Gennaio - Associazione Vecchia Alassio

ANNO LIV - N. 1
Lunedì 20 Gennaio 2014
€ 2,00
Poste Italiane spa - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv.in L.27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 1, DCB IMPERIA
Eccovi Alassio che innamora il sole (A. Graf)
Mensile di attualità, vita cittadina e tradizione dell'Associazione «VECCHIA ALASSIO». Membro effettivo della Consulta Ligure. O.d.V-O.N.L.U.S.
Socio Effettivo € 25,00 - Socio Aderente € 22,00 - Socio Aderente estero € 27,00
ABBONAMENTI - INSERZIONI: Conto Corrente Postale N. 10530186 - A.V.A. Via XX Settembre, 7 - 17021 ALASSIO - Tel. e Fax 0182 64.39.37
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Associazione Vecchia Alassio “Floreat Alaxium” Con RITRUVAMMUSE INSEMME l’A.V.A. augura un
Assemblea ordinaria dei Soci - Dicembre 2013 felice anno nuovo sulle note verdiane della Traviata
G
iovedì 12 dicembre 2013,
presso i locali dell’A.V.A.,
si è tenuta la seconda
Assemblea Ordinaria dei Soci
del nuovo Consiglio con Caterina Maggi Rabolli, prima donna
presidente dell’Associazione
che prendendo la parola ha
chiesto all’Assemblea un minuto di raccoglimento per tutti i
Soci defunti. Ha poi ringraziato
i presenti ed esposto la sua relazione sul primo periodo della
sua Presidenza.
Antonio Abate.
“…un anno veramente particolare… un continuo correre,
affrontare nuove situazioni e
nuove sfide. La mia elezione a
questo ‘servizio’ per l’A.V.A. è
stata certamente uno shock,
Marilena Arecco.
ma anche una grossa indicazione di cambiamento, per la quale ci sono state reazioni e molti
commenti. Un incarico così importante rappresenta l’assunzione di una grande responsabilità, di fronte ai soci e alla tra-
dizione che da più di 50 anni fa
della nostra Associazione un
punto di riferimento per gli
Alassini. Nemmeno per un minuto ho sentito questo incarico
come ‘la conquista di un potere’
ma sempre come un impegno di
lavoro e di servizio, profondamente conscia che il cambiamento è uno dei principi della
vita, non sempre facile da accettare, soprattutto in un ambiente un po’ ‘ingessato’ come il
nostro, dove crea qualche
scombussolamento. Quando
sono entrata in consiglio la prima volta con Presidente Carlo
Cavedini, ho trovato un meccanismo ben oliato, con persone
che da decenni lavoravano insieme e che ormai erano più
amici che consiglieri. Come in
un alveare ognuno aveva il proprio compito che svolgeva con
responsabilità e affidabilità
avendo sempre presente di lavorare tutti al solo scopo del bene dell’A.V.A..
In questo nostro nuovo consiglio in cui sono cambiati ruoli
e persone, tutti certamente desiderano impegnarsi con leale
collaborazione al bene dell’Associazione, camminando nei
solchi indicati dall’impegno di
chi ha portato l’A.V.A. fino ai nostri giorni. Il nostro desiderio è
di rispettare gli insegnamenti
del passato e immaginare che
l’A.V.A. possa proseguire dopo
di noi per continuare ad essere
un vero punto di riferimento
per gli Alassini.
Con questa intenzione ci impegniamo tutti alla realizzazione
de L’ALASSINO cercando di fare
mese per mese, del nostro meglio e aspettiamo i consigli che
ogni Socio volesse esprimere.
Con un rinnovato spirito di
collaborazione abbiamo desiderato riprendere lo spettacolo
‘TRA MUSICA E POESIA’ così caro al Prof. Schivo, grazie all’apporto altamente professionale
del nuovo consigliere Andrea
Elena.
In questa occasione abbiamo
consegnato la tessera di Socio
Onorario alla Signora Sara
Schivo, al nostro grande concittadino Gibba e al grande tenore
Luis Alva.
Grazie alla collaborazione
speciale del Prof. Gallea sono
riuscita a realizzare un vecchio
sogno: far diventare la nostra
sede una casa comune dove ritrovarsi e tener viva la lingua
del nostro cuore, i ricordi, le
tradizioni, la vita, l’aria, la luce
che si respirava ad Alassio. Così
sono nate le ‘SEIRONE TRA DE
NUI- DUE CIACCHERE E DUI
Franco Puricelli.
CIAITI‘. Ne abbiamo fatte già
quattro e devo dire che le persone hanno dimostrato soddisfazione e gioia di stare insieme, ‘insemme tra de nui’.
Sul numero di dicembre
dell’Alassino abbiamo segnalato
due SEIRONE per gennaio: una
col ‘LUTTO’ du maisciu Richin in
Il soprano Melissa Briozzo, il tenore Andrea Elena, Gianni Croce e la Compagnia Teatrale Dialettale Alassina nel
celeberrimo “Brindisi”.
(ARTICOLO E FOTO A PAG. 7)
ALASSINI D’ORO PREMIATI
ALLA FESTA DI SANT’AMBROGIO
N
Ernesto Carbone.
data venerdi 17 gennaio (a scopo
scaramantico…) e una serata
condotta dal nostro famoso tenore e consigliere Andrea Elena
su MARIA CALLAS.
A settembre, il giorno dopo la
telefonata con cui mettevamo a
punto la visita dei Carlofortini,
abbiamo avuto lo stordimento
del lutto improvviso del Presidente della Consulta ligure,
el Salone delle Opere Parrocchiali di Sant’Ambrogio si è
svolta la cerimonia di consegna dell’Alassino d’Oro. A consegnare i riconoscimenti è stato il
sindaco Enzo Canepa.
Quest’anno sono stati premiati
con l’Alassino d’Oro Elio Menzione, ambasciatore a Berlino, Ivo
Brancaleoni, storico calciatore di
serie A,B,C e Mario Vignani, l’ecologista innamorato di Alassio.
L’Alassino d’Oro è un premio
istituito negli anni ’90 per premiare quegli alassini che hanno
contribuito a “fare grande il nome
di Alassio” con la loro opera. È un
riconoscimento che si rifà al
praemium virtutis che Andrea
Doria riservava ai suoi alleati più
fedeli e ai suoi generali più valorosi, e che venne conferito nel
1546 al Capitano Alassino Giuliano Berno. Un premio che è diventato negli anni un vero sinonimo di amore verso la città di
Alassio e le sue tradizioni.
(continua a pagina 2)
L’A.V.A. ringrazia
quanti hanno espresso
i loro auguri
ricambiando l’auspicio
di un 2014
ricco di ogni bene
Elio Menzione.
“Quest’anno abbiamo premiato
personaggi illustri e anche poco noti,
ma uniti dall’amore per la nostra
città - spiega il sindaco Enzo
Canepa - Tre personaggi impegnati
nel sociale che hanno portato in giro
per il mondo il nome di Alassio come
l’Ambasciatore Menzione o che semplicemente la vivono cercando di poter dare un buon esempio agli altri
come nel caso di Mario Vignani che
da anni pulisce i sentieri collinari
dell’anfiteatro alassino con dedizione e passione solo per il piacere di
vedere Alassio più bella e splendente. Un concittadino che da sempre dimostra il suo grande amore per la
nostra bella città. Ivo Brancaleoni invece è un personaggio dello sport
che tutti conoscono bene. Ha allenato ben tre generazioni, praticamente
ha sempre vissuto sui campi di gioco
per 40 anni”.
Elio Menzione. È nato ad Alassio
il 30 agosto 1949. Si è laureato in giurisprudenza presso l’Università di
Pavia il 27 novembre 1972. A seguito di concorso,
entra nella carriera diplomatica il
29 agosto 1975, e
presta servizio
prima presso la
Direzione Generale dell’Emigrazione, poi presso
la Direzione Generale del Personale, e infine presso il Cerimoniale
Diplomatico della
Repubblica. Dal
1977 al 1980 presta servizio presso l’Ambasciata
d’Italia a Hanoi, Vietnam. Nel 1980 è
trasferito presso l’Ambasciata
d’Italia a Jakarta, Indonesia. Nel settembre 1984 rientra al Ministero degli Affari Esteri, presso la Direzione
Generale degli Affari Politici. Nel
maggio 1987 assume le funzioni di
Primo Consigliere presso l’Ambasciata d’Italia a Lima, Peru. Nell’agosto 1991 assume le funzioni di
Primo Consigliere presso la Rappresentanza Permanente d’Italia alle Nazione Unite in New York, dove
presta servizio fino al 1996, durante
il biennio di presenza dell’Italia in
Consiglio di Sicurezza. Nell’agosto
1996 rientra a Roma, dove presta
servizio presso la Segreteria Generale e presso l’Unità di Analisi e
Programmazione. Dal 2001 al 2005 è
Ambasciatore d’Italia a L’Avana,
Cuba. Nell’ottobre 2005 è nominato
Vice Direttore Generale della
Promozione e Cooperazione Culturale del Ministero degli Affari
Esteri. Nel settembre 2008 assume
le funzioni di Ambasciatore d’Italia
in Sud Africa, con accreditamento
secondario in Lesotho, Madagascar e Mauritius, e – dal settembre 2009 – in Namibia. Nell’autunno
2011 è nominato Ambasciatore
d’Italia in Colombia. Dall’ agosto
2012 è Ambasciatore d’Italia presso
la Repubblica Federale di Germania. L’Ambasciatore Elio Menzione
è stato insignito nel 2003 dell’Onorificenza di Commendatore all’Ordine al Merito della Repubblica
Italiana. Egli ha pubblicato un saggio di Storia Diplomatica e ha contribuito alla pubblicazione “L’Italia
all’ONU 1993-1999”.
Ivo Brancaleoni.
Ivo Brancaleoni. È nato ad
Alassio il 23 novembre 1931. Il suo
esordio risale al 2 ottobre 1955 nel
ruolo di terzino in Atalanta-Torino
finito 1-2. Ha giocato nel Como in
serie B, col Torino e col Bari in serie
A e quindi con la Reggina in serie C.
Il suolo ruolo era quello di terzino.
Brancaleoni è stato per tanti anni allenatore delle squadre di calcio locali come l’Auxilium Alassio e ha
collaborato nell’organizzazioni di
tornei e manifestazioni internazionali di prestigio allo Stadio
Ferrando. Infaticabile il suo ruolo di
educatore dei giovani alla disciplina sportiva anche all’Oratorio Don
Bosco di Alassio.
Mario Vignani. È nato a Vercelli il
17 giugno 1934. Da anni vive ad
Alassio. Uomo impegnato nel sociale e soprattutto nel preservare
Alassio e le sue bellezze naturali.
Esempio da seguire per la sua grande passione per la città e nella salvaguardia del verde delle colline
della città.
2
«L’ALASSINO»
Lunedì 20 Gennaio 2014
La querelle delle querele
D
a qualche tempo ho ridotto i miei intereventi
sull’Alassino, non perché
non volessi condividere i miei
pensieri con i miei concittadini,
ma poiché ritenevo che l’esposizione mediatica potesse in
qualche modo essere strumentalizzata rispetto alla mia carica
di Consigliere comunale anche
a discapito dell’imparzialità
che da sempre contraddistingue l’A.V.A.
Peraltro, prendendo spunto
dall’invito presumibilmente sotteso alla pubblicazione sull’Alassino dell’ordine del giorno
del precedente Consiglio comunale, e considerata la difficoltà
per la cittadinanza di formarsi
un obiettivo convincimento sui
fatti del Palazzo attingendo ai
mezzi di informazione, ritengo
opportuno esprimere la mia valutazione sull’andamento della
politica cittadina, in particolare
con riferimento alla recente attivazione di procedure giudiziarie
nei confronti di cittadini dissidenti dalle posizioni dell’attuale
maggioranza.
Con tre deliberazioni della
Giunta comunale, alle quali nel
frattempo potrebbero essersene aggiunte altre, il Sindaco è
stato autorizzato a proporre
querela nei confronti di due gestori di blog cittadini, Alassio
2011 e Alassio Urban Blog, nonché nei confronti del capo gruppo consiliare di opposizione
Angelo Galtieri, rei di aver gettato discredito sull’operato
dell’amministrazione.
Senza entrare nel merito del
contenuto ritenuto ingiurioso e
diffamatorio delle affermazioni
oggetto di denuncia, per il quale
dovrà eventualmente esprimersi la Magistratura, ritengo opportuno esporre alcune considerazioni, peraltro già avanzate
in sede di Consiglio comunale,
sul metodo e sui fini sottesi a siffatto operato della Giunta.
Tengo anzitutto a precisare
che personalmente non ce l’ho
con nessuno, ma me la prendo
politicamente con chi, ricoprendo ruoli istituzionali pubblici,
non tiene un comportamento
consono alle funzioni che è chiamato a svolgere o persegue interessi incompatibili con il bene
comune.
Proprio il criterio del bene comune mi porta ad affermare,
senza tema di smentita, che l’iniziativa intrapresa nei confronti
dei tre querelati non abbia valida motivazione e reale utilità: la
tutela dell’onorabilità delle isti-
tuzioni viene assunta a pretesto
per intimidire o quanto meno
mettere in riga chi, esprimendo
la propria opinione o dando voce al civico dissenso, esercita il
sacrosanto diritto di critica.
Riguardo alla querela nei confronti del Consigliere Galtieri,
inoltre, l’iniziativa della Giunta
mi sa tanto di ripicca per avere
egli denunciato, prima, in sede
consiliare la spinosa questione
dell’attribuzione lampo dei locali
comunali con canone agevolato
alla scuola di musica A.M.S. e per
avere richiesto, quindi, la trasmissione alla Procura del verbale sul punto del Consiglio comunale per la valutazione di eventuali profili penali nel comportamento dell’amministrazione.
Anche nei confronti dei due
gestori di blog, mi sembra che i
membri della maggioranza abbiano agito più sull’onda dell’emotività che non per la reale tutela degli interessi che essi dovrebbero perseguire nell’esercizio delle funzioni cui sono stati chiamati.
È chiaramente applicabile ai
fatti in questione la causa di giustificazione dell’esercizio del diritto di manifestare il proprio
pensiero attraverso la critica politica, scriminante prevista dal
nostro ordinamento per i reati in
astratto ipotizzabili nei casi di
specie; in forza di tale considerazione appare evidente l’infondatezza e la pretestuosità del ricorso alla Magistratura penale.
Ma è sul piano delle conseguenze che l’iniziativa intrapresa dalla Giunta assume i caratteri più deleteri, determinando
l’abbassamento del livello del
confronto politico alassino allo
scontro personale, prescindendo dai reali problemi della Città
ed esponendo i membri dell’organo esecutivo comunale, oltre
che il primo cittadino, al rischio
di incorrere, loro sì, in imputazione per il delitto di calunnia, in
ragione dell’offesa dolosamente
recata, ancor prima che ai soggetti ingiustamente querelati,
all’amministrazione della giustizia, impropriamente e strumentalmente adita.
Auspico che l’interesse superiore al buon andamento
dell’amministrazione cittadina
porti chi di dovere a rivedere le
scelte adottate, rammentando
che ogni deliberazione può essere revocata e ogni querela rimessa, e che la coerenza ad
ogni costo sfocia nell’ottusità.
IN BREVE, AI NOSTRI
AMMINISTRATORI
SEGNALIAMO CHE…
PASSEGGIATA CICCIONE: TRANSITO PEDONALE
A SENSO UNICO ALTERNATO
La fotografia mette
in chiara evidenza la
difficoltà di transito
dei pedoni. Il tratto
interessato agli “allagamenti” causati dalla pioggia non riguarda solo quel breve
tratto di passeggiata
fotografato, ma tutta
a partire dall’altezza
dell’ex hotel Genova
all’ex dancing La Capannina. Cari Amministratori, prima che
diventi anche “ex”
definitivamente la
passeggiata Ciccione, esiste la possibilità di restituire bellezza e dignità all’estremo ponente alassino?
Fal/.
Avv. Giovanni Parascosso
FRANE E SENSO CIVICO
ASSEMBLEA ORDINARIA DEI SOCI (segue dalla prima pagina)
Elmo Bazzano. Un fatto che ci
ha sconvolti perché grande era
la sua capacità di amicizia e di
guida; insieme al prof Franco
Gallea ha condotto la Consulta
molto in alto nel cuore delle varie Associazioni che la compongono e nel cuore dei Liguri.
Dopo un momento di sconforto
e spaesamento, c’è stata una
riunione di organizzazione a
Celle e nella giornata del 24 novembre è stato festeggiato il 40°
anno di fondazione della Consulta alla fortezza del Priamar
di Savona. A riguardo colgo
l’occasione di ringraziare sempre Beppe Rizzo che segue per
l’A.V.A. i lavori della Consulta.
Sono proseguite come sempre le collaborazioni con le
Associazioni sul territorio. In
particolare le Associazioni di
“ALASSIO IN CORNICE” che si
incontrano regolarmente in sede, il primo martedì del mese.
Quest’anno grande festa per
la SOMS di ALASSIO che ha festeggiato splendidamente i
suoi primi 150 anni.
Sempre viva la collaborazione con la SCUOLA in occasione
di “Una classe adotta”; siamo
stati adottati da 5a e 5b con le
quali abbiamo realizzato il 6 novembre il tradizionale “UN FIORE SU OGNI TOMBA”. A questo
proposito porgiamo un particolare ringraziamento alla Ditta
RUSSO che fornisce i fiori.
Proseguono le mostre anche
se con difficoltà per ovvie ragioni di crisi.
Segnalo la generosa donazione della socia Fernanda Bottelli
con la quale inizia a concretizzarsi il sogno di poter mettere
una porta a vetro e permettere
una più agevole utilizzazione
della Saletta Carletti.
Come per gli altri anni abbiamo erogato BORSE DI STUDIO e
libri a varie Associazioni. Anche
quest’anno per l’EROGAZIONE
FONDO CASADEI è stato consegnato un aiuto a chi era in difficoltà.
