Italia - Principe Umberto

LICEO SCIENTIFICO E LINGUISTICO STATALE
"PRINCIPE UMBERTO DI SAVOIA"
ANNO SCOLASTICO 2013/2014
CLASSE III C LING.
PROGRAMMA DI ITALIANO
DOCENTE M. SPADARO
La società feudale, il Medioevo latino e la nascita delle letterature europee
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Medioevo e Feudalesimo. Medioevo latino e letteratura romanza.
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Il problema della nascita della civiltà europea.
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I centri della produzione culturale, gli intellettuali e la scrittura.
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Il tempo e lo spazio dell'Alto Medioevo.
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Il contrasto tra l'anima e il corpo.
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Due figure opposte: il monaco e il giullare.
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Il libro come un tesoro.
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Dal latino parlato alle lingue romanze. Primi documenti in volgare: l'Indovinello veronese - Il Placido
Capuano - L'iscrizione di San Clemente.
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La nascita della letteratura europea e l'egemonia francese.
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Realtà, ideologia e immaginario nella società cortese: una nuova concezione della donna e dell'amore.
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Il concetto di "cortesia" e le premesse teoriche del romanzo cortese e della lirica d'amore: Andrea Cappellano
e la trattatistica d'amore.
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La poesia lirica provenzale. Guglielmo D'Aquitania: "Nella dolcezza della primavera". Sordello da Goito:
"Compianto in morte di Blacatz".
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La letteratura francese e provenzale in Italia.
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Lo spazio e il tempo nella narrazione.
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Dalla demonizzazione ascetica della donna all'esaltazione cortese.
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Il cavaliere e l'ideologia feudale della guerra.
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L'affermazione della civiltà comunale: i rapporti sociali e l'immaginario, gli intellettuali e l'organizzazione
della cultura.
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Una nuova idea dello spazio e del tempo (approfondimento lo spazio urbano e il tempo del mercante. Il libro).
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I nuovi intellettuali: il volgare, i generi letterari e il pubblico.
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L'Oriente nell'immaginario occidentale. ll Milione di M.Polo. "Proemio".
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Alle origini della novella: Il Libro dei Sette Savi "Il cavaliere, il cane e la serpe". Il Novellino:"Prologo", "Il
matrimonio del medico di Tolosa", "Federico II e i tre maghi". "La novella di Jullanar del Mare", "I racconti di
Shahrazad" da Le mille e una notte.
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I movimenti religiosi del XIII secolo. Gli ordini mendicanti: domenicani e francescani.
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La lauda.
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S.Francesco D'Assisi. Laudes creaturarum.
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Jacopone da Todi: l'estremismo ideologico ed espressivo. "O iubelo de core", "O Signor, per cortesia".
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La scuola siciliana: il tempo, i luoghi, le figure sociali; le strutture metriche e la lingua.
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Giacomo da Lentini: vita, canzone "Meravigliosamente".
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I rimatori siculo-toscani: Giuttone D'Arezzo, Bonagiunta Orbicciani: "Voi, ch'avete mutata la mainera".
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Il "Dolce stilnovo": le ragioni di questa denominazione e la poetica.
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Guido Giunizzelli "Al cor gentil rempaira sempre amore", "Io voglio del ver la mia domma laudare".
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G.Cavalcante. Sonetti: "Chi è questa che ven,ch'ogn' om la mira". "Perch'i no spero di tornar giammai".
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La poesia comica.
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Il "Contrasto" di Cielo d'Alcamo.
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Cecco Angiolieri "S'i fosse foco, arderei lo mondo", "Tre cose solamente m'enno in grado".
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Rustico Filippi: "Quando Dio messer Messerino fece".
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Caratteri della poesia allegorico-didattica. Brunetto Latini e il Tesoretto Il Fiore e il Detto d'Amore. Le mappe
della poesia e della prosa nel Duecento. L'importanza dei volgarizzamenti. La trattatistica morale e scientifica.
Cronache di città e di viaggi.
La letteratura italiana nell'età dei comuni
Dante: la vita, la formazione le opere
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Da La Vita Nuova: "Il libro della memoria e l'apparizione di Beatrice"( I, 1-11), "Amore in sogno" (I, 12-24),
"Il saluto negato" (V, 1-7), "Donne ch'avete intelletto d'amore" (X, 12- 25). La lode di Beatrice: "Tanto gentile
e tanto onesta pare" (XVII,1- 7), "La donna pietosa e gentile" (24), "Oltre la sfera che più larga gira" (cap30).
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Da Le Rime. " Cosi nel mio parlar voglio esser aspro".
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Da Il Convivio: "Il naturale desiderio di sapere" (cap.I, 1), "Voi ch'intendo il terzo ciel movete" (cap. II,
canzone I), "I quattro sensi delle scritture",(cap. II, 1) .
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Da De vulgari eloquentia: "La definizione del volgare illustre" (cap. I, 16-19), "La teoria degli stili" (cap. II,
4).
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Da De Monarchia: "Felicità terrena e felicità eterna" (cap. III, 15).
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Divina Commedia: la genesi del poema, la struttura, la cronologia.
Autunno del Medioevo e rinnovamento preumanistico
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Definizione di alcuni concetti storiografici: "autunno del Medioevo", "tardogotico", "preumanesimo"
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Il tempo, i luoghi le caratteristiche del periodo.
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La crisi economica e demografica, la grande peste e le conseguenze nell'immaginario trecentesco.
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Il passaggio dal Comune alla Signoria.
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L'organizzazione della cultura e i centri della sua elaborazione: le università, le corti, i cenacoli.
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La trasformazione degli intellettuali, la nuova figura sociale dello scrittore, l'autocoscienza letteraria

