Verbale del Senato Accademico - Dipartimento per il coordinamento

S.A. 14/20.10.2014
*******
Verbale del Senato Accademico, costituito ai sensi dell’art. 27, dello Statuto dell’Università
degli Studi di Bari Aldo Moro, pubblicato sulla G.U. Serie Generale n. 157 del 07.07.2012
ed emanato ai sensi della Legge 30 dicembre 2010 n. 240.
VERBALE N° 16/2014
Seduta del 14/20.10.2014
Il giorno 14.10.2014 si riunisce alle ore 16,05.
P = Presente
A = Assente
AG = Assente giustificato
P
- Il Magnifico Rettore, prof. Antonio Felice URICCHIO, Presidente;
x
Rappresentanti dei Direttori di Dipartimento
Macroarea n. 1 scientifica tecnologica
- il prof. FRACASSI Francesco
x
- il prof. ALTOMARE Francesco
x
Macroarea n. 2 scienze biologiche, agrarie e veterinarie
- il prof. MIANO Teodoro
x
- la prof.ssa SVELTO Maria
x
Macroarea n. 3 scienze mediche
- il prof. BATTAGLIA Michele
x
1
A
AG
S.A. 14/20.10.2014
P
- la prof.ssa SERIO Gabriella
A
AG
x
Macroarea n. 4 scienze umanistiche
- il prof. MASELLA Luigi
x
- la prof.ssa JACQUET Marie Thérèse
x
Macroarea n. 5 scienze giuridiche ed economiche
- il prof. DELL’ATTI Vittorio
x
- il prof. DI RIENZO Massimo
x
Sede decentrata
- il prof. NOTARNICOLA Bruno,
x
Rappresentanti di area scientifico-disciplinare
Per i professori di I fascia
-
il prof. TOMA Ernesto area n. 13 (scienze economiche e statistiche)
x
-
la prof.ssa DA MOLIN Giovanna area n. 11 (scienze storiche,
filosofiche, pedagogiche e psicologiche)
x
Per i professori di II fascia
- il prof. ANGELINI Leonardo area n. 2 (scienze fisiche)
x
- il prof. LAVIANO Rocco area n. 4 (scienze della terra)
x
-
la prof.ssa OTRANTO Rosa area n. 10 (scienze dell’antichità,
filologico-letterarie e storico artistiche)
- il prof. CRESCENZO Giuseppe area n. 7 (scienze agrarie e
veterinarie)
x
x
- la prof.ssa COLUCCI Silvia Concetta area n. 5 (scienze biologiche)
x
Per i ricercatori
- il prof. STELLA Alessandro area n. 6 (scienze mediche)
x
- il prof. MAVELLI Fabio area n. 3 (scienze chimiche)
x
2
S.A. 14/20.10.2014
P
- il prof. CAIVANO Danilo area n. 1 (scienze matematiche e
informatiche)
x
- il prof. CASCIONE Giuseppe area n. 14 (scienze storiche e sociali)
x
- il prof. STEFANI’ Paolo area n. 12 (scienze giuridiche)
x
A
AG
Rappresentanti del personale tecnico-amministrativo
- il sig. POLISENO Michele
x
- il sig. SILECCHIA Francesco
x
- il sig. CAMPOBASSO Rocco
x
Rappresentanti degli studenti
- il sig. ARDITO Vito
x
- il sig. DELMEDICO Pietro Paolo
x
- il sig. NUZZACCI Emanuele
x
- il sig. SECONDO Luigi
x
- il sig. CAVALLERA Pietro
x
Rappresentante dei dottorandi di ricerca
- la dott.ssa STRIPPOLI Nicoletta
x
Partecipano senza diritto di voto:
•
il Pro-Rettore vicario, Prof. Angelo Tursi, che in caso di assenza o
impedimento del Rettore presiede il Senato Accademico con diritto di voto;
•
il Direttore Generale, Avv. Gaetano Prudente, con funzioni di Segretario
verbalizzante.
Le attività di supporto sono assicurate dal personale del Dipartimento per il
Coordinamento dell'Azione Amministrativa con le Funzioni di Governo - Area Senato
Accademico.
E’ presente, altresì, il Dirigente del Dipartimento amministrativo per il coordinamento
3
S.A. 14/20.10.2014
dell’Azione amministrativa con le Funzioni di Governo, dott. Emilio Miccolis.
Il Presidente, constatata la validità dell’adunanza, dichiara aperta la seduta.
L’ordine del giorno è il seguente:
− Approvazione verbale riunione del 15/22.09.2014
− Comunicazioni del Rettore
I. AMMINISTRAZIONE
1.
2.
3.
Regolamento per Visiting Professor
Regolamento di Ateneo in materia di sicurezza e di salute nei luoghi di lavoro
Elezioni rappresentanze studentesche – biennio accademico 2014/2016 e biennio
solare 2015/2016: problematiche e adempimenti
Regolamento per il tutorato didattico: revisione
3bis
III.
DIDATTICA, RICERCA, PROGRAMMAZIONE E SVILUPPO
4.
Convenzione tra l’Università degli Studi di Bari Aldo Moro
a.
e l’Unione regionale dell’artigianato pugliese “U.R.A.P. Confartigianato Imprese
Puglia”, per attività di interesse comune nei settori della ricerca scientificoeconomica e della incentivazione dei processi di sviluppo delle P.M.I. e delle
imprese artigiane pugliesi e designazione componenti Comitato di cui all’art. 3
b.
(Dipartimento jonico in sistemi giuridici ed economici del mediterraneo: società,
ambiente, culture) e la Regione Puglia, per il finanziamento di n. 3 posti di
ricercatore a tempo determinato, in regime di tempo pieno, ai sensi della Legge
n. 240/2010 art. 24, comma 3, lettera a) e nomina referente
5.
6.
c.
e la Leipzig University
d.
(Dipartimento di Farmacia-Scienze del Farmaco) e l’Ordine Interprovinciale dei
Farmacisti Bari-BAT per la realizzazione del Master di II livello in “Farmacia di
Comunità”
Protocollo d’Intesa tra l’Università degli Studi di Bari Aldo Moro
a.
e la Prefettura/UTG di Bari, l’Ufficio del garante regionale dei diritti del minore, la
Provincia di Bari, il Comune di Bari, il Tribunale per i minorenni di Bari, la
Procura della Repubblica presso il Tribunale per i minorenni di Bari, la Questura
di Bari, il Comando provinciale dei carabinieri di Bari, la Polizia postale e delle
telecomunicazioni di Bari, l’Ufficio scolastico regionale per la Puglia, l’Azienda
sanitaria locale di Bari, l’Azienda ospedaliera universitaria consorziale
Policlinico di Bari, il Comitato nazionale UNICEF e designazione componenti
Comitato di cui all’art. 5
Accordo di collaborazione tra l’Università degli Studi di Bari Aldo Moro
a.
e l’Associazione non c’è pace senza giustizia, per attività di formazione, studio,
ricerca e diffusione di informazioni su temi di comune interesse, in particolare
volte a favorire l’universalità dei diritti umani e l’affermazione dello stato di
diritto, per la salvaguardia e il rispetto dei diritti e delle libertà dell’uomo
b.
e l’Université Aix Marseille (France) e Memorandum of Understanding per la
mobilità studentesca
4
S.A. 14/20.10.2014
c.
7.
e l’Université de Reims Champagne-Ardenne (France) per attuazione co-tutela
tesi di dottorato: emendamento accordo
Spin off “Laboratori di chimica e medicina forensi S.r.l.”: nomina componente Comitato
tecnico-scientifico
V.
STUDENTI E LAUREATI
8.
Proposta Comitato Pari Opportunità di adozione procedura a tutela di studenti/esse in
corso di “rettificazione di attribuzione del sesso”
VI. STRUTTURE DIDATTICHE, DI RICERCA E DI SERVIZIO
9. Mobilità di docenti tra Dipartimenti
10. Centro Interuniversitario di Ricerca “Laboratorio di Gruppoanalisi ed Epistemologia –
C.I.R.La.G.E.”: proposta di modifica dello Statuto
11. Criticità della “verbalizzazione digitale”: determinazioni in merito
VII. PERSONALE
12. Prestazioni d’opera intellettuale per svolgimento corsi di insegnamento a titolo gratuito
e oneroso
13. Finanziamenti esterni per la copertura di posti di professore di ruolo: esame proposte
14. Utilizzo Punti Organico per reclutamento docenti di II fascia ai sensi dell’art 18,
comma 1, della Legge n. 240/2010: proposte dei Dipartimenti
15. Incentivo ministeriale a favore di professori e ricercatori universitari ai sensi dell'art.29,
comma 19, della Legge n. 240/2010 - anni 2012 e 2013: adempimenti
16. Procedimenti riguardanti lo scambio contestuale di docenti ai sensi dell'art. 7, comma
3, della Legge 240/2010: stato dell'arte
-
Varie ed eventuali
Nel corso della seduta alcuni componenti sono entrati nella sala di riunione, altri se
ne sono allontanati senza che sia mai venuto a mancare il numero legale ai fini della
validità dell'adunanza.
Con il consenso unanime dei senatori presenti, ha presenziato alla odierna riunione,
in relazione alle proposte di delibera di rispettiva competenza, al fine di fornire, ove
necessario, puntuale supporto istruttorio alle delibazioni del Senato Accademico, il
Dirigente del Dipartimento Risorse Umane, Organizzazione e Rapporti con il SSN e R,
dott.ssa P. Rutigliani.
5
S.A. 14/20.10.2014/audizioneDIMO
AUDIZIONE
DELEGAZIONE
DOCENTI
DEL
DIPARTIMENTO
DI
SCIENZE
BIOMEDICHE E ONCOLOGIA UMANA (DIMO)
In apertura di seduta, il Rettore informa che una delegazione di docenti afferenti al
Dipartimento di Scienze Biomediche e Oncologia Umana (DIMO) ha formulato richiesta di
audizione nella odierna riunione.
Egli, acquisito il consenso dei presenti, invita la predetta delegazione ad entrare
nella sala di riunione, cedendo, quindi, la parola al prof. Vacca in rappresentanza della
medesima.
Il prof. Vacca, nel ringraziare il Rettore ed il Senato Accademico per l’odierna
audizione, rappresenta la situazione del DIMO, unico tra i 24 Dipartimenti di questa
Università, a risultare escluso dalla ripartizione dei Punti Organico del piano straordinario
2012/2013 per la chiamata dei professori di II fascia di cui alla delibera di questo
Consesso del 15/22.09.2014, pur in presenza di numerosi e validi abilitati le cui legittime
aspettative di carriera non possono essere disattese. Egli passa, quindi, a dare lettura del
documento Prot. n. 66963 del 30.09.2014, a firma dei ricercatori del DIMO (Allegato n. 1
al presente verbale), che “….GIUDICANO INGIUSTA E INACCETTABILE la ripartizione
delle risorse così come deliberata e LESIVA dei loro diritti di ricercatori dell’Università di
Bari la decisione di venire esclusi dalla programmazione 2013-2015. CHIEDONO con
forza che il Senato Accademico rivaluti la decisione in oggetto, valutando attentamente
tutte le possibili conseguenze derivanti da una programmazione che escluda, per la prima
volta nella storia del nostro Ateneo, tutti gli abilitati di un unico Dipartimento”, esprimendo
rammarico per l’accaduto, che, di fatto, paralizza un intero Dipartimento.
Il prof. Cicinelli evidenzia la presenza di ben 11 abilitati del DIMO rispetto al dato
complessivo da cui risultano pochi Dipartimenti con un numero superiore, sottolineando
come tale dato non possa essere messo da parte, considerato che trattasi di fondi del
piano straordinario per la progressione degli idonei alla II fascia ed invitando alla massima
attenzione su quanto rappresentato al fine di trovare un modo per dare di nuovo una
“speranza” per il futuro dei nostri giovani.
Entra, alle ore 16,15, il prof. Toma.
Il Rettore, nel ringraziare i proff. Vacca e Cicinelli ed i colleghi del DIMO, unitamente
al Direttore dello stesso Dipartimento, prof.ssa G. Serio, che più volte ha lamentato
quanto sopra, ricorda la delibera di questo Consesso del 15/22.09.2014, con particolare
6
S.A. 14/20.10.2014/audizioneDIMO
riferimento alla situazione del DIMO, assicurando che l’appello di cui al succitato
documento sarà oggetto di particolare attenzione e valutazione in occasione della
prossima ripartizione di risorse.
Esce, alle ore 16,20, la delegazione di docenti del DIMO.
Il prof. Di Rienzo tiene a precisare come, personalmente, non ritenga che questo
Organo abbia deliberato esclusioni o penalizzazioni nei confronti di qualsivoglia
Dipartimento, ma semplicemente individuato dei criteri, che sono stati applicati senza
conoscerne le ricadute e che hanno portato a determinati risultati. Detti criteri possono
essere ritenuti non condivisibili ovvero perfezionabili ma, a suo avviso,
è del tutto
inappropriato riportare in questa sede un contenuto non corrispondente a quanto
effettivamente deliberato dal Senato Accademico.
7
S.A. 14/20.10.2014/audizioneLELIA
AUDIZIONE DELEGAZIONE COLLABORATORI ED ESPERTI LINGUISTICI (CEL) E
STUDENTI DEL DIPARTIMENTO DI LETTERE, LINGUE, ARTI. ITALIANISTICA E
CULTURE COMPARATE (LELIA)
Il Rettore, nell’informare circa il Presidio di protesta degli studenti, Collaboratori ed
esperti linguistici (C.E.L.), rappresentanze sindacali e RSU sulla situazione dell’offerta
formativa linguistica del Dipartimento LELIA, con richiesta di audizione nella riunione
odierna, propone di audire una delegazione di Collaboratori ed esperti linguistici e
studenti, informando altresì circa il documento dello stesso presidio in data odierna,
distribuito in copia ai presenti ed allegato con il n. 2/A al presente verbale.
Egli, acquisito il consenso dei presenti, alle ore 16,25, invita quindi la predetta
delegazione ad entrare nella sala di riunione, unitamente al prof. Roberto Voza, proprio
Delegato per l’Organizzazione delle Risorse umane e Relazioni sindacali e Coordinatore
del “Gruppo di Lavoro Tecnico” nominato dal Consiglio di Amministrazione, nella riunione
del 18.07.2014 ed integrato da questo Consesso, nella seduta del 15/22.09.2014, con il
compito di formulare apposite proposte di modifiche al vigente Regolamento di
funzionamento del Centro Linguistico di Ateneo al fine di procedere alla riorganizzazione
del suddetto Centro con conseguente inserimento dei Collaboratori ed esperti linguistici,
ferma restando la salvaguardia delle esigenze didattiche specifiche delle singole strutture,
nonché delle competenze professionali ‘settoriali’ maturate dai C.E.L..
Egli, dopo aver ricordato il percorso già avviato da questa Università nella direzione
della razionalizzazione delle risorse anche attraverso la riorganizzazione del Centro
Linguistico di Ateneo, che consentirà di utilizzare al meglio le professionalità esistenti,
facendo fronte a varie esigenze interne, oltre che di fornire servizi linguistici all’esterno,
cede la parola alla dott.ssa Corinne Baraboi, in rappresentanza dei C.E.L..
La dott.ssa Baraboi dà lettura del documento dei C.E.L. afferenti al predetto
Dipartimento (Allegato n. 2/B al presente verbale), nel quale, tra l’altro, viene evidenziato
che LELIA “… in un anno perde 17 esperti linguistici sul 39…”, le cui mansioni, sono
finalizzate “… all’apprendimento da parte degli studenti dell’uso fluente e corretto della
lingua madre dell’esperto sia orale che scritta, quindi essenziali a chi si laurea in lingue….
Tutte le lingue sono state colpite, da quelle erroneamente definite minori, come romeno e
polacco, fino a spagnolo, inglese, francese e tedesco… A LELIA si perdono iscrizioni
perché molti studenti baresi preferiscono studiare altrove….”, chiedendo al Senato
8
S.A. 14/20.10.2014/audizioneLELIA
Accademico “…..di aprire un dialogo con il Dipartimento LELIA per trovare una soluzione
rapida in grado di prevenire il collasso della didattica linguistica…”, attraverso “….1)
l’apertura di un tavolo di programmazione della politica linguistica per quantificare le
esigenze didattiche dei prossimi anni e 2) un piano graduale di assunzioni a tempo
indeterminato per gli esperti linguistici, utilizzando una parte dei punti organico: un esperto
linguistico vale 0,2 di un punto. Soltanto così sarà possibile salvaguardare il futuro degli
studenti”.
Intervengono, in rappresentanza degli studenti del succitato Dipartimento, il sig.
Robin Carbonara, per evidenziare il disagio causato dal venir meno di molte figure di
C.E.L., attraverso le quali gli studenti acquisiscono le competenze per interfacciarsi con
altre culture, realtà e popoli, cui si aggiunge il grido di dolore per la perdita di corsi di
lingua, che ha chiuso e riportato nell’oscurità intere aree di un’Europa in fase di
espansione verso i Balcani e verso Est, sottolineando che senza comprensione non esiste
scambio, solidarietà e collaborazione e la sig.a Vincenza Pastore, studentessa di polacco
e russo, per sottolineare che tale carenza porterà dei danni all’Ateneo, anche in termini di
riduzioni delle iscrizioni, evidenziando come soprattutto per le lingue maggiori, che
registrano un elevato numero di iscritti, le lezioni con i CEL siano di fondamentale
importanza, consentendo agli studenti l’apprendimento pratico ed efficace della lingua
straniera.
Il Rettore, nel cedere la parola al prof. Voza, fa presente come le “anomalie” dei
lettorati e più in generale della gestione dei servizi linguistici del nostro Ateneo siano state
più volte riscontrate attraverso talune criticità di sistema, quali un precariato diffuso,
inaccettabile in un modello di organizzazione del pubblico impiego che presuppone
rapporti stabili, oltre che, a differenza di altri Atenei, l’assenza di un’organizzazione
centralizzata dei servizi linguistici anche ai fini della distribuzione efficiente e razionale dei
carichi di lavoro, evidenziando nuovamente il percorso che attraverso il succitato “Gruppo
di lavoro” si sta cercando di portare avanti nella direzione della razionalizzazione e
valorizzazione delle professionalità dei C.E.L., di cui evidenzia l’elevato numero rispetto
ad altri Atenei (20 in più rispetto ad Università di pari dimensioni quale Palermo e non
inferiore ad Atenei più grandi, quali Napoli e Milano).
E’ anche vero che probabilmente alcune aree linguistiche presentano maggiori
esigenze di sviluppo, che saranno oggetto di valutazione da parte del competente
Dipartimento LELIA, ma soprattutto il percorso avviato consentirà di venire incontro alle
problematiche rappresentate in questa sede, ringraziando pubblicamente il prof. Voza per
9
S.A. 14/20.10.2014/audizioneLELIA
il lavoro svolto, dalla comparazione dei regolamenti e delle esperienze all’esame della
complessa problematica del contenzioso di lavoro, sottolineando, infine, la volontà di
risoluzione dell’annosa questione anche attraverso l’impegno delle risorse disponibili che,
purtroppo, nell’attuale momento, sono limitate per tutti.
Il prof. Voza, associandosi pienamente alle considerazioni del Rettore, pur avendo
apprezzato l’invito sopra rivolto, che ritiene ragionevole e pacato nei toni, benchè
pressante nei contenuti, tiene a precisare che questa Università non sta mettendo
“…tanto impegno nel distruggere…”, come riportato nel documento del Presidio di
protesta,
ma è in fase di completamento un percorso di ricostruzione nell’ambito
dell’intera problematica dei C.E.L. di cui a breve vi saranno i primi effetti, ben conscio che,
da un certo punto di vista, la disattivazione di un servizio non può che essere motivo di
rivendicazione e protesta. D’altro canto, il dialogo con LELIA è apertissimo come
testimonia l’interazione continua con il Direttore, che partecipa ai lavori del succitato
“Gruppo di lavoro”, evidenziando il percorso in atto volto alla risoluzione, a breve, della
problematica, trascinatasi da lungo tempo, i cui esiti saranno rimessi agli Organi di vertice
per le determinazioni di competenza.
Esce, alle ore 16,40, la delegazione di Collaboratori ed esperti linguistici e studenti
del Dipartimento LELIA.
Il Rettore, infine, informa circa la richiesta, formulata con nota in data 14.10.2014,
dai rappresentanti degli studenti in seno al Dipartimento LELIA, di partecipazione ai lavori
del “Gruppo di Lavoro Tecnico” de quo dei sigg. Valerio Battaglione e Robin Libero
Carbonara, che, sentito il prof. Voza, propone di accogliere.
Il Senato Accademico, unanime, approva.
Esce il prof. Voza.
10
S.A. 14/20.10.2014/apprverb
APPROVAZIONE VERBALE RELATIVO ALLA SEDUTA DEL 15/22.09.2014
Il Rettore sottopone all’approvazione del Senato Accademico il verbale relativo alla
riunione del 15/22.09.2014.
Il Senato Accademico, con l’astensione degli assenti alla suddetta riunione, approva
il verbale relativo alla succitata seduta.
11
S.A. 14/20.10.2014/comunic.
COMUNICAZIONI DEL RETTORE
Entra la prof.ssa Serio.
Il Rettore dà lettura della seguente comunicazione, allegata al presente verbale con
il numero 3, già posta a disposizione dei senatori:
A)
estratto dal verbale del Consiglio del Dipartimento di Chimica, relativo alla
riunione del 25.09.2014, concernente “situazione della sede distaccata di
Taranto e problematiche del Corso di laurea in Scienze Ambientali”.
Egli, quindi, richiama la nota prot. n. 0001222 del 08.10.2014 - che ha provveduto a
trasmettere a tutti i senatori, consiglieri, Direttori di Dipartimento e componenti del Nucleo
di Valutazione -, che il Capo del Dipartimento per l’Università, l’AFAM e la Ricerca del
MIUR, prof. M. Mancini ha inviato al Presidente della CRUI, prof. S. Paleari, per
rappresentare il quadro aggiornato dei provvedimenti di primario interesse delle Università
e riportare la sintesi dello stato di avanzamento degli stessi, facendo presente, tra l’altro,
con riferimento al Decreto (DPCM) di Attribuzione Punti Organico 2014 che “il testo del
DPCM previsto dal decreto legge 150/2013 per la revisione dell’articolo 7 del d.lgs.
49/2012 è stato predisposto e prevede, tra l’altro, un contingente minimo di punti organico
di cui ogni ateneo potrà usufruire pari al 30% del turn over, incrementabile in relazione
agli indicatori di bilancio. Contestualmente è in fase di predisposizione il DM di
attribuzione dei Punti Organico 2014 con l’obiettivo di procedere al loro riparto entro il
mese di novembre” -, mentre coglie l’occasione, a tal ultimo proposito, per comunicare
che sarebbe imminente la nota di conferma da parte del MIUR circa la possibilità di
utilizzo da parte di questo Ateneo dell’intera quota di P.O. assegnatagli dal Piano
straordinario associati 2012/2013 -. Egli, altresì, sottolinea che allo stato attuale non vi è
ancora certezza circa le risorse che verranno destinate al FFO – di cui sono invece noti i
criteri di riparto tra le Università, giusta bozza di riparto, già oggetto di esame in sede di
comunicazioni nelle riunioni del 15/22.09 e 01.10.2014 –, benché vi sia l’impegno del
Ministero a non “ritoccare” ulteriormente in diminuzione l’ammontare del fondo per
quest’anno, mentre potrebbe essere prevista una soglia massima di riduzione oscillabile
tra -3% e -5%, che risulterebbe, in ogni caso, piuttosto penalizzante per l’intero sistema
universitario.
Entra, alle ore 16,45, il sig. Ardito.
12
S.A. 14/20.10.2014/comunic.
Egli, quindi, informa in merito al 2nd EUA (European University Association)
Funding Forum “Strategies for efficient funding of universities”, svoltosi presso l’Università
di Bergamo, il 9, 10 ottobre u.s., nel corso del quale sono stati illustrati dati preoccupanti
relativamente ai tagli al finanziamento del sistema universitario in Europa - che nel corso
degli ultimi cinque anni per le Università italiane sono quantificabili nella misura del –
34%, per raggiungere soglie anche più elevate in Paesi, quali ad esempio l’Inghilterra,
l’Ungheria, Cipro e Grecia - indicativo delle difficoltà che vive attualmente il sistema
universitario europeo, così come dell’importanza di salvaguardare ciò che si ha, come
efficacemente emerge dal sottotitolo del convegno “Do more with less (fai di più con
meno)” e dall’appello ivi diffuso di operare secondo canoni di concorrenza etica.
Egli, quindi, comunica che il giorno 16 ottobre p.v., presso questo Ateneo, si terrà
l’incontro dedicato al futuro della ricerca nelle aree umanistiche, al quale parteciperà il
prof. Mancini, mentre per il giorno 21 ottobre p.v. è prevista, a Taranto, l’inaugurazione del
Polo scientifico tecnologico “Magna Grecia”, alla presenza del Ministro Giannini.
Egli, inoltre, si sofferma sulla comunicazione contrassegnata con la lett. A), che
ritiene imponga una valutazione complessiva circa la sostenibilità della didattica nella
sede jonica, informando, altresì, di aver, nel corso di un incontro svoltosi presso la
Regione Puglia, nella giornata di ieri, sul tema dell’emergenza sanitaria, fortemente
promosso l’impegno che parte delle risorse regionali a ciò dedicate siano destinate alla
ricerca.
Chiede ed ottiene la parola il prof. Stefanì, il quale si sofferma sulla parte finale della
succitata nota a firma del prof. Mancini, nella quale si informa “che saranno proposti dal
Ministero nella legge di stabilità 2015 alcuni interventi di modifica del d. lgs. n. 49/2012
finalizzati a:
•
Liberalizzare l’assunzione dei ricercatori a tempo determinato di tipologia a)
della legge 240/10 per gli atenei virtuosi;
•
Modificare l’attuale vincolo che prevede l’assunzione di 1 ricercatore a tempo
determinato di tipologia b) per ogni assunzione di 1 prof. ordinario;
•
Prevedere la possibilità di utilizzo dei Punti organico per tre anni dalla loro
assegnazione”
interventi che, se da un lato, potrebbero essere salutati con favore – in particolare per
quanto attiene la liberalizzazione del reclutamento dei professori ordinari -, destano, per
altri aspetti, preoccupazione, con precipuo riferimento al terzo punto, che non chiarisce a
quali P.O. si faccia riferimento e che, comunque appare, ancora una volta, una soluzione
13
S.A. 14/20.10.2014/comunic.
incline alle esigenze delle Università già ampiamente favorite sul piano della destinazione
delle risorse. Egli, altresì, nel sottolineare come il documento de quo non faccia alcun
cenno all’impegno del Ministero a stanziare, nella Legge di stabilità, fondi dedicati al
rifinanziamento del Piano straordinario associati, per l’anno 2014, rappresenta
l’opportunità di promuovere un’attiva campagna, per il tramite dei parlamentari pugliesi, a
favore, quanto meno, di un intervento perequativo in materia.
Interviene, altresì, il prof. Fracassi, per richiamare l’attenzione sulla problematica
concernente la situazione della sede distaccata di Taranto e del Corso di Laurea in
Scienze Ambientali, come illustrata nel verbale del Consiglio del Dipartimento di Chimica,
relativo alla riunione del 25.09.2014, che costituisce la comunicazione A), chiedendo che
il predetto Corso sia trasferito presso la sede di Bari e, ove non possibile, che altro
Dipartimento se ne faccia carico in qualità di Dipartimento di riferimento, fermo restando
l’impegno dei docenti del Dipartimento di Chimica a sostenerne la relativa didattica.
Intervengono sull’argomento, altresì, il ProRettore per rappresentare una situazione
di particolare criticità che coinvolge la sede tarantina, per quanto attiene ad esempio ai
laboratori ovvero alla carenza di personale delle biblioteche, in alcuni casi evidenziata
dagli studenti, e che richiede un serio approfondimento, anche in termini di responsabilità,
cui potrebbe occuparsi una Commissione ispettiva da istituirsi all’uopo; la prof.ssa Svelto
per sottolineare come le criticità rappresentate, con riferimento ad esempio ai laboratori,
non riguardino esclusivamente la sede jonica e come la carenza di risorse non dovrebbe
consentire
di
privilegiare
talune
realtà
a
discapito
di
altre,
mentre
sollecita
l’approfondimento della problematica sollevata dal prof. Fracassi circa la sostenibilità
dell’offerta formativa tarantina, cui sottende l’opportunità di ripensarla, eventualmente
sviluppando in detta sede percorsi alternativi alla didattica; il ProRettore per evidenziare,
in risposta alla prof.ssa Svelto, come sia intensa la domanda di formazione proveniente
dal territorio tarantino e la necessità di monitorare l’utilizzo dei fondi dedicati; il sig.
Silecchia per sottolineare come un maggiore sforzo a tutti i livelli potrebbe consentire una
rivalutazione delle sedi decentrate, anche quale doveroso riconoscimento del territorio; il
prof.
Crescenzo
per
associarsi
alle
considerazioni
espresse
dal
ProRettore,
rappresentando l’esigenza di un’attenta verifica sul pregresso del reclutamento presso la
sede tarantina, in forza di budget dedicati.
Il Rettore raccoglie le sollecitazioni emerse nel corso del dibattito sulla questione de
qua, promuovendo l’iniziativa di costituzione di una Commissione composta dai Direttori di
14
S.A. 14/20.10.2014/comunic.
tutti i Dipartimenti coinvolti nella sede tarantina, al fine di valutare, in particolare, le
possibilità di sviluppo dell’area scientifica sul territorio jonico.
Egli, quindi, informa, in merito alla conclusione della fase di valutazione per la
selezione di 170 idee progettuali di Future in Research – il bando attraverso cui la
Regione Puglia sostiene e orienta la ricerca pubblica in funzione della Smart Puglia 2020,
la strategia di specializzazione intelligente che coniuga innovazione, formazione,
sostenibilità e inclusione – cui dovrà far seguito la seconda fase, in capo alle Università, di
attivazione delle procedure concorsuali per l’assunzione di ricercatori con contratti a
tempo determinato di tre anni (di tipo a)), a seguito di apposita convenzione con la
Regione Puglia.
Interviene sull’argomento il prof. Dell’Atti, il quale evidenzia le criticità dell’iniziativa
de qua, sviluppatasi secondo un processo gestito dall’ARTI di cui non si conoscono criteri,
referee e modalità di definizione della graduatoria e che ha prodotto risultati in alcuni casi
sorprendenti, come con riferimento al Dipartimento di studi aziendali e giusprivatistici, che
ha visto assegnarsi un posto di ricercatore per un SSD del ramo della Chimica (CHIM/12),
totalmente assente nel Dipartimento in questione, sottolineando l’esigenza di una richiesta
di chiarimenti in merito, con assegnazione al proprio Dipartimento di un posto su SSD
compatibile con le relative linee di ricerca.
Il Rettore fornisce ulteriori chiarimenti in merito, precisando come la predetta
iniziativa sia fondata su di un modello di assegnazione delle risorse in base a valutazione
di progetti e, nel riferire come, ad esempio, l’Università di Foggia sia stata destinataria di
n. 6 progetti a valere sul medesimo SSD, sottolinea che non vi sarebbe impedimento
acchè il ricercatore vincitore possa operare nel Dipartimento più consono per ambito di
ricerca.
Intervengono, altresì, il prof. Caivano per associarsi alle perplessità espresse dal
prof. Dell’Atti, sottolineando l’importanza che l’Università di riappropri delle proprie
prerogative in ordine alla determinazione della politica programmatoria, cui la Regione
Puglia dovrebbe attenersi, supportandola finanziariamente, oltre che ravvisando
l’opportunità di verificare la possibilità di uno scorrimento della graduatoria di che trattasi,
fino a ritrovare corrispondenza tra il progetto selezionato e la programmazione dei
Dipartimenti; il prof. Stefanì, il quale ripercorre i tratti salienti dell’iniziativa de qua, che
origina da progetti europei dedicati, svincolati dalla programmazione - tenuto conto che
vengono finanziati progetti e non SSD -, sottolineando l’importanza, nel caso di specie, di
utilizzare i fondi assegnati, mentre per il futuro, di convenire con la Regione Puglia –
15
S.A. 14/20.10.2014/comunic.
soprattutto considerando che, dalle parole dell’Assessore Alba Sasso, vi sarebbero
margini per rendere strutturale tale tipo di intervento – criteri e modalità di destinazione di
fondi per la ricerca emendati da criticità quali quelle evidenziate dal prof. Dell’Atti; il prof.
Di Rienzo, il quale, nel rilevare l’ulteriore criticità relativa alla regola per la quale, dopo
l’assegnazione di due progetti a ciascun Dipartimento, gli ulteriori progetti non vengono
assegnati secondo un principio di scorrimento della graduatoria, ritiene che nella seconda
fase, di competenza dell’Ateneo e finalizzata all’emanazione dei bandi, i Dipartimenti
dovrebbero essere chiamati a pronunciarsi sulla pertinenza dei progetti assegnati; il prof.
Angelini, il quale precisa che era rinvenibile già nel bando il profilo per il quale la Regione
Puglia, con l’iniziativa de qua, volesse promuovere la propria programmazione nella
ricerca, in linea con le scelte strategiche europee di sostegno alla stessa. “La prof.ssa
Otranto evidenzia che il criterio utilizzato per le assegnazioni premiali ai Dipartimenti
dipende da un meccanismo quantitativo, definito dalla numerosità dei progetti presentati
ai Dipartimenti medesimi: un meccanismo, cioè, che prescinde dalle valutazioni ottenute
dai singoli progetti presentati e che produce, come effetto, l’esclusione di progetti molto
ben valutati e ben posizionati nelle rispettive classifiche dipartimentali, ma che scontano la
circostanza di essere “appoggiati” a dipartimenti che hanno ricevuto una quota premiale
bassa. Ella, nel condividere le considerazioni del professor Stefanì in merito
all’opportunità di non perdere detti finanziamenti, auspica che la Regione Puglia in futuro
voglia finanziare iniziative analoghe, e si augura altresì che possano essere reperite
ulteriori risorse da destinarsi al finanziamento dei progetti che, pur essendo stati molto
ben valutati, sono rimasti esclusi dall’attuale meccanismo di finanziamento”.
Il Rettore ringrazia per i numerosi spunti riflessivi emersi sull’argomento e, nel
confermare la derivazione europea dei fondi di che trattasi, per il finanziamento delle
cinque assi della ricerca stabilite dalla programmazione europea e regionale, ma estranee
alla programmazione di Ateneo, sottolinea come allo stato non siano possibili margini di
revisione dei criteri, mentre, in fase di definizione della convenzione verranno evidenziate
le effettive possibilità di questa Università di sviluppare le progettualità assegnate,
sottolineando, infine, che, considerato che la Regione Puglia ha in più circostanze
manifestato l’intenzione di rifinanziare il progetto, potrebbero trovare ascolto le istanze dei
proff. Stefanì e Otranto di revisione dei criteri e di recupero dei progetti idonei ma non
assegnati.
Il Senato Accademico prende nota.
16
S.A. 14/20.10.2014
Il Rettore informa che l'oggetto relativo all'argomento posto con il n. 1) all'ordine del
giorno dell'odierna riunione, deve intendersi modificato come segue:
REGOLAMENTO PER VISITING PROFESSOR, VISITING RESEARCHER E VISITING
FELLOW
17
S.A. 14/20.10.2014/p.1
I. AMMINISTRAZIONE
REGOLAMENTO PER VISITING PROFESSOR, VISITING RESEARCHER E VISITING
FELLOW
Il Rettore, nell’evidenziare l’importanza ed il ruolo delle figure del Visiting Professor,
Visiting Researcher e Visiting Fellow ai fini dello sviluppo culturale e scientifico dell’Ateneo
in ambito internazionale, nel quadro di attuazione degli indirizzi strategici relativi
all’internazionalizzazione, di cui al Piano strategico 2014/2016 ed alla Programmazione
triennale 2013/2015 di questa Università e, pertanto, l’opportunità che l’Ateneo si doti di
uno strumento regolamentare ad hoc nell’ambito de quo, assicurando uniformità di
procedure e certezza delle posizioni giuridiche da attribuire alle suddette figure, nonché
garantirne la massima visibilità istituzionale, apre il dibattito sulla seguente bozza di
Regolamento, predisposta dalla Commissione per l’adeguamento normativo, da Egli
stesso a tal fine incaricata, ed invita il prof. Di Rienzo, in qualità di Coordinatore della
stessa a voler relazionare in merito:
Regolamento per i Visiting Professor, Visiting Researcher e Visiting Fellow
Art. 1 – Finalità
1. Con il presente Regolamento l’Università degli Studi di Bari Aldo Moro, d’ora in
poi denominata “Ateneo”, riconoscendo l’importanza e il ruolo della figura del Visiting
Professor (Visiting Researcher, se non svolge attività didattica) ai fini dello sviluppo
culturale e scientifico dell’Ateneo in ambito internazionale, intende assicurare uniformità di
procedure e certezza delle posizioni giuridiche da attribuire alla figura, nonché garantirne
massima visibilità istituzionale.
2. In particolare, il presente Regolamento disciplina la selezione e la permanenza
presso le strutture didattiche e scientifiche dell’Ateneo, di esperti e studiosi italiani e
stranieri di elevata qualificazione scientifica, appartenenti a istituzioni universitarie, di
ricerca o di alta formazione (non italiane), che anche sulla base di specifici accordi
internazionali stipulati dall’Ateneo, sono chiamati a svolgere nell’Ateneo stesso attività
formativa, anche di tipo seminariale, nell’ambito di un corso di studio e/o attività di ricerca.
3. Il presente Regolamento disciplina inoltre le procedure per la selezione di studiosi
e personalità italiane e straniere in possesso di una elevata qualificazione scientifica
denominati Visiting Fellow, chiamati a collaborare con le strutture didattiche e scientifiche
dell’Ateneo.
4. Secondo le modalità e le condizioni descritte nel presente Regolamento, al
Visiting viene riconosciuto durante la sua permanenza apposito status, inteso come
titolarità di diritti e doveri all’interno dell’Ateneo.
Art. 2 - Delibere di proposta e riconoscimento del titolo di Visiting Professor,
Visiting Researcher
1. Il Consiglio della struttura, dipartimentale (o interdipartimentale o interateneo), o
della Scuola ospitante individua, su proposta del docente di riferimento di cui al
18
S.A. 14/20.10.2014/p.1
successivo comma 2 lett. e), con apposita delibera, gli studiosi/esperti cui attribuire il titolo
di Visiting Professor o Visiting Researcher dell’Ateneo.
2. La delibera deve contenere:
a. l’indicazione dell’accordo/convenzione stipulato/a con l’Ateneo o con la struttura
medesima, laddove esistente;
b. la denominazione dell’Istituzione internazionale a cui eventualmente appartiene lo
studioso;
c. la descrizione della qualificazione scientifica dello studioso proposto attraverso
evidenza del curriculum vitae, delle competenze professionali, delle pubblicazioni e di
ogni altra informazione che assicuri una rappresentazione compiuta del profilo didattico e
scientifico dello studioso;
d. la descrizione della specifica attività che lo studioso dovrà svolgere e il periodo di
permanenza presso l’Ateneo, con precisazione, ove trattasi di attività didattica, della
tipologia di attività formativa da affidare, avendo riguardo anche al calendario
accademico, del relativo settore scientifico disciplinare e, ove trattasi di attività di ricerca,
del progetto di ricerca di riferimento;
e. il nominativo del docente di riferimento, interno al dipartimento;
f. l’impegno della struttura, e/o di eventuali altre strutture che collaborano
all’iniziativa, a farsi carico per intero dell’eventuale rimborso delle spese di viaggio, vitto e
alloggio e dell’eventuale compenso, comprensivo delle ritenute e dei contributi a carico
dell’ente e del percettore
g. l’eventuale richiesta di un contributo finanziario straordinario da parte dell’Ateneo
3. Le proposte di cui al precedente comma vanno inviate al Dipartimento risorse
umane, organizzazione e rapporti con il Servizio nazionale e regionale, Area Docenti. Le
proposte sono valutate da un’apposita commissione nominata con decreto del Rettore su
proposta del Senato Accademico, sentito il Consiglio di Amministrazione limitatamente
alle concessione del contributo finanziario da parte dell’Ateneo.
La commissione è composta da un numero minimo di tre e massimo di cinque
docenti, compreso il Rettore, o un suo delegato, e dal Direttore del Dipartimento che ha
inoltrato la proposta.
4. Il contributo dell’Ateneo può essere assegnato in presenza delle seguenti
condizioni:
a. il Visiting Professor è incaricato di svolgere attività didattica nella misura di
almeno 30 ore, nell’ambito di un insegnamento presente nell’offerta formativa di Ateneo,
e/o nell’ambito delle attività didattiche post laurea (dottorato o specializzazione);
b. in presenza di chiara fama internazionale del docente stesso, accertabile tramite
pubblicazioni e inviti precedenti in altre sedi universitarie rispetto a quella di
appartenenza, e riconoscimenti desumibili dal CV;
c. in presenza di un cofinanziamento da parte del Dipartimento proponente almeno
pari al 30% dell’importo del contributo erogato dall’Ateneo, salvo diversa indicazione
contenuta nel bando di cui al successivo comma 6.
5. Qualora le proposte di cofinanziamento superino le disponibilità di bilancio, la
Commissione di cui al precedente comma 3, esclusi i Direttori di Dipartimento che hanno
inoltrate le proposte, provvederà a definire un ordine di priorità tenendo in considerazione:
a) presenza dell’insegnamento offerto in più percorsi di studio, e/o bacino di utenza
degli studenti;
b) interdisciplinarietà, con l’eventuale coinvolgimento di più di un Dipartimento e la
possibilità di un cofinanziamento multiplo;
c) partecipazione del docente invitato a progetti e attività di ricerca documentabile
con docenti dell’Università degli Studi di Bari Aldo Moro.
19
S.A. 14/20.10.2014/p.1
6. Per l’assegnazione del contributo viene emanato annualmente con decreto
rettorale, di norma entro il mese di dicembre dell’anno solare precedente l’anno
accademico di riferimento, un bando interno, coerentemente con le esigenze didattiche e
scientifiche dell’ateneo e con le disponibilità finanziarie.
7. Verificate le condizioni indicate nel presente Regolamento, il titolo di Visiting
Professor (Visiting Researcher) viene attribuito dal Rettore con proprio provvedimento. Lo
status relativo è riconosciuto per tutta la durata dell’attività da svolgere nell’Ateneo.
Art. 3 - Riconoscimento del titolo di Visiting Fellow
1. La proposta di attribuzione del titolo di Visiting Fellow può essere formulata da
uno o più docenti dell’Ateneo o da un Dipartimento, previa selezione di candidature o
anche con riferimento a specifici progetti. La proposta, indirizzata al Rettore e trasmessa
al Dipartimento Risorse Umane, organizzazione e rapporti con il Servizio sanitario
nazionale e regionale, Area Docenti, di norma almeno due mesi prima dell’arrivo
dell’ospite, dovrà contenere lo specifico programma di cooperazione scientifica e/o
didattica da svolgere, precisandone gli scopi, la durata e la coerenza con gli obiettivi
strategici dell’Ateneo.
2. Il titolo viene attribuito dal Rettore con proprio provvedimento. Lo status relativo è
riconosciuto per tutta la durata dell’attività da svolgere nell’Ateneo.
Art. 4 - Periodo di permanenza presso l’Ateneo
1. In relazione alla tipologia di attività da svolgere, il periodo di permanenza non può
essere inferiore a 30 giorni e non superiore a 24 mesi. Solo nel caso di Visiting Fellow il
periodo di permanenza può essere inferiore a 30 giorni e comunque non inferiore a 15/10
giorni.
2. Il Responsabile della struttura proponente provvederà ad inviare apposita lettera
di invito e a formalizzare successivamente il conferimento dell’incarico nelle forme
previste dal vigente Regolamento di Ateneo sugli incarichi a soggetti esterni e nel rispetto
delle norme per l’ingresso in Italia dei cittadini extracomunitari.
3. Al momento dell’arrivo presso l’Ateneo i Visiting sottoscriveranno un documento
di affiliazione (Affiliation form) che riassume i reciproci impegni e le condizioni della
collaborazione.
4. Della presenza e dell’attività nell’Ateneo del Visiting dovrà essere data adeguata
evidenza e informazione nel sito web dell’Ateneo anche in funzione del ricevimento di
studenti e del contatto con la comunità accademica.
5. Per l’intero periodo di permanenza il responsabile della struttura ospitante dovrà
assicurare al Visiting adeguati spazi e attrezzature per lo svolgimento delle attività a lui
richieste.
6. A fini conoscitivi e valutativi è costituita nell’Amministrazione dell’Ateneo
un’anagrafe dei Visiting contenente tutte le informazioni ed i risultati delle attività svolte.
7. Entro tre mesi dalla conclusione del periodo di permanenza, il Direttore ndella
struttura ospitante farà pervenire al Dipartimento risorse umane, organizzazione e rapporti
con il Servizio sanitario nazionale e regionale, Area Docenti una relazione sulle attività
didattiche, seminariali e di ricerca svolte dal Visiting.
Art. 5 - Diritti e Obblighi connessi al titolo
1. Il Visiting è tenuto a svolgere le sue attività didattiche e di ricerca secondo il
programma didattico e/o di ricerca concordato con la struttura ospitante e ad attenersi alle
disposizioni interne in tema di sicurezza dei posti di lavoro e delle banche dati, del Codice
Etico e di organizzazione amministrativa e contabile.
20
S.A. 14/20.10.2014/p.1
Al termine del periodo di permanenza, il Visiting presenta alla struttura ospitante
congiuntamente al docente di riferimento una relazione sulle attività svolte e sulle ricerche
compiute.
2. Il Visiting può partecipare, con solo voto consultivo, alle sedute del consiglio della
struttura ospitante per il periodo di permanenza. Può inoltre far parte delle commissioni di
esame di profitto e di esame finale per il conseguimento del titolo di laurea.
3. Durante il periodo di permanenza, al Visiting saranno garantiti:
a. una postazione di lavoro all’interno della struttura ospitante;
b. una copertura assicurativa per infortuni;
c.
assistenza
e
supporto
informativo
da
parte
degli
uffici
dell’Amministrazione dell’Ateneo ai fini delle procedure di permesso di soggiorno;
d. l’accesso alle risorse informatiche di Ateneo;
e. l’accesso alle biblioteche dell’Ateneo;
f. tariffe agevolate per i servizi di mensa e residenzialità offerti dagli enti regionali
competenti.
Art. 6 - Disposizioni finali
1. In deroga alla procedura prevista all’art. 2 del presente Regolamento, il titolo di
Visiting Researcher potrà essere attribuito, tramite decreto del Rettore, a esperti e studiosi
italiani e stranieri di elevata qualificazione scientifica, sulla base di convenzioni con Enti e
Istituzioni pubblici e privati che siano state stipulate anche con il fine di promuovere lo
scambio di ricercatori e studiosi fra le parti. Il Visiting Researcher potrà utilizzare strutture
e servizi dell'Università secondo quanto definito dalla convenzione e nei limiti di quanto
previsto dal presente Regolamento. Nell’ambito delle predette convenzioni, potrà inoltre
essere attribuito il titolo di Visiting Professor, tramite Decreto del Rettore, a esperti e
studiosi italiani e stranieri di elevata qualificazione scientifica, che svolgano seminari o
conferenze presso l’Università.
2. Ai sensi di quanto previsto dagli artt. 3 e 5 del “Regolamento per il conferimento
di incarichi di insegnamento e didattica integrativa per affidamento o per contratti ai sensi
dell’art. 23 della legge 240/2010 e s.m.i., di cui al D.R. 23.1.2013. n. 285, al fine di favorire
l’internazionalizzazione dell’offerta formativa, gli incarichi di insegnamento ai Visiting
Professor possono essere attribuiti anche tramite conferimento diretto da parte del
Rettore, su proposta della struttura didattica competente, qualora il compenso previsto
rientri nei parametri deliberati dal Consiglio di Amministrazione ai sensi dell’art. 23,
comma 2, della legge 240/10 o l’incarico venga svolto a titolo gratuito.
3. Per tutti gli aspetti non disciplinati dal presente Regolamento si applicano le
disposizioni legislative, statutarie e regolamentari vigenti.””
Il prof. Di Rienzo illustra nel dettaglio il surriportato testo regolamentare e, nel
rappresentarne la logica redazionale seguita dalla Commissione, nel senso di
istituzionalizzare un modus procedendi di tipo programmatorio nella materia de qua, si
sofferma sui passaggi problematici, che si è ritenuto opportuno rimettere alla valutazione
di questo Consesso, concernenti:
−
l’eventuale riconoscimento di un ruolo propositivo della Scuola nell’avvio del
procedimento di riconoscimento dei titoli di che trattasi, nell’art. 2, comma 1 del testo
in esame;
21
S.A. 14/20.10.2014/p.1
−
l’espressione in termini di CFU anziché di ore dell’impegno didattico minimo cui
incaricare il Visiting Professor, ai sensi dell’art. 2, comma 4, lett. a) del medesimo
testo;
−
il periodo minimo di permanenza del Visiting Fellow, ai sensi dell’art. 4, comma 1.
Al termine dell’illustrazione del prof. Di Rienzo, il Rettore, nel ribadire l’importanza
del Regolamento in oggetto, anche come strumento di censimento delle operazioni di
incoming e delle relative attività, che al momento, pur frequenti, non sono adeguatamente
pubblicizzate - richiamando a tal riguardo la previsione regolamentare circa l’istituzione di
un’anagrafe dei Visiting -, invita il Senato Accademico a pronunciarsi in merito.
Si svolge sull’argomento un ampio dibattito, nel corso del quale il prof. Stefanì
concorda circa l’importanza del Regolamento de quo, che dà riconoscimento ad una
istanza di respiro internazionale; il ProRettore sottolinea l’importanza di assicurare una
forma organizzata di ospitalità agli esperti e studiosi in entrata; la prof.ssa Da Molin
plaude il Regolamento nell’ottica dell’internazionalizzazione, esprimendo l’auspicio acché
venga rifinanziato il cap. di bilancio della Cooperazione universitaria internazionale,
azzerato negli ultimi due anni, garantendo ai Dipartimenti più deboli di poter accedere a
contributi di Ateneo dedicati nell’ambito de quo; il Rettore raccoglie l’auspicio espresso
dalla prof.ssa Da Molin, nel convincimento dell’importanza di destinare risorse
all’internazionalizzazione, anche attraverso finanziamenti esterni drenabili dall’attivazione
di virtuosi processi collaborativi (ad esempio con la Regione Puglia e Confindustria), oltre
che dalla promozione di processi di fund raising, ricordando, tra l’altro, la recente
donazione che ha visto beneficiaria questa Università; il prof. Altomare si associa alle
considerazioni espresse dalla prof.ssa Da Molin e nell’auspicare, ulteriormente, che si
possa addivenire ad allentare il vincolo del cofinanziamento da parte dei Dipartimenti,
previsto dal regolamento in esame, che preclude ai Dipartimenti più piccoli e che non
dispongono di finanziamenti esterni di attivare il percorso di incoming di che trattasi,
chiede ulteriori chiarimenti sul significato da attribuire all’espressione “studiosi … di
elevata qualificazione scientifica”, utilizzata in più punti del testo de quo, nel senso se sia
necessario attenersi alla definizione dettata dall’ANVUR, ovvero, come ritiene più
opportuno, di rimettere ai Dipartimenti la relativa valutazione; la prof.ssa Jacquet,
nell’esprimere apprezzamento per il lavoro della Commissione, esprime perplessità in
merito alla disciplina concernente la commissione di valutazione delle proposte, di cui
all’art. 2, comma 3 del testo in esame, richiedendone una maggiore chiarezza, mentre
sottolinea l’importanza di attivare sul sito web una forma di calendarizzazione aggiornata
22
S.A. 14/20.10.2014/p.1
delle operazioni di visiting, in modo da favorirne l’organizzazione in sinergia tra i
Dipartimenti; il prof. Dell’Atti esprime perplessità circa l’espressione “di chiara fama
internazionale”, di cui all’art. 2, comma 4, lett. b); la prof.ssa Serio, nell’esprimere
perplessità in ordine alla scelta di indicare in ore, anziché in CFU, l’impegno didattico
minimo cui incaricare il Visiting Professor, ai sensi dell’art. 2, comma 4, lett. a), tenuto
conto che a n. 1 CFU è assegnato un monte ore differente a seconda delle specificità dei
corsi di studio, si esprime in senso contrario al coinvolgimento della Scuola nel
procedimento di che trattasi, la quale potrebbe, eventualmente, rendere un parere ove
richiesto dal Dipartimento interessato; il prof. Stefanì replica al primo aspetto sollevato
dalla prof.ssa Serio, confermando l’opportunità di adottare il criterio parametrale in ore, in
ossequio alla dinamica della scheda SUA CdS;
Viene, quindi, data lettura dei singoli articoli regolamentari, per i quali vengono
formulate ed accolte le seguenti proposte emendative:
−
in accoglimento dei rilievi esposti dai proff. Altomare e Dell’Atti, di sostituire dove nel
testo è scritto “…di elevata qualificazione scientifica” con l’espressione “…di
riconosciuta
qualificazione
scientifica”,
nonché
le
parole
“di
chiara
fama
internazionale”, di cui all’art. 2, comma 4, lett. b) con la dicitura “di riconosciuta
qualificazione scientifica di rilievo internazionale”;
−
di cassare l’espressione “o della Scuola” nell’art. 2, comma 1;
−
di indicare, per ragioni di competenza, il Dipartimento Amministrativo per la Ricerca, la
Didattica
e
le
Relazioni
esterne
anziché
il
Dipartimento
Risorse
Umane,
Organizzazione e Rapporti con il SSN e R, quale Ufficio al quale trasmettere le
proposte, riformulando come segue le espressioni contenute nell’art. 2, comma 3 “Le
proposte di cui al precedente comma vanno indirizzate al Rettore e trasmesse al
Dipartimento Amministrativo per la Ricerca, la Didattica e le Relazioni esterne” e
nell’art. 3, comma 1 “…La proposta, indirizzata al Rettore e trasmessa al Dipartimento
Amministrativo per la Ricerca, la Didattica e le Relazioni esterne…”;
−
in considerazione dei rilievi sopra espressi dalla prof.ssa Jacquet, di non appesantire
la composizione della commissione di valutazione delle proposte, riscrivendo l’art. 2,
comma 3, secondo periodo, come “Le proposte sono valutate da un’apposita
commissione nominata con decreto del Rettore e composta da tre docenti,...” con
conseguente cassazione dell’intero capoverso del comma 3 e dell’inciso “…esclusi i
Direttori di Dipartimento che hanno inoltrate le proposte…” nel comma 5 del
medesimo articolo;
23
S.A. 14/20.10.2014/p.1
−
di cassare, nell’ottica dell’ampliamento delle attività didattiche post laurea attribuibili al
Visiting Professor, quanto riportato tra parentesi nell’art. 2, comma 4, lett. a) del testo
in esame;
−
su proposta del prof. Fracassi, di adottare nell’art. 2, comma 4, lett. b) l’espressione
“…e/o inviti…” e di riscrivere la lett. c) del medesimo comma come segue
“L’eventuale contributo dell’Ateneo prevede una quota di cofinanziamento da
parte del Dipartimento proponente almeno pari al 30% dell’importo del contributo
erogato dall’Ateneo, salvo diversa indicazione contenuta nel bando di cui al
successivo comma 6.”
−
su proposta del prof. Toma, per coerenza con la rubrica dell’art. 2, di intitolare l’art. 3
“Proposta e riconoscimento del titolo di Visiting Fellow”, mentre non trova
accoglimento la proposta del medesimo docente di fissare un termine entro il quale il
Visiting deve presentare una relazione sulle attività svolte e sulle ricerche compiute, ai
sensi dell’art. 5, comma 1;
−
su proposta del Rettore, di indicare in un periodo non inferiore a “7 giorni” la
permanenza del Visiting Fellow, ai sensi dell’art. 4, comma 1, nonché di integrare l’art.
4, comma 6 come segue “A fini conoscitivi e valutativi è costituita nell’Amministrazione
dell’Ateneo un’anagrafe dei Visiting, pubblicata sul sito web dell’Ateneo,…”.
Al termine del dibattito, il Rettore pone in votazione il testo del Regolamento per
Visiting Professor, Visiting Researcher e Visiting Fellow, come emendato nel corso del
dibattito.
Il Senato Accademico, all’unanimità,
RICONOSCIUTA
l’importanza ed il ruolo delle figure del Visiting Professor, Visiting
Researcher e Visiting Fellow ai fini dello sviluppo culturale e
scientifico dell’Ateneo in ambito internazionale, nel quadro di
attuazione
degli
indirizzi
strategici
relativi
all’internazionalizzazione, di cui al Piano strategico 2014/2016 ed
alla Programmazione triennale 2013/2015 di questa Università;
RAVVISATA
pertanto, l’opportunità che l’Ateneo si doti di uno strumento
regolamentare ad hoc nell’ambito de quo, assicurando uniformità
di procedure e certezza delle posizioni giuridiche da attribuire alle
suddette
figure,
nonché
istituzionale;
24
garantirne
la
massima
visibilità
S.A. 14/20.10.2014/p.1
VISTA
la bozza del Regolamento per i Visiting Professor, Visiting
Researcher e Visiting Fellow, predisposta dalla Commissione per
l’adeguamento normativo, incaricata, a tal fine, dal Rettore;
VISTO
il Regolamento per il conferimento di incarichi di insegnamento e
didattica integrativa per affidamento o per contratti ai sensi dell’art.
23 della legge 240/2010 e s.m.i;
UDITA
l’illustrazione del Coordinatore della suddetta Convenzione, prof.
Di Rienzo;
SENTITI
l’orientamento emerso nel corso del dibattito e le proposte
emendative al testo regolamentare ivi formulate,
CONDIVISO
l’auspicio espresso dalla prof.ssa Da Molin acchè venga
rifinanziato il cap. di bilancio della Cooperazione universitaria
internazionale, azzerato negli ultimi due anni, anche attraverso
finanziamenti esterni drenabili dall’attivazione di virtuosi processi
collaborativi (ad esempio con la Regione Puglia e Confindustria),
DELIBERA
di adottare il Regolamento per Visiting Professor, Visiting Researcher e Visiting Fellow,
nella formulazione di seguito riportata:
““Regolamento per Visiting Professor, Visiting Researcher e Visiting Fellow
Art. 1 – Finalità
1. Con il presente Regolamento l’Università degli Studi di Bari Aldo Moro, d’ora in poi
denominata “Ateneo”, riconoscendo l’importanza e il ruolo della figura del Visiting
Professor (Visiting Researcher, se non svolge attività didattica) ai fini dello sviluppo
culturale e scientifico dell’Ateneo in ambito internazionale, intende assicurare uniformità di
procedure e certezza delle posizioni giuridiche da attribuire alla figura, nonché garantirne
massima visibilità istituzionale.
2. In particolare, il presente Regolamento disciplina la selezione e la permanenza presso
le strutture didattiche e scientifiche dell’Ateneo, di esperti e studiosi italiani e stranieri di
riconosciuta qualificazione scientifica, appartenenti a istituzioni universitarie, di ricerca o
di alta formazione (non italiane), che anche sulla base di specifici accordi internazionali
stipulati dall’Ateneo, sono chiamati a svolgere nell’Ateneo stesso attività formativa, anche
di tipo seminariale, nell’ambito di un corso di studio e/o attività di ricerca.
3. Il presente Regolamento disciplina inoltre le procedure per la selezione di studiosi e
personalità italiane e straniere in possesso di una riconosciuta qualificazione scientifica
denominati Visiting Fellow, chiamati a collaborare con le strutture didattiche e scientifiche
dell’Ateneo.
4. Secondo le modalità e le condizioni descritte nel presente Regolamento, al Visiting
viene riconosciuto durante la sua permanenza apposito status, inteso come titolarità di
diritti e doveri all’interno dell’Ateneo.
25
S.A. 14/20.10.2014/p.1
Art. 2 - Delibere di proposta e riconoscimento del titolo di Visiting Professor,
Visiting Researcher
1. Il Consiglio della struttura dipartimentale (o interdipartimentale o interateneo) ospitante
individua, su proposta del docente di riferimento di cui al successivo comma 2 lett. e), con
apposita delibera, gli studiosi/esperti cui attribuire il titolo di Visiting Professor o Visiting
Researcher dell’Ateneo.
2. La delibera deve contenere:
a. l’indicazione dell’accordo/convenzione stipulato/a con l’Ateneo o con la struttura
medesima, laddove esistente;
b. la denominazione dell’Istituzione internazionale a cui eventualmente appartiene lo
studioso;
c. la descrizione della qualificazione scientifica dello studioso proposto attraverso
evidenza del curriculum vitae, delle competenze professionali, delle pubblicazioni e di
ogni altra informazione che assicuri una rappresentazione compiuta del profilo
didattico e scientifico dello studioso;
d. la descrizione della specifica attività che lo studioso dovrà svolgere e il periodo di
permanenza presso l’Ateneo, con precisazione, ove trattasi di attività didattica, della
tipologia di attività formativa da affidare, avendo riguardo anche al calendario
accademico, del relativo settore scientifico disciplinare e, ove trattasi di attività di
ricerca, del progetto di ricerca di riferimento;
e. il nominativo del docente di riferimento, interno al dipartimento;
f. l’impegno della struttura, e/o di eventuali altre strutture che collaborano all’iniziativa, a
farsi carico per intero dell’eventuale rimborso delle spese di viaggio, vitto e alloggio e
dell’eventuale compenso, comprensivo delle ritenute e dei contributi a carico dell’ente
e del percettore;
g. l’eventuale richiesta di un contributo finanziario straordinario da parte dell’Ateneo.
3. Le proposte di cui al precedente comma vanno indirizzate al Rettore e trasmesse al
Dipartimento Amministrativo per la Ricerca, la Didattica e le Relazioni esterne. Le
proposte sono valutate da un’apposita commissione nominata con decreto del Rettore e
composta da tre docenti, su proposta del Senato Accademico, sentito il Consiglio di
Amministrazione limitatamente alle concessione del contributo finanziario da parte
dell’Ateneo.
4. Il contributo dell’Ateneo può essere assegnato in presenza delle seguenti condizioni:
a. il Visiting Professor è incaricato di svolgere attività didattica nella misura di almeno 30
ore, nell’ambito di un insegnamento presente nell’offerta formativa di Ateneo, e/o
nell’ambito delle attività didattiche post laurea;
b. in presenza di riconosciuta qualificazione scientifica di rilievo internazionale del
docente stesso, accertabile tramite pubblicazioni e/o inviti precedenti in altre sedi
universitarie rispetto a quella di appartenenza, e riconoscimenti desumibili dal CV;
L’eventuale contributo dell’Ateneo prevede una quota di cofinanziamento da parte
del Dipartimento proponente almeno pari al 30% dell’importo del contributo erogato
dall’Ateneo, salvo diversa indicazione contenuta nel bando di cui al successivo comma 6.
5. Qualora le proposte di cofinanziamento superino le disponibilità di bilancio, la
Commissione di cui al precedente comma 3 provvederà a definire un ordine di priorità
tenendo in considerazione:
a. presenza dell’insegnamento offerto in più percorsi di studio, e/o bacino di utenza degli
studenti;
b. interdisciplinarietà, con l’eventuale coinvolgimento di più di un Dipartimento e la
possibilità di un cofinanziamento multiplo;
c. partecipazione del docente invitato a progetti e attività di ricerca documentabile con
docenti dell’Università degli Studi di Bari Aldo Moro.
26
S.A. 14/20.10.2014/p.1
6. Per l’assegnazione del contributo viene emanato annualmente con decreto rettorale, di
norma entro il mese di dicembre dell’anno solare precedente l’anno accademico di
riferimento, un bando interno, coerentemente con le esigenze didattiche e scientifiche
dell’Ateneo e con le disponibilità finanziarie.
7. Verificate le condizioni indicate nel presente Regolamento, il titolo di Visiting Professor
(Visiting Researcher) viene attribuito dal Rettore con proprio provvedimento. Lo status
relativo è riconosciuto per tutta la durata dell’attività da svolgere nell’Ateneo.
Art. 3 – Proposta e riconoscimento del titolo di Visiting Fellow
1. La proposta di attribuzione del titolo di Visiting Fellow può essere formulata da uno o
più docenti dell’Ateneo o da un Dipartimento, previa selezione di candidature o anche con
riferimento a specifici progetti. La proposta, indirizzata al Rettore e trasmessa al
Dipartimento Amministrativo per la Ricerca, la Didattica e le Relazioni esterne, di
norma almeno due mesi prima dell’arrivo dell’ospite, dovrà contenere lo specifico
programma di cooperazione scientifica e/o didattica da svolgere, precisandone gli scopi,
la durata e la coerenza con gli obiettivi strategici dell’Ateneo.
2. Il titolo viene attribuito dal Rettore con proprio provvedimento. Lo status relativo è
riconosciuto per tutta la durata dell’attività da svolgere nell’Ateneo.
Art. 4 - Periodo di permanenza presso l’Ateneo
1. In relazione alla tipologia di attività da svolgere, il periodo di permanenza non può
essere inferiore a 30 giorni e non superiore a 24 mesi. Solo nel caso di Visiting Fellow il
periodo di permanenza può essere inferiore a 30 giorni e comunque non inferiore a 7
giorni.
2. Il Responsabile della struttura proponente provvederà ad inviare apposita lettera di
invito e a formalizzare successivamente il conferimento dell’incarico nelle forme previste
dal vigente Regolamento di Ateneo sugli incarichi a soggetti esterni e nel rispetto delle
norme per l’ingresso in Italia dei cittadini extracomunitari.
3. Al momento dell’arrivo presso l’Ateneo i Visiting sottoscriveranno un documento di
affiliazione (Affiliation form) che riassume i reciproci impegni e le condizioni della
collaborazione.
4. Della presenza e dell’attività nell’Ateneo del Visiting dovrà essere data adeguata
evidenza e informazione nel sito web dell’Ateneo anche in funzione del ricevimento di
studenti e del contatto con la comunità accademica.
5. Per l’intero periodo di permanenza il responsabile della struttura ospitante dovrà
assicurare al Visiting adeguati spazi e attrezzature per lo svolgimento delle attività a lui
richieste.
6. A fini conoscitivi e valutativi è costituita nell’Amministrazione dell’Ateneo un’anagrafe
dei Visiting, pubblicata sul sito web dell’Ateneo, contenente tutte le informazioni ed i
risultati delle attività svolte.
7. Entro tre mesi dalla conclusione del periodo di permanenza, il Direttore della struttura
ospitante farà pervenire al Dipartimento Amministrativo per la Ricerca, la Didattica e le
Relazioni esterne una relazione sulle attività didattiche, seminariali e di ricerca svolte dal
Visiting.
Art. 5 - Diritti e Obblighi connessi al titolo
1. Il Visiting è tenuto a svolgere le sue attività didattiche e di ricerca secondo il programma
didattico e/o di ricerca concordato con la struttura ospitante e ad attenersi alle disposizioni
interne in tema di sicurezza dei posti di lavoro e delle banche dati, del Codice Etico e di
organizzazione amministrativa e contabile.
27
S.A. 14/20.10.2014/p.1
Al termine del periodo di permanenza, il Visiting presenta alla struttura ospitante
congiuntamente al docente di riferimento una relazione sulle attività svolte e sulle ricerche
compiute.
2. Il Visiting può partecipare, con solo voto consultivo, alle sedute del Consiglio della
struttura ospitante per il periodo di permanenza. Può inoltre far parte delle commissioni di
esame di profitto e di esame finale per il conseguimento del titolo di laurea.
3. Durante il periodo di permanenza, al Visiting saranno garantiti:
a. una postazione di lavoro all’interno della struttura ospitante;
b. una copertura assicurativa per infortuni;
c. assistenza e supporto informativo da parte degli uffici dell’Amministrazione dell’Ateneo
ai fini delle procedure di permesso di soggiorno;
d. l’accesso alle risorse informatiche di Ateneo;
e. l’accesso alle biblioteche dell’Ateneo;
f. tariffe agevolate per i servizi di mensa e residenzialità offerti dagli enti regionali
competenti.
Art. 6 - Disposizioni finali
1. In deroga alla procedura prevista all’art. 2 del presente Regolamento, il titolo di Visiting
Researcher potrà essere attribuito, tramite decreto del Rettore, a esperti e studiosi italiani
e stranieri di riconosciuta qualificazione scientifica, sulla base di convenzioni con Enti e
Istituzioni pubblici e privati che siano state stipulate anche con il fine di promuovere lo
scambio di ricercatori e studiosi fra le parti. Il Visiting Researcher potrà utilizzare strutture
e servizi dell'Università secondo quanto definito dalla convenzione e nei limiti di quanto
previsto dal presente Regolamento. Nell’ambito delle predette convenzioni, potrà inoltre
essere attribuito il titolo di Visiting Professor, tramite decreto del Rettore, a esperti e
studiosi italiani e stranieri di riconosciuta qualificazione scientifica, che svolgano
seminari o conferenze presso l’Università.
2. Ai sensi di quanto previsto dagli artt. 3 e 5 del “Regolamento per il conferimento di
incarichi di insegnamento e didattica integrativa per affidamento o per contratti ai sensi
dell’art. 23 della legge 240/2010 e s.m.i., di cui al D.R. 23.01.2013. n. 285, al fine di
favorire l’internazionalizzazione dell’offerta formativa, gli incarichi di insegnamento ai
Visiting Professor possono essere attribuiti anche tramite conferimento diretto da parte del
Rettore, su proposta della struttura didattica competente, qualora il compenso previsto
rientri nei parametri deliberati dal Consiglio di Amministrazione ai sensi dell’art. 23,
comma 2, della legge 240/10 o l’incarico venga svolto a titolo gratuito.
3. Per tutti gli aspetti non disciplinati dal presente Regolamento si applicano le
disposizioni legislative, statutarie e regolamentari vigenti.””
Il presente dispositivo è approvato seduta stante ed è, pertanto, immediatamente
esecutivo.
28
S.A. 14/20.10.2014/p.2
I. AMMINISTRAZIONE
REGOLAMENTO DI ATENEO IN MATERIA DI SICUREZZA E DI SALUTE NEI LUOGHI
DI LAVORO
Il Rettore sottopone all’attenzione del Consesso il seguente resoconto dei lavori del
tavolo tecnico per la redazione della bozza del Regolamento in oggetto, predisposto dal
Dipartimento Affari Generali, Tecnico e per la sicurezza:
““Per quanto concerne la redazione del Regolamento di cui all’oggetto, l’Ufficio fa
presente che i lavori di revisione della bozza del predetto Regolamento, da parte dei
componenti del Tavolo tecnico appositamente costituito, sono in corso, e che è prevista
per il g. 20 p.v. la riunione probabilmente conclusiva dello stesso tavolo, per la stesura
della bozza definitiva del Regolamento in questione.””
Egli, quindi, nel far presente che è di prossima discussione in sede CRUI lo schema
tipo di regolamento nella materia di che trattasi, segnala l’urgenza di addivenire
all’emanazione del Regolamento de quo - considerata, tra l’altro, la sempre più frequente
cadenza delle visite ispettive presso questo Ateneo – del quale sono stati sciolti alcuni
nodi problematici, mentre rimane prioritaria la necessità di destinare alla sicurezza risorse
dedicate.
Egli, pertanto, propone di rinviare l’esame dell’argomento alla prossima riunione,
con la precisazione che, considerata la rappresentata urgenza, lo stesso non potrà più
essere rinviato e sarà discusso anche a prescindere dalla conclusione dei lavori del
suddetto tavolo.
Il Senato Accademico, unanime, approva.
29
S.A. 14/20.10.2014/p.3A
I. AMMINISTRAZIONE
ELEZIONI
RAPPRESENTANZE
STUDENTESCHE
–
BIENNIO
ACCADEMICO
2014/2016 E BIENNIO SOLARE 2015/2016: ADEMPIMENTI - NOMINA PRESIDENTE
COMMISSIONE ELETTORALE ORGANIZZATIVA
Il Rettore apre il dibattito sulla seguente relazione predisposta dal Dipartimento
Risorse Umane, Organizzazione e Rapporti con il SSN e R – Area Servizi Generali –
Settore Servizi istituzionali:
““L’Ufficio rammenta che questo Consesso, nella riunione del 01.10.2014, con
riferimento all’argomento di cui all’oggetto, ha deliberato, tra l’altro, di fissare al 10 ed 11
dicembre pp.vv. le operazioni di voto per il rinnovo delle rappresentanze studentesche nel
Senato Accademico, nel Nucleo di Valutazione, nel Consiglio di Amministrazione
dell’ADISU – Puglia, nel Comitato per lo Sport Universitario, nei Consigli di Dipartimento,
nei Consigli di Corso di studio/classe/interclasse e nel Consiglio della Scuola di Medicina
per il biennio accademico 2014/2016, nonché nel Consiglio di Amministrazione per il
biennio solare 2015/2016.
Ciò premesso, l’Ufficio fa presente che l’art. 21 del Regolamento elettorale ex art.
78, comma 10 dello Statuto di Ateneo, di cui al D.R. n. 5293 del 02.11.2012, prevede,
per le elezioni che riguardino la componente studentesca, la costituzione di una
Commissione Elettorale Organizzativa, con i compiti di fissare le modalità di svolgimento
della propaganda elettorale, l’assegnazione degli spazi per la propaganda stessa e l’uso
delle aule per le assemblee nonché di sovrintendere all’ordine pubblico durante lo
svolgimento delle operazioni elettorali al di fuori dei seggi e nell’ambito dell’Università.
Ai sensi della suddetta norma, la Commissione Elettorale Organizzativa è costituita
con provvedimento del Rettore ed è composta da un Presidente nominato dal Senato
Accademico, da un docente rappresentante di ciascun Dipartimento e da due
rappresentanti per ciascuna lista.
L’Ufficio rappresenta, quindi, l’esigenza che il Senato Accademico provveda a
nominare il Presidente della Commissione in parola.””
Egli, quindi, nel proporre la prof.ssa Irene Canfora quale Presidente della
Commissione Elettorale Organizzativa, da costituirsi per le suddette elezioni, invita il
Senato Accademico a pronunciarsi in merito
Il Senato Accademico, all’unanimità,
VISTA
la propria delibera, assunta nella riunione del 01.10.2014, con la
quale sono state fissate al 10 ed 11 dicembre 2014 le operazioni
di voto per il rinnovo, tra l’altro, delle rappresentanze studentesche
nel Senato Accademico, nel Nucleo di Valutazione, nel Consiglio
di Amministrazione dell’ADISU – Puglia, nel Comitato per lo Sport
Universitario, nei Consigli di Dipartimento, nei Consigli di Corso di
studio/classe/interclasse e nei Consigli delle Scuole di Medicina e
30
S.A. 14/20.10.2014/p.3A
di Scienze e Tecnologie, per il biennio accademico 2014/2016,
nonché nel Consiglio di Amministrazione per il biennio solare
2015/2016;
VISTO
l’art. 21 del Regolamento elettorale ex art. 78, comma 10 dello
Statuto di Ateneo, di cui al D.R. n. 5293 del 02.11.2012, ed in
particolare il comma 1, che dispone che “Ai fini delle elezioni della
componente
studentesca,…,
è
costituita
la
Commissione
Elettorale Organizzativa composta da un Presidente nominato dal
Senato Accademico, da un docente rappresentante di ciascun
Dipartimento e da due rappresentanti per ciascuna lista.”;
CONDIVISA
la proposta del Rettore in ordine al nominativo del Presidente della
Commissione Elettorale Organizzativa, da costituirsi per le
suddette elezioni,
DELIBERA
di nominare la prof.ssa Irene Canfora quale Presidente della Commissione Elettorale
Organizzativa, da costituirsi per le elezioni di cui in premessa.
Il presente dispositivo è approvato seduta stante ed è, pertanto, immediatamente
esecutivo.
31
S.A. 14/20.10.2014/p.3C
I. AMMINISTRAZIONE
ELEZIONI
RAPPRESENTANZE
STUDENTESCHE
–
BIENNIO
ACCADEMICO
2014/2016 E BIENNIO SOLARE 2015/2016: PROBLEMATICHE
Il Rettore, nel ricordare che questo Consesso, nella riunione del 01.10.2014,
deliberando in ordine alle elezioni in oggetto, incaricò la Commissione per l’adeguamento
normativo “dell’approfondimento della problematica di cui alla … nota prot. n. 66746 del
30.09.2014, a firma dell’Associazione Link-UDUBARI, acquisendo in merito il parere del
Consiglio degli studenti, nonché della verifica di legittimità della proposta dei proff.
Crescenzo ed Angelini in ordine alla prorogatio, fino al 31.12.2014, dell’attuale
componente studentesca nelle Commissioni paritetiche docenti-studenti, limitatamente
alle funzioni correlate alla redazione del rapporto di riesame, riferendone gli esiti in tempo
utile per la prossima riunione del Senato Accademico”, invita il prof. Di Rienzo, in qualità
di Coordinatore della suddetta Commissione, a voler relazionare in merito.
Il prof. Di Rienzo riferisce di non aver potuto convocare la Commissione in tempo
utile per l’odierna riunione, considerato, tra l’altro, che il Consiglio degli studenti si è
pronunciato solamente in data 13.10.2014, comunicando di poterla convocare, per
l’approfondimento delle succitate questioni, per il giorno 17.10 p.v., avvalendosi
dell’interlocuzione
con
i
competenti
Uffici
del
Dipartimento
Risorse
Umane,
Organizzazione e Rapporti con il SSN e R.
