POF 2014-15 - Plesso Frignani

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PIANO DELL’OFFERTA
FORMATIVA
Via Frignani, 97 00128 ROMA
Tel. e Fax 065081714
 [email protected]
Sito web: http://www.icviafrignani.gov.it/
 [email protected]
Scuola aderente alla Rete delle Scuole del Municipio IX con riconoscimento
di certificazione “Qualità”(Ente certificatore Agiqualitas)
2
INDICE
PREMESSA
3
Cosa rappresenta il POF per la scuola
3
Cosa rappresenta il PAI per la scuola
4
Dati anagrafici dell’Istituto
6
Sedi
7
Organigramma dell’Istituzione Scolastica
8
IDENTITA’ CULTURALE DELLA SCUOLA
9
Riferimenti legislativi e culturali
10
CARATTERISTICHE AMBIENTALI ED ECONOMICHE DEL TERRITORIO
11
Il Quartiere
11
Contesto socio culturale
12
3
4
5
BISOGNI FORMATIVI DI ALUNNI, FAMIGLIE E PERSONALE SCOLASTICO
13
VISION
15
M I S S I O N, POLITICA E OBIETTIVI
16
6
PROGETTI E LABORATORI
22
Il progetto
22
Progetti inseriti nel curricolo verticale dell’I.C. “via Frignani”
23
Progetti d’istituto per le scuole elementari
28
Progetti d’istituto per la scuola U. Nistri
29
Altre attività e iniziative dell’istituto comprensivo
32
CURRICULUM
33
Linee guida per la Didattica
34
Curriculum nazionale obbligatorio per alunni scuola primaria e secondaria
34
Programmazione educativa generale per le attività di sostegno
34
VISITE GUIDATE E USCITE DIDATTICHE
35
VALUTAZIONE
36
Valutazione degli apprendimenti e della crescita personale
37
Criteri di attribuzione dei voti per la scuola secondaria di primo grado
38
CONTRATTO FORMATIVO
40
VALUTAZIONE DELL’ORGANIZZAZIONE DEL SERVIZIO SCOLASTICO
40
1
2
7
8
9
10
11
3
“il piano dell’offerta formativa è il documento fondamentale costitutivo dell’identità culturale e
progettuale delle istituzioni scolastiche ed esplicita la progettazione curricolare, extracurricolare,
educativa e organizzativa che le singole scuole adottano nell’ambito della loro autonomia”.
Art. 3, D.P.R. n° 275/1999
COSA RAPPRESENTA IL POF PER LA SCUOLA
Questo Piano dell’Offerta Formativa rappresenta l’impegno, dichiarato e socializzato, che la scuola
si assume per garantire il successo formativo di ogni alunno iscritto, nell’ambito dell’innalzamento
complessivo della qualità del servizio scolastico.
Esso è predisposto tenendo conto della specificità della scuola quale istituto comprensivo, delle
esigenze del contesto socio-economico, della domanda educativa delle famiglie, delle caratteristiche
degli alunni, delle risorse strutturali e professionali disponibili e delle seguenti disposizioni legislative e
regolamentari:
Riferimenti normativi:








DPR 275/1999 (Regolamento recante norme in materia di autonomia delle istituzioni
scolastiche);
D.leg.vo 59/2004 (Norme generali relative alla scuola dell’infanzia e al primo ciclo di
istruzione);
Indicazioni Nazionali per i Piani personalizzati delle attività educative nelle scuole
dell’infanzia, per i Piani di studio personalizzati nella scuola primaria, per i Piani di studio
personalizzati nella scuola secondaria di I grado allegati al D.leg.vo 59/2004,
Indicazioni per il Curricolo per la Scuola dell’Infanzia e per il Primo Ciclo di Istruzione del
2007;
D.L. 137/2008 convertito dalla legge 169/2008;
D.P.R. 89/2009 (Revisione dell’assetto ordina mentale, organizzativo e didattico della
scuola dell’infanzia e del primo ciclo di istruzione);
D.P.R.122/2009 (Valutazione degli alunni);
Atto di indirizzo del M.I.U.R. dell’8 settembre 2009.
4
COSA RAPPRESENTA IL PAI PER LA SCUOLA
Il Piano Annuale per l’Inclusività (PAI) è parte integrante del POF e costituisce nello stesso tempo
una risorsa strategica per costruire una scuola più equa e per migliorarne la qualità dei risultati in
termini di inclusività. E’ un’azione pedagogica di sistema per coinvolgere l’intera comunità educante e
rilanciare le sinergie nuove intorno ad obiettivi comuni, uno strumento per progettare un’offerta
formativa inclusiva, coerente con i bisogni educativi rilevati e attenta a valorizzare punti di forza e a
compensare criticità.
Le ultime iniziative ministeriali (Direttiva 27 Dicembre 2012 e C.M. 6 marzo 2013, numero 8
attuativa) ampliano la sfera di tutela e di intervento a favore di quegli alunni che, per cause diverse e
per periodi anche temporanei, presentano difficoltà tali da condizionare negativamente il percorso di
sviluppo e di apprendimento esponendoli al rischio di fallimento. Inoltre, rilanciano sulla qualità
dell’inclusione scolastica per l’inclusione sociale individuando strumenti, modelli organizzativi e
procedure secondo un approccio di tipo processuale, attento a tutte le fasi dell’offerta formativa
scolastica (rilevazione, progettazione, intervento, documentazione e diffusione di buone pratiche e
valutazione autoanalisi per il miglioramento).
Con esso vengono superate quelle “barriere” provocate da nuove forme di svantaggio e di
emarginazione sociale; sono prevenuti il disagio e la dispersione scolastica; l’alunno impara a
comprendere ed attribuire significato alle proprie esperienze divenendo cittadino attivo e consapevole
nella società globale; convergono le istanze formative del territorio.
A tal fine l’ISTITUTO COMPRENSIVO FRIGNANI in linea con la propria “vision” e la propria “mission”
esplicitata nel POF attua, attraverso la sua progettualità, una strategia di INCLUSIVITA’ al fine di
realizzare pienamente il diritto all’apprendimento per tutti gli alunni in situazione di difficoltà (BES)
affinché il PAI non sia solo un adempimento burocratico, ma un valido strumento che possa contribuire
a creare un valido contesto educativo.
Il primo intervento da parte della scuola è la rilevazione dei BES.
Analisi di ogni singolo gruppo-classe da parte dei docenti, con la compilazione di una “scheda di
rilevazione” al fine di individuare tutti quegli alunni in difficoltà che necessitano di educazione speciale
individuale di cui fanno parte:
D.V.A.
gli alunni diversamente abili certificati dall’ASL o enti accreditati, sono seguiti da insegnanti di
sostegno (si redige il PEI)
DISTURBI EVOLUTIVI SPECIFICI
Alunni con DSA – difficolta del linguaggio Nella coordinazione motoria AGHD (iperattività) lieve
difficoltà nell’apprendimento. Sono certificati dall’ASL o da Enti accreditati o privati, non sono seguiti
da insegnanti di sostegno. La scuola redige il PDP.
ALUNNI CON SVANTAGGIO SOCIO-ECONOMICO, LINGUISTICO CULTURALE
Gli alunni che anche per determinati periodi manifestano problematiche fisiche, psicologiche o
sociali (svantaggiati linguistici, socio-economici culturali) non seguiti da insegnanti di sostegno. La
scuola redige il PDP.
Il POF del nostro Istituto ha sempre tenuto conto delle diverse specificità e messo in atto progetti di
recupero, istruzione domiciliare, protocolli d’intesa e tutte quelle misure e progetti per favorire
l’integrazione degli alunni in situazione di svantaggio.
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FIGURE ED ORGANI PER B.E.S.
GLHI
GLHO
GLID (buone prassi)
GLDD
Funzione Strumentale dell’area sostegno integrazione, disagio e prevenzione
Funzione strumentale per il P.A.I.
Insegnanti di sostegno
AEC (Assistenza Educativa Comunale);
La scuola ha instaurato uno stretto rapporto di collaborazione con la ASL di
appartenenza e con le associazioni del territorio.
PROGETTUALITA’ SPECIFICA PER I B.E.S.

DIDATTICA COMPENSATIVA, INTEGRAZIONE E RECUPERO;

SUPPORTO INSEGNANTI DI SOSTEGNO;

PROGETTO BIBLIOTECA;

INTERCULTURA;

“SCUOLA E OSPEDALE” REGINA ELENA IFO.
Riferimenti normativi:




Direttiva 27 Dicembre 2012: strumenti di intervento per alunni con bisogni educativi
speciali e organizzazione territoriale per l’inclusione scolastica;
C.M. 6 Marzo 2013, numero 8: Direttiva ministeriale 27 Dicembre 2012. Strumenti di
intervento per alunni con bisogni educativi speciali e organizzazione territoriale per
l’inclusione scolastica. Indicazioni operative;
Nota 27 Giugno 2013, numero 1551: Pino Annuale per l’Inclusività.
Nota 22 Novembre 2013, numero 2563: strumenti di intervento per alunno con bisogni
educativi speciali. A.S. 2013/2014. Chiarimenti.
6
DATI ANAGRAFICI DELL’ISTITUTO
Codice
R
M
I
C
8
F
H
Intitolazione
ISTITUTO COMPRENSIVO “VIA FRIGNANI”
Via
Frignani
CAP – Citta’- Provincia
00128 Spinaceto (Roma)
Telefono segreteria
06 5081714
Fax
06 5081714
Telefono scuola secondaria
“U.Nistri”
06 5070707
Codice Fiscale
97715160582
e-mail
[email protected]
0
0
6
[email protected]
Sito Internet
http://www.icviafrignani.gov.it
Dirigente Scolastico
Dott.ssa Serenella Presutti
Direttore S.G.A.
Dott. Maurizio Rende
IL DIRIGENTE SCOLASTICO
Dott.ssa Serenella Presutti
Riceve per appuntamento
presso la sede di Via Frignani
il giovedì, su appuntamento, riceve alla Nistri dalle 9,30 – 10,30.
LA SEGRETERIA
Il Direttore Servizi Generali Amministrativi
Dott. Maurizio Rende
ORARIO SEGRETERIA
Lunedi dalle ore 14,40 – 16,30 (genitori e fornitori)
Mercoledì dalle ore 11,00 – 13,00 (genitori e docenti)
Giovedì dalle ore 14,30 – 16,30 (docenti)
Il giovedì presso la Nistri dalle ore 9,30- 10,30 (eventuali ritiri di richieste da parte di genitori e
docenti).
7
Scuola U. Nistri Via Augusto Renzini, 50
Plesso Avolio,
Avolio, 91
Plesso Frignani,
Frignani, 97
Via
Plesso Renzi, Via P.
Renzi, 47
Plesso Renzini, Via A.
Renzini, 48
Via
G.
Carlo
8
ORGANIGRAMMA DELL’ISTITUZIONE SCOLASTICA IC “VIA FRIGNANI”
Anno scolastico 2014-2015
DIRIGENTE SCOLASTICO
Dott.ssa Serenella Presutti
DSGA
Maurizio Rende
CONSIGLIO DI ISTITUTO
COLLEGIO DOCENTI
Micocci, Corinaldesi, Montepaone, Boeri,
Bertoli, Radiciotti, Marricchi, Zaccari,
Imbroglini, Cavicchioni, Rizzo, Severini,
Patruno, Tata, Doniecka
Collaboratore Vicario
Collaboratore
Patrizia Boeri
Anita Sarah Montepaone
Referente plesso
Frignani
Referente
Renzi
Stefania Marricchi
Antonella
plesso
Di
Referente
plesso Avolio
Referente plesso
Renzini
Referente
plesso Nistri
Barbara Riccardi
Giuseppe Micocci
Patrizia Boeri
Giuseppe
FS GESTIONE QUALITA’
Alessia
Radiciotti
(coordinatore),
Stefania
Marricchi,
Antonella
Di
Giuseppe
FS POF-PAI
VERTICALE
E
CURRICOLO
Simonetta
Cretoni,
Paolo
Corinaldesi, Claudia Pieroni, Lucia
Cicchino (coordinatore), Di Giacomo
Rosalia
FS
SOSTEGNO,
INTEGRAZIONE,
DISAGIO E PREVENZIONE
Carlotta Ricci (coordinatore), Rosella
Cerretani, Valeria Spagnolo, Claudia
Marietti, Johan Francesco Bilotta, Angela
Perrotta
FS
COMUNICAZIONE
TECNOLOGIE SITO WEB
Stefania
Marricchi
(coordinatore),
Johan
Francesco Bilotta, Antonella
Di Giuseppe
ASSEMBLEA ATA
Per un migliore funzionamento, l’Istituto si avvale dei seguenti incarichi e commissioni:
RSPP
Arch. Maiolati (esperto esterno)
RLS
Giuseppe Micocci, Roberto De Nicolò
ASPP
Stefania Marricchi
9
1 IDENTITA’ CULTURALE DELLA SCUOLA
1.1 CHI SIAMO?
L’Istituto Comprensivo “Via Frignani”, nasce dall’accorpamento del 143° Circolo Didattico con la
scuola statale secondaria di 1° grado “U.Nistri”, avvenuto nell’anno scolastico 2012/2013.
In virtù dell’autonomia scolastica, che è insieme didattica e organizzativa, retta non solo dalla legge
59/97, ma soprattutto dal D.P.R. 275/99, ogni scuola, nel definire il proprio curricolo, pur rispettando
il monte ore annuale delle discipline stabilito dal Ministero, può adottare le forme di flessibilità che
ritiene più opportune per ampliare l’offerta formativa e rispondere a particolari esigenze del territorio.
La nostra scuola è caratterizzata dall’attivazione di percorsi di apprendimento individualizzato, nel
rispetto dell’integrazione di tutti gli alunni nella classe e nel gruppo.
Nel plesso della scuola secondaria di I° grado l’attività scolastica è articolata dal lunedì
al venerdì in:
 Tempo Normale
35 unità orarie settimanali da 50 minuti di lezione.
 Tempo prolungato
38 unità orarie da 50 minuti di lezione.
Nei 4 plessi della scuola primaria il tempo scuola, attualmente operativo, è articolato dal
lunedì al venerdì in:
 Tempo Pieno
40 ore settimanali da 60 minuti.
 Tempo Modulare
27 ore settimanali da 60 minuti con un prolungamento il giovedì pomeriggio fino alle 16,30.
(servizio aggiuntivo attivabile a richiesta)
Nel plesso RENZI è possibile attivare il servizio mensa su richiesta tutti i giorni, con uscita alle ore
14,30.
In tutti i plessi della scuola primaria sono previsti:
 Pre-scuola dalle ore 7,30
 Post scuola e laboratori (a richiesta) dopo il regolare orario curricolare
 Servizio di “baby-sitting” per le riunioni con i genitori previste dalla scuola.
In tutte le scuole del Circolo….




è garantito l’insegnamento di una seconda lingua comunitaria dalla prima classe elementare ed
in alcuni plessi il bilinguismo con possibilità di ottenere la certificazione europea per gli alunni
interessati delle classi terminali;
si assicura un insegnante di sostegno per supportare la classe in cui sia inserito un alunno
diversamente abile, per curare lo sviluppo cognitivo del bambino nel contesto classe;
sarà fornito dal Comune personale per l’assistenza A.E.C. nei casi di grave disabilità;
per arricchire la collaborazione tra scuola e famiglia, è a disposizione uno sportello per la
consulenza individuale e di gruppo, aperto a genitori e docenti. L’ attività dello sportello è
orientata alla prevenzione delle diverse forme di disagio e al potenziamento del benessere
individuale e collettivo.
In tutti i plessi ci sono:
MENSA: gestita dalla Ditta incaricata dal Comune. Si servono cibi cucinati sul luogo e di
provenienza biologica e sono forniti pasti diversificati per documentati motivi di salute.
PALESTRE: ampie e funzionali, anche aperte al pubblico in orari extrascolastici per attività curate
dalle Associazioni sportive del quartiere.
GIARDINI: per attività ludico-ricreative e sportive.
AULE ATTREZZATE: per il sostegno ed il recupero dei bambini in difficoltà.
LABORATORI: aule e spazi attrezzati per integrazione e sviluppo dei progetti ed approfondimento
delle attività curricolari.
10
1.2 RIFERIMENTI LEGISLATIVI E CULTURALI
Il quadro culturale di riferimenti entro cui si colloca la proposta formativa elaborata dall’Istituto
Comprensivo “Via Frignani” è quello delineato dalle recenti pubblicazioni dell’Unione Europea che
hanno legittimato gli attuali progetti di rinnovamento del Sistema Scolastico Nazionale e Europeo
(legge 53/2003; Nuove Indicazioni Nazionali, Le Raccomandazioni del Parlamento europeo e del
Consiglio del 18 dicembre 2006, la Legge Gelmini) e che hanno individuato nella odierna “società della
conoscenza” una società complessa ed in continua trasformazione in cui grande importanza assumono
i valori della informazione, della responsabilità personale, della democrazia culturale e della
cittadinanza attiva, per assicurare l’acquisizione di competenza chiave per preparare tutti i giovani alla
vita adulta ed offrire loro un metodo per continuare ad apprendere per tutto il corso della loro
esistenza.
Una sintesi efficace del ruolo che deve rivestire la scuola nella società del ventunesimo secolo è
rintracciabile nelle parole della Commissione Delors che l’Istituto assume come ispiratrici delle proprie
scelte educative e che vengono di seguito integralmente riportate: “per riuscire nei suoi compiti,
l’educazione deve essere organizzata attorno a quattro tipi fondamentali di apprendimento che, nel
corso della vita di un individuo saranno, in un certo senso, i pilastri della conoscenza: imparare a
conoscere, cioè acquisire gli strumenti della comprensione; imparare a fare in modo tale da essere
capaci di agire creativamente nel proprio ambiente; imparare a vivere insieme in modo tale da
partecipare e collaborare con gli altri in tutte le attività umane; imparare ad essere, un progresso
essenziale che deriva dai tre precedenti. Ovviamente questi quattro percorsi delle conoscenze formano
un tutt’uno perché vi sono tra loro molti punti di contatto, di incrocio e di scambio.”
La Direttiva ministeriale del 27 dicembre 2012, la Circolare del Ministro del 6 marzo 2013 e le note
ministeriali del 27 giugno e del 22 novembre 2013 ampliano poi la possibilità di tutela e d’intervento a
favore degli alunni che, presentando difficoltà che condizionano negativamente il percorso di
apprendimento, sono esposti al rischio di fallimento. Vengono individuati strumenti, modelli
organizzativi e procedure che possono ottimizzare la qualità dell’inclusione anche sociale. Si
prevengono il disagio e la dispersione scolastica affinché l’alunno impari, attraverso le proprie
esperienze, a diventare cittadino attivo e consapevole nella società.
11
2 CARATTERISTICHE AMBIENTALI ED ECONOMICHE DEL TERRITORIO
2.1 IL QUARTIERE
Il termine Spinaceto appare storicamente già dal 1536 per indicare una tenuta confinante con
quella di Decima; il Piano Regolatore Generale decreta la nascita ufficiale dell'Eur-Spinaceto nel 1965.
Molto interessante il progetto, nato dalle spinte utopistiche urbane: le case sono situate ai lati delle
due strade principali e tutti i negozi al centro di esse, divise da lunghi ed ecologici viali alberati. È
caratterizzata dunque da alcuni grandi palazzi che si sviluppano lungo i due viali principali, "viale dei
Caduti per la Resistenza" e "viale dei Caduti nella Guerra di Liberazione".
Nel quartiere ci sono due parchi naturali ed una chiesa cattolica dedicata a San Giovanni
Evangelista.
Spinaceto conserva un reperto archeologico del XIII secolo chiamato "Torre Brunori", salvato
dall'edilizia moderna. Inoltre, il quartiere presenta i resti di una villa rustica romana avente un'area di
oltre 1200 m² e datata tra il I secolo a.C. e il IV secolo d.C., nell'area posta tra via Alberto Cozzi e il
cavalcavia di Spinaceto.
Dalla parte opposta della via Pontina si trova la Riserva Naturale di Decima-Malafede, una delle più
importanti riserve naturali romane, per gli altissimi valori archeologici, naturalistici e paleontologici.
Ricchissima di fauna, grande oltre 6000 ettari, è una delle oasi del WWF. Al suo interno troviamo la
Torre di Perna, costruzione medievale originariamente destinata alla salvaguardia della omonima Valle
di Perna, oggi Casa del Parco.
I nomi delle strade del quartiere rendono omaggio ai caduti durante le varie guerre ed eccidi del XX
secolo. Si ricordano il viale dei Caduti per la Resistenza, il viale dei Caduti nella Guerra di Liberazione,
il viale degli Eroi di Cefalonia e il viale degli Eroi di Rodi.
Spinaceto è diventata celebre per la citazione nel film di Nanni Moretti, Caro diario, del 1993.
Il quartiere è protagonista di un'opera teatrale moderna, l'Edipo a Spinaceto di Luca Archibugi, che
inserisce il personaggio di Edipo nella nostra realtà contemporanea umanizzandolo e rendendolo
attuale. È stato messo in scena da Alberto Di Stasio e Almerica Schiavo, con la regia di Alessandro
Berdini.
Spinaceto compare per qualche minuto anche nei film Ma che colpa abbiamo noi e Gallo cedrone di
Carlo Verdone e nel film, diretto da Bruno Corbucci, Delitto sull'autostrada con Thomas Milian.
12
2.2 CONTESTO SOCIO-CULTURALE
L’istituto comprensivo “Via Frignani” di Spinaceto realizza la sua attività didattica – formativa su tre
ordini di scuola: Scuola dell’Infanzia, Scuola Primaria e Scuola Secondaria di 1° grado. E’ inserito in un
contesto urbanistico molto ampio e il suo "bacino d'utenza" comprende i quartieri di Spinaceto, Tor de
Cenci, Castel di Decima, Casal Brunori e Mezzocammino.
La scuola insiste su un territorio di circa 58,4268 km2 (5.842,68 ettari) popolato da 45.693
abitanti, ma è una zona circondata da nuovi quartieri in piena fase di sviluppo.
Un dato molto significativo è l’aumento progressivo dei cittadini, determinato dall’insediamento nel
territorio di immigrati di varia provenienza.
Da un’analisi effettuata recentemente tra le periferie romane è emerso che gli abitanti di Spinaceto
danno una valutazione sostanzialmente positiva del loro quartiere. Agli intervistati è stato richiesto di
valutare, con un voto da 0 a 10, i servizi e le caratteristiche dei luoghi di residenza.
Le voci considerate sono raggruppabili per livello di soddisfazione in quattro diverse categorie:
 I servizi commerciali e le strutture pubbliche
 I servizi di trasporto (strade, parcheggi e trasporti pubblici)
 I servizi per il decoro urbano (verde pubblico, attrezzature per il tempo libero e arredo urbano)
 La sicurezza
La valutazione media che ne risulta è sostanzialmente positiva, con valori sempre superiori alla
sufficienza e con valori eccellenti per parcheggi e verde pubblico.
La presenza di grandi parchi, divenuti il centro di incontro per tanti cittadini, contribuiscono al
miglioramento della vita di un quartiere ricco di servizi e collegato in modo da consentire di
raggiungere abbastanza facilmente tutte le zone centrali della città.
Inoltre gli abitanti del nostro quartiere sono quelli che hanno acquistato l’abitazione dove abitano
nel 74% dei casi, percentuale davvero elevata se si pensa che la media tra le zone periferiche è del
59%.
A differenza del generale calo delle nascite che ha investito la città nel suo complesso, nel sul
territorio si rileva un contenuto incremento demografico; le famiglie, in media non numerose, hanno
una composizione relativamente giovane e questo sembrerebbe assicurare ancora una prospettiva alla
natalità e al ricambio.
I residenti del quartiere lavorano prevalentemente nel terziario e quanto a posizione professionale
la maggior parte risulta aggregata nella categoria dei lavoratori dipendenti, consistente è la
percentuale dei lavoratori autonomi e degli imprenditori/liberi professionisti.
La realtà del quartiere, d'altro canto, comprende anche famiglie che vivono in condizioni precarie
con redditi bassi. Le problematiche legate alla marginalizzazione sociale, ed in particolare alle
situazioni del disagio giovanile, hanno una loro rilevanza.
La zona in cui sorgono le scuole dispone di ampi spazi verdi superiori alla media romana, alcuni non
adeguatamente valorizzati, e sono presenti numerosi servizi sportivi, che permettono alla maggior
parte dei ragazzi di praticare varie attività sportive.
Il quartiere ospita il “Teatro della XII”, dove vengono rappresentati spettacoli teatrali e che è
occasionalmente utilizzato per incontri ed eventi culturali, e la "Biblioteca Circoscrizionale", che non è
esclusivamente un punto di prestito librario, ma è il Centro Culturale Comunale del territorio della XII
Circoscrizione, che propone ed accoglie mostre, dibattiti, laboratori ed attività culturali di varia natura.
Nonostante la distanza dal centro storico il quartiere è ben collegato con il servizio dei trasporti
pubblici e la scuola si adopera per offrire un ventaglio di esperienze diversificate ed una preparazione
culturale più ampia
13
3 I BISOGNI FORMATIVI DI ALUNNI, FAMIGLIE E PERSONALE SCOLASTICO
Gli obiettivi che un progetto si prefigge di realizzare non hanno senso se non sono stati pensati in
base ai bisogni e alle domande a cui quel progetto vuole essere risposta. Per questo è importante che
il P.O.F. muova non solo dalla specificità del territorio, ma anche dai bisogni formativi di tutti i soggetti
coinvolti in esso, e in particolare gli alunni, le famiglie e i docenti.
Gli alunni
L’osservazione sistematica degli alunni, i rapporti scuola-famiglia, le risposte alle indagini
statistiche proposte a studenti e genitori, i risultati delle prove strutturate per la verifica delle
competenze linguistiche e logico-matematiche hanno evidenziato che i ragazzi hanno bisogno di:

