Gestione“Sos”, blitzdeicarabinieri negliufficidel118

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SAVONA
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IL SECOLO XIX
GIOVEDÌ
12 GIUGNO 2014
ABUSO D’UFFICIO E TURBATIVA D’ASTA, BUFERA SUI VERTICI ASL PER L’APPALTO DI ALBENGA
Ortopedia ai privati
sei big sotto inchiesta
Nei guai Neirotti, Baldinotti, Agosti, due medici e l’imprenditore Albani
GIOVANNI CIOLINA
SAVONA. Il “modello Albenga” rischia di sgonfiarsi miseramente di
fronte all’inchiesta della procura di
Savonachehamessonelmirinol’appalto per l’affidamento sperimentale e provvisorio di un reparto dell’ospedale Misericordia per la chirurgia protesica ortopedica ai privati. In particolare alla Gsl che di fatto
è un raggruppamento temporaneo
di imprese che annovera la presenza
di Omnia Medica, società capogruppo e facente riferimento ad Alessio
Albani, mister sanità privata in Liguria e genero di Aldo Dellepiane.
Per il momento la tempesta è di
quelle violente e in grado di mandare a gambe all’aria l’intera struttura
di via Manzoni, anche se il condizionale è doveroso. Le parti interessate
si dichiarano serene e certe che il lavoro della magistratura porterà a
chiarire tutto, ma la classe dirigente
dell’Asl2sièritrovataiscrittanelregistro degli indagati con le accuse di
abuso d’ufficio e turbativa d’asta per
aver assegnato l’appalto nonostante
Gsl fosse l’unica società partecipante.
Flavio Neirotti, Graziella Baldinotti
e Claudia Agosti, i vertici dell’azienda di via Manzoni, dovranno spiegare, tra l’altro, come non sia stata ribandita l’asta di fronte ad una sola
presenza(laGsl),assegnandoinvece
la convenzione al raggruppamento
temporaneo di imprese facente capo ad Albani e nella quale sono coinvolte la Montallegro di Francesco
Berti Riboli, il C.Re.S.S. e la Enne srl
di Albenga, la società proprietaria
della clinica San Michele di Albenga
echehacomeamministratoreunico
Anna Maria Gentile, moglie del medico Nicola Nante.
Insomma un mix di luminari e nomi
eccellenti nel mondo della cura e
della riabilitazione ortopedica. Se i
vertici della regione Liguria, assessore alla sanità Claudio Montaldo in
testa, e i responsabili dell’Asl 2, avevano sposato in maniera entusiasta
il progetto proposto per l’abbattimento delle liste d’attesa e le fughe
oltreconfine,leprotesteeimugugni
di sindacati e di altri professionisti
IL MANAGER
A CAPO DELL’ASL
LA DIRETTRICE
AMMINISTRATIVA
LA DIRETTRICE
SANITARIA
Flavio Neirotti, 63 anni, è direttore generale dell’Asl 2 savonese da sei anni. La prima nomina è datata al luglio del
2008, l’ultima riconferma è arrivata pochi mesi fa.
Graziella Tizzoni Baldinotti, 55
anni, è direttore amministrativo dell’azienda sanitaria savonese dal 2008. È stata, dal
2005 al 2008, direttore amministrativo del Santa Corona.
Claudia Agosti, 59 anni, è direttore sanitario dell’Asl 2 savonese. È la “veterana” dei tre,
essendo stata nominata nel
suo attuale incarico nove anni
fa, nell’agosto del 2005.
LE TAPPE DELL’ASCESA DEL PROGETTO PRIVATO AL “SANTA MARIA”
DALLA GARA “INFORMALE” DEL 2010
ALL’ESTENSIONE A TUTTA LA LIGURIA
SAVONA. Un lungo susseguirsi di delibere approvate
dall’Asl 2 savonese e dalla Regione. Il “modello Albenga”
nasce ufficialmente a metà del 2010. In quel periodo
l’Azienda sanitaria elabora un progetto finalizzato alla
creazione di un centro per il recupero delle fughe sanitarie - problema molto avvertito in Liguria, tanto che i pazienti che “fuggono” in Lombardia e Piemonte per farsi
curare costano alla Regione circa 40 milioni di euro l’anno - nell’ospedale Santa Maria della Misericordia di Albenga.Sitrattadigarantireunincrementodell’attivitàdi
chirurgia ortopedica, trattenendo in Liguria i pazienti
savonesi e quindi risparmiando un bel po’ di milioni.
