«La gioia del Vangelo riempie il cuore e la vita intera di

Anno 96
7742 Poschiavo 29 dicembre 2013 - 2 febbraio 2014 Numero 1
Mensile d'informazione ecclesiale delle Comunità cattoliche della Valle di Poschiavo
«La gioia del Vangelo
riempie il cuore e la vita intera
di coloro che si incontrano con Gesù».
(Papa Francesco, Evangelii gaudium)
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In copertina: Papa Francesco durante un’udienza generale del mercoledì
Editoriale
2
La prima esortazione apostolica di papa Francesco
Un programma di facile lettura di quello che sarà il pontificato
«L
a gioia del Vangelo riempie il cuore e la vita intera di coloro che si
incontrano con Gesù»: inizia così l’esortazione apostolica Evangelii gaudium, con cui papa Francesco affronta il tema dell’annuncio del Vangelo nel mondo di oggi. È un appello a tutti i battezzati, perché
portino agli altri l’amore di Gesù in uno «stato permanente di missione»
(25), vincendo «il grande rischio del mondo attuale»: quello di cadere in
«una tristezza individualista» (2).
Il papa invita a «recuperare la freschezza originale del Vangelo»: Gesù non
va imprigionato entro «schemi noiosi» (11). Occorre «una conversione pastorale e missionaria, che non può lasciare le cose come stanno» (25) e una
riforma delle strutture ecclesiali perché «diventino tutte più missionarie»
(27). Su questo piano Francesco si mette in gioco in prima persona. Pensa,
infatti, anche ad «una conversione del papato», perché sia «più fedele al
significato che Gesù Cristo intese dargli e alle necessità attuali dell’evangelizzazione».
Secondo il Papa, il ruolo delle Conferenze episcopali è da valorizzare, realizzando concretamente quel «senso di collegialità» che finora non si è ancora pienamente concretizzato (32). Più che mai necessaria è «una salutare
decentralizzazione» (16) e, in questa opera di rinnovamento, non bisogna
aver timore di rivedere consuetudini della Chiesa «non direttamente legate
al nucleo del Vangelo» (43).
Il verbo messo al centro della riflessione è «uscire». Le chiese abbiano ovunQuesto numero de L’Amico ci fa percorrere quello che una volta era il tempo di
Natale: dall’Ottava della solennità fino alla festa della Presentazione del Signore, la
“Candelora”. Un periodo che ci fa passare attraverso le solennità di Maria Santissima Madre di Dio, con la celebrazione della Giornata Mondiale della Pace, e dell’Epifania. Dopo la festa del Battesimo di Gesù, cominceremo a vivere il primo tratto di
Tempo Ordinario, con la festa di Sant’Antonio abate e le tradizionali benedizioni
legate alla devozione per il santo. Dal 18 al 25 gennaio vivremo anche l’Ottavario
di preghiera per l’unità dei cristiani, con appuntamenti nella preghiera quotidiana
e appuntamenti particolari come il rito bizantino-slavo che sarà celebrato a Brusio
domenica 26 maggio.
La copertina e l’articolo di fondo sono dedicati a papa Francesco e alla sua recente
prima esortazione apostolica, nella quale ha enunciato un chiaro programma del suo
pontificato. In queste pagine sono ripresi alcuni temi e passaggi del testo che, per essere compreso totalmente, necessità di una lettura integrale per evitare di incorrere
in un facile scivolone di quanti, ultimamente, invocano gli atteggiamenti misericordiosi di papa Francesco, ma poi poco badano ai contenuti chiari delle sue parole.
Nelle ultime pagine è ricca la rubrica di notizie che presenta, in particolare, un
messaggio del Vescovo sull’erroneità della teoria del gender. C’è spazio anche per
la presentazione della peregrinazione mondiale dell’urna di San Giovanni Bosco,
che giungerà a febbraio nella vicina Valtellina e per un’intervista all’elemosiniere
apostolico.
A tutti i lettori, buona lettura e buon anno nuovo, il novantaseiesimo per L’Amico!
Alberto Gianoli
que «le porte aperte» perché
tutti coloro che sono in ricerca
non incontrino «la freddezza di
una porta chiusa». Nemmeno le
porte dei sacramenti si dovrebbero mai chiudere. L’eucaristia
stessa – scrive il Papa – «non è
un premio per i perfetti, ma un
generoso rimedio e un alimento
per i deboli». Il che determina
«anche conseguenze pastorali
che siamo chiamati a considerare con prudenza e audacia».
(47). Molto meglio una Chiesa
ferita e sporca, uscita per le strade, piuttosto che una Chiesa prigioniera di se
stessa. Non si abbia paura di lasciarsi inquietare dal fatto che tanti fratelli vivono
senza l’amicizia di Gesù (49).
Su questa via la minaccia più grande è quel «grigio pragmatismo della vita quotidiana della Chiesa, nel quale tutto apparentemente procede nella normalità,
mentre in realtà la fede si va logorando» (83). Non ci si lasci prendere da un «pessimismo sterile» (84). Il cristiano sia sempre segno di speranza (86) attraverso la
«rivoluzione della tenerezza» (88).
Francesco non nasconde il
dissenso verso quanti «si
sentono superiori agli altri»
perché «irremovibilmente
fedeli ad un certo stile cattolico proprio del passato»
e «invece di evangelizzare
classificano gli altri». Netto
è anche il giudizio negativo verso coloro che hanno
una «cura ostentata della
liturgia, della dottrina e del
prestigio della Chiesa, ma
senza che li preoccupi il reale inserimento del Vangelo»
nei bisogni della gente. (95).
Questa «è una tremenda corruzione con apparenza di bene… Dio ci liberi da una
Chiesa mondana sotto drappeggi spirituali o pastorali!» (97).
La predicazione, secondo il Papa, ha un ruolo fondamentale. Le omelie siano
brevi e non abbiano il tono della lezione (138). Chi predica parli ai cuori, evitando il moralismo e l’indottrinamento (142). Il predicatore che non si prepara «è
disonesto ed irresponsabile» (145). La predicazione offra «sempre speranza» e
non lasci «prigionieri della negatività» (159).
Le comunità ecclesiali si guardino da invidie e gelosie: «Chi vogliamo evangelizzare – scrive il Papa – con questi comportamenti?» (100). Di fondamentale
importanza è far crescere la responsabilità dei laici, finora tenuti «al margine
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delle decisioni» a causa di «un eccessivo clericalismo» (102). Importante è anche
«allargare gli spazi per una presenza femminile più incisiva nella Chiesa», in
particolare «nei diversi luoghi dove vengono prese le decisioni importanti» (103).
Ma a chi già sogna donne prete, pochi giorni fa è arrivata un’esternazione di
Francesco in un’intervista rilasciata al quotidiano italiano La Stampa: «Le donne
nella Chiesa devono essere valorizzate, non “clericalizzate”».
Di fronte alla scarsità di vocazioni, «non si possono riempire i seminari sulla base
di qualunque tipo di motivazione» (107).
Oltre a essere povera e per i poveri, la Chiesa voluta da Francesco è coraggiosa
nel denunciare l’attuale sistema economico, «ingiusto alla radice» (59). Come
disse Giovanni Paolo II, la Chiesa «non può né deve rimanere al margine della
lotta per la giustizia» (183).
L’ecumenismo è «una via imprescindibile dell’evangelizzazione». Per esempio,
«nel dialogo con i fratelli ortodossi, noi cattolici abbiamo la possibilità di imparare qualcosa di più sul significato della collegialità episcopale e sulla loro esperienza della sinodalità» (246). Il dialogo interreligioso è a sua volta «una condizione
necessaria per la pace nel mondo» e non oscura l’evangelizzazione (250-251).
Nel rapporto col mondo, il cristiano deve dare sempre ragione della propria speranza, ma non come un nemico che punta il dito e condanna (271). «Può essere
missionario solo chi si sente bene nel cercare il bene del prossimo, chi desidera la
felicità degli altri» (272). «Se riesco ad aiutare una sola persona a vivere meglio,
questo è già sufficiente a giustificare il dono della mia vita» (274).