vivere la scuola da protagonisti

riconoscere i propri punti di forza e le attitudini dalle quali partire per costruire il proprio
futuro

attuare l’espressione di sé, mediante linguaggi diversi, in attività pratiche/manuali,
artistiche, sportive

imparare a gestire il vissuto emozionale

usare con consapevolezza gli strumenti informatici e multimediali

vivere momenti e spazi di riflessione personale all’interno di ritmi quotidiani incalzanti

sperimentare una vita di gruppo in cui si acquisisca il rispetto reciproco, il dialogo, la
condivisione e la solidarietà

avere modelli positivi da seguire nell’ambiente scolastico per evitare l’omologazione dei
comportamenti e il “fascino del negativo” e per imparare a reagire di fronte a soprusi e
ingiustizie (come nel caso del bullismo)

avere un referente ed un interlocutore adulto nel quale riconoscersi e con il quale
confrontarsi, per esprimere le problematiche relative al difficile momento dell’adolescenza
Le famiglie
Rispetto al passato, le famiglie sono più attente alla qualità del servizio offerto dalla scuola.
Da colloqui con docenti e Dirigente scolastico, dalla somministrazione di questionari, da indagini
conoscitive condotte dai genitori membri degli Organi Collegiali (Consiglio d’Istituto e Consigli di
Classe), si riscontrano i seguenti bisogni:

avere tempi e spazi di incontro e di confronto, fra di loro e con i docenti, adeguati agli stili
di vita spesso sovraccariche di impegni e di incombenze; le famiglie, infatti, appaiono
esigenti e ricche di domande, ma povere di tempo

conoscere eventuali percorsi o appropriarsi di strumenti per fronteggiare le problematiche
relative all’adolescenza che i ragazzi possono incontrare nel tempo

sperimentare la scuola come luogo di longlife learning (educazione permanente)

conoscere meglio l’effettivo lavoro che la scuola svolge

proporre iniziative che amplino l’offerta formativa dell’Istituto e lo aprano ancora di più al
territorio circostante
I docenti
La crescente complessità della società che si esplica nelle relazioni umane, nella pluralità di
linguaggi e di strumenti di comunicazione, nella facilità e immediatezza di accesso ad una mole
enorme di informazioni, è una sfida educativa a cui gli insegnanti non possono sottrarsi, in quanto i
fattori suddetti incidono profondamente sugli stili cognitivi, sui processi di apprendimento e sulla
qualità delle relazioni degli alunni.
14
Le principali esigenze formative dei docenti, dunque, sono:

aggiornamento su tematiche psicopedagogiche e sociali

aggiornamento su questioni didattiche legate alle metodologie di insegnamento, con
particolare rilievo all’uso degli strumenti informatici e multimediali, alla valutazione degli
apprendimenti, all’approfondimento di contenuti disciplinari

maggiori occasioni di confronto (inteso come autoformazione) fra colleghi su strategie
didattiche, percorsi di approfondimento, gestione di gruppi-allievi

maggiore conoscenza delle opportunità formative e culturali che il territorio offre
Il personale ATA
Il personale ATA è pienamente coinvolto nelle attività formative della scuola, e contribuisce per la
propria parte gestionale – amministrativa, di supporto tecnico, di assistenza e vigilanza, al successo
delle attività formative. Le esigenze di formazione dei collaboratori scolastici sono di tipo educativo –
relazionale ed organizzativo; per il personale amministrativo si risponde all’esigenza posta dalle
continue innovazioni, sia di tipo tecnologico che normativo
In particolare le azioni formative sono rivolte all’aggiornamento sulle principali tematiche della
gestione giuridica del personale tra cui:

stato giuridico

ricostruzione della carriera

TFR
Per tutto il personale si svolge la formazione continua sulla normativa in materia di sicurezza nei
luoghi di lavoro e privacy.
15
4 VISION
Dell’ALUNNO:
Lo studente è il centro propulsore e la meta di
ogni azione educativa – formativa della scuola
Della SCUOLA:
intesa come luogo
Vive la scuola da protagonista
di formazione e preparazione adeguata al
mondo flessibile del lavoro
Sa comunicare a vari livelli con mezzi efficaci
grazie all’acquisizione di nuovi linguaggi e
strumenti di comunicazione
di trasmissione e di produzione culturale
Matura il senso di sé come persona e come
cittadino
di inclusione sociale in cui:
imparando a conoscersi e ad apprezzarsi nelle
proprie potenzialità e nei propri limiti
vengono superate quelle “barriere“ provocate
da nuove forme di svantaggio e di
emarginazione sociale
sono prevenuti il disagio e la dispersione
scolastica
scoprendo nuovi ambiti di interesse, di
espressione personale e di realizzazione di sé
l’alunno impara a comprendere e ad attribuire
significato alle proprie esperienze e ad essere
persona e cittadino attivo e consapevole in una
società globale
convergono le istanze formative del territorio
E’ in grado di assumersi responsabilità nella
costruzione di una convivenza civile
“dialogante”, che valorizzi tutte le forme di
diversità
16
5 MISSION
Per un coinvolgimento attivo e consapevole dello studente si attivano percorsi
diversificati per agevolare l’apprendimento, valorizzare le capacità ed i punti di forza.
POLITICA
La Qualità nella scuola ha senso solo se è qualità per tutti i suoi utenti, nel rispetto
dei fini istituzionali, senza distinzione di condizione sociale, di sesso, di religione e di
provenienza.
L'offerta formativa e l'azione didattica pertanto sono dirette contro ogni forma di
appiattimento e di omologazione; si intende offrire una pluralità di servizi di
supporto alla didattica: servizi di tutor, interventi didattici individualizzati, attività
facoltative ed extra-curriculari per tutti.
Tutte le scelte significative relative all’offerta formativa sono esplicitate,
documentate e comunicate alle famiglie, al personale della scuola e alle parti
interessate.
Aspetti primari della politica per la qualità sono:
 il miglioramento continuo del livello qualitativo dei servizi realizzati e della
soddisfazione degli Utenti;
 il mantenimento e, tendenzialmente, il miglioramento del Sistema di gestione
per la qualità descritto nel Manuale della Qualità;
 l’attenzione alle innovazioni metodologiche e di processo, al fine di realizzare
i cambiamenti necessari;
 l’introiezione delle esperienze accumulate dall’Istituto, anche attraverso
l’analisi delle stesse, per migliorare la qualità dei servizi offerti e realizzati;
La politica scolastica improntata sulla qualità, intende perseguire i seguenti
obiettivi:
sul piano formativo:
il successo degli allievi inteso come sviluppo integrale della personalità,
attraverso il conseguimento di conoscenze, di competenze, di maturità e senso
di responsabilità, di cittadinanza e di inclusione.
sul piano gestionale:

il miglioramento qualitativo del servizio scolastico e delle sue procedure
interne, attraverso la ricerca, l’analisi, la progettazione e la realizzazione di
azioni volte ad assicurare l’efficacia dei servizi erogati.
Per il raggiungimento degli obiettivi l’Istituto ha avviato un processo di
riorganizzazione delle strutture interne e mira ad un continuo miglioramento della
qualità del servizio scolastico e della sua affidabilità organizzativa e professionale.
Le finalità condivise con il Gruppo Qualità interno all’Istituto sono:


diffusione tra tutto il personale docente e non docente di una “cultura della
qualità” orientata verso i risultati con attitudine operativa a rilevare e
misurare gli obiettivi di ogni procedura per un reale miglioramento dei servizi
erogati;
applicazione delle procedure di qualità per migliorare gli interventi
metodologici-didattici
17

applicazione delle procedure di qualità per migliorare gli strumenti
organizzativi dell’intero sistema scuola;
valorizzazione ottimale di tutte le risorse professionali attraverso la
suddivisione del Collegio dei docenti in commissioni di lavoro e attraverso un
percorso di formazione permanente che abbia un effetto di ritorno sulle basi
culturali degli alunni e dell’intero sistema scolastico.

