Sfoglia - Il Medico Pediatra

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Periodico trimestrale - Aut. Trib. di Pisa n. 6/92 del 6/2/1992 - Finito di stampare nel mese di giugno 2014 presso le Industrie Grafiche della Pacini Editore SpA, Pisa
2014
Atto di Indirizzo fimp
sull’Organizzazione
delle Cure Primarie Pediatriche
programma del congresso fimp
(milano 2014)
certificazioni mediche in ambito
scolastico
Assicurazione RC
a breve obbligatoria per tutti
i professionisti
Novità dal mondo dei vaccini
e dellE malattie infettive
Focus on Pelargonium sidoides
numeroDUEduemilaquattordici
Direttore esecutivo
Giampietro Chiamenti
Direttore responsabile
Valdo Flori
Comitato direttivo
Giampietro Chiamenti
Paolo Biasci
Luigi Nigri
Adolfo Porto
Costantino Gobbi
Giovanni Semprini
Giovanni Cerimoniale
Domenico Careddu
Giuseppe di Mauro
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Valdo Flori
Adima Lamborghini
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numeroDUEduemilaquattordici
editoriale
Atto di Indirizzo della FIMP sull’Organizzazione
delle Cure Primarie Pediatriche (AFT, UCCP) 3
Rassegna stampa
8
attività professionale
I Pediatri nelle Cure Primarie
21
Certificazioni mediche in ambito scolastico 25
Assicurazione RC a breve obbligatoria per tutti i professionisti
33
approfondimenti e notizie
Focus on Pelargonium sidoides 35
Novità dal mondo dei vaccini e delle malattie infettive 39
Accedi all’edizione digitale (pdf)
Atto di Indirizzo della fimp
sull’Organizzazione
delle Cure Primarie
Pediatriche (AFT, UCCP)
Giampietro Chiamenti
Presidente Nazionale FIMP
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attraverso il Progetto Salute Infanzia implementato dalle varie Regioni secondo
le esigenze locali (monitoraggio dello
sviluppo sensoriale, auxologico e psicomotorio; identificazione precoce delle
malattie e disabilità anche relazionali;
promozione delle vaccinazioni; interventi di educazione sociale, sanitaria e
promozione di corretti stili di vita).
• Per l’assistenza al cronico la Pediatria
di Famiglia ha avviato percorsi diagnostico-terapeutici utilizzando il “selfhelp” diagnostico e percorsi integrati
con i servizi specialistici territoriali di
area pediatrica, secondo modelli originali che hanno soddisfatto le esigenze del Servizio Sanitario e dell’utenza.
• Per la gestione della patologia acuta
la Pediatria di Famiglia ha avviato,
con progetti consolidati ed elaborati
efficacemente in tutte le Regioni, le forme associative (circa il 70%), la contattabilità telefonica e la possibilità di
eseguire esami diagnostici nel proprio
ambulatorio in grado di dare una risposta certa in tempi rapidi e risolvere
negli studi del PdF la quasi totalità dei
problemi clinici che ne generano gli
accessi.
Nell’ambito di una riforma strutturale e
organizzativa dell’assistenza territoriale
le modifiche legislative introducono le
Aggregazioni Funzionali Territoriali (AFT)
e le Unità Complesse di Cure Primarie
(UCCP), senza alcuna distinzione tra assistenza in età pediatrica e in età adul-
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2.
La legge 189/2012, con le modifiche
apportate alla legge 502/92 art.8, ha
creato la necessità di rivedere e riorganizzare i modelli assistenziali territoriali
del Servizio Sanitario Nazionale affidati
ai Pediatri convenzionati, delineando un
sistema che si basa sull’associazionismo
diffuso, il coordinamento funzionale, la
clinical governance, l’integrazione tra
professionisti, l’utilizzo di strumenti informatici, in un contesto di rapporto fiduciario che deve mantenere la capillarità di
assistenza necessaria alle caratteristiche
oro-geografiche del paese.
Sorge quindi la necessità di rendere
coerente il modello assistenziale della
Pediatria di Famiglia alle nuove indicazioni che derivano dai vari riferimenti legislativi, pur mantenendo l’attuale livello
specialistico e di qualità fino ad oggi raggiunto. Per far questo è opportuno fare
alcune premesse.
L’assistenza sanitaria dell’età pediatrica, consolidata da oltre 30
anni di attività, si sviluppa attraverso la prevenzione ed educa2014
zione alla salute, l’assistenza al
bambino con cronicità e la gestione della patologia acuta:
• Per la prevenzione, la
Pediatria di Famiglia ha già
da tempo modificato la medicina di attesa, finalizzata ad
una semplice risposta assistenziale, nella Pediatria
di Iniziativa, in particolare
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3
ta, che invece hanno diverse specificità di cura.
Le differenze sono dovute alle problematiche e
alle esigenze che in età adulta si manifestano
prevalentemente con la cronicità, mentre in età
pediatrica sono riferite principalmente ad attività di tipo preventivo. Di conseguenza, i modelli
organizzativi territoriali non possono avere per
la Pediatria la stessa impostazione che per la
Medicina Generale e vanno declinati secondo le
specifiche esigenze dei pazienti in età pediatrica
e delle loro famiglie.
AFT
(Aggregazione Funzionale
Territoriale)
La AFT è una “forma organizzativa monoprofessionale” costituita da Pediatri di Famiglia non
sostitutiva degli attuali modelli di aggregazione
tipo gruppo/associazione. Infatti non prevede
modifiche strutturali delle modalità organizzative
ed erogative del lavoro degli aderenti, ma agisce
ad un livello superiore di aggregazione attraverso la “condivisione di obiettivi e percorsi assistenziali, strumenti di valutazione della qualità assistenziale, linee guida e audit e strumenti analoghi” (Legge 189/12). Con l’istituzione delle AFT
su tutto il territorio nazionale si modificano e si
implementano in modo sostanziale alcuni aspetti fondamentali del sistema delle Cure Primarie
pediatriche: la clinical governance, il coordinamento del sistema, la rete informatica, l’associazionismo diffuso come superamento del modello
di lavoro individuale ed autoreferenziale.
I criteri generali di composizione delle AFT sono
definiti dagli AIR. La definizione dell’estensione e
la composizione in base alle specificità oro-geografiche e demografiche del territorio è condivisa
a livello aziendale, prevedendo di norma il riferimento all’ambito territoriale. Faranno parte delle
AFT tutti i Pediatri di Famiglia inseriti nel territorio
individuato.
I Pediatri della AFT nominano al loro interno un
Pediatra di Famiglia che svolge funzioni di coordinamento, senza poteri negoziali nei confronti
dell’Azienda, che rimangono di esclusiva competenza delle OO.SS..
Caratteristiche della AFT
• Sviluppo della clinical governance
4
• Affermazione dell’associazionismo funzionale
al raggiungimento di obiettivi
• Costituzione di rete informatica
• Sviluppo dell’integrazione professionale tra
Pediatri di Famiglia
• Perseguire standard assistenziali/professionali omogenei tra Pediatri di Famiglia
• Attuare una formazione continua
• Individuare necessità assistenziali specifiche
di un territorio
• Verificare il raggiungimento di obiettivi concordati
• Sviluppare e controllare percorsi diagnosticoterapeutici condivisi
Attività da implementare nelle AFT
Gli Accordi decentrati possono sviluppare all’interno delle AFT progettualità condivise, con particolare riferimento a:
• Valutazione dei bisogni della popolazione assistita in modo da programmare progettualità assistenziali aderenti alle esigenze del territorio;
• Monitoraggio del raggiungimento degli obiettivi sui vari progetti assistenziali (Progetto
Salute Infanzia, screening, sanità di iniziativa,
attività territoriali programmate, educazione
sanitaria, etc …);
• Monitoraggio di percorsi assistenziali concordati per le patologie acute e croniche;
• Valutazione di programmi di vaccinazione;
• Monitoraggio e promozione delle azioni
di Self-Help previste da Accordi Regionali/
Aziendali per il contenimento delle liste di attesa e per supportare la gestione dei pazienti
con patologia cronica ed acuta;
• Partecipazione a iniziative di ricerca (es.: studi epidemiologici tramite estrazione di dati
dalle cartelle informatizzate);
• Partecipazione a iniziative di formazione per
la valutazione dei percorsi di cura, validazione
degli indicatori e degli strumenti di valutazione;
• Progetti di standardizzazione delle informazioni (nomenclatore) e trasferibilità dei dati.
UCCP
(Unità Complesse di Cure Primarie)
La UCCP dell’area pediatrica (UCCP-p) rappresenta una struttura specialistica che eroga prestazioni assistenziali, in sede unica o con sede
editoriale
di riferimento, tramite il coordinamento e l’integrazione dei Pediatri di Famiglia, tra loro e con
altri professionisti di area pediatrica (specialisti
di ambito pediatrico, personale infermieristico ed
amministrativo, assistente sociale). Rappresenta
una evoluzione della strutturazione associativa
e va ad identificarsi nell’ambito dell’organizzazione distrettuale come un centro specialistico di
riferimento, che eroga prestazioni assistenziali
complesse, utili a dare risposta alla maggior parte delle problematiche assistenziali del bambino
e dell’adolescente, limitando la necessità di ricorso a cure di secondo livello. In questo contesto
è possibile lo sviluppo di expertise da parte dei
Pediatri su particolari ambiti professionali dell’assistenza pediatrica (allergologia, diagnostica per
immagini, screening, ecc.) e della prevenzione.
All’interno della UCCP-p si realizza la presa in
carico globale del paziente pediatrico garantendo la continuità dell’assistenza nelle ore diurne
(8-20) e sviluppando l’integrazione funzionale
con gli altri professionisti del territorio e dell’ospedale.
Le modalità di costituzione delle UCCP-p sono definite dagli Accordi Regionali in base alle risorse
editoriale
disponibili, anche prevedendo un finanziamento
a budget a livello aziendale o distrettuale. Di norma e salvo diversi accordi, le UCCP-p erogano
l’assistenza attraverso l’utilizzo dei seguenti strumenti professionali:
• Rete informatica trasversale per la condivisione delle cartelle cliniche
• Raccordo con il sistema informatizzato aziendale per l’invio dei referti e dimissioni ospedaliere
• Personale di studio infermieristico pediatrico
ed amministrativo
• Dotazioni di self-help diagnostico ambulatoriale
• Corsie preferenziali per l’accesso alla diagnostica di laboratorio e di immagini per le patologie acute
• Modelli di comunicazione diretta ospedaleterritorio
• Percorsi condivisi di prioritarizzazione per le
consulenze specialistiche
• Percorsi diagnostico-terapeutici per patologa
cronica condivisi
• Percorsi di de-ospedalizzazione
• Calendario vaccinale
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Editoriale - Rassegna stampa
«Trascurati dalla bozza di Acn»:
i pediatri Fimp rivendicano la propria specificità
Tratto da “SOLE 24ORE SANITÀ” del 3 aprile 2014
«Scarsa attenzione alla specificità dell’assistenza
pediatrica, sia dal punto di vista organizzativo
che da quello professionale». è quanto lamentano i pediatri della Fimp dopo aver preso visione
della bozza Sisac per il rinnovo dell’Acn di tutta
l’area convenzionata.
In una nota, il presidente Giampietro Chiamenti
sottolinea quindi «difficoltà che dovremo affrontare in questa trattativa che ufficialmente si aprirà
il giorno 11 aprile. La bozza – prosegue – affronta una parte generale di metodo della trattativa
in cui si delineano aspetti comuni a tutte le categorie, per lasciare spazio successivamente a una
fase in cui i tavoli procederanno in parallelo. Nei
contenuti programmatici si rileva, purtroppo, una
scarsa attenzione alla specificità dell’assistenza
pediatrica, sia dal punto di vista organizzativo
che professionale. Unica eccezione è riportata
al penultimo comma della parte dedicata alla pediatria di famiglia dove si evidenzia la funzione
preventiva e la connessione con l’area ospedaliera per l’assistenza al cronico. Il testo della piattaforma per il rinnovo dell’Acn proposto sarà oggetto di una dettagliata analisi, ma possiamo fin
6
d’ora affermare che diversi passaggi non sono
accettabili».
La Fimp, argomentano ancora dal sindacato, crede nella validità del modello pediatrico italiano
disegnato sul bambino e sull’adolescente che
hanno le loro peculiarità rispetto all’adulto e, in
sede di trattativa marcherà le differenze rispetto
alla medicina di famiglia. Il modello pediatrico
italiano e quanto ottenuto finora grazie a questo
in termini di organizzazione, assistenza e salute
per l’età pediatrica non deve essere messo in discussione, ma semmai deve essere rilanciato con
il rinnovo dell’Acn.
Fimp, che ha promosso un coordinamento con le altre sigle (Simpef, Cipe, Smi Unps) avverte fin d’ora
le regioni che non accetterà ragionamenti finalizzati a tagli o svalutazioni delle risorse esistenti e a
un venir meno del modello assistenziale pediatrico.
Quanto ai costi della riforma, Fimp crede che la
politica debba valutare seriamente come sia compatibile realizzare una ristrutturazione articolata
senza risorse aggiuntive mantenendo un sistema di
cure primarie pediatriche gestibile e funzionale ai
bisogni emergenti dei bambini e degli adolescenti.
Trascurati dalla bozza di Acn
Editoriale - Rassegna stampa
Pediatria:
le linee guida Fimp per il rinnovo dell’Acn
Tratto da “SOLE 24ORE SANITÀ” del 19 maggio 2014
Pediatria d’iniziativa, self help, associazionismo su misura: questi alcuni dei punti cardine
dellelinee guida per la riorganizzazione dell’assisteza pediarica da presentare in sede di rinnovo contrattuale approvate dal 41° Congresso
Nazionale Sindacale Fimp (Federazione medici
pediatri), conclusosi ieri a Roma in occasione del
quale i pediatri hanno ribadito il loro organico
inserimento nelle cure primarie, ma con modelli
ad hoc.
Con l’apertura delle trattative per il rinnovo
dell’ACN – sottolinea una nota inviata oggi dalla Federazione, che si caratterizza per il duplice ruolo di organizzazione sindacale e società
scientifica – i pediatri si trovano davanti ad una
svolta epocale per la Pediatria di famiglia. In
tale ambito la Fimp individua le malattie rare, le
disabilità neuro-cognitive, i disturbi sensoriali, il
bambino immigrato, l’infanzia violata, l’inquinamento ambientale, il sostegno alle vaccinazioni, i
disturbi nutrizionali, gli stili di vita e la prevenzione degli incidenti nei diversi ambienti di vita tra
le problematiche emergenti per la professione, i
cui punti chiave sono riassunti nella parte introduttiva delle linee guida chiave.
Particolare risalto alla Pediatria d’iniziativa, realizzata in particolare attraverso il Progetto Salute
Infanzia implementato dalle varie Regioni secondo le esigenze locali (monitoraggio dello sviluppo
sensoriale, auxologico, psico-motorio, identificazione precoce delle malattie e disabilità, promozione delle vaccinazioni, interventi di educazione sanitaria, promozione di corretti stili di vita,
etc.). Sotto la lente anche i percorsi diagnosticoterapeutici per l’assistenza ai piccoli pazienti cronici avviati dalla pediatria di famiglia utilizzando
il “self-help” diagnostico e percorsi integrati con
i servizi specialistici territoriali di area pediatrica
e i modelli di gestione della patologia acuta declinati attraverso progetti consolidati ed elaborati
efficacemente in tutte le Regioni. Caratteristici di
questi ultimi, le forme associative (circa il 70%),
la contattabilità telefonica e la possibilità di eseguire esami diagnostici nel proprio ambulatorio
in grado di dare una risposta certa in tempi rapidi e risolvere negli studi del PdF la quasi totalità
dei problemi clinici che ne generano gli accessi.