La Regione, nell’agosto del 2010, approvò questo progettoeafineanno,il3dicembre2010,fuindettaunagara
informaleperlarealizzazionedelprogettoel’attribuzione a un soggetto privato di 18 posti letto al primo piano
del nosocomio ingauno. Nella gara si fa riferimento a un
contratto di nove anni, per un importo che la stessa Regione stima intorno ai 63 milioni di euro. Il 5 maggio del
2011 una delibera del direttore generale dell’Asl 2, Flavio
Neirotti,aggiudicailprogettoall’unicaofferta,quelladel
raggruppamento temporaneo di imprese Gsl (Gruppo
sanitarioligure)costituitodadiversesocietà:lasavonese
Omnia Medica, Villa Montallegro di Genova, il Cress (in
cui figurano Cooperarci e la cooperativa savonese “Il
OPERAZIONE DEI NAS DOPO UN ESPOSTO
Gestione “Sos”,
blitz dei carabinieri
negli uffici del 118
acquisiti documenti
Nel mirino dei militari i turni di lavoro
e le mansioni assegnate al personale
Faggio”) e la Enne srl di Albenga. Questi soggetti costituiscono in seguito un’unica società: nasce ufficialmente
Gsl.
Nel novembre del 2011 Asl e Gsl sottoscrivono un contratto che prevede attività chirurgica, degenza e riabilitazione. Dopo pochi mesi, nel maggio del 2012, l’Asl 2
promuove presso la Regione l’ipotesi di estendere il servizio di sperimentazione anche ai residenti in provincia
diImperia.Doponeancheunmese(primogiugno)laRegione approva e vien deciso un incremento del budget di
2,5 milioni e l’allestimento di altri sette posti letto, arrivando a un totale di 25. Si arriva allo scorso anno: a gennaioilprogettovienerielaboratodall’Aziendasanitariae
a marzo la Regione approva, riconoscendo l'attività di
Gsl come Centro regionale di eccellenza. Viene sottoscritto un nuovo contratto unitario, della durata di sette
anni (fino al 2020): i posti letto vengono raddoppiati, arrivando a cinquanta, e l’importo presunto annuo viene
innalzato a poco meno di 22 milioni di euro. Il 2013 si è
chiuso per Gsl con circa 2000 interventi eseguiti e per il
primo trimestre 2014 le previsioni erano di passare da
220 a 330 interventi al mese, in modo da chiudere l’anno
con oltre 3500 interventi di chirurgia ortopedica (soprattutto protesi all’anca e al ginocchio) eseguiti.
M. D. F.
FEDERICA PELOSI
SAVONA. Blitz da parte dei Nas dei
carabinieri nella sede savonese del
118. Il controllo, che si è protratto
per circa due ore, si è concentrato su
documentirelativiall’organizzazione interna della centrale ed è avvenuto in seguito all’esposto presentato da alcuni dipendenti dell’Asl 2.
Nel mirino dei militari, possibili
irregolarità nella gestione delle
emergenze: in particolare, il sospetto è che queste vengano trattate da
personale tecnico che, spesso, nel
rispondere alle telefonate di “sos”,
si sostituirebbe a quello medico
senza però avere una preparazione
adeguata per offrire la migliore risposta possibile in situazioni di crisi.
I Nas si sono concentrati sui turni
del personale della centrale per ca-
avevano fatto da contraltare al plebiscito di consensi arrivati dal mondo politico prevalentemente della
sinistra ligure: a partire dalla giunta
regionale di Claudio Burlando.