Il quadro strutturale per definire e riesaminare gli obiettivi della Qualità è costituito
da:


gli obiettivi prioritari di lungo periodo precedentemente descritti;
gli obiettivi Annuali della Qualità, che per il 2014/2015 sono i seguenti:
*
*
*
*
*
definire, nel corso dei “riesami della Direzione”, obiettivi misurabili, da
raggiungere a breve/medio termine (possibilmente, nell’anno scolastico in
corso o successivo), e che siano in linea con la presente politica;
garantire - nell’ambito dei vincoli normativi - la programmazione e la
gestione delle risorse umane, delle infrastrutture e degli ambienti di lavoro,
in modo tale da rendere il Sistema di gestione per la qualità idoneo ad
assicurare la soddisfazione degli Utenti,
garantire che il personale docente e non docente operi costantemente nel
rispetto delle norme del Sistema di gestione per la qualità definite nel
Manuale della Qualità e nelle procedure della scuola, in particolare
attraverso azioni mirate di formazione del personale, sia sulle modalità di
attuazione del Sistema di gestione per la qualità sia sugli aspetti tecnici di
competenza;
monitorare annualmente la soddisfazione degli Utenti, anche attraverso la
raccolta e l’analisi dei reclami e dei suggerimenti.
Monitorare annualmente l’adeguatezza dei fornitori agli standard stabiliti
dall’Istituto.
STRUMENTI
Per raggiungere questi risultati, la direzione:
a- istituisce un Sistema Qualità secondo la norma UNI EN ISO 9001:2008 e nomina
una Commissione Garanzia Qualità responsabile dell’istituzione , gestione e
controllo S.G.Q;
b- individua, progetta e controlla i principali processi relativi all’area educativodidattica, amministrativa, tecnica, ausiliaria e della comunicazione;
c- coinvolge i genitori, il personale interno e gli organi collegiali interni nella
soluzione dei problemi, nelle scelte, nelle verifiche e nel miglioramento globale
dei servizi e dei processi interni
d- attua un sistema di deleghe attraverso un funzionigramma d’Istituto
comprendente i docenti e le funzioni ATA
e- orienta tutto il sistema al miglioramento continuo.
OBIETTIVI POLITICA D’ISTITUTO A.S. 2014-2015
1. Promuovere il successo formativo di tutti gli studenti sviluppando,
articolando, implementando e gestendo una “visione” dell’apprendimento
condivisa e supportata da tutta la comunità scolastica.
2. Ottimizzare l’organizzazione interna, eliminando e prevenendo possibili
inefficienze e stabilendo efficaci modalità di gestione e di controllo, attraverso
periodiche riunioni di Staff.
Consolidare il ruolo dell’IC “VIA FRIGNANI” – Spinaceto come centro di diffusione e
riferimento culturale per il territorio, attraverso manifestazioni ed eventi.
18
FINALITA' E STRATEGIE
laboratori a classi aperte
·
• valorizzazione di varie forme di
espressività e creatività artistico-manuali:
laboratorio di ceramica e vetro-fusione,
classi a indirizzo musicale e Orchestra,
progetto Coro, laboratori artistici, di
bricolage, sportivi
• messa in atto di una didattica
multimediale con il supporto di laboratori
informatici d’eccellenza
• elevazione degli standard delle
competenze linguistiche (Italiano e Lingue
straniere)
• percorsi di Orientamento per la scelta
dei percorsi formativi al termine della
scuola media
• progetti che ampliano l’offerta formativa
curricolare
contratto formativo integrato
collaborazione con altre Agenzie formative
del territorio (Enti, Associazioni, Scuole…)
per la realizzazione di progetti formativi e
culturali integrati
Attenzione al benessere psico-fisico
promozione di attività motorie e sportive, come i
laboratori sportivi, i Giochi sportivi
studenteschi
intervento dello Psicologo a scuola
coinvolgimento di strutture pubbliche per la
prevenzione sanitaria
RAPPORTO scuola-famiglia
·
·
elaborazione di un patto educativo di
corresponsabilità
presenza di un Organo di Garanzia per
questioni disciplinari riguardanti gli alunni
·
FORMAZIONE dei docenti
·
azioni di tutoraggio per i docenti da parte di
esperti per la gestione di programmi informatici
(programma Logo per l’informatica applicata alla
matematica)
trasparenza nella valutazione
·
·
riunioni consultive e propositive fra i
rappresentanti di classe e i rappresentanti
della componente genitori del Consiglio di
Istituto
·
·
coinvolgimento in iniziative didattiche e
formative promosse dalla scuola
·
corsi di aggiornamento su tematiche
inerenti i disturbi dell’apprendimento e
l’approccio ai ragazzi disabili
corsi di aggiornamento inerenti a tematiche
pedagogiche e didattiche
corso di formazione/aggiornamento per
l’utilizzo della LIM (Lavagna Interattiva
Multimediale) nella didattica
19
EDUCAZIONE ALLA CITTADINANZA
• Nei confronti di SE STESSO →
percorsi di educazione alla salute
(educazione all’affettività in collaborazione con
il Consultorio adolescenti della ASL Rm C;
educazione alimentare con il progetto “Sapere
i sapori”; prevenzione igienico - sanitaria in
collaborazione con strutture sanitarie
pubbliche
• Nei confronti dell’AMBIENTE → educazione
ambientale per sensibilizzare al rispetto
dell’ambiente naturale e culturale come
diritto/dovere di ogni cittadino, attraverso la proposta
di approfondimenti interdisciplinari riguardanti i temi
dello sviluppo sostenibile, del consumo critico, dello
sfruttamento delle risorse naturali
Nei
confronti
della
SOCIETA’
educazione alla legalità e alla sicurezza e per la
sensibilizzazione degli studenti verso il rispetto delle
regole del vivere insieme a partire dalla conoscenza e
dall’osservanza del codice della strada e per acquisire
la consapevolezza del valore di essere cittadini attivi;
educazione “alla memoria storica” non solo per
ricordare fatti passati, ma per prender consapevolezza
di momenti importanti, idee e valori che hanno
segnato la storia e l’identità di popoli e culture, al fine
di leggere meglio la realtà presente, formare
coscienze critiche e vigili nei confronti delle
problematiche relative ai pregiudizi, al razzismo e alla
violazione dei diritti umani (progetto “Ricordare il
passato per costruire il futuro” e progetto “Finestre sul
mondo”)
PROMOZIONE DELL'INTERCULTURA
·
·
accoglienza degli alunni stranieri
progettazione di un curricolo finalizzato a
educare cittadini che sappiano convivere
consapevolmente e costruttivamente in un
tessuto sociale e culturale multiforme nel
rispetto reciproco delle identità.
protocollo d’accoglienza per gli alunni e le famiglie
straniere che comprende: modulistica in nove lingue,
brochure del POF in 5 lingue, schede di raccordo
scuola primaria/secondaria di primo grado/secondaria
di secondo grado, schede di rilevamento delle
competenze acquisite, modulo per la certificazione
finale delle competenze linguistiche, quadro comune
europeo di riferimento per le lingue;
·
formazione dei docenti
·
·
scaffale interculturale;
prospettive interculturali nei saperi e nelle
competenze;
interventi su discriminazione e pregiudizi;
CONTRASTO AL DISAGIO SOCIO - CULTURALE
·
la realizzazione dell’alfabetizzazione culturale degli alunni stranieri, dei diversamente abili e di quelli
con difficoltà di tipo cognitivo e relazionale;
• il coordinamento degli insegnanti specializzati di sostegno che, in collaborazione con gli insegnanti titolari,
favoriscano il conseguimento degli obiettivi che la scuola, agenzia educativa, deve garantire ad ogni alunno;
20
·
la collaborazione con le altre agenzie educative: le istituzioni statali, le famiglie, gli specialisti della ASL
o privati, gli Enti Locali, il municipio e l’ARCI secondo quanto stabilito anche dall’accordo di programma negli
articoli 3 e 13 della legge 104/92.
·
·
La valorizzazione delle conoscenze e delle esperienze di ciascun alunno.
La predisposizione di modelli organizzativi e didattici flessibili, l’utilizzo di metodologie pluralistiche e
trasversali alle discipline.
OBIETTIVI FORMATIVI
Conoscenza di sé
Relazione con gli altri
• conoscere se stessi ed essere
consapevoli delle proprie capacità, dei
propri bisogni e dei propri limiti
• acquisire autocontrollo e autodisciplina
• saper modificare i propri atteggiamenti
in relazione alle diverse situazioni
• essere in grado di prendere decisioni
consapevoli
• ascoltare e rispettare le idee e le culture
altrui
• usare un linguaggio corretto ed educato
• collaborare in modo solidale con i
compagni
• sviluppare la capacità di lavorare in
gruppo nel rispetto di tutti
Convivenza civile



Conoscere e rispettare le regole fondamentali
della vita scolastica e della società civile

