La Voce n.13 del 04 Aprile 2014

www.umbriaradio.it
1,10 euro
N. 13
Periodico settimanale - Poste
Italiane S.p.A.
Spedizione in Abbonamento
Postale D.L. 353/2003 (conv. in L.
27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 1,
DCB Fil. di Perugia Uff. A/P GIOR-
Venerdì
4 Aprile 2014
NALE LOCALE ROC
l’editoriale
il fatto
Da Gorizia parlano
le Voci di periferia
di Elio Bromuri
“T
utti a Gorizia!” era l’invito rivolto ai
direttori e giornalisti dei settimanali
cattolici per il convegno nazionale dal 3
al 5 aprile. Noi de La Voce siamo stati
nell’impossibilità a partecipare. Ma vogliamo
tuttavia notare il senso dell’iniziativa. Intanto
segnaliamo che siamo in tanti, i settimanali diffusi
in quasi tutte le diocesi italiane, e rappresentiamo
“la voce delle periferie”. Contrariamente a quanto
avviene per gran pare dell’informazione
governata dai centri di potere economico e
politico, i settimanali cattolici sono espressione
della base della Chiesa, esprimono il sentire del
territorio e ne rilanciano la voce. Non per caso
molti si chiamano “La voce” di questo o di quel
territorio (a Gorizia festeggiano i 50 anni de La
voce isontina) e ne rappresentano gli umori e le
istanze.
Siamo periferia, ma non allo sbando, perché
abbiamo un centro di riferimento nella comunità
cristiana e una comune ispirazione religiosa:
settimanali cattolici di informazione e non
riduttivamente settimanali di informazione
cattolica. L’essere periferia comporta comunque
sempre un riferimento a un centro, altrimenti le
periferie stesse diventerebbero autoreferenziali e
non potrebbero più avere criteri di confronto. Un
altro problema che i settimanali cattolici - e tutti
gli altri giornali - devono affrontare in questo
periodo di trasformazione dei mezzi della
comunicazione è il passaggio dal cartaceo al
digitale. Passaggio per il quale cerchiamo insieme
di trovare nuovi modelli di comunicazione. La
comunicazione d’altra parte è fondamentale
compito di un popolo come quello cristiano che
vuole annunciare buone notizie, raccogliere la
voce di chi non ha voce, rappresentare le
ricchezze e le povertà di territori in cui questi
giornali sono radicati anche da lunghissimo
tempo. Noi ad esempio abbiamo compiuto 60 anni
di vita, che andiamo celebrando con iniziative che
ci auguriamo suscitino interesse e partecipazione
da parte dei lettori e amici.
La Laurea honoris causa a Sadayuki Sakakibara apre le porte al dialogo tra Giappone e Ateneo di Perugia
Ma altra motivazione per andare a Gorizia
sarebbe stata quella di ascoltare le relazioni e i
commenti sul tema scelto, di straordinaria
attualità: “Europa e confini” a 100 anni dallo
scoppio della Prima guerra mondiale. La relazione
di apertura, tanto per fare un esempio è fatta dal
vescovo ausiliare di Sarajevo, che tratta della
Bosnia Erzegovina cuore dei Balcani, cartina di
tornasole dell’Europa. Si evoca la Prima guerra
mondiale per ciò che ha rappresentato, di eroico e
tragico insieme, in una città come Gorizia che si
trova al centro di uno scenario che evoca sangue e
lacrime, con milioni di morti; quella guerra che
Benedetto XV non esitò a definire “inutile strage”.
Tutto ciò invita a ripensare all’Europa con occhi e
spirito nuovi, fosse anche solo per onorare quei
morti che vi hanno lasciato la vita o gli altri che,
tornati dai vari fronti e dalla prigionia, ne
rimasero definitivamente segnati; come mio
padre, giovanissima recluta scampato per grazia
all’orribile macello.
DIOCESI PERUGIA
24 ore di preghiera
anche contro
il sacrilegio
16
CASTELLO
Il magistrato antimafia Raffaele
Cantone a CaLibro
19
L’Università di Perugia ha messo a punto il progetto di rinnovamento ed è pronta a
ripartire con slancio. “Basta con i disfattismi. Ci si salverà solo in sinergia con l’intera
città” dice il pro-rettore Fabrizio Figorilli nella sua intervista a “La Voce”. Il 9 aprile
la cerimonia ufficiale di apertura dell’anno accademico
5
Parola a...
15
Tempo di Quaresima:
mons. Gualtiero
Sigismondi suggerisce
qualche criterio per verificare se il nostro pentimento è davvero sincero
Quaresima
2
Proseguono le riflessioni sul
tema della Croce. Questa settimana mons. Nazzareno
Marconi esamina i significati
delle sue diverse raffigurazioni grafiche
DIOCESI ORVIETO
I giovani a scuola
del “Todo por amor”
di M. Speranza
21
Famiglia
Si è appena tenuta la
“Conferenza sull’infanzia”,
ma - denuncia il Forum
famiglie - molti Comuni
d’Italia ignorano le esigenze dei bambini
3
Società
Intervista al nuovo questore
di Perugia, Carmelo Gugliotta,
che sfata alcuni luoghi comuni, loda la cittadinanza e invita a una collaborazione sempre più stretta
4
AMELIA
Al via gli incontri
sulla storia locale:
i primi 500 anni
22
DIOCESI ASSISI
Un altro giovane
di Gualdo Tadino
va in seminario
24
GUBBIO
I capolavori di arte
e fede in mostra a
Roma e Ferrara
26
LA VOCE FEDE&CULTURA
2
VENERDÌ 4 APRILE 2014
Il segno della croce conosce diverse varianti grafiche nel
corso della storia, tutte con una specifica sottolineatura
Da patibolo orrendo
a simbolo universale
F
in dalla lontana preistoria tra ce aveva dato un nuovo significale figure geometriche più at- to a questo simbolo, icona di un
testate e usate, la croce è il amore che raggiunge il dono totaterzo simbolo fondamentale, con il le. Sulla croce Gesù dice infatti:
cerchio e il punto o centro. Sono i “Tutto è compiuto”, a indicare che
segni più semplici da tracciare, non è possibile amare di più che
tanto che i bambini cominciano a dando la vita, non solo per i propri
disegnare facendo cerchi, punti e amici, ma addirittura per coloro
croci e cercando di esprimere con che ti stanno uccidendo.
essi il loro moIl simbolo di
do di vedere il Proseguono le riflessioni
questo amore
mondo e di rap- sulla Croce in vista del
totale, in cui
presentarlo. Il
l’umano si traprimo modo di Venerdì santo.
scende e l’amoDopo l’approccio artistico re diventa verarappresentare
la figura umana della settimana scorsa,
mente divino, è
è infatti una oggi è la volta di quello
stato espresso
croce sormon- storico-culturale.
con varie forme
tata da un cergrafiche, tutte
chio. dove i Seguirà quello liturgico
ricche di signipunti indicano
ficato simboligli occhi e la
co.
bocca. Forse per
Vi sono così
questo in tali sequattro
tipi
gni l’uomo ha riprincipali
di
conosciuto signicroce. La croce
ficati legati alla
senza cima, o
vita in tutti i suoi
Tau, o “a T”,
aspetti, dal suo
simbolrggia la
sorgere al suo
morte vinta attramonto.
traverso il saL’immagine gracrificio e si rifica della croce
collega all’epidice il rapporto
sodio biblico
dell’uomo con lo
del serpente di
spazio, anche
bronzo posto
perché, quando
sull’asta da Mol’uomo allarga le
sè (Num 21,6braccia per ten9). Il significato
2
tare di toccare il
della croce a
mondo che lo
Tau ha subìto
circonda e si alza in piedi per ten- un ulteriore sviluppo nella tradidere meglio lo sguardo verso il zione francescana. San Francesco
cielo, il suo corpo traccia una cro- durante la sua vita secolare era lece. Così la croce è da sempre sim- gato alla comunità religiosa di sanbolo sintetico del rapporto dell’uo- t’Antonio eremita, che si occupava
mo con la terra e con il cielo, con dell’aiuto ai lebbrosi. I suoi memla vita e con il trascendente.
bri usavano portare appesa una
croce a Tau, simbolo di sant’Antonio abate ed eremita, raffigurato
SIMBOLISMO CRISTIANO
Su questa base umana il cristiane- molto spesso con un bastone a T.
simo ha rielaborato il simbolismo Per la sua carica simbolica e spiridella croce arricchendolo ulterior- tuale, Francesco utilizzò questo
mente a partire dall’esperienza simbolo anche per la sua comunifatta davanti alla croce di Gesù. tà, che lo conserva tuttora. Infatti il
Questo patibolo orrendo, come ha significato della croce a Tau in
ben mostrato con crudo verismo il questo contesto si ricollega all’ulcinema, riletto con gli occhi della tima lettera dell’alfabeto ebraico,
fede diventa segno sintetico di tut- la T, che ha il medesimo significata la fede cristiana e dei valori uni- to dell’Omega dell’alfabeto greco,
ovvero il compimento della Parola
versali che contiene.
Fin dalle origini cristiane si è com- divina, la venuta del Cristo.
preso che la morte di Gesù in cro- Essa inoltre è simbolo di salvezza
e di elezione poiché dagli esegeti
cristiani venne collegata a vari segni di salvezza: il segno fatto sulle
porte degli ebrei la notte del passaggio dell’angelo sterminatore,
prima dell’Esodo (Es 12,1-28);
quello fatto sulla fronte dei salvati
nella visione di Ezechiele (Ez 9,4)
e infine il “sigillo del Dio vivente”
che l’angelo deve imprimere nel
giudizio finale sulla fronte dei salvati, descritto nell’Apocalisse (Ap
7,2-3). Con le braccia aperte, Francesco spesso diceva ai suoi fratelli
che il loro abito religioso aveva lo
stesso aspetto del Tau, riferendosi
non tanto all’aspetto formale ma
bensì a quello spirituale, ovvero
che erano chiamati a comportarsi
come testimoni fedeli di un Dio
compassionevole.
IL TAU FRANCESCANO
3
La simbologia del Tau acquistò un significato ancora più
profondo per san Francesco
dal momento in cui nel 1215
Innocenzo III promosse una
grande riforma della Chiesa cattolica e
il Poverello di Assisi
poté ascoltare il sermone del Papa in
apertura del Concilio Lateranense IV, contenente la stessa
esortazione del profeta Ezechiele nell’Antico Testamento: “Siamo chiamati a riformare le nostre vite, a stare
alla presenza di Dio come
popolo giusto. Dio ci riconoscerà dal segno Tau impresso
sulle nostre fronti”. L’anziano
Papa, nel riprendere questo simbolo, avrebbe voluto - diceva essere lui stesso quell’uomo “vestito di lino, con una borsa da
scriba al fianco” e passare personalmente per tutta la Chiesa a segnare un Tau sulla fronte delle
persone che accettavano di entrare in stato di vera conversione (Innocenzo III, Sermo VI [PL 217, 673678]).
Questa immagine simbolica, usata
dallo stesso Papa che solo cinque
anni prima aveva approvato la
nuova comunità di Francesco,
venne immediatamente accolta
come invito alla conversione. Per
questo, grande fu in Francesco l’amore e la fede in questo segno, come ricorda san Bonaventura di Ba-
1
gnoregio nella Vita di san Francesco d’Assisi (Legenda maior, cap.
IV, 1079): “... E in realtà il Santo
nutriva grande venerazione e affetto per il segno del Tau, lo raccomandava spesso nel parlare
e lo scriveva di propria mano
sotto le lettere che inviava,
come se la sua missione
consistesse, secondo il detto del profeta, nel segnare
il Tau sulla fronte
degli uomini che
gemono e piangono, convertendosi
sinceramente a Cri4
sto”.
LA CROCE CLASSICA
Più comune del Tau è la
croce classica, con la cima e un braccio traversale, presente nelle
forme greca e latina. È
quella utilizzata più
frequentemente nell’arte cristiana, sia per
rappresentare il
Cristo crocifisso
sia nelle piante delle chiese.
La croce greca ha quattro rami eguali e si inscrive nel
quadrato e nel cerchio; è la
croce idealizzata, rappresentante la natura divina
del Cristo. Per questo è
spesso impreziosita da
gemme e decori, mentre
è piuttosto raro che
contenga il Crocifisso.
La croce latina invece,
allungando il ramo
verticale secondo le dimensioni dell’uomo crocifisso, si
inscrive solitamente nel rettangolo perfetto:
5
somma i due
quadrati. Esprime perciò
anch’essa equilibrio e armonia che rimandano al
Divino, ma più di quella
greca è la croce realistica, rappresentante la natura umana
del Cristo, che spesso viene ritratto sul patibolo.
LA CROCE DI LORENA
1-La Croce Greca:Croce di Sant’
Udabrico, Galleria Nazionale
dell’Umbria; 2-La Croce Tau:
Scultura di Guido Dettoni della
Grazia esposta nella Basilica
Superiore di San Francesco di Assisi
(foto di E. Campamà); 3-La Croce
Ortodossa Crocifissione di Gesù
Cristo Scuola di Palekh, inizi del 19°
secolo; 4-La Croce di Lorena:
Stauroteca Castignano(Ap) 1289; 5La Croce Latina: Crocifisso di Alberto
Sotio, Spoleto
La croce con la cima e due bracci
trasversali viene detta “di Lorena”
dallo stemma dei duchi di Angiò,
poi divenuti di Lorena. Fu ispirata
dalla forma di un reliquiario di un
frammento della vera croce in loro possesso, di cui erano devoti. In
realtà l’origine di questa croce è
orientale e venne utilizzata nelle raffigurazioni del Cristo crocifisso soprattutto in Grecia.
Il significato della croce di
Lorena è nella rappresentazione nel braccio superiore
dell’iscrizione “INRI”: “Gesù di Nazareth, re dei giudei”,
ovvero il titulus crucis. Sottolinea perciò
simbolicamente il tema della
regalità di Cristo. Un regalità
che ha come trono un patibolo,
una signoria sul mondo che è
signoria d’amore e di dono di
sé.
NELLE ICONE ORTODOSSE
La croce con la cima e tre bracci trasversali dal XV secolo venne utilizzata in ambito cattolico come attributo papale, assimilabile
al triregno. Essa era già utilizzata
nelle icone ortodosse dove il primo braccio era il titulus crucis, il
secondo simboleggiava le braccia
del Cristo e il terzo braccio, di solito inclinato, rappresentava l’appoggio dei piedi inchiodati. Questo appoggio era inclinato a motivo della tradizione scaturita dalla
Sindone. Nell’immagine sindonica
infatti una gamba del Cristo sembra più corta dell’altra; da
questo particolare nacque
la strana tradizione del
Cristo claudicante, crocifisso con un sostegno storto.
Questa immagine
evoca che la bellezza e la perfezione divina rivelata nella croce superano le
possibilità ci comprensione umane. “La croce è infatti stoltezza per i giudei e
scandalo per i pagani - dice
san Paolo - ma per chi crede è
potenza di Dio e sapienza di
Dio” (1Cor 1,23-24); per questo, inarrivabile e sempre misteriosa per noi.
Mons. Nazzareno Marconi
LA VOCE ATTUALITÀ
VENERDÌ 4 APRILE 2014
FAMIGLIE. Intervento del Forum famiglie sulle politiche attualmente in atto
I Comuni “ignorano” i bambini
Nonostante la
“Conferenza
sull’infanzia”, le
Amministrazioni
locali continuano
a fare scelte che
colpiscono famiglie
e figli
È
appena finita a Bari la
“Conferenza sull’infanzia”,
e forse qualche buona idea
da lì verrà per politiche a misura
di bambino. Però le notizie
concrete sull’attenzione reale ai
nostri figli si trovano in altre
pagine dei giornali. Ad esempio,
sulla differenza tra Imu e Tasi.
Infatti l’Imu, anche grazie a
pressanti richieste del Forum
delle associazioni familiari,
aveva costruito un meccanismo
di custodia delle famiglie con
figli, concedendo sulle case di
proprietà una detrazione fissa di
200 euro, più un’ulteriore
detrazione di 50 euro per ogni
figlio (fino all’ottavo). Quindi,
avevamo detto, “finalmente una
tassa che riconosce i carichi
familiari”, nonostante le rilevanti
obiezioni sull’idea di tassare la
casa di residenza come se fosse
un bene di lusso. Poi l’Imu è
stata cancellata e reintrodotta
nella forma della Tasi, nuova
imposta comunale.
Purtroppo sulla Tasi sta
succedendo ciò che avevamo
previsto. Nel passaggio dall’Imu
alla Tasi, il Governo non ha
fissato un obbligo di destinazione
per il pagamento delle aliquote
maggiorate sulla seconda casa, e
così ogni Comune fa come vuole.
Sia decidendo la soglia
dell’aliquota, sia, soprattutto,
scegliendo se dedicare questa
cifra a detrazioni per le famiglie
con carichi familiari, oppure se
concedere le detrazioni solo a
partire dal reddito. Il Comune di
Milano ha scelto la seconda
I
l 27 marzo, all’altare della
Cattedra della basilica di San
Pietro, Papa Francesco ha
celebrato la messa per un gruppo di oltre 500 parlamentari italiani. All’omelia, commentando
le letture del giorno, ha sottolineato il “lamento di Dio” che non
è riuscito a togliere l’idolatria dal
cuore del Suo popolo. Questi uomini - ha detto Francesco - non
potevano sentire la chiamata
del Signore perché “erano tanto,
tanto chiusi, lontani dal popolo”
mentre “Gesù guarda il popolo
e si commuove”, e “va dai poveri, va dagli ammalati, va da tutti, dalle vedove, dai lebbrosi a
guarirli”.
Sempre riferendosi ai ‘politici’
insensibili, ha aggiunto: “Sì, tutti
siamo peccatori. Ma questi erano
più che peccatori: il cuore di questa gente, di questo gruppetto,
con il tempo si era indurito tanto
che era impossibile ascoltare la
voce del Signore. E da peccatori
sono scivolati, sono diventati corrotti. È tanto difficile che un corrotto riesca a tornare indietro. Il
peccatore sì, perché il Signore è
misericordioso e ci aspetta tutti.
Ma il corrotto è fissato nelle sue
cose, e questi erano corrotti. Per
ipotesi: si basa solo sul reddito,
senza tenere conto del numero
di figli. Eppure proprio alla
Conferenza sull’infanzia di Bari
un intero gruppo di lavoro è stato
dedicato al tema della povertà
dei bambini; la percentuale di
minori sotto la soglia di povertà è
infatti tra le più alte d’Europa, e
in alcune aree del Paese avere il
terzo figlio significa, per una
famiglia su due, cadere sotto la
soglia di povertà. Inoltre pare
che non si adotti nemmeno
l’Isee, strumento che tenta di
dare equità familiare, ma si
richiede il reddito individuale,
che peraltro è notoriamente a
rischio di evasione/elusione.
Stiamo poi parlando di seconde
case, e quindi adottare politiche
fondate solo sul reddito sembra
un po’ contraddittorio, avendo a
che fare con famiglie che un po’
di risparmio e di patrimonio
sono riuscite ad accumularlo:
adottare i carichi familiari come
criterio di equità sarebbe molto
più appropriato perché, a parità
di reddito, un figlio in più “fa la
differenza”. Un po’ come la
giunta Pizzarotti, a Parma, che
ha emesso due tipi di bandi in
vista di maggio 2014: uno per i
progetti a favore della famiglia,
senza finanziamento comunale,
l’altro con finanziamenti
comunali (fino al 100% se sotto i
1.000 euro) per i progetti di
promozione dell’ideologia del
gender. A conferma che anche
per gli amministratori di Parma
la famiglia riconosciuta dalla
Costituzione non è considerata
meritevole di sostegno, perché
tanto il suo mestiere lo fa
comunque, e ci si può vivere di
rendita, sulla famiglia - che
infatti viene osannata, in termini
spesso retorici ed enfatici, come
il “grande ammortizzatore
sociale”. Espressione che
denuncia, invece, il fallimento
del nostro welfare.
I Comuni italiani hanno, di
fronte alla Tasi, una grande
occasione per dimostrare se
l’equità familiare sta a cuore agli
amministratori locali. Dispiace
che la giunta Marino, a Roma,
abbia cancellato le agevolazioni
L’omelia del Papa ai parlamentari a messa in San Pietro
Peccatori? Sì, ma corrotti no
questo si giustificano, perché Gesù, con la sua semplicità ma con
la sua forza di Dio, dava loro fastidio. E, passo dopo passo, finiscono per convincersi che dovevano uccidere Gesù. Uno di loro
ha detto: ‘È meglio che un uomo
muoia per il popolo’”.
“Questi uomini - ha proseguito
Papa Bergoglio - hanno sbagliato strada. Hanno fatto resistenza
alla salvezza di amore del Signore e così sono scivolati da una
teologia di fede a una teologia
del dovere: ‘Dovete fare questo,
questo, questo…’. E Gesù dice loro quell’aggettivo tanto brutto:
‘Ipocriti! Tanti pesi opprimenti
legate sulle spalle del popolo. E
voi? Nemmeno con un dito li toccate! Ipocriti!’. Hanno rifiutato
l’amore del Signore, e questo rifiuto ha fatto sì che loro fossero
su una strada che non era quella
della dialettica della libertà che
offriva il Signore, ma quella della logica della necessità, dove non
c’è posto per il Signore. Nella dialettica della libertà c’è il Signore
buono, che ci ama, ci ama tanto.
Invece, nella logica della necessità non c’è posto per Dio: si deve
fare, si deve fare, si deve… Sono
diventati comportamentali. Uomini di buone maniere, ma di
cattive abitudini. Gesù li chiama
‘sepolcri imbiancati’. Questo è il
dolore del Signore, il dolore di
Dio, il lamento di Dio”.
“Ritornate a me con tutto il cuore” dice Dio nella Scrittura, “perché sono misericordioso e pietoso”. Ma “questi che si giustificano non capiscono la misericordia né la pietà. Invece, quel po-
per le rette al nido del
terzo figlio. Dispiace che
la giunta Pisapia, a
Milano, non consideri i
carichi familiari un
valore di solidarietà, e
resti abbarbicata a un
vecchio criterio
monetario di
ricchezza/povertà, su uno
dei pochi strumenti di
fiscalità locale su cui si
può esercitare
autonomia. Dispiace che
la giunta Pizzarotti, a
Parma, dopo aver
cancellato il Quoziente
Parma, abbia aumentato
le rette per i servizi alla
prima infanzia.
Francamente appare
davvero obsoleta e
“antica” l’idea che la lotta
alla povertà sia
individualistica e riguardi
solo il reddito: la
dimensione familiare
della povertà è
ampiamente
documentata nella letteratura,
così come l’importanza delle
relazioni familiari come risorsa
di resistenza alla povertà (di
resilienza, si diceva a Bari). È
tempo di riscoprire una concreta
alleanza tra politiche familiari e
politiche di equità, anziché
contrapporle ideologicamente.
Perché siamo convinti, come
scrivevamo nel 2006, che “i
Comuni sono in prima linea”
nella lotta contro la povertà delle
famiglie. Però devono vederle, le
famiglie, come una insostituibile
risorsa per la società. E come il
primo e irrinunciabile strumento
di protezione dei diritti
dell’infanzia. E allora, ogni
amministratore comunale
troverà al proprio fianco le
nostre associazioni familiari, per
costruire comunità locali family
friendly, capaci di essere proprio perché “a misura di
famiglia” - anche “a misura di
bambino”. C’è tempo per
ripensarci: noi siamo pronti al
confronto.
Francesco Belletti
presidente naz. Forum famiglie
polo che tanto amava Gesù, aveva bisogno di misericordia e pietà e andava a chiederla al Signore”.
“In questa strada della Quaresima - ha concluso - ci farà bene, a
tutti noi, pensare a questo invito
del Signore all’amore, a questa
dialettica della libertà dove c’è
l’amore, e domandarci, tutti: ma
io sono su questa strada? O ho il
pericolo di giustificarmi e andare per un’altra strada? Una strada congiunturale, perché non
porta a nessuna promessa. Preghiamo il Signore che ci dia la
grazia di andare sempre per la
strada della salvezza, di aprirci
alla salvezza che viene soltanto
da Dio, dalla fede, non da quello
che proponevano questi ‘dottori
del dovere’ che avevano perso la
fede e reggevano il popolo con
questa teologia pastorale del dovere. Chiediamo questa grazia:
dammi, Signore, la grazia di
aprirmi alla tua salvezza. La
Quaresima è per questo. Dio ci
ama tutti, ci ama tutti! Fare lo
sforzo di aprirci: soltanto questo
ci chiede: ‘Aprimi la porta. Il resto lo faccio io’. Lasciamo che
Lui entri in noi, ci accarezzi e ci
dia la salvezza”.
3
ABAT JOUR
A cura di Angelo M. Fanucci
Gesù, modello
di amore
Quando ho letto per le prima volta l’intestazione della
Preghiera eucaristica V/C,
“Gesù, modello di amore”,
ho avuto un moto istintivo
di sospetto. Ingiustificato,
ma non senza fondamento,
finché uno non va oltre l’intestazione della preghiera.
“Modello di amore”: di quale amore? Di quello per gli
uccelli del cielo e per i gigli
dei campi? Di quello che
trasuda da una certa troppo
diffusa iconografia: un semita truccato da nord-europeo, barba curatissima, testa appena reclinata a destra, occhi languidi, sapienti volute di riccioli a inquadrarne il volto bellissimo?
“Tu ci hai donato il tuo Figlio Gesù come fratello e redentore”. Fratello in quanto redentore: il suo amore
non è un vago sentimento
che consola e lenisce i nostri episodici doloretti a mo’
del cachet del farmacista; il
suo amore redime, salva,
trasforma, ma soprattutto…
è parziale: “amore per i piccoli e i poveri, gli ammalati
e gli esclusi”, incapace di
chiudersi alle necessità e alle sofferenze dei fratelli.
Un amore che per forza endogena si dirige verso chi
maggiormente ha bisogno
di essere salvato. La sfacciata predilezione ha il suo
perché da parte di chi viene
prediletto, mentre Colui che
predilige - il Padre - ha sempre cura di tutti i Suoi figli.
La predilezione sviscerata,
spudorata, invincibile riservata agli ultimi forma dunque il nucleo della esemplarità di Gesù nei nostri
confronti; come dire che,
tra le tante cose che ci insegna, questa è la più importante. Ma noi questo insegnamento… non lo diciamo,
ci sembra eccessivo, e per
ripararci da questo tsunami
che sconvolgerebbe la nostra vita, ricorriamo a formule edulcorate, tipo “l’opzione preferenziale per i poveri”.
No, l’operazione deve essere radicale. A noi che, pur
essendo ciechi nei confronti dei poveri, ne parliamo
con una lucidità presuntuosa, non basta una vista più
acuta: per noi ci vogliono
occhi nuovi. “Donaci occhi
per vedere le necessità e le
sofferenze dei fratelli”: ci è
indispensabile la luce della
tua Parola “per confortare
gli affaticati e gli oppressi”.
Al sentire autentico deve tenere dietro l’impegno concreto: “Fa’ che ci impegnamo lealmente al servizio dei
poveri e dei sofferenti”.
Poi, collocando la Chiesa al
posto che le compete, cioè
al servizio del Regno, l’orizzonte della Preghiera V/C si
allarga e abbraccia tutta la
vita, con tutte le sue virtù,
anche quelle che non hanno mai fatto parte del nostro
tradizionale repertorio: “...
la tua Chiesa sia testimonianza viva di verità e di libertà, di giustizia e di pace,
perché tutti gli uomini possano aprirsi alla speranza di
un mondo nuovo”. Amen,
amen. Vieni, Signore Gesù!
LA VOCE ACCADE IN UMBRIA
4
SetteGIORNI
a cura di Enzo Ferrini
LA RIFORMA
DELLE PROVINCE
Decisamente critico sul disegno di legge per
la riforma delle Province è il presidente di
quella di Terni, Feliciano Polli, mentre
quello di Perugia, Marco Vinicio Guasticchi,
‘renziano’ della prima ora, la ritiene “equa
e funzionale ai destini dell’Italia di domani”. Per Polli, invece, la riforma “non comporterà effettivi risparmi di spesa” e non
“migliorerà l’efficienza dell’Amministrazione locale”. Guasticchi ha scritto una lettera
ai dipendenti dell’ente, giustamente preoccupati, sottolineando che sarà al loro fianco in ogni passaggio per giungere alla “piena sicurezza sul loro futuro lavorativo”. Intanto però la magistratura ha rinviato a
giudizio per truffa sei dipendenti della Provincia di Perugia che in orario di lavoro non
erano presenti in ufficio. C’era anche chi
andava in piscina e chi timbrava il cartellino per colleghi assenti. Da sottolineare che
il processo deve ancora cominciare, dopo
quattro anni, e che la colpevolezza dei presunti assenteisti è ancora tutta da dimostrare.
LA RICETTA MEDICA
ORA È ON-LINE
La tradizionale “ricetta rossa” rilasciata dal
medico di famiglia per esami e medicine
sta per sparire, sostituita da un semplice
foglietto bianco con alcuni numeri. Si tratta di un codice che sarà letto on-line dal
farmacista, negli ambulatori e negli uffici
delle Asl. La Regione risparmierà così 300
mila euro all’anno per la stampa dei ricettari. Ma - assicura la Giunta regionale - si
potranno anche controllare meglio costi e
eventuali sprechi. La sperimentazione è appena cominciata; le ricette rosse dovrebbero scomparire del tutto soltanto a partire dalla fine del 2015.
10 MILIONI PER
NON AUTOSUFFICIENTI
La Regione, l’Anci (Associazione nazionale
dei Comuni) e i sindacati dei pensionati
hanno firmato un protocollo che si propone di “alleviare quanto più possibile il peso che grava sulle famiglie con persone non
autosufficienti, in particolare anziani”. La
spesa prevista dalla Regione per il 2014 è di
circa 10 milioni di euro. Intanto anche a
Perugia arriva il primo Alzheimer Café. Solo in Olanda ce ne sono già 220. Aprirà l’8
aprile prossimo nella residenza protetta di
Fontenuovo. Che cos’è? Un luogo accogliente dove i malati e i loro familiari e amici si potranno ritrovare insieme, magari sorseggiando una bibita o un caffè.
Più sicurezza con l’aiuto dei cittadini
L
a vera sicurezza si ha quando c’è
anche legalità, e ha bisogno della
collaborazione dei cittadini. Lo
sottolinea il nuovo questore di Perugia
Carmelo Gugliotta in un’intervista a La
Voce. “La legalità - spiega - crea
sicurezza e benessere e quindi conviene
a tutti”. Gugliotta è arrivato a Perugia
all’inizio dell’anno da Messina, dopo una
carriera in polizia che lo ha visto
impegnato con vari ruoli in fronti
difficili come quelli della Sicilia e della
Calabria. In Umbria - dice - ha trovato
cittadini che collaborano attivamente
con le forze di polizia, e una rete di
associazioni spontanee promotrici di
progetti che contribuiscono anche alla
tutela della sicurezza. Come si spiegano
allora i risultati dell’ultimo rapporto Istat
secondo il quale nell’arco di un
ventennio (1993-2013) l’Umbria è
passata dall’ottavo al terzo posto nella
classifica delle regioni italiane sulla
percezione della sicurezza da parte dei
cittadini? Soltanto gli abitanti
di due grandi regioni come
Lazio e Lombardia avvertono
più alto il rischio di potere
essere vittima di attività
criminali. E questo anche se,
per numero di reati in
rapporto alla popolazione, la
situazione dell’Umbria è
migliore di quella della media
nazionale e del centro Italia.
Alcune risposte ai dati di
questo rapporto vengono dal
questore e dal suo capo di
gabinetto, Salvatore Barba,
da molti anni in servizio a
Perugia dopo esperienze a Genova e in
Lombardia. La prima considerazione è
che gli abitanti dell’Umbria erano
abituati ad una vita molto più tranquilla
di tante altre realtà. Per cui, anche con
livelli di criminalità inferiori alla media
italiana, gli umbri si sentono sempre più
preoccupati e insicuri. “Si è infatti
accentuata - spiega il questore - la
differenza tra il livello di sicurezza reale
e quello della sicurezza percepita dalle
persone. Un senso di insicurezza che
deriva anche dalla situazione economica
e dalla conseguente preoccupazione
delle famiglie”. Paure e timori continua il questore - alimentate anche
da certi titoli allarmistici dei giornali.
Eppure in provincia di Perugia, con
importanti operazioni di polizia come
l’operazione “Pitbull”, che ha sgominato
un’organizzazione di una quarantina di
persone (romeni e albanesi) che
svaligiavano case e negozi, negli ultimi
FRATI AIUTANO A
CATTURARE UN LADRO
Caccia al ladro invece a Gualdo Tadino, con
i frati che hanno aiutato i carabinieri a fermarlo. Era un ladro italiano, con tanti precedenti, che era entrato nella sacrestia di
un convento rubando un portafoglio con
100 euro, poi era scappato in bicicletta.
Grazie alla collaborazione dei frati che, scoperto il furto, avevano notato l’insolita presenza di quella bicicletta, i carabinieri poco dopo hanno rintracciato e fermato il “ladro ciclista”.
questore cita il caso dell’associazione
MappiAmo Perugia, con un sito internet
dove i cittadini in gran numero stanno
immettendo immagini e segnalazioni
delle tante cose che non vanno. Una rete
di dati, con relativa mappa, utile agli
amministratori pubblici ma anche alla
polizia per questioni e fatti riguardanti
la sicurezza. Ma sono tante le
associazioni spontanee di cittadini, sorte
Ci sono poi dati statistici che
nei quartieri e in altre realtà, con le
alimentano paura e allarme ma che non
quali - sottolinea il questore - “vorrei
rispecchiano la realtà. A Perugia trovare una intesa ancora maggiore per
osserva Barba - ci sono più di 20.000
iniziative specifiche”. Però anche nella
studenti universitari e in Umbria sono
realtà perugina e umbra ci sono “zone
decine di migliaia i turisti, la cui
grigie”di interessi diffusi non sempre
presenza altera gli indici del rapporto
cristallini. Speculazioni immobiliari e
tra reati e numero di residenti. Come
guadagni da affitti in nero o con
nel caso dei morti per droga. Per la sua
prestanome per alloggiare persone poco
posizione geografica e per la presenza di
raccomandabili (ladri, spacciatori, ecc.),
tanti giovani Perugia, è una piazza
riciclaggio di capitali sporchi da parte di
interessante per il mercato degli
organizzazioni criminali, usura,
stupefacenti. Molte delle vittime della
sfruttamento della prostituzione e gioco
droga a Perugia e in Umbria
d’azzardo. Problemi e situazioni che
provengono però da altre regioni, e
magistratura e forze di
polizia possono affrontare e
combattere meglio solo con
la collaborazione della
gente. Una collaborazione ripete il questore - non
soltanto utile ma
indispensabile. Che però
non è sufficiente se non
affiancata dal rispetto delle
regole e delle leggi da parte
di tutti. Nei comportamenti
quotidiani, dal rispetto del
Carmelo Gugliotta
codice della strada al
pagamento delle tasse:
perché chi evade danneggia gli altri e,
questo
nel caso di imprenditori e aziende,
contribuisce a falsare quell’indice del
opera in concorrenza sleale nelle attività
rapporto tra morti e abitanti. Per
economiche. Perciò la questura è
stroncare questo mercato la questura,
impegnata con tante iniziative anche
oltre che a combattere con successo
nelle scuole per fare capire che con il
spacciatori e trafficanti di droga,
rispetto della legalità la società è
interviene con fogli di via per i loro
migliore. Gugliotta assicura che ci sono
clienti. Provvedimenti che impediscono
mezzi e uomini sufficienti per garantire
loro di tornare a Perugia per tre anni,
la sicurezza in provincia di Perugia, ma
riducendo la richiesta di droga sulla
che una riorganizzazione della spesa in
piazza perugina. I risultati già ci sono:
questo settore è possibile eliminando
nell’ultimo anno si è ridotto il numero
anche alcuni presidi sul territorio per
di overdosi anche mortali e, soprattutto,
utilizzare meglio le forze disponibili.
trafficanti e spacciatori hanno avvertito
Auspica anche una giustizia più rapida,
che il clima a Perugia e in Umbria sta
e soprattutto una “pena certa e subito”
cambiando e che la loro attività è
perché un garantismo talvolta eccessivo,
diventata più rischiosa. Il lavoro della
nei fatti, non aiuta la gente onesta. Temi
questura e delle altre forze di polizia sta
questi che saranno anche oggetto
infatti producendo risultati positivi
dell’incontro che il card. Gualtiero
anche grazie alla collaborazione della
Bassetti avrà con gli uomini e donne
gente. Associazioni e cittadini della polizia il 6 maggio in questura a
sottolinea Gugliotta - “stanno
Perugia.
collaborando in modo intelligente con
Enzo Ferrini
segnalazioni utili e appropriate”. Il
tre mesi i furti si sono dimezzati. L’auto
della polizia che passa tra la gente spiega ancora il questore - aumenta la
“percezione della sicurezza” nei
cittadini, ma per la tutela della sicurezza
reale è invece molto più efficace il
lavoro quotidiano e nascosto dei tanti
poliziotti in borghese.