Voglio esprimere un particolare ringraziamento alla nostra
LUCIANA che, pur uscita dal
Consiglio, offre molto tempo e
cura
al
funzionamento
dell’A.V.A. La continua presenza, una sede aperta e qualcuno
sempre pronto ad accogliere
ed ascoltare è una ricchezza
per ogni Associazione. Grazie
anche a Luigi Grollero che ci ha
tolto d’impasse quando ci siamo trovati a non poter stampare le etichette ed è sempre disponibile ad intervenire in caso
di necessità. Un particolare e affettuoso ringraziamento a chi si
occupa della CORREZIONE E
SPEDIZIONE del giornale: possiamo sempre contare sulla loro disponibilità e affidabilità di
Soci. Confido sempre nella buona volontà dei SOCI che potrebbero dedicare parte del loro
tempo alla nostra sede per renderla sempre più accogliente.
Ricordo l’appuntamento immancabile per gli Alassini di
“Ritruvammuse” presso l’ex
chiesa Anglicana fissata per venerdì 20 dicembre. Durante la
serata sarà consegnato il riconoscimento ‘ALASSINI PER IL
FUTURO’ alla scuola di musica
Carlo Tomagnini”.
E poi è il turno del consigliere
e segretario Nino Brusco che
informa dettagliatamente sulla
situazione economica dell’Associazione e la stessa viene approvata all’unanimità dall’Assemblea.
La serata procede con l’assegnazione dei riconoscimenti ai
Soci quarantennali (1973-2013):
Antonio Abate; Maddalena Arecco; Ernesto Carbone, Renato Callegari; Silvio Chiapusso; Franco
Enrico; Francesco Gallea; Alessandro Icardi; Emanuele Ottonello; Franco Puricelli. L’Assemblea, infine, approva all’unanimità quanto svolto dal Presidente e dal Consiglio Direttivo
dell’A.V.A. nell’anno in corso.
Segue infine un momento
conviviale e di scambio di auguri natalizi.
Auguri di cuore a tutti dall’Associazione Vecchia Alassio e
sempre “Floreat Alaxium”.
Fal/. Per l’A.V.A.
L’Amministrazione Comunale risponde alla
minoranza: “Delibera inviata alla magistratura
affinché venga fatta chiarezza”
In risposta alla nota stampa
firmata dal consigliere di opposizione Piera Olivieri per conto
di Progetto Alassio e Insieme X e
inviata nella giornata di ieri alle
redazione degli organi di stampa l’Amministrazione Comunale
ha annunciato che “ha provveduto a tutelarsi in ogni sede per
porre fine una volta per tutte a
insinuazioni prive di ogni fondamento, sterili e polemiche che
hanno come unico scopo il denigrare l’amministrazione e danneggiare ogni volta l’immagine
della città di Alassio, per questo
la delibera di consiglio comunale è stata integralmente inviata
alla Magistratura affinché venga
fatta chiarezza, una volta per
tutte, su chi ha realmente delle
responsabilità oggettive in merito alle false informazioni e alla
accuse personali relative alla vicenda della scuola di musica.
Quindi rassicuriamo l’opposizione che presto chiarezza
verrà fatta su chi realmente strumentalizza scelte che erano ben
evidenziate in 2 programmi elettorali, per questo assolutamente trasparenti”.
Con la abbondante pioggia di fine ottobre scorso, poi a novembre e dicembre, soprattutto a causa dei forti temporali, lungo la strada panoramica di San Bernardo si sono verificate in
più punti varie frane, alcune di lieve entità ed altre più grandi.
Tutto quello che i dipendenti comunali sono riusciti a fare è
stato mettere delle strisce bianco-rosse per segnalare l’ostacolo. In alcune curve i massi (non molto grossi) sono sull’asfalto
e, soprattutto di notte, ancora più pericolosi. Cosa si aspetta a
rimuovere pietre e terra? Non basta segnalare l’ostacolo, lo si
deve togliere, tanto più che si tratta di frane non molto grandi.
Basterebbero una pala, una mazza ed un veicolo Ape e buona
volontà per risolvere il problema. Per togliere l’erba, foglie ecc.,
oltre a tenere in sicurezza le cunette, ci pensa il benemerito
Signor Mario, giustamente da poco premiato, che da anni lavora gratuitamente con grande senso civico. Dimostrare senso civico tocca soltanto ai privati?
C.C.
Riduzioni Tares per le famiglie in
condizioni di disagio economico
Ad Alassio arriva lo sconto
della Tares, in favore delle famiglie in condizioni di disagio socioeconomico e con problemi di
disabilità. Lo ha deciso l’Assessorato alle Politiche Sociali del
Comune di Alassio.
Con l’approvazione del Regolamento Tares, avvenuto in via
definitiva a fine Novembre, sono
state introdotte nuove agevolazioni per le famiglie rispetto al
previgente Regolamento della
Tassa Rifiuti, che prevedeva tariffe ridotte nella misura del 50%
in due casi: nel caso in cui
nell’abitazione risiedeva una famiglia avente al suo interno un
componente riconosciuto portatore di handicap ed il nucleo familiare possedeva un reddito parametrato alla pensione minima
Inps e nel caso in cui il nucleo familiare aveva come unico reddito il trattamento pensionistico al
minimo di legge.
A decorrere dal 2013, con l’applicazione a regime della Tares,
la tariffa ordinaria viene ridotta
nella misura del 50% nel caso di
abitazione di residenza di nucleo familiare anagrafico avente
almeno un componente ricono-
sciuto portatore di handicap
grave ai sensi dell’art. 3 comma 3
della legge 104 del 5.2.1992 o invalido al 100% effettivamente
convivente e con una situazione
economica del nucleo familiare
inferiore o uguale all’indicatore
ISEE pari a € 10.000 e nel caso di
abitazione di residenza di soggetti ultrasettantenni, unici residenti o con coniuge anch’esso
ultrasettantenne, con una situazione economica del nucleo familiare inferiore o uguale all’indicatore ISEE pari a € 7.500. Tale
agevolazione viene concessa a
condizione che nella stessa
unità abitativa non siano presenti altre famiglie anagrafiche.
«In un momento di grave crisi
economica
l’intendimento
dell’Amministrazione è concedere un’agevolazione tariffaria
ad una platea di contribuenti decisamente superiore rispetto al
passato. Va da ultimo evidenziato come le agevolazioni introdotte verranno coperte da risorse reperite nel bilancio comunale e come, di conseguenza, non
graveranno sugli altri utenti», dichiara l’assessore alle Politiche
Sociali Monica Zioni.
LA STRADA PER IL PORTO
Mi auguro che chi di dovere metta mano e risolva al più presto questo
sconcio, posto in uno dei posti più belli e panoramici della città (la discesa che dall’Aurelia porta al mare e al porto).
MT.V.
Lunedì 20 Gennaio 2014
3
«L'ALASSINO»
Un futuro che sappia di passato
È inutile illudersi di poter
progettare un futuro lasciando
in disparte o dimenticando
completamente il passato.
Alassio è sempre stato un paese
dalle notevoli risorse economiche ed umane. Era secondo solo a Savona per slancio demografico, per iniziative commerciali e anche per contribuzioni
fiscali. L’aumento costante della popolazione fino all’Ottocento è un dato che fa pensare
ad una ricchezza cospicua e alla possibilità di offerta lavoro
costante. Gli Alassini hanno
sempre colto le occasioni per
essere in prima linea, dapprima
con la pesca del corallo, guidando da ottimi marinai le imbarcazioni che percorrevano il
Mediterraneo, in seguito partecipando al pesca del tonno che
impegnava capitali ingenti e da-
va redditi importanti. Con l’arrivo degli Inglesi è rinata la speranza in una città, colpita da
uno statalismo ottocentesco
troppo fiscale. Le splendide ville circondate da orti e da giardini sono state una reale valorizzazione del territorio, hanno
creato la base per trasformare
il paese non in un agglomerato
di palazzi, ma in un’oasi di verde, in una equilibrata compresenza di elementi urbanistici e
naturali. Dispiace che la lezione
dei nostri “foresti” non sia stata
accolta in seguito, non sia stata
un modello da seguire per occupare gli spazi liberi, enormi
anche solo sessant’anni fa, con
accurati progetti urbanistici.
Avremmo avuto un insieme di
tesori invidiabili: musei botanici sparsi ovunque, spiaggia finissima e mare sicuro.
Invece è sembrato opportuno
insistere nel togliere quasi il respiro agli Alassini e ai turisti con
una selva di costruzioni alle
spalle del centro storico e d’altro lato distruggere nella prima
metà del Novecento edifici importanti, come il Casinò e la
chiesa di S. Vincenzo, che costituivano il tracciato di congiunzione tra i carruggi del borgo e
della Coscia.
Ora un progetto per il futuro è
assai ricco di elementi a cui attingere e che è opportuno valorizzare: l’arenile senza dubbio, il
mare stesso, il centro storico così esteso, il patrimonio botanico
da arricchire, gli inestimabili tesori artistici presenti soprattutto nelle chiese, il fascino della
collina coi suoi borghi pittoreschi.
Giovanni Puerari
Famiglia: alla ricerca del ben-Essere
Una serie di incontri per coppie, genitori, operatori
per fornire strumenti perché la famiglia trovi o ritrovi i valori che le permettano di
“arricchire” i legami familiari e possa vivere al meglio il suo compito educativo
Il 25 gennaio 2014 avrà inizio
un percorso per la famiglia e
per la coppia, consapevoli che
la famiglia è la cellula vitale della società.
L’Associazione Exallieve/i
delle FMA di Alassio in rete con
tutta la Famiglia Salesiana, le
Comunità parrocchiali del
Vicariato (Alassio/Laigueglia),
la Pastorale della Famiglia Diocesana e con il Comune di Alassio Assessorato all’Associazionismo e Volontariato si sta
muovendo per realizzare un
progetto denominato “Famiglia: alla ricerca del benEssere” con la finalità di fornire
strumenti perché la famiglia
trovi o ritrovi i valori che le permettano di “arricchire” i legami
familiari e possa vivere al meglio il suo compito educativo.
Inoltre promuovere un potenziamento delle famiglie attraverso la consapevolezza che fare rete di famiglie arricchisce il
ben-essere del territorio e aiuta
le situazioni di famiglie in difficoltà.
Il passare dalla povertà affettiva e relazionale, nonché dalla
povertà delle competenze educative e di comunicazione, alla
ricchezza dei legami familiari,
delle relazioni genitoriali e di
coppia sarà il modo per coinvolgere le famiglie. Si offrirà alle
coppie, ai genitori (ma anche
operatori educativi, insegnanti,
volontari …) uno spazio/tempo
per “ricercare il proprio benEssere”: cioè ricercare se stessi,
riconoscersi reciprocamente
nella coppia come compagni di
viaggio nell’esperienza genitoriale ed essere riconoscenti per
il dono della generatività.
Papa Francesco all’incontro
con le famiglie, (ottobre 2013)
ha detto: “Le famiglie siano comunità d’amore. Le famiglie
cristiane si riconoscono dalla fedeltà, dalla testimonianza e dall’apertura alla vita.
“Chi si sposa nel Sacramento
dice «Prometto di esserti fedele sempre, nella gioia e nel
dolore, nella salute e nella
malattia, e di amarti e onorarti tutti i giorni della mia vita». Gli sposi in quel momento non sanno cosa accadrà,
non sanno quali gioie e quali
dolori li attendono. Partono,
come Abramo, si mettono in
cammino insieme. E questo è
il matrimonio! Partire e camminare insieme, mano nella
meriggio piacevole, divertente
e simpatico. Al termine del pomeriggio i ragazzi si esibiranno
nella loro performance per i ge-
CRONACA DI ANDATE
MESE DI GENNAIO 2014
Domenica al Caffè
“Se fai il bravo per tutta la settimana e non fai arrabbiare tuo
padre e me, domenica ti porto al
Caffè Torino a vedere i signori
che mangiano le paste!”. Così diceva, una sessantina di anni or
sono, una semplice e buona
mamma di Andate, appartenente ad una famiglia più povera
che benestante, al figlioletto che
frequentava le elementari. E allora, nel 1954, alla donna sembrava già di dare un grande premio al figlio facendolo assistere
al benessere altrui, magari con
la segreta speranza che un giorno anche lui avrebbe potuto sedersi a quei tavoli e accedere a
tanto ben di Dio. Invece, detto
fra noi, per confessione di quel
piccolo innocente bambino, oggi quasi settantenne, la faccenda
faceva aumentare in lui la frustrazione e il senso di impotenza
che già covava nel suo animo di
fanciullo. Mi viene in mente questo episodio, e avverto il medesimo senso di fastidio e di inutilità ogni volta che leggo su un
quotidiano, o vedo in TV servizi
giornalistici che invece di trattare i problemi reali del paese mi
fanno vedere i signori che mangiano le paste, magari abbinati a
servizi precedenti, in cui con
uguale indifferenza e ostinazione mi espongono la miseria dei
diseredati, degli emarginati, degli emigranti, e la conduttrice
con le labbra rifatte mi guarda
con gli occhi belli ma severi quasi per dirmi: “Guarda che se succede questo è anche un po’ colpa tua, anzi tanto colpa tua, specialmente se non dai subito due
euro alla compagnia telefonica,
che, dopo, con calma li manda
all’ente preposto alla bisogna”.
Poi, dopo una breve pubblicità
ritorna sorridente per dirmi:
“Adesso ti porto a vedere i signori che mangiano le paste”.
“Il popolo ama essere ingannato” diceva il grande poeta
Orazio; e l’abitudine di distrarre la gente dai fatti importanti e
deviarla sulla cronaca rosa è
antica abitudine giornalistica.
Durante il fascismo la cronaca
nera era pressoché assente dalle pagine dei giornali, ma, se il
governo era in difficoltà, veniva
l’ordine (la velina) di sparare in
prima pagina l’omicidio per gelosia o anche semplicemente il
fungo di tre chili trovato nei
giardini pubblici dalla massaia
che tornava da messa. E oggi,
dopo tanto tempo, non si sa
perché, si ricade nell’antico vizio. Esempio recente: nel periodo natalizio i due principali
quotidiani in vendita ad Andate
hanno pubblicato con grande
evidenza la notizia che la statua
del grande comico sanremese
Carlo Dapporto, situata, dopo
lunghi e vari spostamenti, in
una bella piazzetta davanti al lago, era finita accerchiata e conglobata dal dehor di una pizzeria adiacente, che forse si era
un po’ allargata in occasione di
una particolare manifestazione
musicale. Io, purtroppo o fortunatamente, ho ricevuto una
educazione che mi impedisce
di partecipare ad usanze folkloristiche moderne come i festival dei “vaffa..” oggi tanto in voga. Ma nel silenzio del mio cuore, nella riservatezza della mia
mente, quasi come una piccola
obiezione di coscienza nasce
spontanea una espressione salvifica che si concentra in una
sola parola: “Chissené…!”. E mi
sento veramente meglio, credetemi. A dir la verità, iniziando
questo articolo avevo l’intenzione di proporre la fondazione
del club del “Chissené” a cui aggregare i miei amici. Ma poi ho
pensato che preferisco lasciare
ciascuno libero di fare ciò che
vuole, senza legarlo ad un obbligo. Ma se la prossima volta
che l’annunciatrice di un telegiornale, dopo che noi abbiamo
letto sui quotidiani dei danni
portati dalle alluvioni ai poveri
contadini di qualche regione
italiana, ci annuncerà con volto
mesto che un miliardario con
casa in montagna a “Lunghina
da un po’” ha visto andare a male l’aragosta che aveva in frigo a
causa della mancanza di corrente, se per telepatia sentirò
arrivare alle mie orecchie una
serie di “Chissené..”’ da tante
case andatine, saprò che la mia
battaglia non è persa.
P.S. A onor del vero, non voglio avere meriti non miei, l’idea
del “Chissené” non è mia. Me
l’ha ispirata un ironico sonetto
del mio amato Trilussa. Tanto
per precisare.
P.S.2 E se qualcuno di voi, letto questo articolo, me lo rigirerà
contro e mi manderà di cuore il
suo “Chissené” sarò ugualmente
felice di essere “arrivato” al lettore. Che è la cosa più gratificante per un giornalista.
Luca Caravella
PREMIO LIGURE ILLUSTRE
mano, affidandosi alla grande mano del Signore. Mano
nella mano, sempre e per tutta la vita!”
Musica, mostre, testimonianze, gioco, concorsi, animazione, feste, gite … sono alcuni dei
principali ingredienti che permetteranno alle famiglie di far
emergere il desiderio di passare a legami sempre più ricchi
all’interno della famiglia stessa
e quello di essere parte di una
rete di famiglie.
Questi elementi aiuteranno
ad approfondire il tema del percorso per la famiglia che ruota
attorno al grande desiderio di
Don Bosco prendersi cura dei
giovani nella convinzione che
solo attraverso la famiglia si arriva a loro.
Non ci resta che dare l’appuntamento per sabato 25 gennaio 2014 alle 16,45 presso la
sala convegni dell’Istituto
Maria Ausiliatrice dove inizieremo il percorso insieme ai prof.ri
Loredana Simeone e Ruggero
Diella coppia di Roma esperta
di dinamiche familiari che sarà
capace di donare il suo entusiasmo e le sue competenze.
I bambini e ragazzi saranno
assistiti e coinvolti in un percorso preparato ad hoc con le animatrici che renderanno il po-
nitori. Alle ore 20 circa la cena
condivisa (ognuno porta una
pietanza) di tutte le famiglie.
Il cammino è iniziato: “camminando si apre il cammino,
non esistono strade, solo passi
… ma ogni passo, anche il più
piccolo, contiene già la meta”.
Oscar Wilde.
