Strade Aperte Agosto 2014

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RIVISTA MENSILE DI EDUCAZIONE PERMANENTE
M.A.S.C.I
NUMERO 8 - Agosto 2014 - ANNO 56
Ma che
bella notizia !
GIOVANNI MORELLO
PERIODICO MENSILE DEL
MASCI (MOVIMENTO ADULTI
SCOUT CATTOLICI ITALIANI)
DI EDUCAZIONE PERMANENTE,
PROPOSTA E CONFRONTO
SPEDIZIONE IN A.P. 45%
ART. 2 COMMA 20/B LEGGE 662/96
DAL C.M.P. PADOVA
EURO 2,00 LA COPIA
EDITORE, AMMINISTRAZIONE
E PUBBLICITA’:
Strade Aperte
Soc. coop. a.R.L.,
Via Picardi, 6 - 00197 Roma,
www.masci.it
SOMMARIO IN ULTIMA PAGINA
Una notizia che
aspettavamo
con
ansia e che è giunta anche prima del
previsto. Papa Francesco riceverà in
udienza, in Vaticano,
il MASCI, sabato 8 novembre, durante i lavori
dell’incontro di celebrazione dei sessant’anni del
Movimento. È una grande gioia, ma anche una
responsabilità non
piccola, perché si tratta della prima udienza ufficiale che il papa Francesco riserva ad un movimento scout. Andiamo dunque all’incontro con il
Papa fieri della nostra identità di Adulti scout del
MASCI, ma consapevoli di rappresentare gli ideali e le speranze dell’intero movimento degli scout
e delle guide. Ascolteremo con attenzione e devozione quanto il Papa vorrà dirci ma porteremo a
Lui il vissuto e le aspettative del nostro Movimento e di quanti ci sono vicini e collaborano con noi.
Sono molte le sintonie che ci pongono in fiduciosa
attesa delle parole di Papa Francesco. Il suo continuo riferirsi agli “scarti” di questa nostra società
globalizzata, dove giovani ed anziani costituiscono le ali deboli, i reparti non considerati, anzi di
ingombro e di intralcio, cioè da scartare: questa
attenzione del pontefice per un movimento di
adulti come il nostro è quanto mai confortante:
sentirsi al centro dell’attenzione e delle preoccupazioni del Successore di Pietro ci impegna
sempre più nella nostra presenza ecclesiale e nel
nostro servizio ai fratelli. .
Un altro tema sempre presente nelle preoccupazioni di Papa Francesco, insieme a quello purtroppo sempre più urgente della pace, è quello
della salvaguardia, anzi della custodia – come
ama ripete il Papa - del Creato. Lo scautismo, sin
dalla sua nascita, ha visto nella natura non solo
l’ambiente privilegiato per le sue attività, in cui
riconoscere la mano creatrice di Dio, ma anche il
luogo dove è possibile forgiare il proprio carattere
ed acquisire quelle qualità di frugalità, di essenzialità, di riconoscimento dei propri limiti, tipici
dello scautismo.
Andremo a questo incontro con la gioia nel cuore
e il sorriso sulle labbra, portando con noi anche
amici e parenti per rendere la festa più bella. Prepariamoci con cura. Credo che ogni comunità
non possa non approfittare di questa importante
occasione di crescita che viene loro offerta. Nelle
pagine interne trovate la lettera di invito a tutti
gli adulti e adulti scout della nostra Presidente
Nazionale e le modalità per l’iscrizione e la partecipazione. Iscriviamoci subito e … riempiamo l’Aula Nervi in Vaticano (ovviamente i 1000
iscritti alla Festa di Sacrofano hanno già il loro
posto prenotato).
L’occasione dell’incontro con Papa Francesco è la
celebrazione dei sessant’anni di vita del MASCI.
In coincidenza con la celebrazione commemorativa del 22 giugno scorso, tenutasi presso la Domus Pacis, Sonia Mondin ha invitato le comunità
ad una particolare “buona azione” per ricordare
con gratitudine quanti in tutti questi anni hanno
contribuito con la loro vita e la loro azione a “lasciare il mondo un poco migliore”. Ne pubblichiamo alcune, a noi pervenute, delle tante e significative avvenute in tante contrade d’Italia.
Un modo concreto per noi del MASCI per concorrere alla custodia del Creato è anche quello di
offrire luoghi per campi scout e vacanze di branco, ma anche per incontri e momenti di vacanze
per gli Adulti scout. Di questi luoghi di campo o
case scout, gestite dal MASCI, non tutti sono a
conoscenza. Ne pubblichiamo un primo elenco,
invitando tutti i nostri lettori a segnalarci gli altri
mancanti.
Ci risentiamo a settembre e Buone vacanze !
In Primo Piano
Agosto 2014
Il Masci a San Rossore!
Quando leggerete questo articolo
la Route Nazionale Rover e Scolte
dell’Agesci sarà orma un ricordo,
certamente positivo.
Agli oltre 30.000 fratelli e alle sorelle
che si sono incontrati ai margini della pineta di San Rossore, in Toscana,
abbiamo augurato di cuore che tutto
si svolga così come previsto, che gli
scopi e gli obiettivi della route siano
raggiunti e che la branca RYS possa
uscire da questa esperienza arricchita, rimotivata, capace di riconquistare quegli spazi di “coraggio”
che hanno sempre caratterizzato il
suo cammino.
Una branca rover/scolte più “coraggiosa”, più convintamente “sale
e lievito” in una società sempre più
individualista, ripiegata su se stessa,
che ha reciso il legame con l’etica, la
solidarietà, la pace e la giustizia, è
una ricchezza per la società, per la
Chiesa, per il mondo giovanile, ma
anche per il nostro Movimento.
Si ! perché alla Route Nazionale c’era anche un segmento del Masci: un
segmento importante del Masci, che
in numerosi laboratori ha presentato il volto più autentico del Movimento.
La più grande intuizione che nel
Masci è andata prendendo sempre
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STRADE APERTE
più forma e sostanza, è che l’educazione è un processo che accompagna l’intera esistenza della persona.
Quest’idea che l’educazione non finisce mai, è in contraddizione con
l’idea della partenza, con l’idea,
cioè, che esiste un tempo in cui cessano i processi educativi (almeno
come praticati dallo
scautismo) e inizia il tempo della testimonianza individuale.
Noi temiamo che, oggi più di ieri, la
testimonianza individuale rischi di
risultare vana, sia per motivi soggettivi che oggettivi.
Su questo tema, la partenza, vorremmo aprire un confronto e una
riflessione con il movimento giovanile dello scautismo italiano. Ecco
perché, nell’accogliere l’invito dell’Agesci ad animare alcuni dei laboratori destinati ai rover e alle scolte in
route a San Rossore, il CN sottolineò la necessità che il Movimento si
impegnasse a fondo per la migliore
riuscita dei “nostri” laboratori.
Attraverso i laboratori (ben 26, ripetuti per tre volte) abbiamo avuto
modo di presentarci ad oltre 3000
rover e scolte. L’apposita pattuglia,
creata per l’occasione, ha avuto
modo di riflettere su questo tema e
di fornire le linee guida per la rea-
lizzazione dei laboratori. Anche per
evitare di sbagliare l’ approccio ai
laboratori, trasformandoli in brutte
copie di lectio magistralis o dotte
conferenze su temi specifici, compromettendo così ogni tentativo di
stabilire profonde relazioni con lo
scautismo giovanile per chi sa quanti anni.
Sulla base di queste indicazioni, Alberto Albertini, incaricato dal CE
di coordinare i laboratori alla Route
Nazionale, ha svolto ottimamente il
compito, arrivando ad organizzare
due incontri
con gli animatori dei laboratori
(Pontenure e Battipaglia), finalizzati
proprio a definire le modalità con le
quali si sono svolti i “nostri” laboratori che, siamo certi, sono riusciti
a dare del Masci un’idea più vicina
alla sua vera identità e finalità, contribuendo a spazzare via il luogo
comune di un Masci nostalgico dei
tempi andati.
E questo bel risultato lo si deve a
quanti hanno, con entusiasmo e
competenza, lavorato al progetto,
in particolare la pattuglia e gli animatori dei laboratori. Sul prossimo
numero daremo ampio spazio alla
cronaca della Route e ai risultati dei
laboratori.
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Movimento Adulti Scout Cattolici Italiani
Lettera d’invito a tutti
gli Adulti scout del Masci
SONIA MONDIN
Presidente Nazionale
FORZA VENITE GENTE
DA PAPA FRANCESCO SI VA’!
Carissimi fratelli e sorelle,
è con grandissima emozione ma con altrettanta grandissima gioia che desidero comunicare
a tutti gli Adulti Scout del nostro Movimento,
che il Santo Padre Francesco c’incontrerà,
in udienza privata:
SABATO 8 NOVEMBRE 2014
ALLE ORE 12.00
a Roma, in Sala Nervi (o Sala Paolo VI)
È il più bel dono che per il nostro 60° di Fondazione si potesse desiderare.
Circa un migliaio di noi, gli iscritti alla “festa” di Sacrofano, saranno ovviamente presenti,
ma data la capienza della sala nella quale Papa Francesco c’incontrerà (6-7.000 posti)
è evidente che abbiamo ora la possibilità di partecipare tutti,
anche chi non si è iscritto per Sacrofano (o stà nelle liste di attesa), per essere presenti la mattina del sabato.
Il Comitato Esecutivo sta studiando la possibilità di una soluzione minimale,
poco onerosa, che preveda viaggio di andata e ritorno e, magari, una sola notte di pernottamento in Roma.
Trovate tutte le indicazioni e le proposte possibili nella pagina seguente.
C’è da dire, però, una cosa molto importante: ad incontrare Papa Francesco potete far venire con voi:
parenti, amici, famigliari... l’importante è essere in tanti, per dire al nostro papa che il MASCI
è anche “famiglia di famiglie”, è rete di “affetti e amicizie” …. diciamo sei mila?
Sicuramente è un’occasione unica ed irripetibile per noi, Adulti Scout italiani.
Confidiamo molto di poterla riempire, quella grande sala, con un “popolo MASCI”
rinforzato da tante persone amiche, animate dal desidero di incontrare il nostro grande Papa Francesco,
che accordandoci udienza ci sta già dimostrando che ci vuole bene.
E questo bene noi vogliamo ricambiarlo.
Cari Magister, mettetevi da subito in movimento, passate parola, informate tutti,
ma proprio tutti gli associati, avvisate nonni e nipoti, fratelli e sorelle, scout e non.
Roma e Francesco ci attendono …
Forza Venite Gente da Papa Francesco si và!
Un caloroso e affettuoso saluto ed un arrivederci dalla vostra Presidente.
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Movimento Adulti Scout Cattolici Italiani
Insieme da Papa Francesco
una straordinaria occasione di incontro con il pontefice dell’essenzialità, della semplicità, della strada, del servizio e della preghiera
LUIGI CIOFFI
Segretario Nazionale
La buona riuscita di questo incontro è nelle mani di tutti quanti noi.
Voglio attirare la vostra attenzione,
e chiedere la vostra collaborazione,
per la migliore riuscita dell’udienza
privata con papa Francesco.
Il nostro obiettivo è quello di superare i 3.000 partecipanti all’udienza. Può sembrar un obiettivo molto ambizioso, ma non è stato forse
ambizioso “sognare” di incontrare
papa Francesco? Un Papa straordinario invita alla straordinarietà.
Siamo convinti che con uno sforzo
organizzativo, questo obiettivo possa essere raggiunto.
