Circolare_AreaTecnica_24febbraio_Notiziario

SOLUZIONE srl
Servizi per gli enti locali
www.entionline.it
Aggiornamento Area Tecnica
Circolare 24 febbraio 2014
Notiziario entionline + Notizie quotidiani
dal 17 al 22 febbraio 2014
Notiziario entionline (riportiamo
le news, di interesse per l'Area
Tecnica, pubblicate nel nostro sito www.entionline.it nella settimana
trascorsa)
CNG: geometra dipendente pubblico
Il Consiglio Nazionale dei Geometri ha diffuso la circolare prot. 1593 del 13 febbraio 2014,
nella quale ha ricordato che è consentita l’iscrizione all’albo dei geometri da parte dei
pubblici dipendenti; tali soggetti, una volta iscritti all’albo, possono pacificamente svolgere
l’attività professionale nell’interesse dell’amministrazione di appartenenza, mentre sarà
l’ente datore di lavoro, sulla base della normativa applicabile allo specifico rapporto di
lavoro, stabilire se potranno esercitare anche la libera professione.
Ministro Infrastrutture: seconda tranche programma 6000 campanili
Con nota del 13 febbraio 2014 il Ministero delle Infrastrutture annuncia che il Ministro ha
firmato il decreto di approvazione della graduatoria della seconda tranche del Programma
6000 Campanili, che comprende 59 progetti, per un finanziamento totale di ulteriori 50
milioni di euro, che vanno ad aggiungersi ai 115 già approvati con la prima fase del
programma.
Vai alla graduatoria dei Comuni
Vai alla mappa della ripartizione degli interventi
Conversione milleproroghe: edificazione e fonti rinnovabili
La Camera ha approvato la conversione in legge del D.L. n. 150/2013 "Milleproroghe": tra
le modifiche si segnala la soppressione dell’articolo che prorogava di un anno gli effetti del
decreto legislativo n. 28/2011, che dava la possibilità, per il nuovo edificato e per le
ristrutturazioni edilizie rilevanti, a seconda della richiesta del titolo di edificazione, di
ottenere che una percentuale del 20 o del 35 o del 50 per cento di energia prodotta venisse
da fonti rinnovabili.
CdP: servizio di igiene ambientale
La Cassa Depositi e Prestiti ha reso disponibile il volume “Rifiuti – Obiettivo discarica
zero”, uno studio che fornisce un quadro delle più rilevanti caratteristiche del servizio di
igiene ambientale in un momento di profondi cambiamenti, individuando alcune aree di
intervento sulle quali agire per imprimere nuovo slancio ad un comparto determinante
per la competitività del Paese.
Unioncamere: edilizia sostenibile
Unioncamere ha pubblicato il rapporto: “Il Partenariato Pubblico e Privato e l’edilizia
sostenibile in Italia nel 2013”, che a fronte della crisi del mercato delle opere pubbliche
individua nell’edilizia sostenibile una concreta opportunità per rilanciare occupazione e
investimenti; è disponibile anche una sintesi della relazione in oggetto.
Sulla questione si veda anche il Comunicato Unioncamere.
Notizie quotidiani (abbiamo
estrapolato i passaggi di maggiore
rilievo degli articoli, di interesse per l'Area Tecnica, pubblicati sui
quotidiani nella settimana trascorsa)
Riqualificazione o costruzione stadi
17/02/2014 - Il Sole 24 Ore
Dal 1° gennaio sono in vigore le norme per il rilancio dell'impiantistica sportiva dettate
dall'articolo 1, commi 303-306, della legge di Stabilità (n. 147/2013).
La cosiddetta legge stadi, pur se con qualche limitazione, asseconda concretamente
l'esigenza di promuovere sia la costruzione di nuovi stadi, sia gli interventi per
l'ammodernamento degli impianti esistenti. La procedura, che deve concludersi entro 120
giorni (180 in caso di atti di competenza regionale quali solitamente le varianti
urbanistiche) dal suo avvio, è la seguente:
- il soggetto interessato presenta al Comune uno studio di fattibilità corredato da un piano
economicofinanziario e dall'accordo con una o più associazioni o società sportive
utilizzatrici in via prevalente;
- il Comune, ove valuti positivamente il progetto in conferenza di servizi istruttoria, lo
dichiara entro 90 giorni di pubblico interesse;
- viene quindi presentato il progetto definitivo, sul quale il Comune o la Regione - previa
conferenza di servizi decisoria cui partecipano i soggetti titolari di competenze specifiche delibera in via definitiva sul progetto, eventualmente chiedendo le modifiche ritenute
strettamente necessarie.
È importante evidenziare che per legge:
- il provvedimento finale sostituisce ogni autorizzazione o permesso comunque
denominato necessario alla realizzazione dell'opera e ne determina la dichiarazione di
pubblica utilità, indifferibilità e urgenza;
- in caso di superamento dei termini fissati dalla legge il presidente del Consiglio dei
ministri, su istanza del proponente, assegna all'ente interessato 30 giorni per adottare i
provvedimenti necessari e, in difetto, la regione ovvero lo stesso Presidente del Consiglio
per gli impianti più grandi (superiori ai 4mila posti al coperto e 20mila allo scoperto)
adotta i provvedimenti necessari entro il termine di 60 giorni;
- in caso di interventi da realizzare su aree di proprietà pubblica o su impianti pubblici
esistenti, il progetto approvato è fatto oggetto di idonea procedura di evidenza pubblica.