Interviene il senatore Delmedico, per proporre di applicare il regime di prorogatio
fino al 31.12.2014 anche all’attuale componente studentesca nel Senato Accademico,
oltre che per sottoporre all’attenzione del Consesso la “proposta per presentazione liste
elettorali per corsi di laurea a numero chiuso con graduatoria”, emendativa al deliberato
del 01.10.2014 in parte qua - di cui alla nota pervenuta in data 13.10.2014, da parte dei
rappresentanti degli studenti nel Senato Accademico, sigg. P.P. Delmedico, E. Nuzzaci e
V. Ardito, già posta a disposizione dei presenti – evidenziando, comunque, la ristrettezza
dei tempi a disposizione per le deliberazioni da assumersi nella materia de qua.
Il Rettore, quindi, preso atto di quanto riferito dal prof. Di Rienzo, nonché di quanto
emerso nel corso del dibattito, considerata l’urgenza di deliberare in ordine alle suddette
problematiche, ai fini dell’avvio delle procedure elettorali di che trattasi, propone un
aggiornamento dell’odierna seduta, che si conviene di fissare per il giorno 20.10.2014.
32
S.A. 14/20.10.2014/p.3C
Egli, pertanto, propone di rinviare ogni determinazione in ordine alle surriportate
problematiche alla predetta riunione di aggiornamento, con invito alla Commissione per
l’adeguamento normativo, ad approfondire, nella comunicata riunione del 17.10.2014, e
avvalendosi dell’interlocuzione con i competenti Uffici del Dipartimento Risorse Umane,
Organizzazione e Rapporti con il SSN e R, anche la proposta formulata dal sig.
Delmedico in ordine alla possibilità di applicare il regime di prorogatio fino al 31.12.2014
all’attuale componente studentesca nel Senato Accademico.
Il Senato Accademico, all’unanimità,
VISTA
la propria delibera del 01.10.2014, con la quale, tra l’altro, si è
dato incarico alla Commissione per l’adeguamento normativo
“dell’approfondimento della problematica di cui alla … nota prot. n.
66746 del 30.09.2014, a firma dell’Associazione Link-UDUBARI,
acquisendo in merito il parere del Consiglio degli studenti, nonché
della verifica di legittimità della proposta dei proff. Crescenzo ed
Angelini in ordine alla prorogatio, fino al 31.12.2014, dell’attuale
componente studentesca nelle Commissioni paritetiche docentistudenti, limitatamente alle funzioni correlate alla redazione del
rapporto di riesame, riferendone gli esiti in tempo utile per la
prossima riunione del Senato Accademico”;
VISTA
la nota, pervenuta in data 13.10.2014, da parte dei rappresentanti
degli studenti nel Senato Accademico, sigg. P.P. Delmedico, E.
Nuzzaci e V. Ardito, concernente “proposta per presentazione liste
elettorali per corsi di laurea a numero chiuso con graduatoria”;
PRESO ATTO
di quanto riferito dal Coordinatore della suddetta Commissione,
prof. Di Rienzo, circa l’impossibilità di convocare la stessa in
tempo utile per l’odierna riunione, considerato, tra l’altro, che il
Consiglio degli studenti si è pronunciato solamente in data
13.10.2014,
comunicando
di
poterla
convocare,
per
l’approfondimento delle succitate questioni, per il giorno 17.10
p.v., avvalendosi dell’interlocuzione con i competenti Uffici del
Dipartimento Risorse Umane, Organizzazione e Rapporti con il
SSN e R;
SENTITO
l’orientamento emerso nel corso del dibattito ed, in particolare, la
proposta, formulata dal sig. Delmedico di applicare il regime di
33
S.A. 14/20.10.2014/p.3C
prorogatio fino al 31.12.2014 anche all’attuale componente
studentesca nel Senato Accademico;
RAVVISATA
l’opportunità di un approfondimento da parte della Commissione
per l’adeguamento normativo, nella comunicata riunione del
17.10.2014, anche della succitata proposta formulata dal sig.
Delmedico;
CONSIDERATA
l’urgenza di deliberare in ordine alle suddette problematiche, ai fini
dell’avvio delle procedure elettorali di che trattasi,
DELIBERA
di rinviare ogni determinazione in ordine alle problematiche in premessa alla riunione di
aggiornamento prevista per il giorno 20.10.2014, con invito alla Commissione per
l’adeguamento normativo, di approfondire, nella comunicata riunione del 17.10.2014, e
avvalendosi dell’interlocuzione con i competenti Uffici del Dipartimento Risorse Umane,
Organizzazione e Rapporti con il SSN e R, anche la proposta formulata dal sig.
Delmedico in ordine alla possibilità di applicare il regime di prorogatio fino al 31.12.2014
all’attuale componente studentesca nel Senato Accademico.
Il presente dispositivo è approvato seduta stante ed è, pertanto, immediatamente
esecutivo.
34
S.A. 14/20.10.2014/p.3B
I. AMMINISTRAZIONE
ELEZIONI
RAPPRESENTANZE
2014/2016
E
BIENNIO
STUDENTESCHE
SOLARE
2015/2016:
–
BIENNIO
PROBLEMATICHE
ACCADEMICO
-
ELEZIONI
DOTTORANDI NEL CONSIGLIO DEL DIPARTIMENTO DI SCIENZE DEL SUOLO,
DELLA PIANTA E DEGLI ALIMENTI (DI.S.S.P.A.)
Il Rettore propone di rinviare l’esame dell’argomento in oggetto alla riunione di
aggiornamento fissata per il giorno 20.10.2014.
Il Senato Accademico, unanime, approva.
35
S.A. 14/20.10.2014/problematiche
PROBLEMATICHE INERENTI I CRITERI DI UTILIZZO DI FINANZIAMENTI ESTERNI
PER
COPERTURA
SPESE
PERSONALE
DOCENTE
NELL’AMBITO
DELLE
CONVENZIONI CON IL COMUNE DI BRINDISI E LA REGIONE PUGLIA DI CUI ALLA
DELIBERA DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE DEL 24.09.2014
Chiede ed ottiene la parola la prof.ssa Svelto, la quale, nel far riferimento alla nota,
prot. n. 70767 del 14.10.2014, trasmessa ai Direttori di Dipartimento dal Dipartimento
Risorse Umane, Organizzazione e Rapporti con il SSN e R, relativa agli adempimenti di
competenza in ottemperanza alla delibera del Consiglio di Amministrazione del
24.09.2014 (“Reclutamento Professori Ordinari: convenzione stipulata fra Università degli
Studi di Bari Aldo Moro e il Comune di Brindisi per il finanziamento di spese per il
personale docente e ricercatore a tempo determinato dell’Università degli Studi di Bari –
adempimenti; Criteri per l’utilizzo del finanziamento quindicennale di spese per il
personale docente dell' Università degli Studi di Bari di cui alla Convenzione tra questa
Università e la Regione Puglia”), esprime forti perplessità circa il ripetersi della circostanza
per cui l’Organo consiliare abbia assunto deliberazioni in materia di criteri di utilizzo delle
risorse, senza adeguata interlocuzione con questo Consesso, di cui ricorda le prerogative
statutarie e regolamentari nell’ambito de quo e rivedendone in maniera sostanziale gli
indirizzi politici dettati.
La prof.ssa Jacquet si associa alle considerazioni testè espresse dalla prof.ssa
Svelto, evidenziando, altresì, l’esigenza che le deliberazioni concernenti problematiche di
interesse di tutti i Dipartimenti – tanto più se richiedono da parte degli stessi scelte difficili
sul piano umano, come nel caso di specie - vengano sottoposte all’attenzione anche del
Collegio dei Direttori di Dipartimento e Presidenti di Scuole.
Il Rettore, nel fornire ulteriori chiarimenti circa la succitata delibera consiliare, fa
presente che si farà portavoce presso il Consiglio di Amministrazione delle perplessità
rappresentate, proponendo di approfondire le problematiche in oggetto nella riunione di
aggiornamento prevista per il giorno 20.10.2014.
Il Senato Accademico, unanime, approva.
36
S.A. 14/20.10.2014/p.3bis
I. AMMINISTRAZIONE
REGOLAMENTO PER IL TUTORATO DIDATTICO: REVISIONE
Il Rettore apre il dibattito sul seguente verbale della Commissione paritetica SA/CdA
per la ripartizione dei contributi universitari destinati al miglioramento della didattica e
all’attuazione dei servizi agli studenti ed invita il Senato Accademico a pronunciarsi, per
quanto di competenza, in merito alle proposte di modifica al Regolamento per il tutorato
didattico, ivi formulate:
““Il giorno 9 ottobre dell’anno 2014, alle ore 16:00, a seguito di regolare
convocazione, si è riunita presso la Sala Consiglio di questa Università, la Commissione
paritetica S.A./C.A., per la ripartizione dei contributi universitari destinati al miglioramento
della didattica e all’attuazione dei servizi (D. Lgs n. 68 del 29-03-12), coordinata dalla
prof.ssa Maria Benedetta SAPONARO, delegata del Rettore al potenziamento dei servizi
agli studenti e rapporti con l’ADISU (D.R. n. 4357 del 14-11-2013)
Sono presenti:
-
prof. ssa Maria Benedetta SAPONARO
dott. Gianfranco BERARDI
sig. Aldo CAMPANELLI
sig. Pierpaolo DEL MEDICO
-
prof. Francesco LEONETTI
prof. Giuseppe CRESCENZO
sig. Salvatore FEDELE
dott. Francesco SILECCHIA
COORDINATORE
Componente
Componente
Componente – subentrato al senatore
Vito Ardito, dimissionario- presente dalle
ore 18:15
Componente
Componente
Componente
Componente
E’ assente giustificato:
- sig. Pietro CAVALLERA
Componente
La prof.ssa Saponaro, accertata la presenza del numero legale e constatata la
validità dell’adunanza, alle ore 16:15 dichiara aperta la seduta ed invita la Commissione a
prendere visione della situazione finanziaria del capitolo in esame.
CAP.102250 “SPESE PER ALTRI SERVIZI AGLI STUDENTI DI CUI ALLA LEGGE 390/91”
Stanziamento Esercizio Finanziario 2014
IMPEGNI ASSUNTI
N. 302 Bonus libri – a.a. 2012-2013 (D.D.G. n.150 del
5-03-2014) Acc. n. 14/2594 (1/15 stanziamento)
Partecipazione Salone dello studente “Campus Orienta”
Bari, 29/31 ott. 2013
Convenzione AMTAB (€ 140.000,00 C.d.A. 26-03-2014)
37
€ 616.500,00
-----------------
€ 41.100,00
€ 8.576,60
€ 143,44
€ 140.000,00
S.A. 14/20.10.2014/p.3bis
PROPOSTA COMMISSIONE (C.A.23/26-06-2014)
Fatt. AMAT
Consorzio ALMALAUREA (C.A. 23/26-06-2014)
Rinnovo convenzione ditta Miccolis
PROPOSTA COMMISSIONE (C.A.25-07 -2014)
Noleggio fotocopiatrice Centro Polifunz.-3^ annualità
€ 67.020,00
€ 2.500,00
€ 105.578,80
€ 33.000,00
€ 4.420,00
1.103,76
----------------€ 403.442,60
-----------------
Disponibilità al 09-10-2014
Disponibilità
effettiva
al
9-10-2014
stanziamento - impegni assunti)
€ 213.057,40
=========
(10/15
€ 7.557,40
Si passa, quindi all’esame degli argomenti all’ordine del giorno:
Comunicazioni:
- Numero definitivo beneficiari bonus A.A. 2012/2013
1 – revisione regolamento per il tutorato didattico;
2 - progetti per attività di tutorato: verifica termini e modalità di presentazione richieste;
3 - definizione Regolamento per la concessione dei contributi ai sensi del D. Lgs 68/2012
(S.A. 22-07-2014);
4 - richieste contributi;
Varie ed eventuali.
- OMISSIS 1.
REVISIONE REGOLAMENTO PER IL TUTORATO DIDATTICO
La prof.ssa Saponaro ricorda che l’art. 9 del Regolamento per il miglioramento dei
servizi agli studenti, richiama le attività di tutorato; pertanto, prosegue la docente, è
opportuno che il Regolamento per le attività di tutorato già approvato dal SA del 22-102013 e dal CdA del 29-11-2014 (D.R. n. 986 del 18-03-2014, All. n. 1), venga rivisto al fine
di allineare quanto riportato nei due Regolamenti.
La Commissione concorda e propone le seguenti modifiche:
“Regolamento per il Tutorato Didattico”
“Regolamento per il Tutorato Didattico”
PROPOSTE DI MODIFICA
Articolo 1 – Definizioni
Articolo 1 – Definizioni
Ai fini del presente Regolamento si intende
per:
a) “Commissione 390/91”, la Commissione
paritetica per la ripartizione dei
contributi
universitari
destinati
al
miglioramento
della
didattica
e
all’attuazione dei servizi;
Ai fini del presente Regolamento si intende
per:
a) “Commissione Servizi agli Studenti D.
Lgs n.68/12”, la Commissione paritetica
per la ripartizione dei contributi
universitari destinati al miglioramento
della didattica e all’attuazione dei
servizi;
b) “tutorato didattico” il sostegno didattico b) “tutorato didattico” il sostegno didattico
speciale promosso e organizzato dal speciale promosso e organizzato dal
docente affidatario di un insegnamento ai docente affidatario di un insegnamento ai
38
S.A. 14/20.10.2014/p.3bis
fini di migliorare il proprio “risultato
didattico”;
c) “tutorato formativo” è da intendersi un
approfondimento e intervento didattico di
rafforzamento
dei
saperi
essenziali
impartititi nell’ ambito dei corsi di
insegnamento.
d) “risultato didattico” il rapporto tra il
numero di studenti che superano
positivamente la prova di esame di un
corso e gli studenti iscritti a quel medesimo
corso di insegnamento;
e) “bacino di utenza” il numero degli
studenti che dovrebbero sostenere l’esame
di profitto nell’anno accademico
f) “media complessiva di voto” il voto medio
conseguito dagli studenti che hanno
sostenuto con esito positivo l’esame di
profitto nel rispetto dei tempi previsti
dall’ordinamento
didattico;
g) “ufficio tutorato” il personale amm.vo del
Dipartimento, incaricato di fornire il
supporto nella gestione del tutorato
didattico e formativo.
fini di migliorare il proprio “risultato
didattico”;
c) “tutorato formativo” è da intendersi un
approfondimento e intervento didattico di
rafforzamento
dei
saperi
essenziali
impartititi
nell’ambito
dei
corsi
di
insegnamento.
d) “risultato didattico” il rapporto tra il
numero di studenti che superano
positivamente la prova di esame di un
corso e gli studenti iscritti a quel medesimo
corso di insegnamento;
e) “bacino di utenza” il numero degli
studenti che dovrebbero sostenere l’esame
di profitto nell’anno accademico
f) “media complessiva di voto” il voto medio
conseguito dagli studenti che hanno
sostenuto con esito positivo l’esame di
profitto nel rispetto dei tempi previsti
dall’ordinamento
didattico;
g) “ufficio tutorato” il personale amm.vo del
Dipartimento, incaricato di fornire il
supporto nella gestione del tutorato
didattico e formativo.
Articolo 2 – Stanziamento annuale delle
risorse
Articolo 2 – Stanziamento annuale delle
risorse
La Commissione 390/91 nella prima
riunione dell’anno propone al Consiglio di
Amministrazione di destinare una quota del
Cap. 102250 per il finanziamento del
“tutorato didattico e tutorato formativo”.
Articolo 3 – Comunicazione dei risultati
didattici e promozione del tutorato
La Commissione D. Lgs n.68/12 nella
prima riunione dell’anno propone al
Consiglio di Amministrazione di destinare
una quota del Cap. 102250 per il
finanziamento del “tutorato didattico e
tutorato formativo”.
Articolo 3 – Comunicazione dei risultati
didattici e promozione del tutorato
I Coordinatori dei CC.LL. promuovono la
presentazione di progetti di tutorato
didattico e formativo, volgendo particolare
attenzione ai casi in cui il risultato didattico
sia sfavorevole rispetto al risultato didattico
medio di Dipartimento. Nel caso di
attivazione di più corsi relativi alla
medesima disciplina, i Coordinatori dei
CC.LL. verificano la
omogeneità
dei
risultati didattici
conseguiti dai vari docenti.
In caso di significativa disomogeneità
rivolgono la propria attività di impulso
prioritariamente nei confronti dei docenti il
cui
risultato
didattico
risulti
meno
favorevole, nella prospettiva di garantire la
I Coordinatori dei CC.LL. promuovono la
presentazione di progetti di tutorato
didattico e formativo, volgendo particolare
attenzione ai casi in cui il risultato didattico
sia sfavorevole rispetto al risultato didattico
medio di Dipartimento. Nel caso di
attivazione di più corsi relativi alla
medesima disciplina, i Coordinatori dei
CC.LL. verificano la
omogeneità
dei
risultati didattici
conseguiti dai vari docenti.
In caso di significativa disomogeneità
rivolgono la propria attività di impulso
prioritariamente nei confronti dei docenti il
cui
risultato
didattico
risulti
meno
favorevole, nella prospettiva di garantire la
39
S.A. 14/20.10.2014/p.3bis
parità di trattamento tra gli studenti.
parità di trattamento tra gli studenti.
Possono formulare proposte motivate di
attivazione di tutorato didattico anche le
associazioni studentesche.
Articolo 4 – Presentazione dei progetti
Articolo 4 – Presentazione dei progetti
1. Entro il 31 marzo ed il 30 settembre di
ogni anno, i docenti interessati presentano
alla Commissione paritetica per la
ripartizione dei contributi universitari
destinati al miglioramento della didattica e
all’attuazione dei servizi i progetti di tutorato
per l’insegnamento di cui è affidatario,
accompagnata dal parere reso dal
Consiglio di corso di studio o di
Dipartimento, nonché dall’impegno al
cofinanziamento nella misura minima
del 30%.
2. I progetti devono contenere:
a) una relazione illustrativa del risultato
didattico conseguito;
b) il numero degli studenti iscritti al corso di
insegnamento;
c) numero, nomi e compiti dei tutor,
considerando che il numero degli studenti
da affidare a ciascun tutor non potrà essere
superiore a 150 e che l’incarico di tutorato
didattico e formativo per materia può
essere attribuito a: dottorandi, dottori di
ricerca,
assegnisti
di
ricerca
e
specializzandi, nella materia per cui si
chieda il tutorato;
d) in caso di rinnovo, la richiesta dovrà
riportare l’indicazione dell’anno accademico
in cui il progetto è stato finanziato per la
prima volta.
1. Entro il 30 maggio per il I semestre ed
il 15 ottobre per il II semestre di ogni
anno, i docenti interessati presentano alla
Commissione paritetica per la ripartizione
dei contributi universitari destinati al
miglioramento
della
didattica
e
all’attuazione dei servizi i progetti di tutorato
per l’insegnamento di cui sono affidatari,
accompagnata dal parere obbligatorio
della
Commissione
Paritetica
di
Dipartimento, nonché dall’impegno da
parte
del
Dipartimento
al
cofinanziamento nella misura minima
del 20%.
2. I progetti devono contenere:
a) una relazione illustrativa del risultato
didattico conseguito;
b) il numero degli studenti iscritti al corso di
insegnamento;
c) numero, nomi e compiti dei tutor,
considerando che il numero degli studenti
da affidare a ciascun tutor non potrà essere
superiore a 150 e che l’incarico di tutorato
didattico e formativo per materia può
essere attribuito a: dottorandi, dottori di
ricerca, assegnisti di ricerca, nella materia
per cui si chieda il tutorato;
d) in caso di rinnovo, la richiesta dovrà
riportare l’indicazione dell’anno accademico
in cui il progetto è stato finanziato per la
prima volta.
Articolo 5 – Valutazione dei progetti
Articolo 5 – Valutazione dei progetti
1. La Commissione paritetica per la
ripartizione dei contributi universitari
destinati al miglioramento della didattica e
all’attuazione dei servizi valuta i progetti e,
tra quelli parimenti idonei, propone al
Consiglio di Amministrazione di finanziare
prioritariamente, con il 40 % delle risorse
stanziate, quelli attinenti agli insegnamenti
che presentano il risultato didattico meno
favorevole in assoluto; con il restante 60
1. La Commissione paritetica per la
ripartizione dei contributi universitari
destinati al miglioramento della didattica e
all’attuazione dei servizi valuta i progetti e,
tra quelli parimenti idonei, propone al
Consiglio di Amministrazione di finanziare
prioritariamente, con il 40 % delle risorse
stanziate, quelli attinenti agli insegnamenti
che presentano il risultato didattico meno
favorevole in assoluto; con il restante 60
40
S.A. 14/20.10.2014/p.3bis
%, quelli attinenti agli insegnamenti
segnalati dai singoli Dipartimenti con
relazione accompagnatoria motivata che, in
particolare, dia conto del rapporto
docente/studenti.
2. Non sono presi in considerazione i
progetti di tutorato che attengano ad
insegnamenti cui è attribuito un numero di
crediti formativi universitari inferiore a
quattro.
3. Non sono presi in considerazione i
progetti di tutorato già finanziati per due
anni consecutivi. Invece per i tutorati
formativi non viene preso in considerazione
nessun limite.
%, quelli attinenti agli insegnamenti
segnalati dai singoli Dipartimenti con
relazione accompagnatoria motivata che, in
particolare, dia conto del rapporto
docente/studenti.
2. Non sono presi in considerazione i
progetti di tutorato che attengano ad
insegnamenti cui è attribuito un numero di
crediti formativi universitari inferiore a tre.
Articolo 6 – Esecuzione del progetto
Articolo 6 – Esecuzione del progetto
1. Il docente proponente avvia l’esecuzione
del progetto di tutorato entro quindici
giorni dalla ricezione della comunicazione
di approvazione del progetto; ne assume la
direzione ed il controllo.
1. Il docente proponente deve avviare
l’esecuzione del progetto di tutorato entro il
giorno fissato per l’inizio del semestre di
riferimento
dalla
ricezione
della
comunicazione
di
approvazione
del
progetto; ne assume la direzione ed il
controllo.
A tali fini:
- verifica la puntuale esecuzione da parte
dei tutor dei compiti loro assegnati;
- accerta la funzionalità del tutorato,
provvedendo ad eventuali rimodulazioni nei
limiti del rispetto degli impegni assunti in
sede di redazione del progetto;
- dichiara, ai fini della retribuzione,
l’avvenuto puntuale espletamento da parte
dei tutors dei compiti loro attribuiti.
2. Ogni mese vengono distribuiti all’utenza
potenziale questionari predisposti dal
Nucleo di valutazione di Ateneo ai fini della
valutazione dell’efficacia dalle misure
adottate.
3. I dati di andamento del risultato didattico
dell’insegnamento oggetto di tutorato sono
rilevati dal competente settore dell’Area
Segreterie Studenti alla fine di ogni
sessione di esame di profitto e prontamente
comunicati al Centro dei Servizi Informatici
3. Non sono presi in considerazione i
progetti di tutorato già finanziati per due
anni consecutivi.
4. Alle richieste di tutorato formativo
non si applicano i limiti di cui al punto 2
e 3.
4. Entro il 30 ottobre l’ufficio tutorato 5. Entro 60 giorni dalla presentazione
provvede a comunicare l’approvazione della
richiesta,
l’ufficio
tutorato
del progetto al docente proponente
provvede a comunicare l’approvazione
del progetto al docente proponente
A tali fini:
- verifica la puntuale esecuzione da parte
dei tutor dei compiti loro assegnati;
- accerta la funzionalità del tutorato,
provvedendo ad eventuali rimodulazioni nei
limiti del rispetto degli impegni assunti in
sede di redazione del progetto;
- dichiara, ai fini della retribuzione,
l’avvenuto puntuale espletamento da parte
dei tutors dei compiti loro attribuiti.
2. Ogni mese vengono distribuiti all’utenza
potenziale questionari predisposti dal
Nucleo di valutazione di Ateneo ai fini della
valutazione dell’efficacia dalle misure
adottate.
3. I dati di andamento del risultato didattico
dell’insegnamento oggetto di tutorato sono
rilevati dal competente settore dell’Area
Segreterie Studenti alla fine di ogni
sessione di esame di profitto e prontamente
comunicati al Centro dei Servizi Informatici
41
S.A. 14/20.10.2014/p.3bis
di Ateneo, che li elabora al fine di
comunicare alla Commissione paritetica per
la ripartizione dei contributi universitari
destinati al miglioramento della didattica e
all’attuazione dei servizi, l’andamento del
risultato didattico dell’insegnamento.
Articolo 7 – Valutazione dei risultati
di Ateneo, che li elabora al fine di
comunicare alla Commissione paritetica per
la ripartizione dei contributi universitari
destinati al miglioramento della didattica e
all’attuazione dei servizi, l’andamento del
risultato didattico dell’insegnamento.
Articolo 7 – Valutazione dei risultati
1. Ricevuti i dati di tutte le sessioni di
esame di profitto dell’insegnamento, il
Centro dei Servizi Informatici di Ateneo
elabora
il
risultato
didattico
dell’insegnamento nell’anno accademico
oggetto del tutorato e li comunica alla
Commissione 390/91.
2. La Commissione
paritetica per la
ripartizione dei contributi universitari
destinati al miglioramento della didattica e
all’attuazione
dei
servizi
analizza
prontamente l’andamento del risultato
didattico degli insegnamenti oggetto del
tutorato elaborato ai sensi dell’art. 6,
comma 3, al fine di valutare la funzionalità
delle attività svolte e, se del caso, di
proporre
rimodulazioni
al
docente
proponente.
3. La Commissione paritetica per la
ripartizione dei contributi universitari
destinati al miglioramento della didattica e
all’attuazione dei servizi confronta i risultati
didattici conseguiti nell’anno accademico
oggetto del tutorato con quelli conseguiti
nell’anno precedente e stende una
relazione che invia al docente proponente,
al Coordinatore del C.L. e al Nucleo di
Valutazione di Ateneo.
Articolo 8 – Disposizioni finali
1. Ricevuti i dati di tutte le sessioni di
esame di profitto dell’insegnamento, il
Centro dei Servizi Informatici di Ateneo
elabora
il
risultato
didattico
dell’insegnamento nell’anno accademico
oggetto del tutorato e li comunica alla
Commissione Servizi agli Studenti D.
Lgs n.68/12.
2. La Commissione
paritetica per la
ripartizione dei contributi universitari
destinati al miglioramento della didattica e
all’attuazione
dei
servizi
analizza
prontamente l’andamento del risultato
didattico degli insegnamenti oggetto del
tutorato elaborato ai sensi dell’art. 6,
comma 3, al fine di valutare la funzionalità
delle attività svolte ed eventualmente
proporre
rimodulazioni
al
docente
proponente.
3. La Commissione paritetica per la
ripartizione dei contributi universitari
destinati al miglioramento della didattica e
all’attuazione dei servizi confronta i risultati
didattici conseguiti nell’anno accademico
oggetto del tutorato con quelli conseguiti
nell’anno precedente e stende una
relazione che invia al docente proponente,
al Coordinatore del C.L. e al Nucleo di
Valutazione di Ateneo.
Articolo 8 – Disposizioni finali
1. Il presente regolamento, approvato dal
Senato Accademico e dal Consiglio di
Amministrazione, è emanato con Decreto
Rettorale.
2. Dall’entrata in vigore non sono prese in
considerazione richieste di finanziamento di
attività tutorali, anche se già presentate,
che non si conformino a tutte le prescrizioni
contenute nel presente regolamento.
1. Il presente regolamento, approvato dal
Senato Accademico e dal Consiglio di
Amministrazione, è emanato con Decreto
Rettorale.
2. Dall’entrata in vigore non sono prese in
considerazione richieste di finanziamento di
attività tutorali, anche se già presentate,
che non si conformino a tutte le prescrizioni
contenute nel presente regolamento.
42
S.A. 14/20.10.2014/p.3bis
Non essendoci altro da discutere, alle ore 18.40 la seduta è tolta; si dispone,
infine, che il presente verbale sia rimesso alla segreteria degli Organi Collegiali e sia
portato all’esame del Senato Accademico nella prossima seduta.
Il Segretario verbalizzante
(Sig. Santina Bruno)
f.to
Il Coordinatore
(Prof.ssa Maria Benedetta Saponaro)””
Il Senato Accademico, all’unanimità,
VISTO
l’art. 16 dello Statuto di Ateneo;
VISTA
la L. n. 240/2010 e s.m.i.;
VISTO
il D.Lgs. n. 68 del 29.03.2012;
VISTO
il Regolamento per la concessione dei contributi ai sensi del D.
Lgs. n. 68/2012, approvato da questo Consesso nella riunione del
22.07.2014 e dal Consiglio di Amministrazione nella seduta del
25/28.07.2014;
VISTO
il Regolamento per il tutorato didattico, di cui al D.R. n. 986 del
18.03.2014;
VISTE
le proposte di modifica al Regolamento per il tutorato didattico
formulate dalla Commissione paritetica per la ripartizione dei
contributi universitari destinati al miglioramento della didattica e
all’attuazione dei servizi agli studenti, di cui al verbale del
09.10.2014, riportato in narrativa,
DELIBERA
di approvare, per quanto di competenza, le modifiche al Regolamento per il tutorato
didattico, come proposte dalla Commissione paritetica per la ripartizione dei contributi
universitari destinati al miglioramento della didattica e all’attuazione dei servizi agli
studenti, di cui al verbale del 09.10.2014, riportato in narrativa.
Il presente dispositivo è approvato seduta stante ed è, pertanto, immediatamente
esecutivo.
43
S.A. 14/20.10.2014/p.4A
III.
DIDATTICA, RICERCA, PROGRAMMAZIONE E SVILUPPO
CONVENZIONE TRA L’UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BARI ALDO MORO E L’UNIONE
REGIONALE
DELL’ARTIGIANATO
PUGLIESE
“U.R.A.P.
CONFARTIGIANATO
IMPRESE PUGLIA”, PER ATTIVITÀ DI INTERESSE COMUNE NEI SETTORI DELLA
RICERCA SCIENTIFICO-ECONOMICA E DELLA INCENTIVAZIONE DEI PROCESSI DI
SVILUPPO DELLE P.M.I. E DELLE IMPRESE ARTIGIANE PUGLIESI E DESIGNAZIONE
COMPONENTI COMITATO DI CUI ALL’ART. 3
Il Rettore apre il dibattito sulla seguente relazione predisposta dal Dipartimento
Amministrativo per la Ricerca, la Didattica e le Relazioni Esterne – Area Convenzioni per
la Didattica – Settore II – Convenzioni per la formazione non istituzionale:
““L’Ufficio fa presente che la Confartigianato Imprese Puglia, con nota del
16.09.2014, ha trasmesso il testo della convenzione da stipulare tra questa Università e
l’Unione Regionale dell’Artigianato Pugliese “U.R.A.P. Confartigianato Imprese Puglia”,
per promuovere e realizzare attività di interesse comune nei settori della ricerca scientifico
- economica e della incentivazione dei processi di sviluppo delle p.m.i.
Per dovere di informazione, l’Ufficio fa presente, altresì, che la Confartigianato
Puglia, così come riportato nella pagina web istituzionale, è un’organizzazione autonoma,
fondata sul principio della libera adesione e aperta a tutte le componenti geografiche,
settoriali e culturali dell’imprenditoria artigiana e delle piccole e medie imprese pugliesi;
rappresenta, promuove e tutela gli interessi delle imprese attraverso una continua azione
politico-sindacale.
Attraverso le sedi provinciali, Confartigianato Puglia si propone alle imprese come
un partner per nascere, competere e crescere in un mercato in continua evoluzione grazie
a un sistema di servizi integrati e personalizzati.
Di seguito si riporta integralmente il testo dell’accordo quadro in questione:
CONVENZIONE
TRA L’UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BARI “ALDO MORO” E L’ UNIONE
REGIONALE DELL’ARTIGIANATO PUGLIESE “U.R.A.P. CONFARTIGIANATO
IMPRESE PUGLIA” PER ATTIVITÀ DI INTERESSE COMUNE NEI SETTORI DELLA
RICERCA SCIENTIFICO - ECONOMICA E DELLA INCENTIVAZIONE DEI
PROCESSI DI SVILUPPO DELLE P.M.I. E DELLE IMPRESE ARTIGIANE PUGLIESI
TRA
L’U.R.A.P. CONFARTIGIANATO IMPRESE PUGLIA, con sede in Bari, via Putignani
12/A, codice fiscale n. 93002230725, (nel seguito denominata Confartigianato Puglia),
rappresentata dal Presidente pro-tempore Rag. Francesco Sgherza, nato XXXXXX il
giorno XXXXXXXXX, ivi domiciliato per la carica;
E
L’Università degli Studi di Bari “Aldo Moro” con sede in Bari, Piazza Umberto I,
codice fiscale n. 80002170720, rappresentata dal Rettore pro-tempore prof. Antonio
Felice Uricchio, nato a XXXXXX il XXXXXXXX, ivi domiciliato per la carica;
PREMESSO
− che il progresso scientifico e tecnologico permanente che caratterizza la nostra epoca
pone il sapere, la conoscenza, la qualità delle risorse umane quali condizioni
44
S.A. 14/20.10.2014/p.4A
imprescindibili per un nuovo impulso alla crescita e alla competitività dell’economia, in
un contesto di apprendimento che si sviluppa durante tutto l’arco della vita
professionale;
− che è sempre più necessario che le Istituzioni universitarie assumano, nei contesti di
insediamento delle proprie sedi centrali e periferiche, un ruolo fondamentale, sia sul
piano dell’economia, in ragione della domanda di beni e servizi espressa dai numerosi
studenti, operatori ed ospiti, sia sul piano della attrattività degli investimenti;
− che gli Enti firmatari riconoscono quindi nella formazione e nella ricerca i principali
fattori di sviluppo socio economico del territorio pugliese e delle imprese che vi
insistono e/o operano;
− che la valenza e le implicazioni dell’attività di internazionalizzazione richiedono un
approccio alla tematica che si basa su scelte che devono essere espresse dalla
comunità regionale in tutte le sue componenti, pubbliche e private, ed in tutte le sue
articolazioni sociali e territoriali, in una logica di governo con il territorio, affinché tutti
gli attori assumano comportamenti coerenti e scelte strategiche condivise;
Tanto premesso
SI CONVIENE E SI STIPULA QUANTO SEGUE
ART. 1.
Oggetto della Convenzione.
Le Parti, nel rispetto delle reciproche finalità istituzionali, convengono di promuovere
un’attività di collaborazione per uno sviluppo del territorio che sia in grado di rispondere ai
bisogni che emergono dal mondo delle imprese pugliesi ed improntato ad un'etica che
sappia usare le enormi potenzialità della conoscenza e dell'innovazione tecnologica in un
processo di crescita economica e produttiva ma ben attento al rispetto degli equilibri
sociali, generazionali, ambientali ed alla tutela della salute dei cittadini e dei lavoratori.
In particolare, l’ attività di collaborazione sarà volta a:
o promuovere incontri, seminari e dibattiti, sia presso le sedi regionali e
provinciali di Confartigianato Puglia sia presso l’Università, su vari temi di
interesse comune, coinvolgendo rappresentanti dell’Associazione, delle
aziende e dei docenti universitari;
o promuovere attività di studio e ricerca finalizzate alla rilevazione dei bisogni
e del potenziale di innovazione del mondo delle imprese regionali, nonché
delle nuove opportunità emergenti affinché, partendo da un’analisi dei prerequisiti (punti di forza, debolezza, opportunità e minacce), possano essere
individuati strumenti ed
interventi da attivarsi nonché i soggetti da
coinvolgere, in una logica integrata di piano di sviluppo;
o attivare progettualità integrata nel territorio pugliese tra sistema produttivo ed
accademia, con lo scopo di formare nuove figure professionali, che si
connotino per la multidisciplinarietà delle conoscenze e delle competenze
(tecnico-scientifiche ed economico-giuridiche e linguistico-relazionali) e per
l’attitudine alla ricerca ed all’innovazione anche in auto-apprendimento;
o promuovere la diffusione e condivisione di buone pratiche di job placement
che riescano a sviluppare, nelle imprese pugliesi e nelle organizzazioni
datrici di lavoro, una nuova cultura del recruitment, rispondente ai bisogni di
innovazione e specializzazione delle imprese pugliesi ed alle aspettative del
target laureato, formatosi a sua volta – già nella fase di preparazione di base
e in quella specialistica - secondo le reali esigenze di competitività del
mondo delle imprese della Regione e di efficiente funzionamento delle
Istituzioni al servizio dei cittadini;
o promuovere la progettazione e l’attivazione di percorsi di Apprendistato di
Alta Formazione e Ricerca ai sensi dell’art.5 del D.Lgs. 167/2011 al fine di
45
S.A. 14/20.10.2014/p.4A
rendere l’obiettivo del trasferimento tecnologico e dell’innovazione di
processo, di prodotto e di organizzazione all’interno delle imprese pugliesi,
una valida opportunità di collocazione lavorativa per i giovani in possesso di
conoscenze di livello universitario;
o promuovere l’attivazione di corsi di aggiornamento e perfezionamento per la
riqualificazione del personale occupato e di ogni altra tipologia corso di
formazione finalizzata in base a specifiche esigenze rilevate all’interno del
mondo associativo ed imprenditoriale;
o promuovere interventi indirizzati a favorire percorsi formativi di giovani
ricercatori in azienda e di imprenditori e loro collaboratori nei laboratori delle
Università pugliesi, per l’apprendimento di nuove ed alte tecnologie e la
sperimentazione dei risultati delle ricerche;
o promuovere l’istituzione di premi per favorire l’autoimprenditorialità e
l’imprenditoria femminile;
o promuovere azioni volte ad incrementare la partecipazione delle imprese
pugliesi a programmi e progetti finanziati dall’Unione Europea dai Ministeri
competenti e dagli Enti territoriali, in partenariato con l’Università;
o valorizzare le relazioni ed i progetti di ricerca realizzati ed in atto tra le
Istituzioni universitarie e le imprese del territorio regionale, promuovendo la
diffusione della loro conoscenza e dei risultati conseguiti;
o sostenere la nascita e lo sviluppo di imprese in settori hi-tech nonché
l’aggiornamento tecnologico e lo sviluppo di prodotti innovativi anche da
parte delle aziende operanti nei c.d. settori “maturi” e tradizionali;
o sostenere la valorizzazione industriale dei risultati della ricerca,
promuovendo sia le attività di trasferimento alle imprese di brevetti e Know–
how che la costituzione di società spin-off e di incubatori di imprese
innovative;
o sostenere lo sviluppo di idonee iniziative di accompagnamento e supporto
alle imprese interessate tramite le sedi confederali sul territorio nel percorso
di applicazione dell’innovazione, come le attività di scouting tecnologico e di
check up aziendale, e per l’incremento degli stage come strumenti di
formazione sul campo e di orientamento al lavoro, ma anche per una
connessione sempre più stretta tra mondo accademico e mondi della
produzione e dei servizi;
o promuovere e realizzare, coinvolgendo anche altri enti portatori di interesse
alla tematica, fiere internazionali dell’innovazione, volte ad un’animazione
culturale del tessuto socioeconomico e ad una proiezione internazionale del
sistema dell’innovazione pugliese, con funzioni di maggiore attrattività del
territorio per gli insediamenti produttivi;
o favorire le scelte di internazionalizzazione, da parte delle imprese regionali,
attraverso la conoscenza dei territori esteri di riferimento, per valutarne
rischi ed opportunità anche per le attività di ricerca, incentivando le
aggregazioni di imprese in filiere e/o distretti produttivi.
ART. 2
Modalità di esecuzione delle attività. Protocolli di attuazione
Le Parti provvederanno con singoli “Accordi di attuazione” a regolare le attività
oggetto della presente Convenzione.
ART. 3
Comitato
Le Parti si impegnano a costituire, entro trenta giorni dalla data di sottoscrizione
della presente Convenzione, un apposito Comitato composto da due membri di
46
S.A. 14/20.10.2014/p.4A
Confartigianato Puglia e due membri designati dall’Università, con il compito di elaborare i
piani di attuazione del presente accordo e di proporre, per l’approvazione dei competenti
Organi, gli accordi attuativi ed i relativi piani finanziari, nonché monitorare e notificare
periodicamente i risultati della collaborazione.
ART. 4
Durata e recesso
La presente Convenzione ha validità di dodici mesi a partire dalla data di
sottoscrizione.
Si stabilisce, sin d’ora, che la Convenzione si rinnova tacitamente, dopo la
scadenza, per un periodo successivo analogo a quello di cui al comma precedente.
Il recesso deve essere notificato almeno trenta giorni prima dello scadere della
annualità di vigenza.
ART. 5
Oneri fiscali e registrazione.
Le spese di bollo e di eventuale registrazione della presente Convenzione saranno
ad esclusivo carico di Confartigianato Imprese Puglia.
Bari, …………2014
Università degli Studi di Bari
“Aldo Moro”
il RETTORE
F.to Antonio Felice Uricchio
Confartigianato Imprese Puglia
il PRESIDENTE
F.to Francesco Sgherza
In particolare, l’Ufficio fa presente che l’art. 3 della convenzione de qua prevede
l’attivazione di un Comitato, composto da due Membri di Confartigianato Puglia e due
Membri designati dall’Università, con il compito di elaborare i piani di attuazione
dell’accordo e di proporre, per l’approvazione dei competenti Organi, gli accordi attuativi
ed i relativi piani finanziari, nonché monitorare e notificare periodicamente i risultati della
collaborazione.
Pertanto, in caso di approvazione della convenzione in questione da parte di questo
Consesso, l’Ufficio evidenzia la necessità di individuare i referenti dell’Università
nell’ambito del citato Comitato.
L’Ufficio fa presente, altresì, che l’Atto negoziale in argomento è disciplinato dall’art.
68 del vigente Regolamento di Ateneo per l’Amministrazione, la Finanza e la Contabilità,
specifico per gli accordi di collaborazione.
In merito a quanto esposto, il Dirigente del D.A.R.D.R.E attesta che la convenzione
in questione non comporta oneri a carico dell’Università.””
Egli, quindi, invita il Senato Accademico a pronunciarsi in merito, proponendo i proff.
Bruno Notarnicola e Danilo Caivano quali componenti del Comitato previsto dall’art. 3
della suddetta Convenzione.
Il Senato Accademico, all’unanimità,
VISTA
la nota mail, prot. n. 62979 del 16.09.2014, da parte di
Confartigianato
Imprese
Puglia,
concernente
la
bozza
di
convenzione da stipularsi tra l’Università degli Studi di Bari Aldo
Moro e l’Unione Regionale dell’Artigianato Pugliese “U.R.A.P.
47
S.A. 14/20.10.2014/p.4A
Confartigianato Imprese Puglia”, per promuovere e realizzare
attività di interesse comune nei settori della ricerca scientificoeconomica e della incentivazione dei processi di sviluppo delle
P.M.I.;
VISTO
il testo della suddetta Convenzione;
VISTO
l’art. 68 del vigente Regolamento di Ateneo per l’Amministrazione,
la Finanza e la Contabilità;
CONSIDERATO
quanto fatto presente dall’Area Convenzioni per la Didattica del
Dipartimento Amministrativo per la Ricerca, la Didattica e le
Relazioni Esterne (DARDRE);
TENUTO CONTO
di quanto attestato dal Dirigente del DARDRE;
CONDIVISA
la proposta formulata nel corso del dibattito in ordine ai
componenti del Comitato previsto dall’art. 3 della Convenzione de
qua,
DELIBERA
−
di approvare la Convenzione, nella formulazione riportata in narrativa, da stipularsi tra
l’Università degli Studi di Bari Aldo Moro e l’Unione Regionale dell’Artigianato Pugliese
“U.R.A.P. Confartigianato Imprese Puglia”, per promuovere e realizzare attività di
interesse comune nei settori della ricerca scientifico-economica e della incentivazione
dei processi di sviluppo delle P.M.I., dando fin d’ora mandato al Rettore ad apportarvi
eventuali modifiche, di carattere non sostanziale, che si rendessero necessarie in
sede di stipula;
−
di designare i proff. Bruno Notarnicola e Danilo Caivano quali componenti del
Comitato previsto dall’art. 3 della suddetta Convenzione.
Il presente dispositivo è approvato seduta stante ed è, pertanto, immediatamente
esecutivo.
48
S.A. 14/20.10.2014/p.4B
III.
DIDATTICA, RICERCA, PROGRAMMAZIONE E SVILUPPO
CONVENZIONE
(DIPARTIMENTO
TRA
L’UNIVERSITÀ
JONICO
IN
DEGLI
SISTEMI
STUDI
GIURIDICI
DI
ED
BARI
ALDO
ECONOMICI
MORO
DEL
MEDITERRANEO: SOCIETÀ, AMBIENTE, CULTURE) E LA REGIONE PUGLIA, PER IL
FINANZIAMENTO DI N. 3 POSTI DI RICERCATORE A TEMPO DETERMINATO, IN
REGIME DI TEMPO PIENO, AI SENSI DELLA LEGGE N. 240/2010 ART. 24, COMMA 3,
LETTERA A) E NOMINA REFERENTE
Il Rettore apre il dibattito sulla seguente relazione predisposta dal Dipartimento
Amministrativo per la Ricerca, la Didattica e le Relazioni Esterne – Area Convenzioni per
la Didattica – Settore I:
““L’Ufficio riferisce che l’art. 21 della Legge Regione Puglia 7 agosto 2013, n. 26
(“Assestamento e prima variazione al bilancio di previsione per l’esercizio finanziario
2013”) prevede lo stanziamento a carico della Regione Puglia di un contributo
straordinario di 4 milioni 300 mila euro in favore delle università pubbliche pugliesi per
attività di didattica e di ricerca, da svolgersi anche in dipartimenti interateneo di nuova
istituzione, sentito il Comitato universitario regionale (CUR) di coordinamento, che
individua e predilige i corsi in territori sensibili – Foggia e Taranto – a più limitata offerta
didattica, valutandone il relativo progetto scientifico e didattico.
In merito, l’Ufficio fa presente che il Comitato Universitario Regionale di
Coordinamento – Puglia (CURC), nella seduta del 03.12.2013, ha deliberato, tra l’altro,
“che la somma complessiva del contributo regionale di euro 4.300.000,00 venga ripartita
come segue:
• Euro 1.350.000,00 per il Politecnico di Bari, sede di Taranto;
• Euro 450.000,00 per l’Università degli Studi di Bari Aldo Moro, Dipartimento
Jonico;
• Euro 2.500.000,00 per l’Università degli Studi di Foggia e per il Politecnico di
Bari, sede di Foggia.”
Nella medesima seduta il CURC ha, altresì, conferito “mandato ai Rettori degli
atenei interessati di redigere i relativi specifici Progetti scientifici-didattici coerenti con le
finalità, di cui all’articolo 21 della legge n. 26 del 7 agosto 2013, che, dati sin d’ora per
approvati, saranno inviati, alla Regione Puglia, per i provvedimenti di competenza.”.
Con nota prot. n. 84550 III/13 del 19.12.2013, questa Università ha comunicato
alla Regione Puglia la volontà di “destinare la somma complessiva di propria spettanza di
euro 450.000,00 all’assunzione di n. 3 ricercatori di tipologia “A”, tempo pieno e
determinato, che dovranno prestare servizio presso la sede di Taranto e soddisfare le
esigenze didattiche riferite a corsi di studio attivi presso la detta sede.”.
La Regione Puglia, con nota prot. n. AOO_162/0001372 del 24.02.2014, ha
comunicato che, in attuazione della D.G.R. n. 2475 del 17.12.2013, è stata impegnata la
somma di euro 450.000,00 destinata a questa Università. Con la medesima nota, la
Regione ha chiesto di comunicare e trasmettere i provvedimenti dai quali rilevare le
misure di attuazione individuate e le motivazioni in base alle quali è possibile raggiungere
le finalità di cui all’articolo 21 della predetta Legge.
49
S.A. 14/20.10.2014/p.4B
Questa Università, con nota prot. n. 19370 III/13 del 14.03.2014, ha trasmesso,
pertanto, il progetto del Dipartimento Jonico inerente la descrizione dei settori scientificodisciplinari cui assegnare i tre posti di ricercatore a tempo determinato, nonché la relativa
deliberazione adottata dal Consiglio del medesimo Dipartimento in data 27.02.2014.
In particolare, il Consiglio del Dipartimento Jonico, in detta riunione, ha deliberato
di approvare i criteri seguiti per l’assegnazione ai tre posti di ricercatore di tipo A ai settori
IUS 16 – Diritto Processuale Penale, SECS-P/11 – Economia degli Intermediari
Finanziari, INF 01 Informatica. Il medesimo Consiglio, nella seduta del 20.03.2014, ha
indicato ed approvato tutti gli elementi previsti all’articolo 4 del Regolamento di Ateneo per
il Reclutamento di ricercatori a tempo determinato, al fine di avviare il procedimento per
l’indizione delle relative procedure valutative.
Con nota prot. AOO_162-0005081 del 11.07.2014 la Regione Puglia ha
comunicato che la Giunta Regionale, con D.G.R. n. 1301/2014 del 23.06.2014, ha preso
atto delle misure di attuazione programmate dagli atenei beneficiari ai sensi dell’articolo
21 L.R. 26/2013 ed ha approvato il relativo schema di convenzione. La stessa Regione ha
invitato questa Università a trasmettere copia dei provvedimenti amministrativi relativi alla
misura in questione, unitamente a quant’altro necessario ai fini della definizione della
misura del contributo.
In risconto alla predetta nota l’Università, con protocollo n. 66786 III/14 del
30.09.2014, ha precisato alla Regione, “nelle more delle deliberazioni sulla convenzione
che, sulla base del calcolo dei costi effettuato dal Dipartimento Risorse Finanziarie, il
fabbisogno finanziario per l'attuazione delle medesima convenzione ammonta
complessivamente ad Euro 447.925,43. Più in particolare, il predetto importo fa
riferimento alla spesa, onnicomprensiva degli oneri a carico di questa amministrazione, di
ciascun ricercatore a tempo determinato con regime di impegno a tempo pieno (€
48.392,01), rapportato a tre annualità, ivi compreso l'incremento annuale, stimato nella
misura del 2,82%, giusta delibera del Consiglio di Amministrazione del 17.12.2013.”.
Questa Università ha, inoltre, chiesto di valutare l’opportunità di erogare un’anticipazione
di cassa delle predette somme.
Di seguito si riporta integralmente la convenzione di cui trattasi, approntata sulla
base dello schema approvato con DGR n. 1301 del 23.06.2014 ed adattata alle esigenze
del Dipartimento Jonico, riportate nel progetto didattico-scientifico:
“CONVENZIONE
per il finanziamento di spese per il personale
dell’Università degli Studi di BARI Aldo Moro
(art. 5, comma 5, D. Lgs. n. 49/2012 - art. 21 L.R. N. 26/2013)
TRA
La Regione Puglia, con sede in Bari - Via Capruzzi (CF 80017210727), rappresentata
dall'Assessore regionale pro-tempore al Diritto allo Studio e Formazione Prof.ssa Alba
Sasso
E
l'Università degli Studi di Bari Aldo Moro con sede in Bari - Piazza Umberto I. n. l - (CF
800021707201), rappresentata dal Rettore pro-tempore Prof. Antonio Felice URICCHIO,
nato a XXXXXXX il XXXXXXXXXX;
VISTO l'art. 21 della L.R. n. 26 del 07/08/2013;
VISTA la Deliberazione della Giunta Regionale n. 2475 del 17/12/2013;
VISTA la D.D. n. 279 del 18/12/2013;
VISTO il D. Lgs. n. 49 del 29/03/2012;
VISTO il D.L. n. 95 del 06/07/2012, conv. in Legge n. 135 del 07/08/2012;
VISTO il Decreto Ministeriale n. 47 del 30 gennaio 2013 nonché le relative Linee-guida;
VISTO il Decreto Ministeriale n. 1059 del 23 dicembre 2013;
50
S.A. 14/20.10.2014/p.4B
VISTO il Decreto Ministeriale n. 17 del 22 settembre 2010;
VISTO l’articolo 16 della Legge 30/12/2010 n. 240;
VISTO l’articolo 18, ed in particolare il comma 3, della Legge 30/ 12/2010 n. 240;
VISTO l'articolo 24 della Legge 30/12/2010 n. 240;
VISTO l’articolo 29 della Legge 30/ 12/2010 n. 240;
VISTA la Legge n. 230 del 04/11/2005;
VISTO il Decreto Ministeriale n. 270 del 22/10/2004;
VISTO il Decreto Ministeriale 04/10/2000 e s.m.i.;
VISTO il Decreto Ministeriale 18/03/2005;
VISTA la Legge n. 210 del 03/07/1998;
VISTO il D.P.R. n. 382 dell'11/07/1980;
VISTE le vigenti linee generali di indirizzo della Programmazione delle Università;
VISTO quanto stabilito dal Comitato regionale di coordinamento delle università pugliesi,
nella seduta del 03/12/2013;
Premesso che:
• la Regione Puglia, con l’art. 21 della L.R. n. 26 del 07/08/2013, per favorire il diritto allo
studio, riequilibrare 1'offerta formativa di qualità sul territorio e limitare il fenomeno della
migrazione passiva, ha disposto l’assegnazione di un contributo straordinario in favore
delle università pubbliche pugliesi per attività didattica e di ricerca, da svolgersi anche
in dipartimenti interateneo di nuova istituzione, individuando e prediligendo i corsi in
territori sensibili - Foggia e Taranto - a più limitata offerta didattica;
• la legge 30 dicembre 2010, n. 240 ha dettato “Norme in materia di organizzazione delle
università, di personale accademico e reclutamento, nonché delega al Governo per
incentivare la qualità e l'efficienza del sistema universitario”, prevedendo, all’articolo
24, innovative forme per il reclutamento di personale di elevata qualificazione nel
campo della ricerca da parte dell’Università, quali la figura di ricercatore a tempo
determinato;
• l’art. 5, comma 5, del D. Lgs. n. 49/2012, prevede che le entrate derivanti da
finanziamenti esterni di soggetti pubblici destinate al finanziamento delle spese per il
personale devono essere supportate da norme, accordi o convenzioni che assicurino
un finanziamento non inferiore al relativo costo quindicennale per le chiamate di posti
di professore di ruolo e di ricercatore a tempo determinato di cui all'articolo 24, comma
3, lettera b), ovvero un finanziamento di importo e durata non inferiore a quella del
contratto per i posti di ricercatore di cui all'articolo 24, comma 3, lettera a), della legge
30 dicembre 2010, n. 240;
• l'art. 18, comma 3, della Legge n. 240/2010 prevede che gli oneri derivanti dalla
chiamata di professori di cui al comma 1 e dall’attribuzione dei contratti di cui all'articolo
24 possono essere a carico totale di altri soggetti pubblici, previa stipula di
convenzioni;
• che l’art. 24, comma 3, lett. a), della legge n. 240/2010 prevede che i contratti di
ricercatore a tempo determinato possano essere di durata triennale;
• che la Giunta Regionale, con Deliberazione n. 2475 del 17/12/2013, ha assegnato e
ripartito, secondo le indicazioni fornite dal Comitato regionale di coordinamento delle
università pugliesi nella seduta del 03/12/2013, il contributo straordinario stabilito
dall’art. 21 della L.R. n. 26/2013;
Visto e premesso quanto sopra, la Regione Puglia e l’Università degli Studi di Bari Aldo
Moro
CONVENGONO QUANTO SEGUE
Articolo 1
(Premesse e allegati)
51
S.A. 14/20.10.2014/p.4B
1. Le premesse ed i riferimenti a norme statali, regionali ed a provvedimenti della Regione
Puglia, anche se, questi ultimi, non materialmente acclusi, costituiscono parte integrante
della presente Convenzione.
Articolo 2
(Oggetto)
1. La presente Convenzione, ai sensi dell’art. 5, comma 5, lett. a), del D. Lgs. n. 49/2012,
ha per oggetto il sostegno al mantenimento/istituzione/attivazione di corsi di laurea nella
sede di Taranto, mediante finanziamento triennale di spese per i posti di ricercatore a
tempo determinato di cui all’art. 24, comma 3, lett. a), della legge 240/2010 dell'Università
degli Studi di Bari, in settori scientifico-disciplinari che consentano di ivi supportare
l’offerta didattica e rispettare le finalità indicate all'art. 21 della L.R. n. 26 del 07/08/2013,
come riportate al successivo art. 3 della presente Convenzione.
2. I ricercatori a tempo determinato di cui all’art. 24, comma 3, lett. a), della legge n.
240/2010, finanziati in base a quanto riportato nella presente Convenzione, dovranno
svolgere, per almeno 3 (tre) anni, l’attività didattica e di ricerca esclusivamente presso
l’Università degli Studi di Bari - sede di Taranto. Qualora il rapporto di lavoro con
l’Università degli Studi di Bari dovesse cessare prima del decorso dei 3 anni finanziati
ovvero non dovesse essere più svolto presso la sede di Taranto, l’Ateneo restituirà alla
Regione Puglia le corrispondenti somme accantonate e non utilizzabili per la specifica
finalità ovvero, previa intesa con la Regione stessa, potrà disporre, in maniera analoga e
seguendo le prescritte procedure di legge, per il relativo turn over, nei limiti temporali e
finanziari di cui alla presente Convenzione.
Articolo 3
(Finalità)
1. Il finanziamento regionale, ai sensi dell’art. 21 della L.R. n. 26/2013, è finalizzato a
favorire il diritto allo studio, riequilibrare l’offerta formativa di qualità sul territorio e limitare
il fenomeno della migrazione passiva, individuando e prediligendo i corsi universitari
aventi sede a Foggia e Taranto, impiegando le risorse assegnate dalla Regione Puglia
per assicurarne le misure di attuazione.
2. Per la finalità di cui al comma precedente, l’Università potrà procedere anche alla
selezione di ricercatori a tempo determinato, individuando i settori scientifico-disciplinari
più idonei al raggiungimento di tali finalità e, ai sensi del successivo art. 6 della presente
Convenzione, espleta le relative procedure selettive e comparative previste dalle norme
legislative e regolamentari di settore vigenti, nell'ambito delle proprie facoltà assunzionali.
Articolo 4
(Risorse finanziarie)
1. Il valore complessivo del finanziamento regionale di cui all’articolo 2 è pari a euro
447.925,43 (euro quattrocentoquarantasettemilanovecentoventicinque/43), al lordo di tutti
gli oneri previsti per legge e/o contratto, che costituisce il limite massimo del sostegno
regionale riconosciuto per la finalità di cui trattasi.
2. L’Università degli Studi di Bari utilizzerà il finanziamento regionale di cui al comma 1
per il mantenimento a Taranto dei propri Corsi di Studio come da progetto scientifico
didattico (Giurisprudenza, Economia e Amministrazione delle Aziende, Strategia
d’impresa e Management, Operatore dei Servizi giuridici, Scienze e Gestione delle Attività
marittime)
in stretta aderenza a quanto stabilito dall’art. 21 della L.R. n. 26 del
07/08/2013.
Articolo 5
(Erogazione del finanziamento)
1. Le risorse a carico della Regione Puglia, destinate al finanziamento triennale di spese
per il reclutamento di ricercatori a tempo determinato di cui all’art. 24, comma 3, lett. a),
della legge 240/2010, saranno trasferite all’ateneo e dovranno essere imputate e utilizzate
52
S.A. 14/20.10.2014/p.4B
dall’Università degli Studi di Bari pro-quota, pari a 1/3 per ciascun anno, provvedendo
all’accantonamento, in apposito fondo del bilancio relativo all’esercizio di erogazione,
delle quote che saranno poi imputate a ciascuna delle tre annualità.
2. La Regione potrà procedere all’erogazione delle risorse relative al finanziamento in
questione, ivi comprese le spese di cui al comma 1 del presente articolo, anche in due o
più soluzioni qualora i principi di finanza pubblica connessi all’osservanza del patto di
stabilità dovessero impedire la liquidazione in unica soluzione. Allo stesso vincolo è
subordinata l’erogazione di eventuali acconti necessari all’avvio delle attività didattiche.
Articolo 6
(Adempimenti dell’Università)
1. L'Università, sulla base della propria programmazione triennale che assicura la relativa
sostenibilità, provvederà alla copertura dei posti di ricercatori a tempo determinato nei
settori scientifico-disciplinari (IUS-16 Diritto processuale penale; SECS-P/11 Economia
degli intermediari finanziari; INF 01 Informatica) individuati ai sensi degli artt. 2 e 3 della
presente Convenzione mediante le procedure previste dalle norme di settore vigenti (art.
24 della legge n. 240 del 30/12/2010).
2. L'Università assicura il corretto utilizzo delle somme nel rispetto della normativa vigente
in materia di stato giuridico e di reclutamento del personale.
3. L’Università assicura, inoltre, anche nelle procedure di cui al comma 1, il
soddisfacimento dell’obiettivo specifico del finanziamento, come riportato all’art. 21 della
Legge Regionale n. 26 del 07/08/2013, fornendo puntuale ed esaustiva rendicontazione.
4.
L’Università
si
impegna
a
dare
adeguata
pubblicità
al
mantenimento/istituzione/attivazione dei Corsi di Studio finanziati con le risorse di cui alla
presente Convenzione e fornisce i dati relativi alle tasse ed ai contributi versati dai
rispettivi studenti.
5. L’Università fornisce alla Regione Puglia tutta la documentazione relativa all’utilizzo
della somma assegnata, unitamente ad apposita relazione che comprovi l’efficacia della
misura ed il rispetto delle finalità previste. E’ facoltà della Regione Puglia richiedere ogni
ulteriore documentazione, chiarimento e/o rendicontazione, per tutta la durata delle attività
di cui alla presente convenzione.
Articolo 7
(Oneri ammissibili)
1. Le spese ammissibili e da sostenere entro la data di termine della Convenzione sono:
a) Retribuzione base relativa alla classe di appartenenza;
b) Indennità Integrativa Speciale;
c) Assegno Aggiuntivo (assegno di tempo Pieno);
d) Tredicesima mensilità;
e) Contributo Tesoro, Contributo Opera Previdenza, Imposta Regionale sulle Attività
Produttive, Assegni ad personam;
f) altre voci fisse normativamente previste e stabilite.
2. Il finanziamento regionale di cui alla presente Convenzione è omnicomprensivo anche
di eventuali progressioni di carriera e di futuri adeguamenti contrattuali retributivi,
previdenziali, fiscali e di ogni altra natura previsti a norma di legge. Gli eventuali
differenziali, pertanto, legati alle progressioni ed agli adeguamenti menzionati, rimarranno
a carico dell’Università; non si darà luogo, in alcun modo, a forme di conguaglio a carico
della Regione Puglia.
Articolo 8
(Referente della Convenzione)
l. Il Referente per l'Università degli Studi di Bari Aldo Moro, per tutta la durata della
Convenzione, è il Prof/Dott. _______________________che si assume l’obbligo di
assicurarne la piena e corretta applicazione.
53
S.A. 14/20.10.2014/p.4B
Articolo 9
(Durata)
l. La presente Convenzione ha durata di 3 anni. Il termine decorre dalla data di
sottoscrizione della Convenzione.
2. Alla scadenza del termine di cui al comma l la presente Convenzione cesserà di
produrre la propria efficacia e non potrà essere rinnovata.
3. L’Università degli Studi di Bari dovrà comunque portare a conclusione i corsi di studio
già avviati e dovrà comunque garantire la conclusione degli studi agli studenti fuori corso.
Articolo 10
(Revoca)
l. In caso di mancato o difforme utilizzo del finanziamento regionale rispetto a quanto
approvato e stabilito o in caso di mancato rispetto delle finalità di cui all’art. 2l della L.R. n.
26/2013 o della durata temporale di cui alla presente Convenzione, sarà disposta la
revoca del finanziamento con provvedimento della Giunta Regionale.
Articolo 11
(Modifiche)
l. Eventuali modifiche alla presente Convenzione dovranno essere effettuate per iscritto
ed approvate specificamente, in forma scritta, dalle Parti.
Articolo 12
(Conflitto di interessi)
l. Le parti assicurano l’assenza di qualsivoglia conflitto di interessi con i potenziali soggetti
destinatari del finanziamento di cui alla presente Convenzione.
Articolo 13
(Clausola compromissoria)
1. Le parti concordano di definire preliminarmente e in via amichevole qualsiasi
controversia che possa nascere dalla interpretazione o esecuzione della presente
convenzione.
2. Nel caso in cui non sia possibile raggiungere in questo modo l’accordo, le parti indicano
esclusivamente il foro di Bari quale foro competente per qualunque controversia inerente
la validità, l'interpretazione l’esecuzione o la risoluzione della presente convenzione.
Articolo 14
(Attività di monitoraggio)
l. La Regione Puglia potrà svolgere attività di verifica sul corretto utilizzo del
finanziamento, potendo richiedere all’Università copia dei relativi provvedimenti
amministrativi e assunzionali, dei contratti di lavoro, delle buste paga, dei mandati di
pagamento, delle certificazioni fiscali e di quant’altro ritenuto necessario.
Articolo 15
(Trattamento dei dati personali)
1. L’Università e la Regione Puglia dichiarano reciprocamente di essere informati e, per
quanto di ragione, espressamente acconsentire, che i “dati personali” forniti per l’attività o
comunque raccolti in conseguenza e nel corso dell’esecuzione della presente
Convenzione, vengano trattati esclusivamente per le finalità della Convenzione stessa,
mediante consultazione, elaborazione, interconnessione, raffronto con gli altri dati e/o
ogni ulteriore elaborazione manuale e/o automatizzata e inoltre, per fini statistici, con
esclusivo trattamento dei dati in forma anonima, mediante comunicazione a soggetti
pubblici, quando ne facciano richiesta per il perseguimento dei propri fini istituzionali,
nonché a soggetti privati, quando lo scopo della richiesta sia compatibile con i fini
istituzionali delle Parti. Titolari sono le parti coma sopra individuate, denominate e
domiciliate.
2. Le Parti dichiarano infine di essere informate sui diritti sanciti dall’art. 7 del D. Lgs. n.
196/2003.
54
S.A. 14/20.10.2014/p.4B
3. Le previsioni di cui al presente articolo assolvono i requisiti d’informativa e consenso di
cui al succitato Decreto Legislativo.
Articolo 16
(Spese)
1. La presente convenzione viene redatta in triplice copia ed e soggetta a registrazione
solo in caso d`uso ai sensi di quanto previsto nel D.P.R. n. 131/1986; tutte le relative
spese sono a carico della Parte che richiede la registrazione. Le spese per l'imposta di
bollo, ove previsto, sono a carico dell’Università.
Data_______________
Firme
Per la Regione Puglia
_______________________
Per l'Università degli Studi di Bari Aldo Moro
_______________________”
In merito, l’Ufficio fa presente che l’articolo 8 della convenzione sopra riportata
prevede l’indicazione di un referente di questa Università che assumerebbe l’obbligo di
assicurare la piena e corretta applicazione della convenzione medesima. Si rende
necessario, pertanto, che questo Consesso individui il nominativo del suddetto referente.
L’Ufficio evidenzia che il finanziamento regionale, previsto dalla convenzione sopra
riportata, è rispondente a quanto disposto dal MIUR con nota n.8312 del 05.04.2013,
nonché inquadrabile nell’ambito dell’articolo 5 comma 5 lettera a) del D. Lgs. n. 49/2012
che statuisce: “Le entrate derivanti da finanziamenti esterni di soggetti pubblici e privati
destinate al finanziamento delle spese per il personale devono essere supportate da
norme, accordi o convenzioni approvati dal consiglio di amministrazione che: a) assicurino
un finanziamento non inferiore al relativo costo quindicennale per le chiamate di posti di
professore di ruolo e di ricercatore a tempo determinato di cui all'articolo 24, comma 3,
lettera b), ovvero un finanziamento di importo e durata non inferiore a quella del contratto
per i posti di ricercatore di cui all'articolo 24, comma 3, lettera a) della legge 30 dicembre
2010, n. 240.”
L’Ufficio evidenzia, inoltre, che il fabbisogno finanziario previsto per l'attuazione
della medesima convenzione, pari ad Euro 447.925,43, risulterebbe coerente con le
indicazioni formulate dal Collegio dei Revisori dei Conti in ordine a convenzioni di pari
tematica in quanto, così come già esposto, prevede l’incremento annuale del 2,82% a
carico della Regione Puglia, come da delibera del Consiglio di Amministrazione del
17.12.2013.
Infine, l’Ufficio fa presente che il testo negoziale de quo è stato portato
all’attenzione del richiamato Collegio, al fine di acquisire il parere preventivo e
successivamente relazionare al Consiglio di Amministrazione, in ossequio alla predetta
nota MIUR.””
Interviene il prof. Notarnicola, il quale riferisce in merito alle ulteriori deliberazioni
assunte in ordine alla questione de qua dal Consiglio del Dipartimento Jonico in “Sistemi
giuridici ed economici del Mediterraneo: Società, Ambiente, Culture” nelle riunioni del
28.07 e 13.10.2014, soffermandosi, in particolare su quest’ultima, con la quale si richiede
la revoca dell’assegnazione “del posto di ricercatore di tipo A – fondi Regione Puglia … al
SSD SECS-P/11 Economia degli intermediari finanziari e contestuale attribuzione al SSD
SECS-P/06 Economia applicata”, di cui espone le motivazioni. Egli, in particolare,
55
S.A. 14/20.10.2014/p.4B
premesso che sul BURP n. 142 del 09.10.2014 è stato pubblicato l’elenco delle 170 idee
progettuali selezionate nell’ambito dell’intervento FutureInResearch, approvato con
determina n. 460 del 30.09.2014 e tra le idee progettuali selezionate, il Dipartimento
jonico è stato aggiudicatario di n. 3 progetti nei settori IUS/12, SECS-P/13 e SECS-P/11;
considerato che il SECS-P/11 risulterebbe assegnatario di n. 2 posti di ricercatore con
contratto di lavoro a tempo determinato; riscontrata la sovrapponibilità per ampi aspetti dei
due progetti di ricerca del SSD SECS-P/11 assegnatari delle risorse; considerata la
limitatezza delle risorse finanziarie da impegnare nella ricerca scientifica ai fini del
migliore utilizzo dei finanziamenti regionali, in ossequio ai principi di efficacia, efficienza e
segnatamente di economicità e considerata l’esigenza di dare massima estensione
possibile della ricerca nei vari SSD, chiede la modifica, nell’ambito dei SSD da mettere a
concorso, indicati nell’art. 6, comma 1, del surriportato testo convenzionale, del SSD
SECS-P/11 Economia degli intermediari finanziari con il SSD SECS-P/06 Economia
applicata, manifestando, altresì, la propria disponibilità a ricoprire il ruolo di referente, ai
sensi dell’art. 8 della suddetta Convenzione.
Il Rettore, nel sottolineare che la predetta modifica andrà concordata con la Regione
Puglia e potrebbero, pertanto, allungarsi i tempi per la stipulazione della Convenzione de
qua, invita il Senato Accademico a pronunciarsi in merito.
Il Senato Accademico, all’unanimità,
VISTA
la Legge n. 240/2010;
VISTO
il Decreto Legislativo n. 49/2012;
VISTA
la nota MIUR n. 8312 del 05.04.2013;
VISTA
la Legge Regione Puglia 7 agosto 2013, n. 26 e, in particolare,
l’art. 21 “Misure in favore delle Università pugliesi”;
VISTA
la
deliberazione
Comitato
Universitario
Regionale
di
Coordinamento (CURC), assunta nella seduta del 03.12.2013;
VISTO
il Regolamento di Ateneo per il reclutamento di ricercatori con
contratto a tempo determinato, di cui al D.R. n. 4532 del
18.09.2012;
VISTA
la delibera del Consiglio di Amministrazione del 17.12.2013;
VISTE
le note prott. n. 84550 III/13 del 19.12.2013, n. 19370 III/13 del
14.03.2014 e n. 66786 III/14 del 30.09.2014, inviate alla Regione
Puglia da parte di questa Università;
56
S.A. 14/20.10.2014/p.4B
VISTO
il prospetto dei costi relativi alla figura del ricercatore a tempo
determinato
a
tempo
pieno
e
definito,
predisposto
dal
Dipartimento Gestione Risorse Finanziarie;
VISTE
le note prott. n. AOO_162/0001372 del 24.02.2014 e n. AOO_1620005081 del 11.07.2014, trasmesse dalla Regione Puglia;
VISTA
la
Deliberazione
di
Giunta
Regionale
n.
1301/2014
del
23.06.2014;
VISTO
il testo della Convenzione da stipularsi tra questa Università e la
Regione Puglia per il finanziamento di spese per il personale
dell’Università degli Studi di Bari Aldo Moro, ai sensi dell’art. 5,
comma 5 del D Lgs. n. 49/2012 e art. 21 della L.R. n. 26/2013;
VISTI
gli estratti dai verbali del Consiglio del Dipartimento Jonico in
“Sistemi giuridici ed economici del Mediterraneo: Società,
Ambiente, Culture”, relativi alle riunioni del 27.02, 20.03.2014,
28.07 e 13.10.2014, in particolare quest’ultimo di revoca
dell’assegnazione “del posto di ricercatore di tipo A – fondi
Regione Puglia … al SSD SECS-P/11 Economia degli intermediari
finanziari e contestuale attribuzione al SSD SECS-P/06 Economia
applicata”;
UDITE
le motivazioni fornite dal prof. Notarnicola a sostegno della
succitata delibera di modifica del SSD da mettere a concorso,
oltre che la propria disponibilità a ricoprire il ruolo di referente, ai
sensi dell’art. 8 della suddetta Convenzione;
TENUTO CONTO
di quanto rappresentato dal competente Settore dell’Area
Convenzioni per la Didattica del Dipartimento Amministrativo per
la Ricerca, la Didattica e le Relazioni esterne,
DELIBERA
−
di esprimere parere favorevole in ordine alla Convenzione da stipularsi tra l’Università
degli Studi di Bari Aldo Moro (Dipartimento jonico in “Sistemi giuridici ed economici del
Mediterraneo: società, ambiente, culture”) e la Regione Puglia, per il finanziamento di
n. 3 posti di ricercatore a tempo determinato, in regime di tempo pieno, ai sensi della
legge n. 240/2010, art. 24 comma 3, lett. a), nella formulazione riportata in narrativa,
previa modifica, nell’ambito dei SSD da mettere a concorso, indicati nell’art. 6, comma
57
S.A. 14/20.10.2014/p.4B
1, del SSD SECS-P/11 Economia degli intermediari finanziari con il SSD SECS-P/06
Economia applicata;
−
di nominare il prof. Bruno Notarnicola quale referente, ai sensi dell’art. 8 della
Convenzione de qua;
−
di dare fin d’ora mandato al Rettore ad apportare alla Convenzione in questione
eventuali modifiche, di carattere non sostanziale, che si rendessero necessarie in
sede di stipula.
Il presente dispositivo è approvato seduta stante ed è, pertanto, immediatamente
esecutivo.
58
S.A. 14/20.10.2014/p.4C
III.
DIDATTICA, RICERCA, PROGRAMMAZIONE E SVILUPPO
CONVENZIONE QUADRO TRA L’UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BARI ALDO MORO E
LA LEIPZIG UNIVERSITY
Il Rettore apre il dibattito sulla seguente relazione predisposta dal Dipartimento
Amministrativo per la Ricerca, la Didattica e le Relazioni Esterne – Area Relazioni
Internazionali ed invita il Senato Accademico a pronunciarsi in merito:
““L’Ufficio riferisce che il Prof. Maurizio Pirro, in data 09.10.2014, ha inviato la nota
(all. a) di seguito riportata:
"Al Magnifico Rettore
dell’Università degli Studi di Bari “Aldo Moro”
Chiar.mo Prof. Antonio Felice Uricchio
Magnifico Rettore,
con la presente intendo sottoporre alla Sua attenzione l’istituzione di una
convenzione tra il nostro Ateneo e l’Università di Lipsia. La convenzione potenzierebbe
ulteriormente uno scambio accademico attivo a vari livelli già da tre lustri, aprendo lo
spazio per ulteriori forme di collaborazione. Verrebbe in tal modo creato il perimetro
istituzionale necessario alla realizzazione di alcune iniziative che in forma ancora
embrionale stanno coinvolgendo gruppi di lavoro formati da germanisti e romanisti attivi
nei due Atenei. Si sta lavorando in particolare sull’ipotesi di dare vita a un corso di laurea
magistrale in “Studi romanzo-tedeschi”, che avrebbe un’impostazione eminentemente
storico-letteraria e culturologica, e si concluderebbe con l’attribuzione di un doppio titolo di
laurea, riconosciuto da ambedue le Università. Nelle prossime settimane avranno luogo
alcuni incontri fra docenti del nostro Ateneo e rappresentanti dell’Università di Lipsia,
destinati a mettere a punto un percorso di studi che intenderebbe caratterizzarsi
soprattutto per un elevato profilo di internazionalità e interdisciplinarità. La definizione di
un corso di studi di alto livello, che possa permettere agli studenti coinvolti di fruire al
massimo grado possibile delle opportunità formative garantite dai due Atenei, nel quadro
di un percorso comune facilitato anche dall’obbligo di trascorrere presso la sede
consociata almeno un semestre di studi, si gioverebbe in misura determinante
dell’attivazione della convenzione di cui qui si chiede di permettere l’istituzione.
Distinti saluti
Maurizio Pirro
Ricercatore di Letteratura tedesca".
L'Ufficio riferisce, altresì, che il prof. Pirro ha inviato la bozza di Convenzione
quadro, (all. b), il cui testo risulta essere conforme allo schema tipo di convenzione
adottato da questa Università, nonché la "Dichiarazione d'intenti dell'Università di Lipsia e
dell'Università di Bari Aldo Moro per la costituzione di un corso internazionale di laurea
magistrale 'Studi romanzo-tedeschi' sottoscritta dai Rettori delle due Università, (all. c).
