regoliamoci - istituto cesare arici

RIUSCIRÒ AD
IMPARARE
TUTTO?
-------------------------------------------------------------------------------
[Selezionare la data]
QUADERNO DI
IL NOME O SOSTANTIVO (SOSTANZA) È UNA PARTE VARIABILE
DEL DISCORSO CHE SERVE AD INDICARE PERSONE, ANIMALI O
COSE CHE ESISTONO O CHE POSSIAMO IMMAGINARE E PENSARE.
IL NOME E IL SUO SIGNIFICATO
NOMI COMUNI
NOMI PROPRI
INDICANO
PERSONE, ANIMALI
O COSE IN MODO
GENERICO; HANNO
LA LETTERA
INIZIALE
MINUSCOLA
INDICANO
PERSONE, ANIMALI
O COSE IN MODO
PRECISO; HANNO
LA LETTERA
INIZIALE
MAIUSCOLA
mamma, cane, nazione, …
Marta, Bobi, Italia, …
LA LETTERA
MAIUSCOLA È
NECESSARIA ANCHE:
ü ALL’INIZIO DI UN
DISCORSO
DIRETTO
ü NEI NOMI DELLE
FESTIVITÀ
ü NEI TITOLI DI
LIBRI, GIORNALI,
FILM, …
ü NEI NOMI DEI
POPOLI
Carlo disse: - Mi
sento bene!”
Natale,
Capodanno,
Pasqua,
Ferragosto, …
Le avventure di
Pinocchio, Il
Corriere della
Sera, Avatar, …
Romani, Greci,
Italiani, …
ATTENZIONE! I NOMI DEI GIORNI DELLA SETTIMANA, DEI MESI E
__
DELLE STAGIONI SI SCRIVONO CON LA LETTERA MINUSCOLA.
NOMI CONCRETI
NOMI ASTRATTI
INDICANO TUTTO
CIÒ CHE POSSIAMO
PERCEPIRE
DIRETTAMENTE
CON I SENSI O
IMMAGINARE COME
REALE
INDICANO TUTTO
CIÒ CHE POSSIAMO
PERCEPIRE SOLO
CON LA MENTE
SENZA POTERLO
VERIFICARE CON I
SENSI
ragazzo, scuola, Topolino,…
stupore, meraviglia, libertà, …
ATTENZIONE! I PERSONAGGI IMMAGINARI SONO CONSIDERATI
CONCRETI.
RICORDA! NON SEMPRE È COSÌ CHIARA LA DISTINZIONE TRA NOMI
CONCRETI E ASTRATTI. NEL DUBBIO, SI GUARDA AL CONTESTO.
ESEMPIO:
- La tua nobiltà d’animo è grande. (astratto)
- La nobiltà (i nobili) ha molti privilegi. (concreto)
NOMI INDIVIDUALI
NOMI COLLETTIVI
INDICANO UNA
SOLA PERSONA, UN
SOLO ANIMALE O
UNA SOLA COSA
PUR ESSENDO DI
FORMA
SINGOLARE,
INDICANO UN
INSIEME DI
PERSONE, ANIMALI
O COSE
alunno, lupo, albero, …
classe, branco, bosco, …
RICORDA! IL NOME COLLETTIVO HA, COMUNQUE, LA FORMA
__
PLURALE CHE INDICA PIÙ INSIEMI DI PERSONE, ANIMALI O COSE.
IL NOME E LA SUA FORMA
NOMI MASCHILI
NOMI FEMMINILI
INDICANO
PERSONE, ANIMALI
O COSE DI GENERE
MASCHILE
INDICANO
PERSONE, ANIMALI
O COSE DI GENERE
FEMMINILE
pittore, gatto, quaderno, …
pittrice, gatta, biro, …
ATTENZIONE! NEI NOMI CHE SI RIFERISCONO A PERSONE O ANIMALI
SI COSTRUISCE LA FORMA FEMMINILE SENZA DIFFICOLTÀ; NEI NOMI
CHE SI RIFERISCONO A COSE, INVECE, IL GENERE SI DEFINISCE IN
BASE ALL’USO.
