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Giovedì 22 gennaio 2015
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Domenica 25 gennaio, in Sala Pastrone, il concerto per ricordare l’Olocausto
Shtetl! Si celebra il Giorno della Memoria
Thierry Lalo, Kirby Shaw, Veronica Cohen.
In occasione della Giornata della Memoria,
Ha collaborato con gli ensemble Tempio
domenica 25 gennaio alle 16.30 in Sala
Armonico, A la mi re, Cantus Firmus,
Pastrone si terrà il concerto “Shtetl!” con
Eclectic Voices (London), in alcuni concerti
Maria Teresa Milano e Mishkalè Ensemble,
del cantautore Alberto Fortis e con il Deep
a cura del Circolo Filarmonico Artigiano.
River Choir di Francesca Oliveri. Dal 1998 è
Nello Shtetl le casette erano disposte lungo
voce solista di Voci Fuori dal Coro. Il
le vie ciottolate, in cui i bambini amavano
Mishkalè Ensemble è una realtà ormai
giocare a biglie e stuzzicare lo scemo del
consolidata della world music nazionale,
villaggio. Il venerdì sera, al tramonto, gli
tra i primi gruppi italiani a dedicarsi, con
uomini con l’aria seria e il cappello nero a
oltre tredici anni di attività, ai suoni
falda larga si incamminavano verso la
provenienti dell’Est europeo.
piccola sinagoga, da cui si levava il canto
Si presenta come una tipica orchestrina
del rabbino, mentre le donne mettevano in
itinerante (Kapelye), sei musicisti
tavola i due lumi e il pane a treccia per la
strabordanti di energia che offrono
festa del sabato. Ogni tanto arrivava
musiche inebrianti, struggenti, velocissime,
qualche musicista di passaggio, che
vorticose. Con melodie e ritmi tipici il
portava melodie russe, ritmi balcanici e
gruppo porta lo scompiglio dove si trova,
suggestioni antiche e il villaggio si animava
facendo ricorso ad un fitto repertorio di
di racconti e di canti. Nello shtetl si
brani musicali di origine klezmer, yiddish e
celebravano i matrimoni e le feste della
gitani, usciti dalle ricche tradizioni di quei
tradizione e si danzava fino al mattino. Poi,
popoli che per secoli hanno convissuto nei
nello shtetl, arrivarono i nazisti. La vita fu
paesi dell’Europa dell’Est, protagonisti di
spazzata via. Lo shtetl, il villaggio ebraico
magnifiche contaminazioni reciproche. Il
dell’est Europa, quel mondo a tratti
clima che si crea ai concerti è per il
fantastico e avvolto da un fascino
pubblico coinvolgente, pregno di intensità
malinconico, rivive in questo spettacolo
e vitalità. Fuori dagli schemi e dai cliché, il
attraverso la musica klezmer, le canzoni in
gruppo si muove tra i suoni e i generi con
yiddish e i racconti, per narrare la tragedia Maria Teresa Milano e Mishkalè
l’allegra libertà dei “musicisti nomadi”
delle vite spezzate dalla Shoah.
Maria Teresa Milano è Dottore di Ricerca in Ebraistica, autrice e inseguendo soltanto la propria ispirazione per creare una
musica. Ne fanno parte Sergio Appendino al clarinetto, Andrea
formatrice in progetti didattici e artistici su storia e cultura
Verza a tromba e flicorno, Enrico Allavena al trombone,
ebraica. Si è specializzata in “Musica e Shoah” in Israele con il
Prof. David Bloch. Ha studiato tecnica vocale con la vocalist jazz Massimo Marino alla fisarmonica, Maurizio Mallen alla tuba e
Luciano Molinari alla batteria. Info e prenotazioni: 0141.399057 Francesca Oliveri e ha seguito stages di approfondimento con
399040.