Come indicato nella suddetta Dichiarazione d'intenti, il corso di studi magistrali
suindicato, prevede la "reciproca mobilità degli studenti immatricolati presso entrambe le
sedi, nonché l’attribuzione di un doppio titolo di laurea. Il corso di studi mira a dotare gli
studenti di un profilo internazionale e interdisciplinare, qualificandoli per il mercato del
59
S.A. 14/20.10.2014/p.4C
lavoro europeo e fornendo loro dettagliate conoscenze nell’ambito della cultura e della
letteratura italiane e tedesche."
A tal proposito, si osserva che tra le due Università esiste un lungo rapporto di
cooperazione nell’ambito del programma Erasmus. Durante gli ultimi 15 anni si è creata
una fitta rete di contatti personali tra i docenti di entrambe le sedi e grazie alla mobilità dei
docenti, il prof. Domenico Mugnolo, ex Direttore de Dipartimento LELIA, ora in
quiescienza, e il dott. Maurizio Pirro, entrambi germanisti di indirizzo storico-letterario e
culturologico, hanno sviluppato stretti rapporti di collaborazione scientifica.
L'Ufficio riferisce, inoltre, che la prof.ssa Marie Thérèse Jacquet, Direttore del
Dipartimento di Lettere Lingue Arti. Italianistica e culture comparate, con nota del
09.10.2014 (all. d), indirizzata al Magnifico Rettore, ha chiesto che la suddetta
convenzione venga approvata da questo Consesso pur senza l’avvenuta approvazione da
parte del Consiglio di Dipartimento. Tale richiesta è motivata dall’imminente arrivo a Bari
di una delegazione tedesca che ha ottenuto un finanziamento per la progettazione del
suddetto curriculum.
L'Ufficio, in merito alla stipula della suddetta Convenzione quadro, rappresenta che
saranno stipulati dei Protocolli esecutivi che regolamenteranno la mobilità internazionale
studentesca di entrambe le istituzioni. In particolare, tali protocolli dovranno prevedere:
l’articolazione del piano di studi, il numero dei crediti attribuiti nei singoli moduli, i criteri di
ammissione degli studenti in mobilità ed il riconoscimento da entrambe le università per il
rilascio di un doppio titolo; gli stessi dovranno essere sottoposti all’approvazione da parte
degli Organi di Governo, previo parere del Dipartimento di Lettere, Lingue Arti. Italianistica
e culture comparate.
L'Ufficio, infine, evidenzia che occorrerà procedere alla designazione del
Responsabile scientifico della Convenzione, per l'Università degli Studi di Bari Aldo Moro
e che il dott. Maurizio Pirro ha dato la propria disponibilità a ricoprire tale incarico,
considerati i rapporti già esistenti con tale Università.””
Il Senato Accademico, all’unanimità,
VISTA
la "Dichiarazione d'intenti dell'Università di Lipsia e dell'Università
di Bari Aldo Moro" per la costituzione di un corso internazionale di
laurea magistrale “Studi romanzo-tedeschi”, sottoscritta dai Rettori
delle due Università;
VISTA
la nota, in data 09.10.2014, prodotta dal prof. Maurizio Pirro,
ricercatore di Letteratura tedesca, relativa alla richiesta di stipula
della Convenzione quadro con l'Università di Lipsia (Germania)
per scopi didattici e scientifici;
VISTA
la nota mail, in data 09.10.2014, da parte del Direttore del
Dipartimento di Lettere Lingue Arti: Italianistica e culture
comparate, prof.ssa Marie Thérèse Jacquet, di apprezzamento
per l’iniziativa de qua;
VISTO
il testo della Convenzione quadro a stipularsi;
60
S.A. 14/20.10.2014/p.4C
TENUTO CONTO
di quanto rappresentato dall’Area Relazioni Internazionali del
Dipartimento Amministrativo per la Ricerca, la Didattica e le
Relazioni Esterne;
CONSIDERATI
i pregressi rapporti di cooperazione accademica del dott. Maurizio
Pirro con l’Università di Lipsia (Germania) e la disponibilità
manifestata dallo stesso a ricoprire l’incarico di responsabile
scientifico, per questa Università, della suddetta Convenzione,
DELIBERA
−
di approvare la Convenzione quadro da stipularsi tra l'Università degli Studi di Bari
Aldo Moro e l'Università di Lipsia (Germania), per scopi didattici e scientifici; dando fin
d’ora mandato al Rettore ad apportarvi eventuali modifiche, di carattere non
sostanziale, che si rendessero necessarie in sede di sottoscrizione;
−
di riservarsi l’approvazione dei Protocolli esecutivi, previo parere del Dipartimento di
Lettere, Lingue Arti. Italianistica e culture comparate, volti a disciplinare le modalità
relative alla mobilità degli studenti; tali protocolli dovranno prevedere: l’articolazione
del piano di studi, il numero dei crediti attribuiti nei singoli moduli, i criteri di
ammissione degli studenti in mobilità ed il riconoscimento da parte di entrambe le
Università per il rilascio di un doppio titolo;
−
di nominare il dott. Maurizio Pirro quale Responsabile scientifico, per questa
Università, della Convenzione de qua.
Il presente dispositivo è approvato seduta stante ed è, pertanto, immediatamente
esecutivo.
61
S.A. 14/20.10.2014/p.4D
III.
DIDATTICA, RICERCA, PROGRAMMAZIONE E SVILUPPO
CONVENZIONE
(DIPARTIMENTO
TRA
DI
L’UNIVERSITÀ
DEGLI
FARMACIA-SCIENZE
STUDI
DEL
DI
BARI
FARMACO)
ALDO
E
MORO
L’ORDINE
INTERPROVINCIALE DEI FARMACISTI BARI-BAT PER LA REALIZZAZIONE DEL
MASTER DI II LIVELLO IN “FARMACIA DI COMUNITÀ”
Il Rettore apre il dibattito sulla seguente relazione predisposta dal Dipartimento
Amministrativo per la Ricerca, la Didattica e le Relazioni Esterne – Area Convenzioni per
la Didattica – Settore I:
““L’Ufficio riferisce che l’Ordine Interprovinciale dei Farmacisti di Bari e BarlettaAndria-Trani, con nota prot. n. 201402176 del 22.07.2014, ha trasmesso lo schema della
convenzione da stipularsi con questa Università, per l’instaurazione di una collaborazione
sistematica e, in particolare, per la realizzazione del Master di II livello in “Farmacia di
comunità, presidio della salute e risorsa del sistema sanitario”.
Con nota prot. n. 56319 III/14 del 07.08.2014, l’Ufficio ha inviato al prof. Roberto
Perrone, Direttore del Dipartimento di Farmacia – Scienze del Farmaco, la citata
convenzione al fine di acquisire in merito il parere del Consiglio del medesimo
Dipartimento. Detto Consiglio si è espresso favorevolmente nella seduta del 26.09.2014.
Di seguito si riporta integralmente la convenzione in questione:
“SCHEMA DI CONVENZIONE TRA L’UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BARI ALDO
MORO
e
L'ORDINE INTERPROVINCIALE DEI FARMACISTI BARI-BAT
L’UNIVERSITA DEGLI STUDI DI BARI ALDO MORO, d'ora in poi denominata
"Università", rappresentata dal Rettore pro-tempore, Prof. Antonio Felice Uricchio, nato il
XXXXXX a XXXXXXXX, domiciliato presso la Sede Legale dell’Università, sita in BARI
(BA) - P.ZZA UMBERTO I n°1, CODICE FISCALE/PARTITA IVA n°01086760723, Tel. n.
080/5714271 - 080/5714200, Fax n. 080/5714697
e
L’ORDINE INTERPROVINCIALE DEI FARMACISTI BARI-BAT d'ora in poi denominata
"Ordine" e rappresentato dal Presidente, Sen. Dott. Luigi D’Ambrosio Lettieri nato il
XXXXXXX a XXXXXXXXX domiciliato presso la Sede Legale dell’Ordine Interprovinciale
dei Farmacisti Bari-Bat sita in BARI via Devitofrancesco 4/c, CODICE FISCALE n.
93403590727,
Tel.
N.
080/5421451,
Fax
080/5421683,
e-mail
[email protected], sito web www.ordinefarmacistibaribat.it,
PREMESSO
− che il progresso scientifico e tecnologico permanente che caratterizza la nostra epoca
pone il sapere, la conoscenza e la qualità delle risorse umane quali condizioni per un
nuovo impulso alla crescita e allo sviluppo sostenibile, in un contesto di
apprendimento che si sviluppa durante tutto l’arco della vita professionale;
− che gli Enti firmatari riconoscono quindi nella formazione e nella ricerca i principali
fattori di sviluppo socio economico del territorio pugliese e dei professionisti e le
imprese che vi insistono e/o operano;
− che gli Enti firmatari, nel rispetto delle reciproche finalità istituzionali, ritengono di
instaurare una sistematica collaborazione finalizzata in particolare ad una progettualità
62
S.A. 14/20.10.2014/p.4D
integrata nel territorio tra ordine professionale ed accademia, con lo scopo di: formare/
aggiornare figure professionali, che si connotino per la multidisciplinarietà delle
conoscenze e delle competenze e per l’attitudine alla ricerca ed all’innovazione anche
in auto-apprendimento; agevolare le scelte professionali mediante la conoscenza
diretta del mondo del lavoro e realizzare momenti di alternanza tra studio e lavoro
nell’ambito di processi formativi dedicati; promuovere la realizzazione di studi e
ricerche di comune interesse e la diffusione della conoscenza dei risultati conseguiti
congiuntamente; promuovere e realizzare progetti ed interventi di innovazione nei
settori di reciproco interesse;
− che gli Enti firmatari, nell'ambito di incontri, preso atto delle significate collaborazioni
già in atto fra gli stessi, nonché dei bisogni emergenti di nuove competenze/abilità
professionali nel campo della “Farmacia di comunità”, hanno ritenuto opportuno
avviare nell’immediato una collaborazione per la progettazione di un Master
Universitario di ll livello dal titolo: “Farmacia di comunità, presidio della salute e risorsa
del sistema sanitario”;
− che il Consiglio di Dipartimento di Farmacia- Scienze del Farmaco nella seduta del
28/04/2014, ha espresso parere favorevole all’istituzione ed attivazione del succitato
Master Universitario
TANTO PREMESSO
si conviene quanto segue:
Art. 1
L'Università e l’Ordine convengono di instaurare una rapporto di collaborazione
sistematica, nel rispetto delle reciproche autonomie e finalità istituzionali, per il
raggiungimento di obiettivi comuni, quali: la formazione, attraverso il contributo congiunto
della componente accademica e di quella
dell'Ordine professionale, di “profili professionali” in grado di soddisfare le esigenze
di una società ad elevato trend di cambiamento ed operare in uno scenario sempre più
competitivo e globale; lo sviluppo delle competenze ed abilità professionali, attraverso la
realizzazione di percorsi formativi, seminari e workshop nel settore farmaceutico e più in
generale della salute e del sistema sanitario territoriale, che risultino innovativi, per
contenuti e metodologie, e che siano promossi, valorizzando le reti di relazioni già
intessute dalle Parti, oltre che nel territorio regionale, in altre regioni d‘Italia nonché in
Paesi esteri; la promozione di stage professionalizzanti e quindi l’incremento quantitativo
e qualitativo del livello occupazionale dei discenti dei percorsi formativi attivati dalle Parti,
attraverso una condivisa accurata individuazione e selezione di soggetti ospitanti che si
caratterizzino come learning organization e lo scambio dei contatti, patrimonio di ciascuna
Parte, fermo restando il rispetto della normativa vigente in tema di privacy.
Art. 2
Per la gestione ed attuazione del presente accordo, si conviene l’attivazione di un
Comitato paritetico di Gestione composto da tre rappresentanti per ciascuna parte.
Tale numero potrà essere integrato di due unità indicate dalle organizzazioni
rappresentative delle farmacie competenti per territorio.
Detto Comitato di Gestione rappresenta una sede di consultazione permanente tra
le Parti sullo sviluppo di iniziative comuni coerenti con gli obiettivi convenzionali.
Al Comitato sono affidati i compiti di definizione del programma annuale di
cooperazione, nonché di indicazione, per ciascuna iniziativa concordata, della ripartizione
degli impegni e degli oneri e delle fonti di copertura corrispondenti.
Per l’esecutività di programmi, nell’ipotesi in cui comportino oneri finanziari, sarà
necessaria la
preventiva approvazione degli Organi di governo competenti dell’Università.
63
S.A. 14/20.10.2014/p.4D
Le Parti concordano comunque di stipulare appositi Accordi attuativi per la
definizione dei tempi, delle modalità di sviluppo e finanziamento delle singole iniziative.
Art. 3
In fase di prima attuazione del presente accordo, l’UNIVERSITÀ e l’ORDINE si
impegnano a cooperare per la realizzazione del Master di ll livello “Farmacia di comunità,
presidio della salute e risorsa del sistema sanitario”, che si pone l’obiettivo di consolidare
le competenze scientifiche e tecniche dei farmacisti e potenziare il ruolo della farmacia
nella rete socio sanitaria-assistenziale del territorio.
In particolare, nel rispetto di quanto previsto nel progetto del Master, a cui si rinvia
per quanto non espressamente previsto nel presente atto,
L’ORDINE si impegna a:
− collaborare nelle attività di monitoraggio ed indirizzo strategico delle attività
realizzative del Master suddetto, edizione ……………….., attraverso la partecipazione
di propri associati al Comitato scientifico dello stesso Master;
− allo svolgimento di attività didattiche, fermo restando l’obbligo del rispetto della
normativa di riferimento per l’affidamento degli incarichi di docenza;
− promuovere la divulgazione delle attività del master e delle iniziative ad esso correlate
(convegni, seminari, etc.), anche attraverso specifiche attività editoriali, di
comunicazione e di informazione;
− sostenere l’efficacia del progetto formativo anche attraverso la promozione di patrocini
e di contributi finanziari;
− a condividere con l’Università la propria rete di relazioni con enti anche stranieri che si
connotino come learnig organization, per l’implementazione delle attività di job
placement dell'Università;
− ad accogliere presso le proprie strutture e/o degli associati stagisti, nel rispetto della
normativa vigente e previa stipula di apposita convenzione;
− a mettere a disposizione i locali siti in Bari alla via G. Devitofrancesco n. 4/C, che
dichiara idonei allo svolgimento delle attività formative del Master e dotati delle
necessarie dotazioni strumentali, nonché a garantire a suo carico e spese, l’ordinaria
gestione dell’immobile stesso, assicurando in particolare i servizi di pulizia e
sorveglianza di segreteria e tutorato d’aula, adeguati a garantire l’efficacia del progetto
formativo e a rispondere alle esigenze di funzionalità organizzativa, fermo restando in
capo all’Università l’obbligo di garantire adeguati laboratori per le attività formative del
Master che necessitino degli stessi e le attività di segreteria connesse alla gestione
della carriera degli studenti.
L’UNIVERSITÀ si impegna a:
− coinvolgere Docenti dell’Ordine nelle attività di monitoraggio ed indirizzo strategico
delle attività realizzative del Master suddetto, edizione ……………., attraverso la loro
nomina nel Comitato scientifico dello stesso Master e l’affidamento di attività
didattiche, fermo restando l’obbligo del rispetto della normativa di riferimento per il
personale coinvolto;
− ad avvalersi del contributo dell’Ordine per la progettazione e realizzazione delle
successive edizioni del Master succitato;
− a valorizzare la collaborazione dell’Ordine nelle attività di promozione e diffusione dei
risultati del Master.
Art. 4
La presente convenzione entra in vigore dalla data della sua sottoscrizione avrà
durata triennale e potrà essere rinnovata su richiesta di una delle parti ed accettazione
dell’altra.
Resta comunque in vigore, nel caso di attivazione in edizioni ulteriori del Master, per
la durata del Master da ultimo attivato, in vigenza degli accordi di cui al presente atto.
64
S.A. 14/20.10.2014/p.4D
Art. 5
Per qualunque controversia relativa alla presente convenzione non risolvibile in via
amichevole è competente il foro di Bari.
Art. 6
La presente Convenzione sarà registrata solo in caso d'uso e le spese saranno a
carico del
richiedente.
Bari, ................ . .
Timbro e firma per l’Università degli Studi di Bari Aldo Moro
Il Legale Rappresentante
(Prof. Antonio Felice Uricchio)
Timbro e firma per l’Ordine Interprovinciale
Il Legale Rappresentante
(Sen. Dott. D'Ambrosio Lettieri Luigi)”
In merito, l’Ufficio fa presente che l’Atto in questione si configura come un accordo
quadro nel quale sono delineate le linee programmatiche della collaborazione sistematica
tra i due contraenti per il raggiungimento di obiettivi comuni.
A tal fine il testo convenzionale prevede, all’articolo 2, l’attivazione di un Comitato
paritetico di Gestione, composto da tre rappresentanti per ciascuna parte, al quale sono
affidati i compiti di definizione del programma annuale di cooperazione, nonché di
indicazione, per ciascuna iniziativa concordata, della ripartizione degli impegni e degli
oneri e delle fonti di copertura corrispondenti.
L’Ufficio evidenzia la necessità di designare i tre componenti del predetto Comitato
in rappresentanza di questa Università.
L’Ufficio fa presente, altresì, che l’articolo 3 della convenzione a stipularsi prevede in
fase di prima applicazione la realizzazione del Master di II livello in “Farmacia di comunità,
presidio della salute e risorsa del sistema sanitario” e, in particolare, l’impegno dell’Ordine
a mettere a disposizione i locali siti in Bari alla via G. Devitofrancesco n. 4/C. A tale
proposito, l’Ufficio propone di integrare detto articolo con la previsione dell’utilizzo di detti
locali a titolo gratuito.
In merito, si evidenzia che il Consiglio del suddetto Dipartimento, nella seduta del
28.04.2014, aveva già espresso parere favorevole in ordine alla proposta di attivazione
del Master in questione, ad oggi in fase di formalizzazione. Con nota mail del 09.10.2014,
la competente Divisione Master ha precisato che il docente proponente è il prof. Tortorella
e che il Master sarà attivato in fase successiva.
Pertanto, l’Ufficio evidenzia, in caso di condivisione da parte di questo Consesso
della convenzione in argomento, la necessità di approvarne la stipula previa istituzione ed
attivazione del Master in “Farmacia di comunità, presidio della salute e risorsa del sistema
sanitario”.
Inoltre, l’Ufficio evidenzia l’opportunità di integrare l’articolo 6 del testo
convenzionale con la previsione dell’imposta di bollo a carico dell’Ordine Interprovinciale
dei Farmacisti, come di seguito riportato: “L’imposta di bollo è a carico dell’Ordine.”
L’Ufficio, altresì, sottolinea che l’Atto negoziale in argomento è disciplinato
dall’art.68 del vigente Regolamento di Ateneo per l’Amministrazione, la Finanza e la
Contabilità, specifico per gli accordi di collaborazione.
Il Dirigente D.A.R.D.R.E. attesta che l’accordo quadro de quo non comporta oneri di
spesa a carico dell’Università.””
65
S.A. 14/20.10.2014/p.4D
Egli, quindi, invita il Senato Accademico a pronunciarsi in merito, proponendo i proff.
Roberto Perrone, Paolo Tortorella e Francesco Leonetti quali componenti del Comitato
paritetico di Gestione di cui all’articolo 2 della suddetta Convenzione.
Il Senato Accademico, all’unanimità,
VISTA
la nota prot. gen. n. 53840 del 29.07.2014, da parte dell’Ordine
Interprovinciale dei Farmacisti di Bari e Barletta-Andria-Trani
(BAT), a firma del Vicepresidente, dott. G. G. Morea;
VISTI
gli estratti dai verbali del Consiglio del Dipartimento di FarmaciaScienze del Farmaco, relativi alle riunioni del 28.04 e 26.09.2014;
VISTO
lo schema della Convenzione a stipularsi tra questa Università
(Dipartimento di Farmacia-Scienze del Farmaco) e l’Ordine
Interprovinciale dei Farmacisti di Bari BAT per l’instaurazione di un
rapporto di collaborazione sistematica per il raggiungimento di
obiettivi comuni e, in fase di prima attuazione, per la realizzazione
del Master di II livello in “Farmacia di comunità, presidio della
salute e risorsa del sistema sanitario”;
VISTO
l’art. 68 del vigente Regolamento di Ateneo per l’Amministrazione,
la Finanza e la Contabilità;
CONSIDERATO
quanto fatto presente dal Settore I dell’Area Convenzioni per la
Didattica del Dipartimento Amministrativo per la Ricerca, la
Didattica e le Relazioni Esterne (DARDRE);
TENUTO CONTO
di quanto attestato dal Dirigente del DARDRE;
CONDIVISA
la proposta formulata nel corso del dibattito in ordine ai
componenti, per questa Università, del Comitato paritetico di
Gestione di cui all’art. 2 della suddetta Convenzione,
DELIBERA
−
di approvare la Convenzione, nella formulazione riportata in narrativa, da stipularsi tra
l’Università degli Studi di Bari Aldo Moro (Dipartimento di Farmacia-Scienze del
Farmaco) e l’Ordine Interprovinciale dei Farmacisti di Bari e Barletta-Andria-Trani
(BAT), per l’instaurazione di un rapporto di collaborazione sistematica per il
raggiungimento di obiettivi comuni e, in fase di prima attuazione, per la realizzazione
del Master di II livello in “Farmacia di comunità, presidio della salute e risorsa del
sistema sanitario”, previa istituzione ed attivazione del Master medesimo, nonché
previa integrazione:
66
S.A. 14/20.10.2014/p.4D
− dell’art.3, punto 7 come segue:
“L’Ordine si impegna a:
“mettere a disposizione, a titolo gratuito, i locali siti in Bari alla Via G.
Devitofrancesco, n. 4/C …..”;
−
−
dell’art. 6, con la seguente frase: “L’imposta di bollo è a carico dell’Ordine.”
di designare i proff. Roberto Perrone, Paolo Tortorella e Francesco Leonetti quali
componenti del Comitato paritetico di Gestione di cui all’articolo 2 della suddetta
Convenzione;
−
di dare fin d’ora mandato al Rettore ad apportare alla Convenzione in questione
eventuali modifiche, di carattere non sostanziale, che si rendessero necessarie in
sede di stipula.
Il presente dispositivo è approvato seduta stante ed è, pertanto, immediatamente
esecutivo.
67
S.A. 14/20.10.2014
Il Rettore propone al Senato Accademico di esaminare, in analogia al punto testè
esaminato, il seguente argomento.
CONVENZIONE QUADRO TRA L’UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BARI ALDO MORO E
L’UNIVERSITÀ COMMERCIALE “LUIGI BOCCONI” PER COLLABORAZIONE SU TEMI
E AMBITI DI COMUNE INTERESSE
Il Senato Accademico, all’unanimità, approva.
68
S.A. 14/20.10.2014/p.4analogia
CONVENZIONE QUADRO TRA L’UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BARI ALDO MORO E
L’UNIVERSITÀ COMMERCIALE “LUIGI BOCCONI” PER COLLABORAZIONE SU TEMI
E AMBITI DI COMUNE INTERESSE
Il Rettore apre il dibattito sulla seguente relazione predisposta dal Dipartimento
Amministrativo per la Ricerca, la Didattica e le Relazioni Esterne – Area Convenzioni per
la Didattica – Settore I:
““L’Ufficio fa presente che a seguito di incontri istituzionali, in data 06.10.2014, è
pervenuto il testo della convenzione quadro da stipulare tra questa Università e
l’Università Commerciale “Luigi Bocconi”, per avviare una collaborazione su temi e per gli
ambiti di interesse comune.
Di seguito si riporta integralmente il testo dell’accordo quadro in questione:
“Convenzione quadro per attività di collaborazione
tra
L’Università degli Studi di Bari Aldo Moro, con sede in Bari, codice fiscale 80002170720,
con sede in Bari, Piazza Umberto I, rappresentata dal Rettore pro-tempore prof. Antonio
Felice Uricchio, nato a XXXXXX il XXXXXXX, ivi domiciliato per la carica;
e
l’Università Commerciale “Luigi Bocconi”, C.F. 80024610158 (di seguito “Università
Bocconi”), con sede in Milano, rappresentata dal dott. Bruno Pavesi, Consigliere Delegato
e Legale Rappresentante, con poteri conferiti dal Consiglio di Amministrazione il 23
novembre 2010
Le parti come sopra costituite
PREMETTONO CHE
1.1 L’Università degli Studi di Bari Aldo Moro persegue, quali fini primari, la ricerca e la
formazione per lo sviluppo di un sapere critico, aperto al dialogo e all'interazione tra le
culture, nel rispetto della libertà di ricerca e di insegnamento;
1.2 l’Università degli Studi di Bari Aldo Moro contribuisce, tramite l’impegno nell’ambito
della ricerca, della didattica e dell’alta formazione, alla crescita scientifica, culturale e
civile, della comunità locale, nazionale e internazionale. Persegue una collaborazione
attiva con le istituzioni, il mondo del lavoro e delle professioni, concertando con essi,
organismi di consultazione permanente al fine di contribuire allo sviluppo culturale,
sociale ed economico;
1.3 l’Università Bocconi è un’università legalmente riconosciuta con lo scopo di operare
nella formazione, qualificazione e diffusione della cultura economica e manageriale;
1.4 parte integrante dell’Università Bocconi è la Scuola di Direzione Aziendale (di seguito
“SDA Bocconi”), istituzione leader in Italia e in ambito internazionale per la formazione
manageriale; nella Scuola è operativa l’Area Public Management & Policy, in cui sono
sviluppate specifiche competenze in materia di sviluppo locale.
Le Parti intendono regolamentare i rapporti tra le stesse al fine dell’esercizio di attività di
interesse comune in forma coordinata, secondo termini e condizioni contenuti in un
accordo quadro di collaborazione, demandando a separati specifici accordi la disciplina
delle attività specifiche che saranno svolte.
1. FINALITÀ DELLA CONVENZIONE
Scopo della convenzione è quello di instaurare un rapporto di collaborazione continuativo
fra le parti.
69
S.A. 14/20.10.2014/p.4analogia
2. OGGETTO DELLA COLLABORAZIONE
2.1 L’Università degli Studi di Bari Aldo Moro e l’Università Bocconi ritengono di avviare
un rapporto di collaborazione per:
 attività di ricerca;
 attività di accompagnamento e assistenza tecnica;
 sviluppo di momenti pubblici di confronto e dibattito (workshop, convegni, eventi);
 specifiche iniziative di formazione executive concordate e progettate ad hoc dalle
parti.
2.2 In particolare, ambito privilegiato di collaborazione sarà rappresentato dallo sviluppo
economico e sociale della Regione Puglia e della Regione Basilicata, nonché del
Mediterraneo e dei Balcani.
2.3 Per definire le modalità di collaborazione, le azioni previste dalla presente
convenzione saranno rese operative attraverso la stipula di appositi accordi fra le parti
che disciplineranno le diverse iniziative e che dovranno attenersi alle disposizioni della
presente convenzione.
2.4 Gli accordi attuativi dovranno contenere: (i) le clausole contrattuali specifiche e/o
modalità di adempimento delle obbligazioni; (ii) il dettaglio degli obiettivi, le modalità di
esecuzione e la durata dell’azione.
3. COORDINAMENTO
Per tutte le sopracitate attività, il referente per l’Università degli Studi di Bari Aldo Moro è
……………………….; mentre il referente per SDA Bocconi è la prof.ssa Veronica Vecchi.
4. ASPETTI FINANZIARI
La presente convenzione non comporta alcun onere finanziario a carico l’Università degli
Studi di Bari Aldo Moro e dell’Università Bocconi, salvo quelli che eventualmente saranno
determinati negli appositi documenti integrativi di cui al precedente punto 2.3 e 2.4.
5. DURATA
La presente convenzione ha durata di cinque anni a decorrere dalla data di stipula ed è
escluso il rinnovo tacito. Il rinnovo della convenzione, per un periodo di pari durata, può
essere chiesto per iscritto entro tre mesi dalla scadenza da una delle due parti e per
avere effetto deve essere accettato per iscritto dall’altra parte entro 60 giorni dalla data
della suddetta richiesta.
6. RISERVATEZZA
Reciprocamente l’Università Bocconi e l’Università degli Studi di Bari Aldo Moro si
impegnano a non divulgare dati ed informazioni aventi carattere di riservatezza raccolti
durante le attività di ricerca, progettazione o attività di accompagnamento e assistenza
tecnica.
7. COPERTURA ASSICURATIVA
L’Università Bocconi garantisce la copertura assicurativa contro gli infortuni e per
responsabilità civile verso terzi del proprio personale impegnato nelle attività oggetto della
presente convenzione. L’Università degli Studi di Bari Aldo Moro garantisce analoga
copertura assicurativa ai propri dipendenti o collaboratori a qualsiasi titolo impegnati nello
svolgimento delle suddette attività.
8. FORO COMPETENTE
Per qualsiasi controversia derivante dall'interpretazione o dall'esecuzione dei contenuti
della presente convenzione, sarà competente in via esclusiva il Foro di Milano.
9. PRIVACY
L’Università Bocconi e l’Università degli Studi di Bari Aldo Moro con la sottoscrizione della
presente convenzione si prestano reciproco assenso al trattamento, alla conservazione e
alla comunicazione dei rispettivi dati ai sensi del D.Lgs. 196/2003.
Milano,
Per l’Università degli Studi di Bari Aldo Moro
70
S.A. 14/20.10.2014/p.4analogia
Il Rettore
Prof. Antonio Felice Uricchio
Per l’Università Commerciale “Luigi Bocconi”
Dott. Bruno Pavesi (Consigliere Delegato)
__________________”
Alla luce di quanto esposto, l’Ufficio fa presente che l’art. 3 della convenzione in
questione, per le attività oggetto della medesima, prevede l’indicazione di un referente
per ciascun contraente, che per l’Università Bocconi è la prof.ssa Veronica Vecchi.
Pertanto, in caso di approvazione del testo convenzionale da parte di questo
Consesso, l’Ufficio evidenzia la necessità di individuare il suddetto referente di questa
Università.
Lo stesso Ufficio evidenzia, inoltre, l’opportunità di integrare il testo convenzionale
de quo con un nuovo articolo 8 che regolamenti le imposte, con conseguente slittamento
della numerazione del restante articolato, che recita come segue:
8. BOLLO E REGISTRAZIONE
Il presente accordo è registrato solamente in caso d'uso, ai sensi del DPR n. 131/86 art. 4
Tariffa parte II, a cura e spese del richiedente. Ciascuna parte contraente provvederà alle
spese di bollo per l’esemplare di propria spettanza.
L’Ufficio fa presente, infine, che l’Atto negoziale in argomento è disciplinato
dall’art. 68 del vigente Regolamento di Ateneo per l’Amministrazione, la Finanza e la
Contabilità, specifico per gli accordi di collaborazione.
In merito a quanto esposto, il Dirigente del D.A.R.D.R.E attesta che la
convenzione in questione non comporta oneri a carico dell’Università.””
Egli, quindi, nel manifestare il proprio interesse a ricoprire l’incarico di referente per
questa Università per le attività oggetto della Convenzione quadro, invita il Senato
Accademico a pronunciarsi in merito.
Il Senato Accademico, all’unanimità,
VISTA
la nota mail, in data 06.10.2014, da parte dell’Università
commerciale
“Luigi
Bocconi”,
concernente
la
proposta
di
convenzione quadro da stipularsi tra questa Università e
l’Università commerciale “Luigi Bocconi” per una collaborazione su
temi ed ambiti di comune interesse;
VISTO
il testo della suddetta Convenzione quadro;
VISTO
l’art. 68 del vigente Regolamento di Ateneo per l’Amministrazione,
la Finanza e la Contabilità;
CONSIDERATO
quanto
fatto
presente
dal
competente
Settore
dell’Area
Convenzioni per la Didattica del Dipartimento Amministrativo per
la Ricerca, la Didattica e le Relazioni Esterne (DARDRE);
TENUTO CONTO
di quanto attestato dal Dirigente del DARDRE;
71
S.A. 14/20.10.2014/p.4analogia
CONSIDERATO
l’interesse manifestato dal Rettore a ricoprire l’incarico di referente
per questa Università per le attività oggetto della Convenzione
quadro,
DELIBERA
−
di approvare la Convenzione quadro, nella formulazione riportata in narrativa, da
stipularsi tra l’Università degli Studi di Bari Aldo Moro e l’Università Commerciale
“Luigi Bocconi”, per avviare una collaborazione su temi e per gli ambiti di interesse
comune, previa integrazione del testo negoziale con il sottoriportato art. 8 e
conseguente scorrimento della numerazione del successivo articolato:
“8. BOLLO E REGISTRAZIONE
Il presente accordo è registrato solamente in caso d'uso, ai sensi del DPR n. 131/86
art. 4 Tariffa parte II, a cura e spese del richiedente. Ciascuna parte contraente
provvederà alle spese di bollo per l’esemplare di propria spettanza.”
−
di dare fin d’ora mandato al Rettore ad apportare alla Convenzione in questione
eventuali modifiche, di carattere non sostanziale, che si rendessero necessarie in
sede di stipula;
−
di nominare il prof. Antonio Felice Uricchio quale referente dell’Università degli Studi di
Bari Aldo Moro per le attività oggetto della Convenzione quadro.
Il presente dispositivo è approvato seduta stante ed è, pertanto, immediatamente
esecutivo.
72
S.A. 14/20.10.2014/p.5A
III.
DIDATTICA, RICERCA, PROGRAMMAZIONE E SVILUPPO
PROTOCOLLO D’INTESA TRA L’UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BARI ALDO MORO E
LA PREFETTURA/UTG DI BARI, L’UFFICIO DEL GARANTE REGIONALE DEI DIRITTI
DEL MINORE, LA PROVINCIA DI BARI, IL COMUNE DI BARI, IL TRIBUNALE PER I
MINORENNI DI BARI, LA PROCURA DELLA REPUBBLICA PRESSO IL TRIBUNALE
PER I MINORENNI DI BARI, LA QUESTURA DI BARI, IL COMANDO PROVINCIALE DEI
CARABINIERI DI BARI, LA POLIZIA POSTALE E DELLE TELECOMUNICAZIONI DI
BARI, L’UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER LA PUGLIA, L’AZIENDA SANITARIA
LOCALE DI BARI, L’AZIENDA OSPEDALIERA UNIVERSITARIA CONSORZIALE
POLICLINICO DI BARI, IL COMITATO NAZIONALE UNICEF E DESIGNAZIONE
COMPONENTI COMITATO DI CUI ALL’ART. 5
Il Rettore apre il dibattito sulla seguente relazione predisposta dal Dipartimento
Amministrativo per la Ricerca, la Didattica e le Relazioni Esterne – Area Convenzioni per
la Didattica – Settore II – Convenzioni per la formazione non istituzionale:
““L’Ufficio fa presente che la prof.ssa Silvana Calaprice, delegata del Rettore per le
politiche attive per l’infanzia, con nota dello 01.10.2014, ha trasmesso il testo del
Protocollo d’Intesa da stipulare, con urgenza, tra questa Università e la Prefettura/UTG di
Bari, l’Ufficio del Garante Regionale dei Diritti del Minore, la Provincia di Bari, il Comune di
Bari, il Tribunale per i Minorenni di Bari, la Procura della Repubblica presso il Tribunale
per i Minorenni di Bari, la Questura di Bari, il Comando Provinciale dei Carabinieri di Bari,
la Polizia Postale e delle Telecomunicazioni di Bari, l’Ufficio Scolastico Regionale per la
Puglia, l’Azienda Sanitaria Locale di Bari, l’Azienda Ospedaliera Universitaria Consorziale
Policlinico di Bari, il Comitato Nazionale UNICEF, per avviare una collaborazione volta a
promuovere, ciascuno per le proprie specifiche funzioni, una azione di sistema che miri al
ben-essere in ambito scolastico attraverso la prevenzione e il contenimento del disagio
giovanile, visto nei suoi molteplici aspetti e manifestazioni.
La stessa prof.ssa Calaprice ha trasmesso, inoltre, la nota della Prefettura di Bari
inerente il parere favorevole espresso dal Ministero dell’Interno in ordine alla
sottoscrizione del Protocollo d’Intesa in questione, che di seguito si riporta integralmente:
PROTOCOLLO D’INTESA TRA
LA Prefettura/UTG di Bari, l’Ufficio del Garante Regionale dei Diritti del minore, la
Provincia di Bari, il Comune di Bari, il Tribunale per i Minorenni di Bari, la Procura della
Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni di Bari, la Questura di Bari, il Comando
Provinciale dei Carabinieri di Bari, la Polizia Postale e delle Telecomunicazioni di Bari,
l’Ufficio Scolastico Regionale per la Puglia, l’Università degli Studi di Bari, l’Azienda
Sanitaria Locale di Bari, l’Azienda Ospedaliera Universitaria Consorziale Policlinico di
Bari, il Comitato Nazionale UNICEF
PREMESSO CHE
− la Garante per i Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza della Regione Puglia ha
segnalato un sensibile incremento di talune condizioni di disagio degli adolescenti
manifestatesi, recentemente, anche attraverso comportamenti violenti di particolare
73
S.A. 14/20.10.2014/p.5A
gravità posti in essere, talvolta, dagli stessi ragazzi contro se stessi, coetanei ed
adulti;
− è opportuno valutare i percorsi fin qui attivati dalle competenti Istituzioni per limitare il
fenomeno sopra evidenziato ed incrementare le strategie operative individuate;
− si ravvisa l’esigenza di promuove iniziative sempre più efficaci e condivise, volte a
contrastare fenomeni di “dipendenze” varie (anche derivanti dall’uso improprio delle
tecnologie smart), di violenza e discriminazione, compresi quelli che si verificano tra
minori;
− si ritiene doveroso, altresì, pur prendendo atto della sempre più mirata attività svolta
dalle Forze dell’Ordine sul versante della repressione dei reati e dalle Agenzia
educative, incidere ulteriormente nell’azione di prevenzione attraverso varie e
coordinate forme di collaborazione, soprattutto, con il mondo della scuola, del privato
sociale e degli Ordini professionali;
− si ravvisa l’opportunità, inoltre, di coinvolgere anche le famiglie promuovendo concrete
azioni di sensibilizzazione in tema di affettività ed educazione alla genitorialità, per
rendere maggiormente partecipi gli adulti nei percorsi di crescita dei propri figli;
SI CONVIENE quanto segue:
ART.1
Premesse
Le premesse costituiscono parte integrante e sostanziale del presente atto.
ART. 2
Oggetto
Oggetto del Protocollo d’Intesa è l’istituzione di percorsi di collaborazione tra le parti
firmatarie al fine di promuovere, ciascuno per le sue specifiche funzioni, una azione di
sistema che miri al ben-essere in ambito scolastico attraverso la prevenzione e il
contenimento del disagio giovanile, visto nei suoi molteplici aspetti e manifestazioni.
ART.3
Funzioni specifiche delle Parti
La Prefettura si impegna a:
− promuovere, senza onere finanziario alcuno a carico dell’Amministrazione dell’Interno,
le iniziative di rete ritenute utili in ambito provinciale ed a curare la realizzazione di un
confronto allargato su eventuali problematiche correlate ai fenomeni suindicati, al fine
di un sempre più efficace rapporto tra gli Enti interessati e per l’individuazione di
eventuali, conseguenti iniziative derivanti dal presente protocollo;
− collaborare con i Soggetti della rete per consentire un costante monitoraggio dei
fenomeni in questione;
− collaborare con le Amministrazioni e gli Enti firmatari per la programmazione e
realizzazione di progetti ed iniziative mirate;
− realizzare occasioni di confronto allargato sui temi individuati, di divulgazione delle
azioni condotte e dei risultati conseguiti;
− favorire la partecipazione di propri operatori a momenti di formazione e di
aggiornamento interistituzionale promossi nell’ambito delle attività sviluppate in
attuazione del protocollo.
L’Ufficio del Garante Regionale dei diritti del minore:
L’Ufficio, istituito con L.R. 19/06 (Art. 30), si impegna, nell’ambito del presente
protocollo, a:
− diffondere una cultura rispettosa dei diritti per l'infanzia e l'adolescenza;
− promuovere iniziative a favore dell'esercizio dei diritti di cittadinanza da parte dei
minori;
− collaborare con Enti locali ed Istituzioni scolastiche per agevolare l'obbligo scolastico
anche da parte dei minori che vivono in contesti sociali a rischio di esclusione;
74
S.A. 14/20.10.2014/p.5A
partecipare alle riunioni di coordinamento progettuale;
collaborare
alla
progettazione
e
realizzazione
dei
momenti
di
formazione/informazione;
− contribuire alle azioni di promozione dell’iniziativa e di diffusione dei materiali e
documenti prodotti.
L’Ufficio Scolastico Regionale per la Puglia si impegna a:
− promuovere un’azione di sistema che coinvolga le istituzioni scolastiche
nell’attivazione di strategie ed iniziative volte a favorire il ben-essere della
persona/alunno, considerata nella sua unità psico-fisica;
− individuare percorsi formativi destinati a dirigenti scolastici e docenti, atti a favorire il
contenimento dei fenomeni di disagio-devianza-svantaggio e migliorare l’azione
educativa in ambito scolastico;
− creare una rete di scuole per rendere più incisiva l’azione della Scuola sul territorio, al
fine di fronteggiare in maniera coesa le problematiche adolescenziali;
− collaborare con i singoli enti della task force nella programmazione e nella
realizzazione di azioni di prevenzioni e d’intervento riguardanti il disagio; a tal fine si
ravvisa l’opportunità di attivare per il primo anno una fase di sperimentazione;
− incoraggiare le scuole ad una maggiore apertura al territorio per la realizzazione di un
sistema formativo integrato;
− mettere a disposizione del gruppo le informazioni relative alla realtà socio-economica
e territoriale in cui operano le scuole;
− collaborare nell’individuazione di strumenti di rilevazione circa le modalità e le tecniche
utilizzate dalle scuole per affrontare queste problematiche, al fine di monitorarne
l’efficacia;
− curare una pubblicazione che possa essere di ausilio alle scuole sulle diverse
problematiche
La PROVINCIA di BARI si impegna a promuovere e realizzare:
− azioni di divulgazione e sensibilizzazione rispetto agli Ambiti territoriali e ai soggetti del
terzo settore, per la divulgazione di una cultura a favore dei minori e della tutela della
loro personalità, con particolare riferimento alla sensibilizzazione e informazione
sull’affidamento familiare, quale strumento per la prevenzione del disagio minorile;
− azioni di formazione per le famiglie e i singoli disponibili all’affido;
− azioni di supporto alle coppie in difficoltà, attraverso l’attività dell’Ufficio di Mediazione
Civile e Penale, al fine di evitare, nelle fasi di separazione, gravi pregiudizi ai minori
coinvolti.
Il Comune di Bari si impegna a:
− intervenire nella rete con il pieno coinvolgimento dei Servizi socio-educativi municipali;
− favorire la conoscenza da parte delle scuole dei Servizi per i cittadini, erogati dal
Comune di Bari, orientarti alla prevenzione del disagio dei ragazzi;
− realizzare degli sportelli di ascolto per gli adolescenti presso i Centri di Ascolto per le
Famiglie comunali;
− avviare, in forma sperimentale, percorsi di prevenzione alle dipendenze e di
educazione alla legalità per adolescenti;
− partecipare ai tavoli di lavoro e collaborare con i singoli enti firmatari per la
programmazione e la realizzazione di progetti per la prevenzione del disagio e della
dispersione.
Il Tribunale e la Procura per i Minorenni di Bari si impegnano a:
− contribuire, nella fase di studio dei vari aspetti del disagio minorile, fornendo i dati
disponibili e l’esperienza giuridica e specialistica anche della componente onoraria.
−
75
S.A. 14/20.10.2014/p.5A
La Questura, il Comando Provinciale dei Carabinieri, la Polizia Postale e delle
Comunicazioni di Bari si impegnano :
− senza alcun onere finanziario a carico delle rispettive Amministrazioni, a collaborare,
con le modalità e le forme ritenute opportune, alle attività promosse dalla rete
interistituzionale, partecipando, eventualmente, con propri operatori, anche a percorsi
di formazione/informazione rivolti ai soggetti interessati.
In particolare, per la Polizia Postale e delle Comunicazioni di Bari, le iniziative in
argomento verranno armonizzate con le attività istituzionali ed i progetti della Specialità.
L’Università si impegna a
− partecipare alle riunioni di coordinamento progettuale
− mettere a disposizione la propria esperienza nel campo della ricerca scientifica a
favore dei diritti per l'infanzia e l'adolescenza a sostegno dell’individuazione delle
procedure più idonee a sostenere gli interventi suddetti;
− elaborare e realizzare progetti di formazione e di intervento individuati dal Comitato
di coordinamento rivolta ai minori, famiglie e operatori scolastici e sociali
− monitorare, valutare i progetti realizzati, al fine di renderli scientificamente disponibili
− partecipare alla cura e realizzazione di una pubblicazione che possa essere di ausilio
alle scuole, e non solo, sulle suddette problematiche,
− collaborare alla diffusione locale e nazionale sulle attività svolte.
La ASL di Bari si impegna a:
− collaborare a tutte le iniziative di rete utili per fronteggiare eventuali criticità relative
alla popolazione di minore età;
− istituire un Ufficio Aziendale per la ricezione, smistamento e orientamento della
richiesta di intervento, che abbia la funzione di snodo e di orientamento delle richieste
e delle necessità delle scuole.
L’Azienda Ospedaliero Universitaria Consorziale Policlinico di Bari si impegna a:
− collaborare alla formazione, in particolare sul cyberbullismo e sull’adescamento online;
− fornire assistenza psicologica per la diagnosi precoce e la cura nelle condizioni di
violenza all’infanzia;
− garantire il supporto specialistico nell’ambito della Raccolta di Sommarie Informazioni,
tale azione viene svolta su richiesta della Procura della Repubblica presso il Tribunale
per i Minorenni di Bari e della Procura della Repubblica presso il Tribunale civile e
penale di Bari;
− facilitare l’accesso alle rete dei servizi del territorio per i minori e le famiglie che
giungono presso l’ Azienda Ospedaliera.
Il Comitato Nazionale UNICEF si impegna a:
− garantire, promuovere e diffondere i principi fondamentali della Convenzione sui diritti
dell'infanzia e dell'adolescenza
− promuovere l’ascolto dell’infanzia e dell’adolescenza, la partecipazione e la
progettazione attiva al proprio benessere personale e sociale
− partecipare alle attività di coordinamento, sensibilizzazione e formazione rivolta ai
minori, famiglie e operatori scolastici e sociali
− contribuire al monitoraggio, verifica e valutazione delle risultanze emerse nella
progettazione
− contribuire alla lettura, l’analisi e la rilevazione dei dati qualitativi e quantitativi emersi
dalle pratiche sperimentate e realizzate (raccolta dati e informazioni statistiche)
− promuovere le buone pratiche già esistenti nelle scuole e lo scambio delle stesse tra i
diversi ordini e gradi, anche attraverso la propria rete di Scuole che aderiscono al
progetto nazionale ( Miur-Unicef) di “Scuola amica dei bambini e delle bambine”
76
S.A. 14/20.10.2014/p.5A
−
facilitare all’accesso alle rete dei servizi di prevenzione, protezione e cultura dei diritti
presenti sui territori.
ART. 5
Comitato
Gli Enti firmatari, per le finalità suindicate, si impegnano ad istituire un Comitato di
coordinamento che resterà in carica un triennio, ulteriormente prorogabile, composto dal
componente effettivo e supplente, designati dagli stessi Enti firmatari.
Il Comitato:
− definirà il programma delle iniziative e dei progetti coerenti con le finalità suindicate;
− individuerà piani operativi per la realizzazione di tali attività;
− predisporrà le azioni conseguenti;
procederà ad un costante monitoraggio degli interventi concordati.
ART. 6
Durata
Il presente Protocollo d’Intesa avrà durata di tre anni con decorrenza dalla data di
sottoscrizione. Tre mesi prima della scadenza, le parti valuteranno le attività svolte e ne
concorderanno il proseguimento per il triennio successivo. Dopo la sottoscrizione sarà a
carico delle parti firmatarie il completamento delle procedure necessarie per garantire
l’efficacia dello stesso.
Bari,
Le Parti”
Alla luce di quanto esposto, l’Ufficio evidenzia l’opportunità di integrare il testo
convenzionale, così come indicato per altri contraenti, con la precisazione che gli impegni
assunti dall’Università non comportino alcun onere finanziario a carico del proprio bilancio.
Inoltre, tenuto conto della peculiarità delle attività oggetto del Protocollo d’Intesa de
quo, l’Ufficio sottolinea l’opportunità di integrare l’art. 5 del testo negoziale con la
previsione, di seguito riportata, di disciplinare le singole iniziative mediante appositi
accordi attuativi, che per l’Università dovranno essere approvati dagli Organi di Governo,
per regolamentare in particolare tempi, oneri a carico delle Parti e modalità di copertura
di eventuali spese:
“Art. 5
……………
Per la realizzazione della collaborazione oggetto del presente Protocollo d’Intesa
saranno concordati appositi accordi attuativi, che per l’Università dovranno essere
approvati dai competenti Organi di Governo, per disciplinare le specifiche iniziative, di cui
verranno regolamentate finalità, tempi, oneri a carico delle Parti e modalità di copertura
di eventuali spese delle singole iniziative”.
L’Ufficio fa presente, altresì, che lo stesso art. 5 prevede l’attivazione di un
Comitato, composto dal componente effettivo e dal supplente, designati dagli stessi Enti
firmatari.
Pertanto, in caso di approvazione del Protocollo d’Intesa da parte di questo
Consesso, l’Ufficio evidenzia la necessità di individuare i referenti dell’Università
nell’ambito del citato Comitato.
L’Ufficio fa presente, infine, che l’Atto negoziale in argomento è disciplinato dall’art.
68 del vigente Regolamento di Ateneo per l’Amministrazione, la Finanza e la Contabilità,
specifico per gli accordi di collaborazione.
In merito a quanto esposto, il Dirigente del D.A.R.D.R.E attesta che la convenzione
in questione non comporta oneri a carico dell’Università.””
77
S.A. 14/20.10.2014/p.5A
Egli, quindi, propone la prof.ssa Silvana Calaprice, proprio Delegato per le politiche
attive per l’infanzia, quale componente effettivo del Comitato di cui all’art. 5 del Protocollo
de quo, mentre il prof. Battaglia propone il prof. Francesco Introna quale componente
supplente del medesimo Comitato.
Il Rettore, quindi, invita il Senato Accademico a pronunciarsi in merito.
Il Senato Accademico, all’unanimità,
VISTA
la nota, datata 01.10.2014, a firma del Delegato del Rettore per le
politiche
attive
per
l’infanzia,
prof.ssa
Silvana
Calaprice,
concernente il Protocollo d’intesa da stipularsi tra questa
Università, la Prefettura/UTG di Bari, l’Ufficio del Garante
Regionale dei Diritti del Minore, la Provincia di Bari, il Comune di
Bari, il Tribunale per i Minorenni di Bari, la Procura della
Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni di Bari, la Questura
di Bari, il Comando Provinciale dei Carabinieri di Bari, la Polizia
Postale e delle Telecomunicazioni di Bari, l’Ufficio Scolastico
Regionale per la Puglia, l’Azienda Sanitaria Locale di Bari,
l’Azienda Ospedaliera Universitaria Consorziale Policlinico di Bari
ed il Comitato Nazionale UNICEF, finalizzato all’incremento del
benessere in ambito scolastico attraverso la prevenzione e il
contenimento del disagio giovanile;
VISTA
la nota, prot. n. 0008660/Conf.Perm del 15.09.2014, da parte della
Prefettura di Bari – Ufficio Territoriale del Governo – Ufficio del
Rappresentante dello Stato inerente il parere favorevole espresso
dal Ministero dell’Interno in ordine al Protocollo de quo;
VISTO
il testo del Protocollo d’Intesa a stipularsi;
VISTO
l’art. 68 del vigente Regolamento di Ateneo per l’Amministrazione,
la Finanza e la Contabilità;
CONSIDERATO
quanto fatto presente dall’Area Convenzioni per la Didattica del
Dipartimento Amministrativo per la Ricerca, la Didattica e le
Relazioni esterne (DARDRE);
TENUTO CONTO
di quanto attestato dal Dirigente del DARDRE;
CONDIVISE
le proposte formulate nel corso del dibattito in ordine ai
componenti, uno effettivo ed uno supplente, del Comitato di cui
all’art. 5 del Protocollo de quo,
78
S.A. 14/20.10.2014/p.5A
DELIBERA
−
di approvare il Protocollo d’Intesa, nella formulazione riportata in narrativa, da
stipularsi tra l’Università degli Studi di Bari Aldo Moro, la Prefettura/UTG di Bari,
l’Ufficio del Garante Regionale dei Diritti del Minore, la Provincia di Bari, il Comune di
Bari, il Tribunale per i Minorenni di Bari, la Procura della Repubblica presso il
Tribunale per i Minorenni di Bari, la Questura di Bari, il Comando Provinciale dei
Carabinieri di Bari, la Polizia Postale e delle Telecomunicazioni di Bari, l’Ufficio
Scolastico Regionale per la Puglia, l’Azienda Sanitaria Locale di Bari, l’Azienda
Ospedaliera Universitaria Consorziale Policlinico di Bari ed il Comitato Nazionale
UNICEF, previa integrazione del testo negoziale come di seguito indicato:
•
all’art. 3, nella parte inerente gli impegni assunti da questa Università, con la
seguente frase: “senza onere finanziario alcuno a carico dell’Università degli Studi
di Bari Aldo Moro”;
•
all’art. 5 con il seguente periodo:
“Art. 5
…
Per la realizzazione della collaborazione oggetto del presente Protocollo d’Intesa
saranno concordati appositi accordi attuativi, che per l’Università dovranno essere
approvati dai competenti Organi di Governo, per disciplinare le specifiche
iniziative, di cui verranno regolamentate finalità, tempi, oneri a carico delle Parti e
modalità di copertura di eventuali spese delle singole iniziative”;
−
di dare fin d’ora mandato al Rettore ad apportare al Protocollo d’Intesa in questione
eventuali modifiche, di carattere non sostanziale, che si rendessero necessarie in
sede di stipula;
−
di designare la prof.ssa Silvana Calaprice ed il prof. Francesco Introna quali
componenti, rispettivamente effettivo e supplente, del Comitato di cui all’art. 5 del
Protocollo de quo.
Il presente dispositivo è approvato seduta stante ed è, pertanto, immediatamente
esecutivo.
79
S.A. 14/20.10.2014/p.6A
III.
DIDATTICA, RICERCA, PROGRAMMAZIONE E SVILUPPO
ACCORDO DI COLLABORAZIONE TRA L’UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BARI ALDO
MORO E L’ASSOCIAZIONE NON C’È PACE SENZA GIUSTIZIA, PER ATTIVITÀ DI
FORMAZIONE, STUDIO, RICERCA E DIFFUSIONE DI INFORMAZIONI SU TEMI DI
COMUNE INTERESSE, IN PARTICOLARE VOLTE A FAVORIRE L’UNIVERSALITÀ DEI
DIRITTI UMANI E L’AFFERMAZIONE DELLO STATO DI DIRITTO, PER LA
SALVAGUARDIA E IL RISPETTO DEI DIRITTI E DELLE LIBERTÀ DELL’UOMO
Il Rettore apre il dibattito sulla seguente relazione predisposta dal Dipartimento
Amministrativo per la Ricerca, la Didattica e le Relazioni Esterne – Area Convenzioni per
la Didattica – Settore II:
““L’Ufficio fa presente che la sig.ra Antonella Casu, Tesoriera dell’Associazione Non
c’è Pace senza Giustizia, con nota 03.10.2014, ha trasmesso il testo dell’ accordo quadro
da stipulare con l’Università degli Studi di Bari Aldo Moro, per collaborare nella
realizzazione di attività di formazione, studio, ricerca e diffusione di informazioni su temi di
comune interesse, in particolare volte a favorire l’universalità dei diritti umani e
l’affermazione dello Stato di diritto, per la salvaguardia e il rispetto dei diritti e delle libertà
dell’uomo.
Per dovere d’informazione l’Ufficio evidenzia che Non c'è Pace Senza Giustizia è
un'organizzazione internazionale senza scopo di lucro nata nel 1994 da una campagna
del Partito Radicale Transnazionale ed è un’associazione costituente del Partito Radicale
Nonviolento Transnazionale e Transpartito, ONG con Status Consultivo Generale di prima
categoria presso l’ECOSOC delle Nazioni Unite.
Di seguito si riporta integralmente il testo dell’accordo di cui trattasi:
ACCORDO QUADRO
TRA
L’Università degli Studi di Bari Aldo Moro, con sede in Bari, Piazza Umberto I n. 1,
C.F. 80002170720, rappresentata dal Rettore pro-tempore, prof. Antonio Felice Uricchio,
nato a XXXXX il XXXXXXX
E
Non c’è Pace Senza Giustizia, con sede Roma, in Via Torre Argentina, 76, P.IVA
/C.F. 97107730588, rappresentata dal Tesoriere Antonella Casu, nata a XXXXX il
XXXXX,
PREMESSO CHE
− Il 5 maggio 1994 i Radicali fondano il “Comitato di parlamentari, sindaci e cittadini per
un nuovo diritto Internazionale”, più brevemente denominato Non c'è Pace Senza
Giustizia, con l’ambizioso obiettivo di creare su scala mondiale le condizioni per
l’istituzione di una Corte Penale Internazionale competente a giudicare genocidio,
crimini di guerra e crimini contro l’umanità;
− che Non c'è Pace Senza Giustizia è un'organizzazione internazionale, senza scopo di
lucro, oggi associazione costituente e membro del Senato del Partito Radicale
Nonviolento Transnazionale e Transpartito;
80
S.A. 14/20.10.2014/p.6A
−
che l’azione di Non c'è Pace Senza Giustizia, che lavora per la protezione e la
promozione dei diritti umani, della democrazia, dello stato di diritto e della giustizia
internazionale, si articola attraverso tre campagne tematiche principali:
• la campagna sulla giustizia penale internazionale
• la campagna sulle mutilazioni genitali femminili
• la campagna per la democrazia nella regione del Medio Oriente e del Nord
Africa, che include un progetto specifico sull’Iraq;
− che Non c’è Pace Senza Giustizia finanzia le iniziative che valuta prioritarie attraverso
fondi e donazioni da parte di privati, fondazioni, società, governi o istituzioni
internazionali;
− che l’Università degli Studi di Bari Aldo Moro persegue, quali fini primari, la ricerca e la
formazione per lo sviluppo di un sapere critico, aperto al dialogo e all'interazione tra le
culture, nel rispetto della libertà di ricerca e di insegnamento;
− che l’Università degli Studi di Bari Aldo Moro, a norma dell’art. 6 del proprio Statuto,
“….contribuisce, tramite l’impegno nell’ambito della ricerca, della didattica e dell’alta
formazione, alla crescita scientifica, culturale e civile, della comunità locale, nazionale
e internazionale. Persegue una collaborazione attiva con le istituzioni, il mondo del
lavoro e delle professioni, concertando con essi, organismi di consultazione
permanente al fine di contribuire allo sviluppo culturale, sociale ed economico….;
− che, inoltre, l’art. 47 dello Statuto dell’Università degli Studi di Bari Aldo Moro prevede,
tra l’altro, la possibilità di promuovere, anche attraverso convenzioni o consorzi, ogni
utile collaborazione con soggetti pubblici e privati;
− che Non c’è Pace Senza Giustizia ha manifestato la volontà di collaborare con
l’Università degli Studi di Bari Aldo Moro, per la promozione e la tutela dei diritti umani,
della democrazia, dello Stato di diritto e della giustizia internazionale;
− che l’Università degli Studi di Bari Aldo Moro e Non c’è Pace Senza Giustizia (le Parti),
nel rispetto delle proprie finalità istituzionali, intendono collaborare allo scopo di
individuare le concrete azioni ed attività da realizzarsi congiuntamente, al fine di
utilizzare al meglio le opportunità offerte sia in sede locale, che nazionale, che
internazionale;
CONVENGONO QUANTO SEGUE
ART. 1
Le premesse costituiscono parte integrante del presente accordo di collaborazione.
ART. 2
OGGETTO
L’Università degli Studi di Bari Aldo Moro e Non c’è Pace Senza Giustizia, con il
presente accordo, nel rispetto dei propri fini istituzionali, si impegnano di volta in volta a
individuare attività rispetto alle quali collaborare nella realizzazione di formazione, studio,
ricerca e diffusione di informazioni su temi di comune interesse, in particolare volte a
favorire l’universalità dei diritti umani e l’affermazione dello Stato di diritto, per la
salvaguardia e il rispetto dei diritti e delle libertà dell’uomo.
ART. 3
AMBITI DI COLLABORAZIONE
La collaborazione si realizzerà nei seguenti ambiti:
− organizzazione di convegni, seminari, conferenze in particolare per promuovere
l’universalità dei diritti umani, la democrazia, lo Stato di diritto e la giustizia
internazionale;
− condivisione di spazi ed infrastrutture per la realizzazione delle attività che saranno di
volta in volta individuate e regolate da accordi attuativi della presente Convenzione;
− promozione e realizzazione di attività interdisciplinari e formative su materie e temi di
comune interesse.
81
S.A. 14/20.10.2014/p.6A
ART. 4
IMPEGNI DELLE PARTI
Le Parti si impegnano a concordare le attività su cui intendono collaborare, fissando
gli impegni specifici assunti da ciascuna di esse in accordi attuativi della presente
Convenzione stipulati ad hoc. La collaborazione si articolerà su:
• fornire il supporto scientifico per lo svolgimento di convegni, seminari e
conferenze ed attività formative da concordare su temi di comune interesse;
• fornire il supporto per l’organizzazione e la gestione di convegni, seminari,
conferenze e corsi di formazione da attuare congiuntamente;
• partecipare alla progettazione ed all’elaborazione di percorsi formativi da
concordare;
• fornire il supporto tecnico-logistico per lo svolgimento delle attività oggetto
degli accordi attuativi della presente Convenzione (disponibilità di aule e
supporti per la didattica).
Non c’è Pace Senza Giustizia si impegna altresì, nell’ambito del proprio programma
di Internship, a realizzare stage formativi e di orientamento al lavoro, anche rivolti a
studenti e laureati dell’Università degli Studi di Bari Aldo Moro, per offrire loro l’opportunità
di ampliare le conoscenze in particolare in materia di diritti umani e diritto penale
internazionale, da formalizzare nel rispetto della normativa vigente in materia. Resta
inteso che la scelta da parte di Non c’è Pace Senza Giustizia dei soggetti idonei a
partecipare al programma di Internship è discrezionale e insindacabile.
Le Parti stabiliscono che al termine dei convegni, seminari, conferenze, nonché dei
corsi di formazione da realizzare potranno essere rilasciati attestati di partecipazione che
consentiranno, eventualmente, ai partecipanti di richiedere il riconoscimento di crediti
formativi universitari; detto riconoscimento potrà avvenire, previa valutazione del Corso di
Laurea competente, secondo le modalità e i limiti previsti dalla normativa vigente.
ART. 5
COMITATO DI GESTIONE
Per la gestione e l’attuazione del presente accordo, si conviene l’attivazione di un
Comitato paritetico di Gestione composto da 2 rappresentanti per ciascuna Parte. Il
Comitato si riunirà su richiesta di una delle Parti, ma trovandosi in città diverse le riunioni
generalmente avverranno tramite telefono e conference call o altre tecnologie idonee. Al
Comitato sono affidati i compiti di definizione delle iniziative comuni coerenti con gli
obiettivi convenzionali, nonché di indicazione della ripartizione degli impegni e dei relativi
ed eventuali oneri che verranno fissati negli accordi attuativi della Convenzione, fermo
restando che gli impegni assunti dalle Parti sulla base della presente Convenzione non
comportino alcuna spesa a carico dei rispettivi bilanci.
In particolare, saranno concordati e di volta in volta approvati dai competenti Organi
di ciascun contraente appositi accordi attuativi, per disciplinare specifiche iniziative, di cui
verranno regolamentate finalità, tempi, oneri a carico delle Parti e modalità di copertura di
eventuali spese delle singole iniziative.
Il Comitato dovrà trasmettere, annualmente, una relazione consuntiva sulle attività
svolte dallo stesso Comitato, ai rispettivi Organi di Governo, al fine di valutare l’eventuale
rinnovo dell’accordo.
ART. 6
DURATA
Il presente accordo ha durata 2 anni a partire dalla data della sua sottoscrizione e
potrà essere rinnovato su richiesta di una delle Parti ed accettazione dell’altra.
ART. 7
RECESSO
82
S.A. 14/20.10.2014/p.6A
Ciascuna delle Parti potrà, a suo insindacabile giudizio, recedere dal presente
accordo con un preavviso di almeno due mesi, notificato alla controparte mediante
comunicazione scritta.
ART. 8
BOLLO E REGISTRAZIONE
Il presente Atto sarà registrato solo in caso d’uso e le spese di bollo saranno a
carico del richiedente.
ART. 9
CONTROVERSIE
Le Parti concordano di definire amichevolmente qualsiasi controversia che possa
nascere dall’interpretazione del presente accordo o dall’applicazione degli accordi
specifici di collaborazione. Qualora fosse inutilmente esperito ogni possibile tentativo di
conciliazione, il Foro competente è il Tribunale di Bari.
Bari, …………………………..
UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI BARI ALDO MORO
IL RETTORE
prof. Antonio Felice Uricchio
NON CÈ PACE SENZA GIUSTIZIA
IL TESORIERE
Antonella Casu”
In particolare, l’Ufficio fa presente che l’art. 5 dell’accordo quadro di cui trattasi
prevede l’attivazione di un Comitato di Gestione, per la gestione e l’attuazione della
convenzione stessa, composto da due rappresentanti per ciascuna Parte. Pertanto, in
caso di approvazione dell’accordo in questione da parte di questo Consesso, l’Ufficio
evidenzia la necessità di individuare i referenti dell’Università nell’ambito del citato
Comitato.
L’Ufficio fa presente, altresì, che l’Atto negoziale in argomento è disciplinato dall’art.
68 del vigente Regolamento di Ateneo per l’Amministrazione, la Finanza e la Contabilità,
specifico per gli accordi di collaborazione.
In merito a quanto esposto, il Dirigente del D.A.R.D.R.E attesta che la convenzione
in questione non comporta oneri a carico dell’Università.””
Egli, quindi, invita il Senato Accademico a pronunciarsi in merito, proponendo le
prof.sse Marina Castellaneta e Marilena Colamussi quali componenti del Comitato di
Gestione, di cui all’art. 5 dell’Accordo de quo.
Il Senato Accademico, all’unanimità,
VISTA
la nota, in data 03.10.2014, da parte dell’Associazione Non c’è
Pace senza Giustizia, a firma della Tesoriera, Antonella Casu;
VISTO
il testo dell’Accordo quadro da stipularsi tra l’Università degli Studi
di Bari Aldo Moro e la predetta Associazione, per collaborare nella
realizzazione di attività di formazione, studio, ricerca e diffusione
di informazioni su temi di comune interesse, in particolare volte a
favorire l’universalità dei diritti umani e l’affermazione dello Stato
di diritto, per la salvaguardia e il rispetto dei diritti e delle libertà
dell’uomo;
83
S.A. 14/20.10.2014/p.6A
VISTO
l’art. 68 del vigente Regolamento di Ateneo per l’Amministrazione,
la Finanza e la Contabilità;
TENUTO CONTO
di quanto rappresentato dal competente Settore dell’Area
Convenzioni per la Didattica del Dipartimento amministrativo per
la ricerca, la didattica e le relazioni esterne (DARDRE);
TENUTO CONTO
di quanto attestato dal Dirigente del medesimo Dipartimento;
CONDIVISA
la proposta formulata nel corso del dibattito in ordine ai
componenti del Comitato di gestione, di cui all’art. 5 dell’Accordo
de quo,
DELIBERA
−
di approvare l’Accordo quadro, nella formulazione riportata in narrativa, da stipularsi
tra l’Università degli Studi di Bari Aldo Moro e l’Associazione Non c’è Pace Senza
Giustizia, per collaborare nella realizzazione di attività di formazione, studio, ricerca e
diffusione di informazioni su temi di comune interesse, in particolare volte a favorire
l’universalità dei diritti umani e l’affermazione dello Stato di diritto, per la salvaguardia
e il rispetto dei diritti e delle libertà dell’uomo;
−
di dare fin d’ora mandato al Rettore ad apportare all’Accordo in questione eventuali
modifiche, di carattere non sostanziale, che si rendessero necessarie in sede di
stipula;
−
di designare le prof.sse Marina Castellaneta e Marilena Colamussi quali componenti
del Comitato di Gestione, di cui all’art. 5 dell’Accordo de quo.
Il presente dispositivo è approvato seduta stante ed è, pertanto, immediatamente
esecutivo.
84
S.A. 14/20.10.2014/p.6B
III.
DIDATTICA, RICERCA, PROGRAMMAZIONE E SVILUPPO
ACCORDO DI COLLABORAZIONE TRA L’UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BARI ALDO
MORO E L’UNIVERSITÉ AIX MARSEILLE (FRANCE) E MEMORANDUM OF
UNDERSTANDING PER LA MOBILITÀ STUDENTESCA
Il Rettore apre il dibattito sulla seguente relazione predisposta dal Dipartimento
Amministrativo per la Ricerca, la Didattica e le Relazioni Esterne – Area Relazioni
Internazionali ed invita il Senato Accademico a pronunciarsi in merito:
““L’Ufficio riferisce che il Consiglio di Dipartimento Interdisciplinare di Medicina, con
nota del 01 ottobre 2014, prot. n. 67213, ha trasmesso l’estratto della seduta del
14.07.2014 del Consiglio del suddetto Dipartimento, riguardante la cooperazione
accademica tra l’Università degli Studi di Bari Aldo Moro e l’Università del Mediterraneo di
Marsiglia (Aix -Marseille) (Francia) (all. 1). In tale consesso, il Direttore del dipartimento
ha dato lettura di una nota a firma del prof. Alessandro Dell’Erba, avente per oggetto:
rinnovo dell’accordo quadro di cooperazione bilaterale franco-italiana.
Con lo stesso protocollo suindicato, in allegato all’estratto del Consiglio di
dipartimento, è stata inviata una nota dall’Espace Éthique Méditerranéen del 25 ottobre
2013, (all. 2) indirizzata al prof. Alessandro Dell’Erba, con la quale si invitava la dott.ssa
Alessandra Pentone a svolgere uno stage di studio e di ricerca, presso tale centro,
nell’ambito del diritto sanitario europeo e dell’etica biomedica e si indicava che l’istituto
avrebbe avviato la procedura amministrativa per l’autorizzazione dello stage della durata
di sei mesi da parte della direzione dell’Assistance Pubblique Hôpitaux de Marseille. Il
centro evidenziava, inoltre, che tale stage sarebbe rientrato nell’ambito dell’attività di
collaborazione scientifica, già avviata con la convenzione stipulata nel 2006 e che
l’Università di Marseille avrebbe provveduto al rinnovo della stessa.
L’Ufficio riferisce, inoltre, che con fax del 07 ottobre 2014 è pervenuto il protocollo
d’intesa (Memorandum of Understanding) (all. 3), in lingua italiana e inglese.
L’Ufficio rappresenta che il Consiglio del Dipartimento, nella seduta del 14 luglio
2014, dopo ampia discussione, ha espresso parere favorevole al rinnovo dell’accordo
quadro di cooperazione bilaterale franco-italiana tra l’Università degli Studi di Bari Aldo
Moro e l’Università del Mediteranneo di Marsiglia (Aix-Marseille) ed ha approvato
l’attivazione del Memorandum of Understanding, in lingua italiana e inglese (all. 4)
unitamente all’accordo di International Cooperation Agreement (all. 5), in lingua italiana,
francese e inglese, con l’Università di Marsiglia.
La collaborazione riguarda ogni ambito scientifico di entrambe le Istituzioni e, in
particolare, l’etica biomedica, il diritto sanitario e i sistemi di gestione del rischio clinico,
sottolineando come gli obiettivi precipui di ciascuna istituzione siano: sviluppare relazioni
accademiche, culturali e scientifiche nonché realizzare soggiorni di studio e/o
insegnamento di docenti e studenti per periodi da stabilirsi, con riguardo a progetti di
ricerca e formazione in materie di interesse comune, promuovere la partecipazione a
conferenze, seminari e corsi estivi organizzati da ciascuna parte, realizzare tirocini e
scambi di personale e incoraggiare la formazione di qualifiche riconosciute bilateralmente
per il rilascio di doppi titoli e cotutele dei tesi.
L’Ufficio, in merito alla stipula del suddetto Memorandum, per scopi didattici e
scientifici, fa presente che lo stesso non si discosta sostanzialmente nel contenuto dallo
schema - tipo adottato da questa Università e approvato dagli Organi di Governo e che,
85
S.A. 14/20.10.2014/p.6B
per quanto attiene invece l’Accordo di cooperazione internazionale, i programmi, i periodi
e le modalità della Cooperazione saranno eventualmente perfezionati con convenzioni
attuative redatte di comune accordo da entrambe le parti e saranno soggette alla
procedura di entrambe le istituzioni; la stessa procedura sarà applicata anche alle lauree
per il partenariato internazionale. Per quanto riguarda la nostra istituzione, i programmi e
le attività di cooperazione dovranno essere approvate dal Dipartimento Interdisciplinare di
Medicina.
L’Ufficio, inoltre, fa presente che, in relazione all'art. 3: Mezzi, il testo convenzionale
dell’accordo così recita: “Per rendere effettivo il presente accordo, le Parti si
impegneranno ad ottenere i mezzi necessari dalle autorità nazionali, europee ed
internazionali, per la realizzazione di progetti corrispondenti”.
Per quanto concerne l‘obbligo della riservatezza, l’art. 6 recita: “Ogni Parte si
impegna alla riservatezza e a non svelare a terzi, in qualsivoglia forma, informazioni quali
documenti, sistemi, software, competenze, metodi, conoscenze dell’altra Parte o di cui sia
venuto a conoscenza al momento dell’accordo, direttamente o indirettamente (di seguito
indicate come informazioni confidenziali) e si impegna ad utilizzare le informazioni
confidenziali solo per l’attuazione di programmi di ricerca derivati da tale cooperazione…
Tale obbligo entrerà in vigore alla data della firma di questo accordo e sarà valido sino a
quando le informazioni saranno di pubblico dominio, anche se l’accordo è giunto a
termine o è stato recesso.
Tranne che per l’Articolo 8, il presente accordo non implica alcun trasferimento o
licenza di diritti di proprietà intellettuale e/o trasferimento tecnologico riguardo le
informazioni fornite da una Parte all’altra.
Per quanto attiene l’art. 7: Sviluppo, comunicazione e pubblicazione, il testo
convenzionale evidenzia che: “Qualsiasi pubblicazione o divulgazione di informazioni da
una Parte o dall’altra riguardante i risultati o le competenze che derivano da qualsiasi
programma stabilito da questo accordo, dovrà ricevere il consenso scritto dell’altra Parte.
Nel caso di mancata o ritardata risposta, il consenso alla pubblicazione dovrebbe ritenersi
ottenuto…. Tali pubblicazioni e comunicazioni dovrebbero possedere il contributo di ogni
Parte nell’ambito dello sviluppo e dell’applicazione del programma”.
ll programma e le attività di cooperazione dovranno prevedere anche il regime dalla
“Proprietà Intellettuale” dei risultati degli studi e ricerche condotti congiuntamente.
Pertanto i risultati di tale collaborazione sono proprietà di entrambe nella proporzione in
cui abbiano contribuito intellettualmente, finanziariamente e con relativo supporto umano
e le condizioni d’uso e condivisione dei diritti saranno determinati da accordi reciproci
attraverso atti legali separati, in proporzione ai rispettivi contributi.
Per quanto concerne i loghi depositati, essi restano proprietà personale e possono
essere utilizzati dalla sede partner solo previo consenso da parte del Senato Accademico
di questa Università.
In conclusione, l’Ufficio evidenzia che occorrerà procedere in merito alla
designazione del Responsabile scientifico dell’Università di Bari Aldo Moro per l’accordo
di cooperazione internazionale e il protocollo d’intesa (Memorandum of Understanding e
International Coooperation Agreement) e che il prof. Alessandro Dell’Erba ha dato la
propria disponibilità a ricoprire tale incarico.””
Il Senato Accademico, all’unanimità,
VISTA
la nota, prot. n. 67213 del 01.10.2014, da parte del Dipartimento
Interdisciplinare
di
Medicina,
concernente
la
cooperazione
accademica tra l’Università degli Studi di Bari Aldo Moro e
86
S.A. 14/20.10.2014/p.6B
l’Università
del
Mediterraneo
di
Marsiglia
(Aix
-Marseille)
(Francia), con, in allegato, la nota, datata 25.10.2013, inviata
dall’Espace Éthique Méditerranéen di Marsiglia al prof. Alessandro
Dell’Erba, con la quale si invitava la dott.ssa Alessandra Pentone
a svolgere uno stage di studio e di ricerca, presso tale centro,
nell’ambito del diritto sanitario europeo e dell’etica biomedica;
VISTO
l’estratto dal verbale del Consiglio del suddetto Dipartimento,
relativo alla seduta del 14.07.2014, di espressione del parere
favorevole alla stipula del Protocollo di Intesa (Memorandum of
Understanding),
in
all’Accordo
Cooperazione
di
lingua
italiana
e
inglese,
Internazionale
unitamente
(International
Cooperation Agreement) in lingua italiana, francese e inglese, con
l’Università del Mediterraneo di Marsiglia (Aix-Marseille);
VISTI
gli schemi dei suddetti testi negoziali;
TENUTO CONTO
di quanto rappresentato dall’Area Relazioni Internazionali del
Dipartimento Amministrativo per la Ricerca, la Didattica e le
Relazioni Esterne, tra l’altro, circa la disponibilità fornita dal prof.
