OBLIVION.ZIP LA SCUOLA È BELLO VIVERE LIBERI! FALSTAFF

Città di Castelfranco Veneto
Assessorato alla Cultura
INIZIO SPETTACOLI ORE 20.45
testi di Davide Calabrese e
Lorenzo Scuda
musiche di Lorenzo Scuda
venerdì 5 dicembre 2014
Oblivion: Graziana Borciani,
Davide Calabrese, Francesca Folloni,
Lorenzo Scuda, Fabio Vagnarelli
regia degli Oblivion
PROGRAMMA A
LA SCUOLA
di Domenico Starnone
martedì 13 gennaio 2015
Cardellino srl
Silvio Orlando e
Marina Massironi
e con Vittorio Ciorcalo, Roberto
Citran, Roberto Nobile, Antonio
Petrocelli, Maria Laura Rondanini
regia di Daniele Luchetti
PROGRAMMA B
È BELLO VIVERE
LIBERI!
ideazione, drammaturgia, regia e
interpretazione di Marta Cuscunà
martedì 27 gennaio 2015
Marta Cuscunà fa parte del
progetto FiesFactory
coproduzione Centrale Fies e
Operaestate Festival Veneto
Marta Cuscunà
Premio Scenario per Ustica (2009), finalista al
Premio Virginia Reiter (2011), menzione d’onore
come attrice emergente alla 27ª edizione del Premio Teatrale Eleonora Duse (2012), Premio Città
Impresa (2013)
PROGRAMMA A
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Graziana Borciani, Davide Calabrese, Francesca Folloni,
Lorenzo Scuda e Fabio Vagnarelli ovvero gli Oblivion, i cinque
miracolati dalla banda larga, i cinque punti del governo del
cantare, i cinque anelli delle obliviadi, i cinque gradi di
separazione fra Tito Schipa e Fabri Fibra, i cinque
madrigalisti post-moderni. Ormai hanno 10 anni suonati.
Gli ultimi 5 trascorsi in perenne tournée nei teatri e nelle
piazze di tutta Italia. Apolidi. Privi di una vita sociale,
sentimentale e specialmente sessuale.
Un po’ sulla falsariga...Stanchi di questa routine, per
ridare slancio e vigore al loro spento menage, gli
Oblivion calano il jolly. Calano la ZIP.
Oblivion.zip l’archivio portatile degli Oblivion, alle
prese col meglio del loro repertorio, ma con la
novitá del pubblico che fará da terzo incomodo.
Da fastidio tollerato a malapena (quando ride e
applaude contaminando i mirabili sketch del
quintetto) a vera e propria risorsa dello show.
Un greatest hits dove cade per la prima volta
la quarta parete. E il rapporto col pubblico
diventa fisico. Non più solo luci e suoni, ma,
finalmente, anche odori.
ostin
OBLIVION.ZIP
Era il 1992, anno in cui debuttò Sottobanco, spettacolo teatrale
interpretato da un gruppo di attori eccezionali capitanati da
Silvio Orlando e diretti da Daniele Luchetti. Lo spettacolo
divenne presto un cult, tanto che nel 1995 di questa pièce
venne fatta una fortunata trasposizione cinematografica, che
prese il titolo La scuola. Fu uno dei rari casi in cui il cinema
accolse un successo teatrale e non viceversa.
Lo spettacolo era un dipinto della scuola italiana di quei
tempi e al tempo stesso un esempio quasi profetico del
cammino che stava intraprendendo il sistema scolastico,
e viene riproposto, a vent’anni di distanza, con l’intento
di ricercare, nel confronto, il nuovo volto della scuola
d’oggi.
Siamo in tempo di scrutini in IV D. Un gruppo di
insegnanti deve decidere il futuro dei loro studenti.
Dal confronto tra speranze, ambizioni, conflitti
sociali e personali, amori, amicizie e scontri
generazionali, prendono vita personaggi
esilaranti, giudici impassibili e compassionevoli
al tempo stesso. Il dialogo brillante e le
situazioni paradossali lo rendono uno
spettacolo irresistibilmente comico.
Lo spettacolo si ispira alla biografia di Ondina Peteani, scritta
dalla storica Anna Di Giannantonio.