Per partecipare è’ indispensabile
iscriversi per poter partecipare all’udienza. Lo è per motivi organizzativi, ma lo è anche per motivi di sicurezza. Per poter accedere ai controlli
di polizia, bisognerà essere dotati di
un pass. Per questo è indispensabile
che vi sia una iscrizione formale.
Il CE è impegnato, per favorire la
partecipazione all’udienza, in particolare delle regioni più distanti dal
capoluogo, a convenzionarsi con
strutture che a prezzo concordato
consentano un pernottamento alla
sera del venerdì con o senza cena.
Devono iscriversi tutti coloro che
partecipano all’udienza: amici, parenti, simpatizzanti, ecc. L’iscrizione
va effettuata tramite il sito nazionale.
chi può partecipare
ci piace l’idea di arricchire l’incontro
con papa Francesco dell’incontro
con tutte le altre associazioni scout e
con tutte le aggregazioni laicali con
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cui siamo in relazione. Nell’anno del
60° il Movimento si apre così all’incontro e al confronto con tutte le
altre realtà associate. Pertanto l’invito a partecipare all’udienza va
esteso a tutte le realtà con le quali
le nostre strutture hanno relazioni
o intendono, a partire dall’udienza,
stabilire relazioni.
chi si fa promotore degli inviti
innanzitutto le comunità. Le relazioni profonde e durature nascono nelle realtà territoriali. Il primo
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Movimento Adulti Scout Cattolici Italiani
per partecipare all’udienza
Per partecipare all’udienza bisogna
iscriversi utilizzando l’apposito modulo on-line presente sul sito www.
masci.it, entro il 17 ottobre 2014.
Non sono previste altre modalità di
iscrizione. L’iscrizione previa è indispensabile sia per motivi di tipo
organizzativo che di sicurezza. L’accesso in Vaticano è libero ma sotto
controllo (anche con metal-detector) da parte della Polizia. Pertanto
devono iscriversi tutti, censiti e non
censiti. Sono esclusi i bambini fino a
5 anni. L’iscrizione deve essere nocome ci si organizza per il viaggio minativa, individuale e non cumuIl nostro auspicio è di superare al- lativa.
meno i 3.000 partecipanti. E’ un Ovviamente gli iscritti alla ”festa”
obiettivo raggiungibile!
del 7-9 novembre non devono iscriPer raggiungere questo obiettivo e versi per l’udienza perché già iscritti
per meglio organizzare la giornata, all’intero evento, udienza compresa.
riteniamo molto opportuno organizzare il viaggio verso Roma con contributo spese
pullman appositamente noleggia- Ai partecipanti all’udienza sarà
ti. Ovviamente si potrà viaggiare consegnato un kit identico nel conanche singolarmente o per piccoli tenuto a quello consegnato ai pargruppi. Ma se l’obiettivo è 3000, dal- tecipanti alla festa. Ai costi del kit
le regioni bisognerà essere in tanti, bisogna aggiungere alcuni costi di
ma veramente in tanti (facendo una organizzazione generale. Per questo
media, ogni regione dovrebbe por- si chiede un contributo di compartare in udienza circa 150 persone, tecipazione alle spese pari al 60%
cioè tre pullman). In particolare, ma della quota versata da quanti partenon esclusivamente, per le regioni cipano alla Festa Nazionale a Sacropiù lontane, è prevista la possibilità fano.
di pernottare e cenare a Roma il ve- Per favorire la partecipazione delle
nerdì sera.
famiglie (genitori e figli) la quota di
compartecipazione alle spese è ricome ci si organizza per l’udienza dotta a soli 5 euro per i componenNell’Aula Paolo VI si inizia ad en- ti il nucleo familiare, oltre la prima
trate dalle ore 9,00 del mattino. Per quota che resta invariata. Ad esemquell’ora bisogna essere tutti nei pio: per una famiglia composta da
luoghi che saranno comunicati per due genitori e due figli, la quota da
tempo alle singole delegazioni re- versare sarà di 30 euro invece di 60.
gionali (o ai singoli partecipanti). Inoltre se il nucleo familiare, e anI posti in sala saranno assegnati che tutti gli altri che viaggiano in
dall’organizzazione anche per crea- pullman e non necessitano del tranre qualche effetto scenico “speciale”. sfert a Piazza San Pietro, il costo si
Il pass per accedere sarà inserito nel riduce di ulteriori 5 euro (rispettikit che ciascun partecipante riceve- vamente: 55, per il solo pernotto, e
rà a cura dell’organizzazione.
70 per il pernotto e la cena). Inoltre,
punto di riferimento per le nostre
comunità potrebbero essere le parrocchie. Invitiamo perciò all’udienza le associazioni presenti in parrocchia, può essere l’occasione per
consolidare rapporti esistenti, o di
stabilirne di nuovi. Non dimentichiamoci di invitare le comunità
capi e i clan/fuoco. Infine, in questo
nostro essere promotori di “famiglia
di famiglie” invitiamo a partecipare
anche parenti, amici e conoscenti.
L’udienza deve diventare “festa
dell’incontro e della fratellanza”.
per ogni pullman con un numero
di viaggiatori non inferiore a 40, l’eventuale Assistente Ecclesiastico a
bordo usufruisce di gratuità per il
pernotto e l’eventuale cena. Per pullman con 52 viaggiatori, le gratuità
diventano due.
versamento del contributo
Il contributo spese deve essere versato su un apposito conto corrente
postale (vede riquadro a lato).
Il versamento del contributo può
anche essere “cumulativo”, cioè un
unico versamento per più soggetti
(famiglia, comunità, ecc.), ma deve
essere indicato, in quota parte, in
corrispondenza di ciascun nominativo cui si riferisce.
Il contributo spese deve essere versato sul c/c/p n. 001021248024, intestato
a: Strade Aperte, Tesoreria Eventi, Via
Carpignana, 26 – 63100 Venagrande di
Ascoli, oppure con bonifico bancario
: Codice IBAN : IT27 D076 0113 5000
0102 1248 024, con la medesima intestazione, secondo la seguente tabella.
§ quota di iscrizione alla sola udienza €
15
§ quota di iscrizione per famiglie euro
15 + euro 5 per ciascun componente aggiuntivo alla prima quota (ad esempio:
famiglia di 5 persone = euro 35, invece
di 75)
§ pernottamento in struttura di accoglienza religiosa (camere doppie), compresa prima colazione e transfert dalla
struttura a piazza San Pietro = € 60
§ pernottamento e cena in struttura religiosa (camere doppie), compresa prima
colazione e transfert dalla struttura a
piazza San Pietro = € 75
§ bambini fino a due anni = € 0
§ bambini da 3 a 12 anni: solo pernottamento in camera con genitori = € 40
$ bambini da 3 a 12 anni: pernottamento in camera con genitori e cena = € 55
Le iscrizioni si chiudono improrogabilmente il 17 ottobre 2014.
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Movimento Adulti Scout Cattolici Italiani
Buone Azioni per il Sessantesimo
In coincidenza con la celebrazione
ufficiale del Sessantesimo del MASCI, tenutosi a Roma domenica 22
giugno, presso la Domus Pacis, dove
il 18 giugno 1954, era stata firmata
la nascita del Movimento, la Presidente Nazionale, Sonia Mondin, ha
invitato tutte le comunità a compiere
una Buona Azione collettiva per celebrare, in spirito di servizio, l’anniversario.
Pubblichiamo alcune delle iniziative
pervenuteci.
Ribera (Sicilia)
Reggio Calabria
Su invito della nostra Presidente Nazionale, Sonia, anche la Comunità Masci RC 4 Mons. G. Ferro
ha provato a realizzare una Buona
Azione da dedicare alla fondazione
del M.A.S.C.I. nel suo sessantesimo
anno. Lo abbiamo fatto con immediatezza e semplicità, rispondendo
ad una “chiamata concreta” giunta
dai tanti nostri fratelli, provenienti
da terre lontane ed approdati a Reggio Calabria, proprio in questi giorni.
Il primo sbarco ha visto arrivare
circa 200 persone, il secondo quasi 700. Uomini, donne e tantissimi
bambini, molti non accompagnati,
“spediti” in Italia nel tentativo di offrire loro una possibilità di vita negata nei Paesi d’origine.
Cassina de Pecchi (Lombardia)
Sporchi, seminudi, alcuni malati,
Dal 2010 la comunità MASCI di sofferenti… accolti e lavati, vestiti e
Cassina de Pecchi accompagna alla curati.
Santa Messa, celebrata nella Casa di Noi adulti scout, accanto alla proteRiposo del paese, gli ospiti presenti zione Civile ed ai volontari ci siamo
e anima la celebrazione con canti e rimboccati le maniche e abbiamo
provato a contribuire nel ridare un
letture.
È un’occasione per portare con sem- po’ di dignità a questi fratelli soffeplicità alcuni momenti di gioia lad- renti. E’ stato bello vedere riposare
i piccoli, dopo tante peripezie, le
dove c’è sofferenza e solitudine.
Aderendo al progetto delle “Buone
azioni” in occasione del 60° compleanno del MASCI, noi della comunità di Ribera siamo andati nella casa
di riposo “Progetto anziani” per far
passare un pomeriggio in allegria
agli ospiti della stessa. Abbiamo sperimentato ancora una volta la concretezza di quanto diceva il nostro
fondatore e cioè che il vero modo di
essere felici è quello di procurare la
felicità agli altri.
Considerata la riuscita dell’iniziativa e le richieste degli anziani, ci siamo prefissati di ripetere le visite per
portare un po’ di sorriso a chi ne ha
bisogno.
Buona strada a tutti. (Sara Spataro)
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mamme accanto a loro con lumi di
speranza nei profondi occhi scuri.
Al termine della giornata abbiamo
ricordato le parole di Tagore, nella
bella poesia “Il mendicante ed il re”,
letta in riunione proprio la sera prima e ci siamo sentiti un po’ come
quell’uomo che, donato al re un piccolo chicco di grano, a fine giornata, lo ritrova trasformato in oro…
e piange amaramente per non aver
avuto il coraggio di donare tutto
quello che possedeva.
Il nostro “sì” è stato sincero, la nostra gioia nel cercare di sollevare i
profughi dalle loro difficoltà vera,
ma l’occasione è stata propizia anche
per pensare a quando ci ritraiamo
incapaci di sostituire alcuni nostri
“non posso” con dei “si”.
E l’oro che abbiamo ritrovato al termine della nostra esperienza, nella
bisaccia a volte vuota, era rappresentato dalla bellezza delle donne
con i visi avvolti nei veli tipici, dagli
scherzi dei bimbi, dalle foto dei giovani, dai tanti sorrisi, dagli abbracci
e dai dolci “J love you” ricevuti per
ogni abito calzante al loro fisico, trovato rimestando nei mucchi di roba
raccolta.
Un momento forte per tutti noi, una
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vera lezione di vita.
Che abbiamo rivissuto in occasione
del secondo sbarco, avvenuto pochi giorni dopo, quando ci siamo
ritrovati insieme a scout dell’AGESCI nella distribuzione di abiti e
pasti ai nuovi arrivati, in condizioni particolarmente precarie, muniti
di guanti, tute e mascherine, fino a
notte… nel tentativo di provvedere
ai loro bisogni primari in una situazione di criticità.
Abbiamo capito che la buona azione, in particolare per un adulto
scout, non si inventa, ma muove da
una chiamata precisa ed il valore risiede proprio nella gratuità con cui
la si vive e nel sincero tentativo di
contribuire ad essere artefici della
felicità altrui per realizzare la propria.
E tanti anni fa, al momento della
Promessa, ci siamo impegnati “sul
nostro onore” a compierne giornalmente almeno una, anche minima.