Alessandro Dell’Erba a ricoprire l’incarico di referente scientifico
dei
suddetti
accordi,
considerati
i
pregressi
rapporti
di
cooperazione accademica di detto docente con l’Università del
Mediterraneo di Marsiglia (Aix-Marseille),
DELIBERA
−
di approvare il Protocollo di Intesa (Memorandum of Understanding), in lingua italiana
e inglese, unitamente all’Accordo di Cooperazione Internazionale (International
Cooperation Agreement), in lingua italiana, francese e inglese, da stipularsi tra
l’Università degli Studi di Bari Aldo Moro e l’Università del Mediterraneo di Marsiglia
(Aix-Marseille), dando, fin d’ora, mandato al Rettore ad apportarvi eventuali modifiche,
di carattere non sostanziale, che si rendessero necessarie in sede di sottoscrizione;
−
di nominare il prof. Alessandro Dell’Erba quale Responsabile scientifico dei suddetti
accordi, per l’Università degli Studi di Bari Aldo Moro;
−
di riservarsi l’approvazione dei programmi e delle attività di cooperazione, in apposite
convenzioni attuative, volte a disciplinare le modalità degli studi e delle ricerche
condotti
congiuntamente,
previa
approvazione
Interdisciplinare di Medicina;
87
da
parte
del
Dipartimento
S.A. 14/20.10.2014/p.6B
−
di riservarsi la stipula di accordi specifici in cui il programma e le attività di
cooperazione debbano prevedere anche il regime della “Proprietà Intellettuale” dei
risultati degli studi e ricerche condotti congiuntamente.
Il presente dispositivo è approvato seduta stante ed è, pertanto, immediatamente
esecutivo.
88
S.A. 14/20.10.2014/p.6C
III.
DIDATTICA, RICERCA, PROGRAMMAZIONE E SVILUPPO
ACCORDO DI COLLABORAZIONE TRA L’UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BARI ALDO
MORO E L’UNIVERSITÉ DE REIMS CHAMPAGNE-ARDENNE (FRANCE) PER
ATTUAZIONE CO-TUTELA TESI DI DOTTORATO: EMENDAMENTO ACCORDO
Il Rettore apre il dibattito sulla seguente relazione predisposta dal Dipartimento
Amministrativo per la Ricerca, la Didattica e le Relazioni Esterne – Area Relazioni
Internazionali ed invita il Senato Accademico a pronunciarsi in merito:
““L’Ufficio rappresenta che, nella seduta del 10.05.2014, il Senato Accademico ha
approvato, per gli aspetti di competenza, l’Accordo di cooperazione tra l’Università degli
Studi di Bari Aldo Moro e l’Université de Reims Champagne-Ardenne (Francia) per
l’attuazione di una co-tutela di tesi di dottorato, in lingua italiana e francese (all. 1).
A tal proposito, l’Ufficio ricorda che, con nota del 30.04.2014, prot. n. 31700, il prof.
Francesco Fiorentino, coordinatore della Scuola di Dottorato di ricerca in Scienze
Filologiche, Letterarie, Storiche e Artistiche (XXIX ciclo), ha trasmesso all’Area Relazioni
Internazionali l’estratto del verbale del Collegio dei docenti del suddetto dottorato, relativo
alla seduta del 28.01.2014, unitamente alla convenzione di co-tutela di tesi in triplice
copia, in lingua italiana e francese.
Nella stessa seduta, il prof. Pasquale Massimo Pinto, afferente al dipartimento di
Scienze dell’antichità e del tardoantico (SATA), ha riferito che è in atto la procedura
amministrativa per la stipula di una convenzione di co-tutela di tesi, in lingua francese e
italiana, tra l’Università di Bari Aldo Moro e l’Università di Reims Champagne-Ardenne, a
favore del dottorando Sergio Brillante, iscritto al primo anno del suddetto dottorato,
sottoponendo al citato collegio la convenzione per ottenerne l’approvazione.
L’Ufficio fa presente che, a seguito del parere favorevole del Collegio dei docenti,
espresso nella medesima seduta, come da verbale allegato, il dott. Sergio Brillante
effettuerà un lavoro di tesi in co-tutela Italia – Francia, con il prof. Pasquale Massimo
Pinto in qualità di tutor di tesi per l’Università degli Studi di Bari Aldo Moro e il prof. Didier
Marcotte come tutor di tesi per l’Università di Reims Champagne-Ardenne, dal titolo:
“Pseudo-Scilace: edizione, traduzione e commento”.
L’Ufficio rappresenta, inoltre, che il suddetto accordo di co-tutela, già sottoscritto da
parte della nostra istituzione in data 26.07.2014, è stato inviato all’Università di Reims
Champagne-Ardenne (Francia) per la sua sottoscrizione, ma l’Istituzione, vagliata tutta la
documentazione, ha inviato, con nota prot. n. 68718 del 07.10.2014, una nuova proposta
di convenzione che presenta un emendamento, rispetto al testo convenzionale proposto,
(all. 3) riguardante la durata della preparazione della tesi e il contratto finanziario a favore
del dottorando, relativamente al periodo di soggiorno dello stesso in Francia (All. 4).
L’accordo di co-tutela proposto dalla nostra Università, a tale riguardo, recitava
quanto segue:
“2.3.. Durata della preparazione della tesi
La preparazione della tesi di dottorato si effettua per periodi alterni in ciascuno dei
due atenei in funzione delle esigenze di ricerca. La durata della preparazione della tesi è
fissata in tre anni ; una deroga può essere concessa dal Direttore della Scuola di dottorato
su proposta dei direttori della tesi e previa domanda motivata del dottorando.
89
S.A. 14/20.10.2014/p.6C
Il periodo trascorso all’interno di ciascuno istituto deve essere almeno di 12 mesi sul
totale dei tre anni di dottorato.
URCA
UniBa
Dal 01/2015 al 01/2016
Dal 04/2016 al 06/2016
Dal 09/2016 al 12/2016
Dal 01/2014 al 01/2014
Dal 01/2016 al 03/2015
Dal 07/2016 al 09/2016
2.4.
Risorse finanziarie
Il buon svolgimento di questo progetto è legato ad un finanziamento confermato. Il
dottorando usufruisce di una borsa di studio ministeriale, dell’ammontare di 1136,54
euro/mese lordi.
Il dottorando è tenuto a provvedere a sue spese al proprio alloggio”.
L’Università di Reims Champagne-Ardenne (Francia) ha apportato le seguenti
variazioni:
“2.3. Durée des travaux. Durata della preparazione della tesi
La preparazione della tesi di dottorato si effettua per periodi alterni in ciascuno dei
due atenei in funzione delle esigenze di ricerca. La durata della preparazione della tesi è
fissata a tre anni ; una derogazione può essere concessa dal Direttore della Scuola di
dottorato su proposta dei direttori della tesi e previa domanda motivata del dottorando.
Il periodo trascorso all’interno di ciascuno stabilimento deve essere almeno di 12
mesi sul totale dei tre anni di dottorato.
2.4.
URCA
UniBa
11/2014 – 04/2015
11/2016 – 10/2017
05/2015 – 10/2016
Ressources financières; Risorse finanziarie
Il buon svolgimento di questo progetto è legato a un finanziamento confermato. Il
dottorando usufruisce di un contratto durante il suo soggiorno in Francia dell’ammontare
di 1684,93 euro/mese lordi. Mentre è in Italia, usufruisce di una borsa di studio,
dell’ammontare di 1136,54 euro/mese lordi.
Il dottorando è tenuto a provvedere a sue spese al proprio alloggio”.
L’Ufficio termina la sua esposizione riferendo che tale convenzione stabilisce le
condizioni per la realizzazione di una co-tutela di tesi presso le due istituzioni e che lo
schema dell’accordo proposto dall’istituzione estera risulta essere conforme agli schemi in
uso dagli Organi di Governo, salvo che per la durata della preparazione della tesi e per il
contratto finanziario a favore del dottorando.
L’Ufficio rappresenta, infine, che l’accordo de quo non comporta oneri a carico
dell’Università degli Studi di Bari Aldo Moro.””
90
S.A. 14/20.10.2014/p.6C
Con nota in data 13.10.2014, il Dipartimento Amministrativo per la Ricerca, la
Didattica e le Relazioni Esterne – Area Relazioni Internazionali ha rappresentato quanto
segue:
““Ad integrazione della relazione già inviata al Senato Accademico per la seduta del
14/10/2014, relativa all’accordo di co-tutela a favore dello studente Sergio BRILLANTE,
iscritto al primo anno della Scuola di dottorato in Scienze Filologiche, Letterarie, Storiche
e Artistiche (XXIX ciclo), si chiede di apportare la rettifica al punto 3.3 Discussione della
tesi, commissione giudicatrice riguardante la durata prevista per la discussione della tesi.
L’accordo di co-tutela proposto dalla nostra Università, indicava come data prevista:
aprile 2017 invece l’Università di Reims Champagne-Ardenne (Francia) ha indicato come
data prevista per la discussione della tesi: autunno 2017.””
Il Senato Accademico, all’unanimità,
VISTO
il Regolamento in materia di dottorato di ricerca, di cui al D.R. n.
2810 del 03.09.2014;
VISTA
la nota, prot. n. 31700 del 30.04.2014, con la quale il Coordinatore
del Corso di dottorato di ricerca in Scienze Filologiche, Letterarie,
Storiche e Artistiche (XXIX ciclo), prof. Francesco Fiorentino, ha
trasmesso l’estratto dal verbale del Collegio dei docenti del
suddetto
Dottorato,
unitamente
relativo
all’Accordo
di
alla
riunione
collaborazione
del
da
28.01.2014,
stipularsi
tra
l’Università degli Studi di Bari Aldo Moro e l’Università di Reims
Champagne-Ardenne (Francia) (in italiano e francese) per
l’attuazione di una co-tutela di tesi di dottorato;
VISTO
il succitato estratto dal verbale del Collegio dei Docenti del
Dottorato di ricerca in Scienze Filologiche, Letterarie, Storiche e
Artistiche (XXIX ciclo);
VISTA
la propria delibera del 10.06.2014;
VISTO
l’Accordo quadro di cotutela tra l’Università degli Studi di Bari e
l’Università di Reims Champagne-Ardenne (Francia), sottoscritto
in data 26.07.2014;
VISTA
la nota mail, prot. n. 68718 del 07.10.2014, con la quale il prof.
Didier Marcotte, tutor di tesi, di concerto con il dott. Jean Louis
Haquette Direttore della Scuola di dottorato, entrambi afferenti
all’Università di Reims Champagne-Ardenne, ha trasmesso la
nuova proposta di convenzione recante taluni emendamenti al
suddetto testo convenzionale, nei punti 2.3. Durata della
91
S.A. 14/20.10.2014/p.6C
preparazione della tesi; 2.4 Risorse finanziarie e 3.3 Discussione
della tesi, commissione giudicatrice;
TENUTO CONTO
di quanto rappresentato dall’Area Relazioni Internazionali del
Dipartimento Amministrativo per la Ricerca, la Didattica e le
Relazioni esterne,
DELIBERA
−
di approvare le seguenti modifiche ai punti 2.3. Durata della preparazione della tesi;
2.4 Risorse finanziarie e 3.3 Discussione della tesi, commissione giudicatrice
dell’Accordo di co-tutela di dottorato del dott. Sergio Brillante, in lingua francese,
inglese ed italiana, tra l’Università degli Studi di Bari Aldo Moro e l’Università di Reims
Champagne-Ardenne, (Francia):
“2.3. Durée des travaux. Durata della preparazione della tesi
La preparazione della tesi di dottorato si effettua per periodi alterni in ciascuno dei due
atenei in funzione delle esigenze di ricerca. La durata della preparazione della tesi è
fissata a tre anni; una derogazione può essere concessa dal Direttore della Scuola di
dottorato su proposta dei direttori della tesi e previa domanda motivata del dottorando.
Il periodo trascorso all’interno di ciascuno stabilimento deve essere almeno di 12 mesi sul
totale dei tre anni di dottorato.
URCA
UniBa
11/2014 – 04/2015
11/2016 – 10/2017
05/2015 – 10/2016
“Lo studente deve iscriversi ogni anno in entrambe le istituzioni. Effettuerà l‘iscrizione e il
pagamento delle tasse universitarie presso l’Università di Bari Aldo Moro e sarà esonerata
dal pagamento presso la UPV. Per l’anno accademico 2013/2014, effettuerà l‘iscrizione e
il pagamento delle tasse universitarie presso l’Università di Bari e sarà esonerata dal
pagamento presso la UPV. Per l’anno accademico 2014/2015, effettuerà l‘iscrizione e il
pagamento delle tasse universitarie presso la UPV e sarà esonerata dal pagamento
presso l’Università di Bari Aldo Moro”, così come proposta dall’università partner, in
quanto effettuerà
2.4.
Ressources financières; Risorse finanziarie
Il buon svolgimento di questo progetto è legato a un finanziamento confermato. Il
dottorando usufruisce di un contratto durante il suo soggiorno in Francia dell’ammontare
di 1684,93 euro/mese lordi. Mentre è in Italia, usufruisce di una borsa di studio,
dell’ammontare di 1136,54 euro/mese lordi.
Il dottorando è tenuto a provvedere a sue spese al proprio alloggio”;
3.3
Soutenance, jury de soutenance; Discussione della tesi, commissione
giudicatrice
L’autorizzazione a discutere la tesi deve essere richiesta nei due atenei. Un dossier di
discussione della tesi deve essere fornito all’URCA due mesi prima della data stabilita per
la discussione. La tesi condurrà a una discussione unica riconosciuta da entrambi gli
atenei.
92
S.A. 14/20.10.2014/p.6C
I membri della commissione giudicatrice saranno designati di comune accordo dai due
atenei. Essa è composta sulla base di una proporzione equilibrata di membri di ciascuno
dei due atenei e comporta anche personalità esterne ad essi. I membri della commissione
non possono superare il numero di otto.
La legislazione che stabilisce le modalità di costituzione della commissione giudicatrice e
la designazione del suo presidente è quella del paese in cui ha luogo la discussione. Se
quest’ultima si svolge in Francia, le disposizioni sono quelle indicate dal decreto del 7
agosto 2006.
Il luogo della discussione della tesi è: Reims
La data prevista è: autunno 2017
La tesi sarà discussa in lingua francese. Nel caso fosse utilizzata una lingua diversa, la
presentazione sarà completata da una sintesi globale in francese.
La ripartizione delle spese necessarie alla discussione (spese di viaggio e di soggiorno) è
decisa di comune accordo dai due atenei secondo le seguenti modalità:
Le spese di viaggio/soggiorno dei membri della commissione giudicatrice per la
discussione della tesi saranno a carico di Centre de Recherche Interdisciplinaire sur les
Modèles Esthétiques et Littéraires (CRIMEL) dell’URCA et Dipartimento di Scienze
dell’antichità e del tardoantico (SATA) dell’Uniba.
−
di autorizzare il Rettore ad apportare all’Accordo de quo eventuali ulteriori modifiche,
di carattere non sostanziale, che si rendessero necessarie in sede di stipula.
Il presente dispositivo è approvato seduta stante ed è, pertanto, immediatamente
esecutivo.
93
S.A. 14/20.10.2014
Il Rettore propone al Senato Accademico di esaminare, in analogia al punto testè
esaminato, il seguente argomento.
ACCORDO DI COLLABORAZIONE TRA L’UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BARI ALDO
MORO (DIPARTIMENTO DI SCIENZE DELL’ANTICHITÀ E DEL TARDOANTICO –
SCUOLA DI SPECIALIZZAZIONE IN BENI ARCHEOLOGICI) E IL COMUNE DI
GROTTAGLIE
Il Senato Accademico, all’unanimità, approva.
94
S.A. 14/20.10.2014/p.6analogia
ACCORDO DI COLLABORAZIONE TRA L’UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BARI ALDO
MORO (DIPARTIMENTO DI SCIENZE DELL’ANTICHITÀ E DEL TARDOANTICO –
SCUOLA DI SPECIALIZZAZIONE IN BENI ARCHEOLOGICI) E IL COMUNE DI
GROTTAGLIE
Il Rettore apre il dibattito sulla seguente relazione predisposta dal Dipartimento
Amministrativo per la Ricerca, la Didattica e le Relazioni Esterne – Area Partecipazioni e
Convenzioni di Ricerca – Settore II ed invita il Senato Accademico a pronunciarsi in
merito:
““L’Ufficio informa che il Prof. Pietro Totaro, Direttore del Dipartimento di Scienze
dell’Antichità e del Tardoantico, con nota pervenuta il 16 settembre 2014, ha trasmesso la
documentazione relativa all’Accordo di Collaborazione da stipularsi tra questa Università e
il Comune di Grottaglie, al fine di ottenere l’approvazione dello schema nonché della
stipula.
Lo schema dell’Accordo in questione viene qui di seguito riportato:
PROTOCOLLO D'INTESA
FRA
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BARI ALDO MORO
SCUOLA DI SPECIALIZZAZIONE IN BENI ARCHEOLOGICI
E
COMUNE DI GROTTAGLIE
La Scuola di Specializzazione in Beni Archeologici con sede presso l'Università degli Studi di Bari
Aldo Moro rappresentata dal Direttore Prof.ssa Caterina Laganara
Il Comune di Grottaglie con sede in via Martiri d'Ungheria rappresentato dal Sindaco Avv. Ciro
Alabrese.
PREMESSO CHE
- la "Scuola di Specializzazione", nell'ambito dei propri compiti istituzionali, intende mettere a
disposizione di enti pubblici e privati operanti sul territorio regionale e non, le proprie competenze e
laboratori, al fine di contribuire alla crescita culturale, sociale ed economica del territorio;
- il Laboratorio di Storia e Critica della Museologia e Museografia si pone all'interno della Scuola
come strumento operativo non solo sul piano didattico, ma su quello della sperimentazione di
concerto con le strutture museali archeologiche e non, presenti sul territorio di pertinenza
Comunale, Provinciale e Statale;
- "il Comune", nell'ambito dei propri compiti istituzionali, volti in particolare alla promozione del
territorio ha interesse ad attivare forme di collaborazione con Enti pubblici o privati per contribuire
alla crescita sociale ed economica del territorio in cui opera;
- "il Comune" e la "Scuola di Specializzazione" attraverso il Laboratorio intendono instaurare un
rapporto di collaborazione per lo studio, la valorizzazione e la promozione del patrimonio culturale
con l'utilizzo congiunto di competenze e risorse qualificate e di strumenti a partire dal Museo delle
ceramiche;
- Che il Comune e la Scuola attraverso il Laboratorio intendono animare una azione tesa a favorire
lo sviluppo di un Distretto Culturale imperniato sul Museo della Ceramica che possa coniugare la
tradizione storica e la cultura contemporanea che fa della città di Grottaglie un centro produttivo di
interesse nazionale e internazionale;
- Che per le suddette ragioni si intende avviare un lavoro di ricognizione sul patrimonio artistico del
Museo, della sua storia a partire dalla collezione insieme ad una più ampia valorizzazione della
storia locale in chiave economica e sociale al fine di favorire una attività di ricerca, studio, iniziative
per promuovere e valorizzare i distintivi del territorio cosi fortemente caratterizzati dal binomio
produzione e storia culturale locale e territoriale al fine di favorire il suo sviluppo;
95
S.A. 14/20.10.2014/p.6analogia
- in relazione alle attività di cui sopra e sui temi di interesse comune, le parti intendono stipulare
una convenzione quadro che disciplini gli aspetti generali della collaborazione, rinviando alla
elaborazione di appositi progetti, preventivamente condivisa, redatti sulla base delle finalità della
presente convenzione;
- sulle suddette attività "il Comune" e la "Scuola di Specializzazione" potranno mettere a punto
progetti, iniziative sulle quali ricercare opportunità di finanziamento su bandi e fondi europei
regionali e nazionali e verificare congiuntamente la collaborazioni di ulteriori partners in grado di
apportare contributi di risorse e competenze;
TUTTO CIO’ PREMESSO SI CONVIENE QUANTO SEGUE
ART.1
Natura dell'accordo
II "Comune" e la "Scuola di Specializzazione" si propongono di attuare forme di collaborazione per
lo svolgimento di studi e ricerche di comune interesse e di attività e progetti finalizzati alla
promozione e valorizzazione del patrimonio culturale del proprio territorio di volta in volta definite
anche attraverso progetti specifici che in ogni caso richiameranno il presente protocollo d'intesa.
Nell'ambito della realizzazione delle suddette attività sia il "Comune" che la "Scuola di
Specializzazione" potranno attivare azioni congiunte con altri attori pubblici e privati in grado di
apportare risorse finanziare e/o di personale, per il raggiungimento degli obbiettivi, comuni ai due
Enti, che ricadono all'interno delle finalità della presente convenzione,
ART. 2
Oggetto della collaborazione
II "Comune" e la "Scuola di Specializzazione" al fine di una valorizzazione del Museo della
ceramica e per lo sviluppo di un distretto culturale della Ceramica svilupperanno azioni prive di
oneri economici per l'Amministrazione Comunale e per in Scuola di Specializzazione nelle forme e
nei modi sotto indicati:
- Studi e ricerche che possono concentrarsi in tesi di laurea di II livello e di specializzazione;
- Studi e ricerche che si concretizzeranno in attività, quali convegni, mostre e seminari o
pubblicazioni relative al patrimonio culturale del territorio di riferimento in coerenza con quanto in
premessa;
- Elaborazione di progetti candidabili su bandi e finanziamenti europei, nazionali e regionali anche
con il carattere della transnazionalità, in coerenza con gli obiettivi già precedentemente dichiarati;
Tutte le predette attività menzioneranno i Soggetti firmatari del seguente Protocollo.
ART. 3
Referenti
II "Comune" indica quale proprio Responsabile ai fine dell'attuazione del presente Protocollo il
legale rappresentante dell'Ente, il Sindaco Avv. Ciro Alabrese o suo delegato.
La "Scuola di Specializzazione" indica quale proprio Responsabile Scientifico del Protocollo il
Direttore pro tempore, la prof.ssa Caterina Laganara o un suo delegato.
Per la attuazione del presente Protocollo d'intesa si farà riferimento all'Ufficio competente
dell'Assessorato alla Cultura e per la Scuola di Specializzazione al Laboratorio di Storia e Critica
della Museologia e Museografia.
ART. 4
Durata dell'accordo
La presente convenzione avrà durata di cinque anni, a decorrere dalla sua stipula, e potrà, alla
scadenza, essere rinnovata per uguale durata e alle stesse condizioni, previa delibera degli organi
competenti.
ART. 5
Modifiche
Le modifiche alla presente convenzione potranno essere apportate solo tramite accordo scritto tra
le parti.
ART. 6
Trattamento dei dati
- II trattamento dei dati forniti dalla "Scuola di Specializzazione" è disciplinato dal D.Lgs 196/2003.
Si informa, pertanto, di quanto segue:
- il trattamento dei dati personali è finalizzato a dare puntuale esecuzioni a tutti gli obblighi
contrattuali, i dati sono registrati su supporti magnetici o trattati con sistemi non automatizzati nel
rispetto delle modalità previste dal D.Lgs 196/2003;
96
S.A. 14/20.10.2014/p.6analogia
- la raccolta dei dati è indispensabile per adempiere agli obblighi legali, fiscali e contabili;
- i dati personali non saranno oggetto di comunicazioni o diffusione fuori dai casi consentiti dal
D.Lgs 196/2003 e dalle modalità previste.
La "Scuola di Specializzazione" si impegna a trattare i dati personal del "Comune" unicamente per
le finalità connesse all'esecuzione della presente convenzione.
E' inoltre responsabilità della Scuola di Specializzazione adeguarsi ed attenersi a quanto stabilito
sulla sicurezza del trattamento dei dati personali.
L’Ufficio fa presente che l’Accordo sopra riportato, proposto dal Consiglio della
Scuola di Specializzazione in Beni Archeologici nella seduta del 07.07.2014, è stato
approvato dal Consiglio del Dipartimento di Scienze dell’Antichità e del Tardoantico nella
seduta del 09.07.2014.
L’Ufficio ritiene opportuno l’inserimento del sotto riportato articolo relativo alla
normativa fiscale:
ART.7 - Registrazione e bollo
“Il presente atto, redatto in duplice originale sarà registrato solo in caso d’uso. Le
spese di bollo cedono a carico dell’Università di Bari.”
L’Ufficio, esaminato l’atto in questione, considerate le finalità dello stesso, ritiene di
inquadrarlo nella disciplina prevista dall’art.68 del Regolamento di Ateneo per
l’Amministrazione, la Finanza e la Contabilità, relativa gli accordi di collaborazione.
Pertanto, in conformità allo stesso art.68, l’Ufficio evidenzia che l’Accordo de quo
dovrà essere sottoscritto dal Rettore e non, come riportato nello stesso, dal Direttore della
Scuola di Specializzazione in Beni Archeologici, prof.ssa Caterina Laganara.
II merito il Dirigente del DARDRE attesta che l’Accordo de quo non comporta oneri
di spesa a carico dell’Università.””
Il Senato Accademico, all’unanimità,
VISTA
la nota, prot. n. 62784 del 16.09.2014, da parte del Direttore del
Dipartimento di Scienze dell’Antichità e del tardoantico, prof.
Pietro Totaro, di trasmissione della documentazione inerente
l’accordo di collaborazione da stipularsi tra l’Università degli Studi
di Bari Aldo Moro (Dipartimento di Scienze dell’Antichità e del
Tardoantico – Scuola di Specializzazione in Beni Archeologici) e il
Comune di Grottaglie, per la valorizzazione del Museo della
Ceramica di Grottaglie e per la creazione di un distretto sulla
ceramica;
VISTO
l’estratto dal verbale del Consiglio della Scuola di Specializzazione
in Beni Archeologici, relativo alla seduta del 07.07.2014;
VISTO
l’estratto dal verbale del Consiglio del Dipartimento di Scienze
dell’Antichità
e
del
Tardoantico,
relativo
alla
seduta
del
09.07.2014;
VISTO
lo schema dell’Accordo di Collaborazione a stipularsi;
VISTO
l’art.68 del Regolamento per l’Amministrazione, la Finanza e la
Contabilità;
97
S.A. 14/20.10.2014/p.6analogia
CONSIDERATO
quanto fatto presente e proposto dal competente Settore dell’Area
Partecipazioni e Convenzioni di Ricerca del Dipartimento
Amministrativo per la Ricerca, la Didattica e le Relazioni Esterne
(DARDRE);
TENUTO CONTO
di quanto attestato dal Dirigente del DARDRE,
DELIBERA
−
di approvare l’Accordo di Collaborazione da stipularsi tra l’Università degli Studi di Bari
Aldo Moro (Dipartimento di Scienze dell’Antichità e del Tardoantico – Scuola di
Specializzazione in Beni Archeologici) ed il Comune di Grottaglie, per la
valorizzazione del Museo della Ceramica di Grottaglie e per la creazione di un
distretto sulla ceramica, previa integrazione con il sottoriportato articolo:
ART.7 - Registrazione e bollo
“Il presente atto, redatto in duplice originale sarà registrato solo in caso d’uso. Le spese
di bollo cedono a carico dell’Università di Bari.”;
−
di riportare, come sottoscrittore dello stesso Accordo di Collaborazione, il Rettore,
autorizzando lo stesso ad apportarvi eventuali modifiche, di carattere non sostanziale,
che si rendessero necessarie in sede di stipula.
Il presente dispositivo è approvato seduta stante ed è, pertanto, immediatamente
esecutivo.
98
S.A. 14/20.10.2014/p.7
III.
DIDATTICA, RICERCA, PROGRAMMAZIONE E SVILUPPO
PROPOSTA DEL PROF. ROBERTO GAGLIANO CANDELA DI COSTITUZIONE DI UNA
SOCIETÀ SPIN OFF A DENOMINARSI “LABORATORI DI CHIMICA E MEDICINA
FORENSI S.R.L.”: NOMINA COMPONENTE COMITATO TECNICO-SCIENTIFICO
Il Rettore, nel ricordare che il Senato Accademico, nella riunione del 01.10.2014,
nell’esprimere, per gli aspetti di competenza, parere favorevole in ordine alla costituzione
della Società Spin off a denominarsi “Laboratori di Chimica e Medicina Forensi S.r.l.”,
deliberò “di rinviare alla prossima riunione ogni decisione in merito alla nomina del
rappresentante di questa Università nel Comitato Tecnico Scientifico della medesima
Società”, informa che con nota, in data 13.10.2014 - acquisita per il tramite del senatore
Nuzzaci – il prof. Salvatore Scacco, professore associato presso il Dipartimento di
Scienze Mediche di Base, Neuroscienze e Organi di Senso (SMBNOS), afferente al SSD
BIO/12 – Biochimica Clinica, coordinatore del Corso di laurea in Tecniche di laboratorio
biomedico, ha presentato la propria proposta di candidatura all’incarico di che trattasi.
Si svolge, quindi, sull’argomento un breve dibattito nel corso del quale, in
considerazione delle competenze espresse dallo Spin off in oggetto, il prof. Battaglia
propone il prof. Francesco Introna, mentre il prof. Stella rappresenta la disponibilità della
prof.ssa Nicoletta Resta a ricoprire l’incarico de quo.
Il Rettore, quindi, nel manifestare l’intendimento di proporre al Consiglio di
Amministrazione, nella riunione del 17.10.2014, la nomina del prof. Francesco Introna nel
Consiglio di Amministrazione della Società Spin off in oggetto, propone di rinviare ogni
determinazione in merito alla nomina del componente nel Comitato Tecnico Scientifico
della costituenda Società, alla riunione di aggiornamento prevista per il giorno 20.10.2014.
Il Senato Accademico, unanime, approva.
99
S.A. 14/20.10.2014/p.8
V.
STUDENTI E LAUREATI
PROPOSTA COMITATO PARI OPPORTUNITÀ DI ADOZIONE PROCEDURA A TUTELA
DI STUDENTI/ESSE IN CORSO DI “RETTIFICAZIONE DI ATTRIBUZIONE DEL SESSO”
Il Rettore, nel ricordare la delibera di questo Consesso del 15.04.2014, che, in
relazione alla proposta del Comitato Pari Opportunità, di cui alla nota prot. n. 25235 del
07.04.2014, di adozione di un’apposita procedura a tutela di studenti/esse che
intraprendono il percorso medico per la “rettificazione di attribuzione del sesso” secondo
quanto previsto dalla Legge n. 164 del 14.04.1982, demandava al prof. Stefanì il compito
di approfondire la problematica concernente la fattibilità, dal punto di vista giuridico, della
procedura proposta, di concerto con i competenti Uffici del Dipartimento per gli studenti e
la Formazione post-laurea per gli aspetti amministrativi, apre il dibattito sulla seguente
relazione predisposta dal suddetto docente e relativi allegati, già posti a disposizione dei
senatori, ed invita il Senato Accademico a pronunciarsi in merito:
““Carissimi Colleghi Senatori,
qualche mese fa, su sollecitazione dell’Associazione studentesca Link e del Tavolo
tecnico LGBTQI, istituito presso il Comune di Bari, il Senato Accademico si occupò del
problema della tutela degli/delle studenti/esse che hanno intrapreso il percorso, definito
dalla legge n. 164 del 14 aprile 1982, diretto alla rettificazione di attribuzione di sesso. Il
Senato, dopo ampia discussione, incaricò il sottoscritto di approfondire la questione, al
fine di poter deliberare in merito alla vicenda. L’esito degli approfondimenti è oggetto della
presente relazione.
OGGETTO DELLA QUESTIONE
Preliminarmente, va individuato l’oggetto della questione, che non concerne la tutela
di coloro che hanno compiuto e completato il percorso definito dal quadro legislativo
indicato di rettificazione di attribuzione di sesso, bensì coloro che hanno intrapreso questo
lungo e difficile percorso, che sottopone le persone ad uno stress psico/fisico di notevole
portata e richiede una tutela adeguata per tutto il corso dell’iter intrapreso dal soggetto.
Il percorso si svolge attraverso numerose e complesse fasi, che possono essere
così sintetizzate: introspezione, contatto con i professionisti, percorso psicologico e
terapia ormonale, test di vita reale, iter legale, riconversione chirurgica di sesso,
reinserimento sociale, follow up.
La legge 164 del 1982 disciplina i passaggi necessari all’attribuzione della rettifica di
sesso e prevede due fasi, ma solo dopo l’espletamento delle procedure della seconda
fase la persona interessata dalla rettificazione di sesso potrà ottenere il cambio di stato
anagrafico con la modifica dei documenti di identità. Nulla prevedono le norme in merito
alla tutela delle persone nel periodo lungo, della durata di anni, nel quale le stesse
affrontano il trattamento farmacologico e psicologico, che le porterà, con meno traumi
possibili, all’intervento chirurgico diretto alla modifica del sesso. Un vuoto normativo che
deve essere colmato dalla prassi delle amministrazioni pubbliche e private, ivi incluse le
università.
100
S.A. 14/20.10.2014/p.8
E’, infatti, proprio nelle more del procedimento che la persona affronta il disagio
della vita di relazione e soprattutto del confronto tra la sua vita legale, quella anagrafica, e
la vita reale. A questo proposito, appare necessario evitare, nel caso della frequenza
universitaria, il disagio che gli/le studenti/esse in fase di transizione devono affrontare per
l’evidente contrasto tra il loro aspetto esteriore ed il loro nome, quale emerge dalla
documentazione legale. Ciò, oltre alla lesione della privacy, genera un possibile
abbandono degli studi, che andrebbe evitato
RIFERIMENTI NORMATIVI E VALORIALI
E’ noto che dal punto di vista giuridico, all’indomani del II conflitto mondiale le
Costituzioni dei paesi europei si sono articolate intorno al valore della persona umana e
dei suoi diritti. A questa filosofia di fondo, è ispirata anche la nostra carta costituzionale
che prevede nei suoi primi articoli il riconoscimento dei diritti inviolabili della persona
umana sia come singolo sia nelle formazioni sociali ove si svolge la sua personalità,
l’uguaglianza dei cittadini dinanzi alla legge senza distinzioni di sesso, lingua, razza o
religione e impegna la Repubblica a rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale
che impediscono di fatto il pieno sviluppo della persona umana. A queste tradizioni
costituzionali comuni dei paesi membri, si è ispirata la legislazione europea e nazionale
sul diritto alla privacy e sul diritto antidiscriminatorio, divenuto orami il vero e proprio
archetipo dell’eguaglianza dei cittadini dinanzi alla legge.
A far data dalla Direttiva europea 78/2000 è stata introdotta la distinzione tra
discriminazione diretta e indiretta. Si ha “discriminazione indiretta quando una
disposizione, una prassi apparentemente neutrale si possa ripercuotere negativamente su
una persona in virtù della sua appartenenza etnica, di genere, religione …”. Dunque, una
prassi apparentemente neutra che si ripercuote negativamente sulla persona umana a
causa della sua identità di genere causa una discriminazione. Motivo per cui,
occorrerebbe mettere in atto nel nostro Ateneo una prassi che consenta alle persone di
vivere la loro condizione sessuale senza che da questa ne derivi una discriminazione di
genere.
STATO DELL’ARTE
Numerose università italiane e straniere hanno trovato soluzione al problema
attraverso la creazione di un’identità alias che si aggiunge a quella legale (Università e
Politecnico di Torino, Padova, Bologna, Madrid, Oxford ecc.). L’identità alias sarà
utilizzata dall’interessato esclusivamente per le attività universitarie, mentre la
documentazione amministrativa non può che rimanere immutata con i dati anagrafici
risultanti dalla documentazione ufficiale.
ITER PROCEDIMENTALE PROPOSTO
Istanza dell’interessato, con allegata una dichiarazione del “Day Hospital –
Disturbi dell’identità di genere” attivo presso il Policlinico di Bari, che attesti l’avvio del
percorso psicologico e ormonale diretto a consentire l’intervento di rassegnazione
chirurgica del sesso da maschile a femminile o l’inverso; nomina, da parte della
Direzione Generale di un dipendente incaricato per la gestione della carriera alias
dello/studente/essa e, da parte del Rettore, di un docente tutor, che segua
l’interessato nel corso degli studi; stipula di un accordo confidenziale predisposto
dalla Segreteria generale dell’Ateneo, di cui si allega un fac simile, già sperimentato
dall’Università di Urbino, nel quale vengono definite le condizioni, i criteri e i limiti della
gestione e dell’utilizzazione della carriera alias da parte dell’interessato; predisposizione
della documentazione atta a consentire l’attività universitaria dello studente/essa,
così come individuata nell’accordo confidenziale con l’Ateneo. In particolare, l’emissione
101
S.A. 14/20.10.2014/p.8
di un libretto universitario, che attesti l’identità alias dello studente/essa e conservazione
dell’originale presso la Segreteria studenti; attivazione delle procedure informatiche che
consentano la prenotazione degli esami on line.””
Il Senato Accademico, all’unanimità,
VISTA
la propria delibera del 15.04.2014, che, in relazione alla proposta
del Comitato Pari Opportunità, di cui alla nota prot. n. 25235 del
07.04.2014, di adozione di un’apposita procedura a tutela di
studenti/esse che intraprendono il percorso medico per la
“rettificazione di attribuzione del sesso” secondo quanto previsto
dalla Legge n. 164 del 14.04.1982, demandava al prof. Stefanì il
compito di approfondire la problematica concernente la fattibilità,
dal punto di vista giuridico, della procedura proposta, di concerto
con i competenti Uffici del Dipartimento per gli studenti e la
Formazione post-laurea per gli aspetti amministrativi;
VISTA
la relazione all’uopo predisposta dal prof. Stefanì e relativi allegati;
PREMESSO CHE
•
•
•
•
•
•
•
il principio generale di non discriminazione ha valore universale,
riguarda ogni persona e, come tale, è affermato nelle norme di
diritto internazionale fin dalla Dichiarazione Universale dei Diritti
Umani adottata dall'Assemblea Generale delle Nazioni Unite il 10
Dicembre 1948;
la Costituzione della Repubblica Italiana all'art. 3, comma 2,
annovera tra i propri compiti la rimozione di tutti quegli ostacoli che
limitando la libertà e l'uguaglianza impediscono la partecipazione
all'organizzazione politica, economica e sociale del paese;
la Corte Costituzionale con sentenza n. 138 del 14.4.2010 ha
dichiarato che deve intendersi per formazione sociale ogni forma di
comunità, semplice o complessa, idonea a consentire e favorire il
libero sviluppo della persona nella vita di relazione, nel contesto di
una valorizzazione del modello pluralistico, così come garantita
dall’art. 2 della Costituzione italiana;
la legge italiana (l. 14 aprile 1982, n. 164) disciplina la rettificazione
di attribuzione di sesso;
la Raccomandazione n. 1117/89 del Parlamento Europeo invita il
Consiglio europeo e gli Stati membri a tutelare i diritti delle persone
transessuali e a superare ogni forma di discriminazione;
il Parlamento europeo nella risoluzione dell'8 febbraio 1994, e in
diversi atti successivi, invita gli stati membri a rimuovere ogni forma
di discriminazione fondata sull'orientamento sessuale e a
intraprendere campagne e iniziative contro le forme di
discriminazione menzionate;
lo Statuto di questa Università, all’art. 36, nel prevedere l’istituzione
del Comitato Unico di Garanzia per le pari opportunità, la
102
S.A. 14/20.10.2014/p.8
valorizzazione del benessere di chi lavora e contro ogni forma di
discriminazione, affida a detto Comitato il compito, in particolare, di
promuovere pari opportunità tra tutte le componenti che lavorano o
studiano nell’Università proponendo misure e azioni dirette a
prevenire, contrastare e rimuovere ogni forma di discriminazione,
diretta e indiretta, relativa, tra l’altro, all’orientamento sessuale;
attuare azioni dirette a favorire la realizzazione di un ambiente
lavorativo improntato al benessere organizzativo, contrastando
qualsiasi forma di discriminazione morale, fisica o psicologica.
CONSIDERATO CHE
•
•
•
•
•
•
•
negli ultimi decenni l’aumento dell’attenzione alle problematiche
relative alla privacy e al rispetto della persona ha portato
all’adozione di una serie di provvedimenti volti alla tutela
dell’individuo in tutte le sue peculiarità;
in questo ambito il Comitato Pari Opportunità, su sollecitazione da
parte dell’Associazione studentesca Link e del Tavolo tecnico
LGBTQI istituito presso il Comune di Bari, ha portato all’attenzione
del nostro Ateneo il problema della tutela di studenti/esse che
intraprendono il percorso medico per la “rettificazione di attribuzione
del sesso”, secondo quanto previsto dalla Legge n.164, 14 aprile
1982;
la legge prevede tutti i passaggi necessari per ottenere la
riattribuzione legale del sesso, con relativa modifica dei documenti
dell’interessato/a, ma non prende assolutamente in considerazione
il lungo periodo, della durata di alcuni anni, nel quale il trattamento
psicologico e medico si sviluppa e durante il quale l’interessato/a
deve comunque affrontare la vita quotidiana nella società;
nel caso della frequenza all’Università, il problema che va affrontato
è l’imbarazzo che studente/studentessa in via di transizione di
genere deve affrontare per l’evidente contrasto tra il suo aspetto
esteriore e il suo nome che emerge a ogni esame, a ogni appello e
in ogni occasione di confronto pubblico con i compagni di corso;
il disagio che ne deriva può provocare l’abbandono degli studi o la
rinuncia all’iscrizione da parte di chi si trovi in questa situazione,
perché è evidente che l’Università, dal punto di vista amministrativo,
non essendo terminata la procedura di riattribuzione del sesso può
utilizzare, così come prevede la legge, esclusivamente i dati
anagrafici riportati nei documenti ufficiali e non ancora corretti;
esiste però una soluzione provvisoria e transitoria, che è già stata
adottata da altre Università italiane (es. l’Università e il Politecnico
di Torino, Università di Bologna, Napoli, Padova e Urbino) e
straniere (es. Oxford e Madrid) e che è stata attentamente
verificata, dal punto di vista legale e amministrativo, prima di
sottoporre al Senato questa proposta;
le informazioni provenienti dall’Università di Torino, che per prima
ha adottato questo tipo di soluzione, dimostrano che i casi affrontati
finora in quell’Ateneo sono stati dell’ordine di uno all’anno (7-8 dal
2003 al 2011) e quindi, assumendo in via ipotetica una frequenza
analoga anche nell’Università di Bari, il carico amministrativo che
conseguirebbe all’adozione del provvedimento, nella versione che
103
S.A. 14/20.10.2014/p.8
•
•
prevede l’informazione dei docenti, sarebbe tecnicamente ed
economicamente sostenibile;
è opportuno offrire questa opportunità a studenti/studentesse che
cercano di prepararsi un futuro qualificato, pur dovendo affrontare
un percorso molto gravoso, come quello della rettifica del sesso;
la soluzione proposta è coerente con l’attenzione che l’Ateneo di
Bari ha sempre avuto per i propri studenti e per le loro esigenze;
PRESO ATTO CHE
•
•
•
•
•
•
•
•
in sostanza, si tratta di fornire all’interessato/a un’identità “alias” (al
pari del nom de plume di uno scrittore) che possa essere usata
nelle attività universitarie quotidiane, mentre, ovviamente, la
documentazione amministrativa non può che rimanere immutata,
con i dati anagrafici risultanti dalla documentazione ufficiale;
ciò comporta una periodica trascrizione delle operazioni fatte con
l’identità “alias” nella documentazione legale giacente in segreteria,
trascrizione che va affidata a un dipendente incaricato di seguire la
specifica situazione e che comporta un adattamento del sistema
informatico di prenotazione e registrazione degli esami;
solo finché questa Università emetterà, al momento dell’iscrizione, il
libretto universitario, ne verrà emesso un secondo riportante
l’identità alias (l’originale viene custodito in segreteria),
la procedura che ci si ripropone di adottare prevede che la
prenotazione e la registrazione degli esami segua una via
informatica simile a quella già in essere per gli “esami singoli” e che
il docente di volta in volta interessato venga opportunamente
informato circa il percorso uniweb da utilizzare;
della procedura si incaricherà un docente che in veste di tutor,
assumerà l’incarico di seguire l’interessato/a lungo tutta la sua
carriera studentesca, affiancato dalla persona della segreteria
studenti incaricata di occuparsi di questi casi e a ciò adeguatamente
istruita;
l’adozione di una carriera “legale” e di una “alias” sarà condizionata
all’esibizione della documentazione relativa all’inizio della procedura
di riattribuzione del sesso e comporterà la necessità della
sottoscrizione, da parte dell’interessato/a, di una serie di condizioni
operative che circoscrivano l’efficacia del sistema al solo ambiente
strettamente
universitario
locale,
contenute
nell’Accordo
confidenziale predisposto dal Dipartimento per gli Studenti e la
Formazione post-laurea – Settore Segreteria e Anagrafe Nazionale
Studenti (ANS), tenendo conto dello schema allegato con il n. 4 al
presente verbale;
la non osservanza di queste condizioni comporterà l’immediata
decadenza del sistema “alias” e il ritorno automatico ai dati
amministrativi “ufficiali”;
la sottoscrizione delle condizioni garantirà anche la presa di
coscienza da parte dell’interessato/a che alcune operazioni come le
eventuali certificazioni per uso esterno (es. le procedure per
Erasmus o quelle per trasferimento di sede) o la proclamazione di
laurea non potranno essere fatte che con il nome legalmente valido
104
S.A. 14/20.10.2014/p.8
•
in quel momento, pur avendo cura che tutto avvenga nel modo il più
possibile rispettoso della privacy e della dignità dell’interessato/a;
la soluzione proposta è adottabile in tempo utile per il prossimo
anno accademico e, anche se non a costo zero, non comporta
stanziamenti particolari sul bilancio dell’Ateneo, non richiedendo il
coinvolgimento operativo di ditte esterne,
DELIBERA
1. di adottare la procedura descritta in premessa a tutela di studenti/esse che
intraprendono il percorso medico per la “rettificazione di attribuzione del sesso”
secondo quanto previsto dalla Legge n. 164 del 14.04.1982, che prevede, oltre al
secondo libretto (del quale l’originale viene custodito a cura della segreteria), che la
prenotazione e la registrazione degli esami segua una via informatica simile a quella
già in essere per gli “esami singoli” e che il docente di volta in volta interessato venga
opportunamente informato circa il percorso uniweb da utilizzare;
2. di delegare il Magnifico Rettore ad individuare un docente che, in veste di tutor,
assuma l’incarico di seguire l’interessato/a lungo tutta la sua carriera studentesca,
affiancato dalla persona della segreteria studenti, individuata dal Direttore Generale,
incaricata di occuparsi di questi casi e a ciò adeguatamente istruita;
3. che l’esistenza di una carriera “legale” e di una “alias”, la cui adozione sarà
condizionata all’esibizione della documentazione relativa all’inizio della procedura di
riattribuzione del sesso, implichi anche la necessità della sottoscrizione, da parte
dell’interessato/a, di una serie di condizioni operative che circoscrivano strettamente
l’efficacia del sistema al solo ambiente universitario locale, contenute nell’Accordo
Confidenziale predisposto dal Dipartimento per gli Studenti e la Formazione postlaurea – Settore Segreteria e Anagrafe Nazionale Studenti (ANS), tenendo conto dello
schema allegato con il n. 4 al presente verbale. La non osservanza di queste
condizioni comporterà l’immediata decadenza del sistema “alias” e il ritorno
automatico ai dati amministrativi “ufficiali”.
Il presente dispositivo è approvato seduta stante ed è, pertanto, immediatamente
esecutivo.
105
S.A. 14/20.10.2014/p.9
VI.
STRUTTURE DIDATTICHE, DI RICERCA E DI SERVIZIO
MOBILITÀ DI DOCENTI TRA DIPARTIMENTI
Il Rettore apre il dibattito sulla seguente relazione predisposta dal Dipartimento
Risorse Umane, Organizzazione e Rapporti con il SSn e R – Settore Pianificazione
Organizzativa e Sistema Bibliotecario di Ateneo ed invita il Senato Accademico a
pronunciarsi in merito:
““Con D.R. n. 1462 dell’11.04.2013 è stato emanato il Regolamento per la mobilità
dei docenti tra dipartimenti ex art. 49, comma 4, dello Statuto, il cui art. 2 – Mobilità
richiesta dall’interessato - recita:
“I professori e i ricercatori di ruolo possono presentare motivata istanza al Rettore ai
fini della mobilità da un Dipartimento all’altro dell’Ateneo, mantenendo l’ inquadramento
nel settore concorsuale e nel settore scientifico disciplinare.
L’Ufficio competente acquisisce:
- il parere in merito del Consiglio del Dipartimento di destinazione, nella cui delibera
si tiene conto dei Settori Scientifici Disciplinari presenti nel Dipartimento, obiettivi
scientifici e didattici, piani di sviluppo e si valuta l’adeguata qualificazione scientifica e
didattica nonché assistenziale, ove richiesta, dell’interessato;
- il nulla-osta del Dipartimento di provenienza che valuta la ricaduta sull’attività di
didattica e di ricerca, rilasciato secondo la previsione dell’art. 74 dello Statuto di Ateneo.
La mobilità è deliberata dal Consiglio di Amministrazione, previo parere del Senato
Accademico ed è disposta con provvedimento del Rettore.”
La dott.ssa Laura Costantino, ricercatore confermato appartenente al settore
scientifico-disciplinare IUS/03 e afferente al Dipartimento di “Giurisprudenza”, con nota del
15.05.2014 ha presentato istanza motivata di mobilità, ai sensi dell’art. 2 del citato
Regolamento, in favore del Dipartimento Jonico in “Sistemi Giuridici ed Economici del
Mediterraneo: società, ambiente, culture” con la seguente motivazione:
“La sottoscritta è titolare, presso il Dipartimento Jonico in “Sistemi Giuridici ed
Economici del Mediterraneo. società, ambiente, culture”, dell’insegnamento delle materie
afferenti al settore scientifico disciplinare di appartenenza IUS/03 dall’a.a. 2009/2010.
Pertanto si richiede il passaggio al Dipartimento al quale afferiscono i Corsi di Laurea
nell’ambito dei quali sono inseriti gli insegnamenti predetti, vista l’opportunità di far fronte
alle esigenze didattiche presso il Dipartimento Jonico”
I suoi interessi di ricerca sono:
Le pubblicazioni scientifiche della Dott.ssa L. Costantino diversificate tra una
monografia, saggi, articoli su libri e note a sentenza, vertono sia sui temi classici del
Diritto agrario, che su alcune delle tematiche più attuali e che presentano particolari rilievi
di criticità del Diritto agrario europeo e del Diritto agro-alimentare. I principali temi di
ricerca riguardano i contratti agrari, i contratti agro-industriali, la concorrenza nel settore
agricolo e diversi aspetti relativi alla tutela del consumatore di alimenti”.
Con nota assunta al prot. gen. n. 43069 del 13.06.2014 è pervenuto l’estratto dal
verbale del Consiglio del Dipartimenti Jonico in “Sistemi Giuridici ed Economici del
Mediterraneo: società, ambiente, culture” relativo alla seduta del 06.06.2014 con cui “Il
Consiglio, all’unanimità, tenuto conto dei SSD presenti nel Dipartimento, valutando
106
S.A. 14/20.10.2014/p.9
l’attività didattica e scientifica coerente con i propri obiettivi, riscontrato l’adeguata
qualificazione didattica e scientifica della dott.ssa Costantino, esprime parere favorevole
alla richiesta di mobilità formulata dalla dott.ssa Laura Costantino”.
Con nota assunta al prot. gen. n. 67817 del 3.10.2014 è pervenuto l’estratto dal
verbale del Consiglio del Dipartimento di “Giurisprudenza” relativo alla seduta del
21.07.2014 con cui “…Il Consiglio, dopo un esauriente dibattito, tenuto conto che la
mobilità della dott.ssa Costantino non avrebbe ricadute sull’attività didattica e di ricerca, in
considerazione del fatto che la dott.ssa Costantino non è affidataria di incarichi di
insegnamento presso il Dipartimento di Giurisprudenza e che l’afferenza ad altro
Dipartimento del medesimo Ateneo non impedirebbe il suo coinvolgimento in future
attività di ricerca che interessino il settore scientifico disciplinare IUS/03, all’unanimità,
esprime parere favorevole al rilascio del nulla-osta alla mobilità in discorso”.
Il prof. Francesco Toteda, professore di II fascia appartenente al settore scientificodisciplinare AGR/18 e afferente al Dipartimento “Dell’Emergenza e dei Trapianti di Organi
(DETO)”, con nota del 18.07.2014 ha presentato istanza motivata di mobilità, ai sensi
dell’art. 2 del citato Regolamento, in favore del Dipartimento di “Scienze Agro-Ambientali
e Territoriali” con la seguente motivazione:
“1) motivi didattici: nel DISAAT avrebbe una maggiore tranquillità per l’incarico
istituzionale (il DETO non è dipartimento predominante per corsi di Laurea che possono
interessare il sottoscritto e quindi ogni anno è costretto ad aspettare che rimanga libero
qualche CFU e poi dare la disponibilità, con difficoltà organizzativa che si ripercuotono
negativamente anche sugli studenti).
2) motivi di ricerca: la maggiore parte dei colleghi con i quali ha collaborato e
collabora a programmi di ricerca sono transitati nel DISAAT (compresi i laboratori)”.
I suoi interessi di ricerca sono:
- utilizzo di fonti proteiche locali (favino, lupino, pisello proteico) alternative alla soia
OGM nella razione di agnelli e vitelli in finissaggio;
miglioramento degli indici salutistici, ai fini della salute umana, dei lipidi della carne
nei ruminanti”.
Con nota assunta al prot. gen. n. 65960 del 26.09.2014 è pervenuto l’estratto dal
verbale del Consiglio del Dipartimenti di “Scienze Agro-Ambientali e Territoriali” relativo
alla seduta del 22.09.2014 con cui “Il Consiglio di Dipartimento, considerando l’affinità
scientifica del SSD AGR/18 con i settori presenti nel DiSAAT, gli obiettivi scientifici e
didattici del DiSAAT e l’adeguata qualificazione scientifica e didattica del Prof. F. Toteda,
all’unanimità esprime parere favorevole dell’istanza motivata di mobilità formulata dal
Prof. F. Toteda in favore del DiSAAT”.
Con nota assunta al prot. gen. n. 67684 del 2.10.2014 è pervenuto l’estratto dal
verbale del Consiglio del Dipartimento “Dell’Emergenza e dei Trapianti di Organi (DETO)”
relativo alla seduta dell’11.09.2014 con cui “Il Consiglio unanime concede il nulla osta
avendone valutato la ricaduta sull’attività di didattica e di ricerca del Dipartimento”.
Il prof. Massimo Bilancia, professore di II fascia appartenente al settore scientificodisciplinare SECS-S/01 e afferente al Dipartimento di “Informatica”, con nota del
06.08.2014 ha presentato istanza motivata di mobilità, ai sensi dell’art. 2 del citato
Regolamento, in favore del Dipartimento Jonico in “Sistemi Giuridici ed Economici del
Mediterraneo: società, ambiente, culture” con la seguente motivazione:
1. “in quanto segue per ‘Dipartimento di Informatica’ si intende il Dipartimento di
Informatica dell’Università degli Studi di Bari Aldo Moro. Per ‘Dipartimento Jonico’ si
107
S.A. 14/20.10.2014/p.9
intende il Dipartimento Jonico in "Sistemi Giuridici ed Economici del Mediterraneo:
società, ambiente, culture" dell’Università degli Studi di Bari Aldo Moro;
2. a partire dal 15 maggio 2012 lo scrivente, professore confermato di IIa fascia per il
settore scientifico-disciplinare SECS-S/01 (Statistica), è stato inquadrato presso il
Dipartimento di Informatica;
3. la motivazione della richiesta di tale inquadramento andava ricercata nel fatto che
l’attività di ricerca dello scrivente è stata sempre rivolta, in maggioranza,
all’epidemiologia spaziale ad alta intensità di calcolo (si vedano le pubblicazioni 3, 4,
5, 7, 8, 10, 12, 13, 15, 20 dall’allegato curriculum breve contenente le pubblicazioni più
significative), mediante tecniche richiedenti un significativo tempo di sviluppo in termini
di analisi e programmazione. Secondariamente, l’attività scientifica è stata dedicata
anche all’impatto a breve termine sulla salute umana dell’inquinamento (si vedano le
pubblicazioni 6, 16), ed altri temi di rilevanza minore;
4. non è stato tuttavia possibile proseguire tali ricerche, stanti gli interessi e le linee di
ricerca presenti ed attive nel Dipartimento di Informatica;
5. inoltre, a partire dal 1 agosto 2014, lo scrivente è libero da impegni nel
cofinanziamento e nella rendicontazione di progetti facenti capo al Dipartimento di
Informatica;
6. d’altronde, la città di Taranto è stata sempre una componente significativa delle
riflessioni scientifiche dello scrivente: si veda, ad esempio, (3) riguardante l’analisi
dell’incidenza di mesotelioma maligno nella città di Taranto stimata nell’anno 2001, e
(8) sull’analisi della mortalità tumore-correlata nell’intera provincia di Taranto;
7. è intenzione (e prerogativa) dello scrivente che l’attività di ricerca posta in essere
finora non vada dispersa in temi non attinenti né rispetto al patrimonio di conoscenze
finora sviluppato, né al settore scientifico-disciplinare del medesimo;
8. il Dipartimento Jonico appare pertanto come il luogo naturale per proseguire
direttamente, su un territorio afflitto da ben noti problemi di salute pubblica, l’attività di
ricerca qui brevemente richiamata e documentata nel curriculum allegato, anche al
fine di poter sviluppare una rete di collaborazioni scientifiche dirette e progettuale con
le autorità locali di sorveglianza sanitaria, epidemiologica e di monitoraggio
ambientale;
9. dal punto di vista dell’attività didattica collegata al carico didattico istituzionale, per gli
a.a. 2013/14 e 2014/15 lo scrivente ha prestato (a.a. 2013/14) ovvero presterà (a.a.
2014/15) il proprio servizio pressi i corsi di laurea attivati dal Dipartimento di
Informatica i quali, secondo tabelle ministeriali delle relative classi di laurea (L-31 ed
LM-18) né prevedono il settore scientifico-disciplinare dello scrivente tra le attività
formative di base o caratterizzanti, né hanno previsione del settore scientificodisciplinare dello scrivente tra le attività formative affini/integrative;
10. dopo il recente riordino dei Corsi di Studio intrapreso dal Dipartimento di Informatica e
vigente a partire dall’a.a 2014/15 (riordino che ha previsto una riduzione dei Corsi di
Studio complessivamente attivati da sei a quattro), sono ancora presenti Lauree
triennali e magistrali rispettivamente delle classi L-31 (Scienze e Tecnologie
Informatiche) ed LM-18 (Informatica). Lo scrivente non è docente di riferimento in
nessuno dei Corsi di Laurea previsti da tale rinnovata offerta formativa. In continuità
con i previgenti ordinamenti didattici, le tabelle ministeriali non prevedono il settore
scientifico-disciplinare dello scrivente tra i settori scientifico- disciplinari di base o
caratterizzanti, mentre i settori scientifico-disciplinari SECS-S/01 (Statistica) e SECSS/02 (Statistica per la Ricerca Sperimentale e Tecnologica) entrano a far parte dei
settori scientifico-disciplinari destinati ad attività formative affini/integrative;
11. a valere dalla coorte relativa all’a.a. 2014/15, visti i Regolamenti Didattici/Manifesti
degli Studi per l’a.a. 2014/15 approvati dal Dipartimento di Informatica in data 16 aprile
108
S.A. 14/20.10.2014/p.9
2014, questa previsione si sostanzierà nell’attivazione di un solo insegnamento di 6
CFU, a partire dall’a.a 2015/16, sul settore scientifico-disciplinare SECS-S/02.
Tuttavia, il settore scientifico- disciplinare SECS-S/01 non è affine al settore SECSS/02, nell’accezione e ai sensi dell’allegato D del D.M. 4 ottobre 2000 e successive
integrazioni e modificazioni di cui al D.M. 18 marzo 2005;
12. ad ogni modo, stante la necessità di copertura e il perdurare della carenza di risorse
disponibili, lo scrivente, in caso di motivato accoglimento della richiesta di nulla osta
da parte del Dipartimento di Informatica dell’Università di Bari, si impegna (salvo
sopravvenienze derivanti da modifiche dall’ordinamento didattico, ovvero da subentri
di docenti del settore scientifico- disciplinare SECS-S/02 ovvero di altri settori) a
presentare domanda di affidamento a titolo gratuito per l’insegnamento del settore
scientifico-disciplinare SECS-S/02 di cui al punto 10, per tre a.a. a partire dall’a.a.
2015/16;
13. il Dipartimento Jonico ha invece attivato corsi di Laurea triennali e magistrali
rispettivamente nelle classi L-18 (Scienze dell’Economia e della gestione Aziendale)
ed LM-77 (Scienze Economico-Aziendali) che prevedono il settore scientificodisciplinare dello scrivente tra i settori di base o caratterizzanti, trovandosi altresì in
una situazione di assoluta mancanza di docenti di Ia o IIa fascia del settore scientificodisciplinare SECS-S/01, in un momento in cui è invece necessaria la massima
razionalizzazione delle risorse disponibili;
14. inoltre, fino all’a.a. 2012/13, il carico didattico istituzionale dello scrivente è stato
sempre interamente svolto su insegnamenti del settore scientifico-disciplinare SECSS/01 (vedasi curriculum breve allegato). Il Dipartimento Jonico, stante le motivazioni
appena esposte, appare quindi come una soluzione assolutamente compatibile al
ripristino di questa condizione pregressa, anche al fine di poter garantire il giusto e
necessario interscambio tra l’attività didattica e quella di ricerca.”
I suoi interessi di ricerca sono:
“1. applicazioni in campo epidemiologico della Statistica bayesiana e della statistica
territoriale;
2. statistica computazionale e metodi computazionali in ambito bayesiano;
3. applicazioni in campo economico e climatico dell’analisi delle serie storiche
multivariate”.
Con nota assunta al prot. gen. n. 64658 del 22.09.2014 il Direttore del Dipartimento
Jonico in “Sistemi Giuridici ed Economici del Mediterraneo: società, ambiente, culture”, ha
trasmesso l’estratto dal verbale del Consiglio di Dipartimento relativo alla seduta del
08.09.2014 con cui “Il Consiglio, all’unanimità, tenuto conto dei SSD presenti nel
Dipartimento, valutando l’attività didattica e scientifica coerente con i propri obiettivi,
riscontrato l’adeguata qualificazione didattica e scientifica del Prof. Massimo Bilancia,
esprime parere favorevole alla richiesta di mobilità formulata dal Prof. Massimo Bilancia”.
Con nota assunta al prot. gen. n. 65433 del 24.09.2014 è pervenuto l’estratto dal
verbale del Consiglio del Dipartimento di “Informatica” relativo alla seduta del 09.09.2014
con cui “Dopo numerosi interventi, il Consiglio, tenuto conto delle motivazioni addotte dal
Prof. Bilancia, all’unanimità, esprime parere favorevole al nulla osta, ringraziando il
collega per il lavoro svolto durante il periodo di afferenza al Dipartimento di Informatica.”.
Ai sensi dell’art. 6 del Regolamento di che trattasi “I provvedimenti di mobilità hanno
efficacia, di norma, a far data dall’inizio dell’anno accademico successivo alla data del
decreto di emanazione”.””
109
S.A. 14/20.10.2014/p.9
Intervengono i proff. Miano e Battaglia, i quali forniscono ulteriori precisazioni in
relazione
all’istanza
di
mobilità
del
prof.
Francesco Toteda
dal Dipartimento
“Dell’Emergenza e dei Trapianti di Organi (DETO)” al Dipartimento di “Scienze AgroAmbientali e Territoriali” (DiSAAT), evidenziando come i Dipartimenti coinvolti, più che i
motivi, non propriamente persuasivi, addotti dall’istante, abbiano preso in considerazione
la ratio agli stessi sottesa, come possibilità di sviluppo di attività di ricerca in team meglio
rispondenti alle esigenze della ricerca scientifica.
La prof.ssa Svelto coglie l’occasione per sottolineare l’esigenza di pervenire quanto
prima alla individuazione dei Dipartimenti “associati”, come da Regolamento Didattico di
Ateneo.
Il Senato Accademico, all’unanimità,
VISTO
Il Regolamento per la mobilità dei docenti tra Dipartimenti ex art.
49, comma 4, dello Statuto, emanato con D.R. n. 1462 del
11.04.2013, in particolare gli artt. 2 e 6;
VISTE
le istanze di mobilità presentate dalla dott.ssa Laura Costantino,
dal prof. Francesco Toteda e dal prof. Massimo Bilancia;
VISTI
gli estratti dai verbali dei Consigli del Dipartimento Jonico in
“Sistemi Giuridici ed Economici del Mediterraneo: società,
ambiente, culture”, relativi alla sedute del 06.06 e 08.09.2014;
VISTO
l’estratto
dal
verbale
del
Consiglio
del
Dipartimento
di
“Giurisprudenza”, relativo alla seduta del 21.07.2014;
VISTO
l’estratto
dal
verbale
del
Consiglio
del
Dipartimento
di
“Informatica”, relativo alla seduta del 09.09.2014;
VISTO
l’estratto dal verbale del Consiglio del Dipartimento di “Scienze
Agro-Ambientali e Territoriali”, relativo alla seduta del 22.09.2014;
VISTO
l’estratto
dal
verbale
del
Consiglio
del
Dipartimento
“Dell’Emergenza e dei Trapianti di Organi (DETO)” relativo alla
seduta dell’11.09.2014;
SENTITE
le precisazioni dei proff. Miano e Battaglia in relazione all’istanza
di
mobilità
del
prof.
Francesco Toteda dal
Dipartimento
“Dell’Emergenza e dei Trapianti di Organi (DETO)” al Dipartimento
di “Scienze Agro-Ambientali e Territoriali”, tra l’altro, ai fini dello
sviluppo di attività di ricerca in team meglio rispondenti alle
esigenze della ricerca scientifica,
110
S.A. 14/20.10.2014/p.9
DELIBERA
−
di esprimere parere favorevole all’istanza di mobilità della dott.ssa Laura
COSTANTINO, dal Dipartimento di “Giurisprudenza” al Dipartimento Jonico in “Sistemi
Giuridici ed Economici del Mediterraneo: società, ambiente, culture” a far tempo dal
01.11.2014;
−
di esprimere parere favorevole all’istanza di mobilità del prof. Francesco TOTEDA, dal
Dipartimento “Dell’Emergenza e dei Trapianti di Organi (DETO)” al Dipartimento di
“Scienze
Agro-Ambientali
e
Territoriali”
a
far
tempo
dal
01.11.2014,
con
apprezzamento di quanto rappresentato ai fini dello sviluppo di attività di ricerca in
team meglio rispondenti alle esigenze della ricerca scientifica;
−
di esprimere parere favorevole all’istanza di mobilità del prof. Massimo BILANCIA, dal
Dipartimento di “Informatica” al Dipartimento Jonico in “Sistemi Giuridici ed Economici
del Mediterraneo: società, ambiente, culture” a far tempo dal 01.11.2014.
Il presente dispositivo è approvato seduta stante ed è, pertanto, immediatamente
esecutivo.
111
S.A. 14/20.10.2014/p.10
VI.
STRUTTURE DIDATTICHE, DI RICERCA E DI SERVIZIO
CENTRO INTERUNIVERSITARIO DI RICERCA “LABORATORIO DI GRUPPOANALISI
ED EPISTEMOLOGIA – C.I.R.LA.G.E.”: PROPOSTA DI MODIFICA DELLO STATUTO
Il Rettore apre il dibattito sulla seguente relazione predisposta dal Dipartimento
Risorse Umane, Organizzazione e Rapporti con il SSN e R – Settore Pianificazione
Organizzativa e Sistema Bibliotecario di Ateneo ed invita il Senato Accademico a
pronunciarsi in merito:
““Il 26.02.2013 è stata sottoscritta la convenzione istitutiva del Centro
Interuniversitario di Ricerca “C.I.R.La.G.E. – Laboratorio di Gruppoanalisi ed
Epistemologia” tra l’università degli Studi di Bari (sede amministrativa), l’Università degli
Studi di Perugia e l’Università degli Studi di Verona.
Con nota assunta al prot. gen. n. 61690 del 11.09.2014 è pervenuto l’estratto dal
verbale del Consiglio del Centro di che trattasi del 10.09.2014, con cui “Il Consiglio del
Centro approva all’unanimità il nuovo Statuto del Centro” al fine di adeguarlo allo Statuto
di questa Università.
L’Ufficio rappresenta che la presente proposta di delibera è da intendersi solo come
atto di modifica allo Statuto del Centro di che trattasi la cui durata della Convenzione
istitutiva, fissata già in sei anni ai sensi dell’art. 12 del testo originale, e confermata
nell’art. 13 del testo modificato, scadrà il 26.02.2019.
TESTO ORIGINALE
TESTO MODIFICATO
CENTRO DI RICERCA
INTERUNIVERSITARIO “LABORATORIO DI
GRUPPOANALISI ED EPISTEMOLOGIA”
CENTRO DI RICERCA NTERUNIVERSITARIO
“LABORATORIO DI GRUPPOANALISI ED
EPISTEMOLOGIA”
Il Centro
di
Ricerca
Interuniversitario
“Laboratorio di Gruppoanalisi ed Epistemologia”
è regolato dai seguenti articoli, da ritenersi nella
loro interezza quale Statuto del Centro
medesimo.
Il Centro
di
Ricerca
Interuniversitario
“Laboratorio
di
Gruppoanalisi
ed
Epistemologia” è regolato dai seguenti articoli,
da ritenersi nella loro interezza quale Statuto
del Centro medesimo.
ART. 1 - FINALITÀ DEL CENTRO
ART. 1 - FINALITÀ DEL CENTRO
Il Centro ha la finalità di promuovere, in
contemporanea e in modo interdisciplinare:
Ricerca Scientifica di Base e Ricerca Scientifica
Applicata
nel
campo
delle
interazioni
interpersonali, implicative, comunicative e
reticolari, che si sviluppano all’interno dei
contesti formativi riguardanti le specifiche
professioni d’aiuto;
Ricerca Epistemologica in quanto processo
professionale di legittimazione dei criteri delle
conoscenze scientifiche;
Eventi Scientifici e Didattici (Seminari,
Il Centro ha la finalità di promuovere, in
contemporanea e in modo interdisciplinare:
Ricerca Scientifica di Base e Ricerca
Scientifica Applicata nel campo delle interazioni
interpersonali, implicative, comunicative e
reticolari, che si sviluppano all’interno dei
contesti formativi riguardanti le specifiche
professioni d’aiuto;
Ricerca Epistemologica in quanto processo
professionale di legittimazione dei criteri delle
conoscenze scientifiche;
Eventi Scientifici e Didattici (Seminari,
112
S.A. 14/20.10.2014/p.10
Workshop, Simposi, accreditati ECM) e Attività
Formative Annuali (Corsi di Perfezionamento,
Corsi di Aggiornamento), Consulenze, Tutorati
e Tirocini.
Il Centro adopera, nella Ricerca Scientifica di
Base e Applicata, nelle Attività Didattiche e
Formative, la metodologia gruppoanalitica
scaturita dalle scoperte di Siegmund Foulkes,
sviluppata da Jane Abercrombie e in continuo
aggiornamento attraverso le ricerche prodotte
nella Group Analytic Society di Londra e
nell’Istituto Gruppoanalitico Italiano di Bari
(I.G.I.).
Workshop, Simposi, accreditati ECM) e Attività
Formative Annuali (Corsi di Perfezionamento,
Corsi di Aggiornamento), Consulenze, Tutorati
e Tirocini.
Il Centro adopera, nella Ricerca Scientifica di
Base e Applicata, nelle Attività Didattiche e
Formative, la metodologia gruppoanalitica
scaturita dalle scoperte di Siegmund Foulkes,
sviluppata da Jane Abercrombie e in continuo
aggiornamento attraverso le ricerche prodotte
nella Group Analytic Society di Londra e
nell’Istituto Gruppoanalitico Italiano di Bari
(I.G.I.).
ART. 2 - PARTI
ART. 2 – PARTI
Sono parti del Centro l’Università degli Studi di
Bari Aldo Moro, l’Università degli Studi di
Perugia e l’Università degli Studi di Verona.
Ogni altra Università o ente, pubblico o privato,
che intendesse entrare a far parte del Centro
deve inoltrare apposita domanda scritta al
Direttore del Centro medesimo.
Sulla domanda di adesione si pronuncia il
Consiglio Direttivo.
L’adesione si perfeziona mediante appositi atti
aggiuntivi alla Convenzione istitutiva, previa
delibera dei competenti organi delle Università
partecipanti.
Sono parti del Centro l’Università degli Studi di
Bari Aldo Moro, l’Università degli Studi di
Perugia e l’Università degli Studi di Verona.
Ogni altra Università o ente, pubblico o privato,
che intendesse entrare a far parte del Centro
deve inoltrare apposita domanda scritta al
Direttore del Centro medesimo.
Sulla domanda di adesione si pronuncia il
Consiglio Scientifico.
L’adesione si perfeziona mediante appositi atti
aggiuntivi alla Convenzione istitutiva, previa
delibera dei competenti organi delle Università
partecipanti.
ART. 3 - ADESIONI ULTERIORI
Possono entrare a far parte del Centro
singoli docenti universitari di ruolo e fuori
ruolo e professionisti impegnati sul
territorio nazionale e internazionale, dietro
formale richiesta inoltrata al Consiglio
Scientifico tramite il Direttore del Centro. Le
nuove
ammissioni
sono
sottoposte
all’approvazione del Consiglio Scientifico.
ART. 3 - SEDE DEL CENTRO
ART. 4 - SEDE DEL CENTRO
Il Centro ha sede presso il Laboratorio di
Gruppoanalisi ed Epistemologia della Facoltà di
Scienze della Formazione dell’Università degli
Studi di Bari Aldo Moro, al III piano del Palazzo
Ateneo – Piazza Umberto I, 1.
Il Centro ha sede presso il “Laboratorio di
Gruppoanalisi
ed
Epistemologia”
del
Dipartimento di Scienze della Formazione,
Psicologia, Comunicazione dell’Università
degli Studi di Bari Aldo Moro, al III piano del
Palazzo Ateneo – Piazza Umberto I, 1.
113
S.A. 14/20.10.2014/p.10
ART. 4 - GESTIONE AMMINISTRATIVOCONTABILE
ART. 5 - GESTIONE AMMINISTRATIVOCONTABILE
La gestione amministrativo-contabile del Centro
è affidata al Segretario Amministrativo del
Dipartimento di Bioetica dell’Università degli
Studi di Bari Aldo Moro, secondo il titolo V –
sezione
II
del
Regolamento
per
l’Amministrazione, la Finanza e la Contabilità
della stessa Università di Bari Aldo Moro.
La gestione amministrativo-contabile del
Centro è effettuata secondo le norme
vigenti
nel
Regolamento
per
l’Amministrazione, la Finanza e la Contabilità
dell’Università degli Studi di Bari “Aldo Moro”
sede del Centro.
La gestione amministrativo-contabile del
Centro è affidata al Segretario Amministrativo
nominato dall’Amministrazione Centrale
dell’Università sede del Centro.
Il
materiale
bibliografico
e
le
apparecchiature scientifiche acquistati con
finanziamenti ricevuti dal Centro per lo
svolgimento dei propri programmi di ricerca
o ricevuti in “donazione”, costituiscono
patrimonio del Centro e saranno inventariati
presso
l’Amministrazione
Centrale
dell’Università sede del Centro su appositi
libri inventariali intestati al Centro.
ART. 5 - UNITÀ DI RICERCA
ART. 6 - UNITÀ DI RICERCA
Le Unità di ricerca rappresentano articolazioni
funzionali delle attività del Centro e si collocano
presso le sedi delle Università aderenti al
Centro stesso ed eventualmente presso sedi
interuniversitarie all’uopo costituite anche in
collaborazione con altri Enti, in base a piani
elaborati dal Consiglio Direttivo.
Gli
enti
che
aderiscono
al
Centro
successivamente alla sua costituzione possono
far parte di unità di ricerca già esistenti o
formarne di nuove.
Alla costituzione di ciascuna Unità di Ricerca
provvede il Consiglio Direttivo, previo consenso
dell’Ateneo ospitante.
A ciascuna Unità di Ricerca afferiscono:
- professori e ricercatori di ruolo;
Le Unità di Ricerca rappresentano articolazioni
funzionali delle attività del Centro e si collocano
presso le sedi delle Università aderenti al
Centro stesso ed eventualmente presso sedi
interuniversitarie all’uopo costituite anche in
collaborazione con altri Enti, in base a piani
elaborati dal Consiglio Scientifico.
Gli
Enti
che
aderiscono
al
Centro
successivamente alla sua costituzione possono
far parte di Unità di Ricerca già esistenti o
formarne nuove.
Alla costituzione di ciascuna Unità di Ricerca
provvede il Consiglio Scientifico, previo
consenso dell’Ateneo ospitante.
A ciascuna Unità di Ricerca afferiscono:
professori e ricercatori universitari di
ruolo;
altre figure professionali universitarie;
professionisti non universitari di Enti
pubblici o privati che abbiano stipulato
con l’Università ospitante una convenzione
e che svolgano studi e ricerche nei campi
inerenti gli indirizzi di ricerca del Centro;
giovani
studiosi
e
professionisti
- altro personale universitario;
- personale non universitario appartenente a
enti pubblici o privati che abbiano stipulato
con l’Università ospitante una convenzione e
che svolgano studi e ricerche nei campi
inerenti gli indirizzi di ricerca del Centro;
114
S.A. 14/20.10.2014/p.10
- persone che si sono particolarmente distinte
nei campi inerenti gli indirizzi di ricerca del
Centro.
