sede di
residua
collocato circolazione
negoziazione
(€)
(€)
(yr)
02/08/2013 02/08/2016 50.000.000
50.000.000
EuroTLX
2.31
Prezzo
(€)
99,99
Spread
Data di
(bps) determinazione
199
08/04/2014
Il rendimento effettivo lordo a sadenza del titolo in oggetto è pari al 2.501% .
Si rappresenta altresì che il credit spread è stato determinato come differenza tra il citato tasso di
rendimento di un’obbligazione plain vanilla di propria emissione e il tasso Interest Rate Swap
interpolato sulla base della scadenza di tale obbligazione.
Si ritiene che il titolo richiamato, consenta di rappresentare coerentemente il credit spread, in
considerazione
in particolare dell’ammontare emesso
e della
durata residua.
31
Documento di Registrazione
relativo all'Emittente
FATTORI DI RISCHIO
4.
FATTORI DI RISCHIO
L’Emittente invita gli investitori, prima di prendere qualsiasi decisione sull’investimento in
strumenti finanziari emessi dall’Emittente stessa, a leggere attentamente il presente Capitolo 4
(Fattori di Rischio), che descrive i fattori di rischio relativi all’Emittente ed al settore di attività in
cui essa opera, al fine di comprendere i rischi collegati all'Emittente e ottenere un migliore
apprezzamento delle capacità dell’Emittente stessa di adempiere alle obbligazioni relative agli
strumenti finanziari che potranno essere emessi dall’Emittente e descritti nella nota informativa
ad essi relativa.
Banca Popolare di Vicenza ritiene che i seguenti fattori potrebbero influire sulla capacità
dell’Emittente di adempiere ai propri obblighi, derivanti dagli strumenti finanziari emessi, nei
confronti degli investitori. Tali investitori sono, altresì, invitati a valutare gli specifici fattori di
rischio connessi agli strumenti finanziari stessi.
Ne consegue che i presenti fattori di rischio devono essere letti congiuntamente, oltre che alle
altre informazioni contenute nel Documento di Registrazione, ai relativi fattori di rischio
concernenti i titoli offerti ed indicati nella relativa nota informativa.
Si richiama l’attenzione dell’investitore sulla circostanza che il valore del credit spread (inteso
come differenza tra il rendimento di un’obbligazione plain vanilla di propria emissione e il
tasso Interest Rate Swap su durata corrispondente) è pari a 199 bps (cfr. paragrafo 3.2). Si
invita dunque l’investitore a considerare tale indicatore al fine di un ulteriore apprezzamento
della rischiosità dell’Emittente, si segnala che valori più elevati del credit spread sono
generalmente associati ad una percezione di maggiore rischiosità Emittente da parte del
mercato.
I rinvii a capitoli e paragrafi si riferiscono ai capitoli e paragrafi del presente Documento di
Registrazione.
32
Documento di Registrazione
relativo all'Emittente
FATTORI DI RISCHIO
4.1
RISCHI RELATIVI ALL’ATTIVITÀ DELL’EMITTENTE E DEL GRUPPO
4.1.1
Rischi connessi all’adeguatezza patrimoniale
Nella tabella riportata di seguito sono indicate le principali informazioni di sintesi sulla posizione
di vigilanza del Gruppo al 31 dicembre 2013, 2012 e 2011.
Variazione %
(in migliaia di euro)
2013
2012
2011
2013-2012
2012-2011
Core Tier 1 Capital
2.585.436
2.374.968
2.315.231
8,9%
2,6%
Patrimonio di base (Tier 1 Capital)
2.585.436
2.374.968
2.315.231
8,9%
2,6%
728.357
893.986
966.813
-18,5%
-7,5%
(19.039)
(19.039)
-100,0%
0,0%
Patrimonio supplementare (Tier 2 Capital)
Elementi da dedurre
Patrimonio di Vigilanza (Total Capital)
Attività di rischio ponderate
Attività di rischio ponderate / Totale Attivo
3.313.793
3.249.915
3.263.005
2,0%
-0,4%
28.060.738
62,03%
28.851.163
61,77%
28.381.263
67,77%
-2,7%
0,4%
1,7%
-8,9%
9,21%
8,23%
8,16%
0,98 p.p.
0,07 p.p.
9,21%
8,23%
8,16%
0,98 p.p.
0,07 p.p.
11,81%
11,26%
11,50%
0,55 p.p.
-0,24 p.p.
Core Tier 1 ratio (1)
Tier 1 Capital ratio
(2)
Total Capital ratio (3)
(1)
Patrimonio di Base al netto degli strumenti ibridi di patrimonializzazione e degli strumenti innovativi e non innovativi di capitale /
totale Attività di Rischio Ponderate.
(2)
(3)
Patrimonio di Base / totale Attività di Rischio Ponderate.
Patrimonio di Vigilanza / totale Attività di Rischio Ponderate.
Il Core Tier I Capital coincide con il Patrimonio di Base (Tier 1 Capital) in quanto il il Gruppo
BPVi non ha emesso strumenti innovativi e non innovativi di capitale.
Il Patrimonio di Vigilanza e i coefficienti prudenziali, sopra indicati, sono determinati
conformemente alle disposizioni contenute nelle circolari della Banca d’Italia n. 155 del 18
dicembre 1991 e successivi aggiornamenti e n. 263 del 27 dicembe 2006 e successivi
aggiornamenti. Si precisa che per la quantificazione del Patrimonio di Vigilanza, il Gruppo ha
adottato – a partire dall’esercizio 2010 – la sterilizzazione piena delle riserve da valutazione
riferibili ai titoli di debito emessi da amministrazioni centrali di Paesi dell’Unione Europea
detenuti nel portafoglio “Attività finanziarie disponibili per la vendita”. Per la quantificazione dei
requisiti patrimoniali di vigilanza si precisa che:
1. al fine della quantificazione delle Attività di Rischio Ponderate, per determinare il rischio
di credito e di controparte viene utilizzata la metodologia standardizzata e la mitigazione
del rischio di credito (cd. CRM) semplificata, avvalendosi dei rating esterni unsolicited
forniti dalla ECAI DBRS (Moody’s, S&P e Fitch sino al 31 dicembre 2012)
relativamente al portafoglio regolamentare “Amministrazioni centrali e banche centrali”,
dalle ECAI Moody’s, S&P e Fitch per il portafoglio regolamentare “Posizioni verso
cartolarizzazioni” e dalla ECAI Cerved Group per il portafoglio regolamentare “Imprese
ed altri soggetti”;
2. per la determinazione dei rischi di mercato viene utilizzata la metodologia standardizzata,
avvalendosi di modelli finanziari o di sensitività per la rappresentazione dei contratti
derivati e delle altre operazioni fuori bilancio su tassi d’interesse e titoli di debito;
33
Documento di Registrazione
relativo all'Emittente
FATTORI DI RISCHIO
3. per la determinazione del rischio operativo viene utilizzato il metodo base che prevede
l’applicazione di un coefficiente fisso del 15% al margine d’intermediazione medio degli
ultimi tre esercizi.
Alla data di riferimento del Documento, l’Organo di Vigilanza non ha disposto per l’Emittente il
rispetto di coefficienti specifici particolari. Si segnala che per il 2013 l'Autorità di Vigilanza,
nell’ambito del processo di revisione e valutazione prudenziale condotto annualmente, aveva
assegnato degli obiettivi di patrimonializzazione agli intermediari. Il coefficiente patrimoniale di
riferimento era stato definito in termini di Core Tier 1 Capital, stante l’esigenza di rafforzare i
mezzi propri di migliore qualità delle banche, anche in vista dell’entrata in vigore del nuovo
schema di regolamentazione internazionale per il settore bancario (Basilea 3). All’Emittente
Banca Popolare di Vicenza era stato indicato, per l’esercizio 2013, un target dell’8% per il Core
Tier 1 Ratio a livello consolidato.
Il 26 giugno 2013 è stata approvata la Direttiva CRD IV, sull’accesso all’attività degli enti
creditizi e sulla vigilanza prudenziale sugli enti creditizi e sulle imprese di investimento. In pari
data è stato approvato anche il Regolamento CRR riguardante i requisiti prudenziali per gli enti
creditizi e le imprese di investimento. Successivamente, in data 17 dicembre 2013, Banca d’Italia
ha emanato la Circolare n. 285 che raccoglie le disposizioni di vigilanza prudenziali applicabili
alle banche e ai gruppi bancari italiani riviste ed aggiornate per adeguare la normativa interna alle
novità intervenute nel quadro regolamentare europeo. Le suddette nuove norme sono entrate in
vigore a partire dall’1 gennaio 2014.
Le simulazioni condotte dal Gruppo BPVi in logica fully phased e tenendo conto delle
discrezionalità nazionali stabilite dalla Banca d’Italia nella Circolare n. 285 stimano, alla data del
1° gennaio 2014, un coefficiente di capitale primario di classe 1 (CET1 Ratio) pari al 9,04%,
superiore al livello minimo del 7% prescritto dal Regolamento CRR. Poiché il capitale aggiuntivo
di classe 1 dell’Emittente è pari a zero, il coefficiente di capitale di classe 1 (Tier 1 Ratio) alla
stessa data risulta anch’esso pari al 9,04%, superiore al livello minimo fissato dell’8,5%. Infine, il
coefficiente di capitale totale (Total Capital Ratio) risulterebbe pari all’11,05% anch’esso
superiore al livello minimo del 10,5% previsto. I predetti livelli minimi di patrimonializzazione
includono anche la riserva di conservazione del capitale pari al 2,5% dell’esposizione
complessiva al rischio, mentre non tengono conto della riserva di capitale anticiclica, della riserva
per gli enti a rilevanza sistemica globale (G-SII buffer) e della riserva per gli altri enti a rilevanza
sistemica (O-SII buffer), le quali troveranno applicazione a far data dal 1° gennaio 2016 ma la cui
entità non è stata ancora definita.
Il buon esito dell’operazione di aumento di capitale straordinario da Euro 607.786.750,00 , a
parità di ogni altra condizione, determinerà un incremento dei ratios patrimoniali di circa 217
b.p.. L’aumento di capitale ordinario da 300 milioni di euro, destinato all’ampliamento della base
sociale, determinerà invece a regime, ovvero una volta completati i piani di ammortamento degli
eventuali finanziamenti concessi per la sottoscrizione, un incremento dei ratios patrimoniali di
ulteriori circa 100 b.p..
Si precisa che le stime effettuate tengono conto delle novità introdotte da Basilea 3 in materia di
mezzi propri. Per quanto attiene invece alle attività ponderate per il rischio, le stesse sono state
stimate sulla base di quelle determinate al 31 dicembre 2013 con le regole di Basilea 2 e
rettificate per tener conto delle principali novità quali, ad esempio, i maggiori assorbimenti
connessi al credit value adjustment (c.d. CVA) sui contratti derivati, alla ponderazione del 100%
prevista per le attività fiscali differite che non si basano sulla reddività futura nonché di quella del
250% prevista per le attività fiscali differite che si basano sulla redditività futura e per gli
34
Documento di Registrazione
relativo all'Emittente
FATTORI DI RISCHIO
investimenti significativi in soggetti del settore finanziario non dedotti dal common equity in
quanto rientranti nelle “franchigie” previste dal nuovo disposto normativo. La stima delle attività
ponderate per il rischio non tiene invece conto della più favorevole ponderazione prevista per le
piccole-medie imprese (c.d. supporting factor).
Per maggiori informazioni si rinvia al capitolo 9 (Resoconto della situazione gestionale e
finanziaria) del presente Documento di Registrazione.
4.1.2
Rischio relativo all’andamento dei risultati economici del Gruppo
Il presente fattore di rischio evidenzia i rischi connessi all’investimento nel capitale
dell’Emittente in considerazione dell’andamento dei risultati economici del Gruppo nell’attuale
contesto macroeconomico ed operativo di settore.
L’investitore deve tener presente che l’esercizio 2013 si è chiuso, a livello consolidato, con una
perdita di pertinenza della Capogruppo pari ad Euro 28,2 milioni. La suddetta perdita è
ascrivibile alla rilevazione di rettifiche di valore nette su crediti verso clientela per complessivi
Euro 432,4 milioni. L’aumento delle rettifiche di valore su crediti (+100,2% sul 31.12.2012) è
riconducile agli effetti del prolungato periodo di crisi e alla conseguente crescente difficoltà di
imprese e famiglie a far fronte agli impegni di rimborso dei propri debiti bancari.
Alla Data del Prospetto, vi è una situazione di incertezza in merito ad un miglioramento della
situazione macroeconomica generale e, quindi, i risultati economici della banche italiane e anche
quindi del Gruppo BPVI potrebbero essere influenzati in futuro dalla necessità di rilevare ulteriori
rettifiche di valore a fronte di crediti, nonché a fronte di partecipazioni, avviamenti ed
investimenti in altre attività finanziarie, con impatti, anche significativi, sulla situazione
patrimoniale e finanziaria e sui risultati economici del Gruppo.
Per maggiori informazioni si rinvia ai capitoli 9 (Resoconto della situazione gestionale e
finanziaria) e 12 (Informazioni sulle tendenze previste) del presente Documento di Registrazione.
4.1.3
Rischio di Credito
Il rischio di credito è il rischio di incorrere in perdite dovute al peggioramento inatteso del merito
creditizio di un cliente affidato anche a seguito di situazioni di inadempienza contrattuale. In tale
ambito rientrano anche (i) il cosiddetto rischio di controparte, definito come il rischio che la
controparte di una transazione avente ad oggetto determinati strumenti finanziari risulti
inadempiente prima dell’effettivo regolamento della stessa, e (ii) il rischio di concentrazione,
definito come il rischio derivante da una concentrazione delle esposizioni del portafoglio crediti
verso controparti, gruppi di controparti del medesimo settore economico o che esercitano la stessa
attività o appartenenti alla medesima area geografica.
Per supportare la gestione del rischio di credito l’Emittente ha implementato un sistema di rating
interni per tutte le tipologie di controparti (privati e imprese) che è stato “calato” nei processi
aziendali e costituisce un supporto per la valutazione del merito creditizio. Il rating interno
esprime in sintesi un giudizio, nell’orizzonte di un anno, sulla qualità creditizia del cliente
espresso come probabilità che la controparte possa divenire insolvente. A supporto delle attività
di gestione del credito sono inoltre state introdotte nell’operatività delle reti delle banche del
Gruppo BPV le cosiddette “Politiche Creditizie” che disciplinano le modalità attraverso le quali
le banche del Gruppo intendono assumere il rischio di credito verso i propri clienti e riguardano
sia la fase di concessione/rinnovo che la fase di gestione del credito. In estrema sintesi le politiche
mirano a favorire un’equilibrata crescita degli impieghi verso la clientela meno rischiosa e a
limitare l’erogazione del credito verso la clientela che presenta un minore merito creditizio.
35
Documento di Registrazione
relativo all'Emittente
FATTORI DI RISCHIO
In quest’ambito ricade anche la disciplina dei “settori critici”, ovvero di quei comparti che, in
base a valutazioni effettuate su dati esterni ed interni alla Banca, presentano elementi di rischio
sistemico tale da rendere opportuno sottoporre le imprese appartenenti ad esso ad una maggiore
attenzione in fase di affidamento e di trattamento gestionale. L’erogazione ad imprese
appartenenti a tali settori è, infatti, disciplinata da limiti più severi rispetto a quelli ordinari. La
definizione del perimetro dei settori critici è soggetta a revisione annuale.
La valutazione delle possibili perdite in cui Banca Popolare di Vicenza potrebbe incorrere
relativamente alle singole esposizioni creditizie e al complessivo portafoglio degli impieghi
dipende da molteplici fattori, tra cui l’andamento delle condizioni economiche generali o relative
a specifici settori produttivi, la variazione del rating delle singole controparti, l’eventuale cattiva
gestione delle imprese o delle controparti affidate, il livello di indebitamento delle famiglie ed
altri fattori esterni.
In particolare, il perdurare della difficile situazione economica nazionale ed internazionale
potrebbe avere riflessi negativi sulla capacità della clientela bancaria di onorare gli impegni
assunti e determinare, conseguentemente, un peggioramento della qualità dell’attivo
dell’Emittente e delle altre banche del Gruppo BPV.
L’evoluzione del credito, come indicato nei più recenti rapporti di importanti società di analisi e
previsione del sistema bancario italiano (come, ad esempio, Prometeia, ABI – Associazione
Bancaria Italiana) è prevista permanere su livelli contenuti, penalizzata dalla debolezza e scarsa
qualità della domanda di credito da parte delle famiglie e delle imprese e dalla minor disponibilità
delle banche, gravate dall’elevato stock di credito deteriorato, come conseguenza della fase
recessiva.
Nonostante l’Emittente effettui periodicamente degli accantonamenti per far fronte ad eventuali
perdite, potrebbe rendersi necessario un incremento degli stessi come conseguenza dell’aumento
dei crediti non-performing e del deterioramento delle condizioni economiche che potrebbero
comportare un incremento delle situazioni di insolvenza. Pertanto, ogni significativo incremento
degli accantonamenti per crediti deteriorati, e ogni perdita maturata che ecceda il livello degli
accantonamenti effettuati potrebbe avere effetti negativi sui risultati e sulla situazione economica,
finanziaria e patrimoniale dell’Emittente.
Per maggiori dettagli sugli indicatori di rischiosità del credito dell’Emittente si rinvia al Capitolo
3 (Informazioni finanziarie selezionate) del presente Documento di Registrazione.
Va peraltro sottolineato che la capacità del Gruppo di valutare le proprie controparti è
strettamente connessa alla qualità e alla veridicità delle informazioni di cui lo stesso Gruppo è in
grado di disporre. A fronte della mancanza delle necessarie informazioni e/o di informazioni non
corrette fornite da parte della clientela, così come l’inadempimento, da parte di quest’ultima, di
contratti o accordi di cui essa è parte, potrebbero determinare un incremento degli accantonamenti
come conseguenza dell’aumento dei crediti non-performing e del deterioramento delle condizioni
economiche con effetti negativi sui risultati economici, finanziari e patrimoniali dell’Emittente e
di tutto il Gruppo BPV.
Al 31 dicembre 2013, i crediti deteriorati netti verso clientela evidenziano, rispetto al 31 dicembre
2012, un incremento in valore assoluto pari a 690,7 milioni di euro (+21,4%), con un aumento in
termini di incidenza percentuale sul totale crediti netti di 2,18 punti percentuali, passando dal
10,49% del 31 dicembre 2012 al 12,67% del 31 dicembre 2013. Nel dettaglio, le sofferenze
crescono di 295,8 milioni di euro (+23,3%), gli incagli di 321,8 milioni di euro (+31,2%) e i
crediti ristrutturati di 198,8 milioni di euro (+64,6%), mentre le esposizioni scadute diminuiscono
di 125,7 milioni di euro (-20,6%).
36
Documento di Registrazione
relativo all'Emittente
FATTORI DI RISCHIO
I rischi citati possono acuirsi in presenza di dinamiche congiunturali particolarmente sfavorevoli.
Si segnala, inoltre, che gli impieghi a clientela ammontano a Euro 30,9 miliardi al 31 dicembre
2013 a fronte di un totale attivo di bilancio pari a Euro 45,2 miliardi e rappresentano quindi una
fonte di rischiosità significativa.
La tabella di seguito riportata espone una sintesi delle informazioni sulle esposizioni verso la
clientela del Gruppo al 31 dicembre 2013, 2012, 2011 a confronto con i corrispondenti dati
settoriali.
31/12/2013 (1)
31/12/2012 (2)
31/12/2011 (3)
Emittente Sistema
Emittente Sistema
Emittente Sistema
Rischiosità del credito
Crediti deteriorati lordi / Impieghi lordi
Crediti deteriorati netti / Impieghi netti
Rapporto di copertura dei crediti deteriorati
Crediti deteriorati lordi / Impieghi lordi (inclusi conti di memoria)
Rapporto di copertura dei crediti deteriorati (inclusi conti di memoria)
16,6%
12,7%
27,3%
17,4%
31,1%
15,9%
10,0%
41,8%
n.d
n.d
13,4%
10,5%
24,4%
14,2%
29,6%
13,4%
8,7%
38,8%
n.d.
n.d.
10,2%
7,9%
25,5%
11,2%
32,8%
11,2%
7,1%
39,2%
n.d.
n.d.
Sofferenze lorde / Impieghi lordi
Sofferenze nette / Impieghi netti
Rapporto di copertura delle sofferenze
Sofferenze lorde / Impieghi lordi (inclusi conti di memoria)
Rapporto di copertura delle sofferenze (inclusi conti di memoria)
8,5%
5,1%
43,1%
9,3%
48,7%
8,7%
4,0%
56,9%
n.d
n.d
6,7%
4,1%
40,2%
7,6%
47,9%
7,2%
3,5%
54,6%
n.d.
n.d.
5,3%
3,2%
40,9%
6,3%
51,2%
6,2%
2,9%
55,7%
n.d.
n.d.
Incagli lordi / Impieghi lordi
Incagli netti / Impieghi netti
Rapporto di copertura degli incagli
4,9%
4,4%
15,1%
5,3%
4,3%
25,3%
3,7%
3,4%
13,3%
4,2%
3,4%
23,2%
3,0%
2,7%
11,8%
3,3%
2,7%
21,3%
Ristrutturati lordi / Impieghi lordi
Ristrutturati netti / Impieghi netti
Rapporto di copertura dei ristrutturati
1,6%
1,6%
3,5%
1,0%
0,8%
25,6%
1,0%
1,0%
2,2%
1,0%
0,8%
22,4%
0,8%
0,8%
5,6%
1,0%
0,8%
17,4%
Scaduti lordi / Impieghi lordi
Scaduti netti / Impieghi netti
Rapporto di copertura degli scaduti
1,6%
1,6%
3,8%
1,0%
1,0%
10,9%
2,0%
2,0%
3,4%
1,1%
1,1%
9,4%
1,2%
1,2%
5,4%
0,7%
0,7%
8,3%
Sofferenze nette/Patrimonio netto
43,0%
n.d
38,3%
n.d
32,7%
n.d
Costo del credito4
1,44%
n.d
0,71%
n.d
0,52%
n.d
(1)
Fonte: Banca d'Italia, Rapporto sulla Stabilità finanziaria n°1, maggio 2014, tavola 3.1 pag 26
(2)
Fonte: Banca d'Italia, Rapporto sulla Stabilità finanziaria n°5, aprile 2013, tavola 3.1 pag 26
(3)
Fonte: Banca d'Italia, Relazione Annuale 2012, maggio 2013, Tavola 17.3 pagina 218
(4)
L'indicatore è calcolato come rapporto tra le "Rettifiche di valore nette da deterioramento di crediti" e gli Impieghi lordi a clientela, esclusi i margini di garanzia e e le
operazioni di pronti contro termine in quanto entrambe non sono oggetto di svalutazione.
I livelli di copertura dei crediti del Gruppo BPVi si attestano su valori inferiori a quelli medi di
sistema. Al riguardo si segnala tuttavia che al 31 dicembre 2013 il valore delle garanzie che
assistono i crediti deteriorati netti del Gruppo risulta pari al 77%, livello che riflette l’elevata
incidenza della componente a medio-lungo termine sul totale impieghi del Gruppo.
Si precisa che i “conti di memoria” si riferiscono alle cancellazioni parziali su crediti in procedura
concorsuale ancora in corso alla data di riferimento del bilancio.
La categoria delle “Non performing exposures” (NPE) dell’EBA include tutte le esposizioni
classificate come “impaired” e “defaulted” ai sensi delle regole contabili (IAS 39) e prudenziali
(CRR), indipendentemente dal fatto che siano assistite o meno da garanzie, personali o reali. La
nozione di “default” prudenziale include le esposizioni scadute da oltre 90 giorni. Nella
37
Documento di Registrazione
relativo all'Emittente
FATTORI DI RISCHIO
classificazione viene inoltre seguito un approccio per debitore anziché per singola transazione4;
per le sole esposizioni al dettaglio è possibile utilizzare un approccio per singola transazione5,
che prevede tuttavia che al di sopra di una determina soglia (calcolata sulle attività in bilancio)
tutte le esposizioni (incluse quelle fuori bilancio) verso il medesimo debitore vengano classificate
come NPE (c.d. meccanismo di pulling).
La definizione di “Non performing exposures” dell’EBA risulta sostanzialmente allineata a
quelle delle “Esposizioni deteriorate” attualmente i vigore in Italia; infatti:
- prescinde dalla presenza di garanzie;
- comprende le esposizioni ristrutturate (che confluiscono nella categoria “non performing
forborne exposure” dell’EBA;
- si basa in larga misura su un approccio per debitore;
- prevede un meccanismo di pulling (in parte diverso da quello dell’EBA) in caso di approccio
per transazione.
Si ritiene pertanto che la categoria delle “Non performing exposures” dell’EBA non risulterà
significativamente diversa dall’attuale categoria delle “Esposizioni deteriorate” come definite
nella Circolare n. 272 – Matrice dei Conti.
Di seguito si riportano le “esposizioni” e le “posizioni di rischio” che costituiscono “grande
rischio” al 31 dicembre 2013, 2012 e 2011. In base alle disposizioni emanate dalla Banca d’Italia
(Circolare 263 del 27 dicembre 2006 e successivi aggiornamenti), è definito “grande rischio”
l’esposizione di importo pari o superiore al 10% del Patrimonio di Vigilanza del Gruppo.
(in migliaia di euro)
2013
2012
2011
Valore di bilancio
12.376.835
15.714.141
12.087.209
Valore ponderato
1.843.696
1.733.093
1.367.255
8
8
9
Numero
Si precisa che al 31 dicembre 2013 nessuna delle suddette posizioni di “grande rischio” è
connessa all’attività di finanziamento alla clientela del Gruppo, fatta eccezione per l’esposizione
verso la Cassa di Compensazione e Garanzia di seguito illustrata. Nel dettaglio, al 31 dicembre
2013, i “grandi rischi” includono le esposizione verso:
•
•
il Ministero del Tesoro per un valore di bilancio pari a Euro 3.253,5 milioni, costituite
essenzialmente dagli investimenti in titoli di Stato italiani che, conformemente con
quanto previsto dalla disciplina prudenziale, hanno un fattore di ponderazione pari allo
zero per cento;
la Banca d’Italia per un valore di bilancio pari a Euro 2.628,8 milioni, derivanti dal
4
Nell’approccio per debitore la classificazione come NPE di una singola posizione, se quantitativamente
rilevante, determina automaticamente la stessa classificazione per tutte le posizioni in essere con la
medesima controparte.
5
La Banca, con delibera consiliare del 28 gennaio 2014, ha deliberato di non esercitare l’opzione di
utilizzare l’approccio per transazione relativamente alle esposizioni al dettaglio.
38
Documento di Registrazione
relativo all'Emittente
FATTORI DI RISCHIO
•
•
deposito vincolato attuivo connesso al mantenimento della riserva obbligatoria e dai
depositi liberi effettuati a fine anno che, conformemente con quanto previsto dalla
disciplina prudenziale, hanno un fattore di ponderazione pari allo zero per cento;
la Cassa di Compensazione e Garanzia per un valore di bilancio pari ad Euro 2.405,6
milioni e un valore ponderato di 3,7 milioni di euro riferibili alle operazioni di pronti
contro termine attive e passive negoziate sul mercato Euro MTS;
4 primari gruppi bancari mondiali le cui esposizioni, pari complessivamente a 3.619,3
milioni di euro, derivano dall’attività di funding del Gruppo, nonché un’esposizione di
469,7 milioni di euro connessa agli investimenti in OICR, in particolare, per la quota
cumulata di investimenti non attribuibile a singole controparti.
Si precisa che le due principali posizioni verso controparti bancarie (valore di bilancio
complessivo pari a Euro 2.669,7 milioni) si riferiscono prevalentemente ad operazioni di “pronti
contro termine” attive e passive assistite da accordi bilaterali di compensazione. In attesa delle
necessarie verifiche in ordine al riconoscimento ai fini della Credit Risk Mitigation dei predetti
accordi, le stesse sono state prudenzialmente incluse tra i “grandi rischi”.
La composizione dei “grandi rischi” al 31 dicembre 2012 e al 31 dicembre 2011 è similare a
quella del 31 dicembre 2013 sopra illustrata. Nel dettaglio figurano:
•
esposizioni verso il Ministero del Tesoro (Euro 4.827,3 milioni nel 2012 ed Euro 2.744,6
milioni nel 2011) connesse principalmente agli investimenti effettuati in titoli di Stato;
• esposizioni verso la Banca d’Italia (Euro 1.347,1 milioni nel 2012, assente nel 2011)
riferibili al deposito libero in essere a fine 2012 nonché al deposito vincolato attivo
connesso al mantenimento della riserva obbligatoria;
• esposizioni verso la Cassa di Compensazione e Garanzia (4.911,8 milioni nel 2011, Euro
2.884,4 milioni nel 2011) ascrivibili per lo più alle operazioni di pronti contro termine
attive e passive negoziate sul mercato Euro MTS;
• esposizioni verso primari gruppi bancari collegate all’attività di funding del Gruppo (Euro
4.210,2 milioni nel 2011, Euro 6.458,2 milioni nel 2011).
Da ultimo si precisa che per ciascuno dei periodi menzionati nessuna delle esposizioni ponderate
risultava superare il limite individuale previsto dalla disciplina prudenziale.
Per maggiori informazioni sulla gestione del rischio in questione si rinvia al Capitolo 6, Paragrafo
6.6 (Gestione dei rischi) del presente Documento di Registrazione.
4.1.4
Rischi connessi al Comprehensive Assessment (comprensivo dell’Asset Quality Review)
La Banca Popolare di Vicenza rientra tra i quindici istituti di credito italiani che saranno soggetti
alla vigilanza unica diretta da parte della BCE a partire da novembre 2014 e che sono, quindi,
attualmente sottoposti al Comprehensive Assessment della durata di un anno, condotta dalla BCE
in collaborazione con le autorità nazionali competenti. Il Comprehensive Assessment si articola in
un processo complessivo suddiviso in tre fasi specifiche di attività di verifica:
(i) un’analisi dei rischi a fini di vigilanza, allo scopo di valutare, in termini quantitativi e
qualitativi, i fattori di rischio fondamentali, inclusi quelli sotto il profilo della liquidità,
della leva finanziaria e del costo del finanziamento;
(ii) un esame della qualità degli attivi (Asset Quality Review) intesa a migliorare la
trasparenza delle esposizioni bancarie attraverso un’analisi della qualità dell’attivo delle
banche, ivi compresa l’adeguatezza sia della valutazione di attività e garanzie, sia dei relativi
accantonamenti;
39
Documento di Registrazione
relativo all'Emittente
FATTORI DI RISCHIO
(iii) una prova di stress per verificare la tenuta dei bilanci bancari in scenari di stress.
Il Comprehensive Assessment ha tre obiettivi principali:
1. Migliorare la qualità delle informazioni disponibili sulla situazione delle banche
(transparency);
2. Identificare e implementare eventuali azioni correttive, se necessarie (repair);
3. Assicurare agli investitori che le banche sono sane e affidabili (confidence building).
Attualmente si è conclusa la prima fase dell’Asset Quality Review nell’ambito della quale, sulla
base dei dati raccolti, è stato selezionato il portafoglio di attività che sarà oggetto di analisi.
L’intero esercizio di verifica è previsto che si chiuda entro il mese di luglio 2014.
L’Asset Quality Review comporterà conclusivamente la rideterminazione del Common Equity Tier
1 ratio (il c.d. “adjusted CET 1 Ratio”) alla luce delle rettifiche del valore delle attività
identificate come necessarie rispetto ai valori esposti nel Bilancio 2013.
Una volta conclusa l’Asset Quality Review è previsto venga avviata e svolta la fase di stress test.
Si precisa che per stress test si intende un processo di analisi volto a valutare la capacità delle
istituzioni finanziarie di assorbire, soprattutto sotto un profilo patrimoniale, eventuali sviluppi
negativi dei mercati; tale processo contribuisce tra l’altro a una valutazione complessiva del
rischio sistemico del sistema finanziario. Ai fini dello stress test saranno applicati due scenari:
uno scenario c.d. “baseline” ovvero basato sulle attuali attese di evoluzione dell’economia
formulate dalla Commissione Europea, e uno scenario “avverso” che ipotizza una situazione di
stress con peggioramento congiunturale rispetto allo scenario “baseline” in termini, tra l’altro, di
ulteriore recessione, incremento dei rendimenti dei titoli di stato, ulteriore deterioramento della
qualità del credito, flessione dei mercati azionari, ecc. Tra gli effetti dell’applicazione dello
scenario di stress avverso, si segnala l’applicazione di specifiche riduzioni del valore (c.d.
“haircut”) sulle posizioni detenute in titoli di stato, a seguito del citato incremento dei rendimenti.
Con specifico riferimento ai titoli di stato italiani, si segnala a titolo esemplificativo che l'haircut
sul titolo con scadenza a 10 anni sarebbe pari al 15,7% nel 2014, 10,4% nel 2015 e 11,4% nel
2016. Tale effetto si applica alle posizioni detenute sia nel portafoglio di negoziazione, con
impatti direttamente rilevati nei risultati economici dei Gruppi, sia nel portafoglio AFS (per
sterilizzazione si intende l'esclusione dal computo del patrimonio di vigilanza; a tal proposito si
ricorda che attualmente le plusvalenze e minusvalenze su titoli di Stato valutati al Fair Value e
presenti nel portafoglio AFS vengono totalmente escluse dal computo del patrimonio di
vigilanza). In quest’ultimo caso si segnala che verrà richiesto di ipotizzare un graduale venir
meno, con percentuali pari al 20% nel 2014, al 40% nel 2015 e al 60% nel 2016, dell’ attuale
sterilizzazione delle minusvalenze rilevate sui titoli di stato nello stesso portafoglio AFS.
Al termine dei test verrà rideterminato il CET 1 Ratio, che nello scenario base non dovrà essere
inferiore all’8% mentre nello scenario avverso, ovvero nello scenario più critico per la banca, non
dovrà risultare inferiore alla soglia del 5,5%. L’intero esercizio di Comprehensive Assessment è
previsto si completi entro la fine del mese di ottobre 2014.
Qualora ad esito dell’Asset Quality Review, ad oggi non noto, condotto dalla BCE in
collaborazione con la Banca d’Italia, dovesse evidenziarsi la necessità di applicare parametri
valutativi della qualità del credito ancora più conservativi rispetto a quelli utilizzati dal Gruppo
BPVi, potrebbero determinarsi effetti negativi sulla situazione patrimoniale e finanziaria e sui
risultati economici del Gruppo.
Anche i risultati degli stress test e più in generale l’esito della valutazione complessiva del
Comprehensive Assessment potrebbero determinare effetti negativi sulla situazione patrimoniale e
finanziaria e sui risultati economici del Gruppo.
In data 29 aprile 2014 la BCE ha comunicato che le carenze patrimoniali emerse nell’esame della
40
Documento di Registrazione
relativo all'Emittente
FATTORI DI RISCHIO
qualità degli attivi e nello scenario di base della prova di stress dovranno essere coperte tramite
strumenti di capitale primario di classe 1 (Common Equity Tier 1, CET1) mentre carenze
patrimoniali rilevate nello scenario avverso possono essere riassorbite con altri mezzi, ma il
ricorso a strumenti di capitale convertibili è soggetto a limitazioni al fine di promuovere l’uso di
strumenti con coefficienti di attivazione più elevati. La stessa BCE ha evidenziato che le carenze
patrimoniali messe in luce nell’esame della qualità degli attivi o nello scenario di base della prova
di stress dovrebbero essere appianate entro sei mesi, mentre quelle individuate nello scenario
avverso entro nove mesi.
Per maggiori informazioni si rinvia ai capitoli 5 (Informazioni sull’Emittente), 9 (Resoconto della
situazione gestionale e finanziaria) e 12 (Informazioni sulle tendenze previste) del presente
Documento di Registrazione.
4.1.5
Rischi connessi alle ripercussioni dell’attuale contesto macroeconomico sull’andamento del
Gruppo
La capacità reddituale e la stabilità dell’Emittente e del Gruppo sono influenzati dalla situazione
economica generale e dalla dinamica dei mercati finanziari e, in particolare, dalla solidità e dalle
prospettive di crescita dell’economia del Paese in cui il Gruppo opera, nonché dell’“Area Euro”
nel suo complesso.
Al riguardo, assumono rilevanza significativa l’andamento di fattori quali le aspettative e la
fiducia degli investitori, il livello e la volatilità dei tassi di interesse a breve e lungo termine, i
tassi di cambio, la liquidità dei mercati finanziari, la disponibilità e il costo del capitale, la
sostenibilità del debito sovrano, i redditi delle famiglie e la spesa dei consumatori, i livelli di
disoccupazione, l’inflazione e i prezzi delle abitazioni.
La crisi che attraversa da anni il sistema finanziario globale ha avuto inizio nella seconda metà
del 2007 ed una prima rilevante accelerazione nel settembre 2008, quando la crisi di alcune
importanti istituzioni internazionali (in taluni casi sfociata nell’insolvenza) determinò una prima
serie di interventi di sostegno da parte delle autorità di diversi Paesi. Ciò ha dato inizio ad una
fase di elevata volatilità e instabilità dei mercati, con forti tensioni sul fronte della liquidità e
rilevanti riflessi sulle dinamiche congiunturali.
Negli anni successivi l’economia mondiale ha subito un progressivo rallentamento, ciò
determinando rilevanti riflessi anche di natura sociale, oltre che naturalmente di natura
economica.
In tale contesto, l’attività ordinaria nel settore bancario ha subito un deciso rallentamento,
determinato evidentemente dalla prolungata fase di crisi internazionale. In particolare, molti
istituti creditizi nazionali ed europei hanno risentito in maniera più accentuata delle tensioni che
hanno caratterizzato il quadro congiunturale, dando avvio, a seconda del caso, a procedure di
insolvenza, a complesse operazioni di ristrutturazione delle proprie passività o di integrazione in
altre entità. In alcuni casi, inoltre, è stato richiesto da alcuni istituti creditizi l’intervento delle
rispettive autorità governative, della BCE e del Fondo Monetario Internazionale, soggetti che
hanno provveduto a più riprese ad immettere liquidità e capitali nel sistema, partecipando
direttamente, altresì, alla ricapitalizzazione di alcune istituzioni finanziarie.
Il deterioramento della dimensione socio-economica in cui il Gruppo BPV opera può avere effetti
negativi sulle attività del Gruppo stesso, con particolare riferimento alla qualità del credito, alla
disponibilità di adeguati flussi di raccolta e al relativo costo, nonché ai livelli di produzione del
reddito e, quindi, sugli utili gestionali conseguibili.
Per maggiori informazioni si rinvia al capitolo 6 (Panoramica delle attività di Banca Popolare di
41
Documento di Registrazione
relativo all'Emittente
FATTORI DI RISCHIO
Vicenza e del Gruppo) del presente Documento di Registrazione.
4.1.6
Rischi connessi alla crisi del debito dell’Eurozona
Come accennato nel precedente Paragrafo 4.1.5 (Rischi connessi alle ripercussioni dell’attuale
contesto macroeconomico sull’andamento del Gruppo), il contesto economico nazionale ed
Europeo nel biennio 2011-2012 è stato caratterizzato dalla crisi del debito sovrano. Tra le
maggiori tensioni rilevate in tale contesto si evidenziano in particolare quelle manifestatesi nei
confronti di Irlanda, Grecia, Portogallo, Spagna e della stessa Italia.
Una possibile motivazione di tale fenomeno potrebbe essere individuata nell’elevato squilibrio
regionale dovuto a differenti livelli di competitività dei paesi dell’Unione Europea, squilibrio che
ha rappresentato sia un ostacolo alla realizzazione di una politica comune europea in materia
fiscale ed economica, che una fonte di sfiducia e incertezza per gli investitori internazionali,
generando tra l’altro il timore di un possibile default dei suddetti paesi dell’Eurozona (e, in
particolare, della Grecia e di Cipro).
Nel quadro generale fin qui descritto, la BCE ha posto in essere, a partire dall’autunno 2011,
importanti interventi a sostegno dell’economia europea. Tra i principali interventi si segnalano i
seguenti: il programma SMP (Securities Market System) di acquisto di titoli di stato da parte della
stessa BCE; l’immissione di liquidità a favore delle banche mediante l’acquisto di obbligazioni
bancarie garantite (Covered Bond) e prestiti illimitati; con riferimento specifico alla politica
monetaria, il taglio al tasso di policy portandolo dall’1,25% allo 0,25%; l’ampliamento della
gamma di titoli che le banche possono fornire in garanzia come collateral nelle operazioni di
rifinanziamento con la stessa BCE; il dimezzamento della riserva obbligatoria dal 2% all’1%.
La BCE ha inoltre avviato, a favore di singole banche, il programma di Emergency Liquidity
Assistance e ha messo in atto un piano finalizzato a fornire agli istituti di credito europei un
quantitativo illimitato di liquidità a 3 anni, per rispondere alle difficoltà diffusamente riscontrate
nello svolgimento dell’attività di funding.
Spostando l’attenzione sull’Italia, occorre segnalare che l’andamento economico del Paese è stato
significativamente condizionato dalla crisi internazionale. In tale contesto, la domanda interna è
stata negativamente influenzata dall’austerità fiscale del governo italiano a partire dalla seconda
metà del 2011, finalizzata ad aumentare le entrate fiscali, favorire il contenimento della spesa
pubblica per enti locali e sanità e rispettare l’obiettivo di deficit di bilancio previsti a livello
comunitario.
Tale situazione ha inciso negativamente anche sul rating attribuito allo Stato Italiano da parte
delle principali agenzie di rating. In particolare, un primo downgrading si è verificato nei mesi di
settembre/ottobre 2011, quando il rating dell’Italia è stato abbassato da “A+” ad “A” da parte di
S&P e da “Aa2” a “A2” da parte di Moody’s. Successivamente, nel gennaio 2012, S&P ha
ulteriormente abbassato il rating dello Stato Italiano da “A” a “BBB+”, Fitch da “A+” ad “A-”,
mentre Moody’s lo ha rivisto al ribasso altre due volte: nel mese di febbraio 2012 da “A2” ad
“A3” e nel mese di luglio da “A3” a “Baa2”; mentre agli inizi di marzo 2013 Fitch ha portato il
rating da “A-” a “BBB +” e DBRS da “A” a “A” (low). Infine a luglio 2013 S&P’s ha abbassato
il rating da “BBB+” a “BBB”.
I rendimenti dei titoli di Stato italiani hanno registrato, dal mese di dicembre 2011 al mese di
aprile 2012, e successivamente nella seconda metà del 2012 una riduzione su tutte le scadenze,
beneficiando dell’attenuarsi delle tensioni dei mercati sul debito sovrano nell’Eurozona e
dell’azione del governo in tema di consolidamento fiscale. Nel 2013, anche grazie al ritorno della
fiducia degli investitori esteri, si è registrato l’avvio di una fase di normalizzazione dei rendimenti
42
Documento di Registrazione
relativo all'Emittente
FATTORI DI RISCHIO
dei titoli di Stato italiani con un conseguente abbassamento dello spread su livelli ante crisi, fino a
valori inferiori ai 200 bps.
In tale contesto economico generale, inoltre, assume rilevanza il rischio che alcuni paesi
dell’Eurozona, anche poco rilevanti in termini di “Prodotto Interno Lordo”, possano uscire
dall’“Unione Monetaria” o che, in uno scenario estremo, si pervenga ad uno scioglimento
dell’“Unione Monetaria”, con conseguenze in entrambi i casi allo stato imprevedibili.
Tutti i suddetti fattori, in particolar modo in periodi di crisi economico-finanziaria, potrebbero
condurre l’Emittente a subire perdite, incrementi dei costi di finanziamento, riduzioni del valore
delle attività detenute, con un potenziale impatto negativo sulla liquidità della Banca e sulla sua
stessa solidità patrimoniale.
Per maggiori informazioni si rinvia al capitolo 6 (Panoramica delle attività di Banca Popolare di
Vicenza e del Gruppo) del presente Documento di Registrazione.
4.1.7
Rischi connessi all’esposizione del Gruppo al debito sovrano
Al 31 dicembre 2013 il Gruppo BPVi detiene titoli di Stato italiani per un valore di bilancio di
3.228,3 milioni di euro, pari al 7,1% del totale attivo del Gruppo.
31/12/2013
(in migliaia di euro)
Titoli di debito
31/12/2012
31/12/2011
Nominale Val. Bilancio Nominale Val. Bilancio Nominale Val. Bilancio
3.065.512
3.228.358
4.476.261
4.675.136
3.152.068
2.745.208
Il valore di bilancio coincide con il fair value dei titoli di debito in quanto tutte le esposizioni
detenute sono classificate tra le “Attività finanziarie detenute per la negoziazione” (Euro 49,8
milioni al 31 dicembre 2013, Euro 41,4 milioni al 31 dicembre 2012 ed Euro 48,3 milioni al 31
dicembre 2011) e tra le “Attività finanziarie disponibili per la vendita” (Euro 3.178,5 milioni al
31 dicembre 2013, Euro 4.633,7 milioni al 31 dicembre 2012 ed Euro 2.694,4 milioni al 31
dicembre 2011).
Al 31 dicembre 2013, il rating assegnato allo Stato Italia dalle principali società di rating era:
•
Baa2 da Moody’s con outlook negativo;
•
BBB da Standard&Poor’s con outlook negativo;
•
BBB+ da Fitch con outlook negativo;
•
A low da DBRS con outlook negativo.
Alla stessa data, la sensitivity al variare di 1 bps del credit spread Republic of Italy per i titoli di
Stato classificati tra le “Attività finanziarie detenute per la negoziazione”è pari a circa mille euro,
mentre per i titoli di Stato classificati tra le “Attività finanziare disponibili per la vendita”, la
citata sensitivity è pari a 1,8 milioni di euro.
Si precisa che a partire dal 2014 i giudizi di alcune società di rating, pur non variando nel
giudizio, hanno evidenziato un miglioramento dell’outlook come di seguito evidenziato:
• il 14/02/2014 Moody’s ha confermato il giudizio sull’Italia a Baa2, ma ha migliorato
l’outlook da negativo a stabile;
• l’11/04/2014 DBRS ha confermato il giudizio sull’Italia ad A low ed anche l’outlook
negativo;
43
Documento di Registrazione
relativo all'Emittente
FATTORI DI RISCHIO
• il 25/04/2014 Fitch ha confermato il giudizio sull’Italia a BBB+ , ma ha migliorato l’outlook
da negativo a stabile.
Per maggiori informazioni al riguardo si rinvia all’informativa sulle attività finanziarie contenuta
nel Paragrafo 9.1.1 (Analisi andamento patrimoniale e finanziario consolidato al 31 dicembre
2013, 2012 e 2011) del presente Documento di Registrazione. L’aggravarsi della situazione del
debito sovrano, ed in particolar modo, di quello italiano, potrebbe ingenerare effetti negativi sui
risultati operativi del Gruppo, nonché sulla propria situazione economica, patrimoniale e/o
finanziaria.
Le altre esposizioni verso il debito sovrano detenute dal Gruppo attengono esclusivamente a
taluni titoli di Stato argentini di importo comunque non significativo (Euro 1,1 milioni al 31
dicembre 2013, Euro 0,7 milioni al 31 dicembre 2012 ed Euro 0,5 milioni al 31 dicembre 2010).
Nella tabella che segue si riporta l’incidenza delle esposizioni totali verso il debito sovrano
detenute dal Gruppo al 31 dicembre 2013, 2012 e 2011 sul totale delle attività finanziarie per
cassa (diverse dai contratti derivati) in essere alle stesse date.
(dati in migliaia di euro)
31/12/2013
Attività finanziarie detenute per la negoziazione
- di cui "Debito sovrano"
- % di incidenza del "Debito sovrano"
31/12/2012
31/12/2011
119.965
128.592
122.938
49.831
41.406
48.263
41,5%
32,2%
39,3%
Attività finanziarie disponibili per la vendita
4.158.242
5.566.180
3.773.125
- di cui "Debito sovrano"
3.179.599
4.634.437
2.696.946
- % di incidenza del "Debito sovrano"
76,5%
Attività finanziarie detenute sino a scadenza
- di cui "Debito sovrano"
- % di incidenza del "Debito sovrano"
83,3%
71,5%
48.606
43.002
48.184
-
-
-
0,0%
0,0%
0,0%
Totale attività finanziarie per cassa
4.326.813
5.737.774
3.944.247
- di cui "Debito sovrano"
3.229.430
4.675.843
2.745.209
- % di incidenza del "Debito sovrano"
74,6%
81,5%
69,6%
Per completezza si precisa infine che tra i “Crediti verso clientela” del Gruppo BPVi al 31
dicembre 2013 figurano esposizioni verso altri enti pubblici per complessivi 94,1 milioni di euro,
pari allo 0,30% del totale dei crediti verso clientela del Gruppo alla data. Al 31 dicembre 2012 e
al 31 dicembre 2011 le stesse erano pari a 97,7 milioni di euro e a 100,2 milioni di euro e
rappresentavano, rispettivamente, lo 0,32% e lo 0,33% del totale dei “Crediti verso clientela”.
4.1.8
Rischio di Liquidità
Il rischio di liquidità si manifesta in genere sotto forma di inadempimento dei propri impegni di
pagamento causato dall’incapacità di reperire provvista (liquidity funding risk) e/o dalla presenza
di limiti allo smobilizzo delle attività (market liquidity risk). Tale rischio può anche manifestarsi
come perdita rispetto alla realizzazione al fair value derivante dalla forzata cessione di attività
(forced sale) o, in senso più lato, come perdita in termini reputazionali e di opportunità di
business.
In particolare, si incorre nel liquidity funding risk – tipologia di rischio di liquidità prevalente
44
Documento di Registrazione
relativo all'Emittente
FATTORI DI RISCHIO
nell’ambito dell’attività bancaria – qualora le controparti istituzionali si rendano indisponibili per
le usuali transazioni di raccolta, ovvero richiedano in contropartita una remunerazione
significativamente superiore rispetto all’operatività svolta in condizioni ordinarie.
La gestione del rischio di liquidità del Gruppo è disciplinata da una policy che indica i seguenti
principi cardine alla base del modello di governance del rischio:
•
la liquidità è gestita in maniera accentrata presso Banca Popolare di Vicenza;
•
la responsabilità nella definizione della propensione al rischio di liquidità e delle linee guida
per la gestione del medesimo è in capo al Consiglio di Amministrazione di Banca Popolare di
Vicenza;
•
il liquidity funding plan (finalizzato alla gestione ordinaria della liquidità) ed il contingency
funding plan (finalizzato alla gestione della contingency) sono costruiti e gestiti da Banca
Popolare di Vicenza per conto dell’intero Gruppo BPV.
La gestione della liquidità di breve termine (entro l’orizzonte di 12 mesi) avviene attraverso la
maturity ladder operativa, strumento che consente di valutare gli sbilanci tra flussi di cassa in
entrata e flussi di cassa in uscita attesi per ciascuna fascia temporale (liquidity gap puntuali). Gli
sbilanci cumulati (liquidity gap cumulati) permettono di calcolare il saldo netto del
fabbisogno/surplus finanziario in corrispondenza dei diversi orizzonti temporali considerati.
In questo contesto si segnala, inoltre, che il Gruppo BPV ha provveduto, sulla base delle
indicazioni attualmente fornite dal Comitato di Basilea e riprese negli studi di impatto
quantitativo condotti dall’EBA, ad implementare il calcolo degli indicatori Liquidity Coverage
Ratio (LCR) e Net Stable Funding Ratio (NSFR) in ottica Basilea III. Si ricorda che l’indicatore
LCR in ottica Basilea III è calcolato come il rapporto tra lo stock di attività liquide di elevata
qualità (ad esempio, cassa, titoli di Stato eligible, ecc.) e il totale dei deflussi di cassa netti nei 30
giorni di calendario successivi. L’indicatore NSFR in ottica Basilea III è calcolato come il
rapporto tra l’ammontare disponibile di provvista stabile (ad esempio, patrimonio, obbligazioni
con durata superiore all’anno, ecc.) e l’ammontare richiesto di provvista stabile in base alla
struttura dell’attivo patrimoniale (in bilancio e fuori bilancio).
Relativamente a questi indicatori, in relazione ai valori stimati al 31 dicembre 2013 si segnala
che:
•
l’indicatore LCR si attestava al 98,3%. Tale valore risulta superiore alla soglia minima
prevista dal Comitato di Basilea per l’entrata in vigore della nuova normativa di vigilanza
(60% a partire dal 1° gennaio 2015, con un minimo in progressivo aumento fino a
raggiungere il 100% dal 1° gennaio 2018 secondo la CRR – regolamento UE n.
575/2013);
•
l’indicatore NSFR si attestava al 95,4%; si evidenzia a tal proposito che mentre la
proposta del Comitato di Basilea prevedeva una soglia minima del 100% da rispetta tare
a partire dal 1° gennaio 2018, la normativa comunitaria (CRR) per il momento non
contempla un limite regolamentare sulla liquidità strutturale.
L’attuale contesto di congiuntura economica ha avuto riflessi negativi sui mercati finanziari
internazionali anche in termini di liquidità, per effetto, tra l’altro, dell’accresciuta sfiducia tra gli
operatori, con un innalzamento della percezione circa il rischio di credito bancario e un
conseguente blocco dei tradizionali mercati dei finanziamenti interbancari.
Il perdurare, o il peggioramento, della descritta situazione di tensione potrebbe avere in futuro
degli impatti per il Gruppo in termini di maggior difficoltà nel reperimento dei fondi ovvero di
45
Documento di Registrazione
relativo all'Emittente
FATTORI DI RISCHIO
maggiori oneri di approvigionamento. Tale situazione potrebbe determinare effetti negativi sui
risultati economici, finanziari e patrimoniali dell’Emittente e di tutto il Gruppo BPV.
Al 31 dicembre 2013, il totale della raccolta diretta eccede quello degli impieghi per cassa con
clientela evidenziando uno sbilancio netto a favore della raccolta di 789 milioni di euro. Al 31
dicembre 2012 tale sbilancio era pari a 1.675 milioni di euro mentre a fine 2011 il totale degli
impieghi a clientela eccedeva quello della raccolta diretta di 1.365 milioni di euro.
In ragione di ciò, il “Rapporto Impieghi / Raccolta” risulta pari al 97,5% al 31 dicembre 2013,
mentre a fine 2012 e fine 2011 era pari, rispettivamente, al 94,8% e al 104,8%, come esposto
nella tabella che segue.
Rapporto impieghi/raccolta
(in migliaia di euro)
Variazione %
2013
2012
2011
2013-2012
2012-2011
Impieghi per cassa con clientela (1)
30.873.999
30.712.576
29.985.474
0,5%
2,4%
Raccolta diretta (2)
31.662.653
32.387.566
28.619.601
-2,2%
13,2%
-788.654
-1.674.990
1.365.873
-52,9%
n.s.
97,5%
94,8%
104,8%
Sbilancio netto
Rapporto impieghi/raccolta
(1)
Include la voce "70. Crediti verso clientela" dell'attivo di stato patrimoniale.
(2)
Include le voci "20. Debiti verso clientela", "30. Titoli in circolazione" e "50. Passività finanziarie valutate al fair value " del passivo di stato patrimoniale.
I dati sopra riportati includono l’operatività in pronti contro termine posta in essere sul mercato
EuroMTS gestito dalla Cassa di Compensazione e Garanzia. Nel ricordare che tale canale di
approvvigionamento viene utilizzato con la finalità di ottimizzare il profilo di rischio/rendimento
della gestione ordinaria e di potenziare la capacità di funding del Gruppo, non si evidenziano
particolari implicazioni ai fini della gestione del rischio di liquidità in quanto il collaterale
utilizzato è eleggibile ai fini dell’accesso alle operazioni di rifinanziamento da parte della BCE.
Al netto delle esposizioni in essere con la Cassa di Compensazione e Garanzia (pronti contro
termine negoziati sul mercato Euro Mts e relativi margini di garanzia), il rapporto
impieghi/raccolta al 31 dicembre 2013 si attesta al 99,7% in miglioramento di ben 7,5 punti
percentuali sul 31 dicembre 2012 (107,2%), variazione che si aggiunge al miglioramento di 7,5
p.p. già registrato nel 2012 rispetto al dato di fine 2011 (114,7%).
In coerenza con le regole di politica monetaria nell’accesso alle operazioni di rifinanziamento
presso la BCE e di utilizzo del collateral in tali operazioni, gli asset eleggibili stanziati presso la
Banca Centrale Europea seguono la logica del c.d. collateral pool. In particolare, la Banca ha
l’obbligo di detenere attivi eleggibili stanziati presso la BCE (valorizzati dalla stessa BCE al netto
di eventuali haircut applicati) in misura almeno pari al controvalore netto delle operazioni di
raccolta/impiego effettuate presso la stessa Banca Centrale tramite le operazioni di
rifinanziamento e le operazioni di mercato aperto. Tale mantenimento deve necessariamente
avvenire nel continuo e deve essere rispettato a chiusura di ogni giornata TARGET.
Il funzionamento del collateral pool non prevede la possibilità di identificare specifici titoli a
fronte delle singole operazioni di rifinanziamento presso la BCE ma opera secondo una logica
indistinta di capienza dello stesso pool rispetto all’esposizione netta presso la Banca Centrale.
E’ in ogni caso ragionevole pensare, coerentemente a quanto previsto dalle modalità di calcolo
del LCR ex-Basilea 3, che la copertura dell’esposizione netta presso la BCE venga effettuata con
strumenti finanziari eleggibili ma meno liquidi in termini di possibilità di accedere a mercati di
rifinanziamento alternativi e/o ad operazioni concluse in bilaterale (ad esempio prestiti stanziati
presso l’Eurosistema tramite l’applicativo ABACO, le tranche senior derivanti da operazioni di
46
Documento di Registrazione
relativo all'Emittente
FATTORI DI RISCHIO
cartolarizzazione retained, i titoli di emittenti financial e corporate, ecc.).
Nell’ambito della propria attività di funding, il Gruppo ricorre anche al finanziamento presso la
BCE. In particolare, l’esposizione netta del Gruppo nei confronti della Banca Centrale Europea
era pari, al 31 dicembre 2013, come rappresentato di seguito:
Operazioni di impiego di liquidità Overnight presso la BCE per complessivi Euro 2,2
miliardi circa;
Saldo del Conto c/o Banche Centrali Euro 0,4 miliardi;
Operazioni di raccolta pari a Euro 3,34 miliardi (inclusive di interessi) rappresentate dalle
operazioni di LTRO aventi scadenza, rispettivamente, il 29 gennaio 2015 per Euro 1,1
miliardi (oltre agli interessi) e il 26 febbraio 2015 per Euro 2,2 miliardi (oltre agli
interessi).
Il profilo di liquidità del Gruppo al 31 dicembre 2013 si caratterizzava per la disponibilità di attivi
stanziabili presso la BCE non utilizzati, al netto degli haircut, pari ad Euro 1,47 miliardi (al 31
marzo 2014 tali attivi ammontavano a Euro 5,5 miliardi).
Eventuali cambiamenti sfavorevoli nelle politiche di finanziamento stabilite dalla BCE, ivi
incluse eventuali modifiche dei criteri di individuazione delle tipologie di attivi ammessi con
finalità di garanzia e/o delle relative valutazioni, potrebbero incidere sull’attività con conseguenti
effetti negativi sui risultati operativi e sulla situazione patrimoniale e finanziaria e sui risultati
economici del Gruppo Banca Popolare di Vicenza.
L’esposizione netta del Gruppo nei confronti della Banca Centrale Europea era articolata, al 31
dicembre 2012, come rappresentato di seguito:
Operazioni di impiego di liquidità Overnight presso la BCE per complessivi Euro 200
milioni circa;
Saldo del Conto c/o Banche Centrali Euro 1,15 miliardi;
Operazioni di raccolta pari a Euro 4,32 miliardi (inclusive di interessi) rappresentate dalle
operazioni di LTRO aventi scadenza, rispettivamente, il 29 gennaio 2015 per Euro 1,1
miliardi (oltre agli interessi) e il 26 febbraio 2015 per Euro 2,2 miliardi (oltre agli
interessi) e per la restante parte da operazioni di rifinanziamento ordinarie.
Il profilo di liquidità del Gruppo al 31 dicembre 2012 si caratterizzava per la disponibilità di attivi
stanziabili presso la BCE non utilizzati, al netto degli haircut, pari ad Euro 1,85 miliardi circa.
L’esposizione netta del Gruppo nei confronti della Banca Centrale Europea era articolata, al 31
dicembre 2011, come rappresentato di seguito:
Saldo del Conto c/o Banche Centrali Euro 238 milioni;
Operazioni di raccolta pari a Euro 2,65 miliardi (inclusive di interessi) rappresentate dalla
operazione di LTRO avente scadenza il 29 gennaio 2015 per Euro 1,1 miliardi (oltre agli
interessi) e per la restante parte da operazioni di rifinanziamento ordinarie.
Alla data del 31 dicembre 2013 le operazioni di raccolta in pronti contro termine effettuate per il
tramite di Cassa di Compensazione e Garanzia ammontavano a circa Euro 2,5 miliardi. Si precisa
che, al netto delle esposizioni in essere con la Cassa di Compensazione e Garanzia (pronti contro
termine negoziati sul mercato Euro Mts e relativi margini di garanzia), il rapporto
impieghi/raccolta si attesta al 99,7% in miglioramento di ben 7,5 punti percentuali sul 31
dicembre 2012, variazione che si aggiunge al miglioramento di 7,5 p.p. già registrato nel 2012.
Per quanto riguarda le operazioni di rifinanziamento a lungo termine (LTRO) effettuate dal
Gruppo con la BCE, la tabella seguente riporta indicazioni sull’ammontare nozionale e scadenza:
47
Documento di Registrazione
relativo all'Emittente
FATTORI DI RISCHIO
Nozionale
Data Scadenza
1.100.000.000
29/01/2015
2.200.000.000
26/02/2015
Con riferimento ai prestiti obbligazionari emessi dal Gruppo in circolazione al 31 dicembre 2013,
si rappresenta nella tabella che segue il relativo profilo di scadenza distintamente tra quelli emessi
a valere sul programma EMTN e gli altri.
(dati in migliaia di euro)
Emessi sul programma EMTN
Altri
Totale
Anno 2014
Anno 2015
Anno 2016
Anno 2017 Successivi
749.000
911.500
70.700
300.300
427.000
1.529.382
1.647.557
1.007.201
486.000
1.535.146
2.278.382
2.559.057
1.077.901
786.300
1.962.146
Gli obiettivi di Funding Plan per il 2014 già considerano, in termini di deflussi netti, le scadenze
di prestiti obbligazionari, sia sul fronte retail che sul fronte wholesale (i.e. private placement,
EMTN Programme, ecc.), nonché le scadenze sul fronte delle operazioni con la Banca Centrale
Europea. Tali obiettivi sono stati declinati secondo le seguenti direttrici strategico-operative:
•
sostituzione integrale dei prestiti obbligazionari in scadenza con clientela retail con
impatto neutrale da un punto di vista dei flussi di cassa sull’intero 2014;
•
incremento dell’operatività in prestito titoli a scadenza con la clientela;
•
sostituzione di parte del funding rappresentato da emissioni obbligazionarie con
controparti wholesale (private placement, EMTN Programme, ecc.) attraverso emissioni
“pubbliche” e del tipo private placement a valere sul Programma EMTN affiancate
all’origination di una nuova operazione di cartolarizzazione di mutui residenziali.
Si precisa che gli obiettivi di Funding Plan per il 2014 sono stati impostati non solo con la finalità
di migliorare il rapporto impieghi/raccolta ma anche di raggiungere i target minimi in termini di
indicatori di liquidità Basilea 3 (in particolare in termini di LCR che entrerà in vigore a partire dal
1 gennaio 2015).
Per maggiori informazioni sulla gestione del rischio in oggetto si rinvia al Capitolo 6, Paragrafo
6.6 (Gestione dei rischi) del presente Documento di Registrazione.
4.1.9
Rischi connessi alle perdite di valore relative all’avviamento
Nel Bilancio Consolidato 2013 sono iscritti avviamenti per Euro 927,5milioni principalmente
riconducibili agli sportelli bancari acquisiti dal Gruppo UBI nel 2007 (Euro 440.144 mila), al
disavanzo da fusione relativo all’ex controllata Cariprato - Cassa di Risparmio di Prato S.p.A.
fusa per incorporazione in Banca Popolare di Vicenza in data 31 dicembre 2010 (Euro 208.580
mila) e al residuo degli avviamenti pagati alle ex banche del Gruppo che hanno ceduto nel 2000 i
relativi rami d’azienda a Banca Popolare di Vicenza (Euro 120.198 mila). L’incidenza
dell’avviamento complessivo sul patrimonio netto di Gruppo al 31 dicembre 2013 è pari al
25,4%.
48
Documento di Registrazione
relativo all'Emittente
FATTORI DI RISCHIO
Conformemente alle previsioni dello IAS 36 per gli avviamenti in quanto beni con vita utile
indefinita, si procede alla periodica verifica dell’adeguatezza del valore di iscrizione (impairment
test).
Con riferimento alle risultanze al 31 dicembre 2013, si evidenzia che tutte le CGU (Cash
Generating Unit) esprimono un valore d’uso (valore medio risultante dagli estremi della
valutazione) superiore al valore da testare.
Con specifico riferimento all’analisi di sensitività sul valore d’uso si evidenzia, per completezza
informativa, che tutte le CGU con eccezione di Banca Popolare di Vicenza evidenziano anche
nella soglia inferiore delle sensitivity analysis un valore superiore a quello da testare.
La CGU Banca Popolare di Vicenza mostra un valore d’uso, per quanto riguarda la sensitivity
analysis, che si attesta, in termini differenziali rispetto al livello da testare, su un valore compreso
tra +309 e -248 milioni, con un valore centrale di +112 milioni.
Le analisi e le verifiche effettuate, basate sull’aggiornamento del piano industriale e sulla
ulteriore estrapolazione 2019, supportano quindi il valore di iscrizione dell’avviamento.
Si evidenzia, inoltre, che le valutazioni sono rese particolarmente complesse in considerazione
dell’attuale contesto macroeconomico e di mercato, del nuovo quadro normativo e regolamentare
e dalla conseguente difficoltà ed incertezza riguardo le previsioni reddituali di lungo periodo.
Pertanto le informazioni ed i parametri utilizzati per le verifiche di recuperabilità, che sono
significativamente influenzati mercato dai fattori sopra indicati, potrebbero avere evoluzioni
diverse da quelle ipotizzate.
La relazione della Società di Revisione riferita al bilancio consolidato dell’esercizio chiuso al 31
dicembre 2013, precisa che gli Amministratori evidenziano che le informazioni ed i parametri
utilizzati per la verifica di recuperabilità degli avviamenti e delle differenze di patrimonio netto
iscritte nei menzionati bilanci sono significativamente influenzati dall’incertezza del quadro
macroeconomico, normativo e di mercato, che potrebbe avere evoluzioni diverse da quelle
ipotizzate.
Per quanto concerne il Bilancio Consolidato 2012 sono iscritti avviamenti per Euro 942,6 milioni
principalmente riconducibili, come per il 2013, agli sportelli bancari acquisiti dal Gruppo UBI nel
2007 (Euro 440.144 mila), al disavanzo da fusione relativo all’ex controllata Cariprato - Cassa di
Risparmio di Prato S.p.A. fusa per incorporazione in Banca Popolare di Vicenza in data 31
dicembre 2010 (Euro 208.580 mila) e al residuo degli avviamenti pagati alle ex banche del
Gruppo che hanno ceduto nel 2000 i relativi rami d’azienda a Banca Popolare di Vicenza (Euro
120.198 mila). L’incidenza dell’avviamento complessivo sul patrimonio netto di Gruppo al 31
dicembre 2012 è pari al 28,4%.
Conformemente alle previsioni dello IAS 36 per gli avviamenti in quanto beni con vita utile
indefinita, si è proceduto alla periodica verifica dell’adeguatezza del valore di iscrizione
(impairment test).
Con riferimento alle risultanze al 31 dicembre 2012 e al 31 dicembre 2011 si è evidenziato che
tutte le CGU (Cash Generating Unit) esprimono un valore d’uso (valore medio risultante dagli
estremi della valutazione) superiore al valore da testare.
Le relazioni della Società di Revisione riferite ai bilanci consolidati degli esercizi chiusi al 31
dicembre 2012 e al 31 dicembre 2011 precisano che gli Amministratori evidenziano che le
informazioni ed i parametri utilizzati per la verifica di recuperabilità degli avviamenti e delle
differenze di patrimonio netto iscritte nei menzionati bilanci sono significativamente influenzati
49
Documento di Registrazione
relativo all'Emittente
FATTORI DI RISCHIO
dall’incertezza del quadro macroeconomico e di mercato, che potrebbe avere evoluzioni diverse
da quelle ipotizzate.
Per maggiori informazioni in merito alla metodologia seguita, si rinvia a quanto dettagliatamente
riportato nel Paragrafo 20.1.2 (Principi Contabili) del presente Documento di Registrazione.
4.1.10 Rischio di Mercato e Rischio di Tasso di Interesse
Il rischio di mercato è il rischio riveniente dalla perdita di valore degli strumenti finanziari
detenuti dall’Emittente per effetto dei movimenti delle variabili di mercato (tassi di interesse,
prezzi dei titoli, tassi di cambio) che potrebbero generare un deterioramento della solidità
patrimoniale dell’Emittente.
L’Emittente è, quindi, esposto a potenziali cambiamenti del valore degli strumenti finanziari da
esso detenuti, riconducibili a fluttuazioni dei tassi di interesse, dei tassi di cambio e/o valute, dei
prezzi dei mercati azionari, dei prezzi delle materie prime oppure degli spread di credito e/o altri
rischi.
Tali fluttuazioni potrebbero essere generate da cambiamenti nel generale andamento
dell’economia, dalla propensione all’investimento degli investitori, da politiche monetarie e
fiscali, dalla liquidità dei mercati su scala globale, dalla disponibilità e costo dei capitali, da
interventi delle agenzie di rating, da eventi politici a livello sia locale sia internazionale oppure da
conflitti bellici o atti terroristici.
Per la quantificazione del rischio di mercato e la conseguente definizione dei limiti operativi, è
stato da tempo adottato dal Gruppo BPV un modello basato sull’approccio Value at Risk (VaR),
determinato secondo la metodologia della simulazione storica.
All’interno del Gruppo BPV sono soggetti a limiti di VaR Banca Popolare di Vicenza e la
controllata BPV Finance International Plc.
Nel corso del 2013, il Value at Risk 99% a 1 giorno riferibile all’attività di trading di Banca
Popolare di Vicenza è risultato, in media, pari a 1,27 milioni di euro che, in termini di
assorbimento del limite, fissato a 4 milioni di euro, corrisponde ad una media del 31,87% (al 31
dicembre 2013, il VaR al 99% a 1 giorno del portafoglio analizzato è risultato pari a 1,12 milioni
di euro con un assorbimento del limite pari al 27,90%).
Nello stesso periodo, il Value at Risk 99% a 1 giorno di BPV Finance International Plc è risultato
in media pari a 407 mila euro che, in termini di assorbimento del limite fissato a 1,2 milioni di
euro, corrisponde ad una media del 33,88% (al 31 dicembre 2013, il VaR al 99% a 1 giorno del
portafoglio analizzato è risultato pari a 499 mila euro con un assorbimento del limite pari al
41,62%).
Il rischio di tasso d’interesse è connesso alla possibilità di subire perdite in conseguenza di una
dinamica sfavorevole dell’andamento dei tassi di remunerazione relativi a strumenti di natura
obbligazionaria.
Possono essere identificate tre tipologie di rischio di tasso d’interesse:
•
di livello. Rischio connesso ad una variazione assoluta della struttura a termine dei tassi di
interesse privi di rischio (movimenti paralleli della curva dei rendimenti);
•
di curva e di base. Il primo identifica i rischi derivanti da una variazione relativa nell’ambito
della struttura dei tassi d’interesse. Il secondo deriva da una non perfetta correlazione tra le
componenti di una posizione, in particolare nel contesto di strategie di copertura;
•
di spread di credito. Rischio derivante dai movimenti nei prezzi delle obbligazioni e di
50
Documento di Registrazione
relativo all'Emittente
FATTORI DI RISCHIO
strumenti derivati sul credito connessi a variazioni inattese del merito creditizio
dell’emittente.
Il rischio che una variazione del livello delle curve dei tassi d’interesse generi degli impatti sul
margine finanziario e sul valore patrimoniale dell’emittente viene monitorato sia attraverso una
stima dei mismatch di reprecing/refixing sia attraverso un’analisi di duration/sensitivity del valore
economico del banking book.
Le variabili oggetto di monitoraggio sono quelle generate dalle analisi di Asset & Liability
Management statico con la «prospettiva dei valori di mercato». Il sistema di limiti per l’esercizio
2013 approvato dal Consiglio di Amministrazione è articolato in modo tale da individuare delle
soglie percentuali calcolate come rapporto tra la variazione del valore economico delle attività e
delle passività, a seguito di uno shock parallelo ed immediato delle curve dei tassi pari a 200
basis points (rispetto alla situazione inerziale), rapportata al Patrimonio di Vigilanza alla data di
valutazione.
Gli scenari applicati per misurare l’esposizione al rischio del margine di interesse sottendono
ipotesi di shift delle curve pari a +100 e +50 basis points (stante l’attuale struttura dei tassi, che
per la parte a breve è prossima allo zero, l’ipotesi -100 basis points non viene considerata e
sostituita con l’ipotesi +50 basis points). Gli scenari applicati per misurare l’esposizione al
rischio del valore economico del banking book sottendono ipotesi di shift delle curve pari a +100
basis points e +200 basis points. In ciascuno di questi scenari tutti i fattori di rischio subiscono il
medesimo shock.
A seguire si riportano i principali indicatori di rischio di tasso di interesse alla data del 31
dicembre 2013, relativi al solo portafoglio bancario.
Simulazione impatto della variazione dei tassi sul margine di interesse
Impatto in euro sul
margine di interesse
Impatto in % del
margine di interesse
Incremento immediato e
parallelo di +50 bps
-14.584.022
-2,80%
Incremento immediato e
parallelo di +100 bps
-15.351.894
-2,90%
Ipotesi shock curva
dei tassi
Si evidenzia che l’impatto negativo sul margine di interesse in caso di rialzo dei tassi è connesso
alla struttura patrimoniale del Gruppo e alle eventuali operazioni di copertura di rischio tasso
poste in essere. In particolare, sul lato del passivo si segnala un’elevata reattività alle variazioni
dei tassi di interesse, anche per effetto della presenza delle operazioni di LTRO (Longer Term
Refinancing Operations) con la BCE per le quali si ipotizza l’immediato adeguamento. Sul lato
dell’attivo si rileva, invece, una minor reattività alle variazioni dei tassi di interesse anche per
effetto della presenza in portafoglio di titoli di Stato a tasso fisso non coperti nonché delle
coperture di portafogli omogenei di mutui a tasso variabile in regime di Cash Flow Hedge. Le
recenti coperture in regime di Fair Value Hedge di parte della raccolta a vista con clientela,
assimilabile a raccolta a tasso fisso a medio-lungo termine, hanno ulteriormente incrementato la
direzionalità del posizionamento del portafoglio bancario del Gruppo BPVi.
51
Documento di Registrazione
relativo all'Emittente
FATTORI DI RISCHIO
Simulazione impatto della variazione dei tassi sul valore del banking book
Ipotesi shock curva dei
tassi
Impatto in euro sul
valore del banking book
Impatto in % del
Patrimonio di Vigilanza
Incremento immediato e
parallelo di +100 bps
- 250.488.961
-7,6%
Incremento immediato e
parallelo di +200 bps
-396.042.380
-11,9%
Per completezza si precisa che l’Emittente al 31 dicembre 2013 detiene titoli di Stato italiani e
titoli di stato argentini per un valore di bilancio, rispettivamente, di 3.228,3 1 milioni di euro e di
1,1 milioni di euro (come esposto al paragrafo “Esposizioni nei titoli di debito sovrano” riportato
nella relazione del Consiglio di Amministrazione sulla gestione contenuta nel fascicolo di
bilancio dell’Emittente al 31 dicembre 2013) (per maggiori informazioni si rinvia al paragrafo
4.1.7 “Rischi connessi all’esposizione del Gruppo al debito sovrano” e al capitolo 6 “Panoramica
delle attività di Banca Popolare di Vicenza e del Gruppo” del presente Documento di
Registrazione).
4.1.11 Rischio Operativo
Si definisce rischio operativo il rischio di perdite dovute ad errori, violazioni, interruzioni e danni
causati da processi interni, personale, sistemi o causati da eventi esterni.
Le tipologie di rischio operativo cui l’Emittente è esposto comprendono il rischio di frode da
parte di dipendenti e soggetti esterni, il rischio di operazioni non autorizzate eseguite da
dipendenti e il rischio di errori operativi, compresi quelli risultanti da vizi o malfunzionamenti dei
sistemi informatici o di telecomunicazione.
I sistemi e le metodologie di gestione del rischio operativo sono progettati per garantire che tali
rischi connessi alle proprie attività siano tenuti adeguatamente sotto controllo e, laddove
possibile, prevenuti, mitigati ovvero ne siano limitati gli effetti economici.
Nonostante il Gruppo si sia dotato di tali sistemi e metodologie, non è possibile escludere che,
anche per cause imprevedibili e fuori dal controllo dell’Emittente, vi siano eventi in grado di
determinare effetti negativi sui risultati economici, finanziari e patrimoniali dell’Emittente e di
tutto il Gruppo BPV.
Il framework per la gestione dei rischi operativi del Gruppo BPV si basa:
1.
sulla valutazione dei presidi organizzativi di 1° e 2° livello e sulla costruzione della
Mappa dei Rischi;
2.
sulla raccolta delle perdite operative (attività di Loss Data Collection).
Con riferimento al punto 1, il perimetro ai fini della valutazione dei presidi organizzativi coincide
con la definizione di “gruppo bancario” ai sensi dell’articvolo 65 del TUB ovvero con il
perimetro rappresentato dai soggetti inclusi nell’ambito della vigilanza consolidata.
52
Documento di Registrazione
relativo all'Emittente
FATTORI DI RISCHIO
Per quanto concerne il punto 2, il perimetro si estende a Banca Popolare di Vicenza e alla società
controllata Banca Nuova S.p.A. Vengono, invece, escluse tutte le altre società appartenenti al
Gruppo BPV perché complessivamente al di sotto della soglia di rilevanza (materiality) fissata al
10% del margine di intermediazione di Gruppo (voce 120 del conto economico), considerato
l’indicatore rilevante. Il livello è stato determinato prendendo come riferimento i criteri di
rilevanza definiti dalla normativa di vigilanza prudenziale per quanto concerne la possibilità di
operare in “esenzione” per le banche e i gruppi bancari che utilizzano approcci avanzati (in
particolare, si richiama la possibilità, per le banche e i gruppi bancari che utilizzano metodologie
avanzate di tipo standardizzato, di mantenere una copertura con l’approccio base fino al 10%
dell’indicatore rilevante a livello consolidato).
Si evidenzia che ai fini dei requisiti patrimoniali prudenziali a fronte dei rischi operativi,
l’Emittente determina il requisito patrimoniale prudenziale relativo al rischio operativo secondo il
metodo base (BIA – Basic Indicator Approach) che prevede che il requisito patrimoniale sia pari
alla media sugli ultimi 3 anni del margine di intermediazione moltiplicato per un coefficiente
fisso pari al 15%.
Il requisito a fronte del rischio operativo al 31 dicembre 2013 era pari a 151,0 milioni di euro
(145,8 milioni di euro al 31 dicembre 2012), ovvero il 4,6% del Patrimonio di Vigilanza (4,5% al
31 dicembre 2012).
Per maggiori informazioni si rinvia al capitolo 6 (Panoramica delle attività di Banca Popolare di
Vicenza e del Gruppo) del presente Documento di Registrazione.
4.1.12 Rischi derivanti da contenziosi di natura tributaria
Si riportano di seguito i rischi di natura tributaria che potrebbero derivare da accertamenti già
notificati o comunque da contenziosi in essere con le autorità fiscali, pendenti nei confronti
dell’Emittente e delle altre società del Gruppo alla Data del Documento di Registrazione.
In materia di Imposta Regionale sulle Attività Produttive (IRAP) nei confronti dell’Emittente
sono pendenti due contenziosi che riguardano presunte irregolarità nel calcolo e versamento
dell’addizionale regionale all’IRAP dovuta rispettivamente per gli esercizi 2003 e 2004, per un
ammontare complessivo pari a 4.849 mila euro. La Banca ha presentato tempestivo ricorso e, al
riguardo, si evidenzia che per entrambe le annualità la Commissione Tributaria Regionale del
Veneto ha dato piena ragione alla Banca e che l’Agenzia delle Entrate ha presentato ricorso alla
suprema Corte di Cassazione, presso la quale la Banca si è costituita in giudizio.
Le medesime contestazioni riguardano anche l’incorporata Cariprato – Cassa di Risparmio di
Prato S.p.A. con riferimento agli anni 2003 e 2006. Per quanto riguarda il 2003, si segnala che la
Suprema Corte di Cassazione ha riconosciuto la correttezza del comportamento adottato dalla
Banca. Per quanto riguarda il periodo d’imposta 2006, la cui pretesa tributaria ammonta a 219
mila euro, la Commissione Tributaria Regionale competente ha riconosciuto il debito per
l’imposta, annullando le sanzioni. E’ in corso di valutazione la possibilità di ricorrere presso la
Suprema Corte di Cassazione, tenuto conto che nel contenzioso di analoga natura, riferito al
2003, la Suprema Corte ha dato piena ragione alla Banca, riconoscendo la correttezza del
comportamento adottato.
In materia di Imposta sul Valore Aggiunto (IVA) sono pendenti due avvisi di accertamento,
riferiti rispettivamente agli esercizi 2006 e 2007, che riguardano il presunto omesso
assoggettamento ad IVA dei compensi percepiti per il servizio di banca depositaria svolto a
favore di società di gestione del risparmio. L’ammontare complessivo accertato in termini di
53
Documento di Registrazione
relativo all'Emittente
FATTORI DI RISCHIO
imposte e sanzioni ammonta a 1.852 mila euro. Contro i suddetti avvisi è stato presentato
tempestivo ricorso presso la Commissione Tributaria competente. Al riguardo, si ritiene che i
suddetti avvisi verranno definiti secondo le indicazioni fornite dalla Risoluzione dell’Agenzia
delle Entrate n. 97/E del 17/12/2013, la quale, a seguito dell’analisi tecnica svolta sulla natura
delle prestazioni effettuate dalle banche depositarie, ha ritenuto che i compensi in oggetto siano
imponibili ad IVA nella misura del 28,30 % senza applicazione di sanzioni.
Nel bilancio al 31 dicembre 2013 sono presenti specifici stanziamenti per far fronte agli oneri che
potrebbero derivare dagli accertamenti/contenziosi suddetti.
Per completezza si segnala che sono in corso anche tre procedimenti, dei quali due nei confronti
della Banca Popolare di Vicenza riferiti rispettivamente agli esercizi 2006 e 2007 e uno nei
confronti della controllata Banca Nuova SpA, riferito al periodo d’imposta 2011.
In particolare, per il periodo d’imposta 2006 l’Agenzia delle Entrate – Direzione Regionale del
Veneto ha notificato alla Banca Popolare di Vicenza un Processo Verbale di Constatazione (PVC)
il cui principale rilievo riguarda il disconoscimento della deduzione fiscale di costi che si presume
siano correlati ad un’operazione di cessione di titoli la cui plusvalenza era esente da tassazione ai
sensi dell’articolo 87 del TUIR.
Per il periodo d’imposta 2007 l’Agenzia delle Entrate – Direzione Regionale del Veneto ha
notificato alla Banca Popolare di Vicenza un Processo Verbale di Constatazione (PVC) con il
quale viene contestato il regime fiscale applicato ad alcune operazioni su titoli quotati che hanno
generato dividendi esclusi da tassazione ai sensi dell’articolo 89 del TUIR.
Per quanto riguarda la controllata Banca Nuova, si evidenzia che nel corso del 2013 la Guardia di
Finanza ha notificato alla controllata un Processo Verbale di Constatazione (PVC) a chiusura di
una verifica ai fini delle imposte sui redditi, dell’IRAP e dell’IVA ed altri tributi che ha
riguardato i periodi d’imposta 2011, 2012 e 2013 (fino al giorno antecedente l’inizio delle
operazioni ispettive). Il principali rilievi contenuti nel PVC riguardano la deducibilità ai fini IRES
ed IRAP di alcuni oneri sostenuti dalla controllata nell’esercizio 2011.
Va, tuttavia, evidenziato che, in relazione ai suddetti Processi Verbali di Constatazione, alla Data
del Documento di Registrazione, l’Agenzia delle Entrate non ha ancora provveduto ad emettere
alcun atto impositivo.
Con riferimento alle sopra citate contestazioni, anche tenendo conto degli andamenti delle stesse,
Banca Popolare di Vicenza dispone di fondi a presidio basati sulla miglior stima disponibile alla
data di riferimento dell’ultimo bilancio approvato.
Si segnala, infine, che in caso di eventuale mancato rispetto o di presunte violazioni della
normativa tributaria vigente, il Gruppo potrebbe veder incrementati i rischi di natura fiscale, con
conseguente possibile aumento del contenzioso tributario nonché possibili danni reputazionali.
Per maggiori informazioni si rinvia al capitolo 20 (Informazioni finanziarie riguardanti le attività
e le passività, la situazione finanziaria ed i profitti e le perdite dell’Emittente e del Gruppo) del
presente Documento di Registrazione.
4.1.13 Rischio legato alla valutazione del rating dell’Emittente
Gli ultimi aggiornamenti del rating di Banca Popolare di Vicenza da parte delle agenzie di rating
sono i seguenti:
54
Documento di Registrazione
relativo all'Emittente
FATTORI DI RISCHIO
1.
Fitch, avvenuto in data 26 luglio 2013 che ha confermato il giudizio sul debito a lungo
termine a BB+, quello a breve a B, nonché l’outlook “negativo”,
2.
DBRS, avvenuto in data 18 dicembre 2013 che ha assegnato, per la prima volta, un rating
di lungo termine pari a BBB (low) e uno a breve termine pari a R-2 (low); il trend
(outlook) è negativo per entrambi i rating,
3.
Standard & Poor’s, avvenuto in data 4 marzo 2014, che ha confermato il giudizio sul
debito a lungo termine a BB, quello a breve a B e l’outlook negativo. Si informa che il
rating è stato ritirato su richiesta dell’emittente e, pertanto, non è più in essere.
Il giudizio da parte dell’agenzia Fitch riflette i progressi della Banca per quanto riguarda il
capitale, in rafforzamento grazie all’aumento di capitale e al prestito obbligazionario
convertibile effettuati nel 2013, e i profili di liquidità e funding, che nonostante il
miglioramento rimangono comunque su livelli inferiori rispetto alla maggior parte dei
concorrenti. Fitch, inoltre, sottolinea che BPVi presenta un asset quality debole e una
redditività modesta, seppur in entrambi gli aspetti la banca abbia evidenziato una maggior
tenuta rispetto ai concorrenti.
L’outlook negativo riflette la vulnerabilità della banca alla congiuntura economica italiana,
che potrebbe ulteriormente peggiorare, e afferma che un’ulteriore diminuzione della
redditività o una crescita dei crediti deteriorati maggiore rispetto alle attese potrebbero
portare ad una riduzione del rating. Un miglioramento dell’asset quality, che probabilmente
dipenderà da una normalizzazione del contesto economico, porterebbe, invece, ad un
innalzamento del giudizio.
Si informa che la società di rating Fitch Ratings in data 26 marzo 2014, nell’ambito di una
revisione dei criteri generali per la determinazione del rating delle istituzioni finanziarie, che
prevedono a tendere un’attenuazione dell’importanza del rating di supporto, ha emesso un
comunicato stampa in cui conferma il rating di supporto (SR) di 63 banche europee ed i
relativi floors (SRF) di 61 banche europee. Si precisa che i rating di supporto di tutte le
banche italiane, tra cui anche quello dell’Emittente, sono stati confermati
Il giudizio da parte dell’agenzia DBRS di BBB (low) riflette l’adeguata e stabile posizione di
mercato dell’Emittente con la clientela Retail e PMI nelle principali regioni industriali del
Nord-Est. Il giudizio individuale riflette anche l’appena soddisfacente performance
finanziaria del Gruppo BPVi, che è stata posta sotto pressione dalla difficile situazione
economica italiana. Nel suo giudizio DBRS non considera la possibilità di un supporto
tempestivo per l’Emittente nel caso di uno scenario di forte tensione. Pertanto, DBRS ha
assegnato un giudizio sul supporto pari a SA-3, che non fornisce alcun sostegno positivo al
rating individuale. DBRS non si attende nel breve termine alcuna variazione positiva del
rating dell’Emittente. Il Trend (outlook) negativo assegnato al rating riflette principalmente
le sfide che il debole contesto economico italiano pone alle banche italiane.
Secondo il giudizio di DBRS la profittabilità della Banca risulta modesta ed ha risentito dello
sfidante contesto economico italiano, che ha incrementato il costo della raccolta e ridotto sia
55
Documento di Registrazione
relativo all'Emittente
FATTORI DI RISCHIO
i margini sia la profittabilità. DBRS ritiene che il “carry trade” sul portafoglio di titoli di
Stato abbia contribuito parzialmente a compensare la pressione sul margine, ma costituisce
un benefit di natura solo temporanea. La società di rating ritiene inoltre che i margini di
BPVi siano inferiori rispetto ai peers, e che saranno messi sotto pressione non appena gli
effetti positivi del carry trade verranno meno. DBRS aggiunge che i ricavi hanno risentito
anche delle condizioni competitive sui prestiti ai soci/clienti e della rigidità della struttura di
costo della Banca. DBRS rileva, inoltre, che l’efficienza è migliorata e che il management ha
conseguito ulteriori progressi, ma questo potrebbe risultare insufficiente a compensare
completamente i possibili aumenti del costo del credito e degli accantonamenti che
potrebbero essere influenzati dalla persistente debolezza dell’economia nazionale e dalla
prossima Asset Quality Review, condotta a livello europeo.
Secondo la valutazione della società di rating il profilo di rischio di BPVi è coerente con la
sua natura di banca retail e commerciale, con circa il 92% degli RWA di Gruppo che sono
relativi alle esposizioni sui crediti. A giugno 2013, il totale dei crediti deteriorati ha
raggiunto il 14,6% dei prestiti, in linea con la media del Sistema bancario italiano. DBRS
rileva che la qualità dei prestiti della Banca Popolare di Vicenza è stata sottoposta a una
verifica da parte di Banca d’Italia durante il 2012, ma i livelli di copertura dei crediti
deteriorati della Banca rimangono sotto la media di Sistema.
Quanto al giudizio sulla liquidità, la raccolta dell’Emittente è principalmente basata sulla
clientela retail, attraverso sia i depositi sia obbligazioni retail, elemento che DBRS ritiene
soddisfacente. Nell’ultimo periodo BPVi ha ulteriormente aumentato la propria raccolta
retail, realizzando al contempo una ricomposizione da forme tecniche a vista e obbligazioni
retail a depositi a più lunga scadenza e meno onerosi. Nonostante ciò, e nonostante i
miglioramenti conseguiti negli ultimi due anni, il rapporto tra prestiti e raccolta, pari al 119%
a giugno 2013, rimane più elevato dei peers e pertanto BPVi dovrà migliorare su questo
fronte nel medio termine. La posizione di liquidità della Banca è solida. Banca Popolare di
Vicenza registra a novembre 2013 un livello di titoli liberi (unencumbered assets) per un
ammontare di 5,8 miliardi, che dà una certa garanzia per il futuro rimborso dei 3,3 miliardi
della LTRO e per le future scadenze di obbligazioni nella seconda metà del 2013 e nel 2014.
DBRS rileva che la banca ha compiuto notevoli progressi verso il raggiungimento dei valori
di Net Stable Funding Ratio e Liquidity Ratio previsti da Basilea III.
Per quanto riguarda il capitale, secondo DBRS BPVi ha evidenziato una capitalizzazione più
elevata di alcuni peers, con un Core Tier 1(Basilea II) pro-forma pari al 9% a giugno 2013,
che ha beneficiato dell’aumento di capitale di 253 milioni di euro, completato in agosto
2013, e della crescita del numero dei soci fino a circa 80 mila unità a settembre 2013. La
Banca è ben posizionata, essendo dotata di un ampio buffer patrimoniale costituito dal
prestito convertibile “soft mandatory” ed avendo pianificato l’applicazione dei modelli
avanzati di rating IRB alla maggior parte del portafoglio creditizio. DBRS rileva come
questo buffer potrebbe rivelarsi necessario se la Banca fosse negativamente impattata dalla
prossima Asset Quality Review europea, ed in particolare se alla Banca fosse richiesto di
56
Documento di Registrazione
relativo all'Emittente
FATTORI DI RISCHIO
aumentare i livelli di copertura dei crediti deteriorati
I report delle agenzie di rating con i commenti sui singoli giudizi sono reperibili, oltre che sul
sito internet dell’Emittente (www.popolarevicenza.it), rispettivamente:
−
con riferimento all’agenzia “Fitch Ratings” sul sito internet www.fitchratings.com;
−
con riferimento all’agenzia “DBRS” sul sito internet www.dbrs.com;
−
con
riferimento
all’agenzia
http://www.standardandpoors.com.
Standard
&
Poor’s
sul
sito
internet
Per maggiori informazioni si rinvia al paragrafo 23.2 (Attestazione sulle informazioni
provenienti da terzi) del presente Documento di Registrazione.
4.1.14 Rischio connesso al trattamento contabile della partecipazione detenuta in Banca d’Italia
Al 31 dicembre 2013, il Gruppo BPVi deteneva n. 667 quote di partecipazione al capitale di
Banca d’Italia, rappresentative dello 0,23% del capitale della stessa Banca d’Italia, classificate nel
comparto delle “Attività finanziarie disponibili per la vendita” al valore di costo di 6,9 milioni di
euro.
Per effetto del Decreto Legge n. 133 del 30 novembre 2013 (“D.L. 133/2013”), convertito con la
Legge n. 5 del 29 gennaio 2014, Banca d’Italia, istituto di diritto pubblico, ha aumentato il
proprio capitale mediante utilizzo delle riserve statutarie da Euro 156.000 ad Euro 7.500.000.000,
suddiviso in n. 300.000 quote nominative di partecipazione di Euro 25.000 ciascuna emesse ed
assegnate ai partecipanti al capitale di Banca d’Italia in proporzione alle rispettive partecipazioni.
Tali quote di partecipazione sono dotate di diritti patrimoniali e partecipativi diversi rispetto a
quelli associati alle quote detenute sino al 31 dicembre 2013. In particolare, le principali
innovazioni riflesse in apposite modifiche dello statuto di Banca d’Italia approvate dall’assemblea
straordinaria del 23 dicembre 2013 ed entrate in vigore il 31 dicembre 2013 riguardano: (i) la
limitazione del diritto patrimoniale dei partecipanti alla distribuzione di dividendi annuali, a
valere sugli utili netti, per un importo non superiore al 6% del capitale, che rappresenta l’unico
diritto patrimoniale oltre al diritto alla restituzione del capitale; (ii) l’individuazione dei requisiti
soggettivi richiesti in capo ai soggetti che intendono detenere una partecipazione nel capitale della
Banca d’Italia; (iii) l’introduzione di un limite all’entità della partecipazione che può essere
detenuta nel capitale della Banca d’Italia (3%) e la sterilizzazione dei diritti di governance e
patrimoniale per la parte detenuta in eccesso rispetto a tale limite; (iv) la facoltà per la Banca
d’Italia di acquistare quote in via temporanea, al fine di favorire il rispetto del limite
partecipativo.
In considerazione della diversità dei diritti patrimoniali, amministrativi e partecipativi delle quote
di partecipazione al capitale di Banca d’Italia ante e post D.L. 133/2013, l’Emittente ha ritenuto
che i titoli rappresentativi delle quote di capitale della Banca d’Italia emessi nell’ambito
dell’aumento di capitale e delle connesse modifiche statutarie a far data 31 dicembre 2013,
debbano considerarsi strumenti finanziari diversi da quelli ante D.L. 133/2013 ed oggetto di
sostituzione ed annullamento.
Sotto il profilo contabile, si è quindi ritenuto che la modifica sostanziale dei rischi e dei benefici
associati alle quote post D.L. 133/2013 sia tale da rendere necessario procedere alla cancellazione
dei vecchi strumenti (cosiddetta “derecognition”) e contestualmente alla rilevazione iniziale delle
nuove quote, sulla base del relativo fair value, ai sensi di quanto disposto dal principio contabile
57
Documento di Registrazione
relativo all'Emittente
FATTORI DI RISCHIO
di riferimento IAS 39. La necessità di procedere alla rilevazione ex novo nello stato patrimoniale
delle nuove quote pare essere confermata dallo stesso D.L. 133/2013 che fa espresso riferimento
al termine “iscrizione” delle nuove quote, a dimostrazione della piena consapevolezza e volontà
del legislatore che le quote in cui si divide il nuovo capitale di Banca d’Italia e i relativi titoli
siano e debbano essere trattati come nuovi titoli.
Con riferimento all’iscrizione delle nuove quote si è ritenuto che il comparto di classificazione,
sulla base delle caratteristiche e del relativo intento di detenzione, sia quello delle “Attività
finanziarie disponibili per la vendita” per un ammontare pari a Euro 17,2 milioni, corrispondente
ad un valore unitario di Euro 25.000 a quota. Tale valutazione risulta coerente con le stime
condotte da un gruppo di esperti riportate nel documento pubblico disponibile sul sito internet di
Banca d’Italia dal titolo “Un aggiornamento del valore delle quote di capitale”. Ne è derivata una
plusvalenza lorda pari a Euro 10,3 milioni, rilevata tra gli utili da realizzo di attività finanziarie
disponibili per la vendita.
Nonostante le modalità di rilevazione contabile adottate siano allineate a quanto espresso da
autorevoli esperti giuridici e contabili nell’ambito di specifici pareri diffusi dall’associazione di
categoria, si deve tuttavia segnalare che, alla Data del Prospetto, è stato avviato un esame da parte
della Commissione europea volto a verificare se l’operazione possa configurarsi come una forma
di “aiuto di stato” a favore degli istituti bancari italiani. Al riguardo, si segnala che Consob, con
Comunicazione n. DIE/0018881 del 10 marzo 2014, ha evidenziato che, “in ragione dei complessi
profili di unicità e atipicità che caratterizzano l’operazione […] e considerato che la modalità di
contabilizzazione della stessa non è espressamente disciplinata dai principi contabili
internazionali, sono stati effettuati e sono in corso approfondimenti presso tutte le sedi nazionali e
internazionali. In considerazione di quanto sopra esposto gli amministratori, in sede di
approvazione del bilancio 2013, dovranno adottare, sulla base del più completo quadro
informativo disponibile, la modalità di contabilizzazione che ritengono più appropriata a
soddisfare i criteri previsti dai principi contabili internazionali. Ciò fermo restando che la
particolare delicatezza della materia richiede che le società quotate forniscano nel bilancio la più
completa informativa al riguardo”. Tale posizione è stata altresì espressa nel comunicato stampa
congiunto degli organi di vigilanza – Banca d’Italia, Consob e IVASS – diffuso in data 11 marzo
2014.
Si evidenzia che, qualora le competenti autorità maturino in futuro un orientamento diverso
rispetto a quello adottato dal Gruppo BPVi, potrebbe rendersi necessaria una revisione del
trattamento contabile dell’operazione. In particolare, potrebbe essere ritenuta non corretta la
modalità di rilevazione della rivalutazione dell’interessenza detenuta in Banca d’Italia, pari ad
Euro 10,3 milioni (al lordo dell’effetto fiscale), che potrebbe venire contabilizzata in contropartita
di una specifica riserva patrimoniale, anziché come plusvalenza di conto economico.
Nel dettaglio, qualora la rivalutazione delle quote detenute in Banca d’Italia fosse imputata in una
riserva di patrimonio netto ed ipotizzando l’invarianza del relativo carico fiscale, si avrebbero i
seguenti effetti:
• il risultato economico dell’esercizio registrerebbe un componente negativo pari ad Euro
10,3 milioni (Euro 9,1 milioni al netto dell’effetto fiscale);
• il patrimonio netto contabile, comprensivo del risultato dell’esercizio, non subirebbe
alcuna variazione in quanto la mancata rilevazione della plusvalenza netta troverebbe
compensazione con l’accredito della rivalutazione nelle riserve da valutazione, al netto
della relativa fiscalità;
• i ratios patrimoniali rimarebbero sostanzialmente invariati (Core Tier 1 Ratio e il Tier 1
Ratio pari al 9,20% anziché al 9,21% e Total Capital Ratio all’11,79% anziché
all’11,81%).
58
Documento di Registrazione
relativo all'Emittente
FATTORI DI RISCHIO
L’eventuale differente contabilizzazione della rivalutazione della partecipazione in Banca d’Italia
non avrebbe impatti significativi sui ratios patrimoniali del Gruppo anche applicando la nuova
normativa regolamentare nota come Basilea 3 entrata in vigore il 1° gennaio 2014.
Per maggiori informazioni si rinvia al capitolo 9 (Resoconto della situazione gestionale e
finanziaria) del presente Documento di Registrazione.