Il Consiglio di Unione
Exallieve/i delle FMA – Alassio
Per maggiori informazioni
3284862179 , unione.alassio@
exallieve-ifmaliguria.org oppure visitate il sito: www.exallie
ve-ifmaliguria.org
Prossimi incontri:
• 21 febbraio – Essere genitori
felici. Quale padre? – Bruno
Ferrero, giornalista
• 23 marzo – FESTA della FAMIGLIA – Educare oggi. La cultura della reciprocità – Prof.
Ezio Aceti, psicologo
• 5 aprile – Vola chi osa. Una famiglia con le ali. – Chiara e
Andrea Marino – Casa
Famiglia Giovanni Papa XIII
• 17 maggio – Io e te: educatori
educati. – Graziella Boscato,
giornalista
• 7 giugno – Il nuovo aiuto per
la famiglia: i nonni.
Carissimi,
mio padre, Elmo Bazzano,
aveva espresso il desiderio di insignire con un riconoscimento
speciale a nome della Consulta
Ligure, per una personalità che
nei vari campi dell’economia
dello sport della cultura, si fosse
segnalata a livello internazionale onorando la nostra Regione.
La morte di mio padre gli ha
impedito di portare a termine il
suo progetto. I famigliari intendendo realizzare il suo desiderio con il consenso della Giunta
della Consulta Ligure, hanno
dato vita al premio LIGURE IL-
LUSTRE.
In occasione del 40° avremmo dovuto premiare “Fabio
Fognini”, ma per impegni lavorativi non è riuscito ad essere
presente.
Fabio Fognini tra i primi tennisti al mondo, ricorda sempre le
sue radici Arma di Taggia Liguria, come a volte si legge nella
didascalia durante sue partite
anche dall’altra parte del globo,
un giovane famoso che fa sventolare la bandiera Ligure.
Lunedì 23 dicembre alle ore
15.30 presso il campo sportivo
di Santo Stefano al Mare (IM)
prima della partita di calcio che
ogni anno Fabio gioca con i suoi
amici d’infanzia, sarà consegnato il “Riconoscimento Elmo Bazzano” Consulta Ligure.
Alla premiazione sarà presente il Presidente della Famia
Sanremasca, Mino Casabianca
in rappresentanza della Consulta Ligure.
Mi sembrava doveroso invitarvi e comunicarvi l’evento.
Un augurio di buon Natale e felice anno nuovo a tutti gli associati dalla Famiglia Bazzano.
Silvia
NUOVI CORSI DI LINGUE ESTERE LAUREA
AD ALASSIO SI IMPARA ANCHE IL RUSSO
Al via lunedì 13 gennaio per chiudersi l’11 aprile 2014 i corsi serali di lingue estere edizione numero 59.
Per informazioni ed iscrizioni rivolgersi alla Biblioteca
Civica (Piazza Airaldi e Durante, 7) dal Martedì al Sabato
dalle ore 10 alle ore 18 (orario continuato) –Telefono 0182
648078
INGLESE
I° Corso
II° Corso
Lunedì
Venerdì
ore 20,30 – 22,30
ore 20,30 – 22,30
RUSSO
I° Corso
II° Corso
Martedì
Giovedì
ore 20,30 – 22,30
ore 20,30 – 22,30
I corsi si terranno presso Palazzo Morteo, Via Gramsci, 58 –
3° piano - Alassio
La quota di iscrizione è di 80 euro.
Il giorno 18/12/2013,
presso l’Università degli
Studi di Genova, dipartimento di Giurisprudenza,
si è brillantemente laureato in “Giurista dell’Impresa
e dell’Amministrazione”
Vittorio Savona, discutendo la tesi: “Il minore contraente”.
Relatore il Ch.mo Prof.
Mauro Grondona.
Al neo dottore, le felicitazioni della famiglia, degli
amici, e dell’Associazione
Vecchia Alassio.
4
«L’ALASSINO»
Lettere del pubblico
E io pago!
Caro “L’ALASSINO”, avrei da
chiedere, a chi ne è a conoscenza, una risposta a due quesiti
che credo interessino a molti
concittadini.
1°) A causa del mancato trasferimento degli anziani da
Poggio Fiorito al nuovo complesso di Costa Lupara “Giacomo Natale”, c’è da pagare una
penale di circa 300.000 (trecentomila) euro, perché la nuova
residenza non era in regola con
gli impianti elettrici, corrimano,
ecc. e per sistemare il tutto c’è
voluto quasi un anno.
2°) Altro contenzioso deriva
dalla mancata realizzazione del
forno crematorio nel cimitero
di Alassio. Anche qui, se non vado errato, viene richiesto un indennizzo di euro 300.000 (trecentomila) circa. Siamo un
gruppo di amici e ci siamo posti
come cittadini il problema: chi
paga?
Non è certo colpa della nuova
Amministrazione il mancato
controllo nel primo caso e la
progettazione nel secondo, ma
di chi c’era prima; perché la precedente non ha controllato che
tutto fosse a norma onde evitare contestazioni e lungaggini?
Per il forno crematorio, perché l’Amministrazione precedente ha preso un impegno senza avvisare i cittadini o comunque consultare le categorie economiche che si occupano di turismo? In ogni caso ad Alassio
non vediamo un impianto di forno crematorio, la nostra è una
città turistica, anche l’immagine ha la sua importanza. I cittadini contano niente? Per concludere, non sono i cittadini
che devono pagare gli errori
delle Amministrazioni, ma chi li
ha commessi o non ha saputo
gestire come si deve queste due
importanti operazioni. Gli amministratori sono sempre innocenti anche quando sbagliano?
Grazie per le eventuali risposte.
Lettera firmata
Lunedì 20 Gennaio 2014
riceviamo e pubblichiamo
(le lettere anonime non vengono pubblicate)
Una voce fuori dal coro
Semel in anno.... est modus in
rebus... due antiche massime latine che sono pilastri di civiltà:
ogni tanto in un anno è lecito far
pazzie… C’è una misura in tutte
le cose oltre la quale non v’è rettitudine.
Queste massime mi son tornate in mente ieri 31 dicembre per
la cerimonia conclusiva dell’anno quando in piazzetta
Beniscelli si è scatenata la girandola di musiche, fuochi d’artificio, strepiti e baraonda, regnando rumore e frastuono per gli
strumenti a percussione e a fiato
a tutto volume e voci urlanti dai
megafoni amplificate dei presentatori. OK! tutto bene, si sopporta un poco pazientemente
perché “semel licet insanire”
ma... ma la cosa è bella se dura
poco, diciamo una o due orette,
sino alla mezzanotte; perché c’è
anche qualche persona anziana
che vorrebbe riposare dormendo; qualcuno vorrebbe forse
ascoltare buona musica classica
o guardare un programma televisivo senza che una assordante
musica esterna rimbombandogli in casa gli impedisca di ascoltare l’audio interno. Qualcuno,
avendo un cane, vorrebbe evitare che il suo animale si spaventi
correndo qua e là a nascondersi
per i botti... Il punto è soltanto
qui: ci deve essere un limite di
orario e non si può concedere
come è stato fatto che questo rumore di musica con altoparlanti
al massimo continui sino alle 2 e
mezza!
Le grandi e rumorose manife-
Un “mugugno” più che giustificato
Milano, 20/12/2013
Abito a Milano (sono una milanese d.o.c.), ma da anni ho
un appartamento ad Alassio
che amo come fosse la mia seconda città. Per questo motivo,
da quest’anno sono abbonata
all’Alassino che leggo sempre
con molto piacere, ma che
sempre, ahimè, ricevo con reiterato ritardo. Infatti, in numero di novembre, ad esempio, è
arrivato al mio indirizzo di
Milano solo questa mattina e
siamo ormai alla vigilia di
Natale!!! Ho già segnalato la cosa, telefonando all’A.V.A., ma
a nulla è servito.
Posso sperare che finalmente la spedizione dell’Alassino
diventi puntuale e non più con
ritardi eclatanti?
Grazie e auguri per un ottimo 2014.
Paola Bonalumi Oliva
N.d.r.
L’Associazione
Vecchia Alassio ha preso atto
di quanto esposto dalla S.V.,
tuttavia il ritardo con cui riceve il nostro giornale non è a
noi imputabile. Purtroppo, e
non è la prima volta, il servizio postale ritarda la consegna dell’Alassino ai destinatari. Questa situazione era già
stata fatta presente alla direzione delle PT. Tuttavia, cogliamo a malincuore la sua lamentela e ci faremo nuovamente parte diligente presso
il servizio postale, affinché
questi ritardi non si verifichino più.
Per informazione, si comunica altresì che il giornale/mensile di novembre da Lei ricevuto era stato consegnato per la
spedizione alla Posta in data
18 novembre.
Con la presente, Le auguriamo un felice 2014.
L’A.V.A.
Simpatiche somiglianze
stazione devono avvenire nelle
grandi piazze con ampi spazi dove il rumore si disperde facilmente ad esempio in piazza partigiani o di fronte al Municipio,
ma nelle piazzette piccole e interne che sono i salotti del paese è meglio fare cose più soft,
sull’esempio di altri paesini come S. Bartolomeo del Cervo o
Borgio Verezzi. Sarebbe bastato
un duo di chitarre o fisarmoniche o un concerto di pianoforte
di bravi professionisti per portare anche una clientela più qualificata in questa nostra città dal
turismo solo di massa... sono
una voce fuori dal coro e sarò
giudicato anche uno sciocco
fuori moda ma io la penso così.
siccome siamo sotto Natale e
l’Anno sta volgendo al termine, spero che queste mie righe non offendano nessuno di Voi, chiedo umilmente se poteste riportare l’Alassino ai tempi migliori.
Sinceramente come è ora non mi
piace per niente... A mio avviso nel
giornale si dovrebbe parlare unicamente di Alassio e dei suoi problemi, degli avvenimenti belli o brutti
che siano, ma solo di Alassio.
Per esempio curare anche di più
le foto in prima pagina (quest’ultima
potrebbe essere di qualsiasi posto...
Alla Maria Callas dobbiamo mandarLe gli auguri????)
L’annuncio degli “Alassini d’oro”
sembra un ringraziamento necrologico....Tutte quelle poesie che non
c’entrano niente... Parliamo anche
un po’ di più di Alassio, delle sue
pecche, dei suoi pregi... non facciamo diventare questo bel giornaletto
un quotidiano di notizie varie che
comunque si leggono su qualsiasi
altro giornale... A dicembre cosa significa o cosa vuole dire la “convocazione del venerdì 29 novembre
u.s.”?
Scusatemi lo sfogo e spero tanto
che si riporti l’amato Alassino ai
suoi tempi migliori!!!
Auguri a tutti
Anna
NUOVO CONSIGLIO DIRETTIVO
Lettera aperta e firmata DELL’AZIONE CATTOLICA PARROCCHIALE
Nei locali della Parrocchia S. Ambrogio De Canis, Prevosto della Parrocchia
Lungo via Torino per tutta la notte si odono musiche con un volume (decibel) cosi forte che non è possibile dormire in tutti gli appartamenti nelle vicinanze.
Abbiamo scritto delle lettere ai responsabili, che hanno sempre ignorato. Tante volte
abbiamo chiamato i carabinieri che hanno
fatto delle multe, ma i suoni continuano a tutto volume. Non è accettabile avere musiche
così assordanti sotto la propria residenziale.
Perciò preghiamo tanto le Autorità del
Comune di Alassio di aiutarci al più presto
possibile, prima che sia troppi tardi.
È un peccato che uno dei più bei posti di
Alassio debba essere disturbato cosi tanto.
Distinti saluti da tutti quelli che non possono dormire in pace.
avrebbe presentato il cast artistico. Quando fui vicino, sentii
un’attrice che rivolgendosi al
mio amico, gli diceva: “Assomiglia proprio a Mario Monicelli!” “E due”, dissi io.
L’anno scorso mi trovavo in
Toscana ad una Rassegna cinematografica. Mi fu presentato il
regista Lorenzo Guarnieri, auto-
Spettabile Redazione A.V.A.,
Abito nuovo e trasferimento dalla storica
sede di via Roma per l’ufficio postale di
Garlenda. La rinnovata struttura, realizzata
secondo il lay out di Poste Italiane è stata
inaugurata ufficialmente mercoledì 18 dicembre, alle ore 10, nei locali di Borgata Ponte 57
R. Al taglio del nastro è intervenuto il direttore della Filiale di Poste Italiane di Savona,
Fabrizio Festa. Fra gli amministratori invitati, il sindaco, Giuliano Miele, oltre ad autorità
locali e rappresentanti dell’associazionismo
e delle realtà produttive della zona.
Il nuovo ufficio postale, diretto da Claudia
Rugalli, si colloca nei pressi della nuova sede
del Comune, all’interno di un complesso residenziale che ospiterà attività commerciali
e di servizio, come la farmacia, una palestra,
la sede della Protezione Civile e un centro di
ritrovo per le associazioni locali.
si sono svolte il 18 dicembre 2013 le elezioni per il rinnovo della presidenza
dell’Azione Cattolica per il triennio 20142016. L’assemblea ha ringraziato il presidente uscente Fernando Radici per il prezioso lavoro svolto durante gli anni del
suo mandato sia per MBROGIO - ALASSIO
l’Azione Cattolica che per le varie attività
della Parrocchia (ultimo lavoro in ordine
di tempo è l’artistico presepe da lui allestito nell’oratorio di Santa Caterina adiacente alla chiesa di S. Ambrogio e molto
apprezzato dai turisti in visita nella nostra città).
La presidente diocesana Laura Natale
ha presentato agli aderenti all’Azione
Cattolica il documento programmatico
per il nuovo triennio associativo e, dopo
lo scrutinio delle schede elettorali,
l’Assistente ecclesiastico Mons. Angelo
Questa devo proprio raccontarvela.
Mi trovavo seduto ai bordi
della grande piscina nel Villaggio Turistico di Villasimius in
Sardegna, intento a leggere il
giornale, quando improvvisamente notai, con la coda dell’occhio, un individuo venire a sedersi quasi a fianco a me. La co-
Silvio Viglietti
L’isola che c’è in visita ai presepi a Toirano
A Garlenda nuovo
ufficio postale
più moderno e funzionale
Gentile Commissario e Sindaco di Alassio
In merito alle lettere inviate alla redazione, con richiesta di pubblicazione, si precisa che devono essere firmate con nome e cognome
(leggibile) ed il firmatario deve poter essere identificato. È facoltà dello stesso richiedere l’anonimato in caso di pubblicazione.
Collegiata S. Ambrogio ha proclamato il
nuovo consiglio direttivo composto dal
presidente Maurizio Negro, dal vice-presidente Alberto Pelaratti e dai consiglieri
Simone Audisio, Costanza Da Ponte
Ciccione, Rosetta Gabbiadini ed Anna
Pezzolo.
Con il passaggio delle consegne tra il
presidente uscente Fernando Radici ed il
neoeletto Maurizio Negro ha avuto inizio
il nuovo corso dell’Azione cattolica parrocchiale.
Formulo il caldo augurio che la nostra
Azione Cattolica in questo lasso di tempo,
sotto la direzione del nuovo Consiglio,
svolga felicemente l’importante compito
che si è volonterosamente prefisso.
Il prevosto di S. Ambrogio
Mons. Angelo De Canis
Primo da destra il prof. Beppe Rizzo.
sa mi meravigliò alquanto, visto
che alla sua destra e alla mia sinistra vi erano amplissimi spazi
vuoti. Mi girai a guardarlo e lui
mi sorrise. “Ahi – pensai – qui
gatta ci cova!”. Il tizio, allora, mi
salutò, dicendo: “Buongiorno,
maestro”. “Ma lei mi conosce?”,
gli chiesi, “Certamente – rispose
– chi non conosce Mario
Monicelli!”.
Alcuni giorni dopo, ad Alassio, mi recavo ad assistere ad
una rappresentazione teatrale.
Quando arrivai sul posto,
all’aperto, il direttore artistico,
mio amico, vedendomi arrivare,
mi fece cenno di avvicinarmi: mi
re di un film in programmazione, che appena mi vide,
esclamò: “Ma sembri proprio
Mario Monicelli!”. Poiché presente era anche il presidente
della Rassegna, che somigliava
molto a Sergio Leone, fu scattata la foto qui sopra riportata.
Che cosa posso aggiungere?
Null’altro, ma soltanto che per
me è un grande onore assomigliare al grande regista Mario
Monicelli, autore di grandi film
che raccontarono l’Italia dei
pregi e dei difetti, però… spero
di non fare la sua stessa fine.
Beppe Rizzo
LEO CLUB ALASSIO “BAIA del SOLE”:
ALLA RICERCA DI ABILIAN
testo didattico per le Scuole Elementari
Il Leo Club Alassio “Baia del
Sole”, associazione giovanile del
Lions Club International, fornirà
ai giovani scolari di Alassio e
Moglio, il libro didattico “Alla ricerca di Abilian”, racconto
istruttivo, corredato di esercitazioni, per affrontare il tema della
disabilità, mezzo scelto per l’attuazione del Progetto Lions-Leo
Kairòs (http://www.lions-kairos.it/a_ITA_4_1.html)
“Il Leo Club Alassio - afferma il
Presidente Luca Russo - ha accettato di aderire con convinzione al Tema di Studio Nazionale
(TeSN) Kairòs...progetto guidato
da un motto: “La diversità non è
un limite ma una risorsa”. È proprio questa la peculiarità del nostro service e del nostro rivolgerci ad un ambiente cosi ricettivo come le scuole primarie, infatti, l’obiettivo ultimo, perseguibile attraverso i libri e i manuali
che forniremo, deve essere quello di sviluppare un’“Integrazione
al Contrario”, attraverso la creazione di situazioni in cui normodotati provino ad agire come i
“diversi” e in cui non si cerchi di
rendere il diverso uguale a noi
ma, piuttosto, si provi a scoprire
le meraviglie della sua diversità”.
