Il saluto del Sindaco di Emiliano Beozzo RIONE NOTIZIARIO DEL COMUNE DI ALDENO Anno 18 - N. 33 - Giugno 2014 Autorizzazione n. 959 del 21/05/ 1997 del Tribunale di Trento Presidente: Alida Cramerotti (Assessore alla Cultura) Direttore responsabile: Mattia Frizzera Comitato di Redazione: Angela Baldo Lucio Bernardi Maurizio Cadonna Cristina Cont Samuele Cont Anna Forti Mattia Maistri Danilo Micheletti Direzione - Redazione Amministrazione: presso Comune di Aldeno Piazza Cesare Battisti, 5 www.comune.aldeno.tn.it Lettere e comunicazioni a: L’ARIONE presso Biblioteca comunale Via Giacometti, 6 38060 Aldeno Tel. 0461/842816 [email protected] Grafica e impaginazione: L’ORIZZONTE - Ag. di pubblicità Stampa: GRAFICHE DALPIAZ srl Foto: Remo Mosna Attualità Don Daniele va a Borgo, arriva Don R. Tamanini di M. Frizzera 5 Economia Fcam lascia Trento e completa il rinnovamento di Mattia Frizzera 8 Chi esporta riparte di Mattia Frizzera 11 Personaggi Nata per correre di Mattia Maistri Acquerelli A Malga Albi c’erano 3 faggi... di Giovanni Mosna Storia L’incredibile... Silvio Fioretti di Aldo Fioretti Le nostre radici in Bosnia e nell’Agro Pontino di Camillo Stedile “Almeno i nomi” a cura del Laboratorio di Storia di Rovereto Società La “Luce sul Monte”, per recuperare il senso della famiglia Immersione linguistica per il mondo di domani di L. Peterlini e M. Lucianer Mediare è meglio che andare in causa di Antonella Zandonai Giovani volontari internazionali di Ilaria Baldo e Anna Larentis Non chiudo gli occhi. Ricordo... di Paolo Cesar Rossi e Alberto Bandera Vieni con noi... all’Oratorio di Elia Rossi e Alessandra Dorigotti Ragione e comprensione di Club Altinum Cantascuola: bis di Trinidad Arias di Lucio Bernardi Scuola Eccellenti in italiano, bravi in matematica di Maurizio Cadonna Cultura Uno sguardo oltre il campanile di Anna Forti Sport Festa Minivolley, gioia giocosa di Paolo Ziglio I “Giullari di Dio” ...e molto altro di Lisa Paternuosto Scacchi di casa ad Aldeno di Loris Baldo Associazioni Presanella, mamma degli alpinisti trentini di Ugo Cont 91 anni e 2.298 metri di Giordana Forti Quattro nuovi vigili del fuoco di Daniele Vettori Marco Beozzo nuovo presidente della Pro Loco Giunta e consiglio Canova-Ca’ Rotte intervento per la sicurezza di Oscar Beozzo Aldeno Insieme Aldeno per il Futuro Lega Nord Dal Municipio Foto copertina: Maggio 2014: torneo di mini volley al campo sportivo delle Albere. 3 Le scelte dell’Amministrazione 13 17 20 23 25 28 31 34 36 38 40 41 42 44 46 48 49 50 51 55 57 58 59 61 63 65 66 Indice A L’ Il saluto del Sindaco Care concittadine e concittadini, ogni anno, da quando è iniziata la crisi, le principali istituzioni economiche nazionali e internazionali svolgono analisi e previsioni macroeconomiche utilizzando modelli probabilistici, costruiti su presupposti teorici. L’intento è quello di stimare gli effetti diretti ed indiretti delle leve della finanza pubblica e, contestualmente, delle principali misure e azioni di politica economica in funzione della ripresa. Queste previsioni in Italia sono purtroppo sempre sbagliate, così come inadeguate risultano le risposte dei Governi. La grande crisi globale che stiamo attraversando non sta esaurendo la sua spinta recessiva e depressiva e in un contesto simile la vulnerabilità del sistema bancario italiano, con evidenti ricadute sulla salute dell’economia reale, viene accentuata proprio dall’ assenza di politiche espansive in grado di favorire crescita e ripresa. Fino ad oggi la politica nazionale, facendo propri i richiami europei, ha agito quasi esclusivamente sul versante dell’austerità e del rigore, un rigore che ora lascia sempre più spazio a squilibri di natura sociale, demografica, ambientale e persino istituzionale. Forse dovremmo proprio pensare di cambiare radicalmente il nostro stile di vita, il nostro modo di vivere. Gli enti locali, i Comuni in particolare, si trovano ad operare in un quadro complessivo non solo difficile, ma soggetto a mutamenti rapidi che spesso, purtroppo, derivano anche da un atteggiamento ondivago da parte di Provincia e Regione. Insomma, si cambiano le regole in corsa o se ne inventano di nuove, rendendo assai difficile una seria programmazione. Così la stesura del cosiddetto Bilancio di previsione ci è costata un’enorme fatica. Questo documento finanziario rappresenta per l’amministrazione la traduzione pratica, attraverso una attenta programmazione, di quel percorso nato dagli impegni politici e amministrativi presi al momento del voto con tutta la cittadinanza. Programmando il bilancio di quest’ultimo anno, che vedrà l’amministrazione impegnata a finalizzare i propri progetti, siamo consapevoli di essere chiamati ad operare all’interno di un contesto socio economico critico. Il patto di stabilità, nato con l’intento e la finalità di risanare la finanza pubblica è stato calato su tutte le amministrazioni locali indistintamente, senza distinguere fra chi ha avuto un contegno virtuoso e chi no, con lo scopo di ridurre complessivamente le passività della bilancia pubblica nazionale. Anche noi abbiamo fatto e continueremo a fare la nostra parte. Nell’attenerci a queste regole, necessarie quanto rigide, abbiamo dovuto, in questi ultimi anni, rinviare una parte degli investimenti pianificati sul territorio. Entro il 2016 avremo estinto tutti i mutui accesi nel passato in modo da rendere veramente flessibile il conto economico, perseguendo responsabilmente l’obiettivo primario di mantenere alta L’ ARIONE 3 la qualità dei servizi offerti al cittadino, nonostante le difficoltà legate al costante calo delle risorse dovuto al progressivo taglio dei trasferimenti. Sarà possibile consolidare questo risultato attraverso una riorganizzazione interna e la crescita professionale dell’intera struttura, con la volontà, necessaria, di contenere i costi e soprattutto di continuare a innovare e migliorare. In tal senso, voglio sottolineare chiaramente, che questi importanti risultati si possono ottenere con il pieno coinvolgimento e la partecipazione fattiva di tutti i dipendenti comunali ai quali va il mio e nostro ringraziamento. Per quanto concerne le nuove opere, abbiamo dovuto fare con grande senso di responsabilità scelte importanti. Abbiamo individuato priorità e necessità, ridimensionando dove necessario, senza mai perdere di vista quelle che sono le nostre prospettive e i nostri obiettivi. Il blocco del ricorso al credito ci ha fatto ricercare soluzioni di finanza alternativa con il coinvolgimento di capitali privati (vedi ostello). Non è stato e non sarà facile, perché la crisi non coinvolge solo la finanza pubblica, ma interessa altrettanto pesantemente anche le attività economico-produttive. È stato però l’unico modo per poter programmare ed attivare entro la fine del mandato una serie di opere e servizi che il paese aspetta da anni: - finanzieremo la nuova palestra con le entrate derivanti dall’operazione Soa; - sempre con queste entrate completeremo anche la messa a norma del nostro cimitero; - finalizzeremo la nuova viabilità del polo scolastico attraverso le entrate derivanti dalla cessione di parte dell’area ex-asilo; - abbiamo trovato l’equilibro per ristrutturare l’edificio ex-Acli (nuovo ostello) e lo faremo attraverso un’ anticipazione di capitali privati che porrà l’intervento in parità perfetta; - abbiamo mediato e trovato l’accordo con la Provincia per realizzare il cantiere comunale e la sede dei vigili del fuoco, senza impegnare il no- L’ 4 ARIONE stro bilancio né in quest’anno né in quelli futuri; - modificheremo, con investimenti che sfiorano i 3 milioni di euro, la viabilità del paese con l’obiettivo di rendere più sicure le nostre strade urbane per il transito pedonale e ciclabile, delegando a terzi la realizzazione e/o il finanziamento delle stesse; - finanzieremo il collegamento di questo nuovo assetto viabilistico con quello esistente, attraverso la cessione delle aree coinvolte nei piani attuativi, proprio perché, con lungimiranza, le abbiamo volutamente inserite in tali operazioni immobiliari; - altre entrate, derivanti dal riordino fondiario e dalla cessione di aree agricole, andranno a finanziare tutti i prossimi progetti pianificati attraverso i Fondo unico territoriale, concordati in conferenza dei sindaci e con la Provincia: si tratta dei nuovi parcheggi (via Borelli, via Martignoni e Cimitero), della nuova strada di accesso al paese da sud, ovvero via 3 Novembre, dell’intervento di adeguamento energetico del municipio e del potenziamento di un breve tratto della rete fognaria interna al paese. Interventi per circa due milioni di euro nei quali il Comune di Aldeno sarà impegnato per un 5% circa. Abbiamo scelto la strada più difficile, ovvero quella di finalizzare tutto quello che riteniamo funzionale ed imprescindibile per la collettività, impegnandoci anche, quando necessario, a ricercare nuove soluzioni, con il preciso intento di garantire il benessere e la qualità della vita del nostro paese. Certamente sarebbe stato più semplice rinunciare ad uno o più di questi importanti progetti, nascondendoci dietro la crisi. Ma non è il nostro stile! L’ottimismo ragionevole e ragionato che ci ha accompagnati in questi anni è sempre vivo. Vogliamo dimostrare che anche nei momenti difficili l’impegno e la dedizione al proprio lavoro e la volontà di operare per il bene comune danno i loro frutti. Auguro a tutti una buona e serena estate. Don Daniele va a di Mattia Frizzera Borgo, arriva Don Renato Tamanini Dopo 11 anni cambia la guida pastorale per le parrocchie di Aldeno, Cimone e Garniga. Don Daniele lascia al «momento giusto» dopo aver acceso la comunità dei laici e stimolato la loro responsabilizzazione. Il nuovo parroco sarà don Renato Tamanini, attuale rettore del Seminario. nella stessa parrocchia, o nelle stesse parrocchie (Aldeno, Cimone, Garniga), un prete sa che è tempo di spostamenti. Don Daniele Morandini, 44 anni, da ottobre 2003 a quella che chiama “AlCiGa” è convinto che «questo è il momento giusto per andare, visto che calano le idee. C’è bisogno di stimoli nuovi, di idee nuove». Dopo il ruolo di vicario parrocchiale a San Giuseppe a Trento e le parrocchie AlCiGa la terza tappa del cammino pastorale di Morandini sarà in Bassa Valsugana: Borgo, Olle, Castelnuovo. La comunicazione ufficiale l’ha data venerdì 6 giugno al consiglio pastorale. Sarà un momento di cambiamento anche per la vicina parrocchia di Mattarello, dal momento che don Antonio Brugnara si sposterà a Pergine. Don Daniele ribadisce che questo è il momento giusto per cambiare. «Dopo 11 anni sono necessari stimoli nuovi sia personalmente che per la comunità. So quello che lascio, non so quello che trovo, ma ora è il momento che ad Aldeno, Cimone, Garniga la comunità diventi più autonoma. Molti laici hanno voglia di fare, ora si assumano la responsabilità». Nel capitolo rimpianti Don Daniele ne ha uno principalmente: «si vedono pochi bambini delle scuole elementari e delle medie a messa. Ci sono elementi di scristianizzazione visibili; le persone riman- gono cristiane ma vengono a mancare le manifestazioni dell’essere cristiano». Nella fascia giovanile ci sono maggiori luci di speranza. «C’è un bellissimo gruppo di animatori dai 17 anni in su, molto volenterosi. Li “obbligo” a non mancare alla messa domenicale, spero che capiscano l’importanza di esserci. Hanno molta voglia di fare, sono Attualità Dopo aver trascorso 10 anni Don Daniele nel suo studio nella canonica di Aldeno. L’ ARIONE 5 Il nuovo parroco di Aldeno, Cimone e Garniga Don Renato Tamanini, è stato anche missionario in Bolivia. (foto www.vitatrentina.it) Attualità un po’ più carenti nella fase spirituale». Ed infatti come “polmone spirituale” in soccorso negli anni è venuta l’interazione con la comunità Nuovi Orizzonti (della quale scriviamo anche qualche pagina più in là). «Al giovedì sera – ricorda don Daniele – hanno fatto avvicinare molti alla preghiera. Don Giulio Marra ha una formazione molto spirituale, certamente una vocazione allo spirito più forte della mia (sorride, ndr)». Don Daniele come parroco d’azione ed animazione, dalla porta aperta come testimonia il numero di squilli del campanello in un’ora di intervista. Torniamo al fare ed all’essere. «Più facile è fare, perché qualcuno ti dice grazie, sull’essere la nostra società non punta molto, tanto che dal cancellare Dio escono solitudine e depressione». Nella difficoltà dell’opera pastorale c’è appunto anche quella di “unire i puntini” e, anche in un L’ 6 ARIONE momento di forte scristianizzazione, il parroco rimane comunque punto di riferimento per chi è in difficoltà. Don Daniele racconta delle persone che ospita in canonica a Cimone e Garniga, criticando l’iter burocratico che c’è nell’ambito socio-assistenziale. «C’è una forte contraddizione: abbiamo forte bisogno di relazione e cooperazione, ma allo stesso tempo cerchiamo la casa singola con un recinto». Momento di forti bisogni sociali, questo, anche se i fari non vengono accesi spesso. «Penso ad esempio a venti uomini, tra i 40 ed i 60 anni, che sono disoccupati a Cimone. Oppure ai Neet, i ragazzi che non studiano né lavorano, tra i 17 ed i 25 anni ad Aldeno saranno circa il 30%». Secondo Morandini pecchiamo un po’ di fantasia, di voglia di volare un po’ più in alto. «La scuola impegna i ragazzi troppe ore al giorno, diventa totalizzante, quasi annientante». Altri numeri legati alle ricorrenze della vita, in 11 anni don Daniele ha celebrato 300 funerali ad Aldeno e 100 fra Cimone e Garniga, pochi invece i matrimoni, nel 2014 solo 5 ad Aldeno. Don Daniele ribadisce ancora che «c’è bisogno di relazioni. Non servono le regole, ma volti e vicinanza umana. Ho cercato di vivere questo nella mia esperienza di parroco ad AlCiGa, entrando nella vita della comunità». Ricordando il suo arrivo nel 2003 don Daniele usa questa me- tafora: «ho trovato nella comunità una candela da accendere». Ed il fuoco nel movimento laicale è passato nel 2006 dal campetto da calcio e la casetta dell’oratorio, fino all’impegno della Caritas parrocchiale ed al gruppo che segue gli anziani guidato da Sandro Bisesti. Come vede don Daniele la situazione dei tanti giovani tra i 20 ed i 30 anni che se ne vanno dall’Italia? «Sì, c’è chi è andato via anche da qui, ma ad Aldeno si sta bene e a differenza di altre realtà chi è cresciuto qui fa fatica a spostarsi. Oggi è fondamentale per i giovani avere radici da qualche parte. Essere cittadini del mondo spesso vuol dire anche essere cittadini da nessuna parte». Cosa auguri al tuo successore? «Di sperimentare lo stesso affetto che ho avuto io dalla comunità, mantenendo sempre le porte aperte» Qualcosa che ti senti di poter dire visto che non sarai più parroco di Aldeno? «Ciò che condiziona la vita di molti paesi sono le ciacere, criticare è sulla bocca di tutti, ma quan- Don Daniele durante MondoMerlot 2013, con il sindaco Beozzo. cata a San Maurizio, soldato romano martire in Svizzera. Don Daniele mette tra i bei ricordi degli 11 anni ad AlCiGa il nuovo altare, «segno di una comunità che pensa al proprio luogo di preghiera». Il 13 e 14 settembre appuntamento con la sagra a Cimone. Don Daniele guarda un po’ al futuro più lontano, vista la scarsità di parroci e di nuove vocazioni (a San Vigilio 2014 saranno 2 i nuovi parroci dell’Arcidiocesi trentina). Ad una semplificazione delle parrocchie, anche per togliere pesi burocratici in capo ai curati. Per rispondere ad una comunità che è sempre più mobile e “furesta”. Il nuovo parroco, che avremo modo di conoscere sui prossimi numeri de L’Arione, è don Renato Tamanini, attuale rettore del seminario diocesano di Trento. Tamanini è originario di Vigolo Vattaro, è nato il primo novembre 1944 ed è stato ordinato sacerdote il giorno dell’Immacolata del 1970. Attualità do c’è da fare in azione sono sempre i popoli. Vorrei che ad Aldeno si eliminasse la categoria dei “furesti”, che oggi sono la maggioranza dei residenti, questo renderebbe la comunità certamente molto più aperta. Basti pensare che su 30 catechiste ben 25 non sono di Aldeno». Il pensiero automatico va alla frase del Vangelo «ero forestiero e mi avete accolto». Il saluto di don Daniele alle parrocchie AlCiGa durerà appunto un’intera estate, durante la quale il sacerdote originario di Predazzo avrà soprattutto un compito. «C’è un gruppo di persone in parrocchia che è legato alla mia persona. Ma ciò che fanno qui non lo fanno per me, ma per Gesù Cristo. Vorrei far capire loro che il servizio non viene reso a me, ma alla bellezza dello stare assieme. Vorrei quindi evitare la situazione spiacevole del parlare del parroco che c’era prima. Una comunità matura si misura anche da questi passaggi». Don Daniele scherza sul fatto che il suo bollettino parrocchiale abbia spinto anche L’Arione a darsi una nuova impostazione e nuovi contenuti. Vincendo le paure ed affidandosi alla fantasia ed alla creatività si può fare ancora di più. Intanto sono già fissati gli appuntamenti estivi. I ragazzi delle medie dal 21 al 29 luglio andranno in campeggio a Tiarno di Sotto, quelli delle elementari dal 31 luglio al 7 agosto. Il 27 luglio ci sarà la festa dell’inaugurazione della Chiesa dedi- L’ ARIONE 7 Fcam lascia Trento e completa il rinnovamento di Mattia Frizzera Bilancio 2013 della Famiglia Cooperativa di Aldeno e Mattarello chiuso con una piccola perdita (2mila 705 euro), in una fase complessa per la cooperazione visti anche i cali nei consumi di inizio 2014. Intervista con il presidente Luciano Maistri, che spazia tra le questioni “macro” tra Sait e Dao ed una cooperativa in evoluzione che da pochi giorni ha un nuovo direttore, Enrico Dietre. Gli storici economici che an- Economia dranno ad analizzare la cooperazione trentina tra Novecento e Duemila non si annoieranno certamente, anzi troveranno molti spunti d’interesse nella Famiglia Cooperativa di Aldeno e Mattarello. Perchè nell’immediata “cintura” di Trento si manifestano due punti critici della cooperazione trentina di inizio millennio: la concorrenza che Sait, consorzio di secondo livello, fa direttamente alle famiglie cooperative sue socie e il “derby” nella cooperazione di consumo fra Sait e Dao. Nella relazione sul bilancio 2013 (perdita contenuta in 2mila 705 euro) Luciano Maistri ha detto due frasi che ben sintetizzano lo spirito del tempo. «Non possiamo più guardare al consorzio cooperativo (Sait, ndr) come ad una religione che dà sicurezza e toglie i pensieri. La sicurezza non c’è più e i pensieri li moltiplica». Ravina vs Aldeno A mettere in difficoltà Aldeno per quanto riguarda le vendite c’è il negozio Sait di Ravina. Un Aldeno-Ravinense dei carrelli. «A Ravina – spiega Maistri – fanno orario continuato e c’è apertura Luciano Maistri, presidente della Famiglia cooperativa di Aldeno - Mattarello. (foto www.ftcoop.it) L’ 8 ARIONE prolungata fino alle 21. Non hanno problemi di bilancio, perché va tutto nel bilancio Sait, al quale partecipiamo attivamente anche noi». I ricavi che Aldeno perde in favore di Ravina sono notevoli, una stima ragionevole di Maistri sui soci Fcam che fanno la spesa a Ravina viaggia su dati aggregati superiori ai 250mila euro annui. Una soluzione favorevole per Fcam sarebbe far entrare il negozio di Ravina all’interno dei propri punti vendita. Ma qui la partita si fa molto più “macro”, perché coinvolge i delicati rapporti politico commerciali tra Sait e Dao, nei quali Fcam gioca un ruolo interessante. Perchè è vicina al capoluogo e perché ha svolto un ruolo importante nella critica alla gestione Sait. A Trento in via Torre Verde, nel negozio Conad Alpica (Aldeno, Pinzolo, Carisolo) si giocava una partita interessante nella sfida commerciale cooperativa SaitDao: un negozio nel cuore di Trento, con prodotti Conad (marchio nazionale di Dao). Un’opportunità che dava la possibilità a Maistri di vedere in tempo reale la diffe- renza tra i listini Sait e quelli di Dao. Con quest’ultimi che spesso erano più convenienti. L’ex Mattei in via Mazzini a Trento, ora rilevata da Lunelli. nere per 4 anni l’acquisto delle stesse quantità di pane da Fcam. Il che vuol dire un introito garantito per Fcam di 50mila euro annui. Fcam se ne va anche da via Mazzini Fcam abbandona del tutto il capoluogo, con la vendita anche della licenza dell’ex Mattei in via Mazzini a Trento. Una vendita che ha portato 90mila euro nelle casse della cooperativa. «Non è stato un investimento sbagliato – spiega Maistri – in questo caso non siamo riusciti a trovare il personale che potesse gestire al meglio il negozio nel centro cittadino». Investimenti completati sui negozi storici «Dal punto di vista finanziario – altro spunto nella relazione di Maistri - l’aumento dell’indebitamento è arrivato al punto di massima tensione». Il che tradotto significa che «è terminata la fase di modernizzazione, pro futuro il compito sarà quello di gestire l’ordinario aspettando tempi migliori». Nell’ultimo biennio quindi sono stati sistemati i negozi di Aldeno, Mattarello, Romagnano, Vela. «A Mattarello, ristrutturando completamente il punto vendita, siamo riusciti a dimezzare la spesa preventivata che prevedeva anche un ampliamento della superficie– aggiunge – limitando gli interventi di ammodernamento ad un costo totale di 600mila euro». Perplessità sulle iniziative promozionali di Sait Nella critica di Maistri alla gestione Sait c’è tra le altre cose anche quella sulle iniziative promozionali, un costo aggiuntivo sulle spalle delle cooperative al quale non corrispondono contestuali vantaggi sul piano commerciale. «L’addebito delle promozioni sul nostro bilancio – spiega il presidente – significa, all’interno di voci di costo totali per 50mila euro, 20mila euro annui di costi per ser- L’ ARIONE 9 Economia Fcam esce da Alpica Un’iniziativa economica interessante quindi, che però si è conclusa al terzo anno con «un accordo senza oneri per la cooperativa di Aldeno – spiega Maistri – con il quale Andrea Cont (ex direttore Fcam) e Fausto Girardi acquisiscono le nostre quote e proseguono nell’avventura con Dao. Alpica – aggiunge Maistri – al terzo anno di attività era già andata in utile. Cedendo le quote non abbiamo vincolato contrattualmente Fcam a passare all’interno di Dao come è già avvenuto per altre Famiglie Cooperative come Alta Val di Non, Fassa, Albiano e Cortina». Non c’è a che fare solo con gli aspetti legati al ciclo economico, ma sulle cooperative di consumo ci sono appunto delle logiche politico-commerciali più vaste da tener conto. Maistri è però convinto che non tutto il male viene per nuocere e che l’uscita di Fcam da Alpica sia avvenuta in un momento complesso. L’apertura di Eurospar in via Manci a Trento, avvenuta il 16 dicembre 2013, «fa certamente ombra, soprattutto appunto ai negozi cooperativi sia in via Torre Verde che in piazza Lodron». Tornando all’uscita di Fcam da Alpica, nell’accordo commerciale fatto con Cont e Girardi l’impegno è comunque quello di mante- Coop Italia, con il risultato quindi di esserci portati in casa una forte concorrenza». vizi, inoltre sui prodotti omaggio abbiamo Iva indetraibile per 10mila euro». Economia Le fusioni tra Famiglie Cooperative sono una soluzione ai problemi? «A mio parere parlare di fusioni significa introdurre un argomento di “distrazione di massa”». Maistri insiste sul fatto che ci siano altri problemi di sistema. Per esempio i costi eccessivi della gestione del settore extra-alimentare (marchio Liberty), oppure il fatto che il costo del lavoro incida in Sait per una percentuale doppia rispetto agli associati Dao. «Nel 2007 con la fusione tra Aldeno e Mattarello – spiega Maistri – si sono persi due posti di lavoro, è abbastanza incomprensibile il fatto che i sindacati spingano sulle fusioni ben sapendo che all’atto pratico porterebbero solo a perdita di posti di lavoro su base locale». Superstore, aiuto alle cooperative locali o altra concor- L’ 10 ARIONE renza in casa? Prima che il bilancio 2013 del Superstore Coop in via Degasperi a Trento uscisse sui media locali (perdita di 900mila euro) Maistri vedeva già sul lungo periodo una possibile criticità. Sia per Fcam, che per il sistema cooperativo trentino. «Superstore – spiega Maistri – ci era stato presentato come una soluzione per ottenere guadagni da reinvestire