4.1.15 Rischi connessi ai procedimenti giudiziari in corso e agli interventi dell’Autorità di
Vigilanza
Per quanto concerne i procedimenti giudiziari, trattasi di rischi connessi al possibile esito
sfavorevole di eventuali vertenze legali e giudiziarie cui l’Emittente è convenuto in ragione della
propria attività bancaria.
Le principali tipologie di controversie passive sono relative ad azioni revocatorie fallimentari, ad
azioni in materia di anatocismo e ad azioni relative ai servizi di investimento prestati, tipici dello
svolgimento di un’attività bancaria. A fronte di tali controversie, il Gruppo, ove ritenuto
opportuno, ha effettuato i necessari accantonamenti al fondo per rischi ed oneri, al fine di
fronteggiare le possibili perdite rivenienti dalle stesse. Al 31 dicembre 2013, l’ammontare
complessivo degli accantonamenti, ritenuto congruo dall’Emittente, in relazione alle possibili
pretese, era pari ad Euro 33,4 milioni.
Non è, tuttavia, possibile escludere che dalle controversie legali possano in futuro scaturire
sopravvenienze passive non comprese nel fondo per rischi e oneri, né che gli accantonamenti
effettuati in tale fondo per rischi e oneri possano risultare insufficienti a coprire le passività
derivanti da un esito negativo dei procedimenti oltre le attese, con conseguenti possibili effetti
negativi sulla situazione economico patrimoniale e finanziaria del Gruppo stesso.
Si segnala che il Vice Presidente, Prof. Andrea Monorchio, risulta coinvolto in qualità di
legale rappresentante della società Operae S.p.A. a titolo di concorso nei reati di cui agli artt.
2 e 8 del D. Lgs. n. 74/2000 (Emissione di fatture o altri documenti per operazioni inesistenti
e Dichiarazione fraudolenta mediante uso di fatture o altri documenti per operazioni
inesistenti) nell’ambito del procedimento penale nr 2592/09 instaurato avanti la Procura della
Repubblica presso il Tribunale di Roma. Il procedimento, allo stato, è ancora in fase
dibattimentale.
A detta della difesa dell’Esponente, il quale era stato nominato con delega unicamente per i
rapporti con le Istituzioni e con il sistema bancario – e quindi assolutamente estraneo ad ogni
atto di gestione – la vicenda dovrebbe concludersi con una decisione liberatoria.
Accertamenti ispettivi
Si informa, che a partire dal 10 marzo 2014 l’Emittente, in ottemperanza a quanto previsto
dall’art. 33(4) del Regolamento (UE) n. 1024/2013 del Consiglio del 15 ottobre 2013 e dalla
Decisione della BCE del 4 febbraio 2014 (ECB/2014/3), è sottoposto ad accertamento ispettivo
condotto per conto della Banca Centrale Europea. Tale accertamento è mirato all’esame della
qualità degli attivi (Asset Quality Review) previsto nell’ambito del Comprehensive assessment,
finalizzato all’avvio del Single Supervisory Mechanism.
Per maggiori informazioni si rinvia al capitolo 20 (Informazioni finanziarie riguardanti le attività
e le passività, la situazione finanziaria ed i profitti e le perdite dell’Emittente e del Gruppo) del
presente Documento di Registrazione.
59
Documento di Registrazione
relativo all'Emittente
FATTORI DI RISCHIO
4.1.16 Rischio legato alla valutazione delle partecipazioni
Nel Bilancio Consolidato 2013 sono iscritte partecipazioni per Euro 355,9 milioni (pari allo
0,79% del totale attivo del Gruppo) che si riferiscono principalmente alle interessenze detenute
nelle società assicurative del Gruppo Cattolica.
Conformemente alle previsioni dello IAS 36, per le partecipazioni si procede alla periodica
verifica dell’adeguatezza del valore di iscrizione (impairment test). L’analisi condotta sulle
partecipazioni di Banca Popolare di Vicenza ha avuto per oggetto gli asset partecipativi
caratterizzati da un valore di bilancio superiore alla corrispondente frazione di patrimonio netto
della partecipata, ritenendosi questo un indicatore sintetico e di immediata lettura di una possibile
sussistenza di perdite per riduzione durevole di valore. Per ciascuna di tali posizioni si è
proceduto a verificare la sussistenza o meno di situazioni di perdita durevole. In seguito
all’impairment test effettuato emerge che per tutti gli asset partecipativi sottoposti a verifica il
valore recuperabile risulta superiore al corrispondente valore di bilancio (ad eccezione di una
partecipazione, il cui differenziale negativo rispetto al valore di carico risulta marginale sia in
valore assoluto che parametrato al totale del valore delle partecipazioni). Sulle principali
partecipazioni (le compagnie assicurative Società Cattolica di Assicurazione S.C., Berica Vita,
Cattolica Life e ABC Assicura) è stata effettuata un’analisi di sensitività sul valore d’uso, e tal
proposito si evidenzia che tutte evidenziano anche nella soglia inferiore delle sensitivity analysis
un valore superiore a quello da testare.
Si evidenzia, inoltre, che le valutazioni sono rese particolarmente complesse in considerazione
dell’attuale contesto macroeconomico e di mercato, del nuovo quadro normativo e regolamentare
e dalla conseguente difficoltà ed incertezza riguardo le previsioni reddituali di lungo periodo.
Pertanto le informazioni ed i parametri utilizzati per le verifiche di recuperabilità, che sono
significativamente influenzati mercato dai fattori sopra indicati, potrebbero avere evoluzioni
diverse da quelle ipotizzate.
Per maggiori informazioni si rinvia ai capitoli 9 (Resoconto della situazione gestionale e
finanziaria) e 20 (Informazioni finanziarie riguardanti le attività e le passività, la situazione
finanziaria ed i profitti e le perdite dell’Emittente e del Gruppo) del presente Documento di
Registrazione.
4.1.17 Rischio legato alle attività fiscali
Si riporta di seguito, il prospetto delle attività per imposte anticipate e passività per imposte
differite, risultanti dai bilanci consolidati nel triennio 2011-2013.
60
Documento di Registrazione
relativo all'Emittente
FATTORI DI RISCHIO
Attività e Passività Fiscali
(in migliaia di euro)
Variazione %
31/12/2013 31/12/2012 31/12/2011
2013-2012 2012-2011
Attività per imposte anticipate
447.538
351.824
317.502
27,2%
10,8%
- di cui DTA trasformabili L. 214/2011
424.586
286.422
253.786
48,2%
12,9%
in contropartita al patrimonio netto
77.174
134.539
254.404
-42,6%
-47,1%
524.712
486.363
571.906
7,9%
-15,0%
in contropartita al conto economico
119.220
106.337
85.980
12,1%
23,7%
in contropartita al patrimonio netto
21.564
30.177
18.061
-28,5%
67,1%
140.784
136.514
104.041
3,1%
31,2%
in contropartita al conto economico
Totale
Passività per imposte differite
Totale
Le attività per imposte anticipate e le passività per imposte differite sono rilevate in bilancio a
livello patrimoniale a saldi aperti e senza compensazioni, includendo le prime nella voce “attività
fiscali” e le seconde nella voce “passività fiscali” dello stato patrimoniale.
Le attività e le passività iscritte per imposte anticipate e differite vengono sistematicamente
valutate ad ogni data di bilancio per tener conto sia di eventuali modifiche intervenute nelle
norme fiscali o nelle aliquote, sia di eventuali diverse situazioni soggettive delle società del
Gruppo.
Si precisa che anche con riguardo al bilancio 2013, come già per i precedenti, si è proceduto
all’iscrizione di attività per imposte anticipate, sia a fronte di differenze temporanee con tempi di
“inversione” predeterminati che a fronte di differenze temporanee con tempi di “inversione” non
predeterminati, ritenendosi per entrambe soddisfatto il requisito della “probabile” esistenza di
redditi imponibili futuri; sulla base dell’analisi prospettica condotta è stata infatti ritenuta
realistica l’attesa di futuri redditi imponibili sufficienti ad assorbire i rientri delle suddette
imposte anticipate.
Si evidenzia al riguardo che, a decorrere dal periodo d’imposta chiuso al 31 dicembre 2011, è
stabilita la conversione in crediti d’imposta delle imposte anticipate IRES iscritte in bilancio a
fronte di perdite fiscali derivanti dalla deduzione differita delle differenze temporanee qualificate
previste dall’articolo 2, comma 56-bis, del Decreto Legge n. 225/2010, convertito con
modificazioni dalla Legge 22 dicembre 2011 n. 214, in aggiunta a quella già prevista per il caso
in cui dal bilancio individuale risulti una perdita di esercizio (art. 2, commi 55 e 56, Legge n.
214/2010). Inoltre, a seguito delle nuove disposizioni introdotte dalla Legge n. 147/2013, a partire
dall’esercizio 2013 sono convertibili in crediti d’imposta anche le imposte anticipate IRAP
derivanti dalla deduzione differita delle differenze temporanee previste dalla Legge n. 214/2011.
La convertibilità prevista dalla Legge n. 214/2011 ha introdotto una modalità di recupero
aggiuntiva e integrativa, che risulta idonea ad assicurare il recupero delle imposte anticipate
qualificate in ogni situazione, indipendentemente dalla redditività futura dell’impresa. Infatti,
qualora in un determinato esercizio si verificassero eccedenze delle differenze temporanee
qualificate rispetto al reddito imponibile, il recupero delle relative imposte anticipate non si
manifesterebbe in una riduzione delle imposte correnti, ma comunque mediante l’iscrizione di
61
Documento di Registrazione
relativo all'Emittente
FATTORI DI RISCHIO
imposte anticipate sulla perdita fiscale, convertibili in crediti d’imposta ai sensi dell’articolo 2,
comma 56-bis, D.L. n. 225/2010, convertito dalla Legge n. 214/2011. La convertibilità delle
imposte anticipate su perdite fiscali che siano determinate da differenze temporanee qualificate si
configura pertanto quale sufficiente presupposto per l’iscrizione in bilancio delle imposte
anticipate qualificate, rendendo di fatto implicitamente superato il relativo probability test. Nel
prospetto sopra riportato viene fornita specifica evidenza delle attività per imposte anticipate
convertibili in crediti d’imposta ai sensi della legge n. 214/2011.
Si ritiene di precisare che, relativamente alle riserve ed ai saldi attivi di rivalutazione in
sospensione d’imposta di Banca Popolare di Vicenza, non si è proceduto allo stanziamento delle
relative passività per imposte differite, conformemente alla previsione contenuta nel paragrafo
52b dello IAS 12 che subordina l’accantonamento di una deffered tax liability sulle riserve in
sospensione alla decisione della loro distribuzione; al riguardo si evidenzia che l’Emittente non
ha assunto, né ritiene probabile assumere nel breve-medio periodo, comportamenti idonei ad
integrare i presupposti per la relativa tassazione.
In relazione alle attività per imposte anticipate iscritte in bilancio non si può escludere che
eventuali future modifiche normative possano modificare e/o differire il riconoscimento delle
deduzioni di tali componenti, tali da determinare effetti negativi sia in termini finanziari sia in
termini economici.
Si segnala, infine, che negli esercizi 2011 e 2012 Banca Popolare di Vicenza e alcune società del
Gruppo si sono avvalse dell’opzione, prevista dalle disposizioni dell’articolo 15, commi 10, 10bis e 10-ter del D.L. n. 185/2008, per affrancare ai fini fiscali il valore degli avviamenti iscritti a
seguito di operazioni di fusione per incorporazione, di operazioni di conferimento di rami
d’azienda nonché dei maggiori valori, attribuiti ad avviamenti, di alcune partecipazioni di
controllo risultanti dal Bilancio Consolidato al 31 dicembre 2010.
Tali affrancamenti hanno comportato – secondo il trattamento contabile adottato, previsto
dall’organismo italiano di contabilità nel documento serie applicazioni IAS/IFRS del febbraio
2009 – l’iscrizione nei relativi esercizi sia del costo della relativa imposta sostitutiva, sia
dell’intero ammontare delle imposte differite attive a fronte del beneficio fiscale connesso con la
deducibilità futura delle quote di ammortamento “extracontabile” dell’avviamento affrancato.
Tali operazioni di affrancamento hanno influito sulla redditività consolidata degli esercizi 2011 e
2012 con un beneficio economico netto (non ricorrente) rispettivamente pari a 67.832 mila euro
per l’esercizio 2011 e 20.518 mila euro per l’esercizio 2012.
Per maggiori informazioni si rinvia ai capitoli 9 (Resoconto della situazione gestionale e
finanziaria) e 20 (Informazioni finanziarie riguardanti le attività e le passività, la situazione
finanziaria ed i profitti e le perdite dell’Emittente e del Gruppo) del presente Documento di
Registrazione.
4.1.18 Rischio relativo alle operazioni di ripatrimonializzazione della Banca
In data 18 febbraio 2014 il Consiglio di Amministrazione della Banca ha deliberato di procedere
all'avvio di due operazioni di aumento di capitale da realizzarsi una nell'ambito delle deleghe già
attribuite al Consiglio di Amministrazione dall'Assemblea dei Soci del 30 aprile 2011 e l'altra
attraverso un aumento di capitale ordinario finalizzato all'ampliamento della base sociale. Il
progetto prevede un aumento di capitale di Euro 607.786.750,00 da offrire in opzione ai
Soci/Azionisti e ai detentori di obbligazioni convertibili e 300 milioni di euro da offrire a nuovi
Soci nell'ambito di un aumento di capitale dedicato. Con tali operazioni la Banca si prefigge da un
62
Documento di Registrazione
relativo all'Emittente
FATTORI DI RISCHIO
lato di acquisire le risorse patrimoniali necessarie per cogliere eventuali opportunità di crescita,
dall'altro di raggiungere i migliori standard di mercato europei in termini di patrimonializzazione
in vista del prossimo passaggio alla vigilanza della Banca Centrale Europea, continuando a
sostenere il territorio attraverso l’attività di impiego. Le finalità sopra citate risultano coerenti con
le aree prioritarie di intervento indicate nel Piano Industriale 2012-2014/16 approvato dal
Consiglio di Amministrazione in data 20 marzo 2012 e che prevedevano il miglioramento della
solidità patrimoniale del Gruppo, la continuazione dell’attività di sostegno dei territori e la
valutazione di opportunità di acquisizione e investimento. In relazione agli aumenti di capitale
sopra descritti, non essendo ad oggi l’operazione ancora conclusa, sussiste un rischio di non
integrale sottoscrizione degli importi prefissati. Si precisa che la patrimonializzazione della
Banca, anche in assenza di tali operazioni, rimarrebbe comunque superiore ai livelli attualmente
richiesti dall’Autorità di Vigilanza.
Per ulteriori informazioni si rinvia ai capitoli 3 (Informazioni finanziarie selezionate) e 9
(Resoconto della situazione gestionale e finanziaria) del presente Documento di Registrazione.
4.1.19 Rischio relativo all’affidamento dei servizi informatici in outsourcing
L’Emittente ha affidato in outsourcing a SEC Servizi S.c.p.a., società consortile di cui possiede il
49,8% del capitale, la gestione dell’infrastruttura tecnologica.
L’Emittente, di conseguenza, oltre ai rischi tipicamente connessi con l’usuale operatività
dell’information technology, è anche potenzialmente esposto al rischio derivante da omissioni,
errori o ritardi nel servizio fornito da un outsourcer, che potrebbe determinare una discontinuità
del servizio offerto rispetto a quanto previsto contrattualmente.
Si evidenzia tuttavia che, in ragione dell’elevata quota detenuta in SEC Servizi S.c.p.a. con
corrispondente significativa presenza di esponenti di BPVi nel Consiglio di Amministrazione
della società consortile, il rischio sopraccitato appare significativamente mitigato (per maggiori
informazioni si rinvia al paragrafo 6.4 “Dipendenza da brevetti o licenze, da contratti industriali,
commerciali o finanziari, o da nuovi procedimenti di fabbricazione” del presente Documento di
Registrazione).
4.2
FATTORI DI RISCHIO RELATIVI AL SETTORE IN CUI OPERANO LA SOCIETÀ E IL GRUPPO
4.2.1
Rischi connessi alla concorrenza nel settore bancario e finanziario
Il Gruppo opera all’interno di un mercato caratterizzato da rilevanti elementi di concorrenza. È
pertanto esposto ai rischi connessi alle azioni concorrenziali poste in essere dagli altri soggetti
operanti nel mercato bancario, sul territorio nazionale e in particolare nei settori di attività in cui
il Gruppo è maggiormente presente.
Tra i soggetti competitor nel settore bancario si annoverano, tra l’altro, le banche e i gruppi
bancari operanti in Italia, appartenenti alle varie fasce dimensionali (maggiori, grandi, medie,
piccole e minori), altre istituzioni finanziarie, il Bancoposta.
In tale contesto, il Gruppo adotta un monitoraggio costante nei differenti settori di attività in cui
opera, valuta nuove azioni in grado di contrastare la concorrenza dei propri competitor e attua una
politica di diversificazione dei mercati di riferimento.
63
Documento di Registrazione
relativo all'Emittente
FATTORI DI RISCHIO
In uno scenario competitivo come quello in esame il Gruppo potrebbe non riuscire a contrastare
efficacemente le azioni della concorrenza, con la possibile conseguenza di perdita di quote di
mercato e, quindi, di masse e ricavi connessi.
Per maggiori informazioni si rinvia al Capitolo 6, Paragrafo 6.2 (Principali mercati) del presente
Documento di Registrazione.
4.2.2
Rischi connessi all’evoluzione della regolamentazione del settore bancario e finanziario e
delle ulteriori normative applicabili al Gruppo
L’esercizio dell’attività bancaria in Italia è soggetto ad un’ampia e stringente regolamentazione,
nonché all’attività di vigilanza esercitata dalle competenti istituzioni: Banca d’Italia, BCE,
Consob ed IVASS. Con particolare riferimento all’Emittente, si segnala che, nonostante le sue
azioni non siano quotate in un mercato regolamentato, la stessa, in qualità di “emittente titoli
diffusi”, di “emittente quotato avente l’Italia come Stato membro d’origine”, nonché di “emittente
obbligazioni quotate sul MOT”, è chiamata al rispetto di ulteriori disposizioni emanate dalla
Consob.
La regolamentazione applicabile e l’attività di vigilanza sono soggette, rispettivamente, a continui
aggiornamenti ed evoluzione della prassi.
In linea generale, l’impianto normativo internazionale e nazionale cui è soggetto il Gruppo ha la
finalità principale di salvaguardare la stabilità e la solidità del sistema bancario, attraverso
l’adozione di una disciplina molto articolata mirata a contenere i fattori di rischio. Per conseguire
tali obiettivi, la normativa prevede, fra l’altro:
•
una dotazione patrimoniale minima, adeguata a fronteggiare le dimensioni aziendali e i rischi
connessi;
•
limiti quantitativi e qualitativi nella capacità di sviluppare determinati aggregati finanziari,
anche in funzione dei rischi ad essi associati (es. credito, liquidità);
•
regole stringenti nell’articolazione del sistema dei controlli e della compliance;
•
norme sulla governance aziendale.
Il Gruppo è, inoltre, soggetto, nell’esercizio dell’attività bancaria e di impresa, a specifiche
normative, tra cui si segnalano le disposizioni in tema di antiriciclaggio, usura, tutela del cliente
(consumatore), diritto del lavoro, sicurezza sul lavoro e privacy.
Quanto sopra va, altresì, integrato con le discipline più rigorose adottate dalle autorità
internazionali in tema di patrimonializzazione delle banche. A tale proposito, si segnala che a
partire dal 2015 è prevista l’entrata in vigore delle regole dettate dai c.d. accordi di Basilea III,
che, inter alia, impongono un significativo rafforzamento dei requisiti patrimoniali minimi e
l’implementazione di nuove policy in tema di gestione del rischio di liquidità negli istituti
bancari. Più in dettaglio, per quanto concerne l’innalzamento dei requisiti patrimoniali, gli
accordi di Basilea III prevedono una fase transitoria con livelli minimi di patrimonializzazione
via via crescenti. A regime, ovvero a partire dal 2019, tali livelli contemplano per le banche un
Common Equity (ovvero la componente primaria di capitale rappresentata principalmente dal
capitale ordinario versato, dalla relativa riserva sovrapprezzo, dall’utile di periodo, dalle riserve,
da specifiche rettifiche regolamentari e, entro determinati limiti, dal patrimonio di terzi) pari
almeno al 7% delle attività ponderate per il rischio, un Tier 1 Capital pari almeno all’8,5% delle
Attività di Rischio Ponderate e un Total Capital pari almeno al 10,5% delle Attività di Rischio
Ponderate. Tali livelli minimi includono il c.d. “capital conservation buffer”, ovvero un
«cuscinetto» di ulteriore capitalizzazione obbligatoria. Nella stessa fase transitoria saranno,
64
Documento di Registrazione
relativo all'Emittente
FATTORI DI RISCHIO
inoltre, gradualmente introdotte specifiche deduzioni regolamentari dagli aggregati patrimoniali.
Per quanto concerne la liquidità, gli accordi di Basilea III prevedono, tra l’altro, l’introduzione di
un indicatore di breve termine (Liquidity Coverage Ratio, o LCR), avente come obiettivo la
costituzione e il mantenimento di un buffer di liquidità che consenta la sopravvivenza della banca
per un periodo temporale di trenta giorni in caso di grave stress, e di un indicatore di liquidità
strutturale (Net Stable Funding Ratio, o NSFR) con orizzonte temporale superiore all’anno,
introdotto per garantire che attività e passività presentino una struttura per scadenze sostenibile.
Relativamente a questi indicatori, si segnala che:
•
per l’indicatore LCR è previsto un valore minimo del 60% a partire dal 1° gennaio 2015,
con un minimo in progressivo aumento fino a raggiungere il 100% dal 1° gennaio 2018
secondo la CRR – regolamento UE n. 575/2013;
•
per l’indicatore NSFR si evidenzia a tal proposito che mentre la proposta del Comitato di
Basilea prevedeva una soglia minima del 100% da rispettare a partire dal 1° gennaio
2018, la normativa comunitaria (CRR) per il momento non contempla un limite
regolamentare sulla liquidità strutturale.
Tale evoluzione regolamentare, che ha sempre come finalità la maggiore stabilità del sistema,
nonostante ne sia prevista un’entrata in vigore graduale, potrà comunque avere impatti
significativi sulle dinamiche gestionali del Gruppo.
Alla luce di quanto sopra esposto, il rispetto continuativo delle molteplici regolamentazioni, e
segnatamente (tenuto conto dei canoni introdotti da Basilea III) la necessità di incrementare la
dotazione patrimoniale – a parità di dimensione – ed il rispetto dei parametri di liquidità,
richiedono un impegno di risorse significativo, nonché l’adozione di norme e policy interne
altrettanto complesse che potrebbero determinare maggiori costi e/o minori ricavi in capo
all’Emittente e al Gruppo.
L’Emittente è, altresì, soggetto alle normative applicabili ai servizi finanziari – che disciplinano,
tra l’altro, l’attività di vendita e collocamento degli strumenti finanziari e quelle di marketing – e
in tale contesto è soggetto, tra l’altro, alla vigilanza della CONSOB.
Nonostante il Gruppo impieghi costantemente risorse significative e politiche interne adeguate
per rispettare le molteplici disposizioni legislative e regolamentari applicabili, occorre segnalare
che il mancato rispetto delle stesse, ovvero eventuali mutamenti legislativi/regolamentari o
cambiamenti relativi alle modalità di interpretazione e/o applicazione della normativa applicabile
da parte delle competenti autorità potrebbero comportare possibili effetti negativi rilevanti sui
risultati operativi e sulla situazione economica, patrimoniale e/o finanziaria del Gruppo. Quanto
precede anche in considerazione del fatto che alla data del presente Documento, alcune leggi e
normative che interessano i settori in cui l’Emittente opera sono di recente approvazione e le
relative modalità applicative sono in corso di definizione.
Tra le novità regolamentari in fase di definizione, si segnala la proposta di direttiva del
Parlamento Europeo e del Consiglio in ordine alla istituzione di un quadro di risanamento e
risoluzione delle crisi degli enti creditizi e delle imprese di investimento (Direttiva Bank
Recovery and Resolution Directive o BRRD), che s’inserisce nel contesto di una più ampia
proposta di fissazione di un meccanismo unico di risoluzione delle crisi e del Fondo unico di
risoluzione delle crisi bancarie. Tra gli aspetti innovativi della BRDD si evidenzia l’introduzione,
in caso di insolvenza delle banche, di un meccanismo di “autosalvataggio” da parte delle stesse
banche (c.d. bail-in). In particolare, in base a tale Direttiva, in caso di apertura di una procedura
concorsuale nei confronti di un istituto di credito, si registra il passaggio da un sistema di
65
Documento di Registrazione
relativo all'Emittente
FATTORI DI RISCHIO
superamento della crisi basato su risorse pubbliche (c.d. bail-out) a un sistema in cui le perdite
vengono trasferite agli azionisti, ai detentori di debito junior (strumenti ibridi), ai detentori di
titoli di debito senior unsecured (non garantiti), ai prestiti alle piccole medie imprese e infine ai
depositanti per la parte eccedente la quota garantita, ovvero per la parte eccedente Euro
100.000,00 (c.d. bail-in). In caso di necessità ulteriormente eccedenti alle perdite trasferite come
sopra indicato, dovrà intervenire un fondo unico di risoluzione, che dovrà essere creato dagli Stati
Membri. Tale fondo unico di risoluzione, dovrebbe essere operativo in un orizzonte temporale di
10-15 anni dalla data del Documento. La Bank Recovery and Resolution Directive dovrebbe
essere recepita negli ordinamenti dei singoli Stati nazionali entro il 2016.
Alla luce di quanto sopra esposto, il rispetto continuativo delle molteplici regolamentazioni, e
segnatamente (tenuto conto dei canoni introdotti da Basilea 3) la necessità di incrementare la
dotazione patrimoniale – a parità di dimensione – ed il rispetto dei parametri di liquidità,
richiedono un impegno di risorse significativo, nonché l’adozione di norme e policy interne
altrettanto complesse che potrebbero determinare maggiori costi e/o minori ricavi in capo
all’Emittente e al Gruppo.
Alla Data del Documento di Registrazione, vi è quindi incertezza circa gli impatti che le nuove
regole potrebbero avere sulla situazione economico, patrimoniale e finanziaria dell’Emittente.
Per maggiori informazioni si rinvia al capitolo 6 (Panoramica delle attività di Banca Popolare di
Vicenza e del Gruppo) del presente Documento di Registrazione.
4.2.3
Rischi connessi alla riduzione del supporto alla liquidità del sistema
A partire dalla metà del 2011 si è assistito ad un intervento rilevante da parte delle autorità
competenti (in particolare la BCE) volto ad assicurare al sistema bancario adeguate condizioni di
liquidità, al fine di superare le fasi più acute della crisi che ha interessato l’Eurozona.
Si fa in particolare riferimento alle operazioni di finanziamento garantite da titoli ed attivi,
utilizzate in maniera rilevante dalle banche dei paesi dell’Eurozona. Nei mesi di dicembre 2011 e
febbraio 2012 la BCE ha dato corso a due operazioni di emissione di titoli di debito garantiti a
medio termine (3 anni), che hanno contribuito a stabilizzare la situazione di liquidità del sistema
bancario europeo.
Inoltre, con le decisioni del 28 giugno 2012 e del 2 agosto 2012, la BCE ha introdotto ulteriori
tipologie di attività utilizzabili dalle banche come collateral in operazioni di finanziamento con
l’Eurosistema. Tra tali ulteriori attività si segnalano, tra l’altro, i titoli emessi nell’ambito di
operazioni di cartolarizzazione (ABS) garantiti da prestiti a piccole e medie imprese e aventi
all’emissione e successivamente due rating pari almeno alla tripla “B”.
In data 6 settembre 2012 il consiglio direttivo della BCE ha (i) annunciato un piano anti-spread,
in virtù del quale la BCE potrà acquistare titoli di Stato, con scadenza tra 1 e 3 anni, senza limiti
prefissati e (ii) deciso che i tassi di interesse sulle operazioni di rifinanziamento principali, sulle
operazioni di rifinanziamento marginale e sui depositi presso la banca centrale rimarranno
invariati rispettivamente allo 0,75%, all’1,50% e allo 0,00%.
In data 2 maggio 2013 il consiglio direttivo della BCE ha nuovamente deciso di tagliare i tassi
d’interesse, dallo 0,75% allo 0,50% sulle operazioni di rifinanziamento principali, dall’1,50%
all’1,00% sulle operazioni di rifinanziamento marginale, confermando, invece, allo 0,00% il tasso
sui depositi presso la banca centrale.
Infine, in data 7 novembre 2013 il consiglio direttivo della BCE ha abbassato ulteriormente i tassi
66
Documento di Registrazione
relativo all'Emittente
FATTORI DI RISCHIO
d’interesse, dallo 0,50% allo 0,25% sulle operazioni di rifinanziamento principali, dall’1,00% allo
0,75% sulle operazioni di rifinanziamento marginale, confermando, invece, allo 0,00% il tasso sui
depositi presso la banca centrale.
Non è possibile prevedere la durata e l’intensità con cui tali operazioni di sostegno alla liquidità
potranno essere riproposte in futuro, con la conseguenza che non è possibile escludere una
riduzione, o persino un annullamento di tali supporti. Ciò determinerebbe la necessità per le
banche di cercare fonti di provvista alternative, senza escludere la difficoltà di tale ricerca nonché
il rischio che i relativi costi possano essere più elevati.
La situazione descritta potrebbe quindi incidere negativamente sull’attività, sui risultati operativi
e sulla situazione economica, patrimoniale e/o finanziaria del Gruppo.
Per maggiori informazioni si rinvia al capitolo 6 (Panoramica delle attività di Banca Popolare di
Vicenza e del Gruppo) del presente Documento di Registrazione.
67
Documento di Registrazione
relativo all'Emittente
5.
INFORMAZIONI SULL’EMITTENTE
5.1
STORIA ED EVOLUZIONE DELL’EMITTENTE E DEL GRUPPO
5.1.1
Denominazione legale e commerciale dell’Emittente
L’Emittente è denominata “BANCA POPOLARE DI VICENZA - Società Cooperativa per
Azioni”.
La denominazione commerciale è Banca Popolare di Vicenza.
5.1.2
Luogo di registrazione dell’Emittente e suo numero di registrazione
L’Emittente è iscritta nel Registro delle Imprese di Vicenza al n. 00204010243 dal 27 aprile
1925. L’Emittente è autorizzata all’esercizio del credito ed è iscritta al n. 1515 dell’Albo delle
Banche e dei Gruppi Bancari tenuto dalla Banca d’Italia.
Banca Popolare di Vicenza è la capogruppo del Gruppo Bancario Banca Popolare di Vicenza ed è
iscritta al n. A159632 dell’Albo Società Cooperative (sezione cooperative diverse da quelle a
mutualità prevalente).
L’Emittente è inoltre iscritta al Repertorio Economico Amministrativo (R.E.A.) di Vicenza al n.
1858 e nell’apposita sezione del Registro delle Imprese di Vicenza in qualità di esercente attività
di direzione e coordinamento nei confronti delle società da essa controllate.
5.1.3
Data di costituzione e durata dell’Emittente
L’Emittente è stata costituita e autorizzata con decreto reale del 12 settembre 1866, n. 1808.
La durata dell’Emittente, ai sensi dell’articolo 2 dello Statuto, è fissata al 12 settembre 2066, con
facoltà di proroga.
5.1.4
Domicilio e forma giuridica, legislazione in base alla quale l’Emittente opera, paese di
costituzione, indirizzo e numero di telefono della sede sociale e della principale sede di
attività
Banca Popolare di Vicenza è costituita in forma di società cooperativa per azioni ai sensi del
diritto italiano. La sede sociale e la principale sede di attività dell’Emittente è a Vicenza, in via
Battaglione Framarin n. 18. Il numero di telefono è +390444339111, il numero di telefax è
+390444329364 e il sito internet è www.popolarevicenza.it.
Banca Popolare di Vicenza svolge la sua attività in Italia; è regolata ed opera in base alla
legislazione italiana.
L’Emittente può, con le autorizzazioni e nelle forme di legge, istituire, trasferire e sopprimere
succursali ed uffici di rappresentanza in Italia e all'estero.
L’Emittente ha scelto, nel maggio 2008, l’Italia come stato membro d’origine ai sensi e per gli
effetti di quanto disposto dal D. Lgs. 6 novembre 2007 n. 195 che ha recepito la direttiva
2004/109/CE sull’armonizzazione degli obblighi di trasparenza riguardanti le informazioni sugli
emittenti i cui valori mobiliari sono ammessi alla negoziazione presso un mercato regolamentato
della Comunità Europea. Tale scelta, confermata nel giugno 2011, che rimane valida per tre anni,
si è resa necessaria in quanto l’Emittente, nell’ambito di programmi EMTN, ha emesso
obbligazioni quotate presso la borsa del Lussemburgo.
68
Documento di Registrazione
relativo all'Emittente
5.1.5
Fatti importanti nell’evoluzione dell’attività dell’Emittente
Non si sono verificati fatti recenti nella vita dell’Emittente che siano sostanzialmente rilevanti per
la valutazione della sua solvibilità.
Dalle origini fino agli anni ‘90
Banca Popolare di Vicenza, fondata nel 1866, con sede legale e direzione generale in Vicenza, è
stata la prima banca ad essere costituita a Vicenza e la prima banca popolare del Veneto.
Dalla originaria provincia di Vicenza, la rete di sportelli di Banca Popolare di Vicenza si è
gradualmente estesa nell'intero Nord Est e quindi nel Nord d'Italia. Al rafforzamento di questa
presenza hanno contribuito, a partire dagli anni '80, l'apertura di nuove filiali e l'acquisizione di
piccole banche popolari (Banca Popolare Agricola di Lonigo nel 1985, Banca Popolare di Thiene
nel 1988, Banca Popolare dei Sette Comuni-Asiago nel 1991 e Banca Popolare di Venezia nel
1994). Dal 1996 in poi sono state acquisite partecipazioni di maggioranza in altre banche popolari
del Veneto e del Friuli Venezia Giulia (nel 1996 Popolare di Castelfranco Veneto e Popolare di
Trieste; nel 1997 Popolare della Provincia di Belluno; e nel 1998 Popolare di Valdobbiadene e
Popolare Udinese). Tali acquisizioni hanno dato vita al Gruppo BPV.
Anni 2000: espansione del Gruppo BPV
Nel corso del 2000 ha preso avvio il "Progetto Centro Sud" con la costituzione di Banca Nuova
S.p.A. e l’acquisizione nel 2001 di Banca del Popolo di Trapani. La prima, con sede a Palermo, è
operativa in tutti i principali centri della Sicilia e della Calabria; la seconda, invece, è presente
con oltre quaranta filiali nell'area della Sicilia Occidentale.
A metà del 2002 Banca Nuova S.p.A. e Banca del Popolo di Trapani si sono fusi in una sola
realtà, con la denominazione di Banca Nuova S.p.A., con circa settanta sportelli.
Verso la fine del 2002 la Cassa di Risparmio di Prato, istituto con 54 sportelli in Toscana, è
entrata a far parte del Gruppo BPV.
L'azione di sviluppo dimensionale è proseguita anche nel 2004 con l’acquisizione, con decorrenza
dal 1° gennaio 2005, di un ramo d’azienda del gruppo Antonveneta costituito da 30 sportelli
ubicati in Sicilia.
All’inizio del 2007 è stata siglata l’alleanza strategica ed industriale tra l’Emittente e Società
Cattolica di Assicurazione S.C., finalizzata a dare vita ad una partnership strategica nel comparto
dei servizi assicurativi, bancari e finanziari per la persona.
Nell’ultimo trimestre dell’esercizio 2007 l’Emittente ha acquisito dal Gruppo UBI Banca il ramo
d’azienda costituito da 61 sportelli localizzati nelle province di Brescia e Bergamo.
A luglio 2007 si segnala, inoltre, l’acquisizione da parte dell’Emittente di una partecipazione pari
al 38,88% in Farbanca S.p.A., banca telematica specializzata nell’offerta di servizi bancari rivolti
al mondo della farmacia.
Gli sviluppi recenti
A seguito dello sviluppo dimensionale degli anni precedenti, dal 2008 al 2012, il Gruppo BPV ha
intrapreso un percorso di consolidamento della crescita al fine di mettere a frutto il potenziale
acquisito, recuperare più adeguati livelli di efficienza e creare le condizioni necessarie per la
successiva fase di sviluppo, come previsto nel piano industriale 2008-2011. In questo periodo si
segnalano numerosi interventi di rilancio della strategia commerciale e di ottimizzazione
dell’assetto societario con la cessione di partecipazioni non più strategiche e la razionalizzazione
di comparti di business come, ad esempio, l’Asset Management, il merchant banking ed il private
69
Documento di Registrazione
relativo all'Emittente
equity. Tale processo di razionalizzazione è culminato tra la fine del 2010 e l’inizio del 2011 con
il completamento del progetto di ristrutturazione del Gruppo, ultima e più importante fase del
processo di consolidamento delineato nel piano industriale, che ha comportato l’incorporazione di
Cariprato - Cassa di Risparmio di Prato S.p.A. e Banca Nuova S.p.A. in Banca Popolare di
Vicenza e lo scorporo di Banca Nuova S.p.A. in una nuova realtà più snella e focalizzata
sull’attività commerciale nel Sud Italia.
A settembre 2011 si segnala l’acquisizione da parte di Banca Popolare di Vicenza del controllo
della Banca di Credito dei Farmacisti, istituto nato a Jesi nel 2007 specializzato nel campo
farmaceutico con due filiali nelle Marche e in Abruzzo. L’acquisizione ha consolidato la presenza
strategica del Gruppo BPV nel comparto dei servizi finanziari al mondo delle farmacie, dove il
Gruppo già opera attraverso la controllata Farbanca S.p.A., e ha consentito di ampliare la
presenza geografica anche in Abruzzo e nelle Marche, aree di potenziale interesse
precedentemente non presidiate.
Concluse le attività di realizzazione definite ed indirizzate nell’ambito del piano industriale 20082011, nel mese di marzo 2012 il Consiglio di Amministrazione dell’Emittente ha approvato gli
obiettivi finanziari, economici e patrimoniali del nuovo piano industriale 2012-2014/16 che
prevede, in un contesto che si manterrà difficile ed incerto e di lenta ripresa, un progressivo
miglioramento degli indicatori di redditività ed efficienza con conseguenti benefici in termini di
posizionamento competitivo del Gruppo nell’ambito del sistema bancario nazionale.
Nel corso del 2012 ha preso avvio ed è stato concluso un progetto di razionalizzazione delle
società del Gruppo BPV operanti nel settore sanitario, cosiddetto progetto “Farma”, che ha visto
la fusione di Banca di Credito dei Farmacisti in Farbanca S.p.A. e la conseguente creazione di
un’unica realtà dedicata ai servizi finanziari per il settore farmaceutico. Si segnala, inoltre, alla
fine del 2012 il rinnovo dell'accordo di partnership strategica tra Banca Popolare di Vicenza e
Società Cattolica di Assicurazione S.C., prorogata al 2022, la quale consolida e rilancia la
collaborazione intrapresa tra i due gruppi a partire dal 2007 sul comparto bancassurance.
Interventi effettuati nel comparto del risparmio gestito
Nell’ambito delle attività di razionalizzazione e di incremento dell’efficienza del Gruppo si cita
la cessione da parte di BPVi Fondi SGR S.p.A. ad Arca SGR S.p.A. di due rami d’azienda, aventi
ad oggetto le attività di gestione collettiva del risparmio e i portafogli istituzionali, propedeutica
alla successiva fusione della stessa BPVi Fondi SGR S.p.A. in Banca Popolare di Vicenza
deliberata alla fine di febbraio 2013. Quest’ultima operazione si è inserita, tra l’altro, nella più
generale strategia di rilancio e revisione della governance di Arca SGR S.p.A., nell’ambito della
quale Banca Popolare di Vicenza ha incrementato la propria quota di partecipazione dal
precedente 10,92% all’attuale 19,99%, allineandola alle quote detenute dalle altre tre banche
popolari di riferimento.
Successivamente, in data 26 febbraio e 1 marzo 2013 i consigli di Amministrazione della
Capogruppo e di BPVi Fondi hanno rispettivamente approvato il progetto di fusione per
incorporazione della BPVi Fondi in Banca Popolare di Vicenza; l’operazione è stata poi
definitivamente perfezionata in data 26 novembre 2013 con efficacia giuridica dal 1 dicembre
2013.
Fusione per Incorporazione di Nordest Merchant
Nel corso dell’esercizio 2013 è stata perfezionata altresì la fusione per incorporazione nella
Capogruppo di Nordest Merchant S.p.a., merchant bank del Gruppo BPVi, la cui attività viene
adesso svolta, in modo ancor più integrato con le reti del Gruppo BPVI, da una struttura
organizzativa “ad hoc” nell’ambito della stessa Capogruppo. L’operazione di fusione per
incorporazione, il cui progetto era stato approvato dai Consigli di Amministrazione di BPVi e
70
Documento di Registrazione
relativo all'Emittente
della Nordest Merchant rispettivamente in data 12 e 14 marzo si è definitivamente perfezionata,
mediante la stipula dell’Atto di fusione in data 26 novembre 2013 con efficacia giuridica a
decorrere dal 1° dicembre 2013.
Costituzione di BPVi Multicredito – Agenzia in Attività Finanziaria S.p.A.
Tra le altre novità rilevanti nel comparto partecipativo, si segnala, nell’ambito delle iniziative di
potenziamento del modello distributivo del Gruppo, la costituzione, ad aprile 2013, di BPVI
Multicredito – Agenzia in Attività Finanziaria S.p.A., società avente ad oggetto l’esercizio
esclusivo di agenzia in attività finanziaria. Al 31 dicembre 2013 la Società gestisce 168
professionisti che operano nelle regioni in cui sono presenti le filiali dell’Emittente e che sono
focalizzati sull’acquisizione di nuova clientela (privati e small business) a supporto delle filiali
del Gruppo, attraverso la promozione dei medesimi prodotti di finanziamento e dei prodotti
accessori già offerti dalla Rete filiali.
Altre operazioni rilevanti nel comparto partecipativo
Tra le altre operazioni importanti effettuate nel 2013 nel comparto partecipativo si ricorda
l’acquisto da parte dell’Emittente del 100% del capitale sociale di Berica MBS S.r.l., Berica 2
MBS S.r.l. e Berica 3 MBS S.r.l., effettuate tra marzo ed aprile 2013 per un importo complessivo
di 92 mila euro, società a suo tempo utilizzate come veicoli di cartolarizzazione crediti, oramai
non più operativi e non più utilizzabili per nuove operazioni di cartolarizzazione. La fusione per
incorporazione in Banca Popolare di Vicenza dei tre veicoli si è perfezionata, una volta decorsi
gli applicabili termini di legge ed ottenuti i necessari provvedimenti autorizzativi, in data 26
novembre 2013 con efficacia giuridica 1° dicembre 2013 e con efficacia contabile retrodatata al 1
gennaio 2013.
A novembre 2013, inoltre, l’Emittente ha deliberato l’avvio dell’iter per la messa in liquidazione
della controllata BPVI Covered Bond S.r.l., costituita nel 2010 per gestire le attività previste dalla
normativa applicabile alle emissioni di obbligazioni bancarie garantite. Tale scelta è riconducibile
alla decisione di non effettuare emissioni obbligazionarie bancarie garantite e all’impossibilità di
utilizzare tale veicolo per altre operazioni. Lo scorso 27 dicembre 2013, approvato
dall’Assemblea dei Soci il bilancio finale di liquidazione, sono stati depositati presso il
competente Registro delle Imprese agli atti riguardanti la cancellazione della società.
Inaugurazione Ufficio di Rappresentanza a Mosca
Ad ottobre 2013 si segnala l’inaugurazione del nuovo Ufficio di Rappresentanza di Mosca, il 6°
dopo quello di Hong Kong (Cina), Shangai (Cina), New Delhi (India), San Paolo (Brasile) e New
York (Stati Uniti). Questo importante investimento è stato effettuato per favorire quanto più
possibile la crescita dell’interscambio commerciale tra le nostre imprese e il mercato russo, una
delle aree economiche a più elevata potenzialità nel mondo.
Comprehensive Assessment della BCE
Come risulta dal comunicato stampa del 23 ottobre 2013 della Banca Centrale Europea ("BCE"),
l’Emittente rientra nel novero dei 15 istituti bancari italiani sottoposti alla valutazione della stessa
BCE in vista dell’assunzione di quest’ultima delle funzioni di vigilanza. In particolare, le grandi
banche europee, tra cui l’Emittente, sono sottoposte a un’analisi dei rischi, a un esame della
71
Documento di Registrazione
relativo all'Emittente
qualità degli attivi e a una prova di stress; tale analisi, avviata nel mese di novembre 2013, avrà la
durata di 12 mesi. La valutazione ha tre obiettivi principali: trasparenza (migliorare la qualità
delle informazioni disponibili sulla situazione delle banche), correzione (individuare e
intraprendere le azioni correttive eventualmente necessarie) e rafforzamento della fiducia
(assicurare a tutti i soggetti interessati dall’attività bancaria che gli istituti sono fondamentalmente
sani e affidabili). La valutazione consta di tre elementi: 1) un’analisi dei rischi a fini di vigilanza,
allo scopo di valutare, in termini quantitativi e qualitativi, i fattori di rischio fondamentali, inclusi
quelli sotto il profilo della liquidità, della leva finanziaria e del finanziamento; 2) un esame della
qualità degli attivi intesa a migliorare la trasparenza delle esposizioni bancarie attraverso
un’analisi della qualità dell’attivo delle banche, ivi compresa l’adeguatezza sia della valutazione
di attività e garanzie, sia dei relativi accantonamenti; 3) una prova di stress per verificare la tenuta
dei bilanci bancari in scenari di stress. I tre elementi sono strettamente interconnessi. La
valutazione è effettuata a fronte di un parametro di riferimento dell’8% per il capitale primario di
classe 1 (Common Equity Tier 1) attingendo alla definizione data nella Quarta Direttiva e nel
Regolamento sui requisiti patrimoniali, comprese le disposizioni transitorie, tanto per l’esame
della qualità degli attivi quanto per lo scenario di base della prova di stress. A conclusione
dell’esercizio di valutazione approfondita, i risultati saranno comunicati in forma aggregata, a
livello di paesi e di banche, unitamente a eventuali raccomandazioni circa misure di vigilanza.
Questo esito complessivo, nel quale confluiranno i risultati dei tre pilastri della valutazione
approfondita, sarà pubblicato prima dell’assunzione del ruolo di vigilanza da parte della BCE nel
novembre 2014.
Il Gruppo BPVi rappresenta, al 31 dicembre 2013, una delle principali realtà bancarie in Italia
(nono gruppo bancario italiano per numero di sportelli) e dispone di una rete di vendita costituita
da 640 filiali (689 punti vendita) distribuite in 15 regioni italiane con circa 5.500 dipendenti.
Accertamenti ispettivi
Si informa che nel corso dell’esercizio 2012, nel periodo intercorrente dal 28 maggio al 12
ottobre, il Gruppo BPV è stato sottoposto ad accertamenti ispettivi da parte di Banca d’Italia, ai
sensi degli articoli 54 e 68 del TUB, mirati a valutare l’“adeguatezza del sistema di governo, di
gestione e controllo del rischio di credito”. Gli esiti di tali accertamenti sono stati consegnati
dall’organo di vigilanza in data 11 dicembre 2012 e l’ispezione si è conclusa senza l’avvio di
procedimenti sanzionatori. In relazione all'esito dell'ispezione, la Banca d'Italia, rispetto ad una
scala di giudizi che varia da 1 (favorevole) a 6 (sfavorevole), ha assegnato all'Emittente un
giudizio di livello 4 (parzialmente sfavorevole). Tale giudizio non ha comportato interventi
successivi da parte della Banca d'Italia dedicati all'Emittente.
Il rapporto ispettivo relativo agli accertamenti condotti nel suindicato periodo si compone di n. 11
rilievi di cui n. 2 dedicati specificamente a Banca Nuova S.p.A. (i nn. 6 e 10) tutti all’interno dei
“Profili Strategici e Gestionali” e, pertanto, nessuno di essi ha riguardato aspetti di “Conformità”.
Per quanto concerne poi l'adeguatezza del sistema di governo e connessi aspetti organizzativi, la
Banca d'Italia ha fatto riferimento all'ultimo piano industriale del Gruppo, approvato alla fine del
2012, dove gli obbiettivi sono stati giudicati nel complesso coerenti rispetto ai punti di
forza/debolezza riscontrati. Al riguardo, la Banca d’Italia ha richiesto alla Banca Popolare di
Vicenza di attuare un'opera di costante revisione e monitoraggio dei target prefissati, con
particolare attenzione all'incremento della raccolta retail, al processo di quantificazione delle
72
Documento di Registrazione
relativo all'Emittente
rettifiche di valore su crediti e all'adozione di modalità istruttorie e di monitoraggio idonee a
supportare la crescita dell'erogato alla piccola impresa e allo small business. Su tutti i punti, già
nel corso dell'esercizio 2013, l'Emittente ha fornito adeguate risposte.
Le riclassificazioni ispettive emerse al 30 giugno 2012 sono state integralmente recepite dal
Gruppo entro la fine degli accertamenti.
Nel dettaglio, i rilievi dal n. 1 al n. 3 attengono alla “Pianificazione strategica e tolleranza al
rischio”; i rilievi dal n. 4 al n. 7 riguardano gli “Aspetti istruttori e standard creditizi”; il rilievo n.
8 concerne “L’attività di ristrutturazione dei crediti” e, infine, per i rilievi dal n. 9 al n. 11 Banca
d’Italia ha posto l’accento su “Classificazione dei crediti e provisioning”.
Su tale ultimo aspetto Banca d’Italia ha chiesto “…una specifica e approfondita riflessione sui
parametri d’individuazione delle posizioni deteriorate e sui criteri di provisioning, con esiti
misurabili già nell’esercizio in corso”. Inoltre, “nel processo di quantificazione delle rettifiche di
valore si rileva l’esigenza – nell’ambito di una revisione complessiva dell’assetto normativo,
procedurale e di controllo del provisioning – di una rivisitazione in chiave più conservativa delle
prassi e delle metodiche di stima, al fine di meglio registrare i flussi attuali di deterioramento
dell’erogato e il peggioramento delle prospettive di liquidabilità dei cespiti ricevuti in
garanzia…”.
La Banca in data 8 febbraio 2013, nel condividere sostanzialmente i rilievi mossi dall’organo di
vigilanza, ha fornito articolate controdeduzioni. In particolare, ha rassicurato che già in sede di
predisposizione del bilancio 2012 sarebbero stati apportati interventi per quanto concerne i
parametri di individuazione delle posizioni deteriorate e i criteri di provisioning. Infatti, nel
bilancio 2012 approvato dall’Assemblea dei Soci del 27 aprile 2013, per quanto concerne i criteri
di provisioning, le previsioni di perdite rivenienti dalle modifiche di parametri hanno comportato
maggiori accantonamenti. A tale circostanza sono state poi aggiunte le rettifiche di valore
rivenienti dagli adeguamenti nelle classificazioni e nelle previsioni di perdita effettuate durante la
visita ispettiva. Si specifica che gli interventi effettuati a seguito dei rilievi mossi dalla Banca
d’Italia incideranno anche per il futuro.
La Banca, ancorché nessuno dei rilievi abbia riguardato profili di “Conformità”, ha comunque
censito tutte le indicazioni fornite dal rapporto ispettivo. Da esse sono scaturite delle attività da
porre in essere e attribuite alle diverse strutture aziendali competenti. Alcune di queste attività
sono state già concluse durante gli accertamenti ispettivi e nel corso del 2012 e le restanti sono
state ricomprese in uno specifico Master Plan oggetto di specifico monitoraggio ed informativa
periodica al Consiglio di Amministrazione a cura della Direzione Internal Audit.
Alla data del 24 aprile 2014 il 68% degli interventi (n.ro 21) ricompresi nel Master Plan
risultavano completati; dei rimanenti 10 interventi in corso:
•
•
•
5.2
n.ro 3 sono riconducibili a profili di natura strategica (completamento progetto AIRB,
valutazione iniziative finalizzate alla cessione di sofferenze, interventi di
razionalizzazione della Rete Filiali);
n.ro 2 attengono aspetti istruttori e di monitoraggio del rischio di credito che troveranno
conclusione entro la fine dell’anno corrente;
i rimanenti 5, riconducibili ai processi di provisioning, sono in corso di rivalutazione
nell’ambito del Remediation Plan formalizzato a seguito dell’Asset Quality Review
tutt’ora in corso e, in linea con le indicazioni fornite dall’organo di vigilanza, troveranno
conclusione entro la fine dell’anno corrente.
INVESTIMENTI
73
Documento di Registrazione
relativo all'Emittente
5.2.1
Descrizione dei principali investimenti effettuati dal Gruppo negli ultimi tre esercizi e fino
alla Data del Documento di Registrazione
La seguente tabella riporta il totale degli investimenti in attività materiali e attività immateriali
effettuati dal Gruppo nel corso degli esercizi chiusi al 31 dicembre 2013, 2012 e 2011.
2013
Tipologia attività materiale/immateriale
(Dati in migliaia di Euro)
2012
Spese di
miglioria
Acquisti
2011
Spese di
Acquisti
miglioria
Acquisti
Spese di
miglioria
- Terreni
1.660
-
350
-
630
-
- Fabbricati
8.797
7.770
5.601
6.637
47.802
11.663
- Mobili
4.091
-
5.585
-
5.402
-
- Impianti elettronici
2.918
-
4.173
-
3.660
-
10.760
-
3.331
-
3.596
-
28.226
7.770
19.040
6.637
61.090
11.663
- Altre
Totale attività materiali ad uso funzionale
- Terreni
-
-
-
-
-
- Fabbricati
872
186
1.739
891
79
267
Totale attività materiali detenute a scopo di investimento
872
186
1.739
891
79
267
-
-
-
-
-
-
6.494
-
1.408
-
996
-
6.494
-
1.408
-
996
-
- Avviamenti
- Altre attività immateriali
Totale attività immateriali
Gli investimenti in “fabbricati” effettuati nel corso del 2013 ricomprendono l’acquisto di un
immobile sito a Padova in via Venezia (Euro 8.663 mila); in futuro è prevista la ristrutturazione
ed ampliamento dell’intero complesso. Alla Data del Documento di Registrazione il Gruppo ha
inoltre acquistato l’immobile sito in Vicenza in Via Btg. Framarin (Euro 1.612 mila), n. 2 posti
auto a Jesolo (Euro 85 mila). Le “spese di miglioria” sostenute nel 2013 si riferiscono
principalmente al completamento dell’intervento di ristrutturazione del complesso immobiliare
sito a Roma in via del Traforo, alle manutenzioni straordinarie degli immobili di Vicenza Contrà
Porti e Via Btg. Framarin, Bolzano Vicentino, Santo Stefano di Zimella e Seano ed altre di
minore importo.
Sempre con riferimento all’esercizio 2013, si evidenzia che è stato effettuato un investimento
partecipativo con una quota del 46% del capitale sociale della società immobiliare Hotel San
Marco Srl con un esborso complessivo di € 900 mila. Tale società ha in proprietà un immobile ad
uso alberghiero sito in Cortina d’Ampezzo (BL) con una porzione ad uso commerciale utizzabile
ad uso sportello bancario che sarà utilizzato a tal fine dalla Banca Popolare di Vicenza, trattandosi
di una piazza nella quale la stessa non è presente.
Gli investimenti in “fabbricati” effettuati nel corso del 2012 ricomprendono l’acquisto di un
ulteriore unità immobiliare sita a Vicenza in viale Mazzini (Euro 1.736 mila), di un immobile sito
a Vicenza in via E. Gallo (Euro 1.713 mila) e di un immobile sito a Palermo in piazzale Ungheria
(Euro 1.671 mila). L’acquisto dell’immobile sito a Vicenza in via A.A. Casanova è stato
effettuato nel dicembre 2012 e, essendo assoggettato alla Soprintendenza, l’effettivo pagamento è
avvenuto nel 2013, non appena trascorso il periodo previsto per l’esercizio della prelazione da
parte dello Stato o degli enti aventi diritto. Le “spese di miglioria” sostenute nel 2012 si
riferiscono principalmente al completamento degli interventi di ristrutturazione dei complessi
immobiliari siti a Treviso in via F.lli Cairoli, a Padova in via Cavour e Vicenza Contrà Porti.
Gli investimenti in “fabbricati” effettuati nel corso del 2011 ricomprendono l’acquisto di un
immobile sito a Roma in via del Traforo (Euro 39.259 mila), di due unità immobiliari site a
Vicenza in viale Mazzini (Euro 3.348 mila) ed il subentro nel contratto di leasing per l’immobile
di Venezia, Sestiere Santa Croce (Euro 5.717 mila). Le “spese di miglioria” sostenute nel 2011 si
riferiscono principalmente al completamento dell’intervento di ristrutturazione di un complesso
immobiliare sito a Palermo in via Cusmano (Euro 10.825 mila).
74
Documento di Registrazione
relativo all'Emittente
La seguente tabella riporta il totale degli investimenti in società partecipate effettuate dal Gruppo
nel corso degli esercizi chiusi al 31 dicembre 2013, 2012 e 2011.
Società partecipate
(dati in migliai di Euro)
2013
Causale
2012
Importo
IMMOBILIARE STAMPA
FARBANCA
Acquisti
2011
Causale
Importo
Aumento cap.
20.000
Acquisti
6.294
20
BANCA DI CREDITO DEI FARMACISTI
Aumento cap.
NORDEST MERCHANT
Causale
2010
Importo
Causale
Importo
Acquisti
578
Acquisti
617
Acquisti
12.116
Acquisti
2.531
Aumento cap.
310.000
15.000
NUOVA BANCA NUOVA (POI BANCA NUOVA)
BANCA NUOVA
CARIPRATO
PRESTINUOVA
Acquisti
Acquisti
6
BPVI COVERED BOND
Aumento cap.
6
CATTOLICA - BPVI MEDIAIZONE CREDITIZIA
Aumento cap.
50
SAN MARCO
Acquisti
900
BPVI MULTICREDITO
Acquisti
120
BERICA MBS SRL
Acquisti/Versamento capitale
28
BERICA 2 MBS SRL
Acquisti/Versamento capitale
32
BERICA 3 MBS SRL
Acquisti/Versamento capitale
CATTOLICA ASSICURAZIONE
20.213
Acquisti
87.840
Acquisti
10
Acquisti
7
32
3.027
Acquisti
6.300
Aumento cap.
1.895
POPOLARE DI VICENZA ASSESSORIA E
Sub totale partecipazioni in società controllate
Acquisti
41.300
13.476
Acquisti
3.146
Aumento cap.
1.200
BERICA VITA
ABC ASSICURA
FARMANUOVA
322.750
Aumento cap.
7.600,00
Aumento cap.
760
INCIPIT
117.518
Aumento cap.
Aumento cap.
5.200
7
Sub totale partecipazioni in società collegate
13.476
4.346
8.360
5.207
Totale
16.503
45.646
331.110
122.725
Nel periodo intercorrente tra il 31 dicembre 2013 e la Data del Documento di Registrazione non
si sono verificate variazioni significative rispetto alle informazioni riportate nel presente Capitolo.
5.2.2
Descrizione dei principali investimenti in corso di realizzazione
Alla Data del Documento di Registrazione, il Gruppo ha in essere taluni investimenti in corso di
realizzazione, quali la ristrutturazione dell’immobile sito in Prato in via Pomeria, che si prevede
di concludere entro il primo semestre del 2014 (complessivamente di Euro 3.900 mila). I
suindicati investimenti saranno finanziati attraverso l’autofinanziamento e il ricorso agli strumenti
di raccolta tradizionalmente utilizzati dal Gruppo.
5.2.3
Informazioni relative ai principali investimenti futuri dell’Emittente e del Gruppo
Alla Data del Documento di Registrazione, il Gruppo ha assunto impegni vincolanti per la
realizzazione di investimenti significativi che sono stati oggetto di approvazione da parte degli
organi amministrativi di Immobiliare Stampa (controllata dall’Emittente), quali l’offerta
vincolante per l’acquisto di un immobile sito in Vicenza in piazza San Lorenzo (Euro 9.525
mila), il preliminare di acquisto di una unità immobiliare sita in Vicenza in via Btg. Framarin
(Euro 810 mila), l’impegno all’acquisto di un immobile in Cortina d’Ampezzo (Euro 6.200 mila)
ed il preliminare di acquisto di un immobile sito in Imola (Euro 1.488 mila).
In data 12 aprile 2014 Banca Popolare di Vicenza e Banca Popolare dell'Etruria e del Lazio
("BPEL"), preso atto del forte interesse manifestato dalla BPVi - nell'ambito della procedura
avviata da BPEL - a valutare un'ipotesi di integrazione con il gruppo BPEL, hanno sottoscritto un
accordo di processo volto a disciplinare lo svolgimento di una fase di approfondimento congiunto
in relazione a struttura, modalità e condizioni della possibile integrazione. L'accordo prevede in
particolare la concessione di un'esclusiva fino al 30 maggio 2014, finalizzata a consentire a Banca
Popolare di Vicenza di presentare un'offerta vincolante per la possibile integrazione.
75
Documento di Registrazione
relativo all'Emittente
Con riferimento ad una eventuale integrazione con Cassa di Risparmio di Ferrara e con Banca
Popolare di Marostica si precisa che, allo stato, l’Emittente ha effettuato una manifestazione di
interesse finalizzata alla svolgimento di attività di due diligence review attualmente in corso.
76
Documento di Registrazione
relativo all'Emittente
6.
PANORAMICA DELLE ATTIVITÀ DI BANCA POPOLARE DI VICENZA E DEL
GRUPPO
6.1
PRINCIPALI ATTIVITÀ
6.1.1
Descrizione delle principali attività dell’Emittente e del Gruppo
L’Emittente è una «banca popolare» costituita in forma di società cooperativa per azioni e come
tale è soggetta alle disposizioni previste nel TUB. In quanto autorizzata dalla Banca d’Italia,
esercita l’attività bancaria della raccolta del risparmio tra il pubblico e dell’esercizio del credito
nelle sue varie forme, tanto nei confronti dei soci quanto nei confronti dei non soci, in conformità
alla legislazione vigente e ispirandosi ai principi del credito popolare. In particolare, l’Emittente,
così come le altre banche del Gruppo, svolge la propria attività di intermediazione creditizia
avendo come clientela di riferimento principalmente privati e professionisti, nei loro diversi
segmenti, e piccole e medie imprese caratterizzanti il tessuto economico del territorio di
riferimento dell’Emittente stessa. A questo target di clientela l’Emittente, anche attraverso le
proprie controllate/partecipate facenti o meno parte del gruppo bancario, si propone con una
gamma di prodotti e servizi bancari e finanziari appartenenti sia ai comparti tradizionali del
commercial banking sia a quelli a maggior valore aggiunto come il credito al consumo, gli
investimenti di private equity, la bancassurance e la finanza d’impresa.
Di seguito si riporta l’articolazione delle unità di business a servizio dei differenti settori di
attività:
•
banche commerciali: Banca Popolare di Vicenza S.C.p.A., Banca Nuova S.p.A. e Farbanca
S.p.A. attraverso le cui reti di filiali è svolta l’attività di commercial banking;
•
fabbriche prodotto dedicate: PrestiNuova S.p.A., attiva nel credito al consumo ed in
particolare nel comparto dei finanziamenti contro cessione del quinto dello stipendio e della
pensione;
•
private equity: NEM Sgr S.p.A,. attiva nel comparto del private equità attraverso la gestione
di n. 3 Fondi Chiusi di Investimento riservati ad Investitori Istituzionali,
•
proprietary trading: BPV Finance International Plc, attiva in tale comparto di investimento;
•
società di servizio: Immobiliare Stampa S.C.p.A., Servizi Bancari S.C.p.A., Monforte 19
S.r.l., BPVi Multicredito – Agenzia in Attività Finanziaria S.p.A., Popolare di Vicenza
Assessoria & Consultoria Ltda.
Le tabelle che seguono riportano la ripartizione dei principali dati economici del Gruppo BPV del
triennio 2011, 2012 e 2013 per settore di attività.
77
Documento di Registrazione
relativo all'Emittente
Fabbriche
Voci/Settori di attività
31dicembre 2013
Banche
dedicate
Margine d'interesse (voce 30)
508.869
Commissioni nette (voce 60)
276.222
Dividendi e proventi simili (voce 70)
Risultato netto dell'attività/passività
finanziarie (voci 80, 90, 100 e 110)
Rettifiche/Riprese di valore per deter. di
attività finanziarie (voce 130)
Spese amministrative (voce 180)
Accantonamenti netti ai fondi per rischi e
oneri (voce 190)
Rettifiche/Riprese di val. nette su attività
mat./immat. (voce 200 e 210)
Altri oneri/proventi di gestione (voce
220, 240, 250, 260 e 270)
Utile (Perdita) dell'operatività corrente
al lordo delle imposte (voce 280)
Voci/Settori di attività
31 dicembre 2012
Utile (Perdita) dell'operatività corrente
al lordo delle imposte (voce 280)
Totale
525.099
(295)
338
3.727
115
(108)
279.999
48.127
-
-
-
905
(36.464)
12.568
191.658
-
-
-
25.304
2
216.964
(451.827)
(604)
-
(17)
901
(856)
(682.878)
(5.388)
(30.681)
(1.897)
(1.875)
(12.207)
(60)
(20)
(60)
-
-
(12.347)
(17.274)
(42)
(10.193)
(6)
(8)
171
(27.352)
76.958
31
47.781
270
-
(35.458)
89.582
3.002
4.043
2.040
(24.722)
(43.397)
Fabbriche
Banche
prodotto
dedicate
302.448
Spese amministrative (voce 180)
Altro
Banking
779
Commissioni nette (voce 60)
Accantonamenti netti ai fondi per rischi e
oneri (voce 190)
Rettifiche/Riprese di val. nette su attività
mat./immat. (voce 200 e 210)
Altri oneri/proventi di gestione (voce
220, 240, 250, 260 e 270)
Investment
9.250
493.384
Risultato netto dell'attività/passività
finanziarie (voci 80, 90, 100 e 110)
Rettifiche/Riprese di valore per deter. di
attività finanziarie (voce 130)
Asset
Management
23
(62.352)
9.360
Corporate &
Società
di servizio
(3.182)
Margine d'interesse (voce 30)
Dividendi e proventi simili (voce 70)
prodotto
9.161
(143)
38.544
-
151.874
-
(234.050)
(642)
(683.750)
(6.395)
34.592
47.212
(452.403)
(675.507)
Corporate &
Società
Asset
di servizio
Management
Investment
Altro
Totale
Banking
(4.562)
372
9.945
(22)
2.495
6.749
(4.582)
306.945
-
-
1.515
(32.165)
7.894
-
4
29.019
-
-
(6.890)
(33.212)
(50)
180.847
(971)
(242.553)
(5.844)
53.317
(680.121)
(150)
-
(6.098)
172
(26.047)
32
(16.931)
(55)
(9.183)
(24)
(26)
66.548
(29)
53.830
513
233
(37.044)
84.051
6.811
(877)
34.551
(21.016)
133.525
1.929
78
-
508.607
(5.940)
112.127
(40)
(4.237)
307
Documento di Registrazione
relativo all'Emittente
Voci di conto econom ico (m igliaia €)/Settori
di attività
Fabbriche
B anche
31 dicembre 2011
prodotto
de dicate
Società
Asset
di servizio
M gm
Corporate
Elisioni/
& Invest.
scritture di
B anking
cons.
Ma rgin e d'interesse (voce 30)
523.650
9.969
(4.755)
516
5.19 0
Commission i nette (voce 60)
336.215
315
(165)
6.135
4.85 9
(2.666)
344.693
23.246
-
-
-
1.65 0
(1 2.761)
12.135
87.614
-
-
Dividendi e proventi simili (voce 70)
R isultato netto dell'attività/passività
fin anzia rie (voci 80, 90, 100 e 110)
R ettifich e/Riprese di valore per deter. di
attività fin anziarie (voce 130)
Spese ammin istrative (voce 180)
Acca nton amenti n etti ai fondi per risch i e
oneri (voce 190)
R ettifich e/Riprese di val. n ette su attività
mat./imma t. (voce 20 0 e 210)
Altri oneri/proventi di gestion e (voce 220,
240, 250, 260 e 270)
Utile (Perdita) dell'operatività corrente al
lordo de lle im poste (voce 280)
(140)
-
-
2.55 9
(188.945)
(1.680)
(87 8)
(678.031)
(7.502)
(28.526)
(6.194)
(13.667)
(351)
(463)
(70)
(17.191)
(65)
(8.702)
(26)
(3 5)
(5.89 1)
-
156
Totale
534.726
83
90.116
(222)
(191.725)
4 4.962
(681.182)
-
(14.551)
171
(25.848)
30.750
(3.139)
48.353
281
18 7
(3 7.377)
39.055
103.641
(2.453)
5.742
502
7.64 1
(7.654)
107.419
Come evidenziato dalle tabelle sopra riportate, le banche commerciali contribuiscono in modo
sostanziale alla totalità dei risultati economici del Gruppo: ciò è attribuibile all’attività svolta
dalle stesse che include il commercial banking, “core business” del Gruppo cui è riferibile buona
parte dei ricavi da interessi e da servizi, nonché la quasi totalità dei costi operativi, per lo più
ascrivibili ai dipendenti e agli sportelli bancari.
Per quanto riguarda l’attività di intermediazione creditizia, il Gruppo BPV esercita il credito
prevalentemente ad imprese e a privati, nelle varie forme tipiche di affidamento, attraverso le
banche del Gruppo (Banca Popolare di Vicenza, Banca Nuova S.p.A. e Farbanca S.p.A.) e,
marginalmente, tramite le altre società del Gruppo Prestinuova S.p.A. e BPV Finance
International Plc.
Al 31 dicembre 2013, la consistenza dei volumi impiegati a livello consolidato ammonta a 30.874
milioni di euro, segnando un incremento dello 0,5% rispetto al 31 dicembre 2012.
Di seguito si evidenziano gli impieghi del Gruppo per tipologia di prodotto.
Impieghi alla clientela per tipologia di prodotto
(mln €)
1. Conti correnti e depositi liberi
2. Pronti contro termine attivi
3. Mutui
4. Carte di credito, prestiti personali e
cessioni del quinto
5. Leasing finanziario
6. Factoring
7. Altri finanziamenti
8. Titoli di debito
8.1 Titoli strutturati
8.2 Altri titoli di debito
Totale crediti a clientela
31/12/2013
31/12/2012
31/12/2011
4.932
2.251
18.023
5.010
927
18.320
5.223
101
18.407
551
4.751
366
26
340
528
5.577
351
5
346
530
5.359
366
5
361
30.874
30.713
29.986
Var %
Var %
2013-2012 2012-2011
-1,6%
142,8%
-1,6%
-4,1%
817,8%
-0,5%
4,4%
-0,4%
n.s.
n.s.
-14,8%
4,3%
420,0%
-1,7%
0,5%
n.s.
n.s.
4,1%
-4,1%
0,0%
-4,2%
2,4%
L’andamento dell’aggregato nel 2013 è caratterizzato dalla crescita dei pronti contro termine
(+142,8%, interamente ascrivibile ai maggiori volumi intermediati sul mercato Euro MTS gestito
dalla Cassa Compensazione e Garanzia nell’ambito delle attività di gestione della tesoreria del
79
Documento di Registrazione
relativo all'Emittente
Gruppo), dei titoli di debito (+4%) e delle carte di credito, prestiti personali e cessione del quinto
(+4,4%), mentre flettono i conti correnti (-1,6%), i mutui (-1,6%) e le altre operazioni (-14,8%),
quest’ultime a causa della contrazione delle forme tecniche di impiego di breve periodo che
risentono del difficile contesto macroeconomico che determina un generalizzato calo della
qualità/quantità di domanda di impieghi.
Nel 2012, la dinamica dell’aggregato è stata sostenuta dai pronti contro termine, il cui incremento
(+818,7%) è quasi integralmente ascrivibile alle operazioni della specie poste in essere con fondi
comuni di investimento, nonché dagli altri finanziamenti (+4,1%) che evidenziano l’aumento dei
margini di garanzia depositati presso la Cassa di Compensazione e Garanzia a seguito dei
maggiori volumi intermediati sul mercato EuroMTS per le operazioni di pronti contro termine
effettuate nell’ambito della gestione della tesoreria del Gruppo. In flessione tutte le altre forme
tecniche: i mutui dello 0,5%, i conti correnti del 4,1%, le carte di credito, prestiti personali e
cessione del quinto dello 0,3% e i titoli di debito del 4,1%.
L’attività di raccolta del risparmio, nelle forme di raccolta diretta ed indiretta, è effettuata
attraverso le banche del Gruppo BPV (Banca Popolare di Vicenza, Banca Nuova S.p.A. e
Farbanca S.p.A.), sia con clientela residente in Italia sia sui mercati internazionali.
Al 31 dicembre 2013, la consistenza della raccolta diretta a livello consolidato ammonta a 31.663
milioni di euro in flessione del 2,2% rispetto ai 32.387 milioni di euro di fine 2012.
Di seguito si evidenzia la composizione della raccolta diretta del Gruppo BPV.
Raccolta diretta per tipologia di prodotto
(mln €)
31/12/2013
31/12/2012
31/12/2011
22.993
22.480
17.526
13.354
3.932
2.826
2.479
347
2.881
11.419
4.447
4.662
4.332
330
1.952
10.979
2.508
3.182
2.707
475
857
6.958
6.806
152
8.177
8.004
173
8.254
8.034
220
1.712
1.712
1.731
1.731
31.663
32.388
Debiti verso clientela
Conti correnti e depositi liberi
Depositi vincolati
Finanziamenti
di cui pronti contro termine passivi
di cui altri
Altri debiti
Titoli in circolazione
Obbligazioni
Altri titoli
Passività finanziarie valutate al fair value
Titoli di debito
Totale raccolta diretta
Var %
2013-2012
Var %
2012-2011
2.840
2.840
2,3%
16,9%
-11,6%
-39,4%
-42,8%
5,2%
47,6%
-14,9%
-15,0%
-12,1%
-1,1%
-1,1%
28,3%
4,0%
77,3%
46,5%
60,0%
-30,5%
127,8%
-0,9%
-0,4%
-21,4%
-39,0%
-39,0%
28.620
-2,2%
13,2%
La dinamica che ha interessato l’aggregato in esame nel 2013 evidenzia, in particolare, la crescita
dei conti correnti e depositi liberi (+16,9%), in parte ascrivibile alla liquidità generatasi con il
rimborso di altre forme di raccolta ma anche all’importante crescita della base di clientela. In
flessione invece i depositi vincolati (-11,6%), a causa del mancato rinnovo di talune operazioni di
ammontare significativo e maggiormente onerose poste in essere sul finire del 2011 e ad inizio
2012 con clientela private e con istituzioni finanziarie, e i pronti contro termine (-42,8%), per
effetto dei minori volumi intermediati sul mercato Euro MTS gestito dalla Cassa Compensazione
e Garanzia.
In calo i titoli in circolazione (-14,9%) per effetto dei rimborsi netti di obbligazioni effettuati a
valere sul programma EMTN (circa 600 milioni di euronominali) e della riduzione dello stock di
obbligazioni detenute dalla clientela, che ha manifestato una maggiore propensione
80
Documento di Registrazione
relativo all'Emittente
all’investimento su strumenti di risparmio gestito.
Le dinamiche che hanno caratterizzato nel 2012 l’aggregato in esame evidenziano l’incremento
dei depositi vincolati (+77,3% rispetto al 31 dicembre 2011, pari a +1,9 miliardi di euro in valore
assoluto) e dei conti correnti e depositi liberi (+4%). I pronti contro termine registrano un
incremento del 60% (+1,6 miliardi di euro in valore assoluto) e si riferiscono quasi integralmente
alle operazioni della specie negoziate sul mercato Euro MTS, gestito dalla Cassa Compensazione
e Garanzia, effettuate nell’ambito delle attività di gestione della tesoreria del Gruppo.
Le obbligazioni sono in flessione del 10,5% per effetto dei rimborsi/riacquisti che hanno
interessato la raccolta effettuata a valere sul programma EMTN. Gli altri debiti sono in crescita
del 71,5% sul 31 dicembre 2011 grazie al collocamento sul mercato delle tranche senior dei titoli
Asset Backed Securities rivenienti dalle operazioni “Berica 8 Residential MBS” e “Berica ABS”
inizialmente sottoscritte dagli originator.
Di seguito si evidenzia la composizione della raccolta indiretta del Gruppo BPV.
Raccolta indiretta (mln €)
Raccolta amministrata
Azioni
Altri titoli
Azioni proprie
Risparmio gestito
Fondi comuni
Gestioni patrimoniali
Raccolta previdenziale
Totale
Var %
2013-2012
Var %
2012-2011
31/12/2013
31/12/2012
31/12/2011
14.013
1.880
7.199
4.934
2.997
2.828
169
2.041
13.240
1.483
7.112
4.645
2.401
1.978
423
1.948
12.419
1.453
6.369
4.597
2.222
1.712
510
2.098
5,8%
26,8%
1,2%
6,2%
24,8%
43,0%
-60,0%
4,8%
6,6%
2,1%
11,7%
1,0%
8,1%
15,5%
-17,1%
-7,1%
19.051
17.589
16.739
8,3%
5,1%
Al 31 dicembre 2013, la consistenza della raccolta indiretta a livello consolidato ammonta a
19.051 milioni di euro, evidenziando una crescita dell’8,3% rispetto al dato di fine dicembre
2012. Positivo il contributo di tutti i comparti dell’aggregato in esame, con la raccolta
amministrata che cresce del 5,8%, il risparmio gestito del 24,8% e la raccolta previdenziale del
4,8%.
La raccolta indiretta del Gruppo ammonta al 31 dicembre 2012 a 17.590 milioni di euro,
evidenziando una crescita del 5,1% rispetto al dato di fine dicembre 2011. Nel dettaglio il
risparmio gestito e la raccolta amministrata evidenziano una crescita, rispettivamente, dell’8,1% e
del 6,6%, mentre il comparto della raccolta previdenziale segna una flessione del 7,1%.
6.1.2
Nuovi prodotti e/o servizi
Il Gruppo dispone di una gamma di prodotti e servizi bancari, finanziari ed assicurativi articolata
e completa e costantemente aggiornata per soddisfare sempre più le esigenze finanziarie dei
singoli clienti.
Gli interventi realizzati nel corso degli ultimi anni sulla gamma dei prodotti dedicati alla clientela
privata hanno riguardato, tra gli altri, il comparto dei conti correnti, con il lancio ad esempio di
conti on-line ed ad alto rendimento, il comparto dei finanziamenti, con soluzioni che prevedono la
protezione del mutuatario dal rischio di oscillazione dei tassi di mercato, il comparto della
81
Documento di Registrazione
relativo all'Emittente
monetica, con il lancio di una nuova carta prepagata ed etica, nonché il comparto del risparmio
gestito, con il continuo lancio e/o aggiornamento della gamma di fondi comuni di investimento e
polizze assicurative. Nel 2013 si segnala, inoltre, l’aggiornamento dell’offerta di prodotti e servizi
dedicati alla compagine sociale dell’Emittente.
Per quanto riguarda, invece, le novità che hanno riguardato la gamma di offerta alle imprese, si
segnala, in particolare, lo sviluppo di nuovi prodotti di investimento volti a garantire una migliore
remunerazione delle giacenze depositate, il lancio di prodotti di finanziamento che garantiscono
la protezione dal rischio di rialzo del tasso di interesse, nonché la predisposizione di un ampio
numero di strumenti “anti crisi” organizzati in uno specifico programma lanciato nel 2013, per
consentire alle imprese di affrontare le difficoltà del contesto economico attraverso l’offerta di
prodotti finalizzati al rafforzamento patrimoniale, all’internazionalizzazione, al riequilibrio
finanziario e al sostegno delle esigenze del capitale circolante. Tra queste iniziative si segnala,
inoltre, il lancio di un progetto per i mini bond, nuovi strumenti di finanziamento alternativi al
canale bancario per le imprese non quotate di piccola e media dimensione.
6.1.3
Normativa di riferimento
I paragrafi che seguono riportano una breve descrizione delle principali normative che
disciplinano l’attività dell’Emittente.
La Banca Popolare di Vicenza rientra tra i quindici istituti di credito italiani che saranno soggetti
alla vigilanza unica diretta da parte della BCE a partire da novembre 2014 e che sono, quindi,
attualmente sottoposti al Comprehensive Assessment della durata di un anno, condotta dalla BCE
in collaborazione con le autorità nazionali competenti. Il Comprehensive Assessment ha tre
obiettivi principali:
- Migliorare la qualità delle informazioni disponibili sulla situazione delle banche
(transparency);
- Identificare e implementare eventuali azioni correttive, se necessarie (repair);
- Assicurare agli investitori che le banche sono sane e affidabili (confidence building).
Normativa relativa all’attività bancaria
I principi fondamentali che disciplinano lo svolgimento dell’attività bancaria sono contenuti nel
Testo Unico Bancario e nelle Istruzioni di Vigilanza per le banche emanate dalla Banca d’Italia. Il
TUB contiene, fra l’altro, disposizioni riguardanti: (i) l’autorizzazione allo svolgimento
dell’attività bancaria, (ii) l’acquisizione di partecipazioni azionarie in banche, (iii) la vigilanza
bancaria e i requisiti di adeguatezza patrimoniale e (iv) gli investimenti azionari da parte delle
banche. Le Istruzioni di Vigilanza per le banche contengono la disciplina di dettaglio dei principi
generali di cui al TUB.
(i) Autorizzazione allo svolgimento dell’attività bancaria
L’articolo 10 del TUB stabilisce che la raccolta del risparmio tra il pubblico e l’esercizio del
credito costituiscono l’attività bancaria. Ai sensi dell’articolo 14 del TUB, la Banca d’Italia
autorizza l’attività bancaria quando ricorrano tutte le condizioni indicate nel citato articolo ed
iscrive, ex art. 13 del TUB, le banche autorizzate in Italia allo svolgimento dell’attività bancaria
in un apposito albo gestito dalla Banca d’Italia.
(ii) Acquisizione di partecipazioni azionarie in banche popolari
82
Documento di Registrazione
relativo all'Emittente
Ai sensi dell’articolo 30 del TUB, nessuno può detenere azioni in misura eccedente l’1 per cento
del capitale sociale. Tale limite non si applica agli organismi di investimento collettivo in valori
mobiliari, per i quali valgono i limiti previsti dalla specifica disciplina propria di ciascuno di essi.
La banca, appena rileva il superamento di tale limite, contesta al detentore la violazione del
divieto. Le azioni eccedenti devono essere alienate entro un anno dalla contestazione; trascorso
tale termine, i relativi diritti patrimoniali maturati fino all’alienazione delle azioni eccedenti
vengono acquisiti dalla banca.
Ogni socio ha un voto, qualunque sia il numero delle azioni possedute.
(iii) Vigilanza bancaria e requisiti di adeguatezza patrimoniale
Ai sensi degli articoli 51 e seguenti del TUB, ogni banca è soggetta alla vigilanza della Banca
d’Italia. Nei confronti di ciascun soggetto bancario, Banca d’Italia svolge un’attività di vigilanza
informativa, regolamentare ed ispettiva; in particolare, con riguardo all’esercizio della vigilanza
informativa, l’articolo 56 del TUB dispone che le modifiche degli statuti delle banche non
possono essere iscritte nel registro delle imprese se non consti un provvedimento della Banca
d’Italia che accerti che tali modifiche non contrastino con una sana e prudente gestione della
banca.
Nei confronti di tutti gli enti creditizi, inoltre, la Banca d’Italia svolge, ai sensi dell’articolo 53 del
TUB, un’attività di vigilanza regolamentare, emanando, in conformità alle deliberazioni del
CICR, disposizioni di carattere generale aventi a oggetto: l’adeguatezza patrimoniale, il
contenimento del rischio nelle sue diverse configurazioni,le partecipazioni detenibili e
l’organizzazione amministrativa e contabile ed i controlli interni nonché l’informativa da rendere
al pubblico in tali materie.
L’adeguatezza patrimoniale delle banche è oggetto di una specifica disciplina da parte della
Banca d’Italia che recepisce, in particolare, le determinazioni assunte dal Comitato di Basilea nel
Nuovo Accordo di Basilea sul Capitale.
In particolare, nel gennaio 2001, il Comitato di Basilea ha pubblicato le proposte per la revisione
degli standard internazionali esistenti di adeguatezza patrimoniale delle banche (c.d. “Basilea II”).
Esse sono state definitivamente approvate ed adottate dalle Direttive CE 2006/48 e 2006/49 e
sono entrate in vigore il 1° gennaio 2007. Lo Stato Italiano ha recepito le suddette direttive con
Decreto Legge 27 dicembre 2006,n. 297, successivamente convertito nella Legge 23 febbraio
2007 n. 15. Ai sensi di tale legge, le disposizioni di carattere generale emanate dalla Banca
d’Italia aventi ad oggetto l’adeguatezza patrimoniale devono prevedere che le banche possano
utilizzare:
•
•
le valutazioni del rischio di credito rilasciate da società o enti esterni; a tal proposito le
disposizioni disciplinano i requisiti, anche di competenza tecnica e di indipendenza, che
tali soggetti devono possedere e le relative modalità di accertamento;
sistemi interni di misurazione dei rischi per la determinazione dei requisiti patrimoniali,
previa autorizzazione della Banca d’Italia.
In attuazione di tale decreto legge poi convertito in legge, la Banca d’Italia ha emanato la
Circolare 263/2006.
A tale proposito, si segnala che a partire dal 2015 è prevista l’entrata in vigore delle regole dettate
dai c.d. accordi di Basilea III, che, inter alia, impongono un significativo rafforzamento dei
requisiti patrimoniali minimi e l’implementazione di nuove policy in tema di gestione del rischio
di liquidità negli istituti bancari. Più in dettaglio, per quanto concerne l’innalzamento dei requisiti
83
Documento di Registrazione
relativo all'Emittente
patrimoniali, gli accordi di Basilea III prevedono una fase transitoria con livelli minimi di
patrimonializzazione via via crescenti. A regime, ovvero a partire dal 2019, tali livelli
contemplano per le banche un Common Equity (ovvero la componente primaria di capitale
rappresentata principalmente dal capitale ordinario versato, dalla relativa riserva sovrapprezzo,
dall’utile di periodo, dalle riserve, da specifiche rettifiche regolamentari e, entro determinati
limiti, dal patrimonio di terzi) pari almeno al 7% delle attività ponderate per il rischio, un Tier 1
Capital pari almeno all’8,5% delle Attività di Rischio Ponderate e un Total Capital pari almeno al
10,5% delle Attività di Rischio Ponderate. Tali livelli minimi includono il c.d. “capital
conservation buffer”, ovvero un «cuscinetto» di ulteriore capitalizzazione obbligatoria. Nella
stessa fase transitoria saranno, inoltre, gradualmente introdotte specifiche deduzioni
regolamentari dagli aggregati patrimoniali.
Per quanto concerne la liquidità, gli accordi di Basilea III prevedono, tra l’altro, l’introduzione di
un indicatore di breve termine (Liquidity Coverage Ratio, o LCR), avente come obiettivo la
costituzione e il mantenimento di un buffer di liquidità che consenta la sopravvivenza della banca
per un periodo temporale di trenta giorni in caso di grave stress, e di un indicatore di liquidità
strutturale (Net Stable Funding Ratio, o NSFR) con orizzonte temporale superiore all’anno,
introdotto per garantire che attività e passività presentino una struttura per scadenze sostenibile.
Relativamente a questi indicatori, si segnala che:
• per l’indicatore LCR è previsto un valore minimo del 60% a partire dal 1° gennaio 2015,
con un minimo in progressivo aumento fino a raggiungere il 100% dal 1° gennaio 2018
secondo la CRR – regolamento UE n. 575/2013;
• per l’indicatore NSFR si evidenzia a tal proposito che mentre la proposta del Comitato di
Basilea prevedeva una soglia minima del 100% da rispettare a partire dal 1° gennaio
2018, la normativa comunitaria (CRR) per il momento non contempla un limite
regolamentare sulla liquidità strutturale.
Tale evoluzione regolamentare, che ha sempre come finalità la maggiore stabilità del sistema,
nonostante ne sia prevista un’entrata in vigore graduale, potrà comunque avere impatti
significativi sulle dinamiche gestionali del Gruppo.
Alla luce di quanto sopra esposto, il rispetto continuativo delle molteplici regolamentazioni, e
segnatamente (tenuto conto dei canoni introdotti da Basilea III) la necessità di incrementare la
dotazione patrimoniale – a parità di dimensione – ed il rispetto dei parametri di liquidità,
richiedono un impegno di risorse significativo, nonché l’adozione di norme e policy interne
altrettanto complesse che potrebbero determinare maggiori costi e/o minori ricavi in capo
all’Emittente e al Gruppo.
(iv) Investimenti
Alle banche è consentito effettuare investimenti sia in società finanziarie che industriali,nel
rispetto delle norme e dei limiti previsti nelle Istruzioni dalla Banca d’Italia nell’esercizio delle
funzioni di vigilanza regolamentare. In linea generale, le partecipazioni assunte da una banca non
possono superare, nel loro insieme, il margine disponibile per investimenti in partecipazioni e in
immobili (il margine disponibile è dato dalla differenza tra il patrimonio di vigilanza e la somma
delle partecipazioni e degli immobili, comunque detenuti). Inoltre, le partecipazioni in società
diverse da banche o società finanziarie o assicurative (cd. “industriali”) non possono eccedere
complessivamente il 15% del patrimonio di vigilanza della banca e, in relazione agli investimenti
in una singola impresa o gruppo di imprese non finanziarie, il 3% del patrimonio di vigilanza
della banca e il 15% del capitale sociale della società target. Tale ultima percentuale non si
applica qualora il valore della partecipazione sia contenuto entro l’ammontare dell’1% del
84
Documento di Registrazione
relativo all'Emittente
patrimonio di vigilanza della banca partecipante, ovvero qualora la somma degli investimenti
superiori al 15% in possesso della banca sia contenuta entro l’1% del patrimonio di vigilanza
della banca.
Normativa antiriciclaggio
L’Emittente è soggetta alle disposizioni della normativa “antiriciclaggio”, dettata dal D.lgs. n.
231 del 21 novembre 2007 recante “Attuazione della direttiva 2005/60/CE concernente la
prevenzione dell’utilizzo del sistema finanziario a scopo di riciclaggio dei proventi di attività
criminose e di finanziamento del terrorismo nonché della direttiva 2006/70/CE che ne reca misure
di esecuzione”, come modificato dal d.lgs. n. 151 del 25 settembre 2009 e, da ultimo, dal d.l. n.
78 del 31 maggio 2010 (convertito, con modifiche, nella Legge n. 122 del 30 luglio 2010).
Con delibera n. 616 del 24 agosto 2010, la Banca d’Italia, in attuazione dell’art. 41, comma 2,
lettera a) del d.lgs. n. 231/2007 ha dettato i nuovi indicatori di anomalia al fine di agevolare
l’individuazione di operazioni sospette (da farsi oggetto, ricorrendone i presupposti, di apposita
segnalazione alla competente Autorità).
In particolare, le banche sono tenute a:
•
•
•
•
•
•
•
identificare e verificare adeguatamente la clientela (in alcune situazioni considerate più
esposte al rischio di riciclaggio e finanziamento del terrorismo, con procedure di
identificazione e verifica particolarmente rigorose);
istituire l’Archivio Unico Informatico;
registrare e conservare nell’Archivio Unico Informatico i dati identificativi e le altre
informazioni relative ai rapporti ed alle operazioni;
inviare i dati aggregati all’Unità di Informazione Finanziaria;
segnalare le operazioni sospette;
istituire misure di controllo interno e assicurare un’adeguata formazione dei dipendenti
e dei collaboratori, anche per approfondire la conoscenza dei propri clienti, al fine di
prevenire e impedire la realizzazione di operazioni di riciclaggio.
Il nuovo Provvedimento di Banca d’Italia attuativo della materia di adeguata verifica
della clientela è entrato in vigore il 1° gennaio 2014.
Normativa sui Servizi di investimento
Ai sensi dell’articolo 1, comma 5, del TUF, per servizi di investimento si intendono le seguenti
attività, quando hanno ad oggetto strumenti finanziari (i) negoziazione per conto proprio; (ii)
esecuzione di ordini per conto dei clienti; (iii) sottoscrizione e/o collocamento con assunzione a
fermo ovvero con assunzione di garanzia nei confronti dell’emittente; (iv) collocamento senza
assunzione a fermo né assunzione di garanzia nei confronti dell’emittente; (v) gestione di
portafogli; (vi) ricezione e trasmissione di ordini;(vii) consulenza in materia di investimenti; (viii)
gestione di sistemi multilaterali di negoziazione.
Ai sensi dell’articolo 18 del TUF, l’esercizio professionale dei servizi e delle attività di
investimento nei confronti del pubblico è riservato alle banche ed alle imprese di investimento
(ovvero le SIM e le imprese di investimento comunitarie ed extracomunitarie).
L’articolo 21 del TUF definisce i criteri generali da osservare nello svolgimento dei servizi e
delle attività di investimento, mentre l’art. 22 del TUF disciplina il regime di separazione
patrimoniale e, quindi, l’obbligo di tenere separati gli strumenti finanziari e le somme di denaro
dei singoli clienti, a qualunque titolo detenuti dal soggetto abilitato, rispetto al patrimonio di
85
Documento di Registrazione
relativo all'Emittente
quest’ultimo e a quello degli altri clienti.
L’art. 23 stabilisce l’obbligo di redigere per iscritto i contratti relativi alla prestazione di servizi di
investimento e di consegnarne un esemplare ai clienti.
Le regole di comportamento dei soggetti abilitati nei confronti della clientela trovano poi
specifica disciplina nel Regolamento Consob adottato con delibera n. 16190 del 29 ottobre 2007
(Regolamento Intermediari).
Normativa applicabile agli emittenti titoli diffusi presso il pubblico in misura rilevante Pur non
essendo le azioni dell’Emittente quotate in un mercato regolamentato, lo stesso, in qualità di
“emittente titoli diffusi” è chiamato al rispetto di particolari obblighi di informativa a tutela del
pubblico previsti dalla CONSOB. In particolare alla banca si applicano le disposizioni di cui
all’art.109 del Regolamento Emittenti che prevedono l’obbligo di diffondere al pubblico un
comunicato, inviandolo ad almeno due agenzie di stampa e tramite la tempestiva pubblicazione
nel proprio sito internet, con le informazioni su eventi e circostanze rilevanti previsti dall’articolo
114, comma 1, del Testo unico.
Inoltre, con le medesime modalità, la Banca deve mettere a disposizione del pubblico il bilancio
di esercizio approvato nonché le relazioni contenenti il giudizio della società di revisione,
contestualmente al deposito presso il registro delle imprese previsto dall'articolo 2435 del codice
civile, tramite pubblicazione nel proprio sito internet.
La Banca deve inoltre fornire senza indugio al pubblico, tramite il proprio sito internet, le
informazioni necessarie affinché i portatori dei loro strumenti finanziari possano esercitare i
propri diritti e l'avviso di convocazione dell'assemblea.
6.2
PRINCIPALI MERCATI
Al 31 dicembre 2013 la rete degli sportelli delle banche del Gruppo BPV è costituita da 640
sportelli ed è posizionata in 15 regioni e 64 province d’Italia, con una quota nazionale di sportelli
pari complessivamente a circa al 2,0%. Sulla base del numero sportelli al 31 dicembre 2013, il
Gruppo BPV rappresenta l’11° gruppo bancario in Italia, 9° tra i gruppi bancari italiani, escluse le
banche appartenenti a gruppi esteri (Fonte Bilanci 2013 dei gruppi bancari italiani).
La ripartizione dei 640 sportelli bancari tra le banche del Gruppo al 31 dicembre 2013 è la
seguente: 545 appartengono all’Emittente (85,2%) e sono dislocati nel Nord Italia, in Toscana, in
Umbria, nel Lazio, nelle Marche, in Abruzzo e in Puglia; 94 a Banca Nuova S.p.A. (14,7%)
ubicati in Sicilia e in Calabria (uno sportello nel Lazio); 1 sportello appartiene a Farbanca S.p.A.,
posizionato in Emilia Romagna (Bologna). Nel corso dell’anno si evidenzia, in particolare, la
cessione in data 1 gennaio 2013 di 2 filiali, situate a Jesi (Ancona – Marche) e a S. Giovanni
Teatino (Chieti – Abruzzo) dalla controllata Farbanca alla Capogruppo. Si segnala, inoltre, che in
data 1° gennaio 2014 Banca Popolare di Vicenza ha acquisito da Banca Popolare di Spoleto uno
sportello a Torino.
Complessivamente la rete degli sportelli al 31 dicembre 2013 è dislocata per il 68,1% nel Nord
Italia, per il 17,0% nel Centro Italia e per il 14,9% nel Sud Italia. La seguente tabella espone
sinteticamente l’articolazione territoriale della rete distributiva del Gruppo BPV nell’ultimo
triennio.
86
Documento di Registrazione
relativo all'Emittente
Distribuzione territoriale
Sportelli del Gruppo BPVi
31/12/2013
Comp. %
2013
Veneto
di cui Vicenza
di cui Treviso
di cui Padova
di cui Verona
di cui Venezia
Friuli Venezia Giulia
di cui Udine
di cui Pordenone
Lombardia
di cui Brescia
di cui Bergamo
di cui Milano
Emilia Romagna
Liguria
Piemonte
Trentino Alto Adige
TOTALE NORD ITALIA
258
95
53
32
31
26
64
36
14
89
36
24
13
16
5
2
2
436
40,3%
14,8%
8,3%
5,0%
4,8%
4,1%
Toscana
di cui Prato
di cui Firenze
di cui Pistoia
Marche
Umbria
Lazio
di cui Roma
TOTALE CENTRO ITALIA
90
31
22
8
1
2
16
13
109
14,1%
4,8%
3,4%
1,3%
1
1
78
28
18
15
95
Abruzzo
Puglia
Sicilia
di cui Palermo
di cui Trapani
Calabria
TOTALE SUD ITALIA
TOTALE ITALIA
31/12/2012
Comp. %
2012
260
96
54
32
31
26
64
36
14
87
36
25
13
16
5
2
2
436
40,6%
15,0%
8,4%
5,0%
4,8%
4,1%
14,2%
5,0%
3,4%
1,3%
17,0%
91
32
22
8
1
1
16
13
109
0,2%
0,2%
12,2%
4,4%
2,8%
2,3%
14,8%
1
1
78
28
18
15
95
10,0%
5,6%
2,2%
13,9%
5,6%
3,8%
2,0%
2,5%
0,8%
0,3%
0,3%
68,1%
0,2%
0,3%
2,5%
2,0%
640 100,0%
31/12/2011
Comp. %
2011
259
95
54
31
32
26
64
36
14
87
36
25
13
16
5
2
2
435
40,5%
14,9%
8,5%
4,9%
5,0%
4,1%
14,6%
5,2%
3,6%
1,3%
17,0%
93
33
23
8
1
0
15
12
109
0,2%
0,2%
12,2%
4,4%
2,8%
2,3%
14,8%
1
1
78
28
18
15
95
0,2%
0,2%
12,2%
4,4%
2,8%
2,3%
14,9%
10,0%
5,6%
2,2%
13,6%
5,6%
3,9%
2,0%
2,5%
0,8%
0,3%
0,3%
68,1%
0,2%
0,2%
2,5%
2,0%
640 100,0%
10,0%
5,6%
2,2%
13,6%
5,6%
3,9%
2,0%
2,5%
0,8%
0,3%
0,3%
68,1%
0,2%
0,0%
2,3%
1,9%
17,1%
639 100,0%
Oltre agli sportelli bancari, la rete di vendita del Gruppo BPV dispone anche di 14 negozi
finanziari (tutti di Banca Nuova S.p.A.), 32 punti private (28 di Banca Popolare di Vicenza e 4 di
Banca Nuova S.p.A.), 3 spazi finanziari di Prestinuova S.p.A. (localizzati a Bologna, Bari e
Napoli), tutti dislocati sul territorio italiano, per un totale di 689 punti vendita, nonché di una rete
di 103 promotori finanziari (34 di BPV e 69 di Banca Nuova S.p.A.) e 168 agenti operativi presso
la nuova società del Gruppo BPV denominata“BPVI Multicredito in Attività finanziaria Spa”.
Come evidenziato nella tabella successiva, la quasi totalità dei ricavi (margine di
intermediazione) deriva dal mercato italiano, essendo i punti vendita del Gruppo posizionati
esclusivamente sul territorio nazionale, con una parte residuale e marginale proveniente da altri
Paesi UE, riferibili all’operatività di proprietary trading della controllata irlandese BPV Finance
International Plc.