La domanda di afferenza va indirizzata al
Direttore del Centro e deve essere corredata
dal nullaosta della struttura di appartenenza e
dal curriculum. Sulla domanda si pronuncia il
Consiglio Direttivo, tenuto conto del curriculum
dell’istante.
impegnati sul territorio con curriculum
adeguato e rispondente agli obiettivi del
Centro;
studiosi che si sono particolarmente
distinti nei campi inerenti gli indirizzi di
ricerca del Centro.
La domanda di afferenza, corredata dal
nullaosta della struttura di appartenenza del
richiedente e dal curriculum, va indirizzata al
Direttore del Centro. Sulla domanda si
pronuncia il Consiglio Scientifico, tenuto conto
del curriculum dell’istante.
ART. 6 - RESPONSABILE UNITA’ DI
RICERCA
ART. 7 - RESPONSABILE UNITA’ DI
RICERCA
L’Unità di ricerca, una volta costituita, provvede
ad eleggere un Responsabile tra i professori e i
ricercatori di ruolo appartenenti ad essa. In
caso di Unità di ricerca di Enti pubblici o privati
convenzionati, il Responsabile dell’Unità farà
parte del Consiglio Direttivo con solo voto
consultivo.
Per essere eletti Responsabile di Unità di
ricerca è necessaria la metà più uno dei voti dei
componenti l’Unità, esclusi gli assenti
giustificati.
Tale carica ha la durata di tre anni ed è
rinnovabile.
Il Responsabile dell’Unità di Ricerca presenta
annualmente al Consiglio Direttivo una
relazione sull’attività svolta.
La carica di Responsabile dell’Unità di Ricerca
è compatibile con quella di Direttore del Centro.
L’Unità di Ricerca, una volta costituita,
provvede ad eleggere un Responsabile tra i
professori e i ricercatori di ruolo appartenenti
ad essa.
ART. 7 - ORGANI DEL CENTRO
ART. 8 - ORGANI DEL CENTRO
Tale incarico istituzionale ha la durata di tre
anni ed è rinnovabile.
Il Responsabile dell’Unità di Ricerca presenta
annualmente al Consiglio Scientifico una
relazione sull’attività svolta.
La carica di Responsabile dell’Unità di Ricerca
è compatibile con quella di Direttore del Centro.
Sono Organi del Centro:
1. Il Consiglio Scientifico
2. Il Direttore.
Sono Organi del Centro:
1. Il Consiglio Direttivo
2. Il Direttore.
ART. 8 - CONSIGLIO DIRETTIVO
ART. 9 - CONSIGLIO SCIENTIFICO
Il Consiglio Direttivo è composto da:
a) Il Direttore del Centro;
b) Un docente per ognuna delle Università
partecipanti, nominato dal Senato accademico;
c) Responsabili delle Unità di Ricerca.
Il Consiglio Direttivo:
- delibera sulle richieste di adesione di
Il Consiglio Scientifico è composto da:
a) Il Direttore del Centro;
b) il Responsabile di ognuna delle Unità di
Ricerca delle Università partecipanti.
Il Consiglio Scientifico:
- delibera sulle richieste di adesione di
115
S.A. 14/20.10.2014/p.10
altri Atenei;
- delibera sulle richieste di afferenza dei
soggetti di cui all’art. 5 del presente
Statuto;
- delibera sulla costituzione delle unità di
ricerca;
- su proposta delle unità di ricerca,
definisce gli indirizzi delle attività del
Centro;
- cura l’attuazione degli indirizzi di ricerca
e l’esecuzione delle delibere adottate;
approva il bilancio preventivo ed il
rendiconto consuntivo;
elegge, tra i propri componenti, il
Direttore del Centro;
- delibera su ogni altra questione non
espressamente di competenza del
Direttore del Centro.
Il Consiglio Direttivo è convocato dal Direttore
almeno due volte l’anno per l’approvazione dei
bilanci e comunque ogni qual volta il Direttore lo
ritenga necessario o la convocazione sia
richiesta da almeno la metà dei componenti con
diritto di voto.
Il Consiglio Direttivo dura in carica tre anni ed i
suoi membri possono essere confermati.
-
altri Atenei;
delibera sulle richieste di afferenza di
cui all’art. 6 del presente Statuto;
- delibera sulla costituzione delle Unità di
Ricerca;
- su proposta delle Unità di Ricerca,
definisce il Piano delle Attività del
Centro e ne cura l’attuazione;
- cura
l’esecuzione
delle
delibere
adottate;
approva il budget annuale di
pertinenza del Centro;
elegge, tra i propri componenti, il
Direttore del Centro;
delibera su ogni altra questione non
espressamente di competenza del
Direttore del Centro.
Il Consiglio Scientifico può deliberare, a
maggioranza,
la
designazione
del
Presidente Onorario. Il Presidente Onorario
è scelto fra i professori ordinari collocati in
quiescenza che siano in possesso di una
riconosciuta autorevolezza culturale e
scientifica e che abbiano acquisito
particolari meriti nella ricerca e nella
promozione delle attività del Centro.
Il presidente Onorario partecipa, senza
diritto di voto, alle riunioni del Consiglio
Scientifico collaborando, d’intesa con il
Direttore, a perseguire in modo efficace e
continuativo gli obiettivi del Centro.
Il Consiglio Scientifico è convocato dal
Direttore almeno due volte l’anno anche per
l’approvazione del budget e comunque ogni
qual volta il Direttore lo ritenga necessario o la
convocazione sia richiesta da almeno la metà
dei componenti con diritto di voto.
Il Consiglio Scientifico dura in carica tre anni
ed i suoi membri possono essere confermati.
ART. 9 - DIRETTORE DEL CENTRO
ART. 10 - DIRETTORE DEL CENTRO
Il Direttore è eletto dal Consiglio Direttivo tra i
docenti e ricercatori di ruolo del Centro ed è
nominato
con
decreto
del
Rettore
dell’Università sede del Centro.
Il Direttore:
- rappresenta il Centro;
- convoca e presiede il Consiglio Direttivo;
Il Direttore è eletto dal Consiglio Scientifico tra
i professori di ruolo del Centro ed è nominato
con decreto del Rettore dell’Università sede del
Centro.
Il Direttore:
- rappresenta il Centro;
- convoca e presiede il Consiglio
116
S.A. 14/20.10.2014/p.10
Scientifico;
- sottopone al Consiglio Scientifico, per
sottopone al Consiglio Direttivo, per
l’esame e l’approvazione, il budget di
l’esame e l’approvazione, il bilancio
pertinenza del Centro;
preventivo ed il rendiconto consuntivo;
- presenta al Consiglio Scientifico una
- presenta al Consiglio Direttivo una
Relazione annuale sulle attività del
Relazione annuale sulle attività del
Centro;
Centro;
- sovrintende al funzionamento generale
- sovrintende al funzionamento generale
del Centro ed esercita tutte le iniziative
del Centro ed esercita tutte le iniziative
necessarie per la realizzazione dei fini
necessarie per la realizzazione dei fini
del Centro;
del Centro;
- designa, tra i professori e i ricercatori di
- designa, tra i professori di ruolo che
ruolo che fanno parte del Consiglio
fanno parte del Consiglio Scientifico, la
direttivo, la persona che lo sostituisce in
persona che lo sostituisce in caso di
caso di assenza o temporaneo
assenza o temporaneo impedimento.
impedimento.
Il Direttore dura in carica tre anni e può essere
Il Direttore dura in carica tre anni e può essere rieletto una sola volta consecutivamente.
rieletto una sola volta consecutivamente.
-
ART. 10 - FINANZIAMENTI
ART. 11 – FINANZIAMENTI
Il Centro opera mediante finanziamenti
provenienti da:
- Ministero dell’Università e della Ricerca
Scientifica e Tecnologica;
- Istituti e Centri nazionali di Ricerca;
- Altri Enti pubblici o privati che operino nei
settori del Centro;
- Convenzioni nazionali ed internazionali con
Enti di ricerca o con Organi di carattere
sopranazionale o comunitario.
Possono eventualmente contribuire alle attività
del Centro anche i Dipartimenti Universitari cui
afferiscono i professori e i ricercatori delle unità
del Centro.
Il Centro opera mediante finanziamenti
provenienti da:
- Ministero dell’Istruzione, dell’Università e
della Ricerca;
- Istituti e Centri nazionali di Ricerca;
- Altri Enti pubblici o privati che operino nei
settori del Centro;
- Convenzioni nazionali ed internazionali con
Enti di ricerca o con Organi di carattere
sopranazionale o comunitario.
Possono eventualmente contribuire alle attività
del Centro anche i Dipartimenti Universitari cui
afferiscono i professori e i ricercatori delle Unità
del Centro.
ART. 11 - MODIFICHE DI STATUTO
ART. 12 - MODIFICHE DI STATUTO
La modifica degli articoli del presente Statuto
richiede l’approvazione di almeno due terzi dei
componenti del Consiglio Direttivo e la
successiva approvazione degli organi delle
Università convenzionate.
La modifica degli articoli del presente Statuto
richiede l’approvazione di almeno due terzi dei
componenti del Consiglio Scientifico e la
successiva approvazione degli organi delle
Università convenzionate.
ART. 12 - DURATA DEL CENTRO
ART. 13 – DURATA DEL CENTRO
Il Centro ha durata di sei anni.
La durata può essere prorogata previa delibera
del Consiglio Direttivo e dei competenti organi
dei soggetti partecipanti.
Il Centro ha durata di sei anni.
La durata può essere rinnovata previa delibera
del Consiglio Scientifico e dei competenti
organi dei soggetti partecipanti.
117
S.A. 14/20.10.2014/p.10
ART. 13 – RECESSO
ART. 14 – RECESSO
E’ ammesso il recesso da parte dei soggetti
partecipanti, previa disdetta da inviare mediante
lettera raccomandata con ricevuta di ritorno
indirizzata al Direttore del Centro, almeno sei
mesi prima della fine dell’esercizio finanziario.
Il recedente risponde di tutte le obbligazioni
verso il Centro e verso i terzi che risultino
pendenti al momento della recezione della
dichiarazione di recesso.
E’ ammesso il recesso da parte dei soggetti
partecipanti, previa disdetta ufficiale (da
inviare mediante lettera raccomandata con
ricevuta di ritorno indirizzata al Direttore del
Centro), con anticipo di almeno sei mesi.
Il recedente risponde di tutte le obbligazioni
verso il Centro e verso i terzi che risultino
pendenti al momento della recezione della
dichiarazione di recesso.
ART. 14 – SCIOGLIMENTO
ART. 15 – SCIOGLIMENTO
Il Consiglio Direttivo può deliberare lo
scioglimento del Centro a maggioranza dei 2/3
dei propri componenti.
In questo caso, i beni del Centro sono attribuiti
alle Università da cui vengono gestiti, mentre le
somme in denaro residue sono suddivise in
parti uguali tra gli aderenti.
Il Consiglio Scientifico può deliberare lo
scioglimento del Centro a maggioranza dei 2/3
dei propri componenti.
In questo caso, i beni e le somme in danaro
residue del Centro sono attribuiti alla
Università da cui vengono gestiti.
ART. 15 -CLAUSOLA FINALE E DI RINVIO
ART. 16-CLAUSOLA FINALE E DI RINVIO
Entro sei mesi dalla costituzione, il Centro
provvederà all’approvazione del Regolamento
di Funzionamento che dovrà prevedere, tra
l’altro, la percentuale e le modalità di elezione
dei rappresentanti nel Consiglio di cui alla
lettera c) dell’art. 8 del presente Statuto.
Per quanto non espressamente previsto nel
presente Statuto si applica la vigente normativa
ordinaria in materia.
Entro sei mesi dalla costituzione, il Centro
provvederà all’approvazione del Regolamento
di Funzionamento che dovrà prevedere, tra
l’altro, la percentuale e le modalità di elezione
dei rappresentanti nel Consiglio di cui alla
lettera b) dell’art. 9 del presente Statuto.
Per quanto non espressamente previsto nel
presente Statuto si applica la vigente normativa
ordinaria in materia.
L’Ufficio competente propone che la versione modificata dello Statuto del Centro in
parola, conforme nella sostanza alla normativa vigente, sia ulteriormente modificata all’art.
5, ed integrata agli artt. 9 e 11 riformulando, pertanto, i citati articoli come segue:
“art. 5 – GESTIONE AMMINISTRATIVO-CONTABILE:
La gestione amministrativo-contabile del Centro è effettuata secondo le norme vigenti nel
Regolamento per l’Amministrazione, la Finanza e la Contabilità dell’Università degli Studi
di Bari “Aldo Moro” sede del Centro.
Al Centro è assegnato un Segretario Amministrativo nominato dall’Università sede
del medesimo Centro che collabora con il Direttore al fine di assicurare il migliore
funzionamento della struttura.
Il materiale bibliografico e le apparecchiature scientifiche acquistati con finanziamenti
ricevuti dal Centro per lo svolgimento dei propri programmi di ricerca o ricevuti in
“donazione”, costituiscono patrimonio del Centro e saranno inventariati presso
l’Amministrazione Centrale dell’Università sede del Centro su appositi libri inventariali
intestati al Centro.”;
118
S.A. 14/20.10.2014/p.10
“art. 9 – CONSIGLIO SCIENTIFICO:
Il Consiglio Scientifico è composto da:
a) Il Direttore del Centro;
b) il Responsabile di ognuna delle Unità di Ricerca delle Università partecipanti.
Il Consiglio Scientifico:
- delibera sulle richieste di adesione di altri Atenei;
- delibera sulle richieste di afferenza di cui all’art. 6 del presente Statuto;
- delibera sulla costituzione delle Unità di Ricerca;
- su proposta delle Unità di Ricerca, definisce il Piano delle Attività del Centro e ne cura
l’attuazione;
- cura l’esecuzione delle delibere adottate;
- approva il budget annuale di pertinenza del Centro;
- elegge, tra i propri componenti, il Direttore del Centro;
- delibera su ogni altra questione non espressamente di competenza del Direttore del
Centro.
Il budget annuale, qualora comporti oneri finanziari a carico delle Università
aderenti deve essere approvato dagli Organi di governo competenti delle rispettive
Università coinvolte. Nell’ipotesi in cui gli Organi di governo di una Università non
approvassero il contributo di cui al comma precedente, è consentito alla stessa
Università il recesso immediato.
Il Consiglio Scientifico può deliberare, a maggioranza, la designazione del Presidente
Onorario. Il Presidente Onorario è scelto fra i professori ordinari collocati in quiescenza
che siano in possesso di una riconosciuta autorevolezza culturale e scientifica e che
abbiano acquisito particolari meriti nella ricerca e nella promozione delle attività del
Centro.
Il presidente Onorario partecipa, senza diritto di voto, alle riunioni del Consiglio
Scientifico collaborando, d’intesa con il Direttore, a perseguire in modo efficace e
continuativo gli obiettivi del Centro.
Il Consiglio Scientifico è convocato dal Direttore almeno due volte l’anno anche per
l’approvazione del budget e comunque ogni qual volta il Direttore lo ritenga
necessario o la convocazione sia richiesta da almeno la metà dei componenti con
diritto di voto.
Il Consiglio Scientifico dura in carica tre anni ed i suoi membri possono essere
confermati”.
“art. 11 – FINANZIAMENTI
Il Centro opera mediante finanziamenti provenienti da:
− Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca;
− Istituti e Centri nazionali di Ricerca;
− Altri Enti pubblici o privati che operino nei settori del Centro;
− Convenzioni nazionali ed internazionali con Enti di ricerca o con Organi di carattere
sopranazionale o comunitario.
Possono eventualmente contribuire alle attività del Centro anche i Dipartimenti
Universitari cui afferiscono i professori e i ricercatori delle Unità del Centro, fermo
restando quanto stabilito al precedente art. 9, commi 3 e 4”.
Tanto si sottopone a questo Consesso per il parere di competenza.””
Il Senato Accademico, all’unanimità,
119
S.A. 14/20.10.2014/p.10
VISTA
la Convenzione istitutiva del Centro Interuniversitario di Ricerca
“Laboratorio di Gruppoanalisi ed Epistemologia C.I.R.La.G.E.”,
sottoscritta in data 26.02.2013;
VISTO
l’estratto dal verbale del Consiglio del Centro di che trattasi,
relativo alla riunione del 10.09.2014;
TENUTO CONTO
di quanto rappresentato dal competente Dipartimento Risorse
Umane, Organizzazione e Rapporti con il SSNeR – Settore
Pianificazione organizzativa e sistema bibliotecario di Ateneo, con
particolare riferimento alle proposte di modifica/integrazione agli
artt. 5, 9 e 11,
DELIBERA
di esprimere parere favorevole in ordine alla modifica dello Statuto del Centro
Interuniversitario
di
Ricerca
“Laboratorio
di
Gruppoanalisi
ed
Epistemologia
C.I.R.La:G.E.”, come da proposta dello stesso Centro e da modifiche/integrazioni agli artt.
5, 9 e 11 proposte dall’ufficio competente, nella formulazione di seguito riportata:
CENTRO DI RICERCA INTERUNIVERSITARIO
“LABORATORIO DI GRUPPOANALISI ED EPISTEMOLOGIA”
Il Centro di Ricerca Interuniversitario “Laboratorio di Gruppoanalisi ed Epistemologia” è
regolato dai seguenti articoli, da ritenersi nella loro interezza quale Statuto del Centro
medesimo.
ART. 1 - FINALITÀ DEL CENTRO
Il Centro ha la finalità di promuovere, in contemporanea e in modo interdisciplinare:
Ricerca Scientifica di Base e Ricerca Scientifica Applicata nel campo delle interazioni
interpersonali, implicative, comunicative e reticolari, che si sviluppano all’interno dei
contesti formativi riguardanti le specifiche professioni d’aiuto;
Ricerca Epistemologica in quanto processo professionale di legittimazione dei criteri delle
conoscenze scientifiche;
Eventi Scientifici e Didattici (Seminari, Workshop, Simposi, accreditati ECM) e Attività
Formative Annuali (Corsi di Perfezionamento, Corsi di Aggiornamento), Consulenze,
Tutorati e Tirocini.
Il Centro adopera, nella Ricerca Scientifica di Base e Applicata, nelle Attività Didattiche e
Formative, la metodologia gruppoanalitica scaturita dalle scoperte di Siegmund Foulkes,
sviluppata da Jane Abercrombie e in continuo aggiornamento attraverso le ricerche
prodotte nella Group Analytic Society di Londra e nell’Istituto Gruppoanalitico Italiano di
Bari (I.G.I.).
ART. 2 – PARTI
Sono parti del Centro l’Università degli Studi di Bari Aldo Moro, l’Università degli Studi di
Perugia e l’Università degli Studi di Verona.
Ogni altra Università o ente, pubblico o privato, che intendesse entrare a far parte del
Centro deve inoltrare apposita domanda scritta al Direttore del Centro medesimo.
120
S.A. 14/20.10.2014/p.10
Sulla domanda di adesione si pronuncia il Consiglio Scientifico.
L’adesione si perfeziona mediante appositi atti aggiuntivi alla Convenzione istitutiva,
previa delibera dei competenti organi delle Università partecipanti.
ART. 3 - ADESIONI ULTERIORI
Possono entrare a far parte del Centro singoli docenti universitari di ruolo e fuori ruolo e
professionisti impegnati sul territorio nazionale e internazionale, dietro formale richiesta
inoltrata al Consiglio Scientifico tramite il Direttore del Centro. Le nuove ammissioni sono
sottoposte all’approvazione del Consiglio Scientifico.
ART. 4 - SEDE DEL CENTRO
Il Centro ha sede presso il “Laboratorio di Gruppoanalisi ed Epistemologia” del
Dipartimento di Scienze della Formazione, Psicologia, Comunicazione dell’Università
degli Studi di Bari Aldo Moro, al III piano del Palazzo Ateneo – Piazza Umberto I, 1.
ART. 5 - GESTIONE AMMINISTRATIVO-CONTABILE
La gestione amministrativo-contabile del Centro è effettuata secondo le norme vigenti nel
Regolamento per l’Amministrazione, la Finanza e la Contabilità dell’Università degli Studi
di Bari “Aldo Moro” sede del Centro.
Al Centro è assegnato un Segretario Amministrativo nominato dall’Università sede del
medesimo Centro che collabora con il Direttore al fine di assicurare il migliore
funzionamento della struttura.
Il materiale bibliografico e le apparecchiature scientifiche acquistati con finanziamenti
ricevuti dal Centro per lo svolgimento dei propri programmi di ricerca o ricevuti in
“donazione”, costituiscono patrimonio del Centro e saranno inventariati presso
l’Amministrazione Centrale dell’Università sede del Centro su appositi libri inventariali
intestati al Centro.
ART. 6 - UNITÀ DI RICERCA
Le Unità di Ricerca rappresentano articolazioni funzionali delle attività del Centro e si
collocano presso le sedi delle Università aderenti al Centro stesso ed eventualmente
presso sedi interuniversitarie all’uopo costituite anche in collaborazione con altri Enti, in
base a piani elaborati dal Consiglio Scientifico.
Gli Enti che aderiscono al Centro successivamente alla sua costituzione possono far parte
di Unità di Ricerca già esistenti o formarne nuove.
Alla costituzione di ciascuna Unità di Ricerca provvede il Consiglio Scientifico, previo
consenso dell’Ateneo ospitante.
A ciascuna Unità di Ricerca afferiscono:
- professori e ricercatori universitari di ruolo;
- altre figure professionali universitarie;
- professionisti non universitari di Enti pubblici o privati che abbiano stipulato con
l’Università ospitante una convenzione e che svolgano studi e ricerche nei campi
inerenti gli indirizzi di ricerca del Centro;
- giovani studiosi e professionisti impegnati sul territorio con curriculum adeguato e
rispondente agli obiettivi del Centro;
- studiosi che si sono particolarmente distinti nei campi inerenti gli indirizzi di ricerca
del Centro.
La domanda di afferenza, corredata dal nullaosta della struttura di appartenenza del
richiedente e dal curriculum, va indirizzata al Direttore del Centro. Sulla domanda si
pronuncia il Consiglio Scientifico, tenuto conto del curriculum dell’istante.
121
S.A. 14/20.10.2014/p.10
ART. 7 - RESPONSABILE UNITA’ DI RICERCA
L’Unità di Ricerca, una volta costituita, provvede ad eleggere un Responsabile tra i
professori e i ricercatori di ruolo appartenenti ad essa.
Tale incarico istituzionale ha la durata di tre anni ed è rinnovabile.
Il Responsabile dell’Unità di Ricerca presenta annualmente al Consiglio Scientifico una
relazione sull’attività svolta.
La carica di Responsabile dell’Unità di Ricerca è compatibile con quella di Direttore del
Centro.
ART. 8 - ORGANI DEL CENTRO
Sono Organi del Centro:
1. Il Consiglio Scientifico
2. Il Direttore.
ART. 9 – CONSIGLIO SCIENTIFICO
Il Consiglio Scientifico è composto da:
a) Il Direttore del Centro;
b) il Responsabile di ognuna delle Unità di Ricerca delle Università partecipanti.
Il Consiglio Scientifico:
- delibera sulle richieste di adesione di altri Atenei;
- delibera sulle richieste di afferenza di cui all’art. 6 del presente Statuto;
- delibera sulla costituzione delle Unità di Ricerca;
- su proposta delle Unità di Ricerca, definisce il Piano delle Attività del Centro e ne cura
l’attuazione;
- cura l’esecuzione delle delibere adottate;
- approva il budget annuale di pertinenza del Centro;
- elegge, tra i propri componenti, il Direttore del Centro;
- delibera su ogni altra questione non espressamente di competenza del Direttore del
Centro.
Il budget annuale, qualora comporti oneri finanziari a carico delle Università aderenti deve
essere approvato dagli Organi di governo competenti delle Università coinvolte.
Nell’ipotesi in cui gli Organi di governo di una Università non approvassero il contributo di
cui al comma precedente, è consentito alla stessa Università il recesso immediato.
Il Consiglio Scientifico può deliberare, a maggioranza, la designazione del Presidente
Onorario. Il Presidente Onorario è scelto fra i professori ordinari collocati in quiescenza
che siano in possesso di una riconosciuta autorevolezza culturale e scientifica e che
abbiano acquisito particolari meriti nella ricerca e nella promozione delle attività del
Centro.
Il presidente Onorario partecipa, senza diritto di voto, alle riunioni del Consiglio Scientifico
collaborando, d’intesa con il Direttore, a perseguire in modo efficace e continuativo gli
obiettivi del Centro.
Il Consiglio Scientifico è convocato dal Direttore almeno due volte l’anno anche per
l’approvazione del budget e comunque ogni qual volta il Direttore lo ritenga necessario o
la convocazione sia richiesta da almeno la metà dei componenti con diritto di voto.
Il Consiglio Scientifico dura in carica tre anni ed i suoi membri possono essere confermati.
ART. 10 - DIRETTORE DEL CENTRO
Il Direttore è eletto dal Consiglio Scientifico tra i professori di ruolo del Centro ed è
nominato con decreto del Rettore dell’Università sede del Centro.
Il Direttore:
rappresenta il Centro;
122
S.A. 14/20.10.2014/p.10
convoca e presiede il Consiglio Scientifico;
sottopone al Consiglio Scientifico, per l’esame e l’approvazione, il budget di
pertinenza del Centro;
presenta al Consiglio Scientifico una Relazione annuale sulle attività del Centro;
sovrintende al funzionamento generale del Centro ed esercita tutte le iniziative
necessarie per la realizzazione dei fini del Centro;
designa, tra i professori di ruolo che fanno parte del Consiglio Scientifico, la
persona che lo sostituisce in caso di assenza o temporaneo impedimento.
Il Direttore dura in carica tre anni e può essere rieletto una sola volta consecutivamente.
-
ART. 11 – FINANZIAMENTI
Il Centro opera mediante finanziamenti provenienti da:
- Ministero dell’Università e della Ricerca Scientifica e Tecnologica;
- Istituti e Centri nazionali di Ricerca;
- altri Enti pubblici o privati che operino nei settori del Centro;
- Convenzioni nazionali ed internazionali con Enti di ricerca o con Organi di carattere
sopranazionale o comunitario.
Possono eventualmente contribuire alle attività del Centro anche i Dipartimenti
Universitari cui afferiscono i professori e i ricercatori delle Unità del Centro, fermo
restando quanto stabilito al precedente art. 9, commi 3 e 4.
ART. 12 - MODIFICHE DI STATUTO
La modifica degli articoli del presente Statuto richiede l’approvazione di almeno due terzi
dei componenti del Consiglio Scientifico e la successiva approvazione degli organi delle
Università convenzionate.
ART. 13 – DURATA DEL CENTRO
Il Centro ha durata di sei anni.
La durata può essere rinnovata previa delibera del Consiglio Scientifico e dei competenti
organi dei soggetti partecipanti.
ART. 14 – RECESSO
E’ ammesso il recesso da parte dei soggetti partecipanti, previa disdetta ufficiale (da
inviare mediante lettera raccomandata con ricevuta di ritorno indirizzata al Direttore del
Centro), con anticipo di almeno sei mesi.
Il recedente risponde di tutte le obbligazioni verso il Centro e verso i terzi che risultino
pendenti al momento della recezione della dichiarazione di recesso.
ART. 15 – SCIOGLIMENTO
Il Consiglio Scientifico può deliberare lo scioglimento del Centro a maggioranza dei 2/3
dei propri componenti.
In questo caso, i beni e le somme in danaro residue del Centro sono attribuiti alla
Università da cui vengono gestiti.
ART. 16 – CLAUSOLA FINALE E DI RINVIO
Entro sei mesi dalla costituzione, il Centro provvederà all’approvazione del Regolamento
di Funzionamento che dovrà prevedere, tra l’altro, la percentuale e le modalità di elezione
dei rappresentanti nel Consiglio di cui alla lettera b) dell’art. 9 del presente Statuto.
Per quanto non espressamente previsto nel presente Statuto si applica la vigente
normativa ordinaria in materia.
123
S.A. 14/20.10.2014/p.10
Il presente dispositivo è approvato seduta stante ed è, pertanto, immediatamente
esecutivo.
124
S.A. 14/20.10.2014/p.11
VI.
STRUTTURE DIDATTICHE, DI RICERCA E DI SERVIZIO
CRITICITÀ DELLA “VERBALIZZAZIONE DIGITALE”: DETERMINAZIONI IN MERITO
Escono, alle ore 20,05, i senatori Campobasso e Serio.
Il Rettore invita il prof. Di Rienzo, in qualità di Delegato alla didattica, a voler
relazionare sull’argomento in oggetto.
Il prof. Di Rienzo illustra nel dettaglio la seguente relazione predisposta dal
Coordinamento del Centro Servizi Informatici, fornendo ulteriori delucidazioni in merito:
“”Principali criticità del processo di verbalizzazione digitale
Nella seduta del Senato Accademico dello scorso 10 giugno è stato deliberato che
le modifiche apportate al processo di verbalizzazione digitale degli esami di profitto
divenissero operative a far data dal mese di settembre.
Il Centro Servizi Informatici ha configurato il sistema informativo ESSE3 al fine di
consentire che:
• lo studente debba esplicitamente accettare il voto, accedendo con le sue credenziali al
portale ESSE3, pena la non convalida dell’esame;
• il verbale debba essere necessariamente firmato da due docenti della commissione.
Nel mese di settembre, l’introduzione dell’obbligatorietà della verbalizzazione
digitale ha comportato un considerevole afflusso di docenti che finora non avevano
provveduto al ritiro del certificato di firma remota, indispensabile per il processo.
Al momento sono stati rilasciati 1351 certificati, il completamento è ormai prossimo.
Il Centro Servizi Informatici, per assicurare la maggiore disponibilità del sistema
informatico ESSE3, ha modificato le procedure di aggiornamento mensile, limitando la
sospensione dei servizi a 10 ore al mese, concentrate tra le 23:00 della domenica sera e
le 9:00 del lunedì mattina (SLA del 97%).
Non sono naturalmente contemplati i guasti ed i malfunzionamenti di sistema,
assolutamente non prevedibili, che nell’anno 2014, da quando cioè il sistema è stato
migrato nella nuova infrastruttura tecnologica, non si sono mai verificati.
Le variazioni apportate al processo hanno evidenziato alcune criticità che hanno
dato luogo a un numero elevatissimo di richieste di supporto al Centro Servizi Informatici,
da parte dei docenti, delle segreterie didattiche, delle segreterie studenti e degli studenti
stessi. Due unità di personale sono state impiegate a tempo pieno per assicurare, nei
limiti del possibile, che le richieste fossero soddisfatte, al fine di consentire la chiusura dei
verbali e, in alcuni casi, il completamento delle procedure amministrative finalizzate al
conseguimento del titolo di laurea. Altre tre unità di personale hanno lavorato per più del
50% del loro tempo, di fatto accantonando altre attività istituzionali di propria competenza.
Il numero di email che quotidianamente il CSI riceve sull’argomento raggiunge il numero
di oltre 300 al giorno.
I principali problemi riscontrati sono riassunti di seguito:
Accettazione Esplicita (Tacito Rifiuto)
−
Lo studente ha l’obbligo di accettare o rifiutare esplicitamente il voto dell’esame.
Quando il docente inserisce l’esito di un esame e pubblica il voto, lo studente riceve
un’email all’indirizzo istituzionale in cui viene comunicata l’avvenuta pubblicazione
125
S.A. 14/20.10.2014/p.11
dell’esito. Contestualmente, lo studente collegandosi alla sua Bacheca Esiti può
visualizzare l’esito del suo esame.
− Nella fase successiva, quella di verbalizzazione con firma digitale, verranno
verbalizzati solo gli esami per i quali lo studente abbia espresso esplicita accettazione
del voto. Se ciò non avviene prevale il tacito rifiuto e l'esame non è considerato
superato (non finisce nel libretto dello studente).
Spesso capita che lo studente non sappia o non abbia inteso che deve
esplicitamente accettare il voto (nonostante l’email che riceve, i diversi avvisi sul sito web
e nella sua bacheca personale). In alcuni casi manifesta una sua impossibilità nel disporre
di una connessione Internet nei giorni successivi all’esame e quindi si dichiara
impossibilitato ad accettare il voto. In questo caso lo studente non si vede verbalizzare
l’esame e si rivolge alla segreteria studenti o al Centro Servizi Informatici.
Il docente verbalizza con firma digitale pur essendoci numerosi studenti che non
hanno ancora accettato il voto (l’accettazione fa comparire un “pallino verde” accanto al
nome dello studente nella pagina web del docente). Si accorge del problema e si rivolge
al Centro Servizi Informatici.
Per poter verbalizzare nuovamente l’esame è costretto a creare un nuovo appello,
inserire di nuovo le prenotazioni, definire e pubblicare gli esiti, attendere l’accettazione e
verbalizzare.
Lo studente si accorge che il suo esame non è finito nel libretto digitale e chiede alla
segreteria studenti di controllare. La segreteria studenti non ha la possibilità di verificare e
si rivolge al Centro Servizi Informatici.
Il problema è particolarmente sentito al momento delle lauree degli studenti.
Doppia firma digitale
La necessità di apporre la seconda firma impedisce in alcuni casi di concludere la
verbalizzazione. Si è rilevato che alcune commissioni hanno un solo componente in
possesso di firma digitale, o per svariati motivi (PIN smarrito, password dimenticata ecc.),
il secondo docente non può firmare il verbale, Questo impedisce di concludere il
processo.
Mancato Completamento del processo
Capita che il docente non completi il processo di verbalizzazione, ma si fermi alla
sola pubblicazione dell’esito, senza procedere alla fase di firma digitale. In questo caso
per nessuno degli studenti viene verbalizzato il voto. Abbiamo contato circa 400 appelli in
questa situazione (una parte di questi sono appelli ricreati e verbalizzati nuovamente per
risolvere problemi legati all’accettazione esplicita).
Il Centro Servizi Informatici ha inserito un link al manuale nella pagina web del
docente, sul portale ESSE3.
Mancata attesa da parte del docente del tempo di accettazione
Un numero elevato di volte capita che il docente pubblichi il voto e subito dopo passi
direttamente alla fase di verbalizzazione con firma digitale, senza aspettare che gli
studenti accettino o rifiutino il voto. Tutto questo comporta il panico degli studenti che,
collegati alla loro bacheca, non trovano alcun voto da accettare e si vedono dunque
annullato l’esame.
Tempo di accettazione
126
S.A. 14/20.10.2014/p.11
Se uno studente ha una data di laurea fissata, l’esame deve essere verbalizzato
necessariamente 5 giorni prima della seduta di laurea. A volte il docente decide di
concedere agli studenti un numero di giorni per l’accettazione o rifiuto, prima dei quali è
impossibile procedere con la firma digitale e spesso il primo giorno per poter verbalizzare
con firma è successivo alla data di laurea dello studente. In questo caso è necessario che
il Referente di Segreteria effettui una “forzatura”, che permetta di verbalizzare l’esame allo
studente senza tener conto della scadenza impostata.
Aggiunta di un componente o modifica della commissione d’esame
Se per un appello è stata già inserita la prima firma digitale è impossibile effettuare
delle variazioni alla commissione d’esame, aggiungendo o modificando un componente.
Per rendere possibile queste variazioni, a volte necessarie per inserire in commissione un
altro componente in possesso di firma digitale, è necessario che il Centro Servizi
Informatici esegua delle operazioni tecniche che riportino l’appello alla fase successiva
alla pubblicazione dell’esito.
Mancanza di riscontro alle Segreterie Studenti
Le Segreterie Studenti lamentano di non essere informate della avvenuta
verbalizzazione di un appello. Il docente dovrebbe comunicare alle segreterie, anche via
e-mail, il numero del verbale (si evince dalla stampa) in maniera tale che la segreteria
possa controllare se tutto è andato a buon fine.
Il Centro Servizi Informatici sta comunque verificando se esiste la possibilità di
apportare una modifica al sistema informatico che faccia generare automaticamente
l’evento.
Appelli di corsi di studio Ante-Riforma
Per i corsi di studio Ante-riforma è necessario che il Referente Esse3 crei i
cosiddetti “Esami Comuni”. Tale operazione può essere fatta solo dal Referente, cioè da
un operatore a conoscenza esatta delle attività didattiche e dei docenti. In mancanza di
queste definizioni, che vanno fatte una tantum, gli studenti iscritti a corsi ante riforma non
possono prenotarsi all’appello. Spesso capita che tali Esami Comuni non siano stati
definiti, e gli studenti non possano prenotarsi ( e sostenere) l’esame. Si recano così al
Centro Servizi Informatici che però non può aiutarli poiché si tratta di una competenza
specifica del Referente Esse3 del Dipartimento.””
Il prof. Di Rienzo, in particolare, nel ricordare le delibere di questo Consesso del
19/23.04 e 03.12.2013 e 10.06.2014 sul sistema di “verbalizzazione digitale”, che
presenta diversi livelli di complessità, sia procedurali che operativi, si sofferma sulle
principali problematiche, che in questo momento sono riconducibili sostanzialmente a
due:
•
la prima, relativa all’obbligo per lo studente di accettazione esplicita del voto di esame,
di cui evidenzia le differenze rispetto al sistema precedente ed i problemi occorsi, che
hanno reso necessari numerosi interventi del Centro Servizi Informatici, come indicato
127
S.A. 14/20.10.2014/p.11
nella relazione istruttoria, che sembrano determinati soprattutto da carenza di
informazione, nonostante l’ampia campagna divulgativa già posta in essere sulle
modalità operative del sistema, che eventualmente potrebbe essere intensificata,
ritenendo che il sistema così come implementato “funzioni”, consentendo il
raggiungimento del miglior risultato possibile e sconsigliando, pertanto, qualsiasi
ipotesi di ritorno al passato o di moratoria;
•
la seconda, relativa all’apposizione della “doppia firma digitale”, per la quale da più
parti sono pervenute sollecitazioni nel senso di estenderne l’attribuzione anche a
personale non strutturato componente delle medesime Commissioni. A tale riguardo,
egli propone che l’assegnazione avvenga su richiesta motivata del docente titolare
dell’insegnamento, indirizzata al Direttore di Dipartimento, che ne valuterà la
fondatezza, ai fini della concessione della relativa autorizzazione, nonché, alle
suddette condizioni, di prevedere, per il comparto di Medicina, la possibilità di
attribuire la firma digitale anche al personale ospedaliero componente delle
Commissioni d’esame, ferma restando, nelle more, l’autorizzazione al Coordinatore di
Corso di studio ad apporre la seconda firma.
Al termine dell’illustrazione del prof. Di
Rienzo, il Rettore invita il Senato
Accademico a pronunciarsi in merito.
Sull’argomento si svolge un ampio ed approfondito dibattito, nel corso del quale, tra
gli altri, il prof. Dell’Atti chiede chiarimenti in ordine alla procedura di riconoscimento dello
studente attraverso proprie credenziali di accesso ai fini dell’accettazione del voto di
esame, evidenziando problemi strutturali di aule non attrezzate e di insufficienza della rete
wireless del plesso di Economia, che il prof. Di Rienzo puntualmente fornisce nel senso
della possibilità di accesso dello studente alla procedura solo attraverso le proprie
credenziali, evidenziando che il sistema ha incorporate le possibili default del
procedimento (prevedendo la possibilità di compilazione del verbale da parte del docente
attraverso un semplice foglio excel), con invito comunque a prendere nota dell’esigenza di
verifica della cablatura di tutte le aule del predetto plesso; il Rettore, al riguardo, invita il
prof. Dell’Atti a segnalare le aule non coperte ai fini della predetta verifica; il prof.
Notarnicola nell’evidenziare il buon funzionamento del sistema presso il polo jonico, rileva
l’opportunità di sollecitarne il più possibile l’utilizzo da parte di tutti, superando quanto
prima le reticenze ancora esistenti e condividendo la proposta del prof. Di Rienzo circa
l’attribuzione della seconda firma a personale non strutturato, con costi a proprio carico;
mentre la dott.ssa Strippoli ne suggerisce l’attribuzione anche ai dottorandi di ricerca
128
S.A. 14/20.10.2014/p.11
facenti parte delle Commissioni d’esame in qualità di cultori della materia; il prof. Miano
chiede ed ottiene chiarimenti sulla composizione delle commissioni d’esame ai sensi
dell’art. 30, comma 6 del Regolamento Didattico e sul valore del libretto cartaceo, che
verrà dematerializzato, ferma restando la possibilità di rilascio su richiesta dello studente;
il sig. Silecchia, nel ringraziare gli uffici del CSI, nelle persone dei dott. Antonio Petrone e
Rosa Ceglie, per il prezioso lavoro posto in essere a favore del processo di
verbalizzazione digitale, evidenzia due criticità: la prima, relativa al ritiro da parte dei
docenti del certificato di firma, indispensabile per il processo, considerato che ne risultano
ritirati 1351 su circa 1500 e la seconda, inerente l’esigenza di informazione delle
segreterie studenti dell’avvenuta verbalizzazione di un appello anche al fine di consentirne
i dovuti controlli, rispetto alla quale il prof. Di Rienzo informa che si sta verificando la
possibilità di trasmissione automatica in blocco dei verbali agli uffici di segreteria,
generata dal sistema, mentre
si rende necessario completare il processo di
assegnazione della firma digitale ai docenti, estendendolo prioritariamente ai ricercatori
non titolari di insegnamento, componenti delle Commissioni d’esame ed in secondo luogo
al personale non strutturato, ivi compresi i cultori della materia, come sopra specificato; la
prof.ssa Jacquet esprime qualche perplessità sull’attribuzione della seconda firma a
personale non strutturato con costi a carico dello stesso; il prof. Mavelli, nel testimoniare il
buon funzionamento del sistema, chiede ed ottiene ulteriori chiarimenti in merito,
evidenziando lo scarso utilizzo della posta elettronica istituzionale da parte degli studenti,
cui il prof. Di Rienzo replica richiamando le associazioni studentesche al proprio ruolo,
fornendo agli studenti le opportune informazioni sul corretto utilizzo della stessa ed
unendosi al prof. Laviano circa l’esigenza che
già in fase di immatricolazione la
procedura non possa essere conclusa se non attraverso l’utilizzo di tale indirizzo; il prof.
Stella, nell’evidenziare, per il comparto di Medicina, l’esistenza di molti insegnamenti
tenuti da personale ospedaliero, condivide la succitata proposta di attribuzione della
seconda firma allo stesso personale, componente delle Commissioni d’esame, ferma
restando, nelle more, l’autorizzazione al Coordinatore di Corso di studio ad apporre la
seconda firma; il prof. Crescenzo rileva l’opportunità di estensione della seconda firma
digitale a personale non strutturato solo in casi limitati ed a seguito di attenta
ponderazione, così come la prof.ssa Da Molin, per la quale la stessa dovrebbe essere
concessa prioritariamente a personale strutturato interno, previo adeguato censimento e
solo successivamente, in casi eccezionali, a quello esterno; il prof. Stefanì ricorda
l’obbligo giuridico di firma digitale per le amministrazioni pubbliche, che saranno valutate
129
S.A. 14/20.10.2014/p.11
anche in base all’attuazione della
digitalizzazione dei processi amministrativi; il prof. Di
Rienzo, nel concordare con la prof.ssa Da Molin circa l’esigenza di una preliminare
verifica, eventualmente tramite i Direttori di Dipartimento, dei casi in cui si rende
necessaria l’attribuzione della seconda firma digitale a personale non strutturato, fornisce
ulteriori chiarimenti sul sistema di accettazione esplicita (tacito rifiuto) del voto di esame,
che non è nulla di più rispetto a ciò che c’è sempre stato e consente la partecipazione
attiva dello studente al processo di verbalizzazione, anche a garanzia dello stesso,
sottolineando i pregi del sistema che, come già sperimentato, funziona anche con grossi
numeri.
Esce, alle ore 20,45, il sig. Silecchia.
Al termine del dibattito, il prof. di Rienzo propone:
−
di intensificare da parte del Centro Servizi Informatici, presso la comunità universitaria
(docenti, studenti, segreterie didattiche e studenti), la campagna divulgativa sulle
modalità operative della “verbalizzazione digitale” degli esami;
−
di ratificare l’operato del Centro Servizi Informatici, di cui in narrativa, resosi
necessario al fine di risolvere i problemi occorsi dall’avvio obbligatorio del sistema di
“verbalizzazione digitale”, autorizzando altresì il Centro Servizi Informatici a procedere
secondo le modalità adottate in caso di riproposizione delle medesime esigenze;
−
per quanto concerne la “doppia firma digitale”:
o
o
o
o
di completare il processo di assegnazione della firma digitale ai docenti,
estendendolo anche ai ricercatori non titolari di insegnamento, componenti
delle Commissioni d’esame;
di prevedere la possibilità di attribuire la firma digitale anche al personale non
strutturato, componente delle Commissioni d’esame, su richiesta motivata del
docente titolare dell’insegnamento, indirizzata al Direttore di Dipartimento, che
ne valuterà la fondatezza, ai fini della concessione della relativa
autorizzazione;
di invitare i Direttori di Dipartimento, a tal ultimo fine, a procedere alla
preliminare verifica dei casi in cui sussiste l’esigenza legata all’apposizione
della seconda firma digitale;
alle suddette condizioni, di prevedere, per il comparto di Medicina, la possibilità
di attribuire la firma digitale anche al personale ospedaliero componente delle
Commissioni d’esame, ferma restando, nelle more, l’autorizzazione al
Coordinatore di Corso di studio ad apporre la seconda firma.
Il Rettore, pone ai voti la proposta del prof. Di Rienzo fatta propria dalla Presidenza.
Il Senato Accademico, all’unanimità,
VISTE
le proprie delibere del 19/23.04 e 03.12.2013 e 10.06.2014;
VISTA
la relazione predisposta dal Centro Servizi Informatici, in ordine
alle principali criticità del processo di “verbalizzazione digitale”;
130
S.A. 14/20.10.2014/p.11
UDITA
l’ampia illustrazione del prof. Di Rienzo, con particolare riferimento
all’aspetto concernente la “doppia firma digitale” ed alla proposta
di estendere la firma digitale anche al personale non strutturato
componente delle Commissioni d’esame;
SENTITO
l’orientamento emerso nel corso del dibattito,
DELIBERA
−
di intensificare da parte del Centro Servizi Informatici, presso la comunità universitaria
(docenti, studenti, segreterie didattiche e studenti), la campagna divulgativa sulle
modalità operative della “verbalizzazione digitale” degli esami;
−
di ratificare l’operato del Centro Servizi Informatici, di cui in narrativa, resosi
necessario al fine di risolvere i problemi occorsi dall’avvio obbligatorio del sistema di
“verbalizzazione digitale”, autorizzando altresì il Centro Servizi Informatici a procedere
secondo le modalità adottate in caso di riproposizione delle medesime esigenze;
−
per quanto concerne la “doppia firma digitale”:
o
di completare il processo di assegnazione della firma digitale ai docenti,
estendendolo anche ai ricercatori non titolari di insegnamento, componenti
delle Commissioni d’esame;
o
di prevedere la possibilità di attribuire la firma digitale anche al personale non
strutturato, componente delle Commissioni d’esame, su richiesta motivata del
docente titolare dell’insegnamento, indirizzata al Direttore di Dipartimento, che
ne
valuterà
la
fondatezza,
ai
fini
della
concessione
della
relativa
autorizzazione;
o
di invitare i Direttori di Dipartimento, a tal ultimo fine, a procedere alla
preliminare verifica dei casi in cui sussiste l’esigenza legata all’apposizione
della seconda firma digitale;
o
alle suddette condizioni, di prevedere, per il comparto di Medicina, la possibilità
di attribuire la firma digitale anche al personale ospedaliero componente delle
Commissioni d’esame, ferma restando, nelle more, l’autorizzazione al
Coordinatore di Corso di studio ad apporre la seconda firma.
Il presente dispositivo è approvato seduta stante ed è, pertanto, immediatamente
esecutivo.
131
S.A. 14/20.10.2014/p.12
VII.
PERSONALE
PRESTAZIONI
D’OPERA
INTELLETTUALE
PER
SVOLGIMENTO
CORSI
DI
INSEGNAMENTO A TITOLO GRATUITO E ONEROSO – EX FACOLTÀ DI MEDICINA E
CHIRURGIA – A.A. 2009/2010
Il Rettore apre il dibattito sulla seguente relazione predisposta dal Dipartimento
Risorse Umane, Organizzazione e Rapporti con il SSN e R – Divisione Personale
Docente – Area Contratti per la didattica – Settore Professori a contratto ed invita il
Senato Accademico a pronunciarsi in merito:
““Il Consiglio della ex Facoltà di Medicina e Chirurgia, con delibere del 28.9.2009,
2.11.2009, 11.12.2009, 21.12.2009, 18.1.2010, 15.2.2010, 8.3.2010, 10.5.2010,
27.9.2010 e 2.4.2012, ha avanzato, per l’ anno accademico 2009/2010, la richiesta di
stipulazione di contratti di diritto privato di lavoro autonomo, ai sensi del D.M. 8.7.2008,
per l’attivazione dei seguenti corsi ufficiali, con i sotto indicati soggetti, la cui spesa
graverà sui fondi indicati dal competente Dipartimento gestione delle risorse finanziarie di
questa Università.
Altamura
Giuseppe
Angelini
Marzia
Argentieri
Azzurra
Ascatigno
Leonardo
Ascatigno
Leonardo
Corso ufficiale di
CANOA E
CANOTTAGGIO 2°
anno- 2° sem.
Corso ufficiale di
ARCHITETTURA
DEGLI INTERNI E
ALLESTIMENTO-3°
anno 2°sem.
Corso ufficiale di
CINEMA,
FOTOGRAFIA E
TELEVISIONE-3°
anno 2° sem.
Corso ufficiale di
TEORIA, TECNICA
E DIDATTICA
DEGLI SPORT
DELL'ACQUA 23°anno 2°sem.
Corso ufficiale di
PALLANUOTO3°anno 2° sem.
SCIENZE DELLE
ATTIVITA' MOTORIE E
SPORTIVE - sede di Bari
MEDF/02
24 Cf
ore u
2
Titolo
gratuito
FISIOTERAPIA - sede di
Bari
ICAR/1
6
24 Cf
ore u
2
Titolo
gratuito
FISIOTERAPIA - sede di
Bari
L12 Cf
ART/06 ore u
1
Titolo
gratuito
SCIENZE DELLE
ATTIVITA' MOTORIE E
SPORTIVE - sede di Bari
MEDF/02
24 Cf
ore u
2
Titolo
gratuito
SCIENZE DELLE
ATTIVITA' MOTORIE E
SPORTIVE - sede di Bari
MEDF/02
24 Cf
ore u
2
Titolo
gratuito
132
S.A. 14/20.10.2014/p.12
Bonvino
Corso ufficiale di
Michelangelo AA. SS.
ACQUATICHE PER
LE DIVERSE
ABILITA'-3°anno
2°sem.
Brunetti
Corso ufficiale di
Francesco
INFORMATICA
Bukvic
Nenad
Capitelli
Paolo
Cifarelli
Rosaria
Alba
Dagostino
Anna
De Donno
Antonio
De Nuccio
Francesco
Del Villano
Nadia
Del Villano
Nadia
Corso ufficiale di
GENETICA
MEDICA-1°anno
1°sem.
Corso ufficiale di
LEGISLAZIONE
SANITARIA IN
PSICHIATRIA3°anno 2° sem.
Corso ufficiale di
ONCOLOGIA
MEDICA-2°anno
2°sem.
Corso ufficiale di
ISTITUZIONE DI
DIRITTO
PUBBLICO
Corso ufficiale di
MEDICINA
LEGALE- 2°anno
2°sem.
Corso ufficiale di
ANATOMIA
UMANA- 1°anno1°sem.
Corso ufficiale di
LOGOPEDIA
GENERALE E
LINGUISTICA1°anno. 2°sem.
Corso ufficiale di
PSICOLOGIA DEL
LAVORO E DELLE
ORGANIZZAZIONI1°anno 2° sem.
SCIENZE DELLE
ATTIVITA' MOTORIE E
SPORTIVE - sede di Bari
MEDF/02
20 Cf
ore u
2
Titolo
gratuito
12 Cf
ore u
1
INFERMIERISTICA - sede MED/03 24 Cf
di Bari
ore u
2
Titolo
gratuito
ASSISTENZA SANITARIA INF/01
- sede di Bari
TECNICA DI
RIABILITAZIONE
PSICHIATRICA - sede di
Bari
991,68
(al netto di
tutti gli oneri
previdenzial
i ed
assistenziali
)
MED/25 18 Cf Titolo
ore u
gratuito
1,5
INFERMIERISTICA - sede MED/06 12 Cf
di Bari
ore u
1
Titolo
gratuito
EDUCAZIONE
PROFESSIONALE - sede
di Bari
IUS/09
12 Cf
ore u
1
Titolo
gratuito
SCIENZE DELLA
PREVENZIONE - sede di
Bari
MED/43 24 Cf
ore u
2
Titolo
gratuito
INFERMIERISTICA - sede BIO/16
di Bari
36 Cf
ore u
3
Titolo
gratuito
LOGOPEDIA - sede di
Bari
MPSI/01
24 Cf
ore u
2
Titolo
gratuito
SCIENZE
INFERMIERISTICHE ED
OSTETRICHE - sede di
Bari
MPSI/06
30 Cf Titolo
ore u
gratuito
2,5
133
S.A. 14/20.10.2014/p.12
Di Leo
Michele
Di Leo
Michele
Di Leo
Michele
Fazio
Leonardo
Fazio
Leonardo
Fazio
Leonardo
Corso ufficiale di
CINEMA,
FOTOGRAFIA E
TELEVISIONE-3°
anno 2° sem.
Corso ufficiale di
ARCHITETTURA
DEGLI INTERNI E
ALLESTIMENTO-3°
anno 2°sem.
Corso ufficiale di
ARCHITETTURA
DEGLI INTERNI E
ALLESTIMENTO-3°
anno 2°sem.
Corso ufficiale di
PSICOLOGIA
GENERALE1°anno 2°sem.
Corso ufficiale di
PSICOLOGIA
GENERALE3°anno 2°sem.
Corso ufficiale di
PSICOLOGIA
GENERALE1°anno 2°sem.
Ferrazzano Corso ufficiale di
Maria Marina INGLESE
SCIENTICO1°anno 1°sem.
Ferrazzano Corso ufficiale di
Maria Marina INGLESE
SCIENTICO3°anno 2°sem.
Fornasari
Corso ufficiale di
Alberto
PEDAGOGIA
GENERALE E
SOCIALE-2°anno
2°sem.
Gaballo
Corso ufficiale di
Antonio
CHIMICA E
PROPEDEUTICA
BIOCHIMICA1°anno 1°sem.
FISIOTERAPIA - sede di
Bari
L12 Cf
ART/06 ore u
1
Titolo
gratuito
FISIOTERAPIA - sede di
Bari
ICAR/1
6
24 Cf
ore u
2
Titolo
gratuito
FISIOTERAPIA - sede di
Bari
ICAR/1
6
24 Cf
ore u
2
Titolo
gratuito
TECNICHE DI
NEUROFISIOPATOLOGI
A - sede di Bari
MPSI/01
18 Cf Titolo
ore u
gratuito
1,5
TECNICHE DI
FISIOPATOLOGIA
CARDIOCIRCOLATORIA
E PERFUSIONE
CARDIOVASCOLARE sede di Bari
TECNICHE DI
RADIOLOGIA MEDICA,
PER IMMAGINI E
RADIOTERAPIA - sede di
Bari
OSTETRICIA - sede di
Bari
MPSI/01
12 Cf
ore u
1,
Titolo
gratuito
MPSI/01
12 Cf
ore u
1
Titolo
gratuito
LLIN/12
36 Cf
ore u
3
Titolo
gratuito
OSTETRICIA - sede di
Bari
LLIN/12
12 Cf
ore u
1
Titolo
gratuito
FISIOTERAPIA - sede di
Bari
M12 Cf
PED/01 ore u
1
Titolo
gratuito
INFERMIERISTICA - sede BIO/10
di Bari
134
24 Cf
ore u
2
Titolo
gratuito
S.A. 14/20.10.2014/p.12
Guadagno
Ennio
Pompeo
Iannulli
Miriam
Leali
Giovanni
Marrelli
Massimo
Walter
Massagli
Angelo
Mingarelli
Maurizio
Mingarelli
Maurizio
Musajo
Somma
Laura
Musajo
Somma
Laura
Napoli
Claudio
Negro
Claudio
Corso ufficiale di
SOCIOLOGIA
DELL'AMBIENTE E
TERRITORIO2°anno 2°sem.
Corso ufficiale di
INGLESE
SCIENTICO1°anno 1°sem.
Corso ufficiale di
TEORIA E METODI
DI VALUTAZIONE
MOTORIA ED
ATTITUDINALE2°anno 2° sem.
Corso ufficiale di
IGIENE SPECIALE
IN CHIURGIA
OROMASCELLARE3°anno 2°sem.
Corso ufficiale di
PSICOPATOLOGIA
DELL'ETA''
EVOLUTIVA2°anno 2°sem.
Corso ufficiale di
FISIOLOGIA1°anno 1° sem.
Corso ufficiale di
FISIOLOGIA1anno 1sem.
EDUCAZIONE
PROFESSIONALE - sede
di Bari
SPS/10
36 Cf
ore u
3
Titolo
gratuito
INFERMIERISTICA - sede Ldi Bari
LIN/12
36 Cf
ore u
3
Titolo
gratuito
SCIENZE DELLE
ATTIVITA' MOTORIE E
SPORTIVE - sede di Bari
MEDF/02
20 Cf
ore u
2
Titolo
gratuito
IGIENE DENTALE - sede
di Bari
MED/42 36 Cf
ore u
3
Titolo
gratuito
FISIOTERAPIA - sede di
Bari
MED/39 12 Cf
ore u
1
Titolo
gratuito
Corso ufficiale di
STORIA DELLA
MEDICINA
Corso ufficiale di
STORIA DELLA
MEDICINA-1°anno
2°sem.
Corso ufficiale di
INFORMATICA1°anno 1° sem.
Corso ufficiale di
NEUROLOGIA 23°anno 1° sem.
EDUCAZIONE
MED/02 6
Cf Titolo
PROFESSIONALE - sede
ore u
gratuito
di Bari
0,5
ASSISTENZA SANITARIA MED/02 12 Cf Titolo
- sede di Bari
ore u
gratuito
1
INFERMIERISTICA - sede BIO/09
di Bari
INFERMIERISTICA - sede BIO/09
di Bari
36 Cf
ore u
3
36 Cf
ore u
3
1487,52
(al netto di
tutti gli oneri
previdenzial
i ed
assistenziali
)
INFERMIERISTICA - sede INF/01
di Bari
Titolo
gratuito
FISIOTERAPIA - sede di
Bari
Titolo
gratuito
135
12 Cf
ore u
1
MED/26 18 Cf
ore u
1,5
Titolo
gratuito
S.A. 14/20.10.2014/p.12
Nuzzo Fabio Corso ufficiale di
SOCIOLOGIA
GENARALE1°anno 2°sem.
Nuzzo Fabio Corso ufficiale di
SOCIOLOGIA
GENARALE3°anno 2°sem.
Palmirotta
Corso ufficiale di
Francesco
FILOSOFIA DEL
LINGUAGGIO1°anno. 2°sem.
Palmirotta
Corso ufficiale di
Francesco
PSICOLOGIA
DELLO SVILUPPO
E DELLA
EDUCAZIONE2°anno 2°sem.
Palmirotta
Corso ufficiale di
Francesco
PSICOSOMATICA3anno 1°sem.
Palmirotta
Francesco
Pietanza
Elena
Pietanza
Elena
Pietanza
Elena
Pisciotta
Eustachio
Recchia
Giuseppe
Corso ufficiale di
PSICOTERAPIA
PSICODINAMICA
3°ANNO 2°SEM.
Corso ufficiale di
DIRITTO DEL
LAVORO-3°anno
2°sem.
Corso ufficiale di
DIRITTO DEL
LAVORO-3°anno
2°sem.
Corso ufficiale di
DIRITTO DEL
LAVORO E
AMMINISTRATIVO1°anno 2°sem.
Corso ufficiale di
MEDICINA FISICA
E RIABILITATIVA2°anno 2°sem.
Corso ufficiale di
DIRITTO DEL
LAVORO-3°anno
2°sem.
EDUCAZIONE
PROFESSIONALE - sede
di Bari
SPS/07
18 Cf Titolo
ore u
gratuito
1,5
INFERMIERISTICA - sede SPS/07
di Bari
24 Cf
ore u
2
Titolo
gratuito
LOGOPEDIA - sede di
Bari
MFIL/05
12 Cf
ore u
1
Titolo
gratuito
ASSISTENZA SANITARIA M- sede di Bari
PSI/04
12 Cf
ore u
1
Titolo
gratuito
TECNICA DI
MED/25 24 Cf
RIABILITAZIONE
ore u
PSICHIATRICA - sede di
2
Bari
TECNICA DI
MED/25 24 Cf
RIABILITAZIONE
ore u
PSICHIATRICA - sede di
2
Bari
ASSISTENZA SANITARIA IUS/07 6
Cf
- sede di Bari
ore u
0,5
Titolo
gratuito
TECNICHE DELLA
PREVENZIONE
NELL'AMBIENTE E NEI
LUOGHI DI LAVORO sede di Bari
SCIENZE DELLA
PREVENZIONE - sede di
Bari
IUS/07
24 Cf
ore u
2
Titolo
gratuito
IUS/07
24 Cf
ore u
2
Titolo
gratuito
FISIOTERAPIA - sede di
Bari
MED/34 30 Cf Titolo
ore u
gratuito
2,5
TECNICHE DI
FISIOPATOLOGIA
CARDIOCIRCOLATORIA
E PERFUSIONE
CARDIOVASCOLARE sede di Bari
IUS/07
136
12 Cf
ore u
1
Titolo
gratuito
Titolo
gratuito
Titolo
gratuito
S.A. 14/20.10.2014/p.12
Ricco Luigi
Rosa Rosa
Anna
Santantonio
Andrea
Schino
Francesco
Simplicio
Sirio
Simplicio
Sirio
Spilotro
Paolo
Stomeo
Roberto
Surano
Paolo
Tateo
Tommaso
Corso ufficiale di
TEORIA, TECNICA
E DIDATTICA
DELLE ATTIVITA'
MOTORIE PER
L'ETA' ADULTA E
ANZIANA-2°anno
2°sem.
Corso ufficiale di
TEORIA, TECNICA
E DIDATTICA
DELLE ATTIVITA'
MOTORIE PER LE
DIVERSE ABILITA'3°anno 2°sem.
Corso ufficiale di
CINEMA,
FOTOGRAFIA E
TELEVISIONE-3°
anno 2° sem.
Corso ufficiale di
SOCIOLOGIA
GENARALE3°anno 2°sem.
Corso ufficiale di
BIOETICA-3°anno
2°anno
Corso ufficiale di
LEGISLAZIONE
SANITARIA IN
PSICHIATRIA3°anno 2° sem.
Corso ufficiale di
ATLETICA
LEGGERA 11°anno 2° sem.
Corso ufficiale di
SISTEMI DI
ELABORAZIONE
DELLE
INFORMAZIONI3°anno 2°sem.
Corso ufficiale di
INGLESE
SCIENTICO3°anno 2°sem.
Corso ufficiale di
ARCHITETTURA
DEGLI INTERNI E
ALLESTIMENTO-3°
anno 2°sem.
SCIENZE DELLE
ATTIVITA' MOTORIE E
SPORTIVE - sede di Bari
MEDF/01
24 Cf
ore u
2
Titolo
gratuito
SCIENZE DELLE
ATTIVITA' MOTORIE E
SPORTIVE - sede di Bari
MEDF/01
20 Cf
ore u
2
Titolo
gratuito
FISIOTERAPIA - sede di
Bari
L12 Cf
ART/06 ore u
1
Titolo
gratuito
INFERMIERISTICA - sede SPS/07
di Bari
24 Cf
ore u
2
Titolo
gratuito
INFERMIERISTICA - sede MED/02 12 Cf
di Bari
ore u
1
TECNICA DI
MED/25 18 Cf
RIABILITAZIONE
ore u
PSICHIATRICA - sede di
1,5
Bari
Titolo
gratuito
SCIENZE DELLE
ATTIVITA' MOTORIE E
SPORTIVE - sede di Bari
24 Cf
ore u
2
Titolo
gratuito
INFERMIERISTICA - sede INGdi Bari
INF/05
12 Cf
ore u
1
Titolo
gratuito
FISIOTERAPIA - sede di
Bari
LLIN/12
24 Cf
ore u
2
Titolo
gratuito
FISIOTERAPIA - sede di
Bari
ICAR/1
6
24 Cf
ore u
2
Titolo
gratuito
137
MEDF/02
Titolo
gratuito
S.A. 14/20.10.2014/p.12
Tateo
Tommaso
Taurisano
Paolo
Corso ufficiale di
ARCHITETTURA
DEGLI INTERNI E
ALLESTIMENTO-3°
anno 2°sem.
Corso ufficiale di
PSICOLOGIA
GENERALE 21°anno 2°sem.
FISIOTERAPIA - sede di
Bari
ICAR/1
6
24 Cf
ore u
2
Titolo
gratuito
EDUCAZIONE
PROFESSIONALE - sede
di Bari
MPSI/01
18 Cf Titolo
ore u
gratuito
1,5
Per i corsi in parola, regolarmente espletati, sono state esperite le procedure
previste dal Regolamento di cui al D.M. 8.7.2008, per cui gli studiosi indicati per la stipula
non appartengono ai ruoli di questa Università.
Quanto sopra premesso, il Rettore invita questo Consesso a volersi pronunciare in
merito.””
Il Senato Accademico, all’unanimità,
VISTO
il D.Lgs. n. 368 del 06.09.2001;
VISTO
il D.M. 08.07.2008;
VISTO
il Regolamento di cui al succitato D.M. 08.07.2008;
VISTE
le delibere del Consiglio della ex Facoltà di Medicina e Chirurgia,
adottate nelle sedute del 28.9.2009, 2.11.2009, 11.12.2009,
21.12.2009,
18.1.2010,
15.2.2010,
08.03.2010,
10.05.2010,
27.09.2010 e 02.04.2012,
DELIBERA
per gli aspetti di propria competenza, che le prestazioni d’opera intellettuale di
insegnamento effettuate nell’anno accademico 2009/2010, di seguito indicate, siano
riconducibili a contratti di diritto privato di lavoro autonomo, disciplinabili ai sensi del D.M.
08.07.2008 le cui proposte vengono, ora per allora, approvate.
Altamura
Giuseppe
Angelini
Marzia
Argentieri
Azzurra
Corso ufficiale di
CANOA E
CANOTTAGGIO 2°
anno- 2° sem.
Corso ufficiale di
ARCHITETTURA
DEGLI INTERNI E
ALLESTIMENTO-3°
anno 2°sem.
Corso ufficiale di
CINEMA,
FOTOGRAFIA E
TELEVISIONE-3°
anno 2° sem.
SCIENZE DELLE ATTIVITA'
MOTORIE E SPORTIVE sede di Bari
MEDF/02
24 Cfu
ore 2
FISIOTERAPIA - sede di Bari ICAR/16 24 Cfu
ore 2
FISIOTERAPIA - sede di Bari LART/06
138
12 Cfu
ore 1
S.A. 14/20.10.2014/p.12
Ascatigno
Leonardo
Corso ufficiale di
TEORIA, TECNICA E
DIDATTICA DEGLI
SPORT DELL'ACQUA
2- 3°anno 2°sem.
Ascatigno
Corso ufficiale di
Leonardo
PALLANUOTO3°anno 2° sem.
Bonvino
Corso ufficiale di AA.
Michelangelo SS. ACQUATICHE
PER LE DIVERSE
ABILITA'-3°anno
2°sem.
Brunetti
Corso ufficiale di
Francesco
INFORMATICA
Bukvic
Corso ufficiale di
Nenad
GENETICA MEDICA1°anno 1°sem.
Capitelli
Corso ufficiale di
Paolo
LEGISLAZIONE
SANITARIA IN
PSICHIATRIA-3°anno
2° sem.
Cifarelli
Corso ufficiale di
Rosaria Alba ONCOLOGIA
MEDICA-2°anno
2°sem.
Dagostino
Corso ufficiale di
Anna
ISTITUZIONE DI
DIRITTO PUBBLICO
De Donno
Corso ufficiale di
Antonio
MEDICINA LEGALE2°anno 2°sem.
De Nuccio
Corso ufficiale di
Francesco
ANATOMIA UMANA1°anno-1°sem.
Del Villano
Corso ufficiale di
Nadia
LOGOPEDIA
GENERALE E
LINGUISTICA1°anno. 2°sem.
SCIENZE DELLE ATTIVITA'
MOTORIE E SPORTIVE sede di Bari
MEDF/02
24 Cfu
ore 2
SCIENZE DELLE ATTIVITA'
MOTORIE E SPORTIVE sede di Bari
SCIENZE DELLE ATTIVITA'
MOTORIE E SPORTIVE sede di Bari
MEDF/02
24 Cfu
ore 2
MEDF/02
20 Cfu
ore 2
Del Villano
Nadia
Corso ufficiale di
PSICOLOGIA DEL
LAVORO E DELLE
ORGANIZZAZIONI1°anno 2° sem.
ASSISTENZA SANITARIA - INF/01
sede di Bari
INFERMIERISTICA - sede di MED/03
Bari
12
ore
24
ore
TECNICA DI
RIABILITAZIONE
PSICHIATRICA - sede di
Bari
MED/25
18 Cfu
ore 1,5
INFERMIERISTICA - sede di MED/06
Bari
12 Cfu
ore 1
EDUCAZIONE
IUS/09
PROFESSIONALE - sede di
Bari
SCIENZE DELLA
MED/43
PREVENZIONE - sede di
Bari
INFERMIERISTICA - sede di BIO/16
Bari
12 Cfu
ore 1
LOGOPEDIA - sede di Bari
MPSI/01
24 Cfu
ore 2
SCIENZE
INFERMIERISTICHE ED
OSTETRICHE - sede di Bari
MPSI/06
30 Cfu
ore 2,5
139
Cfu
1
Cfu
2
24 Cfu
ore 2
36 Cfu
ore 3
S.A. 14/20.10.2014/p.12
Di Leo
Michele
Di Leo
Michele
Di Leo
Michele
Fazio
Leonardo
Fazio
Leonardo
Fazio
Leonardo
Corso ufficiale di
CINEMA,
FOTOGRAFIA E
TELEVISIONE-3°
anno 2° sem.
Corso ufficiale di
ARCHITETTURA
DEGLI INTERNI E
ALLESTIMENTO-3°
anno 2°sem.
Corso ufficiale di
ARCHITETTURA
DEGLI INTERNI E
ALLESTIMENTO-3°
anno 2°sem.
Corso ufficiale di
PSICOLOGIA
GENERALE- 1°anno
2°sem.
Corso ufficiale di
PSICOLOGIA
GENERALE- 3°anno
2°sem.
Corso ufficiale di
PSICOLOGIA
GENERALE- 1°anno
2°sem.
Ferrazzano
Corso ufficiale di
Maria Marina INGLESE
SCIENTICO- 1°anno
1°sem.
Ferrazzano
Corso ufficiale di
Maria Marina INGLESE
SCIENTICO- 3°anno
2°sem.
Fornasari
Corso ufficiale di
Alberto
PEDAGOGIA
GENERALE E
SOCIALE-2°anno
2°sem.
Gaballo
Corso ufficiale di
Antonio
CHIMICA E
PROPEDEUTICA
BIOCHIMICA- 1°anno
1°sem.
FISIOTERAPIA - sede di Bari LART/06
12 Cfu
ore 1
FISIOTERAPIA - sede di Bari ICAR/16 24 Cfu
ore 2
FISIOTERAPIA - sede di Bari ICAR/16 24 Cfu
ore 2
TECNICHE DI
NEUROFISIOPATOLOGIA sede di Bari
MPSI/01
18 Cfu
ore 1,5
TECNICHE DI
FISIOPATOLOGIA
CARDIOCIRCOLATORIA E
PERFUSIONE
CARDIOVASCOLARE - sede
di Bari
TECNICHE DI RADIOLOGIA
MEDICA, PER IMMAGINI E
RADIOTERAPIA - sede di
Bari
OSTETRICIA - sede di Bari
MPSI/01
12 Cfu
ore 1,
MPSI/01
12 Cfu
ore 1
OSTETRICIA - sede di Bari
L-LIN/12 12 Cfu
ore 1
L-LIN/12 36 Cfu
ore 3
FISIOTERAPIA - sede di Bari MPED/01
12 Cfu
ore 1
INFERMIERISTICA - sede di BIO/10
Bari
24 Cfu
ore 2
140
S.A. 14/20.10.2014/p.12
Guadagno
Ennio
Pompeo
Iannulli
Miriam
Leali
Giovanni
Marrelli
Massimo
Walter
Massagli
Angelo
Mingarelli
Maurizio
Mingarelli
Maurizio
Musajo
Somma
Laura
Musajo
Somma
Laura
Napoli
Claudio
Negro
Claudio
Nuzzo Fabio
Corso ufficiale di
SOCIOLOGIA
DELL'AMBIENTE E
TERRITORIO- 2°anno
2°sem.
Corso ufficiale di
INGLESE
SCIENTICO- 1°anno
1°sem.
Corso ufficiale di
TEORIA E METODI DI
VALUTAZIONE
MOTORIA ED
ATTITUDINALE2°anno 2° sem.
Corso ufficiale di
IGIENE SPECIALE IN
CHIURGIA OROMASCELLARE-3°anno
2°sem.
Corso ufficiale di
PSICOPATOLOGIA
DELL'ETA''
EVOLUTIVA-2°anno
2°sem.
Corso ufficiale di
FISIOLOGIA- 1°anno
1° sem.
Corso ufficiale di
FISIOLOGIA- 1anno
1sem.
Corso ufficiale di
STORIA DELLA
MEDICINA
Corso ufficiale di
STORIA DELLA
MEDICINA-1°anno
2°sem.
Corso ufficiale di
INFORMATICA1°anno 1° sem.
Corso ufficiale di
NEUROLOGIA 23°anno 1° sem.
Corso ufficiale di
SOCIOLOGIA
GENARALE-1°anno
2°sem.
EDUCAZIONE
PROFESSIONALE - sede di
Bari
SPS/10
36 Cfu
ore 3
INFERMIERISTICA - sede di L-LIN/12 36 Cfu
Bari
ore 3
SCIENZE DELLE ATTIVITA'
MOTORIE E SPORTIVE sede di Bari
MEDF/02
20 Cfu
ore 2
IGIENE DENTALE - sede di
Bari
MED/42
36 Cfu
ore 3
FISIOTERAPIA - sede di Bari MED/39
12 Cfu
ore 1
INFERMIERISTICA - sede di BIO/09
Bari
36 Cfu
ore 3
INFERMIERISTICA - sede di BIO/09
Bari
36 Cfu
ore 3
EDUCAZIONE
PROFESSIONALE - sede di
Bari
ASSISTENZA SANITARIA sede di Bari
MED/02
6
Cfu
ore 0,5
MED/02
12 Cfu
ore 1
INFERMIERISTICA - sede di INF/01
Bari
12 Cfu
ore 1
FISIOTERAPIA - sede di Bari MED/26
18 Cfu
ore 1,5
EDUCAZIONE
PROFESSIONALE - sede di
Bari
18 Cfu
ore 1,5
141
SPS/07
S.A. 14/20.10.2014/p.12
Nuzzo Fabio
Palmirotta
Francesco
Palmirotta
Francesco
Palmirotta
Francesco
Palmirotta
Francesco
Pietanza
Elena
Pietanza
Elena
Pietanza
Elena
Pisciotta
Eustachio
Recchia
Giuseppe
Corso ufficiale di
SOCIOLOGIA
GENARALE-3°anno
2°sem.
Corso ufficiale di
FILOSOFIA DEL
LINGUAGGIO-1°anno.
2°sem.
Corso ufficiale di
PSICOLOGIA DELLO
SVILUPPO E DELLA
EDUCAZIONE-2°anno
2°sem.
Corso ufficiale di
PSICOSOMATICA3anno 1°sem.
Corso ufficiale di
PSICOTERAPIA
PSICODINAMICA
3°ANNO 2°SEM.
Corso ufficiale di
DIRITTO DEL
LAVORO-3°anno
2°sem.
Corso ufficiale di
DIRITTO DEL
LAVORO-3°anno
2°sem.
Corso ufficiale di
DIRITTO DEL
LAVORO E
AMMINISTRATIVO1°anno 2°sem.
Corso ufficiale di
MEDICINA FISICA E
RIABILITATIVA2°anno 2°sem.
Corso ufficiale di
DIRITTO DEL
LAVORO-3°anno
2°sem.
INFERMIERISTICA - sede di SPS/07
Bari
24 Cfu
ore 2
LOGOPEDIA - sede di Bari
M-FIL/05 12 Cfu
ore 1
ASSISTENZA SANITARIA sede di Bari
MPSI/04
12 Cfu
ore 1
TECNICA DI
RIABILITAZIONE
PSICHIATRICA - sede di
Bari
TECNICA DI
RIABILITAZIONE
PSICHIATRICA - sede di
Bari
ASSISTENZA SANITARIA sede di Bari
MED/25
24 Cfu
ore 2
MED/25
24 Cfu
ore 2
IUS/07
6
Cfu
ore 0,5
TECNICHE DELLA
PREVENZIONE
NELL'AMBIENTE E NEI
LUOGHI DI LAVORO - sede
di Bari
SCIENZE DELLA
PREVENZIONE - sede di
Bari
IUS/07
24 Cfu
ore 2
IUS/07
24 Cfu
ore 2
FISIOTERAPIA - sede di Bari MED/34
30 Cfu
ore 2,5
TECNICHE DI
IUS/07
FISIOPATOLOGIA
CARDIOCIRCOLATORIA E
PERFUSIONE
CARDIOVASCOLARE - sede
di Bari
12 Cfu
ore 1
142
S.A. 14/20.10.2014/p.12
Ricco Luigi
Corso ufficiale di
TEORIA, TECNICA E
DIDATTICA DELLE
ATTIVITA' MOTORIE
PER L'ETA' ADULTA
E ANZIANA-2°anno
2°sem.
