VENEZUELA - NOTA CONGIUNTURALE - MARZO 2014

VENEZUELA
CONGIUNTURA
MARZO 2014
ICE Caracas – marzo 2014
A partire dal quarto trimestre 2010 l’economia venezuelana, sostenuta dal forte aumento dei prezzi del petrolio
e dal conseguente incremento della spesa pubblica che ha riattivato il consumo privato, ha evidenziato segnali
di ripresa che si sono tradotti nel 2012 in un tasso di crescita del PIL pari al +5,6% rispetto al 2011.
Gli ultimi dati pubblicati dal Banco Central de Venezuela (BCV) relativi al PIL venezuelano nel periodo gennaiosettembre 2013 hanno evidenziato un tasso cumulato della crescita economica pari al +1,1% rispetto allo
stesso periodo del 2012.
Nel periodo in esame, le attività non petrolifere hanno fatto segnare un aumento del +1,7% rispetto al 2012,
mentre il settore petrolifero, strategico per lo sviluppo del Paese, si è invece caratterizzato per una leggera
crescita del +0,7%.
Tra le attività economiche non petrolifere risaltano la diminuzione del settore minerario -20,7% compensata dai
risultati positivi del settore finanziario +19,5%, comunicazioni +6,8%, utenze domestiche come elettricità e
acqua +3,6%, servizi comunitari +3,1%. I servizi prodotti dal settore pubblico hanno evidenziato un tasso di
crescita del + 2,7%.
Nel periodo gennaio - settembre il PIL venezuelano ha avuto la seguente composizione:
Composizione del PIL 2013 Gennaio - Settembre
Imposte nette sui prodotti
10,9%
Resto
10%
Produzione di servizi del
governo centrale
11,7%
Attività petrolifera
11,0%
Miniere
0,3%
Manifattura
13,9%
Servizi comunitari senza fini
di lucro
5,9%
Energia elettrica e risorse
idriche
2,3%
Costruzione ed Edilizia
7,3%
Servizi immobiliari (per
imprese e per affitti)
9,8%
Istituzioni finanziarie ed
assicurative
6,5%
Telecomunicazioni
7,1%
Pagina 2 di 20
Commercio
9,8%
Trasporti e servizi di
logistica
3,3%
Il tasso di disoccupazione secondo le ultime fonti ufficiali disponibili, alla fine del 2013 è stato del 5,6%.
TASSO DI DISOCCUPAZIONE
PERIODO 2004 - 2013
18,00
16,00
14,00
12,00
VAR %
10,00
8,00
6,00
4,00
2,00
2004
2005
2006
2007
2008
2009
2010
2011
2012
II semestre
I semestre
II semestre
I semestre
II semestre
I semestre
II semestre
I semestre
II semestre
I semestre
II semestre
I semestre
II semestre
I semestre
II semestre
I semestre
II semestre
I semestre
II semestre
I semestre
0,00
2013
Anno
L’economia continua ad essere caratterizzata da elevati tassi di inflazione. Il tasso d’inflazione annuo alla fine
del 2013 è stato pari al 56,2%, risultato superiore di 36,1 punti percentuali rispetto al tasso d’inflazione annuo
del 20,1% evidenziato nello stesso periodo del 2012.
INFLAZIONE IN VENEZUELA
PERIODO 2004 - 2013
60,00
56,20
50,00
VAR %
40,00
30,90
30,00
25,10
22,46
27,20
27,60
20,10
19,19
20,00
16,97
14,36
10,00
0,00
2004
2005
2006
2007
2008
2009
ANNO
Pagina 3 di 20
2010
2011
2012
2013
Si rileva che nel solo mese di dicembre 2013 l’indice dei prezzi al consumo è aumentato del 2,2%, in calo
rispetto alla variazione del 3,5% registrata nel mese di dicembre 2012.
I gruppi di spesa, nel mese di dicembre 2013 rispetto al mese di novembre 2013 hanno avuto le seguenti
variazioni: abbigliamento e calzature (dal 4,2% allo -0,4%), comunicazione (dallo 0,4% allo 0,1%), istruzione
(dallo 0,9% allo 0,5%), servizi di salute (dal 2,4% allo 0,9%), servizi per la casa (dal 3,3% all’1,2%), beni e
servizi diversi (dal 2,8% all’1,8%), ricreazione e cultura (dal 2,2% al 2,0%), prodotti alimentari e bevande
analcoliche (dal 7,5% al 2,5%), bevande alcoliche e tabacco (dal 5,5% al 3,8%), ristorazione ed alberghi (dal
5,9% al 3,9%), trasporti (variazione invariata del 2,1%), abitazione (dall’1,1% all’1,2%), prodotti d’arredo per la
casa (dal -1,1% allo 0,8%).
Nel periodo gennaio-settembre 2013, le Partite Correnti della Bilancia dei Pagamenti hanno registrato un
avanzo di 7,4 miliardi di US$, inferiore in un -36,2% rispetto agli 11,6 miliardi di US$ evidenziati nello stesso
periodo del 2012, secondo dati pubblicati dal BCV.
Nel periodo gennaio-settembre 2013 la Bilancia Commerciale ha registrato nel periodo in esame un avanzo di
27,4 miliardi di US$.
Nel periodo gennaio-settembre 2013 il Commercio in Servizi ha registrato nel periodo in esame un deficit di
-11,8 miliardi di US$.
Nel periodo gennaio-settembre 2013 i pagamenti per trasferimenti hanno registrato un deficit di -8,0 miliardi di
US$.