87
Documento di Registrazione
relativo all'Emittente
Ricavi per area geografica 2013
Italia
Nord e
Sud Italia
Centro
e Isole
Italia
Margine d'interesse (voce 30)
Commissioni nette (voce 60)
Dividendi e proventi simili (voce 70)
422.145
259.650
39.360
76.238
51.876
-
9.917
1
699
307
(4.582)
(32.165)
508.607
306.945
7.894
Risultato netto dell'attività/passività finanziarie
(voci 80, 90, 100 e 110)
121.078
30.950
28.869
(50)
180.847
Margine di intemediazione
842.233
Altri Paesi
UE
Altro
Totale
159.064
39.486
(36.490)
1.004.293
Ricavi per area geografica 2012
Italia
Nord e
Sud Italia
Centro
e Isole
Italia
Altri Paesi
UE
Altro
Totale
Margine d'interesse (voce 30)
Commissioni nette (voce 60)
Dividendi e proventi simili (voce 70)
422.145
259.650
39.360
76.238
51.876
-
9.917
1
699
307
(4.582)
(32.165)
508.607
306.945
7.894
Risultato netto dell'attività/passività finanziarie
(voci 80, 90, 100 e 110)
121.078
30.950
28.869
(50)
180.847
159.064
39.486
(36.490)
1.004.293
Ricavi per area geografica 2011
Italia
Nord e
Sud Italia
Centro
e Isole
Italia
Altri Paesi
UE
Altro
Totale
Margine d'interesse (voce 30)
Commissioni nette (voce 60)
Dividendi e proventi simili (voce 70)
461.939
298.898
24.477
67.471
48.168
-
5.160
293
419
Risultato netto dell'attività/passività finanziarie
(voci 80, 90, 100 e 110)
85.410
2.634
1.989
Margine di intemediazione
870.724
118.273
Margine di intemediazione
842.233
7.861
156
(2.666)
(12.761)
83
(15.188)
534.726
344.693
12.135
90.116
981.670
Lo scenario di mercato in cui si trova ad operare l’Emittente risulta caratterizzato da un elevato
livello di concorrenza. In tale contesto estremamente dinamico, i principali concorrenti
dell’Emittente sono costituiti da altri gruppi bancari locali, nazionali ed internazionali la cui rete
di vendita risulta posizionata nelle zone di operatività del Gruppo BPV.
Di seguito si riporta una sintesi del posizionamento del Gruppo BPV sui principali mercati di
riferimento bancario (sportelli, prestiti vivi e raccolta diretta), aggiornata al 31 dicembre 2013, 31
dicembre 2012 e 31 dicembre 2011. L’analisi è stata svolta prendendo in considerazione le
principali regioni di insediamento del Gruppo. L’analisi conferma il posizionamento del Gruppo
in tutte le macro regioni italiane (Nord, Centro e Sud Italia) ed evidenzia il mantenimento di un
forte radicamento nelle aree di insediamento storico delle banche del Gruppo ed un generale
miglioramento della penetrazione su tutti i mercati bancari di riferimento (sportelli, impieghi e
raccolta diretta). I dati utilizzati per calcolare le quote di mercato sono riferiti complessivamente
alle banche del Gruppo (Banca Popolare di Vicenza, Banca Nuova S.p.A. e Farbanca S.p.A.) e
sono stati estratti dal flusso di ritorno reso disponibile dalla Banca d’Italia e, per quanto riguarda i
prestiti e la raccolta diretta, aggregati a partire dalle province di residenza della clientela e riferiti
all’operatività con famiglie ed imprese.
88
Documento di Registrazione
relativo all'Emittente
Quote di mercato del Gruppo BPVi
al 31 dicembre 2013
Sportelli
Prestiti vivi
commerciali (1)
Raccolta diretta
commerciale (2)
Nord Italia
Veneto
di cui Vicenza
di cui Treviso
Friuli V. G.
di cui Udine
Lombardia
di cui Brescia
di cui Bergamo
di cui Milano
7,6%
15,2%
8,6%
7,0%
7,7%
1,4%
3,9%
3,2%
0,7%
7,9%
16,9%
7,0%
8,5%
11,5%
1,0%
2,2%
1,6%
0,8%
6,5%
18,3%
6,2%
5,3%
7,7%
0,7%
2,0%
1,4%
0,6%
Centro Italia
Toscana
di cui Prato
Lazio
di cui Roma
3,8%
24,8%
0,6%
0,7%
3,8%
19,5%
0,9%
1,0%
3,2%
31,6%
0,9%
1,1%
Sud Italia
Sicilia
di cui Palermo
di cui Trapani
Calabria
4,7%
6,9%
11,3%
3,1%
4,5%
5,9%
9,3%
3,1%
2,9%
5,3%
9,2%
1,3%
2,0%
2,0%
1,4%
Totale Italia
Fonte: elaborazione interna su dati Banca d'Italia al 31 dicembre 2013
(1): Impieghi al netto delle sofferenze con clientela imprese e famiglie. I dati utilizzati
sono per residenza della clientela.
(2): Raccolta diretta (depositi e obbligazioni) con clientela imprese e famiglie. I dati
utilizzati sono per residenza della clientela. Le quote sono calcolate su dati di Sistema
comprensivi degli importi riconducibili alla Cassa Depositi e Prestiti S.p.A..
89
Documento di Registrazione
relativo all'Emittente
Quote di mercato del Gruppo BPVi
al 31 dicembre 2012
Sportelli
Prestiti vivi
commerciali (1)
Raccolta diretta
commerciale (2)
Nord Italia
Veneto
di cui Vicenza
di cui Treviso
Friuli V. G.
di cui Udine
Lombardia
di cui Brescia
di cui Bergamo
di cui Milano
7,4%
14,8%
8,5%
6,9%
7,7%
1,4%
3,8%
3,3%
0,7%
7,7%
16,3%
6,9%
8,4%
11,4%
1,0%
2,2%
1,6%
0,8%
6,2%
18,4%
6,2%
5,3%
7,9%
0,6%
1,8%
1,3%
0,4%
Centro Italia
Toscana
di cui Prato
Lazio
di cui Roma
3,6%
23,9%
0,6%
0,6%
3,9%
19,7%
0,7%
0,8%
3,2%
31,6%
0,6%
0,7%
Sud Italia
Sicilia
di cui Palermo
di cui Trapani
Calabria
4,5%
6,8%
10,8%
3,0%
4,5%
6,0%
9,3%
3,1%
2,9%
5,1%
8,9%
1,2%
1,9%
2,0%
1,3%
Totale Italia
Fonte: elaborazione interna su dati Banca d'Italia al 31 dicembre 2012
(1): Impieghi al netto delle sof ferenze con clientela imprese e f amiglie. I dati utilizzati
sono per residenza della clientela.
(2): Raccolta diretta (Depositi e obbligazioni) con clientela imprese e f amiglie. I dati
utilizzati sono per residenza della clientela. Le quote sono calcolate su dati di Sistema
comprensivi degli importi riconducibili alla Cassa Depositi e Prestiti S.p.A..
Quote di mercato del Gruppo BPVi
al 31 dicembre 2011
Sportelli
Prestiti vivi
commerciali (1)
Raccolta diretta
commerciale (2)
Nord Italia
Veneto
di cui Vicenza
di cui Treviso
Friuli V. G.
di cui Udine
Lombardia
di cui Brescia
di cui Bergamo
di cui Milano
7,2%
14,4%
8,1%
6,8%
7,6%
1,3%
3,7%
3,3%
0,6%
7,7%
16,3%
7,1%
8,5%
11,7%
0,9%
2,2%
1,5%
0,8%
6,0%
18,5%
6,0%
5,2%
7,9%
0,5%
1,7%
1,1%
0,3%
Centro Italia
Toscana
di cui Prato
Lazio
di cui Roma
3,6%
23,4%
0,5%
0,6%
3,9%
20,1%
0,7%
0,7%
3,0%
32,8%
0,8%
1,0%
Sud Italia
Sicilia
di cui Palermo
di cui Trapani
Calabria
4,5%
6,7%
10,7%
2,9%
4,5%
6,0%
9,0%
3,0%
2,9%
4,9%
9,1%
1,2%
1,9%
1,9%
1,3%
Totale Italia
Fonte: elaborazione interna su dati Banca d'Italia al 31 dicembre 2011
(1): Impieghi al netto delle sof ferenze con clientela imprese e f amiglie. I dati utilizzati
sono per residenza della clientela.
(2): Raccolta diretta (Depositi e obbligazioni) con clientela imprese e f amiglie. I dati
utilizzati sono per residenza della clientela. Le quote sono calcolate su dati di Sistema
comprensivi degli importi riconducibili alla Cassa Depositi e Prestiti S.p.A..
90
Documento di Registrazione
relativo all'Emittente
Per quanto riguarda il posizionamento competitivo raggiunto dalle altre società del Gruppo
operative sugli altri servizi alla clientela (escluso il posizionamento sul risparmio gestito a seguito
della cessione da parte di BPVi Fondi SGR S.p.A. ad Arca SGR S.p.A. dei fondi comuni e dei
portafogli istituzionali), sulla base degli ultimi dati disponibili si rileva la seguente situazione:
• nel comparto dei prestiti contro cessione del quinto dello stipendio, sulla base dei dati
dell’Associazione Italiana del Credito al Consumo e Immobiliare (ASSOFIN), la controllata
Prestinuova S.p.A. alla fine del 2013 detiene una quota di tale mercato nazionale pari al
2,3%;
• nel comparto farmaceutico, sulla base dei dati diffusi da Federfarma relativamente al numero
delle farmacie private presenti in Italia, il Gruppo BPV, tramite Farbanca S.p.A., detiene
complessivamente una quota di mercato nazionale stimata pari all’8%.
La presenza all’estero del Gruppo BPV è garantita da sei uffici di rappresentanza: in Cina ad
Hong Kong, operativo fin dagli anni ’80, e a Shanghai, inaugurato nel giugno 2005, in India a
New Delhi, inaugurato nell’aprile 2006, in Brasile a San Paolo, operativo da inizio 2011, a New
York, inaugurato a febbraio 2012 ed infine in Russia a Mosca, inaugurato ad ottobre 2013. Questi
uffici all’estero hanno l’obiettivo di agevolare l’interscambio commerciale tra le imprese italiane
ed i più importanti mercati internazionali, supportando con adeguati servizi le realtà
imprenditoriali che intendono espandersi su tali piazze, nonché sviluppare durature relazioni
d’affari con le principali e più qualificate controparti bancarie di questi Paesi.
Nei paesi di operatività degli Uffici di Rappresentanza e negli altri paesi dove il Gruppo non ha
presenze dirette, sempre al fine di supportare al meglio le imprese nei mercati internazionali, sono
stati firmati accordi di cooperazione con 53 banche estere, che dispongono di una rete
complessiva di circa 70.000 filiali ubicate in 32 Paesi.
6.3
FATTORI ECCEZIONALI
Non si ravvisa alcun elemento eccezionale di rilievo che abbia influito su quanto descritto nei
Paragrafi 6.1 (Principali attività) e 6.2 (Principali mercati) del presente Documento di
Registrazione.
6.4
DIPENDENZA DA BREVETTI O LICENZE, DA CONTRATTI INDUSTRIALI, COMMERCIALI O
FINANZIARI, O DA NUOVI PROCEDIMENTI DI FABBRICAZIONE
Alla Data del Documento di Registrazione, le attività del Gruppo non dipendono da brevetti,
licenze, da nuovi procedimenti di fabbricazione o da contratti industriali, commerciali o
finanziari, singolarmente considerati.
Si segnala, per completezza, che è in essere un contratto di fornitura di servizi informatici
assicurata all'Emittente, fin dal 1992, ed alle altre banche del Gruppo, dalla società consortile
SEC Servizi S.C.p.A. di Padova. Tale società è una azienda di servizi informatici per aziende
bancarie, di cui il Gruppo BPV detiene direttamente e indirettamente (mediante le proprie banche
controllate) complessivamente il 49,8% del capitale sociale. L’attività della società consiste nella
progettazione, formazione nonché erogazione e supporto di consulenza di sistemi informativi
multi-istituto, con elevato grado di copertura funzionale, integrazione e flessibilità.
Il contratto in essere prevede la fatturazione dei costi in base al volume dei servizi erogati. Il
91
Documento di Registrazione
relativo all'Emittente
totale fatturato al Gruppo BPVi è stato pari ad Euro 50,4 milioni nel 2013, Euro 51,6 milioni nel
2012 ed Euro 51,3 milioni nel 2011.
6.5
FONTI DELLE DICHIARAZIONI RELATIVE AL POSIZIONAMENTO SUL MERCATO
Nel Documento di Registrazione la fonte principale di informazioni tramite le quali è stata
descritta la posizione concorrenziale del Gruppo è costituita dai dati di Banca d’Italia. In alcuni
casi, espressamente richiamati, sono stati utilizzati dati forniti da associazioni di categoria
specializzate nella raccolta e gestione di informazioni relative ad alcuni comparti di operatività
bancaria (ASSOFIN - Associazione Italiana del Credito al Consumo e Immobiliare,
FEDERFARMA – Federazione nazionale unitaria titolari di farmacia).
6.6
GESTIONE DEI RISCHI
Il Consiglio di Amministrazione dell’Emittente, coerentemente con quanto emerso in sede di
autovalutazione dell’adeguatezza patrimoniale (processo ICAAP) e tenuto conto dell’evoluzione
del contesto operativo, definisce con periodicità almeno annuale la propensione al rischio del
Gruppo nell’ambito del processo di pianificazione strategica e di budgeting. La propensione al
rischio per il Gruppo BPV è stata definita in termini di livello di patrimonializzazione target del
Gruppo, e più precisamente fissando dei livelli minimi di Tier 1 Capital Ratio. Inoltre, la
propensione al rischio del Gruppo BPV viene declinata anche fissando limiti operativi e/o di
massima esposizione con riferimento a singole fattispecie di rischio.
Di seguito si riportano le informazioni ritenute più rilevanti con riferimento alle attività che il
Gruppo ha posto in essere per quanto concerne la gestione e il monitoraggio dei rischi tipici
dell’attività di intermediazione creditizia e finanziaria.
Rischio di Credito e il Rischio di Concentrazione
Il rischio di credito è definito come il rischio di incorrere in perdite dovute al peggioramento
inatteso del merito creditizio di un cliente affidato anche a seguito di situazioni di inadempienza
contrattuale. In tale ambito rientrano anche il cosiddetto rischio di controparte, definito come il
rischio che la controparte di una transazione avente a oggetto determinati strumenti finanziari
risulti inadempiente prima dell’effettivo regolamento della stessa, e il rischio di concentrazione,
definito come il rischio derivante da una concentrazione delle esposizioni del portafoglio crediti
verso controparti/gruppi di controparti del medesimo settore economico o che esercitano la stessa
attività o appartenenti alla medesima area geografica.
Per supportare la gestione del rischio di credito il Gruppo BPV ha implementato, fra l’altro, un
sistema di rating interno che viene utilizzato nei processi aziendali e costituisce un supporto per
la valutazione del merito creditizio. Il rating interno esprime, in sintesi, un giudizio,
nell’orizzonte di un anno, sulla qualità creditizia del cliente espresso come probabilità che la
controparte possa divenire insolvente. Tale giudizio si articola secondo una scala interna di
classificazione (“scala maestra”) composta da 11 classi di rating, ciascuna definita in termini di
probabilità di default (PD). Le classi di rating sono ordinate in funzione del rischio creditizio:
muovendo da una classe meno rischiosa a una più rischiosa, la probabilità che i debitori risultino
in default è crescente. I modelli implementati in Banca Popolare di Vicenza consentono, di fatto,
una valutazione automatica delle singole controparti sottoposte ad analisi, fornendo un numero
(PD) che ne individua in misura sintetica lo “stato di salute”. Nel corso del primo semestre del
2012 è stata condotta un’attività di ricalibrazione dei modelli al fine di adeguarli all’attuale
contesto economico – finanziario.
Nello sviluppo dei modelli interini di rating, il Gruppo BPV ha coperto innanzitutto la tipologia
di clientela sulla quale strutturalmente opera e sulla quale è maggiormente esposta e cioè le
92
Documento di Registrazione
relativo all'Emittente
controparti “privati e small business” nonché “small corporate” (da 517 mila euro a 2,5 milioni di
euro di fatturato), “mid corporate” (da 2,5 a 50 milioni di euro di fatturato) e “corporate”
(fatturato superiore a 50 milioni di euro). Questi modelli sono stati completati e rilasciati nel
corso del 2008 su tutte le banche del Gruppo. Relativamente al segmento “corporate” (società
con fatturato superiore a 50 milioni di euro, holding finanziarie e di partecipazione, a prescindere
dal fatturato, e società capogruppo con fatturato consolidato superiore a 50 milioni di euro), il
Gruppo BPV dispone dal 2009 di un modello “misto” di natura “judgmental” che, richiedendo
una notevole competenza specialistica, prevede che l’attribuzione del rating per tutte le banche
del Gruppo sia effettuata da una specifica struttura di Banca Popolare di Vicenza in staff alla
“divisione crediti”.
Le attività ordinarie di monitoraggio sono basate sulle risultanze dello strumento gestionale GDC
(Gestione del Credito), finalizzato a definire un modello evoluto di gestione del portafoglio
crediti basato su strategie (obiettivi, azioni e tempistiche) predefinite e coerenti con il livello di
rischiosità del cliente. Lo strumento informatico consente ai gestori di verificare l’evoluzione del
merito creditizio della clientela, individuando tempestivamente le posizioni affidate che
evidenziano un deterioramento. Tale strumento gestionale si basa su un sistema di monitoraggio
(Early Warning) in grado di individuare tempestivamente gli eventi anomali attraverso una serie
di indicatori di possibile deterioramento del merito creditizio della clientela. Tale strumento
gestionale classifica la clientela in classi a rischiosià crescente (“bonis”, “sorvegliato”, “incaglio”,
ecc.). Il sistema valuta anche le relazioni tra i clienti, con tracciatura del colloquio tra gestori ed
organi di controllo, e gestisce tutto l’iter di classificazione, autorizzazione e controllo dei relativi
poteri. Tale sistema divenuto operativo presso Banca Popolare di Vicenza nel 2010, è stato esteso
a Banca Nuova S.p.A. nei primi mesi del 2011 e a FarBanca S.p.A. negli ultimi mesi del 2011.
Si ricorda che negli esercizi precedenti, e per i primi mesi del 2012, la clientela in stato diverso
dal default veniva monitorata effettuando una classificazione della medesima in tre classi a
rischiosità crescente: in “bonis”, in “osservazione” oppure in “alto rischio”. Tale impostazione è
stata inizialmente rivista nel corso del 2012, con l’introduzione, nel secondo semestre, della
nuova categoria gestionale “Pre-Past Due” (posizioni che presentano uno sconfinamento
continuativo, indipendentemente dall’entità, superiore ai 40 giorni e inferiore ai 90 giorni) che ha
permesso di svolgere azioni mirate su posizioni precedentemente classificate nelle classi
“osservazione” e “alto rischio”. A partire dagli ultimi mesi del 2012 si è proceduto, in un’ottica di
razionalizzazione del processo e delle classi gestionali del credito anomalo, all’eliminazione della
classe gestionale “osservazione” (OS) e della classe gestionale “alto rischio” (AR) e alla loro
riconduzione a un'unica categoria gestionale “sorvegliata” (SOR). Inoltre, alla luce dell’attuale
contesto economico, tenuto conto della crescente necessità di concludere con la clientela accordi
di ristrutturazione del debito ricorrendo sia agli strumenti giuridici introdotti dalla riforma della
Legge Fallimentare del 2005 e seguenti implementazioni (accordi di ristrutturazione dei debiti ai
sensi dell’articolo 182-bis della Legge Fallimentare e piani di risanamento ai sensi dell’articolo
67, terzo comma, lettera D) sia a operazioni ordinarie di ristrutturazione dei debiti in generale, è
stata introdotta la classe gestionale “ristrutturande”. Queste posizioni sono gestite in modo
specialistico da apposite funzioni della Banca.
A supporto delle attività di gestione del credito si ricordano, inoltre, le cosiddette “Politiche
Creditizie” che disciplinano le modalità attraverso le quali la Banca intende assumere il rischio di
credito verso i propri clienti e riguardano sia la fase di concessione/rinnovo sia la fase di gestione
del credito. Le politiche mirano a favorire un’equilibrata crescita degli impieghi verso la clientela
meno rischiosa e a limitare o, comunque, valutare con particolare attenzione l’erogazione del
credito verso la clientela che presenta un minore merito creditizio. In particolare sono state
individuate quattro differenti politiche creditizie: “sviluppo”, “gestione e protezione”,
“riequilibrio” e “disimpegno”. Le “Politiche Creditizie” sono definite sulla base della
93
Documento di Registrazione
relativo all'Emittente
“valutazione finale” (verde, giallo, rosso); la “valutazione finale” è il risultato dell’incrocio tra il
“rating di controparte”, che esprime la probabilità di insolvenza nei successivi dodici mesi, e
dello “score di monitoraggio andamentale” che rappresenta un indicatore sintetico della
rischiosità del cliente in funzione dell’andamento dei rapporti. Tali politiche sono
automaticamente assegnate dal sistema informativo a ciascuna controparte, in sede di proposta di
affidamento ovvero a seguito delle attività di analisi sulla controparte previste nell’ambito dei
processi di gestione del “Credito Problematico” (classificazione e gestione delle posizioni
anomale).
Dal 2011 la disciplina dei “settori critici” (comparti che, in base a valutazioni effettuate su dati
esterni e interni alla Banca, presentano elementi di rischio sistemico tale da rendere opportuno
sottoporre le imprese appartenenti a esso a una maggiore attenzione in fase di affidamento e di
trattamento gestionale) viene rivista annualmente, al fine di garantire un maggiore presidio del
rischio, alzando i livelli deliberativi minimi per le imprese appartenente a tali settori.
L’erogazione a imprese appartenenti a tali settori è, infatti, disciplinata da limiti più severi
rispetto a quelli ordinari.
L’aggiornamento dei settori critici avviene su base annuale; coerentemente, a dicembre 2013 il
Consiglio di Amministrazione, in occasione della definizione della propensione al rischio del
Gruppo e per un monitoraggio più efficace del rischio di credito, ha approvato la definizione dei
settori critici per l’esercizio 2014, definendo anche specifiche soglie di attenzione volte a
contenere e migliorare il monitoraggio dell’esposizione verso tali settori.
Nella medesima occasione sono stati anche definiti anche limiti e soglie di attenzione in merito a
livelli di perdita attesa, a livelli di concentrazione single name e geo–settoriale del portafoglio
impieghi.
Nel mese di gennaio 2013, il Consiglio di Amministrazione di Banca Popolare di Vicenza ha
deliberato l’iniziativa progettuale volta al passaggio dei metodi avanzati per la misurazione del
rischio di credito (cosiddetto sistema dei rating interni - AIRB) così come previsto dalla
normativa di vigilanza in ottemperanza ai principi di Basilea II. Tale progettualità è volta a
rafforzare ed integrare maggiormente, attraverso lo sviluppo di processi, procedure e modelli per
il governo del rischio di credito, i processi e i presidi aziendali attinenti la gestione, il
monitoraggio e l’erogazione del credito e i processi di pianificazione strategica ed operativa. Il
progetto AIRB, data la sua rilevanza strategica, coinvolgerà il Gruppo BPV e il consorzio Sec
Servizi, con il supporto di specializzate società di consulenza, ed avrà una durata stimata in 24-36
mesi, periodo comprensivo anche della necessaria convalida da parte dell’organo di vigilanza.
In tale ambito si segnala che a gennaio del 2014 sono divenuti operativi i nuovi modelli di rating
per i segmenti delle imprese SME retail (società di capitali con meno di 2,5 milioni di fatturato
ed esposizione inferiore a un milione di Euro, società di persone con fatturato tra 700.000 Euro e
2,5 milioni ed esposizione inferiore ad un milione di Euro), SME Corporate (Società di capitali
con fatturato minore di 2,5 milioni di Euro ed esposizione superiore a 1 milione di Euro, Società
di persone e di capitali con fatturato tra 2,5 e 150 milioni di Euro) e Large Corporate (Società con
fatturato superiore a 150 milioni di euro).
Si prevede che entro la prima metà del 2014 saranno attivati anche i modelli relativi ai segmenti
privati e Small Business (ditte individuali, Società semplici, Società di persone con fatturato
minore di 700.000 Euro ed esposizione inferiore a 1 milione di Euro).
Il rischio di controparte
Il rischio di controparte si definisce come il rischio che la controparte di una transazione avente a
94
Documento di Registrazione
relativo all'Emittente
oggetto determinati strumenti finanziari risulti inadempiente prima del regolamento della
transazione stessa (cfr. Titolo II, Capitolo 3 della Circolare Banca d’Italia 263/2006 e successivi
aggiornamenti). Più in particolare il rischio di controparte emerge in presenza di determinati tipi
di transazione che presentano le determinate caratteristiche:
1. l’esposizione al rischio generata è pari all’eventuale fair value positivo generato dalla
transazione stessa;
2. presentano un valore di mercato che evolve nel tempo in funzione delle variabili di
mercato sottostanti;
3. generano uno scambio di pagamenti oppure lo scambio di strumenti finanziari o
merci contro pagamenti.
Per quanto riguarda le modalità di rilevazione e monitoraggio del rischio di controparte, il
Gruppo BPVi ha definito un’apposita policy, che identifica le metodologie di misurazione del
rischio, i ruoli e responsabilità degli Organi e delle Funzioni aziendali coinvolte e la reportistica
direzionale.
Per il monitoraggio del rischio di controparte all’interno del Risk Appetite Framework il Gruppo
utilizza il relativo requisito patrimoniale consolidato calcolato secondo la normativa di vigilanza,
inclusivo del c.d. Credit Valuation Adjustment (CVA) su operazioni in derivati OTC, ovvero un
add-on patrimoniale per tener conto delle potenziali perdite di valore connesse a rettifiche di
valore derivanti da una variazione del merito creditizio della controparte in un contratto derivato
OTC. Il calcolo di tale ulteriore requisito è stato introdotto dal Regolamento (UE) n. 575/2013 del
Parlamento Europeo e del Consiglio (comunemente noto anche come CRR) e sarà oggetto di
segnalazione a partire dalla rilevazione dei dati al 31 marzo 2014.
Si segnala che il monitoraggio del rischio di controparte previsto dal Risk Appetite Framework
del Gruppo BPVi prevede il calcolo dell’assorbimento tanto in situazioni di normalità quanto in
situazioni di stress predefinito.
Rischio di Mercato
Il rischio di mercato è stato definito dal Gruppo BPV come il rischio di variazione sfavorevole del
valore dell’esposizione in strumenti finanziari, inclusi nel portafoglio di negoziazione ai fini di
vigilanza, a causa dell'andamento avverso dei fattori di rischio (curve dei tassi di interesse,
volatilità dei tassi di interesse, tassi cambio, volatilità dei tassi di cambio, corsi azionari, volatilità
azionarie, curve di credito, curve dell’inflazione, prezzi delle commodity).
Per quanto riguarda le modalità di gestione del rischio di mercato, il Gruppo BPVi ha definito
un’apposita policy, che identifica le metodologie di misurazione del rischio, i ruoli e
responsabilità degli Organi e delle Funzioni aziendali coinvolte e la reportistica direzionale.
Per la quantificazione del rischio di mercato, e la conseguente definizione dei limiti, è stato da
tempo adottato dal Gruppo BPVi un modello basato sull’approccio Value at Risk (VaR),
calcolato in full evaluation attraverso la simulazione storica: tale metodologia implica la
rivalutazione della posizione di rischio veicolata dalle sensitivity del portafoglio con gli shift dei
parametri di mercato realmente verificatesi nell’ultimo anno. L’applicazione dell’intervallo di
confidenza del 99% alla distribuzione di probabilità di Profit & Losses (di seguito P&L) così
ottenuta, determina il VaR con holding period pari a 1 giorno. Al fine di testare l’efficienza
previsionale dei risultati del VaR, viene eseguita un’attività di backtesting che permette di
confrontare la perdita stimata dal modello di calcolo con il dato di P&L risultante dalla
rivalutazione delle posizioni con gli effettivi dati di mercato. L’analisi ha come oggetto il
cosiddetto clean backtesting, che confronta il dato di VaR calcolato al tempo t per stimare la
95
Documento di Registrazione
relativo all'Emittente
perdita attesa per il tempo t+1 con la variazione di P&L computata utilizzando i parametri di
mercato tra tempo t e il tempo t+1 a parità di portafoglio.
La metodologia di misurazione dei rischi finanziari tramite il VaR è valida in condizioni di
mercato normali e non riesce a fornire un’adeguata misurazione dei rischi di mercato in situazioni
estreme che potrebbero essere pregiudizievoli per la situazione economica e patrimoniale della
Banca. Per tale motivo sorge l’esigenza di condurre ulteriori analisi per valutare la capacità di
assorbire gli effetti derivanti da rilevanti shock nei mercati. Questo tipo di analisi prende il nome
di stress test e consiste in una rivalutazione del portafoglio imponendo ai fattori di rischio dei
valori estremamente avversi definiti secondo logiche discrezionali. Il VaR mira quindi a cogliere
il rischio presente in condizioni di mercato storicamente verificatesi, mentre con lo stress test si
cerca di quantificare il rischio esistente in condizioni di mercato estreme o non contemplate nelle
serie storiche di riferimento. Lo stress test risulta complementare al VaR e misura la potenziale
vulnerabilità di fronte ad eventi eccezionali e improbabili, ma possibili. Il Gruppo BPVi, nella
definizione degli scenari di stress test utilizzati, ha adottato una griglia di variazioni estreme e
simmetriche che riguardano i mercati azionari, le curve dei tassi (in paralell shift), l’andamento
delle valute, le volatilità e i credit spread, in aggiunta a due scenari di crash di mercato che
riproducono eventi effettivamente verificatisi in passato. Il rispetto dei limiti assegnati in termini
di VaR dovrebbe garantire, entro un dato intervallo di confidenza, un tetto alla perdita massima
giornaliera. Tuttavia, non si può escludere che, pur rispettando i limiti prefissati in termini di VaR
giornaliero, la singola unità rilevi, per più giorni, perdite entro i limiti previsti ma la cui somma in
un determinato intervallo di tempo raggiunga valori ritenuti eccessivi. A fronte di tale rischio
vengono abbinati ai limiti giornalieri di VaR indicatori volti a monitorare le eventuali perdite su
periodi più lunghi (Stop Loss). Ciò rappresenta, infatti, la massima perdita cumulata in un
determinato intervallo temporale (il mese e l'intero esercizio), consentita ad un dato livello
gerarchico senza l'obbligo di definire specifiche azioni. Infine, per completezza, sono stati definiti
altri limiti sull’operatività in termini di sensitivity, delta, vega, concentrazione e rischio di credito.
Il presidio della quantificazione e del controllo dei limiti di VaR è affidato alla Funzione di Risk
Management della Capogruppo, mentre la responsabilità dei controlli giornalieri sui limiti
operativi e di stop-loss è affidata alla struttura di Financial Controlling, all’interno della Divisione
Finanza della stessa Capogruppo.
Nel corso del 2013 la Funzione di Risk Management ha effettuato il consueto monitoraggio dei
limiti di VaR come definiti in occasione della declinazione del Risk Appetite Framework di
Gruppo. Tale attività è stata effettuata sia per la Capogruppo sia per BPV Finance (uniche due
Società del Gruppo a detenere un portafoglio di proprietà).
I citati limiti di VaR e operativi vengono definiti sul cosiddetto portafoglio di proprietà (trading
book). Con riferimento al portafoglio AFS (Available For Sale), dove gli investimenti di specie
vengono specificatamente deliberati dal Consiglio di Amministrazione della Capogruppo, pur
rientrando nella nozione di banking book e quindi sottoposto a monitoraggio sul rischio tasso
tramite il sistema interno di ALM, viene effettuata un’attività di monitoraggio del rischio sia
attraverso il VaR, sia attraverso l’utilizzo di altre metriche di rischio. Con cadenza settimanale la
Funzione di Risk Management effettua un’attività di monitoraggio relativamente alla rischiosità
degli investimenti rientranti nei citati plafond per i diversi investimenti nonché al livello di
utilizzo di questi ultimi. Tale attività di monitoraggio è oggetto di reporting settimanale nei
confronti del Comitato Finanza e ALMs e trimestrale nei confronti del Comitato per il Controllo e
del Consiglio di Amministrazione.
All’interno del Gruppo BPV sono soggetti a limiti di VaR Banca Popolare di Vicenza e la
controllata BPV Finance International Plc.
96
Documento di Registrazione
relativo all'Emittente
Nel corso del 2013, il Value at Risk 99% a 1 giorno riferibile all’attività di trading di Banca
Popolare di Vicenza è risultato, in media, pari a 1,27 milioni di euro che, in termini di
assorbimento del limite, fissato a 4 milioni di euro, corrisponde ad una media del 31,87% (al 31
dicembre 2013, il VaR al 99% a 1 giorno del portafoglio analizzato è risultato pari a 1,12 milioni
di euro con un assorbimento del limite pari al 27,90%).
Nello stesso periodo, il Value at Risk 99% a 1 giorno di BPV Finance International Plc è risultato
in media pari a 407 mila euro che, in termini di assorbimento del limite fissato a 1,2 milioni di
euro, corrisponde ad una media del 33,88% (al 31 dicembre 2013, il VaR al 99% a 1 giorno del
portafoglio analizzato è risultato pari a 499 mila euro con un assorbimento del limite pari al
41,62%).
Rischio Operativo
Il rischio operativo è definito come il rischio di subire perdite derivanti dalla inadeguatezza o
disfunzione delle procedure, risorse umane e sistemi interni, oppure da eventi esogeni.
Rientrano in tale tipologia, tra l’altro, le perdite derivanti da frodi, errori umani, interruzioni
dell’operatività, malfunzionamento e indisponibilità dei sistemi, inadempienze contrattuali,
catastrofi naturali. Nel perimetro del rischio operativo è compreso il rischio legale, mentre sono
esclusi quelli strategici e di reputazione.
Per quanto riguarda le modalità di gestione del rischio operativo, il Gruppo BPV ha definito
un’apposita policy che identifica le metodologie di misurazione del rischio, i ruoli e responsabilità
degli organi e delle funzioni aziendali coinvolte e la reportistica direzionale.
Relativamente alle attività di monitoraggio dei rischi operativi, si ricorda che Banca Popolare di
Vicenza ha aderito, fin dalla costituzione nel 2002, al consorzio interbancario DIPO (Data Base
italiano delle Perdite Operative) promosso dall’Associazione Bancaria Italiana, ed ha, pertanto, in
essere una regolare attività di raccolta delle informazioni sulle perdite operative.
Nonostante il Gruppo determini il requisito patrimoniale prudenziale relativo al rischio operativo
secondo il metodo base (BIA – Basic Indicator Approach) è stato definito un framework per la
misurazione e la gestione dei rischi operativi che ha consentito di definire i “Modelli di
classificazione e Risk Mapping”, la “Policy e Governance del processo di Operational Risk
Management” e il modello di “Self Risk Assessment”.
Nel corso del 2013 è stato aggiornato, nell’ambito del Processo ICAAP, il Risk Self Assessment
attraverso la costruzione della “Mappa dei Rischi” relativa alla situazione del Gruppo a fine
esercizio 2012. È inoltre proseguita da parte della Capogruppo l’attività di segnalazione delle
perdite operative realizzate, raccolte ai fini del Data Base Italiano delle Perdite Operative (DIPO).
Per Banca Nuova le modalità di raccolta, in seguito all’estensione delle attività e della relativa
normativa, sono conformi, dalla segnalazione di giugno 2008, a quanto già attuato per la
Capogruppo.
Il requisito a fronte del rischio operativo al 31 dicembre 2013 era pari a 151,0 milioni di euro
(145,8 milioni di euro al 31 dicembre 2012), ovvero il 4,6% del Patrimonio di Vigilanza (4,5% al
31 dicembre 2012).
Rischio Liquidità
Il rischio di liquidità è stato definito dal Gruppo BPV come il rischio di inadempimento ai propri
impegni di pagamento, causato dall’incapacità di reperire provvista (liquidity funding risk) e/o
dalla presenza di limiti allo smobilizzo delle attività (market liquidity risk). Tale rischio può
97
Documento di Registrazione
relativo all'Emittente
anche manifestarsi come perdita rispetto alla realizzazione al fair value derivante dalla forzata
cessione di attività o, in senso più lato, come perdita in termini reputazionali e di opportunità di
business. In particolare, si incorre in liquidity funding risk, tipologia di rischio di liquidità
prevalente nell’ambito dell’attività bancaria, quando le controparti istituzionali si rendono
indisponibili per le usuali transazioni di raccolta, ovvero chiedono in contropartita una
remunerazione significativamente superiore rispetto all’operatività svolta in condizioni ordinarie.
Il market liquidity risk, invece, fa riferimento al rischio che il Gruppo non sia in grado di
liquidare un asset se non a costo di incorrere in perdite in conto capitale a causa della scarsa
liquidità del mercato di riferimento e/o in conseguenza del timing con cui è necessario realizzare
l’operazione.
Per quanto riguarda le modalità di gestione del rischio di liquidità, il Gruppo BPV ha definito
un’apposita policy che identifica le metodologie di misurazione del rischio, i ruoli e responsabilità
degli organi e delle funzioni aziendali coinvolte e la reportistica direzionale.
La funzione di Risk Management provvede allo sviluppo di modelli e strumenti per la
misurazione del rischio di liquidità, alla produzione giornaliera della maturity ladder operativa e,
mensilmente, della maturity ladder strutturale, nonché all’analisi, al mantenimento e
all’evoluzione della reportistica prodotta, garantendo il coordinamento con le strutture preposte
delle banche e delle società del Gruppo.
A seguito dell’attivazione dell’applicativo “ALMPro ERMAS” all’inizio del 2010, si è
provveduto allo sviluppo di un processo di monitoraggio integrato giornaliero del rischio di
liquidità tra le funzioni di Risk Management e di tesoreria. L’elevato livello di automazione, da
un lato, dell’alimentazione della base dati, dall’altro, della produzione di reporting, agevola la
tempestività di monitoraggio degli indicatori di rischio/limiti operativi, così come stabiliti in
occasione della definizione della propensione al rischio del Gruppo.
In occasione della definizione della propensione al rischio del Gruppo e per un monitoraggio più
efficace del rischio di liquidità è stato definito un sistema di limiti e di “soglie di attenzione”
funzionale al monitoraggio giornaliero della posizione di liquidità operativa e al monitoraggio
mensile della posizione di liquidità strutturale. Tale sistema si basa, per quanto concerne il
monitoraggio della liquidità giornaliera del Gruppo, nel rilevare l’indicatore di riferimento
selezionato, il cosiddetto liquidity coverage ratio. Tale indicatore identifica, a livello di Gruppo,
l’ammontare di attività prontamente liquidabili (Stock of High Quality Liquid Assets) non
impegnate detenute dalla Banca, le quali possono essere utilizzate per fronteggiare i flussi di
cassa netti in uscita (net cash outflows) che l’istituto potrebbe trovarsi ad affrontare su un
orizzonte di breve termine. Per quanto attiene il monitoraggio della posizione di liquidità
strutturale del Gruppo l’indicatore di riferimento selezionato è il cosiddetto net stable funding
ratio. Tale indicatore identifica il rapporto tra Available Stable Funding (ammontare disponibile
di provvista stabile) e required stable funding (ammontare necessario di provvista stabile),
entrambi calcolati come sommatoria dei flussi di cassa in conto capitale del banking book in
scadenza a partire dal time bucket a un anno escluso fino al termine dell'orizzonte temporale in
riferimento al quale il Gruppo opera.
Affine alle tematiche di liquidità strutturale vi è il monitoraggio dell’equilibrio patrimoniale, che
all’interno del Gruppo Banca Popolare di Vicenza è monitorato dalla Funzione di Risk
Management attraverso gli indicatori “rapporto impieghi / raccolta diretta” e “leverage ratio”
(rapporto tra il tier 1 capital e totale attivo in bilancio e fuori bilancio).
Oltre ai limiti operativi per il monitoraggio del rischio di liquidità, nell’ottica di favorire una più
puntuale gestione del rischio di liquidità, vengono anche definite delle “soglie di attenzione” su
alcuni indicatori di early warning strutturali e segnaletici e sul livello di concentrazione del
funding sulle singole controparti, per alcune forme tecniche di provvista.
98
Documento di Registrazione
relativo all'Emittente
Coerentemente con quanto previsto dalla “Policy per la gestione del rischio di liquidità” viene
inoltre predisposto, su base trimestrale, il Contingency Funding Plan, con lo scopo di evidenziare,
attraverso il ricorso a due scenari di tensione ipotetici (specifico e sistemico), il gap di liquidità
cumulato del Gruppo, grazie anche all’avvio di specifiche azioni di reperimento di fondi e
l’adeguatezza delle riserve di liquidità del Gruppo.
La gestione operativa del rischio di liquidità è affidata ad un’apposita funzione della divisione
finanza di Banca Popolare di Vicenza, che punta al mantenimento del massimo equilibrio fra le
scadenze medie degli impieghi e della raccolta a breve termine, avendo altresì cura di
diversificare per controparte e scadenza negoziata over the counter e sul Mercato Interbancario
dei Depositi. In aggiunta all'attività tipica della tesoreria bancaria (monitoraggio giornaliero della
liquidità del Gruppo e ottimizzazione della gestione nel breve termine) è stata posta in essere una
gestione degli eventuali sbilanci riferibili al medio e lungo termine, tramite appropriate politiche
di raccolta definite nell'ambito del Comitato Finanza e ALMs. Inoltre settimanalmente viene
presentato al Comitato Finanza e ALMs l’andamento del rapporto impieghi/raccolta Diretta come
ulteriore supporto al monitoraggio della liquidità strutturale del Gruppo.
Rischio Tasso di Interesse
Il rischio di tasso di interesse viene definito dal Gruppo Banca Popolare di Vicenza come la
possibilità che le fluttuazioni dei tassi di interesse di mercato producano significative variazioni
sulla situazione economico-patrimoniale della banca. Le suddette variazioni impattano infatti sia
sul risultato reddituale sia sulle poste patrimoniali, in quanto possono modificare il margine di
interesse (nonché il livello di altri costi e ricavi operativi sensibili ai tassi di interesse) e il valore
delle attività e delle passività sensibili al rischio tasso (e per tale via il valore economico del
patrimonio netto, ottenuto come differenza tra il valore delle attività e delle passività). Pertanto,
un efficace sistema di misurazione, controllo e gestione, che mantenga l’esposizione al rischio di
tasso di interesse entro limiti prudenti, è essenziale per la solidità della banca e per una corretta
declinazione del suo risk appetite. Le differenze di carattere finanziario tra le attività e le passività
presenti nel bilancio della banca, e di conseguenza la potenziale esposizione al rischio di tasso di
interesse, derivano tanto dalle preferenze della clientela in merito alle caratteristiche finanziarie
degli strumenti di investimento e di indebitamento, quanto dalle scelte della banca riguardanti le
modalità di raccolta e di impiego dei fondi.
Per quanto riguarda le modalità di gestione del rischio di tasso, il Gruppo BPV ha definito
un’apposita policy, che identifica le metodologie di misurazione del rischio, i ruoli e
responsabilità degli organi e delle funzioni aziendali coinvolte e la reportistica direzionale.
Il rischio cui è soggetto il Gruppo nel caso di una variazione delle curve dei tassi di interesse è
monitorato mensilmente tramite l’applicativo “ALMPro ERMAS”, strumento di Asset & Liability
Management che consente di misurare in condizioni “statiche” gli impatti sul margine finanziario
e sul valore patrimoniale legati ad una variazione dei tassi di interesse. Le scelte gestionali e
strategiche del banking book, adottate dal Comitato Finanza e ALMs, sono volte a minimizzare la
volatilità del margine d’interesse atteso (prospettiva degli utili correnti) nell’ambito dell’esercizio
finanziario (12 mesi), nonché del valore economico complessivo (prospettiva del valore di
mercato del banking book) al variare dei tassi di interesse.
La responsabilità della gestione del rischio di tasso è in capo al Consiglio di Amministrazione di
Banca Popolare di Vicenza, che si avvale del Comitato Finanza e ALMs e delle funzioni aziendali
preposte per la gestione strategica ed operativa del medesimo a livello di Gruppo e di singola
società appartenente al Gruppo. Il Consiglio di Amministrazione di Banca Popolare di Vicenza
approva le linee guida strategiche e i limiti operativi proposti dal Comitato Finanza e ALMs e
99
Documento di Registrazione
relativo all'Emittente
viene informato periodicamente in merito all’evoluzione dell’esposizione al rischio di tasso ed
alla gestione operativa del medesimo.
La funzione di Risk Management alimenta il sistema informativo di Asset & Liability
Management attraverso un flusso continuo ed articolato di dati, ed è, inoltre, responsabile
dell’attività di reporting e del monitoraggio dei limiti operativi. Infine, la “Divisione Finanza” ha
la responsabilità diretta della gestione operativa del rischio di tasso.
In occasione della declinazione del Risk Appetite Framework di Gruppo, il Consiglio di
Amministrazione ha definito, tra l’altro:
a. un limite sull’indicatore di rischio tasso, sia a livello di Gruppo, sia a livello di singola
legal entità, calcolato come rapporto tra la variazione del valore economico del banking
book, a seguito di uno shock parallelo e immediato delle curve dei tassi pari a 200 basis
points, e il Patrimonio di Vigilanza;
b. delle «soglie di attenzione» per la rappresentazione di bucket sensitivity +100 basis points
a livello di Gruppo;
c. una «soglia di attenzione» per la variazione negativa del margine di interesse su un
orizzonte temporale di 12 mesi a seguito di uno shock parallelo e immediato delle curve
dei tassi pari a +100 basis points;
d. delle «soglie di attenzione» relativamente al potenziale Net Market Value negativo del
portafoglio di derivati attinenti le strategie di copertura in Cash Flow Hedge e in Fair
Value Hedge.
Relativamente al monitoraggio dei sopraccitati limiti si evidenzia come, al 31 dicembre 2013:
• l’esposizione al rischio tasso in termini di sensitivity +200 bp del Gruppo era pari
all’11,9% del Patrimonio di Vigilanza, all’interno del limite stabilito;
• tutte le legal entity del Gruppo BPVi presentavano un’esposizione al rischio rientrante
entro il limite stabilito;
• le soglie di attenzione per la bucket sensitivity +100 bp risultano tutte rispettate, così
come quella relativa alla variazione negativa del margine di interesse su un orizzonte
temporale di 12 a seguito di uno shock parallelo e immediato delle curve dei tassi pari a
+100 basis points;
• le «soglie di attenzione» relativamente al potenziale Net Market Value negativo delle
strategie di copertura in regime di Hedge Accounting risultavano rispettate.
A seguire si riportano i principali indicatori di rischio di tasso di interesse alla data del 31
dicembre 2013, relativi al solo portafoglio bancario.
Simulazione impatto della variazione dei tassi sul margine di interesse
Impatto in euro sul
margine di interesse
Impatto in % del
margine di interesse
Incremento immediato e
parallelo di +50 bps
-14.584.022
-2,80%
Incremento immediato e
parallelo di +100 bps
-15.351.894
-2,90%
Ipotesi shock curva
dei tassi
100
Documento di Registrazione
relativo all'Emittente
Si evidenzia che l’impatto negativo sul margine di interesse in caso di rialzo dei tassi è connesso
alla struttura patrimoniale del Gruppo e alle eventuali operazioni di copertura di rischio tasso
poste in essere. In particolare, sul lato del passivo si segnala un’elevata reattività alle variazioni
dei tassi di interesse, anche per effetto della presenza delle operazioni di LTRO (Longer Term
Refinancing Operations) con la BCE (cfr. sezione 9.1 della “Situazione Patrimoniale e
Finanziaria” al 31 dicembre 2013) per le quali si ipotizza l’immediato adeguamento. Sul lato
dell’attivo si rileva, invece, una minor reattività alle variazioni dei tassi di interesse anche per
effetto della presenza in portafoglio di titoli di Stato a tasso fisso non coperti nonché delle
coperture di portafogli omogenei di mutui a tasso variabile in regime di Cash Flow Hedge. Le
recenti coperture in regime di Fair Value Hedge di parte della raccolta a vista con clientela,
assimilabile a raccolta a tasso fisso a medio-lungo termine, hanno ulteriormente incrementato la
direzionalità del posizionamento del portafoglio bancario del Gruppo BPVi.
Simulazione impatto della variazione dei tassi sul valore del banking book
Ipotesi shock curva dei
tassi
Impatto in euro sul
valore del banking book
Impatto in % del
Patrimonio di Vigilanza
Incremento immediato e
parallelo di +100 bps
- 250.488.961
-7,6%
Incremento immediato e
parallelo di +200 bps
-396.042.380
-11,9%
Per completezza si precisa che l’Emittente al 31 dicembre 2013 detiene titoli di Stato italiani e
titoli di stato argentini per un valore di bilancio, rispettivamente, di 3.228,3 1 milioni di euro e di
1,1 milioni di euro (come esposto al paragrafo “Esposizioni nei titoli di debito sovrano” riportato
nella relazione del Consiglio di Amministrazione sulla gestione contenuta nel fascicolo di
bilancio dell’Emittente al 31 dicembre 2013).
Rischi sottostanti le partecipazioni detenibili
Il Gruppo BPVi identifica i rischi connessi all’assunzione di Partecipazioni con il rischio di un
eccessivo immobilizzo dell’attivo derivante da investimenti partecipativi e il rischio di conflitti
d’interesse e di non adeguata separatezza organizzativa o societaria fra l’attività di investimento
in partecipazioni e la rimanente attività bancaria, creditizia in particolare.
Le Disposizioni di Vigilanza in materia di “Partecipazioni detenibili dalle banche e dai gruppi
bancari”, previste dalla Circolare 285 (Parte III - capitolo 1), prevedono che il sistema dei
controlli adottato dalla banche sia adeguato ad assicurare il rispetto della regolamentazione e la
coerenza dell’operatività e degli assetti organizzativi rispetto alle strategie definite dalla Banca.
Coerentemente, già nel corso del 2012 il Gruppo BPV ha introdotto un nuovo impianto
regolamentare finalizzato a contenere il rischio di un eccessivo immobilizzo dell’attivo derivante
da investimenti partecipativi in imprese finanziarie e non finanziarie e a promuovere un’adeguata
gestione dei rischi e dei conflitti di interesse in conformità ai principi di sana e prudente gestione.
101
Documento di Registrazione
relativo all'Emittente
Tale impianto si fonda sui seguenti elementi costitutivi:
−
le modalità di misurazione e gestione dei rischi sottostanti agli investimenti partecipativi
attraverso la definizione dei criteri di gestione del rischio con riferimento ai ruoli ed alle
responsabilità degli organi e delle funzioni aziendali;
−
le modalità di monitoraggio dei rischi legati al portafoglio partecipativo e di verifica dei limiti
(normativi ed operativi interni) assegnati alle diverse strutture e unità operative;
−
la definizione dei livelli di propensione al rischio (risk appetite);
−
la reportistica indirizzata agli organi e alle funzioni aziendali.
Per quanto concerne la propensione al rischio (risk appetite), la funzione di Risk Management,
sentite le strutture operative direttamente coinvolte, sottopone annualmente per l’approvazione al
Consiglio di Amministrazione di Banca Popolare di Vicenza i limiti di massima esposizione
rispetto al Patrimonio di Vigilanza definiti con riferimento sia alle fattispecie di limiti individuati
dalla normativa di Vigilanza sia ai portafogli gestionali secondo i quali viene classificato il
portafoglio partecipativo del Gruppo. I suddetti livelli di risk appetite devono riflettere il profilo
strategico e le caratteristiche organizzative del Gruppo BPV. La stessa funzione di Risk
Management esegue specifici controlli di 2° livello in merito al rispetto sia dei limiti di Vigilanza
sia dei limiti operativi internamente stabiliti (risk appetite) sulla base delle evidenze informative
predisposte, almeno su base semestrale, a cura della “Direzione Ragioneria Generale”. L’esito di
tale controllo è oggetto, con cadenza almeno semestrale, di apposita reportistica verso il
“Comitato Partecipazioni” e il Consiglio di Amministrazione di Banca Popolare di Vicenza. Tale
informativa fornisce una specifica evidenza sul rispetto o meno delle tipologie dei limiti definiti,
evidenziando, inoltre, in termini assoluti e percentuali l’assorbimento delle posizioni partecipative
in essere rispetto al Patrimonio di Vigilanza e, di conseguenza, al margine disponibile.
Attività di rischio verso soggetti collegati
Allo scopo di ottemperare a quanto previsto dal titolo V - capitolo 5 del 9° aggiornamento del 12
dicembre 2011 della Circolare 263 in tema di “Attività di rischio e conflitti di interesse nei
confronti di soggetti collegati” il Gruppo BPV si è dotato di un “Regolamento Operazioni con
Soggetti Collegati” e di una “Policy per la gestione delle Attività di Rischio nei confronti dei
Soggetti Collegati”.
In particolare quest’ultima policy, in linea con gli indirizzi delle disposizioni normative, è
finalizzata a presidiare il rischio che la vicinanza di taluni soggetti ai centri decisionali della
Banca possa compromettere l’oggettività e l’imparzialità delle decisioni relative alla concessione
di finanziamenti e ad altre transazioni nei confronti dei medesimi soggetti, con possibili
distorsioni nel processo di allocazione delle risorse, esposizione della banca a rischi non
adeguatamente misurati o presidiati, potenziali danni per depositanti e azionisti.
La stessa policy definisce le politiche interne che il Gruppo BPV intende applicare nell’ambito
dell’assunzione di rischi nei confronti dei cosiddetti “Soggetti Collegati” e descrive:
−
le fasi e l’articolazione del processo di gestione dell’operatività con “Soggetti Collegati” con
particolare riferimento all’assunzione di rischi nei confronti dei medesimi;
−
i ruoli e le responsabilità degli organi e delle funzioni aziendali volti a garantire una corretta
gestione dei potenziali conflitti d’interesse inerenti ai rapporti con “Soggetti Collegati”;
−
il sistema di reporting indirizzato agli organi ed alle funzioni aziendali relativamente alla
gestione di rischi connessi ai rapporti intercorrenti con “Soggetti Collegati”.
I principi cardine alla base del modello di governance del Gruppo BPV nell’ambito
102
Documento di Registrazione
relativo all'Emittente
dell’assunzione di rischi nei confronti dei “Soggetti Collegati”, sviluppati secondo una logica
coerente con i ruoli e responsabilità definiti nell’ICAAP, prevedono che:
−
la responsabilità della definizione delle linee guida di gestione dei rischi sottostanti alle
relazioni con “Soggetti Collegati” sia in capo al Consiglio di Amministrazione di Banca
Popolare di Vicenza;
−
l’assunzione di rischi nei confronti dei “Soggetti Collegati” sia monitorata in maniera
accentrata presso Banca Popolare di Vicenza con riferimento alle singole società e al Gruppo
nel suo complesso;
−
le singole società siano tenute a rispettare le linee guida definite da Banca Popolare di
Vicenza in materia di assunzione di rischi nei confronti dei “Soggetti Collegati”.
Con riferimento alla propensione al rischio (risk appetite), la funzione di Risk Management,
sentite le strutture operative direttamente coinvolte, sottopone annualmente per l’approvazione al
Consiglio di Amministrazione di Banca Popolare di Vicenza i limiti sulle esposizioni verso
“Soggetti Collegati” in termini di misura massima delle attività di rischio verso “Soggetti
Collegati” ritenuta accettabile in rapporto al Patrimonio di Vigilanza, con riferimento alla totalità
delle esposizioni.
La funzione di Risk Management, nell’ambito dei propri controlli di 2° livello, cura il
monitoraggio dei rischi connessi all’operatività con “Soggetti Collegati” che si esplicita nelle
seguenti fasi:
−
la misurazione dei rischi sottostanti alle esposizioni verso “Soggetti Collegati” eventualmente
riconducibili principalmente ai rischi di credito, mercato e controparte;
−
la verifica del rispetto dei limiti prudenziali (limiti normativi) a livello consolidato e di
singola banca del Gruppo;
−
la verifica del rispetto dei limiti di risk appetite in termini di esposizione ai rischi verso
“Soggetti Collegati”.
103
Documento di Registrazione
relativo all'Emittente
7.
STRUTTURA ORGANIZZATIVA
7.1
DESCRIZIONE DEL GRUPPO DI APPARTENENZA
L’Emittente è la società capogruppo del Gruppo Bancario Banca Popolare di Vicenza, iscritto dal
15 giugno 1992 al n. 1515 dell'Albo Gruppi Bancari tenuto da Banca d’Italia (codice ABI 5728) e
al n. A159632 dell’Albo Società Cooperative (sezione cooperative diverse).
In qualità di capogruppo, l’Emittente esercita i poteri di direzione e coordinamento ed emana alle
società ed entità del Gruppo le disposizioni per l'esecuzione delle istruzioni impartite dalle
autorità competenti. In particolare, l’Emittente, fatta salva l’autonomia e la sovranità degli organi
deliberanti delle singole banche e società del Gruppo, assicura la coerenza delle decisioni delle
banche e delle società controllate con gli orientamenti e le politiche generali di Gruppo,
relativamente alle materie di seguito elencate:
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
8.
9.
10.
11.
12.
13.
14.
15.
16.
17.
18.
19.
20.
21.
indirizzi generali;
gestione della pianificazione strategica ed operativa;
gestione del processo di internal capital adequacy assessment;
gestione delle politiche del personale;
gestione della spesa e del centro acquisti di gruppo;
gestione dell’organizzazione, delle infrastrutture tecnologiche e della logistica/sicurezza;
gestione del catalogo prodotti di gruppo;
gestione degli strumenti di CRM;
gestione operativa delle condizioni applicate alla clientela;
gestione delle convenzioni/accordi nazionali;
gestione della comunicazione pubblicitaria commerciale e istituzionale;
gestione della finanza;
gestione del risk management;
gestione dell’internal audit;
gestione del credito;
gestione dei principi contabili e delle metodologie di valutazione di bilancio;
modello di governo e controllo dei processi amministrativo-contabili del dirigente preposto;
gestione delle problematiche societarie;
gestione delle attività di segreteria generale;
gestione del rischio di non conformità alle norme; e
gestione del rischio di riciclaggio e finanziamento del terrorismo.
Il Gruppo è composto prevalentemente da banche e da società operanti nel settore
dell’intermediazione finanziaria. Le rimanenti società del Gruppo sono di natura strumentale
all’attività svolta dalle società del gruppo medesimo.
Con una rete distributiva di 689 punti vendita localizzati in tutta Italia, e circa 5.500 dipendenti, il
Gruppo BPV rappresenta una delle principali realtà bancarie del paese ed è presente sull'intero
territorio nazionale.
Oltre che nel settore dell’intermediazione creditizia tradizionale, il Gruppo alla data del 31
dicembre 2013 è stato presente nei vari segmenti dell’attività bancaria, dell’intermediazione
finanziaria, della bancassicurazione e in quello del credito al consumo. In particolare si
segnalano:
•
attività di banca commerciale tradizionale: Banca Popolare di Vicenza - Società
Cooperativa per Azioni e Banca Nuova S.p.A.;
•
bancassicurazione: attraverso un accordo di partnership con Società Cattolica di
104
Documento di Registrazione
relativo all'Emittente
Assicurazione S.C. e le controllate da quest’ultima: Berica Vita S.p.A., Cattolica Life Ltd.
(Irlanda) e ABC Assicura S.p.A.;
•
private equity: NEM SGR S.p.A.;
•
proprietary trading: BPV Finance International Plc;
•
credito al consumo: Prestinuova S.p.A.;
•
credito a settori specifici: Farbanca S.p.A., banca specializzata nell’offerta di servizi al
settore della farmacia;
•
attività strumentali: Immobiliare Stampa S.C.p.A., Servizi Bancari S.C.p.A., BPVi
Multicredito - Agenzia in Attività Finanziaria S.p.A., Popolare di Vicenza Assessoria e
Consultoria Ltda (con sede in Brasile) e Sec Servizi S.C.p.A. (società consortile
partecipata in percentuale inferiore al 50% e non rientrante nel Gruppo).
Di seguito si riporta la rappresentazione grafica del Gruppo facente capo all’Emittente alla Data
del 31 dicembre 2013.
105
Documento di Registrazione
relativo all'Emittente
Si fornisce di seguito una breve descrizione delle attività svolte dalle singole realtà societarie
facenti parte del Gruppo BPV:
−
Banca Nuova S.p.A.
Banca commerciale, con sede a Palermo, presente in Sicilia, Calabria e Lazio.
−
Farbanca S.p.A.
Banca telematica, con sede a Bologna, specializzata nell’offerta di servizi bancari rivolti
al mondo della farmacia.
−
PrestiNuova S.p.A.
Società, con sede a Roma, operante nei finanziamenti contro cessione del quinto dello
stipendio e della pensione e nei prestiti con ritenuta per delega su stipendio e pensione.
−
BPV Finance (International) Plc
Società di diritto irlandese, con sede a Dublino, specializzata nel proprietary trading e in
attività di investimento in titoli di società italiane ed internazionali.
−
NEM SGR S.p.A.
106
Documento di Registrazione
relativo all'Emittente
Società di Gestione del Risparmio, con sede a Vicenza, attiva nel settore del private
equity attraverso la gestione di fondi mobiliari di tipo chiuso riservati ad investitori
istituzionali.
−
Servizi Bancari S.c.p.A. e Immobiliare Stampa S.c.p.A.
Società consortili, con sede a Vicenza, operanti, la prima, nei servizi di back office a
favore delle società del Gruppo, la seconda, nella gestione del patrimonio immobiliare del
Gruppo Bancario e delle attività amministrative inerenti le locazioni degli immobili
−
BPVi Multicredito – Agenzia in Attività Finanziaria S.p.A.
Società costituita nel 2013, avente - quale attività esclusiva - lo svolgimento dell'attivita'
di agenzia in attivita' finanziaria di cui all'art. 128-quater del TUB e successive modifiche
e integrazioni come disciplinata dal titolo VI-bis del medesimo TUB.
−
Popolare di Vicenza Assessoria e Consultoria Ltda
Trattasi dell’Ufficio di rappresentanza di Banca Popolare di Vicenza presente a San Paolo
del Brasile che si è necessariamente dovuto costituire in forma societaria in ottemperanza
alla normativa locale.
−
Monforte 19 S.r.l.
Società immobiliare facente parte del Gruppo economico – ma non del Gruppo Bancario
– Banca Popolare di Vicenza, che, gestisce individuati immobili di pregio ad uso
strumentale delle attività del Gruppo ed anche immobili non strumentali.
Ai sensi dell’articolo 93 del TUF si attesta che nessun soggetto controlla Banca Popolare di
Vicenza.
7.2
SOCIETÀ CONTROLLATE,
DELL’EMITTENTE
COLLEGATE
ED
ALTRE
PARTECIPAZIONI
DI
RILIEVO
Si fornisce di seguito una breve descrizione delle società controllate, collegate e partecipate di
rilievo dell’Emittente alla Data del Documento di Registrazione:
DENOMINAZIONE
SEDE
QUOTA %
SOCIETA' DEL GRUPPO BPV:
B.P.V. FINANCE INTERNATIONAL PLC
IRLANDA - Dublino
99,99
FARBANCA SPA
ITALIA - Bologna
66,85
IMMOBILIARE STAMPA SCPA
ITALIA - Vicenza
99,92
MONFORTE 19 SRL (*)
ITALIA - Vicenza
100,00
ITALIA - Vicenza
100,00
BANCA NUOVA SPA
NEM SGR SPA
ITALIA - Palermo
100,00
POPOLARE DI VICENZA ASSESSORIA E CONSULTORIA LTDA
BRASILE - San Paolo del B.
PRESTINUOVA SPA
ITALIA - Roma
SERVIZI BANCARI SCPA
ITALIA - Vicenza
96,00
BPVi MULTICREDITO – AGENZIA IN ATTIVITA’ FINANZIARIA SPA
ITALIA - Vicenza
100,00
107
99,00
100,00
Documento di Registrazione
relativo all'Emittente
ALTRE PRINCIPALI PARTECIPATE:
ABC ASSICURA SPA
ITALIA - Verona
40,00
BERICA VITA SPA
ITALIA - Vicenza
40,00
CATTOLICA LIFE LTD
IRLANDA - Dublino
40,00
SEC SERVIZI SCPA
ITALIA - Padova
47,95
SOCIETA' CATTOLICA DI ASSICURAZIONE SC
ITALIA - Verona
14,92
BANCA D' ITALIA SPA
ITALIA - Roma
ISTITUTO CENTRALE BANCHE POPOLARI ITALIANE SPA
ITALIA - Milano
9,99
ARCA SGR SPA
ITALIA - Milano
19,99
(*) La società fa parte solo del gruppo economico ma non del Gruppo Bancario BPV.
108
0,23
Documento di Registrazione
relativo all'Emittente
8.
IMMOBILI, IMPIANTI E MACCHINARI
8.1
IMMOBILIZZAZIONI MATERIALI
Si riportano di seguito le informazioni riguardanti il valore netto della attività materiali del
Gruppo al 31 dicembre 2013, 2012 e 2011 tratte dai Bilanci Consolidati 2013, 2012 e 2011.
2013
(in migliaia di euro)
Attività ad uso funzionale di proprietà
2012
473.319
- Terreni
- Fabbricati
- Mobili
- Impianti elettronici
- Altre
Attività ad uso funzionale acquisite in leasing finanziario
- Terreni
- Fabbricati
2011
465.609
464.949
75.693
76.278
75.960
296.998
293.831
293.739
22.364
22.961
21.988
7.428
8.044
7.457
70.836
64.495
65.805
11.790
12.166
12.417
-
-
-
11.790
12.166
12.417
- Mobili
-
-
-
- Impianti elettronici
-
-
-
- Altre
-
-
-
138.191
141.481
139.097
Attività detenute a scopo di investimento di proprietà
- Terreni
- Fabbricati
Totale
27.461
28.058
27.977
110.730
113.423
111.120
623.300
619.256
616.463
Al 31 dicembre 2013 il patrimonio immobiliare (terreni e fabbricati) del Gruppo, di proprietà o in
leasing, ammonta complessivamente a 522,7 milioni di euro.
109
Documento di Registrazione
relativo all'Emittente
Nella tabella che segue vengono riportati gli immobili che presentano un valore di bilancio
superiore ai due milioni di euro.
Dati in migliaia di euro
Città
Indirizzo
Destinazione
Milano
Roma
Vicenza
Milano
Palermo
Vicenza
Prato
Venezia
Prato
Padova
Padova
Prato
Treviso
Varese
Udine
Palermo
Prato
Vicenza
Vicenza
Castelfranco Veneto
Prato
Milano
Valdobbiadene
Prato
Prato
Verona
Roma
Vicenza
Montemurlo (PO)
Bassano Del Grappa
Vicenza
Vicenza
Thiene
Vicenza
Prato
Prato
Vicenza
Noale
Bassano Del Grappa
Vicenza
Montecchio Maggiore
Piazza Durante, 11
Via del Traforo, 146
Via Btg.Framarin, 18-22
Via Filippo Turati 12
Via G. Cusmano, 46
Contrà Porti - Palazzo Thiene
Via degli Alberti
Sestiere Santa Croce, 518
loc.S.Marco Via Valentini, 1/F
Piazza Cavour, 23
Via Venezia, 100
loc.Grignano - Via Roma, 317/G
Via Montello
Via Aurelio Saffi
Via Cavour, 24
Piazzetta Flaccovio, 22
loc.Mezzana - Viale Della Repubblica, 217-233
Viale Europa, 50
Corso Palladio 157 - Palazzo Negri
Corso XXIV Aprile 21/23 - Palazzo Novello
via Pomeria n.59/61
V.Stampa, 13/15
via sant'Antonio via garibaldi
Viale Della Repubblica, 240
loc.Casarsa Via Filzi, 74
Corso Cavour
Via Nazionale, 230
Viale Mazzini
Via Scarpettini, 17-19
Via Roma, 85
Via Btg. Framarin, 14
Via Cengio/Zanellato
Via Trento
Viale X Giugno, 2
loc. Iolo - Via XXVII, 4
loc. Narnali - Piazza Giosuè Borsi, 8
C.so Palladio, 139
Piazzetta del Grano
Via Roma, 85
Contrà S. Corona, 1 - Palazzo Negri
Via San Valentino
Totale
Investimento
Strumentale
Strumentale
Strumentale
Strumentale
Strumentale
Strumentale
Strumentale
Strumentale
Strumentale
Strumentale
Strumentale
Strumentale
Investimento
Strumentale
Strumentale
Strumentale
Strumentale
Investimento
Strumentale
Investimento
Strumentale
Investimento
Investimento
Strumentale
Strumentale
Strumentale
Strumentale
Strumentale
Strumentale
Strumentale
Strumentale
Strumentale
Strumentale
Strumentale
Strumentale
Investimento
Strumentale
Investimento
Investimento
Strumentale
Valore bilancio
84.250
42.819
31.170
25.779
20.195
19.746
12.938
11.790
9.301
9.299
8.664
7.977
6.541
5.858
5.857
5.286
5.262
5.028
4.604
4.542
4.400
4.237
4.054
3.863
3.726
3.540
3.288
3.109
3.012
2.898
2.760
2.715
2.661
2.611
2.233
2.184
2.166
2.150
2.123
2.078
2.007
388.721
Alla data del Documento di Registrazione, l’Emittente ha in essere un finanziamento di tipo
ipotecario stipulato nel 2006, scadente nel 2026, con ipoteca iscritta complessivamente per Euro
2.400.000, gravante sull'immobile di Padova. Alla data del Documento di Registrazione, ad
eccezione dell’ipoteca suindicata, non esistono gravami sui beni immobili dell’Emittente.
110
Documento di Registrazione
relativo all'Emittente
Per lo svolgimento della propria attività, l’Emittente utilizza beni immobili di cui ha la
disponibilità in virtù di contratti di locazione. I canoni di locazione complessivamente pagati a
livello di Gruppo ammontano:
-
per l’anno 2013 ad Euro 36.222.000;
-
per l’anno 2012 ad Euro 35.567.000;
-
per l’anno 2011 ad Euro 31.614.000.
Con riferimento ai beni immobili per i quali l’Emittente ha la disponibilità in virtù di contratti di
locazione, relativamente agli esercizi 2013, 2012, 2011, la tabella che segue riporta, per ciascun
contratto di locazione di ammontare superiore a Euro 300.000, il nominativo del locatore, la data
del contratto, il canone annuo.
Si precisa che nessun locatore qui elencato è una parte correlata della Banca e nessun contratto
alla Data del presente Documento è prossimo alla scadenza.
Struttura
MILANO - PIAZZALE LORETO
ROMA - PIAZZA VENEZIA
GENOVA
8.2
Indirizzo
Locatore
VIA ANDREA COSTA, 2 LIMIDO GIANCARLO
GENERALI IMMOBILIARE ITALIA
PIAZZA VENEZIA, 11
SGR
SPA SPA
VIA FIESCHI, 2/20/24
FINAVAL
Canone
annuo
Data inizio
contratto
Data fine
contratto
316.656,48
15/03/2009
14/03/2015
426.093,32
01/10/2009
30/09/2015
400.000,00
01/11/2009
31/10/2015
EVENTUALI PROBLEMATICHE AMBIENTALI
Alla Data del Documento di Registrazione, anche in considerazione dell’attività svolta dal
Gruppo, non sussistono problematiche ambientali tali da influire in maniera significativa
sull’utilizzo delle immobilizzazioni materiali.
111
Documento di Registrazione
relativo all'Emittente
9.
RESOCONTO DELLA SITUAZIONE GESTIONALE E FINANZIARIA
Premessa
Nel presente Capitolo è riportata l’analisi dell’andamento patrimoniale, finanziario ed economico
del Gruppo per gli esercizi chiusi al 31 dicembre 2013, 2012 e 2011. Le informazioni incluse nel
presente Capitolo sono state estratte dai Bilanci Consolidati del Gruppo per gli esercizi chiusi al
31 dicembre 2013, 2012 e 2011.
Si segnala che nel triennio 2011, 2012 e 2013 non vi sono state variazioni di rilievo nella
composizione del Gruppo e, pertanto, l’area di consolidamento risulta sostanzialmente omogenea.
Le informazioni patrimoniali, economiche e finanziarie di seguito riportate devono essere lette
congiuntamente ai Capitoli 10 (Risorse finanziarie) e 20 (Informazioni finanziarie riguardanti le
attività e le passività, la situazione finanziaria ed i profitti e le perdite dell’Emittente e del
Gruppo) del presente Documento di Registrazione.
9.1
SITUAZIONE PATRIMONIALE E FINANZIARIA AL 31 DICEMBRE 2013, 2012 E 2011
Di seguito sono riportate le informazioni relative alla situazione patrimoniale e finanziaria del
Gruppo al 31 dicembre 2013, 2012 e 2011.
9.1.1
Analisi andamento patrimoniale e finanziario consolidato al 31 dicembre 2013, 2012 e 2011
Nella seguente tabella è riportato l’attivo patrimoniale del Gruppo al 31 dicembre 2013, 2012 e
2011.
Attivo patrimoniale
(Dati in migliaia di euro)
10.
20.
30.
40.
50.
60.
70.
80.
90.
100.
120.
130.
140.
150.
160.
Cassa e disponibilità liquide
Attività finanziarie detenute per la negoziazione
Attività finanziarie valutate al fair value
Attività finanziarie disponibili per la vendita
Attività finanziarie detenute sino alla scadenza
Crediti verso banche
Crediti verso clientela
Derivati di copertura
Adeguamento di valore delle attività finanziarie
oggetto di copertura generica (+/-)
Partecipazioni
Attività materiali
Attività immateriali
di cui: - avviamento
Attività fiscali
a) correnti
b) anticipate
di cui: - alla L. 214/2011
Attività non correnti e gruppi di attività in via di
dismissione
Altre attività
Totale dell'Attivo
Var. %
2013-2012
Var. %
2012-2011
2013
2012
2011
2.389.157
2.069.062
4.158.242
48.606
2.780.542
30.873.999
74.934
409.976
2.605.913
5.566.180
43.002
4.341.438
30.712.576
129.994
204.003
1.222.490
3.773.125
48.184
3.491.811
29.985.474
114.749
482,8%
-20,6%
0,0%
-25,3%
13,0%
-36,0%
0,5%
-42,4%
101,0%
113,2%
0,0%
47,5%
-10,8%
24,3%
2,4%
13,3%
38.064
67.338
38.823
-43,5%
73,4%
355.917
623.300
947.733
927.362
566.575
41.863
524.712
424.586
350.472
619.256
960.572
942.587
531.892
45.529
486.363
286.422
295.470
616.463
963.147
942.587
596.883
24.977
571.906
253.786
1,6%
0,7%
-1,3%
-1,6%
6,5%
-8,1%
7,9%
48,2%
18,6%
0,5%
-0,3%
0,0%
-10,9%
82,3%
-15,0%
12,9%
-
44
-
-100,0%
n.s.
308.445
370.725
528.089
-16,8%
-29,8%
45.234.576
46.709.378
41.878.711
-3,2%
11,5%
La voce 10 “Cassa e disponibilità liquide” include, conformemente a quanto previsto dalla
Circolare n. 262 della Banca d’Italia, anche i depositi liberi attivi in essere con la Banca d’Italia
(Euro 2,2 miliardi al 31 dicembre 2013, Euro 0,2 miliardi al 31 dicembre 2012, assenti al 31
dicembre 2011).
112
Documento di Registrazione
relativo all'Emittente
Nella seguente tabella è riportato il passivo patrimoniale del Gruppo al 31 dicembre 2013, 2012 e
2011.
Passivo patrimoniale
(Dati in migliaia di euro)
10.
20.
30.
40.
50.
60.
70.
80.
90.
Debiti verso banche
Debiti verso clientela
Titoli in circolazione
Passività finanziarie di negoziazione
Passività finanziarie valutate al fair value
Derivati di copertura
Adeguamento di valore delle passività finanziarie
oggetto di copertura generica (+/-)
Passività fiscali:
a) correnti
b) differite
Passività associate ad attività in via di dismissione
100. Altre passività
110. Trattamento di fine rapporto del personale
120. Fondi per rischi e oneri:
a) quiescenza e obblighi simili
b) altri fondi
140. Riserve da valutazione
160. Strumenti di capitale
170. Riserve
180. Sovrapprezzi di emissione
190. Capitale
200. Azioni proprie (-)
210. Patrimonio di pertinenza di terzi (+/-)
220. Utile (Perdita) d'esercizio (+/-)
Totale del Passivo e del Patrimonio netto
Var. %
2013-2012
Var. %
2012-2011
2013
2012
2011
7.053.057
22.992.714
6.957.740
1.733.166
1.712.199
411.093
7.357.932
22.479.634
8.176.762
2.250.037
1.731.170
608.642
8.291.430
17.525.351
8.254.278
836.019
2.839.972
396.991
-4,1%
2,3%
-14,9%
-23,0%
-1,1%
-32,5%
-11,3%
28,3%
-0,9%
169,1%
-39,0%
53,3%
(2.824)
186.387
45.603
140.784
176.812
40.298
136.514
141.990
37.949
104.041
n.s.
5,4%
13,2%
3,1%
n.s.
24,5%
6,2%
31,2%
-
31
-
n.s.
n.s.
388.039
75.298
60.289
5.681
54.608
5.790
3.332
593.082
2.767.383
313.719
(7.752)
20.092
(28.228)
430.970
80.138
74.950
5.923
69.027
(112.522)
1.665
530.931
2.504.229
296.923
20.821
100.253
496.583
67.247
60.823
6.505
54.318
(428.648)
1.707
510.525
2.536.476
298.982
(80.540)
34.449
95.076
-10,0%
-6,0%
-19,6%
-4,1%
-20,9%
-105,1%
100,1%
11,7%
10,5%
5,7%
n.s.
-3,5%
n.s.
-13,2%
19,2%
23,2%
-8,9%
27,1%
-73,7%
-2,5%
4,0%
-1,3%
-0,7%
-100,0%
-39,6%
5,4%
45.234.576
46.709.378
41.878.711
-3,2%
11,5%
Relativamente ai principali aggregati patrimoniali viene di seguito fornito un sintetico commento
del loro andamento nonché talune tabelle di dettaglio della relativa composizione. Per ulteriori
informazioni si rinvia all’informativa riportata al Capitolo 20 (Informazioni finanziari riguardanti
le attività e le passività,la situazione finanziaria ed i profitti e le perdite dell’Emittente e del
Gruppo) del presente Documento di Registrazione.
Attività finanziarie
Nella seguente tabella è riportato il dettaglio delle “attività/passività finanziarie” del Gruppo al 31
dicembre 2013, 2012 e 2011.
113
Documento di Registrazione
relativo all'Emittente
Attività/Passività finanziarie
(dati in migliaia di euro)
Attività finanziarie detenute per la negoziazione
31/12/2013
31/12/2012
Var. %
2013/2012
31/12/2011
Var. %
2012/2011
2.069.062
2.605.913
1.222.490
-20,6%
113,2%
Debito sovrano
49.831
41.406
48.263
20,3%
-14,2%
Altri titoli di debito
49.138
77.758
73.566
-36,8%
5,7%
Titoli di capitale quotati
20.996
9.428
1.109
122,7%
750,1%
1.799.679
2.299.219
899.036
-21,7%
155,7%
149.418
178.102
200.516
-16,1%
-11,2%
Attività finanziarie disponibili per la vendita
4.158.242
5.566.180
3.773.125
-25,3%
47,5%
Debito sovrano
3.179.599
4.634.437
2.696.946
-31,4%
71,8%
Altri titoli di debito
80.182
223.599
465.997
-64,1%
-52,0%
Titoli di capitale quotati
65.854
66.302
83.920
-0,7%
-21,0%
Titoli di capitale non quotati
239.291
234.309
203.280
2,1%
15,3%
Quote di OICR
567.061
381.765
283.589
48,5%
34,6%
Finanziamenti
26.255
25.768
39.393
1,9%
n.s.
Attività finanziarie detenute sino a scadenza
48.606
43.002
48.184
13,0%
-10,8%
Contratti derivati di negoziazione
Contratti derivati connessi con la fair value option
Debito sovrano
Altri titoli di debito
Finanziamenti
-
-
-
n.s.
n.s.
48.606
43.002
48.184
13,0%
-10,8%
-
-
-
n.s.
n.s.
Derivati di copertura
74.934
129.994
114.749
-42,4%
13,3%
Contratti derivati di copertura del fair value
70.025
93.284
99.619
-24,9%
-6,4%
4.909
36.710
15.130
-86,6%
142,6%
6.350.844
8.345.089
5.158.548
-23,9%
61,8%
(1.733.166)
(2.250.037)
-23,0%
169,1%
(52.999)
(69.393)
(1.648.826)
(2.179.453)
Contratti derivati di copertura dei flussi di cassa
Totale attività finanziarie
Passività finanziarie di negoziazione
Scoperti tecnici su debito sovrano
Contratti derivati di negoziazione
Contratti derivati connessi con la fair value option
(836.019)
-
-23,6%
n.s.
(832.299)
-24,3%
161,9%
-68,0%
(31.341)
(1.191)
(3.720)
2531,5%
Derivati di copertura
(411.093)
(608.642)
(396.991)
-32,5%
53,3%
Contratti derivati di copertura del fair value
(344.818)
(583.548)
(396.991)
-40,9%
47,0%
(66.275)
(25.094)
164,1%
n.s.
(2.144.259)
(2.858.679)
-25,0%
131,8%
Contratti derivati di copertura dei flussi di cassa
Totale passività finanziarie
(1.233.010)
Di seguito si commentano le evoluzioni delle attività finanziarie per cassa che sono costituite
dalle esposizioni verso il Debito sovrano, dagli Altri titoli di debito, dai Titoli di capitale quotati e
non quotati, dalle Quote di OICR e dai Finanziamenti. Le passività finanziarie per cassa,
commentate nel seguito, sono costituite dagli Scoperti tecnici.
2013 vs 2012
Le attività finanziarie per cassa del Gruppo al 31 dicembre 2013 ammontano a 4.326,8 milioni di
euro, a fronte dei 5.737,8 milioni di euro del 31 dicembre 2012 (-24,6%).
Al 31 dicembre 2013 le attività detenute per la negoziazione rappresentano il 2,8% delle attività
finanziarie per cassa del Gruppo ed evidenziano un decremento di 8,6 milioni di euro rispetto al
31 dicembre 2012 (-6,7%), effetto combinato dell’incremento degli investimenti in titoli di Stato
italiani e in azioni quotate e della dismissione di taluni investimenti in altri titoli di debito.
Al 31 dicembre 2013 le attività finanziarie disponibili per la vendita rappresentano il 96,1% delle
attività finanziarie per cassa del Gruppo e sono in flessione di 1.408 milioni di euro (-25,3%)
rispetto al 31 dicembre 2012. Le variazioni più significative attengono alla riduzione delle
esposizioni in titoli di Stato italiani (-1.454,8 milioni di euro, -31,4%) ed in altri titoli di debito
(-64,1%) mentre si incrementano gli investimenti i quote di OICR (+185,3 milioni di euro,
+48,5%). Si segnala che, nell’ambito della strategia volta a sostenere il margine d’interesse nel
114
Documento di Registrazione
relativo all'Emittente
medio periodo, su taluni investimenti in titoli di Stato italiani (1.725 milioni di euro nominali)
iscritti tra le “attività finanziarie disponibili per la vendita” sono state attivate operazioni di
copertura specifica del rischio di tasso di interesse ed, eventualmente, anche del tasso di
inflazione (sia in regime di cash flow hedge sia in regime di fair value hedge).
Al 31 dicembre 2013 le attività finanziarie detenute sino alla scadenza rappresentano l’1,1% delle
attività finanziarie per cassa del Gruppo e ammontano a 48,6 milioni di euro (43 milioni di euro al
31 dicembre 2012).
Le passività finanziarie di negoziazione per cassa del Gruppo ammontano a 53 milioni di euro,
interamente relativi a scoperti tecnici su titoli di Stato italiani (69,4 milioni di euro al 31 dicembre
2012).
2012 vs 2011
Al 31 dicembre 2012 le attività finanziarie per cassa del Gruppo ammontano a 5.737,8 milioni di
euro, a fronte dei 3.944,2 milioni di euro del 31 dicembre 2011 (+45,5%). Nel dettaglio:
•
le attività detenute per la negoziazione, che rappresentano il 2,2% delle attività finanziarie per
cassa del Gruppo, evidenziano un incremento di 5,7 milioni di euro rispetto al 31 dicembre
2011 (+4,6%). Tale effetto è determinato dall’incremento degli investimenti in obbligazioni
bancarie e in titoli azionari quotati e dalla riduzione delle esposizioni in titoli di Stato italiani;
•
le attività finanziarie disponibili per la vendita, che rappresentano il 97% delle attività
finanziarie per cassa del Gruppo, sono in crescita di 1.793,1 milioni di euro (+47,5%) rispetto
al 31 dicembre 2011. Le variazioni più significative attengono all’incremento della quota
investita in titoli di Stato italiani (+1.937,5 milioni di euro, +71,8%) e al dimezzamento delle
altre esposizioni in titoli di debito. Si segnala che, nell’ambito della strategia volta a sostenere
il margine d’interesse nel medio periodo, circa la metà degli investimenti in titoli di Stato
italiani iscritti tra le “attività finanziarie disponibili per la vendita” sono oggetto di copertura
specifica del rischio di tasso di interesse ed, eventualmente, anche del tasso di inflazione;
•
le attività finanziarie detenute sino alla scadenza rappresentano lo 0,8% delle attività
finanziarie per cassa del Gruppo ed evidenziano una flessione del 10,8% (pari a 5,2 milioni di
euro) sul 31 dicembre 2011.
Le passività finanziarie di negoziazione per cassa del Gruppo ammontano a 69,4 milioni di euro,
interamente relativi a scoperti tecnici su titoli di Stato italiani (non presenti al 31 dicembre 2011).
Nella seguente tabella viene riportato il dettaglio dei “contratti derivati di negoziazione” del
Gruppo al 31 dicembre 2013, 2012 e 2011.
Contratti derivati di negoziazione
(dati in migliaia di euro)
31/12/2013
31/12/2012
31/12/2011
Var. %
2013/2012
Var. %
2012/2011
Derivati di negoziazione attivi
1.799.678
2.299.219
899.036
-21,7%
155,7%
Derivati su titoli di debito e tassi di interesse
1.775.601
2.286.910
869.584
-22,4%
163,0%
426
1.919
7.802
-77,8%
-75,4%
23.651
10.390
21.650
127,6%
-52,0%
Derivati su titoli di capitale e indici azionari
Derivati su valute, oro e metalli preziosi
Derivati di negoziazione passivi
(1.648.826)
(2.179.453)
(832.299)
-24,3%
161,9%
Derivati su titoli di debito e tassi di interesse
(1.640.675)
(2.173.040)
(813.380)
-24,5%
167,2%
Derivati su titoli di capitale e indici azionari
Derivati su valute, oro e metalli preziosi
Sbilancio netto
(72)
(40)
(3.139)
80,0%
-98,7%
(8.079)
(6.373)
(15.780)
26,8%
-59,6%
66.737
26,0%
79,5%
150.852
119.766
Le esposizioni in derivati su titoli di debito e tassi di interesse riflettono gli effetti delle strategie
di gestione del banking book. Sui portafogli di trading transitano infatti, al fine di ottimizzarne il
115
Documento di Registrazione
relativo all'Emittente
relativo costo, le strutturazioni delle varie tipologie di coperture poste in essere dal Gruppo.
Nella seguente tabella viene riportato il dettaglio dei “contratti derivati di copertura” e dei
“contratti derivati connessi con la fair value option“ del Gruppo al 31 dicembre 2013, 2012 e
2011.
31/12/2013
Contratti derivati di "copertura"
(dati in migliaia di euro)
Fair value positivi
Coperture del fair value
Titoli di debito
Mutui
Debiti verso clientela
Prestiti obbligazionari di propria emissione
31/12/2012
Fair value negativi
Titoli di debito
Mutui
Prestiti obbligazionari di propria emissione
Fair value positivi
Fair value negativi
(344.818)
93.284
(583.548)
99.619
(396.991)
-
(280.059)
-
(498.808)
-
(336.878)
23.439
(59.520)
16.412
(84.740)
19.927
(60.113)
611
(5.239)
-
-
-
-
76.872
-
79.692
-
-
4.909
(66.275)
36.710
-
(14.999)
-
4.909
(51.276)
36.710
-
Coperture naturati (fair value option )
31/12/201
Fair value negativi
70.025
45.975
Coperture dei flussi di cassa
Fair value positivi
-
149.418
(31.341)
(25.094)
15.130
-
-
-
(25.094)
-
15.130
-
-
-
-
178.102
(1.191)
200.516
(3.720)
Titoli di debito
-
-
-
-
-
-
Mutui
-
-
-
-
-
-
Prestiti obbligazionari di propria emissione
Totale
149.418
(31.341)
178.102
(1.191)
200.516
(3.720)
224.352
(442.434)
308.096
(609.833)
315.265
(400.711)
Le coperture di fair value poste in essere dal Gruppo attengono al rischio di tasso d’interesse di
specifici portafogli di mutui a tasso fisso e a tasso variabile con tasso massimo iscritti tra i
“crediti verso clientela”, di singoli prestiti obbligazionari di propria emissione iscritti tra i “titoli
in circolazione”, di un titolo di debito iscritto tra i “crediti verso banche” e di titoli di Stato
italiani iscritti tra le “attività finanziarie disponibili per la vendita” fra cui figurano, anche, BTP
inflation linked oggetto di copertura anche del rischio di inflazione. Nel corso dell’esercizio 2013
sono state altresì attivate coperture delle poste a vista (conti correnti e depositi liberi) dei “debiti
verso clientela”.
Le coperture dei flussi di cassa attengono a specifici portafogli di mutui a tasso variabile iscritti
tra i “crediti verso clientela” il cui ammontare coperto era pari a 625 milioni di euro al 31
dicembre 2011, a 2,15 miliardi di euro al 31 dicembre 2012 e a 3,35 miliardi di euro al 31
dicembre 2013. Nel corso dell’esercizio 2013 sono state altresì attivate coperture della specie
anche per i titoli di Stato italiani iscritti tra le “attività finanziarie disponibili per la vendita”, in
particolare BTP inflation linked e CCT indicizzati all’Euribor.
I derivati connessi con la fair value option (c.d. coperture naturali) sono correlati a prestiti
obbligazionari di propria emissione iscritti tra le passività finanziare valutate al fair value.
Esposizioni verso il debito sovrano
Al 31 dicembre 2013 il Gruppo BPVi detiene titoli di Stato italiani per un valore di bilancio di
3.228,3 milioni di euro, pari al 7,1% del totale attivo del Gruppo.
31/12/2013
(in migliaia di euro)
Titoli di debito
31/12/2012
31/12/2011
Nominale Val. Bilancio Nominale Val. Bilancio Nominale Val. Bilancio
3.065.512
3.228.358
4.476.261
4.675.136
3.152.068
2.745.208
Il valore di bilancio coincide con il fair value dei titoli di debito in quanto tutte le esposizioni
detentue sono classificate tra le “Attività finanziarie detenute per la negoziazione” (Euro 49,8
milioni al 31 dicembre 2013, Euro 41,4 milioni al 31 dicembre 2012 ed Euro 48,3 milioni al 31
dicembre 2011) e tra le “Attività finanziarie disponibili per la vendita” (Euro 3.178,5 milioni al
116
Documento di Registrazione
relativo all'Emittente
31 dicembre 2013, Euro 4.633,7 milioni al 31 dicembre 2012 ed Euro 2.694,4 milioni al 31
dicembre 2011).
Al 31 dicembre 2013, il rating assegnato allo Stato Italia dalle principali società di rating era:
•
Baa2 da Moody’s con outlook stabile;
•
BBB da Standard&Poor’s con outlook negativo;
•
BBB+ da Fitch con outlook negativo;
•
A low da DBRS con outlook negativo.
Alla stessa data, la sensitivity al variare di 1 bps del credit spread Republic of Italy per i titoli di
Stato classificati tra le “Attività finanziarie detenute per la negoziazione”è pari a circa mille euro,
mentre per i titoli di Stato classificati tra le “Attività finanziare disponibili per la vendita”, la
citata sensitivity è pari a 1,8 milioni di euro.
Al 31 dicembre 2012, la durata residua delle esposizioni in titoli di Stato italiani è inferiore ai 5
anni per 2,9 miliardi di euro, compresa fra i 5 ed i 10 anni per 1,5 miliardi di euro e superiore ai
10 anni per 0,3 miliardi di euro. Alla stessa data, la sensitivity al variare di 1 bps del credit spread
Republic of Italy per i titoli di Stato classificati tra le “Attività finanziarie detenute per la
negoziazione”è pari a circa 1.245 euro, mentre per i titoli di Stato classificati tra le “Attività
finanziare disponibili per la vendita”, la citata sensitivity è pari a 1,95 milioni di euro.
Al 31 dicembre 2011, l’86% dell’esposizione in titoli di Stato italiani presentava una durata
residua inferiore ai 10 anni. Alla stessa data, la sensitivity al variare di 1 bps del credit spread
Republic of Italy per i titoli di Stato classificati tra le “Attività finanziarie detenute per la
negoziazione”è pari a circa 5 mila euro, mentre per i titoli di Stato classificati tra le “Attività
finanziare disponibili per la vendita”, la citata sensitivity è pari a 1,524 milioni di euro.
Le altre esposizioni verso il debito sovrano detenute dal Gruppo attengono esclusivamente a
taluni titoli di Stato argentini di importo comunque non significativo (Euro 1,1 milioni al 31
dicembre 2013, Euro 0,7 milioni al 31 dicembre 2012 ed Euro 0,5 milioni al 31 dicembre 2011).
Nella tabella che segue si riporta l’incidenza totale delle esposizioni verso il debito sovrano
detenute dal Gruppo al 31 dicembre 2013, 2012 e 2011 sul totale delle attività finanziarie per
cassa (diverse dai contratti derivati) in essere alle stessa data.
(dati in migliaia di euro)
31/12/2013
Attività finanziarie detenute per la negoziazione
- di cui "Debito sovrano"
- % di incidenza del "Debito sovrano"
31/12/2012
31/12/2011
119.965
128.592
122.938
49.831
41.406
48.263
41,5%
32,2%
39,3%
Attività finanziarie disponibili per la vendita
4.158.242
5.566.180
3.773.125
- di cui "Debito sovrano"
3.179.599
4.634.437
2.696.946
- % di incidenza del "Debito sovrano"
76,5%
Attività finanziarie detenute sino a scadenza
- di cui "Debito sovrano"
- % di incidenza del "Debito sovrano"
83,3%
71,5%
48.606
43.002
48.184
-
-
-
0,0%
0,0%
0,0%
Totale attività finanziarie per cassa
4.326.813
5.737.774
3.944.247
- di cui "Debito sovrano"
3.229.430
4.675.843
2.745.209
- % di incidenza del "Debito sovrano"
74,6%
117
81,5%
69,6%
Documento di Registrazione
relativo all'Emittente
Per completezza si precisa infine che tra i “Crediti verso clientela” del Gruppo BPVi al 31
dicembre 2013 figurano esposizioni verso altri enti pubblici per complessivi 94,1 milioni di euro,
pari allo 0,30% del totale dei crediti verso clientela del Gruppo alla data. Al 31 dicembre 2012 e
al 31 dicembre 2011 le stesse erano pari a 97,7 milioni di euro e a 100,2 milioni di euro e
rappresentavano, rispettivamente, lo 0,32% e lo 0,33% del totale dei “Crediti verso clientela”.
Trattamento contabile della partecipazione detenuta in Banca d’Italia
Al 31 dicembre 2013, il Gruppo BPVi deteneva n. 667 quote di partecipazione al capitale di
Banca d’Italia, rappresentative dello 0,23% del capitale della stessa Banca d’Italia, classificate nel
comparto delle “Attività finanziarie disponibili per la vendita” al valore di costo di 6,9 milioni di
euro.
Per effetto del Decreto Legge n. 133 del 30 novembre 2013 (“D.L. 133/2013”), convertito con la
Legge n. 5 del 29 gennaio 2014, Banca d’Italia, istituto di diritto pubblico, ha aumentato il
proprio capitale mediante utilizzo delle riserve statutarie da Euro 156.000 ad Euro 7.500.000.000,
suddiviso in n. 300.000 quote nominative di partecipazione di Euro 25.000 ciascuna emesse ed
assegnate ai partecipanti al capitale di Banca d’Italia in proporzione alle rispettive partecipazioni.
Tali quote di partecipazione sono dotate di diritti patrimoniali e partecipativi diversi rispetto a
quelli associati alle quote detenute sino al 31 dicembre 2013. In particolare, le principali
innovazioni riflesse in apposite modifiche dello statuto di Banca d’Italia approvate dall’assemblea
straordinaria del 23 dicembre 2013 ed entrate in vigore il 31 dicembre 2013 riguardano: (i) la
limitazione del diritto patrimoniale dei partecipanti alla distribuzione di dividendi annuali, a
valere sugli utili netti, per un importo non superiore al 6% del capitale, che rappresenta l’unico
diritto patrimoniale oltre al diritto alla restituzione del capitale; (ii) l’individuazione dei requisiti
soggettivi richiesti in capo ai soggetti che intendono detenere una partecipazione nel capitale della
Banca d’Italia; (iii) l’introduzione di un limite all’entità della partecipazione che può essere
detenuta nel capitale della Banca d’Italia (3%) e la sterilizzazione dei diritti di governance e
patrimoniale per la parte detenuta in eccesso rispetto a tale limite; (iv) la facoltà per la Banca
d’Italia di acquistare quote in via temporanea, al fine di favorire il rispetto del limite
partecipativo.
In considerazione della diversità dei diritti patrimoniali, amministrativi e partecipativi delle quote
di partecipazione al capitale di Banca d’Italia ante e post D.L. 133/2013, l’Emittente ha ritenuto
che i titoli rappresentativi delle quote di capitale della Banca d’Italia emessi nell’ambito
dell’aumento di capitale e delle connesse modifiche statutarie a far data 31 dicembre 2013,
debbano considerarsi strumenti finanziari diversi da quelli ante D.L. 133/2013 ed oggetto di
sostituzione ed annullamento.
Sotto il profilo contabile, si è quindi ritenuto che la modifica sostanziale dei rischi e dei benefici
associati alle quote post D.L. 133/2013 sia tale da rendere necessario procedere alla cancellazione
dei vecchi strumenti (cosiddetta “derecognition”) e contestualmente alla rilevazione iniziale delle
nuove quote, sulla base del relativo fair value, ai sensi di quanto disposto dal principio contabile
di riferimento IAS 39. La necessità di procedere alla rilevazione ex novo nello stato patrimoniale
delle nuove quote pare essere confermata dallo stesso D.L. 133/2013 che fa espresso riferimento
al termine “iscrizione” delle nuove quote, a dimostrazione della piena consapevolezza e volontà
del legislatore che le quote in cui si divide il nuovo capitale di Banca d’Italia e i relativi titoli
siano e debbano essere trattati come nuovi titoli.
Con riferimento all’iscrizione delle nuove quote si è ritenuto che il comparto di classificazione,
sulla base delle caratteristiche e del relativo intento di detenzione, sia quello delle “Attività
finanziarie disponibili per la vendita” per un ammontare pari a Euro 17,2 milioni, corrispondente
ad un valore unitario di Euro 25.000 a quota. Tale valutazione risulta coerente con le stime
118
Documento di Registrazione
relativo all'Emittente
condotte da un gruppo di esperti riportate nel documento pubblico disponibile sul sito internet di
Banca d’Italia dal titolo “Un aggiornamento del valore delle quote di capitale”. Ne è derivata una
plusvalenza lorda pari a Euro 10,3 milioni, rilevata tra gli utili da realizzo di attività finanziarie
disponibili per la vendita.
Nonostante le modalità di rilevazione contabile adottate siano allineate a quanto espresso da
autorevoli esperti giuridici e contabili nell’ambito di specifici pareri diffusi dall’associazione di
categoria, si deve tuttavia segnalare che, alla Data del Prospetto, è stato avviato un esame da parte
della Commissione europea volto a verificare se l’operazione possa configurarsi come una forma
di “aiuto di stato” a favore degli istituti bancari italiani. Al riguardo, si segnala che Consob, con
Comunicazione n. DIE/0018881 del 10 marzo 2014, ha evidenziato che, “in ragione dei complessi
profili di unicità e atipicità che caratterizzano l’operazione […] e considerato che la modalità di
contabilizzazione della stessa non è espressamente disciplinata dai principi contabili
internazionali, sono stati effettuati e sono in corso approfondimenti presso tutte le sedi nazionali e
internazionali. In considerazione di quanto sopra esposto gli amministratori, in sede di
approvazione del bilancio 2013, dovranno adottare, sulla base del più completo quadro
informativo disponibile, la modalità di contabilizzazione che ritengono più appropriata a
soddisfare i criteri previsti dai principi contabili internazionali. Ciò fermo restando che la
particolare delicatezza della materia richiede che le società quotate forniscano nel bilancio la più
completa informativa al riguardo”. Tale posizione è stata altresì espressa nel comunicato stampa
congiunto degli organi di vigilanza – Banca d’Italia, Consob e IVASS – diffuso in data 11 marzo
2014.
Premesso che nel progetto di bilancio al 31 dicembre 2013 approvato dal consiglio di
amministrazione in data 18 marzo 2014 è stata fornita dettagliata e completa informativa in
merito alla modalità di contabilizzazione adottata ed ai conseguenti impatti sulla situazione
economica, patrimoniale e finanziaria dell’Emittente si evidenzia che, qualora le competenti
autorità maturino in futuro un orientamento diverso rispetto a quello adottato dal Gruppo BPVi,
potrebbe rendersi necessaria una revisione del trattamento contabile dell’operazione. In
particolare, potrebbe essere ritenuta non corretta la modalità di rilevazione della rivalutazione
dell’interessenza detenuta in Banca d’Italia, pari ad Euro 10,3 milioni (al lordo dell’effetto
fiscale), che potrebbe venire contabilizzata in contropartita di una specifica riserva patrimoniale,
anziché come plusvalenza di conto economico.
