N. 35 Venerdì 3 Ottobre 2014 Periodico settimanale Poste Italiane S.p.A. - Spedizione in Abbonamento Postale -D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 1, DCB Fil. di Perugia Uff. A/P GIORNALE LOCALE ROC 1,10 euro CONTIENE I.P. DIOCESI PERUGIA Madonna della Luce, 30 anni di adorazione 16 DIOCESI CASTELLO Festa dei bambini delle scuole paritarie 18 l’editoriale ORVIETO I catechisti della diocesi celebrano il loro Giubileo 21 GUALDO T./SIGILLO Due nostri giovani avviati verso il sacerdozio GUBBIO Prestigioso incarico all’oncologo Pier Giuseppe Pelicci 24 26 NORCIA Le Olimpiadi delle persone con disagio psichico 27 Patrono d’Italia L’attualità di Francesco in un mondo in guerra di Elio Bromuri S ettantacinque anni fa san Francesco veniva proclamato patrono d’Italia da Pio XII, insieme a santa Caterina da Siena. Era un periodo in cui il regime fascista aveva ottenuto grandi consensi; quella scelta era segno di una nazione pacifica e serena, che nel Santo di Assisi pensava di potersi rispecchiare in quanto, come fu detto, san Francesco “è il più santo degli italiani e il più italiano tra i santi”. Quest’ultima notazione si poteva riferire - più che allo spirito francescano, così distante dallo spirito del regime - agli scritti di Francesco, che costituiscono esempi originari della nascente lingua italiana, si pensi soprattutto al Cantico delle creature. Negli anni successivi, fino a oggi, la devozione o la stima anche da parte di non cristiani e non credenti sono andate crescendo. I motivi sono diversi, e l’attuale Pontefice li ha riassunti nel momento in cui, in maniera sorprendente - qualche protestante ha detto perfino “provocatoria” - ha scelto di chiamarsi Francesco. Tra i motivi della scelta papale e della crescente fama del Santo (non amo chiamarlo “il Poverello”, essendo un gigante della storia) è l’aspetto della pace, sia per le parole del saluto “pace e bene” da lui utilizzato, sia per l’esempio della sua vita, e in particolare perché in tempo di Crociata si recò, non per caso ma per sua precisa volontà, a parlare con il sultano d’Egitto Melek al-Kamel. Questa storia è nota, credo, a tutti, e non è il caso di raccontarla nei dettagli. Ma il suo significato è quanto mai chiaro in quel contesto: siamo alla quinta Crociata in atto, e Francesco, disarmato messaggero di Cristo, va dal nemico in guerra (si capisce perché i musulmani definiscano “Crociata” ogni azione dell’Occidente contro un Paese a maggioranza islamica) e pensa di convertirlo. L’incontro andò bene... il Sultano non si convertì, ma i due strinsero amicizia e Francesco ebbe dei regali come pegno di pace. Rileggere e ripensare questa storia oggi, quando in nome di Allah una rilevante corrente politico-religiosa del mondo musulmano giura di voler distruggere gli infedeli dell’Occidente, suscita una serie di interrogativi (non si parla degli “infedeli” dell’Oriente, indiani e cinesi, che sarebbero i veri infedeli secondo l’islam, mentre i cristiani dovrebbero essere considerati con un certo rispetto in quanto “uomini del Libro”, i seguaci di un Profeta considerato tale dal Corano, e figlio di una Vergine). Ma chi sono questi, che vogliono issare bandiere nere sulla Casa bianca e arrivare a Roma, questi tagliatori di teste che non hanno paura di uccidere perché - dicono - è un modo per dare gloria ad Allah, e neppure di morire, perché andrebbero sicuri in paradiso come martiri della causa di Dio? In quale abisso di ignoranza e barbarie sono immerse le loro menti farneticanti? Di chi sono figli? In quale scuola si sono formati? Chi li finanzia? Chi chiude gli occhi di fronte ai loro massacri di popolazioni cristiane? Il grande mondo musulmano pare che cominci a rispondere ad alcune di queste domande e a prendere le distanze da questi folli che distruggono non solo le chiese ma anche le moschee che ritengono eretiche, cioè non allineate con la loro strategia politica. Per parte nostra, facciamo bene a celebrare il Patrono d’Italia con solennità e a stringerci con viva partecipazione alla grande famiglia francescana che ha il suo centro e il suo punto di riferimento nella nostra regione Umbria. Fa bene il presidente Matteo Renzi a sintonizzare la sua chiamata al risveglio per un’Italia stanca e sfiduciata con il messaggio di letizia e speranza per tutti. Rimanendo tuttavia pronti e prudenti nell’operare realisticamente per la pace nel mondo. Non sarà fuori luogo, infatti, ricordare che dopo la visita al Sultano avvenuta nel 1219 vi fu, un anno dopo, un triste seguito nella vicenda dei cinque frati francescani decapitati a Marrakesh (Marocco) nel 1220. Martiri della pace predicata secondo il Vangelo di Gesù Cristo. Quest’anno la festa di san Francesco d’Assisi cade nel 75° anniversario della sua proclamazione a patrono d’Italia. La regione italiana che offre l’olio votivo sulla tomba del Santo è il Lazio. Presente anche il premier Matteo Renzi. 15 Parola a... Società Mons. Piemontese riceve dal Papa un “vocabolario” sui doveri di vescovo Contro il gioco d’azzardo una proposta di legge della Regione 4 Emergenza profughi L’Umbria, sebbene non si affacci sul Mediterraneo, avrà un ruolo nell’operazione Mare nostrum, anzi ha esperienze positive da condividere. Intervista alla vice presidente regionale Carla Casciari 5 La festa dà occasione a un grande esperto di storia francescana, padre Pietro Messa, di farci visitare alcuni luoghi meno conosciuti dell’Umbria legati alla storia del Poverello e dei suoi seguaci 2 SINODO Si apre il 5 ottobre in Vaticano il Sinodo straordinario sulla famiglia. La partecipazione dell’Umbria alla veglia di preghiera con Papa Francesco il giorno 4, san Francesco 9& 3 CSI - ORATORI Il Csi dell’Umbria vara il progetto “Sport uguale per tutti”: fornirà a parrocchie e oratori materiali e competenze a favore delle sane attività ludiche e formative per i giovani 11 LA VOCE IN PRIMO PIANO 2 La vicenda francescana, oltre ad Assisi, coinvolge in una crescente apertura la Valle spoletana, il resto dell’Umbria, e poi l’Appennino umbromarchigiano L’esterno del Convento di Sant’Angelo in Pantanelli L’ attenzione è concentrata su Francesco d’Assisi e la sua città, ma questo può diventare fuorviante perché egli ha avuto un passato, un presente e anche un futuro. Un passato ben testimoniato ad esempio dal ricco patrimonio monastico, con la sua spiritualità, monumenti e cultura, ma anche la sua famiglia di origine rappresentata dal mercante Pietro di Bernardone che fu padre non solo del più famoso Francesco, ma anche di Angelo il quale ebbe a sua volta figli e quindi una discendenza. Un presente rappresentato non solo dal vescovo Guido o da Chiara, ma soprattutto dai fratelli che dal 1208 circa cominciarono a condividerne la vita secondo la forma del santo Vangelo e divennero l’inizio dell’Ordine dei frati minori. Tra essi emergono alcuni come frate Egidio d’Assisi, frate Elia, frate Leone, ma anche Giovanni da Pian del Carpine o Tommaso da Celano. Un futuro che si propagò in diversi rivoli e continua ancora oggi. Quindi la vicenda di frate Francesco non è solipsistica, e similmente anche la sua città visse e vive in un incrocio di strade di cui Assisi diventa punto di arrivo o di partenza, e a volte più semplicemente di passaggio. Allora non risulta strano che la vicenda francescana sia più ampia del territorio assisano, e che coinvolga in una crescente apertura la Valle spoletana, l’Umbria, l’Appennino umbro-marchigiano e l’intera Penisola italica, giusto per non andare con gli esempi oltre le Alpi o le coste del Mediterraneo. Posti poco noti Solo fermandosi all’attuale regione Umbria, molti sono i luoghi che vantano la presenza di ricordi o tradizioni legate a san Francesco, a cui – come detto – vanno aggiunti i posti che conservano testimonianze della presenza francescana lungo i secoli. Enumerarli tutti, o anche solo i più rappresentativi sarebbe lungo; forse la cosa migliore è menzionarne alcuni meno conosciuti, seppur di notevole importanza. Partendo dal territorio di Norcia, ben rappresentativo dell’eredità monastica benedettina, nella Valnerina si conserva il lebbrosario di San Lazzaro in Valloncello, frequentato da Francesco stesso e luogo privilegiato per ricordare quanto lui stesso nel Testamento, scritto nel 1226 poco prima di morire, definì come il momento del suo cambiamento di vita: “Il Signore dette a me, frate Francesco, di incominciare a fare penitenza così: quando ero nei peccati mi sembrava cosa troppo amara vedere i lebbrosi, e il Signore stesso mi condusse tra loro e usai con essi misericordia. E allontanandomi da loro, ciò che mi sembrava amaro mi fu cambiato in dolcezza di animo e di corpo. E in seguito, stetti un poco e uscii dal secolo”. Un vero peccato lo stato di abbandono in cui è lasciato, e il richiamo di Papa Francesco alla misericordia sarebbe una bella occasione per fare un restauro almeno della piccola chiesa! Continuando la strada ecco che si giunge sotto la cascata delle Marmore che non solo ricorda il Cantico di frate sole in cui l’Assisiate can- San Francesco di Gerardo Dottori Abbazia (Lebbrosario) di San Lazzaro in Valloncello-Preci Francesco e Assisi, incrocio di tante vie Sarebbe lungo enumerare tutti i luoghi francescani in Umbria. Ne esploriamo alcuni meno conosciuti, eppure di notevole importanza ta: “Laudato si’, mi’ Signore, per sor’acqua, la quale è multo utile et humile e preziosa e casta”, ma anche il film Fratello sole, sorella luna con cui Franco Zeffirelli nel 1972 portò sul grande schermo l’inizio della vicenda francescana. Una delle scene più rappresentative, ossia la permanenza di Francesco con i lebbrosi così come l’inizio della vita penitenziale di Chiara, sono ambientate proprio sotto lo scrosciare dell’acqua del Velino che casca nel Nera. Anche questo ormai è traccia del francescanesimo che, dopo essere stato raffigurato da grandi pittori come Giotto, Cimabue e altri ancora, nella modernità ha attirato l’attenzione dell’arte cinematografica che gli ha dedicato ormai oltre una decina di film. Giunti nella terra di Terni, la memoria va alla predicazione semplice e coinvolgente dell’Assisiate - tesa a sradicare i vizi e annunciare le virtù -, che proprio in questa parte dell’Umbria meridionale affascinò alcuni i quali lo seguirono nella vita evangelica. Una volta giunti alla Porziuncola e inviati in Marocco, testimonieranno la loro affezione a Cristo fino a morire per esso: saranno i Le celebrazioni del 4 ottobre ad Assisi S arà il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, a partecipare alle celebrazioni in onore di san Francesco d’Assisi che si terranno il 4 ottobre a partire dalle ore 10 ad Assisi. In occasione del 75° anniversario della proclamazione di san Francesco patrono d’Italia, dopo la messa e l’accensione della lampada del Santo è previsto un intervento del premier. Il tutto in diretta su Rai Uno, dalle ore 10 fino alle 12. È il caso di ricordare che la festa del ‘Poverello’ aveva avuto lo scorso anno la presenza di Papa Francesco, che proprio in questa data aveva compiuto un pellegrinaggio nei luoghi che fanno parte della storia del francescanesimo. Non è la prima volta che un primo ministro italiano partecipa alla festa del 4 ottobre. Lo scorso anno era presente Enrico Letta, mentre nel passato erano intervenuti Romano Prodi (1998), Giulio Andreotti (1977), Amintore Fanfani (1962). Quest’anno è la Regione Lazio a offrire l’olio per la lampada votiva dei Comuni d’Italia che arde sulla tomba di Francesco. Il gesto, di alto valore simbolico, verrà compiuto dal sindaco di Roma, Ignazio Marino. Il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, interverrà dalla loggia, mentre a presiedere la solenne celebrazione nella basilica superiore sarà il card. Agostino Vallini, vicario del Papa per la città di Roma. Intanto alla Camera dei deputati è stato celebrato il 75° anniversario della proclamazione di san Francesco d’Assisi a patrono d’Italia, presenti Laura Boldrini, presidente della Camera dei deputati, mons. Nunzio Galantino, segretario generale della Conferenza episcopale italiana, e padre Mauro Gambetti, custode del Sacro Convento di Assisi. Nella giornata del 3 ottobre, che prevede alle ore 17 la cerimonia del Transito alla Porziuncola di Santa Maria degli Angeli con le delegazioni dei Comuni del Lazio, è in programma un appuntamento di rilievo, sempre alla Porziuncola, ma alle 11: il conferimento “Rosa d’argento Frate Jacopa 2014 Donne del nostro tempo testimoni di fede, speranza e carità”. Il premio è promosso dalla Fraternità Francescana dei frati minori della Porziuncola in Assisi, insieme al Comune di Assisi, all’associazione “Lo storico cantiere” di Marino (Roma) e alla Pro loco di Santa Maria degli Angeli. Prende spunto dalla figura di donna Jacopa dei Settesoli che, attraverso l’incontro con san Francesco, cambiò radicalmente la propria vita, divenendo testimone di fede e di carità. Il riconoscimento è andato quest’anno alla signora Margherita Caruso Coletta, moglie del brigadiere dei carabinieri Giuseppe Coletta, morto a Nassiriyah il 12 novembre del 2003, e madre di Paolo, scomparso a soli 6 anni per un male incurabile. Emilio Querini Quest’anno è la Regione Lazio a offrire l’olio votivo. Sarà presente il presidente del Consiglio Renzi. Il premio “Rosa d’argento Frate Jacopa” VENERDÌ 3 OTTOBRE 2014 Molti luoghi vantano la presenza di ricordi legati a san Francesco, cui vanno aggiunti quelli che conservano le testimonianze della presenza francescana lungo i secoli primi Frati minori uccisi per la fede, come testimonia il santuario antoniano dei Protomartiri francescani di Terni che ne conserva le reliquie. Ma la loro testimonianza di sangue – che colpì fortemente il canonico agostiniano Fernando da Lisbona, tanto che abbracciò la vita minoritica divenendo Antonio di Padova – fu solo la prima, a cui ne seguirono tante altre tra cui, per rimanere solo in Umbria, san Massimiliano Kolbe ucciso nel Lager di Auschwitz, e che nell’estate del 1918 trascorse alcune settimane ad Amelia. Prima di lui nel luglio del 1900 in Cina furono uccisi il vescovo francescano mons. Antonino Fantosati da Trevi assieme a Maria della Pace, suora Missionaria Francescana di Maria che crebbe a Bolsena, nella diocesi di Orvieto, entrambi canonizzati nel 2000 da Giovanni Paolo II. Jacopone e Angela Risalendo da Orte lungo la valle del Tevere, ecco il convento di Sant’Angelo di Pantanelli dove, secondo la tradizione, frate Jacopone da Todi compose diverse laudi tra cui la famosa Stabat Mater. Montegiove è il paese d’origine della beata Angelina dei Conti di Marsciano che, lasciata la sua famiglia, si trasferì a Foligno dove precedentemente non solo Francesco di Pietro di Bernardone avrebbe venduto stoffe e cavallo, ma sant’Angela divenne riferimento per un vero e proprio cenacolo, tanto che la sua esperienza mistica si diffuse ben presto ed esercitò un influsso spirituale incisivo, come nel Brabante. La vicenda francescana della beata Angelina dei Conti da Marsciano la si coglie nel monastero di Sant’Anna di Foligno in cui, tra l’annessa casabottega dell’Alunno e i numerosi dipinti, si può vedere una bella raffigurazione di Maria con la sorella Marta dedita alla cucina, testimonianza di quell’alternanza di vita attiva e contemplativa che caratterizzò l’esperienza cristiana di Francesco d’Assisi e che fu recuperata dall’Osservanza minoritica che ebbe inizio proprio a Foligno con frate Paoluccio. I luoghi e le testimonianze francescane di Spello, Assisi, Perugia e Gubbio sono abbastanza conosciute; non altrettanto forse la presenza a Città di Castello di santa Veronica Giuliani, rappresentante non solo della mistica cappuccina, ma anche di quel mondo spirituale tanto particolare quanto ricco che è quello dell’epoca barocca. E pensare che, secondo quanto scrisse più volte lei stessa nel voluminoso Diario, tutto cominciò mentre da piccola coglieva i fiori in giardino e le si presentò Gesù bambino dicendogli che lui era il fiore più bello: da quell’incontro ebbe origine un’affezione per il Signore che l’accompagnerà per tutta la vita. Molti altri posti si potrebbero aggiungere, ma anche solo questi bastano a testimoniare che l’Umbria è una terra particolare segnata da san Benedetto e altri; da cui frate Francesco attinse, ma anche donò un’autentica testimonianza di vita secondo il Vangelo. Padre Pietro Messa Ofm LA VOCE IN PRIMO PIANO VENERDÌ 3 OTTOBRE 2014 SINODO SULLA FAMIGLIA. La ABAT JOUR A cura di Angelo M. Fanucci partecipazione dall’Umbria alla veglia di preghiera del 4 ottobre con il Papa, proprio nel giorno della festa di san Francesco I Vescovi umbri hanno appena presentato - il 2 ottobre - per bocca di mons. Domenico Sorrentino, vice presidente della Ceu, con i coordinatori delle Commissioni regionali Ceu per l’educazione (Annarita Caponera) e per la famiglia e la vita (i coniugi Stefano e Barbara Rossi, e don Fabrizio Crocioni), la Lettera aperta a quanti sono impegnati nel mondo della scuola e il contributo delle famiglie umbre per la Veglia di preghiera con Papa Francesco in piazza San Pietro a Roma alla vigilia della III Assemblea straordinaria del Sinodo dei vescovi (Vaticano, 5-19 ottobre) dedicato a “Le sfide pastorali sulla famiglia nel contesto dell’evangelizzazione”. Alla veglia, promossa dalla Cei il 4 ottobre, prenderanno parte anche centinaia di famiglie umbre, guidate dai loro vescovi e parroci. Entrambi gli argomenti, scuola e veglia per il Sinodo, sono legati tra loro dalla ricorrenza della festa di san Francesco d’Assisi, il 4 ottobre, giorno in cui è tradizione divulgare il documento della Commissione Ceu per l’educazione (Cresu) rivolto al mondo scolastico (vedi il testo nell’articolo a fondo pagina). Il contributo delle famiglie umbre alla veglia di preghiera con Papa Francesco alla vigilia del Sinodo straordinario dei vescovi dedicato a “Le sfide pastorali sulla famiglia nel contesto dell’evangelizzazione” è così riassunto dai coniugi Rossi e da don Crocioni: “A un anno dalla visita di Papa Francesco ad Assisi, la giornata del 4 ottobre, ancora una volta, si presenta investita di una luce tutta speciale, e non solo per la festa del Poverello d’Assisi, tanto cara alla terra umbra. Infatti molte famiglie in questa Quando anche lui fece la sua Una luce speciale attorno alle famiglie giornata si troveranno a Roma per sostenere l’inizio del Sinodo, per uno speciale momento di preghiera accanto al Pontefice. Le famiglie umbre giungeranno a Roma da tutte e otto le diocesi con oltre dieci autobus, per unirsi con gioia a tutti coloro che da ogni parte d’Italia si recheranno in piazza San Pietro per l’occasione. L’Umbria ancora una volta [come ad “Una grande sfida a sostegno della bellezza del matrimonio, nonostante le tante fragilità e fatiche di questo momento storico, perché la luce dello Spirito e della fede accompagni la riflessione dei Padri sinodali” Assisi nel 2013, ndr] rinnoverà spiritualmente l’abbraccio a Papa Francesco nel giorno della festa del suo Santo, e al tempo stesso si unirà alle altre famiglie nell’invocazione allo Spirito santo, perché susciti nei Padri sinodali una riflessione profonda sui bisogni della famiglia”. “Una grande sfida - affermano ancora i responsabili della Commissione famiglia della Ceu - a sostegno della bellezza del matrimonio, nonostante la consapevolezza delle tante fragilità e fatiche di questo momento storico. Ogni famiglia affiderà se stessa e la Chiesa intera all’infinita tenerezza di Dio, perché la luce dello Spirito e della fede accompagni la riflessione dei Padri sinodali, guidandoli secondo la via della Misericordia e della Verità che rende liberi. Come regione Umbria, siamo felici che questo momento di preghiera si collochi proprio nel giorno della festa di san Francesco d’Assisi, perché, come raccontato nelle Fonti francescane (n. 623) forte era la convinzione del Santo sulla potenza della preghiera come sostegno all’unità delle famiglie e alla comunione di coppia. Così, quando una giovane nobildonna gli chiese di pregare perché con il marito potesse trovare unità spirituale nel servire Cristo, il Poverello rispose commosso: ‘Va’, figlia benedetta, e sappi che tuo marito in futuro ti sarà di consolazione’. E aggiunse: ‘Gli dirai, da parte di Dio e mia, che ora è tempo di salvezza, ma più tardi di giustizia’. E la benedisse. La donna se ne tornò a casa e, incontrato il marito, riferì quanto le era stato ordinato. Lo Spirito santo scese improvvisamente su di lui e, trasformatolo da vecchio in uomo nuovo, lo indusse a rispondere con tutta dolcezza: ‘Donna, serviamo il Signore e salviamo le nostre anime qui nella nostra casa’”. R. L. Lettera della Ceu alla Scuola: serve un “villaggio” educativo La Ceu (vedi articolo sopra) ha inviato una “Lettera aperta di inizio nuovo anno scolastico” a quanti sono impegnati nel mondo della scuola in Umbria. Testo a cura di mons. Domenico Sorrentino e di Annarita Caponera, coordinatrice Cresu. A 3 ll’inizio di un nuovo anno scolastico giunga a tutte le componenti della comunità scolastica un cordiale augurio di buon lavoro. L’accenno alla “comunità” nasce spontaneo pensando al proverbio africano citata da Papa Francesco nel suo discorso alla scuola italiana del 10 maggio scorso a Roma: “Per educare un figlio ci vuole un villaggio”. Il Papa spiegava che l’educazione e l’apprendimento non sono un fatto individualistico, ma sono un impegno comunitario, a cui concorre una pluralità di esperienze e di persone. Nell’attuale momento storico-sociale, di perdurante crisi economica e di difficoltà a sostenere la motivazione e la speranza delle persone, il valore della solidarietà è da riscoprire. Tanti sono i messaggi che la scuola veicola, ma uno dei più importanti criteri per distinguere un buon processo educativo rispetto a uno meno positivo è lo sviluppo del senso critico. Per chi fa riferimento al tesoro della Parola di Dio, è importante il “discernimento”, che passa anzitutto attraverso un cuore docile che si lascia ispirare dalla Parola, ma anche attraverso uno studio serio e approfondito. Oggi anche nel mondo della scuola vengono veicolati messaggi, suggestioni, proposte educative che ci fanno domandare: “Ma chi è l’uomo? Su quali fondamenti costruire il futuro dell’umanità? Quali valori contano?”. Come cristiani impegnati nella scuola crediamo che, nel rispetto di tutte le persone e di tutte le opzioni culturali e ideali, occorre rendere pubblica testimonianza che sul fondamento della Parola di Dio è possibile costruire un’antropologia solida, rispettosa della libertà, pro- pria e altrui, aperta ai valori della pace, della fratellanza, del rispetto del creato, sull’esempio di san Francesco e san Benedetto. L’auspicio è che questo nuovo anno scolastico veda in atto un rinnovato protagonismo delle famiglie perché cooperino con attenzione all’educazione dei propri figli; un rinnovato impegno degli studenti perché capiscano che il loro è il tempo della semina, ma che poi il frutto verrà; una rinnovata sollecitudine dei dirigenti, docenti e personale scolastico affinché non smarriscano la “bussola” del rispetto per le persone e della consapevolezza che il loro è un servizio educativo per la piena promozione della persona umana, a partire dal sostegno ai più deboli e svantaggiati. Buon anno scolastico e buon lavoro! Per rispondere alle domande sopra evidenziate, anche quest’anno la Commissione regionale per l’educazione della Ceu proporrà incontri di aggiornamento-formazione nella primavera 2015. Tre sono già calendarizzati: “Uomo ludens e ludopatie” il 27 febbraio; “Relazioni umane e relazioni digitali” il 13 marzo; “Umanodisumano-postumano” il 27 marzo. Scrivo il 30 settembre 2014, festa di san Girolamo, esattamente a distanza di anni 40 diconsi 40, da quando… Era il 1974. Per tre anni avevamo vissuto in comunità a Fabriano, un gruppetto di persone valide a condividere non tanto l’ideale quanto la vita concreta (compreso il cesso, soprattutto il cesso) di disabili fisicamente anche molto gravi, ma mentalmente validi, a volte pimpanti. Fabriano ci aveva pressoché ignorato, Gubbio ci voleva, e insisteva. Fu così che un gruppetto di noi, il 17 maggio 1974, giorno dopo la festa di sant’Ubaldo, si trasferì a Gubbio per insediare una nuova comunità sul monte che nello stemma del Comune di Gubbio (“i cinque monti”) è a destra del monte Ingino: il monte Ansciano. A metà del monte, i Frati minori ci avevano messo a disposizione il vetusto convento di San Girolamo: un mucchio d’ossi. Bisognava riparare qualcosina e rifare daccapo tutto il resto. Ma soprattutto non c’era acqua: una tragedia per una comunità di disabili. Prelevarla con una tubatura chilometrica che partisse dalla località di Coppo, nell’avvallamento tra l’Ingino e l’Ansciano… ci voleva prima una fila di banconote lunga così, poi una fila di tubi da 6 m x 12 cm di diametro lunga più di così. E non ci avevamo un soldo. A questo punto arrivò Elio Cecchetti (“Elio de Barognola”): aitante, giovanile, impolverato dalla visiera del berretto alla punta delle scarpe. Io non lo avevo mai conosciuto di persona. Pensò a tutto lui. Pagò i tubi di tasca sua (“restituzione a babo morto e sepolto”). Mandò sul monte sopra San Girolamo un suo nipote con una “ruspetta”, la cui benna, inclinata di 45°, scavava il tracciato, e dietro venivano i ragazzi del campo, con in testa Raniero Regni e Marco Marchetti, a portar su a spalla quei lunghi tubi che, prima d’essere messi a dimora, collegati e incalciati, s’impigliavano a ogni momento nella bassa e frastagliata macchia mediterranea. 30 settembre 1974. In un tratto del percorso ripido e scoperto, la “ruspetta” si rovesciò e prese a rotolare verso il cimitero di Gubbio, che l’aspettava a gola aperta. Il ruspista ebbe la prontezza di non saltare giù dal mezzo meccanico, ché l’avrebbe schiacciato, ma si rannicchiò entro lo spazio del posto di guida. “Rotola, rotola...”: in quel 1974 qualcuno conservava ancora il 45 giri con Il barattolo di Gianni Meccia. “Rotola, rotola”, e andò a fermarsi contro l’unico albero presente in quella plaga spelacchiata come la testa del Duce. Salimmo con Elio, rincuorammo il ruspista con una fiaschetta di brandy d’accatto. Elio mi chiese: “Che santo è oggi?”. “San Girolamo”, risposi. Elio: “Beh, era ora che facesse qualcosa anche lui!”. LA VOCE ACCADE IN UMBRIA 4 SetteGIORNI a cura di Enzo Ferrini MAGA NON PREVEDE L’ARRIVO DELLA GDF Diceva di potere prevedere il futuro degli altri (a pagamento), ma non aveva visto bene nel suo. Infatti una maga di Passignano sul Trasimeno, che per le sue consulenze telefoniche disponeva di ben tre call center a Perugia, non aveva previsto di essere al centro delle attenzioni della Guardia di finanza. Secondo l’accusa, avrebbe emesso fatture false per un milione e mezzo di euro, sottraendo così al fisco 800.000 euro. Alla maga-imprenditrice sono stati sequestrati un immobile, partecipazioni in varie società e conti correnti con 200.000 euro. INDAGINE SU IMPRESA E LEGALITÀ Quando i conti non tornano più, per gli imprenditori è facile diventare preda di organizzazioni criminali che hanno tanti soldi ‘sporchi’ da riciclare. Succede sempre più spesso anche in Umbria, ed è per richiamare l’attenzione degli operatori economici su questi pericoli che la Camera di commercio di Perugia ha promosso l’indagine “Impresa e legalità” attraverso un questionario online. Perché - sottolinea l’ente camerale “trasparenza e legalità sono le gambe su cui far camminare il nostro Paese”, e invece “negli ultimi anni abbiamo assistito alla crescita dei fenomeni criminali nel tessuto sociale ed economico dell’Umbria”. CHIRURGO TERNANO CHIEDE BUSTARELLA Nei momenti del bisogno, è più facile diventare vittime di malintenzionati. Come successo a Terni a una donna che doveva essere operata con urgenza. Un chirurgo dell’ospedale le ha proposto una ‘scorciatoia’ per scavalcare le liste di attesa: pagare 1.000 euro, 300 come anticipo e il resto a operazione avvenuta. Solo che la polizia, che da tempo monitorava ambulatori e ospedale per certe voci raccolte, ha arrestato il medico mentre riceveva l’acconto. La sera stessa il chirurgo però era già libero (il giudice ha applicato le nostre leggi!). Un fatto avvenuto mentre la Regione sta avviando una riorganizzazione della sanità pubblica che - secondo la presidente Catiuscia Marini - porterà a ridurre i tempi di attesa per visite ed esami di laboratorio a un massimo di 30 giorni. COMPLIMENTI PER LA GESTIONE DEL SISMA Nononostante il brutto episodio del medico arrestato, va ricordato però che la sanità pubblica umbra è considerata dal ministero della Sanità un modello di efficienza. Così come la gestione dell’emergenza e della ricostruzione dopo il terremoto del 1997. Definita “eccellente” dal direttore del Dipartimento nazionale di protezione civile Franco Gabrielli, intervenuto a Foligno a una cerimonia per l’anniversario del sisma. Certo, anche in Umbria, durante e dopo il terremoto, non sempre tutto ha funzionato al meglio; ma se si considera che proprio in questi giorni sono stati consegnati alloggi di edilizia popolare a sfollati del terremoto del Belice del 1968... ARRIVANO ANCHE LE VILLE PER CANI Non ci sono case popolari per tutti, ma sarà più facile avere un alloggio adeguato per i nostri cuccioli. Dal Giornale dell’Umbria apprendiamo che “arrivano le ville per cani”. Infatti in Regione si sta discutendo di una norma per “realizzare strutture per cani detenuti a scopo amatoriale, ludico e sportivo e senza fini di lucro, nel rispetto delle norme igienico-sanitarie, paesaggistiche, ambientali e sul benessere degli animali”. Si potrà costruire una maxi-cuccia fino a 100 metri quadrati di superficie e quasi due metri e mezzo di altezza. VENERDÌ 3 OTTOBRE 2014 La Regione contro il gioco d’azzardo P revenire e curare: si muove in queste due direzioni la proposta di legge “Norme per la prevenzione, il contrasto e la riduzione del rischio della dipendenza da gioco d’azzardo patologico” approvata dalla terza Commissione del Consiglio regionale, presieduta da Massimo Buconi. Quando il testo sarà approvato, Comuni, autorità di pubblica sicurezza e Aziende sanitarie avranno in mano qualche strumento in più per arginare il diffondersi del gioco d’azzardo, per il quale nella sola Umbria, vengono spesi “3 milioni di euro al giorno, certificati dai Monopòli”. Cifre che, moltiplicate per 365 giorni l’anno, fanno comprendere “su quale patrimonio le mafie affondino le mani” ha commentato il presidente della Commissione regionale contro la cri- Che cosa prevede la proposta minalità organizzata e le dipen- di legge “per la prevenzione, denze, Paolo Brutti. La proposta di legge prevede l’in- il contrasto e la riduzione del troduzione di un marchio regiona- rischio della dipendenza da le “No Slot” con incentivazioni che prevedono la riduzione dell’ali- gioco d’azzardo patologico” quota Irap dello 0,92%. Inoltre i locali in cui si trovano apparecchi per il gioco - pur lecito - dovranno sorge- norenni, oltre al sostegno di gruppi di aure ad almeno 500 metri da scuole e altre to-aiuto per le persone affette da gioco strutture aggregative giovanili, e non, e sa- d’azzardo patologico e i loro familiari. rà vietata qualsiasi pubblicità di sale gio- La proposta di legge presta attenzione anchi. Con sanzioni che vanno da 5.000 eu- che alla formazione delle persone che ro fino alla chiusura delle sale da gioco o possono intervenire nel prevenire gli ecsigilli agli apparecchi. cessi del gioco attraverso il riconoscimenTra le misure previste, anche l’istituzione to delle situazioni di rischio e delle loro di un numero verde regionale per le se- dinamiche: può trattarsi di operatori sognalazioni e le richieste di aiuto, che do- ciali e socio-sanitari, educatori delle scuovrà essere affisso su ogni apparecchio e le e dei centri di aggregazione giovanile, nei locali con offerta del gioco; e la pro- fino ai gestori di sale da gioco. Previsti anmozione della ricerca di soluzioni tecni- che contributi ad associazioni e cooperache per limitare l’accesso al gioco dei mi- tive sociali che si occupano di ludopatie per progetti integrati con i servizi sociosanitari territoriali o promossi dalla Regione stessa. Questo in una logica di collaborazione e integrazione con il Servizio sanitario regionale, il quale introdurrà nei livelli essenziali di assistenza anche le prestazioni relative al gioco d’azzardo patologico. Nel testo è poi prevista l’istituzione di un Fondo regionale per il contrasto alla dipendenza da gioco d’azzardo patologico, che per il 2014 sarà di 60 mila euro. Il testo della proposta di legge è frutto dell’unificazione di tre proposte di legge di iniziativa consiliare: la prima redatta da Sandra Monacelli (Udc), la seconda da Oliviero Dottorini (Idv), la terza dai consiglieri Franco Zaffini, Alfredo De Sio, Andrea Lignani Marchesani (FdI) unitamente a Massimo Mantovani, Massimo Monni e Maria Rosi (Ncd), alle quali si è aggiunto il disegno di legge della Giunta regionale. Maria Rita Valli AFFITTI. La Regione offre contributi alle famiglie con almeno tre figli È stato pubblicato mercoledì, 1° ottobre, il bando regionale che prevede l’integrazione del canone di affitto del proprio alloggio (già individuato o anche da individuare) a favore delle famiglie numerose che, alla data di pubblicazione del bando, siano coniugate o conviventi anagraficamente, i cui componenti abbiano un’età inferiore ai 45 anni, o compiano il 45° anno di età nel 2014, e che abbiano almeno tre figli, inseriti nel medesimo nucleo familiare anagrafico e fiscalmente a carico, dei quali almeno due minorenni. Il bando, ha spiegato l’assessore regionale alle Politiche abitative Stefano Vinti, prevede un sostegno economico consistente in un incentivo pari alla caparra richiesta dal proprietario fino a un massimo di 200 euro, e in un contributo mensile, erogato per un periodo di 36 mesi. Il contributo è calcolato in base all’incidenza del costo dell’affitto sul reddito annuo e può arrivare al massimo fino a 200 euro mensili. “Per far fronte a queste situazioni - ha dichiarato l’assessore - abbiamo destinato circa 730.000 euro, prevedendo un sostegno economico all’affitto che viene corrisposto per i contratti di locazione stipulati, a decorrere dal 1° gennaio 2012 fino al termine di 180 giorni successivi alla data di approvazione della graduatoria definitiva e regolarmente registrati”. Le richieste di contributo potranno essere inviate alla Regione dell’Umbria, entro il 31 ottobre, da cittadini che abbiano la residenza o attività lavorativa in regione da almeno ventiquattro mesi consecutivi. Vai con... i giri di valzer N on c’è niente da fare: Si vedono gli effetti te trasformata in un politici con estrazione, dell’approssimarsi partito lombardo, in‘ideologie’ e formaziocoerente e schizofrenine diverse... quando si avvici- delle elezioni co, con l’attuale segrenano le nuove elezioni regio- regionali. Ricci è già tario la cui massima nali, cominciano i giri di valaspirazione è quella di zer. In vista delle regionali del lanciato, resta in fare il sindaco di Mila2015 sono già iniziate le ma- forse la Marini. no”. novre. In genere, uno non si Intanto si verificano Di fatto si è costituito in riconosce più nel movimento Consiglio il gruppo o nel partito nel quale ha mi- “travasi” tra i “Umbria popolare litato fino a qualche giorno consiglieri regionali Nuovo centrodestra”, prima. di cui fanno parte, olIn attesa delle decisione del tre a