sui punti vendita nelle valli trentine. La prospettiva è invece quella di ulteriori perdite e magari fra qualche anno il Superstore verrà gestito soltanto da Enrico Dietre nuovo direttore Fcam Andrea Cont ha lasciato l’esperienza in Fcam, dedicandosi alla gestione diretta del punto vendita Conad di via Torre Verde a Trento. Dal 12 maggio il nuovo direttore di Fcam è Enrico Dietre, che proviene dalla Famiglia Cooperativa di Pergine, dopo aver diretto anche la Famiglia Cooperativa Lagorai di Roncegno. Dietre avrà il compito di gestire 31 dipendenti, «potendo dedicare più tempo all’azienda (vista l’uscita di Fcam dai due negozi nel capoluogo, ndr) e dare attenzione maggiore ad un controllo di gestione più stringente». Ascolto e comunicazione Maistri conclude annunciando un’operazione ascolto con soci e clienti nei negozi Fcam, «per capire cosa è migliorabile ed ascoltare i consigli». Chi esporta riparte di Mattia Frizzera Difficile anno 2013 anche per la Cassa Rurale di Aldeno e Cadine. Approvato il bilancio 2014 con un utile di 2milioni di euro. Raddoppiano le sofferenze (salite al 10%) e segnano un +20% anche le partite anomale. In crescita l’impegno per i giovani e nel sociale. maggio il centro di Aldeno era straordinariamente gremito, con difficoltà di parcheggio. Una lunga fila in via Roma in direzione della sede della Cassa Rurale. L’immagine di una democrazia economica che nonostante tutto, anche se don Lorenzo Guetti si sarà tante volte rivoltato nella tomba, conserva il suo fascino. Quindi anche l’anziano che fa fatica a camminare o chi esce poco di casa trova il tempo e la voglia di andare ad ascoltare l’assemblea della «sua cooperativa». Il bilancio della Rurale di Aldeno e Cadine, terza tra le rurali trentine per soci, quarta per utile di esercizio, quinta per masse intermediate è stato approvato con 1620 voti. «Il 2013 è stato probabilmente – spiega il direttore Pio Zanella – l’anno più difficile della storia recente della cassa, nel 2014 ci aspettiamo ancora dei colpi di coda della crisi». Il dato degli impieghi netti (530milioni 519mila euro, -6,27% rispetto al 2012, -10,62% confrontandosi con il 2009) mostra come le priorità di investimento delle aziende siano congelate. «Alcune aziende locali, che hanno sofferto nel 2009 – spiega Zanella – hanno avuto la forza di invertire la tendenza. Hanno innovato e sono riuscite a ritagliarsi uno spazio all’estero». In un momento di contrazione interna della domanda quindi l’estero diventa terra di possibile sviluppo, per poter esportare il nostro saper fare locale. Non viene creato lavoro in grande quantità, ma chi ha la forza di portare avanti una propria idea può farcela. Nuova imprenditoria, che l’Europa vuole promuovere soprattutto in quattro direzioni: meccatronica, qualità della vita, servizi di comunicazione ed informazione, agrialimentazione. Ad esempio tra le start-up (nuove imprese dal carattere innovativo) c’è anche CoRehab (www.corehab.it), che per un pezzo (e per una parte di credito) è anche aldenese. Un’azienda che si occupa di software di riabilitazione per traumatizzati, attività di recupero, controllo a distanza. Al di là dell’eccellenza imprenditoriale, anche rafforzare le piccole reti conviene. L’iniziativa di microcredito solidale (in collaborazione con la Caritas) ha portato la Rurale a versare fino a marzo I soci ascoltano la relazione del direttore Pio Zanella in assemblea. (foto: Daniele Mosna) L’ ARIONE 11 Economia Nella serata di venerdì 16 Pio Zanella, direttore della Cassa Rurale di Aldeno e Cadine. Economia 2014 aiuti a singoli o famiglie in difficoltà per 325mila 841 euro. Un’iniziativa, come ha ricordato Zanella, che non ha una natura assistenziale, ma riesce a far rimettere in circolo nuove risorse. Il quadro dell’economia in cambiamento nelle zone “presidiate” dalla Rurale di Aldeno e Cadine vede calo dei consumi ed aumento della propensione a risparmiare (raccolta complessiva 737milioni 167mila euro, +1,04%). Gli effetti più pesanti riguardano edilizia ed immobiliare. «Sono raddoppiate le sofferenze – aggiunge il direttore – arrivate al 10%, le partite anomale sono cresciute del 20%, le svalutazioni su crediti nel 2012 raggiungevano quota 20,2 milioni di euro, nel 2013 sono salite a 31,2milioni». La Rurale Aldeno-Cadine riesce a mantenersi in salute: l’utile netto è di 2milioni 8mila euro, i costi operativi di gestione sono inferiori del 15% rispetto alla media delle rurali trentine e si attestano su 10milioni e 514 mila euro (3,44%). I dipendenti sono 103, con una leggera prevalenza femminile (52). Tra i soci (5422) prevalenza maschile (3355), 1677 L’ 12 ARIONE donne e 390 persone giuridiche. Il presidente Luigi Baldo ha dato il via ai lavori assembleari nel tendone di piazza Cesare Battisti ad Aldeno con una parte straordinaria: l’introduzione di un limite ai mandati (massimo 5, per un totale di 15 anni in cda). Lo stesso Baldo non potrà ricandidarsi a maggio 2016. Nella parte dedicata alle cariche sociali, confermati Roberto Coser, Stefano Fadanelli e Paola Zanotelli, tra i sindaci confermato l’effettivo Mauro Gentili, eletto come supplente Mauro Di Valerio. Premiati tre soci, fedeli alla cassa dal 1963: Bruno Gottardi, Vito Cont e Palmo Prada. Vasta anche la sezione dell’impegno sociale della rurale. “Il conto dei sogni” coinvolge progetti positivi e sorridenti, 7 iniziative con una dotazione di 4mila 500 euro. Poi educazione finanziaria ed anche introduzione all’esperienza lavorativa. In assemblea è intervenuta anche Alida Cramerotti, vicesindaco di Aldeno ed assessore alle politiche giovanili, assieme a tre ragazzi che hanno partecipato nel 2013 al progetto del piano gio- vani Arcimaga “Summerjobs”, lavorando all’interno della Cassa Rurale. Un saluto anche di Emiliana Coser, che ha lavorato per 41 anni e mezzo nella banca di Aldeno. L’assemblea ha ricordato anche il vicedirettore Guido Cont e la consigliera Carla Rossi. Alla fine della sua relazione il direttore Zanella ha spiegato le motivazioni che hanno portato la cassa ad istituire Alca immobiliare srl, azienda che ha come scopo la partecipazione alle aste immobiliari per tutelare il credito della cassa. Un’esigenza sorta per evitare che il Castello di Ravina potesse essere venduto per meno di 500mila euro, quando il valore di mercato reale si aggira sui 2milioni di euro. Per gli amministratori della Cassa Rurale Aldeno e Cadine è stabilito un compenso di mille euro annui più un gettone di presenza di 150 euro per ogni riunione del cda. Infine per diventare soci servono 180 euro, che scendono a 80 per chi ha meno di 30 anni. Una politica per favorire i giovani, tanto che «nell’ultimo anno su 280 nuovi soci – conclude Zanella – ben 80 hanno meno di 30 anni». I ragazzi di Summer job con la vicesindaca Alida Cramerotti. Nata per correre di Mattia Maistri Intervista a Carla Damin, aldenese di adozione e pluricampionessa di corsa, sia in pista che su strada, sia nei percorsi campestri che in montagna. colma di talenti. Ci lascia in dote, fin dalla nascita, un insieme di potenzialità che nel corso della vita, quando si esprimono, a volte sorprendono noi e chi ci sta intorno. A qualcuno, ad esempio, la natura trasmette il ritmo nel sangue, a qualcun altro regala l’occhio visionario del pittore. A Carla Damin ha donato senza dubbio una vocazione per lo sport. Si capisce subito che la timida persona che ha accettato, pur con qualche perplessità, di farsi intervistare, ha una marcia in più. Lo si coglie non solo dai risultati sportivi conseguiti in pochissimi anni, ma soprattutto dalla naturalezza con cui ne parla. La naturalezza tipica di chi sa di avere una dote, ma non per questo lesina fatica e sacrifici per esprimerla al meglio. Perché anche in questo modo sente di riuscire a trovare la propria realizzazione. Carla, aiutaci a capire chi sei e come sei giunta ad Aldeno. Sono una persona semplice, arrivata ad Aldeno 27 anni fa per amore, cioè per vivere con mio marito Ivano Carpentari. Qui mi sono trovata bene, anche se, all’inizio, ho sofferto un po’ di solitudine, visto che il lavoro di mio marito (carabiniere) lo teneva spesso lontano. Poi sono nati i miei Carla Damin, vincitrice della Maratonina di Trento 2012. due figli, che ora hanno 22 e 24 anni, e anche grazie a loro mi sono aperta di più alla vita di paese. Benché continui a rimanere una persona piuttosto riservata. Andiamo subito al dunque. Tu rappresenti un grande talento sportivo, seppur espresso in un’età in cui, al giorno d’oggi, si è poco considerati. Come si è manifestata questa tua grande passione? È vero ho cominciato tardi a fare sport a livello agonistico, ma sono riuscita comunque a prendermi le mie belle soddisfazioni. Anche perché, beh sì diciamolo, sono forte. E poi ho sempre amato lo sport, fin da ragazza, anche se per un motivo o per l’altro non ho avuto modo di praticarlo. Alle scuole medie mi avevano notato durante una corsa campestre ed ero stata tesserata per una società. Poi, scuola e lavoro, anche per aiutare mia mamma che era sola, mi hanno allontanato dalla pratica. Finché... Finché, circa quindici anni fa, i miei figli hanno voluto giocare a calcio e in questo modo, con la L’ ARIONE 13 Personaggi La natura è una cornucopia scusa di accompagnarli, mi sono avvicinata a questo sport che avevo sempre amato, fin da ragazzina. Dal semplice accompagnamento, all’attività diretta in società il passo è stato breve: ho partecipato al corso per allenatori di calcio giovanile e, successivamente, ho allenato i Primi Calci e i Pulcini. Un’allenatrice donna. Nessuno sguardo strano da parte di qualcuno? Qualche occhiata particolare c’è stata. Basti pensare che al corso ero l’unica donna su quaranta partecipanti. Ma volevo allenare e quando mi metto in testa una cosa non c’è nessuno che mi possa fermare. E poi il rapporto con i bambini è stato straordinario. Con loro e le loro famiglie mi sono sempre trovata benissimo. Personaggi Il calcio, dunque. Ma non è questo lo sport per il quale è venuta l’idea di questa intervista. Parlaci, allora, di quello che è successo dopo aver allenato i piccoli calciatori. Contemporaneamente al calcio è venuto il tempo del judo. Non era proprio quello che mi aspettavo... Per qualche anno ho praticato judo arrivando a conseguire la cintura nera. Anche in questo caso tutto è cominciato grazie all’attività dei miei figli. Pensa che all’inizio ero contraria a questo sport perché lo ritenevo violento, e invece ho dovuto ricredermi. Anzi, lo consiglio vivamente a tutti i giovani perché permette di formare, come pochi altri, sia il corpo che il carattere. Ma quando è arrivato il momento della corsa e dei tuoi successi? Con calma. Diciamo che mentre continuavo ad allenare, circa sette-otto anni fa ho cominciato ad andare a correre in campagna, quasi tutte le sere. E una sera, nel periodo natalizio, suonò alla porta Oltre al calcio e alla corsa c’è anche lo judo nel “menu sportivo” di Carla. L’ 14 ARIONE Carla Damin, anche allenatrice dei piccoli calciatori alla S.S. Aldeno. Fulvio Zandonai, che all’epoca non conoscevo neppure, e mi chiese se volevo iscrivermi alla società sportiva Trilacum e fare le gare con loro. Io non volevo, ma poi a gennaio mi comunicò che mi aveva iscritto, a mia insaputa, al cross della Vallagarina. Nonostante i dubbi, decisi alla fine di provare e mi classificai settima nella mia categoria. Fulvio continuò a spronarmi a proseguire su questa via, anche se non mi vedevo portata per la competizione. Ma i risultati cominciarono ad arrivare prestissimo: già la domenica successiva al cross della Vallagarina ottenni un terzo posto a Villa Agnedo. E da allora non mi sono più fermata, arrivando a fare anche 54 gare in un solo anno. In quali specialità ti sei cimentata? Tutte: dalla corsa campestre a quella in montagna, dalla strada alla pista. Anche se alla fine ho deciso di specializzarmi in particolare su queste ultime, dove è pos- sibile ottenere maggiori miglioramenti. Un’escalation rapida che ti ha portato a trionfare in tutte le specialità. Veniamo finalmente al tuo palmares. Sono stata campionessa provinciale e regionale quasi tutti gli anni nelle diverse specialità. Ma i risultati di cui sono più orgogliosa sono i tredici campionati nazionali vinti dal 2007 a oggi, nella corsa campestre e in pista sugli 800, 1500 e 3000 metri. In quest’ultima specialità ho ancora il record italiano di categoria. Correre da sola tutti i giorni, per le strade di campagna, non è noioso? Assolutamente no. Mi piace correre e sentire tutti i rumori intorno. Sono loro la mia musica di accompagnamento. Mai pensato di cercarti un allenatore? E perché mai? Pensa che una volta, dopo una delle prime vittorie, qualcuno mi chiese chi fosse il mio allenatore. E io in imbarazzo, non sapendo che dire, indicai mio marito. Da allora è diventato il mio “allenatore per finta”, anche se non perde occasione di seguirmi e di farmi sentire tutta la sua vicinanza. A fronte di questa rapida e brillante carriera avrai sicuramente fatto esperienze molto diverse. Qual è il ricordo più bello che conservi? Tutte le corse sono belle e così tutte le vittorie, naturalmente, anche se lì per lì non te ne accorgi. Le emozioni più forti, infatti, non le provi alla fine della gara, ma dopo, quando ci ripensi e capisci che ce l’hai fatta. Come lo scorso autunno a Belluno, quando in due giorni ho vinto ben tre titoli italiani: sugli 800, i 1500 e i 3000 metri in pista. E il ricordo più triste? Una lunghissima scia di vittoria, alla faccia del tempo che passa. Il corpo mi sostiene e spesso mi capita di lasciare alle mie spalle atlete più giovani, come poco tempo fa durante i Campionati Assoluti in pista a Trento. Rivelaci il tuo segreto! Con il marito, Ivano Carpentari, “allenatore per finta”, dopo l’oro ai Campionati italiani di corsa campestre (Montecatini Terme, 5 aprile 2014). L’ ARIONE 15 Personaggi Riccione 2012: record italiano 3000 m. Nessun segreto. Leggo qualche rivista specifica e cerco di mettere in pratica quello che c’è scritto. Ma il mio è un allenamento molto “fai da te”. Possiamo dire che non riuscirei a ottenere risultati senza costanza. Ogni giorno, specialmente la mattina presto, corro da sola nella mia palestra, ovvero le campagne di Aldeno. Sole, pioggia, neve non mi fermano mai, perché anche quando le condizioni esterne non ti aiutano, bisogna sforzarsi e fare leva sulla propria forza di volontà. Forse è proprio questo il mio segreto: non mollare mai. Forse sono pazza, ma in fondo mi piace fare fatica. Non lo dimenticherò mai. Al termine di una gara vinta, una persona che credevo mia amica, invece di condividere la gioia con me, mi aggredì verbalmente in modo brusco perché avevo promesso di gareggiare in staffetta con un’altra atleta e non con lei. La sua violenza fu così scioccante e inaspettata che andai da mio marito e gli dissi che non avrei mai più corso. Per fortuna i veri amici esistono e mi hanno fatto cambiare idea. Da quella volta ho imparato a distinguere chi ti è vicino davvero e chi lo fa per apparenza. Personaggi Lasciamo alle spalle il passato. Come ti vedi proiettata nel futuro? Continuerò a correre, di sicuro. Ma so anche che l’età è quella che è e allora penso proprio che mi piacerebbe trasmettere a qualche bambino la passione e la voglia di correre. Vorrei che qualcuno crescesse nella bellezza della corsa. Nel profondo cosa rappresenta per te correre? Una risposta la puoi trovare in un testo che ho scritto di getto tempo fa. Non mi sento di aggiungere altro. È tutto scritto là. Amo correre, tanto che a volte mi sembra di appartenere a un mondo diverso. Quando a qualcuno spiego che mi piace correre, mi guarda con gli occhi straniti. Come posso spiegare a questa gente che correre emoziona, permette di scoprire i propri limiti, il proprio corpo, tutto quello che circonda? Come posso spiegare che alzarsi alle cinque del mattino per andare a correre mi permette di preparare mente e fisico alle fatiche quotidiane? Come posso spiegare che correre nel silenzio mi permette di ascoltare suoni nuovi? Come posso spiegare gli incontri del mattino con lepri e caprioli, vedendo il mutare delle stagioni? Avete mai corso incontro al sole o sotto una luna candida? Avete mai corso sotto la pioggia e sentito il profuma che la terra umida rilascia? Avete mai corso insieme al vento, che ti asciuga il sudore? Come posso spiegare...che la corsa emoziona? Belluno, 6-7 settembre 2013 - Campionati iatliani: oro negli 800 m, oro nei 1.500 m, oro nei 3.000 m. L’ 16 ARIONE A Malga Albi c’erano 3 faggi... di Giovanni Mosna Un monumento vegetale che non c’è più. Ci sono cose più importanti delle quali indignarsi, ma la distrazione, la superficialità, la mancanza di cura non sono segni di quell’amore che diciamo di sentire per i nostri paesi. schi e per i prati; funghi a parte, è una cosa che mi fa star bene. Così ci sono dei luoghi cui mi sono affezionato, nei quali mi piace tornare e ai quali ripenso spesso con piacere. Non sono luoghi straordinari ma nemmeno ordinari, almeno per me, e sono anche qui nei dintorni sulle nostre montagne. Uno di questi è Malga Albi. La trasformazione che ha subito in questi anni mi ha lasciato perplesso, mi è sembrato un intervento fatto senza cuore e senza una chiara prospettiva come spesso succede dalle nostre parti: visto che ci sono i soldi, facciamo. Voglio dire che mi sembra che a monte non ci sia nessun progetto che riguardi in modo specifico l’intero territorio, ma proprio nessuno. Passando per la stradina che esce dal bosco e attraversa la conca dell’Albi, a destra si vede la ex malga, a sinistra verso sud si apre un bel prato costeggiato da una stradina che più avanti si perde nei boschi. Quel prato si chiama Mandron. Lungo la stradina, fino a qualche mese fa, c’era un monumento vegetale straordinario: tre faggi maestosi all’ombra dei quali d’estate nelle ore più calde riposavano le vacche. Spesso ci sono stato anch’io semplicemente ad ammirare, a lasciarmi commuovere da quell’intreccio di rami e dalla potenza quasi muscolare di quelle forme e insieme per gustare un caffè o un buon dolce preparato dai bravissimi gestori del locale vicino. Alcuni mesi fa, sull’aia di un amico ho visto alcuni enormi tronchi di faggio pronti per essere “ste- Acquerelli Mi piace passeggiare nei bo- L’ ARIONE 17 Acquerelli ladi”. Ne ho chiesto la provenienza e mi sono sentito rispondere: - L’è quei che te piaseva a ti, quei del Mandron. Gelo. - I do pù picoi però, quel pù grant i la lassà. - E perché i l’ha taiadi? - I ha dit che i vòl veder prà… - Ma se i vòl veder prà, che i taia le zese! O no? Po’ figurete cossa ghe interessa del prà: i ha fat ‘na malga senza stala! All’inizio dell’estate sono tornato al Mandron. Mi sembrava che il solitario stesse bene e ho pensato in uno slancio di comprensione che forse, al limite, come si dice, l’intervento lo valorizzava ne metteva ancor più in risalto le caratteristiche straordinarie, certo però che il gruppo era un’altra cosa… insomma, pur non comprendendo le ragioni di fondo dell’intervento, mi sono lasciato consolare… Un po’ di tempo dopo sono tornato sull’aia di quell’amico e ho visto un paio di altri enormi spezzoni di tronco di faggio. Cercando di nascondermi un’evidenza che mi sembrava un affronto troppo grande alla mia bonomia, gli ho chiesto: - Ma non avete ancora finito di stelarli quei faggi?” - Sì… quel lì l’è ‘n altro” - ‘N altro?.. e ‘ndò erelo? - Lì, l’è quel altro. - … Quelo? - Sì. - Ma sé mati? E perché, chi èl che decide? L’ 18 ARIONE - No so perché, ma i ha deciso i forestali… ”Roba da pararli a peade fin ai Mandretti” ho pensato fra me e me. Sono stato male per la rabbia tutto il pomeriggio, misurandomi con l’impotenza e covando un rancore nero. Non c’è più nulla da fare, il faggio non ci sarà più. Come dice un mio caro amico, quando cancelli un pezzo di paesaggio che si è costituito nel corso dei millenni, sperperi un patrimonio che poi non ci sarà più, mai più. Questo non vuol dire che non si possa mai intervenire, realizzare qualcosa, costruire il nuovo, ma al posto di quello che cancelli devi metterci un pezzo di anima. Ci vuole però consapevolezza profonda della propria identità e conoscenza del contesto nel quale si va ad operare. Se ci sono questa consapevolezza e questa conoscenza, allora non c’è alcun timore né di confrontarsi con il passato né con la natura. Ma questo sarebbe un lungo discorso… Così, non sapendo che altro fare, ho scritto una mail indirizzandola al Comando del corpo Forestale che a sua volta l’ha girata all’Ufficio Forestale Distrettuale di Trento. Un po’ me ne vergogno, una mail da suddito, non da cittadino, una mail prona, pronta ad accettare una qualche spiegazione purché fosse una spiegazione. Non volevo dare l’impressione di essere il solito ambientalista fanatico pronto a cercare un po’ di visibilità sulla stampa locale. Insomma ho chiesto spiegazioni circa le ragioni tecniche del taglio sottolineando come un albero di 140 cm di diametro alla base, oltre quattro metri di circonferenza che vegeta a 1400 m. s.l.m. cessa di essere un albero e diventa un monumento vegetale che si è costituito durante centinaia e centinaia di stagioni, probabilmente più di trecento anni. Ho ricevuto la risposta che copio qui sotto. In riferimento alla questione da Lei posta relativa al taglio di piante di faggio in località Malga Albi si rileva che, sulla base delle informazioni raccolte, l’intervento doveva interessare in un primo momento solamente i due esemplari di dimensioni minori. Il taglio di questi soggetti era finalizzato a mettere in maggiore evidenza l’esemplare di faggio con caratteristiche dimensionali e di portamento considerevoli, come da Lei ben descritto. Purtroppo durante le operazioni di abbattimento si è determinato lo strappo con conseguente rottura di uno dei rami di dimensioni maggiori dell’altro faggio, quello di dimensioni rilevanti. A quel punto quest’ultima pianta si presentava severamente danneggiata determinandone da un lato uno stato di degrado sotto l’aspetto estetico/ paesaggistico, dall’altro uno scadimento della sua integrità e Il responsabile dell’Ufficio Distrettuale Forestale di Trento Lascio a chi legge le valutazioni su questa risposta. È andata così. Forse nessuno si è accorto di quanto fossero belli quei faggi, forse qualcuno no li ha nemmeno degnati di attenzione. Capita, è colpa dell’abitudine. Molte volte abbiamo bisogno che venga un estraneo a risvegliare la nostra attenzione, a farci notare quanto sia bella quella facciata, quell’architettura, quel ritaglio di paesaggio. Non so quanto serva alimentare polemiche e gridare allo scandalo. Forse qualcuno penserà anche che si tratta di una questione oziosa, che soprattutto in periodi come questo ci sono cose più importanti per cui indignarsi. È vero, le famiglie che faticano ad arrivare alla fine del mese, gli anziani in difficoltà, i bambini cui manca il necessario sono più importanti di un faggio. Ma episodi come questo non sono slegati dalla realtà sociale, sono comunque il segno di un modo di rapportarsi con il mondo, lo stesso mondo di cui facciamo parte noi, gli anziani, i bambini, gli animali, la natura in generale. Il motivo per cui mi sono sentito in dovere di riportare questa piccola storia non è, lo ripeto, quello di alimentare polemiche o di individuare colpevoli, vorrei soltanto che servisse ad aumentare l’attenzione. La distrazione, la superficialità, la mancanza di cura non sono segni di quell’amore che diciamo di sentire per i nostri paesi, per le nostre montagne, per la nostra gente. Sarebbe bello ad esempio che a qualcuno venisse in mente di promuovere un censimento degli alberi più significativi della nostra zona o dei paesaggi più pittoreschi o dei luoghi più caratteristici oppure di promuovere una conferenza sulle modalità di coltivazione dei boschi e dei prati. Sarebbe un buon modo per cominciare a prenderci cura in modo un po’ più serio del nostro territorio e di noi stessi. L’ ARIONE 19 Acquerelli stabilità sotto l’aspetto fitosanitario in quanto la rottura di grosse branche è spesso via preferenziale di ingresso di agenti patogeni. L’entità del danno era tale da suggerire il taglio di abbattimento anche del faggio più imponente, taglio che da non previsto