Nel dettaglio, qualora la rivalutazione delle quote detenute in Banca d’Italia fosse imputata in una
riserva di patrimonio netto ed ipotizzando l’invarianza del relativo carico fiscale, si avrebbero i
seguenti effetti:
• il risultato economico dell’esercizio registrerebbe un componente negativo pari ad Euro
10,3 milioni (Euro 9,1 milioni al netto dell’effetto fiscale);
• il patrimonio netto contabile, comprensivo del risultato dell’esercizio, non subirebbe
alcuna variazione in quanto la mancata rilevazione della plusvalenza netta troverebbe
compensazione con l’accredito della rivalutazione nelle riserve da valutazione, al netto
della relativa fiscalità;
• i ratios patrimoniali rimarebbero sostanzialmente invariati (Core Tier 1 Ratio e il Tier 1
Ratio pari al 9,20% anziché al 9,21% e Total Capital Ratio all’11,79% anziché
all’11,81%).
L’eventuale differente contabilizzazione della rivalutazione della partecipazione in Banca d’Italia
non avrebbe impatti significativi sui ratios patrimoniali del Gruppo anche applicando la nuova
normativa regolamentare nota come Basilea 3 entrata in vigore il 1° gennaio 2014.
Si evidenzia da ultimo che il decreto legge n. 66/2014 del 24 aprile 2014 – pubblicato nella
Gazzetta Ufficiale n. 95 del 24.4.2014 – ha disposto l’aumento dal 12% al 26% dell’aliquota
119
Documento di Registrazione
relativo all'Emittente
dell’imposta sostitutiva dovuta dalle banche sulla rivalutazione delle quote detenute in Banca
d’Italia.
La maggiore imposta sostitutiva dovuta in forza del predetto decreto legge dal Gruppo BPV a
fronte della quota di partecipazione detenuta in Banca d’Italia è pari a Euro 1,4 milioni. Si precisa
altresì che la predetta imposta sostitutiva dovrà essere versata in un’unica soluzione entro il
termine di versamento del saldo delle imposte sui redditi dovute per il periodo d’imposta in corso
al 31 dicembre 2013 (e, pertanto, entro il 16 giugno 2014), anziché in tre tranches come
inizialmente previsto dalle disposizioni sulla rivalutazione delle quote di Banca d’Italia contenute
nella Legge di Stabilità 2014 (legge n. 147/2013)”
Gli impieghi per cassa con clientela
Nella seguente tabella è riportato il dettaglio degli impieghi per cassa con clientela (voce 70
dell’attivo patrimoniale) al 31 dicembre 2013, 2012 e 2011.
31/12/2012
31/12/2011
4.931.963
5.009.632
5.222.518
-1,6%
Conti correnti e depositi liberi
Pronti contro termine attivi
Mutui
-4,1%
2.251.189
927.251
100.934
142,8%
n.s.
18.022.937
18.319.855
18.406.987
-1,6%
-0,5%
550.642
527.724
529.548
4,3%
-0,3%
4.751.413
5.576.558
5.359.088
-14,8%
4,1%
365.855
351.556
366.399
4,1%
-4,1%
30.873.999
30.712.576
29.985.474
0,5%
2,4%
Carte di credito, prestiti personali e cessioni del quinto
Altri finanziamenti
Titoli di debito
Totale
Variazioni %
2013 - 2012 2012 - 2011
31/12/2013
2013 vs 2012
Gli impieghi per cassa con clientela al netto delle rettifiche di valore (voce 70 dell’attivo
patrimoniale consolidato) si attestano a 30,9 miliardi di euro, segnando un incremento dello 0,5%
rispetto al 31 dicembre 2012. Il sistema, per contro evidenzia una flessione del 3,2%6. Nel 2013 le
nuove erogazioni effettuate dal Gruppo ammontano a quasi 2,5 miliardi di euro, a conferma del
costante sostegno del Gruppo BPVi all’economia dei territori di operatività, in particolare alle
famiglie e alle piccole imprese, pur in un contesto macroeconomico oggettivamente complesso
che denota l’accresciuta rischiosità dell’attività creditizia a causa del perdurare delle difficoltà
dell’economia reale.
L’andamento dell’aggregato è caratterizzato nel 2013 dalla crescita dei pronti contro termine
(+142,8%), dei titoli di debito (+4,1%) e delle carte di credito, prestiti personali e cessione del
quinto (+4,3%), mentre flettono i conti correnti (-1,6%), i mutui (-1,6%) e le altre operazioni
(-14,8%).
La crescita dei pronti contro termine è pressoché interamente ascrivibile ai maggiori volumi
intermediati sul mercato Euro MTS gestito dalla Cassa Compensazione e Garanzia nell’ambito
delle attività di gestione della tesoreria del Gruppo.
La flessione delle altre operazioni è principalmente dovuta alla contrazione delle forme tecniche
Fonte “Moneta e Banche” di Banca d’Italia al 31 dicembre 2013. Il dato di sistema si riferisce al totale
degli impieghi lordi al settore privato (Assicurazioni e Fondi Pensione, Altre Istituzioni Finanziarie,
Società non finanziarie e Famiglie).
6
120
Documento di Registrazione
relativo all'Emittente
di impiego di breve periodo che risentono del difficile contesto macroeconomico che determina
un generalizzato calo della qualità/quantità di domanda di impieghi. Nella voce in esame figurano
inoltre i margini di garanzia depositati presso la Cassa di Compensazione e Garanzia a fronte
dell’operatività in pronti contro termine effettuata sul mercato Euro MTS (153 milioni di euro al
31 dicembre 2013, 480 milioni di euro al 31 dicembre 2012) e lo sbilancio netto che si genera con
la ripresa in bilancio delle attività cedute nelle operazioni di auto-cartolarizzazione, esposizione
che di fatto rappresenta la liquidità disponibile presso le varie società veicolo destinata al
rimborso dei titoli Asset Backed Securities emessi (231 milioni di euro al 31 dicembre 2013, 197
milioni di euro al 31 dicembre 2012).
Si precisa che tra gli impieghi per cassa con clientela sono comprese attività cedute non
cancellate per 7.373 milioni di euro (5.699 milioni di euro al 31 dicembre 2012) relative alle
operazioni di cartolarizzazione Berica 5 Residential MBS, Berica 6 Residential MBS, Berica 8
Residential MBS, Berica 9 Residential MBS, Berica 10 Residential MBS, Berica ABS, Berica
ABS 2, Berica PMI e Piazza Venezia, quest’ultime due operazioni perfezionatesi nel corso
dell’esercizio. Tali operazioni, che non soddisfano i requisiti dello IAS 39 per procedere alla
cosiddetta “derecognition”, sono state infatti oggetto di “ripresa” in bilancio, iscrivendo le attività
cartolarizzate residue alla data di bilancio nelle pertinenti forme tecniche.
2012 vs 2011
I crediti per cassa con clientela al netto delle rettifiche di valore (voce 70 dell’attivo patrimoniale
consolidato) si attestano al 31 dicembre 2012 a 30.713 milioni di euro, segnando un incremento
del 2,4% rispetto al 31 dicembre 2011. A titolo di confronto si evidenzia che la stima di crescita
dei prestiti bancari per l’intero sistema evidenzia nel 2012 una crescita annua pari a circa lo
0,6%7. Nell’esercizio 2012 le nuove erogazioni effettuate dal Gruppo ammontano a quasi 3
miliardi di euro destinati per il 75% ai segmenti famiglie e piccole-medie imprese, a
testimonianza di come il Gruppo continui a sostenere il territorio di elezione pur in un contesto
oggettivamente difficile che denota l’accresciuta rischiosità dell’attività creditizia a causa del
peggioramento delle condizioni dell’economia reale.
Nel corso dell’esercizio, la dinamica dell’aggregato è stata sostenuta dai pronti contro termine, il
cui incremento (+818,7%) è quasi integralmente ascrivibile alle operazioni della specie poste in
essere con fondi comuni di investimento, nonché dagli altri finanziamenti (+4,1%) che
evidenziano l’aumento dei margini di garanzia depositati presso la Cassa di Compensazione e
Garanzia a seguito dei maggiori volumi intermediati sul mercato EuroMTS per le operazioni di
pronti contro termine effettuate nell’ambito della gestione della tesoreria del Gruppo. In flessione
tutte le altre forme tecniche: i mutui dello 0,5%, i conti correnti del 4,1%, le carte di credito,
prestiti personali e cessione del quinto dello 0,3% e i titoli di debito del 4,1%.
Si precisa che tra i mutui sono comprese attività cedute non cancellate per 5.699 milioni di euro
(5.971 milioni di euro al 31 dicembre 2011) relative alle operazioni di cartolarizzazione “Berica 5
Residential MBS”, “Berica 6 Residential MBS”, “Berica 8 Residential MBS”, “Berica 9
Residential MBS”, “Berica 10 Residential MBS”, “Berica ABS” e “Berica ABS 2”. Tali
operazioni, che non soddisfano i requisiti dello IAS 39 per procedere alla cosiddetta
“derecognition”, sono state infatti oggetto di “ripresa” in bilancio, iscrivendo le attività
cartolarizzate residue alla data di bilancio nelle pertinenti forme tecniche.
7
Fonte “Moneta e Banche” di Banca d’Italia, dati al 31 dicembre 2012. Il dato si riferisce al totale impieghi al settore
privato (Assicurazioni e Fondi Pensione, Altre Istituzioni Finanziarie, Società non finanziarie e Famiglie).
121
Documento di Registrazione
relativo all'Emittente
La qualità del credito
31/12/2013 (1)
31/12/2012 (2)
31/12/2011 (3)
Emittente Sistema
Emittente Sistema
Emittente Sistema
Rischiosità del credito
Crediti deteriorati lordi / Impieghi lordi
Crediti deteriorati netti / Impieghi netti
Rapporto di copertura dei crediti deteriorati
Crediti deteriorati lordi / Impieghi lordi (inclusi conti di memoria)
Rapporto di copertura dei crediti deteriorati (inclusi conti di memoria)
16,6%
12,7%
27,3%
17,4%
31,1%
15,9%
10,0%
41,8%
n.d
n.d
13,4%
10,5%
24,4%
14,2%
29,6%
13,4%
8,7%
38,8%
n.d.
n.d.
10,2%
7,9%
25,5%
11,2%
32,8%
11,2%
7,1%
39,2%
n.d.
n.d.
Sofferenze lorde / Impieghi lordi
Sofferenze nette / Impieghi netti
Rapporto di copertura delle sofferenze
Sofferenze lorde / Impieghi lordi (inclusi conti di memoria)
Rapporto di copertura delle sofferenze (inclusi conti di memoria)
8,5%
5,1%
43,1%
9,3%
48,7%
8,7%
4,0%
56,9%
n.d
n.d
6,7%
4,1%
40,2%
7,6%
47,9%
7,2%
3,5%
54,6%
n.d.
n.d.
5,3%
3,2%
40,9%
6,3%
51,2%
6,2%
2,9%
55,7%
n.d.
n.d.
Incagli lordi / Impieghi lordi
Incagli netti / Impieghi netti
Rapporto di copertura degli incagli
4,9%
4,4%
15,1%
5,3%
4,3%
25,3%
3,7%
3,4%
13,3%
4,2%
3,4%
23,2%
3,0%
2,7%
11,8%
3,3%
2,7%
21,3%
Ristrutturati lordi / Impieghi lordi
Ristrutturati netti / Impieghi netti
Rapporto di copertura dei ristrutturati
1,6%
1,6%
3,5%
1,0%
0,8%
25,6%
1,0%
1,0%
2,2%
1,0%
0,8%
22,4%
0,8%
0,8%
5,6%
1,0%
0,8%
17,4%
Scaduti lordi / Impieghi lordi
Scaduti netti / Impieghi netti
Rapporto di copertura degli scaduti
1,6%
1,6%
3,8%
1,0%
1,0%
10,9%
2,0%
2,0%
3,4%
1,1%
1,1%
9,4%
1,2%
1,2%
5,4%
0,7%
0,7%
8,3%
Sofferenze nette/Patrimonio netto
43,0%
n.d
38,3%
n.d
32,7%
n.d
Costo del credito4
1,44%
n.d
0,71%
n.d
0,52%
n.d
(1)
Fonte: Banca d'Italia, Rapporto sulla Stabilità finanziaria n°1, maggio 2014, tavola 3.1 pag 26
(2)
Fonte: Banca d'Italia, Rapporto sulla Stabilità finanziaria n°5, aprile 2013, tavola 3.1 pag 26
(3)
Fonte: Banca d'Italia, Relazione Annuale 2012, maggio 2013, Tavola 17.3 pagina 218
(4)
L'indicatore è calcolato come rapporto tra le "Rettifiche di valore nette da deterioramento di crediti" e gli Impieghi lordi a clientela, esclusi i margini di garanzia e e le
operazioni di pronti contro termine in quanto entrambe non sono oggetto di svalutazione.
Si specifica che il dato relativo all'indicatore Sofferenze Nette / Patrimonio Netto a livello di
sistema (fonte Banca d’Italia Supplemento al Bollettino Statistico, Monete e Banche) non è
riportato in quanto non coerente con i dati contabili del Gruppo.
Si precisa che i “conti di memoria” si riferiscono alle cancellazioni parziali su crediti in procedura
concorsuale ancora in corso alla data di riferimento del bilancio.
I livelli di copertura dei crediti del Gruppo BPVi si attestano su valori inferiori a quelli medi di
sistema. Al riguardo si segnala tuttavia che al 31 dicembre 2013 il valore delle garanzie che
assistono i crediti deteriorati netti del Gruppo risulta pari al 77%, livello che riflette l’elevata
incidenza della componente a medio-lungo termine sul totale impieghi del Gruppo.
Nella seguente tabella è riportato il dettaglio, per qualità del credito, dei crediti verso la clientela
del Gruppo al 31 dicembre 2013, 2012 e 2011, distintamente per ciascuna categoria di crediti
deteriorati nonché per i crediti in bonis.
122
Documento di Registrazione
relativo all'Emittente
31 dicembre 2013
Categorie
(in migliaia di euro)
Crediti
lordi
Rettifiche
di valore
Crediti
netti
incidenza
crediti
lordi
% di
incidenza
copertura crediti netti
Crediti deteriorati
5.378.909
1.466.511
3.912.398
16,58%
27,26%
12,67%
Sofferenze
2.755.657
1.188.974
1.566.683
8,50%
43,15%
5,07%
Incagli
1.593.710
239.875
1.353.835
4,91%
15,05%
4,38%
525.046
18.335
506.711
1,62%
3,49%
1,64%
504.496
19.327
485.169
1,56%
3,83%
1,57%
27.055.784
94.183
26.961.601
83,42%
0,35%
87,33%
Crediti ristrutturati
Esposizioni scadute
Crediti in bonis
Totale
32.434.693
1.560.694 30.873.999
Crediti deteriorati (inclusi conti di memoria)
5.679.467
1.767.069
3.912.398
17,35%
31,11%
12,67%
Sofferenze (inclusi conti di memoria)
3.056.215
1.489.532
1.566.683
9,34%
48,74%
5,07%
31 dicembre 2012
Categorie
(in migliaia di euro)
Crediti
lordi
Rettifiche
di valore
Crediti
netti
incidenza
crediti
lordi
% di
incidenza
copertura crediti netti
Crediti deteriorati
4.263.572
1.041.808
3.221.764
13,38%
24,44%
10,49%
Sofferenze
2.125.631
854.684
1.270.947
6,67%
40,21%
4,14%
Incagli
1.190.804
158.759
1.032.045
3,74%
13,34%
3,36%
314.666
6.803
307.863
0,99%
2,16%
1,00%
Crediti ristrutturati
Esposizioni scadute
Crediti in bonis
Totale
632.471
21.562
610.909
1,99%
3,42%
1,99%
27.591.300
100.488
27.490.812
86,62%
0,36%
89,51%
31.854.872
1.142.296 30.712.576
Crediti deteriorati (inclusi conti di memoria)
4.578.929
1.357.165
3.221.764
14,23%
29,64%
10,49%
Sofferenze (inclusi conti di memoria)
2.440.988
1.170.041
1.270.947
7,59%
47,93%
4,14%
31 dicembre 2011
Categorie
(in migliaia di euro)
Crediti
lordi
Rettifiche
di valore
Crediti
netti
incidenza
crediti
lordi
% di
incidenza
copertura crediti netti
Crediti deteriorati
3.161.023
806.894
2.354.129
10,24%
25,53%
Sofferenze
1.623.137
664.509
958.628
5,26%
40,94%
3,20%
Incagli
922.174
108.935
813.239
2,99%
11,81%
2,71%
Crediti ristrutturati
242.354
13.475
228.879
0,78%
5,57%
0,76%
Esposizioni scadute
373.358
19.975
353.383
1,21%
5,36%
1,18%
27.718.589
87.244
27.631.345
89,76%
0,32%
92,15%
Crediti in bonis
Totale
30.879.612
7,85%
894.138 29.985.474
Crediti deteriorati (inclusi conti di memoria)
3.501.859
1.147.730
2.354.129
11,22%
32,77%
7,85%
Sofferenze (inclusi conti di memoria)
1.963.973
1.005.345
958.628
6,29%
51,19%
3,20%
Si precisa che i “conti di memoria” si riferiscono alle cancellazioni parziali su crediti in procedura
concorsuale ancora in corso alla data di riferimento del bilancio.
La raccolta diretta
Nella seguente tabella è riportato il dettaglio della raccolta diretta del Gruppo, determinata dalla
somma delle voci del passivo patrimoniale “debiti verso clientela” (voce 20), “titoli in
123
Documento di Registrazione
relativo all'Emittente
circolazione” (voce 30) e “passività finanziarie valutate al fair value” (voce 50), al 31 dicembre
2013, 2012 e 2011.
(dati in migliaia di euro)
31/12/2013
31/12/2012
31/12/2011
Conti correnti e depositi liberi
Var %
2013-2012
Var %
2012-2011
13.354.016
11.419.436
10.978.711
16,9%
4,0%
Depositi vincolati
3.932.074
4.446.620
2.508.448
-11,6%
77,3%
Pronti contro termine
2.478.300
4.331.463
2.707.266
-42,8%
60,0%
Obbligazioni
8.517.867
9.735.304
10.874.159
-12,5%
-10,5%
152.073
172.628
220.091
-11,9%
-21,6%
Certificati di deposito e altri titoli
Altri debiti
3.228.323
2.282.115
1.330.926
41,5%
71,5%
Totale 31.662.653
32.387.566
28.619.601
-2,2%
13,2%
2013 vs 2012
La raccolta diretta si attesta al 31 dicembre 2013 a 31.663 milioni di euro in flessione del 2,2%
rispetto ai 32.387 milioni di euro di fine 2012. L’aggregato risente della riduzione, per circa 2,6
miliardi di euro, delle masse raccolte sul mercato wholesale attraverso, principalmente, le
operazioni di pronti contro termine effettuate con la Cassa Compensazione e Garanzia ed i prestiti
obbligazionari emessi a valere sul programma EMTN. Al netto di dette componenti, l’aggregato
in esame consuntiva una crescita di 1,9 miliardi di euro (+7,7%) grazie alla positiva evoluzione
della raccolta retail che consente al Gruppo di riequilibrare ulteriormente le proprie fonti di
finanziamento con benefici anche sul fronte del contenimento del costo del funding.
La dinamica che ha interessato l’aggregato in esame nel 2013 evidenzia la crescita dei conti
correnti e depositi liberi (+16,9%) e degli altri debiti (+41,5%). In flessione invece i depositi
vincolati (-11,6%), i pronti contro termine (-42,8%), le obbligazioni (-12,5%) ed i certificati di
deposito e altri titoli (-11,9%), aggregato quest’ultimo che si conferma però su valori poco
significativi.
La crescita di conti correnti e depositi liberi è in parte ascrivibile alla liquidità generatasi con il
rimborso di altre forme di raccolta ma beneficia anche dell’importante crescita della base di
clientela. L’andamento negativo dei depositi vincolati deriva dal mancato rinnovo di talune
operazioni di ammontare significativo e maggiormente onerose poste in essere sul finire del 2011
e ad inizio 2012 con clientela private e con istituzioni finanziarie.
La contrazione delle operazioni di pronti contro termine (-1.853 milioni di euro) è connessa ai
minori volumi intermediati sul mercato Euro MTS gestito dalla Cassa Compensazione e
Garanzia, anche in relazione ai minori volumi di Titoli di Stato detenuti in portafoglio a fine
2013.
La flessione delle obbligazioni è in parte imputabile ai rimborsi netti (circa 600 milioni di
euronominali) che hanno caratterizzato la raccolta della specie effettuata a valere sul programma
EMTN e in parte alla riduzione dello stock di obbligazioni detenute dalla clientela, che ha
manifestato una maggiore propensione all’investimento su strumenti di risparmio gestito.
Gli altri debiti includono per 2.808 milioni di euro (1.883 milioni di euro al 31 dicembre 2012)
passività a fronte di attività cedute e non cancellate, contropartita dei crediti ceduti nell’ambito
delle operazioni di cartolarizzazione proprie che, non presentando i requisiti previsti dallo IAS 39
per la c.d. “derecognition”, sono stati ripresi in bilancio ed iscritti nella voce 70 dell’attivo
patrimoniale. Le suddette passività, esposte in bilancio al netto delle disponibilità liquide di cui
dispongono le varie società veicolo e che si generano con l’incasso periodico delle rate dei mutui
124
Documento di Registrazione
relativo all'Emittente
cartolarizzati, rappresentano la quota parte dei titoli Asset Backed Securities emessi dalle società
veicolo e collocati sul mercato. A tal riguardo si precisa che nel corso del 2013 l’operazione di
cartolarizzazione Berica PMI si è perfezionata con il collocamento integrale sul mercato delle
tranche senior (980 milioni di euro nominali originari, di cui 237 milioni di euro sono già stati
rimborsati nel 2013). Sono state inoltre cedute sul mercato parte delle tranche senior e mezzanine
rivenienti dalle operazioni Berica 10 Residential MBS (311 milioni di euro nominali) e Berica
ABS 2 (720 milioni di euro nominali) che originariamente erano state sottoscritte dagli
originator.
2012 vs 2011
La raccolta diretta si attesta al 31 dicembre 2012 a 32.387 milioni di euro, evidenziando un
incremento del 13,2% rispetto ai valori di fine 2011. Tali tassi di crescita si collocano su valori
superiori a quelli stimati per il sistema (+3,6%8). L’evoluzione delle consistenze registrata
nell’esercizio è il risultato della strategia perseguita dal Gruppo volta a riequilibrare la propria
posizione di liquidità strutturale cercando, nel contempo, di privilegiare la raccolta retail rispetto
a quella wholesale.
Analizzando le dinamiche che hanno caratterizzato nel 2012 l’aggregato in esame, si evidenzia
l’incremento dei depositi vincolati (+77,3% rispetto al 31 dicembre 2011, pari a +1,9 miliardi di
euro in valore assoluto), prodotto che è stato particolarmente apprezzato dalla clientela. In
crescita di oltre 440 milioni di euro anche i conti correnti e depositi liberi (+4%).
I pronti contro termine registrano un incremento del 60% (+1,6 miliardi di euro in valore
assoluto) e si riferiscono quasi integralmente alle operazioni della specie negoziate sul mercato
Euro MTS, gestito dalla Cassa Compensazione e Garanzia, effettuate nell’ambito delle attività di
gestione della tesoreria del Gruppo.
In flessione, rispettivamente del 10,5% e del 21,6%, le obbligazioni e i certificati di deposito e
altri titoli aggregato, quest’ultimo, che si conferma su valori poco significativi. Con specifico
riferimento ai prestiti obbligazionari di propria emissione si segnala che la raccolta effettuata a
valere sul programma EMTN è stata interessata da rimborsi/riacquisti per oltre 1,9 miliardi di
euro, solo parzialmente compensati, coerentemente con la strategia di riduzione della raccolta c.d.
wholesale, dalle due nuove emissioni per complessivi 685 milioni di euro. Stabile la raccolta della
specie effettuata tramite la rete commerciale che è riuscita ad assicurare il quasi integrale rinnovo
delle scadenze intervenute nell’anno, pari a circa quasi 1,5 miliardi di euro.
Gli altri debiti, in crescita del 71,5% sul 31 dicembre 2011, si riferiscono principalmente a
“passività a fronte di attività cedute e non cancellate”, contropartita dei mutui ipotecari ceduti
nell’ambito delle operazioni di cartolarizzazione proprie “Berica 5 Residential MBS”, “Berica 6
Residential MBS”, “Berica 8 Residential MBS”, “Berica 9 Residential MBS” e “Berica ABS”
che, non presentando i requisiti previsti dalla IAS 39 per la c.d. “derecognition”, sono stati ripresi
in bilancio ed iscritti nella voce 70 dell’attivo patrimoniale. Si segnala che nell’ultima parte
dell’anno sono state collocate sul mercato le tranche senior dei titoli Asset Backed Securities
rivenienti dalle operazioni “Berica 8 Residential MBS” e “Berica ABS” inizialmente sottoscritte
dagli originator, incassando un corrispettivo di 1,5 miliardi di euro. L’aggregato in esame risente
altresì della flessione, per circa 144 milioni di euro, delle consistenze delle sovvenzioni passive,
principalmente per effetto dei rimborsi intervenuti nell’esercizio di finanziamenti ricevuti dalla
Cassa Depositi e Prestiti.
8
Fonte “Moneta e Banche” di Banca d’Italia, dati al 31 dicembre 2012. Il dato si riferisce alla somma di depositi, pct passivi e
obbligazioni, quest'ultime al netto delle obbligazioni bancarie detenute nei portafogli delle banche stesse.
125
Documento di Registrazione
relativo all'Emittente
La raccolta indiretta
Nella seguente tabella è riportato il dettaglio della raccolta indiretta del Gruppo, a valori di
mercato, al 31 dicembre 2013, 2012 e 2011.
(dati in migliaia di euro)
31/12/2013
31/12/2012
31/12/2011
Raccolta amministrata
Var %
2013-2012
Var %
2012-2011
14.012.566
13.240.626
12.418.911
5,8%
- Azioni
1.879.725
1.483.104
1.453.091
26,7%
2,1%
- Altri titoli
7.198.942
7.112.112
6.368.767
1,2%
11,7%
- Azioni proprie
4.933.899
4.645.410
4.597.053
6,2%
1,1%
2.996.948
2.401.430
2.222.009
24,8%
8,1%
2.828.123
1.978.381
1.711.985
43,0%
15,6%
168.825
423.049
510.024
-60,1%
-17,1%
2.041.103
Totale 19.050.617
1.947.874
17.589.930
2.097.798
16.738.718
4,8%
-7,1%
8,3%
5,1%
Raccolta gestita
- Fondi comuni
- Gestioni patrimoniali
Raccolta previdenziale
6,6%
Fonte: Controllo di Gestione
2013 vs 2012
La raccolta indiretta del Gruppo, a valori di mercato, ammonta al 31 dicembre 2013 a 19.051
milioni di euro, evidenziando una crescita dell’8,3% rispetto al dato di fine dicembre 2012.
Positivo il contributo di tutti i comparti dell’aggregato in esame, con la raccolta amministrata che
cresce del 5,8%, il risparmio gestito del 24,8% e la raccolta previdenziale del 4,8%.
Nel dettaglio, il comparto del risparmio gestito evidenzia il positivo apporto dei fondi comuni
(+850 milioni di euro, +43%), mentre le gestioni patrimoniali (-254 milioni di euro, -60%)
vedono confermato il trend negativo degli ultimi anni. Tutte in progresso le componenti della
raccolta amministrata, con le azioni che crescono del 26,8%, gli altri titoli dell’1,2% e le azioni
proprie del 6,2% con queste ultime che beneficano, delle operazioni di aumento di capitale della
realizzate dalla Capogruppo nel corso del 2013.
2012 vs 2011
La raccolta indiretta del Gruppo ammonta al 31 dicembre 2012 a 17.590 milioni di euro,
evidenziando una crescita del 5,1% rispetto al dato di fine dicembre 2011.
Per quanto attiene alle dinamiche che hanno caratterizzato nell’esercizio i diversi comparti
dell’aggregato in esame, il risparmio gestito e la raccolta amministrata evidenziano una crescita,
rispettivamente, dell’8,1% e del 6,6%, mentre il comparto della raccolta previdenziale segna una
flessione del 7,1%.
Il comparto del risparmio gestito evidenzia il positivo apporto dei fondi comuni (15,6%), mentre
le gestioni patrimoniali (-17,1%) vedono confermato il trend negativo degli ultimi anni. Tutte in
progresso le componenti della raccolta amministrata. Nel dettaglio, le azioni crescono del 2,1%,
mentre gli altri titoli e le azioni proprie sono in aumento, rispettivamente, dell’11,7% e dell’1,1%.
126
Documento di Registrazione
relativo all'Emittente
La posizione interbancaria netta
Nella seguente tabella è riportato il dettaglio della posizione interbancaria netta del Gruppo,
determinata dalla somma algebrica delle voci dell’attivo patrimoniale “crediti verso banche”
(voce 60) e del passivo patrimoniale “debiti verso banche” (voce 10), al 31 dicembre 2013, 2012
e 2011. Si precisa che l’aggregato non include i depositi liberi con Banche Centrali (2,2 miliardi
di euro al 31 dicembre 2013, 200 milioni di euro a fine 2012, assenti nel 2011) che,
conformemente a quanto previsto dalla Circolare n. 262 della Banca d’Italia, sono stati iscritti alla
voce “Cassa e disponibilità liquide”.
(dati in migliaia di euro)
31/12/2013
31/12/2012
31/12/2011
Esposizione netta verso banche centrali
(2.915.867)
(3.179.434)
(2.416.578)
Var %
2013-2012
-8,3%
Var %
2012-2011
31,6%
Esposizione netta in PCT
(738.116)
(83.055)
(1.529.077)
788,7%
-94,6%
Esposizione netta "unsecured "
(697.370)
132.008
(1.117.562)
-628,3%
-111,8%
-30,8%
-56,8%
41,6%
-37,2%
Titoli di debito
78.837
Totale
(4.272.516)
113.987
(3.016.494)
263.598
(4.799.619)
2013 vs 2012
Al 31 dicembre 2013 l’esposizione netta del Gruppo sul mercato interbancario è risultata pari a
-4.272,5 milioni di euro, segnando un incremento di 1.256 milioni di euro rispetto ai -3.016,5
milioni di euro del 31 dicembre 2012.
L’esposizione netta verso Banche Centrali include le operazioni di rifinanziamento presso la BCE
a cui la Banca ha partecipato attraverso la costituzione di un pool di attivi eleggibili a garanzia,
fra i quali figurano, per 2 miliardi di euro, prestiti obbligazionari di propria emissione garantiti
dallo Stato. Nel dettaglio tali esposizioni si riferiscono per -3,3 miliardi di Euro a due operazioni
triennali (LTRO - Longer Term Refinancing Operations) e per +0,4 miliardi di euro al deposito
vincolato attivo connesso al mantenimento della riserva obbligatoria.
L’esposizione netta in pronti contro termine evidenzia uno sbilancio negativo di 738,1 milioni di
euro, in incremento rispetto ai -83,1 milioni di euro del 31 dicembre 2012, per effetto delle nuove
operazioni della specie poste in essere ed aventi quali sottostanti i titoli rivenienti dalle
operazione di cartolarizzazione realizzate nell’esercizio (Berica PMI e Piazza Venezia).
L’esposizione netta unsecured è pari a -697,4 milioni a fronte dei +132 milioni al 31 dicembre
2012. L’incremento è pressoché interamente riferibile all’aumento della masse raccolte da istituti
centrali e da banche italiane di piccole dimensioni. A fine 2013, la quota di funding Overnight ,
utilizzata per coperture temporanee degli sbilanci di cassa, era pari a zero. Sono altresì inclusi i
cash collateral che presentano un saldo positivo di 625,5 milioni di euro (506,3 milioni di euro al
31 dicembre 2012) e si riferiscono alle garanzie reciproche, volte a mitigare il rischio di credito,
che giornalmente vengono scambiate con tutti i principali operatori di mercato con cui il Gruppo
pone in essere operazioni in derivati OTC e di repo/bond buy sell back, quantificate sulla base del
valore di mercato delle posizioni in essere. Tali garanzie sono disciplinate da standard
internazionali (CSA/GMRA) sottoscritti con le varie controparti di mercato a valere sui contratti
ISDA in essere che disciplinano le suddette operatività.
127
Documento di Registrazione
relativo all'Emittente
2012 vs 2011
Al 31 dicembre 2012 l’esposizione netta del Gruppo sul mercato interbancario è risultata negativa
per 3.016,5 milioni di euro, in diminuzione rispetto ai 4.799,6 milioni di euro del 31 dicembre
2011 (-37,2%).
In un contesto di perdurante turbolenza dei mercati finanziari, il Gruppo ha privilegiato soluzioni
che consentissero di contenere la raccolta tramite il canale interbancario, privilegiando il ricorso
al rifinanziamento presso la BCE. L’esposizione netta verso banche centrali include le operazioni
di rifinanziamento presso la BCE a cui la Banca ha partecipato attraverso la costituzione di un
pool di attivi eleggibili a garanzia, fra i quali figurano, per 2 miliardi di euro, prestiti
obbligazionari di propria emissione garantiti dallo Stato. Nel dettaglio tali esposizioni si
riferiscono per 3,3 miliardi di Euro a due operazioni triennali (LTRO - Longer Term Refinancing
Operations) e per 1 miliardo di euro a rifinanziamenti derivanti dalla partecipazione all’asta di
metà dicembre scaduti nel mese di gennaio 2013 e non rinnovati. Figurano inoltre crediti per 1,1
miliardi di euro riferibili al deposito vincolato attivo connesso al mantenimento della riserva
obbligatoria. Il proseguimento degli interventi di razionalizzazione delle fonti di finanziamento
volti a privilegiare la raccolta diretta da clientela rispetto al canale interbancario, hanno quindi
consentito di ridurre l’esposizione netta passiva in pronti conto termine (-83,1 milioni di euro a
fronte dei -1,5 miliardi di euro del 31 dicembre 2011), mentre la posizione netta unsecured è stata
azzerata, in particolare nella quota di funding Overnight, ed evidenzia al 31 dicembre 2012 uno
sbilancio positivo di 132 milioni di euro (-1,1 miliardi di euro al 31 dicembre 2011).
Il patrimonio netto
Nella seguente tabella è riportata la composizione per voce di bilancio del patrimonio netto di
pertinenza del Gruppo al 31 dicembre 2013, 2012 e 2011.
(dati in migliaia di euro)
Capitale
Sovrapprezzi di emissione
Riserve
31/12/2013
313.719
2.767.383
593.082
Riserve da valutazione
5.790
Strumenti di capitale
3.332
Azioni proprie
Utile/(Perdita) d'esercizio
Totale
(7.752)
(28.228)
3.647.326
31/12/2012
31/12/211
296.923
2.504.229
530.931
(112.522)
298.982
2.536.476
510.525
(428.648)
1.665
-
1.707
(80.540)
Var %
Var %
2013-2012 2012-2011
5,7%
10,5%
11,7%
-0,7%
-1,3%
4,0%
n.s.
-73,7%
100,1%
-2,5%
n.s.
-100,0%
100.253
95.076
n.s.
5,4%
3.321.479
2.933.578
9,8%
13,2%
Le consistenze del patrimonio netto riportate nella tabella che precede relativamente agli esercizi
2013, 2012 e 2011 rifelttono l’andamento delle riserve da valutazione le cui variazioni sono
principalmente attribuibili alle variazioni di fair value rilevate sugli strumenti finanziari
classificati tra le attività finanziarie disponibili per la vendita.
9.1.2
Patrimonio di Vigilanza consolidato al 31 dicembre 2013, 2012 e 2011
Nella seguente tabella è riportato il Patrimonio di Vigilanza, unitamente ai coefficienti di
solvibilità, del Gruppo al 31 dicembre 2013, 2012 e 2011.
128
Documento di Registrazione
relativo all'Emittente
(in migliaia di euro)
31/12/2013
31/12/2012
31/12/2011
Core Tier 1 Capital
2.585.436
2.374.968
2.315.231
Patrimonio di base (Tier 1 Capital)
2.585.436
2.374.968
2.315.231
728.357
893.986
966.813
(19.039)
Patrimonio supplementare (Tier 2 Capital)
Elementi da dedurre
Patrimonio di Vigilanza (Total Capital)
3.313.793
(19.039)
3.249.915
3.263.005
Requisito per rischio di credito e di controparte
2.185.186
2.136.107
2.113.752
30.263
26.220
13.638
151.030
145.766
143.111
Altri requisiti prudenziali
Totale requisiti prudenziali
2.244.859
2.308.093
2.270.501
Attività di rischio ponderate
28.060.738
28.851.163
28.381.263
Requisito per rischi di mercato
Requisito per rischi operativi
Attività di rischio ponderate / Totale attivo
Core Tier 1 Ratio
(1)
Tier 1 Capital Ratio
Total Capital Ratio
(2)
(3)
Eccedenza patrimoniale
62,03%
61,77%
67,77%
9,21%
8,23%
8,16%
9,21%
8,23%
8,16%
11,81%
11,26%
11,50%
1.068.934
941.822
992.504
(1)
Patrimonio di Base al netto degli strumenti ibridi di patrimonializzazione e degli strumenti innovativi e non innovativi di capitale /
Totale Attività di Rischio Ponderate.
(2)
Patrimonio di Base / Totale Attività di Rischio Ponderate.
(3)
Patrimonio di Vigilanza / Totale Attività di Rischio Ponderate.
Il Core Tier I Capital coincide con il Patrimonio di Base (Tier I Captial) in quanto il il Gruppo
BPVi non ha emesso strumenti innovativi e non innovativi di capitale.
Il Patrimonio di Vigilanza e i coefficienti prudenziali, sopra indicati, sono determinati
conformemente alle disposizioni contenute nelle circolari della Banca d’Italia n. 155 del 18
dicembre 1991 e successivi aggiornamenti e n. 263 del 27 dicembe 2006 e successivi
aggiornamenti.
Si precisa che per la quantificazione del Patrimonio di Vigilanza, il Gruppo ha adottato – a partire
dall’esercizio 2010 – la sterilizzazione piena delle riserve da valutazione riferibili ai titoli di
debito emessi da amministrazioni centrali di Paesi dell’Unione Europea detenuti nel portafoglio
“Attività finanziarie disponibili per la vendita”, in luogo del cd. “approccio asimmetrico”, il quale
costituiva l’unica opzione precedentemente ammessa.
Per la quantificazione dei requisiti patrimoniali di vigilanza si precisa che:
•
al fine della quantificazione delle Attività di Rischio Ponderate, per determinare il rischio di
credito e di controparte viene utilizzata la metodologia standardizzata e la mitigazione del
rischio di credito (cd. CRM) semplificata, avvalendosi dei rating esterni unsolicited forniti
129
Documento di Registrazione
relativo all'Emittente
•
•
dalla ECAI DBRS (Moody’s, S&P e Fitch sino al 31 dicembre 2012) relativamente al
portafoglio regolamentare “Amministrazioni centrali e banche centrali”, dalle ECAI
Moody’s, S&P e Fitch per il portafoglio regolamentare “Posizioni verso cartolarizzazioni” e
dalla ECAI Cerved Group per il portafoglio regolamentare “Imprese ed altri soggetti”;
per la determinazione dei requisiti per rischi di mercato viene utilizzata la metodologia
standardizzata, all’interno della quale ci si avvale di modelli finanziari o di sensitività per la
rappresentazione dei contratti derivati e delle altre operazioni fuori bilancio su tassi
d’interesse e titoli di debito;
per la determinazione dei requisiti per rischi operativi viene utilizzato il metodo base che
prevede l’applicazione di un coefficiente fisso del 15% al margine d’intermediazione medio
degli ultimi tre esercizi.
Alla data di riferimento del prosposetto, l’Organo di Vigilanza non ha disposto per l’Emittente il
rispetto di coefficienti specifici particolari.
Si segnala che per il 2013 l'Autorità di Vigilanza, nell’ambito del processo di revisione e
valutazione prudenziale condotto annualmente, aveva assegnato degli obiettivi di
patrimonializzazione agli intermediari. Il coefficiente patrimoniale di riferimento era stato
definito in termini di Core Tier 1 Capital, stante l’esigenza di rafforzare i mezzi propri di
migliore qualità delle banche, anche in vista dell’entrata in vigore del nuovo schema di
regolamentazione internazionale per il settore bancario (Basilea 3). A Banca Popolare di Vicenza
era stato indicato, per l’esercizio 2013, un target dell’8% per il Core Tier 1 Ratio a livello
consolidato.
Il 26 giugno 2013 è stata approvata la Direttiva CRD IV, sull’accesso all’attività degli enti
creditizi e sulla vigilanza prudenziale sugli enti creditizi e sulle imprese di investimento. In pari
data è stato approvato anche il Regolamento CRR riguardante i requisiti prudenziali per gli enti
creditizi e le imprese di investimento. Successivamente, in data 17 dicembre 2013, Banca d’Italia
ha emanato la Circolare n. 285 che raccoglie le disposizioni di vigilanza prudenziali applicabili
alle banche e ai gruppi bancari italiani riviste ed aggiornate per adeguare la normativa interna alle
novità intervenute nel quadro regolamentare europeo. Le suddette nuove norme sono entrate in
vigore a partire dall’1 gennaio 2014.
Le simulazioni condotte dal Gruppo BPVi in logica fully phased e tenendo conto delle
discrezionalità nazionali stabilite dalla Banca d’Italia nella Circolare n. 285 stimano, alla data del
1° gennaio 2014, un coefficiente di capitale primario di classe 1 (CET1 Ratio) pari al 9,04%,
superiore al livello minimo del 7% prescritto dal Regolamento CRR. Poiché il capitale aggiuntivo
di classe 1 dell’Emittente è pari a zero, il coefficiente di capitale di classe 1 (Tier 1 Ratio) alla
stessa data risulta anch’esso pari al 9,04%, superiore al livello minimo fissato dell’8,5%. Infine, il
coefficiente di capitale totale (Total Capital Ratio) risulterebbe pari all’11,05% anch’esso
superiore al livello minimo del 10,5% previsto. I predetti livelli minimi di patrimonializzazione
includono anche la riserva di conservazione del capitale pari al 2,5% dell’esposizione
complessiva al rischio, mentre non tengono conto della riserva di capitale anticiclica, della riserva
per gli enti a rilevanza sistemica globale (G-SII buffer) e della riserva per gli altri enti a rilevanza
sistemica (O-SII buffer), le quali troveranno applicazione a far data dal 1° gennaio 2016 ma la cui
entità non è stata ancora definita.
Il buon esito dell’operazione di aumento di capitale straordinario da Euro 607.786.750,00, a
parità di ogni altra condizione, determinerà un incremento dei ratios patrimoniali di circa 217
b.p.. L’aumento di capitale ordinario da 300 milioni di euro, destinato all’ampliamento della base
sociale, determinerà invece a regime, ovvero una volta completati i piani di ammortamento degli
130
Documento di Registrazione
relativo all'Emittente
eventuali finanziamenti concessi per la sottoscrizione, un incremento dei ratios patrimoniali di
ulteriori circa 100 b.p..
Si precisa che le stime effettuate tengono conto delle novità introdotte da Basilea 3 in materia di
mezzi propri. Per quanto attiene invece alle attività ponderate per il rischio, le stesse sono state
stimate sulla base di quelle determinate al 31 dicembre 2013 con le regole di Basilea 2 e
rettificate per tener conto delle principali novità quali, ad esempio, i maggiori assorbimenti
connessi al credit value adjustment (c.d. CVA) sui contratti derivati, alla ponderazione del 100%
prevista per le attività fiscali differite che non si basano sulla reddività futura nonché di quella del
250% prevista per le attività fiscali differite che si basano sulla redditività futura e per gli
investimenti significativi in soggetti del settore finanziario non dedotti dal common equity in
quanto rientranti nelle “franchigie” previste dal nuovo disposto normativo. La stima delle attività
ponderate per il rischio non tiene invece conto della più favorevole ponderazione prevista per le
piccole-medie imprese (c.d. supporting factor).
9.2
GESTIONE OPERATIVA
Nel presente capitolo è commentata l’evoluzione dei risultati finanziari del Gruppo BPV relativi
agli esercizi chiusi al 31 dicembre 2013, 2012 e 2011.
I commenti devono essere letti unitamente ai Bilanci Consolidati 2011, 2012 e 2013 disponibili
presso la sede legale dell’Emittente, in Vicenza, via Btg. Framarin n. 18, nonché nel sito internet
della medesima www.popolarevicenza.it (cfr. Capitolo 24 del presente Documento di
Registrazione).
Nel triennio 2011, 2012 e 2013 i segmenti del Gruppo BPV a cui fanno riferimento le
informazioni patrimoniali, economiche e finanziarie di seguito esposte non ha subito variazioni
significative.
9.2.1
Informazioni riguardanti fattori che hanno avuto ripercussioni significative sul reddito
derivante dall’attività del Gruppo
Di seguito sono brevemente descritti i principali fattori che hanno influenzato l’andamento
economico del Gruppo nel triennio 2011, 2012 e 2013.
Contesto macroeconomico: andamento del PIL, spread BTP-Bund e tassi di mercato
Nel triennio 2011, 2012 e 2013 il contesto macroeconomico e operativo per l’attività bancaria ha
evidenziato un progressivo deterioramento.
La crisi dei mercati finanziari scoppiata nel 2008 si è rapidamente propagata all’economia reale,
facendo registrare nel 2009 una significativa contrazione del PIL nei mercati sviluppati, con un
picco negativo del -5,5% in Italia. Nel corso del 2010, grazie anche alle ottime performance dei
Paesi c.d. “Brics” (Brasile, Russia, India, Cina), il ciclo economico mondiale evidenziava segnali
di ripresa: a fronte di recuperi del +2,5% del PIL statunitense e del +2,0% del PIL area Euro, il
PIL italiano faceva segnare un incremento del +1,7%.
Il persistere di squilibri strutturali, in particolare nei Paesi periferici dell’Eurozona, determinava
ben presto un annullamento del processo di recupero. In Italia un nuovo ciclo recessivo prendeva
l’avvio a partire dal terzo trimestre 2011, conseguentemente anche all’emergere di fortissime
tensioni sul debito sovrano. Il differenziale di rendimento tra BTP e Bund decennali a partire da
giugno 2011 registrava un progressivo allargamento che culminava con un massimo di 574 bps
131
Documento di Registrazione
relativo all'Emittente
raggiunto a novembre. Nel 2011 il PIL italiano faceva quindi segnare un rallentamento della
crescita a +0,5%, mentre nel 2012 nuovamente precipitava in territorio negativo con una
diminuzione del 2,4%. Nel corso del 2013 è proseguita la fase recessiva, terminata nel 4 trimestre
quando il Pil ha fatto finalmente registrare la prima variazione congiunturale positiva (+0,1% sul
trimestre precedente) dopo ben 9 trimestri consecutivi di flessione.
Nel corso del 2012 lo spread BTP-Bund evidenziava una forte volatilità, chiudendo l’anno in
riduzione su livelli di poco superiori ai 300 bps, comunque elevati in termini assoluti.
L’andamento dello spread, unitamente alle azioni di downgrade intraprese da tutte le principali
società di rating sia sul debito sovrano sia sulle banche italiane, ha inevitabilmente acuito le
tensioni sul costo della raccolta per il sistema bancario, con ripercussioni dirette sul margine di
interesse. Nel corso del 2013, le minori tensioni sul debito sovrano ha determinato l’avvio di un
processo di normalizzazione del contesto macroeconomico e finanziario, con una conseguente
riduzione dello spread, tornato sui valori del 2011, e una buona performance dei mercati azionari.
Nell’arco temporale 2011, 2012 e 2013 l’Euribor a 3 mesi, principale tasso di riferimento per
l’indicizzazione delle operazioni di impiego della Banca, si è mantenuto su livelli assoluti
storicamente molto contenuti, con minimi al di sotto dello 0,20%.
Tutti i fattori sopra riportati hanno influito sulla redditività della Banca. In particolare, nonostante
la discesa dei tassi di mercato, il costo del funding è rimasto su livelli relativamente elevati,
seppur in progressiva riduzione a partire dall’inizio del 2013. La diminuzione dei tassi di mercato
a breve ha inciso invece negativamente sui riprezzamenti dei mutui indicizzati, determinando un
minor contributo al margine di interesse dello stock di attivi a medio-lungo termine. Il margine di
interesse del 2013 ha comunque evidenziato una crescita del 3,2% anche grazie al miglioramento
della forbice bancaria nel corso dell’esercizio, nonché del positivo contributo del portafoglio
titoli.
Inoltre, nel corso del 2012 e 2013 la volatilità sul mercato e il progressivo restringimento dello
spread BTP/Bund dai massimi rilevati nel 2011, ha consentito all’Emittente di conseguire
significativi utili dalla cessione di titoli di stato, contribuendo così a sostenere l’ammontare
complessivo dei ricavi.
La debolezza del ciclo economico si è poi riflessa pesantemente sul costo del credito, che nel
triennio di riferimento è salito dallo 0,52 del 2011, portandosi allo 0,71% nel 2012, fino a
raggiungere l’1,44% nel 2013, per effetto di rettifiche di valore su crediti passate da euro 159,0
milioni del 2011 a euro 432,4 milioni del 2013.
Gestione del rischio di liquidità e andamento commissionale
Le tensioni sui mercati finanziari, che per l’Italia hanno raggiunto un picco verso la fine del 2011,
hanno indotto la BCE ad attuare misure non convenzionali di sostegno del sistema, mentre le
Autorità di Vigilanza hanno richiesto alle banche un rafforzamento dei presidi di liquidità. In
questo ambito si colloca il ricorso massivo delle banche, tra cui Banca Popolare di Vicenza, alle
operazioni di rifinanziamento triennale (LTRO) lanciate dalla BCE tra dicembre 2011 e febbraio
2012. Come altre banche italiane, Banca Popolare di Vicenza al fine di accedere a detti
finanziamenti è ricorsa all’emissione di obbligazioni proprie dotate di garanzia statale al fine di
disporre di un’adeguata quantità di titoli utilizzabili come collaterale. Il costo della garanzia
statale sulle obbligazioni proprie, contabilmente allocato tra le commissioni passive, ha inciso
negativamente sulle commissioni nette.
Nel 2012, sempre al fine di migliorare il profilo di liquidità della Banca, è inoltre aumentato il
ricorso allo strumento del prestito titoli con la finalità di incrementare la quantità di titoli
132
Documento di Registrazione
relativo all'Emittente
stanziabili. Analogamente alla garanzia statale su obbligazioni proprie, anche le commissioni
riconosciute alla clientela sull’operatività in prestito titoli hanno avuto un effetto negativo sulle
commissioni nette.
Anche l’esercizio 2013 ha risentito degli oneri connessi con la gestione del rischio di liquidità, ma
l’incremento delle commissioni attive, che beneficiano in particolare dell’incremento dei volumi
di raccolta indiretta e dell’aumento della base clientela, ha determinato un ritorno alla crescita
delle commissioni nette pari al 3,2% annuo, valore che sale al 5,1% al netto dei suddetti oneri
connessi con la gestione del rischio di liquidità.
9.2.2
Analisi andamento economico consolidato per gli esercizi chiusi al 31 dicembre 2013, 2012 e
2011
Nella tabella seguente sono evidenziati i conti economici del Gruppo relativi agli esercizi chiusi
al 31 dicembre 2013, 2012 e 2011.
133
Documento di Registrazione
relativo all'Emittente
Conto economico
2013
(Dati in migliaia di euro)
10.
Interessi attivi e proventi assimilati
20.
Interessi passivi e oneri assimilati
30.
1.273.716
2012
Var. %
2012-2011
-3,4%
10,8%
(809.447)
(655.258)
-7,5%
23,5%
Margine di interesse
525.099
508.607
534.726
3,2%
-4,9%
40.
Commissioni attive
356.888
372.884
369.314
-4,3%
1,0%
50.
Commissioni passive
(76.889)
(65.939)
(24.621)
16,6%
167,8%
60.
Commissioni nette
279.999
306.945
344.693
-8,8%
-11,0%
70.
Dividendi e proventi simili
12.568
7.894
12.135
59,2%
-34,9%
80.
Risultato netto dell'attività di negoziazione
55.670
46.816
71.059
18,9%
-34,1%
90.
Risultato netto dell'attività di copertura
a) crediti
b) attività finanziarie disponibili per la vendita
d) passività finanziarie
110. Risultato netto delle attività e passività finanziarie valutate al fair value
120. Margine di intermediazione
71.263
40.795
(1.553)
74,7%
n.s.
100.909
81.708
23.004
23,5%
255,2%
(64)
57
150
-62,0%
-334,4%
99.629
66.696
17.298
49,4%
285,6%
1.223
14.862
5.770
-91,8%
157,6%
(10.878)
11.528
(2.394)
n.s.
-581,5%
1.034.630
130. Rettifiche/Riprese di valore nette per deterioramento di:
a) crediti
b) attività finanziarie disponibili per la vendita
d) altre operazioni finanziarie
1.189.984
Var. %
2013-2012
(748.617)
100. Utile (perdita) da cessione o riacquisto di:
1.318.054
2011
981.670
3,0%
2,3%
(452.403)
1.004.293
(242.553)
(191.725)
86,5%
26,5%
(432.355)
(216.002)
(159.014)
100,2%
35,8%
(14.294)
(24.158)
(29.596)
-40,8%
-18,4%
(5.754)
(2.393)
(3.115)
140,5%
-23,2%
140. Risultato netto della gestione finanziaria
582.227
761.740
789.945
-23,6%
-3,6%
170. Risultato netto gestione finanziaria e assicurativa
582.227
761.740
789.945
-23,6%
-3,6%
(675.507)
(680.121)
(681.182)
-0,7%
-0,2%
a) spese per il personale
(392.288)
(406.023)
(412.159)
-3,4%
-1,5%
b) altre spese amministrative
(283.219)
(274.098)
(269.023)
3,3%
1,9%
190. Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri
(12.347)
(6.098)
(14.551)
102,5%
-58,1%
200. Rettifiche/Riprese di valore nette su attività materiali
(23.244)
(22.064)
(21.837)
5,3%
1,0%
(4.108)
(3.983)
(4.011)
3,1%
-0,7%
180. Spese amministrative:
210. Rettifiche/Riprese di valore nette su attività immateriali
220. Altri oneri/proventi di gestione
230. Costi operativi
240. Utile (perdita) delle partecipazioni
97.727
69.859
52.550
39,9%
32,9%
(617.479)
(642.407)
(669.031)
-3,9%
-4,0%
14.632
(13.246)
-32,7%
n.s.
(111)
452,3%
360,4%
9.848
250. Risultato netto della valutazione al fair value delle attività mat. e imm.
260. Rettifiche di valore dell'avviamento
(2.822)
(15.225)
270. Utili (Perdite) da cessione di investimenti
54
280. Utile (Perdita) della operatività corrente al lordo delle imposte
290. Imposte sul reddito dell'esercizio dell'operatività corrente
300. Utile (Perdita) della operatività corrente al netto delle imposte
310. Utile (Perdita) dei gruppi di attività in via di dism. al netto delle imposte
320. Utile (Perdita) d'esercizio
340. Utile (Perdita) d'esercizio di pertinenza dell'Emittente
-
(257)
n.s.
n.s.
-23,9%
-40,3%
71
119
(43.397)
133.525
107.419
-132,5%
24,3%
1.602
(35.613)
(10.894)
-104,5%
226,9%
(41.795)
97.912
96.525
-142,7%
1,4%
15.225
3.226
-
371,9%
n.s.
101.138
96.525
-126,3%
4,8%
(26.570)
330. Utile (Perdita) d'esercizio di pertinenza di terzi
(511)
(1.658)
(885)
(1.449)
87,3%
-38,9%
(28.228)
100.253
95.076
-128,2%
5,4%
Nella tabella seguente sono evidenziati i prospetti della redditività complessiva del Gruppo
relativi agli esercizi chiusi al 31 dicembre 2013, 2012 e 2011.
134
Documento di Registrazione
relativo all'Emittente
Prospetto della redditività complessiva
(Dati in migliaia di euro)
10.
Utile (Perdita) d'esercizio
2013
2012
(26.570)
101.138
Var. %
2013-2012
2011
Var. %
2013-2012
96.525
n.s.
4,8%
(363)
Altre componenti reddituali al netto delle imposte senza rigiro a conto economico
20.
Attività materiali
40.
Piani a benefici definiti
60.
Quota delle riserve da valutazione delle partecipazioni
valutate al patrimonio netto
-
-
n.s.
-100,0%
2.469
(9.885)
-
n.s.
n.s.
55
-
-
n.s.
n.s.
10.095
2024,3%
n.s.
Altre componenti reddituali al netto delle imposte con rigiro a conto economico
90.
Copertura dei flussi finanziari
(49.305)
100. Attività finanziarie disponibili per la vendita
162.985
110. Attività non correnti in via di dismissione
(2.321)
286.409
-
Quota delle riserve da valutazione delle partecipazioni
valutate al patrimonio netto
Totale altre componenti reddituali al netto delle
130.
imposte
120.
(2)
-
-43,1%
n.s.
-100,0%
n.s.
41.827
(12.275)
n.s.
n.s.
115.022
316.028
(459.906)
-63,6%
n.s.
140. Redditività complessiva (voce 10. + 130.)
88.452
417.166
(363.381)
-78,8%
n.s.
150. Redditività consolidata complessiva di pertinenza di terzi
(1.663)
(1.101)
15,5%
30,8%
(364.482)
-79,1%
n.s.
160.
Redditività complessiva consolidata di pertinenza
della capogruppo
(1.182)
(457.363)
86.789
(1.440)
415.726
Si precisa che a partire dal 1° gennaio 2013 è entrato in vigore il nuovo prospetto della redditività
complessiva che recepisce le novità introdotte dal principio contabile internzionale IAS 1 in tema
di differenziazione delle componenti di redditività complessiva tra quelle con e senza rigiro a
conto economico. Conseguentemente, al fine di garantire una visione uniforme e comparabile
della redditività complessiva del Gruppo nel triennio, le risultanze degli esercizi 2012 e 2011
sono state esposte sulla base del nuovo schema di bilancio.
La redditività complessiva del triennio 2011-2013 risulta significativamente influenzata
dall’andamento delle riserve da valutazione riferibili alle attività finanziarie disponibili per la
vendita, in particolare di quelle relative a titoli di Stato italiani.
Viene di seguito fornito un sintetico commento delle risultanze economiche relative agli esercizi
chiusi al 31 dicembre 2013, 2012 e 2011. Per ulteriori informazioni inerenti al contributo delle
varie aree di attività alla formazione del risultato d’esercizio, si rinvia all’informativa riportata al
Capitolo 20 (Informazioni finanziarie riguardanti le attività e le passività, la situazione
finanziaria ed i profitti e le perdite dell’Emittente e del Gruppo) del presente Documento di
Registrazione.
Commento ai risultati economici conseguiti nell’esercizio 2013
Il Gruppo BPV ha chiuso l’esercizio 2013 con una perdita netta consolidata di pertinenza del
Gruppo pari a 28,2 milioni di euro. In un contesto macroeconomico recessivo ed in un contesto
operativo di settore ancora difficile ed incerto, il Gruppo BPVi ha migliorato la propria efficienza
operativa conseguendo importanti risultati sia sul fronte della crescita dei ricavi sia nel
contenimento dei costi (l’indicatore cost/income si attesta al 58,5%, in miglioramento di 3,5 p.p.
sul 2012). Il risultato d’esercizio risente della politica degli accantonamenti su crediti (+100,2%
sul 2012 con il costo del credito che si attesta all’1,44% a fronte dello 0,71% del 2012), che ha
consentito di migliorare livelli di copertura di tutte le categorie di crediti deteriorati.
A chiusura dell’esercizio 2013 il margine di interesse si è attestato ad Euro 525,1 milioni in crescita
del 3,2% rispetto al 31 dicembre 2012, per effetto della riduzione del costo del funding sia sul
135
Documento di Registrazione
relativo all'Emittente
fronte della raccolta diretta sia delle esposizioni sul mercato interbancario e del contributo
positivo degli investimenti finanziari e delle operazioni di copertura.
Le commissioni nette, pari ad Euro 280 milioni a fronte dei 306,9 milioni di euro del 2012 (-8,8% ),
hanno risentito dei maggiori oneri legati all’attività di funding (oneri sostenuti a fronte delle
garanzie ricevute dallo Stato italiano per l’accesso alle operazioni di rifinanziamento presso la
BCE e quelli pagati alla clientela per l’operatività di prestito titoli) nonché della sostituzione, a
partire dal secondo semestre del 2012, della “commissione per utilizzi fuori affidamento” con la
“commissione di istruttoria veloce” prevista dal Decreto Salva Italia che, conformemente alle
indicazioni fornite dalla Banca d’Italia, è stata contabilizzata tra gli “altri proventi di gestione”
anziché tra le commissione attive. Al netto delle suddette componenti, le commissioni nette
registrano una crescita del 5,1%.
Il margine dell’attività finanziaria9 è positivo per 229,5 milioni di euro, a fronte dei 188,7 milioni di
euro del 2012 (+21,6%). Tale performance beneficia principalmente degli utili realizzati con la
cessione di taluni investimenti in titoli di Stato italiani. La voce include l’effetto della rivalutazione
della quota di interessenza detenuta nella Banca d’Italia (euro 10,3 milioni di euro) effettuata
sulla base delle disposizioni contenute nel D.L. n. 133 del 30/11/2013. Il margine di
intermediazione si attesta quindi a 1.034,6 milioni di euro, in crescita del 3% sull’esercizio 2012.
Le rettifiche di valore nette per deterioramento di crediti, per effetto delle politiche di
accantonamento adottate che hanno consentito di rafforzare le coperture su tutti i crediti
deteriorati, ammontano a 432,4 milioni di euro rispetto ai 216 milioni di euro del 2012 (+100,2%).
Il costo del credito (rapporto tra le rettifiche di valore nette su crediti verso clientela e crediti lordi,
escluse le operazioni di pronti contro termine ed i margini di garanzia), è pari all’1,44%, rispetto
allo 0,71% del 31 dicembre 2012. L’incremento registrato nel 2013 dalle rettifiche di valore nette
per deterioramento di crediti e dal costo del credito riflettono la dinamica dei crediti deteriorati
lordi, aumentati nell’esercizio del 26,2%, quale effetto della perdurante debolezza del ciclo
economico.
Le rettifiche di valore nette per deterioramento di attività finanziarie disponibili per la vendita
ammontano a 14,3 milioni di euro, in riduzione di 9,9 milioni di euro rispetto al 2012. Le rettifiche
su altre operazioni risultano pari a 5,8 milioni di euro a fronte dei 2,4 milioni di euro ed includono
l’onere di 4,3 milioni di euro per l’intervento deliberato dal Fondo Interbancario di Tutela dei
Depositi (FITD) in favore di una banca consorziata.
I costi operativi ammontano a 617,5 milioni di euro e risultano in flessione in valore assoluto di
24,9 milioni (-3,9%) rispetto ai 642,4 milioni di euro del 2012. Tale flessione risente
principalmente dell’inclusione nell’aggregato, a partire dal secondo semestre 2012, della
“commissione di istruttoria veloce” prevista dal Decreto Salva Italia che è stata contabilizzata tra gli
altri “oneri/proventi di gestione” (e che ha sostituito la “commissione per utilizzi fuori
affidamento”, in precedenza rilevata tra le “commissioni attive”), dell’incremento degli
accantonamenti netti ai fondi per rischi ed oneri (+6,2 milioni di euro, +102,5%) e dell’utile di 8,3
milioni di euro realizzato nel 2012 con la cessione delle attività di banca depositaria ed iscritto tra
gli altri oenri/proventi di gestione. Al netto di dette componenti, i costi operativi risultano
comunque in flessione del 2,4% grazie, in particolare, alle spese per il personale che si attestano a
392,3 milioni di euro e registrano un risparmio del 3,4% rispetto al 2012.
Gli utili delle partecipazioni ammontano a 9,8 milioni a fronte dei 14,6 milioni di euro del 2012.
Le rettifiche di valore dell’avviamento ed il risultato netto dei gruppi di attività in via dismissione è
risultato complessivamente pari a zero (3,2 milioni di euro del 31 dicembre 2012).
9
Pari alla somma algebrica dei dividendi e proventi simili (voce 70), del risultato netto dell’attività di negoziazione (voce 80), del
risultato netto dell’attività di copertura (voce 90), dagli utili e dalle perdite da cessione o riacquisto di crediti, attività finanziarie
disponibili per la vendita e passività finanziarie (voce 100) e dal risultato netto delle attività e passività finanziarie valutate al fair
value (voce 110).
136
Documento di Registrazione
relativo all'Emittente
Tale risultato si determina quale sbilancio tra:
• la plusvalenza lorda di 21 milioni euro realizzata dall’ex controllata BPVi Fondi Sgr (fusa
per incorporazione nella Capogruppo BPVi lo scorso 1° dicembre 2013) con la cessione
dei rami d’azienda “O.I.C.R.” e “G.P.A” ad Arca Sgr;
• l’effetto fiscale connesso alla suddetta plusvalenza pari a – 5.775 mila Euro che determina
in 15.225 mila Euro l’utile netto realizzato con la predetta cessione;
• l’impairment di 15.225 mila euro contabilizzato sulla differenza di consolidamento
esistente sull’ex controllata BPVi Fondi Sgr in quanto, a seguito della suddetta operazione
di cessione, è venuto meno parte del compendio aziendale cui si riferiva il predetto
avviamento.
Le imposte sul reddito sono positive per 1,6 milioni di euro, a fronte dei -35,6 milioni di euro del
2012 che includevano benefici fiscali non ricorrenti per 39,3 milioni di euro.
Il risultato netto d’esercizio di pertinenza della Capogruppo si attesta quindi a -28,2 milioni di euro
(+100,3 milioni di euro del 31 dicembre 2012).
Commento ai risultati economici conseguiti nell’esercizio 2012
Il Gruppo BPV ha chiuso l’esercizio 2012 con un utile netto consolidato di pertinenza del Gruppo
pari a 100,3 milioni di euro, in crescita del 5,4% rispetto al risultato dell’anno precedente. Il
risultato conseguito è da ritenersi soddisfacente considerato il difficile contesto macroeconomico
in cui è maturato, in ulteriore peggioramento rispetto al 2011, e caratterizzato dalle
preoccupazioni connesse all’elevato debito sovrano di molti paesi europei e dalle accresciute
incertezze sulle prospettive dell’economia reale. In tale complesso scenario, il Gruppo BPV, che
ancora una volta non ha fatto mancare il proprio sostegno al tessuto economico di riferimento, ha
registrato un incremento del risultato dell’operatività corrente ante imposte del 24,3%.
Il margine di interesse si è attestato a 508,6 milioni di euro, in flessione del 4,9% e ha risentito del
perdurante basso livello dei tassi di interesse (Euribor 3 mesi da 1,36% di dicembre 2011 a 0,19%
di dicembre 2012) e del progressivo aumento del costo del funding, che ha caratterizzato in
particolare la prima parte dell’esercizio.
Le commissioni nette pari a 306,9 milioni di euro (-11%), risentono degli oneri derivanti
dall’acquisizione della garanzia dello Stato Italiano sulle emissioni obbligazionarie, degli oneri
sostenuti a fronte delle operazioni di prestito titoli, nonché della sostituzione a partire dal secondo
semestre 2012 della “commissione per utilizzi fuori affidamento” con la nuova “commissione di
istruttoria veloce”, prevista dal Decreto Salva Italia, che conformemente alle indicazioni fornite
dalla Banca d’Italia è stata contabilizzata tra gli “altri proventi di gestione”, anziché tra le
commissione attive. Al netto delle suddette componenti le commissioni nette registrano una
crescita del 3,2%. Il margine dell’attività finanziaria10 è positivo per 188,7 milioni di euro, a
fronte dei 102,3 milioni di euro del 2011 (+84,6%), performance che beneficia principalmente
degli utili realizzati con la cessione di taluni investimenti in titoli di Stato italiani.
Il margine di intermediazione si attesta quindi a 1.004,3 milioni di euro, in crescita del 2,3%
sull’esercizio precedente.
10
Pari alla somma algebrica dei dividendi e proventi simili (voce 70), del risultato netto dell’attività di negoziazione (voce 80), del
risultato netto dell’attività di copertura (voce 90), dagli utili e dalle perdite da cessione o riacquisto di crediti, attività finanziarie
disponibili per la vendita e passività finanziarie (voce 100) e dal risultato netto delle attività e passività finanziarie valutate al fair
value (voce 110).
137
Documento di Registrazione
relativo all'Emittente
Le rettifiche di valore nette per deterioramento di crediti ammontano a 216 milioni di euro
rispetto ai 159 milioni di euro del 2011 (+35,8%). Il costo del credito (rapporto tra le rettifiche di
valore nette su crediti verso clientela e crediti lordi escluse le operazioni di pronti contro termine
ed i margini di garanzia) è pari allo 0,71%, rispetto allo 0,52% del 31 dicembre 2011. Le
rettifiche di valore nette per deterioramento di attività finanziarie disponibili per la vendita
ammontano a 24,2 milioni di euro, in riduzione di 5,4 milioni di euro rispetto al passato esercizio.
Il risultato netto della gestione finanziaria e assicurativa si attesta a 761,7 milioni di euro, a fronte
dei 789,9 milioni di euro dell’esercizio precedente (-3,6%).
I costi operativi ammontano a 642,4 milioni di euro e risultano in flessione in valore assoluto di
26,6 milioni (-4%) rispetto ai 669 milioni di euro del 2011. In particolare, le spese per il personale
si attestano a 406 milioni di euro, registrando un risparmio dell’1,5% sul 2011, anche per effetto
della riduzione dell’organico effettivo (-1,5% rispetto al 2011).
Gli utili delle partecipazioni ammontano a 14,6 milioni di euro a fronte della perdita di 13,2
milioni di euro del 2011, risultato che includeva la rettifica di valore di 20,8 milioni di euro sulla
partecipazione detenuta in Società Cattolica di Assicurazione S.C. quale risultato dell’attività di
impairment test effettuata sulla partecipata.
L’utile dell’operatività corrente al lordo delle imposte si attesta a 133,5 milioni di euro, a fronte
dei 107,4 milioni di euro del 31 dicembre 2011 (+24,3%). Le imposte sul reddito ammontano a
35,6 milioni di euro, a fronte dei 10,9 milioni di euro del 2011 ed includono benefici fiscali non
ricorrenti per 39,3 milioni di euro. L’utile d’esercizio di pertinenza di Banca Popolare di Vicenza
si attesta quindi a 100,3 milioni di euro a fronte dei 95,1 milioni di euro del 31 dicembre 2011
(+5,4%) ed include utili dei gruppi di attività in via di dismissione per 3,2 milioni di euro (assenti
al 31 dicembre 2011).
Commento ai risultati economici conseguiti nell’esercizio 2011
Il Gruppo ha chiuso l’esercizio 2011 con un utile netto consolidato di pertinenza del Gruppo pari
a 95,1 milioni di euro, in crescita dell’1% rispetto al risultato dell’anno precedente. Il risultato
conseguito è da ritenersi soddisfacente se analizzato nelle sue componenti, tanto più considerato il
difficile contesto macroeconomico in cui è maturato, ulteriormente aggravatosi nel corso del
secondo semestre dell’anno in relazione alle preoccupazioni connesse all’elevato debito sovrano
di molti paesi europei, nonché alle incertezze che ancora caratterizzano le prospettive
dell’economia reale. In tale complesso scenario, il Gruppo, che ancora una volta non ha fatto
mancare il proprio sostegno al tessuto economico di riferimento, ha registrato un incremento del
risultato netto della gestione finanziaria del 5,5%.
L’utile netto riflette, da un lato, l’impairment pari a 20,8 milioni di euro effettuato
sull’avviamento implicito nella partecipazione detenuta in Società Cattolica di Assicurazione S.C.
e, dall’altro lato, dell’effetto positivo pari a 67,8 milioni di euro connesso all’affrancamento ai
fini fiscali del valore degli avviamenti iscritti nel bilancio consolidato di Gruppo al 31 dicembre
2010, relativi alle differenze di consolidamento di talune controllate, nonché del valore
dell’avviamento iscritto nel bilancio della controllata Banca Nuova S.p.A. ed emerso in seguito al
conferimento del ramo d’azienda “Banca del Territorio” da parte di Banca Popolare di Vicenza
nella suddetta partecipata. Per completezza si ricorda che l’esercizio 2010 beneficiava, da un lato,
della plusvalenza di 45,9 milioni realizzata dalla vendita alla Società Cattolica di Assicurazione
S.C. di un’ulteriore quota del 10% del capitale detenuto nelle società assicurative Berica Vita
S.p.A., ABC Assicura S.p.A. e Vicenza Life Ltd (ora Cattolica Life Ltd) e, dall’altro, dell’effetto
positivo di 34 milioni di euro connesso all’affrancamento ai fini fiscali del valore dell’avviamento
iscritto in bilancio ed emerso in seguito alla fusione per incorporazione di Cariprato - Cassa di
Risparmio di Prato S.p.A. in Banca Popolare di Vicenza.
138
Documento di Registrazione
relativo all'Emittente
Il margine di interesse si attesta a 534,7 milioni di euro, in crescita del 4,6% sull’anno precedente
grazie alla forte azione di “repricing” operata dalla rete commerciale che ha esplicato i suoi
effetti sul fronte dell’attivo soprattutto nel corso del secondo semestre.
Le commissioni nette assommano a 344,7 milioni di euro (-1,1% sul 2010) mentre il margine
dell’attività finanziaria11 è positivo per 102,3 milioni di euro, a fronte dei 69,8 milioni di euro del
2010 (+46,4%). Il margine di intermediazione si attesta quindi a 981,7 milioni di euro, in crescita
del 5,6% sull’esercizio precedente.
Le rettifiche di valore nette per deterioramento di crediti ammontano a 159 milioni di euro
rispetto ai 159,9 milioni di euro del 2010 (-0,5%). Il costo del credito (rapporto tra le rettifiche di
valore nette su crediti verso clientela e crediti lordi esclusi i titoli di debito) è pari allo 0,52%,
segnando un miglioramento rispetto allo 0,56% del 31 dicembre 2010. Le rettifiche di valore
nette per deterioramento di attività finanziarie disponibili per la vendita ammontano a 29,6
milioni di euro, in aumento di 5,1 milioni di euro (+20,8%) rispetto al passato esercizio, effetto
dell’applicazione della policy di Gruppo relativa al processo di identificazione delle perdite per
riduzione di valore degli strumenti finanziari “disponibili per la vendita”. Il risultato netto della
gestione finanziaria e assicurativa si attesta a 789,9 milioni di euro, a fronte dei 749 milioni di
euro dell’esercizio precedente (+5,5%).
I costi operativi ammontano a 669 milioni di euro e risultano in flessione in valore assoluto di 18
milioni (-2,6%) rispetto ai 687 milioni di euro del 2010, grazie anche ai primi effetti positivi
derivanti dagli efficientamenti legati al progetto di ristrutturazione del Gruppo, iniziato nel 2010 e
completato nel corso del primo semestre 2011. Gli accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri
ammontano a 14,6 milioni di euro a fronte dei 34,2 milioni di euro del 2010. A tale proposito si
ricorda che lo scorso anno erano stati effettuati accantonamenti per 25 milioni di euro a copertura
degli oneri connessi all’Offerta Pubblica di Scambio (OPS) promossa da Banca Popolare di
Vicenza e rivolta ai titolari delle polizze di tipo “index linked” con sottostanti emissioni
obbligazionarie di banche islandesi attualmente sottoposte a procedura concorsuale, collocate nei
passati esercizi dalle compagnie assicurative Berica Vita S.p.A. e Vicenza Life Ltd (ora Cattolica
Life Ltd), al fine di salvaguardare l’investimento dei clienti delle banche del Gruppo.
Le perdite delle partecipazioni ammontano a 13,2 milioni di euro e includono la rettifica di valore
dell’avviamento (impairment) di 20,8 milioni di euro effettuata sulla partecipazione detenuta in
Società Cattolica di Assicurazione S.C.. Si evidenzia che nel 2010 la voce in esame evidenziava
un utile di 54,7 milioni di euro che si riferiva per 45,9 milioni di euro alla plusvalenza realizzata
dalla vendita alla Società Cattolica di Assicurazione S.C. di un’ulteriore quota del 10% delle
interessenze detenute nelle società assicurative Berica Vita S.p.A., ABC Assicura S.p.A. e
Vicenza Life Ltd nell’ambito del rinnovo dell’accordo di partnership sottoscritto nel corso del
passato esercizio.
L’utile dell’operatività corrente al lordo delle imposte si attesta a 107,4 milioni di euro, a fronte
dei 116,7 milioni di euro del 31 dicembre 2010 (-8%). Le imposte sul reddito dell’esercizio
dell’operatività corrente ammontano a 10,9 milioni di euro, rispetto ai 20,8 milioni di euro del
2010, ed includono beneficio fiscali non ricorrenti per 67,8 milioni di euro. L’utile d’esercizio di
pertinenza di Banca Popolare di Vicenza si attesta quindi a 95,1 milioni di euro a fronte dei 94,2
milioni di euro del 31 dicembre 2010 (+1%).
Principali indicatori di performance
Nella tabella che segue vengono riportati taluni indicatori di struttura, di redditività e di efficienza
11
Pari alla somma algebrica dei dividendi e proventi simili (voce 70), del risultato netto dell’attività di negoziazione (voce 80), del
risultato netto dell’attività di copertura (voce 90), dagli utili e dalle perdite da cessione o riacquisto di crediti, attività finanziarie
disponibili per la vendita e passività finanziarie (voce 100) e dal risultato netto delle attività e passività finanziarie valutate al fair
value (voce 110).
139
Documento di Registrazione
relativo all'Emittente
dell’Emittente del triennio 2011-2013.
Principali indicatori di performance
31/12/2013 31/12/2012 31/12/2011
Var. %
2013-2012
Var. %
2012-2011
Indici di struttura (%)
Impieghi con clientela / totale attivo
Raccolta diretta / totale attivo
Impieghi con clientela / raccolta diretta
Raccolta gestita e previdenziale / raccolta indiretta
Totale attivo / Patrimonio netto (leva)
68,3%
70,0%
97,5%
26,4%
12,4 x
65,8%
69,3%
94,8%
24,7%
14,1 x
71,6%
68,3%
104,8%
25,8%
14,3 x
2,5 p.p.
0,7 p.p.
2,7 p.p.
1,7 p.p.
-1,7 x
-5,8 p.p.
1,0 p.p.
-10,0 p.p.
-1,1 p.p.
-0,2 x
-0,8%
-1,0%
58,5%
3,1%
4,4%
62,0%
3,3%
4,8%
65,3%
-3,9 p.p.
-5,4 p.p.
-3,5 p.p.
-0,2 p.p.
-0,4 p.p.
-3,3 p.p.
Indici di redditività ed efficienza (%)
Utile netto / patrimonio netto escluso utile (ROE)
Utile netto / patrimonio netto dedotti avviamenti (ROTE)
Cost/Income (1)
(1)
L'indicatore è calcolato rapportando i "costi operativi" (voce 230 dello schema di conto economico al netto degli
"accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri" ed includendo la "commissione per utilizzi fuori affidamento") al margine di
intermediazione (voce 120 dello schema di conto economico al netto della "commissione per utilizzi fuori affidamento"). Per
omogeneità di confronto i dati al 31 dicembre 2012 e al 31 dicembre 2011 sono stati ricalcolati.
Gli indici di struttura evidenziano come, nel triennio 2011-2013, il Gruppo BPVi abbia ridotto la
leva finanziaria, migliorato il rapporto tra gli impieghi a clientela e la raccolta diretta nonché
incrementato l’incidenza della raccolta gestita e previdenziale sul totale della raccolta indiretta.
Anche l’indicatore di efficienza operativa (cost/income) è costantemente migliorato nel triennio
passando dal 65,3% del 2011 al 58,5% del 2013.
9.2.3
Informazioni riguardanti politiche o fattori di natura governativa, economica, fiscale,
monetaria o politica che abbiano avuto, o potrebbero avere, direttamente o indirettamente,
ripercussioni significative sull’attività dell’Emittente
Gli ultimi dati congiunturali confermano l’avvio di una fase di normalizzazione del contesto
macroeconomico e finanziario, ma l’uscita dalla recessione appare però più lenta del previsto. Il
Pil del quarto trimestre del 2013, infatti, è cresciuto solamente dello 0,1% sul trimestre
precedente (fonte ISTAT, Conti economici trimestrali, 11 marzo 2014), mentre le più recenti
stime (fonte Rapporto di Previsione Prometeia Aprile 2014) indicano per l’intero 2014 un
incremento del Pil limitato allo 0,7%. Le indagini congiunturali confermano la fase
complessivamente positiva attraversata dalle imprese e dalle famiglie, ma permane ancora una
generalizzata incertezza sull’evolversi della situazione futura che frena la ripresa degli
investimenti e la domanda di beni di consumo. Lo stesso andamento dell’inflazione, che si
mantiene su livelli ampiamente sotto l’1%, conferma la fragilità dei consumi gravati sia dalle
politiche fiscali restrittive sia dalla debolezza del mercato del lavoro.
I primi segnali di svolta sono confermati anche dal processo di normalizzazione in atto nei
mercati finanziari, che beneficia peraltro delle minori tensioni sui debiti sovrani dei paesi
periferici. In Italia, in particolare, si rileva un ritorno della fiducia degli investitori internazionali
con una conseguente riduzione dello spread BTP-Bund sui livelli del 2011 e una buona
performance nei mercati azionari, soprattutto per quanto riguarda il comparto bancario.
In un contesto economico di lento miglioramento, l’attività creditizia nel 2014 sarà ancora
condizionata dal deterioramento della qualità del credito e dalle incertezze relative agli esiti
140
Documento di Registrazione
relativo all'Emittente
dell’Asset quality review e degli stress test svolti dalla BCE a livello europeo. Le più recenti
indagini qualitative sull’andamento del credito indicano comunque per i prossimi mesi una
generale aspettativa di incremento nella domanda di nuovi finanziamenti sia da parte delle
imprese sia, in misura più accentuata, da parte delle famiglie. Le prospettive di redditività del
sistema bancario italiano dovrebbero restare ancora contenute e condizionate dai volumi di
intermediazione modesti e, soprattutto, dal flusso ancora elevato di rettifiche legato al marcato
deterioramento della qualità del portafoglio crediti. Il Roe del Sistema creditizio italiano è
previsto in miglioramento dal 2014, ma su livelli ancora molto contenuti, limitando quindi la
capacità delle banche di autofinanziare la crescita patrimoniale, come peraltro confermato dalle
numerose iniziative di aumento di capitale annunciate da molte delle banche italiane che stanno
affrontando l’esame BCE, i cui esiti sono ancora incerti.
Il 2014 costituisce anche per il Gruppo BPVi un esercizio impegnativo, dato il contesto appena
delineato, ma soprattutto decisivo per accelerare la crescita, dopo una lunga fase di
consolidamento dimensionale durata 6 anni. A tal fine il Gruppo sarà focalizzato sulla
realizzazione della nuova iniziativa di rafforzamento patrimoniale, che consentirebbe peraltro di
raggiungere i più elevati standard europei in termini di patrimonializzazione e di affrontare con
serenità la valutazione della BCE, proseguendo peraltro nell’azione di sostegno al territorio. Sul
fronte gestionale, la progressiva normalizzazione del contesto operativo, unito alle iniziative già
lanciate o previste nel 2014, dovrebbe consentire al Gruppo BPVi di proseguire nell’ulteriore
rafforzamento della posizione di liquidità e nel miglioramento della redditività operativa, facendo
leva soprattutto sul potenziale acquisito con l’importante crescita della clientela conseguita in
questi ultimi anni. Il 2014 si caratterizzerà anche per l’attività relativa all’Asset quality review e
agli stress test della BCE che si concluderanno nel secondo semestre.
141
Documento di Registrazione
relativo all'Emittente
10.
RISORSE FINANZIARIE
10.1
RISORSE FINANZIARIE DEL GRUPPO
Nel presente Capitolo è riportata l’analisi dell’andamento finanziario e dei flussi di cassa del
Gruppo BPV al 31 dicembre 2013, 2012 e 2011. Le informazioni incluse nel presente Capitolo
sono state estratte dai Bilanci Consolidati 2013, 2012 e 2011.
Il Gruppo BPV ottiene le risorse necessarie al finanziamento delle proprie attività attraverso la
raccolta dalla clientela, l’emissione di prestiti obbligazionari, la raccolta sul mercato interbancario
oltre che il patrimonio proprio.
Sono stati inoltre attivati canali alternativi di approvvigionamento quali le operazioni di
cartolarizzazione di crediti propri, le emissioni obbligazionarie internazionali a valere sul
programma EMTN ed il rifinanziamento presso la BCE a cui il Gruppo partecipa attraverso la
costituzione di un pool di attivi eleggibili a garanzia, fra cui figurano anche prestiti obbligazionari
di propria emissione garantiti dallo Stato.
Il Gruppo ha, inoltre, emesso prestiti subordinati computabili nel Patrimonio di Vigilanza
supplementare, al fine di rafforzare la struttura patrimoniale consolidata.
La seguente tabella riporta le informazioni relative alla composizione della provvista complessiva
del Gruppo al 31 dicembre 2013, 2012 e 2011.
(dati in migliaia di euro)
31/12/2013
31/12/2012
31/12/2011
Var %
2013-2012
Var %
2012-2011
Debiti verso banche
7.053.057
7.357.932
8.291.430
-4,1%
-11,3%
Debiti verso banche centrali
3.344.626
4.326.506
2.655.071
-22,7%
63,0%
Conti correnti e depositi liberi
969.676
396.317
649.801
144,7%
-39,0%
Depositi vincolati
482.997
535.860
1.042.782
-9,9%
-48,6%
1.771.146
1.660.905
3.245.386
6,6%
-48,8%
477.787
433.767
697.759
10,1%
-37,8%
6.825
4.577
631
49,1%
625,4%
Debiti verso clientela
22.992.714
22.479.634
17.525.351
2,3%
28,3%
Conti correnti e depositi liberi
Pronti contro termine passivi
Altri finanziamenti
Altri debiti
13.354.016
11.419.436
10.978.711
16,9%
4,0%
Depositi vincolati
3.932.074
4.446.620
2.508.448
-11,6%
77,3%
Pronti contro termine passivi
Altri finanziamenti
Altri debiti
2.478.300
347.367
2.880.957
4.331.463
329.943
1.952.172
2.707.266
474.400
856.526
-42,8%
5,3%
47,6%
60,0%
-30,5%
127,9%
Titoli in circolazione
6.957.740
8.176.762
8.254.278
-14,9%
-0,9%
Obbligazioni
6.805.667
8.004.134
8.034.187
-15,0%
-0,4%
152.073
172.628
220.091
-11,9%
-21,6%
-1,1%
-39,0%
Altri titoli
Passività finanziarie valutate al fair value
1.712.199
1.731.170
2.839.972
Debiti verso banche
-
-
-
-
-
Debiti verso clientela
-
-
-
-
-
Titoli di debito
1.712.199
1.731.170
2.839.972
-1,1%
-39,0%
Totale provvista 38.715.710
39.745.498
36.911.031
-2,6%
7,7%
142
Documento di Registrazione
relativo all'Emittente
In un contesto di turbolenza dei mercati finanziari, il Gruppo ha intrapreso interventi sulla
razionalizzazione delle fonti di finanziamento volti a diminuire la dipendenza dal canale
interbancario tradizionale, privilegiando la raccolta diretta da clientela, in particolare quella retail
che risulta essere più frazionata e stabile.
Si è altresì ricorso al rifinanziamento presso la BCE (tra dicembre 2011 e a marzo 2012 sono
state poste in essere due operazioni LTRO per complessivi 3,3 miliardi di euro) cui la Banca ha
partecipato attraverso la costituzione di un pool di attivi eleggibili a garanzia, fra i quali figurano,
per 2 miliardi di euro, prestiti obbligazionari di propria emissione garantiti dallo Stato. Inoltre
tramite gli investimenti in titoli di Stato italiani e l’operatività di prestito titoli con la clientela, il
Gruppo ha aumentato la propria capacità di accesso alla raccolta collateralizzata e
conseguentemente si è incrementata l’operatività in pronti contro termine, in particolare mediante
l’effettuazione di operazioni della specie sul mercato EuroMTS gestito dalla Cassa di
Compensazione e Garanzia.
Infine il Gruppo Banca Popolare di Vicenza ha individuato nelle operazioni di cartolarizzazione il
principale strumento di raccolta per far fronte alle esigenze di funding. Le operazioni poste in
essere hanno consentito sia di incassare liquidità mediante il collocamento sul mercato di titoli
ABS sia di disporre di asset stanziabili presso la BCE o utilizzabili in operazioni di
rifinanziamento (repo e/o swap) con controparti istituzionali. Tali operazioni si inquadrano
strategicamente nell’ambito delle aspettative di un’ulteriore crescita dei volumi inerenti al
comparto mutui e del generale processo di espansione degli impieghi bancari che richiedono la
precostituzione di un’adeguata liquidità per sostenere in futuro nuove richieste di finanziamento.
Più precisamente, le operazioni di cartolarizzazione effettuate rispondevano ai seguenti obiettivi:
• liberare risorse dell’attivo, migliorando al contempo la situazione di tesoreria;
• diminuire il mismatching delle scadenze fra raccolta ed impieghi a medio-lungo termine;
• diminuire il rapporto fra gli impieghi a medio-lungo termine ed il totale degli impieghi.
Al 31 dicembre 2013 sono in essere dieci operazioni di cartolarizzazione originate dal Gruppo
BPVi denominate.
• Berica Residential MBS 1, effettuata nel 2003;
• Berica 5 Residential MBS, effettuata nel 2004;
• Berica 6 Residential MBS, effettuata nel 2007;
• Berica 8 Residential MBS, effettuata nel 2009;
• Berica 9 Residential MBS, effettuata nel 2010;
• Berica 10 Residential MBS, effettuata nel 2011;
• Berica ABS, effettuata nel 2011;
• Berica ABS 2, effettuata nel 2012;
• Berica PMI effettuata nel 2013;
• Piazza Venezia effettuata nel 2013.
Si ricorda che nel corso dell’esercizio 2012, a seguito dell’esercizio della specifica opzione
contrattuale prevista, è stata chiusa anticipatamente l’operazione di auto-cartolarizzazione
denominata “Berica 7 Residential MBS” che era stata posta in essere nel 2008.
143
Documento di Registrazione
relativo all'Emittente
Si precisa infine che in data 1° aprile 2014 è stata perfezionata una nuova operazione di
cartolarizzazione denominata Berica ABS 3 dove gli originator (la Capogruppo BPVi e la
controllata Banca Nuova) hanno ceduto un portafoglio di mutui ipotecari performing stipulati
con persone fisiche per finanziare l’acquisto e/o la ristrutturazione di immobili residenziali per
complessivi 1.075 milioni di euro. L’operazione si perfezionerà nei prossimi mesi con
l’emissione dei titoli Asset Backed Securities da parte della società veicolo le cui tranches senior
e mezzanine sarannno collocate sul mercato dei capitali o, eventualmente, sottoscritte dagli
originator per poi essere utilizzati in operazioni di funding con la BCE o con controparti di
mercato qualificate. Gli originator sottoscriveranno la tranche junior e pertanto manterranno al
proprio interno i rischi ed i benefici relativi ai crediti ceduti.
Tutte le suddette operazioni di cartolarizzazione sono state effettuate ai sensi della legge
130/1999 mediante la costituzione di società veicolo (SPE) cui gli attivi cartolarizzati (portafogli
di mutui ipotecari e chirografari performing) sono stati ceduti pro-soluto.
Nessuna delle sopra citate SPE è stata oggetto di consolidamento, non ricorrendo le condizioni
previste dallo IAS 27 e dal SIC 12. Si precisa tuttavia che, con esclusione dell’operazione
denominata “Berica Residential MBS 1”12, tutte le attività cartolarizzate sono state “riprese” in
bilancio, al pari delle correlate passività, in quanto le varie operazioni non soddisfacevano i
requisiti previsti dallo IAS 39 per procedere alla cosiddetta “derecognition”, avendo il Gruppo
sostanzialmente mantenuto al proprio interno i rischi ed i benefici relativi ai crediti ceduti.
Si è pertanto proceduto alla iscrizione in bilancio delle attività cartolarizzate residue alla data per
la quota riferibile ai crediti ceduti dal Gruppo, nonché allo storno delle corrispondenti tranche di
titoli ABS sottoscritte. Più precisamente, le attività cartolarizzate e le correlate passività delle
operazioni di tipo multioriginator, sono state “riprese” in bilancio, iscrivendo le attività
cartolarizzate nella voce “Crediti verso clientela” dell’attivo per la quota corrispondente
all’ammontare residuo dei crediti ceduti e le correlate passività nella voce “Debiti verso clientela”
del passivo, stornando altresì la corrispondente quota dei titoli ABS rivenienti da dette operazioni
e presenti nel portafoglio di proprietà del Gruppo. Nel caso in cui dalla suddetta elisione emerga
uno sbilancio negativo, lo stesso è iscritto nella voce “Crediti verso clientela”.
A fronte delle suddette attività e passività si è proceduto all’iscrizione delle relative componenti
economiche maturate nell’esercizio (interessi attivi e passivi, commissioni passive, rettifiche di
valore, ecc.) nelle pertinenti voci di conto economico. In particolare si precisa che le attività
cartolarizzate iscritte in bilancio sono state valutate secondo gli stessi criteri delle attività proprie
del Gruppo.
12
Per quanto riguarda l’operazione di cartolarizzazione Berica Residential MBS 1, effettuata in data anteriore al 1°
gennaio 2004, in sede di prima applicazione dello IAS 39, come disposto dal par. 27 dell’IFRS 1, non si è proceduto
alla “ripresa” delle attività cartolarizzate.
144
Documento di Registrazione
relativo all'Emittente
Nella tabella seguente viene riportato il dettaglio delle esposizioni detenute dal Gruppo al 31
dicembre 2013, 2012 e 2011 rivenienti da operazioni di cartolarizzazione proprie. Si precisa che
tutte le esposizioni riportate, con la sola eccezione di quelle riferibili all’operazione Berica
Residential Mbs 1, non figurano nell’attivo patrimoniale del Gruppo in quanto le suddette
operazioni di cartolarizzazione non soddisfano i requisiti previsti dallo IAS 39 per procedere alla
c.d. “derecognition”. I valori indicati nelle tabelle, attengono ai valori nominali residui per le
diverse tranche di titoli ABS detenuti dal Gruppo e al credito residuo per le altre esposizioni.
Società veicolo
(dati in m ilioni di Euro)
Berica Residential Mbs 1
Berica 5 Residential Mbs
Berica 6 Residential Mbs
Berica 8 Residential Mbs
Berica 9 Residential Mbs
Berica 10 Residential Mbs
Berica Abs
Berica Abs 2
Berica PMI
Piazza Venezia
Totale
Società veicolo
(dati in m ilioni di Euro)
Berica Residential Mbs 1
Berica 5 Residential Mbs
Berica 6 Residential Mbs
Berica 8 Residential Mbs
Berica 9 Residential Mbs
Berica 10 Residential Mbs
Berica Abs
Berica Abs 2
Totale
Società veicolo
(dati in m ilioni di Euro)
Berica Residential Mbs 1
Berica 5 Residential Mbs
Berica 6 Residential Mbs
Berica 7 Residential Mbs
Berica 8 Residential Mbs
Berica 9 Residential Mbs
Berica 10 Residential Mbs
Berica Abs
Totale
Esposizioni per cassa al 31/12/2013
senior
mezzanine
junior
23,2
18,2
8,5
54,3
21,1
34,3
244,9
1,0
201,5
465,5
226,8
447,0
228,7
110,0
395,5
0,1
213,5
0,8
638,0
520,0
173,4
503,0
597,5
1.481,0
2.450,8
Esposizioni per cassa al 31/12/2012
senior
mezzanine
junior
31,5
17,3
11,0
63,2
21,1
33,6
272,4
1,0
201,5
466,8
226,8
758,0
228,7
110,0
395,5
720,1
213,5
2.149,6
310,8
1.311,6
Esposizioni per cassa al 31/12/2011
senior
mezzanine
junior
35,5
16,5
15,5
70,8
21,1
33,6
616,5
287,0
1,0
88,1
844,5
201,5
466,8
226,8
758,0
228,7
1.050,0
327,7
3.842,1
324,6
1.122,9
145
Totale
49,9
109,7
245,9
201,5
692,3
675,7
505,5
213,6
638,8
1.196,4
4.529,3
Totale
59,8
117,9
273,4
201,5
693,6
986,7
505,5
933,6
3.772,0
Totale
67,5
125,5
904,5
88,1
1.046,0
693,6
986,7
1.377,7
5.289,6
Documento di Registrazione
relativo all'Emittente
Nelle tabelle seguenti viene riportato il dettaglio delle attività cartolarizzate sottostanti le
esposizioni detenute dal Gruppo al 31 dicembre 2013, 2012 e 2011 rivenienti da operazioni di
cartolarizzazione proprie.
Società veicolo
(dati i n milioni di Euro)
Berica Residential Mbs 1
Berica 5 Residential Mbs
Berica 6 Residential Mbs
Berica 8 Residential Mbs
Berica 9 Residential Mbs
Berica 10 Residential Mbs
Berica Abs
Berica Abs 2
Berica PMI
Piazza Venezia
Totale
Sofferenze
12,8
27,0
12,0
13,9
2,2
0,7
5,7
0,4
0,2
0,2
75,1
Attività cartolarizzate (esposizione netta) al 31/12/2013
Incagli
Ristrutturati
Scaduti
Bonis
5,7
0,1
113,7
15,0
3,3
2,0
172,0
31,0
10,2
4,2
483,8
32,5
2,6
4,2
781,7
9,0
2,7
1,6
836,1
8,8
1,8
4,5
757,2
23,9
4,9
6,9
1.093,6
7,5
2,3
4,8
787,3
3,4
12,2
1.260,9
2,8
4,3
931,3
139,6
27,9
44,7
7.217,6
Totale
132,3
219,3
541,2
834,9
851,6
773,0
1.135,0
802,3
1.276,7
938,6
7.504,9
Sofferenze
13,2
26,7
4,9
7,8
0,2
1,4
54,2
Attività cartolarizzate (esposizione netta) al 31/12/2012
Incagli
Ristrutturati
Scaduti
Bonis
6,4
0,1
132,5
17,1
1,7
1,7
197,5
32,2
5,9
3,0
543,2
36,1
6,1
3,6
903,4
7,1
0,6
3,0
915,6
5,8
1,0
1,6
835,3
13,7
1,6
5,6
1.237,3
0,1
1,0
877,2
118,4
17,1
19,5
5.642,0
Totale
152,2
244,7
589,2
957,0
926,5
843,7
1.259,6
878,3
5.851,2
Sofferenze
12,1
23,0
0,8
9,9
4,6
50,3
Attività cartolarizzate (esposizione netta) al 31/12/2011
Incagli
Ristrutturati
Scaduti
Bonis
8,3
155,5
18,6
0,2
3,0
229,4
25,4
0,3
7,0
613,3
23,1
0,1
5,3
652,8
24,3
5,8
995,3
2,0
1,6
1.011,2
0,3
1,3
918,4
0,3
0,3
0,0
1.393,9
102,3
0,8
23,9
5.969,9
Società veicolo
(dati in milioni di Euro)
Berica Residential Mbs 1
Berica 5 Residential Mbs
Berica 6 Residential Mbs
Berica 8 Residential Mbs
Berica 9 Residential Mbs
Berica 10 Residential Mbs
Berica Abs
Berica Abs 2
Totale
Società veicolo
(dati in milioni di Euro)
Berica Residential Mbs 1
Berica 5 Residential Mbs
Berica 6 Residential Mbs
Berica 7 Residential Mbs
Berica 8 Residential Mbs
Berica 9 Residential Mbs
Berica 10 Residential Mbs
Berica Abs
Totale
146
Totale
175,8
274,3
646,7
691,1
1.030,0
1.014,8
920,0
1.394,5
6.147,3
Documento di Registrazione
relativo all'Emittente
10.2
FONTI, IMPIEGHI E FLUSSI DI CASSA
10.2.1 Flussi di cassa consolidati per gli esercizi chiusi al 31 dicembre 2013, 2012 e 2011
Di seguito si riportano i rendiconti finanziari del Gruppo per gli esercizi chiusi al 31 dicembre
2013, 2012 e 2011.