“La metodologia d’azione - afferma l’addetto TeSN per il distretto Leo 108ia3 Tommaso
Buschiazzo - prevede che i docenti seguano i manuali attraverso i quali viene proposta un’attività ludico-riflessiva che consenta ai ragazzi di provare esperienze concrete sulla disabilità-diversità e di analizzare le proprie
emozioni a riguardo. Giocare o
disegnare al buio, scrivere con
dei guantoni, mettersi in gioco
per riuscire a comunicare con
dei compagni di classe che non
vedono o non sentono, giocare
con un altro bambino che non
può muovere le gambe o le braccia sono attività che ci permettono di vivere un’esperienza di
diversità, che è normalità per al-
cune persone.”
“L’aver trovato - continua
Russo - così grande attenzione,
da parte di docenti e Direzione,
mostra come il nostro sistema
scolastico sia sempre particolarmente sensibile al tema della disabilità, dell’integrazione e
dell’uguaglianza. Per tale motivo
vogliamo rivolgere il nostro ringraziamento alle classi IA e IB;
IIA; IIIA; IIIB; IVB e VB della
Scuola Primaria di Alassio, al doposcuola della frazione Moglio e
all’Assessore alle Politiche
Educative - ViceSindaco Dott.ssa
Zioni, che anche in questa occasione hanno permesso al Leo
Club, come già avvenuto per altri temi di sensibilizzazione in
passato, di concentrare la propria attenzione sui nostri giovanissimi studenti rendendoci
sempre più convinti che questa
Scuola basata su Accoglienza e
Dialogo sia luogo d’elezione per
far crescere culturalmente ragazze e ragazzi del Domani”.
Il Leo Club è un’associazione
giovanile internazionale, rivolta
a membri di età compresa tra i 14
e i 30 anni, che opera sull’intero
territorio nazionale con particolare attenzione a quelle che sono
le esigenze dei giovani, sposando e proponendo iniziative di vario genere che vanno dall’organizzazione di feste ed eventi di
raccolta fondi, alla sensibilizzazione verso la tutela del nostro
ambiente e della nostra cultura,
alla promozione dello sport come veicolo di integrazione ed
amicizia... e tante altre iniziative
benefiche. Ogni Leo Club fa parte di un ente organizzativo più
vasto, il Multidistretto, distinto
in singoli Distretti locali. Il Leo
Club Alassio, giunto ad decimo
anno di attività, fa parte del
Distretto Leo 108ia3.
c.s. Leo Club Alassio
“Baia del Sole”
[email protected]
Lunedì 20 Gennaio 2014
Ad Alassio “The Beat Art
Concept” con Rudy Mas
Il Comune di Alassio, Assessorato al Turismo e allo Sport, ha
presentato nell’ambito della rassegna “Natale ad Alassio” la
performance “The Beat Art
Concept” di Rudy Mascheretti
in arte Rudy Mas.
L’artista alassino ha dipinto
in estemporanea un’opera pittorica ispirata al Santo Natale,
accompagnato dal vivo dall’orchestra “Wild Dixieland Jazz
Band”. Il ricavato dell’opera,
che Rudy ha donato al
Comune di Alassio e
verrà devoluto a vantaggio delle famiglie disagiate di Alassio.
Venerdì 27 dicembre
dalle ore 17.00 in piazzetta Beniscelli Rudy
Mascheretti, artista ormai internazionale, è tornato ad Alassio, sua città
natale.
Partendo da qui, con la
sua “Beat Art”, ha calcato
e continua a calcare i più
importanti scenari, come
Dubai, Ginevra, Losanna,
Marsiglia, New York e
molti altri.
Durante la sua performance Rudy, accompagnato da artisti di vaglia,
mixa i suoi dischi e contemporaneamente dipinge una grande tela
posta sul paco, alle sue
spalle: come dice Rudy,
“dipingo la musica e suo-
5
«L'ALASSINO»
Rubrichetta mensile
Un ricordo per...
no la pittura”.
Questo nuovo concetto
espressivo, come detto, è apprezzatissimo ovunque e sta
dando all’artista molte soddisfazioni.
“È sempre bello ospitare sul nostro territorio artisti affermati che
ritornano a casa – dice Simone
Rossi, Assessore al Turismo di
Alassio – e Rudy ha portato il nome della nostra città davvero in giro per il mondo”.
LAIGUEGLIA ANNO 1905
Asilo infantile (oggi ancora da restaurare)
È stato pubblicato su una raccolta di racconti, anche il racconto intitolato “Nicola”. Parla di scuola in un modo
un po’ diverso, come diverso era il modo di stare a scuola e di guardare ai ragazzi. Parla anche del mare, del CNAM, di tante
persone che sono nel cuore Ollandini. E ricordatevi che chi scrive, spesso, inventa, modifica… insomma, si diverte.
NICOLA che “non ha il fisico”
N
icola invece “non ha il fisico”. Lo guardi e ti pare un
normalissimo ragazzino di
13 anni, abbastanza alto e magro,
con una zazzera castana che svolazza ad ogni soffio d’aria e due
occhietti scuri intelligenti: lo immagini che corre dietro al pallone, che si rincorre con i compagni, che fa a gara a lanciare pietre
piatte sull’acqua…ma qualche
giorno fa, mentre sbirciavo dalla
finestrona del piano uffici e me li
guardavo giù nel cortile, a scalmanarsi tutti in qualche modo,
quegli uccellini coloratissimi e
strillanti energia da tutti i pori, ecco, proprio mentre mi chiedevo
come avremmo fatto a ricomporli in tempo per il rientro in classe
– me lo chiedo tutti i giorni, veramente, e tutti i giorni verifico che,
più corrono o chiacchierano, più
è facile poi ottenere la loro attenzione - lo vedo, Nicola. Se ne sta
un po’ in disparte vicino ai gradini, ma non è seduto: pare che voglia da un momento all’altro aggregarsi al gruppo di pallavolo e
sia esitante, dubbioso…poi si
lancia, corre un po’ e…corre?
Veramente non si può definire
corsa il bizzarro movimento caracollante con cui cerca di avvicinarsi ai compagni. Parte sporgendosi in avanti con la testa (mi vien
da sospendere il fiato ed aspettare il capitombolo), poi di scatto
raddrizza le spalle, ma nel frattempo piega le ginocchia come in
preghiera e, così raggomitolato,
tenta disperatamente di prendere velocità roteando un poco le
mani, mentre le braccia restano
tristemente contratte ad angolo
retto ai lati dei fianchi. Ondeggia
a destra e a sinistra faticosamente e raggiunge la squadra dopo alcuni minuti di sofferto impegno,
del quale peraltro pare che nessuno si sia accorto, visto che tutti fan finta di non averlo notato e
continuano imperterriti a palleggiare fra loro.
Non si arrende, il nostro Nicola;
giunto a tiro, prova a dire “eccomi,
gioco anch’io..”, si inserisce a forza fra gli altri e aspetta che gli passino la palla. Invano, per alcuni
lunghissimi secondi. Poi, naturalmente per caso, eccola, la palla, finalmente: è lì che sobbalza davanti a lui, basta chiudere la mano a
pugno e colpirla, in qualunque modo, mandarla in qualunque dire-
zione, per essere davvero accettato come pallavolista principiante.
Invece no. Nicola la fissa con terrore, si scansa, ci si mette di lato,
abbassa le braccia, apre le mani, la
fa rimbalzare tre volte e quattro
sul selciato, poi si decide: la tocca
e la scaglia, debolmente ma significativamente, all’indietro. E qui
parte il boato “vaiii viaaa”.
Non reagisce neppure, povero
Nicola, deve esserci così abituato
da accettarlo come destino inevitabile. Non sa correre. Non riesce
a colpire una palla neppure da ferma. Non sa nascondersi né scoprire chi si è nascosto. In palestra
nessuno lo vuole come partner di
esercizi fisici in coppia, nessuno
lo vuole in squadra di niente, neppure il badminton fa per lui, neppure le compagne lo accettano:
mica si possono raccontare i propri segreti ad un maschio.
E poi Nicola non ama la compagnia delle “femmine”, muore dalla
voglia di saltare (il suo record di
lungo deve aggirarsi attorno ai 49
cm.), di correre (i 100 metri li percorre in quattro minuti netti), di
far goal possibilmente nella porta
avversaria, di far canestro almeno una volta nella vita; invece no,
è completamente negato per ogni
attività che preveda un movimento leggermente più impegnativo
dello spostamento della sedia al
banco, non riesce a coordinare
braccia, occhi e gambe, non regge il minimo sforzo, con gli oggetti tondi come il pallone ha un rapporto diabolico e questi, se li tocca (avvenimento non così frequente), schizzano via, come dotati di vita e volontà proprie, in
mille direzioni, tutte contrarie a
quella necessaria.
Nicola soffrirà per tre anni di
scuola media questa sua inspiegabile – o forse spiegabilissima,
ma difficile da modificare – peculiarità psicofisica. No si arrenderà
mai, saranno però i suoi compagni a sconfiggerlo ogni volta: si fa
sport per partecipare, forse, ma
se sei quello che impedisce di vincere, allora non farai sport! Poi,
verso gennaio, in terza classe, accompagna Carlo al porto. E’ sabato, le lezioni sono sospese, molti
ragazzini seguono però i laboratori e le attività fisiche che organizziamo per loro settimanalmente e, fra queste, il corso di vela. Si
parte alle nove del mattino con il
furgone della ditta di Carlo, che
insegna Lettere, ma è un buon velista, ha una barca al porto, conosce tutto il Circolo Nautico nelle
persone dei suoi dirigenti e dedica il suo sabato a coordinare le attività sportive di tutta la Scuola e,
in particolare, ad accompagnare i
suoi 15 ragazzini, maschi e femmine, alle lezioni di vela. Nicola
non ha mai provato ad aggregarsi, ma Carlo lo ha notato in cortile
e in palestra e ha deciso che la vela fa al caso suo, così quel sabato
Nicola si aggrega e ci prova.
Ad attenderli al Porto c’è
Rinaldo, un mito. Non esiste un
istruttore migliore, per i nostri
studentelli: li riceve col sorriso,
racconta aneddoti spassosi di regate entusiasmanti, mostra e
commenta video su Luna Rossa,
su Cino Ricci, sugli Optimist e i
fratelli S. e i vecchi campioni alassini come Pino, Sergio e Lillo,
Armando, Gianpiero; organizza
incontri con le stelle attuali della
vela ligure e questi attoniti spettatori in erba, questi bambocci
con gli occhi spalancati e i salvagente che ballonzolano sulle loro
esili spalle, ascoltano l’alassina
Roberta e i fratelli genovesi e
stringono le loro mani e armano
le barchette per uscire in mare insieme a loro.
Non dimenticherò mai l’incantesimo di quei piccoli gusci bianchi sulle increspature blu del mare un po’ mosso, di quelle mani
piccole e veloci intente a legare i
primi utili nodi, di quegli occhi vividi che scrutano gli streppetti e i
baffi sventolanti sul biancore delle vele e premono esperte sul timone e poggiano e orzano come
vecchi lupi di mare, mentre la bolina va stretta ancora un poco e di
lasco si gonfia la randa come un
fiore che stia per fuggire dallo stelo. Dalla loggia in cima alla roccia,
il cuore si gonfia di tenerezza e orgoglio e mi chiedo se qualcuno di
loro, o qualcuno dei loro genitori,
qualcuno degli estranei che li sta
a guardare, si renda conto davvero del momento magico che quel
gruppo di ragazzini sta vivendo,
padrone di sé e della propria rotta, libero in mezzo al mare perché
sicuro della propria destrezza,
che lo aiuta ad affrontare vento e
onde e freddo e fatica con il semplice spostamento del corpo da
una mura all’altra, del braccio
dall’orza alla poggia, mentre il guscio diventa la vita e la casa e non
c’è bisogno di niente e nessuno,
se non della voce di Rinaldo che
incoraggia e suggerisce e corregge, ma per poco, perché ormai sono tutti fieri di sé e del proprio
Optimist.
Nicola quel sabato è in barca
con Carlo, mentre Rinaldo lavora
sul gommone. Nicola scende alle
12 dalla barca come in trance.
Conosco quell’espressione:
Nicola si è innamorato subito.
Della vela, del mare, del vento.
Nicola ha trovato la sua sistemazione ideale in un mondo sportivo che lo aveva sempre rifiutato:
seduto nella sua barchetta leggera, controlla i nodi degli streppi,
non troppo stretti e neanche
troppo larghi, tasta la tensione
della randa, verifica il funzionamento dei bozzelli, poi se ne va,
con gli altri, ma così solo da perdersi nell’azzurro non si sa bene
se di mare o se di cielo. Annusa le
raffiche prima di tutti, le cavalca
leggero come un ballerino, stringe la bolina come nessuno sa fare,
riesce a far sfilare il suo “Cibilì” innanzi a tutti anche con una esile
bava d’aria, di quelle che ti inchiodano fisso, se non sei più che
sensibile ai suoi scarsi sospiri.
Carlo e Rinaldo, ma vorrei dire
la Scuola, tutti insieme abbiamo
fatto un altro miracolo, di quelli
piccoli, ma così importanti: un ragazzo di 13 anni ha scoperto la
sua passione, non avrà mai più
paura di misurarsi con gli altri,
non si annoierà mai più, ha compiuto un importante grande passo verso la stima di sé e, da oggi in
poi, non sarà più la forma di un
pallone rotolante ad ispirargli
vergogna e frustrazione. Una vela
nel vento sulle onde, questo sarà
il balsamo per il suo cuore quando la vita lo insidierà e le persone
lo deluderanno.
Nicola ha partecipato quest’anno alle Olimpiadi. No, non ha vinto. Sì, è stato bravo, perché ha regatato con i migliori del mondo e
si è piazzato non dietro, ma in
mezzo a loro. La sua barca è impegnativa e faticosissima, sulle
onde si muove come un fuscello,
la vela è enorme rapportata allo
scafo esile e l’uomo, a bordo, deve essere forte e robusto e domarla di continuo, mentre sembra che stia per spiccare il volo e
scuffiare. Nicola si è irrobustito,
ora è alto e forte e muscoloso e
non ricorda molto da vicino il ragazzetto che scoprì la vela un lontano sabato mattina, al porto. I
suoi occhi scuri intelligenti sono
però sempre gli stessi, più sorridenti e fermi, quando mi abbraccia e mi ringrazia per i complimenti. I ricci castani sventolano
liberi come la sua vela, un po’ lunghi e scapigliati, come si conviene
a chi non perde tempo nella cura
delle inezie e ama sentirsi il vento
addosso dappertutto e intuirne le
direzioni e l’intensità e il carattere balzano.
È qui, al porto. Rinaldo non c’è
più, ora lavora in altre città per altri scopi; al suo posto Flavio compie gli stesi gesti: prepara le mute
e i salvagente; ordina le operazioni per schierare gli Optimist, armarli, esser pronti all’uscita; ripassa la lezione sui nodi e quella
sulla direzione dei venti, da terra
o dal mare, da sud oppure da ponente, o Grecale come oggi, che
c’è un vento teso e fresco che increspa appena la superficie
dell’acqua, ma ogni tanto, sotto
raffica, alza spruzzi gelati nonostante il cielo sereno.
Nicola oggi è l’ospite d’onore.
Parlerà della sua esperienza olimpica e tutti lo ascolteranno incantati e sentiranno che cosa significa vivere lo sport con gioia e sacrificio. Racconterà della fatica
degli allenamenti, poi di quella in
gara, mentre sembra che le braccia ti si spezzino sotto la pressione delle scotte e gli occhi lacrimano per il freddo che punge le
guance e illividisce labbra, naso e
orecchie. Proverà a descrivere la
paura quando disperi di farcela e
poi la felicità pura che ti prende
quando scopri che gli avversari
hanno problemi maggiori dei
tuoi, che la tua schiena può ancora resistere e le tue mani spellate
in fondo non fanno più male, ora
che la linea d’arrivo è lì davanti a
te, pulita, quasi visibilmente disegnata su quel lembo di mare e di
onde che non ti hanno vinto, perché tu, in fondo, ti sei sottomesso
a loro tanto da riuscire a confonderti con le creste bianche e gli
spruzzi ghiacciati e diventare mare e vento.
Oggi però Nicola è istruttore.
Esce con il gruppo di ragazzini, li
controlla uno ad uno, li loda per il
lavoro che fanno, suggerisce manovre e li spinge a osare oltre
l’isola, oltre il limite che Flavio osserva sempre rigorosamente. Ora
gli Optimist sembrano rabbrividire di entusiasmo, mentre il porto
si fa più lontano e, miracolosamente, il vento pare calmarsi un
poco per permettere manovre sicure e veloci.
Al ritorno, issano le barche sui
carrelli vociando e sempre vociando lavano, disarmano, ripongono con ordine, controllano…
non c’è alcun bisogno di richiami,
oggi. C’è Nicola che li guarda con
una sorta di tenerezza quasi triste
e, mentre li saluto tutti e mi avvio
a casa, mi strige le mani con forza
e mi dice “Ricorda, preside, che
meraviglia quegli anni…”. Vorrei
dirgli di sì, che ricordo tutto benissimo e ricordo anche tutto il
dolore di quei tempi, quando le
gambe non volevano correre e le
mani non agguantavano la palla;
quando le squadre lo cacciavano
regolarmente e le ore in palestra
o in cortile sembravano eterne.
Vorrei dirgli che solo la sua bontà
d’animo, la sua dolcezza, la tenacia e il desiderio di non soccombere lo hanno salvato e lo inducono, oggi, a parlare di anni meravigliosi. Poi penso a quel sabato al porto, con Carlo e Rinaldo:
sì, sono stati meravigliosi, quegli
anni, così come meravigliosa è
oggi la sua realtà. Allora lo bacio,
così, sulla guancia, come una vecchia zia fa col nipote cresciuto,
ma pur sempre bambino.