«La legge 189/2012, nell’ambito di una riforma strutturale e organizzativa dell’assistenza territoriale introduce le Unità funzionali territoriali
(Aft) e le Unità complesse di cure primarie (Uccp)
senza alcuna distinzione tra l’assistenza in età
pediatrica e nell’età adulta, che invece hanno
una diversa specificità assistenziale dovuta alle
problematiche e alle esigenze delle varie età
(maggiore è la cronicità in età adulta, maggiore
è l’esigenza di una prevenzione strutturata in età
pediatrica)» – conclude la nota Fimp. Viceversa
– «Per le diverse caratteristiche assistenziali, le
Aft e le Uccp non possono avere per la Pediatria
la stessa impostazione che per la Medicina
Generale e vanno declinate secondo le esigenze dei pazienti in età pediatrica. La Pediatria di
Famiglia ha bisogno di modelli assistenziali appropriati e specifici per essere messa in grado di
perfezionare le attività svolte finore».
Pediatria: le linee guida Fimp per il rinnovo dell’Acn
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Editoriale - Rassegna stampa
Convenzioni/ Uccp «extrema ratio»: la proposta
dei pediatri pronta per la Sisac rilancia le Aft
Tratto da “SOLE 24ORE SANITÀ” del 29 maggio 2014
Le Aft, per i modelli e la progettualità su cui negli ultimi anni la pediatria italiana si è centrata,
di fatto sono già una realtà. Che peraltro ben si
attaglia ai numeri - esigui rispetto alle cifre della
medicina generale - e alle caratteristiche del territorio e della professione. Parte da questo assunto
la bozza di proposta che il 19 giugno la Fimp,
insieme alle altre sigle sindacali Cipe e Smi-Unp,
porterà al tavolo Sisac in vista della messa a punto della piattaforma negoziale.
Una proposta che di fatto contempla le Uccp
come extrema ratio, da realizzare solamente se
e quando possibile. E in ogni caso l’Unità complessa di cure primarie – per come la intendono i
Pls – si arricchirebbe di una «p» in più («Uccp-p»,
cioè pensata ad hoc per pazienti pediatrici), che
la connoti indiscutibilmente come «struttura specialistica che eroga prestazioni assistenziali, in
sede unica o come sede di riferimento, tramite
il coordinamento e l’integrazione dei pediatri di
famiglia, tra loro o con altri professionisti di area
pediatrica (specialisti di ambito pediatrico, personale infermieristico e amministrativo, assistente
sociale)».
«Di fatto – spiega il presidente Fimp Giampietro
Chiamenti – le Uccp si configurano come un
ambulatorio a valenza essenzialmente erogativa. Una realtà che è stata pensata nella legge
Balduzzi per la medicina di famiglia, dove le caratteristiche assistenziali e la numerosità di colleghi e pazienti è decisamente superiore, ma che
8
solo in alcuni casi e in presenza di determinate
caratteristiche può essere mutuata nell’ambito pediatrico. Dove, ormai da anni, abbiamo invece
messo in campo realtà che con delle Aft, se non
ancora il nome, presentano molti tratti. Penso ad
esempio al nuovo modello di sanità di inziativa
già attuato dai colleghi, o alla progettualità che
caratterizza ad esempio le inziative nelle scuole
o con le famiglie. O, infine, alla piccola diagnostica che ci consente di soddisfare la richiesta di
cura dei pazienti senza inviarli in ospedale».
Per le Aft modello FIMP i pediatri nominerebbero
un pediatra di famiglia con funzioni di coordinamento, senza poteri negoziali nei confronti dell’azienda, che rimangono di esclusiva competenza
dei sindacati. Le modalità di costituzione delle
Uccp-p sarebbero invece definite dagli accordi
regionali in base alle risorse disponibili, «anche
prevedendo un finanziamento a budget a livello
aziendale o distrettuale».
«Resta fermo in ogni caso – e qui sono d’accordo tutte le sigle sindacali, compresa la Simpef
che ha scelto di andare sola al tavolo Sisac –
che l’accordo non potrà chiudersi al ribasso. «Se
quella in corso è una trattativa che mira soprattutto al riordino organizzativo delle cure primarie
– precisa Chiamenti – resta fermo che prevedere
le Uccp comporterà necessariamente una redistribuzione delle risorse e con ogni probabilità l’impiego di fondi aggiuntivi per realizzare i nuovi
servizi».
Convenzioni/ Uccp «extrema ratio»
PREPARIAMOCI
AL BAMBINO
DI DOMANI
VIII CONGRESSO
NAZIONALE FIMP
MILANO
2 > 4 OTTOBRE
2014
GIAMPIETRO CHIAMENTI Presidente
2
SEGRETERIA NAZIONALE
Presidente Giampietro Chiamenti
Vice presidente
Paolo Biasci
Luigi Nigri
Segretari
Domenico Careddu
Giovanni Cerimoniale
Giuseppe Di Mauro
Costantino Gobbi
Adolfo Porto
Giovanni Semprini
COMITATO TECNICO SCIENTIFICO
ORGANIZZATIVO FIMP
Coordinatore Giuseppe Di Mauro
Componenti
Domenico Careddu, Teresa Cazzato, Giovanni Cerimoniale,
Adima Lamborghini, Milena Lo Giudice,
Donella Prosperi, Walter Spanavello
3
NOI PEDIATRI, AVREMMO POTUTO PREVEDERE
I CAMBIAMENTI CHE SONO INTERCORSI
NELLA NOSTRA PROFESSIONE NELL’ARCO
DEGLI ULTIMI DECENNI?
Alcuni farmaci di uso quotidiano sono pressoché in disuso
e/o scomparsi ed interventi routinari oggi sono superati. Malattie quali
il morbillo, la malattia reumatica e l’epiglottite non sono più temute
e mortali, anzi sono quasi prossime alla eradicazione grazie alla
prevenzione, a nuovi farmaci ed ausili diagnostici innovativi.
Possiamo solo ipotizzare come cambierà il nostro lavoro nei prossimi
decenni. Probabilmente chiariremo che molte malattie non sono
singole entità nosologiche, ma grazie alla ricerca su base genetica,
ciascuna avrà una propria eziologia ed un trattamento ottimale.
La ricerca in merito sta chiarendo il ruolo dei determinanti ambientali
epigenetici nello scatenare l’espressione di specifici genotipi,
prima o dopo la nascita.
Valuteremo, classificheremo e adatteremo la terapia per i disturbi
del comportamento, dall’autismo all’ADHD, con nuove metodologie
diagnostiche scientificamente validate nel preciso intento di
superare lo standard diagnostico attuale. La semeiotica tradizionale,
un tempo strumento di diagnosi di molte malattie, sarà affiancata
da un crescente supporto tecnologico.
Già oggi la cartella clinica elettronica è entrata a far parte
del quotidiano del pediatra e questo è solo il primo passo verso la
dematerializzazione e la registrazione elettronica dei dati, che porterà
a migliorare l’efficienza ed a ridurre gli errori in Medicina. Tuttavia,
dovremo essere pronti ad arginare il crescente rischio di trasformare la
cura del bambino in una “medicina organicista” riportandola sui binari
della “medicina olistica” guardando il bambino nella sua interezza.
La Pediatria sarà chiamata a prendere posizione su grandi controversie,
quali l’uso di farmaci per “migliorare” il QI, l’umore,
le prestazioni fisiche, lo stato di benessere. Le evidenze dimostreranno
che molte condizioni borderline non sono vere patologie; scopriremo
che l’obesità è caratterizzata da molti sottotipi genetici diversi
ed alcuni rispondono alle restrizioni dietetiche meglio di altri.
4
Le resistenze antibiotiche diventeranno un problema crescente,
soprattutto perché sempre meno nuovi farmaci sono disponibili per
i bambini: il numero di nuovi prodotti farmaceutici destinati ai bambini
è in diminuzione rispetto a quelli studiati per gli anziani, la nuova
frontiera sarà quella dei farmaci personalizzati. La maggiore evoluzione
sarà nel campo dei vaccini: molti diventeranno orali o intranasali
riducendo il numero delle iniezioni attualmente necessarie.
Lo stato di benessere dei bambini nella nostra società dipenderà
strettamente dalle politiche sociali e dal sostegno alla famiglia che la
società saprà garantire, contrastando le crescenti difficoltà economiche.
I bambini, sempre di meno e sempre più preziosi, ora più che mai,
nascono in grande maggioranza dalle famiglie più povere,
che abitano nei quartieri più popolari, che debbono fronteggiare
ogni forma di svantaggio economico, sociale e culturale.
Il Garante per l’Infanzia e l’Associazione Save the Children hanno
dichiarato che almeno 723.000 minori in Italia vive in uno stato di povertà
assoluta. Essi rappresentano veramente “gli ultimi”. L’Unicef parla senza
mezzi termini di “emergenza infanzia”.
I NOSTRI BAMBINI SARANNO COMUNQUE SEMPRE
PIÙ SANI, GRAZIE AI CONTINUI PROGRESSI
NEL CAMPO DELLE VACCINAZIONI, DELLA SANITÀ
PUBBLICA, DELLA MEDICINA PREVENTIVA,
DELLA TECNOLOGIA, DEI FARMACI E DELLA
APPLICAZIONE DI PROTOCOLLI EVIDENCE-BASED.
Eppure dovremo confrontarci con bambini affetti da malattie insidiose,
subdole, poco comuni, di fronte alle quali dovremo applicare scienza,
EBM e giudizio ragionato, basato sull’alleanza terapeutica
e sul rapporto di fiducia.
Insomma, come pediatri dovremo essere aperti all’innovazione,
alla ricerca, essere aggiornati sulle evidenze scientifiche e soprattutto
sulle prove di efficacia, ma soprattutto sostenere i cambiamenti della
famiglia e del bambino nel corso della sua crescita, con la certezza
che il Pediatra resterà il professionista che, affianco della famiglia,
accompagnerà sempre il bambino di ogni domani.
5
CORSO PRECONGRESSUALE
Niente Male Junior
LA TERAPIA DEL DOLORE NEL BAMBINO
Formazione dei Formatori
MILANO 1>2 OTTOBRE 2014
“La terapia del dolore nel bambino” si sviluppa attraverso
un intervento formativo su un gruppo di 50 pediatri
(25 di famiglia e 25 ospedalieri) che, a loro volta,
hanno il compito di formare a livello regionale nell’ambito di un progetto pilota - 60 pediatri di famiglia
per ciascuna regione.
PROGRAMMA
PRIMA GIORNATA • SALA MONTI
8.30-9.00
9.00-9.30
9.30-9.50
9.50-10.30
10.30-10.45
10.45-11.15
11.15 -11.45
11.45-12.15
12.15-13.00
13.00-14.00
14.00-14.30
14.30-15.30
15.30-16.15
16.15-16.30
16.30-17.00
17.00-18.00
18.00-18.30
Saluti e Introduzione del Corso:
G. Cerimoniale
Presentazione dell’iniziativa
e contratto d’aula • F. Benini, M. Gangemi
Stato dell’arte in Italia e Legge 38/2010
M. Spizzichino
Glossario • F. Benini
BREAK
Principi di anatomia e fisiologia
Neurofisiologica • F. Benini
Peculiarità in ambito neonatale
P. Papacci
Valutazione e misurazione del dolore
in ambito pediatrico • E. Barbi, L. Manfredini
Abilitazione all’uso dei metodi algometrici
in età pediatrica • F. Benini
PAUSA PRANZO
Valutazione del dolore in ambito neonatale
P. Papacci
Dolore in ambito pediatrico: la diagnosi
E. Barbi
Terapia Non farmacologica
F. Benini, P. Papacci
BREAK
Trattamento del dolore in pediatria:
Situazione attuale
M. Giuliano
Terapia farmacologica
E. Barbi, L. Manfredini
Discussione e Criticità formative
M. Gangemi
1-2 OTTOBRE
SECONDA GIORNATA • SALA MONTI
Trattamento del dolore nel neonato:
Terapia farmacologica
P. Papacci
09.00-10.00 Dolore procedurale e miscela
protossido-ossigeno
F. Borrometi
10.00-10.15 BREAK
10.15-11.15 Dolore acuto casi clinici (dolore
postoperatorio, dolore addominale)
E. Barbi, P. Papacci
8.30-9.00
Lavoro a piccoli gruppi e restituzione
11.15 -12.15 Dolore cronico casi clinici
(dolore ricorrenti, dolore oncologico)
F. Benini, L. Manfredini
Lavoro a piccoli gruppi e restituzione
12.15-13.30 Raccolta criticità ed organizzazione
del percorso formativo
M. Gangemi, F. Benini
6
CORSO RESIDENZIALE ECM
IL COUNSELLING E LO SVILUPPO
PSICO-RELAZIONALE:IL RUOLO DEL PEDIATRA
PRIMA GIORNATA – GIOVEDÌ 2 OTTOBRE
SALA 5 – ore 10.00-13.00;15.00-19.00
IL COUNSELLING PFCC
Il semaforo relazionale
Empatia
L’ascolto
L’assertività
Strategie comunicative
RELATORI
R. Arigliani
D. Consales
R. Arigliani
D. Consales
R. Arigliani
SECONDA GIORNATA – VENERDÌ 3 OTTOBRE
SALA 5 – ore 09.00-13.00;15.00-19.00
LO SVILUPPO PSICO-RELAZIONALE DEI BAMBINI
I bambini e il loro carattere
Le tappe di sviluppo psicorelazionale del bambino
I touchpoints pediatra-bambino
I linguaggi dell’amore: i segreti della felicità
RELATORI
E. Aceti
E. Aceti
R. Arigliani
R. Arigliani
TERZA GIORNATA – SABATO 4 OTTOBRE
SALA 5 – ore 09.00-13.00;15.00-17.00
TRA SVILUPPO E DIRITTI VIOLATI
Le regole e lo sviluppo del bambino
L’intelligenza emotiva: la costruzione del successo
Le dinamiche della violenza sui bambini
Il pediatra mediatore relazionale
Andiamo via con....