RENDICONTO FINANZIARIO CONSOLIDATO
(dati in migliaia di euro)
A. ATTIVITA' OPERATIVA
1. Gestione
- interessi attivi incassati (+)
- interessi passivi pagati (-)
- dividendi e proventi simili
- commissioni nette (+/-)
- spese per il personale (-)
- premi netti incassati (+)
- altri proventi/oneri assicurativi (+/-)
- altri costi (-)
- altri ricavi (+)
- imposte e tasse (-)
- costi/ricavi relativi ai gruppi di att. in via di dism. e al netto dell'eff. fiscale (+/-)
2. Liquidità generata/assorbita dalle attività finanziarie
- attività finanziarie detenute per la negoziazione
- attività finanziarie valutate al fair value
- attività finanziarie disponibili per la vendita
- crediti verso clientela
- crediti verso banche: a vista
- crediti verso banche: altri crediti
- altre attività
3. Liquidità generata/assorbita dalle passività finanziarie
- debiti verso banche: a vista
- debiti verso banche: altri debiti
- debiti verso clientela
- titoli in circolazione
- passività finanziarie di negoziazione
- passività finanziarie valutate al fair value
- altre passività
Liquidità netta generata/assorbita dall'attività operativa
B. ATTIVITA' DI INVESTIMENTO
1. Liquidità generata da
- vendite di partecipazioni
- dividendi incassati su partecipazioni
- vendite/rimborsi di attività finanziarie detenute sino alla scadenza
- vendite di attività materiali
- vendite di attività immateriali
- vendite di società controllate e di rami d'azienda
2. Liquidità assorbita da
- acquisto di partecipazioni
- acquisto di attività finanziarie detenute sino alla scadenza
- acquisto di attività materiali
- acquisto di attività immateriali
- acquisto di società controllate e di rami d'azienda
Liquidità netta generata/assorbita dall'attività di investimento
C. ATTIVITA' DI PROVVISTA
- emissioni/acquisti di azioni proprie
- emissioni/acquisti di strumenti di capitale
- distribuzione dividendi e altre finalità
Liquidità netta generata/assorbita dall'attività di provvista
LIQUIDITA' NETTA GENERATA/ASSORBITA NELL'ESERCIZIO
31/12/2013
Riconciliazione
(dati in migliaia di euro)
31/12/2013
31/12/2012
31/12/2011
58.286
1.099.455
(652.895)
12.568
279.999
(393.453)
(283.881)
92.154
(95.661)
3.635.867
32.673
515.615
1.447.080
687.482
873.414
79.603
(1.916.932)
683.600
(988.475)
(412.188)
(1.219.022)
54.098
12.559
(47.504)
1.777.221
144.243
1.222.020
(725.773)
7.894
306.945
(402.385)
(287.056)
120.450
(101.078)
3.226
(1.695.477)
(29.454)
(1.246.046)
387.140
116.147
(965.774)
42.510
1.800.811
(1.837.965)
904.467
3.860.152
(77.516)
69.393
(1.101.891)
(15.829)
249.577
67.680
1.112.988
(573.668)
12.135
344.693
(412.493)
(269.023)
(5.539)
(141.413)
(5.832.522)
(49.114)
13.318
(2.585.115)
(901.962)
(2.393.883)
163.815
(79.581)
5.831.124
2.567.646
1.179.529
1.770.156
1.375.772
270.980
(1.082.378)
(250.581)
66.282
31.800
19
5.000
5.781
21.000
(62.766)
(16.503)
(10.670)
(29.098)
(6.495)
(30.966)
10.150
2.144
5.000
3.006
(30.500)
(7.601)
(21.491)
(1.408)
(20.350)
430
45
383
2
(82.672)
(8.416)
(11.953)
(61.056)
(1.247)
(82.242)
272.198
1.668
(40.940)
232.926
1.979.181
(19.873)
(43)
(3.338)
(23.254)
205.973
26.933
(43)
(5.084)
21.806
5.846
31/12/2012
31/12/2011
Cassa e disponibilità liquide all'inizio dell'esercizio
409.976
204.003
198.157
Liquidità totale netta generata/assorbita nell'esercizio
1.979.181
205.973
5.846
Cassa e disponibilità liquide: effetto della variazione dei cambi
Cassa e disponibilità liquide alla chiusura dell'esercizio
2.389.157
147
-
-
409.976
204.003
Documento di Registrazione
relativo all'Emittente
2013 vs 2012
Nell’esercizio 2013 la liquidità netta generata dall’attività operativa è pari a 1.777,2 milioni di
euro (a fronte dei 249,6 milioni di euro del 2012) ed è la risultante di:
•
•
•
liquidità generata dalle attività finanziarie per 3.635,9 milioni di euro (a fronte dei
1.695,5 milioni di euro assorbiti del 2012);
liquidità assorbita dalle passività finanziarie per 1.916,9 milioni di euro (a fronte di
1.800,8 milioni di euro generati nel 2012);
liquidità generata dalla gestione operativa per 58,3 milioni di euro (144,2 milioni di euro
nel 2012).
Nell’esercizio 2013 la liquidità netta assorbita dall’attività di investimento è stata pari a 30,9
milioni di euro (20,3 milioni di euro del 2012), di cui 29,1 milioni di euro relativi all’acquisto di
attività materiali (21,5 milioni di euro nel 2012).
Infine, nell’esercizio 2013, la liquidità generata dall’attività di provvista è stata pari a 232,9
milioni di euro, di cui 272,2 milioni di euro di liquidità netta generatasi dalle azioni proprie, a
fronte dei 23,3 milioni di euro di liquidità netta assorbita nel 2012.
2012 vs 2011
Nell’esercizio 2012 la liquidità netta generata dall’attività operativa è pari a 249,6 milioni di euro
(a fronte dei 66,3 milioni di euro del 2011) ed è la risultante di:
•
•
•
liquidità assorbita dalle attività finanziarie per 1.695,5 milioni di euro (a fronte di 5.832,5
milioni di euro del 2011), di cui 1.246 milioni di euro relativi all’aumento delle attività
finanziarie disponibili per la vendita (2.585,1 milioni di euro nel 2011) e 849,6 milioni di
euro relativi a crediti verso banche (2.230,1 milioni di euro nel 2011);
liquidità generata dalle passività finanziarie per 1.800,8 milioni di euro (a fronte di
5.831,1 milioni di euro nel 2011), di cui 3.860,2 milioni di euro relativi ai debiti verso
clientela (1.770,2 milioni di euro nel 2011);
liquidità generata dalla gestione operativa per 144,3 milioni di euro (67,7 milioni di euro
nel 2011).
Nell’esercizio 2012 la liquidità netta assorbita dall’attività di investimento è stata pari a 20,3
milioni di euro (a fronte di 82,2 milioni di euro del 2011), di cui 21,5 milioni di euro relativi
all’acquisto di attività materiali (61,1 milioni di euro nel 2011).
Infine, nell’esercizio 2012, la liquidità assorbita dall’attività di provvista è stata pari a 23,3
milioni di euro (a fronte dei 21,8 milioni di euro liquidità netta generata nel 2011), di cui 19,9
milioni di euro di liquidità netta assorbita dalle azioni proprie a fronte dei 26,9 milioni di euro di
liquidità netta generata nel 2011.
10.3
FABBISOGNO FINANZIARIO E STRUTTURA DI FINANZIAMENTO
In relazione al fabbisogno finanziario del Gruppo, di seguito si riportano i dati relativi
all’evoluzione della raccolta diretta e degli impieghi rappresentati dai crediti verso la clientela al 31
dicembre 2013 2012 e 2011.
Gli obiettivi di Funding Plan per il 2014 già considerano, in termini di deflussi netti, le eventuali
scadenze di prestiti obbligazionari, sia sul fronte retail che sul fronte wholesale (i.e. private
placement, EMTN Programme, ecc.). Tali obiettivi sono stati declinati secondo le seguenti
direttrici strategico-operative:
148
Documento di Registrazione
relativo all'Emittente
•
sostituzione integrale dei prestiti obbligazionari in scadenza con clientela retail con
impatto neutrale da un punto di vista dei flussi di cassa sull’intero 2014;
•
incremento dell’operatività in prestito titoli a scadenza con la clientela;
•
sostituzione di parte del funding rappresentato da emissioni obbligazionarie con
controparti wholesale (private placement, EMTN Programme, ecc.) attraverso emissioni
“pubbliche” e del tipo private placement a valere sul Programma EMTN affiancate
all’origination di una nuova operazione di cartolarizzazione di mutui residenziali.
Si precisa che gli obiettivi di Funding Plan per il 2014 sono stati impostati non solo con la finalità
di migliorare il rapporto impieghi/raccolta ma anche di raggiungere i target minimi in termini di
indicatori di liquidità Basilea 3 (in particolare in termini di LCR che entrerà in vigore a partire dal
1 gennaio 2015).
Inoltre, tra le leve a disposizione della Banca, vi è la possibilità di effettuare operazioni di Pronti
Contro Termine anche su scadenze prolungate con controparti istituzionali.
31/12/2013 31/12/2012 31/12/2011
(in migliaia di euro)
Variazione %
2013-2012
2012-2011
Crediti verso clientela
30.873.999
30.712.576
29.985.474
0,5%
2,4%
Raccolta diretta (1)
31.662.653
32.387.566
28.619.601
-2,2%
13,2%
-788.654
-1.674.990
1.365.873
-52,9%
-222,6%
97,5%
94,8%
104,8%
Sbilancio netto
Rapporto impieghi/raccolta
(1)
Include le voci "20. Debiti verso clientela", "30. Titoli in circolazione" e "50. Passività finanziarie valutate al fair value " del passivo di stato patrimoniale.
Con specifico riferimento ai prestiti obbligazionari emessi dal Gruppo in circolazione al 31
dicembre 2013, si rappresenta nella tabella che segue il relativo profilo di scadenza distintamente
tra quelli emessi a valere sul programma EMTN e gli altri.
(dati in migliaia di euro)
Anno 2014
Emessi sul programma EMTN
Altri
Totale
Anno 2015
Anno 2016
Anno 2017 Successivi
749.000
911.500
70.700
300.300
427.000
1.529.382
1.647.557
1.007.201
486.000
1.535.146
2.278.382
2.559.057
1.077.901
786.300
1.962.146
I dati riportati in tabella si riferiscono al valore nominale dei prestiti obbligazionari di propria
emissione in circolazione al 31 dicembre 2013.
10.4
LIMITAZIONE ALL’USO DELLE RISORSE FINANZIARIE DEL GRUPPO
Alla Data del Documento di Registrazione, non risultano limitazioni all’uso delle risorse finanziarie
da parte del Gruppo che abbiano avuto o potrebbero avere, direttamente o indirettamente,
significative ripercussioni sull’attività del Gruppo.
10.5
FONTI DI FINANZIAMENTO
L’autofinanziamento, gli strumenti di raccolta tradizionalmente utilizzati dal Gruppo BPV e descritti
nel presente Capitolo, insieme alle risorse finanziarie che saranno reperite con l’offerta rappresentano
le fonti principali per il finanziamento delle future attività del Gruppo.
149
Documento di Registrazione
relativo all'Emittente
Gli investimenti di cui al Paragrafo 5.2.3 (Informazioni relative ai principali investimenti futuri
dell’Emittente e del Gruppo) del presente Documento di Registrazione saranno finanziati attraverso
l’autofinanziamento e il ricorso agli strumenti di raccolta tradizionalmente utilizzati dal Gruppo.
Non sono previste forme di finanziamento diverse da quelle descritte nei Paragrafi 5.2.3
(Informazioni relative ai principali investimenti futuri dell’Emittente e del Gruppo) e 8.1
(Immobilizzazioni materiali) del presente Documento di Registrazione al fine di rafforzare la
struttura patrimoniale consolidata.
10.6
GARANZIE RILASCIATE ED IMPEGNI AD EROGARE FONDI
Operazioni
31/12/2013
1) Garanzie rilasciate di natura finanziaria
31/12/2012
31/12/2011
452.096
506.881
617.432
a) Banche
29.632
28.002
27.437
b) Clientela
422.464
478.879
589.995
839.191
958.449
979.414
107.557
107.916
78.223
2) Garanzie rilasciate di natura commerciale
a) Banche
b) Clientela
3) Impegni irrevocabili a erogare fondi
a) Banche
i) a utilizzo certo
ii) a utilizzo incerto
b) Clientela
i) a utilizzo certo
731.634
850.533
901.191
1.218.740
1.647.993
2.136.727
2.373
21.499
32.842
2.373
21.499
32.842
-
-
-
1.216.367
1.626.494
2.103.885
4.208
174
1.033
1.212.159
1.626.320
2.102.852
4) Impegni sottostanti ai derivati su crediti: vendite di protezione
-
-
-
5) Attività costituite in garanzia di obbligazioni di terzi
-
-
-
40.636
34.798
25.937
2.550.663
3.148.121
3.759.510
ii) a utilizzo incerto
6) Altri impegni
Totale
Tra le “garanzie rilasciate” figurano tutte le garanzie personali prestate dalla banca a terzi. Le stesse
sono indicate al valore nominale e facendo riferimento al soggetto ordinante, cioè al soggetto le cui
obbligazioni sono assistite dalla garanzia prestata. Le garanzie di “natura finanziaria” sono quelle
concesse a sostegno di operazioni volte all’acquisizione di mezzi finanziari ed includono gli impegni
assunti verso i sistemi interbancari di garanzia (fondo interbancario di tutela dei depositi); hanno
invece “natura commerciale” quelle concesse a garanzia di specifiche transazioni commerciali.
Gli “impegni irrevocabili a erogare fondi” sono gli impegni irrevocabili, a utilizzo certo o incerto,
che possono dar luogo a rischi di credito (ad esempio, i margini disponibili su linee di credito
irrevocabili concesse alla clientela o a banche). Sono esclusi gli impegni derivanti dalla stipula di
contratti derivati. Va indicato l’impegno assunto al netto delle somme già erogate e delle eventuali
rettifiche di valore. Gli “impegni irrevocabili a utilizzo certo” includono gli impegni a erogare fondi
il cui utilizzo da parte del richiedente (prestatario) è certo e predefinito; questi contratti hanno
pertanto carattere vincolante sia per il concedente (banca o società finanziaria che ha assunto
l'impegno a erogare) sia per il richiedente. Gli impegni suddetti comprendono in particolare gli
150
Documento di Registrazione
relativo all'Emittente
acquisti (a pronti e a termine) di titoli non ancora regolati (ad esclusione di quelli c.d. “regular way”
ove i titoli sono rilevati per data di contrattazione) nonché i depositi e i finanziamenti da erogare a
una data futura predeterminata. Gli “impegni irrevocabili a utilizzo incerto” includono, invece, gli
impegni a erogare fondi il cui utilizzo da parte del richiedente è opzionale; in questo caso, dunque,
non è sicuro se e in quale misura si realizzerà l'erogazione effettiva dei fondi.
Nella voce “altri impegni” sono inclusi, fra l’altro, le opzioni put emesse dall’Emittente riguardanti
titoli e gli impegni assunti nell'ambito dell'attività di collocamento di titoli.
151
Documento di Registrazione
relativo all'Emittente
11.
RICERCA E SVILUPPO, BREVETTI E LICENZE
Il Gruppo BPV, anche in considerazione dell’attività svolta e del settore di appartenenza, in linea
generale non effettua attività di ricerca e sviluppo in senso proprio. Conseguentemente non rileva
attività immateriali ed oneri di esercizio a tale specifico titolo. Le consuete attività di
implementazione e aggiornamento del catalogo prodotti, finalizzate a garantire ai segmenti seguiti
un’offerta completa e coerente con quella dei principali competitors, nonché la revisione delle
proprie procedure e dei propri processi interni al fine di garantire un adeguato funzionamento
della struttura operativa, non si sostanziano in prodotti, servizi e processi nuovi o
significativamente migliorativi rispetto a quanto già presente sul mercato, non derivando da
attività di ricerca e sviluppo in senso stretto.
152
Documento di Registrazione
relativo all'Emittente
12.
INFORMAZIONI SULLE TENDENZE PREVISTE
12.1
EVENTUALI CAMBIAMENTI SOSTANZIALI NELLE PROSPETTIVE DELL’EMITTENTE E DEL
GRUPPO
L’Emittente attesta che dalla chiusura dell’esercizio 2013 alla Data del Documento di
Registrazione non si sono manifestate tendenze particolarmente significative nei settori in cui
opera l’Emittente né si sono verificati cambiamenti negativi sostanziali delle prospettive
dell’Emittente e del Gruppo.
12.2
INFORMAZIONI SU TENDENZE, INCERTEZZE, RICHIESTE, IMPEGNI O FATTI NOTI, PER
L’ESERCIZIO IN CORSO
L’esercizio 2014 si prospetta incerto e complesso per il Gruppo BPV, così come per tutto il
sistema creditizio italiano. L’incremento della rischiosità delle controparti, legato alla perdurante
situazione recessiva, unito al permanere di tensioni sul lato del funding e di un basso livello dei
tassi di mercato, richiede di affrontare il contesto operativo con ragionevole prudenza. A questo si
unisce l’incertezza relativa agli esiti dell’Asset Quality Review e degli stress test attualmente
svolti dalla BCE a livello europeo, in vista del passaggio alla vigilanza unica bancaria alla fine
del 2014. La persistente incertezza che caratterizza ancora il contesto economico-finanziario e di
settore non consentono agevoli previsioni in merito all’operatività ed ai risultati dell’Emittente e
del Gruppo. In ogni caso, sulla base delle informazioni disponibili alla Data del Documento di
Registrazione, l’Emittente non è a conoscenza di ulteriori tendenze, incertezze, richieste, impegni
o fatti noti, che potrebbero ragionevolmente avere ripercussioni significative, in positivo o in
negativo, sull’attività e sulle prospettive dell’Emittente e del Gruppo, almeno per l’esercizio in
corso.
153
Documento di Registrazione
relativo all'Emittente
13.
PREVISIONI O STIME DEGLI UTILI
L’Emittente non include nel Documento di Registrazione, né ha mai pubblicato, alcuna
previsione o stima degli utili.
154
Documento di Registrazione
relativo all'Emittente
14.
ORGANI DI AMMINISTRAZIONE, DI DIREZIONE O DI VIGILANZA E ALTI
DIRIGENTI
14.1
COMPONENTI IL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE, IL COLLEGIO SINDACALE E LA
DIREZIONE GENERALE: GENERALITÀ, FUNZIONI, ED ATTIVITÀ ESERCITATE AL DI FUORI DEL
GRUPPO
Banca Popolare di Vicenza adotta quale modello di amministrazione e di controllo della società il
“sistema ordinario”, tradizionale, con la contemporanea presenza del “consiglio di
amministrazione” e del “collegio sindacale”.
Consiglio di Amministrazione
Ai sensi dell’articolo 30 dello Statuto la Società è amministrata da un Consiglio di
Amministrazione composto da 18 membri, nominati dall’Assemblea, tra i soci aventi diritto di
intervenire e votare nelle Assemblee in possesso dei requisiti di onorabilità, professionalità e
indipendenza prescritti dalla legge, dalle norme di vigilanza per le banche e dallo Statuto. I
Consiglieri durano in carica per il periodo stabilito all’atto della loro nomina e comunque non
superiore a tre esercizi e possono essere rieletti.
Collegio Sindacale
Ai sensi dell’articolo 42 dello Statuto il Collegio Sindacale è composto da tre Sindaci effettivi e
due supplenti in possesso dei prescritti requisiti di onorabilità, professionalità ed indipendenza. I
Sindaci restano in carica per tre esercizi, scadono alla data dell’assemblea convocata per
l’approvazione del bilancio relativo al terzo esercizio della carica e sono rieleggibili.
Direzione Generale
Ai sensi degli articoli 49 e 50 dello Statuto, la Direzione Generale è composta dal Direttore
Generale e dagli altri componenti nominati dal Consiglio di Amministrazione che ne determina le
attribuzioni.
L’art. 26 del TUB prevede che i soggetti che svolgono funzioni di amministrazione, direzione
(nello specifico il direttore generale ovvero colui che ricopre una carica che comporti l'esercizio
di una funzione equivalente) e controllo presso banche debbano possedere i requisiti di
professionalità, onorabilità e indipendenza stabiliti con regolamento del Ministro dell’Economia e
delle Finanze. Il difetto dei requisiti determina la decadenza dall’ufficio. L’accertamento viene
effettuato dal Consiglio di Amministrazione entro 30 giorni dalla nomina; qualora gli interessati
dovessero, successivamente, trovarsi in una delle situazioni impeditive o di sospensione previste,
il Consiglio, previo accertamento di tali situazioni, ne dichiara la decadenza o la sospensione.
L’Assemblea dei soci dell’Emittente tenutasi in data 26 aprile 2014 ha deliberato la nomina di sei
Consiglieri di Amministrazione per gli esercizi 2014, 2015, 2016 e di un Consigliere di
Amministrazione per l'esercizio 2014. In particolare per il triennio 2014-2016 sono stati
confermati nella carica di Consigliere i signori Marino Breganze, Giorgio Tibaldo, Franco
Miranda e Alessandro Bianchi e sono stati nominati, sempre per il triennio, due nuovi Consiglieri,
Giorgio Colutta e Luigi Sciarrino, che subentrano ai signori Gianfranco Pavan e Fiorenzo Sbabo,
Consiglieri in scadenza con l’approvazione del bilancio al 31 dicembre 2013. Per il 2014 è stato
nominato il Consigliere Alvise Rossi di Schio, che subentra al signor Paolo Tellatin che aveva
rassegnato le proprie dimissioni con decorrenza 9 luglio 2013. Successivamente, il Consiglio di
Amministrazione dell’Emittente, tenutusi in data 29 aprile 2014, ha confermato nella carica di
Vice Presidente il signor Marino Breganze. Inoltre, durante la citata Assemblea del 26 aprile 2014
sono stati nominati i membri del Collegio Sindacale per gli esercizi 2014, 2015, 2016: Giovanni
Zamberlan (Presidente del Collegio Sindacale), Laura Piussi (Sindaco effettivo), Paolo Zanconato
155
Documento di Registrazione
relativo all'Emittente
(Sindaco effettivo), Giuseppe Mannella (Sindaco supplente) e Marco Poggi (Sindaco supplente).
Il signor Paolo Zanconato ha sostituito in qualità di Sindaco effettivo il signor Giacomo Cavalieri
in scadenza con l’approvazione del bilancio al 31 dicembre 2013.
Si riporta di seguito l’elenco dei componenti - alla Data del Documento di Registrazione - il
Consiglio di Amministrazione, il Collegio Sindacale e la Direzione Generale, con l’indicazione
del luogo e della data di nascita, della loro carica/funzione, della data di ultima nomina nella
carica/funzione e della scadenza del mandato.
:nome e
cognome
luogo e data di nascita
carica / funzione
data ultima
nomina nella
carica/funzione
scadenza del mandato
appartene
nza al
Comitato
Esecutivo
Consiglio di Amministrazione
Giovanni
ZONIN
Gambellara (VI)
Marino
BREGANZE
Vicenza (VI)
Andrea
MONORCHIO
Reggio Calabria (RC)
Giorgio
TIBALDO
Sarego (VI)
Paolo ANGIUS
Cagliari (CA)
Presidente
27 aprile 2013
app. bilancio 31 dicembre 2015
Sì
Vice Presidente
26 aprile 2014
app. bilancio 31 dicembre 2016
Sì
Vice Presidente
27 aprile 2013
app. bilancio 31 dicembre 2015
Sì
Consigliere e Segretario
26 aprile 2014
app. bilancio 31 dicembre 2016
Sì
Consigliere
27 aprile 2013
app. bilancio 31 dicembre 2015
No
Consigliere
26 aprile 2014
app. bilancio 31 dicembre 2016
No
Consigliere
26 aprile 2014
app. bilancio 31 dicembre 2016
Sì
Consigliere
28 aprile 2012
app. bilancio 31 dicembre 2014
No
Consigliere
27 aprile 2013
app. bilancio 31 dicembre 2015
No
Consigliere
27 aprile 2013
app. bilancio 31 dicembre 2015
Sì
Consigliere
28 aprile 2012
app. bilancio 31 dicembre 2014
No
Consigliere
26 aprile 2014
app. bilancio 31 dicembre 2016
No
Consigliere
26 aprile 2014
app. bilancio 31 dicembre 2014
No
Consigliere
26 aprile 2014
app. bilancio 31 dicembre 2016
No
Consigliere
27 aprile 2013
app. bilancio 31 dicembre 2015
Sì
Consigliere
28 aprile 2012
app. bilancio 31 dicembre 2014
Sì
Consigliere
28 aprile 2012
app. bilancio 31 dicembre 2014
No
Consigliere
28 aprile 2012
app. bilancio 31 dicembre 2014
Sì
15/01/1938
25/02/1947
24/06/1939
06/10/1949
04/06/1970
Alessandro
BIANCHI (*)
Sommacampagna (VR)
Giorgio
Udine (UD)
COLUTTA
26/11/1962
19/06/1944
Vittorio
Fiesso d’Artico (VE)
DOMENICHELLI 10/09/1948
(*)
Giovanna
DOSSENA
Giovanni
FANTONI
Crema (CR)
17/01/1960
Gemona del Friuli (UD)
28/01/1956
Maria
Carla Camposampiero (PD)
MACOLA (*)
14/02/1937
Franco
MIRANDA
Asiago (VI)
Alvise
Vicenza (VI)
21/12/1942
ROSSI DI SCHIO 09/02/1948
Luigi
Palermo (PA)
SCIARRINO (*)
30/08/1941
Maurizio
STELLA
Asiago (VI)
Nicola
TOGNANA
Treviso (TV)
Giuseppe
ZIGLIOTTO
Pescara (PE)
Roberto
Caltrano (VI)
20/01/1941
23/04/1952
05/01/1964
156
Documento di Registrazione
relativo all'Emittente
ZUCCATO
nome e
cognome
21/02/1952
luogo e data di nascita
carica / funzione
data ultima
nomina nella
carica/funzione
scadenza del mandato
Collegio Sindacale
Giovanni
ZAMBERLAN
Vicenza (VI)
Laura PIUSSI
Tarvisio (UD)
Presidente
26 aprile 2014
app. bilancio 31 dicembre 2016
Sindaco effettivo
26 aprile 2014
app. bilancio 31 dicembre 2016
Sindaco effettivo
26 aprile 2014
app. bilancio 31 dicembre 2016
Sindaco supplente
26 aprile 2014
app. bilancio 31 dicembre 2016
Sindaco supplente
26 aprile 2014
app. bilancio 31 dicembre 2016
29/09/1939
16/06/1953
Paolo
ZANCONATO
Vicenza (VI)
Giuseppe
MANNELLA
Vicenza (VI)
Marco POGGI
Valdagno (VI)
12/04/1949
12/08/1964
21/04/1955
nome e
cognome
luogo e data di nascita
carica / funzione
data ultima
nomina nella
carica/funzione
scadenza del mandato
Direzione Generale
Samuele
Noale (VE)
SORATO
01/09/1960
Emanuele
GIUSTINI
Roma (RM)
Adriano
CAUDURO
Volpago del Montello (TV) Vice Direttore Generale 18 ottobre 2011
Responsabile Divisione
15/04/1963
Risorse
tempo indeterminato
Paolo
Montecchio Maggiore (VI)
26/05/1962
Vice Direttore Generale 18 ottobre 2011
Responsabile Divisione
Crediti
tempo indeterminato
MARIN
Andrea
PIAZZETTA
Pederobba (TV)
Vice Direttore Generale 18 ottobre 2011
Responsabile Divisione
Finanza
tempo indeterminato
nome e
cognome
03/06/1969
21/02/1970
luogo e data di nascita
Direttore Generale
18 marzo 2008
tempo indeterminato
Vice Direttore Generale 26
novembre tempo indeterminato
Responsabile Divisione 2007
Mercati
carica / funzione
data ultima
nomina nella
carica/funzione
Comitato Esecutivo
157
scadenza del mandato
Documento di Registrazione
relativo all'Emittente
Giovanni
ZONIN
Gambellara (VI)
Marino
BREGANZE
Vicenza
Andrea
MONORCHIO
Reggio Calabria
Giorgio
TIBALDO
Sarego (VI)
Giorgio
Udine (UD)
COLUTTA
Presidente
29 aprile 2014
app. bilancio 31 dicembre 2014
Vice Presidente
29 aprile 2014
app. bilancio 31 dicembre 2014
Vice Presidente
29 aprile 2014
app. bilancio 31 dicembre 2014
Consigliere e Segretario
29 aprile 2014
app. bilancio 31 dicembre 2014
Consigliere
29 aprile 2014
app. bilancio 31 dicembre 2014
Consigliere
29 aprile 2014
app. bilancio 31 dicembre 2014
Consigliere
29 aprile 2014
app. bilancio 31 dicembre 2014
Consigliere
29 aprile 2014
app. bilancio 31 dicembre 2014
Consigliere
29 aprile 2014
app. bilancio 31 dicembre 2014
15/01/1938
25/02/1947
24/06/1939
06/10/1949
26/11/1962
Giovanni
FANTONI
Gemona del Friuli (UD)
Maurizio
STELLA
Asiago (VI)
Nicola
TOGNANA
Treviso
Roberto
ZUCCATO
Caltrano (VI)
28/01/1956
20/01/1941
23/04/1952
21/02/1952
(*) Consiglieri indipendenti.
Si segnala che non esistono rapporti di parentela esistenti tra i soggetti sopra riportati e che i
medesimi devono intendersi tutti domiciliati per la carica presso la sede legale dell’Emittente.
Si segnala, altresì, che i componenti il Collegio Sindacale dell’Emittente non risultano svolgere
attività professionale nei confronti dello stesso Emittente e/o di società appartenenti al Gruppo di
quest’ultimo.
Per ciascuno dei suddetti nominativi si riportano di seguito, per quanto a conoscenza
dell’Emittente, informazioni sulle:
−
principali attività da essi esercitate al di fuori dell’Emittente,
−
competenze ed esperienze in materia di gestione aziendale,
−
società di capitali o di persone diverse dall’Emittente in cui, negli ultimi cinque anni, i
componenti del Consiglio di Amministrazione, del Collegio Sindacale e della Direzione
Generale siano o siano stati componenti degli organi di amministrazione, direzione o
controllo, ovvero siano o siano stati direttamente soci, con l’indicazione circa il loro status
alla Data del Documento di Registrazione.
nome e cognome,
competenza ed
esperienza in
materia di gestione
aziendale
società/ente
Consiglio di Amministrazione
158
cariche
ricoperte/partecipazioni
status alla
Data del
Documento di
Registrazione
carica
Documento di Registrazione
relativo all'Emittente
nome e cognome,
competenza ed
esperienza in
materia di gestione
aziendale
cariche
ricoperte/partecipazioni
società/ente
status alla
Data del
Documento di
Registrazione
carica
Giovanni ZONIN
Associazione Bancaria Italiana (RM)
consigliere
in essere
Imprenditore.
Attività
di
amministrazione e gestione in
società del settore vitivinicolo,
attività di amministrazione in
società del settore bancario,
assicurativo e finanziario.
Associazione Nazionale fra le Banche
Popolari (RM)
consigliere
in essere
Badia S.a.s. di Zuffellato Silvana (VI)
socio accomandante
in essere
Barboursville Winery Inc. (U.S.A.)
presidente e socio
in essere
Casa Vinicola Zonin S.p.A. (VI)
presidente e socio
in essere
Compagnia Immobiliare Azionaria S.p.A.
(MI)
consigliere
cessato
Fondazione Giuseppe Roi (VI)
Presidente
in essere
Fondazione Mon Lius Limon
Presidente
in essere
Fondazione per la Ricerca Biomedica
Avanzata (PD)
consigliere
in essere
Fondazione Teatro Comunale Città di
Vicenza (VI)
presidente dell’assemblea
fondatori
Fondazione Teatro La Fenice (VE)
Consigliere
Marino BREGANZE
in essere
Giovanni Zonin Vineyards S.a.s. di Giovanni socio accomandatario
Zonin & C. (VI)
in essere
Mobiliare Montebello S.p.A. (VI)
socio
in essere
Nordest Merchant S.p.A. (VI)
presidente
cessato
San Marco S.r.l. (VI)
socio
in essere
Società Cattolica di Assicurazioni Società
Cooperativa (VR)
vice presidente
cessato
Zonin Giovanni S.a.s. (VI)
socio accomandatario
in essere
Zonin U.S.A. Inc. (U.S.A.)
presidente
in essere
Banca Nuova S.p.A. (PA)
presidente
in essere
consigliere
in essere
vice presidente
in essere
presidente
in essere
Docente
universitario
e Ente Autonomo per le Fiere di Verona (VR)
avvocato.
Attività
di
amministrazione in società del Fondazione Giuseppe Roi
settore bancario.
Fondazione Maria Teresa Mioni Onlus (VI)
Fondazione Teatro
Vicenza (VI) –
Andrea MONORCHIO
dei in essere
Comunale
Città
di vice presidente
Almaviva – The Italian Innovation Company consigliere
159
in essere
cessato
Documento di Registrazione
relativo all'Emittente
nome e cognome,
competenza ed
esperienza in
materia di gestione
aziendale
Docente universitario e revisore
legale.
Attività
di
amministrazione e gestione in
società ed enti del settore
pubblico,
attività
di
amministrazione in società del
settore industriale, bancario e
finanziario.
società/ente
cariche
ricoperte/partecipazioni
status alla
Data del
Documento di
Registrazione
carica
S.p.A. (RM)
Ambienthesis S.p.A. (MI)
presidente onorario
in essere
Banca Nuova S.p.A. (PA)
vice presidente
cessato
Consap Concessionaria Servizi assicurativi presidente
Pubblici S.p.A. (RM)
in essere
Fintecna Immobiliare S.r.l. (RM)
presidente del collegio sindacale in essere
Fintecna S.p.A. (RM)
presidente del collegio sindacale in essere
Formez P.A. (RM)
consigliere
cessato
La Centrale Finanziaria Generale S.p.A. (MI) presidente del collegio sindacale cessato
Managers & Partners S.p.A. (RM)
presidente onorario
in essere
Micoperi S.r.l. (RA)
presidente
in essere
“Natifortunati S.p.A.” in liquidazione (RM)
socio
in essere
Salini Costruttori S.p.A. (MI)
presidente del collegio sindacale in essere
Telespazio S.p.A. (RM)
presidente del collegio sindacale in essere
Viva Ventures Capital S.r.l. (RM)
presidente
Agricola Fondo Finanza S.S. di Soldà
socio
Maurizio e Tibaldo Giorgio Società Semplice
Imprenditore.
Attività
di (VI)
amministrazione e gestione in
aziende del settore avicolo, C.C.I.A.A. di Vicenza (VI)
consigliere
attività di amministrazione in
società del settore bancario.
Fondazione Maria Teresa Mioni Onlus (VI) consigliere
Giorgio TIBALDO
Paolo ANGIUS
cessato
in essere
in essere
in essere
Società Agricola Codirondine S.S. (VI)
socio
in essere
T-Business S.r.l. (VI) - inattiva
amministratore unico
cessato
Tibaldo Giorgio D.I. (VI)
titolare
in essere
Airgest S.p.A. (TP)
vice presidente
in essere
vice presidente
in essere
consigliere
cessato
amministratore unico e socio
in essere
amministratore
in essere
Docente
universitario
e Banca Nuova S.p.A. (PA)
Avvocato.
Attività
di
amministrazione in aziende del D.H.M. Design Hotel Management
settore dei trasporti, bancario e S.p.A.(TP) - inattiva
finanziario.
Gifan S.r.l. (PA) - inattiva
I Love Italia S.r.l. (PA)
160
Documento di Registrazione
relativo all'Emittente
nome e cognome,
competenza ed
esperienza in
materia di gestione
aziendale
società/ente
cariche
ricoperte/partecipazioni
status alla
Data del
Documento di
Registrazione
carica
MA&GIA Osteria Italiana S.r.l. (VI)
amministratore unico e socio
unico
cessato
Marina dei Fenici S.r.l. (TP) - inattiva
consigliere
in essere
NEM SGR S.p.A. (VI)
vice presidente
cessato
Prestinuova S.p.A. (RM)
presidente
in essere
Sicilia Patrimonio Immobiliare S.p.A. (PA)
vice presidente
cessato
Aida S.p.A. (VR)
consigliere
cessato
titolare firmatario
in essere
presidente
cessato
vicepresidente
in essere
Centro Economico Veronese per l’Industria
S.r.l. (VR)
amministratore unico
cessato
Consorzio Coverfil (VR)
consigliere
cessato
Consorzio per la Zona Agricolo Industriale di consigliere
Verona (VR)
cessato
Industria Meridionale Equipaggiamenti
Trasporti S.r.l. (CH)
presidente
in essere
Servizi e Partecipazioni per l’Industria dei
Trasporti S.r.l. (VR)
presidente e socio
in essere
Verona Innovazione Azienda Speciale della
C.C.I.A.A. di Verona (VR)
presidente
cessato
Giorgio COLUTTA
Agrisoluzioni S.r.l. (UD)
consigliere
in essere
Imprenditore.Attività
di
amministrazione e gestione in
società del settore agricolo e
attività di amministrazione in
società del settore farmaceutico,
bancario e finanziario.
Azienda Agricola Bandut di Giorgio Colutta
– impresa individuale (UD)
titolare firmatario
in essere
Aziedna Speciale Ricerca & Formazione
Azienda Speciale (UD)
presidente
cessato
Banca Nuova S.p.A. (PA)
consigliere
in essere
Consorzio Friuli Formazione (UD)
vice presidente
in essere
Eat Friuli S.r.l. (UD)
socio
in essere
Farbanca S.p.A. (BO)
presidente
in essere
Farmacia Antonio Colutta del Dott.
socio amministratore
in essere
Alessandro BIANCHI
Imprenditore.
Attività
di Azienda Agricola Sparavieri di Alessandro
amministrazione e gestione in Bianchi D.I. (VR)
aziende del settore pubblico, dei
trasporti,
vitivinicolo
e C.C.I.A.A. Verona (VR)
bancario.
Cantina Valpolicella Negrar S.C.A. (VR)
161
Documento di Registrazione
relativo all'Emittente
nome e cognome,
competenza ed
esperienza in
materia di gestione
aziendale
società/ente
cariche
ricoperte/partecipazioni
status alla
Data del
Documento di
Registrazione
carica
Giansandro Colutta & C. S.n.c. (UD)
Giulia Società Semplice (UD)
socio
in essere
Igea Finanziaria S.p.A. (PA)
vice presidente
cessato
U.P.A. Udine Servizi S.r.l. (UD)
consigliere
in essere
Azienda Agricola Saccomani S.S. (RO)
socio
in essere
consigliere
in essere
socio accomandante
cessato
Pia Fondazione Elena Vendramin Calergi
Valmarana
presidente
in essere
Società Semplice Elettra (PD)
socio amministratore
in essere
Giovanna DOSSENA
ADD Value S.r.l. (MI)
consigliere
in essere
Docente universitario, dottore
commercialista
e
revisore
legale.
Attività
di
amministrazione e gestione in
società di consulenza aziendale,
attività di amministrazione in
società del settore industriale,
bancario e finanziario.
AVM Associati S.p.A. (MI)
presidente e socio
in essere
AVM Development S.p.A. (MI)
presidente
in essere
AVM e Partners Value Management S.r.l. in
liquidazione (MI)
socio
in essere
AVM Energia S.p.A. (MI)
presidente
in essere
AVM Research S.r.l. (MI)
socio
in essere
AVM Solar S.r.l. (MI)
presidente
in essere
B. Soft Group S.r.l. (MI)
consigliere
in essere
Barovier & Toso Vetrerie Artistiche Riunite
S.r.l. (VE)
consigliere
in essere
Ceta S.p.A. (BG)
consigliere
cessata
Corporate Services S.r.l. (MI)
socio
in essere
Freni Brembo S.p.A. (BG)
consigliere
in essere
Goccia di Carnia S.r.l. (UD)
consigliere
in essere
Goccia di Carnia S.p.A. (UD)
consigliere
cessata
Officina dell’Arte S.r.l. (MI)
presidente
in essere
Prima S.r.l. (MI)
consigliere
cessata
Vittorio DOMENICHELLI
Docente
universitario
e Fondazione per la Ricerca Biomedica
Avvocato.
Attività
di Avanzata (PD)
amministrazione in società del
settore bancario.
Libra S.a.s. di L. Saccomani & C. (PD)
162
Documento di Registrazione
relativo all'Emittente
nome e cognome,
competenza ed
esperienza in
materia di gestione
aziendale
società/ente
cariche
ricoperte/partecipazioni
status alla
Data del
Documento di
Registrazione
carica
Seconda S.r.l. (MI)
presidente
cessata
Sefim S.r.l. (MI)
ssocio
in essere
Selesoft Consulting S.r.l. (MI)
consigliere
cessata
Selesta Ingegneria S.p.A. (GE)
consigliere
cessata
Softeco Sismat S.r.l. (GE)
consigliere
cessata
Sorgenti Italiane S.r.l. (MI)
consigliere
in essere
Terza S.r.l.(GE)
consigliere
cessata
Thannberger & Associes S.p.A. (MI) –
inattiva
consigliere
in essere
Valtrebbia Acque Minerali S.p.A. (PC)
consigliere
cessata
Giovanni FANTONI
Alpe Adria Energia S.p.A. (UD) - inattiva
consigliere
in essere
Imprenditore.
Attività
di
amministrazione e gestione in
società del settore dell’industria
del
legno,
attività
di
amministrazione in società del
settore dell’energia,bancario e
finanziario
nonché
rappresentante di associazioni
di categoria.
Fantoni S.p.A. (UD)
consigliere delegato e socio
in essere
Fantoni Blu S.p.A. (RM)
socio
in essere
La-Con S.p.A. (UD)
consigliere
in essere
Novolegno S.p.A. (AV)
presidente
in essere
Patt S.p.A. (UD)
consigliere e socio
in essere
Samma S.r.l. (UD)
consigliere e socio
in essere
Spik Iverica D.O.O. (Serbia)
socio
in essere
Spik Napredak (Serbia)
amministratore
in essere
Xilopack Sr.l. (AV)
socio
in essere
Università degli Studi di Udine (UD)
consigliere
in essere
Azienda Agricola Bonsembiante di Macola
Maria Carla D.I. (PD)
titolare
in essere
Maria Carla MACOLA
Imprenditrice.
Attività
di
amministrazione e gestione di Camping Italy S.r.l. (PD)
società del settore turistico
alberghiero,
attività
di Camping Market (PD)
amministrazione in società del
settore bancario e finanziario. Fondazione CUOA – Centro Universitario di
Organizzazione Aziendale (VI)
amministratore delegato e socia in essere
socio
in essere
componente il Consiglio
Generale
in essere
Lispida S.r.l. (PD)
consigliere e socio
in essere
Nordest Merchant S.p.A. (VI)
consigliere
cessata
163
Documento di Registrazione
relativo all'Emittente
nome e cognome,
competenza ed
esperienza in
materia di gestione
aziendale
società/ente
cariche
ricoperte/partecipazioni
status alla
Data del
Documento di
Registrazione
carica
Società Incremento Turistico Litorale
Adriatico S.I.T.L.A. S.r.l. (PD)
amministratore delegato e socio in essere
Tourist Market S.r.l. (PD)
consigliere e socio
in essere
Cassa di Risparmio di Prato S.p.A. (PO)
consigliere
cessato
Artigiano.
Attività
di Miranda S.r.l. Società unipersonale (VI)
amministrazione e gestione di
società del settore artigiano, Vi-Energia S.r.l. (VI)
attività di amministrazione in
società del settore bancario e
finanziario, rappresentante di
associazioni di categoria.
socio unico
in essere
presidente
cessato
consigliere
in essere
amministratore unico
cessato
consigliere
cessato
consigliere
cessato
Banc a Nuova S.p.A. (PA)
consigliere
in essere
Luigi SCIARRINO
Banca Nuova S.p.A. (PA)
vice presidente
cessato
Avvocato. Attività di
amministrazione in società del
settore bancario e finanziario.
Cantine cooperative riunite della regione
siciliana Soc. coop. a r.l. (TP)
commissario liquidatore
cessato
Europlast S.r.l. – in fallimento – (PA)
presidente del collegio sindacale cessato
Cima Echar S.r.l. – in liquidazione (VI)
sindaco supplente
cessato
consigliere
in essere
consigliere
cessato
sassociato
in essere
Alessandro Tognana & C. S.p.A (TV)
presidente, amministratore
delegato e socio
in essere
Azienda Agricola S. Antonino di Tognana
Nicola e Maria S.s. (TV)
socio
in essere
Camping Garden Paradiso S.r.l. (VE)
presidente
in essere
Centro Vacanze Pra’delle Torri S.r.l. (VE)
consigliere delegato
in essere
Compagnia Investimenti e Sviluppo (VR)
consigliere
cessato
Consorzio per lo Sviluppo della Bioedilizia
vice presidente
in essere
Franco MIRANDA
Alvise ROSSI DI SCHIO
Acovis S.r.l. (VI)
Imprenditore.
Attività
di Aim Bonifiche S.r.l. (VI)
amministrazione in società del
settore industriale, bancario e A.I.M. Energy S.r.l. (VI)
finanziario.
Aziende Industriali Municipali Vicenza
S.p.A. (VI)
Maurizio STELLA
Imprenditore.
Attività
di Immobiliare Stampa S.C.p.A. (VI)
amministrazione e gestione in
società del settore immobiliare, La Cunetta Immobiliare S.r.l. (VI)
attività di amministrazione in
società del settore bancario.
Stella Studio Associato (VI)
Nicola TOGNANA
Imprenditore.
Attività
di
amministrazione e gestione in
società del settore industriale,
attività di amministrazione in
società del settore bancario e
finanziario, rappresentante di
associazioni di categoria.
164
Documento di Registrazione
relativo all'Emittente
nome e cognome,
competenza ed
esperienza in
materia di gestione
aziendale
società/ente
cariche
ricoperte/partecipazioni
status alla
Data del
Documento di
Registrazione
carica
(TV)
Edilstone & Tegolaia S.r.l. in liquidazione
(TV)
amministratore delegato
cessato
Curia Mercatorum Associazione (TV)
presidente
in essere
G.O. TH.E. S.r.l. (FG)
consigliere
cessato
Gruppo Industriale Tegolaia S.r.l (TV)
presidente e consigliere delegato in essere
La Tegolaia Sud S.r.l (CH)
amministratore delegato
cessato
Matrix Tour S.r.l. in liquidazione (VE)
presidente
cessato
Muto e Tegolaia S.r.l. (KR)
amministratore delegato
in essere
Muto & Tognana Progetti Immobiliari S.r.l.
(TV)
amministratore delegato e socio in essere
NEM SGR S.p.A. (VI)
consigliere
cessato
Tognana Industrie e Fornaci S.p.A (TV)
presidente e amministratore
delegato
in essere
Unioncamere Veneto Servizi S.C.a.r.l. (VE)
consigliere
cessato
Veneto Promozione S.C.p.A. (VE)
consigliere
in essere
Giuseppe ZIGLIOTTO
21 Partners S.p.A. (TV)
consigliere
cessato
Imprenditore.
Attività
di
amministrazione e gestione in
società
del
settore
metalmeccanico, attività di
amministrazione in società del
settore bancario e finanziario,
rappresentante di associazioni
di categoria.
2VFIN S.P.A.
amministratore unico
in essere
AIVI Immobiliare S.r.l. (VI)
amministratore unico
in essere
Ares Line S.p.A. (VI)
amministratore delegato
in essere
Athena S.r.l. (VI)
amministratore unico
cessato
B.P.Vi. Fondi SGR S.p.A. (VI)
consigliere
cessato
Blueoil S.r.l. (VI)
consigliere
in essere
C.C.I.A.A. di Vicenza (VI)
consigliere
in essere
Confindustria Vicenza (VI)
presidente
in essere
Gruppo Videomedia S.r.l. (VI)
amministratore unico
in essere
IPI Istituto Promozionale per l’Industria (VI) amministratore unico
in essere
Mergert S.p.A. (MN)
consigliere
cessato
NEM SGR S.p.A. (VI)
consigliere
cessato
165
Documento di Registrazione
relativo all'Emittente
nome e cognome,
competenza ed
esperienza in
materia di gestione
aziendale
società/ente
cariche
ricoperte/partecipazioni
status alla
Data del
Documento di
Registrazione
carica
Nessy S.r.l. (VI)
presidente e amministratore
delegato
cessato
Salin Immobiliare S.r.l. (VI)
amministratore delegato
in essere
Salin S.r.l. (VI)
amministratore delegato
in essere
Società Athesis S.p.A. (VR)
consigliere
in essere
Società Italiana Finanziaria Immobiliare
S.p.A. (VR)
presidente
in essere
Tecnoimpresa S.r.l. (VI)
amministratore unico
in essere
Trafimet S.p.A. (VI)
presidente
in essere
Zeta S.r.l. (VI)
presidente, amministratore
delegato e socio
in essere
Roberto ZUCCATO
AIVI Immobiliare S.r.l. (VI)
amministratore unico
cessato
Imprenditore.
Attività
di
amministrazione e gestione in
società
del
settore
metalmeccanico, attività di
amministrazione in società del
settore bancario e finanziario,
rappresentante di associazioni
di categoria.
Ares Engineering S.r.l. (VI)
presidente e socio
in essere
Ares Line S.r.l. (VI)
presidente, amministratore
delegato e socio
in essere
Athena S.r.l. (VI)
amministratore unico
cessato
Confindustria Veneto SIAV S.p.A. (VE)
presidente
in essere
Finvi S.r.l. (VI)
amministratore unico
cessato
Fondazione Il Campiello (VE)
presidente
in essere
Gruppo Videomedia S.r.l. (VI)
amministratore unico
cessato
IPI Istituto Promozionale per l’Industria S.r.l amministratore unico
(VI)
cessato
System Optimal Solution S.r.l. (BA) - inattiva amministratore unico
in essere
Società Athesis S.p.A (VR)
vice presidente
cessato
Società Editrice Arena S.p. A. (VR)
consigliere
cessato
Società Italiana Finanziaria Immobiliare
S.I.F.I. S.p.A. (VR)
presidente
cessato
Tecnoimpresa S.r.l. (VI)
amministratore unico
cessato
Telearena S.p.A. (VR)
consigliere
cessato
Vifin S.r.l (VI)
presidente
cessato
166
Documento di Registrazione
relativo all'Emittente
nome e cognome,
competenza ed
esperienza in
materia di gestione
aziendale
società/ente
cariche
ricoperte/partecipazioni
status alla
Data del
Documento di
Registrazione
carica
Collegio Sindacale
Giovanni ZAMBERLAN
Abaco Risorse S.r.l. (VI)
presidente e socio
in essere
sindaco supplente
cessato
presidente del collegio sindacale
in essere
sindaco effettivo
in essere
Angelo Festa & Figlio S.r.l. (VI)
sindaco effettivo
cessato
Angelo Orsoni S.r.l. (VE)
sindaco supplente
cessato
Automarket Bonometti S.r.l. (VI)
presidente del collegio sindacale cessato
Dottore
commercialista
e Arca SGR S.p.A. (MI)
revisore legale. Attività di
controllo in società del settore Astron Fiamm Safety S.p.A. (VI)
bancario e industriale.
Azionaria Conduzione Terreni Agricoli
A.C.T.A. S.p.A. (VI)
Cartiere Cariolaro S.r.l. in liquidazione (PD) sindaco supplente
cessato
Cartografica Veneta - S.p.A. (VI)
sindaco supplente
in essere
Casa di Cura Privata Villa Margherita
S.p.A.(VI)
presidente del collegio sindacale
cessato
Cavinato S.p.A. (VI)
presidente del collegio sindacale
in essere
Comcart S.r.l. (PD)
sindaco supplente
cessato
Denisa S.r.l. (VI)
sindaco effettivo
cessato
Dicra S.p.A. (VI)
sindaco supplente
in essere
Dofin S.p.A. (VI)
presidente del collegio sindacale
in essere
Elettrofin S.p.A. (VI)
presidente del collegio sindacale
cessato
Famacc S.p.A. (VI)
presidente del collegio sindacale
in essere
F.B.C. S.p.A. (VI)
presidente del collegio sindacale
in essere
F.C.A. S.p.A. (VI)
presidente del collegio sindacale
in essere
F.I.A.M.M. S.p.A. (VI)
presidente del collegio sindacale
in essere
F.I.A.M.M. Solar S.p.A. (VI)
presidente del collegio sindacale
in essere
Fiamm Energy Storage Solutions S.p.A.
(VI)
presidente del collegio sindacale
in essere
F.lli Bono S.p.A. (VI)
presidente del collegio sindacale
in essere
Finsimo S.p.A. (VI)
presidente del collegio sindacale
in essere
Forall Confezioni S.p.A. (VI)
presidente del collegio sindacale
in essere
167
Documento di Registrazione
relativo all'Emittente
nome e cognome,
competenza ed
esperienza in
materia di gestione
aziendale
società/ente
cariche
ricoperte/partecipazioni
status alla
Data del
Documento di
Registrazione
carica
GE.DO.SAN. S.p.A. – unipersonale (VI)
sindaco effettivo
cessato
GE.IN. S.p.A. (VI)
presidente del collegio sindacale
in essere
Group S.r.l. (VI)
presidente del collegio sindacale
cessato
Immobiliare Stelvio S.p.A. (MI)
sindaco supplente
in essere
Impresa Costruzioni G. Maltauro S.p.A.
(VI)
sindaco effettivo
in essere
Isud S.r.l. (LT)
presidente del collegio sindacale
in essere
Leasing Nord S.p.A. (VI)
presidente del collegio sindacale
cessato
Legnotre Industriale S.r.l. (VI)
presidente del collegio sindacale
cessato
Maltauro Partecipazioni S.p.A. (VI)
sindaco effettivo
in essere
Manifattura Filam S.p.A. (VI)
sindaco effettivo
cessato
M.I.F.I. S.p.A. – in liquidazione (VI)
consigliere
cessato
Omis Commerciale S.r.l. (VI)
presidente del collegio sindacale
in essere
Omis S.p.A. (VI)
presidente del collegio sindacale
in essere
Omis Service S.r.l. (VI)
presidente del collegio sindacale
in essere
Padova Star S.p.A. (PD)
sindaco effettivo
cessato
Pantalonificio Vicentino S.r.l. (VI)
consigliere
in essere
Pardo S.p.A. (VI)
presidente del collegio sindacale
in essere
Piombifera Italiana S.p.A (VI)
presidente del collegio sindacale
in essere
Polidoro S.p.A. (VI)
sindaco supplente
in essere
Scala S.p.A. (VI)
presidente del collegio sindacale
in essere
SIAPRA S.p.A. (AQ)
presidente del collegio sindacale
in essere
Sintefin S.r.l. (VI)
presidente del collegio sindacale
in essere
S.I.P.E. Società Industriale Prefabbricati
Edili S.p.A. (VI)
sindaco supplente
in essere
Stedin S.r.l. (VI) - inattiva
sindaco supplente
in essere
Studio Simonetto, Zanetti, Zamberlan &
Partners (VI)
socio
in essere
Summania S.r.l. (VI)
sindaco supplente
cessato
168
Documento di Registrazione
relativo all'Emittente
nome e cognome,
competenza ed
esperienza in
materia di gestione
aziendale
Laura PIUSSI
società/ente
cariche
ricoperte/partecipazioni
status alla
Data del
Documento di
Registrazione
carica
Trend Group S.p.A. (VI)
sindaco supplente
in essere
Vicenza Calcio S.p.A. (VI)
sindaco effettivo
cessato
Videomedia S.p.A. (VI)
sindaco effettivo
cessato
Vimacchine S.p.A. (VI)
presidente del collegio sindacale
in essere
Zarocat S.p.A. (VI)
sindaco effettivo
in essere
Agriforest S.c.p.A. (UD)
sindaco effettivo
cessata
sindaco effettivo
in essere
sindaco effettivo
cessata
B.G. Factor S.p.A. (UD)
sindaco effettivo
cessata
Cecilia Danieli – Asili per l’infanzia S.r.l.
(UD)
revisore legale e sindaco
supplente
in essere
Copetti S.p.A. (UD)
revisore legale e sindaco effettivo in essere
Centro Trattamenti Termici S.p.A. (UD)
sindaco effettivo
cessata
Danflat S.p.A. (UD)
revisore legale e sindaco
supplente
in essere
Danieli Automation S.p.A. (UD)
sindaco effettivo
in essere
Danieli Construction International S.p.A.
(UD)
revisore legale e sindaco
supplente
in essere
Danieli & C. Officine Meccaniche S.p.A.
(UD)
sindaco supplente
cessata
Fincop S.r.l. (UD)
curatore fallimentare
cessata
Findan S.p.A. (UD)
revisore dei conti supplente
cessata
Findan S.p.A. (UD)
revisore legale e sindaco
supplente
in essere
Fispi F.V.G. S.p.A. (UD)
sindaco effettivo
cessata
Immobiliare Gemonese S.p.A. (UD)
sindaco effettivo
cessata
IN.DE. S.p.A. - Industrial Design (UD)
revisore legale e sindaco
supplente
in essere
Lizzi Oscar & C. S.n.c. (UD)
liquidatore
cessata
Lunazzi Lea D.I. (UD)
curatore fallimentare
cessata
Dottore
commercialista
e Acciaierie Bertoli Safau S.p.A. (UD)
revisore legale. Attività di
controllo in società del settore Azienda Territoriale per l'Edilizia
bancario e industriale.
Residenziale dell'Alto Friuli (UD)
169
Documento di Registrazione
relativo all'Emittente
nome e cognome,
competenza ed
esperienza in
materia di gestione
aziendale
Paolo ZANCONATO
società/ente
cariche
ricoperte/partecipazioni
status alla
Data del
Documento di
Registrazione
carica
More S.r.l. (UD)
revisore legale e sindaco effettivo in essere
Nord Est Trasporti S.r.l. (UD)
curatore fallimentare
cessata
Pavan Maria Carla D.I. in fallimento (UD)
curatore fallimentare
cessata
Qualisteel S.r.l. (UD)
revisore legale e sindaco effettivo cessata
Siega Antonio D.I. (UD)
curatore fallimentare
cessata
Silos S.p.A. (TS)
sindaco supplente
in essere
Utensilegno di Fabbro Sergio D.I. (UD)
liquidatore
cessata
Valcom S.r.l. - in liquidazione (UD)
liquidatore
cessata
Weisscam S.r.l. (UD)
commissario giudiziario
cessata
A.I.C. Service – S.r.l. uni personale (VI)
sindaco effettivo
in essere
sindaco effettivo
in essere
sindaco effettivo
cessato
sindaco effettivo
in essere
Askoll Uno S.r.l. (VI).
sindaco effettivo
cessato
Askoll Due S,r.l. (VI)
sindaco effettivo
cessato
Askoll Tre S.r.l. (VI)
sindaco effettivo
cessato
Askoll Holding S.r.l. (VI)
sindaco effettivo
cessato
Askoll Sei S.r.l. (VI)
sindaco effettivo
cessato
Az Laveno Immobiliare S.r.l. (VI)
sindaco effettivo
in essere
Azionaria Conduzione Terreni Agricoli
A.C.T.A. S.p.A. (VI)
amministratore delegato
in essere
Bericoplast S.p.A. (VI)
sindaco effettivo
in essere
B.P.Vi Fondi SGR S.p.A. – cancellata (VI)
presidente del collegio sindacale
cessato
Casa Vinicola Zonin S.p.A. (VI)
sindaco effettivo
in essere
Cosim Costruzioni Immobiliari S.p.A. (VI)
sindaco effettivo
in essere
Cos.ma Costruzioni Maltauro Ing. Piero &
Figli – in fallimento (VI)
presidente del collegio sindacale
in essere
Dago S.r.l. – in liquidazione (VI)
liquidatore
in essere
Dottore
commercialista
e Acciaierie Valbruna S.p.A. (BZ)
revisore legale. Attività di
controllo in società del settore Aliven S.r.l. (VR)
bancario e industriale.
Amenduni Nicola S.p.A. (VI)
170
Documento di Registrazione
relativo all'Emittente
nome e cognome,
competenza ed
esperienza in
materia di gestione
aziendale
società/ente
cariche
ricoperte/partecipazioni
status alla
Data del
Documento di
Registrazione
carica
Datagest S.a.s. di Baschirotto Giorgio & C. – socio accomandante
in liquidazione (VI)
in essere
Eta Finance S.p.A. (VI)
presidente del collegio sindacale
in essere
Farbanca S.p.A. (BO)
presidente del collegio sindacale
in essere
Fattoria Abbazia Monte Oliveto Società
Agricola a responsabilità limitata (SI)
sindaco supplente
cessato
Fattoria Il Palagio S.p.A. (SI)
presidente del collegio sindacale
in essere
G.M.T. S.r.l. – cancellata (VI)
presidente del collegio sindacale
cessato
Incos Italia – S.p.A. (VI)
sindaco effettivo
in essere
Iniziative Industriali (VI)
presidente
in essere
Istituto Diagnostico Antoniano S.p.A. (PD)
sindaco effettivo
in essere
Itersan – S.p.A. (VI)
sindaco effettivo
in essere
Meneghini & Associati S.r.l. (VI)
amministratore delegato
in essere
Mobiliare Montebello – S.p.A. (VI)
amministratore unico
in essere
Monforte 19 S.r.l. (VI)
presidente del collegio sindacale
in essere
Monte Venda S.p.A. – inattiva (VI)
amministratore unico
in essere
Morgagni S.r.l. (VI)
amministratore unico
in essere
Morgagni Novolab S.r.l. “in liquidazione”
(PD)
liquidatore
in essere
Mydoc S.r.l. (VI)
consigliere
in essere
Nordest Società di Gestione del Risparmio
S.p.A. – cancellata (VI)
presidente del collegio sindacale
cessato
Nova S.p.A. – in liquidazione (TV)
sindaco effettivo
in essere
Palladio Team S.p.A. (VI)
presidente del collegio sindacale
in essere
Policentro Domus De Janas S.p.A. (MB)
sindaco effettivo
in essere
Red Glamour S.p.A. – in liquidazione – in
concordato preventivo (VI)
presidente del collegio sindacale
cessato
San Marco S.r.l. - sospesa
consigliere
cessato
Sara Immobiliare S.r.l. – in scioglimento – in consigliere
liquidazione (VI)
171
in essere
Documento di Registrazione
relativo all'Emittente
nome e cognome,
competenza ed
esperienza in
materia di gestione
aziendale
Giuseppe MANNELLA
società/ente
cariche
ricoperte/partecipazioni
status alla
Data del
Documento di
Registrazione
carica
S.E.I.FIN S.r.l. (VI)
presidente del collegio sindacale
in essere
Safond – Martini S.r.l. (VI)
presidente del collegio sindacale
in essere
Servizi S.r.l. (VI)
consigliere
in essere
Servizi Bancari S.r.l. Società Consortile per presidente del collegio sindacale
Azioni (VI)
in essere
Sicce Immobiliare S.p.A. (VI)
presidente del collegio sindacale
in essere
Sicce S.p.A. (VI)
presidente del collegio sindacale
in essere
Siggi Group S.p.A. (VI)
presidente del collegio sindacale
in essere
Socotherm S.p.A. – cancellata (VI)
sindaco effettivo
cessato
Sviluppo Cotorossi S.p.A. (VI)
presidente del collegio sindacale
in essere
Tenuta Rocca di Montemassi S.r.l. (GR)
sindaco supplente
in essere
Tosca S.r.l. con unico socio (VI)
socio unico
cessato
URI – Utilizzazione Risorse Idriche
International Engineering S.p.A. (VI)
sindaco supplente
in essere
Working S.p.A. – in liquidazione (MI)
presidente del collegio sindacale
in essere
Zaccaria S.p.A. – cancellata (VI)
presidente del collegio sindacale
cessato
Zanotto Finanziaria S.r.l. (VI)
presidente del collegio sindacale
cessato
Agrifutura S.p.A. (VI)
amministratore unico
in essere
associato
in essere
associato
in essere
associato
in essere
presidente del collegio sindacale
cessato
Dottore
commercialista
e Adacta Studio Associato (VI)
revisore legale. Attività di
controllo in società del settore Adacta Studio Associato Bassano (VI)
bancario e industriale.
Adacta Studio Associato Treviso (TV)
Aliven S.r.l. (VR)
Banca di Credito dei Farmacisti S.p.A. (AN) sindaco effettivo
cessato
Biomax S.r.l. (VI)
sindaco supplente
in essere
BPVI Multicredito S.p.A. (VI)
sindaco effettivo
in essere
Broker Trust Mediazione Creditizia S.p.A.
(FI)
sindaco supplente
cessato
Buziol Investimenti S.p.A. (VI)
presidente del collegio sindacale
in essere
Campagnolo S.r.l. (VI)
sindaco supplente
in essere
172
Documento di Registrazione
relativo all'Emittente
nome e cognome,
competenza ed
esperienza in
materia di gestione
aziendale
società/ente
Cattolica – BPVI Mediazione Creditizia
S.p.A. (VI)
cariche
ricoperte/partecipazioni
sindaco supplente
status alla
Data del
Documento di
Registrazione
carica
cessato
Coop. Servizi – Società cooperativa a
sindaco supplente
responsabilità limitata – in liquidazione (VI)
in essere
Denim Service S.p.A. (VI)
sindaco supplente
in essere
Dimap S.r.l. (VE)
sindaco effettivo
in essere
Disma Holding S.r.l. (VI)
sindaco effettivo
in essere
E.E.I. - Equipaggiamenti elettronici
industriali S.r.l. (VI)
sindaco supplente
cessato
Elcomit S.p.A. (VI)
sindaco supplente
cessato
Elvi S.p.A. (VI)
sindaco effettivo
in essere
Family Box S.r.l. (VI)
sindaco effettivo
in essere
Farbanca S.p.A. (BO)
sindaco supplente
in essere
Fashion Box S.p.A. (TV)
sindaco effettivo
in essere
Fidifa S.r.l. (VI)
sindaco supplente
cessato
Folco Finanziaria Immobiliare S.r.l. (VI)
consigliere
cessato
Fort S.r.l. unipersonale (VI)
presidente del collegio sindacale
cessato
Hitachi Fercad Power Tools Italia S.p.A.
(VI)
sindaco supplente
in essere
Holding F.I.S. S.p.A. (VI) - inattiva
sindaco effettivo
in essere
Idas S.p.A. (VI)
sindaco supplente
in essere
Idea S.r.l. (TV)
presidente del collegio sindacale
cessato
Idea Shop S.r.l. in liquidazione (TV)
presidente del consiglio di
cessato
amministrazione e presidente del
collegio sindacale
Il Nuovo Ponte Società cooperativa sociale
Onlus (VI)
sindaco supplente
in essere
Il Rustico S.S. (VI)
Socio
cessato
Laboratorio Morseletto S.r.l. (VI)
sindaco effettivo
cessato
Laston Italiana S.p.A. (VI)
sindaco effettivo
cessato
Main Box S.p.A. (TV)
presidente del collegio sindacale
in essere
173
Documento di Registrazione
relativo all'Emittente
nome e cognome,
competenza ed
esperienza in
materia di gestione
aziendale
Marco POGGI
società/ente
cariche
ricoperte/partecipazioni
status alla
Data del
Documento di
Registrazione
carica
Marco Viti Farmaceutici S.p.A. (VI)
sindaco supplente
cessato
Moro Minuterie S.r.l. (PD)
sindaco supplente
cessato
Morosina S.p.A. (BO)
sindaco effettivo
Cessato
New Mills S.p.A. (TV)
presidente del collegio sindacale
in essere
Nordest SGR S.p.A. (VI)
sindaco supplente
in essere
One Box S.r.l. (TV)
presidente del collegio sindacale
in essere
Progetti S.r.l. (TV)
presidente del collegio sindacale
Cessato
Sacme S.p.A. (VI)
sindaco effettivo
in essere
Servizi Bancari S.C.p.A. (VI)
sindaco supplente
in essere
Semigel S.p.A. in liquidazione – in
concordato preventivo (VI)
presidente del collegio sindacale
Cessato
Sicit 2000 S.p.A. (VI)
sindaco supplente
in essere
Sicit Chemitech S.p.A. (VI)
sindaco supplente
in essere
Sunshine S.p.A. (VI)
sindaco effettivo
in essere
Sviluppo Energie Alternative S.p.A. (VI)
sindaco supplente
in essere
Valtur S.p.A.
sindaco supplente
in essere
Vitex S.r.l. (VI)
consigliere
in essere
Zanella S.p.A. in liquidazione (VI)
sindaco effettivo
in essere
Abaco Risorse S.r.l. (VI)
amministratore delegato e socio
in essere
sindaco supplente
cessato
sindaco supplente
Cessato
sindaco supplente
Cessato
Automobile Club Vicenza (VI)
vice presidente
in essere
ACTA S.p.A. (VI)
sindaco supplente
in essere
Beton Adige S.r.l. (TN)
sindaco effettivo
Cessato
BP Europack S.r.l. (VI)
sindaco supplente
Cessato
BPVI Multicredito S.p.A. (VI)
presidente del collegio sindacale
in essere
Calcestruzzi Atesini S.r.l. (TN)
sindaco effettivo
in essere
Dottore
commercialista
e Amcor Flexibles Italia S.r.l. (VI)
revisore legale. Attività di
controllo in società del settore Angelo Festa & Figlio S.p.A. (VI)
bancario e industriale.
Angelo Orsoni S.r.l. (VE)
174
Documento di Registrazione
relativo all'Emittente
nome e cognome,
competenza ed
esperienza in
materia di gestione
aziendale
società/ente
cariche
ricoperte/partecipazioni
status alla
Data del
Documento di
Registrazione
carica
Cartiere Cariolaro S.r.l. in liquidazione.
(PD)
sindaco effettivo
Cessato
Cartografica Veneta S.p.A. (VI)
sindaco effettivo
in essere
C.M.S.R. - Veneto Medica S.p.A. (VI)
sindaco supplente
Cessato
Codel. Ma S.r.l. (VI)
presidente del collegio sindacale
in essere
Coelsanus Industria Conserve S.p.A. (VI)
sindaco effettivo
in essere
Comcart S.r.l. (PD)
sindaco effettivo
Cessato
Comem S.p.A. (VI)
sindaco supplente
Cessato
Dicra S.p.A. (VI)
sindaco supplente
in essere
Dinoil S.p.A. (VI)
presidente del collegio sindacale
in essere
Dofin S.p.A. (VI)
consigliere
in essere
Dolomite Franchi S.p.A. (BS)
sindaco effettivo
in essere
Ecoveneta S.p.A. (VI)
presidente del collegio sindacale
Cessato
Elettra S.p.A. (VI)
sindaco effettivo
cessato
Elettrofin S.p.A. (VI)
sindaco supplente
Cessato
Farbanca S.p.A. (BO)
sindaco supplente
in essere
F.B.C. S.p.A. (VI)
sindaco effettivo
in essere
F.lli Bono S.p.A. (VI)
consigliere
in essere
Famacc S.p.A. (VI)
sindaco effettivo
in essere
Fattoria Il Palagio S.p.A. (SI)
sindaco supplente
in essere
Feudo Principi di Butera S.Ag.r.l. (CL)
sindaco supplente
in essere
F.I.A.M.M. S.p.A. (VI)
consigliere
in essere
Fin. Com. S.r.l. (VI)
consigliere delegato
Cessato
GE.DO.SAN. S.p.A. unipersonale (VI)
sindaco supplente
Cessato
G.M.T. S.r.l. (VI)
sindaco supplente
Cessato
Impresa Costruzioni Giuseppe Maltauro
S.p.A. (VI)
sindaco supplente
in essere
Integra S.r.l.
presidente del collegio sindacale
in essere
175
Documento di Registrazione
relativo all'Emittente
nome e cognome,
competenza ed
esperienza in
materia di gestione
aziendale
società/ente
cariche
ricoperte/partecipazioni
status alla
Data del
Documento di
Registrazione
carica
Inerti Cementi S.p.A. (VI)
sindaco supplente
Cessato
Leasing Nord S.p.A. (VI)
presidente del collegio sindacale
in essere
L.I.M.A. Lavorazione Italiana Metalli ed
Affini S.p.A. (VI)
sindaco supplente
cessato
Maltauro Partecipazioni S.p.A. (VI)
sindaco effettivo
in essere
Manifattura Filam S.p.A. (VI)
sindaco effettivo
cessato
Marly's Confezioni S.p.A. (VI)
presidente del collegio sindacale
in essere
Miotti Rappresentanze S.r.l. (VI)
presidente del collegio sindacale
Cessato
Miteni S.p.A. (MI)
sindaco supplente
Cessato
ML Lorenzin S.r.l. (PD)
presidente del collegio sindacale
in essere
Moretto S.p.A. (VI)
sindaco effettivo
in essere
Nuova Briantea S.C.a.r.L. (BO)
sindaco effettivo
in essere
Off. Mecc. Pietro Berto S.p.A. (VI)
sindaco effettivo
in essere
Padova Star S.p.A. (PD)
presidente del collegio sindacale
Cessato
Pardo S.p.A. (VI)
consigliere
in essere
Proidea S.C.r.L. in liquidazione (FE)
sindaco effettivo
Cessato
Portocittà S.p.A. (TS)
sindaco supplente
in essere
Refel S.p.A. (PN)
sindaco effettivo
in essere
RHI Refractories Italiana S.r.l. (BS)
sindaco effettivo
in essere
S.I.P.A.B. S.p.A. (VI)
presidente del collegio sindacale
in essere
S.I.P.E. S.p.A. (VI)
presidente del collegio sindacale
in essere
SIAM Handels S.r.l. (VI)
sindaco supplente
cessato
Stedin S.r.l. (VI) - inattiva
sindaco supplente
in essere
Studio Simonetto, Zanetti, Zamberlan &
Partners (VI)
Socio
in essere
Svip S.p.A. (VI) - inattiva
sindaco effettivo
cessato
Torcitura Vittorio Maule S.p.A. (VI)
presidente del collegio sindacale
cessato
Trend Group S.p.A. (VI)
sindaco supplente
in essere
176
Documento di Registrazione
relativo all'Emittente
nome e cognome,
competenza ed
esperienza in
materia di gestione
aziendale
società/ente
cariche
ricoperte/partecipazioni
status alla
Data del
Documento di
Registrazione
carica
Vibeton S.p.A. (VI)
sindaco effettivo
cessato
Videomedia S.p.A. (VI)
sindaco supplente
cessato
Consorzio Triveneto S.p.A. (PD)
presidente e amministratore
delegato
in essere
consigliere
Cessato
consigliere
in essere
consigliere
Cessato
Nomisma – Società di Studi Economici
S.p.A. (BO)
consigliere
in essere
Oasi Diagram S.p.A. (MI)
consigliere
Cessato
Ribes S.p.A. (MI)
consigliere
in essere
SEC Servizi S.C.p.A. (PD)
presidente
in essere
Servizi Bancari S.C.p.A. (VI)
amministratore delegato
Cessato
Società Cattolica di Assicurazioni S.C.p.A.
(VR)
consigliere
Cessato
Istituto Centrale delle Banche Popolari
Italiane S.p.A. (MI)
consigliere
in essere
amministratore delegato
in essere
consigliere
in essere
amministratore delegato
in essere
Società Cooperativa fra le Banche Popolari
Luigi Luzzatti S.C.p.A. (RM) - inattiva
consigliere
Cessato
ABC Assicura S.p.A. (VR)
consigliere
in essere
consigliere
in essere
consigliere
Cessato
consigliere
in essere
consigliere
Cessato
Direzione Generale
Samuele SORATO
Dirigente. Attività di direzione e
amministrazione in società del Farbanca S.p.A. (BO)
settore bancario attività di
amministrazione in società del Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi
settore assicurativo, finanziario Consorzio (RM)
ed informatico.
Istituto Centrale delle Banche Popolari
Italiane S.p.A. (MI)
Adriano CAUDURO
Dirigente. Attività di direzione e
amministrazione in società del Prestinuova S.p.A.
settore bancario, attività di
amministrazione in società del SEC Servizi S.C.p.A. (PD)
settore
finanziario
ed
informatico.
Servizi Bancari S.C.p.A. (VI)
Emanuele GIUSTINI
Dirigente. Attività di direzione e Berica Vita S.p.A. (VI)
amministrazione in società del
settore bancario, attività di B.P.Vi Fondi SGR S.p.A. (VI)
amministrazione in società del
settore
finanziario
ed Cartasì S.p.A. (MI)
assicurativo.
Cattolica – BPVI Mediazione Creditizia
S.p.A. (VI)
177
Documento di Registrazione
relativo all'Emittente
nome e cognome,
competenza ed
esperienza in
materia di gestione
aziendale
Paolo MARIN
società/ente
CF Assicurazioni S.p.A. (RM)
consigliere
Cessato
Consorzio Pattichiari (RM)
membro del consiglio direttivo
in essere
Key Client Cards & Solutions S.p.A. (MI)
consigliere
Cessato
Palladio Leasing S.p.A. (VI)
consigliere
Cessato
Pro Mac S.p.A. (MI)
consigliere
Cessato
Banca di Credito dei Farmacisti S.p.A. (AN) consigliere
Cessato
Dirigente. Attività di direzione e BPV Finance PLC (Irlanda)
amministrazione in società del
settore bancario, attività di Cariprato S.p.A. (PO)
amministrazione in società del
settore finanziario.
Kevios S.p.A. (RM)
Andrea PIAZZETTA
cariche
ricoperte/partecipazioni
status alla
Data del
Documento di
Registrazione
carica
consigliere
cessato
vice direttore generale
cessato
consigliere
cessato
Polis Fondi SGR (MI)
consigliere
in essere
SEC Servizi S.C.p.A. (PD)
consigliere
in essere
Arca SGR S.p.A. (MI)
consigliere
in essere
consigliere
in essere
consigliere
in essere
consigliere
in essere
consigliere
in essere
Dirigente. Attività di direzione e Berica 9 Residential MBS S.r.l. (VI)
amministrazione in società del
settore bancario, attività di Berica ABS S.r.l. (MI)
amministrazione in società del
settore finanziario.
Berica Vita S.p.A. (VI)
BPV Finance PLC (Irlanda)
Per quanto a conoscenza dell’Emittente, nessuno dei componenti il Consiglio di
Amministrazione, il Collegio Sindacale e la Direzione Generale della Banca negli ultimi cinque
anni: (i) ha subìto condanne in relazione a reati di frode; (ii) è stato dichiarato fallito o sottoposto
a procedure concorsuali o è stato associato, nell’ambito dell’assolvimento dei propri incarichi, ad
alcuna bancarotta, amministrazione controllata o procedura di liquidazione non volontaria; e (iii)
ha subìto incriminazioni ufficiali e/o sanzioni da parte di autorità pubbliche o di regolamentazione
(comprese le associazioni professionali designate) né interdizioni da parte di un tribunale dalla
carica di membro dell’organo di amministrazione, direzione o vigilanza della Banca o dallo
svolgimento di attività di direzione o di gestione di qualsiasi emittente, salvo quanto segue.
Ispezioni della Banca d’Italia
Con provvedimento della Banca d’Italia del 31 marzo 2009, a seguito di violazioni accertate dalla
Banca d’Italia stessa nel corso degli accertamenti ispettivi condotti presso l’Emittente nel periodo
dal 23 ottobre 2007 al 12 marzo 2008, sono state irrogate sanzioni amministrative ai componenti
dell’allora Consiglio di Amministrazione (tranne due in quanto all’epoca di recente nomina) e
Collegio Sindacale e all’allora Direttore Generale pari ad euro 28.000,00 ciascuno. In particolare,
dei destinatari delle sanzioni sopra citate risultano ancora in carica, alla Data del Documento di
178
Documento di Registrazione
relativo all'Emittente
Registrazione: Zonin Giovanni, Breganze Marino, Miranda Franco, Stella Maurizio, Tibaldo
Giorgio e Zigliotto Giuseppe (componenti del Consiglio di Amministrazione) e Zamberlan
Giovanni e Laura Piussi (componenti del Collegio Sindacale). Nessun componente dell’attuale
Direzione Generale è stato destinatario delle sanzioni amministrative irrogate dalla Banca d’Italia
nel corso degli accertamenti ispettivi condotti presso l’Emittente nel periodo dal 23 ottobre 2007
al 12 marzo 2008.
L’Emittente è stato sottoposto, nel periodo intercorrente dal 16 aprile 2009 al 7 agosto 2009, ad
accertamenti ispettivi da parte di Banca d’Italia, ai sensi degli articoli artt. 54 e 68 del T.U.B.,
aventi ad oggetto l’idoneità degli interventi di riassetto organizzativo realizzati per assicurare il
superamento delle carenze riscontrate nei precedenti accertamenti ispettivi (follow up) - svoltisi nel
periodo dal 23 ottobre 2007 al 12 marzo 2008 -. Gli esiti di tali accertamenti sono stati consegnati
dall’Organo di vigilanza in data 27 ottobre 2009 e l’ispezione si è conclusa senza l’avvio di
procedimenti sanzionatori.
L’Emittente è stato, inoltre, sottoposto, nel periodo intercorrente dal 29 novembre 2010 al 16
marzo 2011, ad accertamenti ispettivi da parte di Banca d’Italia, ai sensi degli articoli artt. 54 e 68
del T.U.B., aventi ad oggetto “ricognizione del processo di adeguamento di procedure e prassi
alla disciplina sulla trasparenza bancaria anche attraverso accessi presso vari punti distributivi
nonché, con particolare riferimento alla operatività di Banca Nuova, verifica del rispetto della
normativa antiriciclaggio”. Gli esiti di tali accertamenti sono stati consegnati dall’Organo di
vigilanza in data 9 giugno 2011 e l’ispezione si è conclusa senza l’avvio di procedimenti
sanzionatori.
Successivamente, il Gruppo Banca Popolare di Vicenza è stato sottoposto, nel periodo
intercorrente dal 28 maggio 2012 al 12 ottobre 2012, ad accertamenti ispettivi da parte di Banca
d’Italia, ai sensi degli articoli 54 e 68 del T.U.B., mirati a valutare l’adeguatezza del sistema di
governo, di gestione e controllo del rischio di credito. Gli esiti di tali accertamenti sono stati
consegnati dall’Organo di vigilanza in data 11 dicembre 2012 e l’ispezione si è conclusa senza
l’avvio di procedimenti sanzionatori 13.
Si precisa, infine, che a partire dal 10 marzo 2014 l’Emittente, in ottemperanza a quanto previsto
dall’art. 33(4) del Regolamento (UE) n. 1024/2013 del Consiglio del 15 ottobre 2013 e dalla
Decisione della BCE del 4 febbraio 2014 (ECB/2014/3), è sottoposto ad accertamento ispettivo
condotto per conto della Banca Centrale Europea. Tale accertamento è mirato all’esame della
qualità degli attivi (Asset Quality Review) previsto nell’ambito del Comprehensive assessment,
finalizzato all’avvio del Single Supervisory Mechanism.
14.2
CONFLITTI DI INTERESSE DEGLI ORGANI DI AMMINISTRAZIONE, DI DIREZIONE, DI VIGILANZA
E DEGLI ALTI DIRIGENTI
Potenziali conflitti di interesse
Alla Data del Documento di Registrazione, e per quanto a conoscenza dell’Emittente, non
risultano situazioni di potenziale conflitto di interesse intercorrenti tra l’Emittente stesso e i
componenti del Consiglio di Amministrazione, del Collegio Sindacale e della Direzione Generale,
salvo quelle eventualmente inerenti le operazioni trattate nel rispetto della normativa vigente e
13
Alla data dell’ultimo aggiornamento presentato al Consiglio di Amministrazione dell’Emittente nel 2014
il 61% degli interventi (n.ro 19) ricompresi nel Master Plan risultavano completati mentre il rimanente 39%
(n.ro 12 interventi) risultavano in corso di realizzazione con completamento previsto, in buona parte, entro
la fine del primo semestre del corrente anno.
179
Documento di Registrazione
relativo all'Emittente
delle procedure previste, in particolare, dall’art. 2391 del Codice Civile, dall’art. 136 del TUB,
dal Regolamento Parti Correlate nonché dalla disciplina di Banca d’Italia in materia di “Attività
di rischio e conflitti di interesse nei confronti di soggetti collegati”.
Più precisamente, ai sensi dell’art. 2391 del Codice Civile l’amministratore deve dare notizia agli
altri amministratori ed al collegio sindacale di ogni interesse che, per conto proprio o di terzi,
abbia in una specifica operazione, precisandone la natura, i termini, l’origine e la portata.
Inoltre, ai sensi dell’articolo 136 del TUB, coloro che svolgono funzioni di amministrazione,
direzione e controllo presso una banca non possono contrarre obbligazioni di qualsiasi natura o
compiere atti di compravendita, direttamente o indirettamente, con la banca che amministrano,
dirigono o controllano, se non previa deliberazione dell’organo di amministrazione, presa
all’unanimità e col voto favorevole di tutti i componenti dell’organo di controllo, fermi restando
gli obblighi previsti dal Codice Civile in materia di interessi degli amministratori.
Si segnala, altresì, che, allo scopo di ottemperare a quanto previsto dalla Banca d’Italia nel 9°
aggiornamento del 12 dicembre 2011 della circolare n. 236 del 27 dicembre 2006 “Nuove
disposizioni di vigilanza prudenziale per le banche” che ha introdotto il titolo V – capitolo 5
(sezione III) in materia di “Attività di rischio e conflitti di interesse nei confronti di soggetti
collegati” e a quanto previsto dalla Consob con delibera n. 17221 del 12 marzo 2010 e successive
modifiche con il “Regolamento recante disposizioni in materia di operazioni con parti correlate”,
il Consiglio di Amministrazione dell’Emittente, con delibera del 27 giugno 2012, ha adottato il
“Regolamento Operazioni con Soggetti Collegati” che ha lo scopo di disciplinare e assicurare le
modalità di individuazione, di approvazione, di esecuzione e di comunicazione al mercato delle
operazioni con i soggetti collegati poste in essere direttamente ovvero per il tramite di società
controllate, e di assicurare il rispetto dei limiti prudenziali per le attività di rischio nei confronti
degli stessi.
Infine, si evidenzia che l’Emittente, in data 26 gennaio 2007, ha adottato il “Regolamento ai fini
dell’informativa di bilancio in materia di operazioni con parti correlate, operazioni significative
non ricorrenti e atipiche e/o inusuali” che definisce i criteri quantitativi/qualitativi per
l’identificazione delle operazioni con parti correlate ai fini della loro informativa nel bilancio di
esercizio.
Eventuali accordi o intese
L’Emittente non è a conoscenza di accordi o intese con i principali azionisti, clienti, fornitori o
altri, a seguito dei quali i membri del Consiglio di Amministrazione e del Collegio Sindacale e i
principali Dirigenti siano stati scelti quali membri degli organi di amministrazione, di vigilanza o
quali dirigenti.
Eventuali restrizioni
Non sono previste restrizioni a carico dei membri del Consiglio di Amministrazione, del Collegio
Sindacale e dei principali Dirigenti in merito alla cessione dei titoli dell’Emittente dagli stessi
detenuti.
180
Documento di Registrazione
relativo all'Emittente
15.
REMUNERAZIONI E BENEFICI
15.1
COMPENSI AD AMMINISTRATORI, SINDACI E MEMBRI DELLA DIREZIONE GENERALE
Di seguito sono riportati i compensi lordi destinati a qualsiasi titolo e sotto qualsiasi forma,
per l’esercizio 2013 dall’Emittente ai componenti del Consiglio di Amministrazione, ai
membri del Collegio Sindacale e ai componenti la Direzione Generale (Direttore Generale,
Vice-Direttori Generali) di Banca Popolare di Vicenza, anche per le analoghe funzioni
ricoperte presso le altre società del Gruppo.
Si precisa che tali compensi sono conformi al documento “Politiche di remunerazione e
piani di compensi ai sensi dell’articolo 22, secondo comma, dello Statuto sociale” di cui al
punto 5) delle relazioni sugli argomenti all'ordine del giorno contenente i principi generali e
le caratteristiche di maggior rilievo dei sistemi retributivi adottati, i criteri utilizzati per la
valutazione dei risultati, l’adeguamento ai rischi e il sistema di governance applicato
approvato dall’Assemblea Ordinaria della Società il 27 aprile 2013.
Tabella relativa ai componenti il Consiglio di Amministrazione
Nella tabella sottostante sono indicati i compensi (indicati in Euro) corrisposti nell'esercizio
chiuso al 31 dicembre 2013 ai componenti il Consiglio di Amministrazione di Banca
Popolare di Vicenza.
CARICA RICOPERTA
REMUNERAZIONE
FISSA
BONUS E ALTRI
INCENTIVI
Consiglio di
Amministrazione
4.731.928,80
0
Tabella relativa ai componenti il Collegio Sindacale
Nella tabella sottostante sono indicati i compensi (indicati in Euro) corrisposti nell'esercizio
chiuso al 31 dicembre 2013 ai componenti il Collegio Sindacale di Banca Popolare di
Vicenza.
CARICA RICOPERTA
REMUNERAZIONE
FISSA
BONUS E ALTRI
INCENTIVI
Collegio Sindacale
636.300,42
0
Tabella relativa ai componenti la Direzione Generale
Nella tabella sottostante sono indicati i compensi (indicati in Euro) corrisposti nell'esercizio
chiuso al 31 dicembre 2013 ai componenti la Direzione Generale (Direttore Generale e Vice
Direttori Generali) di Banca Popolare di Vicenza.
181
Documento di Registrazione
relativo all'Emittente
CARICA
RICOPERTA
REMUNERAZIONE
FISSA
BONUS
E
ALTRI
INCENTIVI
(comprensivi
di
quote
differite riferite ad
esercizi precedenti)
Direzione Generale
15.2
3.482.972,22
1.340.000,00
AMMONTARE DEGLI IMPORTI ACCANTONATI O ACCUMULATI DALLA SOCIETÀ O DALLE SUE
CONTROLLATE PER LA CORRESPONSIONE DI PENSIONI, INDENNITÀ DI FINE RAPPORTO O
BENEFICI ANALOGHI
Relativamente all’esercizio chiuso al 31 dicembre 2013 l’ammontare dell’indennità di fine
rapporto (c.d. TFR) accantonato dall’azienda in favore del Direttore Generale e dei Vice Direttori
Generali è pari a Euro 5.271,31. Si precisa, inoltre, che sono stati versati Euro 353.550,51 ai fondi
pensione esterni a titolo di quota TFR e quota a carico dell’azienda.
182
Documento di Registrazione
relativo all'Emittente
16.
PRASSI DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE
Il Consiglio di Amministrazione è composto da 18 (diciotto) membri, nominati dall’Assemblea,
tra i soci aventi diritto di intervenire e di votare nelle Assemblee in possesso dei requisiti di
onorabilità, professionalità e indipendenza prescritti dalla legge, dalle norme di vigilanza per le
banche e dallo Statuto. Con apposito regolamento, approvato dal Consiglio di Amministrazione,
sono previsti limiti al cumulo degli incarichi che possono essere contemporaneamente ricoperti
dagli Amministratori, che tengano conto della natura dell’incarico e delle caratteristiche e
dimensioni delle società ove rivestono la carica. Restano comunque fermi, ove più rigorosi, i
limiti al cumulo degli incarichi eventualmente previsti dalla disciplina, anche regolamentare,
volta a volta vigente.
Oltre a quanto previsto dalla legge, costituiscono causa di ineleggibilità o di decadenza dalla
carica di Consigliere:
−
l’essere legato alla Società – fatta eccezione per il Consigliere Delegato, se nominato – da un
rapporto continuativo di prestazione d’opera o di lavoro subordinato;
−
l’essere componente di organi amministrativi o di controllo di altre banche o di altre aziende
che svolgono attività in concorrenza con quella della Società – salvo si tratti di società
partecipate – o l’essere legato alle stesse da un rapporto continuativo di prestazione d’opera o
di lavoro subordinato.
Almeno quattro Consiglieri devono essere non esecutivi. Ai Consiglieri non esecutivi non
possono essere attribuite deleghe né particolari incarichi e non possono essere coinvolti,
nemmeno di fatto, nella gestione esecutiva della Società.
Almeno due Consiglieri devono possedere i requisiti di indipendenza. Sono considerati non
indipendenti i Consiglieri che: (i) direttamente o indirettamente, abbiano con la Società o con le
società da questa controllate o soggette a comune controllo relazioni commerciali, creditizie o
professionali che ne compromettano l’indipendenza; (ii) rivestano la carica di Amministratore
esecutivo in un’altra società controllata dalla Società; (iii) siano soci o Amministratori o abbiano
relazioni significative di affari con il soggetto incaricato della revisione contabile della Società;
(iv) siano coniugi, parenti od affini entro il quarto grado di una persona che si trovi in una delle
situazioni di cui ai punti precedenti.
16.1
PERMANENZA NELLA CARICA DEI COMPONENTI DEGLI ORGANI AMMINISTRATIVI, DI
DIREZIONE E DI VIGILANZA
La seguente tabella riporta, per ciascun componente il Consiglio di Amministrazione, il Collegio
Sindacale e la Direzione Generale, la carica/funzione rivestita e la data a decorrere dalla quale i
componenti in carica alla Data del Documento di Registrazione hanno assunto detta
carica/funzione per la prima volta nonché la scadenza prevista del mandato.
:nome e cognome
carica / funzione
Giovanni ZONIN
Presidente
data prima nomina nella
carica/funzione
scadenza del mandato
Consiglio di Amministrazione
15 febbraio 1983 (consigliere)
app. bilancio 31 dicembre 2015
20 maggio 1996 (presidente)
Marino BREGANZE
Vice Presidente
27 maggio 1986 (consigliere)
22 settembre
presidente)
1998
app. bilancio 31 dicembre 2016
(vice
Andrea MONORCHIO
Vice Presidente
18 ottobre 2011 (consigliere e app. bilancio 31 dicembre 2015
vice presidente)
Giorgio TIBALDO
Consigliere e Segretario
29 ottobre 1985
183
app. bilancio 31 dicembre 2016
Documento di Registrazione
relativo all'Emittente
Paolo ANGIUS
Consigliere
27 aprile 2013
app. bilancio 31 dicembre 2015
Alessandro BIANCHI
Consigliere
10 luglio 2012
app. bilancio 31 dicembre 2016
Giorgio COLUTTA
Consigliere
26 aprile 2014
app. bilancio 31 dicembre 2016
Vittorio DOMENICHELLI
Consigliere
25 aprile 2009
app. bilancio 31 dicembre 2014
Giovanna DOSSENA
Consigliere
27 aprile 2013
app. bilancio 31 dicembre 2015
Giovanni FANTONI
Consigliere
21 aprile 2007
app. bilancio 31 dicembre 2015
Maria Carla MACOLA
Consigliere
24 gennaio 2012
app. bilancio 31 dicembre 2014
Franco MIRANDA
Consigliere
11 maggio 1996
app. bilancio 31 dicembre 2016
Alvise ROSSI DI SCHIO
Consigliere
26 aprile 2014
app. bilancio 31 dicembre 2016
Luigi SCIARRINO
Consigliere
26 aprile 2014
app. bilancio 31 dicembre 2016
Maurizio STELLA
Consigliere
9 luglio 1991
app. bilancio 31 dicembre 2015
Nicola TOGNANA
Consigliere
25 aprile 2009
app. bilancio 31 dicembre 2014
Giuseppe ZIGLIOTTO
Consigliere
10 maggio 2003
app. bilancio 31 dicembre 2014
Roberto ZUCCATO
Consigliere
25 aprile 2009
app. bilancio 31 dicembre 2014
:nome e cognome
carica / funzione
data prima nomina nella
carica/funzione
scadenza del mandato
Collegio Sindacale
Giovanni ZAMBERLAN
Presidente
11 luglio 1987
app. bilancio 31 dicembre 2016
Laura PIUSSI
Sindaco effettivo
14 maggio 2005
app. bilancio 31 dicembre 2016
Paolo ZANCONATO
Sindaco effettivo
26 aprile 2014
app. bilancio 31 dicembre 2016
Giuseppe MANNELLA
Sindaco supplente
15 maggio 1999
app. bilancio 31 dicembre 2016
Marco POGGI
Sindaco supplente
10 novembre 2001
app. bilancio 31 dicembre 2016
:nome e cognome
carica / funzione
data prima nomina nella
carica/funzione
scadenza del mandato
Samuele SORATO
Direttore Generale
18 marzo 2008
tempo indeterminato
Adriano CAUDURO
Vice Direttore Generale
18 ottobre 2011
tempo indeterminato
Direzione Generale
16.2
Emanuele GIUSTINI
Vice Direttore Generale
26 novembre 2007
tempo indeterminato
Paolo MARIN
Vice Direttore Generale
18 ottobre 2011
tempo indeterminato
Andrea PIAZZETTA
Vice Direttore Generale
18 ottobre 2011
tempo indeterminato
CONTRATTI DI LAVORO STIPULATI DAI MEMBRI DEGLI ORGANI AMMINISTRATIVI, DI
DIREZIONE E DI VIGILANZA
Non risultano contratti di lavoro stipulati dai componenti gli organi di amministrazione e
controllo con l’Emittente o sue controllate, che prevedano indennità di fine rapporto.
Per il personale del Gruppo non esistono alla Data del Documento di Registrazione compensi
pattuiti in caso di conclusione anticipata del rapporto di lavoro volontaria da parte dei dipendenti
(i cosiddetti golden parachutes).
16.3
INFORMAZIONI SUL COMITATO NOMINE E RETRIBUZIONI, COMITATO DELLE PARTI
CORRELATE E SUL COMITATO DI CONTROLLO
184
Documento di Registrazione
relativo all'Emittente
Comitato Remunerazione
In ottemperanza alle «Disposizioni di Vigilanza in materia di organizzazione e governo societario
delle banche» emanate dalla Banca d’Italia con provvedimento del 4 marzo 2008, il Consiglio di
Amministrazione dell’Emittente, nella riunione del 28 aprile 2009, ha costituito al proprio interno
un Comitato Remunerazione, il quale svolge la propria attività avuto riguardo ai principi e ai
criteri indicati nelle Disposizioni di Vigilanza suddette.
Successivamente, il Consiglio di Amministrazione, nella riunione del 5 aprile 2011, ha recepito le
«Disposizioni di Vigilanza in materia di politiche e prassi di remunerazione e incentivazione nelle
banche» contenute nel documento pubblicato della Banca d’Italia il 30 marzo 2011, modificando
la composizione e le funzioni del Comitato Remunerazione.
Il Comitato Remunerazione è attualmente composto da tre Consiglieri non esecutivi, la
maggioranza dei quali indipendenti.
Il Comitato Remunerazione:
− ha compiti consultivi e di proposta in materia di compensi degli esponenti aziendali e dei
responsabili delle funzioni di controllo interno;
− ha compiti consultivi in materia di determinazione dei criteri per la remunerazione del restante
“Personale più Rilevante”, così come identificato dalle strutture preposte di Banca Popolare di
Vicenza nell’ambito del processo di autovalutazione periodico approvato dal Consiglio di
Amministrazione;
− vigila direttamente sulla corretta applicazione delle regole relative alla remunerazione dei
responsabili delle funzioni di controllo interno, in stretto raccordo con l’organo con funzione
di controllo;
− cura la preparazione della documentazione da sottoporre al Consiglio di Amministrazione di
Banca Popolare di Vicenza per le relative decisioni;
− collabora con gli altri comitati interni al Consiglio di Amministrazione, in particolare con il
Comitato per il Controllo;
− assicura il coinvolgimento delle funzioni aziendali competenti nel processo di elaborazione e
controllo delle politiche e prassi di remunerazione;
− si esprime, anche avvalendosi delle informazioni ricevute dalle funzioni aziendali competenti,
sul raggiungimento degli obiettivi di performance cui sono legati i piani di incentivazione e
sull’accertamento delle altre condizioni poste per l’erogazione dei compensi;
− fornisce adeguato riscontro sull’attività da esso svolta agli organi aziendali, compresa
l’Assemblea.
Il Comitato ha facoltà di accesso alle informazioni e alle funzioni aziendali necessarie per lo
svolgimento dei propri compiti e può avvalersi, per il tramite delle strutture competenti della
capogruppo, di consulenti esterni.
Alle riunioni del Comitato partecipano, in relazione alle rispettive competenze e su invito del
Presidente, le funzioni di controllo interno:
− il Risk Manager per assicurare che i sistemi di incentivazione siano adeguatamente corretti per
tener conto di tutti i rischi assunti dalla banca, secondo metodologie coerenti con quelle che la
banca adotta per la gestione dei rischi a fini regolamentari e interni;
− la Funzione di Compliance per riferire in merito alle evidenze emerse dalle verifiche effettuate
185
Documento di Registrazione
relativo all'Emittente
sulla coerenza del sistema premiante agli obiettivi di rispetto delle norme, dello statuto nonché
di eventuali codici etici o altri standard di condotta applicabili alla banca;
− la Funzione di Revisione Interna per riferire in merito alle evidenze emerse dalle verifiche
effettuate sulla rispondenza delle prassi di remunerazione alle politiche approvate e alla
normativa.
Alle riunioni del Comitato possono, altresì, partecipare, sempre su invito del Presidente, soggetti
del Gruppo e/o persone esterne allo stesso, la cui presenza possa risultare di supporto al migliore
svolgimento delle funzioni del Comitato.
Il Comitato Remunerazione può avvalersi, altresì, ove ritenuto opportuno, di consulenti esterni
indipendenti.
Il Comitato Remunerazioni alla Data del Documento di Registrazione risulta così composto:
nome e cognome
luogo e data di nascita
carica / funzione
data ultima
nomina nella
carica/funzione
scadenza del mandato
Comitato Remunerazioni
Vittorio DOMENICHELLI (*)
Fiesso d’Artico (VE)
presidente
29 aprile 2014
app.
bilancio
dicembre 2014
31
componente
29 aprile 2014
app.
bilancio
dicembre 2014
31
componente
29 aprile 2014
app.
bilancio
dicembre 2014
31
10/09/1948
Alessandro BIANCHI (*)
Sommacampagna (VR)
19/06/1944
Giovanna DOSSENA (**)
Crema (CR)
17/01/1960
(*) Consiglieri indipendenti.
(**) Consigliere non esecutivo.