si è invece rivelato inevitabile e riconducibile a cause di forza maggiore e non a criteri tecnici di scelta e selezione. Il materiale derivante dall’abbattimento è stato ceduto dal Comune di Garniga ad alcune associazioni che operano nell’ambito del Comune stesso e tutta la questione è stata gestita direttamente dal custode forestale su incarico dell’Amministrazione comunale, informando peraltro la stazione forestale competente per territorio. Auspicando di aver dato risposta esauriente alla Sua legittima richiesta si porgono distinti saluti. L’incredibile... Silvio Fioretti di Aldo Fioretti Le tante prove di Fioretti, rimasto nella mente degli aldenesi per la sua forza fisica fuori dal comune. Silvio Fioretti è nato ad Alde- Storia no il 7 agosto 1906 da Eugenio Fioretti e Fiore Decarli di Romagnano. Le origini della famiglia Fioretti risalgono circa all’anno 1620/ Silvio Fioretti, in una giornata di festa. L’ 20 ARIONE 25, provenienti dalla Toscana e stabilitasi a Garniga Terme in Località “Piazza”. C’era già stato pochi anni prima un altro Silvio Fioretti, nato nel 1875 e morto a 28 anni a causa della rottura di un’arteria nel sollevare un tronco di pioppo. Silvio si è sposato il 31 dicembre 1938 con Severina Mosna, hanno avuto 9 figli (una morta nel 1949 a solo un mese di vita), tra i quali anch’io, Aldo, che sono il secondo dei nove. Mio padre fin da piccolo dimostrò di essere taciturno e piuttosto introverso. Nel medesimo tempo nascondeva alcune doti tra cui la calma e sopratutto la forza fisica. Ed è quest’ultima qualità che mi induce a descrivere alcune sue gesta. Già all’età di otto anni aiutava il nonno Cesare a svolgere i lavori campestri. Uno di questi lavori consisteva nello spingere “la barela de “strameti”(carriola piena di giunchi di mais) da campagna fino a casa, tanto da mettersi in testa che quello era il motivo per cui aveva le braccia 20 centimetri più lunghe del normale. A 13 anni un giorno tornato a casa da scuola vide dei sacchi di farina sul vecchio carro, posò la borsa di pezza per terra pensando :«Se ce la fa mio nonno a por- senza volerlo, con la testa su una stufa di ghisa procurandogli un trauma cranico. La sua passione prevalente, comunque, era il sollevamento pesi, infatti quando c’era da alzare o spostare certi pesi con le braccia, sembrava divertirsi. Alcuni esempi di cui sono io stesso testimone: Prendeva un sacco di grano, di 100 chili da terra e lo alzava sopra la testa con le braccia tese al cielo. Una volta in campagna, eravamo solo lui ed io e siccome non voleva fare brutta figura mi disse: «guarda in giro che non ci sia qualcuno, perchè voglio vedere se riesco ancora a sollevare in aria con una mano l’aratro». L’aratro era di metallo e pesava circa 30 chili (chiamato volta orecchio) tutto sbilanciato e non facile da sollevare con una mano. Lo afferrò bilanciandolo e stringendo i denti ci riuscì per un attimo e poi lo lasciò cadere. Da notare che all’epoca aveva ben 73 anni. Altre “gesta” tramandate El diaolon da ciusol (Chiusole) “sfida a tiradito” E’ una scommessa basata sulla forza fisica. Si dà il caso che all’epoca le scommesse di forza fisica erano all’ordine del giorno, orbene un giorno trovandosi con gli amici in un’osteria di Pomaro- Storia tarli di sopra forse ce la faccio anch’io» e così provò, se lo mise sulla schiena ed incredulo lo portò al secondo piano non immaginando che quel sacco pesava 100 chilogrammi. Col crescere divenne sempre più forte ed i suoi compagni lo invitavano a compiere sfide e scommesse varie. Era consapevole della sua forza e purtroppo nessuno di noi figli riuscì mai, nemmeno in età adulta, ad eguagliarla. Il pugilato, anche se non era la sua vera passione, gli ha procurato qualche inattesa soddisfazione. In un allenamento da dilettante Silvio, incitato dal “suo maestro di boxe” (così lui chiamava l’allenatore) colpì quest’ultimo e lo atterrò mandandolo a finire, La raccolta delle mele a casa Fioretti. L’ ARIONE 21 lo improvvisarono una scommessa a “tiradito” con un giovanotto di Chiusole ( detto “el diaolon da Ciusol”) per la sua losca figura, dotato di una forza eccezionale. Per spiegare meglio : il “tiradito” consiste a chi tira di più con il rispettivo dito medio della mano mettendosi uno di fronte all’altro come il tiro alla fune. In pratica anche quella volta Silvio vinse una damigiana di vino che poi venne bevuto fra tutti gli amici. nè dopo, riuscì ad atterrare quell’orso) do il tutto. (testimone un certo “Borgognoni” di Aldeno). Il capovolgimento del carro pieno di letame Quando doveva scaricare il letame dal carro il cui contenuto si aggirava sui 15 quintali (tra carro e letame) non si limitava a svuotarlo con la forca (tridente) ma per risparmiare tempo si metteva di schiena a fianco del carro stesso e spingendosi con le sue possenti braccia capovolgeva tutto l’insieme (carro più letame ) per terra. Trasporto della saccarina Durante l’ultima guerra lo chiamarono a Mattarello perchè avevano bisogno di portare di nascosto e di notte un sacco da 110 chilogrammi. Successivamente venne a sapere che si trattava di “saccarina”. Trasportò il materiale da Mattarello a Besenello lungo i “tomi” dell’Adige con la promessa di una bella mancia. Così accettò e dopo diverse fermate ci riuscì. L’atterramento del bue Era sorprendente quando per misurare la sua forza, prendeva il bue “morello”(5 quintali di peso) per le corna e lo costringeva a girare sottosopra la testa. Per non essere strozzato il bue cadeva per terra con le zampe all’aria. Storia L’atterramento dell’orso Un giorno andò a visitare il circo equestre a Trento. La scommessa consisteva nell’atterrare un orso in piedi, alto due metri, del peso di due quintali circa, protetto con dei guantoni. Convinto dai compagni si avvicinò al plantigrado abbracciandolo e spingendolo, ma questo rimaneva istintivamente in piedi. Allora mio padre, non trovando altra maniera, usando la sua proverbiale forza lo sollevò letteralmente di peso e quindi con una spinta l’orso cadde a terra come un sacco di patate. (nessuno, nè prima L’ 22 ARIONE Il sollevamento del carro pieno di ghiaia Un’altra volta con il carro con sopra una “benna” piena di ghiaia sulla strada che porta in campagna dell’Ischia Besena, incontrava l’autocarro condotto dal “Galina del Molin de Zimom”. La strada purtroppo era stretta ed i due mezzi non riuscivano a svincolarsi. Allora Silvio senza proferir parola andò dietro il carro lo prese per le “velude” (code) e con stupore riuscì ad alzarlo e spostarlo quel tanto (circa 30 cm) che bastava per potere così, proseguire il loro viaggio (testimone il suddetto Galina) Il sollevamento dei sacchi di frumento Ogni tanto di nascosto faceva le prove per testare la sua forza che consistevano nell’alzare 5 sacchi da quintale posti in precedenza sopra il tavolo, mettendosi con la schiena sotto di esso e sollevan- La spinta della carriola Durante la vendemmia (posso testimoniarlo personalmente) le casse dell’uva erano di legno e quando erano piene bisognava metterle sulla carriola (barela) anche questa di legno con la ruota contornata da un cerchio di ferro. Ebbene, Silvio non ne caricava una sola (50/60 kg) bensì cinque percorrendo anche 200 metri su un solco di terra con la ruota infangata fino al “boz” (il perno della ruota della carriola) dove prima erano cresciuti “i strameti” (piante di mais). Oggi naturalmente i tempi sono cambiati, la forza fisica serve relativamente perchè viene sostituita dalla tecnologia. Comunque si potrebbe asserire che a quei tempi mio padre avrebbe potuto emergere in uno sport come il sollevamento pesi, ma che (come mi diceva sempre) preferiva il lavoro in campagna e la tranquillità della famiglia. Le nostre radici in di Camillo Stedile Bosnia e nell’Agro Pontino Un viaggio nella storia di Aldeno dell’Ottocento, tra inondazioni e albori dello sviluppo socio-economico. l’Ottocento con la morte in esilio di Napoleone Bonaparte, avvenuta nell’anno 1821, quando il grande stratega Imperatore dei Francesi fu platealmente sconfitto dagli eserciti riuniti di mezza Europa nella famosa battaglia di Waterloo in Belgio, ponendo fine ad un lungo periodo di guerre che hanno coinvolto anche il nostro territorio. Negli anni che seguirono si fecero anche ad Aldeno i conteggi dei danni e delle razzie perpetrate dall’esercito francese, concludendo il contenzioso, con il consenso unanime dei cittadini danneggiati, nella formazione del Fondo pro Campanile di Aldeno, versando i residui crediti di guerra in un Conto comune. L’amministrazione di quel fondo si esaurì nell’anno 1884 con la realizzazione di un campanile, che è tuttora vanto del paese. E’ bene anche ricordare a tutti noi e ai posteri che la saggezza dei nostri avi seppe ben utilizzare quei risparmi dando vita a quel Conto di Risparmio e di Credito, antesignano della futura Cassa Rurale, fondata a fine secolo quasi in contemporaneità con la Famiglia Cooperativa di Consumo. Facendo un passo indietro nel tempo, voglio ricordare e citare le gravi epidemie che colpirono il Trentino in genere e il nostro territorio, come le epidemie del 1836 e del 1855 che obbligarono le autorità civili e religiose diAldeno a prendere provvedimenti per il trasferimento del cimitero pubblico, in località Bagnere ai bordi pedemontani a nord del paese. Nell’occasione fu pure eretta la bella chiesetta votiva in località Postal, per iniziativa benemerita della famiglia del medico Gottardi, proprietaria del maso stesso. Altre malattie si diffusero ma- lauguratamente nel contempo anche in agricoltura come la filossera della vite con la peronospora, ancor oggi combattuta, e la cosiddetta pebrina, morbo del baco da seta, coltura introdotta dai paesi dell’Est per prodorre della splendida seta. La coltura del gelso produttore di foglia per bachi e la piacevole tenuta dei bachi da seta rappresentava infatti una proficua integrazione al reddito delle nostre famiglie. Ma le vicende belliche e con esse i guai non erano finiti: nel vicino Lombardo-Veneto covava il movimento irredentista italiano esploso nei moti risorgimentali. Le Cortile della chiesa di S. Francesco a Mahovljiani, in Bosnia. (Foto Paolo Perotto) L’ ARIONE 23 Storia Iniziamo il nostro viaggio nel- Storia notizie delle guerra d’indipendenza, gli echi delle battaglie di Solferino e San Martino, la sconfitta dell’Austria Imperiale, l’impresa dei Mille e la proclamazione dello Stato d’Italia sotto Casa Savoia arrivarono anche nelle nostre terre. Ma nella memoria dei nostri vecchi, il quarantotto più che il risorgimento richiama il ricordo di una grande inondazione in tutta la vallata del fiume Adige, che provocò l’allagamento di ogni cosa in una campagna ben coltivata e pronta per un buon raccolto. Tornando alle storie di emigrazione, nell’anno 1982 si è celebrato ad Aldeno il Centenario dell’Emigrazione degli Aldeneri verso la Bosnia (Bosgna) con un Incontro storico organizzato unitamente al Circolo Trentino-Pontino di Roma. Anche nell’Agro Pontino emigrarono molti nostri concittadini. La migrazione fu causata dalle esondazioni del fiume Adige. Lo straripamento dagli argini del fiume interessò tutto il nostro territorio lambendo anche parte della boscaglia che limitava il paese, Coloni trentini provenienti dalla Bosnia. L’ 24 ARIONE sommergendo tutti i campi coltivati di fiorenti vigneti e dai tanti gelsi utilizzati in quel tempo per l’allevamento dei bachi da seta, la maggiore attività per il sostentamento delle famiglie. Le pergole e naturalmente tutta l’uva rimasero immerse nel pantano compromettendo così l’intero raccolto. Fu così che le famiglie furono costrette a utilizzare quei pochi risparmi al tempo accantonati e non solo, indebitarsi per potere reperire il minimo necessario per vivere. A quel tempo la Cassa Rurale non esisteva ancora, essendo stata fondata nel decennio successivo (1896). Fu quindi in seguito a quella rovinosa inondazione e le successive altre calamità di natura agricola, che il governo centrale di Vienna si mostrò sensibile alla situazione del Sud Tirolo Italiano cercando di trovare delle risposte alla grave situazione venutasi a creare. In quel tempo l’Impero Austroungarico comprendeva una vasta fetta di Jugoslavia, Romania, Ungheria, Cecoslovacchia, natural- mente l’Austria ed il Sud Tirolo con Friuli-Venezia Giulia. Nacque la proposta di individuare territori qualificati per l’accoglimento di persone, famiglie e piccole comunità trovatesi a vario titolo in difficoltà e spesso in grande indigenza. Una prima idea fu quella di individuare dei territori, al’interno dell’ impero, che potessero ospitare le famiglie più in difficoltà. Furono così inviate sui luoghi prescelti delle delegazioni per visionare eventuali possibilità. Per quanto riguarda la responsabilità di individuare i soggetti o le famiglie bisognose, il compito fu demandato ai comuni e alla sensibilità del curato del paese. I Balcani e in particolare la Bosnia, furono scelti per Aldeno considerata la situazione più simile al nostra, sul piano orografico ed ambientale. Partirono così dal paese 28 nuclei famigliari di 7-8 membri ciascuno per Banja Luka e dintorni. La stessa operazione fu utilizzata nell’esodo verso l’Agro Pontino. (A riguardo interessante rimane il libro di Paolo Perotto) Successivamente a questo esodo verso i paesi est europei e verso l’ Agro Pontino, va ricordata anche la migrazione verso l’America sia del nord che del sud, dove tuttora troviamo figli di nostri compaesani molto legati alla propria provenienza. Emigrati e discendenti che oggi sono in giro per il mondo in numero almeno pari ai residenti nella nostra Provincia. “Almeno i nomi” a cura del Laboratorio di storia di Rovereto Una ricerca del Laboratorio di storia di Rovereto che dà visibilità ad una folla di anonimi, di persone scomparse, mettendo luce su una parte di storia trentina. Il ricordo di alcuni deportati durante la Seconda guerra mondiale. di una ricerca, con la quale il Laboratorio di storia di Rovereto ha ricostruito le biografie di oltre 200 civili trentini deportati nei lager del Terzo Reich: un lavoro durato alcuni anni, che si è sviluppato consultando pazientemente archivi famigliari, archivi pubblici italiani e europei, mettendo in luce le vicende e i destini individuali, cercando, insomma, di dare visibilità a una “folla di anonimi”, di scomparsi, ma anche a un pezzo di storia trentina. Uomini e donne prigionieri, chiusi in lager o in penitenziari a scontare la colpa collettiva di una guerra fratricida. Donne e uomini che da quel “fondo”, da quel “laggiù”, non sono più riemersi, nemmeno se e quando hanno riattraversato i cancelli dell’”Arbeit macht frei” vivi, ma ripiegati sulle ferite e su un dolore insanabile. Provenienti da quasi tutte le zone del Trentino, hanno avuto vicende e destini individuali diversi e complessi. Molti hanno seguito percorsi tormentati attraverso le “nostre” tragedie del Novecento: l’emigrazione, i campi di battaglia e di prigionia della prima guerra, il fascismo e le guerre coloniali, per alcuni anche la guerra civile spagnola, il fronte francese, i Balcani, l’8 settembre, il lavoro coatto in Germania, e via dicendo. Sono emerse storie di opposizione al nazi-fascismo pressoché sconosciute o totalmente dimenticate. Tutti vittime della repressione e della ferocia nazi-fascista, ma con esperienze assai diversificate: resistenti in armi ed esponenti della cosiddetta “resistenza civile”, obiettori, renitenti e disertori, perseguitati politici di “vecchia data” e nuovi oppositori. Quindi operai rastrellati in massa in Italia o in Francia e altri, già al lavoro in Germania, chiusi nei lager per motivi disciplinari; impiegati e funzionari che esprimono imprudentemente il proprio scetticismo sull’esito della guerra e persone arrestate precauzionalmente; malcapitati che si sono trovati nel posto sbagliato al momento sbagliato, arrestati per errore o semplicemente per una omonimia; sabotatori, borsaneristi e ostaggi prelevati al posto di fa- miliari irreperibili. Tutti però hanno una caratteristica che li accumuna, quella di essere considerate persone non allineate alle direttive emanate dai nazisti, e che perciò dovevano essere private della libertà. Le motivazioni del loro trasferimento coatto sono complesse, ma sono essenzialmente riconducibili ad una volontà politico-poliziesca, quella di schiacciare o reprimere i meccanismi di protesta e di opposizione con l’arresto e l’internamento degli avversari politici, ma anche ad un interesse economico: procurarsi braccia Storia “Almeno i nomi” è il frutto L’ ARIONE 25 per il lavoro in Germania con i rastrellamenti sistematici di civili per il reclutamento forzato di manodopera. Non sono pochi coloro che non assursero mai a posizioni politiche di rilievo, ma che “credettero”, al di fuori delle ideologie, che qualcosa si potesse fare in e per questo Paese. Con i loro sacrifici hanno scritto le pagine più belle di una Resistenza dimenticata, pagine che, oggi, nonostante la distanza dai fatti (anzi, forse proprio per questo), possono essere portate alla luce, purché si tengano a debita distanza interpretazioni ideologiche o, peggio, strumentalizzazioni politiche. Fra i deportati trentini ricordiamo qui, con brevi note biografiche, Valentino Bisesti e Liduino Frizzi, di Cimone, Silvio Obojes ed Ezio Maistri di Aldeno. Storia Valentino Bisesti Nasce a Cimone il 6 marzo 1904 da famiglia di contadini. Dal gennaio 1927 al gennaio 1930 presta servizio come carabiniere con ferma triennale, prima a Torino, poi a Trento. Richiamato alle armi nel 1940, è mobilitato nel 1941 e destinato prima a Levico, poi a Varna, a Trieste, nuovamente a Varna, a Naz-Sciaves. Catturato dopo l’8 settembre, viene internato in Germania. Prelevato dal campo di internamento e inviato a Dora-Mittelbau, sottocampo di Buchenwald, immatricolato con il numero 0487, insieme a molti altri IMI arbitrariamente trasferiti in quel lager per lavorare nella fabbrica sotterranea dei razzi V2. Condivide la sorte dei commilitoni Ernesto Negriolli di Terlago e Lino Trainotti di Ala. Moriranno tutti fra gennaio e marzo 1944. Valentino Bisesti il giorno 11 marzo 1944. Liduino Frizzi Nasce a Cimone il 29 maggio 1918. Ottenuta la licenza elemen- Valentino Bisesti. L’ 26 Fuoriusciti trentini, Modena 1918. Silvio Obojes in basso a sinistra; secondo da destra nella fila centrale Sigismondo Manci, al centro Remo Costa (Fondazione Museo storico del Trentino). ARIONE tare, lavora come fabbro. Chiamato alle armi, è con la Divisione Alpina Pusteria sul fronte grecoalbanese (novembre 1940 - aprile 1941), e nei Balcani (luglio 1941 - luglio 1942). Da novembre a dicembre 1942 nella Francia occupata, in territorio metropolitano dal dicembre 1942 al settembre 1943. Il 19 febbraio 1943, il Tribunale militare di guerra lo condanna per ubriachezza e per insubordinazione alla pena di 3 anni e 8 mesi di reclusione da scontare nel carcere militare di Peschiera. Dopo l’8 settembre 1800 militari lì detenuti sono fatti prigionieri dai tedeschi e deportati nel lager di Dachau. Nel novembre 1943 è trasferito a Barth, sottocampo di Ravensbrück. Rientrato in patria nell’ottobre 1945, risiede a Volano. Si sposa con Maria Felice a Maurage (Belgio) l’11 aprile 1959. Silvio Obojes Nasce ad Aldeno il 28 mag- Ezio Maistri, in alto a sinistra, con la famiglia (archivio privato della signora Luisa Pennesi). Ezio Maistri Nasce ad Aldeno il 6 gennaio 1909. Esonerato dal servizio militare, lavora come impiegato, prima in Alto Adige, poi all’Istituto delle case popolari di Varese, dove risiede. Matura sentimenti antifascisti e si avvicina al comunismo. Dopo l’8 settembre si aggrega ad una formazione partigiana, la Brigata “5 Giornate” operante nella zona. Catturato dai tedeschi il 21 gennaio 1944 è rinchiuso nel carcere di Parma e poi nel campo di Fossoli. Deportato da Fossoli a Mauthausen con il trasporto partito il 21 giugno 1944, arriva a Mauthausen il 24 giugno ed è immatricolato con il n. 76416. Trasferito a Gusen il 14 luglio 1944. Il 5 maggio 1945 è liberato a Gusen dalle truppe americane e rimpatria in condizioni di salute precarie. Dopo alcuni anni di cure in sanatorio, riacquista la salute. Muore il 3 marzo del 2005. Storia gio 1898. Studente di liceo, fuoriesce in Italia il 9 maggio 1915. Il 27 ottobre 1917 si arruola nella Croce Rossa, con il nome di guerra di “Matildi Silvio”. Prosciolto dalla Croce Rossa il 14 luglio 1918, si iscrive al corso allievi ufficiali a Modena. Non termina il corso, ma consegue la laurea. Celibe, risiede a Pergine. Più volte manifesta il proprio disagio sociale, e ciò gli costa l’ammonizione e poi il confino in Abruzzo. Prosciolto nel dicembre 1942, è inserito come magazziniere (ma forse anche per misura repressiva) nell’ospedale psichiatrico di Pergine. Lì è arrestato il 25 gennaio 1944 per antifascismo, portato a Bolzano, processato e condannato con pena di 5° grado. Il 5 settembre 1944 è deportato a Flossenbürg, dove giunge il 7 settembre (matr. 21683), mestiere dichiarato: dottore in economia. Il 22 novembre è trasferito a Mauthausen dove rimane fino al 17 dicembre in “quarantena”. Il 18 dicembre è trasferito nel Revier (l’infermeria del lager) e si perdono le sue tracce. Il numero di matricola del campo di concentramento di Mauthausen di Ezio Maistri. L’ ARIONE 27 La “Luce sul Monte”, per recuperare il senso della famiglia di Mattia Frizzera Una visita alla Comunità Nuovi Orizzonti di Bellaria di Cei. Un centro socio-sanitario, ma anche un punto di riferimento per la comunità laica e cristiana di Aldeno. I venti ragazzi della Comunità Società “Luce sul Monte” di Nuovi Orizzonti stanno giocando a calcio sul campo di Calliano. Nel frattempo la casa di Bellaria di Cei viene presidiata da Alessandra Cipollone, direttrice della Comunità, Laura Conci, psicologa, Elisa Piffer, educatrice e Silvia Piasentini, che si occupa di comunicazione e relazioni istituzionali. Nel salone dell’edificio del Centro italiano femminile il caminetto è acceso e su una bacheca sono appesi dei fogli con domande. Forti, esistenziali. Una fa molto riflettere e fa più o meno così: cerco di sostituire il vuoto con dei surrogati? Il concetto di “dipendenza” fino a qualche anno fa richiamava alla mente il “tossico”, ma con una rapidità esponenziale, in questa società dominata dall’ansia, le dipendenze si sono moltiplicate. Ed anche le droghe si sono moltiplicate: «durante un incontro di formazione – spiega la direttrice – ci è stato spiegato che in Gran Bretagna i ragazzi ricevono direttamente dei messaggi sul proprio cellulare, magari prima di un esame, con la promessa che la “pasticca” ti renderà la prova più facile». Nella società dell’ansia, e della conoscenza, vi sono ben 680 La Comunità “Luce sul Monte” di Nuovi Orizzonti a Bellaria di Cei. L’ 28 ARIONE tipi di droghe sintetiche e la pervasività della rete e delle informazioni fa sì che qualcuno, facilmente, possa sapere quelli che sono i nostri sentimenti più intimi. Magari facciamo fatica a parlare col vicino, ma su Facebook magari diciamo cose che non diremmo nemmeno ad un amico fidato. E il business, sfacciato, ne può approfittare. Alessandra sintetizza in una frase, disarmante, le domande che ci sono in bacheca: «siamo dipendenti da tutto perché ci manca il valore di Dio, cerchiamo surrogati per sostituire il vuoto». Magari tu che leggi non credi in Dio, ma pensa un istante alla tua dimensione spirituale ed a quando ti senti il vuoto dentro. Bene, non farti prendere dall’angoscia, segui una vocazione che abbiamo tutti, quella alla gioia. Fischietta l’Ode di Beethoven. Nella Comunità Nuovi Orizzonti ci sono 20 ragazzi e 8 persone che costituiscono l’equipe organizzativa. «Anche delle coppie – spiega Cipollone – che decidono di aderire agli ideali della Comunità (fondata da Chiara Amirante) e prendono i “voti” di nella chiesetta voluta e realizzata nel 1980 da don Rino Rosa. Nuovi Orizzonti collabora anche con la parrocchia di Aldeno, ad esempio nell’organizzazione dell’evento “Una luce nella notte”, momento di preghiera svoltosi sabato 3 maggio. «Un gruppo di giovani fra gli 11 ed i 13 anni – aggiunge Cipollone – è stato tra i principali organizzatori dell’evento, mentre un altro gruppo fra i 14 ed i 17 anni è riuscito a coinvolgere