Enonèesclusochepropriodaunadi
questevocifuoridalcoropossaessere partito l’assist per l’indagine della
magistratura che ha portato il sostituto procuratore della repubblica
UbaldoPelosiadiscrivereperoraalmeno sei persone nel registro degli
indagati. Oltre ai tre dirigenti Asl e a
unmedicocheavevaseguitolapratica, sono stati indagati Alessio Albani
e il consulente di Omnia (ex responsabile del personale Asl) Angelo Antoniol. Ma l’elenco potrebbe estendersi ulteriormente.
Al blitz dell’altra mattina in via
Manzoni, alla sede di Omnia Medica
inviaPaleocapa,all’ospedaleNostra
SignoradiMisericordiaadAlbengae
in casa del consulente, ieri mattina
ha seguito un’altra perquisizione all’ufficio personale dell’Asl 2 in centro a Savona. Anche in questo caso le
fiamme gialle avrebbe acquisito documenti e e visionato i computer.
Ilblitzdegliuominidelnucleodipolizia tributaria della guardia di finanza ha creato non poco scalpore
nel mondo ospedaliero savonese
che si era diviso sulla bontà dell’operazione.
«Al primario del Santa Corona Andrea Camera, con una lista di attesa
chehasuperatolemilleunità,sidice
che, oltre a garantire la sua attività
operatoria a Pietra, deve andare ad
operare dentro Gsl con circa 200 interventiall’anno-avevaspiegatoCiro Ferrentino, responsabile sanità
della Cgil Fp -. Si tratta, in base alle
tariffe Drg, di circa 2,5 milioni di euro. Ovviamente l’equipe di Pietra Ligure sarebbe in grado di operare al
pomeriggio aprendo le sale operatorie e restando, secondo noi, ampiamente dentro i budget previsti per
Gsl.LaCgilvuoleunasanitàchefunzioni, che sia di eccellenza che non
diventi un business solo per pochi e
che dia le adeguate risposte al cittadino che non deve essere visto come
un profitto».
[email protected]
LA PRECISAZIONE
«NON ABBIAMO
ANCORA NOMINATO
LEGALI FIDUCIARI»
••• SAVONA. «In riferimento
all’articolo pubblicato sul Secolo XIX in data odierna, titolato: Scelti i “Magnifici sei” avvocati che difenderanno l’azienda, si precisa che questa Azienda non ha proceduto ad alcuna
nomina di legali fiduciari». La
precisazione dell’Asl arriva
nella tarda mattinata e mette
un primo punto fermo alle indiscrezioni che trapelavano da
giorni. Che non ci sia ancora alcuna delibera al riguardo è evidente, anche perché nei giorni
scorsi l’avvocato Roberto Romani aveva rigettato la proposta arrivata dai vertici Asl, non
accettando le condizioni proposte. Decisione che deve aver
spiazzato l’Azienda, costretta
a riformulare la rosa dei papabili.
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pire se vi siano stati momenti in cui
arispondereallerichiestediaiutovi
fossero operatori impreparati a gestire al meglio situazioni in cui tempismo, prontezza e formazione ad
hoc sono fondamentali per salvare
vite umane. Sotto la lente di ingrandimento anche eventuali turni scoperti, l’utilizzo delle automediche e,
in generale, l’organizzazione interna del 118 savonese.
Al momento il direttore di “SavonaSoccorso”sitrinceradietrounno
comment, in attesa dello sviluppo
delleindaginiedelleconclusionicui
arriveranno gli investigatori: «Confermo l’ispezione avvenuta nella
nostrastruttura.Dipiùoranonposso né voglio dire» taglia corto Salvatore Esposito che, già qualche giornofa,quandoerascoppiatoil“caso”,
aveva sottolineato come la gestione
telefonica delle chiamate di emer- Un operatore di Savona Soccorso
genza e di aiuto possa essere seguita
dapersonaletecnicodopoaversvolto determinati corsi di formazione.
Nessuna disfunzione, dunque, secondo gli addetti ai lavori.