a cura di Alberto Gianoli
Calendario liturgico
TESTI DELLE DOMENICHE E DELLE FESTE, ANNO A
Domenica 29 dicembre – Festa della Santa Famiglia di Gesù, Maria e Giuseppe
1. Lettura Sir 3, 3-7.14-17a
Salmo
Sal 127
2. Lettura Col 3, 12-21
Vangelo
Mt 2, 13-15.19-23
Mercoledì 1 gennaio – Solennità di Maria Santissima Madre di Dio
1. Lettura Nm 6, 22-27
Salmo
Sal 66
2. Lettura Gal 4, 4-7
Vangelo
Lc 2, 16-21
4
Domenica 5 gennaio – Solennità dell’Epifania del Signore
1. Lettura Is 60, 1-6
Salmo
Sal 71
2. Lettura Ef 3, 2-3.5-6
Vangelo
Mt 2, 1-12
Domenica 12 gennaio – Festa del Battesimo del Signore
1. Lettura Is 42, 1-4.6-7
Salmo
Sal 28
2. Lettura At 10, 34-38
Vangelo
Mt 3, 13-17
Domenica 19 gennaio – 2a Domenica del Tempo Ordinario
1. Lettura Is 49, 3.5-6
Salmo
Sal 39
2. Lettura 1Cor 1, 1-3
Vangelo
Gv 1, 29-34
Domenica 26 gennaio – 3a Domenica del Tempo Ordinario
1. Lettura Is 8, 23b - 9, 3
Salmo
Sal 26
2. Lettura 1Cor 1, 10-13.17
Vangelo
Mt 4, 12-23
I SANTI E LE RICORRENZE DEL MESE
MA 31.12 San Silvestro, papa
ME
01.01 47ª Giornata Mondiale della Pace
GI
02.01 Santi Basilio Magno e Gregorio Nazianzeno, vescovi e dottori
della Chiesa
VE
03.01 Santissimo Nome di Gesù
Friburgo: Sant’Odilo, abate
LU
06.01 Giornata Mondiale dell’Infanzia Missionaria
MA 07.01 San Raimondo di Penafort, sacerdote
Coira: San Valentino, vescovo in Rezia
VE
10.01 Friburgo: San Gregorio X, papa
LU
13.01 Sant’Ilario di Poitiers, vescovo e dottore della Chiesa
GI
16.01 Friburgo: Santa Adelaide, regina
VE
17.01 Sant’Antonio, abate
SA
18.01 Inizio dell’ottavario di preghiera per l’unità dei cristiani
DO
19.01 100a Giornata Mondiale del Migrante e del Rifugiato
LU
20.01 San Fabiano, papa e San Sebastiano, martiri
MA 21.01 Santa Agnese, vergine e martire
San Meinrado, monaco e eremita
ME
22.01 San Vincenzo, diacono e martire
GI
23.01 Beato Enrico Seuse, monaco e mistico
VE
24.01 San Francesco di Sales, vescovo e dottore della Chiesa
Basilea: Eberardo di Nellenburg
SA
25.01 Conversione di San Paolo apostolo
Termine dell’ottavario di preghiera per l’unità dei cristiani
DO
26.01 Santi Timoteo e Tito, vescovi
61a Giornata Mondiale dei malati di lebbra
MA 28.01 San Tommaso d’Aquino, sacerdote e dottore della Chiesa
GI
30.01 San Gallo: Sant’Eusebio, monaco irlandese a San Gallo
VE
31.01 San Giovanni Bosco, sacerdote
Chiusura di redazione per L'Amico numero 2 (4 sett.): giovedì 23 gennaio 2014
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Campocologno
Brusio
Campascio
Viano
Cavaione
Miralago
Indirizzo: Don Giuseppe Paganini, parroco amministratore
Casa parrocchiale
7743 Brusio
cellulare 078 830 51 86
Telefono: 081 846 51 86
Preghiera ecumenica per la pace Capodanno 2014
Anche quest’anno, come ormai di tradizione, ci troveremo nella nostra chiesa
cattolica per Capodanno, in occasione della Giornata Mondiale di preghiera per
la Pace, unitamente alla comunità riformata di Brusio con il suo pastore Antonio.
A Brusio il dialogo ecumenico è sempre stato fondamentale e di casa, infatti grazie alla scuola che è stata unita già a fine Ottocento, si è cresciuti nel rispetto reciproco. Alcuni anni fa, in occasione di una festa di prime comunioni, insegnanti
e genitori avevano preparato un canto da eseguire al termine della santa liturgia
dai giovani. In quell’anno a scuola erano presenti alcuni ragazzi musulmani, mi
sono sentito tutti gli sguardi su di me, poiché il canto era stato insegnato a tutti i
ragazzi cattolici, protestanti e musulmani, a mia insaputa. Naturalmente la mia
reazione non è stata negativa, ma mi sono proprio complimentato per quest’ottima iniziativa, perché questi giovani che hanno saputo far festa insieme, in futuro
si sapranno sempre rispettare. Sono questi piccoli gesti che creano una società
veramente rispettosa verso qualsiasi religione. Pertanto è doveroso, in questa
giornata della pace, ritrovarsi insieme e chiedere al Signore il dono della pace
soprattutto per la sua patria, la Palestina, la nostra Terra Santa. Se anche in quella
terra i giovani crescessero insieme, oggi, la patria di Gesù sarebbe scuola di pace!
Invito tutti a questo appuntamento così importante, pregare insieme per la pace.
Epifania, Annuncio della Pasqua
Fratelli carissimi, la gloria del Signore si è manifestata e sempre si manifesterà in
mezzo a noi fino al suo ritorno. Nei ritmi e nelle vicende del tempo ricordiamo
e viviamo i misteri della salvezza. Centro di tutto l’anno liturgico è il Triduo del
Signore crocifisso, sepolto e risorto, che culminerà nella domenica di Pasqua il 20
aprile. In ogni domenica, Pasqua della settimana, la santa Chiesa rende presente
questo grande evento nel quale Cristo ha vinto il peccato e la morte. Dalla Pasqua
scaturiscono tutti i giorni santi: Le Ceneri, inizio della Quaresima, il 5 marzo.
L’Ascensione del Signore, il 29 maggio. La Pentecoste, l’8 giugno. La prima domenica di Avvento, il 30 novembre. Anche nelle feste della santa Madre di Dio,
degli apostoli, dei santi e nella commemorazione dei fedeli defunti, la Chiesa
pellegrina sulla terra proclama la Pasqua del suo Signore.
A Cristo che era, che è e che viene, Signore del tempo e della storia, lode perenne
nei secoli dei secoli. Amen.
Benedizione dei fanciulli
In occasione del Battesimo del Signore, domenica 12 gennaio alle ore 10, a Brusio
verrà invocata una benedizione speciale e particolare per i nostri fanciulli. È importante che in una famiglia venga lasciato spazio anche per la fede cristiana e si
sappia trasmettere quei valori importanti che possono solo scaturire dalla famiglia. Il dono più bello in una famiglia sono i figli, anche se oggi costano sacrificio,
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ma sono lo scopo della nostra esistenza, perché il sacrificio dà la pace interiore.
Tutti coloro che volessero ricordare i loro piccoli, anche lontani, possono appuntare la loro fotografia sulla tenda ai piedi del presepe e lasciare i loro nomi in
sagrestia, che nel giorno della benedizione verranno ricordati al Signore. In modo
particolarissimo i nonni che hanno i loro nipoti lontani, anche a loro e in modo
particolare verrà impartita questa benedizione così speciale. Mi fa molto piacere
che ora la parte anteriore di fronte all’altare in domenica comincia ad essere tutta occupata dalle giovani famiglie con la presenza dei loro figli. La famiglia che
prega non andrà mai in crisi, ma sarà sempre sostenuta dalla forza del Signore.
Benedizione degli animali
Rispondendo ad una antica tradizione in occasione della festa del padre del
monachesimo S. Antonio abate, che dopo aver lasciato tutto si recò nel deserto
in Egitto e qui visse in solitudine fino verso i cento anni, la tradizione vuole appunto che gli facesse compagnia, un solo maialino, per questo nel giorno della
sua festa vengono benedetti anche gli animali. S. Paolo afferma che al termine
di questo mondo «Tutta la creazione risorgerà». Non dobbiamo essere egoisti
come al solito anche per gli animali c’è un “paradiso speciale”, dobbiamo esserne certi. Domenica 19 gennaio, alle ore 10 a Brusio, gli animali piccoli potranno
essere lasciati in chiesa di fronte all’altare, mentre gli animali grandi potranno
essere lasciati sul sagrato per questa benedizione particolare a queste creature di
Dio che ha creato per la nostra consolazione e compagnia. Chi non ha cuore per
queste creature difficilmente potrà avere redenzione!
Santa liturgia in rito Bizantino
Domenica 26 gennaio, alle ore 10, nella parrocchiale di Brusio verrà celebrata la
Santa liturgia in rito bizantino, per l’occasione saranno presenti celebranti sacerdoti e diaconi di questo rito ortodosso, ma ”uniati”, ciò orientali ma uniti con il
vescovo di Roma: il Papa. Perché la Chiesa ortodossa si divide in due parti: la
Chiesa ortodossa che fa capo ai rispettivi vescovi, completamente indipendenti
da Roma, e la Chiesa ortodossa”uniate”, cioè unita al papa di Roma.
In occasione della Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani vogliamo con
questa celebrazione chiedere al Signore l’unità della Chiesa. Noi cattolici di rito
latino siamo abituati alla celebrazione della S. Messa in un unico rito o modo,
mentre per la chiesa orientale i modi di celebrare la S. Messa sono ben 17, detti
appunto riti bizantini slavi.
Tengo ancora a precisate che la nostra forma della Messa in rito gregoriano, codificata da papa Gregorio nel quinto secolo è rimasta in vigore fino al 1964 e che
grazie a papa Benedetto è stata ripristinata, cioè chi la vuol celebrare lo può fare,
appunto il rito gregoriano era”più vivino” al rito bizantino ancora in auge come
lo potremo vedere il 26 gennaio.
Il Concilio Vaticano secondo ha voluto snellire la celebrazione della S. Messa,
rendendola simile a quella dei primi apostoli. In modo particolare il Canone secondo è quello che prescriveva papa Ippolito alla prima Chiesa nascente. Tengo
anche a precisare che sarà presente ancora il coro russo che abbiamo già avuto
modo di ascoltare.
Festa della Candelora o della luce
Con la domenica 2 febbraio celebriamo la festa della Candelora o festa della luce,
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premetto che quest’anno non annuncerò più l’inizio della primavera. Per me
questa festa oltre che ad essere una celebrazione religiosa era anche l’inizio della
primavera.
Con questa festa della luce vogliamo essere noi testimoni della fede, ringrazio i
giovani e le famiglie impegnate che hanno reso possibile la celebrazione di tutte
queste feste che ci aiutano a crescere nella fede.
Questa domenica naturalmente in luogo dei gommini sarà donato ad ognuno,
specialmente i ragazzi, una candela.