anche ragazzi di altre parrocchie della zona». Intanto torna Silvia assieme a Davide e la discussione passa al coinvolgimento dei giovani nella Chiesa di oggi. «I ragazzi – ricorda Alessandra – hanno un grande bisogno di amare e di sentirsi amati. Giovani che vivono un proprio disagio nell’approccio alla sessualità, all’affettività, all’approfondimento della spiritualità. L’adolescenza è un dono prezioso, non c’è percorso psicologico che tenga». Nella comunità di Cei si dedi- ca molta attenzione alla formazione dei ragazzi, attraverso l’ergoterapia, la terapia attraverso l’attività lavorativa. Ma un altro aspetto molto curato è quello della nuova evangelizzazione. Chiara Amirante, fondatrice di Nuovi Orizzonti nel 1990, fa parte del pontificio Consiglio per la promozione della nuova evangelizzazione. Se la partecipazione alle celebrazioni festive nelle stime più rosee si aggira sul 20% dei cristiani battezzati, il “nuovo primo annuncio” è probabilmente la sfida di questo secolo per la Chiesa. «Il contenuto non è nuovo – interviene Silvia – perché è quello del Vangelo. Devono però cambiare i modi, perché altrimenti c’è il rischio che si voglia chiudere il recinto per non far “scappare” anche le poche pecorelle, spesso in là con gli anni, che sono rimaste». Un messaggio di radicalità, franco e diretto come piace anche agli adolescenti. «La sfida deve essere quella di uscire dalle par- Da sinistra: Silvia Piasentini con Davide, Laura Conci, Alessandra Cipollone, Elisa Piffer. L’ ARIONE 29 Società povertà, castità, obbedienza e gioia». Rispetto ad altre professioni religiose quindi c’è anche la gioia. Contagiosa. Silvia sta allattando il figlio Davide ed intanto Alessandra racconta come è nata la Comunità ed i rapporti con Aldeno. Nuovi Orizzonti (www.nuoviorizzonti.org) ha oltre cento punti di ascolto in Italia ed all’estero. L’inaugurazione della struttura di Cei è stata il primo luglio 2007. «Veniamo costantemente sostenuti tra gli altri dalla Cassa Rurale di Aldeno e Cadine, che ci ha aiutato ad aprire il centro Kaire a Trento presso il Convento di San Bernardino dei Frati minori». Kaire viene dal greco e significa “rallegrati”. È l’annuncio che l’angelo ha fatto a Maria quando le ha comunicato che avrebbe portato in grembo Gesù. «Anche l’amministrazione di Aldeno ha mostrato grande sensibilità, ci ha chiamato più volte in attività di prevenzione nelle scuole medie». Nuovi Orizzonti è legata alla comunità di Aldeno non solo per le spinose questioni legate alla tossicodipendenza, «ma tante persone vengono qui per cercare un sostegno generale, per un proprio cammino spirituale o semplicemente per partecipare alla Messa domenicale nella chiesetta di Santa Maria Assunta». A partire dal 29 giugno alle 17 don Giulio Marra, sacerdote di riferimento per Nuovi Orizzonti, celebrerà la messa domenicale La chiesetta di S. Maria Assunta, che ospita le messe domenicali estive alle 17.00. Società rocchie andando anche dai poveri spiritualmente, portando gioia dove non c’è». Silvia cita come esempio la pagina Facebook di Chiara Amirante (facebook.com/ C.Amirante), che ha oltre 100mila fan: «ogni mattina Chiara posta una frase del Vangelo del giorno, sulla quale riflettiamo anche noi». La giornata nella comunità di Cei comincia alle 6.45 d’estate e alle 7.15 d’inverno con la sveglia, seguita da colazione e meditazione. Durante la mattinata la sezione dedicata all’impegno: cucina, lavanderia, orto, sistemazione casa. Quindi pranzo, momento di riposo, due ore e mezza di lavoro pomeridiano, diario “terapeutico” personale. Dalle 21 alle 23 il momento di socialità, che ogni giovedì è aperto anche agli esterni e viene chiamato “Cenacolo di lode”. Comunità vuol dire, per quanto riguarda Nuovi Orizzonti, evangelizzazione e formazione. Ma significa anche una piccola “economia” a sé, con le difficoltà connesse nel riuscire a far quadrare i conti. L’ 30 ARIONE «Siamo una realtà piccola – spiega Cipollone – ed abbiamo difficoltà nel farci riconoscere. Cerchiamo tanto le collaborazioni con servizi sociali, Sert, Centro di salute mentale, servizi alcologici». Dalle comunità l’ente pubblico si aspetta risultati, il che vuol dire reinserimento e recupero di persone che per diversi motivi sono cadute profondamente nella dipendenza. «Anche nella tossicodipendenza ci sono però gli ultimi degli ultimi – aggiunge – noi non pensiamo a fare “bella figura”, crediamo che dopo la morte c’è un’altra vita che ci aspetta». Alessandra torna a quando cominciò il suo cammino in Nuovi Orizzonti. «Con mio marito Mirko abbiamo condiviso la voglia di accogliere e cercare di dare a chi ospitavamo il senso della famiglia. Provando a far capire che una famiglia vera che sa amare esiste». La “famiglia” di Bellaria di Cei quindi si occupa principalmente di formazione alla vita, ma vi è anche la formazione al lavoro. I ragazzi di Nuovi Orizzonti hanno ritrovato una strada seguendo corsi di operatore sociosanitario, lavorando nella ristorazione ed in edilizia. In cucina è pronta la focaccia, un giro all’esterno per vedere la zona dedicata all’orto, è tempo per tutti di tornare alla quotidianità dopo un confronto interessante. La comunità “Luce sul Monte” è anche online all’indirizzo trento.nuoviorizzonti.org. Per chi volesse sostenere l’attività ed i progetti di Nuovi Orizzonti è possibile effettuare un versamento all’Iban IT34G0801334290000000343009, specificando nella causale l’iniziativa specifica che si vuole appoggiare (Comunità “Luce sul Monte” di Bellaria di Cei, Centro “Kaire” di Trento, Cittadelle di accoglienza in Brasile o Bosnia). E visto che siamo in periodo di dichiarazione dei redditi, per chi volesse destinare a Nuovi Orizzonti il 5per1000, il codice fiscale è 94031290227. Immersione di Lea Peterlini e Michele Lucianer linguistica per il mondo di domani Far imparare l’inglese ai propri figli a domicilio, con una baby sitter straniera che porta tutta la famiglia a vivere la quotidianità in un’altra lingua. L’esperienza di una famiglia di Aldeno e l’invito a espandere il progetto. fare noi genitori per dare ai figli gli strumenti per muoversi in un mondo che è diverso dal nostro e che domani sarà ancora più diverso, e in maniera oggi sconosciuta? Risposta: molte cose. Una di esse è insegnargli la lingua franca del presente e del futuro prossimo: quell’inglese che non è solo una lingua, ma anche un mezzo per ampliare le possibilità di vita, di relazione e di lavoro – l’italiano è una lingua bellissima, ma conoscere solo quella rischia di trasformarla in una gabbia dalla quale è impossibile evadere. Domanda: come fanno i nostri figli a imparare – qui e ora – le lingue (in questo caso specifico, l’inglese)? Risposta: è facile, almeno sulla carta. Si prende il modello scolastico italiano e lo si butta via. Al suo posto si fa quel che fanno tutti gli immigrati, dai trentini in Francia, negli USA o in Brasile ai rumeni in Italia: lo si parla tutti i giorni e in tutte le situazioni. Domanda: come si fa a par- lare in inglese, se i nostri figli vivono con noi ad Aldeno? Risposta: si prende una persona che parli solo inglese, la si convince a venire ad Aldeno, la si ospita a casa propria, ci si mette d’accordo che, seppur inevitabilmente imparerà un po’ di italiano, non lo dia a vedere e parli sempre e solo inglese e, infine, le si affidano i nostri figli per qualche ora al giorno, come se fosse una normale baby sitter: siccome questa persona e i nostri figli devono comunicare, la comunicazione avverrà in inglese. I nostri figli dovranno parlarlo per forza, se vogliono “sopravvivere”. Domanda: e la grammatica, le forme verbali corrette e l’uso impeccabile delle secondarie? Risposta: questo verrà dopo, ci penserà la scuola, eventualmen- Società Domanda: cosa possiamo L’ ARIONE 31 Società te. Quello che conta è essere capaci di comunicare con chi parla una lingua diversa dalla nostra: si può giocare a monopoli, fare merenda, preparare la tavola, andare all’allenamento di calcio, mettere a posto la stanza, giocare a carte o coi soldatini, vestire le bambole, andare al parco, costruire un castello col lego, fare insieme i compiti di matematica (e mille altre cose) anche se si sbaglia un congiuntivo. Queste e altre domande ce le siamo poste mia moglie e io qualche tempo fa: e la conclusione è stata quella di ospitare, dal 2010, cinque ragazze (una di seguito all’altra), ognuna proveniente da un diverso Paese europeo e ognuna totalmente ignara della lingua italiana ma con una buona padronanza di quella inglese. L’ 32 ARIONE Sono ragazze alla pari: cioè ragazze tra i 18 e i 25 anni circa, provenienti soprattutto dai Paesi del nord Europa – dove l’inglese è quasi la lingua madre – che decidono di passare un periodo (da pochi mesi a un anno e più) all’estero – e per loro uno dei paesi esteri più appetitosi è l’Italia. L’ideale sarebbe trovare una ragazza inglese: ma sono ovviamente molto richieste e, inoltre, preferiscono località più vivaci di Aldeno (e in Italia non c’è che l’imbarazzo della scelta). A casa nostra sono perciò arrivate una ragazza finlandese, una tedesca, una svedese, una spagnola e una olandese: tutte brave, amanti dei bambini, educate, servizievoli, pazienti e piene di fantasia. Abbiamo vissuto e mangiato insieme, le bambine hanno giocato e passato molto tempo con loro: e dal momento che l’unica forma di comunicazione era l’inglese, le nostre figlie, che ovviamente prima del 2010 non sapevano una parola di quella lingua, ora lo comprendono bene e lo parlano – in maniera sicuramente semplice e sgrammaticata, ma lo parlano. Per le regole precise c’è tempo, l’importante è riuscire a comunicare in un’altra lingua. L’inglese di noi genitori era, all’inizio di questa avventura, quasi scolastico: ma non importa, perché non solo lo si impara strada facendo, ma ci sono forme di comunicazione non linguistica altrettanto efficaci. Spiegare nei dettagli, e a parole, questa esperienza di vita e di apprendimento è difficile: sarebbe come raccontare a uno che non c’è mai andato quanto sia bello, facile e utile andare in bicicletta. Possiamo solo dire che secondo noi occorre provare: i benefìci sono straordinari e la fatica di una cosa nuova e impegnativa è ripagata dalla novità e dai vantaggi. Dal punto di vista pratico la faccenda funziona in modo semplicissimo: in cambio di vitto, alloggio e di circa 250 euro al mese, la ragazza vive con la famiglia ed è tenuta a fare 25-30 ore come baby sitter, una baby sitter speciale con la quale i bambini imparano inevitabilmente e facilmente l’inglese. La ragazza ha almeno una stanza per sé (i più fortunati le possono dare an- sempre si ha voglia di fare conversazione: un po’ di fatica bisogna metterla in conto. Ma, per essere banali, senza fatica non si ottiene nulla e i risultati (non solo pratici: non bisogna dimenticare i risvolti umani e affettivi) sono superiori a ogni aspettativa. Alla fine, la considerazione è ancora quella di partenza: se si vuole imparare l’inglese (o il cinese, che tra vent’anni sarà quello che l’inglese è oggi), occorre parlare l’inglese, anche facendo mille errori e mille “brutte figure”, ma comunque parlandolo. Piano piano gli errori diminuiranno e l’inglese smetterà di sembrare quel mostro incomprensibile che ci è sempre sembrato, solo perché non lo conosceva- mo. A viverci insieme, l’inglese fa meno paura, anzi, è bello e musicale. Noi siamo contenti, le bambine sono contente, le ragazze ci sono sembrate contente: ma lo sarebbero state ancora di più se ad Aldeno avessero incontrato altre ragazze alla pari con le quali trovarsi e fare gruppo – magari per andare a Venezia, a Firenze o a Bologna un fine settimana, o per andare a ballare a Trento. Se riuscissimo a creare un piccola comunità di ragazze alla pari ad Aldeno, diventeremmo un caso da imitare: il CLIL a scuola e ragazze da mezza Europa che parlano inglese in qualche famiglia. Se ci vogliamo provare, noi siamo pronti. Società che un bagno privato, se non addirittura l’appartamentino di fianco o la mansarda): ma in generale la ragazza vive con la famiglia e si condividono molti momenti (dai pasti alle gite, dalle passeggiate alla spesa). Tutto ciò aumenta l’immersione linguistica, cioè il periodo di tempo in cui si parla solo in inglese, che quindi – essendo l’unico mezzo di comunicazione – si impara quasi obbligatoriamente, con la naturalezza della forza di gravità. E non dimentichiamo che è anche un buon affare: per 250 euro al mese si hanno 100-120 ore al mese di babysitteraggio! Trovare una ragazza alla pari è abbastanza facile: noi abbiamo pubblicato, per pochi euro, un annuncio sul sito www.aupairworld.it e abbiamo iniziato a ricevere e inviare annunci e a fare qualche chiacchierata via Skype. Tra le tante, abbiamo scelto le ragazze che sembravano più interessate a venire e più affidabili: e ogni volta l’incontro è stato positivo e fruttuoso. Le bambine hanno legato subito, il rapporto è stato amichevole e affettuoso e non si ha idea di quanto inglese si impari cucinando assieme il piatto tipico della Svezia o la paella andalusa o parlando, durante i pasti, della vita quotidiana in Finlandia o in Catalogna. Certo, si tratta anche di un impegno: abbiamo comunque un “estraneo” in casa, occorre condividere la vita quotidiana, non L’ ARIONE 33 Mediare è meglio che andare in causa di Antonella Zandonai Con la procedura di mediazione le liti possono essere conciliate con costi limitati e risultati certi. Un’alternativa alle cause civili, per risolvere tanti punti critici nella quotidianità dei cittadini. Per far comprendere l’impor- Società tanza della mediazione si richiama preliminarmente la comunicazione del Ministro Annamaria Cancellieri alla Camera dei Deputati del 21.01.2014 che così si è espressa: “Alla data del 30.06.2013 si contano 5.257.693 processi pendenti in campo civile; Questo Ministero intende incidere sulla domanda di giustizia mediante la valorizzazione dello strumento della mediazione, di cui è stata ripristinata l’obbligatorietà per numerose tipologie di lite; l’opera di un mediatore, cioè di un professionista qualificato, è funzionale al rag- (foto: news.attico.it) L’ 34 ARIONE giungimento di un accordo tra le parti impedendo che la lite arrivi in tribunale ed anche per i procedimenti in corso faciliti la conclusione senza la decisione del giudice. Ritengo infatti che la mediazione rappresenti uno strumento di grande efficacia per favorire un mutamento culturale, per far si che solo i casi estremi, quando non si arrivi a definire le questioni in mediazione la contesa pervenga in Tribunale.” L’obbligatorietà dell’esperimento del tentativo di mediazione, da compiersi prima di dare avvio alla causa giudiziale, è stato reintrodotto per legge a partire dallo scorso 21 settembre 2013, al riguardo una serie di materie di seguito elencate: condominio, diritti reali, divisioni, successioni ereditarie, patti di famiglia, locazione, comodato, affitto di aziende, responsabilità medica, diffamazione a mezzo stampa, contratti assicurativi, bancari e finanziari”. Peraltro la mediazione può essere attivata anche se non è obbligatoria per legge, in tutti i casi in cui vi sia una lite; si parla allora di mediazione volontaria. La mediazione è un procedimento che vede una persona, sia fisica che giuridica che abbia un dissidio o una contestazione in corso, presentare ad un organismo di mediazione, riconosciuto dal Ministero della Giustizia, apposita domanda affinché questo organismo si attivi per risolvere il disaccordo. A Trento alcuni di questi organismi hanno rispettivamente sede presso il Collegio dei Geometri della Provincia di Trento, la Camera di Commercio, l’Ordine degli Avvocati. Per la presentazione della do- che questo venga interrotto in qualsiasi momento qualora le parti ritengano non vi siano le condizioni per proseguire. Nello stesso primo incontro, il mediatore invita quindi le parti e i loro avvocati a esprimersi sulla possibilità di iniziare la procedura di mediazione e, nel caso positivo, procede con lo svolgimento, finalizzato a trovare un accordo che soddisfi i reciproci bisogni delle parti. Nel caso le parti, al termine della mediazione trovino un accordo questo andrà a sostituire a tutti gli effetti quello che avrebbe potuto essere un pronunciamento del giudice. Con una differenza fondamentale nei costi e nei tempi, oltre all’indubbio vantaggio del poter ristabilire normali rapporti di convivenza civile con la parte chiamata. Inoltre nel procedimento di mediazione le parti assistite dai loro avvocati, ed eventualmente anche dai loro tecnici, costruiscono l’accordo e quindi decidono come e quando chiudere la controversia, e quando abbiano definito soddisfatte le loro necessità. In caso di raggiunta conciliazione è riconosciuto alle parti un credito d’imposta fino a 500 euro. Il verbale di accordo è esente dall’Imposta di registro qualora riguardi una lite di valore inferiore a 50mila euro. Nel caso di mancata partecipazione alla mediazione senza un giustificato motivo il giudice può condannare la parte non comparsa al pagamento di una sanzione. Informazioni Collegio dei geometri, [email protected], www.collegio.geometri.tn.it Camera di commercio, www.tn.camcom.it Ordine avvocati, www.ordineavvocatitrento.it, www.ordineavvocatirovereto.it L’ ARIONE 35 Società manda di mediazione è sufficiente la compilazione dei moduli reperibili nelle sedi citate. Nella mediazione obbligatoria è necessario farsi assistere da un avvocato, che dovrà essere segnalato nella domanda; nella mediazione volontaria non è necessario farsi assistere da un avvocato, in entrambi i casi per la presentazione delle domande si pagano 40 euro più Iva. Nella domanda di mediazione devono essere indicati i dati della persona che chiede la mediazione, i dati della persona o delle persone con cui è in corso la lite, e che sono chiamate in mediazione, ed il motivo per cui è richiesta la mediazione. La domanda viene esaminata e quindi l’Organismo invita la/le persona/e con cui è in corso la lite ad aderire alla mediazione. Nel caso di risposta positiva delle parti chiamate in mediazione, entro 30 giorni dalla presentazione della domanda, l’organismo fissa un primo incontro con la presenza delle parti e di un mediatore appartenente all’organismo. La mediazione si apre con un primo incontro nel quale il mediatore, persona imparziale neutrale ed indipendente, con una specifica preparazione a mediare, informa le parti al riguardo la funzione e le modalità di svolgimento della mediazione, al vincolo della riservatezza e segretezza del mediatore e di tutti quanto partecipano alla procedura, alla volontarietà del procedimento ed alla possibilità Giovani volontari internazionali di Ilaria Baldo e Anna Larentis Tanti ragazzi approfittano del periodo estivo per dedicarsi ad attività di volontariato internazionale. Ilaria Baldo è stata nelle Filippine ospite dei Pavoniani. Esperienza interessante per riflettere profondamente sul senso della propria vita e del rapporto con l’altro. Anna Larentis è stata all’Internado educativo S. Francisco di Aiquile (Bolivia). La mia prima esperienza nel Società campo della solidarietà internazionale si è svolta durante l’estate 2013, con la partecipazione a “Care and Share”. Questo progetto, promosso e realizzato dall’Associazione Ex-Allievi Pavoniani di Trento con l’obiettivo di far conoscere le attività missionarie intraprese dalla congregazione dei figli di Maria Immacolata, è stato coronato da un viaggio a Manila, nelle Filippine, dal 17 luglio al 5 agosto scorsi. Siamo partiti, Sara, Lorenzo ed io, carichi di aspettative, con un sacco di entusiasmo, voglia di fare ed aiutare concretamente, di lasciare un qualche segno, seppur microscopico. Personalmente anche con un po’ di timore, ansia di non essere all’altezza della situazione, di trovarmi a disagio e non sapere bene come comportarmi, considerando che per la prima volta mi sarei recata in un paese del cosiddetto Terzo Mondo. L’incontro con la capitale filippina è stato forte e intenso: Manila è enorme e caotica, un labirinto di strade e odori che si intrecciano e si confondono tra di loro; l’aria densa di polveri e smog è irrespirabile, il caldo e l’umidità rendono difficili anche le più banali attività. La prima cosa che mi ha colpito sono stati i contrasti della me- Ilaria Baldo, seconda da destra in piedi, con i ragazzi di Manila. L’ 36 ARIONE tropoli, la convivenza apparentemente indifferente della modernità con l’arretratezza, della ricchezza con la miseria. Mi sono sentita estremamente inutile, impotente di fronte ad una realtà così precaria e difficile. Contemporaneamente mi sono chiesta come fosse possibile avvicinarsi a questo mondo, quali fossero le modalità di intervento efficaci e significative ma che allo stesso tempo non imponessero metodi e modelli “occidentali”, validi ed efficaci nella nostra società ma che potenzialmente potrebbero avere effetti catastrofici in un contesto così diverso. Il nostro punto di riferimento a Manila è stato fratel Guido Bertuzzi, pavoniano originario di Albiano, ormai da due anni missionario nelle Filippine ed una vera forza della natura. Il nostro soggiorno si è caratterizzato principalmente da visite alle varie congregazioni religiose operanti sul territorio: i responsabili ci hanno raccontato e mostrato le attività svolte, le modalità del loro intervento e le difficoltà che incontrano gior- o semplicemente preparare del cibo, ma l’entrare a contatto con una realtà così complessa ed estrema più di una volta mi ha fatto mettere in dubbio il valore e la reale utilità della nostra presenza. Spesso, infatti, siamo spinti dalla convinzione che il nostro fare, il modificare alla base la realtà sia la soluzione. Forse, invece, è semplicemente un modo per sentirci meno in colpa e dare un significato più profondo alla nostra vita e non a quella di chi è in difficoltà. Nel corso di quest’esperienza ho capito che le buone intenzioni e la buona volontà spesso non bastano. Ho capito, e per questo ringrazio fratel Guido, che il nostro intervento, per fare davvero la differenza, non deve limitarsi al lato puramente materiale (finanziamenti, offerte, costru- zione di strutture, invio di cibo) ma che il lavoro, inteso nella sua duplice valenza di formazione professionale e fonte di reddito, costituisce per una popolazione in difficoltà l’unica forma di riscatto sociale, l’unico mezzo per poter scegliere e determinare il proprio futuro e allo stesso tempo mantenere la propria dignità di persone. Per avere informazioni più dettagliate riguardo al progetto “Care and Share” e alle altre iniziative degli EXA, potete consultare il sito http://www.exatrento.it Siamo arrivati in Bolivia, per la precisione a Cochabamba, dopo un viaggio di 15 ore. Da lì poi, su un’improbabile corriera, siamo arrivati ad Aiquile, all’Internado educativo San Francisco, gestito da fra Marco. Sono stati mesi veramente intensi, forse proprio perché vivevamo una realtà molto lontana dalla nostra, con esigenze e ritmi diversi. Ma anche noi, insieme ad altri volontari e missionari, nel nostro piccolo siamo riusciti a dare una mano, lavorando con ragazzi, bambini e anziani, aiutandoli a studiare, ad organizzarsi e creando con loro relazioni che andassero oltre ad un semplice saluto. In Bolivia si dice che la Pachamama, la “Madre Terra”, ti accompagni, nel bene e nel male, tutta la vita e che sappia essere estremamente generosa, come anche il contrario. O forse, più concretamente, la questione è saper cogliere al volo le occasioni, senza lasciarsi solamente sotterrare dagli eventi. Perché sono proprio le occasioni ad arricchirci. L’ ARIONE 37 Società no dopo giorno. A queste visite si sono alternati momenti di attività e gioco con i ragazzi di strada e i giovani del Pavonian Center: abbiamo sviluppato un giornalino on-line, stampato delle magliette con il metodo serigrafico, impastato e cotto il pane, intrecciato bracciali, ballato ma soprattutto abbiamo condiviso semplici ma significativi momenti di vita quotidianità, nei quali, nonostante la difficoltà linguistica, ci siamo confrontati e scambiati esperienze, idee, vissuti. L’esperienza è stata nel complesso molto intensa e ricca di emozioni, sia positive che negative, che mi hanno portato