Comitato Amministratori Indipendenti
Il Comitato Amministratori Indipendenti della Banca è costituito ai sensi del regolamento recante
disposizioni in materia di operazioni con Parti Correlate, adottato con delibera Consob n. 17221
del 12 marzo 2010, e del titolo V – cap. 5 delle “Nuove disposizioni di vigilanza prudenziale per
le banche”, Circolare n. 263 e successive modifiche.
Il Comitato Amministratori Indipendenti della Banca, costituito con delibera del 23 novembre
2010, è attualmente composto da n. 3 Consiglieri in possesso dei requisiti di indipendenza previsti
dallo Statuto dell’Emittente.
Al Comitato Amministratori Indipendenti, in ossequio alle disposizioni della suddetta normativa
Consob e Banca d’Italia, sono attribuite le seguenti funzioni:
− esprimere il proprio analitico e motivato parere in ordine alle procedure che disciplinano le
operazioni con parti correlate e con soggetti collegati;
− esprimere un parere preventivo e motivato sull’interesse dell’Emittente al compimento delle
operazioni di minore rilevanza con parti correlate e con soggetti collegati, come definite da
apposito regolamento sulla base della normativa citata, nonché sulla convenienza e sulla
correttezza sostanziale delle relative condizioni;
− nell’ambito delle operazioni di maggiore rilevanza con parti correlate e con soggetti collegati,
come definite da apposito regolamento sulla base della normativa citata:
• essere coinvolto nella fase dell’istruttoria attraverso la ricezione di un flusso informativo
completo e tempestivo e con la facoltà di richiedere informazioni e di formulare
186
Documento di Registrazione
relativo all'Emittente
osservazioni agli organi delegati e ai soggetti incaricati della conduzione dell’istruttoria;
• esprimere un parere preventivo e motivato sull’interesse dell’Emittente al compimento
dell’operazione di maggiore rilevanza, nonché sulla convenienza e sulla correttezza
sostanziale delle relative condizioni;
− qualora all'operazione con parte correlata o con soggetto collegato si applichi l'articolo 136
T.U.B., ricevere adeguate informazioni sull’operazione (qualora le condizioni della stessa
siano definite equivalenti a quelle di mercato o standard, la documentazione predisposta dovrà
contenere oggettivi elementi di riscontro).
Al Comitato Amministratori Indipendenti sono stati assegnati, in via residuale, altri compiti
previsti dalla normativa aziendale (es. ai sensi del “Regolamento in materia di Partecipazioni
detenibili dal Gruppo Banca Popolare di Vicenza”).
Alle riunioni partecipano stabilmente, senza diritto di voto:
− il Presidente del Collegio Sindacale e/o altro Sindaco Effettivo;
− il Direttore Generale;
− il Segretario del Comitato.
Inoltre, alle riunioni possono essere chiamati a partecipare dal Presidente, in relazione ai temi
trattati e senza voto, altri Dirigenti del Gruppo di volta in volta individuati, secondo gli argomenti
in discussione. Il Presidente può peraltro chiamare qualunque dipendente della Banca a riferire su
determinati aspetti o questioni.
Il Comitato Amministratori Indipendenti può avvalersi, altresì, ove ritenuto opportuno, di
consulenti esterni indipendenti.
Il Comitato Amministratori Indipendenti alla Data del Documento di Registrazione risulta così
composto:
nome e cognome
luogo e data di nascita
carica / funzione
data ultima
nomina nella
carica/funzione
scadenza del mandato
Comitato Amministratori Indipendenti
Vittorio DOMENICHELLI
Fiesso d’Artico (VE)
Presidente
29 aprile 2014
app.
bilancio
dicembre 2014
31
componente
29 aprile 2014
app.
bilancio
dicembre 2014
31
componente
29 aprile 2014
app.
bilancio
dicembre 2014
31
10/09/1948
Alessandro BIANCHI
Sommacampagna (VR)
19/06/1944
Maria Carla MACOLA
Camposampiero (PD)
14/02/1937
Comitato di Controllo
Il Comitato per il Controllo è stato istituito - con deliberazione del Consiglio di Amministrazione
del 6 novembre 2003 - con lo scopo principale di coadiuvare il Consiglio di Amministrazione
nello svolgimento del proprio compito di vigilanza, analizzando le problematiche ed istruendo le
pratiche rilevanti per il controllo delle attività aziendali.
Le disposizioni emanate dalla Banca d’Italia in materia di organizzazione e governo societario
delle banche (4 marzo 2008), contemplando tra i propri principi quello della chiara ed equilibrata
ripartizione, tra i diversi organi e all’interno di ciascuno di essi, dei compiti e poteri di
supervisione, gestione e controllo, evitando concentrazioni di potere che possano impedire una
corretta dialettica interna, hanno reso necessaria una rivisitazione dei compiti e degli strumenti
187
166
Documento di Registrazione
relativo all'Emittente
affidati al Comitato per il Controllo. In particolare, detta rivisitazione ha avuto come principale
scopo quello di coordinare i compiti del Comitato per il Controllo con i compiti che la legge
attribuisce – nel modello tradizionale di governance – al Collegio Sindacale.
Il Comitato per il Controllo è un’emanazione del Consiglio di Amministrazione e, quindi, il
proprio principale obiettivo deve essere quello di supportare il Consiglio di Amministrazione
nella valutazione dell’adeguatezza del sistema dei controlli interni.
Più nel dettaglio, il Comitato per il Controllo ha la funzione di supportare il Consiglio di
Amministrazione con funzioni istruttorie, di natura propositiva e consultiva, nelle seguenti
attività:
−
approvazione delle politiche di gestione del rischio;
−
acquisizione di conoscenza e approvazione delle modalità attraverso cui i rischi sono
rilevati e valutati;
− verifica che l’assetto dei controlli interni sia definito in coerenza con la propensione al
rischio prescelta, che le funzioni di controllo abbiano un grado di autonomia appropriato
all’interno della struttura e che le stesse siano fornite di risorse adeguate per un corretto
funzionamento;
− acquisizione di assicurazione che la funzionalità, l’efficacia e l’efficienza del SCI siano
periodicamente valutate e che i risultati del complesso delle verifiche siano portati a
conoscenza del consiglio medesimo;
−
adozione di adeguate misure correttive, in caso di carenze o anomalie del SCI.
Il Comitato per il Controllo è composto da tre Amministratori non esecutivi, per tali intendendosi
gli Amministratori che non sono destinatari ad personam di deleghe generali di gestione e non
compongono alcun organo delegato dal Consiglio di Amministrazione nell’Emittente e nelle
società del Gruppo.
Costituiscono cause di ineleggibilità e/o di decadenza dall’ufficio di “componente” del Comitato
per il Controllo:
− la condanna, con sentenza passata in giudicato, a una pena che importa l’interdizione anche temporanea - dai pubblici uffici ovvero l’interdizione temporanea dagli uffici
direttivi delle persone giuridiche e delle imprese;
− il verificarsi di circostanze che menomino gravemente e fondatamente l’indipendenza o
l’autonomia di giudizio del componente;
− il grave inadempimento – dovuto a negligenza o imperizia – delle mansioni affidate al
Comitato per il Controllo;
− l’adozione di reiterati comportamenti ostruzionistici o non collaborativi nei confronti
degli altri componenti.
Il Consiglio di Amministrazione della Banca nomina, tra gli Amministratori designati a comporre
il Comitato per il Controllo, anche il Presidente.
Alle riunioni possono essere chiamati a partecipare dal Presidente, in relazione ai temi trattati e
senza voto, altri Dirigenti del Gruppo di volta in volta individuati, secondo gli argomenti in
discussione.
Ai lavori del Comitato per il Controllo partecipano con funzioni consultive:
−
Il Presidente del Collegio Sindacale e/o altro Sindaco effettivo;
188
Documento di Registrazione
relativo all'Emittente
−
Il Direttore Generale;
−
Il Responsabile della Direzione Internal Audit;
−
Il Responsabile della Direzione Compliance e Antiriciclaggio;
−
Il Responsabile del Risk Management;
−
Il Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari.
I rappresentanti del Consiglio di Amministrazione nel Comitato per il Controllo durano in carica,
salvo revoca, un anno e comunque sino a che non ne sia confermata e/o rinnovata la
composizione successivamente al rinnovo delle cariche sociali effettuato dall’Assemblea
ordinaria per l'approvazione del bilancio.
Il Comitato per il Controllo alla Data del Documento di Registrazione risulta così composto:
nome e cognome
luogo e data di nascita
carica / funzione
data ultima
nomina nella
carica/funzione
scadenza del mandato
Comitato per il Controllo
Vittorio
(*)
DOMENICHELLI Fiesso d’Artico (VE)
10/09/1948
Alessandro BIANCHI (*)
Sommacampagna (VR)
presidente
29 aprile 2014
app.
bilancio
dicembre 2014
31
componente
29 aprile 2014
app.
bilancio
dicembre 2014
31
componente
29 aprile 2014
app.
bilancio
dicembre 2014
31
19/06/1944
Giovanna DOSSENA (**)
Crema (CR)
17/01/1960
(*) Consiglieri indipendenti.
(**) Consiglieri non esecutivi.
16.4
OSSERVANZA DELLE NORME IN MATERIA DI GOVERNO SOCIETARIO
La Banca ha adottato, sin dalla sua costituzione, un sistema di amministrazione tradizionale
conformemente alle disposizioni in materia di governo societario e, in particolare, a quelle
previste dal Testo Unico Finanza e dalle relative disposizioni di attuazione, alle Disposizioni di
Vigilanza in materia di organizzazione e governo societario delle banche pubblicate dalla Banca
d’Italia in data 4 marzo 2008, nonché alle norme in materia di politiche di remunerazione e
incentivazione emanate dalla Banca d’Italia con provvedimento del 30 marzo 2011 nonché alle
disposizioni “Applicazione delle disposizioni di vigilanza in materia di organizzazione e governo
societario delle banche” di cui al provvedimento di Banca d’Italia dell’11 gennaio 2012.
In particolare, al Consiglio di Amministrazione spetta in via esclusiva la supervisione strategica e
la gestione dell’impresa, al Collegio Sindacale il controllo sull’amministrazione mentre la
revisione legale dei conti è affidata dall’Assemblea dei Soci, su proposta motivata del Collegio
Sindacale, ad una società di revisione, in applicazione delle vigenti disposizioni normative in
materia.
La Banca ritiene che tale modello di governance si sia dimostrato idoneo ad assicurare
l’efficienza della gestione e l’efficacia dei controlli, e quindi idoneo a consentire alla Banca di
assicurare una sana e prudente gestione del Gruppo.
In particolare, conformemente alle normative specifiche per le banche emanate dai regulators,
l’Emittente ha:
−
redatto il “Progetto di Governo Societario” ai sensi delle “Disposizioni di vigilanza in materia
di organizzazione e governo societario delle banche” emanate da Banca d’Italia;
189
Documento di Registrazione
relativo all'Emittente
−
adottato il codice etico, che indica i principi, i modelli e le norme di comportamento che il
Gruppo si impegna a seguire in ogni attività, nei rapporti interni, nelle relazioni con il
mercato e gli stakeholders, e nei confronti dell’ambiente;
−
adottato il “Regolamento Operazioni con Soggetti Collegati” che definisce e formalizza, in un
unico corpo normativo, le procedure e le regole di gestione, comunicazione, controllo e
segnalazione per l’esecuzione delle operazioni:
1. con parti correlate poste in essere dalla Banca, direttamente ovvero per il tramite di
società controllate, al fine di assicurare la trasparenza, la correttezza sostanziale e
procedurale di tali operazioni nonché di stabilire le modalità di adempimento dei relativi
obblighi informativi, ivi compresi quelli previsti dalle disposizioni di legge e dai
regolamenti vigenti ed applicabili (Regolamento Consob n. 17221 del 12 marzo 2010 e
successive modifiche),
2. con i soggetti collegati (parti correlate e soggetti a queste connessi) poste in essere dalla
Banca, direttamente ovvero per il tramite di società controllate, al fine di assicurare il
rispetto dei limiti prudenziali per le attività di rischio e la correttezza sostanziale e
procedurale di tali operazioni (Banca d’Italia - Nuove Disposizioni di Vigilanza
Prudenziale alle Banche - Titolo V - Capitolo 5),
−
adottato anche un modello organizzativo ai sensi del Decreto Legislativo dell’8 giugno 2001,
n. 231, concernente la responsabilità amministrativa della società per i reati commessi da
soggetti apicali o sottoposti. Il citato decreto legislativo prevede altresì l’istituzione di un
“Organismo di Vigilanza” interno all’ente, dotato di autonomi poteri di iniziativa e di
controllo. L’“Organismo di Vigilanza” ha natura collegiale ed ha essenzialmente il compito
di vigilare sul funzionamento e l’osservanza del modello di organizzazione e gestione
previsto da tale disposizione legislativa e curare l’aggiornamento dello stesso.
Si segnala, infine, che in data 26 aprile 2014, l’Assemblea dei Soci dell’Emittente ha approvato le
politiche e prassi di remunerazione attualmente in vigore per i dipendenti e per i collaboratori non
legati alla Banca da rapporto di lavoro subordinato, secondo le attuali normative vigenti in
materia.
190
Documento di Registrazione
relativo all'Emittente
17.
DIPENDENTI
17.1
NUMERO E RIPARTIZIONE DEI DIPENDENTI
Nella seguente tabella viene riportato il numero medio dei dipendenti del Gruppo BPV suddiviso
per inquadramento contrattuale (IAS) negli esercizi 2011, 2012, 2013 e il dato medio al 24 aprile
2014. Si rappresenta che non sono intercorse variazioni significative dall’ultima rilevazione alla
data del presente Documento.
1) Personale dipendente
Dirigenti
Quadri direttivi
Restante Personale
dipendente
2) Altro personale*
Totale
24/04/2014
5.234
95
2.245
31/12/2013
5.267
103
2.262
31/12/2012
5.296
117
2.270
31/12/2011
5.339
132
2.272
2.894
2.902
2.909
2.935
21
5.255
23
5.290
18
5.314
32
5.371
*collaboratori a progetto
17.2
PARTECIPAZIONI AZIONARIE E STOCK OPTION
Per quanto a conoscenza dell’Emittente, si indicano di seguito le partecipazioni azionarie
detenute dai membri del Consiglio di Amministrazione, del Collegio Sindacale e dei componenti
della Direzione Generale.
191
168
Documento di Registrazione
relativo all'Emittente
Cognome e Nome
Incarico
N. azioni ordinarie
Consiglio di Amministrazione
ZONIN GIOVANNI
Presidente
43.313
BREGANZE MARINO
Vice Presidente
6.088
MONORCHIO ANDREA
Vice Presidente
2.593
TIBALDO GIORGIO
Consigliere
7.497
ANGIUS PAOLO
Consigliere
591
BIANCHI ALESSANDRO
Consigliere
584
COLUTTA GIORGIO
Consigliere
966
DOMENICHELLI VITTORIO
Consigliere
3.878
DOSSENA GIOVANNA
Consigliere
180
FANTONI GIOVANNI
Consigliere
18.113
MACOLA MARIA CARLA
Consigliere
13.445
MIRANDA FRANCO
Consigliere
4.747
ROSSI DI SCHIO ALVISE
Consigliere
1.793
SCIARRINO LUIGI
Consigliere
168
STELLA MAURIZIO
Consigliere
17.446
TOGNANA NICOLA
Consigliere
2.296
ZIGLIOTTO GIUSEPPE
Consigliere
3.840
ZUCCATO ROBERTO
Consigliere
1.725
ZAMBERLAN GIOVANNI
Presidente del Collegio Sindacale
9.275
PIUSSI LAURA
Sindaco effettivo
1.279
ZANCONATO PAOLO
Sindaco effettivo
1.208
MANNELLA GIUSEPPE
Sindaco supplente
414
POGGI MARCO
Sindaco supplente
1.178
SORATO SAMUELE
Direttore Generale
7.985
GIUSTINI EMANUELE
Vice Direttore Generale
896
CAUDURO ADRIANO
Vice Direttore Generale
1.262
MARIN PAOLO
Vice Direttore Generale
2.384
PIAZZETTA ANDREA
Vice Direttore Generale
2.035
Collegio Sindacale
Direzione Generale
17.3
ACCORDI DI PARTECIPAZIONE DEI DIPENDENTI AL CAPITALE DELL’EMITTENTE
Non sono presenti accordi di partecipazione dei dipendenti del Gruppo al capitale
dell’Emittente.
192
Documento di Registrazione
relativo all'Emittente
18.
PRINCIPALI AZIONISTI
18.1
SOGGETTI CHE POSSIEDONO, DIRETTAMENTE O INDIRETTAMENTE, STRUMENTI FINANZIARI
RAPPRESENTATIVI DEL CAPITALE CON DIRITTO DI VOTO IN MISURA SUPERIORE AL 2% DEL
CAPITALE SOCIALE
Banca Popolare di Vicenza è una banca popolare costituita in forma di società cooperativa per
azioni e, pertanto, ai sensi di quanto disposto dall’articolo 30, comma 2, del Testo Unico
Bancario e dall’articolo 13 dello Statuto, come modificato con delibera dell’Assemblea
straordinaria del 27 aprile 2013, nessuno può detenere azioni in misura eccedente l’1% del
capitale sociale di essa. Conformemente alla disciplina testé citata, la Società, non appena rileva
il superamento di tale limite, contesta al titolare del conto e all’intermediario la violazione del
divieto e non provvede all’iscrizione del medesimo nel libro soci. Le azioni eccedenti devono
essere alienate entro un anno dalla contestazione; trascorso inutilmente tale termine, i relativi
diritti patrimoniali maturati fino all’alienazione delle azioni eccedenti vengono acquisiti dalla
Società.
Il suddetto divieto, tuttavia, non si applica agli organismi di investimento collettivo in valori
mobiliari, per i quali valgono i limiti previsti dalla disciplina propria di ciascuno di essi. Peraltro,
alla Data del Documento di Registrazione, nessun organismo di investimento collettivo risulta
essere titolare di una partecipazione uguale o superiore al 2% del capitale sociale della Società.
Alla Data del Documento di Registrazione, sulla base delle risultanze del libro soci, delle
comunicazioni ricevute e delle informazioni comunque disponibili, non esistono soggetti che
detengono strumenti finanziari rappresentativi del capitale con diritto di voto in misura superiore
al 2% del capitale sociale dell’Emittente.
Si segnala infine che, alla Data del Documento di Registrazione, la compagine sociale della
Società è composta da n. 90.716 soci/azionisti.
18.2
DISPOSIZIONI DI DIRITTI DI VOTO DIVERSI DA QUELLI RELATIVI ALLA PARTECIPAZIONE AL
CAPITALE
Alla Data del Documento di Registrazione tutti gli azionisti dispongono dei medesimi diritti di
voto, fatta esclusione per coloro non ammessi a socio ai sensi dell’articolo 8 dello Statuto, cui
spettano i soli diritti aventi contenuto patrimoniale ai sensi dell’articolo 30, comma 6, del TUB.
18.3
INDICAZIONE DELL’EVENTUALE SOGGETTO CONTROLLANTE AI SENSI DELL’ART.93 DEL TUF
L'art. 30, comma 1, del Testo Unico Bancario e l’art. 24 dello Statuto prevedono che ogni socio
abbia un solo voto in Assemblea, qualunque sia il numero delle azioni di cui è titolare.
Conseguentemente, tenuto conto anche di quanto indicato al precedente Paragrafo 18.1 (Soggetti
che possiedono, direttamente o indirettamente, strumenti finanziari rappresentativi del capitale
con diritto di voto in misura superiore al 2% del capitale sociale) del presente Documento di
Registrazione, alla Data del Documento di Registrazione non esiste un soggetto controllante ai
sensi dell’art. 93 del Testo Unico Finanza di Banca Popolare di Vicenza.
Alla Data del Documento di Registrazione nessun soggetto, sia esso persona fisica o giuridica,
risulta esercitare direttamente o indirettamente il controllo sull’Emittente ai sensi dell’art. 93 del
TUF.
Il capitale dell’Emittente è variabile, come peraltro indicato nell’art. 5 dello Statuto. Alla Data del
Documento di Registrazione il capitale sociale sottoscritto e versato ammonta ad Euro
313.840.488,75 rappresentato da n. 83.690.797 azioni del valore nominale unitario pari a Euro
3,75.
193
Documento di Registrazione
relativo all'Emittente
18.4
INDICAZIONE DELL’ESISTENZA DI EVENTUALI ACCORDI DI VARIAZIONE DELL’ASSETTO DI
CONTROLLO
Alla Data del Documento di Registrazione, l’Emittente non è a conoscenza della presenza di
accordi o altri patti parasociali tra gli azionisti che abbiano ad oggetto le azioni di Banca Popolare
di Vicenza, dalla cui attuazione possa scaturire in futuro una variazione dell’assetto di controllo
della stessa, che pongano limiti al trasferimento delle azioni, che prevedano l’acquisto delle
azioni o di strumenti finanziari che attribuiscono diritti di acquisto o di sottoscrizione delle stesse
o che, comunque, abbiano per oggetto o per effetto l’esercizio anche congiunto di un’influenza
dominante sull’Emittente.
L’Emittente, inoltre, non è a conoscenza di accordi o intese con i principali azionisti, clienti,
fornitori o altri, a seguito dei quali sono stati nominati componenti degli organi di
amministrazione, direzione o controllo o principali dirigenti.
Fatto salvo il vincolo di inalienabilità per tre anni dalla data di assegnazione (pena il pagamento
della relativa tassazione) delle azioni assegnate a dipendenti che hanno maturato il cosiddetto
“premio fedeltà”, non risultano restrizioni concordate dai componenti il Consiglio di
Amministrazione, il Collegio Sindacale e la Direzione Generale o dai principali dirigenti per
quanto riguarda la cessione entro un certo periodo di tempo dei titoli dell’Emittente dai medesimi
detenuti.
194
Documento di Registrazione
relativo all'Emittente
19.
OPERAZIONI CON PARTI CORRELATE
Sono definite “transazioni con parti correlate” tutte le operazioni effettuate da soggetti definiti tali
dal principio contabile internazionale IAS 24. Più precisamente, sulla base dell’assetto
organizzativo e di governance del Gruppo, hanno la natura di Parti Correlate i seguenti soggetti:
−
imprese sottoposte a controllo congiunto: le società sulle quali il Gruppo, direttamente o
indirettamente, esercita il controllo congiunto;
−
imprese collegate: le società sulle quali il Gruppo esercita, direttamente o indirettamente,
influenza notevole;
−
i dirigenti con responsabilità strategiche, ossia i componenti la Direzione Generale
dell’Emittente e delle banche controllate, il Direttore Generale e/o l’Amministratore Delegato
delle altre società controllate, gli Amministratori e i Sindaci dell’Emittente e delle altre
società del Gruppo;
−
gli “stretti familiari” dei dirigenti con responsabilità strategiche;
−
le società controllate, sottoposte a controllo congiunto e collegate dei dirigenti con
responsabilità strategiche o dei loro stretti familiari;
−
i soggetti che gestiscono piani pensionistici a favore dei dipendenti del Gruppo o di qualsiasi
altro soggetto correlato al Gruppo.
Sono considerati “stretti familiari”: (a) il convivente e i figli del soggetto; (b) i figli del
convivente; (c) le persone a carico del soggetto o del convivente.
Nelle tabelle che seguono si riepilogano i rapporti patrimoniali ed economici intercorsi con le
Parti Correlate negli esercizi 2013, 2012 e 2011. Successivamente al 31 dicembre 2013 e sino alla
Data del Documento di Registrazione, sia il Gruppo che l’Emittente non hanno posto in essere
operazioni significative con Parti Correlate diverse da quelle che rientrano nell’andamento
ordinario delle proprie attività.
31 dicembre 2013
Dati patrimoniali
Crediti
verso
banche
Parti correlate
Crediti
verso
clientela
Debiti
verso
banche
Altre
attività
1
Debiti
verso
clientela
Garanzie
e
impegni
Altre
passività
2
- Società collegate
-
41.484
12
-
76.271
478.447
- Società controllate in modo congiunto
-
-
-
-
-
-
-
- Dirigenti con responsabilità strategiche
-
33.561
-
-
10.796
6.590
16
3
- Altre parti correlate
Totale parti correlate
Totale voce di bilancio
% di incidenza
16.224
-
203.020
7.712
-
52.773
8.673
44.418
-
278.065
7.724
-
139.840
493.710
60.658
2.780.542
30.873.999
6.584.355
7.053.057
22.992.714
10.791.144
2.550.663
0,00%
0,90%
0,12%
0,00%
0,61%
4,58%
2,38%
1
Voce 20, 40, 50 e 160 dell’attivo di stato patrimoniale consolidato.
2
Voci 30, 40, 50 e 100 del passivo di stato patrimoniale consolidato.
3
Includono gli stretti familiari dei dirigenti con responsabilità strategiche, le società controllate, sottoposte a controllo congiunto e
collegate dei dirigenti con responsabilità strategiche o dei loro stretti familiari, nonché i soggetti che gestiscono piani pensionistici a
favore dei dipendenti del Gruppo o di qualsiasi altro soggetto correlato al Gruppo.
195
Documento di Registrazione
relativo all'Emittente
Dati economici
Interessi
attivi
Parti correlate
- Società collegate
Interessi passivi
1.567
- Società controllate in modo congiunto
- Dirigenti con responsabilità strategiche
26.886
-
(52.031)
-
-
548
(295)
161
(10.712)
6.647
(1.008)
1.131
(86)
8.762
(23.541)
28.178
(62.829)
1.273.716
(748.617)
279.999
(577.780)
0,69%
3,14%
10,06%
10,87%
2
- Altre parti correlate
Totale parti correlate
Totale voce di bilancio
(22.238)
-
Altri costi /
altri ricavi 1
Commissioni
nette
% di incidenza
1
Voci 180 e 220 del conto economico consolidato. Includono i compensi corrisposti ai dirigenti strategici di Banca Popolare di
Vicenza.
2
Includono gli stretti familiari dei dirigenti con responsabilità strategiche, le società controllate, sottoposte a controllo congiunto e
collegate dei dirigenti con responsabilità strategiche o dei loro stretti familiari, nonché i soggetti che gestiscono piani pensionistici a
favore dei dipendenti del Gruppo o di qualsiasi altro soggetto correlato al Gruppo.
31 dicembre 2012
Dati patrimoniali
Crediti
verso
banche
Parti correlate
Crediti
verso
clientela
Debiti
verso
banche
Altre
attività
1
Debiti
verso
clientela
Garanzie
e
impegni
Altre
passività
2
- Società collegate
-
31.804
765
-
143.563
576.079
- Società controllate in modo congiunto
-
-
-
-
-
-
-
- Dirigenti con responsabilità strategiche
-
28.378
38
-
12.208
7.639
13
3
- Altre parti correlate
Totale parti correlate
Totale voce di bilancio
% di incidenza
10.801
-
219.397
8.757
-
60.691
5.966
22.118
-
279.579
9.560
-
216.462
589.684
32.932
4.341.438
30.712.576
8.585.820
7.357.932
22.479.634
12.588.939
3.148.121
0,00%
0,91%
0,11%
0,00%
0,96%
4,68%
1,05%
1
Voce 20, 40, 50 e 160 dell’attivo di stato patrimoniale consolidato.
Voci 30, 40, 50 e 100 del passivo di stato patrimoniale consolidato.
3
Includono gli stretti familiari dei dirigenti con responsabilità strategiche, le società controllate, sottoposte a controllo congiunto e
collegate dei dirigenti con responsabilità strategiche o dei loro stretti familiari, nonché i soggetti che gestiscono piani pensionistici a
favore dei dipendenti del Gruppo o di qualsiasi altro soggetto correlato al Gruppo.
2
196
Documento di Registrazione
relativo all'Emittente
Dati economici
Interessi
attivi
Parti Correlate
- Società collegate
2.930
- Società controllate in modo congiunto
- Dirigenti con responsabilità strategiche
Altri costi /
altri ricavi 1
Commissioni
nette
Interessi passivi
(26.605)
30.076
(50.431)
-
-
-
-
621
(438)
324
(9.911)
2
6.548
(1.099)
474
(433)
Totale Parti Correlate
10.099
(28.142)
30.874
(60.775)
1.318.054
(809.447)
306.945
(610.262)
3,48%
10,06%
9,96%
- Altre Parti Correlate
Totale voce di bilancio
% di incidenza
0,77%
1
Voci 180 e 220 del conto economico consolidato. Includono i compensi corrisposti ai dirigenti strategici di Banca Popolare di
Vicenza.
2
Includono gli stretti familiari dei dirigenti con responsabilità strategiche, le società controllate, sottoposte a controllo congiunto e
collegate dei dirigenti con responsabilità strategiche o dei loro stretti familiari, nonché i soggetti che gestiscono piani pensionistici a
favore dei dipendenti del Gruppo o di qualsiasi altro soggetto correlato al Gruppo.
31 dicembre 2011
Dati patrimoniali
Crediti
verso
banche
Parti correlate
Crediti
verso
clientela
Debiti
verso
banche
Altre
attività
1
Debiti
verso
clientela
Garanzie
e
impegni
Altre
passività
2
- Società collegate
-
120.170
2
-
65.702
744.687
- Società controllate in modo congiunto
-
-
-
-
-
-
-
- Dirigenti con responsabilità strategiche
-
27.652
-
11.782
11.859
8
3
- Altre parti correlate
Totale parti correlate
Totale voce di bilancio
% di incidenza
22.125
-
279.257
6.766
-
73.014
11.443
27.486
-
427.079
6.768
-
150.498
767.989
49.619
3.491.811
29.985.474
5.571.888
8.291.430
17.525.351
12.426.852
3.759.510
0,00%
1,42%
0,12%
0,00%
0,86%
6,18%
1,32%
1 Voce 20, 40, 50 e 160 dell’attivo di stato patrimoniale consolidato.
2 Voci 30, 40, 50 e 100 del passivo di stato patrimoniale consolidato.
3 Includono gli stretti familiari dei dirigenti con responsabilità strategiche, le società controllate, sottoposte a controllo congiunto e
collegate dei dirigenti con responsabilità strategiche o dei loro stretti familiari, nonché i soggetti che gestiscono piani pensionistici a
favore dei dipendenti del Gruppo o di qualsiasi altro soggetto correlato al Gruppo.
197
Documento di Registrazione
relativo all'Emittente
Dati economici
Interessi
attivi
Parti Correlate
- Società collegate
3.198
- Società controllate in modo congiunto
Totale voce di bilancio
36.554
1
(48.415)
-
-
-
545
(317)
184
(11.511)
7.886
(1.000)
435
(581)
11.629
(32.462)
37.173
(60.507)
1.189.984
(655.258)
344.693
(628.632)
4,95%
10,78%
9,63%
2
Totale Parti Correlate
(31.145)
altri ricavi
-
- Dirigenti con responsabilità strategiche
- Altre Parti Correlate
Altri costi /
Commissioni
nette
Interessi passivi
% di incidenza
0,98%
1
Voci 180 e 220 del conto economico consolidato. Includono i compensi corrisposti ai dirigenti strategici di Banca Popolare di
Vicenza.
2
Includono gli stretti familiari dei dirigenti con responsabilità strategiche, le società controllate, sottoposte a controllo congiunto e
collegate dei dirigenti con responsabilità strategiche o dei loro stretti familiari, nonché i soggetti che gestiscono piani pensionistici a
favore dei dipendenti del Gruppo o di qualsiasi altro soggetto correlato al Gruppo.
20.
INFORMAZIONI FINANZIARIE RIGUARDANTI LE ATTIVITÀ E LE PASSIVITÀ, LA
SITUAZIONE FINANZIARIA ED I PROFITTI E LE PERDITE DELL’EMITTENTE E
DEL GRUPPO
Nel presente Capitolo sono fornite le informazioni relative alle attività e alle passività, alla
situazione finanziaria e ai profitti e alle perdite del Gruppo relative agli esercizi chiusi al 31
dicembre 2013, 2012 e 2011. Tali informazioni sono state estratte dai seguenti documenti:
−
bilancio consolidato del Gruppo BPV relativo all’esercizio chiuso il 31 dicembre 2013,
approvato dall Consiglio di amministrazione del 18 marzo 2014 e assoggettato a revisione
contabile da parte della Società di Revisione che ha emesso la propria relazione senza
rilievi in data 2 aprile 2014;
−
bilancio consolidato del Gruppo BPV relativo all’esercizio chiuso il 31 dicembre 2012,
approvato dal Consiglio di Amministrazione del 19 marzo 2013 e assoggettato a revisione
contabile da parte della Società di Revisione che ha emesso la propria relazione senza
rilievi in data 3 aprile 2013;
−
bilancio consolidato del Gruppo BPV relativo all’esercizio chiuso il 31 dicembre 2011,
approvato dal Consiglio di Amministrazione in data 23 marzo 2012 e assoggettato a
revisione contabile da parte della Società di Revisione che ha emesso la propria relazione
senza rilievi in data 3 aprile 2012.
La società incaricata della revisione legale dei conti della Banca è KPMG S.p.A., con sede in
Milano, via Vittor Pisani n. 25, iscritta al n. 13 dell’Albo Speciale delle società di revisione tenuto
da Consob ai sensi dell’art. 161 del TUF. La suddetta Società di Revisione, rispetto ai bilanci
consolidati del Gruppo BPV sottoposti a revisione legale durante il periodo al quale si riferiscono
le informazioni finanziarie incluse nel presente Documento di Registrazione, ha rilasciato giudizi
senza rilievi, ai sensi degli articoli 14 e 16 del D. Lgs. 27 gennaio 2010 n. 39. Si precisa che nelle
relazioni rilasciate della Società di Revisione è contenuto un richiamo circa l’informativa fornita
dagli Amministratori nella nota integrativa del bilancio consolidato relativo agli esercizi chiusi al
198
Documento di Registrazione
relativo all'Emittente
31 diembre 2013, 2012 e 2011 in merito alla verifica della recuperabilità degli avviamenti e delle
differenze di patrimonio netto incorporate nel valore di bilancio delle società collegate valutate
con il metodo del patrimonio netto.
20.1
INFORMAZIONI RELATIVE AGLI ESERCIZI CHIUSI AL 31 DICEMBRE 2013, 2012 E 2011
Di seguito si riportano le informazioni patrimoniali, finanziarie ed economiche consolidate
dell’Emittente relative agli esercizi chiusi al 31 dicembre 2013, 2012 e 2011. Le informazioni in
oggetto sono state derivate dal Bilancio Consolidato 2013, dal Bilancio Consolidato 2012 e dal
Bilancio Consolidato 2011. Nel presente Paragrafo sono inoltre riportati i criteri seguiti per la
predisposizione dei suddetti bilanci.
20.1.1 Schemi contabili
Stato patrimoniale consolidato
Nella tabella che segue è rappresentato l’attivo patrimoniale del Gruppo al 31 dicembre 2013,
2012 e 2011.
Voci dell'Attivo
2013
(in migliaia di euro)
2012
2011
10.
Cassa e disponibilità liquide
2.389.157
409.976
204.003
20.
Attività finanziarie detenute per la negoziazione
2.069.062
2.605.913
1.222.490
30.
Attività finanziarie valutate al fair value
-
-
-
40.
Attività finanziarie disponibili per la vendita
4.158.242
5.566.180
3.773.125
50.
Attività finanziarie detenute sino alla scadenza
48.606
43.002
48.184
60.
Crediti verso banche
2.780.542
4.341.438
3.491.811
70.
Crediti verso clientela
30.873.999
30.712.576
29.985.474
80.
Derivati di copertura
74.934
129.994
114.749
90.
Adeguamento di valore delle attività finanziarie
oggetto di copertura generica (+/-)
38.064
67.338
38.823
100. Partecipazioni
355.917
350.472
295.470
120. Attività materiali
623.300
619.256
616.463
130. Attività immateriali
di cui: - avviamento
140. Attività fiscali
a) correnti
b) anticipate
di cui: - alla L. 214/2011
150.
947.733
960.572
942.587
927.362
566.575
41.863
524.712
424.586
Attività non correnti e gruppi di attività in via di
dismissione
963.147
942.587
531.892
45.529
486.363
286.422
596.883
24.977
571.906
253.786
-
44
-
160. Altre attività
308.445
370.725
528.089
Totale dell'Attivo
45.234.576
46.709.378
41.878.711
Nella tabella che segue è rappresentato il passivo patrimoniale del Gruppo al 31 dicembre 2013,
2012 e 2011.
199
Documento di Registrazione
relativo all'Emittente
Voci del Passivo
(in miglialia di euro)
2013
2012
2011
10.
Debiti verso banche
7.053.057
7.357.932
8.291.430
20.
Debiti verso clientela
22.992.714
22.479.634
17.525.351
30.
Titoli in circolazione
6.957.740
8.176.762
8.254.278
40.
Passività finanziarie di negoziazione
1.733.166
2.250.037
836.019
50.
Passività finanziarie valutate al fair value
1.712.199
1.731.170
2.839.972
60.
Derivati di copertura
411.093
608.642
396.991
70.
Adeguamento di valore delle
passività finanziarie oggetto di
copertura generica (+/-)
80.
Passività fiscali:
a) correnti
b) differite
90.
-2.824
-
186.387
176.812
45.603
140.784
Passività associate ad attività
in via di dismissione
40.298
136.514
141.990
37.949
104.041
-
31
-
388.039
430.970
496.583
110. Trattamento di fine rapporto del personale
75.298
80.138
67.247
120. Fondi per rischi e oneri:
a) quiescenza e obblighi simili
b) altri fondi
60.289
74.950
100. Altre passività
5.681
54.608
5.923
69.027
60.823
6.505
54.318
140. Riserve da valutazione
5.790
(112.522)
(428.648)
160. Strumenti di capitale
3.332
1.665
1.707
593.082
530.931
510.525
2.767.383
2.504.229
2.536.476
313.719
296.923
298.982
(7.752)
-
(80.540)
170. Riserve
180. Sovrapprezzi di emissione
190. Capitale
200. Azioni proprie (-)
210. Patrimonio di pertinenza di terzi (+/-)
220. Utile (Perdita) d'esercizio (+/-)
Totale del Passivo e del Patrimonio netto
200
20.092
20.821
34.449
(28.228)
100.253
95.076
45.234.576
46.709.378
41.878.711
Documento di Registrazione
relativo all'Emittente
Conto economico consolidato
Nella tabella che segue è rappresentato il conto economico del Gruppo al 31 dicembre 2013, 2012
e 2011.
Voci
2013
(in migliaia di euro)
10.
Interessi attivi e proventi assimilati
20.
Interessi passivi e oneri assimilati
30.
2012
1.273.716
2011
1.318.054
1.189.984
(748.617)
(809.447)
(655.258)
Margine di interesse
525.099
508.607
534.726
40.
Commissioni attive
356.888
372.884
369.314
50.
Commissioni passive
(76.889)
(65.939)
(24.621)
60.
Commissioni nette
279.999
306.945
344.693
70.
Dividendi e proventi simili
12.568
7.894
12.135
80.
Risultato netto dell'attività di negoziazione
55.670
46.816
71.059
90.
Risultato netto dell'attività di copertura
71.263
40.795
(1.553)
100.909
81.708
23.004
100. Utile (perdita) da cessione o riacquisto di:
a) crediti
b) attività finanziarie disponibili per la vendita
57
150
99.629
66.696
17.298
1.223
14.862
5.770
d) passività finanziarie
Risultato netto delle attività e passività
110.
finanziarie valutate al fair value
(10.878)
120. Margine di intermediazione
a) crediti
b) attività finanziarie disponibili per la vendita
d) altre operazioni finanziarie
11.528
1.034.630
130. Rettifiche/Riprese di valore nette per deterioramento di:
(64)
(2.394)
1.004.293
(452.403)
981.670
(242.553)
(191.725)
(432.355)
(216.002)
(159.014)
(14.294)
(24.158)
(29.596)
(5.754)
(2.393)
(3.115)
140. Risultato netto della gestione finanziaria
582.227
761.740
789.945
170. Risultato netto gestione finanziaria e assicurativa
582.227
761.740
789.945
180. Spese amministrative:
(675.507)
a) spese per il personale
(392.288)
b) altre spese amministrative
(283.219)
(680.121)
(406.023)
(681.182)
(412.159)
(274.098)
(269.023)
190. Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri
(12.347)
(6.098)
(14.551)
200. Rettifiche/Riprese di valore nette su attività materiali
(23.244)
(22.064)
(21.837)
210. Rettifiche/Riprese di valore nette su attività immateriali
(4.108)
(3.983)
(4.011)
220. Altri oneri/proventi di gestione
97.727
69.859
52.550
(617.479)
(642.407)
(669.031)
14.632
(13.246)
230. Costi operativi
240. Utile (perdita) delle partecipazioni
9.848
Risultato netto della valutazione al fair value d
250.
elle attività materiali e immateriali
(2.822)
260. Rettifiche di valore dell'avviamento
(15.225)
270. Utili (Perdite) da cessione di investimenti
54
Utile (Perdita) della operatività corrente
280.
al lordo delle imposte
290. Imposte sul reddito dell'esercizio dell'operatività
corrente
Utile (Perdita) della operatività corrente
300.
al netto delle imposte
310.
Utile (Perdita) dei gruppi di attività in via di dismissione
al netto delle imposte
320. Utile (Perdita) d'esercizio
Utile (Perdita) d'esercizio di pertinenza della
340.
capogruppo
201
-
(111)
(257)
71
119
(43.397)
133.525
107.419
1.602
(35.613)
(10.894)
(41.795)
97.912
96.525
15.225
3.226
-
101.138
96.525
(26.570)
330. Utile (Perdita) d'esercizio di pertinenza di terzi
(511)
(1.658)
(885)
(1.449)
(28.228)
100.253
95.076
Documento di Registrazione
relativo all'Emittente
Redditività complessiva consolidata
Nella tabella che segue si riporta il prospetto della redditività complessiva consolidata del Gruppo
al 31 dicembre 2013, 2012 e 2011.
Voci
(in migliaia di euro)
10.
2013
2012
Utile (Perdita) d'esercizio
(26.570)
2011
101.138
96.525
Altre componenti reddituali al netto delle imposte
senza rigiro a conto economico
20.
Attività materiali
-
-
30.
Attività immateriali
-
-
40.
Piani a benefici definiti
2.469
50.
Attività non correnti in via di dismissione
60.
Quota delle riserve da valutazione delle partecipazioni
valutate
al patrimonio
netto al netto delle imposte con
Altre
componenti
reddituali
(363)
-
(9.885)
-
-
-
-
55
-
-
70.
rigiro a conto economico
Copertura di investimenti esteri
-
-
-
80.
Differenze di cambio
-
-
-
90.
Copertura dei flussi finanziari
100. Attività finanziarie disponibili per la vendita
(49.305)
(2.321)
10.095
162.985
286.409
(457.363)
110. Attività non correnti in via di dismissione
-
120. Quota delle riserve da valutazione delle partecipazioni
valutate al patrimonio netto
130. Totale altre componenti reddituali al netto delle
imposte
140. Redditività complessiva (voce 10. + 130.)
(1.182)
0
(12.275)
115.022
316.028
(459.906)
88.452
417.166
(363.381)
150. Redditività consolidata complessiva di pertinenza di terzi
160.
(2)
41.827
(1.663)
Redditività complessiva consolidata di pertinenza
della capogruppo
(1.440)
86.789
(1.101)
415.726
(364.482)
Patrimonio netto consolidato
Nella tabella che segue si riporta il prospetto della variazione del patrimonio netto del Gruppo al
31 dicembre 2013, 2012 e 2011.
31 dicembre 2013
Variazioni d'esercizio
Allocazione risultato
dell'esercizio precedente
Esistenze al
31/12/2012
Modifica saldi
apertura
Esistenze al
01/01/2013
Riserve del
Gruppo
Operazioni sul patrimonio netto
Dividendi e
altre
destinazioni
Variazioni di
riserve
Emissioni
Acquisto
nuove azioni azioni proprie
Distribuzione
straordinaria
dividendi
Variazione
Derivati su
strumenti di
proprie azioni
capitale
Variazione
interessenze
partecipative
Stock
Options
Patrimonio netto
del gruppo al
31/12/2013
Redditività
complessiva
d'esercizio
31/12/2013
Patrimonio netto di
terzi al 31/12/2013
Capitale:
309.905
-
309.905
-
-
-
15.519
-
-
-
-
-
-
-
313.719
11.705
a) azioni ordinarie
309.905
-
309.905
-
-
-
15.519
-
-
-
-
-
-
-
313.719
11.705
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
2.509.097
-
2.509.097
-
-
-
262.666
-
-
-
-
-
-
-
2.767.383
4.380
b) altre azioni
Sovrapprezzi di emissione
Riserve:
533.032
-
533.032
59.554
-
3.015
-
-
-
-
-
-
a) di utili
426.764
-
426.764
59.554
-
4.727
-
-
-
-
-
-
106.268
-
b) altre
Riserve da valutazione
Strumenti di capitale
Azioni proprie
Utile/(Perdita) d'esercizio
Patrimonio netto del Gruppo
Patrimonio netto di terzi
(112.537)
(158)
-
593.082
2.361
488.734
2.311
106.268
-
-
(1.712)
-
-
-
-
-
-
-
104.348
(112.537)
-
-
3.293
-
-
-
-
-
-
-
115.022
5.790
-
-
-
1.667
-
-
-
-
3.332
-
-
-
-
-
-
-
(7.752)
-
-
(26.570)
(28.228)
1.658
86.789
3.647.326
-
1.663
-
20.092
1.665
-
1.665
-
-
-
-
-
-
-
-
-
101.138
-
101.138
3.321.479
-
3.321.479
20.821
-
20.821
(59.554)
(7.752)
(41.584)
-
-
-
-
-
-
-
-
(40.940)
6.291
272.198
-
-
1.667
-
-
-
(644)
17
-
-
-
-
-
202
(1.765)
(158)
-
(158)
-
50
(12)
-
Documento di Registrazione
relativo all'Emittente
31 dicembre 2012
Variazioni d'esercizio
Allocazione risultato
dell'esercizio precedente
Esistenze al
31/12/2011
Modifica saldi
apertura
Esistenze al
01/01/2012
Riserve del
Gruppo
Operazioni sul patrimonio netto
Dividendi e
altre
destinazioni
Variazioni di
riserve
Emissioni
Acquisto
nuove azioni azioni proprie
Distribuzione
straordinaria
dividendi
Variazione
Derivati su
strumenti di
proprie azioni
capitale
Patrimonio netto
del gruppo al
31/12/2012
Redditività
complessiva
d'esercizio
31/12/2012
Stock
Options
Patrimonio netto di
terzi al 31/12/2012
Capitale:
323.216
-
323.216
-
-
(13.597)
286
-
-
-
-
-
-
296.923
12.982
a) azioni ordinarie
323.216
-
323.216
-
-
(13.597)
286
-
-
-
-
-
-
296.923
12.982
-
-
b) altre azioni
-
-
-
-
-
2.539.414
-
2.539.414
-
-
(809)
516.924
-
516.924
30.724
-
(14.615)
a) di utili
406.394
-
406.394
30.724
b) altre
110.530
110.530
-
(428.252)
(428.252)
-
Sovrapprezzi di emissione
Riserve:
Riserve da valutazione
Strumenti di capitale
Azioni proprie
Utile/(Perdita) d'esercizio
Patrimonio netto del Gruppo
Patrimonio netto di terzi
1.707
-
1.707
(80.540)
-
(80.540)
95.558
95.558
-
-
(30.724)
-
(29.508)
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
2.504.229
4.868
-
-
-
-
-
530.931
2.101
2.052
-
(1)
(10.353)
-
(1)
-
-
-
-
-
424.712
(4.262)
-
-
-
-
-
-
-
106.219
49
(313)
-
-
-
-
-
-
316.028
(112.522)
(15)
1.665
-
-
-
-
-
-
60.666
-
-
19.874
-
-
-
-
-
-
(64.834)
-
-
-
-
-
-
-
101.138
100.253
19.873
-
-
-
415.726
3.321.479
-
-
-
-
-
1.440
-
20.821
Patrimonio netto
del gruppo al
31/12/2011
Patrimonio netto di
terzi al 31/12/2011
2.933.578
-
2.933.578
(3.338)
(10.012)
(34.306)
34.449
-
34.449
(830)
(19.322)
5.084
(42)
(42)
-
885
31 dicembre 2011
Variazioni d'esercizio
Allocazione risultato
dell'esercizio precedente
Esistenze al
31/12/2010
Modifica saldi
apertura
Esistenze al
01/01/2011
Operazioni sul patrimonio netto
Riserve del
Gruppo
Dividendi e
altre
destinazioni
Variazioni di
riserve
Emissioni
Acquisto
nuove azioni azioni proprie
Distribuzione
straordinaria
dividendi
Variazione
Derivati su
strumenti di
proprie azioni
capitale
Redditività
complessiva
d'esercizio
31/12/2011
Stock
Options
Capitale:
313.554
-
313.554
-
-
3.449
6.213
-
-
-
-
-
-
298.982
24.234
a) azioni ordinarie
313.554
-
313.554
-
-
3.449
6.213
-
-
-
-
-
-
298.982
24.234
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
2.442.547
-
2.442.547
-
-
(479)
97.346
-
-
-
-
-
-
2.536.476
2.938
Riserve:
464.788
-
464.788
54.501
-
(2.495)
-
130
-
-
-
-
-
510.525
6.399
a) di utili
351.314
-
351.314
54.501
-
449
-
130
-
-
-
-
-
403.302
3.092
b) altre
113.474
-
113.474
-
-
(2.944)
-
-
-
-
-
-
-
107.223
3.307
30.687
-
30.687
-
-
-
-
-
-
-
-
-
1.750
-
1.750
-
-
-
-
-
-
-
-
-
1.707
-
(38.667)
-
(38.667)
-
34.862
-
-
-
-
-
(80.540)
1.449
b) altre azioni
Sovrapprezzi di emissione
Riserve da valutazione
Strumenti di capitale
Azioni proprie
Utile/(Perdita) d'esercizio
Patrimonio netto del Gruppo
Patrimonio netto di terzi
95.960
-
95.960
3.278.495
-
3.278.495
(54.501)
-
(41.459)
(5.159)
(2.185)
-
103.559
-
32.124
-
32.124
-
(1.438)
2.660
-
203
(76.735)
(76.605)
-
-
(43)
(43)
-
(459.906)
(428.648)
(571)
-
-
96.525
95.076
-
-
(364.482)
2.933.578
-
-
-
1.101
-
34.449
Documento di Registrazione
relativo all'Emittente
Rendiconto finanziario consolidato
Di seguito si riporta il rendiconto finanziario del Gruppo al 31 dicembre 2013, 2012 e 2011.
A. ATTIVITA' OPERATIVA
2013
1. Gestione
2012
58.286
- interessi attivi incassati (+)
- interessi passivi pagati (-)
- dividendi e proventi simili
- commissioni nette (+/-)
- spese per il personale (-)
- premi netti incassati (+)
- altri proventi/oneri assicurativi (+/-)
- altri costi (-)
- altri ricavi (+)
- imposte e tasse (-)
1.099.455
(652.895)
12.568
279.999
(393.453)
(283.881)
92.154
(95.661)
- costi/ricavi relativi ai gruppi di attività in
via di dismissione e al netto dell'effetto fiscale (+/-)
2011
144.243
67.680
1.222.020
(725.773)
7.894
306.945
(402.385)
(287.056)
120.450
(101.078)
1.112.988
(573.668)
12.135
344.693
(412.493)
(269.023)
(5.539)
(141.413)
-
3.226
-
2. Liquidità generata/assorbita dalle attività finanziarie
3.635.867
(1.695.477)
(5.832.522)
- attività finanziarie detenute per la negoziazione
- attività finanziarie valutate al fair value
- attività finanziarie disponibili per la vendita
- crediti verso clientela
- crediti verso banche: a vista
- crediti verso banche: altri crediti
- altre attività
32.673
515.615
1.447.080
687.482
873.414
79.603
(29.454)
(1.246.046)
387.140
116.147
(965.774)
42.510
(49.114)
13.318
(2.585.115)
(901.962)
(2.393.883)
163.815
(79.581)
3. Liquidità generata/assorbita dalle passività finanziarie
(1.916.932)
1.800.811
5.831.124
- debiti verso banche: a vista
- debiti verso banche: altri debiti
- debiti verso clientela
- titoli in circolazione
- passività finanziarie di negoziazione
- passività finanziarie valutate al fair value
- altre passività
683.600
(988.475)
(412.188)
(1.219.022)
54.098
12.559
(47.504)
(1.837.965)
904.467
3.860.152
(77.516)
69.393
(1.101.891)
(15.829)
2.567.646
1.179.529
1.770.156
1.375.772
270.980
(1.082.378)
(250.581)
1.777.221
249.577
66.282
1. Liquidità generata da
31.800
10.150
430
- vendite di partecipazioni
- dividendi incassati su partecipazioni
- vendite/rimborsi di attività finanziarie detenute sino alla scadenza
- vendite di attività materiali
- vendite di attività immateriali
- vendite di società controllate e di rami d'azienda
19
5.000
5.781
21.000
2.144
5.000
3.006
-
45
383
2
-
2. Liquidità assorbita da
(62.766)
(30.500)
(82.672)
- acquisto di partecipazioni
- acquisto di attività finanziarie detenute sino alla scadenza
- acquisto di attività materiali
- acquisto di attività immateriali
- acquisto di società controllate e di rami d'azienda
(16.503)
(10.670)
(29.098)
(6.495)
-
(7.601)
(21.491)
(1.408)
-
(8.416)
(11.953)
(61.056)
(1.247)
-
Liquidità netta generata/assorbita dall'attività di investimento
(30.966)
(20.350)
(82.242)
- emissioni/acquisti di azioni proprie
- emissioni/acquisti di strumenti di capitale
- distribuzione dividendi e altre finalità
272.198
1.668
(40.940)
(19.873)
(43)
(3.338)
26.933
(43)
(5.084)
Liquidità netta generata/assorbita dall'attività di provvista
232.926
(23.254)
21.806
1.979.181
205.973
5.846
Liquidità netta generata/assorbita dall'attività operativa
B. ATTIVITA' DI INVESTIMENTO
C. ATTIVITA' DI PROVVISTA
LIQUIDITA' NETTA GENERATA/ASSORBITA NELL'ESERCIZIO
Riconciliazione
(in migliaia di euro)
Voci di bilancio
2013
Cassa e disponibilità liquide all'inizio dell'esercizio
Liquidità totale netta generata/assorbita nell'esercizio
Cassa e disponibilità liquide: effetto della variazione dei cambi
Cassa e disponibilità liquide alla chiusura dell'esercizio
409.976
1.979.181
2.389.157
204
2012
204.003
205.973
409.976
2011
198.157
5.846
204.003
Documento di Registrazione
relativo all'Emittente
20.1.2 Principi contabili
Dichiarazione di conformità ai principi contabili internazionali
I Bilanci Consolidati 2013, 2012 e 2011 sono redatti in conformità ai principi contabili
internazionali International Accounting Standards (IAS) e International Financial Reporting
Standards (IFRS) emanati dall’International Accounting Standards Board (IASB) e omologati
dalla Commissione Europea secondo la procedura di cui all’art. 6 del Regolamento (CE) n.
1606/2002 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 19 luglio 2002 e in vigore alla data di
riferimento degli stessi bilanci, incluse le relative interpretazioni dell’International Financial
Reporting Interpretations Committee (IFRIC).
Area e metodi di consolidamento
Il Bilancio consolidato del Gruppo Banca Popolare di Vicenza include le risultanze patrimoniali
ed economiche al 31 dicembre 2013 della Capogruppo Banca Popolare di Vicenza e delle società
da questa direttamente o indirettamente controllate, sottoposte a controllo congiunto o collegate,
includendo nel perimetro di consolidamento, come specificamente previsto dai principi contabili
internazionali IAS/IFRS, anche le società operanti in settori di attività dissimili da quello delle
altre entità del Gruppo. Sono state escluse dall’area di consolidamento le società che presentano
valori di bilancio individualmente e cumulativamente irrilevanti rispetto al bilancio consolidato di
Gruppo. Le partecipazioni in tali società sono state valutate al costo.
Sono considerate controllate tutte le società nelle quali la Banca Popolare di Vicenza, possiede,
direttamente o indirettamente, più della metà dei diritti di voto, o nelle quali la Capogruppo pur
con una quota di diritti di voto inferiore, ha il potere di determinare le politiche finanziarie e
operative delle società e/o di nominare la maggioranza dei membri del consiglio di
amministrazione o dell’equivalente organo di governo societario.
Sono considerate controllate congiuntamente (joint ventures) le società nelle quali i diritti di voto
ed il controllo dell’attività economica della partecipata sono condivisi in modo paritetico,
direttamente o indirettamente, dalla Banca Popolare di Vicenza e da un altro soggetto. Inoltre
viene qualificato come sottoposto a controllo congiunto un investimento partecipativo nel quale,
pur in assenza di una quota paritetica di diritti di voto, il controllo sull’attività economica e sugli
indirizzi strategici della partecipata è condiviso con altri soggetti in virtù di accordi contrattuali.
Sono considerate società collegate tutte le società per le quali, pur non ricorrendo i presupposti
del controllo, la Banca Popolare di Vicenza, direttamente o indirettamente, è in grado di esercitare
un’influenza notevole. Tale influenza si presume esistere per le società nelle quali il Gruppo
possiede almeno il 20% dei diritti di voto o nelle quali lo stesso ha comunque il potere di
partecipare alla determinazione delle politiche finanziarie e gestionali in virtù di particolari
legami giuridici.
Relativamente ai metodi di consolidamento le partecipazioni controllate sono consolidate con il
metodo integrale, mentre le partecipazioni collegate sono valutate in base al metodo del
patrimonio netto. Secondo quanto consentito dallo IAS 31, le partecipazioni detenute in società a
controllo congiunto sono iscritte utilizzando il metodo del patrimonio netto.
Consolidamento integrale: il consolidamento integrale consiste nell’acquisizione “linea per linea”
delle attività, delle passività e delle operazioni “fuori bilancio" nonché dei proventi e degli oneri
delle società consolidate. Dopo l’attribuzione ai terzi, a voce propria, delle quote del patrimonio e
del risultato economico di loro pertinenza, i valori di carico delle partecipazioni sono eliminati
con la corrispondente frazione di patrimonio netto delle società stesse riferito alla data di acquisto
o del primo consolidamento; le eccedenze risultanti da detto confronto sono attribuite, ove
possibile, agli elementi dell'attivo o del passivo dell'impresa controllata e per il residuo alla voce
“avviamento”. Si precisa a tale proposito che con decorrenza 1° gennaio 2010 trovano
205
Documento di Registrazione
relativo all'Emittente
applicazione le modifiche apportate nel 2008 allo IAS 27 “Bilancio consolidato e separato” per la
contabilizzazione di variazioni dell’interessenza partecipativa in una controllata dopo
l’ottenimento del controllo. Il paragrafo 30 prevede al riguardo che “le variazioni
nell’interessenza partecipativa della controllante in una controllata che non comportano la perdita
del controllo sono contabilizzate come operazioni sul capitale” e conseguentemente, come
indicato al paragrafo 31, “qualsiasi differenza tra il valore di cui vengono rettificate le
partecipazioni di minoranza e il fair value del corrispettivo pagato o ricevuto deve essere rilevata
direttamente nel patrimonio netto ed attribuita ai soci della controllata”.
Consolidamento con il metodo del patrimonio netto: il metodo del patrimonio netto prevede
l’iscrizione iniziale della partecipazione al costo ed il suo successivo adeguamento sulla base
della quota di pertinenza nel patrimonio netto della partecipata. Le differenze tra il valore della
partecipazione ed il patrimonio netto della partecipata alla data di acquisto o del primo
consolidamento, se non sono attribuibili a specifiche voci dell’attivo o del passivo, sono incluse
nel valore di iscrizione della partecipazione.
Per le partecipazioni classificate tra le “attività non correnti e gruppi di attività in via di
dismissione” in conformità all’IFRS 5, la valutazione è effettuata al minore tra il valore di carico
e il fair value al netto dei costi di vendita.
I dividendi distribuiti all'interno del Gruppo sono eliminati ed allocati a riserva.
I rapporti patrimoniali reciproci e gli effetti economici relativi ad operazioni effettuate fra società
del Gruppo vengono elisi, fatto salvo il principio di significatività.
Le situazioni patrimoniali ed economiche utilizzate per il consolidamento con il metodo integrale
sono quelle riferite al 31 dicembre 2013, approvate dai Consigli di Amministrazione delle singole
società; in particolare per le società che hanno redatto il bilancio di esercizio conformemente ai
principi contabili internazionali IAS/IFRS sono stati utilizzati tali dati, mentre per le società che
hanno redatto il bilancio di esercizio conformemente ai principi contabili nazionali sono state
predisposte situazioni patrimoniali ed economiche conformi ai principi contabili della
Capogruppo.
Le società consolidate con il metodo del patrimonio netto i cui progetti di bilancio sono stati
approvati dai rispettivi Consigli di Amministrazione in data successiva a quella del presente
progetto di Bilancio consolidato sono iscritte ai valori di patrimonio netto risultanti dal precedente
bilancio approvato.
Si precisa infine che per le nuove società entrate nell’area di consolidamento e per quelle uscite
dall’area di consolidamento (o per le quali sono variate le metodologie di consolidamento) nel
corso dell’esercizio, il relativo contributo al risultato economico consolidato decorre dalla data di
acquisizione della partecipazione ovvero fino alla data di cessione della quota detenuta.
206
Documento di Registrazione
relativo all'Emittente
Partecipazioni in società controllate in via esclusiva
Denominazione
Tipo di
Sede
(1)
rapporto
Rapporto di partecipazione
Impresa
partecipante
Quota
% 2013
Quota
% 2012
Quota
% 2011
A. IMPRESE
A.1 CONSOLIDATE INTEGRALMENTE
1. BANCA POPOLARE DI VICENZA SCpA
VICENZA
Capogruppo
2. BANCA NUOVA SpA
PALERMO
1
B. Pop. Vicenza
100,00
100,00
100,00
3. FARBANCA SpA
BOLOGNA
1
B. Pop. Vicenza
66,85
66,81
50,51
4. MONFORTE 19 Srl
VICENZA
1
B. Pop. Vicenza
100,00
100,00
100,00
5. IMMOBILIARE STAMPA SCpA
VICENZA
1
B. Pop. Vicenza
B.Nuova
Servizi Bancari
99,92
0,04
0,04
99,92
0,04
0,04
99,92
0,04
0,04
6. BPV FINANCE INTERNATIONAL Plc
DUBLINO
1
B. Pop. Vicenza
99,99
99,99
99,99
7. NORDEST MERCHANT SpA
VICENZA
1
B. Pop. Vicenza
-
100,00
100,00
8. NEM SGR SpA
VICENZA
1
Nordest Merchant
100,00
100,00
100,00
9. B.P.VI FONDI SGR SpA
VICENZA
1
B. Pop. Vicenza
-
100,00
50,00
ROMA
1
10. PRESTINUOVA SpA
11. SERVIZI BANCARI SCpA
12. BANCA DI CREDITO DEI FARMACISTI SpA
13. BPVI MULTICREDITO SpA
(1)
B. Pop. Vicenza
VICENZA
1
B. Pop. Vicenza
B.Nuova
Farbanca
Prestinuova
JESI (AN)
1
B. Pop. Vicenza
VICENZA
1
B. Pop. Vicenza
100,00
95,00
95,00
96,00
1,00
1,00
1,00
97,00
1,00
1,00
1,00
97,00
1,00
1,00
1,00
-
-
75,21
100,00
-
-
Tipo di rapporto:
1= maggioranza dei diritti di voto nell'assemblea ordinaria
2= influenza dominante nell'assemblea ordinaria
3= accordi con altri soci
4= altre forme di controllo
5= direzione unitaria ex art. 26, comma 1 del "decreto legislativo 87/92"
6= direzione unitaria ex art. 26, comma 2 del "decreto legislativo 87/92"
7= controllo congiunto
Banca di Credito dei Farmacisti è stata fusa per incorporazione in Farbanca Spa nel corso del
2012.
In data 1° dicembre 2013 la controllate Nordest Merchant Spa e BPVi Fondi Sgr Spa sno state
fusa per incorporazione nella Capogruppo Banca Popolae di Vicenza. Per quanto attiene a BPVi
Fondi SGR Spa, la maggioranza dei diritti di voto era stata acquisita nel corso del 2012 in quanto,
in precedenza la società era partecipata pariteticamente (50%) con Società Cattolica di
Assicurazione Scpa. In ogni caso BPVi Fondi SGR Spa è sempre stata consolidata integralmente.
La società Popolare di Vicenza Assessoria e Consultoria ltda, costituita nel 2010 al solo fine di
poter aprire l’ufficio di rappresentanza a San Paolo del Brasile, controllata al 99% (39% nel 2011)
è stata esclusa dal perimetro di consolidamento e valutata al costo in quanto presenta valori di
bilancio irrilevanti rispetto a quelli del Gruppo BPVi.
207
Documento di Registrazione
relativo all'Emittente
Si riportano di seguito i principi contabili adottati nella predisposizione del bilancio consolidato
2013, 2012 e 2011.
1. Attività finanziarie detenute per la negoziazione
Criteri di classificazione
Sono classificati nella presente voce gli strumenti finanziari per cassa detenuti ai fini di
negoziazione14 e i contratti derivati con fair value positivo non designati quali efficaci strumenti di
copertura. Detti strumenti finanziari devono essere esenti da qualunque clausola che ne limiti la
negoziabilità o, in alternativa, devono poter essere oggetto di copertura e devono possedere i
requisiti qualitativi stabiliti nell’allegato A del Titolo II - Capitolo 4 della Circolare della Banca
d’Italia n° 263 del 27.12.2006 “Nuove disposizioni di vigilanza prudenziale per le banche” e
successivi aggiornamenti.
Fra i contratti derivati sono compresi i contratti derivati incorporati (cd. derivati impliciti) in uno
strumento finanziario primario denominato “contratto ospite” allorquando gli stessi siano stati
oggetto di rilevazione separata e le operazioni a termine su valute, titoli, merci e metalli preziosi.
Un derivato implicito é rilevato separatamente dal contratto ospite, quando sono soddisfatte
contemporaneamente le seguenti condizioni:
• le sue caratteristiche economiche e i rischi non sono strettamente correlati alle
caratteristiche dello strumento “ospite”;
• lo strumento incorporato separato soddisfa la definizione di derivato;
• lo strumento ibrido non é contabilizzato al fair value con variazioni rilevate a conto
economico.
La designazione di uno strumento finanziario alla categoria delle attività finanziarie detenute per la
negoziazione è fatta in sede di rilevazione iniziale, ad eccezione della sopraggiunta inefficacia di
una relazione di copertura che determini la riclassifica tra le “attività finanziarie detenute per la
negoziazione” dei derivati di copertura che alla data di riferimento presentano fair value positivo.
Criteri di iscrizione
L’iscrizione iniziale delle attività finanziarie detenute per la negoziazione avviene: i) alla data di
regolamento, per i titoli di debito, di capitale e per le quote di O.I.C.R.; ii) alla data di
sottoscrizione, per i contratti derivati.
La rilevazione iniziale delle attività finanziarie detenute per la negoziazione avviene al fair value
con esclusione dei costi e ricavi di transazione che sono immediatamente rilevati a conto
economico ancorché direttamente attribuibili allo strumento stesso.
Il fair value iniziale di uno strumento finanziario solitamente equivale al costo sostenuto per
l’acquisto.
Criteri di valutazione e di rilevazione delle componenti reddituali
Successivamente alla rilevazione iniziale le attività finanziarie detenute per la negoziazione sono
valutate al fair value con imputazione a conto economico delle relative variazioni.
Per dettagli in merito alle modalità di determinazione del fair value si rinvia al successivo
paragrafo 17.3 “Criteri di determinazione del fair value degli strumenti finanziari” delle “Altre
informazioni” della presente parte A.2.
14
Le posizioni detenute ai fini di negoziazione sono quelle intenzionalmente destinate a una successiva dismissione a
breve termine e/o assunte allo scopo di beneficiare, nel breve termine, di differenze tra prezzi di acquisto e di vendita, o
di altre variazioni di prezzo o di tasso d’interesse. Per posizioni si intendono le posizioni in proprio e le posizioni
derivanti da servizi alla clientela o di supporto agli scambi (market making).
208
Documento di Registrazione
relativo all'Emittente
Gli utili e le perdite realizzati con la cessione o il rimborso e gli utili e le perdite non realizzati
derivanti dalle variazioni del fair value delle attività finanziarie detenute per la negoziazione sono
iscritti nella voce di conto economico “risultato netto dell’attività di negoziazione”, ad eccezione
degli utili e delle perdite da realizzo e/o da valutazione riferiti ai contratti derivati connessi con la
“fair value option”, contabilizzati alla voce “risultato netto delle attività e passività finanziarie
valutate al fair value”.
Tra gli utili e le perdite realizzati iscritti alla voce di conto economico “risultato netto dell’attività
di negoziazione” figurano anche i differenziali incassati e pagati, nonché quelli maturati alla data
di riferimento del bilancio, relativi a contratti derivati di negoziazione, mentre i differenziali
relativi ai contratti derivati connessi gestionalmente con attività e passività finanziarie valutate al
fair value e/o con attività e passività finanziarie classificate nel portafoglio di negoziazione sono
contabilizzati tra gli “interessi attivi” o tra gli “interessi passivi” a seconda del relativo segno
algebrico.
Criteri di cancellazione
Le attività finanziarie detenute per la negoziazione vengono cancellate quando scadono i diritti
contrattuali sui flussi finanziari ad esse connessi o quando l’attività finanziaria è oggetto di
cessione con trasferimento sostanziale di tutti i rischi ed i diritti contrattuali connessi alla proprietà
dell’attività finanziaria stessa.
2. Attività finanziarie disponibili per la vendita
Criteri di classificazione
Sono classificate nella presente voce gli strumenti finanziari per cassa che non hanno trovato
classificazione nelle altre categorie previste dallo IAS 39. Sono in ogni caso inclusi nella presente
voce:
• i titoli di debito e i finanziamenti per cui non è garantito il recupero sostanziale dell’intero
investimento iniziale non a causa del deterioramento del merito di credito dell’emittente;
• i titoli di capitale non quotati in un mercato attivo;
• le quote di O.I.C.R. non armonizzate;
• i titoli di debito di tipo ABS di classe “junior” emessi da SPV nell’ambito di operazioni di
cartolarizzazione proprie o di terzi, salvo destinazione tra le “Attività finanziarie valutate
al fair value”;
• i titoli riacquistati dalla clientela a seguito di reclami / cause legali.
La designazione di uno strumento finanziario alla categoria in esame è fatta in sede di rilevazione
iniziale o a seguito di riclassifiche effettuate in conformità ai paragrafi da 50 a 54 dello IAS 39,
così come modificati dal Regolamento (CE) n° 1004/2008 della Commissione Europea del 15
ottobre 2008.
Criteri di iscrizione
L’iscrizione iniziale delle attività finanziarie disponibili per la vendita avviene alla data di
regolamento sulla base del loro fair value incrementato dei costi/ricavi di transazione direttamente
attribuibili all’acquisizione dello strumento finanziario. Sono esclusi i costi/ricavi che, pur avendo
le caratteristiche suddette, sono oggetto di rimborso da parte della controparte debitrice o sono
inquadrabili tra i normali costi interni di carattere amministrativo.
Il fair value iniziale di uno strumento finanziario solitamente equivale al costo sostenuto per
l’acquisto.
209
Documento di Registrazione
relativo all'Emittente
Criteri di valutazione e di rilevazione delle componenti reddituali
Successivamente alla rilevazione iniziale, le attività finanziarie disponibili per la vendita sono
valutate al fair value, con imputazione degli utili o delle perdite derivanti dalle variazioni di fair
value in una specifica riserva di patrimonio netto rilevata nel prospetto della redditività
complessiva fino a che l’attività finanziaria non viene cancellata, o non viene rilevata una
riduzione di valore.
Per dettagli in merito alle modalità di determinazione del fair value si rinvia al successivo
paragrafo 17.3 “Criteri di determinazione del fair value degli strumenti finanziari” delle “Altre
informazioni della presente parte A.2.
Ad ogni chiusura di bilancio viene effettuata la verifica dell’esistenza di obiettive evidenze di
riduzione di valore ai sensi dei paragrafi 58 e seguenti dello IAS 39. Per i titoli di capitale quotati
in un mercato attivo costituisce obiettiva evidenza di riduzione di valore la diminuzione
significativa o prolungata del fair value al di sotto del costo di acquisto. In particolare, come
stabilito dalla policy in uso presso il Gruppo relativa al processo di identificazione delle evidenze
di riduzione di valore per i titoli classificati ad attività finanziarie disponibili per la vendita, è
ritenuta significativa una riduzione di fair value superiore al 50% e prolungata una riduzione del
fair value per un periodo ininterrotto superiore ai 30 mesi. L’importo della perdita eventualmente
accertata viene rilevato nella voce di conto economico “rettifiche/riprese di valore nette per
deterioramento di attività finanziarie disponibili per la vendita”. Tale ammontare include altresì il
rigiro a conto economico degli utili/perdite da valutazione precedentemente iscritti nella specifica
riserva di patrimonio netto. Qualora, in un periodo successivo, il fair value dello strumento
finanziario aumenta e l’incremento può essere correlato oggettivamente a un evento che si é
verificato dopo che la perdita di valore era stata rilevata nel conto economico, la perdita per
riduzione di valore deve essere eliminata con la rilevazione di una ripresa di valore nella
medesima voce di conto economico ove attengano ad elementi monetari (ad esempio, titoli di
debito) e a patrimonio netto ove relativi ad elementi non monetari (ad esempio, titoli di capitale).
L’ammontare della ripresa rilevabile a conto economico non può eccedere in ogni caso il
costo/costo ammortizzato che lo strumento avrebbe avuto in assenza di precedenti rettifiche.
Qualora un’attività finanziaria classificata nella voce in esame sia oggetto di riclassifica ad altra
categoria, la relativa riserva cumulata alla data della riclassifica è mantenuta nel patrimonio netto
sino all’avvenuta cessione dello strumento finanziario qualora si tratti di un elemento non
monetario, ovvero è ammortizzata lungo il corso della vita utile residua dello strumento
finanziario a cui si riferisce e rilevata alla voce di conto economico “interessi attivi e proventi
assimilati” qualora si tratti di un elemento monetario.
Gli interessi attivi delle suddette attività finanziarie sono calcolati applicando il criterio del tasso di
interesse effettivo con rilevazione del relativo risultato alla voce di conto economico “interessi
attivi e proventi assimilati”.
Gli utili o le perdite derivanti dalla cessione o dal rimborso delle suddette attività finanziarie sono
rilevate nella voce di conto economico “utili (perdite) da cessione o riacquisto di: attività
finanziarie disponibili per la vendita” ed includono l’eventuale rigiro a conto economico degli
utili/perdite da valutazione precedentemente iscritti nella specifica riserva di patrimonio netto.
Criteri di cancellazione
Le attività finanziarie disponibili per la vendita vengono cancellate quando scadono i diritti
contrattuali sui flussi finanziari ad esse connessi o quando l’attività finanziaria è oggetto di
cessione con trasferimento sostanziale di tutti i rischi ed i diritti contrattuali connessi alla proprietà
dell’attività finanziaria.
210
Documento di Registrazione
relativo all'Emittente
3. Attività finanziarie detenute sino a scadenza
Criteri di classificazione
Sono classificati nella presente voce i titoli di debito non strutturati, quotati in un mercato attivo,
che presentino scadenza fissa e pagamenti fissi o determinabili, per i quali il Gruppo ha l’oggettiva
intenzione e capacità di possederli sino alla scadenza.
La designazione di uno strumento finanziario alla categoria delle attività finanziarie detenute sino
a scadenza è fatta in sede di rilevazione iniziale o a seguito di riclassifiche effettuate in conformità
ai paragrafi da 50 a 54 dello IAS 39, così come modificati dal Regolamento (CE) n° 1004/2008
della Commissione Europea del 15 ottobre 2008.
Criteri di iscrizione
L’iscrizione iniziale delle attività finanziarie detenute sino a scadenza avviene alla data di
regolamento sulla base del loro fair value incrementato dei costi/ricavi di transazione direttamente
attribuibili all’acquisizione dello strumento finanziario. Sono esclusi i costi/ricavi che, pur avendo
le caratteristiche suddette, sono oggetto di rimborso da parte della controparte debitrice o sono
inquadrabili tra i normali costi interni di carattere amministrativo.
Il fair value iniziale di uno strumento finanziario solitamente equivale al costo sostenuto per
l’acquisto.
Criteri di valutazione e di rilevazione delle componenti reddituali
Successivamente alla rilevazione iniziale, le attività finanziarie detenute sino a scadenza sono
valutate al costo ammortizzato.
Gli interessi attivi delle suddette attività finanziarie sono calcolati applicando il criterio del tasso di
interesse effettivo con rilevazione del relativo risultato alla voce di conto economico “interessi
attivi e proventi assimilati”.
Gli utili o le perdite derivanti dalla cessione o dal rimborso delle suddette attività finanziarie sono
rilevate nella voce di conto economico “utili (perdite) da cessione o riacquisto di: attività
finanziarie detenute sino a scadenza”.
In sede di bilancio, viene effettuata la verifica dell’esistenza di obiettive evidenze di riduzione di
valore. L’importo della perdita eventualmente accertata viene rilevato nella voce di conto
economico “rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento di attività finanziarie detenute sino
alla scadenza”. Qualora i motivi della perdita di valore siano rimossi a seguito di un evento
verificatosi successivamente alla rilevazione della riduzione di valore, vengono effettuate riprese
di valore con rilevazione nella medesima voce di conto economico. L’ammontare della ripresa non
può eccedere in ogni caso il costo/costo ammortizzato che lo strumento avrebbe avuto in assenza
di precedenti rettifiche.
Criteri di cancellazione
Le attività finanziarie detenute sino a scadenza vengono cancellate quando scadono i diritti
contrattuali sui flussi finanziari ad esse connessi o quando l’attività finanziaria è oggetto di
cessione con trasferimento sostanziale di tutti i rischi ed i diritti contrattuali connessi alla proprietà
dell’attività finanziaria.
211
Documento di Registrazione
relativo all'Emittente
4. Crediti
4.1. Crediti verso banche
Criteri di classificazione
Nella presente voce figurano le attività finanziarie per cassa verso banche, sia erogate direttamente
sia acquistate da terzi, che prevedono pagamenti fissi o determinabili e che non sono quotate in un
mercato attivo (conti correnti, depositi cauzionali, titoli di debito, ecc.).
Sono inclusi anche i crediti verso Banche Centrali diversi dai depositi liberi (questi ultimi iscritti
alla voce “cassa e disponibilità liquide”).
Si rimanda al successivo paragrafo 4.2 “crediti verso clientela” per quanto attiene i criteri di
iscrizione, valutazione, cancellazione e di rilevazione delle componenti reddituali dei crediti in
esame.
4.2. Crediti verso clientela
Criteri di classificazione
I crediti verso clientela includono le attività finanziarie per cassa non strutturate verso clientela, sia
erogate direttamente sia acquistate da terzi, che presentino pagamenti fissi o determinabili, e che
non sono quotate in un mercato attivo (conti correnti, mutui, altri finanziamenti, titoli di debito,
ecc.).
La designazione di uno strumento finanziario alla categoria crediti verso clientela è fatta in sede di
rilevazione iniziale o a seguito di riclassifiche effettuate in conformità ai paragrafi da 50 a 54 dello
IAS 39, così come modificati dal Regolamento (CE) n° 1004/2008 della Commissione Europea
del 15 ottobre 2008.
Criteri di iscrizione
L’iscrizione iniziale di un credito avviene alla data di erogazione o, nel caso di un titolo di debito,
a quella di regolamento, sulla base del fair value dello strumento finanziario incrementato dei
costi/ricavi di transazione direttamente attribuibili all’acquisizione dello strumento finanziario
stesso.
Sono esclusi i costi/ricavi che, pur avendo le caratteristiche suddette, sono oggetto di rimborso da
parte della controparte debitrice o sono inquadrabili tra i normali costi interni di carattere
amministrativo.
Il fair value iniziale di uno strumento finanziario solitamente equivale all’ammontare erogato o al
costo sostenuto per l’acquisto.
Criteri di valutazione e di rilevazione delle componenti reddituali
Successivamente alla rilevazione iniziale, i crediti verso clientela sono valutati al costo
ammortizzato, pari al valore di prima iscrizione diminuito/aumentato dei rimborsi di capitale, delle
rettifiche/riprese di valore e dell’ammortamento – calcolato col metodo del tasso di interesse
effettivo – della differenza tra l’ammontare erogato e quello rimborsabile a scadenza, riconducibile
tipicamente ai costi/proventi imputati direttamente al singolo credito.
Il tasso di interesse effettivo è il tasso che attualizza il flusso dei pagamenti futuri stimati per la
durata attesa del finanziamento in modo da ottenere esattamente il valore contabile netto all’atto
della rilevazione iniziale, che comprende sia i costi/ricavi di transazione direttamente attribuibili
sia tutti i compensi pagati o ricevuti tra i contraenti. Tale modalità di contabilizzazione,
utilizzando una logica finanziaria, consente di distribuire l’effetto economico dei costi/proventi
lungo la vita residua attesa del credito.
212
Documento di Registrazione
relativo all'Emittente
La stima dei flussi e della durata contrattuale del prestito tiene conto di tutte le clausole
contrattuali che possono influire sugli importi e sulle scadenze (come, ad esempio, le estinzioni
anticipate e le varie opzioni esercitabili), senza considerare invece le perdite attese sul
finanziamento.
Il metodo del costo ammortizzato non si applica ai crediti a breve termine, per i quali è
trascurabile l’effetto dell’applicazione della logica di attualizzazione, che vengono pertanto
valorizzati al costo. Analogo criterio di valorizzazione viene adottato per i crediti senza una
scadenza definita o a revoca.
Ad ogni chiusura di bilancio viene effettuata un’analisi volta all’individuazione di crediti
problematici che mostrano oggettive evidenze di una possibile perdita di valore. Rientrano in tale
ambito i crediti inclusi nelle categorie di rischiosità “sofferenze”, “incagli”, “ristrutturati” e
“esposizioni scadute”, come definite dalla normativa di vigilanza.
La rettifica di valore di ciascun credito è pari alla differenza tra il suo costo ammortizzato (o costo
per i crediti a breve termine o a revoca) al momento della valutazione e il valore attuale dei relativi
flussi di cassa futuri, calcolato applicando il tasso di interesse effettivo originario.
Per determinare il valore attuale dei flussi di cassa futuri, gli elementi fondamentali sono costituiti
dal presumibile valore di realizzo dei crediti tenuto anche conto delle eventuali garanzie che
assistono le posizioni, dai tempi di recupero attesi e dagli oneri che si ritiene verranno sostenuti
per il recupero dell’esposizione creditizia. I flussi di cassa relativi a crediti il cui recupero è
previsto entro breve durata (12/18 mesi) non vengono attualizzati.
Per i crediti in sofferenza, la cui valutazione è determinata per singola posizione, il calcolo del
valore di recupero viene effettuato in base all’importo del credito secondo le seguenti modalità:
• fino a euro 25.000, le posizioni sono oggetto di valutazione analitica ma non sono oggetto di
attualizzazione, in quanto si tratta di posizioni che spesso non vengono sottoposte ad un
recupero giudiziale ma sono oggetto di cessione dopo gli usuali tentativi di recupero bonario e
la loro permanenza nella categoria è in linea di massima non superiore a 12/18 mesi, ossia di
breve termine;
• da euro 25.000 a euro 150.000, le posizioni sono sottoposte ad una valutazione analitica con
identificazione di una previsione di recupero oggetto di attualizzazione in base alla stima dei
tempi medi di recupero, determinati su base storico-statistica;
• le posizioni superiori a euro 150.000 sono sottoposte ad una valutazione analitica con
identificazione di una previsione di recupero oggetto di attualizzazione in base alla stima dei
tempi effettivi di recupero, determinati dalle competenti funzioni aziendali.
I crediti incagliati di importo superiore ad euro 150.000 sono valutati analiticamente, identificando
una previsione di recupero oggetto di attualizzazione in base alla stima dei tempi medi di recupero,
determinati su base storico-statistica. Le restanti posizioni sono oggetto di valutazione collettiva
mediante l’utilizzo di parametri di PD – Probabilità di default e LGD – Loss Given Default
(differenziati per fascia di importo), attualizzando i relativi flussi nominali futuri sulla base dei
tempi medi di recupero, determinati su base storico-statistica.
I crediti ristrutturati sono valutati analiticamente, rilevando altresì l’eventuale perdita “implicita”
derivante dalla ristrutturazione della posizione. Ove dalla valutazione analitica non emergano
evidenze di perdita le esposizioni sono oggetto di valutazione collettiva sulla base di parametri di
PD e LGD calcolati su base storico-statistica e finalizzati a stimare la perdita latente. I relativi
flussi nominali futuri attesi sono attualizzati sulla base dei tempi medi di recupero, determinati
anch’essi su base storico-statistica. Qualora, invece, dalla valutazione analitica emerga l’evidenza
di una perdita per riduzione di valore, i crediti ristrutturati sono classificati ad incaglio o a
sofferenze e valutati conformemente alle regole proprie di tali categorie.
213
Documento di Registrazione
relativo all'Emittente
Le esposizioni scadute sono oggetto di valutazione collettiva. Tale valutazione avviene per
categorie di crediti omogenee con caratteristiche simili in termini di rischio di credito e le relative
percentuali di perdita sono determinate su basi storico-statistiche, che consentano di stimare il
valore della perdita latente in ciascuna categoria omogenea di crediti. La stima dei flussi nominali
futuri attesi si basa su parametri di PD e di LGD differenziati per forma tecnica e i flussi così
calcolati sono attualizzati sulla base dei tempi medi di recupero, determinati su base storicostatistica.
I crediti per i quali non sono state individuate singolarmente evidenze oggettive di perdita, ovvero
i crediti in bonis, sono sottoposti alla valutazione di una perdita di valore collettiva. Tale
valutazione avviene per categorie di crediti omogenee con caratteristiche simili in termini di
rischio di credito e le relative percentuali di perdita sono stimate tenendo conto di serie storiche,
che consentano di stimare il valore della perdita latente in ciascuna categoria omogenea di crediti.
La stima dei flussi nominali futuri attesi si basa su parametri di PD e di LGD differenziati per
forma tecnica e i flussi così calcolati sono attualizzati sulla base dei tempi medi di recupero,
determinati su base storico-statistica. La perdita attesa (pari all’esposizione lorda x PD x LGD)
viene rettificata per il parametro LCP (Loss Confirmation Period), il quale esprime, per le diverse
categorie di esposizione omogenee, il ritardo medio che intercorre tra il deterioramento delle
condizioni finanziarie del debitore (c.d. incurred losses) e l’effettiva classificazione a default delle
singole esposizioni ed ha come funzione quella di "correggere" la PD che viene tipicamente
espressa su un orizzonte annuale.
Non vengono operate svalutazioni su crediti rappresentati da operazioni di "pronti contro
termine"e prestito titoli, nonché su crediti verso Istituzioni senza scopo di lucro e
Amministrazioni Pubbliche e locali e Cassa Compensazione e Garanzia.
Il credito deteriorato svalutato è oggetto di ripresa di valore solo quando la qualità del credito è
migliorata al punto tale che esiste una ragionevole certezza del recupero tempestivo del capitale e
degli interessi, secondo i termini contrattuali originari del credito, ovvero quando l’ammontare
effettivamente recuperato eccede il valore recuperabile precedentemente stimato. Tra le riprese di
valore sono, inoltre, ricompresi, per i soli crediti in sofferenza, gli effetti positivi connessi al
rientro dell’effetto attualizzazione derivante dalla progressiva riduzione del tempo stimato di
recupero del credito oggetto di valutazione.
L’importo delle rettifiche di valore al netto dei fondi precedentemente accantonati e i recuperi di
parte o di interi importi precedentemente svalutati sono iscritti nel conto economico nella voce
“rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento di crediti”.
Criteri di cancellazione
I crediti vengono cancellati dal bilancio quando sono considerati definitivamente irrecuperabili
oppure in caso di cessione, qualora essa abbia comportato il sostanziale trasferimento di tutti i
rischi e benefici connessi ai crediti stessi.
5. Attività finanziarie valutate al fair value
Criteri di classificazione
Sono classificate nella presente voce gli strumenti finanziari per cassa di tipo strutturato (presenza
di uno o più derivati incorporati) e/o quelli correlati gestionalmente a contratti derivati di
negoziazione posti in essere con una controparte esterna al fine di trasferire i rischi connessi
all’attività finanziaria detenuta (cd. fair value option), salvo destinazione tra le “attività finanziarie
detenute per la negoziazione”.
214
Documento di Registrazione
relativo all'Emittente
In particolare, la fair value option è utilizzata quando consente di eliminare o di ridurre
significativamente lo sbilancio contabile derivante dalla contabilizzazione non coerente di
strumenti finanziari correlati tra loro (natural hedge) ovvero coperti da contratti derivati, per i
quali l’applicazione dell’hedge accounting risulti complessa e difficoltosa.
La designazione di uno strumento finanziario alla categoria delle attività finanziarie valutate al fair
value è fatta in sede di rilevazione iniziale. Non sono ammesse riclassifiche successive.
Criteri di iscrizione, valutazione, cancellazione e di rilevazione delle componenti reddituali
Per quanto riguarda i criteri di iscrizione, di valutazione, di cancellazione e di rilevazione delle
componenti reddituali delle attività finanziarie valutate al fair value si rinvia a quanto previsto per
gli strumenti finanziari per cassa iscritti tra le “attività finanziarie detenute per la negoziazione”.
Gli utili e le perdite realizzati con la cessione o il rimborso e gli utili e le perdite non realizzati
derivanti dalle variazioni del fair value delle attività finanziarie valutate al fair value sono iscritti
nella voce di conto economico “risultato netto delle attività e passività valutate al fair value”.
6. Operazioni di copertura
Criteri di classificazione
Le operazioni di copertura sono finalizzate a neutralizzare potenziali perdite rilevabili su un
determinato elemento o un determinato gruppo di elementi, attribuibili ad un determinato rischio
(ad esempio, un rialzo dei tassi di interesse) tramite gli utili rilevabili sugli strumenti di copertura
nel caso in cui quel particolare rischio dovesse effettivamente manifestarsi.
Le operazioni di copertura sono realizzate esclusivamente mediante la stipula di contratti derivati
posti in essere con controparti esterne al fine di trasferirne il rischio. Non è pertanto consentito
l’utilizzo di contratti interni (internal deal).
Nel momento in cui un derivato di copertura viene stipulato, lo stesso é classificato in una delle
seguenti tipologie di coperture:
• copertura del fair value di una determinata attività o passività: ha l’obiettivo di coprire
l’esposizione alla variazione del fair value di una posta di bilancio attribuibile ad uno o
più rischi;
• copertura dei flussi di cassa futuri attribuibili ad una determinata attività o passività: ha
l’obiettivo di coprire l’esposizione a variazioni dei flussi finanziari futuri attribuibili a
particolari rischi associati a poste del bilancio;
• copertura degli effetti di un investimento denominato in valuta estera: attiene alla
copertura dei rischi di un investimento in un’impresa estera espresso in valuta.
Le operazioni di copertura possono essere riferite a singoli strumenti finanziari e/o a gruppi di
attività/passività finanziarie.
L’operazione è classificata di copertura se esiste una designazione formale e documentata della
relazione tra lo strumento coperto e lo strumento di copertura e se tale relazione risulta essere
altamente efficace sia nel momento in cui la copertura ha inizio sia durante tutta la vita della
stessa. Una copertura si considera altamente efficace se le variazioni di fair value dello strumento
coperto o dei relativi flussi finanziari attesi risultano compensate da quelle dello strumento di
copertura. Più precisamente, si ha efficacia quando le variazioni di fair value (o dei flussi di cassa)
dello strumento finanziario di copertura neutralizzano le variazioni dello strumento coperto, per
l’elemento di rischio oggetto di copertura, in un intervallo pari a 80%-125%.
215
Documento di Registrazione
relativo all'Emittente
L’efficacia della copertura é valutata all’inizio della copertura e in modo continuativo durante la
vita della stessa e, in particolare, ad ogni chiusura di bilancio, utilizzando:
• test prospettici, che giustificano l’applicazione della contabilizzazione di copertura, in
quanto dimostrano l’attesa efficacia della copertura nei periodi futuri;
• test retrospettivi, che evidenziano il grado di efficacia della copertura raggiunto nel
periodo cui si riferisce.
Se le verifiche non confermano l’efficacia della copertura, la contabilizzazione delle stesse,
secondo quanto sopra esposto, viene interrotta procedendo altresì a riclassificare lo strumento di
copertura tra le “attività (passività) finanziarie detenute per la negoziazione”. Le operazioni di
copertura non sono, inoltre, più classificate come tali se:
• la copertura operata cessa;
• l’operazione scade, viene venduta, rescissa o esercitata;
• l’elemento coperto è venduto, scade o è rimborsato;
• se viene revocata la definizione di copertura.
Criteri di iscrizione
L’iscrizione iniziale dei derivati di copertura avviene alla data di sottoscrizione sulla base del loro
fair value.
Criteri di valutazione e di rilevazione delle componenti reddituali
I derivati di copertura, successivamente alla rilevazione iniziale, sono valutati al fair value
secondo le modalità di seguito indicate:
• nel caso di copertura di fair value, attraverso la rilevazione a conto economico delle variazioni
di valore, riferite sia allo strumento coperto (per la sola parte attribuibile al rischio coperto) sia
allo strumento di copertura. In tal modo si realizza una sostanziale compensazione della
variazione del fair value dell’elemento coperto con l’opposta variazione del fair value dello
strumento di copertura. L’eventuale differenza, che rappresenta la parziale inefficacia della
relazione di copertura, ne costituisce di conseguenza l’effetto economico netto, contabilizzato
alla voce “risultato netto dell’attività di copertura”;
• nel caso di copertura dei flussi di cassa futuri, le variazioni di fair value dell’operazione di
copertura sono imputate al patrimonio netto per la quota efficace della copertura e sono
rilevate a conto economico solo quando, con riferimento alla posta coperta, si manifesti la
variazione dei flussi di cassa da compensare. Se la copertura non si dimostra efficace la
variazione di fair value dello strumento di copertura é imputata a conto economico alla voce
“altri oneri/proventi di gestione”;
• le coperture di un investimento in valuta sono contabilizzate allo stesso modo delle coperture
di flussi di cassa futuri.
I differenziali relativi ai contratti derivati di copertura sono contabilizzati tra gli “interessi attivi” o
tra gli “interessi passivi” a seconda del relativo segno algebrico.
Criteri di cancellazione
Le operazioni di copertura vengono cancellate dal bilancio in caso di cessione, qualora essa abbia
comportato il sostanziale trasferimento di tutti i rischi e benefici connessi all’operazione stessa.
216
Documento di Registrazione
relativo all'Emittente
7. Partecipazioni
Criteri di classificazione
La voce include le interessenze detenute in società collegate e in società soggette a controllo
congiunto (joint venture).
Criteri di iscrizione
Le partecipazioni in società collegate e in società a controllo congiunto sono iscritte in bilancio
secondo il metodo del patrimonio netto in accordo con quanto previsto dagli IAS 28 e 31. Il
metodo del patrimonio netto prevede l’iscrizione iniziale della partecipazione al costo ed il suo
successivo adeguamento sulla base della quota di pertinenza nel patrimonio netto della partecipata.
Le differenze tra il valore della partecipazione ed il patrimonio netto della partecipata alla data di
acquisto o del primo consolidamento, se non sono attribuibili a specifiche voci dell’attivo o del
passivo, sono incluse nel valore di iscrizione della partecipazione.
Criteri di valutazione
Successivamente all’acquisizione il valore della partecipazione in una società collegata o soggetta
a controllo congiunto è rettificata in conseguenza delle variazioni nella quota di pertinenza della
partecipante nel patrimonio netto della partecipata.
Se esistono evidenze che il valore di una partecipazione possa aver subito una riduzione, si
procede alla stima del valore recuperabile della partecipazione stessa, tenendo conto del valore
attuale dei flussi finanziari futuri che la partecipazione potrà generare, incluso il valore di
dismissione finale dell’investimento e/o di altri elementi valutativi.
L’ammontare dell’eventuale riduzione di valore, determinato sulla base della differenza tra il
valore di iscrizione della partecipazione e il suo valore recuperabile, è rilevata a conto economico
alla voce “utili (perdite) delle partecipazioni”.
Qualora i motivi della perdita di valore siano rimossi a seguito di un evento verificatosi
successivamente alla rilevazione della riduzione di valore, vengono effettuate riprese di valore con
imputazione a conto economico, nella medesima voce di conto economico, fino a concorrenza
della rettifica precedente.
Criteri di cancellazione
Le partecipazioni vengono cancellate dal bilancio quando scadono i diritti contrattuali sui flussi
finanziari derivati dalle attività stesse o quando la partecipazione viene ceduta trasferendo
sostanzialmente tutti i rischi e benefici ad essa connessi.
Criteri di rilevazione delle componenti reddituali
Conformemente allo IAS 28, i risultati di esercizio pro-quota delle società collegate e delle società
soggette a controllo congiunto sono rilevate a conto economico nella voce “utili (perdite) delle
partecipazioni”.
8. Attività materiali
Criteri di classificazione
La voce include i beni, di uso durevole, detenuti per essere utilizzati nella produzione del reddito,
per locazione o per scopi amministrativi, quali i terreni, gli immobili strumentali, gli investimenti
immobiliari, gli impianti tecnici, i mobili e gli arredi, le attrezzature di qualsiasi tipo e le opere
d’arte. Tra le attività materiali sono inclusi anche i costi per migliorie su beni di terzi, allorquando
separabili dai beni stessi. Qualora i suddetti costi non presentano autonoma funzionalità ed
utilizzabilità, ma dagli stessi si attendono benefici futuri, sono iscritti tra le “altre attività” e
217
Documento di Registrazione
relativo all'Emittente
vengono ammortizzati nel più breve periodo tra quello di prevedibile utilizzabilità delle migliorie
stesse e quello di durata residua della locazione.
Al valore delle attività materiali concorrono anche gli acconti versati per l’acquisizione e la
ristrutturazione di beni non ancora entrati nel processo produttivo, e quindi non ancora oggetto di
ammortamento.
Si definiscono “ad uso funzionale” le attività materiali possedute per la fornitura di servizi o per
fini amministrativi, mentre si definiscono “a scopo d’investimento” quelle possedute per riscuotere
canoni di locazione e/o detenuti per l’apprezzamento del capitale investito.
Criteri di iscrizione
Le attività materiali sono inizialmente iscritte al costo, comprensivo di tutti gli oneri direttamente
imputabili alla messa in funzione del bene.
Le spese di manutenzione straordinaria ed i costi aventi natura incrementativa che comportano un
effettivo miglioramento del bene, ovvero un incremento dei benefici economici futuri generati dal
bene, sono attribuiti ai cespiti cui si riferiscono ed ammortizzati in relazione alle residue possibilità
di utilizzo degli stessi.
Criteri di valutazione e di rilevazione delle componenti reddituali
Successivamente alla prima rilevazione, le attività materiali “ad uso funzionale” sono iscritte in
bilancio al costo al netto degli ammortamenti cumulati e di eventuali svalutazioni per riduzioni
durevoli di valore, conformemente al “modello del costo” di cui al paragrafo 30 dello IAS 16. Più
precisamente, le attività materiali sono sistematicamente ammortizzate in ogni esercizio, sulla base
della loro vita utile, adottando come criterio di ammortamento il metodo a quote costanti, ad
eccezione:
• dei terreni, siano essi acquisiti singolarmente o incorporati nel valore del fabbricato, che
non sono oggetto di ammortamento in quanto hanno una vita utile indefinita. Per gli
immobili “cielo-terra”, per i quali il valore del terreno sia incorporato nel valore del
fabbricato, la suddivisione tra il valore del terreno e il valore del fabbricato, ove non
direttamente desumibile dal contratto di acquisto, avviene sulla base di perizie interne e/o
di esperti indipendenti;
• delle opere d’arte, che non sono oggetto di ammortamento in quanto hanno una vita utile
indefinita ed il loro valore è normalmente destinato ad aumentare nel tempo;
• degli investimenti immobiliari, che sono valutati al fair value in conformità allo IAS 40.
• Per i beni acquisiti nel corso dell’esercizio l’ammortamento è calcolato su base giornaliera
a partire dalla data di entrata in uso del cespite. Per i beni ceduti e/o dimessi nel corso
dell’esercizio, l’ammortamento è conteggiato su base giornaliera fino alla data di cessione
e/o dismissione.
Ad ogni chiusura di bilancio, se esiste qualche indicazione che dimostri che un’attività materiale
diversa dagli immobili ad uso investimento possa aver subito una perdita durevole di valore, si
procede al confronto tra il valore di carico del cespite e il suo valore di recupero, pari al maggiore
tra il fair value, al netto degli eventuali costi di vendita, e il relativo valore d’uso del bene, inteso
come il valore attuale dei flussi futuri originati dal cespite. Le eventuali rettifiche vengono rilevate
a conto economico alla voce “rettifiche di valore nette su attività materiali”.
Qualora vengano meno i motivi che hanno portato alla rilevazione della perdita, si dà luogo ad una
ripresa di valore, che non può superare il valore che l’attività avrebbe avuto, al netto degli
ammortamenti calcolati in assenza di precedenti perdite di valore.