Orario delle celebrazioni liturgiche
Domenica 29 dicembre – Festa della Santa Famiglia di Gesù, Maria e Gisueppe
Viano
9.00 Santa Messa
Campocologno 10.00 Santa Messa della famiglia e benedizione della
chiesa, dopo il restauro
Brusio
19.30 Santa Messa vespertina
LU 30.12 Brusio
MA 31.12 Brusio
19.30 Santa Messa
19.30 Santa Messa
Mercoledì 1 gennaio – Solennità di Maria Santissima Madre di Dio
Viano
9.00 Santa Messa
Campocologno 10.00 Santa Messa
Brusio
10.00 Santa Messa
19.30 Preghiera ecumenica per la pace
GI 02.01 Brusio
19.30 Santa Messa
VE 03.01 Miralago
18.00 Santa Messa
SA 04.01 Campocologno 18.00 Santa Messa. Leg. Crameri Marina
Domenica 5 gennaio – Solennità dell’Epifania del Signore
Viano
9.00 Santa Messa
Campocologno 10.00 Santa Messa, presenti i Re Magi (giovani)
Brusio
10.00 Santa Messa
19.30 Santa Messa vespertina
Leg. Zala-Pozzi Caterina
MA 07.01 Brusio
16.00
ME 08.01 Campascio
19.30
VE 10.01 Miralago
18.00
SA 11.01 Campocologno 18.00
Santa Messa per i giovani e le famiglie
Def. Guido e Luciana
Santa Messa
Santa Messa
Santa Messa
Def. Cathieni Giacomo e Zanolari Lucio
Domenica 12 gennaio – Festa del Battesimo del Signore
Viano
9.00 Santa Messa benedizione bambini
Brusio
10.00 Santa Messa benedizione bambini
Def. Rampa Giacomo e Emy
19.30 Santa Messa vespertina
Def. Della Ca Luigi
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MA 14.01.Brusio
16.00
ME 15.01 Campascio
19.30
VE 17.01 Miralago
18.00
SA 18.01 Campocologno 18.00
Santa Messa per i giovani e le famiglie
Def. Sassella Antonio e Ferdinando
Santa Messa. Def. Paganini Piera e Dante
Santa Messa
Santa Messa prefestiva. Leg. Paganini Mario
Domenica 19 gennaio – 2ª Domenica del Tempo Ordinario
Viano
9.00 Santa Messa
Brusio
10.00 Santa Messa benedizione degli animali
Def. Pola Costantino
19.30 Santa Messa vespertina. Leg. Lucini Alberto
MA 21.01 Brusio
16.00
ME 22.01 Campascio
19.30
VE 24.01 Miralago
18.00
SA 25.01 Campocologno 18.00
Santa Messa per i giovani e le famiglie
Leg. Zala Matilde
Santa Messa. Def. Iseppi Gino anniversario
Santa Messa. Def. Calzoni Angela
Santa Messa prefestiva
Def. Bordoni Giuseppe e Alma
Domenica 26 gennaio – 3ª Domenica del Tempo Ordinario
Viano
9.00 Santa Messa
Brusio
10.00 Santa Messa con rito bizantino-slavo
Con la corale Russia e pope ortodosso-cattolico
Def.Gramatica Donato
19.30 Santa Messa vespertina. Def. Rezzoli Giulio
MA 28.01 Brusio
16.00
ME 29.01 Brusio
19.30
VE 31.01 Miralago
18.00
SA 01.02 Campocologno 18.00
Santa Messa per i giovani e le famiglie
Def. Scigolini Ida
Santa Messa. Def. Bottoni Pietro e Giulio
Santa Messa
Santa Messa
Domenica 2 febbraio – Festa della Presentazione del Signore (Candelora)
Viano
09.00 Santa Messa
Brusio
10.00 Santa Messa. Def. Zala-Cao Maria
19.30 Santa Messa vespertina
Dal messaggio di Papa Francesco per la Giornata Mondiale per la Pace
Fraternità, fondamento e via per la pace
La solidarietà cristiana presuppone che il prossimo sia amato non solo come «un essere umano con i suoi diritti e la sua fondamentale eguaglianza davanti a tutti, ma
come viva immagine di Dio Padre, riscattata dal sangue di Gesù Cristo e posta sotto
l’azione permanente dello Spirito Santo», come un altro fratello. «Allora la coscienza
della paternità comune di Dio, della fraternità di tutti gli uomini in Cristo, “figli nel
Figlio”, della presenza e dell’azione vivificante dello Spirito Santo, conferirà – rammenta Giovanni Paolo II – al nostro sguardo sul mondo come un nuovo criterio per
interpretarlo», per trasformarlo.
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Le Prese
Indirizzo:
Telefono:
Sant’Antonio
Don Ippolito Garcia Robles
Parrocchia San Francesco
Casa Parrocchiale
7746 Le Prese
081 844 31 21
Cologna
Cantone
[email protected]
[email protected]
Cari fratelli e sorelle,
stiamo per cominciare un nuovo anno: il 2014. Davanti a noi si presenta un
tempo prezioso, pieno d’incertezze e di sfide, un tempo per meritare il cielo. Per
l’uomo e la donna di fede, sfide e incertezze non sono altro che opportunità per
dimostrare con le opere quello che professano con le labbra. Tutto è possibile
per chi crede! Vi invito a iniziare l’anno nuovo più fiduciosi nella grazia di Dio
che nelle proprie forze. La grazia e la pace del Signore Nostro Gesù Cristo sia
sempre con voi!
Festa di Sant’Antonio Abate
Anche quest’anno, in occasione della Festa liturgica di Sant’Antonio Abate, il
17 gennaio verrà impartita, al termine della S. Messa celebrata nella Chiesa di
Sant’Antonio, la tradizionale “benedizione agli animali”. Ci sarà, inoltre, per chi lo
desidera, la possibilità di benedire la propria autovettura. Vi aspettiamo numerosi.
Don Ippolito Garcia Robles
Orario delle celebrazioni liturgiche
Domenica 29 dicembre – Festa della Santa Famiglia di Gesù, Maria e Giuseppe
S. Antonio
9.00 S. Messa. Def. Alessandro, Anna Godenzi Crameri; Albino Marveggio
Le Prese
10.15 S. Messa. Legato Raselli Ernesto e Anselmina
Cologna
19.30 S. Messa. Def. Fam. Crameri-Rampa
MA 31.12 Le Prese
19.30 S. Messa
Mercoledì 1 gennaio – Solennità di Maria Santissima Madre di Dio
S. Antonio
9.00 S. Messa. Def. Luigi e Elena Zanolari-Rampa e
figli
Le Prese
10.15 S. Messa. Legato Lardi Valentino, Jolanda e
Pietro
Cologna
19.30 S. Messa
GI 02.01 Le Prese
19.00
19.30
VE 03.01 Le Prese
8.00
8.30
SA 04.01 Cantone
17.00
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Adorazione Eucaristica
S. Messa
S. Messa
Preghiera delle Lodi
S. Messa. Legato Zanetti Anna
Def. Fratelli e sorelle Zanetti
Domenica 5 gennaio – Solennità dell’Epifania del Signore
S. Antonio
9.00 S. Messa. Def. Rampa-Vasella Trudi; Godenzi
Franz, Elia, Alessio e Markus
Le Prese
10.15 S. Messa
Cologna
19.30 S. Messa
MA 07.01 Le Prese
19.30 ME 08.01 S. Antonio
19.30
GI 09.01 Le Prese
19.00
19.30
VE 10.01 Le Prese
8.00
8.30
SA 11.01 Cantone
17.00
S. Messa. Def. Don Guido Costa
S. Messa. Def. Ester Isepponi; Bice, Elvira, Carlo, Gerardo e Trudi Vasella
Adorazione Eucaristica
S. Messa. Legato Pirovino Massimo
S. Messa
Preghiera delle Lodi
S. Messa
Domenica 12 gennaio – Festa del Battesimo del Signore
S. Antonio
9.00 S. Messa. Legato Pagnoncini Felice
Le Prese
10.15 S. Messa
Cologna
19.30 S. Messa. Intenzione privata
MA 14.01 Le Prese
19.30
ME 15.01 S. Antonio
19.30
GI 16.01 Le Prese
19.00
19.30
VE 17.01 Le Prese
8.00
8.30
S. Antonio
10.15
SA 18.01 Cantone
17.00
S. Messa
S. Messa. Def. Don Guido Costa
Adorazione Eucaristica
S. Messa
S. Messa
Preghiera delle Lodi
S. Messa di S. Antonio Abate
Def. Ida e Felice Pagnoncini; Zanolari Pietro e
Ida
Al termine della S. Messa, benedizione degli animali
S. Messa. Legato Raselli Carlo e Carmelina
Domenica 19 gennaio – 2a Domenica del Tempo Ordinario
S. Antonio
9.00 S. Messa. Def. Luigi Pellicioli-Vasella
Le Prese
10.15 S. Messa
Cologna
19.30 S. Messa. Def. Almida e Ottavio Forer e fam.
Def. Cortesi-Burini Mario e Lucia
MA 21.01 Le Prese
19.30
ME 22.01 S. Antonio
19.30
GI 23.01 Le Prese
19.00
19.30
VE 24.01 Le Prese
8.00
8.30
SA 25.01 Cantone
17.00
S. Messa
S. Messa. Legati Pagnoncini Fernando, Bondolfi
Ugo
Adorazione Eucaristica
S. Messa
S. Messa
Preghiera delle Lodi
S. Messa
Domenica 26 gennaio – 3a Domenica del Tempo Ordinario
S. Antonio
9.00 S. Messa. Def. Ester Isepponi
11
Le Prese
Cologna
MA 28.01 Le Prese
ME 29.01 S. Antonio
GI 30.01 Le Prese
VE 31.01 Le Prese
SA 01.02 Cantone
10.15 S. Messa
19.30 S. Messa
19.30
19.30
19.00
19.30
8.00
8.30
17.00
S. Messa
S. Messa
Adorazione Eucaristica
S. Messa
S. Messa
Preghiera delle Lodi
S. Messa
Domenica 2 febbraio – Festa della Presentazione del Signore
S. Antonio
9.00 S. Messa
Le Prese
10.15 S. Messa
Cologna
19.30 S. Messa
Prada
Indirizzo:
Telefono: Pagnoncini
Can. Don Davide Redaelli
Curazia San Bernardo
Prada 825 - 7745 Li Curt
081 844 04 58
Annunziata
[email protected]
«La gioia del Vangelo riempie il cuore e la vita intera di coloro che si incontrano con Gesù».