Cirignoni, Massicentrosinistra sul candidato - Catiuscia mo Monni e Massimo Mantovani, già Marini pensa al bis, ma non si registra del Nuovo centrodestra, “a sostegno del un consenso granitico – c’è chi si è già progetto politico che vede la candidatura lanciato: il sindaco di Assisi, Claudio Ricdi Claudio Ricci alla presidenza della Reci, con il suo movimento “Per l’Italia pogione Umbria. Siamo convinti che tale polare”, che nelle sue intenzioni punta ad candidatura possa consentire finalmente andare oltre i partiti. una reale possibilità di cambiare l’UmIn Consiglio regionale il Nuovo centrobria nell’interesse dei cittadini, delle imdestra ha perso Maria Rosi, che torna a prese, del lavoro, e soprattutto delle nuoForza Italia, ma soprattutto si registra ve generazioni”. l’abbandono – il caso più eclatante – del Cirignoni ha inteso spiegare che “la mia consigliere della Lega nord Gianluca Ciadesione al gruppo consiliare ‘Umbria rignoni, che aderisce al progetto di Ricpopolare - Nuovo centrodestra’ è coerenci. Cirignoni non “si riconosce più in una te con le mie scelte, prese esclusivamenLega nord che “dall’avvento della segrete per il bene dell’Umbria e degli umbri, teria Maroni in poi, si è progressivamened è rivolta a sostenere la candidatura a Claudio Ricci e Catiuscia Marini governatore dell’Umbria di Claudio Ricci. L’attuale sindaco di Assisi è un politico con una visione dell’Umbria moderna ma legata alle sue radici, e un amministratore capace che si è distinto per aver fatto scelte coraggiose e popolari come l’istituzione del ‘Gruppo volontari per la sicurezza’ che opera ad Assisi sotto il coordinamento del Comando della polizia municipale già dal 2004; per aver allontanato dalla città accattoni e campi nomadi; per aver difeso sempre e strenuamente la famiglia naturale fondata sull’unione tra uomo e donna. In Umbria, dopo 40 anni, c’è bisogno di cambiare. E questo è il momento giusto”. E. Q. VENERDÌ 3 OTTOBRE 2014 LA VOCE ACCADE IN UMBRIA 5 IMMIGRAZIONE Come viene vissuto nella nostra regione il “passaggio” dei profughi nell’ambito dell’operazione Mare nostrum A nche la nostra regione è diventata una terra di passaggio per le migliaia di disperati sfuggiti alla morte in mare su quei barconi arrugginiti, affollati anche di donne e bambini, che ormai siamo abituati a vedere quasi quotidianamente nelle immagini dei telegiornali. Una tappa dei loro ‘viaggi della speranza’ che ormai non hanno più come meta l’Italia ma altri Paesi, soprattutto del Nord Europa, dove hanno amici e parenti. L’Umbria comunque - dice a La Voce la vice presidente della Regione con delega al Welfare, Carla Casciari - si è organizzata per rispondere al meglio all’emergenza Mare nostrum, forte anche dell’esperienza positiva della gestione dell’altra ondata di profughi arrivati dal Nord-Africa tra il 2011 e 2012. Ma queste fughe in massa da Paesi poveri e in guerra, anche per il difficile quadro internazionale, quasi sicuramente non si fermeranno, mentre l’Italia - ha aggiunto l’assessore - non può più reggere da sola il peso di questa situazione, e “sconcerta il fatto di un’Europa che sembra non volere vedere”. Oltre che per la gestione positiva dell’accoglienza dei profughi, l’Umbria - ha sottolineato Casciari - è considerata un “modello di inclusione” per la sua politica sull’immigrazione, con un percorso di integrazione delle comunità straniere che coinvolge istituzioni, volontariato, associazioni di categoria e cittadini. Una rete di esperienze diverse, con la partecipazione attiva degli immigrati come coprotagonisti. Immigrati che, come ad esempio per il progetto “Tra il dire e il fare”, frequentano corsi di formazione linguistica e di orientamento civico, mentre i loro figli partecipano ai programmi e progetti di integrazione scolastica finanziati dalla Regione. Nel luglio scorso, poi, la Giunta I progetti umbri promossi dall’Ue P regionale ha stanziato 250 mila euro per finanziare il programma regionale annuale di iniziative per l’immigrazione, che prevede di “intensificare e migliorare la qualità dei servizi per l’integrazione delle persone immigrate, privilegiando i nuclei familiari stabili sul territorio”. “Dunque, un buon livello di integrazione - ha proseguito Carla Casciari - confermato anche dalle statistiche che vedono l’Umbria tra le prime regioni italiane per la percentuale di bambini stranieri sui banchi di scuola e per il numero di immigrati regolari in rapporto alla popolazione”. I “nuovi italiani” si trovano bene nelle nostre città, non troppo grandi, e cominciano a partecipare alla vita sociale delle comunità dei tanti paesi e paesini della regione, come succede sempre più spesso nelle tante sagre e feste dell’Umbria. Anche se - e questo l’assessore non lo nasconde - con la difficile situazione economica, le fabbriche che chiudono e con il lavoro che non si trova, aumentano i rischi di una convivenza più difficile. Ci sono poi i tanti fatti di cronaca nera con gli stranieri come protagonisti: spaccio di droga, furti, rapine. Episodi che rischiano di alimentare il timore che sia solo la presenza degli immigrati a turbare e inquinare la vita delle nostre comunità. “Ma questi criminali - sottolinea l’assessore sono una piccolissima minoranza in comunità di gente perbene e che lavora. Quando si parlava rogetti di enti pubblici e associazioni umbre sono finiti in testa alle graduatorie del ministero dell’Interno per la ripartizione del Fondo europeo per l’integrazione di cittadini di Paesi terzi, 2007-2013. Tra questi, due progetti del Comune di Perugia: uno per l’inclusione dei giovani stranieri e l’altro per la formazione del personale della pubblica amministrazione in materia. L’Acli provinciale di Perugia realizzerà “sportelli” anche mobili per l’assistenza a nuclei familiari di immigrati. L’Asl 1 avvierà un progetto di mediazione sociale, linguistica e interculturale che prevede un’assistenza particolare alle neo-mamme straniere. Tra i progetti finanziati, anche quello dell’Anci per la costituzione di una rete territoriale che favorisca forme di aggregazione e collaborazione all’interno delle comunità straniere, e tra immigrati e cittadini italiani. tanto di ‘Perugia capitale della droga’ per la presenza di spacciatori nordafricani, la comunità tunisina ha costituito in Umbria l’associazione Jasmin. Associazione che ha organizzato iniziative per sensibilizzare tunisini e nordafricani su questi problemi e invitarli a una sorta di sorveglianza sociale nei confronti di connazionali sospetti. Ha però organizzato anche incontri con gli italiani per avviare un dialogo costruttivo. E a proposito della sicurezza - ha detto ancora l’assessore -, invito anche gli italiani a questa sorveglianza sociale per segnalare alle forze di polizia persone e situazioni sospette. Perché il problema della sicurezza non può certo essere risolto con qualche pattuglia in più di polizia e carabinieri in giro per le strade”. Enzo Ferrini Per essere informato su ciò che è importante. Per te Nella foto grande immigrati a Prugneto nel 2011. In piccolo Carla Casciari Creato un Tavolo regionale per gestire l’emergenza A lla fine di settembre, l’Umbria ospita 508 profughi dell’operazione Mare nostrum. Alloggiano in strutture messe a disposizione da Arci, Caritas, Cidis e da altre cooperative e associazioni di volontariato. Di questi, 354 (le donne sono solo 2) sono ospitati in 17 Comuni della provincia di Perugia, e 154 in 6 Comuni di quella di Terni. Tutti molto giovani - ma non minorenni , provengono in gran parte dall’Africa. Ci sono però anche persone fuggite da Pakistan e Bangladesh. Con un ricambio quasi continuo, perché la maggior parte di loro, appena possono, se ne vanno. Dall’inizio dell’anno ne sono transitati più di un migliaio. I posti disponibili in Umbria sono circa 600 e attualmente non tutti sono occupati. Nel luglio scorso le prefetture di Perugia e Terni avevano emesso un bando, aperto anche a strutture alberghiere private, per ospitare i profughi. Non ci sono privati tra i vincitori del bando che ha assegnato 437 posti in provincia di Perugia e 175 in quella di Terni ad associazioni e cooperative. La gestione dell’accoglienza affidata alle sole prefetture - ha detto Carla Casciari - rischiava però di creare disagi e incomprensioni nei territori interessati. Per questo il 9 luglio scorso è stata sottoscritta un’intesa tra Governo, Regioni ed enti locali che prevede di costituire “Tavoli regionali” sulla base della positiva esperienza di accoglienza nell’emergenza Nordafrica. Il Tavolo per l’Umbria dovrebbe riunirsi all’inizio di ottobre, con la partecipazione, oltre che di Comuni e Province, anche di associazioni ed enti privati e pubblici. Si cercherà di ripetere alcune delle positive esperienze avviate in Umbria con i profughi del Nordafrica, come quelle relative al loro inserimento lavorativo e l’assistenza medica e legale. Alcuni di loro - ha raccontato l’assessore - avevano partecipato come volontari insieme agli italiani alla raccolta delle olive sull’isola Polvese ed alla manutenzione di impianti sportivi e aree pubbliche nei Comuni che li ospitavano. Di quel migliaio di profughi africani ospitati in momenti diversi, attualmente ne sono restati solo una decina. Persone con problemi di vario genere (anche di salute) il cui ‘viaggio della speranza’ è finito nella nostra Umbria. E. F. Sì, desidero ricevere otto copie omaggio del vostro settimanale al seguente indirizzo COGNOME .......................................... NOME VIA e N¡ ........................................... Le copie omaggio saranno recapitate a partire dal primo numero utile al ricevimento della richiesta .............................................. CITT¸ Se non sei abbonato richiedi 8 copie omaggio. Anche on line. Collegati al sito utilizzando il QR code per conoscerci meglio... Invia i tuoi dati all’indirizzo e-mail [email protected]; oppure riempi e spedisci il modulo sottostante a La Voce - Abbonamenti Piazza IV Novembre, 6 - 06123 Perugia. Puoi comunicarceli anche chiamando al numero 075 5720397 ............................................ DESIDERIAMO INFORMARLA CHE I DATI DA LEI FORNITI SARANNO TRATTATI SECONDO LE INDICAZIONI DEL D.LGS. N. 196 DEL 30 GIUGNO 2003 (˙CODICE IN MATERIA DI PROTEZIONE DEI DATI PERSONALI¨). PER RICEVERE L INFORMATIVA IN DETTAGLIO PUæ RIVOLGERSI PRESSO GLI UFFICI DEL SETTIMANALE LA VOCE O CONTATTARCI AL NUMERO 075-5720397. ............................................ CAP .................. PROVINCIA .............. TEL/CELL ....................................... DIOCESI ............................................ LA VOCE ACCADE IN UMBRIA 6 “Fa’ la cosa giusta!”. All’Umbriafiere di Bastia dal 3 al 5 ottobre IN BREVE Scegli le buone pratiche ❖ CONFINDUSTRIA Master per la comunicazione e promozione sui social network TRA LE NUMEROSE INIZIATIVE SEGNALIAMO: “Esperto in comunicazione e promozione sui social network”: è il titolo del master presentato martedì 30 settembre durante un workshop formativo condotto da @Azael-Massimo Santamicone. Il master partirà a dicembre e sarà realizzato da SFCU–Sistemi formativi Confindustria Umbria. Il corso è a numero chiuso (massimo di 20 diplomati e/o laureati in qualsiasi disciplina). Il master è a pagamento, ma grazie al sostegno finanziario della Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia la quota di iscrizione sarà ridotta del 50%. Il costo di iscrizione, quindi, sarà di 1.500 euro. Iscrizioni fino al 28 novembre. Bando e info su www.sfcu.it. sabato 4 ottobre ore 12.30/13.30 “La fotografia come inclusione sociale” Incontro a cura del Perugia Social Photo Fest. Ne parlano: Antonello Turchetti, direttore Perugia Social Fest, fotografo professionista e arte terapeuta; Giancarla Uguccioni, fotografa e arte terapeuta (Piazzetta Il Cartonaio) Manifesti dell’iniziativa ❖ TERNI E VALNERINA “Antropologia del cibo: alimentazione e salute” Il 4 e 5 ottobre si svolge in Umbria un congresso sul tema: “Antropologia del cibo: alimentazione e salute”, Panorama della Valnerina organizzato dall’Istituto superiore di ricerca in Medicina tradizionale e antropologia. Le relazioni si svolgeranno all’Hotel Michelangelo di Terni il 4, mentre il 5 si farà un Tour enogastronomico in Valnerina. I principi generali su cui è impostato il Congresso sono formulati con le massime: “Fa che il cibo sia la tua medicina e che la tua medicina sia il cibo” e l’altro “chi non sa mangiare non sa vivere”. Tra i relatori il monaco camaldolese Claudio Ubaldo Cortoni che parlerà su alcuni trattati conservati nell’Antica farmacia di Camaldoli e il prof. Salvatore Pezzella, paleografo giornalista ed esperto di piante officinali e di cucina antica che parlerà su “Le città della Valnerina, custodi della ricca tradizione gastronomica locale”. Il congresso del 4, con inizio alle ore 9.30, è libero. ❖ ANZIANI I sindacati presentano la “Piattaforma casa” per consentire agli anziani di restare nella propria I sindacati dei pensionati di Cgil Cisl e Uil hanno presentato la Piattaforma “Casa” quale risposta alle crescenti difficoltà dell’abitare degli anziani su cui non escludono di aprire una vertenza con la Giunta regionale, l’Anci Umbria, comuni capofila ambito sociale e con l’Ater. In primo piano le difficoltà affrontate dagli anziani, spesso over 65, nel mantenere la propria abitazione spesso troppo grande ed onerosa per una o due persone, sulla quale alcune grandi agenzie immobiliari speculano invogliando per necessità l’anziano alla vendita della nuda proprietà. Per contrastare il fenomeno i sindacati propongono di attivare l’Agenzia Casa, detrazioni fiscali sulle tariffe dei servizi, limitare il più possibile la tassazione sugli immobili, ma anche superamento delle barriere architettoniche. ❖ UMBRIA - LUSSEMBURGO Unioncamere porta le eccellenze umbre al Salone del made in Italy di Luxespo Unioncamere Umbria ha presentato le eccellenze imprenditoriali della regione a “Italia Dimensione 2000”, il Salone del Made in Italy in Lussemburgo. La prestigiosa manifestazione si è svolta all’interno del grande spazio di Luxexpo dal 26 al 28 settembre. Lo stand di Unioncamere Umbria ha puntato a dare un’ampia visibilità all’Umbria, attraverso la vendita diretta dei prodotti regionali e tutta una serie di incontri commerciali promossi dalla Camera di Commercio italo lussemburghese. I l Centro fieristico di Bastia Umbra ospita in questi giorni la prima edizione in centro Italia di “Fa’ la cosa giusta”, fiera del consumo consapevole e degli stili di vita sostenibili. Ci sono 10 aree espositive, oltre 170 stand e più di 200 eventi gratuiti e la mostra mercato green con le aziende sostenibili del centro Italia e non solo. Dal 3 al 5 ottobre si snoda un ricco programma di confronti, dibattiti, educazione e didattica, presentazioni, mostre, convegni, cooking show, laboratori pratici, benessere del corpo e della mente, qualità della vita. L’evento, organizzato dalla giovane società umbra Fair Lab in collaborazione con Umbriafiere, con il patrocinio dalla Regione Umbria e del Comune di Bastia, coinvolge molte realtà della società civile umbra, con l’obiettivo di diffondere buone pratiche di consumo e produzione. “Fai la cosa giusta!” è nato dall’incontro con Terre di mezzo Editore (casa editrice che organizza da 11 anni a Milano l’edizione nazionale), e nel comitato promotore annovera associazioni quali Acli, Arci, Cittadinanzattiva, Cgil, Cisl, Uil, Legambiente, Libera, Forum del Terzo settore, Confcooperative, Csi Umbria che, tra l’altro, nel suo stand ospita anche il nostro settimanale, e altri. M. R. V. C ome tutti gli anni il Comitato regionale umbro della Federtennis organizza “Il Tennis in giro per l’Umbria”, manifestazione meglio nota come “Tennis in piazza”. La 16esima edizione farà tappa a Montefalco (9 ottobre, piazza del Comune) e a Bastia Umbra (11 ottobre, piazza Mazzini). La longevità di quest’evento è dovuta alla collaborazione ore 18.00/19.00 “L’informazione libera dalle mafie” Vivere e raccontare la quotidianità dell’antimafia. In collaborazione con Libera Informazione. Intervengono: Santo Della Volpe, Presidente della Fondazione Libera Informazione; Fabrizio Ricci, Libera Umbria; Giorgio Santelli, con le varie amministrazioni locali coinvolte e con gli istituti scolastici che, da sempre, accolgono favorevolmente questa iniziativa. Slogan della mattinata è “Una pallina per una vita”. “Il Tennis in giro per l’Umbria”, oltre ad avvicinare giovani allo sport, ha anche una finalità benefica, essendo promosso in sinergia con Telethon. Un Todi Appy Days oltre le aspettative Q ore 16.30/17.30 “La famiglia nella cittadinanza attiva. La crisi, la rete sociale e il welfare integrato: nuova frontiera delle relazioni tra pubblico e privato”. A cura delle Acli Umbria e del Forum delle Associazioni Familiari dell’Umbria. Intervengono: Santino Scirè, vicepresidente nazionale Acli con delega alla Famiglia; Ernesto Rossi, presidente Forum delle Associazioni Familiari dell’Umbria; Barbara Caponnetti; ricercatrice ambito giuslavoristico, Università di Tor Vergata. (Piazzetta Il Cartonaio). “Il tennis in giro per l’Umbria” pro Telethon Lanciata da Eugenio Guarducci l’idea di una Laurea in Mobile technology uattro giorni dedicati al mondo delle “App”. Il “Todi Appy days” ha segnato un punto di svolta nel mondo delle applicazioni per telefoni cellulari e tablet. Più di 160 speaker e oltre 80 incontri dedicati alle moderne tecnologie del mondo “mobile”. Il primo grande evento italiano che ha richiamato in Umbria professionisti, curiosi ed esperti del settore: un successo sotto ogni aspetto. Molte le persone intervenute da tutta Italia per comprendere un mercato che, cifre alla mano, conta 26 miliardi di euro all’anno: il 2% del prodotto interno lordo nazionale. Per tutti e quattro i giorni si è parlato di applicazioni e di come queste possono cambiare il modo di lavorare, studiare e divertirsi. Quattro le aree tematiche: Personal, Business, Enjoy, Life, Tech, Event. Centinaia di programmi in grado di offrire servizi e soluzioni. Applicazioni per la salute, il tempo libero, per imparare le lingue, per la tutela dell’ambiente, per la fede, per la cultura e quant’altro: non esiste un settore della via privata o professionale che non sia stato convogliato all’interno di un’App. Fino a qualche anno fa, le applicazioni erano progettate in modo “verticale”: una persona scaricava un’App per informarsi su una cosa o risolvere un problema. Un rapporto uno ad uno. Oggi invece le VENERDÌ 3 OTTOBRE 2014 applicazioni interagiscono tra loro per scambiare dati e contenuti, con un approccio più “orizzontale”. Molte delle soluzioni presentate, sono pensate in questo senso: scambiarsi informazioni e costruire una comunità di persone. Un esempio pratico è l’applicazione presentata da Massimo Cecconi, responsabile del servizio informatico della diocesi di Perugia e Presidente della società informatica H24.it. Diocesi Pg, questo il nome dell’App diocesana in grado di fornire informazioni sugli orari delle messe, su dove si trovano le chiese e su come contattare parroci, oltre che a indicare i luoghi di culto con tanto di schede tecniche e foto delle opere d’arte. Notizie e approfondimenti sul mondo della App sono pubblicate nel sito http://www.appydays.it. In occasione dell’evento Eugenio Guarducci, presidente di Sedicieventi, insieme ai rettori delle due Università perugine Moriconi e Paciullo, ha lanciato l’idea di isttuire un corso di Laurea dedicato alla Mobile Technologies. Todi Appy Days ha visto nascere anche i primi due specialisti informatici in Mobile application developer, che hanno sostenuto un esame per vedere riconosciute le loro competenze in conformità alla norma Uni 11506: Riccardo Queri e Angelo Iacubino. Andrea Coli I partecipanti e tutti gli spettatori, infatti, offrendo volontariamente 1 euro, avranno diritto ad una pallina da tennis da competizione, con l’intero ricavato che sarà devoluto alla Fondazione Telethon. Protagonisti saranno gli alunni delle scuole elementari e medie inferiori (circa 250/300 per ogni tappa), che si alterneranno, dalle ore 9 alle 12.30, su tre mini campi da tennis, sot- giornalista Domenica 5 ottobre ore 15.00 “Sobrietà, uno stile di vita contemporaneo”, intervista a Don Paolo Giulietti, Vescovo Ausiliare di Perugia e Città della Pieve, a cura di Miriam Giovanzana, direttore editoriale Terre di mezzo (Sala Convegni Cesare Pozzo) ore 16.30/17.30 “Consumo consapevole - Meglio una vita piena, che piena di cose inutili”. A cura delle Acli Umbria e Forum dei Giovani dell’Umbria. Ne parlano: Maurizio Pierdomenico, presidente Lega Consumatori Perugia; Gabriele Biccini, portavoce del Forum dei Giovani Umbria (Piazzetta Riuso) ore 18.30/19.30 “www.coomperiamo.com Riscoprire le Cooperative di Utenza al servizio di una nuova economia” Ne parlano: Andrea Fora, Presidente e Lorenzo Mariani, Segretario Regionale di Confcooperative Umbria; Luca Briziarelli, coordinatore Progetto cooperativa di utenza Assicurazioni movimento cooperativo (Assimoco). Con: Franco Civetta, Gruppo Assimoco (Piazzetta Fa’ la casa giusta!) Ingresso in fiera 3 euro (gratis fino a 14 anni) Per info: www.falacosagiustaumbria.it to la guida di istruttori federali. Al termine delle varie esercitazioni ci saranno gadget per tutti e premi per le classi che si saranno maggiormente distinte. Presenzieranno alla consegna dei riconoscimenti, il presidente del Coni regionale, Domenico Ignozza, il presidente del Comitato regionale della Federtennis, Roberto Carraresi con i suoi consiglieri e il referente BNL per Telethon area Umbria, Paolo Gallina. Michele Mencaroni Joyrix un’App per acquistare il cibo invenduto dei ristoranti R isparmiare, guadagnare e non sprecare cibo. Queste le ambizioni di Joyrix, una neonata applicazione per dispositivi mobili (telefoni cellulari di tipo smartphone e tablet), presentata al “Todi Appy Days”. Si tratta di un’App pensata per combattere lo spreco alimentare. Nasce dall’intuizione di un esperto di informatica mentre cenava in un ristorante, consapevole che dopo la chiusura del locale il cibo invenduto sarebbe finito nella spazzatura. Proprio in quell’istante è nata l’App, sviluppata in sinergia con la società TeamDev di Perugia. Con questa tecnologia un ristoratore è in grado vendere, intorno all’orario di chiusura, pietanze a prezzo ridotto. Basterà fargli una foto, pubblicare l’annuncio e nel giro di pochi secondi, chi ha installato Joyrix e si trova nei pressi di quel ristorante, vedrà l’offerta. Un vero “social di prossimità”, un’pplicazione che unisce persone vicine tra di loro in grado di condividere servizi e contenuti. Joyrix si può installare e usare senza costi: offre a chi vende la possibilità di non gettare più il cibo non venduto ma di venderlo a buon mercato e a chi compra di risparmiare denaro e tempo. Nel grande mercato delle “App” ci sono diversi progetti dedicati al food waste reduction (riduzione del cibo destinato all’immondizia), ognuno con caratteristiche e specifiche diverse: anche le App possono migliorare la qualità della vita. (A. Coli) LA VOCE TEOLOGIA IN UMBRIA VENERDÌ 3 OTTOBRE 2014 7 ITA ASSISI. La proposta formativa dell’Istituto teologico per il nuovo anno accademico. I corsi e il progetto pastorale che li sostiene 27 ottobre: lo “spirito di Assisi” A L’ Istituto teologico di Assisi è un servizio prezioso e costante alla Chiesa umbra. Particolarmente in questi anni, la Chiesa italiana invita sapientemente a una programmazione pastorale che abbia al proprio centro l’educazione alla vita buona del Vangelo. Le vie del dialogo, dell’ascolto, della prudenza sono particolarmente adatte in un tempo convulso che esige una sempre più sensibile capacità di discernimento. Ebbene, parlare di pastorale, di impegno nelle vita non è altra cosa rispetto allo specifico servizio che l’Istituto teologico compie a servizio della Chiesa in questa nostra regione Umbria, ormai da molti anni. Proprio per le mutate condizioni culturali, proprio a causa delle sempre più forti esigenze che oggi si impongono di fronte a crisi continue e ad alcune lancinanti delusioni, tenendo conto delle complesse problematiche in atto nel mondo che cambia, non ci si può affidare a una pastorale dell’improvvisazione. Sarebbe altrettanto sbagliato moltiplicare casualmente le iniziative, andando a tentoni alla ricerca di una quadratura pastorale mai soddisfacente. Per bene operare, è necessario bene riflettere, progettare sapientemente. Teologia e pastorale – ce lo insegna il Concilio Vaticano II che nella sua espressione dottrinale si è caratterizzato proprio per il desiderio di manifestare la sua specifica indole pastorale – non sono disgiunte, ma operano in intima sinergia, al punto di non poter esistere l’una senza l’altra. Presso l’Istituto teologico di Assisi la programmazione accademica è pensata proprio per offrire, a diversi livelli di approfondimento, sia le solide basi necessarie ad alimentare l’intelligenza ecclesiale per il tempo presente, sia una continua riflessione per l’approfondimento e lo studio della Scrittura e della tradizione della Chiesa, combinando fedeltà e rinnovamento in una sintesi di rara bellezza. L’offerta accademica e formativa sono così plasmate in modo da tener conto e delle esigenze specifiche di un sapere ben strutturato in una spiccata prospettiva culturale, e della necessaria fatica di tradurre la dottrina in scelte concrete per la vita della Chiesa contemporanea. Chi studia teologia beneficia di questo duplice sforzo che l’Istituto profonde, avendo idealmente due riferimenti: da un lato l’insegnamento del Concilio dal quale a cinquant’anni di distanza si ha ancora molto da imparare, dall’altro avendo presente l’invito a Firenze e cioè a sviluppare una riflessione su Gesù Cristo quale fonte del nuovo umanesimo. Corsi e proposte Oltre alle proposte straordinarie che punteggiano il grande quadro dell’attività dell’Istituto teologico alle quali abbiamo ac- I corsi della specializzazione in Teologia fondamentale (in corsivo quelli del primo semestre) Identità e compiti della Teologia fondamentale (prof. Piccinelli); Teologia della rivelazione (prof. Dotolo); Credibilità della rivelazione, tradizione, magistero (prof. Testaferri); Teologia della fede (prof. Caponera); Fede/ragione e problema post-moderno (prof. Sciurpa). Due seminari di studio: Il tema della rivelazione di Dio nella creazione, nella teologia ortodossa (prof. Bejan); L’iter della “Dei Verbum” (prof. Testaferri). Due laboratori: su Rahner (prof. Testaferri) e su Bonhoeffer (prof. Angelini). La programmazione accademica è pensata per offrire sia le basi necessarie ad alimentare l’intelligenza ecclesiale per il tempo presente, sia una riflessione per l’approfondimento e lo studio della Scrittura e della tradizione della Chiesa, combinando fedeltà e rinnovamento Inaugurazione dell’anno accademico. Prolusione di mons. Sigismondi D urante lo svolgimento dell’anno accademico vi sono momenti di particolare intensità in cui meglio traspare l’orientamento che le varie attività stanno seguendo. Riveste particolare importanza nella vita accademica la prolusione inaugurale, pensando alla quale le autorità dell’Istituto abitualmente cercano di evidenziare uno specifico valore programmatico. Quest’anno, precisamente lunedì 6 ottobre, proprio al cuore dell’inaugurazione dell’anno accademico, a seguito della solenne concelabrazione eucaristica di apertura presieduta da mons. Giuseppe Piemontese, Vescovo di TerniNarni-Amelia, che avrà luogo presso la basilica inferiore a partire dalle ore 9, verrà tenuta alle ore 10.30 da mons. Gualtiero Sigismondi, vescovo di Foligno, già docente stabile di Teologia dogmatica presso l’Istituto Teologico di Assisi, una lectio sul tema “Linee emergenti dell’azione pastorale di Papa Francesco nel contesto della ‘riforma’ nella Chiesa”. cennato, vi sono ordinariamente corsi di vario tipo e livello la cui offerta riguarda i temi centrali della Scrittura, della teologia, delle liturgia, della filosofia e via dicendo. Molti studenti scelgono questo percorso di studio. Sempre di più sono i laici che si dedicano alla teologia e molti di più ancora sono coloro che, per varie ragioni e secondo diversi ritmi, si avvalgono come uditori della frequenza di corsi utili a un approfondimento personale e a una introduzione ai temi della fede. Si potrebbe così dire che vi è posto per tutti. Gli uni affrontano il curricolo accademico nelle sua interezza, altri invece saggiano la possibilità di un primo approccio alla cultura teologica, infine vi sono quelli che, I corsi della specializzazione in Teologia e studi francescani (in corsivo quelli del primo semestre) Introduzione al pensiero francescano (prof. Russo); Storia del francescanesimo - 1 (prof. Pellegrini); Introduzione alle Fonti francescane (prof. Accrocca); I mistici francescani spagnoli del secolo XVI (prof. Spirito); La storia del francescanesimo dal XVI al XX secolo (prof. Autieri); La conversione di Francesco (prof. Maranesi); Il pensiero cristologico di Scoto a confronto con Anselmo (prof. Serafini); L’Ofs tra XIX e XX secolo (prof. Asselle); Prospettive formative francescane (prof. Roncalli). Un seminario su “La Regola di Francesco” (prof. Maranesi). nella modalità particolarmente favorevole dell’iscrizione come ospiti-uditori, scelgono percorsi personalizzati di approfondimento rispondenti a necessità diverse. Specializzazioni Proprio per raccogliere l’eredità lasciata dalla Giornata mondiale di preghiera per la pace, fu attivata presso l’Istituto a partire dal 1993 una specializzazione che offre corsi di approfondimento sui temi del dialogo interreligioso, dell’annuncio nella prospettiva della nuova evangelizzazione e che al contempo fornisce tutti gli strumenti per conoscere il mondo delle religioni, la loro storia e spiritualità. Nella specializzazione in Teologia fondamentale la trattazione di quelli che potrebbero ben a ragione dirsi temi di frontiera, viene supportata e notevolmente arricchita da riflessioni sistematiche sui fondamenti: rivelazione, fede, tradizione. Per far onore al luogo e alla sua specificità, successivamente è nata nell’Istituto anche la specializzazione in Teologia e studi francescani, all’interno della cui proposta formativa sono contemplati numerosi corsi utili a conoscere e studiare le Fonti francescane, la storia e il carisma specifico di questo inestimabile tesoro depositato nel cuore della storia della Chiesa dal Poverello di Assisi. Don Romano Piccinelli preside Ita L’anno accademico 2014-2015 Due laboratori: L’Osservanza francescana nella storiografia riformata (prof. Mercuri); Strumenti per lo studio francescano (prof. Paoli). I corsi del primo semestre del quinquennio istituzionale Storia della filosofia antica e medievale (prof. Capitanucci) Storia della filosofia contemporanea (prof. Bianchi) Filosofia della scienza e Logica (proff. Capitanucci - Marcacci) Metafisica e teologia razionale (prof. Russo) Antico Testamento: introduzione (prof. Bruscolotti) Nuovo testamento: Esegesi Vangeli sinottici e Atti (prof. Michelini) Patrologia (prof. Monfrinotti) Teologia fondamentale - 1 (prof. Testaferri) Teologia fondamentale - 2 (prof. Piccinelli) Teologia dogmatica: trinitaria (prof. Segoloni) Teologia dogmatica: Antropologia ed escatologia (prof. Giacometti) Teologia dogmatica: sacramentaria (prof. Maranesi) Teologia spirituale e della vita consacrata (proff. Spirito Grazioli) Teologia pastorale e catechetica (proff. Spirito Decesaris) Teologia morale fondamentale (prof. Cappelli) Teologia morale religiosa: le virtù (prof. Maccari) Teologia morale sociale (prof. Vinerba) Storia della Chiesa antica e medievale (proff. Bini Czortek) Storia della Chiesa moderna e contemporanea (prof. Bini Tosti) Introduzione alla storia delle religioni (prof. Pucciarini) Liturgia speciale: battesimo, confermazione, Ordine sacro (prof. Viola) Diritto canonico - 1: introduzione e popolo di Dio (prof. Carpita) Psicologia (prof. Michielan) Pedagogia (prof. Cognigni) Ebraico biblico (prof. Pettigiani) Greco biblico propedeutico (prof. Bruscolotti) Latino (prof. Maiarelli) qualche tempo di distanza dalla solenne inaugurazione e dalla prolusione (vedi articolo a fianco), si avrà un’altra iniziativa importante nella quale l’Istituto teologico di Assisi collabora con molti altri enti e organismi, nel desiderio di ricordare, celebrare e rinnovare l’eredità che Giovanni Paolo II e Benedetto XVI hanno lasciato celebrando in Assisi momenti indimenticabili per la storia della Chiesa contemporanea. Per contribuire a far crescere ulteriormente lo “spirito di Assisi” che invita all’incontro e al dialogo, e che intravede nella preghiera la via maestra per una spiritualità delle religioni a sostegno della pace, viene proposta un’iniziativa di largo respiro all’interno della quale l’Ita coglie l’opportunità di porgere nel modo che più gli è proprio una riflessione sulla maestosa figura di Abramo, “padre nella fede”. In un accordo polifonico, saranno fatte risuonare voci diverse. Quella cristiana sarà accompagnata da quelle ebraica e islamica, tutti uniti sotto l’esemplarità della figura del patriarca Abramo nella cui fede le diverse tradizioni religiose comunemente si riconoscono. L’iniziativa delle conferenze - previste per la mattina del lunedì 27 ottobre presso il Salone papale del Sacro Convento si incastona nel quadro, in parte inedito, delineato dalla composizione di momenti di preghiera e spiritualità, con la proposta di una mostra d’arte interreligiosa. La combinazione di varie iniziative: l’una accademica, le altre spirituali e artistiche, in un certo senso fa rammentare l’esigenza di una riflessione che nell’oggi può solo darsi recuperando la pienezza dell’umano anche attraverso la valorizzazione di tutte quelle espressioni che manifestano la trascendenza dell’essere creaturale. ORARI Le lezioni Ita si svolgono dal lunedì al venerdì, la mattina dalle 8.40 alle 12.10 e, in alcuni casi, il pomeriggio dalle 15 alle 18.40. LEZIONI E ISCRIZIONI Le lezioni dell’anno accademico cominciano il 7 ottobre. Sono possibili iscrizioni ordinarie e straordinarie fino al 15 ottobre compreso. CONTATTI Istituto teologico di Assisi piazza San Francesco 2, 06081 Assisi (Pg) tel. 075813061 mail segreteria@ istitutoteologicoassisi.it; sito www.istitutoteologicoassisi.it LA VOCE CHIESA&RELIGIONE 8 BREVI DA S. MARTA Spunti dalle omelie pronunciate da Papa Francesco nella cappella di casa Santa Marta. I testi completi - che contengono riflessioni su un ventaglio di tematiche molto più ampio - si possono trovare sul sito del Vaticano (www.vatican.va), sezione “Meditazioni quotidiane”. Giovedì 25 settembre La verità finale “Quanti cristiani vivono per apparire!” ha esclamato il Vescovo di Roma. “La vita loro sembra una bolla di sapone” che “è bella, ha tutti i colori, ma dura un secondo” e finisce. “Anche quando guardiamo alcuni monumenti funebri, pensiamo che è vanità, perché la verità è tornare alla terra nuda, come diceva il servo di Dio Paolo VI. Ci aspetta la terra nuda: questa è la nostra verità finale”. Ma “nel frattempo mi vanto, o faccio qualcosa? Faccio del bene? Cerco Dio? Prego?”. Si deve puntare alle “cose consistenti”, mentre “la vanità è bugiarda, è fantasiosa, inganna se stessa, inganna il vanitoso: prima [il vanitoso] fa finta di essere, ma alla fine crede di essere quello che dice. Ci crede, poveretto”. Dunque “pensiamo oggi ai consigli di Gesù di edificare la nostra vita sulla roccia. È Lui la roccia. L’unica roccia è Gesù!”