RELATORI
R. Gilardi
R. Arigliani
Don F. di Noto
R. Arigliani
R. Arigliani-R. Gilardi-Don F. di Noto
COORDINATORE
E RESPONSABILE FORMAZIONE
Raffaele Arigliani
Pediatra, Direttore della IMR, professore a contratto
Università Politecnica delle Marche e presso Università
degli Studi Federico II di Napoli, già Presidente
della Commissione Counselling SIP
7
GIOVEDÌ 2 OTTOBRE 2014
PLENARIA
dalle 12.30 alle 14.30
Spazio riservato alla registrazione dei partecipanti,
ad eventuali mini-corsi pre-congressuali ed altre attività
individuate sulla base delle esigenze della FIMP
dalle 14.00 alle 15.00
Sessione (da definire)
ore 15.00-15.30
Apertura • Saluto del Presidente • Saluto delle Autorità
Saluto del Segretario Provinciale • Saluto del Segretario Regionale
ore 15.30-17.30
Tavola rotonda in Plenaria
RIORGANIZZAZIONE
DELL’ASSISTENZA
PRIMARIA PER LA SALUTE
DEL BAMBINO DI DOMANI
Beatrice Lorenzin Ministro della Salute
Giampietro Chiamenti Presidente FIMP
Giovanni Corsello Presidente SIP
Emilia Grazia De Biasi Presidente
Commissione Sanità e Igiene al Senato
Giacomo Milillo Segretario Generale
Nazionale FIMMG
Claudio Montaldo Presidente del Comitato
di Settore Regioni - Sanità
ore 17.30 • 19.30 / TAVOLA ROTONDA
“PREPARIAMOCI
AL BAMBINO DI DOMANI”.
conduce: Massimo Gramellini
PARLIAMO DI…
• Curare il bambino: quando è la mamma
a decidere
Adima Lamborghini
• Il bambino di domani nella Società
multietnica
Milena Lo Giudice
• Malattie rare ma bambini unici
• Gli altri volti del maltrattamento
• La nuova figura del Pediatra
Giuseppe Di Mauro
8
VENERDÌ 3 OTTOBRE 2014
PLENARIA
SALA 3
SALA 1
SALA 2
NUTRIZIONE
E PREVENZIONE
GASTROENTEROLOGIA
PRATICA
NON È MAI TROPPO TARDI PILLOLE
PER IMPARARE A...
conduttori: M.Giovannini / R. Piazzolla
conduttori: G. Coppola / G. Semprini
conduttori: T. Rongai / G. Giancola
conduttori: M. Catellani / P. Lubrano
•Allattamento al seno
effetti preventivi
G. Banderali
•Diarrea: oltre
la reidratazione...
F. Salvini
• Rileggere l’emocromo
B. Nobili
•Formule per bambini
speciali
P. Lionetti
•Il reflusso
gastroesofageo:
quando è malattia?
R. Francavilla
• La sicurezza nelle
scuole:protocollo di
intesa MIUR – Autorità
Garante – FIMP
D. Careddu, S. Russo
9.00-10.30
•Alimentazione
complementare Timing alimenti solidi
V.L. Miniello
•Nutrizione dall’età
prescolare
all’adolescenza
E.Verduci
•Le indicazioni
all’endoscopia: quando
guardarci dentro
G.L. de’Angelis
• Eseguire l’esame
posturale
dell’adolescente
R. Antenucci
• La sicurezza del
bambino dentro casa
• Eseguire l’esame clinico L. Peccarisi
cardiologico
• La sicurezza del
E. Chiappa
bambino fuori casa
F. Pastore
• Una opportunità
contrattuale per
il pediatra
A. Ferrando
•Nutrizione pediatrica
transculturale
M.R. Sisto
10.45-12.30
ENDOCRINOLOGIA
AMBIENTE
E STILI DI VITA
NEFRO-UROLOGIA
MEDICINA PEDIATRICA
INTEGRATA
conduttori: M.G. Sapia / P.Tucci
conduttori: C. Gobbi / V. Flori
conduttore: G. Marostica / S. Angeloni
conduttori: S. Bernasconi / L.Nigri
•Dalla genetica
all’epigenetica:
un nuovo modello di
prevenzione primaria
E. Burgio
•Ho il sangue nelle urine
G. Montini
•Evidenze scientifiche
in omeopatia
T. Di Giampietro
•La S. Klinefelter
e la S. Turner: dal
sospetto diagnostico
alla gestione
L. Perrone
•La Mission ambientale
del pediatra di famiglia
M. Generoso
•Primary prevention: un
possibile ruolo-chiave
per la pediatria
di famiglia
E. Burgio
•Endocrine Disruptors
e Patologia Endocrina
Pediatrica, il progetto
PERSUADED
S. Cianfarani
•Discussione generale
•IVU e minzione
disfunzionale
G. Masnata
•Ecografia diagnostica:
è cambiato qualcosa?
R. Agostiniani
•La Fitoterapia di domani
D. Careddu
•Low Dose nelle IRR
A. Arrighi
•Indagine sull’uso delle
medicine complementari
/non convenzionali
nei bambini affetti da
malattia cronica
L. Zanino
•Steptococcus Salivarius
K12: impiego clinico
in età pediatrica
D. Careddu
•Pubertà precoce
A. Gulino
•I ritardi di crescita
G. Saggese
9
SALA 1
SALA 2
SALA 3
VACCINI
E VACCINAZIONI
NEUROPSICHIATRIA
INFANTILE.Le disabilità
neurocognitive in età
evolutiva
PNEUMOALLERGOLOGIA
PILLOLE
conduttori: T. Cazzato / A. Palma
conduttori: C. Rachele / D. Perri
conduttori: G. Cerimoniale / F.Turrà
conduttori: G. Pusceddu / R. Rosignoli
•L’ultimo nato: il vaccino
anti-Meningococco B
G. Bona
Nuovi strumenti per:
•La diagnosi precoce
dei disturbi dello
spettro autistico
R. Militerni
• L’allergia alimentare:
veri e falsi miti
D. Ghiglioni
• Ipertensione arteriosa
in età evolutiva
M. Giussani
• Il futuro del bambino
con wheezing
S. Barberi
• Ho i grassi nel sangue
E. Miraglia del Giudice
PLENARIA
14.30-16.30
•Vaccino antiHPV:
anche nel maschio?
G. Conforti
•Il ruolo del carriage
C. Azzari
•Vaccino anti-Rotavirus:
facciamo il punto
G.V. Zuccotti
•Le difficoltà
di apprendimento
(le strategie didattiche
e i potenziamenti
educativi)
D. Lucangeli
•I disturbi del linguaggio
e i disturbi specifici di
apprendimento (Clinica
e strumenti per la
diagnosi precoce
nell’ambulatorio del
pediatra)
A. Gagliano
• L’aerosol e i suoi
apparecchi
A. Kantar
•Educazione alla Lettura
G. Malgaroli
• La tosse acuta: il parere
dello specialista
A. Zanasi
16.45-18.30
TUTTO DA VEDERE
HO IL MAL DI TESTA
L’ALIMENTO
COME FARMACO
FARMACOTERAPIA
conduttori: R. Moggio / P. Biasci
conduttori: M.Betta / A. Porto
conduttori: D. Prosperi / M.P. Graziani
conduttori: G. Mazzola / F. Pisetta
• Una faccia
una sindrome
A. Selicorni
• Il punto di vista
dell’oculista
P. Nucci
• Nutrigenomica
e nutraceutica
C. Sirtori
•La terapia
della tubercolosi
A.Villani
• Dermatologia
per immagini
F. Arcangeli
• Il punto di vista
dell’otorino
F. Pia
• L’acqua quale
complemento di una
nutrizione equilibrata
F. Comaita
•I farmaci biologici.
Cosa deve sapere il
Pediatra di Famiglia
G.L. Marseglia
• Il punto di vista
del neurologo
P. A. Battistella
SALA 5
9.00-13.00 e 15.00-19.00
LO SVILUPPO
PSICO-RELAZIONALE
DEI BAMBINI
• Probiotici
L.Terracciano
10
SABATO 4 OTTOBRE 2014
PLENARIA
SALA 1
SALA 2
9.00-10.30
SALA 3
9.00-13.00
L’ ADOLESCENTE
NON È MAI TROPPO TARDI
PER IMPARARE A...
“LINEE GUIDA
E CONSENSUS” UNO
STRUMENTO PER LA
PRATICA QUOTIDIANA
CORSO DI
OSTEOPATIA
conduttori: E. Sarra / P. Betti
conduttori: L. Basile / G. Fasani
conduttori: M. Pettoello Mantovani /
M. Doria
conduttore: R.Turra / G.Troianiello
• La contraccezione
nell’adolescente
F. Privitera
• Rileggere l’emocromo.
F. Rossi
• Uso giudizioso
degli antibiotici
nelle infezioni delle
vie respiratorie
S. Esposito, N. Principi
• Saluti e Introduzione
I. Furlan
• Adolescenti, generi
a confronto
M. Picca, M.Tucci
•Le problematiche dei
nuovi modelli familiari
P.G. Macrì
• Eseguire l’esame
posturale
dell’adolescente
R. Antenucci
• La gestione delle
Linfoadenopatie
• Eseguire l’esame clinico E. Chiappini
cardiologico
E. Chiappa
• La prevenzione
delle allergie alimentari
e respiratorie
A. Martelli
• L’uso degli steroidi
inalatori
D. Peroni
10.45-12.30
SCRIPTA MANENT
HO IL MAL DI TESTA
conduttori: M. Gnecchi / M. Mariani
conduttori: A. D’Avino / V. Spanavello
• Responsabilità
professionale: cosa
è cambiato e cosa
potrebbe ancora
cambiare
P.G. Macrì
• Il punto di vista
dell’oculista
P. Nucci
• Il punto di vista
dell’otorino
F. Pia
• Il sito personale e i blog• Il punto di vista
Opportunità e rischi
del neurologo
P. A. Battistella
SALA 4
SALA 5
9.30-12.30
9.00-13.00 e 15.00-17.00
COMUNICAZIONI ORALI, SVILUPPO
ATTIVITÀ E PROGETTI DEI E DIRITTI VIOLATI
PEDIATRI DI FAMIGLIA
• Il razionale osteopatico
P. Marino
• Neurochirurgia
pediatrica ed osteopatia
F. Giordano
• Le plagiocefalee
G. Raguzzoni
• Studio prospettico
su problematiche legate
al cordone ombelicale
R. Longo
• Gestione dei prematuri
A. Manzotti
• Case Study
L’ECOGRAFIA
E. Fiorio
NELL’AMBULATORIO DEL
• Trattamento
PEDIATRA DI FAMIGLIA
osteopatico nell’asma
conduttori: F. Campo / L.Venturelli
T. Rizzo
• Il ruolo dell’ecografia
addominale
Consegna diplomi corso
nella pratica clinica
II edizione corso
F. Moramarco
Osteopatia Pediatrica
• Gli screening ecografici
S. Bonforte
• L’ecografia polmonare
come estensione
dell’esame clinico
V.A. Caiulo
Saluti e chiusura
dei lavori
11
TIPOLOGIA D’ISCRIZIONE
QUOTE D’ISCRIZIONE (+ IVA 22%)
ENTRO IL 31/07/2014
DOPO IL 31/07/2014
ENTRO IL 15/09/2014
ON SITE
CONGRESSO NAZIONALE FIMP
“PREPARIAMOCI AL BAMBINO DI DOMANI”
f 500,00
f 600,00
f 600,00
STUDENTI - LAUREANDI
FREE
FREE
FREE
La QUOTA ISCRIZIONE comprende:iscrizione al congresso, partecipazione alle sessioni scientifiche,
dalle 12.30 di giovedì 02/10 alle 12.30 di sabato 04/10, kit congressuale, attestato di partecipazione,
coffee break, light lunches.
QUOTA D'ISCRIZIONE (+ IVA 22%)
CORSO DI FORMAZIONE
“Il Counselling e lo sviluppo psico-relazionale:
f 450,00
il ruolo del Pediatra”
La QUOTA ISCRIZIONE comprende: accreditamento ECM, iscrizione al corso, dalle 10.00
di giovedì 02/10 alle 17.00 di sabato 04/10, attestato di partecipazione, coffee break, light lunches.
Non da diritto all’accesso ai lavori congressuali.
QUOTA D’ISCRIZIONE (+ IVA 22%)
CORSO DI OSTEOPATIA
f 50,00
La QUOTA ISCRIZIONE comprende: accreditamento ECM, iscrizione al corso, dalle 09.00 alle 13.00
di sabato 04/10, attestato di partecipazione. Non da diritto all’accesso ai lavori congressuali.
PACCHETTO ISCRIZIONE & SOGGIORNO (+ IVA 22%)
QUOTA UNICA
ENTRO IL 31 LUGLIO
CONGRESSO NAZIONALE FIMP
“PREPARIAMOCI AL BAMBINO DI DOMANI”
f 800,00
f 60,00 (suppl. camera doppia)
Il PACCHETTO ISCRIZIONE & SOGGIORNO comprende: iscrizione al congresso che da diritto
alla partecipazione alle sessioni scientifiche, dalle 12.30 di giovedì 02/10 alle 12.30 di sabato 04/10,
kit congressuale, attestato di partecipazione, coffee break, light lunches.
N.2 Pernottamenti in camera DUS in hotel 4 stelle (Milan Marriott Hotel, sede congressuale, già al completo)
Il PACCHETTO ISCRIZIONE & SOGGIORNO NON comprende: *Diritti di segreteria per camera f 25,00
(IVA 22% incl.) – *Ogni eventuale extra che sarà a carico dell'ospite e saldato al momento del check-out
direttamente in hotel.
SEDE CONGRESSUALE
MILAN MARRIOTT HOTEL
Viale Washington, 66 – t +39 02 48521
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COME RAGGIUNGERE LA SEDE
AEROPORTO DI MALPENSA – MXP
visita il sito MXP aeroporto
Airport Telefono: 39 02 74851
indicazioni stradali
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Stima taxi: 90 euro (solo andata)
AEROPORTO DI LINATE – LIN
visita il sito LIN aeroporto
Airport Telefono: 39 02 74851
indicazioni stradali
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Stima taxi: 35 euro (solo andata)
ORIO AL SERIO INTERNATIONAL AIRPORT – BGY
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Aeroporto Telefono: 39 035 3261 11
indicazioni stradali
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Stima taxi: 100 euro (solo andata)
PARCHEGGIO
Il parcheggio in loco, a pagamento:
con accesso diretto dalla hall
ALTRI MEZZI DI TRASPORTO
STAZIONE DELLA METROPOLITANA Wagner
STAZIONE FERROVIARIA Stazione di Cadorna
o Stazione Centrale
LINGUA
La lingua ufficiale del congresso è l’italiano
EVENTO con ACCREDITAMENTO E.C.M.
SITO DEL CONGRESSO
www.congressonazionalefimp2014.com
COORDINATORE COMITATO TECNICO SCIENTIFICO
ORGANIZZATIVO FIMP
Dr. Giuseppe Di Mauro
PER LE COMUNICAZIONI ORALI, ATTIVITÀ E PROGETTI
DEI PEDIATRI DI FAMIGLIA
Inviare tutta la documentazione al seguente
indirizzo entro e non oltre il 31 luglio:
SEGRETERIA ORGANIZZATIVA
International Congresses LTD srl
via Monte Asolone, 8 - 00195 Roma
Tel. 06/326943 centr.
[email protected]
[email protected]
SEGRETERIA ORGANIZZATIVA
International Congresses LTD srl
Via Monte Asolone, 8 • 00195 Roma
tel 06/326943 centr.
[email protected]
attività professionale
I Pediatri nelle Cure Primarie
La risposta della FIMP sul British Medical Journal
Michele Fiore
Pediatra di Famiglia - Genova
Pubblichiamo qui di seguito, la risposta della FIMP ad
un articolo pubblicato sul British Medical Journal il 30
aprile ultimo scorso (Fig. 1).
Dopo la lettera della FIMP potrete leggere un estratto
dell’articolo del Dr. Tomasz Tomasik e della risposta
che hanno dato i colleghi spagnoli.
Figura 1.
attività professionale
21
M. Fiore
Lettera FIMP al British Medical Journal
Come diciamo noi in Italia, ma si usa anche in altri pa-
Risposta ad articolo intitolato “Ritorno al comunismo:
esi, “Il bambino non è un piccolo adulto”. Ecco perché
permettere agli specialisti di lavorare nel Sistema delle
le scienze pediatriche hanno una storia lunga 200 anni.
cure primarie, sarà un passo indietro per la Polonia”.