Loredana Nattero
Istituto
Maria Ausiliatrice
Scuola Primaria Parificata
e Paritaria
Scuola dell’ Infanzia
Corso Diaz, 60 Alassio– Sv
Sono aperte le ISCRIZIONI
Anno Scolastico 2014-15
UNA SCUOLA
PER CRESCERE
6
«L'ALASSINO»
Gli Amici di Padre Hermann in Rwanda
Fabrizio, Franco, Loretta,
Massimo e Roberto sono i nomi
dei cinque volontari dell’Associazione AMICI DI PADRE HERMANN ONLUS ALASSIO, che si
sono recati a proprie spese nella Missione Rwandese presso il
villaggio di Saint Kizito dal 3 al 21
novembre. Scopo del viaggio era
quello di svuotare il container
spedito il 19 febbraio e giunto
fortunosamente a destinazione,
contenente per la maggior parte
una grande cucina completa di
tutti gli accessori, donata dalla
“Autostrada e Polizia di
Imperia” e la sua installazione
nell’apposito locale fatto costruire. Tale compito è stato
portato a termine, come pure la
sistemazione del refettorio con
sedie, tavoli ed armadi e la costruzione di un altro grande locale adibito a spogliatoio/docce. Tanti altri piccoli e grandi lavori sono stati eseguiti, che qui
non sono menzionati, ma non ha
importanza, come invece lo è
stata sentirsi una sola grande famiglia con tutti i bambini del villaggio, soprattutto i più bisognosi.
Grazie per tutte le offerte della
Comunità Alassina e non solo,
che hanno reso possibile tutto
questo. Qualcuno dice: “Una goccia nel mare delle necessità!”, ma
forse lo stesso mare non è fatto
da tante piccole gocce?
Salute e Saluti a TUTTI.
Augusto
Fabrizio, Franco, Loretta, Massimo e Roberto.
ASPETTANDO LA BEFANA
La manifestazione organizzata dal Comune di Alassio - Politiche Sociali - Associazionismo e Volontariato si sarebbe
nizzatori a posticiparla al 6,
proprio il giorno dell’Epifania.
Luogo di incontro la centralissima via Torino, dove, dalle ore
dovuta svolgere nel pomeriggio di sabato 4 gennaio, ma il
maltempo ha costretto gli orga-
15 alle ore 19, alcune delle numerose Associazioni di volontariato presenti sul territorio
alassino si sono ritrovate per
far festa e coinvolgere residenti e turisti. Gli Alpini hanno preparato e offerto castagne e vin
brulé, dal banchetto della
Vecchia Alassio sono state distribuite le famose “Biscette”
preparate e donate dalla
Società Agricola di Mutuo
Soccorso di Solva. Ad animare
musicalmente il pomeriggio ci
ha pensato il bravissimo
Nando Rizzo e la Banda città di
Alassio diretta dal maestro
Giovanni Puerari.
Hanno partecipato le Associazioni di volontariato: Alpini A.V.O - Vecchia Alassio - C.R.I.
sez. di Alassio - Croce Bianca Amnesty International - Unicef Gruppo Preghiera San Padre
Pio.
Lunedì 20 Gennaio 2014
Presepe vivente per bambini
e Musica Popolare con I Brembaghet.
Si accende il Natale di Alassio
Il Natale tanto atteso dai
bambini con la sua atmosfera
magica è arrivato anche ad
Alassio. Nella cornice della
Baia del Sole sono stati proprio
loro i protagonisti del Presepe
Vivente che è andato in scena
sabato pomeriggio (21 dicembre) dalle 16.00 alle 20.00 in una
suggestiva piazzetta Beniscelli
ai piedi della spiaggia alassina.
I più piccoli hanno impersonato tra sacro e profano i personaggi della Natività. Alassio ha
deciso di riservare un’edizione
molto particolare del Presepe
Vivente che Nello Simoncini, da
sempre grande appassionato
del teatro di strada, ha messo
in cantiere da diversi mesi. Un
corteo ricco di luci è partito dal
Palazzo Comunale per raggiungere piazzetta Beniscelli dove è
stata rappresentata la Natività
che come caratteristica principale richiama i vecchi mestieri
dell’Alassio di una volta.
È stata allestita quindi una
coreografia molto suggestiva
che ha affascinato anche i più
grandi e non solo i piccoli protagonisti del Presepe alassino.
Per l’occasione è stata realizzata un’imponente scenografia che ha avuto come obiettivo l’importanza di ricondurre
il Natale ai valori della solidarietà e della collaborazione tra
gli alassini.
Oltre al Presepe proprio in
Comune alle 16,30 è andata in
scena “Arriva la Stella Cometa!” con un laboratorio decisamente particolare: qui sono
stati creati costumi per la sfilata luminosa riservata a bambini dai 4 ai 10 anni di età. L’iniziativa, in questo caso, è stata
curata da Alfa Spettacoli.
Oltre alla rappresentazione
della Natività il pomeriggio di
sabato è stato allietato dai
Brembaghet, un gruppo bergamasco che si esibisce da tempo
facendo rivivere nelle piazze
del Nord Italia la tradizione della musica popolare. Nati da
un’idea di Renato Carminati,
flautista e da altri musicisti pro-
venienti dalla musica popolare, i Brembaghet usano strumenti tradizionali con un repertorio di musiche da ballo e
d’ascolto del ricco patrimonio
popolare-tradizionale, bergamasco in particolare, ma anche
lombardo e prealpino,del nord
Italia con piacevoli riferimenti
a tutto il vasto repertorio italiano ed europeo. I musicisti che
si sono esibiti nelle vie cittadine con partenza da Borgo
Barusso alle 16.00 sono Renato
Carminati (Flauti-Baghèt),
Fabrizio Ghisleni (Fisarmonica), Giusi Pesenti (Percussioni-Bombardino), Marco Locatelli (Chitarra-Percussioni) e
Alessandra Improta (Fisarmonica).
Alassio e Laigueglia festeggiano il nuovo anno insieme
Capodanno con i fuochi d’artificio nella Baia del Sole
Alassio e Laigueglia
unite dai fuochi
d’artificio:
nella cittadina
del ‘Muretto’
lo spettacolo parte
allo scoccare
della mezzanotte
del 31 dicembre.
Lo show è stato
allestito sul molo
Mario Bestoso,
nel pieno centro
di Alassio.
Il borgo marinaro
di Laigueglia invece
ha regalato ai turisti
e ai residenti
lo spettacolo
dei fuochi mercoledì
1 gennaio alle 18.
Fal/. Per l’AVA
Gioiose sfilate della Banda Città di Alassio
Primo atto della rassegna teatrale
Il 1 gennaio il Complesso Musicale cittadino, rivestito delle pettorine contro la violenza sulle donne, ha rallegrato le
vie del centro storico con le sue note festose, seguito e applaudito da una folla entusiasta di turisti. Il 6 gennaio la
Banda Musicale, preceduta da un gruppo di Befane, ha distribuito caramelle a bambini e non e ha vivacizzato il mercatino di Via Torino, dove tutti hanno gustato “il vin brulé” offerto dagli alpini e dal ristorante Danio una succulenta
merenda.
CONCERTO DEL CORO
Sabato 4 gennaio u. sc. nella chiesa parrocchiale di Sant'Ambrogio, alle ore 21, si è svolto il concerto Natalizio. Nella
foto da sinistra: il M° della Cappella Musicale di Sant'Ambrogio Giovanni Puerari, il soprano Melissa Briozzo, il tenore alassino Andrea Elena, il vice parroco don Stefano Caprile all'organo, e parte della Corale.
Piacevolissimo debutto della
Stagione Teatrale presso l’ex
Chiesa Anglicana. “Il gobbo delle nostre dame” è una variazione a tema fine, sagace e molto
godibile, del Musical firmato da
Riccardo Cocciante (Il gobbo di
Notre Dame) tratto dal celebre
romanzo di Victor Hugo. La
Parodia è antica quanto antico è
il Teatro, ma soltanto quando è
trattata in modo intelligente riesce ad ottenere il meritato successo. Successo c’è stato sabato 21 tra applausi e risate convinte da parte del numeroso
pubblico che, grazie all’intuizione ed alla professionalità di
Giorgio Caprile, direttore artistico della rassegna teatrale, ha
potuto godere di una serata veramente piacevole e divertente.
Sul palcoscenico i bravissimi
Pandemonium (Gianna Carlotta, Gianni Mauro, Mariano Perrella, Annarita Piratsu, Patrizia
Tapparelli) hanno sfoggiato oltre la preziosa professionalità
attoriale un’ottima preparazione vocale e musicale. Con loro le
ottime danzatrici Giulia Antonini e Loredana Luccini, belle e
brave. La regia di Pippo Franco
svelta e fantasiosa faceva l’occhiolino a quel mitico Quartetto
Cetra che della Parodia ha fatto
un vero e proprio genere teatrale rendendolo popolarissimo
quando la Televisione Italiana
offriva, al contrario degli attuali
squallidi palinsesti, spettacoli
degni di tal nome. Bentornato,
quindi, il Teatro che diverte intelligentemente, con garbo e
senza quella volgarità che sem-
bra essere necessaria troppo
spesso a chi cerca di far ridere
con battutacce scontate e banali. Far ridere, come diceva il
grande Totò, non è facile, ma
quando ci si riesce la risata corale diventa un inno alla gioia…
e con gioia il pubblico di sabato
sera ha convintamente applaudito, grato della spensieratezza,
del divertimento goduti.
A.E.
Lunedì 20 Gennaio 2014
7
«L'ALASSINO»
Ritruvammuse Insemme 2013
C
i siamo “ritrovati” in tanti davvero venerdì
sera (20 dicembre). La Chiesa Anglicana era
piena zeppa, con “troppa” gente in piedi.
Sono ormai tanti gli anni che ci separano dalla prima edizione di questo spettacolo che vuol essere
un momento di aggregazione e spunto per elargire da parte dell’A.V.A. gli auguri natalizi, ma alassini e non, accorrono sempre a supportare e ad applaudire chi, anche con qualche sacrificio, cerca
di rallegrare e divertire alassinamente. Sembra
che anche quest’anno ci siamo riusciti! La serata
ha avuto inizio con la simpatia e la bravura dei
Babbi Natale della Banda Cittadina che ha dedicato a tutti un medley natalizio. Andrea Gallea, presentatore storico, ha introdotto Caterina Maggi,
presidente dell’A.V.A., che ha detto parole beneauguranti. Marinella Reale ha presentato una
sua bella poesia. Diretta dal professor Mauro
Borri, l’Alassio Casual Orchestra della Scuola di
Musica “Carlo Tomagnini” ha eseguito pregevolmente vari brani. I giovani musicisti, guidati dai
propri validi e appassionati Docenti, hanno dimostrato oltre all’innegabile bravura quella determinazione che ci ha suggerito di consegnar loro il riconoscimento “Alassini per il futuro”.
Gianni Croce, con la simpatia che lo contraddistingue, ha interpretato due sue godibilissime
poesie. Il Ritruvammuse Quartet ci ha offerto una
più che gradita sorpresa: un insieme di Artisti che
sanno davvero fare musica, con verve e spigliatezza, doti musicali e canore più che rimarchevoli. Antonio Boscione riesce sempre a catturare il
pubblico con le sue liriche e con il suo innato talento di fine dicitore. Massimo Schiavon e il pia-
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La sala
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noforte: binomio vincente. Accompagnata al piano da Mauro Borri e al clarinetto da Raffaele
Esposito, Melissa Briozzo è stata una splendida
“bambola meccanica” interpretando il difficile
ruolo tratto da ‘Les contes d’Hoffmann’ di
Offenbach. Termina la prima parte con Progetto
Danza di Iris Gaburri: un piccolo trionfo di bravura, di eleganza, di spigliatezza da parte di tutti.
Nell’intervallo è stato consegnato il riconoscimento “Alassini per il futuro” da parte del presidente dell’A.V.A. Caterina Maggi alla Preside
dell’Istituto Comprensivo Statale di Alassio, sede
della Scuola di Musica “Carlo Tomagnini”.
E finalmente la parte più attesa: la commedia
“Ciù e me segnu… ciù u lampa”, atto unico di
Gianni Croce, con la Compagnia Dialettale Alassina diretta da Andrea Elena. Dell’Autore e della
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il riconoscimentoVA Caterina Maggi consegna
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Musica “Carloer il futuro”
Tomagnini”
Gianni Croce, iografo
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Compagnia abbiamo detto tanto sull’Alassino di
novembre, aggiungiamo solo uno spontaneo e
sentito “Bravo” per tutti. Non soltanto per il lusinghiero successo ottenuto ma anche e soprattutto per la volontà di portare avanti, con determinazione, una vera e propria istituzione che,
salvaguardandolo, cerca di proporre il nostro
dialetto anche a chi non ne ha frequentazione,
divertendosi e divertendo.
Per la realizzazione di questa splendida serata
l’Amministrazione Comunale ha messo a disposizione l’Anglicana; l’A.V.A. la ringrazia ed anche
segnala che l’Agenzia Muratore ha offerto gentilmente i fiori a tutte le Signore che hanno partecipato allo spettacolo.
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8
«L'ALASSINO»
Lunedì 20 Gennaio 2014
Don Bosco e i Salesiani Un’amicizia lunga 50 anni USI, CONSUETUDINI
E TRADIZIONI A TAVOLA
ad Alassio
(PRIMA PUNTATA)
Introduzione.
Quando martedì 15 ottobre
2013 è giunta ad Alassio l’urna
con le reliquie di S. Giovanni
Bosco, abbiamo avuto la prova
concreta della popolarità e
dell’ammirazione che il Santo
piemontese ha ancora nella nostra città e su tutto il territorio.
La processione continua per
tutta la giornata fino a tarda sera
di giovani e di persone di ogni
età e ceto ci ha dato conferma
che Don Bosco è ancora vivo in
mezzo a noi e che i giovani alassini e di tutto il territorio possono ancora contare su quella educazione salesiana, basata sul metodo preventivo, che ha reso famoso il Santo in tutto il mondo.
Su richiesta di tanti amici mi
accingo a fare un excursus
sull’opera salesiana ad Alassio, a
partire da quando il Santo in persona venne ad acquistare il convento di S. Maria degli Angeli fino
ai giorni nostri.
Non sono uno storico e neanche mi voglio atteggiare in questa veste: semplicemente sono
un exallievo di lungo corso e
quindi depositario della memoria storica della Casa di Alassio.
Pertanto questo mio relazionare sarà fatto attraverso aneddoti, medaglioni di Salesiani e di
laici illustri che si sono avvicendati ad Alassio, seguendo l’andamento temporale da quell’ ormai
lontano 20 settembre 1870, data
in cui viene firmato davanti al notaio Gerolamo Fignoni, l’atto di
acquisto del complesso denominato Convento di S. Maria degli
Angeli.
Alassio dai freddi venti del nord.
Un aneddoto curioso è sempre
stato quello del vescovo di
Albenga, che arrivato dalla
Sicilia, trovava la città delle torri
troppo fredda e aveva espresso
il desiderio di trasferire la diocesi ad Alassio, proprio nel
Collegio di S. Maria degli Angeli:
lascio immaginare la rivoluzione
degli albenganesi! E non se ne fece niente. Ma questo fu uno dei
fatti che creò attrito tra le due
cittadine.
Il problema dell’educazione
nella nostra città.
Le famiglie di Alassio erano in
genere piuttosto numerose:
all’epoca avere dei figli era una
benedizione del Signore, anche
se le risorse erano poche.
Da quando il passaggio della
meteora napoleonica aveva costretto la gran parte degli Istituti Religiosi chiamati all’educazione della gioventù e alla loro formazione, a chiudere,
Alassio mancava completamente di un sistema di scuole. In
realtà esisteva una scuola condotta dalle Suore di Carità per le
ragazze (al massimo sette!
Perché nelle famiglie la ragazza
o doveva andare a imparare a
cucire o a ricamare, oppure affiancava la mamma nelle faccende casalinghe).
Il problema era molto sentito e
nell’archivio del Comune, che alla fine degli anni sessanta si trovava ancora nel Palazzo Durante
(attualmente occupato dalle
Poste e dalla Biblioteca) troviamo verbali di diverse sedute
Avevo circa undici anni quando sono entrato nel gruppo dei
chierichetti di S. Ambrogio, il
“capo” era Renato Elena, oggi
parroco di S. Bartolomeo al Mare. Andrea, suo fratello era il “capo della cantoria”, e tutti noi
sappiamo bene dove il canto lo
abbia poi portato: il melodramma lo ha visto protagonista per
le, ma prestissimo aperta anche
alle ragazze, grazie al “Prevosto” che era persona assolutamente avanti rispetto al suo
tempo. Le amicizie nate sul palco di S. Ambrogio erano vere, si
sono consolidate nel tempo, e
oggi, a distanza di mezzo secolo
(fa un po’ effetto…) continuano
con frequentazioni divenute, in
molti anni in tutti i maggiori teatri internazionali, un po’ anche
come ambasciatore di Alassio
nel mondo.
Sento spesso dire che la pratica
del “nemo propheta in patria”, sia
da noi grandemente diffusa, tuttavia non la considero del tutto
negativa; di lui, come di altri amici che hanno raggiunto una certa
notorietà, apprezzo la capacità di
sapersi rapportare “normalmen-
alcune casi anche grazie
all’A.V.A., ancora più intense.