Nel periodo gennaio-settembre 2013 il deficit del Conto Capitali è stato pari a -7,7 miliardi di US$.
Il saldo delle Bilancia dei Pagamenti, considerando il saldo per errori e omissioni di -2,9 miliardi di US$ nel
periodo gennaio-settembre 2013 è stato pari a -3,3 miliardi di US$.
Nel 2012, le Partite Correnti della Bilancia dei Pagamenti hanno registrato un avanzo di 11,0 miliardi di US$,
inferiore in un 54,7% rispetto ai 24,3 miliardi di US$ evidenziati nel 2011, secondo dati pubblicati dal BCV.
La Bilancia Commerciale ha registrato nel 2012 un avanzo di 38,0 miliardi di US$.
Il Commercio in Servizi ha registrato nel 2012 un deficit di -15,9 miliardi di US$.
I pagamenti per trasferimenti nel 2012 hanno registrato un deficit di -11,0 miliardi di US$.
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Nel 2012 il deficit del Conto Capitali è stato pari a -8,8 miliardi di US$.
Nel 2012 il saldo delle Bilancia dei Pagamenti, considerando il saldo per errori e omissioni di -3,1 miliardi di
US$ è stato pari a -0,9 miliardi di US$.
Nel periodo gennaio-settembre 2013 il debito estero è stato pari a 118,7 miliardi di US$, in aumento dell’1,8%
rispetto all’ammontare di 116,5 miliardi di US$ registrato nello stesso periodo del 2012. Il debito estero
pubblico nel sopra indicato periodo è infatti aumentato dell’1,0% rispetto allo stesso periodo del 2012,
raggiungendo 104,2 miliardi di US$. Il debito estero privato pari a 14,5 miliardi di US$ è aumentato dello
8,7%.
Il debito estero nel 2012 è stato pari a 118,9 miliardi di US$, in aumento del 7,4% rispetto all’ammontare di
110,7 miliardi di US$ registrato nel 2011. L’incremento è dovuto alle recenti operazioni di indebitamento
effettuate dal Governo venezuelano. Il debito estero pubblico nel sopra indicato periodo è infatti aumentato
del 7,8% rispetto al 2011, raggiungendo gli 105,7 miliardi di US$. Il debito estero privato pari a 13,1 miliardi di
US$ è aumentato del 3,1%.
Il tasso di cambio ufficiale è stato stabilito, con il decreto di riforma del Convenio Cambiario N. 14, pubblicato
nella Gazzetta Ufficiale N. 40.108 dell’8 febbraio 2013, pari a USD = 6,30 Bs.F, per le operazioni di cambio
valutario del Bolívar Fuerte venezuelano nei confronti del Dollaro USA.
Per la vigente Legge sui cambi valutari le altre divise estere vengono rapportate al Dollaro Usa ai cambi
internazionali e convertite in Bolivar Fuerte al tasso fisso di cambio.
Nel 2013 la liquidità monetaria (offerta di moneta M2) ha raggiunto il valore di circa 1.220 miliardi di Bolivares
Fuertes, in aumento del 69,6% rispetto ai 719,0 miliardi di Bolívares Fuertes in circolazione alla fine dello stesso
periodo del 2012.
Le riserve internazionali, che nel 2012 si sono attestate sui 29,8 miliardi di US$, alla fine di dicembre 2013
sono diminuite raggiungendo il valore di 21,4 miliardi di US$.
Per quanto concerne il rischio paese la SACE in questi ultimi anni nei confronti del Venezuela ha adottato una
politica di apertura controllata nei riguardi del settore pubblico venezuelano e della compagnia statale petrolifera
PDVSA.
La Sace mantiene la qualifica di rischio medio-alto per il Venezuela, il più alto della scala. La categoria OCSE è
stata mantenuta al livello 7.
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Le condizioni di assicurabilità sono di apertura per il rischio sovrano, bancario e privato.
Il rating attribuito al Venezuela dalle principali agenzie internazionali è il seguente:
Rating
S&P
B
Moody’s
B2
Fitch
B+
Fonte: SACE
INDICATORI MACRO-ECONOMICI
PIL a prezzi correnti in miliardi di $
Variazione del PIL reale (%)
PIL petrolifero
PIL non petrolifero
PIL pro-capite in $ a prezzi correnti
Tasso di inflazione (in %)
Tasso di disoccupazione (in %)
Debito pubblico totale (% del PIL)
Debito estero (% del PIL)
Investimenti esteri in milioni di $
Saldo Bilancia Commerciale in miliardi di $
Riserve internazionali in miliardi di $
Tasso di cambio con $
2008
2009
310,7*
5,3
2,9
5,7
11.076*
30,9
7,4
15,9*
15,8
1.741
44
43,1
325,7*
-3,2
-7,4
-1,7
11.382*
25,1
7,5
23,4*
19,5
-2.169
17,9
35,8
2,15
2,15
2010
2011
2012
236,4* 315,6*
380,3*
-1,5
4,2
5,6
0,1
0,6
1,4
-1,6
4,5
5,8
10.099* 10.886* 12.956*
27,2
27,6
20,1
6,5
7,8
7,4
46,1*
39,6*
57,2*
31,3
34,6
31,2
1.849
3.778
3.216
27,1
46,4
38,0
30,3
29,8
29,8
2,60
4,30
4,30
4,30
2013
Gen-Set
n/d
1,1
0,7
1,7
n/d
38,7
7,9
n/d
n/d
3.649
27,4
23,0
6,30
Fonte: Banco Central de Venezuela/FMI(*); Dal 1º gennaio 2008 è stato introdotto il Bolivar Fuerte,
che toglie tre zeri alla moneta in corso fino a quel momento, il Bolívar
Investimenti Esteri
Con specifici provvedimenti legislativi, il governo venezuelano ha determinato i seguenti settori di importanza
strategica per lo sviluppo dell’economia nazionale: Telecomunicazioni, Energia Elettrica, Risorse petrolifere,
Cemento, Acciaio ed Agroalimentare.