Anzitutto, la norma precisa che lo studio di fattibilità non può prevedere altri tipi di
intervento, salvo quelli strettamente funzionali alla fruibilità dell'impianto e al
raggiungimento del complessivo equilibrio economico-finanziario dell'iniziativa e
concorrenti alla valorizzazione del territorio in termini sociali, occupazionali ed economici.
È comunque esclusa la realizzazione di nuovi complessi di edilizia residenziale.
L'ultima cautela fissata dalla legge attiene al disfavore per la realizzazione di nuovi stadi.
Gli interventi agevolati, infatti «laddove possibile, sono realizzati prioritariamente
mediante recupero di impianti esistenti o relativamente a impianti localizzati in aree già
edificate».
Guido Inzaghi
Novità Sistri
18/02/2014 - Il Sole 24 Ore
Il ministero dell'Ambiente, di concerto con quelli di Sviluppo economico e Infrastrutture,
nei prossimi giorni completerà un decreto ministeriale che alleggerirà molti adempimenti
sul Sistri, il sistema informatico per la tracciatura dei movimenti di rifiuti.
Il decreto eviterà alle piccole imprese l'obbligo di dotarsene; sarà il caso, per esempio, di
microimprenditori come i barbieri o i contadini. E la "chiavetta" Usb è destinata a
scomparire.
In sostanza, secondo i contenuti del decreto, che Il Sole 24 Ore è in grado di anticipare,
resteranno soggette al sistema le organizzazioni e le imprese di maggiori dimensioni che
producono rifiuti speciali pericolosi.
Intanto, però, le sanzioni Sistri potrebbero slittare ancora. Secondo un emendamento al Dl
milleproroghe discusso ieri sera dall'Aula della Camera, le penalità per chi non si adegua
al Sistri potrebbero diventare operative dal gennaio 2015.
In aggiunta a questo, molte modifiche al Sistri sono già state introdotte: la riduzione del
50% delle interazioni tra black box e chiavette Usb (chiavette che in prospettiva
spariranno), la ripetizione automatica del numero Pin, la disponibilità dei codici Onu
identificativi dei rifiuti, la precompilazione delle schede nel caso in cui il trasportatore sia
anche destinatario del rifiuto.
Altre modifiche dovrebbero diventare operative dal 3 marzo, quando entreranno nel
sistema i produttori di rifiuti speciali pericolosi e dei rifiuti urbani della Regione
Campania; queste nuove modifiche consentiranno un canale informatico unico per la
soluzione dei singoli problemi e daranno la possibilità di compilare le schede
indistintamente da parte di tutti i soggetti della filiera (prima della movimentazione del
rifiuto).
Jacopo Giliberto
Accatastamento impianti fotovoltaici
19/02/2014 - Il Sole 24 Ore
Con la circolare 36 del 19 dicembre 2013 delle Entrate, emessa dopo l'incorporazione
dell'agenzia del Territorio, vengono riassunti in forma organica gli adempimenti previsti
sotto il profilo catastale e fiscale per gli impianti fotovoltaici, in precedenza disciplinati
autonomamente dalle due Agenzie.
Per gli impianti di modesta rilevanza si ricorda che la risoluzione 3 del 6 novembre 2008
dell'agenzia del Territorio, dopo avere specificato che i pannelli fotovoltaici costituiscono
impianti da considerare fissi ai fini catastali, già aveva esonerato dall'obbligo di
accatastamento quelli «aventi modesta potenza e destinati prevalentemente ai consumi
domestici». Con la nota 31892 del 22 giugno 2012 dell'agenzia del Territorio viene
precisato che è necessario procedere, con dichiarazione di variazione da parte del soggetto
interessato, alla rideterminazione della rendita catastale dell'unità immobiliare a cui
l'impianto risulta integrato quando lo stesso ne incrementa il valore capitale (o la relativa
redditività ordinaria) di una percentuale pari al 15% o superiore, in accordo alla prassi
estimativa adottata dall'amministrazione catastale.
E in tal senso l'agenzia del Territorio ha dato istruzioni con la circolare 1/2006: il rapporto
tra redditività impianto e redditività abitazione va eseguito con valori riportati al 1988-89,
data di riferimento delle attuali rendite iscritte in catasto.