Robert Ray, Gary Graden, Jonathan Rathbone, Scott Stroman,
Giovedì 5 febbraio va in Scena al teatro Alfieri lo spettacolo con Federico Buffa
Storie di sport e di uomini leggendari
Dopo lo straordinario successo
televisivo del programma Storie
Mondiali, trasmesse su Sky, il
noto cronista e commentatore
sportivo Federico Bufa è al suo
debutto teatrale. Dopo il tutto
esaurito fatto registrare a Milano,
“Le Olimpiadi del 1936” andrà in
scena giovedì 5 febbraio alle 21 al
Teatro Alfieri di Asti. Lo
spettacolo, partendo dalla
narrazione di una delle edizioni
più controverse dei Giochi
Olimpici, quella del 1936, racconta
una storia di sport e di guerra. Le
storie dello sport, sono storie di
uomini. Sono storie che scorrono Federico Buffa, narratore e attore
assieme al Tempo dell’umanità,
Albritton. Al secondo giorno qualcuno
seguono i cambiamenti e i
consigliò il fuhrer sul fatto che non era più il
passaggi delle epoche, a volte li superano. È
caso di salutare personalmente gli atleti
capitato a Berlino nel ‘36 quando Hitler e
vincitori di medaglie. Jesse Owens di
Goebbels volevano trasformare le loro
medaglie ne vinse addirittura 4, due record
Olimpiadi, o quello che credevano che
mondiali e un record olimpico, il tutto
fossero le “loro” Olimpiadi, nell’apoteosi
documentato, in diretta, con le immagini di
della razza ariana e del “nuovo corso”. E
invece quelle Olimpiadi costruirono i simboli Leni Riefensthal. La sua libertà creativa ha
consentito di regalare all’umanità la
più luminosi dell’uguaglianza. Il primo
straordinaria smorfia di disappunto di Hitler
giorno di gara due atleti neri sul podio del
al terzo oro di Owens. Mentre in quella
salto in alto, Cornelius Jonshon e Dave
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stessa estate del ‘36 il mondo
assisteva in colpevole silenzio
alla tragedia della guerra civile
spagnola, e la pace scricchiolava
sull’asse Roma Berlino Tokyo, le
Olimpiadi illuminavano il cielo
con un’altra storia, forse la più
incredibile.
Due atleti giapponesi arrivarono
primo e terzo alla maratona di
Berlino. Alla premiazione,
mentre ascoltavano l’inno, la loro
testa era china. Non erano
giapponesi, erano Coreani. Il
vincitore Sohn Kee-chung, 52
anni dopo, portava dentro lo
stadio di Seul la fiamma olimpica
del 1988 indossando come una
seconda pelle la maglia della sua
nazione, la Corea.
In scena oltre Federico Buffa, che interpreta
la parte di Wolgang Fürstner, comandante
del villaggio olimpico, i musicisti Alessandro
Nidi, Nadio Marenco e la giovane cantante
Cecilia Gragnani, personaggi evocati dal
protagonista nel desiderio di poter rivivere
quei giorni e quei luoghi della lontana estate
del 1936, i giorni delle Olimpiadi di Berlino.
Info e prenotazioni: 0141.399057 - 399040.
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Appuntamento il 25 gennaio a Viarigi
Appuntamento teatrale il 24 gennaio
Cuntè Munfrà: teatro, musica
e laboratori della memoria
Via delle Contesse Contese
va in scena a Baldichieri
Appuntamento domenica 25 gennaio a
Viarigi con la tredicesima edizione di
Cunté Munfrà - dal Monferrato al mondo
rassegna di teatro, musica, incontri, laboratori della memoria. Presso il Salone del
Circolo ore 16 presentazione del libro di
Aldo Adorno e Silvia Alessio
Trentadue mesi - un internato alla deriva
per l’Eeuropa (Ed. Joker) con intervento di
Nicoletta Fasano. Alle ore 17 spettacolo del
Teatro degli Acerbi e dell’Israt per la
Giornata della Memoria “Triangoli Rossi”,
in prima nazionale.
Sabato 31 gennaio, alle ore 21, la rassegna
prosegue a Scurzolengo presso l’ex Asilo
G.Bruno con lo spettacolo “Samarkandè”,
a cura del Laboratorio Teatrale “I fuori
dall’Aqqua” di Cisterna d’Asti presenta.
Gli spettacoli sono ad ingresso gratuito.
Info: Casa degli Alfieri - Archivio della
Teatralità Popolare di Luciano Nattino
cell. 339.2532921 www.casadeglialfieri.it
I volontari del gruppo teatro
dell’Associazione per i Diritti degli Anziani
di Asti (ADA) presentano, sabato prossimo
24 gennaio alle ore 21.00, presso la Sala
Polivalente del Comune di Baldichieri, lo
spettacolo teatrale “Via delle Contesse
Contese n.5”.