Nei mesi scorsi, in comunità, abbiamo visto un film dal titolo “Un sogno per domani ” di Mimi Leder…
parlava di un ragazzino che, credendo che il mondo si potesse realmente cambiare, proponeva a chiunque
riceveva una buona azione di farne,
a sua volta, tre.
Nel compiere la propria mise a repentaglio la sua stessa vita, ma insegnò a tutti la portata dirompente
che può avere l’amore. (Maria Laura
Tortorella)
Falconara (Marche)
Abbiamo tanto atteso ai bordi della strada una vecchietta che volesse
attraversarla con il nostro aiuto, ma
nessuno si è visto. Abbiamo allora
provveduto a mettere una ragazza
madre del rione nella condizione di
non dover sbuffare al momento del
ritiro delle “bollette” dalla cassetta
della posta (per un breve periodo e
con la massima discrezione. Buon
compleanno Masci !
Cisterna (Lazio)
La comunità Cisterna 1 aderisce alla
tua proposta ed offre in regalo, quale buona azione per il Movimento
nel 60° di fondazione,un’esperienza
di servizio che ci ha visti impegnati
per tutto l’anno e che ha dato sicuramente un senso concreto al nostro
essere comunità. Domenica 29 giugno abbiamo avuto l’ultimo appuntamento con il servizio di animazione liturgica della santa Messa nel
carcere di Velletri (RM).
Da oltre tre anni oramai svolgiamo
questo servizio, che ci ha dato la
possibilità di confrontarci con una
triste e difficile realtà, quella del carcere e delle condizioni dei detenuti
ma anche delle enormi difficoltà degli operatori della Polizia Penitenziaria.
Napoli - La nostra buona azione..., noi del MASCI NA8 con allegria grande braciolata e infine torta di compleanno per il
60ntesimo, l’abbiamo condivisa insieme ai ragazzi della casa-famiglia Oikos, una realtà a noi assai cara, regalando loro 7 zaini
per la scuola. Buon Strada !
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masci
domenica, 22 giugno 2014
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AnniversArio – un impegno che dura tutta la vita: imprese, progetti, servizi delle comunità dei capi che operano all’interno dai gruppi
Sessant’anni di Adulti Scout
Celebrazioni a Torino per il movimento nazionale, unisce la tensione ideale giovanile e la saggezza dei capi più anziani
Dal 1954 al servizio della Comunità Il nostro cammino locale e globale
Il Movimento Adulti Scout
Cattolici Italiani (Masci) è
costituito dagli adulti che,
accettando lo Statuto e il
Patto Comunitario in vigore, si impegnano a livello
personale, nella comunità
e nel Movimento a testimoniare i principi e gli ideali
dello scoutismo e partecipano attivamente alla fraternità internazionale degli
scout adulti (ISGF). Il Movimento nasce a Roma, alla
Domus Pacis, esattamente
sessant’anni fa, il 18 giugno
1954, dal desiderio dell’Asci
(Associazione scout cattolici
italiani) e delle Compagnie
di San Giorgio. Nella terza
assemblea nazionale a Modena il 6 dicembre del 1958
il Movimento si arricchisce
della presenza delle Guide
provenienti dall’Agi (Associazione guide italiane). Nel
1972 si pervenne alla formulazione del Patto Comunitario. Nel 1984 si aprono
le porte ai Soci aggregati,
provenienti cioè da organizzazioni, associazioni, gruppi
o fondazioni che comunque
perseguano finalità specifiche inerenti lo spirito del
Movimento.
Da quel momento in avanti
matura pian piano nel Mo-
vimento la coscienza che la
proposta scout per adulti
non possa e non debba rimanere chiusa nell’ambito
del proseguimento dell’esperienza giovanile ma possa,
per la sua rivoluzionaria valenza educativa anche in età
adulta, essere rivolta anche
a persone che non hanno
vestito i panni della coccinella/lupetto o della guida/
esploratore.
Tra gli ultimi eventi più significativi a livello nazionale:
la 25° assemblea nazionale
di Principina (Gr) che lancia
l’impegno sociale e la scelta
di entrare prepotentemente
nella storia con i propri carismi e la propria proposta; «Se
non ora… quando!», motto
del triennio 2010 – 2013 e
«Oltre il ponte… in cammino
nella storia» – l’attuale slogan che nasce dall’assemblea
nazionale di Bardonecchia
dello scorso ottobre e che
invita tutti gli adulti scout
del Movimento a non tirare
i remi in barca, a proseguire
con slancio e efficacia la propria azione di testimonianza nel tempo presente. Non
si tratta ovviamente solo di
slogan; si tratta di impegno
forte, personale e comunitario, sostenuto da decisioni,
scelte, imprese che intendono mettere in campo le
energie e le competenze per
lasciare un mondo migliore!
Tutto questo accompagnato
in modo marcato dalla scelta
fondamentale di educazione
permanente. Non si dà nulla
che non si abbia e allora l’attenzione deve essere focalizzata sul continuare a crescere e ad arricchirsi in scienza,
sapienza e spiritualità, nel
confronto e nello scambio,
vivendo insieme momenti
forti e, da bravi scout, privilegiando la strada, il cammino
(anche come pellegrini sulle
antiche Vie quale la Francigena) per non dimenticare
che fraternità ed essenzialità
sono le amiche sicure di ogni
buon scout.
Piemonte: eletti i nuovi responsabili
Assemblea regionale 2014, San
Giusto Canavese, domenica 15
giugno. Alla presenza della Presidente Nazionale del Masci,
Sonia Mondin, l’Assemblea di
quest’anno, oltre che discutere
sulle tante cose che riguardano
la vita del movimento e che si
esplicitano in modo particolare nelle cosiddette «linee guida» che costituiscono la traccia
di riflessione/azione che le comunità Masci del Piemonte si
danno per il triennio successivo, ha visto anche l’elezione del
nuovo segretario regionale. A
sostituire Mauro Mellano che
ha accompagnato la vita della
Regione per due mandati negli
scorsi sei anni è stato chiamato
Gioacchino Maida della comunità di Leumann. Gioacchino
può tranquillamente essere
definito «una garanzia» dal
punto di vista scout, i suoi 50
anni di scoutismo depongono
a favore di una grande conoscenza dello spirito scout nella
sua essenza e il fatto che sia un
… quasi pensionato conforta
perché potrà dedicare tempo
e attenzione al servizio che il
Movimento piemontese gli ha
richiesto.
Ad affiancarlo in qualità di vice
segretario ci sarà Maria Grazia
Barbirato, anche lei neo pensionata, che avendo dato la di-
quest’ultimo incarico è stato
ricoperto da Francesco Bosticardo che rimane tutt’ora negli organismi del Movimento
con l’incarico di Consigliere
Nazionale dedicato al tema
della Mondialità. A completare il gruppo dei rappresen-
Progetto Malenga: raccolta
tappi di plastica. Il ricavato della vendita va a favore di progetti
per la fruizione dell’acqua in
Tanzania. Queste le opere eseguite nel 2013: il secondo pozzo
nel villaggio di Mpamantwa;
uno pozzo nel villaggio di Kiwamja Kipya; due pozzi con
anelli di cemento coperti alla
sommità con una soletta in cemento armato nel villaggio di
Chikopelo; un collegamento tra
l’acquedotto e la scuola elementare di «Chikopelo Bwawami»;
una pompa solare per il pozzo
del «St. Gemma Hospital».
La Via Francigena: Proposta di cammino sul tracciato
dell’antica Via di pellegrinaggio per vivere una esperienza
significativa sul piano umano e
spirituale, mettendo in pratica
la spiritualità della strada tipicamente scout vissuta a livello
sia individuale sia comunitario.
Una pattuglia di adulti scout
piemontesi a sevizio di chi intende provare a vivere una esperienza di essenzialità, ospitalità,
ascolto, contatto con la natura,
preghiera, arte e storia.
Le route sulle strade del Piemonte: ancora una proposta
di strada per apprendere, riflettere e ricordare secondo
lo stile scout. Le tematiche
affrontate sono state legate
agli eventi del nostro paese.
Nel 2010 la Sindone, nel 2011
i 150 anni dell’Unità d’Italia,
nel 2012 la Resistenza per non
dimenticare il sacrificio di chi
ha permesso una nuova unità
in Italia. Nel 2014 la prima route di servizio sulla Via Francigena per accompagnare un
gruppo di amici Adulti Scout
lombardi.
La Marcia della Pace: proposta in contemporanea con la
marcia Perugia-Assisi per coloro che vorrebbero partecipare
ma non possono. Si parte dal
fondo valle (San Francesco al
Campo) per arrivare al Santuario di Belmonte. Si cammina, si
riflette, ci si scambia idee e opinioni, si canta in sintonia con
i fratelli che testimoniano il
desiderio di pace del/nel mondo nella marcia tradizionale. E
poi … protezione civile, colletta
alimentare, convegni, giornate
dello Spirito, luoghi dedicati
al fondatore B.P. in Piemonte e
ogni altra occasione in cui uno
o più adulti scout trovino il
modo di rendere onore al motto: «Servire».
Pagina a cura di
Francesco Cissello
Calendario Arcipelago 2014
Isole della responsabilità (per magister e magisteri)
Dal 31 maggio al 2 giugno – Abruzzo – Poggio Umbricchio
Dal 13 al 15 giugno – Veneto – Villa Buri
Dal 28 al 30 novembre – Lombardia
Dal 28 al 30 novembre – Basilicata
Isole della competenza (per tutti)
sponibilità al servizio di segretario e non essendo stata eletta
per un soffio ha confermato la
sua disponibilità anche per il
ruolo, delicato e importante,
di vice. Nello scorso sessennio
tanti formali del Movimento
da segnalare Renato Fasoli
è componente del Comitato
Esecutivo nazionale con un
incarico relativo alla tematica
del Creato.
Tutti in piazza S. Carlo per la festa il 28
Le 18 comunità Masci piemontesi (circa 300
iscritti) festeggeranno i sessant’anni dell’associazione sabato 28 giugno nell’ambito di una tre
giorni di campo regionale con base a Pianezza
che vedrà varie attività ed avrà il suo clou proprio nella giornata del 28. Alle 14.30 gli adulti scout incontreranno in una Tavola rotonda
presso il Cottolengo le organizzazioni di volontariato o comunque di adulti che svolgono in
qualche modo un’attività di servizio. Obiettivo:
mettere a confronto idee, stili e proposte per la
formazione all’impegno sociale e al protagonismo nella storia personale e comunitaria. La fe-
8
Tengo al Togo: progetto di
supporto, sostegno e incremento di un centro sanitario generale con specificità nella diagnosi e cura del diabete e dell’ipertensione a Tohouédéoué,
località situata a circa 150 Km
da Lomé nel cantone di Asrama, nel piccolo stato africano
del Togo. Attivati anche un’aula informatica e l’acquisto di
banchi per la scuola locale.
Liberamente insieme: Nasce
dal desiderio di servizio del
gruppo scout Bardonecchia
I° nei confronti del territorio
del proprio paese, mettendo
a disposizione le competenze
personali e del gruppo per collaborare con l’amministrazione di Bardonecchia nel gestire
la Casa confiscata divenuta
bene comunale. Liberamente insieme per promuovere la
cultura della legalità, la ricerca
del bene comune, una nuova
mentalità di giustizia e di pace.
Il Coro Ciaparàt: nato quasi
per scommessa in occasione di
una rassegna di canti, canzoni,
cori complessi scout. Attualmente il Coro Ciaparàt conta
35 elementi divisi nei quattro
settori classici. Soprani, contralti, tenori e bassi. Per scelta
ha indirizzato il proprio repertorio quasi solamente a canti
Scout.