RICORDA! PER DISTINGUERE IL GENERE DEI NOMI BISOGNA
GUARDARE L’ARTICOLO, LA PREPOSIZIONE ARTICOLATA CHE LI
PRECEDE O CONSULTARE IL VOCABOLARIO.
ESEMPIO: biro è preceduto da la, art. fem., quindi è un nome femminile
NOMI SINGOLARI
NOMI PLURALI
INDICANO
PERSONE, ANIMALI
O COSE IN NUMERO
UGUALE A UNO
INDICANO
PERSONE, ANIMALI
O COSE IN NUMERO
SUPERIORE A UNO
bambino, leone, casa, …
bambini, leoni, case, …
ESISTONO NOMI - INVARIABILI - CHE NON VARIANO NEL PASSAGGIO
DAL SINGOLARE AL PLURALE (città, …), NOMI - DIFETTIVI - CHE
HANNO SOLO IL SINGOLARE (latte, …) O SOLO IL PLURALE (forbici,
…) E NOMI - SOVRABBONDANTI - CHE PRESENTANO DUE PLURALI
CON SIGNIFICATO DIVERSO (muri di una casa, mura di una città, …).
__
RICORDA! NEL DUBBIO, È BENE CONSULTARE IL VOCABOLARIO.
IL NOME E LA SUA STRUTTURA
NOMI PRIMITIVI
NOMI DERIVATI
NOMI CHE NON
DERIVANO DA
ALTRE PAROLE
DELLA LINGUA DI
CUI FANNO PARTE
NOMI CHE
MODIFICANO IL
SIGNIFICATO
DELLA PAROLA DA
CUI DERIVANO
scarpa
scarpiera
- scarp-ona (scarpa grande)
- scarp-accia (scarpa brutta
e/o malridotta)
DIMINU =
TIVO
- scarp-etta (scarpa piccola
e/o graziosa)
VEZZEG =
GIATIVO
- scarp-ina (piccola scarpa)
- INO / A
- ETTO / A
- ELLO / A
- UCCIO / A
- OLO / A
- ETTO / A
DISPRE =
GIATIVO
NOMI CHE DANNO
UN’INFORMAZIONE
IN PIÙ (GIUDIZIO)
RISPETTO AL
NOME PRIMITIVO
DA CUI HANNO
ORIGINE
SUFFISSO
- ASTRO / A
- ACCIO / A
- ICIATTOLO / A
ACCRE =
SCITIVO
NOMI ALTERATI
- ONE / A
- ACCIONE / A
ATTENZIONE AI FALSI ALTERATI! CI SONO NOMI CHE, PUR
TERMINANDO CON UNO DEI SUFFISSI INDICATI, NON SONO
__
ALTERATI. ESEMPIO: il tacchino non è un piccolo tacco
NOMI COMPOSTI
NOMI FORMATI
DALL’UNIONE DI DUE
DIVERSE PAROLE
pellerossa, pescecane, cassaforte,…
ATTENZIONE! I NOMI COMPOSTI POSSONO ESSERE FORMATI DA:
NOME + NOME (madre + perla = madreperla, …), NOME + AGGETTIVO
(terra + cotta = terracotta), VERBO + NOME (asciuga + mano =
asciugamano) E DA ALTRE COMBINAZIONI TRA LE PAROLE.
RICORDA! PER NON SBAGLIARE NELL’USO DI QUESTI NOMI È
CONSIGLIABILE USARE IL VOCABOLARIO CHE NE RIPORTA ANCHE
__
LE FORME PLURALI.
L’ARTICOLO È UNA PARTE VARIABILE DEL DISCORSO, CHE
PRECEDE IL NOME, CONCORDA CON ESSO IN GENERE E NUMERO
E NE PRECISA IL VALORE.
ESISTONO TRE TIPI DI ARTICOLO:
MASCHILE
FEMMINILE ARTICOLI DETERMINATIVI:
INDICANO PERSONE, ANIMALI E
SINGOLARE
IL LO L’
LA L’
COSE BEN DETERMINATE E NOTE
A CHI PARLA E A CHI A SCOLTA
PLURALE
I GLI
LE
MASCHILE
FEMMINILE
Siamo passati a salutare la nonna.