Ecco come Marta Cuscunà, autrice e regista della pièce,
ci racconta il suo approccio con questo emblematico
personaggio: «La biografia di Ondina mi ha letteralmente
entusiasmata, scossa, “accesa”. Ho incontrato una ragazza,
poco più giovane di me, incapace di restare a guardare,
cosciente e determinata ad agire per cambiare il proprio
Paese; con un’intuizione fondamentale: la Donna è una
risorsa irrinunciabile per la Pace e la Giustizia. Un
esempio di partecipazione attiva, di come ogni
singolo individuo può diventare indispensabile per
la vita di un intero popolo.
Avverto l’urgente necessità di raccontare questa
storia, oggi, perché “chi è senza memoria è senza
futuro” e in Italia molti hanno dimenticato troppo
in fretta il significato della Resistenza.»
“È bello vivere liberi!” è l’ultima frase che
Ondina Peteani ha scritto, in ospedale, a poche
settimane dalla morte, un ultimo motto,
un’ultima dichiarazione di fede alla grande
forza che l’ha accompagnata lungo tutta la
sua vita: l’amore per la libertà.
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PROGRAMMA A + B
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adattamento e regia di
Andrea De Rosa
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Fondazione del Teatro Stabile di
Torino - E.R.T. Emilia Romagna
Teatro Fondazione
Giuseppe Battiston, Giovanni
Franzoni, Elisabetta Valgoi,
Martina Polla, Annamaria Troisi
ph A
sabato 22 e domenica 23
novembre 2014
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onta
da Enrico IV / Enrico V
di William Shakespeare
traduzione di Nadia Fusini
«Strano e singolare il destino di Sir John Falstaff! - scrive
Andrea De Rosa -. Apparso la prima volta nel dramma storico
Enrico IV, questo personaggio riscosse un tale successo che
William Shakespeare dovette farlo rivivere e poi rivivere e
poi rivivere ancora, in ben altri quattro testi. Pare
addirittura che la stessa Regina Elisabetta ne avesse
gradito così tanto la sagacia da intervenire, in prima
persona, facendosi dare assicurazioni dal Bardo affinché
questo impareggiabile ciccione non fosse accantonato
dalla sua produzione.
C’è in Falstaff qualcosa che ci conquista subito: un
amore sfrontato per la vita... un senso pieno delle
cose che accadono qui e ora e che di fronte al suo
sguardo sembrano le sole che abbiano un qualche
senso,... un senso dell’amicizia ingenuo e vorrei
dire persino infantile... Dopo il felice incontro con
Macbeth, ho chiesto a Giuseppe Battiston di
calarsi stavolta nei panni di questo buffone,
convinto che ci sia anche qui qualcosa di
inaspettato e imprevedibile da scoprire, sotto
la maschera solo apparentemente tranquilla
che egli sembra mostrarci».
ph D
FALSTAFF
UN BÈS
ANTONIO LIGABUE
uno spettacolo di Mario Perrotta
collaborazione alla regia
di Paola Roscioli
collaborazione alla ricerca
di Riccardo Paterlini
martedì 3 marzo 2015
Un bès Antonio Ligabue / Progetto Ligabue primo
movimento di Mario Perrotta e del Teatro dell’Argine in collaborazione con Teatro Sociale di Gualtieri - Comune di Gualtieri - Festival
internazionale di Arzo - Associazione Olinda - Centro Teatrale MaMiMò - Ars - Creazioni e Spettacolo
- dueL - Compagnia DéZir - Fondazione Archivio
Diaristico - Nazionale - Sinapsia
Mario Perrotta
PROGRAMMA A
UNA PURA
FORMALITÀ
dal film di Giuseppe Tornatore
versione teatrale e regia
di Glauco Mauri
mercoledì 1 e giovedì 2
aprile 2015
produzione Compagnia Mauri Sturno
in collaborazione con
Fondazione Teatro della Pergola
Glauco Mauri, Roberto Sturno
e con Giuseppe Nitti, Amedeo D’Amico,
Paolo Benvenuto Vezzoso, Marco Fiore
PROGRAMMA A + B
“Un bès... Dam un bès, uno solo! Che un giorno diventerà tutto
splendido. Per me e per voi”
«Provo a chiudere gli occhi e immagino: io, così come sono,
con i miei 40 passati, con la mia vita….ma senza un bacio,
Neanche uno. Mai.