Interpreti: Alberto Barello, Aldo Rizzone,
Carla Giacobbe, Enrica Coppo, Giuliano
Marasco, Giuseppina Moglia, Luigi Macario, Marilena Gagliardi, Paola Correggioli,
Remi Zanchettin, Rosanna Burla, Rosanna
Sabba, Santina Secco, Vittoria Pettazzi.
Lo spettacolo, ideato e realizato da parte
dei componenti del Gruppo, viene rappresentato a scopo benefico. Ingresso libero.
Info: tel. 0141.59.01.91 Cell. 348.810.67.86
Alla Palazzina di Caccia di Stupinigi
Piccoli Principi, in mostra
i ritratti di Casa Savoia
È prorogata fino al 31 marzo la mostra
“Piccoli Principi a Stupinigi” organizzata
dalla Fondazione Ordine Mauriziano. La
raccolta è una selezione dei dipinti appartenenti alla collezione dei ritratti di bambini (legati alla rappresentanza di Casa
Savoia) che arredavano la Galleria dei
Ritratti della Palazzina.
All’inizio del percorso di visita le 19 tele,
datate fra il 1648 e il 1766 e firmate da vari
pittori della corte sabauda fra cui Giuseppe Duprà e Maria Giovanna Battista Clementi, detta la Clementina- sono esposte
nell’Antibiblioteca e nella Biblioteca alfieriane.
La mostra è aperta il martedì-venerdì dalle
10 alle 17.30 (ultimo ingresso ore 17); sabato
e festivi dalle 10 alle 18.30 (ultimo ingresso
ore 18). Lunedì chiuso. Info: Palazzina di
Caccia di Stupinigi Piazza Principe Amedeo 7, Stupinigi.
011 013 3073; www.ordinemauriziano.it
Fino al 15 febbraio al Palazzo del Monferrato
I capolavori artistici che
raccontano le nostre terre
Un centinaio circa di dipinti, sculture e
fotografie, a firma di un’ottantina di autori
nazionali e internazionali, provenienti da
collezioni pubbliche e private, racconteranno
fino al 15 febbraio la percezione e la rappresentazione di questa porzione così fortemente identitaria di territorio piemontese recentemente inserito nei siti Patrimonio
dell’Umanità dell’Unesco.
Viene presentato il Monferrato, inteso come
matrice di ricerche espressive volte a scoprire il genius loci di questa terra ricca di sfaccettature, dove il paesaggio è stato disegnato
dall’uomo, ma la natura rimane protagonista
nel definirne i colori col variare delle stagioni: dal dipinto seicentesco del Moncalvo che
raffigura la Madonna di Crea, luogo di culto
per eccellenza del Monferrato, alla natura
morta antica con i prodotti della terra monferrina, al paesaggio della fotografia di
Francesco Negri, all’opera concettuale di
Emilio Isgrò , fino alla ballerina di Fausto
Melotti, evocativa della mitica stagione di
Vignaledanza.
La mostra allestita a Palazzo del Monferrato
è aperta da martedì a venerdì: 16.00 - 19.00
sabato e domenica: 10.00 - 13.00 e 16.00 - 19.00.
Info: www.palazzomonferrato.it
A Busca rassegna di classici fino al 6 marzo
Venerdì al Cineclub
con i fans di Méliès
Il Cineclub Méliès continuerà ad operare
all’interno del Cinema Lux di Busca fino a
fine stagione, curando l’offerta di rassegna
infrasettimanale e l’organizzazione di
eventi dedicati.
La rassegna procederà con cadenza settimanale, fino a venerdì 6 marzo (è prevista
una pausa nella settimana del 12-13 febbraio durante il Carnevale.
Info: 3491817658; www.cineclubmelies.it
Al Museo di Storia Naturale di Novara
L’itinerario fotografico
di Daniele Ghisla
Presso il Museo di Storia Naturale “Faraggiana Ferrandi” è allestita la mostra fotografica
“ L’itinerario ghiacciato”di Daniele Ghisla; la
mostra è visitabile da martedì a venerdì dalle
9.00 alle 12.30; sabato dalle 9.00 alle 12.30 e
dalle 14.00 alle 19.00; domenica dalle 14.00 alle
19.00 fino al 26 aprile. Ingresso libero.