Intervista al nuovo
questore di Perugia
Carmelo Gugliotta:
“La legalità conviene
a tutti”. Il 6 maggio
il card. Bassetti
incontrerà poliziotti
e poliziotte
ELEZIONI. Cosa succede nei vari schieramenti
DROGA: CONTROLLI
NELLE SCUOLE
Agenti e cani poliziotto nelle scuole di Perugia e Terni a caccia di droga. Interventi
che sono stati richiesti e concordati con i
prèsidi anche nell’ambito di campagne per
l’educazione alla legalità. A Terni nei bagni
e fuori dalle finestre delle aule sono state
sequestrate una ventina di dosi di hashish
e marijuana. A Perugia (tre le scuole controllate) in una aiuola un cane ha scoperto
uno “spinello”. Soddisfatto il questore di
Perugia per il consenso e la collaborazione
degli studenti e dei loro docenti.
VENERDÌ 4 APRILE 2014
Agone politico in subbuglio
Numerini, il candidato centrista
C
andidature, passi indietro
clamorosi, spaccature
praticamente insanabili: in una
settimana è successo di tutto
nell’agone politico umbro, in
particolare perugino. Corrado
Zaganelli, il candidato del
centrodestra ritenuto autorevole per
correre da sindaco a Perugia, ha
rinunciato perché ha percepito che
l’appoggio della coalizione era più
formale che reale. Sono seguiti giorni
di consultazioni e di confusione alla
ricerca disperata di un candidato
finché, mercoledì sera, il nome che ha
messo d’accordo tutti, Andrea
Romizi, è stato annunciato con un
comunicato congiunto di Catia
Polidori Fi, Franco Asciutti Ncd e
Marco Squarta FdI, nel quale aprono a
ogni possibile sostegno definendo
“importante l’apporto programmatico
e personale della lista capeggiata da
Otello Numerini e di ogni altro
movimento, lista o partito che
vogliano unirsi per il bene di Perugia”.
Nel frattempo il Movimento 5 stelle ha
presentato il proprio candidato per
guidare palazzo dei Priori: è Cristina
Rosetti, l’avvocato del Movimento
difesa del cittadino. La sua squadra è
composta da 32 persone, con 20
uomini e 12 donne. La Rossetti ha
spiegato l’avvicinamento a Grillo
“perché è l’unico che dice in maniera
assolutamente ironica e sferzante
tante verità da sempre note a tutti e
che condivido appieno. E perché è il
primo a dare finalmente voce a una
massa disaggregata di persone”.
Intanto anima il dibattito politico il
sondaggio, commissionato da Forza
Italia e realizzato da Swg il 18 marzo,
secondo cui ci sarebbe sicuramente il
ballottaggio a Perugia visto che le
opposizioni potrebbero raggiungere il
49,5% con il movimento di Grillo
posizionato al 26%, alcuni punti in
percentuale in più del centrodestra
(stimato al 23%), molto diviso. Non è
che il Pd possa vantare una grande
compattezza, visto che il consenso
ottenuto dall’ex senatrice Anna
Fioroni, attorno al 40 per cento, nelle
primarie del Pd nella sfida con
Wladimiro Boccali, ha alimentato
tante voci, anche incontrollate, su una
presunta volontà della Fioroni,
smentita poi seccamente, di
candidarsi addirittura con il
centrodestra. Nel marasma della
candidature non va dimenticato un
fattore: la diminuzione del numero dei
consiglieri. Ad esempio, a Perugia, i
rappresentanti eletti passeranno da 40
a 32. E quindi i candidati dovranno
ottenere molti voti per avere un posto
in Consiglio, con 19 consiglieri in seno
alla maggioranza e 13 all’opposizione.
Andrà anche considerato che gli otto
assessori verranno nominati e quindi,
se eletti in Consiglio, lasceranno il
posto ai candidati consiglieri che non
ce l’hanno fatta.
E. Q.
VENERDÌ 4 APRILE 2014
❖ REGIONE
Approvato bilancio
di previsione
Il Consiglio regionale dell’Umbria ha approvato
il bilancio di previsione, ultimo atto della
manovra finanziaria per il 2014. Il documento
ha ottenuto il voto positivo della maggioranza
di centrosinistra, quello contrario
dell’opposizione di centrodestra e l’astensione
del consigliere Goracci (Comunista umbro).
L’Aula di Palazzo Cesaroni ha anche approvato,
all’unanimità, un’ordine del giorno a firma
Chiacchieroni e Locchi (Pd) che chiede di
utilizzare i fondi strutturali per il finanziamento
LA VOCE ACCADE IN UMBRIA
degli interventi di ricostruzione degli edifici
scolastici e dei beni culturali danneggiati dal
sisma del dicembre 2009. Le risorse disponibili
per il 2014 ammontano a 2 miliardi 569 milioni
di euro, al netto delle partite di giro e delle
operazioni straordinarie. Oltre alle spese per il
personale e per il funzionamento dell’ente
(ridotte complessivamente di 14 milioni di
euro) le principali voci del bilancio sono la
protezione socio-sanitaria (1miliardo
752milioni), economia – industria – turismo cultura - commercio (170milioni 567mila euro),
viabilità – trasporti - infrastrutture (167milioni
191mila euro), edilizia – opere pubbliche –
ambiente (89 milioni 291 mila), relazioni
istituzionali (24 milioni 168 mila).
❖ FORMAZIONE
Bando Creativity camp
per idee giovani
È stato pubblicato il bando della seconda
edizione di “Creativity Camp”, il progetto
promosso dall’Agenzia Umbria Ricerche
(“Aur”) e dalla Regione Umbria che,
finanziato nell’ambito del Programma
operativo regionale del Fondo sociale
europeo 2007-2013, premia le migliori idee
d’impresa innovative dei giovani con un
periodo di formazione gratuita e borse di
mobilità all’estero. Lo scorso anno, per la
prima edizione, erano pervenuti all’Aur
5
oltre settanta progetti. Il bando è aperto
anche quest’anno ai giovani dai 20 ai 35
anni di età, residenti o domiciliati in
Umbria. L’avviso pubblico per partecipare a
“Creativity Camp” 2014 è disponibile sul sito
internet dell’Agenzia Umbria Ricerche
(www.aur-umbria.it). La scadenza per la
presentazione delle domande è fissata al 18
luglio prossimo. Nei “Camp” si alterneranno
azioni di orientamento e di riflessione sulle
motivazioni personali e sulle proprie
attitudini, attività formative per passare
dall’idea all’impresa, con il coinvolgimento
e la partecipazione di importanti
imprenditori umbri, investitori ed esperti di
creatività.
UNIVERSITÀ. Intervista al pro-rettore Figorilli
Ateneo e città,
avanti insieme
M
ercoledì prossimo, 9 aprile, sarà qualche contrattempo dell’ultima ora,
inaugurato l’anno accademico sarà nominato nei primi giorni della prosdell’Università degli studi di Pe- sima settimana e avrà il compito di riverugia. È un ateneo nuovo quello che si dere tutta la struttura amministrativa e
appresta a prendere il suo avvio ufficiale. adeguarla alle nuove esigenze universiNuovo nella leadership, con il
tarie”.
rettore Franco Moriconi inseAltro punto messo a segno daldiatosi ad ottobre, e i suoi 28
la nuova governance la Prodelegati. Nuovo nell’organizgrammazione triennale 2013zazione e nell’amministrazio2015 dell’Università, richiesta
ne, con l’attivazione dei Dipardirettamente dal Ministero e
timenti a partire dal 1° gennaio
volta a sancire le linee d’indiscorso in sostituzione delle farizzo dello Studium su ricerca,
coltà, e la piena attuazione dei
didattica, personale, studencambiamenti voluti dalla riforti… “La grande sfida che ci
Fabrizio Figorilli
ma Gelmini. Nuovo nelle inaspetta – dice Figorilli – sta nel
tenzioni e negli obiettivi che
fatto che dagli obiettivi che ci
puntano tutti al rilancio dello “La visione
porremo e da come li raggiunStudium quale luogo di cultu- di Perugia
geremo dipenderà il nostro fura, approfondimento, ricerca e
turo. Le valutazioni dell’Anvur,
innovazione a misura dello come città
la nuova Agenzia di valutaziostudente, della città e del universitaria
ne del sistema universitario e
mondo del lavoro. Eppure Fadi ricerca, saranno determibrizio Figorilli, pro-rettore e sta tornando
nanti per la distribuzione deldocente di Diritto amministra- alla ribalta. Il
le risorse governative. Se fallitivo al dipartimento di Giuri- percorso non
remo, saremo penalizzati. Orsprudenza, consiglia cautela
mai tutti siamo sottoposti a vanell’usare il termine “novità”. è facile, ma il
lutazione”.
La volontà, l’impegno e lo sta- disfattismo
tus mentale ci sono, ma la straLa squadra di lavoro, comunda del cambiamento è appena non aiuta”
que, c’è ed è affiatata e deteriniziata e si prospetta lunga.
minata “a colmare gli anni di
“Di sicuro – spiega Figorilli – c’è che ab- ritardo. Tutto quello che stiamo facendo
biamo atteso questo 9 aprile per presen- era nel nostro programma elettorale”.
tarci con tutti gli organi e gli adempi- Come due punti cari al rettore Moriconi:
menti imposti dalla riforma Gelmini in- la sinergia con la città e l’impegno nella
sediati e completati. Ad oggi, manca sol- comunicazione. “La visione di Perugia
tanto il direttore generale che, tranne come città universitaria – sottolinea Fi-
C
irca 10 milioni di euro per le
politiche regionali per il sostegno
alla non-autosufficienza: è la
spesa prevista, per il 2014, dal protocollo
d’intesa relativo agli “Interventi del
Piano regionale integrato per la nonautosufficienza (Prina) 2013-2014”
sottoscritto il 31 marzo a palazzo Donini
dalla Presidenza della Regione Umbria,
da un rappresentante dell’Anci Umbria,
e dai segretari regionali dei sindacati
pensionati Oliviero Capuccini (Spi Cgil),
Giorgio Menghini (Fnp Cisl) e Roberto
Tortoioli (Uilp). Il finanziamento del
Prina era atteso da tempo, ma per
Luciano Viscioletti, presidente Acradu,
e Pasquale Caracciolo, presidente
emerito Acradu, è una notizia solo in
parte positiva.
La firma del protocollo non è una buona notizia?
“La bella notizia è che sono disponibili
per il 2014 circa 10 milioni di euro, il che
vuol dire che le risorse economiche non
mancano, se queste vengono spese bene
ed equamente. La brutta notizia, invece,
riguarda il metodo, perché una materia
come la non-autosufficienza avrebbe
richiesto il doveroso e più proficuo
coinvolgimento di tutti i soggetti
interessati. Ma, come abbiamo avuto
modo di denunciare più volte, in Umbria
continua largamente a essere deficitaria
LA CERIMONIA
Il Ministro Giannini
all’inaugurazione dell’AA
I
l 9 aprile, alle ore 11, nell’aula magna di
palazzo Murena a Perugia sarà inaugurato
l’anno accademico 2013-2014. La cerimonia
sarà aperta dalla relazione del magnifico
rettore Franco Moriconi; interverrà il
rappresentante del personale Tab e quello
degli studenti. Prolusione di Caterina
Petrillo “Le infrastrutture di ricerca
internazionali”. Interverrà il ministro
dell’Istruzione, dell’università e della ricerca
Stefania Giannini. Verranno consegnati gli
attestati al merito scientifico ai dottori Diego
Perugini ed Enrico Tiacci. La cerimonia di
inaugurazione sarà preceduta alle ore 9 dalla
messa celebrata dal card. Gualtiero Bassetti
nella chiesa dell’Università.
gorilli – sta tornando alla ribalta. Ci siamo
già incontrati con il Comune, l’Accademia di belle arti, il Conservatorio, l’Università per Stranieri e la Scuola di lingue
estere dell’Esercito per progettare un discorso comune sulla città che significhi
Per anziani e disabili le risorse
pubbliche ci sono, manca il dialogo
La Regione finanzia il Prina
(Piano per la nonautosufficienza) con 10 milioni
di euro. Bene, ma l’Acradu
denuncia vecchi metodi e
mancanza di una visione di
“welfare comunitario fondato
su una vera sussidiarietà”
la visione di un welfare comunitario
fondato sulla vera sussidiarietà. E non va
assolutamente bene”.
Cosa rimproverate alla Regione?
“Non bastano gli strumenti tradizionali,
quelli adottati negli anni ’80, per
concertare con le rappresentanze della
società civile le decisioni da prendere. E
ci dispiace che questo sia accaduto dopo
l’incontro del 28 gennaio scorso con
l’assessore regionale al Welfare Carla
Casciari e il direttore regionale della
Sanità Emilio Duca: ci era stato
assicurato che, in tema di politiche
socio-sanitarie, a differenza del passato,
sarebbero stati coinvolti tutti i soggetti
interessati”.
Come Acradu avevate posto anche il
problema delle rette…
“Ancor più ci dispiace che questo
protocollo sia stato firmato dopo che
abbiamo inviato una lettera alla
presidente della Giunta regionale
Catiuscia Marini, che detiene la delega
per la Sanità, nella quale facevamo
presenti le questioni più urgenti da
esaminare: la differenzazione della
retta giornaliera per gli anziani ospiti
delle Residenze protette, l’adozione dello
Svandi come strumento di
classificazione delle patologie per i
disabili, l’adeguamento Istat delle tariffe,
ferme al 2008, relative agli anziani non
autosufficienti e ai disabili. Il protocollo
appena firmato, tra l’altro, prevede la
definizione della partecipazione dei
familiari degli ospiti delle strutture
residenziali attraverso un apposito Atto
d’indirizzo regionale, ma senza il
coinvolgimento della nostra
associazione che rappresenta l’80%
della residenzialità regionale per anziani
e disabili”.
Studenti nella biblioteca di Giurisprudenza
anche servizi per gli studenti, agevolazioni nei trasporti, biblioteche e disponibilità di nuovi spazi di aggregazione. Le
Segreterie, ad esempio, stanno già tornando nei vari dipartimenti”.
Sul fronte comunicazione, l’idea è quella di aprire lo Studium alla modernità,
informando su ciò che si fa e promuovendo l’ateneo. “Basti pensare – dice il
pro-rettore – alla Bacheca d’ateneo o all’enorme sforzo che si è fatto, dopo almeno 6-7 anni, sul fronte Orientamento per
farci conoscere davvero dalle scuole, organizzando incontri, lezioni e iniziative
aperte ai maturandi. Basta con la cattiva
pubblicità che ha investito Perugia in
questi anni - conclude - e che, al fianco
della crisi e della grande offerta di atenei,
ha portato al calo degli iscritti di cui tanto si è parlato. Il percorso non è facile, ma
il pessimismo e il disfattismo non aiutano,
perché o ci salviamo insieme o affondiamo insieme”.
Laura Lana
Tutto da rifare, dunque?
“Del protocollo d’intesa condividiamo
quanto riguarda l’impegno affinché
l’anziano non autosufficiente e la
persona affetta da disabilità venga il più
possibile assistita al proprio domicilio.
Riteniamo però indispensabile che i loro
bisogni vengano considerati nella loro
interezza, rendendo attivo e dinamico il
sistema di rete sanitaria e sociosanitaria”.
Cosa vorreste in più?
“Per dare risposte appropriate alle
famiglie devono essere gestiti
diversamente e realmente assicurati
l’assistenza domiciliare, le strutture
semi-residenziali diurne e le strutture
residenziali per i ricoveri di sollievo”.
La vostra richiesta alla Regione?
“Che venga attivato un Tavolo regionale
permanente comune, con rispettivi
Tavoli territoriali, ove, insieme ai
sindacati e le altre associazioni che
hanno a cuore la tutela dei diritti dei
cittadini, si possa aprire un confronto.
Questi temi interessano migliaia di
famiglie del nostro territorio, con
persone disabili e non autosufficienti, e
molte strutture, in gran parte no-profit
come quelle associate nell’Acradu, che
intendono assicurare servizi qualificati
ai cittadini e garantire un lavoro certo e
tutelato a migliaia di lavoratori”.
M. R. V.
LA VOCE ACCADE IN UMBRIA
6
L’Ac regionale in
assemblea a
Cannaiola di Trevi.
Eletti i nuovi
responsabili regionali
e poi, nel pomeriggio
una tavola rotonda sul
rapporto tra Ac e
Uffici pastorali.
Diotallevi: c’è la
tendenza a
clericalizzare i laici
VENERDÌ 4 APRILE 2014
LA DELEGAZIONE REGIONALE
A
conclusione della Assemblea regionale Ac
sono stati comunicati i risultati delle
votazioni per la nuova Delegazione Regionale
che è così composta: delegato regionale Mauro
Stella, diocesi di Orvieto-Todi; incaricati
regionali adulti Veronica Rossi, diocesi di
Perugia-Città della Pieve e Lorenzo Spinosi,
diocesi di Foligno; incaricato regionale giovani
Luca Mechelli, diocesi di Terni-Narni-Amelia;
incaricato regionale ACR Giacomo Antonelli,
diocesi di Terni-Narni-Amelia. Ad essi si
aggiungeranno il segretario e l’amministratore
nominati dal delegato regionale
D
omenica 30 marzo a Cannaiola di
Trevi si è tenuta l’Assemblea
regionale dell’Azione cattolica
umbra, ultimo atto del lungo cammino
assembleare iniziato a ottobre 2013 con le
assemblee parrocchiali e poi quelle
diocesane. Riunirsi in assemblea è per
l’Ac non solo il momento in cui eleggere
democraticamente i propri
rappresentanti ai diversi livelli in cui essa
opera, ma soprattutto occasione per stare
insieme, condividere e confrontare le
scelte, i cammini, le necessità delle
proprie realtà. La giornata è iniziata con
la messa vissuta insieme alla comunità
parrocchiale di Cannaiola.
Stefano Sereni, delegato regionale
uscente, ha aperto l’assemblea
ringraziando l’Ac che gli ha permesso di
superare i suoi limiti vivendo il suo
servizio da “tifoso e contadino”: tifoso
perché ha creduto sempre nella proposta
associativa e si è prodigato per farla
crescere e contadino perché ha imparato
la pazienza dell’attendere il maturare dei
frutti. La delegazione regionale, ha
continuato Sereni, come collegamento tra
le diverse realtà diocesane, ha operato
Sereni, delegato uscente: è
importante avere cura
delle relazioni,
dell’interiorità di ciascuno
e della formazione
secondo le indicazioni, le necessità e le
scelte delle diocesi, secondo il principio
di sussidiarietà e solidarietà. Essendo una
regione piccola ma molto variegata, c’è il
rischio di voler creare “una superdiocesi” piuttosto che accompagnare, a
volte anche con fatica, le piccole realtà
parrocchiali in un servizio mirato e
capillare sul territorio che è proprio
dell’Azione cattolica. Per evitare tale
rischio, ha aggiunto, bisogna tornare
all’essenziale e lavorare più sulle
relazioni che sulle ‘cose da fare’, affinchè
gli adulti tornino a essere punti di
riferimento per le giovani generazioni e
ci sia un maggior senso di responsabilità
e di servizio che si manifesti, non solo in
ambito ecclesiale, ma soprattutto in
ambito sociale dove ciascuno è chiamato
a vivere la testimonianza con la propria
vita e il proprio operato.
Su questa scia anche Gigi Borgiani,
segretario nazionale Ac, che ha ricordato
come l’Azione cattolica non è e non deve
essere solo un apparato organizzativo, ma
un corpo organico che si prende cura
delle relazioni, dell’interiorità di ciascuno
e della formazione, intesa non come
tecnicismo ma come accompagnamento
nella crescita e maturazione di sé e del
proprio ruolo nella società.
Nel pomeriggio c’è stato il confronto sul
tema “Ac e Uffici pastorali, un rapporto
non sempre facile” introdotto da Luca
Diotallevi, professore di sociologia
presso l’Università Roma Tre e aderente
di Ac, al quale sono stati invitati a
partecipare tutti i direttori degli Uffici
pastorali delle diocesi umbre.
L’analisi della situazione pastorale, non
solo umbra, non è molto rosea in quanto
si vive un’ipertrofia della Pastorale che
tende a sostituire i laici nelle loro
specifiche funzioni e a clericalizzarli
all’interno delle strutture della Chiesa. In
questi ultimi anni la Chiesa ha cercato
più visibilità perdendo però rilevanza
sociale. A detta del professor Diotallevi
cinque sono le condizioni per un
cambiamento di rotta: un discernimento
capace di farci uscire dalle sacrestie e
vivere nel mondo; una lotta contro la
mercantilizzazione del sacro, salvando il
senso della trascendenza e dei
sacramenti; il coinvolgimento della
“carne” nella sequela con un allenamento
all’ascesi; il fare insieme perché da soli
non si può e lo stare nelle istituzioni della
Chiesa da laici, cioè poco e umilmente
perché l’essenziale non sta dentro la
Chiesa ma sta fuori!
Veronica Rossi
LA VOCE CULTURA
VENERDÌ 4 APRILE 2014
MONTEFALCO.
Dal 5 aprile al 4
maggio in mostra
alla chiesa-museo
di San Francesco
la preziosa missiva
e una “Madonna
con Bambino” dei
Musei Vaticani
Angelico,
Gozzoli
e la Lettera
T
orna a Montefalco, da dove partì nel
1452, la lettera autografa di Benozzo Gozzoli, artista fiorentino al quale si deve la decorazione della chiesa - museo di San Francesco ubicata nell’antico
centro umbro.
La Lettera verrà esposta dal 5 aprile al 4
maggio presso la stessa chiesa - museo insieme alla “Madonna col Bambino fra San
Domenico e Santa Caterina d’Alessandria”
(tempera e oro su tavola 1435 ca.) del
Beato Angelico (1395-1455), maestro del
Gozzoli, in prestito dai Musei Vaticani (Pinacoteca). L’esposizione dell’antico documento nell’ambito della mostra dal titolo
“Benozzo Gozzoli e Montefalco. Dal Maestro Beato Angelico alla committenza”
(inaugurazione venerdì 4 aprile ore 17),
fa seguito al recente acquisto dello stesso
da parte del Comune, reso possibile grazie
al progetto di territorio “Montefalco nel
cuore” e al protocollo d’intesa tra lo stesso Comune e alcune associazioni del territorio. All’arcivescovo di Spoleto - Norcia
Renato Boccardo si deve invece il prestito
dell’opera dell’Angelico.
La missiva, datata 27 giugno 1452, venne
inviata da Benozzo da Montefalco, a Michele di Felice Brancacci, per comunicare l’impossibilità di lasciare Montefalco,
perché impegnato nel completamento del
ciclo di affreschi nella chiesa di San Francesco. Tali affreschi sono quelli che fanno
parte degli episodi della vita del Santo assisano, commissionati da un colto committente, il teologo e predicatore fra’ Ja-
Particolare della firma
“Madonna col Bambino”, Angelico
Foto © Musei Vaticani, Governatorato dello Stato della Città del
Vaticano, tutti i diritti riservati
copo da Montefalco dell’ordine dei Frati
Minori. In uno degli episodi Gozzoli ritrae
san Francesco che benedice la città di
Montefalco.
La rinuncia di Benozzo all’onore di un incarico a Firenze richiesto da parte di una
delle famiglie più prestigiose del suo tempo, per completare l’opera iniziata a Montefalco, rappresenta un attestato d’amore
dell’artista per questo territorio. L’acquisto della Lettera da parte del Comune è
stato reso possibile grazie al prezioso contributo di varie associazioni e realtà imprenditoriali locali (Associazione Montefalco in arte, Accademia per la storia l’Arte e la cultura, Consorzio tutela vini Montefalco, Associazione Strada del Sagrantino, Arnaldo Caprai Gruppo tessile e Arnaldo Caprai Soc. Agricola S.r.l.) e alla
vendita del braccialetto “Montefalco nel
MOSTRA. L’Umbria diventa “sensazionale”
davanti all’obiettivo di Steve McCurry
La mostra all’ex-Fatebenefratelli
L’
Umbria raccontata dalle
immagini di un grande
fotografo. È questo il
leitmotiv che caratterizza
“Sensational Umbria”, la mostra
che il fotografo statunitense Steve
McCurry ha realizzato nella nostra
I
regione e che è stata inaugurata nei
locali appena restaurati dell’ex
ospedale Fatebenefratelli e a
palazzo Penna a Perugia. Grazie a
una grande sensibilità artistica,
McCurry ha saputo raccontare genti
e paesi, paesaggi e tradizioni di una
regione piccola, ma della quale ha
saputo cogliere ed evidenziare la
straordinarietà e le diverse
peculiarità. Le cento immagini,
perlopiù inedite (a cui ne sono state
aggiunte 22 dall’archivio personale
di McCurry) sono suddivise in sette
grandi temi, che a loro volta
diventano itinerari che portano il
visitatore a riscoprire la regione in
modo nuovo. Il percorso ci porta
alla scoperta di tradizioni come il
Cuore”, realizzato da Cruciani Spa, e il
contributo della Unicredit, istituto bancario che ha voluto premiare il progetto. La
Lettera era stata alienata dalla casa d’aste
Minerva Auctions di Roma ad un privato
e dichiarata dalla Direzione regionale per
i Beni culturali e paesaggistici del Lazio di
interesse storico e passibile di acquisizione al patrimonio pubblico in via di prelazione (parere confermato dalla Soprintendenza archivistica dell’Umbria e dal
ministero per i Beni e le attività culturali
direzione generale per gli archivi, che ha
rinunciato all’esercizio della prelazione
in favore del Comune di Montefalco).
La mostra è promossa dal Comune di
Montefalco in collaborazione con la Regione Umbria e l’Arcidiocesi Spoleto Norcia ed è organizzata da Sistema Museo.
Manuela Acito
Mercato delle Gaite, le Infiorate di
Spello, scorci di città come Perugia,
Norcia, Todi, paesaggi verdi, al
tramonto, il gregge al pascolo, le
ricamatrici all’aperto nel centro di
Panicale, botteghe di norcineria e
l’immancabile patrimonio d’arte
dei nostri musei e delle nostre
chiese, i volti delle persone.
Particolare attenzione è stata
dedicata all’originale allestimento
espositivo, realizzato
personalmente da McCurry: le foto
sono tutte disposte sul pavimento,
“incorniciate” all’interno di
strutture in ferro zincato (a basso
impatto ambientale), così da essere
sollevate di pochi centimetri e
retroilluminate in un ambiente per
il resto quasi completamente buio.
Foto-icona, nonché testimonial
della mostra, è una giovane di
Bevagna, Veronica Corvellini,
ritratta con il costume delle Gaite.
McCurry ha deciso di devolvere per
un’attività solidale (restauro di
un’opera d’arte umbra) parte degli
introiti sui ticket della mostra e del
catalogo. L’esposizione è anche
l’occasione per visionare gli spazi
recuperati del complesso dell’ex
ospedale Fatebenefratelli. Lo
stabile, acquistato dal Comune di
Perugia, dalla fine degli anni ’90,
con il contributo della Regione, è
stato infatti oggetto di recupero
edilizio per la realizzazione di una
residenza per studenti; negli ultimi
anni si è provveduto al recupero di
parte del piano terra e
dell’interrato dove sarà ospitata
anche la Fonoteca regionale e dove
soso stati realizzati degli spazi
espositivi. Info
www.sensationalumbria.eu.
M. A.
TEMPLARI. Il nuovo ciclo di incontri a San Bevignate
l 18 marzo, settimo centenario della
morte sul rogo a Parigi di Jacques de
Molay, gran maestro dell’Ordine del
Tempio, (meglio noti come Templari) che
avvenne appunto il 18 marzo 1314, sono ripresi a Perugia gli incontri sulla “Storia dei
Templari raccontata a San Bevignate”. Al primo appuntamento,
agli altri dignitari temche si è svolto nel complesso di
plari. Un’assoluzione seSan Bevignate, ha partecipato la
guita a un processo, avnota esperta Barbara Frale, atvenuto nel 1308, che li
tualmente ricercatrice e officiale
vedeva condannati per
dell’Archivio segreto vaticano.
eresia, sodomia e idolaQuello della Frale era il primo di
tria. Nel documento - ha
una serie di cinque appuntamenti
spiegato Frale - si legge
- che, fino a maggio, verranno predi come, a seguito delsieduti da studiosi in materia sofl’interrogatorio eseguito
fermandosi su diversi aspetti della
da papa Clemente V e dai
storia dei Templari - nell’ambito di
suoi plenipotenziari, il
San Bevignate
un programma organizzato dal
gran maestro e i suoi fuComune e curato dalla storica perono assolti e riammessi
rugina del Medioevo Sonia Merli.
ai sacramenti.
Oltre 300 persone hanno seguito con inteIl programma, promosso con il contributo
resse l’intervento della Frale, che ha parladella Regione Umbria, il patrocinio del Seto della cosiddetta “pergamena di Chinon”,
nato della Repubblica, dell’Università di
il documento che rappresenta l’atto finale
Perugia, della direzione regionale per i Bedi assoluzione concessa dai cardinali di pani culturali dell’Umbria, dell’arcidiocesi di
pa Clemente V al gran maestro de Molay e
Perugia, della Delegazione Fai di Perugia e
La storia dell’Ordine
della Deputazione di storia patria per l’Umbria, è poi proseguito il 1° aprile con Tommaso di Carpegna Falconieri. Docente di
Storia medievale all’Università di Urbino spiega la Merli - Carpegna Falconieri sta
concentrando i propri interessi sull’“uso
politico del Medioevo” nel mondo contemporaneo. Quello che prevale nell’opinione
e nella percezione comune è, infatti, un
Medioevo mitico, immaginario, talvolta volutamente mistificato, utilizzato come una
sorta di contenitore da cui estrarre modelli, esempi e identità. E nel caso dei Templari, serve per cercare nel passato l’origine di presunti misteri”.
Il 15 aprile sarà la volta di Jean-Claude Marie Vigueur, professore di Storia medievale
all’Università di Roma Tre, al quale spetterà il compito di analizzare e di smitizzare il concetto della cavalleria e del vivere
more nobilium (secondo l’usanza dei nobi-
7
BREVI
❖ MARSCIANO
I dieci anni del Museo
del laterizio e delle terracotte
Il Museo dinamico del Laterizio e delle Terrecotte
compie dieci anni. Il compleanno sarà festeggiato
con una due giorni di iniziative sabato 5 e
domenica 6 aprile. L’esposizione raccoglie una
collezione di terrecotte, laterizi e fischietti in
terracotta, oltre ai reperti provenienti da una
tomba etrusca del IV sec. a.C., rinvenuta nel
territorio di Villanova e a una Madonna in trono
con Bambino e con gli angeli, San Silvestro e San
Rocco di ambito del Pinturicchio, databile
intorno al 1500. Sabato 5 aprile alla sala A.
Capitini, alle ore 16.30, incontro in Municipio
aperto dai saluti istituzionali di Alfio Todini,
sindaco di Marsciano, Gianfranco Chiacchieroni,
consigliere regionale e Sandro Vitali, sindaco di
Spello, il comune capofila di “Terre e Musei
dell’Umbria”, circuito museale al quale aderisce
anche Marsciano. Seguiranno gli interventi, tra gli
altri, di Renato Covino, curatore della sezione
dedicata al laterizio, Giulio Busti e Franco Cocchi,
curatori della sezione delle terrecotte, Francesco
Gabellone, del Cnr-Ibam di Lecce che ha
realizzato il progetto sulla fruizione multimediale
del museo. Valentina Bonomi, assessore alla
Cultura del Comune di Marsciano, illustrerà
quelle che sono le prospettive future del museo.
Alle ore 18.30 visita guidata del Museo e alle ore
19 presso la sala V. Vallerani, il brindisi con il
taglio della torta e un buffet a cura dei giovani
che partecipano al corso di operatore della
ristorazione organizzato dal Cnosfap (Centro
nazionale opere salesiane - formazione e
aggiornamento professionale). Domenica 6
“Giornata del fornaciaio”, con un’esibizione di
questo mestiere a cura del maestro Luigi
Bernasconi che si terrà presso la fornace di
Compignano a partire dalle ore 10.
❖ BOSCO SAN FRANCESCO
Visite guidate
con il direttore
Tutti i sabati alle ore 15.30 e le domeniche alle
ore 11, da aprile a settembre riprende nel Bosco
di San Francesco ad Assisi il ciclo di “Visite con il
direttore”, organizzate dal Fai – Fondo ambiente
italiano. Sarà di nuovo possibile partecipare a
coinvolgenti visite guidate che vedranno Luca
Chiarini, Property Manager del Bosco,
accompagnare i visitatori in uno speciale tour
alla scoperta di tre diversi percorsi - naturalistico,
storico-artistico e spirituale – con particolari
approfondimenti sulla manutenzione e la tutela
di questo luogo. Al termine della visita sarà
allestita inoltre una degustazione di prodotti
genuini: olio, sciroppo di cedro, mieli e
marmellate. La manifestazione è inserita nel
calendario degli “Eventi nei Beni del Fai 2014” e
sarà resa possibile grazie a Barclays, che per la
prima volta è a fianco del Fai in questo
importante progetto, Pirelli e Cedral Tassoni.
Ingresso Adulti: euro 7; Bambini (4-14 anni) e
iscritti Fai: euro 5. Per informazioni:
[email protected],
www.fondoambiente.it
li) nelle città comunali dell’Italia centrosettentrionale tra il XIII e XIV secolo rispetto al modello ideale proposto dalla letteratura con il ciclo bretone-carolingio e
con i poemi eroico-cavallereschi che avevano per protagonisti i crociati, il Goffredo
di Buglione della Gerusalemme liberata in
testa.
A Gaetano Curzi, professore di Storia dell’arte medievale all’Università di Chieti Pescara, il 29 aprile spetterà invece il compito di parlare dei Templari come committenti non soltanto di fortezze in Terra Santa, ma anche di un numero enorme di “precettorie”, sorta di aziende agricole provviste di cappelle riccamente affrescate, che
erano alla base di un capillare sistema insediativo diffuso in tutta Europa. Chiuderà
il ciclo il 13 maggio Chiara Frugoni, che
già in passato ha affrontato la questione dei
Templari e di Bevignate, il “santo / non
santo” a cui fu dedicata fin dalla metà del
Duecento la chiesa perugina, ma che per la
circostanza terrà una relazione dal titolo
“Diabolus in nebecula. Il diavolo è nei dettagli”. Tutti gli appuntamenti sono alle ore
18.
M. A.
LA VOCE CHIESA&RELIGIONE
8
VENERDÌ 4 APRILE 2014
Tema era il
matrimonio,
tra citazioni
bibliche e
osservazioni
tratte dalla
vita
quotidiana
PAPA FRANCESCO. Le catechesi sui sacramenti
L’immagine di Dio
P
apa Francesco all’udienza genegno della reciprocità e della comuniorale di mercoledì ha proseguito il
ne di vita piena e definitiva. Quando un
ciclo di catechesi sui sacramenti
uomo, una donna celebrano il sacraparlando del matrimonio. “Questo samento del matrimonio Dio, per così dicramento - ha detto - ci conduce nel
re, si rispecchia in essi: imprime in locuore del disegno di Dio, che è un diro i propri lineamenti e il carattere insegno di alleanza con il Suo
delebile del Suo amore.
popolo, con tutti noi, un diIl matrimonio è l’icona dell’asegno di comunione. All’ini- “L’immagine di
more di Dio con noi. Anche
zio del libro della Genesi, il Dio è la coppia
Dio infatti è comunione. Le
primo libro della Bibbia, a
tre Persone del Padre, del Ficoronamento del racconto matrimoniale, è
glio e dello Spirito santo vivodella creazione si dice: ‘Dio l’uomo e la donna,
no da sempre e per sempre in
creò l’uomo a sua immagiunità perfetta, ed è proprio
ne; a immagine di Dio lo tutti e due.
questo il mistero del matricreò: maschio e femmina li Non soltanto il
monio: Dio fa dei due sposi
creò… Per questo l’uomo la- maschio, l’uomo,
una sola esistenza.
scerà suo padre e sua madre
La Bibbia è forte, dice: ‘Una
e si unirà a sua moglie, e i non soltanto la
sola carne’. Così intima è l’udue saranno un’unica carne’ donna, no: tutti
nione dell’uomo e la donna
(Gen 1,27; 2,24)”.
nel matrimonio. Ed è proprio
A braccio ha proseguito: e due”
questo il mistero del matri“L’immagine di Dio è la copmonio: è l’amore di Dio che si
pia matrimoniale, è l’uomo e la donna,
rispecchia nel matrimonio, nella coptutti e due. Non soltanto il maschio,
pia che decide di vivere insieme. E per
l’uomo, non soltanto la donna, no: tutquesto l’uomo lascia la sua casa, la cati e due. E questa è l’immagine di Dio;
sa dei suoi genitori e va a vivere con
l’amore, l’alleanza di Dio con noi è lì, è
sua moglie e si unisce tanto fortemenrappresentata in quell’alleanza fra l’uote a lei, che diventano, dice la Bibbia,
mo e la donna. E questo è molto bello,
una sola carne. Non sono due”.
è molto bello! Siamo creati per amare,
“San Paolo nella Lettera agli Efesini come riflesso di Dio e del Suo amore. E
ha proseguito - mette in risalto che nenell’unione coniugale l’uomo e la dongli sposi cristiani si riflette un mistero
na realizzano questa vocazione nel segrande: il rapporto instaurato da Cri-
Commento alla liturgia della Domenica
sto con la Chiesa, un rapporto nuziale
(Ef 5,21-33). La Chiesa è la sposa di
Cristo. Questo significa che il matrimonio risponde a una vocazione specifica e deve essere considerato come
una consacrazione (cfr Gaudium et
spes, 48; Familiaris consortio, 56). È
una consacrazione. L’uomo e la donna
sono consacrati per il loro amore, per
amore. Gli sposi infatti, in forza del sacramento, vengono investiti di una vera e propria missione, perché possano
rendere visibile, a partire dalle cose
semplici, ordinarie, l’amore con cui
Cristo ama la sua Chiesa, continuando
a donare la vita per lei, nella fedeltà e
nel servizio”.