Senza che le mie labbra ne abbiano incontrate altre,
anche solo sfiorate. Senza tutto il resto che è comunione
di carne e di spirito, senza neanche una carezza. Mai.E
allora mi vedo - io, così come sono - scendere per strada
a elemosinarlo quel bacio, da chiunque, purché accada.
Ecco, questo m’interessa oggi di Antonio Ligabue: la
sua solitudine, il suo stare al margine, anzi, oltre il
margine - oltre il confine - là dove un bacio è un
sogno, un’implorare senza risposte che dura da
tutta una vita.
Voglio avere a che fare con l’uomo Antonio
Ligabue, con il Toni, lo scemo del paese. Mi attrae
e mi spiazza la coscienza che aveva di essere
un rifiuto dell’umanità e, al contempo, un
artista, perché questo doppio sentire gli
lacerava l’anima: l’artista sapeva di meritarlo
un bacio, ma il pazzo intanto lo elemosinava.
Voglio stare anch’io sul confine e guardare
gli altri. E, sempre sul confine, chiedermi
qual è dentro e qual è fuori».
Burr
oni
PROGRAMMA A + B
Nel realizzare una nuova versione coreografica
del Bolero, meccanismo ad orologeria dalla
rigorosa precisione Michele Merola si è
confrontato con questa musica ossessiva e
ripetitiva, giungendo a proporci un lavoro
dove la danza, in stretta simbiosi con la
musica, veicola una sorta di astratta “fiaba
amara”, allegoria del dolore di vivere e
dell’incomprensione fra esseri umani.
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MM Contemporary Dance Company
Carmen sweetcoreografia Emanuele Soavi
musica Georges Bizet e Los Panchis
danzano: Stefania Figliossi, Paolo Lauri,
Fabiana Lonardo, Enrico Morelli, Giovanni
Napoli, Nicola Stasi, Lorenza Vicidomini
Bolero coreografia Michele Merola
musica Maurice Ravel
danzano: Stefania Figliossi, Paolo Lauri,
Fabiana Lonardo, Enrico Morelli, Giovanni
Napoli, Nicola Stasi, Lorenza Vicidomini
Carmen Sweet è una creazione esclusiva di Emanuele
Soavi per la MM Contemporary Dance Company,
pensata tenendo conto dell’originale intenzione del
compositore di creare un’opera-comique: così
definiva Georges Bizet la sua Carmen, presentata a
Parigi nel 1875.
ph L
mercoledì 11 e giovedì 12
febbraio 2015
Lo spettacolo, tratto dall’omonimo film di Giuseppe
Tornatore, è il racconto di una lunga, misteriosa, notte dove
un uomo aiuta un altro uomo a cercare di capire quel
viaggio a volte stupendo, a volte terribile ma sempre
affascinante che è la vita.
«L’intensità del racconto, il suo ritmo, illuminato da
emozionanti colpi di scena, una razionale e al tempo
stesso commossa visione della vita – dice Glauco Mauri
– mi hanno spinto, in pieno accordo con Tornatore, ad
una libera versione teatrale.
Già il film ha una sua struttura sospesa fra cinema e
teatro e questo mi ha molto aiutato nel lavoro.
Ho cercato di far rivivere tutta la forza drammatica
della sceneggiatura modificandone quelle parti
che si presentavano con dei connotati troppo
cinematografici, preservandone al tempo stesso
quell’intensità che dall’inizio ci avvolge nel suo
misterioso intreccio. Il racconto rimane oscuro
fino al suo sconvolgente epilogo dove i pezzi
lacerati di una vita si compongono in una
serenità inaspettata e commovente: un
capovolgimento radicale di quello che
sembrava un giallo».
la G
iusto
coreografie di Emanuele Soavi
e Michele Merola
La nuova produzione della MM Contemporary Dance Company
porta in scena due grandi titoli del repertorio musicale
nell’interpretazione di due coreografi italiani, Emanuele
Soavi, da anni attivo in Germania presso prestigiose
compagnie, e Michele Merola, direttore artistico della
compagnia: con questo spettacolo la compagnia vuole
offrire la sua rivisitazione di due celeberrime opere
musicali, che sono state oggetto di rappresentazione da
parte di grandi artisti contemporanei.