STRADE APERTE
sta continuerà poi dalle 17 in Piazza San Carlo
con una mostra che illustrerà le fasi salienti dei
sessant’anni di vita del Movimento proponendo anche gli impegni, le imprese e le attività che
attualmente occupano, a livello regionale, gli
aderenti.
«Sessant’anni … lo sguardo al futuro» è il motto della festa ma anche l’impegno che gli adulti
scout del Masci intendono porre al centro del
loro progetto di vita, seguendo l’invito del fondatore: «Guardate lontano, e anche quando
credete di star guardando lontano, guardate più
lontano ancora».
Dal 13 al 15 giugno: comunicazione – Villa Buri – Veneto
Dal 20 al 22 giugno: missionari e piloti – Marche – Loreto
Dal 19 al 21 settembre: animazione espressiva – Veneto
Dal 19 al 21 settembre: legalità e partecipazione – Campania
Rotte dell’Arcipelago (per tutti)
Dal 31 maggio al 2 giugno – Cantiere Bibbia – Cesclans (FVG)
Dal 26 maggio al 8 giugno – Francigena del Sud 1 turno – Benevento/Bari
Dal 6 al 8 giugno – Le virtù cardinali – Sardegna – Nuoro
Dal 4 al 6 luglio – dal matrimonio allo sposalizio cristiano –
Marche
Dal 23 al 29 luglio – campo di servizio a Lourdes – treno OPFB
Dal 16 al 29 agosto – Francigena del Sud 2 turno – Benevento/
Bari
Dal 26 al 28 settembre – spiritualità della strada - Puglia
Servizio
Agosto 2014
INSIEME SI FA
Una impresa di Comunità
ANNA MAIONE
Impresa e avventura, due parole
che per noi scout non restano solo
parte delle 250.000 che costituiscono il patrimonio lessicale della lingua italiana, ma diventano metodo e
storia quando si concretizzano in un
evento, il terzo, che ha visto la partecipazione di quasi 500 persone,
unite intorno ad un fine: il sostegno
dello “Emporio della solidarietà” .
È un’avventura che è iniziata nel lontano 2009, quando nella nostra Comunità si decise di dare una strutturazione più solida e organizzata
al punto Caritas che già dal lontano
2003 avevamo costituito.
Dopo un periodo di gestazione e la
visita all’ Emporio della Solidarietà
della Caritas di Roma , prese forma
il nostro progetto denominato ” In-
sieme si fa”, che, per la sua bontà e
l’aspetto innovativo fu subito adottato dall’Amministrazione comunale di Lamezia Terme ed ora dalla
Caritas diocesana.
Fu un’avventura in cui ci tuffammo
e che continua tutt’oggi e ne è prova
la cena di beneficenza che si è tenuta il 28 Giugno scorso, presso la
STRADE APERTE
9
Servizio
caserma “Carmine Calò”, sede del 2°
Reggimento Aviazione dell’Esercito
“Sirio”, con la collaborazione, delle
Infermiere Volontarie della Croce
Rossa Italiana, delle associazioni di
Protezione Civile, della delegazione
locale del Sovrano Ordine Militare
di Malta e dell’associazione Musica
e Arte “Aulos”.
L’invito rivolto al Reggimento “Sirio” da parte della Comunità Lamezia Terme 2 ha subito visto da parte
loro una risposta entusiasta che si è
trasformata ben presto in supporto
all’organizzazione per la realizzazione dell’evento anche attraverso
la messa a disposizione non solo
delle strutture che ci hanno ospitato
quanto dei militari che hanno prestato il loro servizio con generosità
e discrezione .
Gli ospiti, quasi 500, hanno aderito
acquistando un biglietto di 10,00
euro, il cui prezzo ha costituito il
contributo di solidarietà che è stato
finalizzato all’Emporio.
La cena ha visto la partecipazione
delle autorità locali civili e religiose
e quella straordinaria e casuale del
Presidente Nazionale Sonia Mondin e della Segretaria Regionale Maria Josè D’Alessandro.
La loro presenza infatti era legata
all’ Assemblea Regionale elettiva del
giorno dopo che ha visto l’elezione
del nuovo Segretario regionale.
L’evento, che ha avuto un grande
successo, ha inoltre, avuto, il pregio
di mettere insieme realtà diverse e
di comprovato spessore, che operano sul territorio e che ognuna a
modo proprio e secondo i propri
fini, concorre alla realizzazione di
quel bene comune che è patrimonio
di tutti, ma che caratterizza in modo
specifico il nostro Movimento che
ha come fine, attraverso l’attività
educativa, quello di formare buoni
cittadini, per “lasciare il mondo un
po’ migliore di come l’abbiamo trovato”.
10
STRADE APERTE
Agosto 2014
“Insieme si fa “non è e non deve restare un semplice e accattivante slogan, ma un’ imperativo morale che
deve caratterizzare il nostro progettare e il nostro agire, già qualificato
dal nostro stile e dal nostro meto-
do, così da dare ad esse quel valore
aggiunto che può essere l’elemento
vincente, perché si realizzi un reale
ed efficace cambiamento nella società.
Buona strada a tutti
….. Evento organizzato da:

M.A.S.C.I. Movimento Adulti Scout Cattolici Italiani—Comunità
Battipaglia 2

A.G.E.S.C.I. Associazione Guide e Scout Cattolici Italiani—Gruppi
Battipaglia 1 e Battipaglia 3

C.N.G.E.I. Corpo Nazionale Giovani Esploratori Italiani—Gruppo
Battipaglia 1

F.S.E. Federazione Scout d’Europa—Gruppo Battipaglia 7
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Vie Francigene
Agosto 2014
La riscoperta della Via Appia - Traiana
GIUSEPPE TERMITE
Questa seconda tappa, (Benevento
- Bari) di avvicinamento a Gerusalemme l’ho condivisa con altri 29
“pellegrini” del MASCI, convenuti
dai 4 punti cardinali dell’Italia, dal
26 Maggio al 7 Giugno 2014.
Come uova nel nido, siamo stati
avvolti dai paesaggi naturalistici, dai
monti dell’Irpinia (970 m.) e della
Daunia fino alla pianura pugliese e
abbiamo ascoltato ancora una volta:
la musica della natura, tanto amata
da San Francesco: la pioggia, il vento, il caldo, la grandine, i terapeutici
colori del verde dei monti e dell’azzurro del cielo; la musica del silenzio, quel silenzio che ci permette di
starcene da soli in compagnia di noi
stessi e che ci dice chi siamo e cosa
cerchiamo.
di papaveri e di erbe selvatiche. E’
stato dato molto spazio nel gruppo,
durante le riflessioni di metà giornata, al significato del “camminare
a piedi”, metafora della nostra vita
che è un “continuo viaggio ed una
continua ricerca” di quel “quid” che
può appagare il nostro bisogno di
trascendenza.
posto anche per lui.
Il camminare in un bosco, lungo i
ruscelli o su un prato fiorito, di solito, ci invita all’ascolto ed al silenzio
e ci permette di cogliere lo straordinario di cui è ricco tutto ciò che
superficialmente consideriamo ordinario.
La vita nasce dall’incontro di diverL’amicizia autentica e sincera è il sità interagenti tra loro, che si inteprimo gradino che ci risveglia alla grano reciprocamente e anche un
nostra spiritualità.
gruppo di amici nasce così.
Ognuno di noi, per natura e per
costituzione psichica ha la facoltà Camminare insieme, come abbiamo
di elevarsi al di sopra della propria fatto noi, per monti, valli e pianure
materialità e di esplorare le sfere con un atteggiamento di condivisiopiù alte della propria natura sino ai ne, di ascolto e di apertura mentale,
livelli in cui egli si riconosce parte ha trasformato “il nostro cammino”
di qualcosa di più vasto, parte di un in una ulteriore opportunità di codisegno molto più grande in cui c’è noscenza, di affetto e di stima.
Abbiamo contemplato le bellezze e
le meraviglie del Creato, abbiamo
ammirato spesso un cielo stellato o
infuocati tramonti pugliesi, abbiamo guadato spesso ruscelli chiacchieroni nel fondo delle valli dell’Irpinia, Personalmente, mi sono
sentito “miracolato” dal selvaggio
“incontro” con “sorella grandine”
che ci ha colto nel fondo di una
verdeggiante vallata di Casalbore.
I chicchi, come ceci, che cadevano
sulle mie nude braccia, emettevano
un suono, quelli che si abbattevano
sul mio”poncho”, ne emettevano un
altro e poi sul mio viso, un altro ancora. Mi pareva di assistere ad una
sinfonia che veniva dal cielo, una
sinfonia mai sentita e suonata da
una orchestra, con soli strumenti a
percussione.
Abbiamo attraversato boschi, colline e sentieri di campagna, campi
STRADE APERTE
11
Vie Francigene
Siamo riusciti per la prima volta,
dopo circa 700 anni di abbandono
e di distruzione, a ritrovare e ripercorrere la “strada della fede”, che
portava i cristiani a Roma e a Gerusalemme, lungo l’antica via costruita
dall’imperatore romano Traiano nel
116 d. C.
Fino al XIV secolo questa è stata
una grande arteria di comunicazione lungo la quale si sono sviluppati
commerci, scambi culturali, pellegrinaggi religiosi verso la tomba di
Pietro (Roma) e verso la sorgente
del Cristianesimo (Gerusalemme).
La Puglia, allora, era diventata, a
buon ragione, il ponte tra Oriente ed
Occidente. Per caratterizzare la forte
valenza spirituale la terra di Puglia,
nel corso di quei secoli, fu impreziosita, lungo l’Appia-Traiana, dalla
costruzione di maestose e superbe
cattedrali che splendenti si ergono,
ancora oggi, tra i vicoli e i centri
storici di Troia, Cerignola, Canosa,
Andria, Ruvo, Bitonto e Bari, da noi
visitate.
Il loro inconfondibile stile romanico
li ha accomunati in un itinerario turistico – culturale, caldeggiato dagli
Enti per lo sviluppo turistico della
Puglia .
Questo percorso riscoperto dal Masci ora è tutto da valorizzare: (tabellonistica, itinerari religiosi, luoghi di
accoglienza, di pernottamento, etc.)
per farlo diventare, per eccellenza,
uno tra gli “itinerari” più calpestati,
dal pellegrinaggio medievale, tra le
due polarità della cristianità: Roma
e Gerusalemme.
Questo “ritrovato tesoro” ora viene
affidato all’associazione “Ad Limina
Petri”, collegata alla Conferenza Episcopale Italiana, per farne un fiore
all’occhiello delle sue attività sociali,
culturali e religiose.
12
STRADE APERTE
Agosto 2014
Rivolgo un grazie col cuore al Masci
nazionale, a quello pugliese, a quello di Massafra 2 (Ta) per aver reso
possibile la rinascita di questa gran-
ANCHE IN SICILIA
LA VIA FRANCIGENA
Orazio Caschetto
La “Via Francigena” con base di
partenza da Scicli è da oggi una
realtà. Il percorso per la parte
orientale della Sicilia va da Scicli
a Messina passando per Vizzini,
Paternò, Randazzo, Castroreale.