Il libro, la scrittura, le biblioteche, il pubblico.
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La questione della lingua: l'espansione del toscano come lingua letteraria nazionale, l'uso del latino come
lingua degli intellettuali preumanisti, i volgarizzamenti.
Boccaccio: vita e opere
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Lo sperimentalismo napoletano: il Filocolo e le altre opere della giovinezza.
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Lo sperimentalismo fiorentino: dalla Commedia delle Ninfe fiorentine al Ninfale fiesolano.
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Elegia di Madonna Fiammetta.
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Dal Decameron al Corbaccio. Boccaccio umanista.
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Decameron: struttura e temi.
La poetica del Decameron: la rielaborazione delle fonti. La prosa del
Decameron: il linguaggio, la sintassi, le strutture narrative, l'ideologia. La funzione della cornice, l'ordine
delle novelle. Il tempo e lo spazio. Il realismo e la comicità. Il proemio e l'introduzione alla prima
giornata(L'orrido cominciamento) conclusione dell'autore. La novella di "Ser Ciappelletto". "Andreuccio da
Perugia".
Introduzione alla IV giornata: l'autodifesa dell'autore. La novella di "Nastagio degli Onesti". La
novella di "Federico degli Alberighi". La novella di "Griselda" e la sua interpretazione critica.
Petrarca: vita, la formazione culturale, le opere
 Da L'Epistolario ."Ai posteri" (Seniles, XVIII, 1).
 Il Canzoniere: struttura, datazione. Titolo e storia del testo. Lettura ed analisi: "Voi ch'ascoltate in rime
sparse il suono"; "Era il giorno ch'al sol si scoloraro"; "Movesi il vecchierel canuto e bianco"; "Benedetto sia 'l
giorno e 'l mese et l'anno"; "Erano i capei d'oro a l'aura sparsi"; "Chiare, fresche et dolci acque"; "Italia mia,
benchè 'l mio parlar sia in darno"; "Solo e pensoso, i più diserti canti"; "Pace non trovo et non ò da far guerra",
"La vita fugge e non s'arresta una hora", "I'vo piangendo i miei passati tempi", "Vergine bella, che di sol
vestita".
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Da Triumphus Temporis: "La fugacità del tempo", vv 37-72.
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Da Secretum: "Proemio".
La prima fase della civiltà umanistico-rinascimentale
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I concetti di Umanesimo e di Rinascimento; il problema della periodizzazione, i tempi e i luoghi.
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Razionalismo e atteggiamento scientifico nella cultura e nelle arti.
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La nascita del ceto intellettuale in senso moderno.
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Le corti e l' organizzazione della cultura.
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La scrittura umanistica, l'invenzione della stampa e le sue conseguenze.

La concezione umanistica del mondo.
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La prima fase dell'Umanesimo fiorentino: Umanesimo civile.
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Lorenzo de' Medici: le contraddizioni della personalità e lo sperimentalismo letterario, "Canzone di Bacco"
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Poliziano: la vita e le opere; la produzione latina, l'attività filologica la poetica. "I'mi trovai, fanciulle, un bel
mattino"(da Rime ), L'inseguimento della cerva, l'apparizione di Simonetta" (da Stanze per la giostra, I,33-35,
37-38, 43-54).
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Jacopo Sannazaro e l'Arcadia.
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L'epica: M. Boiardo. Dall'Innamoramento di Orlando: "I Proemi", "L'apparizione di Angelica"I, I, ott. 19-35;
"Le due fontane dell'odio e dell'amore", I, III, ott. 32-42. L. Pulci. Dal Morgante: "Il credo di Margutte",
XVIII, ott. 112-120.
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La lirica: M. Boiardo: "Il canto de li augei de fronda in fronda" , "Né più dolce a' nostri ochi il ciel sfavilla".
La seconda fase della civiltà umanistico-rinascimentale
 Il Cinquecento: la crisi italiana e la modernità europea.
 Un secolo di splendore e di crisi.
 La corte e il gentiluomo, il dialogo sul gentiluomo: Bembo e Castiglione.
 Un'educazione per tutti: Erasmo e Della Casa.
 Il petrarchismo nel Cinquecento: i topoi della lirica.
Divina Commedia
Lettura dei seguenti canti dell'Inferno: I II, III, V, VI, VIII (vv.14-99), X, , XIII ( vv.31-129),XV (vv.22-95),
XXVI e XXXIII. Lettura in sintesi dei rimanenti ad eccezione del XXXIV.
Laboratorio di scrittura
Analisi del testo poetico e narrativo, saggio breve, articolo d'opinione, articolo culturale e recensione.
La Docente
M.SPADARO