Itea spa ha raddoppiato i dipendenti

Data: giovedì 3 aprile 2014 Testata:
PROVINCIA
l'Adige
Pagina: 12
Dal 2007 ai 90 provinciali
in comando, aggiunti
altrettanti nuovi assunti
Itea spa ha raddoppiato i dipendenti
Alotti: società partecipate,
fabbriche di assunzioni
LUISA MARIA PATRUNO
[email protected]
Dal primo aprile è andato in pensione
Floriano Gubert, direttore generale di
Itea spa, o meglio il direttore generale
superstite della società, dopo che Paolo Toniolli nel 2012 aveva lasciato per
approdare ad A22. Il 31 marzo scorso
il consiglio di amministrazione di Itea
ha dunque deliberato una riorganizzazione dell’organigramma, benché la
società sia destinata - per volontà annunciata dalla nuova giunta Rossi - ad
Oggi la giunta Rossi
vuole ritornare all’ente
funzionale, ma non
lascerà a casa
il personale in più
essere reinglobata nella struttura provinciale tra meno di un anno.
La riorganizzazione elimina le due direzioni generali e redistribuisce le competenze tra i cinque settori in cui è suddivisa la struttura: Settore Affari generali (Silvano Librera), Finanziario (Carlo Aquilia), Utenti (Daniela Laghi), Investimenti (Ivano Gobbi), Servizio Patrimonio (Giulio Giacomelli). Viene istituita poi la Conferenza dei dirigenti,
coordinata da Silvano Librera, con attività di coordinamento e collegamento tra gli organi statutari e la struttura.
Le novità sono state comunicate alle
organizzazioni sindacali insieme all’orientamento, venuto dal presidente della Provincia, Ugo Rossi, di prorogare per un altro anno l’attuale Cda,
guidato dalla presidente Aida Ruffini,
che è scaduto, visto che la Provincia
intende ritrasformare in ente funzionale - per ragioni fiscali - la società nata nel gennaio 2007.
I problemi però non mancano, soprattutto per quanto riguarda il futuro del
personale di Itea spa, così come quello di altre società del Gruppo Provincia, che hanno assunto molte persone
senza concorso, ma seguendo le regole dei contratti di diritto privato. Se
Itea torna a diventare un ente funzionale della Provincia, dunque ente di
diritto pubblico, o addirittura le funzioni di Itea spa saranno svolte da una
struttura interna alla Provincia, i dipendenti dovranno essere solo dipendenti pubblici, dunque assunti per concorso come in tutti gli enti pubblici.
La pianta organica di Itea spa (al 31 dicembre 2012 ultimo dato disponibile)
è di 154 dipendenti di cui 88 in comando dalla Provincia (dunque dipendenti provinciali) e ben 66 con contratto
di diritto privato (Federcasa). Per non
lasciare a casa i 66 nuovi assunti senza concorso da Itea spa dal 2007 in poi,
la Provincia, come ha già annunciato
l’assessore all’edilizia abitativa, Carlo
Daldoss, sta pensando di istituire una
società «in house», di cui queste persone potranno diventare dipendenti,
non potendo esserlo della Provincia,
che «presti servizio» all’ente pubblico.
Walter Alotti, segretario generale della Uil del Trentino, è sconcertato da
questo modo di procedere della Provincia e attacca: «Non si capisce la necessità di cambiare l’organizzazione
di Itea spa a un anno dal cambio strutturale dell’ente e senza alcuna informazione preventiva ai sindacati. Ci siamo trovati davanti al fatto compiuto.
Noi da mesi stiamo chiedendo qual è
l’intenzione della Provincia riguardo
al futuro delle società partecipate e come si incastra tutto questo con il piano di miglioramento della pubblica amministrazione, che la giunta vuole adottare anche per le società. Rossi non
può continuare a dire ne parleremo,
chiediamo risposte».
Dal primo aprile, Gubert
è in pensione. Il Cda
riorganizza la struttura
della società che tra meno
di un anno non esisterà più
«La realtà - denuncia Alotti - è che le
società partecipate sono state per anni un modo per assumere spesso amici degli amici senza concorso o fare
più assunzioni del dovuto. Ora la Provincia vuole fare società in house per
garantire il posto a chi ormai è assunto? Oppure concorsi su misura? Noi
ne vogliamo parlare cominciando dal
caso Itea». Su Itea, infine, Alotti si esprime in termini molto critici anche nei
confronti della presidente Aida Ruffini: «I risultati non ci sono stati, la sua
riconferma non è opportuna».
L’allarme
Walter Alotti, segretario generale
della Uil del Trentino, da tempo
sta cercando di sapere dal
governatore Ugo Rossi notizie
sulla riorganizzazione delle società
partecipate, soprattutto nell’ottica
del contenimento della spesa
pubblica. Il dato di fatto, denuncia
la Uil, è che le società hanno
consentito assunzioni discrezionali
e spesso più assunzioni di quelle
necessarie. E oggi chi è assunto,
come nel caso di Itea, anche se la
società sarà riassorbita nella
Provincia non sarà licenziato.
Per aggirare i concorsi, contratti di servizio o ricollocazione a termine
Vieni assunto in una società
partecipata della Provincia con
contratto privatistico, a volte con
stipendi migliori di un dipendente
pubblico, ma come un «provinciale»
che ha fatto il concorso sei sicuro
che non perderai mai il posto,
perché in un modo o nell’altro la
Provincia, anche se decide a un
certo punto di accorpare società o
ridurre i costi, trova il modo di non
lasciare a casa nessuno.
Basti dire che già a fine 2012 l’allora
giunta Dellai aveva approvato una
norma proposta dal consigliere
d’opposizione Nerio Giovanazzi che
consente di ricollocare in Provincia
(per massimo tre anni) senza
concorso i dipendenti di società di
sistema che risultano in esubero
dopo le riorganizzazioni. Ora si
pensa di aggirare l’obbligo del
concorso adottando il sistema di
contratti di servizio con società in
house per avere a disposizione il
personale. La Uil del Trentino ci
vuole vedere chiaro prima che, dice
Walter Alotti: «Venga stravolto
quanto prevede la Costituzione sul
concorso per il pubblico impiego».