Il primo gruppo di camminatori
provenienti da Trento, Milano,
Avola, Catania, Messina è partito
infatti da Scicli per percorrere
il primo tratto fino a Ragusa
e Giarratana. Partiti da piazza
Carmine verso la valle dell’Irminio
attraverso contrada Cuturi, le cave
di Castelluccio, e piegando poi
verso Modica per sbucare sulla 194
e quindi a Ibla, Santa Maria delle
scale a ed Ecce Homo a Ragusa Un
cammino notevole della durata di
circa sei/sette ore, alla scoperta di
un paesaggio interessante e forse
poco conosciuto
L’iniziativa per la creazione di una
Via Francigena si deve al MASCI
ed all’AGESCI Sicilia in collaborazione con l’Associazione “dei
Grandi Cammini” e, per quanto
riguarda il primo tratto, Scicli- Ragusa –Giarratana, alla Comunità
“Don Paolo Ruta” di Scicli, che è
impegnato a segnalare il percorso con il simbolo della bandiera
gialla.
Risponde al desiderio di dare
modo a tutti di scoprire i luoghi e
le strade della Sicilia, luoghi pieni
di suggestioni e di storia, che pel-
de autostrada della fede cristiana,
superiore per le sue potenzialità, a
quella per Canterbury e a quella per
Santiago di Compostela.
legrini provenienti da ogni dove
attraversavano per raggiungere i
centri di culto della cristianità.
Questa nuova Via Francigena sarà
collegata, attraverso nuovi percorsi
allo studio (che interesseranno
Gela, Agrigento Palermo e Marsala, Trapani) ai grandi percorsi delle vie francigene che portano fino
a San Giacomo di Compostela e ad
l’Oriente fino a Gerusalemme.
Come si sa le vie francigene sono
detti i “percorsi dell’anima”, dove
l’uomo può ritrovare, dialogando
con se stesso la sua umanità e la
sua purezza. Ed in effetti per chi ne
ha fatto esperienza costituisce un
momento della vita indimenticabile e certamente utile e positivo
sotto tanti aspetti.
Si dice in questo senso che è un
momento in cui l’uomo riscopre,
camminando, una nuova conoscenza di se stesso, quella che viene
chiamata “conoscenza esperenziale”, unica e così personale da essere
irripetibile.
Nel progetto del Masci Sicilia vi
è tutto questo. Ma vi è pure una
visione più moderna, negata al turismo e alla conoscenza dei luoghi
di periferia spesso bellissimi, ricchi
di tracce del passato e di risorse
culturali e quasi sempre trascurati.
Costruire una via Francigena con
questa motivazione significa portare su quei luoghi nuovo interesse e
un numero incalcolabile di presenze, visto che i camminatori in Italia
e nel mondo si contano a milioni.
Basi scout
Agosto 2014
Base Scout Aspromonte
Numerose comunità e strutture locali del
MASCI gestiscono, o possiedono, bassi e
case scout attrezzate per accogliere incontri di Adulti scout o accantonamenti
per lupetti e coccinelle o campi scout. Ne
iniziamo la pubblicazione certi d fare
cosa gradita ai nostri lettori.
La base scout “Aspromonte” sorge a
Mannoli a ridosso del Parco Nazionale
dell’Aspromonte ad un’altitudine di m.
900 s.l.m., ad una distanza di Km 25 dal
centro di Reggio Calabria, a Km 5 dalla
Stazione turistica di Gambarie d’Aspromonte e a Km 2 da S. Stefano in Aspromonte, il centro abitato più popoloso
della zona.
La base è raggiungibile in macchina o
con i Bus di linea che partono dalla Stazione Centrale F.S. di Reggio Calabria.
E’ gestita dalla Comunità MASCI Reggio Calabria 4 “Mons. Giovanni Fer-
ro” che l’ha realizzata trasformando e
ristrutturando i locali e i circa 3 ettari
di bosco concessi in comodato d’uso
gratuito dalle Suore Francescane Alcantarine.
Offre, oltre al terreno boschivo per il
campeggio in tenda (posti per 130 persone), 40 posti letto in accantonamento
in camerate ed ulteriori 28 posti letto in
camere triple con bagno.
2 cucine industriali con relative sale da
pranzo per complessivi 140 posti, 1 sala
convegni (100 posti) e una sala accoglienza con servizio bar.
della sola acqua calda).
Dalla base partono diversi percorsi
trekking per il Parco.
Inaugurata il 7 luglio 2013 la base è in
continua espansione man mano che
vengono ristrutturati tutti i locali avuti
in uso.
Ha già ospitato numerose VdB, campi
E/G, convegni capi e uscite.
Contatti utili:
[email protected]
www.masci-rc4.it
La base dispone, inoltre, di un capannone di 180 mq per le attività al coperto fornito di servizi igienici).
Incaricati accoglienza:
Saverio Vespia 3404120738
Piero Milasi 3299040072
Tutti i locali sono dotati di riscaldamento e acqua calda sanitaria (ad
esclusione del capannone che fruisce
Magister:
Marialaura Tortorella 3385851632
Gregorio Costantino 3332439425
STRADE APERTE
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Basi scout
Agosto 2014
Base Scout “Il Giacinto”
La Base del “Giacinto” nasce nel
2009 ed è stata realizzata dal lavoro
dal MASCI Foligno 2 e dalla collaborazione del Gruppo AGESCI Foligno 3 che, per un sfortunato concatenarsi di eventi non avevano più
dove ritrovarsi per le loro attività.
Uno sfortunato evento che la Provvidenza ha trasformato in una nuova possibilità quella di far vivere lo
scoutismo folignate insieme, in un
unica struttura di più di 7.000 metri quadrati con tutte le caratteristiche che sono necessarie a garantire
il percorso formativo e la vita scout
proposta dall’AGESCI e dal MASCI.
Gli spazi coperti sono articolati e
secondo le varie esigenze delle due
Associazioni e ci convivono circa 150 ragazzi e 50 scout adulti del
MASCI che è anche il soggetto assegnatario da parte del Comune di
Foligno, nella formula del comoda-
14
STRADE APERTE
to gratuito, delle strutture e del terreno che compone la Base stessa Ogni gruppo ha disposizione la propria sede in gestione autonoma e in
comune il magazzino centrale (una
tenso struttura di 18 metri quadri
di diametro) dove è stata realizzata
anche una parete per gli allenamenti di salita in roccia e altre strutture adibite a magazzini, è prossimo
il trasferimento alla BASE IL GIACINTO del magazzino regionale
dell’Agesci .
La struttura è stata dotata di uno
spazio per l’accoglienza, a tale scopo è stata montata una struttura
prefabbricata di 150 metri quadri
offerta al MASCI da una Azienda
Cesenate su suggerimento del MASCI di Cesena; è suddivisibile in tre
comparti di cui uno attrezzato con
20 letti a castello è altresì dotata di
tutta la strumentazione di un aula
didattica. Accanto alle strutture dedicate all’accoglienza ed alle attività
c’è la cucina dotata delle necessarie suppellettili e dove la piacevole
mensa dei conosciuti mascini folignati sperimentano le laute libagioni da servire alle tante chiamate alle
quali rispondono per fare servizio
cucina e cambusa e che vanno dalla
AGESCI Nazionale alla locale Caritas per proseguire al supporto delle
attività dei campi di formazione del
MASCI e dell’ AGESCI che ogni
anno si svolgono in Umbria.
Ovviamente la base è dotata di servizi igenico sanitari collocati a servizio delle singole strutture ed anche un punto di carico e scarico per
i camper.
Insomma una struttura che fa della
BASE il GIACINTO una struttura
dì eccellenza per l’accoglienza degli
scout per il centro Italia.
Basi scout
Agosto 2014
Villaggio Scout “Aldo Braida”
Cuel dal nibli - Cesclans (UD)
Avete presente quelle riunioni in cui ci si
incontra per decidere quale sia la prossima
sede per le vacanze con i ragazzi o con la
nostra Comunità?
Tutti i presenti, memori delle proprie esperienze, più o meno gratificanti, del passato,
esprimono le proprie convinzioni e le proprie esigenze....
C’è chi punta sulla qualità degli spazi e degli
arredi, chi alla significatività dell’ubicazione, chi alla natura che lo circonda, chi alla
sicurezza dei servizi e degli ambienti, chi
cerca spazi adatti a passeggiate o percorsi
più impegnativi, chi ad attività di movimento e di gioco e chi punta invece a scovare un luogo tranquillo di riflessione e di
preghiera....
Ebbene un gruppo di persone, del MASCI e
non, che tanto ha girato è riuscito a trovare
un luogo che riesce a soddisfare molte, se
non tutte, queste esigenze.
Con l’idea di rendere questo luogo idoneo
a più scopi, queste persone si sono buttate a capofitto, con entusiasmo e passione,
in questo progetto: così è nato il Villaggio
Scout “Aldo Braida”, in località “Cuel dal
Nibli” (Colle del Nibbio in friulano) a Cesclans, una piccola frazione (194 abitanti)
del Comune di Cavazzo Carnico (UD).
Dal 1986 in poi le strutture (costruite ed
utilizzate dagli abitanti del luogo dopo il
tragico terremoto del 1976 fino a tale data)
ed il territorio circostante sono stati resi
disponibili (inizialmente in comodato) per
campi/ritiri per scout, gruppi parrocchiali,
scolaresche, gruppi sportivi, Università, famiglie e per tante persone che qui hanno
trovato un contatto con la natura incontaminata, la storia, la tradizione del Friuli
Venezia-Giulia e la spiritualità.
Per concretizzare al meglio il progetto è stata costituita la Cooperativa “Stella Polare”
(ora proprietaria di tutto il complesso) che
si avvale, per la gestione, dell’Associazione
“Porta Aperta” : entrambe sorte dalla disponibilità dei componenti della Comunità MASCI di Cormòns , del Gruppo Scout
AGESCI Cormòns 1° e vecchi scout del
gruppo stesso.
Sono le persone di questi gruppi, con la
collaborazione anche delle Comunità MASCI della Regione e altri volontari, che fondendo insieme: tempo, passione, impegno
e servizio, giorno dopo giorno, gestiscono
questo patrimonio, con le idealità che lo
scautismo ha insegnato, e riescono a mantenerlo e migliorarlo per renderne le varie
strutture sempre più accoglienti.
Il Villaggo è intitolato ad Aldo Braida,
primo Magister della Comunità MASCI
di Cormòns (GO) e che per primo , con
lungimiranza, caparbietà e enormi sacrifici
si è prodigato nell’attuazione del progetto
tanto che l’Amministrazione Comunale di
Cavazzo Carnico (UD), nel riconoscerne i
meriti, ha voluto intitolargli la strada che
porta al Villaggio (v.d.s. Strade Aperte di
maggio 2014) , singolare e significativa iniziativa per una persona non del luogo.
E’ situato In una lussureggiante area verde,
ampia 12.000 mq. appena fuori dall’abitato
di Cesclans, sulla sommità di uno degli altopiani che sovrastano il Lago di Cavazzo
in provincia di Udine a 400 mt. sul livello
del mare.
Il complesso è composto da caratteristici
chalet e alloggiamenti a schiera realizzati in
legno d’abete (tipo tirolese), arredati per rispecchiare la tipicità classica montana e con
i suoi 70 posti letto è il luogo ideale per ritiri, “settimane verdi” di scolaresche, stage e
corsi, vacanze e fine settimana. Tutto, senza
tradire la sua prima vocazione di essere un
luogo organizzato per attività scout come
campi, eventi formativi ed accantonamenti.
In piena regola con le normative di sicurezza vigenti, il Villaggio è aperto tutto l’anno
ed è organizzato in modo da poter ospitare,
nelle sue strutture, il soggiorno di gruppi e
famiglie attraverso l’utilizzo di servizi specifici per piccoli nuclei di persone oppure
per grandi comunità.