. Venerdì 26 settembre L’identità di Gesù A scanso di equivoci e di messianismi illusori, Cristo soltanto “la domenica delle Palme permette che la folla dica, più o meno, la sua identità. Soltanto lì, perché era l’inizio del cammino finale. Gesù fa questo per preparare i cuori dei discepoli, i cuori della gente a capire questo mistero di Dio: è tanto l’amore di Dio, è tanto brutto il peccato, che lui ci salva così, con questa identità sulla croce. Non si può capire Gesù Cristo redentore senza la croce. Possiamo arrivare fino a pensare che è un gran profeta, fa cose buone, è un santo, ma il Cristo redentore senza la croce non lo si può capire”. Tuttavia, “i cuori dei discepoli, i cuori della gente non erano preparati per capirlo: non avevano capito le profezie, non avevano capito che lui era proprio l’agnello per il sacrificio... La pedagogia di Gesù, anche con noi, è così: passo a passo ci prepara per capirlo bene. Ci prepara anche ad accompagnarlo con le nostre croci nella sua strada verso la redenzione. Ci prepara a essere dei Cirenei per aiutarlo a portare la croce”. Tanto che “la nostra vita cristiana, senza questo, non è cristiana”. Lunedì 29 settembre L’Uomo e chi lo odia La lotta contro i piani astuti di distruzione e disumanizzazione portati avanti dal demonio - che “presenta le cose come se fossero buone” inventando perfino “spiegazioni umanistiche” - è “una realtà quotidiana”. Già nell’Apocalisse (12,7-12) “si parla di gloria, ma come lotta... La lotta fra il demonio e Dio”. Per questo, “il compito del popolo di Dio è custodire in sé l’Uomo: l’uomo Gesù. Custodirlo, perché è l’Uomo che dà vita a tutti gli uomini, a tutta l’umanità”. Ciò implica di resistere a Satana, perché “tanti, tanti progetti di disumanizzazione dell’uomo sono opera di lui, semplicemente perché odia l’uomo”. Martedì 30 settembre Si prega con la realtà di sé La preghiera della Chiesa si deve elevare per i tanti “Gesù sofferenti” che “sono dappertutto”. Papa Francesco ha confidato che nella sua esperienza pastorale tante volte sente “persone che stanno vivendo situazioni difficili, dolorose, che hanno perso tanto, o si sentono sole e abbandonate, e vengono a lamentarsi e fanno queste domande: ‘Perché?’. Si ribellano contro Dio”. La sua risposta è: “Continua a pregare così, perché anche questa è una preghiera”. Come lo era quella di Gesù quando ha detto al Padre: “Perché mi hai abbandonato?”, e come quella di Giobbe. Perché “pregare è diventare in verità davanti a Dio. Si prega con la realtà. La vera preghiera viene dal cuore, dal momento che uno vive”. È “la preghiera nei momenti del buio, nei momenti della vita dove non c’è speranza” e “non si vede l’orizzonte”; al punto che “tante volte si perde la memoria e non abbiamo dove ancorare la nostra speranza”. VENERDÌ 3 OTTOBRE 2014 PAPA FRANCESCO. Gli interventi in pubblico nella giornata di domenica 28 settembre Nell’incontro tra generazioni D ue figli, il tema dell’obbedienza al padre, il momento del pentimento per una risposta forse troppo affrettata, sicuramente sbagliata. È il Vangelo di Matteo e la parabola dei due figli ai quali il padre chiede di andare a lavorare nella vigna. Conosciamo le risposte: “Non ne ho voglia” il primo, ma poi andrà; “Sì, signore”, e invece eviterà di entrare nella vigna, il secondo. L’evangelista usa due verbi per indicare il cambiamento avvenuto nel primo figlio: pentire e andare, “si pentì e vi andò”. È l’immagine della Chiesa secondo Papa Francesco, dove peccato e conversione hanno cittadinanza. Come il figlio che, pentendosi della prima risposta, vede diversamente le cose: non è più il padrone che chiama a lavorare, ma il padre che invita a collaborare per portare frutti. Torna con forza il tema dell’obbedienza, insieme alla volontà di affidarsi totalmente al Padre. E questo anche in tempi di crisi - “tempi di tribolazione e di turbamento” ha detto Francesco nell’omelia pronunciata nella chiesa del Gesù a Roma per i 200 anni della ricostituzione dei Gesuiti - perché “la notte e il potere delle tenebre sono sempre vicini” e ci si salva con il “discernimento della volontà di Dio”, perché il Signore “anche se siamo uomini di poca fede e peccatori, ci salverà”. È lì immagine della barca di Pietro sballottata dalle onde, che Francesco ripropone nella sua omelia alla chiesa del Gesù. Tornano le parole dell’“umile operaio nella vigna del Signore”, Benedetto XVI, che alla fiaccolata dell’Azione cattolica per ricordare i 50 anni dall’apertura del Concilio, parlava di zizzania Papa Francesco saluta Benedetto XVI durante l’incontro con gli anziani e i nonni del mondo Papa Bergoglio ha celebrato la liturgia in memoria dei 200 anni dalla “rinascita” dei Gesuiti dopo la soppressione forzata. Poi ha abbracciato il suo predecessore Benedetto XVI nel campo del Signore, di pesci cattivi nella rete di Pietro: “Abbiamo visto che la fragilità umana è presente anche nella Chiesa, che la nave della Chiesa sta navigando anche con vento contrario, con tempeste che minacciano la nave”. Peccatori, dunque. Ma chi sa di essere un peccatore, sa anche che Dio lo ama. Il Signore non si stanca mai di perdonare, semmai siamo noi che ci stanchiamo di chiedere perdono. Dio è sempre pronto ad accogliere il nostro cambiamento, la conversione. Un genitore sa che non sempre il figlio segue il padre, anzi spesso lo contesta; a maggior ragione il Padre celeste. E quei due figli del padrone della vigna sono un po’ il termine di paragone di quanti all’oggi della conversione - “figlio, oggi va’ a lavorare nella vigna” - frappongono un rifiuto temporaneo, e coloro che invece dicono sì per timore del padrone ma poi continuano sulla loro strada, quelli che Francesco chiama “cristiani di facciata”. In piazza San Pietro il passaggio di testimone tra padri e figli è nella benedizione della lunga vita. Si legge il Vangelo della visita di Maria a Elisabetta: anche qui, giovani e anziani assieme. Perché, come diceva san Giovanni Paolo II e come ha ripetuto Papa Francesco, l’uomo che non ha memoria è un uomo che non ha futuro. Visivamente è il passaggio di testimone tra giovani e anziani; non c’è futuro senza questo incontro tra generazioni. C’è un’immagine forte: l’abbraccio tra il Vescovo di Roma Francesco e il Papa emerito Benedetto XVI. “Un padre”, lo aveva definito Francesco parlando con i giornalisti di ritorno da Rio; lo ha ripetuto in piazza san Pietro: “È come avere il nonno saggio a casa”. Nell’abbraccio del colonnato berniniano altri 30 mila nonni; tra questi Mubarak e Aneesa, dieci figli, dodici nipoti, scappati da Qaraqosh, dalle violenze degli integralisti del Califfato con i soli abiti che indossavano, e con un desiderio grande: tornare nella loro terra, il Kurdistan iracheno, per ricominciare, per ricostruire nella pace. Torna nelle parole del Papa la “cultura dello scarto” che emargina giovani, e anziani la cui fragilità li pone fuori da una società dell’efficienza. Francesco dice: “Se non viene recuperato l’incontro, se non si ritrova un equilibrio nuovo, fecondo tra le generazioni, quello che ne deriva è un grave impoverimento per il popolo, e la libertà che predomina nella società è una libertà falsa, che quasi sempre si trasforma in autoritarismo”. Un proverbio arabo dice: i giovani hanno la forza per correre, ma gli anziani conoscono la strada. Fabio Zavattaro PAPA FRANCESCO. Proseguono le catechesi sulla Chiesa Discernere i carismi P apa Francesco all’udienza generale di mercoledì in piazza San Pietro ha svolto la sua catechesi sui carismi della Chiesa: “Fin dall’inizio – ha detto - il Signore ha ricolmato la Chiesa dei doni del suo Spirito, rendendola così sempre viva e feconda con i doni dello Spirito santo. Tra questi doni, se ne distinguono alcuni che risultano particolarmente preziosi per l’edificazione e il cammino della comunità cristiana: si tratta dei carismi”. “In questa catechesi - ha proseguito vogliamo chiederci: che cos’è esattamente un carisma? Come possiamo riconoscerlo e accoglierlo? E soprattutto: il fatto che nella Chiesa ci sia una diversità e una molteplicità di carismi va visto in senso positivo, come una cosa bella, oppure come un problema?”. “Nella prospettiva cristiana - ha spiegato - il carisma è ben più di una qualità personale, di una predisposizione di cui si può essere dotati: il carisma è una grazia, un dono elargito da Dio Padre attraverso l’azione dello Spirito santo. Ed è un dono che viene dato a qualcuno non perché sia più bravo degli altri o perché se lo sia meritato: è un regalo che Dio gli fa perché, con la stessa gratuità e lo stesso amore, lo possa mettere a servizio dell’intera comunità, per il bene di tutti... Una cosa importante che va subito sottolineata è il fatto che uno non può capire da solo se ha un carisma, e quale... È all’interno della comunità che sbocciano e fioriscono i doni di cui ci ricolma il Padre; ed è in seno alla comunità che si impara a riconoscerli come un segno del Suo amore per tutti i Suoi figli. Ognuno di noi, allora, è bene che si domandi: ‘C’è qualche carisma che il Signore ha fatto sorgere in me, nella grazia del suo Spirito, e che i miei fratelli, nella comunità cristiana, hanno riconosciuto e incoraggiato? E come mi comporto io riguardo a questo dono: lo vivo con generosità, mettendolo a servizio di tutti, oppure lo trascuro e finisco per dimenticarmene? O magari diventa in me motivo di orgoglio, tanto da lamentarmi sempre degli altri e da pretendere che nella comunità si faccia a modo mio?’. Sono domande che noi dobbiamo fare”. “L’esperienza più bella - ha aggiunto Bergoglio - è scoprire di quanti carismi diversi e di quanti doni del suo Spirito il Padre ricolma la sua Chiesa! Questo non deve essere visto come un motivo di confusione, di disagio: sono tutti regali che Dio fa alla comunità cristiana, perché possa crescere armoniosa, nella fede e nel Suo amore, come un corpo solo, il Corpo di Cristo. Lo stesso Spirito che dà questa differenza di carismi, fa l’unità della Chiesa: lo stesso Spirito. Di fronte a questa molteplicità di carismi, il nostro cuore si deve aprire alla gioia e dobbiamo pensare: ‘Che bella cosa! Tanti doni diversi, perché siamo tutti figli di Dio, e tutti amati in modo unico’. Guai, allora, se questi doni diventano motivo di invidia o di divisione, di gelosia!”. VENERDÌ 3 OTTOBRE 2014 ❖ I DATI ISTAT Matrimoni Al 31 dicembre 2013, l’Istat rileva 25.791.690 nuclei familiari e 27.372 convivenze (un insieme di persone coabitanti per ragioni di natura diversa: religione, cura, assistenza, militari, pena e simili) aventi dimora abituale nello stesso Comune. Il numero medio di componenti per famiglia si attesta a 2,34. Rito civile I matrimoni civili, scorrendo i dati dell’ultimo censimento LA VOCE CHIESA&RELIGIONE Istat sulla popolazione italiana, hanno visto un recupero negli ultimi due anni (+5.340 cerimonie), arrivando a rappresentare il 41% del totale a livello nazionale (84.841). Erano il 37% nel 2008. Convivenze Attualmente gli sposi al primo matrimonio hanno, in media, quasi 34 anni e le spose quasi 31. L’Istat mette in relazione questo dato con la progressiva diffusione delle unioni di fatto, che da circa mezzo milione nel 2007 hanno superato il milione nel 2011-2012. 9 Nozze miste Per l’Istat, l’aumento del numero delle nozze rispetto al 2011 è dovuto alla ripresa dei matrimoni in cui uno o entrambi i coniugi sono di cittadinanza straniera: nel 2012 sono state celebrate 30.724 nozze di questo tipo (15% del totale), oltre 4.000 in più rispetto al 2011. I matrimoni misti, con un coniuge italiano e l’altro straniero, rappresentano la tipologia prevalente (68%) dei matrimoni con almeno uno sposo straniero. Rito cattolico Le nozze celebrate con rito religioso sono state 122.297. Un VERSO IL SINODO. Il card. Baldisseri, segretario generale del Sinodo, a proposito dei temi che rimbalzano sui mass media numero in calo di 33 mila unità negli ultimi 4 anni. Ma il dato differisce in modo considerevole da quello riportato nell’ultima edizione dell’Annuarium statisticum Ecclesiae che, per lo stesso anno, censisce 140.152 matrimoni tra cattolici e 3.182 tra cattolici e non. Totale: 143.334 matrimoni celebrati secondo il rito cattolico. L’Italia si pone così al secondo posto in Europa, dietro alla Polonia (150.889) e davanti a Francia (71.019), Spagna (69.275), Germania (46.170) e Ucraina (18.507). Il numero complessivo di matrimoni tra cattolici o tra cattolici e non, celebrati in tutta Europa nel corso del 2012, ammonta a 648.540. L’apertura del Sinodo dei vescovi il 26 ottobre 2008 nella basilica di San Pietro, in Vaticano QUALCHE DATO P Famiglia: soluzioni costruttive O rmai imminente l’apertura della III Assemblea generale straordinaria del Sinodo dei vescovi, sul tema “Le sfide pastorali sulla famiglia nel contesto dell’evangelizzazione” (Vaticano, 5-19 ottobre). Per il 4 ottobre la Chiesa italiana ha organizzato un incontro di preghiera in piazza San Pietro dalle ore 18 alle 19.30, al quale parteciperanno anche gruppi delle diocesi umbre. Questi mesi preparatori sono stati ricchi di dibattiti e approfondimenti. Facciamo il punto con il card. Lorenzo Baldisseri, segretario generale del Sinodo dei vescovi. “Se si vogliono dare risposte adeguate, occorre costruirle nel confronto, per trovare soluzioni nella verità e nella carità. Perché non parlare anche della poligamia, dei matrimoni combinati, dei matrimoni misti, delle povertà di ogni tipo che creano spesso le condizioni per separazioni, divorzi, fallimenti?” Con che stato d’animo accostarsi al Sinodo? “Con animo sereno, ponderazione e calma. Capisco che gli animi si accendano alla vigilia dell’evento, specialmente su certi argomenti che i media enfatizzano, a cui alcuni ecclesiastici hanno prestato il fianco. Esprimere le proprie opiPREGHIERA PER IL SINODO SULLA FAMIGLIA nioni è positivo, basta che lo si faccia con civiltà e senso costruttivo. Se si vogliono dare risposte adeGesù, Maria e Giuseppe, guate, occorre costruirle a voi, santa Famiglia di Nazareth, nel confronto e nella buooggi volgiamo lo sguardo na volontà di fare passi con ammirazione e confidenza; avanti per trovare soluzioin voi contempliamo ni nella verità e nella carila bellezza della comunione nell’amore vero; tà. Mi chiedo perché non a voi raccomandiamo tutte le nostre famiglie, parlare anche della poliperché si rinnovino in esse le meraviglie della grazia. gamia, dei matrimoni combinati, dei matrimoni Santa Famiglia di Nazareth, misti, delle povertà di ogni scuola attraente del santo Vangelo: tipo che creano spesso le insegnaci a imitare le tue virtù condizioni per separaziocon una saggia disciplina spirituale, ni, divorzi, fallimenti. Quedonaci lo sguardo limpido sti e molti altri saranno i che sa riconoscere l’opera della Provvidenza temi discussi nel Sinodo, e nelle realtà quotidiane della vita. soprattutto quello di trovare il linguaggio giusto per Santa Famiglia di Nazareth, trasmettere ai giovani la custode fedele del mistero della salvezza: bellezza del Vangelo della fa’ rinascere in noi la stima del silenzio, famiglia”. rendi le nostre famiglie cenacoli di preghiera e trasformale in piccole Chiese domestiche, Cosa si sente di dire a chi rinnova il desiderio della santità, non è addentro ai lavori sostieni la nobile fatica del lavoro, dell’educazione, ma guarda con ansia e dell’ascolto, della reciproca comprensione e del perdono. speranza a questo appuntamento? Santa Famiglia di Nazareth, “Che tutto questo non è e ridesta nella nostra società la consapevolezza non deve essere un mezzo del carattere sacro e inviolabile della famiglia, per creare confusione. bene inestimabile e insostituibile. Quando si dibatte su certi Ogni famiglia sia dimora accogliente di bontà e di pace temi, anche sensibili, lo per i bambini e per gli anziani, scopo è mettere sul tappeper chi è malato e solo, to il tema e lasciare che per chi è povero e bisognoso. ciascuno opini e si esprima secondo le sue conoGesù, Maria e Giuseppe, scenze e convinzioni. È voi con fiducia preghiamo, a voi con gioia ci affidiamo. stato ripetuto sovente che Papa Francesco l’insegnamento della 27 ottobre 2013, omelia della messa Chiesa su matrimonio e per la Giornata della famiglia, nell’Anno della fede famiglia si trova affermato e descritto in documenti ufficiali, magisteriali. La misericordia e il perdono sono centrali nella dottrina della Chiesa e sono spesso richiamati da Papa Francesco come una verità che deve accompagnare in tutte le circostanze e i contesti la vita dell’uomo. Il non possumus e la oikonomia sono affermazioni e concetti che fanno parte del dibattito, pongono questioni serie degne di attenzione e di rispetto, e aiutano a far riflettere e approfondire la materia”. Discussione aperta e confronto reale durante i lavori: sarà effettivamente così? “Papa Francesco in numerose occasioni ha ha fatto capire che è importante esprimersi senza paure e sospetti. La fede è vissuta e s’incarna in persone concrete; lo sforzo della Chiesa e degli operatori pastorali è porgerla nella sua interezza alla portata della gente, con semplicità e onestà. Il sentirsi liberi di esprimere ciò a cui si crede o ciò di cui si dubita mostra la qualità dell’uomo, che lo distingue da altre creature e lo rende responsabile davanti a Dio e agli uomini. La discussione, allora, nel Sinodo sarà aperta, vi sarà confronto: i partecipanti, nelle diverse loro funzioni, sono chiamati a far primeggiare non il proprio interesse o punto di vista, ma a cercare la verità, che non è un concetto astratto, frutto della speculazione filosofica o teologica, ma la persona di Cristo, Uomo-Dio. Da lì bisogna partire. Il primo evangelizzatore è stato Gesù, che è sceso nelle strade e si è fatto conoscere con la parola e con i segni e, in definitiva, con la sua testimonianza di vita”. L’Assemblea non si chiuderà a ottobre ma, con una decisione senza precedenti, verrà protratta in successive tappe. Come a dire che la sinodalità non accelera le decisioni, ma le fa maturare. “Proprio così! La decisione del Santo Padre di indire un’assemblea sinodale che si svolgerà in due tappe indica la volontà di identificare la sinodalità per quello che è, cioè un cammino insieme, che prevede riflessioni, pause, riprese e via dicendo, fino ad arrivare alla meta; tutto questo è compiuto non attraverso il lavoro di solitari, da piccoli gruppi di persone o Commissioni, ma attraverso il coinvolgimento del popolo di Dio intero. Lo abbiamo già visto con il documento preparatorio che ha diffuso il questionario, al quale hanno risposto un enorme numero di persone e istituzioni. Il Sinodo è un’assemblea di vescovi e di altri aventi diritto, ma si muove con la partecipazione di tutta la Chiesa”. Tra i partecipanti all’Assemblea figurano anche 13 coppie di coniugi. apa Francesco ha convocato un’Assemblea generale straordinaria del Sinodo dei vescovi sul tema “Le sfide pastorali sulla famiglia nel contesto dell’evangelizzazione”. È la terza “assemblea straordinaria” da quando è stata istituita questa modalità nel 1965. Vi partecipano 253 persone, ossia: 114 presidenti delle Conferenze episcopali, 13 capi delle Chiese cattoliche orientali sui iuris, 25 capi dicastero della Curia romana, 9 membri del Consiglio ordinario di segreteria, 3 religiosi (eletti dall’Unione superiori generali), 26 membri di nomina pontificia, 8 delegati fraterni, 38 uditori, tra cui 13 coppie di sposi, 16 esperti. “Sì, tredici coppie di coniugi provenienti dai cinque Continenti e anche da zone di guerra. La loro presenza, in primo luogo, è una testimonianza di vita vissuta, da offrire all’attenzione di tutti come una bella esperienza di fede, componente essenziale per una buona riuscita di un matrimonio e di una famiglia. Questo nella varietà delle culture e delle tradizioni in tutto il mondo: non c’è geografia, storia, o letteratura e scienza che non trattino del matrimonio e della famiglia come espressione fondamentale della società e, per il cristiano, una Chiesa domestica che vi s’incarna, in forza del battesimo”. Riguardo alla “nuova metodologia interna dei lavori”, può anticipare qualcosa? “Durante i lavori sinodali sarà seguito il regolamento in vigore del Sinodo dei vescovi, che si chiama ordo Synodi episcoporum. Tuttavia, per il fatto che il tema scelto per l’Assemblea si svolgerà in due tappe, nella preparazione come anche nello svolgimento dei lavori si darà attenzione particolare all’aspetto dinamico e partecipativo. Gli interventi dei partecipanti saranno inviati in anticipo alla Segreteria generale per organizzare l’ordine delle sessioni, che è tematico. Durante le sessioni interverrà una coppia di sposi per comunicare la propria testimonianza. Alla fine della giornata vi sarà l’ora di discussione libera. L’informazione sarà maggiormente curata e resa immediata e rapida. Si preferisce utilizzare ampiamente briefing e Twitter piuttosto che il testo sintetico, spesso modificato a voce in aula, ed è prevista anche la partecipazione di padri sinodali invitati, che daranno un volto agli interventi. Le relazioni generali pronunciate nei momenti stabiliti dal calendario del Sinodo saranno a disposizione nelle diverse lingue e offriranno il contenuto dei lavori dell’Assemblea”. Come si concluderà il Sinodo? “Vi saranno un Messaggio al popolo di Dio e un documento detto sinodale, che sostituirà le propositiones. Il documento, approvato dall’Assemblea, sarà consegnato nelle mani del Santo Padre che ne disporrà a suo piacimento, e sarà la base dell’Instrumentum laboris del Sinodo del 2015”. Vincenzo Corrado LA VOCE CHIESA&RELIGIONE 10 VENERDÌ 3 OTTOBRE 2014 CHIESA UMBRA. I temi dell’ultima riunione della Ceu. Nasce una Consulta permanente composta dai Vescovi e dai coordinatori delle Commissioni regionali Da sinistra i vescovi Cancian,Tuzia, Giulietti, Piemontese,Bassetti, Ceccobelli, Sorrentino,Boccardo,Sigismondi Otto diocesi, una comune linea pastorale “I l vantaggio di essere una piccola regione è soprattutto di poter collaborare insieme, avviando linee pastorali che ci accomunano sempre più”. Così ha introdotto il discorso il card. Gualtiero Bassetti, presidente della Ceu, nel corso della riunione dei Vescovi umbri che si è svolta il 26 settembre ad Assisi presso il Seminario regionale; vi hanno partecipato anche i coordinatori delle varie Commissioni regionali. La scorsa primavera sono state ridisegnate sei ‘macro-aree’ pastorali le quali, ha annunciato Bassetti, si coordineranno tra loro anche attraverso una “Consulta permanente composta dai Vescovi e dai coordinatori di ciascuna delle Commissioni regionali di cui si compongono le sei aree pastorali”. Mons. Domenico Sorrentino, vice presidente della Ceu, ha indicato alcuni “spunti per una migliore collaborazione pastorale tra le diocesi umbre” facendo leva sui principi della comunione e della sussidiarietà. La Ceu, nel suo insieme (comprese le Commissioni ed altri enti), ha detto Sorrentino, “è lo strumento privilegiato per tale esperienza di comunione e sussidiarietà, svolgendo una funzione di ‘osservatorio’ della situazione socio-religiosa della regione, e favorendo la condivisione di esperienze e la colla- borazione”. La Consulta permanente - ha spiegato - dovrà tenersi almeno un paio di volte all’anno, in modo da poter realizzare un proficuo incontro periodico su punti di interesse comune a livello regionale, “per evitare di procedere solo tallonati dalle ‘emergenze’”, e ha delineato quattro “punti di criticità” che costituiscono sfide comuni e suggeriscono “l’urgenza di percorsi ispirati a comunione e sussidiarietà a livello regionale”. La Consulta si occuperà in particolare di nuova evangelizzazione, problemi della famiglia e della parrocchia, emergenze sul piano della carità, il “pianeta giovani” Questi i punti indicati dal Vescovo di Assisi: 1) crisi di senso e valori, sfida della nuova evangelizzazione; 2) crisi di relazioni (crisi della famiglia, ‘fatiche’ delle comunità parrocchiali, ecc.): sfida di una pastorale di comunione; 3) crisi della solidarietà: la sfida della carità; 4) crisi di speranza: la sfida di ideare il futuro, il ‘pianeta’ giovani. Affrontare queste criticità, ha aggiunto Sorrentino, significa rispondere anche a dei quesiti fondamentali: cosa possiamo fare per incrementare l’incisività della nostra presenza evangelizzante a livello regionale? A che punto siamo con il rinnovamento della catechesi? Come rendere più funzionante la comunicazione a livello regionale? Per quanto riguarda i media ecclesiali, mons. Renato Boccar- do, delegato Ceu per le comunicazioni sociali, ha detto: “C’è la necessità di utilizzare al meglio questa ricchezza [dei mass media cattolici, ndr] per rendere presente il messaggio della Chiesa nella società contemporanea. A questo fine i Vescovi hanno affidato alla Commissione regionale per le comunicazioni sociali il compito di svolgere innanzitutto un monitoraggio sui mezzi esistenti, di esaminare come meglio coordinare le diverse iniziative di comunicazione, e di formulare proposte concrete ai Vescovi in vista di una migliore organizzazione e di una più efficace presenza dei mezzi di comunicazione ecclesiali nella società contemporanea”. Sempre riguardo all’attività delle Commissioni regionali in vista dell’avvio della Consulta permanente, è emersa l’urgenza di “dare più efficacia alla nostra presenza pastorale - ha sottolineato mons. Sorrentino - sul versante del sostegno alla famiglia e della presenza culturale sui ‘punti caldi’ della crisi etica che riguarda insieme la famiglia e la vita. Occorre dare nuova spinta al rinnovamento delle parrocchie tenendo presenti le indicazioni della Evangelii gaudium e rimeditando il suggerimento ancora attuale di Chrisfideles laici (1988) n. 26: maggiore partecipazione dei laici, collaborazione tra parrocchie (Unità pastorali) e promozione della vitalità delle parrocchie attraverso le ‘piccole comunità’. È certamente necessario, inoltre, prestare ogni attenzione alla situazione esistenziale del clero, alla formazione dei futuri presbiteri e diaconi, all’intesa pastorale tra clero, religiosi e laici”. Altro tema trattato è stato quello della carità in rapporto alla attuale crisi. “La nostra regione - ha dichiarato Sorrentino - si è distinta in questi anni per la sua iniziativa a livello di carità con le sue opere di ascolto e accoglienza, e con il Fondo di solidarietà per le famiglie in difficoltà a causa della perdita del posto di lavoro”. Per i Vescovi umbri, “i giovani sono indubbiamente la risorsa su cui investire di più e meglio”. Da qui le domande: “Che cosa possiamo fare di più sul versante che maggiormente li riguarda, ossia i tre ambiti della pastorale giovanile, vocazionale ed educativo-scolastica? Quali iniziative e collaborazioni sono auspicabili e realisticamente praticabili?”. Sono state indicate anche alcune iniziative di prossima realizzazione che riguardano la Caritas regionale e per le missioni (basti pensare all’ottobre missionario) che vedano un maggiore coinvolgimento dei giovani attraverso le Pastorali giovanile, vocazionale, scolastica, familiare e il Coordinamento regionale oratori. La Caritas Umbria ha organizzato un incontro allargato alle altre Commissioni Ceu per il prossimo 29 novembre, in cui illustrerà le attività caritative che vedranno un maggiore coinvolgimento delle singole Caritas diocesane. La Commissione per la famiglia promuoverà quest’anno la “Festa della famiglia”, il 28 dicembre, a livello regionale. Su suggerimento del card. Bassetti, redigerà un documento/contributo al Sinodo straordinario indetto da Papa Francesco, che vedrà centinaia di famiglie umbre alla manifesazione nazionale in piazza San Pietro il 4 ottobre. La Commissione per l’educazione e la scuola ha appena presentato (2 ottobre) la lettera per l’inizio del nuovo anno scolastico, e le iniziative 2015 rivolte a quanti sono impegnati nel mondo della scuola. R. L. L’11 ottobre il convegno regionale dell’Apostolato della preghiera O Riascolta trasmissioni e speciali. Quando vuoi e dove vuoi. Scegli il podcast e play! www.umbriaradio.it gni anno, l’Apostolato della preghiera organizza il Convegno regionale con pellegrinaggio presso un santuario umbro: l’evento della beatificazione di Madre Speranza è stato quest’anno un motivo in più per scegliere Collevalenza e il suo santuario. Sabato 11 ottobre: una giornata intera di ritiro per riflettere sulle virtù eroiche e l’operato di Madre Speranza, di santa Margherita M. Alacoque, di suor Faustina Kowalska, le tre donne che Gesù si è scelto per la diffusione del culto al suo divin Cuore. Padre Camillo Corbetta, promotore regionale dell’Umbria, aprirà il convegno con la recita delle lodi (ore 9) e presenterà il tema: “Un canto a tre voci sulla divina misericordia”. Alla giornalista Marina Berardi, direttore responsabile del mensile del santuario, è affidato il primo intervento sulla santità e sui carismi di Madre Speranza (ore 1010.45). A padre Camillo il secondo intervento, nel pomeriggio (ore 15-16), su santa Margheria M. Alacoque: il “canto specifico della divina misericordia”. Santa Faustina, il filo rosso che lega le tre mistiche. Seguirà la celebrazione della messa (ore 16.30) che concluderà la giornata di spiritualità. Una opportunità, il convegno, per approfondire la conoscenza di queste tre donne, apostole della Divina Misericordia, oggi assolutamente necessaria. Molte cose vanno riviste in questa luce. Molte convinzioni vanno rivedute. “Dio è un Padre e non un giudice sentiamo continuamente affermare da Padre Il santuario di Collevalenza Camillo nei convegni diocesani. - Dio non tiene in conto le miserie degli uomini, le dimentica e le perdona”. Con questo spirito l’Adp dell’Umbria si appresta a vivere la giornata dell’11 ottobre a Collevalenza. Sicuramente una ricarica spirituale. Angelina Gravina LA VOCE SPAZIOCSI VENERDÌ 3 OTTOBRE 2014 CSI UMBRIA. Parte il nuovo progetto per venire incontro alle difficoltà economiche Lo sport è uguale per tutti C on il presidente regionale del Csi, Carlo Moretti, parliamo del nuovo progetto “Lo sport uguale per tutti”. “Prima di tutto - afferma - devo dire che lo sport è inteso come gioco, e quindi al tempo stesso uno svago ma anche un momento di sviluppo per l’ingegno e le forze fisiche. L’idea nasce dal semplice osservare ciò che ci succede intorno: tanti ragazzi abbandonano lo sport perché i genitori non riescono a pagare le quote alle società sportive; nelle parrocchie e negli oratori l’attività sportiva diminuisce, o addirittura scompare, per la mancanza di chi se ne occupi direttamente. I ragazzi crescono con una visione distorta dello sport - si pensi al doping e all’ottenere il successo a tutti i costi, - che influenza i comportamenti e le relazioni nella vita di tutti i giorni. Ci sono ragazzi che riescono a praticare lo sport di ‘serie A’ e ragazzi che sono costretti allo sport di ‘serie Z’, e costretti molto spesso a vivere lo sport indirettamente, solo attraverso i videogiochi”. “L’area d’intervento e al tempo stesso le finalità del progetto sono molteplici aggiunge. - Partendo dalle più semplici a quelle più complesse, abbiamo: - fornire attrezzature di base a quelle società sportive, parrocchie, oratori, scuole, squadre amatoriali che ne sono sprovviste, e in questo momento di crisi non riescono ad acquistare; - riuscire a formare ragazzi che poi possano fare da animatori nelle parrocchie e oratori affiancando i parroci - sempre più oberati di impegni - e permettendo lo svolgimento delle attività sportive; - creare un Prontosport, un 118 dello sport a disposizione di scuole, parrocchie, Comuni, ecc. per far riscoprire il gioco e lo sport nelle scuole, oratori e nelle piazze di ogni città”. Tanta carne al fuoco! Quali i tempi di realizzo, e soprattutto dove reperire le risorse economiche? “Lo sport uguale per tutti non ha Come contribuire P er contribuire al progetto “Lo sport uguale per tutti” si può fare un versamento sul c/c IT 42 C 02008 03035 000029452112 intestato al Csi comitato regionale Umbria presso Unicredit, filiale di Santa Lucia, scrivendo sulla causale “Progetto Lo sport uguale per tutti”. Oppure lasciare un’offerta nel nostro stand allestito alla fiera “Fa’ la cosa giusta” nei giorni 3-5 ottobre a Bastia Umbra. Oppure destinando il 5 per mille a Sussidia, riportando il codice 94146010544 nei moduli della dichiarazione dei redditi. Carlo Moretti, presidente regionale del Csi scadenza, ma parte subito! Innanzitutto con un’analisi del territorio, con l’individuazione dei luoghi dove esistono problematiche connesse allo sport e al gioco; dopodiché si analizzeranno le necessità e i possibili interventi. Sia chiaro che il progetto non vuole essere di mera sussistenza, ma vuole fare sì che ci sia un coinvolgimento dei ragazzi locali, che piano piano diventino autosufficienti e siano gli artefici del loro futuro. Le risorse economiche sono un grande punto interrogativo: vogliamo inaugurare una nuova linea e modo di fare. Partiremo con quello che abbiamo; una volta che il progetto inizi a dare risultati, solo allora andremo a presentarlo al Coni, ai Comuni, Province e Regione, presentando nero su bianco i primi risultati, e chiedendo contributi. Il progetto, come detto, parte subito: la data ufficiale è il 4 ottobre, san Francesco! Con lui condividiamo - con il dovuto rispetto - la volontà di andare verso chi ha bisogno. Il Csi metterà quello che può. A questo proposito, vorrei fare un appello a tutti coloro che SOLIDARIETÀ. Parlano i ragazzi di ritorno dalla missione a Haiti Q uesta estate una delegazione del Csi è andata a Haiti con 40 giovani delle società sportive arancioblu per dare vita al nono capitolo della missione “Il Csi per Haiti”. Ciò che non tutti sanno, e forse nemmeno possono immaginare, è cosa si prova a vivere un’esperienza del genere, tanto “forte” da cambiarti la vita. Ci si può fare un’idea andando alla pagina facebook Csiperhaiti, dove si trova il diario di viaggio di questa esperienza, con le testimonianze dei nostri ragazzi. Vale la pena leggerle, farle girare all’interno delle società sportive. L’essenziale è invisibile agli occhi: Haiti è stato un qualcosa di straordinario, fuori da ogni logica e da ogni di- amano il prossimo, a tutti coloro che vedono nello sport e quindi nel gioco un elemento di crescita per giovani ma anche per gli adulti: vi chiedo di contribuire versando un euro (o quanto volete). La moneta da un euro per noi simboleggia l’uno, il singolo che da solo conta poco, ma tanti ‘uno’ fanno una squadra, fanno il gioco e lo sport. Vi chiedo di entrare in questa grande squadra e di condividere il progetto”. Ci sono associazioni o enti che condividono con voi questo progetto? È possibile per altri aderire? “Al nostro fianco abbiamo Sussidia, un’associazione della quale il Csi Umbria fa già parte in quanto fondatori sono lo stesso Csi Umbria, accanto alle Acli provincia di Perugia e all’Azione cattolica della diocesi di Perugia. Sussidia nasce con l’intento di mettere a frutto i proventi della raccolta del 5 per mille sul nostro territorio e farli divenire buone prassi, aiutando chi è in difficoltà. Saremmo ben lieti di avere enti, federazioni, società che vogliano aderire al nostro progetto. Più siamo, più riusciremo a fare!”