Rosa Rosa
Corso ufficiale di
Anna
TEORIA, TECNICA E
DIDATTICA DELLE
ATTIVITA' MOTORIE
PER LE DIVERSE
ABILITA'-3°anno
2°sem.
Santantonio Corso ufficiale di
Andrea
CINEMA,
FOTOGRAFIA E
TELEVISIONE-3°
anno 2° sem.
Schino
Corso ufficiale di
Francesco
SOCIOLOGIA
GENARALE-3°anno
2°sem.
Simplicio
Corso ufficiale di
Sirio
BIOETICA-3°anno
2°anno
Simplicio
Corso ufficiale di
Sirio
LEGISLAZIONE
SANITARIA IN
PSICHIATRIA-3°anno
2° sem.
Spilotro
Corso ufficiale di
Paolo
ATLETICA LEGGERA
1- 1°anno 2° sem.
Stomeo
Corso ufficiale di
Roberto
SISTEMI DI
ELABORAZIONE
DELLE
INFORMAZIONI3°anno 2°sem.
Surano Paolo Corso ufficiale di
INGLESE
SCIENTICO- 3°anno
2°sem.
Tateo
Corso ufficiale di
Tommaso
ARCHITETTURA
DEGLI INTERNI E
ALLESTIMENTO-3°
anno 2°sem.
SCIENZE DELLE ATTIVITA'
MOTORIE E SPORTIVE sede di Bari
MEDF/01
24 Cfu
ore 2
SCIENZE DELLE ATTIVITA'
MOTORIE E SPORTIVE sede di Bari
MEDF/01
20 Cfu
ore 2
FISIOTERAPIA - sede di Bari LART/06
12 Cfu
ore 1
INFERMIERISTICA - sede di SPS/07
Bari
24 Cfu
ore 2
INFERMIERISTICA - sede di MED/02
Bari
12 Cfu
ore 1
TECNICA DI
RIABILITAZIONE
PSICHIATRICA - sede di
Bari
MED/25
18 Cfu
ore 1,5
SCIENZE DELLE ATTIVITA'
MOTORIE E SPORTIVE sede di Bari
INFERMIERISTICA - sede di
Bari
MEDF/02
24 Cfu
ore 2
INGINF/05
12 Cfu
ore 1
FISIOTERAPIA - sede di Bari L-LIN/12 24 Cfu
ore 2
FISIOTERAPIA - sede di Bari ICAR/16 24 Cfu
ore 2
143
S.A. 14/20.10.2014/p.12
Tateo
Tommaso
Taurisano
Paolo
Corso ufficiale di
ARCHITETTURA
DEGLI INTERNI E
ALLESTIMENTO-3°
anno 2°sem.
Corso ufficiale di
PSICOLOGIA
GENERALE 2-1°anno
2°sem.
FISIOTERAPIA - sede di Bari ICAR/16 24 Cfu
ore 2
EDUCAZIONE
PROFESSIONALE - sede di
Bari
MPSI/01
18 Cfu
ore 1,5
Il presente dispositivo è approvato seduta stante ed è, pertanto, immediatamente
esecutivo.
144
S.A. 14/20.10.2014/p.13ritiro
VII.
PERSONALE
FINANZIAMENTI ESTERNI PER LA COPERTURA DI POSTI DI PROFESSORE DI
RUOLO: ESAME PROPOSTE
Il Rettore fa presente che l’argomento in oggetto viene ritirato dall’ordine del giorno,
su richiesta del Dirigente del Dipartimento Risorse Umane, Organizzazione e Rapporti
con il SSNeR, formulata con nota mail in data 09.10.2014, avendo ritenuto di sottoporre la
questione prioritariamente all’attenzione del Consiglio di Amministrazione.
Il Senato Accademico prende atto.
145
S.A. 14/20.10.2014/p.14
VII.
PERSONALE
UTILIZZO PUNTI ORGANICO PER RECLUTAMENTO DOCENTI DI II FASCIA AI SENSI
DELL’ART 18, COMMA 1, DELLA LEGGE N. 240/2010: PROPOSTE DEI DIPARTIMENTI
Esce, alle ore 21,05, il prof. Fracassi.
Il Rettore apre il dibattito sulla seguente relazione predisposta dal Dipartimento
Risorse Umane, Organizzazione e Rapporti con il SSN e R – Divisione Personale
Docente – Area Docenti – Settore Abilitazione nazionale, Convenzioni fra Atenei per
ricerca e didattica, Istituti innovativi:
““L’ufficio riferisca che il Consiglio di Amministrazione nella seduta del 24.09.2014
ha approvato il Piano di arruolamento dei professori associati con utilizzo dei P.O. del
Piano straordinario associati 2012/2013 e recupero sui P.O. ordinari 2014, secondo
quanto rappresentato dalla Commissione paritetica SA/CdA per il monitoraggio dei
meccanismi applicativi dei criteri di programmazione del reclutamento del personale
docente e verifica degli aspetti connessi e da questo Consesso nella riunione del
15/22.09.2014.
A tal fine il citato Consiglio ha previsto, all’esito dell’assegnazione dei P.O. ordinari
2014, l’assegnazione di n. 31 posti di professore di II fascia, ripartiti fra i dipartimenti
secondo lo schema riportato nella stessa delibera, da coprirsi con le modalità di cui
all’art.18, c. 1, della Legge 240/2010.
Come disposto nel deliberato in questione, sono stati invitati i Dipartimenti a
trasmettere le deliberazioni di competenza recanti l’indicazione dei settori concorsuali per
i quali indire i bandi di concorso, individuati in base al proprio fabbisogno, in coerenza con
la programmazione e nel rispetto di quanto previsto dal Regolamento per la chiamata dei
professori di ruolo ai sensi dell’art. 18 e 24 della Legge 240/2010.
In merito alle deliberazioni da adottare da parte dei dipartimenti, in data 3 ottobre è
pervenuta una richiesta di chiarimenti su alcuni punti del citato Regolamento da parte del
Direttore di Dipartimento di Scienze Economiche e metodi matematici, prof. Fenicia (all. n.
1), a cui è stato dato riscontro con nota prot. 69426 del 9.10.2014, trasmessa, ad ogni
buon fine, a tutti gli altri direttori di dipartimento(all.2) A tale risposta di chiarimenti ha fatto
seguito (all. 3) altra nota rettorale di precisazioni in merito alla composizione del Consiglio
delle strutture dipartimentali distinta a seconda che si tratti di individuazione delle tipologie
di procedure per lo svolgimento delle valutazioni dei candidati (maggioranza assoluta dei
professori di I e II fascia) ovvero dei settori concorsuali e disciplinari per cui i dipartimenti
formulano richieste di posti in organico (maggioranza dei professori e ricercatori).
Di seguito è pervenuta e-mail con cui sono stati posti ulteriori quesiti da parte del
Direttore del dipartimento di Bioscienze, biotecnologie e biofarmaceutica, prof.ssa Svelto,
… (all. 4).
L’ufficio in base a una ricognizione delle delibere pervenute da parte dei
Dipartimenti ha approntato il sotto riportato prospetto:
n.
posti
Data
deliberazione
Biologia
1
10.10.2014
S.C. 05/A2 (SSD BIO/04)
Bioscienze, biotecnologie e biofarmaceutica
2
09.10.2014
SC 05/D1 –SSD BIO/09
Dipartimento
146
Note
S.A. 14/20.10.2014/p.14
Chimica
1
Dell’Emergenza e dei trapianti di organi
1
14.10.2014
25.09.2014/
8.10.2014
09.10.2014
SC 05/E1 –SSD BIO/10
SC 03/B1 –SSD CHIM/03
Farmacia-scienze del farmaco
Filosofia, letteratura, storia e scienze sociali
(FLESS)
Fisica (interateneo)
Giurisprudenza
2
1
30.09.2014
08.10.2014
S.C. 03/D1 SSD CHIM/08
1
2
09.10.2014
10.10.2014
Informatica
Interdisciplinare di Medicina
1
1
07.10.2014
09.10.2014
Jonico in Sistemi giuridici ed economici del
Mediterraneo: società, ambiente, culture
2
28.07.2014/
13.10.2014
Lettere lingue arti. Italianistica e culture
comparate
2
07.10.2014
Matematica
Medicina veterinaria
Scienze agro-ambientali e territoriali
Scienze biomediche e oncologia umana
Scienze del suolo, della pianta e degli alimenti
(Di.S.S.P.A.)
Scienze dell’antichità e del tardo antico
Scienze
della
formazione,
psicologia,
comunicazione
1
1
1
0
2
09.10.2014
08.10.2014
07.10.2014
-----------------8.10.2014//
SC 02/A1 –SSD FIS/01
SC 12/H3 – SSD IUS/20
SC 12/B2 – SSD IUS/07
SC 01/B1-SSD INF/01
S.C. 06/I1, SSD MED/36
indicato-supporto
,
manca
assistenziale
parere Sc.Med.
S.C. 13/B5 –SSD SECSP/13 – SC 12/E2 –SSD
IUS/21
SC 10/H1 –SSD L-LIN/03
SC 10/F1 – SSD L-FILLET/10
SC 01/A3 –SSD MAT/05
SC 07/H 3 SSD VET/05
SC 07/C1 –SSD AGR/10
1
2
09.10.2014
09.10.2014
SC 10/D1 –SSD L-ANT/03
SC11/D2 - SSD M-PED/04
SC 11/E1 – SSD M-PSI/03
SSD M-PSI/01
Scienze della terra e geoambientali
1
26.09.2014
SSD GEO/08
manca
S.C. e indic. per il bando
Scienze economiche e metodi matematici
1
09.10.2014
Scienze politiche
2
10.10.2014
Studi aziendali e giusprivatistici
1
10.10.2014
SSD
SECS-P/01
–
Macrosettore 13/A
S.C.12/B2 – SSDIUS/07
S.C. 14/D1 – SSD-SPS/09
SC13/B5-SSD SECS-P/13
Scienze mediche di base, neuroscienze e
organi di senso
1
D.D.
9..10.2014
SSD MED/41 delibera
solo per la chiamata,
mancano indicazioni per
il bando. e SC
SC 11/C5
06ⱱ
SSD M-FIL
---------------------SC 07/F2 SSD AGR/16
SC07/F1 – SSD AGR/15
SC 05/H1
Dal suindicato prospetto pertanto si evince che sono pervenute tutte le deliberazioni
dei Dipartimenti, ma da un primo esame, e salvo ulteriori approfondimenti, sembrerebbe
che alcuni deliberati non contengono tutte le informazioni necessarie per l’emissione dei
relativi bandi di selezione.
Per quanto concerne le deliberazione dei Dipartimenti clinici non risulta agli atti che
si sia espresso altresì il Consiglio della Scuola di Medicina che, ai sensi dell’ artt. 53, c.6,
lett. c) dello Statuto di questo Ateneo, per gli aspetti di propria competenza, rende ai
Dipartimenti afferenti pareri obbligatori sulle richieste di nuovi posti in organico di
professore di ruolo e di ricercatore a tempo determinato di settori ad essi afferenti e sulle
assegnazioni dei posti di professore di ruolo e delle unità di ricercatore a tempo
147
S.A. 14/20.10.2014/p.14
determinato” e, ai sensi dell’ 54, c.7 lett. e), dello stesso Statuto “ esprime parere in ordine
alle richieste dei dipartimenti sulla programmazione triennale per la copertura di posti di
ricercatore e di professore, tenendo conto dell’indiscindibilità delle funzioni di didattica, di
ricerca e assistenziali”. A questo riguardo si fa presente che è pervenuta una e mail dello
scorso 8 ottobre da parte del Presidente della Scuola prof. Paolo Livrea che chiede di
conoscere il termine entro cui il C.d.S. debba esprimersi atteso che detto Consiglio è stato
convocato per il 15 c.m. e non è pervenuta alla Presidenza alcuna delibera da parte dei
Consigli dei Dipartimenti interessati….. (all. 5).
Attesa l’urgenza di provvedere all’emanazione del bando relativo alla selezione per
la chiamata di professore di II fascia secondo le modalità dell’art. 18, c. 1, della legge
29.12.2010, n. 240 in considerazione che l’intero procedimento relativo alle chiamate
deve concludersi entro il 30.06.2015, a norma dell’art. 14, c. 4 del D.L. 24.06.2014, n.
90,convertito in Legge 11.08.2014, n. 114, nelle more dell’ acquisizione di tutti i dati e i
verbali propedeutici, è stato predisposto uno schema di decreto rettorale (all. 5) relativo
alla suindicata selezione pubblica che viene sottoposto all’attenzione di questo Consesso.
Si ritiene evidenziare a tale proposito che l’ufficio ravvisa l’opportunità di adottare un
bando di selezione per ogni Dipartimento al fine di evitare (in caso si volesse adottare un
unico bando per tutti i Dipartimenti) l’interruzione dell’intero procedimento in caso di
eventuali impugnative.””
Si svolge sull’argomento un breve dibattito, nel corso del quale, viene illustrato il
surriportato prospetto ricognitivo delle deliberazioni pervenute dai Dipartimenti, ai fini della
proposta al Consiglio di Amministrazione, ai sensi dell’art. 27, comma 2, lett. k) dello
Statuto di Ateneo, della messa a concorso di n. 31 posti di professore di II fascia, da
reclutarsi con le modalità di cui all’art. 18, comma 1 della Legge n. 240/2010, giusta
delibera consiliare del 24.09.2014, mentre, in particolare, la prof.ssa Svelto rappresenta
l’esigenza di indicazioni operative univoche relativamente agli adempimenti successivi
all’assumenda deliberazione nella materia de qua.
Il Rettore, quindi, tenuto conto di quanto evidenziato dalla prof.ssa Svelto, nonché di
quanto ulteriormente rappresentato dall’Ufficio istruttorio - circa l’opportunità di un
controllo approfondito dei deliberati dipartimentali, di cui alcuni sembrerebbero
manchevoli di talune informazioni necessarie per l’emissione del bando di selezione, oltre
che di adottare un bando di selezione per ogni Dipartimento, al fine di evitare
l’interruzione dell’intero procedimento in caso di eventuali impugnative, con la proposta di
uno schema tipo di bando di indizione delle procedure di selezione di che trattasi –
propone di demandare alla Commissione paritetica SA/CdA per il monitoraggio dei
meccanismi applicativi dei criteri di programmazione del reclutamento del personale
docente e verifica degli aspetti connessi, con il supporto dei competenti Uffici del
Dipartimento Risorse Umane, Organizzazione e Rapporti con il SSN e R (Divisione
148
S.A. 14/20.10.2014/p.14
Personale Docente e Area Reclutamento) la verifica di legittimità e della completezza dei
dati delle delibere assunte dai Dipartimenti, ai fini della emanazione del bando di
selezione, nonché la definizione di indicazioni operative univoche relativamente agli
adempimenti successivi, riferendone al Senato Accademico in occasione della riunione di
aggiornamento prevista per il giorno 20.10 p.v., rinviando a detta riunione ogni
determinazione in merito allo schema tipo di bando di indizione delle procedure di
selezione di che trattasi.
Egli invita, quindi, il Senato Accademico a pronunciarsi in merito.
Il Senato Accademico, all’unanimità,
VISTA
la Legge 30 dicembre 2010, n. 240;
VISTO
il D. Lgs. 29 marzo 2012, n. 49 “Disciplina per la programmazione,
il monitoraggio e la valutazione delle politiche di bilancio e di
reclutamento degli atenei, in attuazione della delega prevista
dall’art. 5, comma 1 della Legge 30 dicembre 2010, n. 240 e per il
raggiungimento degli obiettivi previsti dal comma 1, lettere b) e c),
secondo i principi normativi e i criteri direttivi stabiliti al comma 4,
lettere b), c), d), e) ed f) e al comma 5”,ed in particolare l’art. 4,
concernente la “programmazione triennale del personale”;
VISTA
la nota MIUR n. 21381 del 17.10.2013;
VISTO
il D.I. 28 dicembre 2012, concernente “Piano straordinario 20122013 per la chiamata di professori di seconda fascia” e relativi
allegati;
VISTO
l’art. 14, comma 4 del D.L. 24 giugno 2014, n. 90, coordinato con
la legge di conversione 11 agosto 2014, n. 114;
VISTO
lo Statuto di Ateneo ed, in particolare, gli artt. 27, comma 2, lett k),
53, comma 6, lett. c) e 54, comma 7, lett. e);
VISTO
il Regolamento per la chiamata dei professori di ruolo d I e II
fascia, di cui al D.R. n. 3000 del 29.09.2014;
VISTE
la propria delibera del 15/22.09.2014;
VISTA
la delibera del Consiglio di Amministrazione del 24.09.2014, di
approvazione del piano di arruolamento dei professori associati
con utilizzo dei P.O. dal Piano straordinario associati e recupero
sui P.O. ordinari 2014 e di assegnazione di n. 31 posti di
149
S.A. 14/20.10.2014/p.14
professore di II fascia, da reclutarsi con le modalità di cui all’art.
18, comma 1 della Legge n. 240/2010;
VISTA
la nota prot. n. 66558 del 29.09.2014, trasmessa dalla Divisione
Personale
Docente
del
Dipartimento
Risorse
Umane,
Organizzazione e Rapporti con il SSN e R ai Direttori di
Dipartimento, concernente l’invito a trasmettere le delibere di
competenza, con l’indicazione dei settori concorsuali per i quali
indire i bandi di concorso, individuati in base al proprio fabbisogno,
in coerenza con la programmazione e nel rispetto di quanto
previsto dal succitato Regolamento;
VISTO
il prospetto predisposto dal competente Settore dell’Area Docenti
–
Divisione
Docenti
del
Dipartimento
Risorse
Umane,
Organizzazione e Rapporti con il SSN e R, ricognitivo delle
deliberazioni pervenute dai Dipartimenti, concernenti le proposte
finalizzate alla messa a concorso di n. 31 posti di professore di II
fascia,
secondo
il
citato
deliberato
del
Consiglio
di
Amministrazione,
TENUTO CONTO
di quanto ulteriormente rappresentato dal medesimo Ufficio nella
relazione istruttoria, circa:
−
−
−
SENTITO
i quesiti posti dal Direttore del Dipartimento di Bioscienze,
biotecnologie e biofarmaceutica, prof.ssa Svelto con nota mail
del 14.10.2014 trasmessa al Magnifico Rettore;
l’opportunità di un controllo approfondito dei deliberati
dipartimentali, di cui alcuni sembrerebbero manchevoli di
talune informazioni necessarie per l’emissione del bando di
selezione;
l’opportunità di adottare un bando di selezione per ogni
Dipartimento, al fine di evitare l’interruzione dell’intero
procedimento in caso di eventuali impugnative, con la
proposta di uno schema tipo di bando di indizione delle
procedure di selezione di che trattasi;
l’orientamento emerso nel corso del dibattito e, in particolare,
quanto evidenziato dalla prof.ssa Svelto circa l’esigenza di
indicazioni operative univoche relativamente agli adempimenti
successivi;
CONDIVISA
pertanto, la proposta del Rettore di demandare alla Commissione
paritetica SA/CdA per il monitoraggio dei meccanismi applicativi
dei criteri di programmazione del reclutamento del personale
150
S.A. 14/20.10.2014/p.14
docente e verifica degli aspetti connessi, con il supporto dei
competenti
Uffici
del
Dipartimento
Risorse
Umane,
Organizzazione e Rapporti con il SSN e R (Divisione Personale
Docente e Area Reclutamento) la verifica di legittimità e della
completezza dei dati delle delibere assunte dai Dipartimenti, ai fini
della emanazione del bando di selezione, nonché la definizione di
indicazioni operative univoche relativamente agli adempimenti
successivi, riferendone al Senato Accademico in occasione della
riunione di aggiornamento prevista per il giorno 20.10 p.v.,
DELIBERA
−
di proporre al Consiglio di Amministrazione, ai sensi dell’art. 27, comma 2, lett. k) dello
Statuto di Ateneo, la messa a concorso di n. 31 posti di professori di II fascia, secondo
il prospetto di seguito riportato, ferma restando la verifica di legittimità e della
completezza dei dati delle delibere assunte dai Dipartimenti, ai fini della emanazione
del bando di selezione:
n.
posti
Dipartimento
Settore concorsuale –
(Settore
scientifico
disciplinare)
Biologia
1
S.C. 05/A2 (SSD BIO/04)
Bioscienze, biotecnologie e biofarmaceutica
2
S.C. 05/D1 (SSD BIO/09)
S.C .05/E1 (SSD BIO/10)
Chimica
1
S.C. 03/B1 (SSD CHIM/03)
Dell’Emergenza e dei trapianti di organi
1
S.C. non indicato (SSD
MED/41)
Farmacia-scienze del farmaco
2
S.C. 03/D1 (SSD CHIM/08)
Filosofia, letteratura, storia e scienze sociali
(FLESS)
Fisica (interateneo)
1
S.C.11/C5 (SSD M-FIL
06)
1
S.C. 02/A1 (SSD FIS/01)
Giurisprudenza
2
S.C. 12/H3 (SSD IUS/20)
S.C. 12/B2 (SSD IUS/07)
Informatica
Interdisciplinare di Medicina
1
1
Jonico in Sistemi giuridici ed economici del
Mediterraneo: società, ambiente, culture
2
S.C. 01/B1 (SSD INF/01)
S.C. 06/I1 (SSD MED/36)
indicato-supporto
assistenziale
S.C. 13/B5 (SSD SECSP/13)
S.C. 12/E2 (SSD IUS/21)
151
S.A. 14/20.10.2014/p.14
−
Lettere lingue arti. Italianistica e culture
comparate
2
S.C. 10/H1 (SSDL-LIN/03)
S.C. 10/F1 (SSD L-FILLET/10)
Matematica
1
S.C. 01/A3 (SSD MAT/05)
Medicina veterinaria
1
S.C. 07/H 3 (SSD VET/05)
Scienze agro-ambientali e territoriali
1
S.C. 07/C1 (SSD AGR/10)
Scienze del suolo, della pianta e degli
alimenti (Di.S.S.P.A.)
Scienze dell’antichità e del tardo antico
2
S.C. 07/F2 (SSD AGR/16)
S.C. 07/F1 (SSD AGR/15)
1
Scienze della
comunicazione
2
S.C. 10/D1 (SSD LANT/03)
S.C.11/D2
(SSD
MPED/04)
S.C. 11/E1 (SSD MPSI/03-SSD M-PSI/01)
Scienze della terra e geoambientali
1
S.C. non indicato (SSD
GEO/08)
Scienze economiche e metodi matematici
1
macrosettore 13/A (SSDSECS-P/01)
Scienze politiche
2
S.C.12/B2 (SSDIUS/07)
S.C. 14/D1 (SSD-SPS/09)
Studi aziendali e giusprivatistici
1
S.C. 13/B5 (SSD SECSP/13)
Scienze mediche di base, neuroscienze e
organi di senso
1
S.C. 05/H1
formazione,
psicologia,
di invitare i Dipartimenti afferenti alla Scuola di Medicina ad acquisire, per gli aspetti di
competenza, il parere del Consiglio della Scuola, nel rispetto della normativa statutaria
vigente, quale condizione necessaria per l’emissione del bando;
−
di demandare alla Commissione paritetica SA/CdA per il monitoraggio dei meccanismi
applicativi dei criteri di programmazione del reclutamento del personale docente e
verifica degli aspetti connessi, con il supporto dei competenti Uffici del Dipartimento
Risorse Umane, Organizzazione e Rapporti con il SSN e R (Divisione Personale
Docente e Area Reclutamento) la verifica di legittimità e della completezza dei dati
delle delibere assunte dai Dipartimenti, ai fini della emanazione del bando di
selezione, nonché la definizione di indicazioni operative univoche relativamente agli
adempimenti successivi, riferendone al Senato Accademico in occasione della
riunione di aggiornamento prevista per il giorno 20.10 p.v.;
−
di rinviare alla predetta riunione di aggiornamento ogni determinazione in merito allo
schema tipo di bando di indizione delle procedure di selezione di che trattasi.
Il presente dispositivo è approvato seduta stante ed è, pertanto, immediatamente
esecutivo.
152
S.A. 14/20.10.2014/p.15
VII.
PERSONALE
INCENTIVO
MINISTERIALE
A
FAVORE
DI
PROFESSORI
E
RICERCATORI
UNIVERSITARI AI SENSI DELL'ART.29, COMMA 19, DELLA LEGGE N. 240/2010 ANNI 2012 E 2013: ADEMPIMENTI
Il Rettore, alla luce degli interventi del prof. Stefanì, che avanza la proposta di
modificare i criteri di valutazione della qualità della produzione scientifica dei professori
ordinari/associati e ricercatori, cui dovrà attenersi la commissione giudicatrice di cui all’art.
5 del Regolamento d’Ateneo per l’attribuzione a professori e ricercatori dell’incentivo
ministeriale in attuazione di quanto previsto dall’articolo 29 comma 19 della Legge
240/2010, emanato con Decreto Rettorale n. 477 del 14.02.2014, per quanto attiene alla
Macroarea 5 scienze giuridiche ed economiche, nonché del prof. Crescenzo, il quale
prospetta l’opportunità di un’eventuale ulteriore modifica al suddetto Regolamento,
prevedendo che i componenti la commissione giudicatrice vengano sorteggiati tra i
docenti eleggibili, propone di rinviare l’esame dell’argomento in oggetto alla riunione di
aggiornamento prevista per il giorno 20.10.2014.
153
S.A. 14/20.10.2014/p.16
VII.
PERSONALE
PROCEDIMENTI RIGUARDANTI LO SCAMBIO CONTESTUALE DI DOCENTI AI SENSI
DELL’ART. 7, COMMA 3, DELLA LEGGE N. 240/2010: STATO DELL’ARTE
Il Rettore propone di rinviare l’esame dell’argomento in oggetto alla riunione di
aggiornamento prevista per il giorno 20.10.2014.
Il Senato Accademico, unanime, approva.
154
S.A. 14/20.10.2014/varie
VARIE ED EVENTUALI
Il Rettore propone di prendere in esame tra le varie ed eventuali i seguenti
argomenti che rivestono carattere di urgenza.
Il Senato Accademico, all’unanimità, approva.
155
S.A. 14/20.10.2014/varia1
RATIFICA DECRETO RETTORALE N. 2410 DEL 10.07.2014 (APPROVAZIONE
SCHEMA E STIPULA ACCORDI QUADRO DI COOPERAZIONE TRA L’UNIVERSITÀ
DEGLI STUDI DI BARI ALDO E LE “UNIVERSITETI ILLYRIA DI TIRANA (ALBANIA)” E
“STATE UNIVERSITY OF TETOVA (MACEDONIA)” E INDIVIDUAZIONE REFERENTI)
Il Rettore sottopone alla ratifica del Senato Accademico il seguente Decreto
Rettorale:
DIPARTIMENTO AMMINISTRATIVO PER LA RICERCA, LA DIDATTICA E LE
RELAZIONI ESTERNE – AREA RELAZIONI INTERNAZIONALI
D.R. n. 2410 del 10.07.2014
- Approvazione dello schema e stipula dell’accordo
quadro di cooperazione tra l’Università degli Studi di
Bari Aldo Moro e la Universiteti Illyria di Tirana
(Albania), redatto in lingua italiana e inglese. Scopo di
tale accordo è quello di realizzare iniziative di
comune interesse
finalizzate alla promozione
dell’insegnamento, dell’attività scientifica e di ricerca,
a beneficio di entrambe le istituzioni, fermo restando
che gli aspetti attuativi che comportino oneri finanziari
siano disciplinati da appositi protocolli esecutivi
sottoscritti da entrambi i soggetti contraenti;
- Nomina quale responsabile scientifico dell’accordo
di cooperazione per l’Università degli Studi di Bari
Aldo Moro, il prof. Michele Indellicato e designazione
quali
componenti
la
commissione
preposta
all’elaborazione dei protocolli esecutivi il prof. Antonio
Felice Uricchio e il prof. Luciano Garofalo;
- Individuazione quale referente per i contatti tra
l’Università degli Studi di Bari Aldo Moro e la
Universiteti Illyria di Tirana (Albania) la prof. dr.
Natasha Shehu.
- Approvazione dello schema e stipula dell’accordo
quadro di cooperazione tra l’Università degli Studi di
Bari Aldo Moro e la State University of Tetova
(Macedonia), redatto in lingua italiana e inglese.
Scopo di tale accordo è quello di realizzare iniziative
di comune interesse, finalizzate alla promozione
dell’insegnamento, dell’attività scientifica e di ricerca,
fermo
restando che gli aspetti attuativi che
comportino oneri finanziari siano disciplinati da
appositi protocolli esecutivi sottoscritti da entrambi i
soggetti contraenti;
156
S.A. 14/20.10.2014/varia1
- Nomina quale responsabile scientifico dell’accordo
di cooperazione per l’Università degli Studi di Bari
Aldo Moro, il prof. Michele Indellicato e designazione
quali
componenti
la
commissione
preposta
all’elaborazione dei protocolli esecutivi il prof. Antonio
Felice Uricchio e il prof. Luciano Garofalo;
- Individuazione quale referente per i contatti tra
l’Università degli Studi di Bari Aldo Moro e la State
University of Tetova (Macedonia) la prof. dr. Natasha
Shehu
Il Senato Accademico, all’unanimità, ratifica il succitato Decreto Rettorale.
157
S.A. 14/20.10.2014/varia2
CONVENZIONE
TRA
L’UNIVERSITÀ
DEGLI
STUDI
DI
BARI
ALDO
MORO
(DIPARTIMENTO DI GIURISPRUDENZA) E L’AGENZIA DELLE ENTRATE – DIREZIONI
GENERALI
DELLA
PUGLIA
E
DELLA
BASILICATA
PER
COLLABORAZIONE
DIDATTICA E SCIENTIFICA UTILE ALL’ATTUAZIONE DEL MASTER DI I LIVELLO IN
“FISCALITÀ DELL’IMPRESA”
Il Rettore, in considerazione del proposito di istituire, nell’a.a. 2014/2015, il Master di
I livello in “Fiscalità dell’Impresa”, ai sensi del nuovo Regolamento dei master universitari
e short master universitari, emanato con D.R. n. 2488 del 18.07.2014, illustra la bozza di
Convenzione a stipularsi tra questa Università (Dipartimento di Giurisprudenza) e
l’Agenzia delle Entrate – Direzioni Generali della Puglia e della Basilicata per l’avvio di
una collaborazione didattica e scientifica utile all’attuazione del predetto Master,
attraverso la valorizzazione delle rispettive risorse di professionalità nella materia
tributaria e l’offerta di occasioni di qualificazione e opportunità di crescita a beneficio dei
partecipanti.
Egli invita, quindi, il Senato Accademico a pronunciarsi in merito.
Il Senato Accademico, all’unanimità,
VISTA
la convenzione stipulata tra il Ministero dell’Economia e delle
Finanze e l’Agenzia delle Entrate, ai sensi dell’art. 59, commi 2, 3
e 4 del D.Lgs. n. 300/1999;
VISTA
la Legge n. 241/1990;
VISTO
l’art. 43 della Legge 27 dicembre 1997, n. 449 che autorizza la
P.A. a stipulare convenzioni con soggetti pubblici o privati al fine di
favorire l’innovazione amministrativa e realizzare economie;
VISTO
lo Statuto di Ateneo;
VISTO
il Regolamento dei master universitari e short master universitari,
emanato con D.R. n. 2488 del 18.07.2014;
VISTA
la bozza della Convenzione a stipularsi tra questa Università
(Dipartimento di Giurisprudenza) e l’Agenzia delle Entrate –
Direzioni Generali della Puglia e della Basilicata per l’avvio di una
collaborazione didattica e scientifica utile all’attuazione del Master
di I livello in “Fiscalità dell’Impresa”,
DELIBERA
158
S.A. 14/20.10.2014/varia2
di approvare la Convenzione, che si allega al presente verbale con il n. 5, da stipularsi tra
l’Università degli Studi di Bari Aldo Moro (Dipartimento di Giurisprudenza) e l’Agenzia
delle Entrate – Direzioni Generali della Puglia e della Basilicata per l’avvio di una
collaborazione didattica e scientifica utile all’attuazione del Master di I livello in “Fiscalità
dell’Impresa”.
Il presente dispositivo è approvato seduta stante ed è, pertanto, immediatamente
esecutivo.
159
S.A. 14/20.10.2014/varia3
PROTOCOLLO D’INTESA TRA L’UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BARI ALDO MORO E
L’AGENZIA DELLE ENTRATE – DIREZIONE GENERALE DELLA PUGLIA PER
L’ATTUAZIONE DI UNA COLLABORAZIONE PER LA PROMOZIONE TRA GLI
STUDENTI DELLA CULTURA DELLA LEGALITÀ FISCALE ABITATIVA, IL CONTRASTO
AL FENOMENO DEGLI AFFITTI “IN NERO” ED IL RILASCIO A STUDENTI E DOCENTI
STRANIERI DEL C.F. CON MODALITÀ SEMPLIFICATE
Il Rettore illustra la bozza del Protocollo d’intesa a stipularsi tra questa Università e
l’Agenzia delle Entrate – Direzione Generale della Puglia per l’attuazione di una
collaborazione per la promozione tra gli studenti della cultura della legalità fiscale
abitativa, il contrasto al fenomeno degli affitti “in nero” e per consentire il rilascio a studenti
e docenti stranieri del codice fiscale con modalità semplificate, fornendo ulteriori
precisazioni in merito, in particolare per quanto concerne l’individuazione dell’ex Palazzo
delle Poste quale sede di Ateneo in cui potrà essere attivato lo sportello temporaneo
dedicato al rilascio del codice fiscale a docenti e studenti stranieri dell’Università e alla
registrazione dei contratti di locazione.
Egli invita, quindi, il Senato Accademico a pronunciarsi in merito.
Il Senato Accademico, all’unanimità,
VISTO
il D.Lgs. n. 300/1999;
VISTO
lo Statuto di Ateneo;
VISTA
la bozza del Protocollo d’intesa a stipularsi tra questa Università e
l’Agenzia delle Entrate – Direzione Generale della Puglia per
l’attuazione di una collaborazione per la promozione tra gli
studenti della cultura della legalità fiscale abitativa, il contrasto al
fenomeno degli affitti “in nero” e per consentire il rilascio a studenti
e docenti stranieri del codice fiscale con modalità semplificate;
UDITE
le
precisazioni
fornite
dal
Rettore,
anche
in
relazione
all’individuazione dell’ex Palazzo delle Poste quale sede di Ateneo
in cui potrà essere attivato lo sportello temporaneo dedicato al
rilascio del codice fiscale a docenti e studenti stranieri
dell’Università e alla registrazione dei contratti di locazione,
DELIBERA
160
S.A. 14/20.10.2014/varia3
di approvare, per quanto di competenza, il Protocollo d’intesa, che si allega al presente
verbale con il n. 6, da stipularsi tra l’Università degli Studi di Bari Aldo Moro e l’Agenzia
delle Entrate – Direzione Generale della Puglia, per l’attuazione di una collaborazione per
la promozione tra gli studenti della cultura della legalità fiscale abitativa, il contrasto al
fenomeno degli affitti “in nero” e per consentire il rilascio a studenti e docenti stranieri del
codice fiscale con modalità semplificate.
Il presente dispositivo è approvato seduta stante ed è, pertanto, immediatamente
esecutivo.
161
S.A. 14/20.10.2014
Il Presidente, alle ore 21,15, scioglie la riunione che viene aggiornata al giorno
20.10.2014, alle ore 15,30.
162
S.A. 14/20.10.2014
Il giorno 20.10.2014 si riunisce alle ore 16,10.
P = Presente
A = Assente
AG = Assente giustificato
P
- Il Magnifico Rettore, prof. Antonio Felice URICCHIO, Presidente;
A
x
Rappresentanti dei Direttori di Dipartimento
Macroarea n. 1 scientifica tecnologica
- il prof. FRACASSI Francesco
x
- il prof. ALTOMARE Francesco
x
Macroarea n. 2 scienze biologiche, agrarie e veterinarie
- il prof. MIANO Teodoro
x
- la prof.ssa SVELTO Maria
x
Macroarea n. 3 scienze mediche
- il prof. BATTAGLIA Michele
x
- la prof.ssa SERIO Gabriella
x
Macroarea n. 4 scienze umanistiche
- il prof. MASELLA Luigi
x
- la prof.ssa JACQUET Marie Thérèse
x
Macroarea n. 5 scienze giuridiche ed economiche
- il prof. DELL’ATTI Vittorio
x
- il prof. DI RIENZO Massimo
x
Sede decentrata
- il prof. NOTARNICOLA Bruno,
x
Rappresentanti di area scientifico-disciplinare
163
AG
S.A. 14/20.10.2014
Per i professori di I fascia
-
il prof. TOMA Ernesto area n. 13 (scienze economiche e statistiche)
x
-
la prof.ssa DA MOLIN Giovanna area n. 11 (scienze storiche,
filosofiche, pedagogiche e psicologiche)
x
Per i professori di II fascia
- il prof. ANGELINI Leonardo area n. 2 (scienze fisiche)
x
- il prof. LAVIANO Rocco area n. 4 (scienze della terra)
x
-
la prof.ssa OTRANTO Rosa area n. 10 (scienze dell’antichità,
filologico-letterarie e storico artistiche)
x
- il prof. CRESCENZO Giuseppe area n. 7 (scienze agrarie e
veterinarie)
- la prof.ssa COLUCCI Silvia Concetta area n. 5 (scienze biologiche)
x
x
Per i ricercatori
- il prof. STELLA Alessandro area n. 6 (scienze mediche)
x
- il prof. MAVELLI Fabio area n. 3 (scienze chimiche)
x
- il prof. CAIVANO Danilo area n. 1 (scienze matematiche e
informatiche)
x
- il prof. CASCIONE Giuseppe area n. 14 (scienze storiche e sociali)
x
- il prof. STEFANI’ Paolo area n. 12 (scienze giuridiche)
x
Rappresentanti del personale tecnico-amministrativo
- il sig. POLISENO Michele
x
- il sig. SILECCHIA Francesco
x
- il sig. CAMPOBASSO Rocco
x
Rappresentanti degli studenti
- il sig. ARDITO Vito
x
164
S.A. 14/20.10.2014
- il sig. DELMEDICO Pietro Paolo
x
- il sig. NUZZACCI Emanuele
x
- il sig. SECONDO Luigi
x
- il sig. CAVALLERA Pietro
x
Rappresentante dei dottorandi di ricerca
- la dott.ssa STRIPPOLI Nicoletta
x
Partecipa senza diritto di voto:
•
il Direttore Generale, Avv. Gaetano Prudente, con funzioni di Segretario
verbalizzante.
Le attività di supporto sono assicurate dal personale del Dipartimento per il
Coordinamento dell'Azione Amministrativa con le Funzioni di Governo - Area Senato
Accademico.
E’ presente, altresì, il Dirigente del Dipartimento amministrativo per il coordinamento
dell’Azione amministrativa con le Funzioni di Governo, dott. Emilio Miccolis.
Il Presidente, constatata la validità dell’adunanza, dichiara aperta la seduta.
L’ordine del giorno è il seguente:
I. AMMINISTRAZIONE
2.
3.
Regolamento di Ateneo in materia di sicurezza e di salute nei luoghi di lavoro
Elezioni rappresentanze studentesche – biennio accademico 2014/2016 e biennio
solare 2015/2016: problematiche e adempimenti
III.
DIDATTICA, RICERCA, PROGRAMMAZIONE E SVILUPPO
7.
Spin off “Laboratori di chimica e medicina forensi S.r.l.”: nomina componente Comitato
tecnico-scientifico
VII. PERSONALE
14.
15.
16.
Utilizzo Punti Organico per reclutamento docenti di II fascia ai sensi dell’art 18,
comma 1, della Legge n. 240/2010: ulteriori adempimenti
Incentivo ministeriale a favore di professori e ricercatori universitari ai sensi
dell'art.29, comma 19, della Legge n. 240/2010 - anni 2012 e 2013: adempimenti
Procedimenti riguardanti lo scambio contestuale di docenti ai sensi dell'art. 7, comma
3, della Legge 240/2010: stato dell'arte
VII. PERSONALE
165
S.A. 14/20.10.2014
17.
18.
-
Problematiche inerenti i criteri di utilizzo di finanziamenti esterni per copertura spese
personale docente nell’ambito delle Convenzioni con il Comune di Brindisi e la
Regione Puglia di cui alla delibera del Consiglio di Amministrazione del 24.09.2014
Prof.ssa Patrizia CALEFATO – professore di ruolo di II fascia: mobilità interna su
diverso settore concorsuale con contestuale passaggio al altro SSD
Varie ed eventuali
Nel corso della seduta alcuni componenti sono entrati nella sala di riunione, altri se
ne sono allontanati senza che sia mai venuto a mancare il numero legale ai fini della
validità dell'adunanza.
Con il consenso unanime dei senatori presenti, ha presenziato alla odierna riunione,
in relazione alle proposte di delibera di rispettiva competenza, al fine di fornire, ove
necessario, puntuale supporto istruttorio alle delibazioni del Senato Accademico, il
Dirigente del Dipartimento Risorse Umane, Organizzazione e Rapporti con il SSN e R,
dott.ssa P. Rutigliani.
Su invito del Rettore, ha inoltre presenziato alla riunione il Capo di Gabinetto del
Rettore, dott. Raffale Elia.
166
S.A. 14/20.10.2014/comunic
COMUNICAZIONI DEL RETTORE
Il
Rettore,
preliminarmente,
conferma
la
presenza
del
Ministro
Giannini
all’inaugurazione del Polo scientifico tecnologico “Magna Grecia”, che si terrà il
21.10.2014 a Taranto, per il taglio del nastro dei laboratori ed una riflessione generale
sulla presenza universitaria nel territorio jonico.
Egli, altresì, esprime sentito compiacimento per la designazione della città di Matera
quale Capitale Europea per la Cultura 2019, con la piena consapevolezza dell’importante
apporto, in termini culturali, che anche l’Ateneo barese potrà offrire per lo sviluppo
dell’iniziativa de qua.
Egli, inoltre, resoconta sul convegno, svoltosi il 16.10.2014, sul futuro della ricerca
nelle aree umanistiche, cui ha partecipato il Capo del Dipartimento per l’Università,
l’AFAM e la Ricerca del MIUR, prof. M. Mancini, il quale, oltre ad approfondire le
problematiche oggetto dell’incontro, ha illustrato talune prospettive di riforma del sistema
universitario, di cui al documento già illustrato nelle comunicazioni del 14.10.2014, con
particolare riferimento alla proposta di modifica al D. Lgs. n. 49/2012 intesa a prevedere la
possibilità di utilizzo dei Punti organico per tre anni dalla loro assegnazione, in linea con la
natura triennale della programmazione di Ateneo.
Egli, infine, nel preannunciare per il giorno 11.11.2014 la prossima riunione del
Senato Accademico, nelle more della definizione del calendario delle riunioni dell’Organo
per l’a.a. 2014/2015, ribadisce l’intendimento di organizzare per i giorni 1 e 2 dicembre
p.v., la Conferenza di Ateneo, da incentrare, nella prima giornata, sui temi delle politiche
di reclutamento e sulla valutazione, in vista dell’avvio della nuova VQR e, nella seconda,
sul riordino statutario ed i servizi agli studenti.
Il Senato Accademico prende nota.
167
S.A. 14/20.10.2014/p.2
I. AMMINISTRAZIONE
REGOLAMENTO DI ATENEO IN MATERIA DI SICUREZZA E DI SALUTE NEI LUOGHI
DI LAVORO: ADEMPIMENTI
Il Rettore, nel ribadire quanto rappresentato nella riunione del 14.10.2014 in ordine
alla questione in oggetto, circa l’urgenza di addivenire all’emanazione del Regolamento di
Ateneo in materia di sicurezza e di salute nei luoghi di lavoro, riferisce in ordine alla
imminente conclusione dei lavori del tavolo tecnico - riunito in queste ore - per la
redazione della bozza del Regolamento de quo, sulla quale, negli ultimi giorni, sono state
sollevate talune criticità da parte di un’associazione sindacale, proponendo, pertanto, di
rinviarne l’esame alla prossima riunione.
Il Senato Accademico, unanime, approva.
168
S.A. 14/20.10.2014/p.3B
I. AMMINISTRAZIONE
ELEZIONI
RAPPRESENTANZE
2014/2016
E
BIENNIO
STUDENTESCHE
SOLARE
2015/2016:
–
BIENNIO
PROBLEMATICHE
ACCADEMICO
-
ELEZIONI
DOTTORANDI NEL CONSIGLIO DEL DIPARTIMENTO DI SCIENZE DEL SUOLO,
DELLA PIANTA E DEGLI ALIMENTI (DI.S.S.P.A.)
Il Rettore apre il dibattito sulla seguente relazione predisposta dal Dipartimento
Risorse Umane, Organizzazione e Rapporti con il SSN e R – Settore Pianificazione
organizzativa e Sistema Bibliotecario di Ateneo ed invita il Senato Accademico a
pronunciarsi in merito:
““Con D.R. n. 2960 del 12.07.2013 sono stati proclamati eletti i rappresentanti dei
dottorandi nel Consiglio del Dipartimento di Scienze del Suolo, della Pianta e degli
Alimenti (Di.S.S.P.A.) per il biennio accademico 2012-2014.
Il Senato Accademico e il Consiglio di Amministrazione, nelle sedute rispettivamente
del 27.03.2013 e del 19.04.2013, hanno deliberato, tra l’altro, “di determinare la
rappresentanza dei dottorandi nei Consigli di Dipartimento, in numero da 1 (uno) a 3 (tre),
comunque rispettando il tetto massimo del 20%, del numero di rappresentanti degli
studenti nel Consiglio di Dipartimento”.
L’art. 50, comma 2, lett. d) dello Statuto di Ateneo, recita che: “Il Consiglio di
Dipartimento è composto…da una rappresentanza degli studenti, limitatamente alle
questioni relative all’organizzazione dell’attività didattica, pari al 15% dei componenti
dell’Organo…”.
Con D.R. n. 2126 del 23.05.2013 è stata emanata la norma stralcio dal
Regolamento di funzionamento del citato Dipartimento relativa alla definizione della
rappresentanza di che trattasi nel medesimo Organo.
L’art. 2 del D.R. n. 2126 recita che: “Il Consiglio di Dipartimento, nel rispetto delle
percentuali previste, determina il numero assoluto dei rappresentanti della componente
del personale tecnico-amministrativo/collaboratori ed esperti linguistici e di quella dei
dottorandi, prima dell’emanazione del bando di indizione della elezione per ciascun
mandato. Il numero dei rappresentanti resta fermo per tutta la durata del mandato
(rappresentanza dottorandi biennio accademico, rappresentanza personale tecnicoamministrativo/collaboratori ed esperti linguistici triennio accademico”.
Con nota prot. gen. n. 63172 del 17.09.2014, è pervenuto il verbale relativo alle
elezioni dei rappresentanti dei dottorandi, svoltesi il 15.09.2014, per il biennio accademico
2014-2016.
Questo Consesso nella seduta del 1.10.2014 ha deliberato, tra l’altro, che “…nei
giorni 10 e 11 dicembre 2014 si svolgano anche le operazioni di voto per l’elezione delle
rappresentanze dei dottorandi nel Senato Accademico e nei Consigli di Dipartimento”.
−
−
L’ufficio, a tal proposito, rappresenta che:
il Dipartimento di Scienze del Suolo, della Pianta e degli Alimenti (Di.S.S.P.A.) ha
svolto le procedure elettorali prima della data fissata dal Senato Accademico nella
citata riunione;
in tale maniera non è stata data la possibilità di ampliare l’elettorato attivo ai dottorandi
appartenenti all’ultimo ciclo;
169
S.A. 14/20.10.2014/p.3B
−
ad oggi non è possibile determinare il numero mutevole degli eligendi per la
rappresentanza studentesca.
Tanto si sottopone a questo Consesso per determinazioni in merito.””
Il Senato Accademico, all’unanimità,
VISTO
il D.R. n. 2960 del 12.07.2013 con cui sono stati proclamati eletti i
rappresentanti dei dottorandi nel Consiglio del Dipartimento di
Scienze del Suolo, della Pianta e degli Alimenti (Di.S.S.P.A.), per
il biennio 2012/2014;
VISTE
le
delibere
del
Senato
Accademico
e
del
Consiglio
di
Amministrazione, rispettivamente del 27.03 e 19.04.2013;
VISTO
l’art. 50, comma 2, lett. d) dello Statuto di Ateneo;
VISTO
il Regolamento per l’elezione dei rappresentanti degli studenti
negli Organi di Ateneo, di cui al D.R: n. 5513 del 19.11.2012;
VISTO
il D.R. n. 2126 del 23.05.2013 di emanazione della norma stralcio
dal Regolamento di funzionamento del suddetto Dipartimento;
VISTO
il verbale delle votazioni per l’elezione dei rappresentanti dei
dottorandi nel Consiglio di Dipartimento di Scienze del Suolo, della
Pianta
e
degli
Alimenti
(Di.S.S.P.A.),
del
15.09.2014,
relativamente al biennio accademico 2014/2016;
VISTA
la propria delibera del 01.10.2014, con la quale, tra l’altro, sono
state fissate nei giorni 10 e 11 dicembre 2014 le operazioni di voto
per l’elezione delle rappresentanze dei dottorandi nel Senato
Accademico e nei Consigli di Dipartimento, per il biennio
accademico 2014/2016;
CONSIDERATO
quanto rappresentato dal Settore Pianificazione Organizzativa e
Sistema Bibliotecario di Ateneo del Dipartimento Risorse Umane e
Organizzazione ed, in particolare che “il Dipartimento di Scienze
del Suolo, della Pianta e degli Alimenti (Di.S.S.P.A.) ha svolto le
procedure
elettorali
prima
della
data
fissata
dal
Senato
Accademico nella citata riunione” e che “in tale maniera non è
stata data la possibilità di ampliare l’elettorato ai dottorandi
appartenenti all’ultimo ciclo”,
DELIBERA
170
S.A. 14/20.10.2014/p.3B
−
di annullare, per le motivazioni in premessa, il procedimento elettorale e tutti gli atti
correlati alle elezioni, per il biennio accademico 2014/2016, dei rappresentanti dei
dottorandi nel Consiglio del Dipartimento di Scienze del Suolo, della Pianta e degli
Alimenti (Di.S.S.P.A.) e che si proceda a nuove elezioni nei giorni 10 e 11 dicembre
2014.
Il presente dispositivo è approvato seduta stante ed è, pertanto, immediatamente
esecutivo.
171
S.A. 14/20.10.2014/p.3C
I. AMMINISTRAZIONE
ELEZIONI
RAPPRESENTANZE
STUDENTESCHE
–
BIENNIO
ACCADEMICO
2014/2016 E BIENNIO SOLARE 2015/2016: PROBLEMATICHE
Il Rettore, dopo aver ricordato le precedenti delibere di questo Consesso
sull’argomento in oggetto, ed in particolare quelle:
−
−
−
del 28.01.2014, in ordine all’affidamento al gruppo sulla semplificazione, coordinato
dal prof. Stefanì - in qualità di Delegato del Rettore alla semplificazione -, il compito di
rivisitare in toto il Regolamento per l’elezione dei rappresentanti degli studenti negli
Organi di Ateneo, di cui al D.R. n. 5513 del 19.11.2012, di concerto con la
Commissione per l’adeguamento normativo e con apertura alla partecipazione dei
rappresentanti degli studenti negli Organi di governo;
del 01.10.2014 con la quale, tra l’altro, si è dato incarico alla Commissione per
l’adeguamento normativo “dell’approfondimento della problematica di cui alla … nota
prot. n. 66746 del 30.09.2014, a firma dell’Associazione Link-UDUBARI, acquisendo in
merito il parere del Consiglio degli studenti, nonché della verifica di legittimità della
proposta dei proff. Crescenzo ed Angelini in ordine alla prorogatio, fino al 31.12.2014,
dell’attuale componente studentesca nelle Commissioni paritetiche docenti-studenti,
limitatamente alle funzioni correlate alla redazione del rapporto di riesame, riferendone
gli esiti in tempo utile per la prossima riunione del Senato Accademico”;
del 14.10.2014, circa l’invito alla Commissione per l’adeguamento normativo, “di
approfondire, nella comunicata riunione del 17.10.2014, e avvalendosi
dell’interlocuzione con i competenti Uffici del Dipartimento Risorse Umane,
Organizzazione e Rapporti con il SSN e R, anche la proposta formulata dal sig.
Delmedico in ordine alla possibilità di applicare il regime di prorogatio fino al
31.12.2014 all’attuale componente studentesca nel Senato Accademico”
apre il dibattito sulla seguente proposta di riformulazione del Regolamento per l’elezione
dei rappresentanti degli studenti negli Organi di Ateneo, di cui al D.R. n. 5513 del
19.11.2012, predisposta, da ultimo, da parte della Commissione per l’adeguamento
normativo – già posta a disposizione dei presenti - ed invita il prof. Di Rienzo, in qualità di
Coordinatore della stessa, a voler relazionare in merito:
““Articolo 1 – Ambito di applicazione
1. Il presente Regolamento disciplina, ai sensi dell’art. 78, comma 10 dello Statuto, le
modalità per l’elezione dei rappresentanti degli studenti negli Organi di Ateneo.
2. All’elezione dei rappresentanti degli studenti nell’ADISU e nel C.S.U., si applicano le
norme che regolano l’elezione delle stesse rappresentanze nel Consiglio di
Amministrazione dell’Università.
Articolo 2 – Disposizioni comuni
1. Alle elezioni disciplinate dal presente Regolamento, si applicano le norme disposte nel
Titolo I del Regolamento elettorale di cui al D.R. n. 5293 del 02.11.2012, adottato ex
art. 78, comma 10, dello Statuto di Ateneo.
172
S.A. 14/20.10.2014/p.3C
2. Alla elezione dei rappresentanti degli studenti negli Organi di Ateneo si procede con il
sistema proporzionale, salvo quanto previsto dal successivo art. 4.
3. Le candidature sono presentate, nei termini e con le modalità prescritti nel bando di
indizione, in liste tra loro concorrenti, con un numero di candidati non superiore a
quello degli eligendi, fatto salvo quanto previsto dal successivo artt. 4 e 7.
Il bando determina, altresì, le modalità di sottoscrizione per la presentazione delle liste
ai sensi dell’art. 7, comma 2, del Regolamento elettorale di cui al D.R. n. 5293 del
02.11.2012.
Le liste dei candidati devono essere sottoscritte da studenti aventi diritto al voto.
Ciascuna lista, presentata da un elettore firmatario della stessa, che ne è considerato
presentatore ufficiale, numerata dall’Ufficio elettorale in ordine progressivo in base al
momento della presentazione, deve essere contrassegnata da una denominazione o
da un motto o da un simbolo, idonei a identificarla.
Qualora detti strumenti identificativi siano confondibili con quelli di altra lista presentata
in precedenza, ovvero appaiano scorretti o sconvenienti, essi vanno modificati in
conformità al bando di indizione.
Nessun elettore può sottoscrivere più di una lista o figurare come presentatore ufficiale
per più liste. La stessa firma apposta su liste differenti è depennata da ciascuna lista.
Ai fini della presentazione delle candidature per l’a elezione in tutti gli Organi di
Governo, la lista deve essere sottoscritta da un numero complessivo di studenti, aventi
diritto al voto, pari almeno a 50. Tali sottoscrizioni sono valide anche per la
presentazione di candidature in tutti gli altri Organi di Ateneo.
Nel caso in cui il numero di firme sia inferiore, la lista è nulla con riferimento all’elezione
in tutti i suddetti Organi.
Nel caso in cui il numero di firme sia inferiore, la lista è nulla in tutti gli Organi.
Ai fini della presentazione delle candidature per l’elezione nel Consiglio di
Dipartimento, fatto salvo quanto previsto dal successivo art. 78, la lista deve essere
sottoscritta da un numero di studenti, aventi diritto al voto, almeno pari al 50% del
numero degli eligendi. Tali sottoscrizioni sono valide anche per la presentazione di
candidature per l’a elezione dei rappresentanti nel Consiglio della Scuola/Facoltà per la
quale il Dipartimento ha concorso all’istituzione, nonché per i Consigli di Corso di
studio/classe/interclasse per i quali il Dipartimento è referente.
Nel caso in cui il numero di firme sia inferiore, la lista è nulla con riferimento all’elezione
in tutti i suddetti Organi.
Nel caso in cui il numero di firme sia inferiore, la lista è nulla in tutti i suddetti Organi.
Ai fini della presentazione delle candidature per l’elezione del Consiglio della
Scuola/Facoltà, la lista deve essere sottoscritta da un numero di studenti, aventi diritto
al voto, almeno pari al 50% del numero degli eligendi nei Consigli dei Dipartimenti
afferenti alla medesima Scuola e, comunque, non superiore a 50. Tali sottoscrizioni
sono valide anche per la presentazione di candidature per l’a elezione dei
rappresentanti nei Consigli di Corso di studio/classe/interclasse dei Dipartimenti
referenti che hanno concorso ad istituire la Facoltà/Scuola.
Nel caso in cui il numero di firme sia inferiore, la lista è nulla con riferimento all’elezione
in tutti i suddetti Organi.
173
S.A. 14/20.10.2014/p.3C
Ai fini della presentazione delle candidature per l’elezione dei Consigli di corso di
studio/classe/interclasse, la lista deve essere sottoscritta da un numero di studenti,
aventi diritto al voto, almeno pari al 50% del numero degli eligendi e, comunque, non
inferiore a 3.
Nel caso in cui il numero di firme sia inferiore, la lista è nulla
Gli elettori in possesso dei requisiti prescritti non possono candidarsi in più liste, pena
l’esclusione da tutte.
I candidati sono elencati con l’indicazione del cognome, del nome, del corso di studio
cui sono iscritti e del numero di matricola. Essi sono numerati in ordine progressivo per
determinare la precedenza nel caso di parità di voti.
L’accettazione della candidatura deve risultare da apposita dichiarazione con firma
autenticata secondo le modalità prescritte nel bando di indizione.
Un candidato non può presentare e/o sottoscrivere la lista nella quale egli stesso è
candidato.
Le liste regolari sono rese pubbliche in conformità al bando di indizione.
4. I seggi elettorali sono istituiti con provvedimento del Direttore Generale ai sensi dell’art.
10 del Regolamento elettorale di cui al D.R. n. 5293 del 02.11.2012, e in conformità al
bando di indizione.
Articolo 3 – Rappresentanti degli studenti nel Senato Accademico e nel Consiglio di
Amministrazione
1. L’elezione dei cinque rappresentanti degli studenti nel Senato Accademico è indetta
dal Rettore entro il 30 aprile. Il bando di indizione deve essere inviato per via
telematica, per la pubblicazione, all’A.DI.SU.,
2. Sono titolari dell’elettorato attivo tutti gli studenti che, alla data delle votazioni, risultino
regolarmente iscritti all’anno accademico in cui si svolgono le elezioni e gli studenti
che abbiano ancora diritto a regolarizzare l’iscrizione, purché dimostrino di averlo fatto
per l’anno accademico precedente, anche provenienti da altre Università, ai corsi di
laurea, di laurea magistrale e di laurea magistrale a ciclo unico dell’Università.
3. Sono titolari dell’elettorato passivo tutti gli studenti che godono dell’elettorato attivo e
risultino, alla data di presentazione delle candidature, regolarmente iscritti, per la
prima volta, fatta eccezione per lo studente ripetente ove previsto e non oltre il primo
anno fuori corso, per l’anno accademico in cui si svolgono le elezioni, fatto salvo
quanto previsto dall’art. 4 del Regolamento elettorale di cui al D.R. n. 5293 del
02.11.2012. Sono altresì titolari dell’elettorato passivo gli studenti ripetenti purché non
siano trascorsi più di sette anni dalla prima immatricolazione presso l’Università degli
Studi di Bari.
(Da Discutere in Senato) Sono inoltre ammessi all’elettorato passivo gli studenti che
abbiano ancora diritto a regolarizzare l’iscrizione, purché dimostrino di averla
regolarmente effettuata per l’anno accademico precedente.
4 Per l’a elezione dei due rappresentanti degli studenti nel Consiglio di
Amministrazione, si applicano le norme di cui ai precedente commi 1, 2 e 3 del
presente articolo e si procede contestualmente alla elezione dei rappresentanti nel
Senato Accademico.
174
S.A. 14/20.10.2014/p.3C
Art. 4 – Rappresentante degli studenti nel Nucleo di Valutazione e nell’A.D.I.S.U.
1. L’elezione del rappresentante degli studenti nel Nucleo di Valutazione e nell’A.D.I.S.U.
è indetta contestualmente a quelle di cui al precedente articolo 3. L’elezione si svolgerà
con le modalità stabilite nella stessa disposizione, fatto salvo per le candidature
previste nel numero doppio rispetto a quello degli eligendi.
Articolo 5 – Consiglio degli studenti
1. Il Consiglio degli studenti è composto da:
a) i rappresentanti eletti nel Senato Accademico;
b) i rappresentanti eletti nel Consiglio di Amministrazione;
c) il rappresentante eletto nel Nucleo di Valutazione;
d) i rappresentanti eletti nel Comitato per lo sport universitario;
e) i rappresentanti eletti nel Consiglio di Amministrazione dell’ADISUgenzia per il
Diritto allo Studio Universitario;
f) una rappresentanza eletta neille Scuole e/o Dipartimenti.
2. Ai sensi del Regolamento di funzionamento del Consiglio degli studenti, la componente
di cui alla lett. f) è pari al 20% degli studenti eletti nei Consigli di Dipartimento e si
ripartisce per ciascun Dipartimento sulla base della media aritmetica fra la percentuale
relativa degli eletti nei singoli Consigli di Dipartimento e la percentuale relativa degli
iscritti ai Corsi di studio per i quali di cui il Dipartimento sia autonomo o di riferimento,
ad eccezione dei Dipartimenti afferenti alla Facoltà/Scuola di Medicina, in relazione ai
quali si calcola la percentuale relativa degli iscritti ai Corsi di studio afferenti alla
Facoltà/Scuola di Medicina.
3. Il Presidente del Consiglio degli studenti è eletto con il sistema maggioritario dai
componenti il Consiglio.
Sono titolari dell’elettorato passivo tutti i componenti del Consiglio.
Il Decano dei componenti indice le elezioni per la nomina del Presidente del Consiglio
degli studenti con apposito bando che deve contenere gli elementi di cui al comma 2
dell’art. 7 del Regolamento elettorale di cui al D.R. n. 5293 del 02.11.2012.
Il bando disciplina modalità di svolgimento della propaganda elettorale tali da garantire
efficaci forme di partecipazione e la diffusione dei programmi elettorali.
Le candidature, unitamente alle linee programmatiche, sono presentate al Consiglio
degli studenti appositamente convocato dal Decano, o per iscritto allo stesso, non oltre
la data e l’ora fissata per la convocazione del Consiglio a cui il Decano le comunica.
Il seggio elettorale, nei termini prescritti dal bando di indizione, è costituito dal Consiglio
ed è composto da un Presidente e due scrutatori scelti tra i componenti del Consiglio e
da un segretario scelto dal Direttore Generale tra il personale tecnico-amministrativo
dell’Università.
Il Presidente del Consiglio degli studenti è eletto a maggioranza assoluta dei votanti
nella prima votazione e a maggioranza relativa nelle votazioni successive.
Il Presidente del seggio dichiara il risultato delle votazioni e rimette una copia del
verbale al Rettore ai fini della emanazione del provvedimento di nomina.
Articolo 6 – Rappresentanti degli studenti nel Consiglio di Dipartimento
175
S.A. 14/20.10.2014/p.3C
1. L’elezione dei rappresentanti nel Consiglio di Dipartimento è indetta dal Rettore entro il
30 aprile.
2. Ai sensi dell’art. 50, comma 2, lett. d), dello Statuto, è eletta nei Consigli di
Dipartimento una rappresentanza degli studenti pari al 15% dei componenti.
Il numero degli eligendi in ciascun Consiglio di Dipartimento, determinato nel
provvedimento di indizione, può essere rideterminato fino alla data di proclamazione
degli eletti qualora, a tale data, la composizione numerica del Consiglio stesso risulti
variata.
3. Sono titolari dell’elettorato attivo coloro che, alla data delle votazioni, risultino
regolarmente iscritti all’anno accademico in cui si svolgono le elezioni e gli studenti che
abbiano ancora diritto a regolarizzare l’iscrizione, purché dimostrino di averlo fatto per
l’anno accademico precedente, anche provenienti da altre Università, ai corsi di studio
per i quali il Dipartimento sia di riferimento.
4. Sono titolari dell’elettorato passivo coloro che godono dell’elettorato attivo e risultino,
alla data fissata per la presentazione delle candidature, regolarmente iscritti, per la
prima volta fatta eccezione per lo studente ripetente ove previsto, e non oltre il primo
anno fuori corso, per l’anno accademico in cui si svolgono le elezioni, ai corsi di studio
per i quali il Dipartimento sia di riferimento.
Sono altresì titolari dell’elettorato passivo gli studenti ripetenti purché non siano
trascorsi più di sette anni dalla prima immatricolazione presso l’Università degli Studi di
Bari.
Articolo 7 – Rappresentanti degli studenti nei Consigli dei Dipartimenti afferenti alla
Scuola di Medicina
1. L’elezione dei rappresentanti nei Consigli di Dipartimento afferenti alla Facoltà/Scuola
di Medicina è indetta dal Rettore entro il 30 aprile.
2. Ai sensi dell’art. 50, comma 2, lett. d), dello Statuto, è eletta nei Consigli di
Dipartimento una rappresentanza degli studenti pari al 15% dei componenti.
Il numero degli eligendi in ciascun Consiglio di Dipartimento, determinato nel
provvedimento di indizione delle elezioni, può essere rideterminato fino alla data di
proclamazione degli eletti qualora, a tale data, la composizione numerica del Consiglio
stesso risulti variata.
3. Sono titolari dell’elettorato attivo coloro che, alla data delle votazioni, risultino
regolarmente iscritti all’anno accademico in cui si svolgono le elezioni e gli studenti che
abbiano ancora diritto a regolarizzare l’iscrizione, purché dimostrino di averlo fatto per
l’anno accademico precedente, anche provenienti da altre Università, ai corsi di studio
che afferiscono alla Facoltà/Scuola di Medicina.
4. Sono titolari dell’elettorato passivo coloro che godono dell’elettorato attivo e risultino,
alla data fissata per la presentazione delle candidature, regolarmente iscritti, per la
prima volta, fatta eccezione per lo studente ripetente ove previsto, e non oltre il primo
anno fuori corso, per l’anno accademico in cui si svolgono le elezioni, ai corsi di studio
che afferiscono alla Scuola di Medicina.
176
S.A. 14/20.10.2014/p.3C
Sono altresì titolari dell’elettorato passivo gli studenti ripetenti purché non siano
trascorsi più di sette anni dalla prima immatricolazione presso l’Università degli Studi di
Bari.
5. Le candidature sono presentate in liste tra loro concorrenti, ciascuna con un numero
complessivo di candidati non superiore a quello complessivo degli eligendi in tutti i
Consigli di Dipartimento interessati, in conformità al bando di indizione. Ai fini della
presentazione delle candidature, la lista deve essere sottoscritta da un numero di
studenti aventi diritto al voto almeno pari al 50% del numero degli eligendi e,
comunque, non superiore a 50.
6. Ai fini della determinazione dei risultati elettorali, la Commissione Elettorale Centrale:
a) applica il sistema proporzionale di cui all’art. 2 del Regolamento elettorale di cui al
D.R. n. 5293 del 02.11.2012, all’insieme delle liste dei Dipartimenti afferenti alla
Facoltà/Scuola di Medicina;
b) ripartisce i seggi ottenuti dalle singole liste fra i Dipartimenti moltiplicando il rapporto
tra il numero dei seggi ottenuti dalle singole liste sul totale da assegnare (incidenza)
per i seggi attribuiti ai singoli dipartimenti e procede ad una prima assegnazione dei
seggi in ragione della parte intera dei prodotti ottenuti;
c) ordina in maniera decrescente le parti decimali del prodotto di cui alla precedente
lettera b) e assegna progressivamente i rimanenti seggi fino alla concorrenza delle
attribuzioni per Dipartimento e per lista. In presenza di parità delle parti decimali sarà
data priorità al Dipartimento con il maggior numero dei componenti del Consiglio.
d) chiama gli eletti ad optare per uno dei Dipartimenti interessati in ordine decrescente
di cifra individuale ottenuta, fino alla copertura del numero dei seggi spettanti a
ciascuna lista in ciascun Dipartimento.
Qualora uno degli aventi diritto non abbia risposto alla chiamata e dunque esercitato
l’opzione entro il termine fissato dal bando, la stessa Commissione invita il successivo
in graduatoria ad optare. Chiusa la fase delle opzioni, coloro che non hanno esercitato
il relativo diritto saranno assegnati al Dipartimento in cui risulta ancora disponibile il
seggio assegnato alla lista.
Articolo 8 – Rappresentanti degli studenti nella Giunta di Dipartimento
1. Alle elezioni dei rappresentanti degli studenti nella Giunta di Dipartimento si procede
con il sistema maggioritario.
2. L’elezione è indetta dal Direttore del Dipartimento.
3. Godono di elettorato attivo e passivo gli eletti rappresentanti nel Consiglio di
Dipartimento.
Articolo 9 - Rappresentanti degli studenti nel Consiglio di Corso di
studio/classe/interclasse
1. L’elezione dei rappresentanti nel Consiglio di Corso di studio/classe/interclasse è
indetta dal Rettore.
2. Ai sensi dell’art. 52, comma 6, lett. c), dello Statuto, è eletta nei Consigli di Corso di
studio/classe/interclasse una rappresentanza degli studenti non inferiore al 15% dei
componenti dell’Organo.
177
S.A. 14/20.10.2014/p.3C
Il numero degli eligendi in ciascun Consiglio di Corso di studio, determinato nel
provvedimento di indizione, può essere rideterminato fino alla data di proclamazione
degli eletti qualora, a tale data, risulti variata la composizione numerica del Consiglio
stesso.
Nel caso in cui il numero degli studenti iscritti al Corso di studio sia inferiore o pari al
15% dei componenti il collegio, gli studenti iscritti entrano a far parte di diritto del
collegio senza alcuna previa elezione.
3. Sono titolari dell’elettorato attivo tutti gli studenti che, alla data delle votazioni, risultino
regolarmente iscritti all’anno accademico in cui si svolgono le elezioni e gli studenti che
abbiano ancora diritto a regolarizzare l’iscrizione, purché dimostrino di averlo fatto per
l’anno accademico precedente, anche provenienti da altre Università, al corso di
studio.
Sono titolari dell’elettorato passivo tutti gli studenti che godono dell’elettorato attivo, e
che, alla data di presentazione delle candidature, regolarmente iscritti, per la prima
volta, fatta eccezione per lo studente ripetente ove previsto, e non oltre il primo anno
fuori corso, per l’anno accademico in cui si svolgono le elezioni.
Sono altresì titolari dell’elettorato passivo gli studenti ripetenti purché non siano
trascorsi più di sette anni dalla prima immatricolazione presso l’Università degli Studi di
Bari.
Sono esclusi dall’elettorato passivo coloro che fanno parte di diritto di altro Consiglio di
Corso di studio.
4. Per i Corsi di Studio con numero di aventi diritto al voto non superiore a 30 si applica il
sistema maggioritario. Nessuna Commissione Elettorale Organizzativa è istituita.
Articolo 10 – Rappresentanti degli studenti nel Consiglio della Scuola
1. L’elezione dei rappresentanti nel Consiglio della Scuola è indetta dal Rettore entro il 30
aprile.
2. Ai sensi dell’art. 53, comma 5, lett. c), dello Statuto, è eletta nel Consiglio della Scuola
una rappresentanza degli studenti pari al 15% dei componenti dell’Organo.
Il numero degli eligendi in ciascun Consiglio di Scuola, determinato nel provvedimento
di indizione, può essere rideterminato fino alla data di proclamazione degli eletti
qualora, a tale data, risulti variata la composizione numerica del Consiglio stesso.
3. Sono titolari dell’elettorato attivo coloro che, alla data delle votazioni, risultino
regolarmente iscritti all’anno accademico in cui si svolgono le elezioni e gli studenti che
abbiano ancora diritto a regolarizzare l’iscrizione, purché dimostrino di averlo fatto per
l’anno accademico precedente, anche provenienti da altre Università, ai corsi di studio
afferenti ai Dipartimenti che istituiscono la Scuola.
4. Sono titolari dell’elettorato passivo coloro che godono dell’elettorato attivo e risultino,
alla data fissata per la presentazione delle candidature, regolarmente iscritti, per la
prima volta, fatta eccezione per lo studente ripetente ove previsto e non oltre il primo
anno fuori corso, per l’anno accademico in cui si svolgono le elezioni, ai corsi di studio
afferenti ai Dipartimenti che istituiscono la Scuola.
178
S.A. 14/20.10.2014/p.3C
Sono altresì titolari dell’elettorato passivo gli studenti ripetenti purché non siano
trascorsi più di sette anni dalla prima immatricolazione presso l’Università degli Studi di
Bari.
Articolo 11 – Rappresentanti degli studenti nel Consiglio della Scuola di Medicina
1. L’elezione dei rappresentanti nel Consiglio della Scuola di Medicina è indetta dal
Rettore entro il 30 aprile.
2. Ai sensi dell’art. 54, comma 5, lett. d), dello Statuto, è eletta nel Consiglio della Scuola
una rappresentanza degli studenti pari al 15% dei componenti dell’Organo.
Il numero degli eligendi, determinato nel provvedimento di indizione, può essere
rideterminato fino alla data di proclamazione degli eletti qualora, a tale data, risulti
variata la composizione numerica del Consiglio stesso.
3. Sono titolari dell’elettorato attivo coloro che, alla data delle votazioni, risultino
regolarmente iscritti all’anno accademico in cui si svolgono le elezioni e gli studenti che
abbiano ancora diritto a regolarizzare l’iscrizione, purché dimostrino di averlo fatto per
l’anno accademico precedente, anche provenienti da altre Università, ai corsi di studio
afferenti alla Scuola.
4. Sono titolari dell’elettorato passivo coloro che godono dell’elettorato attivo e risultino,
alla data fissata per la presentazione delle candidature, regolarmente iscritti, per la
prima volta, fatta eccezione per lo studente ripetente ove previsto e non oltre il primo
anno fuori corso, per l’anno accademico in cui si svolgono le elezioni, ai corsi di studio
che afferiscono alla Facoltà/Scuola di Medicina.
Sono altresì titolari dell’elettorato passivo gli studenti ripetenti purché non siano
trascorsi più di sette anni dalla prima immatricolazione presso l’Università degli Studi di
Bari.””
Il prof. Di Rienzo illustra nel dettaglio le diverse problematiche approfondite dalla
Commissione per l’adeguamento normativo, riunitasi in data 17.10.2014, soffermandosi,
in primis, sulla questione concernente l’applicabilità o meno del regime di prorogatio alle
componenti studentesche in scadenza negli Organi di Governo, in merito alla quale
enuncia le motivazioni a sostegno dell’inapplicabilità, considerata la mancanza di una
norma espressa nel senso della prorogatio, avvalorata dal disposto ex art. 71, comma 1,
lett. a) dello Statuto di Ateneo che riconosce la funzionalità degli Organi anche in assenza
di una componente. Egli, quindi, riferisce della proposta della Commissione di prorogare
nelle funzioni, fino al 31.12.2014, la componente studentesca nelle Commissioni
paritetiche docenti-studenti, limitatamente a quanto di competenza delle medesime
Commissioni, tenuto conto che la mancanza di detta componente farebbe venire meno la
natura paritetica delle Commissioni de quibus ed in considerazione degli adempimenti in
179
S.A. 14/20.10.2014/p.3C
scadenza da parte delle stesse, ai sensi dell’art. 13 del D.lgs. n. 19 del 27.01.2012 e
dell’art. 15, comma 3, del Regolamento Didattico di Ateneo.
Entra, alle ore 16,20, il prof. Dell’Atti.
Egli, quindi, passa ad esaminare le surriportate proposte di modifica al Regolamento
per l’elezione dei rappresentanti degli studenti negli Organi di Ateneo, di cui al D.R. n.