In Europa, i sistemi e l’organizzazione delle cure primarie pediatriche sono molto eterogenei2,3. L’obiettivo delle
Michele Fiore, MD, PhD, Pediatra di Famiglia, Federazione Italiana Medici Pediatri (FIMP)
Stefano del Torso, MD, Pediatra di Famiglia, VicePresidente EAP (European Academy of Paediatrics), Delegato FIMP per i rapporti internazionali
Giampietro Chiamenti, MD, Pediatra di Famiglia, Presidente Federazione Italiana Medici Pediatri (FIMP)
Come già scritto da Concepción Sánchez Pina et al
Caro Direttore
alcuni articoli e almeno una revisione siste-
Abbiamo letto molto attentamente l’articolo dal titolo
matica sostengono che, nei paesi sviluppati, i
“Back to red: allowing specialists to provide primary
pediatri sono i professionisti più adatti nel for-
care would be a step backward for Poland”, scritto dal
nire l’assistenza ai soggetti in età pediatrica,
Dr. Tomasz Tomasik e pubblicato nella sezione Views
nell’ambito di un sistema di cure primarie5.
and Reviews del British Medical Journal
Un recente studio condotto in Molise per un periodo di
A partire dal 1978, il Servizio Sanitario Nazionale
3 anni (2007-2009), ha messo in comparazione, tra pe-
(SSN) italiano ha erogato un’assistenza pediatrica delle
diatri e medici di medicina generale, tutti i costi coinvolti
cure primarie attraverso i “pediatri di famiglia”. Il SSN
nella cura dei bambini da 6 a 16 anni (divisi in due grup-
italiano prevede che tutti i bambini scelgano un medico
pi: 6-11 anni e 11-16 anni) [6]. Sulla base del raffronto
di cure primarie, pediatra o medico di medicina gene-
dei costi sostenuti, lo studio ha mostrato che se tutti i bam-
rale, a seconda dell’età. I pediatri italiani operano nei
bini (circa 35.000 in Molise nella fascia di età soggetta
propri ambulatori, fornendo l’assistenza dalla nascita
a studio), fossero curati da un pediatra, il governo regio-
fino al 14° anno, e ricevono un compenso su base capi-
nale avrebbe risparmiato 6,5 milioni di euro. Tali risultati
taria. Per il paziente, i pediatri del SSN sono, di solito,
sono comprensibili se si considera che un medico che
l’unica modalità di accesso all’assistenza di secondo e
non ha avuto un training in pediatria è meno sicuro del
terzo livello nella fascia di età compresa fra 0 e 6 anni,
suo “processo decisionale” e quindi più facilmente pre-
mentre, fra 6 e 14 anni i genitori possono scegliere
scrive esami, farmaci e manda a ricovero ospedaliero.
fra un pediatra ed un medico di medicina generale (i
Pertanto, anche se ad una analisi superficiale potreb-
genitori italiani scelgono nell’87% dei casi un pediatra; dati non pubblicati)1. L’assistenza per le patologie
be sembrare che i costi del MMG siano inferiori, in
acute, croniche e per la prevenzione viene prestata, sia
Stato (costi finanziari) che dalle famiglie (costi emotivi
ambulatorialmente che con visite domiciliari, dai pedia-
e finanziari) sono assolutamente inaccettabili. Lo stesso
tri di famiglia italiani. Oltre all’assistenza ambulatoriale
studio ha indagato la cosiddetta “customer satisfaction”
e domiciliare per le forme acute, le sue responsabilità
(soddisfazione del paziente) attraverso un questionario
prevedono anche il coordinamento dell’assistenza per
somministrato a quelle famiglie i cui bambini erano o
i pazienti cronici, la consulenza con gli specialisti di
erano stati in cura da un pediatra o di un MMG. Le
branca, l’esecuzione di bilanci di salute e tutte le cer-
famiglie sono state invitate a confrontare le prestazioni
tificazioni relative alle attività scolastiche, all’assenza
dei medici in una serie di situazioni legate alle cure ed
dei genitori dal posto d lavoro, alle indennità e ai di-
al benessere del bambino. Anche se si tratta di risultati
ritti derivanti dallo stato sociale. Il vantaggio principale
preliminari, non c’è alcun dubbio che le famiglie prefe-
di questo sistema per la comunità è che tutti i bambini
riscono avere un pediatra per le cure dei propri figli. I
dispongono di un’assistenza sanitaria gratuita: i costi
dell’assistenza sono coperti con le entrate fiscali1.
genitori vogliono il meglio per i loro figli; i governi non
22
cure primarie pediatriche, in tutto il mondo, è quello di
fare prevenzione, fornire cure per le patologie acute,
gestire le malattie croniche e di essere i sostenitori (gli
“avvocati”) dei loro pazienti indipendentemente dallo
status sociale o culturale4.
nella loro risposta in questa sezione del BMJ,
realtà, nel lungo periodo le spese sostenute sia dallo
possono negare questo bisogno fondamentale.
attività professionale
I Pediatri nelle Cure Primarie
Infine andrebbe ricordato, ai funzionari governativi,
cosa sia lo sviluppo di un bambino fino alla fase di
adolescente e che è di fondamentale importanza pensare non solo al loro benessere immediato, ma anche
al loro futuro.
Bibliografia
1
del Torso S, Bussi R, DeWitt TG. Primary Care Pediatrics in Italy:
Eighteen Years of Clinical Care, Research, and Teaching Under a
National Health Service System. Pediatrics 1997;99;e8.
Katz M, Rubino A, Collier J et al. Demography of Pediatric
Primary Care in Europe: Delivery of Care and Training. Pediatrics
2002;109:788-96.
3
van Esso D, del Torso S, Hadjipanayis A et al. Paediatric primary care in Europe: variation between countries. Arch Dis Child
2010;95:791-5.
4
Touraine M. Health inequalities and France’s national health strategy.
The Lancet 2004; 383(9923); 1101-2.
5
Sanchez Pina C, Carrasco A, Villaizán C et al. Cite this as: BMJ
2014;348:g3030
http://www.bmj.com/content/348/bmj.
g3030?tab=responses
6
Jaeger-Roman E, Tenore A, Pettoello-Mantovani M. Letter to Italian
Parliament - Jaunuary 2012 http://ecpcp.eu/fileadmin/PDF/Letter_
to_Italian_Governmental_officials.pdf
2
PERSONAL VIEW
ha argomentato il Collegio, questi specialisti “non
Back to red: allowing specialists to provide primary
sono preparati a garantire delle cure complete, com-
care would be a step backward for Poland
plesse e coordinate a favore del paziente, della fami-
Tomasz Tomasik,
RITORNO AL COMUNISMO: PERMETTERE AI MEDICI INTERNISTI E AI PEDIATRI DI ACCEDERE AL
SISTEMA SANITARIO NAZIONALE, RIPOTEREBBE
LA POLONIA AI TEMPI DEL COMUNISMO.
Tomasz Tomasik, Jagiellonian University Medical
College, Poland, and president, College of Family
Physicians in Poland. [email protected]
La Polonia sta prendendo una decisione importante
circa il futuro dell’assistenza sanitaria primaria nel paese — non sulla base di evidenze scientifiche ma su
opinioni, pregiudizi e stereotipi. Alla fine del 2013, il
ministro della sanità, Bartosz Arłukowicz, ha proposto
degli emendamenti di legge che consentirebbero agli
specialisti in malattie interne e pediatria di lavorare nel
sistema sanitario nazionale, come medici delle cure primarie. La Camera bassa del Parlamento ha approvato
questi emendamenti il 21 marzo 2014 e la Camera
glia e della Comunità. “In aggiunta, essi fornirebbero
un trattamento episodico e sarebbero responsabili di
ricoveri ospedalieri impropri, soprattutto per quel che
riguarda le patologie acute.” L’introduzione di pediatri
e internisti nelle cure primarie determinerebbe ulteriori
rinvii agli specialisti perché possono fornire una ristretta gamma di servizi e non hanno competenze in settori
quali la salute delle donne, salute mentale o chirurgia minore. La legge introdotta nel 2007, consente, in
Polonia, a due tipologie di medici di fornire la cosiddetta assistenza primaria: medici che si sono specializzati in Medicina di Famiglia (equivalente a medici
di medicina generale) e medici che “hanno acquisito
i diritti.” Nessuna valutazione globale della domanda
e dell’offerta dei medici di assistenza primaria è stata
mai pubblicata. Basandosi principalmente sulla letteratura grigia, stimo che nel 2013 dei 25 000 medici
che forniscono assistenza primaria, 8 000 medici di
famiglia, 7300 sono internisti e 5100 sono pediatri; il
alta il 10 aprile. Il Presidente, Bronisław Komorowski,
resto è occupato da altri specialisti. Il numero medio di
sta valutando l’adozione di questa nuova legge. Se
pazienti è di 1423. Sempre nel 2013 si annoverano,
approvata, verrà restituito alla Polonia un sistema di
circa 50 medici di famiglia, con certificato che di qua-
cure primarie simile al modello comunista di due de-
lifica ottenuto in paesi esteri. La Polonia ha il più basso
cenni fa, che Russia e Bielorussia usano ancora oggi. Il
numero di medici praticanti nell’Unione europea (2.2
Collegio dei Medici di Famiglia, di cui sono Presidente
per ogni 1000 persone) e anche l’attesa per le visite
e due associazioni di cure primarie (the Health Care
specialistiche è tra le più lunghe. L’introduzione di spe-
Employers’ Federation and the Employers’ Association)
cialisti in cure primarie non farà nulla per migliorare
si trovano in disaccordo con tale linea, perché, come
questa situazione.
attività professionale
23
M. Fiore
Risposta Pediatri spagnoli all’articolo
intitolato
più ricchi con un modello basato sulla Medicina di
“Ritorno al comunismo: permettere agli specialisti di
nibili come ad esempio la polmonite e l’asma, così
lavorare nel Sistema delle cure primarie, sarà un passo
come l’alto tasso di mortalità per alcune patolgie
indietro per la Polonia”
Concepción Sánchez Pina, Primary Care Pediatrician, Director of Spanish Annual Meeting on Primary Pediatric training. Carrasco Ángel (ECPCP
Delegate to Primary & Secondary Care Group of
the European Academy of Pediatrics (EAP), Villaizán Carmen ( Director of FAPap, on line Primary
Pediatric Care Program Training), Aparicio María
(AEPap Delegate in ECPCP), Sánchez Luis (European Confederation of Primary Care Pediatricians
(ECPCP) President), Domínguez Begoña (Spanish
Association of Pediatric Primary Care (AEPap) President). CS de Griñón, Grinón, Madrid. Spain
Caro Direttore,
abbiamo letto attentamente l’articolo scritto da Dr
Tomasz Tomasik. Per quanto riguarda il contenuto
dell’articolo vorremmo commentare alcune caratteristiche importanti:
• Nel secondo paragrafo il Prof. Tomasik sottoliena che il modello proposto è quello dell’attuale
Bielorussia e Russia, ma dimentica che la presenza
di pediatri delle cure primarie è una realtà in molti
paesi europei, tra cui Spagna, Francia, Germania,
Italia. In tutti questi paesi i pediatri dimostrano che
sono in grado di fornire cure incentrate sul paziente
e sulla comunità e sono in grado di occuparsi dei
loro pazienti non come piccoli adulti ma come neonati, bambini, ragazzi ed adolescenti.
• Nel quarto paragrafo il Prof. Toamsik asserisce
che i pediatri non sono pronti a dare assistenza
ad esempio alle donne. Siamo d’accordo. Ciò non
dimeno è lo stesso problema che i medici di medicina generale o medici di famiglia (FP) affrontano
quando forniscono assistenza ai bambini.
• Il resto dell’articolo fa il punto su situazioni particolari relative alla Polonia ma non parla di assistenza
primaria in età pediatrica. Vogliamo invece focalizzarci sul paziente, e dobbiamo sottolineare che
i risultati della presenza di pediatri nei sistemi di
Primary Care (PCP) misurati mediante indicatori di
salute e di soddisfazione familiare sono eccellenti
e migliori rispetto a quelli di alcuni paesi europei
24
Famiglia. La mortalità infantile per malattie preve-
acute quali malattie respiratorie e meningococciche presentano un ampio margine di miglioramento in alcuni paesi dell’Europa occidentale dove le
cure pediatriche sono a carico della Medicina di
Famiglia.
• Diversi studi e una revisione sistematica supportano
la tesi che i pediatri sono i professionisti medici più
adeguati nei paesi sviluppati per fornire assistenza
in età pediatrica, nell’ambito delle cure primarie,
mostrando migliori capacità di risoluzione per problematiche di salute molto frequenti in età pediatrica, e migliori risultati su attività di prevenzione e
tassi di copertura vaccinale più elevati.
Ci sentiamo di sottolineare che l’integrazione dei pediatri nei team di assistenza primaria in Polonia non
deve essere intesa come “ritorno al passato”. In realtà,
pensiamo che sia un progresso notevole per i bambini e le loro famiglie. I genitori polacchi saranno sicuramente lieti di avere la possibilità di scegliere un
pediatra nell’ambito del sistema delle cure primarie.
Invece della “one-size-fits-all” (traducibile con “una misura buona per tutte le taglie”, cioè un medico dell’adulto anche per l’età pediatrica), I bambini polacchi
beneficeranno indubbiamente dell’esperienza, della
dedizione e della conoscenza dei Pediatri delle cure
primarie quali attori qualificati ed avvocati per la salute del bambino.
Bibliografia
UNICEF Office of Research (2013). Child Wellbeing in Rich Countries:
A comparative overview, Innocenti Report Card 11, UNICEF Office
of Research, Florence. (http://www.unicefirc.org/publications/
pdf/rc11_eng.pdf).
Wolfe I, Thompson M, Gill P, Tamburlini G et al. Health services for
children in western Europe. Lancet 2013; 381:1224-34.
Van Esso D, del Torso S, Hadjipanayis A et al. Paediatric primary care in
Europe: variation between countries. Arch Dis Child 2010- 95:7915.
Buñuel Álvarez JC, García Vera C, González Rodríguez P et al. What
medical professional is the most adequate, in developed countries, to
provide health care to children in primary care? Systematic review. Rev
Pediatr Aten Primaria 2011-13:(Supl 21):s3s64.(free access at: http://
www.pap.es/files/11161430pdf/sup_21_ingles.pdf).
Bocquet A, Chalumeau M, Bollotte D et al. Comparison of prescriptions
by pediatricians and general practitioners: a population based study
in Franche Comté from the database of Regional Health Insurance.
Fund Arch Pediatr. 2005 Dec-12(12):168896. Epub 2005 Aug 15.
attività professionale
attività professionale
Certificazioni mediche
in ambito scolastico
Intesa tra Ufficio Scolastico Regionale per la Toscana
e la Federazione Regionale degli Ordini dei Medici
Protocollo firmato il 28 marzo 2014
dal dott. Antonio Panti - Presidente Federazione Regionale Toscana degli Ordini dei Medici e
la dott.ssa Giovanna Boda - Direttore Generale dell’Ufficio Scolastico Regionale per la Toscana
In considerazione delle frequenti richieste di chiari-
sia per motivi familiari o per partecipare a visite
menti in materia di certificazioni mediche che giun-
mediche o indagini clinico/strumentali;
gono all’Ordine dei Medici, sia da parte dei Medici
• fruizione di diete particolari per motivi religiosi;
che delle Direzioni Scolastiche, L’Ufficio Scolastico
• attività ginnico motorie, anche extracurriculari, nel-
Regionale per la Toscana e la Federazione Toscana
la scuola d’infanzia e primaria in quanto hanno
degli Ordini dei Medici hanno ritenuto opportuno di
carattere ludico-motorio;
concordare una linea condivisa in materia di certificazioni mediche che possono essere richieste dagli
• riammissione dopo assenze non dovute a malattia,
indipendentemente dalla loro durata.