A braccio ha poi aggiunto: “Il vero legame è sempre con il Signore. Quando
la famiglia prega, il legame si mantie-
C’
... anziché “vedere
per credere”.
È ciò che ci
chiede Gesù nel
momento in cui
risuscita l’amico
Lazzaro
rivolge poi ai discepoli dicendo
loro che Lazzaro si è
addormentato, tant’è vero che
inizialmente non lo capiscono.
Sperano anzi che il normale
sonno aiuti
Lazzaro a
ristabilirsi. Il
Maestro allora
chiarisce ai
della Domenica
discepoli che
l’amico è morto, e
PRIMA LETTURA
continua con
Dal libro del profeta Ezechiele 37,12-14
un’affermazione
SALMO RESPONSORIALE
che sembra non
adatta a quel
Salmo 129
particolare
SECONDA LETTURA
momento: “Sono
Dalla Lettera di Paolo ai Romani 8,8-11
contento per voi di
non essere stato
VANGELO
là, affinché voi
Dal Vangelo secondo Giovanni 11,1-45
crediate” (11,15).
LA PAROLA
V DOMENICA DI QUARESIMA - ANNO A
“FIRMATO” Famiglia
Vangelo
Credere per vedere
è un comportamento
particolare da parte di
Gesù nel Vangelo di
questa domenica. Lazzaro, suo
amico, è malato e Marta e Maria,
le sorelle, lo mandano a
chiamare. Notiamo come questo
atteggiamento sia comune
anche al nostro modo di
rapportarci con Dio. È legittimo
affidarci al Signore nei momenti
difficili: è Lui la nostra roccia e
la nostra forza. Appresa la
notizia della malattia di Lazzaro,
Gesù non corre
immediatamente da lui ma
“rimase per due giorni nel luogo
dove si trovava” (Gv 11,6). Si
Ancora una volta Gesù utilizza
un linguaggio che i discepoli
non comprendono
nell’immediato. Arrivato a
Betania, il Signore viene
accolto prima da Marta e poi
da Maria che, pur in momenti
diversi, gli si rivolgono con le
stesse parole: “Signore, se tu
fossi stato qui, mio fratello non
sarebbe morto!” (11,21.32). Le
sorelle di Lazzaro non sono
senza fede; anzi, Marta
confessa che “qualunque cosa
[Gesù] chiederà a Dio, gliela
concederà” (11,23). Ecco allora
che il Signore le promette per
Lazzaro la resurrezione. “So che
resusciterà nell’ultimo giorno”
aggiunge Marta. Parlare di vita
eterna non è né semplice né
tantomeno scontato. Maria e i
giudei che la stavano consolando
piangono, e tutto questo
commuove Gesù. Mentre però
gli altri si disperano perché tutto
sembra finito e senza speranza,
Gesù invece si commuove, cioè
soffre umanamente per il
distacco di un amico, di un
discepolo amato, pur in una
prospettiva di vita eterna.
Quanto è importante la
vicinanza del Signore nel dolore!
Non crediamo in un Dio che ci
SPAZIO CRUCIVERBA PER GRANDI E PICCINI
CRITTOCRUCIVERBA
Sistema nello schema una lettera
per casella in modo da ottenere
orizzontalmente 9 parole, ognuna
delle quali è contenuta nel Vangelo di questa domenica. A numero uguale corrisponde sempre
lettera uguale. A lavoro ultimato,
leggendo ordinatamente nelle caselle dal bordo colorato, troverai
la frase-chiave del Vangelo (3, 5,
2, 4; l’ultima parola è accentata).
(Le soluzioni del cruciverba nel prossimo numero)
ne. Quando lo sposo prega per la sposa
e la sposa prega per lo sposo, quel legame diviene forte. Uno prega con l’altro. È vero che nella vita matrimoniale
ci sono tante difficoltà, tante, no? Che il
lavoro, che i soldi non bastano, che i
bambini hanno problemi... tante difficoltà. E tante volte il marito, la moglie,
diventano un po’ nervosi e litigano fra
loro. O no? Litigano! Sempre, sempre è
così: sempre si litiga nel matrimonio.
Anche, alcune volte, volano i piatti.
Voi ridete, ma è la verità! Ma non dobbiamo diventare tristi per questo. La
condizione umana è così. Ma il segreto è che l’amore è più forte di quando
si litiga. E per questo io consiglio agli
sposi, sempre, di non finire la giornata
in cui hanno litigato senza fare la pace.
Sempre!”.
G
esù disse loro: “Il nostro amico Lazzaro si è
addormentato; ma vado a svegliarlo”. Perciò i discepoli
gli dissero: “Signore, se egli dorme, sarà salvo”. Or Gesù
aveva parlato della morte di lui, ma essi pensarono che avesse
parlato del dormire del sonno. Allora Gesù disse loro
apertamente: “Lazzaro è morto, e per voi mi rallegro di non
essere stato là, affinché crediate; ma ora, andiamo da lui!”...
Marta disse a Gesù: “Signore, se tu fossi stato qui, mio fratello
non sarebbe morto; e anche adesso so che tutto quello che
chiederai a Dio, Dio te lo darà”.
evita le sofferenze, ma in un Dio
che ci tiene per mano e le
affronta con noi. In questo testo
si rivela particolarmente
l’umanità di Gesù; lo vediamo
infatti “amare” Lazzaro e le sue
sorelle, “commuoversi” e
“turbarsi” quando vede la
disperazione dei familiari e dei
conoscenti, “piangere” davanti
alla morte dell’amico. Nella
prova ci stringiamo a Lui che ha
condiviso in tutto - eccetto il
peccato - la nostra condizione
umana, e con la risurrezione,
dopo la croce, ha attraversato la
morte, ovvero ne ha fatto
esperienza. Quante volte,
soprattutto in un lutto, “le nostre
labbra, chiuse come da un
enorme ostacolo, simile alla
grossa pietra rotolata
all’ingresso del sepolcro di
Cristo, vogliono aprirsi per
esprimere il De profundis, il
A cura di Michela Massaro
SOLUZIONE
DEL
CRUCIVERBA
DEL NUMERO
PRECEDENTE:
grido, il pianto dell’ineffabile
dolore con cui la tragedia
presente soffoca la nostra voce...
E chi può ascoltare il nostro
lamento, se non ancora Tu, o Dio
della vita e della morte?” (Paolo
VI, omelia ai funerali di Aldo
Moro). Gesù si reca al sepolcro
di Lazzaro e chiede che la pietra
che chiude la grotta venga
rimossa, ma Marta si oppone:
“Manda già cattivo odore, è lì da
quattro giorni” (Gv 11,39).
Anche se ha affermato poco
prima che Gesù è il Cristo,
davanti alla realtà umana
sembra fermarsi, come se
vedesse ogni speranza perduta.
Ma il Signore le risponde: “Non
ti ho detto che, se crederai,
vedrai la gloria di Dio?” (11,40).
Potremmo prendere questa
affermazione come una possibile
chiave di lettura del testo. Se
crediamo possiamo vedere la
“gloria di Dio”, ovvero il suo
manifestarsi in una vita capace
di superare la morte. Occorre
credere per vedere, non vedere
per credere. Non si rivela, infatti,
questa gloria di Dio soprattutto
nel giorno di Pasqua quando,
mentre tutto sembrava perduto e
finito, il Signore risorge dalla
morte? La fede di Marta è
condizione necessaria per capire
la resurrezione di Lazzaro, così
come la nostra fede è
indispensabile per
riconoscere il Cristo
risorto.
Silvia Reali
Alessandro Pacchioni
LA VOCE CHIESA&RELIGIONE
VENERDÌ 4 APRILE 2014
9
BREVI DA S. MARTA
Spunti dalle omelie mattutine di Papa
Francesco nella cappella di casa Santa Marta.
Testi completi su www.vatican.va, sezione
“Meditazioni quotidiane”.
Venerdì 28 marzo
Dio ci aspetta a casa
Giovanni Paolo II
Piazza San Pietro durante il Concistoro pubblico per la canonizzazione
Giovanni XXIII
Doppia gioia per la Chiesa
L’
immagine scelta per la canonizzazione dei due Papi, Giovanni XXIII e Giovanni Paolo
II, li fissa entrambi con uno sguardo
buono e sereno, mentre reggono la croce di Cristo, il famoso pastorale che fu
per primo di Paolo VI. Sono ritratti insieme due Pontefici molto diversi per
storia, provenienza ecclesiale, indole e
carattere, che verranno fatti santi da
Papa Francesco in una giornata che si
preannuncia storica per la Chiesa cattolica.
Alla cerimonia in San Pietro domenica
27 aprile si attendono, infatti, centinaia
di migliaia di persone: dall’Italia, da
Bergamo in particolare, diocesi natia di
Roncalli, ma poi naturalmente dalla Polonia dove Wojtyla è giustamente venerato per il suo ruolo non solo ecclesiale ma anche storico (la “caduta del
Muro” e l’uscita dalla dittatura comunista).
Nella conferenza stampa di presentazione delle iniziative per la cerimonia,
il 31 marzo, il vicario del Papa per Roma, card. Agostino Vallini, ha parlato
di “grande attenzione e gioia in tutto il
mondo” per questi due “Vescovi di Roma” che diventano santi insieme. Di
Attese centinaia di migliaia
di fedeli il 27 aprile a Roma
per la canonizzazione in
simultanea di Giovanni
XXIII e Giovanni Paolo II
Giovanni XXIII ha ricordato la forza interiore serena e la “particolare ispirazione divina” che lo ha spinto a indire
il Concilio Vaticano II, che purtroppo
non ha fatto a tempo a vedere concluso. Di Giovanni Paolo II ha richiamato
il “coraggio indomito” e il grande servizio alla Chiesa di Roma, della quale
ha visitato quasi tutte le parrocchie.
A Roma e a Bergamo
Le due città e diocesi più coinvolte in
questa canonizzazione, Roma e Bergamo, hanno presentato le proprie iniziative.
Per la Capitale sono stati annunciati
un incontro di preparazione per i giovani martedì 22 aprile nella basilica di
San Giovanni in Laterano e una “notte
bianca di preghiera” sabato 26 (dalle
ore 21, previsti i confessori) in una de-
27 APRILE. La cerimonia non richiederà “pass”
e sarà trasmessa su tutti i social network
N
iente biglietti o “pass” il 27
aprile. Per quella che è
stata definita una “festa
della santità”, un “grande evento
spirituale” per onorare “due giganti
della fede”, la partecipazione dei
fedeli sarà libera: non sono previsti
biglietti o particolari permessi di
accesso. Chi vorrà partecipare dovrà
arrivare presto, perché si prevedono
alcune centinaia di migliaia di
persone, e piazza San Pietro e via
Conciliazione potrebbero riempirsi
fin dalla prima mattina. C’è la
possibilità che alla cerimonia sia
presente anche il Papa emerito
Benedetto XVI, ha detto padre
Federico Lombardi, direttore della
Sala stampa vaticana. Diversi gruppi
vocali (Cappella Sistina, Vicariato,
Cracovia e altre) daranno vita a una
sorta di “corale multipla” che
accompagnerà il rito. Sono previsti
oltre 1.000 tra cardinali e vescovi e
5.000 preti concelebranti, insieme a
migliaia tra Capi di Stato,
diplomatici, politici, autorità varie.
La mattina di lunedì 28 aprile verrà
celebrata in San Pietro una messa
di ringraziamento presieduta dal
card. Angelo Comastri. L’evento
della doppia canonizzazione
porterà una grossa novità sul piano
comunicativo. Su internet sarà
cina di chiese del centro. Ne ha parlato, oltre al card. Vallini, anche mons.
Walter Insero, incaricato per le comunicazioni del Vicariato.
La diocesi di Bergamo, come ha invece spiegato il segretario generale,
mons. Giulio Dellavite, realizzerà alcune opere-segno di carità in memoria
sia del “proprio Papa Giovanni XXIII”
sia di Giovanni Paolo II, stanziando cifre considerevoli. Si tratta di una scuola edile ad Haiti (800 mila euro), il supporto alla parrocchia di Shengjin in Albania (600 mila euro) per una nuova
chiesa e centro pastorale, una casa di
accoglienza per poveri a Bergamo (600
mila euro e 300 mila all’anno per la gestione), il sostegno al fondo “Famiglialavoro” (600 mila euro), la nascita di
un secondo fondo “Famiglia-casa” (3
milioni di euro in due anni), il tutto finanziato dalle donazioni e vendendo
immobili di proprietà.
Infine verranno istituite borse di studio
per giovani 18-35enni. Per dare il buon
esempio, ai preti bergamaschi il vescovo, mons. Francesco Beschi, ha
chiesto di devolvere una loro mensilità.
Luigi Crimella
inglese www.2popesaints.org,
un’applicazione sia per
Android sia per Ios intitolata
“Santo subito” in varie
lingue; e ancora
potenziamento dei siti già
esistenti (ad esempio, su
Facebook
“PapaGiovanniPaoloII”, su
La Homepage di www.2papisanti.org
Twitter “santowojtyla”, su
YouTube “adminkarol”, il
portale in 7 lingue www.karolprobabilmente la cerimonia sacra
wojtyla.org, ecc.). I mass media
più “social” e “2.0” che si possa
tradizionali, stampa, radio e tv,
immaginare. Come ha spiegato
saranno comunque presenti in
padre Lombardi, per l’occasione
massa. Sono già registrati oltre 400
scendono in campo tutti i “social”
giornalisti di testate di tutto il
più amati a livello mondiale:
mondo e si allestirà uno speciale
Twitter, Facebook, YouTube,
“media center” nell’atrio dell’aula
Instagram, Storify, un sito ufficiale
Paolo VI, che potrà ospitare
curato dall’università Lumsa
centinaia di operatori.
www.2papisanti.org, con versione
CARITAS. Il 37° Convegno nazionale (31 marzo - 3 aprile)
La Carità al tavolo delle decisioni
S
i è chiuso ieri, giovedì 3, a Cagliari
il 37° Convegno nazionale delle Caritas diocesane. Il presidente di Caritas italiana, mons. Giuseppe Merisi, ha
chiesto “un pronto avvio del nuovo Programma europeo sui beni essenziali
(Feamd) e della promozione di un’Alleanza contro la povertà, che già dallo
scorso anno si è costituita per affermare
la necessità di una misura nazionale di
contrasto alla povertà assoluta”.
Per rispondere alle nuove sfide lanciate
dalla povertà “non ci si può concentrare
- ha sostenuto Chiara Giaccardi, docente di Sociologia dei processi culturali all’Università Cattolica di Milano - solo sull’efficientizzazione, ovvero sul taglio delle spese e riorganizzazione delle presta-
zioni, come avviene a livello istituzionale. È necessario saper innovare investendo nella ricca pluralità di forme sociali che stanno tra il singolo individuo e
i grandi apparati (sistemici, economici,
burocratici). Va rinnovato, uscendo dal
meccanismo astratto della tassazione, il
legame di solidarietà che sta alla base del
vincolo di protezione sociale. Solo a partire dal basso, da esperienze locali, può
partire una reale innovazione”.
“Non tutti nella comunità cristiana - ha
detto chiaro e tondo mons. Arrigo Miglio, vescovo di Cagliari - hanno compreso il senso dell’impegno della Caritas.
Per troppa gente la parola caritas, carità,
è ancora intesa in senso riduttivo, emarginata, perché non deve sedere al tavolo
L’intervento della Giaccardi (Foto F.M.Carloni)
dove si fanno i progetti. Casomai interviene dopo, per riparare ai guasti che sono stati provocati da piani redatti in assenza della solidarietà e della carità”. Ma
“la carità, la Caritas è chiamata a sedere
al tavolo dei progetti perché conosce la
persona per la quale devono essere pensati progetti economici, politici, sociali e
culturali”.
In riferimento alla prima lettura (Osea 14) Papa
Francesco ha detto: “Forse quando sentiamo la
parola che ci invita alla conversione:
‘Convertitevi!’, ci suona un po’ forte perché ci
dice di cambiare la vita, è vero”. Ma dentro la
parola conversione c’è proprio “questa
nostalgia amorevole di Dio”. È la parola
appassionata di un “Padre che dice al figlio:
torna, torna, è ora di tornare a casa! Soltanto
con questa parola possiamo passare tante ore
di preghiera”. Nel Vangelo, la parabola del
figlio prodigo fa capire chi “è nostro Padre: il
Dio che ci aspetta sempre”. Qualcuno potrebbe
dire: “Ma padre, io ho tanti peccati, non so se
Lui sarà contento!”. La risposta di Bergoglio:
“Provaci! Se tu vuoi conoscere la tenerezza di
questo Padre, va’ da Lui e prova. Poi mi
racconti!”. Perché “il Dio che ci aspetta è anche
il Dio che perdona, il Dio della misericordia.
Lui non si stanca di perdonare; siamo noi che
ci stanchiamo di chiedere il perdono. Ma Lui
non si stanca: settanta volte sette! Sempre!
Avanti con il perdono!”.
Lunedì 31 marzo
Guidati dalle promesse
Il Signore, ha sottolineato il Vescovo di Roma,
non ha mai detto a nessuno di andare, di
agire, senza prima avergli fatto una promessa.
Questo “è il nostro destino: camminare
nell’ottica delle promesse, certi che
diventeranno realtà. È bello leggere il capitolo
11 della Lettera agli Ebrei, dove si racconta il
cammino del popolo di Dio verso le promesse:
come questa gente amava tanto queste
promesse e le cercava anche con il martirio.
Sapeva che il Signore era fedele. La speranza
non delude mai”. Tuttavia, “ne abbiamo tanti,
di cristiani fermi. Hanno una speranza debole.
Sì, credono che c’è il Cielo, ma non lo cercano.
Seguono i comandamenti, compiono i precetti,
tutto, tutto, ma sono fermi. E il Signore non
può trarre lievito da loro per far crescere il Suo
popolo. E questo è un problema: i fermi. Poi ci
sono altri, quelli che sbagliano la strada”. Ma il
problema “non è sbagliare strada, il problema
è non tornare quando ci si accorge che si è
sbagliato”. E poi “c’è un altro gruppo che è più
pericoloso, perché si inganna da se stesso”.
Sono “quelli che camminano ma non fanno
strada. Sono i cristiani erranti: girano, girano
come se la vita fosse un turismo esistenziale,
senza meta, senza prendere le promesse sul
serio... Invece il Signore ci chiede di non
fermarci, di non sbagliare strada e di non
girare per la vita. Ci chiede di guardare alle
promesse, di andare avanti con le promesse”.
Martedì 1° aprile
Accidia e formalismo
Sul tema degli intralci al cammino dei
cristiani, Francesco è tornato anche martedì:
“Penso - ha detto - a tanti cristiani, tanti
cattolici: sì, sono cattolici ma senza
entusiasmo, anche amareggiati!... È la malattia
dell’accidia, dell’accidia dei cristiani. Questo
atteggiamento che è paralizzante dello zelo
apostolico, che fa dei cristiani persone ferme,
tranquille, ma non nel buon senso della
parola: che non si preoccupano di uscire per
dare l’annuncio del Vangelo. Persone
anestetizzate”. Nel Vangelo del giorno, il Papa
ha inoltre individuato il peccato del
formalismo: “Cristiani che non lasciano posto
alla grazia di Dio. La vita cristiana, la vita di
questa gente è avere tutti i documenti in
regola, tutti gli attestati. Cristiani ipocriti, come
questi. Soltanto interessavano loro le
formalità. Era sabato? No, non si possono fare
miracoli il sabato, la grazia di Dio non può
lavorare il sabato. Chiudono la porta alla
grazia di Dio. Ne abbiamo tanti nella Chiesa:
ne abbiamo tanti!”. Queste, ha soggiunto, sono
tentazioni che vengono, “ma dobbiamo
conoscerle per difenderci”. Davanti a queste
due tentazioni, davanti “a quell’ospedale da
campo lì, che era simbolo della Chiesa”,
davanti a “tanta gente ferita”, Gesù usa “le due
parole cristiane: ‘Vuoi guarire? Non peccare
più’. Ma prima lo guarisce. Prima lo guarì, poi
‘non peccare più’. Parole dette con tenerezza,
con amore. E questa è la strada cristiana, la
strada dello zelo apostolico”.
LA VOCE CHIESA&RELIGIONE
10
VENERDÌ 4 APRILE 2014
❖ STATI UNITI
❖ SENEGAL
❖ RADIO VATICANA
La Lampedusa d’America
Caritas: segnali di pace
Digitalizzato l’archivio
“Questa messa è per i più di 6.000 morti alla sola
frontiera di Nogales, 11 milioni di persone senza
documenti in attesa di futuro, 30.000 bambini senza
genitori che fuggono”. Li ha ricordati il card. Sean Patrick
O’Malley, arcivescovo di Boston, a una celebrazione
tenutasi il 1° aprile nel deserto di Nogales, in Arizona, in
onore delle migliaia di emigranti centroamericani morti
durante il loro “viaggio doloroso” nel tentativo di
raggiungere gli Usa. Alla fine della marcia di preghiera, il
vescovo ausiliare di Seattle, mons. Eusebio L. Elizondo
Almaguer, ha affermato che “la frontiera fra Stati Uniti e
Messico è la nostra Lampedusa”. (Fides)
Nella combattuta regione senegalese del Casamance “non
siamo mai stati così vicini alla soluzione del conflitto”.
L’abbé Fulgence Coly, responsabile della Caritas locale, non
nasconde le speranze che sia vicino un momento di svolta
per questa guerra dimenticata, che dura ormai dal 1982.
“Meno tensioni non significano certo la fine del conflitto”
tra l’esercito regolare e i guerriglieri autonomisti del
Movimento delle forze democratiche della Casamance
(Mfdc), ammette il religioso, ma “la situazione generale è
migliore. Sono diminuite le estorsioni sulle strade” e da
dopo l’insediamento, nel 2012, del presidente Macky Sall,
si avverte “una particolare attenzione alla regione”.
23.207 avvenimenti documentati in 37 mila
file. Sono i numeri de “La voce dei Papi”, la
digitalizzazione dell’archivio sonoro della
Radio vaticana, presentata martedì. Da Pio
XI in poi, “i Papi rimangono presenti tra noi
innanzitutto spiritualmente, ma anche con
la loro voce”, ha sottolineato padre Federico
Lombardi, direttore generale della Radio.
“Conservazione e fruibilità sono le condizioni
da perseguire”, ha detto Sandro Piervenanzi,
direttore tecnico dell’emittente della Santa
Sede, spiegando i processi di digitalizzazione.
“La conservazione - ha proseguito - nei
moderni sistemi di archiviazione digitale è
legata non soltanto al ciclo di vita del
supporto hardware, come in passato, ma
anche alla tecnologia utilizzata a livello
software”. Dal momento che questi fattori
oggi sono in continua evoluzione, un
archivio, una volta realizzato, “non può solo
essere aggiornato ma va costantemente
mantenuto e migrato”. Quanto alla fruibilità
online, il sistema utilizza un data-base “che
correla i file audio e quelli di testo
consentendo la documentazione degli
avvenimenti rispetto al Pontefice, alla
cronologia, al luogo e a contenuti descrittivi
più ampi definiti dall’utente”.
Cattolici di Terra Santa
L
e parrocchie cattoliche di Terra Santa fanno parte di
un’unica diocesi che si estende su tre aree geopolitiche:
Israele (17 parrocchie), Territori palestinesi (15), Giordania (35).
Caritas Gerusalemme è responsabile principalmente delle
parrocchie di Palestina. Sono comunità grandi o piccole, che
abbracciano le diverse tradizioni della Chiesa cattolica, non
solo quindi quella di rito latino ma anche le varie espressioni
della Chiesa cattolica di rito orientale: maronita, grecomelchita, armena, siriana, caldea. “Caritas Gerusalemme scrivono - sta passando giorni dolorosi. Facciamo del nostro
meglio per raggiungere il maggior numero di persone
possibile, ma non abbiamo alcun reddito stabile”.
Da sinistra: centro di ascolto Caritas a Gerusalemme
(Città Vecchia), Centro medicale Caritas di Aboud (foto
di Katie Orlinsky-Caritas 2010)
Cristiani da non dimenticare
“L’
Umbria con i
cristiani dimenticati
della Terra Santa”
era il titolo dell’incontro tenutosi
a Perugia mercoledì, 2 aprile,
con il direttore della Caritas di
Gerusalemme, padre Raed
Abusahlia. Scopo era
presentare il progetto
“Gemellaggi e pellegrinaggi”
lanciato dalla Caritas di
Gerusalemme per venire
incontro ai cristiani di Terra
Santa, ond’evitare che emigrino
in massa in cerca di migliori
fortune. Alla conferenza stampa
erano presenti anche Marco
Vinicio Guasticchi e Flavio Lotti,
rispettivamente presidente e
direttore del Coordinamento
nazionale enti
Presentato a Perugia il progetto
locali per la pace
di Caritas Gerusalemme per
e i diritti umani,
creare gemellaggi tra le
che ha
organizzato
parrocchie cattoliche di Terra
l’evento, e padre
Santa e le diocesi italiane
Enzo Fortunato,
portavoce del
Sacro Convento di
per contribuire al processo di
Assisi. L’incontro con padre
pace. In concreto, si tratta delle
Abusahlia, in qualche modo
15 parrocchie cristianopreparatorio alla visita di Papa
palestinesi che sorgono nel
Francesco in Terra Santa il 24territorio compreso tra Gaza e
26 maggio prossimi, ha
Gerusalemme. Il “Progetto di
rafforzato i legami di
gemellaggio e pellegrinaggio” si
collaborazione della nostra
rivolge però non alla sola
regione con gli strati più
Umbria ma all’intera Chiesa
disagiati della popolazione di
italiana, e consta dei seguenti
Terra Santa, sia per offrire
punti. Si propone anzitutto un
sostegno di tipo economico sia
gemellaggio di ciascuna delle 15
parrocchie palestinesi con una
diocesi del nostro Paese; a fare
da tramite sarà l’ufficio Caritas o
l’ufficio Pellegrinaggi della
diocesi interessata, mentre farà
da “facilitatore” la Caritas di
Gerusalemme. Quest’ultima si
impegna a fornire alla Caritas
italiana un rapporto annuale
sulle necessità più urgenti, in
particolare relative a scuola,
povertà, anziani, disoccupati,
malati, disabili. Il suggerimento
è di organizzare ogni anno in
Italia una raccolta di offerte per
le parrocchie di Terra Santa; il
denaro confluirà in un Fondo
speciale di ogni Caritas
parrocchiale palestinese. Ogni
Programma del viaggio del Papa in Terra Santa
U
n viaggio che ha il suo centro nell’incontro con il Patriarca greco-ortodosso
Bartolomeo di Costantinopoli e i
responsabili delle Chiese di Gerusalemme, a 50 anni dallo storico
abbraccio tra Papa Paolo VI e il Patriarca Atenagora di Costantinopoli a Gerusalemme. Ut unum
sint, recita il motto di questo pellegrinaggio di Papa Francesco,
che non a caso esprime anche nel
logo il desiderio di unità: l’abbraccio tra san Pietro e sant’Andrea: san Pietro patrono della
Chiesa di Roma, sant’Andrea di
quella di Costantinopoli.
Il programma del viaggio del Pa-
L’incontro tra PaoloVI e Atenagora
pa in Giordania, Palestina e Israele (24-26 maggio) è stato diffuso il
27 marzo a Gerusalemme e illustrato dal Patriarca Fouad Twal.
Prima tappa, la Giordania, dove il
Pontefice atterrerà il 24 maggio.
Dopo l’arrivo ad Amman, si trasferirà al palazzo reale Al-Husseini per la cerimonia di benvenuto e
la visita al re e alla regina di Giordania. Davanti alle autorità del regno hashemita terrà il primo dei
suoi dieci discorsi, mentre all’International Stadium della capitale
giordana celebrerà la messa. Momenti finali della tappa in Giordania saranno la visita al sito del Battesimo a “Betania oltre il Giordano” e, nella vicina chiesa latina,
l’incontro con i rifugiati e i giovani disabili.
Il 25 maggio la seconda tappa, a
Betlemme, dove Bergoglio arriverà in elicottero. Dopo i saluti di
protocollo al Presidente palestinese e alle autorità, celebrerà la
messa nella piazza della Mangiatoia e reciterà la preghiera del Regina Coeli. Al termine pranzerà
con alcune famiglie presso il convento francescano di Casa Nova.
Nel pomeriggio è prevista la visita privata alla grotta della Natività, cui farà seguito un saluto ai
bambini dei campi profughi di
Dheisheh, Aida e Beit Jibrin.
Al termine il Papa in elicottero
raggiungerà prima Tel Aviv, poi
Gerusalemme. Nella Città santa,
in serata, è previsto un incontro
privato con il Patriarca ecumenico
di Costantinopoli, Bartolomeo I, e
la firma di una dichiarazione congiunta. A seguire, nella basilica
del Santo Sepolcro, l’incontro ecumenico in occasione del 50° anniversario dell’abbraccio a Gerusalemme tra Paolo VI e Atenagora.
L’ultimo giorno, 26 maggio, sarà
dedicato a una serie di visite, tra le
quali quelle ai leader religiosi
ebrei e musulmani, al Muro occidentale, al memoriale dello Yad
Vashem, al presidente dello Stato
di Israele, Shimon Peres, e al premier Benjamin Netanyahu. Prima
della partenza, Papa Francesco
saluterà preti, religiosi e seminaristi, al Getsemani. Chiuderà la visita la messa con gli Ordinari di
Terra Santa, nel Cenacolo.
Daniele Rocchi
parrocchia fornirà ogni anno
una relazione dettagliata
sull’utilizzo dei fondi. Inoltre,
Caritas Gerusalemme invita le
diocesi italiane a privilegiare la
Terra Santa tra le mete dei
propri pellegrinaggi, senza
contare la possibilità di scambi
di visite in cui coinvolgere
soprattutto i giovani. Per seguire
queste varie attività tra Italia e
Gerusalemme verrà nominato
un coordinatore ad hoc. Caritas
Gerusalemme è stata fondata
nel 1967 all’indomani della
Guerra dei sei giorni; oggi si
prende cura di circa 30.000
persone di ogni appartenenza
religiosa, che risiedono a
Gerusalemme, nella Striscia di
Gaza e nei Territori occupati.
Gestisce 6 dipartimenti: servizi
sociali, centri medici, microcredito, giovani, sviluppo,
comunicazione.
Dario Rivarossa
Papa Francesco
Si confessa tra gli altri
Il Papa in confessione
U
n gesto appena sfiorato,
come per chiedere alla
gente in fila di attendere un attimo. E il Papa si dirige
dal confessore, s’inginocchia
per alcuni minuti e riceve il sacramento della riconciliazione.
Poi si alza, con la stola viola, e
comincia a confessare. Sono gesti compiuti con estrema normalità. Inutile però nascondere
lo stupore. È l’immagine del Papa che dà per primo l’esempio,
ciò che rimane del rito per la riconciliazione che si è svolto il
28 marzo nella basilica vaticana, all’interno dell’iniziativa “24
ore per il Signore”.
Nel periodo della Quaresima la
Chiesa rinnova l’appello alla
conversione. “È la chiamata a
cambiare vita - ha detto Francesco -. Convertirsi non è questione di un momento o di un
periodo dell’anno, è impegno
che dura tutta la vita. Chi tra di
noi può presumere di non essere peccatore? Nessuno”. Già,
nemmeno il Papa, che continua a rompere i protocolli vaticani e a sorprendere. Non era
mai successo che un Papa si
confessasse in pubblico. Ma il
suo stile è vita. E in quell’inginocchiarsi davanti al confessore ha gridato al mondo non il
suo essere peccatore ma la sua
infinita fiducia nell’amore di
Dio che vale per ogni uomo.
D. D. F.
VENERDÌ 4 APRILE 2014
LA VOCE CHIESA&RELIGIONE
❖ SALESIANI
numerosi incarichi nel mondo
salesiano. Nato in Polonia nel 1957, è
Un “perugino” riceve
stato direttore delle case salesiane di
Swietochlowice e Roma - San Callisto,
grosso incarico europeo
consigliere e poi ispettore nell’Ispettoria
di Cracovia. Ha fatto parte, inoltre,
Don Tadeusz Rozmus, direttore della comunità
dell’équipe internazionale per la
salesiana di Perugia, è stato eletto consigliere
promozione della formazione
per la nuova regione dell’Europa Centro-Nord
professionale in Alto Egitto, ha
dal Capitolo generale. Il suo nuovo incarico lo
Don Rozmus
organizzato la prima scuola salesiana Fp
porterà a occuparsi di una fetta tanto vasta
in Uganda ed è stato presidente del
quanto importante del nostro Continente, che
Consiglio nazionale delle scuole cattoliche in Polonia.
comprende Austria, Belgio Nord, Croazia, Francia Laureato in Teologia (Roma, Lublino), Scienze (Cracovia)
Belgio Sud, Germania, Gran Bretagna, Irlanda, Polonia
e Pedagogia (Varsavia), è autore di alcuni libri e diverse
Cracovia, Polonia, Repubblica Ceca, Slovacchia, Slovenia,
pubblicazioni di carattere archeologico, pedagogico e
Circoscrizione speciale Ucraina e Ungheria. Don Tadeusz
spirituale. (Laura Lana)
era a Perugia dal 2010; in passato ha già ricoperto
11
❖ SCIENZA E FEDE
12 ‘borse’ per il corso
di Sefir a Perugia
Scade il 14 aprile il bando di concorso
per 12 posti presso la Scuola di
formazione e ricerca organizzata da
Sefir (Scienza e fede sull’interpretazione
del reale) in collaborazione con il
Progetto culturale della Cei d’intesa con
la diocesi di Perugia. I vincitori
godranno di vitto e alloggio gratuiti e di
rimborso delle spese di viaggio. Un
ulteriore compenso di 400 euro sarà
erogato coloro che – previa
accettazione dei direttori della scuola –
presenteranno un poster sui propri
interessi di ricerca scientifica. Il bando è
rivolto prevalentemente a giovani
studiosi di ambito ingegneristico e
scientifico (matematica, informatica,
fisica, biologia, ecc.) in possesso al
minimo di laurea magistrale o titoli
equipollenti. La Scuola si terrà dal 15 al
18 giugno a Perugia. Tema è “Aspetti
pluri-disciplinari delle dinamiche di
relazione multi-agente”. Info: Sefir tel.
06 69895537, mail
[email protected], sito
www.ecclesiamater.org (voce Aree di
ricerca).
CEI. Concorso promosso dal Sostegno economico
Aiutare la Chiesa con
una firma fa bene
È
“iFeelCud” lo slogan del concor- sì ideato il concorso (sito www.ifeelso - giunto alla quarta edizione - cud.it) coinvolgendo attivamente l’aslanciato dal Servizio per la pro- sociazione Acli tramite i propri Caf
mozione del sostegno economico alla (Centri di assistenza fiscale).
Chiesa cattolica. Curioso e originale, ri- Gli scopi sono molteplici. Il primo, già
chiede un minimo di conoscenza del- accennato, è quello d’incentivare la parl’inglese di base, in quanto
tecipazione alla scelta
rimanda all’esclamazione I L’iniziativa
dell’8xmille da parte delle
feel good che significa “mi incentiva
categorie di contribuenti
sento bene, sto bene”. Nel
su descritte (anziani, gionostro caso la parola chiave pensionati,
vani, dipendenti senza alè quel “Cud” che fa riferi- giovani al
tri redditi).
mento alla dichiarazione
Il secondo scopo è coinvoldei redditi di tutte le perso- primo impiego
gere attivamente i giovani
ne che hanno ricevuto solo e lavoratori
delle parrocchie sensibili,
redditi da pensione, oppure dipendenti
che decidono di partecipadi lavoro dipendente e che
re al concorso, nei conquindi sono esonerati dal senza altri
fronti degli anziani, unenpresentare la dichiarazione redditi di
do le tematiche fiscali con
dei redditi tramite, ad
un rapporto positivo giovaesempio, i modelli 730 o esprimere la
ni-anziani.
740.