Considerare ogni forma di diversità come fonte
di arricchimento reciproco

Assumere un atteggiamento responsabile nei
confronti dell’ambiente circostante

COMPETENZE CHIAVE DI CITTADINANZA
Relazione con gli altri
• Comunicare: comprendere messaggi di
genere e di complessità differenti, trasmessi
mediante linguaggi e supporti diversi.
• Collaborare e partecipare: interagire in
gruppo, valorizzando le diverse capacità e
gestendo la conflittualità per la realizzazione di
un prodotto/progetto.
• Agire in modo autonomo e responsabile:
inserirsi consapevolmente nella vita sociale.
Costruzione del sé
• Imparare ad imparare: saper organizzare il proprio
apprendimento.
• Progettare: elaborare e realizzare progetti
riguardanti lo sviluppo delle proprie attività di studio.
Interazione con la realtà naturale e sociale
• Risolvere i problemi: affrontare situazioni
problematiche, considerando le risorse più
adeguate, riflettendo sulle conseguenze,
elaborando possibili soluzioni.
• Individuare collegamenti e relazioni tra
fenomeni, eventi e concetti diversi e lontani
anche nello spazio e nel tempo.
• Acquisire e “interpretare” l’informazione,
valutandone l’utilità e distinguendo tra fatti e
opinioni.
21
METODOLOGIE PER L'ALUNNO E IL SUO SUCCESSO FORMATIVO
Sistema
Didattica
La scuola progetta tutte le iniziative atte a
conoscere, sviluppare e orientare le
capacità e le competenze degli alunni,
favorisce l'integrazione e riduce i
fenomeni di dispersione scolastica
I docenti assicurano, attraverso la scelta di
metodologie didattiche, un processo di
insegnamento (apprendimento efficace) e
valorizzandole differenze per ottenere il
massimo da ogni alunno.
Amplia l'offerta formativa attraverso la
flessibilità oraria e la collaborazione con
tutte le agenzie educative presenti nel
territorio
Strategie
Muovono, innanzitutto, dall’individuazione di
diversi stili di apprendimento degli studenti
affinché si possa realizzare un insegnamento
quanto più individualizzato
Cercano di suscitare coinvolgimento
motivazionale
Mirano a fare emergere le potenzialità degli
alunni, mettendo anche in atto azioni di
recupero-potenziamento per conoscenze e
abilità disciplinari e interdisciplinari
Sono finalizzate al conseguimento di
competenze
didattica laboratoriale, oltre che nei laboratori
propriamente detti e nei gruppi di compito o di
livello, anche nelle singole discipline all’interno
dei gruppi classe
cooperative learning
progettazione e monitoraggio e predisposizione
di strumenti di verifica coerenti
uso di materiale strutturate e non
uso delle tecnologie informatiche e multimediali
22
6 PROGETTI E LABORATORI
6.1 IL PROGETTO
Ogni progetto elaborato dai docenti risponde ad una dinamica di:
BISOGNO – PROPOSTA – VALUTAZIONE
eventuali modifiche sono volte ad ottimizzare le risorse umane e materiali per offrire ai bambini
occasione di arricchimento culturale.
INDIVIDUAZIONE
COORDINAMENTO
ATTIVITA’
APPORTI SPECIALIZZATI
ORGANIZZAZIONE DI
RISORSE E APPORTI
SPECIALIZZATI IN TEMPI
DEFINITI
PROGETTO
COMBINAZIONE DI
RISORSE UMANE
E NON
OBIETTIVO REALIZZATO
MONITORAGGIO E VALUTAZIONE
23
6.2 PROGETTI INSERITI NEL CURRICOLO VERTICALE DELL’I.C. “VIA FRIGNANI”
Coinvolgono le classi delle scuole primarie e della secondaria
CONCORSO DI PITTURA “LUNA MAGGI”
Questo concorso di pittura è dedicato al ricordo di Luna
Maggi, alunna della scuola primaria di Via Frignani, morta di tumore all’età di 10 anni. È riservato a
tutti gli alunni dell’Istituto Comprensivo, in particolare ai compagni di classe di Luna. Le opere
prodotte, in mostra nella scuola, sono in vendita ad offerta libera ed il ricavato sarà interamente
devoluto ad Associazioni ed Onlus che assistono famiglie di bambini malati.
MUSIS
(Museo Università Scienze e Informazione Scientifica)
Il progetto prevede un percorso multidisciplinare articolato per
macro aree.
L’alunno riunisce i diversi tipi di linguaggio ed impara ad utilizzarli con
una precisa intenzione comunicativa, che trova realizzazione nella
mostra. I percorsi formativi trasversali invitano i ragazzi a mettere in
gioco le competenze acquisite e a promuoverne di nuove.
SERATA DELLE STELLE
I bambini illustrano il cielo di primavera, con miti e informazioni scientifiche, supportati dalla
Associazione degli Astrofili che mette a disposizione diversi telescopi astronomici, per l’osservazione di
stelle e pianeti. Sono previste anche attività di drammatizzazione, danze e canto.
24
QUI LO SPORT E’ PER TUTTI

Questo progetto, che comprende la pratica di attività sportive come corsa campestre, orienteering,
nonché pallavolo, pallacanestro e danza moderna (attività svolte anche nei laboratori a classi aperte)
ha l’obiettivo di permettere a tutti gli alunni di esprimere al meglio le proprie capacità motorie e di
essere protagonisti nella pratica sportiva, vissuta anche come mezzo per migliorare la socializzazione.
ORIENTEERING
Esercitazioni didattiche, gare, manifestazioni e un campo scuola sono dedicate a questa attività
sportiva di orientamento che, attraverso il gioco, favorisce una sana competizione rispettosa delle
regole e dei ruoli e contribuisce allo sviluppo psicofisico, valorizzando la volontà e la capacità di
autocontrollo.
VELOCI COME IL VENTO
Lo scopo specifico di questo progetto è potenziare al massimo le due specialità primarie dell’atletica
leggera: la velocità e la staffetta. Si punta al miglioramento della velocità, della resistenza, della forza,
della tecnica, della coordinazione. S’impara a collaborare, a vincere, ma anche a saper reagire
positivamente agli insuccessi.
LEZIONI PONTE
Per evitare un brusco passaggio dalla scuola primaria alla scuola secondaria di primo grado si
organizzano, in alcune classi delle medie, delle lezioni a cui partecipano classi delle scuole primarie
dell’Istituto. In questo modo il bambino potrà mantenere, anche nel cambiamento, la consapevolezza
della propria identità e del proprio ruolo. La continuità vera, oltre ad essere un momento di
socializzazione, di scoperta di nuovi spazi, di conoscenza degli insegnanti, di preparazione di semplici
percorsi didattici, deve essere intesa come momento di reale e proficua collaborazione tra gli
insegnanti dei vari ordini di scuola, che intendono dare importanza alla centralità del bambino nel
processo di insegnamento.
25
CINEMANDO - CINEFORUM E LABORATORIO DI SCRITTURA CREATIVA
Un laboratorio, all'interno del Cineforum "Cinemando" della primaria, che, dopo la visione
del film e il dibattito sui contenuti, prevede che i ragazzi realizzino elaborati narrativi sulle
proprie emozioni e le proprie sensazioni, parlando di se stessi in modo dinamico e creativo.
La scelta dei film viene ponderata in base al tema che si vuole affrontare e al modo in cui
s’intende lavorare.
Nella scuola media questo progetto è inserito nei laboratori a classi aperte e viene
privilegiato, come anche in alcuni plessi delle elementari, l’aspetto della riflessione su
argomenti sociali e di attualità e lo sviluppo di capacità di critica, attraverso la visione di
film, documentari e reportage.
GIARDINAGGIO - ORTO DIDATTICO
Questo progetto, svolto con la collaborazione dei volontari della Protezione Civile, coinvolge l’intera
comunità scolastica, dando a tutti gli alunni la possibilità di arricchire le abilità cognitive e i
comportamenti sociali. Sono previste attività
all’aperto e nei diversi laboratori, che favoriscono il
contatto con il mondo naturale, promuovono comportamenti corretti per la salute e per il rispetto
dell’ambiente. Nella scuola media questo progetto è inserito nei laboratori a classi aperte.
UN BABY PER AMICO
Il progetto prevede la formazione di tutor nelle quinte della primaria che accolgano e
accompagnino i bambini della classi prime, appena entrati nella scuola elementare.
Inoltre si organizzano incontri in cui i grandi si "prendono cura" dei propri piccoli amici,
seguendoli nei compiti e realizzando momenti di giochi comuni durante la ricreazione. Con la
stessa modalità dal prossimo anno scolastico gli alunni della prima media incontreranno i
bambini della quinta elementare per creare con loro un dialogo, spiegando le difficoltà che
incontreranno, ascoltando i loro dubbi, dando consigli in modo che il passaggio nella scuola
secondaria avvenga gradualmente.
26
SCUOLA & OSPEDALE
E’ un progetto in cui l’I.C. Frignani, collaborando con l’ospedale Regina Elena IFO,
organizza per i piccoli pazienti video lezioni in diretta dalle nostre aule e assicura la
presenza di alcuni docenti in reparto, per seguire un programma mirato di studio.
Per la realizzazione di questo intervento il personale docente, sia di scuola primaria che di
secondaria di primo grado, offre spontaneamente ore di lavoro anche fuori dal proprio orario
di servizio scolastico. I bambini infatti hanno il diritto di studiare e questo sicuramente li
aiuta anche a non perdere il contatto con la realtà e a farli sentire meglio. Per i bambini
ospedalizzati è infatti fondamentale il fatto che ci sia una rete di cooperazione per la
costruzione di un percorso formativo a tutto tondo per loro.
ITALIA - FRANCIA 1-1
Il gemellaggio dei ragazzi delle medie ed anche, per la prima volta, dei bambini di scuola
primaria con gli alunni francesi è nato per poter offrire a ciascuno l’opportunità di conoscere
un’altra realtà, stimolando la curiosità verso un’altra cultura, diversa dalla nostra anche se
sempre più vicina. Un progetto formativo, educativo e didattico/culturale per creare nei
futuri cittadini di domani la consapevolezza che il successo di una convivenza civile
autentica inizia già da piccoli, abbattendo le barriere di pensiero, per essere pronti ad
andare verso l’altro con semplicità. Naturalmente è anche un’opportunità per valorizzare
la nostra cultura, la nostra lingua e la nostra Bella Italia.
GIORNALE ON LINE – LABORATORIO DI GIORNALISMO
Si tratta della creazione di un vero e proprio giornale online, "Loroggiedomani", del nostro
I.C. Frignani per le scuole primarie e per la secondaria. Una piattaforma informativa dove
tutti i ragazzi, tutti i docenti e tutti gli operatori scolastici possono dar voce alle varie
esperienze didattiche, educative e culturali. Uno spazio di scrittura per poter diffondere le
cose belle che realizziamo a scuola con i nostri ragazzi. Un percorso laboratoriale di scrittura
giornalistica: articoli, riprese video, foto. Un progetto avviato con successo con la vincita, lo
scorso anno, di un concorso bandito dalla Provincia di Roma.
INTERCULTURA
Attivando interventi sistematici e tempestivi nei confronti di alunni
stranieri, per consentire una rapida integrazione e valorizzazione linguistica, soprattutto nella fase di
prima accoglienza, si cerca di favorire una maggiore socializzazione ed integrazione, nonché migliorare
l’apprendimento dei contenuti dei diversi ambiti disciplinari. Si svolgono corsi di italiano per stranieri in
orario curricolare, sia di primo livello, rivolti ai ragazzi di recente immigrazione da alfabetizzare, sia di
secondo livello, per lo sviluppo della competenza linguistica. Gli alunni stranieri escono dalla classe per
alcune ore a settimana e in piccoli gruppi svolgono attività individualizzate. Nella scuola è stato
redatto inoltre un Protocollo di Accoglienza, nel quale sono procedimentalizzate tutte le azioni rivolte
all’utenza straniera, sia di tipo amministrativo che formativo didattico: nel protocollo sono inseriti
anche materiali tradotti in 7 lingue, specialmente modulistica.
27
DIDATTICA COMPENSATIVA
Il progetto di didattica compensativa ha come obiettivo principale quello di aumentare e qualificare
le attività formative rivolte ad alunni con bisogni specifici, attraverso una diversificazione di spazi,
tempi e metodologie, partendo dall’assunto che una proposta univoca non può essere efficace, che
non tutto va bene per tutti.
Il secondo obiettivo è quello di mettere a sistema le risorse professionali della scuola che operano
sulla disabilità, sia docenti che AEC, superando la logica del rapporto esclusivo tra docente –
educatore e alunno diversamente abile.
Ci si pone poi un terzo obiettivo, quello di sostenere anche chi non ha il sostegno, ovvero di
spendere il valore aggiunto derivante dalla messa in rete delle risorse a favore delle situazioni di
disagio più o meno gravi, più o meno latenti.
Ciascun alunno bisognoso di recupero e/o sostegno è seguito non solo quando è in classe, ma anche
quando per alcune ore confluisce in un gruppo di ragazzi con difficoltà analoghe alle sue. Il risultato
è l’aumento delle ore di recupero e/o sostegno di cui ciascun alunno fruisce.
Nell’ambito della didattica compensativa si è anche attivato un corso di potenziamento in Latino per
i ragazzi di terza media desiderosi di conoscere in anteprima la cultura degli antichi romani e di
prepararsi adeguatamente per poter tradurre insieme semplici testi latini.
PROGETTO CERTFICAZIONI EUROPEE
L’ apprendimento della lingua Inglese si pone come strumento fondamentale per l’acquisizione del
sapere e come mezzo di comunicazione nella realtà odierna.
In linea con questa tendenza socio-culturale, “The University of Cambridge Local Examination
Sindacate (UCLES)”, ha progettato una serie di test al fine di certificare l’apprendimento della Lingua
Inglesea. L’Istituto Comprensivo “Via Frignani” ha adeguato la propria offerta formativa nella scuola
primaria ai descrittori di competenze e capacità comunicative articolati nel livello A1, secondo il
Quadro Europeo di Riferimento per le lingue straniere del Consiglio d’ Europa.
Nella scuola secondaria di primo grado ogni anno, in base alle richieste degli utenti, si attivano corsi
per la preparazione agli esami per in conseguimento delle certificazioni europee:
DELE per la lingua spagnola, rilasciato dall’Istituto “Cervantes” in nome del “Ministero de Educaciòn y
ciencia de Espaňa”;
DELF per la lingua francese, rilasciato dal Centre Culturel Louis de France;
KET (livello A2) per la lingua inglese, che fa parte dei principali esami Cambridge English,
strettamente collegati al Council of Europe's Common European Framework for modern languages
(CEF) e accreditati da QCA, l'organismo governativo britannico di vigilanza sugli esami.
La preparazione agli esami avviene principalmente in orario curricolare, ma sono di solito previste un
certo numero di lezioni pomeridiane tenute dai docenti della scuola o da personale esterno
specializzato.
28
6.3 PROGETTI D’ISTITUTO PER LE SCUOLE ELEMENTARI
TEATRO - MUSICA - CORO
I progetti annuali di attività teatrale e di drammatizzazione musicale
rappresentano un lavoro prezioso, trasversale e di supporto alle materie
curriculari.
Vi confluiscono attività di tipo ludico, espressivo e cognitivo, che trovano nelle
attività di drammatizzazione, nella danza e nel canto, situazioni che
contribuiscono allo sviluppo psicofisico nella sua interezza.
MANIPOLAZIONE
Questa attività prevede la lavorazione di diversi materiali, pasta di sale, mais,
pongo, das, creta, ceramica, con i quali si producono manufatti di vario genere.
Il progetto tende allo sviluppo della creatività, della capacità manipolativa,
all’acquisizione e all’affinamento della manualità
ASTRONOMIA
Il progetto favorisce l'evoluzione della concezione degli alunni
rispetto al loro modello del mondo. Ne conseguono abilità che
attivano il senso storico attraverso la cosmologia, i miti e la
tradizione. Si avvia lo studio delle scienze della natura, si
introducono, si sviluppano e si approfondiscono le conoscenze
dei concetti matematici e fisici.
29
SCRITTURA CREATIVA
Il progetto prevede di sviluppare il piacere di scrivere, la creatività e l’espressività. Favorisce negli
alunni il lavoro attivo e cooperativo ed incrementa l’utilizzo de computer nella didattica quotidiana.
.4 PROGETTI D’ISTITUTO PER LA SCUOLA U. NISTRI
LABORATORI A CLASSI APERTE
Classi prime e seconde
Pallavolo:
Prevede il rafforzamento delle abitudini alla convivenza civile
attraverso la pratica sportiva.
Il laboratorio di Pallavolo ha come obiettivo l’acquisizione degli
elementi fondamentali del gioco. L’attività prevede allenamento e
partite.
Basket:
Il laboratorio di Basket ha come obiettivo l’acquisizione degli elementi
fondamentali del gioco. L’attività prevede allenamento e partite.
Danza moderna:
Il laboratorio di danza moderna propone la pratica della danza come
mezzo espressivo, con l’obiettivo di sviluppare le capacità coordinative
e l'espressività psicomotoria, oltre che la socializzazione. Il laboratorio
prevede la realizzazione di un saggio finale.
30
Ceramica:
Il laboratorio di ceramica propone attività di modellazione, stampo,
colaggio, riproduzione e decorazione di prodotti artistici e artigianali.
Fra i suoi principali obiettivi ci sono l’educazione alla manualità e al
senso estetico.
Bricolage:
Il laboratorio propone lavori di recupero attraverso l’utilizzo di diversi
materiali, soprattutto riciclati. L’obiettivo principale è quello di
migliorare le competenze creative, espressive, tecniche e manuali
negli alunni.