Ciò ha consentito al Governo di nazionalizzare importanti impianti industriali del Paese. Tale situazione ha
maggiormente influenzato negativamente i risultati degli investimenti esteri diretti in Venezuela, come dimostra
la tendenza dei valori riportati all’interno della nota.
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La legislazione in materia di investimenti esteri nel Paese, alquanto flessibile, non comporta obbligatorietà per
gli investitori stranieri di fornire dati informativi sull’esatto volume degli investimenti.
Le statistiche ufficiali pubblicate dal SIEX (Superintendencia de Inversiones Extranjeras), potrebbero pertanto
essere sottodimensionate rispetto ad altri dati forniti da Eurostat, UNCTAD o Banco Central de Venezuela.
Da indicare inoltre che i dati diffusi dall’ente venezuelano non comprendono gli investimenti stranieri nei settori
cardine dell’economia del Paese, quali petrolifero e minerario, o nel terziario l’importante settore bancario.
Investimenti Diretti Esteri
IDE
Var.
%
2001
2002
2003
2004
2005
2006
2007
728
297
295
492
915
93
48
+24,44%
-60,21%
-0,68%
+66,78%
+85,92 %
-90%
-48%
Fonte: Superintendencia de Inversiones Extranjeras (SIEX) (valori in milioni di dollari)
Secondo gli ultimi dati IDE riportati dal Siex, nel 2007 il valore degli investimenti è stato pari a 48 milioni di US$.
Nella lista dei principali investitori compaiono Panama, Isole Vergini Britanniche, Cina, Spagna, Giappone e
Stati Uniti che hanno indirizzato i loro capitali principalmente nei comparti manifatturiero, commercio, trasporti,
costruzioni, comunicazioni e servizi agli enti locali.
Per ottenere un quadro completo degli investimenti esteri si deve fare riferimento ai dati della Bilancia dei
Pagamenti venezuelana, pubblicati dal Banco Central de Venezuela, che comprendono anche i settori
petrolifero privato, minerario e finanziario.
INVESTIMENTI ESTERI DIRETTI IN VENEZUELA
2004-2013
3.778
3.649
4.000
3.216
2.589
3.000
M
I
L
I
O
N
I
2.000
1.505
1.483
1.849
1.741
1.000
D
I
0
U
S
D
-1.000
-508
-2.000
-2.169
-3.000
2004
Pagina 7 di 20
2005
2006
2007
2008
2009
ANNO
2010
2011
2012
2013
Gen - Set
Nel 2003 gli IDE mostrano una significativa ripresa, per poi diminuire nuovamente nel 2006, riportando un
flusso negativo , ovvero disinvestimenti , pari a 508 milioni di US$.
Nel 2009 gli IDE, dopo due anni di valori positivi, hanno registrato un forte flusso negativo di
-2,1 miliardi di US$.
Nel 2010 gli IDE riprendono a crescere riportando un importo di 1,8 miliardi di US$. I dati del BCV evidenziano
che il 2011 si è caratterizzato per una significativa ripresa degli IDE che hanno raggiunto l’importo di 3,7 miliardi
di US$.
Nel 2012 gli IDE hanno raggiunto un importo di 3,2 miliardi di US$, evidenziando nel periodo gennaio-settembre
2013 una tendenza al rialzo con investimenti pari a 3,6 miliardi di US$.
I dati degli IDE venezuelani riportano marcate differenze rispetto ai risultati ottenuti da altri Paesi della Regione.
Grado di apertura del Paese al commercio internazionale ed agli investimenti esteri
La ricerca di nuove fonti di approvvigionamento energetico da parte dei Paesi industrializzati sta sempre più
influenzando i rapporti tra il Venezuela, che detiene importanti e strategiche risorse certificate di petrolio, gas e
minerali primari per l’industria manifatturiera, con il resto del mondo.
Durante gli ultimi dieci anni, sono state implementate iniziative di cooperazione allo scopo di pervenire a nuovi
equilibri geoeconomici basati su un maggior legame con i paesi della regione latinoamericana.
Nell’ambito di quadro di maggior collaborazione economica indirizzato ad uno sviluppo equilibrato tra i Paesi
dell’Area e sostenibile in una proiezione futura, si sono rafforzati i legami economici con i principali organismi di
integrazione regionale dell’area LatinoAmericana.
A livello mondiale il Venezuela è membro fondatore della OPEC e della WTO (Organizzazione Mondiale di
Commercio) ed aderisce al F.M.I. (Fondo Monetario Internazionale), W.B. (Banca Mondiale), I.D.B (Banca
Interamericana di Sviluppo), O.A.S. (Organizzazione Stati Americani), MIGA (Multilateral Investment Guarantee
Agency).
A livello LatinoAmericano, il Venezuela è il principale sostenitore del Progetto Alternativa Bolivariana para los
Pueblos de nuestra América (ALBA), ispirato ai principi di solidarietà e complementarietà delle risorse da parte
dei Paesi aderenti agli accordi di cooperazione.
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Aderiscono attualmente ai Paesi del gruppo ALBA: il Venezuela, Cuba, Nicaragua, Ecuador, Bolivia, Dominica,
Antigua e Barbuda e Saint Vincent e le Grenadine.