. mensione spazio-tempo. Ormai è trascorso qualche giorno da quando siamo tornati alla nostra quotidianità, ed è bellissimo vedere come tutto abbia assunto un sapore diverso. Ciascuno di noi è partito con delle domande, con la propria vita alle spalle, con un bagaglio di dubbi e paure. Haiti ti travolge e ti stravolge, ti porta ad interrogarti profondamente sul valore delle cose e dell’esistenza intera. Haiti cambia la prospettiva da cui guardi il mondo, ti dona occhi, mani e un cuore diverso. Ti fa capire quali siano le cose importanti della vita, e che per essere felici basta spogliarsi di se stessi e riscoprire l’essenziale, perché “l’essenziale è invisibile agli occhi, non lo vedi che con il cuore”. Per continuare a leggere i racconti di questi ragazzi visitate la pagina facebook Csiperhaiti. I Contatti: [email protected] [email protected] 11 BREVI DAL CSI ❖ CONVEGNO Sport, doping e salute Si tiene oggi, venerdì 3 ottobre alle ore 17.30 all’Umbriafiere di Bastia Umbra il convegno Csi Umbria “Quando si sceglie davvero? Sport, doping e salute”. Il convegno è inserito all’interno della manifestazione “Fa’ la cosa giusta”. Saranno affrontate varie tematiche: le origini del doping, il doping nell’era moderna; si parlerà della situazione doping a livello amatoriale, ma si parlerà anche di prevenzione nel contesto scolastico e all’interno delle società sportive, e di promozione di stili di vita sportivi sani e vincenti. ❖ SPORT PARALIMPICI Incontro con il Papa Sabato mattina, Papa Francesco incontrerà tutto il mondo paralimpico. In aula Paolo VI si riunirà tutta la famiglia del Cip per fare festa insieme al Papa nell’iniziativa “Believe to Be Alive”. Venerdì sera è prevista una cena ufficiale. Sabato mattina l’incontro con il Papa e, a seguire, l’attività sportiva in via della Conciliazione. ❖ MEETING Associativo ad Assisi “Francesco, va’ e ripara la mia casa” è il titolo di Assisi 2014, il tradizionale meeting associativo ispirato alla figura di san Francesco, in calendario dal 5 al 7 dicembre. La sede dei lavori sarà, al solito, la Domus Pacis a S. Maria degli Angeli. Sono aperte le iscrizioni alla tre giorni ciessina che, meditando sulla figura del Santo di Assisi, proporrà spunti di riflessione sull’essere Csi e l’essere associazione di ispirazione cristiana. Il sabato in programma la visita ai luoghi di Francesco. Messa serale in basilica. A impreziosire il meeting, attesi gli interventi dell’arcivescovo di Chieti-Vasto mons. Bruno Forte e del nuovo presidente dell’Azione cattolica, Matteo Trufelli. Per iscriversi: www.csinet.it. ❖ CSI - RADIO Collaborazione con InBlu Appuntamento radiofonico il lunedì mattina con lo sport del Csi all’interno della trasmissione radiofonica curata da Ugo Scali e Andrea Domaschio. Radio InBlu apre dal mese di ottobre una finestra con collegamenti e interviste sugli argomenti e le iniziative legate al Csi. Una bella occasione per far sentire, attraverso le radio della Chiesa (trovate le frequenze per zona geografica su www.radioinblu.it), la voce del Centro sportivo italiano. ❖ PAPA - 7 GIUGNO Disponibile nuovo video È disponibile un nuovo video sull’incontro con Papa Francesco del 7 giugno scorso. Si aggiunge a quelli che era già possibile trovare nella sezione del sito www.csi-net.it dedicata ai video e alle fotografie di quella storica giornata. La Convention di presentazione del Csi Perugia PAGINA A CURA DI Il Centro sportivo italiano è un ente di promozione sportiva di ispirazione cristiana che promuove lo sport come momento di educazione, di crescita, di impegno e di aggregazione sociale, ispirandosi alla visione cristiana dell’uomo e della storia nel servizio alle persone e al territorio. Il CSI risponde ad una domanda di sport non solo numerica ma qualificata sul piano culturale, umano e sociale. Da sempre i giovani costituiscono il suo principale punto di riferimento. @ l 21 settembre, all’interno del “Villaggio dello sport” Happy Meal Sport Camp realizzato in piazza IV Novembre a Perugia, si è svolta la “Convention di presentazione” del Csi - comitato di Perugia. Il presidente del Csi Claudio Banditelli, insieme a tutto il suo staff dirigenziale, ha descritto tutte le attività che vedranno come sempre il Centro sportivo italiano - comitato di Perugia in prima linea. La serata ha avuto un ottimo successo, e la sala del Dottorato all’interno del chiostro di San Lorenzo, luogo della manifestazion, era gremita. “È stato bellissimo vedere il sorriso sui volti dei bambini che, dopo una un pomeriggio trascorso in piazza a giocare, se ne tornavano sudati ma felici a casa”: questo uno dei commenti espressi durante la serata dal presidente Banditelli. E parlando del Villaggio dello sport: “Devo ringraziare l’Amministrazione comunale – ha proseguito – che ci ha sopportato nell’organizzare di questo bellissimo evento. È stata sicuramente una giornata lunga e impegnativa, ma ripagata ampiamente dai sorrisi e dal divertimento stampato sul volto dei bambini presenti. Mi preme ringraziare tutti i collaboratori e gli animatori che fanno parte di questa nostra grande associazione, e tutti i ragazzi dello staff McDonald e i collaboratori del Csi nazionale, in particolar modo Maurizio Caterina e Sara Chiostro, che ci hanno magistralmente supportato nell’iniziativa”. Interessanti anche gli interventi degli altri ospiti intervenuti per l’occasione. Tra questi il presidente del Coni regionale dell’Umbria, Domenico Ignozza, il presidente del Csi regionale Umbria, Carlo Moretti, e il consigliere nazionale e commissario del comitato di Terni Alessandro Rossi. Nel corso della convention, presentata magistralmente dal vice presidente provinciale Roberto Pascucci, sono anche state premiate tutte le squadre vincitrici dei tornei primaverili e presentate tutte le attività sportive e formative della stagione 2014-2015 che sicuramente sarà, come al solito, avvincente e ricca di iniziative. Luca Alunni LA VOCE ATTUALITÀ 12 CHIESE E UE. Si sono tenuti a Madrid i Catholic Social Days Laicato, fatti sentire Q uale contributo può dare la Chiesa per un’Europa sociale? La Chiesa non ha alcuna soluzione tecnica. Non ha neppure concetti politici o economici propri con cui competere nell’arena politica. La Chiesa tuttavia partecipa alle preoccupazioni e ai bisogni della gente, essendo nel mondo. Questo è il motivo per cui non è compito della Chiesa sviluppare soluzioni in campo tecnico per arrivare a miglioramenti nelle singole questioni individuali (…). La dottrina sociale è un concetto olistico che si concentra sulle persone e sulla loro dignità, e non le strumentalizza. Facendo suoi i principi di personalità, solidarietà e sussidiarietà come un orientamento per permetterci di stabilire un sistema sociale che non sia unicamente diretto alle questioni economiche, ma metta a fuoco i singoli membri. La dottrina sociale cattolica comunque include non solo le proclamazioni in campo sociale del Papa e dei vescovi. Gli insegnamenti della Chiesa, piuttosto, sono solo uno dei tre pilastri. Un secondo è costituito dagli studi accademici di etica sociale nelle facoltà teologiche. Il terzo, a sua volta, è stato per molti anni il Movimento sociale cattolico. È in particolare in questo campo che, pertanto, chiamo urgentemente i laici cattolici a far sentire la loro voce nelle politiche europee e a proclamare e sostenere la dottrina sociale della Chiesa nel dibattito politico. L’efficacia della dottrina sociale della Chiesa dipende anche, primariamente, da cristiani che s’impegneranno nella comunità dell’Europa e nelle attività cristiane politico-sociali. La rete di laici cattolici nell’arena politica di tutta l’Europa è certamente un campo in cui noi come Chiesa dobbiamo essere più coinvolti. Quando i presidenti della Commissione europea e del Consiglio europeo, José Manuel Barroso e Herman Van Rompuy, così come il vice presidente del Parlamento europeo, László Surján, si sono incontrati il 10 giugno di quest’anno per dialogare con i leader religiosi, il presidente Barroso ha illustrato la sua iniziativa di riunire gli intellettuali europei per discutere di una nuova “narrativa N per l’Europa”. Nella pratica, questo significa che l’idea della pace come ragione dell’integrazione europea non è più sufficiente, quasi settanta anni dopo la fine della Seconda guerra mondiale. Molte persone sono dell’opinione oggi che combinare il rafforzamento economico, sociale e politico dell’Europa nel mondo globalizzato sia la nuova ragione perché gli Stati in Europa dovrebbero lavorare insieme. Nella dichiarazione che ho tenuto in questo incontro a Bruxelles, ho detto che Robert Schuman già attribuiva la necessità dell’integrazione europea non solo alla logica della pace e della riconciliazione, ma anche all’autoaffermazione dell’Europa nel mondo. Ritengo che entrambe queste ragioni debbano rimanere ugualmente centrali oggi. (…) Particolarmente in questo anno di commemorazioni 2014 – a 100 anni dall’inizio della Prima guerra mondiale – dovremmo comunque anche non dimenticare le motivazioni alla base della pace. Jean-Claude Juncker, il nuovo presidente della Commissione europea, è solito dire: “Se avete qualche dubbio sull’Europa, dovreste visitare un cimitero militare”. Pertanto non dimentichiamo che le interconnessioni esistenti in Europa sono anche una ragione per cui noi, in Europa, non solo viviamo in pace, ma viviamo insieme da amici. L’Europa rimane un progetto di pace, libertà e riconciliazione – anche e in particolare in questo 2014, che è così difficile in termini di politica estera. La dimensione sociale dell’Europa è un contributo maggiore per imparare la lezione della storia e rinforzare il progetto di unificazione europea. Come disse a Salisburgo Christopher Clark, l’Europa sociale come un elemento costituente di un ordine basato sulla pace è senza dubbio “uno dei più grandi traguardi della storia dell’umanità”. Card. Reinhard Marx presidente Comece Alcuni passaggi dell’intervento di apertura della seconda giornata dei Catholic Social Days for Europe tenutisi a Madrid dal 18 al 21 settembre (fonte: Eurcom, testo integrale su www.catholicdays.eu) Indignazione cristiana Le parole di don Ciotti di fronte alle ingiustizie e umiliazioni contro gli esseri umani “N on dobbiamo perdere la capacità di indignarci, persino di arrabbiarci di fronte alle ingiustizie che piegano, che umiliano le persone…”. Le parole, non di oggi ma sempre attuali, di don Luigi Ciotti tornano alla mente leggendo la notizia che l’Australia vende i profughi alla Cambogia in cambio di aiuti e denaro, nonostante Onu e Amnesty abbiano definito “immorale” l’accordo. Le parole di don Ciotti tornano alla mente nel leggere di alcuni deputati intenti a difendere i propri privilegi mentre la crisi continua a tenere in ginocchio milioni di persone e famiglie. Le parole di don Ciotti tornano alla mente davanti alla notizia della tortura e della lapidazione, a Mosul, di Samira Saleh al-Nuaimi, avvocatessa musulmana che si era battuta per il diritti umani e contro la violenza jihadista. Le parole di don Ciotti tornano alla mente di fronte alla notizia sulla lunghissima coda di persone per l’iPhone 6. L’indignazione non è di certo per il prodotto, ma per l’ennesima proposta di un uso consumistico delle nuove tecnologie che si traduce spesso nel furto della più preziosa risorsa dei giovani: la creatività. Ai bordi della cronaca, la questione dell’indignazione si muove però in una direzione diversa, se non opposta, da quelle delle manifestazioni che negli anni scorsi hanno attraversato diverse piazze europee. C’è un’indignazione violenta che non costruisce alternative, che non conduce alla correzione di scelte sbagliate, che non restituisce dignità alle persone offese e umiliate. Si brucia da sola, oppure viene politicamente strumentalizzata. C’è un’indignazione culturale che risponde all’affronto, all’umiliazione e all’ingiustizia con la forza della ragione e non con la ragione della forza. C’è da preoccuparsi molto quando questa indignazione, in nome del perbenismo e del conformismo, scompare lasciando il posto all’indifferenza e al distacco da problemi, disagi e tensioni. E c’è ugualmente da preoccuparsi quando qualcuno dice che l’indignazione non appartiene al cristiano. Come se Gesù non si fosse indignato per l’occupazione La Fisc chiede al Governo di attenuare i tagli per sostenere le voci libere on sappiamo se sia stato troppo pessimista il presidente della Fisc (Federazione italiana settimanali cattolici), Francesco Zanotti, quando la mattina del 25 settembre alla Camera dei deputati, intervenendo all’incontro “Garantire il pluralismo dell’informa- La proposta del presidente zione. Appello urgente al della Federazione dei Governo e al Parlamento”, ha detto: “La stampa settimanali cattolici: diocesana che rappresen- “Chiediamo che anche nei to, con le sue 189 testate, sta vivendo un momento nostri confronti si porti il veramente difficile. Si na- taglio dei contributi al 30%, viga a vista, senza sapere così da lasciare un po’ di cosa accadrà domani. Quasi non ci sono più la- respiro ai giornali diocesani” crime per piangere, e ci domandiamo se nei confronti della stampa locale in genere, mentano con la comunicazione in rete e qualcuno voglia la nostra morte”. con iniziative d’avanguardia, oggi è acIl fatto di aver indetto un incontro per comunato da un destino che sta mettenpresentare l’appello al Governo, con aldo a repentaglio la sopravvivenza di giorcune proposte concrete, denota la volonnali e riviste dalla storia lunga e gloriotà di opporsi a una crisi che sta toccando sa, ma con crescenti difficoltà economiun po’ tutto il mondo dell’informazione: che. dalle reti televisive alle grandi società I dati forniti all’incontro sono allarmaneditoriali fino alle società editrici più picti: meno 22% le vendite in edicola negli cole. ultimi cinque anni, meno 50% la pubbliQuesto composito mondo della stampa cità, 3.000 posti di lavoro persi nelle reregionale, provinciale, locale, dei piccodazioni delle testate maggiori, 1.000 in li editori di libri e riviste varie, delle gioquelle dei giornali più piccoli e dei terrivani cooperative di giornalisti che si citori. VENERDÌ 3 OTTOBRE 2014 “Negli ultimi dieci anni i contributi pubblici all’editoria sono scesi da 120 a 55 milioni di euro - ha ricordato Roberto Calari di Alleanza cooperative italiane. Così non si può proseguire. Dopo i 32 giornali che hanno chiuso negli ultimi due anni, altre decine di testate locali rischiano di scomparire. Si tratta di giornali radicati nel territorio, che sono un elemento essenziale della democrazia e del pluralismo dell’informazione”. “La crisi è di tutto il sistema editoriale – ha affermato Franco Siddi, segretario generale della Federazione nazionale stampa italiana (Fnsi) – e, oltre alla perdita dei posti di lavoro, siamo di fronte a un netto dimagrimento dell’offerta e della qualità”. Caterina Bagnardi, rappresentante della File (quotidiani locali) ha descritto i provvedimenti di sostegno all’editoria in alcuni Paesi europei: l’Austria con 500 mila euro a testata oltre a una quota variabile in funzione delle copie vendute; Danimarca con fondi fino a un massimo di 2 milioni di euro; la Francia con provvidenze varie; la Germania con fondi In fila per l’iPhone 6 dello spazio sacro da parte dei mercanti, e non avesse reso nota la sua fortissima indignazione per ogni offesa arrecata ai piccoli. Certo, si tratta di un’indignazione completamente diversa da quella delle piazze e c’è un pensiero - che forse non è di sant’Agostino, come alcuni affermano che può aiutare a definirla: “La speranza ha due figli bellissimi: l’indignazione e il coraggio. L’indignazione davanti alle cose così come sono, il coraggio per cambiarle!”. Non importa stabilire ora l’autenticità delle parole, ma certamente si può dire che la collera e l’odio nulla hanno avuto e nulla hanno a che fare con l’indignazione di persone libere e responsabili. E allora, ai bordi della cronaca quotidiana, a quale indignazione pensare? L’indignazione è il frutto di una coscienza non assopita, che riceve e trasmette impulsi nella ricerca della verità, della bellezza e della bontà. L’indignazione è il frutto di un’educazione che anche con l’aiuto - a volte sconclusionato - della cronaca, bussa alla porta della coscienza. “L’educazione di cui oggi abbiamo maggior bisogno - dice ancora don Ciotti - è allora proprio quella alla libertà, alla responsabilità, all’intelligenza critica. L’unica in grado di spezzare le catene del conformismo, della rassegnazione e quindi dell’ingiustizia, rendendoci capaci di operare coraggiosamente i cambiamenti necessari affinché i diritti e la dignità di tutti gli uomini siano rispettati e promossi”. Ai bordi della cronaca queste parole diventano appello a indignarsi. Indignarsi di fronte all’ingiustizia, all’egoismo, all’indifferenza, al furto di umanità. Diventano un invito a fare dell’indignazione una risposta forte e costruttiva. Una risposta pensata e maturata in un percorso, culturale ed educativo, consapevole che il perbenismo e il conformismo non sono strade verso il futuro. Paolo Bustaffa erogati dai Laender; la Gran Bretagna senza alcun aiuto specifico e totale libertà di stampa entro la “Common Law”. La richiesta formulata da Zanotti a nome della Fisc parte dal fatto che “negli ultimi due anni abbiamo subìto tagli di circa il 60% dei contributi, mentre il resto dell’editoria che usufruisce dei contributi sulla legge 250/90 ha subìto un taglio di circa il 30%. Quindi, per evitare di dover assistere a chiusure di testate, chiediamo che anche nei nostri confronti si porti il ‘taglio’ al 30%, così da lasciare un po’ di respiro ai giornali diocesani. La questione - ha aggiunto - non è una battaglia per conservare privilegi, anzi è esattamente il contrario: si tratta di poter usufruire di quel minimo di sostegno che permette di mantenere in vita queste voci libere”. Tre gli appelli rivolti al Governo: avviare un tavolo di confronto con gli operatori del settore per definire obiettivi e strategie per una vera “riforma dell’editoria” da tempo attesa; accelerare la revisione delle norme sull’emittenza televisiva e radiofonica; provvedere, con la prossima legge di stabilità, a garantire le risorse adeguate agli strumenti di intervento che la legge già oggi prevede per l’editoria non-profit, cooperativa, di idee e di testimonianza (tra cui rientrano in particolare le testate diocesane). Luigi Crimella LA VOCE UMBRIA&DINTORNI VENERDÌ 3 OTTOBRE 2014 Cioccolato e vino al castello Dal 3 al 5 ottobre a Corciano itinerari enogastronomici alla scoperta di tradizioni vitinicole del territorio Altrocioccolato Dal 10 al 12 ottobre a Città di Castello la manifestazione dedicata all’equosolidale. D al 10 al 12 ottobre torna “Altrocioccolato” festa internazionale dedicata alla filiera del cacao equo-solidale. Tema di questa edizione, che si terrà a Città di Castello, è “Il cibo è nudo” che nasce proprio dall’idea di “spogliare” il cibo, per mostrarne i lati nascosti. Scopo della manifestazione è quello di sostenere i valori del commercio equo e solidale, favorendo la conoscenza di un modello di sviluppo alternativo e offrendo ai produttori del Sud del Mondo la possibilità di presentare i frutti del loro lavoro. Contestualmente ad Altrocioccolato, si svolgeranno anche le iniziative che rientrano nell’ambito delle “Giornate regionali del commercio Equo e solidale”. Protagonista della tre giorni una mostra mercato che ospiterà stand di importatori, produttori e artigiani cioccolatieri, provenienti da ogni parte di Italia. Ospite d’onore, dunque, il cioccolato, quello equo e solidale, biologico e artigianale. Ma non solo. Il programma prevede una fitta rete di eventi culturali, tra dibattiti, seminari, mostre e laboratori che faranno da cornice alla fiera, ospitata nel centro storico della città. Tra gli eventi più attesi dagli intenditori dell’equosolidale, l’assemblea nazionale di Agices. Ad accompagnare il tutto musica e artisti. A Corciano dal 3 al 5 ottobre si tiene la quarta edizione di “Corciano castello di vino”, tre giornate di degustazioni enogastronomiche, con 15 cantine della zona del Trasimeno e 13 punti di ristoro, sullo sfondo di eventi folkloristici, concerti live, dj set, premiazioni e conferenze. Un evento nato con l’obiettivo di sostenere e qualificare il castello di Corciano attraverso la riscoperta e il recupero di tradizioni vinicole del territorio. Promosso dall’associazione “Corciano castello di vino”, composta dalle tre storiche associazioni locali Apd Corciano, Filarmonica Corciano e Pro loco di Corciano, l’evento si svolgerà all’interno delle antiche vie medievali del borgo. “Corciano castello di vino” è un percorso sensoriale itinerante rivolto a tutti gli amanti del buon vino e delle tradizioni. I visitatori, acquistando il proprio calice a 5 euro, potranno degustare gratuitamente i diversi vini di tutte le cantine che per l’occasione allestiranno spazi personali, distribuiti per le vie del paese. Nel corso dei tre giorni sarà possibile assaporare anche le numerose delizie gastronomiche locali grazie ai corner, punti di ristoro all’aperto, dislocati nel centro storico del borgo. Musica dal vivo ed animazioni contribuiranno a creare un’atmosfera suggestiva ed emozionante. Tra le novità di quest’edizione, anche alcune collaborazioni con importanti realtà del territorio, quali l’Associazione Avanti Tutta Onlus di Leonardo Cenci e l’Accademia del Peperoncino di Perugia. ‘Expeditio prima: Flaminia’. Otricoli, Narni e Terni U n fine settimana alla riscoperta della antica via Flaminia. “Expeditio prima: Flaminia” è il tema intorno al quale si svolge la prima edizione di una iniziativa sulle orme degli antichi romani nel territorio umbro compreso tra Ocriculum, Narnia e Carsulae. Il percorso è incentrato sul cammino compiuto da una legione romana in marcia, che si sposta lungo l’antica arteria, sostando nelle aree archeologioche e nelle piazze delle tre città coinvolte: il 3 ottobre a Otricoli, il 4 a Nar- ni, il 5 a Terni (Carsulae). In occasione delle soste si svolgono delle rievocazioni storiche, come l’allestimento di un accampamento militare di epoca romano - repubblicana, con rappresentazioni di scene di vita quotidiana e addestramenti militari. Gli eventi saranno affiancati da laboratori didattici e banchi artigianali, per ricostruire la vita romana e gli antichi mestieri, ospitati dalle varie trutture museali (l’Antiquarium San Fulgenzo a Otricoli, il museo civico Palazzo Eroli a Narni, il centro visita U. Ciotti di Carsulae). I visitatori saranno coinvolti nella ricostruzione di acconciature romane, nei laboratori di scrittura antica e altro ancora, con particolare attenzione per attività dedicate ai più piccoli. Il progetto organizzato dai singoli comuni e dall’associazione culturale Gens Iulia, in collaborazione con la società Space, è finalizzato alla valorizzazione territoriale, culturale e turistica della via Flaminia. Per info http://expeditioprima.anticaviaflaminia.it. Facebook: “anticaeviae” 13 LA VOCE LETTERE&OPINIONI 14 Bene fa Assisi a tutelare la famiglia naturale! IL PUNTO L’islam ha dei lati allarmanti H o già parlato delle ragioni per cui trovo allarmanti gli effetti globali della (ri)nascita del Califfato islamico. L’argomento merita di essere approfondito. Ci sono alcuni aspetti della mentalità islamica che devono essere conosciuti. Beninteso, se ne può parlare solo in termini generali e approssimativi, con riferimento a grandi masse e a linee di tendenza; le singole persone poi possono essere e sono molto diverse, e questo va precisato per non fare torto a nessuno. Dunque: il primo punto è che la dottrina islamica non conosce la distinzione tra la sfera religiosa e quella secolare, o per dirla in termini nostri, tra la Chiesa e lo Stato. La dottrina cristiana invece conosce questa distinzione (“Date a Cesare...”); nel corso dei secoli la Chiesa l’ha tradita mille volte, ma il concetto è rimasto. Per gli islamici non è così: la comunità dei credenti e la società civile sono tutt’uno, e i precetti religiosi sono legge dello Stato. Quindi, se c’è un capo supremo religioso (il califfo), questi è anche il capo supremo civile, e non lo è solo entro un certo territorio ma dovunque vi siano fedeli. Il sedicente califfo dei nostri giorni è riconosciuto come tale solo da una piccola minoranza, ma basta che qua e là, nei Paesi occidentali, qualche gruppetto di fanatici lo segua, e avremo nuclei di terroristi pronti a tutto. Poi c’è un fattore più propriamente culturale. Gli islamici si sentono i seguaci e i depositari della Rivelazione divina nella sua ultima e definitiva manifestazione, e pensano quindi di essere culturalmente e moralmente superiori a tutti gli altri, a cominciare dai cristiani che intimamente disprezzano, anche perché i cristiani sono i primi a non prendere sul serio la propria religione. Il fatto che gli occidentali negli ultimi secoli abbiano raggiunto livelli di benessere, potere economico, potere politico e via dicendo, superiori a quelli degli altri popoli, gli islamici lo vivono come un furto e una sopraffazione, e covano un sordo rancore pronto a trasformarsi in vendetta. Ripeto: non tutti sono così. Ma questa è l’acqua nella quale nuotano i pesci che il sedicente califfo chiama a raccolta. Pier Giorgio Lignani S to leggendo il vostro giornale n. 33 di venerdì 19 settembre, che a pagina 7 parla del Consiglio comunale di Assisi che ha approvato con una delibera “a tutela della famiglia naturale”. Per quello che mi riguarda, i sacramenti sono sette: battesimo, confessione, comunione o eucarestia, cresima, Ordine, matrimonio, unzione degli infermi. Perciò il matrimonio è un sacramento tra uomo e donna: si sposano e sono moglie e marito, poi avranno i figli e allora padre e madre. Sono millenni che è così, il matrimonio tra uomo e donna è indissolubile, come la famiglia che è sacra e egualmente indissolubile. Ma sia al Governo italiano che all’Unione europea non importa nulla come sta la gente: parecchi si suicidano che non hanno lavoro, si tassa chi assume, se uno è ferito da un animale (orsa Daniza) tutelano l’animale e non l’uomo, vanno a favore di gay, lesbiche, omosessuali, ecc. Sbarcano gli immigrati a Lampedusa, li salvano, gli danno tutto, ma a noi italiani ci prendono a calci. I cristiani sono maltrattati. Io sto con il Consiglio comunale di Assisi, finalmente vedo persone serie cui sta a cuore la famiglia tradizionale, cioè uomo e donna, moglie e marito, padre e madre. Viva Papa Francesco e Giovanni Paolo II! Sono loro gli insegnanti! Giuseppe Lombardo Calvi dell’Umbria Caro lettore, mi associo al suo “evviva” e grazie delle sue osservazioni. Per quanto riguarda gli immigrati, la questione è molto complessa, e carica di morti e di grande malessere e sofferenza per tutti. Non è vero che a loro si dà tutto: spesso non si dà nulla, ed è tanto se si riesce a salvargli la vita. Si deve prendere coscienza che il mondo è cambiato e cambia sempre di più, per cui ci si deve attrezzare per affrontare con consapevolezza le sfide del nostro tempo. Sinodo sulla famiglia: Gesù dà un suggerimento Gentile Direttore, alla vigilia del Sinodo dei vescovi, mentre viviamo una intensa riflessione, spesso divisa e al suo interno in contrasto, la parabola della liturgia di domenica 21 settembre pare provvidenziale (Matteo 20,1-16). Innanzi tutto chiarisce con semplicità e facile comprensione la diversità della logica umana e della logica di Dio, di conseguenza persuade sulla differenza della misura della giustizia e quella dell’amore: sono due misure diverse in profondità, e non stupisce capirlo. Allora viene spontanea la domanda: quale misura deve praticare la Chiesa? Altrettanto chiara a me pare la risposta: quella dell’amore, della misericordia (direbbe Papa Francesco), del perdono, come hanno sempre testimoniato i santi con la loro vita. Ancora una volta la Parola di Dio illumina nelle difficoltà, nelle difficili responsabilità, se l’accogliamo; addirittura, io penso, può persuadere anche i non credenti. Chi può trovare ragione per rifiutare l’amore? Certo l’amore che concilia l’amore per tutti, come nella parabola: gli operai del mattino non sono Perugia Maria Rita Valli piazza IV Novembre, 6 Perugia Tel. 075 5727871 [email protected] Orvieto - Todi Michela Massaro Via S. Lorenzo, 18 - Todi 333 9340325 [email protected] Terni Elisabetta Lomoro piazza Duomo, 9 - Terni Tel/fax 0744 546525 [email protected] Assisi Roldano Boccali Tel. 330 417028 [email protected] Gubbio Giampiero Bedini via Monteverdi,2 Gubbio Tel. 075 9272116 [email protected] Città di Castello Moreno Migliorati, piazza Gabriotti,10 Città di Castello Tel. 075 8550167 [email protected] Materiale fotografico - Archivio La Voce - Enrico Milanesi (Città di Castello) - Gavirati (Gubbio) - Giancarlo Belfiore ASSOCIATO ALL’UNIONE DELLA STAMPA PERIODICA ITALIANA ISCRITTO ALLA FEDERAZIONE ITALIANA SETTIMANALI CATTOLICI VENERDÌ 3 OTTOBRE 2014 Don Franco nel cuore della sua comunità S ei stato così poco con noi, eppure sei entrato subito nella nostra vita. Sorriso schietto, occhi penetranti e sereni, mani aperte all’accoglienza e alla benedizione; ci ammonivi, consigliavi, talvolta serravi le labbra e annuivi per dire: è così, sì, è proprio così, è questo il vostro Gesù, è questo il suo amore per noi. L’Amore a cui dobbiamo corrispondere amandoci fra noi. Caro don Franco, creatura fragile, uomo di Dio, ostia spezzata per noi, custodiremo nel cuore le tue preziose parole ricche di fede e di speranza. Vergine santa, porta del Cielo, affidiamo il nostro Pastore al tuo amore di madre; lui, tuo figlio prediletto, sarà sempre vivo nell’abbraccio misericordioso di Dio e nei cuori di chi lo ha amato. La comunità parrocchiale di Prugneto danneggiati dall’amore per quelli della sera, hanno avuto quello che avevano pattuito. Amabilia Diotallevi Terni Eucaristia ai divorziati, tra Diritto e misericordia Non è un segreto che nell’ambito della Chiesa si confrontino da mesi due linee: consentire o no l’eucaristia ai divorziati risposati? Da tempo comunque nei loro confronti è emerso un atteggiamento di comprensione. Basti pensare alla differenza di giudizio tra il Codice di diritto canonico del 1917 che parlava di pubblici peccatori, e quello attuale. Sia san Giovanni Paolo II sia Benedetto XVI hanno esortato all’accoglienza e alla cura pastorale. Stiamo parlando di donne e di uomini, di bambini e di adulti, che vivono situazioni difficili. Papa Francesco ha chiesto che i Padri sinodali, nei casi delle famiglie ferite, indichino la via del Samaritano, che si trovino il vino e l’olio, che si accolgano nella locanda. La misericordia non si sgancia mai dalla verità; al riguardo il Vescovo di Roma ha precisato: “Tra le condizioni che accomunano i partecipanti alla celebrazione eucaristica, due condizioni sono fondamentali per andare bene a messa: tutti siamo peccatori, e a tutti Dio dona la Sua misericordia”. Papa Francesco ha È bello e di grande conforto sentire che vi è una comunità - e sappiamo che non è la sola - che ha un ricordo non solo positivo, ma carico dell’affetto di tante persone. Rimane in tutta la vicenda l’amaro in bocca per come si è svolta e per il suo tragico epilogo, e un rammarico per l’insensibilità di chi si è affrettato a difendere i diritti di informazione e si è dichiarato preoccupato per la presunta messa in discussione di tale diritto. Non si è dimostrato preoccupato che da certe notizie potesse derivare più o meno direttamente un danno per la persona. Se vi sono delle regole nel fare informazione, una è il rispetto per la dignità delle persone, anche quando si tratta di un prete. di recente affermato che davanti a tante esigenze pastorali, davanti a tante richieste di uomini e donne, corriamo il rischio di spaventarci e di ripiegarci su noi stessi in atteggiamento di paura e difesa. Da questo atteggiamento di paura e difesa, ha spiegato Bergoglio, “nasce la tentazione della sufficienza e del clericalismo, quel codificare la fede in regole e istruzioni, come facevano gli scribi, i farisei e i dottori della Legge del tempo di Gesù. Avremo tutto chiaro, tutto ordinato, ma il popolo credente e in ricerca continuerà ad avere fame e sete di Dio”. Pier Luigi Galassi Perugia Qualche necessaria riflessione sulla fecondazione eterologa L’“eterologa” in Umbria si farà, e si farà gratuitamente. Esistono però limiti etici non secondari, da più voci sollevati, già emersi nella discussione a livello ministeriale sulla fecondazione eterologa. Come e quanto si terrà in conto questa prospettiva? Comprendiamo che i temi etici rappresentino per il lettore medio un argomento poco attraente, ma la nostra preoccupazione diventa almeno in parte, più visibile in rapporto alla questione economica “occulta” che la fecondazione eterologa si trascina dietro: il grande business potenziale del HUMOUR Disegni di Marcello Cruciani Direttore responsabile: Elio Bromuri Redazione: piazza IV Novembre n.6 - 06123 Perugia tel. 075 5727871 • fax 075 5731066 [email protected] Amministrazione e Pubblicità: tel. 075 5720397 • fax 075 5731066 [email protected] Registrazione: Tribunale di Perugia N°145 Iscrizione al Registro degli operatori della comunicazione N° 1.304 La testata “La Voce” fruisce dei Contributi Statali diretti di cui alla legge 7 agosto 1990, n. 250. Stampa: Galeati s.r.l., Via Selice 187/189, Imola (Bo) Abbonamenti Annuale Annuale + on-line Annuale solo on line Semestrale Sostenitore Benemerito mercato dei gameti e degli uteri, che dire in vendita e in affitto non si può, ma la casistica questo ci consegna, a tariffari decisamente anticrisi. La ragione lascia pensare che il mercato di materiale umano è un limite etico del quale discutere. Pur tenendosi fuori da questi aspetti - che per onor di verità vanno citati - la parola “gratuità” del percorso sanitario lascia sempre qualche dubbio. La gratuità per l’utente non lo è affatto per il contribuente, e invece diventa un’opportunità favorevolissima per gli operatori di settore. Ecco che allora i conti cominciano a tornare più giusti. Ma torneranno altrettanto giusti al momento di considerare che il diritto alla salute è una cosa, ma il “diritto al figlio” è una cosa diversa? Come spieghiamo alla comunità, nella crisi attuale, l’onere di pagare il prezzo del diritto al figlio a tutti i costi? Raccogliamo allora la provocazione (ma neanche poi tanto) di Scienza & Vita: se l’accesso alla fecondazione eterologa deve essere gratuito, perché anche il percorso alle adozioni non dovrebbe esserlo? Considerando costi che possono superare anche i 20.000 euro, come riporta il Centro di ricerche sulla gestione dell’assistenza sanitaria sociale. Il “diritto al figlio” si esprime anche nell’utilissima e stavolta eticamente ineccepibile opzione adottiva. Tra l’altro, aggiungiamo, la tutela del bambino futuro membro della società, nel caso dell’eterologa, si pone pesantemente, a monte, con le tentazioni di selezione eugenetica; il rischio di produrre Ogm umani dovrebbe qui stimolare la coscienza a una riflessione. Parimenti, a valle, ritroviamo le ricadute sul diritto di ogni essere umano a conoscere le proprie radici. Nondimeno, esiste il rischio statisticamente significativo di consanguineità tra persone ignare della propria parentela che già in altri contesti internazionali si è posto. In sostanza, gli aspetti etici implicati nell’eterologa sono davvero consistenti. Preghiamo tutti di tenere a mente questo tema, che non è aleatorio e non è ideologico, ma un dato oggettivo sul quale riflettere. Di tutto questo discorso, la cosa che