Il terzo scopo è offrire al
destinazione
In genere si tratta di anzia- dell’8 per
contempo una occasione
ni in pensione, oppure di
per fare esperienza congiovani al primo impiego o mille. Premi
creta di progettualità in falavoratori dipendenti che per i progetti
vore delle parrocchie.
non hanno altri redditi. È
Il quarto scopo è mettere,
proprio per queste catego- sociali delle
in un certo senso, in comrie di percettori di reddito parrocchie
petizione positiva le parche la campagna “iFeelrocchie, chiamate a elaboCud” viene attivata, perché
rare progetti di sostegno
nel loro caso non è prevista la sezione per specifiche finalità sociali che emerdove possano esprimere la preferenza gono nei propri contesti.
per la destinazione del cosiddetto Le parrocchie sono chiamate in causa
“8xmille”. Si tratta di milioni di cittadi- perché dovranno allo stesso tempo proni che, teoricamente, pur avendo una muovere una raccolta di schede da alpreferenza magari proprio per la Chie- legare ai Cud per le scelte 8xmille, in
sa cattolica, non trovando il modo di far- busta chiusa tra la popolazione, raglo, omettono di esprimerla, perché la lo- giungendo numeri significativi. Il conro modulistica non prevede l’opzione. corso prevede, infatti, un contributo
E invece il sistema c’è, soltanto che va economico alle parrocchie vincitrici,
fatto conoscere e incentivato in qualche che sarà via via crescente man mano
modo.
che aumenterà il numero delle scelte
Il Servizio della Cei per l’8xmille ha co- 8xmille da accludere ai Cud. Ma pari-
COME FUNZIONA
Premi crescenti per le parrocchie più attive
I
l termine per partecipare presentando i
propri progetti e raccogliendo le firme è
il 30 maggio. A guidare il gruppo potrà
essere il parroco o un suo delegato,
meglio se giovane, così da coinvolgerlo in
un’esperienza interessante che richiama
analoghe campagne nel mondo del
lavoro. Il gruppo di giovani che potrà
lavorare al progetto non dovrà superare i
35 anni di età. Per le schede di scelta
“8xmille” si può scaricare dal sito
www.ifeelcud.it. I Caf delle Acli
collaboreranno per l’attestazione di
ricezione schede firmate. Per convincere
le persone a firmare in favore della Chiesa
cattolica ci sarà documentazione
scaricabile dal sito “iFeelCud”. Venendo
alle categorie dei premi previsti per le
parrocchie: si va dal più piccolo (1.0001.700 euro) per chi raccoglierà fino a 100
schede Cud. Dalle 100 alle 300 schede si
sale con premio da 3.010 a 5.000 euro.
Fino alle 800 schede il premio lievita da
5.510 a 10.500 euro. E ancora fino a 1.600
schede si arriva a cifre tra 11.010 e 19.000
euro. Infine, il premio più alto riguarderà
la parrocchia che raccoglierà da 1.601
schede in su: in questo caso il premio
spazierà da 19.510 a 29.500 euro. Le
schede Cud firmate dovranno essere
certificate dai Caf Acli, come già
accennato, e inoltre si potrà avere un
bonus del 10% in presenza di un video
premiato. Anche il pubblico iscritto al sito
www.ifeelcud.it potrà dire la sua, votando
i vari progetti che verranno caricati e la
parrocchia che otterrà più voti del
pubblico avrà diritto a un ulteriore
premio di 1.000 euro. La giuria che
valuterà i progetti sarà composta da
Matteo Calabresi, direttore del Servizio Cei
promotore, Grazia Cecconi, art director, e
don Michele Falabretti, responsabile del
Servizio Cei per la pastorale giovanile.
menti sarà anche importante il progetto con finalità sociali che affiancherà
questa azione di raccolta di Cud con firme, e ci sarà un ulteriore incentivo per
quei gruppi parrocchiali che insieme a
progetto e raccolta firme affiancheranno anche un video illustrativo.
All’Ufficio promotore del concorso sot-
tolineano che questa iniziativa “intende
diffondere la consapevolezza dell’importanza di firmare in favore della
Chiesa, per sostenere tramite l’8xmille
i tanti progetti che la Cei porta avanti in
Italia e nel mondo in favore di chi ha bisogno”.
Luigi Crimella
Orvieto è stata sede della Giornata del pellegrino 2014
Il duomo di Orvieto
Q
uest’anno è stata scelta
la città di Orvieto per la
Giornata del pellegrino
dell’Opera romana
pellegrinaggi, celebrata
domenica 23 marzo. L’ evento,
realizzato in collaborazione
con la Provincia di Terni e il
Comune di Orvieto, ha visto la
presenza di oltre 800 fedeli
provenienti dalle regioni
dell’Italia centrale, del vescovo
di Orvieto – Todi Benedetto
Tuzia, dell’arcivescovo di
Loreto Giovanni Tonucci, del
vescovo di Avezzano Pietro
Santoro e del vescovo di
Foligno Gualtiero Sigismondi.
Si è trattato, in realtà, del
primo grande momento di un
triennio, di un percorso che
nel 2015 avrà come tappa il
santuario di Loreto e nel 2016
quello di San Gabriele
dell’Addolorata. Non poteva
esserci luogo migliore per la
partenza, dal momento che
l’Opera romana, nel 2014, in
tutti i suoi pellegrinaggi
sviluppa il tema “Eucarestia,
pane del pellegrino”. Tema
dell’anno, dunque, e della
significativa Giornata; e in
questo secondo anno di
Giubileo eucaristico
straordinario della diocesi di
Orvieto-Todi, la città della
Rupe in modo speciale ricorda
il 750° anniversario
dell’istituzione della solennità
del Corpus Domini. Cuore
della mattinata, dopo i saluti di
mons. Liberio Andreatta,
direttore dell’Orp, di Feliciano
Polli, presidente della
Provincia di Terni, e di
Antonio Concina, sindaco di
Orvieto, è stata la catechesi sul
tema della Giornata tenuta da
mons. Sigismondi. “Devo
confidare – ha detto subito
mons. Sigismondi - che ho
fatto molta fatica a preparare
questo incontro, perché mi
sono detto: ‘Prendo il
microscopio o il telescopio per
affrontare questo discorso
sull’eucarestia?’. Ho dovuto
scartare l’una e l’altra ipotesi.
Ho dovuto scartare il
microscopio perché
l’eucarestia è un mistero che
ha una capienza eterna, e
quindi non può essere
osservata al microscopio. Ma
non posso neppure utilizzare il
telescopio perché l’eucaristia è
un mistero così vicino a noi
che mi dispensa dall’utilizzare
anche questo strumento. Ho
pensato di offrirvi alcuni
‘frammenti eucaristici’: darei
proprio questo titolo
all’incontro di oggi”. Il Vescovo
di Foligno si è quindi
soffermato sullo stretto
rapporto che c’è tra eucarestia
e croce (punto di perfetto
equilibrio tra il dolore e
l’amore; senza la croce
l’eucarestia sarebbe vuota, ma
senza l’eucaristia la croce
sarebbe irraggiungibile), tra
eucarestia e Chiesa
(l’eucaristia è il luogo in cui la
Chiesa manifesta se stessa, e il
mistero dell’eucaristia si
risolve nel mistero della
Chiesa), tra eucarestia e la
Parola (se è la Parola a
convocare la comunità, è
l’eucaristia a farla diventare
un solo Corpo). È dalla
Vergine Maria, “vero
Corporale - ha concluso mons.
Sigismondi -, il santissimo
Corporale inamidato, e dal suo
splendore verginale, che
possiamo apprendere l’arte
dello stupore eucaristico, di
avvicinarci a questo grande
Mistero togliendoci i sandali e
piegando le ginocchia”. Nel
pomeriggio i pellegrini hanno
percorso l’itinerario giubilare
e attraversato la Porta santa.
La messa, presieduta da mons.
Tuzia e concelebrata da mons.
Tonucci e mons. Andreatta, ha
concluso questa giornata di
grande aggregazione e di
intensa spiritualità.
Michela Massaro
LA VOCE SPAZIOCSI
12
I nuovi sport nella rosa del Csi
BREVI DAL CSI
❖ DAL PAPA
Infopoint iscrizioni
È attivo l’infopoint per le iscrizioni
all’evento del 7 giugno a San Pietro
“Papa Francesco incontra le società
sportive di tutt’Italia”. Sede: la
segreteria Csi Umbria il martedì e il
giovedì dalle ore 17 alle 20, in strada
Bellocchio San Faustino 22/A, Perugia,
tel. 075 5156071.
Dai prossimi mesi aumentano le
discipline seguite dal Centro
sportivo. Intanto il 12 e 13 aprile si
tengono a Cascia le finali regionali
di sport di squadra
I
❖ PERUGIA
Il Gran galà
Il 4 aprile nella cornice del
Palaevengelisti si tiene il Gran galà
delle premiazioni 2014 per premiare le
squadre vincenti dei tornei regionali di
sport di squadra. Presenti atleti,
giocatori di basket e di calcio, ma
anche giocatrici del torneo femminile
di calcio a 5, pallavolisti e pallavoliste,
ragazzi e bambini dei campionati
giovanili, arbitri, dirigenti, allenatori e
animatori.
❖ TERNI
Torneo tennistavolo
Sarà disputato a Terni dal 10 al 14
aprile il torneo regionale di
qualificazione valido per l’accesso alla
fase finale Nazionale del Gran Prix Csi
2014. Il torneo di tennistavolo è
organizzato dal Csi comitato regionale
Umbria in collaborazione con
l’associazione sportiva dilettantistica
Montegrillo, la cui figura di riferimento
è Fausto Pelliccia, promotore dello
sviluppo del tennistavolo a Perugia,
che vanta un’esperienza decennale nel
campo del reclutamento e della
formazione dei giovani atleti.
l Csi cerca nuove vie, ovvero cerca di
portare il suo messaggio in altre
discipline, che non siano quelle ormai
classiche di calcio, pallavolo, pallacanestro,
nuoto, atletica e negli ultimi anni karate,
judo a ginnastica. Con il settantennio da
festeggiare il Csi ha inserito, accanto al
circuito delle finali nazionali, alcuni eventi
sportivi nazionali con la particolarità della
partecipazione libera (senza quindi passare
da fasi territoriali e regionali). La prima
disciplina ad andare in scena sarà la danza,
dal 4 al 6 aprile, con il festival “Baridanza”,
concorso nazionale di danza classica e
moderna. Ospite d’onore il primo ballerino
dell’Opera di Parigi, Alessio Carbone. La
danza sarà la protagonista anche al
Chiavari Summerdance Festival dal 30
luglio al 3 agosto. Altra disciplina al via è lo
skateboard, evento in programma a Lozio
(Bs) il 5 e 6 luglio. Rimanendo in tema di
velocità, è prevista per l’8 maggio a Bra
(Cn) la prima edizione del Gran premio
nazionale di speed down. In pista i soap
box, ovvero prototipi senza motore di tutte
le categorie. Ospiti d’onore la scuderia
Ferrari con un suo prototipo rosso. A
giugno andrà invece in scena il mare: si
parte dagli Open Games di Tortoreto Lido
(29 maggio - 2 giugno varie discipline), per
arrivare alla classica “Due Giorni Mare” a
Ravenna dal 13 al 15 giugno (volley e
basket sulla spiaggia), passando per il 3°
trofeo di Gym Cup di ritmica a Cesenatico
DAL MONDO. La “i” di Csi potrebbe forse
meglio essere letta come “internazionale”
N
el 2002 l’Onu rendeva noto un rapporto sul contributo che lo sport poteva fornire allo sviluppo e alla pace
nei Paesi del Terzo mondo. Si concludeva
che lo sport era un valido strumento per promuovere salute, educazione, sviluppo sostenibile, pace, comunicazione e cooperazione. Le Nazioni Unite si appellavano quindi
alle organizzazioni sportive internazionali
perché operassero in tale direzione.
In quel momento il Csi aveva già alle spalle
un’esperienza decennale. Nel 1993 infatti
Csi e Conferenza episcopale italiana avevano
avviato il progetto “Sport for Africa”, con una
prima operatività in Camerun per promuovervi la nascita di un’associazionismo sportivo educativo giovanile, sul modello Csi.
La filosofia si rispecchiava nel famoso assunto: “Non ti dò il pesce da mangiare, ma
la canna da pesca, e ti insegno a usarla”. L’operazione portò alla formazione di operatori, alla nascita di società sportive in diverse
città e infine, nel 1998, alla nascita del Centro sportivo camerunese. L’esperienza aprì le
porte a numerose altre analoghe in varie
parti del mondo: Albania, Benin, Brasile,
Bulgaria, Centrafrica, Colombia, Congo,
Ecuador, Nepal, Palestina, Tanzania, Zambia.
Oggi il Csi è un’associazione che ha come
palcoscenico di solidarietà il mondo intero,
e forse dovrebbe cambiare significato della
sua sigla, trasformandola in “Centro sportivo internazionale”.
Convegno sul “sovrallenamento”
I
l 10 aprile si svolgerà
presso la facoltà di
Scienze motorie di
Perugia il convegno
sull’overtraining (eccesso di
allenamento) organizzato
dalla Federazione medicosportiva italiana della
Regione Umbria e dal Centro
sportivo italiano - comitato
regionale Umbria.
La Federazione medicosportiva e il Csi vogliono così
ricordare la figura del prof.
Antonio Notari Stefano con
un convegno dedicato sia ai
medici che ai preparatori
atletici. Notari Stefano, che è
stato responsabile dell’Unità
coronarica dell’ospedale
Silvestrini di Perugia e
professore alla facoltà di
Scienze motorie, è scomparso
VENERDÌ 4 APRILE 2014
prematuramente nel 2006. Il
convegno sarà incentrato sul
sovrallenamento e sugli
effetti che causa nella vita
dell’alteta. La preparazione è
un tema importante sia per
gli atleti di alto livello
agonistico che per praticanti
fitness o sportivi di medio
livello. L’attività fisica ha la
stesso effetto di un farmaco,
e come questo va ben dosata:
se sapremo somministrare la
giusta dose di sport, sapremo
anche prescrivere un buono
stato di salute e prevenire le
malattie quali quelle
tumorali e cardiovascolari e
ridurre le patologie
gastrointestinali come il
tumore del colon o le
patologie della colonna
vertebrale quali l’osteoporosi.
Il compito dei medici dello
sport è somministrare
l’attività fisica, e compito dei
preparatori atletici è valutare
che l’allenamento venga
svolto in maniera corretta. Si
tratta del secondo Convegno
di medicina dello sport che la
Federazione medico sportiva
e il Centro sportivo italiano comitato regionale
organizzano presso la facoltà
di Scienze motorie per dare
una proficua continuità alla
collaborazione con l’ateneo
perugino. Patrocinatori
dell’evento, oltre alla Facoltà,
anche il Coni Regionale, la
Federazione ciclistica e la
Federazione tennis
dell’Umbria.
Giovanni Boni
delegato Fmsi Umbria
Giovani atlete durante un esercizio di ginnastica artistica
dal 13 al 15 giugno. Queste le attività a
livello nazionale; in Umbria il Comitato
regionale è già al lavoro per lanciare nella
regione queste nuove discipline già dalla
prossima stagione. Al momento invece il
Comitato dell’Umbria è impegnato nella
pianificazione delle finali regionali di sport
di squadra fissate per il 12 e 13 aprile,
manifestazione che ha il patrocinio del
Coni Umbria, della Regione Umbria e del
Comune di Cascia. Nella splendida e
mistica cornice di Cascia e Roccaporena, si
contenderanno il passaggio alle fasi
interregionali ben 20 squadre, per oltre 300
atleti. Quattro le discipline coinvolte:
pallavolo open mista, pallacanestro open
maschile, calcio a 5 open maschile e calcio
a 7 open maschile. Alla fase regionale
accedono le squadre vincitrici dei
campionati territoriali e, particolare da
sottolineare, le vincitrici della coppa Fair
Play. Tutti i comitati territoriali umbri
saranno rappresentati, in un calderone di
dialetti e tradizioni che vedrà lo sport e il
Csi come elementi di congiunzione. Le
gare avranno inizio nella mattinata di
sabato 12 aprile e termineranno nel
pomeriggio di domenica 13, le premiazioni
sono previste il giorno 13 alle 17. Momento
centrale e di particolare significato sia per
la località, Cascia, città di santa Rita, sia per
il periodo: infatti si celebrerà la domenica
delle Palme. La messa prevista per le ore
18.30 di sabato 12 aprile sarà celebrata dal
consulente ecclesiastico regionale don
Leonardo Romizi. Sabato sera, dopo le
partite, è prevista la serata “Associativa”,
ovvero un momento di svago con attività
proposte dal Csi in cui tutti gli atleti
accantoneranno qualunque rivalità per
limitarsi a divertirsi insieme.
Direzione tecnica regionale Csi
LA VOCE EVENTI IN UMBRIA
VENERDÌ 4 APRILE 2014
Appuntamenti di musica, teatro, fiori e cucina seguendo le antiche tradizioni
Feste e tradizioni nei paesi
PIEDILUCO
A Corciano e
Mantignana
l’attesissima Rassegna
della Torta di Pasqua
consumatore. Ogni edizione
raccoglie operatori provenienti da
tutta l’Umbria e da altre regioni
d’Italia. Ingresso libero. Per
informazioni
www.comune.marsciano.pg.it
PIETRALUNGA
Panorama di Piediluco
Dall’11 al 13 aprile si tiene a
Piediluco (Tr) la XXVIII edizione
della Regata internazionale di
canottaggio “Memorial Paolo
D’Aloya” con la partecipazione di
molte federazioni nazionali e la
novità del Para-Rowing. A molti
equipaggi questa competizione
servirà per testare la propria
forma in vista della stagione
internazionale di canottaggio.
Novità dell’edizione 2014,
l’introduzione degli eventi ParaRowing organizzate in tre classi
Paralympic accanto agli eventi
tradizionali. Per info:
www.memorialdaloja.org
CORCIANO E MANTIGNANA
Panorama di Corciano
Dal 10 al 13 aprile, a Corciano e
Mantignana si tiene la XIII
Rassegna della Torta di Pasqua
Umbra. La Torta di Pasqua,
protagonista indiscussa della
colazione pasquale in Umbria, è
ottenuta dell’impasto di uova,
farina e diversi tipi di formaggio.
Si accompagna a salumi di prima
stagionatura e vini locali.
Troverete stand gastronomici,
aperitivi, serate danzanti e cene a
base di pietanze pasquali cucinate
secondo la ricetta casareccia. Info
comune.corciano.pg.it,
www.mantignana.it.
SAN GEMINI
Il 12 aprile, a San Gemini (Tr) si
svolge la seconda edizione del
festival “Suoni in Chiostro”,
un’intera giornata di musica,
cultura e artigianato del territorio.
Si comincia alle ore 16, lungo le
vie della parte più antica e
suggestiva del borgo. Quest’anno
ad esibirsi sarà Teho Teardo,
compositore di colonne sonore
per importanti registi come
Gabriele Salvatores, Paolo
Sorrentino, riferimento nazionale
per la musica al cinema. Il
concerto si terrà all’interno della
chiesa di San Giovanni Battista
(XII secolo), a partire dalle ore
22.30. Nel chiostro antistante la
chiesa di San Giovanni Battista a
partire dalle ore 19 esibizioni
musicali di vari compositori. Una
mostra/esposizione di prodotti
artigianali sarà allestita negli
spazi di piazza Palazzo Vecchio.
Mostre di fotografia e di pittura
presso la Taverna del Torchio.
Info:
suoninchiostro.wordpress.com
ORVIETO
Dall’11 aprile al 1 giugno ad
Orvieto (Tr) in programma sette
appuntamenti tra reading e teatro,
passando per la musica d’autore.
Si parte venerdì 11 aprile, alle ore
21, al teatro Mancinelli di Orvieto
con lo spettacolo Il mio nome è
nessuno di e con Valerio Massimo
Manfredi, Sebastiano Somma ed
Isabelle Adriani. Ad arricchire il
cartellone di questa edizione del
Festival ci saranno diversi nomi di
fama nazionale ed internazionale,
sia del teatro che della musica e
della letteratura italiana. Per info:
www.teatromancinelli.com
MARSCIANO
Il 12 e 13 aprile torna a
Marsciano, il tradizionale
appuntamento interamente
dedicato a chi ama la natura
“Fiera Verde: Tradizione e
Sapori”. La fiera si caratterizza
per l’offerta di prodotti agricoli e
agro-alimentari, piante e fiori di
ogni genere, attrezzatura per
l’agricoltura e per il giardinaggio,
floro-vivaistica. Il tutto abbinato
alla degustazione e alla vendita
dei prodotti tipici locali, e al
mercato dei prodotti agricoli a km
0, direttamente dal produttore al
Panorama di Pietralunga
Il 20 aprile a Pietralunga si
rinnova “La Tocciata” di Pasqua,
la tradizione della gara con le
uova. Si tratta di un antico gioco
che ha luogo la mattina di Pasqua
nella piazza di Pietralunga. Per
giocare bisogna disporsi in
cerchio con in mano un uovo sodo
e a turno si picchia sull’uovo
dell’avversario; il giocatore che
rimane con l’uovo intatto
continua il giro, l’altro viene
eliminato. In passato il gioco
consisteva nel portare a casa il
maggior numero di uova, mentre
ora viene assegnato un premio
simbolico. Per informazioni:
www.pietralunga.it
PERUGIA
Panorama di Perugia
Il 20 e 21 aprile, visite guidate
gratuite all’area archeologica
etrusca del Palazzone, Ponte San
Giovanni, Perugia, una delle più
importanti dell’Umbria. Pasqua e
Pasquetta al museo per
partecipare alle visite guidate
dell’area archeologica
accompagnati dal personale
qualificato. Le visite saranno
gratuite e si terranno alle ore 10 e
alle ore 16 mentre l’ingresso
all’area è a pagamento.
[email protected]
13
Le opinioni espresse in questa pagina rappresentano
esclusivamente il pensiero di chi le scrive.
14
LA VOCE LETTERE&OPINIONI
Il pensiero sociale
di Papa Francesco
IL PUNTO
Il Senato travolto
dalla velocità
I
l governo Renzi ha ingaggiato
la sua battaglia per la riforma
costituzionale, che prevede
fra l’altro la soppressione del
Senato (o comunque una
trasformazione tale che
dell’attuale Senato resterà, se
resterà, soltanto il nome). Prima
di entrare nel merito delle
proposte, vorrei ricordare che
nell’Assemblea costituente che
fu eletta il 2 giugno 1946 e
concluse i suoi lavori il 27
dicembre 1947 c’era il meglio
che l’Italia potesse allora
esprimere: grandi leader politici,
grandi uomini di cultura e di
pensiero, illustri cattedratici,
giovani brillanti che avrebbero
fatto la storia nei decenni a
venire. Ma lasciamo stare i
confronti, veniamo a oggi. Chi
vuole l’abolizione del Senato, o
almeno del “bicameralismo
perfetto”, dice di volerlo fare per
una questione di “velocità” delle
decisioni politiche. La scelta sarà
anche giusta (se ne può
discutere) ma l’argomento della
“velocità” è sbagliato. Mettere
insieme la volontà della Camera
con quella del Senato non è mai
stato un problema. Il problema
vero è stato, dal 1948 in poi,
mettere insieme la volontà dei
partiti e partitini, correnti e
correntine, che dividevano al
loro interno l’una e l’altra delle
due Camere. Ogni scelta, ogni
legge, è sempre stata la faticosa
mediazione fra spinte e interessi
diversi, senza che al vertice ci
fosse la chiarezza delle idee e la
forza di volontà che occorreva
per venirne a capo. A volte le
scelte sono state dettate da
infatuazioni ideologiche
disancorate dalla realtà; altre
volte sono state prese sotto
l’incubo delle emergenze, per di
più mutevoli da un anno all’altro.
E anche adesso è così. È vero
che l’impotenza e la pigrizia
mostrate per decenni dalla
classe politica fanno apparire,
oggi, l’attivismo renziano come
l’alba di una Nuova Era. Ma è
un’illusione credere che i
problemi accumulati per
decenni si risolvano d’incanto in
pochi giorni, solo perché al
timone si è messo l’uomo giusto.
Magari fosse possibile! Ma
sarebbe una fortuna che non ci
meritiamo.
Pier Giorgio Lignani
AVVISO AGLI ABBONATI
Purtroppo ci vengono segnalati ritardi e mancate consegne del settimanale. Qualora non riceviate il giornale
entro il venerdì o il sabato vi preghiamo di segnalarcelo (tel. 075 5720397;
email: [email protected])
così che possiamo sollecitare Poste
Italiane per un più puntuale recapito
ed un migliore servizio.
Perugia
Maria Rita Valli
piazza IV Novembre, 6
Tel. 075 572.78.71
[email protected]
Orvieto - Todi
Michela Massaro
Via S. Lorenzo, 18 - todi
3339340325
[email protected]
Terni
Elisabetta Lomoro
piazza Duomo, 9
Tel/fax 0744 546.525
[email protected]
Assisi
Roldano Boccali
Tel. 330417028
[email protected]
Gubbio
Giampiero Bedini
via Monteverdi,2
Tel. 075 927.21.16
[email protected]
Città di Castello
Moreno Migliorati,
piazza Gabriotti,10
Tel. 075 8550167
[email protected]
“I
più gravi dei mali che affliggono
il mondo in questi anni sono la
disoccupazione dei giovani e la
solitudine in cui vengono lasciati i
vecchi. I vecchi hanno bisogno di cure
e di compagnia; i giovani di lavoro e di
speranza, ma non hanno né l’uno né
l’altra, e il guaio è che non li cercano
più. Sono stati schiacciati sul presente”
(intervista su La Repubblica, 1° ottobre
2013). È una delle tante affermazioni di
Papa Francesco che sono state
rammentate nel corso dell’incontro
organizzato di recente dal Meic di
Foligno sul “Pensiero sociale,
economico e politico di Papa
Francesco”. Incontro in cui sono stati
passati in rassegna i vari testi
“socialmente sensibili”, non solo
dell’enciclica Lumen fidei e
dell’esortazione apostolica Evangelii
gaudium, ma anche delle omelie, dei
discorsi e dei messaggi. A cominciare
proprio dall’omelia pronunciata da
Papa Francesco il 19 marzo dello scorso
anno, in occasione della solennità di
san Giuseppe, a pochi giorni dalla sua
elezione. Dove i richiami alla
“vocazione del custodire” e al “potere”
come “servizio” ben possono riferirsi
alle qualità e motivazioni con cui
dovrebbe esercitarsi una politica “alta”.
Bergoglio chiede “a tutti coloro che
occupano ruoli di responsabilità in
ambito economico, politico o sociale, a
tutti gli uomini e donne di buona
volontà: siamo custodi della creazione,
del disegno di Dio iscritto nella natura,
custodi dell’altro, dell’ambiente”.
Numerosi i passi di seguito richiamati,
attinti ancher dal messaggio rivolto, il
20 marzo, ai dirigenti e agli operai
delle Acciaierie di Terni. Ampio lo
sguardo rivolto alla Evangelii gaudium,
che ritengo costituisca il primo vero
testo magisteriale di Papa Francesco.
Significative le dure prese di posizione,
con i vari “no” che si leggono nel
secondo capitolo, nei confronti di
un’economia dell’esclusione, della
nuova idolatria del denaro, di un
denaro che governa invece di servire,
dell’inequità che genera violenza. “Non
si può più tollerare - osserva tra l’altro il fatto che si getti il cibo, quando c’è
gente che soffre la fame. Questo è
inequità…Si considera l’essere umano
in se stesso come un bene di consumo,
che si può usare e poi gettare. Abbiamo
dato inizio alla cultura dello scarto”. E
a proposito della dimensione sociale
dell’evangelizzazione, avverte con
preoccupazione che “se questa
dimensione non viene debitamente
esplicitata, si corre sempre il rischio di
sfigurare il significato autentico e
integrale della missione
evangelizzatrice”.
Alvaro Bucci
Foligno
persona credente, come del resto è, mi
ha detto se poteva farmi delle
domande e se credevo nell’Apocalisse.
Poi è venuta fuori con l’idea che fosse
vicina la fine del mondo, come le era
stato detto o aveva letto da qualche
parte. Il motivo è la cattiveria degli
uomini e la corruzione della Chiesa
cattolca, collusa con la massoneria, che
ha perfino due Papi, e i preti sono
pedofili... insomma, una giovane
intelligenza che mi è sembrata piena di
confusione e di pregiudizi. Le ho
risposto come meglio potevo, facendo
capire che erano tutte accuse frutto di
odio e ignoranza. Lei che cosa può
dire: è possibile che vi sia tanta
confuzione sui fatti religiosi?
A. M.
Perugia
Purtroppo accuse anche pesanti e
vergognose vengono rivolte alla
Chiesa cattolica da parte di
singole persone e di gruppi
radicali o fondamentalisti di
ispirazione anche cristiana. Mi
limito a dirle di non
meravigliarsi, perché cose di
questo tipo se ne sono dette tante
da sempre. Le dico anche che, a
mio avviso, oggi sono sempre
meno coloro che si esprimono in
questo modo, mentre sta
crescendo, sia pure in misura
leggera, un vicendevole
apprezzamento tra cristiani di
ogni denominazione; e questo è il
frutto di un certo clima ecumenico
che Papa Francesco sta
diffondendo a piene mani. Da
parte nostra non possiamo fare
altro che diffondere la buona
notizia e purificare la Chiesa da
ogni malformazione perché possa
essere e apparire come un popolo
santo e illuminato, pur
rimanendo sempre bisognoso di
purificazione e riforma. La
questione poi dei due papi e della
massoneria sembra proprio fuori
luogo. C’è stato un tempo in cui si
contendevano la cattedra di
Pietro due Papi e in un periodo
persino tre, a causa di lotte tra
cardinali legati a interessi di
nazioni diverse, ma ora c’è un
solo papa e l’emerito Ratzinger
ha dato di sua spontanea volontà
le dimissioni e non ha altra
ambizione che di pregare per la
Chiesa e per il mondo. Povera
Cecilia quanto ti hanno messo
fuori strada!
La stampa continua
a fare disinformazione
C
aro don Elio,
condivido pienamente l’arguto e
puntuale editoriale “Tre libretti che
fanno discutere” (La Voce n. 12). A me
fanno anche dire che Babele non è
tanto dove si parlano lingue diverse,
ma dove tutti usano la medesima
lingua e però ciascuno dà a parole
identiche un significato diverso che ne
scardina la sostanza; così dilaga la
manipolazione del linguaggio e quella
disinformazione che Papa Francesco ha
definito “il più grave peccato dei
media”. In una società sempre più
violenta nei comportamenti, sia
collettivi che dei singoli, dove si muore
quotidianamente per mancanza di
lavoro, per una parola di troppo in
metropolitana, per un parcheggio, per
una partita di calcio, per
inquinamento, per disperazione, per
un mancato ricovero in ospedale, ecc.,
la stampa laica ha avuto la
spudoratezza di descrivere come
“portatori di violenza” quei genitori
che in modo pacifico, democratico e
laico hanno contestato
l’indottrinamento scolastico “filogender”. Questa dottrina (come ha ben
chiarito Maria Rita Valli) afferma che la
differenza tra i due sessi è solo un
pregiudizio, e che il Maschile e il
Femminile sono costruzioni sociali e
storiche da abbattere. Per tale
ideologia non si nasce maschi e
femmine, ma individui che rimandano
HUMOUR
Disegni di Marcello Cruciani
Il mondo sta per finire...
e per colpa della Chiesa?
C
aro Direttore,
alcuni giorni fa, esattamente
domenica 23 marzo, recandomi alla
messa mi è capitato per puro caso di
incontrare sulla soglia della chiesa una
signorina molto vivace che mi ha detto
poi chiamarsi Cecilia, di origine
francese. In un primo momento, dal
modo in cui parlava l’italiano, mi era
sembrata latino-americana. Ma non ha
importanza. Ritenendo che fossi un
Materiale fotografico
- Archivio La Voce
- Enrico Milanesi (Città
di Castello)
- Gavirati (Gubbio)
- Giancarlo Belfiore
ASSOCIATO
ALL’UNIONE
DELLA STAMPA
PERIODICA
ITALIANA
ISCRITTO ALLA
FEDERAZIONE
ITALIANA
SETTIMANALI
CATTOLICI
Direttore responsabile: Elio Bromuri
Redazione: piazza IV Novembre n.6 - 06123 Perugia
tel. 075/57.27.871 • fax 075/57.31.066
[email protected]
Amministrazione e Pubblicità: tel. 075/57.20.397 • fax 075/57.31.066
[email protected]
Registrazione: Tribunale di Perugia N°145
Iscrizione al Registro degli operatori della comunicazione N° 1.304
La testata “La Voce” fruisce dei Contributi Statali diretti
di cui alla legge 7 agosto 1990, n. 250.
Stampa: Galeati Industrie Grafiche s.r.l., Via Selice 187/189, Imola (Bo)
VENERDÌ 4 APRILE 2014
Si raccomanda di non superare
le trenta righe dattiloscritte
Abbonamenti
Annuale
Annuale + on-line
Annuale solo on line
Semestrale
Sostenitore
Benemerito
a future scelte la propria identità
fisiologica. In ossequio a questo modo
di pensare c’è chi ha ritenuto
opportuno cancellare dalla modulistica
scolastica le parole “padre” e “madre”
per sostituirle con altre
apparentemente innocue: genitore 1,
genitore 2. Esse sembrano descrivere
una realtà che apparirebbe ovvia se il
“burocratichese” non nascondesse
invece l’obiettivo subdolo di un
orizzonte di senso teso a scardinare la
comprensione del maschile e del
femminile e quindi della paternità e
della maternità. Ebbene, questo
artificio, unitamente ai “tre libretti”
sbugiardano la tanto esaltata “laicità
dello Stato” che ha trovato l’ipocrita
“foglia di fico” nell’alibi di prevenire le
violenze dovute a discriminazioni
basate sull’orientamento sessuale.
Pier Luigi Galassi
Perugia
Le ragazzine minorenni
sfruttate da uomini adulti
C
aro direttore
desidero segnalarle due
emblematiche vicende di
“informazione fasulla”, riguardanti
entrambe la “laicità”, la “verità” e la
“violenza”. Un esempio di come spesso
la verità venga tradita è offerto dal
modo con cui la stampa ha titolato e
raccontato lo sfruttamento di ragazzine
da parte di uomini adulti. Quasi tutti i
quotidiani hanno descritto la vicenda
come “lo scandalo delle baby-squillo”,
ponendo dunque l’accento sulle
minori, definite colpevoli perché
“ninfette volontarie”; i veri colpevoli,
ossia gli sfruttatori e i clienti, venivano
invece dipinti come sprovveduti e
inconsapevoli. La legge individua senza
alcun dubbio i colpevoli in chi sfrutta il
corpo dei minori, e dunque il bene
giuridico da proteggere è l’intimità
sessuale del minore, qualificato come
vittima e non come colpevole. Nessuna
scusante quindi può rivestire la
giustificazione addotta da alcuni di non
essersi resi conto della minore età delle
vittime. Anche se truccata e vestita da
donna, nessuna ragazzina di 14 anni
può ingenerare il dubbio di essere
un’adulta. Altro dunque che “fanciulle
depravate”, come qualche saccente
moralista ha scritto; a essere depravati
sono gli sfruttatori e i clienti. È anche
un vero delitto schernire gli amici della
Comunità Papa Giovanni XXIII: essi
continuano la straordinaria opera di
don Oreste Benzi anche attraverso “la
Via crucis per le donne crocifisse, che
sono carne di Cristo”.
Altra informazione fasulla riguarda “i
parti anonimi negli ospedali” che
(secondo i quotidiani laici) sarebbero
“una violenza di cui l’Italia dovrebbe
vergognarsi perché le donne, complice
la ‘scandalosa’ obiezione di coscienza,
non vengono informate che possono
abortire”. Notizia bugiarda è anche
parlare di “vili abbandoni”. Quelle
mamme infatti provano amore
struggente per la creatura data alla
luce, ma pensano che la famiglia
adottiva saprà garantire al neonato un
futuro migliore di quanto non
sarebbero in grado di fare loro. Donne
eroiche: hanno scelto di dare vita e
non morte. La stampa laica
“sponsorizza” i becchini mentre, mai
come ora, avremmo bisogno di
ostetriche.
G.P. L.
Perugia
43 e
55 e
35 e
23 e
68 e
150 e
Versamento
in c/c postale n. 11941069
Bonifico Bancario conto
Unicredit Codice Iban
IT 25 D 02008 03027
000029471611 intestato a:
Chiesa di San Severo a Porta
Sole - La Voce
Piazza IV Novembre, 6 06123
Perugia
Desideriamo informarLa
che i dati da lei forniti
saranno trattati secondo le
indicazioni del D. Lgs n. 196
del 30 giugno 2003 (“Codice
in materia di protezione dei
dati personali”).Per ricevere
l’informativa in dettaglio
può rivolgersi presso gli
uffici del settimanale “La
Voce” o contattarci al numero 075.5720397.
Per informazioni
sull’abbonamento:
[email protected]
Stampato su carta riciclata
15
VENERDÌ 4 APRILE 2014
N
el tempo forte della
Quaresima, “segno
sacramentale della
nostra conversione”, la liturgia
ci sollecita a “lacerare il cuore
e non le vesti” (Gioele 2,13),
ripetendo come una litania
questa invocazione del
Miserere: “Tu, o Dio, gradisci la
sincerità nel mio intimo” (Sal
50,8). Davide, pur essendo re
d’Israele, non appare mai tanto
in alto come quando recita,
“affranto e umiliato”, il
Confiteor davanti a Dio e ai
fratelli. “Il pentimento – scrive
Romano Guardini – è una delle
più potenti forme di
espressione della nostra
libertà”. Il pentimento è,
dunque, la storia di una libertà
che si lascia abitare dallo
Spirito, trasfigurare dal Suo
soffio vitale. È opportuno
richiamare l’attenzione su
alcuni criteri di verifica
dell’autenticità di un
pentimento sincero.
- È sincero il pentimento di chi
guarda alla croce di Cristo
ammettendo che la colpa dei
crocifissori non lo assolve dalla
responsabilità di essere loro
complice.
- È sincero il pentimento di chi
avverte non tanto la tristezza
del “senso di colpa”, che è una
forma di disagio psicologico,
quanto l’amarezza del “senso
Pentimento sincero?
Criteri di verifica
† Gualtiero Sigismondi*
del peccato”.