Miei Cari,
desidero rivolgere a ciascuno di voi gli auguri più veri e più belli per un felice e
sereno anno nuovo 2014.
Per noi cattolici inizia il cammino di un nuovo
anno guidato da un testo di Papa Francesco particolarmente significativo per il cammino della
chiesa intera: l’Evangelii gaudium. Un documento
di oltre 200 pagine, diviso in cinque capitoli e 288
paragrafi. Papa Francesco, infatti, ha consegnato
alla Chiesa e al mondo intero, la domenica 24
novembre, Festa di Cristo Re dell’Universo, la
sua prima Esortazione apostolica. Il testo raccoglie il contributo dei lavori del Sinodo sul tema
“La nuova evangelizzazione per la trasmissione
della fede”, svoltosi in Vaticano da 7 al 28 ottobre
2012. è un documento, scritto dal Papa di proprio
pugno, dal sapore fortemente programmatico,
perché delinea il nuovo volto di Chiesa voluto da
Papa Francesco: una «Madre dal cuore aperto»:
povera, vicina alla gente, chiamata a cercare nuove strade e ad uscire da se stessa, per annunciare
il Vangelo della misericordia a tutti gli uomini.
12
Il documento passa in rassegna con profetica lucidità le trasformazioni in atto
nella Chiesa e le sfide del mondo attuale, denunciando le tentazioni a cui tutti
siamo soggetti. «No a un’economia dell’esclusione; No al pessimismo sterile; Sì
alle relazioni nuove generate da Cristo», dice il Pontefice. Papa Francesco rilancia
con forza la responsabilità di tutto il Popolo di Dio nell’annuncio del Vangelo,
richiama la dimensione sociale dell’evangelizzazione, la necessità di mettere al
centro il bene comune e la pace sociale; riafferma lo strumento del dialogo tra
fede e ragione, tra Chiesa e società, tra confessioni religiose. Parole di grande
attualità, che ridanno motivazione e gioia a ciascuno. L’Evangelii gaudium è una
summa delle parole chiave del pontificato di Francesco, nel senso che da subito
la sua principale missione è stata quella di far ritornare il Vangelo nell’attualità
del mondo e della Chiesa. Questo documento parla in modo innovativo, con un
linguaggio e uno spirito nuovo e comprensibile a tutti, come se fosse un vademecum del cristiano. Tra i tanti, alcuni passaggi mi hanno particolarmente colpito, ne riporto alcune espressioni. Il Papa parla delle “tentazioni” degli operatori
pastorali e afferma: «si possono riscontrare in molti operatori di evangelizzazione, sebbene preghino, un’accentuazione dell’individualismo, una crisi d’identità
e un calo del fervore» (78); in altri si nota «una sorta di complesso di inferiorità,
che li conduce a relativizzare o ad occultare la loro identità cristiana» (79). «La
più grande minaccia» è «il grigio pragmatismo della vita quotidiana della Chiesa,
nel quale tutto apparentemente procede nella normalità, mentre in realtà la fede
si va logorando e degenerando nella meschinità». Si sviluppa «la psicologia della
tomba, che poco a poco trasforma i cristiani in mummie da museo» (83). Tuttavia, il Papa
invita con forza a non lasciarsi prendere da un «pessimismo sterile»(84). Nei deserti della
società sono molti i segni della «sete di Dio»: c’è dunque bisogno di persone di speranza,
«persone-anfore per dare da bere agli altri« (86). «Il Figlio di Dio, nella sua incarnazione,
ci ha invitato alla rivoluzione della tenerezza« (88).
Non lasceremo cadere queste parole: nella nostra Curazia, durante ciascuna settimana del tempo quaresimale, avremo modo di presentare e conoscere più da
vicino l’Esortazione apostolica di Papa Francesco.
Orario delle celebrazioni liturgiche
Domenica 29 dicembre – Festa della Santa Famiglia di Gesù, Maria e Giuseppe
Pagnoncini
8.30 S. Mess
Prada
10.00 S. Messa
Celebrazione degli anniversari di matrimonio
LU 30.12 Prada
8.00
MA 31.12 Prada
8.00
17.30
S. Messa
S. Messa
Primi Vespri della Solennità di Maria Santissima Madre di Dio, cui faranno seguito l’esposizione del Santissimo Sacramento, il tradizionale canto dell’inno Te Deum, a conclusione
dell’anno civile, e la Benedizione Eucaristica
13
Mercoledì 1 gennaio – Solennità di Maria Santissima Madre di Dio
47a Giornata Mondiale della Pace: Fraternità, fondamento e via per la pace
Pagnoncini
8.30 S. Messa. Def. Bracelli Carlo
Prada
10.00 S. Messa Solenne
16.00 Preghiera per la pace
GI 02.01 Prada
VE 03.01 Prada
SA 04.01 Prada
19.30
18.30
19.00
19.30
14.30
17.00
S. Messa
Adorazione eucaristica del primo venerdì del mese
Vespro con le Terziarie
S. Messa
6° Incontro elementari e chierichetti
- 18.00 Confessioni
Domenica 5 gennaio – Solennità dell’Epifania del Signore
Pagnoncini
8.30 S. Messa. Def. Lanfranchi Giuseppe
Prada
10.00 S. Messa. Legato Costa Carlo
LU 06.01 Prada
8.00
20.00
MA 07.01 Prada
15.20
ME 08.01 Pagnoncini 19.30
GI 09.01 Prada
19.30
VE 10.01 Prada
19.30
SA 11.01 Prada
10.00
17.00
S. Messa. Def. Franz, Angelina, Giuseppe, Alfonsa Bontognali
Cineforum – 5° Incontro di catechesi per gli
adulti: Proiezione del film: “La bella e la bestia”
S. Messa dello scolaro
S. Messa
S. Messa
S. Messa
Prove Coro Giovanile
- 18.00 Confessioni
Processione Mariana a Pagnoncini
19.00 S. Rosario e processione “aux flambeaux”
19.30 S. Messa prefestiva
Domenica 12 gennaio – Festa del Battesimo del Signore
Pagnoncini
8.30 S. Messa
Prada
10.00 S. Messa. Def. Cantoni Rita e Attilio
Sono invitate alla Messa tutte le famiglie che
hanno celebrato il primo anno del Battesimo
dei propri figli
MA 14.01 Prada
15.20
ME 15.01 Pagnoncini 19.30
GI 16.01 Prada
19.30
VE 17.01 Prada
19.30
SA 18.01 Prada
10.00
17.00
18.30
14
S. Messa dello scolaro
S. Messa. Legato Tuena Brigida
S. Messa
S. Messa. Def. Franz, Angelina, Giuseppe, Alfonsa Bontognali
Prove Coro Giovanile
- 18.00 Confessioni
1° Incontro Gruppo Adolescenti in sala curaziale (6a elementare, 1a, 2a, 3a superiore)
Domenica 19 gennaio – 2a Domenica del Tempo Ordinario
Pagnoncini
8.30 S. Messa. Legato Def. Fam. Tuena-Pagnoncini
Prada
10.00 S. Messa
Sala curaziale 17.00 5° Incontro Gruppo Famiglia: Il vizio dell’Ira
LU 20.01 Prada
8.00
20.00
MA 21.01 Prada
15.20
ME 22.01 Pagnoncini 19.30
GI 23.01 Prada
19.30
VE 24.01 Prada
19.30
SA 25.01 Prada
10.00
17.00
S. Messa. Def. Franz, Angelina, Giuseppe, Alfonsa Bontognali
Sala curaziale: Incontro Consiglio Pastorale
S. Messa dello scolaro
S. Messa
S. Messa
S. Messa. Legato Rossi-Rossi Marina
Prove Coro Giovanile
- 18.00 Confessioni
Domenica 26 gennaio – 3a Domenica del Tempo Ordinario
Pagnoncini
8.30 S. Messa
Prada
10.00 S. Messa. Def. Pietro e Marina Rossi
LU 27.01 Prada
8.00 S. Messa. Def. Franz, Angelina, Giuseppe, Al fonsa Bontognali
MA 28.01 Prada
15.20 S. Messa dello scolaro
ME 29.01 Pagnoncini 19.30 S. Messa
GI 30.01 Prada
19.30 S. Messa. Legato Zanetti Alice
VE 31.01 Prada
19.30 S. Messa. Legato Rossi-Rossi Pietro
A partire da sabato 11 gennaio, alle ore 10.00, riprendono le prove di canto del Coro Giovanile.
A tutti i Coristi giungano le felicitazioni e l’incoraggiamento di tutta la Curazia a proseguire
questa felice iniziativa.
Un invito a partecipare è rivolto a tutti i bambini che desiderano contribuire a far crescere
questa iniziativa e che amano il canto e la musica. è benvenuto anche chi vuole contribuire
con il proprio strumento musicale!
15
Poschiavo
Indirizzo: Don Witold Kopec, vicario parr.le
Alberto Gianoli, catechista
Via dal Cunvent 47
Via da Sotsassa 41
7742 Poschiavo
7742 Poschiavo
[email protected]
081 834 61 14 / 078 845 80 54
Telefono: 081 844 02 07
www.catechistiposchiavo.blogspot.com
Vita della comunità
Lo scorso 18 dicembre dicembre abbiamo dato l’estremo saluto al nostro fratello
Luigi Gervasi, nato a Poschiavo il 6 giugno 1950 e quivi morto il 15 dicembre.
Ottavario di preghiera per l’unità dei cristiani – «Cristo non può essere diviso!»