vorremmo rimanesse nella testa e nel cuore del lettore è che parliamo di coppie che desiderano diventare genitori, che magari soffrono per una difficoltà ad avere figli, ma parliamo soprattutto di bambini, che sono quelli senza voce in capitolo in tutto questo, e ciò non può indurci a ragionare senza criteri etici. Ernesto Rossi presidente Forum famiglie Umbria 43 e 55 e 35 e 23 e 68 e 150 e Versamento in c/c postale n. 11941069 Bonifico Bancario conto Unicredit Codice Iban IT 25 D 02008 03027 000029471611 intestato a: Chiesa di San Severo a Porta Sole - La Voce Piazza IV Novembre, 6 06123 Perugia Desideriamo informarLa che i dati da lei forniti saranno trattati secondo le indicazioni del D. Lgs n. 196 del 30 giugno 2003 (“Codice in materia di protezione dei dati personali”).Per ricevere l’informativa in dettaglio può rivolgersi presso gli uffici del settimanale “La Voce” o contattarci al numero 075 5720397. Per informazioni sull’abbonamento: [email protected] Stampato su carta riciclata 15 VENERDÌ 3 OTTOBRE 2014 I vescovi nominati nell’ultimo anno sono stati convocati a Roma per un corso di formazione sul ministero episcopale da poco iniziato, promosso dalla Congregazione per i vescovi, dalla Congregazione per le Chiese orientali e da Propaganda Fide. Hanno partecipato i tre vescovi recentemente ordinati in Umbria: Piemontese, Marconi, Giulietti. Sono state giornate intense, riempite da quattro relazioni al giorno tenute da cardinali e vescovi, responsabili dei vari dicasteri della Curia romana. Tra i partecipanti si è subito stabilito un clima fraterno, caldo e arricchente nella conoscenza, nell’incontro fraterno, nel confronto, nella preghiera, nel pellegrinaggio alla tomba dell’apostolo Pietro, al santuario del Divino Amore, alla tomba di san Francesco e alla Porziuncola. Al termine del percorso formativo vi è stato l’incontro con Papa Francesco, che ha rivolto un discorso a dir poco meraviglioso. Ha proposto parole che si possono sintetizzare in un vocabolario o Un vocabolario per i vescovi † padre Giuseppe Piemontese* prontuario del vescovo. Conoscenza personale: “Ora posso finalmente associare la prima conoscenza avuta dalle carte ai vostri volti, e dopo aver sentito parlare di voi, posso personalmente ascoltare il cuore di ciascuno e fissare lo sguardo su ciascuno per scorgere le tante speranze pastorali che Cristo e la sua Chiesa ripongono in voi. Profumate di Spirito santo con le vostre Chiese, siete case abitate dal Vangelo, che è stato aperto sulla vostra testa”. Presenza stabile: “Quando latita il Pastore o non è reperibile, sono in gioco la cura pastorale e la salvezza delle anime. Voi siete stati legati da un anello di fedeltà alla Commento alla liturgia della Domenica Chiesa che vi è stata affidata, perciò serve l’intimità, l’assiduità, la costanza, la pazienza. Non servono vescovi contenti in superficie: non siate vescovi con scadenza fissata. È importante non bloccare la forza risanatrice che sgorga dall’intimo del dono che avete ricevuto, e questo vi difende dalla tentazione di andare e venire senza meta. E noi abbiamo imparato dove andiamo: andiamo sempre da Gesù. Per abitare pienamente nelle vostre Chiese è necessario abitare sempre in Lui e da Lui non scappare: dimorare nella sua Parola, nella sua eucaristia”. Amate il popolo che Dio vi ha dato, anche quando avranno “com- “FIRMATO” Famiglia Azioni che arrivano lontano Le nostre scelte R verso chi amiamo, verso Dio - hanno iemerge nelle letture odierne il tema della domenica precedente: il rifiuto dell’adesione al regno di Dio. Nella prima lettura, il profeta Isaia contrappone in maniera efficace e poetica l’amore di Dio per il Suo popolo, la Sua iniziativa, la Sua dedizione, all’atteggiamento del popolo eletto, che comporta la sua condanna. Il Vangelo presenta il medesimo atteggiamento di amore e dedizione di Dio verso il suo popolo, e il rifiuto di quest’ultimo. Sono presenti però altri due elementi: conseguenze più grandi del previsto l’annuncio del sacrificio del Figlio di Dio e l’accenno che il Regno sarà dato a “un popolo che ne produca frutti”. La seconda lettura mostra un altro aspetto del volto di Dio: la rassicurazione, l’esortazione, la serenità, la pace, quasi come contrappunto, ma della Domenica anche come integrazione agli PRIMA LETTURA altri due brani. Dal libro del profeta Isaia 5,1-7 Si dà per assunto SALMO RESPONSORIALE che i brani non fanno solo Salmo 79 riferimento ai SECONDA LETTURA fatti storici ma Dalla Lettera di Paolo ai Filippesi 4,6-9 hanno una valenza sia sul VANGELO piano personale Dal Vangelo secondo Matteo 21,33-43 che come Chiesa. LA PAROLA Il rifiuto di aderire alla Parola viene presentato in tutta la drammaticità sia perché contrapposto all’amore di Dio che si manifesta in maniera così dolce e piena, sia perché collega in maniera indissolubile i nostri comportamenti con la Passione di Cristo. Si propone qualche considerazione. Nei rapporti tra le persone, ogni scelta si inserisce in una concatenazione di eventi sul piano psicologico, relazionale e di accadimenti, per cui ogni scelta ha conseguenze delle quali non sempre è agevole avere consapevolezza, e che a volte hanno sviluppi al di là dei nostri gesti e intenzioni. La coscienza di ciò ci rende più attenti, più prudenti. Questo vale tanto più quanto più le relazioni sono intense e coinvolgenti. Si pensi alla vita familiare: è necessaria una cura assidua per mantenere rapporti soddisfacenti; è difficile a volte tornare indietro dopo un percorso - anche non molto lungo - di incomprensioni, di distrazione, SPAZIO CRUCIVERBA PER GRANDI E PICCINI CRITTOCRUCIVERBA Sistema nello schema una lettera per casella in modo da ottenere orizzontalmente 10 parole, ognuna delle quali è contenuta nel Vangelo di questa domenica. A numero uguale corrisponde lettera uguale. A lavoro ultimato, leggendo dall’alto verso il basso nella colonna dal bordo nero, troverai la frase-chiave del Vangelo (4,6). (Le soluzioni del cruciverba nel prossimo numero) Angeli con insegne vescovili messo grandi peccati”, senza stancarvi di “salire dal Signore per ottenere perdono e un nuovo inizio. Hanno bisogno della vostra pazienza per essere curati, per crescere. Vi raccomando soprattutto i giovani e gli anziani. I primi perché sono le nostre ali, e i secondi perché sono le nostre radici. Ali e radici senza le quali non sappiamo che cosa siamo e nemmeno dove dovremo andare. Pen- XXVII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO - ANNO A Vangelo “C’ era un padrone di casa, il quale piantò una vigna, le fece attorno una siepe, vi scavò una buca per pigiare l’uva e vi costruì una torre; poi l’affittò a dei vignaiuoli e se ne andò in viaggio. Quando fu vicina la stagione dei frutti, mandò i suoi servi dai vignaiuoli per ricevere i frutti della vigna. Ma i vignaiuoli presero i servi e ne picchiarono uno, ne uccisero un altro e un altro lo lapidarono... Finalmente, mandò loro suo figlio, dicendo: ‘Avranno rispetto per mio figlio’. Ma i vignaiuoli, veduto il figlio, dissero tra di loro: ‘Costui è l’erede; venite, uccidiamolo, e facciamo nostra la sua eredità’”... di sottovalutazione, di noncuranza. Esistono elementi di analogia tra il rapporto che si sviluppa tra le persone e il nostro rapporto con Dio. Questo vale naturalmente per le creature, non per il Padre il cui amore e fedeltà rimangono immutati. Il nostro rapporto lo costruiamo nel tempo; i nostri gesti di fedeltà e infedeltà, la nostra attenzione o distrazione di ogni giorno hanno conseguenze importanti per il futuro della nostra vita cristiana. Anche nella dimensione comunitaria, le azioni di singole persone o di gruppi comportano conseguenze che a volte sono non preventivabili, e che spesso trascendono la rilevanza dei singoli episodi presi isolatamente, A cura di Michela Massaro SOLUZIONE DEL CRUCIVERBA DEL NUMERO PRECEDENTE La frase chiave è: Fare la volontà del Padre sate ai vostri sacerdoti, in primis: ce ne sono tanti che non cercano più dove Lui abita, o che dimorano in altre latitudini esistenziali, alcuni nei bassifondi. Altri, dimentichi della paternità episcopale o magari stanchi di cercarla invano, ora vivono come se non ci fossero più padri o si illudono di non aver bisogno di padri. Vi esorto a coltivare in voi, Padri e Pastori, un tempo interiore nel quale si possa trovare spazio per i vostri sacerdoti: riceverli, accoglierli, ascoltarli, guidarli. Vedo in voi le sentinelle: capaci di svegliare le vostre Chiese, alzandovi prima dall’alba o in mezzo alla notte per ridestare la fede, la speranza, la carità; senza lasciarvi assopire o conformare con il lamento nostalgico di un passato fecondo ma ormai tramontato”. Pastori in grado di ricomporre l’unità, “di tessere reti, di ricucire, di vincere la frammentarietà. Pur custodendo gelosamente la passione per la verità, non sprecate energie per contrapporsi e scontrarsi, ma per costruire e amare”. * Vescovo di Terni - Narni - Amelia determinando conseguenze a volte molto gravi. Si pensi allo scoppio della Prima guerra mondiale, con ripercussioni che andarono ben oltre le intenzioni e gli interessi dei singoli gesti delle persone e perfino degli Stati. Analogamente, in ambito ecclesiale, ricordiamo la sostanziale scomparsa di Chiese una volta floride come quelle dei primi secoli in Africa e Asia Minore; ciò senza una chiara “causa” che abbia determinato gli eventi. Oggi si va discutendo del “declino” delle Chiese occidentali e dello sviluppo di altre in Asia, Africa, America Latina. Cosa succederà negli anni futuri, non è dato saperlo. In conclusione, sia su un piano personale che comunitario, le conseguenze delle nostre azioni sono in genere più rilevanti di quanto noi ci aspettiamo e possiamo prevedere o desideriamo. Da un lato, quindi, l’importanza di esercitare la vigilanza e il discernimento; dall’altro, la consapevolezza che il nostro destino - sia umano che cristiano - necessita di Qualcuno che ci sappia guidare per poter sperare di non produrre “acini acerbi”. Sergio Biagini Ambretta Berioli LA VOCE Perugia .Città della Pieve 16 BREVI ❖ MUSICA Il dono silenzioso di Dio PERUGIA. Sono 30 anni che nella chiesina della Madonna della Luce si porta avanti l’adorazione eucaristica quotidiana Aperte le iscrizioni ai corsi della Scuola diocesana Il 1° ottobre sono iniziate le lezioni alla Scuola musicale diocesana Frescobaldi. Sempre aperte le iscrizioni per frequentare i corsi di tastiera, chitarra, pianoforte, violino e qualsiasi altro strumento. Per facilitare la frequenza la scuola, oltre la sede centrale in corso Cavour 184, ha sezioni anche a Bagnaia e a Perugia presso la parrocchia di Monteluce e della chiesa Madonna delle Grazie in via Caprera. Telefonare di pomeriggio allo 075 5736171. ❖ CITTÀ DELLA PIEVE Incontro eucaristico e adorazione al santuario L’Associazione laicale eucaristica riparatrice (Aler) promuove per sabato 25 ottobre a Città della Pieve, presso il santuario Madonna Fatima (largo della Vittoria), un incontro eucaristico spirituale per gli associati della diocesi di Perugia e delle diocesi umbre. L’incontro inizia alle ore 16 con una conferenza a carattere formativo e a seguire un’ora di Adorazione eucaristica per concludersi con la Celebrazione eucaristica d’orario, alle ore 18, presieduta dall’assistente ecclesiastico nazionale p. Franco Nardi, ofm capp. “Possono partecipare non solo i diretti interessati, ma chiunque del popolo di Dio fosse interessato” spiega Luciano Sdruscia, delegato diocesano della Aler. ❖ “AMICI DEL MALAWI” Una precisazione sulle origini dell’associazione In riferimento all’articolo pubblicato su La Voce n. 34 del 26.09.2014 ed intitolato “In otto in Malawi”, come Associazione “Amici del Malawi” ci sentiamo in dovere di correggere alcune inesattezze. In particolare va precisato che, alla morte di don Gino Vicarelli, legato al missionario comboniano padre Duccio Stefani, avvenuta nel 1982, mons. Remo Bistoni, amico fraterno di don Gino, assieme ad Andrea Vicarelli, promuovono e guidano nel 1983 il primo avventuroso viaggio in Malawi, accompagnati da un gruppo di amici sacerdoti e laici. Nasce così il gruppo spontaneo “Amici del Malawi”, che il 30/01/2002 si costituisce giuridicamente in Associazione di volontariato “Amici del Malawi” onlus, della quale mons. Remo Bistoni diviene il primo presidente. (Associazione ”Amici del Malawi”) S ono passati trent’anni da quell’ottobre 1984 in cui, per la prima volta nella chiesina della Madonna della Luce, il celebre predicatore padre Raniero Cantalamessa celebrò la messa per dare ufficialmente il via all’adorazione eucaristica perpetua. Siamo a Perugia, al fondo di via dei Priori; la chiesa della Madonna della Luce era rimasta a lungo in disuso, ma è stata restaurata in seguito a un’ispirazione improvvisa che aveva illuminato la Comunità Magnificat, nata nel 1978. “Sentimmo con forza - ricorda una delle dirette interessate, Wanda Rossi - le parole di Gesù alla samaritana: ‘Se tu conoscessi il dono di Dio!’. Confidammo l’idea dell’adorazione perpetua al vescovo mons. Pagani, e lui ne fu subito entusiasta”. Del resto, Wanda aveva già ‘nel sangue’ il profondo valore dell’adorazione silenziosa, avendolo assimilato a Spello nella comunità di fratel Carlo Carretto. “Questi trent’anni - aggiunge - non sono un traguardo, sono un punto di partenza che spinge sempre avanti, a oltranza”. La Comunità Magnificat e la diocesi, in collaborazione con il Cammino neocatecumenale, intendono festeggiare questa prima tappa con una serie di momenti di preghiera e di riflessione (vedi box qui accanto). Per la verità - precisa ancora Wanda, con un po’ di rammarico - non si tratta di adorazione “perpetua” in senso stretto, sen- GLI INCONTRI Sempre nella chiesa di Santa Teresa degli Scalzi (al fondo di via dei Priori), ore 21 Venerdì 10 ottobre - card. Gualtiero Bassetti, “Dall’adorazione all’azione: la Chiesa in uscita” Giovedì 30 ottobre - mons. Paolo Giulietti, “L’eucaristia nel cuore della città” Venerdì 7 novembre - padre Mauro Angelini, ofm, “Mani innalzate per il mondo: la forza dell’intercessione”. A seguire, dalle ore 22 fino alle ore 8 di sabato 8 novembre, adorazione eucaristica ininterrotta nella vicina chiesa della Madonna della Luce za interruzione, ma di adorazione “quotidiana”, per esigenze concrete. Attualmente viene portata avanti dalle ore 9 alle 18, tutti i giorni, domenica esclusa. All’inizio, a seguire i turni di adorazione erano quasi esclusivamente alcune consacrate della Comunità Magnificat; adesso, con il loro trasferimento in zona Ferro di Cavallo presso la chiesa di San Man- Festa solenne a Torale per i santi Cosma e Damiano patroni dell’antica parrocchia D omenica 28 settembre si è celebrata nella zona di Torale, facente parte della 28a Unità Pastorale “Passignano - Vernazzano Tuoro - Borghetto”, la festa dei santi Cosma e Damiano titolari dell’antica parrocchia - oggi soppressa - sorta sulle colline che affacciano il lago Trasimeno, tra Passignano e Vernazzano di Tuoro. Alle 11e un quarto del mattino don Andrea Orlando, parroco moderatore, ha celebrato la messa solenne in onore dei santi - uno medico e l’altro farmacista - all’interno della chiesa edificata nel 1771 da Paschalis canonicus Sonnati patritius Florianensis, che vi profuse tutto il suo ingente patrimonio e che Divo Iosepho a Leanissa dicavit, come ricorda l’epigrafe latina. Nel suo testamento spirituale don Pasquale Sonnati domandava la carità di raccomandare la sua anima a Dio nel giorno della festa dei santi patroni, intenzione questa applicata da tutti i suoi successori incluso don Alviero. Una piccola “Schola” composta di circa una PERUGIA. L’ordinazione del giovane Lorenzo Perri nella chiesa di Monteluce Lorenzo Perri rande festa domenica scorsa nella parrocchia di Santa Maria Assunta in Monteluce a Perugia, nella quale da tempi immemorabili non avveniva un’ordinazione diaconale. Lorenzo Perri, 25 anni, al sesto anno del Seminario regionale umbro, nel giorno della sua ordinazione diaconale nella chiesa di Monteluce, si è sentito stretto e sostenuto dall’abbraccio della sua numerosa famiglia, dei suoi tredici meravigliosi nipoti schierati in prima fila, dei tanti amici, compagni di studi e di avventure, e soprattutto dei tanti giovani conosciuti negli anni di formazione e di collaborazione nelle varie parrocchie e realtà ecclesiali diocesane. La nostra Chiesa locale è stata allietata da un altro “privilegio della grazia” come lo ha definito don Nicola Allevi nel saluto iniziale all’arcivescovo card. Gualtiero Bassetti, al vescovo emerito mons. Giuseppe Chiaretti, al responsabile del “Propedeutico” del Seminario regionale don Simone Sorbaioli, ai numerosi sacerdoti e seminaristi presenti, e a Lorenzo, in particolare, visibilmente emozionato e in trepidante attesa. Nel no, sono subentrati altri fedeli per raccogliersi in preghiera di fronte al Santissimo. Ma in questo modo, anche a San Manno (altra chiesa che era caduta in totale abbandono, poi salvata) ha avuto il via l’adorazione continuata, dalle 8 del mattino del lunedì alla mezzanotte del venerdì. Si è cominciato proprio dalla solennità del Corpus Domini di quest’anno. “L’adorazione - ribadisce Wanda - non è un rimanere statici, appagati di ciò che si ha. Dall’eucaristia scaturisce la necessità della missione. In questi anni ci sono state varie persone che, attratte da quanto vedevano a Madonna della Luce, ci hanno accostate per parlare di Dio. È un modo per avvicinare i ‘lontani’, oltre a un servizio reso alla diocesi e alla città, per dire a tutti: Gesù ci aspetta, ci desidera. Lasciamoci trasformare da Lui!”. Dario Rivarossa ventina di persone, per la maggior parte ragazze di scuola media o poco più... han cantato la messa in latino (Missa de Angelis), che in altre parrocchie se la sognano!, e va a merito di don Alviero, loro educatore musicale, che il 31 ottobre di quest’anno festeggerà il 60° anniversario di sacerdozio. Per tutto il pomeriggio - e fino a tarda sera - è seguito un gioioso momento di fraterna convivialità a base di dolci fatti in casa, musica e giochi. L’intero ricavato della giornata, frutto delle libere offerte di fedeli e devoti, è stato devoluto a favore della chiesa di Torale la quale ospita al suo interno pregevolissime opere d’arte. Umberto Benini Quando si diventa diacono, lo si diventa per sempre G VENERDÌ 3 OTTOBRE 2014 suo anno di permanenza nella parrocchia di Monteluce, Lorenzo ha lasciato un segno nel cuore del parroco don Luciano Tinarelli, delle suore Pastorelle e dei giovani dell’oratorio, dei quali ha seguito un tratto di cammino, e molto apprezzata è stata la sua recente testimonianza durante il ritiro degli adolescenti che riceveranno la cresima il prossimo 19 ottobre. Il Cardinale, anche lui visibilmente commosso e grato al Signore per il dono di questo nuovo “figlio e fratello in Cristo”, ha subito chiarito che sarebbe stato un grossolano errore considerare quello che stavamo celebrando, e ricevendo, come una semplice ‘tappa intermedia’ nel cammino verso il presbiterato, ma ha sottolineato tutta la bellezza e la profondità del diaconato in sé e per sé: “Anche il Vescovo - ha spiegato Bassetti - porta la dalmatica sotto la casula, perché è segno del nostro servizio. Quando uno diventa diacono, è diacono per sempre; quando uno si consacra a Dio, Gli appartiene per sempre; quando uno ama La chiesa dei santi Cosma e Damiano in Torale gratuitamente e in modo incondizionato i fratelli, è per sempre”. Da mamma, mi hanno colpito molto i ringraziamenti di Lorenzo ai suoi genitori al termine della celebrazione. “Grazie per il dono della vita e per il dono della fede in Cristo. Grazie perché mi avete dato dei fratelli con cui crescere, litigare, ridere e piangere, condividere le conquiste come anche le fatiche e le preoccupazioni”. Commovente il ricordo finale di Lorenzo al suo compagno di seminario Giampiero Morettini, morto prematuramente poco più di un mese fa: “Se fossi stato qui, mi avresti fatto una battuta e poi mi avresti chiesto di benedirti. Invece oggi sono io a chiederti una benedizione speciale dal Cielo”. La festa per Lorenzo è proseguita all’hotel Sacro Cuore, dove da diacono ha nuovamente impartito la sua benedizione “con la potenza umile dell’amore di Dio”, come ha detto lui stesso, ringraziando ancora tutti per la presenza e l’affetto dimostrato. I ragazzi di Montegrillo hanno testimoniato la gratitudine a Dio per il forte legame di amicizia con Lorenzo, e per il cambiamento portato nelle loro vite grazie al suo servizio, nel campo da calcio e fuori. Chiara Casagrande LA VOCE Perugia .Città della Pieve VENERDÌ 3 OTTOBRE 2014 Ottobre al Museo del Capitolo PERUGIA. In programma tre conferenze sulla beata Colomba nell’ambito dell’iniziativa “MaDonna - il femminile nell’arte sacra in Umbria”. E poi una proposta per “Famiglie al museo” e la presentazione di un libro Una visita guidata con i bambini al museo tunità per tutta la famiglia, ma in particolare per i bambini (dai 7 ai 10 anni), di godere di una giornata per imparare qualcosa divertendosi. Grazie alle due archeologhe Francesca Germini e Monica Lupparelli di Archeodidattica, i bambini potranno partecipare ad uno scavo archeologico simulato. La prenotazione è obbligatoria (075.5724853), il costo è di 10 euro a famiglia (due persone adulte e due bambini): due i turni, uno alle ore 10, l’altro alle ore 15. Intanto i genitori potranno godersi in tutta tranquillità una visita guidata gratuita al museo. Si tratta di attività sempre gradite dal pubblico: “nella scorsa edizione - spiegano le operatrici del museo - c’è stato un buon riscontro e per l’occasione realizzammo un allestimento con delle schede (in italiano e inglese) su dieci opere conservate dal museo, dove ad ognuna mancava un particolare; per cui i bambini per rispondere a questa specie di caccia al tesoro erano costretti ad osservare bene le opere che incontravano nel corso della visita. Schede che ancora oggi vengono utilizzate per le visite di gruppo con i bambini. Nel corso dei mesi di agosto e settembre un ottimo successo hanno avuto le visite guidate agli scavi della cattedrale (due per ogni mese), con cena nel chiostro. Circa 250 i partecipanti”. Ancora, il 16 ottobre, alle ore 16.30, nella sala del Dottorato conferenza di presentazione del libro Arte e devozione, Nidiaci Editore, di Divo Savelli, storico dell’arte toscano che si occupa delle opere d’arte rinascimentali lasciate lungo la via Lauretana. Si parla di grandi nomi: Raffaello, Ghiberti... Verrà presentato da Giordana Benazzi, storica dell’arte e mons. Mario Sensi, studioso di vie di pellegrinaggio. Manuela Acito Perugia. Nutrition day: 4 giorni all’insegna del cibo salutare con convegni e mostre mercato È in corso a Perugia fino al 5 ottobre il Nutrition day, l’evento che affronta il tema della nutrizione sotto vari aspetti, dalla medicina alla scienza agraria, dalla storia alla tradizione e alla cucina. Nei giorni del festival sono proposti convegni, workshop e progetti per le scuole. In diverse piazze del centro mostre e mercato dei produttori e distributori di prodotti agroalimentari, per percorsi enogastronomici e intrattenimenti. I diversi appuntamenti sono dislocati in alcuni degli spazi e piazze del centro città e nelle sale dei palazzi storici. Tra gli eventi nel chiostro della Cattedrale di San Lorenzo “Umbria Green Food”, che prevede laboratori del gusto, degustazioni di cibi naturali utili a promuovere gli stili di vita salutari. Tra i convegni Venerdì 3 ottobre, al mattino, nel Palazzo dello della Provincia di Perugia, medici a confronto sul rapporto tra cibo e salute, moderato dai professori Fausto Santeusanio e Francesco Tei. Nel pomeriggio alle ore 16, nel chiostro della cattedrale di San Lorenzo a Perugia (sala Dottorato) incontro su “Emergenza cibo: l’Italia risponde”, intervengono Carla Casciari, assessore regionale welfare e istruzione e Daniela Monni, direttrice Caritas diocesana. I temi: “Mondialità e missione della diocesi di Perugia” e “Emporio Tabgha: l’esperienza dell’emporio solidale a sostegno delle famiglie in difficoltà”. Verrà presentato il progetto “Domus mea: saperi e sapori di casa”. Non solo un concorso musicale L BREVI ❖ DERUTA sentare un minimo di sei persone, per far si che si crei un tessuto di conoscenze e possibili amicizie. Terminato il concorso e premiati i vincitori, è stato il momento della testimonianza, anche questa legata al tema dell’anno. È salito sul palco a donare la sua esperienza di vita ai ragazzi e alle persone presenti Luca, della comunità papa Giovanni XXIII di Palazzo di Assisi. Assieme a sua moglie Laura ha deciso di condurre una vita in povertà pronta ad accogliere l’altro presso una casa-famiglia. La loro è una famiglia particolare, fuori dalla norma e piena di bellezza pura, che scaturisce da un amore reciproco e senza pretese. Attualmente composta da quindici persone, due sono le figlie naturali di Laura e Luca, ogni componente ha una sua storia alle spalle. Avendo deciso di vivere senza stipendio e rinunciando quindi alla possibilità di una pensione, i problemi economici vengono risolti “per il 40% dallo Stato con i contributi assegnati alla casa-famiglia e per il 60% dalla provvidenza Divina”, come ha spiegato Luca. La parrocchia di San Francesco in Deruta, con il patrocinio dell’Archidiocesi di Perugia-Città della Pieve, ha organizzato una serie di celebrazioni religiose e di iniziative culturali tra il 2 ed il 7 ottobre. Tra i momenti più importanti ci sarà il Convegno dal titolo: “Urbano IV, il Papa del Corpus Domini”, in programma il 4 ottobre (ore 15), presso la chiesa di Sant’Antonio, moderato da mons. Elio Bromuri, vicario episcopale per la cultura con gli nterventi dei docenti Franco Mezzanotte e Mauro Branda. Seguiranno gli interventi di don Andrea Czortek sui miracoli eucaristici nel XIII secolo, di Sabina Bordino sulla Solennità del Corpus Domini, e di Luca Nulli Sargenti, su arte e fede nel duomo di Orvieto. Domenica 5 ottobre alle ore 18 nella chiesa di San Francesco, il cardinale arcivescovo Gualtiero Bassetti presiederà la celebrazione eucaristica con l’Unzione degli infermi. Al termine benedirà la targa in onore di Urbano IV il Papa che istituì la Solennità del Corpus Domini e che morì il 2 ottobre 1264 a Deruta. Il suo corpo fu sepolto nella cattedrale di San Lorenzo, dove ancora oggi sono custoditi alcune reliquie. La sua tomba è nelle grotte Vaticane. ❖ CATECHISTI Corso di formazione per chi è alle prime armi Scherzando un po’ su come vengono “reclutati” i catechisti l’Ufficio catechistico diocesano ha titolato “Pronto? Sono don Pino …” il “corso di sopravvivenza per catechisti alle prime armi … chiamati dai parroci”. Si tratta di 6 incontri settimanali in cui saranno approfonditi l’essere catechista, il “sapere” e il “saper fare”. Le iscrizioni vanno fatte entro il 19 ottobre [email protected]. Il corso inizia il 24 ottobre e si tiene dalle 18 alle 22.30 presso la parrocchia di Ponte San Giovanni. ❖ CATECHESI Corso sul Vangelo di Marco con padre Michelini Inizia il 6 ottobre alle 21 il ciclo di quattro incontri (i lunedì di ottobre) sul Vangelo del Pimo annuncio, il Vangelo di Marco, guidato dal biblista padre Giulio Michelini ofm. Gli incontri promossi dall’Ufficio catechistico si tengono al Centro Mater Gratiae di Perugia. ❖ SOCIETÀ Anche a Perugia la “veglia” nazionale di Sentinelle in piedi Il Forum delle Associazioni Familiari dell’Umbria aderisce alla prima veglia nazionale unificata delle “Sentinelle in piedi”, movimento di cittadini che spontaneamente si aggregano per manifestare a favore della famiglia naturale e per la libertà d’espressione. I partecipanti domenica 5 ottobre in piazza IV Novembre a Perugia dalle ore 11.00 alle 12.00 staranno in silenzio e in piedi leggendo un libro, per ribadire che il matrimonio è solo quello tra un uomo e una donna e che ogni bambino ha il diritto di avere una mamma e un papà. La manifestazione, inoltre, è promossa per ribadire la libertà di esprimere le proprie opinioni su questi temi. Oratorio “Don D. Pasquini”. VI edizione di “Bulo Bulissimo” a manifestazione “Bulo Bulissimo” prende vita nel 2009 per festeggiare l’inaugurazione del nuovo complesso parrocchiale di S. Maria della Speranza di Olmo, viene poi riproposta tutti gli anni l’ultimo sabato di settembre per dare il via alle attività dell’oratorio “don Dario Pasquini”. Ogni anno viene deciso un tema che i partecipanti dovranno prendere in considerazione per la scelta della canzone da portare in gara; “Bulo Bulissimo” è comunque un incontro che non è solo una sfida musicale, ma una possibilità di confronto tra le realtà giovanili presenti nel territorio. Il tema della sesta edizione che si è tenuta sabato 27 settembre era “Canta la tua Pace!”, i ragazzi che sono saliti sul palco erano divisi secondo le categorie cover base, cover live e cantautori. I vincitori, “Suburban”, “The rightway” e Cecilia, hanno ricevuto in premio la possibilità di incidere presso “L’Officina” la canzone da loro portata al concorso, e tutti i partecipanti hanno ricevuto un buono pizza da consumare entro il primo dicembre presso il ristorante Mater Gratiae, con la limitazione che si devono pre- [email protected] 17 Convegno su Urbano IV e messa con il Cardinale I l Museo del Capitolo della cattedrale di Perugia partecipa alle iniziative promosse dalla rete dei musei ecclesiastici umbri (Meu) sul tema “MaDonna - il femminile nell’arte sacra in Umbria”. Una serie di eventi proposti congiuntamente, in vari periodi fino al 2015, dai singoli musei ecclesiastici della regione. Il Museo del capitolo proporrà tre conferenze (ore 16.30, sala del Dottorato nel chiostro della cattedrale) sul tema della beata Colomba, in collaborazione con l’associazione “Beata Colomba”. Il primo si tiene il 7 ottobre su “Il contesto storico e la biografia della beata Colomba da Rieti” con Giovanna Casagrande; il 14 ottobre Alessandra Bartolomei Romagnoli parlerà su “Colomba mistica”; il 21 ottobre Maria Rita Silvestrelli interverrà su “Colomba per immagini”. A conclusione del ciclo di interventi il 28 ottobre (ore 16.30) verrà proposta una visita guidata al monastero della beata Colomba (prenotazione presso il Museo del capitolo al n. tel. 075.5724853). Per il mese di ottobre il Museo ha in serbo altre novità. Domenica 12, in occasione della 2a Giornata nazionale “Famiglie al museo” promossa tra gli altri dal Ministero per i Beni culturali, ci sarà l’oppor- @ ❖ ACCADEMIA DEL DÒNCA Premio alla cultura a Brunello Cucinelli Nella casa convivono ex-carcerati, exprostitute, bambini vittime di abusi: tutti sotto lo stesso tetto condividendo le difficoltà e le gioie di tutti i giorni, consapevoli del fatto che dentro la casa, non sono più soltanto ex-abusati, carcerati o prostitute, sono persone che vengono accolte senza problemi, limitazioni o pregiudizi e che possono finalmente trovare la pace. La pace che gli viene data dalla certezza di avere qualcuno su cui contare, un fratello, un genitore, che non vede il suo passato quando lo guarda, ma la persona che ora è e che può diventare. Maria Teresa Cappannini Lunedì 6 ottobre l’Accademia del Dònca consegnerà a Brunello Cucinelli il premio alla cultura 2014 (attribuito ad un personaggio che ha saputo coniugare efficacemente imprenditoria e cultura) per le numerose le iniziative benefiche, in Italia e in Malawi. Cucinelli ha recuperato il borgo di Solomeo, ha creato un teatro, ha dato sostegno al teatro Stabile dell’Umbria, ha contribuito con un sostansioso impegno economico al restauro dell’Arco etrusco. Ha saputo creare un’azienda del lusso secondo un modello apprezzato in tutto il mondo. Il socio del Dònca Rolando Chiaraluce, uno degli ultimi esponenti del lavoro a tarsie, omaggerà il premiato con una sua opera che gli verrà consegnata dall’assessore Teresa Severini. L’imprenditore - mecenate verrà intervistato da Donatella Milani. LA VOCE Città di Castello 18 BREVI ❖ CITTÀ DI CASTELLO Festa di san Francesco La comunità dei francescani Conventuali di Città di Castello ha predisposto un ricco programma in vista della festa di san Francesco d’Assisi, patrono d’Italia. “Signore, donaci la pace, insegnaci Tu la pace, guidaci Tu verso la pace”: questa citazione del Papa sottende tutto il programma. Nella chiesa cittadina di San Francesco si sta svolgendo un triduo di preparazione, animato dai parroci dell’unità pastorale. Venerdì 3 ottobre alle ore 18 ha luogo la celebrazione del Transito di san Francesco. Alle ore 18.30 la messa presieduta da don Tonino Rossi. Sabato 4 ottobre, solennità del Santo, le celebrazioni saranno alle ore 8 - 9 - 11. Alle ore 18.30 quella presieduta dal vescovo Cancian. Al termine, la benedizione e la distribuzione dei ramoscelli di ulivo. ❖ CONCERTO VENERDÌ 3 OTTOBRE 2014 DIOCESI. Festa dei bambini e delle bambine iscritti alle scuole paritarie cattoliche. Le parole del vescovo Cancian Il vescovo Cancian alla festa dei bambini e delle bambine delle scuole paritarie Per loro, diamo il massimo Don Giosy Cento “U na festa come questa incoraggia famiglie, insegnanti, educatori e tutti gli operatori che si dedicano all’infanzia e ai bambini, i quali rappresentano il nostro futuro. Inoltre questa è la terza edizione dell’iniziativa, e vedendo l’interesse e il numero delle adesioni, possiamo dire che sia una festa ben riuscita” così il vescovo mons. Domenico Cancian ha elogiato la Festa dei bambini e delle bambine svoltasi a Città di Castello domenica 28 settembre. L’appuntamento rappresenta, da tre anni a questa parte, un momento di ritrovo e di socializzazione per gli iscritti alle scuole paritarie tifernati a pochi giorni dall’inizio dell’anno scolastico. Con la loro vivacità e il loro entusiasmo, i bambini hanno riempito l’intera giornata, dimostrandosi i veri protagonisti di questa festa dal primo all’ultimo momento. Venerdì 10 ottobre alle ore 21 nella chiesa di Santa Veronica a “La Tina” (in via Spluga a Città di Castello) avrà luogo un incontro-concerto con don Giosy Cento. Sacerdote e cantautore, don Giosy si esibirà coinvolgendo soprattutto le famiglie della Zona pastorale in occasione dell’inaugurazione dell’anno catechistico. L’ingresso è libero. ❖ CULTURA Il Femminile nell’arte “Madonna: il Femminile nell’arte sacra in Umbria” è il titolo dell’iniziativa regionale che prevede eventi artistici e itinerari culturali (convegni, mostre, incontri e visite guidate tematiche) legate a figure femminili, sante e beate radicate nelle diocesi umbre. La scelta del tema è stata suggerita dal riconoscimento ecclesiale della santità di vita di due figure di donne particolarmente significative per la nostra regione, e non solo: Angela da Foligno e Madre Speranza. Due mistiche dedite alla carità, che hanno saputo esaltare la loro femminilità nei rispettivi contesti storici, sociali ed ecclesiali, insieme ad altre quali santa Chiara, sant’Agnese d’Assisi, santa Chiara di Montefalco, santa Scolastica, santa Veronica Giuliani. Per quanto riguarda il Museo diocesano di Città di Castello, fino al prossimo 8 marzo saranno realizzate iniziative legate a santa Veronica e alla beata Margherita della Metola. Per informazioni ci si può rivolgere al Museo, tel. 075 8554705, email [email protected]. (Catia Cecchetti) pomeriggio passato insieme, tutti i bambini, sulla scalinata del duomo, hanno contribuito a realizzare l’“arazzo dei bambini e delle bambine”. “Un’iniziativa di questo tipo - ha affermato il Vescovo - è molto