ph M
anue
CARMEN /
BOLERO
CONDIZIONI DI ABBONAMENTO:
Diritto di prelazione per gli abbonati della stagione 2013/2014: sarà possibile confermare l’abbonamento da
mercoledì 5 a sabato 8 novembre 2014 con i seguenti orari: da mercoledì 5 a venerdì 7 novembre, dalle ore
16.00 alle ore 19.00; sabato 8 novembre, dalle ore 10.00 alle ore 12.30 e dalle ore 16.00 alle ore 19.00
(domenica 9 novembre chiuso). L’abbonamento dovrà di norma essere rinnovato dall’intestatario; tuttavia,
nel caso egli non potesse presentarsi di persona, l’operazione di rinnovo potrà essere effettuata da persona
di sua fiducia.
• L’abbonamento non è personale • Si
potranno acquistare al massimo n. 4
abbonamenti a persona (o un palco
completo) e sino al raggiungimento di n.
150 abbonamenti per programma • Ci si
riserva la facoltà di rimuovere poltrone o
usufruire di palchi, anche se assegnati agli
abbonati, qualora lo richiedano esigenze
Gli abbonati che vorranno cambiare programma potranno farlo da mercoledì 12 a venerdì 14 novembre
tecniche ed artistiche. In tali casi l’abbonato,
2014, dalle ore 16.00 alle ore 19.00; sabato 15 novembre 2014, dalle ore 10.00 alle ore 12.30 e dalle
privato del suo abituale posto, avrà la possibilità
ore 16.00 alle ore 19.00.
di sceglierne un altro tra quelli disponibili •
potranno essere apportare variazioni al
N.B.: Gli abbonati che non si faranno presenti di persona, o almeno telefonicamente, entro sabato 15
programma annunciato dovute a cause tecniche o
novembre 2013 saranno considerati rinunciatari, e il loro posto verrà messo in vendita.
di forza maggiore • Si ringraziano fin d’ora gli
abbonati che, impossibilitati ad assistere allo
Vendita di nuovi abbonamenti: i posti rimasti disponibili per ulteriori abbonamenti saranno posti in
spettacolo, comunicheranno alla biglietteria la
vendita alla biglietteria del Teatro Accademico da mercoledì 19 a domenica 23 novembre 2014,
disponibilità del loro posto • Durante la
con i seguenti orari: tutti i giorni dalle ore 16.00 alle ore 19.00 (sabato 22 e domenica 23
rappresentazione è proibito far uso di macchine
novembre dalle ore 10.00 alle ore 12.30 e dalle ore 16.00 alle ore 20.45).
fotografiche, apparecchi di registrazione audio e video,
telefoni portatili che vanno comunque disattivati • A
spettacolo iniziato è vietato l’accesso alla sala fino al
VENDITA BIGLIETTI PER SINGOLI SPETTACOLI :
primo intervallo. Gli eventuali ritardatari saranno dirottati,
la vendita dei biglietti rimasti disponibili per ogni singola commedia avverrà a partire dal
se possibile, nei posti di loggia • Tutte le operazioni relative
agli abbonamenti saranno effettuate presso la biglietteria
primo giorno feriale antecedente lo spettacolo, con orario 16.00 – 19.00. Chiuso domenica e
del Teatro Accademico, in via Garibaldi.
festivi, fuorché nei giorni di spettacolo.
L’iniziativa è realizzata nell’ambito
dell’accordo di programma Regione del
Veneto - Città di Castelfranco Veneto
PER INFORMAZIONI:
Teatro Accademico- Castelfranco Veneto
tel. 0423.735660 - 0423.735600
[email protected]
www.castelfrancovento.it - www.arteven.it
ABBONAMENTI:
n. 6 spettacoli
Prog. A € 120,00
n. 4 spettacoli
Prog. B € 85,00
BIGLIETTI:
Posti centrali: intero € 25,00 - ridotto € 23,00
Posti laterali: intero € 17,00 - ridotto € 14,00
I biglietti ridotti sono riservati alle persone
di età inferiore a 30 anni e superiore a 65.