«Cristo non può essere diviso!» (1Cor 1,1-17): è questa la forte affermazione
dell’apostolo Paolo che i fratelli e le sorelle canadesi pongono alla nostra riflessione per l’Ottavario di preghiera per l’unità dei cristiani che celebreremo dal 18
al 25 gennaio.
Quello dell’Apostolo è un ammonimento che riceviamo, comprendendolo innanzitutto nel contesto in cui viene pronunciato: quello di una comunità che ha
bisogno di ritrovare l‘essenziale della propria fede, ovvero Cristo stesso che è
stato crocifisso per noi e nel nome del quale veniamo battezzati.
A Corinto la Chiesa era dilaniata da gruppi contrapposti. C’era chi dichiarava:
«Io sono di Paolo»; un altro: «Io di Apollo»; un terzo: «Io sono di Pietro»; e un
quarto: «Io sono di Cristo». In questa sequenza è proprio l‘ultima affermazione
che più ci interpella: utilizzare Cristo per sancire le nostre divisioni. Questo si è
spesso verificato nella storia del cristianesimo, laddove la ricerca della fedeltà al
Vangelo di Cristo, per le varie tradizioni cristiane, invece di creare un patrimonio
comune ha suscitato scomuniche e conflitti. Divisi nel nome di Cristo: questo è il
paradosso e lo scandalo della nostra vita cristiana. Il nostro impegno è di mettere
in discussione questa logica.
Come i nostri fratelli e le nostre sorelle canadesi fanno notare, il brano della
Prima lettera ai Corinzi richiama l’attenzione sul modo in cui possiamo valorizzare e ricevere i doni degli altri anche ora, nel nostro stato di divisione. L’intera
epistola mostra chiaramente un conflitto in atto, con l‘autorità dell’Apostolo e
della sua predicazione pesantemente contestate. Tuttavia, all‘inizio della Lettera
Paolo afferma: «Io ringrazio sempre il mio Dio per voi». Non è solo una formalità,
ma un sincero riconoscimento della ricchezza spirituale dei Corinzi, i quali non
mancano di alcun dono. Riconoscere i doni degli altri, anche di coloro con i quali
si è in conflitto, significa prima di tutto riconoscere l’opera di Chi quei doni ha
elargito, cioè Dio stesso.
Inoltre Paolo riconosce ai Corinzi di essere pienamente Chiesa di Cristo e ricorda loro il legame che li unisce a tutti coloro che proclamano lo stesso Signore in
ogni luogo. Non si è infatti Chiesa da soli, ma nella comunione di tutti coloro che
confessano il nome di Gesù. Riconoscere i doni gli uni degli altri significa per noi
oggi innanzitutto, riconoscere i doni della grazia elargiti con generosità all‘intero
popolo di Dio, pur nelle sue diversità.
16
L’altare della Collegiata di San Vittore Mauro
La memorabile alluvione dell’estate 1987 danneggiò vistosamente anche l’interno della Collegiata di San Vittore Mauro. L’acqua e il fango
raggiunsero l’orlo delle acquasantiere e l’umidità provocò seri danni ai dipinti, agli ornamenti e
a tutto il resto, banchi e altari compresi.
Tuttavia fu proprio l’alluvione a stimolare la
Deputazione, l’Ufficio, il Prevosto, gli architetti
e tutti coloro che contribuirono ai lavori del restauro interno come pure, anni dopo, a quello esterno. Già il 27 settembre 1987 la
Deputazione definiva i punti di rilievo per il restauro post-alluvione: il restauro
interno doveva, nel limite del possibile, rispettare ed accentuare la storia della
Collegiata. Lo spazio tardo gotico doveva rivivere. Elementi di valore del Rinascimento e del Barocco dovevano venire integrati nuovamente.
Nel contesto di questo grande restauro e rifacimento, un ruolo del tutto particolare si doveva riservare all’altare, all’ambone e al fonte battesimale. Questo lavoro
fu affidato all’artista Paolo Pola di Campocologno. Come scrisse lui stesso, egli
si era «impegnato per creare un’atmosfera che favorisse il raccoglimento spirituale». Ora, dato che in questo breve scritto la nostra concentrazione si rivolge
soprattutto all’altare, vediamo cosa scrisse allora, in occasione dell’inaugurazione del restauro summenzionato, l’artista Paolo Pola.
Forma robusta ed elementare
Questo altare è scolpito in pietra della valle (verde antico di Brusio) di tonalità discreta,
di forma robusta ed elementare che si subordina alla ricchezza architettonica , scultoria
e cromatica del tardo e neogotico, anzi, la esalta. È in questa chiave che vanno letti anche
i vari elementi decorativi del pavimento nel corridoio centrale. Le lastre di pietra verde
inserite nel terrazzo roseo (marmo di Sassalbo) e collocate in corrispondenza con le
chiavi di volta definiscono i vasi spaziali delle campate e scandiscono l’accesso all’altare,
di cui anticipano il colore. E non solo: anche il filetto di marmo bianco, nero e grigio,
ispirato ai costoloni delle volte, segna l’asse centrale della chiesa, quasi la spina dorsale,
che oltrepassa la navata, supera i gradini del coro e raggiunge il piccolo disco bianco
(reliquario) centrato nel triangolo sul fronte della mensa eucaristica.
(Il Grigione Italiano n. 40 del 5 ottobre 1989)
Dunque, tutti i segnali evidenziati dall’artista hanno un significato cristiano ben
definito e preciso. Ultimamente l’altare è stato ricoperto da una tovaglia bianca
che nasconde completamente il triangolo, nel mezzo del quale campeggia un
piccolo disco bianco, il reliquario. Probabilmente, la maggior parte dei fedeli non
dà molto peso ad un simile dettaglio, in generale si ammirano i tre elementi, altare, ambone e fonte battesimale anche per la loro squisita dimensione moderna.
Tuttavia è un po’ peccato non poter vedere più una parte significativa dell’altare.
Speriamo che nessuno voglia attribuire un significato non cristiano al triangolo
ora coperto. Conoscendo e apprezzando le buone intenzioni e qualità cristianecattoliche di chi ha approvato e di chi ha creato questo altare, è proprio il caso di
dire: non andiamo a cercare l’ombra, la stonatura, il buio proprio dove risplende
il sole della fede e dell’onesta intenzione.
Giovanna e Antonio Giuliani-Crameri
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Orario delle celebrazioni liturgiche
Domenica 29 dicembre – Festa della Santa Famiglia di Gesu, Maria e Giuseppe
10.00 S. Messa. Celebrazione degli Anniversari di matrimonio
Legato Anita Rampa. Def. Pietro Giuliani-Zanetti
19.30 S. Messa
MA 31.12 18.00 S. Messa prefestiva con Te Deum di ringraziamento
Mercoledi 1 gennaio – Solennità di Maria Santissima Madre di Dio
47a Giornata Mondiale della Pace
10.00 S. Messa. Canta la corale
19.30 S. Messa
GI 02.01 17.30 S. Messa
VE 03.01 19.30 S. Messa
20.00 Adorazione Eucaristica del primo venerdi del mese
SA 04.01 17.00 - 17.45 Confessioni
18.00 S. Messa prefestiva
Domenica 5 gennaio – Solennità dell’Epifania del Signore
Colletta per la Missione Interna, per il restauro di chiese
10.00 S. Messa. Def. Tullio Gervasi. Def. Fam. Raselli-Lacqua
Canta la corale
19.30 S. Messa
MA 07.01 17.30 S. Messa
ME 08.01 17.30 S. Messa. Def. Enrico Lenatti
GI 09.01 17.30 S. Messa
20.15 Incontro biblico sulle letture della domenica
VE 10.01 15.20 S. Messa dello scolaro
SA 11.01 17.00 - 17.45 Confessioni
18.00 S. Messa prefestiva. Legato Ida Menghini-Lardi e familiari
Domenica 12 gennaio – Festa del Battesimo del Signore
Colletta per il Fondo di solidarietà mamma e bambino
10.00 S. Messa. Legato Maria Bondolfi
Def. Giulio e Zita Cortesi-Costa. Def. Alberto Semadeni
19.30 S. Messa
MA 14.01 17.30 S. Messa
ME 15.01 17.30 S. Messa
GI 16.01 17.30 S. Messa. Legato Agnese Menghini-Rossi
20.15 Incontro biblico sulle letture della domenica
VE 17.01 15.20 S. Messa dello scolaro
SA 18.01 Inizio dell’Ottavario di preghiera per l’unità dei cristiani
17.00 - 17.45 Confessioni
18.00 S. Messa prefestiva.
Domenica 19 gennaio – 2a Domenica del Tempo Ordinario
10.00 S. Messa. Def. Don Guido Costa. Def. Dina Raselli-Treachi
18
MA 21.01
ME 22.01
GI 23.01
VE 24.01
SA 25.01
19.30 Preghiera ecumenica in chiesa riformata
17.30
17.30
17.30
20.15
15.20
17.00
18.00
S. Messa. Legato Ettore Tosio-Antognoli
S. Messa. Legato Ettore Zanetti
S. Messa
Incontro biblico sulle letture della domenica
S. Messa dello scolaro
Termine dell’Ottavario di preghiera per l’unità dei cristiani
- 17.45 Confessioni
S. Messa prefestiva
Domenica 26 gennaio – 3a Domenica del Tempo Ordinario
Colletta per la Caritas Grigioni
10.00 S. Messa
19.30 S. Messa
MA 28.01
ME 29.01
GI 30.01
VE 31.01
SA 01.02
17.30
17.30
17.30
20.15
15.20
17.00
18.00
S. Messa. Legato Daniele e Adele Bondolfi-Lardi
S Messa. Legato Francesco Menghin-Lardi e familiari
S. Messa. Legato Guido Tonini-Bruni
Incontro biblico sulle letture della domenica
S. Messa dello scolaro
- 17.45 Confessioni
S. Messa prefestiva. Legato Enrico Müller-Tosio
Domenica 2 febbraio – Festa della Presentazione del Signore
10.00 S. Messa. Def. Francesco e Luigia Lanfranchi-Marchioli
19.30 S. Messa
Einsiedeln: il Papa ha nominato il nuovo Abate
Martedì 10 dicembre, Papa Francesco ha nominato Abate Ordinario
dell’Abbazia territoriale di Maria Einsiedeln (Svizzera) il Rev.do Padre Urban Federer, O.S.B., finora Decano e Vicario Generale della
medesima Abbazia.