Teatro a scuola:
Propone l’uso del corpo e della voce con mezzi espressivi per
rafforzare la propria autostima e per favorire la socializzazione.
Spettacolo teatrale finale.
Cineforum:
Il laboratorio ha lo scopo di educare all’ascolto e allo sviluppo del
senso critico e la riflessione su argomenti sociali e di attualità,
attraverso la proiezione di film di vario genere.
Fumetti:
Il laboratorio di Fumetti ha come obiettivi l’educazione all’immagine e
ai suoi linguaggi, attraverso la realizzazione di fumetti.
Cucina:
Il laboratorio propone: l’educazione al rispetto degli altri e delle loro
identità, imparando a stare insieme e a condividere spazi e materiali.
Preparazione di semplice piatti, abitualmente presenti sulla tavola
italiana.
31
Orto didattico:
Il laboratorio promuove il rispetto e la tutela dell’ambiente come
valore fondamentale, attraverso il coinvolgimento degli alunni
nella manutenzione e riqualificazione delle aree verdi della scuola
e della zona orto del giardino.
EDUCAZIONE ALL’AFFETTIVITÀ PER LE CLASSI SECONDE
Ha interessato molto gli alunni questo percorso formativo, che è stato tanto più incisivo quanto più è
stato parte integrante della programmazione del Consiglio di classe estesa a tutte le sue componenti,
compresi i genitori. Articolato in modo che si adatti di volta in volta alla classe cui si rivolge, si è
realizzato in collaborazione con il Consultorio Familiare del quartiere.
PARLIAMO DI NOI
E’ un percorso di “Educazione all’affettività” trasversale rispetto alle discipline curricolari, che può
costituire un terreno d’incontro ricco di possibilità per insegnanti e genitori impegnati a favorire la
crescita dei preadolescenti nella dimensione personale. Modulato sulle caratteristiche della classe a cui
si rivolge, ha come finalità quella di fornire ai ragazzi conoscenze e strumenti critici che consentano a
ciascuno di confrontarsi con la propria identità socio-affettiva e di diventare artefice della propria
formazione. Il progetto, che coinvolge le classi terze, è realizzato in collaborazione con il Consultorio
Famigliare di Spinaceto e il Servizio di Medicina Scolastica della ASL RMC.
GIOCHI MATEMATICI
Attività di consolidamento/potenziamento attraverso un approccio meno scolastico e più ludico alla
matematica. Si vuole sviluppare, negli alunni, maggiore simpatia e interesse verso questa materia
potenziando le capacità intuitive e logiche. Tutte le classi partecipano alla gara nazionale “Giochi
d’Autunno”, organizzata dall’Università Bocconi, che prevede una fase di Istituto e le successive
regionali e nazionali per i ragazzi qualificati. I test consistono nella soluzione di una serie di “giochi
matematici” da risolvere individualmente in 90 minuti.
PACE E LEGALITA’
Progetto realizzato in collaborazione con le famiglie degli alunni, le forze dell’ordine, alcune istituzioni
locali civili e religiose. Si è rivolto a tutte le classi con attività di ricerca e dibattito sui temi della
solidarietà, della convivenza civile e della giustizia sociale. Per far assumere consapevolezza che la
costruzione di un futuro di pace può nascere solo dalla conoscenza delle cause presenti e storiche che
provocano ingiustizie, disordini, guerre, far riconoscere l’altro come fine e non come mezzo.
32
FILMAKER RADIO SCHOOL
In continuità con l’attività dell’anno precedente, finalizzata all’apprendimento delle tecniche
cinematografiche, il progetto in questione ha approfondito la produzione radiofonica, sicuramente
meno seguita dagli alunni e che, proprio per questo, li ha incuriositi e si è rivelata per loro più
interessante del previsto.
PROGETTO ORIENTAMENTO
Con questo progetto si cerca di impostare per i ragazzi della seconda e terza media un’attività volta
alla costruzione della fiducia in sé e dell’autostima, che li conduca verso un loro progetto di vita.
L’obiettivo finale è quello di permettere ad ogni alunno di capire gradualmente il proprio talento, passo
indispensabile per la realizzazione scolastica, professionale e personale.
La scuola ha previsto diverse iniziative, come la partecipazione ai progetti del comune, l’inserimento
degli alunni in progetti di agenzie formative esterne specializzate nell’orientamento, l’organizzazione
dell’open day, con la partecipazione di numerosi istituti superiori.
RICICLO MATERIALI
Attività di raccolta di carta e plastica, effettuata direttamente nelle classi dagli alunni partecipanti, che,
con la collaborazione spontanea della stazione AMA di Via Renzini, hanno potuto regolarmente
consegnare i rifiuti riciclabili, portando a compimento in prima persona il ciclo completo di raccolta/
smaltimento.
6.5 ALTRE ATTIVITA’ E INIZIATIVE DELL’ISTITUTO COMPRENSIVO
L’Istituto Comprensivo “Via Frignani” ha attivato uno sportello per la “Consulenza psicologica e il
Counseling”, la cui attività è orientata alla prevenzione delle diverse forme di disagio e al
potenziamento del benessere individuale e collettivo.
Lo sportello fornisce gratuitamente consulenza individuale, supporto e informazione, allo scopo di
favorire una maggiore collaborazione tra scuola e famiglia.
Nella scuola media, nell’ambito delle attività confluite nel progetto Area a rischio del Comune di
Roma, è stato aperto lo sportello di ascolto psicologico, promosso dall’IDO, istituto di Ortofonologia di
Roma e, per offrire a tutti la possibilità di praticare una disciplina sportiva e in un’ottica di particolare
attenzione verso l’importanza del benessere psicofisico, si è organizzato un corso di Karate gratuito
per gli alunni.
L’Istituto Comprensivo aderisce alle iniziative proposte da enti ed associazioni esterne: Fondazione
Roma, Frutta nella scuola, gemellaggi con le scuole della Comunità Europea, collaborazioni con
associazioni sportive, Polizia di Stato (bullismo, prevenzione contro l’uso di droghe, cyber bullismo),
A.I.L. Stelle di Natale, A.I.L. Uova di Pasqua, AMA (riciclaggio di carta, plastica, tappi), CONAD Aiuta la
tua scuola.
33
7 IL CURRICULUM
Punti di forza del processo di insegnamento/apprendimento