importante perché in un modo giocoso e divertente mette al centro il bambino. Un fatto tanto più importante se pensiamo alle difficoltà che gravano su questi ragazzi, le loro famiglie e la scuola. Occasioni come questa servono anche agli educatori, per collaborare e realizzare insieme qualcosa di significativo”. Sottolineando l’importanza della cultura e dell’istruzione, ha continuato: “Le scuole cattoliche hanno un valore aggiunto, che va a completare la formazione umana: assieme alle altre conoscenze, infatti, propongono anche una formazione dal punto di vista spirituale”. Francesco Orlandini Ordinazione diaconale di Filippo Milli il 5 ottobre verà l’ordinazione diaconale domenica 5 ottobre. La celebrazione, che inizierà alle ore 18, sarà presieduta dal vescovo mons. Domenico Cancian nella cattedrale tifernate. Sabato 4 ottobre, alle ore 21, si terrà una veglia di preghiera nel chiostro delle cappuccine di Santa Veronica Giuliani. ❖ IN LIBRERIA Buona Notizia Today Tra i sussidi per affrontare il nuovo anno catechistico merita sicuramente una menzione il percorso segnato da “Buona Notizia Today”. Curati da Paolo Sartor e Andra Ciucci, editi dalle Dehoniane di Bologna, si tratta per la verità di cinque sussidi: il primo dedicato al primo annuncio, il secondo e il terzo alla prima comunione, il terzo e il quarto alla cresima (questi ultimi saranno disponibili il prossimo anno). I sussidi sono affiancati da tre guide primo annuncio, prima comunione e cresima -, che tracciano il lavoro dei catechisti. Nei mesi scorsi sono usciti i volumi La Via. Verso la Comunione (pag. 64, euro 3.50), La Tavola. Vivere la Comunione (pag. 64, euro 3.50) con relativa guida (pag. 168, euro 15). Pensati per le parrocchie che seguono un cammino tradizionale di preparazione ai sacramenti, i testi sono proposti utilizzando caratteri ben leggibili a tutti i bambini. Prevedono concetti-chiave espressi anche in lingua inglese e spagnola, al fine di favorire l’integrazione dei bambini stranieri in parrocchia, o comunque stimolare positivamente i bambini sul fronte dell’interculturalità, che essi già sperimentano a scuola e nelle attività sportive. Come fare ad annunciare il Vangelo agli adolescenti oggi? Non è facile dare una risposta. Ci prova il volume di Alessandro Bonetti Facciamoci le storie (Edb, pag. 136, euro 11.50). Gesù, modello dell’uomo vero che insegna l’amore del Padre, è al centro di questo cammino di evangelizzazione pensato per gli adolescenti. Il percorso segue la pedagogia di Gesù, che per rivelare il suo progetto d’amore ha prima incontrato delle persone e ha annunciato il suo Regno; poi, vedendone l’incomprensione, ha cambiato linguaggio usando le parabole. Infine, ha deciso di dare se stesso. (Francesco Mariucci) La manifestazione è iniziata nel primo pomeriggio con il ritrovo sotto il loggiato Gildoni. A introdurre la giornata è stato lo stesso mons. Cancian, il quale ha ricordato che “tutti: famiglie, scuole e Chiesa devono fare il massimo per far crescere al meglio i bambini”. Il programma si è svolto lungo quattro percorsi, con altrettante tappe e attività cui hanno partecipato i bambini assieme alle loro famiglie. Presso le stesse logge Gildoni, Damiano Zigrino ha proposto uno spettacolo teatrale di burattini, il Teatro dei genitori di Riosecco; ha poi rappresentato Giacomino e i fagioli magici negli spazi dell’istituto San Francesco di Sales, mentre nella sala “Santo Stefano” del vescovado era presente un laboratorio di “Canzoni in movimento”, e in piazza Fanti l’associazione “Lab’oratorio” ha effettuato delle letture animate. Al termine dell’iniziativa e a ricordo del Filippo Milli L o stesso giorno in cui il Vescovo consegnerà alla diocesi le Linee pastorali per l’anno pastorale 2014-2015, la Chiesa di Città di Castello sarà arricchita da un nuovo diacono: Filippo Milli. Il 24enne tifernate, dopo avere completato la prima parte degli studi teologici al Seminario regionale di Assisi, rice- In vista dell’appuntamento, abbiamo chiesto a Filippo di raccontarsi alla nostra redazione. “La mia vocazione – ha risposto Filippo ricordando la sua esperienza vissuta da ragazzino e da giovane nella parrocchia di Santa Maria a Promano – è nata in parrocchia e tra le tante attività che in quello spazio si svolgono. Ho sempre ammirato e tenuto a modello l’impegno dei sacerdoti, nelle difficoltà come nelle mansioni ordinarie, il loro altruismo e la disponibilità che davano nei confronti del prossimo”. Nonostante la sua sia una scelta controcorrente rispetto alla tendenza della nostra società, e a dispetto della sua giovane età, Filippo con umiltà e con decisione ha tenuto a precisare che “al giorno d’oggi, per un ragazzo di vent’anni è una scelta coraggiosa anche quella di costruire una famiglia cristiana e di impegnarsi, legandosi per sempre, ad una sola persona. La mia scelta ha aggiunto - sicuramente significa effettuare alcune rinunce e lasciare ‘morire’ una parte della mia vita passata ma, come rassicura il Vangelo, chi lascia tutto per seguire Cristo riceverà cento volte tanto, e già ora sento la grandezza di quello che ti dà il Signore, in amicizie, in relazioni umane e nella vita”. “Ai ragazzi che sono in dubbio e stanno pensando di effettuare una scelta di questo tipo, consiglierei di buttarsi” ha detto infine, lanciando un messaggio ai giovani che potrebbero vivere dubbi e incertezze legate a una scelta di vita importante come il sacerdozio. E concludendo: “A un ragazzo in dubbio direi di vincere i timori, di trovare coraggio, e fidarsi e affidarsi al Signore. Dopo aver preso questa decisione, io stesso ho sperimentato questa grazia; se fino a qualche anno fa avevo tante paure legate a cosa potessero pensare gli altri, al sentirmi inadeguato per un impegno del genere, ora mi sento trasformato dal Signore e percepisco la Sua vicinanza. Un fatto che mi ha dato maggiore sicurezza e coraggio per affrontare e superare molte incertezze”. F. O. ❦ A TE LA PAROLA Lettere in redazione Riflessioni sulla famiglia: priorità della coppia sulla genitorialità A ccolgo l’invito, giunto dalla nostra comunità, di aprire o in un qualche modo sollecitare il dibattito circa il tema della famiglia, già posto in luce dalla recente Assemblea diocesana. È certamente un tema da affrontare con coraggio, perché la famiglia, a mio parere, per fortuna o per sfortuna (dipende dai punti di vista!), “è cosa viva” e in quanto tale non risponde sempre a schemi preordinati, ma muta e si plasma con la società e i suoi cambiamenti. Il tema famiglia ha mille declinazioni; ma, essendo io sposata da soli tre anni, faccio il punto su un campo così spinoso grazie alle felici esperienze familiari in cui sono potuta crescere e, non di meno, da quanto ho potuto osservare nell’attività di educatrice di bambini e ragazzi, a contatto quindi con i loro padri e le loro madri. L’argomento che più mi sta cuore è “essere coppia prima ancora di essere genitori”. Perché scomodare queste due grandi sfere, la coppia e la genitorialità? Non dicono forse in tanti “essere genitori è la cosa più bella del mondo” o “mio figlio prima di tutto”? Non intendo certo mettere in dubbio la buona fede dei genitori che hanno affermato questo, ma vorrei soltanto pensare all’essere coppia come fondamento dell’essere genitori, ristabilire una priorità, un ordine che non è solo quello del tempo, ma anche quello degli affetti. Credo sia giusto che una coppia si senta famiglia anche senza un figlio, aldilà di quanto gli stereotipi possano condizionare l’immaginario. Il sacramento nuziale dà il via a un viaggio che inizia dai due e che può avere carburante per andare avanti solo se costantemente curato, mantenuto e rifornito. In questo tempo in cui la capacità procreatrice della coppia si scontra con molteplici difficoltà sociali (l’evoluzione dei ruoli sessuali, la mancanza di lavoro, la crescita del tasso di infertilità anche nei giovanissimi, il protrarsi a dismisura della dipendenza dei figli dai genitori, l’aumento delle separazioni…), mi sembra più che mai determinante riscoprire il valore di un uomo e di una donna, che non per forza saranno genitori di un bambino in carne e ossa, ma che non per questo non potranno essere padri e madri di altri progetti, di altre speranze e di altri sogni che possono generarsi dal loro essere coppia, aperta al messaggio del Vangelo, e dunque al prossimo e al mondo intero. Lucia Anderini LA VOCE Città di Castello VENERDÌ 3 OTTOBRE 2014 I nostri 2.500 donatori di vita donatori sia andato crescendo fino a raggiungere i 2.500 nel 2013. Non ha dimenticato di ricordare, in collegamento con l’opera dell’Avis, l’alta efficienza dell’ospedale locale. Il Sindaco ha preso la parola dichiarandosi orgoglioso di seguire l’attività di un così alto numero di donatori e rallegrandosi dei 60 anni raggiunti dall’associazione. Il presidente regionale, Giovanni Manara, ha ricordato la continuità con cui ha agito e agisce l’Avis malgrado le difficoltà attuali. Ha osservato che, anche calando le donazioni, il Servizio sanitario garantisce la soluzione in tutte le situazioni. Il presidente provinciale Roberto Mancini ha fatto presente che oggi vi sono anche extracomunitari tra i donatori. La dott.ssa Speranza Cucciaioni ha ricordato come in alcune situazioni il sangue sia l’unico farmaco possibile, quindi la sicurezza che dà avere donatori periodici e l’importanza della raccolta differita. Il dott. Fabio Gori ha fatto un excursus sulla storia e l’evoluzione della donazione del sangue fino a giungere alla separazione cellulare e alle Banche del sangue. Infine il presidente Paolo Celestini ha chiamato i donatori per la consegna del diploma. A 21 di essi è andato, col diploma, il distintivo in rame per 8 donazioni, a 20 il distintivo in argento (16 donazioni), a 17 il distintivo in argento dorato (24 donazioni), a 5 il distintivo in oro (50 donazioni); distintivo in oro con rubino per 75 donazioni, distintivo in oro con smeraldo (100 donazioni) e un distintivo in oro con diamante al sig. Anselmo Alunni Baldi per ben 122 donazioni. Eleonora Rose San Giustino e mons. Marconi salutano Sergio Giusti ❖ MUSEO DUOMO ❖ ALTROCIOCCOLATO “Il cibo è nudo!” Va in scena a Città di Castello dal 10 al 12 ottobre la 14a edizione di Altrocioccolato. Scopo è quello di sostenere i valori del commercio equo-solidale, favorendo la conoscenza di un modello di sviluppo alternativo e offrendo ai produttori del Sud del mondo la possibilità di presentare i frutti del loro lavoro. Il tema di quest’anno, “Il cibo è nudo”, nasce proprio dall’idea di ‘spogliare’ il cibo per mostrarne i lati nascosti. La manifestazione è organizzata da Umbria equo-solidale, associazione che riunisce le Botteghe del mondo e che dal 2005 si occupa di diffondere la cultura del commercio equo. Al centro della mostra mercato, che ospiterà stand di importatori, produttori e artigiani cioccolatieri, ci sarà il cioccolato equo e solidale, biologico e artigianale. La due-giorni sarà poi animata da una fitta rete di eventi culturali: dibattiti, seminari, mostre, musica, arte di strada e laboratori per tutti i gusti. ❖ TIFERNO COMICS Marconi – che sia doveroso trovarmi qui per salutare Sergio, un amico che mi ha sempre accolto in casa sua con gioia e allegria come se fossi un fratello. Abbiamo partecipato assieme a numerose riunioni, momenti conviviali, attività parrocchiali: in ogni occasione Sergio si distingueva per la sua intelligenza nel promuovere e seguire di persona iniziative di gran valore”. È del resto per volontà di Sergio che nel piazzale antistante la chiesa di San Giustino è stata posta una bella statua di san Pio da Petrelcina, il cui culto da diversi anni testimonia la devozione popolare di questo piccolo ma vivace Comune umbro. Anche il presidente onorario delle Acli altotiberine, Giuseppe Gildoni, ha rivolto durante le esequie un saluto all’amico Sergio che era stato presidente Sergio Giusti regionale e provinciale delle Acli negli anni ’90 - con parole commoventi: “Caro Sergio, tu sei stato per me, come per molti altri, un vero amico. A ogni conferenza e incontro cui abbiamo preso parte, hai lasciato la tua impronta con le tue parole, con le tue riflessioni. Possiamo dire che sei stato, e sarai per tutti i giovani, un valido esempio di vita”. Non si può fare un elenco delle attività promosse da Giusti. Ne ricordiamo soltanto alcune, come il suo impegno per aiutare le popolazioni umbre dopo il terremoto del 1997, recandosi con alcuni volontari nei luoghi più colpiti dal sisma così da portare viveri, coperte, medicinali. Nel 2011, in qualità di presidente del Comitato “Caterbi”, Sergio ebbe l’idea di donare un pulmino al centro diurno “Altomare”, così da facilitare gli spostamento ad anziani, malati e disabili. Alla moglie e ai parenti giungano le nostre più sentite condoglianze. Concorso Axa: votate per Altotevere senza frontiere! S BREVI Grande successo del concerto tenutosi il 28 settembre, a cura del Kiwanis Club, nel salone gotico del Museo del Duomo. Al clavicembalo il maestro Alessandro Bianconi, di cui è stata, come sempre, altamente apprezzata l’interpretazione dei brani scelti che si sono alternati con le prestazioni del soprano Emanuela Agatoni. Ricordiamo che il cembalo in sala era la ricostruzione di un Giusti fatta da Tamburini di Cremona e gentilmente prestato da Alessandro Tetragoni. A un brano di Vivaldi e al Magnificat di Bach è seguito il canto di alcune Arie di Corelli; dopo una Follia di Scarlatti, il canto di Ombra mai fu di Haendel. Eseguiti un minuetto e una bourrée da cembalo e violino, suonato questo da Emanuela Agatoni, tratti dall’opera Water Music. È stato poi inserito un ballo settecentesco in costume che ha visto l’intervento di Nicolò Mandrelli e Letizia Fiorucci dell’associazione Danza classica e moderna. U n traguardo importante per l’Avis di Città di Castello, giunta al 60° anno di fondazione, e che ha festeggiato il 28 settembre la Giornata del donatore. Al mattino in cattedrale, messa solenne concelebrata dal vescovo, mons. Domenico Cancian, e da don Paolo Bruschi, cappellano dell’Avis e donatore. Nel salutare i presenti, il Vescovo ha ricordato che “il sangue è vita” e come l’essere donatori supponga una vita corretta. Terminata la messa, si è formato nella piazza cittadina un corteo preceduto dalla filarmonica Puccini, al quale hanno partecipato le rappresentanze di associazioni Avis provenienti da molti Comuni umbri e di altre regioni. Come di consueto, il corteo ha sfilato per corso Vittorio Emanuele sostando poi alla stele dei Caduti dove è stata deposta una corona. Quindi raduno nella sala consigliare per la consegna delle benemerenze ai donatori. Il presidente onorario dell’associazione, Antonio Gasperini, dopo aver porto il suo saluto ai rappresentanti delle forze dell’ordine, a quelli di altre associazione e a quanti erano nella sala, ha ricordato come nel corso degli anni il numero dei Q [email protected] 19 Clavicembalo e danza CITTÀ DI CASTELLO. Giornata del donatore nel 60° anniversario di fondazione dell’Avis locale ualche settimana fa è tornato alla casa del Padre, dopo alcuni anni trascorsi nella malattia, Sergio Giusti. La comunità di San Giustino perde un uomo che, accogliendo il messaggio di Cristo, ha vissuto amando gli altri come se stesso, oltre ad amare Dio con tutto il cuore. Le esequie sono state celebrate presso la chiesa di San Giustino dal neo-vescovo della diocesi di Macerata-TolentinoRecanati-Cingoli-Treia, mons. Nazzareno Marconi, il quale per una decina d’anni è stato vice parroco proprio in quella comunità, avendo così modo di conoscere da vicino Sergio e di apprezzarne la sua infaticabile attività nel sociale. “Credo – ha detto nell’omelia mons. @ i chiama “Nati per proteggere” il concorso con cui il gruppo assicurativo Axa ha messo in palio 50.000 euro per il miglior video realizzato da singoli o associazioni sul tema della protezione intesa nei suoi tanti significati, da quella rivolta alle persone all’attenzione al territorio. Altotevere senza frontiere ha partecipato alla sfida raccontando, attraverso la figura del vecchio furgone “Arturo”, la propria storia e quella delle attività promosse e sostenute fin dalla sua nascita nel 2010. Un lungo viaggio di protezione dei più deboli, dagli sfollati de L’Aquila dopo il terremoto del 2009 (esperienza che ha motivato la costituzione dell’associazione l’anno successivo) ai bambini della casa famiglia di Raduloc in Kosovo, agli anziani della residenza Muzi-Betti di Città di Castello. Attraverso il suo percorso, Asf ha mostrato il ruolo di protezione svolto sia sul territorio altotiberino, dove rifornisce anche l’Emporio della solidarietà della Caritas con il raccolto dell’orto solidale gestito dai volontari, sia fuori dai confini regionali o all’estero, e ovunque si ritenga possibile e opportuno intervenire per far fronte alle necessità di persone in difficoltà. La storia di “Arturo” è arrivata in finale insieme ad altri otto partecipanti. Il video può essere visto sul sito www.natiperproteggere.it dove fino al 24 otto- bre è possibile sostenere la candidatura di Asf votando il video Il furgone Arturo cliccando su “Vota questa storia”. Il procedimento, rapido e gratuito, tanto gioverebbe all’associazione tifernate e soprattutto alle tante attività sociali di cui si occupa. L’eventuale ricavato della vincita sarebbe infatti destinato all’acquisto di un nuovo furgone, un erede del vecchio “Arturo” che comincia ad avvertire gli acciacchi dovuti all’età... La proclamazione del vincitore avverrà il 7 novembre, quando sarà possibile conoscere il destinatario dell’ambìto premio. L’altruismo di Asf sembra tuttavia essere contagioso: si è recentemente costituita un’associazione gemella, o meglio una sezione distaccata: “Casentino senza frontiere”, perché la solidarietà non ha confini, e con passione e impegno si possono condividere progetti di solidarietà e protezione. Sabina Ronconi Dedicato a Marilyn Monroe È stata inaugurata il 27 settembre la 12a edizione di Tiferno Comics, dedicata a Marilyn Monroe. Per l’occasione nell’auditorium di San’Antonio, assieme a Vincenzo Mollica, direttore artistico della mostra, erano presenti anche alcune autorità politiche. Tra gli intervenuti, il presidente della Provincia, Marco Vinicio Guaticchi, il sindaco di Città di Castello, Luciano Bacchetta, il consigliere regionale Andrea Lignani Marchesani e l’assessore alla Cultura della Regione, Fabrizio Bracco hanno ricordato l’importanza di una manifestazione in crescita negli anni (tra le 10.000 e le 15.000 le presenze nella passata edizione) e dedicata all’arte del fumetto. Un’arte, quest’ultima, che “andrebbe considerata al pari delle altre”, come ha aggiunto Gianfranco Bellini, presidente degli Amici del fumetto, l’associazione organizzatrice dell’evento. Ciliegina sulla torta è stata l’opera realizzata davanti a palazzo Vitelli, nel pomeriggio, da Bros, uno tra i writer (graffitari) più noti d’Europa. L’esposizione resterà aperta fino al prossimo 9 novembre, ma la kermesse risulta ricca di iniziative già a partire dal 17 ottobre, con una conferenza dedicata al fumetto. (F. O.) ❖ PROTEZIONE CIVILE Eventi per i 20 anni Eventi, incontri con le scuole, formazione a tutto campo e un convegno per i venti anni del gruppo comunale di Protezione civile di Città di Castello, già mobilitato, in stretta collaborazione con la Regione, per organizzare i numeri appuntamenti in programma tra 4 e 18 ottobre. È stato Facebook a fare da apripista alla manifestazione con la pagina “Fai una domanda alla Protezione civile” che ha esordito sul social network il 28 settembre come canale di dialogo con tutti i potenziali volontari della città. “Vogliamo che i venti anni siano un’occasione per integrarsi maggiormente con la nostra comunità” dichiara la presidente Cecilia Cantoni, sottolineando come “accanto a seminari finalizzati a formare i volontari su tematiche emergenti, sono previsti momenti aperti al pubblico e tra questi la visita alla nostra sede nella Cittadella dell’emergenza”. LA VOCE Orvieto .Todi 20 VENERDÌ 3 OTTOBRE 2014 DIOCESI. Festa dell’Amore Misericordioso al santuario di Collevalenza BREVI “Credo nella Misericordia” ❖ GIUBILEO - UNITALSI Giornata del malato Domenica 19 ottobre si celebrano a Orvieto il Giubileo diocesano del malato e la Giornata del malato Unitalsi - sez. Umbria. Alle ore 9 ci sarà l’accoglienza in piazza Duomo, alle 10 il passaggio attraverso la Porta santa, alle 11. 30 la messa presieduta dal Vescovo e alle ore 13 il pranzo. Alle ore 15.30 in duomo si svolgerà un incontro con testimonianze, con la partecipazione del sacerdote cantautore Giosy Cento. Le liturgie presiedute, rispettivamente, dal card. José Saraiva e dal vescovo Benedetto Tuzia, con la sintesi delle loro omelie ❖ COLLEVALENZA Convegno adorazione D omenica 28 settembre si è celebrata a Collevalenza la festa diocesana del santuario dell’Amore Misericordioso. Grande festa con la quale la Chiesa ci ricorda che tutti siamo chiamati ad annunziare e testimoniare la Misericordia che è il cuore del Vangelo. Lo ha rivelato Gesù stesso portando a compimento la progressiva rivelazione della paternità amorosa di Dio, iniziata nell’Antico Testamento. Alle ore 11.30, il card. José Saraiva ha presieduto una solenne concelebrazione eucaristica, animata dal coro Edi Toni di San Vito di Narni. All’inizio della sua omelia, il Cardinale si è rivolto alla famiglia dell’Amore Misericordioso con queste parole: “Cara Famiglia dell’Amore Misericordioso! La beata Speranza di Gesù, al secolo Maria Josefa Alhama Valera, con il suo amore materno vi appartiene in modo speciale, e con il suo carisma è stata nella Chiesa la vostra fondatrice. In quanto beata, da oggi e per sempre appartiene a pieno titolo a quanti vivono nella Chiesa universale! Ella è stata interprete con generosa, indefettibile e amorevole fedeltà alla santità di Cristo, unico e vero Santo, da cui germoglia la santità che scaturisce dal sacramento battesimale e si sviluppa nella risposta personale, libera e perseverante”. Alle ore 18.30 ha avuto inizio la solenne messa presieduta dal vescovo mons. Benedetto Tuzia, con la partecipazione del vicario generale mons. Antonio Cardarelli, del clero diocesano e dei Figli dell’Amore Misericordioso con il rettore del santuario padre Ireneo Martin. All’omelia mons. Tuzia, ricordando la recente beatificazione con la quale la Chiesa ha invitato i fedeli a dare lode e riconoscenza a Dio Padre misericordioso per la santità che ha fatto risplendere nella vita di Madre Speranza, ha detto: “Madre Speranza ha creduto nell’Amore misericordioso, ne è stata profondamente segnata; ne è stata l’apostola. Credere, per Madre Speranza, è stato un affidarsi all’Amore misericordioso che sempre accoglie e perdo- Dal 9 al 12 ottobre si terrà a Collevalenza il 5° Convegno nazionale dell’Adorazione eucaristica perpetua, che vedrà gli interventi di mons. Tuzia, mons. Cancian, mons. Mauro Parmeggiani, vescovo di Tivoli, don Gianni Castorani collaboratore di padre Daniel Ange e padre Riccardo Barile. Per informazioni e iscrizioni: www.adorazioneperpetua.it/images/ convegno5/Convegno.asp3.html. ❖ MADRE SPERANZA Seminario di studio on-line Mercoledì 8 ottobre alle ore 22, da Collevalenza, si terrà un seminario on-line, da su “Madre Speranza e l’eucarestia”. Sarà possibile fare interventi e/o domande. Partecipare è semplice: basta registrarsi sul sito https://attendee.gotowebinar.com/ register/4193599274469258754, compilare i campi richiesti (nome, cognome, email, città e nazione) e confermare la registrazione; dopodiché si riceverà via mail un link personalizzato, al quale accedere dieci minuti prima di ogni sessione, accettando le richieste del sistema. Chi ha già partecipato ai precedenti seminari non deve effettuare una nuova registrazione, riceverà automaticamente una mail con il link per connettersi. ❖ CULTURA Puntiamo sull’archeologia Il 29 settembre al Museo Faina, alla presenza di un vasto pubblico, si è svolta l’inaugurazione della mostra “Mario Bizzarri, archeologo fuori dagli schemi”. L’iniziativa ripercorre la vita dell’archeologo, del professore e dell’uomo, ed è occasione per proporre un progetto di ampio respiro che riesca a investire sulla storia degli Etruschi creando un motivo di attrazione per Orvieto. A detta degli addetti ai lavori, i tempi per Orvieto sono maturi per questa strada di sviluppo: Orvieto potrebbe concretamente proporsi come il cuore archeologico e simbolico dell’Etruria che, investendo sulla valorizzazione della storia e della cultura, potrebbe confrontarsi da protagonista con altre realtà nazionali e mondiali. Il card. Saraiva al momento della consacrazione na, che sostiene e aiuta l’esistenza e che si mostra potente nella sua capacità di raddrizzare le storture della nostra storia. La misericordia è la carezza di Dio sul mio peccato… la misericordia è la chiave della vita cristiana. Ogni vero incontro con Dio (ha detto Papa Francesco) fa scattare il ‘grilletto’ della misericordia. C’è un’immagine molto conosciuta che rappresenta il punto più alto della parabola ascoltata, nella lettura del Vangelo di oggi; è il quadro del pittore fiammingo Rembrandt, dipinto alcuni anni prima della morte; un’icona da con- I tratti della santità cristiana “E ssere santi - ha detto il card. José Saraiva - non può equivalere solo a essere buoni; ma essere santi deve significare essere per sempre di Dio! La santità ha origine da Dio, come Colui dal quale discende e riconduce a Sé ogni cosa. La santità è una scala speciale e sicura che ci conduce verso il cielo. È un patto che Dio stipula con l’uomo. Nel Vangelo della parabola del padre buono, che ci viene presentata in questa santa liturgia, è posto in evidenza un tratto che custodisce la bellezza dell’amore di Dio. Questo tratto è la Sua misericordia, quale forza che genera e custodisce l’amore, che sana ogni forma di frattura e di lacerazione con Dio. Nella parabola si coglie la natura pedagogica della CONFRATERNITE. Primo meeting dei responsabili diocesani Eventi giubiliari a Bolsena e Orvieto N Un momento della celebrazione con le confraternite in processione ei giorni dal 19 al 21 settembre si sono date appuntamento a Bolsena oltre duemila persone, confratelli di Lazio, Umbria e del Ss. Sacramento convocati qui dalla Confederazione delle confraternite delle diocesi d’Italia e dal suo presidente, Francesco Antonetti, di origini bolsenesi. L’evento si inscriveva nell’ambito del Giubileo eucaristico straordinario a ricordo del 750° anniversario del miracolo eucaristico (Bolsena, 1263) e dell’istituzione della festività del Corpus Domini (Orvieto, bolla Transiturus, 1264). L’emozione dei partecipanti è stata subito fortissima, fin dal momento in cui mons. Mauro Parmeggiani, vescovo di Tivoli e assistente ecclesiastico della Confederazione delle confraternite delle diocesi d’Italia, ha portato l’ostensorio con mani ferme ma viso commosso fuori della Porta santa. “Adorare il mistero del Cristo eucaristico e aumentare il servizio ai fratelli più indigenti” queste le motivazioni templare a lungo. Un padre in piedi, fuori della casa dove ha atteso a lungo il ritorno di suo figlio; e inginocchiato ai suoi piedi, un giovane. Colpisce l’ampio mantello del padre, con il quale sembra voler ricoprire una vita squarciata. La luce della Misericordia illumina questo quadro di vita che ci interpella… Misericordia che non solo blocca il male e la distruzione, ma cambia, trasforma, rinnova, rigenera e produce gioia”. La liturgia è stata animata dai cori del santuario e da quello della città di Todi. Antonio Colasanto principali che il presidente Antonetti mette alla base di questo grande raduno delle confraternite, “come 750 anni fa – continua – quando a Bolsena si ebbe il grande prodigio del miracolo eucaristico. Siamo qui proprio per adorare questa Presenza e anche per testimoniare la nostra realtà confraternale, fatta di migliaia di sodalizi il cui carisma di religiosità popolare sembra oggi rivitalizzarsi grazie al sostegno e all’appoggio di Papa Francesco”. L’incontro prevedeva, oltre a occasioni di intensità spirituale, anche momenti di incontro con la convocazione di due assemblee, una fra i priori delle confraternite e la seconda con i delegati diocesani. Una grande novità, dato che era la prima volta che sacerdoti al servizio dei confratelli si ritrovavano a parlare e scambiarsi esperienze di pietà popolare. I delegati diocesani sono infatti giunti in rappresentanza della maggior parte delle diocesi regionali, di tutto il territorio misericordia, che diviene dinamica, e da cui scaturiscono l’attesa paziente di chi antepone alla logica sempre il cuore; l’accoglienza che sconfigge il rancore con l’amore; l’abbraccio, espressione sublime della carità che vede nella croce l’emblema dell’accoglienza universale di Gesù, in cui visibilmente le sue braccia sono aperte, spalancate, perché inchiodate sulla croce, unica e vera fonte dell’amore supremo. Il fulcro dell’intero racconto evangelico, fino a imprimere il carattere profondo al valore della misericordia, è la rinascita, la quale costituisce, per la fede cristiana, il grande miracolo generato dalla Misericordia che infonde con speranza la vita nuova, fino a dimenticare le nostre colpe”. nazionale; i sacerdoti sono stati accolti in Curia ad Orvieto da mons. Benedetto Tuzia, vescovo di Orvieto - Todi, il quale ha augurato loro un proficuo lavoro e caritatevole scambio di esperienze. I lavori dell’assemblea sono stati estremamente interessanti. Dopo la relazione introduttiva di mons. Parmeggiani, sul tema “Il servizio del sacerdote delegato diocesano delle confraternite, alla luce dell’esortazione apostolica Evangelii guadium di Papa Francesco”, sono seguiti gli interventi degli assistenti, tra cui molto molto seguito quello dei delegati di Senigallia (don Umberto Gasperini) di Salerno (don Generoso) di Tortona (don Giovanni) e del delegato del Vicariato di Roma mons. Antonio Interguglielmi. Quest’ultimo, riprendendo le stimolanti riflessioni della relazione di mons. Parmeggiani e le proposte dei confratelli, ha riassunto nell’importanza della formazione ai confratelli e dell’apertura alla conoscenza storica anche del patrimonio ecclesiastico delle confraternali, le direttrici all’interno del quale far conoscere la ricchezza del carisma delle confraternite. Antonello Cavallotto LA VOCE Orvieto . Todi VENERDÌ 3 OTTOBRE 2014 Un “mestiere” entusiasmante CATECHISTI. Il loro è rimettere al centro l’essenziale, cioè il Vangelo, il quale risponde alle necessità più profonde delle persone, essendo tutte state create per quello che proprio il Vangelo ci propone: l’amicizia con Gesù e l’amore fraterno (cfr. Evangeli gaudium, 265). L’evangelizzazione, la catechesi deve essere l’espressione del camminare con Gesù. Una persona che non è convinta, entusiasta, sicura, innamorata, non convince nessuno. “Gesù - dice ancora il Pontefice - ci ha fatto una grande promessa: ‘Non vi lascerò orfani’ (Gv 14,18), perché Lui è la via da percorrere, il Maestro da ascoltare, la speranza che non delude. Come non sentire ardere il cuore e dire a tutti, in particolare ai giovani: ‘Non sei orfano! Gesù Cristo ci ha rivelato che Dio è Padre e vuole aiutarti, perché ti ama’. Ecco il senso profon- do dell’iniziazione cristiana: generare alla fede vuol dire annunziare che non siamo orfani”. Il relatore ha poi sintetizzato con l’espressione “catechesi mistagogica” il camminare con Gesù, proponendo le quattro dimensioni che la caratterizzano, come indicato dal Catechismo della Chiesa cattolica, e cioè: la fede confessata, celebrata, vissuta, pregata (Lumen fidei, 46). Momento conclusivo è stata la celebrazione eucaristica presieduta dal Vescovo, il quale ha richiamato quanto sottolineato nell’Assemblea diocesana di domenica 21 settembre, incentrata sul versetto, tratto dal capitolo 8 degli Atti degli apostoli, “Alzati e mettiti in cammino”. Ha poi ha conferito il mandato ai catechisti per l’anno pastorale 2014-2015. Don Antonio Cardarelli L’angelo Michele torna sulla cattedrale di Orvieto D a domenica 28 settembre la cuspide che incornicia la porta laterale sinistra della cattedrale di Orvieto è impreziosita da una copia in resina pigmentata della statua bronzea di san Michele e il drago. Alla presenza di autorità civili e militari (presenti i rappresentanti della Polizia di Stato, che ha per patrono proprio l’arcangelo Michele), nella mattinata si è svolta la cerimonia di benedizione presieduta da don Marco Pagnotta, parroco del Duomo. L’originale, fuso in bronzo Nino Pisano come capomastro della Fabbrica della cattedrale, fu rimosso nel 2002 a opera della Soprintendenza ai beni artistici e culturali per essere inviato al restauro. Durante il lungo e pregevole intervento di restauro è stata anche realizzata la copia attraverso una tecnica di rilevazione laser, dato che non è più possibile esporre alle intemperie l’originale - che sarà invece ospitato nel Museo N el settembre del 1860 l’Umbria, sottratta allo Stato pontificio, fu annessa al Regno d’Italia. Uno dei primi atti del nuovo governo fu la soppressione delle corporazioni religiose. Iniziò un aspro conflitto tra la Chiesa e lo Stato liberale, pervaso da un bellicoso anticlericalismo. Il vescovo di Orvieto Giuseppe Maria Vespignani fu incarcerato, e l’antico convento dei Servi di Maria trasformato in postribolo. A Todi il vescovo Giovanni Rosati definito dal patriota e massone Lorenzo Leoni come un “pastore inetto” - il 3 dicembre 1861 scrisse al ministro dei Culti una lettera molto coraggiosa. Il vescovo Marino Marini di Orvieto e Giovanni Rosati di Todi parteciparono DAL PASSATO AL FUTURO. La difficile situazione della Chiesa nel nostro territorio all’indomani dell’Unità d’Italia BREVI ❖ DIOCESI Anche diversi fedeli della nostra diocesi, guidati dai responsabili dell’ufficio per la Pastorale familiare, prenderanno parte all’iniziativa del 4 ottobre promossa, alla vigilia del Sinodo sulla famiglia, dai Vescovi d’Italia: una serata di preghiera e riflessione, dalle ore 18 alle 19.30 in piazza San Pietro, che culminerà con l’intervento di Papa Francesco. Chi non può recarsi a Roma, può comunque unirsi nella preghiera partecipando alle veglie che si svolgeranno, come voluto dal Vescovo, nei monasteri di clausura a Orvieto, Todi e Montecastrilli e nel convento di Montesanto a Todi. Tutti siamo poi invitati, e soprattutto chi per vari motivi deve rimanere in casa, la stessa sera, quale segno visibile, ad accendere un lume e collocarlo sulla finestra della propria abitazione. In alcune parrocchie, domenica scorsa, al termine della messa è stato consegnato ai fedeli il lumino da utilizzare sabato prossimo, insieme alla “preghiera alla Santa Famiglia” di Papa Francesco. I Particolare del drago [email protected] 21 Preghiera per il Sinodo Giubileo diocesano. L’intervento di don Andrea Lonardo dell’Ufficio catechistico di Roma l 26 settembre si è svolto nella cattedrale di Orvieto il Giubileo dei catechisti, iniziativa che il competente Ufficio diocesano ha organizzato per ringraziare i catechisti per il servizio che svolgono con passione nelle parrocchie, pregare per loro, offrire un momento di riflessione insieme, dare una parola di incoraggiamento. E così è stato. Il tutto ha avuto inizio alle ore 16 con il passaggio dei presenti attraverso la Porta santa. Subito dopo, i catechisti (“battezzati, evangelizzatori, testimoni”) hanno ascoltato, come da programma, una relazione di don Andrea Lonardo, direttore dell’Ufficio catechistico della diocesi di Roma, sul tema “Il difficile ed entusiasmante ‘mestiere’ del catechista, nei giorni di Papa Francesco”. Don Lonardo ha cominciato il suo intervento ricordando quanto il Papa ha affermato riguardo i ragazzi del nostro tempo: “I giovani sono orfani di una strada sicura da percorrere, di un maestro di cui fidarsi, di ideali che riscaldino il cuore, di speranze che sostengano la fatica del vivere quotidiano. Sono orfani, ma conservano vivo nel loro cuore il desiderio di tutto ciò!”