a riflettere molto. Spesso vogliamo renderci utili, aiutare e fare qualcosa di concreto sul campo, in prima persona, che sia costruire una casa Non chiudo gli occhi. Ricordo... di Paolo Cesar Rossi e Alberto Bandera “Il viaggio dei ragazzi del Treno della memoria non è finito dopo quindici ore di treno. Proprio allora, per noi che ne siamo diventati i testimoni, è iniziato tutto. Ora, spetta a noi tramandare ciò che abbiamo visto e conosciuto.” Il “Treno della Memoria”, giun- Società to quest’anno alla sua sesta edizione trentina, è un percorso di conoscenza, di educazione alla storia e cittadinanza attiva rivolto in primo luogo a giovani tra i 17 e i 24 anni. Il percorso educativo del “Treno” nasce come esperienza di condivisione con l’obiettivo di unire la tematica del viaggio a quella della scoperta e della memoria, nel comune desiderio di non dimenticare, di non perdere nel tempo anche solo una parte dell’incredibile carico di valore umano di una delle pagine più cupe del Novecento. Il progetto mira a creare una rete di giovani che da testimoni consapevoli di quanto resta degli orrori della guerra si attivino nella società civile di oggi sui L’ 38 ARIONE temi relativi la negazione dei diritti. Il “Treno della Memoria” non è una gita scolastica o un semplice viaggio, ma uno spazio di conoscenza, un cammino nella storia e nella memoria attraverso un percorso educativo capace di coniugare attività ludiche, testimonianze dirette della storia, momenti formativi e laboratori. Organizzato dall’Associazione Terra del Fuoco con il sostegno dalla Provincia Autonoma di Trento, il progetto è stato promosso a livello locale dal Piano Giovani di ZonaArcimaga e ha coinvolto quest’anno 19 ragazze e ragazzi delle nostre Comunità. Tre i giovani di Aldeno che hanno raccolta la sfida del “Treno”. Ad Eleonora, Paolo Cesar e Alberto, un grazie per la curiosità, la voglia di mettersi in gioco e sperimentare, diventare protagonisti e testimoni della memoria. I giovani partecipanti hanno iniziato il loro cammino con un percorso educativo centrato sui temi della storia, della memoria e della testimonianza. La seconda fase è stata quella del viaggio vero e proprio che ha avuto luogo alla fine di marzo, ed ha visto i giovani protagonisti, raggiungere in treno Cracovia e i campi di concentramento e sterminio di Auschwitz-Birkenau, e vivere per una settimana l’emozionante esperienza della Memoria attraverso attività educative, culturali e di aggregazione. Ultima tappa, la restituzione. Tornati a casa i ragazzi sono stati coinvolti in un percorso di riflessione e analisi, raccogliendo le testimonianze e coinvolgendo i vari territori nel racconto dell’esperienza vissuta. Proprio in quest’ottica, ha assunto particolare importanza il momento organizzato in occasione delle celebrazioni per il 25 aprile. Attraverso le immagini della loro esperienza, Paolo e Alberto hanno aiuta- La mia scelta di partecipare al progetto “Treno della memoria” è nata forse da una curiosità didattica, la volontà da parte mia di approfondire un periodo storico tanto interessante quanto drammatico, poiché la storia non è nulla senza l’esperienza. Alla partenza non avevo idea di cosa aspettarmi da questo viaggio, le emozioni erano contrastanti, ansia e paura ed allo stesso tempo gioia e felicità. Eravamo preparati a ciò che dovevamo vedere, abbiamo fatto degli incontri di preparazione mirati, ma poi quando ci si trova davanti ad Auschwitz non si è in grado di controllare tutte le emozioni, una fitta allo stomaco che ti prende e non ti abbandona più. Arrivati al campo di Birkenau le cose non cambiano anzi, il campo di sterminio di Birkenau è la concretizzazione di un processo d’industrializzazione dello sterminio, il lager nasce con l’intento di essere una fabbrica della morte e tutto ciò crea un angoscia tremenda, poter condividere tali emozioni con molti miei coetanei però ti aiuta a superarle. Il treno della memoria è stata per me una grande occasione. Oltre che permettermi di visitare i posti dove è avvenuto il genocidio di massa degli ebrei, mi ha consentito di essere un cittadino consapevole di ciò che l’uomo è capace di fare. Mi ha insegnato quanto sia fondamentale ricordare affinché tali atrocità non si possano più ripetere, poiché “Chi dimentica il suo passato è condannato a riviverlo”. Tuttavia gli ostacoli a questo progetto non mancano, volevo cogliere l’occasione per sensibilizzare i miei concittadini a firmare un appello simbolico che permetta al treno di continuare a viaggiare, in modo da permettere a tutti di fare questa esperienza, poiché tutti si meritano di farla! Basta semplicemente andare sul sito trenodellamemoria.it e firmare. Alberto Il viaggio a Cracovia con circa 800 ragazzi é stata un’esperienza forte, formativa ma anche bella e divertente. Sette giorni in cui ho conosciuto tante nuove persone con le quali ho potuto condividere emozioni, gioie e che ci sono sempre state anche nei momenti più tristi, ad esempio durante la visita ai campi di concentramento dove tutto sembrava così strano e mostruoso (non riuscivo a immaginare che la crudeltà dell’uomo potesse arrivare a tanto). Però bisogna ricordare che lo sterminio degli ebrei e tanta altra gente non è avvenuto solo dietro al cancello dalla famosissima scritta “Arbeit macht frei” ma anche nelle piazze e strade dei ghetti (il più famoso quello di Cracovia che siamo andati a visitare), in campi di concentramento che ora non esistono più perché rasi al suolo dagli stessi nazisti che avevano capito il male che avevano fatto. Tutto questo è ciò che mi piacerebbe raccontare a parenti, amici e compagni di scuola e soprattutto vorrei mandare il messaggio fondamentale del Treno della memoria che prende spunto da una citazione di Primo Levi “tutti coloro che dimenticano il loro passato, sono condannati a riviverlo” e noi invece vogliamo che una tragedia come quella accaduta non si ripeta. Paolo Cesar L’ ARIONE 39 Società to i presenti ad “allenarsi alla Memoria”, raccontando le emozioni di momenti unici, di un viaggio che è stato prima di tutto testimonianza e impegno, stimolo ad una partecipazione attiva e costruttiva nella conservazione della nostra storia e nell’analisi del presente che ci circonda. In fondo, non c’è modo migliore per raccontare questa esperienza che leggere i ricordi di chi in prima persona l’ha vissuta. Lasciando spazio alle parole di Alberto e Paolo, l’auspico è che, come loro, altri giovani possano trovare in queste righe la spinta a diventare protagonisti, mettersi gioco in prima persona, raccogliere con curiosità le sfide di nuove proposte. Vieni con noi... all’Oratorio di Elia Rossi e Alessandra Dorigotti Una piccola storia per chi cerca una risposta al bisogno di relazione. È da un po’ che ti osservo. Società Cosa fai lì tutto solo? Lascia stare i videogiochi, non sono una gran compagnia, specialmente di sabato pomeriggio. Forza, veloce! Affacciati alla finestra e guarda. Ehi, ma è proprio lui! Il tuo compagno di banco sta correndo allegramente verso la piazza. Ma come? Non ti chiedi dove sta andando? Dai, pigrone! Mettiti le scarpe e seguiamolo insieme! Esci subito, è un ordine! Bene, per una volta hai seguito il mio consiglio. Non te ne pentirai, fidati di me! Guarda quanti bambini ci sono in piazza. Ora stanno entrando tutti da quella porta e tu che fai? Li guardi da lon- L’ 40 ARIONE tano? D’accordo, stiamo qui insieme e vediamo cosa succede, perché so che la curiosità non ti manca. Fortunatamente non dovrai aspettare molto, infatti il momento della preghiera dura poco. Ecco, ora escono tutti a giocare a… “Il gioco dell’oca!” I quadrati della piazza sono le caselle e i bambini divisi in squadre, sono le pedine. Non si vede molto bene da qui, su, avviciniamoci. Sembra proprio che si stiano divertendo, compreso quel bambino che è caduto e piange come una fontana. Niente paura! Tra poco ci sarà una “dolce” merenda per tutti e quelle lacrime spariranno in un batter d’occhio. Vedi quei ragazzi laggiù, quelle persone più grandi? Fanno un po’ il mio stesso lavoro. Non è facile, ma insieme si divertono sicuramente un sacco. Lo so, non sei ancora convinto! Tutto ciò che non conosciamo ci fa paura, ma quei ragazzi sono lì per tutti quei bambini e anche per te pronti ad accompagnarli e ad accompagnarti in questa nuova avventura. Ora guardali e impara dai sorrisi di quei bambini, dall’entusiasmo degli animatori e dalla loro felicità. Quella felicità è reale, è costruttiva, non è altro che… Amore. È la stessa felicità che stai provando ora, una settimana dopo, entrando anche tu dalla porta dell’Oratorio. Buon volo. Sempre accanto a te, il tuo Angelo Custode. Ragione e comprensione di Club Altinum Tante volte mi sono chiesto quanto vale la parola dignità, per una persona problematica. Oggigiorno sentiamo o leggiamo molto spesso sui giornali, di problemi che affliggono la società e in particolar modo la gioventù, quali il gioco d’azzardo, il fumo, la droga e l’alcol. Poche, anzi pochissime volte, si parla del disagio, come nel nostro caso, dei problemi alcolcorrelati delle persone coinvolte. Ritengo che al primo posto va messa la persona, va considerato prima di tutto una persona che vive un periodo della sua vita in un (foto: scienzaesaluteblogsfere.it) grande e grave disagio. Il suo cammino di superamento del problema è lungo, a volte più difficile del previsto, un periodo che richiede una grandissima dose di impegno, pazienza e tenacia, per riuscire a cambiare stile di vita. È proprio questa sua tenacia, sagacità e impegno, che da tutti noi devono essere considerati lati positivi e meritevoli, prima verso se stesso e poi anche verso la società. Una società che a volte è maldicente e incomprensiva nei confronti di chi, con enormi sforzi, cerca di riuscire a trovare un nuovo stile di vita, libero dall’alcol. Dobbiamo pensare che una persona che cerca di liberarsi dalla schiavitù del gioco o dell’alcol, grazie ai club e a persone a lui vicine, è una persona con la P maiuscola, proprio per la sua fatica e il suo impegno che merita comprensione e benevolenza perché sta cercando di recuperare la propria dignità. La comprensione e la ragione dovrebbero essere dei pilastri fondamentali nella nostra società, anche se, purtroppo a volte, questi mancano totalmente. L’ ARIONE 41 Società Per dare dignità alla persona in un momento di disagio esistenziale. Cantascuola: bis di Trinidad Arias di Lucio Bernardi Il concorso canoro continua a crescere ed ha uno spazio più ampio all’interno del teatro tenda che ha ospitato anche l’assemblea della Rurale. Ad accompagnare i ragazzi il gruppo “The King of Music”. Il nostro teatro ha da sempre Scuola manifestato un limite inderogabile per la manifestazione del Cantascuola; gli spettatori sono sempre stati in numero maggiore rispetto ai posti disponibili. Questo comportava che, esauriti i posti a sedere, molti degli intervenuti si vedevano costretti ad ascoltare le performance canore in piedi, in fondo alla sala se non addirittura all’esterno, nel foyer del teatro. L’edizione di quest’anno, invece, ha avuto come sede il teatro tenda montato sul piazzale della chiesa che la Cassa Rurale ha messo a disposizione. Ampissimo palco, adeguato impianto voci e quattrocento posti a sedere hanno contribuito a mettere i nostri “artisti” nelle condizioni migliori per esprimere tutte le proprie qualità ed ha permesso al numerosissimo pubbli- L’ 42 ARIONE co di assistere comodamente al concerto. Riassumendone brevemente la storia, il Cantascuola nasce undici anni fa su iniziativa dell’allora docente di musica, professore Marco Bazzoli; arriva ai nostri giorni grazie al determinante contributo dell’attuale insegnante professore Stefano Rattini ed alcuni suoi colleghi veri appassionati di musica. Da alcuni anni viene organizzato in collaborazione con l’Oratorio e la serata conclusiva è divenuta ormai un appuntamento fisso non solo per il mondo della scuola ma per l’intera comunità. Contribuiscono infine alla buona riuscita alcuni ex studenti che mantenendo un forte legame con la scuola contribuiscono a valorizzarne il lavoro e confermare quanto sia utile e positiva la condivisione di forze ed obbiettivi. Il concorso, proposto come Trinidad Arias, prima classificata. momento di aggregazione tra gli alunni e la scuola, mette in evidenza la funzione educativa della scuola stessa che propone ed incontra un sicuro apprezzamento dei ragazzi per un’attività che li coinvolge su uno dei loro terreni preferiti qual è la canzone di successo. Elementi quali il confronto, l’appartenenza, la condivisione e il cantare in pubblico sono obbiettivi che la scuola, attraverso il concorso, si propone di trasmettere al di là della classifica finale. Al termine di un periodo di intenso e proficuo lavoro di preparazione si arrivati alla serata finale, svoltasi lo scorso 15 maggio, e che ha visto misurarsi sul palcoscenico i dieci ragazzi usciti dalle fasi eliminatorie. La serata è stata condotta con gioia e divertimento dalle ex alunne Sara Cainelli e Giada Cont che hanno gestito la scaletta della manifestazione. La giuria era formata dai professori Luciano Penasa, Stefano Rattini, Gianluca Magno, Alberto Nicolodi e dal nostro concittadino Emiliano Baldo. I giurati, per stilare la classifica finale, hanno valutato i ragazzi per le loro doti di intonazione, espressività vocale, chiarezza di pronuncia, interpretazione e difficoltà tecnica del pezzo proposto. Esibitisi i finalisti, quale momento ufficiale, hanno portato il proprio saluto la professoressa Anna Baldo, terza classificata. NOME TITOLO Lisa Paternuosto, terza classificata. sione. Ha suonato, esibendo buone doti musicali, il gruppo “The King of Music”, composto dall’ex alunno Matteo Miori, alle tastiere, e dagli alunni Alice Brunelli, al basso, Paolo Casanova, alla chitarra, Simone Bernardi, alla batteria e le voci di Chiara Maule e Anna Sordo. Passando alla classifica finale, per il secondo anno consecutivo, si è affermata al primo posto Trinidad Arias; sul secondo gradino del podio si è classificata Martina Beozzo ed al terzo, a pari merito, si sono affermate Anna Baldo e Lisa Paternuosto. AUTORE Trinidad Arias Girl on fire Alicia Keys Martina Beozzo Halleluja Alexandra Burke Anna Baldo Don’t you remember Adele Lisa Paternuosto Let her go Passenger Chiara Maule A thousand years Cristina Perri P. Cadonna e S. Muraglia Stardust Mika e Chiara Mariachiara Fausti Se non te Laura Pausini Gloria Moratelli Un emozione per sempre Eros Ramazzotti Alessio Musto Hey brother Avicii Luca Pedri Come un pittore Moda L’ ARIONE 43 Scuola Martina Beozzo, seconda classificata. Giuseppina Armenante, la vice sindaca di Aldeno Alida Cramerotti, il professor Stefano Rattini ed a conclusione la dirigente dell’istituto comprensivo professoressa Antonietta Decarli. I vari interventi hanno evidenziato la qualità ed il livello musicale che i ragazzi succedutisi sul palco hanno proposto, hanno ringraziato i presenti e quanti hanno contribuito alla riuscita della manifestazione. Come da tradizione, in attesa della proclamazione dei vincitori, il pubblico è stato intrattenuto da un gruppo musicale formato proprio per l’occa- Eccellenti in italiano, bravi in matematica di Maurizio Cadonna Secondo i dati Invalsi nell’anno scolastico 2012/2013 i ragazzi che escono dalle Medie di Aldeno superano tutti in italiano e sono bravi pure in matematica. In italiano più bravi non solo Scuola dei loro “colleghi” delle altre scuole della provincia, ma anche di quelli delle scuole del Nord-Est e superiori infine alla media italiana; in matematica non lontani dalla media provinciale, perfettamente in linea con i colleghi delle scuole del L’ 44 ARIONE Nord-Est e superiori rispetto alla media italiana: è la fotografia degli studenti delle classi terze della scuola media di Aldeno, secondo i dati Invalsi riferiti all’anno scolastico 2012/2013. L’INVALSI è l’Istituto incaricato di rilevare i livelli di appren- dimento, attraverso la somministrazione periodica di una prova, che riguarda le classi seconda e quinta della scuola elementare, le classi prima e terza delle scuole medie e la classe seconda della scuola superiore (con la seconda superiore termina l’obbligo scolastico); per quanto riguarda la classe terza della scuola media, la prova, che ha la durata di 75 minuti, viene effettuata in occasione dell’esame finale. I risultati vengono confrontati sia tra scuole appartenenti allo stesso territorio e area geografica (per noi la provincia ed il Nord Est), sia con la media italiana. In Italia le classi interessate sono circa 30mila, per oltre 580mila studenti. Entrando nel dettaglio della rilevazione, notiamo come la media del punteggio riscosso dalle due classi terze di Aldeno in italiano sia pari a 74,83, superiore di oltre tre punti e mezzo alla media provinciale (che si attesta a 71,12), di quasi cinque punti rispetto alla media delle scuole del Nord-Est (che si ferma a 69,97) e di ben 9 punti e mezzo rispetto alla media nazionale, che si colloca a 65,30. Per quanto riguarda la matema- tica, il dato delle classi di Aldeno è pari a 50,65, a un punto dalla media provinciale (51,74), quasi identico alla media delle scuole del Nord-Est (50,69) ma decisamente superiore alla media nazionale (46,61). Si tratta quindi di un risultato importante, soprattutto perché si mantiene costante negli anni, che premia l’impegno e la qualità della classe docente dell’Istituto Comprensivo; l’esito positivo è infatti frutto di tutto un percorso, che parte dalla prima elementare e termina con la terza media. Una buona preparazione alle scuole medie significa un punto di partenza importante per affronta- re le scuole superiori; a tutti i nostri studenti che stanno terminando il cammino delle medie un “in bocca al lupo” per l’avventura che da settembre li vedrà protagonisti nei diversi percorsi di studio dei licei, degli istituti tecnici e degli istituti di istruzione e formazione professionale. Comune di ALDENO Elettori: 2.414 - Votanti: 1.457 (60,35 %) Liste Voti % PARTITO DEMOCRATICO 616 43,53 MOVIMENTO 5 STELLE 238 16,81 SVP 153 10,81 FORZA ITALIA 146 10,31 137 9,68 44 3,10 34 2,40 VERDI EUROPEI-GREEN ITALIA 20 1,41 NUOVO CENTRO DESTRA - UDC 16 1,13 SCELTA EUROPEA 7 0,49 ITALIA DEI VALORI 4 0,28 IO CAMBIO - MAIE - - LEGA NORD DIE FREIHEITLICHEN-BASTA •URO L’ALTRA EUROPA CON TSIPRAS FRATELLI D’ITALIA ALLEANZA NAZIONALE Scuola Totale 1.415 Schede bianche 10 0,68 % Schede nulle 32 2,19 % Schede contestate e non assegnate - Elaborazione dati da elezioni.interno.it. L’ ARIONE 45 Uno sguardo oltre il campanile di Anna Forti Il 6 e 7 giugno a Castel Beseno quarta edizione di Sinergie Lagarine. Per il secondo anno i ragazzi Cultura del Circolo Giovanile Culturale e Ricreativo di Aldeno partecipano alla rete di Sinergie Lagarine, contribuendo a rendere vivo lo spazio pubblico del Castel Beseno, simbolo d’identificazione territoriale per le varie realtà ad esso limitrofe. Sinergie Lagarine è una rete sociale non formalizzata e priva di finanziamenti pubblici, costituita da un ampio numero di associazioni della Vallagarina. Nata spontaneamente nel 2011 dalla volontà di coesione fra alcune di esse, questa rete coinvolge ad oggi ben venticinque associazioni, che collaborano assieme allo L’ 46 ARIONE scopo di realizzare un evento di particolare interesse culturale all’interno della splendida cornice del Castel Beseno. Da novembre a giugno infatti alcuni dei componenti di tutte queste associazioni s’incontrano a cadenza quasi settimanale per mettere a confronto le varie proposte sviluppatesi all’interno di queste e creare così insieme tale manifestazione, denominata per l’appunto Sinergie Lagarine. L’intento principale di Sinergie Lagarine in questi anni è stato quello di restituire alla comunità la possibilità di vivere in chiave moderna lo spazio pubblico del Castel Beseno altrimenti relegato a mera funzione museale, conciliando così l’importante funzione storica del luogo con le espressioni culturali del presente. Tra le mura del castello infatti le energie volontarie degli organizzatori si fondono con il desiderio degli artisti di condividere la propria creatività, coinvolgendo immediatamente i partecipanti in un’atmosfera di interazione ed entusiasmo. Bastioni e segrete diventano così luoghi in cui incontrare teatranti e ballerini, bambini che giocano e amanti degli sfizi del palato, poeti, musicisti e artisti di ogni genere. Partecipare a Sinergie Lagarine significa quindi entrare a far lo), Portobeseno (Besenello), RadioFontani (Folgaria), Libero Pensiero (Besenello), Pensiero Giovane (Rovereto), Gruppo Giovani Besenello (Besenello), Comunità Gruppo 78 (Volano), Calliano Freska (Calliano), PLF Pomarolo (Pomarolo), Rock & Altro (Mori). un’unione celata in un simbolo. Associazioni presenti a Sinergie Lagarine Dalla prima edizione: Villainvita (Piazzo), Senza Limiti (Besenel- Cultura parte di una dimensione di collaborazione e condivisione di esperienze diverse permeata dall’arte, in cui l’incontro non sosta eccessivamente sul piano superficiale, ma si fa rapidamente veicolo d’unione. Un’unione già simbolicamente intrinseca in quel castello che da secoli funge da punto di riferimento paesaggistico per gli abitanti delle zone circostanti e che si traspone nella realtà delle relazioni umane durante la realizzazione di questo evento. Infatti facendo scorrere lo sguardo oltre il perimetro segnato dall’ombra del proprio campanile, è possibile comprendere il valore identitario di un simbolo condiviso da una realtà territoriale più ampia. In questo senso rendere vivo Castel Beseno non significa soltanto vivere una giornata di festa in una cornice spettacolare, ma significa anche rendere viva l’unità fra abitanti di zone limitrofe che da esso è rappresentata. Sinergie Lagarine è quindi trasformare in un luogo d’unione, Aggiuntesi in seguito: Noizy (Rovereto), La Grottesca (Rovereto), Social Catena (Volano), CG Aldeno (Aldeno), Step by Step (Rovereto), Calmapiatta (Rovereto), Nexus Culture (Rovereto), Urban Karma (Rovereto), GSP Lizzana (Lizzana), SmartLab (Rovereto), Missin’Link, LaTerraUrla, Arroz a Banda, Radio Banda Larga. L’ ARIONE 47 Festa Minivolley, gioia giocosa di Paolo Ziglio Con un evento provinciale il 25 maggio si è chiusa la prima stagione sportiva per la pallavolo ad Aldeno. La Festa Provinciale Minivol- Sport ley svoltasi domenica 25 maggio ha segnato la conclusione della stagione agonistica 2013/2014. L’impegno messo in campo è stato notevole, perché per muovere tutta la macchina organizzativa, siamo partiti a settembre 2013 con la prima riunione per abbozzare il progetto. Percorso lungo e faticoso, ma le soddisfazioni di avere in campo più di quattrocento atleti in fascia di età dai sei ai dieci anni, seguiti dai loro istruttori felici di stare insieme è stata la gratificazione maggiore. E’ andato tutto molto bene, a cominciare dalle splendide condizioni meteorologiche del fine set- I giovani di Aldeno Volley. L’ 48 ARIONE timana, che hanno dato un colore ed una luce particolare al nostro centro sportivo. Il momento di “gioia giocosa” aveva già preso il via sabato sera con l’arrivo delle società più lontane, come Primiero e Storo, ma anche a sorpresa Volano e Nomi, armati di sacco a pelo e materassino hanno trovato alloggio nella nostra palestra scolastica; dopo la cena, alla pizzeria di Cimone, ci siamo dati appuntamento in piazza e con un po’ di musica di dj Mauro ed i giochi organizzati da Elia ed Elena abbiamo trascorso una bella serata di giochi, musica e balli di gruppo. Ringraziamo per i tanti attestati di stima giunti dalle società parte- cipanti ed in particolar modo quello del Presidente del Comitato Trentino della Fipav Massimo Dalfovo, ospite gradito, che ha così commentato: “E’ stata davvero una gran bella giornata, molto bello vedere così tanti ragazzi divertirsi e giocare”. In questa stagione siamo stati impegnati anche nelle categorie Under 13 e Under 14 ed i risultati sono stati soddisfacenti; abbiamo avuto una buona affluenza in palestra ed una costanza negli allenamenti, cosa molto importante per portare avanti un gruppo omogeneo ed in crescita. L’obiettivo per la prossima stagione è di continuare a crescere e le risorse messe in campo sono