In questi giorni, inoltre, il personale del 118, che opera per offrire il
miglioreservizioachinehanecessità,sisente“accerchiato”evittimadi
unacampagnadenigratoria,mentre
c’è chi fa riferimento a una normativa regionale che “giustificherebbe”
ciò che sembra accadere al centralino di “Savona Soccorso”.
L’esposto da cui è partita l’indagine, però, parla di un caos di ruoli in
cui sarebbe difficile raccapezzarsi:
non solo tecnici che affiancano medici e infermieri nel rispondere, ma
anche centralinisti che fanno gli infermieri e, questi ultimi, che di notte, durante la settimana, farebbero i
medici.
IL SECOLO XIX
GIOVEDÌ
12 GIUGNO 2014
15
PARLA L’AMMINISTRATORE DELEGATO GSL
«Nulla da nascondere,
ok anche dalla Regione»
Albani: «Sono sereno, abbiamo seguito un iter cristallino»
IL COLLOQUIO
MARIO DE FAZIO
SAVONA. Si mostra tranquillo per
L’Ortopedia Gsl, reparto d’eccellenza all’ospedale di Albenga
glisviluppichel’inchiestadellaProcura di Savona potrà avere sul suo
“fiore all’occhiello”, il progetto di
sperimentazione pubblico-privato
per la chirurgia ortopedica gestito
dalla società Gsl nell’ospedale di Albenga. Ma si percepisce dalla voce
che Alessio Albani, amministratore
delegato del Gruppo sanità ligure,
all’indomani del blitz della Finanza
e dell’iscrizione nel registro degli
indagati, non ci sta a far sporcare
l’immagine della sua attività al Santa Maria della Misericordia.
«Sono assolutamente tranquillo
e sereno, consapevole di aver sempre operato nella massima trasparenza - commenta Albani -, e mi dichiaro fin da subito a disposizione
Alessio Albani
percollaborareconleautoritàcompetenti perché si dimostri la totale
correttezza del mio comportamento e della società Gsl».
Le indagini di Finanza e Procura
avrebberonelmirinoiprocedimenti amministrativi che hanno portato al via libera - tramite più delibere
approvatesiadall’Aziendasanitaria
L’ASSESSORE REGIONALE INTERVIENE SULLA BUFERA CHE HA INVESTITO LA SANITÀ SAVONESE
«ASPETTIAMO DI CAPIRNE DI PIÙ»
Montaldo si smarca: «La nostra è una scelta politica, i giudici indagano sugli atti»
SAVONA. Quando risponde al telefono, a metà
pomeriggio,èaunconvegnoaGenova.Escefuori
per parlare e cade dalle nuvole. «Non so nulla, ho
lettosulSecololanotiziadelleperquisizionidella
Finanza ma non so altro».
Claudio Montaldo ci va (comprensibilmente)
cauto nel commentare l’inchiesta della procura
di Savona per la quale sono finiti iscritti nel registrodegliindagatiitreverticidell’Asl2savonese:
il direttore generale Flavio Neirotti, il direttore
sanitario Claudia Agosti e il direttore amministrativo Graziella Baldinotti. L’assessore regionale alla salute comprende benissimo che mettere sotto inchiesta i tre responsabili della sanità
savonese non può non chiamare in causa la Regione, che delle scelte dell’Azienda sanitaria è
politicamente responsabile. «Vedremo quali saranno le contestazioni - spiega Montaldo - per
noi quello del Gruppo sanità ligure ad Albenga è
un progetto importante, nato per ridurre la mobilità passiva in un campo così delicato come
l’Ortopedia. Per il resto evito di commentare
qualcosa di cui non conosco ancora bene i detta-
Autorità in visita all’Ortopedia il primo giugno 2013
gli». Ma la scelta di puntare sul progetto di sperimentazione pubblico-privato nel Santa Maria
della Misericordia porta il timbro della Regione,
oltreovviamenteaquellodell’Asl2savonese.Sul
punto, però, Montaldo opera una distinzione tra
sfera politica e sfera amministrativa. «La magistratura - replica - interviene sugli atti, non sulle
decisioni politiche. La nostra decisione era finalizzata a ridurre il fenomeno delle fughe sanita-
rie. Sul resto, ripeto, evito di commentare».