. Partendo da questa situazione, ha formulato i punti focali propri di una catechesi kerygmatica. È necessario - ha detto - proporre e non presupporre la fede. Il cuore della catechesi @ dell’Opera del duomo e visibile al pubblico. Il giorno 29, presso il Modo (Museo Emilio Greco palazzo Soliano), nel corso di una conferenza è stato poi presentato il complesso intervento di restauro, eseguito dagli esperti dell’Istituto superiore per la conservazione e il restauro (Iscr), sotto l’alta sorveglianza del soprintendente Bsae dell’Umbria, Fabio De Chirico. Particolare attenzione è stata dedicata al progetto curato dall’ingegnere Gerardo De Canio dell’Enea - di riproduzione e musealizzazione della statua trecentesca, ora collocata su un basamento dotato di un dispositivo per la prevenzione anti-sismica, come quello che l’Enea ha recentemente applicato ai Bronzi di Riace. All’incontro, iniziato con il saluto delle varie autorità presenti e proseguito con gli interventi degli addetti ai lavori, il vescovo Benedetto Tuzia ha detto: “Non ci sentivamo privati solo di un elemento artistico, ma della rassicurante presenza di una figura simbolica che dall’alto vigila, protegge e difende la città. Nell’eterna lotta tra il bene e il male, gli angeli hanno un valore nella vita della comunità civile. Come Maria schiaccia il serpente, l’arcangelo vince sul drago”. M. M. La fatica di farsi sentire in mezzo a un anticlericalismo imperante Mons. BucchiAccica vescovo di Orvieto dal 1889 al 1905 al Concilio Vaticano I indetto nel 1868 da Papa Pio IX; i vescovi dell’Umbria furono raccordati dalla personalità del vescovo di Perugia Gioacchino Pecci. L’Unità d’Italia fu condotta da un’élite aristocratica e borghese mentre le grandi masse popolari rimasero ai margini, peggiorando le condizioni economiche; tra i contadini vi era una fede viva ma molto devozionale, e il socialismo stava penetrando in larghi strati del popolo. Il pericolo per la perdita della fede e l’allontanamento dalla Chiesa erano evidenti ma la creazione di un “movimento cattolico” andò a rilento a causa di un anticlericalismo che paralizzava l’azione pastorale del clero nonché per l’atteggiamento dei cattolici, timorosi di organizzarsi per paura della classe politica laicista. Nel 1872 a Bolsena sorse un circolo giovanile cattolico che aderì alla Società della gioventù cattolica. Le opere di carità, molto vive e gestite dalla Chiesa, furono laicizzate dallo Stato con la legge Crispi del 1890: la carità cristiana si trasformò in filantropia laica. A Todi si salvò a stento l’istituto ❖ CASTEL GIORGIO Centro pastorale e oratorio Mercoledì 1° ottobre si è svolta, a Castel Giorgio, l’inaugurazione dei nuovi locali del Centro pastorale e oratorio. Al significativo evento sono intervenuti il vescovo Benedetto Tuzia, il sindaco di Castel Giorgio Andrea Garbini, il sindaco di Castel Viscardo Daniele Longaroni, il parroco di Castel Giorgio don Claudio Gargagli. I lavori e il progetto sono stati presentati dall’arch. Augusto Mario Gentili, progettista e direttore dei lavori. Approfondimento nel prossimo numero. ❖ TODI “Cose maravigliose” Il Museo diocesano di Todi, insieme alla diocesi, all’ufficio Beni culturali ecclesiastici, all’ufficio Cultura e con il contributo dell’associazione “Pietre vive”, ha organizzato l’evento “Cose maravigliose et altre molte. Mistiche e fenomeni mistici nella Todi del XVIII secolo”, celebrato a Todi dal 26 al 28 settembre e inserito negli itinerari culturali dei tredici musei ecclesiastici dell’Umbria con una tematica comune: “MaDonna - il femminile nell’arte sacra in Umbria”. Venerdì 26 presso nel palazzo episcopale di Todi, dopo il saluto di mons. Tuzia, il tema è stato approfondito con diversi interventi: don Alessandro Fortunati ha parlato di “Spiritualità e mistica nell’epoca dei Lumi”; Aldo Curiotto de “Il sottile confine tra mistica e follia”; Chiara Coletti ha presentatole figure di “Chiara Isabella Fornari, Chiara Prosperi e Maria Maddalena Foschi Bolognini: mistiche a Todi nel XVIII secolo”; Filippo Orsini quella di “Suor Lanceata Morelli”. Il sabato e la domenica, visite guidate nei monasteri della città. A conclusione, domenica presso il monastero della Rocca, si è tenuto un concerto “Canto della Passione ovvero duetto dell’anima con Gesù Cristo” di sant’Alfonso M. de Liguori, per soprano, tenore, violino e basso continuo. Artigianelli fondato dal canonico Luigi Crispolti (1815 -1883), detto “il padre dei poveri”. Con la pubblicazione dell’enciclica Rerum novarum nel 1891 ci fu una maggiore intraprendenza dei cattolici. Nel 1896 si svolse a Orvieto, durante l’episcopato di mons. Domenico Bucchi-Accica, il Congresso eucaristico nazionale “Eucaristia e questione sociale”. Nel 1902 a Orvieto un gruppo di cattolici fondò il giornale Il Comune di ispirazione democratico-cristiana, movimento promosso a livello nazionale da don Romolo Murri. Nel 1912 divenne parroco di Ficulle don Domenico Pipparelli (1880 - 1940) originario di Chiusi, ove aveva realizzato molte opere sociali; anche a Ficulle creò numerose iniziative a favore del popolo, tra cui la Cassa rurale. Notevole fu la presenza delle suore di vita attiva, salvate dalla soppressione e chiamate dagli amministratori a gestire le opere di beneficenza; le Figlie della Carità di san Vincenzo de Paoli aprirono a Todi tre comunità al servizio dei poveri e dei malati. Marcello Cruciani LA VOCE Terni.Narni.Amelia 22 BREVI ❖ OFFICINE BOSCO La tutela dell’archivio Provincia di Terni e Arpa Umbria, in collaborazione con la Soprintendenza archivistica regionale, hanno raggiunto un’intesa per il salvataggio e la valorizzazione dell’archivio storico delle ex Officine Bosco, che avrà sede presso l’Agenzia per l’ambiente in via Carlo Alberto Dalla Chiesa, all’interno dei locali del complesso “Le Terrazze”. L’intesa tutela infatti un patrimonio culturale e industriale di altissimo livello e che appartiene alla storia della città e del territorio; esso salvaguarda la memoria storica e industriale di un’azienda che ha rappresentato una delle eccellenze a livello nazionale e internazionale. L’archivio, composto da 9.000 pezzi e da circa 12.000 disegni industriali, è stato dichiarato “di notevole interesse storico” e per questo soggetto a vincolo di tutela. ❖ CARSULAE Riprendono gli scavi I ricercatori australiani della MacQuarie University di Sydney tornano tra gli antichi scavi di Carsulae per partecipare in quattro settimane all’attività di scavo nella zona lungo l’antica via Flaminia. Due insegnanti e 11 studenti parteciperanno ai vari interventi guidati dalla professoressa e ricercatrice Jaye McKenzie-Clark in collaborazione con la Soprintendenza ai beni artistici e archeologici dell’Umbria. Già in estate altri sette studenti guidati dalla stessa prof.ssa Clark sono stati per tre settimane impegnati nella stessa attività di scavo e studio dei materiali trovati nelle recenti campagne. Gli scavi di Carsulae si svolgono sotto la direzione della Soprintendenza ai beni archeologici dell’Umbria e della direttrice scientifica, Maria Cristina De Angelis. Vi partecipano anche studenti dell’Università della Tuscia di Viterbo e dell’Università di Perugia. ❖ UNITRE TERNI I nuovi corsi Lunedì 6 ottobre, alle ore 16, inizieranno gli incontri pomeridiani dell’Unitre presso il Centro socio-culturale di via Aminale 22 a Terni. Dopo l’apertura a cura del Presidente dell’Unitre, Sandro Tomassini, Maria Caterina Federici parlerà sui temi “Il viaggio dell’uomo” e “Sviluppo locale e società globale”. Mercoledì 8 ottobre, nella stessa sede, Anna Rita Marino curerà la presentazione dei corsi per l’anno accademico 2014-2015 con i docenti che illustreranno il proprio programma: dalle lingue straniere, all’informatica, alle arti visive, découpage, letteratura, storia e storia locale, yoga e altro. Le iscrizioni sono aperte presso la segreteria dalle ore 10 alle ore 12, dal lunedì al venerdì. (B. Rinaldi) ❖ NARNI I luoghi della guerra Anche Narni, insieme a Perugia e Spoleto per l’Umbria, sarà protagonista del Trekking urbano 2014, la Giornata nazionale del “turismo lento” che il prossimo 31 ottobre celebra la sua undicesima edizione. Il tema scelto per quest’anno è “Ricordare e ripercorrere la nostra storia a 100 anni dalla Grande guerra”, un tema declinato in una varietà di percorsi con diversi livelli di difficoltà, accessibili a tutte le età. A Narni sarà possibile partecipare al percorso “Frammenti di guerra” sia il 31 ottobre che nei giorni 1° e 2 novembre. L’itinerario sulle tracce della Prima guerra mondiale permetterà di visitare luoghi all’interno e a ridosso del centro storico, estranei al tradizionale circuito turistico, ma carichi di grande suggestione. Partendo dal palazzo comunale, con il museo dedicato alle moto d’epoca in cui sono custoditi motocicli del primo Novecento, verranno percorsi i vicoli più caratteristici della città alla scoperta di targhe e statue attraverso cui viene ricordata la Grande guerra, per quindi giungere all’imponente monumento, inaugurato nel 1927, in memoria dei narnesi caduti nel corso della Grande guerra e per arrivare infine all’auditorium di San Domenico. (C. Sensi) I dati anagrafici e socio-economici VENERDÌ 3 OTTOBRE 2014 La Terni del 2014 G li ultimi dati demografici elaborati dalla direzione Sviluppo economico del Comune di Terni, e quelli socio-economici che si riferiscono all’andamento e alle caratteristiche della popolazione, fotografano una città sempre più “rosa” e con un flusso migratorio che continua a essere molto elevato, seppure in cambiamento costante nel corso degli anni. La popolazione residente è pari a 112.227 unità (in leggero calo rispetto al dato del 2010, quando i residenti risultavano 113.324) con una prevalenza marcata della componente femminile, che supera quella maschile di 6.815 unità, e una percentuale di popolazione straniera costantemente in crescita, che rappresenta attualmente l’11,3% del totale dei residenti. Gli stranieri residenti a Terni sono 12.685, dei quali 7.384 femmine. Occorre considerare che nel 1995 gli stranieri residenti a Terni erano solo 870. La popolazione inoltre risulta sempre più anziana, con un indice di invecchiamento molto alto e ancora in salita. Nel corso del 2013 sono nati da madri residenti a Terni 871 bambini; il contributo maggiore alle nascite è dato, in proporzione, dalle madri straniere, mentre risultano in diminuzione i nati da entrambi genitori italiani. I significativi mutamenti demografici che si stanno verificando a Terni nell’ultimo decennio sono determinati dall’influenza della popolazione straniera, che rappresenta la componente in attivo della popolazione. Di riflesso tutti i fenomeni demografici in genere hanno risentito di questa massiccia immigrazione. Oltre alla femminilizzazione della popolazione e alla ripresa della natalità grazie al contributo dei genitori stranieri, si è registrato a Terni un abbassamento dell’età media delle madri al parto e una for- Corso Tacito a Terni Emerge una popolazione in maggioranza femminile, e un flusso migratorio molto elevato te diminuzione dei matrimoni, soprattutto religiosi: 63% in meno rispetto al 2000, con un contemporaneo incremento dei matrimoni misti (+25%), soprattutto quelli in cui uno dei due coniugi è straniero. Sul versante dei matrimoni è notevolmente cresciuta, rispetto all’inizio del secolo, anche l’età dei coniugi: lo sposo nel 2000 arrivava al matrimonio a 32 anni e mezzo; attualmente a poco meno di 40. Stesso discorso per la sposa: da 29,7 SAN GEMINI. Incontro sul Concilio Vaticano II, con mons. Bettazzi, e sulla guerra in Siria I n occasione della festa del patrono, la parrocchia di San Gemini ha organizzato due incontri dedicati rispettivamente a una rilettura del Concilio e alle radici del conflitto in Siria. Il primo, nella Giornata della nonviolenza, ha visto protagonista mons. Luigi Bettazzi, che ha parlato di “Chiesa dei poveri e la pace, dal Concilio a Papa Francesco”. Mons. Bettazzi, a 90 anni, ancora continua con entusiasmo a raccontare la bellezza e la grandezza dell’evento del Concilio, con tutto il carico delle speranze e delle attese della Chiesa e del mondo. Il secondo incontro si terrà domenica 5 ottobre, nella giornata di preghiera per la Siria, alle ore 16 nel duomo di San Gemini, con la testimonianza di don Salvatore Lazzara del Coordinamento nazionale per la pace in Siria. Anche San Gemine anni a 35. Le comunità straniere più rappresentate sono quella dei romeni (oltre il 34%), seguita a distanza da albanesi, ucraini, indiani e filippini. In particolare è quasi raddoppiato rispetto al 2010 il numero dei residenti nigeriani. In sensibile aumento anche gli immigrati dal Pakistan, dalla Moldavia e dalla Bulgaria. I dati sul reddito elaborati a partire dagli archivi delle dichiarazioni Ipef del ministero dell’Economia e delle finanze evidenziano 80.200 dichiaranti, con un reddito medio di 20.053,16 euro. Tra i dichiaranti prevalgono leggermente i maschi (51%) i quali, sempre in media, detengono il reddito più elevato: poco meno di 25 mila euro, rispetto ai 15 mila delle donne. era originario della Siria, dove è nato e ha incontrato testimoni della fede che gli hanno fatto conoscere Gesù; ha abbracciato la fede cristiana per la quale ha lasciato le ricchezze terrene, il potere, rifiutandosi di partecipare alla guerra promossa da suo padre Miliziano per difendere il popolo dalle bande armate. Incarcerato e liberato miracolosamente, è scappato dalla Siria salendo su una nave di passaggio ed è approdato in Italia, portando la sua bella testimonianza di vita evangelica. “La festa del Patrono - ricorda il parroco don Gianni Sabatini - è motivo di gioia e di speranza perché ogni santo porta in sé una vita positiva, pensieri saggi, sentimenti nobili, azioni ammirevoli. Nel ricordo di san Gemine, testimone della fede in Gesù Cristo, la nostra parrocchia auspica per la Chiesa una nuova primavera, nello spirito del Concilio Vaticano II. Una Chiesa rinnovata è sale, luce, lievito… fa bene al mondo intero, perché è segno e strumento dell’intima unione con Dio e dell’unità di tutto il genere umano”. E. L. AMBIENTE. Due recenti iniziative dell’Arpa a Terni Piediluco e Conca, che fare? L’ Arpa (Agenzia regionale di protezione ambientale) ha promosso due iniziative a Terni. “I laghi fra passato e futuro” è il tema del convegno organizzato in collaborazione con l’Isuc per sottolineare l’evoluzione del rapporto storico fra l’uomo e l’acqua; “un rapporto - ha spiegato Svedo Piccioni, direttore generale dell’Arpa - che ha dato grandi risultati in termini di sviluppo economico, ma che oggi deve essere ripensato”. Le trasformazione del lago di Piediluco, che in due millenni da piccolo bacino lacustre è diventato il fulcro dell’agricoltura e dello sviluppo industriale della zona, sono state raccontate da Miro Virili, che ha sottolineato come questo sviluppo, però, non ha lasciato indenne l’ambiente e lo stato di salute del lago. “A partire dal 2005 - ha spiegato Adriano Rossi, direttore del dipartimento provinciale di Terni dell’Arpa - il ministero dell’Ambiente, attraverso il piano stralcio, ha dettato nuove regole per poter salvaguardare il lago di Piediluco. Ma a distanza di dieci anni l’affidamento di questo piano all’Autorità di bacino non ha avuto i risultati attesi”. “Quello che è emerso nel corso dell’incontro - ha detto Renato Covino, docente dell’Università di Perugia - è che anche gli invasi naturali o artificiali, oltre alle acque correnti salvaguardate attraverso leggi e decreti appositi, sono stati fondamentali per lo sviluppo agricolo e industriale del nostro Paese. Nel corso degli anni, però, l’utilizzo della risorsa lago da parte dell’uomo ha messo in evidenza tutte le contraddizioni tra sviluppo antropico ed ecosistema”. “La qualità dell’ambiente nei territori urbanizzati: il caso della Conca ternana” è invece il titolo del convegno promosso in collaborazione con il centro ternano di cultura “Il Punto” e il Lions club San Valentino. L’Arpa Umbria svolge attività di supporto tecnico alle Amministrazioni pubbliche attraverso il monitoraggio e il controllo delle varie matrici ambientali. Ma per meglio monitorare l’ambiente c’è bisogno di innovazione e per questo, negli ultimi anni, Arpa Umbria sta investendo in innovazioni tecnologiche. “La qualità critica dell’aria di Terni - ha Barche sul lago di Piediluco sottolineato Rossi - è determinata da tre fattori fondamentali: la situazione orografica sfavorevole alla dispersione delle polveri, il traffico e le industrie presenti sul territorio”. “Il nostro è un approccio sistemico: non si può fare prevenzione senza conoscenza e sicurezza” ha detto ancora Svedo Piccioni, che in conclusione del dibattito ha ribadito “l’impegno dell’Arpa anche nella diffusione della cultura ambientale”. Claudia Sensi LA VOCE Terni.Narni.Amelia VENERDÌ 3 OTTOBRE 2014 DIOCESI. La @ [email protected] 23 SAN FRANCESCO prima tre-giorni di “convivenza” del nuovo Vescovo con il clero. Lo stile dell’incontro e le indicazioni pastorali che ne sono emerse ❖ CONCERTO A S. Giuseppe Lavoratore La parrocchia ternana di San Giuseppe Lavoratore retta dalla comunità dei frati Conventuali, in occasione della festa di san Francesco, organizza un concerto per venerdì 3 ottobre alle ore 21 presso l’auditorium della parrocchia. Il gruppo musicale Ensamble Amadeus esegue musiche di Cimarosa, Gatti, Bach, Haendel, Pachlbel, Albinoni. ❖ CELEBRAZIONI Festa di San Francesco I partecipanti all’incontro con il vescovo Ascolto, decisione, azione U na tre-giorni del clero particolare, quella di Vitorchiano 2014: è stata la prima “convivenza” del vescovo Giuseppe con il suo clero, convivenza attesa “con impazienza, curiosità e interesse”; presenza praticamente completa dei presbiteri e dei diaconi; e infine il metodo con cui la tre-giorni si è articolata. Quest’anno non è stata la relazione frontale teologico-pastorale il punto di partenza, ma il racconto della propria vicenda di fede, compresi i vari momenti di “vaglio”. È stata questa modalità che ha costituito il “fatto teologico” e anche il primo “fatto pastorale”, avendo avuto al centro la persona stessa del Pastore all’interno della comunità presbiterale. Nelle sette Vicarie c’è stato l’ascolto reciproco e rispettoso della narrazione di un tratto della propria storia personale, al di là del ruolo pastorale ricoperto. Ancora una volta abbiamo sperimentato che la persona si rivela narrando, perché noi siamo anche la nostra storia. Il clima positivo degli incontri ha favorito una conoscenza recipro- ca più fraterna e un accresciuto rispetto. Di grande utilità sono stati i successivi interventi di don Giuseppe Zanon, responsabile della formazione permanente del clero dell’istituto “San Luca” della diocesi di Padova. Le sue riflessioni semplici, profonde ed efficaci, hanno trattato “la fede cristologica”, “la fede ecclesiale”, “la formazione permanente”, quest’ultima intesa non semplicemente come aggiornamento teologicopastorale o di ricarica spirituale da vivere in determinati incontri, ma come la sapiente disponibilità a lasciarsi formare dalla vita per tutta la vita, come insegna il Concilio. Il terzo giorno ha avuto come momento centrale l’intervento del Vescovo: “Riprendere la vita ordinaria”. Padre Giuseppe ha sviluppato la sua riflessione seguendo il metodo “vedere - giudicare - agire” o, come dice Papa Francesco, il metodo di Maria: “ascolto - decisione - azione”. In questi primi tre mesi, ha detto, “ho cercato di vedere-incontrare-ascoltare il maggior nu- mero di sacerdoti e laici, rappresentanti delle istituzioni, parrocchie, gente comune e rappresentanti di associazioni e movimenti, realtà civili ed ecclesiali”. Da qui sono scaturite le “impressioni” del Vescovo, derivate da tanto ascolto e incontri, con aspetti di gratitudine e anche di problematicità. Numerose sono state le indicazioni operative da realizzare in “uno stile di sinodalità” in ogni azione pastorale. Sono state istituite due piccole commissioni per procedere all’elezione del Consiglio presbiterale e del Consiglio pastorale diocesano. L’incontro si è concluso in clima di comunione, ascoltando le indicazioni dei responsabili dei vari uffici diocesani, in vista di un calendario unitario. Tutto bene? Sostanzialmente sì per quanto riguarda il ritiro. E ora, al lavoro con accresciuta comunione e corresponsabilità e nella preghiera, come è avvenuto nel nostro incontro! Mons. Piergiorgio Brodoloni vicario episcopale della pastorale Da quando san Francesco predicò a Terni ottocento anni fa nel 1214, il territorio è stato non soltanto fortemente influenzato dalla spiritualità, arte, cultura francescana, ma ha offerto a sua volta a tale movimento un apporto notevole tra cui si distinguono i santi Protomartiri francescani, il beato Antonio da Stroncone, la clarissa venerabile Teresa Eletta Rivetti. Tale presenza continua ancora oggi: soltanto al santuario antoniano dei Protomartiri francescani in Terni - chiesa di Sant’Antonio, nell’estate scorsa sono passati gruppi e singoli pellegrini provenienti tra l’altro da Polonia, Belgio, Ucraina, Veneto e un folto gruppo di giovanni da Taranto. In occasione della solennità di san Francesco, presso il santuario di Sant’Antonio a Terni retto dai Frati minori venerdì 3 ottobre alle ore 18.30 si celebra la messa solenne con lettura del Transito di san Francesco, e nella serata il pellegrinaggio notturno diocesano Narni - Sacro Speco, con partenza ore 22.30 dalla cattedrale di Narni. Arrivo alle ore 4 e celebrazione dell’eucarestia presieduta dal vescovo Piemontese. Sabato 4 ottobre al santuario alle ore 8.30 e 18.30 la messa e alle 21.15, sempre il chiesa, lo spettacolo Io, frate Francesco piccolo. ❖ ALVIANO Fiaccolata a S. Illuminata Luoghi francescani nel nostro territorio R ipercorrere i sentieri della bassa Umbria che san Francesco d’Assisi ha attraversato e amato, L’Eremo di Portaria rappresenta un modo per celebrare la festa del Patrono d’Italia. Nella provincia di Terni questi sentieri conducono a luoghi unici, nei quali si può respirare la più genuina atmosfera francesca: come all’Eremita, nei pressi di Portaria, tra Terni e Acquasparta, dove il Santo scrisse la prima bozza del Cantico. Spesso sono sentieri percorribili solo a piedi, quelli che conducono agli “spechi” in cui il Poverello si ritirava per ascoltare il respiro della sua terra all’interno di grotte e cavità naturali, quasi sempre in prossimità di grandi boschi o su montagne, come nel caso dello Speco di Sant’Urbano vicino a Narni. Anche nell’Amerino ci sono itinerari francescani, come il convento di San Francesco di Lugnano in Teverina. Il convento venne edificato come atto di omaggio al Santo che, secondo i racconti, nel 1212 qui salvò un bimbo che stava per essere divorato da un lupo. Nel 1229 iniziarono i lavori per la realizzazione del convento, che al suo interno contiene alcuni dipinti raffiguranti il combattimento tra il lupo e l’anatra mandata da san Francesco per salvare il bambino. Tra i tesori del castello di Alviano vi è anche la raffigurazione, nella cappella interna all’edificio fortificato, del Miracolo delle rondini; un affresco recentemente restaurato che raffigura un fatto accaduto ad Alviano nel 1212, in una località denominata attualmente “Belvedere”. L’avvenimento destò grande meraviglia nelle genti che erano accorse per ascoltare le parole di Francesco: la predica era disturbata dalla rondini che garrivano, ma il Santo si La diocesi si rimette al passo I l ritiro del clero della diocesi, svoltosi nella scorsa settimana, si è chiuso con l’impegno, sollecitato dal Vescovo e condiviso dai presenti, di riprendere il cammino dell’intera comunità diocesana in maniera ordinata e con finalità e traguardi pastorali da raggiungere, coinvolgendo i laici. Finalmente, dopo due anni di stasi (perlomeno sotto questo profilo, e ne conosciamo il motivo: il cambiamento del Vescovo, con un lungo intermezzo in attesa del nuovo, malgrado l’impegno vero e fattivo dell’Amministratore apostolico e dei suoi collaboratori) che non ha consentito traguardare il futuro proprio per la provvisorietà del tempo “di mezzo” che genera una qualche incertezza. È nella natura delle umane cose che tutto rimanesse, per così dire, sospeso. La Chiesa di Terni-Narni-Amelia è stata presentissima nelle vicende socio-econo- miche assai preoccupanti nel tempo presente del nostro territorio, e ha risposto a tutte le chiamate della Chiesa italiana e della Chiesa universale sotto la guida dei Vescovi e del Papa. Ma è ora di riprendere quello che spetta solo a noi e che dobbiamo ai nostri concittadini. Cosa dire e come annunciare il Vangelo e la sua salvezza agli abitanti delle città e dei paesi della nostra diocesi? Abbiamo continuato a fare l’“ordinario”, ora dobbiamo fare lo “straordinario”, lo “specifico” che nessun altro può fare al nostro posto. Al termine del ritiro è stato deciso, tra le altre cose, di ricostituire il Consiglio pastorale diocesano. Ciò significa che bisogna riprendere i contatti con i Consigli pastorali parrocchiali e fare le dovute revisioni, indicando la meta e i modi misurando le forze. Rimettiamoci in cammino, tutti. Nicola Molè rivolse a “sorelle rondini” e ottenne il silenzio. La Cappella della rondini è oggi anche un interessante punto panoramico, con belvedere sulla piana Teverina e sull’oasi naturalistica di Alviano. Ugualmente interessante è la grotta di Guardea. La tradizione dice che nella grotta, che si trova a pochi metri dalla chiesa di Santa Illuminata, nelle campagne di Alviano, San Francesco si ritirò a pregare e riposare. La grotta è oggetto di venerazione popolare, così come la chiesa, anch’essa, insieme al convento, luogo strettamente legato al francescanesimo. Benedetta Rinaldi ❖ DIOCESI In preghiera per il Sinodo sulla famiglia In occasione dell’apertura del Sinodo straordinario sulla famiglia, che si terrà a Roma dal 5 al 19 ottobre, tutte le famiglie sono state convocate per sostenere con la preghiera questo evento di grazia, sabato 4 ottobre in piazza San Pietro con Papa Francesco dalle 18 alle 19.30. La diocesi organizza un’intera giornata a Roma che prevede la visita alla basilica di San Pietro e alle tombe dei Papi e il rinnovo della professione di fede sulla tomba di Pietro in mattinata, e nel pomeriggio la preghiera con il Papa. La partenza da Terni è prevista alle ore ore 9 e il rientro alle 21.30 circa. Si invitano le famiglie a partecipare anche da casa a questo evento con l’iniziativa “Accendi una luce in famiglia” con una preghiera nella propria casa, in comunione con quanto starà avvenendo in piazza San Pietro, accendendo un lumino sul davanzale della finestra. Sabato 4 ottobre alle ore 17.30 presso la cappella di San Francesco, all’interno del castello, eucaristia. Ore 20 ritrovo in piazza Bartolomeo di Alviano, ore 20.25 partenza pellegrinaggio-fiaccolata per l’eremo di Santa Illuminata; ore 21.30 celebrazione della messa presso l’eremo (in caso di maltempo, sarà celebrata presso la chiesa parrocchiale di Alviano). La messa presso l’eremo di Santa Illuminata è organizzata in collaborazione con la parrocchia di Guardea. La fiaccolata che parte da Alviano ogni anno vede la presenza di tanti fedeli che cammineranno lungo un percorso di 2 chilometri, cantando e lodando Dio. Il percorso sarà come ogni anno illuminato da fuochi, candele e altro. I bambini e i ragazzi di Alviano porteranno, trasportandola a spalla, la piccola statua del Santo lungo tutto il percorso. Un’antica tradizione che ogni anno rinnova il ricordo del passaggio di san Francesco, il quale nel 1212 proprio ad Alviano compì il “miracolo delle rondini”. Domenica 5 ottobre ore 8.30 messa presso la chiesa “delle Rondini”; ore 10, a cura del rione San Francesco, ritrovo presso il parco La Pietraia e inizio della “Camminata tra la natura nei luoghi di san Francesco”; ore 13 “polentata” (aperta a tutti) presso il parco La Pietraia. ❖ CAPPUCCINI AMELIA Pellegrinaggio a piedi Insieme per festeggiare san Francesco al convento dei Cappuccini di Amelia, sabato 4 ottobre con il pellegrinaggio a piedi da Sambucetole ai Cappuccini. Ore 17.30 partenza a piedi per il convento dal bivio di Sambucetole e dall’edicola ex scuole (antistante abitazione Conocchia); ore 18,30 confessioni; ore 19.30 inaugurazione della statua di san Francesco e messa, animata dalla corale di Sambucetole. Ore 20.30 convivio nel piazzale del convento. Nello spirito francescano, ognuno può portare quello che desidera, salato, dolce, acqua, vino, stoviglie di carta, ecc. Per informazioni: padre Alberto Bordellini 0744 988102. LA VOCE Assisi . Nocera . Gualdo 24 BREVI ❖ DIOCESI In preghiera con il Papa “Accendi una luce in famiglia, con Papa Francesco in preghiera per il Sinodo” è il titolo dell’iniziativa lanciata dalla Cei per il 4 ottobre. Anche la nostra diocesi sarà presente (partiranno dei pullman per Roma) all’incontro di preghiera del Santo Padre con le famiglie che si terrà alle ore 18 in San Pietro. Il programma prevede la partenza da S. Maria degli Angeli alle 13, alle 16.30 è previsto l’arrivo a San Pietro e alle 18 l’incontro con il Pontefice. Si ripartirà da Roma alle 20. Per tutte le informazioni si può visitare il sito della diocesi: www.diocesiassisi.it. ❖ AEROPORTO/1 Sinergie umbro-toscane Venerdì 19 settembre i vertici della Sase hanno incontrato rappresentanti istituzionali (sindaci o assessori) dei Comuni di Chianciano, Chiusi, Montepulciano, Sinalunga, Torrita di Siena, Sarteano e Città della Pieve per esaminare la possibilità di sinergie tra i territori della Val d’Orcia e della Val di Chiana, che tramite il raccordo Perugia-Bettolle potrebbero ottenere agevolmente rapidi collegamenti con l’aeroporto regionale dell’Umbria. Con questa iniziativa si potrebbero interessare i tour operator dei maggiori Paesi europei con l’offerta di proposte turistiche integrate, destinate a incrementare sensibilmente i volumi di traffico. (PDG) ❖ AEROPORTO/2 Atterraggio di emergenza Il 17 settembre, poco dopo le ore 12, la torre di controllo di Sant’Egidio ha ricevuto una richiesta di atterraggio di emergenza per avaria motore da un DC 3 in rotta da Salerno a Firenze con 15 passeggeri a bordo e tre uomini di equipaggio. La situazione è stata gestita con prontezza e professionalità dal personale dell’aeroporto, che ha garantito l’incolumità di tutte le persone coinvolte e il ricovero dell’aeromobile, poi posto a disposizione delle autorità per gli accertamenti di rito. (PDG) I migliori Giochi da 40 anni Gualdo Tadino. Successo di pubblico e gare esaltanti per i Giochi de le Porte 2014 D opo un’estate così balorda a livello meteorologico, non erano pochi coloro che temevano che l’annuale appuntamento con i Giochi de le Porte di Gualdo Tadino si svolgesse sotto un cielo plumbeo e un’acqua a catinelle. Invece, Festeggiamenti per il Palio in una affollata piazza Martiri a Gualdo Tadino per tutta la durata dei Giochi e specialmente nella giornata di svolgimento del Palio, domenica 28, il tempo è stato magnifico. soddisfazione sia generale e l’organizza- “fuoripista” dell’asino di San Donato. Nella gara, equilibratissima, del tiro alla Questo ha, di fatto, aumentato notevol- zione parla di “record di presenze”. mente l’affluenza di pubblico e visitato- Anche la gara ha mantenuto le attese, fionda, la spunta San Benedetto agli spari, con tutta soddisfazione dell’ente Gio- con un andamento decisamente equili- reggi, mentre San Facondino butta all’achi e dei portaioli, che hanno avuto il pie- brato, che ha visto ben tre Porte giocar- ria una vittoria che sembrava già conone in tutte le taverne e un folto pub- si la vittoria all’ultima gara. A dire il ve- struita. Nella gara di tiro con l’arco, San blico lungo il percorso della competizio- ro, la prima competizione, quella relati- Benedetto finisce però ultimo, mentre gli ne. va al corteo storico, come ormai consue- arcieri di San Donato e San Martino so“Questa, in quarant’anni, è senza dubbio to specie negli ultimi anni, è andata a no protagonisti di due incredibili perforla migliore edizione del Palio mai svol- porta San Facondino; era dedicato a “L’e- mance, rispettivamente con 46 e 42 punta!” ha, del resto, dichiarato il sindaco terna lotta fra la vita e la morte”, con al- ti (su 50). Massimiliano Presciutti, da poco pas- cuni notevoli carri, fra cui una nave, con Nell’ultima gara, quella della corsa a pesato dai portaioli al palco delle autorità. costumi rigorosamente rinascimentali, lo sugli asini, il testa-a-testa tra San FaDichiarazioni simili hanno reso anche che sono stati particolarmente apprez- condino e San Donato si risolve, all’ultigli ospiti d’onore, in primis il sindaco di zati dalla giuria di esperti. Ma non meno ma curva, con la vittoria di San Donato, Gubbio, Filippo Stirati, e due fra quelli spettacolari sono stati gli altri, special- che vince il suo 12° palio, bruciando così l’effigie della Bastola in una gremitisdelle città gemelle, quella francese di mente quello di porta San Martino. Audun-Le-Tiche e quella polacca di Kro- Nella gara della corsa dei carretti, vince sima piazza Martiri. Pierluigi Gioia sno. Insomma, la sensazione è che la San Facondino, con uno spettacolare NOCERA UMBRA. Festa della Madonna de La Salette al santuario di Salmata L ❖ ALBERGHIERO Quest’anno, 51 classi Il nuovo anno scolastico appena iniziato presenta un ulteriore progresso dell’Istituto alberghiero di Assisi egregiamente diretto da Bianca Maria Tagliaferri, che fa convergere la sua passione e la sua elevata professionalità su una popolazione di alunni che ha raggiunto 1.042 unità, distribuiti in 51 classi e dislocati in 5 diverse sedi. Tra i suoi collaboratori, tutti impegnati al progresso della scuola, occupa un posto di rilievo il vice preside Aldo Geraci, coordinatore del “Progetto 2.0” orientato a far acquisire la padronanza del mezzo informatico e della ricerca in Rete quali strumenti indispensabili a costruire relazioni positive di cultura e di informazione. Con gli obiettivi di “sapere e saper fare” si imposta quella creatività educativa su cui si basano i successi di questa scuola che offre, al termine dei corsi, immediate opportunità di ingresso nel mondo del lavoro. (PDG) ❖ ASSISI “Distributori” elettrici Secondo un piano sottoscritto tra Enel e Regione dell’Umbria, sono state attivate nei due capoluoghi Perugia e Terni le colonnine destinate ad alimentare le auto elettriche con una modesta spesa di abbonamento (30 euro mensili) e con un’autonomia di circa 40 km. Tra i Comuni che hanno aderito al progetto figura anche Assisi, a conferma della particolare sensibilità verso i problemi dell’ecologia, patrocinata - come è noto - da san Francesco. Con questa novità la Regione dell’Umbria si colloca al secondo posto (dopo l’Emilia Romagna) per diffusione dei circa 1.000 impianti finora attivati. Per incoraggiare l’acquisto di auto elettriche è stata sospesa l’esazione del bollo per 3 anni. Secondo dati Aci dell’anno 2013, nella nostra regione figuravano immatricolate 432 auto elettriche, 31.718 dotati di impianti a gas, 30.218 a metano. (PDG) VENERDÌ 3 OTTOBRE 2014 Santuario di Salmata a Madonna nei secoli è apparsa molte volte, lasciando messaggi, incitando alla preghiera e al pentimento dei peccati. Perlopiù è apparsa a persone di umili condizioni e di animo innocente, quasi a garanzia della veridicità degli eventi che si verificavano. Il 19 settembre 1846 la Madonna apparve sul monte de La Salette, in Francia, a Mélanie Calvat di 15 anni e Maximin Giraud, di 11, due giovani pastorelli. Una Bella Signora che dice loro: “Avvicinatevi, figli miei, non abbiate paura; sono qui per narrarvi una grande notizia!”