Nel quadro del progetto ALBA si inserisce l’iniziativa Petroamerica, finalizzata all’integrazione energetica dei
Paesi LatinoAmericani sulla base della complementarietà economica e sociale e della mutua cooperazione tra i
paesi latino americani .
Le modalità operative dell’iniziativa Petroamerica prevedono la divisione del progetto in tre aree regionali:
Petrocaribe, Petroandina e Petrosur.
Petrocaribe, a cui aderiscono attualmente 18 nazioni caraibiche, è un accordo di cooperazione energetica,
proposto dal Venezuela, orientato a risolvere le asimmetrie energetiche attraverso un nuovo schema di
interscambio più favorevole ed equo tra i Paesi dell’area caraibica. È concepito come un organismo
multilaterale capace di assicurare il coordinamento della politica energetica includendo il petrolio e suoi derivati,
gas, elettricità e fonti energetiche alternative.
Le 18 nazioni partecipanti a Petrocaribe sono: Antigua e Barbuda, Bahamas, Belice, Cuba, Dominica, Grenada,
Guatemala, Guyana, Haiti, Honduras, Giamaica, Nicaragua, Repubblica Dominicana, San Cristóbal e Nieves,
Saint Vicent e Le Grenadine, Santa Lucia, Suriname ed il Venezuela.
Le nazioni partecipanti a Petroandina sono Bolivia, Colombia, Ecuador, Perú e Venezuela, nel cui contesto
opera l’impresa mista YPFB Petroandina SAM composta dalla statale boliviana Yacimientos Petrolíferos
Fiscales Bolivianos (YPFB) e dalla venezuelana Pdvsa.
Petrosur include il Brasile, l’Argentina, Uruguay e Venezuela.
Il Venezuela è anche membro della Asociación Latinoamericana de Integración (ALADI), organismo
LatinoAmericano di integrazione regionale, che ha l’obiettivo finale di creare un unico mercato per tutta la
Regione, attraverso la concessione di dazi doganali preferenziali e accordi multilaterali regionali o tra singoli
Paesi.
Inoltre, il Venezuela è Paese firmatario del Patto de San José e partecipa anche all’iniziativa Sudamericana
Unión de Naciones Suramericanas (Unasur).
L'Unasur è una iniziativa congiunta di tutti i Paesi Sudamericani per la conformazione di uno spazio politico,
sociale, culturale, economico, finanziario, ambientale ed infrastrutturale integrato, costruita sulla base delle
positive esperienze del Mercosur e la Comunità Andina (CAN).
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La conformazione di una unione di tutti i Paesi Sudamericani è stata decisa dai Capi di Stato dei Paesi membri
durante il III Summit del Sud America dell'8 dicembre 2004 a Cuzco, Perù.
La ratifica con la rispettiva firma del trattato costitutivo è stata sottoscritta dai capi di Stato Sudamericani a
Brasilia il 23 maggio 2008.
I 12 Stati membri di Unasur sono Argentina, Bolivia, Brasile, Colombia, Cile, Ecuador, Guyana, Paraguay, Perú,
Suriname, Uruguay e Venezuela.
Nel corso del vertice dei Presidenti dei Paesi membri del Mercado Común del Sur-''Mercosur'', svoltosi a
Buenos Aires il 29 giugno 2012, è stato annunciato l’ingresso definitivo del Venezuela nel Mercosur, che è stato
formalizzato il 31 luglio 2012 con una cerimonia solenne in Brasilia.
Il Mercado Común del Sur-Mercosur è ora costituito da Brasile, Argentina, Uruguay e Venezuela, con la
sospensione del Paraguay, e ha come Stati associati, in veste di osservatori, la Bolivia, il Cile, la Colombia,
l'Ecuador e il Perú.
Da rilevare che nell’aprile del 2011 si è concretizzata ufficialmente l’uscita del Venezuela dal Patto Andino.
Nel 2006 è stata annunciata anche l’uscita dall’accordo con il Messico e la Colombia nel Gruppo G3.
Ad ottobre 2012 è stato firmato tra i governi della Colombia e del Venezuela un accordo commerciale bilaterale
Acuerdo de Alcance Parcial (AAP), che prevede agevolazioni doganali su n. 4.921 prodotti colombiani e 4.713
prodotti venezuelani, che hanno caratterizzato l’interscambio commerciale degli ultimi anni dei due Paesi.
Nel dicembre 2011, è stata costituita, con un atto approvato dai Capi di Stato e rappresentanti dei Governi di 33
Stati del Centro e Sud America, la Comunidad de Estados Latinoamericanos y Caribeños Celac.
La Celac ha come obiettivo la promozione dei processi di integrazione regionale in materia politica , economica,
sociale e culturale dei seguenti Paesi Latinoamericani: Antigua y Barbuda, Argentina , Bahamas , Barbados,
Belice , Bolivia , Brasile , Cile , Colombia , Costa Rica, Cuba, Repubblica Dominicana, Dominica , Ecuador, El
Salvador, Grenada, Guatemala , Guyana, Haití, Honduras, Jamaica, Messico, Nicaragua, Panamá, Paraguay,
Perú, Santa Lucia, San Cristóbal y Nieves, San Vicente y Las Granadinas, Surinam, Trinidad y Tobago,
Uruguay, Venezuela .