- È sincero il
pentimento di chi
rinnova le promesse
battesimali
accostandosi al
sacramento della
penitenza, che è la
“seconda tavola di
salvezza dopo il battesimo”.
- È sincero il pentimento di chi
non si limita a ritenersi
peccatore in modo timido e
rassegnato, ma ha l’umiltà di
dichiarare apertamente: “Ho
peccato”.
- È sincero il pentimento di chi
accusa i propri peccati
confessando che “Dio
manifesta la sua onnipotenza
soprattutto con la misericordia
e il perdono”.
- È sincero il pentimento di chi
riconosce la propria colpa
senza giustificarsi, e ammette
che ha bisogno non solo di
essere lavato ma anche
mondato dalla lebbra del
peccato.
- È sincero il pentimento di chi
domanda a Dio sia la
gioia di essere salvato,
sia la grazia di creare
in lui un animo
generoso, un cuore
nuovo: semplice,
umile, libero.
- È sincero il
pentimento di chi si
allontana dalla colpa
affrontando il combattimento
contro lo spirito del male con
le “armi della penitenza”:
l’elemosina, la preghiera e il
digiuno.
- È sincero il pentimento di chi
porta frutti di vera conversione,
scorgendo il volto di Cristo
“soprattutto in quello di coloro
con i quali egli stesso ha voluto
identificarsi”.
- È sincero il pentimento di chi,
secondo l’ammonimento del
Signore, disarma la vendetta
con il perdono, saldando con
l’amore le pendenze dei propri
debitori.
Sigillo di garanzia della
sincerità del pentimento è,
dunque, la “misericordiosa
L’incontro di Zaccheo con Gesù
intercessione in favore di
coloro che ci fanno soffrire”. È
utile richiamare, al riguardo, le
parole pronunciate da Papa
Francesco nella messa
presieduta in San Pietro con i
nuovi Cardinali: “Amiamo
coloro che ci sono ostili;
benediciamo chi sparla di noi;
salutiamo con un
sorriso chi forse non
lo merita; non
aspiriamo a farci
valere, ma
opponiamo la
mitezza alla
prepotenza;
dimentichiamo le
umiliazioni subite
(…). Un cuore vuoto
di amore – avverte il
Papa – è come una
chiesa sconsacrata,
sottratta al servizio
divino e destinata ad
altro”. Al contrario,
un cuore pentito e
umiliato è come un
edificio di culto
pronto per essere
dedicato alla divina
misericordia. Molto
opportunamente il
rito della dedicazione
di una chiesa
suggerisce la lettura
del brano evangelico
che narra la
conversione di
Zaccheo, capo dei pubblicani
di Gerico. Egli, a motivo del
suo pentimento sincero,
accreditato dalle opere di
giustizia e di carità, riceve dal
Signore l’abbraccio del
perdono: “Oggi per questa casa
è venuta la salvezza” (Lc 19,9).
* Vescovo di Foligno
LA VOCE Perugia .Città della Pieve
16
BREVI
❖ DIOCESI
Dalle scuole a Roma dal Papa
Anche da Perugia, rispondendo all’invito della
Chiesa italiana, andremo a rappresentare il
nostro “ credere nella scuola”, istituzione
preziosa per la crescita delle giovani
generazioni”. E’ l’invito che rivolge il Direttore
dell’Ufficio diocesano di pastorale della
scuola, Luca Oliveti, a tutti coloro che, da
credenti, desiderano essere presenti a Roma il
prossimo 10 maggio, alla presenza di papa
Francesco. Oliveti invita, per chi lo desideri, ad
iscriversi all’Agenzia Nova Itinera, che ha
predisposto quanto necessario per recarsi a
Roma. “Chi volesse muoversi autonomamente
potrà farlo, ma sarebbe bene che comunque si
iscriva tramite ilsito della Cei, che ha dato
precise indicazioni al riguardo”.
❖ GIOVANI
Veglia con il vescovo
Il Cardinale Gualtiero Bassetti invita i giovani a
pregare insieme e prepararsi alla Pasqua
parteciando alla veglia che si terrà nella
Cattedrale di San Lorenzo a Perugia, giovedì 10
Aprile alle 20.45. A fare da motivo conduttore
della veglia preparata dalla Pastorale giovanile,
saranno le parole “io sono con voi tutti i
giorni”, tratte dal Vangelo di Matteo (Mt 28,20).
La serata oltre ad essere un momento di
preghiera sarà un’ occasione di aggregazione e
di condivisione tra le varie realtà ecclesiali. (M.
M.)
❖ AMICI MALAWI
Incontro con suor Sonia
Lunedì 7 aprile alle ore 20, a Prugia presso Casa
Sacro Cuore l’associazione Amici del Malawi
incontra suor Sonia, la sorella che si occupa,
per l’Associazione, dell’asilo di Lisanjala ed è
anche impegnata in altre attività nello stesso
villaggio (scuola primaria, scuola secondaria,
laboratorio artigianale, sistemazione strada,
costruzione centro salute, ecc...). L’adesione va
comunicata entro sabato pomeriggio a Vittoria
339 6411142 o a Silvana 333 2989431).
DIOCESI. La preghiera “24 ore per il Signore” voluta da Papa Francesco
Adorazione e riparazione
L’
invito di Papa Francesco di dedicare “24 ore per il Signore” diffuso in tutto il mondo ha provocato
come un brivido e scosso molte coscienze.
Ve ne sono testimonianze e tracce direttamente raccolte da chi vi ha partecipato
anche in piccola misura. Al centro di Perugia l’iniziativa è stata realizzata dalle ore
17 del 29 marzo alle ore 17 del giorno successivo nella centrale chiesa di Sant’Ercolano, adatta per posizione e grandezza a
raccogliere le persone che abitano o gravitano al centro della città.
Lungo le ore, anche nel fondo della notte,
non è mancato mai qualcuno per l’adorazione e molti si sono accostati alla confessione, soprattutto dopo la liturgia penitenziale che si è celebrata alle 21 del venerdì.
Si sono resi disponibili per le confessioni
dodici sacerdoti, religiosi e secolari, e lo
stesso arcivescovo Bassetti ha avuto la
possibilità, pur tra i tanti impegni della visita pastorale, di pregare per un’ora, dalla
mezzanotte all’una.
Per una circostanza puramente fortuita,
nella piazza antistante la chiesa si è svolto un concerto, la cui musica ha fatto da
sottofondo alla preghiera, e al termine ha
dato occasione a molti giovani di visitare
la chiesa.
Il card. Bassetti inoltre ha deciso di con-
M
Le ultime 18 ore di Gesù
Papa Francesco nel video messaggio
registrato con il telefonino e ora
diffuso in rete
olti penseranno che la parola
“evangelicali” sia sbagliata e
che voglia indicare
semplicemente gli “evangelici”. In
realtà è proprio così, gli evangelicali
sono evangelici, ma ci tengono a dire
che non sono protestanti. Nella
comune comprensione, alquanto
approssimativa, si vengono infatti
spesso a sovrapporre le due parole,
volendo indicare il movimento
cristiano che fa riferimento, per la
Confessione di fede, alla Riforma
iniziata nel 1517 da Lutero. Degli
“evangelicali” invece, di questo ampio
e crescente movimento cristiano di
nuova generazione, si è parlato al
Centro ecumenico San Martino lunedì
scorso e se ne parlerà ancora il
prossimo, che sarà l’ultimo prima di
Pasqua, lunedì 7 aprile sempre alle
ore 18. Molti potranno dire: “Ma a noi
Quest’anno il tema dei Grest
saranno le Cronache di Narnia
A
nche quest’anno, nell’arcidiocesi di
Perugia - Città delle Pieve saranno
organizzati i gruppi estivi, conosciuti anche con il nome di Grest. Tema
dell’edizione 2014 sarà “Narnia, cronache d’estate” ispirato ai celebri racconti
di C. S. Lewis Le cronache di Narnia. Le
parrocchie della diocesi offriranno ai più
piccoli l’opportunità di trascorrere un’estate insieme ai loro amici, all’insegna
del divertimento e del gioco, ma sempre
in “compagnia” di Dio.
L’edizione 2014 dei centri estivi è stata
presenta ufficialmente domenica 30
marzo presso l’oratorio Anspi della parrocchia San Bartolomeo di Ponte San
Giovanni, in occasione della giornata dedicata alla formazione degli animatori.
Protagonisti sono stati circa 450 ragazzi
di età compresa tra i 14 e i 18 anni, giunti da una trentina di parrocchie della diocesi. Saranno loro a seguire i bambini
durante l’estate. All’incontro ha partecipato anche il card. Gualtiero Bassetti,
che ha incoraggiato i giovani al volontariato invitandoli a “percepire e considerare la partecipazione ai gruppi estivi come un trampolino per riuscire a cambiare la società quando sarete chiamati a
cludere la “24 ore” in cattedrale il sabato
alle 18 facendo coincidere la celebrazione
con un atto di riparazione per il furto di
ostie consacrate che si è tristemente verificato giovedì 27 marzo nella chiesa cimiteriale di Santa Maria delle Grazie in Monterone, nella parrocchia di Casaglia. Per
rendere ancora più intensa e solenne la
celebrazione in cattedrale, il Vescovo ha
invitato i Cavalieri del Santo Sepolcro, che
avevano già programmato una liturgia per
il loro Ordine, a unirsi a tutto il popolo dei
fedeli raccolti per la celebrazione eucaristica.
Bassetti, nell’omelia, ha avuto parole accorate di condanna per il grave atto sacrilego, e di supplica nei confronti dei ladri di
ostie e dei loro mandanti, invitandoli a
ravvedersi e non arrendersi al dominio di
Satana che vuole trascinarli nell’odio verso Dio e nella perdizione delle anime.
L’iniziativa della “24 ore per il Signore”,
che quest’anno è stata una novità alla quale non si era preparati e non ha coinvolto
tutte le parrocchie, il prossimo anno, per
volontà di Papa Francesco, sarà riproposta
in prossimità della quarta domenica di
Quaresima, la domenica in Laetare, cioè
della gioia, nella quale si vuole esaltare la
festa della misericordia e del perdono.
E. B.
La preghiera a Sant’Ercolano
CENTRO ECUMENICO. Due incontri per comprendere
meglio il nuovo fenomeno cristiano: gli “evangelicali”
❖ MEIC AMCI - RITIRO
Il Ritiro spirituale in preparazione alla Pasqua,
promosso da MEic e Amci e altre realtà
ecclesiali, si terrà sabato 12 aprile presso Casa
Sacro cuore, con inizio alle ore 16. Il dottor
Alessandro Beccarini guiderà la meditazione su
“le ultime 18 ore” di vita di Gesù. Al termine
della meditazione e della condivisione sarà
celebrata la Messa delle Palme e condivisa la
cena. Il ritiro è aperto a tutti.
VENERDÌ 4 APRILE 2014
farlo”.
Presente anche
Monia Ferranti,
assessore alle Politiche per l’infanzia
e l’adolescenza del
Comune di Perugia, con il quale, il
28 marzo scorso,
la diocesi di Perugia ha firmato il
protocollo d’intesa
proprio sugli oratori.
“Questo protocollo - ha detto don Riccardo Pascolini, responsabile dell’ufficio
diocesano di Pastorale giovanile e Coordinamento oratori - è un importante riconoscimento per le nostre attività, alle
quali, tra l’altro, viene concesso un piccolo contributo”. Gli oratori, ha aggiunto
don Riccardo, “sono 35 nella diocesi e
110 in tutta la regione. Solo 15 anni fa in
Umbria se ne contavano solo 8. Siamo attivi nelle varie parrocchie da circa 10 anni e, in sintonia con i cittadini, ci stiamo
impegnando a stare vicino ai giovani affinché possiamo camminare tutti insieme nella fede e nella gioia”.
Michele Mencaroni
che cosa interessa? È tanto bella la
nostra Chiesa governata da un
affascinante Pastore com’è Papa
Francesco!”. Bene, proprio Bergoglio si
è messo in dialogo con un gruppo di
evangelicali con un breve messaggio
registrato con il telefonino dal vescovo
Anthony Palmer responsabile
dell’International Ecumenical Officer
per la Comunione delle Chiese
Evangeliche, durante l’udienza
concessa martedì 14 gennaio, (diffuso
in Rete, anche su YouTube
www.youtube.com/
watch?v=C18PIAJNEhE) nel
quale esprime un grande
affetto fondato sul
riconoscimento di una
profonda fraternità nella fede e
nell’amore verso Gesù. L’importanza
di questo movimento è dovuta al fatto
che è carico di energie, e sta
attraversando i cinque Continenti,
crescendo sempre più di numero e di
entusiasmo, come un marea e come
una galassia. Si parla di circa 500
milioni di persone che vi aderiscono e
hanno trovato punti di accordo pur
nella grande diversità di
denominazioni e di organizzazioni, di
cui qui sarebbe difficile parlare. Vi
sono già stati alcuni dialoghi tra
cattolici ed evangelicali, di cui si
parlerà nel prossimo incontro al
Centro ecumenico, su due punti
particolarmente decisivi: la missione e
l’unità della Chiesa. Gli evangelicali
hanno coniato l’espressione sintetica
del loro impegno di costituire “tutta la
Chiesa, tutto il Vangelo, per tutto il
mondo” e la concezione molto larga
di unità sulla Parola e lo Spirito santo.
La riflessione ecumenica, come si
vede, anche se per molti è e rimane
estranea, è una necessità per
comprendere il cammino della fede e
della missione nel mondo globalizzato
di oggi.
E. B.
Lo scultore Arzilli
studia le immagini
dei Santi per
rifarle moderne
U
n progetto storicoartistico che riguarda tutte le chiese
della città del Grifo e relativi santi intestatari. Ci sta
lavorando lo scultore perugino Massimo Arzilli,
già docente all’Accademia
di belle arti “Pietro Vannucci”.
“Sto censendo - dichiara oltre 50 chiese cittadine e
santi connessi, con i rispettivi attributi iconografici, con il proposito di
creare una serie di opere a
carattere sacro, la cui realizzazione sia suffragata da
un’adeguata ricerca storica. Senza di che - mette in
guardia - l’iconologia è
semplice invenzione, con
scarso rispetto delle strati-
ficazioni
del
culto e delle
sue forme”.
Spiega poi che
verrà, tra l’alLo scultore Arzilli con il san Lorenzo
tro, indagata la
vicenda di chiese scomparse o assorbite Intanto è visibile – nella
in altre. Cita in proposito il vetrina della Banca di
caso di San Donato (da via Mantignana e di Perugia,
Ulisse Rocchi all’Elce) o la in piazza IV Novembre – la
demolita chiesa di Santa statua di san Lorenzo, priElisabetta alla Conca, il cui ma opera della serie che
titolo fu poi recuperato ag- Arzilli intende proporre algiungendolo a quello dei la città. Particolare di rilievo: la veste che trasfigura
santi Rocco e Sebastiano.
Un particolare interesse in gratella o, se si preferisarà rivolto alla santità de- sce, la graticola che si traclinata al femminile: Aga- sforma in panneggio della
ta, Giuliana, Elisabetta, Su- dalmatica. Soluzioni creasanna, Lucia, alcune delle tive, ma nel solco della trafigure in predicato di pros- dizione.
Sandro Allegrini
sima realizzazione.
LA VOCE Perugia .Città della Pieve
VENERDÌ 4 APRILE 2014
Sentinelle in piedi: reazioni eccessive
300 persone hanno manifestato in
silenzio per difendere la libertà di
opinione di fronte al dilagare della
teoria del Gender. Reazioni e
accuse delle associazioni Lgbt
Delle trecento persone nessuna ha risposto agli insulti e alle provocazioni urlati
con megafono da un piccolo gruppo di attivisti Lgtb che hanno definito i dimostranti “un gruppo di clerico-fascisti reazionari” che “alimenta pregiudizi contro
le persone omosessuali e transessuali”.
Nelle redazioni dei giornali sono giunti il
comunicato dell’associazione “Ompha-
los-Arcigay” di Perugia, parte del ramo
giovanile del Pd, e di un gruppo definitosi “Perugia rainbow”. Entrambi i comunicati grondano di violenza verbale contro le “Sentinelle in piedi” definendo, Perugia rainbow, la manifestazione e le sue
ragioni un “attacco liberticida al diritto e
ai desideri di quelli che vogliono decidere e autodeterminare i propri corpi”. Per
l’Omphalos è stata “una manifestazione
di stile fascista nei modi e nei contenuti”
alla quale avrebbe partecipato “la destra
fanatica e i movimenti religiosi integralisti, tutti uniti a favore del disprezzo e della discriminazione” verso le persone
omosessuali. Reazioni fuori misura.
Maria Rita Valli
OLMO. Progetto-lavoro per studenti Ipsia
e tavola rotonda in memoria di don Pasquini
L
a comunità interparrocchiale
di Olmo - Fontana - Chiugiana
in occasione del 25°
anniversario della morte del suo
storico ed infaticabile parroco don
Dario Pasquini, che tanto si spese
per preparare scolasticamente e
professionalmente i giovani al
mondo del lavoro, ha predisposto
un progetto (borse di studio) a
favore dell’occupazione giovanile
prendendo spunto proprio da
quanto fece don Pasquini. “A partire
dal prossimo settembre questo
progetto - annunciano i promotori -
[email protected] 17
BREVI
❖ FRESCOBALDI
Elevazioni spirituali
di quaresima
C
irca trecento persone sono state
ferme, in piedi, con un libro in mano, in piazza della Repubblica, sabato 29 marzo, davanti alla sede del Pd, a
manifestare per difendere la libertà di
opinione rispetto alla teoria del gender.
La protesta è stata promossa dal gruppo
perugino delle “Sentinelle in piedi”, movimento che si è diffuso portando in molte città italiane la protesta silenziosa e pacifica con la quale esprimono la contrarietà all’approvazione del progetto di legge Scalfarotto con il quale all’“omofobia”
verrebbe applicata la stessa legge (e relative pene) prevista per i reati di terrorismo e di razzismo.
Se dovesse passare questa legge, avvertono i promotori della manifestazione, non
sarebbe più possibile neppure per un prete dire che l’omossessualità è un peccato,
e un genitore che dovesse dire al proprio
figlio e ai suoi piccoli amici, che da grande si innamorerà di una bella ragazza potrebbe essere accusato, anche lui, del reato di omofobia al quale verrebbe applicata la legge “Reale” varata per combattere
il terrorismo, e dunque potrebbe essere
condannato a scontare anni di carcere.
I gruppi delle “Sentinelle in piedi”, così
come i gruppi della “Manif pour tous”, vogliono sensibilizzare l’opinione pubblica
su questo problema e sulla connessa
campagna sostenuta da potenti lobby per
diffondere la teoria del “gender” nella
cultura (non c’è più film o fiction in tv in
cui siano presenti gay), nelle istituzioni
(con la battaglia, per esempio, per eliminare i termini uomo e donna o madre e
padre) e anche nelle scuole (da ultimo la
vicenda dei libri dell’Unar).
@
consentirà ad alcuni neo-diplomati
dell’Ipsia (Istituto professionale di
Stato per l’industria e l’artigianato),
la cui sede si trova anche nel
complesso scolastico edificato per
volontà di don Pasquini, di
effettuare uno stage semestrale
retribuito presso alcune aziende del
territorio perugino. I neo-diplomati
che vi prenderanno parte, una volta
terminato lo stage, potranno inserire
le referenze che otterranno nel loro
curriculum ed eventualmente
iniziare un rapporto di
apprendistato. Il bando di questo
stage sarà emanato in accordo con
l’Ipsia e pubblicato sul sito internet
dell’istituto”. In ricordo della figura
di don Dario Pasquini e nel 25°
anniversario della sua scomparsa, la
comunità guidata dal parroco mons.
Fabio Quaresima ha organizzato
insieme all’associazione “San Pio da
Pietrelcina” e all’Opera pia “San
Martino” e con il patrocinio di
diversi enti locali e realtà
produttive, la tavola rotonda “Don
Dario Pasquini, la lungimirante
attualità di un educatore: dalla
scuola all’inserimento lavorativo”.
La tavola rotonda, in programma a
Perugia sabato 5 aprile (ore 15.30)
presso la sala della Vaccara di
palazzo dei Priori, si prefigge
l’obiettivo di approfondire la
problematica connessa con
l’inserimento al lavoro dei giovani.
Interverranno Fiorella Polidori,
Giulio Michele Siena, Simone
Biagioli, Daniela Scocciolini, Marco
Terzetti, Sonia Gaudenzi, Giorgio
Moretti e Daniele Adanti.
FONTENUOVO. Progetto per i malati e le famiglie
Apre il Café Alzheimer
È
stato presentato il 31 marzo a Perugia il primo “Café Alzheimer” della
Regione che prenderà il via presso
la residenza di Fontenuovo (via Enrico dal
Pozzo 65, a Perugia) il giorno 8 aprile e si
snoderà per 10 incontri nei giorni del martedì pomeriggio dalle 15.30 alle 18, fino alla pausa estiva di giugno. Il progetto nasce
dalla sinergia tra la Fondazione Fontenuovo e l’associazione Amata Umbria (Associazione malati di Alzheimer - Telefono
Alzheimer) e si definisce come spazio sociale in cui i malati e i familiari possono incontrarsi e condividere esperienze stimolanti per alleggerire il senso di solitudine
e le difficoltà che questa malattia spesso
comporta.
Questa esperienza nasce sul finire degli
anni ’90 nei Paesi Bassi per dare sollievo
alle famiglie e ai malati, dando loro la possibilità di incontrarsi in un luogo piacevole come un “caffè”. Questo progetto ora diventa realtà anche a Perugia; si definisce e
si struttura ciò che Amata Umbria, fin dai
primi anni 2000, aveva creato quando, in
vari spazi della città, accoglieva i propri
soci malati in piccoli gruppi in cui, accompagnati da diversi esperti, potevano
seguire incontri con musicoterapia, ginnastica dolce, stimolazione cognitiva, tutte attività che
hanno una forte valenza terapeutica, come è ormai scientificamente provato.
Ora, nel cuore di uno spazio veramente bello quale la residenza
Fontenuovo, il progetto intende offrire, in
via assolutamente gratuita, ai soci dell’associazione Amata e agli ospiti della residenza un contesto in cui, intorno ad un
buon caffè, i malati possono stare insieme
e socializzare e, contemporaneamente, i
familiari condividere le loro preoccupazioni e informazioni, con l’effetto di favorire il benessere e migliorare la qualità
della vita dell’intera famiglia.
I malati, in un gruppo non superiore a 10
persone, dopo un momento iniziale di accoglienza, parteciperanno ad attività quali musicoterapia, artiterapia, attività occupazionali e motorie, conversazioni di gruppo, stimolazioni cognitive e sensoriali grazie anche alle innovative attrezzature, quali il giardino Alzheimer e le Stanze sensoriali. Non potrà mancare un momento di
convivialità presso il Café e poi il saluto al-
La Scuola Diocesana di Musica Sacra “G.
Frescobaldi” presenta nel tempo forte di
Quaresima concerti di musica sacra, le
“Elevazioni spirituali di Quaresima” che,
nell’attuale forma iniziata nel 1991,
raggiungono la XXIV edizione. Domenica
6 aprile, alle ore 17, nell’Auditorium
Marianum di Corso Cavour 184, col
Quartetto d’archi “Frescobaldi” - formato
da Fabio Imbergamo e Daniela Rossi,
violino; Lycia Di Domenico, viola, Luca
Ricci, violoncello - verranno eseguite le
Sette Parole di Gesù in croce di F. J. Haydn
nella versione da camera preparata dallo
stesso autore. La prof.sa Antonella Ubaldi
curerà la lettura di testi di fratel Ephraim,
fondatore della Comunità delle
Beatitudini. I Madrigalisti di Perugia,
diretti da Mauro Chiocci, eseguiranno
brani di Monteverdi, Bucchi, Poulenc e U.
Sisak. Venerdì 11 aprile, alle ore 21 il
Coro Polifonico S. Faustino (dir. Daniele
Lupo), la Schola Cantorum S. Maria di
Colle (dir. Giuliana Milletti), il Coro
Polifonico S. Maria Assunta di Corciano
(dir. Antonietta Battistoni), la Corale S.
Biagio della Valle (dir. Silvia Cibotti)
eseguiranno musica polifonica di
Palestrina, Vittoria, Nenna, J. S. Mayr, G.
Corsi, Bettinelli, Frisina. Feliciano Prosperi
interverrà all’organo con brani di
Haendel e di J, S. Bach. La partecipazione
a questa meditazione spirituale sostenuta
dalla musica è gratuita e desiderata.
❖ VOLONTARIATO
Apv: Santantoni
confermato presidente
L’Associazione Perugina di Volontariato
(Apv), realtà promossa dalla Caritas
diocesana, nel rinnovare le cariche sociali
ha confermato presidente Maurizio
Santantoni. Francesco Seghetta è il
vicepresidente, Marcella Alfonsi segretaria
e Alessandro Cesaretti -delegato Caritas
nel Consiglio direttivo - tesoriere. Inoltre
sono stati eletti membri del Consiglio
direttivo: Lorena Paolucci, Carlo Bonucci
e Mauro Cagiotti. Collegio dei revisori dei
conti: Paolo Vignaroli, Alberto Pardi e
Giacomo D’Amario. Collegio dei probiviri:
Feliciano Ballarani, Alida Biscarini ed
Ernestina Caparelli.
❖ CULTURE
Letture ucraine
Nel progetto realizzato dalla Biblioteca
comunale perugina “Villa Urbani” e dalle
Acli provinciali, dopo le letterature di
lingua peruviana, ceca, americana,
indiana, finlandese, macedone e coreana,
lunedì 7 aprile alle ore 17, sarà dedicato
alla letteratura ucraina. Khystyna
Khrychkovs’ka parlerà di Taras
Shevchenko a 200 anni dalla nascita.
❖ LIBRI
Di Rina Gatti
l’appuntamento successivo. Il gruppo sarà
seguito e valutato da un’équipe composta
da figure professionali con diverse competenze.
I familiari potranno rimanere lasciare i loro malati o restare con loro, oppure potranno incontrarsi insieme e formare
gruppi in cui condividere le loro esperienze e avere informazioni di varia natura.
I promotori dell’iniziativa sono profondamente convinti, tenuto conto anche delle
importanti aspettative che i prossimi fruitori ripongono nel servizio, che il progetto
costituirà per i soci di Amata Umbria e per
gli ospiti di Fontenuovo un servizio innovativo e significativo nella cura della malattia di Alzheimer; potrà avere prospettive ulteriori e di più vasta portata per coloro che ne avessero bisogno nella città e nei
Comuni limitrofi.
Promosso dall’Associazione Laam Deruta
e dall’associazione culturale Rina Gatti,
sabato 5 aprile alle ore 17 a Deruta presso
l’Aula Magna della Scuola primaria
saranno presentate le nuove edizioni di
Stanze vuote e Stanze vuote, addio di
Rina Gatti, Aguaplano edizioni.
Interverranno: Giampiero Mirabassi poeta e scrittore, Mariella Chiarini regista e attrice, Giovanni Paoletti - figlio
dell’autrice.
❖ INCONTRO
Pier Giorgio Frassati
Martedì 8 aprile, alle ore 17, presso la sala
del Dottorato nel chiostro della cattedrale
di Perugia, incontro “Pier Giorgio Frassati.
Verso l’alto”. Interviene Marco Sermarini,
fondatore della Compagnia dei Tipi loschi
del beato Pier Giorgio Frassati. Introduce
Fabrizio Saracino, presidente gruppo Fuci
“Giuseppe Toniolo”.
LA VOCE Città di Castello
18
ALTOTEVERE SENZA FRONTIERE
celebra quattro anni di attività
BREVI
❖ PELLEGRINAGGIO
Chi va piano...
F
Diocesano dei giovani
a Monte Oliveto Maggiore
L’abbazia di Monte Oliveto Maggiore è stata
scelta quale meta del tradizionale
pellegrinaggio diocesano dei giovani di Città di
Castello. Si svolgerà, come sempre, dopo
Pasqua, nei giorni 21-23 aprile. La marcia sarà
scandita da due tappe di avvicinamento a
Castelnuovo Berardenga e Asciano. Le iscrizioni
per gli interessati sono aperte fino al 10 aprile.
Tutte le informazioni, sul sito della pastorale
giovanile www.sicomoro.it.
❖ FAMIGLIE
Una domenica insieme
all’insegna dello sport
L’ufficio di Pastorale familiare e il Csi della
diocesi propongono per domenica 6 aprile una
giornata in allegria all’insegna dello sport in
famiglia. L’appuntamento è fissato presso la
Cittadella dello sport - Belvedere (la pista di
atletica di Città di Castello). Dalle ore 9.30
saranno proposti giochi per tutte le età e per
tutti i presenti. Alle ore 12 mons. Domenico
Cancian celebrerà la messa.
❖ IN LIBRERIA
Papa Francesco visto
da Luigi Accattoli
Tra le tante pubblicazioni sul Papa segnaliamo
quella di Luigi Accattoli, intitolata Il Vescovo di
Roma (Edizioni Dehoniane Bologna, pag. 160,
euro 12.50). Lo scrittore, conoscitore della
“nostra” beata Margherita, presenta in 12
capitoletti le tante novità che Francesco ha
portato. Nessun Papa in epoca contemporanea
aveva posto tanti segni di novità in così poco
tempo. Sottolinea l’intenzione ecumenica e
collegiale: Francesco si presenta come Vescovo
di Roma. L’autore si avventura in domande che
saranno più o meno verificabili dalla storia:
che destino avrà quest’uomo che spinge gli
abitatori dell’istituzione più carica di storia a
pensare il nuovo e a osare l’inedito? Come
affronterà le opposizioni di cui farà
esperienza? Riuscirà nell’intento di rifare
missionaria e povera la Chiesa di Roma,
compresa la cittadella curiale? Sarà compreso il
suo azzardo di una nuova lingua che spesso
contrasta con quella della tradizione? Ai
posteri... Solo poche battute per ricordare
un’alta recente pubblicazione, la traduzione
interlineare del vangelo di Marco (Edb, pag. 72,
euro 8). Curato da Roberto Reggi, si presenta
come un aiuto alla traduzione, per sostenere le
difficoltà del greco e introdursi nel testo biblico
in lingua originale. (Francesco Mariucci)
esteggiati i primi 4
anni di attività, l’associazione “Altotevere senza frontiere”
guarda già avanti e pensa al prossimo Festival
della solidarietà, che si
terrà a Città di Castello
in luglio. Questa sarà la
quarta edizione del festival, dopo il mancato appuntamento nel 2013, e
sarà totalmente dedicato
al tema della lentezza.
“La lentezza salverà il
mondo” sarà infatti il titolo dell’iniziativa, presentata in anteprima il
29 marzo nel corso di
una cena di beneficienza
svoltasi nel Cva di Santa
Lucia.
La cena del 22 marzo di Altotevere senza frontiere
“Quest’anno - ha affermato il presidente dell’associazione, Marco
Bonatti. - Per la prima volta abbiamo La onlus è sempre attivissima,
voluto dare un tema al festival. Abbia- ma a luglio il Festival della
mo scelto la lentezza perché abbiamo
sentito l’esigenza di rallentare, in con- solidarietà sarà all’insegna
trotendenza rispetto ai ritmi che ci im- della “lentezza”. Perché
pone la frenesia del mondo. Viviamo in
una società che va sempre di fretta, invece crediamo che a volte sarebbe meglio fare meno cose, anche per cercare Quella di organizzare il Festival della
di impegnarsi a farle meglio”.
solidarietà non è l’unica attività di AlL’unico ospite certo del festival, al mo- totevere senza frontiere. I ragazzi delmento, sarà Bruno Contigiani, presi- l’associazione sono attivi con un prodente e fondatore dell’associazione getto in Kosovo, nella casa di acco“L’arte del vivere con lentezza” e auto- glienza di Raduloc, gestita dalla Caritas
re di alcuni libri sull’argomento. Come Umbria, dove torneranno questa estaha assicurato lo stesso Bonatti, però, sa- te immediatamente dopo il festival.
ranno proposte altre conferenze e varie L’attività più costate di Asf resta coiniziative collegate al tema della len- munque l’animazione della messa dotezza, assieme a serate e ad alcuni spet- menicale, delle ore 10, alla Muzi Betti,
tacoli, come nelle precedenti edizioni.
con la seguente visita agli anziani, svol-
ono stata per un mese
ospite delle suore
Figlie della
Misericordia a Kizibere, in
Rwanda. Là tre suore, di
rispettabile età, dotate di
grande energia, sono
riuscite ad organizzare la
missione fra notevoli
disagi, soprattutto per
mancanza di
infrastrutture, e
rappresentano un punto di
riferimento per gli abitanti.
Grazie anche agli aiuti di
benefattori dell’Alta Valle
del Tevere è stato possibile
realizzare una bella
S
ta anche un sabato pomeriggio ogni
mese.
Altotevere senza frontiere è una onlus
che nel tempo si è allargata e ad oggi
conta circa 100 soci dai 16 ai 30 anni.
La serata di sabato è servita anche per
fare un bilancio di questi quattro anni
di attività. “Una delle cose più belle aggiunge Bonatti - che è stata possibile grazie ad Altotevere senza frontiere
è stata l’opportunità di costruire molti
rapporti anche con persone estranee
alla Valtiberina. Per esempio, tra di noi
ci sono una decina di ragazzi del Casentino, mentre il 24 maggio abbiamo
organizzato una cena a Milano con un
altro gruppo di nostri amici. Anche un
ragazzo spagnolo si è interessato al nostro progetto in Kosovo”.
Francesco Orlandini
DIOCESI. Il 6 aprile, nuova raccolta per
il Fondo di solidarietà per famiglie in difficoltà
I
Vescovi dell’Umbria, nel
corso dell’ultima riunione
mensile della Ceu, hanno
deciso di promuovere una nuova
raccolta di offerte in denaro a
sostegno dell’attività del Fondo
di solidarietà delle Chiese umbre
a favore delle famiglie in
difficoltà a causa del perdurare
della crisi economica. Nella
nostra diocesi la raccolta si terrà
domenica 6 aprile con le
modalità che ogni parrocchia
vorrà individuare. Oltre che in
parrocchia, si può contribuire
versando l’offerta alla Caritas
diocesana, specificando come
causale il “Fondo di solidarietà
delle Chiese umbre”. Altri
modalità nel sito
www.chiesainumbria.it\colletta.
Giuseppe Floridi, che per conto
della Caritas diocesana ha
seguito da sempre questa
attività ricorda che il Fondo, a
distanza di circa quattro anni e
Dalla missione ruandese
delle Figlie della Misericordia
Nei giorni scorsi è tornato a
casa il piccolo gruppo di
altotiberini che ha fatto
visita a suor Claudia, suor
Luciana e suor Assunta che
stanno vivendo da qualche
tempo in una missione.
Questa breve testimonianza
ci racconta di loro.
VENERDÌ 4 APRILE 2014
struttura in cui sono
presenti suore novizie,
ragazze ruandesi che
conducono una vita non
solo di preghiera ma
anche di lavoro. Hanno
organizzato un laboratorio
di sartoria, coltivano un
orto che sembra un
giardino e che permette
loro di provvedere a buona
parte dell’alimentazione;
vivono in perfetta armonia
in quel contesto che
trasuda povertà e la loro
presenza è davvero utile.
Per me è stata una
bellissima esperienza.
Avevo diverse remore
prima di partire; una volta
arrivata lì mi sono sentita
subito a mio agio perché
accolta con il calore e
l’affetto proprio delle
persone semplici e
limpide, e qualche piccola
difficoltà è stata facilmente
superata.
mezzo dalla sua costituzione,
nell’ambito della diocesi di Città
di Castello, fino al 31 dicembre
2013 ha proceduto a sovvenire a
molte richieste di persone
bisognose e ha provveduto, per
mezzo dei parroci, a erogare un
totale complessivo di 180.100
euro. I nuclei familiari che
hanno beneficiato degli aiuti
economici sono stati 183 (86 le
famiglie italiane mentre 97 sono
i nuclei stranieri; tutti risiedono
nel territorio altotiberino). Il
contributo medio per ogni
nucleo familiare è pari a
984,153 euro. L’ufficio diocesano
della Caritas ringrazia le
parrocchie e i centri di ascolto
delle Unità pastorali per la
collaborazione e il supporto
all’iniziativa.
La diocesi ricorda
don Edoardo Marconi
I
Vita in missione
Testamento di Maria
A
proposito della missione del Rwanda, di cui
parliamo qui a fianco. Nei giorni scorsi è
deceduta Maria Petruzzi
che, vedova da 34 anni,
ha svolto tutta la sua
attività lavorativa presso
l’ospedale di Città di
Castello svolgendo con
impegno molte
mansioni. Tra le sue
volontà testamentarie i
Maria Petruzzi
parenti hanno trovato
quella di raccogliere
offerte proprio per sostenere le suore castellane
che operano in Africa. Un gesto di generosità
che si aggiunge a tanti altri sostenitori della
missione.
l 27 marzo è morto presso l’ospedale di Città di Castello don Edoardo Marconi. Figlio di Nazzareno e
di Clementina Chialli, era nato a Canoscio il 1° settembre 1923. Il 29 giugno 1946 fu ordinato sacerdote. Ha svolto il ministero
presbiterale a Citerna dal 1946 al 1979.