Per le attività materiali “a scopo d’investimento” rientranti nell’ambito di applicazione dello IAS
40, la relativa valutazione è effettuata al valore di mercato determinato sulla base di perizie
indipendenti e le variazioni di fair value sono iscritte a conto economico nella voce “risultato netto
della valutazione al fair value delle attività materiali e immateriali”.
218
Documento di Registrazione
relativo all'Emittente
Criteri di cancellazione
Un’attività materiale è eliminata dallo stato patrimoniale al momento della dismissione o quando il
bene è permanentemente ritirato dall’uso e dalla sua dismissione non sono attesi benefici
economici futuri.
9. Attività immateriali
Criteri di classificazione
La voce accoglie quelle attività non monetarie prive di consistenza fisica che soddisfano le
seguenti caratteristiche:
• identificabilità;
• controllo della risorsa in oggetto;
• esistenza di benefici economici futuri.
In assenza di una delle suddette caratteristiche, la spesa, per acquisire o generare tali attività
internamente, è rilevata come costo nell’esercizio in cui è stata sostenuta.
Le attività immateriali includono, in particolare, il software applicativo ad utilizzazione
pluriennale, gli “intangibili” legati alla valorizzazione di rapporti con la clientela, identificati nel
processo di purchase price allocation del prezzo pagato per l’acquisizione di rami d’azienda e
altre attività identificabili che trovano origine in diritti legali o contrattuali.
E’, altresì, classificato alla voce in esame l’avviamento, rappresentato dalla differenza positiva tra
il costo di acquisto ed il fair value delle attività e delle passività acquisite nell’ambito di
operazioni di aggregazione aziendali (business combination). In particolare, un’attività
immateriale é iscritta come avviamento, quando la differenza positiva tra il fair value degli
elementi patrimoniali acquisiti e il loro costo di acquisto è rappresentativa delle capacità reddituali
future degli stessi (goodwill). Qualora tale differenza risulti negativa (badwill) o nell’ipotesi in cui
il goodwill non trovi giustificazione nelle capacità reddituali future degli elementi patrimoniali
acquisiti, la differenza stessa viene iscritta direttamente a conto economico.
Con riferimento all’avviamento rilevato in occasione di variazioni dell’interessenza partecipativa
in una controllata dopo l’ottenimento del controllo, a seguito dell’entrata in vigore dal 1° gennaio
2010 delle modifiche apportate allo IAS 27 “Bilancio consolidato e separato”, si precisa che le
variazioni della quota di partecipazione della controllante in una controllata (che non comporti la
perdita del controllo) sono contabilizzate come "operazioni sul capitale". Ne consegue che la
differenza tra il valore di acquisto dell'ulteriore quota della partecipata (di cui già si detiene il
controllo) e la corrispondente frazione di patrimonio netto è contabilizzata direttamente a
riduzione del patrimonio netto.
Criteri di iscrizione
Le attività immateriali sono iscritte, in sede di prima rilevazione, al costo comprensivo degli oneri
di diretta attribuzione.
Criteri di valutazione
Successivamente alla prima rilevazione, le attività immateriali sono iscritte al costo al netto degli
ammortamenti cumulati e di eventuali perdite durevoli di valore per riduzione conformemente al
cd. “modello del costo” di cui al paragrafo 74 dello IAS 38.
Le attività immateriali con vita utile definita sono sistematicamente ammortizzate in ogni esercizio
sulla base della stima della loro vita utile adottando come criterio di ammortamento il metodo a
quote costanti.
219
Documento di Registrazione
relativo all'Emittente
Per le attività acquisite nel corso dell’esercizio l’ammortamento è calcolato su base giornaliera a
partire dalla data di entrata in uso dell’attività stessa. Per quelle cedute e/o dimesse nel corso
dell’esercizio, l’ammortamento è conteggiato su base giornaliera fino alla data di cessione e/o
dismissione.
Se esiste qualche evidenza che dimostri che un’immobilizzazione immateriale possa aver subito
una riduzione durevole di valore, si procede al confronto tra il valore di carico e il valore di
recupero. Le eventuali rettifiche vengono rilevate a conto economico alla voce “rettifiche di valore
nette su attività immateriali”.
Qualora i motivi della perdita durevole di valore siano rimossi a seguito di un evento verificatosi
successivamente alla rilevazione della riduzione di valore, vengono effettuate riprese di valore con
rilevazione nella medesima voce di conto economico. L’ammontare della ripresa non può eccedere
in ogni caso il valore che l’immobilizzazione avrebbe avuto, al netto degli ammortamenti calcolati
in assenza di precedenti perdite di valore.
Per i beni con vita utile indefinita quali, ad esempio, l’avviamento, non si procede
all’ammortamento, ma alla periodica verifica dell’adeguatezza del valore di iscrizione (impairment
test) delle immobilizzazioni in conformità alle previsioni dello IAS 36. L’ammontare
dell’eventuale riduzione di valore, determinato sulla base della differenza tra il valore di iscrizione
dell’immobilizzazione e il suo valore di recupero, è rilevata a conto economico alla voce
“rettifiche di valore dell’avviamento”. Una perdita per riduzione di valore rilevata per
l’avviamento non può essere eliminata in un esercizio successivo.
Criteri di cancellazione
Un’attività immateriale è eliminata dallo stato patrimoniale qualora non siano attesi benefici
economici futuri oppure al momento della cessione.
10. Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione e passività associate ad attività
in via di dismissione
Criteri di classificazione
Vengono classificate nelle presenti voci tutte le attività/passività non correnti ed i gruppi di
attività/passività in via di dismissione di cui all’IFRS 5, ossia tutte le “singole attività/passività non
correnti” o “gruppi di attività/passività” in via di dismissione (indicate convenzionalmente con la
locuzione “singole attività/passività”) per le quali il valore contabile sarà recuperato
principalmente con un’operazione di vendita anziché con il suo uso continuativo nonché le “unità
operative dismesse” (indicate con la locuzione “gruppi di attività/passività in via di dismissione”).
Criteri di valutazione
Le singole attività/passività non correnti o i gruppi di attività/passività in via di dismissione sono
valutate al minore tra il valore di carico e il loro fair value al netto dei costi di cessione, ad
esclusione delle seguenti attività che continuano ad essere valutate in conformità al principio di
riferimento:
• attività fiscali differite;
• attività derivanti da benefici per i dipendenti;
• strumenti finanziari;
• investimenti immobiliari.
Criteri di rilevazione delle componenti reddituali
I proventi (interessi attivi, dividendi, ecc.) e gli oneri (interessi passivi, ammortamenti, ecc.) che
si riferiscono alle singole attività non correnti o i gruppi di attività in via di dismissione e alle
220
Documento di Registrazione
relativo all'Emittente
relative passività in via di dismissione continuano ad essere rilevati a voce propria mentre i
proventi (interessi attivi, dividendi, ecc.) e gli oneri (interessi passivi, ammortamenti, ecc.) che si
riferiscono alle unità operative dimesse sono esposti, al netto della relativa fiscalità corrente e
differita, nella voce “utile (perdita) delle attività non correnti in via di dismissione al netto delle
imposte” del conto economico.
Nell’ipotesi in cui i beni in dismissione siano ammortizzabili, a decorrere dall’esercizio di
classificazione tra le attività non correnti in via di dismissione, cessa il processo di ammortamento.
11. Fiscalità corrente e differita
Le imposte sul reddito, calcolate nel rispetto della vigente normativa fiscale, sono rilevate nel
conto economico in base al criterio della competenza, coerentemente con la rilevazione in bilancio
dei costi e dei ricavi che le hanno generate, ad eccezione di quelle relative a partite addebitate od
accreditate direttamente a patrimonio netto, per le quali la rilevazione della relativa fiscalità
avviene, per coerenza, a patrimonio netto.
L’accantonamento per imposte sul reddito è determinato in base ad una prudenziale previsione
dell’onere fiscale corrente, di quello anticipato e di quello differito. In particolare, le imposte
anticipate e quelle differite sono determinate sulla base delle differenze temporanee tra il valore
contabile di un’attività o di una passività e il suo valore riconosciuto ai fini fiscali.
Le attività per imposte anticipate sono iscritte in bilancio nella misura in cui esiste la probabilità
del loro recupero, valutata sulla base della capacità del Gruppo di generare con continuità redditi
imponibili positivi.
Le imposte anticipate e quelle differite sono contabilizzate a livello patrimoniale a saldi aperti e
senza compensazioni, includendo le prime nella voce “attività fiscali” e le seconde nella voce
“passività fiscali”.
Per quanto attiene le imposte correnti sono compensati, a livello di singola imposta, gli acconti
versati con il relativo debito d’imposta, esponendo lo sbilancio netto tra le “attività fiscali correnti”
o le “passività fiscali correnti” a seconda del segno.
Si ritiene, infine, di precisare che relativamente alle riserve ed ai saldi attivi di rivalutazione in
sospensione d’imposta, non si è proceduto allo stanziamento delle relative imposte differite,
conformemente alla previsione contenuta al paragrafo 52b dello IAS 12, che subordina
l’accantonamento di una deferred tax liability sulle riserve in sospensione alla decisione della loro
distribuzione; al riguardo si evidenzia che il Gruppo non ha assunto, né ritiene probabile assumere
nel breve-medio periodo, comportamenti idonei ad integrare i presupposti per il pagamento
dell’imposta differita.
221
Documento di Registrazione
relativo all'Emittente
PASSIVO
12. Fondi per rischi e oneri
12.1 Fondi di quiescenza e obblighi simili
Lo IAS 19 classifica i fondi pensione tra i benefici successivi al rapporto di lavoro, distinguendoli
tra piani a contribuzione definita e piani a benefici definiti. Il Fondo pensione aziendale per i
dipendenti della ex controllata Cariprato (oggetto di fusione per incorporazione nella Capogruppo
Banca Popolare di Vicenza con effetto 1° gennaio 2010) è suddiviso in due sezioni:
1. sezione a capitalizzazione, in regime di contribuzione definita, per il quale la Banca ha il
solo obbligo del versamento di un contributo annuale commisurato alle retribuzioni
corrisposte agli iscritti. Tale sezione non è rappresentata nello stato patrimoniale, in
conformità a quanto previsto dallo IAS 19. Sono rilevati nel conto economico i costi
relativi al contributo a carico della Banca;
2. sezione integrativa, in regime di prestazione definita, iscritta nello stato patrimoniale tra i
fondi per rischi e oneri. Le prestazioni sono assicurate dal rendimento degli investimenti e
dalla riserva matematica, calcolata con frequenza annuale da un attuario indipendente.
12.2 Altri fondi
Conformemente alle previsioni dello IAS 37 i fondi per rischi e oneri accolgono le passività di
ammontare o scadenza incerti relative ad obbligazioni attuali (legali o implicite), derivanti da un
evento passato per le quali sia probabile l’impiego di risorse economiche per adempiere alle
obbligazioni stesse, purché possa essere effettuata una stima attendibile dell’importo necessario
all’adempimento delle obbligazioni stesse alla data di riferimento del bilancio. Nel caso in cui il
differimento temporale nel sostenimento dell’onere sia rilevante, e conseguentemente l’effetto di
attualizzazione sia significativo, gli accantonamenti sono attualizzati utilizzando i tassi correnti di
mercato.
Gli accantonamenti vengono riesaminati ad ogni data di riferimento del bilancio e rettificati per
riflettere la migliore stima corrente. Gli stessi sono rilevati nelle voci proprie di conto economico,
secondo una logica di classificazione dei costi per “natura” della spesa. In particolare gli
accantonamenti connessi agli oneri futuri del personale dipendente relativi al sistema premiante
figurano tra le “spese del personale”, gli accantonamenti riferibili a rischi ed oneri di natura fiscale
sono rilevati tra le “imposte sul reddito”, mentre gli accantonamenti connessi al rischio di perdite
potenziali non direttamente imputabili a specifiche voci del conto economico sono iscritti tra gli
“accantonamenti netti per rischi ed oneri”.
13. Debiti e titoli in circolazione
Criteri di classificazione
I debiti verso banche e i debiti verso clientela includono le varie forme di provvista interbancaria e
con clientela (conti correnti, depositi liberi e vincolati, finanziamenti, pronti contro termine, ecc.)
mentre i titoli in circolazione accolgono tutte le passività di propria emissione (buoni fruttiferi,
certificati di deposito, prestiti obbligazionari non classificati tra le “passività finanziarie valutate al
fair value”, ecc.). Tutti gli strumenti finanziari emessi sono esposti in bilancio al netto degli
eventuali ammontari riacquistati e comprendono quelli che alla data di riferimento del bilancio
risultano scaduti ma non ancora rimborsati.
Criteri di iscrizione
Le suddette passività finanziarie sono iscritte, in sede di prima rilevazione, all’atto della ricezione
delle somme raccolte o dell'emissione dei titoli di debito.
222
Documento di Registrazione
relativo all'Emittente
L’iscrizione iniziale è effettuata sulla base del fair value delle passività, incrementato dei
costi/ricavi di transazione direttamente attribuibili all’acquisizione dello strumento finanziario.
Sono esclusi i costi/ricavi che, pur avendo le caratteristiche suddette, sono oggetto di rimborso da
parte della controparte creditrice o sono inquadrabili tra i normali costi interni di carattere
amministrativo.
Il fair value iniziale di una passività finanziaria solitamente equivale all’ammontare incassato.
Eventuali contratti derivati impliciti nelle suddette passività finanziarie, laddove ricorrano i
presupposti previsti dagli IAS 32 e 39, sono oggetto di scorporo e di separata valutazione.
Criteri di valutazione
Dopo la rilevazione iniziale, le suddette passività finanziarie vengono valutate al costo
ammortizzato col metodo del tasso di interesse effettivo, ad eccezione delle passività a breve
termine che rimangono iscritte per il valore nominale in quanto l’effetto dell’attualizzazione risulta
trascurabile.
Criteri di cancellazione
Le suddette passività finanziarie sono cancellate dal bilancio quando risultano scadute o estinte. La
cancellazione avviene anche in presenza di riacquisto, ancorché temporaneo, di titoli
precedentemente emessi. L’eventuale differenza tra il valore contabile della passività estinta e
l’ammontare pagato é registrato nel conto economico, alla voce “utile (perdita) da cessione o
riacquisto di passività finanziarie”. Qualora, successivamente al riacquisto, i titoli siano ricollocati
sul mercato, tale operazione viene considerata come una nuova emissione e la passività è iscritta al
nuovo prezzo di ricollocamento.
14. Passività finanziarie di negoziazione
Criteri di classificazione
Formano oggetto di rilevazione nella presente voce gli scoperti tecnici derivanti dall’attività di
negoziazione e i contratti derivati non designati quali efficaci strumenti di copertura che
presentano fair value negativo.
Fra i contratti derivati sono compresi i contratti derivati incorporati (cd. derivati impliciti) in uno
strumento finanziario primario denominato “contratto ospite” allorquando gli stessi siano stati
oggetto di rilevazione separata e le operazioni a termine su valute, titoli, merci e metalli preziosi.
Un derivato implicito é rilevato separatamente dal contratto ospite, quando sono soddisfatte
contemporaneamente le seguenti condizioni:
• le sue caratteristiche economiche e i rischi non sono strettamente correlati alle
caratteristiche dello strumento “ospite”;
• lo strumento incorporato separato soddisfa la definizione di derivato;
• lo strumento ibrido non é contabilizzato al fair value con variazioni rilevate a conto
economico.
Se il fair value di un contratto derivato diventa successivamente positivo, lo stesso è contabilizzato
tra le attività finanziarie di negoziazione.
La designazione di uno strumento finanziario alla categoria delle passività finanziarie di
negoziazione è fatta in sede di rilevazione iniziale ad eccezione della sopraggiunta inefficacia di
una relazione di copertura che determina la riclassifica tra le “passività finanziarie detenute per la
negoziazione” dei derivati di copertura che alla data di riferimento presentano fair value negativo.
Non sono ammesse riclassifiche successive.
223
Documento di Registrazione
relativo all'Emittente
Criteri di iscrizione, di valutazione, di cancellazione e di rilevazione delle componenti reddituali
Per quanto riguarda i criteri di iscrizione, di valutazione, di cancellazione e di rilevazione delle
componenti reddituali delle suddette passività finanziarie si rinvia a quanto già esposto nel
precedente paragrafo relativo alle “attività finanziarie detenute per la negoziazione”.
15. Passività finanziarie valutate al fair value
Criteri di classificazione
Sono classificate nella presente voce i prestiti obbligazionari emessi correlati gestionalmente a
contratti derivati di negoziazione posti in essere con una controparte esterna al fine di trasferire
uno o più rischi connessi alla passività emessa (cd. fair value option).
La designazione di uno strumento finanziario alla categoria delle passività finanziarie valutate al
fair value è fatta in sede di rilevazione iniziale. Non sono ammesse riclassifiche successive.
Criteri di iscrizione, di valutazione, di cancellazione e di rilevazione delle componenti reddituali
Per quanto riguarda i criteri di iscrizione, di valutazione, di cancellazione e di rilevazione delle
componenti reddituali delle suddette passività finanziarie si rinvia a quanto già esposto nel
precedente paragrafo relativo alle “attività finanziarie valutate al fair value”.
16. Operazioni in valuta
Tra le attività e le passività in valuta figurano, oltre a quelle denominate esplicitamente in una
valuta diversa dall’euro, anche quelle che prevedono clausole di indicizzazione finanziaria
collegate al tasso di cambio dell’euro con una determinata valuta o con un determinato paniere di
valute.Ai fini delle modalità di conversione da utilizzare, le attività e passività in valuta sono
suddivise tra poste monetarie e non monetarie.
Criteri di iscrizione
Le operazioni in valuta estera sono registrate in euro, al momento della rilevazione iniziale,
applicando all’importo in valuta estera il tasso di cambio a pronti in vigore alla data
dell’operazione.
Criteri di valutazione
A ogni data di riferimento del bilancio:
• gli elementi monetari in valuta estera sono convertiti utilizzando il tasso di cambio di fine
esercizio;
• gli elementi non monetari che sono valutati al costo storico in valuta estera sono convertiti
usando il tasso di cambio in essere alla data dell’operazione;
• gli elementi non monetari che sono valutati al fair value in una valuta estera sono
convertiti utilizzando i tassi di cambio alla data in cui il fair value è determinato.
Le differenze di cambio che derivano dal regolamento di elementi monetari o dalla conversione di
elementi monetari a tassi diversi da quelli di conversione iniziali, o di conversione alla data del
bilancio precedente, sono rilevate nel conto economico dell’esercizio in cui sorgono alla voce
“risultato netto delle attività di negoziazione” o, laddove attengono ad attività/passività finanziarie
per le quali ci si avvale della fair value option di cui allo IAS 39, alla voce “risultato netto delle
attività e delle passività finanziarie valutate al fair value”.
Quando un utile o una perdita relativi ad un elemento non monetario sono rilevati a patrimonio
netto, la differenza di cambio relativa a tale elemento è rilevata anch’essa a patrimonio netto
nell’esercizio un cui sorge. Viceversa, quando gli utili o le perdite di un elemento non monetario
sono rilevati nel conto economico, la differenza di cambio è rilevata anch’essa nel conto
economico nell’esercizio in cui sorgono come sopra specificato.
224
Documento di Registrazione
relativo all'Emittente
17. Altre informazioni
17.1. Trattamento di fine rapporto del personale
Secondo l’IFRIC, il T.F.R. è assimilabile ad un “beneficio successivo al rapporto di lavoro” (post
employment-benefit) del tipo “Prestazioni Definite” (defined-benefit plan) per il quale è previsto,
in base allo IAS 19, che il suo valore venga determinato mediante metodologie di tipo attuariale.
Conseguentemente, la valutazione di fine esercizio della posta in esame é effettuata in base al
metodo dei benefici maturati utilizzando il criterio del credito unitario previsto (Projected Unit
Credit Method). Tale metodo prevede la proiezione degli esborsi futuri sulla base di analisi
storiche, statistiche e probabilistiche, nonché in virtù dell’adozione di opportune basi tecniche
demografiche. Esso consente di calcolare il T.F.R. maturato ad una certa data in senso attuariale,
distribuendo l’onere per tutti gli anni di stimata permanenza residua dei lavoratori in essere, e non
più come onere da liquidare nel caso in cui l’azienda cessi la propria attività alla data di bilancio.
La valutazione del T.F.R. del personale dipendente è effettuata da un attuario indipendente in
conformità alla metodologia sopra indicata.
17.2. Operazioni di pronti contro termine e prestito titoli
Le operazioni di “pronti contro termine” che prevedono l’obbligo per il cessionario di
rivendita/riacquisto a termine delle attività oggetto della transazione (ad esempio, di titoli) e le
operazioni di “prestito titoli” nelle quali la garanzia è rappresentata da contante che rientra nella
piena disponibilità del portatore, sono assimilate ai riporti e, pertanto, gli ammontari ricevuti ed
erogati figurano in bilancio come debiti e crediti. In particolare, le suddette operazioni di “pronti
contro termine” e di “prestito titoli” di provvista sono rilevate in bilancio come debiti per
l’importo percepito a pronti, mentre quelle di impiego sono rilevate come crediti per l’importo
corrisposto a pronti. Tali operazioni non determinano movimentazione del portafoglio titoli.
Coerentemente, il costo della provvista e il provento dell'impiego vengono iscritti per competenza
nelle voci di conto economico relative agli interessi.
17.3. Criteri di determinazione del fair value degli strumenti finanziari
Il fair value è definito dall’IFRS 13 come il prezzo che si percepirebbe per la vendita di
un’attività ovvero che si pagherebbe per il trasferimento di una passività in una regolare
operazione nel mercato principale (o più vantaggioso) alla data di valutazione, alle correnti
condizioni di mercato (ossia un prezzo di chiusura), indipendentemente dal fatto che quel prezzo
sia osservabile direttamente o che venga stimato utilizzando una tecnica di valutazione.
Nel caso di strumenti finanziari quotati in mercati attivi, il fair value è determinato sulla base delle
quotazioni (prezzo ufficiale o altro prezzo equivalente dell’ultimo giorno di borsa aperta
dell’esercizio di riferimento) del mercato più vantaggioso al quale il Gruppo ha accesso. A tale
proposito uno strumento finanziario è considerato quotato in un mercato attivo se le operazioni
relative allo strumento finanziario si verificano con frequenza e con volumi sufficienti a fornire
informazioni utili per la determinazione del prezzo su base continuativa.
In assenza di un mercato attivo, il fair value viene determinato utilizzando tecniche di valutazione
generalmente accettate nella pratica finanziaria volte a stimare il prezzo a cui avrebbe luogo una
regolare operazione di vendita o di trasferimento di una passività tra operatori di mercato alla data
di valutazione, alle correnti condizioni di mercato.
225
Documento di Registrazione
relativo all'Emittente
Tali tecniche di valutazione prevedono, nell’ordine gerarchico in cui sono riportate, l’utilizzo:
1. dell’ultimo NAV (Net Asset Value) pubblicato dalla società di gestione per i fondi armonizzati
(UCITS - Undertakings for Collective Investment in Transferable Securities), gli Hedge Funds
e le Sicav;
2. di prezzi quotati per le attività o passività in mercati non attivi (ad esempio, quelli desumibili
da infoprovider esterni quali Bloomberg e/o Reuters o forniti da Borse e/o da circuiti
elettronici di negoziazione che non presentino però le caratteristiche per essere definiti mercati
attivi) o prezzi di attività o passività similari quotati in mercati attivi;
3. del fair value ottenuto da modelli di valutazione (ad esempio, Discounting Cash Flow
Analysis, Option Pricing Models) che stimano tutti i possibili fattori che condizionano il fair
value di uno strumento finanziario (costo del denaro, rischio di credito, rischio di liquidità,
volatilità, tassi di cambio, tassi di prepayment, ecc.) sulla base di dati osservabili sul mercato,
anche in relazione a strumenti similari, alla data di valutazione. Qualora, per uno o più fattori
di rischio non risulti possibile riferirsi a dati di mercato, vengono utilizzati parametri
internamente determinati su base storico-statistica (i modelli di valutazione sono oggetto di
revisione periodica al fine di garantirne la piena e costante affidabilità);
4. delle indicazioni di prezzo fornite dalla controparte emittente eventualmente rettificate per
tener conto del rischio di controparte e/o liquidità (ad esempio, il valore della quota
comunicato dalla società di gestione per i fondi chiusi riservati agli investitori istituzionali o
per altre tipologie di O.I.C.R. diverse da quelle citate al punto 1, il valore di riscatto
determinato in conformità al regolamento di emissione per i contratti assicurativi);
5. per gli strumenti rappresentativi di capitale, ove non siano applicabili le tecniche di
valutazione di cui ai punti precedenti: i) i prezzi di transazioni dirette sullo stesso titolo o su
titoli similari osservate in un congruo arco temporale rispetto alla data di valutazione ii) il
valore risultante da perizie indipendenti se disponibili; iii) il valore corrispondente alla quota
di patrimonio netto detenuta risultante dall’ultimo bilancio approvato della società; iv) il costo,
eventualmente rettificato per tener conto di riduzioni significative di valore, laddove il fair
value non è determinabile in modo attendibile.
Si assume che il “fair value” iniziale di uno strumento finanziario sia sempre pari al prezzo
sostenuto per l’acquisto dell’attività o al prezzo incassato per il trasferimento della passività, ivi
inclusi i costi/ricavi accessori. Tuttavia, laddove in situazioni particolari e specificatamente
documentate si determini un significativo scostamento tra il prezzo della transazione e il relativo
fair value, lo strumento finanziario dovrà essere iscritto ad un valore (il fair value) diverso dal
prezzo della transazione. A tal riguardo, con specifico riferimento alle negoziazioni in conto
proprio di strumenti finanziari con la propria clientela, si rinvia a quanto previsto dalla specifica
policy adottata dal Gruppo (cd. “Pricing policy”).
Sulla base delle considerazioni sopra esposte e conformemente a quanto previsto dall’IFRS 13, il
Gruppo classifica le valutazioni al fair value sulla base di una gerarchia di livelli (Fair Value
Hierarchy) che riflette la significatività degli input utilizzati nelle valutazioni. Si distinguono i
seguenti livelli:
•
Livello 1 - prezzi quotati (non rettificati) in mercati attivi per attività o passività identiche
a cui l’entità può accedere alla data di valutazione;
•
Livello 2 - input diversi di prezzi quotati inclusi nel Livello 1 osservabili direttamente o
indirettamente per l’attività o per la passività. Appartengono a tale livello le metodologie
di valutazione basate sulle valutazioni di mercato che utilizzando in prevalenza dati
osservabili sul mercato, i prezzi desunti da infoprovider esterni e le valutazioni delle quote
226
Documento di Registrazione
relativo all'Emittente
di O.I.C.R. effettuate sulla base del NAV (Net Asset Value) comunicato dalla società di
gestione, il cui valore viene aggiornato e pubblicato periodicamente (almeno mensilmente)
ed è rappresentativo dell’ammontare a cui la posizione può essere liquidata, parzialmente
o integralmente, su iniziativa del possessore;
•
Livello 3 - input che non sono osservabili per l’attività e per la passività ma che riflettono
le assunzioni che gli operatori di mercato utilizzerebbero nel determinare il prezzo
dell’attività o passività. Appartengono a tale livello i prezzi forniti dalla controparte
emittente o desunti da perizie di stima indipendenti e quelli ottenuti con modelli valutativi
che non utilizzano dati osservabili sul mercato per stimare significativi fattori che
condizionano il fair value dello strumento finanziario. Rientrano altresì le valutazioni
degli equity non quotati corrispondenti alla frazione di patrimonio netto detenuta nella
società o desunte da transazioni dirette osservate in un congruo arco di tempo. Sono
altresì inclusi gli strumenti finanziari mantenuti al costo.
227
Documento di Registrazione
relativo all'Emittente
Note esplicative relative alle informazioni finanziarie del triennio 2011 – 2013
Dettaglio delle principali voci dell’attivo e del passivo
Nella sezione che segue sono riportati i dettagli delle principali voci dell’attivo e del passivo dello
stato patrimoniale consolidato. Gli importi sono espressi in migliaia di Euro.
ATTIVO
Cassa e disponibilità liquide
31/12/2013
a) Cassa
b) Depositi liberi presso Banche Centrali
Totale
31/12/2012
31/12/2011
189.157
209.976
204.003
2.200.000
200.000
-
2.389.157
409.976
204.003
Attività finanziarie detenute per la negoziazione
La tabella seguente riporta la composizione per debitori/emittenti del portafoglio delle attività
finanziarie detenute per la negoziazione al 31 dicembre 2013, 2012 e 2011.
31/12/2013
Voci/Valori
31/12/2012
31/12/2011
A. ATTIVITA' PER CASSA
1. Titoli di debito
98.969
119.164
121.829
a) Governi e Banche Centrali
49.831
41.406
48.262
-
-
-
c) Banche
30.588
71.538
53.749
d) Altri emittenti
18.550
6.220
19.818
2. Titoli di capitale
20.996
9.428
1.109
b) Altri enti pubblici
a) Banche
b) Altri emittenti:
- imprese di assicurazione
- società finanziarie
- imprese non finanziarie
- altri
3. Quote di O.I.C.R.
611
1.425
9
20.385
8.003
1.100
972
1
2
-
-
-
19.413
8.002
1.098
-
-
-
-
-
-
4. Finanziamenti
-
-
-
a) Governi e Banche Centrali
-
-
-
b) Altri enti pubblici
-
-
-
c) Banche
-
-
-
d) Altri emittenti
-
-
-
119.965
128.592
122.938
2.154.901
938.123
469.346
322.420
161.429
Totale B
1.949.097
2.477.321
1.099.552
Totale (A+B)
2.069.062
2.605.913
1.222.490
Totale A
B. STRUMENTI DERIVATI
a) Banche
-
- fair value
1.479.751
b) Clientela
-
- fair value
228
Documento di Registrazione
relativo all'Emittente
Attività finanziarie disponibili per la vendita
La tabella seguente riporta la composizione per debitori/emittenti del portafoglio delle attività
finanziarie disponibili per la vendita al 31 dicembre 2013, 2012 e 2011.
31/12/2013
Voci/Valori
31/12/2012
31/12/2011
1. Titoli di debito
3.259.781
4.858.036
3.162.943
a) Governi e Banche Centrali
3.179.599
4.634.437
2.696.946
b) Altri enti pubblici
-
-
250
c) Banche
66.035
213.812
436.875
d) Altri emittenti
14.147
9.787
28.872
2. Titoli di capitale
305.145
300.611
287.200
a) Banche
121.250
123.022
121.905
b) Altri emittenti:
183.895
177.589
165.295
-
-
27.885
50.548
49.916
36.181
133.347
127.673
101.229
-
-
-
567.061
381.765
283.589
26.255
25.768
39.393
-
-
-
- imprese di assicurazione
- società finanziarie
- imprese non finanziarie
- altri
3. Quote di O.I.C.R.
4. Finanziamenti
a) Governi e Banche Centrali
b) Altri enti pubblici
-
-
-
c) Banche
-
-
-
26.255
25.768
39.393
4.158.242
5.566.180
3.773.125
d) Altri soggetti
Totale
Attività finanziarie detenute sino a scadenza
La tabella seguente riporta la composizione per debitori/emittenti del portafoglio delle attività
finanziarie detenute sino a scadenza al 31 dicembre 2013, 2012 e 2011.
Voci/Valori
31/12/2013
1. Titoli di debito
a) Governi e Banche Centrali
b) Altri enti pubblici
31/12/2012
31/12/2011
48.606
43.002
48.184
-
-
-
-
-
-
c) Banche
38.409
32.791
32.794
d) Altri emittenti
10.197
10.211
15.390
2. Finanziamenti
-
-
-
a) Governi e Banche Centrali
-
-
-
b) Altri enti pubblici
-
-
-
c) Banche
-
-
-
d) Altri soggetti
-
-
-
Totale
48.606
43.002
48.184
Totale fair value
50.118
43.220
44.208
Crediti verso banche
229
Documento di Registrazione
relativo all'Emittente
La tabella seguente riporta la composizione merceologica dei crediti verso banche al 31 dicembre
2013, 2012 e 2011.
Tipologia operazioni/Valori
31/12/2013
A. Crediti verso banche centrali
1. Depositi vincolati
2. Riserva obbligatoria
31/12/2012
31/12/2011
428.759
1.147.072
238.493
-
-
-
428.759
1.147.072
238.493
3. Pronti contro termine attivi
-
-
-
4. Altri
-
-
-
2.351.783
3.194.366
3.253.318
962.191
1.104.853
1.082.541
B. Crediti verso banche
1. Conti correnti e depositi liberi
2. Depositi vincolati
3. Altri finanziamenti
3.1 Pronti contro termine attivi
3.2 Leasing finanziario
3.3 Altri
56.155
98.973
77.247
1.254.600
1.876.553
1.829.932
1.033.030
1.577.850
1.716.309
-
-
-
221.570
298.703
113.623
78.837
113.987
263.598
-
-
-
78.837
113.987
263.598
Totale (valore di bilancio)
2.780.542
4.341.438
3.491.811
Totale fair value
2.769.780
4.354.006
3.494.392
4. Titoli di debito
4.1 Titoli strutturati
4.2 Altri titoli di debito
Crediti verso clientela
La tabella seguente riporta la composizione merceologica dei crediti verso clientela al 31
dicembre 2013, 2012 e 2011.
31/12/2013
Tipologia operazioni/Valori
Bonis
31/12/2012
Altri
Bonis
31/12/2011
Altri
Bonis
Altri
1. Conti correnti e depositi liberi
4.029.137
902.826
4.245.590
764.042
4.669.100
553.418
2. Pronti contro termine attivi
2.251.189
-
927.251
-
100.934
-
3. Mutui
15.603.611 2.419.326
4. Carte di credito, prestiti personali e
cessioni del quinto
5. Leasing finanziario
6. Factoring
7. Altri finanziamenti
8. Titoli di debito
8.1 Titoli strutturati
8.2 Altri titoli di debito
16.941.571 1.465.416
530.725
19.917
507.443
20.281
522.894
6.654
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
4.189.458
561.955
5.094.635
481.923
5.030.447
328.641
357.481
8.374
351.556
-
366.399
-
-
4.172
5.093
-
5.083
-
357.481
4.202
346.463
-
361.316
-
Totale (valore di bilancio) 26.961.601 3.912.398
Totale (fair value )
16.364.337 1.955.518
32.704.569
27.490.812 3.221.764
32.923.728
27.631.345 2.354.129
31.139.835
La tabella seguente riporta la composizione per debitori/emittenti dei crediti verso clientela al 31
230
Documento di Registrazione
relativo all'Emittente
dicembre 2013, 2012 e 2011.
31/12/2013
Tipologia operazioni/Valori
1. Titoli di debito
a) Governi
b) Altri enti pubblici
c) Altri emittenti
- imprese non finanziarie
- imprese finanziarie
- assicurazioni
- altri
2. Finanziamenti verso:
Bonis
31/12/2012
Altri
Bonis
a) Governi
c) Altri soggetti
- imprese non finanziarie
- imprese finanziarie
- assicurazioni
- altri
Totale
Bonis
Altri
357.481
8.374
351.556
-
366.399
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
357.481
8.374
351.556
-
366.399
-
-
4.172
7.084
-
11.077
357.481
4.202
344.472
-
355.322
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
26.604.120 3.904.024
b) Altri enti pubblici
31/12/2011
Altri
27.139.256 3.221.764
27.264.946 2.354.129
4
-
3
-
2
-
40.840
53.291
45.823
51.917
100.009
165
26.563.276 3.850.733
27.093.430 3.169.847
27.164.935 2.353.964
13.978.838 2.764.017
15.545.514 2.222.749
16.734.329 1.593.301
3.158.190
68.980
11.211
581
18.137
599
20.533
719
9.415.037 1.017.155
9.328.268
888.301
9.303.258
703.739
26.961.601 3.912.398
231
2.201.511
58.198
27.490.812 3.221.764
1.106.815
56.205
27.631.345 2.354.129
Documento di Registrazione
relativo all'Emittente
Derivati di copertura
Si riporta di seguito la composizione per tipologia di copertura e per livelli di fair value al 31
dicembre 2013, 2012 e 2011.
Fair Value 31/12/2013
L1
L2
L3
VN
31/12/2013
Fair Value 31/12/2012
L1
L2
L3
VN
31/12/2012
Fair Value 31/12/2011
L1
L2
L3
VN
31/12/2011
A. Derivati finanziari
-
74.934
- 4.148.652
-
129.994
- 4.016.957
-
114.749
-
2.867.283
1) Fair value
-
70.026
- 1.898.652
-
93.284
- 1.866.957
-
99.619
-
2.242.283
2) Flussi finanziari
-
4.908
- 2.250.000
-
36.710
- 2.150.000
-
15.130
-
625.000
3) Investimenti esteri
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
A. Derivati creditizi
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
1) Fair value
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
2) Flussi finanziari
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
74.934
- 4.148.652
-
129.994
- 4.016.957
-
114.749
-
2.867.283
Totale
Adeguamento di valore delle attività coperte finanziarie oggetto di copertura generica
La tabella seguente riporta la composizione per portafogli coperti dell’adeguamento di valore
delle attività coperte al 31 dicembre 2013, 2012 e 2011.
Tipologia operazioni/Valori
31/12/2013
31/12/2012
31/12/2011
1. Adeguamento positivo
38.234
67.464
39.051
1.1 di specifici portafogli:
38.234
67.464
39.051
38.234
67.464
39.051
-
-
-
-
-
-
a) crediti
b) attività finanziarie disponibili per la vendita
1.2 complessivo
2. Adeguamento negativo
(170)
(126)
(228)
2.1 di specifici portafogli:
(170)
(126)
(228)
(170)
(126)
(228)
a) crediti
b) attività finanziarie disponibili per la vendita
2.2 complessivo
Totale
232
-
-
-
-
-
-
38.064
67.338
38.823
Documento di Registrazione
relativo all'Emittente
Partecipazioni
Vengono riportate nella seguente tabella le partecipazioni in società controllate in modo
congiunto (valutate al patrimonio netto) e in società sottoposte a influenza notevole al 31
dicembre 2013, 2012 e 2011.
31/12/2013
(dati in migliaia di Euro)
Quota % di
partecipazione
31/12/2012
Valore di
bilancio
Imprese controllate valutate al costo
1.Popolare di Vicenza Assessoria e Consultoria Ltda
99,00
2. BPVi Covered Bond Srl
Imprese sottoposte a influenza notevole e valutate al patrimonio netto
1. Società Cattolica di Assicurazione SCpA
14,92
Quota % di
partecipazione
10
-
99,00
60,00
31/12/2011
Valore di
bilancio
Quota % di
partecipazione
10
10
Valore di
bilancio
39,00
60,00
4
10
292.939
13,27
276.978
12,72
235.303
2. Cattolica Life Ltd
40,00
8.666
40,00
6.814
40,00
10.583
3. Berica Vita SpA
40,00
32.825
40,00
46.608
40,00
29.149
4. ABC Assicura SpA
40,00
5.196
40,00
4.361
40,00
2.401
5. Magazzini Generali Merci e Derrate SpA
25,00
109
25,00
566
25,00
681
6. Interporto della Toscana Centrale SpA
20,00
2.199
20,00
2.199
20,00
2.199
7. Sec Servizi SCpA (1)
49,81
13.073
8. Farmanuova
-
9. San Marco Srl
TOTALE
46,00
49,81
12.926
49,81
12.926
-
-
-
30,00
2.214
900
355.917
-
350.472
-
295.470
La quota di partecipazione è determinata sommando la percentuale di interessenza detenuta direttamente da Banca Popolare di Vicenza (47,95%) con quelle
detenute indirettamente per il tramite delle controllate Banca Nuova (1,66%), Farbanca (0,10%) e PrestiNuova (0,10%).
Attività materiali
La tabella seguente riporta la composizione delle attività materiali valutate al costo al 31
dicembre 2013, 2012 e 2011.
Attività/Valori
31/12/2013
31/12/2012
31/12/2011
Attività ad uso funzionale
1.1 di proprietà
473.319
a) terreni
465.609
464.949
75.693
76.278
75.960
296.998
293.831
293.739
22.364
22.961
21.988
7.428
8.044
7.457
70.836
64.495
65.805
11.790
12.166
12.417
-
-
-
11.790
12.166
12.417
c) mobili
-
-
-
d) impianti elettronici
-
-
-
e) altre
-
-
-
485.109
477.775
477.366
b) fabbricati
c) mobili
d) impianti elettronici
e) altre
1.2 acquisite in leasing finanziario
a) terreni
b) fabbricati
Totale
233
Documento di Registrazione
relativo all'Emittente
Di seguito viene illustrata la composizione delle attività materiali valutate al fair value al 31
dicembre 2013, 2012 e 2011.
Attività/Valori
31/12/2013
31/12/2012
31/12/2011
Attività detenute a scopo di investimento
2.1 di proprietà
138.191
141.481
139.097
a) terreni
27.461
28.058
27.977
110.730
113.423
111.120
-
-
-
b) fabbricati
2.2 acquisite in leasing finanziario
a) terreni
-
-
-
b) fabbricati
-
-
-
138.191
141.481
139.097
Totale
Attività immateriali
La tabella seguente riporta la composizione per tipologia di attività delle attività immateriali al 31
dicembre 2013, 2012 e 2011.
31/12/2013
31/12/2012
31/12/2011
Attività/Valori
Durata
definita
X
Durata
indefinita
A.1.1 di pertinenza del gruppo
X
A.1.2 di pertinenza dei terzi
X
A.1 Avviamento
Durata
indefinita
927.362
Durata
definita
X
Durata
indefinita
942.587
Durata
definita
X
927.362
X
942.587
X
942.587
-
X
-
X
-
942.587
A.2 Altre attività immateriali
20.371
-
17.985
-
20.560
-
A.2.1 Attività valutate al costo:
20.371
-
17.985
-
20.560
-
a) Attività immateriali generate internamente
b) Altre attività
-
-
-
-
-
-
20.371
-
17.985
-
20.560
-
A.2.2 Attività valutate al fair value:
a) Attività immateriali generate internamente
b) Altre attività
Totale
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
20.371
927.362
17.985
942.587
20.560
942.587
Relativamente alla sottovoce A.1 “Avviamento”, il Gruppo, avvalendosi della facoltà prevista
dall’IFRS 1, in sede di passaggio ai principi IAS-IFRS ha mantenuto alla transition date del 1°
gennaio 2004 il valore residuo degli avviamenti contabilizzati secondo i previgenti principi
contabili nazionali.
La sottovoce in esame, per ciascuno degli esercizi sopra riportati, risulta così composta:
•
•
•
per Euro 440.144 mila dall’avviamento pagato da Banca Popolare di Vicenza per
l’acquisizione dei 61 sportelli del Gruppo UBI avvenuta in data 31 dicembre 2007;
per Euro 208.580 mila dal disavanzo da fusione relativo alla ex controllata Cariprato Cassa di Risparmio di Prato S.p.A. fusa per incorporazione in Banca Popolare di Vicenza
in data 31 dicembre 2010;
per Euro 120.198 mila dal residuo degli avviamenti pagati alle ex banche del Gruppo che
hanno ceduto nell’esercizio 2000 i relativi rami d’azienda a Banca Popolare di Vicenza;
234
Documento di Registrazione
relativo all'Emittente
•
•
•
•
•
•
•
•
per Euro 55.930 mila dal disavanzo da fusione relativo alla ex controllata Banca Nuova
S.p.A. fusa per incorporazione in Banca Popolare di Vicenza in data 28 febbraio 2011;
per Euro 52.889 mila dal residuo dell’avviamento pagato per l’acquisizione dei 46
sportelli delle banche del Gruppo Intesa effettuata nel 2001;
per Euro 36.000 mila dal residuo dell’avviamento corrisposto alla Banca AntonVeneta
per l’acquisto dei 30 sportelli situati nella Sicilia orientale avvenuta a fine 2004;
per Euro 1.482 mila dal disavanzo di fusione da annullamento emerso in seguito
all’operazione di fusione per incorporazione dell’ex controlata BPVi Fondi Sgr Spa nella
Capogruppo Banca Popolare di Vicenza (a fine 2012 e a fine 2011, ovvero prima della
suddetta operazione di fusione, l’avviamento era pari a Euro 16.707 e si riferiva alla
differenza di consolidamento relativa alla controllata BPVi Fondi Sgr Spa e derivante
dalla fusione per incorporazione di Verona Gestioni Sgr Spa);
per Euro 6.223 mila dalla differenza di consolidamento relativa alla controllata Farbanca
S.p.A.;
per Euro 4.121 mila dall’avviamento pagato per l’acquisizione del ramo d’azienda dalla
Banca Steinhauslin &C.;
per Euro 1.619 mila dall’avviamento pagato per l’acquisizione da Banca Popolare
Commercio e Industria (Gruppo UBI) del ramo d’azienda “Filiale di Palermo”
perfezionatosi in data 1° marzo 2009;
per Euro 176 mila dalla differenza di consolidamento relativa alla controllata Nordest
Merchant S.p.A..
Per i suddetti avviamenti in quanto beni intangibili con vita utile indefinita, si è proceduto alla
verifica dell’adeguatezza del valore di iscrizione (impairment test) conformemente alle previsioni
dello IAS 3.
La sottovoce A.2 “Altre Attività Immateriali” è principalmente riferibile agli “intangibili”
identificati nell’ambito del processo di Purchase Price Allocation del prezzo pagato per
l’acquisizione dei 61 sportelli del Gruppo UBI perfezionatasi alla fine del 2007. L’IFRS 3
prevede infatti che l’acquisizione di una “Business Combination“ (quale si configura
l’acquisizione dei 61 sportelli UBI) debba essere contabilizzata usando il purchase method e che
il prezzo pagato sia allocato alle attività acquisite e alle passività assunte misurate ai loro
rispettivi fair value. Gli “intangibili” identificati, che esprimono il valore delle relazioni acquisite
sono ammortizzati lungo la durata stimata del loro beneficio (la durata media complessiva è stata
stimata in 17 anni per gli “intangibili” riferibili alla clientela privata e in 12 anni per quelli
riferibili alla clientela imprese, corrispondenti al relativo retention rate).
Le residue attività immateriali della sottovoce A.2 “Altre attività immateriali” sono riferibili
prevalentemente a software di proprietà o in licenza d’uso.
Si riporta nel seguito l’informativa periodica relativa all’impairment test dell’avviamento e delle
attività immateriali con vita utile indefinita (IAS 36, paragrafi 134-137) per l’esercizio 2013. Si
precisa che tale informativa, desunta dal Bilancio Consolidato 2013, è sostanzialmente omogenea
a quella relativa agli esercizi 2012 e 2011, desumibile dai rispettivi bilanci, in quanto gli
avviamenti, le differenze positive di consolidamento classificate ad avviamento e le differenze di
patrimonio netto allocate a partecipazioni oggetto di impairment test sono rimaste pressoché
invariate nel triennio.
Per completezza si riportano in calce alla presente parte anche le sintesi dei risultati dell’analisi di
impairment test riferite agli esercizi 2012 e 2011.
235
Documento di Registrazione
relativo all'Emittente
Informativa periodica relativa all’impairment test dell’avviamento e delle attività
immateriali con vita utile indefinita (IAS 36, par. 134-137)
Le CGU (Cash Generating Unit) oggetto di test relativo alla sostenibilità del valore contabile
degli avviamenti, delle differenze positive di consolidamento classificate ad avviamento e delle
differenze positive di patrimonio netto allocate a partecipazioni sono le seguenti:
• CGU Banca Popolare di Vicenza (trattasi della legal entity Banca Popolare di Vicenza, al
netto delle partecipazioni detenute e dei conseguenti effetti patrimoniali ed economici);
• CGU Banca Nuova (coincide con la legal entity) ;
• CGU Farbanca (coincide con la legal entity);
• CGU Prestinuova (coincide con la legal entity);
• CGU Cattolica Life (coincide con la legal entity);
• CGU Cattolica Assicurazioni.
Si evidenzia che, rispetto all’anno precedente, non è presente la CGU BPVi Fondi poichè la
società è stata incorporata, tramite fusione, in Banca Popolare di Vicenza.
Ai fini dell’identificazione delle CGU coincidenti con le singole legal entities si è fatto
riferimento ai criteri stabiliti dallo IAS 36 e se ne è verificata la coerenza in considerazione del
fatto che, tra le varie motivazioni, il sistema di reporting gestionale pluriennale e annuale
all’Organo Amministrativo del Gruppo è organizzato per legal entity, i rami di sportelli bancari
acquisiti in passato sono oggi integrati all’interno delle singole banche e le responsabilità per il
raggiungimento dei risultati sono assegnate alle singole legal entities.
Di seguito sono riportati i valori dell’avviamento allocati alle varie CGU (incluse le differenze di
patrimonio netto iscritte alla voce Partecipazioni delle società sottoposte ad influenza notevole):
in migliaia di euro
CGU
Avviamenti Bilancio
Differenze di patrimonio
Consolidato
netto a Partecipazioni
Banca Popolare di Vicenza
811.292
-
Banca Nuova
109.847
-
Farbanca
6.223
-
-
94.045
Cattolica Life
-
2.121
ABC Assicura
San Marco
-
417
681
Cattolica Assicurazioni
Totale
927.362
97.264
In generale i diversi approcci valutativi possono essere ricondotti alle seguenti categorie
fondamentali:
• criteri analitici (per determinare il valore d’uso);
• criteri di mercato (per determinare il fair value).
236
Documento di Registrazione
relativo all'Emittente
Metodi analitici
In conformità alle recenti prassi valutative, la valutazione del value in use come criterio di
determinazione del valore recuperabile implica l’applicazione di metodologie basate sulla stima
dei redditi o dei flussi di cassa futuri quali, ad esempio, i dividendi che la CGU è atta a produrre
nel futuro (metodo dei dividendi attualizzati o Dividend Discount Model - DDM, nell’accezione
dell’“Excess Capital”).
Il Dividend Discount Model rappresenta una variante del metodo dei flussi di cassa. In
particolare, tale metodo, nella variante dell’“Excess Capital”, stabilisce che il valore economico
di una società finanziaria è dato dall’attualizzazione di un flusso di dividendi determinato sulla
base dei vincoli patrimoniali minimi imposti dall’Autorità di Vigilanza.
Ai fini della determinazione del valore d’uso si è pertanto fatto riferimento alle metodologie
correntemente adottate dai players di settore (Dividend Discount Model per le aziende bancarie e
di credito al consumo e metodo reddituale per le compagnie assicurative).
Metodi di mercato
Tra i criteri di mercato i due metodi principali sono:
• il metodo delle quotazioni di borsa/multipli di mercato;
• il metodo delle transazioni comparabili.
Il metodo delle quotazioni di borsa/multipli di mercato si basa sull’analisi di società quotate simili
alla società oggetto di valutazione e, in particolare, sulla relazione esistente tra il valore espresso
dal mercato e le grandezze patrimoniali e reddituali di tali società.
Il metodo delle transazioni comparabili si basa su una analisi simile a quella dei multipli di
mercato e, in particolare, sulla relazione esistente fra i prezzi espressi nell’ambito di transazioni di
società/rami aziendali e le grandezze patrimoniali e reddituali relative di tali società.
In relazione ai multipli delle banche italiane quotate, si è assistito negli ultimi anni ad una
notevole volatilità degli stessi. Coerentemente con l’analisi di impairment svolta a partire dal
2008, si è pertanto ritenuto di non determinare il fair value mediante il metodo dei multipli di
borsa. Per quanto riguarda i multipli di transazioni comparabili, si evidenzia che nel corso degli
ultimi anni è stato effettuato un numero estremamente limitato di operazioni di acquisizione di
realtà bancarie e quindi, tenuto conto anche del mutato contesto macroeconomico, tale parametro
appare poco significativo.
Il valore derivante dall’applicazione di tali multipli, assumendo come riferimento transazioni
comparabili avvenute in Italia nel periodo settembre 2008 – giugno 2013, è stato comunque
calcolato, per completezza informativa. I valori economici che deriverebbero dall’applicazione
del metodo dei multipli di transazioni comparabili alle CGU bancarie (BPVi, Banca Nuova e
Farbanca) sarebbero superiori a quelli ottenuti con la valutazione derivante dal valore d’uso, ma
non sono stati utilizzati per la motivazione precedentemente esposta.
Si evidenzia che, a fronte della possibilità prevista dallo IAS 36, il quale prevede che il valore di
carico della CGU debba essere confrontato con il maggiore tra il valore d’uso ed il valore di
mercato/cessione, è stato utilizzato solamente il valore d’uso, mentre il valore di mercato (fair
value), pur essendo stato calcolato non è stato preso in considerazione per le motivazioni
successivamente esplicitate.
Criteri analitici: stima del valore recuperabile e analisi di sensitività
Il metodo adottato per la determinazione del valore d’uso (nell’accezione del DDM), si fonda
sulla costruzione di proiezioni economico finanziarie necessarie alla determinazione della stima
dei dividendi che la CGU è atta a produrre nel futuro.
237
Documento di Registrazione
relativo all'Emittente
Le proiezioni del piano sono state effettuate prendendo a riferimento la struttura di Gruppo al 31
dicembre 2013.
Con riferimento alla verifica annuale della sostenibilità del valore degli avviamenti iscritti sia a
livello consolidato che a livello individuale nel bilancio di Banca Popolare di Vicenza si è
provveduto per l’impairment test, relativamente al valore d’uso, ad aggiornare le proiezioni
economico patrimoniali e finanziarie del Piano Industriale di Gruppo 2012-2014/2016 approvato
nel 2012 e successivamente aggiornato lo scorso anno, estendendole di un anno. Tale
aggiornamento si è reso opportuno anche in relazione all’evoluzione del contesto
macroeconomico e di mercato, difforme rispetto a quanto ipotizzato ad inizio 2013, nonché al
mutamento del quadro regolamentare per effetto dell’entrata in vigore della normativa c.d.
“Basilea 3”.
Per lo svolgimento dell’attività di impairment test su tutte le CGU sopraccitate, BPVi ha conferito
l’incarico a primaria società di consulenza. Inoltre, è stato richiesto l’esame dei dati previsionali
dell’aggiornamento del Piano Industriale 2014-2018 in coerenza con le procedure previste
dall’International Standard on Assurance Engagements (ISAE) 3400 “The Examination of
Prospective Financial Information” emesso dall’IFAC (International Federation
of
Accountants).
La scelta di avvalersi della collaborazione di un valutatore terzo con riferimento a tutte le CGU è
riconducibile alla consapevolezza dell’importanza di tale processo oltre che ai risultati di
un’analisi preliminare che ha evidenziato delle presunzioni generali di impairment, riassumibili
nel permanere di un difficile contesto macroeconomico, sebbene vi siano alcuni lievi segnali di
miglioramento.
Ai fini della determinazione del valore delle CGU è stato estrapolato un ulteriore anno di
proiezione oltre il 2018 e quindi il modello DDM arriva fino al 2019. La ragione di tale
prolungamento si spiega, a livello di modello, nell’ipotesi di progressiva messa a regime dei
requisiti patrimoniali di “Basilea 3”.
Le proiezioni per il 2019 sono state costruite in modo semplificato e sostanzialmente inerziale
sulla base dell’andamento dell’ultimo anno di proiezione effettuato, raggiungendo in tal modo un
utile sostenibile di lungo periodo.
Il Terminal Value è stato determinato ipotizzando quale utile netto di riferimento l’utile netto
2019 aumentato del 2% (tasso di crescita di lungo periodo del modello). Contestualmente anche
le attività ponderate per il rischio sono state determinate ipotizzando una crescita del 2%.
Nella piena consapevolezza che gli scenari macroeconomici, sebbene in parziale recupero,
appaiono ancora incerti e coerentemente con quanto previsto dalla normativa, le valutazioni sono
state sottoposte a delle specifiche analisi di “sensitivity” in merito agli impatti derivanti da
variazioni di determinati parametri nelle previsioni economico-finanziarie.
E’ stata quindi effettuata una sensitivity analysis sui risultati della valutazione relativamente ai
parametri del costo del capitale – Ke (+/- 0,25%), del tasso di crescita – g (+/- 0,25%), della
variazione del costo del credito (+/- 5 punti base) del 2018 e del tasso medio annuo di crescita
2013/2018 del margine di intermediazione (+/- 0,5%) a valere sul risultato del 2018 (e quindi del
Terminal Value). E’ stata inoltre effettuata una “sensitivity” sul costo del credito nel periodo
2014-2019 con un’ipotesi di adozione fino ad un livello dell’ 1,0% per la CGU BPVI e CGU
Banca Nuova, di 0,5%/0,7% per Farbanca ed infine dello 0,2% per Prestinuova. Si precisa che il
citato livello del costo del credito è stato mantenuto per tutto il periodo delle proiezioni.
238
Documento di Registrazione
relativo all'Emittente
Di seguito si riporta una tabella riepilogativa delle ipotesi relative alla costruzione del valore
terminale:
CGU
Banca Popolare di Vicenza
Banca Nuova
Farbanca
Prestinuova
Cattolica Assicurazioni
Cattolica Life
Approccio di calcolo del valore terminale
Rendita perpetua a tasso di crescita stabile
Rendita perpetua a tasso di crescita stabile
Rendita perpetua a tasso di crescita stabile
Rendita perpetua a tasso di crescita stabile
Rendita perpetua a tasso di crescita stabile
Rendita perpetua a tasso di crescita stabile
Tasso di
crescita (g)
Tasso medio di
sconto al netto
delle imposte
2,00%
2,00%
2,00%
2,00%
2,00%
2,00%
8,83%
8,83%
8,83%
9,38%
9,39%
10,45%
Quale tasso medio di sconto si è utilizzato un costo del capitale stimato sulla base del Capital
Asset Pricing Model (CAPM) secondo la seguente formula:
Ke = i + β * MRP
dove:
i: tasso privo di rischio, ipotizzato pari al rendimento netto dei BTP italiani a dieci anni alla data
di valutazione (media sei mesi antecedenti, corrispondente quindi al periodo 1 luglio 2013 – 31
dicembre 2013);
β: beta, determinato come media delle variazioni che i titoli bancari identificati come comparabili
storicamente assumono rispetto alle variazioni del mercato;
MRP: Market Risk Premium, ossia la compensazione per un investimento con rischio superiore a
quello espresso da un’attività risk free.
Di seguito si riportano le determinanti del costo del capitale utilizzate per le varie CGU:
CGU oggetto di valutazione
CGU Banca Popolare di Vicenza
CGU Banche
CGU Prestinuova
CGU Società Cattolica
CGU Cattolica Life
Tasso free risk
netto
3,69%
3,69%
3,69%
3,69%
3,69%
Beta
Risk Premium
1,03
1,03
1,14
1,14
1,35
5,00%
5,00%
5,00%
5,00%
5,00%
Costo del
capitale (Ke)
8,83%
8,83%
9,38%
9,39%
10,45%
Con riferimento alla CGU di Cattolica Assicurazioni si è utilizzato un approccio valutativo
“somma delle parti” volto considerare tanto il valore “stand alone” della partecipata, quanto
quello delle sinergie derivanti dall’accordo di partnership sottoscritto con la società. Infatti il
valore della partecipazione si compone:
• dell’Equity Value di Cattolica Assicurazioni determinato attraverso il “valore d’uso”
utilizzando un Dividend Discount Model “Excess Capital” (DDM) principalmente basato
sulle analisi di brokers indipendenti. Si è ritenuto infatti che l’elevata volatilità del titolo
dal momento della sottoscrizione, legata al più generale andamento dei corsi borsistici,
unitamente al carattere non speculativo della partecipazione rendano consigliabile
l’utilizzo di una metodologia di valutazione di tipo “fondamentale”;
239
Documento di Registrazione
relativo all'Emittente
•
del valore capitalizzato (NPV) delle sinergie da ricavo derivanti nella fattispecie dalla
capitalizzazione all’infinito delle commissioni retrocesse al Gruppo BPVi per il
collocamento di prodotti assicurativi Protezione.
La CGU Cattolica Life è stata valutata da PWC sulla base del metodo reddituale, la cui base di
partenza è rappresentata dagli utili futuri 2014-2018, utilizzando il dato preliminare di budget per
il 2014 ed il piano concordato, per il periodo 2015-2018, con Cattolica Assicurazioni nell’ambito
dell’accordo di partnership siglato nel 2012.
Approccio generale adottato nello sviluppo dei dati previsionali
In occasione dello svolgimento degli impairment test relativi al bilancio 2013, si è provveduto ad
aggiornare le proiezioni economico finanziarie e patrimoniali del Piano Industriale 2012-2014/16
approvato nel 2012 e successivamente aggiornato lo scorso anno, estendendole di un anno.
Le nuove proiezioni economiche, finanziarie e patrimoniali sono state effettuate prendendo a
riferimento la struttura di Gruppo al 31 dicembre 2013, e recependo, per il primo anno, gli
obiettivi del budget 2014 e, per gli anni successivi, le ultime stime di Prometeia. Tali proiezioni
tengono conto dello scenario dei tassi di mercato coerente con le previsioni pubblicate da
Prometeia per il triennio 2014-2016 (Rapporto di Previsione Gennaio 2014) e dei differenziali
annui impliciti nella curva dei rendimenti rilevata a fine gennaio 2014, per i due anni successivi.
Le ipotesi relative ai volumi operativi per gli anni di previsione (2015-2018) prevedono che:
•
gli impieghi vivi della rete commerciale del 2015 e 2016 crescano ad un tasso pari a
quello previsto da Prometeia, distinto tra la componente a breve termine e medio lungo
termine, con l’ipotesi prudenziale di mantenimento delle crescite previste nel 2016 anche
per il biennio 2017/2018;
•
le sofferenze lorde abbiano una crescita leggermente superiore rispetto a quanto previsto
da Prometeia per il 2015 e il 2016 (ovvero pari a +10,4% vs +9,9% di Prometeia nel 2015
e +9,2% vs +7,3% di Prometeia nel 2016), per poi convergere nel biennio successivo
sostanzialmente alle crescite previste da Prometeia per il 2016 (+7,3%);
•
complessivamente il CAGR 2013-2016 della raccolta diretta sia pari al 2,9% (Prometeia
+1,9%). Al netto dei pct con la Cassa di Compensazione e Garanzia la raccolta diretta
crescerebbe mediamente del 2,6%, dato leggermente superiore alla previsione di crescita
di Prometeia (+1,9%) in particolare per il maggior contributo della raccolta in conto
corrente, coerentemente con la capacità di sviluppo della nuova clientela dimostrata dalla
Banca negli ultimi anni;
•
il CAGR 2013-2016 della raccolta indiretta sia pari al 13,7%. Tale crescita è supportata,
oltre che da un effetto mercato, dal proseguimento nello sforzo delle reti commerciali nel
collocare prodotti del comparto gestito e previdenziale, anche valorizzando le partnership
con le società Cattolica Assicurazioni e Arca, coerentemente con quanto indicato nelle
linee Guida del Piano Industriale.
Per quanto concerne le voci di conto economico:
•
il margine di interesse è stato determinato sulla base della crescita prevista delle masse di
impiego e di raccolta. I tassi e gli spread sono stati stimati sulla base dello scenario dei
tassi utilizzato. Con specifico riferimento alle c.d. “poste a vista”, l’evoluzione tiene
conto della composizione tra componenti parametrate e a tasso fisso e dell’esperienza
storica in termini di elasticità delle condizioni applicate alla clientela rispetto agli
240
Documento di Registrazione
relativo all'Emittente
andamenti di mercato, nonché del più elevato costo della raccolta connesso all’attuale
contesto. Per quanto attiene alle erogazioni a medio lungo termine e ai collocamenti di
prestiti obbligazionari, sono stati ipotizzati spread in contrazione coerentemente con le
attese di riduzione degli spread sul rischio sovrano. La contrazione degli spread sulla
raccolta obbligazionaria risulterà comunque meno significativa rispetto a quella dei
finanziamenti, con l’obiettivo di garantire il mantenimento di un elevato livello di
funding retail a medio/lungo termine. Il tasso degli impieghi beneficerà, fra l’altro, oltre
che della crescita dei tassi di mercato, dell’ammortamento dei mutui erogati ante crisi a
spread contenuti, sostituiti con nuova produzione a spread più elevati;
•
relativamente alla dinamica del portafoglio titoli, è stato utilizzato come punto di partenza
il livello previsto dal budget per la fine del 2014. Tale livello riflette l’ipotesi di un
incremento degli investimenti in titoli governativi nella prima parte del 2013
prevalentemente finanziato attraverso pct con la Cassa di Compensazione e Garanzia. Per
gli anni successivi è stato ipotizzato il mantenimento dello stesso portafoglio titoli di
Stato previsto per la fine del 2014;
•
l’evoluzione delle commissioni nette è stata costruita utilizzando come base di
riferimento il budget 2014 che prevede un importante miglioramento delle commissioni
rispetto all’esercizio 2013. Tale crescita è riconducibile al maggior margine sulla raccolta
indiretta, agli altri ricavi da servizi, nell’ambito dei quali un particolare contributo deriva
dall’attività di strutturazione e collocamento di minibond, e al venir meno delle
commissioni passive connesse alla garanzia dello Stato su obbligazioni di propria
emissione che scadranno nel 2015. Per gli anni successivi le proiezioni sono state
effettuate ipotizzando crescite della raccolta indiretta pari al +10,8% nel 2015, +6,6% nel
2016, +5,7% nel 2017, +4,8% nel 2018 e tassi di crescita delle altre commissioni da
servizi in linea con le stime di Prometeia per il 2015 e il 2016 (quest’ultimo esteso anche
per il 2017 e il 2018);
•
per quanto concerne le rettifiche di valore su crediti di Banca Popolare di Vicenza e
Banca Nuova si è ipotizzato, rispetto all’obiettivo di budget 2014, di convergere
gradualmente verso un costo del credito di circa lo 0,6%, coerente con le previsioni degli
analisti per il sistema bancario italiano. Relativamente a Farbanca e Prestinuova il costo
del credito è stato mantenuto costante per tutto l’arco di previsione;
•
le spese per il personale sono state stimate ipotizzando la stabilità dell’organico sui livelli
previsti a budget per la fine del 2014 e un CAGR 2013-2016 pari a +1,2% (Prometeia 1,5%). Tale andamento include aumenti inerziali connessi anche all’entrata a regime
degli incrementi contrattuali del CCNL previsti nel corso del 2014;
•
le altre spese amministrative registrano complessivamente un CAGR 2013-2016 pari a
+0,5% (Prometeia -1,2%). Tale crescita è dovuta principalmente alle nuove progettualità
previste a budget 2014;
•
gli ammortamenti funzionali sono stati determinati ipotizzando lo sviluppo inerziale degli
ammortamenti sui beni in essere a dicembre 2014 e considerando un livello degli
investimenti per ciascun anno della proiezione pari a quanto previsto nel budget 2014 al
netto di eventuali componenti straordinarie;
•
le imposte sul reddito sono state calcolate sulla base della normativa fiscale vigente.
241
Documento di Registrazione
relativo all'Emittente
In sede di costruzione delle proiezioni delle singole CGU, si è verificato il mantenimento, a
livello consolidato, dei coefficienti patrimoniali minimi previsti dal nuovo quadro regolamentare
c.d. “Basilea 3” in termini di Cet 1 ratio (7%), Tier 1 ratio (8% nel 2014 e 8,5% negli anni
successivi) e Total capital ratio (10,5%).
Nella piena consapevolezza che gli scenari macroeconomici, sebbene in parziale recupero,
appaiono ancora incerti e coerentemente con quanto previsto dalla normativa, le valutazioni sono
state sottoposte, come precedentemente detto, a delle specifiche analisi di “sensitivity” in merito
agli impatti derivanti da variazioni di determinati parametri nelle previsioni economicofinanziarie.
Sintesi dei risultati dell’analisi di impairment test sugli avviamenti relativo all’esercizio 2013
Si evidenzia che tutte le CGU esprimono un valore d’uso superiore al valore da testare.
Con specifico riferimento all’analisi di sensitività sul valore d’uso si evidenzia, per completezza
informativa, che tutte le CGU con eccezione di Banca Popolare di Vicenza evidenziano anche
nella soglia inferiore delle sensitivity analysis un valore superiore a quello da testare.
La CGU Banca Popolare di Vicenza mostra un valore d’uso, per quanto riguarda la sensitivity
analysis, che si attesta, rispetto al livello da testare, su un valore compreso tra +309,4 e –248,4
milioni, con un valore centrale di +112 milioni.
Le analisi e le verifiche effettuate, basate sulle proiezioni sviluppate come precedentemente
descritto e sulla ulteriore estrapolazione per l’anno 2019, supportano quindi il valore di iscrizione
dell’avviamento.
Si evidenzia tuttavia che le valutazioni sono rese particolarmente complesse in considerazione
dell’attuale contesto macroeconomico e di mercato, del nuovo quadro normativo/regolamentare e
dalla conseguente difficoltà ed incertezza riguardo le previsioni reddituali di lungo periodo.
Pertanto le informazioni ed i parametri utilizzati per le verifiche di recuperabilità, che sono
significativamente influenzati dai fattori sopraccitati, potrebbero avere evoluzioni diverse da
quelle ipotizzate.
Sintesi dei risultati dell’analisi di impairment test sulle partecipazioni relativo all’esercizio 2012
L’analisi condotta sulle partecipazioni di Banca Popolare di Vicenza ha avuto per oggetto gli
asset partecipativi caratterizzati da un valore di bilancio superiore alla corrispondente frazione di
patrimonio netto della partecipata, ritenendosi questo un indicatore sintetico e di immediata
lettura di una possibile sussistenza di perdite per riduzione durevole di valore. Per ciascuna di tali
posizioni si è proceduto a verificare la sussistenza o meno di situazioni di perdita durevole.
In seguito all’impairment test effettuato emerge che per tutti gli asset partecipativi sottoposti a
verifica il valore recuperabile risulta superiore al corrispondente valore di bilancio (così come
evidenziato all’apposito paragrafo della nota integrativa del bilancio consolidato dell’Emittente a
pagina 474). Sulle principali partecipazioni (le compagnie assicurative Società Cattolica di
Assicurazione S.C., Berica Vita, Cattolica Life e ABC Assicura) è stata effettuata un’analisi di
sensitività sul valore d’uso, e tal proposito si evidenzia che tutte, con eccezione di Società
Cattolica di Assicurazione S.C., evidenziano anche nella soglia inferiore delle sensitivity analysis
un valore superiore a quello da testare. Con riferimento alla partecipazione in Società Cattolica di
Assicurazione S.C. l’analisi di sensitività ha espresso un range, in termini differenziali rispetto al
valore da testare consolidato, di - Euro 7,1 milioni e di + 17,0 milioni.
242
Documento di Registrazione
relativo all'Emittente
Come per gli avviamenti, le valutazioni sono rese particolarmente complesse in considerazione
dell’attuale contesto macroeconomico e di mercato e dalla conseguente difficoltà ed incertezza
riguardo le previsioni reddituali di lungo periodo. Le informazioni ed i parametri utilizzati per le
verifiche di recuperabilità sono significativamente influenzati dall’incertezza del quadro
macroeconomico e di mercato, che potrebbe avere evoluzioni diverse da quelle ipotizzate.
Sintesi dei risultati dell’analisi di impairment test relativo all’esercizio 2011
Si evidenzia che tutte le CGU esprimono un valore d’uso (ove calcolato) superiore al valore da
testare, salvo la CGU Cattolica Assicurazioni che ha evidenziato, al netto delle sinergie derivanti
dall’accordo di partnership, una diminuzione dell’equity value di Euro 20,8 milioni,
corrispondente a circa euro 3 per azione e, pertanto, si e proceduto a svalutare per pari importo il
valore della partecipazione.
Con riferimento all’analisi di sensitività sul valore d’uso si evidenzia, per completezza
informativa, che la CGU Banca Popolare di Vicenza mostra un valore d’uso, che si attesta,
rispetto al livello da testare, su un valore compreso tra -19,3 e +204,7 milioni, con un valore
centrale di +92,1 milioni.
Le analisi e le verifiche effettuate, basate sul piano industriale 2012-2016 e sulla ulteriore
estrapolazione 2017-2019, supportano quindi il valore di iscrizione dell’avviamento.
Si evidenzia tuttavia che le informazioni ed i parametri utilizzati per la verifica di recuperabilità
degli avviamenti e delle differenze di patrimonio netto iscritte nel bilancio consolidato sono
influenzati dall’incertezza del quadro macroeconomico e di mercato, che potrebbe avere
evoluzioni diverse da quelle ipotizzate.
Attività per imposte anticipate e passività per imposte differite
La tabella seguente riporta la composizione delle attività per imposte anticipate al 31 dicembre
2013, 2012 e 2011.
Attività per imposte anticipate
31/12/2013
in contropartita al conto economico
- di cui alla L. 214/2011 (traformabili in crediti di imposta)
in contropartita al patrimonio netto
Totale
31/12/2012
31/12/2011
447.538
351.824
317.502
424.586
286.422
253.786
77.174
134.539
254.404
524.712
486.363
571.906
La tabella seguente riporta la composizione delle passività per imposte anticipate al 31 dicembre
2013, 2012 e 2011.
Passività per imposte differite
31/12/2013
31/12/2012
31/12/2011
in contropartita al conto economico
119.220
106.337
85.980
in contropartita al patrimonio netto
21.564
30.177
18.061
140.784
136.514
104.041
Totale
243
Documento di Registrazione
relativo all'Emittente
Altre attività
La tabella seguente evidenzia la composizione delle altre attività al 31 dicembre 2013, 2012 e
2011.
31/12/2013
1. Partite diverse in sospeso
31/12/2012
15.789
2. Operazioni varie in titoli
31/12/2011
34.556
76.842
3.757
11.414
6.138
3. Valori presi in carico l'ultimo giorno
42.978
47.438
124.460
4. Assegno di c/c trattati su terzi in corso di negoziazione
20.685
26.046
18.774
5. Rettifiche di partite illiquide di portafoglio sbf scontato
99.814
138.858
135.269
3.450
3.535
4.448
17.724
21.644
23.983
762
721
523
9. Partite fiscali debitorie
46.836
35.123
44.622
10. Altre partite diverse
51.638
51.390
93.030
5.012
-
-
308.445
370.725
528.089
6. Ratei e risconti non riconducibili a voce propria
7. Spese incrementative su beni di terzi
8. Partite in attesa di appostazione contabile
11. Differenze di elisione
Totale
PASSIVO
Debiti verso banche
La tabella seguente riporta la composizione merceologica dei debiti verso banche al 31 dicembre
2013, 2012 e 2011.
Tipologia operazioni/Componenti del gruppo
31/12/2013
31/12/2012
31/12/2011
1. Debiti verso banche centrali
3.344.626
4.326.506
2.655.071
2. Debiti verso banche
3.708.431
3.031.426
5.636.359
2.1 Conti correnti e depositi liberi
969.676
396.317
649.801
2.2 Depositi vincolati
482.997
535.860
1.042.782
2.248.933
2.094.672
3.943.145
1.771.146
1.660.905
3.245.386
477.787
433.767
697.759
-
-
-
6.825
4.577
631
2.3 Finanziamenti
2.3.1 pronti contro termine passivi
2.3.2 altri
2.4 Debiti per impegni di riacquisto di propri strumenti
patrimoniali
2.5 Altri debiti
Totale
7.053.057
7.357.932
8.291.430
Fair value
7.008.111
7.357.932
8.291.430
244
Documento di Registrazione
relativo all'Emittente
Debiti verso clientela
La tabella seguente riporta la composizione merceologica dei debiti verso clientela al 31
dicembre 2013, 2012 e 2011.
Tipologia operazioni/Componenti del gruppo
31/12/2013
1. Conti correnti e depositi liberi
31/12/2012
31/12/2011
13.354.016
11.419.436
10.978.711
2. Depositi vincolati
3.932.074
4.446.620
2.508.448
3. Finanziamenti
2.825.667
4.661.406
3.181.666
2.478.300
4.331.463
2.707.266
347.367
329.943
474.400
-
-
-
2.880.957
1.952.172
856.526
Totale
22.992.714
22.479.634
17.525.351
Fair value
22.991.119
22.479.634
17.525.351
3.1 pronti contro termine passivi
3.2 altri
4. Debiti per impegni di riacquisto di propri strumenti
patrimoniali
5. Altri debiti
Titoli in circolazione
La tabella seguente riporta la composizione merceologica dei titoli in circolazione al 31 dicembre
2013, 2012 e 2011.
31/12/2013
Tipologia titoli/Valori
Valore
bilancio
Livello 1
31/12/2012
Fair value
Livello 2
Livello 3
A. Titoli
6.957.740
-
6.839.341
1. obbligazioni
6.805.667
-
6.839.341
-
349.024
-
350.428
-
6.488.913
1.1 strutturate
1.2 altre
6.456.643
-
2. altri titoli
152.073
-
2.1 strutturati
-
2.2 altri
Totale
-
-
-
152.073
-
-
6.957.740
-
6.839.341
Valore
bilancio
152.073 8.176.762
8.004.134
-
152.073
Livello 1
-
8.518.127
-
8.518.127
-
8.004.134
-
172.628
-
-
-
31/12/2011
Fair value
Livello 2
8.518.127
-
-
-
172.628
-
-
152.073 8.176.762
-
152.073
245
8.518.127
Livello 3
172.628
172.628
-
Valore
bilancio
Livello 1
Fair value
Livello 2
8.254.278
-
8.355.206
8.034.187
-
8.355.206
-
-
8.034.187
-
220.091
-
-
8.355.206
-
-
-
172.628
220.091
-
-
172.628
8.254.278
-
8.355.206
Livello 3
220.048
220.048
220.048
220.048
Documento di Registrazione
relativo all'Emittente
Passività finanziarie di negoziazione
La tabella seguente riporta la composizione merceologica delle passività finanziarie di
negoziazione al 31 dicembre 2013, 2012 e 2011.
31/12/2013
Tipologia operazioni/
componenti del gruppo
31/12/2012
FV
VN
L1
L2
FV*
L3
31/12/2011
FV
VN
L1
L2
FV*
L3
FV
VN
L1
L2
FV*
L3
A. Passività per cassa
1. Debiti verso banche
50.000
52.999
-
-
52.999
25.000
27.151
-
-
27.151
-
-
-
-
-
2. Debiti verso clientela
-
-
-
-
-
39.500
42.242
-
-
42.242
-
-
-
-
-
3. Titoli di debito
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
3.1.1 Strutturate
-
-
-
-
X
-
-
-
-
X
-
-
-
-
X
3.1.2 Altre obbligazioni
-
-
-
-
X
-
-
-
-
X
-
-
-
-
X
3.1 Obbligazioni
3.2 Altri titoli
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
X
-
-
-
-
X
-
-
-
-
X
3.2.2 Altri
-
-
-
-
X
-
-
-
-
X
-
-
-
-
X
50.000
52.999
-
-
64.500
69.393
-
-
-
-
-
-
-
-
-
52.999
-
-
3.2.1. Strutturati
Totale A
-
-
69.393
-
-
B. Strumenti derivati
1. Derivati finanziari
-
1.680.167
-
-
2.180.644
-
-
836.019
-
X
-
1.648.826
-
X
X
-
2.179.453
-
X
X
-
832.299
-
X
1.2 Connessi con la fair value option X
-
31.341
-
X
X
-
1.191
-
X
X
-
3.720
-
X
X
-
X
-
X
1.1 Di negoziazione
1.3 Altri
X
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
X
X
-
-
-
X
X
-
-
-
X
2.2 Connessi con la fair value option X
-
-
-
X
X
-
-
-
X
X
-
-
-
X
-
2.1 Di negoziazione
2.3 Altri
X
-
-
-
-
-
X
X
-
-
-
X
-
X
2. Derivati creditizi
X
-
-
-
X
X
Totale B
X
-
1.680.167
-
X
X
-
2.180.644
-
X
X
Totale (A+B)
X
52.999
1.680.167
-
X
X
69.393
2.180.644
-
X
-
-
-
-
-
X
-
836.019
-
X
-
836.019
-
-
Legenda:
FV = Fair value
FV* = Fair value calcolato escludendo le variazioni di valore dovute al cambiamento del merito creditizio dell'emittente rispetto alla
data di emissione
VN = Valore nominale o nozionale
L1 = Livello 1
L2 = Livello 2
L3 = Livello 3
Passività finanziarie valutate al fair value
La tabella seguente riporta la composizione merceologica delle passività finanziarie di
negoziazione al 2013, 2012 e 2011.
31/12/2013
Tipologia operazione/Valori
1. Debiti verso banche
L1
-
1.1 Strutturati
-
1.2 Altri
2. Debiti verso clientela
2.1 Strutturati
Totale
-
-
-
X
-
-
-
X
-
-
-
-
-
-
-
3.1 Strutturati
-
FV*
L3
-
1.677.042
3.2 Altri
L2
-
2.2 Altri
3. Titoli di debito
31/12/2012
Fair value
VN
1.712.199
-
31/12/2011
Fair value
VN
L1
L2
-
-
-
X
-
-
-
-
X
-
-
-
-
-
-
X
-
X
-
1.724.998
1.653.625
-
FV*
L3
-
-
-
1.731.170
-
-
72.415
-
73.245
-
X
94.148
-
105.593
-
1.604.627
-
1.638.954
-
X
1.559.477
-
1.625.577
-
1.677.042
-
1.712.199
-
1.724.998
1.653.625
-
1.731.170
-
Fair value
VN
L1
L2
FV*
-
-
X
-
-
-
-
X
-
-
-
-
-
-
X
X
1.748.831
2.738.780
-
L3
-
-
-
-
2.839.972
-
-
X
-
X
-
2.848.998
X
144.241
-
157.032
-
X
X
2.594.539
-
2.682.940
-
X
2.738.780
-
2.839.972
-
1.748.831
Legenda:
FV = Fair value
FV* = Fair value calcolato escludendo le variazioni di valore dovute al cambiamento del merito creditizio dell'emittente rispetto alla
data di emissione
VN = Valore nominale
L1 = Livello 1, L2 = Livello 2, L3 = Livello 3
246
Documento di Registrazione
relativo all'Emittente
Derivati di copertura
La tabella seguente riporta la composizione dei derivati di copertura per tipologia di copertura e
per livelli di fair value al 31 dicembre 2013, 2012 e 2011.
Fair Value 31/12/2013
L1
A. Derivati finanziari
L2
Fair Value 31/12/2012
L3
VN
31/12/2013
L1
L2
VN 31/12/2012
L3
Fair Value 31/12/2011
L1
L2
VN 31/12/2011
L3
-
411.093
-
8.053.047
-
608.642
-
4.645.194
-
396.991
-
2.310.338
1) Fair value
-
344.818
-
3.503.047
-
583.548
-
2.495.194
-
396.991
-
2.310.338
2) Flussi finanziari
-
66.275
-
4.550.000
-
25.094
-
2.150.000
-
-
-
-
3) Investimenti esteri
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
B. Derivati creditizi
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
1) Fair value
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
2) Flussi finanziari
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
Totale
-
411.093
-
8.053.047
-
608.642
-
4.645.194
-
396.991
-
2.310.338
Altre passività
La tabella seguente riporta la composizione delle altre passività al 31 dicembre 2013, 2012 e
2011.
31/12/2013
31/12/2012
31/12/2011
1. Operazioni varie in titoli
38.758
38.158
15.050
2. Passività connesse al personale
28.841
27.181
39.151
3. Debiti verso fornitori
37.297
38.715
41.854
152.501
181.720
213.597
-
-
849
10.692
4.938
8.962
7.626
10.260
3.911
8. Partite fiscali creditorie
40.411
42.198
48.722
9. Altre partite diverse
71.913
87.273
123.745
-
527
742
388.039
430.970
496.583
4. Operazioni in corso di lavorazione
5. Rettifiche di partite illiquide relative al portafoglio sbf
6. Passività a fronte di rischi e oneri per garanzie ed impegni
7. Ratei e risconti non riconducibili a voce propria
10. Differenze di elisione
Totale
247
Documento di Registrazione
relativo all'Emittente
Trattamento di fine rapporto del personale
La tabella seguente riporta le variazioni annue del trattamento di fine rapporto del personale al 31
dicembre 2013, 2012 e 2011.
31/12/2013
A. Esistenze iniziali
B. Aumenti
B.1 Accantonamento dell'esercizio
B.2 Altre variazioni
- di cui: operazioni di aggregazione aziendale
C. Diminuzioni
31/12/2012
31/12/2011
80.138
67.247
72.375
2.420
16.741
5.830
1.767
3.023
1.755
653
13.718
4.075
-
-
83
7.260
3.850
10.958
C.1 Liquidazioni effettuate
2.932
3.638
6.788
C.2 Altre variazioni
4.328
212
4.170
D. Rimanenze finali
Totale
75.298
80.138
67.247
75.298
80.138
67.247
Fondi per rischi e oneri
La tabella seguente riporta la composizione dei fondi per rischi e oneri al 31 dicembre 2013,
2012 e 2011.
Voci/Componenti
31/12/2013
1. Fondi di quiescenza aziendali
2. Altri fondi rischi ed oneri
2.1 Controversie legali
2.2 Oneri per il personale
2.3 Altri
Totale
248
31/12/2012
31/12/2011
5.681
5.923
6.505
54.608
69.027
54.318
33.390
37.216
34.404
8.830
17.700
8.444
12.388
14.111
11.470
60.289
74.950
60.823
Documento di Registrazione
relativo all'Emittente
PATRIMONIO NETTO
Composizione del patrimonio netto di Gruppo e di terzi
Si riporta di seguito il dettaglio della composizione del patrimonio netto consolidato di gruppo al
31 dicembre 2013, 2012 e 2011.
Patrimonio netto
Capitale
Sovrapprezzi di emissione
Riserve
31/12/2013
Patrimonio
Patrimonio
netto del
netto di terzi
gruppo
313.719
11.705
2.767.383
4.380
593.082
31/12/2012
Patrimonio
Patrimonio
netto del
netto di terzi
gruppo
296.923
12.982
2.504.229
4.868
2.361
530.931
2.101
Strumenti di capitale
3.332
-
1.665
-
1.707
(7.752)
-
-
-
(80.540)
(28.228)
1.658
100.253
885
95.076
1.449
20.092
3.321.479
20.821
2.933.578
34.449
Totale
3.647.326
(15)
6.399
5.790
Utile/(Perdita) d'esercizio
(112.522)
510.525
Riserve da valutazione
Azioni proprie
(12)
31/12/211
Patrimonio
Patrimonio
netto del
netto di terzi
gruppo
298.982
24.234
2.536.476
2.938
(428.648)
(571)
-
Garanzie rilasciate e impegni
La tabella seguente riporta la composizione delle garanzie rilasciate e degli impegni sottoscritti al
31 dicembre 2013, 2012 e 2011.
Operazioni
31/12/2013
1) Garanzie rilasciate di natura finanziaria
a) Banche
b) Clientela
2) Garanzie rilasciate di natura commerciale
a) Banche
b) Clientela
3) Impegni irrevocabili a erogare fondi
a) Banche
i) a utilizzo certo
ii) a utilizzo incerto
b) Clientela
i) a utilizzo certo
ii) a utilizzo incerto
4) Impegni sottostanti ai derivati su crediti: vendite di protezione
5) Attività costituite in garanzia di obbligazioni di terzi
6) Altri impegni
Totale
249
31/12/2012
31/12/2011
452.096
506.881
617.432
29.632
28.002
27.437
422.464
478.879
589.995
839.191
958.449
979.414
107.557
107.916
78.223
731.634
850.533
901.191
1.218.740
1.647.993
2.136.727
2.373
21.499
32.842
2.373
21.499
32.842
-
-
-
1.216.367
1.626.494
2.103.885
4.208
174
1.033
1.212.159
1.626.320
2.102.852
-
-
-
-
-
-
40.636
34.798
25.937
2.550.663
3.148.121
3.759.510
Documento di Registrazione
relativo all'Emittente
Dettaglio delle principali voci del conto economico consolidato
Interessi attivi e proventi assimilati
La tabella seguente evidenzia la composizione degli interessi attivi e proventi assimilati per gli
esercizi chiusi al 31 dicembre 2013, 2012 e 2011.
Voci/Forme tecniche
31/12/2013
31/12/2012
31/12/2011
52.333
58.608
65.526
-
-
96
158.340
143.606
90.586
1.895
1.751
1.831
5. Crediti verso banche
14.751
21.843
20.450
6. Crediti verso clientela
987.304
1.063.623
1.007.767
7. Derivati di copertura
59.037
27.844
2.812
56
779
916
1.273.716
1.318.054
1.189.984
1. Attività finanziarie detenute per la negoziazione
2. Attività finanziarie valutate al fair value
3. Attività finanziarie disponibili per la vendita
4. Attività finanziarie detenute sino alla scadenza
8. Altre attività
Totale
Interessi passivi e oneri assimilati
La tabella seguente evidenzia la composizione degli interessi passivi e oneri assimilati per gli
esercizi chiusi al 31 dicembre 2013, 2012 e 2011.
Voci/Forme tecniche
31/12/2013
31/12/2012
31/12/2011
1. Debiti verso banche centrali
(18.959)
(37.738)
(10.279)
2. Debiti verso banche
(64.003)
(80.268)
(107.329)
3. Debiti verso clientela
(327.337)
(316.917)
(190.523)
4. Titoli in circolazione
(268.723)
(291.642)
(227.010)
(1.057)
(629)
(303)
(68.538)
(82.253)
(119.814)
5. Passività finanziarie di negoziazione
6. Passività finanziarie valutate al fair value
7. Altre passività e fondi
-
-
-
8. Derivati di copertura
-
-
-
Totale
250
(748.617)
(809.447)
(655.258)
Documento di Registrazione
relativo all'Emittente
Commissioni attive
La tabella seguente evidenzia la composizione delle commissioni attive per gli esercizi chiusi al
31 dicembre 2013, 2012 e 2011.
Tipologia servizi/Valori
31/12/2013
a) garanzie rilasciate
31/12/2012
16.752
b) derivati su crediti
c) servizi di gestione, intermediazione e consulenza:
1. negoziazione di strumenti finanziari
2. negoziazione di valute
3. gestioni di portafogli
31/12/2011
17.159
15.917
-
-
-
130.360
125.189
130.512
394
154
287
13.472
13.874
14.223
7.596
9.770
17.651
3.1. individuali
3.943
6.061
10.309
3.2. collettive
3.653
3.709
7.342
2.623
2.986
3.247
4. custodia e amministrazione di titoli
5. banca depositaria
64
895
1.432
44.755
29.384
21.111
7. attività di ricezione e trasmissione di ordini
8.601
8.833
7.765
8. attività di consulenza
2.197
1.879
3.202
-
-
-
6. collocamento di titoli
8.1. in materia di investimenti
8.2. in materia di struttura finanziaria
9. distribuzione di servizi di terzi
9.1. gestioni di portafogli
9.1.1. individuali
9.1.2. collettive
2.197
1.879
3.202
50.658
57.414
61.594
227
205
205
2
2
3
225
203
202
9.2. prodotti assicurativi
27.751
30.490
37.289
9.3. altri prodotti
22.680
26.719
24.100
35.177
35.517
34.507
d) servizi di incasso e pagamento
3.016
3.443
2.991
f) servizi per operazioni di factoring
e) servizi di servicing per operazioni di cartolarizzazione
-
-
-
g) esercizio di esattorie e ricevitorie
-
-
-
h) attività di gestione di sistemi multilaterali di scambio
-
-
-
136.867
161.380
155.999
34.716
30.196
29.388
356.888
372.884
369.314
i) tenuta e gestione dei conti correnti
j) altri servizi
Totale
La sottovoce i) includeva i proventi legati alla “commissione per utilizzi fuori affidamento” che a
partire dal secondo semestre 2012 è stata sostituita dalla “commissione di istruttoria veloce”
prevista dal Decreto Salva Italia che, conformemente alle indicazioni fornite dalla Banca d’Italia, è
stata contabilizzata tra gli “altri proventi di gestione” anziché tra le commissione attive.
251
Documento di Registrazione
relativo all'Emittente
Commissioni passive
La tabella seguente evidenzia la composizione delle commissioni passive per gli esercizi chiusi al
31 dicembre 2013, 2012 e 2011.
Servizi/Valori
31/12/2013
a) garanzie ricevute
31/12/2012
(25.315)
b) derivati su crediti
(24.004)
-
c) servizi di gestione e intermediazione:
1. negoziazione di strumenti finanziari
2. negoziazione di valute
3. gestioni di portafogli
3.1. proprie
3.2. delegate da terzi
31/12/2011
(617)
-
-
(9.913)
(8.058)
(9.746)
(2.620)
(2.055)
(1.704)
(239)
(172)
(231)
(1.399)
(753)
(3.391)
(1.399)
(753)
(3.391)
-
-
-
4. custodia e amministrazione di titoli
(57)
(49)
(59)
5. collocamento di strumenti finanziari
(51)
(188)
(245)
(5.547)
(4.841)
(4.116)
d) Servizi di incasso e pagamento
(10.951)
(11.787)
(11.054)
e) Altri servizi
(30.710)
(22.090)
(3.204)
(76.889)
(65.939)
(24.621)
6. offerta fuori sede di strumenti finanziari, prodotti e servizi
Totale
A partire dal 2012, la sottovoce a) include l’onere connesso alla garanzia ricevuta dallo Stato per
la stanziabilità di proprie passività presso la BCE (art.8 del Decreto Salva Italia).
A partire dal 2012, la sottovoce e) include gli oneri connessi all’attività di prestito titoli.
Dividendi e proventi simili
La tabella seguente evidenzia la composizione dei dividendi e proventi simili per gli esercizi
chiusi al 31 dicembre 2013, 2012 e 2011.
31/12/2013
Voci/Proventi
A. Attività finanziarie detenute per la negoziazione
B. Attività finanziarie disponibili per la vendita
31/12/2011
Proventi
Proventi
Proventi
Dividendi da quote Dividendi da quote Dividendi da quote
O.I.C.R.
O.I.C.R.
O.I.C.R.
997
373
673
10.586
C. Attività finanziarie valutate al fair value
-
D. Partecipazioni
Totale
31/12/2012
11.583
252
985
7.340
-
-
X
985
7.713
181
10.850
-
-
X
181
11.523
612
X
612
Documento di Registrazione
relativo all'Emittente
Risultato dell’attività di negoziazione
La seguente tabella riporta il risultato netto dell’attività di negoziazione per gli esercizi chiusi al
31 dicembre 2013, 2012 e 2011.
Risultato
netto al
31/12/2013
Operazioni/Componenti reddituali
1. Attività finanziarie di negoziazione
Risultato
netto al
31/12/2012
Risultato
netto al
31/12/2011
11.740
12.092
(9.431)
1.1 Titoli di debito
7.341
11.308
(908)
1.2 Titoli di capitale
4.399
784
(8.521)
1.3 Quote di O.I.C.R.
-
-
(2)
1.4 Finanziamenti
-
-
-
1.5 Altre
-
-
-
2. Passività finanziarie di negoziazione
1.100
2.1 Titoli di debito
-
2.2 Debiti
1.100
2.3 Altre
(797)
(797)
-
-
-
-
3.669
7.881
2.606
39.161
27.640
77.884
39.161
27.640
77.884
- Su titoli di debito e tassi di interesse
40.285
35.490
72.252
- Su titoli di capitale e indici azionari
(1.188)
(3.946)
5.874
3. Attività e passività finanziarie:
differenze di cambio
4. Strumenti derivati
4.1 Derivati finanziari:
- Su valute e oro
64
- Altri
4.2 Derivati su crediti
Totale
253
(3.904)
(242)
-
-
-
-
-
-
55.670
46.816
71.059
Documento di Registrazione
relativo all'Emittente
Risultato netto dell’attività di copertura
La seguente tabella riporta il risultato netto dell’attività di copertura per gli esercizi chiusi al 31
dicembre 2013, 2012 e 2011.
31/12/2013
Componenti reddituali/Valori
31/12/2012
31/12/2011
A Proventi relativi a:
A.1 Derivati di copertura del fair value
A.2 Attività finanziarie coperte (fair value )
348.477
139.431
81.661
61.034
194.453
342.446
A.3 Passività finanziarie coperte (fair value )
29.398
-
-
A.4 Derivati finanziari di copertura dei flussi finanziari
11.839
-
-
-
-
-
450.748
333.884
424.107
(85.807)
(284.003)
(360.447)
A.5 Attività e passività in valuta
Totali proventi dell'attività di copertura (A)
B. Oneri relativi a:
B.1 Derivati di copertura del fair value
B.2 Attività finanziarie coperte (fair value )
(293.287)
B.3 Passività finanziarie coperte (fair value )
(391)
(9.086)
(12.935)
(52.278)
B.4 Derivati finanziari di copertura dei flussi finanziari
-
-
-
B.5 Attività e passività in valuta
-
-
-
Totale oneri dell'attività di copertura (B)
C. Risultato netto dell'attività di copertura (A - B)
(379.485)
(293.089)
71.263
40.795
(425.660)
(1.553)
Nel 2013 la voce include proventi netti per Euro 70.761 mila connessi alla chiusura anticipata di
talune operazioni di copertura, per lo più riferibili a titoli di debito iscritti tra le attività finanziarie
disponibili per la vendita.
Nel 2012 la voce include proventi netti per Euro 42.625 mila connessi alla chiusura anticipata di
talune operazioni di copertura, per lo più riferibili a titoli di debito iscritti tra le attività finanziarie
disponibili per la vendita.
254
Documento di Registrazione
relativo all'Emittente
Utile (Perdite) da cessione/riacquisto
La tabella seguente evidenzia la composizione degli utili (perdite) da cessione/ riacquisti di
attività e passività finanziarie per gli esercizi chiusi al 31 dicembre 2013, 2012 e 2011.
Voci/Componenti reddituali
31/12/2013
31/12/2012
31/12/211
Risultato
netto
Risultato
netto
Risultato
netto
Attività finanziarie
-
1. Crediti verso banche
-
-
57
150
99.629
66.696
17.298
3.1 Titoli di debito
79.750
65.180
13.534
3.2 Titoli di capitale
14.889
(3.632)
3.705
3.3 Quote O.I.C.R.
4.990
4.495
59
-
653
-
-
-
-
99.686
66.846
17.234
-
-
-
458
3.514
1.869
765
11.348
3.901
1.223
14.862
5.770
2. Crediti verso clientela
3. Attività finanziarie disponibili per la vendita
3.4 Finanziamenti
4. Attività finanziarie detenute sino alla scadenza
Totale attività
(64)
Passività finanziarie
1. Debiti verso banche
2. Debiti verso clientela
3. Titoli in circolazione
Totale passività
Il risultato netto della sottovoce 3.1 “Titoli di debito” è principalmente riferibile agli utili
realizzati dalla cessione di titoli di Stato italiani.
Il risultato netto della sottovoce 3.2 “Titoli di capitale”, al 31 dicembre 2013, include la
rivalutazione delle quote di partecipazione detenute nella Banca d’Italia (Euro 10.310 mila),
effettuata ai sensi del D.L. n. 133 del 30/11/2012 e della relativa legge di conversione n. 5 del
29/01/2014.
255
Documento di Registrazione
relativo all'Emittente
Risultato netto delle attività/passività finanziarie valutate al fair value
La tabella seguente evidenzia la composizione del risultato netto delle attività/passività
finanziarie valutate al fair value per gli esercizi chiusi al 31 dicembre 2013, 2012 e 2011.
Risultato
netto al
31/12/2013
Operazioni/Componenti reddituali
Risultato
netto al
31/12/2012
Risultato
netto al
31/12/2011
1. Attività finanziarie
-
-
-
1.1 Titoli di debito
-
-
-
1.2 Titoli di capitale
-
-
-
1.3 Quote di O.I.C.R.
-
-
-
1.4 Finanziamenti
-
-
-
2. Passività finanziare
48.505
14.923
9.598
2.1 Titoli di debito
48.505
14.923
9.598
2.2 Debiti verso banche
-
-
-
2.3 Debiti verso clientela
-
-
-
3. Attività e passività finanziarie in
valuta: differenze di cambio
-
-
-
4. Derivati creditizi e finanziari
Totale
(59.383)
(3.395)
(11.992)
(10.878)
11.528
(2.394)
Il risultato netto delle passività finanziarie al 31 dicembre 2012 include, per Euro 12.391 mila,
l’effetto positivo relativo alle variazioni di fair value connesse al cambiamento del merito di
credito di Banca Popolare di Vicenza.
256
Documento di Registrazione
relativo all'Emittente
Rettifiche di valore nette per deterioramento di crediti
Le tabella seguente evidenzia la composizione delle rettifiche di valore nette per deterioramento
di crediti per gli esercizi chiusi al 31 dicembre 2013, 2012 e 2011.
Operazioni/Componenti reddituali
31/12/2013
31/12/2012
31/12/2011
(2)
-
(1)
- Finanziamenti
(2)
-
(1)
- Titoli di debito
-
-
-
A. Crediti verso banche
(432.353)
B. Crediti verso clientela
(216.002)
(159.013)
Crediti deteriorati acquistati
-
-
-
- Finanziamenti
-
-
-
- Titoli di debito
-
-
-
Altri crediti
(432.353)
(216.002)
(159.013)
- Finanziamenti
(432.353)
(209.210)
(159.013)
-
- Titoli di debito
(6.792)
(432.355)
C. Totale
(216.002)
(159.014)
Rettifiche di valore nette per deterioramento di attività finanziarie disponibili per la vendita
La tabella seguente evidenzia la composizione delle rettifiche di valore nette per deterioramento
di attività finanziarie disponibili per la vendita per gli esercizi chiusi al 31 dicembre 2013, 2012 e
2011.