Il nuovo Organismo Comunitario del continente americano, che non include Stati Uniti e Canada, e che intende
erigersi come un’alternativa alla Organización de Estados Americanos OEA , formata da tutti gli Stati del
continente americano , compresi gli Stati Uniti e Canada , associa Paesi aventi una popolazione complessiva
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di 550 milioni di persone su un territorio di 20 milioni di Kmq , con risorse energetiche, minerali , petrolio e gas,
che consentiranno di sostenere nel futuro il forte sviluppo economico attualmente in corso nei Paesi del Centro
Sud America.
Interscambio commerciale Venezuela – Mondo
INTERSCAMBIO COMMERCIALE VENEZUELA - MONDO
100.000
90.000
80.000
M
I
L
I
O
N
I
D
I
U
S
D
70.000
60.000
50.000
40.000
30.000
20.000
10.000
0
2004
2005
2006
2007
2008
2009
2010
2011
2012
2012
Gen- Set
2013
Gen- Set
ANNO
Esportazioni
Importazioni
Secondo i dati pubblicati dal Banco Central de Venezuela (BCV) nel periodo gennaio-settembre 2013 il
commercio estero venezuelano ha raggiunto un valore pari a 106,3 miliardi di US$, registrando un calo del
-6,9% rispetto ai 114,2 miliardi di US$ ottenuti nello stesso periodo del 2012, con esportazioni complessive per
un valore di 66,8 miliardi di US$, in diminuzione dell’8,0% comparato con il 2012, a fronte di importazioni
composte per il 79,6% dai settori non petroliferi, pari a 39,4 miliardi di US$, con una contrazione del -4,9%
rispetto al 2012.
Pagina 11 di 20
Le esportazioni petrolifere nel periodo gennaio-settembre 2013 sono state pari a 64,3 miliardi di US$ (-7,7%
rispetto allo stesso periodo del 2012), mentre le esportazioni non petrolifere hanno registrato un calo del
-15,0%, per un equivalente valore di 2,4 miliardi di US$.
Nel periodo gennaio-settembre 2013 la Bilancia Commerciale ha registrato nel periodo in esame un avanzo di
27,4 miliardi di US$ in ribasso rispetto ai 31,2 miliardi di US$ registrati nel 2012.
A dicembre 2012, il commercio estero venezuelano ha riportato un valore pari a 156,6 miliardi di US$,
registrando un aumento del 12,8% rispetto ai 138,8 miliardi di US$ del 2011, attribuibile in particolare ai buoni
risultati ottenuti dalla vendita dei prodotti petroliferi pari a 93,5 miliardi di US$.
Nel 2012, le esportazioni venezuelane complessive hanno evidenziato un valore di 97,3 miliardi di US$, con un
incremento del 4,8% comparato con il 2011.
Le importazioni venezuelane, composte per l’80,1% dai settori non petroliferi, sono state pari a 59,3 miliardi di
US$, in aumento del 26,7% rispetto al 2011.
Nel 2012, il saldo della Bilancia Commerciale è stato di 38,0 miliardi di US$, in diminuzione rispetto al saldo di
45,9 miliardi di US$ registrato nel 2011.
Le esportazioni petrolifere durante il 2012 sono state pari a 93,5 miliardi di US$ (+6,1% rispetto al 2011), con
esportazioni non petrolifere che hanno registrato una diminuzione del -19,4%, per un equivalente valore di
3,7 miliardi di US$. Il valore assoluto conferma ancora una volta di come questa economia resti ancora
fortemente legata al settore petrolifero.
L’introduzione di una serie di barriere all’esportazione volte a tutelare i consumi del mercato interno e ad una
sopravalutazione della moneta rendono le merci venezuelane poco concorrenziali sui mercati internazionali.
Le importazioni vengono favorite dalla produzione industriale nazionale non in grado di far fronte pienamente
alla consistente domanda interna e dal tasso di cambio ufficiale 6,30 Bs.F., che di fatto sovvenziona l’acquisto
di beni su mercati esteri.
Il valore delle importazioni è determinato prevalentemente dall’adozione di politiche di gestione della valuta
estera più restrittive da parte dell’ente statale Cadivi.
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BILANCIA COMMERCIALE DEL VENEZUELA
Esportazioni
Petrolifere
Non petrolifere
Var. annua %
Petrolifera
Non petrolifera
Importazioni
Petrolifere
Non petrolifere
Var. annua %
Petrolifera
Non petrolifera
Saldo
bilancia
commerciale
Interscambio commerciale
97.340
93.569
3.771
4,8
6,1
-19,4
59.339
11.795
47.544
27,7
96,0
17,6
2012
Gen-Set
72.714
69.788
2.926
3,9
5,2
-18,7
41.498
7.634
33.864
23,9
-85,4
15,3
2013
Gen-Set
66.881
64.396
2.485
-8,0
-7,7
-15,0
39.439
8.012
31.427
-4,9
4,9
-7,1
46.370
38.001
31.216
27.442
139.252
156.679
114.212
106.320
2010
2011
2012
65.786
62.317
3.469
14,2
15,0
2,2
38.613
5.593
33.020
0,4
40,9
-4,2
92.811
88.132
4.679
40,7
41,4
28,8
46.441
6.015
40.426
20,2
7,5
22,4
27.173
104.399
Fonte: Banco Central de Venezuela (valori in milioni di dollari e variazioni %)
Orientamento Geografico del Commercio Estero
I dati pubblicati dal locale istituto di statistica, l’Instituto Nacional de Estadística (INE), riferiti al periodo gennaio ottobre 2013, evidenziano che gli Stati Uniti rappresentano il principale paese fornitore (23,1%); seguono la
Cina (17,1%), il Brasile (9,8%), la Colombia (5,1%), il Messico (4,9%), l’Argentina (4,0%), la Germania (2,9%),
l’Italia (2,6%), la Spagna (2,3%), l'Ecuador (2,3%), Panama (1,9%).