5513 del 19.11.2012, soffermandosi sulla problematica concernente la titolarità
dell’elettorato passivo - di cui, in primis, all’art. 3, comma 3 del testo regolamentare de
quo - in particolare riferendo che il Consiglio degli Studenti, nella riunione del 13.10.2014,
in sede di espressione del parere sulle predette modifiche regolamentari, ha proposto di
uniformare l’elettorato passivo all’elettorato attivo – disciplinato, per la prima volta, nel
comma 2 del medesimo articolo -, prevedendo, pertanto, nelle norme regolamentari di
riferimento che “Sono inoltre ammessi all’elettorato passivo gli studenti che abbiano
ancora diritto a regolarizzare l’iscrizione, purché dimostrino di averla regolarmente
effettuata per l’anno accademico precedente”. Egli, quindi, fa presente che la
Commissione ha ritenuto, a riguardo, di poter ravvisare la ratio della differente disciplina
nella circostanza che la condizione relativa all’elettorato attivo si “esaurisce” con l’atto di
espressione del voto, mentre nell’elettorato passivo sarebbe insito un carattere di
“permanenza” – ricordando, ad adiuvandum, il principio normativo e statutario per cui
“L’elettorato passivo per le cariche accademiche è riservato ai docenti a tempo pieno che
assicurino un numero di anni di servizio almeno pari alla durata del mandato prima della
data di collocamento a riposo” – manifestando, in ogni caso, l’opportunità di rimettere al
Senato Accademico ogni valutazione in merito, fermo restando che l’accoglimento della
proposta di modifica regolamentare intesa a prevedere l’indizione delle elezioni
studentesche entro il 30 aprile, svuoterebbe di contenuti, per il futuro, la problematica de
qua. Egli, infine, sempre a proposito dell’elettorato passivo, precisa che la Commissione
ha accolto la proposta del Consiglio degli studenti di prevedere che “Sono, altresì, titolari
dell’elettorato passivo gli studenti ripetenti purché non siano trascorsi più di sette anni
dalla prima immatricolazione presso l’Università degli Studi di Bari.”
Al termine dell’illustrazione del prof. Di Rienzo, il Rettore invita il Senato
Accademico a pronunciarsi in merito.
Entra, alle ore 16,40, il prof. Toma.
Si svolge sull’argomento un ampio dibattito, nel corso del quale il prof. Angelini, nel
sottolineare che “gli adempimenti in scadenza” delle Commissioni paritetiche docentistudenti, testè richiamati dal prof. Di Rienzo, sono connessi alla redazione della Relazione
180
S.A. 14/20.10.2014/p.3C
annuale, anziché del rapporto di riesame, come inesattamente riportato nei precedenti
deliberati sull’argomento, evidenzia come l’articolazione del ciclo di studi 3+2 ed, in
particolare, la circostanza di non consentire l’iscrizione con riserva alla laurea magistrale,
possa determinare l’esclusione di un gran numero di studenti dalla tornata elettorale di
che trattasi; il prof. Altomare concorda con l’orientamento espresso dal prof. Di Rienzo in
ordine alla prorogatio delle Commissioni paritetiche docenti-studenti, considerato che la
componente studentesca in scadenza è quella che ha lavorato alla relazione annuale,
ritenendo opportuno, altresì, per un principio di certezza, limitare l’elettorato passivo ai soli
iscritti, mentre, con riferimento alla consistenza numerica della rappresentanza
studentesca nel Consiglio della Scuola, di cui all'art.10, comma 2 del testo in esame,
ritiene ambigua l’espressione “pari al 15% dei componenti dell’Organo”, che suggerisce di
sostituire con “non superiore al 15%”, per consentire di calcolarla con numeri interi; la
prof.ssa Serio, nel far presente, a tal ultimo riguardo, che la riferita espressione rinviene
dall’art. 53, comma 5, lett. c) dello Statuto di Ateneo, ritiene, comunque, sempre
applicabile la regola di approssimazione dei decimali, ove ricorressero; il sig. Ardito, al
fine di conciliare la vigente regola di riserva dell’elettorato passivo ai soli studenti iscritti
con l’opportunità di garantirne il diritto anche agli studenti in transizione dalla laurea
triennale e quella magistrale, formula la proposta intesa a consentire al laureando della
laurea triennale di poter versare la prima rata di iscrizione all’anno successivo,
prevedendone il rimborso nel caso di conseguimento del titolo di laurea triennale ed
immatricolazione alla laurea magistrale, che consentirebbe allo stesso di vedersi
riconosciuto il diritto di elettorato passivo, nell’ambito delle elezioni studentesche di che
trattasi; il sig. Delmedico, nel ritenere che il numero di studenti che potrebbe avvalersi di
detta soluzione sarebbe comunque limitato, si sofferma, invece, sull’art. 4 del testo in
esame, che emenda il Regolamento vigente, prevedendo per le elezioni del
rappresentante degli studenti nel Nucleo di valutazione e nell’ADISU che possano
presentarsi candidature nel numero doppio rispetto a quello degli eligendi, ovviando in tal
modo alle criticità emerse con riferimento alla sostituzione del rappresentante degli
studenti nel Nucleo di valutazione, di cui alle delibere di questo Consesso del 14.01,
28.01 e 14.02.2014.
Al termine del dibattito, il Rettore, con riferimento alla proposta sopra formulata dal
sig. Ardito, udite le ulteriori considerazioni espresse a riguardo dal Direttore Generale e
dal prof. Di Rienzo, circa l’opportunità, rispettivamente, di legare il riconoscimento
dell’elettorato passivo alla condizione che lo studente si iscriva alla laurea magistrale e
181
S.A. 14/20.10.2014/p.3C
non alla fattibilità del rimborso, nonché di disciplinare nel Regolamento tasse l’aspetto
delle eventuale conversione della prima rata di iscrizione alla laurea triennale in prima rata
di immatricolazione alla laurea magistrale, propone di incaricare i competenti Uffici del
Dipartimento per gli Studenti e la formazione post laurea e del Dipartimento Gestione
Risorse Finanziarie della verifica di fattibilità della soluzione intesa a consentire al
laureando della laurea triennale di poter versare la prima rata di iscrizione all’anno
successivo, fermo restando il rimborso nel caso di conseguimento del titolo di laurea
triennale ed immatricolazione alla laurea magistrale, al fine del riconoscimento allo stesso
dell’elettorato passivo, nell’ambito delle elezioni studentesche di che trattasi.
Egli invita quindi il Senato Accademico a deliberare in merito ai diversi aspetti
esaminati con riferimento all’argomento in oggetto.
Il Senato Accademico, all’unanimità,
VISTA
la Legge n. 240/2010 ed, in particolare, l’art. 2, comma 2, lett. h);
VISTO
lo Statuto di Ateneo ed, in particolare, gli artt. 71, comma 1, lett. a)
e 78, comma 10;
VISTI
il Regolamento elettorale ex art. 78, comma 10 dello Statuto di
Ateneo, di cui al D.R. n. 5293 del 02.11.2012 ed il Regolamento
per l’elezione dei rappresentanti degli studenti negli Organi di
Ateneo, di cui al D.R. n. 5513 del 19.11.2012;
VISTA
la propria delibera del 28.01.2014, in ordine all’affidamento al
gruppo sulla semplificazione, coordinato dal prof. Stefanì - in
qualità di Delegato del Rettore alla semplificazione -, il compito di
rivisitare in toto il Regolamento per l’elezione dei rappresentanti
degli studenti negli Organi di Ateneo, di cui al D.R. n. 5513 del
19.11.2012, di concerto con la Commissione per l’adeguamento
normativo e con apertura alla partecipazione dei rappresentanti
degli studenti negli Organi di governo;
VISTA
la propria delibera del 01.10.2014 con la quale, tra l’altro, si è dato
incarico
alla
Commissione
per
l’adeguamento
normativo
“dell’approfondimento della problematica di cui alla … nota prot. n.
66746 del 30.09.2014, a firma dell’Associazione Link-UDUBARI,
acquisendo in merito il parere del Consiglio degli studenti, nonché
della verifica di legittimità della proposta dei proff. Crescenzo ed
Angelini in ordine alla prorogatio, fino al 31.12.2014, dell’attuale
182
S.A. 14/20.10.2014/p.3C
componente studentesca nelle Commissioni paritetiche docentistudenti, limitatamente alle funzioni correlate alla redazione del
rapporto di riesame, riferendone gli esiti in tempo utile per la
prossima riunione del Senato Accademico”;
VISTA
la propria delibera del 14.10.2014, circa l’invito alla Commissione
per l’adeguamento normativo, “di approfondire, nella comunicata
riunione del 17.10.2014, e avvalendosi dell’interlocuzione con i
competenti
Uffici
del
Dipartimento
Risorse
Umane,
Organizzazione e Rapporti con il SSN e R, anche la proposta
formulata dal sig. Delmedico in ordine alla possibilità di applicare il
regime di prorogatio fino al 31.12.2014 all’attuale componente
studentesca nel Senato Accademico”;
VISTA
la proposta di riformulazione del Regolamento per l’elezione dei
rappresentanti degli studenti negli Organi di Ateneo, di cui al D.R.
n. 5513 del 19.11.2012, predisposta, da ultimo, da parte della
Commissione per l’adeguamento normativo;
UDITA
l’illustrazione del Coordinatore della citata Commissione, prof. Di
Rienzo,
circa le proposte di modifica al suddetto testo
regolamentare;
CONDIVISE
le argomentazioni riferite dal medesimo docente a sostegno
dell’inapplicabilità del regime di prorogatio alle componenti
studentesche in scadenza negli Organi di Governo, considerata la
mancanza di una norma espressa in tal senso e giusto disposto
ex art. 71, comma 1, lett. a) dello Statuto di Ateneo che riconosce
la funzionalità degli Organi anche in assenza di una componente;
CONDIVISA
altresì la proposta della Commissione per l’adeguamento
normativo di prorogare nelle funzioni, fino al 31.12.2014, la
componente studentesca nelle Commissioni paritetiche docentistudenti, limitatamente a quanto di competenza delle medesime
Commissioni, tenuto conto che la mancanza di detta componente
farebbe venire meno la natura paritetica delle Commissioni de
quibus ed in considerazione degli adempimenti in scadenza
connessi alla redazione della Relazione annuale;
183
S.A. 14/20.10.2014/p.3C
SENTITO
l’orientamento emerso nel corso del dibattito, con precipuo
riferimento alla problematica concernente l’elettorato passivo, ai
sensi, tra l’altro, dell’art. 3, comma 3 del riformulando testo
regolamentare ed udita, in particolare, la proposta del sig. Ardito di
consentire al laureando della laurea triennale di poter versare la
prima rata di iscrizione all’anno successivo, prevedendone il
rimborso nel caso di conseguimento del titolo di laurea triennale
ed
immatricolazione
alla
laurea
magistrale,
al
fine
del
riconoscimento allo stesso dell’elettorato passivo, nell’ambito delle
elezioni studentesche di che trattasi,
DELIBERA
−
per le motivazioni in premessa,
o
di non prorogare nelle relative funzioni le componenti studentesche in
scadenza negli Organi di Governo;
o
di prorogare nelle funzioni, fino al 31.12.2014, la componente studentesca
nelle Commissioni paritetiche docenti-studenti, limitatamente a quanto di
competenza delle medesime Commissioni;
−
di incaricare i competenti Uffici del Dipartimento per gli Studenti e la formazione post
laurea e del Dipartimento Gestione Risorse Finanziarie della verifica di fattibilità della
soluzione intesa a consentire al laureando della laurea triennale di poter versare la
prima rata di iscrizione all’anno successivo, fermo restando il rimborso nel caso di
conseguimento del titolo di laurea triennale ed immatricolazione alla laurea magistrale,
al fine del riconoscimento allo stesso dell’elettorato passivo, nell’ambito delle elezioni
studentesche di che trattasi;
−
di approvare la riformulazione del Regolamento per l’elezione dei rappresentanti degli
studenti negli Organi di Ateneo, di cui al D.R. n. 5513 del 19.11.2012, come di seguito
riportato:
““Articolo 1 – Ambito di applicazione
1. Il presente Regolamento disciplina, ai sensi dell’art. 78, comma 10 dello Statuto, le
modalità per l’elezione dei rappresentanti degli studenti negli Organi di Ateneo.
2. All’elezione dei rappresentanti degli studenti nell’ADISU e nel C.S.U., si applicano le
norme che regolano l’elezione delle stesse rappresentanze nel Consiglio di
Amministrazione dell’Università.
Articolo 2 – Disposizioni comuni
184
S.A. 14/20.10.2014/p.3C
1. Alle elezioni disciplinate dal presente Regolamento, si applicano le norme disposte nel
Titolo I del Regolamento elettorale di cui al D.R. n. 5293 del 02.11.2012, adottato ex
art. 78, comma 10, dello Statuto di Ateneo.
2. Alla elezione dei rappresentanti degli studenti negli Organi di Ateneo si procede con il
sistema proporzionale.
3. Le candidature sono presentate, nei termini e con le modalità prescritti nel bando di
indizione, in liste tra loro concorrenti, con un numero di candidati non superiore a
quello degli eligendi, fatto salvo quanto previsto dai successivi artt. 4 e 7.
Il bando determina, altresì, le modalità di sottoscrizione per la presentazione delle liste
ai sensi dell’art. 7, comma 2, del Regolamento elettorale di cui al D.R. n. 5293 del
02.11.2012.
Le liste dei candidati devono essere sottoscritte da studenti aventi diritto al voto.
Ciascuna lista, presentata da un elettore firmatario della stessa, che ne è considerato
presentatore ufficiale, numerata dall’Ufficio elettorale in ordine progressivo in base al
momento della presentazione, deve essere contrassegnata da una denominazione o
da un motto o da un simbolo, idonei a identificarla.
Qualora detti strumenti identificativi siano confondibili con quelli di altra lista presentata
in precedenza, ovvero appaiano scorretti o sconvenienti, essi vanno modificati in
conformità al bando di indizione.
Nessun elettore può sottoscrivere più di una lista o figurare come presentatore ufficiale
per più liste. La stessa firma apposta su liste differenti è depennata da ciascuna lista.
Ai fini della presentazione delle candidature per l’elezione in tutti gli Organi di Governo,
la lista deve essere sottoscritta da un numero complessivo di studenti, aventi diritto al
voto, pari almeno a 50. Tali sottoscrizioni sono valide anche per la presentazione di
candidature in tutti gli altri Organi di Ateneo.
Nel caso in cui il numero di firme sia inferiore, la lista è nulla con riferimento all’elezione
in tutti i suddetti Organi.
Ai fini della presentazione delle candidature per l’elezione nel Consiglio di
Dipartimento, fatto salvo quanto previsto dal successivo art. 7, la lista deve essere
sottoscritta da un numero di studenti, aventi diritto al voto, almeno pari al 50% del
numero degli eligendi. Tali sottoscrizioni sono valide anche per la presentazione di
candidature per l’elezione dei rappresentanti nel Consiglio della Scuola per la quale il
Dipartimento ha concorso all’istituzione, nonché per i Consigli di Corso di
studio/classe/interclasse per i quali il Dipartimento è referente.
Nel caso in cui il numero di firme sia inferiore, la lista è nulla con riferimento all’elezione
in tutti i suddetti Organi.
Ai fini della presentazione delle candidature per l’elezione del Consiglio della Scuola, la
lista deve essere sottoscritta da un numero di studenti, aventi diritto al voto, almeno
pari al 50% del numero degli eligendi nei Consigli dei Dipartimenti afferenti alla
medesima Scuola e, comunque, non superiore a 50. Tali sottoscrizioni sono valide
anche per la presentazione di candidature per l’elezione dei rappresentanti nei Consigli
di Corso di studio/classe/interclasse dei Dipartimenti referenti che hanno concorso ad
istituire la Scuola.
Nel caso in cui il numero di firme sia inferiore, la lista è nulla con riferimento all’elezione
in tutti i suddetti Organi.
185
S.A. 14/20.10.2014/p.3C
Ai fini della presentazione delle candidature per l’elezione dei Consigli di corso di
studio/classe/interclasse, la lista deve essere sottoscritta da un numero di studenti,
aventi diritto al voto, almeno pari al 50% del numero degli eligendi e, comunque, non
inferiore a 3.
Nel caso in cui il numero di firme sia inferiore, la lista è nulla.
Gli elettori in possesso dei requisiti prescritti non possono candidarsi in più liste, pena
l’esclusione da tutte.
I candidati sono elencati con l’indicazione del cognome, del nome, del corso di studio
cui sono iscritti e del numero di matricola. Essi sono numerati in ordine progressivo per
determinare la precedenza nel caso di parità di voti.
L’accettazione della candidatura deve risultare da apposita dichiarazione con firma
autenticata secondo le modalità prescritte nel bando di indizione.
Un candidato non può presentare e/o sottoscrivere la lista nella quale egli stesso è
candidato.
Le liste regolari sono rese pubbliche in conformità al bando di indizione.
4. I seggi elettorali sono istituiti con provvedimento del Direttore Generale ai sensi dell’art.
10 del Regolamento elettorale di cui al D.R. n. 5293 del 02.11.2012, e in conformità al
bando di indizione.
Articolo 3 – Rappresentanti degli studenti nel Senato Accademico e nel Consiglio di
Amministrazione
1. L’elezione dei cinque rappresentanti degli studenti nel Senato Accademico è indetta
dal Rettore entro il 30 aprile. Il bando di indizione deve essere inviato per via
telematica, per la pubblicazione, all’A.DI.SU.
2. Sono titolari dell’elettorato attivo tutti gli studenti che, alla data delle votazioni, risultino
regolarmente iscritti all’anno accademico in cui si svolgono le elezioni e gli studenti
che abbiano ancora diritto a regolarizzare l’iscrizione, purché dimostrino di averlo fatto
per l’anno accademico precedente, anche provenienti da altre Università, ai corsi di
laurea, di laurea magistrale e di laurea magistrale a ciclo unico dell’Università.
3. Sono titolari dell’elettorato passivo tutti gli studenti che godono dell’elettorato attivo e
risultino, alla data di presentazione delle candidature, regolarmente iscritti, per la
prima volta e non oltre il primo anno fuori corso, per l’anno accademico in cui si
svolgono le elezioni, fatto salvo quanto previsto dall’art. 4 del Regolamento elettorale
di cui al D.R. n. 5293 del 02.11.2012. Sono altresì titolari dell’elettorato passivo gli
studenti ripetenti purché non siano trascorsi più di sette anni dalla prima
immatricolazione presso l’Università degli Studi di Bari.
4 Per l’elezione dei due rappresentanti degli studenti nel Consiglio di Amministrazione,
si applicano le norme di cui ai precedente commi 1, 2 e 3 del presente articolo e si
procede contestualmente alla elezione dei rappresentanti nel Senato Accademico.
Art. 4 – Rappresentante degli studenti nel Nucleo di Valutazione e nell’A.D.I.S.U.
1. L’elezione del rappresentante degli studenti nel Nucleo di Valutazione e
nell’A.D.I.S.U. è indetta contestualmente a quelle di cui al precedente articolo 3.
L’elezione si svolgerà con le modalità stabilite nella stessa disposizione, fatto
salvo per le candidature previste nel numero doppio rispetto a quello degli
eligendi.
186
S.A. 14/20.10.2014/p.3C
Articolo 5 – Consiglio degli studenti
1. Il Consiglio degli studenti è composto da:
a) i rappresentanti eletti nel Senato Accademico;
b) i rappresentanti eletti nel Consiglio di Amministrazione;
c) il rappresentante eletto nel Nucleo di Valutazione;
d) i rappresentanti eletti nel Comitato per lo sport universitario;
e) i rappresentanti eletti nel Consiglio di Amministrazione dell’ADISU;
f) una rappresentanza eletta nei Dipartimenti.
2. Ai sensi del Regolamento di funzionamento del Consiglio degli studenti, la componente
di cui alla lett. f) è pari al 20% degli studenti eletti nei Consigli di Dipartimento e si
ripartisce per ciascun Dipartimento sulla base della media aritmetica fra la percentuale
relativa degli eletti nei singoli Consigli di Dipartimento e la percentuale relativa degli
iscritti ai Corsi di studio per i quali il Dipartimento sia autonomo o di riferimento, ad
eccezione dei Dipartimenti afferenti alla Scuola di Medicina, in relazione ai quali si
calcola la percentuale relativa degli iscritti ai Corsi di studio afferenti alla Scuola di
Medicina.
3. Il Presidente del Consiglio degli studenti è eletto con il sistema maggioritario dai
componenti il Consiglio.
Sono titolari dell’elettorato passivo tutti i componenti del Consiglio.
Il Decano dei componenti indice le elezioni per la nomina del Presidente del Consiglio
degli studenti con apposito bando che deve contenere gli elementi di cui al comma 2
dell’art. 7 del Regolamento elettorale di cui al D.R. n. 5293 del 02.11.2012.
Il bando disciplina modalità di svolgimento della propaganda elettorale tali da garantire
efficaci forme di partecipazione e la diffusione dei programmi elettorali.
Le candidature, unitamente alle linee programmatiche, sono presentate al Consiglio
degli studenti appositamente convocato dal Decano, o per iscritto allo stesso, non oltre
la data e l’ora fissata per la convocazione del Consiglio a cui il Decano le comunica.
Il seggio elettorale, nei termini prescritti dal bando di indizione, è costituito dal Consiglio
ed è composto da un Presidente e due scrutatori scelti tra i componenti del Consiglio e
da un segretario scelto dal Direttore Generale tra il personale tecnico-amministrativo
dell’Università.
Il Presidente del Consiglio degli studenti è eletto a maggioranza assoluta dei votanti
nella prima votazione e a maggioranza relativa nelle votazioni successive.
Il Presidente del seggio dichiara il risultato delle votazioni e rimette una copia del
verbale al Rettore ai fini della emanazione del provvedimento di nomina.
Articolo 6 – Rappresentanti degli studenti nel Consiglio di Dipartimento
1. L’elezione dei rappresentanti nel Consiglio di Dipartimento è indetta dal Rettore entro il
30 aprile.
2. Ai sensi dell’art. 50, comma 2, lett. d), dello Statuto, è eletta nei Consigli di
Dipartimento una rappresentanza degli studenti pari al 15% dei componenti.
Il numero degli eligendi in ciascun Consiglio di Dipartimento, determinato nel
provvedimento di indizione, può essere rideterminato fino alla data di proclamazione
degli eletti qualora, a tale data, la composizione numerica del Consiglio stesso risulti
variata.
3. Sono titolari dell’elettorato attivo coloro che, alla data delle votazioni, risultino
regolarmente iscritti all’anno accademico in cui si svolgono le elezioni e gli studenti che
abbiano ancora diritto a regolarizzare l’iscrizione, purché dimostrino di averlo fatto per
l’anno accademico precedente, anche provenienti da altre Università, ai corsi di studio
per i quali il Dipartimento sia di riferimento.
187
S.A. 14/20.10.2014/p.3C
4. Sono titolari dell’elettorato passivo coloro che godono dell’elettorato attivo e risultino,
alla data fissata per la presentazione delle candidature, regolarmente iscritti, per la
prima volta e non oltre il primo anno fuori corso, per l’anno accademico in cui si
svolgono le elezioni, ai corsi di studio per i quali il Dipartimento sia di riferimento.
Sono altresì titolari dell’elettorato passivo gli studenti ripetenti purché non siano
trascorsi più di sette anni dalla prima immatricolazione presso l’Università degli Studi di
Bari.
Articolo 7 – Rappresentanti degli studenti nei Consigli dei Dipartimenti afferenti alla
Scuola di Medicina
1. L’elezione dei rappresentanti nei Consigli di Dipartimento afferenti alla Scuola di
Medicina è indetta dal Rettore entro il 30 aprile.
2. Ai sensi dell’art. 50, comma 2, lett. d), dello Statuto, è eletta nei Consigli di
Dipartimento una rappresentanza degli studenti pari al 15% dei componenti.
Il numero degli eligendi in ciascun Consiglio di Dipartimento, determinato nel
provvedimento di indizione delle elezioni, può essere rideterminato fino alla data di
proclamazione degli eletti qualora, a tale data, la composizione numerica del Consiglio
stesso risulti variata.
3. Sono titolari dell’elettorato attivo coloro che, alla data delle votazioni, risultino
regolarmente iscritti all’anno accademico in cui si svolgono le elezioni e gli studenti che
abbiano ancora diritto a regolarizzare l’iscrizione, purché dimostrino di averlo fatto per
l’anno accademico precedente, anche provenienti da altre Università, ai corsi di studio
che afferiscono alla Scuola di Medicina.
4. Sono titolari dell’elettorato passivo coloro che godono dell’elettorato attivo e risultino,
alla data fissata per la presentazione delle candidature, regolarmente iscritti, per la
prima volta e non oltre il primo anno fuori corso, per l’anno accademico in cui si
svolgono le elezioni, ai corsi di studio che afferiscono alla Scuola di Medicina.
Sono altresì titolari dell’elettorato passivo gli studenti ripetenti purché non siano
trascorsi più di sette anni dalla prima immatricolazione presso l’Università degli Studi di
Bari.
5. Le candidature sono presentate in liste tra loro concorrenti, ciascuna con un numero
complessivo di candidati non superiore a quello complessivo degli eligendi in tutti i
Consigli di Dipartimento interessati, in conformità al bando di indizione. Ai fini della
presentazione delle candidature, la lista deve essere sottoscritta da un numero di
studenti aventi diritto al voto almeno pari al 50% del numero degli eligendi e,
comunque, non superiore a 50.
6. Ai fini della determinazione dei risultati elettorali, la Commissione Elettorale Centrale:
a) applica il sistema proporzionale di cui all’art. 2 del Regolamento elettorale di cui al
D.R. n. 5293 del 02.11.2012, all’insieme delle liste dei Dipartimenti afferenti alla
Facoltà/Scuola di Medicina;
b) ripartisce i seggi ottenuti dalle singole liste fra i Dipartimenti moltiplicando il rapporto
tra il numero dei seggi ottenuti dalle singole liste sul totale da assegnare (incidenza)
per i seggi attribuiti ai singoli dipartimenti e procede ad una prima assegnazione dei
seggi in ragione della parte intera dei prodotti ottenuti;
188
S.A. 14/20.10.2014/p.3C
c) ordina in maniera decrescente le parti decimali del prodotto di cui alla precedente
lettera b) e assegna progressivamente i rimanenti seggi fino alla concorrenza delle
attribuzioni per Dipartimento e per lista. In presenza di parità delle parti decimali sarà
data priorità al Dipartimento con il maggior numero dei componenti del Consiglio.
d) chiama gli eletti ad optare per uno dei Dipartimenti interessati in ordine decrescente
di cifra individuale ottenuta, fino alla copertura del numero dei seggi spettanti a
ciascuna lista in ciascun Dipartimento.
Qualora uno degli aventi diritto non abbia risposto alla chiamata e dunque esercitato
l’opzione entro il termine fissato dal bando, la stessa Commissione invita il successivo
in graduatoria ad optare. Chiusa la fase delle opzioni, coloro che non hanno esercitato
il relativo diritto saranno assegnati al Dipartimento in cui risulta ancora disponibile il
seggio assegnato alla lista.
Articolo 8 – Rappresentanti degli studenti nella Giunta di Dipartimento
1. Alle elezioni dei rappresentanti degli studenti nella Giunta di Dipartimento si procede
con il sistema maggioritario.
2. L’elezione è indetta dal Direttore del Dipartimento.
3. Godono di elettorato attivo e passivo gli eletti rappresentanti nel Consiglio di
Dipartimento.
Articolo 9 - Rappresentanti degli studenti nel Consiglio di Corso di
studio/classe/interclasse
1. L’elezione dei rappresentanti nel Consiglio di Corso di studio/classe/interclasse è
indetta dal Rettore.
2. Ai sensi dell’art. 52, comma 6, lett. c), dello Statuto, è eletta nei Consigli di Corso di
studio/classe/interclasse una rappresentanza degli studenti non inferiore al 15% dei
componenti dell’Organo.
Il numero degli eligendi in ciascun Consiglio di Corso di studio, determinato nel
provvedimento di indizione, può essere rideterminato fino alla data di proclamazione
degli eletti qualora, a tale data, risulti variata la composizione numerica del Consiglio
stesso.
Nel caso in cui il numero degli studenti iscritti al Corso di studio sia inferiore o pari al
15% dei componenti il collegio, gli studenti iscritti entrano a far parte di diritto del
collegio senza alcuna previa elezione.
3. Sono titolari dell’elettorato attivo tutti gli studenti che, alla data delle votazioni, risultino
regolarmente iscritti all’anno accademico in cui si svolgono le elezioni e gli studenti che
abbiano ancora diritto a regolarizzare l’iscrizione, purché dimostrino di averlo fatto per
l’anno accademico precedente, anche provenienti da altre Università, al corso di
studio.
Sono titolari dell’elettorato passivo tutti gli studenti che godono dell’elettorato attivo, e
che, alla data di presentazione delle candidature, regolarmente iscritti, per la prima
volta e non oltre il primo anno fuori corso, per l’anno accademico in cui si svolgono le
elezioni.
189
S.A. 14/20.10.2014/p.3C
Sono altresì titolari dell’elettorato passivo gli studenti ripetenti purché non siano
trascorsi più di sette anni dalla prima immatricolazione presso l’Università degli Studi di
Bari.
Sono esclusi dall’elettorato passivo coloro che fanno parte di diritto di altro Consiglio di
Corso di studio.
4. Per i Corsi di Studio con numero di aventi diritto al voto non superiore a 30 si applica il
sistema maggioritario. Nessuna Commissione Elettorale Organizzativa è istituita.
Articolo 10 – Rappresentanti degli studenti nel Consiglio della Scuola
1. L’elezione dei rappresentanti nel Consiglio della Scuola è indetta dal Rettore entro il 30
aprile.
2. Ai sensi dell’art. 53, comma 5, lett. c), dello Statuto, è eletta nel Consiglio della Scuola
una rappresentanza degli studenti pari al 15% dei componenti dell’Organo.
Il numero degli eligendi in ciascun Consiglio di Scuola, determinato nel provvedimento
di indizione, può essere rideterminato fino alla data di proclamazione degli eletti
qualora, a tale data, risulti variata la composizione numerica del Consiglio stesso.
3. Sono titolari dell’elettorato attivo coloro che, alla data delle votazioni, risultino
regolarmente iscritti all’anno accademico in cui si svolgono le elezioni e gli studenti che
abbiano ancora diritto a regolarizzare l’iscrizione, purché dimostrino di averlo fatto per
l’anno accademico precedente, anche provenienti da altre Università, ai corsi di studio
afferenti ai Dipartimenti che istituiscono la Scuola.
4. Sono titolari dell’elettorato passivo coloro che godono dell’elettorato attivo e risultino,
alla data fissata per la presentazione delle candidature, regolarmente iscritti, per la
prima volta e non oltre il primo anno fuori corso, per l’anno accademico in cui si
svolgono le elezioni, ai corsi di studio afferenti ai Dipartimenti che istituiscono la
Scuola.
Sono altresì titolari dell’elettorato passivo gli studenti ripetenti purché non siano
trascorsi più di sette anni dalla prima immatricolazione presso l’Università degli Studi di
Bari.
Articolo 11 – Rappresentanti degli studenti nel Consiglio della Scuola di Medicina
1. L’elezione dei rappresentanti nel Consiglio della Scuola di Medicina è indetta dal
Rettore entro il 30 aprile.
2. Ai sensi dell’art. 54, comma 5, lett. d), dello Statuto, è eletta nel Consiglio della Scuola
una rappresentanza degli studenti pari al 15% dei componenti dell’Organo.
Il numero degli eligendi, determinato nel provvedimento di indizione, può essere
rideterminato fino alla data di proclamazione degli eletti qualora, a tale data, risulti
variata la composizione numerica del Consiglio stesso.
3. Sono titolari dell’elettorato attivo coloro che, alla data delle votazioni, risultino
regolarmente iscritti all’anno accademico in cui si svolgono le elezioni e gli studenti che
abbiano ancora diritto a regolarizzare l’iscrizione, purché dimostrino di averlo fatto per
l’anno accademico precedente, anche provenienti da altre Università, ai corsi di studio
afferenti alla Scuola.
4. Sono titolari dell’elettorato passivo coloro che godono dell’elettorato attivo e risultino,
alla data fissata per la presentazione delle candidature, regolarmente iscritti, per la
190
S.A. 14/20.10.2014/p.3C
prima volta e non oltre il primo anno fuori corso, per l’anno accademico in cui si
svolgono le elezioni, ai corsi di studio che afferiscono alla Scuola di Medicina.
Sono altresì titolari dell’elettorato passivo gli studenti ripetenti purché non siano
trascorsi più di sette anni dalla prima immatricolazione presso l’Università degli Studi di
Bari.””
Il Rettore, quindi, invita il sig. Delmedico a relazionare in merito alla nota, pervenuta
in data 13.10.2014, da parte dei rappresentanti degli studenti nel Senato Accademico,
sigg. P.P. Delmedico, E. Nuzzaci e V. Ardito, concernente “proposta per presentazione
liste elettorali per corsi di laurea a numero chiuso con graduatoria”, già posta a
disposizione dei presenti.
Il sig. Delmedico illustra nel dettaglio la nota in oggetto, recante una proposta
emendativa al deliberato di questo Consesso del 01.10.2014 in merito alla problematica
de qua ed, in particolare, richiedendo che:
“…fermo restando il rispetto del numero massimo di studenti candidabili per il
Senato Accademico, Consiglio di Amministrazione, Consiglio di Amministrazione A.di.su.,
Nucleo di valutazione e il C.S.U. la possibilità di integrare la lista nel numero di 1
candidato;
Nel rispetto del numero massimo di studenti candidabili presso il Consiglio del
Dipartimento di Scienze della Formazione, Psicologia, Comunicazione si chiede la
possibilità di integrare la lista, nel numero di 3 candidati, del totale degli eligendi.
Nei Consigli dei Dipartimenti afferenti alla Scuola di Medicina, fermo restando il
rispetto del numero massimo di studenti candidabili, si chiede la possibilità di integrare la
lista, nel numero di 10 candidati.
Per analogia a quanto sopra, si chiede di poter integrare il numero degli eligendi,
fermo restando il rispetto del numero massimo di studenti candidabili, con 1 candidato per
corso, per i Consigli di Interclasse cui afferiscono i corsi di laurea in Scienze
Pedagogiche, Formazione e Gestione delle Risorse Umane, Psicologia clinica, Scienze
Infermieristiche e Ostetriche e Scienze delle Professioni sanitarie della Prevenzione.
Infine, si chiede che l’integrazione delle liste possa avvenire dal 17 novembre al 26
novembre 2014, con l’inserimento dei nominativi necessari per il completamento delle
liste.”
La dott.ssa Rutigliani evidenzia le difficoltà tecniche legate alla surriportata
proposta, relativamente ad esempio alle attività di elaborazione degli elenchi dei candidati
ed alla tempistica della propaganda elettorale e delle operazioni successive, tenuto conto,
soprattutto, che dall’accoglimento della stessa deriverebbe la possibilità di integrare a
posteriori le liste con studenti candidabili fin dall’inizio che, di fatto, si tradurrebbe nella
riapertura dei termini per la presentazione delle liste di candidati.
Il Direttore Generale richiama le motivazioni alla base della delibera del 01.10.2014,
nella parte che dispone “di prevedere la possibilità di integrare le liste di candidatura, oltre
la scadenza per la presentazione delle stesse, con candidati immatricolati per l’a.a.
191
S.A. 14/20.10.2014/p.3C
2014/2015 ai corsi di laurea magistrale a numero programmato nelle Professioni sanitarie
e del Dipartimento di Scienze della Formazione, Psicologia, Comunicazione, fermo
restando il rispetto del numero massimo di studenti candidabili, ai sensi dell’art. 2, comma
3, primo periodo, del Regolamento per l’elezione dei rappresentanti degli studenti negli
Organi di Ateneo”, che è venuta incontro alla situazione, portata dal sig. Ardito
all’attenzione del Consesso in detta riunione, “della data di pubblicazione delle
graduatorie di alcuni corsi ad accesso programmato come quelle del Dipartimento di
Scienze della Formazione, Psicologia, Comunicazione, che vedranno la luce il 17
novembre, data evidentemente successiva a quella del 7 novembre, ovvero la scadenza
delle immatricolazioni ed iscrizioni valida per godere dell’elettorato passivo”.
Il Rettore precisa, inoltre, che il citato deliberato è anche più aperto rispetto alla
proposta testè formulata dal sig. Delmedico, perché, fermo restando il rispetto del numero
massimo di studenti candidabili a norma di regolamento, non fissa limiti al numero di
candidati con i quali integrare le liste già presentate.
Il sig. Delmedico, nel sottolineare che la regola deliberata determina l’accollamento
alle associazioni studentesche del rischio che rimangano vacanti posti entro il novero
massimo di candidabili, ribadisce la propria proposta, chiedendo che venga posta ai voti.
Il Rettore, quindi, pone ai voti la surriportata proposta del sig. Delmedico, quale
norma transitoria al Regolamento per l’elezione dei rappresentanti degli studenti negli
Organi di Ateneo, di cui al D.R. n. 5513 del 19.11.2012, nella stesura riformulata sopra
approvata.
Votano a favore i senatori Delmedico, Ardito, Nuzzaci, Caivano, Stefanì, Stella e
Mavelli su 28 senatori presenti, La proposta, quindi, viene respinta.
Pertanto, il Senato Accademico,
VISTA
la nota, pervenuta in data 13.10.2014, da parte dei rappresentanti
degli studenti nel Senato Accademico, sigg. P.P. Delmedico, E.
Nuzzaci e V. Ardito, concernente “proposta per presentazione liste
elettorali per corsi di laurea a numero chiuso con graduatoria”;
SENTITO
l’orientamento emerso nel corso del dibattito;
VISTO
l’esito della votazione sulla suddetta proposta, come illustrata dal
sig. Delmedico,
DELIBERA
di confermare la propria delibera del 01.10.2014, nel senso “di prevedere la possibilità di
integrare le liste di candidatura, oltre la scadenza per la presentazione delle stesse, con
192
S.A. 14/20.10.2014/p.3C
candidati immatricolati per l’a.a. 2014/2015 ai corsi di laurea magistrale a numero
programmato nelle Professioni sanitarie e del Dipartimento di Scienze della Formazione,
Psicologia, Comunicazione, fermo restando il rispetto del numero massimo di studenti
candidabili, ai sensi dell’art. 2, comma 3, primo periodo, del Regolamento per l’elezione
dei rappresentanti degli studenti negli Organi di Ateneo”.
Il presente dispositivo è approvato seduta stante ed è, pertanto, immediatamente
esecutivo.
193
S.A. 14/20.10.2014/p.7
III.
DIDATTICA, RICERCA, PROGRAMMAZIONE E SVILUPPO
PROPOSTA DEL PROF. ROBERTO GAGLIANO CANDELA DI COSTITUZIONE DI UNA
SOCIETÀ SPIN OFF A DENOMINARSI “LABORATORI DI CHIMICA E MEDICINA
FORENSI S.R.L.”: NOMINA COMPONENTE COMITATO TECNICO-SCIENTIFICO
Il Rettore, dopo aver richiamato la delibera di questo Consesso del 14.10.2014, di
rinvio alla riunione odierna di ogni determinazione in merito alla nomina di n. 1
componente il Comitato Tecnico Scientifico dello spin off in oggetto, in rappresentanza di
questa Università, “acquisita la proposta di candidatura formulata dal prof. Salvatore
Scacco (associato presso il Dipartimento di Scienze Mediche di Base, Neuroscienze e
Organi di Senso (SMBNOS), afferente al SSD BIO/12 – Biochimica Clinica, coordinatore
del Corso di laurea in Tecniche di laboratorio biomedico) con nota in data 13.10.2014,
nonché quelle formulate nel corso dibattito da parte dei proff. Battaglia, sul nominativo del
prof. Francesco Introna, e Stella su quello della prof.ssa Nicoletta Resta, nonché
condiviso l’intendimento del Rettore di proporre al Consiglio di Amministrazione la nomina
del prof. Francesco Introna nel Consiglio di Amministrazione della Società Spin off in
oggetto”, informa che il Consiglio di Amministrazione, nella riunione del 17.10.2014, ha
nominato il prof. Introna quale rappresentante di questa Università nel Consiglio di
Amministrazione della costituenda società, con l’ulteriore prescrizione di invito al
competente Ufficio dell’Amministrazione ad approfondire quanto previsto dal 4° capoverso
dell’art. 2 del contratto da stipularsi con il Dipartimento Interdisciplinare di Medicina per la
regolamentazione dell’uso, da parte della società, delle apparecchiature e strumentazioni
di che trattasi, con particolare riferimento ad eventuali conflitti di interesse con questa
Università.
Interviene il senatore Nuzzaci per riferire della volontà del prof. Salvatore Sacco di
ritirare la propria proposta di candidatura, formulata con la succitata nota del 13.10.2014.
Il Rettore, quindi, invita il Senato Accademico a pronunciarsi in merito.
Il Senato Accademico, all’unanimità,
VISTA
la Legge n. 240/2010 e s.m.i.;
VISTO
il Decreto del Ministero dell’Università e della Ricerca n. 168 del
10.08.2011, recante il “Regolamento concernente la definizione
dei criteri di partecipazione di professori e ricercatori universitari a
società aventi caratteristiche di spin off o start up universitari in
194
S.A. 14/20.10.2014/p.7
attuazione di quanto previsto dall’art. 6, comma 9 della Legge n.
240/2010”, in particolare l’art. 4, comma 1 (disciplina delle
incompatibilità);
VISTO
il Regolamento per la costituzione di spin off e la partecipazione
del personale universitario alle attività dello stesso, emanato con
D.R. n. 289 del 13.01.2004;
VISTE
le proprie delibere del 15/22.09 e 01.10.2014 in ordine alla
costituzione della Società Spin off in oggetto;
VISTO
l’art. 20 dello Statuto della costituenda Società in ordine alla
costituzione di un Comitato tecnico scientifico (CTS) quale organo
di consulenza tecnica dello Spin off;
CONSIDERATA
l’esigenza di individuazione da parte di questo Consesso di n. 1
componente il predetto Comitato, in rappresentanza di questa
Università;
VISTA
la propria delibera del 14.10.2014 di rinvio alla riunione odierna di
ogni determinazione in merito alla nomina di che trattasi,
“acquisita la proposta di candidatura formulata dal prof. Salvatore
Scacco (associato presso il Dipartimento di Scienze Mediche di
Base, Neuroscienze e Organi di Senso (SMBNOS), afferente al
SSD BIO/12 – Biochimica Clinica, coordinatore del Corso di laurea
in Tecniche di laboratorio biomedico) con nota in data 13.10.2014,
nonché quelle formulate nel corso dibattito da parte dei proff.
Battaglia, sul nominativo del prof. Francesco Introna, e Stella su
quello
della
l’intendimento
prof.ssa
del
Nicoletta
Rettore
di
Resta,
proporre
nonché
al
condiviso
Consiglio
di
Amministrazione la nomina del prof. Francesco Introna nel
Consiglio di Amministrazione della Società Spin off in oggetto;
VISTA
la delibera del Consiglio di Amministrazione del 17.10.2014, circa
la nomina del prof. Francesco Introna, quale rappresentante di
questa
Università
nel
Consiglio
di
Amministrazione
della
costituenda Società;
APPRESA
tramite il sig. Nuzzaci la volontà del prof. Salvatore Sacco di
ritirare la propria proposta di candidatura, formulata con la
succitata nota del 13.10.2014,
195
S.A. 14/20.10.2014/p.7
DELIBERA
di nominare la prof.ssa Nicoletta Resta quale rappresentante di questa Università nel
Comitato Tecnico Scientifico della costituenda Società spin off “Laboratori di chimica e
medicina forensi S.r.l.”.
Il presente dispositivo è approvato seduta stante ed è, pertanto, immediatamente
esecutivo.
196
S.A. 14/20.10.2014/p.14
VII.
PERSONALE
UTILIZZO PUNTI ORGANICO PER RECLUTAMENTO DOCENTI DI II FASCIA AI SENSI
DELL’ART 18, COMMA 1, DELLA LEGGE N. 240/2010: PROPOSTE DEI DIPARTIMENTI
Il Rettore ricorda, preliminarmente, che questo Consesso, nella riunione del
14.10.2014, in ordine all’argomento in oggetto, deliberò, tra l’altro, di demandare alla
Commissione paritetica SA/CdA per il monitoraggio dei meccanismi applicativi dei criteri
di programmazione del reclutamento del personale docente e verifica degli aspetti
connessi, con il supporto dei competenti Uffici del Dipartimento Risorse Umane,
Organizzazione e Rapporti con il SSN e R (Divisione Personale Docente e Area
Reclutamento), la verifica di legittimità e della completezza dei dati delle delibere assunte
dai Dipartimenti, ai fini della emanazione del bando di selezione, nonché la definizione di
indicazioni operative univoche relativamente agli adempimenti successivi, riferendone al
Senato Accademico in occasione della odierna riunione di aggiornamento, nonché
rinviando alla stessa ogni determinazione in merito allo schema tipo di bando di indizione
delle procedure di selezione di che trattasi.
Egli, pertanto, in primis, richiama il prospetto delle delibere dipartimentali,
aggiornato al giorno 16.10.2014, predisposto dal competente Ufficio del Dipartimento
Risorse Umane, Organizzazione e Rapporti con il SSN e R e di seguito riportato quale
stralcio dalla relativa relazione istruttoria, già posta a disposizione dei senatori – identica
nei contenuti, per le altre parti, alla relazione distribuita nella riunione del 14.10.2014 -:
““…
n.
posti
Data
deliberazione
Biologia
1
10.10.2014
S.C. 05/A2 (SSD BIO/04)
Bioscienze, biotecnologie e biofarmaceutica
2
Chimica
1
SC 05/D1 –SSD BIO/09
SC 05/E1 –SSD BIO/10
SC 03/B1 –SSD CHIM/03
Dell’Emergenza e dei trapianti di organi
1
09.10.2014
14.10.2014
25.09.2014/
8.10.2014
09.10.2014
Farmacia-scienze del farmaco
Filosofia, letteratura, storia e scienze sociali
(FLESS)
Fisica (interateneo)
Giurisprudenza
2
1
30.09.2014
08.10.2014
S.C. 03/D1 SSD CHIM/08
1
2
09.10.2014
10.10.2014
SC 02/A1 –SSD FIS/01
SC 12/H3 – SSD IUS/20
SC 12/B2 – SSD IUS/07
Dipartimento
197
Note
SSD MED/41 delibera
solo per la chiamata,
mancano indicazioni per
il bando. e SC
SC 11/C5
06
SSD M-FIL
S.A. 14/20.10.2014/p.14
Informatica
Interdisciplinare di Medicina
1
1
07.10.2014
09.10.2014
SC 01/B1-SSD INF/01
S.C. 06/I1, SSD MED/36
indicato-supporto
,
manca
assistenziale
parere Sc.Med.
S.C. 13/B5 –SSD SECSP/13 – SC 12/E2 –SSD
IUS/21
SC 10/H1 –SSD L-LIN/03
SC 10/F1 – SSD L-FILLET/10
SC 01/A3 –SSD MAT/05
SC 07/H 3 SSD VET/05
SC 07/C1 –SSD AGR/10
Jonico in Sistemi giuridici ed economici del
Mediterraneo: società, ambiente, culture
2
28.07.2014/
13.10.2014
Lettere lingue arti. Italianistica e culture
comparate
2
07/14.10.2014
Matematica
Medicina veterinaria
Scienze agro-ambientali e territoriali
Scienze biomediche e oncologia umana
Scienze del suolo, della pianta e degli alimenti
(Di.S.S.P.A.)
Scienze dell’antichità e del tardo antico
Scienze
della
formazione,
psicologia,
comunicazione
1
1
1
0
2
09.10.2014
08.10.2014
07.10.2014
-----------------8.10.2014//
1
2
6/9.10.2014
09.10.2014
SC 10/D1 –SSD L-ANT/03
SC11/D2 - SSD M-PED/04
SC 11/E1 – SSD M-PSI/03
SSD M-PSI/01
Scienze della terra e geoambientali
1
SC 04/A1 SSD GEO/08
Scienze economiche e metodi matematici
1
26.09.2014
D.D.
16.10.2014
09.10.2014
Scienze politiche
2
10.10.2014
Studi aziendali e giusprivatistici
1
10.10.2014
Scienze mediche di base, neuroscienze e
organi di senso
…”
1
D.D.
9..10.2014
---------------------SC 07/F2 SSD AGR/16
SC07/F1 – SSD AGR/15
SSD
SECS-P/01
–
Macrosettore 13/A
SC 12/B2 – SSDIUS/07
S.C. 14/D1 – SSD-SPS/09
SC13/B5-SSD SECS-P/13
SC 05/H1
Egli, quindi, sottopone all’attenzione dei presenti il verbale della Commissione
paritetica SA/CdA per il monitoraggio dei meccanismi applicativi dei criteri di
programmazione del reclutamento del personale docente e verifica degli aspetti connessi,
relativo alla riunione del 16.10.2014, recante l’enunciazione di talune linee guida operative
per i Dipartimenti e ai fini della verifica, da parte degli Uffici, della legittimità delle delibere
dipartimentali relative alle procedure concorsuali di che trattasi, già posto a disposizione
dei senatori ed allegato con il n. 7 al presente verbale, sul quale il prof. Miano, ottenuta la
parola, puntualmente relaziona, in qualità di presidente della suddetta riunione della
Commissione, su delega del Rettore.
Si svolge, quindi, sull’argomento un ampio ed approfondito dibattito, nel corso del
quale il prof. Altomare esprime perplessità in merito alla linea guida, di cui al succitato
verbale della Commissione, concernente “Quorum costitutivi richiesti della delibera:
configurandosi individuazione del Settore come richiesta di nuovo posto, è necessario la
presenza dei professori (I e II fascia) e ricercatori. Invece ai fini dell’individuazione delle
198
S.A. 14/20.10.2014/p.14
tipologie di procedure, è necessaria la presenza dei soli professori di I e II fascia, così
come precisato nella nota del Rettore prot. n. 68703-I/9 del 07.10.2014”, ritenendo che
l’indicazione del Settore non possa configurarsi quale “richiesta di nuovo posto in
organico”, ai sensi dell’art. 49, comma 9, lett. c) dello Statuto di Ateneo, trattandosi,
invece, di una fattispecie specifica non contemplata dalla norma statutaria, ovvero, tutt’al
più sussumibile entro quella indicata nella lett. d) del medesimo articolo, relativa
all’”assegnazione dei posti di professore di ruolo”. Egli, quindi, nel descrivere la procedura
che il Consiglio del Dipartimento di Matematica ha seguito a riguardo, ritiene non
opportuno chiedere ai Dipartimenti di rideliberare in conformità alla succitata nota
rettorale.
La prof.ssa Jacquet chiede chiarimenti in merito alla parte finale del verbale della
Commissione, per cui “Per quanto attiene il quesito inerente le procedure da adottarsi
rispetto a quanto previsto dal Consiglio di amministrazione del 24.09.2014 in merito
all’assunzione su finanziamento esterno degli idonei al ruolo di professore di I fascia
dell’Università degli Studi di Bari Aldo Moro, la Commissione ritiene che anche in questo
caso trattandosi di richiesta di nuovi posti, per la delibera relativa all’individuazione dei
settori e delle priorità è necessaria la presenza dei professori (I e II fascia) e ricercatori;
invece per la chiamata si deliberi a composizione ristretta ai soli professori ordinari e con
voto palese”, ricevendo dal Rettore risposta che detta problematica verrà approfondita in
sede di esame del più pertinente argomento inserito con il n. 17 all’odg, concernente
“Problematiche inerenti i criteri di utilizzo di finanziamenti esterni per copertura spese
personale docente nell’ambito delle Convenzioni con il Comune di Brindisi e la Regione
Puglia di cui alla delibera del Consiglio di Amministrazione del 24.09.2014”.
Il prof. Mavelli rappresenta l’opportunità che la Commissione fornisca chiarimenti
circa i possibili scenari di reclutamento configurabili all’esito della prima tornata, che verrà
avviata con i bandi ex art. 18, comma 1 della Legge n. 240/2010 di prossima emanazione,
ottenendo risposta dai proff. Miano e Stefanì, nel senso che l’attività di monitoraggio da
parte della Commissione sarà complessa e contemplerà tutti i possibili scenari,
considerata la pluralità di combinazioni scaturibili dall’esito della prima tornata, cui seguirà
la formulazione delle proposte ritenute più opportune.
Il prof. Di Rienzo, nel riprendere le considerazioni testè espresse dal prof. Altomare,
sottolinea la natura sui generis della fattispecie sulla quale i Dipartimenti sono stati
chiamati a deliberare, tenuto conto che sussisteva già a monte il vincolo per cui la
chiamata poteva essere solo ai sensi dell’art. 18, comma 1 della Legge n. 240/2010,
199
S.A. 14/20.10.2014/p.14
convenendo sul fatto che la scelta del SSD non costituisca propriamente un atto
programmatorio, che richiede il quorum costitutivo ampio (professori di I e II fascia e
ricercatori) e, purtuttavia, ritenendo che l’attuazione del principio di conservazione
dovrebbe indurre a supportare la linea interpretativa di cui alla succitata nota rettorale,
pena il rischio di svuotare di contenuto l’art. 2 del Regolamento per la chiamata dei
professori di ruolo di I e II fascia, di cui al D.R. n. 3000 del 29.09.2014, che finirebbe per
non applicarsi mai.
Il Rettore fornisce ulteriori chiarimenti sulla citata nota prot. n. 68703-I/9 del
07.10.2014, a propria firma, la cui opportunità è scaturita da confronti con alcuni Direttori
di Dipartimento, al fine di regolamentare in maniera omogenea la materia de qua,
considerato che alcuni Dipartimenti si accingevano a deliberare senza programmazione
ovvero su SSD extra programmazione.
Il prof. Angelini fa presente che all’epoca dell’approfondito dibattito di questo
Consesso sul Regolamento per la chiamata dei professori di ruolo di I e II fascia, nella
riunione del 15/22.09.2014, aveva compreso qualcosa di diverso da quanto esplicitato
nella pluririchiamata nota rettorale e ripreso nelle linee guida della Commissione, nel
senso che, individuati dallo Statuto due momenti deliberativi – rispettivamente lett. c) ed
e) dell’art. 49, comma 9, l’uno programmatorio con quorum ampio e l’altro per la chiamata
con quorum ristretto – l’art. 2 del Regolamento de quo andasse a riempire il vuoto
normativo tra gli stessi, prescrivendo come quorum costitutivo e deliberativo la
maggioranza dei professori di I e II fascia (per la chiamata di professori di II fascia),
tenendo conto dell’aspetto dell’eventuale conflitto di interesse.
Il Rettore fornisce ulteriori chiarimenti circa la questione del conflitto d’interesse e,
nel precisare che perché esso possa sussistere, come effettivo o potenziale, deve
ricorrere una circostanza fattuale tale da concretizzarlo, fa presente che le delibere
dipartimentali in esame sono tutte immuni sotto questo profilo, come ulteriormente
sottolineato anche dal prof. Stefanì, per cui trova giustificazione la circostanza che la
legge prescriva il voto ristretto solamente all’atto finale del procedimento, ossia al
momento della chiamata del vincitore.
La prof.ssa Svelto chiede chiarimenti sulla procedura da seguire allorché si proceda
a chiamata ai sensi dell’art. 24, comma 6, trattandosi di una chiamata diretta; il prof.
Cascione illustra la procedura seguita dal Consiglio del Dipartimento di Scienze Politiche,
che ha deliberato a composizione ampia ai fini dell’individuazione di un certo novero di
SSD per poi scegliere, con voto ristretto, quelli da mettere a concorso ex art. 18, comma 1
200
S.A. 14/20.10.2014/p.14
Legge n. 240/2010; il prof. Stefanì sottolinea l’importanza di calare le norme nel contesto
applicativo, nel senso che la varietà dell’impianto normativo consente un’altrettanta
varietà di comportamenti deliberativi, tutti egualmente regolari; il prof. Altomare,
prendendo spunto dalle considerazioni testè espresse dal prof. Stefanì, ribadisce
l’opportunità di riconoscere un minimo di autonomia ai Dipartimenti nella materia de qua,
preannunciando, pertanto, il proprio voto contrario rispetto alla linea guida concernente i
Quorum costitutivi e deliberativi dei Consigli di Dipartimento per le deliberazioni di
competenza; il prof. Notarnicola auspica una revisione delle norme statutarie e
regolamentari in materia, nell’ottica della rimodulazione omogenea dell’aspetto in esame.
Esce, alle ore 18,20, la prof.ssa Otranto.
Il Rettore, nel precisare che la gran parte dei Dipartimenti si è uniformata alle
disposizioni della citata nota, reputa doverosa la verifica delle delibere dipartimentali da
parte dei competenti Uffici, perché siano coerenti con il quadro normativo di riferimento e
scevre da rischi di impugnazione.
Egli, infine, nel richiamare la delibera del Consiglio di Amministrazione del
17.10.2014, sottopone all’attenzione dei presenti lo schema tipo di bando di indizione
delle procedure di selezione per la chiamata dei professori di ruolo di II fascia, ai sensi
dell’art. 18, comma 1 della Legge n. 240/2014, predisposto dall’Area Reclutamento del
succitato Dipartimento Risorse Umane, Organizzazione e Rapporti con il SSNeR – già
posto a disposizione dei senatori - fornendo ulteriori delucidazioni in merito, con
particolare riferimento alla “prova d’inglese” ed all’utilizzo facoltativo di skype, nonché
ricordando quanto rappresentato dal medesimo Ufficio in merito all’opportunità di
emanare, relativamente alle procedure selettive per la chiamata a posti di professore di
ruolo di II fascia, un bando per ogni singolo Dipartimento.
Egli, quindi, invita il Senato Accademico a pronunciarsi in merito.
Il Senato Accademico, con il voto contrario del prof. Altomare limitatamente alla
linea guida operativa Quorum costitutivi e deliberativi dei Consigli di Dipartimento per le
deliberazioni di competenza,
VISTO
il Regolamento per la chiamata dei professori di ruolo di I e II
fascia, di cui al D.R. n. 3000 del 29.09.2014;
VISTE
le note rettorali prot. n. 66558- I/9 del 20.09.2014 e prot. n. 68703I/9 del 07.10.2014;
VISTA
la propria delibera del 14.10.2014, con la quale, tra l’altro, si è
demandata
“alla
Commissione
201
paritetica
SA/CdA
per
il
S.A. 14/20.10.2014/p.14
monitoraggio
dei
meccanismi
applicativi
dei
criteri
di
programmazione del reclutamento del personale docente e
verifica degli aspetti connessi, con il supporto dei competenti Uffici
del Dipartimento Risorse Umane, Organizzazione e Rapporti con il
SSN e R (Divisione Personale Docente e Area Reclutamento) la
verifica di legittimità e della completezza dei dati delle delibere
assunte dai Dipartimenti, ai fini della emanazione del bando di
selezione, nonché la definizione di indicazioni operative univoche
relativamente agli adempimenti successivi, riferendone al Senato
Accademico in occasione della riunione di aggiornamento prevista
per il giorno 20.10 p.v.”;
VISTO
il verbale della succitata Commissione, relativo alla riunione del
16.10.2014, recante l’enunciazione di talune linee guida operative
per i Dipartimenti e ai fini della verifica, da parte degli Uffici, della
legittimità delle delibere dipartimentali relative alle procedure
concorsuali di che trattasi;
UDITA
l’illustrazione del prof. Miano, coordinatore della Commissione
nella citata riunione;
PRESO ATTO
degli aggiornamenti, alla data del 16.10.2014, al prospetto delle
delibere dipartimentali, come indicati dal competente Ufficio del
Dipartimento Risorse Umane, Organizzazione e Rapporti con il
SSN e R;
VISTO
lo schema tipo di bando di indizione delle procedure di selezione
per la chiamata dei professori di ruolo di II fascia, ai sensi dell’art.
18, comma 1 della Legge n. 240/2014, predisposto dall’Area
Reclutamento del succitato Dipartimento amministrativo;
CONSIDERATO
quanto rappresentato dall’Ufficio in merito all’opportunità di
emanare, relativamente alle procedure selettive per la chiamata a
posti di professore di ruolo di II fascia, un bando per ogni singolo
Dipartimento;
SENTITO
l’orientamento emerso nel corso del dibattito;
VISTA
la delibera del Consiglio di Amministrazione del 17.10.2014,
DELIBERA
202
S.A. 14/20.10.2014/p.14
−
di fare proprie le seguenti linee guida operative per i Dipartimenti e ai fini della verifica,
da parte degli Uffici, della legittimità delle delibere dipartimentali relative alle procedure
concorsuali per la chiamata di professori di ruolo di II fascia, come proposte dalla
Commissione paritetica SA/CdA per il monitoraggio dei meccanismi applicativi dei
criteri di programmazione del reclutamento del personale docente e verifica degli
aspetti connessi, di cui al verbale del 16.10.2014:
o Quorum costitutivi e deliberativi dei Consigli di Dipartimento per le
deliberazioni di competenza (art. 2 del Regolamento per la chiamata dei
professori di ruolo di I e II fascia e nota rettorale prot. n. 68703-I/9 del
07.10.2014): configurandosi l’individuazione dei settori concorsuali e/o
scientifico disciplinari quale “richiesta di nuovi posti in organico” la delibera
deve essere adottata a maggioranza dei professori di prima e seconda
fascia e dei ricercatori, mentre, ai fini dell’individuazione delle tipologie di
procedure per lo svolgimento delle valutazioni dei candidati, è richiesta la
maggioranza assoluta dei professori di prima fascia per la chiamata di
professori di prima fascia, e dei professori di prima e seconda fascia per la
chiamata di professori di seconda fascia;
o Delibere dei Dipartimenti con indicazione di posti ulteriori rispetto a quelli
richiesti: verrà presa in considerazione solo la deliberazione corrispondente
a quanto richiesto con nota rettorale n. 66558 I/9 del 29.09.2014, dandone
comunicazione ai Dipartimenti interessati; altre deliberazioni assunte con
riferimento a risorse allo stato non attribuite e definite su un piano
puramente ipotetico non possono in questa fase essere assunte come
impegni su risorse future, condizionate, nel piano di arruolamento della
Commissione approvato dagli Organi di governo, agli esiti delle valutazioni
dei concorsi di cui agli emanandi bandi di indizione delle procedure di
selezione per la chiamata dei professori di ruolo di II fascia, ai sensi dell’art.
18, c. 1 della legge n. 240/2014;
o Composizione Commissione per la selezione (art. 5 del Regolamento per la
chiamata dei professori di ruolo di I e II fascia): il Rettore si atterrà alle
indicazioni del Dipartimento se di individuazione secca dei componenti
ovvero di individuazione di una rosa di nominativi e relative modalità di
scelta;
203
S.A. 14/20.10.2014/p.14
o Prove di accertamento della lingua straniera (artt. 2, c. 3, let. l), 3, c. 2, lett.
l) e 6, c.1, lett. c) del Regolamento per la chiamata dei professori di ruolo di
I e II fascia): ci si atterrà alle indicazioni del Dipartimento senza
precisazioni in ordine alle modalità di accertamento della lingua straniera
che saranno stabilite dalle Commissioni per la selezione. Tanto si riporterà
nei bandi, fermo restando quanto evidenziato dalla Commissione istruttoria,
che l’accertamento delle lingua costituisce una previsione che potrebbe
pregiudicare la speditezza dei lavori delle Commissioni per la selezione,
auspicata dagli Organi di governo;
o Standard qualitativi ai sensi dell’art. 2, comma 3, lett. f) del Regolamento
per la chiamata dei professori di ruolo di I e II fascia: detti standard devono
essere necessariamente indicati nella delibera e conformi a quanto
prescritto dalla normativa vigente (D.M. n. 344 del 03.08.2011 e
Regolamento per l’attribuzione a professori e ricercatori dell’incentivo
ministeriale di cui all’art. 29, c. 19 della Legge n. 240/2010). Gli Uffici sono
incaricati di verificare che gli standard indicati in delibera risultino in toto o
in parte contenuti nella citata normativa;
−
di esprimere parere favorevole in ordine allo schema tipo di bando, nella formulazione
proposta dall’Area reclutamento, prevedendo, relativamente alle procedure selettive
per la chiamata a posti di professore di ruolo di II fascia, l’indizione di un bando per
ciascun Dipartimento.
Il presente dispositivo è approvato seduta stante ed è, pertanto, immediatamente
esecutivo.
204
S.A. 14/20.10.2014/p.15
VII.
PERSONALE
INCENTIVO
MINISTERIALE
A
FAVORE
DI
PROFESSORI
E
RICERCATORI
UNIVERSITARI AI SENSI DELL'ART.29, COMMA 19, DELLA LEGGE N. 240/2010 ANNI 2012 E 2013: ADEMPIMENTI
Il Rettore apre il dibattito sulla seguente relazione predisposta dal Dipartimento
Risorse Umane, Organizzazione e Rapporti con il SSN e R – Divisione Personale
Docente:
““L’ufficio riferisce che il decreto Miur n.665 del 26 luglio 2013 ha definito i criteri e
modalità per l’attuazione dell’art. 29, comma 19, Legge 240/2010, con riferimento alla
ripartizione tra gli atenei delle risorse autorizzate per l’anno 2012 e per l’anno 2013 e alla
selezione dei professori e ricercatori destinatari dell’intervento secondo criteri di merito
accademico e scientifico
Successivamente è pervenuta la nota Miur prot. n. 572 del 14 gennaio.2014, di
seguito rettificata con nota prot. n. 1921 del 30 gennaio 2014, con cui il competente
Dicastero ha comunicato l’assegnazione, a titolo di Fondo di Finanziamento Ordinario di
questo Ateneo 2012 e 2013, degli importi lordi rispettivamente di € 1.221.237,00 ed €
1.468.529,00 per il pagamento degli incentivi economici di cui alla citata Legge.
Con decreto rettorale n. 477 del 14 febbraio 2014 questo Ateneo, come previsto dal
citato articolo 29 comma 19, ha adottato il Regolamento per l’attribuzione, a seguito di
procedura valutativa, dell’incentivo ministeriale agli aventi titolo.
A riguardo si rammenta che gli ammessi alle procedure in discussione sono i
professori e i ricercatori che avrebbero maturato presso l’Università di Bari, nell’anno 2012
e nell’anno 2013, la progressione biennale dello stipendio per classi e scatti, ai sensi
degli artt. 36 e 38 del DPR 382/1980, in assenza delle disposizioni di cui all’art. 9 della
Legge 122/2010 e s.m.i.
Ai sensi dell’art. 7 del citato regolamento d’ateneo questo Consesso, nella seduta
del 15 aprile 2014, sulla base della proposta della Commissione Ricerca ( come da
verbali dei rappresentanti di aree comprese nelle Macroaree definite all’art. 27 dello
Statuto di Ateneo), ha determinato i criteri di valutazione della produzione scientifica dei
candidati cui la Commissione giudicatrice dovrà attenersi, per ognuna delle cinque
Macroaree. A riguardo si fa presente che in riferimento ai citati criteri riferiti alla macroarea
5, è pervenuta una e mail da parte del prof. Paolo Stefanì, rappresentante di area 12
compresa nella stessa macroarea 5, con cui propone la parziale modifica degli stessi
criteri limitatamente a quelli di valutazione della qualità dei prodotti scientifici dei
professori ordinari/associati e dei ricercatori , come sotto riportato:
MACROAREA 5
Omissis
Professori ordinari/associati
Omissis
2) Qualità prodotti scientifici (massimo
2) Qualità prodotti scientifici
205
S.A. 14/20.10.2014/p.15
24 punti)
La valutazione della qualità dei prodotti
scientifici sarà effettuata su un numero
massimo di 3 prodotti indicati dal candidato
nella domanda di partecipazione, secondo i
seguenti criteri:
• 20 punti per monografie, articoli/saggi
pubblicati
su riviste scientifiche di fascia A (o su
riviste indicizzate nel caso di settori
bibliometrici)
ovvero
per
ogni
articolo/saggio
pubblicato
con
collocazione editoriale di particolare
pregio;
•
4 punti per altri articoli/saggi
pubblicati con modalità diverse da
quelle indicate nel punto 2.a
(massimo 24 punti)
La valutazione della qualità dei prodotti
scientifici sarà effettuata su un numero
massimo di 3 prodotti indicati dal
candidato
nella
domanda
di
partecipazione, secondo i seguenti
criteri:
a)
massimo 20 punti
per
ogni monografia, ogni articolo/saggio
pubblicato su riviste scientifiche di
fascia A (o su riviste indicizzate nel
caso di settori bibliometrici) ovvero per
ogni articolo saggio pubblicato con
collocazione editoriale di particolare
pregio;
b)
4 punti per altri articoli/saggi
pubblicati con modalità diverse da
quelle indicate nel punto 2.a
Omissis
Ricercatori
Omissis
4) qualità prodotti scientifici (massimo
30 punti)
La valutazione della qualità dei prodotti
scientifici sarà effettuata su un numero
massimo di 3 prodotti indicati dal candidato
nella domanda di partecipazione, secondo i
seguenti criteri:
a) 15 punti per ogni monografia
b) 10 punti per ogni articolo/saggio
pubblicato su riviste scientifiche di
fascia A (o su riviste indicizzate nel
caso di settori bibliometrici) ovvero per
ogni articolo/saggio pubblicato con
collocazione editoriale di particolare
pregio;
c) 5 punti per altro articolo/saggio
pubblicati con modalità diverse da
quelle indicate nel punto 2.b
Omissis
Omissis
Ricercatori
Omissis
4)
qualità
prodotti
scientifici
(massimo 30 punti)
La valutazione della qualità dei prodotti
scientifici sarà effettuata su un numero
massimo di 3 prodotti indicati dal
candidato
nella
domanda
di
partecipazione, secondo i seguenti
criteri:
a) massimo 15 punti per ogni
monografia
b) 10 punti per ogni articolo/saggio
pubblicato su riviste scientifiche di
fascia A (o su riviste indicizzate nel
caso di settori bibliometrici) ovvero
per ogni articolo/saggio pubblicato
con collocazione editoriale di
particolare pregio;
c) 5 punti per altro articolo/saggio
pubblicati con modalità diverse da
quelle indicate nel punto 2.b
Omissis
Si ritiene inoltre opportuno rammentare che con nota, datata 29 luglio 2014,
indirizzata anche a questo Consesso, un gruppo di professori e ricercatori di questo
Ateneo afferenti al SSD AGR/01 ha sottoscritto la dichiarazione di non partecipare alla
procedura selettiva per l’attribuzione dell’incentivo ministeriale per l’anno 2011,
esprimendo “disaccordo rispetto ai criteri per la valutazione della produttività scientifica
riportati nel bando relativo alla Macroarea 2 Scienze biologiche Agrarie e veterinarie che,
206
S.A. 14/20.10.2014/p.15
per come è formulato, crea una evidente disparità di trattamento e una conseguente
distorsione dei risultati inerenti la valutazione di merito dei candidati.” A tale riguardo si
allega detta nota che esplicita quanto su riportato.
Si fa presente, inoltre, che l’ufficio ha approntato gli elenchi provvisori degli aventi
titolo a partecipare alle selezioni de quibus in considerazione della data di maturazione
virtuale negli anni 2012 e 2013 della progressione economica per classi e scatti , ai sensi
dell’art. 36 e 38 del DPR 382/1980, da parte di professori e ricercatori universitari,
tenendo conto che a tale data detto personale doveva essere in servizio presso questa
università.
Si ritiene a riguardo precisare che la pubblicazione degli elenchi e dei bandi avverrà
nell’apposito sito istituzionale www.incentivazione.uniba.it
All’uopo, per consentire agli interessati di verificare la correttezza dell’elenco degli
aventi titolo e di produrre eventuale reclamo, si propone di pubblicare sul citato sito un
elenco provvisorio degli aventi diritto, distinto per anno, dandone comunicazione per email istituzionale al personale in servizio presso questo ateneo e per posta ai soggetti
interessati che si siano nel frattempo trasferiti o siano cessati dal servizio, con l’invito a
produrre, entro e non oltre 10 giorni dalla pubblicazione, all’indirizzo di posta elettronica
[email protected] , eventuale reclamo al Rettore che decide nei successivi 10
giorni, dandone comunicazione agli interessati, trascorsi i quali viene pubblicato l’elenco
definitivo unitamente ai bandi.
In merito all’individuazione degli aventi titolo si ritiene opportuno evidenziare che
l’ufficio non ha preso in considerazione i soggetti che nel periodo in questione (aa. 2012 e
2013) si trovavano in :
− sospensione cautelare dal servizio ai sensi degli art. 91 e 92 del DPR n. 3/1957 , in
particolare sono stati esclusi coloro che si trovano a tutt’oggi in detta situazione
giuridica, con diritto solo a una indennità, pari al 50% del trattamento fondamentale
(c.d. assegno alimentare);
− aspettativa senza assegni non utile ai fini di carriera;
− decesso dopo la data in cui avrebbero maturato il diritto alla progressione economica,
tenuto conto che il procedimento di attribuzione del beneficio prevede la
presentazione di una domanda di partecipazione a una procedura selettiva.
−
−
Si ritiene opportuno evidenziare invece che sono stati ammessi al beneficio:
tutti i soggetti che, come previsto dalla norma, avrebbero maturato uno scatto/classe
di stipendio nell’anno 2012 e nell’anno 2013 in assenza del blocco stipendiale e quindi
anche coloro che non hanno maturato un triennio di servizio perché non ancora
confermati e coloro che hanno avuto titolo a partecipare alla procedura per
l’attribuzione dell’incentivo per l’anno 2011;
nella categoria dei ricercatori , un soggetto che, in ottemperanza alla sentenza del
Consiglio di Stato del 2014 che ha annullato tutti gli atti di nomina a professore
ordinario e quelli conseguenti, è stato reinquadrato nel ruolo di ricercatore confermato
dal quale proveniva.
Si ritiene altresì evidenziare che nell’elenco degli aventi titolo relativamente all’anno
2012 risulta una ricercatrice (Diceglie Angela) afferente al SSD ICAR/19 dell’area 8
Ingegneria civile e Architettura (non ricompresa nelle Macroaree indicate all’art. 27 dello
Statuto di questo ateneo) la quale, invitata, in analogia a quanto operato in occasione
delle elezioni per i rappresentanti di area scientifico-disciplinare in questo Senato, ha
207
S.A. 14/20.10.2014/p.15
espresso l’opzione per l’area 10 Scienze dell’antichità, filologico-letterarie e storicoartistiche compresa nella Macroarea 4 Scienze umanistiche.
Per quanto riguarda il contributo ministeriale assegnato ai fini di che trattasi per gli
anni 2012 e 2013, pari rispettivamente agli importi lordi di € 1.221.237,00 e €
1.468.529,00, si allegano i prospetti predisposti dall’ufficio che rappresentano la
consistenza numerica degli aventi titolo in ciascun anno e per ciascuna delle cinque
Macroaree, distinti per ruolo, sulla base degli elenchi provvisori allegati nonché la relativa
assegnazione economica a ciascuna Macroarea, secondo criteri di proporzionalità, tenuto
conto del numero dei docenti e ricercatori aventi titolo, con coefficiente di correzione pari
a 1,2 per il ruolo di ricercatore. Si evidenza a riguardo che nei citati prospetti è stato
determinato il 60% degli ammessi al beneficio calcolato per eccesso in caso il numero
degli aventi titolo risulti frazionario. Inoltre nel prospetto 2012 è stato inserito nella
Macroarea 4 la ricercatrice di Area 8.
In merito alle citate assegnazioni del contributo ministeriale si richiamano i commi 2
e 3 dell’art. 4 del D.M. n. 665 del 26 luglio 2013 che prevedono che per gli anni 2012 e
2013 “le risorse sono attribuite da ciascuna università, fino ad esaurimento, come
incentivo una tantum ai professori e ricercatori che si sono collocati in posizione utile in
graduatoria e comunque nel limite del sessanta per cento dei soggetti ammissibili……
per ciascun ruolo e fascia”
Per completezza di informazione si ritiene opportuno segnalare che, con riferimento
alla citata nota prot. 572/2014 con cui il Ministero, nell’assegnare le risorse in questione,
ha dichiarato che le somme inutilizzate nel 2014 ai suddetti fini saranno recuperate a
valere sul Fondo di Finanziamento ordinario, è in corso un sondaggio fra le università che
non hanno ancora terminato le procedure selettive di che trattasi al fine di concordare
quanto prima una richiesta al Ministero di proroga al 2015 dell’utilizzo delle somme
destinate all’incentivazione di cui all’art. 29 c. 19 della legge 240/2010.
Si segnala altresì che la procedura informatica predisposta dal sig. Mauro
Amendolagine per la presentazione da parte dei candidati dell’istanza di partecipazione
alla procedura selettiva, già utilizzata per la procedura riferita all’attribuzione dell’incentivo
per l’anno 2011, a seguito del monitoraggio effettuato è stata adeguata ad alcune
esigenze di facilitazione di incameramento dati rappresentate da candidati.””
Chiede ed ottiene la parola il prof. Stefanì, il quale, come preannunciato nella
riunione del 14.10.2014, formula una proposta emendativa in ordine all’attribuzione dei
punteggi per la valutazione della qualità dei prodotti scientifici, per la macroarea 5 scienze
giuridiche ed economiche, ulteriore rispetto a quella riportata nella relazione istruttoria,
come di seguito riportato:
“MACROAREA 5 scienze giuridiche ed economiche
Professori ordinari/associati
2) Qualità prodotti scientifici (massimo 24 punti):
La valutazione della qualità dei prodotti scientifici sarà effettuata su un numero
massimo di 3 prodotti indicati dal candidato nella domanda di partecipazione, secondo i
seguenti criteri:
208
S.A. 14/20.10.2014/p.15
a) fino ad un massimo di 20 punti per ogni monografia, ogni articolo/saggio
pubblicato su riviste scientifiche di fascia A (o su riviste indicizzate nel caso di
settori bibliometrici) ovvero per ogni articolo/saggio pubblicato con collocazione
editoriale di particolare pregio;
b) 4 punti per altri articoli/saggi pubblicati con modalità diverse da quelle indicate nel
punto 2.a.
…….
Ricercatori
4) qualità prodotti scientifici (massimo 30 punti)
La valutazione della qualità dei prodotti scientifici sarà effettuata su un numero
massimo di 3 prodotti indicati dal candidato nella domanda di partecipazione, secondo
i seguenti criteri:
a) fino ad un massimo di 25 punti per ogni monografia, ogni articolo/saggio
pubblicato su riviste scientifiche di fascia A (o su riviste indicizzate nel caso di
settori bibliometrici) ovvero per ogni articolo/saggio pubblicato con collocazione
editoriale di particolare pregio;
b) 5 punti per altro articolo/saggio pubblicati con modalità diverse da quelle indicate
nel punto 2.a
…….”