Queste poche righe desiderano celebrare l’amicizia con
Andrea e tutte le persone che in
esse si riconoscono e ha preso
spunto da alcune foto della mia
copiosa collezione di vecchie
immagini di Alassio. Particolarmente significativa per me quella che ci ritrae insieme in palcoscenico il 12 gennaio 1964 e che
Il Galletto di Natale diventa matedella tradizione così come sono
ria di studio e ricerca, nel progetto
state tramandate nei secoli dai
La cultura alassina in tavola, per gli
“vecchi” alassini.
alunni del corso enogastronomico
Per il “galletto” e gli usi e le condell’Alberghiero della Città del
suetudini legate alle feste di Natale è
Muretto.
stato invitato dagli organizzatori
Il progetto elaborato dal Centro
Gianni Croce, poeta dialettale e aniStudi del “Giancardi”, e promosso
matore culturale della filodrammadall’assessore alla politiche scolatica alassina: a lui il compito di racstiche Monica Zioni, si propone di
contare la storia e le leggende legapromuovere tra le nuove generaziote al dolce natalizio.
ni gli usi e le consuetudini legati al ciIl progetto condotto dai docenti
bo e alle tradizioni dei borghi e delAntonella Annitto, Monica Barbera,
le frazioni di Alassio.
Elena Rossi, Paolo Tavaroli, Daniele
L’intento è quello di stimolare, atCuminetti, Ivano Ioime, Paolo Matraverso l’universale culturale della
donia e Franco Laureri si rifà all’earte culinaria, la
piena integrazione
dei bambini e degli
adolescenti di recente immigrazione al fine di favorire la convivenza
civile e la socializzazione dei sapori
tra le diverse culture e religioni.
Nel cinquantesimo dalla sua fondazione, l’Alberghiero vive nuove
sfide legate alla
conservazione
delle ricette-tradizione cercando di
preservarle dalle
contaminazioni
della globalizzaGiovani pasticceri crescono con i consigli
zione e dalla McDodi Gianni Croce.
naldizzazione delle cucine.
sperienza di Terra Madre “I Granai
Risvolti sociologici affrontati dai
Della Memoria” di Slow Food landocenti delle materie umanistiche
ciato da Carlin Petrini anni or sono
e di religione e supportati dalle teper raccogliere attraverso i nuovi
stimonianze delle memorie storimedia tutte le testimonianze di ciche della città, di volta in volta conviltà: storie, racconti e saperi da cuducono, attraverso esperienze perstodire e trasmettere alle future gesonali, gli alunni nei luoghi e nei
nerazioni.
contesti in cui sono nate le ricette
CORSO D’ITALIANO
PER STRANIERI GRATUITO
Alassio subito dopo l’unità
d’Italia.
Se vogliamo capire lo spirito
che animò l’amministrazione comunale e il Sac. Don Giovanni
Bosco, dobbiamo inquadrarlo
nel come si presentava Alassio
subito dopo il 1860.
Un paese tranquillo, con un
centro storico con alte case dalle facciate colorate, sistemate
parallelamente ad una spiaggia
di sabbia finissima su cui nasceva l’erba e si potevano vedere le
pecore a brucare. Tutto intorno
piccole case (uno o due piani al
massimo), circondate da orti e
giardini, più o meno estesi, a secondo delle disponibilità finanziarie dei proprietari. In alcuni
punti della spiaggia, adattati allo
scopo, il rimessaggio di barche
da pesca, con reti da tingere e da
asciugare.
Si comprende allora che il
paese era diviso tra contadini e
pescatori. Tra questi ricordiamo in particolare i tonnarotti (il
cui ricordo è ancora vivo soprattutto nella frazione Moglio), che periodicamente partivano per portarsi alla pesca del
tonno e alla sua lavorazione e i
corallari anche questi in periodiche trasferte per la pesca del
rinomato corallo.
C’era poi un gruppo di famiglie
abbienti, in qualche caso nobiliari, che erano in pratica i pubblici amministratori della città:
amministratori oculati che cercavano tutte le strade per fare gli
interessi del paese e dei suoi abitanti.
Il clima era mite: un vero dono
della natura, che, con una collina
posta a conca attorno al paese e
con una vegetazione bellissima e
abbondantissima, riparava
consiliari che trattavano il problema scuole.
È interessante osservare che il
problema non toccava i signori
del posto. Per loro c’era l’educazione domiciliare, perché potevano permettersi l’educatore di
famiglia. Però, come ho detto
prima, questi illustri personaggi
avevano a cuore gli abitanti, contadini e pescatori, e desideravano che i loro figli avessero un minimo di istruzione.
Ed è così che verso la fine del
1869, durante una seduta consiliare presieduta dal conte G. B.
Morteo, con i consiglieri G.B.
Parascosso, Murchio Giuseppe, Paolo Torre, conte Francesco Cazulini, barone Lazzaro
Brea, Arduini Agostino cav.
Pietro Plaisant e Preve Luigi
(per citarne solo alcuni)si decide all’unanimità di convocare
in Comune il Parroco, don
Francesco Della Valle. Egli, dopo aver ascoltato le vicende
della scuola ad Alassio, chiamato a dare il suo contributo per
una equa soluzione dice: “Ho
sentito dire che a Torino c’è un
sacerdote, tale don Giovanni
Bosco, che sta aprendo con
successo delle scuole a Torino
e nei dintorni”. “lo si chiami subito e gli si proponga l’apertura
di una scuola anche ad Alassio!
Avrà tutto il nostro appoggio!”
fu la risposta del sindaco e dei
suo consiglieri.
Don Della Valle scrive subito a
don Bosco, ma ottiene una risposta negativa: “Siamo in pochi
e non abbiamo la possibilità di
aprire nuove scuole”.
Prof. Antonio Tassara
(1- Continua)
te” con il luogo d’origine, spogliandosi del ruolo di vedette.
Con Andrea accade spesso di
ricordare i tempi della Parrocchia, quando, oltre ai gruppi su
citati, si era dato vita alla filodrammatica parrocchiale, all’inizio visti i tempi, solo maschi-
ha quindi compiuto in questi
giorni 50 anni. Nell’altra del dicembre 1969, ancora Andrea, in
veste di capocomico, con la
compagnia che nel frattempo si
è aperta al mondo femminile.
sposizione l’aula.
Grande l’interesse e la partecipazione soprattutto da parte degli
stranieri proveniente dall’Asia e dal
Sud America, in particolare tra
quelli di origine tailandese, filippina e brasiliana.
“Un grazie speciale a Loretta
Zavaroni che ha subito creduto in
questa idea e l’ha resa possibile, ad
Angelo Baccolo per l’organizzazione, ad Enza Vercelli per il prezioso
aiuto, ad Augusto Galelli per la fondamentale collaborazione, a Don
Gino Bruno per la grande ed immediata disponibilità, e a tutti gli studenti per la partecipazione, per il sincero interesse, per l’entusiasmo mostrato ogni giorno, per la continua
voglia di imparare e di migliorare:
senza di voi nulla di tutto ciò avrebbe potuto esserci.”
Maria Rabolli
Renato Bellia
Il grande fotografo Marino Parisotto
lancia la proposta
“Un festival della fotografia ad Alassio”
Marino Parisotto, forse
uno dei fotografi contemporanei più famosi, è arrivato
ad Alassio con la modella
Olga Kent per realizzare un
servizio fotografico esclusivo
nella cittadina del ponente ligure ed ha subito lanciato
un’idea: “Creiamo ad Alassio
un Festival della Fotografia,
una Hollywood delle immagini
Maria Rabolli e l’Associazione
Amici di Padre Hermann, con il prezioso contributo dell’Istituto Salesiano Don Bosco, hanno realizzato ad Alassio il primo “Corso di
Lingua e Cultura Italiana per Stranieri Immigrati” completamente
gratuito.
Il corso, iniziato il 18 novembre, si
è tenuto tutti i giorni, dal lunedì al sabato compresi, per 5 settimane e 110
ore complessive.
La sua realizzazione è stata possibile grazie al contributo completamente gratuito di: Maria Rabolli,
ideatrice e docente del corso, che ha
messo a disposizione gratuitamente
il suo tempo e le sue competenze,
l’Associazione Amici di Padre
Hermann, che si è occupata dell’organizzazione e ha fornito il materiale di testo, e l’Istituto Salesiano Don
Bosco di Alassio, che ha messo a di-
con workshop, incontri con i
maestri della fotografia e un
grande allestimento di foto lungo tutto il Budello. Sarebbe un
Festival originale e inedito.
Avete la fortuna di vivere in
una bella città a poche ore da
Milano. Qui c’è il mare e il sole. Centinaia di location ideali
per realizzare shooting fotografici da sogno”.
“FACCIAMO UN SOGNO”
teatro ad Alassio
Secondo appuntamento teatrale
all’ex Chiesa Anglicana. “Facciamo
un sogno” di Sacha Guitry, pur avendo un testo un po’ scontato ed a tratti un pochino noioso, riesce a risollevarsi grazie alla presenza di un attore che il teatro lo conosce e lo sa
fare: Giorgio Caprile che, pur non essendone protagonista, disegna un
“carattere” degno di nota. Alessandro Marrapodi, accolto in scena
da applausi e gridolini da una sparuta ma rumorosa claque, pur reggendo più che dignitosamente i propri
lunghi monologhi, non ha, dedican-
dosi ad un’eccessiva caricaturalità,
la spontaneità e la versatilità di cui il
ruolo necessiterebbe. La Caldonazzo, gran bella donna, ha dimostrato di saper recitare, soprattutto
all’inizio della commedia, duettando
con l’ottimo Caprile. Lo spettacolo
ha strappato qualche risata ma anche qualche sbadiglio. Interessante
e ben disposto l’impianto scenico
che ha ben mascherato un palco
non facilmente gestibile. Il pubblico
numeroso ha calorosamente e generosamente applaudito.
A.E.
1° corso di
Decorazione Floreale
I.I.D.F.A. - E.D.F.A. Imperia
sede distaccata di Alassio
con le insegnanti
Tiziana Albarello e Daniela Frumento
Lunedì pomeriggio - dalle 15.30 alle 17.30
c/o Oratorio Frati Cappuccini
Via Garibaldi - ALASSIO
Lunedì 20 Gennaio 2014
LA CAPPELLA
NEL CORRIDOIO
Dove batte più forte il cuore
della nostra città? Dove sentiamo realmente che Alassio non si
limita ad essere solo un aggregato di persone legate da interessi
economici interdipendenti, ma
si presenta come una vera e propria comunità solidale? Una comunità nella quale, oltre alla ricerca del vantaggio di lavorare
insieme, regni il principio di volersi tutti bene concretamente,
al modo di bravi fratelli in una
grande famiglia.
Di simile realtà, per fortuna, si
possono trovare qui da noi numerosi esempi. Per me uno di
questi, e senz’altro uno dei più
belli, è rappresentato dalla nuova
Casa Albergo per anziani del
Comune, intitolata al compianto
dottor Giacomo Natale (per i suoi
malati non un semplice medico,
ma piuttosto un amico, un vero,
pietoso “buon samaritano”).
nalmente la Messa.
Intendiamoci, non si tratta affatto di una specie di Cappella
Sistina, da far tirare in ballo il discorso sulla smania di grandeur
della Chiesa, no davvero. Là, dopo aver percorso un lungo corridoio, con le porte d’ingresso di
varie camere, ho svoltato in un
altro breve corridoio perpendicolare, con un muro cieco a destra e una fila di finestre a sinistra. Vi ho visto, sotto le finestre,
una decina di panche addossate
al muro, e, in fondo al corridoio,
una porta a vetri, dissimulata da
una tenda. Davanti alla tenda un
basso tavolino (la presenza di un
prete che vi stava deponendo calice, messale e dei fiori mi ha rivelato che si trattava, al momento, di un tavolino-altare); accanto a questo, in equilibrio sul pavimento contro il muro, il bel
crocifisso ligneo dell’ex ospeda-
Don Zephirin Yakanda (che tiene la mano destra sulla spalla di nonna
Margherita) con alcuni partecipanti alla S. Messa.
Ho visitato, appunto, pochi
giorni or sono questa Casa, per
vedere se la sistemazione delle
persone anziane ivi ospitate fosse almeno pari a quella di cui godevano prima, nella precedente
sede di Poggio Fiorito. Ebbene,
posso dire sinceramente che,
senza ombra di dubbio, anche
qui ora nulla manca a chi vi trascorre attualmente la vita, sotto
l’aspetto del comfort e per quanto riguarda l’assistenza sanitaria, in ambienti spaziosi e ordinatissimi.
Per di più la posizione dell’edificio, posto in alto sopra la
Scuola Alberghiera, nella zona di
via Neghelli, consente a chi si affacci alle luminose finestre o
esca sulla grande terrazza di godere una duplice vista, ampia e
serena: sul vicino mare a sinistra, e, davanti, sulle pendici del
colle di San Bernardo, dalla ricca
vegetazione ancora non aggredita dalla speculazione edilizia
(come purtroppo è avvenuto, e
sta avvenendo, in tante altre parti di Alassio).
Tutto bene, dunque. Davvero
il cuore della nostra città pulsa
lassù in modo encomiabile, tanto che possiamo tutti menarne
vanto. Ma, al di là di questo, ritengo giusto soffermarmi su un
piccolo dettaglio, che, quasi impercettibile nella grandezza del
quadro d’insieme, mi ha tuttavia
molto colpito. Il giorno della mia
visita è stato una domenica (il 29
dicembre), e così, a forza di girare e guardare, ho finito per scoprire che nell’edificio esiste un
luogo appartato adibito a cappella e che vi si celebra settima-
9
«L'ALASSINO»
le Val d’Olivo. In una parola:
questa “cappella” (o tratto di
corridoio in funzione di cappella) ha tutta l’aria di un ripiego
escogitato in fretta all’ultimo
momento.
Eppure - e qui sta la meraviglia
e l’emozione -, quel giorno ho visto le panche popolarsi presto di
persone (tra le quali, come ogni
domenica, la vivace centenaria
nonna Margherita), che avevano
abbandonato senza sforzo i loro
comfort abituali per partecipare
a questa “S. Messa del Corridoio”. Iniziata la celebrazione, si sono messi tutti a pregare e cantare con la massima attenzione e
impegno, felici di essere là (in
quel tratto di corridoio spoglio e
col Cristo sul pavimento) per
riempirsi l’animo con tutta la luce della Santa Messa. Poi, dopo la
comunione e la benedizione finale, hanno formato tutti un cerchio festoso intorno al celebrante (don Zeffirino, viceparroco di
San Vincenzo), e c’era tanta gioia
nell’aria, e c’era gratitudine.
Dimostrazione perfetta che
«non di solo pane vive l’uomo».
Vanno ringraziati perciò tutti coloro che, unendo bravamente i
propri sforzi, hanno ottenuto
che, dopo più di tre anni (già dai
tempi di Poggio Fiorito) riprendesse nella Casa di riposo comunale la celebrazione domenicale
della Messa. Non sono pochi infatti gli anziani là ospitati che
sentono l’assoluto bisogno di
quello che il semplice “pane” del
benessere materiale non può dare alla vita dell’uomo.
Giuseppe Bassi
ALASSIO IN SALUTE
LA SINDROME DEL TUNNEL CARPALE
Il tunnel carpale è uno spazio ristretto a livello
del polso formato dalle ossa del carpo dorsalmente e dal legamento trasverso del carpo (retinacolo dei flessori) dal lato palmare.
In questa cavità passano il nervo mediano prima che esso si divida nei sottili rami destinati a
pollice, indice medio e superficie radiale
dell’anulare,
dieci tendini
dei muscoli
flessori delle
dita e vasi
sanguigni.
La sindrome
del tunnel
carpale si
manifesta
per la compressione
del nervo mediano proprio nel suo passaggio
all’interno del canale e rappresenta la patologia più frequente della mano.
Infatti, qualsiasi cosa diminuisca lo spazio nel
tunnel o causi un aumento di volume di ciò che
è contenuto all’interno del tunnel stesso, può
dare luogo ad una irritazione determinando
con il tempo una lesione con sintomi neurologici.
In circa l’80% dei casi è bilaterale, più colpite
sono le donne dai 50 ai 60 anni spesso in relazioni a variazioni ormonali, nell’uomo spesso è
in relazione al lavoro.
LE CAUSE
Aumento del contenuto all’interno del tunnel o
deformazione del contenente cioè di tutto
quello che forma il tunnel (processo infiammatorio a carico delle articolazioni carpali).
L’aumento di spessore delle guaine tendinee
dei flessori ricorre abitualmente in determinate
situazioni ormonali come la gravidanza e il periodo della menopausa.
Ancora più spesso si ha simile patologia del
tendine per una forma minore di immunopatia
(tenovaginite).
Altre cause sono i microtraumi ripetuti in cui il
conflitto con il nervo viene creato dall’aumen-
to di spessore del legamento trasverso (aumento del volume del contenente) oppure infiammazione o edema come conseguenza di
attività ripetute o prolungate di flessione,
estensione o presa; i traumi ( pregresse fratture che modificano il contenente), le cisti sinoviali (modificazione del contenuto) od infine varianti anatomiche.
Patologie particolari possono essere legate a
malattie endocrine, forme di tipo infiammatorio-autoimmune, malattie da accumulo, forme
ereditarie e compressione radicolare a livello
superiore (in particolare a livello del forame intervertebrale C5-C6).
I SINTOMI
La compressione si manifesta inizialmente con
sintomi irritativi, dolore, parestesie tipo formicolii ed intorpidimento; la sua persistenza conduce a lesioni nervose inizialmente delle guaine mieliniche e successivamente degli assoni.
Sono interessati pollice, indice e medio, a volte
può essere interessato anche l’avambraccio.
I sintomi per lungo tempo si manifestano solo
di notte per via dell’immobilità, del ristagno venoso e dell’aumento fisiologico progressivo
del tono muscolare flessorio (tono posturale
dominante) che comporta l’assunzione a tratti
di una posizione di accentuata flessione del
polso. I pazienti sono abitualmente svegliati
dal dolore e tentano di attenuarlo assumendo
posizioni diverse della mano: sono costretti a
scuotere freneticamente le estremità per “svegliarle” o in altri casi traggono beneficio a te-
nere immobile la mano facendola penzolare
dal letto oppure immergendola in acqua calda
o fredda.
È presente anche una prevalenza stagionale
infatti il fastidio è più frequente nei mesi freddi.