Quota Import dei Principali Paesi Fornitori
Anno 2013 Gen - Ott
Stati Uniti
23.1%
Tutti gli altri Paesi
23,4%
Panama
1.9%
Ecuador
2,3%
Spagna
2.3%
Cina
17,1%
Italia
2,6%
Germania
2,9%
Argentina
4.0%
Messico
4,9%
Pagina 13 di 20
Colombia
5.1%
Brasile
9.8%
Considerando le esportazioni nel periodo gennaio - settembre 2013, gli Stati Uniti rappresentano il principale
paese fornitore (24,0%); seguono la Cina (11,0%), l'Olanda (10,7%), la Colombia (10,6%), il Brasile (8,3%),
Trinidad & Tobago (3,6%), il Belgio (3,4%), la Corea (2,8%), il Cile (2,7%), la Turchia (2,1%), l’Italia (1,9%), il
Messico (1,8%), l’Argentina (1,7%).
Quota Import dei Principali Paesi Clienti
Anno 2013 Gen - Set
Tutti gli altri Paesi
14,8%
Argentina
1,7%
Stati Uniti
24.05%
Messico
1.8%
Italia
1.9%
Turchia
2,1%
Cile
2,8%
Corea
2,9%
Cina
11,0%
Belgio
3,4%
Trinidad & Tobago
3.6%
Brasile
8,3%
Olanda
10,7%
Colombia
10.6%
Pagina 14 di 20
Italia-Venezuela: Interscambio Commerciale per prodotto (NC8)
1.200.000
1.100.000
1.000.000
M
i
g
l
i
a
i
a
d
i
E
u
r
o
900.000
800.000
700.000
600.000
500.000
400.000
300.000
200.000
100.000
0
2003
2004
2005
2006
2007
2008
2009
2010
2011
2012
gen-nov
2012
gen-nov
2013
Anno
Esportazioni
Importazioni
INTERSCAMBIO COMMERCIALE ITALIA – VENEZUELA
Export
Import
Saldi
Interscambio
2010
2011
2012
2012
Gen–Nov
616.586
253.369
363.217
869.955
689.798
342.657
347.141
1.032.455
1.105.312
213.678
891.634
1.318.990
1.004.572
204.207
800.365
1.208.779
Fonte: elaborazioni ICE su dati ISTAT;
(Valori in migliaia di Euro)
Pagina 15 di 20
2013
Gen–Nov
Var. %
Gen-Nov
2012-2013
656.934
75.520
581.414
732.454
-34,6
-63,0
-27,3
-39,4
Analisi dell’interscambio con l’Italia nel periodo gennaio-novembre 2013
L’interscambio commerciale nel periodo gennaio-novembre 2013 tra l’Italia ed il Venezuela ha registrato un
valore pari a 732,7 milioni di Euro, in diminuzione del -39,4% rispetto al 2012, dovuto principalmente alla
contrazione dell’export italiano pari al -34,6%.
Le nostre esportazioni verso il Venezuela nel sopraindicato periodo sono state pari a 656,9 milioni di Euro a
fronte di importazioni in Italia dal Venezuela per un valore di circa 75,5 milioni di Euro.
Il Saldo della Bilancia Commerciale ha evidenziato nello stesso periodo un surplus a favore dell’Italia di circa
581,4 milioni di Euro.
Settori Predefiniti
AA - Prodotti dell'agricoltura, pesca e silvicoltura
BB - Prodotti delle miniere e delle cave
CA10 - Prodotti alimentari
CA11 - Bevande
CA12 - Tabacco
CB13 - Prodotti tessili
CB14 - Articoli di abbigliamento (anche in pelle e in
pelliccia)
CB15 - Articoli in pelle (escluso abbigliamento) e simili
CC16 - Legno e prodotti in legno e sughero (esclusi i
mobili); articoli in paglia e materiali da intreccio
CC17 - Carta e prodotti di carta
CC18 - Prodotti della stampa e della riproduzione di
supporti registrati
CD19 - Coke e prodotti derivanti dalla raffinazione del
petrolio
CE20 - Prodotti chimici
CF21 - Prodotti farmaceutici di base e preparati
farmaceutici
CG22 – Articoli in gomma e materie plastiche
CG23 - Altri prodotti della lavorazione di minerali non
metalliferi
CH24 - Prodotti della metallurgia
Pagina 16 di 20
Esportazioni
Gen-Nov Gen- Nov
2012
2013
1.053
839
330
517
34.444
38.467
3.722
2.023
.
.
6.218
5.160
8.242
5.417
var %
-20,4
56,4
11,7
-45,6
.
-17,0
-34,3
Importazioni
Gen- Nov Gen- Nov
2012
2013
486
352
12.672
3.964
331
45
8.802
9.267
.
.
6
.
5
4
var %
-27,6
-68,7
-86,4
5,3
.
-100,0
-9,9
4.980
1.293
4.114
487
-17,4
-62,4
10.344
.
17.131
.
65,6
.
4.442
46
3.730
57
-16,0
24,7
32
.
11
.
-65,2
.