Organi Scolastici.
Necessita una certificazione medica, in caso di:
Al fine di evitare inutili contenziosi sulla necessità e
• riammissione dopo assenza per malattia superio-
congruità delle richieste di certificazione si concorda
re a 5 giorni (DPR Presidente della Repubblica
primariamente di definire l’elenco di certificazioni che
1518/1967, art 42);
non hanno necessità di essere richieste, in quanto in
• partecipazione alle fasi provinciali e regionali dei
tali situazioni è sufficiente la giustificazione o richiesta
Giochi Sportivi Studenteschi e ad attività parasco-
dei genitori.
lastiche.
Non è necessaria alcuna certificazione medi-
In tali occasioni deve essere richiesto un certificato di
ca per:
idoneità alla pratica sportiva non agonistica.
• frequenza a lezioni di Educazione Fisica, in quanto
Per la partecipazione alle fasi nazionali dei Giochi
da considerare materia curriculare;
• entrata/uscita da scuola anticipata o posticipata
attività professionale
Sportivi Studenteschi necessita un certificato alla pratica sportiva agonistica.
25
Certificazioni mediche in ambito scolastico
Riammissione dopo assenza
per malattia superiore a 5 giorni
za scolastica per lunghi periodi; il Dirigente Scolastico
In base a quanto previsto dal DPR Presidente della
opportune per la permanenza negli ambienti scolastici
Repubblica 1518/1967, art 42 ed ulteriormente chia-
dell’allievo con suture o apparecchi gessati.
adotterà poi le eventuali misure organizzative ritenute
rito nell’Accordo tra Pediatri di Famiglia e Regione
Richiesta di Certificati di idoneità alla
24/01/2013) il Certificato di riammissione a scuola pratica sportiva non agonistica
Toscana (Comitato Regionale per la Pediatria del
è necessario dopo un’assenza per malattia di oltre cin-
La certificazione di idoneità per la pratica di attività spor-
que giorni (il rientro a scuola il 6° giorno non
tive non agonistiche, come previsto dall’art.1 del D.M.
richiede certificato!).
28/02/83 ed ulteriormente chiarito dall’allegato H del
I giorni festivi sono conteggiati solo se sono a cavallo
D.P.R 272/2000, nonché dalla L.98/2013 e successiva-
del periodo di malattia (esempi: 1. inizio assenza ve-
mente dalla L.125/2013, è richiesta nei seguenti casi:
nerdì, il rientro a scuola fino al mercoledì successivo
• per le attività fisico-sportive svolte in orario extra-
non richiede il certificato, dal giovedì successivo in poi
curricolare, con partecipazione attiva e responsa-
sì; 2. inizio assenza lunedì, il rientro a scuola il lunedì
bile dell’insegnante, finalizzate alla partecipazione
successivo non richiede il certificato, dal martedì suc-
a gare e campionati e caratterizzate da competi-
cessivo sì).
zioni tra atleti.
Nel calcolo dei giorni di assenza non vanno consi-
• per la partecipazione alle fasi successive a quella
derati i giorni delle vacanze (esempio: se l’alunno è
d’istituto e precedenti quella nazionale dei campio-
assente il primo giorno dopo qualsiasi tipologia di
nati Studenteschi.
vacanza, anche se era stato assente l’ultimo giorno
• per la partecipazione a manifestazioni sportive
di scuola precedente alla vacanza, non necessita il
organizzate da Enti pubblici o privati, nell’ambito
certificato).
di quanto programmato nel P.O.F. (Piano Offerta
Formativa).
Riammissione in caso di trattamento
con suture/medicazioni/apparecchi
gessati
Le richiesta di certificazione deve essere effettua-
Di norma la presenza di medicazioni/suture/apparec-
che l’alunno frequenterà.
chi gessati non controindica da un punto di vista medico
I certificati per la pratica di attività sportive non ago-
la frequenza in una comunità scolastica e pertanto non
nistiche sono rilasciati dal Pediatra di Famiglia o dal
richiede specifica certificazione; al massimo può essere
Medico di Medicina Generale.
prevista una dichiarazione di responsabilità dei genito-
La certificazione per la pratica di attività sportive
ri, per quanto attiene ad aspetti di natura non medica.
agonistica, prevista per la partecipazione alle fasi
Nel caso in cui la Scuola sia in possesso di un referto
nazionali dei Campionati Studenteschi è rilasciata
medico con indicazione di una prognosi, in seguito ad
dalle ASL locali o da strutture ambulatoriali private
eventi esterni o interni alla scuola come ad esempio
accreditate per la medicina dello sport (art. 4, punto
un infortunio, per la riammissione anticipata rispetto al
4, L.R. n° 35/03).
ta su apposito modulo firmato in originale dal
Dirigente Scolastico e dove sia esplicitata l’attività
periodo di prognosi di guarigione indicata è necessario un certificato dove sia specificato che da un punto
Si ribadisce che:
di vista medico non ci sono ostacoli a che l’alunno
• la certificazione non deve essere richiesta all’atto
possa frequentare le lezioni; il certificato non è richie-
dell’iscrizione scolastica, ma al momento della par-
sto se tale indicazione è contenuta nel referto medico
relativo all’incidente.
tecipazione alle attività sportive extracurriculari;
• il certificato di idoneità alla pratica sportiva non
La suddetta certificazione è necessaria per superare
agonistica ha validità di 1 anno e pertanto se l’a-
le norme antiinfortunistiche che, in presenza di una
lunno è già in possesso di tale certificazione prece-
specifica prognosi, di fatto impedirebbero la frequen-
dentemente rilasciata per la frequenza ad attività
26
attività professionale
Certificazioni mediche in ambito scolastico
sportive extrascolastiche, deve ritenersi valida se
rientra nel periodo di validità;
• se l’alunno è in possesso di un certificato di idoneità alla pratica sportiva agonistica, è da ritenere
valido per tutte la attività che prevedono una certificazione di idoneità non agonistica;
• non è necessaria alcuna certificazione per le attività ginnico motorie, anche extracurriculari, nella
scuola d’Infanzia e Primaria in quanto hanno carattere ludico-motorio e tale certificazione non è prevista dall’attuale normativa (L. 98/2013);
• per il rilascio del certificato di Idoneità alla pratica
sportiva non agonistica, il medico si atterrà alle disposizione normative vigenti.
Le suddette certificazioni dovranno essere prodotte in
originale o in copia conforme autenticata dal dirigente
scolastico.
Per facilitare un’uniformità di applicazione, si concordano i modelli di richiesta che gli Organi Scolastici
dovranno consegnare agli alunni interessati, da compilare e firmare in originale dal Dirigente Scolastico o
suo delegato.
Somministrazione di farmaci
a scuola
La somministrazione dei farmaci a scuola deve essere
resa possibile in presenza di un alunno affetto da una
patologia certificata, che ne prescriva l’assoluta necessità di erogazione in orario scolastico.
Attualmente la normativa di riferimento è rappresentata dalla delibera della Regione Toscana n. 112 del 20
febbraio 2012, che recepisce l’Accordo di collaborazione con l’Ufficio Scolastico Regionale siglato a seguito dell’Atto di Raccomandazioni del 25.11.2005,
a firma dei Ministri dell’Istruzione e della Salute pro
tempore.
La somministrazione di un farmaco a scuola per un
determinato alunno deve scaturire dalla definizione di
uno specifico “Piano Terapeutico”, predisposto dalla
scuola in collaborazione con i Servizi di Pediatria del-
attività professionale
le Aziende Sanitarie, dei Pediatri di Libera Scelta e/o
dei Medici di Medicina Generale, con l’indicazione di
criteri e modalità di erogazione.
La somministrazione di un farmaco può essere erogata da parte di personale adulto non sanitario nei
casi in cui essa si configuri come un’attività che non
richiede il possesso di cognizioni specialistiche di
tipo sanitario, né di discrezionalità tecnica da parte
dell’adulto che interviene nella somministrazione, in
relazione ai tempi, alla posologia e alle modalità di
somministrazione e di conservazione del farmaco.
Qualora, invece, la somministrazione del farmaco
preveda il possesso di cognizioni specialistiche o laddove sia necessario esercitare discrezionalità tecnica,
la competenza al riguardo spetta all’AUSL, che individuerà il personale e le modalità atte a garantire l’assistenza sanitaria qualificata durante l’orario scolastico.
Per attivare la somministrazione del farmaco in orario
scolastico è necessaria:
• richiesta della Famiglia;
• certificazione medica rilasciata dal Pediatra di
Famiglia o del Medico di Medicina Generale o di
un Medico dei Servizi di Pediatria delle Aziende
Sanitarie, che indichi lo stato di malattia dell’alunno e la prescrizione specifica dei farmaci da assumere, indicando se si tratta di farmaco salvavita o
indispensabile.
Ai fini della tutela della privacy non è necessaria l’esplicitazione della diagnosi.
La Direzione Scolastica si attiverà con la ASL di riferimento, nell’ambito della definizione del Piano terapeutico, per concordare l’attivazione, da parte dell’istituzione sanitaria, di corsi di formazione specifici per il
personale dichiaratosi disponibile alla somministrazione del farmaco.
Per facilitare un’uniformità di applicazione, si concordano dei modelli per la richiesta e per la certificazione, considerando che tutte le certificazioni possono essere prodotte anche in modelli diversi purché conformi
nel contenuto.
27
Allegato 1
Certificazioni mediche in ambito scolastico
CERTIFICAZIONE PER ATTIVITÀ SPORTIVA NON AGONISTICA IN
AMBITO SCOLASTICO
(L.125 30-10-2013 - L.R. 35/2003)
La scuola ………………………………………………………………………..……
CHIEDE
per il proprio allievo …………………………………………………………..……..
nato a: ………………………………………………………… il…………….……
il rilascio del certificato di idoneità alla pratica sportiva non agonistica
poiche ammesso a partecipare alle fasi successive a quella d’Istituto e precedenti quella
nazionale dei Campionati Studenteschi.
(specificare il tipo di attività che l’alunno svolgerà……………………………………)
per la frequenza ad attività fisico-sportive svolte in orario extra-curricolare, con
partecipazione attiva e responsabile dell’insegnante, finalizzate alla partecipazione a gare
e campionati e caratterizzate da competizioni tra atleti.
(specificare il tipo di attività che l’alunno svolgerà……………………………………)
per la partecipazione a manifestazioni sportive organizzate da Enti pubblici o privati,
nell’ambito di quanto programmato nel P.O.F. (Piano Offerta Formativa).
(specificare il tipo di attività che l’alunno svolgerà……………………………………)
Data Timbro della Scuola
………………………………
Firma Direttore o
Preside scolastico
………………………………..
Fac-simile Certificazione del Medico Curante
Certifico che l’alunno ……………………………………, risulta in stato di buona salute e
non presenta controindicazioni in atto alla pratica di attività sportive non agonistiche purchè
esse vengano iniziate in modo graduale, sotto la sorveglianza di personale qualificato.
Il presente certificato ha validità annuale dalla data del suo rilascio, salvo la comparsa di
eventuali eventi morbosi e/o traumatici
Data ……………… Timbro e Firma
del Medico Curante
………………………………..
Il Certificato di idoneità alla pratica sportiva non agonistica può essere prodotto anche in
modelli diversi purchè conformi al Fac-simile nel contenuto.
28
attività professionale
Certificazioni mediche in ambito scolastico
Allegato 2
DICHIARAZIONE PER LA RIAMMISSIONE IN CASO DI PRESENZA DI
MEDICAZIONI, SUTURE O APPARECCHI GESSATI
I sottoscritti …………………………………………………………………………….
genitori (o chi ne fa le veci) dell’alunno/a ………………………….……………… iscritto/a a
codesta Scuola, Classe ………….. Sez …….. Plesso ………………….
dichiarano
di assumersi piena responsabilità per il rientro a Scuola del proprio figlio/a che ha subito un
trauma recente, consapevoli di eventuali conseguenze derivanti dallo stare in comunità e
impegnandosi a conoscere e rispettare le prescrizioni previste nel regolamento di istituto e le
misure organizzative adottate dal Dirigente Scolastico ai fini della sicurezza dell’alunno
durante la permanenza nell’ambiente scolastico.
In fede
Firma dei genitori (o chi ne fa le veci)
attività professionale
29
Certificazioni mediche in ambito scolastico
Allegato 3
CERTIFICATO DI RIAMMISSIONE IN CASO DI TRATTAMENTO CON
SUTURE/MEDICAZIONI/APPARECCHI GESSATI
Si certifica che l’alunno ………………………..…………. nato il …………………..
In seguito all’infortunio o evento avvenuto il …………….. che ha comportato un trattamento
con prognosi di …….… giorni, non presenta da un punto di vista medico ostacoli alla
frequenza delle lezioni, ad esclusione della partecipazione ad attività motorie o di educazione
Fisica.
Si rilascia al genitore di ………………….su propria richiesta
In fede
Timbro e firma del medico
30
attività professionale
Certificazioni mediche in ambito scolastico
Allegato 4
RICHIESTA DI SOMMINISTRAZIONE FARMACO/I IN ORARIO
SCOLASTICO
Al Dirigente della Scuola ………………………………….. di ………………………
I sottoscritti ………………………………………………….. genitori (o chi ne fa le veci)
di …………………………………………………………………..……………………………..
frequentante la classe ……… …………………………
Constatata l’assoluta necessità, chiedono la somministrazione in ambito ed orario
scolastico dei farmaco/i
……………………………………………………………………………………………………….
come da allegata attestazione medica
Dichiarano che sarà loro cura consegnare il farmaco alla scuola, nonché informare
tempestivamente la scuola, quando il farmaco non dovrà essere più usato.
Firma dei genitori (o chi ne fa le veci)
……………………………………….
attività professionale
31
Allegato 5
Certificazioni mediche in ambito scolastico
CERTIFICAZIONE PER LA SOMMINISTRAZIONE DEI FARMACI IN
AMBITO SCOLASTICO
Si certifica che l’alunno ………………………………. nato il ……... per motivi di salute e
constatata l'assoluta necessità
! qualora si presentino i seguendi sintomi
……………………………………………………..…………………………
! nel seguente orario …… …………………………..
necessita della somministrazione in ambito ed orario scolastico
del farmaco ………………………………………..
alla dose ………………………………
con le seguenti modalità…………………………………………………………..
per il periodo ……………………………….
Il farmaco deve essere conservato in luogo sicuro, secondo le indicazioni riportate nella
confezione o nel foglietto illustrativo.
La somministrazione è indispensabile per la cura della malattia da cui il bambino è affetto e
l'impossibilità della sua somministrazione ne impedirebbe la frequenza in comunità.
Si rilascia al genitore di ………………….su propria richiesta
In fede
Timbro e firma del medico
Il Certificato per la somministrazione dei farmaci a scuola, può essere prodotto anche in
modelli diversi purché conformi nel contenuto.
Il nome commerciale del farmaco, le modalità di somministrazione,il dosaggio e la durata
della terapia possono essere anche essere prodotte separatamente dal certificato per la
somministrazione.