molteplici. E’ doveroso un ringraziamento all’amministrazione comunale, che si è prodigata al fine di mettere a disposizione la palestra scolastica per il pernottamento dei nostri “amici “ e a tutto il gruppo di lavoro della Società Sportiva Aldeno con il quale abbiamo collaborato per la preparazione e distribuzione dei pasti. Auguriamo una buona estate a tutti e rinnoviamo l’invito a trovarci in palestra a settembre. “I Giullari di Dio” ...e molto altro di Lisa Paternuosto “Chi lavora con le mani è un operaio, chi lavora con le mani e la testa è un artigiano. Chi lavora con le mani, la testa e il Cuore è un artista” (San Francesco d’Assisi). nostra insegnante Sheila Mosna siamo tornate anche questa volta per concludere con il saggio finale, quest’ anno di ginnastica artistica. Per noi è stato un anno bellissimo, anche se impegnativo, durante il quale abbiamo imparato ulteriori elementi, coreografie e salti nuovi. Il saggio conclusivo è uno spettacolo in cui riassumiamo il nostro percorso di ginnastica attraverso dei balletti legati da un filo conduttore che cambia di anno in anno. Grazie alle luci, alle decorazioni, ai vestiti, ai costumi e alle musiche trasformiamo ogni volta la palestra in un ambiente “fantastico” in cui si svolgono le storie inventate da Sheila e interpretate da noi ginnaste, dalle più grandi alle più piccine. Quest’anno il saggio si è tenuto il 2 giugno 2014 e il titolo era “I Giullari di Dio”. La storia inizia quando, alla fine di una gara, io e le altre ginnaste, vediamo gareggiare un piccolo, ma talentuoso ginnasta di nome Francesco. Il saggio è ispirato a San Francesco, che era chiamato appunto, il Giullare di Dio. Da lì partono una serie di danze, balletti e coreogra- fie che coinvolgono tutte le ginnaste di ogni fascia d’ età e il messaggio che abbiamo voluto trasmettere è che ognuno di noi nel suo piccolo può diventare un portatore di gioia e amore. Terminato il saggio, per me e mia sorella Sofia, Jasmine Manica e Giulia De Filippo, comincerà la preparazione per i Campionati Nazionali previsti per la fine di giugno nelle Marche e più precisamen- te a Pesaro. Questo grazie alle qualificazioni ottenute alla gara del 2 febbraio 2014 a Rovereto. Si trattava di una gara regionale gpt di 1° livello, artistica femminile, durante la quale ognuna di noi ha presentato un esercizio al corpo libero, uno alla trave e due salti al trampolino elastico. Speriamo di fare bene e rappresentare al meglio il nostro paese di Aldeno. Quest’anno, abbiamo proposto un nuovo corso di ginnastica acrobatica, che ha avuto un grande successo, in quanto ha visto la partecipazione entusiasta sia di neofiti (anche maschi!), che di ex-ginnaste che si sono lasciate trasportare dalla voglia di tornare a sfidare la forza di gravità. Per me è una cosa meravigliosa ritrovare, dopo tanti anni, ginnaste con le quali ho percorso un pezzo di strada insieme quando erano bambine e poter vivere ancora con loro qualche emozione “a testa in giù”! Invito pertanto tutti coloro che sentono nostalgia della ginnastica che hanno fatto da bambini, di venire a trovarci... c’è posto anche per loro! Senza limitazione alcuna! E naturalmente anche tutti quelli che non l’hanno mai provata... non è mai troppo tardi per sfidare la forza di gravità! A giugno faremo anche un mini corso intensivo, se volte venire a provare gratuitamente... vi aspettiamo!! Per info e iscrizioni: Sheila Mosna 347/4480339. L’ ARIONE 49 Sport Noi ginnaste di Aldeno con la Scacchi di casa ad Aldeno di Loris Baldo Tre tornei di livello provinciale organizzati dal circolo “Roberto Ruzz”, che ha in programma di portare gli scacchi, “palestra per la mente”, anche a scuola. “Partita” difficile ma vinta Sport quella scommessa dal circolo locale “Roberto Ruzz” nell’accogliere il Campionato Provinciale Assoluto 2014 svolto dal 24 al 26 gennaio ad Aldeno, 20 tra i migliori scacchisti trentini si sono sfidati per la vittoria dove alla fine ha prevalso il serbo naturalizzato italiano Alexsandar Panjkovic, da notare comunque la prova di Luciano Maistri 6° assoluto ma in corsa fino all’ultimo per il podio. L’ attività è poi proseguita concentrandosi sui giovani ed il 10 maggio la nostra sede di gioco ha ospitato il provinciale a squadre giovanile valido per la qualificazione alla fase nazionale 20 ragazzi L’ 50 ARIONE suddivisi in 5 formazioni si sono dati “battaglia” in maniera agguerrita. Vincitrice della manifestazione è risultata la squadra del circolo di Rovereto. Il 18 maggio torneo in collaborazione con l’ Ust (Unione Scacchistica Trentina) circolo di Trento per il primo “ Torneo dell’ amicizia”, con 50 under 16 hanno a dir poco “dato da fare all’ organizzazione!!” La classifica dettagliata per categorie è disponibile nella sede del circolo. La splendida giornata trascorsa dai ragazzi e genitori è stato il miglior premio per tutti coloro che si sono attivati per facilitarne lo svolgimento, mi corre l’ obbligo sentito e sincero di ringraziare l’ arbitro Darigo e soprattutto Ilaria, Roberta ed Andrea come associazione, Mariangela Cramerotti con Cristina Cont per inattesi imprevisti tecnici. Tutti contenti alla fine tra “scacchi matti” e un gelato al Centrale. Con l’inizio del prossimo anno contiamo di attivarci per offrire la possibilità alle scuole locali e limitrofe di corsi per incentivare bambini e ragazzi ad un gioco che rappresenta un’ autentica “palestra per la mente”. Grazie alla Cassa Rurale di Aldeno e Cadine che ha risposto con attenzione ed interesse alle nostre piccole richieste. Presanella, mamma degli alpinisti trentini di Ugo Cont Due ricorrenze storiche richiamate alla memoria dalla sezione Sat di Aldeno. Domenica 13 luglio gita-concerto al rifugio Stavel con la Banda di Aldeno. di storia dell’alpinismo, appare spesso tra le pagine un protagonista, un esponente completo, un nome: William-Douglas-Freshfield (1845- 1934). Personalità eclettica dell’alpinismo, si seppe esprimere non solamente nel lato sportivo dimostrando grande attività, resistenza fisica e adattamento ma anche nell’aspetto conoscitivo, esplorativo, culturale, dando prova in più occasioni di essere precursore dei tempi, sapeva osservare più in là del suo momento. Tanto per raccontare qualche aspetto di lui; nella diatriba del suo tempo con gli alpinisti tedeschi, diversi nel porsi e nel presentare le montagne, allora terra di conquista, quando questi scrivevano ad esempio:”in tutte le nostre alpi tedesche vi è difficilmente un angolo più dimenticato e sconosciuto dell’Adamello.” Lui puntualizzando rispondeva sulle pubblicazioni dell’epoca: “In tutto l’arco alpino non vi è una regione che sia più completamente italiana che il massiccio del quale la Presanella è la vetta più alta e l’Adamello la più famosa.” Quando veniva criticata la poca frequentazione della zona asseriva anche:”un cambiamento sembra imminente, alcuni dei più eletti abitanti di Trento e di Arco si sono riuniti in una società alpina. I suoi scopi sono nello stesso tempo quelli di far sorgere nella gioventù del trentino la passione per un esercizio salutare e incrementare la prosperità materiale delle vallate montane.”(1872 fondazione della Sat, Società Degli Alpinisti Trentini) La Presanella, visibile dalle cime svizzere, attrasse Freshfield quale “orizzonte delle Alpi Lombarde” e scriveva: “dove l’alpe incontra il cielo sulla neve!” Così nell’agosto del 1864 con i compagni I.D. Walker, Beachroft e la guida F. Devouassoud dopo aver salito il Gran Zebrù, da Santa Caterina attraverso il passo Gavia, descritto come “la via Appia dei monti”, Ponte di Legno, dove non riesce ad avere informazioni a riguardo dell’accesso alla Presanella, prendeva la direzione del Passo Tonale. Cercava l’approccio a questa montagna fantasma, perché anche la cartografia del tempo non era di nessun aiuto. La Presanella, infatti, pur essendo la cima più alta del gruppo Adamello ne è alquanto decentrata. Salito ormai al passo del Tonale, grandi pali neri e Truppe austro-ungariche risalgono la Presanella verso il passo Cercen. L’ ARIONE 51 Associazioni Per chi ha letto qualche cosa giorno dopo, viste le sincere volontà puramente alpinistiche del gruppo lasciarono passare il Devoussoud con l’impegno che ritornasse al passo del Tonale al suo rientro. Cosa che non si verificò perché l’intero gruppo scese dalla Val di Genova e raggiunse Pinzolo. Annota poi Freshfield: “sopra un dosso sporgente a metà tragitto per Vermiglio sta una ridotta austriaca fornita di sette cannoni. Rifugio Stavel Francesco Denza prima dell'ampliamento. Associazioni gialli coronati da aquile a due teste annunciavano la frontiera austriaca. Sotto una pioggia battente, l’ospizio del passo affollato di operai, per la costruzione dei nuovi forti in difesa delle incursioni garibaldine non era per niente accogliente. Inoltre, anche lì nessuno sapeva della Presanella e del come arrivarci. Il giorno dopo alla dogana, qualche screzio, la guida Devoussoud non aveva il passaporto ma solo il proprio cartellino riconosciuto in tutto il resto dell’arco alpino quale documento, “lei non può entrare ancora nei domini imperiali e regi”, sentenziarono i doganieri, ma il gruppo superò l’ostacolo, temporeggiando, chiesero di entrare nella locanda adiacente alla caserma. Pioveva ancora incessantemente, ottennero il permesso di restare lì con una guardia alla porta. Qui, con stupore trovarono l’oste che, non solo sapeva della Presanella, ma raccontò loro di un Herr Professor che tentò la cima un anno prima e la trovò inacces- L’ 52 ARIONE sibile e riferì le parole del professore: “Il picco finale è come questa stufa, è tutto di ghiaccio!” “ Bene!” Rispose Freshfield: “Ma la stufa è facile!” E vi salì sopra. Colpito dal personaggio Freshfield, l’oste si offrì di metterli in contatto con un uomo di Vermiglio B. Delpero che aveva accompagnato “l’Herr Professor” sulla montagna, senza però raggiungere la cima. Questo Herr Professor seppero poi era il dott. Von Ruthner, vicepresidente del Club Alpino Austriaco. I doganieri il In discesa dalla cima Presanella. Nel sorpassarla una momentanea schiarita rivelò una solitaria cima nevosa nella testata di una valletta che si apriva proprio di fronte. Là era finalmente la Presanella. La visione, malgrado fosse sufficiente per il nostro scopo, durò pochi attimi. Col bel tempo questa deve essere una delle più pittoresche apparizioni di un grande picco nevoso che si possa vedere da un valico rotabile”. E poi ancora. “Vermiglio non possedeva una corda lunga più di trenta eseguiva gradi manovre, temeva un intervento italiano. Anche l’attivismo italiano non dava sosta. Va ricordato come esempio, il gruppo “Audax” della Susat (Sezione Universitaria della Sat) che nel 1907 da Trento a piedi attraverso il gruppo di Brenta, quello di Presanella e Adamello raggiugeva Codegolo in Val Camonica; aveva un motto “ardisci e spera” e assieme alla bandiera giallo/azzurra di Trento alzava di nascosto su tutte le cime il tricolore. Ancora Presanella quindi, terra di confine e i confini generano conflitti e i conflitti morti, dolore e odio. Forse non tutti sanno che una teleferica saliva dal paese di Fucine raggiungeva l’avamposto austriaco, dove ora sorge il rifugio Stavel a quota 2298m. e proseguiva fino al passo Cercen a quota 3022m. per rifornire il fronte. Su questo versante si è sparato meno che sulle linee in Adamello ma si è combattuta una guerra, una guerra di fatica. C’è stato in trentino tra le due guerre un turismo particolare; molti austriaci e tedeschi ritornavano sui luoghi dove anno lasciato la loro gioventù e la loro schiena per meravigliarsi ormai di una mastodontica inutilità. Ancora oggi, quando un alpinista immerso nel suo mondo di purezza e bellezza, in pace con se stesso trova in angoli inaccessibili su creste impervie a quote proibitive, del filo spinato, bossoli, ecc. ecc, guarda gli occhi stanchi dei suoi amici, occhi stanchi come i suoi e la domanda, è comune: ma come fu possibile? Per cosa? Sono trascorsi cento anni dall’inizio di quel conflitto mondiale. Nel 1914 i trentini, allora cittadini austro-ungarici, ma nostri nonni, nostri antenati diretti, sono stati sradicati dai villaggi, chiamati alle armi e spediti al fronte; un fronte di morte. La sezione Sat di Aldeno, intende ricordare in modo particolare questo evento, unito alla ricorrenza della prima salita alla cima Presanella comunicandolo in una lingua universale senza confini: quella della montagna e della mu- Associazioni piedi ma, dopo molti indugi vennero trovate alcune funi di cuoio”. Devo tralasciare qui il bello e pittoresco racconto della salita alla cima, ricco di aneddoti per non rubare spazio. Riporto solamente un momento di quel venticinque agosto 1864 del gruppo in vetta, sui 3558 m. della Presanella. “ritornammo” racconta Freshfiled: “Sulla roccia più alta e trascorremmo un’ora di ozio, solo interrotto dal dovere di innalzare un ometto nel quale riporre una gigantesca bottiglia con i nostri biglietti. Circa tre settimane più tardi questi stessi biglietti ricevettero un visitatore. Il tenente Julius Payer, un ufficiale austriaco il cui nome divenne familiare al pubblico inglese come capo di una spedizione polare.” Ora, sono trascorsi 150 anni da questa prima salita. Sulla Presanella, massima elevazione interamente in territorio trentino, si sono succedute tutte le generazioni di alpinisti trentini. Sui suoi itinerari si sono formati, cresciuti e maturati tanti scalatori, protagonisti dell’alpinismo trentino e del mondo. La Presanella è allora, per chi ama la montagna, una specie di mamma che pur severa ha cresciuto molti di noi. Ecco perché vogliamo ricordare questa prima salita. Seguendo il decorso della storia si è poi manifestato anche su questa montagna l’irredentismo trentino dove la Sat fu protagonista e partecipe già dai suoi albori. L’Austria non scherzava, costruiva sentieri, fortificazioni, strade, Cima Presanella e Cima Vermiglio. L’ ARIONE 53 Cima Presanella dalla strada del Passo Tonale. Associazioni sica. Sì, della musica! Infatti con la banda sociale di Aldeno, che terrà un concerto particolare e inusuale nella prossima domenica 13 luglio al rifugio Stavel FrancescoDenza (2298 m.) nel cuore della Presanella. L’idea nata con il maestro Paolo Cimadom, nonché nostro socio è stata accolta dai rispettivi direttivi con inaspettato entusiasmo. Entusiasmo che appiana qualsiasi problema organizzativo e logistico. Vogliamo anche da queste pagine invitare tutta la popolazione di Aldeno e non solo. Sono momenti da ricordare e approfondire, soprattutto per i giovani. Ora siamo in Europa, e seppur tra mille problemi sociali e vergogne di ogni tipo sono più di cinquant’anni che non c’è guerra sul nostro territorio. Ora magari la guerra ha un aspetto diverso, va combattuta con cultura, coesione e spirito sociale. Si deve conservare l’attenzione, senza che ci dimentichiamo dell’accaduto, del nostro precedente! Prendete quindi contatto L’ 54 ARIONE con qualche nostro socio, sono tanti in paese, per il programma dettagliato della manifestazione che seguirà a tempo debito. Passaggio sulla via Faustinelli. Mi permetto di ringraziare anticipatamente la Banda Sociale di Aldeno per la loro disponibilità e per il loro impegno in più, davvero bravi! Senza che qualcuno si senta spaventato riportiamo qui l’accesso al rifugio Stavel F.Denza. Dalla località ex forte Pozzi Alti 1877m raggiungibile in auto su strada forestale, (ex militare) circa 8 km. da Vermiglio. Ci si incammina per segnavia n°233 e poi segnavia n°206 su agevole sentiero e in circa un’ora e mezza si raggiunge il rifugio. Sono circa 400 m. di dislivello! Tutti sono invitati. Excelsior. 91 anni e 2.298 metri di Giordana Forti Gli anni di fondazione della Banda di Aldeno e l’altitudine del concerto in quota del 13 luglio in compagnia della Sat di Aldeno. Quattro bandisti premiati per la loro fedeltà, decennale (Antonella Beozzo e Matteo Spagnolli) e ventennale (Luca Colpi e Tomas Cramerotti). Banda Sociale di Aldeno molto impegnativo e ricco di eventi; con il concerto di Natale sono terminati i festeggiamenti per il 90° anno di fondazione. Come già anticipato nello scorso numero, il programma del concerto ha proposto in ordine cronologico alcuni brani eseguiti sotto la direzione dei maestri della Banda che si sono succeduti nel corso degli anni. Attraverso questi pezzi si è voluta ripercorrere la crescita nella musica bandistica di Aldeno avvenuta negli ultimi quaranta anni, spaziando dalle marce ai valzer fino ad arrivare agli originali per banda. I maestri che si sono passati la bacchetta sul palco sono: Giuseppe Saccomani (’75 – ’77), Gianni Moser (’77 ’79), Michele Dallago (’80 –’88 e ’94 – ’96), Massimo Simoncelli (’89 – ’90), Mario Garniga (’91 – ’93) e l’attuale maestro dal ’96 Paolo Cimadom. Durante la serata oltre ai maestri sono stati premiati: l’ex presidente, le autorità, il socio onorario e la madrina. Anche in quest’occasione la Banda ha potuto pre- sentare due nuovi bandisti (Laura Beatrici e Paolo Cesar Rossi) e premiare alcuni bandisti per gli anni di permanenza nel gruppo (10 anni: Antonella Beozzo e Matteo Spagnolli, 20 anni: Luca Colpi e Tomas Cramerotti). In occasione del concerto la Banda Sociale di Aldeno ha organizzato un concorso in collaborazione con le scuole di Aldeno: tema del concorso ovviamente era la Banda vista dai piccoli. Ai bambini delle elementari è stato richiesto di rappresentare la banda con un disegno, mentre ai ragazzi delle medie attraverso un tema. La giu- ra presenziata da un membro d’eccezione (Raffaella Baffetti) ha premiato, in ordine di classe: 1°A Nasseim Nasri, 2°B Samuele Coser, 3°A Lorenzo Tomasi, 4°A Anna Nicolodi e 5°A Linda Turato. I ragazzi delle scuole medie invece sono stati valutati da una giuria interna al Consiglio Direttivo della Banda e i vincitori sono stati a pari meriti 2°A Lisa Paternuosto e Nicolò Parisi e 3°A Nicola Bontempelli. La Banda ringrazia particolarmente la dirigente Giuseppina Armenante per la disponibilità, la pazienza e l’entusiasmo di- Tutti i maestri della Banda Sociale di Aldeno dal 1975 a oggi. L’ ARIONE 55 Associazioni L’anno 2013 è stato per la Associazioni mostrato per questa iniziativa. Il Concerto di Natale è stato un progetto molto ambizioso ed importante, ha richiesto sia per i bandisti sia per i maestri grande impegno, tempo e pazienza. La manifestazione è riuscita nel migliore dei modi, con grandi complimenti dal pubblico per i ricordi e le emozioni che la Banda ha suscitato. Nei primi mesi dell’anno 2014 la Banda si è dedicata allo studio di nuovi brani da inserire in repertorio e all’organizzazione di nuovi eventi. I primi, ma non meno degni di nota, sono stati i seminari di formazione di maestri per banda promossi rispettivamente dalla Federazione dei Corpi Bandistici e dall’Istituto Superiore Europeo Bandistico. I due stage sono stati molto interessanti sia per i maestri partecipanti sia per la Banda che ha saputo trarre spunti di crescita musicale ma anche nuove amicizie, da cui nascono sempre numerose idee. Nel mese di marzo si è svolta, come di consueto, l’assemblea annuale ordinaria che ha visto la L’ 56 ARIONE riconferma di alcuni membri e l’elezione di nuovi in ambito del consiglio direttivo. Nello specifico Gloria Bernardi e Ilaria Pasquali hanno lasciato il posto a Stefano Dorigotti e Giordana Forti. Il 17 maggio, si è svolta la tradizionale serata concerto, giunta alla 27esima edizione. Le bande presenti, entrambe di altissimo livello, sono state la Filarmonica G. Diazzi di Concordia s/Secchia (Modena) e il Corpo Bandistico di Sona (Verona). La manifestazione si è aperta con la sfilata per le vie del paese dei tre complessi bandistici , partiti ognuno da una piazza diversa per ritrovarsi insieme davanti al palco allestito nel tendone sul piazzale della chiesa . La manifestazione riuscita anche quest’anno nel migliore dei modi è sempre stata fonte d’innumerevoli amicizie e scambi per la Banda, diventando ormai appuntamento fisso dell’attività annuale e sempre seguita da numeroso pubblico. Un sentito ringraziamento va ai cuochi e a tutte le persone che hanno collaborato con la Banda nell’organizzazione della serata concerto, il loro aiuto è stato prezioso è fondamentale, per offrire alle bande ospiti un’ottima accoglienza e organizzazione curata nei minimi dettagli. Il 28 maggio si è svolto il saggio conclusivo dei corsi di formazione musicale per l’anno 2013/14, gli iscritti per quest’anno erano 25 e 10 per il corso di avviamento alla musica. Inoltre è stato attivato un corso di pianoforte a cui partecipano ben 6 allievi. L’organizzazione dei corsi comporta per la Banda Sociale un impegno molto importante, per garantire ad ogni allievo uno strumento idoneo e un’ottima preparazione finalizzata anche ad un futuro ingresso nella Banda stessa. Nonostante tutto la Banda è sempre alla ricerca di nuove esperienze, ne è esempio lo spettacolo con il comico Mario Cagol, svoltosi nell’ottobre 2013. L’evento novità di quest’anno, ideato in collaborazione con la sezione Sat di Aldeno, è un’esibizione a quota 2298 metri. La Banda terrà un concerto (domenica 13 luglio) al rifugio Denza ai piedi del ghiacciaio della Presanella, una fra le più splendide cornici delle Dolomiti. (In caso di maltempo il concerto sarà rinviato a domenica 20 luglio). La Banda di Aldeno desidera infine ringraziare il pubblico e gli amici, che seguono sempre con costanza e partecipazione gli eventi musicali proposti e invita tutti ai prossimi eventi in programma. Quattro nuovi vigili del fuoco di Daniele Vettori Nicola Baffetti, Mattia Vettori, Christopher Agostini e Rudj Valer hanno superato un impegnativo corso di 100 ore per conseguire la preparazione adeguata per poter intervenire nelle emergenze. Volontari di Aldeno registra quattro nuove entrate nel suo organico, si tratta di Nicola Baffetti e Mattia Vettori che gia dall’anno scorso fanno parte attiva del corpo e di Christopher Agostini e Rudj Valer che sono entrati dal gennaio di quest’anno. Per entrare in un corpo di vigili del fuoco volontari ci sono alcuni requisiti e prove da superare. In primis si deve effettuare una visita medica che attesti il buono stato di salute poi presso la caserma dei vigili del fuoco permanenti di Trento vengono effettuate delle prove attitudinali per capire la capacità dei candidati di superare senza difficoltà situazioni di emergenza. Sono una serie di prove tra cui la resistenza fisica, la paura del vuoto o l’eventuale sofferenza di claustrofobia. Fin qui tutto come negli ultimi anni, cio che è cambiato dall’anno scorso è il corso di base da effettuare per poter essere operativi sugli interventi. Fino a due anni fa il corso base per vigili del fuoco prevedeva un monte ore di 26 ore di lezione tra teoria e pratica ma l’evolversi e la complessità delle tipologie di inter- vento a cui sono chiamati ad intervenire al giorno d’oggi i vigili del fuoco hanno fatto si che si dovesse proporre ai nuovi assunti un corso di base molto più elaborato e complesso. Prima cosa a cui si è dato molto spazio è la sicurezza dell’operatore, facendo conoscere i vari DPI (dispositivi di protezione individuali), il concetto di analizzare un rischio prima di intervenire o la conoscenza delle varie normative sulla sicurezza. Una giornata intera di teoria e pratica è stata dedicata all’utilizzo degli autorespiratori (le bombole d’aria ). In sostanza sono stati approfonditi tutti gli argomenti che nel vecchio corso base si toccavano molto velocemente come la chimica e fisica dei combustibili, la loro estin- zione, l’idraulica con l’utilizzo di pompe, mentre in più è stata aggiunta la spiegazione dell’utilizzo corretto delle varie attrezzature che hanno in dotazione i corpi come scale, verricelli, tirfort, imbracature. È stata dedicata persino una lezione per far “marciare” correttamente i nuovi assunti e visto che la leva militare obbligatoria è stata abolita direi che non fa male nemmeno questa parte! Il tutto per un totale di 100 ore di corso che a confronto con le 26 di quello vecchio sono un enormità! Insomma le nostre 4 nuove leve se la sono sudata ma almeno hanno una preparazione adeguata e seria per poter intervenire nelle emergenze. Un “in bocca al lupo” quindi a loro