Motivazione all’apprendimento e orientamento
Sviluppo delle abilità sociali e educazione alla legalità
Autonomia nel metodo di studio e logico – operativa
Capacità di continuare ad apprendere nel percorso formativo successivo
Potenziamento delle attitudini e delle capacità comunicative ed espressive
Formazione di stili cognitivi ed acquisizione di linguaggi adeguati alla società della conoscenza
Valutazione formativa, individuazione di standard d’istituto
Per articolare in modo più efficace l’offerta formativa si adotta la
FLESSIBILITA' ORGANIZZATIVA, DIDATTICA E ORARIA
(DPR 275/1999)
ORGANIZZATIVA



classi aperte
si supera l'unicità del modello “lezione frontale”
si diversificano gli spazi, le metodologie e gli strumenti
DIDATTICA - gruppi di recupero e potenziamento



laboratori a classi aperte
attività di approfondimento nelle lingue straniere per le terze
didattica compensativa per i bisogni educativi speciali
ORARIA (unità oraria a 50' nella scuola secondaria)

i docenti hanno un pacchetto orario “residuo” da utilizzare per ampliare
l’offerta formativa
I PROGETTI COLLEGATI ALLA FLESSIBILITA’






Laboratori a classi aperte
Italiano per stranieri
Corsi per ket, delf e dele
Recupero, consolidamento e il potenziamento
Progetto di didattica compensativa
Progetto scuola a rischio
34
7.1 LINEE GUIDA PER LA DIDATTICA
Spazi e tempi dedicati:
AREE DISCIPLINARI MATEMATICA, LINGUA STRANIERA E ITALIANO
LAVORO PER GRUPPI A CLASSI PARALLELE – programmazione di (inter) classe.
PROGETTO DIDATTICA COMPENSATIVA
UTILIZZO DEL DEBITO DI SERVIZIO PER GRUPPI DI RECUPERO ANCHE DA PARTE DEI DOCENTI
CURRICOLARI
CORSI DI RECUPERO POMERIDIANI
UTILIZZO DI PARTE DELLE RISORSE DEL FIS IN MODO PRIORITARIO RISPETTO AD ALTRI
PROGETTI
PERCORSI INDIVIDUALIZZATI PER ALUNNI AD ALTO RISCHIO DI DISPERSIONE E DEVIANZA
UTILIZZO DELL’INDENNITA’ SCUOLA A RISCHIO
7.2 CURRICULUM NAZIONALE OBBLIGATORIO PER GLI ALUNNI DELLA SCUOLA PRIMARIA E
SECONDARIA DI PRIMO GRADO
Nel rispetto e nella valorizzazione dell’autonomia delle Istituzioni scolastiche, le Indicazioni
Nazionali per il Curriculum (M.I.U.R. settembre 2012) hanno costituito il quadro di riferimento per
la progettazione curricolare affidata alle scuole.
Durante il percorso formativo verranno armonizzati gli assetti pedagogici, didattici ed organizzativi
della scuola primaria, ai quali l’istituzione scolastica, nella sua autonomia, farà riferimento per il suo
efficace funzionamento (Decreto Legge 1 settembre 2008, n. 137 e successive applicazioni).
7.3 PROGRAMMAZIONE EDUCATIVA GENERALE PER LE ATTIVITA’ DI SOSTEGNO
Il processo educativo-didattico degli insegnanti per le attività di sostegno dell’I.C. Via Frignani è
rivolto al gruppo classe per garantire a tutti gli alunni lo star bene a scuola e il successo
formativo.
Gli insegnanti di sostegno, in collaborazione con gli insegnanti curricolari, partiranno da un’analisi
attenta dei prerequisiti e delle abilità già in possesso degli alunni diversamente abili, per valorizzare
le funzioni integre e potenziarle, proprio per compensare le abilità deficitarie.
In secondo tempo gli insegnanti, in unità di intenti con gli operatori socio-sanitari e con le famiglie
dedicheranno una particolare attenzione al momento “diagnostico” per elaborare o aggiornare il PEI Programmazione Educativa Individualizzata – il più possibile collegata a quella della classe di
appartenenza.
In particolare, il processo di integrazione degli alunni diversamente abili dovrà essere realizzato
con interventi incoraggianti volti a sviluppare nell’allievo autostima, immagine positiva del sé,
fiducia, sicurezza e autoconsapevolezza per acquisire competenze psicomotorie, espressive,
cognitive e relazionali.
35
8 VISITE GUIDATE E USCITE DIDATTICHE
SCUOLA
SECONDARIA
DI PRIMO GRADO
SCUOLA PRIMARIA
CLASSI PRIME








Uscite relative alla
programmazione
Fattorie del
territorio
Città come Scuola
Lazio Scuola
Bio-Parco
Spettacolo Teatrale
Uscite didattiche a
tema naturalisticoambientale
Uscite nel quartiere
(biblioteca, chiesa,
mercato, …)
CLASSI SECONDE
E TERZE




















Uscite relative alla
programmazione
Uscite proposte da
Associazioni Culturali
operanti sul territorio
Spettacoli teatrali
Uscite organizzate
dal Comune di Roma
Planetario
Uscita per l’intera
giornata per fine
anno scolastico
Uscite nel quartiere
(biblioteca, chiesa,
mercato, …)
Museo preistorico
Visite ad Aziende
Agricole
Visita ad un
panificio, centrale del
latte, biscottificio
Villa Borghese
Bioparco
Esplora
Museo degli
strumenti musicali
Città come Scuola
Lazio Scuola
Tropicalia
Pala Lottomatica
Museo Pigorini
Museo Villa Giulia
CLASSI QUARTE E
QUINTE

Uscite relative alla
programmazione

Città come Scuola

Lazio Scuola

Il Foro Romano

Planetario

Biblioteca dei ragazzi

Uscite nel quartiere
(biblioteca, chiesa,
mercato, …)

Spettacoli teatrali

Visite ad Aziende
Agricole

Uscite didattiche a
tema
naturalisticoambientale

Aree protette dal
WWF

Parchi e Riserve
gestite da
Associazioni
Naturalistiche

Mostre d’Arte

Auditorium

Museo storico

Museo di zoologia

Teatro in lingua
inglese

Riserva di Castel
Porziano

Redazione di un
giornale o studio
televisivo

Mostre tematiche

Musei Vaticani

Museo delle Arti e
Tradizioni Popolari

Museo Pigorini

Museo della Civiltà
Romana

Laboratorio del libro
antico (Museo
della Civiltà
Romana)

Laboratorio del vetro
riciclato (Atena,
Macchia
Grande)Esplora
CLASSI PRIME,
SECONDE E TERZE

Campo scuola
orienteering (Classi Prime)

Partecipazione alle
proposte di “Città coma
scuola” e campi scuola del
Comune di Roma

Settimana di
avviamento allo sci (Classi
Terze)

Visite sul territorio
(mezza giornata o intera
giornata)

Mostre

Concerti

Spettacoli tatrali

Eventi istituzionali

Tornei sportivi, gare
e competizioni di vario
genere
36
9
VALUTAZIONE
In riferimento ai processi di apprendimento/insegnamento, la valutazione rappresenta lo strumento
fondamentale, insieme alla progettazione, per migliorare la qualità dell’intervento didattico e per
garantire a tutti e a ciascuno, il miglior profitto scolastico. I docenti del nostro istituto, infatti,
condividono la consapevolezza che la valutazione ha carattere e finalità non solo informativi, ma anche
formativi, in quanto gli elementi raccolti consentono di rimodulare, quando necessario, l’azione
didattica ed educativa per migliorarne l’efficacia
Dal 1990, quando con la legge 241 l’intera Amministrazione italiana cambia rotta e si pone a
servizio dell’utenza, nascono nuove esigenze di trasparenza e flessibilità. Anche per la scuola diventa
necessaria una nuova cultura del servizio reso: cultura dei risultati (e non degli atti); cultura del
sistema (e non più dell’apparato gerarchico) in cui i diversi livelli perseguono, ciascuno secondo il
proprio livello di competenza, un medesimo obiettivo e concorrono in modo sinergico alla completezza
della prestazione finale; cultura del controllo degli esiti; cultura della esternalità (controllo tramite enti
esterni) a garanzia della qualità; cultura della documentazione funzionale.
In questo scenario di organizzazione complessa sia dal punto di vista amministrativo e gestionale
che didattico, se da una parte per la scuola diventa prezioso l’utilizzo dello strumento dell’autonomia
per attuare le indicazioni nazionali concretizzandole in azioni adeguate ai diversi contesti, dall’altra una
valutazione puntuale e costante diviene strumento indispensabile per il controllo dell’efficacia e
dell’efficienza del servizio reso.
La conoscenza di sé e la valutazione dell’efficacia della propria azione sono importanti per la scuola
e per il suo personale. L’autovalutazione rende la scuola più autonoma e capace di riflessione interna.
L’analisi di ciò che si fa nella scuola è utile per instaurare un dialogo costruttivo tra tutti gli attori della
vita scolastica (amministrazione, insegnanti, genitori, alunni), migliorando il clima relazionale e
organizzativo, la capacità di gestione e di direzione, e la qualità dell’insegnamento e
dell’apprendimento.
Nel Sistema Scolastico, tutti i livelli (Nazionale, di Istituto, di Consiglio di Classe, di singola
disciplina) perseguono l’obiettivo di garantire il “successo formativo” all’alunno (concetto di ampio
significato, e che in sostanza dovrebbe coincidere con una alta probabilità di successo nella vita,
puntando alle otto competenze chiave definite a livello europeo (1)). In modo “riflessivo” dal risultato
rispetto al successo formativo mettono in discussione e riadattano, secondo la propria competenza, la
progettazione. Questa circolarità nell’azione progettuale costituisce il Sistema di Valutazione.
La valutazione si concretizza in forme di controllo esterno e interno.
Esternamente, gli organismi preposti ai vari livelli analizzano la situazione, evidenziano le principali
priorità e danno indicazioni generali. Si ha una



valutazione esterna internazionale: rapporti OCSE (l’ultimo, a novembre 2010, individua
quattro priorità: fronteggiare gli effetti della crisi sui sistemi educativi; adeguare le
competenze lavorative ai nuovi bisogni; formare insegnanti preparati per il XXI secolo;
rafforzare le positive ricadute sociali dello sviluppo dei sistemi educativi)
valutazione esterna a livello europeo: Unione Europea (confronto tra Stati)
valutazione esterna a livello nazionale: Invalsi (confronto tra regioni e istituti)
Internamente, a livello di Istituto, si realizza una