ARTICOLI INDETERMINATIVI:
INDICANO PERSONE, ANIMALI E
SINGOLARE
UN UNO
UNA UN’
COSE IN MODO INDETERMINATO E
GENERICO; SI USANO AL
SINGOLARE
UN VUOLE L’APOSTROFO SOLO AL
PLURALE
FEMMINILE
Andrò in vacanza con un amico.
MASCHILE
FEMMINILE ARTICOLI PARTITIVI:
INDICANO UNA PARTE IMPRECISA
SINGOLARE DEL DELLO
DELLA
DI UN INTERO ESPRESSO DAL
NOME CHE PRECEDONO
Vorrei del ( un po’, una certa
DELLE
quantità, …) pane.
Mi hanno regalato delle (alcune,
certe, …) margherite.
__
DEI DEGLI
PLURALE
LA PREPOSIZIONE È UNA PARTE INVARIABILE DEL
DISCORSO CHE SERVE A COLLEGARE PAROLE O
FRASI STABILENDO TRA LORO RELAZIONI.
PREPOSIZIONI SEMPLICI
DI
A
DA
IN
CON
SU
PER
TRA
FRA
PREPOSIZIONI ARTICOLATE
+
IL
LO
LA
L’
I
GLI
LE
DI
DEL
DELLO
DELLA
DELL’
DEI
DEGLI
DELLE
A
AL
ALLO
ALLA
ALL’
AI
AGLI
ALLE
DA
DAL
DALLO
DALLA
DALL’
DAI
DAGLI
DALLE
IN
NEL
NELLO
NELLA
NELL’
NEI
NEGLI
NELLE
CON
COL
SU
SUL
SUGLI
SULLE
SULLA
SULL’
SUI
__
SULLO
COI
L’AGGETTIVO (PAROLA CHE SI AGGIUNGE) È UNA PARTE
VARIABILE DEL DISCORSO, CHE SI AGGIUNGE AL NOME,
CONCORDA CON ESSO IN GENERE E NUMERO E SERVE PER:
ü ESPRIMERE UNA QUALITÀ PARTICOLARE DEL NOME CUI SI
RIFERISCE - AGGETTIVO QUALIFICATIVO
ü SPECIFICARE ALCUNI ASPETTI DETERMINATI DEL NOME CUI
SI RIFERISCE - AGGETTIVO DETERMINATIVO
AGGETTIVI DETERMINATIVI
AGGIUNGONO AL NOME
AGGIUNGONO AL NOME
UN’INDICAZIONE DI QUALITÀ
INDICAZIONI DI:
RELATIVA A:
- POSSESSO
FORMA (rotondo, …), COLORE
- POSIZIONE
(giallo, …), SENSAZIONI (freddo,
- INDEFINITEZZA
…), STATI D’ANIMO (felice, …),
- NUMERO
ASPETTI DEL COMPORTAMENTO
- INTERROGAZIONE ED
ESCLAMAZIONE
__
(generoso, …) E VIA DICENDO
AGGETTIVI QUALIFICATIVI
GLI AGGETTIVI QUALIFICATIVI AGGIUNGONO INFORMAZIONI AL
NOME, ESPRIMENDO QUALITÀ DI ESSO CHE LO
CONTRADDISTINGUONO DA UN ALTRO.
L’AGGETTIVO QUALIFICATIVO PUÒ ESSERE DI GRADO:
POSITIVO
È IL PIÙ COMUNE (SI TROVA SUL
VOCABOLARIO) ED ESPRIME
alto
SEMPLICEMENTE UNA QUALITÀ
RIFERITA AL NOME
DI MAGGIORANZA
Piero è più alto di Gigi.
COMPARATIVO
ESPRIME IL CONFRONTO TRA
DI UGUAGLIANZA
Piero è alto come Luca.
DUE ELEMENTI
DI MINORANZA
Piero è meno alto di Teo.
SUPERLATIVO RELATIVO
ESPRIME UNA QUALITÀ
POSSEDUTA AL MASSIMO O AL
DI MAGGIORANZA
Teo è il più alto tra gli amici.