per questa nuova avventura al servizio della comunità! Da sinistra: Mattia Vettori, Rudj Valer, Chistopher Agostini e Nicola Baffetti. L’ ARIONE 57 Associazioni Il Corpo dei Vigili del Fuoco Marco Beozzo nuovo presidente della Pro Loco Gianluca Oliana passa il testimone della presidenza dopo 12 anni. Anche il direttivo si rinnova con quattro nuovi ingressi. Dopo dodici anni di presiden- Associazioni za e grande impegno, Gianluca Oliana passa il testimone a Marco Beozzo, che ha deciso di avvalersi di giovani molto entusiasti del nuovo impegno intrapreso: Stefano Dorigotti, Luca Rossi eAnnalisa Erlicher. Accanto ai nuovi componenti del direttivo ci saranno: Ermann Bisesti, Arnaldo Cont, Simonetta Gris e Nadia Zanotti, già validi aiutanti negli anni scorsi. Durante l’assemblea annuale svoltasi ad aprile per il rinnovo delle cariche sociali, alla presenza del Sindaco e di molte altre persone, è stato presentato un “video riassunto” realizzato da Gianluca Oliana per ricordare i momenti più belli vissuti dalla nostra associazione. Il nuovo gruppo che si è venuto a creare è già molto affiatato e con questo entusiasmo si potrà prose- L’ 58 ARIONE guire ad organizzare le manifestazioni ormai “storiche” della Pro Loco, come Santa Lucia e concorso di pittura, e contemporaneamente a trovare delle proposte appassionanti e attività che possano piacere al maggior numero possibile di nostri compaesani. Le attività organizzate per quest’anno sono già cominciate alla grande con la manifestazione “Creare…giocando” che si è tenuta domenica 18 maggio al parco delle Albere. Nonostante le previsioni meteo fossero poco favorevoli, il tempo è stato clemente e c’è stata la partecipazione di molti bambini e ragazzi che si sono divertiti a creare piccoli lavoretti con la loro manualità e creatività, accompagnati da una montagna di pane e nutella, messa a disposizione per tutti, grandi e piccini. Ringraziamo tutte le persone che ci hanno aiutato durante la manifestazione, con la loro fantasia e competenza, ad insegnare i lavoretti ai bambini e cogliamo l’occasione per informare che la Pro Loco è disposta ad accogliere favorevolmente ogni proposta e collaborazione venga dall’esterno. Oltre ad attività per bambini, è stato promosso, nella serata di mercoledì 4 giugno, nell’aula magna delle scuole elementari un incontro informativo sul tema della “Zanzara tigre e della leishmaniosi” dove all’intervento di un’esperta in materia del Museo Civico di Rovereto da anni impegnata su questo tipo di problemi dovuti alla presenza sempre più elevata di zanzare tigre nelle nostre zone, è seguito quello di un veterinario sui problemi dovuti alla malattia della leishmaniosi nei cani. L’incontro ha avuto una soddisfacente partecipazione del pubblico ed è stata ritenuta molto interessante visti gli argomenti trattati, ancora troppo poco conosciuti. Per i prossimi mesi abbiamo in progetto di collaborare con tutte le associazioni del paese disponibili, per preparare un’unica festa volta a creare legami duraturi e per coinvolgere un gran numero di persone. Vogliamo ancora una volta ringraziare Gianluca Oliana, Luciano Cont e Lara Buccella per essere riusciti a creare “dal nulla” più che un’associazione di volontariato, un gruppo di amici che hanno idee e progetti comuni. Magari verrà richiesto (ancora…) in futuro un loro prezioso aiuto. Canova-Ca’ Rotte di Oscar Beozzo* intervento per la sicurezza Una miglioria stradale che mantiene i muri a secco di sostegno e rende un servizio alla viabilità. A inizio anno sono stati ultima- I lavori di messa in sicurezza in località Canova. riera di protezione, innesti sulla Sp 90 e su via tre Novembre inadeguati a garantire il transito in sicurezza. Proprio il problema della sicurezza ha convinto l’amministrazione comunale ad individuare, in ac- cordo con il Consorzio di miglioramento fondiario di Aldeno, l’iter per poter finanziare l’intervento che è costato complessivamente 524mila 700 euro. Un intervento complicato che è stato gestito egregiamente dall’ingegnera Debora L’ ARIONE 59 Giunta e Consiglio ti i lavori di sistemazione e messa in sicurezza della strada Canova-Ca’ Rotte. È tratto di strada di circa un chilometro che molti non frequentano più da quando è entrata in funzione la circonvallazione. È comunque la strada di collegamento con l’unica frazione del Comune di Aldeno, la Canova per l’appunto. Una strada che era già stretta e pericolosa vent’anni fa quando era di competenza provinciale, essendo il vecchio tracciato della Sp 90, Destra Adige. È stata poi trasferita dalla Provincia al Comune di Aldeno nello stato di fatto in cui era, ovvero molto pericolosa e fatiscente: condizione statica fortemente pregiudicata, muri di sostegno a valle (con dislivello fino a 5 metri) compromessi e senza alcuna bar- Giunta e Consiglio Cont sia nella progettazione che nella fase di direzione lavori, ricercando e trovando soluzioni efficaci ai tanti problemi. La fase più delicata è stata quella relativa al consolidamento dei muri a secco che sorreggono la strada stessa, con interventi anche in prossimità delle abitazioni tramite una struttura palificata e realizzando sull’intero tratto di strada un “banchettone” in calcestruzzo sul quale sono stati installati i dispositivi di protezione (guard rail). Ora si può affermare con tranquillità che la strada è sicura. Un altro aspetto importante riguardante la strada della Canova è il contesto paesaggistico. Era importante, secondo noi, salvaguardare l’aspetto esteriore degli splendidi L’ 60 ARIONE muri a secco che sono la testimonianza storica del lavoro duro e sapiente dei contadini, teso a contenere il terreno dei “vignai” e allo stesso tempo a proteggerli e a chiuderli (Chiesure). Abbiamo quindi voluto che, anche dopo i nuovi lavori, l’impatto fosse minimo, che i muri di sostegno in pietra sia a valle che a monte venissero ripristinati utilizzando per la costruzione le pietre recuperate in loco, senza l’uso di cemento sul prospetto in vista. Possiamo dire con soddisfazione che l’intervento si inserisce in modo armonico nel contesto paesaggistico. Importanti sono stati infine le modifiche agli accessi con la Sp 90 con pendenza più lieve e con maggiore visibilità e quello con via Tre Novembre, innesto ora fruibile an- che per chi arriva dalla rotatoria senza azzardate manovre contromano. A nome dell’amministrazione comunale voglio ringraziare il Consorzio di miglioramento fondiario di Aldeno che ci ha consentito di realizzare l’opera e di beneficiare del contributo pubblico; un grazie anche a chi abita nella frazione e a chi lavora i fondi agricoli della Canova per aver sopportato i disagi arrecati dalla fase di realizzazione. E a tutti l’invito a fare una passeggiata (magari cogliendo l’occasione per fare una visita alla Grotta della Madonna) per ammirare il nuovo manufatto. *Assessore al territorio, foreste e viabilità Tutti i gruppi consigliari hanno mandato i loro articoli entro il 30 maggio (ndr). Aldeno Insieme Welfare generativo con il Piano sociale di comunità Nell’ultimo consiglio comunale è stato presentato il nuovo piano sociale del Territorio Valle dell’Adige. Vorremmo su questo spazio esprimere la soddisfazione del gruppo per il raggiungimento di questo importante obbiettivo. Alla redazione del piano hanno partecipato circa mille persone di ogni età, volontari, professionisti e amministratori pubblici di Trento Aldeno Cimone e Garniga, questo percorso ha costruito e accresciuto relazioni, conoscenze, condivisione, riconoscimento, fiducia reciproca. Il piano sociale è stato definito una bussola che, oltre a porre l’attenzione verso i cittadini e verso i problemi che quotidianamente affrontano, indica un obiettivo. la realizzazione di meccanismi di sussidiarietà verso un’amministrazione condivisa, dove cittadini, e operatori pubblici sono alleati per la costruzione del bene comune, della solidarietà, in vista di un “welfare generativo” dove chi riceve aiuto si fa generatore a sua volta di aiuto verso i più deboli. I quattro “punti di riferimento “ del piano sociale sono rivolti: - al cittadino, perché sia protagonista - alla comunità, perché sia capace di farsi “luogo di cura” delle persone che le appartengono - alle politiche pubbliche, perché assumano la responsabilità trasversale dei problemi e delle soluzioni che realizzano un impatto sociale - al contesto economico e culturale, perché investa in quel capitale sociale necessario allo sviluppo di una responsabilità condivisa e di un’economia solidale. Le aree d’interesse e le sfide su cui lavorare sono molte, fra tutte, emergono: L’area della coesione sociale: in questa fase, una serie di feno- meni socio-economici sta mettendo a dura prova, anche nei nostri territori, le associazioni e il mondo dell’aiuto informale. La solidarietà fra le persone è principalmente spontanea e volontaria ma i servizi e la pubblica amministrazione possono intervenire per promuoverla e sostenerla. L’area del sostegno alle famiglie: il compito educativo per la crescita armoniosa dei bambini e degli adolescenti e il necessario sostegno alle famiglie, richiedono oggi una speciale attenzione. Le crescenti diseguaglianze sociali, infatti, riguardano tutte le fasce di età ma gli effetti a distanza nella vita delle persone sono tanto più gravi quanto più in giovane età si devono affrontare privazioni o discriminazioni nell’accesso alle opportunità. Di pari importanza, allo stato attuale, appare l’attenzione ai compiti di cura dei propri membri (persone anziane, disabilità, problemi psichiatrici, con malattie invalidanti, dipendenze, ecc.) che le famiglie affrontano, spesso da sole. L’area del contrasto socioeconomico e della vulnerabilità L’ ARIONE 61 Giunta e Consiglio Approvato il piano sociale del Territorio della Valle dell’Adige; un percorso che ha coinvolto mille persone ad Aldeno, Cimone e Garniga. Aldeno Insieme esprime soddisfazione per il bilancio di previsione 2014, predisposto in condizioni di particolare incertezza. sociale: la nostra Provincia risente della crisi socio-economica che ha investito l’Italia e l’Europa, seppure con modi e impatti diversi. In questa sede si vuole però porre l’attenzione sul fatto che la crisi investe, sia in forma diretta che indiretta, tutto il sistema dei servizi socio-assistenziali: in forma diretta per la graduale riduzione delle risorse umane ed economiche con cui fronteggiare i bisogni dei cittadini e in forma indiretta per le difficoltà economiche delle famiglie, con conseguente maggior richiesta di aiuto. Giunta e Consiglio Ciò risulta di particolare interesse sociale viste le conseguenze relazionali, emotive, psicologiche e sociali che il disagio economico comporta. Siamo convinti che la promo- L’ 62 ARIONE zione di queste attività non possa che migliorare la convivenza tra le persone. In momenti di difficoltà economiche diffuse, tali iniziative a favore delle persone devono essere valorizzate e possono essere uno strumento decisivo per il miglioramento della qualità della vita. Crediamo che il nostro ruolo di amministratori, se vogliamo veramente metterci a servizio delle persone, si realizzi nel favorire ad ogni costo queste importanti iniziative mettendo al centro prima di tutto le persone. Altra attività importante è stata l’approvazione del bilancio di previsione 2014. Il gruppo Aldeno Insieme ha espresso convintamente il suo voto favorevole. E’ evidente che si tratta di un bilancio non facile proprio perché complessa è la situazione economica na- zionale e degli enti locali in generale. Si tratta di un bilancio che, pur realizzato in condizioni d’incertezza normativa, di riduzione dei trasferimenti provinciali e di complessiva crisi finanziaria, dimostra equilibrio, lungimiranza ed equità mettendo in ordine entrate e spese correnti e garantendo il ripianamento dei debiti entro fine legislatura. Aldeno insieme resta convinto che la buona amministrazione è quella che rende conto ai propri cittadini delle decisioni operate, tenuto conto delle limitate risorse, prediligendo concretezza, trasparenza e senso di giustizia. Le chiacchiere e le polemiche non forniscono invece nessuna risposta alle esigenze dei nostri concittadini. A tutti voi un augurio di buona estate. Aldeno per il Futuro Politica di minima sopravvivenza Ben trovati sul Notiziario. La morsa della crisi non sembra dare segni di cedimento e, seppur qualche piccolo segnale di speranza si dovrebbe cominciare a intravedere, le ristrettezze dei bilanci sono più che tangibili e impongono scelte che nessuno vorrebbe fare, soprattutto per i tagli alla spesa corrente che, in soldoni, sono tagli alle risorse per servizi. Anche il bilancio comunale, discusso in consiglio, presenta i sintomi descritti e, come cura, si prevedono tagli e nuove imposte che andranno a gravare sulla comunità. Leggi e regolamenti di carattere nazionale di cui non possiamo far altro che prendere atto ma, come minoranza, ci siamo confrontati e sulle possibilità offerte ai comuni per l’effettiva loro applicazione locale. Le nuove imposte si riassumono nella IUC, Imposta Unica Comunale, che raccoglie le imposte sugli immobili (I.Mu.P) e sui servizi indivisibili (TASI). Non la TARI, TAriffa RIfiuti, in quanto Aldeno ha già attivo un servizio in tale ambito: di questo però approfondiremo il discorso viste le recenti notizie apparse sui quotidiani locali. Tornando alle nuove imposte, soprattutto per la TASI, a livello locale le scelte potevano essere diverse. Mentre per la I.Mu.P., almeno per la prima casa, l’imposta è stata tolta a livello nazionale, per la TASI le aliquote minime sono fissate per legge ma, la stessa legge, concede la possibilità ai Comuni di rivederle, anche azzerandole come successo in alcuni casi del nostro territorio. La politica di minima sopravvivenza e la mancanza di pianificazione e programmazione, portate avanti fino ad oggi e che ab- biamo più volte denunciato, anche in questo caso hanno avuto conseguenze tangibili: certo è un argomento vecchio ma che si ripercuote, puntualmente e costantemente, sull’intera comunità e sulle possibilità offerte agli amministratori locali. In particolare, la scarsa autosufficienza del comune e la sua dipendenza da enti superiori, in questo caso, non ha permesso l’azzeramento della TASI in quanto i mancati introiti avrebbero dovuto trovare copertura con altre entrate a livello comunale. In questo ambito la nostra comunità è decisamente carente, seppur in passato ci siano stati momenti e opportunità per creare nuove fonti di risorse comunali, soprattutto di tipo rinnovabile, che oggi potrebbero fare la differenza o, almeno, potrebbero essere un aiuto in questi tempi difficili. Anche il nuovo ostello-garnì, o come lo si voglia identificare, potrebbe essere una risorsa futura per il comune ma, ad oggi, l’opera non risulta completamente finanziata e si è in cerca di un gestore L’ ARIONE 63 Giunta e Consiglio Il gruppo di minoranza avrebbe voluto un azzeramento della Tasi, sottolinea come la tariffa sui rifiuti sia sproporzionata rispetto ad altre realtà ed il fatto che manchino 300mila euro per poter finanziare completamente l’ostello. che possa coprire la parte mancante (circa 300mila euro) per la sua realizzazione. Giunta e Consiglio Tornando alla TARI, ad Aldeno non applicata e alla luce delle ultime notizie apparse sui quotidiani, vogliamo riprendere un discorso che ci sta molto a cuore e che abbiamo trattato anche nella passata edizione del Notiziario: Asia è in rosso. Sembrerebbe accertato che le previsioni negative, stimate inizialmente, siano diventate una dura realtà con cui tutta la popolazione dovrà scontrarsi. Il buco finanziario dell’Azienda speciale, che gestisce raccolta e smaltimento dei rifiuti, dovrà essere coperto dai soci, sia rivalendosi sul fondo di riserva che chiedendo contributi direttamente ai singoli Comuni. Per Aldeno, come per gli altri soci, questo significherebbe andare ulteriormente ad intaccare un L’ 64 ARIONE bilancio molto ristretto o, in alternativa, gravare direttamente sui contribuenti, aumentando la tariffa rifiuti a copertura delle cifre mancanti. Su questo ci siamo espressi e scontrati varie volte in consiglio comunale: la tariffa che stiamo pagando è sproporzionata, se rapportata ad altre realtà del territorio, e, soprattutto, non rispetta i principi di equità che l’amministrazione dovrebbe garantire. A supporto di quanto diciamo da tempo, questo problema è stato evidenziato anche da un’apposita commissione, istituita proprio da Asia nel corso del 2013, che ha rilevato le problematiche di determinazione della tariffa e, tra le righe, ha portato alla luce questa mancanza di equità nella sua ripartizione tra i contribuenti. La questione da risolvere, motivo della non equità del metodo applicato, è che una buona parte del costo totale del servizio va a copertura della gestione dei rifiuti differenziati per i quali non vi è alcuna misurazione sul reale conferimento (carta-plastica-vetro-umido-ecc). Ciò che dovrebbe essere ovvio e equo, nel sistema ad oggi in vigore, non lo è: certamente si deve pagare in relazione alla quantità di rifiuto prodotto ma, per equità, si dovrebbe pagare anche in base alle varie tipologie prodotte, carta-plastica-vetro-umidoecc. e non solo in base alla frazione secca. Ad oggi, invece, i costi della differenziata ricadono prevalentemente su chi, per forza di cose, deve svuotare il bidone verde più volte di altri. La questione è quasi paradossale: se nessuno facesse svuotamenti, chi pagherebbe i costi della tanto auspicata e sbandierata raccolta differenziata? Pantalone? Buona estate a tutti. Lega Nord Alle europee di Mirko Bisesti continua la ripresa della Lega Un bilancio del voto comunitario del 25 maggio ed uno sguardo sull’attività comunale, più nel dettaglio sulle imposte. Nell’ultima edizione dell’Arione scrivevamo con fervore dell’elezione del nuovo segretario federale della Lega Nord. Il titolo dell’articolo di dicembre era: “Il rilancio della Lega con il nuovo Segretario Federale: Matteo Salvini”, siamo perciò pienamente soddisfatti dell’entusiasmo che abbiamo giustamente riposto nel nuovo leader visti i risultati raggiunti! L’eurodeputato del Carroccio non ha bisogno di alcuna presentazione e dopo solo sei mesi della sua instancabile guida si vedono già dei risultati notevoli e forse ai più, insperati. Chi voleva, scriveva, sperava e pontificava la fine della Lega si è dovuto ricredere. La Lega è finalmente risorta e oltre al successo elettorale sancito nelle elezioni europee di pochi giorni fa, ha ritrovato oltre ad una nuova e giovane guida anche una rinnovata voglia di combattere che tutti i militanti e amministratori condividono giorno dopo giorno con passione e sacrificio seguendo l’esempio del nuovo segretario. Elezioni Europee All’indomani delle elezioni europee, possiamo affermare che in tutta Europa c’è una gran voglia e un gran bisogno di cambiamento. In Francia e in Inghilterra i partiti più votati sono fortemente contrari a questo tipo d’Europa ed i nostri vicini austriaci dell’Fpö hanno avuto un grande successo con il 20% dei consensi. In generale in tutta Europa la critica all’UE e all’Euro ha portato ad una gran voglia di cambiamento ma ovviamente l’Italia si è dovuta distinguere anche in questo ed è andata controcorrente confermando il partito di governo e questo tipo di Unione Europea. Un altro fattore che ci preme rilevare è l’allontanamento dalla scelte politiche di una gran parte di citta- dini in maniera sempre crescente negli ultimi anni. Vogliamo qui ribadirvi che: “Decide chi vota” e che perciò crediamo che il non voto e l’astensionismo non risolva e non influenzi in alcun modo il processo decisionale. La sezione della Lega Nord di Aldeno è lieta di ringraziare chi ha dato la propria fiducia al nostro movimento garantendo che i deputati del Carroccio eletti a Bruxelles si batteranno come non mai nel tentativo di riformare quest’Europa. Comune di Aldeno Dopo l’approvazione del Bilancio di quest’anno ribadiamo con ancor più convinzione l’allarme di come il nostro Comune dovrà affrontare nei prossimi anni ulteriori tagli e avrà a disposizione sempre meno risorse a causa del prolungarsi della crisi. Per questo ogni centesimo delle nostre tasse dovrà esser speso con parsimonia mentre i progetti voluti e approvati da questa amministrazione come la co-residenza e l’ostello vanno nella direzione opposta e tutti se ne accorgeremo quando il Comune (Noi) dovrà (dovrem- L’ ARIONE 65 Giunta e Consiglio La nuova Lega mo) mantenere delle strutture in perdita in anni difficili come quelli futuri. IUC: Anche nel nostro Comune inizieremo a pagare fra pochi giorni la nuova I.U.C. (Imposta Giunta e Consiglio Il segretario Federale Matteo Salvini con la leader del Front National francese Marine LePen e con l’artefice dell’alleanza, il capodelegazione del Carroccio al Parlamento Europeo Lorenzo Fontana. L’ 66 ARIONE Unica Comunale). In consiglio comunale ci siamo opposti all’introduzione di questa nuova imposta e abbiamo notato amaramente come la nostra amministrazione non abbia provato a ridurne il peso a carico dei contribuenti abbassando le percentuali delle aliquote. Continuano a cambiare le sigle, ici, imu, tari, tasi etc. ed ora I.U.C. ma la sostanza non cambia, anzi peggiora, si continua a pagare sempre di più. Tesseramento Sezione Lega Nord Aldeno Se vuoi partecipare, fare la tessera del partito o altro, contatta il presidente della sezione, Riccardo Comper al 3470027824 o il consigliere comunale Mirko Bisesti al numero 3336213339. Le scelte dell’Amministrazione Vi proponiamo una selezione delle delibere e delle determinazioni più rilevanti. AREA ISTITUZIONALE nr. 30 del 19.12.2013 Approvazione in I adozione della variante al PRG comunale, inerente la modifica del Piano Attuativo ai Fini generali P.A.G.1, ai sensi del comma 5 dell’articolo 38 della Legge provinciale 4 marzo 2008, n. 1 e s.m.i. nr. 31 del 19.12.2013 Approvazione in I adozione della variante al Piano Attuativo ai Fini generali P.A.G.1 nr. 32 del 19.12.2013 Progetto di Co-Residenza: istituzione del servizio e approvazione bando per la locazione a canone concordato di n. 23 alloggi da destinare a nuclei familiari interessati alla realizzazione del progetto ai sensi della legge provinciale 7 novembre 2005, n. 15 e s.m. e i. - articolo 9, comma 9 ter. Edilizia abitativa pubblica a grande valenza sociale e urbana di cui all’articolo 25 bis della legge provinciale 13 novembre, n. 21 e s.m. e i.. nr. 33 del 19.12.2013 Proroga convenzione fra il Comune di Aldeno e il Comune di Cimone per lo svolgimento del Servizio Bibliotecario del Comune di Cimone per l’anno 2014. Immediatamente eseguibile. nr. 34 del 19.12.2013 Proroga nomina del Revisore dei Conti per il triennio 2014 – 2016. nr. 02 del 09.04.2014 Approvazione del Regolamento per la disciplina dell’Imposta Unica Comunale (I.U.C.) nr. 03 del 09.04.2014 Imposta Unica Comunale (I.U.C.) – Approvazione aliquote per l’anno 2014. nr. 04 del 09.04.2014 Approvazione del Piano Finanziario 2012 - 2014 per la determinazione della Tariffa Rifiuti 2014. nr. 05 del 09.04.2014 Determinazione Tariffa per la gestione dei rifiuti urbani – Anno 2014. nr. 06 del 09.04.2014 Approvazione bilancio di previsione per esercizio finanziario 2014 e pluriennale 2014 – 2016, nonché del relativo programma generale delle opere pubbliche (art. 13 lett. B della L.R. 04.01.1993 n. 1 e s.m. e art. 69 dello Statuto). nr. 07 del 09.04.2014 Approvazione rendiconto del Corpo dei Vigili del Fuoco Volontari di Aldeno – esercizio 2013. nr. 08 del 09.04.2014 Approvazione del bilancio preventivo del Corpo Vigili del Fuoco Volontari di Aldeno. Esercizio 2014. nr. 14 del 12.05.2014 Imposta Unica Comunale (I.U.C.) - Modifica del Regolamento per la disciplina dell’Imposta. nr. 15 del 12.05.2014 Imposta Unica Comunale (I.U.C.) – (RI)Determinazione aliquote e detrazioni per l’anno 2014. nr. 16 del 12.05.2014 Esame e approvazione del “Piano sociale del Territorio Val d’Adige” nr. 17 del 12.05.2014 Relazione sull’attività svolta nel 2013 dalla conferenza dei sindaci nell’ambito delle gestioni associate tra Trento, Aldeno, Cimone, Garniga Terme. Presa d’atto Delibere della Giunta comunale nr. 09 del 09.04.2014 Approvazione delle