Completano la dotazione del villaggio due
ampi tendoni che consentono di realizzare
attività all’aperto nella sicurezza di un’area
coperta. Nelle immediate vicinanze del Villaggio, poi, esistono tre aree campo dotate
di punto acqua potabile che permettono la
realizzazione di campeggi estivi in tenda,
in un area tranquilla ma allo stesso tempo
vicina al Villaggio ed alle sue attrezzature
come anche al paese di Cesclans e, poco più
distante, a Cavazzo Carnico e al suo famoso
lago.
Per chi è interessato ad approfondirne la
conoscenza può andare al sito: http://www.
casaperferiecesclans.it
oppure contattare via e-mail l’incaricata
alle prenotazioni : [email protected] (cell. 348 5793625)
STRADE APERTE
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Basi scout
Agosto 2014
Casale Sant’Anna
Sala (Rieti)
Il campo di Sala è un’impresa nazionale del MASCI, gestita con impegno dal MASCI Lazio.
Dopo 35 anni di abbandono, nel
2003 la Regione Lazio ha deciso di
assegnare – tramite bando – la concessione, per 44 anni, della località
di Sala a un consorzio, di cui fa parte la Cooperativa Strade Aperte in
rappresentanza del MASCI. Quello
di Sala è un territorio collinare di
circa 850 ettari in prossimità di Rieti, che si estende tra i fiumi Salto e
Turano a 820 metri di quota. L’area è
per due terzi ricoperta da boschi di
alberi ad alto fusto e, in primavera,
è colorata dalle numerose varietà di
orchidee che vi crescono.
A Sala sono situati, oltre a un nucleo
abitativo, alcuni casali colonici che
sono stati progressivamente abbandonati dai contadini che vi risiedevano dagli anni Trenta. Dopo alterne
vicende, nel 2008 alla Cooperativa
Strade Aperte sono stati assegnati il
casale S. Anna e 55 ettari di terreno.
Il progetto si è, così, concretizzato e,
tra finanziamenti nazionali, finanziamenti di alcune comunità del Lazio e contributi in opere lavorative,
il centro scout “Sala – S. Anna” ha
preso la sua fisionomia di base MASCI. Il centro è ora utilizzabile per
campi e accantonamenti dei ragazzi,
per l’accoglienza dei gruppi adulti
(MASCI, parrocchie, associazioni,
ecc.) e come centro di riunione e
formazione.
Allo stato attuale, la base dispone
di camere e camerate per circa 50
persone, servizi igienici in tutti gli
ambienti, sala mensa, sala riunioni e cucina attrezzata. Grazie alla
comunità MASCI di Matelica, nei
posti campo sono stati costruiti un
alzabandiera, un altare, un portale
16
STRADE APERTE
(a breve ne verrà costruito un altro)
e un’edicola dedicata alla Madonna degli scout. L’acqua è fornita da
alcune sorgenti naturali e serve sia
il casale che i posti campo. Ci sono
serbatoi per acqua e GPL, oltre a
spazi per depositi. C’è, infine, un
ampio piazzale con vista sulle montagne circostanti, da cui si può ammirare lo splendido panorama del
Terminillo.
I lavori di ristrutturazione, la cura
del territorio, dei suoi sentieri e del
complesso S. Anna sono affidati alla
compartecipazione materiale e contributiva di tutte le comunità MA-
SCI italiane, a partire da quella del
Lazio.
Ad occuparsene è, soprattutto, la
pattuglia degli Scoiattoli, gruppo
ormai stabile di volontari che si ritrovano per dedicare il loro tempo
libero alle attività manuali della
base, alternando alla pratica momenti conviviali e soste indimenticabili a contatto con la natura. Gli
Scoiattoli, contraddistinti dal fazzolettone fucsia decorato con i gufi
scout, possono contare su adulti con
diverse competenze tecniche e professionali, unite a un grande spirito
di dedizione e di avventura.
Basi scout
Agosto 2014
Case alpine a Bosco di Tretto
Schio
Gestite dalle due Comunità’
M.A.S.C.I. di Schio (VI), le case,
che portano il nome di Villa Maria
e Casa S. Giuseppe costituiscono un
unico blocco, di proprietà della parrocchia di S. Pietro/Schio. sono situate a Bosco di Tretto (S. Ulderico)
a un’altitudine di 783 m S.L..
Sono agibili tutto l’anno e distano
12 Km dal centro di Schio nel cui
territorio comunale il “Tretto” (latino Tretum = sentiero per i pascoli
alpini) costituisce l’altopiano. I visitatori del Tretto scoprono contrade, bellezze paesaggistiche, aspetti
naturalistici e vari interessanti percorsi escursionistici. Sul vicinissimo
Monte Novegno si svolsero, durante
la prima guerra mondiale, cruente
battaglie tra le truppe italiane e gli
austriaci.
A S. Ulderico, che si trova 2 Km prima di arrivare a Bosco di Tretto, ci
sono negozi di alimentari, di ma- gruppi, max. venti persone prefericelleria, di ortofrutticolo e prodotti bilmente adulte, sia in modo indilocali.
pendente e sia in quello ausiliario
con Villa Maria. Il riscaldamento
VILLA MARIA
invernale è funzionante per la sola
È una vera “casa vacanze” con trenta “zona giorno”.
letti singoli in camere spaziose e luminose, cucina ben attrezzata, buo- Entrambe le case sono date in uso
ni servizi igienici su tutti tre i piani soltanto a gruppi ecclesiali, ad asdella casa, due sale cadauna di qua- sociazioni educative, scuole, e corantacinque mq, sistema di riscal- munque per soggiorni di carattere
damento invernale per tutti i locali, formativo religioso e civico.
grande cortile e un parco recintato
di 5.000 mq con radure e bosco. È a Gli scout sono i maggiori utilizzadisposizione pentolame, stoviglieria tori delle case e in alcuni anni, con
e posate oltre che materiale per la circa 800 pernottamenti, hanno copulizia dei pavimenti. I letti hanno stituito il 75% della presenza totale.
il coprimaterasso e il cuscino con federa. Gli ospiti devono provvedere • Informazioni e prenotazioni: anda se stessi per le coperte.
[email protected]
• Servizio e assistenza: mario.coCASA S. GIUSEPPE
[email protected] oppure zanini.lucio@
È una casa adeguata per ospitare libero.it
STRADE APERTE
17
Basi scout
Agosto 2014
Base Sacile e Base Madonna del Cerro
La Comunità Masci di Sacile gestisce una casa completamente restaurata e adattata.
La Casa Masci di Sacile (Pordenone)
è situata in località Ronchr , lungo la
strada che porta verso Fiaschetti, a
circa un chilometro dalla città.
Inaugurata nel 2006, si sviluppa in
un unico piano di circa 200 mq.
Dotata di una grande sala, di una
cucina e servizi, può ospitare fino a
un centinaio di persone.
Dispone inoltre di un gazebo coperto con una cinquantina di posti
a sedere.
Circondata da uno spazio verde alberato, si trova all ‘interno del grande Parco Comunale dedicato nel
2007 a Baden Powell dove la Comunità Masci ha installato un Percorso
Vita.
Con le idee ed i propositi dello scoutismo, la Comunità Masci Tuscania
1 accoglie in sé il mandato di costituire una base Scout all’interno del
terreno del Cerro, dato in concessione dal comune di Tuscania, riconoscendo che la nostra comunità è
composta da : uomini e donne provenienti da strade ed esperienze diverse ma uniti dalla convinzione che
lo Scoutismo è una strada di Libertà
per tutte le stagioni della vita e che
la felicità è servire gli altri a partire dai più piccoli, deboli ed indifesi.
Apparteniamo alla grande famiglia
dello Scoutismo e ci riconosciamo
nei valori espressi dalla Promessa
e dalla Legge Scout. La base Scout
“Madonna del Cerro” è nata grazie alla collaborazione tra Comune
di Tuscania—Cooperativa Strade
Aperte e Masci Tuscania 1 è situata
in località il Cerro nel Comune di
Tuscania, in provincia di Viterbo.
18
STRADE APERTE
Esperienze
Agosto 2014
Camminare tra i sentieri
remoti dei Balcani
ROBERTO DE PICCOLI
Nella primavera dello scorso anno,
quando abbiamo annunciato con
gli amici del CAI di S. Vito al Tagliamento il programma trekking
tra Kossovo, Montenegro ed Albania, molta gente ci sconsigliava
di andare a camminare in quell’area balcanica perché ritenuta non
del tutto affidabile soprattutto per
il conflitto nel Kossovo tra la minoranza serba e l’etnia prevalente
albanese.
Inoltre gli aspetti logistici non erano ben definiti ed ancora, anche
se non manifestamente dichiarato, si coltivava un certo pregiudizio nei confronti di quei popoli
che in maniera massiccia avevano
migrato verso le nostre coste.
Infine, una certa inquietudine la si
coltivava al pensiero di percorrere
sentieri dei quali si immaginava
una certa approssimazione nelle
segnalazioni con mappe non ben
dettagliate.
In realtà, come spesso accade, i
pregiudizi si sono rivelati come
tali e l’accoglienza e la generosità
delle persone incontrate, pur nella
manifesta povertà, ci hanno fatto
sentire immediatamente a nostro
agio.
Malgrado il turismo sia agli albori
e molto scarsa sia la frequentazione di quelle zone da parte degli
alpinisti, la professionalità delle
STRADE APERTE
19
Esperienze
guide è stata impeccabile. Il trekking è stato poi molto gratificante per la bellezza delle montagne
attraversate, molto diverse dalle
nostre per altitudine, clima, flora
e morfologia geologica.
Esiste un anello di sentieri che si
snodano tra il Kosovo Montenegro e Albania, per poi ritornare in
Kosovo, ripristinati dopo le varie
vicende belliche degli anni 90.
Questi sentieri ci hanno portato
in una delle regioni montagnose
più remote dei Balcani occidentali.
Abbiamo camminato utilizzando i percorsi usati dai pastori, tra
montagne alte fino a 2.300 metri
e attraversato uno scenario montano selvaggio, con una diversità
di paesaggi mozzafiato, che varia
da verdi vallate a laghi di montagna, cascate, fiumi e rustici villaggi, in cui il tempo sembra essersi
fermato.
Nel complesso abbiamo attraversato un “tesoro nascosto” per gli
amanti della natura e delle escursioni.
Fino a venti anni fa, la regione era
quasi inaccessibile per i visitatori.
Questo ha reso un’autentica esperienza culturale e di avventura la
20
STRADE APERTE
Agosto 2014
nostra escursione attraverso le alte
montagne di Albania, Kosovo e
Montenegro.
Siamo Partiti da Peje, abbiamo
percorso la bellissima val Rugova
nel Kossovo nord occidentale, poi
le catene di confine verso Babino
Polje e il lago di Plav in Montenegro.
Ci siamo fermati presso il villaggio
di Theth, attraversato la Valbona
e saliti a Dober Dol in Albania.
Ritornando poi in Kossovo passando per la cittadina di Decani e
poi di nuovo a Peje da dove eravamo partiti, le emozioni più intense sono state a Thet ed a Dober
dove abbiamo vissuto e dormito
in alta quota con i pastori.
senza guardare molto ai confini,
come accadeva sulle nostre Alpi
ottanta o forse cento anni fa.
La realtà che mi ha più colpito è
stata la generosità e l’ ospitalità di
questa gente di montagna di diverse culture e religioni che vivono in pace e rispetto tra loro.
A Peje, in Kossovo, un Iman della
città ci ha fatto visitare la Moschea
ristrutturata e finanziata da organizzazioni volontarie Italiane.