Durante il giorno questa sintomatologia non è
avvertita ma alcune azioni quali scrivere, fare le
pulizie, lavorare a maglia, digitare sul PC possono essere cause scatenanti della ricomparsa del dolore.
Col tempo si manifesta diminuzione di sensibilità sui polpastrelli del 2° e 3° dito fino ad arrivare alla completa anestesia con conseguente
scomparsa del dolore, che in questo caso non
sarà espressione di miglioramento.
In ultimo, compare anche un deficit motorio sul
controllo del movimento di opposizione del
pollice e nei casi avanzati anche atrofia
dell’eminenza tenar con deformità della mano
di scimmia.
La funzione della mano si altera sempre più col
progredire della
malattia.
Se il nervo mediano è severamente
compromesso la
sintomatologia
viene avvertita durante l’arco di tutta la giornata con
mano sempre debole, dita intorpidite ed incapacità di realizzare movimenti fini
ed operazioni semplici della vita quotidiana come svitare un tappo o impugnare saldamente
le posate.
Non sempre la sequenza irritativo-lesionale è
seguita in quest’ordine. La sindrome per un
lunghissimo tempo, anche anni, può fermarsi
su un piano puramente irritativo e non evolvere mai su quello lesionale. Vi possono essere
lunghissime fasi di remissione, sono pure frequenti le remissioni definitive.
Continua…
Il Team di FKT e Palestra di
AlassioSalute
La responsabile Dott.ssa Angela Gatta
AMBULATORIO INFERMIERISTICO - ALASSIO
6 dicembre 2003 - 6 dicembre 2013
6 dicembre una data che ricorderemo molto bene! E rimarrà impressa nella memoria
di ciascuno di noi. Perché?
Perché è il decennale dell’Ambulatorio Infermieristico gestito
dalla nostra Associazione:
Exallieve/i delle FMA di Alassio.
Una data che da sola da già
l’idea, per noi, di non essere casuale. Il giorno prima, 5 dicembre giornata internazionale del
Volontariato e festa del Beato
Filippo Rinaldi, nostro fondatore, il 7 dicembre Festa Patronale
S. Ambrogio e l’8 dicembre
Immacolata e compleanno/inizio dell’opera salesiana nel
1841. Vi pare poco? Noi, nel nostro piccolo siamo inseriti tra
questi giganti… e mentre questo fatto ci rende felici ci “obbliga” ad assumere sempre un atteggiamento di carità, di amore
spassionato per i più deboli
prendendoci cura di loro.
Per chi non lo sapesse ancora,
ma ormai saranno pochi, nella
nostra città esiste un servizio totalmente gratuito per chi ha necessità di misurare la pressione
arteriosa, o di fare iniezioni o di
effettuare test glicemico e colesterolo.
Era il 6 dicembre 2003 quando si è aperto questo servizio
insieme alla Parrocchia San
Vincenzo Ferreri e in stretta
collaborazione con l’Assessorato all’Associazionismo e
Volontariato. Ma per arrivare a
questa data già dal 2001 è scattata la scintilla nella mente e nel
cuore di alcune Exallieve portando l’idea al Consiglio per andare incontro alle tante richieste di allora.
Negli anni si sono alternate le
Exallieve volontarie che ancora
oggi si occupano dell’accoglienza e pulizia dei locali, perché chi
entra deve sentirsi da subito
“amato, coccolato” e naturalmente le infermiere professionali che prestano il loro tempo
libero al servizio di chi ha bisogno. E pensare che alcune di
queste infermiere non sono
neanche così “libere” ma lavorano in ospedale, hanno famiglia e
vengono anche da fuori Alassio.
Nel decimo anniversario per
- 10 anni a servizio dei più deboli
festeggiare abbiamo organizzato l’OPEN DAY, dando la possibilità di visitare i locali per tutta
la giornata e abbiamo ricevuta la
visita del Sig. Sindaco che ci ha
lasciato parole di encomio: “Le
nostre care Exallieve di Maria
Ausiliatrice, mettono in pratica
gli insegnamenti ricevuti da Don
Bosco, hanno elargito assistenza
morale e fisica a coloro che soffrono ascoltando e curando i bisognosi e soprattutto i più deboli.
La cittadinanza tutta vi è riconoscente e l’amministrazione, che
ho l’onore di rappresentare, rivolge e rivolgerà sempre il suo
sguardo protettore su tutti voi.
Grazie. Enzo Canepa – Sindaco”.
Oltre al Sindaco e alla sua
Signora ci hanno fatto visita i
collaboratori comunali, il
Consigliere della Federazione
Ligure Sig. Mario Bellotti e tanta,
tanta gente comune.
Punto centrale della festa la
celebrazione Eucaristica officiata da Mons. Angelo De Canis –
Parroco, che ha riportato più
volte l’attenzione sull’importanza di questo servizio offerto ai
più deboli.
Nella sala Convegni dell’Istituto Maria Ausiliatrice, gremita
di gente, la Presidente dell’Unione Rosanna Iebole ha preso
la parola per ringraziare a nome
suo e di tutta l’Unione, volontarie ed infermiere, chiamandole
ad una ad una. In segno di riconoscenza, la Presidente, ha donato a ciascuna una candela
profumata dicendo queste parole: “Il tuo servizio… un dono!
Sii sempre luce… una luce che rischiara nei momenti bui della vita. Sii profumo… un profumo
semplice che si percepisca per la
sua fragranza ma non infastidisca perché troppo persistente.
Luce e profumo un binomio per
un abbraccio che dura da 10 anni… questa sei stata e sei per
noi!”.
E per terminare come si conviene si è aperto il tendone mostrando a tutti i presenti un APE-
RICENA degno del miglior locale, ricco di prelibatezze, salate e
dolci. E ancora una volta abbiamo toccato con mano la Provvidenza che non ci ha mai abbandonato in questi 10 anni. Le
leccornie per la serata sono state offerte da molte attività commerciali che non hanno esitato a
donare rendendo la festa più gustosa. Tra queste citiamo ancora: il Frantoio Armato, Tonietta
Carni, Oliva, Cacciamani, Selva,
Sperandeo, Canepa, Fioroni
Nino, Focaccia di Ugo e dolci
di…, Aschero e Paolo Damonte
per le piante.
Concludendo: una giornata
degna dell’anniversario, una
bella festa, una bella serata…
tanta bella gente vicino a noi che
ci sostiene e ci da la forza di continuare quest’avventura che è
“servizio” umile e silenzioso, come deve essere il volontariato!
L’ambulatorio, c’è, esiste, è voluto, apprezzato… 10 anni sono
pochi? Forse ma ha intenzione
di proseguire per altri 10, magari 20, 50 e… chissà allora ARRIVEDERCI… e vi lasciamo le parole di Papa Francesco “imparare ad abbracciare chi è nel bisogno… ci sono tante situazioni nel
mondo che chiedono attenzione,
cura, amore…”
Laura Cavedini
Segretaria e Consigliera
per la Famiglia - Alassio
UN APPELLO:
Se ci fosse qualche infermiera/e
che volesse donare un po’ del
suo tempo noi saremmo felici di
accoglierla/o tra le nostre fila!
Ci contatti al 3284862179 oppure venga a trovarci in Ambulatorio – Via L. da Vinci 67 –
Alassio
ORARI APERTURA
DELL’AMBULATORIO:
Tutti i giorni eccetto i festivi
dalle 9,30 alle 11,00.
10
«L'ALASSINO»
ALLERTA METEO 2
Rinviato il cimento invernale
di Alassio
È stato rinviato al prossimo 26
gennaio 2014 il Cimento Invernale edizione numero 51 per la
proroga dello stato di allerta meteo 2 fino alle 18 del 26 dicembre. Ad Alassio si è riunito il COC
(Comitato operativo comunale)
dalle 14 alle 19,30 presenti il sindaco Enzo Canepa tutti i 3 diri-
genti comunali, la Protezione
Civile, vigili urbani, l’ingegner
Brovelli, il geologo Scarpati.
Convocati anche i responsabili della Società Salvamento ed
è stato in questa occasione che
si è deciso di rinviare al 26 gennaio 2014 la manifestazione natatoria.
BASKET
Con la festa di Natale, che ha
coinvolto centinaia di cestisti e
cestiste, per la Pallacanestro
Alassio si è concluso un anno
ricco di soddisfazioni sia in termini di numeri che di risultati.
ta.
In termini sportivi la
Pallacanestro Alassio quest’anno sta partecipando a tanti campionati e gira i palazzetti di tutte
la Liguria. A livello femminile è
La festa di Natale è stato un
evento che dalle 9,30 di mattina
alle 18 ha fatto giocare tutti gli
iscritti alla Pallacanestro
Alassio dai 4 ai 17 anni. Si sono
svolte tante partitelle, si sono
fatte le gare individuali e un pic-
presente nei campionati Under
17 (nate nel ‘97-’98-’99), Under
15 (nate nel ‘99-’00-’01),
Esordienti femminili (nate nel
‘02-’03-’04) mentre a livello maschile Under 17, Under
15, Under 14, Under 13 e tutti
VELA
Al Circolo Nautico “Al Mare” e
Marina di Alassio S.p.A. per il 2014
un calendario ricco di manifestazioni
Da oltre ottant’anni il C.n.a.m.
Alassio, con il consolidato apporto della Marina di Alassio
S.p.A., divulga l’amore per il mare e per gli sport acquatici, anche organizzando diversi eventi
di richiamo nazionale ed internazionale per appassionati e
professionisti, senza tralasciare
l’attività principale, rappresentata dalla Scuola di Vela, attraverso la quale diversi giovani sono diventati poi Atleti a livello internazionale partecipando a diverse edizioni delle Olimpiadi.
Il calendario 2014, ufficializzato di recente, si apre con
l’Epifania del Subacqueo, giunta
al suo 12° anno.
Nata quasi per gioco, con la
collaborazione di tutti i Diving
della zona, vedrà impegnato il
gruppo sub del C.n.a.m. Alassio,
che, mascherato da Befane, andrà a deporre una corona di alloro sul Cristo degli Abissi, nei
fondali dell’Isola Gallinara. La
manifestazione a terra, che si
terrà presso Piazza Beniscelli,
prevede la benedizione della
corona da parte del Mons.
Angelo De Canis, Parroco di
Alassio, e l’animazione con i
truccatori per tutti i bambini, e
genitori, che confluiranno al ludico appuntamento.
Tutti avranno la possibilità di
sentirsi Befana per un giorno!
Per quanto concerne l’attività
velica avrà inizio, come consuetudine, nel primaverile mese di
marzo.
Il primo evento, il Meeting
Internazionale della Gioventù,
l’8 e il 9, sarà un valido banco di
prova per i giovani della Classe
Optimist, che dovranno affrontare le impegnative selezioni per
i Campionati Europei e mondiali.
Sono attesi infatti numerosi atleti del Lago di Garda, di Como e
dalla vicina Toscana.
Nella due giorni Alassina di
questa manifestazione, confidando nel meteo favorevole, saranno programmate cinque regate.
Altro appuntamento storico
del marzo Alassino vedrà impegnato il sodalizio nella Settimana
Internazionale della Vela
d’Altura, dal 14 al 16.
Per tutti gli Armatori che solitamente si misurano sui campi
di regata nei vari campionati invernali, sarà questo l’appuntamento valido come selezione al
Campionato Italiano IRC e ORC.
Lo stesso, infatti, avrà sede a
Loano nel mese di Luglio.
Considerata la vicinanza delle
due località rivierasche e la similitudine dei campi di regata, costituirà un particolare interesse
per tutti gli Armatori in preparazione al Campionato stesso.
La Settimana Internazionale
della Vela d’Altura si articolerà
sulle cinque prove da disputare
nei tre giorni di regata.
Nei mesi estivi, da Giugno a
Settembre, abbiamo in programma eventi rivolti ai Soci.
Sono infatti riproposte le regate giornaliere, aperte ovviamente anche agli Armatori degli altri
Club vicini: Trofeo Mokalito,
Trofeo Autocrocetta e lo storico
Trofeo Autocentauro.
In considerazione del successo ottenuto nel 2013, prevedendo una crescita di partecipazione, riproponiamo a Giugno la
Gara di Nuoto in Acque li ere:
Miglio Marino Alassio, che si affaccia al secondo anno con i migliori presupposti.
La 29a edizione della classicissima di pesca alla piccola traina:
“Trofeo dei 2 Golfi ” sarà l’appuntamento clou, per i Soci pescatori, nel mese di Ottobre.
E sempre a Ottobre, dopo il
successo organizzativo ottenuto
nell’anno 2012 in occasione
dell’Alassio October Sailing, riproponiamo la Gold Cup D-One,
dal 16 al 19, il Campionato
Europeo della Classe D-One che
quest’anno ha scelto Alassio per
la disputa di questo importante
appuntamento Internazionale.
Sono previsti partecipanti da
ogni parte d’Europa!
Per maggiori informazioni:
www.cnamalassio.it
colo rinfresco per festeggiare
anticipatamente il Natale. Per
permettere a tutti di giocare e
fare tante partite la Festa è stata
divisa per gruppi: al mattino
hanno iniziato i più piccoli (nati
i campionati minibasket che
coinvolgono i bambini e le bambine dai 4 agli 11 anni.
“Siamo quasi a metà anno e
non possiamo che essere soddisfatti sia in termini di iscrizioni
e nate nel 2006-07-08-09) poi è
stato il turno dei 2003-04-05; il
pomeriggio è stato dedicato prima ai nati/e dal 2000 al 2002 e
hanno concluso la festa i più
grandi delle annate 1997-98-99.
Se per i più piccoli l’evento clou
che di risultati sportivi – dicono
i dirigenti dell’Alassio –.
Ricordiamo che da gennaio riprenderemo con tutti gli allenamenti e che le iscrizioni sono
sempre aperte, chiunque può
venire in palestra a provare e se
è stato l’arrivo di Babbo Natale
che ha dispensato regali, per i
più grandi il torneo e l’ospite
d’eccezione Niccolò Martinoni
(giocatore di Serie A che gioca a
Casale Monferrato) hanno reso
speciale una bellissima giorna-
ogni settimana registriamo debutti di nuovi ragazzi o ragazze
vuoi dire che si può provare
questo bellissimo sport a tutte
le età. Concludiamo augurando
a tutti gli alassini un Felice
2014”.
Lunedì 20 Gennaio 2014
CALCIO
Si è conclusa lo scorso weekend
la seconda edizione della Winter
Cup, torneo giovanile di calcio organizzato dalla Baia Alassio Calcio.
Sono state 63 le squadre che hanno partecipato agli otto tornei suddivisi in varie categorie dai pulcini
leva 2005 fino agli allievi di età compresa fra i 15 e 16 anni. Gli incontri
iniziati il 27 dicembre e conclusi il
giorno dell’Epifania si sono svolti in
una prima fase all’interno del palazzetto dello sport di Alassio, con gli
atleti piú piccoli, mentre quelli con i
più grandi nel nuovo stadio
Ferrando.
Grande partecipazione delle squadre provenienti dalle regioni limitrofe di Piemonte e Lombardia, che hanno premiato con la loro disponibilità
il buon lavoro fatto nell’organizzare
gini delle squadre che hanno partecipato è possibile vederli su
www.sportalassio.it, il nuovo portale dello sport alassino, attualmente
dedicato prevalentemente al mondo del calcio ma che prossimamente vuole diventare, in una veste grafica completamente rinnovata, un
portale di riferimento per le associazioni sportive della città con contenuti riguardanti informazioni su
eventi e strutture.
Il prossimo appuntamento calcistico è per la Spring Cup dal 24 aprile.al.22 giugno 2014. con i consueti
tornei di calcio giovanile, tra cui
l’ormai famoso torneo internazionale “Balun e Matetti”, riservato ai PULCINI TERZO ANNO (leva 2003) che
vede la partecipazione di squadre
estere e professionistiche italiane.
delle giornate sportive dove, incastrare i tempi di gioco, non sempre è
stato così semplice.
L’artefice di queste singole manifestazioni e’ il neo presidente della
Baia Alassio Calcio, Andreino
Durante, che da diversi anni con
grande impegno riesce a portare ad
Alassio numerose squadre nazionali ed estere nei vari tornei che organizza nella città del muretto durante l’anno.
“Sono molto soddisfatto” - afferma
Il Presidente Durante – “sia per la
grande partecipazione sia per la qualità dei partecipanti. Voglio complimentarmi con tutti i ragazzi del nostro
settore giovanile che in tutte le categorie si sono fatti valere. Un doveroso
grazie è dovuto all’Amministrazione
Comunale per averci messo a disposizione gli splendidi impianti del
Palazzetto, di Loreto e del Ferrando e
alla ge.s.co. per la preziosa collaborazione. Un grazie particolare a tutti i
volontari, dirigenti e non, che si sono
prodigati per la buona riuscita della
manifestazione.”
Sotto il profilo sportivo è la città
di Sanremo, con la sua squadra di
punta della Carlin’s Boys, quella che
è riuscita a portare a casa il maggior
numero di trofei in questi giorni, segnale di un vivaio giovanile molto
forte e di una base societaria ben
consolidata che punta a valorizzare
le nuove leve.
Tutti i risultati con alcune imma-
Di seguito un riepilogo delle squadre salite sul podio per ogni torneo
svolto:
PULCINI 2003
1° Carlin’s Boys
2° San Filippo Neri
3° Baia Alassio
PULCINI 2004
1° Accademia Calcio Alba
2° Imperia
3° Carlin’s Boys
PULCINI 2005
1° Virtus Sanremo
2° Baia Alassio
3° Carlin’s Boys
ESORDIENTI 2002
1° Carlin’s Boys
2° Baia Alassio
3° Carlin’s Boys (squadra n.2)
ESORDIENTI 2001
1° Arenzano
2° Carlin’s Boys
3° Cairese
GIOVANISSIMI 1999
1° Libarma
2° Arenzano
3° Baia Alassio
GIOVANISSIMI 2000
1° Baia Alassio
2° Santhià
3° Centallo
ALLIEVI 1997-98
1° Carlin’s Boys
2° Virtus Mondovì
3° Centallo
TENNIS
Grandi festeggiamenti all’“Hanbury Tennis Club”
di Alassio per le feste natalizie 2013/14
(FOTO SILVIO FASANO PRESSO CASA DEL DISCO)
Lunedì 20 Gennaio 2014
11
«L'ALASSINO»
LUTTI CITTADINI, NECROLOGI, ANNIVERSARI
TINA GALLO
VED. NATTERO
MARIA MADDALENA
FASSIO
ma il 30 Novembre purtroppo ci
ha lasciato.