MINIMO GRADO ALL’INTERNO DI
UN CONFRONTO TRA UN’UNITÀ E
UN GRUPPO
DI MINORANZA
Gigi è il meno alto tra gli amici.
SUPERLATIVO ASSOLUTO
GRADO FUORI DA OGNI
CONFRONTO
molto alto
super alto
extra alto
__
POSSEDUTA AL MASSIMO
altissimo
ESPRIME UNA QUALITÀ
GLI AGGETTIVI POSSESSIVI PRECISANO A CHI APPARTIENE O DA
CHI È POSSEDUTO CIÒ CHE È INDICATO DAL NOME CUI SI
RIFERISCONO.
1^P.S.
2^P.S.
3^P.S.
1^P.P.
2^P.P.
3^P.P.
SINGOLARE
MASCHILE
FEMMINILE
MIO
MIA
TUO
TUA
SUO
SUA
NOSTRO
NOSTRA
VOSTRO
VOSTRA
LORO
LORO
PLURALE
MASCHILE
FEMMINILE
MIEI
MIE
TUOI
TUE
SUOI
SUE
NOSTRI
NOSTRE
VOSTRI
VOSTRE
LORO
LORO
RICORDA CHE:
ü I POSSESSIVI VARIANO PER GENERE E PER NUMERO IN MODO DA
CONCORDARE CON IL NOME CHE ACCOMPAGNANO; L’UNICO
INVARIABILE È LORO
ü AGLI AGGETTIVI DI TERZA PERSONA BISOGNA AGGIUNGERE:
-
PROPRIO (PROPRIA, PROPRI, PROPRIE) CHE PUÒ SOSTITUIRE
SUO E LORO ED INDICA UN’IDEA DI POSSESSO
PARTICOLARMENTE FORTE (fare il proprio dovere, …)
ALTRUI (INVARIABILE) CHE INDICA UN POSSESSO INDEFINITO,
DIVERSO DA CHI PARLA E DA CHI ASCOLTA (rispettare l’opinione
__
altrui).
-
IL PRONOME (PAROLA CHE SOSTITUISCE) È UNA PARTE
VARIABILE DEL DISCORSO, CHE STA AL POSTO DEL NOME (DAL
LATINO PRO-NOMINE) E SERVE PER:
ü EVITARE LE RIPETIZIONI
ü RENDERE LE FRASI PIÙ SCORREVOLI
PRONOMI PERSONALI
SOGGETTO
1^P.S.
IO
2^P.S.
TU
EGLI - LUI - ESSO
3^P.S.
ELLA - LEI - ESSA
1^P.P.
NOI
2^P.P.
VOI
ESSI - LORO
3^P.P.
__
ESSE - LORO
IL VERBO (DAL LATINO VERBUM = PAROLA) È LA PARTE
FONDAMENTALE DEL DISCORSO, IL “MOTORE” DELLA
COMUNICAZIONE.
SENZA IL VERBO NON È POSSIBILE ESPRIMERE IN MODO
CORRETTO NESSUN PENSIERO.
IL VERBO È UN ELEMENTO VARIABILE.
IL VERBO PUÒ INDICARE UN’AZIONE (Mauro mangia), UNA
SITUAZIONE (Davide inciampa), UNO STATO (la nonna sonnecchia),
UN MODO DI ESSERE (Marta è simpatica), UN’ESISTENZA (c’è la
luna piena).
IL VERBO E LE SUE CONIUGAZIONI
LA CONIUGAZIONE È L’INSIEME ORDINATO DELLE MODIFICHE CHE
UN VERBO SUBISCE NEL MODO, NEL TEMPO, NELLA PERSONA E NEL
NUMERO.
ESSERE E AVERE HANNO UNA CONIUGAZIONE PROPRIA.