A Theth, in alta Albania, un villaggio incassato tra alte montagne, di
religione cattolica, la chiesa è stata
ristrutturata con aiuti di organizzazioni cattoliche tedesche, mentre nel monastero ortodosso di
Decani, di nuovo in Kossovo, era
Per raccontare questa esperienza presente un contingente italiano
sono costretto a scomodare ag- che presidiava la zona…
gettivi come “suggestivo”, “grandioso”, “mozzafiato” che in real- Sulla cima “Trekufit” (Tre confità non riescono minimamente a ni), tra i tre Stati, abbiamo fatto
raccontare la struggente bellezza sventolare la bandiera della pace.
dei luoghi di una natura ancora I Balcani sono vicinissimi a noi,
vergine ed incontaminata.
noi non li conosciamo o li conoE poi, sopratutto, c’è stato l’in- sciamo solo per via dei migranti
contro con le genti di montagna che arrivano in Italia: nella realtà
uguali e diverse, albanesi, monte- ci vive gente fiera, orgogliosa e
negrine e kosovare, che d’estate generosa, varrebbe la pena conopopolano gli alpeggi e le alte valli, scere meglio questi nostri vicini.
Commento alle Scritture
Agosto 2014
Le mie vie non sono le vostre vie
DON LUCIO GRIDELLI
Nelle domeniche XXIII e XXIV si leggono due brani del “discorso ecclesiastico”, il “quarto discorso”. Il secondo
però non lo leggeremo perché il 14 si
celebra la festa dell’Esaltazione della
Croce.
Leggete tutto il capitolo 18. Non è un
discorso organizzativo!
Si parla di attenzione ai “più piccoli”,
cioè a quelli più deboli nella fede, si
parla di riconciliazione e perdono.
Se il tuo fratello commetterà una colpa
contro di te, va’ e ammoniscilo fra te e
lui solo; se ti ascolterà, avrai guadagnato il tuo fratello; se non ascolterà, prendi
ancora con te una o due persone, perché
ogni cosa sia risolta sulla parola di due o
tre testimoni.
Se poi non ascolterà costoro, eipe te ecclesia, dillo all’assemblea, dillo alla comunità; e se non ascolterà neanche la
comunità, sia per te come il pagano e il
pubblicano.
Nei fatti che coinvolgono in qualche
modo la comunità è possibile anche un
intervento disciplinare per il bene della
comunità stessa.
In verità io vi dico: tutto quello che legherete sulla terra sarà legato in cielo, e
tutto quello che scioglierete sulla terra
sarà sciolto in cielo.
E infine … dove sono due o tre riuniti
nel mio nome, lì sono io in mezzo a loro.
Anche questa è chiesa!.
Il brano che non leggeremo (18,21-35)
inizia così: Allora Pietro gli si avvicinò e
gli disse: «Signore, se il mio fratello commette colpe contro di me, quante volte
dovrò perdonargli? Fino a sette volte?».
E Gesù gli rispose: «Non ti dico fino a
sette volte, ma fino a settanta volte sette.
Segue la parabola dei due servi.
Quante volte diciamo: … rimetti a noi i
nostri debiti, come anche noi li rimettiamo ai nostri debitori, …
Il 21 settembre la domenica XXV ci
presenta una ben nota parabola (20,116) gli operai mandati nella vigna.
La parabola è detta contro i farisei e la
loro dottrina “ragionieristica” della re-
tribuzione.
«Secondo la dottrina rabbinica prevalente, la Torà è in certo senso un’entità
a sé stante, indipendente dal volere di
Dio, di cui il devoto s’impadronisce per
‘accumulare meriti’, aumentando le osservanze dei comandi e rendendo in tal
modo Dio suo debitore.
Dio infatti, che è fedele e giusto, è obbligato a pagare al pio una ricompensa
adeguata per ogni sua opera meritoria
».
Lo stupore degli uditori non sta nel
“Paga uguale per tutti”, bensì nella sorpresa “Una ricompensa così grande per
gli ultimi”!
Ricordiamo quanto avremo udito nella
prima lettura.
I miei pensieri non sono i vostri pensieri,
le vostre vie non sono le mie vie.
Quanto il cielo sovrasta la terra, tanto le
mie vie sovrastano le vostre vie,
i miei pensieri sovrastano i vostri pensieri.
Fino al versetto 8 il fatto è vero o verosimile: un periodo di disoccupazione
e una vendemmia abbondante che richiede un intervento sollecito.
Poi dal 9 in avanti il racconto diventa
paradossale.
Qual è la chiave di lettura, qual è l’insegnamento?
15 …non posso fare delle mie cose quello
che voglio?
Oppure tu sei invidioso perché io sono
buono?.
16 Così gli ultimi saranno primi e i primi, ultimi.
Il versetto 16 proviene da un altro contesto e ci porterebbe fuori strada.
La conclusione è … tu sei invidioso
perché io sono buono?
Il greco scrive: … il tuo occhio è cattivo
perché io sono buono?
Così è Dio, afferma Gesù, ed io, in terra, mi comporto allo stesso modo.
Quando Matteo scrive poteva riferirsi
a qualche ebreo cristiano nei confronti dei nuovi discepoli provenienti dal
paganesimo. Ma l’importante è capire
come ragioniamo noi oggi.
Esercitiamoci a fare delle esemplificazioni a livello 2014.
Non sono per caso uno di quelli che
dicono come il “sindacalista” della parabola: Ma guarda, io ho sopportato il
peso della giornata e il caldo per trascorrere tutta una vita da cristiano e adesso
mi mettono alla pari di quello che ha
fatto il porco fin che gli è riuscito. Poi si
è pentito, si messo a fare tanto del bene
ed ecco … Non parlo di esempi puramente astratti …
Ma allora davvero pensiamo che la vita
cristiana sia una sofferenza, una tristezza, una melanconia? Lascio a voi la risposta, ma se è così, è davvero il caso di
vivere da cristiani?
Non è per me, per te la gioia più grande
avere come amico, come l’amico più intimo, Gesù in persona?
Dal versetto 21,1 si parla dell’ingresso
di Gesù a Gerusalemme, perciò commenterò il vangelo della domenica
XXVI (21,28-32) nel prossimo articolo
insieme ad altri episodi che accadono
nella città santa.
E adesso tento di fare quello che vi avevo promesso nell’articolo precedente,
rileggere la seconda lettura delle varie
domeniche dalla lettera ai Romani.
Abbiamo letto brani del capitolo 8 dal 6
luglio fino al 3 agosto, capitolo 8 che ha
come tema la Vita del cristiano secondo
lo Spirito.
Richiamo un problema di vocabolario.
Carne e spirito non significano corpo e
anima.
Lo Spirito è quello con la S maiuscola.
La carne è l’uomo, la natura umana, lasciato a se stesso con tante debolezze.
Voi non siete sotto il dominio della carne, ma dello Spirito, dal momento che lo
Spirito di Dio abita in voi, almeno dal
momento del battesimo.
Questa presenza dello Spirito avrà la
sua ultima e definitiva manifestazione
STRADE APERTE
21
Agosto 2014
Commento alle Scritture
nella risurrezione. E se lo Spirito di Dio,
che ha risuscitato Gesù dai morti, abita
in voi, colui che ha risuscitato Cristo dai
morti darà la vita anche ai vostri corpi
mortali per mezzo del suo Spirito che
abita in voi.
Questo dono, però richiede un impegno anche da parte nostra: Se vivete secondo la carne, morirete. Se, invece, mediante lo Spirito fate morire le opere del
corpo (= della carne), vivrete. (9.11-13)
Paolo a questo punto personifica la natura creata, tutta, anche quella inanimata, e la fa parlare.
Tutto ciò che ha creato Dio lo ha posto
al nostro servizio. Di fatto però accade
che quello che dovrebbe essere mezzo
per salire verso Dio, diventa strumento
di peccato.
L’ardente aspettativa della creazione, infatti, è protesa verso la rivelazione dei
figli di Dio.
La creazione infatti è stata sottoposta
alla caducità nella speranza che anche
la stessa creazione sarà liberata dalla
schiavitù della corruzione per entrare
nella libertà della gloria dei figli di Dio.
Sappiamo infatti che tutta insieme la
creazione geme e soffre le doglie del parto fino ad oggi.
Non solo, ma anche noi, che possediamo
le primizie dello Spirito, gemiamo interiormente aspettando l’adozione a figli,
la redenzione del nostro corpo. (18-23)
Sentiamo quasi il già e il non ancora di
Giovanni! Leggete 1 Gv 3,1-2.
In 26-27 lo Spirito viene in aiuto alla
nostra debolezza; non sappiamo infatti
come pregare in modo conveniente, e ci
insegna il modo giusto … Quasi quasi
prega a nome nostro!
È bellissimo il brano della domenica
XVII (28-30):
Noi sappiamo che tutto concorre al bene,
per quelli che amano Dio, anche i dolori
e le disgrazie!
Ritroviamo la parola predestinazione
dalla quale Lutero ha tratto la sua dottrina, ma non necessariamente questo è
il significato del testo.
Quelli che egli da sempre ha conosciuto,
li ha anche predestinati a essere confor-
22
STRADE APERTE
mi all’immagine del Figlio suo, …quelli
che … quali da sempre ha conosciuto?
Tutti! Quindi per tutti noi il destino è
diventare figli Dio.
Certo, abbiamo anche la libertà di rifiutare.
Chi o cosa potrà farci dubitare dell’amore che Cristo ha per noi? Forse la tribolazione, l’angoscia, la persecuzione, la
fame, la nudità, il pericolo, la spada?
Ma in tutte queste cose noi siamo più che
vincitori grazie a colui che ci ha amati.
Nulla potrà mai separarci dall’amore di
Dio, che è in Cristo Gesù, nostro Signore.
(35.37-39)
I capitoli 9,10 e 11 sono dedicati a Israele.
Paolo ha parole durissime contro l’infedeltà di Israele nei confronti dell’alleanza, tanto che alcuni attribuiscono a
lui l’origine dell’antisemitismo, ma con
altrettanto calore annuncia una futura
restaurazione. Fa parte del suo stile paradossale.
La liturgia riporta solo tre brevi brani
in cui l’apostolo esprime il suo dolore,
ma afferma che la chiamata da parte di
Dio è irrevocabile!
Dico la verità in Cristo, non mento, e la
mia coscienza me ne dà testimonianza nello Spirito Santo: ho nel cuore un
grande dolore e una sofferenza continua.
Vorrei infatti essere io stesso anàtema,
separato da Cristo a vantaggio dei miei
fratelli, miei consanguinei secondo la
carne.
… da loro proviene Cristo secondo la
carne, egli che è sopra ogni cosa, Dio benedetto nei secoli. Amen. (9,1-5)
A voi, genti (popoli pagani, noi), ecco che
cosa dico: come apostolo delle genti, io
faccio onore al mio ministero, nella speranza di suscitare la gelosia di quelli del
mio sangue e di salvarne alcuni.
Se infatti il loro essere rifiutati è stata
una riconciliazione del mondo, che cosa
sarà la loro riammissione se non una
vita dai morti? infatti i doni e la chiamata di Dio sono irrevocabili!
Come voi un tempo siete stati disobbedienti a Dio e ora avete ottenuto misericordia a motivo della loro disobbedienza, così anch’essi ora sono diventati
disobbedienti a motivo della misericordia da voi ricevuta, perché anch’essi ottengano misericordia.
Dio infatti ha rinchiuso tutti nella disobbedienza, per essere misericordioso verso
tutti! (11,13-15.29-32)
La conclusione (11,33-36) è che non
possiamo pretendere di capire i progetti di Dio!
O profondità della ricchezza, della
sapienza e della conoscenza di Dio!