Il nuovo Abate è nato a Zurigo-Fluntern, diocesi di Coira, il 17 agosto
1968. Ha fatto ingresso nel noviziato dell’Abbazia di Maria Einsiedeln nel 1988, emettendo la Professione Solenne il 1° novembre 1992. È
stato ordinato sacerdote l’11 giugno 1994.
Dopo gli studi filosofico-teologici presso l’Istituto teologico dell’Abbazia di Maria Einsiedeln e per un anno presso l’Istituto teologico S. Meinrad negli Stati Uniti, nel 1999 ha
conseguito la Licenza in letteratura tedesca ed in storia presso l’Università di Fribourg.
Nel 2007 ha conseguito il Dottorato in Germanistica medioevale presso la medesima
università. Ha anche studiato musica e canto gregoriano presso il Conservatorio di Fribourg. Dal 2007 è stato Docente di religione, lingua tedesca e storia nel Liceo dell’Abbazia
di Maria Einsiedeln, nonché di spiritualità e canto gregoriano nell’Istituto teologico
della medesima Abbazia. In seno all’Abbazia ha svolto diversi incarichi: è stato Prefetto
dell’Internato, Insegnante dei Novizi, Direttore della rivista Salve e Direttore del Coro
monastico. Nel 2010 è stato eletto Decano (Priore) e Vicario Generale dell’Abbazia.
19
San Carlo
Indirizzo:
Telefono:
Angeli Custodi
Don Pietro Zanolari
Casa parrocchiale
7741 San Carlo
081 844 04 54 cellulare 079 335 42 85 [email protected]
Carissimi tutti, buon 2014 nel Signore!
è con questo augurio con il quale intendo salutarvi tutti cordialmente da queste
righe che ci introducono nell’Anno Nuovo. Tradizionalmente il primo numero
de L’Amico lo inizio riportando la poesia che la Signora Carmen Giuliani scrive
in occasione della festa prenatalizia degli anziani, quest’anno la domenica 8
dicembre 2013, Solennità dell’Immacolata, presso sala parrocchiale. In questa
bellissima poesia la Signora Carmen riassume gli eventi più grandi e più belli del
2013 e ci introduce al 2014 con entusiasmo ed ottimismo.
La ringraziamo sentitamente per tale poesia. Eccovi il testo.
Caro Don Pietro,
Cari nuovi arrivati, e cari ultra settantenni.
Ma come siamo ancora qua?
Con tanta voglia di festeggià,
sembra utopia,
eppure un altro anno se n’è andato via.
365 giorni sembrano una eternità,
ma con i suoi 12 mesi è la verità,
le quattro stagioni con le sue varietà,
le settimane appena incominciate
e già sono a metà.
Quasi non si fa in tempo a pensare,
ma il calendario te lo fa ricordare.
I giorni passan veloci
e noi assieme maturi e precoci.
La natura te lo fa intuire:
nasce la vita, piange, strilla si gioisce,
in men che si dice cammina,
corre, balbetta, parla e capisce.
Solo il Creatore fa cose meravigliose,
fa stupire,
con le sue cose ben precise,
che noi neppure riusciamo a seguire.
Un anno lungo o corto che sia,
miriade di avvenimenti porta via.
Una notizia clamorosa, che fa scalpore,
Papa Benedetto si dimette, col suo calore.
Il suo ritiro ha sconvolto il mondo intero,
tutti erano tristi al sol pensiero.
Credenti e non credenti fa star male,
sembra di rimanere orfani,
senza il padre universale.
20
Il suo Pontificato non fu lieve,
se si sente, cosa nel mondo succede.
Cose grandi egli ha dovuto affrontare e
La sua salute si sentiva declinare.
Ora i cardinali si dan da fare
e si comincia a pronosticare.
I più presuntuosi si sentono già papabili,
ma lo Spirito Santo pensa ai più adattabili.
Di breve durata è il Conclave,
e già la Fumata Bianca appare.
Tutti, con il fiato sospeso, ad aspettare:
“L’annuncio non tarda ad arrivare”.
Argentino, Jorge Mario Bergoglio,
il 13 marzo 2013 “Habemus Papam”.
Il suo nome è “Papa Francesco”,
un grido di giubilo si sente,
alla finestra appare assai sorridente.
A lui non spetta un compito facile.
è umile, semplice e affabile.
Una prece al Signor facciamo,
lo sorregga e lo tenga per mano.
Ogni anno, tanti vengono a mancare.
I più cari, non si possono scordare.
Caterina: passo davanti a casa tua,
una lacrima furtiva scende sul viso.
Ora la tua bontà e il tuo sorriso,
rallegrano il Paradiso.
Il caro Maestro Giovanni,
San Nicolao perenne,
ha fatto felici grandi e piccini.
Ora in Paradiso il tuo pregio continui.
Dal Cielo i bimbi fai sognare,
che San Nicolao sta per arrivare,
vi raccomando siate buoni e bravi,
e un regalino vi può portare.
Anche, il caro don Guido, ha raggiunto l’apice,
ricco di frutti da portare,
grande è la ricompensa,
per chi tutto ha dato all’Onnipotenza.
Per tutti l’addio, a un proprio Caro
è sempre amaro,
ma siamo certi che un giorno li incontreremo,
e insieme festa faremo.
Non da ultimo, voglio ringraziare dal profondo del cuore,
il nostro caro Don Pietro,
che da vent’anni serve il nostro paese,
lui si impegna a fondo e questo è veramente palese.
Don Pietro, per i piccoli è un sole,
per gli anziani è un conforto.
Dai giovani spera un aiuto e
un sostegno per il futuro.
Di Cuore grazie e “ad multos annos”.
A tutti i cari Presenti,
auguro un bel pomeriggio in lieta compagnia, e con tanto affetto auguro a tutti
un Buon Natale e Felice Anno Nuovo con i vostri cari.
Carmen Giuliani
Orario delle celebrazioni liturgiche
Domenica 29 dicembre – Festa della Santa Famiglia di Gesù, Maria e Giuseppe
Angeli Custodi 8.30 Leg. Mario Crameri, Don Evaristo, Agostino
San Carlo
10.00 Per il popolo di Dio
San Carlo
14.00 S. Rosario e Benedizione Eucaristica
San Carlo
19.30 Ann. Def. Giordani Gino
LU 30.12 San Carlo
7.30 Leg. Giuseppina ed Ermenegildo Crameri
MA 31.12 San Carlo
7.30 Leg. Tomaso e Giuseppina Crameri-Lanfranchi
e parenti defunti
Mercoledì 1 gennaio – Solennità di Maria Santissima Madre di Dio
di precetto
Angeli Custodi 8.30 Def. Famiglia Fontana e pia intenzione
San Carlo
10.00 Santa Messa per il popolo di Dio
San Carlo
14.00 S. Rosario e Benedizione Eucaristica
San Carlo
19.30 Ann. Maria Luminati-Crameri
GI 02.01 Angeli Custodi 8.00
San Carlo
15.30
Santa Messa
Def. Luciana Rampa-Dorizzi
Segue S. Rosario, adorazione per i Sacerdoti e
le vocazioni
21
Primo venerdì del mese: S. Confessione e S. Comunione
anziani e malati della nostra Parrocchia
VE 03.01 San Carlo
8.10 Def. Emilia e Pietro
SA 04.01 San Carlo
7.30 Def. Luigi e Maria Viser
19.30 30.ma def. Alberto Semadeni
Domenica 5 gennaio – Solennità dell’Epifania del Signore
Colletta dell’Epifania per le missioni interne
Angeli Custodi 8.30 Santa Messa
San Carlo
10.00 Per il Popolo di Dio
San Carlo
14.00 S. Rosario e Benedizione Eucaristica
San Carlo
19.30 Leg. Antonio Crameri Fu Cesare
LU 06.01 San Carlo
7.30
MA 07.01 San Carlo
7.30
ME 08.01 San Carlo
7.30
GI 09.01 Angeli Custodi 8.00
San Carlo
15.30
VE 10.01 San Carlo
8.10
SA 11.01 San Carlo
19.30
Def. Pedrana Giuseppe
Pia intenzione
Santa Messa
Def. Giulio Giuliani
Ann. Def. Sem Maria e Giulia Marchesi
Segue S. Rosario, adorazione per i Sacerdoti e
le vocazioni
Scolaro Leg. Lanfranchi-Nani Delia e Giovanni
Leg. Marina e Costante Dorizzi-Crameri
Domenica 12 gennaio – Festa del Battesimo del Signore
Angeli Custodi 8.30 Leg. Crameri Letizia 1932
San Carlo
10.00 Per il Popolo di Dio
San Carlo
14.00 S. Rosario e Benedizione Eucaristica
San Carlo
19.30 Pia intenzione
LU 13.01 San Carlo
7.30
MA 14.01 San Carlo
7.30
ME 15.01 San Carlo
7.30
GI 16.01 Angeli Custodi 8.00
San Carlo
15.30
VE 17.01 San Carlo
8.10
SA 18.01 San Carlo
7.30
San Carlo
19.30
Leg. pio Parrocchia San Carlo
Def. Pozzoli Samanta e Beniamino
Leg. Zanoni-Rossi Giovanni, Lina e Iginio e
Alfredo
Leg. Don Carlo Crameri
Santa Messa
Segue S. Rosario e adorazione per i Sacerdoti e
le vocazioni
Leg. pio Parrocchia San Carlo
Leg. Basilio e Marina Crameri-Bordoni con
Alberto e Mary Pola-Paganini e famiglia
30.ma def. Dorizzi-Passini Guido
Domenica 19 gennaio – 2a Domenica del Tempo Ordinario
Angeli Custodi 8.30 Leg. Lidia Crameri-Baroni
San Carlo
10.00 Per il popolo di Dio
San Carlo
14.00 S. Rosario e Benedizione Eucaristica
San Carlo
19.30 Def. Luciana Rampa-Dorizzi
LU 20.01 San Carlo
22
7.30 Santa Messa
MA 21.01 San Carlo
7.30
ME 22.01 San Carlo
7.30
GI 23.01 Angeli Custodi 8.00
San Carlo
15.30
VE 24.01 San Carlo
8.10
SA 25.01 San Carlo
7.30
Santa Messa
Santa Messa
Santa Messa
Santa Messa
Segue S. Rosario e adorazione per i Sacerdoti e
le vocazioni
Scolaro – Santa Messa
Def. Luciana Rampa-Dorizzi
Domenica 26 gennaio – 3a Domenica del Tempo Ordinario
Colletta per la Caritas Grigioni
Angeli Custodi 8.30 Santa Messa
San Carlo
10.00 per il Popolo di Dio
San Carlo
14.00 S. Rosario e Benedizione Eucaristica
San Carlo
19.30 Leg. Giuseppe Menghini-Crameri
LU 27.01 San Carlo
7.30
MA 28.01 San Carlo
7.30
ME 29.01 San Carlo
7.30
GI 30.01 Angeli Custodi 8.30
San Carlo
15.30
VE 31.01 San Carlo
8.10
SA 01.02 San Carlo
7.30
Santa Messa
Santa Messa
Santa Messa
Santa Messa
Leg. Crameri Maurizio Rampa Fu Bernardo e fam.