. Rincuorati, i pastorelli si avvicinano e vedono che sta piangendo. È alta, luminosa, veste come le donne del luogo, con una lunga tunica: delle rose le incoronano la testa, orlano il suo scialle e i suoi calzari; sulla fronte splende una luce simile a un diadema; sulle spalle ha una lunga catena, un’altra catenina trattiene sul petto un crocifisso sfavillante sui cui lati vi sono un martello e una tenaglia. I due raccontano che la Signora affidò loro un messaggio diretto all’intera umanità, e quindi da diffondere universalmente. Per ricordare tale evento, a Salmata di Nocera Umbra dal 12 al 20 settembre si è tenuta una novena itinerante che ha coinvolto le frazioni di Pascigliano, La Costa e alcune famiglie. Venerdì 19 si è tenuta la novena e liturgia penitenziale, mentre sabato processione e fiaccolata. Domenica, giorno della festa, sono state celebrate varie messe, e nel pomeriggio vi è stata l’esposizione di Gesù sacramentato. Marta Ginettelli S. M. DEGLI ANGELI. La Festa degli angeli ❖ GUALDO TADINO - SIGILLO Per bambini e “custodi” Due giovani avviati verso il sacerdozio S coppia l’applauso spontaneo per il ricordo di padre Fabrizio Migliasso ofm – recentemente tornato alla casa del Padre – all’inizio della celebrazione eucaristica presieduta dal suo confratello padre Vittorio Viola, succedutogli come custode della basilica di Santa Maria degli Angeli, nel corso della Festa degli angeli di domenica 28 settembre, arrivata alla quarta edizione. Nata dall’iniziativa di alcuni genitori che hanno sperimentato il lutto per la perdita di un figlio, la manifestazione è diventata, negli anni, motivo di gioia non solo per i bambini che, con le proprie famiglie, vi partecipano sempre più numerosi e anche tramite questa giornata si accostano alla figura degli angeli – a iniziare da quello che custodisce ciascuno, e la cui prece è riportata su brioche e magliette vendute sul sagrato della chiesa – ma anche per tut- ti i bambini che beneficiano delle offerte raccolte loro destinate tramite iniziative di adozione a distanza e di intervento diretto, così come il Comitato organizzativo ha pensato. Se nel corso della celebrazione eucaristica del mattino il messaggio è stato maggiormente rivolto agli adulti, chiamati a imparare dagli angeli a essere docili esecutori della volontà del Padre anche quando essa appare infinitamente lontana - in un atteggiamento di abbandono a quel mistero d’amore rivelato dalla morte in croce di Gesù, del Figlio, che dà senso ad ogni morte, compresa quella del proprio figlio -, protagonisti dell’animazione pomeridiana sono stati i più piccoli che, attraverso canti e danze, hanno scoperto il significato dei sette colori dell’arcobaleno, segno dell’alleanza tra Dio e il popolo d’Israele. Elena Lovascio D ecisamente un periodo di grazia, in fatto di vocazioni diaconali e sacerdotali, per la diocesi di Assisi, con altri due giovani seminaristi sempre più vicini all’ordinazione. Il 20 settembre, la parrocchia di Santa Maria Madre di Dio a Gualdo Tadino ha ufficialmente salutato Alessandro Picchiarelli, dopo due mesi di servizio come seminarista collaboratore presso la parrocchia: il prossimo 18 ottobre sarà infatti ordinato diacono presso la cattedrale di San Rufino. Un caloroso ringraziamento gli è stato rivolto dal parroco, don Aldo Mataloni, durante la messa e la successiva cena. Il giorno dopo, invece, il giovane sigillano Simone Petrosino è ufficialmente entrato nel percorso sacerdotale, dopo aver ricevuto l’autorizzazione dal vescovo diocesano, mons. Domenico Sorrentino. La cerimonia si è svolta all’interno della chiesa di Sant’Andrea a Sigillo, durante un’affollatissima concelebrazione eucaristica, che ha visto la presenza, oltre che del Vescovo e del parroco, don Ferdinando dell’Aquila, anche di numerosi altri sacerdoti del territorio, fra i quali il giovane don Carlo Cecconi, recentemente ordinato, il vicario generale mons. Maurizio Saba, e don Cesare Provenzi, parroco di San Rufino. Ovviamente, grande festa e grande commozione, anche perché, durante la messa, sono state festeggiate le nozze d’argento dei genitori di Simone ed era presente, al completo, il gruppo scout di cui Simone ha fatto parte per lunghi anni. Pierluigi Gioia LA VOCE Assisi . Nocera . Gualdo VENERDÌ 3 OTTOBRE 2014 Con la stoffa dei protagonisti Il rione San Rocco si aggiudica l’edizione 2014 del Palio. Tutti i premi relativi alle diverse manifestazioni IL PALIO 2014 I Assegnazione del Palio,edizione 2014,al rione San Rocco (fapfoto) I l rione S. Rocco vince la 52a edizione del Palio de San Michele, svoltasi a Bastia dal 18 al 29 settembre. Il capitano dei “verdi”, Cristina Bagnetti, ha alzato al cielo lo stendardo 2014, dipinto dall’artista Samantha Maiarelli. Circa settemila persone erano presenti in piazza Mazzini nella serata di domenica 28 per assistere alla “lizza” (avvincente staffetta 4x400 metri) e hanno poi atteso con estrema trepidazione la classifica finale che ha visto il trionfo di S. Rocco (punti 16), seguito da Portella (11), Moncioveta (10) e S. Angelo (6). Verdetto determinato dai punteggi ottenuti dai rioni nelle classiche tre prove: giochi, sfilate e lizza. Quarto classificato nei giochi, il rione San Rocco ha vinto poi con pieno merito le sfilate e la lizza. La rappresentazione messa in scena dai verdi - dal titolo “La stoffa del protagonista” - è stata particolarmente bella e significativa, sottolineata dal giudizio unanime espresso dai competenti giurati. Giuria che comunque ha lodato tutti gli spettacoli dei rioni, esaltando al contempo il valore di questa festa capace di aggregare e creare quel particolare clima di condivisione. A risultato ormai acquisito, è esplosa la gioia irrefrenabile del popolo sanrocchino. A Luca Sargenti (Portella), quale migliore interprete nelle sfilate in piazza, è stato attribuito il premio speciale “Monica Petrini”. Il premio “Stella nascente” è andato al coro della recita scolastica che si è potuto apprezzare nella sfilata del rione Portella. Valutando i contenuti delle quattro rappresentazioni, la commissione presieduta dal parroco don Giuseppe Pallotta ha ritenuto meritevole del premio “Don Luigi Toppetti” la sfilata del rione S. Rocco. Vittoria di Moncioveta nella gara gastronomica “Magie del gusto in taverna” organizzata dalla Pro loco. La giuria del Palio è stata ospite nelle quattro taverne rionali, degustando le varie prelibatezze gastronomiche. Moncioveta ha conquistato anche il Minipalio (la sfida dei giovanissimi), realizzato quest’anno da Angelica Sirci. Infine, il concorso fotografico “Il Palio… dietro le quinte” ha decretato i seguenti vincitori: Francesco Valori e Simone Rossetti (1° e 2° classificato secondo la BASTIA UMBRA. Le celebrazioni religiose per la festa di san Michele arcangelo l 29 settembre, giorno che i cristiani dedicano a san Michele arcangelo, a Bastia Umbra, in una gremita chiesa parrocchiale, si è celebrata la messa solenne presieduta dal parroco don Giuseppe Pallotta alla presenza del Sindaco, del presidente dell’ente Palio, dei capitani dei quattro Rioni, della presidente della Pro loco, delle autori- tà civili, militari e dell’intera comunità. Durante l’omelia, il celebrante ha messo in evidenza come la fede e la devozione popolare dei bastioli sia fortemente radicata nel tessuto sociale. Una dimostrazione lo è stata la grande partecipazione di popolo alle funzioni liturgiche, in particolare la straordinaria presenza dei l Palio de san Michele 2014 è opera di Samantha Maiarelli, giovane artista bastiola. La stessa ha dichiarato: “Ho disegnato realisticamente la figura del santo patrono, il quale simboleggia la supremazia della giustizia divina. Il Maligno viene trafitto dalla lancia di san Michele arcangelo. Il rosone, elemento distintivo della chiesa di Bastia, rappresenta l’emblema del dominio di Cristo sulla terra. Nella mia rappresentazione equivale al sole che con i suoi raggi fa luce nell’oscurità, aprendone le nubi. I quattro colori rionali sono inseriti all’interno dei motivi geometrici della cornice a indicare l’integrazione della festa con la città e la sua centralità nella nostra comunità”. giuria tecnica); Roberto Fausti e Melissa Massara (1° e 2a classificata per la giuria popolare). Un bilancio molto positivo per questa 52a edizione della festa, ma già si guarda avanti. “In qualità di presidente dell’ente Palio - ha detto Marco Gnavolini - mi sono assunto l’impegno di iniziare un percorso per far ottenere al Palio de san Michele il riconoscimento di evento tipologico storico dell’Umbria”. R. B. giovani alle varie iniziative del Palio de San Michele, sia nei momenti di divertimento sia in quelli religiosi. Questo è un segno della fede vissuta nella quotidianità in modo semplice ma intenso, come è stata trasmessa dalle generazioni passate. Significativi sono stati i gesti compiuti durante la celebrazione liturgica: l’accensione della lampada davanti al simulacro di Michele come segno della vittoria di Gesù Cristo risorto sulla morte e sul peccato; un omaggio floreale per ringraziarlo della sua protezione su tutta la cit- tà; i Ceri, come segno di gratitudine per un altro anno di cammino vissuto insieme, e la consegna dell’immagine votiva di san Michele al Rione vincitore, come segno della vittoria del Bene sul male. Di seguito, si è svolta la processione per le vie della città con la statua del Santo patrono, che dal 2012 – anno del 50° del Palio – viene condotta fino alla Taverna del vincitore per onorarla: quest’anno è stata la volta del rione San Rocco, che si è aggiudicato l’edizione 2014. O. S. Incontro Acli sul terzo settore L [email protected] 25 BREVI ❖ GUALDO TADINO Vai con Dio, Alessandro! BASTIA UMBRA. I @ o scorso 27 settembre, presso la sala consigliare del Comune di Fossato di Vico si è tenuto il seminario sulla riforma del terzo settore, promosso dal circolo Acli “Ora et labora”. L’incontro ha inteso esaminare i principali contenuti della “Delega al Governo per la riforma del terzo settore, dell’impresa sociale e per la disciplina del Servizio civile universale”. Si sono confrontati Sara Rago dell’Aiccon, Carlo Di Somma portavoce del Forum terzo settore Umbria nonché vice presidente delle Confcooperative dell’Umbria, e il sindaco di Fossato di Vico Monia Ferracchiato, la quale ha portato il saluto dell’Amministrazione sottolineando il valore morale ed etico di “fare il volontariato”. Sante Pirrami, vice presidente provinciale delle Acli Perugia, ha coordinato i lavori puntualizzando il concetto di sussidiarietà, che da “orizzontale” deve tendere a “circolare”, includendo nel terzo settore i soggetti d’impresa oltre all’associazionismo. Crescente è la domanda di bisogni sociali, che lega all’evoluzione del concetto di vulnerabilità legata alla scarsità di relazioni e legami sociali. Secondo la dott.ssa Rago, tre sono le funzioniobiettivo del terzo settore: produttiva, volta a generare ed erogare beni e servizi di pubblica utilità; erogativa, volta a sostenere l’attuazione di interventi di welfare a livello locale; e di advocacy per organizzare il volontariato e la promozione sociale. Il dott. Di Somma è intervenuto specificando che cosa si intenda per no-profit: “L’impresa no-profit non è un ente benefico, è Un momento dell’incontro un’impresa che ha bisogno di equilibrio economico per gestire se stessa e la sua sussistenza, per poi riversare la sua energia sul territorio”. Le istituzioni noprofit in Umbria sono pari a 6.249 unità, ovvero il 2,1% del dato nazionale. Il dato mostra dinamiche più sostenute della media nazionale per crescita d’istituzioni e per diffusione sul territorio, con un’incidenza - rispetto alla popolazione residente - pari a quasi 71 istituzioni ogni 10 mila abitanti. Marta Ginettelli Lo scorso 20 settembre presso la parrocchia di Santa Maria del Piano a Gualdo Tadino si è tenuto un bel momento di gioia e di preghiera. C’è stato il saluto al seminarista Alessandro Picchiarelli e ai suoi genitori. Il parroco mons. Aldo Mataloni ha voluto, con questo semplice ma significativo gesto, esprimere la sua gratitudine e quella dell’intera comunità ad Alessandro che, arrivato in parrocchia tre anni fa, vi ha trascorso quasi tutti i fine settimana, coadiuvando il parroco nell’attività pastorale, liturgica e catechetica: una presenza discreta, un inserimento efficace ed apprezzato da tutti. Ora Alessandro, che sarà ordinato diacono il prossimo 18 ottobre nella cattedrale di San Rufino, lascia l’impegno nella parrocchia perché presterà servizio al fianco del vescovo mons. Sorrentino. Una cena con una cinquantina di persone, i saluti, qualche piccolo dono, un breve discorso, i reciproci ringraziamenti hanno caratterizzato l’evento della calda famiglia parrocchiale. (M. G.) ❖ ISTITUTO SERAFICO “I linguaggi della vita” Promossa dall’Istituto Serafico di Assisi in collaborazione con la Pro loco di S. Maria degli Angeli, sabato 27 settembre è stata inaugurata la mostra “I linguaggi della vita”, allestita presso il Museo Fazzini (piazza Garibaldi - S. Maria degli Angeli). A un anno dalla storica visita di Papa Francesco, la mostra espone le opere realizzate dai ragazzi dell’Istituto Serafico e resta aperta al pubblico fino al 5 ottobre. Tutto ciò che lo spazio della mostra racchiude altro non è che un racconto dell’ordinaria quotidianità di tante esistenze, attraversate dalla comune caratteristica della fragilità della natura umana: una quotidianità raccontata con parole, segni, immagini la cui percezione può apparire caotica e, in prima battuta, poco comprensibile. Dopo il saluto delle autorità, la cerimonia di inaugurazione ha registrato gli interventi di Francesca Di Maolo, presidente dell’Istituto Serafico, e di Silvia Bravi, arteterapeuta presso l’Istituto. ❖ BASTIA/1 Contro la corruzione Si è tenuta nei giorni scorsi in Comune a Bastia la cerimonia di consegna al sindaco Stefano Ansideri del braccialetto bianco, simbolo di adesione alla campagna anticorruzione “Riparte il futuro”. La consegna è stata effettuata dalle associazioni Libera e Gruppo Abele, promotrici della iniziativa. Il Sindaco aveva aderito nel periodo elettorale, promettendo con l’adesione di impegnarsi, qualora fosse stato eletto, a rispettare i punti della lotta alla corruzione individuati dalle associazioni. In breve tempo sarà adottata la delibera “Trasparenza a costo zero”, che prevede l’impegno del rispetto di alcune prescrizioni. ❖ BASTIA/2 Lotteria di san Michele Il 29 settembre in piazza Mazzini a Bastia, dopo la tradizionale processione del pomeriggio, si è svolta l’estrazione della Lotteria di san Michele per opere di bene, promossa dalla Caritas parrocchiale. Ecco i numeri estratti e i relativi premi: n. 4817 - buono vacanza del valore di 400 euro; n. 6688 - orologio donna; n. 2773 Asus Fonepad 7 tablet; n. 1766 - bicicletta; n. 2700 - fornetto elettrico; n. 5357 - telefono Nokia; n. 445 - borsone; n. 3557 - vassoio; n. 3339 - cornice d’argento; n. 626 - ventilatore. I premi resteranno a disposizione dei vincitori fino a 30 giorni dall’estrazione. ❖ BASTIA/3 Circo Romina Orfei Ancora pochissimi giorni per assistere al bellissimo spettacolo proposto dal circo Romina Orfei, che ha installato il suo tendone a Bastia lungo la strada Rivierasca (zona fiera). Il circo si fermerà infatti in città fino a domenica 5 ottobre. Uno spettacolo tutto da vedere con tante attrazioni - acrobati, giocolieri, lanciatori di coltelli, clown - e animali: cavalli, pony, struzzi, dromedari, zebre, lama del Perù e un ippopotamo. LA VOCE Gubbio @ 26 [email protected] BREVI ❖ UMBERTIDE Premio Rometti È stato “Musen”, decorazione per vaso ispirata all’arte di Matisse e ideata da Clara Sterner, studentessa dell’Istituto europeo di design di Milano, il progetto che si è aggiudicato la seconda edizione del premio Rometti, la cui premiazione si è tenuta presso la Fa.Mo. Erano presenti il sindaco Marco Locchi, l’on. Giampiero Giulietti, l’ing. Patrizio Nonnato, amministratore delegato di Aimet, che ha sostenuto economicamente l’iniziativa, oltre al titolare delle ceramiche Rometti Massimo Monini che ha spiegato le motivazioni del premio, nato con lo scopo di tornare ad aprire le porte della manifattura ai giovani, dando loro la possibilità di ideare e realizzare nuovi pezzi in grado di coniugare innovazione e tradizione. Del pezzo di Clara Sterner, che verrà messo in produzione con un contratto di royalty, verranno eseguite soltanto 30 copie uniche, Al secondo posto “Venere Redesign” di Caroline Nakayama dell’Università di Washington, e al terzo, Matteo Stucchi dell’Istituto di design di Perugia con “Le dive”. Chiude la classifica Jean Paul Modaffari, sempre dell’istituto perugino, con “Spicciolo”. (F. C.) ❖ MONTECORONA Statua di Beniamino Gigli Le ceramiche Rometti hanno finanziato il restauro della statua di Beniamino Gigli, celebre cantante lirico che negli anni Trenta ha vissuto a Umbertide, collocata dinanzi alla badia di Montecorona. L’opera era stata realizzata nel 2003 da Giovanni Pelliccia per volere dell’associazione “Amici della lirica Beniamino Gigli” di Umbertide, che hanno così voluto rendere omaggio al cantante d’opera, dal 1938 per qualche anno proprietario della tenuta di Montecorona. Alla cerimonia ha partecipato il nipote Beniamino Gigli Junior che ha ricordato il nonno aprendo il concerto in suo onore, protagonisti la soprano Tullia Maria Mancinelli, il contratenore Jean-Christophe Clair e il tenore David Sotgiu, accompagnati da Asia Beniamina Gigli (pronipote di Beniamino Gigli) ed Enrico Bianchi al pianoforte e da Ivano Rondoni al clarinetto, che hanno proposto brani tratti da Chopin, Puccini, Malher, Massenet e Verdi. (F. C.) Medico eugubino si fa onore Pier Giuseppe Pelicci diventa direttore della ricerca all’Istituto europeo di oncologia È stata accolta con orgoglio e soddisfazione la nomina del prof. Pier Giuseppe Pelicci a direttore della ricerca dell’Istituto europeo di oncologia (Ieo), su proposta dal prof. Umberto Veronesi. Pelicci, nato a Gubbio 58 anni fa, laureato in Medicina e chirurgia presso l’Università di Perugia nel 1981, formatosi come biologo molecolare prima a Parigi e poi a New York, nel 1995 viene chiamato da Veronesi a fondare la ricerca sperimentale all’Ieo. Ordinario di Patologia all’Università di Milano, è uno dei maggiori scienziati internazionali nel campo della medicina molecolare. Autore di più di 400 pubblicazioni scientifiche, ha ottenuto numerosi riconoscimenti internazionali. Ha fondato e dirige la Scuola europea di medicina molecolare (Semm), tra le migliori scuole in Europa per la formazione dei futuri leader dell’oncologia molecolare. “È stato un privilegio - dichiara Pelicci - lavorare con Umberto alla costruzione di questo favoloso istituto. Gli sono immensamente grato per la fiducia e l’opportunità di immaginare e costruire una comunità scientifica che in poco più di 15 anni è diventata leader nel mondo in molte aree della ricerca oncologica. La nostra passione è migliorare la cura dei pazienti con tumore e prevenire che migliaia di persone contraggano questa malattia. L’oncologia sta vivendo una vera e propria Rata della Tasi ❖ MOSTRA Laurence Courto Il 2 ottobre presso il Museo diocesano è stata inaugurata la mostra Les Heures Crépuscules, di Laurence Courto, curata da Adelinda Allegretti. L’esposizione che proseguirà fino al 26 ottobre, presenza una trentina di lavori dell’artista francese. FabioVergari “È stato un privilegio - dichiara lavorare con Umberto Veronesi alla costruzione di questo favoloso istituto”. Pelicci intanto è e resta legatissimo alla sua città Una delle strutture dell’Ieo di Milano. A fianco il prof. Pier Giuseppe Pelicci rivoluzione, e mai come oggi i successi della ricerca possono trasformarsi in successi nella cura”. Pelicci, nonostante la molteplicità degli impegni, è rimasto legatissimo a Gubbio e non manca mai, “santubaldaro” appassionato, alla festa dei Ceri. La città gli ha testimoniato affetto e gratitudine chiamandolo nel 2006 ad accendere l’Albero di Natale più grande del mondo e assegnandogli il premio Bandiera. È stato premiato anche dalla famiglia dei Santubaldari. Al prof. Pelicci il Sindaco ha indirizzato all’illustre concittadino eugubino una let- tera, nella quale tra l’altro scrive: “Mi unisco, come sindaco e a nome della città intera, al plauso che le viene tributato e con orgoglio mi piace ricordare la sua nascita tutta eugubina e la sua ‘fede’ ceraiola. So che i suoi legami con la nostra terra sono vivi e profondi, e questo ci onora e ci rende orgogliosi del nuovo incarico nello svolgimento di un compito arduo e impegnativo che, sono certo, saprà corrispondere con l’intelligenza, la passione, l’impegno che sempre l’hanno contraddistinta”. Giampiero Bedini SCHEGGIA - PASCELUPO. Cambio di parroco. Il Sindaco dà voce ai sentimenti di tutti problemi”, entrando in punta di piedi “nelle nostre case” e “nei nostri cuori e li hai conquistati. L’ascolto, con una particolare attenzione all’altro prosegue Vergari - è stata la tua arma vincente, e mentre proclamavi la Parola di Dio lasciavi, sapientemente, ad ognuno la libertà di accoglierla”. Quindi i ringraziamenti “per la tua profonda umanità”, “per l’impegno profuso” e “il grazie più grande” a “Dio, perché ci ha concesso la fortuna di incontrarti sulla strada della nostra vita personale e comunitaria. Senza questo incontro, io credo, ora ognuno di noi sarebbe sicuramente più povero, e più povero sarebbe il nostro sentirci comunità”. C ❖ GUBBIO Il servizio Tributi del Comune ricorda che entro il 16 ottobre dovrà essere effettuato il versamento della rata di acconto sui Servizi indivisibili – Tasi sulla base delle seguenti aliquote calcolate sul reddito catastale: abitazione principale e relative pertinenze (tranne categorie A/1, A/8 e A/9) 0,33%; fabbricati rurali a uso strumentale 0,10%; fabbricati costruiti e destinati dall’impresa costruttrice alla vendita (cosiddetti “immobili merce”) 0,25%. Queste le detrazioni previste per fascia di rendita catastale e per figli: fino a 450 euro, detrazione di euro 100; da 451 a 600, euro 60; da 601 a 700, euro 30; oltre 700, euro 0. La detrazione per figli è pari a euro 35 per ciascun figlio di età non superiore a 26 anni, purché dimorante abitualmente e residente anagraficamente nell’unità immobiliare adibita ad abitazione principale. Per il calcolo, simile a quello dell’Imu, e ogni altra informazione si può consultare il sito informatico del Comune www.comune.gubbio.pg.it dove è possibile anche stampare il modello F24 per il pagamento, che va fatto tramite F24 o bollettino di conto corrente postale. VENERDÌ 3 OTTOBRE 2014 on la solenne cerimonia di ingresso di mons. Luigi Lupini alla guida della parrocchia di San Paterniano (Scheggia), avvenuta domenica 28 settembre, si è concluso il riassetto interno alla diocesi. È stato un passaggio importante, intriso di rimpianto, gratitudine e auguri. Esemplare la lettera che il sindaco Fabio Vergari ha indirizzato a don Gaetano Bonomi Boseggia, di cui riportiamo una sintesi. L’arrivo non era stato salutato con grande entusiasmo, ammette Vergari, “forse per la giovane età o forse perché diverso dal classico ‘prete di campagna’ a cui tutti noi eravamo abituati”, ma ben presto “ha lasciato il posto alla consapevolezza che, ancora una volta, chi dall’alto muove le pedine non aveva sbagliato, anzi aveva mandato la persona giusta nel posto giusto. Da quel momento ci hai accompagnato nel nostro cammino di fede con una presenza costante e discreta, facendo tue le nostre gioie e le nostre speranze, i nostri dolori e i nostri UMBERTIDE. Nuovo parroco a Cristo Risorto Benvenuto don Luca! S abato 27 settembre scorso alle ore 18.30 ha fatto il suo ingresso a Cristo Risorto don Luca Lepri. Ad accoglierlo tanti suoi ex parrocchiani (un pullman e tante macchine venute da Padule), oltre che tanti umbertidesi, mostrando una comunità che ha ben risposto all’arrivo del nuovo parroco. Ha officiato la messa il vescovo di Gubbio, mons. Mario Ceccobelli, insieme all’emerito, mons. Pietro Bottaccioli (primo parroco di Cristo Risorto), ai frati di Santa Maria e a don Gerardo Balbi. Il rito di insediamento è stato bello e toccante. Il Vescovo ha letto una riflessione di don Luca sulla sua esperienza di parroco a Padule e poi su come sia riuscito a organizzare quello che aveva sognato all’inizio: l’oratorio, rimettere a posto la casa parrocchiale, gli uffici, la chiesa e rendere la comunità viva, bella, pulsante. Quindi ha fatto riferimento alla comunità di Cristo Risorto, dicendo che “qui Don Lu- ca ha già tutto e può solo migliorare, cercando di fare diventare questa realtà una comunità”. Mons. Ceccobelli ha fatto quindi riferimento al Vangelo della domenica, in cui compaiono due figli che devono andare a lavorare nei campi. Uno dice di no, poi però ci va; mentre l’altro dice subito di sì, però poi non va. Parafrasando, Ceccobelli ha detto che “noi dobbiamo dire di no... e poi darci da fare, e questo vale per tutti: fedeli, parroco, vescovo”. Ha ringraziato poi tutti quanti e in particolar modo don Gerardo Balbi, che sta facendo da tramite in tutta questa “operazione” e che ha preso un applauso, una vera e propria standing ovation da tutti i presenti. Anche il Sindaco di Umbertide era presente e il tutto è terminato con un rinfresco organizzato a fine celebrazione. Don Luca, gli umbertidesi sono tendenzialmente chiusi, ma poi, vinta la diffidenza iniziale, sapranno darti tutto il loro affetto! Fabrizio Ciocchetti Diocesi Celebrazioni per san Francesco L a diocesi eugubina celebra con solennità e coinvolgimento la festa di san Francesco, che quest’anno coincide con la chiusura dell’ottavo centenario da quando la chiesa della Vittorina, nel 1213, venne La chiesa della Vittorina messa dai Benedettini a disposizione del Poverello. Episodio ricordato da alcune iniziative che si chiudono il 5 ottobre, con una celebrazione inserita in quelle per la festa del Santo che si terranno nella chiesa di San Francesco. Questo il programma. Sabato 4, liturgie eucaristiche alle ore 9 e 10; ore 18 rosario, ore 18.30 celebrazione presieduta dal vescovo Ceccobelli, in comunione con Papa Francesco che alla stessa ora in piazza San Pietro prega per il Sinodo sulla famiglia. Domenica 5: ore 11 chiusura del centenario della Vittorina con una messa concelebrata dall’abate Giustino Farnedi, da mons. Ceccobelli e dai ministri generali delle famiglie francescane. VENERDÌ 3 OTTOBRE 2014 LA VOCE Spoleto . Norcia . Foligno L’Olimpiade dell’integrazione [email protected] 27 BREVI ❖ SPOLETO/1 NORCIA. Dal 13 al 19 ottobre la manifestazione sportiva accoglierà circa 300 atleti provenienti da strutture per il recupero da disagio psicologico Asili nido: riaperte iscrizioni N ❖ PALAZZO COLLICOLA La Giunta comunale ha disposto la riapertura delle iscrizioni agli asili nido in via transitoria fino all’emanazione del bando del mese di novembre. Otto i posti ancora disponibili, 3 presso l’asilo nido “Il Carillon” in via di Villa Redenta e 5 all’asilo nido “Il Bruco” di San Giacomo. Gli interessati possono scaricare il modulo di “Domanda di iscrizione maggio 2014” dal portale istituzionale al link http://bit.ly/1tgwBNv. Le domande di iscrizione devono essere presentate presso lo Sportello del Cittadino, via Busetti 36 (via dei Filosofi), Spoleto. Le domande verranno accolte secondo l’ordine di arrivo. orcia sarà di nuovo luogo privilegiato per la II edizione delle “Olimpiadi internazionali dell’integrazione sociale” che si terranno dal 13 al 19 ottoLa conferenza stampa di presentazione dell’iniziativa bre. Anche quest’anno sarà un momento di esperienza di vita comune per tutti, di incontro, di condivisione, di impegno e e associazioni operanti nel recupero partecipazione, in nome di una cultura delle persone con disagio psicologico. sportiva che si concretizzerà sull’assio- E lo sport, in tutte le sue declinazioni ma “sport di tutti e per tutti i cittadini dal calcio A6 alla pallavolo, dalle bocce d’Italia e del mondo”. alla maratona, dai giochi tradizionali al Il programma della manifestazione, trekking – nei giorni dell’Olimpiade si promossa dall’associazione sportiva “Il trasformerà in esperienza riabilitativa, Gabbiano di Roma 1993” è stato illu- testimoniando che la vita dà opportunistrato presso il palazzo comunale nei tà a tutti, anche a chi deve sconfiggere giorni scorsi nel corso di una conferen- la malattia mentale. za stampa alla quale hanno fatto gli “Bisogna stare con la gente, tra la genonori di casa gli assessori comunali al- te – ha ribadito lo psichiatra e volontala Cultura e ai servizi sociali Giuseppi- rio de ‘Il Gabbiano’ Mauro Raffaeli – na Perla e al Turismo e sport Pietro Solo così si combatte lo stigma di queLuigi Altavilla. Presenti anche gli or- sto disagio, che produce malattie terriganizzatori, tra i quali l’ideatore del pro- bili come la depressione, la schizofrenia getto Mario Loguercio. e il bipolarismo”. “Tuttavia - ha voluto “Alle Olimpiadi – ha annunciato Lo- precisare il presidente de ‘Il Gabbiano’ guercio – prenderanno parte circa 300 Sante Blasi – la nostra manifestazione atleti, dai 18 ai 60 anni, provenienti da vuole andare oltre l’attività medica. Preogni parte d’Italia, ma ci saranno anche ferirei parlare di integrazione, gioco e team da Spagna, Francia, Ungheria e intrattenimento piuttosto che di disagio Austria”. Le squadre saranno centri di e malattia”. salute mentale, comunità terapeutiche La sei giorni olimpionica, infatti, sarà Foligno. Il Gruppo Meic festeggia don Sergio Andreoli in occasione del 50° di sacerdozio I @ l Gruppo Meic di Foligno ha festeggiato i 50 anni di sacerdozio di don Sergio Andreoli, assistente del Gruppo da anni, trascorrendo un pomeriggio all’eremo francescano di Campello sul Clitunno. Un incontro ricco di spiritualità e di condivisione con la comunità delle eremite che attualmente presenziano quell’oasi francescana. Si è trattato anche di un “ritorno all’Eremo”. Per me in particolare. Perché già nel giugno del 1970, come risulta da una ritrovata documentazione fotografica, con il Gruppo di Foligno del Movimento laureati di Azione cattolica (ora Movimento ecclesiale di impegno culturale) facemmo visita all’Eremo, accolti con analoga fraternità dalle eremite di allora. L’incontro insieme a don Sergio, che si è svolto sabato scorso, è iniziato con una essenziale narrazione, da parte di sorella Daniela Maria che guida l’attuale piccola comunità, dell’antica e più recente storia della vita eremitica del luogo. Il presidente del Gruppo, Bernard Fioretti, ha quindi consegnato a don Sergio due pubblicazioni, l’una sulla storia dell’Eremo e l’altra sulla spiritualità di sorella Maria di Campello. Poi la visita interna ed esterna dell’eremo con la visione dominante dell’ampia Valle umbra, dalla “Spoletana” in particolare. Quindi la celebrazione eucaristica ed il Esposizione di ori e argenti anche puro divertimento. Per il 17 ottobre, presso il teatro Civico, è in programma una commedia teatrale dell’attore e cinematografo pistoiese Enio Drovandi, che vedrà la partecipazione di artisti romani come l’attrice Annamaria Malipiero. Il titolo dello spettacolo: Permette questo ballo, ispirato al film Sapore di Mare, che nel 1982 vide recitare lo stesso Drovandi, nel ruolo di fotografo, al fianco di Francesco Nuti. “Lo spettacolo, pensato sottoforma di musical – ha detto l’attore toscano, presente in conferenza – sarà un omaggio allo stesso Nuti. Vi parteciperanno i ragazzi giunti a Norcia per le Olimpiadi, ma anche gli studenti dell’Istituto omnicomprensivo di Norcia “De GasperiBattaglia”, grazie alla disponibilità mostrata dalla dirigente Rosella Tonti e alla collaborazione del ‘Gad Anna e Alberto Ferrari’”. Durante le Olimpiadi saranno a Norcia Miss Umbria e il calciatore Marco Materazzi. momento conviviale, al solo lume delle candele, in assenza di luce elettrica. Nel frattempo il Gruppo Meic di Foligno ha dato avvio alle proprie attività dedicando già due incontri di riflessione sulla Lettera enciclica Laborem exercens di Giovanni Paolo II, non trascurando riferimenti alla discussione in corso nel Paese sulla riforma del mercato del lavoro. Una riflessione destinata a continuare attraverso anche specifiche future iniziative. Rappresentanti del Gruppo parteciperanno anche alla prossima Assemblea nazionale del Movimento sul tema “L’impegno del Meic nella comunità civile ed ecclesiale” che si concluderà con la partecipazione alla cerimonia di beatificazione di Paolo VI, prevista per domenica 19 ottobre prossimo. Alvaro Bucci Venerdì 3 ottobre, alle ore 19.30, nell’ambito dell’iniziativa “Mezz’ora dopo la chiusura”, proposta da Palazzo Collicola - Arti Visive di Spoleto, si tiene “Ori e argenti – capolavori di oreficeria sacra”. Verranno svelati nuovi preziosi oggetti custoditi negli armadi della cappella di Palazzo Collicola. Tra i numerosi capolavori ad opera di famosi argentieri attivi tra il XVI e il XIX secolo, che hanno lasciato i loro marchi su candelieri, turiboli e navicelle, si potrà ammirare un pregiato angelo di scuola berniniana. (Sa.Sa.) ❖ ARCHIVIO DI SPOLETO Domeniche di carta Nell’ambito del progetto nazionale “Domeniche di carta 2014”, domenica 5 ottobre la Sezione di Archivio di Stato di Spoleto, aderisce al progetto con due iniziative. La prima, dal titolo “In mezzo alle carte”, a partire dalle ore 16, prevede l’allestimento di una esposizione di oggetti di varia natura (vegetali, metallici, animali) rinvenuti all’interno dei registri d’archivio, nonché alcuni corpi di reato che si conservano insieme alle carte dei fascicoli processuali del tribunale di Spoleto. Tra questi oggetti si notano semi di granaglie, legumi, steli di frumento, fiori, insetti, ma anche piccoli attrezzi metallici dimenticati da chi ha compilato gli antichi registri. Una valutazione a parte la meritano i corpi del reato, anch’essi di vario genere, come monete, biglietti di banca, pennelli, lettere minatorie, manifesti abusivi che accompagnano alcuni fascicoli processuali del Tribunale di Spoleto. ❖ ARCHIVIO DI FOLIGNO Diapositive della Quintana Don Sergio Andreoli Anche Foligno partecipa alle “Domeniche di carta” con l’apertura dell’Archivio di Stato. Dalle ore 16 alle 20 di domenica 5 ottobre esporrà documenti appartenenti a vari archivi di nuova acquisizione tra i quali quello dell’asilo infantile “G. Garibaldi” e l’archivio fotografico Alberto Scarabattieri che conserva diapositive delle passate edizioni della Quintana e dei palazzi storici della città. Dalle ore 17 alle 18.15 verrà rappresentato lo spettacolo teatrale “L’interdizione ossia l’orologio della Bastiglia”.
© Copyright 2024 Paperzz