Dal 1971 al 1982 e dal 1984 al 1991 è stato vicario generale della diocesi di Castello. Dal 1979 al 1999, parroco di San
Pio X. Numerosi gli altri incarichi svolti
in diocesi. Da anni si era ritirato a una viDon Marconi
ta dedicata alla preghiera. Nella chiesa di
San Pio a Città di Castello tutta la comunità diocesana lo ha ricordato durante il funerale con
immensa gratitudine come sacerdote che ha testimoniato una fede gioiosa e generosa.
Il Vescovo ha ricordato il suo stile pastorale: umile,
gioioso, generoso, sempre animato da fede viva. “Ho
amato tutti. Non ho nemici, chiedo perdono per le inadempienze” (dal testamento spirituale di don Edoardo). Dallo stesso testamento vogliamo ricordare un’altra sua affermazione. Dopo aver ringraziato i confratelli sacerdoti, scrive: “Al mio vescovo attuale assicuro
la mia obbedienza fino alla morte e la mia preghiera
nel regno di Dio dove spero incontrare chi mi ha dato
la cresima (il beato Liviero) chi mi ha consacrato sacerdote (mons. Cipriani), chi mi ha voluto come suo vicario (mons. Parodi, mons. Pagani, mons. Urru)”.
LA VOCE Città di Castello
VENERDÌ 4 APRILE 2014
Ospite a CaLibro il
magistrato anti-mafia
Raffaele Cantone
@
[email protected] 19
BREVI
❖ MUSEO DIOCESANO
Iniziative per Pasqua
Il magistrato Raffaele Cantone al Teatro
comunale di Città di Castello durante un
incontro del festival di letture “Calibro”
“Scrivo solo per giustizia”
H
a avuto inizio il 27 marzo il festival
di letture “CaLibro, spàrati un libro”, alla seconda edizione. Al
Teatro comunale era presente Raffaele
Cantone, uno dei più importanti magistrati impegnati oggi nella lotta contro la
mafia, da pochi giorni nominato presidente dell’Autorità nazionale anticorruzione. Entrato in magistratura nel 1991,
fino al 2007 ha fatto parte della Direzione
distrettuale antimafia; attivo attualmente
presso la suprema corte di Cassazione.
Ha scritto quattro libri, risultato delle sue
esperienze, a proposito dei quali gli sono
state poste di volta a volta domande da
Camillo Cristini, Francesca Martinelli,
Rachele Simonucci e Marco Taddei. Una
delle prime è stata quale motivazione lo
abbia spinto a diventare magistrato. La
risposta: “La mia provenienza territoriale, in provincia di Napoli, dove il problema maggiore è la criminalità organizzata”.
E che cosa l’ha indotto a scrivere? Ha affermato che l’attività divulgativa è quasi
un dovere civico. È stato ricordato che
contro di lui è stata lanciata, con volantinaggio, una campagna di calunnie. “Ne
sono riuscito a uscire, ma resta molta
amarezza”, ha risposto.
Poi il problema calcio. Cantone ha spiegato come, di volta in volta, esponenti di
famiglie mafiose siano riusciti a farsi fotografare con i grandi nomi del calcio internazionale. Sono state poste domande
sulla “mafia dai colletti bianchi”, vale a
dire organizzazioni di tipo economico,
con grande capacità, a cui si legano imprenditori per poter avere denaro. “Un tipo di mafia molto esteso e molto pericoloso”.
Alla domanda se le istituzioni si siano
messe adeguatamente al passo contro
l’evolversi delle mafie: “L’Italia ha una legislazione tra le migliori del mondo. Hanno creato strumenti efficaci. Bisogna però
superare l’idea che basti confiscare i patrimoni e mettere i tifosi in carcere. Nel
2012 sono stati confiscati beni immobili
per 12 miliardi di euro, ma rendono zero.
Bisogna cambiare l’utilizzo”. A questo
punto è stato ricordato un sequestro di
terreno fatto nel Comune di Pietralunga
e oggi sistemato dai volontari dell’associazione Libera.
Lo spazio ci impedisce di riportare altre
domande inerenti a problemi che sarebbe necessario far conoscere a tutti, cominciando - ha detto Raffaele Cantone dai ragazzi nelle scuole. Ciò che è stato
ascoltato invita senz’altro a un’accurata
lettura dei suoi libri: Solo per giustizia, I
Gattopardi - Uomini d’onore e colletti
bianchi: la metamorfosi delle mafie nell’Italia di oggi, Operazione Penelope, Football Clan - Perché il calcio è diventato lo
sport più amato dalle mafie, edizioni
Mondadori e Rizzoli.
Eleonora Rose
Donato alla comunità il Cenacolo di S. M. della Carità
“Pasqua in Alto Tevere” è un’iniziativa promossa
dalla diocesi e dal Museo del duomo e
coordinata da Catia Cecchetti. È il primo
appuntamento del genere a carattere
comprensoriale che si avvale della preziosa
collaborazione di alcuni Comuni: Città di
Castello, Citerna, Montone e Umbertide. Il
programma prevede visite guidate in alcuni
musei del territorio ed eventi culturali resi
possibili grazie alla collaborazione delle
cooperative di servizi Atlante e Sistema Museo.
Non meno importanti il sostegno di associazioni
quali il circolo culturale “Luigi Angelini” e della
schola cantorum “Anton Maria Abbatini”. Questo
il calendario delle prime visite guidate, tutte con
inizio alle ore 16 e con prenotazione obbligatoria
(delle altre iniziative daremo conto nei successivi
numeri del giornale): domenica 13 aprile,
Citerna, chiesa di San Francesco, Madonna di
Donatello (075 3721525 - 340 2934882,
[email protected]), domenica 20 aprile,
Città di Castello, Museo diocesano del duomo
(075 8554705 [email protected]), lunedì 21
aprile, Morra, oratorio di San Crescentino (075
8554705, [email protected]).
❖ CASTELLO
Contributi per gli affitti
L’Amministrazione comunale di Città di Castello
informa sono pubbliche sull’Albo pretorio on line
le graduatorie definitive per i contributi al
canone di locazione connesse al bando del
30/10/2013. Il periodo di pubblicità si esaurirà il
14 aprile. Per l’analisi delle graduatorie e per
ricevere qualsiasi ulteriore informazione ci può
rivolgere al servizio Erp (geom. Francesco Grilli)
nella sua sede di piazza Gabriotti, che a tale
scopo è aperto al pubblico il lunedì e venerdì
dalle ore 9 alle ore 13 e il giovedì anche dalle ore
15,40 alle ore 18.
❖ MOSTRA
I “Periodi” di Boriosi
Il Cenacolo nella
chiesa di Santa
Maria della Carità
T
utti con lo sguardo
rivolto verso l’alto ad
ammirare l’Ultima
Cena nell’affresco del XV
secolo che svela nello strato
sottostante elementi
decorativi di due secoli
prima, di chiara impronta
templare. Proprio dal
particolare dell’affresco
raffigurante l’apostolo
Giovanni con il capo reclino
sul petto di Gesù ha preso
spunto il vescovo mons.
Domenico Cancian nel suo
intervento durante la
cerimonia per la donazione
del Cenacolo nella chiesa di
Santa Maria della Carità,
voluto da Fattoria
autonoma tabacchi, al
Comune di Città di Castello
e quindi all’intera comunità.
“È una immagine di grande
amicizia - ha detto il
Vescovo - che evidenzia
l’affidamento pieno e totale
dell’apostolo verso il
Maestro, un messaggio di
grande speranza”. Proprio a
questo aspetto di fede come
fiducia evidenziato dal
Vescovo si è allacciato il
direttore dei Beni culturali e
paesaggistici dell’Umbria
Francesco Scoppola dopo
aver illustrato l’aspetto
storico del luogo e degli
affreschi. In una cornice in
cui è evidente il connubio
tra la ricchezza artistica e la
povertà della struttura
(nella quale la successiva
presenza dei Domenicani è
testimoniata dagli affreschi
sulle pareti laterali), il
dettaglio dell’apostolo e del
Maestro esprime
sicuramente un
atteggiamento fiducioso. È
un messaggio che oggi rivive
non come sguardo
nostalgico al passato ma
come affidamento alla
tradizione, capace di
illuminare il futuro, nella
certezza che con lo sforzo
comune si possono
perseguire ideali importanti
e raggiungere obiettivi
elevati.
Sabina Ronconi
A palazzo Vitelli a Sant’Egidio tre stanze ospitano
“Sulle tracce delle impronte”, l’ultima mostra di
Romano Boriosi a Città di Castello.
All’inaugurazione presente il Sindaco, il
presidente dell’associazione Vitelli a Sant’Egidio
Fabio Nisi, i critici d’arte Roberto Manescalchi e
Emidio De Albentiis. Come detto da quest’ultimo,
nelle tele vi è il percorso delle varie correnti
seguite di volta in volta dall’artista, e
metabolizzate in questa ultima espressione.
Essenzialità prevalente nelle tele della prima
sala, immagini come trasparenti, nella seconda,
a simboleggiare il bianco, la luce. E poi il colore.
Quel colore usato tante volte e in vari modi da
Boriosi e che qui vuole significare la
contemporaneità astratta. Molte le sculture
esposte, di cui quattro in bronzo, le altre in creta
bronzata. Rivelano tutte la forza di creatività
plastica dell’autore nei cui soggetti si coglie, di
volta in volta, una profonda espressività. La
mostra sarà aperta fino al 27 aprile. (E. F.)
❖ VILLA SANTINELLI
Concerti che fanno bene alla mente e all’anima
D
alla cooperazione tra associazione Fatiche di Ercole e associazione Progetto scuola Puccini
nasce “Accordi della mente, accordi
dell’anima” presenta il 3 aprile. L’evento - realizzato in collaborazione con Usl
Umbria 1, Centro salute mentale Alto è nato con la finalità di perseguire l’innegabile piacere di ascoltare musica.
Alcuni studi hanno infatti evidenziato
che ascoltare e fare musica faccia bene
alla salute mentale e fisica.
La concezione di musica come nutrimento dell’anima deriva dalla dimostrata capacità dell’attività musicale di
ridurre ansia e stress mitigando tensioni nervose. La musica agisce sugli stati
d’animo più profondi, sulle emozioni,
nutre mente e spirito, ma è allo stesso
tempo gioco e divertimento, un ottimo
strumento per stimolare e sviluppare le
capacità espressive e creative.
Gli appuntamenti della kermesse iniziano oggi, venerdì 4 aprile al salone
gotico del Museo del duomo con una re-
lazione sul tema “Lo spirito della musica” tenuta dal professore di Filosofia e
teoretica Marco Moschini del dipartimento di Filosofia, scienze umane e dell’educazione dell’Università di Perugia.
Sono previsti interventi musicali a cura
della Scuola comunale di musica con la
classe di violino della prof.ssa Lucia
Parmegiani Procacci, classe di violoncello del prof. Mauro Businelli e classe
di clarinetto del prof. Luca Lodovici.
Per domenica 6 aprile alle ore 17 è previsto presso il salone Amedeo Corsi della Scuola comunale di musica “Il realismo psicologico in musica” una selezione da Le nozze di Figaro di Mozart a
cura delle classi di Canto lirico e Arte
scenica della Scuola Giacomo Puccini.
I successivi due appuntamenti in calendario sono: “Chitarre all’opera” a cura dell’ensemble Alvárez Guitar Quartet
sabato 3 maggio ore 18 al salone Amedeo Corsi e sabato 7 giugno ore 18
straordinariamente presso il giardino di
villa Rosa “Dialogo tra batteria e per-
L’auditorium della Scuola comunale di musica
cussioni, il ritmo protagonista” a cura
delle classi di Batteria e percussioni della Scuola comunale di musica.
Tutti gli incontri di “Accordi della mente, accordi dell’anima” sono a ingresso
libero.
Per informazioni è possibile contattare
“Le fatiche di Ercole” al numero 392
5295847 o visitare il sito www.lefatichediercole.it. L’associazione Progetto scuola Puccini è raggiungibile allo 075
8529405.
Memoria dell’eccidio
Il Comune di Città di Castello e quello di
Sansepolcro hanno partecipato alla
commemorazione dell’eccidio di Villa Santinelli,
il primo fatto di sangue che durante il passaggio
del fronte coinvolse i civili. “Nell’anno del
settantesimo della Liberazione - ha dichiarato
l’Amministrazione comunale tifernate - è
particolarmente importante ricordare le
principali vittime di ogni conflitto, uomini e
donne inermi, innocenti, coinvolte nella
drammatica spirale di violenza e ingiustizia che
scandì la transizione dello Stato italiano dalla
dittatura fascista alla Repubblica democratica”. Il
27 marzo 1944 a Villa Santinelli, nella collina
della zona sud di Castello, dopo la battaglia
omonima, l’esercito di occupazione tedesco
giustiziò 9 persone, di cui cinque avevano
soltanto 19 anni. “La partecipazione dei bambini
all’omaggio reso nel luogo dell’eccidio attualizza
eventi che ancora oggi hanno un valore
fondativo per il nostro Paese - prosegue la nota. Commemoreremo sul luogo anche gli altri
drammatici episodi che accompagnarono la
Liberazione di Città di Castello - Castel Guelfo,
San Secondo, Pian di Brusci e Meltini nell’ambito del calendario di iniziative che si
concluderanno il 22 luglio”.
LA VOCE Orvieto .Todi
20
BREVI
❖ TODI/1
Libro contro la “tratta”
Il 5 aprile alle ore 17.30 presso la sala del
Consiglio dei palazzi comunali di Todi si terrà
un incontro per parlare di diritti umani.
Spunto di riflessione sarà il libro Strade della
tuderte Debora Bartolini, mediatrice
linguistica, impegnata in qualità di operatrice
nei progetti regionali “Non si tratta” e “Fuori
dal labirinto”. Il libro prende spunto, infatti,
dalle storie e dalle esperienze delle giovani
con cui l’autrice si è trovata a confrontarsi. La
conversazione sarà sviluppata dal presidente
della Regione Umbria Catiuscia Marini, dal
direttore diocesano della Caritas Marcello
Rinaldi, dalla giornalista Vanna Ugolini e
dall’insegnante Carla Maria Cavallini.
L’iniziativa contro il traffico e lo sfruttamento
delle persone è stata organizzata dal Comune
di Todi grazie alla collaborazione tra gli
assessorati alle Pari opportunità e
l’assessorato alla Cultura.
❖ TODI/2
Biglietto unico per i musei
Il 1° aprile presso la Pinacoteca del Comune di
Todi è stata presentata l’iniziativa
dell’attivazione del biglietto unico integrato
per la visita agli spazi del Circuito museale
della città, composto da Museo pinacoteca,
Museo lapidario, Cisterne romane, Campanile
di San Fortunato e dagli spazi museali della
diocesi: Cripta del duomo, palazzo vescovile e
chiesa della Nunziatina. L’iniziativa, frutto di
un accordo tra il Comune e l’ufficio Beni
culturali della diocesi, è stata realizzata grazie
al finanziamento della Regione e alla
collaborazione dell’ente gestore del circuito
museale cittadino. La lodevole iniziativa è
stata varata alla presenza del sindaco Carlo
Rossini, del responsabile per i Beni culturali
della diocesi don Francesco Valentini, la
direttrice della Pinacoteca Nicoletta Paolucci e
la responsabile del Circuito museale Monica
Peppucci.
❖ ALLERONA
“Peregrinatio” del
Crocifisso
e Madre
Speranza
nelle Vicarie
di San
Venanzio e
San Cassiano
L’Amore
è sempre
attuale
D
omenica 23 marzo l’Amore Misericordioso e Madre Speranza hanno raggiunto le Vicarie di San Venanzio, nel santuario della Madonna della Luce a Collelungo, e la Vicaria di San
Cassiano, nella parrocchia di S. Maria
Assunta a Montecchio. La peregrinatio,
nel corso della settimana, ha raggiunto le
diverse parrocchie delle due zone. Numerose le persone che hanno partecipato e calorosa è stata l’accoglienza dei sacerdoti.
In entrambe le Vicarie abbiamo presentato la figura e il messaggio di Madre
Speranza, soffermandoci sugli aspetti
centrali del carisma dell’Amore Misericordioso, sulla freschezza e l’attualità
della buona notizia che Dio ci ama e ci
perdona sempre.
A Collelungo, insieme ai parroci, hanno
“incontrato” Madre Speranza molti ragazzi di terza media con i loro genitori,
attraverso la voce e la testimonianza di
padre Giovanni Ferrotti. Anche le suore
della comunità del Centro Speranza hanno partecipato con gioia a questo momento di ascolto e di preghiera vissuto in
un santuario mariano a noi molto caro.
A Montecchio, la comunità parrocchiale, dopo una breve processione con le
due immagini, si è ritrovata in chiesa con
la presenza della comunità delle Ancelle
dell’Amore Misericordioso che animano
la casa famiglia “Maria Sposa e Madre”,
e ha ascoltato con attenzione le parole di
Il volto di Cristo del
crocifisso del santuario
dell’Amore Misericordioso
di Collevalenza
padre Gabriele Rossi, che si è soffermato a spiegare in dettaglio l’importanza
dell’acqua dell’Amore Misericordioso.
La casa famiglia è stata fondata da padre
Gino Capponi, uno dei primi Figli dell’Amore Misericordioso, nativo di Montecchio. Egli ha desiderato ardentemente
che nel suo paese, nella proprietà dei
suoi genitori, la Famiglia dell’Amore Misericordioso accogliesse le persone anziane, che, condividendo i disagi inevitabili dell’età, respirino un vero clima di famiglia. Ed è così. Attualmente 31 anziani, curati dalle suore con l’aiuto di personale laico si sentono davvero a casa.
Madre Speranza li benedica tutti!
Ricordiamo che sabato 29 marzo il Crocifisso dell’Amore Misericordioso e l’immagine di Madre Speranza sono stati ac-
La
celebrazione
alla cappella
dedicata alla
Madonna
Q
uando i ponti sul
Tevere che noi
percorriamo non
erano ancora stati costruiti, si
poteva andare da una
sponda all’altra con zattere e
barche, per uomini e
animali. Il “barcaiolo”, con
l’aiuto di una lunga pertica a
mo’ di remo e con l’ausilio di
una fune che era messa da
una sponda all’altra,
trasportava chi ne faceva
richiesta. (Questo mezzo di
trasporto è stato utilizzato
fino a quando gli Alleati
hanno costruito i ponti in
ferro autoportanti).
Succedeva spesso che, a
causa del tempo e delle
numerose piene, quelle
imbarcazioni finissero
ingovernabili in mezzo ai
vortici delle acque. Là dove
finalmente si arenava la
barca, gli spaventati
naufraghi lasciavano un
segno votivo “Per Grazia
Ricevuta”. A Collepepe si
trova una piccola cappella in
località La Barca. La lapide,
posta sul fronte dell’edificio
TODI. Festa a sorpresa a Santa Prassede per
il 90° compleanno di don Vincenzo Faustini
I
l 26 marzo è stata
organizzata una festa a
sorpresa per don
Vincenzo Faustini, parroco
di Santa Prassede in Todi.
Don Vincenzo ha infatti
compiuto 90 anni, e i fedeli si
sono presentati
numerosissimi alla messa
quotidiana delle ore 17 per
“celebrare un rendimento di
grazie” al Signore per il dono
della vita e del ministero
sacerdotale del loro parroco.
Dopo la messa ha avuto luogo
il concerto della banda
musicale, con l’esecuzione di
brani gioiosi che hanno
potenziato il clima di
fraternità. Ai festeggiamenti
colti nelle Vicarie di S. Cristina e di S.
Martino I, ove la visita, che approfondiremo nel prossimo numero, è tuttora in
corso.
Sabato 5 aprile, invece, alle ore 16, le immagini saranno portate nella cattedrale a
Orvieto. Ad accoglierle saranno il Vescovo e i sacerdoti della Vicaria di San Pietro Parenzo e San Crispino. Alle ore 17
mons. Tuzia celebrerà la messa. La stessa accoglienza si svolgerà nella Vicaria
di San Fortunato e San Filippo Benizi,
sempre sabato 5 aprile, alle ore 21, in
piazza del Popolo a Todi, nella concattedrale, ove il Vescovo presiederà la veglia
di preghiera. Nei giorni successivi saranno visitate le parrocchie delle due Vicarie.
Suor Erika Bellucci
Una “grazia ricevuta” che si festeggia da 100 anni
Giornate Fai e foresta
Un bilancio positivo quello che è stato fatto
all’indomani della Giornata internazionale
della foresta e delle Giornate del Fai nella
cittadina di Allerona. Come gesto simbolico è
stata messa a dimora una pianta nel giardino
antistante le biblioteche; un gesto molto più
che simbolico, se si tiene conto che il bosco
ricopre oltre il 40% del territorio comunale e
che fino alla metà del secolo scorso è stata la
risorsa principale di lavoro per la
popolazione; che oggi rappresenta una forte
connotazione del paesaggio agricolo. Elementi
che sono riecheggiati anche nel convegno
pomeridiano, organizzato da Comune e Pro
loco di Allerona insieme al Comune di
Acquapendente, che ha fatto il punto sulle
gestioni dei complessi contigui della selva di
Meana e della foresta di Monte Rufeno. A
conclusione, sono stati proposti itinerari di
visita del Parco naturale di Villalba e dei vicini
luoghi scelti dal Fondo ambiente Italia per le
Giornate di primavera. (C. U.)
VENERDÌ 4 APRILE 2014
ha preso parte il vescovo
Benedetto Tuzia, che ha
espresso parole di elogio nei
riguardi di don Vincenzo per
la passione e dedizione con
cui da sempre guida la
porzione di popolo di Dio
affidatagli e per la solerzia ed
entusiasmo con cui
testimonia l’amore per Cristo
e per la Chiesa. La serata è
poi proseguita con la
presentazione di un video che
ha messo in risalto le tappe
più significative del ministero
sacerdotale di don Vincenzo:
ordinato sacerdote l’8
febbraio 1948, parroco di S.
Prassede da più di
cinquant’anni, canonico della
concattedrale di Todi, primo
consigliere e prezioso
sostenitore dell’istituto
“Crispolti”. Oltre agli incarichi
svolti, i parrocchiani hanno
dato risalto alle doti umane e
pastorali di don Vincenzo,
specie la particolare
sensibilità che lo ha portato a
essere sempre vicino alle
vicende quotidiane dei fedeli.
A conclusione, il momento
conviviale della cena e uno
spirito unanime di profonda
gratitudine al parroco, che
per tutti ha un sorriso e una
parola incoraggiante. Un
affettuoso saluto anche da
parte de La Voce.
M. M.
che si erge sulle sponde del
fiume, ci racconta un fatto
miracoloso: la sera del 25
marzo 1914, un gruppo di
persone ritornava a casa con
la barca dopo le celebrazioni
nella chiesa parrocchiale per
la festività
dell’Annunciazione. Il Tevere
era grosso, le acque
minacciose. Improvvisamente
si spezzano i puntoni che a
terra reggevano la fune di
metallo che fungeva da
traino: la barca è in balia
delle acque. I passeggeri sono
disperati, “fu inutile ogni
opera di salvataggio, e allora
tutti concordi invocarono
Maria Ss. Annunziata che in
quel giorno era la ricorrenza
di sua festa” e, approdati
miracolosamente, edificano
nel luogo in cui avvenne lo
sbarco una chiesina per
ringraziare Maria della grazia
ricevuta. Da allora, ogni
anno, si sono riuniti fedeli,
parenti e amici per ricordare
l’accaduto con una messa di
ringraziamento. Il gruppo si è
man mano assottigliato,
quasi a perdersi, fino a non
molti anni fa. Ma la costanza
dei fedelissimi ha mantenuto
vivo il ricordo e ha permesso
di festeggiare i 100 anni con
più partecipazione e
solennità. La banda musicale
e la merenda offerta hanno
contribuito a coronare
l’evento in maniera fraterna
e gioiosa, con
un’immancabile nostalgia
per tempi e persone lontani.
Anna Elena Franzoni
Incontri quaresimali per
i soci delle Acli diocesane
I
circoli Acli nella diocesi di Orvieto-Todi hanno attraversato il
periodo quaresimale guidati dalla Lettera di fratel Antonio Colasanto,
della congregazione dell’Amore Misericordioso, loro accompagnatore
spirituale, e da due incontri a Ripabianca di Deruta, e a Quadrelli di
Montecastrilli.
A Ripabianca, Colasanto ha offerto a
dirigenti e soci dei circoli della Media
Valle del Tevere (provincia di Perugia), intervenuti con il presidente
provinciale Anthony Ladis Kuma e il
referente zonale Maurizio Pierdomenico, una riflessione sul Messaggio di Papa Francesco per la Quaresima e ha presentato un profilo di
Madre Speranza di Gesù che sarà
beatificata il prossimo 31 maggio in
Collevalenza.
A Quadrelli, dirigenti e soci dei circoli della provincia di Terni con la
propria presidente provinciale Flavia
Chitarrini parteciperanno sabato
prossimo a una lectio divina guidata
da fratel Antonio su “Kenosi ed esaltazione in Gesù Cristo” (Filippesi 2,611). Con riferimento all’Inno cristologico, che costituisce la più profonda e ricca sintesi del mistero cristiano, sono stati letti brani tratti dal discorso di Benedetto XVI del 1° giugno 2005 e forniti dalla guida spunti
e domande per la meditazione.
Franco Albertini
LA VOCE Orvieto . Todi
VENERDÌ 4 APRILE 2014
@
[email protected] 21
❖ QUARESIMA
❖ CURSILLOS
❖ SCUOLA PAROLA ❖ CRI
❖ DIOCESI
❖ CASTEL VISCARDO
Fondo solidarietà
Annuncio pasquale
Con Andreoli
Raccolta beni
S. Vincenzo Ferrer
Quaderni Monaldeschi
Anche quest’anno, a causa
del perdurare della crisi, le
offerte raccolte durante la
Quaresima sono destinate
ad alimentare il Fondo di
solidarietà per le famiglie,
gestito dalla Caritas. Il
fondo è un’importante
iniziativa delle Chiese in
Umbria per rispondere alle
tante richieste che
provengono soprattutto
dalle famiglie.
Il movimento dei Cursillos di
cristianità si sta recando in alcune
piccole parrocchie della diocesi
per annunciare la Pasqua come
momento centrale della vita
cristiana. Lunedì 24 marzo si sono
recati nella chiesa di Rosaro,
mentre lunedì 31 marzo si sono
recati nella chiesa di Casigliano
per celebrare la Via crucis. Lunedì
7 aprile si recheranno nella
frazione di Selvarelle e lunedì 14
aprile nella chiesa di Canonica.
Nell’ambito della Scuola della
Parola promossa dall’Ac
diocesana e aperta a tutti,
martedì 15 aprile alle ore 21
nella sala del Consiglio
comunale di Todi si svolgerà un
incontro con il prof. Vittorino
Andreoli, psichiatra e scrittore. Il
professore s’inserisce in un tema
affrontato durante i precedenti
incontri: “I giorni dell’amore.
Valori e modelli per ricostruire
le dinamiche familiari”.
Il 29 marzo il comitato
della Croce rossa di
Orvieto ha organizzato,
con 25 volontari, una
raccolta di beni di prima
necessità. Per questo si
sono recati di fronte ai
supermercati per
chiedere ai clienti di
aumentare la loro spesa
a favore dei più
bisognosi. La risposta è
stata molto generosa.
Il 5 aprile si fa memoria di san
Vincenzo Ferrer, domenicano.
Nato nel 1350, si trovò a vivere
durante lo scisma d’Occidente,
durante il quale ben tre Papi si
ritenevano legittimi successori di
Pietro. Intraprese un’intensa
attività di predicazione per tutta
l’Europa, contribuendo in modo
decisivo alla fine dello scisma.
Morì a Vannes nel 1419. In diocesi
è venerato nella parrocchia di
Vasciano, Rosaro e Canale.
Su iniziativa del Comune di Castel
Viscardo e grazie alla collaborazione
di un gruppo di volontari, verrà tra
breve presentata la collana “Quaderni
monaldeschi”. Vuole essere,
attraverso un linguaggio divulgativo
ma senza tralasciare scientificità e
rigore, un modo per divulgare e
tramandare la storia e i costumi del
territorio di Castel Viscardo. L’uscita
del primo numero sarà nel mese di
maggio, in concomitanza con l’evento
nazionale “Maggio dei libri”.
DIOCESI. Parlano i
giovani che hanno
partecipato al ritiro
presso il santuario
di Collevalenza
Oltre ai momenti di
spiritualità, sono state
organizzate visite al
Veralli-Cortesi e al
Centro Speranza
“T
disabilità come ‘non perfette’.
Posso affermare con assoluta
certezza che uno solo di questi
nostri amici speciali ha un’anima
molto più ricca e sensibile di tutti
noi messi insieme. Non si capisce
che la vita è meravigliosa in tutte
le sue forme e difficoltà, e pensare
ai bisogni delle persone con
disabilità significa educare la
società alla fragilità. Invito
davvero di cuore tutti coloro che
hanno la possibilità a visitare
questa struttura perché, come
dice una delle suore che ci ha
accolto, ‘al Centro Speranza si
respira aria di paradiso’”.
odo por amor”, questo
lo slogan che ha
accompagnato alcuni
giovani della diocesi Orvieto-Todi
nel ritiro tenutosi il 29 e 30 marzo
presso il santuario dell’Amore
Misericordioso di Collevalenza.
“Tutto per amore” è la frase che
Madre Speranza - protagonista
della beatificazione che si terrà il
31 maggio - ripeteva alle sue
consorelle. Ed è proprio con
questo spirito che siamo stati
invitati a vivere la due-giorni:
servizio e carità sono stati
compagni di viaggio della stessa
Madre. Abbiamo chiesto ad
alcune ragazze che hanno
partecipato cosa le ha più colpite
e cosa si portano a casa dopo
questa esperienza.
Letizia: “Dopo questi due giorni
nel mio cuore è entrata una Luce
nuova caratterizzata da due
‘ingredienti’ fondamentali: la
speranza e l’amore per il
prossimo. La speranza ha iniziato
a fare il suo lavoro quando
abbiamo fatto l’immersione nelle
piscine del santuario: ho sentito il
calore del Signore che mi dava
una grande grinta e una grande
fantasia per organizzare il mio
futuro. Infatti io e Cristina (la mia
compagna di stanza) prima di
dormire abbiamo parlato di come
I giovani in visita al Centro Speranza di FrattaTodina
avremmo aiutato il prossimo e di
come ci immaginiamo la nostra
vita. L’amore per il prossimo è
‘nato’ quando siamo andati
all’istituto Veralli-Cortesi e poi al
Centro Speranza. Gli anziani
dell’istituto Veralli-Cortesi ci
hanno accolto con una tale
allegria che ci ha illuminato la
giornata, mentre i giovani ci
hanno trasmesso una tenerezza
infinita, e in entrambi i casi il mio
cuore ha traboccato d’amore. Il
Signore è entrato in me nel
migliore dei modi”.
Maria Elena: “Pur non avendo
sperimentato l’immersione
completa nelle piscine, questa è
stata comunque l’esperienza per
me più significativa. Prima di
entrare avvertivo una sensazione
mista tra ansia, agitazione e
curiosità. Quando poi mi sono
bagnata nell’acqua, ho fatto il
segno della croce e ho recitato la
preghiera affissa sopra la vasca,
mi sono sentita come ‘toccata’ da
Dio, come se fossi in un altro
posto, e ho avvertito una
sensazione bellissima che non
dimenticherò facilmente. Ma la
cosa che mi ha colpita di più è
stata la grande fede e speranza
che ho visto negli occhi delle
persone - uomini, donne, bambini
e anziani - che aspettavano il loro
turno, fiduciose nell’aiuto del
Signore e della Madre attraverso
quell’acqua così particolare”.
Viorela: “Il Veralli-Cortesi di Todi,
istituto residenziale per gli
anziani, nato grazie alla
donazione di Angelo Cortesi alla
sua morte nel 1917, ancor oggi
svolge un ruolo fondamentale
nella zona. In particolare, sono
stata colpita da un signore, forse
meno anziano rispetto a molti
altri, il quale, avendo perso
l’utilizzo della vista, leggeva un
giornale grazie alla scrittura
Braille. Pur sembrando ai nostri
occhi impossibilitato a svolgere
alcune attività, in realtà così non
è. Infatti legge molto e si tiene
sempre informato, organizza
giornate con varie attività alla
casa di riposo, e sta per essere
coinvolto in un progetto in cui
dovrà compiere varie letture per
persone di diverse età”.
Sofia: “Molto riuscito ed
entusiasmante è stato
l’inserimento della visita al Centro
Speranza di Fratta Todina
nell’ambito del ritiro diocesano
Todo por amor. Anche se
conoscevo già la struttura e la sua
attività, per me è sempre un
grande piacere tornarci. Oltre che
approfondire l’opera di Madre
Speranza, abbiamo avuto
l’opportunità di conoscere e
confrontarci con persone davvero
speciali, con una sensibilità fuori
dal comune e dal cuore grande.
Molto spesso la società tende ad
allontanare le persone con
Una grande responsabilità
insomma, quella di essere i
giovani di una diocesi in cui ha
vissuto una donna santa che,
grazie alla sua costante ricerca di
un rapporto profondo con Dio, si è
fatta strumento per un’opera
grandissima che tutti noi oggi
siamo chiamati a continuare.
Magari con sacrificio, fatica,
scoraggiamento e sofferenza, a
volte, ma - come diceva la Madre
- anche il sacrificio, la fatica e la
sofferenza valgono la pena di
essere vissute per amore. Tutto
vale la pena di essere vissuto per
amore!
Susanna Barcaroli
Giulia Raspetti
MADRE SPERANZA Verso la beatificazione
“Per educare i bambini dobbiamo
essere più madri che maestre”
M
adre Speranza nei Consigli pratici del
1933 indica alle proprie figlie linee di intramontabile, efficace pedagogia, valide
anche per i giorni nostri, e così
scrive:
“Credo che per educare i bambini che la divina Provvidenza
ci ha affidato dobbiamo avere
più cuore che scienza, più pazienza che pedagogia ed essere
per loro più madri che maestre.
È vero che tante volte dobbiamo punire il bambino come farebbe sua madre, ma non diMadre Speranza
mentichiamo che lei addolcirebbe il dolore di suo figlio; ossia, unirebbe castigo e gioia. Se faremo così, il
bambino dimenticherà presto il dolore del castigo e passerà alla più schietta allegria.
Mai dite a queste creature parole dure e tanto
meno volgari. Non commettete l’errore di far loro credere che è vero quello che pensano, cioè
che non li amiamo come prima. Questo significa comportarsi con pochissima prudenza. Dobbiamo invece fare sì che i bambini trovino in noi
autentiche madri, evitando però l’eccessiva confidenza, che molte volte è a discapito del rispet-
to dovuto. Non dimentichiamo, inoltre, che avere delle preferenze può suscitare nell’anima del
bambino l’idea dell’ingiustizia, idea che distrugge e spegne la generosità. Sarebbe una rovina
per il bambino che vive l’età dell’innocenza e
della fiducia.
Credo che dobbiamo assomigliare al buon Maestro, far trasparire in noi la bontà di Gesù e il suo
amore per i poveri; che dobbiamo impegnarci
instancabilmente a rallegrare i fratelli, consolare chi è triste, illuminare le povere anime addolorate perché non conoscono Gesù”.
Quanta sintonia, pur vivendo in epoche diverse,
con Papa Francesco che dice oggi alla suore:
“Siate madri e non zitelle”!
“Dobbiamo essere autentiche madri - scrive ancora Madre Speranza - di chi ha bisogno, senza
considerare se volutamente si sono cacciati in
una situazione dolorosa. Gesù non si comporta
così, né per farci del bene considera se gli saremo riconoscenti o meno. Poveri noi se, al momento di crearci, avesse tenuto presente le volte che lo avremmo offeso e le nostre innumerevoli ingratitudini. Egli invece ha rivolto il suo
sguardo su di noi solo per colmarci di grazie e
amarci con amore infinito”. (Continua)
Antonio Colasanto
❖ ORVIETO
Mons. Italo Mattia: messa di suffragio
a un anno dalla scomparsa
D
on Italo, quarantennale parroco del Duomo di Orvieto, ha
lasciato un segno indelebile per chi lo ha avuto come guida,
amico, fratello. Già è passato un anno dalla sua scomparsa, ma
sembra ieri di ascoltare il Vescovo che leggeva le sue volontà, nel
giorno del Sabato santo dello scorso anno. Parole che mons. Tuzia ha
voluto ripetere, per renderle sempre vive e presenti, durante l’omelia
nella messa celebrata il 28 marzo. Parole di ringraziamento, in modo
particolare una gratitudine immensa alla sua famiglia, nella quale ha
imparato ad amare, a fare esperienza di Chiesa con loro e grazie a
loro; con la sicurezza di essere debitore a loro di una vita umana e
sacerdotale felice. “Sono felice di essere prete - scrive il ‘don’-, non mi
sono mancate difficoltà e sofferenze, mai però ho smesso di essere un
prete felice”. Poi la sua consegna ai giovani, “che è anche la mia
speranza e il mio augurio: amate Gesù e la Chiesa, nessuno vi induca
ad abbandonare Gesù e la Chiesa, chi lo facesse non vi vuole bene. È
facile, infatti, scoprire i difetti della Chiesa e ancor più facile
dimenticare che siamo anche noi Chiesa, e, forse, un po’ del meno
bello che c’è è anche colpa di noi, che abbiamo tanta chiarezza nel
criticarla. La vostra fede giovane vi spinga a trasformare la voglia di
critica, in un impegno a rendere più bella la vostra parrocchia e il
vostro gruppo”. Dopo la celebrazione, nel Museo Emilio Greco, gli
Amici della montagna lo hanno ricordato proiettando foto della sua
vita di sacerdote, parroco e “appassionato dei monti”. Tre amici, a
nome di tutti e non senza emozione e commozione, hanno
raccontato la loro esperienza con il “don”. Numerosa la
partecipazione, segno di una presenza sempre viva e del frutto della
sua pastorale.