In attesa degli sviluppi dell’inchiesta, quindi,
l’assessore regionale alla salute rivendica con
forza la scelta politica di puntare su un soggetto
privato.LostessoMontaldohapiùvolteindicato
il“modelloAlbenga”comeemblemadiunnuovo
modo di intendere la sanità che avrebbe fatto
scuola. Più volte ne ha parlato in pubblico, esaltando l’attività di Gsl nel nosocomio ingauno. E
anche il presidente della Regione, Claudio Burlando, intervistato in passato dal Secolo, indicò
nel modello Albenga «un’operazione azzeccata
checihapermessodibloccarelefughedipazienti in Piemonte e Lombardia», spingendosi a dichiarare che «può diventare un punto di riferimentopertuttiiliguri».Cosacheinrealtàèavvenutacircaunannofa,quandoilprogetto-inizialmente rivolto soltanto ai residenti in provincia
di Savona e poi a quelli dell’Imperiese - fu allargatoatuttiiresidentiinLiguria.Decisionechefu
formalizzatadaduedelibereapprovatedall’Asl2
savonese e dalla giunta regionale.
M. D. F.
che dalla Regione, a partire dalla gara informale indetta nel 2010 - della
convenzione che permette a Gsl di
operare all’interno dell’ospedale di
Albenga per recuperare le fughe sanitarie fuori regione nel campo dell’Ortopedia. Un procedimento che,
secondo Albani, «riguarda atti che
hanno percorso un iter cristallino,
con le autorizzazioni da parte degli
organi istituzionali e amministrativi sia dell’Asl che della Regione Liguria, oltre a potersi avvalere di autorevoli pareri da parte di legali sia
interni che esterni all’ente regionale». Nulla di irregolare sul versante
amministrativo,secondol’amministratoredelegatodiGsl,nonostante
sia proprio su quel versante che pare si stiano concentrando le attenzioni della Procura. Ma Albani, in
attesa di comprendere meglio quali
siano i comportamenti che gli vengono contestati, si sente tranquillo.
E rinnova la propria fiducia nell’operato della magistratura savonese. «Né io né Gsl abbiamo alcunchédanascondere,esiamocertiche
la Giustizia, facendo il suo corso, lo
dimostri pienamente», conclude.
Enfant prodige dell’imprenditoria savonese, nonostante la giovane
età, - ha appena 37 anni - può contare già su un bagaglio di esperienze
professionali significative, soprattutto in ambito sanitario. Sposato
con Valeria Dellepiane, una delle figliedelcavaliereAldo,notocostruttore e tra i principali imprenditori
della provincia, nonchè patron del
Savonacalcio,haoccupatoruoliimportanti nella Demont, l’azienda di
famiglia, specializzandosi in diversi
settori,tracuiilnavale,l’industriale
elebonifiche.Dafinefebbraioscorso è entrato a far parte del Cda di
Banca Carisa, come consigliere indicato da Carige. Alla fine del 2005
arriva l’intuizione che lo porta a
fondare il Gruppo sanità ligure: la
società della sanità privata negli anni si rafforza, anche grazie alla holding Omnia medica, creando un
consorzio di medici di famiglia e di
specialisti e aprendo un poliambulatorio aSavona,inpiazzadelPopolo, che va ad integrare la continuità
assistenziale nel week end. Ma il
fiore all’occhiello resta Gsl, l’azienda ora finita nel mirino della magistratura.
AVEVANO DETTO
15 -8-2013
SCELTA FELICE
L’Ortopedia ai privati?
È stata una scelta
azzeccata. Può
diventare un punto
di riferimento
per tutti i liguri
CLAUDIO BURLANDO
presidente della Regione Liguria
6-7-2013
PRIVATI UTILI
Il modello da seguire è
Albenga: i privati sono
utili al sistema
e si collocano dove il
pubblico non è capace
di operare bene
CLAUDIO MONTALDO
assessore regionale alla Sanità