Quanto insondabili sono i suoi giudizi
e inaccessibili le sue vie! Infatti, chi mai
ha conosciuto il pensiero del Signore? O
chi mai è stato suo consigliere? O chi gli
ha dato qualcosa per primo tanto da riceverne il contraccambio? (cfr Is 40 e 1
Cor 2).
Poiché da lui, per mezzo di lui e per lui
sono tutte le cose. A lui la gloria nei secoli. Amen.
I capitoli dal 12 al 16 costituiscono la
“parenesi” cioè la parte esortativa:
Vi esorto dunque, fratelli, per la misericordia di Dio, a offrire i vostri corpi (le
vostre persone!) come sacrificio vivente,
santo e gradito a Dio; è questo il vostro
culto spirituale.
Non conformatevi a questo mondo, ma
lasciatevi trasformare rinnovando il vostro modo di pensare, per poter discernere la volontà di Dio, ciò che è buono, a
lui gradito e perfetto. (12,1-2)
Non siate debitori di nulla a nessuno, se
non dell’amore vicendevole; perché chi
ama l’altro ha adempiuto la Legge.
Infatti: Non commetterai adulterio, non
ucciderai, non ruberai, non desidererai,
e qualsiasi altro comandamento, si ricapitola in questa parola: Amerai il tuo
prossimo come te stesso.
La carità non fa alcun male al prossimo:
pienezza della Legge infatti è la carità.
(13,8-10)
Nessuno di noi vive per se stesso e nessuno muore per se stesso, perché se noi
viviamo, viviamo per il Signore, se noi
moriamo, moriamo per il Signore.
Sia che viviamo, sia che moriamo, siamo
del Signore.
Per questo infatti Cristo è morto ed è ritornato alla vita: per essere il Signore dei
morti e dei vivi. (14,7-9)
Cinema
Agosto 2014
Welcome
(un film di Philippe Loiret)
AMBRA CUSIN
Welcome, benvenuti.
Sta scritto non solo su un tappetino davanti
ad un appartamento nel film ma anche davanti a molti dei nostri appartamenti. Ma
dobbiamo chiederci a chi diamo il benvenuto… forse solo a chi ci garba, dagli altri,
brutti, sporchi e pericolosi dobbiamo difenderci? In realtà dobbiamo difenderci dal
perturbante, dall’inquietante enigma che ci
abita e che riconosciamo nello sconosciuto
che abbiamo di fronte.
Dallo sconosciuto a cui il migrante, per paradigma, dà forma.
E lo stato, la legge, le regole si impegnano
per mantenerlo sconosciuto ed estraneo,
paradossalmente per rassicurarci.
Il film che abbiamo visto ci interpella su diversi livelli, non solo sul tema della migrazione, sul quale ci sarebbe veramente molto
da dire, non solo su quello della relazione
tra due persone apparentemente diverse,
ma al fondo molto simili, uguali nella loro
umanità. Non solo sul destino di un anello
perduto e ritrovato che accumula su di sé
una storia dolcissima e drammatica.
Non solo sull’amore. Questo è anche un
film sulla bellezza della vita, anche se è un
film tragico in cui la morte è un inquietante
protagonista sin dall’inizio.
Questo film sembra poterci dire che senza la morte non vi è vita, che le due sono
inevitabilmente intrecciate e acquisiscono
senso l’una dall’altra. Bilal morirà è vero,
ma dopo aver vissuto una vita piena di senso e vera.
paura perché ci fanno vedere come ci siamo ridotti… come abbiamo perso la capacità di vivere a fondo questo sentimento,
l’amore.
Simon è l’altra faccia di Bilal. Simon ha perso un amore, non ha saputo tenerlo nonostante lo avesse al suo fianco.
Ma questo film ci mostra anche come tutti stiamo perdendo la capacità di amare e
quindi di essere umani: i governi, la politica, le forze dell’ordine, le regole sociali,
l’economia.
Questo film mette in scena tutto questo.
Come dice il regista, Philippe Loiret, nel
film viene mostrata una minima parte della
realtà che è veramente peggiore. Per questo
il film ha lo scopo, selezionando le scene, di
sensibilizzare.
Aiutare, soccorrere gli altri è un istinto umano, dimostrato da studi e ricerche
scientifiche. Impedire, proibire, sanzionare questo nostro bisogno di soccorrere chi
chiede aiuto, non potrebbe essere il segnale
della de-umanizzazione a cui sta andando
incontro la nostra società così detta civile?
Guardando il film non ho potuto non pensare a mia nonna che durante la prima
guerra mondiale aveva nascosto in casa,
per anni, tre disertori dell’esercito austriaco, rischiando moltissimo.
Ho pensato anche a quelle famiglie che avevano nascosto, durante la seconda guerra
mondiale, i miei due nonni ebrei, e tre miei
cugini. Io non avrei mai avuto il coraggio di
quelle famiglie e me ne vergogno. Ho paura
di perdere i miei privilegi, le mie comodità,
i miei rituali, la mia privacy, il modesto lusso di cui mi sono circondata e che mi rende ridicolmente sicura. Ho paura che mi si
rubi la medaglia…
Infine un’ultima domanda che riguarda Simon, al fondo il protagonista del film e la
rappresentazione di tutti noi: è grazie alla
relazione con Bilal che lui cambia diventando consapevole del valore dell’amore,
dell’amicizia, della generosità e dell’accoglienza oppure è proprio perché qualcosa
in lui sta cambiando che riesce a “vedere”
e incontrare Bilal, a notare il suo essere infreddolito e bisognoso di cure?
Bilal vuole attraversare a nuoto la Manica per raggiungere Mina a Londra. Bilal è
innamorato come solo un adolescente sa
esserlo. Totalmente. Chi di noi è capace di
provare un amore così? Così folle? Senza se
e senza ma? Quanti nostri adolescenti che
conducono la loro vita “cazzeggiando” saprebbero amare così? Come Simon a volte
non sono neanche in grado di attraversare la strada per tenersi un amore. O sono
superficiali e banali o sanno solo importunare egoisticamente senza sapersi donare.
Quanto Bilal sa essere vicino emozionalmente a Mina e quanto molti di noi non
tollerano l’altro accanto perché debbono
“difendere i propri spazi di autonomia”!
A volte penso che i migranti ci facciano
STRADE APERTE
23
Agosto 2014
Controcorrente
Saper Ascoltare
Una corrente di pensiero della psichiatria
infantile suggerisce ai genitori di dare tanto amore ai figli, di testimoniare con il proprio esempio la massima lealtà e coerenza
di vita, ma in modo particolare di dedicare
la maggior parte del proprio tempo con
loro all’ascolto per comprendere le loro ansie, le loro preoccupazioni, i loro desideri,
i loro progetti, non per giudicarli ma per
aiutarli ad essere sempre più sicuri di loro
stessi, a sentirsi “liberi”, a crescere senza
timori.
Perciò il genitore deve poter sapere utilizzare bene l’ amore, l’esempio, l’ascoltare.
Io credo che, per quanto sopra considerato,
sia molto utile sperimentare ciò anche tra
noi adulti, nelle nostre Comunità; se non
altro per metterci alla prova, magari attraverso un gioco come suggerisce Eric Berne
nel suo libro “A che gioco giochiamo” che
è un classico della psicologia contemporanea (e che suggerisco di leggere).
“A che gioco giochiamo” è impostato sull’analisi transazionale utilizzando la rappresentazione della realtà in forma di giochi.
“L’analisi transazionale come metodo e
come teoria, consente al giocatore di identificare il suo ruolo nel gioco” (Genitore –
Adulto – Bambino) “che tende a ripetere,
e costruisce così la base per una possibile
autonomia critica dai meccanismi di gioco,
e forse per una possibile liberazione”.
L’Adulto, in modo particolare, dice Berne,
ha il compito di regolare le attività del Ge-
nitore e del Bambino, e di mediare obiettivamente tra i due.
A me sta in modo particolare a cuore che
noi tutti impariamo ad ascoltare.
Non è più accettabile che un genitore perda un figlio, ucciso dai pedofili, perché non
conosceva le difficoltà che attraversava.
Non è più accettabile che un genitore perda un figlio suicida per dissapori amorosi,
suicida per incapacità di socializzare con
i propri coetanei, suicida per problemi
scolastici, perché non conosceva…! Se si
sa ascoltare, si può comprendere, si può
capire, si può aiutare, si può aiutare a liberare dai pregiudizi, magari a far prendere
coscienza dei propri limiti.
Ascoltare vuol dire anche “dare importanza”, vuol dire far sentire l’altro un essere che
conta, che esiste pure lui.
Nelle nostre Comunità siamo capaci di
ascoltare, di dare attenzione a chi ha bisogno di comunicare il proprio pensiero, le
proprie ansie, le proprie difficoltà, le proprie paure o anche solo comunicare la gioia e progetti nuovi?
Io credo che, se tutte le Comunità si ponessero come obiettivo – nel loro progetto di
E.P. – di lavorare per autoeducarsi all’ascolto dell’altro, forse avremo fatto un passettino in avanti per far vivere con più interesse
le vicende di tutto il MASCI ed evitare così
chiusure troppo frequenti di Comunità che
non hanno saputo trovare la loro identità.
Giorgio Aresti
24
STRADE APERTE
N° 8. Anno 56. Agosto 2014
ISCRITTO AL TRIBUNALE DI ROMA
Al n°. 6920/59 del 30/05/1959
PERIODICO MENSILE DEL MASCI
(MOVIMENTO ADULTI SCOUT
CATTOLICI ITALIANI) DI EDUCAZIONE
PERMANENTE, PROPOSTA E
CONFRONTO
PRESIDENTE NAZIONALE:
Sonia Mondin
SEGRETARIO NAZIONALE:
Luigi Cioffi
DIRETTORE RESPONSABILE:
Pio Cerocchi
DIRETTORE:
Giovanni Morello
([email protected])
REDAZIONE ROMANA
Giorgio Aresti
Carlo Bertucci
Paola Busato Bertagnolio
Matteo Caporale
Gaetano Cecere
Manlio Cianca
Dora Giampaolo
Franco Nerbi
Anna Volpe
COLLABORATORI
Lorena Accollettati
Carla Collicelli
Paola Dal Toso
Maurizio De Stefano
Romano Forleo
d. Lucio Gridelli
Paolo Linati
Mario Maffucci
Nando Paracchini
Mario Sica
REDAZIONE
Via Picardi, 6 - 00197 Roma
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Sommario
Ma che bella notizia! Giovanni Morello
Il Masci a San Rossore
Lettera d’invito a tutti gli Adulti scout Sonia Mondin
Insieme da Papa Francesco Luigi Cioffi
Buone Azioni per il Sessantesimo
Un’impresa di Comunità Anna Maione
La riscoperta della Via Appia Traiana Giuseppe Termite
Base scout Aspromonte
Base scout “Il Giacinto”
Villaggio scout “Aldo Braida”
Casale Sant’Anna
Case alpine a Bosco di Tretto
Base Sacile e Base Madonna del Cerro
Camminare tra i sentieri remoti dei Balcani Roberto De Piccoli
Le mie vie non sono le vostre vie d. Lucio Gridelli
Welcome Ambra Cusin
Saper ascoltare Giorgio Aresti
STRADE APERTE
STAMPA
Tipografia ADLE Edizioni SAS
Padova
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Strade Aperte Soc. coop. a.r.l.
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TIRATURA: 5.000 copie
Chiuso in redazione il 29 Luglio 2014
QUESTO NUMERO È STATO SPEDITO
DALL’ UFFICIO POSTALE DI PADOVA
CENTRALE IN DATA