Segue adorazione del SS.mo e supplica per le
vocazioni
Santa Messa
Leg. pio Parrocchia San Carlo
Domenica 2 febbraio – Festa della Presentazione del Signore
Angeli Custodi 8.30 Leg. Marina Cortesi-Lanfranchi
San Carlo
10.00 per il popolo di Dio
San Carlo
14.00 S. Rosario e Benedizione Eucaristica
San Carlo
19.30 Def. Mariangela Defilippi
Notizie di Chiesa
Gender: la profonda erroneità di una teoria
Messaggio del vescovo Vitus per la Giornata dei Diritti Umani del 10 dicembre
F
ratelli e Sorelle nel Signore, nel mio messaggio per la Giornata dei Diritti umani dello scorso anno, ho ricordato che i
Diritti umani si fondano sulla dignità umana, la quale è collegata, a sua volta, con l’ordine della creazione ed è data da Dio.
Quest’anno vorrei concretizzare questi ragionamenti ed esprimermi sull’ideologia del genderismo o, più brevemente, del gender.
Lo faccio, non in ultimo, anche perché accade ripetutamente che
dei fedeli si rivolgono a me circa questa questione. Sono preoccupati che lo Stato strumentalizzi i loro figli a favore del genderismo
e che la politica metta in discussione matrimonio e famiglia.
23
Cosa significa il termine gender?
Il termine gender deriva dalla parola latina genus, termine usato soprattutto per
il genere grammaticale. Mentre il termine sesso è riferito al genere biologico,
dato dalla natura; il termine gender vuole designare il cosiddetto genere sociale.
Di questo si dice che sia indipendente dal genere biologico e stia a significare
che ogni essere umano possa scegliere liberamente il proprio sesso e il proprio
orientamento sessuale, se voglia essere uomo o donna e vivere da etero-, omo-,
bi- o transessuale.
Qual è lo scopo della ideologia del genderismo?
L’obiettivo del genderismo è di far accettare come equivalente qualsiasi “identità
sessuale”. In tal senso, la concreta affermazione nella società di questa ideologia
avviene, tra l’altro, tramite il presunto diritto delle coppie dello stesso sesso di
sposarsi e di adottare bambini o tramite la (omo)sessualizza-zione dei bambini
negli asili e nelle scuole.
Come giudicare il genderismo?
A prima vista il genderismo sembra riferirsi alla parità tra i sessi in tutti i livelli
sociali. L’oppressione della donna, per esempio, come ancora prevale in alcune
società e culture, viene giustamente denunciata. Non corrisponde alla parità tra
uomo e donna com’è stata concepita nell’ordine della creazione e sviluppata
nell’ordinamento salvifico divino. In questo senso il genderismo ha qualcosa di
convincente. In realtà, però, questa ideologia è un’aggressione al matrimonio e
alla famiglia come strutture portanti della nostra società. Ingiustizie nei rapporti
tra i due sessi non possono essere eliminate con la negazione della polarità tra i
sessi. Per questo motivo la Chiesa rifiuta l’ideologia del genderismo. Ecco alcuni
punti a riguardo:
Il genderismo rifiuta l’ordine della creazione
La creazione dell’essere umano come uomo e donna è stabilita dal creatore e
l’essere umano non può e non deve disporre di essa. Il racconto della creazione
dice che Dio ha creato l’essere umano nella sua bipolarità: «maschio e femmina
li creò» (Gen. 1,27). E conclude con la constatazione che tutto, tutta l’opera della
creazione, quindi anche la creazione dell’essere umano come uomo e donna, era
cosa molto buona (cfr. Gen. 1,31).
Il genderismo nega i presupposti della natura
L’essere umano esiste, ci dice il racconto della creazione, come uomo o donna. Le
conoscenze ottenute dalle scienze naturali ci dicono che ogni cellula del corpo è
maschile oppure femminile. Questa è una chiara premessa della sua esistenza. Il
diverso imprinting culturale dell’uomo e della donna non azzera questa polarità.
Il genderismo è scientificamente insostenibile
Pur dandosi un tono scientifico, le basi del genderismo non reggono davanti ad un
esame scientifico. Molti studiosi riconosciuti contraddicono i risultati dei “gender studies”. Il fatto che esistano disturbi psichici e fisici circa l’identità sessuale
non annulla una differenza fondamentale tra uomo e donna.
Il genderismo annienta il matrimonio e la famiglia
Su questo si è già fatto riferimento. Il matrimonio poggia sulla complementarietà
reciproca tra uomo e donna. Il matrimonio e la famiglia sono l’unità fondamenta24
le della società (cfr. la Dichiarazione universale dei diritti umani del 1948); sono
la condizione per il mantenimento della società e del suo sviluppo culturale; presuppongono l’unione vincolante e permanente tra uomo e donna. Il genderismo
considera ogni pratica sessuale (lesbica, gay, bisessuale, transessuale) pari all’eterosessualità. A qualsiasi forma di vita si vuole dare il diritto al “matrimonio”
e con questo ai metodi di riproduzione artificiali e all’adozione di bambini. In
questo modo l’essere umano viene privato dell’orientamento morale necessario
per il giusto uso della propria libertà, che gli donerebbe le capacità necessarie per
essere genitore, per svolgere il ruolo di madre o di padre.
Il genderismo nuoce alla donna
Come già accennato, la poca stima per la donna non può essere superata cancellando le differenze naturali tra l’uomo e la donna e nemmeno con la ricerca della
donna dell’uguaglianza con l’uomo. La donna deve essere stimata dalla società
in particolare anche per il suo compito di sostegno alla vita con la maternità. La
sua prestazione non può essere considerata solamente in misura del suo impegno
professionale, deve invece essere maggiormente riconosciuta per il suo ruolo di
madre, per esempio anche nel diritto tributario e pensionistico.
Il genderismo nuoce all’uomo
Nella lotta per il potere il genderismo femminista stigmatizza l’uomo come “colpevole” e trasfigura la donna a “vittima”. Questo dualismo stereotipato non
corrisponde alla realtà e danneggia l’identità dell’uomo e anche la sua percezione
di se e degli altri.
Il genderismo nuoce al bambino
Il bambino si deve poter sviluppare all’interno di un matrimonio stabile dei suoi
genitori (biologici). La disintegrazione del matrimonio e della famiglia provocata
dal genderismo porta sempre più sovente a disturbi psichici dei bambini e dei
giovani. Si istituiscono strutture sostitutive, che non potranno mai dare ai bambini e ai giovani lo stesso amore e la sicurezza che riceverebbero dalla famiglia.
Affidare i bambini a coppie dello stesso sesso li depriva delle basi necessarie per
un sano sviluppo psichico. Un’educazione sessuale immorale elimina nell’adolescente ogni genere di sensibilità.
Il genderismo assume tratti totalitari
Con grande preoccupazione la Chiesa osserva che nei dibattiti pubblici e nei media vengono sempre più spesso tollerati argomenti del genderismo. Chi esprime
un’opinione diversa viene emarginato dalla società e deve prepararsi a sanzioni
giuridiche. In questo modo i diritti fondamentali dell’essere umano riguardo alla
religione e alla libertà di espressione vengono sempre più limitati.
Il genderismo oscura il senso divino dell’amore tra l’uomo e la donna
La relazione di Dio con l’uomo, di Gesù Cristo con la Chiesa, nella Sacra Scrittura viene descritto con il linguaggio dell’amore sponsale. Dio ama il suo popolo, come lo sposo la sposa. Gesù Cristo si dona con amore fedele alla sposa, la
Chiesa, fino alla morte in croce. La sposa attende con anelito il suo sposo. Nel
rapporto vivo con Cristo e con la Chiesa le rivalità, le ostilità e la violenza, che
possono gravare e deturpare il rapporto tra l’uomo e la donna, possono essere
superati. Questa visione della fede viene oscurata dal genderismo.