27.549
80.679
192,9
55.780
6.502
-88,3
49.055
43.211
34.918
44.852
-28,8
3,8
7.158
1.646
1.041
2.770
-85,5
68,3
16.503
19.022
13.087
11.174
-20,7
-41,3
200
19
259
12
29,5
-36,2
33.862
7.149
-78,9
105.375
32.052
-69,6
CH25 - Prodotti in metallo, esclusi macchinari e
attrezzature
CI26 - Computer e prodotti di elettronica e ottica;
apparecchi elettromedicali, apparecchi di misurazione
e orologi
CJ27 - Apparecchiature elettriche e apparecchiature
per uso domestico non elettriche
CK28 - Macchinari e apparecchiature nca
CL29 - Autoveicoli, rimorchi e semirimorchi
CL30 - Altri mezzi di trasporto
CM31 – Mobili
CM32 - Prodotti delle altre industrie manifatturiere
DD35 - Energia elettrica, gas, vapore e aria
condizionata
ZZ - Altri prodotti e attività
TOTALE
29.875
36.888
23,5
179
24
-86,3
19.540
15.949
-18,4
212
787
270,4
41.788
23.351
-44,1
25
15
-41,9
545.474
52.173
19.096
19.280
22.701
.
268.527
12.467
15.605
15.660
15.212
.
-50,8
-76,1
-18,3
-18,8
-33,0
.
209
188
.
12
208
.
423
258
.
2
69
.
102,2
37,2
.
-82,7
-66,7
.
602
1.004.572
406
656.934
-32,5
-34,6
318
204.207
530
75.520
66,8
-63,0
Fonte: elaborazioni ICE su dati ISTAT
(Valori in migliaia di Euro)
L’interscambio commerciale nel periodo gennaio-novembre 2013 tra l’Italia ed il Venezuela ha registrato un
valore pari a 732,4 milioni di Euro, in diminuzione del -39,4% rispetto al 2012, dovuto principalmente alla
contrazione dell’export italiano pari al -34,6%.
Le nostre esportazioni verso il Venezuela nel sopraindicato periodo sono state pari a 656,9 milioni di Euro a
fronte di importazioni in Italia dal Venezuela per un valore di circa 75,5 milioni di Euro.
Il Saldo della Bilancia Commerciale ha evidenziato nello stesso periodo un surplus a favore dell’Italia di circa
581,4 milioni di Euro.
Analizzando le componenti merceologiche si evidenzia che nel periodo gennaio-novembre 2013 si sono avute
flessioni nelle esportazioni verso il Venezuela in ben 19 delle 27 voci merceologiche.
Il comparto dei Macchinari e apparecchiature, da sempre il più importante dell’export italiano verso il
Venezuela, ha registrato nel periodo gennaio-novembre 2013 un valore di 268,5 milioni di Euro, con una quota
del 40,8% sull’export complessivo, riportando una flessione rispetto allo stesso periodo 2012 del -50,8%.
Al secondo posto, con un importante aumento del +192,9%, si colloca il settore del Coke e prodotti derivanti
dalla raffinazione del petrolio con un valore di 80,6 milioni di Euro.
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Al terzo posto, con una crescita del +3,8% rispetto al periodo gennaio-novembre 2012, si posizionano i Prodotti
farmaceutici di base e preparati farmaceutici con un valore pari a 44,8 milioni di Euro.
Seguono i Prodotti alimentari con un importo pari a 38,4 a milioni di Euro, evidenziando un incremento del
+11,7%, i Prodotti in metallo, esclusi macchinari e attrezzature che hanno raggiunto i 36,8 milioni di Euro
registrando una crescita del +23,5% e la voce Prodotti chimici con un valore di 34,9 milioni di Euro, in calo del 28,8%.
Le restanti categorie hanno riportato nell’export italiano nel periodo in esame verso il Venezuela quote inferiori
al 5%.
Analizzando invece le componenti più significative delle importazioni in Italia dal Venezuela nel periodo
gennaio-novembre 2013, si rileva, in ordine di importanza, che i Prodotti della metallurgia con un valore di 32,0
milioni di Euro hanno subito una flessione significativa del -69,6%, gli Articoli in pelle (escluso abbigliamento) e
simili con un valore di circa 17 milioni di Euro hanno evidenziato un incremento delle importazioni del +65,6%
rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.
È opportuno rilevare la rilevante frenata del -88,3% nelle importazioni italiane di Coke e prodotti derivanti dalla
raffinazione del petrolio che sono passate da 55,7 milioni di Euro del periodo gennaio-novembre 2012 ai 6,5
milioni di Euro del 2013.
Composizione merceologica dell'export dell'Italia verso il Venezuela
anno 2013 Gennaio - Novembre
ZZ - Altri prodotti e attività
0,1%
BB - Prodotti delle miniere e delle
cave
0,1%
CA11 - Bevande
0,3%
CB13 - Prodotti tessili CB14 - Articoli di abbigliamento
0,8%
(anche in pelle e in pelliccia)
0,8%
CA10 - Prodotti alimentari
5,9%
AA - Prodotti dell'agricoltura, pesca
e silvicoltura
0,1%
CM32 - Prodotti delle altre industrie
manifatturiere
2,3%
CM31 - Mobili
2,4%
CB15 - Articoli in pelle (escluso
abbigliamento) e simili
0,6%
CC16 - Legno e prodotti in legno e
sughero (esclusi i mobili); articoli in
paglia e materiali da intreccio
0,1%
CC17 - Carta e prodotti di carta
0,6%
CD19 - Coke e prodotti derivanti
dalla raffinazione del petrolio
12,3%
CL30 - Altri mezzi di trasporto
2,4%
CL29 - Autoveicoli, rimorchi e
semirimorchi
1,9%
CE20 - Prodotti chimici
7,6%
CK28 - Macchinari e
apparecchiature nca
40,9%
CF21 - Prodotti farmaceutici di base
e preparati farmaceutici
6,8%
CG22 - Articoli in gomma e materie
plastiche
2,0% della
CG23 - Altri prodotti
lavorazione di minerali non metalliferi
1,7%
CJ27 - Apparecchiature elettriche e
apparecchiature per uso domestico
non elettriche
3,6%
Pagina 18 di 20
CI26 - Computer e prodotti di
elettronica e ottica; apparecchi
elettromedicali, apparecchi di
misurazione e orologi
2,4%
CH25 - Prodotti in metallo, esclusi
macchinari e attrezzature
5,6%
CH24 - Prodotti della metallurgia
1,1%
Presenza italiana
Il Venezuela ospita una numerosa comunità italiana. Le imprese del nostro paese sono attive in diversi settori
dell’economia del grande paese latino americano.