PER TUTTI GLI ALTRI VERBI SI GUARDA LA DESINENZA (= PEZZO
FINALE)
color - are
DESINENZA IN
- IRE
3^ CONIUGAZIONE
fin - ire
part - ire
costru - ire
__
cant - are
DESINENZA IN
- ERE
2^ CONIUGAZIONE
ved - ere
scriv - ere
corr - ere
verbi che finiscono
con - rre (condu - rre)
fare (da fac - ere
latino)
dire (da dic - ere
latino)
DESINENZA IN
- ARE
1^ CONIUGAZIONE
suon - are
I MODI DEL VERBO
IL MODO DEL VERBO INDICA L’ATTEGGIAMENTO DEL SOGGETTO
VERSO IL VERBO STESSO.
MODI FINITI
MODI INDEFINITI
PRECISANO IL TEMPO, IL
NON DANNO NESSUNA
NUMERO (SINGOLARE O
INFORMAZIONE RISPETTO AL
PLURALE) E LA PERSONA
NUMERO (SINGOLARE O
PLURALE) E ALLA PERSONA
INDICATIVO
INDICATIVO
È IL MODO DELLA CERTEZZA (Io
MANGIO una mela, …)
INFINITO
INFINITO
È IL MODO DEL SIGNIFICATO, INDICA
LA CONIUGAZIONE, DUNQUE TERMINA
IN - ARE, - ERE, - IRE)
I TEMPI DEL VERBO
IL TEMPO DEL VERBO INDICA IL MOMENTO IN CUI SI VERIFICA CIÒ
CHE IL VERBO STESSO ESPRIME.
__
I TEMPI DEI VERBI POSSONO ESSERE
SEMPLICI
COMPOSTI
(FORMATI DA UN VERBO)
(ESSERE/AVERE + UN ALTRO VERBO)
MODO INDICATIVO
PRESENTE
PASSATO PROSSIMO
IMPERFETTO
TRAPASSATO PROSSIMO
PASSATO REMOTO
TRAPASSATO REMOTO
FUTURO SEMPLICE
FUTURO ANTERIORE
PASSATO PROSSIMO
IO HO
IO HO AVUTO
TU HAI
TU HAI AVUTO
EGLI HA
EGLI HA AVUTO
NOI ABBIAMO
NOI ABBIAMO AVUTO
VOI AVETE
VOI AVETE AVUTO
ESSI HANNO
ESSI HANNO AVUTO
IMPERFETTO
TRAPASSATO PROSSIMO
IO AVEVO
IO AVEVO AVUTO
TU AVEVI
TU AVEVI AVUTO
EGLI AVEVA
EGLI AVEVA AVUTO
NOI AVEVAMO
NOI AVEVAMO AVUTO
VOI AVEVATE
VOI AVEVATE AVUTO
ESSI AVEVANO
ESSI AVEVANO AVUTO
PASSATO REMOTO
TRAPASSATO REMOTO
IO EBBI
IO EBBI AVUTO
TU AVESTI
TU AVESTI AVUTO
EGLI EBBE
EGLI EBBE AVUTO
NOI AVEMMO
NOI AVEMMO AVUTO
VOI AVESTE
VOI AVESTE AVUTO
ESSI EBBERO
ESSI EBBERO AVUTO
FUTURO SEMPLICE
FUTURO ANTERIORE
IO AVRÒ
IO AVRÒ AVUTO
TU AVRAI
TU AVRAI AVUTO
EGLI AVRÀ
EGLI AVRÀ AVUTO
NOI AVREMO
NOI AVREMO AVUTO
VOI AVRETE
VOI AVRETE AVUTO
ESSI AVRANNO
ESSI AVRANNO AVUTO
__
PRESENTE
MODO INDICATIVO VERBO AVERE
TEMPI SEMPLICI
TEMPI COMPOSTI
PASSATO PROSSIMO
IO SONO
IO SONO STATO
TU SEI
TU SEI STATO
EGLI È
EGLI È STATO
NOI SIAMO
NOI SIAMO STATI
VOI SIETE
VOI SIETE STATI
ESSI SONO
ESSI SONO STATI
IMPERFETTO
TRAPASSATO PROSSIMO
IO ERO