25
In sostanza
Papa Benedetto XVI disse in un discorso rivolto al collegio cardinalizio e alla
curia, il 21 dicembre 2012 riguardo al genderismo: «La profonda erroneità di
questa teoria e della rivoluzione antropologica in essa soggiacente è evidente...
Dove la libertà del fare diventa libertà di farsi da sé, si giunge necessariamente
a negare il Creatore stesso e con ciò, infine, anche l’uomo quale creatura di Dio,
quale immagine di Dio viene avvilito nell’essenza del suo essere. Nella lotta per
la famiglia è in gioco l’uomo stesso. E si rende evidente che là dove Dio viene
negato, si dissolve anche la dignità dell’uomo. Chi difende Dio, difende l’uomo».
Incoraggio tutti i fedeli a esercitare i loro diritti e doveri nella società e nella politica, affinché la dignità dell’essere umano, fondata nell’ordine della creazione
e della salvezza, continui a esprimersi pienamente anche nell’ordine giuridico
del nostro paese.
Vi ringrazio di cuore per ogni vostro impegno in questo senso. Affido tutti e tutto
alla Mater divinae gratiae, la Madre della grazia divina e impartisco a tutti la mia
benedizione episcopale
+ Vitus, vescovo di Coira
San Giovanni Bosco arriverà in Valtellina a febbraio
La peregrinazione dell’urna del Santo dei giovani farà tappa a Sondrio
I
l 16 agosto 2015 ricorrerà il bicentenario della nascita di San Giovanni Bosco,
un grande avvenimento per tutta la Famiglia Salesiana e per l’intero Movimento salesiano, che richiede un intenso e profondo cammino di preparazione perché possa essere fruttuoso per la stessa Congregazione, per la Chiesa,
per i giovani e per la società. In vista dell’importante appuntamento, tre anni fa
è cominciata la peregrinazione, da quale tempo giunta in Italia, di un’urna che
contiene una scultura del Santo in gesso e resina, replica del suo corpo incorrotto
che riposa nella Basilica di Maria Ausiliatrice a Torino. Nel reliquiario giace la
mano destra di Don Bosco, quella con cui benediceva, scriveva le costituzioni,
le lettere cattoliche, assolveva i peccati. Attraverso questo viaggio, che ha fatto
tappa nelle 130 Nazioni dei cinque Continenti in cui sono presenti i Salesiani con
90 Ispettorie, Don Bosco viene condotto vicino alle persone.
Dal prossimo 31 gennaio, giorno in cui la Chiesa celebra la memoria liturgica del
Santo, l’urna arriverà nell’Ispettoria salesiana di Lombardia, Emilia Romagna,
Svizzera e San Marino. «Ci stiamo preparando al passaggio dell’urna di Don
Bosco nelle nostre Città, Diocesi, nelle terre della Lombardia, Emilia Romagna e
San Marino – spiega don Elio Cesari, delegato Ispettoriale per la Pastorale Giovanile –. È un grande evento che nasce dal desiderio del nostro Rettor Maggiore,
successore di Don Bosco, di dare avvio nel 2009 alla peregrinazione che sta coinvolgendo tutto il mondo, raggiungendo ben 130 paesi dove è forte la presenza
salesiana. Dal 31 gennaio prossimo, proprio in occasione della festa di Don Bosco,
accoglieremo il Santo nelle nostre Città fino al 28 febbraio e la peregrinazione
dell’urna passerà nelle grandi cattedrali che caratterizzano le realtà ecclesiali delle nostre regioni. Si tratta di una grande occasione in cui sarà possibile avvicinarci
al Santo che è un tesoro per l’intera Chiesa universale. Prepariamoci, dunque,
ad accostarci a Lui per chiedere la protezione per i nostri giovani, soprattutto
26
per quelli in difficoltà. Chiediamo a Don Bosco un cuore buono e generoso che,
seguendo il suo esempio, consenta a noi di metterci al servizio dei ragazzi».
Tra le tappe della peregrinazione, ci sarà anche la vicina Valtellina e la città di
Sondrio. Qui l’urna giungerà il mattino di giovedì 13 febbraio, quando sarà
accolta alle ore 11 nella Collegiata dei Santi Gervasio e Protasio. Dopo il saluto
delle autorità civili, nel pomeriggio è previsto il pellegrinaggio delle scuole
dell’infanzia e quello dei ragazzi del catechismo. Quindi una celebrazione coi
preadolescenti e, alle 20, una Messa chiuderanno la prima giornata sondriese
dell’urna. Venerdì 14 febbraio, in mattinata ci sarà il pellegrinaggio degli adulti
e la preghiera presieduta dal vescovo di Como, monsignor Diego Coletti, mentre nel pomeriggio sarà la volta dei pellegrinaggi degli adolescenti, dei diversi
vicariati della provincia di Sondrio e dei parroci. Dopo la Messa delle ore 18 e
il pellegrinaggio del Convitto salesiano, con una fiaccolata l’urna sarà condotta
nella chiesa di San Rocco, rettoria affidata ai Salesiani, per una veglia notturna
di preghiera, prima che il reliquiario di Don Bosco lasci la Valtellina alla volta di
Parma.
Papa Francesco e l’impegno affidato all’elemosiniere
Intervista al vescovo Konrad Krajewski, elemosiniere apostolico
Q
uando Papa Francesco lo scorso agosto lo ha
nominato Elemosiniere pontificio elevandolo
al rango di arcivescovo, gli ha detto chiaramente: «Non ti voglio vedere seduto alla scrivania. La puoi
pure vendere». Konrad Krajewski, polacco, 50 anni,
non vuole essere chiamato Eccellenza, come gli spetterebbe. Per tutti, a partire dal Papa, è “padre Corrado”.
Volto noto in tv perchè per molti anni è stato vicecerimoniere papale e quindi appariva dietro i pontefici
durante le celebrazioni. Oggi il suo ruolo è cambiato:
deve andare in mezzo alla gente, ai poveri, e portare
aiuti ma anche solo parole di conforto o una preghiera
o una pacca sulla spalla, come già faceva sotto il colonnato del Bernini in anni passati. Lo ha fatto a Lam27
impressum
GAAab 7742 Poschiavo
Tipografia Menghini, 7742 Poschiavo
Dir. resp. Mons. Andreas Fuchs, 7000 Coira
Red. Alberto Gianoli, 7742 Poschiavo
Mensile - Abbon. annuo fr. 30.—
pedusa nei giorni tragici della strage di migranti morti a pochi metri dalla riva
(«sono morti nel rispetto della legge, non potevano essere soccorsi dai pescatori»
ha detto senza timori), ma lo fa spesso durante la notte, quando esce con la Fiat
Cubo bianca a portare aiuti ai senzatetto e agli immigrati, accompagnato dai
militari della Guardia Svizzera, fuori servizio.
«Ormai non lo dico più al Papa che la sera vado in giro per città di Roma, altrimenti vuole venire...». Ma è venuto? Padre Corrado sorride, scherza dicendo di
fargli un’altra domanda, e nel silenzio c’è la conferma di quanto già girava da
tempo: Papa Bergoglio qualche volta, in incognito, la sera va in giro per la sua
città, dove è vescovo. Un po’ come faceva anche Karol Wojtyla, di solito il martedì, a quanto raccontano i beni informati.
L’Elemosineria è l’ufficio della Santa Sede che il ha compito di esercitare la carità
verso i poveri, a nome diretto del Papa: la funzione risale al 1198, e nel corso dei
secoli vari Papi se ne sono occupati. Ultimamente era un ufficio in cui venivano
destinati dei prelati a fine carriera (non per il predecessore di Krajenski, Guido
Pozzo, rimasto nella funzione pochi mesi per passare poi ad altro incarico).
I soldi per la piccola carità del Papa, a cui giungono ogni giorno molte richieste,
arrivano sia dall’attività delle “pergamene” - le benedizioni papali scritte su carta
pregiata per matrimioni, battesimi e altre ricorrenze, circa 250mila all’anno - sia
per donazioni effettuate ad hoc. «Il Papa quasi tutte le mattina mi fa avere un
busta con le richieste, spesso sopra c’è scritto: te sai cosa devi fare». Le offerte
sono di piccola entità - da 100 a 1000 euro, in genere - e sono tutte controllate dai
parroci, che ne certificano l’autenticità e consegnano materialmente il denaro.
Lo scorso anno sono state distribuiti aiuti per un milione, spalmato in 6.500
offerte, ma da tempo queste cifre stanno crescendo in modo esponenziale. «Hai
bisogno di soldi?» chiede via via il Papa a padre Corrado, che a Lampedusa nei
giorni tragici di ottobre, condividendo il tempo con i sommozzatori di Carabinieri, Polizia, Finanza e Guardia costiera («erano sbalorditi, nessuno si era mai
interessato a loro, io l’ho fatto ma a nome del Papa») ha distribuito oltre ad altri
tipi di aiuto anche diverse migliaia di schede telefoniche con i cui i migranti
hanno potuto contattare le loro famiglie di origione. Tra l’altro è stato l’esecutore
dell’operazione “Misericordina”, la scatoletta distribuita a San Pietro qualche
domenica fa con dentro un rosario: il costo è stato coperto da una donazione.
«La carità - dice - è un atto che ci deve privare di qualcosa, ci deve costare. Non
è carità privarci di qualcosa che non ci serve più, o dare in beneficienza i beni
dopo la nostra morte».
E spiega con un fatto che gli è capitato. «Un cardinale mi ha detto che ogni giorno
quando passa per Via della Conciliazione dà a un povero due o tre euro. Ma io gli
ho detto che per lui quelle monete sono nulla. Perchè, gli ho chiesto, non fa salire
il povero a casa sua e magari lo porta in uno dei tre bagni dell’appartamento e lo
lava?». Non ha raccontato come il porporato ha reagito.
Carlo Marroni - Il Sole 24 Ore
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