32
attività professionale
attività professionale
Assicurazione RC
a breve obbligatoria per tutti i professionisti
Giovanni Semprini1, Maria Pia Graziani2, Luciano Antonio Basile3
1
Pediatra di Famiglia - Genova, 2 Pediatra di Famiglia - Roma, 3 Pediatra di Famiglia - Rieti
Scade il 15 agosto 2014 la proroga di un anno (conte-
stati i primi a sostenere che il testo è di fatto “inemen-
nuta in un emendamento presente nella LEGGE 9 agosto
dabile”, quindi da rigettare in toto, in quanto colmo di
2013, n. 98 al Decreto del Fare) all’obbligo di stipulare
troppe criticità, la principale delle quali, il finanziamento
assicurazione RC e di renderne noti al cliente gli estremi
del fondo previsto, che dovrebbe essere sostenuto, oltre
e il massimale, al momento dell’assunzione dell’incarico.
che dai contributi volontari degli iscritti al fondo stesso,
(Furono introdotti dall’articolo 3, comma 5, lettera e)
dalle Compagnie assicurative che dovrebbero versare
del DL 138/2011, convertito nella Legge 148/2011).
annualmente nel fondo una percentuale, comunque non
L’obbligo è stato poi disciplinato, più nel dettaglio, dal
superiore al 4%, della totalità dei premi di RC incassati
Regolamento di riforma degli ordinamenti professio-
nell’anno precedente. Risulta ovvio che l’anno successivo
nali DPR 137 del7 agosto 2012(che ne stabiliva la
dette Compagnie potrebbero essere tentate di aumentare
decorrenza dal 15 agosto 2013 e ha chiarito che “la
il costo delle polizze di tutti gli assicurati. “Un’altra cri-
violazione del predetto obbligo, alle condizioni ivi sta-
ticità è rappresentata dal massimale previsto dal fondo
bilite, costituisce illecito disciplinare”.
di 1.000.000 di euro, troppo esiguo, a nostro avviso,
A queste disposizioni si è aggiunto l’art 3 del decreto
soprattutto per chi opera in ambito pediatrico e neonato-
Balduzzi (legge 8 novembre 2012) che regolamenta
logico, vista l’entità dei risarcimenti disposti dai Tribunali
la Responsabilità professionale dell’esercente le profes-
in caso di sinistro grave. Proprio per questo la polizza in
sioni sanitarie, stabilendo tra l’altro il seguente criterio:
convenzione FIAP prevede massimali da un minimo di
“determinare i casi nei quali, sulla base di definite ca-
1,5 milioni ad un massimo di 5 milioni di euro”.
tegorie di rischio professionale, prevedere l’obbligo,
Per noi PDF (ma anche per i MMG) l’interesse a questa
in capo ad un fondo appositamente costituito, di ga-
forma assicurativa istituzionale è relativo, in quanto il
rantire idonea copertura assicurativa agli esercenti le
provvedimento riguarderà principalmente altri colle-
professioni sanitarie”.
ghi, Ostetrici-Ginecologi e Chirurghi in primis, che
Di recente è stata poi diramata la bozza del DPR in cui
sono costretti a pagare premi molto alti o addirittura
di concerto con i sindacati e gli ordini professionali si
si trovano in difficoltà a trovare compagnie disposte a
doveva provvedere a dare seguito all’articolo succitato.
fornire loro adeguate coperture (anche oltre i 10.000
In teoria una cosa buona, in pratica le soluzioni proposte
euro annui). Tale fondo potrebbe essere utile, come tu-
si stanno rivelando inadeguate, infatti durante gli incon-
tela aggiuntiva, a quei pochi pediatri di Famiglia che
tri intersindacali a cui ha partecipato anche la FIMP per
esercitano attività extra area pediatrica magari a ri-
dovere istituzionale di tutela dei propri iscritti, è emerso
schio medio-elevato, non coperte dalle usuali polizze.
che sia Anaao, Assomed che Fismed, pur avendo pre-
In conclusione da Ferragosto dovrebbe scattare l’obbli-
sentato degli emendamenti alla bozza del decreto, sono
go assicurativo ma per fortuna, per la nostra attività,
attività professionale
33
G. Semprini, M.P. Graziani, L.A. Basile
abbiamo Fondazione FIAP che ha stipulato una con-
Per quanto riguarda la polizza di Responsabilità Civile
venzione per una buona assicurazione che ci tutela su
Professionale si ha la possibilità di scegliere fra tre opzioni:
tutti i versanti del nostro lavoro.
Opzione 1
Tale Convenzione consente di aderire a due polizze:
Massimale
Premio
Responsabilità Civile Professionale, con la Spett.le
€ 1.500.000,00
€ 450,00
TORUS, e la Tutela Legale, con la Spett.le ROLAND.
Le polizze ci tutelano nei confronti di tutti quegli eventi,
a noi non noti al momento della sottoscrizione, e che
possono dar luogo a richieste danni che potremmo
ricevere per la prima volta nel corso del periodo di
validità delle polizze stesse.
Si tratta di due contratti assicurativi che abbinano la
convenienza economica ad una normativa completa
ed adeguata alle esigenze della nostra categoria.
A titolo puramente esemplificativo e non limitativo,
sono comprese le seguenti estensioni di garanzia:
• Vaccinazioni (qualsiasi età, quindi eventuali richieste di genitori, per se stessi, comprese);
• Responsabilità Civile del Medico Sostituto;
• Interventi chirurgici ambulatoriali, che non richiedano anestesia totale;
• Presenza in sala parto in qualità di medico specialista in pediatria;
• Responsabilità Civile derivante dalla proprietà e/o
conduzione dello studio;
• Retroattività illimitata;
• Postuma per un periodo di tempo pari a quello in
cui è rimasto in essere il rapporto con la spett.le
Torus, con il massimo di 5 anni;
• Attività di Direttore Sanitario/Responsabile di Struttura
Complessa inclusa automaticamente se e solo se dichiarata e richiesta con il Modulo di Adesione;
• Spese legali con massimale per singolo procedimento, senza limiti per anno assicurativo;
• Chiamata in causa della Compagnia che ha in delega la polizza di Responsabilità Civile Professionale;
• Libera scelta dell’avvocato e del perito/consulente
• Ricorsi avverso sanzioni amministrative e provvedimenti dell’Ordine.
Avvertenza: L’estensione Retroattività Illimitata, che
è uno degli elementi che maggiormente contraddistinguono la nostra Convenzione, verrà probabilmente limitata dagli Assicuratori ad una operatività di 5 anni
a meno che i decreti attuativi della normativa vigente
attualmente in discussione non dispongano diversi e/o
maggiori periodi.
34
Opzione 2
Massimale
Premio
€ 2.500.000,00
€ 500,00
Opzione 3
Massimale
Premio
€ 5.000.000,00
€ 635,00
La polizza Tutela Legale prevede un massimale per
singolo procedimento di € 50.000,00 con un premio
annuo pari ad € 52,50.
Chi non fosse ancora iscritto a Fondazione FIAP dovrà
aggiungere ai premi suindicati la quota di adesione
annuale alla Fondazione stessa, pari ad € 1,00.
L’adesione alle due polizze avviene tramite la compilazione del Modulo di Adesione/Questionario ed al
conseguente pagamento del premio annuo relativo
all’opzione prescelta.
Tale modulo, unitamente alle note informative ed ai
Capitolati di Polizza, potrà essere scaricato dalla Sezione
Download del nostro sito: www.fondazionefiap.org
Il Modulo, debitamente compilato e sottoscritto, dovrà
essere inviato a mezzo mail o fax direttamente al nostro Broker, Stoker S.r.l., ai seguenti riferimenti: [email protected] – Fax 010.876721.
Stoker S.r.l. è a vostra disposizione per qualsiasi chiarimento e/o informazione relativa sia alla compilazione del Modulo di Adesione che alla normativa delle
due polizze. Potrete quindi contattare il Sig. Giacomo
Amadi o il Sig. Andrea Damonte al seguente numero
di telefono: 010.879296
Gli uffici di Fondazione FIAP sono a Vostra disposizione, dal lunedi al venerdi, dalle ore 10,30 alle 12,30
e dalle 14,30 alle 16,00 – Tel. 06.4403269 / Fax
06.99332014
Sinistri TOP, pochi ma costosi
I Sinistri con valore superiore a 500.000 euro sono stati nel
2012 solo il 1,7% del totale ma il 38,2% del costo totale.
In totale le denunce di questo tipo sono state 639 per un
totale di oltre 566 milioni di euro richiesti.
Una delle richieste per ridurre i costi assicurativi in sanità è
di imporre un tetto per legge alle richieste di risarcimento.
Attualmente si applica negli USA ma in nessun paese europeo.
Fonte: Marsh MedMal, V edizione, febbraio 2014.
attività professionale
approfondimenti e notizie
Focus on Pelargonium sidoides
Domenico Careddu*, Andrea Pettenazzo**
*Pediatra di Famiglia, Vice presidente SIMN (Società Italiana di Medicina Naturale)
** Pediatra, Dipartimento per la Salute della Donna e del Bambino, Azienda Ospedaliera –Università di Padova
Il genere Pelargonium è quello dei comuni gerani
ne presenti sulla superficie batterica (Streptococchi
ornamentali: le radici di alcune specie autoctone del
del gruppo A), impedendone l’adesione alle cellule
Sudafrica, P. sidoides e P. reniforme in particolare,
epiteliali e la loro successiva penetrazione all’interno
hanno una tradizione d’uso secolare presso quelle po-
delle stesse7. Questa specifica attività sembra essere
polazioni: sotto forma di infuso, sono utilizzate per il
mediata dalle Proantocianidine presenti nel fitocom-
trattamento di numerose patologie sia di tipo infettivo
plesso. Un altro possibile meccanismo di protezione,
(respiratorie e gastroenteriche) che di altro genere .
potrebbe essere legato a un incremento della motilità
La realizzazione di un estratto etanolico altamente
ciliare dell’epitelio respiratorio , così come evidenziato
selezionato e standardizzato, ottenuto dalle radici di
da studi preliminari in vitro che hanno valutato l’effetto
P.sidoides, denominato EPs 7630, ha consentito di
dell’EPs 7630 su colture di cellule della mucosa respi-
individuare i numerosi componenti del fitocomples-
ratoria umana8.
so: prodelfinine oligomeriche di tipo A e di tipo B,
La soluzione con estratto di Pelargonium sidoides
cumarine metossilate (umkalina), proantocianidine,
EPs7630 è in vendita in Germania da oltre 40 anni
etc…) . Molteplici studi in vitro, condotti con EPs 7630
con il nome commerciale di Umckaloabo® ed è impie-
hanno evidenziato un’azione antibatterica (inibizione
gata per il trattamento di infezioni acute e croniche a
della crescita) nei confronti di numerosi ceppi batteri-
carico delle vie aeree superiori. Il prodotto è registrato
ci ( K.pneumoniae, E.coli, P.aeruginosa, P.mirabilis e
dall’ente tedesco del farmaco (BfArM, Federal
1
2
S.aureus, soprattutto ceppi multiresistenti) . Tale azione
Institute for Drugs and Medical Devices, Germany) dal
si esercita con un meccanismo di immuno-modulazione
1978. L’utilizzo di questo estratto è molto diffuso (circa
mediato dall’attivazione dei macrofagi (con il coinvol-
570 milioni di dosi giornaliere tra il 2004 ed il 2009),
gimento della citochina INFgamma) ed il conseguente
anche in età pediatrica.
aumento della produzione di NO . I macrofagi attivati
Numerosi studi, unitamente ai dati relativi alla sorve-
producono a loro volta differenti citochine, tra le quali
glianza post marketing, hanno dimostrato l’efficacia
le interleuchine IL-1, IL-2 ed il TNFalfa . Il Pelargonium
e la sicurezza della sostanza, sia nell’adulto che nel
sidoides modula inoltre la produzione di IgA secretorie
bambino (a decorrere da 1 anno di età)9,10,11,12,13.
nella saliva, dell’ Interleukina 15 nel siero e nella mu-
Le infezioni a carico delle vie aeree superiori sono pe-
cosa nasale e dell’Interleukina 6 nel siero . Per quan-
raltro molto frequenti in età pediatrica, e per queste
to riguarda l’attività antivirale dell’EPs 7630, essa
l’EPs® 7630 si è dimostrato un efficace e sicuro tratta-
sembra essere legata alla produzione di interferoni ,
mento alternativo anche in età prescolare; ad esempio,
sebbene un recente studio abbia evidenziato un’at-
nel trattamento del sintomo tosse, ha mostrato minori
tività antivirale diretta nei confronti di numerosi virus
effetti collaterali rispetto all’acetilcisteina14.
(influenzali, parainfluenzali, respiratorio sinciziale,
Due revisioni Cochrane della letteratura, rispettiva-
rino, corona e coxsackie). Rimanendo in tema di pro-
mente nel 200815 e nel 201316, hanno valutato i nu-
tezione dalle infezioni, recenti studi hanno evidenziato
merosi RCT condotti nei confronti di soggetti (adulti e
che l’estratto EPs 7630, esercita una specifica azione
bambini) affetti da bronchite acuta (ma anche rino-
di antagonismo nei confronti delle proteine d’adesio-
sinusite e common cold), trattati con EPs7630 vs pla-
3
4
4
5
3
6
approfondimenti e notizie
35
D. Careddu, A. Pettenazzo
cebo o altro trattamento, evidenziandone l’efficacia
nell’attenuazione della sintomatologia respiratoria.
Nello specifico, analizziamo brevemente i tre RCT,
BOX 1.
Criteri di esclusione ed outcomes degli studi
Criteri di esclusione
coinvolgenti complessivamente 819 bambini, presi in
considerazione nella revisione del 20139, 10, 11.
I primi due studi, randomizzati, in doppio cieco, placebo controllati, sono stati condotti su pazienti di età
compresa tra 1 e 18 anni, affetti da bronchite acuta,
con sintomi iniziati entro 48 ore dall’arruolamento e
con punteggio BSS > 5 all’atto dello stesso e sono
sostanzialmente sovrapponibili. Il BSS semplificato,
utilizzato in queste sperimentazioni, è uno score validato ed impiegato nella pratica clinica17 che prende
in considerazione la presenza e la gravità di sintomi
quali la tosse , la dispnea e la presenza di ronchi
auscultatori con score da 0 a 4.
Outcomes primari
Il protocollo, in entrambi i casi, prevedeva una visita
di arruolamento al tempo 0 (visita 1), una visita di follow up al giorno 3-5 (visita 2) ed una visita di follow
up al giorno 7 (visita 3). I criteri di esclusione sono
riportati nel BOX 1. L’utilizzo di paracetamolo era
ammesso in caso di febbre > 38.5 C°.
I pazienti arruolati, sono stati suddivisi randomicamente in due gruppi, trattati rispettivamente con un
estratto etanolico in gocce, ottenuto dalle radici di
Pelargonium sidoides, EPs 7630 (1:8-10; sol. etanolica 11%) ed un placebo. Al gruppo EPs 7630 veniva
somministrato l’estratto, preferibilmente 30’ prima dei
pasti, secondo la seguente posologia : 3 x 10 gocce
(1-6 anni di età), 3 x 20 gocce (6-12 anni di età)
e 3 x 30 gocce (12-18 anni di età). La valutazione
dell’efficacia, in entrambi gli studi, si basava sulla
valutazione di outcomes primari e secondari (BOX 1).