Il Rettore, quindi, nel far presente che il Consiglio di Amministrazione, nella riunione
del 17.10.2014, si è espresso favorevolmente in ordine alla questione in oggetto, per
quanto di competenza, invita il Senato Accademico a pronunciarsi in merito.
Il Senato Accademico, all’unanimità,
VISTO
lo Statuto di Ateneo;
VISTA
la legge 30 dicembre 2010, n. 240 ed, in particolare, l’articolo 29
comma 19;
VISTO
il Decreto Ministeriale 26 luglio 2013, n. 665 recante “Criteri e
modalità per la ripartizione delle risorse e per la selezione dei
professori e ricercatori destinatari dell’intervento secondo criteri di
merito accademico e scientifico – art. 29, comma 19, Legge 30
dicembre 2010, n. 240”;
VISTE
la note del 14 gennaio 2014, n. 572 e prot. n.1921 del 30 gennaio
2014, con cui il MIUR ha comunicato che questo Ateneo, per i
suindicati fini, è destinatario delle somme lorde, per l'anno 2012
pari ad € 1.221.237,00 e, per l’anno 2013, pari ad € 1.468.529,00;
VISTO
il Regolamento d’Ateneo per l’attribuzione a professori e
ricercatori dell’incentivo ministeriale in attuazione di quanto
209
S.A. 14/20.10.2014/p.15
previsto dall’articolo 29 comma 19 della Legge 240/2010, emanato
con Decreto Rettorale n. 477 del 14.02.2014;
VISTA
la propria delibera del 15.04.2014 in ordine ai criteri di valutazione
della produzione scientifica cui dovrà attenersi la commissione
giudicatrice, di cui all’art. 5 del Regolamento, per l’attribuzione
dell’incentivo ministeriale di che trattasi;
VISTA
la nota, datata 29.07.2014, assunta al Protocollo di questa
Università con il n. 54345 del 30.07.2014, a firma di alcuni
professori e ricercatori afferenti al SSD AGR/01;
VISTA
la richiesta di n. 1 ricercatore di Area 8 di afferire alla Macroarea
4 ai fini della partecipazione alla procedura per l’attribuzione del
beneficio di che trattasi;
VISTI
gli elenchi provvisori degli aventi titolo alla partecipazione alle
procedure selettive in questione, per gli anni 2012 e 2013;
CONSIDERATA
la proposta dell’ufficio di pubblicare sul sito istituzionale per
ciascuno degli anni 2012 e 2013 l’elenco provvisorio degli aventi
titolo, con possibilità di eventuale reclamo al Rettore ed in
momento successivo l’elenco definitivo degli stessi, unitamente al
bando di selezione;
VISTI
i prospetti elaborati dal competente Dipartimento Risorse Umane,
Organizzazione e Rapporti con il Servizio Sanitario Nazionale e
Regionale – Divisione personale docente, relativi alla ripartizione
fra le Macroaree del contributo ministeriale assegnato per l’anno
2012 e per l’anno 2013, in cui si è tenuto conto del coefficiente di
correzione 1,2 previsto dall’art. 2 del succitato Regolamento; è
stato determinato il 60% degli ammessi al beneficio calcolato per
eccesso a una unità in caso il numero degli aventi titolo risulti
frazionario,
tenendo
conto
altresì
dell’inserimento
nella
consistenza numerica della Macroarea 4 di n. 1 ricercatore avente
titolo afferente all’area 8;
TENUTO CONTO
di quanto segnalato dall’ufficio in merito alla opportunità di
concordare con altre Università, con procedure ancora in corso,
una richiesta di proroga al Ministero ai fini dell’utilizzo delle risorse
entro il 2015;
210
S.A. 14/20.10.2014/p.15
VISTA
la delibera del Consiglio di Amministrazione del 17.10.2014;
CONDIVISA
la proposta emendativa formulata dal prof. Stefanì in ordine
all’attribuzione dei punteggi per la valutazione della qualità dei
prodotti scientifici, per la macroarea 5 scienze giuridiche ed
economiche,
DELIBERA
per quanto di competenza,
−
che i criteri di valutazione della qualità della produzione scientifica dei professori
ordinari/associati e ricercatori, cui dovrà attenersi la commissione giudicatrice di cui
all’art. 5 del Regolamento d’Ateneo per l’attribuzione a professori e ricercatori
dell’incentivo ministeriale in attuazione di quanto previsto dall’articolo 29 comma 19
della Legge 240/2010, emanato con Decreto Rettorale n. 477 del 14.02.2014, per
quanto attiene alla Macroarea 5, sono rideterminati come segue:
“MACROAREA 5 scienze giuridiche ed economiche
Professori ordinari/associati
3) Qualità prodotti scientifici (massimo 24 punti):
La valutazione della qualità dei prodotti scientifici sarà effettuata su un numero
massimo di 3 prodotti indicati dal candidato nella domanda di partecipazione, secondo i
seguenti criteri:
c) fino ad un massimo di 20 punti per ogni monografia, ogni articolo/saggio
pubblicato su riviste scientifiche di fascia A (o su riviste indicizzate nel caso di
settori bibliometrici) ovvero per ogni articolo/saggio pubblicato con collocazione
editoriale di particolare pregio;
d) 4 punti per altri articoli/saggi pubblicati con modalità diverse da quelle indicate nel
punto 2.a.
…….
Ricercatori
4) qualità prodotti scientifici (massimo 30 punti)
La valutazione della qualità dei prodotti scientifici sarà effettuata su un numero
massimo di 3 prodotti indicati dal candidato nella domanda di partecipazione, secondo
i seguenti criteri:
c) fino ad un massimo di 25 punti per ogni monografia, ogni articolo/saggio
pubblicato su riviste scientifiche di fascia A (o su riviste indicizzate nel caso di
settori bibliometrici) ovvero per ogni articolo/saggio pubblicato con collocazione
editoriale di particolare pregio;
d) 5 punti per altro articolo/saggio pubblicati con modalità diverse da quelle indicate
nel punto 2.a
…….”
211
S.A. 14/20.10.2014/p.15
−
l’inserimento nella Macroarea 4 del ricercatore avente titolo afferente all’area 08, sia ai
fini della procedura valutativa che ai fini dell’assegnazione del contributo ministeriale;
−
di approvare gli elenchi provvisori degli aventi titolo, per gli anni 2012 e 2013, alla
partecipazione alla procedura selettiva come proposto dall’ufficio;
−
di approvare la pubblicazione sul sito istituzionale www.incentivazione.uniba.it degli
elenchi provvisori dandone comunicazione agli interessati, secondo le modalità
proposte dall’ufficio, i quali potranno presentare, entro e non oltre 10 giorni dalla
pubblicazione, eventuale reclamo al Rettore
che decide nei successivi 10 giorni,
dandone comunicazione agli interessati, trascorsi i quali vengono
pubblicati gli
elenchi definitivi unitamente ai bandi di selezione.
Il presente dispositivo è approvato seduta stante ed è, pertanto, immediatamente
esecutivo.
212
S.A. 14/20.10.2014/p.16
VII.
PERSONALE
PROCEDIMENTI RIGUARDANTI LO SCAMBIO CONTESTUALE DI DOCENTI AI SENSI
DELL’ART. 7, COMMA 3, DELLA LEGGE N. 240/2010: STATO DELL’ARTE
Il Rettore sottopone all’attenzione del Consesso la seguente relazione predisposta
dal Dipartimento Risorse Umane, Organizzazione e Rapporti con il SSNeR – Divisione
personale docente, fornendo ulteriori chiarimenti in merito alla questione in oggetto:
““In relazione all’applicazione della normativa di cui all’oggetto si comunicano i
nominativi dei docenti distinti per ruolo che hanno dichiarato la propria disponibilità al
trasferimento mediante scambio:
PROFESSORI ASSOCIATI:
VITTORE Donato
Settore scientifico disciplinare MED/33
– dal Dipartimento di Scienze mediche
base, neuroscienze ed organi di senso
questo Ateneo
- al Dipartimento di Medicina clinica
sperimentale dell’Università degli Studi
Foggia;
di
di
e
di
LOIACONO Anna
Settore scientifico disciplinare L-LIN/12
– dal Dipartimento di Scienze Mediche
del lavoro dell’Università degli Studi di
Foggia
– al Dipartimento di Scienze mediche di
base, neuroscienze ed organi di senso
questa Università;
Pervenuta documentazione relativa all’approvazione dello scambio da parte degli Organi
Collegiali di Foggia (delibera consigli Dip. Medicina clinica e sperimentale e Dip. Scienze
mediche e chirurgiche del 24.6.2014 - S.A 16.7.2014 – C.A 25.7.2014)
Documentazione trasmessa al Dipartimento di Scienze mediche di base, neuroscienze
ed organi di senso di questa Università con rettorale del 26.08.2014 prot. n. 58088 ai fini
della pronuncia del relativo Consiglio in merito alle istanze di scambio.
SECCIA Antonio
Settore scientifico disciplinare AGR/01
– dal Dipartimento di Scienze agroambientali e territoriali di questo Ateneo
- al Dipartimento di Scienze agrarie, degli
alimenti e dell’ambiente dell’Università degli
Studi di Foggia;
DE MEO Emilio
Settore scientifico disciplinare AGR/01
– dal Dipartimento di Scienze agrarie,
degli
alimenti
e
dell’ambiente
dell’Università di Foggia
- al
Dipartimento di Scienze agroambientali e territoriali questa Università;
Il Dipartimento di Scienze agro-ambientali e territoriali di questa Università ha espresso
parere favorevole in data 22.09.2014;
E’ stato richiesto il parere al Nucleo di valutazione.
TESTA Nunzio Francesco
Settore scientifico disciplinare MED/29
– dal Dipartimento Interdisciplinare
Medicina di questo Ateneo
FRATELLO Angelo
Settore scientifico-disciplinare FIS/07
di – dal Dipartimento di Medicina e clinica
sperimentale dell’Università degli Studi di
Foggia
213
S.A. 14/20.10.2014/p.16
- al Dipartimento di Medicina e clinica - al Dipartimento Interdisciplinare
sperimentale dell’Università degli Studi di Medicina questa Università.
Foggia;
di
Pervenuta copia documentazione relativa al parere degli organi collegiali di Foggia
(delibera consigli Dip. Medicina clinica e sperimentale e Dip. Scienze mediche e
chirurgiche del 24.6.2014 - S.A 16.7.2014 – C.A 25.7.2014).
Richiesta documentazione e informazioni da parte di questo Ateneo in merito alle istanze
degli interessati e alla notizia di cessazione dal servizio del prof. Fratello.
Inoltre, hanno dichiarato disponibilità al trasferimento presso questo Ateneo:
Docente
SSD
ALAGGIO Rosanna
Università di appartenenza
Molise
MONTESANO Marina
Messina
LORUSSO Sergio
IUS/16
Foggia
PULLI Raffaele
MED/22
Firenze
A riguardo si segnala che allo stato non risulta disponibilità di docenti di II fascia di
questo Ateneo al trasferimento presso le suindicate sedi universitarie.
Per quanto riguarda il prof. Lorusso, si potrà eventualmente prendere in
considerazione l’istanza solo a seguito del completamento dei procedimenti relativi
all’interscambio dei docenti di II fascia sopra descritti.
In corso comunicazione agli interessati.
PROFESSORI ORDINARI:
PAGLIARULO Arcangelo
CARRIERI Giuseppe
Settore scientifico disciplinare MED/24
Settore scientifico disciplinare MED/24
– dal Dipartimento dell’Emergenza e dei – dal Dipartimento di Scienze mediche
chirurgiche dell’Università degli Studi di
trapianti di organi questo Ateneo
Foggia
- al Dipartimento di Scienze mediche - al Dipartimento dell’Emergenza e dei
chirurgiche dell’Università degli Studi di trapianti di organi questo Ateneo;
Foggia;
Pervenuta documentazione relativa allo scambio approvato dagli organi collegiali di
Foggia (delibera consigli Dip. Medicina clinica e sperimentale e Dip. Scienze mediche e
chirurgiche del 24.6.2014 - S.A 16.7.2014 – C.A 25.7.2014), vincolando lo scambio
esclusivamente fra i docenti indicati.
Il Dipartimento dell’Emergenza e dei trapianti di organi in data 11.09.2014 ha espresso
parere non favorevole alla suddetta richiesta di scambio trasmettendo estratto dal
verbale.
L'ufficio ha richiesto ed è in attesa del verbale integrale relativo alla decisione.
Il Prof. PAGLIARULO ha presentato ricorso avverso deliberazione del succitato
Dipartimento.
Inoltre, hanno dichiarato disponibilità al trasferimento presso questo Ateneo:
214
S.A. 14/20.10.2014/p.16
Docente
SSD
PORTINCASA Aurelio
Università di appartenenza
Foggia
FIORE Pietro
Foggia (in servizio presso
nostro ateneo, in
convenzione art.6,c.11,
Legge 240/2010)
Si segnala che allo stato non risulta disponibilità di altri docenti di I fascia di questo
Ateneo al trasferimento presso la suindicata università di Foggia.
RICERCATORI UNIVERSITARI
BUCCI Gaetano
Settore scientifico disciplinare IUS/09
- Dipartimento Scienze Economiche e Metodi
Matematici di questo Ateneo
- al Dipartimento di Scienze Giuridiche
dell’Università del SALENTO;
CAPUTO Fabio
Settore scientifico disciplinare SECS-P/07
- Dipartimento di Scienze dell'Economia
dell’Università degli Studi del SALENTO
- al Dipartimento di Scienze Economiche e
Metodi Matematici di questo Ateneo
MOREA Rossana
Settore scientifico disciplinare IUS/01
- Dipartimento di Scienze Giuridiche
dell’Università degli Studi del SALENTO
- al Dipartimento Scienze Economiche e
Metodi Matematici di questo Ateneo;
Delibera Consiglio del Dipartimento di Scienze Economiche e Metodi Matematici del
17.09.2014 che esprime “parere favorevole al trasferimento per mobilità interuniversitaria
– attraverso scambio contestuale ai sensi dell’art. 7 comma 3 ultimo periodo legge
30/12/2010 n. 240 e s.m.i. dei proff.ri Gaetano Bucci (in uscita) e Fabio Caputo (in
entrata)”
Inviata documentazione al Nucleo di Valutazione.
LEOPIZZI Marcella
allo
stato
non
risulta
pervenuta
Settore scientifico disciplinare L-LIN/03
disponibilità al trasferimento, nell’ambito
- Dipartimento di 'Lettere Lingue Arti' dello stesso SSD, presso il nostro Ateneo
Italianistica e Culture Comparate di questo da parte di ricercatore dell’Università del
Ateneo
Salento
- al Dipartimento di Studi Umanistici
dell’Università degli Studi del Salento;
L’istanza verrà eventualmente presa in considerazione al completamento del
procedimento di intercambio dei ricercatori Bucci/ Caputo-Morea.
GRUMO Rosalina
Settore scientifico disciplinare M-GGR/02
- Dipartimento di Scienze Economiche e
215
S.A. 14/20.10.2014/p.16
Metodi Matematici di questo Ateneo
- al Dipartimento di Scienze dell'Economia
dell’Università degli Studi del Salento;
E’ stata richiesta conferma disponibilità con nuova istanza ai sensi del regolamento di
Ateneo,.
L'interessata ha dichiarato la rinuncia alla richiesta di scambio (nota trasmessa
via e-mail del 15.10.2014)
RIPA Valentina
Settore scientifico disciplinare L-Lin/07
- Dipartimento di 'Lettere Lingue Arti'
Italianistica e Culture Comparate di questo
Ateneo
- all’Università di SALERNO;
GAROFOLI Francesca Jole
Settore scientifico disciplinare IUS/16 - Dipartimento di Scienze Giuridiche
(Scuola di Giurisprudenza) Università di
SALERNO
- a questo Ateneo;
Dopo integrazione dati relative alle istanze pervenute, ai sensi del regolamento d’ateneo,
trasmessa al Direttore del Dipartimento di Lettere Lingue Arti Italianistica e Culture, con
nota prot. n. 68591 del 07/10/2014, richiesta delibera del Consiglio in merito alla
valutazione delle istanze di scambio.
BARONE Michele
allo stato non risulta pervenuta istanza di
Settore scientifico disciplinare Med/12
ricercatore dell’università di Foggia
- Dipartimento Dell’Emergenza e dei disponibile all’interscambio.
Trapianti di Organi (DETO) di questo Ateneo
- all’Università degli Studi Foggia;
Il Ricercatore in questione presta servizio in convenzione, ai sensi dell’art. 6, c.11, Legge
240/2010, presso l’università di Foggia per l’a.a. 2013/2014. E’ in corso il procedimento di
rinnovo della convenzione.
Inoltre, hanno dichiarato la disponibilità al trasferimento presso questo Ateneo:
Docente
SSD
Università di appartenenza
RICCI
Pasquale
MED/18
Dip. di Medicina e di Scienze
della Salute Università del
MOLISE
MASTROPIETRO
Barbara
IUS/01
Dip.
Scienze
Giuridiche
Scienze giuridiche Università
di ROMA "La Sapienza"
Per i suddetti ricercatori è in corso la comunicazione che non risultano allo stato
pervenute istanze di disponibilità al trasferimento presso le stesse sedi da parte di
ricercatori di questa università.””
216
S.A. 14/20.10.2014/p.16
Intervengono sull’argomento la prof.ssa Serio, la quale, nel soffermarsi sulla
soprarichiamata ipotesi di interscambio relativa ai proff. Vittore Donato (in uscita) e
Loiacono Anna (in entrata), che coinvolge SSD differenti (MED/33 e L-LIN/12), chiede se
sussistano vincoli temporali entro i quali il Dipartimento che “perde” il docente del SSD
MED/33 si impegna a non avanzare richiesta di nuovi posti in organico sullo stesso SSD;
il Rettore fornisce ulteriori chiarimenti sull’ipotesi de qua, singolare nella circostanza che
la relativa delibera dell’Università di Foggia propone una formula di scambio contestuale a
“tre”; il prof. Toma delucida in ordine alla delibera del Consiglio del Dipartimento di
Scienze economiche e metodi matematici del 17.09.2014, favorevole al trasferimento per
mobilità interuniversitaria, ai sensi dell’art. 7, comma 3, ultimo periodo della Legge n.
240/2010 dei proff. Bucci Gaetano (in uscita) e Fabio Caputo (in entrata); il prof. Stefanì
rappresenta l’esigenza di conoscere compiutamente le motivazioni alla base delle
delibere dipartimentali, ai fini delle determinazioni di competenza degli Organi di governo.
Il Rettore, nel precisare che quanto rappresentato nella relazione istruttoria attiene
allo stato dell’arte dei procedimenti in epigrafe, mentre, una volta completato l’iter
procedurale, vi saranno tutti gli elementi valutativi idonei alle deliberazioni degli Organi,
propone di invitare il competente Dipartimento Amministrativo Risorse Umane,
Organizzazione e Rapporti con il S.S.N. e R. a trasmettere a tutti i Dipartimenti di didattica
e ricerca l’elenco dei nominativi dei docenti, distinti per ruolo, che hanno dichiarato la
propria disponibilità al trasferimento mediante scambio, come da relazione istruttoria,
unitamente alle istanze pervenute corredate della relativa documentazione, per le
eventuali manifestazioni di interesse.
Il Senato Accademico, unanime, preso atto preso atto di quanto rappresentato nella
relazione istruttoria, approva la proposta del Rettore.
217
S.A. 14/20.10.2014/p.17
VII.
PERSONALE
PROBLEMATICHE INERENTI I CRITERI DI UTILIZZO DI FINANZIAMENTI ESTERNI
PER
COPERTURA
SPESE
PERSONALE
DOCENTE
NELL’AMBITO
DELLE
CONVENZIONI CON IL COMUNE DI BRINDISI E LA REGIONE PUGLIA DI CUI ALLA
DELIBERA DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE DEL 24.09.2014
Il Rettore, preliminarmente, informa di essersi fatto portavoce nella riunione del
Consiglio di Amministrazione del 17.10.2014, delle perplessità sollevate nel corso della
riunione di questo Consesso del 14.10.2014 in ordine alla delibera consiliare di cui in
oggetto, chiedendo, in particolare, di valutare l’opportunità di sospenderla, a fronte, tra
l’altro, della richiesta formulata da parte di un consigliere di trascrizione integrale del
dibattito e soprattutto dell’oggetto della votazione, per quanto gli altri componenti abbiano
ritenuto fedele il deliberato de quo.
Egli, quindi, fornisce ulteriori chiarimenti sul deliberato consiliare di che trattasi, di
seguito riportato:
“…“
1) di notificare l’elenco dei professori associati in ruolo in questa Università risultati idonei
in procedure comparative per professore ordinario bandite da altre Università con
espressa indicazione dei relativi settori scientifico-disciplinari ai Dipartimenti di
Didattica e di Ricerca, affinché essi, valutati, in coerenza con la programmazione
triennale 2013/2015, il fabbisogno attuale e le priorità nella sua soddisfazione in
ragione dei propri obiettivi strategici di sviluppo delle attività scientifiche e formative,
comunichino entro 15 giorni dalla formale ricezione:
a) se la copertura con un professore ordinario di uno o più settori scientificodisciplinari ivi compresi costituisca attualmente propria priorità; fissando, in caso di
indicazione plurima, l’ordine delle priorità;
b) se intendono richiedere che la copertura di tali esigenze prioritarie avvenga per
chiamata di idonei di cui al citato elenco, ai sensi dell’art. 29, co. 4, della Legge
30.12.2010, n. 240;
2) di rendere noto ai Dipartimenti di Didattica e di Ricerca che l’eventuale assegnazione
con copertura sui finanziamenti esterni, di cui alle convenzioni in oggetto, avverrà in
conto attribuzione risorse per assunzione di personale, con l’imputazione di un valore
parametro che, per esigenze di omogeneità e futuro computo, è stabilito in:
a) in 0,30 P.O. (punti organico) nel caso di finanziamento in base alla convenzione
con la Regione Puglia, giacché essa non stabilisce settori scientifico-disciplinari di
interesse e dunque rimette l’individuazione di essi all’apprezzamento dell’Ateneo,
b) in un valore compreso tra 0,10 e 0,15 P.O. (punti organico), che sarà definito
nella prossima riunione di questo Consesso, nel caso di finanziamento in base alla
convenzione con il Comune di Brindisi, che, invece, fissa ruoli e settori scientificodisciplinari di interesse, destinando a essi le relative risorse;
3) che l’assegnazione ai Dipartimenti richiedenti debba avvenire nei limiti di capienza
finanziaria dei fondi messi a disposizione dalle due convenzioni e comunque nei limiti
218
S.A. 14/20.10.2014/p.17
del numero di “ricercatori di tipo b” di cui sia disposta l’acquisizione in base alle risorse
disponibili nel triennio di programmazione 2013/2015 e che l’ordine di soddisfazione
delle richieste sia determinato in base a criteri oggettivi, in coerenza con quanto
disposto per l’utilizzo del piano straordinario degli associati.””
richiamandone i principi ispiratori ed, in particolare, come esplicitato nel relativo
preambolo, “considerata l’esigenza di valorizzare i principi di autonomia ed effettiva
responsabilità dei Dipartimenti di Didattica e di Ricerca nella definizione dei propri
fabbisogni di risorse umane e segnatamente, data l’insufficienza dei mezzi per soddisfarli
appieno, nella identificazione delle priorità che attualmente si impongono in ragione degli
obiettivi strategici di sviluppo delle attività scientifiche e formative da essi stessi fissati;
ritenendo opportuno promuovere la capacità di attrarre interesse e dunque risorse
esterne, che emerge dalla richiesta all’Ateneo da parte di soggetti finanziatori di acquisire
o ulteriormente qualificare risorse umane in specifici settori scientifico-disciplinari accolta
in sede convenzionale nella forma della specifica destinazione delle relative risorse; ma
che ciò debba essere comunque fatto nel rispetto dell’obiettivo del rafforzamento dei
principi di autonomia ed effettiva responsabilità dei Dipartimenti di Didattica e di Ricerca
nella definizione dei propri fabbisogni; considerata l’esigenza di garantire inoltre la
necessaria turnazione nella soddisfazione delle richieste dei Dipartimenti e che essa
avvenga in base a criteri oggettivi”.
Intervengono sull’argomento i proff. Di Rienzo e Svelto per chiedere chiarimenti,
rispettivamente, circa il termine di decorrenza dei 15 giorni di cui al punto 1) della delibera
de qua, tenuto conto che il verbale della riunione consiliare del 24.09.2014 non è stato
ancora approvato, nonché circa la possibilità di modifiche ai pesi citati al punto 2) per
effetto della legge di stabilità 2015, che il Rettore puntualmente fornisce, precisando che il
dispositivo di delibera è immediatamente esecutivo, fermo restando i correttivi ai punti 2) e
3) che si dovessero rendere necessari per effetto dello ius superveniens - con precipuo
riferimento all’ipotesi di eliminazione del cd. vincolo del ricercatore a tempo determinato di
tipo b) contenuta nella bozza di legge di stabilità -, oltre che segnalando l’urgenza di
utilizzare le risorse rinvenienti dalla Convenzione con la Regione Puglia, anche in vista
della scadenza del mandato degli attuali Organi di governo regionale.
La prof.ssa Svelto rappresenta l’opportunità di una maggiore sinergia tra i due
Organi collegiali di Governo nelle scelte programmatorie di che trattasi, tenuto conto che il
Senato Accademico è stato, in questa circostanza, estromesso dalla possibilità di fornire
un contributo, ad esempio nella formulazione di una proposta sui criteri di utilizzo dei
finanziamenti esterni destinati al reclutamento, ricordando la finalità sottesa al principio
219
S.A. 14/20.10.2014/p.17
del “conto programmazione” come formulato dal Senato Accademico nella riunione del
30.04/06.05.2014, di chiusura delle situazioni pregresse.
Il Rettore garantisce l’assenza di qualsivoglia incrinatura nei rapporti tra i due
Organi, di cui si è voluto fare “cerniera” attraverso l’inserimento dell’argomento de quo tra
i punti in esame nell’odierna riunione, sottolineando, altresì, l’importanza di perseguire
una linea programmatoria coerente, segnatamente avviata da questo Consesso
attraverso l’introduzione del principio del “conto attribuzione risorse” e fornendo, infine,
ulteriori chiarimenti circa la differente parametrazione dei pesi deliberata dal Consiglio di
Amministrazione nelle lett. a) e b) del punto 2).
La prof.ssa Da Molin ritiene che anche se non proprio una incrinatura, sia quanto
meno “spento” il dialogo tra i due Organi, convenendo, in ogni caso, sull’opportunità di
procedere speditamente in ordine alla questione in oggetto, pena il rischio di perdere le
risorse dedicate.
Il prof. Di Rienzo svolge ulteriori considerazioni in ordine alla delibera consiliare in
oggetto, sulla quale aveva nutrito inizialmente talune perplessità, con particolare
riferimento al perché del peso di 0,30 P.O. - che non trova corrispondenza alla scelta
operata con riferimento ai professori associati, imputati in conto programmazione ai
Dipartimento per il loro intero valore in termini di P.O. – nonché al perché si sia scelto di
differenziare i pesi a seconda delle convenzioni, posta la “neutralità”, sotto questo profilo,
del principio del “conto programmazione”, soffermandosi, infine, sul particolare
meccanismo redistributivo di risorse ai Dipartimenti che sarà innescato dalla predetta
delibera, considerata l’insufficienza delle risorse esterne ai fini del reclutamento di tutti gli
idonei al ruolo di I fascia interessati dal processo e, pertanto, la necessità di attingere
dalla dotazione ordinaria di P.O., nonché tenuto conto che non tutti i Dipartimenti potranno
accedere a tali finanziamenti.
La prof.ssa Serio, nel ricordare la penalizzazione subita dal proprio Dipartimento in
sede di approvazione del piano reclutamento associati, proprio con riferimento
all’applicazione del principio del “conto programmazione”, auspica maggiore chiarezza
operativa, soffermandosi, in particolare, sull’espressione utilizzata al punto 3) della
delibera consiliare ossia che “…l’ordine di soddisfazione delle richieste sia determinato in
base a criteri oggettivi, in coerenza con quanto disposto per l’utilizzo del piano
straordinario associati, anche rispetto all’utilizzo dei finanziamenti esterni nell’ipotesi in cui
si concretizzasse la caduta del vincolo di ricercatore di tipo b).
220
S.A. 14/20.10.2014/p.17
Il Rettore ribadisce che la delibera consiliare in oggetto fa riferimento al quadro
normativo vigente, ferma restando, quindi, la possibilità di correttivi per effetto dello ius
superveniens, mentre fa presente che il Consiglio di Amministrazione, nella riunione del
17.10.2014, ha avviato l’approfondimento, per il tramite della Commissione per
l’adeguamento normativo, di talune specifiche problematiche connesse ad alcune ulteriori
proposte di finanziamento esterno per la copertura di posti di professori di ruolo pervenute
a questa Università.
Escono, alle ore 19,50, i senatori Stella e Campobasso.
La prof.ssa Colucci esprime un forte disagio in merito alla problematica in esame,
che vede coinvolti colleghi tutti meritevoli, sottolineando la difficoltà da parte dei
Dipartimenti a dover individuare un ordine di priorità.
Il Rettore, convenendo sulla piena meritevolezza di tutti i colleghi coinvolti, ribadisce
che il punto nodale della problematica rinviene dall’esiguità delle risorse a disposizione,
tale da imporre una scelta, auspicando che possano concretizzarsi le annunciate
modifiche normative.
Il prof. Stefanì sottolinea che il numero di docenti reclutabili secondo la procedura di
che trattasi dipende dall’entità delle risorse disponibili e non da fattori perequativi tra
Dipartimenti, convenendo sul fatto che il Consiglio di Amministrazione, nella delibera in
esame, abbia applicato il medesimo principio del “conto programmazione”, già adottato da
questo Consesso; il prof. Mavelli sottolinea che gli idonei alla prima fascia non reclutati
attraverso le convenzioni di che trattasi, godrebbero comunque della priorità
assunzionale, giuste delibere del Senato Accademico e del Consiglio di Amministrazione
del 05 e 08.02.2013.
Il prof. Angelini chiede se i ricercatori di tipo b) verranno assegnati ai Dipartimenti
cui viene imputato il peso in contro attribuzione risorse, ricevendo risposta dal Rettore che
la questione è prematura e verrà approfondita a tempo debito.
Il prof. Dell’Atti, nel chiedere ed ottenere ulteriori chiarimenti sull’intervallo 0,10-0,15
P.O. di cui al punto 2) lett. b) della delibera consiliare de qua, propone di fissare in 0,10
P.O. il valore parametro da imputarsi con riferimento al finanziamento di cui alla
Convenzione con il Comune di Brindisi, proposta che il Rettore si impegna a riportare al
Consiglio di Amministrazione, unitamente alle considerazioni e proposte espresse nel
corso del dibattito in ordine alla problematica in oggetto, nonché al documento, pervenuto
in data odierna, già posto a disposizione dei presenti, con il quale alcuni degli “idonei al
ruolo di professori di I fascia di questa Università”, vincitori di procedure di valutazione
221
S.A. 14/20.10.2014/p.17
bandite da altri Atenei e chiamati dalle rispettive ex Facoltà, chiedono la revisione della
deliberazione consiliare, argomentandone le motivazioni.
Il Rettore, quindi, riprende in esame il verbale della Commissione paritetica SA/CdA
per il monitoraggio dei meccanismi applicativi dei criteri di programmazione del
reclutamento del personale docente e verifica degli aspetti connessi, relativo alla riunione
del 16.10.2014, già oggetto di analisi con riferimento al punto 14 della seduta odierna,
nella parte recante la linea guida per i Dipartimenti relativamente alle procedure per la
chiamata degli idonei al ruolo di professore di I fascia, ai sensi della delibera consiliare in
oggetto, che recita “Per quanto attiene il quesito inerente le procedure da adottarsi
rispetto a quanto previsto dal Consiglio di amministrazione del 24.09.2014 in merito
all’assunzione su finanziamento esterno degli idonei al ruolo di professore di I fascia
dell’Università degli Studi di Bari Aldo Moro, la Commissione ritiene che anche in questo
caso trattandosi di richiesta di nuovi posti, per la delibera relativa all’individuazione dei
settori e delle priorità è necessaria la presenza dei professori (I e II fascia) e ricercatori;
invece per la chiamata si deliberi a composizione ristretta ai soli professori ordinari e con
voto palese”.
Si svolge a riguardo un breve dibattito, nel corso del quale vengono manifestate
perplessità a proposito dell’aspetto per cui la chiamata venga deliberata con voto palese.
Il Rettore, pertanto, propone di far propria la suddetta linea guida per i Dipartimenti,
invitando il competente Ufficio del Dipartimento Risorse Umane, Organizzazione e
Rapporti con il SSN e R ad approfondire l’aspetto concernente la modalità di espressione
del voto (segreto o palese) da adottarsi nelle predette deliberazioni di chiamata,
riferendone al Senato Accademico.
Egli, quindi, invita il Senato Accademico a deliberare in merito.
Il Senato Accademico, all’unanimità,
VISTA
la delibera del Consiglio di Amministrazione del 24.09.2014;
VISTO
il documento, pervenuto in data odierna, con il quale alcuni degli
“idonei al ruolo di professori di I fascia di questa Università”,
vincitori di procedure di valutazione bandite da altri Atenei e
chiamati dalle rispettive ex Facoltà, chiedono la revisione della
succitata deliberazione, argomentandone le motivazioni;
VISTE
la propria delibera del 05.02.2013 e quella del Consiglio di
Amministrazione del 08.02.2013, di riaffermazione dell’”’impegno
prioritario di questa Università, non appena avrà la disponibilità di
222
S.A. 14/20.10.2014/p.17
P.O., a completare le procedure relative alle assunzioni …, dei
vincitori di procedure di valutazione comparativa per posti di
professore di I … fascia bandite da questo Ateneo, di idonei in
procedure di valutazione comparativa bandite da altri Atenei per i
quali siano state deliberate le proposte di chiamata da parte delle
rispettive Facoltà, …”, nonché di assunzione del principio di
imputazione
ai
Dipartimenti
del
pregresso
“in
conto
programmazione”;
VISTE
le proprie delibere del 22.07.2013, 30.04/06.05, 19.05.2014 e
19/22.09.2014 di attuazione del suddetto principio;
UDITE
le precisazioni fornite dal Rettore, in particolare circa l’esecutività
della deliberazione consiliare in oggetto, fermo restando i correttivi
ai punti 2) e 3) che si dovessero rendere necessari per effetto
dello ius superveniens - con precipuo riferimento all’ipotesi di
eliminazione del cd. vincolo del ricercatore a tempo determinato di
tipo b) contenuta nella bozza di legge di stabilità -, oltre che
l’urgenza di utilizzare le risorse rinvenienti dalla Convenzione con
la Regione Puglia, anche in vista della scadenza del mandato
degli attuali Organi di governo regionale;
SENTITE
le plurime considerazioni espresse nel corso dell’ampio dibattito,
di carattere sia generale che procedurale, oltre che la proposta
formulata dal prof. Dell’Atti di fissare in 0,10 P.O. il valore
parametro da imputarsi con riferimento al finanziamento di cui alla
Convenzione con il Comune di Brindisi;
CONDIVISO
quanto ritenuto dalla Commissione paritetica SA/CdA per il
monitoraggio
dei
meccanismi
applicativi
dei
criteri
di
programmazione del reclutamento del personale docente e
verifica degli aspetti connessi - di cui al verbale relativo alla
riunione del 16.10.2014, già oggetto di esame con riferimento al
punto 14 della seduta odierna - relativamente ai quorum costitutivi
e deliberativi dei Consigli di Dipartimento per le deliberazioni
concernenti l’assunzione su finanziamento esterno degli idonei al
ruolo di professore di I fascia ai sensi della delibera consiliare in
oggetto, salvo l’approfondimento da parte del competente Ufficio
223
S.A. 14/20.10.2014/p.17
del Dipartimento Risorse Umane e Organizzazione dell’aspetto
connesso alla modalità di espressione del voto (segreto o palese)
da adottarsi nelle deliberazioni di chiamata, riferendone al Senato
Accademico,
DELIBERA
−
di fare propria la seguente linea guida per i Dipartimenti relativamente alle procedure
per la chiamata degli idonei al ruolo di professore di I fascia, ai sensi della delibera
consiliare in oggetto, come proposta dalla Commissione paritetica SA/CdA per il
monitoraggio
dei
meccanismi
applicativi
dei
criteri
di
programmazione
del
reclutamento del personale docente e verifica degli aspetti connessi, di cui al verbale
del 16.10.2014:
o Quorum costitutivi e deliberativi dei Consigli di Dipartimento per le
deliberazioni di competenza: trattandosi anche in questo caso di “richiesta
di nuovi posti in organico” la delibera relativa all’individuazione dei settori e
delle priorità deve essere adottata a maggioranza dei professori di prima e
seconda fascia e dei ricercatori, mentre la chiamata va deliberata a
composizione ristretta ai soli professori di prima fascia;
−
di invitare il competente Ufficio del Dipartimento Risorse Umane, Organizzazione e
Rapporti con il SSN e R ad approfondire l’aspetto concernente la modalità di
espressione del voto (segreto o palese) da adottarsi nelle predette deliberazioni di
chiamata, riferendone al Senato Accademico;
−
di invitare il Rettore a riportare al Consiglio di Amministrazione le considerazioni e
proposte espresse nel corso del dibattito in ordine alla problematica in oggetto,
auspicando, in generale, una maggiore sinergia tra i due Organi collegiali di Governo
nelle scelte programmatorie.
Il presente dispositivo è approvato seduta stante ed è, pertanto, immediatamente
esecutivo.
224
S.A. 14/20.10.2014/p.18
VII.
PERSONALE
PROF.SSA PATRIZIA CALEFATO – PROFESSORE DI RUOLO DI II FASCIA: MOBILITÀ
INTERNA
SU
DIVERSO
SETTORE
CONCORSUALE
CON
CONTESTUALE
PASSAGGIO AL ALTRO SSD
Il Rettore apre il dibattito sulla seguente relazione predisposta dal Dipartimento
Risorse Umane, Organizzazione e Rapporti con il SSN e R – Divisione Personale
Docente – Area Docenti – Settore Professori di I e II fascia:
““L’ufficio riferisce che la Prof.ssa Patrizia CALEFATO, Professore di ruolo di II
fascia nel settore concorsuale 10/G1 Glottologia e Linguistica (settore scientificodisciplinare L-LIN/01 Glottologia e Linguistica) presso il Dipartimento di Lettere Lingue Arti
Italianistica e Culture comparate di questa Università, con istanza del 24.06.2014 prot. n.
44920 ha chiesto la mobilità interna sul settore concorsuale 14/C2 Sociologia dei processi
culturali e comunicativi ed il contestuale passaggio al settore scientifico-disciplinare
SPS/08 – Sociologia dei Processi Culturali e Comunicativi.
Il Consiglio del Dipartimento di Lettere Lingue Arti Italianistica e Culture comparate seduta del 17.07.2014 – (Estratto Verbale assunto al protocollo di questo Ateneo in data
25.09.2013) ha espresso parere favorevole alla suddetta richiesta.
A tal proposito l’ufficio rappresenta che il Regolamento di mobilità interna anche
temporanea di professori e di ricercatori universitari adottato da questa Università con
D.R. n. 1462 del giorno 11.04.2013 stabilisce (art. 6) “……i provvedimenti di mobilità
hanno efficacia, di norma, a far data dall’inizio dell’anno accademico successivo alla data
del decreto di emanazione”.(art. 5)“…previa acquisizione del parere del CUN reso ai sensi
del D.M. n. 336/2011 entro 45 giorni dalla data della richiesta, motivando l’eventuale
difformità.””
Dopo i chiarimenti forniti dalla prof.ssa Jacquet circa le approfondite valutazioni in
ordine all’istanza de qua, svolte dal Consiglio del Dipartimento di Lettere Lingue Arti
Italianistica e Culture comparate (LELIA) ai fini dell’espressione del parere di competenza,
il Rettore invita il Senato Accademico a pronunciarsi in merito.
Il Senato Accademico, all’unanimità,
VISTO
il D.M. 04.10.2000 e s.m.i., concernente la rideterminazione e
l’aggiornamento dei settori scientifico-disciplinari;
VISTA
la legge 30.12.2010, n. 240;
VISTO
il D.M. 29.07.2011 n. 336, e s.m.i.;
VISTO
il Regolamento di mobilità interna anche temporanea di professori
e di ricercatori universitari, emanato con D.R. n. 1462 in data
11.04.2013;
225
S.A. 14/20.10.2014/p.18
VISTO
il parere favorevole, reso nella riunione del 17.07.2014, dal
Consiglio del Dipartimento di Lettere Lingue Arti Italianistica e
Culture comparate, in ordine all’istanza, prodotta il 24.06.2014,
con la quale la prof.ssa Patrizia CALEFATO, professore di ruolo di
II fascia per il settore concorsuale 10/G1 Glottologia e Linguistica
(settore scientifico-disciplinare L-LIN/01 Glottologia e Linguistica),
ha chiesto la mobilità interna sul settore concorsuale 14/C2
Sociologia dei processi culturali e comunicativi ed il contestuale
passaggio al settore scientifico-disciplinare SPS/08 Sociologia dei
Processi Culturali e Comunicativi;
UDITI
i chiarimenti forniti dalla prof.ssa Jacquet,
DELIBERA
di approvare la mobilità interna della prof.ssa Patrizia CALEFATO, professore di ruolo di II
fascia nel settore concorsuale 10/G1 Glottologia e Linguistica (settore scientificodisciplinare L-LIN/01 Glottologia e Linguistica) presso il Dipartimento di Lettere Lingue Arti
Italianistica e Culture comparate di questa Università sul settore concorsuale 14/C2
Sociologia dei Processi Culturali e Comunicativi ed il contestuale passaggio al settore
scientifico-disciplinare SPS/08 Sociologia dei Processi Culturali e Comunicativi, a far data
dall’inizio dell’anno accademico successivo alla data del decreto di emanazione,
subordinatamente al parere espresso dal CUN.
Il presente dispositivo è approvato seduta stante ed è, pertanto, immediatamente
esecutivo.
226
S.A. 14/20.10.2014/documento
DOCUMENTO RAPPRESENTANTI RICERCATORI IN SENATO ACCADEMICO
Chiede ed ottiene la parola il prof. Caivano, il quale sottopone all’attenzione del
Consesso, per ottenerne la condivisione, il seguente documento, in data 20.10.2014, a
firma dei rappresentati dei ricercatori in Senato Accademico, già posto a disposizione dei
senatori, da consegnare al Ministro Giannini in occasione della visita presso questo
Ateneo prevista per il giorno 21.10.2014:
“”Onorevole Ministro Giannini,
nell'occasione della Sua presenza presso il nostro Ateneo, alcune ricercatrici e alcuni
ricercatori dell'Università di Bari vorrebbero sottoporre alla Sua attenzione delle questioni
che ritengono vitali non soltanto per il proprio futuro lavorativo, ma anche per il futuro
dell’intero sistema universitario pubblico.
Come premessa, vorremmo ricordarLe lo stato di estrema sofferenza e prostrazione della
nostra categoria, che sebbene negli ultimi decenni abbia reso possibile l'erogazione del
servizio universitario pubblico nel suo complesso, è stata messa ad esaurimento dalla
Legge 240/10. Ad aggravare ulteriormente la situazione si ricorda altresì che tale legge
suggeriva finanziamenti per un piano straordinario di arruolamento professori associati
della durata di 6 anni e che, a tutt’oggi, esso è stato finanziato solo per i primi tre: 20112013.
L’entità di tali finanziamenti ed il modello redistributivo dei PO fra gli Atenei italiani pone in
grande incertezza il futuro dei Ricercatori a Tempo Indeterminato (RTI), sia coloro che
hanno già conseguito l’abilitazione nazionale sia, ed ancor più, coloro che dovessero
abilitarsi successivamente.
La redistribuzione fra gli Atenei dei PO del piano straordinario è stata fatta in virtù di
indicatori finanziari dipendenti più dal contesto economico che dalle effettive capacità
amministrative delle differenti sedi universitarie. Si pensi ad esempio ai vantaggi
conseguiti grazie all’aumento della tasse universitarie -oltre le norme di legge- effettuato
da alcuni Atenei; tale innalzamento ha infatti artificialmente modificato l’indicatore spese di
personale (dlgs 49/12) premiando di fatto su scala nazionale l’adozione di una prassi
illecita che andava, al contrario, perseguita. Oppure si pensi alle disparità del contesto
socio-economico in cui gli Atenei meridionali operano e che di fatto amplificano le difficoltà
nel reperire risorse finanziarie esterne utili a sostenere l’arruolamento di personale
docente.
Tutto ciò comporta che a parità di abilitazione conseguita, la possibilità di carriera dei
singoli non dipenda più dal merito individuale, ma dal contesto in cui il ricercatore si trova
ad operare. Per questo, gli attuali abilitati hanno oggi chiara coscienza che solo una parte
- si spera la maggior parte possibile - potrà in breve termine vedere esaudite le proprie più
che legittime aspettative di carriera. Gli altri vedono il proprio futuro ancora più
problematico, dal momento che neanche l’aver conseguito l'abilitazione li garantisce circa
227
S.A. 14/20.10.2014/documento
le proprie prospettive di carriera. Per gli abilitati futuri nessuna prospettiva è al momento
ipotizzabile.
La richiesta che in questo scenario drammatico vogliamo sottoporLe è la seguente:
l’impegno al rifinanziamento del piano straordinario per i professori di seconda fascia di
cui alla legge 240/10. Questo rifinanziamento non sembra oggi all'ordine del giorno
dell'esecutivo, eppure permetterebbe da una parte di continuare ad assorbire gli attuali
abilitati ASN, dando anche una prospettiva ai futuri abilitati, dall'altra concorrerebbe a
garantire l’offerta didattica degli Atenei dando riconoscimento agli RTI del proprio gratuito
e volontario impegno didattico.
Il problema fondamentale del reclutamento universitario italiano, Lei ce lo insegna, è stato
da sempre costituito dall'impossibilità di dare scadenze certe ed oggettive sul
rinnovamento del corpo docente e ricercatore. Occorrerebbero misure strutturali di
finanziamento che consentano la programmazione delle carriere individuali e dell’offerta
didattica dei dipartimenti mentre, ad oggi, si assiste al taglio continuo delle risorse.
Le chiediamo un'azione decisa e rapida che vada nella direzione di quanto esposto, non
tanto e non solo per il superamento di una terribile fase di angoscia e di incertezza verso il
futuro, quanto per la stabilizzazione dell'offerta didattica che, ancora oggi, è sostenuta
nella sua maggior parte dai RTI. Perché questi colleghi dovrebbero continuare ad
investire le proprie energie in un sistema universitario che, lungi dal premiarli per questa
volontaria azione di sostegno, quantitativa e qualitativa, tende a delegittimarli
anteponendo a loro chiunque si affacci alla ribalta dell'attenzione dei meccanismi di
reclutamento? Il sistema universitario italiano sembra essere un sistema privo di memoria
e prospettiva oltre che riconoscenza per le intere vite dedicate a sostenerne la didattica e
la ricerca. Già, perché anche nella ricerca e nella produzione scientifica dei dipartimenti il
contributo dei ricercatori è determinante.
Gentile Ministro, speriamo di assistere con Lei ad una rottura col passato e ad
un’inversione di tendenza rispetto all’azione ministeriale avviata con la legge 240/10””.
Il Senato Accademico, unanime, delibera di fare proprio il surriportato documento,
da consegnare al Ministro Giannini in occasione della visita presso questo Ateneo
prevista per il giorno 21.10.2014.
Il presente dispositivo è approvato seduta stante ed è, pertanto, immediatamente
esecutivo.
228
S.A. 14/20.10.2014
VARIE ED EVENTUALI
Il Rettore propone di prendere in esame tra le varie ed eventuali i seguenti
argomenti che rivestono carattere di urgenza.
Il Senato Accademico, all’unanimità, approva.
229
S.A. 14/20.10.2014/variamariscuola
CORSO DI LAUREA IN INFERMIERISTICA A.A. 2014/2015 - AMMISSIONE IN
SOVRANNUMERO PER LE ESIGENZE DELL’AMMINISTRAZIONE DIFESA – MARINA
MILITARE MARISCUOLA – TARANTO
Il Rettore apre il dibattito sulla seguente relazione predisposta dal Dipartimento
Risorse Umane, Organizzazione e Rapporti con il SSN e R – Area per il Rapporti con il
SSN e R:
““L’Ufficio riferisce che la Marina Militare – Scuola Sottufficiali Mariscuola di Taranto
ha chiesto, con nota prot.n.682 del 22.01.2014, la collaborazione di questo Ateneo per la
formazione e l’acquisizione del relativo titolo accademico di n.10 Allievi Marescialli da
assegnare alla categoria/specialità Servizio Sanitario/Infermieri.
Il competente Consiglio della Scuola di Medicina ha esaminato la succitata
proposta, inizialmente nel corso della seduta del 18.12.2013 e, a seguito degli
approfondimenti discussi durante la riunione del Tavolo Tecnico Università di
Bari/Mariscuola Taranto tenutasi in data 02.05.2014 su specifiche problematiche
evidenziate dai due Enti, nella successiva seduta del 04.06.2014. In tale occasione lo
stesso Consiglio ha constatato:
1) l'avvenuta chiusura, in data 15.05.2014, delle procedure MIUR/ANVUR
propedeutiche all'accreditamento per l' A.A. 2014/2015 dei Corsi e delle relative sedi,
compreso il Corso di Laurea in lnfermieristica sede di Taranto, SS. Annunziata, con n.70
posti;
2) la mancanza di normative che prevedano la riserva di posti per personale del
Ministero della Difesa nei Corsi di Laurea nelle Professioni Sanitarie, nonché
l'espletamento dei test di ammissione da parte del Ministero della Difesa, in deroga alle
previste procedure nazionali, in analogia con quanto avviene per i CC.dd.LL. in Medicina
e Chirurgia e Medicina Veterinaria, ex D.M. del 05.02.2014 n.85, art. 8; D.l. Ministero della
Difesa del 27.12.2013 n. 275/1D;
3) la conclusione delle procedure di selezione previste dall'Ordinamento della Difesa
in epoca successiva alla data di espletamento delle prove di ammissione nazionale dei
Corsi di Laurea nelle Professioni Sanitarie;
4) che la sede Marina Militare non è stata inserita nella procedura Accesso
programmato del CINECA entro la data di scadenza (28.02.2014);
5) che l'Amministrazione di Mariscuola, negli incontri del 2 e 30 maggio 2014, in
ragione di quanto sopra esposto, ha proposto, per l' A.A. 2014/2015, di attivare il
contingente riservato di n. 10 posti prioritariamente in soprannumero ovvero, in mancanza
di autorizzazione del competente Ministero, quale quota parte ricompresa nei 70 posti
previsti all'interno del Corso di lnfermieristica della sede SS. Annunziata, Taranto;
dall'A.A. 2015/2016 il contingente riservato per la marina Militare, con un numero da
stabilirsi di anno in anno, possa essere quota parte di un secondo Corso di laurea in
lnfermieristica da attivarsi presso Mariscuola con un numero massimo di immatricolati pari
a 30. Il Corso, previa intesa con la ASL interessata e la Regione Puglia dovrà essere
accreditato formalmente mediante procedure MIUR CINECA ANVUR SUA CdS ad
accesso programmato;
6) in base all'art. 2 dell'Accordo tra il Ministero della Difesa e la Regione Puglia per
la cooperazione in tema di sanità pubblica, sottoscritto in data 16.04.2014, l'iniziativa
230
S.A. 14/20.10.2014/variamariscuola
didattica in questione dovrà essere ricompresa tra i temi oggetto della Convenzione
stessa.
Sulla base di quanto sopra illustrato, il Consiglio della Scuola di Medicina ha
deliberato di aderire alla richiesta di Mariscuola, richiedendo parere al competente
Ministero in ordine:
1) alla possibilità di configurare il C.d.L. in lnfermieristica, in ragione di specifiche
esigenze del Ministero della Difesa, quale Corso di Laurea distinto dagli altri omologhi
Corsi attivati presso sedi sanitarie accreditate regionali con specifico Protocollo d'Intesa,
previa riapertura temporanea delle procedure MIUR CINECA da completarsi per il relativo
accreditamento, ovvero di riservare posti, all'interno dei Corsi già accreditati e attivati
presso il Servizio Sanitario Regionale, agli allievi Marescialli;
2) nell'ipotesi in cui fosse preferibile la riserva di posti a personale
dell'Amministrazione Militare nell'ambito del numero globale degli immatricolati del Corso
di lnfermieristica attivato presso la ASL Taranto, di richiedere al Ministero di autorizzare,
per I'A.A. 2014/2015, l'incremento di 10 posti, portando il numero globale da 70 (definito
dalle procedure MIUR CINECA ANVUR C.d.S. completate il 15.05.2014) ad 80 e, di
conseguenza, le immatricolazioni di Ateneo da n. 480 a n.490;
3) alle modalità e data di svolgimento degli esami di ammissione per il contingente
riservato.
In particolare, il succitato Consiglio della Scuola di Medicina ha chiesto di valutare la
opportunità di valutare l'emanazione, in analogia con quanto riportato all'art. 8 (Accademie
Militari) del D.M. 05 febbraio 2014 n. 85, di apposito Decreto Ministeriale che consenta ai
candidati Allievi Marescialli la riserva dei posti prevista negli Atenei di riferimento, secondo
intese con il Ministero della Difesa (nello specifico Università di Bari e Marina Militare,
Scuola Sottufficiali).
La stessa Scuola ha peraltro precisato che, onde soddisfare le condizioni per
l'accesso ai Corsi di Laurea delle Professioni Sanitarie previste dalla normativa che le
disciplina, come da accordi con il Comando Scuole 6° Ufficio Formazione Sanitaria, ai
candidati Allievi che avranno superato tutte le prove previste dal Decreto lnterdirigenziale
del Ministero della Difesa del 06 febbraio 2014 n. 27 /l D, ed interessati ad essere
assegnati alla categoria/specialità Servizio Sanitario/infermieri (SS/1) all'atto della scelta
del Corso di formazione e specializzazione previsto dall'art. 32 del predetto Decreto, ai fini
della selezione saranno somministrati quesiti a risposta multipla, predisposti
dall'Università di Bari sulla base dei programmi e con le stesse modalità previste dal D.M.
05 febbraio 2014.
I succitati quesiti sono quindi stati rivolti al Ministero dell’Istruzione, dell’Università e
della Ricerca con nota rettorale prot.n.48014 del 7.7.2014.
L’Ufficio riferisce che al contempo sulla questione, in attesa del riscontro alla
succitata richiesta formulata dall’Amministrazione Universitaria al competente Ministero, è
intercorsa specifica corrispondenza tra il Comandante delle Scuole della Marina Militare
Ammiraglio di Squadra Gerald Talarico e lo stesso MIUR. In particolare:
1. in esito a specifica richiesta formulata dalle Università degli Studi di Tor Vergata e La
Sapienza di Roma in ordine all’immatricolazione degli Allievi Marescialli ai corsi di
Laurea delle professioni sanitarie A.A. 2014/2015, il Dipartimento per la formazione
superiore e la ricerca del MIUR ha rappresentato quanto segue:
231
S.A. 14/20.10.2014/variamariscuola
“Lo Stato Maggiore della Difesa ha comunicato a questo Ministero le esigenze
organiche delle Forze Armate e dei Carabinieri per le immatricolazioni degli Allievi
Marescialli ai corsi di laurea delle professioni sanitarie, per l’A.A. 2014/2015, così
individuate
Atenei
Posti immatricolazioni per Allievi
Marescialli
Università degli Studi di Tor Vergata – n. 11 Scienze Infermieristiche
Roma
n. 2 Tecnici di Laboratorio
Università degli Studi di Bari
n. 4 Scienze Infermieristiche
Università La Sapienza – Roma
n. 6 Scienze Infermieristiche
(sede distaccata di Viterbo)
n. 2 Tecnici di Laboratorio
Università degli Studi di Firenze
n. 6 Tecnici in Radiologia Medica
A tal fine si comunica che il decreto annuale di programmazione dei posti disponibili
per le immatricolazioni ai corsi di laurea delle professioni sanitarie, D.M. 1 luglio 2014,
n.528, non ricomprende le suddette posizioni, per le quali, ad esclusivo uso delle forze
armate, si rimanda a quanto previsto nelle rispettive Convenzioni”;
2. in esito a specifica richiesta di assenso per la formalizzazione di una convenzione tra
Università di Bari e Mariscuola Taranto, finalizzata all’ammissione di n. 10 allievi
Marescialli Infermieri per l’A.A. 2014/2015, alla luce di pressanti esigenze di organico
del personale infermieristico della Marina Militare, la Direzione Generale per lo
studente, lo sviluppo e l’internazionalizzazione della formazione superiore presso il
MIUR ha fornito riscontro con nota e-mail del 7.10.2014, precisando quanto segue:
“Le istanze della Marina Militare sono state veicolate dal Generale Franco Marsiglia
che richiedeva 4 posti per scienze infermieristiche a Bari (ndr: vedi anche nota MIUR
prot.n.22186. del 14.8.2014) In seguito alla richiesta dell’Ammiraglio Talarico di ulteriori 10
posti attraverso l’Università di Bari, si comunica che non si può estendere la nota del
Capo dipartimento, che accoglieva le richieste del Generale Marsiglia, senza sentire il
Ministero della Salute e l’osservatorio delle professioni sanitarie, con cui era stata
condivisa la decisione del sovrannumero per l’A.A. 2014-15, seppur nei limiti della
richiesta ufficiale dello Stato Maggiore della Difesa.
Per quanto riguarda l’apertura di un corso specifico in una sede decentrata, Taranto,
la rilevazione dell’offerta formativa per l’A.A. 2015-16 non è ancora stata attivata. L’ateneo
di Bari riceverà la comunicazione dell’avvio e se riterrà opportuno richiederà l’attivazione
di un nuovo corso di Infermieristica presso la sede di Taranto.
L’accreditamento dei corsi per l’A.A. 2014-15 si è già concluso con il DM 381 del 13
giugno 2014.”””
Egli, quindi, nel chiedere, sin d’ora, al Consesso l’autorizzazione alla sottoscrizione
di un’apposita convenzione, sia per la disciplina dei rapporti tra questa Università,
Mariscuola e ASL di Taranto, sia per la definizione delle attività didattico-formative dei
succitati n. 4 Allievi Marescialli ammessi in sovrannumero al Corso di Laurea in
Infermieristica per l’A.A. 2014/2015, sui cui contenuti verrà altresì richiesto l’assenso del
competente MIUR, oltre che la delega alla nomina di un apposito gruppo di lavoro,
232
S.A. 14/20.10.2014/variamariscuola
composto da rappresentanti degli Enti interessati ed a cui parteciperà il Dipartimento
Risorse Umane, Organizzazione e Rapporti con il Servizio Sanitario Nazionale e
Regionale, con il compito di definire – con la massima urgenza - i contenuti didattici,
giuridici ed economici della stipulanda convenzione, invita il Senato Accademico a
pronunciarsi in merito.
Il Senato Accademico, all’unanimità,
VISTA
la propria delibera del 10.06.2014, in relazione all’accesso ai corsi
di laurea a numero programmato – A.A. 2014/2015;
VISTO
il D.M. 02 luglio 2014, n. 528, concernente Definizione posti
disponibili per le immatricolazioni ai corsi di laurea delle
professioni sanitarie – A.A. 2014/2015;
VISTA
la richiesta formulata dalla Marina Militare – Scuola Sottufficiali
Mariscuola di Taranto, con nota prot. n. 682 del 22.01.2014, ai fini
della collaborazione di questo Ateneo per la formazione e
l’acquisizione del relativo titolo accademico di n.10 Allievi
Marescialli
da
assegnare
alla
categoria/specialità
Servizio
Sanitario/Infermieri;
VISTE
le proposte formulate dal Consiglio della Scuola di Medicina nel
corso delle sedute del 18.12.2013 e del 04.06.2014;
TENUTO CONTO
dell'Accordo stipulato in data 16.04.2014 tra il Ministero della
Difesa e la Regione Puglia per la cooperazione in tema di sanità
pubblica, con particolare riferimento allo sviluppo di nuovi progetti
clinico-sanitari, formativi e di ricerca scientifica;
VISTA
la richiesta di parere formulata al competente MIUR con rettorale
prot. n. 48014 del 07.07.2014, per la quale si attende a tutt’oggi
specifico riscontro alle questioni poste dal Consiglio della Scuola
di Medicina nella succitata seduta del 04.06.2014;
VISTA
la nota prot. n. 22186 del 14.08.2014 in cui il MIUR, rispondendo a
specifica richiesta formulata dalle Università Tor Vergata e La
Sapienza di Roma in ordine all’immatricolazione degli Allievi
Marescialli ai corsi di Laurea delle professioni sanitarie per l’A.A.
2014/2015, precisa che, alla luce delle esigenze organiche
rappresentate dallo Stato Maggiore della Difesa, sono stati
individuati presso l’Università degli Studi di Bari n. 4 posti di
233
S.A. 14/20.10.2014/variamariscuola
Scienze Infermieristiche disponibili per l’immatricolazione di Allievi
Marescialli;
TENUTO CONTO
della corrispondenza intercorsa sulla questione tra il Comandante
delle Scuole della Marina Militare e lo stesso MIUR;
PRESO ATTO
di quanto precisato all’Amministrazione della Difesa dal MIUR con
nota mail del 07.10.2014, in ordine alla possibilità di ampliare sino
a n. 10 posti il contingente previsto ad esclusivo uso delle Forze
Armate,
previo
parere
del
Ministero
della
Salute
e
dell’Osservatorio delle Professioni Sanitarie;
TENUTO CONTO
di quanto rappresentato nella relazione istruttoria del competente
Dipartimento Risorse Umane, Organizzazione e Rapporti con il
Servizio Sanitario Nazionale e Regionale,
DELIBERA
−
di autorizzare l’immatricolazione al Corso di Laurea in Infermieristica per l’A.A.
2014/2015 di n. 4 (quattro) Allievi Marescialli della Scuola Sottufficiali della Marina
Militare - Mariscuola Taranto, in sovrannumero rispetto alla programmazione dei posti
disponibili per i corsi di laurea delle professioni sanitarie determinata con D.M. 02
luglio 2014, n. 528, per specifiche esigenze rappresentate dallo Stato Maggiore della
Difesa al MIUR e condivise dal Ministero della Salute e dell’Osservatorio delle
Professioni Sanitarie. Il succitato contingente in sovrannumero per l’A.A. 2014/2015,
riservato ad uso esclusivo delle forze armate, potrà essere elevato a n.10 (dieci) posti,
secondo esigenze rappresentate dal Comando delle Scuole della Marina Militare al
MIUR, all’esito delle eventuali conformi disposizioni che dovessero pervenire prima
dell’avvio delle attività didattico formative del Corso di Laurea di Infermieristica, da
parte delle succitate competenti autorità (secondo appunto quanto chiarito dallo
stesso MIUR con nota mail del 07.10.2014);
−
di rinviare ad un’apposita convenzione sia la disciplina dei rapporti tra questa
Università, Mariscuola e ASL di Taranto, sia la definizione delle attività didatticoformative dei succitati n. 4 Allievi Marescialli ammessi in sovrannumero al Corso di
Laurea in Infermieristica per l’A.A. 2014/2015, sui cui contenuti verrà altresì richiesto
l’assenso del competente MIUR, autorizzando, sin d’ora, il Rettore alla relativa
sottoscrizione;
−
di delegare il Rettore alla nomina di un apposito gruppo di lavoro, composto da
rappresentanti degli Enti interessati ed a cui parteciperà il Dipartimento Risorse
234
S.A. 14/20.10.2014/variamariscuola
Umane, Organizzazione e Rapporti con il Servizio Sanitario Nazionale e Regionale,
con il compito di definire – con la massima urgenza - i contenuti didattici, giuridici ed
economici della stipulanda convenzione;
−
di invitare il Tavolo Tecnico Università di Bari/Mariscuola Taranto a voler procedere
alla formulazione di una specifica proposta per l’eventuale attivazione per l’A.A.
2015/2016 di un nuovo Corso di Laurea di Infermieristica a Taranto, che preveda un
contingente riservato per la Marina Militare, previa intesa con la ASL interessata e la
Regione Puglia, in base anche a quanto concordato tra l’Ente Regione e il Ministero
della Difesa con l’Accordo per la cooperazione in tema di sanità pubblica sottoscritto in
data 16.04.2014.
Il presente dispositivo è approvato seduta stante ed è, pertanto, immediatamente
esecutivo.
235
S.A. 14/20.10.2014/variaTFA
TIROCINI FORMATIVI ATTIVI (TFA) – A.A. 2014/2015: ADEMPIMENTI
Il Rettore invita il prof. Di Rienzo, proprio Delegato alla Didattica, a voler relazionare
in ordine all’argomento in oggetto.
Il prof. Di Rienzo, dopo aver ricordato la delibera di questo Consesso del
22.07.2014, in ordine all’istituzione, ai sensi del DM n. 249/2010, del II ciclo dei Tirocini
Formativi Attivi (TFA), per l’A.A. 2014/2015, informa circa la nota MIUR prot. n. 11020 del
01.10.2014, concernente: Decreto Direttoriale n. 698 del 1° ottobre 2014. Istruzioni
operative prove di selezione del TFA II ciclo, che dettaglia, ai sensi dell’art. 7 del DM 16
maggio 2014, n. 312, le procedure di iscrizione alle prove scritte e orali e le procedure di
iscrizione ai corsi di TFA, evidenziando, in particolare, la previsione per la quale le
procedure di selezione dovranno essere concluse entro e non oltre il 30.11.2014.
Egli si sofferma, quindi, sull’incontro, tenutosi in data 23.09.2014, con i docenti e
Direttori dei Dipartimenti referenti dei TFA II ciclo – A.A. 2014/2015 e sulla riunione
tecnica del 16 ottobre u.s. con il Dirigente del Dipartimento Risorse Umane,
Organizzazione e Rapporti con il S.S.N. e R. (DRUO), di concerto con i competenti uffici
del Dipartimento Ricerca Didattica e Relazioni esterne (DARDRE) e del Dipartimento per
gli studenti e la formazione post-laurea, da cui è scaturito che, considerati i tempi ristretti e
l’esigenza di rispettare formalità e procedure collegate ai relativi adempimenti concorsuali,
imposti dal MIUR ai fini del successivo scorrimento delle graduatorie fra le diverse sedi
universitarie ed allo scopo, inoltre, di evitare, per quanto possibile, eventuali problemi di
impossibilità di partecipazione contemporanea a più prove concorsuali ai candidati ove si
verificasse lo svolgimento concomitante delle stesse, si rende opportuno che siano
predeterminate, a livello di amministrazione centrale, le date di espletamento delle prove
scritte ed orali (intendendo, in caso di classi numerose, la data dell’orale quale data di
inizio) dei concorsi di ammissione ai succitati corsi, secondo la calendarizzazione a cura
della competente Area Reclutamento del DRUO.
Egli informa, altresì, circa la proposta emersa nel corso del predetto incontro del
23.09.2014 con i docenti e Direttori dei Dipartimenti referenti dei TFA II ciclo – A.A.
2014/2015 di costituire quali Consigli provvisori dei nuovi TFA 2014-2015 i Consigli degli
ultimi percorsi formativi abilitanti PAS 2013-2014 in quanto di più recente costituzione,
limitatamente alla componente docente strutturata del nostro Ateneo. Nel caso in cui, per
talune classi, non siano stati attivati i PAS, si potrà, qualora a suo tempo istituiti, ricorrere
236
S.A. 14/20.10.2014/variaTFA
ai Consigli TFA 2011-2012 o, come ultima possibilità, procedere, a cura dei rispettivi
Consigli di Dipartimento e/o Direttori, tenendo conto dei docenti di riferimento TFA indicati
in procedura Cineca-MIUR, alla individuazione dei docenti che provvisoriamente vengano
chiamati a formare il Consiglio, in ogni caso dovendosi limitare tale individuazione a
docenti strutturati del nostro Ateneo.
Egli, infine, in risposta ad una richiesta emersa nel corso del medesimo incontro,
intesa a prevedere delle sottocommissioni in presenza di almeno 80/100 aspiranti,
richiama la disciplina della normativa generale sui concorsi (D.P.R. n. 487/1994 come
modificato dal D.P.R. n. 693/1996, in particolare l’art. 9, comma 3), in ordine alla
previsione di sottocommissioni solo nei casi in cui vi sia una numerosità superiore a mille
candidati.
Al termine dell’illustrazione del prof. Di Rienzo, il Rettore invita il Senato
Accademico a pronunciarsi in merito.
Il Senato Accademico, all’unanimità,
VISTA
la propria delibera del 22.07.2014, in ordine all’istituzione, ai sensi
del DM n. 249/2010, del II ciclo dei Tirocini Formativi Attivi (TFA),
per l’A.A. 2014/2015;
VISTO
la nota MIUR prot. n. 11020 del 01.10.2014, concernente: Decreto
Direttoriale n. 698 del 1° ottobre 2014. Istruzioni operative prove di
selezione del TFA II ciclo, in particolare circa la conclusione delle
procedure di selezione entro e non oltre il 30.11.2014;
UDITA
l’illustrazione del Delegato del Rettore alla Didattica, prof. M. Di
Rienzo in ordine all’incontro, tenutosi in data 23.09.2014, con i
docenti e Direttori dei Dipartimenti referenti dei TFA II ciclo – A.A.
2014/2015 ed alla riunione tecnica del 16 ottobre u.s. con il
Dirigente del Dipartimento Risorse Umane, Organizzazione e
Rapporti con il S.S.N. e R. (DRUO), di concerto con i competenti
uffici del Dipartimento Ricerca Didattica e Relazioni esterne
(DARDRE) e del Dipartimento per gli studenti e la formazione
post-laurea;
TENUTO CONTO
dei tempi ristretti e dell’esigenza di rispettare formalità e procedure
collegate ai relativi adempimenti concorsuali, imposti dal MIUR ai
fini del successivo scorrimento delle graduatorie fra le diverse sedi
universitarie ed allo scopo, inoltre, di evitare, per quanto possibile,
eventuali
problemi
di
impossibilità
di
partecipazione
contemporanea a più prove concorsuali ai candidati ove si
verificasse lo svolgimento concomitante delle stesse;
RAVVISATA
pertanto, l’opportunità che siano predeterminate, a livello di
amministrazione centrale, le date di espletamento delle prove
scritte ed orali (intendendo, in caso di classi numerose, la data
237
S.A. 14/20.10.2014/variaTFA
dell’orale quale data di inizio) dei concorsi di ammissione ai TFA II
ciclo a.a. 2014-2015, secondo la calendarizzazione a cura della
competente Area Reclutamento del DRUO;
CONDIVISA
TENUTO CONTO
la proposta emersa nel corso del predetto incontro del 23.09.2014
di costituire quali Consigli provvisori dei nuovi TFA 2014-2015 i
Consigli degli ultimi percorsi formativi abilitanti PAS 2013-2014 in
quanto di più recente costituzione, limitatamente alla componente
docente strutturata del nostro Ateneo. Nel caso in cui, per talune
classi, non siano stati attivati i PAS, si potrà, qualora a suo tempo
istituiti, ricorrere ai Consigli TFA 2011-2012 o, come ultima
possibilità, procedere, a cura dei rispettivi Consigli di Dipartimento
e/o Direttori, tenendo conto dei docenti di riferimento TFA indicati
in procedura Cineca-MIUR, alla individuazione dei docenti che
provvisoriamente vengano chiamati a formare il Consiglio; in ogni
caso dovendosi limitare tale individuazione a docenti strutturati del
nostro Ateneo;
di quanto previsto dalla normativa generale sui concorsi (D.P.R. n.
487/1994 come modificato dal D.P.R. n. 693/1996, in particolare
l’art. 9, comma 3), in ordine alla previsione di sottocommissioni
solo nei casi in cui vi sia una numerosità superiore a mille
candidati,
DELIBERA
•
che siano predeterminate, a livello di amministrazione centrale, le date di
espletamento delle prove scritte ed orali (intendendo, in caso di classi numerose, la
data dell’orale quale data di inizio) dei concorsi di ammissione ai TFA - II ciclo - A.A.
2014-2015, secondo la calendarizzazione a cura della competente Area Reclutamento
del DRUO;
•
di accogliere, facendola propria, la proposta di costituire quali Consigli provvisori dei
nuovi TFA 2014-2015 i Consigli degli ultimi percorsi formativi abilitanti PAS 2013-2014
in quanto di più recente costituzione, limitatamente alla componente docente
strutturata del nostro Ateneo. Nel caso in cui, per talune classi, non siano stati attivati i
PAS, si potrà, qualora a suo tempo istituiti, ricorrere ai Consigli TFA 2011-2012 o,
come ultima possibilità, procedere, a cura dei rispettivi Consigli di Dipartimento e/o
Direttori, tenendo conto dei docenti di riferimento TFA indicati in procedura CinecaMIUR, alla individuazione dei docenti che provvisoriamente vengano chiamati a
formare il Consiglio; in ogni caso dovendosi limitare tale individuazione a docenti
strutturati del nostro Ateneo.
Il presente dispositivo è approvato seduta stante ed è, pertanto, immediatamente
esecutivo.
238
S.A. 14/20.10.2014/saluto
SALUTO STUDENTI E RAPPRESENTANTE DOTTORANDI DI RICERCA
In chiusura di seduta, il Rettore rivolge ai rappresentanti degli studenti nel Senato
Accademico, sigg. Vito Ardito, Pietro Paolo Delmedico, Emanuele Nuzzaci, Luigi
Secondo, Pietro Cavallera ed alla rappresentante dei dottorandi di ricerca, dott.ssa
Nicoletta Strippoli, un caloroso saluto ed un sentito ringraziamento per l’impegno profuso,
la serenità di giudizio e la capacità di misurarsi su questioni complesse, con l’augurio che
il senso di appartenenza all’Istituzione, sempre dimostrato nel corso del mandato, non
trovi mai esaurimento.
Il sig. Delmedico, nel ringraziare, a nome di tutti, il Rettore ed il Senato Accademico,
dà lettura del seguente documento:
““Ritrovarsi insieme è un inizio, restare insieme è un progresso, ma riuscire a
lavorare insieme è un successo” è su questo pensiero di Hanry Ford che ho basato il
lavoro che in questi due anni, nonostante alti e bassi, ho portato avanti insieme a chi è
stato seduto al mio fianco.
Un lavoro dedicato a tutti i miei colleghi studenti, quelli che credono in questa
Università e quelli che sono un po’ scettici.
Ai miei amici, che per me si sono spesi, per consentirmi di sedere qui, dandomi
modo di rappresentarli all'interno dell'Organo più importante della nostra Università, a cui
mi sento profondamente legato e che sono onorato di rappresentare.
Questa Università la vivo da sei anni, con una passione che anno dopo anno è
cresciuta.
Battaglia dopo battaglia, dal primo anno, quando iniziai il mio percorso di studi
parallelamente all'attività di rappresentanza studentesca, spinto dall'idea che fare
rappresentanza significhi mettersi al servizio per aiutare, per difendere o anche
semplicemente per sostenere chi, diversamente da me, sceglie di non essere parte attiva
di questa Università.
Quel qualcuno sono i miei colleghi studenti, la linfa, l'unico motivo per cui
un'Università esiste. Particolare di cui troppo spesso ci si dimentica.
Gli studenti a cui, con un piano di rientro basato sulle loro tasche, si chiede
l'aumento delle tasse (che dovrebbe garantire un aumento dei servizi agli studenti) mentre
si sceglie di assumere unità di personale.
Gli studenti che da ben tre anni si vedono tagliare i fondi per le attività autogestite e
con questi anche la possibilità di mettersi in gioco e dare un apporto personale alla
comunità studentesca.
Gli studenti che pongono una domanda e ricevono una risposta disinteressata,
quasi scocciata, dal proprio interlocutore che, al contrario, dovrebbe essere disponibile a
fugare anche il dubbio più capillare.
Gli studenti che pagano a caro prezzo l'assenza di controllo su docenti che
diventano un muro invalicabile nonché un tappo alla propria carriera per motivi che ancora
ci riesce difficile comprendere.
Per questi studenti, noi rappresentanti scegliamo di impegnarci attivamente.
Per questo io, ho scelto di essere un rappresentante.
239
S.A. 14/20.10.2014/saluto
Un percorso iniziato quasi 12 anni fa, si conclude oggi. Un percorso lungo il quale
ho conosciuto persone sempre pronte ad aiutarmi a chiarire le mie idee e a colmare le
mie lacune.
Tra queste, sento di ringraziare in particolare i proff. Paolo Stefanì, Geppino
Crescenzo, Ernesto Toma e Francesco Fracassi per essere stati sin dal primo giorno
disponibili al confronto.
Non mi resta che concludere il percorso che mi porterà alla laurea nel migliore dei
modi, per poter mettere a disposizione le competenze e le conoscenze che in UniBa ho
acquisito!
Grazie e buona continuazione dei lavori!
Pietro Paolo Delmedico””
Il Senato Accademico si unisce al saluto ai senatori uscenti con un plauso.
240
S.A. 14/20.10.2014/fine
Il Rettore, esaurita la trattazione degli argomenti posti all’ordine del giorno, dichiara
sciolta la seduta alle ore 20,40.
IL SEGRETARIO
(avv. Gaetano PRUDENTE)
IL PRESIDENTE
(prof. Antonio Felice URICCHIO)
241