1
valutazione interna degli apprendimenti: uso interno dei dati desunti dalla valutazione esterna;
azione che si fa entro dicembre riflettendo sui dati restituiti dall’Invalsi (ente esterno, che
garantisce quindi una valutazione di qualità) e riprogettando il Pof dal punto di vista
strutturale per fronteggiare tutte le prevedibili esigenze del successivo anno scolastico
autovalutazione sull’efficacia dell’azione didattica e formativa: azione solo interna, che si
effettua a scrutini terminati, e consiste in una riflessione sui reali successi formativi e in una
Le otto competenze chiave di cittadinanza definite dall’UE:
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
8.
Comunicazione nella madrelingua;
Comunicazione nelle lingue straniere;
Competenza matematica e competenze di base in scienza e tecnologia;
Competenza digitale;
Imparare ad imparare;
Competenze sociali e civiche;
Spirito di iniziativa e imprenditorialità;
Consapevolezza ed espressione culturale.
37



nuova progettazione che sfrutti tecnicamente al meglio la situazione strutturale già fissata nel
Pof, al fine di migliorare gli esiti finali
valutazione autentica del profilo evolutivo dello studente
verifica di conoscenze e abilità: da parte del singolo docente
valutazione dell’organizzazione del Servizio Scolastico
9.1 VALUTAZIONE DEGLI APPRENDIMENTI E DELLA CRESCITA PERSONALE
Che cosa si valuta:
In conformità con la legislazione in vigore si valuta:



il processo d’apprendimento di ogni alunno;
il processo di maturazione della personalità, di evoluzione delle attitudini e di
acquisizione delle conoscenze, abilità e competenze, sempre in relazione alla
situazione di partenza;
le competenze acquisite al termine del primo ciclo di istruzione.
Come si valuta:
Nella valutazione si tengono presenti i seguenti fattori:




livello di partenza;
impegno personale;
capacità, interessi ed attitudini individuali;
progresso/evoluzione degli apprendimenti individuali, rilevati attraverso i dati
forniti dalle osservazioni sistematiche delle varie discipline.
Corretta pratica metodologica della valutazione






continuità: tutti i momenti della vita scolastica sono soggetti a valutazione
ricorrenza: le verifiche sono in genere proposte al termine di un’unità di lavoro e
sono riconsegnate in tempo didatticamente utile
coerenza: la scelta e l’organizzazione degli strumenti di verifica sono coerenti con i
criteri di valutazione, gli obiettivi programmati e l’itinerario di lavoro percorso
diversificazione: la valutazione utilizza strumenti diversificati e molteplici situazioni
di osservazione e di verifica
comprensibilità: la valutazione, come linguaggio, è comprensibile per i destinatari
(alunni e genitori)
efficacia: la valutazione deve aiutare l’allievo ad individuare le proprie attitudini e a
migliorare il processo di apprendimento, anche in prospettiva di scelte future.
Rilevamento dei progressi nell'apprendimento
I progressi nell'apprendimento vengono rilevati attraverso diversi tipi di verifica, di attività e di
osservazione:





osservazione sistematica in classe, nei gruppi, nell'esecuzione dei lavori proposti;
interrogazioni orali formali ed informali (partecipazione alle lezioni dialogate,
domande guidate, attività, ecc.);
verifica "in itinere", durante lo svolgimento di una unità di apprendimento;
verifica sommativa al termine di una unità di apprendimento;
prove strutturate di Istituto.
38
Criteri di valutazione
Il voto complessivo che ogni docente presenta allo scrutinio deve tenere conto delle seguenti voci:



di tutti i voti di profitto assegnati (compresi recuperi ecc...), non necessariamente
attraverso una media aritmetica, bensì mediante una "media pesata", sulla base
dei criteri generali scelti ad inizio anno scolastico da ciascun docente, all'interno
delle riunioni di dipartimento;
dell'impegno/partecipazione dimostrati;
del progresso/evoluzione individuali rispetto alla situazione di partenza
Criteri per la valutazione periodica degli alunni
L'art. 4 del Regolamento in materia di Autonomia delle Istituzioni scolastiche approvato dal Consiglio
dei Ministri il 25 febbraio 1999, prevede che le singole scuole individuino modalità e criteri per la
valutazione degli alunni e dei risultati conseguiti dalle istituzioni scolastiche, rispetto agli obiettivi
prefissati. Tali criteri applicabili alle varie discipline sono:
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
8.
strumentalità di base
capacità di comprensione della lettura;
le capacità metalinguistiche;
il livello della competenza lessicale;
le competenze nella produzione scritta;
le capacità logiche fondamentali;
le capacità di seguire procedimenti algoritmici;
capacità di padroneggiare gli elementi base dei vari linguaggi presenti nella società abituale:
iconico, musicali, informatico, ecc…e di usarli in modo appropriato;
9. capacità di relazionarsi con gli altri nell'ambito di una civile convivenza;
10. capacità di maturare un pensiero critico in relazione ai livelli evoluti assumendo punti di vista
personali.
9.2 CRITERI DI ATTRIBUZIONE DEI VOTI PER LA SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO
CRITERI PER L’ATTRIBUZIONE DEL VOTO DI PROFITTO
Voti
3-4
5
6
7
8
9 - 10
Prestazioni dell’alunno
Notevole distanza dagli obiettivi, considerati nei loro
aspetti essenziali
Conoscenze e abilità parzialmente acquisite, con lacune
colmabili
Conoscenze e abilità acquisite essenzialmente (obiettivi
minimi)
Conoscenze fondamentali e abilità sostanzialmente
acquisite
Conoscenze approfondite e abilità stabilmente acquisite e
utilizzabili in situazioni note
Conoscenze approfondite e abilità stabilmente acquisite e
utilizzabili in situazioni nuove
CRITERI PER LA VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO
Il comportamento degli alunni concorre alla valutazione complessivo dell’allievo e, stante la
normativa vigente, potrà determinare, se insufficiente, la non ammissione alla classe successiva o
all’esame di stato conclusivo del primo ciclo di istruzione. Il voto di comportamento viene
attribuito dall’intero Consiglio di classe, riunito per le operazioni di scrutinio, in base ai seguenti
criteri:
39

Il voto di comportamento viene attribuito dal Consiglio di classe tenendo conto che,
per i Criteri di Valutazione, gli indicatori possono essere considerati sia in modo
parziale che nella loro totalità.

Sono considerate valutazioni positive i voti dieci, nove, otto, sette.

Il voto sei è considerata valutazione non positiva

Il voto cinque e i voti inferiori ad esso sono valutazioni negative che comportano la
non ammissione alla classe successiva, ovvero all’esame di Stato conclusivo del primo
ciclo di istruzione.
CRITERI PER L’ATTRIBUZIONE DEL VOTO DI COMPORTAMENTO
Voto
Comportamento dell’alunno
5
casi gravi di indisciplina
6
comportamento non corretto
7
comportamento non sempre corretto
8
comportamento sostanzialmente corretto, ma non sempre
adeguato alla situazione
9
comportamento corretto
10
comportamento molto corretto e sempre adeguato alla
situazione
Nella scuola primaria il comportamento degli alunni viene valutato sulla base dei criteri
elencati nella scheda di valutazione a cui si rimanda.
40
10 CONTRATTO FORMATIVO
La presentazione alle famiglie del POF costituisce la condivisione di un “contratto formativo” tra i
protagonisti del processo educativo scuola – famiglia – alunni e consente all’istituto di esplicitare le
proprie finalità educativo – didattiche.
La famiglia, accolta la proposta, si impegna in modo responsabile e collaborativo a rispettarne i
presupposti e a favorirne la realizzazione.
Il contratto formativo, nella scuola secondaria di primo grado, avviene anche tra il singolo
docente e gli allievi, dichiarando preventivamente gli obiettivi che si intende raggiungere, la
metodologia adottata e i processi di apprendimento (didattica a “carte scoperte”).
In questo modo si viene a creare una corresponsabilità educativa, si consolida il senso di
appartenenza alla scuola e si ottengono effetti positivi sul piano motivazionale, in quanto gli alunni
conoscono e condividono finalità, obiettivi e fasi del percorso formativo che si accingono ad
intraprendere sotto la guida degli insegnanti.
11 VALUTAZIONE DELL’ORGANIZZAZIONE DEL SERVIZIO SCOLASTICO
La valutazione d'Istituto rappresenta una delle espressioni più alte dell'autonomia delle scuole, in
quanto capacità di valutare criticamente il proprio operato e di apprendere dall'esperienza.
L'autovalutazione costituisce la base informativo - conoscitiva per qualsiasi azione di adeguamento
e di risposta ai continui cambiamenti culturali e sociali dell’utenza risultando funzionale agli operatori
interni, in quanto feed-back sulla propria azione e base per una revisione delle proprie scelte.
Perché si valuta:




Cogliere le modalità peculiari dell’azione educativo - didattica dell’Istituto, evidenziando punti
forti e nodi problematici;
ripensare forme, strumenti, modalità di intendere e realizzare le attività;
favorire il successo scolastico degli alunni al massimo grado possibile;
orientare l’azione della scuola rispetto a priorità condivise.
Che cosa si valuta:




I risultati dell’azione formativa della scuola in relazione al miglioramento dei rapporti con le
famiglie e con la comunità locale;
gli esiti degli interventi di prevenzione della dispersione e dell’abbandono scolastico e delle
azioni formative finalizzate alla riduzione dello svantaggio e del disadattamento;
efficacia ed efficienza della progettazione generale;
coerenza tra il “dichiarato” (quadro degli orientamenti affermati nel P.O.F), l’“agito” (l’insieme
di ciò che viene realizzato), il “percepito” (come alunni e famiglie percepiscono la progettualità
e l’identità dell’istituto).
Strumenti:





lettura attenta dei dati utili per la formazione delle classi;
analisi dei dati relativi alla frequenza degli alunni;
riflessione accurata sui risultati scolastici;
monitoraggi intermedi e finali attuati dai docenti Funzioni-strumentali nelle rispettive aree di
coordinamento;
somministrazione e analisi critica di questionari rivolti a: famiglie, alunni, docenti e personale
A.T.A. (collaboratori scolastici e personale di segreteria).