La valutazione della sicurezza era affidata alla documentazione di eventuali Effetti Avversi (frequenza,
natura e gravità) nonché al monitoraggio dei parametri vitali e di alcuni parametri di laboratorio (AST,
ALT, GGT, VES, Conta leucocitaria, PTT). I dati ottenuti sono stati sottoposti ad una robusta e attenta analisi
statistica (ANCOVA per l’outcome primario, MantelHaesenzel X2-test per le variabile degli outcome secondari). I risultati, riportati nella Tabella I, hanno
evidenziato una risposta statisticamente significativa
a favore del gruppo verum, sia per l’outcome primario, (p < 0.0001) che per gli outcomes secondari (p<
0.0001). L’analisi tra i sub-gruppi di età, ha fornito
36
Outcomes secondari
Contemporanea assunzione di:
antibiotici, broncodilatatori, glucocorticoidi, analgesici (differenti dal
paracetamolo), secretolitici, mucolitici, anti tosse, altri farmaci per
bronchite.
Asma allergico.
Malattia polmonare cronica ostruttiva.
Tendenza alle emorragie (Disturbi
della coagulazione).
Gravi malattie cardiache, renali o
epatiche e/o trattamenti immunosoppressivi.
Ipersensibilità nota al Pelargonium
sidoides.
Gravidanza.
Variazione del punteggio BBS dal
giorno “0” (arruolamento) al giorno “7”.
Variazione del punteggio BBS con
valore < 3 al giorno “7” (Criterio 1).
Riduzione del punteggio BBS di
almeno 4 punti dal giorno “0” al
giorno “7” (Criterio 2).
BBS < 3 al giorno “7” associato ad una riduzione di almeno 4
punti dal giorno “0” al giorno “7”
(Criterio 3).
Valutazione soggettiva della variazione del BBS o di altri sintomi
generali (mancanza di appetito,
cefalea, vomito, diarrea). Questi
outcome sono stati valutati sia dai
pazienti che dagli investigatori utilizzando la scala IMOS( Integrative
Medicine Outcomes Scale)* e la
IMPSS (Integrative Medicine Patient
Satisfaction Scale)**.
(*) Prevede 5 punti: Complete recovery, Major improvement, Slight
to moderate improvement, No
change and Deterioration).
(**) Prevede 5 punti: Very satisfied,
satisfied, Undecided, Dissatisfied
and Very dissatisfied).
Stato di salute (benessere) e qualità di vita tramite questionario FGK
(questionario per valutare lo stato
di benessere del bambino; 6 domande ognuna con un range di
punteggio da 0 a 4).
Endpoints addizionali secondari:
Durata del tempo trascorso a letto.
Capacità di frequentare la scuola o
di recarsi al lavoro.
approfondimenti e notizie
Focus on Pelargonium sidoides
Tabella I.
Quadro riassuntivo degli studi sulla bronchite acuta (13,14)
Numerosità
420
Età
(anni)
1-18
(214 EPs,
Posologia
EPs
10 gtt x3
Outcome
primario
Variazione
(1-6 aa)
Punteggio BSS
dal tempo 0
20 gtt x 3
206 placebo)
(6-12 anni)
al tempo 7
30 gtt x3
(12-18 anni)
Risultati
P< 0.0001 nel
gruppo verum
Outcomes
secondari
Criterio
Risultati
P< 0.0001
1, 2 e 3
Sintomi
soggettivi
Riduzione
significativa
della TOSSE
e dei
RUMORI
RESPIRATORI
Effetti
avversi
58 effetti
definiti
“avversi”
Nessuno
grave
Esami
ematochimici
nella norma
risultati comparabili dal punto di vista della significa-
di Pelargonium nel trattamento della bronchite acuta.
tività statistica.
399 pazienti sono stati arruolati nello studio: 100 pa-
Anche la valutazione della variazione dei sintomi
zienti trattati con placebo e gli altri 299, divisi in tre
soggettivi, è risultata statisticamente significativa (p<
gruppi, con le tre diverse dosi di Pelargonium s.; non
0.0001), nel gruppo verum. In particolare, i sinto-
sono state osservate differenze significative tra i gruppi
mi generali, valutati con la scala IMOS (Integrative
per quanto concerne età, sesso, dati antropometrici,
Medicine Outcomes Scale), e il grado di soddisfazione
valore di BSS al momento dell’arruolamento (6.8+1.5
secondo la scala IMPSS (Integrative Medicine Patient
in media nei 4 gruppi, con valori >7 in più del 50%
Satisfaction Scale), sono risultati migliori nel gruppo
dei pazienti di ciascun gruppo). I dati ottenuti sono sta-
EPs 7630 rispetto al placebo. I dati sulla sicurezza d’u-
ti sottoposti ad una robusta e attenta analisi statistica
so, hanno registrato solo rari effetti avversi, nessuno
(ANCOVA per l’outcome primario, Mantel-Haesenzel
dei quali classificato come grave. Tutti i parametri di
X2-test per le variabile degli outcome secondari). Per
laboratorio presi in esame (AST, ALT, GGT, VES, PTT e
quanto riguarda l’outcome primario, il BSS dal tempo
Leucociti) hanno evidenziato solo differenze marginali
“0” al tempo “7” si è ridotto in modo statisticamente
tra i due gruppi. Il terzo studio che esaminiamo, si dif-
significativo nei 3 gruppi “trattati” rispetto al gruppo
ferenzia dai due precedenti, avendo arruolato pazien-
“placebo” (con differenze meno evidenti, rispetto ai
ti di età compresa tra 6 e 18 anni affetti da bronchite
dati ottenuti nel lavoro precedente-studio 2), con una
acuta, con sintomi iniziati entro 48 ore dall’arruola-
riduzione del punteggio BSS più marcata nei pazienti
mento e con punteggio BSS > 5 all’atto dello stesso.
trattati con il dosaggio più elevato. Per quanto riguar-
I pazienti venivano randomizzati in 4 gruppi e trattati
da gli outcomes secondari, ed in particolare il criterio1
con 3 diverse dosi di Pelargonium sidoides o placebo
(riduzione del BSS a 3 dopo 7 giorni di trattamen-
per 7 giorni. I pazienti allocati nei tre gruppi “trattati”
to) la percentuale di risposta è stata significativamen-
dovevano assumere diversi dosaggi di Pelargonium
te più elevata nei gruppi trattati con 20 e 30 mg di
sidoides formulato questa volta in compresse rivesti-
Pelargonium (58 e 73% rispettivamente) rispetto ai pa-
te contenenti 10, 20 e 30 mg di estratto etanolico o
zienti che hanno assunto 10 mg di EPs o placebo (38
compresse “placebo”. I pazienti dovevano assumere
e 42% rispettivamente). Per quanto riguarda i criteri
3 compresse al giorno, 30 min. prima o dopo i pasti,
2 e 3 la differenza significativa è stata osservata solo
per 7 giorni consecutivi. I criteri di esclusione e gli
nel gruppo di pazienti trattati con la dose maggiore
outcomes primario e secondari, sono gli stessi già de-
(30mg x3 die). Relativamente alla valutazione della
scritti negli studi precedenti (Box1). Il primo obiettivo
variazione dei sintomi soggettivi, e del benessere ge-
dello studio è stato quello di dimostrare l’efficacia e di
nerale, la media dei punteggi registrati ha mostrato un
valutare la sicurezza e la tollerabilità delle diverse dosi
decremento più rapido in tutti i gruppi trattati, con evi-
approfondimenti e notizie
37
D. Careddu, A. Pettenazzo
denza statistica nei gruppi trattati con 60 e 90 mg di
EPs die. I dati sulla sicurezza d’uso, hanno registrato
complessivamente 80 eventi definiti “avversi” (AEs) in
77 dei 400 pazienti inclusi nello studio (19.3%). Gli
eventi più frequentemente riportati erano quelli a carico del sistema gastro-intestinale (11%). La distribuzione degli eventi avversi è risultata uguale nei 4 gruppi
di pazienti. Nessuno di questi eventi è stato classificato
come “grave”.
Conclusioni
Le proprietà antibatteriche, antivirali e immunomodulanti ampiamente dimostrate per il Pelargonium, la
mole di studi clinici controllati, la mancanza di valide
alternative terapeutiche, l’incremento dell’utilizzo non
appropriato della terapia antibiotica ed il fenomeno
dell’antibiotico resistenza, rendono l’utilizzo del suo
estratto, un possibile valido approccio nei casi di
flogosi respiratorie acute (bronchite acuta), anche in
età pediatrica. A quanto sopra, va aggiunto che in
molti Paesi, tra cui recentemente anche l’Italia, l’estratto EPs 7630, è registrato come farmaco vegetale,
con evidenti garanzie per ciò che attiene la produzione e i controlli di sicurezza. L’assenza di effetti
avversi gravi negli studi condotti, anche in bambini
di un anno di età, è garanzia di sicurezza, laddove
l’impiego avvenga nelle condizioni e con le modalità
raccomandate.
Vedi ad esempio il rischio connesso con l’assunzione
in corso di terapia con anticoagulanti (per la presenza di cumarine naturali nel fitocomplesso) o durante
gravidanza e allattamento (per assenza di dati che ne
confermino la sicurezza).
L’impiego precoce di Pelargonium sidoides nelle affezioni acute delle prime vie aeree potrebbe rivelarsi un
valido presidio terapeutico in grado di ridurre l’intensità e la durata di quei sintomi tipici, fastidiosi e debilitanti, che tanto disturbano i pazienti di tutte le età e
preoccupano i genitori.
38
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approfondimenti e notizie
s
w
e
cciN
Va
approfondimenti e notizie
Novità dal mondo dei vaccini
e delle malattie infettive
FIMP Rete Vaccini e Malattie
Il mio nome è Ebola… virus Ebola
fette, e per contatto indiretto con ambienti contaminati
I recenti nuovi focolai in Guinea hanno riacceso l’at-
con tali fluidi. Gli uomini guariti dalla malattia pos-
tenzione nei confronti di questo agente patogeno alta-
sono ancora trasmettere il virus attraverso lo sperma
mente letale. Il virus Ebola causa nell’uomo la malattia
per un massimo di sette settimane dopo la guarigione.
da virus Ebola (EVD), con un tasso di mortalità che arri-
Particolarmente a rischio sono gli operatori sanitari,
va al 90%. La malattia fu segnalata per la prima volta
spesso infettati durante il trattamento di pazienti con
nel 1976 in due focolai simultanei nel Sudan e nel
EVD sospetta o confermata.
Congo (quest’ultima segnalazione in un villaggio situato nei pressi del fiume Ebola, da cui la malattia prende
Segni e sintomi
il nome). Il genere Ebolavirus è uno dei 3 membri della
La EVD è una grave malattia acuta, spesso caratte-
famiglia Filoviridae (filovirus), insieme ai Marburgvirus
rizzata dalla comparsa improvvisa di febbre, intensa
e ai Cuevavirus. Comprende 5 specie distinte:
debolezza, dolori muscolari, mal di testa e di gola.
• Bundibugyo ebolavirus(BDBV)
In seguito si verificano vomito, diarrea, esantema,
• Zaire ebolavirus(EBOV)
compromissione renale ed epatica e, in alcuni casi,
• Reston ebolavirus(RESTV)
emorragie interne ed esterne. Gli esami di laboratorio
• Sudan ebolavirus(SUDV)
possono mostrare diminuzione dei globuli bianchi e
• Ebolavirus Taï Forest(TAFV).
delle piastrine ed elevazione degli enzimi epatici. Le
persone sono contagiose finché il virus è presente nel
BDBV, EBOV, e SUDV hanno prodotto grandi epidemie
sangue ed in altre secrezioni. Il Virus Ebola è stato iso-
di EVD in Africa, al contrario delle specie RESTV e
lato dallo sperma fino a 61 giorni dopo l’insorgenza
TAFV. La specie RESTV, trovata nelle Filippine e nella
della malattia. Il periodo di incubazione varia da 2 a
Repubblica popolare cinese, è in grado di infettare gli
21 giorni.
esseri umani, ma ad oggi non sono segnalati casi di
malattia o morte.
Diagnosi
Altre malattie dovrebbero essere escluse prima di fare
Trasmissione
diagnosi di EVD: malaria, febbre tifoide, shigellosi, co-
Il virus Ebola si trasmette attraverso lo stretto contatto
lera, leptospirosi, peste, rickettsiosi, febbre ricorrente,
con sangue, secrezioni, organi o altri fluidi corporei di
meningite, epatite e altre febbri emorragiche virali. La
animali infetti. In Africa l’infezione è stata documenta-
conferma di laboratorio dell’infezione si ottiene attra-
ta attraverso il contagio da scimpanzé, gorilla, pipi-
verso diversi tipi di prove:
strelli, scimmie, antilopi della foresta e istrici malati o
• enzyme-linked immunosorbent assay (ELISA)
morti. Il virus si diffonde poi nella comunità attraverso
• test di rilevamento dell’antigene
la trasmissione da uomo a uomo, per contatto diretto
• test di neutralizzazione del siero
(attraverso lesioni cutanee o mucose), con il sangue,
• polymerase chain reaction (RT-PCR) assay
secrezioni, organi o altri fluidi corporei di persone in-
• Isolamento del virus da colture cellulari
approfondimenti e notizie
39
FIMP Rete vaccini e Malattie
I campioni dei pazienti sono ad altissimo rischio bio-
mercurio (OR: 1,00, IC 95%: 0,93-1,07). Ugualmente
logico: i test devono essere condotti in condizioni di
i dati degli studi caso-controllo non hanno trovato alcu-
estrema sicurezza.
na evidenza di aumento del rischio di sviluppare auti-
Prevenzione e trattamento
smo o ASD in conseguenza della somministrazione di
MPR, mercurio, o per l’esposizione al thimerosal quan-
Diversi vaccini sono stati testati, ma nessuno è attual-
do raggruppati per condizione (OR: 0,90, IC 95%:
mente disponibile per l’uso clinico. I pazienti grave-
0,83-0,98, p = 0,02) o tipo di esposizione (OR: 0,85,
mente malati necessitano di terapia intensiva di sup-
IC 95%: 0,76-0,95, p = 0,01).
porto. I pazienti sono spesso disidratati e necessitano
I risultati di questa metanalisi suggeriscono che le vac-
di reidratazione orale con soluzioni contenenti elettro-
cinazioni non sono associati con lo sviluppo di autismo
liti o fluidi per via endovenosa. Non è disponibile nes-
o disturbi dello spettro autistico. Inoltre, i componenti
sun trattamento specifico. Nuove terapie farmacologi-
dei vaccini (thimerosal o mercurio) o vaccini combinati
che sono in corso di valutazione.
(MPR) non sono associati con lo sviluppo di autismo o
disturbo dello spettro autistico.
Fonte: OMS (http://www.who.int/mediacentre/factsheets/fs103/en/)
I vaccini non sono associati allo
sviluppo di autismo: una metanalisi
evidence-based di studi casocontrollo e di coorte
Fonte: Taylor LE, et al. Vaccines are not associated with
autism: An evidence-based meta-analysis of case- control and cohort studies.Vaccine (2014); http://dx.doi.
org/10.1016/j.vaccine.2014.04.085
Negli ultimi anni i movimenti contrari alle vaccinazioni
Sospensione dell’obbligo vaccinale:
proposta di legge nel Lazio
hanno prodotto una vera e propria battaglia mediatica
La vaccinazione è universalmente riconosciuta nel
sulla presunta possibilità di un legame tra vaccinazio-
mondo accademico e scientifico come una delle misu-
ni infantili e sviluppo di autismo. Ultimamente, grazie
re di sanità pubblica di maggior successo nella lotta
anche ad avventate sentenze della magistratura su in-
contro le malattie infettive.
dennizzi da presunti danni da vaccino, il problema sta
Il Bollettino dell’Organizzazione mondiale della Sanità
assumendo dimensioni pericolose per la salute pubbli-
già nel 2000 riportava: “… probabilmente i vaccini
ca, poiché cresce nella comunità la disaffezione per
sono il più efficace degli interventi in campo medico
questo potente strumento di prevenzione.
mai inventato dall’ uomo”.