Con la circolare 36, nell'ottica di una maggiore chiarezza, fermo restando l'obbligo sopra
ricordato di variazione catastale nel caso in cui l'impianto comporta l'incremento della
originaria rendita di una percentuale pari o superiore al 15%, sono stati forniti alcuni
parametri oggettivi per individuare i casi in cui non sussiste l'obbligo di accatastamento (e
gli impianti sono considerati beni mobili). Si tratta dei casi in cui:
- la potenza nominale dell'impianto fotovoltaico non è superiore a 3 kilowatt per ogni
unità immobiliare servita dall'impianto stesso;
- la potenza nominale complessiva, espressa in kilowatt, non è superiore a tre volte il
numero delle unità immobiliari le cui parti comuni sono servite dall'impianto,
indipendentemente dalla circostanza che sia installato al suolo oppure sia
architettonicamente o parzialmente integrato ad immobili già censiti al catasto edilizio
urbano;
- per le installazioni ubicate al suolo, il volume individuato dall'intera area destinata
all'intervento (comprensiva, quindi, degli spazi liberi che dividono i pannelli fotovoltaici)
e dall'altezza relativa all'asse orizzontale mediano dei pannelli stessi è inferiore a 150 metri
cubi.
Antonio Iovine
Novità Sistri
19/02/2014 - Il Sole 24 Ore
La moratoria sulle sanzioni Sistri si allunga di cinque mesi e la loro applicazione decorre
dal 1° gennaio 2015 anziché dal 1° agosto 2014. Anche il "doppio binario" per l'utilizzo dei
tradizionali registri e formulari cartacei in aggiunta all'uso del Sistri si prolunga fino alla
fine dell'anno.
Queste le conseguenze dell'emendamento approvato dall'aula di Montecitorio nella seduta
del 17 febbraio al testo del Ddl di conversione del decreto legge 150/2013 (il
Milleproroghe). Tutto il resto rimane nel solco tracciato dall'articolo 11 del decreto legge
101/2013 (legge 125/2013). Ora il Dl Milleproroghe torna al Senato per la definitiva
conversione in legge (entro il 28 febbraio).
La modifica incide sul comma 3-bis dell'articolo 11 che aveva: riservato il Sistri ai rifiuti
pericolosi; ridisegnato i soggetti obbligati all'adesione e all'utilizzo del Sistri; fatto
decorrere l'applicazione delle sanzioni e la cessazione del sistema del doppio binario di
tracciabilità (cartacea e informatica) alla data del 1° agosto 2014.
Inoltre tale articolo 11 aveva individuato due date di partenza distinte in ragione della
categoria di appartenenza di enti e imprese obbligati al sistema di tracciabilità dei rifiuti. Il
1° ottobre 2013, infatti, sono partiti gestori di rifiuti pericolosi e nuovi produttori. Resta
confermato che lunedì 3 marzo partiranno i produttori iniziali di rifiuti speciali pericolosi
(compresi quelli che ne effettuano la sola attività di stoccaggio in R13 o in D15); gli enti e le
imprese che trasportano rifiuti speciali pericolosi da loro stessi prodotti; i Comuni e le
imprese di trasporto dei rifiuti urbani del territorio della regione Campania.
Paola Ficco
Novità Sistri
21/02/2014 - Il Sole 24 Ore
Alleggerimenti in vista per il Sistri ma che difficilmente saranno tutti operativi per la
partenza del prossimo 3 marzo, stabilita per i produttori iniziali di rifiuti pericolosi, i
trasportatori in conto proprio e, nella sola Regione Campania, per i Comuni e trasportatori
di rifiuti urbani. Seconda partenza dopo il primo "round" del 1° ottobre 2013 che ha
riguardato gestori e nuovi produttori di rifiuti speciali pericolosi.
Avvio confermato anche dopo l'emendamento al decreto Milleproroghe perché questo
incide solo sulla decorrenza delle sanzioni e sull'allungamento del "doppio binario"
documentale ma non sull'operatività, come stabilita dall'articolo 11, del decreto legge
101/2013.
La riduzione degli adempimenti e della platea dei produttori iniziali di rifiuti pericolosi
obbligati è stata discussa nella riunione del 19 febbraio tra il ministero dell'Ambiente e il
Tavolo tecnico di monitoraggio, cui partecipano le associazioni di categoria. La riunione
ha confermato la futura introduzione di una serie di snellimenti procedurali, come
anticipato dal Sole 24 Ore del 18 febbraio: tra i molti, scomparsa della chiavetta Usb,
semplificazioni tecniche e informatiche per microraccolta e interoperabilità, ripetizione
automatica del Pin. Dal 3 marzo, inoltre, dovrebbe essere disponibile un canale
informatico unico per la soluzione dei problemi, mentre tutti i soggetti della filiera
potrebbero compilare in modo indistinto le varie schede prima della movimentazione del
rifiuto.
Paola Ficco
Decreto Destinazione Italia e novità APE
22/02/2014 - ItaliaOggi
Ai fini del rilascio dell'Ape, si dovrà tenere conto del raffrescamento derivante dalle
prestazioni energetiche delle schermature solari mobili, a condizione che la prestazione
energetica delle predette schermature sia di classe 2, come definita nella norma europea
EN 14501:2006, o superiore. Nei casi di omessa dichiarazione o allegazione dell'Ape ai
contratti di compravendita o di locazione immobiliare in luogo della nullità degli atti si
applica la sanzione pecuniaria. Restano esclusi dall'obbligo di allegare l'Ape i nuovi
contratti di locazione di singole unità immobiliari. Queste alcune delle novità contenute
nell'articolo 1, 7 comma e seguenti, del destinazione Italia diventato legge.
Cinzia de Stefanis