modifiche alla convenzione fra Comuni ed allo Statuto del Consorzio – Azienda Speciale per l’Igiene Ambientale (ASIA). nr. 135 del 02.12.2013 Piano di Zona della Destra Adige (PGZ) rivolto ai minori ed agli adolescenti anno 2013. Presa d’atto modifica composizione del Tavolo a seguito di dimissione componente. nr. 10 del 09.04.2014 Approvazione in II^ adozione della variante al Piano Attuativo ai Fini generali P.A.G.1 come modifica del PRG vigente ai sensi del comma 5 dell’articolo 38 della Legge provinciale 4 marzo 2008, n. 1 e s.m.i. nr. 136 del 02.12.2013 Notiziario “L’Arione”. Impegno di spesa per compenso al Direttore Responsabile per seconda uscita 2013 del Notiziario. nr. 11 del 09.04.2014 Approvazione in II^ adozione della variante al Piano Attuativo ai Fini generali P.A.G.1 nr. 145 del 30.12.2013 Approvazione schema di convenzione per l’affidamento alla Società Sportiva di Aldeno – Associazione Sportiva Dilettantistica - della gestione degli impianti sportivi in località “Albere” per il periodo 01.01.2014 – 31.12.2014 nella forma della concessione in uso. Codice CIG. ZDB0D27EC3 nr. 12 del 09.04.2014 Approvazione convenzione fra il Comune di Aldeno ed il Comune di Cimone per la gestione della spazzatrice e di altra attrezzatura di proprietà dei due comuni. nr. 147 del 30.12.2013 Determinazione, ai fini del bilancio finanziario di previsione 2014, dei residui di stanziamento in conto capitale. nr. 13 del 09.04.2014 Approvazione schema di convenzione tra i Comuni di Cimone e di Aldeno per la gestione di progetti intercomunali nel campo dei lavori socialmente utili ano 2014. nr. 10 del 13.01.2014 Incarico al dott. urb. Anna Viganò con studio a Ravina (TN) in via della Croce n. 26 CIG XD10D26875 e al dott. urb. Gianluca Pesce con studio a Noale (VE) in via L’ ARIONE 67 Dal Municipio Delibere del Consiglio comunale Ronchi n. 52 CIG XA90D26876 per la redazione del Piano di Azione comunale per l’Energia Sostenibile (Euro 15.225,60=), l’implementazione e il monitoraggio delle azioni, le attività di divulgazione, sensibilizzazione e inclusione della cittadinanza nel processo di pianificazione da realizzarsi nel biennio successivo all’approvazione del P.A.E.S. (euro 23.472,80=) nr. 14 del 27.01.2014 Assolvimento degli obblighi di pubblicità di cui all’articolo 7 della Legge Regionale n. 8 dd. 12 dicembre 2012 e dell’articolo 31 bis della Legge Provinciale n. 23 dd. 30 novembre 1992 in materia di amministrazione trasparente. nr. 19 del 27.01.2014 Adozione del Piano di prevenzione della corruzione del comune di Aldeno triennio 2014 -2016. nr. 20 del 27.01.2014 Interventi finalizzati al miglioramento dei patrimoni forestali ed alla difesa dei boschi dagli incendi da realizzare con il supporto della Provincia Autonoma di Trento - Servizio Foreste e Fauna. Richiesta effettuazione lavori e autorizzazione pluriennale 2014 – 2016 all’opera. nr. 24 del 17.02.2014 Determinazione tariffaria per il servizio di depurazione delle acque di rifiuto provenienti da insediamenti civili e produttivi – anno 2014. nr. 25 del 17.02.2014 Determinazione in materia di tariffa di Canone per l’Occupazione degli Spazi ed Aree Pubbliche (C.O.S.A.P.) per l’anno 2014. nr. 26 del 17.02.2014 Determinazione tariffarie per il servizio Acquedotto per l’anno 2014 nr. 27 del 17.02.2014 Atto di indirizzo relativo all’assegnazione di personale rientrante nella L.P. 32/1990 e ss.mm. per attività di supporto presso la Biblioteca ed il Comune di Aldeno. Dal Municipio nr. 31 del 03.03.2014 Approvazione in linea tecnica del Progetto Intervento 19 - 2014 “Progetti per l’accompagnamento alla occupabilità attraverso lavori socialmente utili”. Determinazione criteri di individuazione dei lavoratori. Individuazione ordine di priorità per l’assunzione dei lavoratori per il Comune di Aldeno. CUP C55D14000150005 nr. 38 del 24.03.2014 Affidamento del servizio di organizzazione della XV Edizione della Mostra dei Merlot d’Italia, all’agenzia L’Orizzonte S.n.c. di Cramerotti Mauro & C. di Aldeno. CIG Z9F0E82FA7 nr. 41 del 31.03.2014 Determinazione contributo straordinario alla Scuola Equiparata dell’Infanzia “Ema- L’ 68 ARIONE nuele Mosna” di Aldeno per il progetto “Educazione Musicale” a.s. 2013-2014. nr. 42 del 31.03.2014 Organizzazione della XV^ Edizione della Mostra dei Merlot d’Italia – MondoMerlot. Approvazione in linea tecnica del progetto organizzativo. Atto di indirizzo. nr. 45 del 08.04.2014 Approvazione accordo di programma del Piano di Zona (PGZ) della Destra Adige rivolto ai minori ed agli adolescenti anno 2014. nr. 47 del 22.04.2014 Concessione in locazione della cabina elettrica posta nell’edificio della Scuola Media Statale di Aldeno a favore di SET Distribuzione S.p.a. di Rovereto (TN) – Proroga. nr. 51 del 05.05.2014 Nomina Funzionario Responsabile della I.U.C. (Imposta Unica Comunale) – Provvedimento di ricognizione. nr. 52 del 05.05.2014 I.U.C. anno 2014 - Determinazione del valore delle aree fabbricabili ai sensi e per gli effetti dell’ art. 9 del Regolamento per la disciplina dell’Imposta Unica Comunale (I.U.C.). nr. 53 del 12.05.2014 Concessione contributi alle unità scolastiche operanti nel territorio comunale anno 2014 e rimborso spesa per smaltimento rifiuti anno 2013 nr. 59 del 19.05.2014 Assegnazione contributo straordinario all’Istituto Comprensivo Aldeno - Mattarello per progetto gemellaggio con Zelezna Ruda (Rep. Ceca). Determinazioni del Segretario comunale nr. 252 del 18.12.2013 Determinazione compenso per attività svolte nell’ambito dell’11° Edizione del Concorso Nazionale “Merlot d’Italia”. nr. 36 del 07.02.2014 Assunzione a tempo determinato del sig. Franch Stefano, in qualità di “COADIUTORE AMMINISTRATIVO – cat. B – livello evoluto – I posizione retributiva” a tempo pieno presso il Servizio Contabilità e Bilancio – Ufficio Ragioneria con decorrenza 19.02.2014. nr. 37 del 07.02.2014 Assunzione a tempo determinato del signor Bisesti Paolo, in qualità di “COADIUTORE AMMINISTRATIVO” – cat. B – livello evoluto – I posizione retributiva” a tempo pieno presso l’Ufficio Segreteria. nr. 39 del 17.02.2014 Piano Giovani di Zona A.R.Ci.Ma.Ga 2014 – Individuazione referente tecnico organizzativo per la gestione del piano e del punto informativo nella persona del dott. Paolo Bisesti. nr. 44 del 20.02.2014 Convenzione con il Consorzio Lavoro Ambiente - C.L.A. per l’attività di supporto presso la Biblioteca comunale ed il Comune di Aldeno – anno 2014 – Codice CIG. X470D26885 nr. 45 del 20.02.2014 Realizzazione del nuovo sito web del Comune di Aldeno, basato sulla soluzione “ComunWeb”, con servizio di hosting, assistenza e manutenzione del medesimo al Consorzio dei Comuni Trentini – Impegno di spesa. Codice CIG: X1F0D26886 nr. 65 del 10.03.2014 Istituzione delle posizioni organizzative (P.O.) e determinazione dell’indennità connessa per l’anno 2014. nr. 66 del 10.03.2014 Istituzione delle posizioni di lavoro beneficiarie dell’indennità per area direttiva e determinazione del fondo per l’anno 2014. nr. 69 del 12.03.2014 Incarico della ideazione, progettazione e programmazione generale della 15^ edizione di MondoMerlot (12^ edizione del Concorso Nazionale Merlot d’Italia); approvazione invito. Determinazione a contrarre. nr. 84 del 28.03.2014 Progetto A.R.Ci.Ma.Ga. 2013 – Progetto n. 3: “Punto Informativo: ancora un anno con “Arcimaga”. Impegni di spesa. Parte III. CIG Z640EAF83D (Grafiche Futura Srl). nr. 113 del 16.04.2014 Approvazione a tutti gli effetti progetto 19 – 2014 “Progetti per l’accompagnamento alla occupabilità attraverso lavori socialmente utili”. Affidamento del servizio di gestione alla Soc. Coop. Sociale Aurora. nr. 144 del 26/05/2014 Magazzino comunale e Caserma Vigili del Fuoco di Aldeno. Locazione locali provvisori – Determinazione a contrattare. Determinazioni del Caposervizio Contabilità e Bilancio nr. 13 del 11.12.2013 Riconoscimento indennità di trasferta agli Amministratori comunali nr. 15 del 31.12.2013 Ricognizione dei contributi di concessione (art. 106 L.P. 22/1981) accertati nel corso dell’esercizio 2013. Destinazione dei proventi e finanziamento opere pubbliche nr. 16 del 31.12.2013 Ricovero censiti presso diverse case di riposo: ricognizione della spesa sostenuta nel corso del 2013. nr. 1 del 21.01.2014 Asilo nido - approvazione graduatoria straordinaria per inserimenti nel mese di febbraio 2014. nr. 2 del 07.02.2014 Parificazione dati contabili del Tesoriere Comunale ai fini del rendiconto per l’esercizio finanziario 2013 OPERE PUBBLICHE, URBANISTICA URBANISTICA,, CANTIERE COMUNALE nr. 138 del 02.12.2013 Approvazione schema di contratto di accollo avente ad oggetto il pagamento da parte di Trentino Network S.r.l. all’impresa esecutrice dei lavori di predisposizione della rete di accesso in fibra ottica nel Comune di Aldeno, eseguiti in concomitanza con i lavori di messa in sicurezza della strada comunale in località Canove-Carotte, con il sistema della delega ex art. 7 della L.P. 10 settembre 1993, n. 26, di cui al CIG Z48099F0C2. nr. 3 del 13.01.2014 Approvazione intervento riguardante i lavori di completamento e bonifica agraria della discarica controllata di inerti in località San Zeno. Approvazione atto di indirizzo. nr. 56 del 12.05.2014 Lavori di realizzazione di un parcheggio in via Roma a servizio dell’area cimiteriale del Comune di Aldeno. Approvazione in linea tecnica del progetto definitivo Affidamento incarico per l’esecuzione delle verifiche e la redazione della perizia asseverata – S.C.I.A. per il rinnovo del Certificato di Prevenzione Incendi del Teatro comunale di Aldeno. CIG Z310E00800 nr. 57 del 12.05.2014 Lavori di riqualificazione energetica e nuovo impianto di climatizzazione del Municipio di Aldeno. Approvazione in linea tecnica del progetto definitivo. nr. 70 del 17.03.2014 Approvazione del capitolato d’appalto, della lettera invito e dell’elenco delle ditte da interpellare per l’affidamento del servizio manutenzione con assistenza per l’impianto di sollevamento della Scuola Materna – Asilo Nido di Aldeno per il periodo 01.04.2014 – 31.12.2014. Determinazione a contrattare. CIG X7A0D26884. nr. 58 del 12.05.2014 Lavori di sostituzione della condotta fognaria nel tratto dalla rotatoria di Via del Perer alla fossa maestra e posa di nuovo ramale in Via 25 Aprile del Comune di Aldeno. Approvazione in linea tecnica del progetto definitivo. Determinazioni del Segretario Comunale nr. 4 del 13.01.2014 Incarico al dott. ing. Mattia Baffetti con studio tecnico ad Aldeno, per il progetto definitivo ed esecutivo dei lavori riguardanti la realizzazione di un edificio destinato ad uso pubblico su parte dell’area ex asilo ad Aldeno. CIG. X9E0D26870. nr. 5 del 13.01.2014 Incarico al per. ind. Enrico Zendron con studio tecnico a Lavis, per il progetto definitivo ed esecutivo degli impianti elettrici dell’edificio destinato ad uso pubblico su parte dell’area ex asilo ad Aldeno. CIG . X760D26871. nr. 6 del 13.01.2014 Incarico al per. ind. Roberto Bornancin con studio tecnico a Trento, per il progetto definitivo ed esecutivo degli impianti meccanici dell’edificio destinato ad uso pubblico su parte dell’area ex asilo ad Aldeno. CIG X4E0D26872. nr. 7 del 13.01.2014 Incarico al dott. ing. Alessio Civettini con studio tecnico a Rovereto, per la progettazione strutturale definitiva ed esecutiva dell’edificio destinato ad uso pubblico su parte dell’area ex asilo ad Aldeno. CIG X260D26873. nr. 8 del 13.01.2014 Incarico al geom. Stefano Emanuelli con studio tecnico ad Avio, per il coordinamento della sicurezza in fase di progettazione dei lavori riguardanti la realizzazione di un edificio destinato ad uso pubblico su parte dell’area ex asilo ad Aldeno. CIG XF90D26874. nr. 18 del 27.01.2014 Approvazione, ai sensi degli artt. 16 e 18 della L.P. 10.09.1993 n. 26 e s.m.i., del progetto definitivo della “Opere di urbanizzazione a servizio del Polo scolastico di Aldeno” nr. 39 del 24.03.2014 Incarico al dott. ing. Francesco Fia con studio tecnico a Cengia di Dro (TN), per la relazione acustica dei lavori riguardanti la realizzazione di un edificio destinato ad uso pubblico su parte dell’area ex asilo ad Aldeno. CIG Z500E86CB8. nr. 54 del 12.05.2014 Lavori di sistemazione area cimiteriale di Aldeno p.ed. 55 in C.C. Aldeno. Approvazione in linea tecnica del progetto definitivo nr. 247 del 06/12/2013 Affido servizio di pulizia delle sede municipale all’Impresa di pulizie “R. Gentilini d.i.” di Zambana per il periodo 08.12.2013 – 31.01.2014. nr. 255 del 24/12/2013 Individuazione della ditta ed affidamento lavori di pulizia e sistemazione di alcune caditoie stradali all’interno dell’abitato di Aldeno CIG Z490D19A2E. nr. 268 del 31/12/2013 Servizio di manutenzione con assistenza per gli impianti di rivelazione incendio, illuminazione di emergenza, impianto elettrico e impianto fotovoltaico della Scuola Secondaria di Aldeno per il periodo 01 luglio 2013 – 30 giugno 2016. Incarico alla Ditta Grisenti S.r.l. – di Trento per la fornitura e sostituzione degli elementi guasti degli impianti della Scuola Media di Aldeno. CIG XBB0D26869. nr. 269 del 31/12/2013 “Approvazione perizia per lavori di taglio piante alto fusto presso il campo di palla tamburello” (Euro 7.491,00.-). CIG X810D26877. nr. 14 del 16.01.2014 Approvazione della lettera invito e dell’elenco delle ditte da invitare per l’affidamento del servizio di pulizia della sede municipale e dei locali dell’edificio ex Scuole Elementari (04.02.2014 – 03.02.2016) nr. 15 del 16.01.2014 Assistenza tecnica e software per il sistema informatico comunale. Anno 2014. CIG. ZB20D7667A. nr. 18 del 29.01.2014 Magazzino comunale e Caserma Vigili del Fuoco di Aldeno. Locazione locali provvisori – Determinazione a contrattare. nr. 31 del 06.02.2014 Convenzione per la fornitura di gas naturale per l’alimentazione delle utenze delle Amministrazioni situate su tutto il territorio nazionale, nonché la prestazione dei servizi connessi. Approvazione della convenzione e richiesta prosecuzione delle forniture in essere. nr. 46 del 24.02.2014 nr. 103 del 11.04.2014 Appalto per il servizio di pulizia e manutenzione parchi, aree verdi, fiori, piante e per l’asporto delle infestanti dai bordi delle strade, dai marciapiedi e dai parcheggi per il periodo dal 14.04.2014 al 31.10.2014 e determinazione impegno di spesa. Rinnovo incarico alla ditta TRENTINO VERDE S.n.c. di Berti Andrea e Cont Daniele nr. 140 del 22/05/2014 Approvazione della richiesta di offerta e dell’elenco delle ditte da interpellare per la fornitura di lampade e apparecchiature per gli impianti di illuminazione pubblica del Comune di Aldeno. Determinazione a contrattare. CIG ZEF0F577E9. Determinazioni del Responsabile del Servizio Territorio e Lavori Pubblici nr. 38 del 09.10.2013 Lavori per la realizzazione/allargamento del nuovo marciapiede di via Roma (euro 3.855,00) nr. 48 del 02.12.2013 Lavori per la realizzazione/allargamento del nuovo marciapiede di via Roma. Approvazione variante per il completamento lavori di asfaltatura di parte di Via Roma (Euro 8.669,00.=) – CIG Z470BD5FC9. nr. 50 del 18.12.2013 Lavori per l’adeguamento della sala server presso la Stazione dei Carabinieri di Aldeno (Euro1.655,00.-) – CIG Z880CFF7D5 nr. 51 del 18.12.2013 Interventi di miglioramento ambientale in Val Stornada ad Aldeno: Approvazione della contabilità finale, del Certificato di Regolare Esecuzione e della spesa complessivamente sostenuta. nr. 5 del 25.02.2014 Autorizzazione ai tecnici ad introdursi nelle proprietà private per lo svolgimento di operazione relative a misurazioni, rilievi ed altre operazioni necessarie alla progettazione per la realizzazione delle “Opere di urbanizzazione a servizio del polo scolastico di Aldeno”. nr. 20 del 13.05.2014 Lavori per l’adeguamento dell’impianto elettrico presso la Scuola Materna e Asilo Nido: Approvazione a tutti gli effetti della perizia, autorizzazione all’esecuzione dei lavori in economia, ai sensi dell’art. 52 della L.P. 10/09/1993 n. 26 e s.m., mediante trattativa privata e affidamento diretto art. 52 comma 3 e 9 L.P. 26/93 e s.m.. CIG 2DF0F311BF, CUP C28J400002004. L’ ARIONE 69 Dal Municipio Delibere della Giunta comunale VOL ONT ARIA TO TUR A , SPOR OLONT ONTARIA ARIATO TO,, CUL CULTUR TURA SPORTT Delibere della Giunta comunale nr. 134 del 02.12.2013 Erogazione contributo per gestione amministrativa ed organizzativa della Stagione di prosa 2013/2014 a favore dell’Associazione per il Coordinamento Teatrale Trentino di Trento. nr. 261 del 24/12/2013 Affido incarico a Anna Maria Degasperi per la docenza di un corso denominato “Pittura su porcellana” inserito nel progetto “Proposte per il tempo libero 2013-2014” nr. 137 del 02.12.2013 Determinazione contributo straordinario alla Banda Sociale di Aldeno per potenziamento corsi di formazione musicale (solfeggio) e corso di pianoforte. nr. 262 del 24/12/2013 Affido incarico a Maria Assunta Slomp per la docenza dei corsi denominati “Corso di disegno per principianti” e “Corso di pittura per progrediti” inseriti nel progetto “Proposte per il tempo libero 2013 – 2014”. nr. 139 del 09.12.2013 Organizzazione concerto di Capodanno denominato “Buon Anno Nuovo in Musica” previsto per il giorno 01 gennaio 2014. Atto di indirizzo. nr. 263 del 24/12/2013 Affido incarico a Luciana Plazzer per la docenza di un corso denominato “L’acquarello” inserito nel progetto “Proposte per il tempo libero 2013-2014”. Determinazioni del Segretario comunale nr. 21 del 04.02.2014 Affido incarico alla Sig.ra Gigliola Baldo per la docenza del corso denominato “Incontri del ricamo” inserito nel progetto “Proposte per il tempo libero 2013 – 2014”. CIG X310D26879 nr. 256 del 24/12/2013 Affido incarico a Gianluca Oliana per la docenza di un corso di cucina denominato “Cuciniamo le verdure dell’orto” inserito nel progetto “Proposte per il tempo libero 2013 – 2014”. CIG Z3E0D1B792. nr. 257 del 24/12/2013 Affido incarico alla sig.ra Annalisa Cramerotti per la docenza di un corso di “Pilates” inserito nel progetto “Proposte per il tempo libero 2013 – 2014”. Dal Municipio nr. 258 del 24/12/2013 Affido incarico a Marianne Deluca per la docenza dei corsi denominati “Biscotti natalizi” e “Corso di pane” inseriti nel progetto “Proposte per il tempo libero 2013 – 2014”. nr. 259 del 24/12/2013 Affido incarico alla sig.ra Aurora Beozzo per la docenza di un corso di trucco denominato “Impariamo a truccarci. Corso base di make up” inserito nel progetto “Proposte per il tempo libero 2013 – 2014”. nr. 260 del 24/12/2013 Affido incarico alla sig.ra Cristina Carollo per la docenza di un corso di lavoro a maglia denominato “Lavoro a maglia” inserito nel progetto “Proposte per il tempo libero 2013 – 2014”. L’ 70 ARIONE nr. 22 del 04.02.2014 Affido imcarico a Valentina Lever per la docenza dei corsi denominati “Piccole riparazioni” e “Taglio e cucito” inseriti nel progetto “Proposte per il tempo libero 2013 – 2014”. CIG X090D2687A nr. 23 del 04.02.2014 Affido incarico a Mariangela Depaoli e a Cristina Carollo per la docenza di un corso denominato “Gli sfilati e il punto croce” inserito nel progetto “Proposte per il tempo libero 2013-2014” CIG XDC0D2687B e XD50D2688E nr. 24 del 04.02.2014 Affido incarico a Irio Zenatti per la docenza di un corso denominato “Chitarra classica” inserito nel progetto “Proposte per il tempo libero 2013 – 2014” CIG XB40D2687C nr. 25 del 04.02.2014 Affido incarico a Lucia Giarolli per la docenza di un corso denominato “Incontri di merletto” inserito nel progetto “Proposte per il tempo libero 2013 – 2014”. CIG X8C0F2687D nr. 26 del 04.02.2014 Affido incarico a Renata Pennesi per la docenza di un corso denominato “In- contri di tombolo” inserito nel progetto “Proposte per il tempo libero 2013 – 2014”. CIG X640D2687E nr. 27 del 04.02.2014 Affido incarico a Giovanni Mosna per la docenza di un corso denominato “Incontri di pratiche filosofiche” inserito nel progetto “Proposte per il tempo libero 2013 – 2014”. CIG X3C0D2687F nr. 28 del 04.02.2014 Affido incarico a Renata Boni per la docenza di un corso denominato “Percorso di rilassamento psicosomatico” inserito nel progetto “Proposte per il tempo libero 2013 – 2014. CIG X140D26880. nr. 29 del 04.02.2014 Affido incarico a Antonino Monreale per la docenza dei corsi denominati “Pasticceria: corso base” e “Pasticceria: decoriamo la torta” inseriti nel progetto “Proposte per il tempo libero 2013 – 2014”. CIG XE70D26881. nr. 30 del 04.02.2014 Affido incarico a Gianluca Oliana per la docenza di un corso di cucina denominato “Cuciniamo il pesce” inserito nel progetto “Proposte per il tempo libero 2013 – 2014”. CIG XBF0D26882. nr. 40 del 19.02.2014 “Proposte per il tempo libero 20132014”. Restituzione quote iscritti per mancanza attivazione del corso di pasticceria “Le torte classiche”. nr. 49 del 25.02.2014 Manifestazione “Buon Anno Nuovo in Musica”. Affidamento dell’incarico per la realizzazione del progetto. Modifica e integrazione impegno di spesa. CIG XCA0D26888 Bottega della Musica di Morelli Paolo. nr. 128 del 13/05/2014 Affido incarico a Annalisa Cramerotti per la docenza del IIIo ciclo del corso di “Pilates”, inserito nel progetto “Proposte per il tempo libero 2013 - 2014” CIG. ZF10F2ACB5 nr. 131 del 14/05/2014 Affido incarico a Cristina Carollo per la docenza del IIo ciclo del corso denominato “Lavoro a maglia” inserito nel progetto “Proposte per il tempo libero 2013 – 2014”. CIG ZB50F33C5A. PROMEMORIA Informazioni utili, di pronto impiego, per accedere ai servizi del Comune di Aldeno COMUNE DI ALDENO Tel. 0461.842523 / 842711 - Fax 0461.842140 - www.comune.aldeno.tn.it Orario di apertura al pubblico: Dal lunedì al venerdì dalle ore 8.00 alle ore 12.30 Orario ricevimento Sindaco Orario ricevimento Vicesindaco e Assessori Lun. 8.00 - 10.00 da Martedì a Venerdì previo appuntamento Lun. 16.30 - 17.30 da Martedì a Sabato mattina previo appuntamento BIBLIOTECA COMUNALE DI ALDENO Tel. e Fax 0461.842816 Orario di apertura al pubblico: Lunedì 20.00 - 22.00 14.00 - 18.00 Martedì - Mercoledì 14.00 - 18.00 8.30 - 11.30 Giovedì - Venerdì 14.00 - 18.00 CORPO DI POLIZIA LOCALE TRENTO-MONTE BONDONE Agenti di Polizia Locale Aldeno: Tel. 0461.843188 - Centralino di Trento: Tel. 0461.889111 FARMACIA DOTT. G. BARBACOVI Orario di apertura : 8.30 - 12.00 15.30 - 19.00 - Chiusura: sabato pomeriggio - tel. 0461.842956 DOTT. MARCO GIOVANNINI Via Florida, 1 - Tel. 0461.843221 - Cell. 335.364950 Orario di ricevimen8.00 - 10.30 Lunedì - Giovedì 16.00 - 18.30 Martedì 8.00 - 10.30 19.00 - 20.00 Venerdì su appuntamento Sabato 11.00 - 11.30 Cimone Mercoledì 9.30 - 10.30 Garniga Mercoledì to:Aldeno DOTT. MAURO LUNELLI Via Florida, 1 - Cell. 328.6912852 Orario di ricevimento: Aldeno Lunedì - Martedì - Mercoledì 9.00 - 12.30 Venerdì 15.00 - 19.00 Sabato 9.00 - 12.00 Cimone Mercoledì 15.00 - 16.30 Garniga Martedì 15.00 - 16.00 DOTT. MAURO PIFFER Via Roma, 38 - Tel. 0461.842865 Orario di ricevimento: Aldeno Cimone Garniga 15.00 - 19.00 15.00 - 19.00 su appuntamento 10.00 - 13.00 9.00 - 11.00 11.00 - 12.00 Lunedì Mercoledì - Giovedì Venerdì Martedì Martedì DOTT.SSA MARINA CESTELE - Pediatra Aldeno: via Florida, 1 - Trento: Via Perini, 2/1 Tel. 340.1504738 preferibilmente dalle 8.00 alle 9.00 e al di fuori degli orari di visita per impegnative, appuntamenti o informazioni in ambulatorio Orario Trento (su appuntamento): Lunedì 14.30-17.30 - Martedì 9.00 - 11.30 Venerdì 9.00 - 12.00 Aldeno (su appuntamento): Lunedì: 10.00-12.00, Mercoledì: 14.15 - 16.15, Giovedì: 9.00-11.30 7.00 - 9.00 CONSULTORIO INFERMIERISTICO Via Florida, 1 - tel. 0461.843221 dal Lunedì al Venerdì 9.30 - 10.00 ASSISTENZA SOCIALE Tel. 0461.889910 - POLIAMBULATORI ALDENO Tel. 0461.843313 Assistente Sociale MARCELLA TORRESANI - area minori e famiglie Orario estivo: Martedì 24/06 15/07 18/08 14.00 - 16.00 Assistente Sociale CINZIA BRUSCHETTI - area adulti e anziani - Martedì 9.00 - 11.00 PARROCCHIA SAN VITO E MODESTO P.zza C. Battisti, 14 - Tel. 0461.842514 - Parroco don Daniele Morandini Orario apertura canonica: dal Lunedì al Venerdì 9.00 - 11.00 ORARIO APERTURA CRM (Centro Raccolta Materiali) Martedì: 13.30-15.30 - Giovedì: 15.00-18.00 - Sabato: 8.30 - 12.30 L’ ARIONE 71 Notizie utili PUNTO PRELIEVI Via Florida, 1 Martedì
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