IO ERO STATO
TU ERI
TU ERI STATO
EGLI ERA
EGLI ERA STATO
NOI ERAVAMO
NOI ERAVAMO STATI
VOI ERAVATE
VOI ERAVATE STATI
ESSI ERANO
ESSI ERANO STATI
PASSATO REMOTO
TRAPASSATO REMOTO
IO FUI
IO FUI STATO
TU FOSTI
TU FOSTI STATO
EGLI FU
EGLI FU STATO
NOI FUMMO
NOI FUMMO STATI
VOI FOSTE
VOI FOSTE STATI
ESSI FURONO
ESSI FURONO STATI
FUTURO SEMPLICE
FUTURO ANTERIORE
IO SARÒ
IO SARÒ STATO
TU SARAI
TU SARAI STATO
EGLI SARÀ
EGLI SARÀ STATO
NOI SAREMO
NOI SAREMO STATI
VOI SARETE
VOI SARETE STATI
ESSI SARANNO
ESSI SARANNO STATI
__
PRESENTE
MODO INDICATIVO VERBO ESSERE
TEMPI SEMPLICI
TEMPI COMPOSTI
TEMPI COMPOSTI
PRESENTE
PASSATO PROSSIMO
IO PARLO
IO HO PARLATO
TU PARLI
TU HAI PARLATO
EGLI PARLA
EGLI HA PARLATO
NOI PARLIAMO
NOI ABBIAMO PARLATO
VOI PARLATE
VOI AVETE PARLATO
ESSI PARLANO
ESSI HANNO PARLATO
IMPERFETTO
TRAPASSATO PROSSIMO
IO PARLAVO
IO AVEVO PARLATO
TU PARLAVI
TU AVEVI PARLATO
EGLI PARLAVA
EGLI AVEVA PARLATO
NOI PARLAVAMO
NOI AVEVAMO PARLATO
VOI PARLAVATE
VOI AVEVATE PARLATO
ESSI PARLAVANO
ESSI AVEVANO PARLATO
PASSATO REMOTO
TRAPASSATO REMOTO
IO PARLAI
IO EBBI PARLATO
TU PARLASTI
TU AVESTI PARLATO
EGLI PARLÒ
EGLI EBBE PARLATO
NOI PARLAMMO
NOI AVEMMO PARLATO
VOI PARLASTE
VOI AVESTE PARLATO
ESSI PARLARONO
ESSI EBBERO PARLATO
FUTURO SEMPLICE
FUTURO ANTERIORE
IO PARLERÒ
IO AVRÒ PARLATO
TU PARLERAI
TU AVRAI PARLATO
EGLI PARLERÀ
EGLI AVRÀ PARLATO
NOI PARLEREMO
NOI AVREMO PARLATO
VOI LEGGERETE
VOI AVRETE PARLATO
ESSI PARLERANNO
ESSI AVRANNO PARLATO
__
TEMPI SEMPLICI
MODO INDICATIVO VERBO PARLARE - 1^ CONIUGAZIONE
TEMPI COMPOSTI
PRESENTE
PASSATO PROSSIMO
IO LEGGO
IO HO LETTO
TU LEGGI
TU HAI LETTO
EGLI LEGGE
EGLI HA LETTO
NOI LEGGIAMO
NOI ABBIAMO LETTO
VOI LEGGETE
VOI AVETE LETTO
ESSI LEGGONO
ESSI HANNO LETTO
IMPERFETTO
TRAPASSATO PROSSIMO
IO LEGGEVO
IO AVEVO LETTO
TU LEGGEVI
TU AVEVI LETTO
EGLI LEGGEVA
EGLI AVEVA LETTO
NOI LEGGEVAMO
NOI AVEVAMO LETTO
VOI LEGGEVATE
VOI AVEVATE LETTO
ESSI LEGGEVANO
ESSI AVEVANO LETTO
PASSATO REMOTO
TRAPASSATO REMOTO
IO LESSI
IO EBBI LETTO
TU LEGGESTI
TU AVESTI LETTO
EGLI LESSE
EGLI EBBE LETTO
NOI LEGGEMMO
NOI AVEMMO LETTO
VOI LEGGESTE
VOI AVESTE LETTO
ESSI LESSERO
ESSI EBBERO LETTO
FUTURO SEMPLICE
FUTURO ANTERIORE
IO LEGGERÒ