Stefano Stella
LA VOCE Terni.Narni.Amelia
22
AMELIA. Al via
BREVI
gli incontri di
studio sulla storia
della città
❖ TERNI - SCUOLA
Aiuto all’apprendimento
Un centro specialistico e multidisciplinare
per affrontare le difficoltà di apprendimento
e i bisogni educativi speciali. Arriva a Terni il
centro Fare, tra i centri d’eccellenza in Italia
sui disturbi dell’apprendimento, nato a
Perugia nel 2008 su iniziativa di Marina
Locatelli. Il centro Fare integra ruoli e
professionalità diverse (psicologi
dell’apprendimento, logopedisti, insegnanti,
pedagogisti), sia per la diagnosi iniziale sia
per le attività di recupero ed educazione.
Offre alle famiglie un aiuto concreto nel
rapporto con la scuola e sostiene i ragazzi
nelle attività di recupero e consolidamento
degli apprendimenti attraverso strategie di
studio personalizzate. Offre, inoltre, alle
scuole un supporto per poter promuovere
l’apprendimento degli studenti con
difficoltà.
O
rganizzata dalla Fondazione per il Cammino della
Luce e dal Centro studi sulla via Amerina e il Corridoio bizantino, il 29 marzo presso l’antico
ospedale di S. Maria de’ Laici in
Amelia si è tenuta la giornata di
studio “La città di Amelia nei primi secoli dell’Era cristiana”.
La prof.ssa Eleonora Plebani, dell’Università di Roma - La Sapienza,
ha tracciato un quadro politico istituzionale dei secoli che vanno da
Costantino alla caduta dell’Impero romano, della progressiva migrazione da Roma a Bisanzio, dell’arrivo in Occidente dei Goti e della conseguente diffusione dell’eresia ariana, dell’intervento di Teodosio a favore del cristianesimo proclamato, nel 380, religione unica dell’impero - fino alla sostituzione dell’ultimo imperatore d’Occidente con il barbaro Odoacre,
mentre un altro popolo germanico,
i Franchi, si era fatto paladino della religione cristiana come era
promulgata dai vescovi di Roma e
di tutto l’Occidente.
Giovanni Riganelli, della Deputazione di storia patria per l’Umbria,
ha invece tracciato il quadro materiale della regione partendo dalle vie di comunicazione, stradali
(la Flaminia, che la attraversava
con i suoi due rami, orientale e occidentale, e l’Amerina, che da
Amelia giungeva a Perugia e Chiusi, da un lato, e a Gubbio, dall’altro) e fluviali (soprattutto il Tevere
❖ CARSULAE
Il teatro rinnovato
Sarà riqualificato l’antico teatro romano
nell’area archeologica di Carsulae per
ospitare rappresentazioni ed eventi
culturali. La struttura avrà oltre 400 posti a
sedere, una nuova illuminazione e nuovi
percorsi di accesso privi di barriere.
L’impegno dell’Amministrazione comunale
di Terni fa seguito alle autorizzazioni
ricevute dalla Soprintendenza per i beni
archeologici dell’Umbria, della
Soprintendenza per i beni architettonici e
paesaggistici e della direzione Ambiente,
risorse idriche e acque minerali della
Regione. L’intervento prevede la
ricostruzione della gradinata riservata al
pubblico, la ricostruzione del palcoscenico,
la creazione di un nuovo percorso di accesso
che collegherà direttamente il centro visite
al teatro e un nuovo suggestivo impianto di
illuminazione. Il tutto verrà realizzato
tenendo conto dei criteri di
sostenibilità.
❖ GALLERIA TESCINO
Intervento ecologico
A seguito dell’ordinanza emanata
dal presidente della Provincia di
Terni, saranno effettuati lavori di
adeguamento per risolvere le
problematiche legate
all’inquinamento all’interno della
galleria Tescino. Nell’ordinanza si
obbligano Anas e Ast a realizzare e
gestire, entro 60 giorni, un sistema
stabile di raccolta e pompaggio
delle acque affioranti all’interno
della galleria. Le acque dovranno
poi essere convogliate a un
impianto di pre-trattamento da
realizzare, così da garantire
l’abbattimento del cromo
esavalente, il più importante
inquinante ad oggi rilevato. Le
acque pretrattate saranno quindi
avviate a un impianto esistente, il
“Dorr Oliver”, di proprietà dell’Ast, e
già autorizzato attraverso
Autorizzazione integrata ambientale
(Aia), nel quale avverrà
l’abbattimento di tutti gli altri
inquinanti.
❖ IMPRESE
Percorso formativo
“Io voglio vincere” è l’iniziativa che il
Comitato per l’imprenditoria
femminile della Camera di
commercio di Terni organizza per il
10 aprile dalle 9 alle 17 presso la
sede della Camera di commercio di
Terni di largo Don Minzoni 6. Il
percorso formativo, che si
concluderà con il secondo incontro
in calendario per il 6 maggio, si
pone l’obiettivo di far riscoprire
all’imprenditore le proprie capacità
e il proprio talento. Insieme
all’eclettico Pietro Bazzoni, gli
imprenditori potranno riscoprire i
propri punti di forza per rinnovare e
dare nuova linfa al proprio lavoro e
alla propria vita.
VENERDÌ 4 APRILE 2014
Narni ricorda
il tenore Misciano
S
abato 5 aprile alle ore 21 al
teatro comunale “Giuseppe
Manini” di Narni si alzerà il sipario
sulla prima edizione del Festival
“Alvinio Misciano”, dedicato al
tenore di origine narnese, tra i
cantanti lirici più celebri del ’900.
Prevede tre appuntamenti: gli altri
due saranno sabato 31 maggio alle
ore 21, ancora al teatro comunale, e
domenica 29 giugno alle ore 18
all’auditorium San Domenico.
Esecuzioni dell’orchestra “Talenti
d’arte”, nata nel gennaio scorso e
composta da 25 professionisti con
esperienze pluriennali in
formazioni orchestrali e solistiche,
diretta dal maestro Marco Gatti, il
tutto organizzato dall’orchestra in
collaborazione con la “Repubblica
di Narni”. Tenore lirico leggero,
classe 1915, Alvinio Misciano iniziò
a cantare quasi per caso. Fu
scoperto durante la guerra dal suo
aiutante, il baritono Paolo Silveri,
che la mattina lo ascoltava
canticchiare mentre si faceva la
barba. Quando la guerra finì, a
Spoleto, dove si era trasferita la sua
famiglia, fu ascoltato e apprezzato
da Adriano Belli, che da lì a poco
avrebbe fondato il Teatro lirico
sperimentale. Ma fu Silveri che nel
1945 lo convinse a partecipare a
un’audizione al teatro dell’Opera di
Roma, nella quale Misciano cantò la
celebre aria “E lucean le stelle” dalla
Tosca. Così iniziò la sua carriera che
lo portò a calcare i palcoscenici più
prestigiosi di tutto il mondo con
grande successo tra il 1945 e il
1973. Fu interprete preferito da
Giorgio Strehler per le sue regie
liriche; tra gli altri registi che lo
hanno diretto, si ricordano Franco
Zeffirelli, Eduardo De Filippo e John
Huston. Morì a Milano nel 1997.
Claudia Sensi
Panorama di Amelia
I nostri primi 500 anni
Eventi a cadenza
semestrale organizzati
dalla Fondazione
Cammino della Luce
e dal Centro studi
sulla via Amerina.
Il primo incontro era
dedicato al tema
“La città di Amelia nei
primi secoli dell’Era
cristiana”
e il Nera con i porti da cui le loro
rive erano punteggiati). Ha quindi
accennato alle numerose villae
che rifornivano Roma con i loro
prodotti, e la cui attività è attestata fino al V-VI secolo quando tutto
il territorio venne sconvolto dalla
guerra gotica (535-553), seguita a
poco più di dieci anni dall’arrivo
dei longobardi (568).
Emilio Lucci, dell’Archivio storico
diocesano di Amelia, ha invece
tracciato il quadro della diffusione
del cristianesimo in quella che fino a cinquant’anni fa era la diocesi di Amelia, partendo da un ritrovamento di tombe, databili al II secolo d.C., avvenuto nel 1750, nella
zona dell’attuale Comune di Alviano.
All’interno delle tombe furono tro-
IMPRESE. La Camera di commercio di Terni
fotografa segnali ancora molto timidi di ripresa
L’
economia ternana fatica a
uscire dalla crisi. In un quadro
regionale che migliora in
modo lento ma graduale, la provincia
di Terni continua a soffrire sia nel
comparto del manifatturiero che nel
commercio. Gli ultimi dati
congiunturali sull’andamento dei due
settori, nel quarto trimestre 2013
segnano ancora “meno” e con una
accentuazione più marcata rispetto al
terzo trimestre dell’anno. È quanto
emerge dall’Osservatorio
congiunturale dei settori industria e
commercio realizzato dalla Camera di
commercio di Terni in collaborazione
con Questlab (società specializzata in
ricerche e osservatori) relativo al
quarto trimestre dell’anno. La
produzione scende del 2,7% rispetto al
terzo trimestre e le imprese artigiane
scendono addirittura del 3,2%.
Perdono di più le industrie del settore
meccanico e dei trasporti, mentre da
segnalare il buon andamento del
settore tessile e della chimica. Sul
vati i cadaveri di uomini, donne e
ragazzi uccisi, forse, con il supplizio della croce e poi bruciati: particolari che fecero ipotizzare al vescovo di quel tempo che si trattasse di martiri cristiani, evenienza
però mai chiarita. Poi la storia dei
martiri Fermina, Olimpiade e Secondo, uccisi durante la persecuzione di Diocleziano. Infine la nascita della diocesi, nel corso del secolo V, fino a sant’Imerio, vescovo
di Amelia nel secolo VI, proclamato primo patrono della città forse
per il suo impegno in difesa della
medesima durante la guerra gotica.
Il prossimo incontro - tra sei mesi
- sarà dedicato al periodo tra VI e
X secolo, poi verrà trattata la vita
della città secolo per secolo.
fronte dell’estero invece, si
confermano dati incoraggianti per le
imprese esportatrici della provincia di
Terni; quelle che operano in mercati
internazionalizzati registrano un
miglioramento sensibile del fatturato
rispetto ad un anno fa (+11,2%).
Stabile il dato sull’occupazione, che
rispetto al terzo trimestre segna un
+0,03%. Per le imprese commerciali si
arresta la contrazione delle vendite. Il
calo rispetto al terzo trimestre è meno
marcato (-1,5%, rispetto al 3,2%) grazie
alla performance incoraggiante della
grande distribuzione che nell’ultimo
trimestre dell’anno registra una
crescita delle vendite del 3,5%.
TERNI. Alcune considerazioni sulle prossime elezioni
Si vota per l’Ue... ma non se ne parla
S
i vota il 25 maggio per il
Consiglio europeo, per più
della metà dei Consigli comunali. Non si voterà per i Consigli provinciali, perché soppressi.
Per quel che ci riguarda si voterà
in tutti i Comuni appartenenti al
territorio della nostra diocesi,
tranne Narni e Amelia perché
hanno altra scadenza. In avvio di
campagna elettorale due osservazioni ci sembrano utili.
La prima riguarda l’Europa: se ne parla troppo
poco, anzi quasi per niente, e chi ne parla sono
solo coloro che ne parlano male chiedendo a gran
voce l’uscita dell’Italia dall’euro. Questa richiesta è fuorviante, anacronistica, di difficilissima attuazione e, se così si decidesse, assai dannosa per
l’Italia. La crisi non si risolverà uscendo dall’euro ma, al contrario, si risolverà modificando l’Europa e l’euro, rafforzandoli entrambi. In tempo di
crisi l’Italia, per sue proprie deficienze burocratiche e organizzative, non è stata in grado di usufruire di ben il 48% delle risorse finanziarie a essa destinate. E allora parliamo di Europa e chiediamo candidati competenti che sappiano ben
rappresentarci negli organismi europei.
La seconda osservazione va dedicata alle elezio-
ni comunali, Terni in primis, e
gli altri comuni. Si parla tanto
di candidati sindaci e di programmi più o meno lunghi,
tutti validi o quasi, molto simili fra di loro. Le competenze
dei Comuni sono fissate dalle
leggi e le risorse sono poche,
quindi è giocoforza fare le cose essenziali e quelle veramente importanti. I margini di manovra sono limitati, per cui lasciamo perdere le “ideologie”
(non le idealità) e concentriamoci sui problemi
concreti.
Di una cosa non sento però parlare: cosa faranno
i neo-eletti per elevare il “senso civico” dei cittadini? Il Comune è la casa di tutti, ma questa appartenenza è poco sentita; si potrebbero portare
esempi concreti, ma il discorso si farebbe lungo.
Ciò vale da una parte per gli amministratori e
funzionari pubblici e dall’altra per gli amministrati e i cittadini; le prime due categorie hanno
grandi responsabilità, le seconde non sono esenti da colpe. Ognuno, con o senza incarichi, potrà
fare di più e di meglio per la propria comunità. Se
cambia l’ottica, forse sarà più facile vivere comunitariamente bene.
Nicola Molè
LA VOCE Terni.Narni.Amelia
VENERDÌ 4 APRILE 2014
Accolti tra le braccia di Gesù
I
n un clima di preghiera e
raccoglimento, molte sono
state le persone che nella
chiesa di San Pietro a Terni
hanno aderito all’iniziativa “24
ore per il Signore” voluta da
In preghiera durante le “24 ore per il Signore” nella chiesa di San Pietro a Terni
Papa Francesco. In tanti si sono accostati al sacramento
della penitenza, in un contesto
di adorazione eucaristica, incontrando il Un’iniziativa che ha visto centinaia di fe- peccatori, ma Gesù ci apre le braccia per
Signore e facendo esperienza della Sua deli partecipare alle celebrazioni in pro- accoglierci e donarci la sua misericordia
misericordia mediante la confessione in- gramma nei due giorni in cui la chiesa di nella confessione, alla quale accostarsi
dividuale.
San Pietro è rimasta ininterrottamente vincendo le resistenze e i dubbi, ma cer“Ho raccolto in questi giorni - racconta aperta, dalla catechesi sulla misericordia cando solo di affidarsi ancora di più a Gedon Enzo Greco, coordinatore dell’ini- e sul sacramento della confessione tenu- sù”.
ziativa - la testimonianza di un giovane te da don Francesco Vaccarini e da don Una proposta rivolta alla città intera che
che, venuto a confessarsi, dice: ‘È da an- Enzo Greco, alla veglia di preghiera e al- auspichiamo diventi un appuntamento
ni che non mi confesso più, ma oggi sono l’adorazione eucaristica, ma soprattutto annuale con la misericordia. “L’umanità
venuto qui perché, convinto dall’esempio alle confessioni, con una decina di sacer- - dice Papa Francesco - ha bisogno di giustizia, di riconciliazione, di pace. Dio nel
e dalla predicazione di Papa Francesco doti che si sono alternati nei due giorni.
sulla misericordia, ho vinto la resistenza Molti i fedeli che hanno partecipato alla sacramento della riconciliazione ci dona
e anche un po’di vergogna’. Questa bel- veglia di preghiera nella serata del ve- la forza di ricominciare. Il perdono non è
lissima iniziativa, rivolta alla Chiesa inte- nerdì: “Oggi - ha detto don Enzo nella frutto dei nostri sforzi, ma è un regalo, è
ra, ha l’intento di poter creare una felice meditazione - la salvezza è entrata in un dono dello Spirito santo, che ci ricoltradizione, che annualmente troverà ri- questa casa per ciascuno di noi, e questa ma del lavacro di misericordia e di grazia
scontro nella IV domenica di Quaresima, sera ci è data l’opportunità di accogliere che sgorga incessantemente dal cuore
la ‘domenica della gioia’, come il Santo Gesù. Gesù trasforma i nostri cuori di pie- spalancato del Cristo crocifisso e risorto”.
Elisabetta Lomoro
Padre esorta a fare negli anni futuri”.
tra in cuori capaci di amare. Tutti siamo
DIOCESI. Giornata di preghiera e di
approfondimento per operatori della carità
non si riparte da Cristo”. Sarà
quindi mons. Paolo Carloni,
vicario per la pastorale della
carità, a parlare sul tema “Le
diverse vocazioni nel servizio
alla carità trovano nella
comunione intorno
all’eucarestia l’unità nella
diversità”. Dopo il confronto
tra i partecipanti sarà il
direttore della Caritas
diocesana Claudio Daminato
a tracciare le conclusioni.
Sempre in Quaresima si è
svolta la raccolta in favore
❖ PASTORALE GIOVANILE
“Oratorio Cup” con il Csi
nelle parrocchie della diocesi
L
BREVI
❖ PARR. SAN FRANCESCO
Domenica 6 aprile al monastero Santissima
Annunziata delle Clarisse si terrà il ritiro per le
famiglie in preparazione alla Pasqua della
parrocchia di San Francesco, oratorio Don
Bosco di Terni. L’incontro avrà inizio alle ore
10 con la celebrazione della messa cui seguirà
alle ore 11 l’incontro con le suore Clarisse e la
riflessione personale. Alle ore 12.15 ci sarà la
preghiera dell’ora media con le Clarisse e poi il
pranzo condividendo ciò che ciascuna
famiglia porta (salato, dolce e bibita).
Tanta la
partecipazione
alla “24 ore per
il Signore”
voluta da Papa
Francesco
S
[email protected] 23
Ritiro di Pasqua
DIOCESI.
abato 5 aprile nel salone
della Curia vescovile di
Terni si terrà l’incontro
di preghiera e di
approfondimento nel tempo
di Quaresima per tutti coloro
che operano al servizio della
carità in diocesi, sul tema “Le
comunità cristiane devono
ripartire da Cristo”.
L’incontro sarà aperto dalla
recita delle lodi cui seguirà
l’approfondimento del
vescovo Ernesto Vecchi: “Non
c’è servizio per la carità se
@
a consulta di Pastorale giovanile della diocesi, in
collaborazione con il Centro sportivo italiano e Anspi,
organizza un’attività
polisportiva
denominata “Oratorio
Cup 2014” all’interno
delle parrocchie e degli
oratori. La giornata
inaugurale del torneo di
calcio A5 maschile per i
ragazzi tra i 13 e 14
anni, al quale hanno
Ragazzi durante una partita di calcetto
aderito otto squadre, si
terrà il 21 aprile presso l’oratorio di San Francesco a Terni e sarà
aperta dal saluto del vescovo Ernesto Vecchi cui seguiranno i
primi incontri di calcio che proseguiranno dopo la pausa per il
pranzo anche nel pomeriggio. Il torneo proseguirà con altri
quattro incontri tra Terni e Amelia con la finale il 15 giugno
giorno in cui si terrà un grande evento conclusivo per tutti i
ragazzi partecipanti alla manifestazione. “Lo sport assume oggi
forme e significati diversi, anche se nessuno, almeno nel
mondo pedagogico e sociale – ricorda don Luciano Afloarei
responsabile della Pastorale giovanile diocesana -, mette ormai
più in dubbio la forte valenza educativa di una pratica sportiva
correttamente impostata. Lo scopo dell’iniziativa è ridare nuova
vita alle attività sportive all’interno delle realtà parrocchiali e
dell’attività degli oratori. Il progetto, così strutturato crea
numerosi occasioni di incontro e di scambio tra i giovani che si
dedicano allo sport ma anche alla formazione in oratorio
condividendo esperienze formative importanti”.
della Caritas domenica 30
marzo per sostenere il nuovo
centro Caritas Sant’Antonio in
via Vollusiano, cui nel 2013 si
sono rivolte 527 persone, 332
stranieri (pari al 63%) e 195
italiani (pari al 37%). Le 527
persone ascoltate hanno fatto
884 richieste che hanno
riguardato beni e servizi
materiali, sussidi economici,
lavoro, alloggio. Il Centro di
ascolto ha soddisfatto per
l’87% le richieste di beni e
servizi, mentre non ha potuto
offrire risposte per le
richieste di lavoro. Inoltre la
raccolta è stata destinata alla
casa di accoglienza “Santa
Maria della Pace” per donne,
italiane e straniere, anche
con figli minori, che si
trovano in un momento di
grave difficoltà della loro vita,
per offrire loro una
collocazione abitativa
adeguata, un ambiente
familiare con uno stile di vita
improntato a regole, rispetto,
sicurezza, capacità di
collaborazione. Nel 2013 le
persone ospitate nella
struttura sono state 18: 5
donne sole di cui una in
gravidanza, 5 mamme, 4
minori di età compresa tra 0
e 10 anni, 4 ragazzi di età tra
11 e 16 anni.
Campomicciolo. Via crucis per la nuova chiesa
Percorso d’Amore
L’
Accademia di belle arti “Pietro Vannucci” di Perugia, ovvero gli studenti guidati con professionalità
e passione dalla prof.ssa Lucilla Ragni, hanno terminato di realizzare la Via crucis per la nuova chiesa del
Cuore Immacolato di Maria a Campomicciolo di Terni.
L’opera è stata già posta a dimora, permettendo così ai credenti che vivono le celebrazioni quaresimali e pasquali di
osservare quel ‘percorso d’amore’ che ha avvicinato gli uomini a Dio stesso. Un’opera pregevole, frutto di un lungo
studio sostenuto dall’esperienza del prof. Mariano Apa, critico d’arte, docente di Storia dell’arte presso l’Accademia di
belle arti di Urbino e di Macerata, e attualmente docente
presso l’Accademia di belle arti di Roma.
La comunità parrocchiale può così vedere sempre più velocemente realizzata un’opera fondamentale, il nuovo edificio sacro, che speriamo nei prossimi mesi potrà essere, finalmente, consacrato. Il desiderio di tanti parrocchiani si è
concretizzato dopo decenni di attesa e notevoli sforzi economici, portati avanti dai singoli, dalle famiglie, dalla comunità tutta, dalla diocesi stessa. Un luogo, la nuova chiesa di Campomicciolo, che intende essere segno visibile di
quell’amore gratuito offertoci dal Padre per mezzo del Figlio.
Un luogo aperto a tutti, per ritrovarci nella preghiera personale e comunitaria, per rafforzare, grazie ai sacramenti
che vi si celebrano, l’anima dei credenti, per vincere il male con l’amore onnipotente di Dio.
Don Angelo D’Andrea
❖ AC
Preparazione alla Pasqua
L’Azione cattolica diocesana promuove
domenica 6 aprile, alle ore 15 nei locali del
nuovo oratorio della parrocchia di San
Gabriele dell’Addolorata a Terni, un incontro
di riflessione in preparazione alla prossima
Pasqua. Il tema sarà il racconto della
resurrezione di Lazzaro (Gv 11,1-45), “Io sono
la resurrezione e la vita” e la riflessione sarà
guidata dalla prof.ssa Lilia Sebastiani. Dopo la
relazione seguirà il confronto e alle ore 17.30
la preghiera conclusiva.
❖ CONVEGNO
Sui pellegrinaggi
“I cammini di pellegrinaggio nell’Umbria
meridionale” è il tema del convegno in
programma giovedì 10 aprile alle ore 15
presso la sede della Provincia di Terni, nel
corso del quale si parlerà anche del Cammino
dei Protomartiri. Interverranno: Feliciano Polli
presidente della Provincia di Terni, Leopoldo
di Girolamo sindaco di Terni, mons. Paolo
Giulietti presidente consorzio “Umbria &
Francesco’s Ways” che parlerà della “Via di
Francesco”; mons. Francesco De Santis
provicario della diocesi di Terni, Narni,
Amelia, e Alessandro Corsi priore compagnia
dei Romei di San Michele Arcangelo che
illustreranno il Cammino dei Protomartiri;
Vincenzo Fumi presidente Fondazione Cassa di
risparmio Orvieto che parlerà de “La via
Teutonica o Romea Germanica”, Riccardo
Maraga sindaco di Amelia che parlerà della via
Amerina, mons. Liberio Andreatta, direttore
Opera romana pellegrinaggi, su “Il
pellegrinaggio come volano di sviluppo del
territorio”.
❖ UNITALSI
A giugno a Lourdes
L’Unitalsi, sottosezione di Terni, organizza il
pellegrinaggio diocesano a Lourdes che si
svolgerà dal 18 al 24 giugno in treno e dal 19
al 23 giugno in aereo. Saranno giorni intensi di
preghiera e incontro comunitario con gli altri
pellegrini, funzioni religiose, visite e
devozioni. Le quote di partecipazione sono
differenziate per malati, per accompagnatori,
per pellegrini. Sempre l’Unitalsi organizza il
pellegrinaggio a Loreto dal 30 aprile al 2
maggio. Per informazioni e prenotazioni per
entrambi i pellegrinaggi: sezione Unitalsi
Terni, 0744 433510.
INCONTRI IN DIOCESI
VENERDÌ 4 APRILE, ore 11, Terni, cattedrale,
celebrazione in preparazione alla Pasqua
per tutti i militari dei diversi Corpi e Ordini,
presieduta dal Vescovo.
LUNEDÌ 7 APRILE, ore 10, Terni, Curia
vescovile, riunione dei Vicari foranei.
VENERDÌ 11 APRILE, ore 17, sala parrocchiale
San Francesco, incontro in preparazione
alla Pasqua per Associazione italiana
maestri cattolici, gruppo Insegnanti in
laboratorio, associazione Salesiani
cooperatori e Commissione pastorale
familiare diocesana, sul tema “Educare è
dare vita” a cura di don Humberto Bravo,
salesiano.
SABATO 12 APRILE, ore 18, Terni, San Matteo,
Giornata della gioventù diocesana con
veglia della celebrazione delle Palme.
LA VOCE Assisi . Nocera . Gualdo
24
BREVI
❖ ASSISI/1
Famiglia, Stato e società
Staffetta per la pace
DIOCESI. Il
Il 20 marzo ha toccato Assisi la staffetta
internazionale “Peace Run” lanciata nel 1987
dal filantropo indiano Sri Chinmoy (19312007) per portare in quasi tutti i Paesi del
mondo (140 nelle più recenti edizioni) il
messaggio di pace condiviso dai partecipanti
oltre i confini delle nazionalità e delle
confessioni religiose. Nella mattinata del
giorno successivo hanno reso omaggio agli
ospiti gli Sbandieratori di Assisi con la festa
cromatica dei loro vessilli e i tamburini del
Calendimaggio con la sonorità possente del
loro virtuosismo.
primo incontro
della Scuola di
formazione
socio-politica.
La lezione
del vescovo
❖ ASSISI/2
S
i è tenuto il 25 marzo
presso l’Istituto Serafico
di Assisi il primo incontro della Scuola diocesana di
formazione socio-politica
“Giuseppe Toniolo”, che si
L’intervento di mons. Domenico Sorrentino
svilupperà fino al prossimo
maggio. A inaugurare il ciclo
di conferenze è stato l’intervento di mons. Domenico Sorrentino che all’imperante individualismo si acsul tema “Famiglia, Stato e società nel compagna la frantumazione delle repensiero di Giuseppe Toniolo”.
lazioni; e storico-economico, fenomeno
Il Vescovo – già postulatore della cau- già iniziato con la Rivoluzione indusa di beatificazione dell’economista e striale, che predilige la gestione del
sociologo italiano vissuto tra il 1845 e il singolo, in un’ottica prettamente eco1918 – ha sottolineato come nel pen- nomica.
siero di Toniolo, inquadrato nell’orien- Unico fulcro qualitativo dell’architettamento della dottrina sociale della tura sociale non può che essere, già per
Chiesa, sia lucidamente delineata Toniolo, la persona umana, la cui diquella “patologia sociale” che nasce da gnità resta inviolabile. Essere in relaun forte accentramento del potere sta- zione - con la famiglia, la comunità, il
tale a fronte di una vera e propria ato- territorio -, la persona rappresenta l’umizzazione e parcellizzazione della nico ente di riferimento per qualsivostruttura sociale.
glia azione volta alla realizzazione del
Alle radici di tale situazione, un tripli- bene comune. L’organizzazione politice processo: di tipo spirituale, laddove ca non può, pertanto, che riconoscere
il relativismo valoriale ha portato al la propria natura di servizio e di sussisoggettivismo radicale; sociale, dato diarietà alla persona tout court.
Giulia nella Brigata alpina
Con il grado di caporalmaggiore, la giovane
concittadina Giulia Barbabietola, di anni 25,
presta servizio militare volontario nella
Brigata alpina “Taurinense” attualmente
impegnata nel capoluogo piemontese nella
operazione “Strade sicure” in collaborazione
con le forze dell’ordine. In precedenza ha
vissuto con il reparto di appartenenza un
periodo di sei mesi in Afghanistan presso la
base operativa avanzata Nato di Farah, a
contatto con la popolazione del luogo, in
particolare con i bambini sempre affamati e
sempre in cerca di cibo. Immagine toccante e
indelebile, che occupa un posto importante
nei ricordi della carriera militare iniziata da
poco tempo con particolare impegno e
passione, presupposti di un promettente
futuro.
❖ CONVITTO
Messa in sicurezza
Con uno stanziamento di 2.460.000 euro la
Provincia di Perugia ha avviato le opere di
messa in sicurezza del Convitto nazionale di
Assisi in conformità alle direttive emanate dal
Governo per l’intera rete scolastica. Nel darne
notizia il presidente della II Commissione
consiliare Giampiero Fugnanesi, in visita di
doverosa ricognizione, ha confermato
l’interesse della Provincia per lo storico
edificio del “Principe di Napoli” per il quale si
profilano prospettive di lungo termine
annunciate dal rettore Annalisa Boni con
l’arrivo di studenti dal Canada, dall’Indonesia
e dal Nord Corea. È anche imminente il
recupero funzionale dei locali dell’ex convento
dei Cappuccini sui quali, come ha spiegato
l’ing. Alberto Capitanucci (rappresentante
della Provincia nel Cda del Convitto), è basato
l’ampliamento della ricettività della struttura,
con benefici effetti riflessi anche sulla
necessaria espansione del coesistente Istituto
alberghiero.
❖ PARR. SAN PIETRO
Visita alle abbazie
Si svolgerà lungo la traccia storica delle
abbazie la gita organizzata dalla parrocchia di
San Pietro per i giorni 25-27 aprile con inizio
da Pomposa sulla via Romea per proseguire,
poi, verso Padova (abbazia di Santa Giustina) e
verso Venezia dove alla visita di San Marco si
aggiungerà la meta di isola di San Lazzaro
degli Armeni, sede del monastero mechitarista
che deve il suo nome al patriarca fondatore
“Mechitar” (il Consolatore), venerato
benedettino armeno. Sulla via del ritorno i
partecipanti faranno tappa sui colli Euganei
per visitare la famosa abbazia di Praglia e
l’accogliente località termale di Montegrotto.
❖ LICEO PROPERZIO
Iscrizioni in aumento
Saranno 138 (cioè 24 in più rispetto all’anno
precedente) le “matricole” del liceo
“Properzio” di Assisi che inizieranno il
percorso formativo nel prossimo anno
scolastico. Si formeranno quindi, nei vari
indirizzi, 6 prime classi destinate ad
incrementare il saldo del “turn over” dei futuri
diplomandi. Vivo compiacimento per il
risultato è stato espresso dal dirigente
Giovanni Pace che, anche a nome dell’intero
corpo docente, ne attribuisce il merito alle
articolate proposte rivolte agli studenti.
a cura di Pio de Giuli
VENERDÌ 4 APRILE 2014
I prossimi incontri si terranno dalle ore
19 alle ore 22 presso il Serafico. Sarà la
prof.ssa Alessandra Smerilli a parlare
di famiglia e di società nell’intervento
dell’8 aprile. A seguire, l’on. Paola Binetti condurrà una riflessione bioetica
(22 aprile); il prof. Paolo Benanti si occuperà di custodia del creato nell’Era
della tecnica (29 aprile); il prof. Fabio
Raspadori incentrerà il proprio intervento sui valori comuni dell’Unione
europea (6 maggio) e il prof. Massimo
Borghesi parlerà di fede e politica nella società liquida.
La quota di partecipazione agli incontri è di 30 euro. Per quanti intendano
usufruire della cena a buffet è previsto
un contributo di 5 euro.
Elena Lovascio
Pieve di Compresseto. Torna al suo
antico splendore l’organo del Seicento
I
l prezioso organo della chiesa
parrocchiale di Pieve di
Compresseto è tornato al suo
antico splendore. Domenica 30
marzo è stato ufficialmente
presentato al pubblico con una
cerimonia e un concerto. Uno
strumento di un certo valore, visto
che risale all’inizio del sec. XVII e
rappresenta un non frequentissimo
prodotto di arte organaria tardorinascimentale, molto
probabilmente di anonimo autore
marchigiano. È uno strumento, tra
l’altro, che è in buona compagnia,
visto che se ne trovano altri, anche
se non così antichi, nel territorio di
Gualdo Tadino. Il delicato lavoro di
restauro, condotto da un esperto
organaro di Gualdo Cattaneo, è
stato lungo e difficile ed è durato
oltre due anni. A suonarlo, dopo
tanto silenzio, uno dei più esperti
organisti umbri, il maestro Claudio
L’organo della chiesa
Felice Pericoli, che ha già avuto la
soddisfazione di inaugurare altri
antichi organi nella zona (a San
CARITAS. Bilancio delle attività del Cvs
Aiuto a 120 famiglie
C
resce l’attività del Cvs, il
Centro di volontariato
sociale della Caritas diocesana di Gualdo Tadino - Fossato di Vico - Sigillo - per dare
sostegni alle famiglie che vivono situazioni di bisogno. Il
numero è sempre più alto, anche a causa della crisi economica e occupazionale del territorio. Lo ha riferito la presidente Paola Scoppolini all’assemblea ordinaria svoltasi lo
scorso venerdì.
Nella sede di via Monte Alago,
vicina alla chiesa di San Giuseppe Artigiano, si rivolgono
mediamente una decina di famiglie al giorno. Dopo la prima fase di ascolto, i volontari
danno sostegni di vario genere
e natura, tra cui quelli economici, per pagare bollette, affitti, ticket e presidi sanitari, trasporti scolastici e altro. Forniscono oltre 180 pacchi alimentari mensili per Gualdo e Fossato, mettono a disposizione
vari sussidi, come il vestiario;
utilizzano anche i prodotti
prossimi alla scadenza forniti
dal vicino supermercato.
Ricevono aiuti economici dalla
Caritas diocesana con i fondi
dell’8 per mille, quelli del 5 per
mille, donazioni da parte di generosi privati, ma anche dalla
collaborazione di altre associazioni e con varie iniziative,
tra cui la pesca di beneficenza, il “Fiore della carità” e le
raccolte di viveri nelle chiese.
Nel bilancio attività 2013 c’è da
includere il servizio “aiuto
compiti” offerto a studenti di
tutte le scuole, nonché il corso
per badanti. Numericamente
parlando, l’impegno si traduce
in oltre 120 famiglie assistite e
di circa 500 persone interessate. Inutile dire che il volontariato e le donazioni sono state
fondamentali, così come le
adesioni alle iniziative pubbliche.
Marta Ginettelli
Pellegrino e nella cattedrale di San
Benedetto). Ad accompagnarlo alla
tromba, il maestro David Biagini,
con cui Pericoli si è già esibito in
applauditissime esibizioni. Nel
corso del concerto sono stati
eseguiti brani per organo, tromba e
organo e tromba di Jeremiah
Clarke (il celeberrimo Trumpe
Voluntary), Giovanni Quirici, Bach,
Jean Baptiste Lully, Jean Baptiste
Loillet, Domenico Zipoli, Henry
Purcell e Marc Chapentier, il cui
trionfale Te Deum ha chiuso una
giornata davvero memorabile per
l’antica Pieve di Compresseto.
Pie. Gio.
❖ GUALDO TADINO
Un altro giovane entra
in seminario: Mattia Bremer
È
sicuramente un momento di grazia per Gualdo Tadino
dal punto di vista vocazionale. Dopo ben due ingressi in
seminario negli ultimi tre anni, e ben tre
ordinazioni diaconali - dopo oltre
settant’anni di assoluto ‘digiuno’ - ecco
un’altra buona notizia: un altro giovane
gualdese ha deciso di entrare in
seminario. Si tratta di Mattia Bremer,
conosciuto nella parrocchia di San
Benedetto per il suo impegno pastorale
anche come organista, e in tutta la città
per essere uno dei giovani animatori del gruppo Mato
Grosso. Mattia, insomma, seguendo l’esempio del
concittadino e amico Carlo Cecconi, ormai prossimo
all’ordinazione sacerdotale, entrerà in seminario il prossimo
10 aprile. Lo farà in Perù, a coronamento di un percorso
che lo ha portato spesso a confrontarsi con le realtà più
povere dell’America Latina e a maturare la sua vocazione
proprio a contatto dei più umili e derelitti. A salutarlo prima
della sua partenza, durante la celebrazione eucaristica di
domenica scorsa, 30 marzo, alle ore 18, oltre al parroco,
don Gianni Brunetti, anche i suoi amici dell’Operazione
Mato Grosso - in occasione della loro annuale raccolta di
materiali ferrosi -, i parrocchiani e i tanti gualdesi che
hanno avuto modo di apprezzarne le doti umane. Una
celebrazione affollatissima per mostrare l’apprezzamento
nei confronti di una scelta coraggiosa e controcorrente. Un
caro augurio anche dalla redazione de La Voce!