A fugare i dubbi sulla presunta associazione vaccini-
Nonostante la vaccinazione sia una componente es-
autismo è stata recentemente pubblicata sulla rivista
senziale dei programmi di salute pubblica e rappre-
Vaccine una metanalisi che riassume i dati disponibili
senti, fra tutti gli interventi sanitari, l’intervento con il
da vari studi caso-controllo e di coorte su questo argo-
miglior rapporto fra costo economico e guadagno in
mento. Gli studi eleggibili hanno valutato la relazio-
termini sia economici che di miglioramento della quali-
ne tra la somministrazione del vaccino e il successivo
tà e della durata della vita, esiste una certa resistenza
sviluppo di autismo o disturbi dello spettro autistico
in aumento alla vaccinazione, particolarmente se le
(ASD). Sono stati inclusi in questa metanalisi 5 studi di
malattie bersaglio siano diventate rare.
coorte per un totale di 1.256.407 bambini, e 5 studi
Le malattie infettive non hanno confini territoriali e la
caso-controllo che hanno interessato 9920 bambini.
loro diffusione è legata a numerosi fattori, inclusi i mo-
I dati degli studi di coorte non hanno rivelato alcuna
vimenti di persone e di vettori di infezioni.
relazione tra vaccinazioni e sviluppo di lautismo (OR:
Tali infezioni hanno un elevato impatto sulla vita dei
0,99, IC 95%: 0,92-1,06) o ASD (OR: 0,91, IC 95%:
cittadini e sulle risorse del sistema sanitario, nonché
0,68-1,20). Nessuna correlazione nemmeno con la
un’elevata valenza di allarme sociale. Le malattie in-
somministrazione di MPR (OR: 0,84, IC 95%: 0,70-
fettive costituiscono la più frequente causa di morbilità
1,01), thimerosal (OR: 1,00, IC 95%: 0,77-1,31), o
e di ospedalizzazione in età pediatrica e dell’adulto
40
approfondimenti e notizie
Novità dal mondo dei vaccini e delle malattie infettive
anziano e possono determinare gravi epidemie.
Le mancate coperture vaccinali si tradurrebbero im-
Nonostante una graduale diminuzione dell’incidenza
mediatamente nella perdita della cosiddetta “immu-
e gravità di alcune infezioni negli ultimi decenni, la
nità di gregge” che consente oggi la protezione sia
frequenza e l’elevato tasso di ricorso alle cure primarie
collettiva che individuale, inoltre bisogna considerare
e/o ai ricoveri ospedalieri per infezioni acute hanno
che l’immunità per difterite,tetano, pertosse (DTP), ma
ancora un alto impatto sulla salute, con costi altissimi,
anche per malattie da Pneumococco, morbillo, Herpes
sia a carico del Sistema sanitario che delle famiglie e
Zoster, decresce negli adulti per un processo di immu-
dell’intera società.
nosenescenza rendendo cosi gli anziani più esposti
Il diffondersi delle resistenze agli antibiotici, come
al contagio proveniente dai bambini non vaccinati.
anche di recente l’OMS ha sottolineato con preoccu-
Il risparmio di pochi euro del vaccino si tradurrebbe
pazione, le malattie infettive legate al flusso di popo-
in un costo sia individuale che collettivo ben più im-
lazioni da aree ad alto rischio, vedi anche l’esempio
portante, basti pensare che già oggi, secondo l’OMS,
recente di MERS-CoV, o legate ad eventi di guerra
l’Italia ha visto una ospedalizzazione in crescita per
come la diffusione della poliomielite in Siria in seguito
esempio per il morbillo dove nel 2010 le ospedaliz-
alla diminuita pratica vaccinale, dovrebbero mettere
zazioni sono state necessarie nel 32% dei casi di ma-
in allarme sulla possibilità di trasmissione veloce del-
lattia.
le malattie infettive in caso di perdita della copertura
Ciò che invece emerge nel mondo scientifico è la ne-
vaccinale.
cessità di assicurare coperture vaccinali ampie sul ter-
Con queste premesse la lettura della proposta di
ritorio nazionale, in linea peraltro con i livelli previsti
Legge regionale 157/2014, primo firmatario Davide
dalle organizzazioni sanitarie internazionali e concor-
Barillari del Movimento 5 Stelle, evidenzia criticità,
dati a livello internazionale attraverso accordi che im-
non tanto nella proposta di sospensione dell’obbligo
pegnano a raggiungere obiettivi comuni.
vaccinale, che senz’altro in prospettiva è un punto di
Giova ricordare che la profilassi delle malattie infettive
interesse, quanto nelle motivazioni della proposta che
e le relative vaccinazioni sono state incluse nell’am-
sostanzialmente riconducono ad ipotetici risparmi,
bito dei livelli essenziali di assistenza (LEA): infatti,
all’evitare malattie autoimmuni o morti in culla ai pic-
il Decreto del Presidente del consiglio 29 novembre
coli bambini, alle perplessità nel mondo scientifico in
2001, nel definire i LEA – che devono essere prestati
merito alle vaccinazioni.
su tutto il territorio nazionale, in base a quanto previ-
Una visione ascientifica ed economicistica della salute
sto dall’articolo 1 del decreto legislativo n. 502 del
cosi mutuata porterebbe comportare gravissimi danni
1992, e successive modificazioni, e dall’articolo 6 del
all’individuo, alle famiglie e all’intera collettività.
decreto legge n. 347 del 2001, individua, all’Allegato
Si ritiene molto pericoloso vedere nella sospensione
1, punto 1 –, come interventi essenziali di sanità pub-
della vaccinazione un risparmio economico.
blica, la profilassi delle malattie infettive e parassitarie
La prevenzione è sempre stata la cenerentola del servi-
(lett. A) e, all’interno delle attività di prevenzione rivol-
zio sanitario, con questa legge si impoverirebbero ulte-
te alla persona (lett. F), sia le vaccinazioni obbligatorie
riormente le risorse, creando in tal modo popolazioni
sia quelle raccomandate.
di non vaccinati per malattie quali pertosse, Haemofilus
Grazie alla diffusa accettazione dei vaccini obbligato-
Influentiae, morbillo, rosolia, parotite che sono a rischio
ri, per questi si hanno elevati livelli di coperture vacci-
di gravissime e anche letali complicanze.
nali che, in molte regioni, superano abbondantemente
Per risparmiare sulle vaccinazioni si rischia di ricreare
il limite del 95% necessario per raggiungere e man-
l’habitat adatto alla diffusione delle malattie infettive
tenere l’eliminazione delle rispettive malattie infettive.
che se oggi non si vedono più colpire bambini ed adul-
Restano, invece, impressionanti le differenze per quel
ti come nel secolo precedente, è proprio grazie alla
che riguarda le altre vaccinazioni raccomandate.
vaccinazione e ai vaccini esistenti, non già ad una
Particolarmente preoccupanti sono le differenze di co-
scomparsa delle malattie infettive, che sono sempre tra
pertura per il morbillo laddove la quota minima per
noi.
interrompere la trasmissione della malattia è del 95%.
approfondimenti e notizie
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FIMP Rete vaccini e Malattie
Ciò chiarisce la persistenza endemica del morbillo in
Ciò comporta senza dubbio un grande investimento
Italia, con accensione talora di rilevanti focolai epide-
di risorse sia economiche che umane da dispiegare in
mici nel Paese.
Solo alcune regioni peraltro promuovono attivamente
tutte le vaccinazioni raccomandate, mentre altre, pur
offrendole gratuitamente, le somministrano solo su richiesta.
Ciò comporta una bassa adesione alle vaccinazioni
stesse ed una sostanziale iniquità nella protezione dal-
campo, ma rappresenterebbe anche una visione lungimirante e attenta alla salute nei fatti.
Documentazione e normativa
http://www.salute.gov.it/imgs/C_17_pubblicazioni_1519_allegato.
pdf
le malattie infettive prevenibili con i vaccini, perché
http://www.simi.iss.it/normativa.htm
vengono ad essere protette solo le persone capaci di
http://www.who.int/immunization_delivery/benefits_of_immunization/
informarsi autonomamente nei riguardi della prevenzione e viene limitato fortemente l’accesso ai vaccini
di soggetti già penalizzati dalle ineguaglianze sociali.
Sulle false credenze in ordine a malattie autoimmuni o
morte in culla esse sono ampiamente confutate dalla
letteratura, fermo restando il dovere del medico di vigilare su qualunque effetto avverso.
Per quanto riguarda il percorso per il superamento
dell’obbligo vaccinale, condivisibile negli intenti, esso
richiede una grande preparazione culturale degli attori, dai decisori politici ai medici e personale vaccinatore e sostanzialmente necessità di:
• diffusione degli elementi scientifici acclarati anche
tramite siti di divulgazione, quali www.vaccinarsi.
org e www.epicentro.iss.it, capillarità dell’offerta
vaccinale, miglioramento dell’accesso al vaccino
rimuovendo gli ostacoli burocratici e favorendo l’equità sociale;
• dialogo con i genitori dei minori eventualmente dissenzienti, registrazione del dissenso, formazione
della mentalità di prevenzione e quindi anche vaccinale sin dagli studi universitari, aggiornamento
continuo dei medici vaccinatori, risorse per le campagne di informazione alla popolazione, maggior
sostegno, a fini sinergici, alla assistenza territoriale
(Servizi vaccinali, PLS, MMG);
• un sistema informativo efficace che abbia come
base anagrafi vaccinali omogenee, ben organizzate e collegate tra loro e con tutti i medici vaccinatori;
• un’adeguata copertura vaccinale della popolazione;
• un adeguato sistema di sorveglianza delle malattie
trasmissibili;
• un buon sistema di monitoraggio degli eventi avversi a vaccino.
42
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www.iss.it
http://www.who.int/nuvi/en/index.html
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punto%204.pdf
http://www.salute.gov.it/imgs/C_17_pubblicazioni_1721_allegato.
pdf
http://www.statoregioni.it/dettaglioDoc.asp?idprov=11685&iddoc=3
9740&tipodoc=2&CONF=
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http://www.salute.gov.it/indennizzo/paginaInternaMenuIndennizzo.js
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http://www.salute.gov.it/portale/ministro/p4_8_0.jsp?lingua=italiano
&label=servizionline&idMat=ASS&idAmb=IND&idSrv=L229&flag=P
PG Macrì. Vaccinare oggi & domani. III, 4 (2012).
approfondimenti e notizie
Novità dal mondo dei vaccini e delle malattie infettive
Vaccino antimeningococco B: la
proposta della regione Basilicata
• 11° mese ESA-PCV
La malattia meningococcica, nella sua espressione cli-
Questa strategia soddisfa:
nica di meningite e sepsi, rappresenta, tra le malattie
• La necessità di garantire un’adeguata protezione
invasive la più grave, contraddistinta da un elevato tas-
entro l’8° mese, epoca di picco della malattia.
so di mortalità (9-12% per la meningite che si raddop-
• Evita la co-somministrazione e quindi riduce le rea-
pia in caso di sepsi) e da esiti invalidanti permanenti.
• Dopo il 13° mese MENINGOCOCCO B
zioni di tipo generali.
La malattia meningococcica rappresenta, quindi, un
• Possibilità di utilizzare la co-somministrazione come
problema di Sanità Pubblica e la prevenzione prima-
recupero della seduta vaccinale eventualmente per-
ria rappresenta una priorità assoluta, una necessità
sa o dove necessario per problemi organizzativi e
epidemiologica ed etica non eludibile.
di compliance.
La Regione Basilicata già da tempo ha reso universale,
• Utilizzare la prima seduta vaccinale(ESA+PCV) per
con offerta attiva e gratuita, la vaccinazione contro
informare e/o rafforzare l’informazione sul nuovo
il Meningococco C al 13° mese (raggiungendo una
vaccino antimeningococcico.
copertura >85%) e contro i ceppi Meningococchi A,
Inoltre, l’adozione di questa strategia vaccinale, che pre-
C,W135, Y a tutti gli adolescenti al 14° anno di età e
vede la sequenzialità della seconda e terza dose in un in-
le categorie a rischio.
tervallo maggiore (tra il 6° e l’11° mese) consente di ge-
Da gennaio 2013 l’EMA e da maggio 2013 l’AIFA
stire meglio le relative sedute vaccinali, nei casi di ritardo
hanno autorizzato l’immissione in commercio del nuo-
o di complicanze, che facilmente si possono presentare.
vo vaccino multicomponente anti meningococco B.
In merito agli obiettivi espressi dal Ministero della Salute
La regione Basilicata con DRG n 167 dell’11 febbra-
al fine del raggiungimento e mantenimento di livelli di
io 2014 ha approvato il documento tecnico-scienti-
copertura per prevenire la diffusione della malattia me-
fico dal titolo “PROGRAMMA VACCINALE PER LA
ningococcica la Regione Basilicata propone l’offerta
PREVENZIONE PRIMARIA DELLA MALATTIA INVASIVA
attiva e gratuita ai nuovi nati e alle categorie a rischio.
DA MENINGOCOCCO DI GRUPPO B” proposto
Attualmente la Regione Basilicata sta procedendo all’ac-
dal Dipartimento delle Politiche per la Persona-Ufficio
quisto del fabbisogno del vaccino relativo alla coorte
Politiche della Prevenzione-Settore Sanità Pubblica.
2014,per avviare quanto prima la campagna vaccinale.
La strategia vaccinale approvata dalla regione, tenuto
conto delle seguenti problematiche:
Fonti: Proposta del Board del “calendario per la Vita”
• collocare le tre dosi aggiuntive nel primo anno di
(SITI, SIP, FIMP, FIMMG) sull’inserimento del vaccino
vita, rispettando la tempistica di raggiungere rapi-
Antimeningococco B nel calendario delle vaccinazioni
damente la protezione in merito all’epidemiologia
dell’Infanzia.
della malattia;
DRG n 167 11 febbraio 2014 Regione Basilicata
• evitare la co-somministrazione per limitare la reattogenicità;
Maria Sileo, Pediatra di famiglia
è la seguente:
Vaccino antimeningococco B:
in Toscana al più presto offerta
gratuita per i neonati
• 61° giorno (3° mese) ESA-PCV
In Toscana i neonati verranno vaccinati contro il menin-
• 75°/90° giorno (3° mese +15/30 giorni)
gococco di tipo B. Il Presidente della Regione ha dato
• non scompaginare il calendario preesistente;
MENINGOCOCCO B
mandato alla Direzione Generale della sanità di predi-
• 121°giorno (5° mese) ESA –PCV
sporre tutti gli atti necessari per avviare la campagna
• 135° /150° giorno (5°mese +15/30 °giorno)
di vaccinazione.
MENINGOCOCCO B
• 181°/210°giorno (7° mse+15/30 giorni)
MENINGCOCCO B
approfondimenti e notizie
Ancora da decidere l’inserimento nel Calendario vaccinale e le modalità di esecuzione che potrebbero
coinvolgere i Pediatri di Famiglia.
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