IO AVRÒ LETTO
TU LEGGERAI
TU AVRAI LETTO
EGLI LEGGERÀ
EGLI AVRẦ LETTO
NOI LEGGEREMO
NOI AVREMO LETTO
VOI LEGGERETE
VOI AVRETE LETTO
ESSI LEGGERANNO
ESSI AVRANNO LETTO
__
TEMPI SEMPLICI
MODO INDICATIVO VERBO LEGGERE - 2^ CONIUGAZIONE
TEMPI COMPOSTI
PRESENTE
PASSATO PROSSIMO
IO SENTO
IO HO SENTITO
TU SENTI
TU HAI SENTITO
EGLI SENTE
EGLI HA SENTITO
NOI SENTIAMO
NOI ABBIAMO SENTITO
VOI SENTITE
VOI AVETE SENTITO
ESSI SENTONO
ESSI HANNO SENTITO
IMPERFETTO
TRAPASSATO PROSSIMO
IO SENTIVO
IO AVEVO SENTITO
TU SENTIVI
TU AVEVI SENTITO
EGLI SENTIVA
EGLI AVEVA SENTITO
NOI SENTIVAMO
NOI AVEVAMO SENTITO
VOI SENTIVATE
VOI AVEVATE SENTITO
ESSI SENTIVANO
ESSI AVEVANO SENTITO
PASSATO REMOTO
TRAPASSATO REMOTO
IO SENTII
IO EBBI SENTITO
TU SENTISTI
TU AVESTI SENTITO
EGLI SENTÌ
EGLI EBBE SENTITO
NOI SENTIMMO
NOI AVEMMO SENTITO
VOI SENTISTE
VOI AVESTE SENTITO
ESSI SENTIRONO
ESSI EBBERO SENTITO
FUTURO SEMPLICE
FUTURO ANTERIORE
IO SENTIRÒ
IO AVRÒ SENTITO
TU SENTIRAI
TU AVRAI SENTITO
EGLI SENTIRÀ
EGLI AVRÀ SENTITO
NOI SENTIREMO
NOI AVREMO SENTITO
VOI SENTIRETE
VOI AVRETE SENTITO
ESSI SENTIRANNO
ESSI AVRANNO SENTITO
__
TEMPI SEMPLICI
MODO INDICATIVO VERBO SENTIRE - 3^ CONIUGAZIONE
LA FRASE
LA FRASE È UN INSIEME ORDINATO DI PAROLE CHE HA UN
SIGNIFICATO.
LE PAROLE SONO ORGANIZZATE INTORNO A UN VERBO E SONO
LEGATE DA UNA RETE DI RAPPORTI LOGICI E DI DIPENDENZA.
QUINDI, AD OGNI VERBO CORRISPONDE UNA FRASE.
LA FRASE PUÒ ESSERE:
SEMPLICE
COMPLESSA
O PROPOSIZIONE
O PERIODO
SE C’È UN SOLO VERBO
SE CI SONO PIÙ VERBI
Esempio: La rana salta.
Esempio: La rana salta e
gracida nello stagno.
LA FRASE MINIMA È LA FORMA BASE DELLA FRASE
SEMPLICE. ESSA COMUNICA UN MESSAGGIO DI SENSO
COMPIUTO ATTRAVERSO DUE ELEMENTI CHE LA
COSTITUISCONO:
ELEMENTO DI CUI SI PARLA
salta
VERBO CHE DICE (PREDICA)
QUALCOSA SUL SOGGETTO
__
La rana
PREDICATO
SOGGETTO
IL SOGGETTO È CIÒ DI CUI PARLA IL PREDICATO (VERBO).
PER QUESTO, NELLA FRASE, OCCORRE SEMPRE CERCARE
PRIMA IL PREDICATO PER RISALIRE AL SOGGETTO.
IL SOGGETTO
CONCORDA CON IL PREDICATO:
- NELLA PERSONA
- NEL NUMERO
- NEL GENERE (A VOLTE)
Io part-o (1^ persona)
Io part-o (singolare)
Lui è partit-o (maschile)
SPESSO È:
- UN NOME
- UN PRONOME
Carlo parla.
Egli gioca.