Pierluigi Gioia
LA VOCE Assisi . Nocera . Gualdo
VENERDÌ 4 APRILE 2014
@
[email protected] 25
GUALDO TADINO. Le manifestazioni legate
alla tradizionale festa di San Lazzaro
BREVI
❖ DIOCESI
Pochi ma...
buoni come
i lupini
O
ggi nel piccolo
gruppo di case che
formano la frazione
gualdese di San Lazzaro
spicca ancora la piccola
chiesa, un tempo parte
integrante dell’antico
ospedale, risalente alla
metà del XIII secolo.
“Avrebbe bisogno di
qualche restauro - confessa
il parroco di San
Facondino, don Michele
Zullato - e ci stiamo
organizzando per
raccogliere la somma e
trovare dei contributi. Il
tetto fa acqua da molte
parti e si rischia veramente
di rovinare l’interno”. Ma
trovare chi si impegni a
San Lazzaro non è difficile.
Le pochissime famiglie,
rimaste ancora nella zona,
si danno tutte da fare per
organizzare, ogni anno, la
Festa dei lupini, che era
sempre meno sentita e che
ora, invece, grazie al lavoro
degli abitanti della piccola
frazione (alcuni dei quali
ormai residenti in altre
zone della città), è tornata
ai suoi antichi splendori. Ai
lati della strada, dove ora
sorge l’edicola al beato
Angelo, è stata installata
una tensostruttura
permanente, che serve da
“centro operativo” per i
vari momenti di cui si
compone la rievocazione,
prima fra tutte la pulitura e
la lessatura di oltre un
quintale di lupini,
distribuiti ai partecipanti
alla festa nei quattro giorni
del suo svolgimento. Si è
iniziato ieri sera con il
triduo, alle 20.45.
Continuerà, ogni sera, fino
a sabato, quando avrà
luogo la benedizione della
“fora verde”, i primi
germogli di siepe, con i
quali si compie, con un
formulario antico,
l’omonimo gioco. Sembra
difficile, ma vale la pena di
provarlo: è esattamente
oggi quello che era nel
Duecento. Strettamente
collegato alla fora verde è
il “focaraccio”, con cui,
sempre il sabato sera, si dà
fuoco alle potature, un
altro dei riti ancestrali
della festa. Altra tradizione
antichissima è, oltre alla
Via crucis del venerdì sera,
il Canto della Passione che
viene eseguito da un locale
gruppo musicale, con
l’accompagnamento di
strumenti come la
fisarmonica e il violino:
una delle versioni più
antiche della zona, come
Pellegrinaggio Terra Santa
Ci sono ancora posti disponibili per il
pellegrinaggio diocesano in Terra Santa, dal 25
aprile al 2 maggio. Il programma prevede la
visita a Nazareth (basilica dell’Annunciazione,
chiesa di San Giuseppe, fontana della Vergine,
chiesa di San Gabriele), al Tabor e a Cana già il
26 aprile. Il terzo giorno breve navigazione sul
lago di Tiberiade e visita a Cafarnao; sosta a
Tabga (chiesa del Primato di Pietro) e pranzo
presso la chiesa del monte delle Beatitudini. A
seguire, partenza per la Giudea e sosta sulla
sponda del fiume Giordano; pranzo a Gerico e
breve giro orientativo. Proseguimento per il sito
archeologico di Qumran. Sosta al Mar Morto
prima di raggiungere Betlemme (basilica della
Natività e campo dei Pastori); monte degli Ulivi;
Getsemani; basilica della Resurrezione, con
visita approfondita al Calvario e al Santo
Sepolcro, basilica della Dormizione. La quota è
di1.320 euro. Per informazioni e iscrizioni
occorre rivolgersi a padre Giovanni Raia: tel.
075 812483, lunedì-venerdì ore 9-12. (Ele. Lo.)
❖ TORGIOVANNETTO
2 milioni per la frana
La chiesa di San Lazzaro
quella della “Pasquella”,
che si canta nel giorno
dell’Epifania. Il canto verrà
replicato tre volte: sabato 5
aprile, alle 21; domenica 6,
alle 10 e alle 15.30. Molto
interessanti anche i giochi
e i passatempi, sempre
tradizionali, che fanno da
contorno alla
manifestazione: dalla “fora
verde”, che durerà l’intera
giornata di domenica, alla
grande sfida nel tiro della
ruzzola, al gioco delle
pigne e altri giochi
popolari come la divertente
corsa dell’uovo sul
cucchiaio.
Pierluigi Gioia
Un po’ di storia
C
on l’arrivo della primavera, due settimane prima della Pasqua, torna la
tradizionale, antica Festa
dei lupini che si celebra nella piccola frazione gualdese
di San Lazzaro, posta ai margini dell’antica via consolare
Flaminia. Qui un tempo sorgeva l’antico ospitale, meta
di viandanti diretti a Roma,
ma più spesso pietoso ricovero per appestati e lebbrosi. Una festa legata ai riti
pasquali, come ricorda il
tradizionale Canto della Passione, ma oggi conosciuta
grazie all’uso del primo frutto primaverile commestibile: il lupino.
“Bene lo stanziamento di ulteriori risorse per la
frana di Torgiovannetto. Speriamo che vengano
spese nel migliore dei modi per una risoluzione
definitiva del problema”. È questo l’auspicio del
comitato Frana Torgiovannetto che torna a farsi
sentire dopo la notizia della disponibilità di 2
milioni di euro per il dissesto idrogeologico sul
versante del Subasio che aveva portato alla
chiusura della strada provinciale 249 dal 2004
al 2008. “Dopo i tanti studi fatti in passato che
erano costati proprio 2 milioni di euro, a questo
punto - dice il Comitato - ci auguriamo che si
passi subito alla progettazione ed all’esecuzione
dell’intervento che porti alla rimozione della
massa in movimento e alla ricostruzione del
versante. Siamo convinti che la competenza in
capo a una sola Amministrazione, in questo
caso il Comune di Assisi, possa dare maggiori
risultati e in tempi brevi. Come Comitato conclude la nota - vigileremo affinché questo
avvenga in tempi brevi e in modo che sia
effettuato un recupero di suolo nell’assoluto
rispetto dell’ambiente e del paesaggio”.
❖ BASTIA/1
Si sgombera il Comune
UVISP. L’edizione 2014 del
concorso “Un solo mondo”
A
nche quest’anno l’Uvisp Assisi (Unione volontariato internazionale per lo sviluppo e
la pace) organizza il premio letterario “Un
solo mondo”, ideato e diretto dalla prof.ssa Marinella Amico Mencarelli. È stato pubblicato il
bando di questa 21a edizione del concorso che
si articola in due sezioni a tema libero: a) Poesia
singola inedita, fino a 3 liriche che non abbiano
ottenuto il primo premio in altri concorsi; b) Narrativa per giovani - premio “Adriana Paulon”, sezione riservata ai giovani fino ai 25 anni di età.
Gli elaborati dovranno essere spediti in 7 copie
Una passata edizione del premio
dattiloscritte di cui una sola copia firmata con i
relativi dati personali (indirizzo, codice fiscale,
telefono ed eventuale e-mail) e inserita in una
busta chiusa che verrà aperta dopo che la giuria
tecnica avrà scelto la graduatoria dei finalisti. I
lavori devono essere inviati a: Premio “Un solo
mondo” c/o Uvisp - zona industriale ovest settore H - 06083 Bastia Umbra (Pg) entro il 30 giugno.
Quote di partecipazione (assegno bancario o circolare intestato all’Uvisp Assisi): per la sez. A Poesia singola inedita, adulti euro 20, giovani fino a 18 anni euro 10; per la sez. B - Narrativa per
giovani, la partecipazione è gratuita. Quest’anno
le quote di partecipazione saranno utilizzate dall’Uvisp, fondata da p. Giorgio Roussos, per contribuire a realizzare un progetto agricolo in Camerun. Le opere saranno valutate da una qualificata giuria tecnica e la cerimonia di premiazione si svolgerà nel mese di ottobre. Ricchi premi in palio. Info: tel. 075 8004667, sito
www.uvisp.org
Il commissario Grillo valorizza l’arte gualdese
D
urante la visita dello
scorso anno a Gualdo
Tadino, Vittorio Sgarbi fu
colpito dalla bellezza della Rocca
Flea, considerata il capolavoro di
Federico II nel centro Italia, e
dalla preziosa e ricca Pinacoteca
civica. Quest’ultima offre un
rinomato patrimonio storicoartistico che ebbe origine negli
anni seguenti l’Unità d’Italia,
quando le opere d’arte iniziarono
a confluire, da chiese,
congregazioni, conventi e
istituzioni cittadine, nei locali del
palazzo comunale. Nel corso della
visita, l’attenzione del noto critico
d’arte si focalizzò su un’opera
attribuita ad Antonio Gherardi,
Sant’Antonio abate in lettura.
Dopo un’attenta analisi, è emerso
che sia il soggetto che l’autore
sono errati: secondo le attuali
conoscenze, si tratterebbe di Pier
Francesco Mola, e l’opera un
Filosofo in lettura. “Una
prestigiosa scoperta - precisa con
orgoglio il commissario
straordinario Salvatore Grillo,
vice prefetto di Perugia - che
impreziosisce ulteriormente la
già prestigiosa collezione, che
merita una valorizzazione del
dipinto anche in termini mediatici
e di comunicazione”. Tanto che il
6 aprile Vittorio Sgarbi
inaugurerà il restauro di una
decina di quadri della pinacoteca
del Museo della Rocca Flea,
progetto realizzato in
collaborazione dal polo museale e
dal Comune. Il commissario
Grillo ha annunciato aver
finanziato anche il restauro di un
paio di affreschi della chiesa di
San Francesco e lo stemma
gentilizio del card. Del Monte, il
cui originale verrà ubicato nella
sala consiliare del Comune,
mentre un calco verrà posizionato
sulla fontana. L’inaugurazione
dello stemma in consiglio
comunale è stata programmata
per il 30 aprile, giorno della
ricorrenza della fondazione di
Gualdo, alla presenza degli alunni
delle scuole. Il commissario ha
inoltre affermato di aver indetto
la gara di appalto per l’acquisto
delle teche per il Museo Rubboli
che spera di inaugurare prima
della fine del suo mandato.
Marta Ginettelli
Il palazzo comunale di Bastia, ubicato in piazza
Cavour, dovrà essere sgomberato nei prossimi
tre mesi. La notizia è stata comunicata dal
sindaco Stefano Ansideri nel corso dell’ultimo
Consiglio comunale, spiegando che sono emersi
problemi di staticità della struttura. Il primo
servizio a trasferirsi sarà il Comando dei vigili
urbani ora in via Fani che, nei primi di aprile,
andrà nella ristrutturata palazzina dell’ex
istituto professionale in piazza Umberto I. I
locali, oggi occupati dal municipio, pur in
affitto, non saranno restituiti al proprietario ma
utilizzati da un altro servizio che lascerà la sede
centrale. La nuova Amministrazione comunale che si insedierà dopo le elezioni del 25 maggio dovrà utilizzare così una sede diversa da quella
attuale. Il palazzo comunale risale ai primi anni
Sessanta. A fianco c’è il vecchio municipio con
ingresso in piazza Matteotti che è agibile, in
quanto completamente ristrutturato nel 2007.
❖ BASTIA/2
Approvato il piano ex-Pic
La Rocca Flea
C’erano molte pratiche da esaminare nel
Consiglio comunale di Bastia il 26 marzo. In
discussione anche il piano presentato dalla
Coop Centro Italia e dal Comune per il recupero
dell’area ex Pic. Qui, nel terreno che confina a
sud con la S.S. 75 Centrale Umbra e a nord con
gli stabilimenti Petrini, dovranno sorgere due
centri commerciali: uno alimentare per
sostituire il punto vendita Coop di via Roma,
l’altro con negozi di diverse categorie
merceologiche. All’incrocio tra via IV Novembre,
via Gramsci e la Rivierasca - ora regolato da un
impianto semaforico - è prevista una rotatoria,
mentre verrà realizzato un percorso pedonale
dall’area ex mattatoio fino al centro fieristico.
L’opposizione Pd ha votato a favore chiedendo
impegni precisi a favore del percorso pedonale.
Li ha rassicurati l’assessore all’Urbanistica
Francesco Fratellini, che ha annunciato l’esame
del nuovo piano ex mattatoio entro il 10 aprile.
LA VOCE Gubbio
@
26 [email protected]
BREVI
❖ UMBERTIDE
Libro sulla Resistenza
Nel Museo umbertidese di Santa Croce si è
tenuta la presentazione del libro Tracce di
memoria. Guida ai luoghi della Resistenza e
degli eccidi nazifascisti in Umbria di
Tommaso Rossi. L’iniziativa è stata
promossa dalle sezioni Anpi e dai comuni
di Montone e Umbertide, dall’Isuc, dal
Centro socio-culturale San Francesco di
Umbertide e da StoricaMente di Montone
nell’ambito delle iniziative per le
celebrazioni del 70° anniversario della
Liberazione. (F. C.)
❖ CANTIANO
La Turba, e prima
A Cantiano, in preparazione della sacra
rappresentazione della Turba, sono in
programma una serie di iniziative. Venerdì
11 aprile, nel centro storico, dalle ore 21.30
musica sacra per le vie del paese - omaggio
dei cantori del “Miserere” di Gubbio. Sabato
12 aprile, nel chiostro S. Agostino / sala
multimediale: ore 9, incontro “Dal sapere
dei nonni a quello scolastico. Vecchie e
nuove pratiche per tramandare storia e
tradizione locale” – workshop; ore 18, sala
Capponi, inaugurazione della mostra “La
Croce e le spine”, la Via crucis secondo
Vincenzo Tiboni. Domenica 13 aprile, ore
18, chiostro S. Agostino: inaugurazione
mostra “Con la luce dei Suoi occhi –
Racconti evangelici visti con gli occhi di
Gesù” a cura di Roberto De Nardo. Venerdì
18 aprile, alle ore 5.30 inizierà l’itinerario
religioso “Giro delle sette chiese”; alle ore
15, nelle chiese e per le vie del paese, si
svolgerà la liturgia del Venerdì santo e la
processione del Cristo morto; alle ore 20
per le piazze e le vie del paese avrà luogo la
tradizionale rappresentazione de La Turba.
In occasione del Salone dell’arte del restauro
e di una mostra presso l’Ambasciata serba
Gubbio in vetrina
a Ferrara e Roma
I
n due realtà di grande gia.
prestigio come Ferrara e “Tutte operazioni - ha spieRoma, Gubbio mette in gato il direttore del Patto tervetrina una sintesi significa- ritoriale per l’Appennino
tiva delle sue risorse storico- centrale, Ilias Tasias - eseartistico-culturali. A Ferrara, guite con ottimi risultati, che
infatti, la 21a edizione del hanno messo in evidenza le
“Salone dell’arte del
capacità e le
restauro e della concompetenze
servazione dei beni Viene dato
delle botteghe
culturali e ambienta- risalto al
eugubine del
li”, nello spazio della
restauro”.
Il
Presidenza del Con- Gonfalone
Gonfalone e lo
siglio dei ministri, bifacciale, al
Studiolo erano
trovano prestigiosa
già stati presenribalta tre esperien- recupero di
tati con succesze coordinate dal Santa Maria dei
so alla mostra
Patto territoriale per Laici, alla
interregionale
l’Appennino centra“Umanesimo e
replica dello
le.
Rinascimento
Si tratta del Gonfalo- Studiolo dei
nell’Appennino
ne bifacciale uscito
centrale” tenudalla bottega di Gio- Montefeltro,
tasi a Novi Sad,
vanni Santi, da di- alla processione
nella Repubbliversi studiosi attri- del Cristo morto
ca di Serbia,
buito alla mano di
nella primavera
un giovane Raffaello,
dello scorso andel recupero della chiesa di no.
Santa Maria dei Laici (due La partecipazione al salone
progetti finanziati dallo stes- ferrarese è occasione utile
so Patto territoriale) e della non solo per rafforzare i rapreplica dello Studiolo dei porti di collaborazione con le
Montefeltro, ricollocata nel istituzioni serbe, ma anche
palazzo ducale eugubino. per mettere a punto - proprio
Iniziativa, questa, sostenuta con partner della repubblica
dalla Fondazione Cariperu- balcanica - i dettagli sulla
❖ GUBBIO/1
❖ COSTACCIARO
In memoria di Morelli
Domenica 6 aprile il Comune onora il
ricordo e la memoria di Giuseppe Morelli,
sindaco dal 1985 al 1990 e dal 1995 al
2005. Questo il programma della giornata:
ore 17, corso Mazzini, intitolazione del
Museo del Parco di monte Cucco, ore 18
Villa Col de’ Canali, intitolazione della
piazzetta. Un modo significativo e concreto
per ricordare una persona squisita,
apprezzata e stimata da tutti, un
amministratore attento e preparato.
❖ GUBBIO/2
Incontro per genitori
“Genitori: un mestiere difficile” è il tema
dell’incontro con Ezio Aceti, psicologo e
psicoterapeuta, in programma domenica 6
aprile alle ore 15.30 nella sala convegni
dell’hotel Beniamino Ubaldi. Previsto un
servizio baby-sitter.
Il Gonfalone della bottega di Giovanni Santi
mostra programmata per il
tardo autunno prossimo a
Gubbio. Il Museo diocesano
eugubino ospiterà infatti l’esposizione di una trentina di
icone serbe del 1700, la gran
parte delle quali esposte all’estero per la prima volta in
assoluto. Opere di grandi dimensioni del Settecento serbo, che segnano il passaggio
dalla pittura tradizionale bizantina a quella con influssi
occidentali. Un grande evento d’arte e cultura.
Il 9 aprile, poi, a Roma, altra
“vetrina” per Gubbio. L’inau-
GUBBIO. Il Comune aumenta le tasse
spropositatamente, e investe pochi soldi
Riapre la Misericordia
Dallo scorso mese il complesso della
Misericordia a Gubbio è stato riaperto e
affidato a Francesco Menichetti con la
seguente lettera del vescovo Ceccobelli:
“Dopo i nostri ripetuti incontri e dopo aver
avuto la tua disponibilità, ti consegno il
complesso della Misericordia di via
Baldassini dove andrai ad abitare e
cercherai di realizzare, negli ampi locali, un
centro di formazione per i laici impegnati
nei vari ambiti della pastorale, ma in modo
particolare per il mondo della cultura. Il
centro sarà anche punto di riferimento per
i movimenti e le associazioni della nostra
diocesi, che tu coordinerai e guiderai nel
loro cammino di comunione nella Chiesa
diocesana”. La prima iniziativa promossa
da Menichetti è stata la riapertura della
chiesa, e dal mese scorso vi si recita tutti i
giorni, alle ore 15, la coroncina della Divina
Misericordia. Giovedì 12 aprile alle ore
16.30 ospiterà l’incontro “Giovani e
faniglia: risorsa o rifugio?”. Interverranno i
prof. Rita Bichi della Cattolica di Milano e
Fabio Montesperelli dell’Università di
Perugia.
VENERDÌ 4 APRILE 2014
A
La residenza comunale
umenta la pressione fiscale sui
cittadini, ma diminuiscono gli
investimenti pubblici. Negli
ultimi cinque anni, le entrate tributarie
del Comune di Gubbio sono cresciute
del 66%, le spese correnti del 17,7%,
quelle per gli investimenti sono
diminuite del 37,6%. Nello stesso arco
di tempo i trasferimenti statali calano
del 38%. Questo lo scenario delineato
dall’indagine sui bilanci di previsione
del Comune commissionata al Centro
studi “Sintesi” dalla Cna Umbria. “A
fronte - si legge nella relazione - di
questa impennata del prelievo fiscale,
equivalente a oltre 6 milioni e 600 mila
euro, i trasferimenti dello Stato sono
diminuiti di poco più di 3 milioni: in
pratica una differenza positiva di oltre 3
milioni, che non giustifica imposte così
elevate”. Nel dettaglio, “Ici/Imu con un
aumento di oltre 4 milioni di euro in 5
anni, ha pesato per 280 euro per
abitante; il gettito Irpef è aumentato
del 57%, passando da 1 milione e 700
mila euro a 2 milioni e 700 mila euro,
UMBERTIDE. Gioia per il card. Ouèdraogo
Un amico diventa cardinale
È
diventato cardinale un vescovo molto vicino al Gruppo
missionario umbertidese,
Philippe Nakellentuba Ouèdraogo. Un illustre prelato del Burkina
che, grazie soprattutto alla sua
profonda amicizia con Giampaolo
Giostrelli, ha interposto anche i
suoi buoni uffici per fare arrivare
alla Fratta le tre suore che svolgono attualmente il proprio prezioso
servizio nella parrocchia della Collegiata.
Il 12 gennaio Papa Francesco aveva annunciato l’imposizione della
berretta cardinalizia a mons. Ouèdraogo nel Concistoro del 22 febbraio, quando gli ha conferito il titolo di “cardinale presbitero di
Santa Maria Consolatrice al Tiburtino”.
Proprio in questi giorni Giostrelli
ci ha informato che il neo-porporato gli ha telefonato per condividere l’onore, la gratificazione e l’emozione del momento insieme al
Gruppo missionario, a sottolineare
l’alta considerazione in cui tiene il
gruppo umbertidese, che in terra
di missione non ha solo costruito
pozzi, chiese, case di lavoro, operato adozioni a distanza… e
quant’altro, ma ha sempre tessuto
una serie di apprezzati rapporti
con il clero, con le suore, con i vescovi.
Sempre a proposito del card. Ouèdraogo, Giostrelli ricorda le origini della propria amicizia con lui.
Un giorno, trovandosi al cospetto
del tempio di Santa Maria della
Reggia fatto costruire in terra africana, e facendosi raccontare la storia degli aiuti partiti dalla nostra
città per il Burkina, il prelato gli
manifestò tutta la sua gratitudine e
volle venire a Umbertide per conoscere più da vicino gli artefici di
questo autentico “miracolo”. Il leader del Gruppo missionario ci lascia con un’affermazione sibillina
su un invito fatto al card. Ouèdraogo: lo rivedremo tornare presto ad Umbertide? Forse è qualcosa più che una semplice speranza.
Fabrizio Ciocchetti
gurazione presso l’ambasciata della Repubblica di
Serbia - da parte dell’ambasciatrice Ana Hrustanovic di una rassegna fotografica
che mette a confronto la processione del Cristo morto,
che si celebra a Gubbio il Venerdì santo, con i riti della
Settimana santa ortodossa
nel monastero serbo di Kovilj, nella regione della Vojvodina. Le immagini, rewalizzate da Luigi Loretoni e
Giuseppe Cardoni, sono raccolte in due pubblicazioni
curate da Ilias Tasias.
con una quota di 84 euro per abitante”.
In questo quadro viene sottolineato
negativamente il fatto che la spesa
corrente sia cresciuta del 17,7%.
Diminuiscono un po’ le spese per il
personale, anche per la “mancata
sostituzione di dipendenti andati in
pensione”, ma quelle per beni e servizi
lievitano dell’8%, le altre del 102%. Sulla
base dello studio la “Cna proporrà una
serie di interventi concreti e sostenibili
volti alla riduzione della tassazione
locale” oltre ad “altre proposte
provenienti direttamente dalle imprese
su specifiche tematiche del nostro
Comune”.
G. B.
Umbertide - Iti “Da Vinci”
Spot sul risparmio
energetico
H
a fatto tappa in questi giorni in
Comune a Umbertide il progetto di
educazione ambientale “Energy
Door”. Nella sala
Gruppi infatti
alcuni studenti
dell’indirizzo
tecnico Iti
dell’istituto
Gli studenti del progetto
“Leonardo Da
Vinci”,
accompagnati dalla responsabile del Centro
di educazione ambientale “Mola
Casanova”, Tatiana Roscini, hanno girato
uno spot pubblicitario sul risparmio
energetico. Alcuni ragazzi si sono calati
nelle vesti di attori per mettere in scena
un’Italia sempre più preoccupata dal
momento che, con le poche risorse
economiche a disposizione, non riesce ad
acquistare dai Paesi arabi la quantità di
petrolio di cui necessita. Fino alla svolta:
ridurre al minimo il consumo di
combustibili fossili, puntando sulle tante
forme di energia alternativa di cui gode il
nostro Paese.
F. C.
LA VOCE Spoleto / Foligno
VENERDÌ 4 APRILE 2014
SPOLETO. Operatori
Caritas a convegno. Erano
presenti mons. Renato
Boccardo e Ignazio Punzi,
collaboratore Caritas
italiana
“24 ore
per il Signore”
a Santa Lucia
I
n contemporanea con
tutta la Chiesa, tra il 28
e il 29 marzo anche a
Foligno si è svolta
l’iniziativa “24 ore per il
Signore”, ideata dal
Pontificio Consiglio per la
promozione della Nuova
evangelizzazione che, alla
vigilia della Domenica
Laetare, ha voluto offrire
ai fedeli un’occasione per
accostarsi al sacramento
della Riconciliazione nel
clima di una prolungata
Adorazione eucaristica,
momento di incontro con
Gesù realmente presente.
Ha ospitato l’evento la
chiesa del monastero di
Santa Lucia che, animata
dalla vigile presenza delle
Clarisse, ha visto passare
un fiume ininterrotto di
persone. Il vescovo,
mons. Gualtiero
Sigismondi, ha dato avvio
all’Adorazione eucaristica
al termine della messa
celebrata nel pomeriggio
di venerdì ed in serata ha
presieduto una liturgia
penitenziale. Per
ventiquattro ore, così
come in tutto il mondo,
nella chiesa di Santa
Lucia si sono susseguiti
turni di adorazione
animati da varie realtà
ecclesiali e durante tutta
la notte il Signore Gesù ha
atteso l’incontro con chi
voleva stare alla sua
presenza e con chi voleva
ricevere il suo abbraccio
attraverso la Confessione.
❖ FOLIGNO/1
Settimana Giovani Idee
per il Territorio
F. M. M.
La platea durante il convegno
Le novità future
Il direttore diocesano Pallucco
ha fatto un quadro delle attività
in corso sottolineando
“la forza delle Caritas zonali”
alcune novità tra cui alcune offerte di
collaborazione da parte di soggetti
istituzionali desiderosi di aprirsi al
territorio e di contribuire ad affrontarne i
problemi legati alla povertà. “Insieme a
Confindustria Spoleto-Valnerina, al Lions
Club Spoleto e ad alcune famiglie del
territorio – ha detto - abbiamo iniziato a
lavorare ad un progetto, di lungo-medio
periodo, per la realizzazione di un
Emporio della solidarietà. Altro progetto è
quello dell’Ambulatorio medico della
carità: “Sono sempre di più coloro che ci
chiedono aiuto per pagare i farmaci - ha
sottolineato ancora - i ticket sulle
prestazioni specialistiche e sulle analisi
del sangue. Vogliamo chiedere ai medici
del territorio di mettersi a disposizione
per visite generiche e specialistiche in
favore di chi non ha la possibilità di
pagarsele o che non può aspettare mesi
per l’accesso al sistema pubblico. In
ultimo, Pallucco ha segnalato
un’iniziativa degli studenti dell’Istituto
industriale di Spoleto i quali, recuperando
700 bottiglie di plastica, vi hanno poi
coltivato radicchio. Ogni settimana
donano una cassa di radicchio alla Mensa
della Misericordia. Il pomeriggio si è
concluso con la celebrazione della messa
presieduta dall’Arcivescovo nel santuario
del beato Pietro Bonilli.
Foligno. La diocesi in pellegrinaggio ad Assisi
sui passi di santa Angela da Foligno
D
ue sono i motivi che spingono
il pellegrino a mettersi in cammino, ma unica è la ragione
del pellegrinare. Si va per chiedere o
per ringraziare, ma a muovere i passi
è sempre la spinta della fede. Il pellegrinaggio in questo caso è un rendere
grazie al Signore per il dono della canonizzazione di Angela (“Sora nostra
Angela” l’ha chiamata il vescovo Gualtiero, immaginando come l’avrebbe
cantata il poverello).
Seguendo la via nella quale la Santa
folignate fu colta dalle più alte visioni mistiche. Ventiquattro i pellegrini
che hanno deciso di partire a piedi da
Foligno e che, dopo aver ricevuto la
benedizione dal vicario mons. Gianni
Nizzi nella chiesa della Madonna della Fiamenga, hanno percorso il sentiero degli ulivi, fermandosi a pregare per tre volte nei luoghi indicati dal
Liber.
Erano esattamente quattrocentonovanta coloro che, percorrendo la ripida salita dal Seminario regionale, so-
no giunti alla Basilica di San Francesco, dove si sono uniti ai molti altri arrivati da altre strade. Una gioiosa processione penitenziale fatta di laici,
presbiteri, diaconi e religiosi, ideale
continuazione di quella che si era
svolta fino a poche ore prima al monastero di Santa Lucia durante le “24
ore per il Signore”. “La fede vede nella misura in cui cammina, in cui entra
nello spazio aperto dalla parola di
Dio”. Con queste parole il vescovo
Gualtiero, nell’omelia durante la celebrazione in una gremita Basilica Inferiore, ha voluto ricordare l’esperienza di Angela.
Villelmo Bartolini
Foligno. Torna la Festa dal 10 al 13 aprile
Scienza e filosofia a confronto
T
[email protected] 27
BREVI
V
enerdì 28 marzo scorso si è svolto a
Cannaiola di Trevi il convegno
degli operatori delle Caritas
parrocchiali dell’archidiocesi di SpoletoNorcia. Più di duecento le “sentinelle
della carità” che hanno accolto l’invito
dell’arcivescovo mons. Renato Boccardo
e del direttore della Caritas diocesana
Giorgio Pallucco. L’incontro è stato
avviato dalla Lectio divina tenuta dal
Vescovo sul Vangelo di Marco (capitolo 7,
versetti 24-30) dal tema “Fede e
compassione”. È poi seguito l’intervento
di Ignazio Punzi, collaboratore di Caritas
italiana per la formazione degli operatori
dei Centri di ascolto, che ha parlato sul
tema: “Il tempo della crisi o il tempo della
speranza? Il ruolo del volontario Caritas”.
Ha preso poi la parola il direttore della
Caritas Giorgio Pallucco, che ha
ricordato ai presenti le attività. “Siamo
una piccola Caritas diocesana - ha detto Abbiamo un Centro di ascolto, due opere
segno (la Casa Famiglia Oami di Baiano e
la Mensa della Misericordia), un servizio
di assistenza spirituale e di sostegno
materiale e morale ai detenuti, un
servizio di consulenza legale ai cittadini
immigrati, servizio di facilitazione (non
intermediazione) dell’incontro tra
domanda ed offerta nel settore
dell’assistenza alla persona, gli strumenti
di sostegno economico alle famiglie in
difficoltà (Fondi di solidarietà)”. Pallucco
ha poi sottolineato la forza delle Caritas
zonali (9 interparrocchiali e 7
parrocchiali) che nel 2013 hanno
distribuito alimenti, una volta al mese, a
427 famiglie”. Ha poi illustrato ai presenti
@
orna a Foligno
scienziati di
dal 10 al 13
varie
aprile la Festa di
discipline,
scienza e filosofia –
filosofi,
Virtute e Canoscenza
giornalisti e
con la sua quarta
divulgatori,
edizione incentrata sul
rappresentanti
tema “Umano.
delle
La presentazione
Sensibile. Ignoto”.
confessioni
Quattro le aree di
religiose del
indagine: Scienza e Fede,
mondo. La Festa farà luce sui 4
Cervello e Mente, Semplice e
filoni di indagine. Scienza e Fede:
Complesso, Il Tempo. Referenti
si indaga sul rapporto tra la
scientifici sono il genetista
comunità scientifica e religiosa,
Edoardo Boncinelli, il fisico
tra acquisizioni e teorie
Roberto Battiston, il filosofo
scientifiche e dogmi della fede
Giulio Giorello, il filosofo della
con nomi quali Mauro Gambetti,
scienza Silvano Tagliagambe. Da
Custode del Sacro convento di
quest’anno la Festa è gemellata
Assisi, i filosofi Umberto
con il Futura Festival di
Galimberti e Giulio Giorello, il
Civitanova Marche, al fine di dare
teologo Vito Mancuso. Semplice e
maggiore forza alla divulgazione
complesso: si indaga su vari
culturale e di coinvolgere
ambiti scientifici, in particolare la
attivamente un pubblico quanto
matematica, la biologia, la fisica,
più ampio possibile. L’edizione di
con tra gli altri il filosofo
quest’anno propone 4 giorni di
Massimo Cacciari, il cosmologo
incontri con 64 prestigiosi
John Barrow (Regno Unito),
intellettuali italiani e stranieri, tra
Roberto Battiston, vicepresidente
esperimento AMS-02 sulla
stazione spaziale internazionale
Esa-Nasa. Cervello e Mente: si
indaga su un quesito di fondo: il
cervello e la mente sono la stessa
cosa? Conosciuti i meccanismi
del cervello, si può svelare il
funzionamento della mente? A
trattare l’argomento tra gli altri il
fisiologo Marcello Massimini, il
neuroscienziato Anil Seth (Regno
Unito), lo psichiatra Vittorino
Andreoli. Il Tempo: si indaga
sulla nozione di tempo, in termini
scientifici, filosofici, come esso
viene percepito. Ne parleranno
Stavros Katsanevas (Grecia) del
Consorzio Europeo ApPEC,
Eugenio Coccia direttore del
Gran Sasso Science Institute,
Guido Tonelli dal Cern di
Ginevra, il genetista Edoardo
Boncinelli, il cosmologo Marco
Bersanelli. La manifestazione è
organizzata da Laboratorio di
Scienze Sperimentali di Foligno,
Oicos Riflessioni e Comune di
Foligno.
Dal 4 al 9 aprile presso il Centro giovani
del Comune di Foligno (p.zza Piermarini –
lato Corso Cavour) si svolge la Settimana
giovani idee per il territorio, giunta alla
quinta edizione, nell’ambito del progetto
“Cittadini del Mondo” promosso dalla
diocesi di Foligno in collaborazione con
l’Ufficio scolastico regionale per l’Umbria.
L’evento, che durante l’anno scolastico ha
coinvolto ben dieci scuole superiori di
primo e di secondo grado, vedrà coinvolti
gli studenti e le studentesse su due grandi
tematiche come la solidarietà e la
creatività, attraverso workshop, mostre,
incontri con l’autore, visioni di film,
dibattiti con la cittadinanza. Ricco il
programma con alcuni appuntamenti
aperti anche alla cittadinanza. Apertura
dei lavori venerdì alle ore 9.30.
❖ LIBRO
I palazzi pubblici
di Foligno
Sabato 5 aprile, alle ore 17, nella sala
delle Conferenze di Palazzo Trinci a
Foligno verrà presentato il volume I
palazzi pubblici di Foligno a cura di Fabio
Bettoni (Quattroemme editore). Relatori
Alberto Grohmann, Saverio Sturm,
Francesco Federico Mancini.
Intervengono Nando Mismetti, sindaco di
Foligno, Alberto Cianetti, presidente
Fondazione Cassa di risparmio di Foligno,
coordina Maria Frigeri, vicesindaco di
Foligno.
❖ SPOLETO
Settimana internazionale
della danza
Più di cento giovani ballerini delle scuole
professionali di danza parteciperanno alla
Settimana internazionale della Danza a
Spoleto che si terrà dal 7 al 12 aprile. Una
kermesse che trasformerà Spoleto nella
capitale mondiale della “sesta arte”,
grazie a spettacoli, film, convegni, stages
ed eventi culturali, miscelati e proposti al
pubblico dalla direzione artistica di Irina
Kashkova. Quattro le sezioni del
concorso: “Classica”, “Pas de deux”,
“Moderna e contemporanea” e
“Composizione coreografica”. L’edizione
di quest’anno è dedicata al coreografo
Aurelio Milloss nel 25esimo anniversario
della sua scomparsa: un grande
personaggio della danza mondiale,
fondatore del balletto italiano
moderno.La Settimana viene
ufficialmente aperta il 4 aprile da uno
spettacolo ispirato al libro “Il piccolo
Principe” di Antoine de Saint-Exupéry.
❖ LIRICO SPOLETO
Lutto per la scomparsa
del presidente Carlo Belli
Si è spento il 30 marzo nella sua casa di
Roma all’età di 99 anni l’avv. Carlo Belli,
presidente del Teatro Lirico Sperimentale
di Spoleto “A. Belli”. Era nato a Roma il 13
agosto 1914. Era figlio di Adriano Belli,
fondatore e ideatore del Teatro Lirico
Sperimentale di Spoleto. Sin da giovane
segue l’attività artistico - musicale del
padre Adriano, tant’è che viene inserito
nel Consiglio direttivo dell’Istituzione
lirica quale membro fondatore. Segue
costantemente a Spoleto, insieme alla
sorella Riccarda, gli interessi culturali del
padre, conosce e ha rapporti con molti
importanti musicisti. Sotto la sua
presidenza e il suo impulso il Teatro
Lirico Sperimentale, alla fine degli anni
Settanta, ottiene successi e importanti
riconoscimenti. Amico di tanti musicisti,
si è occupato dello “Sperimentale”
incrementando l’attività e cercando in
ogni modo di seguire le indicazioni del
testamento morale lasciato dal padre.
Amava moltissimo Spoleto che
considerava la sua seconda terra natale.