Petrolio e Gas:
Recentemente Eni e la compagnia petrolifera di Stato venezuelana, Pdvsa, lavoreranno in sinergia per la
costituzione di una impresa mista per lo sfruttamento delle riserve di condensati, stimate in 15 trilioni di piedi
cubici, localizzate nel giacimento di gas Perla 3X, ubicato in mare aperto nello Stato di Falcón, ad ovest del
Venezuela.
Eni è presente nel Paese, con l’impresa mista Petrojunin (PDVSA 60%, Eni 40%), con cui Eni e Pdvsa mirano
a raggiungere un livello produttivo nel campo Junín 5, situato nella Fascia dell’Orinoco, area petrolifera
localizzata a circa 550 Km a sud est di Caracas, di circa 15 mila boe al giorno entro il 2013, da elevare a 75
mila boe entro l’anno 2015, grazie alla perforazione di 180 pozzi.
La Fase 2, relativa al completamento dello sviluppo del campo (full field), prevede il raggiungimento di una
produzione complessiva di 240.000 boe al giorno entro la fine del 2018. Nei prossimi 40 anni, durata di vita utile
stimata del campo, è prevista la perforazione di circa 1500 pozzi.
Sempre nel campo Junín 5, Eni e Pdvsa gestiranno la Petrobicentenario, impresa mista designata alla
costruzione e gestione di una raffineria di greggio extrapesante situata nel Complesso industriale José Antonio
Anzoategui, nello Stato Anzoategui, con una capacità di 350.000 barili al giorno.
Nel blocco Cardón IV, opera la società Cardón IV S.A., composta al 50% da Eni e al 50% da Repsol, che
gestisce il giacimento super-giant a gas Perla. La compagnia di Stato venezuelana PDVSA detiene il diritto di
entrare nella società durante la fase di sviluppo con una partecipazione del 35%, mentre Eni e Repsol avranno
entrambe una quota del 32,5% nel progetto, che sarà operato congiuntamente dalle tre compagnie.
In Venezuela Eni detiene, inoltre, una partecipazione in Petrosucre, che opera il giacimento offshore di
Corocoro (PDVSA 74%, Eni 26%), con una produzione giornaliera in quota Eni di circa 10.000 barili di olio al
giorno.
Infrastrutture: I lavori nel settore delle infrastrutture hanno coinvolto direttamente le nostre aziende con
commesse firmate negli ultimi anni da imprese italiane che rivestono un valore totale di diversi miliardi di US$.
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Ne hanno tratto beneficio soprattutto grandi imprese quali Astaldi, Impregilo e Ghella, mediante la
partecipazione alla costruzione del sistema ferroviario nazionale.
Le grandi imprese italiane Astaldi, Ghella ed Impregilo lavorano da oltre 30 anni in Venezuela nella
realizzazione di grandi opere infrastrutturali, competendo con successo con altri grandi gruppi internazionali, tra
i quali il gruppo brasiliano Odebrecht.
Attualmente si sta sviluppando il Sistema Ferroviario Nazionale, affidato al Instituto de Ferrocarriles del Estado
(IFE), ente statale dipendente dal Ministerio del Poder Popular para Transporte Terrestre, al quale partecipano,
il gruppo di imprese italiane Astaldi, Ghella ed Impregilo, che compongono il consorzio GEI-Grupo Empresas
Italianas.
Attualmente il consorcio GEI sta eseguendo i seguenti progetti:
- linea ferroviaria Puerto Cabello-Encrucijada “Ezequiel Zamora” di 108 Km;
- linea ferroviaria San Juan de los Morros-San Fernando de Apure di 252 km;
- linea ferroviaria Chaguaramas-Cabruta di 201 km.
Le imprese italiane di costruzione si trovano, oltre che nei progetti sopra descritti, impegnate nei seguenti
progetti:
- Ghella è impegnata nelle opere civili della Metropolitana di Valencia, nello Stato Carabobo;
- Impregilo è parte del Consorzio che si è aggiudicata i lavori per la realizzazione dell’impianto di produzione di
energia idroelettrica “Manuel Piar” a Tocoma.
Trasporti: Nel settore dei veicoli industriali è presente la Iveco Venezuela, C.A. con un impianto di
assemblaggio per camion e autobus ubicato nella città La Victoria, nello Stato Aragua.
Nel settore dei Pneumatici, la Pirelli gioca un ruolo fondamentale dal 1990, anno in cui ha rilevato il pacchetto di
maggioranza della ditta Neumaven (ex tecnologia Uniroyal).
La casa motociclistica Benelli, facente parte del gruppo Qianjang Keeway, è presente in Venezuela attraverso
la Empire Keeway, la più importante casa motociclistica del Paese .
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