Operazioni/Componenti reddituali
A. Titoli di debito
B. Titoli di capitale
C. Quote OICR
31/12/2013
31/12/2012
31/12/2011
(1.298)
(1.927)
(1.535)
(10.836)
(22.500)
(16.295)
(2.160)
(1.171)
(10.722)
D. Finanziamenti a banche
-
-
E. Finanziamenti a clientela
-
1.440
(1.044)
(24.158)
(29.596)
F. Totale
(14.294)
257
-
Documento di Registrazione
relativo all'Emittente
Rettifiche di valore nette per deterioramento di altre operazioni finanziarie
La tabella seguente evidenzia la composizione delle rettifiche di valore nette per deterioramento
di altre operazioni finanziarie per gli esercizi chiusi al 31 dicembre 2013, 2012 e 2011.
Operazioni/Componenti reddituali
31/12/2013
A. Garanzie rilasciate
31/12/2012
(5.754)
31/12/2011
(2.393)
(3.115)
B. Derivati su crediti
-
-
-
C. Impegni ad erogare fondi
-
-
-
D. Altre operazioni
-
-
-
(5.754)
E. Totale
(2.393)
(3.115)
Spese per il personale: composizione
La tabella seguente evidenzia la composizione delle spese per il personale per gli esercizi chiusi
al 31 dicembre 2013, 2012 e 2011.
Tipologia di spesa/Settori
31/12/2013
1) Personale dipendente
a) salari e stipendi
b) oneri sociali
c) indennità di fine rapporto
d) spese previdenziali
e) accantonamenti al trattamento di fine rapporto del personale
f) accantonamento al fondo trattamento di quiescenza e simili:
- a contribuzione definita
- a benefici definiti
g) versamenti ai fondi di previdenza complementare esterni:
- a contribuzione definita
- a benefici definiti
31/12/2012
(377.972)
(393.791)
(395.706)
(265.837)
(267.828)
(277.787)
(70.000)
(69.210)
(72.672)
(985)
(25)
(805)
(623)
(758)
(974)
(1.767)
(3.023)
(1.755)
(819)
(680)
(773)
(612)
(622)
(773)
(207)
(58)
(21.280)
(20.687)
(23.905)
(21.280)
(20.687)
(23.905)
-
h) costi derivati da accordi di pagamento basati su propri
strumenti patrimoniali
31/12/2011
-
-
-
(465)
(404)
(278)
(17.156)
(30.396)
(16.577)
2. Altro personale in attività
(1.521)
(1.263)
(1.663)
3. Amministratori e Sindaci
(8.358)
(8.311)
(10.922)
4. Personale collocato a riposo
(4.437)
(2.658)
(3.868)
(392.288)
(406.023)
(412.159)
i) altri benefici a favore dei dipendenti
Totale
Si evidenzia che il Gruppo ha esercitato l’opzione per l’applicazione anticipata al bilancio 2012
del nuovo principio contabile IAS 19 “Benefici per i dipendenti”.
258
Documento di Registrazione
relativo all'Emittente
Si riporta nella tabella seguente l’evoluzione del numero medio dei dipendenti calcolato come
media ponderata dei dipendenti (sia con contratto di lavoro subordinato sia con altri contratti,
inclusi sia i dipendenti di altre società non appartenenti al Gruppo distaccati presso società del
Gruppo ed esclusi i dipendenti delle società del Gruppo distaccati presso altre società non
appartenenti al Gruppo), dove il peso è dato dal numero di mesi lavorati sull’anno.
Numero medio dei dipendenti
Nella seguente tabella viene riportato il numero medio dei dipendenti del Gruppo BPV suddiviso
per inquadramento contrattuale.
31/12/2013 31/12/2012 31/12/2011
5.267
5.296
5.339
103
117
132
2.262
2.270
2.272
2.902
2.909
2.935
23
18
32
1) Personale dipendente
a) Dirigenti
b) Quadri direttivi
c) Restante Personale dipendente
2) Altro personale
Totale
5.290
259
5.314
5.371
Documento di Registrazione
relativo all'Emittente
Altre spese amministrative
La tabella seguente evidenzia la composizione delle altre spese amministrative per gli esercizi
chiusi al 31 dicembre 2013, 2012 e 2011.
31/12/2013
1. Imposte indirette e tasse
31/12/2012
31/12/2011
(63.666)
(50.423)
(106.565)
(105.819)
(97.769)
(13.905)
(16.158)
(15.534)
2.2. vigilanza e trasporto valori
(9.406)
(9.677)
(8.351)
2.3. energia elettrica, riscaldamento e acqua
(9.666)
(8.901)
(6.738)
2.4. spese di trasporto
(3.064)
(3.109)
(2.824)
2. Spese per acq. di beni e servizi non professionali
2.1. telefoniche, postali, trasmissione dati
2.5. locazione programmi e microfiches
(66.368)
(3.798)
(2.281)
(2.240)
(59.566)
(58.566)
(55.600)
2.7. cancelleria e stampati
(2.208)
(2.343)
(2.418)
2.8. pulizia locali
(4.952)
(4.784)
(4.064)
3. Spese per servizi professionali
(28.695)
(26.981)
(23.154)
4. Fitti e canoni passivi
(38.139)
(37.470)
(33.178)
4.1. fitti di immobili
(36.222)
(35.567)
(31.614)
2.6. servizi org. ed elaborazioni elettroniche
4.2. canoni di locazione macchine
5. Spese per manutenz.mobili e impianti
6. Premi di assicurazione
7. Altre spese
7.1. spese per informazioni, visure e abbonamenti
7.2. contributi associativi
7.3. pubblicità e rappresentanza
7.4. altre spese diverse
Totale
(1.917)
(1.903)
(1.564)
(11.238)
(13.462)
(10.220)
(3.721)
(3.433)
(3.884)
(31.195)
(36.510)
(34.450)
(5.663)
(7.188)
(5.697)
(2.775)
(2.803)
(2.855)
(11.103)
(13.003)
(12.507)
(11.654)
(13.516)
(13.391)
(283.219)
(274.098)
(269.023)
Si precisa che a partire dal 1° gennaio 2012 Banca Popolare di Vicenza ha esercitato l’opzione di
cui all’art. 36-bis del DPR n° 633/1972. Conseguentemente, poiché dal 2012 l’imposta sul valore
aggiunto costituisce costo accessorio dei beni e servizi acquistati e concorre a formare le
specifiche sottovoci delle spese amministrative riportate nella tavola (diversamente dall’esercizio
2011 nel quale l’IVA non detraibile figurava tra le “imposte indirette e tasse”), i valori delle
singole sottovoci non sono comparabili.
Accantonamenti netti ai fondi per rischi ed oneri
La tabella seguente evidenzia la composizione degli accantonamenti netti ai fondi per rischi e
oneri per gli esercizi chiusi al 31 dicembre 2013, 2012 e 2011.
31/12/2013
a) Acc.to al fondo rischi e oneri per controversie legali
b) Acc.to al fondo rischi e oneri diversi
(12.656)
309
Totale
260
(12.347)
31/12/2012
31/12/2011
(8.667)
(12.880)
2.569
(1.671)
(6.098)
(14.551)
Documento di Registrazione
relativo all'Emittente
Rettifiche di valore nette su attività materiali
La tabella seguente evidenzia la composizione delle rettifiche di valore su attività materiali per gli
esercizi chiusi al 31 dicembre 2013, 2012 e 2011.
Risultato
netto al
31/12/2013
Attività/Componente reddituale
Risultato
netto al
31/12/2012
Risultato
netto al
31/12/2011
A. Attività materiali
A.1 Di proprietà
- ad uso funzionale
(22.868)
(21.813)
(21.837)
(22.868)
(21.813)
(21.837)
- per investimento
-
A.2 Acquisite in leasing finanziario
- ad uso funzionale
-
(376)
(251)
-
(376)
(251)
-
- per investimento
Totale
-
(23.244)
(22.064)
(21.837)
Rettifiche di valore nette su attività immateriali
La tabella seguente evidenzia la composizione delle rettifiche di valore su attività immateriali per
gli esercizi chiusi al 31 dicembre 2013, 2012 e 2011.
Risultato netto Risultato netto Risultato netto
al 31/12/2013 al 31/12/2012 al 31/12/2011
Attività/Componente reddituale
A. Attività immateriali
A.1 Di proprietà
(4.108)
- generate internamente dall'azienda
-
- altre
(4.108)
A.2 Acquistate in leasing finanziario
Totale
261
(4.108)
(3.983)
(3.983)
(3.983)
(4.011)
(4.011)
(4.011)
Documento di Registrazione
relativo all'Emittente
Altri oneri di gestione
La tabella seguente evidenzia la composizione degli altri oneri di gestione per gli esercizi chiusi
al 31 dicembre 2013, 2012 e 2011.
31/12/2013
31/12/2012
31/12/2011
1. Amm.to migliorie su beni di terzi
(8.281)
(8.725)
(7.590)
2. Altri oneri
(5.080)
(2.925)
(8.804)
(13.361)
(11.650)
(16.394)
Totale
Altri proventi di gestione
La tabella seguente evidenzia la composizione degli altri proventi di gestione per gli esercizi
chiusi al 31 dicembre 2013, 2012 e 2011.
31/12/2013
31/12/2012
31/12/2011
33.944
10.177
1.366
7.145
6.940
6.885
3. Recuperi di imposte d'atto, bollo e affini
54.179
42.568
42.974
4. Altri proventi
15.820
21.824
17.719
111.088
81.509
68.944
1. Addebiti a carico di terzi su depositi e c/c
2. Fitti e canoni attivi
Totale
A partire dal secondo semestre del 2012, la sottovoce 1. “Addebiti a carico di terzi su depositi e
c/c” degli altri proventi di gestione include la nuova “Commissione Istruttoria Veloce (CIV)”
introdotta dal Decreto Salva Italia.
262
Documento di Registrazione
relativo all'Emittente
Utile (perdita) delle partecipazioni
La tabella seguente evidenzia la composizione degli utili (perdite) delle partecipazioni per gli
esercizi chiusi al 31 dicembre 2013, 2012 e 2011.
Componente reddituale/Settori
31/12/2013
31/12/2012
31/12/2011
-
-
-
10.304
14.866
8.303
1. Rivalutazioni
-
-
-
2. Utili da cessione
-
373
-
3. Riprese di valore
-
-
-
10.304
14.493
8.303
1) Imprese a controllo congiunto
Risultato netto
2) Imprese sottoposte a influenza notevole
A. Proventi
4. Altri proventi
B. Oneri
(456)
(234)
(21.549)
1. Svalutazioni
-
-
2. Rettifiche di valore da deterioramento
-
-
(20.803)
3. Perdite da cessione
-
-
(12)
4. Altri oneri
(456)
(234)
-
(734)
Risultato netto
9.848
14.632
(13.246)
Totale
9.848
14.632
(13.246)
Gli “altri proventi” e gli “altri oneri” si riferiscono ai risultati dell’esercizio delle partecipazioni
consolidate con il metodo del patrimonio netto.
Le rettifiche di valore da deterioramento dell’esercizio 2011 si riferiscono all’impairment
contabilizzato sulla partecipata Società Cattolica di Assicurazione Scpa.
263
Documento di Registrazione
relativo all'Emittente
Risultato netto della valutazione al fair value (o al valore rivalutato) delle attività materiali e
immateriali
La tabella seguente evidenzia la composizione del risultato netto della valutazione al fair value
delle attività materiali e immateriali per gli esercizi chiusi al 31 dicembre 2013, 2012 e 2011.
Risultato netto Risultato netto Risultato netto
31/12/2013
31/12/2012
31/12/2011
Attività/Componenti reddituali
A. Attività materiali
A.1 Di proprietà:
- Ad uso funzionale
(2.822)
(511)
(111)
(2.822)
(511)
(111)
-
- Detenute a scopo di investimento
-
(2.822)
A.2 Acquisite in leasing finanziario:
-
(511)
(111)
-
-
-
- Ad uso funzionale
-
-
-
- Detenute a scopo di investimento
-
-
-
B. Attività immateriali
-
-
-
B.1 Di proprietà:
-
-
-
B.1.1 Generate internamente dall'azienda
-
-
-
B.1.2 Altre
-
-
-
-
-
-
B.2 Acquisite in leasing finanziario
Totale
(2.822)
(511)
(111)
Utile (perdite) da cessione di investimenti
La tabella seguente evidenzia la composizione degli utili (perdite) da cessione di investimenti per
gli esercizi chiusi al 31 dicembre 2013, 2012 e 2011.
Componenti reddituali/Settori
31/12/2013
A. Immobili
31/12/2012
31/12/2011
-
-
-
- Utili da cessione
-
-
-
- Perdite da cessione
-
-
-
54
71
119
- Utili da cessione
59
73
124
- Perdite da cessione
(5)
(2)
54
71
B. Altre attività
Risultato netto
264
(5)
119
Documento di Registrazione
relativo all'Emittente
Imposte sul reddito dell’esercizio dell’operatività corrente
La tabella seguente evidenzia la composizione delle imposte sul reddito dell’esercizio
dell’operatività corrente per gli esercizi chiusi al 31 dicembre 2013, 2012 e 2011.
Componenti reddituali/Settori
31/12/2013
1. Imposte correnti (-)
31/12/2012
31/12/2011
(83.939)
(78.021)
2.668
18.864
20
3. Riduzione delle imposte correnti dell'esercizio (+)
-
-
-
3.bis. Riduzione delle imposte correnti dell'esercizio per crediti di
imposta di cui alla L. 214/2011 (+)
-
94
-
2. Variazione delle imposte correnti dei precedenti esercizi (+/-)
4. Variazione delle imposte anticipate (+/-)
5. Variazione delle imposte differite (+/-)
6. Imposte di competenza dell'esercizio (-) (-1+/-2+3+3bis+/-4+/-5)
(120.117)
96.723
34.532
125.130
(13.850)
(11.082)
(15.927)
1.602
(35.613)
(10.894)
La voce include benefici fiscali non ricorrenti pari, rispettivamente, a 39,3 milioni di euro
(esercizio 2012) e a 67,8 milioni di euro (esercizio 2011).
Utili (Perdite) dei gruppi di attività/passività in via di dismissione al netto delle imposte
La tabella seguente evidenzia la composizione degli utili (perdite) dei gruppi di attività/passività
in via di dismissione al netto delle imposte per gli esercizi chiusi al 31 dicembre 2013, 2012 e
2011.
Componenti reddituali/Settori
1. Proventi
31/12/2013
21.000
31/12/2012
31/12/2011
6.154
-
(2.263)
-
2. Oneri
-
3 Risultato delle valutazioni del gruppo di attività e delle passività associate
-
-
-
4. Utili (Perdite) da realizzo
-
-
-
5. Imposte e tasse
(5.775)
Utile (Perdita)
15.225
(665)
3.226
-
Al 31 dicembre 2013 le risultanze di riferiscono alla plusvalenza realizzata con la cessione dei
rami d’azienda “OICR” e “Gestioni Patrimoniali” da parte della controllata BPVi Fondi SGR Spa
ad Arca SGR Spa, perfezionatasi in data 1° gennaio 2013.
Al 31 dicembre 2012, sempre in riferimento ai predetti rami d’azienda, i proventi si riferiscono
integralmente a commissioni attive mentre gli oneri includono commissioni passive per Euro
1.470 mila, spese per il personale per euro 302 mila ed altre spese amministrative per Euro 491
mila.
Le imposte e tasse si riferiscono alla fiscalità corrente rilevata.
265
Documento di Registrazione
relativo all'Emittente
Utile (perdita) d'esercizio di pertinenza di terzi
La tabella seguente evidenzia la composizione per controparte dell’utile (perdita) d’esercizio di
pertinenza di terzi per gli esercizi chiusi al 31 dicembre 2013, 2012 e 2011.
31/12/2013
31/12/2012
31/12/2011
1.658
833
1.574
2. Banca di Credito dei Farmacisti SpA
-
-
(112)
3. PrestiNuova SpA
-
52
(112)
4. BPVi Fondi Sgr SpA
-
-
99
1.658
885
1.449
1. Farbanca SpA
Totale
266
Documento di Registrazione
relativo all'Emittente
Relazione della Società di Revisione ai sensi degli artt. 14 e 16 del D.Lgs. 27 gennaio 2010, n. 39
Bilancio Consolidato al 31 dicembre 2013 Banca Popolare di Vicenza
267
Documento di Registrazione
relativo all'Emittente
268
Documento di Registrazione
relativo all'Emittente
Relazione della Società di Revisione ai sensi degli artt. 14 e 16 del D.Lgs. 27 gennaio 2010, n. 39
Bilancio Consolidato al 31 dicembre 2012 Banca Popolare di Vicenza
269
Documento di Registrazione
relativo all'Emittente
270
Documento di Registrazione
relativo all'Emittente
Relazione della Società di Revisione ai sensi degli artt. 14 e 16 del D.Lgs. 27 gennaio 2010, n. 39
Bilancio Consolidato al 31 dicembre 2011 Banca Popolare di Vicenza
271
Documento di Registrazione
relativo all'Emittente
272
Documento di Registrazione
relativo all'Emittente
20.2
INFORMAZIONI FINANZIARIE PROFORMA
Il presente Documento di Registrazione non contiene informazioni finanziarie pro forma ai sensi
del Regolamento 809.
20.3
BILANCI RELATIVI AGLI ESERCIZI CHIUSI AL
DICEMBRE 2011
31 DICEMBRE 2013, 31 DICEMBRE 2012 E 31
Si veda il Capitolo 20, Paragrafo 20.1 (Informazioni relative agli esercizi chiusi al 31 dicembre
2013, 2012 e 2011) del presente Documento di Registrazione.
L'Emittente ha ritenuto di omettere le informazioni selezionate riferite ai dati del bilancio
d'esercizio, ritenendo che le stesse non forniscano elementi aggiuntivi rispetto a quelli consolidati
di Gruppo.
20.4
REVISIONE DELLE INFORMAZIONI FINANZIARIE ANNUALI RELATIVE AGLI ESERCIZI CHIUSI
AL 31 DICEMBRE 2013 31 DICEMBRE 2012 E 31 DICEMBRE 2011.
20.4.1 Dichiarazione attestante che le informazioni finanziarie relative agli esercizi passati sono
state sottoposte a revisione
Il bilancio consolidato del Gruppo al 31 dicembre 2011, approvato dal Consiglio di
Amministrazione in data 23 marzo 2012, è stato assoggettato a revisione contabile completa dalla
Società di Revisione, la quale ha emesso, in data 3 aprile 2012, la propria relazione sul bilancio
consolidato senza rilievi.
Il bilancio consolidato del Gruppo al 31 dicembre 2012, approvato dal Consiglio di
Amministrazione del 19 marzo 2013, è stato assoggettato a revisione contabile completa dalla
Società di Revisione, la quale ha emesso, in data 3 aprile 2013, la propria relazione sul bilancio
consolidato senza rilievi.
Il bilancio consolidato del Gruppo al 31 dicembre 2013, approvato dal Consiglio di
Amministrazione in data 23 marzo 2012, è stato assoggettato a revisione contabile completa dalla
Società di Revisione, la quale ha emesso, in data 2 aprile 2014, la propria relazione sul bilancio
consolidato senza rilievi. Si attesta che le informazioni finanziarie relative agli esercizi passati
sono state sottoposte a revisione legale da parte della Società di Revisione.
La società incaricata della revisione legale dei conti della Banca è KPMG S.p.A., con sede in
Milano, via Vittor Pisani n. 25, iscritta al n. 13 dell’Albo Speciale delle società di revisione tenuto
da Consob ai sensi dell’art. 161 del TUF. La suddetta Società di Revisione, rispetto ai bilanci
consolidati del Gruppo BPV sottoposti a revisione legale durante il periodo al quale si riferiscono
le informazioni finanziarie incluse nel presente Documento di Registrazione, ha rilasciato giudizi
senza rilievi, ai sensi degli articoli 14 e 16 del D. Lgs. 27 gennaio 2010 n. 39. Si precisa che nelle
relazioni rilasciate della Società di Revisione è contenuto un richiamo circa l’informativa fornita
dagli Amministratori nella nota integrativa del bilancio consolidato relativo agli esercizi chiusi al
31 diembre 2013, 2012 e 2011 in merito alla verifica della recuperabilità degli avviamenti e delle
differenze di patrimonio netto incorporate nel valore di bilancio delle società collegate valutate
con il metodo del patrimonio netto.
Le relazioni di revisione per ogni singolo esercizio sono allegate ai fascicoli di bilancio a
disposizione presso la sede dell’Emittente nonché nel sito internet della medesima
www.popolarevicenza.it e sono da considerarsi riprodotte nel paragrafo 20.1.1. “Schemi
contabili” del presente Documento di Registrazione.
20.4.2 Altre Informazioni contenute nel Documento di Registrazione controllate dalla Società di
Revisione
273
Documento di Registrazione
relativo all'Emittente
Nel presente Documento di Registrazione non vi sono altre informazioni, diverse da quelle
relative alle informazioni finanziarie degli esercizi passati, che siano state controllate dalla società
di revisione.
20.4.3 Fonte dei dati
I dati finanziari contenuti nel presente Documento di Registrazione sono estratti dai bilanci
consolidati al 31 dicembre 2013, 2012 e 2011 dell’Emittente sottoposti a revisione legale.
20.5
DATA DELLE ULTIME INFORMAZIONI FINANZIARIE
I dati economico-finanziari più recenti inclusi nel presente Documento di Registrazione e
sottoposti a revisione contabile completa si riferiscono al bilancio consolidato del Gruppo per
l’esercizio chiuso al 31 dicembre 2013.
20.6
INFORMAZIONI FINANZIARIE INFRANNUALI E ALTRE INFORMAZIONI FINANZIARIE
L’Emittente non ha pubblicato informazioni finanziarie trimestrali o semestrali dalla data del
bilancio consolidato del Gruppo per l’esercizio chiuso al 31 dicembre 2013.
20.7
POLITICA DEI DIVIDENDI
I dividendi rivenienti dall’utile netto di esercizio vengono distribuiti ai sensi dell’articolo 53 dello
Statuto. Secondo tale articolo, dell’utile netto risultante dal bilancio approvato dall’Assemblea
ordinaria della Società, va innanzitutto destinata una quota pari a quella prevista dalla legge per
la formazione e l’incremento della riserva legale. Il residuo, detratta una congrua assegnazione
alla riserva straordinaria nell’entità stabilità dall’Assemblea, su proposta del Consiglio di
Amministrazione, nella misura non inferiore al 10%, è ripartito come segue:
(i)
(ii)
(iii)
una quota non superiore al 10% destinata ad opere di beneficienza, assistenza, cultura e
interesse sociale;
ai soci, nella misura che, su proposta del Consiglio di Amministrazione, viene approvata
dall’Assemblea;
il rimanente è ripartito, su proposta del Consiglio di Amministrazione, secondo le
deliberazioni dell’Assemblea.
Ammontare del dividendo per azione
Nella tabella che segue sono indicati i dividendi distribuiti negli anni 2014, 2013 e 2012 a fronte
degli utili conseguiti rispettivamente nel 2013, 2012 e 2011.
31 dicembre
2013
Numero azioni aventi diritto
Utile consolidato (in migliaia di Euro)
Utile per azione (In Euro)
Dividendo medio per azione (in Euro)
Monte Dividendi (in Euro)
83.658.475
(28.228)
(0,34)
-
274
2012
79.179.454
100.253
1,27
0,50
39.589.727
2011
78.318.632
95.076
1,21
0,80
62.654.906
Documento di Registrazione
relativo all'Emittente
Il dividendo di € 0,80 dell'esercizio 2011 è stato pagato mediante assegnazione di azioni proprie
detenute dalla Banca in portafoglio.
Prezzo delle azioni negli ultimi anni e altri valori storici
Ai sensi dell’art. 6 dello Statuto, l’Assemblea dei Soci, su proposta del Consiglio di
Amministrazione, sentito il Collegio Sindacale, approva annualmente, in sede di esame del
bilancio, anche tenuto conto delle riserve patrimoniali risultanti dal bilancio stesso, l’importo che
deve essere versato in aggiunta al valore nominale per ogni nuova azione. Allo stesso valore
complessivo ha luogo il rimborso delle azioni per i casi di scioglimento del rapporto sociale
previsti dallo Statuto che si verificano nel corso dell’esercizio.
L’andamento del prezzo dell’azione (comprensivo di sovrapprezzo e valore nominale), oltre al
dividendo unitario erogato agli azionisti, è riportato nella tabella che segue:
Anno
1996
1997
1998
1999
2000
2001
2002
2003
2004
2005
2006
2007
2008
2009
2010
2011
2012
2013
20.8
Numero azioni
24.990.445
25.586.985
48.886.591
51.391.155
51.403.445
51.407.845
51.422.070
51.439.960
51.500.550
61.272.246
61.564.876
69.775.066
69.722.736
69.491.864
78.071.788
79.728.529
79.179.454
83.658.475
Capitale
sociale
Prezzo
2,58
2,58
2,58
2,58
2,58
3,00
3,00
3,00
3,00
3,00
3,75
3,75
3,75
3,75
3,75
3,75
3,75
3,75
28,15
32,54
35,64
40,28
44,00
46,00
47,00
49,00
51,00
54,00
58,00
60,00
60,50
61,50
62,50
62,50
62,50
62,5
Dividendo
1,08
1,08
0,85
0,85
0,90
0,95
0,95
0,95
0,95
1,00
1,00
1,00
1,15
0,50
0,50
0,80
0,50
-
Note
valori
valori
valori
valori
valori
tradotti
tradotti
tradotti
tradotti
tradotti
in Euro
in Euro
in Euro
in Euro
in Euro
PROCEDIMENTI GIUDIZIARI ED ARBITRALI
Durante il periodo dei 12 mesi precedenti la Data del Documento di Registrazione non vi sono, né
vi sono stati, né sono minacciati procedimenti legali, governativi o arbitrali a carico di Banca
Popolare di Vicenza, che possano avere, o possano avere avuto nel recente passato, un effetto
significativo sulla posizione finanziaria o sulla redditività della Società e/o del Gruppo.
In ogni caso si forniscono, di seguito, notizie specifiche in ordine ai più rilevanti contenziosi.
A complemento di quanto sopra si segnala:
Contenziosi di natura tributaria
Si riportano di seguito i rischi di natura tributaria che potrebbero derivare da accertamenti già
notificati o comunque da contenziosi in essere con le autorità fiscali, pendenti nei confronti
275
Documento di Registrazione
relativo all'Emittente
dell’Emittente e delle altre società del Gruppo alla Data del Documento di Registrazione.
In materia di Imposta Regionale sulle Attività Produttive (IRAP) nei confronti dell’Emittente
sono pendenti due contenziosi che riguardano presunte irregolarità nel calcolo e versamento
dell’addizionale regionale all’IRAP dovuta rispettivamente per gli esercizi 2003 e 2004, per un
ammontare complessivo pari a 4.849 mila euro. La Banca ha presentato tempestivo ricorso e, al
riguardo, si evidenzia che per entrambe le annualità la Commissione Tributaria Regionale del
Veneto ha dato piena ragione alla Banca e che l’Agenzia delle Entrate ha presentato ricorso alla
suprema Corte di Cassazione, presso la quale la Banca si è costituita in giudizio.
Le medesime contestazioni riguardano anche l’incorporata Cariprato – Cassa di Risparmio di
Prato S.p.A. con riferimento agli anni 2003 e 2006. Per quanto riguarda il 2003, si segnala che la
Suprema Corte di Cassazione ha riconosciuto la correttezza del comportamento adottato dalla
Banca. Per quanto riguarda il periodo d’imposta 2006, la cui pretesa tributaria ammonta a 219
mila euro, la Commissione Tributaria Regionale competente ha riconosciuto il debito per
l’imposta, annullando le sanzioni. E’ in corso di valutazione la possibilità di ricorrere presso la
Suprema Corte di Cassazione, tenuto conto che nel contenzioso di analoga natura, riferito al
2003, la Suprema Corte ha dato piena ragione alla Banca, riconoscendo la correttezza del
comportamento adottato.
In materia di Imposta sul Valore Aggiunto (IVA) sono pendenti due avvisi di accertamento,
riferiti rispettivamente agli esercizi 2006 e 2007, che riguardano il presunto omesso
assoggettamento ad IVA dei compensi percepiti per il servizio di banca depositaria svolto a
favore di società di gestione del risparmio. L’ammontare complessivo accertato in termini di
imposte e sanzioni ammonta a 1.852 mila euro. Contro i suddetti avvisi è stato presentato
tempestivo ricorso presso la Commissione Tributaria competente. Al riguardo, si ritiene che i
suddetti avvisi verranno definiti secondo le indicazioni fornite dalla Risoluzione dell’Agenzia
delle Entrate n. 97/E del 17/12/2013, la quale, a seguito dell’analisi tecnica svolta sulla natura
delle prestazioni effettuate dalle banche depositarie, ha ritenuto che i compensi in oggetto siano
imponibili ad IVA nella misura del 28,30 % senza applicazione di sanzioni.
Nel bilancio al 31 dicembre 2013 sono presenti specifici stanziamenti per far fronte agli oneri che
potrebbero derivare dagli accertamenti/contenziosi. Gli stanziamenti relativi alle controversie
legali risultano pari a 33.390 mila euro.
Per completezza si segnala che sono in corso anche tre procedimenti, dei quali due nei confronti
della Banca e riferiti rispettivamente agli esercizi 2006 e 2007 e uno nei confronti della
controllata Banca Nuova SpA, riferito al periodo d’imposta 2011.
In particolare, per il periodo d’imposta 2006 l’Agenzia delle Entrate – Direzione Regionale del
Veneto ha notificato alla Banca un Processo Verbale di Constatazione (PVC) il cui principale
rilievo riguarda il disconoscimento della deduzione fiscale di costi che si presume siano correlati
ad un’operazione di cessione di titoli la cui plusvalenza era esente da tassazione ai sensi
dell’articolo 87 del TUIR.
Per il periodo d’imposta 2007 l’Agenzia delle Entrate – Direzione Regionale del Veneto ha
notificato alla Banca un Processo Verbale di Constatazione (PVC) con il quale viene contestato il
regime fiscale applicato ad alcune operazioni su titoli quotati che hanno generato dividendi
esclusi da tassazione ai sensi dell’articolo 89 del TUIR.
Per quanto riguarda la controllata Banca Nuova, si evidenzia che nel corso del 2013 la Guardia di
276
Documento di Registrazione
relativo all'Emittente
Finanza ha notificato alla controllata un Processo Verbale di Constatazione (PVC) a chiusura di
una verifica ai fini delle imposte sui redditi, dell’IRAP e dell’IVA ed altri tributi che ha
riguardato i periodi d’imposta 2011, 2012 e 2013 (fino al giorno antecedente l’inizio delle
operazioni ispettive). Il principali rilievi contenuti nel PVC riguardano la deducibilità ai fini IRES
ed IRAP di alcuni oneri sostenuti dalla controllata nell’esercizio 2011.
Va, tuttavia, evidenziato che, in relazione ai suddetti Processi Verbali di Constatazione, alla Data
del Documento di Registrazione, l’Agenzia delle Entrate non ha ancora provveduto ad emettere
alcun atto impositivo.
Con riferimento alle sopra citate contestazioni, anche tenendo conto degli andamenti delle stesse,
Banca Popolare di Vicenza dispone di fondi a presidio basati sulla miglior stima disponibile alla
data di riferimento dell’ultimo bilancio approvato.
Procedimento penale avviato dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Parma
contro Callisto Tanzi e Pastorello Giambattista
Alcuni esponenti della Banca risultavano coinvolti, a titolo di concorso, nell’ambito di un
procedimento penale avviato nel 2010 dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di
Parma contro Callisto Tanzi e Giambattista Pastorello per i reati di bancarotta fraudolenta, nella
vicenda relativa al default Parmalat. Si precisa che la Guardia di Finanza aveva eseguito nel 2010,
nei confronti della Banca, un sequestro preventivo per complessivi 4,2 milioni di euro, somma in
seguito ridotta a 2,7 milioni di euro ad esito di istanza per riesame proposta dalla Banca
medesima.
Il Giudice per le Indagini Preliminari, accogliendo la richiesta del Pubblico Ministero, ha disposto
in data 19 giugno 2013, l’archiviazione del procedimento penale nei confronti di tutti gli
esponenti coinvolti; inoltre, con provvedimento in data 2 agosto 2013 ha disposto altresì il
dissequestro della citata somma di 2,7 milioni di euro e la restituzione della medesima alla Banca.
Si segnala che la vicenda è stata altresì risolta nel corso del 2013 anche sotto il profilo civilistico.
E’ stata infatti raggiunta una definizione stragiudiziale con la procedura concorsuale per una
somma non superiore all'importo originariamente sequestrato e prudenzialmente accantonato sin
dal bilancio 2011.
Procedimento penale avviato dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Roma a
carico, tra gli altri, del prof. Andrea Monorchio
Il Vice Presidente, Prof. Andrea Monorchio, risulta coinvolto in qualità di legale rappresentante
della società Operae S.p.A. a titolo di concorso nei reati di cui agli artt. 2 e 8 del D. Lgs. n.
74/2000 (Emissione di fatture o altri documenti per operazioni inesistenti e Dichiarazione
fraudolenta mediante uso di fatture o altri documenti per operazioni inesistenti) nell’ambito del
procedimento penale nr 2592/09 instaurato avanti la Procura della Repubblica presso il Tribunale
di Roma. Il procedimento, allo stato, è ancora in fase dibattimentale.
A detta della difesa dell’Esponente, il quale era stato nominato con delega unicamente per i
rapporti con le Istituzioni e con il sistema bancario – e quindi assolutamente estraneo ad ogni atto
di gestione – la vicenda dovrebbe concludersi con una decisione liberatoria.
Accertamenti ispettivi
Si informa, che a partire dal 10 marzo 2014 l’Emittente, in ottemperanza a quanto previsto
dall’art. 33(4) del Regolamento (UE) n. 1024/2013 del Consiglio del 15 ottobre 2013 e dalla
Decisione della BCE del 4 febbraio 2014 (ECB/2014/3), è sottoposto ad accertamento ispettivo
condotto per conto della Banca Centrale Europea. Tale accertamento è mirato all’esame della
277
Documento di Registrazione
relativo all'Emittente
qualità degli attivi (Asset Quality Review) previsto nell’ambito del Comprehensive assessment,
finalizzato all’avvio del Single Supervisory Mechanism.
20.9
CAMBIAMENTI SIGNIFICATIVI NELLA SITUAZIONE FINANZIARIA DELL’EMITTENTE
L’Emittente non è a conoscenza di cambiamenti significativi della situazione finanziaria o
commerciale del Gruppo verificatisi dalla chiusura dell’esercizio 2013.
278
Documento di Registrazione
relativo all'Emittente
21.
INFORMAZIONI SUPPLEMENTARI
21.1
CAPITALE AZIONARIO
21.1.1 Ammontare capitale emesso
Il capitale sociale di Banca Popolare di Vicenza, in quanto società cooperativa, è variabile. Alla
data del 31 dicembre 2013, il capitale sociale sottoscritto e interamente versato ammontava a
Euro 313.719.281,25 ed era suddiviso in n. 83.658.475 azioni ordinarie del valore nominale di
Euro 3,75, interamente liberate.
21.1.2 Strumenti finanziari non rappresentative del capitale
Alla data del 31 dicembre 2013 e alla Data del Documento di Registrazione, l’Emittente non ha
emesso azioni diverse dalle azioni rappresentative del capitale
21.1.3 Azioni proprie
Alla data del 31 dicembre 2013 l’Emittente deteneva n. 124.039 azioni proprie. Le altre società
facenti parte del Gruppo non detenevano azioni della Banca.
21.1.4 Obbligazioni convertibili, scambiabili o con warrant
Al 31 dicembre 2013 era in corso il prestito obbligazionario "Banca Popolare di Vicenza
15.a Emissione Subordinato Convertibile EUR 328.878.663,00 2009 - 2016" – ISIN code
IT0004548258, emesso in data 31 dicembre 2009.
Circolante: EUR 107.716.225,50 - Val. nom. Obbligazione: Euro 64,50
Interessi: 3,70%
Periodo di conversione:
a. dal 1 novembre 2014 al 30 novembre 2014 (regolamento 31/12/2014);
b. dal 1 novembre 2016 al 30 novembre 2016 (regolamento 31/12/2016).
Rapporto di conversione:
a. 1 azione (godimento 1/1/2015) più 0,015748 di azione per ogni obbligazione del
valore nominale di Euro 64,50 posseduta, per le domande di conversione
pervenute entro il 30 novembre 2014 (strike price 63,50);
b. 1 azione (godimento 1/1/2017) per ogni obbligazione del valore nominale di
Euro 64,50 posseduta, per le domande di conversione pervenute entro il 30
novembre 2016 (strike price 64,50).
Ove all’atto della conversione all’obbligazionista spettasse un numero non intero di
azioni, allo stesso verranno consegnate azioni fino alla concorrenza del numero intero
spettante e sarà versato in contanti il controvalore della parte frazionata residuale
determinato moltiplicando tale residuo per lo strike price applicabile in base alla
presentazione della domanda di conversione.
279
Documento di Registrazione
relativo all'Emittente
Le obbligazioni convertite frutteranno interessi fino al:
a. 31 dicembre 2014 per le domande pervenute fino al 30 novembre 2014;
b. 31 dicembre 2016 per le domande pervenute fino al 30 novembre 2016.
Al 31 dicembre 2013 era inoltre in corso il prestito obbligazionario "Banca Popolare di
Vicenza 5% 2013/2018 convertibile con facoltà di rimborso in azioni" – ISIN code
IT0004932031, emesso in data 2 settembre 2013.
Circolante: EUR 253.000.000,00 - Val. nom. Obbligazione: Euro 62,50
Interessi: 5,00%
Periodo di conversione:
a. dal 2 maggio 2014 al 31 maggio 2014 (regolamento entro 30/06/2014);
b. dal 2 maggio 2015 al 31 maggio 2015 (regolamento entro 30/06/2015);
c. dal 2 maggio 2016 al 31 maggio 2016 (regolamento entro 30/06/2016);
d. dal 2 maggio 2017 al 31 maggio 2017 (regolamento entro 30/06/2017);
e. dal 2 maggio 2018 al 31 maggio 2018 (regolamento entro 30/06/2018).
Rapporto di conversione:
a. 1 azione (medesimo godimento delle azioni ordinarie dell’Emittente in
circolazione alla data di emissione) per ogni obbligazione del valore nominale di
Euro 62,50 posseduta, per le domande di conversione pervenute entro il 31
maggio 2014;
b. 1 azione (medesimo godimento delle azioni ordinarie dell’Emittente in
circolazione alla data di emissione) per ogni obbligazione del valore nominale di
Euro 62,50 posseduta, per le domande di conversione pervenute entro il 31
maggio 2015;
c. 1 azione (medesimo godimento delle azioni ordinarie dell’Emittente in
circolazione alla data di emissione) per ogni obbligazione del valore nominale di
Euro 62,50 posseduta, per le domande di conversione pervenute entro il 31
maggio 2016;
d. 1 azione (medesimo godimento delle azioni ordinarie dell’Emittente in
circolazione alla data di emissione) per ogni obbligazione del valore nominale di
Euro 62,50 posseduta, per le domande di conversione pervenute entro il 31
maggio 2017;
e. 1 azione (medesimo godimento delle azioni ordinarie dell’Emittente in
circolazione alla data di emissione) per ogni obbligazione del valore nominale di
Euro 62,50 posseduta, per le domande di conversione pervenute entro il 31
maggio 2018.
Le obbligazioni convertite frutteranno interessi fino alla Data di Conversione, inclusa,
ovvero:
a. entro il 30 giugno 2014 per le domande pervenute fino al 31 maggio 2014;
b. entro il 30 giugno 2015 per le domande pervenute fino al 31 maggio 2015;
c. entro il 30 giugno 2016 per le domande pervenute fino al 31 maggio 2016;
d. entro il 30 giugno 2017 per le domande pervenute fino al 31 maggio 2017;
e. entro il 30 giugno 2018 per le domande pervenute fino al 31 maggio 2018.
280
Documento di Registrazione
relativo all'Emittente
Si evidenzia inoltre che, decorsi 18 (diciotto) mesi dalla data di emissione del prestito
obbligazionario "Banca Popolare di Vicenza 5% 2013/2018 convertibile con facoltà di rimborso
in azioni" e per ciascun anno di durata del prestito, l’Emittente, nei trenta giorni successivi
all’assemblea annuale che determina il sovrapprezzo delle azioni dell’Emittente ai sensi
dell’articolo 6 dello Statuto e dell’articolo 2528, comma 2, del Codice Civile, (il “Periodo del
Riscatto”) avrà il diritto di procedere al riscatto anticipato, integrale o parziale, delle obbligazioni
convertibili in circolazione. Il riscatto anticipato potrà avvenire mediante pagamento di una
somma in denaro e/o consegna di Azioni di Compendio o in forma mista
21.1.5 Diritti e/o obblighi di acquisto su capitale autorizzato ma non emesso
Salvo quanto di seguito descritto, alla data del 31 dicembre 2013, non sussistevano diritti e/o
obblighi di acquisto su capitale deliberato, ma non emesso.
Con deliberazione dell’Assemblea Straordinaria dei Soci del 30 aprile 2011 è stata attribuita al
Consiglio di Amministrazione:
-
ai sensi dell’articolo 2420-ter del Codice Civile, la facoltà di emettere, in una o più volte,
entro e non oltre tre anni dalla data della deliberazione, obbligazioni interamente o
parzialmente convertibili, anche eventualmente a conversione obbligatoria, in azioni
ordinarie, obbligazioni cum warrant e/o, comunque, obbligazioni, anche diversamente
denominate, che diano accesso al capitale della Società tramite conversione in azioni
ordinarie (quali, a titolo esemplificativo, obbligazioni che si convertono in azioni al
verificarsi di un evento predefinito, c.d. strumenti di contingent capital), per un controvalore
di massimi complessivi nominali Euro 1.000.000.000,00 (un miliardo virgola zero zero), da
offrire in opzione a tutti gli aventi diritto, con conseguente aumento del capitale sociale al
servizio della conversione delle obbligazioni, anche diversamente denominate, o all’esercizio
dei warrant, mediante emissione di azioni ordinarie del valore nominale indicato al primo
comma aventi le stesse caratteristiche di quelle in circolazione, nel rispetto da parte del
Consiglio stesso delle condizioni previste dalla legge e con facoltà del medesimo di stabilire
tutti i termini, le modalità e le condizioni delle emittende obbligazioni, anche a conversione
obbligatoria o che, anche se diversamente denominate, diano accesso al capitale della Società,
o degli emittendi warrant, così come dell'aumento di capitale a servizio dei medesimi, ivi
incluso, tra l'altro, il potere di determinare, nei limiti di legge, il prezzo di conversione e gli
eventi e le modalità di aggiustamento del medesimo, nonché ogni altro termine e condizione
dell'emissione e dell'offerta delle obbligazioni, convertibili o convertende, e/o cum warrant e
del conseguente aumento di capitale;
-
ai sensi dell’articolo 2443 del Codice Civile, la facoltà di deliberare, in una o più volte, entro
e non oltre tre anni dalla data della deliberazione, un aumento gratuito del capitale sociale, ai
sensi dell’articolo 2349 del Codice Civile, per un controvalore di massimi nominali Euro
450.000,00 (quattrocentocinquantamila virgola zero zero) mediante emissione di azioni
ordinarie del valore nominale indicato al primo comma, da assegnare al personale di Banca
Popolare di Vicenza, delle banche e delle società controllate secondo modalità da stabilirsi in
base alla normativa vigente. Tale aumento di capitale dovrà avvenire mediante utilizzo
dell’esistente riserva ex articolo 2349 del Codice Civile, eventualmente di anno in anno
ricostituita o incrementata, ovvero secondo le diverse modalità che fossero dettate dalla
normativa tempo per tempo vigente;
-
ai sensi dell’articolo 2443 del Codice Civile, la facoltà di deliberare, in una o più volte, entro
e non oltre tre anni dalla data della deliberazione, un aumento, a pagamento, scindibile del
281
Documento di Registrazione
relativo all'Emittente
capitale sociale, per un controvalore di massimi complessivi nominali Euro 62.250.000,00
(sessantaduemilioniduecentocinquantamila virgola zero zero) mediante emissione di azioni
ordinarie del valore nominale unitario indicato al primo comma, nel rispetto da parte del
Consiglio stesso delle condizioni previste dalla legge. Al Consiglio sono state attribuite le
facoltà di: (i) determinare, nel rispetto della normativa applicabile, il prezzo di emissione; (ii)
riservare le emittende azioni in opzione agli aventi diritto, anche escludendo o limitando il
diritto di prelazione sull'inoptato mediante criteri di ripartizione dello stesso che favoriscano
l'accrescimento dei soci "minori" (intendendosi per tali i soci possessori di un numero di
azioni inferiore ad una soglia da determinarsi a cura del Consiglio al momento dell’aumento
sulla base della media dei possessi azionari) e/o riservare le emittende azioni, in tutto o in
parte, a investitori istituzionali (quali gli OICR) e/o, anche mediante offerta in scambio, a
soggetti detentori di partecipazioni che la Banca, nei limiti di legge ad essa consentiti,
intendesse acquisire, con conseguente esclusione o limitazione del diritto di opzione, con la
precisazione che, nell'ipotesi in cui si limiti o escluda il diritto di opzione per tali ragioni, il
prezzo di emissione sarà da determinarsi nel rispetto di quanto previsto dalla normativa
applicabile; (iii) determinare i termini entro i quali l'aumento o gli aumenti di capitale (sia in
opzione sia con limitazione o esclusione del diritto di opzione) potranno essere sottoscritti e
versati dagli aventi diritto; stabilire la scindibilità o meno dell'aumento o degli aumenti di
capitale (sia in opzione sia con limitazione o esclusione del diritto di opzione); stabilire in
genere termini e modalità ritenuti necessari o opportuni.
21.1.6 Informazioni riguardanti il capitale di eventuali società del Gruppo offerto in opzione
Alla Data del Documento di Registrazione non sono stati concessi diritti di opzione su
azioni/quote o altri strumenti finanziari di alcuna delle società del Gruppo BPV.
21.1.7 Evoluzione del capitale sociale negli ultimi tre anni
L’Emittente è una società cooperativa a capitale aperto. Negli ultimi tre anni, il capitale sociale
dell’Emittente ha avuto la seguente evoluzione:
Esercizio Numero Soci Numero Azioni Capitale sociale
2011
2012
2013
21.2
67.090
73.274
90.716
79.728.529
79.179.454
83.658.475
298.981.983,75
296.922.952,50
313.719.281,25
ATTO COSTITUTIVO E STATUTO
21.2.1 Oggetto sociale e scopi dell’Emittente
L’oggetto sociale della Società è definito nell’articolo 3 dello Statuto, che dispone come segue:
“La Società ha per oggetto la raccolta del risparmio e l’esercizio del credito nelle sue varie
forme, tanto nei confronti dei propri soci quanto dei non soci, ispirandosi ai principi del Credito
Popolare. A tal fine la Società presta speciale attenzione al territorio ove è presente tramite la
propria rete distribuiva, con particolare riguardo alla piccole e medie imprese ed a quelle
cooperative. In aderenza alle proprie finalità istituzionali la Società accorda ai clienti soci
agevolazioni in ordine alla fruizione di specifici servizi.
282
Documento di Registrazione
relativo all'Emittente
La Società può compiere, con l’osservanza delle disposizioni vigenti, tutte le operazioni e i servizi
bancari e finanziari consentiti, quelli previsti fra le attività ammesse al beneficio del mutuo
riconoscimento, nonché ogni altra attività strumentale o comunque connessa al raggiungimento
dello scopo sociale, ivi compreso l’acquisto di crediti di impresa.
La Società può emettere obbligazioni ed esercitare tutte le particolari attività di credito e di
finanziamento previste dalle leggi vigenti.
Per conseguire le proprie finalità la Società può aderire ad associazioni ed a consorzi e stipulare
accordi sia in Italia che all’estero.
La Società nella sua qualità di capogruppo del “Gruppo Bancario Banca Popolare di Vicenza”
emana, nell’esercizio dell’attività di direzione e coordinamento, disposizioni alle componenti del
Gruppo per l’esecuzione delle istruzioni impartite dalla Banca d’Italia nell’interesse della
stabilità del Gruppo.”
21.2.2 Disposizioni dello statuto riguardanti i membri degli organi di amministrazione, di
direzione e di vigilanza
Si riportano di seguito le principali disposizioni statutarie riguardanti i membri del Consiglio di
Amministrazione e i componenti del Collegio Sindacale dell’Emittente. Per ulteriori informazioni
si rinvia allo Statuto disponibile sul sito internet dell’Emittente (www.popolarevicenza.it) ed alla
normativa applicabile.
Il Consiglio di Amministrazione
Ai sensi dell’art. 30 dello Statuto, l’amministrazione della Società è affidata ad un Consiglio di
Amministrazione composto da 18 (diciotto) membri, nominati dall’Assemblea, tra i soci aventi
diritto di intervenire e di votare nelle Assemblee in possesso dei requisiti di onorabilità,
professionalità e indipendenza prescritti dalla legge, dalle norme di Vigilanza per le banche e
dallo Statuto.
Con apposito regolamento, approvato dal Consiglio di Amministrazione, sono previsti limiti al
cumulo degli incarichi che possono essere contemporaneamente ricoperti dagli Amministratori,
che tengano conto della natura dell’incarico e delle caratteristiche e dimensioni delle società ove
rivestono la carica. Restano comunque fermi, ove più rigorosi, i limiti al cumulo degli incarichi
eventualmente previsti dalla disciplina, anche regolamentare, di volta in volta vigente.
Almeno quattro Consiglieri devono essere non esecutivi. Ai Consiglieri non esecutivi non
possono essere attribuite deleghe né particolari incarichi e non possono essere coinvolti,
nemmeno di fatto, nella gestione esecutiva della Società.
Almeno due Consiglieri (i quali possono coincidere con quelli summenzionati) devono possedere
i requisiti di indipendenza. Sono considerati non indipendenti i Consiglieri che:
−
−
−
−
direttamente o indirettamente, abbiano con la Società o con le società da questa controllate o
soggette a comune controllo relazioni commerciali, creditizie o professionali che ne
compromettano l’indipendenza;
rivestano la carica di Amministratore esecutivo in un’altra società controllata dalla Società;
siano soci o Amministratori o abbiano relazioni significative di affari con il soggetto
incaricato della revisione contabile della Società;
siano coniugi, parenti od affini entro il quarto grado di una persona che si trovi in una delle
situazioni di cui ai punti precedenti.
Il venir meno del requisito di indipendenza quale sopra definito in capo ad un Amministratore
283
Documento di Registrazione
relativo all'Emittente
non ne determina la decadenza se i requisiti permangono in capo al numero minimo di
Amministratori che secondo lo Statuto, nel rispetto della normativa vigente, devono possedere
tale requisito.
Ai sensi dell’art. 32 dello Statuto, i Consiglieri durano in carica per il periodo stabilito all’atto
della loro nomina e comunque non superiore a tre esercizi e possono essere rieletti. I Consiglieri
scadono alla data dell’Assemblea convocata per l’approvazione del bilancio relativo all’ultimo
esercizio della loro carica.
Nomina del Consiglio di Amministrazione
All’elezione dei componenti il Consiglio di Amministrazione si procede sulla base di liste, nelle
quali ai candidati è assegnata dai presentatori una numerazione progressiva.
Possono presentare una lista il Consiglio di Amministrazione e un numero minimo di 600 soci,
che risultino iscritti nel libro soci almeno novanta giorni prima di quello fissato per l’Assemblea
di prima convocazione ed abbiano il diritto di intervenire e votare in Assemblea ai sensi
dell’articolo 24 dello Statuto.
Ciascuna lista deve contenere un numero di candidati, ordinati mediante numero progressivo, pari
al numero - normalmente sei - di Consiglieri di Amministrazione da eleggere indicato nell’avviso
di convocazione dell’Assemblea, tra i quali dovranno essere compresi quelli in possesso dei
requisiti di indipendenza di cui all’articolo 30 dello Statuto, nel numero minimo indicato
nell’avviso di convocazione dell’Assemblea.
Le liste devono essere depositate presso la sede sociale almeno quindici giorni prima della data
fissata per l’Assemblea in prima convocazione.
Ciascun socio può concorrere alla presentazione di una sola lista, mediante sottoscrizione apposta
in calce alla stessa e, in caso di inosservanza, la sua sottoscrizione non viene computata per
nessuna delle liste; ogni candidato deve presentarsi in una sola lista, pena l’ineleggibilità.
La sottoscrizione di ciascun socio presentatore dovrà essere stata debitamente autenticata ai sensi
di legge oppure da uno o più dirigenti della Società o di società del Gruppo appositamente
delegati dal Consiglio di Amministrazione.
Unitamente a ciascuna lista devono essere depositati per ciascun candidato il curriculum
professionale, contenente l’elenco delle cariche ricoperte presso altre società, e la dichiarazione
autenticata ai sensi di legge con la quale il candidato stesso accetta la propria candidatura e attesta
sotto la propria responsabilità l’inesistenza di cause di ineleggibilità e di incompatibilità nonché il
possesso dei requisiti prescritti dalla normativa vigente e dallo Statuto per ricoprire la carica di
Consigliere di Amministrazione, compreso, se del caso, quelli di indipendenza ai sensi di legge e
di Statuto. Le liste che non rispettino tutte le formalità sopra indicate, anche solo per un
candidato, saranno considerate come non presentate.
Nel caso in cui siano presentate più liste, un Amministratore su 18 (diciotto) è tratto dalla lista
che abbia ottenuto il secondo maggior numero di voti (il c.d. “Consigliere di minoranza”). In
particolare, tenuto conto del rinnovo annuale di 6 (sei) Amministratori previsto dall’articolo 32
dello Statuto, alla votazione e nomina degli Amministratori si procede come segue:
(a) ogni socio può votare solo una lista;
(b) sono prese in considerazione al fine della nomina solo le liste che abbiano raggiunto almeno
la soglia di 500 voti validamente espressi in Assemblea;
(c) qualora sia stata presentata solo una lista, tutti gli Amministratori sono tratti da tale lista
nell’ordine progressivo con il quale sono in essa indicati, e ciò sia nel caso in cui vi sia, sia
nel caso in cui non vi sia il Consigliere di minoranza da nominare;
(d) qualora siano state presentate più liste e non vi sia il Consigliere di minoranza da nominare,
284
Documento di Registrazione
relativo all'Emittente
tutti gli Amministratori sono tratti dalla lista che ha ottenuto il maggior numero di voti;
(e) qualora siano state presentate più liste e debba essere nominato il Consigliere di minoranza,
dalla lista che ha ottenuto il maggior numero di voti sono tratti, nell’ordine progressivo con il
quale sono in essa indicati, tutti gli Amministratori da nominare tranne uno, e dalla lista che
ha ottenuto il secondo maggior numero di voti è tratto un Amministratore e precisamente il
candidato indicato al primo posto di tale lista.
Nel caso in cui non venga presentata alcuna lista, l’Assemblea delibera con le maggioranze di
Statuto senza osservare il procedimento sopra previsto.
Sostituzione degli Amministratori
Se nel corso dell’esercizio vengono a mancare, per qualsiasi motivo, uno o più Consiglieri, gli
altri provvedono alla loro sostituzione per cooptazione ai sensi dell’articolo 2386 del Codice
Civile. I Consiglieri così nominati restano in carica fino alla prossima Assemblea.
Qualora venga meno la maggioranza dei Consiglieri, quelli rimasti in carica debbono convocare
l’Assemblea dei soci perché provveda alla sostituzione dei mancanti.
La sostituzione, anche dei Consiglieri cooptati ai sensi dell’articolo 2386 del Codice Civile,
avviene con delibera dell’Assemblea a maggioranza relativa sulla base di candidature proposte
dal Consiglio di Amministrazione o dai soci con le modalità di cui all’articolo 31 dello Statuto.
I Consiglieri, eletti dall’Assemblea, assumono il posto e l’anzianità di quelli in sostituzione dei
quali sono stati nominati; nel caso di nomine contemporanee a posti di diversa durata, quelli di
più lunga durata spettano agli eletti con maggior numero di voti, prevalendo, a parità di voti,
l’anzianità di età.
Il Collegio Sindacale
Ai sensi dell’articolo 42 dello Statuto, l’Assemblea ordinaria nomina tre Sindaci effettivi e due
supplenti, in possesso dei prescritti requisiti di onorabilità, professionalità e indipendenza, e
nomina il Presidente del Collegio Sindacale, determina l’emolumento annuale dei Sindaci valido
per l’intero periodo di durata del loro mandato nonché eventualmente l’importo delle medaglie di
presenza per la partecipazione alle sedute del Consiglio di Amministrazione e del Comitato
Esecutivo. L’intero Collegio Sindacale è nominato sulla base di una scheda di voto predisposta
dal Consiglio di Amministrazione, contenente un elenco non vincolante di candidati. Ciascun
socio può modificare in tutto o in parte la scheda di voto, sia eliminando i candidati che non
intende votare, sia aggiungendo eventualmente, in luogo di quelli eliminati, uno o più nuovi
candidati.
Oltre a quanto previsto dalla legge, costituisce causa di ineleggibilità o di decadenza dalla carica
di componente il Collegio Sindacale l’essere membro di organi amministrativi o di controllo di
altre banche o aziende che svolgano attività in concorrenza con quella della Società, salvo si tratti
di organismi di categoria.
I componenti del Collegio Sindacale non possono comunque assumere cariche diverse da quelle
di controllo presso altre società appartenenti al Gruppo nonché nelle società partecipate di rilievo
strategico anche se non appartenenti al Gruppo.
I Sindaci non possono, inoltre, assumere incarichi di amministrazione e controllo presso società
ed enti in numero superiore a quello stabilito dalla normativa.
Oltre all’emolumento di cui al presente Paragrafo spetta ai membri effettivi del Collegio
Sindacale il rimborso delle spese sostenute per l’espletamento delle loro funzioni.
Durata in carica e sostituzione dei sindaci
285
Documento di Registrazione
relativo all'Emittente
I Sindaci restano in carica per tre esercizi, scadono alla data dell’Assemblea convocata per
l’approvazione del bilancio relativo al terzo esercizio della carica e sono rieleggibili. La
cessazione dei Sindaci per scadenza del termine ha effetto dal momento in cui il Collegio
Sindacale è ricostituito.
Nel caso di morte, rinuncia o decadenza di Sindaci, subentrano i supplenti in ordine di anzianità
di età.
Se viene a mancare il presidente del Collegio Sindacale, fino alla prossima Assemblea ne esercita
le funzioni il più anziano di età dei Sindaci effettivi nominati dall’Assemblea.
La Direzione Generale
Ai sensi degli articoli 49 e 50 dello Statuto, la Direzione Generale è composta dal Direttore
Generale e dagli altri componenti nominati dal Consiglio di Amministrazione che ne determina le
attribuzioni.
Il Direttore Generale, nei limiti dei poteri conferitigli e secondo gli indirizzi del Consiglio di
Amministrazione nonché di quelli adottati dal Consigliere Delegato, se nominato, nell’esercizio
della funzione di sovrintendenza, coordinamento esecutivo e controllo, provvede alla gestione di
tutti gli affari correnti, esercita i poteri in materia di erogazione del credito, di spesa e di
operazioni finanziarie nei limiti assegnatigli, sovraintende all’organizzazione e al funzionamento
delle reti e servizi, dà esecuzione alle deliberazioni assunte dal Consiglio di Amministrazione
nonché a quelle assunte dal Comitato Esecutivo e dal Consigliere Delegato, se nominati, e a
quelle assunte in via d’urgenza a norma degli articoli 40 e 41 dello Statuto.
Nell’espletamento delle sue funzioni, il Direttore Generale si avvale degli altri componenti la
Direzione Generale. Riferisce, insieme al Consigliere Delegato, se nominato, al Consiglio di
Amministrazione.
Il Direttore Generale è il capo del personale e della struttura. Propone assunzioni, promozioni e
revoche; sospende provvisoriamente qualunque dipendente riferendone poi al Consiglio di
Amministrazione per le conseguenti deliberazioni.
Il Direttore Generale può avviare autonomamente tutte le azioni giudiziarie che appaiono
opportune per assicurare il recupero dei crediti.
Il Direttore Generale formula proposte agli organi collegiali sulle materie riservate alla sua
competenza, previa informazione al Presidente e al Consigliere Delegato, se nominato, e prende
parte, con voto consultivo, alle adunanze del Consiglio di Amministrazione, nonché a quelle del
Comitato Esecutivo, se nominato, che non siano dichiarate segrete e, con voto deliberativo, alle
riunioni del Comitato Centrale Fidi.
In caso di assenza o impedimento, il Direttore Generale è sostituito, in tutte le facoltà e funzioni
che gli sono attribuite, dal componente la Direzione Generale che immediatamente lo segue per
grado e secondo l’anzianità del grado medesimo e a parità di anzianità di grado da quello, tra
loro, designato dal Consiglio di Amministrazione.
Per il caso di impedimento o di assenza di entrambi, il Consiglio di Amministrazione può
delegare facoltà e funzioni ad altro componente la Direzione Generale.
Di fronte ai terzi la firma di chi sostituisce il Direttore Generale costituisce prova dell’assenza o
impedimento di questi.
21.2.3 Diritti, privilegi e restrizioni connessi a ciascuna classe di azioni esistenti
286
Documento di Registrazione
relativo all'Emittente
Le azioni sono nominative ed indivisibili e non è consentita né contitolarità delle medesime, salva
l’ipotesi di cui all’articolo 14 dello Statuto, né intestazione fiduciaria.
Non esistono altre categorie di azioni.
Si riportano di seguito alcune previsioni dello Statuto relative ai diritti amministrativi e
patrimoniali connessi a tutte le azioni dell’Emittente, incluse le Azioni. Lo Statuto è a
disposizione del pubblico presso la sede sociale della Società nonché sul sito internet
www.popolarevicenza.it.
Diritto al dividendo
Ai sensi dell’articolo 19 dello Statuto, le Azioni attribuiscono il pieno diritto ai dividendi, ove
deliberati dall’Assemblea ordinaria dei Soci per l’esercizio in corso, qualunque sia l’epoca di
acquisto delle azioni; i sottoscrittori delle azioni devono però corrispondere alla Società gli
interessi di conguaglio nella misura fissata dal Consiglio di Amministrazione.
I dividendi non riscossi entro un quinquennio dal giorno in cui divengono esigibili restano
devoluti all’Emittente.
Diritto di voto
Ai sensi dell’articolo 24 dello Statuto, hanno diritto di voto in Assemblea coloro che risultano
iscritti nel libro soci almeno novanta giorni prima di quello fissato per l’Assemblea di prima
convocazione e siano in possesso della comunicazione rilasciata da un intermediario autorizzato
ai sensi della legislazione vigente, attestante l’avvenuto deposito delle azioni due giorni prima
non festivi dell’Assemblea.
La Società, verificata la sussistenza dei requisiti prescritti, emette un biglietto di ammissione
nominativo valevole per l’esercizio del diritto di voto.
Ogni Socio ha diritto ad un solo voto qualunque sia il numero di Azioni possedute.
Acquisizione della qualità di Socio
Ai sensi degli articoli 8, 12 e 13 dello Statuto possono essere ammesse quali soci della Società le
persone fisiche, con esclusione di quelle che si trovino nelle condizioni previste dall’articolo 12
dello Statuto, le persone giuridiche, le società di ogni tipo, i consorzi, le associazioni ed altri enti.
Ai fini dell’ammissione a socio è inoltre necessario che l’aspirante socio abbia uno sperimentato
rapporto di clientela in atto con la Società stessa ovvero che sia favorevolmente conosciuto nelle
aree in cui la Società è attiva attraverso la rete dei propri sportelli.
Ai sensi dell’articolo 9 dello Statuto, chi intende diventare socio deve esibire al Consiglio di
Amministrazione il certificato di partecipazione al sistema di gestione accentrata e presentare al
Consiglio stesso una domanda scritta contenente, oltre all’indicazione del numero delle azioni
acquistate per sottoscrizione o cessione, le generalità, il domicilio ed ogni altra informazione e/o
dichiarazione dovute per legge o per Statuto o richieste dalla Società in via generale.
Ai sensi dell’articolo 10 dello Statuto, il Consiglio di Amministrazione delibera sull’accoglimento
o sul rigetto della domanda di ammissione a socio.
La deliberazione di ammissione deve essere comunicata agli interessati e annotata a cura del
Consiglio di Amministrazione sul libro soci. L’eventuale rifiuto può essere sottoposto
dall’interessato, a pena di decadenza, nel termine di trenta giorni dal ricevimento della notizia, al
Collegio dei Probiviri che decide entro trenta giorni dal ricevimento della richiesta.
Il Consiglio di Amministrazione è tenuto a riesaminare la domanda di ammissione su motivata
richiesta del Consiglio dei Probiviri e la sua decisione è inappellabile.
287
Documento di Registrazione
relativo all'Emittente
Coloro ai quali il Consiglio di Amministrazione abbia rifiutato l’ammissione a socio e siano
portatori legittimati di azioni possono esercitare i diritti aventi contenuto patrimoniali, ferme
restando le limitazioni previste dallo Statuto.
Diritto di opzione
Ai sensi dell’articolo 2441, primo comma, del Codice Civile, le azioni di nuova emissione e le
obbligazioni convertibili in azioni devono essere offerte in opzione ai soci in proporzione al
numero delle azioni possedute. Se vi sono obbligazioni convertibili il diritto di opzione spetta
anche ai possessori di queste, in concorso con i soci, sulla base del rapporto di conversione.
Diritto di prelazione
Ai sensi dell’articolo 2441, comma 3, del Codice Civile, in caso di offerta di azioni di nuova
emissione in opzione ai soci, coloro che esercitano il diritto di opzione, purché ne facciano
contestuale richiesta, hanno diritto di prelazione sulle azioni eventualmente rimaste inoptate.
Diritto alla partecipazione agli utili dell’Emittente
Ai sensi dell’articolo 53 dello Statuto, dall’utile netto risultante dal bilancio annuale sottoposto
all’approvazione dell’Assemblea ordinaria della Società, viene innanzitutto prelevata una quota
non inferiore a quella prevista dalla legge per l’incremento della riserva ordinaria legale ed una
quota non inferiore al 10% per l’incremento della riserva straordinaria. Il residuo utile è ripartito
come segue:
(i)
(ii)
(iii)
una quota non superiore al 10% è destinata ad opere di beneficenza, assistenza, cultura e
interesse sociale;
ai soci, nella misura che, su proposta del Consiglio di Amministrazione, viene approvata
dall’Assemblea;
il rimanente è ripartito, su proposta del Consiglio di Amministrzione, secondo le
deliberazioni dell’Assemblea la quale può, con l’eccedenza, costituire o incrementare
riserve comunque denomiante nonché la riserva per l’acquisto o il rimborso delle azioni
della Società e assegnare una ulteriore quota agli scopi previsti dal precedente (i), senza
comunque superare il limite ivi stabilito.
Diritto di partecipazione all’eventuale residuo attivo in caso di liquidazione
Ai sensi dell’articolo 55 dello Statuto, al termine della liquidazione il riparto delle somme
disponibili tra i titolari delle azioni ha luogo in proporzione delle rispettive partecipazioni.
21.2.4 Disciplina concernente la modifica dei diritti dei possessori delle azioni
Ai sensi dell’articolo 15 dello Statuto, il recesso è ammesso nei casi consentiti dalla legge, con le
modalità e gli effetti da essa previsti. È in ogni caso escluso il recesso nel caso di proroga della
durata della Società e nel caso di modificazione e rimozione di vincoli alla circolazione delle
azioni.
21.2.5 Modalità di convocazione delle assemblee ordinarie e straordinarie
Si riportano di seguito le principali disposizioni statutarie contenenti la disciplina delle assemblee
dell’Emittente.
Per ulteriori informazioni, si rinvia allo Statuto disponibile sul sito internet dell’Emittente
(www.popolarevicenza.it) ed alla normativa applicabile.
288
Documento di Registrazione
relativo all'Emittente
Convocazioni
Ai sensi dell’articolo 23 dello Statuto, l’Assemblea dei soci è convocata, nei modi e nei termini di
legge, dal Consiglio di Amministrazione - oppure, occorrendo, dal Collegio Sindacale, previa
comunicazione al Presidente del Consiglio di Amministrazione - nel comune dove ha sede la
Società o in ogni altro luogo indicato nell’avviso di convocazione, purché nel territorio nazionale.
Il Consiglio di Amministrazione deve convocare l’Assemblea, oltre che nei casi previsti dalla
legge, entro trenta giorni da quando ne è fatta domanda scritta, con firme autenticate nei modi di
legge, contenente gli argomenti da trattare, da almeno un decimo dei soci aventi diritto di
intervenire all’Assemblea alla data della domanda stessa; la convocazione su richiesta dei soci
non è ammessa per argomenti sui quali l’Assemblea delibera su proposta o sulla base di progetti
del Consiglio di Amministrazione.
L’Assemblea viene convocata mediante pubblicazione, almeno quindici giorni prima di quello
fissato per la riunione, dell’avviso nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica ovvero, in
alternativa, in almeno due dei seguenti quotidiani:
−
−
−
−
MF,
Il Sole 24 Ore,
Il Giornale di Vicenza,
Il Gazzettino.
Se i quotidiani suindicati hanno cessato le pubblicazioni, l’avviso deve essere pubblicato nella
Gazzetta Ufficiale. Resta fermo l’adempimento di ogni altra prescrizione prevista dalla normativa
vigente.
Diritto di intervento e rappresentanza
Ai sensi dell’articolo 24 dello Statuto, hanno diritto di intervenire alle Assemblee ed esercitarvi il
diritto di voto solo coloro che risultano iscritti nel libro soci da almeno novanta giorni prima di
quello fissato per l’Assemblea di prima convocazione e sono in possesso della comunicazione
rilasciata da un intermediario autorizzato ai sensi della legislazione vigente, attestante l’avvenuto
deposito delle azioni due giorni non festivi prima dell’Assemblea. Per tale periodo, e fino a che
l’Assemblea non abbia avuto luogo, le azioni resteranno indisponibili.
La Società, verificata la sussistenza dei requisiti prescritti, emette un biglietto di ammissione
nominativo valevole per l’esercizio del diritto di voto.
Ogni socio ha un voto, qualunque sia il numero delle azioni di cui è titolare.
È ammessa la rappresentanza di un socio da parte di altro socio che non sia Amministratore,
Sindaco o Dipendente della Società o di società da essa controllate. Le deleghe, compilate a
norma di legge e degli eventuali regolamenti disciplinanti lo svolgimento delle Assemblee della
Società, valgono tanto per la prima che per la seconda convocazione.
Ciascun socio può rappresentare sino a un massimo di tre soci.
Non è ammessa la rappresentanza da parte di persona non socia, anche se munita di mandato
generale.
Le limitazioni anzidette non si applicano ai casi di rappresentanza legale.
L’Assemblea può svolgersi anche con gli intervenuti dislocati in più locali, ubicati nel comune
ove ha sede l’Assemblea, audio/video collegati, a condizione che siano rispettati il metodo
collegiale e i principi di buona fede e di parità di trattamento e in particolare a condizione che
tutti i partecipanti possano essere identificati e sia loro consentito di seguire la discussione e di
intervenire in tempo reale nella trattazione degli argomenti affrontati, nonché di poter visionare,
289
Documento di Registrazione
relativo all'Emittente
ricevere e trattare la documentazione.
In tal caso, nell’avviso di convocazione devono essere indicati i locali audio/video collegati nei
quali gli intervenuti possono affluire, dovendosi ritenere la riunione svolta in quello ove siano
presenti il Presidente e il verbalizzante.
21.2.6 Disposizioni statutarie che si riflettono sulla modifica dell’assetto di controllo dell’Emittente
Poiché l’Emittente è una banca popolare, ai sensi dell’articolo 30 del TUB e dell’articolo 13 dello
Statuto, nessuno può detenere, direttamente o indirettamente, attraverso società controllate o
prestanomi, azioni in misura eccedente l’1 per cento del capitale sociale, ad eccezione degli
organismi di investimento collettivo del risparmio i cui regolamenti determinano il limite di
competenza.
La Società, appena rileva il superamento di tale limite, contesta al titolare del conto e
all’intermediario la violazione del divieto.
Il divieto può essere derogato solo nei casi previsti dalla legge.
Le azioni eccedenti, per le quali non si procede all’iscrizione nel libro soci, devono essere
alienate entro un anno dalla contestazione; trascorso inutilmente tale termine, i relativi diritti
patrimoniali maturati fino all’alienazione delle azioni eccedenti vengono acquisiti dalla Società.
Ai fini dell’ammissione a socio è richiesta la presentazione della certificazione attestante la
titolarità di almeno cento azioni.
21.2.7 Disposizioni statutarie che disciplinano la soglia di possesso per l’obbligo della relativa
comunicazione al pubblico della quota di azioni possedute
Lo Statuto non prevede disposizioni particolari relative a obblighi di comunicazione in relazione
alla partecipazione azionaria nel capitale sociale dell’Emittente. Valgono, pertanto, le
disposizioni di legge.
21.2.8 Disposizioni dello Statuto che disciplinano la modifica del capitale sociale
Lo Statuto non prevede per la modifica del capitale sociale condizioni maggiormente restrittive
rispetto alle condizioni previste per legge.
290
Documento di Registrazione
relativo all'Emittente
22.
CONTRATTI IMPORTANTI
Il presente Capitolo riporta una sintesi dei contratti importanti, diversi dai contratti conclusi nel
corso del normale svolgimento dell’attività, di cui sono parte l’Emittente o altri membri del
Gruppo, per i due anni immediatamente precedenti la Data del Documento di Registrazione e che
potrebbero comportare per le società del Gruppo un’obbligazione o un diritto tale da influire in
misura rilevante sulla capacità dell’Emittente di adempiere alle sue obbligazioni nei confronti dei
possessori degli strumenti finanziari che si intende emettere.
Rinnovo della partnership strategica con Società Cattolica di Assicurazione S.C.
In data 14 dicembre 2012 – con efficacia a decorrere dal 1° gennaio 2013 – Banca Popolare di
Vicenza ha rinnovato l'accordo di partnership strategica, in ambito bancassurance, con Società
Cattolica di Assicurazione S.C. (della quale detiene al 31 dicembre 2012 una quota del 13,267%),
prorogandone la scadenza ultima al 2022. La rinnovata intesa è correlata al mutato contesto di
mercato e ribadisce e consolida la collaborazione intrapresa tra i due Gruppi a partire dal 2007,
focalizzandosi sulla crescita delle Società prodotto oggetto della partnership che sono Berica Vita
S.p.A., Cattolica Life Ltd e ABC Assicura S.p.A. (la cui quota rispettivamente detenuta da Banca
Popolare di Vicenza in ciascuna di esse è pari al 40%).
L'accordo conferma gli impegni di esclusiva vigenti per la distribuzione di prodotti assicurativi
del Gruppo Cattolica tramite la rete del Gruppo.. L'accordo prevede anche il vincolo di lock-up,
avente scadenza al 31 dicembre 2015, su n. 4.120.976 azioni di Società Cattolica di Assicurazione
S.C. di proprietà di Banca Popolare di Vicenza.
Cessione di rami d’azienda di BPVi Fondi SGR S.p.A. ad ARCA SGR S.p.A.
In data 21 dicembre 2012, facendo seguito al contratto preliminare firmato in data 31 luglio 2012
ed ottenute le necessarie autorizzazioni, BPVi Fondi SGR S.p.A. ha sottoscritto con Arca SGR
S.p.A. il contratto definitivo di cessione di due rami d’azienda, aventi ad oggetto rispettivamente
la gestione dei quattordici fondi comuni di investimento appartenenti al “Sistema Fondi Pacto”
(per complessivi 393 milioni di Euro di masse), costituito dalle attività di gestione collettiva del
risparmio svolte dalla stessa BPVi Fondi SGR S.p.A., e la gestione dei portafogli istituzionali
(per un totale di 1.074 milioni di euro di masse) comprendenti i mandati di gestione di Berica Vita
S.p.A., ABC Assicura S.p.A. ed il Fondo Pensione Cariprato.
L’operazione ha avuto efficacia in data 1° gennaio 2013, con la contestuale fusione dei fondi
Pacto nei corrispondenti fondi di Arca SGR S.p.A., ed ha determinato per BPVi Fondi SGR
S.p.A. un corrispettivo di 21 milioni di euro senza rilevare alcuna plusvalenza o minusvalenza. A
seguito della cessione, si segnala che a BPVi Fondi SGR S.p.A. è rimasta l’attività di Gestione
patrimoniale individuale (GPM/GPF) e che in data 26 febbraio e 1 marzo 2013 i consigli di
amministrazione di Banca Popolare di Vicenza e di BPVi Fondi SGR S.p.A. hanno
rispettivamente approvato il progetto di fusione per incorporazione della BPVi Fondi SGR S.p.A.
in Banca Popolare di Vicenza.
Cessione dei contratti di Banca Depositaria all’Istituto Centrale delle Banche Popolari Italiane
In data 11 maggio 2012 Banca Popolare di Vicenza ha sottoscritto, congiuntamente con altre
banche popolari, un accordo per la cessione all’Istituto Centrale delle Banche Popolari Italiane
(ICBPI) delle convenzioni di Banca Depositaria relative ai fondi Arca SGR S.p.A. e ai fondi di
BPVi Fondi SGR S.p.A.. L’operazione di cessione è stata motivata principalmente dal
progressivo consolidamento ed efficientamento che si registra nel settore che risente in modo
significativo delle economie di scala conseguibili solamente con l’incremento delle masse in
291
Documento di Registrazione
relativo all'Emittente
custodia, nonché dalla continua evoluzione della normativa che richiede agli operatori
significativi investimenti e una notevole specializzazione per essere “compliant” con essa.
L’operazione di cessione delle convenzioni di banca depositaria, ottenute le necessarie
autorizzazioni, si è perfezionata in data 13 luglio 2012, relativamente ai fondi Arca SGR S.p.A., e
in data 1° gennaio 2013, relativamente ai fondi di BPVi Fondi SGR S.p.A., per un corrispettivo
pari a 8,3 milioni di euro.
Fino alla Data del Documento di Registrazione non sono stati conclusi altri contratti importanti.
292
Documento di Registrazione
relativo all'Emittente
23.
INFORMAZIONI PROVENIENTI
DICHIARAZIONI DI INTERESSI
23.1
RELAZIONI E PARERI DI ESPERTI
DA
TERZI,
PARERI
DI
ESPERTI
E
Nel Documento di Registrazione non sono inseriti pareri o relazioni di esperti, ad eccezione (i)
delle relazioni della Società di Revisione che ha effettuato la revisione legale del Bilancio
Consolidato 2013, del Bilancio Consolidato 2012 e del Bilancio Consolidato 2011 e (ii) dei
report dei rating rilasciati dalle agenzie di rating.
La società incaricata della revisione legale dei conti della Banca è KPMG S.p.A., con sede in
Milano, via Vittor Pisani n. 25, iscritta al n. 13 dell’Albo Speciale delle società di revisione tenuto
da Consob ai sensi dell’art. 161 del TUF. La suddetta Società di Revisione non è portatrice di
interessi rilevanti nei confronti dell’Emittente.
23.2
ATTESTAZIONE SULLE INFORMAZIONI PROVENIENTI DA TERZI
Le informazioni provenienti da fonti terze sono state riprodotte fedelmente dall’Emittente e, per
quanto a conoscenza della Società, anche sulla base di informazioni pubblicate dai terzi in
questione, non sono stati omessi fatti che potrebbero rendere tali informazioni inesatte o
ingannevoli.
In ogni caso, ogni volta che nel Documento di Registrazione viene citata una delle suddette
informazioni provenienti da terzi, ne è indicata la relativa fonte.
Le informazioni provenienti da fonti terze, quali i dati forniti da Banca d’Italia e dalle
associazioni di categoria (ASSOFIN - Associazione Italiana del Credito al Consumo e
Immobiliare, FEDERFARMA – Federazione nazionale unitaria titolari di farmacia) riportati al
paragrafo 5.1.3, sono state riprodotte fedelmente dall’Emittente e per quanto a conoscenza della
Società non sono stati omessi fatti che potrebbero rendere tali informazioni ingannevoli o
inesatte.
Di seguito si riportano gli ultimi giudizi rilasciati dalle due agenzie di rating, Fitch Ratings e
DBRS, aggiornati alla data di pubblicazione del presente documento, nonché l’ultimo rating
assegnato all’Emittente da Standard & Poor’s, ritirato in seguito alla richiesta effettuata dalla
Banca e quindi non più in essere.
FITCH RATINGS
LUNGO TERMINE
TERM)
(LONG
BREVE TERMINE (SHORT
TERM)
PREVISIONI (OUTLOOK)
DATA ULTIMO REPORT
S&P’S (1)
DBRS
BB+
BBB (LOW)
BB
B
R-2 (LOW)
B
NEGATIVO
26/07/2013
NEGATIVO
(PER NEGATIVO
ENTRAMBI I RATING)
18/12/2013
RATING)
(PRIMO 04/03/2014 (RATING
DI USCITA)
(1) Il rating è stato ritirato da S&P’s su richiesta dell’Emittente,, effettuata in data 18 febbraio 2014, e
pertanto non è più in essere.
293
Documento di Registrazione
relativo all'Emittente
In data 26 luglio 2013 la società Fitch Ratings, nell’ambito della revisione annuale delle
valutazioni delle banche medie italiane, ha aggiornato il giudizio di rating sull’Emittente,
confermando il rating sul debito a medio/lungo termine a BB+ e quello a breve termine a B,
con outlook che rimane negativo.
Il giudizio riflette i progressi della Banca per quanto riguarda il capitale, in rafforzamento
grazie all’aumento di capitale e al prestito obbligazionario convertibile, e i profili di liquidità
e funding, che nonostante il miglioramento rimangono comunque su livelli inferiori rispetto
alla maggior parte dei concorrenti. Fitch, inoltre, sottolinea che BPVi presenta un asset
quality debole e una redditività modesta, seppur in entrambi gli aspetti la banca abbia
evidenziato una maggior tenuta rispetto ai concorrenti.
L’outlook negativo riflette la vulnerabilità della banca alla congiuntura economica italiana,
che potrebbe ulteriormente peggiorare, e afferma che un’ulteriore diminuzione della
redditività o una crescita dei crediti deteriorati maggiore rispetto alle attese potrebbero
portare ad una riduzione del rating. Un miglioramento dell’asset quality, che probabilmente
dipenderà da una normalizzazione del contesto economico, porterebbe, invece, ad un
innalzamento del giudizio.
Il testo completo del comunicato stampa di Fitch Ratings, oltre che sul sito internet
dell’Emittente (www.popolarevicenza.it), è disponibile sul sito web dell'Agenzia di Rating
www.fitchratings.it .
Si informa che la società di rating Fitch Ratings in data 26 marzo 2014, nell’ambito di una
revisione dei criteri generali per la determinazione del rating delle istituzioni finanziarie, che
prevedono a tendere un’attenuazione dell’importanza del rating di supporto, ha emesso un
comunicato stampa in cui conferma il rating di supporto (SR) di 63 banche europee ed i
relativi floors (SRF) di 61 banche europee. Si precisa che i rating di supporto di tutte le
banche italiane, tra cui anche quello dell’Emittente, sono stati confermati.
Cronologia delle variazioni dei rating da parte di Fitch Ratings
Di seguito si riporta, invece, la cronologia delle variazioni dei giudizi di rating rilasciati da
Fitch Ratings a partire dal 2008:
•
14 luglio 2008: conferma del rating a lungo termine e a breve termine (rispettivamente
ad A- e F2) e abbassamento dell’outlook da “stabile” a “negativo”. L’outlook
“negativo” rifletteva, come riportato nel comunicato stampa pubblicato dalla società di
rating, le crescenti difficoltà della banca nel migliorare una contenuta redditività, una
qualità dell’attivo ritenuta appena adeguata e una dotazione patrimoniale ridotta;
•
4 agosto 2009 conferma del rating a lungo termine e a breve termine (rispettivamente ad
A- e F2) e dell’outlook a “negativo”;
•
12 agosto 2010: abbassamento del rating a lungo termine a BBB+ da A-, conferma del
rating a breve termine a F2 quello a breve termine, outlook passato da “negativo” a
“stabile”. L’abbassamento del giudizio di rating a lungo termine rifletteva la
294
Documento di Registrazione
relativo all'Emittente
convinzione della società che, nonostante i miglioramenti evidenziati nel 2009 in
termini di utili operativi, la redditività della banca fosse rimasta sotto pressione in un
contesto operativo difficile determinato da un recupero economico nazionale che
rimaneva lento.
•
1 agosto 2011: aggiornamento dell’outlook da stabile a negativo confermando sia il
rating sul debito a medio/lungo termine a BBB+, sia quello a breve termine a F2.
L’opinione della società di rating era che l’obiettivo di miglioramento della redditività
perseguito dal Gruppo nel 2011 risultasse sfidante per effetto del difficile contesto
operativo, del proseguimento del peggioramento della qualità del credito nonché
dell’incremento dei costi della provvista.
•
25 novembre 2011 la società Fitch Ratings, ha aggiornato il giudizio di rating
sull’Emittente, abbassando il rating sul debito a medio/lungo termine da BBB+ a BBB,
e quello a breve termine da F2 a F3. L’outlook è stato confermato negativo.
Il giudizio, che ha riguardato anche le altre banche retate italiane di medie dimensioni,
riflette l’opinione di Fitch che le banche italiane di medie dimensioni affrontano la sfida
strutturale in un mutato contesto operativo, in cui la redditività si e' ridotta tra tassi
d'interesse più bassi e costi di raccolta più elevati. L’outlook negativo riflette l’opinione
di Fitch che il contesto operativo per le banche italiane di medie dimensioni potrebbe
ulteriormente peggiorare sulla base dei rischi attualmente presenti sui mercati.
•
28 agosto 2012: abbassamento del rating a lungo termine a BB+ da BBB, e di quello a
breve termine a B, con outlook confermato negativo. L’abbassamento dei giudizi di
rating è stato determinato dalla convinzione di Fitch della necessità per BPVi di
migliorare la redditività, la raccolta e la capitalizzazione. L’agenzia, infatti, valutava
deboli le coperture dei crediti deteriorati e la redditività, penalizzata dalle elevate
rettifiche conseguenti al peggioramento dell’asset quality, sbilanciata verso il wholesale
la raccolta e accettabile la patrimonializzazione.
Descrizione della scala di valutazione di Fitch Ratings
La scala di valutazione adottata da Fitch Ratings si basa su indicatori decrescenti da F1 a D per il
rating di breve termine (titoli di debito con durata inferiore ad un anno) e da AAA a C per il
rating di lungo termine (titoli di debito con durata superiore a un anno). In particolare, la
valutazione BB+ assegnata da Fitch Ratings per il debito a lungo termine è così definita: “I rating
BB indicano che l’aspettativa per il rischio di default è attualmente elevata, soprattutto in caso di
condizioni economiche e/o finanziarie avverse sul lungo periodo .”
Di seguito una tabella illustrativa:
Rating del debito a lungo termine dell'Emittente secondo Fitch Ratings
AAA
AA+
AA
AA-
A+
A
A-
BBB+
BBB
categoria DI INVESTIMENTO - investment grade
***
295
BBB-
BB+
BB
BB-
B+
B
B-
CCC
CC
categoria SPECULATIVA - non investment grade
C
Documento di Registrazione
relativo all'Emittente
In data 18 dicembre 2013 la società di rating DBRS, come riportato nel relativo comunicato
stampa, ha assegnato per la prima volta un giudizio di rating a Banca Popolare di Vicenza. I
rating rilasciati sono i seguenti:
•
Rating a lungo termine (“Senior Long Term Debt and Deposit”): BBB (low)
•
Rating a breve termine (“Short Term Debt and Deposit”): R-2 (low).
•
Trend (outlook): negativo (per entrambi i rating)
•
Rating individuale (“Intrinsic Assessment”): BBB (low)
•
Rating di Supporto (“Support rating”): SA-3
•
Rating di controparte: BBB (low)
Il giudizio individuale di BBB (low), come indicato da DBRS, riflette l’adeguata e stabile
posizione di mercato dell’Emittente con la clientela Retail e PMI nelle principali regioni
industriali del Nord-Est. Il giudizio individuale riflette anche l’appena soddisfacente
performance finanziaria del Gruppo BPVi, che è stata posta sotto pressione dalla difficile
situazione economica italiana. Nel suo giudizio DBRS non considera la possibilità di un
supporto tempestivo per l’Emittente nel caso di uno scenario di forte tensione. Pertanto,
DBRS ha assegnato un giudizio sul supporto pari a SA-3, che non fornisce alcun sostegno
positivo al rating individuale.
DBRS non si attende nel breve termine alcuna variazione positiva del rating dell’Emittente.
Il Trend (outlook) negativo assegnato al rating riflette principalmente le sfide che il debole
contesto economico italiano pone alle banche italiane.
Secondo il giudizio di DBRS la profittabilità della Banca risulta modesta ed ha risentito dello
sfidante contesto economico italiano, che ha incrementato il costo della raccolta e ridotto sia
i margini sia la profittabilità. DBRS ritiene che il “carry trade” sul portafoglio di titoli di
Stato abbia contribuito parzialmente a compensare la pressione sul margine, ma costituisce
un benefit di natura solo temporanea. La società di rating ritiene inoltre che i margini di
BPVi siano inferiori rispetto ai peers, e che saranno messi sotto pressione non appena gli
effetti positivi del carry trade verranno meno. DBRS aggiunge che i ricavi hanno risentito
anche delle condizioni competitive sui prestiti ai soci/clienti e della rigidità della struttura di
costo della Banca. DBRS rileva, inoltre, che l’efficienza è migliorata e che il management ha
conseguito ulteriori progressi, ma questo potrebbe risultare insufficiente a compensare
completamente i possibili aumenti del costo del credito e degli accantonamenti che
potrebbero essere influenzati dalla persistente debolezza dell’economia nazionale e dalla
prossima Asset Quality Review, condotta a livello europeo.
Secondo la valutazione della società di rating il profilo di rischio di BPVi è coerente con la
sua natura di banca retail e commerciale, con circa il 92% degli RWA di Gruppo che sono
296
Documento di Registrazione
relativo all'Emittente
relativi alle esposizioni sui crediti. A giugno 2013, il totale dei crediti deteriorati ha
raggiunto il 14,6% dei prestiti, in linea con la media del Sistema bancario italiano. DBRS
rileva che la qualità dei prestiti della Banca Popolare di Vicenza è stata sottoposta a una
verifica da parte di Banca d’Italia durante il 2012, ma i livelli di copertura dei crediti
deteriorati della Banca rimangono sotto la media di Sistema.
Quanto al giudizio sulla liquidità, la raccolta dell’Emittente è principalmente basata sulla
clientela retail, attraverso sia i depositi sia obbligazioni retail, elemento che DBRS ritiene
soddisfacente. Nell’ultimo periodo BPVi ha ulteriormente aumentato la propria raccolta
retail, realizzando al contempo una ricomposizione da forme tecniche a vista e obbligazioni
retail a depositi a più lunga scadenza e meno onerosi. Nonostante ciò, e nonostante i
miglioramenti conseguiti negli ultimi due anni, il rapporto tra prestiti e raccolta, pari al 119%
a giugno 2013, rimane più elevato dei peers e pertanto BPVi dovrà migliorare su questo
fronte nel medio termine. La posizione di liquidità della Banca è solida. Banca Popolare di
Vicenza registra a novembre 2013 un livello di titoli liberi (unencumbered assets) per un
ammontare di 5,8 miliardi, che dà una certa garanzia per il futuro rimborso dei 3,3 miliardi
della LTRO e per le future scadenze di obbligazioni nella seconda metà del 2013 e nel 2014.
DBRS rileva che la banca ha compiuto notevoli progressi verso il raggiungimento dei valori
di Net Stable Funding Ratio e Liquidity Ratio previsti da Basilea III.
Per quanto riguarda il capitale, secondo DBRS BPVi ha evidenziato una capitalizzazione più
elevata di alcuni peers, con un Core Tier 1(Basilea II) pro-forma pari al 9% a giugno 2013,
che ha beneficiato dell’aumento di capitale di 253 milioni di euro, completato in agosto
2013, e della crescita del numero dei soci fino a circa 80 mila unità a settembre 2013. La
Banca è ben posizionata, essendo dotata di un ampio buffer patrimoniale costituito dal
prestito convertibile “soft mandatory” ed avendo pianificato l’applicazione dei modelli
avanzati di rating IRB alla maggior parte del portafoglio creditizio. DBRS rileva come
questo buffer potrebbe rivelarsi necessario se la Banca fosse negativamente impattata dalla
prossima Asset Quality Review europea, ed in particolare se alla Banca fosse richiesto di
aumentare i livelli di copertura dei crediti deteriorati.
Il testo completo del comunicato stampa di DBRS è disponibile, oltre che sul sito internet
dell’Emittente (www.popolarevicenza.it), sul sito web dell'Agenzia di Rating
www.dbrs.com.
Si informa che in data 24 gennaio 2014 DBRS ha pubblicato un report più ampio che fa
riferimento all’azione di rating effettuata in data 18 dicembre 2013, nel quale ha esposto con
maggior dettaglio gli elementi esaminati alla base del giudizio di rating attribuito
all’Emittente.
Infine in data 21 marzo 2014 DBRS ha pubblicato un proprio commento sui dati del bilancio
2013 dell’Emittente diffusi in data 18 marzo. Secondo DBRS, i risultati 2013 dell’Emittente
forniscono alcuni segnali positivi per il business della Banca relativamente alle marginalità,
all’efficienza e al capitale. In ogni caso, i ricavi finali della Banca sono penalizzati
dall’aumento del costo del credito, che riflette sia il peggioramento della qualità degli asset
in Italia, sia i preparativi per la prossima Asset Quality Review. Infatti, le rettifiche su crediti
297
Documento di Registrazione
relativo all'Emittente
sono raddoppiate a 432 milioni di euro nel 2013, e sono state il motivo della perdita di 28,2
milioni registrata nell’anno da BPVi. Quanto al capitale DBRS afferma che la posizione
patrimoniale della Banca è migliorata nel 2013, con un Core Tier 1 passato dall’8,2% al
9,2%. Infine secondo DBRS il nuovo aumento di capitale previsto nel 2014, unito ai benefici
che potrebbero risultare dall’adozione dei modelli interni avanzati di rating (IRB) e dalla
conversione del prestito soft mandatory per un ammontare di 253 milioni di euro forniscono
un adeguato buffer di capitale per ulteriori peggioramenti dell’asset quality e per i prossimi
stress test.
Descrizione della scala di valutazione di DBRS
La scala di valutazione adottata da DBRS si basa su indicatori decrescenti dalla più alta qualità
del credito R-1 alla categoria più speculativa R-5 per il rating di breve termine e da AAA a C per
il rating di lungo termine. Entrambe le scale hanno una classe “D” che indica default. Per il rating
di supporto, la scala di valutazione si basa su indicatori decrescenti da SA1 a SA4, a seconda
della maggiore (SA1) o minore (SA4) possibilità di un tempestivo supporto esterno. In
particolare, la valutazione BBB (low) assegnata all’Emittente da DBRS per il debito a lungo
termine (a prescindere dalla qualifica high o low) è così definita: “Adeguata qualità del credito.
La capacità di assolvere i propri impegni finanziari è considerata adeguata. Potrebbe essere
vulnerabile ad eventi futuri”.
Di seguito una tabella illustrativa dei rating a lungo termine secondo la scala DBRS:
Rating del debito a lungo termine dell'Emittente secondo DBRS
AAA
AA
(hi gh)
AA
AA
A
(l ow) (hi gh)
A
A
BBB
(l ow) (hi gh)
BBB
BBB
BB
(l ow) (hi gh)
Categoria di investimento - Investment grade
BB
BB
B
(l ow) (hi gh)
B
B
(l ow)
CCC
CC
C
D
Categoria speculativa - Non investment grade
***
Si informa che in data 18 febbraio 2014, nell’ambito di una razionalizzazione dei rapporti
intercorrenti con le società di rating, la Banca Popolare di Vicenza ha comunicato alla società di
rating Standard & Poor’s (“S&P’s”) la propria volontà di recedere dal contratto intercorrente con
la stessa per l’assegnazione del rating.
In data 4 marzo 2014, S&P’s ha aggiornato il rating della Banca Popolare di Vicenza,
confermando il giudizio sul debito a lungo termine a BB, quello a breve a B e l'outlook
"negativo". In questa stessa occasione S&P’s ha ritirato il rating come richiesto dall’Emittente.
Descrizione della scala di valutazione di Standard & Poor’s
La scala di valutazione adottata da Standard & Poor’s si basa su indicatori decrescenti da A-1 a D
per il rating di breve termine (titoli di debito con durata inferiore ad un anno) e da AAA a D per il
rating di lungo termine (titoli di debito con durata superiore a un anno). In particolare, la
valutazione BB (a prescindere dal + o -) assegnata da Standard & Poor’s per il debito a lungo
termine è così definita: “nel breve termine minore vulnerabilità al rischio di insolvenza rispetto ad
altri debitori con rating inferiori. Tuttavia una maggiore incertezza ed esposizione ad avverse
298
Documento di Registrazione
relativo all'Emittente
condizioni economiche, finanziarie e settoriali potrebbe comportare l’incapacità del debitore ad
onorare i propri debiti”.
Di seguito una tabella illustrativa dei rating a lungo termine secondo la scala Standard & Poor’s:
Rating del debito a lungo termine dell'Emittente secondo Standard & Poor's
AAA
AA+
AA
AA-
A+
A
A-
BBB+
BBB
BBB-
BB+
categoria DI INVESTIMENTO - investment grade
BB
BB-
B+
B
B-
CCC+
CCC
CCC-
CC
C
D
Categoria SPECULATIVA - non investment grade
***
L’outlook (o prospettiva) è un parametro che indica la tendenza attesa nel prossimo futuro circa il
rating dell’Emittente. Si evidenzia che l’outlook attribuito dalle società di rating Fitch Ratings e
DBRS è “negativo”.
Il testo completo del comunicato stampa di S&P’s è disponibile oltre che sul sito internet
dell’Emittente (www.popolarevicenza.it), sul sito web dell'Agenzia di Rating
www.standardandpoors.com.
299
Documento di Registrazione
relativo all'Emittente
24.
DOCUMENTI ACCESSIBILI AL PUBBLICO
Per tutta la durata di validità del presente Documento di Registrazione, i seguenti documenti
possono essere consultati in formato cartaceo presso la sede sociale della Banca Popolare di
Vicenza, in Via Battaglione Framarin, n. 18, e/o in formato elettronico sul sito internet
www.popolarevicenza.it:
−
atto costitutivo dell’Emittente;
−
statuto sociale (i.e. lo Statuto);
−
bilancio individuale e consolidato al 31 dicembre 2013 corredati dalla relazione sulla
gestione del Consiglio di Amministrazione, dalle relative relazioni del Collegio Sindacale
e della Società di Revisione e dall’attestazione del dirigente preposto alla redazione dei
documenti contabili societari, redatti in conformità ai principi contabili internazionali
IAS/IFRS e alla Circolare 262 e successivi aggiornamenti;
−
bilancio individuale e consolidato al 31 dicembre 2012 corredati dalla relazione sulla
gestione del Consiglio di Amministrazione, dalle relative relazioni del Collegio Sindacale
e della Società di Revisione e dall’attestazione del dirigente preposto alla redazione dei
documenti contabili societari, redatti in conformità ai principi contabili internazionali
IAS/IFRS e alla Circolare 262 e successivi aggiornamenti;
−
bilancio individuale e consolidato al 31 dicembre 2011 corredati dalla relazione sulla
gestione del Consiglio di Amministrazione, dalle relative relazioni del Collegio Sindacale
e della Società di Revisione e dall’attestazione del dirigente preposto alla redazione dei
documenti contabili societari, redatti in conformità ai principi contabili internazionali
IAS/IFRS e alla Circolare 262 e successivi aggiornamenti;
−
report della società di rating DBRS del 18 dicembre 2013 ;
−
report della società di rating Fitch del 26 luglio 2013;
−
report della società di rating S&P’s del 4 marzo 2014;
−
Documento di Registrazione.
Si rappresenta che, per effetto del Decreto Legislativo 6 novembre 2007, n. 195 che ha
implementato in Italia la Direttiva 2004/109/CE sull’armonizzazione degli obblighi di trasparenza
riguardanti le informazioni sugli emittenti i cui valori mobiliari sono ammessi alla negoziazione
in un mercato regolamentato della Comunità Europea (c.d. “Transparency Directive”),
l’Emittente è tenuto alla pubblicazione della relazione finanziaria semestrale consolidata entro
sessanta giorni dalla chiusura del primo semestre dell’esercizio. Pertanto sono disponibili sul sito
internet dell’Emittente anche le relazioni finanziarie semestrali consolidate.
Per ogni altra informazione societaria rilevante per la valutazione dell’Emittente gli investitori
sono invitati a consultare la documentazione messa a disposizione dall’Emittente medesima, in
conformità alla normativa vigente, sul proprio sito internet www.popolarevicenza.it.
300
Documento di Registrazione
relativo all'Emittente
25.
INFORMAZIONI SULLE PARTECIPAZIONI
Per maggiori informazioni sulle partecipazioni detenute dall’Emittente si rinvia al Capitolo 7,
Paragrafo 7.2 del presente Documento di Registrazione nonché a quanto descritto alla sezione
"Principali investimenti in strumenti di capitale" del Bilancio Consolidato 2013 pubblicato sul
sito internet dell’Emittente (www.popolarevicenza.it).
301