www.societafotograficanovarese.it
Sabato 24 gennaio il capolavoro di Luigi Piradello
Venerdì 23 gennaio al Teatro Civico va in scena la pièce di Durrenmatt con Augusto Zucchi e Fabrizio Vona
Costigliole, “Giganti” in scena
L’assassino e il suo doppio, a Moncalvo una serata noir
Si sta per alzare il sipario sulla dodicesima edizione della “mezza stagione”, il
cartellone della Stagione invernale 2014/2015 del Teatro Municipale di Costigliole
d’Asti. Si comincia sabato 24 gennaio alle ore 21 con “I giganti della montagna”
portato in scena dalla compagnia torinese O.P.S. Officina Per la Scena con la
collaborazione di Panta Rei Collective LTD e LAb.Acqua.
In scena Maria Augusta Balla, Cecilia Bozzolini, Luca Busnengo, Chiara D'Anna,
Francesco Gargiulo, Paola Raho, Valentina Volpatto, Stefano Giorgi (videopitture
dal vivo), le maschere sono di Franco Leita, i costumi di Deborah Gambino e
Cristina Voglione. La regia è di Michele Guaraldo. Il “mito” filosofico dell’ultimo
Pirandello ritrova la sua dimensione onirica in uno spettacolo di forte impatto
visivo, che ha recentemente debuttato nella stagione del Teatro Stabile di Torino.
In una villa isolata vive il mago Cotrone, dando ospitalità a un gruppo di maniaci
e visionari che non trovano il loro posto nel mondo. Giunge un giorno, alla villa
degli Scalognati, la compagnia di attori girovaghi della Contessa Ilse, che si
ostina a voler mettere in scena teatro di poesia per una società che non lo
apprezza. A seguire dopoteatro nella Cantina dei Vini sottostante il teatro le
“Apparizioni tascabili”: Francesco Ecclesia e Giulia Masoero, giovani attori
astigiani metteranno in scena l’atto unico “L’occasione” di Achille Campanile.
Una prova d’attore a cura del Teatro degli Acerbi, con degustazione e vini del
territorio. Info e prenotazioni: 339-2532921 www.teatrodegliacerbi.it
Andrà in scena venerdì 23 gennaio al Teatro
Civico di Moncalvo la pièce “L’Assassino e il
suo doppio” di Augusto Zucchi ispirata a Il
Giudice e il suo Boia di Friedrich Durrenmatt. Il genere è il noir, che Durrenmatt
prima e Zucchi dopo hanno trasformato in un
gioco teatrale tragico pieno di rimandi e di
riflessioni, senza tuttavia rinunciare a nessuno degli elementi del genere poliziesco, del
quale il romanzo e la farsa tragica, celebrano
i funerali, minandolo alla radice, impedendo,
cioè, al razionale di prevalere sul caos.
Il gioco crudele del gatto con il topo, che è
il tema peculiare di questa vicenda, allude
a quel rapporto di inscindibilità fra vittima
e carnefice che rappresenta il motivo
costante dell’autore svizzero.
Uno dei temi del lavoro è il concetto di
giustizia.
È possibile punire un uomo per un crimine
che non ha commesso, solo per ottenere
Augusto Zucchi e Fabrizio Vona
giustizia rispetto a un delitto passato? Il
tema viene affrontato in modo filosofico,
lasciando agire il commissario Bärlach,
(Augusto Zucchi) molto malato e ormai
prossimo alla fine dei suoi giorni, secondo
la propria concezione di giustizia. Egli si
assumerà la responsabilità di giudicare
davvero, scegliendo tra molti il boia (Fabrizio Vona) a cui affidare l’esecuzione della
propria sentenza. Il lavoro di adattamento
riduce il numero dei personaggi a quattro,
moltiplicando ulteriormente, in questo
modo, il gioco degli specchi e delle tante
facce di una stessa medaglia. Accanto agli
attori già nominati, dividono la responsabilità dello spettacolo Fabrizio Bordignon,
nel doppio ruolo del Criminale Gastmann e
dell’Avvocato di se stesso ed Eleonora
Tiberia nel ruolo della segretaria del
Commissario , una sorta di badante e
confidente. Lo spettacolo essenziale è
scandito con un ritmo incalzante alla
maniera del racconto Giallo e si avvale di
musiche di genere che rimandano alla
letteratura cinematografica del genere.
Info: Associazione Arte&Tecnica.
tel. 0141 31 383, www.arte-e-tecnica.it