Ci è sembrato giusto ricordarla
con le parole di chi più l’ha amata
e che meglio la descrivono, una
piccola-grande donna capace di
immensi coraggio e generosità.
PIER LUIGI
CAMPARINI
16/1/2012 - 16/1/2014
LIBRI-VHS-CD
NO LIBRI SCOLASTICI/ENCICLOPEDIE
Gettarli dispiace, però il posto che occupano serve.
Che fare?
Lasciali sui tavoli posti nella “Galleria C. Chaplin”.
Chi li prenderà lascerà un’offerta a favore
A.I.R.C.
Ciao Mamma. Ciao Lena.
dell’
Recuperi spazio, procuri piacere ad altri
e aiuti la ricerca sul cancro.
L’Associazione Vecchia Alassio
porge a Simona e a tutta la sua famiglia le più sentite condoglianze.
Associazione Volontari Baia del Sole
MARIA TERESA BOLLA
VED. TANTALO
12/9/1925 - 26/12/2013
Alla cara Mamma
Ciao Mamma Tina, nel giorno
di S. Lucia ci hai lasciato, dopo
tanti anni che ci hai accudito
amorevolmente, sobbarcandoti
sulle esili spalle al doppia figura
di Padre e di Madre, non facendoci mai mancare nulla.
Instancabile lavoratrice, ci hai
insegnato tutto, ma specialmente l’aiuto al prossimo, il rispetto
per tutti e tutto.
Quando rientravamo a casa
c’era sempre il Tuo dolce sorriso e i tuoi occhi azzurri ad accoglierci, facendoci sentire il calore del focolare domestico.
Hai finalmente raggiunto
Papà e da lassù riuniti, seduti su
una nuvola guarderete verso di
noi.
Ora che siamo soli quaggiù
l’eco della Tua voce rimarrà
sempre nei Nostri Cuori e il ricordo del Tuo sorriso nella nostra mente.
TI ABBIAMO SEMPRE VOLUTO BENE.
CIAO TINA
Tuoi Giacomo e Domenico
L’A.V.A. partecipa al dolore
dei figli e porge le più sentite
condogliane.
ANTONIA PORCELLA
“GINETTA”
1923 - 2013
Il 24 dicembre u. sc., è mancata serenamente all’affetto dei
suoi cari. Dopo una lunga vita
terrena vissuta cristianamente
ha raggiunto il suo amato marito, i suoi tre angeli, il fratello e i
suoi genitori.
È stata un grande esempio di
onestà e vitalità. La ricordano
con immenso affetto i cugini, i
nipoti, i parenti e le amiche.
L’A.V.A. esprime cordoglio ed
è vicina a tutti i famigliari
dell’amata “Ginetta”.
GIOVANNI ZIONI
PARTECIPAZIONE
La delegazione FAI di Albenga-Alassio partecipa al dolore
della Dott.ssa Monica Zioni, già
attiva e preziosa capo Delegazione, per la perdita del suo
amatissimo padre e porge le più
sentite condoglianze a tutta la
famiglia.
L’A.V.A. si unisce al cordoglio
e porge le più sentite condoglianze alla dott.ssa Zioni e famiglia.
Chiamatemi Lena
Ciao, per cortesia, chiamatemi
Lena!
All’anagrafe, sono stata registrata con il nome Maria Maddalena,
ma, da quando sono nata, per tutti
sono Lena. Sono nata ad Alassio il
23 Aprile del 1934 e mi è stato raccontato che fossi nata non a termine, ma di sette mesi. Sono stata
battezzata subito dopo la nascita;
si pensava che non sarei vissuta a
lungo… Nonostante le previsioni,
sono cresciuta ugualmente. Da
bambina, ho superato una pleurite
e mi sono state asportate le tonsille da sveglia. Ricordo di essere stata una bambina molto vivace, se
volete, chiedete conferma a mia
sorella Ester. Oltre a mia sorella
Ester, in famiglia, vivevano mio
Papà, mia Mamma e mia Nonna.
Mia figlia sostiene che il nostro nucleo familiare dovrebbe essere descritto in un ordine diverso, ossia:
Nonna, Mamma, Papà. Archetipo
di tipo Matriarcale. Sarà quello, la
genetica, il momento storico o non
so cosa, ma dicono io sia sempre
stata una donna molto determinata e combattiva e nello stesso tempo, una madre dolce, affettuosa,
comprensiva. Sono “ragazza-madre”, uhh, che scandalo all’epoca!
Una cosa di cui molte donne si sarebbero vergognate, io, invece, ho
fatto la mia scelta, sono andata
avanti per la mia strada. Devo riconoscere che, anche in questo caso,
un grande sostegno l’ho avuto da
mia sorella Ester. Quindi, ho vissuto ventisei anni con mia figlia,
poi, visto che mia figlia era già
grande, mi sono sposata. La mia famiglia oggi è composta da me, mia
figlia, mio genero (che considero
mio figlio) e Valentina, che non è
mia nipote, come si potrebbe pensare, ma è il mio affettuosissimo
cane. Tre anni fa, sono rimasta vedova, la badante di mio marito è
stata con me per i primi cinque mesi dopo l’evento luttuoso, poi, ho
vissuto per circa cinque mesi con
mia figlia e mio genero. Successivamente però, la mia natura indipendente e il desiderio di libertà,
hanno prevalso su tutto e su tutti;
sono tornata a casa mia e ho vissuto da sola, in compagnia del mio
cane. Nel mio tempo libero andavo
a spasso con il cane, avevo cura
della mia persona, mi facevo tingere i capelli, mettevo lo smalto. Con
mia figlia e mio genero uscivo per
andare a mangiare fuori e d’estate,
ci è sempre piaciuto fare i pic-nic
in montagna o fare il barbecue o
come dico io, il “barbacù” sul terrazzone di casa mia. La mia casa si
trova in una frazione di un paesino
dell’entroterra, per cui, le mie relazioni sociali, in questi ultimi tempi
erano limitate alle visite dei vicini,
del Parroco e, quando il clima lo
consentiva, scendevo fino alla bottega del paese per scambiare quattro chiacchiere. Mi piace molto la
Musica, ascolto di tutto, da
Pavarotti a Vasco, da quando sono
in pensione, mi sono avvicinata alla lettura e, da sempre, ho una
grande passione per la Storia e la
Politica… quella vera!!!
Pier Luigi,
hai dedicato tempo, pagine
ed articoli al giornalismo che
era la Tua grande passione.
Desiderano ricordarlo qui nel
secondo anniversario della
Tua scomparsa, la tua cara sorella Aurelia e la mamma, che
ti pensano sempre.
È serenamente mancata all’affetto dei suoi cari per ricongiungersi al suo adorato “Nino” Il figlio, la nuora, la nipote Francesca, i pronipoti Roberto e Antonio insieme ai parenti e agli amici la ricordano con tanto affetto.
L’A.V.A. addolorata per la
perdita di un’altra Alassina, si
unisce al dolore dei famigliari.
2/1/2013 - 20/1/2014
MARIA DOMINICA
TORTAROLO
VED. DI SOMMA
Il 6 gennaio u.sc. è mancata
all’età di anni 91 “NINNI” Maira
Dominica Tortarolo.
Le figlie la ricordano a chi l’ha
conosciuta e le ha voluto bene.
SERGIO GAIBISSO
Al momento di andare in stampa
la redazione dell’A.V.A apprende la
notizia della scomparsa di
Sergio Gaibisso
Ai familiari porge sentite condoglianze.
Un anno è passato. Ci sei più
oggi di ieri. Ti saluto con una frase che sono sicuro a te sarebbe
piaciuta tanto: “...chi teme la
morte non è mai vissuto... ed io
sono vissuto anche troppo... la
vita non è che un tratto di congiunzione tra due eternità, il
passato ed il futuro”.
Un anno di cambiamenti, di
nuovi traguardi, un anno di impegno, di lavoro e di soddisfazioni… un anno impegnativo,
fatto di giornate lunghissime e
notti piccolissime… un anno di
gioie e di dolori… di delusioni e
nuove ambizioni… un anno che
ci ha salutato il vero pilastro
della nostra azienda e delle nostre vite. Oggi 2 gennaio il nostro grazie va tutto a te che hai
reso possibile tutto questo e
quello che verrà. Il nostro capitano sei sempre tu.
Ciao babbo!
LUTTI CITTADINI
A cura dell’Assoc.Vecchia Alassio
ANNIVERSARI
ISA PONTI SCOSCERIA
31/1/2007 - 31/1/2014
Questo in sintesi è un po’ di
“Lena”. Se potesse parlare, ve lo
racconterebbe con le sue modalità, simpatiche e spiritose, con la
serenità e gioia di vivere che l’hanno sempre animata e resa davvero
unica. Questo non lo penso solo io,
ma me lo dicono in tanti.
§
Quelle che avete appena letto
sono le belle parole che Simona
ha scritto per presentare la
Mamma al personale dell’Ospedale San Bartolomeo di Sarzana,
dove venne ricoverata lo scorso
Marzo, a seguito di una grave
emorragia cerebrale. Lena ha
combattuto a lungo con la forza
che l’ha sempre contraddistinta,
PASQUALE BALZOLA
Sono passati 7 anni da quando ci hai lasciato.
Ti ricordiamo sempre con immutato affetto.
Gianni, Luca con Eugenia
e la piccola Lisa
DICEMBRE 2013
BELMONDO Bianca
in Mela
anni 70
BOLLA Maria Teresa
ved. Tantalo
anni 88
BORGHI Maria Clelia “Suora
della Carità S. Giovanna
Antida Thouret”
anni 89
CARAGLIANO Lucio
anni 82
CORIO Stefano
anni 82
COTTA Natalina
in Mugnosso
anni 69
DE MEO Teresa ved. Tufo anni 84
FASSIO Lena ved. Carlini anni 79
GALLO Tina ved. Nattero anni 81
LA FLORIO Francesco anni 72
PORCELLA Antonia “Ginetta”
ved. Schivo
anni 90
ROSETTA Maria
ved. Quartara
anni 94
SIDOLET Giuseppina
in Fabro “Pina”
anni 83
ZIONI Giovanni
anni 73
L’Associazione Vecchia Alassio,
tramite il suo giornale l’Alassino, porge le più sentite condoglianze a tutti i famigliari.
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«L'ALASSINO»
Lunedì 20 Gennaio 2014
Giovedì 13 febbraio
LA BICICLETTA VERDE
di Haifaa Al-Mansour con Waad Mohammed,
Reem Abdullah, (Arabia Saudita / Germania 2012, 98’).
Wadjda ha dieci anni e sogna di pedalare su una bicicletta, come fanno
i suoi coetanei maschi. Anche se in
Arabia Saudita le rigide regole islamiche non permettono che un sogno
del genere si realizzi, Wadjda è piena
di risorse, e capace di ricorrere a mille stratagemmi per eludere i dettami
della tradizione e conquistarsi una
fragile libertà.
I Fiori di Bach
a cura di Caterina Maggi BFRP
C
arissimi amici eccoci di nuovo al nostro consueto appuntamento. Inizio subito col porgere a tutti voi gli auguri più sinceri e veri per il nuovo anno. Nel corso di questi anni abbiamo parlato
del Dott. Bach,del suo meraviglioso Metodo, e di ognuno dei 38 Fiori;
ora all’inizio di questo nuovo anno vi propongo un ‘ripasso’ col brano di M.Scheffer, grande esperta tedesca, dal titolo: “LE EMOZIONI
NEGATIVE BLOCCANO IL NOSTRO SISTEMA IMMUNITARIO.”
Le emozioni negative rappresentano una componente della vita altrettanto importante di quelle positive. Spesso, però, uno stato
d’animo negativo ci condiziona in
modo cosciente ma anche a livello inconscio al punto tale da incidere sul nostro benessere generale e bloccare il nostro sviluppo,
anzi, addirittura il nostro sistema
immunitario, provocando una
malattia.
Per questo l’attenzione alla salute spirituale è ancora più importante di quella fisica. I Fiori di
Bach aiutano a superare gli stati
d’animo negativi e a sciogliere i
blocchi spirituali.
Edward Bach lavorò da principio come batteriologo e immunologo. Le osservazioni da lui condotte sui pazienti e la pratica
dell’omeopatia rafforzarono la
sua convinzione che le malattie fisiche hanno origine nell’animo
umano, e Bach dedicò sempre
più la sua attività di ricerca allo
sviluppo di un metodo di trattamento naturale mirato a questa
«vera origine» della malattia.
Per potersi concentrare completamente su questo compito,
rinunciò al suo studio londinese.
Ideò un sistema fondato su 38 stati spirituali «archetipici» e nel corso dei suoi viaggi in Inghilterra e
nel Galles individuò 38 Rimedi ricavati da sostanze naturali per
superare questi stati spirituali
negativi, mettendo così a punto
la sua Floriterapia… Oggi i concentrati di Fiori usati nella terapia
originale di Bach sono diffusi in
tutto il mondo e si sono affermati
nell’ambito della terapia delle
cause spirituali dei mali fisici…”
Come avete visto dalla prima
pagina, nel mese di febbraio vi
proponiamo una delle nostre ‘seirone’dedicata alla meraviglia dei
Fiori di Bach; sarà bello ‘parlone
tra de nui’! A tutti, come sempre,
BUON VENTO!
Giovedì 20 febbraio
VADO A SCUOLA
di Pascal Piisson con Golshifteh Farahani, Hamid
Djavadan, Hassima Burgan,
(Francia/Germania/Afghanistan 2012, 103’).
Il programma
Alassio Cineforum
è a cura del C.G.S.
Club Amici del Cinema - Genova
in collaborazione con Acec Sas Liguria
Via S. Giovanni Bosco, n. 12 - Alassio
Jackson, un bambino di dieci anni di Laikipia, in Kenia, ogni mattina
deve fare 15 chilometri per raggiungere Soi Oudo School, in cima a una
collina. La scuola di Zahira, marocchina di undici anni, è troppo lontana per riuscire a rientrare poi a casa in giornata: ogni lunedì saluta la
sua famiglia che rivedrà solo il fine settimana. In un altro angolo del
mondo,
Bay of Bengal, in India, la sete di sapere dà a Samuel, costretto su una sedia a rotelle, la forza per raggiungere la scuola dopo un percorso accidentato. Il sogno di Samuel è di diventare un dottore. Infine, Carlito, undicenne della Patagonia: per lui, ogni mattina, 25 chilometri a cavallo.
Nozze d’oro
[email protected]
www.donboscoalassio.it
Orario spettacoli: ore 16.00 - 21.00
Ingresso singolo: 5 Euro
Giovedì 23 gennaio
OH BOY, UN CAFFÈ A BERLINO
di Jan Ole Gerster con Tom Schilling, Mark
Hosemann, Friederike Kempter, Michael
Gwisdeck, (Germania 2013, 83’).
Sorprendente opera prima girata in bianco
e nero, campione d’incassi in Germania e
paragonata a II giovane Holden.
Una giornata nella vita di Niko, trentenne
spaventato dalla responsabilità, tra gag e
malinconia. In una Berlino dove la ricerca
di normalità si scontra con un passato che
ancora brucia, Niko troverà il caffè che cerca dal mattino e anche un obiettivo da dare ai suoi trent’anni.
Giovedì 30 gennaio
ZORAN, IL MIO NIPOTE SCEMO
di Matteo Oleotto con Giuseppe Battiston, Rok Prasnikar, Teco Celio,
Roberto Citran, (Italia/Slovenia 2013, 106’).
Promettente esordio in
cui si mescolano tenerezza e cattiveria. La morte
improvvisa di una zia sconosciuta diventa l’occasione del riscatto per
Paolo, ubriacone cinico e
bugiardo. L’eredità della
zia è un nipote: compito,
impacciato, fors’anche un
po’ ritardato ma un assoluto fenomeno nel gioco delle freccette. Se
vincesse il campionato mondiale e i 60mila euro in palio la vita dello zio potrebbe cambiare, e magari Paolo imparerà a fare i conti con
i sentimenti degli altri. PREMIO DEL PUBBLICO DELLA SETTIMANA DELLA
CRITICA E PREMIO SCHERMI DI QUALITÀ A VENEZIA 2013.
Giovedì 6 febbraio
SACRO GRA
di Gianfranco Rosi, (Documentario, Italia
2013, 93’).
Due anni con un mini-van sul Grande
Raccordo Anulare di Roma, la più grande autostrada urbana d’Italia, alla ricerca di storie e di personaggi marginali e
imprevedibili: un barelliere, un principe, un nobile piemontese, un attore di
fotoromanzi, un anguillaro.
Il cinema di finzione cede il passo a un
documentario che riprende la realtà come se fosse cinema. L EONE D ’O RO A
VENEZIA 2013.
Gina e Bruno Bozzolo lo scorso 23 novembre hanno celebrato le loro nozze
d’oro. Li hanno festeggiati figli, nipoti, parenti e amici, con i migliori auguri
per tanti anni felici da vivere sempre insieme.
Anche l’A.V.A. partecipa alla gioia della famiglia, augurando tanta felicità.
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articoli e le lettere devono pervenire alla Redazione entro il 25 di
ogni mese per la pubblicazione ne «L’Alassino» del mese successivo.
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diritto di manifestare il proprio
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