PUÒ ESSERE:
- SCRITTO (ESPRESSO)
- NON SCRITTO (SOTTINTESO)
Noi siamo usciti.
Siamo usciti. (Chi? Noi)
PUÒ ANCHE ESSERE QUALSIASI
ALTRA PAROLA USATA COME
NOME:
- UN AGGETTIVO
- UN VERBO
- UN AVVERBIO
- UNA PREPOSIZIONE
- UNA CONGIUNZIONE
- UN ARTICOLO
- UN ESCLAMAZIONE
I fortunati sono pochi.
Studiare è faticoso.
Il meglio deve ancora venire.
Con deriva dal latino cum.
Il perché non è chiaro.
Lo è un articolo maschile.
Un “Alt!” mi bloccò.
PUÒ ESSERE FORMATO DA UNA
SOLA PAROLA PRECEDUTA O
MENO DALL’ARTICOLO
Davide scrive.
La maestra detta.
DI SOLITO SI SCRIVE ALL’INIZIO
DELLA FRASE, PRIMA DEL
PREDICATO, MA SI PUÒ
TROVARE ANCHE DOPO
Il gelato piace a Maria.
A Maria piace il gelato.
__
Il cane abbaia.
Qualcuno ride.
IL PREDICATO È L’ELEMENTO FONDAMENTALE INTORNO AL
QUALE SI COSTRUISCE LA FRASE, PERCHÉ TRASMETTE
L’INFORMAZIONE PRINCIPALE (ciò che accade, l’azione che viene
svolta, la situazione in cui qualcuno o qualcosa si trova, …)
IL PREDICATO PUÒ ESSERE:
VERBALE
formato SOLTANTO DA UN VERBO
NOMINALE
formato dal VERBO ESSERE + UN
AGGETTIVO O UN NOME
INDICA
- un’azione compiuta dal
INDICA
- che cos’è il soggetto (Fabio è
soggetto (Fabio legge)
- un’azione subita dal soggetto
(Fabio è stato richiamato)
un bambino)
- com’è il soggetto (Fabio è
simpatico)
- un fenomeno, un evento che
accade al soggetto (Fabio è
caduto)
- una situazione, una
condizione in cui si trova il
soggetto (Fabio sta sul
divano)
ATTENZIONE AL VERBO ESSERE!
ESSERE + UN ALTRO VERBO =
ESSERE + NOME O + AGGETTIVO
PREDICATO VERBALE
= PREDICATO NOMINALE
Marta è partita (è = ausiliare del
Marta è un’amica (nome) oppure
verbo partire)
Marta è gentile (aggettivo)
__
RICORDA! Quando il verbo ESSERE significa APPARTENERE, ESISTERE,
STARE, TROVARSI, è considerato predicato verbale!
LA FRASE MINIMA PUÒ ESPANDERSI AGGIUNGENDO:
aggettivi che si aggiungono a un nome
AGGETTIVI (attributi)
per dare informazioni e chiarimenti in più
(oggi è una giornata splendida, mio zio
è felice, …)
sono nomi che si aggiungono ad altri
nomi per precisarli meglio (il dottor
NOMI (apposizioni)
Bianchi è bravo, il nonno Piero è
anziano, …)
sono nomi, pronomi o anche avverbi, da
soli o preceduti da una preposizione,
che si aggiungono al soggetto, al
ESPANSIONI (complementi)
predicato o ad altri elementi della frase
per completarne il significato
(Carlo/gioca/nel giardino/del suo
amico, …)
L’ESPANSIONE PUÒ ESSERE:
DIRETTA OPPURE OGGETTO
risponde alle domande
CHI? CHE COSA?
completa il predicato specificando chi o
cosa ha a che fare con l’azione ed è
UNITA DIRETTAMENTE AL VERBO da
cui dipende (Dario mangia un gelato)
aggiunge informazioni più precise sul
INDIRETTA
tempo, sul luogo e sui modi dell’azione
risponde alle domande
ed è sempre UNITA AL VERBO da cui
DOVE? QUANDO? COME? …
dipende ATTRAVERSO UNA
__
PREPOSIZIONE (Dario è nato a Roma)